UN NUOVO REGOLAMENTO INTERNO PER IL CONSIGLIO REGIONALE DELLE MARCHE
Voto favorevole sulla proposta di regolamento interno di organizzazione e funzionamento dell’Assemblea legislativa delle Marche. Il nuovo testo sostituisce quello in vigore dal 1979. L'Aula approva anche la proposta di legge sull'innovazione e la semplificazione e quella di modifica della disciplina del Cal

 immagine primo piano UN NUOVO REGOLAMENTO PER IL CONSIGLIO REGIONALE

Un Regolamento più confacente ai tempi, maggiormente organico con il combinato disposto dello Statuto e le normative di semplificazione e innovazione. Di questo importante strumento di organizzazione e funzionamento si è dotato il Consiglio regionale delle Marche attraverso l’approvazione definitiva in Aula (il testo era stato licenziato la settimana scorsa in Commissione Regolamento) con un voto favorevole a maggioranza (astenuti i consiglieri del M5S). Un testo che rende più funzionale la macchina amministrativa, tutela la figura del consigliere di oggi e di domani, riafferma la centralità del ruolo dell’Assemblea legislativa. Tra i principi della riforma la qualità della normazione, con il richiamo al Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, introdotto nello Statuto un anno fa. Un organismo che avrà il compito di verificare se e quanto le leggi approvate incidono nella comunità.

LA PRESENTAZIONE IN AULA

Licenziato la scorsa settimana dalla competente Commissione dopo un intenso anno di lavoro, ben 35 sedute e l’esame di oltre 150 articoli, il nuovo Regolamento interno del Consiglio regionale sostituisce quello del 1979 e recepisce le modifiche allo Statuto regionale approvate negli ultimi anni, inserendosi in un percorso di innovazione e semplificazione che da inizio legislatura coinvolge l'intera macchina organizzativa dell'Assemblea. Tra i punti evidenziati in Aula dal consigliere Renato Claudio Minardi (Pd), il quale ha parlato di “bella pagina per il Consiglio regionale” – riconoscimento scritto a prassi consolidate, eliminazione di parti non più confacenti ai tempi, la valorizzazione della sessione di bilancio e di quella comunitaria, la previsione del Comitato di controllo e di valutazione di impatto delle leggi. Anche il capogruppo Pd e presidente della Commissione Regolamento, Gianluca Busilacchi, ha voluto sottolineare l’importanza del risultato raggiunto: “Aspetti innovativi, ma anche importanti conferme all’insegna della chiarezza e della trasparenza”. La vicepresidente della Commissione Regolamento, Elena Leonardi (FdI) ha sottolineato il grande lavoro svolto con la collaborazione di tutti e la “volontà di recepire buone pratiche, correggere quelle che non andavano bene, riaffermare il ruolo del Consiglio e tutelare le minoranze”. Della Commissione Regolamento hanno fatto parte Gianluca Busilacchi (Pd), presidente, Elena Leonardi (FdI), vicepresidente, Luca Marconi (Udc), Boris Rapa (Uniti per le Marche - socialisti), Gianni Maggi (M5S), Piero Celani (FI) e Sandro Zaffiri (LN).

INNOVAZIONE E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA. OK DELL’AULA

Votata a maggioranza (contrari i quattro consiglieri del M5S) la proposta di legge sull’innovazione e la semplificazione amministrativa (ad iniziativa dei consiglieri Gianluca Busilacchi, Piero Celani, Elena Leonardi, Gianni Maggi, Luca Marconi, Boris Rapa, Sandro Zaffiri e Antonio Mastrovincenzo). Particolare evidenza per l’applicazione di principi quali quelli di chiarezza e trasparenza redazionale dei testi, buone pratiche come l’accompagnamento delle proposte di legge a schede tecnico-finanziarie e relazioni illustrative. Allo scopo di migliorare la qualità della normazione regionale sono, inoltre, utilizzate schede di analisi tecnico normative (ATN) e di impatto della regolazione (AIR). Viene, poi, previsto il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, con mansioni quali l’espressione del parere alle Commissioni in sede referente sulle clausole valutative e la successiva vigilanza sul loro rispetto. All’interno dell’articolato è stato inserito un emendamento a firma Cesetti, Zaffiri, Giacinti e Celani per “un adeguato ed identico supporto tecnico all’interno delle rispettive strutture di Giunta e Consiglio per la predisposizione delle proposte di legge”.

LE RELAZIONI E IL DIBATTITO

La proposta di legge sulla semplificazione (ad iniziativa dei consiglieri Gianluca Busilacchi, Piero Celani, Elena Leonardi, Gianni Maggi, Luca Marconi, Boris Rapa, Sandro Zaffiri e Antonio Mastrovincenzo) è stata illustrata dai consiglieri Fabio Urbinati (Pd), per la maggioranza, e Gianni Maggi (M5S) per la minoranza. Per Urbinati, attraverso tali modifiche “i provvedimenti che giungeranno in Aula saranno nella forma più semplice possibile”. “Si incide – ha aggiunto – anche sull’iter stesso della legge e sulla valutazione dei suoi effetti”. Il relatore di minoranza, Gianni Maggi, ha posto particolare attenzione alla previsione delle due schede tecniche a supporto delle proposte di legge. “Le schede di analisi tecnico normativa (ATN) e di impatto dello regolazione (AIR) sarebbero state strumenti fondamentali che, invece, vengono previste come facoltative”. “Altro stravolgimento rispetto alle ipotesi iniziali di formulazione della legge – ha aggiunto Maggi – è la sottovalutazione delle proposte di legge dei consiglieri nei confronti di quelle della Giunta”. Il primo ad intervenire nel dibattito, dopo le relazioni di maggioranza e di minoranza, il consigliere Luca Marconi (Udc): “Abbiamo discusso e abbiamo convenuto che bisognava stare molto attenti a rispettare una prerogativa che è costituzionale, l’iniziativa legislativa dei consiglieri”. “Una legge che disconosco – ha detto Sandro Zaffiri (Lega nord) – perché è stato stravolto, attraverso alcuni ritocchi all’articolo 3, il ruolo del consigliere regionale che sarà svantaggiato nella fase di presentazione delle proposte di legge”. Il consigliere, Luigi Zura Puntaroni si è allineato con quanto detto dal collega di partito. “Serve un ripensamento equilibrato – ha detto Zura – buon senso ispirato all’idea di un’alternanza tra maggioranza e opposizione”. “Le discussioni di questa mattina dovrebbero essere sottratte dalla contrapposizione maggioranza-minoranza – ha affermato Gianluca Busilacchi (Pd) – perché è bene che le regole del gioco vengano scritte insieme”. “Una legge che rimette al centro la funzione dell’Assemblea – ha rilevato Piero Celani (FI) – attraverso la programmazione e il Comitato di controllo”. Di “lavoro interessante” ha parlato Enzo Giancarli (Pd) che ha poi ammonito “mai perdere di vista chi sarà il destinatario degli effetti di legge”. Sandro Bisonni (Misto) ha rilevato che “quando si tratta di leggi che vanno ad incidere sul regolamento occorre andare oltre l’analisi politica”. Il consigliere Francesco Giacinti (Pd) ha parlato di un “disegno normativo teso a migliorare la qualità della normazione”. A chiudere il dibattito l’assessore Fabrizio Cesetti: “dal dibattito non mi pare emergano ragioni di forte dissenso, ma penso si possano trovare elementi attorno i quali fare sintesi”.

MODIFICHE ALLA DISCIPLINA DEL CAL

L’Assemblea legislativa delle Marche si è espressa favorevolmente all’unanimità sulla proposta di legge di modifica della disciplina di funzionamento del Consiglio delle autonomie locali (Cal). Sull’atto hanno relazionato i consiglieri Renato Claudio Minardi (Pd), per la maggioranza, e Gianni Maggi (M5S) per la minoranza. Per Minardi si tratta di “dare maggiore centralità al Cal ed uniformare la procedura di espressione dei pareri e assegnazione delle proposte di legge a quella del Crel”. In particolare, l’assegnazione delle proposte di legge avverrà contestualmente all’assegnazione delle stesse alle Commissioni in sede referente. “Le due proposte di legge oggi all’esame d’Aula (quella relativa al Cal e quella sull’innovazione e semplificazione amministrativa) – ha riferito il relatore di minoranza Maggi – sono propedeutiche ed organiche al Regolamento”. La disciplina dell’espressione dei pareri e delle osservazioni da parte di Cal e Crel è, infatti, contenuta all’articolo 94 del Regolamento interno. (l.b.)
Mercoledì 5 Luglio 2017