L'AULA APPROVA LA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE
La proposta di legge della Giunta rende disponibili 242 milioni di euro, di cui 202 recuperati dalla gestione sanitaria accentrata. L'atto è stato licenziato con 20 voti a favore dopo che i consiglieri di opposizione di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e Movimento cinque stelle hanno abbandonato l'Aula, contestando il metodo di approvazione. Via libera unanime del Consiglio alla mozione sulla Convenzione ONU per i diritti delle persone disabili.

 immagine primo piano Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge n. 154 “Variazione generale al bilancio di previsione 2017/2019” a iniziativa della Giunta regionale. Il via libera, con 20 voti a favore, è arrivato dopo che i consiglieri regionali di opposizione di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e Movimento cinque stelle hanno abbandonato l'Aula. L'inserimento urgente dell'atto all'ordine del giorno è stato votato a inizio seduta. Contraria l'opposizione che ha contestato "i tempi inadeguati e la mancanza di rispetto per le prerogative dei consiglieri". L'Aula ha infine appoggiato a maggioranza la proposta del capogruppo del Pd Fabio Urbinati di posticipare tutti i punti all'ordine del giorno alla prossima seduta, ad esclusione della mozione "Adesione ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità", e di sospendere i lavori per due ore per consentire una riunione dei capigruppo con l'assessore Cesetti per esaminare la proposta. Al ritorno in Aula, dopo l'approvazione della mozione, la pdl è stata introdotta dal relatore di maggioranza Giacinti. La proposta si compone di 8 articoli e attesta la disponibilità di risorse per un totale di 242,4 milioni di euro, di cui 202,4 milioni rappresentano utili derivanti dalla gestione sanitaria accentrata, che saranno reinvestiti in strutture ospedaliere e macchinari, e 40 milioni risultano da una variazione compensativa. Giacinti ha descritto la variazione come "un'occasione straordinariamente importante per dare risposte ai cittadini" e ha dettagliato l'utilizzo dei fondi. Tra le voci elencate il finanziamento di 6 milioni al comune di Tolentino per la costruzione di alloggi per la popolazione terremotata, 15 milioni per la manutenzione dei beni immobili, 1,250 milioni per il trasporto ferroviario, 1,8 per lo slittamento di competenze del 2016. Il provvedimento formalizza inoltre la donazione di 5 milioni di euro da parte della Compagnia Petrolifera Rosneft, vincolata alla costruzione del nuovo ospedale di Amandola. Di seguito è intervenuto il consigliere regionale Piero Celani (FI). "Quanto avviene oggi è di una gravità inaudita, soprattutto dopo che due settimane fa abbiamo sancito, in modo ipocrita, con l'approvazione del nuovo Regolamento, l'importanza del Consiglio regionale. Abbiamo lavorato un anno per ripristinare la dignità del consigliere e questo è il risultato. Il Consiglio regionale è considerato un orpello della Giunta". Concluso il suo intervento, tutti i consiglieri di opposizione, ad esclusione Sandro Bisonni (Gruppo misto) e Mirco Carloni (Ap), hanno lasciato l'Assemblea. “Se la politica vuole tornare ad essere credibile, quando occorre fare le cose concrete bisogna agire. Stiamo cambiando dei capitoli di bilancio per poter prevedere un'entrata e una copertura che non erano previste” – ha sostenuto il consigliere Carloni (Ap) che ha annunciato il suo voto a favore. Bisonni (Gruppo Misto), pur criticando i tempi esigui, ha scelto di restare, senza partecipare al voto, “per comprendere se la proposta contiene solo caramelle buone o anche caramelle amare” e se le risorse disponibili sul capitolo sanità “sono il risultato di risparmi o derivano da tagli”. Il consigliere Marconi (Udc) ha paragonato l'approvazione di questo atto a “un voto di fiducia politica non cieco, ma motivato”. Il capogruppo del Pd Urbinati ha ribadito la “massima disponibilità ad approfondire e a confrontarsi sul contenuto del provvedimento” dimostrata dalla maggioranza. Ha criticato il rimprovero delle opposizioni per aver rimandato tutti i punti all'ordine del giorno: “Abbiamo proposto di rinviare tutti gli atti proprio per avere più tempo da dedicare al confronto e al dibattito, e poi hanno scelto di non partecipare”. Micucci (Pd) condivide il provvedimento e apprezza la scelta di finanziare la Carta Tutto treno, “una richiesta condivisa da tutti”. Le conclusioni sono state affidate all'assessore Cesetti che ha sottolineato la “straordinarietà del provvedimento, nato da un'apposita deroga concessa solo alle Marche e alla Lombardia” per una gestione virtuosa della sanità. Cesetti ha ribadito che “non si tratta di un provvedimento chiuso” e che non contiene “scelte discrezionali”. Nel dettaglio ha spiegato che i 40 milioni “sono tutti per spese obbligatorie che slittano dal 2016”, mentre la programmazione degli investimenti sanitari “era già stata definita”. Alla variazione di bilancio è stato abbinato un ordine del giorno, approvato all'unanimità, che chiede di finanziare la proposta di legge relativa al servizio civile volontario degli anziani.



Diritti delle persone con disabilità: il Consiglio regionale aderisce formalmente alla Convenzione Onu del 2006

Dopo un percorso avviato nel marzo del 2016, sollecitato da un gruppo di associazioni di persone disabili, il Consiglio regionale ha discusso e approvato con 27 voti favorevoli la mozione “Adesione ai principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”. L'atto è stato introdotto dal primo firmatario, il presidente della prima commissione Francesco Giacinti (Pd), che ha sottolineato la necessità di “includere le politiche in favore delle persone con disabilità in tutti i settori amministrativi”. “Gli interventi socio-sanitari, non possono bastare – ha proseguito – Occorre costruire una rete di azioni realizzata in tutti i settori della vita civile e istituzionale”. Sono intervenuti i consiglieri Maggi e Fabbri (M5s), Leonardi (Fd'I), Malaigia (LN), Marconi (Udc), Rapa (Uniti per le Marche), Marcozzi e Celani (FI), Busilacchi (Gruppo misto - Mdp). Tutti gli interventi hanno concordato sui principi sanciti nella mozione, ma hanno anche sollecitato risposte concrete e risorse economiche certe, soprattutto per i percorsi di inclusione lavorativa. Con il sì alla mozione, sottoscritta anche da Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Biancani, Urbinati, Rapa, Traversini, Giancarli, Busilacchi, Talè, Volpini e Marconi, il Consiglio accoglie i principi della Convenzione internazionale del 2006 che comporta una rivisitazione dei servizi alla disabilità dell'Ente in base ai diritti umani. “Il senso di questa mozione - ha dichiarato il presidente Ceriscioli prima della votazione finale – è quello di tenere alto il valore di determinate scelte, in un orizzonte di diritti da rispettare, e guidare la mano pubblica negli investimenti, in un campo particolare come la disabilità. Con questo voto rinnoviamo un impegno che ci vede protagonisti e la piena consapevolezza del valore delle cose che facciamo”. In Aula hanno assistito alcuni rappresentanti di associazioni di disabili (Zero gradini per tutti, Comitato marchigiano Vita indipendente, Anffas, Associazione paraplegici Marche) che hanno accolto con soddisfazione il via libera unanime.

(l.v.)

Mercoledì 19 Luglio 2017