Resoconto della seduta n.139 del 23/09/2019
SEDUTA N. 139 DEL 23 SETTEMBRE 2019
La seduta inizia alle ore 10,30
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 139 del 23 settembre 2019. Do per letto il processo verbale della seduta 138 del 17 settembre 2019, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4, dell’articolo 53, del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Per quanto riguarda la seduta odierna, vista l'assenza del Consigliere Urbinati, promotore della proposta di legge n. 294 iscritta al punto n. 2, se non ci sono obiezioni, darei per accolta la richiesta di rinvio alla prossima seduta. Inseriamo al punto 3 bis, anche in questo caso se non ci sono obiezioni, come da accordo, la proposta di atto amministrativo n. 72 “Bilancio consolidato Regione Marche per l'anno 2018”, poi non essendoci obiezioni, inseriamo, come da proposta dei Consiglieri Giacinti e Rapa, la mozione n. 538 “Problematiche inerenti il sostegno agli studenti con disabilità”, subito dopo le interrogazioni.
Proposta di legge n. 13
ad iniziativa del Consigliere Marconi
“Detrazioni fiscali per famiglie numerose o con presenza di familiare a carico con disabilità. Modifica all'articolo 6 della legge regionale 27 novembre 2012, n. 37 'Assestamento del bilancio 2012'”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 13 del Consigliere Marconi.
Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. In ordine a questa proposta di legge, faccio presente che sono pervenute delle osservazioni da parte del Servizio bilancio, le quali meriterebbero forse un approfondimento e una riflessione, magari da fare in Commissione, anche perché essendo stata presentata molto tempo fa, merita delle correzioni e anche qualche riferimento in più da fare in Commissione. Questo è il mio suggerimento, se l'Aula è d'accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Grazie Presidente. Oggi è il 23 settembre e la proposta di legge, non mi rivolgono solo al Presidente della Commissione, è datata 8 ottobre 2015. Questa mattina non ho fatto in tempo ad essere presente in Conferenza dei Capigruppo, perché è stata particolarmente veloce, a differenza dell'ultima, che è iniziata tardi e si è conclusa alle 11,00. Sono stato raggiunto telefonicamente ed ho dato preventivamente un mio personale assenso, ma chiaramente l'Aula è sovrana relativamente al rinvio di questo provvedimento.
Ho chiesto anche al Segretario generale, se è possibile chiarire un fatto, mi rivolgo ai componenti della Giunta per il regolamento, che pensavo avessimo risolto una volta per tutti, l'iscrizione in Aula di un atto comporta la possibilità di discuterlo e di bocciarlo perché nessuno ha l'obbligo di votarlo, oppure diventa quasi ridicolo, perché questa iscrizione si poteva già fare a metà del 2016. Uno attende perché spera che la Commissione la prenda in esame, spera che ci sia una valutazione da parte degli uffici, e spera che alla fine ci sia un pronunciamento dell'Aula.
Questo non riguarda solo la me, ma tutti i Consiglieri che hanno in piedi non so quante decine di leggi presentate, quindi, avremmo un naturale ingorgo istituzionale, sul quale mi auguro ci sia una decisione politica, non mi voglio appellare ai regolamenti, perché di tutti questi regolamenti non ne posso più, quando abbiamo bisogno dei regolamenti significa che abbiamo fallito sul piano politico, almeno sul piano delle relazioni umane, se non politiche.
Una proposta di legge deve essere valutata dall'Aula, che ha la facoltà e il dovere di dire: “E' una stupidaggine, non sta in piedi. E’ una marchetta, è una legge bandiera, non serve a nulla”, è la normale dialettica politica, poi il Consigliere dirà che non è vero, andrà fuori di quest'Aula a raccontare la sua storia, e gli altri racconteranno la loro, questo però è il minimo. Non lasciamo in sospeso nulla, questa legislatura è stata bella - parlo dell'Aula non dico dei componenti, tra cui non vedo tutti adoni, tutti Brad Pitt, c'è qualcuno bello, qualcuno meno bello - perché in riferimento alla gestione dell'Aula siamo riusciti ad arrivare con pochissime interrogazioni e mozioni alla fine, non come la precedente, quando avevamo otto pagine di ordine del giorno, i vecchi Consiglieri se lo ricorderanno, in cui c'erano tra le altre cose, almeno sette/otto proposte di legge, che erano sempre quelle, di un certo Consigliere, e poi tante mozioni.
Il tempo ce l'abbiamo, ritengo che la richiesta fatta in questo momento dal Consigliere Giacinti di rinviare la proposta di legge sia seria, un po' meno seria, Assessore, è la risposta che arriva adesso dalla Giunta. Sarebbe interessante che gli uffici facessero le relazioni sulle leggi immediatamente, adesso c'è questa cosa, Consigliere Busilacchi, che dice che devono essere fatte subito, però prendiamo anche in considerazione quelle precedenti.
Adesso è arrivata una lettera che mi è stata letta gentilmente dal Consigliere Giacinti, nella quale si fanno una serie di osservazioni, alcune accettabili, altre meno, altre condivisibili, altre no. Queste cose dovevano essere fatte a suo tempo: io presento una legge e mi viene subito detto che non va, la Commissione la prende poi in considerazione ed alla fine è una decisione politica. Anche se mi dispiacerebbe molto, Assessore Cesetti, se dietro una legge che ha un grande valore simbolico, alla fine la decisione venga presa per il “no” o per il “si”, più per il “no” che per il “si”, per un fatto di natura tecnica.
Il fatto di natura tecnica, che non ci sia copertura in bilancio, non è un problema, perché abbiamo il bilancio 2020/2021, quello che faremo adesso, nel quale il buon Assessore Cesetti potrà prevedere 150 mila euro in meno di entrate sull'addizionale, che non moriremo perché siamo nel campo della previsione, può darsi anche che questo non avvenga, e la questione si potrebbe risolvere.
Accetto e invito insieme al Consigliere Giacinti a rinviare queste decisioni in Commissione, nella speranza che questa proposta di legge venga esaminata prima del 15 ottobre, perché questa proposta, la segnalo perché così abbiamo un precedente, l'ha approvata con interventi per centinaia e centinaia di migliaia di euro la Regione Puglia, non del Presidente Emiliano, ma del Presidente Nichi Vendola, fu lui a suo tempo a portarla all'attenzione dell'Aula in Puglia e ad approvarla.
E' una cosa che si può fare tranquillamente dentro questi limiti, Assessore Cesetti, lo dico a lei perché non è un problema del Consigliere Giacinti, ma è un suo problema.
La proposta legge prevedeva una sperimentazione ed indicava dei tempi, questi tempi andavano dal 2016 al 2018, ovviamente occorrerà cambiarli, non possiamo fare sperimentazione per quel periodo, dovremmo farla dal 2020 al 2022, e la Segretaria della I Commissione, che ringrazio ancora, aveva trovato un'ottima soluzione dicendo che era una sperimentazione sulla base di alcuni criteri di fondo, come l'esonero per famiglie con 4 figli a carico, io non so quante decine di famiglie ci siano nelle Marche con 4 figli a carico, dentro i limiti dell'Isee che sono trancianti, dentro i limiti di un esonero per l'addizionale Irpef. Io non ho il numero aggiornato, Assessore, ma mi sembra che l'addizionale Irpef nelle Marche già non la paghi quasi il 60% dei contribuenti, che di fatto è esonerato o non rientra nella soglia, a parte quel minimo Irpef regionale che va pagato per legge. Dagli schemi avuti dall'ufficio ho constatato che l'addizionale Irpef toccherebbe pochissime persone, la legge aggiunge anche le famiglie che hanno persone con disabilità e questa potrebbe essere una cifra un po’ più elevata.
Le famiglie numerose non hanno a loro vantaggio il calcolo dell'Isee quando devono pagare, ma solo quando devono prendere, non ce l’hanno quando devono pagare l'acqua, la luce, il gas, l'abitazione, la mobilità, cioè le automobili, pagano come se fossero dei grandi capitalisti, perché si sa che il sistema tariffario è fatto a danno delle famiglie numerose e a vantaggio di quelle monoparentali, per cui l'acqua viene pagata per scaglioni, il primo si paga 1 e l'ultimo 3,5, e la famiglia numerosa naturalmente ci arriva, stessa cosa per la luce ed il gas. La famiglia numerosa ha bisogno di un’abitazione consistente e conseguentemente paga le tasse su 130/140 mq. come se fosse un ricco, è una situazione di gravissima ingiustizia sociale, alla quale credo che questa maggioranza di centrosinistra, sempre attenta a questo, vorrà porre rimedio.
Ritengo, ripeto, Assessore Cesetti, che l'incidenza sul bilancio sia estremamente limitata, ma questa proposta di legge ci metterebbe nella condizione di essere tra le Regioni capofila, che sono intervenute su questo argomento, un po’ dietro a quello che ha fatto il Presidente Nichi Vendola, che oltre che essere sostenitore della famiglia sua, un po' diversa da quelle che normalmente abbiamo considerato fino ad oggi, ha dimostrato in questo una grande sensibilità. Grazie.
PRESIDENTE. Quindi, mi sembra che anche lei è d'accordo sul rinvio.
Ha la parola l'Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Brevemente, perché sono stato chiamato in causa.
Il Consigliere Marconi si rivolge all'Assessore al bilancio, si rivolge alla Giunta, ma caro Consigliere, la Giunta e l'Assessore poco c'entrano con queste cose, tra l'altro vorrei ricordare, magari a me stesso, la grande sensibilità che ha dimostrato la Giunta sui temi della famiglia, della disabilità, basta soltanto dire che, ad esempio, sul progetto ‘Vita indipendente’, che pure stava a cuore a questo Consiglio, siamo passati da uno stanziamento di 600 mila euro iniziali a 3,1 milioni di euro di nostra iniziativa.
Nel merito di questa proposta il Consigliere Marconi dice, a ragione, che prima dovrebbero arrivare le eventuali osservazioni tecniche e infatti sono stati chiesti alcuni chiarimenti dagli uffici del Consiglio regionale, con e-mail, il 20 settembre 2019 alle ore 9,53. Lo stesso giorno gli uffici della Giunta hanno risposto rispetto alle criticità rilevate dagli uffici del Consiglio regionale: “La proposta di legge che viene allegata è stata scritta all'ordine del giorno dall'Assemblea e, allo scopo di fornire al Presidente della I Commissione elementi utili ad illustrare le criticità della stessa, gradirei avere alcune tue osservazioni”.
Sono gli uffici del Consiglio Regionale che scrivono agli uffici della Giunta, uffici del Consiglio che hanno rilevato le criticità il 20 settembre e le comunica, e gli uffici della Giunta, nello stesso giorno, rispondono in merito, all'esito delle quali gli uffici del Consiglio le ritengono chiare e condivisibili.
Questo per mettere in chiaro una cosa, che non solo l'Assessore e la Giunta nulla c'entrano, ma mi pare che gli uffici abbiano risposto in modo preciso e puntuale.
La proposta di legge è stata presentata quattro anni fa, quindi gli uffici del Consiglio potevano chiedere quattro anni fa questi rilievi, noi rispondiamo quando ci vengono chiesti.
In ultimo, voglio dire, ma senza alcuna polemica con il Consigliere Marconi, ci mancherebbe, tra l'altro condivido molto le sue proposte in questa direzione e per quel che mi riguarda farò il possibile perché abbiano un esito positivo in quanto le condivido nel merito e penso che dovremmo distinguerci proprio su questi temi, per segnare una differenza delle nostre politiche. Su questo siamo d'accordo.
Tra l'altro queste proposte hanno un'incidenza, Consigliere Marconi, sul bilancio, questo è tutto nella disponibilità del Consiglio regionale, perché le leggi le fa il Consiglio regionale, il bilancio, che è una legge, lo approva il Consiglio regionale, la copertura finanziaria di una proposta di legge si dà con legge, perché c'è l'articolo finale sulla copertura finanziaria, tutto è nella vostra disponibilità.
Dal mio punto di vista, come Assessore al bilancio, se volete, il Consigliere Marconi ha tutto il mio sostegno e sa che ce l'ha, perché nel merito condivido, non dico alcune, ma tutte le iniziative in questo settore del Consigliere Marconi, fatte in questo anno e secondo me si poteva fare qualche sforzo in più per la loro concreta attuazione. Ribadisco che è nella disponibilità del Consiglio regionale, non nella mia, come si dice su questi temi: la legge è del Consiglio, io ubbidisco e lo faccio con piacere. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 13. Lo pongo in votazione.
(l'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 304
ad iniziativa del Consigliere Biancani
“Modifiche alla legge regionale n. 20 del 2019 'Disciplina regionale per l'accesso dei cani, nelle spiagge'”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 304 del Consigliere Biancani.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie Presidente. La proposta di legge n. 304 del 2019 è finalizzata a modificare la legge n. 20 del 2019 che abbiamo approvato recentemente in questo Consiglio regionale, mi sembra anche in maniera unanime, e che disciplina l'accesso dei cani nelle spiagge.
Questo provvedimento si rende necessario per superare alcuni rilievi che sono stati formulati dal Ministero di grazia e giustizia, in particolare in merito all'articolo 8, che riguarda l'attività di vigilanza e il regime sanzionatorio.
Il Ministero, infatti, ha posto l'attenzione sul comma 3 di questo articolo che apparirebbe, a loro dire, troppo generico nella descrizione delle condotte da sanzionare e nel correlato apparato punitivo, quindi, con questo atto, all'articolo 2 si va ad individuare in modo più dettagliato i comportamenti sanzionabili, prevedendo per ognuno di essi la specifica sanzione amministrativa pecuniaria da elevare al soggetto, che ne è tenuto al pagamento.
Con l'articolo 2 andiamo a definire meglio i soggetti da sanzionare alla luce dei rilievi formulati dal Ministero.
L'altra modifica che ci è stata evidenziata dal Dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è quella di riformulare anche il comma 1 dell'articolo 4, cioè la sorveglianza delle spiagge “dog friendly”, eliminando il richiamo all'articolo 2052 del codice civile in quanto pleonastico, richiedendo espressamente il rispetto da parte del proprietario detentore del cane della normativa statale e regionale vigente in materia di stato di salute e di benessere dell’animale. Ci chiede di definire meglio chi è il soggetto, nel caso in cui ci dovesse essere un controllo, che occorre sanzionare, ovviamente non dico che occorre sanzionare il cane, ma il proprietario, cioè il detentore.
Sono due rilievi molto semplici, quasi elementari. Le modifiche ci sono state chieste e in accordo con il Ministero e con il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri le abbiamo recepite anche perché sono in linea con quanto avevamo proposto nella legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Giorgini.
Peppino GIORGINI. Grazie Presidente. Parliamo di una modifica in quanto il Ministero di grazia e giustizia, come ha detto il Consigliere Biancani, ha fatto dei rilevi a questa legge in merito al regime sanzionatorio, all'articolo 8, commi 2 (prevedeva delle sanzioni da 125 a 750 euro), 3 e 4.
Il Ministero ha affermato che l'apparato punitivo è troppo generico, quindi si è resa necessaria questa modifica e il riferimento ad alcune norme: al comma 2 e 4 si prevedono delle sanzioni amministrative addirittura disciplinate dal Regio decreto 327/1942; al comma 3 si fa riferimento alle sanzioni amministrative stabilite dalla legge regionale 10/1997, al comma 5 viene specificato che le sanzioni di cui ai commi 2, 3 e 4 sono elevate secondo la legge regionale 33/1998.
C'era un'altra piccola modifica, in quanto è stato ritenuto pleonastico, superfluo, il comma 1 dell’articolo 4, che richiamava l'articolo 2052 del codice civile, che prevede: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale”
Sono in pratica delle piccole correzioni che riporta la norma su quello che il Ministero di grazia e giustizia ha indicato. Nulla di più, è un atto dovuto, per cui non ci sono situazioni complesse o complicate. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4 (Dichiarazione d'urgenza). Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 304. La pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 72
ad iniziativa della Giunta regionale
“Bilancio consolidato della Regione Marche per l'anno 2018. Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 11, articolo 11 bis”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 72 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Il bilancio consolidato ha una scadenza, è un atto che deve essere approvato entro il 30 settembre per evitare le sanzioni previste, in particolare quella di non poter procedere ad eventuali assunzioni, ma anche altre.
Con questa proposta di atto amministrativo si porta all'approvazione di quest'Aula il bilancio consolidato, che cos'è? È un bilancio che oltre a tener conto del bilancio della Regione Marche tiene conto anche del bilancio di enti, società strumentali, società partecipate e controllate, così come individuati dal D.Lgs. 118/2011.
Quali sono questi enti e società? Sono quelli che costituiscono il gruppo di amministrazione pubblica (GAP), che emerge dall'applicazione di alcuni parametri, allorquando i bilanci delle singole entità (società partecipate e controllate ed enti strumentali) superano rispettivamente il 3% dei seguenti elementi: totale dell'attivo, patrimonio netto, ricavi caratteristici della società o ente. Quando questi parametri superano il 3% del bilancio relativo alla società di cui stiamo trattando, si va a costituire il gruppo di amministrazione pubblica, quindi, si dice che è una società o ente al di sotto di questa soglia non è rilevante, per cui viene esclusa dal bilancio consolidato.
Il bilancio consolidato è composto dal conto economico, dallo stato patrimoniale, dalla relazione, dalla nota integrativa e dalla relazione del Collegio sindacale.
Pochi giorni fa abbiamo detto, quando abbiamo parlato di un altro atto in Consiglio, che lo schema usato per la redazione di questo bilancio non è quello della contabilità pubblica, ma viene tradotto nel linguaggio dell’articolo 2425 del codice civile e seguenti, ovvero i bilanci delle società private. In questa maniera i dati vengono uniformati secondo lo schema di cui agli articoli del codice civile a cui ho fatto riferimento.
Che cosa succede in questo bilancio? Innanzitutto, il gruppo di amministrazione pubblica rispetto al bilancio del 2017 vede l'ingresso di altre società che sono divenute rilevanti a questi fini e sono per l'esattezza: l’Erdis (il 2018 ha visto la nascita di questo ente che ha sostituito i quattro Ersu, però non si è fatto in tempo a ricomprenderlo nel bilancio consolidato 2018 per il fatto che la verifica di irrilevanza sarebbe stata effettuata in sede di redazione del bilancio consolidato 2018, quindi, a partire dal prossimo anno ci sarà anche l'Erdis); la società Task Srl; la Svim Srl, società in house della Regione Marche partecipata al 100% (le società partecipate al 100% entrano di diritto a prescindere dalla soglia di rilevanza nel gruppo di amministrazione pubblica). La società Aerdorica ne è esclusa perché per legge le società soggette a procedure concorsuali vengono escluse, altrimenti avrebbe avuto i parametri per poterne fare parte.
Questo è perimetro di consolidamento, per cui nel 2018 il gruppo di amministrazione pubblica è costituito: dalla Svim Srl e dal gruppo di imprese intermedio, ovvero Interporto Marche Spa, Meccano Spa e Cosmob Spa, l'Irma Srl è in liquidazione perché posseduta al 100%, al pari di Svim, l’Aerdorica l’abbiamo esclusa per i motivi suesposti, Raffaello Srl, Centro agroalimentare del Piceno, Centro agroalimentare di Macerata (in liquidazione), Centro di ecologia e climatologia e la Task Srl.
Poi ci sono gli enti di diritto privato strumentale e sono: l’Erdis Marche, l'Erap Marche, l'Assam, l'Arpam il Parco dello Zolfo, l'Ente parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, l'Ente parco regionale del Conero, l'Ente parco regionale Monte San Bartolo, la Fondazione Marche cultura, l'Amat, l'Istao, la Form e l’Ars.
Definiti il gruppo di amministrazione pubblica e il perimetro di consolidamento, andiamo a scorrere rapidamente il bilancio, che non è altro che la sommatoria dei singoli bilanci di tutte le società, costituenti il GAP e ovviamente il bilancio regionale, previa riscrittura in termini di bilancio consolidato.
Il bilancio in questa riscrittura (attraverso i canoni delle società private, così come prevede il codice civile) merita anche un'operazione propedeutica alla stesura finale, di semplificazione, di rettifica e di elisione delle poste, le cosiddette poste reciproche, ovvero poste che sono scritte nel bilancio di una società o della sua infragruppo o della Regione; per cui si fanno le opportune elisioni e rettifiche e si giunge al risultato definitivo che fa emergere un risultato di amministrazione pari a 125 milioni, tenendo conto di tutte le rettifiche e delle elisioni. Chiaramente è superiore al risultato del bilancio consolidato della Regione, che è pari a 121 milioni perché nel bilancio consolidato c'è l'influenza degli utili delle società partecipanti al GAP, quindi, i 121 milioni diventano 125. Questo è rapidamente l'excursus che ha portato alla redazione di questo atto.
Nella stesura troviamo il patrimonio netto consolidato, che passa da 528 milioni dell’anno 2017 ai 631 milioni dell’anno 2018, e i ricavi.
Guardo il conto economico per darvi qualche dato: componenti positivi della gestione 3.877.000.000; componenti negativi 3.743.000.000, con una differenza di 134.000.000, a cui andiamo ad aggiungere e a sottrarre i proventi e gli oneri finanziari, rispettivamente pari a 12.000.000 e a 23.000.000, per giungere alla componente straordinaria del bilancio i cui proventi sono 47.000.000 e gli oneri straordinari 24.000.000. La sommatoria di queste ulteriori voci porta ad un risultato di 133.000.000, meno 8.000.000 di imposte circa, si arriva al risultato di esercizio complessivo di 125.000.000, come ho detto poc'anzi, che rispetto ai 121.000.000 del bilancio consolidato della Regione risente degli utili dei risultati di amministrazione delle società costituenti il perimetro consolidato.
Ripeto, l'urgenza di questo atto sta nella volontà corretta, dal mio punto di vista, ovviamente, di eliminare gli aspetti sanzionatori che deriverebbero da un'approvazione oltre il 30 settembre. Grazie.
PRESIDENTE Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Come ha già detto il Presidente della Commissione Consigliere Giacinti, noi oggi andiamo ad approvare il bilancio consolidato entro il 30 settembre per evitare sanzioni, bilancio consolidato previsto dal D.Lgs. 118 del 2011, che stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottano lo schema di bilancio consolidato con i propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate.
Queste aziende sono già state elencate e sono: la Svim, l'lrma, l'Aerdorica non ne fa parte, il Centro agroalimentare del Piceno, il Centro agroalimentare di Macerata, la Task Srl., il Centro di ecologia, e per quanto riguarda gli enti pubblici e di diritto privato: l'Erdis (che entra a farne parte da quest'anno, dal 2018), l’Erap Marche,l’ Assam, l'Arpam il Parco dello Zolfo, l'Ente Parco interregionale del Sasso Simone, l’Ente Parco regionale del Conero, l’Ente Parco regionale Monte San Bartolo, la Fondazione Marche cultura, l’Amat, l’Istao, la Form, l’Ars, che costituiscono il gruppo di amministrazione pubblica, il cosiddetto GAP. Cos'è il bilancio consolidato l’ha già spiegato il Consigliere Giacinti, è il bilancio della Regione più quelli delle partecipate.
Visto e considerato che il gruppo di Forza Italia ha votato contro il consuntivo, non è possibile che oggi voti il bilancio consolidato in maniera positiva, perché il consolidato è il bilancio della Regione più quello degli altri enti.
Anche se c'è un risultato positivo di 125 milioni di euro rispetto ai 121 milioni del consuntivo, il nostro giudizio è negativo perché proprio sei giorni fa, neanche una settimana fa, è stato approvato il consuntivo nel quale c'erano delle criticità che ho messo in evidenza, come ad esempio la mancata programmazione finanziaria del sistema sanitario nazionale per il 2018. Questa era la criticità più evidente, un vero fallimento se andiamo a vedere i dati della parifica, sono scritti lì e non sono stati mai riportati nella relazione dei revisori, sono alquanto negativi e ce lo dice il fatto che la mobilità è passata da 26 milioni del 2015 ai 72 milioni del 2018.
Non basta questo, l'avanzo. Questa amministrazione ha avuto in eredità dalla precedente amministrazione regionale un avanzo di 200 milioni, nonostante abbiano fatto degli investimenti, che negli anni si è ridotto, fino ad arrivare a zero nel 2018, ma se si considera anche il bilancio complessivo dell'Inrca il consolidato addirittura è in disavanzo.
Voi capite che c'è stata una malagestione finanziaria della sanità dal 2015 ad oggi e - avevo specificato anche le pagine dove potevamo trovare i dati - e c’è stato un fallimento.
Un avanzo che è partito da 60 milioni di euro per arrivare a zero, addirittura con il consolidato dell'Inrca c'è un disavanzo. La mobilità passa dai 26 milioni circa del 2015, ai 72 milioni nel 2018, quindi è impossibile che possiamo votare favorevolmente questo bilancio consolidato, che rappresenta il consuntivo regionale della nostra Regione, con gli enti strumentali, quindi per queste motivazioni voterò contro il bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi
Giovanni MAGGI. Grazie Presidente. E’ un déjà vu quando si affrontano i bilanci, in questo caso il bilancio consolidato. 3 o 4 giorni fa in I Commissione è arrivato il bilancio consolidato che deve essere approvato entro il 30 settembre. L’atto in quella Commissione non era all'ordine del giorno, è stato inserito d'urgenza, sono stati nominati relatori ed è venuto l'Assessore Cesetti con il dirigente per spiegarlo, e la Commissione ha preso atto dei numeri e non ha potuto approfondire politicamente cosa c'era dietro i numeri di questo bilancio consolidato.
Entro il 30 settembre c'è questa scadenza, perché si è arrivati col fiato corto, all'ultimo momento? Perché l'Erap non ha presentato il bilancio nei termini, ma nessuno dice niente, si aspettano i comodi delle partecipate, delle controllate, degli enti strumentali. L'Erap ha portato questo bilancio all'ultimo momento e noi siamo così dei certificatori che mettono il timbro e approvano il bilancio consolidato, tenendo presente che è il raggruppamento dei bilanci delle partecipate, delle controllate e degli enti strumentali, dove in tutta Italia, Marche comprese, si annidano gli sprechi di denaro pubblico. Non solo, ma dove il Manuale Cencelli e i debiti elettorali si pagano inserendo nell'amministrazione delle partecipate, delle controllate e degli enti strumentali, coloro che hanno dato una mano nel momento elettorale. Questo è quanto succede in tutta Italia e le Marche sono allineate con questo malcostume che regna nella politica italiana.
L’Erap non ha portato il bilancio nei termini e noi dobbiamo approvarlo entro il 30 settembre per evitare delle sanzioni e il Presidente Giacinti ne ha citato alcuni esempi.
Dal punto di vista politico, dal punto di vista contabile, il Presidente Giacinti e la Consigliera Marcozzi hanno evidenziato gli elementi sia positivi che negativi di questo bilancio consolidato, io lo considero dal punto di vista politico ed evidenzio una completa mancanza di controllo della Regione nei confronti di queste società. L'esempio è Aerdorica che non figura in questo bilancio consolidato perché era in amministrazione controllata e quindi esclusa, che prendo proprio per confortare quello che sto dicendo: l'assenza di controllo da parte della Regione, soprattutto perché si dice che nell'amministrazione ci siano degli amici e non bisogna dispiacerli. L'assenza di controllo della Regione la evidenzio io? Lo dice la Corte dei Conti.
La Corte dei Conti, se facciamo un raffronto tra le indicazioni sul bilancio 2017 e quelle sul bilancio 2018, dice essenzialmente le stesse cose. Leggo, tanto per esemplificare, la parifica del 2017: “Deve evidenziarsi una limitata compliance dell'amministrazione regionale rispetto all'adozione degli interventi correttivi sollecitati in relazione a taluni profili critici che permangono tali anche per l'esercizio 2017” 2018: “Parimenti rilevante ed evidenziata come, nonostante l'amministrazione abbia istituito una struttura con specifica competenza sulla vigilanza sugli organismi partecipati, permanga tuttora la necessità di una maggiore incisività nell'esercizio dei poteri di indirizzo e coordinamento su tali organismi, nell'ottica di garantire l'effettività delle funzioni esercitate e di dare compiuta attuazione alle vigenti prescrizioni normative in materia”. Continua sempre la Corte dei Conti, 2017 “Con riguardo agli esiti del percorso di razionalizzazione, si sollecita ancora una volta una pronta definizione delle programmate dismissioni, segnalando come la previsione di un ulteriore anno per il completamento delle stesse, di fatto, procrastini procedure che secondo l'originaria pianificazione, avrebbero dovuto essere già definite”. 2018: “Mancata conclusione delle procedure, la mancata individuazione di una tempistica per dette conclusioni.” 2017, continua, per cui nei momenti in cui la Corte dei Conti prende in considerazione le partecipate, le controllate o gli enti strumentali, le raccomandazioni sono sempre le stesse. In effetti i bilanci delle società sono tutte in avanzo e il nostro Presidente della I Commissione ha detto che l'avanzo incide sul bilancio della Regione, ma non si capisce assolutamente, se non dalle indicazioni della parifica della Corte dei Conti, che cosa hanno fatto queste società, quali funzioni loro demandate hanno svolto, per cui c'è un'immissione di denaro pubblico per pareggiare i bilanci, ma poi non sappiamo nulla in merito allo svolgimento della funzione che queste società dovrebbero portare avanti ed hanno nel loro oggetto sociale.
Quindi voglio dire, denaro pubblico ..., funzioni importanti che le partecipate, le controllate e gli enti strumentali devono portare avanti e non c'è, al di là della freddezza dei numeri, una valutazione e un'indicazione di quello che hanno fatto. La Regione non controlla e queste società fanno quello che vogliono, non presentano i bilanci, Aerdorica è l'esempio emblematico di questa situazione.
Di fronte ad una mancata conoscenza della funzione svolta da queste società, di fronte al numero dell'avanzo di bilancio, che dice che queste società hanno un avanzo di bilancio e non sono in rosso, non possiamo che votare contro questo sistema che ci viene imposto. Non possiamo che votare contro perché non siamo a conoscenza, come dicevo prima, se la funzione delle società in esame non è stata svolta o se non è stata evidenziata nella giusta maniera, quindi il nostro voto è negativo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri
Sandro ZAFFIRI. Grazie Presidente. Siamo al quarto anno e siamo quasi alla fine di questo esecutivo, che continua imperterrito, nonostante ci sia stata una Commissione di inchiesta su Aerdorica, è stato votato un documento finale all'unanimità, votato anche dal Partito Democratico che governa questa Regione, che in sostanza ha detto che sono stati dati tanti soldi all'Aerdorica e nessuno ha mai controllato.
Questo, purtroppo, continua ancora oggi, caro Presidente, sono stati dati dei finanziamenti anche in questa tornata a società in cui la Regione partecipa. Questi soldi hanno portato dei benefici alla società o sono soltanto degli annunci che dicono che verranno assunte delle persone? Queste società partecipate dalla Regione quali benefici hanno portato alla comunità? Questa è la domanda, a questo dovete rispondere, che benefici hanno portato? Si fanno progetti? Quanti progetti sono stati finanziati dalla Comunità europea? Questo vogliamo sapere e questo dovete dire, non a noi in quest'Aula, lo dovete dire ai marchigiani, perché dove è stato fatto un controllo è stato dimostrato che questa programmazione non c'è.
Questo è il problema di fondo e questa mattina ci viene chiesto di votare, in pochi minuti, una proposta arrivata in ritardo, che deve essere approvata entro il 30 settembre.
Non è solo questo il problema, il problema è che qui manca una programmazione ed io spero che qualcuno se ne accorga, spero che i marchigiani si accorgano di queste cose nonostante le operazioni che tentate di fare in giro per l'Italia per superare queste difficoltà. Penso che gli elettori siano molto attenti.
Che cosa ha fatto il Presidente della Svim? Chiede di fare assunzioni, a cosa servono? Non è solo lui, anche agli altri sono stati dati i soldi, cosa fa l'Interporto? Quanti benefici economici ha portato? Quale sviluppo? E’ semplice dire: “Lì è stata aperta la ferrovia, adesso c’è la movimentazione”, tutti le sanno queste cose, caro Presidente, lei è un grande comunicatore, le può pure comunicare, ma se dice che ha i soldi e poi nella tasca non li trova, hai voglia a comunicare!
Detto questo, credo che la situazione non sia trasparente, si continua a mettere i soldi dei marchigiani i quali in cambio non hanno risposte.
Questo è il problema di fondo. Credo che si continui nella telenovela, nella falsa propaganda, perché questa è una propaganda, i dati sono diversi, le risposte sono diverse e spesso non ci sono. Continuando su questa strada noi non possiamo che votare contro cose che non si conosciamo, cose che non vengono presentare, manca la trasparenza, manca la programmazione, sono quattro anni che mancano, caro Presidente. E' inutile dire che c’è la programmazione, non c'è, ci sono i Presidenti che, dominati da questa Giunta, cercano di fare cose che probabilmente non servono, senza programmi, ed i marchigiani devono verificare con attenzione.
E’ una routine obbligatoria perché bisogna fare questo atto e bisogna approvarlo, approvatevelo perché credo che questa sia la sola strada che potete percorrere.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Brevemente, anche perché ha chiesto la parola il Presidente, ubi maior, quindi cercherò di essere telegrafico.
Dico soltanto che il bilancio consolidato viene esaminato ed approvato all'esito dell'approvazione del rendiconto, che a sua volta viene approvato all'esito della parifica da parte della Corte dei Conti che, come ho detto più volte, ribadisco anche in questa sede, si svolge con le forme del contenzioso.
Questa parifica attiene anche alle questioni inerenti le società partecipate, rispetto alle quali criticità ci sono, è indubbio, ma all'esito di questo percorso, lo ribadisco, ma lo sapete già, la Corte dei Conti ha pienamente parificato, per la quinta volta consecutiva, il conto consuntivo della Regione Marche. E' stata una parifica piena, senza alcuna riserva, a differenza di molte altre Regioni d'Italia, noi non dobbiamo fare paragoni, però allo stato siamo l'unica Regione che ha ottenuto la parifica senza alcuna riserva.
Questo per dire che il percorso amministrativo-contabile, politico, giuridico è complesso, inevitabilmente complesso, che deve essere valutato, però il risultato finale, che è quello che conta, è più che positivo, e lo è anche per un altro organismo terzo, il Collegio dei revisori, che ha espresso un parere ai fini dell'approvazione del bilancio consolidato 2018. Questo è.
Se vogliamo, per quanto attiene alle società partecipate, questa Giunta regionale, consapevole delle ripercussioni che sulle politiche di bilancio produce la gestione delle società partecipate, fin dal suo insediamento ha approvato una serie di atti finalizzati alla loro razionalizzazione e, in ottemperanza ai rilievi più volte espressi dalla sezione di controllo, ha istituito presso la Segreteria generale la posizione dirigenziale di funzione denominata “controlli di secondo livello, auditing e società partecipate”, a cui è stato affidato il compito di indirizzo, coordinamento e vigilanza sulle società partecipate, quindi non solo vigiliamo, ma abbiamo istituito un organismo ad hoc.
Purtroppo i processi dismissivi sono stati caratterizzati da una serie di criticità, afferenti vari aspetti correlati alla vendita, tra le quali i più significativi hanno riguardato: la non univoca determinazione degli altri soggetti pubblici coproprietari delle società; la presenza di alcune disposizioni degli statuti delle stesse che non hanno favorito o addirittura impedito la cessione di quote; l'insussistenza di un vero e proprio mercato nei settori in cui le società operano con conseguente rischio di svendita delle quote, e questo ovviamente non ce lo possiamo permettere.
Siamo consapevoli di dover monitorare, lo stiamo facendo, il processo di razionalizzazione è in atto, e di dover portare a definizione le procedure pendenti.
Inoltre, per quanto riguarda le società partecipate, noi abbiamo trovato una situazione disastrosa, a partire da Aerdorica, l'abbiamo trovata, poi lo dirà probabilmente il Presidente nel suo intervento di chiusura. L'Aerdorica l'abbiamo salvata con un'operazione esemplare, perché tale è stata definita dal Procuratore regionale presso la Corte dei Conti, il quale ha valorizzato il percorso da noi fatto. Oltre ad averla salvata, è subentrato un investitore privato che ha sottoscritto l'aumento di capitale della società. Questo è. Quando in precedenza succedevano quei fatti e quei comportamenti inenarrabili c'era il silenzio più assoluto.
Per quanto riguarda la Svim, oltre a dare atto dell'importante funzione che svolge e sta svolgendo, approviamo il piano delle attività e voglio ribadire in quest'Aula quanto già detto in Commissione: le sbandierate assunzioni da parte dell'amministratore non sono quelle, perché la Giunta ha autorizzato l'assunzione di sole 4 unità di personale a tempo indeterminato, 4 non 12. Questo è. Tra l’altro si dovrà procedere a queste assunzioni con concorsi pubblici, con le modalità ed i criteri per le assunzioni pubbliche e questo l'abbiamo indicato nella delibera con la quale abbiamo approvato il piano delle attività.
Concludo, raccomandando l'approvazione di questo atto amministrativo, che tra l'altro è un dato all’esito del rendiconto molto formale.
PRESIDENTE Ha la parola il Presidente Ceriscioli.
Luca CERISCIOLI. Grazie Presidente. Vado sulla scia dell'intervento dell'Assessore per ribadire la qualità del lavoro fatto nei confronti delle partecipate, è evidente che non era un'eredità semplice, il rischio di fallimento era concreto e credo che da quei banchi, soprattutto il Consigliere Zaffiri, più volte abbia detto: “E' inutile che vi impegnate, tanto lì andrà tutto a carte e quarantotto”. Più volte ha detto che l'impresa sarebbe fallita, che l'aeroporto sarebbe stato chiuso, che non c'era alternativa al fallimento, al licenziamento di 100 persone, più tutto l'indotto, più quello che oggi riguarda un'infrastruttura importante per la Regione.
Dopo essere stato pessimo profeta, insiste nel voler essere lui quello capace di leggere e di dare la linea al futuro e dopo aver sbagliato, come fanno tanti, si sente in dovere di indicare la strada agli altri.
Credo invece che sia stato il frutto della volontà di trasformare quell'eredità in qualcos’altro, il lavoro positivo di risanamento dei conti, di focalizzazione della missione, un chiarimento anche di quello che deve essere il ruolo della Regione rispetto alle singole partecipate. E' evidente che non è il lavoro di una Regione gestire un aeroporto, non è il mestiere di una Regione, il compito è molto diverso.
E' stato giusto questo percorso che ci ha portato non solo a superare le difficoltà enormi e i rischio di un fallimento, ma addirittura ad avere un partner, un socio, un protagonista privato che ha investito 15 milioni di euro su quell'aeroporto e grazie a questo investimento si attiverà in modo che l'infrastruttura potrà lavorare al meglio ed aumentare i voli. E' stata un'operazione perfetta, di altissimo livello, che porta quell'infrastruttura nella giusta collocazione non solo rispetto al passato, ma rispetto al futuro.
Stessa cosa per quanto riguarda l'Interporto, manca un passaggio non secondario, l'operazione di risanamento non è arrivata ancora in fondo, ma è importante risanare. Rispetto all'aeroporto ha fatto un percorso al contrario, si vede più futuro oggi, in questa fase di prerisanamento, che quello che si vedeva 5 anni fa. Un Interporto che non scambiava nulla perché era solo un grande parcheggio per camion, con dei magazzini, i pochi treni erano qualcosa di simbolico rispetto ad una strategia di trasporto ed è stata la volontà di questo Governo quella di portare fino in fondo l'investimento sulla stazione, che ci ha permesso di avere finalmente un'infrastruttura che funziona. E' una società che gestisce un'infrastruttura che funziona, dove settimana dopo settimana, si fanno e si attivano nuovi percorsi, nuovi traffici. Da qui a breve vedremo sicuramente alcuni segni di altissimo valore e livello in termini di utilizzo di quell'infrastruttura, fatti molto importanti che avremo modo di raccontare. Seconda realtà, manca la chiusura del percorso di risanamento fondamentale, ma già oggi quell'infrastruttura e quella scelta trovano una loro collocazione nel panorama regionale. Da lì passano le merci, i treni si muovono e si aprono costantemente nuove opportunità.
Voglio ricordare il ruolo che ha la Svim, il ruolo principale che oggi ha per la Regione è quello di dare un sostegno a tutta l'attività relativa alla gestione dei fondi europei. Forse è passato inosservato, ma non doveva passare inosservato per voi, che nel mese di maggio abbiamo raggiunto l'obiettivo del N+3 del 2019, maggio 2019. Credo che siamo la Regione d'Italia che centra l'obiettivo del 2019 per la spesa, anche grazie al supporto di chi gestisce insieme a noi tutti i meccanismi complessi che riguardano i fondi europei. Siamo arrivati quasi al 95% di impegni sul Fesr, una percentuale altissima, è chiaro che la rendicontazione è quella del N+3, l'impegno è la premessa per poi arrivare fino a rendicontazione, sempre grazie a questo supporto.
Anche il tema del personale va sempre guardato, a mio giudizio, non in maniera ideologica, ma in maniera concreta. Infatti ho sentito solo domande senza nessuna ipotesi, se fosse giusto o sbagliato, è chiaro che se ho bisogno di 20 persone e ne assumo 80, faccio un carrozzone, metto dentro una struttura una spesa inutile, ma se io utilizzo figure precarie da 10 anni, e ne ho una trentina, forse è giusto iniziare anche dei percorsi di assunzione a tempo indeterminato. Se una realtà ha bisogno di quel personale, è giusto che una quota di quelli che ci lavorano lo possano fare a tempo indeterminato. Lo predichiamo in ogni angolo, non capisco perché per la Svim dovremmo utilizzare un metro diverso, cambiamo metodo, mettiamo il solito nel cassetto e prendiamone uno nuovo, lì dovrebbero essere tutti precari. Immagino che per il prossimo settennato e quello dopo ancora resteremo in Europa, questo deve essere il punto di distacco dal Consigliere Zaffiri, perché noi assumiamo, immaginando di rimanere nella Comunità europea e di avere i fondi europei anche per i prossimi sette anni e quelli dopo ancora, quindi, è chiaro che della Svim c'è bisogno. Ma se invece uno immagina di uscire dall'Europa, è evidente che dice: “Come mai facciamo queste assunzioni a tempo indeterminato, se voglio far saltare il banco in ogni dove?”.
Tolta questa prospettiva, diciamo che le assunzioni sono corrette nei confronti di chi lavora all'interno di una realtà e siccome sono precari da tanti anni è giusto che ci sia una quota di dipendenti a tempo indeterminato anche perché dentro questa realtà chi è a tempo indeterminato può fare cose che il precario non può fare in termini di ruolo.
Nell'ipotesi di lavoro che stiamo portando avanti il ruolo di Svim rischia di diventare sempre più importante, a supporto delle attività relative allo sviluppo, quindi è una scelta che va nella giusta direzione quella di un potenziale maggior utilizzo di questa realtà, perché ci aiuta laddove incontriamo i limiti e i vincoli dovuti alla gestione diretta di determinate azioni.
Un quadro estremamente positivo che si riflette sul consolidato, che si riflette nella parifica, che mi fa confermare ancora una volta l'azione di Governo nell'utilizzo del denaro pubblico, sia in termini di spesa per gli organi politico-amministrativi, i famosi 5 milioni in meno in 5 anni di spesa, sia in termini di gestione del bilancio, che ottiene sempre parifica, sia in termini di gestione delle partecipate, che dà questi risultati e, non dimentichiamoci, sia in termini di fiscalità perché non ha chiesto un centesimo in più ai marchigiani, anzi ne ha chiesti di meno.
Questo quadro è estremamente chiaro e positivo e non saranno i punti interrogativi e le chiacchiere a farlo cadere, ma ci sono fatti solidi come il giudizio della Corte dei Conti che lo confermano, segno di un buon lavoro e credo che tutti quanti dovremmo approvare il consolidato per la qualità che rappresenta, punto di riferimento del buon governo della nostra Regione.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 72. La pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 381
ad iniziativa del Consigliere Bisonni
“Attività venatoria nell'Oasi La Badia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 381 del Consigliere Bisonni.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Pieroni.
Moreno PIERONI. Grazie Presidente. In relazione all'interrogazione presentata dal Consigliere Bisonni “Attività venatoria nell'oasi La Badia” faccio presente quanto segue.
L'Atc Pesaro 1 con protocollo 447763 del 2 aprile 2019, ha trasmesso alla Regione la comunicazione avente ad oggetto “Studio sull'avifauna svernante nell'Oasi La Badia e richiesta di revoca dell'Oasi la Badia”. Le motivazioni che secondo il comitato di gestione hanno indotto l'Atc Pesaro 1 a richiedere la revoca dell'Oasi sono: dallo studio commissionato dalla Atc effettuato dall'ornitologo, emerge che il territorio dell'Oasi ha subìto nel tempo significative modifiche per quanto attiene alla presenza e mantenimento di zone umide, funzionali a garantire la disponibilità di habitat per la sosta di avifauna acquatica, conseguentemente, sia in termini di qualità e ricchezza specifica, che di quantità di soggetti rilevati, è evidente che si sono persi quei valori che hanno motivato a suo tempo l'istituzione dell'Oasi; problematiche relative all'incremento dei danni causati dalla presenza del cinghiale nel territorio dell'Oasi.
In fase d’istruttoria la struttura competente ha ritenuto opportuno, considerato che l'Oasi in questione ricade sul territorio compreso nella Rete Natura 2000, richiedere alla P.F. competente, ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 769 del 27 giugno 2006 e n. 100 del 2018, parere circa la necessità di sottoporre a valutazione di incidenza l'eventuale restituzione alla caccia del suddetto istituto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Grazie, Presidente. Non sono soddisfatto di questa risposta, non per quello che ha letto l'Assessore, ma per quello che hanno scritto gli uffici.
Voglio ricordare alcune cose: questa è un’oasi naturale istituita nel 1979, ricade in una zona di conservazione ZSC e ZPS, al suo interno si trova l’unico Cras attivo in regione.
Quello che è stato detto non è vero, ossia che l’oasi non ha più i requisiti, ed io inviterei gli uffici della Regione Marche a leggere bene le relazioni del consulente che scrive che si sono perse alcune caratteristiche, soprattutto relative alle zone umide, ma a chiare lettere dice che permangono delle specie animali di particolare interesse, quindi, le relazioni vanno lette tutte e non come fa comodo.
A mio giudizio e a giudizio dei Verdi aver pensato di inserire questa Oasi nel Piano faunistico-venatorio è una cosa abominevole, quindi mi fa piacere che adesso ci sia stato... In un primo momento gli uffici avevano prodotto una relazione e se non ci fosse stato l'intervento dei Verdi, del sottoscritto ed anche di altri Consiglieri questa cosa sarebbe andata avanti, ed ancora non è detto che riusciremo a bloccarla.
Vi invito prima di tutto a guardare quello che dice l'Europa sulla tutela delle biodiversità e a non introdurre questa Oasi nel Piano faunistico-venatorio perché sarebbe un passo indietro enorme per questa regione.
Mi auguro che con l'occasione di questo studio di incidenza si facciano bene tutte le considerazioni, si facciano bene tutti gli approfondimenti e soprattutto si leggano queste relazioni, perché, ripeto, c'è scritto che, è vero, la zona umida è diminuita, ma è anche vero che esistono molte zone animali di particolare interesse, quindi, leggiamolo tutta la relazione, non leggiamo solo quello che ci fa comodo. Per non parlare poi della scusa dei cinghiali, su cui non voglio nemmeno entrare, perché è l’ariete per fare qualsiasi scempio. Basta! Grazie.
Interrogazione n. 842
ad iniziativa della Consigliera Leonardi
“Affidamento servizio sostitutivo corse Trenitalia linea Fabriano-Civitanova Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 842 della Consigliera Leonardi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Sciapichetti.
Angelo SCIAPICHETTI. Grazie Presidente. In merito alla interrogazione n. 842, si premette che il contratto per i servizi ferroviari regionali, stipulato tra Regione Marche e Trenitalia per gli anni 2015/2023, individua all'articolo 10, flessibilità del programma di esercizio, i casi in cui l'offerta commerciale può subire modifiche.
Il comma 2 del suddetto articolo prevede che in dipendenza di lavori programmati sull'infrastruttura o in conseguenza di modifiche strutturali dell'infrastruttura ed assicurando il rispetto delle esigenze della domanda, Trenitalia può apportare modifiche all'offerta commerciale, previa adeguata informazione alla Regione ed alla clientela almeno 30 giorni prima della variazione dell'offerta. Preciso che su questa linea abbiamo fatto incontri e conferenza stampa molti giorni prima e poi sono stati fatti gli annunci nelle stazioni e lungo la tratta ferroviaria.
I lavori per l'elettrificazione della tratta Civitanova Marche-Albacina richiesti dalla Regione sono stati pianificati per essere effettuati nel periodo estivo in cui le scuole sono chiuse e comunque vi sono minori frequentazioni dovute al periodo di ferie. Come previsto dal contratto Regione e Trenitalia hanno condiviso un programma di bus sostitutivi, coinvolgendo anche l'azienda titolare del trasporto pubblico locale su gomma.
Al fine di mitigare i disagi per l'utenza ed ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili, il programma di esercizio dei bus sostitutivi ha individuato Macerata come centro della struttura del programma di bus, assicurando le coincidenze con i servizi ferroviari, sia lungo la linea adriatica per Civitanova Marche, sia lungo la linea romana per Fabriano.
Si è tenuto inoltre conto del servizio bus di linea già presente sulla tratta anche con possibili modifiche di orario, ad oggi risulta una discreta frequentazione sui bus sostitutivi, tant'è vero che si è reso necessario ricorrere a bus a due piani per garantire a tutta l’utenza l'accesso a tale servizio.
Riguardo ai punti 1 e 2 dell'interrogazione si rappresenta che vengono erogate a Trenitalia 4 rate di pari importo e poiché il contratto di servizio si basa su un piano economico-finanziario, a seguito dell'approvazione del bilancio dell'impresa, viene trasmesso alla Regione il consuntivo economico regionale certificato dal revisione contabile, il confronto tra il risultato previsionale contenuto nel Pef e il risultato a consuntivo del Cer, determina crediti e debiti tra le parti, quindi, un riscontro sul reale costo dei servizi sostitutivi per i due mesi in questione potrà aversi solo l'anno prossimo, quando saranno disponibili anche i dati fatturati da terzi.
In riferimento al punto 3: “la procedura seguita da Trenitalia per il sub affidamento dei servizi e quale provvedimento autorizzatorio abbia messo la Regione, quale ente concedente in virtù del contratto di servizio che intercorre tra la Regione e Trenitalia”, si precisa che Trenitalia, ai sensi dell'articolo 7 del Codice degli appalti, ne ha affidato l'esecuzione alla società Bus Italia, che nell'ambito del gruppo Ferrovie dello Stato italiano ha come oggetto sociale l'esecuzione dei servizi su gomma sostitutivi del servizio ferroviario.
Trenitalia, nell'ambito del contratto di affidamento alla società Bus Italia, ha poi previsto esplicitamente in linea con le indicazioni della giurisprudenza che laddove questa non eroga direttamente i servizi suddetti, dovrà procedere ad affidarli a terzi individuati nel rispetto della normativa prevista in materia di affidamento di contratti pubblici di cui al decreto legislativo n. 50/2016, quello che è stato fatto regolarmente lungo la tratta Civitanova Marche-Albacina per il periodo estivo.
Da parte della Regione Marche non è stato necessario adottare alcun atto autorizzativo in quanto l'organizzazione dei servizi sostitutivi mediante bus era già contrattualmente prevista e costituisce un onere completamente a carico dell'impresa ferroviaria.
Alcuni numeri non definitivi vorrei darli: nel periodo 1 luglio 2019/25 agosto 2019, così com'era stato previsto, lungo la tratta Civitanova Marche-Fabriano sono stati soppressi totalmente 1.673 treni, chilometri soppressi 104.218, n. bus effettuati 1.808, quindi superiore al numero delle corse dei treni, bus chilometri effettuati 90.068, stima, mancanti i ricavi - perché come ho detto, non possiamo essere precisi adesso - 189.000 euro, costo bus sostitutivi 241.237 euro.
A margine di questo vorrei che perlomeno si dia atto del fatto che lungo quella tratta ferroviaria, che per decenni è stata considerata un ramo secco da chiudere, da abbandonare da parte delle ferrovie, si è fatto e si sta facendo un investimento senza precedenti, che porterà alla completa elettrificazione della linea.
E' chiaro che se si devono fare i lavori propedeutici per 40 milioni di euro, che sono già stati stanziati, che sono in via di completamento, bisogna, per la sicurezza dei passeggeri e per la sicurezza di chi ci lavora, chiudere per un certo periodo il tratto ferroviario, inibirlo al passaggio dei treni, altrimenti i lavori non si possono fare.
Le polemiche alquanto strumentali che ci sono state in provincia di Macerata nel periodo estivo per la chiusura, a mio avviso, sono del tutto comprensibili. Delle due l'una, o lasciamo tutto come sta, e quindi non ci lamentiamo dell'inquinamento, del superamento e tutto quello che volete, oppure se vogliamo l'elettrificazione c'è bisogno di lavori enormi che implicano, per forza, la chiusura della linea. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie Presidente. Assessore, purtroppo devo dire non trovo le risposte alle domande poste, evidentemente non è stata compresa l'interrogazione, perché nessuno ha fatto un attacco alla elettrificazione e all'intervento su quella tratta, ma sono state segnalate una serie di problematiche alle quali si cercava di avere una risposta per capire quante e come vengono spese le risorse date dalla Regione.
Lei mi dice che il corrispettivo che erogheremo come ente Regione, lo sapremo il prossimo anno, ma non abbiamo neanche un'idea? E’ un buco vuoto che potrebbe andare da uno a mille? Credo che almeno un'indicazione, che poi andrà rendicontata, possa essere fornita come risposta. Qui siamo allo zero, al rinvio della palla al prossimo anno.
L'altra domanda che ponevo riguardava il corrispettivo chilometriche erogato, perché a me sono arrivate segnalazioni di un disservizio, di corse fatte in numero ridotto e spesso anche in orari non consoni a raccogliere l'utenza locale e l'utenza dell'entroterra che andava verso la costa per esigenze estive, contratte dal fatto che una serie di subappalti abbia portato alla riduzione forte e sistematica del contributo a chi doveva mettere i bus, tanto da portarlo a ridurre il numero di corse e da lì il disservizio.
Questa risposta non c'è stata e sarebbe stata utile per capire se la segnalazione e la preoccupazione corrispondesse a realtà o meno, quindi, non possa reputarmi soddisfatta della risposta. Grazie.
Mozione n. 538
ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Rapa, Biancani, Mastrovincenzo, Maggi, Bisonni, Fabbri, Giorgini, Marcozzi, Cesetti, Busilacchi, Talè, Minardi, Celani, Leonardi, Malaigia, Volpini, Marconi, Giancarli
“Problematiche inerenti il sostegno agli studenti con disabilità”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 538 dei Consiglieri Giacinti, Rapa, Biancani, Mastrovincenzo, Maggi, Bisonni, Fabbri, Giorgini, Marcozzi, Cesetti, Busilacchi, Talè, Minardi, Celani, Leonardi, Malaigia, Volpini, Marconi, Giancarli.
Ha la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. E’ una mozione molto snella che presenta una criticità che sul territorio nazionale si sta verificando ed è quella relativa alla carenza di personale docente, in particolare del personale docente dedicato al sostegno degli alunni con disabilità.
Ci sono segnali e dati che vanno purtroppo in questa direzione, questa carenza di personale mette in difficoltà, è indubbio, la garanzia sancita dalla Costituzione, di offrire e garantire il diritto all'istruzione a tutta la popolazione scolastica.
Da alcuni dati, uso il condizionale, si ipotizzerebbe una carenza di circa 60.000 unità di personale docente, in tal senso ci sono state anche segnalazioni da parte di scuole, soprattutto quella dell'Assessore della Regione Veneto, che ha fatto presente di aver ricevuto informazioni relative al mancato accesso a scuola da parte di ragazzi e alunni con disabilità. Questo sarebbe un problema serio e grave in un Paese che di questa sensibilità ne ha fatto un punto di forza.
Con questa mozione, insieme ai miei colleghi, si invita la Giunta a verificare la sussistenza della problematica anche nel territorio regionale e a prendere contatti con l'Ufficio scolastico regionale al fine di verificare questa situazione e laddove si ritenga necessario scongiurare gli effetti di questa carenza di personale, sollecitare modalità di assunzione di personale in deroga ai canoni tradizionali per dare una risposta cogente all'eventuale problema.
E’ una mozione di tipo preventivo, passatemi l'espressione, piuttosto che specifica, perché di fatto è emersa questa carenza che non permette di garantire un giusto e adeguato diritto all'istruzione di tutta la popolazione scolastica. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Volpini.
Fabrizio VOLPINI. Approfitto di questa mozione che pone il focus sulla carenza di insegnanti di sostegno nelle scuole, per sottolineare le difficoltà all'interno dei nostri consultori per la carenza di psicologi, di assistenti sociali, di logopedisti che vengono prima degli insegnanti di sostegno. Sono quelli che devono elaborare i piani di assistenza individuale, sono quelli che devono fare le diagnosi. Ormai da troppo tempo in seguito a cause come sempre diverse, registriamo difficoltà nei nostri consultori pubblici e devo dire che da questo punto di vista la politica non sempre pone nei confronti di questi servizi la stessa attenzione che pone nei confronti degli ospedali o di altri servizi per le acuzie, insomma il territorio troppo spesso è dimenticato.
Si è fatto interprete di queste difficoltà il Garante dell'infanzia, che ha convocato su richiesta dell’Ordine degli assistenti sociali più riunioni per stimolare la politica a colmare quei vuoti di organico che rendono impossibile l'elaborazione di progetti personalizzati per questi ragazzi e, come sempre, quando il pubblico non riesce a garantire il servizio, ecco che si fa avanti il privato e abbiamo accreditato, perché poi la prestazione è a pagamento, studi di psicologi privati che possono fare i pay attraverso i quali dare alle scuole gli insegnanti di sostegno.
Un invito al Presidente, un invito all'Assessore alla sanità e ai servizi sociali, di porre attenzione a questo ambito, peraltro nella discussione che abbiamo fatto e che stiamo facendo sul piano socio-sanitario, nelle audizioni che abbiamo fatto, questo tema e questa carenza è emersa in maniera molto forte. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Renato Claudio Minardi
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.
Giovanni MAGGI. Sarò brevissimo e sottoscrivo in pieno quello che ha detto adesso il Consigliere Volpini, è questo il problema, lui l'ha saputo esprimere meglio di me, visto che è un tecnico, è un medico.
Quando è stata proposta questa mozione del Consigliere Giacinti nella Conferenza dei capigruppo ho votato a favore perché il Movimento 5 Stelle è molto sensibile e attento a questa problematica che del resto è reale e di cui non ci si occupa abbastanza.
La scorsa seduta assembleare in un intervento ho citato il colloquio, che ha avuto anche il Consigliere Volpini, con il Presidente dell'ente dei sordi, questo ragazzo di 30/35 anni ha detto: “A scuola non ho imparato nulla, perché non c'era qualcuno adatto alla mia incapacità, la sordità, ho avuto l'insegnante di sostegno che non sapeva comunicare con me, non conosceva la lingua dei sordi, per cui non poteva darmi nessuna assistenza, nessun sostegno”. Sensibile a queste problematiche, insieme a tutto il gruppo del Movimento 5 Stelle, ho votato favorevolmente l'iscrizione di questa mozione e visto che è appena cominciato l'anno scolastico voteremo convintamente e favorevolmente questa mozione.
Questa carenza, lasciatemi passare l'aggettivo un po' forte, è vergognosa nei confronti di soggetti che sono più fragili ed hanno bisogno di aiuto, sono persone che, se guardiamo il punto di vista utilitaristico, costeranno di più alla società in seguito perché questa carenza se la porteranno anche da adulti, quindi, non c'è nessun motivo per ritardare l'attenzione e il focus su queste persone. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Grazie Presidente. Voglio ringraziare pubblicamente il Consigliere Giacinti che ha presentato questa mozione e tutti coloro che l'hanno firmata, la condivido totalmente, la voterò, ovviamente, e mi auguro che sia votata all'unanimità, anzi, propongo, se possibile, di allargare la firma a tutti i Consiglieri. Sarebbe bello se tutti i Consiglieri firmassero questo atto per dare un segnale forte, che deve arrivare a chi di dovere.
Da insegnante ho visto tante volte la drammaticità di questa situazione, ogni anno ci sono sempre meno risorse per gli insegnanti specializzati e abbiamo i nostri ragazzi in grave difficoltà per questa carenza drammatica e strutturale, che non solo non è in via di risoluzione, ma ogni anno peggiora sempre di più.
A questa situazione drammatica, ripeto, è ora di dare un segnale forte e di far sapere che la Regione è contraria a questo tipo di politica che va contro le persone più deboli, contro i ragazzi più deboli che dobbiamo invece tutelare.
Approfitto di questa mozione anche per fare una considerazione di carattere più generale e mi rivolgo al Presidente Ceriscioli per vedere se è possibile cambiare il nome all'Ufficio scolastico regionale. Ad esempio, mi ricordo il discorso delle classi nelle zone del cratere, dove la Regione Marche, e qui do atto all'Assessore Bravi, si è battuta con tutte le forze per far sì che fossero mantenuti gli organici anche sottodimensionati perché eravamo in una situazione particolare, e le persone non davano la colpa di questo all'Ufficio scolastico regionale, ma alla Regione perché confondevano questa cosa.
Presidente Ceriscioli, le propongo, lei magari a Roma riesce, non so con quale strumento, di cambiare il nome in Ufficio del Ministero della pubblica istruzione nella Regione Marche, così è chiaro che non è un ufficio regionale, ma statale in territorio regionale. Non è possibile che questo Ufficio regionale faccia male e le conseguenze ricadano sulla Regione Marche, togliamo questo nome “Ufficio scolastico regionale” perché fa una confusione enorme, è ora di finirla, quando lo si spiega alle persone neanche ci credono.
Tornando alla mozione, ripeto, la voterò convintamente perché da insegnante conosco bene la drammaticità della situazione, chiedo di poterla firmare e di allargarla a chi è interessato. In ogni caso ringrazio chi l’ha proposta perché il tema è urgente e necessario. Grazie.
PRESIDENTE. Visto l’invito che ha fatto il Consigliere Bisonni, devono decidere i firmatari se sono disponibili a farla firmare ad altri, se c’è l’accordo facciamola girare.
Ha la parola il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Grazie Presidente. In verità, siccome amo i dati, sono rimasto un po' sorpreso da questa mozione. Una mozione, per carità, non si nega a nessuno.
Consigliere Giacinti, mi suona strano che ci sia una carenza di 60.000 insegnanti su base nazionale, come mi sembra strano che manchino nelle Marche, io ho dati completamente opposti a questi, però, per carità, non vorrei che creassimo allarmismo presso le famiglie, perché l'anno scolastico è cominciato e non c’è in tutte le Marche un solo caso segnalato. Lo dico a beneficio di tutti, del precedente Governo del quale stavo all’opposizione e dell’attuale di cui sto ugualmente all’opposizione, quindi non sto facendo politica, sto solo dicendo che nella realtà dei casi … Cito un caso per tutti, in un Comune dell’anconetano ci sono 13 bambini in classe, parliamo di una prima, due insegnanti della comune, due insegnanti di sostegno per altrettanti ragazzi che riscontrano disabilità gravi, due assistenti comunali che completano il corso dello studio nel pomeriggio e tutti e due i ragazzi, credo, in terapia presso una struttura sanitaria, quindi abbiamo, ringraziando il nostro impegno, penso, e la sensibilità generale, una grande copertura a riguardo, temo piuttosto, Consigliere Giacinti, che questo dato sia molto circoscritto, infatti ha fatto accenno al Veneto, al nord, quindi in questo caso non c'entra nulla la Sovrintendenza scolastica o altro.
C'è stata una rivoluzione e poi va dato atto che con la cosiddetta “buona scuola” si sono messi in moto concorsi in tutta Italia che non avevamo, quindi nella scuola abbiamo attualmente presenti almeno 4 tipologie diverse di graduatoria, per cui c'è la possibilità di attingere, però probabilmente queste graduatorie nelle Marche sono ancora vigenti, mentre al nord si sono esaurite.
E' un problema serio da sottoporre all'attenzione del Governo e non è un problema di poco conto. Se il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Lombardia hanno esaurito la graduatoria per il sostegno, perché si sa pure che l’insegnante di sostegno normalmente, dopo alcuni anni, transita all'insegnamento della classe in comune, è anche perché è difficile convincere qualcuno delle Marche, del Molise o della Basilicata, a trasferirsi in Veneto per 1.240 euro al mese o poco più di 1.300, se c'è stato qualche scattino. Questo è un problema serio, il problema serio è convincere un insegnante a lavorare con quel tipo di stipendio fuori sede, affrontando grandissimi costi, considerando che l'insegnamento costa di per sé impegno e qualificazione notevole. Credo questa sia la situazione reale al riguardo.
Colgo anche l'occasione per dire, visto che c'è stato questa interessante sollecitazione parte del Consigliere Volpini, che sui consultori sono perfettamente d'accordo con lui, c'è una grande confusione su questa materia e so con piacere, poi magari ci verrà confermato, che dalla prossima settimana l'Assessore Bravi e il Presidente Ceriscioli porteranno in Giunta una proposta di riordino e di impulso a questa materia perché per troppo tempo abbiamo associato i consultori solo ad una funzione, quella di cui abbiamo discusso inutilmente per tanti anni. Ci sono su 100 funzioni altre 95 a cui i consultori non sono più in condizioni di assolvere in maniera adeguata, perché non ce la fanno più e stanno scoppiando. Ben venga la proposta che la Giunta sta facendo, che cercherà, se ho ben capito, di allargare anche al privato sociale e questa indicazione mi sembra sia già presente nel Piano socio-sanitario.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie Presidente. Ho appena sottoscritto la mozione di cui condivido le richieste ed anche l'impostazione.
A me sono arrivate alcune segnalazioni, però non conosco l'entità e forse, visto che mi sono arrivate a estate, quanto ancora non era iniziato l'anno scolastico, i posti sono stati ricoperti.
Devo dire che non solo sull'importantissimo tema del sostegno alla disabilità alcune carenze del personale scolastico mi sono state segnalate anche oggi. La scorsa settimana sono stata a visitare l'Istituto comprensivo scolastico della mia città, di Porto Recanati, anche per vedere la realizzazione di una biblioteca multimediale, progetto a cui la Regione aveva contribuito, e per vedere come le risorse erano state spese. Il Dirigente scolastico mi ha segnalato una difficoltà con una figura specifica del personale di segreteria, molto utile anche per la possibilità di attingere a vari bandi che vengono fatti sia dal Miur che dall’Europa, quindi una difficoltà generale nel reperimento di alcune figure evidentemente c'è anche nelle Marche.
Come chiede la mozione, prima occorre avere un quadro generale e capire se il problema sollevato dall'Assessore del Veneto riguarda anche e in che misura la nostra regione, a quel punto un intervento collegiale ha certamente un valore importante per sollecitare a porvi rimedio. Il problema di un solo bambino con disabilità è comunque un problema da risolvere, perché dobbiamo essere attenti e intervenire soprattutto nei confronti di chi ha più problemi e di chi magari non ha sempre la voce per farli presente, quindi ben venga questa attenzione.
Ringrazio anch’io chi l'ha tradotta in un atto e mi associo anche al discorso che veniva fatto prima, al fatto che il Miur, con la rappresentanza nella regione Marche, non è un organo regionale. Anche a me spesso hanno chiesto di intervenire quando c’erano dei problemi come se fosse una competenza specifica della Regione. Non dipende da noi come viene identificato l'Ufficio scolastico regionale, però, ben venga una voce unanime di questo Consiglio per difendere, tutelare e promuovere interventi verso chi ha più bisogno.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Bravi.
Loretta BRAVI. Grazie Presidente. Vorrei intervenire perché questa mozione non l'avevo vista, ne prendo atto adesso, però mi piace puntualizzare due questioni.
Nelle Marche ci risulta che gli alunni con disabilità siano stati coperti e sinceramente è uno dei punti sui quali abbiamo lavorato di più con l'Ufficio scolastico regionale, ma se ci dovessero essere delle anomalie o qualcosa che non funziona, delle criticità, ne prendiamo atto, però giovedì prossimo, quindi fra due giorni, si riunirà il Comitato per la disabilità e tutte le province, tutti i Dirigenti scolastici sono chiamati a mettere in evidenza i punti deboli. Mi risulta, aggiungo, che siamo alla terza deroga e dall'incontro di giovedì scatterà la quarta, mi sembra quindi che la copertura sia buona.
Inoltre vorrei dire che sono d'accordo con il Consigliere Bisonni su questa faccenda, io lo chiamerei Miur Marche perché ci sta creando un sacco di problemi.
Noi stiamo combattendo, come ha detto il Consigliere Bisonni, per l'organico nelle zone del sisma, la lotta si è fatta stretta ed insieme al Presidente abbiamo evidenziato anche al Ministro e al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche tutti i casi in cui le deroghe per il sisma non sono bastate e quindi c'è da intervenire ancora e interverremo su questo.
Debbo dire che sono rimaste poche realtà, però da noi contano e vanno tutelate. Non dico sul livello della quantità, a noi interessa la qualità, però sulla disabilità risultiamo abbastanza coperti, come risultiamo abbastanza coperti per la prima volta sui musicali. Voglio anche dire, e non perché amo fare questi discorsi, ma penso che stamattina visto l'argomento vada detto, che siamo la Giunta che ha ridato meno autonomie, che le ha mantenute. Nel quinquennio precedente sono state date 25 autonomie, noi siamo intorno a 6 e, penso che questo ci faccia onore, le vogliamo tenere anche in base alla richiesta dell'autonomia differenziata. Quando ci avanzano un’autonomia, scusate il termine, ce la giochiamo nelle aree interne. Questa discussione mi dà l'occasione per comunicare questa cosa interessante. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Malaigia.
Marzia MALAIGIA. Grazie Presidente. Ringrazio anche l'Assessore per la precisazione.
I posti di sostegno sono coperti, ma non si può dire altrettanto per il numero delle ore assegnate a ciascun alunno. Io vengo dall'ambiente scolastico, quindi molte volte i problemi mi giungono direttamente e sono l'interlocutrice preferita di tanti insegnanti e famiglie che hanno bisogno.
Anche questa mattina ho avuto una segnalazione preoccupante, non possiamo pensare soltanto agli insegnanti di sostegno, ma a tutto quello che agevola l'autonomia di un ragazzo o di un bambino.
C’è da distinguere, la disabilità non può essere considerata in un unicum, ci sono disabilità cognitive che hanno determinate esigenze, ci sono disabilità motorie che hanno altre esigenze, totalmente diverse, ci sono disabilità sensoriali che hanno bisogno anche del supporto di sussidi e soprattutto di chi sappia usarli, perché a volte ci sono macchinari nelle scuole, ma il docente non sa nemmeno utilizzarli.
Sono d'accordo con l'invito di questa mozione, che sostengo senz'altro, però allargando un po’ il discorso anche alle figure degli educatori e di tutte le persone che possono dare un supporto all'autonomia, perché non vorrei sentire, come questa mattina, una famiglia dire: “Ogni volta che il ragazzo deve andare in bagno viene chiamato il genitore, che si deve spostare da casa, andare a scuola”. Magari, il sostegno copre alcune ore, l'educatore ne copre altre, ma l'intero monte orario non è coperto e comunque sia il personale non sa nemmeno come intervenire in situazioni come i bisogni fisiologici o di aiuto nella mobilità.
Ci sono in alcune scuole delle barriere architettoniche, purtroppo ci sono ancora, magari è segnalato l'ascensore, ma non ci si rende conto che non è adatto per una carrozzina elettrica, piuttosto che per una manuale, oggi le manuali sono utilizzate soltanto da chi è impossibilitato momentaneamente, quelle elettriche hanno un certo peso , quindi, un ascensore, come quello che ad esempio abbiamo nei nostri uffici non è adeguato per una carrozzina elettrica che pesa dai 150 ai 200 chili, non è omologato per questo.
La presenza di un alunno disabile nella scuola deve essere recepita nella sua totalità, non soltanto nella copertura di quelle poche ore di sostegno, che comunque sono sempre più ridotte, anno dopo anno, specialmente quando si passa da un grado di istruzione all'altro, perché nella scuola elementare/primaria c'è un numero di ore che calano quando si passa alle medie, e l’educatore molto spesso, almeno al momento, non è formato ad intervenire su quella particolare situazione e si generano situazioni molto difficili da gestire. Ecco, quindi, il pieno appoggio a questa mozione, però cerchiamo di valutare un po’ il problema nella sua complessità, tenendo presenti tutte le figure, non solo quelle dell'insegnante di sostegno, ma anche quelle degli educatori e di supporto all'autonomia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.
Piero CELANI. Ho firmato questa mozione e ringrazio i presentatori, il Consigliere Giacinti in particolare, che ci danno questa opportunità.
Dall'ascolano non giungono notizie particolarmente negative sul numero degli insegnanti di sostegno, qualche piccola segnalazione, ma non particolarmente grave e credo che sia già stata risolta, come diceva l'Assessore Bravi.
Invece mi vengono segnalate delle situazioni alle quali ha già fatto riferimento il Consigliere Maggi legate alla formazione degli insegnanti di sostegno. Su questo giungono molto spesso segnalazioni anche molto preoccupanti in quanto la disabilità, come ha detto chi ha preceduto, si presenta in tantissime forme ed alcune devono essere seguite da insegnanti particolarmente specializzati. Credo che il Miur si debba porre questo problema, le sovrintendenze scolastiche devono occuparsene. Ne dico una per tutte, ad esempio, le forme di disabilità collegate all'autismo sono molto particolari, con ragazzini che hanno delle reazioni a volte anche violente all'interno della classe, occorrono quindi degli insegnanti con una formazione specifica. Spesso arrivano segnalazioni dalle scuole che per ragioni di sicurezza non possono iscrivere il ragazzino, magari c'è anche un referto medico che attesta certi atteggiamenti comportamentali, anche perché presidi ed insegnanti non sono in grado di accoglierlo mancando l'educatore particolarmente formato.
Credo che questa mozione vada benissimo così com'è, però noi dobbiamo ritornare su questo aspetto e mi auguro che l'Assessore Bravi si faccia portatrice di questa situazione nei confronti del Miur, perché le si ponga mano. Purtroppo certe forme di disabilità sono, ahimè, in aumento e l'autismo è uno di questi casi.
Per l'autismo, come vedremo, non abbiamo, volendo analizzare un po' più a fondo, centri di assistenza equamente distribuiti nelle Marche, nel sud delle Marche, ad esempio, non ci sono strutture e non ci sono nemmeno situazioni di competenza particolare, magari ci fossero strutture come a Fano, come ad Ancona, potrebbero formarsi degli insegnanti e degli educatori specifici, da utilizzare in questi casi particolari, quindi, il problema va affrontato anche da questo verso.
Positiva la mozione, la voteremo e la voterò convintamente, ma c'è questo aspetto che deve essere approfondito, perché altrimenti il problema della disabilità e della crescita culturale di questi ragazzi non si completa fino in fondo.
Il Consigliere Maggi ha fatto riferimento alla lingua dei segni, aspetto molto importante che denota una deficienza in questo settore, quindi non è un problema soltanto di numeri, ma è un problema di qualità di quello che noi andiamo a dire.
Chiudo dicendo che molto spesso, qualora c'è un soprannumero all'interno di un organico scolastico, questo viene dislocato a fare il sostegno, non è questa la soluzione del problema perché potrebbero esserci dei casi in cui gli insegnanti non danno quell'aiuto ed i risultati che le famiglie si augurano che i figli possano raggiungere. Grazie.
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Vorrei sottolineare una cosa perché ho sentito alcuni colleghi dire che questa urgenza non c'è. In realtà questo è un dato distorto, se mi permettete, lo dico da insegnante, perché è vero che sulla carta le posizioni sono coperte - come giustamente ha detto la Consigliera Malaigia, anche lei insegnante, quindi si rende conto benissimo perché vive sulla propria pelle queste cose - ma in realtà cosa accade? Se c'è l'insegnante, non c'è per un numero adeguato di ore, quasi sempre, direi nel 99% dei casi. Faccio un esempio, se nelle 36 ore scolastiche, abbiamo un insegnante di sostegno per 8 ore, nelle altre il ragazzo viene lasciato senza sostegno e se sulla carta può apparire che le posizioni siano coperte, ma se andiamo a guardare il monte ore in realtà vi assicuro che così non è.
C’è l'altro aspetto che ha sottolineato qualcuno, quello della giusta formazione, soprattutto, questo lo dico, quando si trovano quei ragazzi che per la loro disabilità magari hanno anche degli atteggiamenti violenti. Ho visto spesso degli insegnanti di sostegno, capita anche questo, non essere preparati ad affrontare questo tipo di situazione perché anche lì occorrerebbero degli psicologi ed una specializzazione specifica.
Ribadisco che hanno fatto bene il Consigliere Giacinti e gli altri a presentare questa mozione e chiedo a tutta l'Aula di votarla convintamente. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Mozione n. 538. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 12,35
La seduta inizia alle ore 10,30
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 139 del 23 settembre 2019. Do per letto il processo verbale della seduta 138 del 17 settembre 2019, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4, dell’articolo 53, del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Per quanto riguarda la seduta odierna, vista l'assenza del Consigliere Urbinati, promotore della proposta di legge n. 294 iscritta al punto n. 2, se non ci sono obiezioni, darei per accolta la richiesta di rinvio alla prossima seduta. Inseriamo al punto 3 bis, anche in questo caso se non ci sono obiezioni, come da accordo, la proposta di atto amministrativo n. 72 “Bilancio consolidato Regione Marche per l'anno 2018”, poi non essendoci obiezioni, inseriamo, come da proposta dei Consiglieri Giacinti e Rapa, la mozione n. 538 “Problematiche inerenti il sostegno agli studenti con disabilità”, subito dopo le interrogazioni.
Proposta di legge n. 13
ad iniziativa del Consigliere Marconi
“Detrazioni fiscali per famiglie numerose o con presenza di familiare a carico con disabilità. Modifica all'articolo 6 della legge regionale 27 novembre 2012, n. 37 'Assestamento del bilancio 2012'”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 13 del Consigliere Marconi.
Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. In ordine a questa proposta di legge, faccio presente che sono pervenute delle osservazioni da parte del Servizio bilancio, le quali meriterebbero forse un approfondimento e una riflessione, magari da fare in Commissione, anche perché essendo stata presentata molto tempo fa, merita delle correzioni e anche qualche riferimento in più da fare in Commissione. Questo è il mio suggerimento, se l'Aula è d'accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Grazie Presidente. Oggi è il 23 settembre e la proposta di legge, non mi rivolgono solo al Presidente della Commissione, è datata 8 ottobre 2015. Questa mattina non ho fatto in tempo ad essere presente in Conferenza dei Capigruppo, perché è stata particolarmente veloce, a differenza dell'ultima, che è iniziata tardi e si è conclusa alle 11,00. Sono stato raggiunto telefonicamente ed ho dato preventivamente un mio personale assenso, ma chiaramente l'Aula è sovrana relativamente al rinvio di questo provvedimento.
Ho chiesto anche al Segretario generale, se è possibile chiarire un fatto, mi rivolgo ai componenti della Giunta per il regolamento, che pensavo avessimo risolto una volta per tutti, l'iscrizione in Aula di un atto comporta la possibilità di discuterlo e di bocciarlo perché nessuno ha l'obbligo di votarlo, oppure diventa quasi ridicolo, perché questa iscrizione si poteva già fare a metà del 2016. Uno attende perché spera che la Commissione la prenda in esame, spera che ci sia una valutazione da parte degli uffici, e spera che alla fine ci sia un pronunciamento dell'Aula.
Questo non riguarda solo la me, ma tutti i Consiglieri che hanno in piedi non so quante decine di leggi presentate, quindi, avremmo un naturale ingorgo istituzionale, sul quale mi auguro ci sia una decisione politica, non mi voglio appellare ai regolamenti, perché di tutti questi regolamenti non ne posso più, quando abbiamo bisogno dei regolamenti significa che abbiamo fallito sul piano politico, almeno sul piano delle relazioni umane, se non politiche.
Una proposta di legge deve essere valutata dall'Aula, che ha la facoltà e il dovere di dire: “E' una stupidaggine, non sta in piedi. E’ una marchetta, è una legge bandiera, non serve a nulla”, è la normale dialettica politica, poi il Consigliere dirà che non è vero, andrà fuori di quest'Aula a raccontare la sua storia, e gli altri racconteranno la loro, questo però è il minimo. Non lasciamo in sospeso nulla, questa legislatura è stata bella - parlo dell'Aula non dico dei componenti, tra cui non vedo tutti adoni, tutti Brad Pitt, c'è qualcuno bello, qualcuno meno bello - perché in riferimento alla gestione dell'Aula siamo riusciti ad arrivare con pochissime interrogazioni e mozioni alla fine, non come la precedente, quando avevamo otto pagine di ordine del giorno, i vecchi Consiglieri se lo ricorderanno, in cui c'erano tra le altre cose, almeno sette/otto proposte di legge, che erano sempre quelle, di un certo Consigliere, e poi tante mozioni.
Il tempo ce l'abbiamo, ritengo che la richiesta fatta in questo momento dal Consigliere Giacinti di rinviare la proposta di legge sia seria, un po' meno seria, Assessore, è la risposta che arriva adesso dalla Giunta. Sarebbe interessante che gli uffici facessero le relazioni sulle leggi immediatamente, adesso c'è questa cosa, Consigliere Busilacchi, che dice che devono essere fatte subito, però prendiamo anche in considerazione quelle precedenti.
Adesso è arrivata una lettera che mi è stata letta gentilmente dal Consigliere Giacinti, nella quale si fanno una serie di osservazioni, alcune accettabili, altre meno, altre condivisibili, altre no. Queste cose dovevano essere fatte a suo tempo: io presento una legge e mi viene subito detto che non va, la Commissione la prende poi in considerazione ed alla fine è una decisione politica. Anche se mi dispiacerebbe molto, Assessore Cesetti, se dietro una legge che ha un grande valore simbolico, alla fine la decisione venga presa per il “no” o per il “si”, più per il “no” che per il “si”, per un fatto di natura tecnica.
Il fatto di natura tecnica, che non ci sia copertura in bilancio, non è un problema, perché abbiamo il bilancio 2020/2021, quello che faremo adesso, nel quale il buon Assessore Cesetti potrà prevedere 150 mila euro in meno di entrate sull'addizionale, che non moriremo perché siamo nel campo della previsione, può darsi anche che questo non avvenga, e la questione si potrebbe risolvere.
Accetto e invito insieme al Consigliere Giacinti a rinviare queste decisioni in Commissione, nella speranza che questa proposta di legge venga esaminata prima del 15 ottobre, perché questa proposta, la segnalo perché così abbiamo un precedente, l'ha approvata con interventi per centinaia e centinaia di migliaia di euro la Regione Puglia, non del Presidente Emiliano, ma del Presidente Nichi Vendola, fu lui a suo tempo a portarla all'attenzione dell'Aula in Puglia e ad approvarla.
E' una cosa che si può fare tranquillamente dentro questi limiti, Assessore Cesetti, lo dico a lei perché non è un problema del Consigliere Giacinti, ma è un suo problema.
La proposta legge prevedeva una sperimentazione ed indicava dei tempi, questi tempi andavano dal 2016 al 2018, ovviamente occorrerà cambiarli, non possiamo fare sperimentazione per quel periodo, dovremmo farla dal 2020 al 2022, e la Segretaria della I Commissione, che ringrazio ancora, aveva trovato un'ottima soluzione dicendo che era una sperimentazione sulla base di alcuni criteri di fondo, come l'esonero per famiglie con 4 figli a carico, io non so quante decine di famiglie ci siano nelle Marche con 4 figli a carico, dentro i limiti dell'Isee che sono trancianti, dentro i limiti di un esonero per l'addizionale Irpef. Io non ho il numero aggiornato, Assessore, ma mi sembra che l'addizionale Irpef nelle Marche già non la paghi quasi il 60% dei contribuenti, che di fatto è esonerato o non rientra nella soglia, a parte quel minimo Irpef regionale che va pagato per legge. Dagli schemi avuti dall'ufficio ho constatato che l'addizionale Irpef toccherebbe pochissime persone, la legge aggiunge anche le famiglie che hanno persone con disabilità e questa potrebbe essere una cifra un po’ più elevata.
Le famiglie numerose non hanno a loro vantaggio il calcolo dell'Isee quando devono pagare, ma solo quando devono prendere, non ce l’hanno quando devono pagare l'acqua, la luce, il gas, l'abitazione, la mobilità, cioè le automobili, pagano come se fossero dei grandi capitalisti, perché si sa che il sistema tariffario è fatto a danno delle famiglie numerose e a vantaggio di quelle monoparentali, per cui l'acqua viene pagata per scaglioni, il primo si paga 1 e l'ultimo 3,5, e la famiglia numerosa naturalmente ci arriva, stessa cosa per la luce ed il gas. La famiglia numerosa ha bisogno di un’abitazione consistente e conseguentemente paga le tasse su 130/140 mq. come se fosse un ricco, è una situazione di gravissima ingiustizia sociale, alla quale credo che questa maggioranza di centrosinistra, sempre attenta a questo, vorrà porre rimedio.
Ritengo, ripeto, Assessore Cesetti, che l'incidenza sul bilancio sia estremamente limitata, ma questa proposta di legge ci metterebbe nella condizione di essere tra le Regioni capofila, che sono intervenute su questo argomento, un po’ dietro a quello che ha fatto il Presidente Nichi Vendola, che oltre che essere sostenitore della famiglia sua, un po' diversa da quelle che normalmente abbiamo considerato fino ad oggi, ha dimostrato in questo una grande sensibilità. Grazie.
PRESIDENTE. Quindi, mi sembra che anche lei è d'accordo sul rinvio.
Ha la parola l'Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Brevemente, perché sono stato chiamato in causa.
Il Consigliere Marconi si rivolge all'Assessore al bilancio, si rivolge alla Giunta, ma caro Consigliere, la Giunta e l'Assessore poco c'entrano con queste cose, tra l'altro vorrei ricordare, magari a me stesso, la grande sensibilità che ha dimostrato la Giunta sui temi della famiglia, della disabilità, basta soltanto dire che, ad esempio, sul progetto ‘Vita indipendente’, che pure stava a cuore a questo Consiglio, siamo passati da uno stanziamento di 600 mila euro iniziali a 3,1 milioni di euro di nostra iniziativa.
Nel merito di questa proposta il Consigliere Marconi dice, a ragione, che prima dovrebbero arrivare le eventuali osservazioni tecniche e infatti sono stati chiesti alcuni chiarimenti dagli uffici del Consiglio regionale, con e-mail, il 20 settembre 2019 alle ore 9,53. Lo stesso giorno gli uffici della Giunta hanno risposto rispetto alle criticità rilevate dagli uffici del Consiglio regionale: “La proposta di legge che viene allegata è stata scritta all'ordine del giorno dall'Assemblea e, allo scopo di fornire al Presidente della I Commissione elementi utili ad illustrare le criticità della stessa, gradirei avere alcune tue osservazioni”.
Sono gli uffici del Consiglio Regionale che scrivono agli uffici della Giunta, uffici del Consiglio che hanno rilevato le criticità il 20 settembre e le comunica, e gli uffici della Giunta, nello stesso giorno, rispondono in merito, all'esito delle quali gli uffici del Consiglio le ritengono chiare e condivisibili.
Questo per mettere in chiaro una cosa, che non solo l'Assessore e la Giunta nulla c'entrano, ma mi pare che gli uffici abbiano risposto in modo preciso e puntuale.
La proposta di legge è stata presentata quattro anni fa, quindi gli uffici del Consiglio potevano chiedere quattro anni fa questi rilievi, noi rispondiamo quando ci vengono chiesti.
In ultimo, voglio dire, ma senza alcuna polemica con il Consigliere Marconi, ci mancherebbe, tra l'altro condivido molto le sue proposte in questa direzione e per quel che mi riguarda farò il possibile perché abbiano un esito positivo in quanto le condivido nel merito e penso che dovremmo distinguerci proprio su questi temi, per segnare una differenza delle nostre politiche. Su questo siamo d'accordo.
Tra l'altro queste proposte hanno un'incidenza, Consigliere Marconi, sul bilancio, questo è tutto nella disponibilità del Consiglio regionale, perché le leggi le fa il Consiglio regionale, il bilancio, che è una legge, lo approva il Consiglio regionale, la copertura finanziaria di una proposta di legge si dà con legge, perché c'è l'articolo finale sulla copertura finanziaria, tutto è nella vostra disponibilità.
Dal mio punto di vista, come Assessore al bilancio, se volete, il Consigliere Marconi ha tutto il mio sostegno e sa che ce l'ha, perché nel merito condivido, non dico alcune, ma tutte le iniziative in questo settore del Consigliere Marconi, fatte in questo anno e secondo me si poteva fare qualche sforzo in più per la loro concreta attuazione. Ribadisco che è nella disponibilità del Consiglio regionale, non nella mia, come si dice su questi temi: la legge è del Consiglio, io ubbidisco e lo faccio con piacere. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 13. Lo pongo in votazione.
(l'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 304
ad iniziativa del Consigliere Biancani
“Modifiche alla legge regionale n. 20 del 2019 'Disciplina regionale per l'accesso dei cani, nelle spiagge'”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 304 del Consigliere Biancani.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie Presidente. La proposta di legge n. 304 del 2019 è finalizzata a modificare la legge n. 20 del 2019 che abbiamo approvato recentemente in questo Consiglio regionale, mi sembra anche in maniera unanime, e che disciplina l'accesso dei cani nelle spiagge.
Questo provvedimento si rende necessario per superare alcuni rilievi che sono stati formulati dal Ministero di grazia e giustizia, in particolare in merito all'articolo 8, che riguarda l'attività di vigilanza e il regime sanzionatorio.
Il Ministero, infatti, ha posto l'attenzione sul comma 3 di questo articolo che apparirebbe, a loro dire, troppo generico nella descrizione delle condotte da sanzionare e nel correlato apparato punitivo, quindi, con questo atto, all'articolo 2 si va ad individuare in modo più dettagliato i comportamenti sanzionabili, prevedendo per ognuno di essi la specifica sanzione amministrativa pecuniaria da elevare al soggetto, che ne è tenuto al pagamento.
Con l'articolo 2 andiamo a definire meglio i soggetti da sanzionare alla luce dei rilievi formulati dal Ministero.
L'altra modifica che ci è stata evidenziata dal Dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è quella di riformulare anche il comma 1 dell'articolo 4, cioè la sorveglianza delle spiagge “dog friendly”, eliminando il richiamo all'articolo 2052 del codice civile in quanto pleonastico, richiedendo espressamente il rispetto da parte del proprietario detentore del cane della normativa statale e regionale vigente in materia di stato di salute e di benessere dell’animale. Ci chiede di definire meglio chi è il soggetto, nel caso in cui ci dovesse essere un controllo, che occorre sanzionare, ovviamente non dico che occorre sanzionare il cane, ma il proprietario, cioè il detentore.
Sono due rilievi molto semplici, quasi elementari. Le modifiche ci sono state chieste e in accordo con il Ministero e con il Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri le abbiamo recepite anche perché sono in linea con quanto avevamo proposto nella legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Giorgini.
Peppino GIORGINI. Grazie Presidente. Parliamo di una modifica in quanto il Ministero di grazia e giustizia, come ha detto il Consigliere Biancani, ha fatto dei rilevi a questa legge in merito al regime sanzionatorio, all'articolo 8, commi 2 (prevedeva delle sanzioni da 125 a 750 euro), 3 e 4.
Il Ministero ha affermato che l'apparato punitivo è troppo generico, quindi si è resa necessaria questa modifica e il riferimento ad alcune norme: al comma 2 e 4 si prevedono delle sanzioni amministrative addirittura disciplinate dal Regio decreto 327/1942; al comma 3 si fa riferimento alle sanzioni amministrative stabilite dalla legge regionale 10/1997, al comma 5 viene specificato che le sanzioni di cui ai commi 2, 3 e 4 sono elevate secondo la legge regionale 33/1998.
C'era un'altra piccola modifica, in quanto è stato ritenuto pleonastico, superfluo, il comma 1 dell’articolo 4, che richiamava l'articolo 2052 del codice civile, che prevede: “Il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall'animale”
Sono in pratica delle piccole correzioni che riporta la norma su quello che il Ministero di grazia e giustizia ha indicato. Nulla di più, è un atto dovuto, per cui non ci sono situazioni complesse o complicate. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4 (Dichiarazione d'urgenza). Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 304. La pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 72
ad iniziativa della Giunta regionale
“Bilancio consolidato della Regione Marche per l'anno 2018. Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 11, articolo 11 bis”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 72 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Il bilancio consolidato ha una scadenza, è un atto che deve essere approvato entro il 30 settembre per evitare le sanzioni previste, in particolare quella di non poter procedere ad eventuali assunzioni, ma anche altre.
Con questa proposta di atto amministrativo si porta all'approvazione di quest'Aula il bilancio consolidato, che cos'è? È un bilancio che oltre a tener conto del bilancio della Regione Marche tiene conto anche del bilancio di enti, società strumentali, società partecipate e controllate, così come individuati dal D.Lgs. 118/2011.
Quali sono questi enti e società? Sono quelli che costituiscono il gruppo di amministrazione pubblica (GAP), che emerge dall'applicazione di alcuni parametri, allorquando i bilanci delle singole entità (società partecipate e controllate ed enti strumentali) superano rispettivamente il 3% dei seguenti elementi: totale dell'attivo, patrimonio netto, ricavi caratteristici della società o ente. Quando questi parametri superano il 3% del bilancio relativo alla società di cui stiamo trattando, si va a costituire il gruppo di amministrazione pubblica, quindi, si dice che è una società o ente al di sotto di questa soglia non è rilevante, per cui viene esclusa dal bilancio consolidato.
Il bilancio consolidato è composto dal conto economico, dallo stato patrimoniale, dalla relazione, dalla nota integrativa e dalla relazione del Collegio sindacale.
Pochi giorni fa abbiamo detto, quando abbiamo parlato di un altro atto in Consiglio, che lo schema usato per la redazione di questo bilancio non è quello della contabilità pubblica, ma viene tradotto nel linguaggio dell’articolo 2425 del codice civile e seguenti, ovvero i bilanci delle società private. In questa maniera i dati vengono uniformati secondo lo schema di cui agli articoli del codice civile a cui ho fatto riferimento.
Che cosa succede in questo bilancio? Innanzitutto, il gruppo di amministrazione pubblica rispetto al bilancio del 2017 vede l'ingresso di altre società che sono divenute rilevanti a questi fini e sono per l'esattezza: l’Erdis (il 2018 ha visto la nascita di questo ente che ha sostituito i quattro Ersu, però non si è fatto in tempo a ricomprenderlo nel bilancio consolidato 2018 per il fatto che la verifica di irrilevanza sarebbe stata effettuata in sede di redazione del bilancio consolidato 2018, quindi, a partire dal prossimo anno ci sarà anche l'Erdis); la società Task Srl; la Svim Srl, società in house della Regione Marche partecipata al 100% (le società partecipate al 100% entrano di diritto a prescindere dalla soglia di rilevanza nel gruppo di amministrazione pubblica). La società Aerdorica ne è esclusa perché per legge le società soggette a procedure concorsuali vengono escluse, altrimenti avrebbe avuto i parametri per poterne fare parte.
Questo è perimetro di consolidamento, per cui nel 2018 il gruppo di amministrazione pubblica è costituito: dalla Svim Srl e dal gruppo di imprese intermedio, ovvero Interporto Marche Spa, Meccano Spa e Cosmob Spa, l'Irma Srl è in liquidazione perché posseduta al 100%, al pari di Svim, l’Aerdorica l’abbiamo esclusa per i motivi suesposti, Raffaello Srl, Centro agroalimentare del Piceno, Centro agroalimentare di Macerata (in liquidazione), Centro di ecologia e climatologia e la Task Srl.
Poi ci sono gli enti di diritto privato strumentale e sono: l’Erdis Marche, l'Erap Marche, l'Assam, l'Arpam il Parco dello Zolfo, l'Ente parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, l'Ente parco regionale del Conero, l'Ente parco regionale Monte San Bartolo, la Fondazione Marche cultura, l'Amat, l'Istao, la Form e l’Ars.
Definiti il gruppo di amministrazione pubblica e il perimetro di consolidamento, andiamo a scorrere rapidamente il bilancio, che non è altro che la sommatoria dei singoli bilanci di tutte le società, costituenti il GAP e ovviamente il bilancio regionale, previa riscrittura in termini di bilancio consolidato.
Il bilancio in questa riscrittura (attraverso i canoni delle società private, così come prevede il codice civile) merita anche un'operazione propedeutica alla stesura finale, di semplificazione, di rettifica e di elisione delle poste, le cosiddette poste reciproche, ovvero poste che sono scritte nel bilancio di una società o della sua infragruppo o della Regione; per cui si fanno le opportune elisioni e rettifiche e si giunge al risultato definitivo che fa emergere un risultato di amministrazione pari a 125 milioni, tenendo conto di tutte le rettifiche e delle elisioni. Chiaramente è superiore al risultato del bilancio consolidato della Regione, che è pari a 121 milioni perché nel bilancio consolidato c'è l'influenza degli utili delle società partecipanti al GAP, quindi, i 121 milioni diventano 125. Questo è rapidamente l'excursus che ha portato alla redazione di questo atto.
Nella stesura troviamo il patrimonio netto consolidato, che passa da 528 milioni dell’anno 2017 ai 631 milioni dell’anno 2018, e i ricavi.
Guardo il conto economico per darvi qualche dato: componenti positivi della gestione 3.877.000.000; componenti negativi 3.743.000.000, con una differenza di 134.000.000, a cui andiamo ad aggiungere e a sottrarre i proventi e gli oneri finanziari, rispettivamente pari a 12.000.000 e a 23.000.000, per giungere alla componente straordinaria del bilancio i cui proventi sono 47.000.000 e gli oneri straordinari 24.000.000. La sommatoria di queste ulteriori voci porta ad un risultato di 133.000.000, meno 8.000.000 di imposte circa, si arriva al risultato di esercizio complessivo di 125.000.000, come ho detto poc'anzi, che rispetto ai 121.000.000 del bilancio consolidato della Regione risente degli utili dei risultati di amministrazione delle società costituenti il perimetro consolidato.
Ripeto, l'urgenza di questo atto sta nella volontà corretta, dal mio punto di vista, ovviamente, di eliminare gli aspetti sanzionatori che deriverebbero da un'approvazione oltre il 30 settembre. Grazie.
PRESIDENTE Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Come ha già detto il Presidente della Commissione Consigliere Giacinti, noi oggi andiamo ad approvare il bilancio consolidato entro il 30 settembre per evitare sanzioni, bilancio consolidato previsto dal D.Lgs. 118 del 2011, che stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottano lo schema di bilancio consolidato con i propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate.
Queste aziende sono già state elencate e sono: la Svim, l'lrma, l'Aerdorica non ne fa parte, il Centro agroalimentare del Piceno, il Centro agroalimentare di Macerata, la Task Srl., il Centro di ecologia, e per quanto riguarda gli enti pubblici e di diritto privato: l'Erdis (che entra a farne parte da quest'anno, dal 2018), l’Erap Marche,l’ Assam, l'Arpam il Parco dello Zolfo, l'Ente Parco interregionale del Sasso Simone, l’Ente Parco regionale del Conero, l’Ente Parco regionale Monte San Bartolo, la Fondazione Marche cultura, l’Amat, l’Istao, la Form, l’Ars, che costituiscono il gruppo di amministrazione pubblica, il cosiddetto GAP. Cos'è il bilancio consolidato l’ha già spiegato il Consigliere Giacinti, è il bilancio della Regione più quelli delle partecipate.
Visto e considerato che il gruppo di Forza Italia ha votato contro il consuntivo, non è possibile che oggi voti il bilancio consolidato in maniera positiva, perché il consolidato è il bilancio della Regione più quello degli altri enti.
Anche se c'è un risultato positivo di 125 milioni di euro rispetto ai 121 milioni del consuntivo, il nostro giudizio è negativo perché proprio sei giorni fa, neanche una settimana fa, è stato approvato il consuntivo nel quale c'erano delle criticità che ho messo in evidenza, come ad esempio la mancata programmazione finanziaria del sistema sanitario nazionale per il 2018. Questa era la criticità più evidente, un vero fallimento se andiamo a vedere i dati della parifica, sono scritti lì e non sono stati mai riportati nella relazione dei revisori, sono alquanto negativi e ce lo dice il fatto che la mobilità è passata da 26 milioni del 2015 ai 72 milioni del 2018.
Non basta questo, l'avanzo. Questa amministrazione ha avuto in eredità dalla precedente amministrazione regionale un avanzo di 200 milioni, nonostante abbiano fatto degli investimenti, che negli anni si è ridotto, fino ad arrivare a zero nel 2018, ma se si considera anche il bilancio complessivo dell'Inrca il consolidato addirittura è in disavanzo.
Voi capite che c'è stata una malagestione finanziaria della sanità dal 2015 ad oggi e - avevo specificato anche le pagine dove potevamo trovare i dati - e c’è stato un fallimento.
Un avanzo che è partito da 60 milioni di euro per arrivare a zero, addirittura con il consolidato dell'Inrca c'è un disavanzo. La mobilità passa dai 26 milioni circa del 2015, ai 72 milioni nel 2018, quindi è impossibile che possiamo votare favorevolmente questo bilancio consolidato, che rappresenta il consuntivo regionale della nostra Regione, con gli enti strumentali, quindi per queste motivazioni voterò contro il bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi
Giovanni MAGGI. Grazie Presidente. E’ un déjà vu quando si affrontano i bilanci, in questo caso il bilancio consolidato. 3 o 4 giorni fa in I Commissione è arrivato il bilancio consolidato che deve essere approvato entro il 30 settembre. L’atto in quella Commissione non era all'ordine del giorno, è stato inserito d'urgenza, sono stati nominati relatori ed è venuto l'Assessore Cesetti con il dirigente per spiegarlo, e la Commissione ha preso atto dei numeri e non ha potuto approfondire politicamente cosa c'era dietro i numeri di questo bilancio consolidato.
Entro il 30 settembre c'è questa scadenza, perché si è arrivati col fiato corto, all'ultimo momento? Perché l'Erap non ha presentato il bilancio nei termini, ma nessuno dice niente, si aspettano i comodi delle partecipate, delle controllate, degli enti strumentali. L'Erap ha portato questo bilancio all'ultimo momento e noi siamo così dei certificatori che mettono il timbro e approvano il bilancio consolidato, tenendo presente che è il raggruppamento dei bilanci delle partecipate, delle controllate e degli enti strumentali, dove in tutta Italia, Marche comprese, si annidano gli sprechi di denaro pubblico. Non solo, ma dove il Manuale Cencelli e i debiti elettorali si pagano inserendo nell'amministrazione delle partecipate, delle controllate e degli enti strumentali, coloro che hanno dato una mano nel momento elettorale. Questo è quanto succede in tutta Italia e le Marche sono allineate con questo malcostume che regna nella politica italiana.
L’Erap non ha portato il bilancio nei termini e noi dobbiamo approvarlo entro il 30 settembre per evitare delle sanzioni e il Presidente Giacinti ne ha citato alcuni esempi.
Dal punto di vista politico, dal punto di vista contabile, il Presidente Giacinti e la Consigliera Marcozzi hanno evidenziato gli elementi sia positivi che negativi di questo bilancio consolidato, io lo considero dal punto di vista politico ed evidenzio una completa mancanza di controllo della Regione nei confronti di queste società. L'esempio è Aerdorica che non figura in questo bilancio consolidato perché era in amministrazione controllata e quindi esclusa, che prendo proprio per confortare quello che sto dicendo: l'assenza di controllo da parte della Regione, soprattutto perché si dice che nell'amministrazione ci siano degli amici e non bisogna dispiacerli. L'assenza di controllo della Regione la evidenzio io? Lo dice la Corte dei Conti.
La Corte dei Conti, se facciamo un raffronto tra le indicazioni sul bilancio 2017 e quelle sul bilancio 2018, dice essenzialmente le stesse cose. Leggo, tanto per esemplificare, la parifica del 2017: “Deve evidenziarsi una limitata compliance dell'amministrazione regionale rispetto all'adozione degli interventi correttivi sollecitati in relazione a taluni profili critici che permangono tali anche per l'esercizio 2017” 2018: “Parimenti rilevante ed evidenziata come, nonostante l'amministrazione abbia istituito una struttura con specifica competenza sulla vigilanza sugli organismi partecipati, permanga tuttora la necessità di una maggiore incisività nell'esercizio dei poteri di indirizzo e coordinamento su tali organismi, nell'ottica di garantire l'effettività delle funzioni esercitate e di dare compiuta attuazione alle vigenti prescrizioni normative in materia”. Continua sempre la Corte dei Conti, 2017 “Con riguardo agli esiti del percorso di razionalizzazione, si sollecita ancora una volta una pronta definizione delle programmate dismissioni, segnalando come la previsione di un ulteriore anno per il completamento delle stesse, di fatto, procrastini procedure che secondo l'originaria pianificazione, avrebbero dovuto essere già definite”. 2018: “Mancata conclusione delle procedure, la mancata individuazione di una tempistica per dette conclusioni.” 2017, continua, per cui nei momenti in cui la Corte dei Conti prende in considerazione le partecipate, le controllate o gli enti strumentali, le raccomandazioni sono sempre le stesse. In effetti i bilanci delle società sono tutte in avanzo e il nostro Presidente della I Commissione ha detto che l'avanzo incide sul bilancio della Regione, ma non si capisce assolutamente, se non dalle indicazioni della parifica della Corte dei Conti, che cosa hanno fatto queste società, quali funzioni loro demandate hanno svolto, per cui c'è un'immissione di denaro pubblico per pareggiare i bilanci, ma poi non sappiamo nulla in merito allo svolgimento della funzione che queste società dovrebbero portare avanti ed hanno nel loro oggetto sociale.
Quindi voglio dire, denaro pubblico ..., funzioni importanti che le partecipate, le controllate e gli enti strumentali devono portare avanti e non c'è, al di là della freddezza dei numeri, una valutazione e un'indicazione di quello che hanno fatto. La Regione non controlla e queste società fanno quello che vogliono, non presentano i bilanci, Aerdorica è l'esempio emblematico di questa situazione.
Di fronte ad una mancata conoscenza della funzione svolta da queste società, di fronte al numero dell'avanzo di bilancio, che dice che queste società hanno un avanzo di bilancio e non sono in rosso, non possiamo che votare contro questo sistema che ci viene imposto. Non possiamo che votare contro perché non siamo a conoscenza, come dicevo prima, se la funzione delle società in esame non è stata svolta o se non è stata evidenziata nella giusta maniera, quindi il nostro voto è negativo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri
Sandro ZAFFIRI. Grazie Presidente. Siamo al quarto anno e siamo quasi alla fine di questo esecutivo, che continua imperterrito, nonostante ci sia stata una Commissione di inchiesta su Aerdorica, è stato votato un documento finale all'unanimità, votato anche dal Partito Democratico che governa questa Regione, che in sostanza ha detto che sono stati dati tanti soldi all'Aerdorica e nessuno ha mai controllato.
Questo, purtroppo, continua ancora oggi, caro Presidente, sono stati dati dei finanziamenti anche in questa tornata a società in cui la Regione partecipa. Questi soldi hanno portato dei benefici alla società o sono soltanto degli annunci che dicono che verranno assunte delle persone? Queste società partecipate dalla Regione quali benefici hanno portato alla comunità? Questa è la domanda, a questo dovete rispondere, che benefici hanno portato? Si fanno progetti? Quanti progetti sono stati finanziati dalla Comunità europea? Questo vogliamo sapere e questo dovete dire, non a noi in quest'Aula, lo dovete dire ai marchigiani, perché dove è stato fatto un controllo è stato dimostrato che questa programmazione non c'è.
Questo è il problema di fondo e questa mattina ci viene chiesto di votare, in pochi minuti, una proposta arrivata in ritardo, che deve essere approvata entro il 30 settembre.
Non è solo questo il problema, il problema è che qui manca una programmazione ed io spero che qualcuno se ne accorga, spero che i marchigiani si accorgano di queste cose nonostante le operazioni che tentate di fare in giro per l'Italia per superare queste difficoltà. Penso che gli elettori siano molto attenti.
Che cosa ha fatto il Presidente della Svim? Chiede di fare assunzioni, a cosa servono? Non è solo lui, anche agli altri sono stati dati i soldi, cosa fa l'Interporto? Quanti benefici economici ha portato? Quale sviluppo? E’ semplice dire: “Lì è stata aperta la ferrovia, adesso c’è la movimentazione”, tutti le sanno queste cose, caro Presidente, lei è un grande comunicatore, le può pure comunicare, ma se dice che ha i soldi e poi nella tasca non li trova, hai voglia a comunicare!
Detto questo, credo che la situazione non sia trasparente, si continua a mettere i soldi dei marchigiani i quali in cambio non hanno risposte.
Questo è il problema di fondo. Credo che si continui nella telenovela, nella falsa propaganda, perché questa è una propaganda, i dati sono diversi, le risposte sono diverse e spesso non ci sono. Continuando su questa strada noi non possiamo che votare contro cose che non si conosciamo, cose che non vengono presentare, manca la trasparenza, manca la programmazione, sono quattro anni che mancano, caro Presidente. E' inutile dire che c’è la programmazione, non c'è, ci sono i Presidenti che, dominati da questa Giunta, cercano di fare cose che probabilmente non servono, senza programmi, ed i marchigiani devono verificare con attenzione.
E’ una routine obbligatoria perché bisogna fare questo atto e bisogna approvarlo, approvatevelo perché credo che questa sia la sola strada che potete percorrere.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Brevemente, anche perché ha chiesto la parola il Presidente, ubi maior, quindi cercherò di essere telegrafico.
Dico soltanto che il bilancio consolidato viene esaminato ed approvato all'esito dell'approvazione del rendiconto, che a sua volta viene approvato all'esito della parifica da parte della Corte dei Conti che, come ho detto più volte, ribadisco anche in questa sede, si svolge con le forme del contenzioso.
Questa parifica attiene anche alle questioni inerenti le società partecipate, rispetto alle quali criticità ci sono, è indubbio, ma all'esito di questo percorso, lo ribadisco, ma lo sapete già, la Corte dei Conti ha pienamente parificato, per la quinta volta consecutiva, il conto consuntivo della Regione Marche. E' stata una parifica piena, senza alcuna riserva, a differenza di molte altre Regioni d'Italia, noi non dobbiamo fare paragoni, però allo stato siamo l'unica Regione che ha ottenuto la parifica senza alcuna riserva.
Questo per dire che il percorso amministrativo-contabile, politico, giuridico è complesso, inevitabilmente complesso, che deve essere valutato, però il risultato finale, che è quello che conta, è più che positivo, e lo è anche per un altro organismo terzo, il Collegio dei revisori, che ha espresso un parere ai fini dell'approvazione del bilancio consolidato 2018. Questo è.
Se vogliamo, per quanto attiene alle società partecipate, questa Giunta regionale, consapevole delle ripercussioni che sulle politiche di bilancio produce la gestione delle società partecipate, fin dal suo insediamento ha approvato una serie di atti finalizzati alla loro razionalizzazione e, in ottemperanza ai rilievi più volte espressi dalla sezione di controllo, ha istituito presso la Segreteria generale la posizione dirigenziale di funzione denominata “controlli di secondo livello, auditing e società partecipate”, a cui è stato affidato il compito di indirizzo, coordinamento e vigilanza sulle società partecipate, quindi non solo vigiliamo, ma abbiamo istituito un organismo ad hoc.
Purtroppo i processi dismissivi sono stati caratterizzati da una serie di criticità, afferenti vari aspetti correlati alla vendita, tra le quali i più significativi hanno riguardato: la non univoca determinazione degli altri soggetti pubblici coproprietari delle società; la presenza di alcune disposizioni degli statuti delle stesse che non hanno favorito o addirittura impedito la cessione di quote; l'insussistenza di un vero e proprio mercato nei settori in cui le società operano con conseguente rischio di svendita delle quote, e questo ovviamente non ce lo possiamo permettere.
Siamo consapevoli di dover monitorare, lo stiamo facendo, il processo di razionalizzazione è in atto, e di dover portare a definizione le procedure pendenti.
Inoltre, per quanto riguarda le società partecipate, noi abbiamo trovato una situazione disastrosa, a partire da Aerdorica, l'abbiamo trovata, poi lo dirà probabilmente il Presidente nel suo intervento di chiusura. L'Aerdorica l'abbiamo salvata con un'operazione esemplare, perché tale è stata definita dal Procuratore regionale presso la Corte dei Conti, il quale ha valorizzato il percorso da noi fatto. Oltre ad averla salvata, è subentrato un investitore privato che ha sottoscritto l'aumento di capitale della società. Questo è. Quando in precedenza succedevano quei fatti e quei comportamenti inenarrabili c'era il silenzio più assoluto.
Per quanto riguarda la Svim, oltre a dare atto dell'importante funzione che svolge e sta svolgendo, approviamo il piano delle attività e voglio ribadire in quest'Aula quanto già detto in Commissione: le sbandierate assunzioni da parte dell'amministratore non sono quelle, perché la Giunta ha autorizzato l'assunzione di sole 4 unità di personale a tempo indeterminato, 4 non 12. Questo è. Tra l’altro si dovrà procedere a queste assunzioni con concorsi pubblici, con le modalità ed i criteri per le assunzioni pubbliche e questo l'abbiamo indicato nella delibera con la quale abbiamo approvato il piano delle attività.
Concludo, raccomandando l'approvazione di questo atto amministrativo, che tra l'altro è un dato all’esito del rendiconto molto formale.
PRESIDENTE Ha la parola il Presidente Ceriscioli.
Luca CERISCIOLI. Grazie Presidente. Vado sulla scia dell'intervento dell'Assessore per ribadire la qualità del lavoro fatto nei confronti delle partecipate, è evidente che non era un'eredità semplice, il rischio di fallimento era concreto e credo che da quei banchi, soprattutto il Consigliere Zaffiri, più volte abbia detto: “E' inutile che vi impegnate, tanto lì andrà tutto a carte e quarantotto”. Più volte ha detto che l'impresa sarebbe fallita, che l'aeroporto sarebbe stato chiuso, che non c'era alternativa al fallimento, al licenziamento di 100 persone, più tutto l'indotto, più quello che oggi riguarda un'infrastruttura importante per la Regione.
Dopo essere stato pessimo profeta, insiste nel voler essere lui quello capace di leggere e di dare la linea al futuro e dopo aver sbagliato, come fanno tanti, si sente in dovere di indicare la strada agli altri.
Credo invece che sia stato il frutto della volontà di trasformare quell'eredità in qualcos’altro, il lavoro positivo di risanamento dei conti, di focalizzazione della missione, un chiarimento anche di quello che deve essere il ruolo della Regione rispetto alle singole partecipate. E' evidente che non è il lavoro di una Regione gestire un aeroporto, non è il mestiere di una Regione, il compito è molto diverso.
E' stato giusto questo percorso che ci ha portato non solo a superare le difficoltà enormi e i rischio di un fallimento, ma addirittura ad avere un partner, un socio, un protagonista privato che ha investito 15 milioni di euro su quell'aeroporto e grazie a questo investimento si attiverà in modo che l'infrastruttura potrà lavorare al meglio ed aumentare i voli. E' stata un'operazione perfetta, di altissimo livello, che porta quell'infrastruttura nella giusta collocazione non solo rispetto al passato, ma rispetto al futuro.
Stessa cosa per quanto riguarda l'Interporto, manca un passaggio non secondario, l'operazione di risanamento non è arrivata ancora in fondo, ma è importante risanare. Rispetto all'aeroporto ha fatto un percorso al contrario, si vede più futuro oggi, in questa fase di prerisanamento, che quello che si vedeva 5 anni fa. Un Interporto che non scambiava nulla perché era solo un grande parcheggio per camion, con dei magazzini, i pochi treni erano qualcosa di simbolico rispetto ad una strategia di trasporto ed è stata la volontà di questo Governo quella di portare fino in fondo l'investimento sulla stazione, che ci ha permesso di avere finalmente un'infrastruttura che funziona. E' una società che gestisce un'infrastruttura che funziona, dove settimana dopo settimana, si fanno e si attivano nuovi percorsi, nuovi traffici. Da qui a breve vedremo sicuramente alcuni segni di altissimo valore e livello in termini di utilizzo di quell'infrastruttura, fatti molto importanti che avremo modo di raccontare. Seconda realtà, manca la chiusura del percorso di risanamento fondamentale, ma già oggi quell'infrastruttura e quella scelta trovano una loro collocazione nel panorama regionale. Da lì passano le merci, i treni si muovono e si aprono costantemente nuove opportunità.
Voglio ricordare il ruolo che ha la Svim, il ruolo principale che oggi ha per la Regione è quello di dare un sostegno a tutta l'attività relativa alla gestione dei fondi europei. Forse è passato inosservato, ma non doveva passare inosservato per voi, che nel mese di maggio abbiamo raggiunto l'obiettivo del N+3 del 2019, maggio 2019. Credo che siamo la Regione d'Italia che centra l'obiettivo del 2019 per la spesa, anche grazie al supporto di chi gestisce insieme a noi tutti i meccanismi complessi che riguardano i fondi europei. Siamo arrivati quasi al 95% di impegni sul Fesr, una percentuale altissima, è chiaro che la rendicontazione è quella del N+3, l'impegno è la premessa per poi arrivare fino a rendicontazione, sempre grazie a questo supporto.
Anche il tema del personale va sempre guardato, a mio giudizio, non in maniera ideologica, ma in maniera concreta. Infatti ho sentito solo domande senza nessuna ipotesi, se fosse giusto o sbagliato, è chiaro che se ho bisogno di 20 persone e ne assumo 80, faccio un carrozzone, metto dentro una struttura una spesa inutile, ma se io utilizzo figure precarie da 10 anni, e ne ho una trentina, forse è giusto iniziare anche dei percorsi di assunzione a tempo indeterminato. Se una realtà ha bisogno di quel personale, è giusto che una quota di quelli che ci lavorano lo possano fare a tempo indeterminato. Lo predichiamo in ogni angolo, non capisco perché per la Svim dovremmo utilizzare un metro diverso, cambiamo metodo, mettiamo il solito nel cassetto e prendiamone uno nuovo, lì dovrebbero essere tutti precari. Immagino che per il prossimo settennato e quello dopo ancora resteremo in Europa, questo deve essere il punto di distacco dal Consigliere Zaffiri, perché noi assumiamo, immaginando di rimanere nella Comunità europea e di avere i fondi europei anche per i prossimi sette anni e quelli dopo ancora, quindi, è chiaro che della Svim c'è bisogno. Ma se invece uno immagina di uscire dall'Europa, è evidente che dice: “Come mai facciamo queste assunzioni a tempo indeterminato, se voglio far saltare il banco in ogni dove?”.
Tolta questa prospettiva, diciamo che le assunzioni sono corrette nei confronti di chi lavora all'interno di una realtà e siccome sono precari da tanti anni è giusto che ci sia una quota di dipendenti a tempo indeterminato anche perché dentro questa realtà chi è a tempo indeterminato può fare cose che il precario non può fare in termini di ruolo.
Nell'ipotesi di lavoro che stiamo portando avanti il ruolo di Svim rischia di diventare sempre più importante, a supporto delle attività relative allo sviluppo, quindi è una scelta che va nella giusta direzione quella di un potenziale maggior utilizzo di questa realtà, perché ci aiuta laddove incontriamo i limiti e i vincoli dovuti alla gestione diretta di determinate azioni.
Un quadro estremamente positivo che si riflette sul consolidato, che si riflette nella parifica, che mi fa confermare ancora una volta l'azione di Governo nell'utilizzo del denaro pubblico, sia in termini di spesa per gli organi politico-amministrativi, i famosi 5 milioni in meno in 5 anni di spesa, sia in termini di gestione del bilancio, che ottiene sempre parifica, sia in termini di gestione delle partecipate, che dà questi risultati e, non dimentichiamoci, sia in termini di fiscalità perché non ha chiesto un centesimo in più ai marchigiani, anzi ne ha chiesti di meno.
Questo quadro è estremamente chiaro e positivo e non saranno i punti interrogativi e le chiacchiere a farlo cadere, ma ci sono fatti solidi come il giudizio della Corte dei Conti che lo confermano, segno di un buon lavoro e credo che tutti quanti dovremmo approvare il consolidato per la qualità che rappresenta, punto di riferimento del buon governo della nostra Regione.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 72. La pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 381
ad iniziativa del Consigliere Bisonni
“Attività venatoria nell'Oasi La Badia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 381 del Consigliere Bisonni.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Pieroni.
Moreno PIERONI. Grazie Presidente. In relazione all'interrogazione presentata dal Consigliere Bisonni “Attività venatoria nell'oasi La Badia” faccio presente quanto segue.
L'Atc Pesaro 1 con protocollo 447763 del 2 aprile 2019, ha trasmesso alla Regione la comunicazione avente ad oggetto “Studio sull'avifauna svernante nell'Oasi La Badia e richiesta di revoca dell'Oasi la Badia”. Le motivazioni che secondo il comitato di gestione hanno indotto l'Atc Pesaro 1 a richiedere la revoca dell'Oasi sono: dallo studio commissionato dalla Atc effettuato dall'ornitologo, emerge che il territorio dell'Oasi ha subìto nel tempo significative modifiche per quanto attiene alla presenza e mantenimento di zone umide, funzionali a garantire la disponibilità di habitat per la sosta di avifauna acquatica, conseguentemente, sia in termini di qualità e ricchezza specifica, che di quantità di soggetti rilevati, è evidente che si sono persi quei valori che hanno motivato a suo tempo l'istituzione dell'Oasi; problematiche relative all'incremento dei danni causati dalla presenza del cinghiale nel territorio dell'Oasi.
In fase d’istruttoria la struttura competente ha ritenuto opportuno, considerato che l'Oasi in questione ricade sul territorio compreso nella Rete Natura 2000, richiedere alla P.F. competente, ai sensi della delibera di Giunta regionale n. 769 del 27 giugno 2006 e n. 100 del 2018, parere circa la necessità di sottoporre a valutazione di incidenza l'eventuale restituzione alla caccia del suddetto istituto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Grazie, Presidente. Non sono soddisfatto di questa risposta, non per quello che ha letto l'Assessore, ma per quello che hanno scritto gli uffici.
Voglio ricordare alcune cose: questa è un’oasi naturale istituita nel 1979, ricade in una zona di conservazione ZSC e ZPS, al suo interno si trova l’unico Cras attivo in regione.
Quello che è stato detto non è vero, ossia che l’oasi non ha più i requisiti, ed io inviterei gli uffici della Regione Marche a leggere bene le relazioni del consulente che scrive che si sono perse alcune caratteristiche, soprattutto relative alle zone umide, ma a chiare lettere dice che permangono delle specie animali di particolare interesse, quindi, le relazioni vanno lette tutte e non come fa comodo.
A mio giudizio e a giudizio dei Verdi aver pensato di inserire questa Oasi nel Piano faunistico-venatorio è una cosa abominevole, quindi mi fa piacere che adesso ci sia stato... In un primo momento gli uffici avevano prodotto una relazione e se non ci fosse stato l'intervento dei Verdi, del sottoscritto ed anche di altri Consiglieri questa cosa sarebbe andata avanti, ed ancora non è detto che riusciremo a bloccarla.
Vi invito prima di tutto a guardare quello che dice l'Europa sulla tutela delle biodiversità e a non introdurre questa Oasi nel Piano faunistico-venatorio perché sarebbe un passo indietro enorme per questa regione.
Mi auguro che con l'occasione di questo studio di incidenza si facciano bene tutte le considerazioni, si facciano bene tutti gli approfondimenti e soprattutto si leggano queste relazioni, perché, ripeto, c'è scritto che, è vero, la zona umida è diminuita, ma è anche vero che esistono molte zone animali di particolare interesse, quindi, leggiamolo tutta la relazione, non leggiamo solo quello che ci fa comodo. Per non parlare poi della scusa dei cinghiali, su cui non voglio nemmeno entrare, perché è l’ariete per fare qualsiasi scempio. Basta! Grazie.
Interrogazione n. 842
ad iniziativa della Consigliera Leonardi
“Affidamento servizio sostitutivo corse Trenitalia linea Fabriano-Civitanova Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 842 della Consigliera Leonardi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Sciapichetti.
Angelo SCIAPICHETTI. Grazie Presidente. In merito alla interrogazione n. 842, si premette che il contratto per i servizi ferroviari regionali, stipulato tra Regione Marche e Trenitalia per gli anni 2015/2023, individua all'articolo 10, flessibilità del programma di esercizio, i casi in cui l'offerta commerciale può subire modifiche.
Il comma 2 del suddetto articolo prevede che in dipendenza di lavori programmati sull'infrastruttura o in conseguenza di modifiche strutturali dell'infrastruttura ed assicurando il rispetto delle esigenze della domanda, Trenitalia può apportare modifiche all'offerta commerciale, previa adeguata informazione alla Regione ed alla clientela almeno 30 giorni prima della variazione dell'offerta. Preciso che su questa linea abbiamo fatto incontri e conferenza stampa molti giorni prima e poi sono stati fatti gli annunci nelle stazioni e lungo la tratta ferroviaria.
I lavori per l'elettrificazione della tratta Civitanova Marche-Albacina richiesti dalla Regione sono stati pianificati per essere effettuati nel periodo estivo in cui le scuole sono chiuse e comunque vi sono minori frequentazioni dovute al periodo di ferie. Come previsto dal contratto Regione e Trenitalia hanno condiviso un programma di bus sostitutivi, coinvolgendo anche l'azienda titolare del trasporto pubblico locale su gomma.
Al fine di mitigare i disagi per l'utenza ed ottimizzare l'utilizzo delle risorse disponibili, il programma di esercizio dei bus sostitutivi ha individuato Macerata come centro della struttura del programma di bus, assicurando le coincidenze con i servizi ferroviari, sia lungo la linea adriatica per Civitanova Marche, sia lungo la linea romana per Fabriano.
Si è tenuto inoltre conto del servizio bus di linea già presente sulla tratta anche con possibili modifiche di orario, ad oggi risulta una discreta frequentazione sui bus sostitutivi, tant'è vero che si è reso necessario ricorrere a bus a due piani per garantire a tutta l’utenza l'accesso a tale servizio.
Riguardo ai punti 1 e 2 dell'interrogazione si rappresenta che vengono erogate a Trenitalia 4 rate di pari importo e poiché il contratto di servizio si basa su un piano economico-finanziario, a seguito dell'approvazione del bilancio dell'impresa, viene trasmesso alla Regione il consuntivo economico regionale certificato dal revisione contabile, il confronto tra il risultato previsionale contenuto nel Pef e il risultato a consuntivo del Cer, determina crediti e debiti tra le parti, quindi, un riscontro sul reale costo dei servizi sostitutivi per i due mesi in questione potrà aversi solo l'anno prossimo, quando saranno disponibili anche i dati fatturati da terzi.
In riferimento al punto 3: “la procedura seguita da Trenitalia per il sub affidamento dei servizi e quale provvedimento autorizzatorio abbia messo la Regione, quale ente concedente in virtù del contratto di servizio che intercorre tra la Regione e Trenitalia”, si precisa che Trenitalia, ai sensi dell'articolo 7 del Codice degli appalti, ne ha affidato l'esecuzione alla società Bus Italia, che nell'ambito del gruppo Ferrovie dello Stato italiano ha come oggetto sociale l'esecuzione dei servizi su gomma sostitutivi del servizio ferroviario.
Trenitalia, nell'ambito del contratto di affidamento alla società Bus Italia, ha poi previsto esplicitamente in linea con le indicazioni della giurisprudenza che laddove questa non eroga direttamente i servizi suddetti, dovrà procedere ad affidarli a terzi individuati nel rispetto della normativa prevista in materia di affidamento di contratti pubblici di cui al decreto legislativo n. 50/2016, quello che è stato fatto regolarmente lungo la tratta Civitanova Marche-Albacina per il periodo estivo.
Da parte della Regione Marche non è stato necessario adottare alcun atto autorizzativo in quanto l'organizzazione dei servizi sostitutivi mediante bus era già contrattualmente prevista e costituisce un onere completamente a carico dell'impresa ferroviaria.
Alcuni numeri non definitivi vorrei darli: nel periodo 1 luglio 2019/25 agosto 2019, così com'era stato previsto, lungo la tratta Civitanova Marche-Fabriano sono stati soppressi totalmente 1.673 treni, chilometri soppressi 104.218, n. bus effettuati 1.808, quindi superiore al numero delle corse dei treni, bus chilometri effettuati 90.068, stima, mancanti i ricavi - perché come ho detto, non possiamo essere precisi adesso - 189.000 euro, costo bus sostitutivi 241.237 euro.
A margine di questo vorrei che perlomeno si dia atto del fatto che lungo quella tratta ferroviaria, che per decenni è stata considerata un ramo secco da chiudere, da abbandonare da parte delle ferrovie, si è fatto e si sta facendo un investimento senza precedenti, che porterà alla completa elettrificazione della linea.
E' chiaro che se si devono fare i lavori propedeutici per 40 milioni di euro, che sono già stati stanziati, che sono in via di completamento, bisogna, per la sicurezza dei passeggeri e per la sicurezza di chi ci lavora, chiudere per un certo periodo il tratto ferroviario, inibirlo al passaggio dei treni, altrimenti i lavori non si possono fare.
Le polemiche alquanto strumentali che ci sono state in provincia di Macerata nel periodo estivo per la chiusura, a mio avviso, sono del tutto comprensibili. Delle due l'una, o lasciamo tutto come sta, e quindi non ci lamentiamo dell'inquinamento, del superamento e tutto quello che volete, oppure se vogliamo l'elettrificazione c'è bisogno di lavori enormi che implicano, per forza, la chiusura della linea. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie Presidente. Assessore, purtroppo devo dire non trovo le risposte alle domande poste, evidentemente non è stata compresa l'interrogazione, perché nessuno ha fatto un attacco alla elettrificazione e all'intervento su quella tratta, ma sono state segnalate una serie di problematiche alle quali si cercava di avere una risposta per capire quante e come vengono spese le risorse date dalla Regione.
Lei mi dice che il corrispettivo che erogheremo come ente Regione, lo sapremo il prossimo anno, ma non abbiamo neanche un'idea? E’ un buco vuoto che potrebbe andare da uno a mille? Credo che almeno un'indicazione, che poi andrà rendicontata, possa essere fornita come risposta. Qui siamo allo zero, al rinvio della palla al prossimo anno.
L'altra domanda che ponevo riguardava il corrispettivo chilometriche erogato, perché a me sono arrivate segnalazioni di un disservizio, di corse fatte in numero ridotto e spesso anche in orari non consoni a raccogliere l'utenza locale e l'utenza dell'entroterra che andava verso la costa per esigenze estive, contratte dal fatto che una serie di subappalti abbia portato alla riduzione forte e sistematica del contributo a chi doveva mettere i bus, tanto da portarlo a ridurre il numero di corse e da lì il disservizio.
Questa risposta non c'è stata e sarebbe stata utile per capire se la segnalazione e la preoccupazione corrispondesse a realtà o meno, quindi, non possa reputarmi soddisfatta della risposta. Grazie.
Mozione n. 538
ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Rapa, Biancani, Mastrovincenzo, Maggi, Bisonni, Fabbri, Giorgini, Marcozzi, Cesetti, Busilacchi, Talè, Minardi, Celani, Leonardi, Malaigia, Volpini, Marconi, Giancarli
“Problematiche inerenti il sostegno agli studenti con disabilità”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 538 dei Consiglieri Giacinti, Rapa, Biancani, Mastrovincenzo, Maggi, Bisonni, Fabbri, Giorgini, Marcozzi, Cesetti, Busilacchi, Talè, Minardi, Celani, Leonardi, Malaigia, Volpini, Marconi, Giancarli.
Ha la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. E’ una mozione molto snella che presenta una criticità che sul territorio nazionale si sta verificando ed è quella relativa alla carenza di personale docente, in particolare del personale docente dedicato al sostegno degli alunni con disabilità.
Ci sono segnali e dati che vanno purtroppo in questa direzione, questa carenza di personale mette in difficoltà, è indubbio, la garanzia sancita dalla Costituzione, di offrire e garantire il diritto all'istruzione a tutta la popolazione scolastica.
Da alcuni dati, uso il condizionale, si ipotizzerebbe una carenza di circa 60.000 unità di personale docente, in tal senso ci sono state anche segnalazioni da parte di scuole, soprattutto quella dell'Assessore della Regione Veneto, che ha fatto presente di aver ricevuto informazioni relative al mancato accesso a scuola da parte di ragazzi e alunni con disabilità. Questo sarebbe un problema serio e grave in un Paese che di questa sensibilità ne ha fatto un punto di forza.
Con questa mozione, insieme ai miei colleghi, si invita la Giunta a verificare la sussistenza della problematica anche nel territorio regionale e a prendere contatti con l'Ufficio scolastico regionale al fine di verificare questa situazione e laddove si ritenga necessario scongiurare gli effetti di questa carenza di personale, sollecitare modalità di assunzione di personale in deroga ai canoni tradizionali per dare una risposta cogente all'eventuale problema.
E’ una mozione di tipo preventivo, passatemi l'espressione, piuttosto che specifica, perché di fatto è emersa questa carenza che non permette di garantire un giusto e adeguato diritto all'istruzione di tutta la popolazione scolastica. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Volpini.
Fabrizio VOLPINI. Approfitto di questa mozione che pone il focus sulla carenza di insegnanti di sostegno nelle scuole, per sottolineare le difficoltà all'interno dei nostri consultori per la carenza di psicologi, di assistenti sociali, di logopedisti che vengono prima degli insegnanti di sostegno. Sono quelli che devono elaborare i piani di assistenza individuale, sono quelli che devono fare le diagnosi. Ormai da troppo tempo in seguito a cause come sempre diverse, registriamo difficoltà nei nostri consultori pubblici e devo dire che da questo punto di vista la politica non sempre pone nei confronti di questi servizi la stessa attenzione che pone nei confronti degli ospedali o di altri servizi per le acuzie, insomma il territorio troppo spesso è dimenticato.
Si è fatto interprete di queste difficoltà il Garante dell'infanzia, che ha convocato su richiesta dell’Ordine degli assistenti sociali più riunioni per stimolare la politica a colmare quei vuoti di organico che rendono impossibile l'elaborazione di progetti personalizzati per questi ragazzi e, come sempre, quando il pubblico non riesce a garantire il servizio, ecco che si fa avanti il privato e abbiamo accreditato, perché poi la prestazione è a pagamento, studi di psicologi privati che possono fare i pay attraverso i quali dare alle scuole gli insegnanti di sostegno.
Un invito al Presidente, un invito all'Assessore alla sanità e ai servizi sociali, di porre attenzione a questo ambito, peraltro nella discussione che abbiamo fatto e che stiamo facendo sul piano socio-sanitario, nelle audizioni che abbiamo fatto, questo tema e questa carenza è emersa in maniera molto forte. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Renato Claudio Minardi
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.
Giovanni MAGGI. Sarò brevissimo e sottoscrivo in pieno quello che ha detto adesso il Consigliere Volpini, è questo il problema, lui l'ha saputo esprimere meglio di me, visto che è un tecnico, è un medico.
Quando è stata proposta questa mozione del Consigliere Giacinti nella Conferenza dei capigruppo ho votato a favore perché il Movimento 5 Stelle è molto sensibile e attento a questa problematica che del resto è reale e di cui non ci si occupa abbastanza.
La scorsa seduta assembleare in un intervento ho citato il colloquio, che ha avuto anche il Consigliere Volpini, con il Presidente dell'ente dei sordi, questo ragazzo di 30/35 anni ha detto: “A scuola non ho imparato nulla, perché non c'era qualcuno adatto alla mia incapacità, la sordità, ho avuto l'insegnante di sostegno che non sapeva comunicare con me, non conosceva la lingua dei sordi, per cui non poteva darmi nessuna assistenza, nessun sostegno”. Sensibile a queste problematiche, insieme a tutto il gruppo del Movimento 5 Stelle, ho votato favorevolmente l'iscrizione di questa mozione e visto che è appena cominciato l'anno scolastico voteremo convintamente e favorevolmente questa mozione.
Questa carenza, lasciatemi passare l'aggettivo un po' forte, è vergognosa nei confronti di soggetti che sono più fragili ed hanno bisogno di aiuto, sono persone che, se guardiamo il punto di vista utilitaristico, costeranno di più alla società in seguito perché questa carenza se la porteranno anche da adulti, quindi, non c'è nessun motivo per ritardare l'attenzione e il focus su queste persone. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Grazie Presidente. Voglio ringraziare pubblicamente il Consigliere Giacinti che ha presentato questa mozione e tutti coloro che l'hanno firmata, la condivido totalmente, la voterò, ovviamente, e mi auguro che sia votata all'unanimità, anzi, propongo, se possibile, di allargare la firma a tutti i Consiglieri. Sarebbe bello se tutti i Consiglieri firmassero questo atto per dare un segnale forte, che deve arrivare a chi di dovere.
Da insegnante ho visto tante volte la drammaticità di questa situazione, ogni anno ci sono sempre meno risorse per gli insegnanti specializzati e abbiamo i nostri ragazzi in grave difficoltà per questa carenza drammatica e strutturale, che non solo non è in via di risoluzione, ma ogni anno peggiora sempre di più.
A questa situazione drammatica, ripeto, è ora di dare un segnale forte e di far sapere che la Regione è contraria a questo tipo di politica che va contro le persone più deboli, contro i ragazzi più deboli che dobbiamo invece tutelare.
Approfitto di questa mozione anche per fare una considerazione di carattere più generale e mi rivolgo al Presidente Ceriscioli per vedere se è possibile cambiare il nome all'Ufficio scolastico regionale. Ad esempio, mi ricordo il discorso delle classi nelle zone del cratere, dove la Regione Marche, e qui do atto all'Assessore Bravi, si è battuta con tutte le forze per far sì che fossero mantenuti gli organici anche sottodimensionati perché eravamo in una situazione particolare, e le persone non davano la colpa di questo all'Ufficio scolastico regionale, ma alla Regione perché confondevano questa cosa.
Presidente Ceriscioli, le propongo, lei magari a Roma riesce, non so con quale strumento, di cambiare il nome in Ufficio del Ministero della pubblica istruzione nella Regione Marche, così è chiaro che non è un ufficio regionale, ma statale in territorio regionale. Non è possibile che questo Ufficio regionale faccia male e le conseguenze ricadano sulla Regione Marche, togliamo questo nome “Ufficio scolastico regionale” perché fa una confusione enorme, è ora di finirla, quando lo si spiega alle persone neanche ci credono.
Tornando alla mozione, ripeto, la voterò convintamente perché da insegnante conosco bene la drammaticità della situazione, chiedo di poterla firmare e di allargarla a chi è interessato. In ogni caso ringrazio chi l’ha proposta perché il tema è urgente e necessario. Grazie.
PRESIDENTE. Visto l’invito che ha fatto il Consigliere Bisonni, devono decidere i firmatari se sono disponibili a farla firmare ad altri, se c’è l’accordo facciamola girare.
Ha la parola il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Grazie Presidente. In verità, siccome amo i dati, sono rimasto un po' sorpreso da questa mozione. Una mozione, per carità, non si nega a nessuno.
Consigliere Giacinti, mi suona strano che ci sia una carenza di 60.000 insegnanti su base nazionale, come mi sembra strano che manchino nelle Marche, io ho dati completamente opposti a questi, però, per carità, non vorrei che creassimo allarmismo presso le famiglie, perché l'anno scolastico è cominciato e non c’è in tutte le Marche un solo caso segnalato. Lo dico a beneficio di tutti, del precedente Governo del quale stavo all’opposizione e dell’attuale di cui sto ugualmente all’opposizione, quindi non sto facendo politica, sto solo dicendo che nella realtà dei casi … Cito un caso per tutti, in un Comune dell’anconetano ci sono 13 bambini in classe, parliamo di una prima, due insegnanti della comune, due insegnanti di sostegno per altrettanti ragazzi che riscontrano disabilità gravi, due assistenti comunali che completano il corso dello studio nel pomeriggio e tutti e due i ragazzi, credo, in terapia presso una struttura sanitaria, quindi abbiamo, ringraziando il nostro impegno, penso, e la sensibilità generale, una grande copertura a riguardo, temo piuttosto, Consigliere Giacinti, che questo dato sia molto circoscritto, infatti ha fatto accenno al Veneto, al nord, quindi in questo caso non c'entra nulla la Sovrintendenza scolastica o altro.
C'è stata una rivoluzione e poi va dato atto che con la cosiddetta “buona scuola” si sono messi in moto concorsi in tutta Italia che non avevamo, quindi nella scuola abbiamo attualmente presenti almeno 4 tipologie diverse di graduatoria, per cui c'è la possibilità di attingere, però probabilmente queste graduatorie nelle Marche sono ancora vigenti, mentre al nord si sono esaurite.
E' un problema serio da sottoporre all'attenzione del Governo e non è un problema di poco conto. Se il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Lombardia hanno esaurito la graduatoria per il sostegno, perché si sa pure che l’insegnante di sostegno normalmente, dopo alcuni anni, transita all'insegnamento della classe in comune, è anche perché è difficile convincere qualcuno delle Marche, del Molise o della Basilicata, a trasferirsi in Veneto per 1.240 euro al mese o poco più di 1.300, se c'è stato qualche scattino. Questo è un problema serio, il problema serio è convincere un insegnante a lavorare con quel tipo di stipendio fuori sede, affrontando grandissimi costi, considerando che l'insegnamento costa di per sé impegno e qualificazione notevole. Credo questa sia la situazione reale al riguardo.
Colgo anche l'occasione per dire, visto che c'è stato questa interessante sollecitazione parte del Consigliere Volpini, che sui consultori sono perfettamente d'accordo con lui, c'è una grande confusione su questa materia e so con piacere, poi magari ci verrà confermato, che dalla prossima settimana l'Assessore Bravi e il Presidente Ceriscioli porteranno in Giunta una proposta di riordino e di impulso a questa materia perché per troppo tempo abbiamo associato i consultori solo ad una funzione, quella di cui abbiamo discusso inutilmente per tanti anni. Ci sono su 100 funzioni altre 95 a cui i consultori non sono più in condizioni di assolvere in maniera adeguata, perché non ce la fanno più e stanno scoppiando. Ben venga la proposta che la Giunta sta facendo, che cercherà, se ho ben capito, di allargare anche al privato sociale e questa indicazione mi sembra sia già presente nel Piano socio-sanitario.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie Presidente. Ho appena sottoscritto la mozione di cui condivido le richieste ed anche l'impostazione.
A me sono arrivate alcune segnalazioni, però non conosco l'entità e forse, visto che mi sono arrivate a estate, quanto ancora non era iniziato l'anno scolastico, i posti sono stati ricoperti.
Devo dire che non solo sull'importantissimo tema del sostegno alla disabilità alcune carenze del personale scolastico mi sono state segnalate anche oggi. La scorsa settimana sono stata a visitare l'Istituto comprensivo scolastico della mia città, di Porto Recanati, anche per vedere la realizzazione di una biblioteca multimediale, progetto a cui la Regione aveva contribuito, e per vedere come le risorse erano state spese. Il Dirigente scolastico mi ha segnalato una difficoltà con una figura specifica del personale di segreteria, molto utile anche per la possibilità di attingere a vari bandi che vengono fatti sia dal Miur che dall’Europa, quindi una difficoltà generale nel reperimento di alcune figure evidentemente c'è anche nelle Marche.
Come chiede la mozione, prima occorre avere un quadro generale e capire se il problema sollevato dall'Assessore del Veneto riguarda anche e in che misura la nostra regione, a quel punto un intervento collegiale ha certamente un valore importante per sollecitare a porvi rimedio. Il problema di un solo bambino con disabilità è comunque un problema da risolvere, perché dobbiamo essere attenti e intervenire soprattutto nei confronti di chi ha più problemi e di chi magari non ha sempre la voce per farli presente, quindi ben venga questa attenzione.
Ringrazio anch’io chi l'ha tradotta in un atto e mi associo anche al discorso che veniva fatto prima, al fatto che il Miur, con la rappresentanza nella regione Marche, non è un organo regionale. Anche a me spesso hanno chiesto di intervenire quando c’erano dei problemi come se fosse una competenza specifica della Regione. Non dipende da noi come viene identificato l'Ufficio scolastico regionale, però, ben venga una voce unanime di questo Consiglio per difendere, tutelare e promuovere interventi verso chi ha più bisogno.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Bravi.
Loretta BRAVI. Grazie Presidente. Vorrei intervenire perché questa mozione non l'avevo vista, ne prendo atto adesso, però mi piace puntualizzare due questioni.
Nelle Marche ci risulta che gli alunni con disabilità siano stati coperti e sinceramente è uno dei punti sui quali abbiamo lavorato di più con l'Ufficio scolastico regionale, ma se ci dovessero essere delle anomalie o qualcosa che non funziona, delle criticità, ne prendiamo atto, però giovedì prossimo, quindi fra due giorni, si riunirà il Comitato per la disabilità e tutte le province, tutti i Dirigenti scolastici sono chiamati a mettere in evidenza i punti deboli. Mi risulta, aggiungo, che siamo alla terza deroga e dall'incontro di giovedì scatterà la quarta, mi sembra quindi che la copertura sia buona.
Inoltre vorrei dire che sono d'accordo con il Consigliere Bisonni su questa faccenda, io lo chiamerei Miur Marche perché ci sta creando un sacco di problemi.
Noi stiamo combattendo, come ha detto il Consigliere Bisonni, per l'organico nelle zone del sisma, la lotta si è fatta stretta ed insieme al Presidente abbiamo evidenziato anche al Ministro e al Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche tutti i casi in cui le deroghe per il sisma non sono bastate e quindi c'è da intervenire ancora e interverremo su questo.
Debbo dire che sono rimaste poche realtà, però da noi contano e vanno tutelate. Non dico sul livello della quantità, a noi interessa la qualità, però sulla disabilità risultiamo abbastanza coperti, come risultiamo abbastanza coperti per la prima volta sui musicali. Voglio anche dire, e non perché amo fare questi discorsi, ma penso che stamattina visto l'argomento vada detto, che siamo la Giunta che ha ridato meno autonomie, che le ha mantenute. Nel quinquennio precedente sono state date 25 autonomie, noi siamo intorno a 6 e, penso che questo ci faccia onore, le vogliamo tenere anche in base alla richiesta dell'autonomia differenziata. Quando ci avanzano un’autonomia, scusate il termine, ce la giochiamo nelle aree interne. Questa discussione mi dà l'occasione per comunicare questa cosa interessante. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Malaigia.
Marzia MALAIGIA. Grazie Presidente. Ringrazio anche l'Assessore per la precisazione.
I posti di sostegno sono coperti, ma non si può dire altrettanto per il numero delle ore assegnate a ciascun alunno. Io vengo dall'ambiente scolastico, quindi molte volte i problemi mi giungono direttamente e sono l'interlocutrice preferita di tanti insegnanti e famiglie che hanno bisogno.
Anche questa mattina ho avuto una segnalazione preoccupante, non possiamo pensare soltanto agli insegnanti di sostegno, ma a tutto quello che agevola l'autonomia di un ragazzo o di un bambino.
C’è da distinguere, la disabilità non può essere considerata in un unicum, ci sono disabilità cognitive che hanno determinate esigenze, ci sono disabilità motorie che hanno altre esigenze, totalmente diverse, ci sono disabilità sensoriali che hanno bisogno anche del supporto di sussidi e soprattutto di chi sappia usarli, perché a volte ci sono macchinari nelle scuole, ma il docente non sa nemmeno utilizzarli.
Sono d'accordo con l'invito di questa mozione, che sostengo senz'altro, però allargando un po’ il discorso anche alle figure degli educatori e di tutte le persone che possono dare un supporto all'autonomia, perché non vorrei sentire, come questa mattina, una famiglia dire: “Ogni volta che il ragazzo deve andare in bagno viene chiamato il genitore, che si deve spostare da casa, andare a scuola”. Magari, il sostegno copre alcune ore, l'educatore ne copre altre, ma l'intero monte orario non è coperto e comunque sia il personale non sa nemmeno come intervenire in situazioni come i bisogni fisiologici o di aiuto nella mobilità.
Ci sono in alcune scuole delle barriere architettoniche, purtroppo ci sono ancora, magari è segnalato l'ascensore, ma non ci si rende conto che non è adatto per una carrozzina elettrica, piuttosto che per una manuale, oggi le manuali sono utilizzate soltanto da chi è impossibilitato momentaneamente, quelle elettriche hanno un certo peso , quindi, un ascensore, come quello che ad esempio abbiamo nei nostri uffici non è adeguato per una carrozzina elettrica che pesa dai 150 ai 200 chili, non è omologato per questo.
La presenza di un alunno disabile nella scuola deve essere recepita nella sua totalità, non soltanto nella copertura di quelle poche ore di sostegno, che comunque sono sempre più ridotte, anno dopo anno, specialmente quando si passa da un grado di istruzione all'altro, perché nella scuola elementare/primaria c'è un numero di ore che calano quando si passa alle medie, e l’educatore molto spesso, almeno al momento, non è formato ad intervenire su quella particolare situazione e si generano situazioni molto difficili da gestire. Ecco, quindi, il pieno appoggio a questa mozione, però cerchiamo di valutare un po’ il problema nella sua complessità, tenendo presenti tutte le figure, non solo quelle dell'insegnante di sostegno, ma anche quelle degli educatori e di supporto all'autonomia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.
Piero CELANI. Ho firmato questa mozione e ringrazio i presentatori, il Consigliere Giacinti in particolare, che ci danno questa opportunità.
Dall'ascolano non giungono notizie particolarmente negative sul numero degli insegnanti di sostegno, qualche piccola segnalazione, ma non particolarmente grave e credo che sia già stata risolta, come diceva l'Assessore Bravi.
Invece mi vengono segnalate delle situazioni alle quali ha già fatto riferimento il Consigliere Maggi legate alla formazione degli insegnanti di sostegno. Su questo giungono molto spesso segnalazioni anche molto preoccupanti in quanto la disabilità, come ha detto chi ha preceduto, si presenta in tantissime forme ed alcune devono essere seguite da insegnanti particolarmente specializzati. Credo che il Miur si debba porre questo problema, le sovrintendenze scolastiche devono occuparsene. Ne dico una per tutte, ad esempio, le forme di disabilità collegate all'autismo sono molto particolari, con ragazzini che hanno delle reazioni a volte anche violente all'interno della classe, occorrono quindi degli insegnanti con una formazione specifica. Spesso arrivano segnalazioni dalle scuole che per ragioni di sicurezza non possono iscrivere il ragazzino, magari c'è anche un referto medico che attesta certi atteggiamenti comportamentali, anche perché presidi ed insegnanti non sono in grado di accoglierlo mancando l'educatore particolarmente formato.
Credo che questa mozione vada benissimo così com'è, però noi dobbiamo ritornare su questo aspetto e mi auguro che l'Assessore Bravi si faccia portatrice di questa situazione nei confronti del Miur, perché le si ponga mano. Purtroppo certe forme di disabilità sono, ahimè, in aumento e l'autismo è uno di questi casi.
Per l'autismo, come vedremo, non abbiamo, volendo analizzare un po' più a fondo, centri di assistenza equamente distribuiti nelle Marche, nel sud delle Marche, ad esempio, non ci sono strutture e non ci sono nemmeno situazioni di competenza particolare, magari ci fossero strutture come a Fano, come ad Ancona, potrebbero formarsi degli insegnanti e degli educatori specifici, da utilizzare in questi casi particolari, quindi, il problema va affrontato anche da questo verso.
Positiva la mozione, la voteremo e la voterò convintamente, ma c'è questo aspetto che deve essere approfondito, perché altrimenti il problema della disabilità e della crescita culturale di questi ragazzi non si completa fino in fondo.
Il Consigliere Maggi ha fatto riferimento alla lingua dei segni, aspetto molto importante che denota una deficienza in questo settore, quindi non è un problema soltanto di numeri, ma è un problema di qualità di quello che noi andiamo a dire.
Chiudo dicendo che molto spesso, qualora c'è un soprannumero all'interno di un organico scolastico, questo viene dislocato a fare il sostegno, non è questa la soluzione del problema perché potrebbero esserci dei casi in cui gli insegnanti non danno quell'aiuto ed i risultati che le famiglie si augurano che i figli possano raggiungere. Grazie.
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Vorrei sottolineare una cosa perché ho sentito alcuni colleghi dire che questa urgenza non c'è. In realtà questo è un dato distorto, se mi permettete, lo dico da insegnante, perché è vero che sulla carta le posizioni sono coperte - come giustamente ha detto la Consigliera Malaigia, anche lei insegnante, quindi si rende conto benissimo perché vive sulla propria pelle queste cose - ma in realtà cosa accade? Se c'è l'insegnante, non c'è per un numero adeguato di ore, quasi sempre, direi nel 99% dei casi. Faccio un esempio, se nelle 36 ore scolastiche, abbiamo un insegnante di sostegno per 8 ore, nelle altre il ragazzo viene lasciato senza sostegno e se sulla carta può apparire che le posizioni siano coperte, ma se andiamo a guardare il monte ore in realtà vi assicuro che così non è.
C’è l'altro aspetto che ha sottolineato qualcuno, quello della giusta formazione, soprattutto, questo lo dico, quando si trovano quei ragazzi che per la loro disabilità magari hanno anche degli atteggiamenti violenti. Ho visto spesso degli insegnanti di sostegno, capita anche questo, non essere preparati ad affrontare questo tipo di situazione perché anche lì occorrerebbero degli psicologi ed una specializzazione specifica.
Ribadisco che hanno fatto bene il Consigliere Giacinti e gli altri a presentare questa mozione e chiedo a tutta l'Aula di votarla convintamente. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Mozione n. 538. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 12,35