Resoconto della seduta n.146 del 04/02/2014
SEDUTA N. 146 DEL 4 FEBBRAIO 2014

La seduta inizia alle ore 10,30

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 146 del 4 febbraio 2014. Do per letto il processo verbale della seduta n. 145 del 28 gennaio 2014, il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’art. 29 del Regolamento Interno.
Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge regionale:
n. 388 in data 29 gennaio 2014, ad iniziativa dei Consiglieri Natali, Bucciarelli, Ricci, Romagnoli, concernente: “Personale assegnato ai gruppi consiliari”, assegnata alla I Commissione assembleare in sede referente e trasmessa alla VI Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68, comma 1bis del Regolamento Interno;
n. 389 in data 31 gennaio 2014, ad iniziativa dei Consiglieri Camela, Marconi, Malaspina, concernente: “Riordino degli enti regionali per il diritto allo studio universitario (ERSU)”, assegnata alla I Commissione assembleare in sede referente, al Consiglio delle Autonomie Locali ai sensi dell'articolo 11, comma 4 della legge regionale n. 4/2007 e trasmessa alla VI Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68, comma 1bis del Regolamento Interno;
n. 390 in data 27 gennaio 2014, ad iniziativa del Consigliere Sciapichetti, concernente: “Promozione e disciplina degli ecomusei”, assegnata alla IV Commissione assembleare, in sede referente, al Consiglio delle Autonomie Locali, ai sensi dell’articolo 11, comma 2, lettera b) della legge regionale n. 4/2007, al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro ai sensi dell'articolo 4, comma 1 lettera c) della legge regionale n. 15/08 e trasmessa alla I Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68 del Regolamento Interno e alla VI Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68, comma 1bis del Regolamento Interno.
Sono state presentate le seguenti proposte di atto amministrativo:
n. 71 in data 29 gennaio 2014, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Ulteriori modifiche alle norme tecniche di attuazione del piano di gestione integrata delle aree costiere - deliberazione amministrativa del Consiglio regionale n. 169/2005”, assegnata alla IV Commissione assembleare in sede referente, al Consiglio delle Autonomie Locali ai sensi dell'articolo 11, comma 2, lettera b) della legge regionale n. 4/2007 e al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro ai sensi dell'articolo 4, comma 2 della legge regionale n. 15/2008;
n. 72 in data 27 gennaio 2014, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Approvazione del Programma triennale regionale di informazione, formazione ed educazione ambientale (PTR InFEA Marche) 2014-2016”, assegnata alla IV Commissione assembleare in sede referente, alla II Commissione assembleare per l’espressione del parere obbligatorio di cui all’art. 69 del Regolamento Interno, al Consiglio delle Autonomie locali per l’espressione del parere di cui all’articolo 11, comma 2, lettera e) della legge regionale n. 4/2007 e al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per il parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 15/2008.
Comunico che ho provveduto con decreto n. 2 del 28 gennaio 2014 alla designazione di un componente con funzioni di Presidente nel Collegio sindacale dell'Azienda sanitaria unica regionale (ASUR).
Comunico che l'Ufficio di Presidenza ha preso atto:
nella seduta n. 154 del 30 gennaio u.s. della costituzione del Gruppo “Forza Italia – il Popolo della Libertà” composto dai consiglieri Trenta, Ciriaci, Foschi, Marangoni;
nella seduta n. 155 del 3 febbraio u.s dell'adesione del Consigliere Silvetti al gruppo assembleare “Popolo della Libertà” e dell'adesione del Consigliere Zinni al gruppo assembleare “Centro Destra Marche”.
Comunico, inoltre che, la Corte costituzionale, con sentenza n. 12/2014, ha dichiarato l'inammissibilità del referendum abrogativo della riforma sulle circoscrizioni giudiziarie proposte da 9 Consigli regionali.
Hanno chiesto congedo il Consigliere Massi e gli Assessori Giannini e Mezzolani.

Comunicazioni ai sensi dell'art. 35, VI comma del R.I.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Vorrei un po' richiamare l'attenzione sui fatti che sono accaduti durante questo fine settimana, soprattutto nel maceratese che ha, purtroppo, visto protagonista, per l'ennesima volta, la questione dell'erosione costiera e dei danni alle infrastrutture private e pubbliche.
Voglio ricordare all'Aula, per chi magari fosse un po' distratto, che è caduto un ex casello ferroviario, è stato interrotto il traffico ferroviario e ieri è caduto anche uno stabilimento balneare con il mare che è arrivato oltre le mura di recinzione di un intero quartiere di Potenza Picena, in località Porto Potenza Picena.
Vorrei anche ricordare all'Aula che queste questioni sono state trattate ripetutamente dal sottoscritto e da altri Consiglieri della circoscrizione di Macerata, quindi, pretenderei, dall'Assessore presente e anche dal Consiglio regionale, la massima attenzione, affinché non si ripeta quello che, purtroppo, ahimè, troppe volte si verifica nella nostra regione che, a seguito di molte sollecitazioni, alla fine ci si ritrova a commemorare danni e catastrofi.
Qui si può parlare di una catastrofe in quanto abbiamo interi quartieri a pericolo mare e abbiamo attività produttive che rischiano la stagione a venire, questo in un momento in cui già la crisi economica da sola è una catastrofe, metterci pure la difficoltà dovuta a questo tipo di calamità, credo che rasenti l'inaccettabile.
Un'ultima questione, già nel dicembre 2010, quest'Aula ha votato un ordine del giorno da me presentato e quell'ordine del giorno diceva che il piano costa sarebbe dovuto essere rivisto. Dico questo: sono passati 3 Assessori, sono passati 4 anni, la Regione Marche ha finanziato in quel tratto di costa lo spostamento ed il riallineamento al largo di alcune scogliere, sta finanziando in questi giorni un altro spostamento e riallineamento al largo, ma non ha preso atto che c'è una parte di quella costa che è assolutamente sprovvista di difese che è arrivata proprio al limite della sopportazione, che mette a repentaglio il traffico ferroviario e le private abitazioni.
Voglio innanzitutto sapere da questa Assemblea, dall'Assessore, di chi sono le responsabilità rispetto al piano costa, che è stato definito qualche anno fa e che non ha previsto la protezione per le residenze private, e rispetto all'immobilismo che ha contraddistinto questi 4 anni, portandoci oggi ad una situazione di fatto inaccettabile.

PRESIDENTE. Consigliere Acquaroli è chiarissimo, però non possiamo andare oltre, perché non è previsto come punto all'ordine del giorno.
Ha la parola il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Grazie Presidente, intervengo sullo stesso tema per condividere le preoccupazioni del Consigliere Acquaroli ...

PRESIDENTE. No, non è possibile, non possiamo fare delle interrogazioni volanti. Consigliere Marangoni non è possibile.

Enzo MARANGONI. Non ho parlato, Presidente.

PRESIDENTE. E' lo stesso tema?

Enzo MARANGONI. No.

PRESIDENTE. Allora se è un altro …

Enzo MARANGONI. Partendo dallo stesso tema, ho una richiesta da fare, chiedo all'Assessore, non oggi ovviamente, che si prepari adeguatamente e che, a nome della Giunta, faccia una proposta concreta, un progetto. Questa è la richiesta basata sullo stesso tema, un progetto serio, affinché la costa maceratese, ma tutta la costa marchigiana, con particolare riferimento a quello che è successo in questi giorni a Porto Potenza Picena ed a Porto Recanati ..., un progetto serio di difesa della costa che vada oltre il semplice ripascimento, perché il ripascimento consiste in milioni e milioni di euro, noi mettiamo la sabbia ed alla prima mareggiata se ne va.
Quindi, ci vuole un progetto serio basato su studi internazionali ...

PRESIDENTE. Bene, Consigliere Marangoni d'accordo. Recepito.

Enzo MARANGONI. Chiedo, quindi, che la Giunta …

PRESIDENTE. Recepito. Spegnere.
Assessore Giorgi vuol dare una risposta volante a queste due richieste?
Ha la parola l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. Grazie Presidente, magari ci ritorneremo, però abbiamo visto tutti, sono caduti 40 millimetri di pioggia in questi giorni.
Ieri ho fatto un sopralluogo sulla costa, sono stata a Porto Recanati e a Porto Potenza Picena, nonostante, in questi due giorni, sia la struttura della Protezione civile che la Struttura infrastrutture e difesa della costa si siano recate a fare dei sopralluoghi per vedere la situazione.
Per quanto concerne il casello, il traffico ferroviario è ripreso subito, chiaramente non ci sono responsabilità della Regione, ma questo lo porteremo anche con atti. E' chiaro che per quanto concerne le strutture private ..., per esempio lo chalet che è andato distrutto, del quale abbiamo parlato più volte, guarda caso, la parte che è stata costruita come la nostra struttura aveva indicato, cioè quella sulla palafitta, è ancora lì, quindi, dobbiamo rivedere le modalità con cui vengono costruite le cose.
Per quanto riguarda la difesa della costa, il Piano di difesa della costa è in adeguamento, chiaramente non è un atto che si fa in una seduta, abbiamo messo a bilancio dei fondi per poter fare questo approfondimento, io sono Assessore da giugno 2013, abbiamo messo in bilancio dei soldi per fare l'adeguamento del Piano di difesa della costa, perché occorre fare degli studi e delle caratterizzazioni.
E' in corso, chiaramente ho chiesto di accelerare, un atto che dovrà essere condiviso anche con le amministrazioni comunali, perché è un atto che va ampiamente partecipato, poi arriverà in Aula.
In questa direzione stiamo lavorando.
Voglio dire una cosa per farvi anche capire l'entità economica della quale parliamo, per mettere in atto tutto il Piano della difesa della costa occorrono altri 100 milioni di euro, chiaramente noi alle spalle abbiamo un Governo che non stanzia soldi per queste iniziative. Con i nostri fondi regionali abbiamo mantenuto, nonostante le difficoltà, il capitolo “difesa della costa” per gli interventi di manutenzione che verranno fatti, non in questa fase, perché il mare è un'entità dinamica e ci sono ancora degli accadimenti. Il mare porta, il mare toglie, quindi, gli interventi di ripascimento, difesa, rifioritura delle scogliere verranno fatti più avanti quando l'inverno sarà concluso, come è stato sempre fatto. Stiamo cercando dei soldi, vi ho detto di quale l'entità parliamo, attraverso i fondi europei, l'Europa, perché in questo momento è l'unico luogo al quale ci possiamo rivolgere, ma dobbiamo capire di cosa stiamo parlando.
Non c'è immobilismo, c'è volontà, capisco l'urgenza del Consigliere Acquaroli, … non è così, noi lavoriamo in questa direzione, non è così, le dico quello che stiamo facendo … poi ci torneremo, come ha chiesto il Consigliere Marangoni, non c'è nessuna difficoltà, grazie.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Presidente la ringrazio. Poc'anzi, lei faceva presente che l'Assessore Mezzolani è impegnato e, quindi, non sarà in quest'Aula ...

PRESIDENTE. Non so se è impegnato, malato o altro, non lo so, ho avuto la comunicazione che non potrà essere presente, quindi, ha chiesto dispensa per la seduta odierna.

Enzo GIANCARLI. Bene l'Assessore Mezzolani non c'è. Io sono magnanimo, per questo ho detto impegnato.
Presidente, al primo punto all'ordine del giorno c'è un'interrogazione del Consigliere Natali abbinata ad un'interrogazione del Consigliere Giancarli, mia.

PRESIDENTE. Un attimo solo, perché può darsi che la prevenga. L'informo che alle interrogazioni a cui avrebbe dovuto rispondere l'Assessore Mezzolani risponde oggi l'Assessore Marcolini. Se le serve come informazione. Prego.

Enzo GIANCARLI. Per quanto mi riguarda, chiedo un'altra cosa - senza entrare nel merito, tra l'altro non sapevo di questa novità, che la risposta sarebbe stata fornita dall'Assessore Marcolini - visto che l'Assessore alla sanità non c'è, e per me il problema è tutto legato alla sanità, l'Assessore Marcolini può rispondere all'interrogazione del Consigliere Natali, io chiedo di abbinare all'interrogazione 1473 alla 1562 ed aspetto la prossima settimana per la risposta.
Per quanto mi riguarda, voglio affrontarla dal profondo dell'ottica sanitaria e non da quella del bilancio, perché l'ospedale di Jesi è iniziato da 20 anni e vorrei conoscere la data in cui quell'ospedale entrerà in funzione, chiedo, quindi, di fatto la presenza dell'Assessore alla sanità ed il rinvio della mia interrogazione e l'abbinamento con la 1562 che ho presentato già da giorni, se possibile.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. No, Presidente rinuncio, mi ero infervorato con i primi interventi, sembrava che si aprisse un dibattito, volevo un attimo stigmatizzare la cosa, ma rinuncio, grazie Presidente.

PRESIDENTE. Consigliere Natali, le chiedo una cosa: le interrogazioni 1261 e 1473 sono abbinate, lei gradisce la risposta alla sua o la rimandiamo, considerato che sono abbinate ... No, è una domanda .., la chiudo oppure la rinviamo alla seduta prossima.
Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Seppure considerando, non vedo il Consigliere Giancarli, che la risposta ce la darebbe in ogni caso il vero Assessore alla sanità, che è l'Assessore Marcolini, essendo noi abituati alle risposte precise, specifiche e politiche, molto politiche, dell'Assessore Mezzolani, non rinunciamo alla lettura che l'Assessore Mezzolani ci farà la prossima volta della relazione che non so quale ufficio gli avrà propinato e che lui leggerà convinto, quindi, ci scusi Assessore Marcolini, ma preferiamo che ce le legga l'Assessore Mezzolani.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. La mia era una disponibilità per onorare una richiesta importante degli interroganti che l'Assessore Mezzolani mi ha chiesto di poter svolgere.
Capisco la necessità di un'interlocuzione politica di merito con il titolare dell'Assessorato, era semplicemente per non rinviare una discussione, dando alcuni elementi di merito, ma se gli interroganti, tutti gli interroganti, chiedono di poter avere un'interlocuzione diretta con l'Assessore alla sanità, da parte della Giunta non c'è nessun ostacolo.

Interrogazione n. 1261
ad iniziativa del Consigliere Natali
“Budget Asur anno 2012”

Interrogazione n. 1473
ad iniziativa del Consigliere Giancarli
"Impiego degli stanziamenti relativi al budget Asur 2012 e sul blocco operatorio dell'Ospedale Carlo Urbani di Jesi"
(Rinvio)

PRESIDENTE. Scusate, ma io non ho capito la risposta del Consigliere Natali, ha chiesto di rinviarla? No, non ho capito! Perfetto, mi capita di essere disattento, perché purtroppo mi devo occupare dei Consiglieri, alcuni molto difficili.
Direi di passare immediatamente all'interrogazione successiva.

Interrogazione n. 1557
ad iniziativa del Consigliere Marinelli
"Emergenza farmaci nella provincia di Macerata"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1557 del Consigliere Marinelli. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Negli ultimi tempi, l'aumento dell'esportazione parallela ha assunto un peso rilevante nel determinare il fenomeno della mancanza di disponibilità dei medicinali per il pubblico su tutto il territorio nazionale.
Alcune sentenze recenti della Corte di Giustizia europea tutelano il libero mercato, confermando la legittimità di questo tipo di pratica commerciale e finora non sono stati individuati accorgimenti tecnici a livello internazionale che possano limitare i denunciati conseguenti squilibri della disponibilità nei diversi Stati.
Il Ministero della Salute ha reso noto che ha già provveduto a far approvare dal Consiglio dei Ministri specifiche disposizioni dirette a garantire che i farmaci ritenuti essenziali e non sostituibili siano presenti su tutto il territorio nazionale. In particolare, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è stata incaricata di redigere specifici elenchi di farmaci dei quali sarà per ora limitata l'esportazione.
In tutti i casi in cui sono pervenute segnalazioni dettagliate di contingentamento o mancata fornitura da parte dei titolari AIC, l'Agenzia del farmaco è sempre intervenuta anche con diffide formali, per garantire il corretto e tempestivo approvvigionamento dei medicinali; inoltre la stessa sta lavorando attivamente per coinvolgere tutti gli attori della filiera del farmaco, al fine di individuare nuovi strumenti che consentano di arginare le conseguenze distorsive del fenomeno dell'esportazione parallela ed assicurare la presenza dei farmaci su tutto il territorio nazionale.
Vogliamo precisare che Ufficio Qualità dei Prodotti dell'AIFA prende in carico e verifica regolarmente tutte le comunicazioni di carenza, pubblicando sul portale istituzionale, sul web dell'AIFA, I'"Elenco dei medicinali attualmente carenti" che riporta tutti i casi accertati e che è costantemente, giornalmente, aggiornato. Esiste, quindi, un livello istituzionale di intervento, che è quello nazionale, essendo questo problema non solamente locale ed è necessario evitare segnalazioni generiche di mancanza dei medicinali nel circuito distributivo che non consentono di intraprendere azioni investigative specifiche sugli operatori che con il proprio comportamento ostacolano la continuità del servizio pubblico.
Inoltre AIFA esercita una costante funzione di vigilanza sulle Aziende produttrici e sui titolari AIC e dai controlli risulta che le stesse hanno immesso regolarmente in commercio i propri medicinali, aumentandone le quantità fornite rispetto alle vendite degli anni precedenti e che l'irreperibilità dei medicinali sul territorio nazionale non sia addebitabile a una contrazione della produzione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Marinelli.

Erminio MARINELLI. Ringrazio l'Assessore Marcolini per la risposta che ha dato per l'Assessore Mezzolani.
E' una risposta generica Assessore anche perché l'argomento è generico, ma serio e preoccupante e riguarda non un prodotto che può essere la borsa, la camicia, la giacca, ma riguarda la salute.
Ho chiesto la situazione nel maceratese, non mi è stata data, dico questo perché lavorando a Civitanova Marche vedo che nel mio territorio c'è una situazione ben chiara e difficile, molto probabilmente, anche giustamente, la Regione deve metterci mano.
Che succede, mi rivolgo ai Consiglieri, il paziente va in ambulatorio, non trova più quel farmaco perché quel farmaco in farmacia non c'è, quindi, bisogna cambiare, non tanto il generico, perché neanche il generico c'è, cambiare molecola e forse cambiare anche la concentrazione della sostanza. Non più il diuretico a 12,5, ma da 25 o viceversa, capite bene che determinate malattie, in questo caso la pressione, non sono più controllate o sono controllate troppo.
Parlo di tumori, di morbo di Parkinson, di antipertensivi, è una problematica gravissima in cui la tutela della salute del cittadino non è garantita.
E' garantito il libero mercato, per cui un'azienda X produce un determinato numero di prodotti, questi prodotti, dalle farmacie che hanno la possibilità di essere anche grossisti, possono essere venduti all'estero dove lo stesso farmaco costa di più. E' logico che su 100 pezzi, 70 vanno al mercato straniero dove costano il 50% in più ed il resto va al mercato italiano.
Siamo più poveri, non abbiamo la possibilità di contrastare questo mercato, di conseguenza ci curiamo meno e curandoci meno, a distanza di tempo, non so quanto, ci saranno le conseguenze, perché le nostre Marche longeve ne subiranno la conseguenza, prevenzione ok, cura, in questo caso, la cura è insufficiente e inadeguata, e riabilitazione.
Assessore Marcolini, chiedo una cosa, chiedo scusa e finisco qua, perché chiaramente parliamo la stessa lingua, è chiaro che la Regione non si può sostituire allo Stato, però deve controllare e monitorizzare meglio la situazione che c'è nelle Marche che è molto grave. Deve cercare di intervenire sia a livello centrale che nel coprire determinate sacche, perché le garantisco, da medico, che quando ogni mese devo cambiare farmaco e non è la stessa molecola, non è la stessa concentrazione, quella malattia, quel problema, non è controllato.
E' una questione seria, una questione che chiaramente deve essere vista a livello nazionale ed europeo, qui chiaramente andremo fuori tempo massimo, ma è un problema di salute pratico. Epilessia, Parkinson, pressione, patologia oncologica, non sono più controllabili, è inammissibile che il libero mercato mangi la libertà di cura, la necessità, la possibilità che tutti siano curati nella stessa maniera, oltre alla fatica, ma questa chiaramente lasciamola stare, del medico che ogni volta deve riformulare il farmaco, rivedere se quel farmaco può essere adeguato a quel problema, per quel paziente, e parliamo di pazienti generalmente dai 70 anni in su, grazie.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Sull'ordine dei lavori. Sullo stesso tema delle interrogazioni nn. 1542 e 1308, relative alla Roal Electronic, ho presentato anch'io un'interrogazione a risposta scritta, sono d'accordo con l'Assessore che la sua risposta può riguardare anche la mia interrogazione che, quindi, da risposta scritta diventa orale.

PRESIDENTE. Chiederei la presenza, per lo meno, del Consigliere Pieroni, così le facciamo tutti insieme, potete chiamare il Consigliere Pieroni?

Interrogazione n. 1542
ad iniziativa del Consigliere Pieroni
"Crisi Roal Electronics"

Interrogazione n. 1308
ad iniziativa del Consigliere Latini
"Preoccupazione per la situazione della ditta Roal di Castelfidardo"

Interrogazione n. 1552
ad iniziativa del Consigliere Bucciarelli
"Situazione occupazionale della ditta Roal Elettronics di Castelfidardo"
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca le interrogazioni n. 1542 del Consigliere Pieroni, n. 1308 del Consigliere Latini, n. 1552 del Consigliere Bucciarelli, abbinate. Naturalmente siamo d'accordo sulla proposta del Consigliere Bucciarelli. Giusto Assessore?
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Luchetti

Marco LUCHETTI. Ringrazio il Consigliere Bucciarelli della sua disponibilità per cui a fronte dell'interrogazione orale esauriamo anche la sua richiesta fatta in termini scritti.
In merito alle interrogazioni in oggetto comunico che il giorno 23 gennaio u.s. ho incontrato le Organizzazioni sindacali di categoria e le R.S.U. aziendali per un primo confronto sulla situazione aziendale, nonostante non siano trascorsi i 45 giorni durante i quali la normativa sulle procedure di mobilità prevede solo il confronto tra le parti senza il coinvolgimento dei livelli istituzionali.
Durante l'incontro i rappresentanti sindacali hanno manifestato le loro preoccupazioni rispetto al rischio di una drastica riduzione del personale ed hanno ribadito quanto già richiesto durante l'incontro con Confindustria: realizzazione di un piano industriale per i prossimi anni e di un progetto a lungo termine per far si che il sito di Castelfidardo resti aperto, il ritiro della procedura di mobilità per le 51 unità, l'utilizzo massimo di tutti gli ammortizzatori sociali, l'attivazione della procedura di mobilità volontaria incentivata.
Queste sono le richieste dei sindacati.
Nella giornata di ieri si sarebbe dovuto tenere un incontro tra la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori, ma la riunione è saltata perché l'azienda non ha condiviso la scelta delle Organizzazioni sindacali di attuare uno sciopero nei giorni precedenti il confronto.
Dopo la vibrante protesta dei lavoratori, l'incontro è stato rinviato al prossimo 10 febbraio.
Trascorso tale termine ho già annunciato alle Organizzazioni sindacali ed anche alla Confindustria, che sarà mia premura convocare la proprietà per verificare la situazione.
Nei prossimi giorni continueremo a mantenere contatti costanti con le Organizzazioni sindacali e Confindustria per individuare un percorso che miri al raggiungimento di un accordo a salvaguardia dei livelli occupazionali.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Grazie Presidente, intanto debbo ringraziare l'Assessore Luchetti che, come in altre occasioni, sta affrontando questa questione prendendola di petto, perché l'occupazione e la salvaguardia dei posti di lavoro è un tema che purtroppo, più volte, ascoltiamo in quest'Aula assembleare e nei territori.
E' chiaro che la risposta non può essere che questa, è una risposta che a me fa piacere, in quanto fa capire l'attenzione della Regione Marche, dell'Assessorato competente, in merito alla situazione della Roal di Castelfidardo, ma le attenzioni sono comunque, sempre, su tutto il territorio.
La Roal sicuramente è stata nel tempo una realtà importantissima del territorio, della vallata del Musone, in particolar modo di Castelfidardo, sia per storia che per occupazione, per quello che è stato, per l'aspetto socio economico e per la realtà della vallata del Musone.
E' indubbio che noi dobbiamo mettere, Assessore, il massimo dell'attenzione, di questo ne sono certo, affinché la proprietà ..., dobbiamo dircelo, la proprietà nel luglio scorso, cioè nel luglio 2013, aveva dato una serie di risposte contrarie a quello che sta facendo oggi. Credo che questo debba farci riflettere, al di là della questione della Roal, su come, purtroppo, il sistema Italia, in questo caso c'è caduta una azienda della regione Marche, sia legato a questi fenomeni, aziende che arrivano, prendono i marchi e poi lasciano tutto come sta. Se non sbaglio, Assessore, non hanno neanche inserito, in quel progetto di acquisto del marchio, gli immobili, a dimostrazione che era soltanto un'operazione così, non voglio usare una parola, ma la dico, di speculazione industriale internazionale.
E' chiaro che noi dobbiamo, questa volta, far sentire, come le altre volte, ma ancora di più oggi, proprio perché, come dicevo, c'è stata una chiara speculazione del marchio, la voce della Regione, delle istituzioni, non soltanto a sostegno dei lavoratori, ma a sostegno di quello che rappresentano, in questo momento, tutte le criticità marchigiane, come la Roal, per far capire che non è più pensabile che ci siano multinazionali che vengono nel territorio, in questo caso nella regione Marche, a fare tabula rasa per poi lasciare le criticità alle istituzioni, alle amministrazioni comunali, alla Regione Marche.
Credo che noi, Assessore, dobbiamo muoverci su due campi, prendere una chiara posizione in merito alla situazione, di questo sono certo l'Assessore Luchetti sarà attento, e soprattutto far capire che è giunto il momento di evitare situazioni speculative che non fanno altro che danneggiare l'industria marchigiana e l'occupazione marchigiana. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Ringrazio l'Assessore che ha risposto.
Leggendo la risposta, credo ci sia una frase che è illuminante circa i tempi che viviamo e circa le attuali relazioni industriali: "Nella giornata di ieri si sarebbe dovuto tenere un incontro tra la proprietà e i rappresentanti dei lavoratori, ma la riunione è saltata perché l'azienda non ha gradito, non ha condiviso, la scelta dell'Organizzazione sindacale di fare uno sciopero". Questa azienda, mentre paventa di mandare a casa i dipendenti, pretende che i dipendenti siano contenti. La prepotenza delle aziende di oggi! Se questa è la realtà, cercare di negare la voce agli operai, credo che l'Assessore regionale debba prendere una posizione chiara. Tanto più che non siamo di fronte all'industriale di casa nostra, legato al territorio ed alla cultura produttiva di questo comparto territoriale, di cui parlava il Consigliere Pieroni, ma siamo di fronte a dei veri e propri speculatori.
In questa situazione o si sta da una parte o dall'altra, e credo che la Regione debba stare dalla parte dei lavoratori affinché - non dico che la decisione non deve essere gradita, perché sappiamo bene, siamo uomini con cultura di Governo, sappiamo bene che oggi contro le volontà delle aziende è difficile operare - almeno venga salvaguardata insieme al lavoro la dignità dei nostri concittadini.

Interrogazione n. 1291
ad iniziativa del Consigliere Sciapichetti
"Rimborsi protesi tricologica"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1291 del Consigliere Sciapichetti. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. In merito all'interrogazione, si rappresenta dall'Assessorato alla sanità che, come ricorda l'interrogante, la Giunta aveva deliberato nel 2008 con la delibera n. 1710, il riconoscimento per le donne della Regione Marche affette da neoplasia mammaria, di un rimborso per le spese sostenute per l'acquisto di protesi tricologica in donne affette da alopecia secondaria a neoplasia mammaria.
II gradimento espresso dalle nostre cittadine e la contestuale richiesta di garantire tutta la popolazione che fosse nella necessità, per qualsiasi tipologia di patologia neoplastica, di godere di tale opportunità, ha portato a considerare la necessità di ampliare l'assegnazione del rimborso.
La deliberazione di Giunta regionale n. 466 del 4 aprile 2011 ha previsto l'assegnazione di un rimborso, fino alla concorrenza di 200 euro, per le spese sostenute per l'acquisto di protesi tricologica in soggetti affetti da, come ricordato, alopecia secondaria a neoplasia maligna e non limitatamente alla neoplasia mammaria, ampliando di fatto la platea dei soggetti aventi diritto con inevitabili ricadute sulle disponibilità degli stanziamenti di bilancio e sul numero di istruttorie amministrative inerenti la verifica della documentazione presentata all'Ufficio regionale preposto.
Si dà atto all'interrogante che è allo studio del Servizio sanità una nuova procedura amministrativa che abbatta i tempi di verifica, indubbiamente troppo lunghi, per la completezza delle pratiche e, conseguentemente, i tempi di evasione delle richieste di contributo in situazioni obiettivamente molto delicate.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Sciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. Ringrazio l'Assessore Marcolini, mi pare che abbia chiarito almeno l'aspetto economico nel senso che, se non ho capito male, le risorse ci sarebbero, allora è necessario assolutamente intervenire per abbattere i tempi perché noi, in questo caso, facciamo riferimento a persone già fortemente colpite da grave patologia che meriterebbero un'attenzione particolare.
Credo che dovrebbe essere uno sforzo da parte di tutti, da parte degli uffici, quello di accelerare il più possibile queste procedure perché produrre dei ritardi nei rimborsi, che in alcuni casi sfiorano l'anno, credo che sia un fatto grave, soprattutto sono questi fatti che nei cittadini inducono l'assoluta non comprensione, per essere benevoli, per quello che succede nel sistema sanitario e per quello che succede nelle istituzioni.
Ringrazio, ma dobbiamo assolutamente fare in modo che i tempi vengano abbattuti, grazie.

Interrogazione n. 1288
ad iniziativa del Consigliere Marinelli
“Gestione aeroporto delle Marche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1288 del Consigliere Marinelli. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. Grazie Presidente, questa interrogazione era stata depositata antecedentemente all'intervento, devo dire approfondito ed esplicativo, del Presidente sulla situazione dell'Aeroporto delle Marche e presenta delle domande che oggi possono essere obsolete, ma danno spunto ad un aggiornamento della situazione e, quindi, ben venga parlarne.
Inizio nel rispondere nel merito ad alcune specifiche domande poste nell'interrogazione.
Al punto n. 1, in merito al valore nominale delle quote cedute a suo tempo da Finanziaria Marche, l'attuale valore nominale della partecipazione della Regione alla società Aerdorica, il valore nominale delle azioni cedute da Finanziaria Marche alla Regione Marche, è di n. 2.328.087, a seguito dell'acquisto e dell'aumento di capitale sociale il valore nominale della partecipazione della Regione Marche è di n. 7.690.994 azioni.
In merito alle domande 2, 3 e 4, praticamente la seconda parte dell'interrogazione, in data 27 dicembre 2012 pervenne alla Regione Marche una manifestazione di interesse all'acquisto di quote azionarie di Aerdorica S.p.A., formulata dal gruppo Hope Funds e dal gruppo Corporacion America. Si era aperta una trattativa che ha avuto esito non positivo per quanto riguarda il gruppo Corporacion America, il Presidente in merito aveva esplicato le ragioni di questa caduta d'interesse da parte di Corporacion America che aveva un interesse strategico in tutta l'Europa e venuto meno l'interesse su altri aeroporti europei, a caduta, è venuto meno anche l'interesse per l'Aeroporto di Aerdorica.
Per quanto concerne, invece, il gruppo argentino, Hope Funds, che possiamo dire di derivazione del gruppo Corporacion America, questo è un dato positivo che mi preme sottolineare, con la lettera che pervenne l'11 luglio scorso, ha confermato il proprio interesse a proseguire nella trattativa e a valutare la possibilità di acquistare quote di Aerdorica S.p.A. per un totale corrispondente ad 1 milione di euro.
La trattativa con Hope Fund è andata avanti, si sta definendo la conclusione dell'accordo definitivo che dovrebbe avvenire fra poco.
Oltre alla definizione finale dell'accordo con Hope Fund, in questi ultimi periodi, si sono riaperti degli interessi sul nostro aeroporto, considerato il cambio di passo per quanto concerne la gestione, ed anche l'emersa potenzialità strategica. Tra l'altro il Ministro Lupi nella sua proposta di revisione del Piano nazionale degli aeroporti, ha confermato il ruolo dell'aeroporto di Falconara quale aeroporto di caratura nazionale.
Per quanto riguarda gli interessi, al momento, il Presidente, il CdA dell'Aeroporto sono in trattativa con 5 nuovi interlocutori, chiaramente sono delle fasi interlocutorie, ma possiamo parlarne per capire l'importanza, l'interesse che il nostro aeroporto sta suscitando, c'è un interlocutore, un fondo immobiliare, per quanto concerne la parte infrastrutturale, e ci sono altri quattro interlocutori che sono interessati in merito all'operatività aeroportuale della struttura, dell'infrastruttura.
C'è dinamismo, sicuramente un nuovo dinamismo importante che sta avanzando, avete letto anche della riapertura dei nuovi voli per nuovi rapporti con la Germania, sono rapporti sempre legati ad implementare il turismo nella nostra regione, verranno riattivati dei voli con la Germania, specificatamente con Berlino e Dusseldorf, quindi, c'è una fase molto dinamica dell'aeroporto. Chiariamente potremo anche tornarci. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Marinelli.

Erminio MARINELLI. Grazie. E' chiaro che è un'interrogazione datata, ma quando si parla di aeroporto non è mai datata, perché l'aeroporto è dinamico, si vola, per cui ci troviamo a parlare del punto 2, se le azioni con l'imprenditore argentino sono a buon fine, sono tramontate e se sono ritornate in auge, quindi è normale.
La mia, Assessore, è una denuncia politica. Una denuncia politica non della sua persona, o della persona dell'Assessore Viventi o di chi altro, è una denuncia alla politica che da 25 anni gestisce questo aeroporto in maniera dilettantistica.
La mia è una denuncia non ad personam, capisco lo sforzo, l'impegno, la serietà, la volontà di migliorare, su questo non si discute, ma non possiamo nasconderci che il nostro aeroporto, Assessore, che è strategico a livello nazionale, come dice il Ministro Lupi, è una piccola cosa perché è l'unico aeroporto della regione. L'isola di Pantelleria, 7500 abitanti, ha un rapporto strategico, Assessore, di interesse nazionale, Pantelleria, 7500 persone.
La denuncia politica non è una denuncia sulla scelta delle persone, degli amministratori e dei Presidenti, ma dell'incapacità di aver scelto una strategia che ha fatto sì che questo aeroporto non ci colleghi al nord, non ci colleghi a Roma. Avete visto le ultime situazioni con la Darwin? E' un aeroporto che porta via le persone, solo per determinate città, è un aeroporto che non potrà mai decollare con dei centri commerciali, perché non è da transito, è un aeroporto che porta a Trapani.
Immaginate voi la necessità di questa regione manifatturiera, imprenditiva, che ha difficoltà nel collegarsi, quindi, credo che occorra, Assessore, non tanto l'impegno che ci mette, per carità, ma soprattutto un cambio, un'inversione, un ammettere l'incapacità politica di questi ultimi anni. Ogni giorno si trova 1 milione di euro di debito, siamo arrivati a 37. Forse l'interesse è che questi imprenditori vedono la bancarotta del nostro aeroporto?
L'aeroporto è basilare per la nostra economia, non l'avete e non l'hanno capito in passato. Occorre un cambio di gestione e non nascondersi sempre dietro: "io non c'ero, prima c'era un altro", la situazione, un punto percentuale in più sul cargo. Il problema è serio, l'infrastruttura aeroportuale è deficitaria ed è deficitaria da troppo tempo e questa politica di centro-sinistra, di sinistra prima, che ha governato non si è resa conto e si nasconde dietro una saccenza ed un'arroganza che credo lei non condivida, perché chiaramente a noi piace dare le risposte pur con le difficoltà ai cittadini, e lei, da questo punto di vista, è una persona che io rispetto e ammiro perché si mette sempre in prima persona.
Si spenda seriamente come sa fare perché l'aeroporto non è suo, non è mio, è della nostra collettività ed è ora di farla finita di dire i soliti personaggi.
Le auguro un in bocca al lupo e la seguirò per il suo impegno.

Interrogazione n. 1260
ad iniziativa del Consigliere Natali
"Assistenza Domiciliare Integrata"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1260 ad iniziativa del Consigliere Natali. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Consigliere Natali, in riferimento all'interrogazione, si precisa che la riduzione del budget effettuata relativamente agli anni 2012 e 2013, ... se l'interrogante è interessato, se no io posso smettere ...

PRESIDENTE. E' l'interrogazione n. 1260 ... Sulla prima, visto che erano accorpate, posso capire ...

Pietro MARCOLINI. Questa non tratta di una discussione di politica sanitaria ...

PRESIDENTE. Su questa Consigliere Natali ...

Pietro MARCOLINI. La sua interrogazione è limitata esattamente a dei fatti di rendicontazione, comunque io non ho difficoltà.

PRESIDENTE. Consigliere Natali questa è decaduta se lei non accetta la risposta.

Giulio NATALI. Non è decaduto niente, perché io non posso avere risposte ad interrogazioni a mesi di distanza e non c'è neanche la dignità dell'Assessore ad essere presente. Lei faccia come vuole, mi dichiari decaduto se vuole, poi ognuno si rivolgerà dove si deve rivolgere, perché di fronte ad una interrogazione che pende da giugno fa ridere che lei l'anticipi di 7 giorni perché non c'è l'Assessore. Fa ridere! Faccia come vuole!

PRESIDENTE. Chi è che l'anticipa di 7 giorni ...

Pietro MARCOLINI. Consigliere Natali, se mi è consentito, poi sarà come il Presidente deciderà, ci acconceremo, le sue domande erano precise e, quindi, potevano avere una prima risposta, dopo di che valuti lei, per carità.

Giulio NATALI. Senta lei perché fa l'Assessore al bilancio e Mezzolani fa l'Assessore alla salute? Ci sarà un motivo?

Pietro MARCOLINI. Oggi l'Assessore alla salute è impegnato in una partita nazionale ...

Giulio NATALI. Sa quante volte questa interrogazione è stata rimandata? Perché a nessuno è venuto in mente, perché non vi è venuto in mente 15 giorni fa, 20 giorni fa, un mese fa, 2 mesi fa? Mi dica lei.

PRESIDENTE. Va bene, non accetta la risposta dell'Assessore. Capisco le esigenze dello show business, però fino ad un certo punto.

Interrogazione n. 1383
ad iniziativa del Consigliere Marinelli
"Ospedale di Macerata senza PET dalla fine di agosto"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1383 del Consigliere Marinelli. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. In merito all'interrogazione riferita alla PET dell'Ospedale di Macerata, si deve evidenziare che sia la Giunta regionale, sia la stessa Direzione generale e di Area Vasta dell'Asur Marche già da tempo si sono interessati della materia per evitare la denunciata interruzione di qualsivoglia attività ed hanno adottato gli atti necessari alla prosecuzione, senza soluzione di continuità, dei servizi offerti all'utenza.
In ragione di quanto innanzi anticipato si procedeva all'adozione di una determina del Direttore generale dell'Asur n. 1014 del 2011 con la quale si nominava il Responsabile unico del procedimento per l'espletamento della procedura ad evidenza pubblica necessaria all'acquisizione della tecnologia PET in parola. La determina veniva approvata dalla Giunta regionale con delibera n. 1775 del 22 dicembre 2011.
Con determina successiva n. 142 del 22 febbraio 2012 veniva autorizzato ed approvato il bando integrale di gara, l'estratto del bando di gara, il fac-simile della domanda di partecipazione e delle dichiarazioni afferenti la procedura di gara accelerata per la fornitura di sistemi PET oltre ad opere e prestazioni di servizi accessori legati all'utilizzo della macchina. Successivamente con determina n. 438 del 29 maggio del 2012, venivano approvati gli atti di gara.
In data 19 giugno 2013 con determina n. 514 veniva conclusa la procedura di gara espletata e veniva aggiudicata in via definitiva la fornitura del sistema PET oltre ad opere e prestazioni di servizi accessori, alla ditta Siemens SpA Internazionale.
AI fine, comunque della messa in funzione dell'apparecchiatura in questione, non è sufficiente solamente la semplice acquisizione del bene, ma è indispensabile effettuare delle opere di adeguamento strutturale e tecnico-logistico dei locali, prova di layout della giacenza che riguarda le risonanze, ci hanno detto, le TAC, come lei sa ovviamente meglio di chi le parla. La nuova tecnologia acquisita necessita, infatti, di impianti elettrici all'avanguardia e di adeguamenti alle reti internet e intranet per la trasmissione e la condivisione dei dati e alla lettura nazionale ed internazionale dei dati erogati.
A tal proposito, si comunica che i lavori sono in corso e l'impiantistica insieme ai lavori collegati che si concluderanno presumibilmente nei prossimi mesi.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Marinelli.

Erminio MARINELLI. Caro Assessore, caro Pietro, lei è un maceratese, oggi porta la croce della sanità, in effetti non è facile fare l'Assessore. Il Consigliere Natali dice che lei è il vero Assessore ed il vero Assessore perché è responsabile dell'economia.
In questo caso credo che lei abbia risposto con il cuore, perché è un problema che interessa la nostra città, la nostra provincia. Tutto esatto quello che ha detto, corretto, nulla da dire.
Gigliucci appena si è insediato ha detto: "Subito i lavori al pronto soccorso ed alla PET", adesso capisco, mi permetta la battuta, perché ogni tanto cambiate direttori, perché quello che il direttore vecchio ha detto non viene mantenuto, quindi, cambiamo l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia, non si mantiene, adesso c'è uno nuovo, "che volete da me, non l'ho detto io". Spero che non cambiate Gigliucci da qui ad un anno, perché i lavori non sono partiti, In effetti i lavori sono partiti, ma il 3 luglio 2012 mi è stato risposto che era stata approvata la delibera nel 2011, che il termine di presentazione delle offerte era il 4 agosto 2012, che la conclusione della procedura era il 31 dicembre 2012.
In una situazione del genere, il 21 settembre 2013, prego l'Assessore Giorgi, che è tanto gentile, di ascoltarmi tanto è maceratese, il 21 settembre il direttore amministrativo dell'Asur ha detto: "Fra un mese avremo la PET" settembre, il 25 ottobre Bordoni ha detto: "Non c'è da aspettare molto, nel giro di qualche settimana l'ospedale di Macerata avrà la sua PET", 25 ottobre 2013. Adesso hanno cambiato Bordoni, quindi Bordoni non ha mantenuto le sue parole, c'è Gigliucci che dice: "Farò subito la PET", è uno scaricabarile su una metodica che serve per diagnosticare in primis o per vedere le cellule tumorali.
In questo frangente, questo la può interessare ancora di più, Assessore Marcolini, c'è un fuggi fuggi di persone che vanno fuori regione. Ci sono 500 persone che sono andate fuori regione ed altre in lista d'attesa. E' una problematica seria, grave, non ultimo, sicuramente per ultimo, c'è un aggravio economico per la Regione. La nostra mobilità passiva è enorme, nel 2012, 33 milioni, con questa PET, che sono mesi che stiamo aspettando, la mobilità passiva e il costo sono aumentati.
Questo è un particolare di poco conto, il costo economico, quello che preoccupa è che la nostra provincia deve mandare i propri pazienti fuori regione, con una oncologia che funziona meravigliosamente bene con l'equipe di Latini, perché la PET non è attiva.
Mi fermo qui con la preoccupazione di uno che vive sul territorio quotidianamente questa problematica tumorale, sperando che Gigliucci abbia più fortuna di Bordoni, e che fra un anno, quando si cambieranno i direttori, il nuovo direttore dica che sta lavorato per la nuova PET.

Interrogazione n. 1253
ad iniziativa del Consigliere Binci
"Residenze protette anziani legge 20/2002. Quote sanitarie 2013 e convenzione"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1253 del Consigliere Binci. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. In linea con le domande che lei ha sequenzialmente posto: punto 1) chiarimento circa il rispetto della vigente normativa riguardo le quote sanitarie, pari a 33 euro al giorno.
Su questa questione siamo già intervenuti in sede di bilancio, abbiamo sostanzialmente risolto con un accordo sia di parte sindacale che con gli enti gestori, quindi, penso che la sostanza dell'interrogazione abbia trovato soluzione nelle risposte date le scorse settimane, però voglio riepilogare brevemente il percorso seguito e finalizzato al raggiungimento del livello assistenziale minimo, previsto dalla legge regionale 20/2002 e regolamento 1/2004 relativamente alle residenze per anziani.
In applicazione di quanto concordato in un Protocollo d'intesa sottoscritto dalla Regione nel 2009, raccogliendo alcune delle richieste degli enti gestori, venne approvato nel 2010 un ulteriore accordo con le organizzazioni sindacali siglato il 2 agosto con il quale veniva stabilito il seguente percorso.
I posti finanziabili, convenzionabili, in forza della deliberazione di Giunta regionale 1493/08, a partire dal novembre 2008, sono stati indicati in 3.411, numero che rappresenta un punto di equilibrio tra la necessità e la sostenibilità nel settore delle Residenze protette. Per il periodo di vigenza dell'accordo questo numero costituiva il "tetto" non valicabile dei posti letto delle Residenze protette convenzionabili con l'Asur.
La tariffa giornaliera di riferimento per le Residenze protette, fino alla approvazione di un nuovo tariffario regionale, era fissata in 66,00 euro, per l'erogazione di 100 minuti di assistenza giornaliera ad ospite. La tariffa rappresentava la quantificazione economica delle prestazioni terapeutiche, di recupero e mantenimento funzionale delle abilità per non autosufficienti in regime residenziale, previste dal DPCM del 2001, per le quali è prevista la percentuale del 50% a carico dell'utente o dei Comuni alternativamente.
In base all'accordo la Regione Marche si impegnava a predisporre un piano di finanziamento che avrebbe permesso, tra il 2010 e il 2013, la stabilizzazione della tariffa giornaliera a 66,00 euro e la garanzia agli enti gestori dell'intera quota a carico del Servizio sanitario regionale di 33,00 euro per tutti i posti convenzionati a 100 minuti di assistenza pro capite per die. Al progressivo incremento della quota a carico del Servizio sanitario regionale doveva corrispondere la diminuzione della quota di compartecipazione a carico degli ospiti, per riallinearsi ai 33,00 euro al giorno. A ciò si sarebbe dato seguito con la predisposizione del modello di convenzione per il 2010-2013; la predisposizione del piano di convenzionamento con le strutture, la firma delle convenzioni tra Asur e Enti Gestori.
La verifica prevedeva delle battute: 2010, 2011, 2012, 2013 dal 57,25 a 66 euro.
Punto 2: entro quali tempi verrà rinnovata la convenzione tra Asur e Residenze Protette.
Sono tutti problemi che abbiamo risolto in bilancio, Consigliere Binci, se vuole ... la convenzione verrà riformulata secondo l'integrazione finanziaria indicata nel bilancio 2014 che assorbe l'integrazione del 2013, proiettandola per tutto l'anno 2014, se vuole c'è un resoconto più dettagliato che le posso dare in forma scritta, ma è un po' la discussione che abbiamo seguito con trepidazione e che siamo riusciti a risolvere durante la discussione del bilancio preventivo 2014.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Questa interrogazione è stata fatta a giugno 2013 e i contenuti e le problematiche che poneva sono stati evidenziati anche in sede di approvazione di bilancio. In quell'occasione c'è stata una presenza massiccia sia dei familiari che degli utenti delle residenze protette, nonché degli enti gestori e dei Comuni, che spesso sono gli enti gestori delle residenze protette, ed hanno evidenziato che, a fine anno, cioè a novembre 2013, la Regione, che aveva assicurato la copertura della quota sanitaria dei 33 euro, di fatto ha detto ai Comune ed agli enti gestori: "Non abbiamo queste risorse".
C'è stata questa grossa protesta da parte degli enti gestori, ma anche dei familiari e degli utenti, perché se la Regione non anticipa e non versa la sua quota sanitaria, che aveva determinato anche in un accordo sindacale, prevedendo l'aumento del minutaggio e, quindi, l'aumento delle risorse, questo costo, di fatto, ricade sulle famiglie e sui Comuni, nonché sui Comuni gestori di residenze protette che avevano messo a bilancio una compartecipazione della Regione che poi non c'è stata.
C'è stato un tavolo in cui la Regione, come ha detto l'Assessore, ha trovato una mediazione con gli enti gestori e anche con le associazioni dei familiari, questo problema, però continua a ripresentarsi anche per il 2014, in quanto la quota ancora non è ben definita e, comunque sia, è inferiore ai 33 euro.
Chiedo, quindi, alla Regione di coprire interamente quelli che sono gli impegni politici presi, cioè di coprire i 33 euro, il 50% della quota degli utenti, e anche di aumentare il numero dei posti letto convenzionati che rispetto alle residenze protette, è certamente sottodimensionato sia per le richieste delle famiglie che per la necessità di ricovero presso queste residenze.

Interrogazione n. 1437
ad iniziativa del Consigliere Eusebi
"Ormone della crescita (GH)"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1437 del Consigliere Eusebi. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Consigliere Eusebi l'interrogante, l'ormone della crescita o Growth Hormone GH, può essere prescritto solo dai Centri autorizzati dalla Regione, i quali devono adempiere a quanto disposto dall'Aifa con la nota n. 39. Gli stessi devono utilizzare ed aggiornare un registro nazionale istituito presso l'Istituto superiore di sanità e redigere un Piano terapeutico sulla base del quale si possono compilare le ricette del Servizio sanitario nazionale degli assistiti. Tutto questo per garantire l'appropriatezza terapeutica.
Nella Regione Marche è stata in effetti evidenziata, come lei denuncia, una differenza prescrittiva rispetto alla media non correlata alla prevalenza della malattia. Nella riunione del 25 febbraio 2012 organizzata dalla Regione con i centri autorizzati alla redazione del piano di distribuzione dell'ormone, si è condivisa l'opportunità di istituire la Commissione regionale come indicato dalla nota 39 e si è proposto che i servizi farmaceutici dell'Asur verificassero che tutte le prescrizioni fossero effettuate in base al registro o ai piani terapeutici redatti dai centri prescrittori compresi quelli effettuati da strutture di altre Regioni.
Ad oggi, dai dati pervenuti da parte dei servizi farmaceutici territoriali dell'Asur in merito alle verifiche tra quanto prescritto dal Centro autorizzato e le ricette del Servizio sanitario nazionale, non sono emerse criticità rilevanti in ordine alla regolarità delle singole prescrizioni.
Per quanto riguarda i dati del 2009-2013 i consumi, in termini di costo e di dosi giornaliere, in aumento tra il 2010 ed il 2011, mostrano una riduzione marcata nel 2012 e soprattutto nel 2013, rispetto all'anno di riferimento iniziale che era il 2009.
Per quanto riguarda i controlli sulle prescrizioni/ricette, vengono seguite le normali procedure previste in caso di ricette indebitamente messe a carico del Servizio sanitario nazionale e nel rispetto degli Accordi integrativi regionali.
Con il decreto n. 11 del 2012, dell'Agenzia regionale sanitaria, è stata istituita per la prima volta la Commissione regionale per l'ormone della crescita, che ha avviato le attività secondo i compiti previsti. Nel corso dei lavori della Commissione è emersa la necessità, anche tenendo conto delle sollecitazioni della relativa società scientifica, di adeguare la rappresentanza di specialisti pediatri con particolari competenze sulla materia in oggetto, proprio in considerazione delle peculiarità e delle criticità dei temi da trattare relativi a pazienti in età pediatrica.
Di conseguenza, anche per effetto delle modifiche avvenute nell'organizzazione dell'Agenzia regionale sanitaria che ha riassegnato le competenze della Posizione di Funzione Assistenza farmaceutica, è stato necessario, con il decreto 33 del 5 luglio 2013, ridefinire in modo sostanziale la composizione della Commissione stessa.
Con nota del 16 ottobre 2013 inviata al Direttore dell'Agenzia regionale sanitaria, il professor Marco Boscaro, endocrinologo dell'età adulta degli Ospedali riuniti di Ancona, ha comunicato, a causa del trasferimento presso l'Università di Padova, l'impossibilità di poter seguire adeguatamente i lavori della Commissione di cui è membro ed ha rassegnato le dimissioni.
Si è quindi reso necessario provvedere ad una nuova nomina. II nuovo nominativo è stato indicato dal Direttore generale degli Ospedali riuniti di Ancona.
E' da evidenziare che la Commissione, pur nei cambiamenti a cui è andata incontro, ha comunque continuato ad operare per analizzare le prescrizioni dell'ormone somatotropo in ambito regionale ed ha lavorato su una serie di documenti riguardanti la scheda dei requisiti e l'individuazione di un centro di riferimento per effettuare i test necessari alla diagnosi della carenza dell'ormone della crescita.
Al fine di non alterare gli equilibri venutisi a creare nel corso dell'attività delle due Commissioni precedentemente nominate e valutando come opportuno attendere gli esiti definitivi dei controlli riguardanti l'andamento prescrittivo dell'ormone della crescita nella Regione, è al momento consigliabile non modificare ulteriormente la composizione della Commissione in modo da decidere successivamente la modalità da seguire per ottemperare a quanto specificato nel Piano socio sanitario regionale 2012-2014.
Per quanto riguarda l'istituzione di un registro regionale, a cui si accenna, è opportuno sottolineare che, essendo presente, come prima esplicitato, un registro nazionale, sotto l'egida dell'Istituto Superiore di Sanità, non sembra praticabile una duplicazione locale di un sistema che ha il compito di monitorare su tutto il territorio nazionale l'impiego del GH, anche in considerazione della non opportunità di incrementare il carico di lavoro dei medici e del fatto che la Commissione ha la possibilità di consultare il registro nazionale per quanto riguarda la realtà marchigiana. Qui a differenza del dato dell'Aifa di cui abbiamo parlato prima è isolabile il dato regionale, quindi è monitorabile.
Per i pazienti con la SGA (Small for Gestational Age), la problematica dell'autorizzazione non rileva poiché, su richiesta specifica, è lo stesso Istituto superiore della Sanità che, con una Commissione preposta alla sorveglianza epidemiologica ed al monitoraggio dell'appropriatezza del trattamento con l'ormone della crescita, deve dare risposta entro trenta giorni al centro prescrittore.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente, mi spiace dover rispondere all'Assessore Marcolini che stimo come pochi altri.
Questa interrogazione prende le mosse da una scoperta che feci nel 2011, la Regione Marche nel 2009 e nel 2010 spese di gran lunga più di ogni altra Regione per la somministrazione dell'ormone della crescita e senza alcun motivo oggettivo.
Grazie anche alla sensibilità del Consigliere Badiali e del Presidente Comi, approvammo in V Commissione un emendamento per potenziare la rete di endocrinologia e diabetologia pediatrica e la Sod di diabetologia pediatrica del Salesi al fine di porre a capo della razionalizzazione di questo oscuro caso persone della massima capacità e competenza.
Tale emendamento divenne poi, in data 16 dicembre 2011, parte della massima legge sanitaria della Regione Marche, cioè il Piano socio sanitario. Tale pronunciamento del massimo organo legislativo marchigiano è stato sistematicamente ignorato da numerosi provvedimenti della burocrazia sanitaria.
Il responsabile della Sod del Salesi, che secondo il Piano socio sanitario da noi approvato andava valorizzata e potenziata, non è stato nemmeno inserito nella Commissione regionale per l'ormone, preferendogli professionisti con curriculum di gran lunga meno prestigiosi e, siamo arrivati all'assurdo, siamo tuttora all'assurdo, l'unico pediatra specializzato in endocrinologia della regione Marche, incredibilmente, non è stato neanche autorizzato da una burocrazia ottusa a prescrivere l'ormone della crescita.
Purtroppo, e questa è la cosa che dispiace di più, politici ad andar bene disattenti, hanno consentito che funzionari regionali, palesemente infedeli, ignorassero il pronunciamento di questa Assemblea legislativa, dei Consiglieri che la compongono e di un'intera Commissione permanente, la V.
Credo, ma questo lo sto studiando e se ho ragione ne vedremo e ne vedrete gli esiti, che gli atti amministrativi compiuti in dispregio della legge, vadano censurati in sede di Tribunale amministrativo e credo che a tale sorte dovrebbe esser destinata anche la deliberazione di Giunta sulle reti cliniche, ma questa è un'altra partita che, quando avrò le risposte dei giuristi che se ne stanno occupando, vedrò.
Resta il grave fatto che un'Assemblea legislativa legifera e una burocrazia super pagata se ne frega altamente, forse perché prende ordini da altri palazzi o da altre organizzazioni.
Mi dichiaro insoddisfatto, non me ne voglia l'Assessore Marcolini che non c'entra niente, della risposta tecnica, insoddisfattissimo di quella politica. Prego gli uffici, se possibile, di farmi avere copia della risposta. Grazie.

Interpellanza n. 47
ad iniziativa della Consigliera Foschi
“Prestito d’onore 2012”
(Ritiro)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interpellanza n. 47 della Consigliera Foschi. (...) Se non è più pertinente la ritira, bene allora è superata, la cancelliamo.

Interpellanza n. 48
ad iniziativa del Consigliere Marangoni
"Alienazione del patrimonio immobiliare degli Enti regionali per l'abitazione pubblica. Mancato rispetto art. 20 septiesdecies legge regionale n. 36 del 16 dicembre 2005. Assenza di applicazione articolo 14 legge regionale n. 18 del 4 giugno 2012 e delle disposizioni della legge regionale 18 maggio 2004, n. 13"
(Ritiro)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interpellanza n. 48 del Consigliere Marangoni. Ha la parola, per illustrazione, il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Grazie Presidente.
Questa interpellanza è superata, se l'Assessore Canzian concorda, nel senso che io l'ho presentata ad ottobre del 2012, e parlavo della necessità dell'alienazione delle case popolati, abbiamo fatto la legge, quindi, se interpreto bene - il linguaggio del corpo è chiaro - è superata e siamo a posto così. Grazie.

Interpellanza n. 50
ad iniziativa del Consigliere Marangoni
"Appalto lavori di realizzazione di 28 fermate attrezzate per i mezzi di trasporto pubblico locale nella provincia di Pesaro-Urbino - P.O.R. Marche 2007/2013 - asse 4 - intervento 4.2.1.52.01 lett. c). Stazione Appaltante Amministrazione Provincia di Pesaro-Urbino. Presunte irregolarità nella procedura pre e post aggiudicazione"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interpellanza n. 50 del Consigliere Marangoni. Ha la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. E' un'interpellanza del gennaio 2013, molto articolata, molto tecnica e molto complessa, addirittura chiedo di conoscere 16 punti.
Siccome è estremamente tecnica, riguarda problemi della stazione appaltante e di presunte irregolarità nella procedura pre e post aggiudicazione, chiederei, poiché abbiamo altri temi direi più pregnanti, all'Assessore Viventi, come è solito fare ed è una cosa che apprezzo molto, anziché leggere pagine e pagine, di darmi una breve risposta, sintetica, orale, e poi rimandiamo il tutto, nel senso che mi consegna la risposta scritta ed io sarò soddisfatto.

PRESIDENTE. No, rimandare no, casomai le dà la risposta scritta, non è che la ritrattiamo in Aula. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Viventi.

Luigi VIVENTI. Cercherò di sintetizzare queste quattro pagine.
Con un bando del 2009 la Regione Marche ha cofinanziato, tra gli altri, alcuni interventi finalizzati ad incentivare la priorità di transito dei mezzi pubblici e di pubblica utilità. Praticamente si trattava di 28 fermate attrezzate per i mezzi del TPL, il progetto è stato ammesso a contributo totale di 350.000,00 euro e riguardava la Provincia di Pesaro-Urbino
Poi la Provincia di Pesaro-Urbino ha partecipato a questo bando e praticamente sono andate avanti le procedure, l'assegnazione ed è stato liquidato, credo che questa sia la cosa più significativa per quanto riguarda i lavori, un primo importo di 122.500 euro che sono pari a circa il 35% dell'importo concesso, come previsto dall'art. 12 del bando.
Poi sul resto ci sono una serie di argomentazioni tecniche, Consigliere le consegno la risposta e lei potrà verificare.

Proposta di legge n. 211 (testo base)
ad iniziativa della Giunta regionale
"Disciplina in materia di politiche integrate di sicurezza e ordinamento della polizia locale"

Proposta di legge n. 177
ad iniziativa del Consigliere Latini
"Disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza"

Proposta di legge n. 116
ad iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, D'Anna
"Disposizioni in materia di politiche regionali di sicurezza integrata e ordinamento della polizia locale"
(abbinate)

(Nuova titolazione) "Disciplina in materia di ordinamento della polizia locale"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 211 ad iniziativa della Giunta regionale, la proposta di legge n. 177 ad iniziativa del Consigliere Latini, la proposta di legge n. 116 ad iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali e D'Anna, abbinate. Essendo impossibilitato il Consigliere Massi ad essere presente, in quanto colpito da sindrome influenzale, ed essendo lui il relatore di minoranza, credo che per correttezza possiamo rimandare alla prossima seduta la discussione di questa importante legge regionale che non è un atto modesto ed ordinario, per cui la presenza dei due relatori è fondamentale, quindi, se siete d'accordo, come peraltro già deciso in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, la rinviamo alla prossima seduta.

Proposta di legge n. 303 (testo base)
ad iniziativa dei Consiglieri Cardogna, Malaspina, Latini, Eusebi, Ricci, Pieroni
"Sistema regionale per la difesa dall'inquinamento di idrocarburi o altre sostanze nocive causato da incidenti marini"

Proposta di legge n. 374
ad iniziativa dei Consiglieri Giancarli, Ricci, Binci, Marconi, Donati, Silvetti, Acquaroli
"Sistema regionale per la difesa dall'inquinamento di idrocarburi o altre sostanze nocive causato da incidenti marini"
(abbinate)
(Discussione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 303 ad iniziativa dei Consiglieri Cardogna, Malaspina, Latini, Eusebi, Ricci, Pieroni e la proposta di legge n. 374 ad iniziativa dei Consiglieri Giancarli, Ricci, Binci, Marconi, Donati, Silvetti, Acquaroli, abbinate.
Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Grazie Presidente. Come ricordava il Presidente Solazzi, siamo in presenza di due proposte ad iniziativa di Consiglieri, al testo base che porta la firma dei Consiglieri Cardogna, Malaspina, Latini, Eusebi, Ricci, Pieroni è stata abbinata un'altra proposta a firma di tutti i componenti della IV Commissione consiliare.
Questa proposta licenziata dalla Commissione ha avuto il parere favorevole, secco, del Consiglio delle autonomie locali, mentre ha avuto il parere favorevole, ma condizionato, della II Commissione.
Dico subito che questo parere della II Commissione lascia, a mio avviso, alcuni dubbi.
Esprimo alcune perplessità, perché entra in modo profondo nel finanziamento e credo che stravolga anche quelle che sono state le scelte di quest'Assemblea, perché di fatto questi finanziamenti sono reperiti su scelte fatte dagli organi istituzionali di questa Regione. Ne cito soltanto uno: viene soppresso un finanziamento per la ristrutturazione edilizia del faro storico dei Cappuccini di Ancona, per l'implementazione del sistema monitoraggio.
Credo allo spirito nobile di questa legge, tra l'altro è una buona legge e - ringrazio il Consigliere Cardogna, anche tutti gli altri Consiglieri, perché è stato il primo firmatario della proposta - non ho difficoltà ad illustrarla, sarei contento anche se ci fosse il dibattito, però credo che possiamo prepararla per il voto per la prossima settimana. Non sta a me, sta all'Assemblea decidere, ma questo fatto, ad esempio, di togliere il finanziamento al faro storico dei Cappuccini di Ancona, per chi come me conosce questo territorio, questa provincia, questa città, è una cosa che non si può e non si deve fare.
Siccome so che non ci sono molte risorse, preferirei che questa legge partisse con 90.000 euro di finanziamento, anziché 130, ma lascerei fra i finanziamenti il faro storico.
Ripeto, questa è una buona legge, tra l'altro l'Assessore Giorgi è venuta in Commissione e la ringrazio, con la sua presenza e anche con il suo intervento ha sottolineato l'interesse della Giunta a far sì che questa legge andasse in porto, anche il Consigliere Eusebi, a quel tempo Assessore, mi ha scritto una lettera in qualità di Presidente della Commissione e credo di poter dire, sono abituato ad ascoltare, che non solo ho ascoltato, ma l'ho letta e ne ho condiviso il contenuto.
Questa legge è importante, perché prendiamo atto che la vigente normativa, cioè il quadro normativo, in tema di difesa da inquinamenti da incidenti marini, su questi aspetti, mi permetto di dire, è lacunosa, perché prevede che gli incidenti in mare siano gestiti, in via prioritaria, dalle Autorità marittime, mentre la gestione degli spiaggiamenti è affidata alle Autorità territoriali e nelle Autorità territoriali ci sono sia le istituzioni locali, ma anche altri soggetti, che nel momento delle difficoltà debbono attivare i propri piani di emergenza con il supporto e il coordinamento sia delle Regioni che dello Stato a seconda della gravità dell'incidente.
Un quadro normativo incerto rispetto agli interventi che il sistema delle autonomie, delle Autorità territoriali, in qualche modo, deve o può intraprendere in caso di spiaggiamento massiccio di inquinanti.
Le possibili conseguenze sul territorio, riguardo a quanto avviene in mare, sono un aspetto, in larga parte, se vogliamo, finora non seguito con la dovuta attenzione.
Con l'approvazione di questa proposta di legge, le Marche, rappresenterebbero la prima Regione a livello nazionale a normare la materia. Credo che questo sia un fatto importante, importante perché nasce la Macroregione adriatica. Ad esempio una delle differenze, se volete, fra le due proposte di legge stava nel fatto che quella della IV Commissione metteva in evidenza questo fatto, la nascita della Macroregione Adriatico Ionica e anche altri fatti rilevanti rispetto al bacino del Mediterraneo.
Quali sono le finalità?
La proposta prevede l'istituzione di un sistema regionale di monitoraggio e allertamento costiero per la difesa dall'inquinamento derivante da idrocarburi o da altre sostanze disperse in mare a seguito, e speriamo che non si verifichino mai, incidenti marini o azioni dolose. Prevede e promuove la creazione di sinergie fra istituzioni locali e autorità dello Stato, definendo le attività di competenza di ciascun ente.
Il primo punto, quindi, è quello di un sistema regionale di monitoraggio.
Il secondo aspetto è un obiettivo ed è quello della prevenzione e della previsione, ovvero il sistema complessivo è costituito da sottosistemi di monitoraggio e allertamento che operano in modo integrato, per fornire in tempo reale, i dati relativi alla posizione delle navi, alla stima della loro pericolosità, all'andamento delle correnti, alla presenza di sostanze potenzialmente pericolose.
L'altro aspetto, e anche di questo speriamo che non ce ne sia mai bisogno, è relativo alla gestione delle emergenze, ovvero il sistema prevede l'organizzazione della risposta costiera, anche attraverso l'addestramento di personale in grado di coordinare le delicate e complesse attività di contenimento del danno ed il ripristino dei siti, in coerenza con quanto stabilito dal DPCM 4 novembre 2010, ovvero Piano di pronto intervento nazionale per la difesa da inquinamento o da idrocarburi o di altre sostanze nocive causato da incidenti marini.
Il sistema regionale consente di analizzare i flussi di traffico lungo le principali direttrici di transito navale, con la conseguente valutazione del grado di esposizione al rischio delle coste marchigiane, in relazione alle sostanze trasportate, al tipo di nave, alla bandiera battente e ad altri fattori di rischio considerati, il tutto espresso attraverso un indice di rischio costiero annuale.
C'è un'analisi dei dati forniti dai vari dispositivi fissi e mobili che funzionano continuativamente in modo integrato per fornire in tempo reale dati relativi alle navi ed alle loro potenziali pericolosità, ma al tempo stesso anche ottimizzare la locazione dei sistemi di risposta a terra, anche mediante la realizzazione di una sala di controllo sperimentale dove far confluire tutti i dati raccolti.
C'è poi la volontà e, quindi, la previsione di supportare le istituzioni locali, soprattutto quelle costiere nella pianificazione di questo tipo di emergenza e nella realizzazione di programmi informativi e formativi.
Siamo in presenza di una legge, ripeto, fortemente innovativa, che mette al centro alcuni aspetti fondamentali legati al valore del mare, sia dal punto di vista ambientale che quale grande fonte dell'economia, soprattutto dell'economia blu che va dalla pesca, al turismo, alla cantieristica a tutte le attività che anche i Consiglieri conoscono, essendo questa nostra regione tutta sul mare. Ovviamente non voglio cancellare quelle che sono le zone interne, anzi, voglio ripetere quello che è un po' un nostro modo di agire, quando definiamo i nostri territori: "Con il mare fino all'Appennino", con il mare.
Di fronte alle coste marchigiane in un anno si registrano circa 2000 passaggi di navi, delle quali il 50% trasportano sostanze classificate come pericolose. Credo che noi dobbiamo saper cogliere in anticipo e saper prevenire ed evitare i danni. Se riusciamo a prevenire ed evitare svolgiamo non soltanto una funzione che deve essere propria, a mio avviso, delle istituzioni, della politica, ma anche una funzione che ci fa guardare avanti, che ci fa rispettare i beni esauribili, quei beni comuni che sono fondamentali per la vita del pianeta, che ci fanno anche acquisire la credibilità dovuta e necessaria nei confronti delle giovani generazioni.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Sono d'accordo con la richiesta fatta dal Presidente della IV Commissione di rinviare, al prossimo Consiglio, questa proposta di legge che condivido, ma che, in qualche modo, dall'emendamento della II Commissione viene mutilata, nel senso che la II Commissione ha indicato il reperimento di risorse da interventi che erano già previsti per l'attivazione del monitoraggio del mare e la dotazione della strumentazione informatica per raggiungere gli obiettivi di controllo del mare da inquinamento da idrocarburi, quindi, riportiamo la discussione al prossimo Consiglio, esaminando la questione e confrontandoci con la II Commissione nell'arco di questa settimana.

PRESIDENTE. Devo capire, ho iscritti a parlare i Consiglieri Cardogna, Eusebi e Trenta, apriamo un dibattito ma, mi pare, che ci sia una richiesta di rinvio. Al massimo posso ammettere, sulla proposta di rinvio, due interventi, uno contro e uno a favore, oppure se nessuno è contrario, la mettiamo a favore.
Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Ho ascoltato sia la relazione dell'ottimo Presidente Giancarli che le parole dell'altrettanto ottimo Consigliere Binci il quale ha detto che era d'accordo con il Consigliere Giancarli, quindi, ottimo.
In appoggio a quanto chiesto dai due relatori di maggioranza e di minoranza, dico che quell'intervento sul faro dei Cappuccini, sul faro storico dei Cappuccini, è frutto di un lavoro difficile, che ha visto impegnato l'Ambasciatore Pigliapoco in una riunione lunghissima con il Consigliere Cardogna, alla tutela del mare, per l'importanza che riveste questa struttura anche nell'ottica, come diceva il Presidente Giancarli, della Macroregione.
E' frutto di un lavoro duro di collaborazione con il Comune e con le sue strutture tecniche, perché, come diceva bene prima il Presidente Bucciarelli, sono pochi questi soldi, ma il Comune di Ancona ha dei residui, l'Assessore Marcolini ha fatto il miracolo di trovare qualche spicciolo, la Capitaneria di porto e anche l'Azienda dei mezzi meccanici forse potrebbero essere parte di questo cofinanziamento, la Capitaneria di porto ha dato l'assenso, non è un intervento spot, è un intervento importante dal punto di vista strutturale, ancorché una piccola cosa, quindi, chiedo ai colleghi, anche al Consigliere Trenta, di non opporsi al rinvio della votazione perché questa legge possa ritornare ad essere una legge organica nello spirito, ben illustrato dal Presidente Giancarli che ha fatto un ottimo lavoro.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Grazie Presidente, per le sue amnesie così strumentali, ma non è questo.
Dopo l'ottimo intervento del Presidente della IV Commissione, Consigliere Giancarli, e l'ottimo intervento in stand by del Consigliere Binci, interpretato in maniera fantastica dal Consigliere Eusebi ..., io ho seguito il suo intervento straordinario, ma la connotazione politica di certi rinvii è strumentale e per strumentale intendo una cosa gravissima, perchè quando arriva un atto di legge in Consiglio significa che tutto l'iter è esaurito, compiuto, straordinariamente efficace, quindi, su questi tre presupposti dico che non posso che esprimere contrarietà al rinvio di questa legge e di quella che vedremo tra un po'.
Per dire rinvio, pro o contro, basta dare la motivazione e la questione è finita lì, ma voi avete fatto un panegirico sinceramente stucchevole, antipatico, se volete, anche leggermente eticamente scorretto.
Mi sembra quasi di assistere alla fantapolitica cameliana che ad Ascoli, che per fatto personale deve intervenire, dice: "Fine dell'esperienza del laboratorio Marche", qualcun altro dice qualcos'altro, il suo vate politico dice siamo nel centro destra, qualcun altro dice qualche altra cosa. Ma ci siamo abituati a questo, Consigliere Camela, in bocca al lupo!
Adesso parlo del rinvio. Quando voi parlate di Macroregione, di cosa parlate? Io sto ancora aspettando. Ho una interrogazione scritta, ma tra un po' la mando alla Procura della Corte dei Conti ed alla Corte dei Conti, perché voglio capire quali sono i dirigenti che hanno elaborato, non si capisce bene, dal Presidente Spacca, ed ecco qui caro Consigliere Eusebi, dovremo parlare di questo volantino dove qui troneggia Consiglio regionale e sotto Gruppo consiliare Gian Mario Spacca Presidente - Marche 2020.
Questo qui, signori miei, implica in maniera sostanziale e concreta, dal punto di vista della legittimità giuridica di un provvedimento, quello che noi abbiamo elaborato come Regione Marche, Consigliere Eusebi, guardi qui e capisca quello che ... fantastico, è l'unico che mi ascolta non fa niente, restano le registrazioni, poi qualcun altro leggerà, se non ascolta adesso, stia tranquillo.
Adesso esercito appieno il mio ruolo di opposizione, opposizione ad un provvedimento scriteriato, strumentalmente viene rinviato e questo non va bene, voi parlate, come ha detto il fantastico Presidente della IV Commissione, di mare ed economia, quella retorica dolce della ricchezza del mare che non va inquinato, ma voi confondete due termini, micro e macro, quando si parla di micro economia potrebbe anche essere giustificato il vostro intervento, assimilandolo alla micro politica che voi attuate in Aula, ...

PRESIDENTE. Consigliere Trenta, è scaduto il tempo, nel senso che il dibattito non è sul tema. Un intervento a favore ed un intervento contro sulla proposta di rinvio, se entriamo nel merito perdiamo tempo.

Umberto TRENTA, Presidente, osservazione giusta, vado a concludere in due secondi.
Voi avete parlato ed avete omesso "Limes" che avete approvato all'unanimità, che è il fulcro di quella Macroregione Ionica Adriatica di cui voi avete tanto parlato e di cui noi ne parleremo nel prossimo intervento in Aula, ecco perché sono contrario alla discussione, la discussione va fatta oggi, caro Presidente Giancarli, moralmente, eticamente, grande Presidente, ma strumentalmente in politica accomunato agli altri. Grazie.

PRESIDENTE. Bene, siamo d'accordo nel rinviarla? Esatto? Volete la votazione? Mettiamo in votazione la proposta di rinvio del punto 4 all'ordine del giorno.
Ha la parola l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. Un approfondimento su questa questione.
In merito al progetto relativo al faro sono state bene esplicate la bontà, l'importanza e la necessarietà, quindi, non ci ritorno. Devo dire che noi abbiamo avuto, anche in questi ultimi tempi, dei dialoghi diretti con l'Agenzia del demanio a livello generale, proprio perché c'era un progetto diverso, ma è stata talmente condivisa la nostra progettualità che la destinazione del faro storico di Ancona è stata mutata, proprio in previsione della nostra progettualità. Mandare a monte questa cosa sarebbe un danno gravissimo perché c'è un'approvazione a livello del Demanio nazionale, quindi, attenzione a quello che facciamo.
Chiaramente sono d'accordo per il rinvio, per rivedere la posizione della II Commissione.

PRESIDENTE. Grazie Assessore.
Metto in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Marinelli, Trenta, Eusebi, la proposta di rinvio alla prossima seduta, se ho capito bene.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Zaffini.
Astenuti: Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)
Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Il punto n. 4 viene rinviato. Adesso abbiamo il punto 5 ed il punto 6.
Sempre in considerazione di un'esigenza della Giunta regionale che su questi temi ha varato un testo di legge, propongo all'Aula il rinvio, perché sarebbe opportuno, se non addirittura necessario, trattare le mozioni, iscritte ai punti n. 5 e n. 6, in occasione della discussione relativa alla proposta di legge della Giunta.
Questa è la proposta che mi permetto di fare. Su questo c'è la possibilità di due interventi, uno a favore ed uno contro. L'Assessore ha chiesto di intervenire, in questo caso prima l'Assessore, ... scusi abbia pazienza, se l'Assessore vuole entrare nel merito, non lo so, sentiamo prima, l'Assessore può agevolarci a farci prendere una posizione.
Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. L'altra volta rispetto al quesito che ci pone, avevamo già votato ed avevamo detto che avremmo discusso di questa cosa, cambiando una determinazione precedente, quindi, secondo me, partiamo dal fatto che la discussione si fa, dopo di che qualcuno può sempre richiedere il rinvio, però se la discussione si fa o non si fa lo ha deciso il Consiglio la volta scorsa.

PRESIDENTE. Consigliere Binci, in un Consiglio precedente, su iniziativa del Consigliere Badiali, è stato chiesto il rinvio di questi stessi punti. A tal proposito chiesi al Consigliere Badiali: "Rinvio sino a quando?". La risposta fu: "Fino alla trattazione della legge" e così votammo. Nonostante questo, la volta scorsa, su vostra richiesta legittima, perché io avrei potuto dire: "No, non si vota perché lo abbiamo già deciso", l'Aula è sempre sovrana, avete detto: "No, rivotiamo". Abbiamo rivotato e avete chiesto di iscriverli all'ordine del giorno di oggi.
Se l'altra volta si è cambiato un parere che era stato espresso da un Consiglio precedente, la stessa cosa identica avviene oggi, peraltro, su mia iniziativa, ma con il confronto della Giunta, la quale mi chiede di farmi interprete di questa esigenza che la Giunta ha e, relata refero, di riportarla all'attenzione dell'Aula.
Non chiedo niente di più, pongo il problema. C'è una necessità di affrontare, per conto della Giunta, queste due mozioni insieme all'approvazione della legge. Faccio la proposta, se poi l'Aula boccia la proposta di rinvio le discutiamo subito, non c'è problema. Lei, quindi, ha parlato contro, giusto?

Massimo BINCI. ... votazioni separate eventualmente sulle due questioni.

PRESIDENTE. E' evidente, adesso può parlare qualcuno a favore. Ha la parola l'Assessore Luchetti.

Marco LUCHETTI. Grazie Presidente. E' così come lei ha riferito all'Aula, riteniamo che questo dibattito debba essere ricompreso in un'unica discussione anche in presenza di quello che potrà essere l'indirizzo della legge che si è proposta.
Spero che questa tematica possa essere ricondotta, piuttosto che sull'onda dell'emozioni e delle spinte, ad una logica più congeniale a quella che dovrebbe essere una tematica da affrontare con molta attenzione, in modo tale, da avere il panorama completo, perché sappiamo che si è creato un clima piuttosto pesante su queste tematiche che, secondo me, in un momento come questo, andrebbe ricondotto in maniera più normale, più razionale ed oggettiva.
Ora io non voglio con questo ..., c'è stata la Commissione d'inchiesta, se ne sono dette di tutti i colori, però credo che la riconduzione ad una unica discussione, su un tema così, sia una cosa opportuna ed oggettiva, come il Consigliere Badiali inizialmente aveva richiesto.
A fronte del punto n. 5, tra l'altro, oggi, come avete visto, è stata distribuita anche una richiesta del sindacato per quanto riguarda la questione della Sadam che acquista un sapore piuttosto delicato rispetto ai problemi occupazionali che sottendono questa problematica che sappiamo, in quel territorio, anche lì evocare discussioni di ogni tipo.
Occorre su queste cose avere la massima attenzione, la massima certezza della discussione, ecco perché nel momento in cui discuteremo questo progetto di legge, che dovrebbe in qualche modo riportare il discorso in termini abbastanza normali e tranquilli anche sul piano amministrativo, sarebbe opportuno aprire un dibattito unitario che ci consenta di essere più adeguati anche alla decisione che dovrà essere presa.
Ecco perché chiediamo questo rinvio, è un rinvio di pochi giorni, dopodiché saremo in grado di discutere con più elementi e con più determinazione.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Metto in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Foschi, Natali e Carloni, la proposta di rinviare il punto 5, alla trattazione della relativa legge, aperta la votazione.
Favorevoli: Badiali, Busilacchi, Camela, Canzian, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Natali, Ortenzi, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Marinelli.

(L'Assemblea legislativa non approva)

PRESIDENTE. Non passa, quindi, si discutono subito le mozioni. Benissimo ... adesso faccio la proposta sull'altro punto, così organizziamo i lavori
Metto in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Carloni, Foschi e Ciriaci, la proposta di rinvio del punto n. 6. Dichiaro aperta la votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Comi, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Trenta, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Il punto 6 viene rinviato, trattiamo il punto 5, chi chiede di intervenire? Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Si tratta di entrare nel merito di una questione delicata, chiedo che il Consiglio venga sospeso per 15 minuti per dar modo alla maggioranza di confrontarsi nel merito.

PRESIDENTE. Era meglio che la maggioranza si confrontasse prima del voto, comunque, lo dico alla maggioranza: quindici minuti, dopo di che io comincio e se non c'è il numero legale si scioglie, baracca e burattini.

Mirco RICCI. Non replico, grazie.

PRESIDENTE. Perfetto.

La seduta è sospesa alle ore 12,25

La seduta riprende alle ore 12,50

PRESIDENTE. Bene colleghi, riprendiamo i lavori, vi prego di guadagnare la postazione originaria.

Mozione n. 507
ad iniziativa delle Consigliere Romagnoli, Ciriaci
"Diffida al riavvio procedimento di autorizzazione centrale a biomasse Campiglione di Fermo"

Mozione n. 503
ad iniziativa del Consigliere Binci
"Contro la realizzazione di un polo ad energie rinnovabili per la produzione di energia elettrica, alimentato a biomasse della potenza termica nominale pari a 47 MWT, nel Comune di Fermo"

Mozione 511
ad iniziativa delle Consigliere Ortenzi, Bellabarba
"Impianto a biomassa della potenza termica nominale pari a 47 MWT da realizzarsi nel Comune di Fermo"
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca le mozioni n. 507 delle Consigliere Romagnoli, Ciriaci, n. 503 del Consigliere Binci, n. 511 delle Consigliere Ortenzi, Bellabarba, abbinate. Ha la parola, per l'illustrazione, la Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Come i colleghi hanno potuto leggere, c'è una risoluzione ad iniziativa di tutti firmatari delle tre mozioni, credo che valga la pena, da parte mia, esprimere solo alcune considerazioni per spiegare lo spirito delle mozioni e di questa risoluzione partendo da un presupposto che mi sembra condiviso e cioè che non siamo d'accordo con la realizzazione di un impianto a biomassa della potenza termica di 47 megawatt termici. Tra l'altro il Pear non contempla, come sappiamo, questo tipo di impianti, così grandi e, dunque, il presupposto è quello di non essere d'accordo.
E' una contrarietà basata su motivi molto semplici, tra l'altro io parlo anche da cittadina di Fermo che abita poco distante da questo possibile impianto a biomasse a Campiglione.
Sono motivi assolutamente comprensibili. Credo che non tutte le attività umane possano convivere con un impianto a biomasse di quelle dimensioni, soprattutto in un sito nel quale dovrebbe essere realizzato il nuovo Ospedale di rete di quel territorio, della provincia di Fermo, per il quale, pochi giorni fa, è stato firmato un accordo di programma, predisposto uno schema di accordo di programma, da parte della Regione insieme alla Provincia e al Comune di Fermo.
Quella è un'area che si è progressivamente estesa nel tempo, è fortemente antropizzata, io lo dico spesso e l'ho detto anche davanti a 1000 persone dalle quali ho preso i fischi, perché rappresentavo un qualche cosa che non poteva essere condiviso da tanta gente che ha paura dell'impatto che un impianto del genere possa avere.
Voglio ribadire un concetto, anche questo molto semplice: intorno alla Sadam, perché di questo si tratta, questo è uno stabilimento ex Sadam, com'era quello di Jesi, si sono costruite le case, si è antropizzata una zona, così come intorno all'Api è stata costruita Falconara - gli errori del passato, possiamo dire - c'è da dire che quella zona non solo si è arricchita di abitazioni, si è cementificata, soprattutto negli ultimi 10 anni in maniera esponenziale e mostruosa, direi, ma si è addirittura portata in quella zona una multisala, togliendo l'unico cinema che c'era nella città di Fermo, per andare fuori, per andare proprio nella zona di Campiglione, si è raddoppiato il centro commerciale Oasi, ci sono due o tre rotonde, che vanno tanto di moda adesso, che accolgono al minuto decine e decine di automobili che producono polveri sottili e dalla combustione sicuramente escono fuori le polveri PM 10, PM 11, che siano, che fanno decisamente male alla salute.
L'Ospedale di Fermo, il nuovo Ospedale, è nelle intenzioni e nelle cose, si dovrà fare in quella zona, a poche centinaia di metri di distanza, adesso non ricordo bene, 100, 200 metri. Lì ricadono anche delle strutture scolastiche, è già in cantiere un centro pedagogico, un centro socio sanitario Montessori, un fiore all'occhiello, non solo per la comunità fermana, ma per tutta la provincia di Fermo e, voglio dire, anche per la regione Marche. Un centro che accoglie ragazzi, bambini, disabili con gravissimi handicap che abbisognano di aria salubre, di un contesto, voglio dire, dove la vivibilità sia al massimo.
Si tratta di un'area fortemente antropizzata, in questo fase stiamo attraversando un momento interlocutorio, c'è ancora qualche incertezza, perché c'è stata, come abbiamo messo nel testo, un'ordinanza del Tar che ha disposto il riesame della Via sull'impianto a carico della Provincia, c'è stata la Power Coop, la ditta Maccaferri, che ha presentato un successivo ricorso al Tar Marche per l'annullamento, c'è poi l'ordinanza del Consiglio di Stato che ha rimandato al Tar un adeguato approfondimento nel merito della questione.
Tutto questo, la possibilità e l'idea che si possa installare un impianto di quella natura, voglio ribadire, non c'entra assolutamente nulla con quello che, in questi giorni, negli ultimi giorni, abbiamo discusso anche in questa Aula assembleare, la questione degli impianti a biogas. Qui è tutt'altro. Qui si tratta di un impianto a biomasse, dico ancora, di 47 megawatt termici e chi conosce la materia sa bene che, ripeto, non è contemplato, nella maniera più assoluta, nel nostro Pear. Anche questo, credo, un elemento aggiuntivo.
Il Consiglio regionale non ha tra le proprie prerogative la possibilità di imporre alla struttura amministrativa della Regione comportamenti che potrebbero essere palesemente illegittimi, noi non possiamo entrare nel merito di quello che, in seguito alle disposizioni del Tar, la struttura regionale andrà a fare, però credo che questa Assemblea delle Marche, questa Assemblea legislativa, possa, con chiarezza e semplicità estrema, impegnarsi a chiedere alla Giunta, come diciamo nelle ultime tre righe della risoluzione, che non venga rilasciata l'autorizzazione per l'impianto ex Sadam a Campiglione, in assenza di una valutazione di impatto ambientale favorevole, come prevedono le normative comunitarie, nazionali e regionali, in assenza di un chiaro parere di carattere medico-sanitario, rilasciato dall'ente di competenza. Valutazione personale anche questa banale, se vogliamo, è ovvio, andiamo a votare una risoluzione ovvia, perché è chiaro che allorché il Tar dovesse disporre che il procedimento per l'Eridania, per l'ex Sadam, per la Maccaferri, possa andare avanti, tutto quello che deve essere fatto, quindi la Via, le autorizzazioni sanitarie, Arpam e quant'altro, sarà fatto.
Credo che abbiamo, forse, fatto tanto polverone per nulla. E' di una semplicità e di una chiarezza estrema. Vogliamo solo ribadire, anche qui ripeto, ancora una volta, come una fissata, non è nemmeno contemplato nel Pear.
Credo che possiamo solo votare questa risoluzione per dare tranquillità alla nostra comunità e guardate anche qui, ultima cosa che dico, si sta sviluppando anche una sorta, è ovvio che fosse così, di contrapposizione politica; nuove forze che pensano di portare le bandiere. Qui non c'è da portar la bandiera, ricordo le tante battaglie che la sottoscritta fece già dal 2005 contro la possibilità che venisse istallata, in quella zona, la Nedsilicon, quindi, nessuna primogenitura e nessuna battaglia personale. Questa è una battaglia che facciamo tutti quanti e non è una battaglia, ma una posizione legittima a favore di una comunità tutta che si aspetta da questa Assemblea legislativa, da questa Regione, che la salvaguardia della salute e il bene comune siano riconosciuti e sostenuti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Grazie Presidente, Un intervento molto breve, perché questa questione sostanzialmente ne anticipa un'altra di maggiore portata, ma nel condividere il senso di questa mozione, diciamo che sono altri i numeri con i quali ci stiamo confrontando in Regione. Nel mio territorio discuto su 250 chilowatt cioè 0,25 megawatt, e questa cosa appare oggettivamente abbastanza strana, capisco che su un piano legislativo, come mi è stato opportunamente spiegato, tutto è possibile, perché al di là dei limiti che noi ci siamo dati, limiti che stanno in una legge, successivamente cassata dalla Corte Costituzionale, tutto è possibile, in base a quello che viene dalla normativa europea e anche da quella nazionale che è sotto procedura di infrazione, però l'indirizzo politico già c'è.
Onestamente rimango perplesso di fronte alla tensione che c'è intorno a questa mozione e credo che, al di là del merito di quello che diceva la Consigliera Ortenzi, e cioè il fatto che il posizionamento di questa centrale non sarebbe dei più opportuni, questo dibattito ci debba aiutare per capire, una volta per tutte, se in questa Regione stiamo ad 1 megawatt. a 5, a 15, a 20, a 47, a 250, o vogliamo mettere anche qualche centrale nucleare, cosa che io ridiscuterei perché dobbiamo essere intelligenti. La persona intelligente discute di tutto e poi fa una scelta e quando una scelta è fatta è quella, se qui è stata cassata una legge che parlava di 1 megawatt, non riesco sinceramente a capire come possiamo ragionare di 47. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Intervengo per sostenere la risoluzione presentata che prende atto di una questione semplicissima: su questa centrale c'è stato il competente parere di Via della Provincia che, per ben due volte, ha dato un giudizio negativo, e per evidenziare che questa centrale ha una grossa dimensione, 47 megawatt termici, cioè 16 megawatt elettrici, ed è inserita in un quartiere, come ha detto anche la Consigliera Ortenzi, fortemente antropizzato, quindi, tutte le ricadute delle combustioni, delle polveri, degli inquinanti che verranno prodotti, nonché tutto il traffico veicolare, andranno a incidere, in maniera fortemente negativa, sulla qualità della vita dei residenti.
Sono d'accordo con la risoluzione che chiede, come richiesto da tutti e come richiesto anche dalla legge, che la valutazione di impatto ambientale sia preliminare a qualsiasi procedimento e che in assenza di VIA positiva, come è stato già per due volte, e questo è il giudizio della Provincia, l'autorizzazione per gli impianti non possa essere rilasciata.
E' una risoluzione del tutto staccata rispetto alla questione degli impianti già autorizzati, ma è un giudizio che il Consiglio regionale ribadisce in merito a quelle che sono le norme comunitarie che prevedono la valutazione di impatto ambientale a monte, quindi, prima dell'inizio di qualsiasi altro procedimento e che la valutazione di impatto ambientale, di competenza della Provincia sul territorio, non possa essere bloccata e condizionata dalla volontà dell'impresa di voler realizzare un investimento.
Mi dichiaro favorevole a questa risoluzione e voterò a favore.

PRESIDENTE. Un attimo, ho iscritti a parlare i Consiglieri Pieroni e Romagnoli, per organizzare i lavori, chiuderei le iscrizioni, quindi, ditemi chi vuole intervenire: Bellabarba, Bucciarelli, Ciriaci. Allora abbiamo Pieroni, Romagnoli, Bellabarba, Bucciarelli e Ciriaci, chiuse le iscrizioni.
Ha la parola il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Grazie Presidente. Il mio intervento sarà sostanzialmente breve ed a sostegno della risoluzione presentata dai Consiglieri firmatari, in quanto è chiaro che questa centrale, di 47 megawatt, va a incastrarsi in un territorio che, come ricordava la Consigliera Ortenzi, in questo momento, non ha la necessità di avere questo tipo di grande struttura a biomasse. Oltretutto ci troviamo di fronte anche a un parere contrario della Provincia ed è chiaro che, da questo punto di vista, il Consiglio regionale non può che supportare fortemente.
E' chiaro che questa è una votazione politica più che tecnica, ma da questo punto di vista è un segnale forte, una risposta forte, che noi oggi diamo di sostegno alla Provincia di Fermo e al territorio del fermano, quindi, per quello che mi riguarda, come Gruppo Socialista, sono fortemente favorevole a questa risoluzione e auspico che possa essere approvata da tutta l'Aula consiliare.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Molto velocemente perché tanto sono agli atti di tutti le mozioni, in primis quella che presentai mesi fa e che è ben circostanziata, quindi, è inutile che ripetiamo in maniera pletorica tutti i passaggi, soprattutto quelli giudiziari, perché questa è una vicenda che sta occupando il Tar, il Consiglio di Stato, ci sono state varie ordinanze, c'è stata l'impugnativa di varie Vie negate dalla Provincia di Fermo, insomma la vicenda, per ognuno, è facilmente ricostruibile.
L'importante è che siamo arrivati, spero, ad una statuizione, oggi perlomeno con questa mozione definitiva, negativa, che dica una parola chiara che è quella poi molto semplicisticamente riassunta nella proposta di risoluzione, dove diciamo che non si proceda, non si vada avanti in assenza di Via favorevole, quindi, con una Via negativa, come finora è stato, la Regione non avvii il procedimento e tanto meno lo concluda.
Questo credo sia dovuto ad un territorio che non può ospitare, nella zona di Campiglione, una centrale così grande, perché il problema è soprattutto dimensionale. Le biomasse fanno bene, fanno male, neanche ci rivolgiamo al principio di tutela preventiva o precauzionale, qui è evidente l'enormità dell'impianto che, anche nell'accordo che fece seguito alla chiusura della Sadam, non venne lì localizzato, diciamo anche questo, la localizzazione non venne indicata nella zona dell'ex Sadam, quindi, è stato tutto arbitrario quello che è venuto dopo.
Le dimensioni sono abnormi. La localizzazione, nella zona ci andrà, a meno che in questi giorni non abbiate cambiato idea, spero ancora di no, addirittura l'ospedale comprensoriale di rete, quindi, è evidente che non si possa localizzare lì un impianto simile, mi sembra quasi superfluo parlarne.
Spero, quindi, che venga detta la parola definitiva, a prescindere da quello che sarà l'esito dei ricorsi e che, soprattutto, una volta tanto, non si decida in base alle intimidazioni, alle paure o meglio alla precauzione - la medicina precauzionale, tutti i medici hanno paura dei ricorsi, ora c'è anche l'amministrazione, la gestione politica precauzionale - "ma le aziende, ma le proprietà", questi ricorsi, queste minacce di mega risarcimenti sono diventate un po' la direttiva principale e la cometa principale dell'agire politico amministrativo di certi consessi legislativi, in primis, pare, è stato così anche per il nostro, soprattutto da parte dell'esecutivo regionale. Che non sia quello il deterrente in base al quale prendere le decisioni, ma che sia la salute della gente e soprattutto il buon senso, perché è impensabile un impianto di quelle dimensioni in una vallata come quella di Campiglione e la Valtenna di Fermo.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente, io non aggiungerò nulla di più a quello che è stato detto dagli altri Consiglieri se non ricordare che questa centrale di 47 megawatt è molto più grande della somma di tutte le centrali di cui stiamo discutendo ormai da anni che sono perlopiù di 1 megawatt.
Questa risoluzione è frutto di un lungo percorso di confronto, di studio approfondito della questione e anche di confronto politico che oggi ha portato ad una risoluzione condivisa anche con altre forze politiche.
Io sono intervenuta perché ci tengo a sottolineare e a dire una cosa: noi accogliamo chiaramente l'appello, siamo ben consci delle difficoltà che vivono i lavoratori, l'approvazione di questa risoluzione non è un segnale che va in senso opposto, anzi è la richiesta di riaprire un nuovo confronto per trovare un'alternativa che possa davvero salvaguardare e garantire quei posti di lavoro per i quali il progetto era diverso. Come è stato ricordato, era in un altro sito, prevedeva tutt'altre cose.
Ci sono enormi difficoltà su queste centrali, ripeto, non voglio dilungarmi, non voglio entrare nel merito, perché già l'hanno fatto altri, però ci tengo a sottolineare che i lavoratori sono e rimangono il primo pensiero, però bisogna lavorare per trovare un'alternativa che salvaguardi i posti di lavoro e che al contempo possa prevedere un progetto realizzabile e sostenibile considerando l'area dove insiste, in questo caso, l'ex zuccherificio Sadam. Ci tenevo a sottolineare questo, grazie.

Presidenza della Vicepresidente
Rosalba Ortenzi

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Si, molto velocemente, perché molte cose sono state dette.
Noi comunisti voteremo decisamente e in modo convinto a favore di questa risoluzione che, tra l'altro, ho sottoscritto per due motivazioni.
La prima è che crediamo che il buon senso finalmente trovi residenza anche in questa Aula; la seconda è che speriamo che finalmente il governo regionale prenda atto che esiste un Consiglio regionale deciso, che vuole svolgere il proprio ruolo, e che la Giunta lo rispetti.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Grazie Presidente. Al di là del fatto che tante cose sono state già dette, che sono cofirmataria della risoluzione, che voterò a favore, vorrei sottolineare anche la mia perplessità. Il mio dubbio è quello che, tra l'altro mi ricollego all'ultimo intervento del Consigliere Bucciarelli nel quale è stata menzionata la Giunta regionale, noi dobbiamo aspettare, sollecitiamo la Giunta, ma dobbiamo aspettare cosa ci dice.
Ho incontrato più volte i residenti di questo territorio, ho parlato anche con i lavoratori, ai quali sono molto vicina, tra l'altro intendo anche dare una risposta dal punto di vista imprenditoriale a questa attività, perché non possiamo dire no a prescindere, però la mia sollecitazione, la mia forza d'animo, riguarda un territorio che, prima di qualsiasi decisione, va rispettato.
Ripeto ancora, non aggiungo altre cose che comunque ho già riepilogato, che sono state già dette, ma sollecito la Giunta regionale a rispettare quelle che sono le indicazioni di un Consiglio, il Consiglio che rappresenta il territorio e gli elettori di questo territorio, quindi, delle Marche, ma in particolar modo della provincia di Fermo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Malaspina.

Maura MALASPINA. Grazie Presidente, premesso che non è la Giunta regionale a rilasciare l'autorizzazione, ma sono gli uffici competenti, voterò a favore di questa risoluzione per tanti motivi, tra i principali è che gli uffici competenti non si sognano lontanamente di rilasciare un'autorizzazione contraria alla legge, senza la valutazione di impatto ambientale favorevole, quindi voto a favore.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Molto bene, se non c'è nessun altro intervento, metto in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Bellabarba, Romagnoli, Ortenzi, la risoluzione relativa alle mozioni 507, 503 e 511.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Bugaro, Busilacchi, Camela, Cardogna, Carloni, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Latini, Marangoni, Marinelli, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Romagnoli, Sciapichetti, Traversini, Zaffini.
Contrari: Canzian, Luchetti, Solazzi.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)


PRESIDENTE. La risoluzione è approvata. Consiglieri se siete d'accordo la seduta è tolta. Ci vediamo martedì prossimo.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13,20.