Resoconto della seduta n.148 del 18/02/2014
SEDUTA N. 148 DEL 18 FEBBRAIO 2014

La seduta inizia alle ore 10,30

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 148 del 18 febbraio 2014. Do per letto il processo verbale della seduta n. 147 dell'11 febbraio 2014, il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’art. 29 del Regolamento Interno.
Comunico che è stata presentata la seguente proposta di atto amministrativo:
n. 74 in data 14 febbraio 2014, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Legge regionale n. 39/1997, articolo 3 commi 1, 2, 3 - Programma degli interventi regionali a favore degli emigrati marchigiani per gli anni 2014 – 2015”, assegnata alla III Commissione assembleare in sede referente, al Consiglio delle Autonomie Locali ai sensi dell'articolo 11, comma 2, lettera c) della legge regionale n. 4/2007 e al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera b) della legge regionale n. 15/2008.
E' stata presentata la seguente mozione:
n. 619 dei Consiglieri Badiali, Giancarli, Bugaro, Zinni, Busilacchi “Interventi per la ripresa e la crescita economica del Paese”.
Comunico inoltre che l'Ufficio di Presidenza nella seduta n. 156 dell'11 febbraio 2014 ha preso atto che il gruppo consiliare “Popolo della Libertà” ha modificato la propria denominazione in “PDL – Nuovocentrodestra”.
Comunico infine che hanno chiesto congedo l'Assessore Mezzolani e la Consigliera Bellabarba.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Iniziamo a trattare l'ordine del giorno, però prima mi corre l'obbligo, in base a quanto ci siamo detti nell'incontro con i Presidenti dei Gruppi, avendo sentito l'Assessore Giorgi che mi ha dichiarato la sua disponibilità, di dare uno spazio limitato all'Assessore Giorgi per riferire la sua valutazione in merito al sopralluogo e ai dati in suo possesso relativi alle mareggiate che hanno colpito e che tanti danni hanno fatto alla nostra costa, in modo particolare ad alcune zone della nostra regione.

Comunicazioni della Giunta regionale
in merito alle problematiche relative all'erosione marina

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. Grazie Presidente, ...

PRESIDENTE. Me l'avete chiesto nella riunione dei Capigruppo, se ascoltate bene, se no rinunciamo.

Paola GIORGI. Ritengo opportuno riferire e mi sembra importante, visto che molto è stato detto e che siamo in un momento in cui le azioni vengono portate avanti, in merito all'incontro che è avvenuto ieri presso il Ministero dell'Ambiente, nonostante il Ministro, per ovvi motivi, è in corso una crisi di Governo, non fosse presente.
Abbiamo voluto mantenere l'appuntamento che precedentemente ci era stato fissato dal Ministro e ci siamo recati ieri al Ministero per l'Ambiente ed abbiamo avuto un'interlocuzione molto interessante e molto importante con il Direttore generale del Ministero, l'Avvocato Pernice.
Abbiamo presentato con molta forza e determinazione la situazione in cui versa la nostra regione a seguito delle forti mareggiate che si sono susseguite in questi ultimi tempi ed abbiamo manifestato la necessità di trovare nuove risorse per poter fare degli interventi strutturali, importanti e puntuali per la protezione della costa.
Abbiamo manifestato la preoccupazione, assolutamente da noi condivisa, di tutte le attività imprenditoriali che insistono sul litorale e che per noi sono importanti, ma abbiamo anche esposto i problemi di sicurezza che si stanno evidenziando a seguito delle mareggiate.
Devo dire che l'incontro è stato molto importante, perché abbiamo condiviso alcune azioni che potrebbero essere portate avanti e potrebbero portare delle risorse nuove nella nostra Regione. In maniera particolare l'Avvocato Pernice ci ha consigliato di iniziare un'interlocuzione con l'Emilia Romagna e l'Abruzzo in maniera tale da presentare insieme un progetto anche se le esigenze sono assolutamente diverse, l'Emilia Romagna anche per la caratteristica morfologica non è interessata come la Regione Marche a questi fenomeni di erosione costiera così importanti, però questo è stato l'indirizzo che noi abbiamo subito accolto per presentare un progetto che potrebbe dare dei fondi già nel 2014, fondi che la legge di stabilità ha messo a disposizione del Ministero dell'Ambiente.
Giovedì ho un incontro presso la Regione Emilia Romagna, quindi ci siamo attivati subito seguendo queste indicazioni importanti del Ministero.
Un'altra indicazione è stata quella di capire se c'è la possibilità, ci danno questa possibilità, di rimodulare degli accordi di programma in corso per poter vedere se possiamo inserire qualche intervento più puntuale che risponda alle esigenze previste da quell'accordo di programma e qualcosa potrebbe essere inserito proprio sul tema della difesa della costa.
E' stato un appuntamento importante, ci sono delle linee nuove su cui lavorare che verranno seguite con grande impegno e determinazione.
Un'altra cosa fatta in questi giorni, abbiamo riattivato dei rapporti con le Ferrovie dello Stato, c'è stato già un incontro la settimana scorsa, un incontro tecnico, perché c'è un vecchio accordo di programma che prevede la possibilità di agire in maniera integrata, Regione/Ferrovia dello Stato, per la comune esigenza di fare un'azione di protezione.
Queste sono le ultime notizie, le più recenti e, mano a mano, mi rendo disponibile, ogni volta in Aula, a comunicare le evoluzioni, speriamo, positive della vicenda. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie Presidente, vorrei far notare ...

PRESIDENTE. Non è che possiamo aprire un dibattito adesso, se siete stringati ... va bene.

Francesco ACQUAROLI. Molto velocemente. Io ho sollecitato l'argomento più volte anche perché l'emergenza mi riguarda, ci riguarda molto da vicino.
Dico due cose: la prima è che francamente sono contento per questa evoluzione politica che, finalmente, sembra aver preso la Giunta regionale. Questo è un dato nuovo, la Giunta ha acquisito un atteggiamento diverso rendendo verità un'emergenza che insiste ormai da anni.
La seconda cosa è che chiedo alla Giunta di valutare attentamente l'intervento che sta accingendosi a fare a Porto Recanati e Potenza Picena. Perché? Perché si tratta di un intervento oneroso, 4 milioni e 200 mila euro, se non erro, si tratta di un intervento di ripascimento in un tratto in cui la spiaggia non c'è più.
Per poter parlare di ripascimento occorre avere un presupposto, cioè che la spiaggia ci sia per cui si aggiunge sabbia alla spiaggia, ma in un punto la spiaggia non c'è più, c'è il muro della ferrovia ed il mare, credo che noi rischiamo, questo dovrà essere valutato dalla Giunta e dai tecnici della Giunta, di buttare 4 milioni e 200 mila euro, risorse preziose, per proteggere quel tratto di costa e rischiamo di gettare risorse che potrebbero essere utili per mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche e private.
Questo deve essere valutato velocemente, non è una richiesta di non intervento, ma è una richiesta di intervento diversa, perché nel frattempo in cui è stato fatto il progetto e si è valutato come intervenire, sono cambiati i presupposti, e questo noi non possiamo non tenerlo in considerazione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Grazie. Vorrei ringraziare l'Assessore Giorgi per l'impegno profuso recandosi a Roma e parlando con il Direttore generale del Ministero all'Ambiente, ma quello che intendo dire è che il problema della difesa della costa andrebbe affrontato in maniera un po' più ampia, non è soltanto un problema tecnico, ambientale, ma è un dramma economico, turistico ed anche occupazionale.
Porto Recanati, dai dati ufficiali della Regione, è la terza città delle Marche, dopo San Benedetto e Senigallia, per turisti. A Porto Recanati girano 1 milione e 200 mila turisti all'anno, qui non è soltanto un problema di difesa della costa, ma è un problema di turismo e di economia perché quest'anno le cose non andranno bene, c'è anche un problema occupazionale per cui ci saranno migliaia di lavoratori stagionali che avranno difficoltà.
Chiedo che l'Assessore al turismo, che in questo caso è il Presidente Spacca, e l'Assessore Luchetti, per gli aspetti occupazionali, si rechino immediatamente a Porto Recanati, come ha fatto peraltro l'Assessore Giorgi, limitatamente ai problemi ambientali e della costa, perchè il problema non è solo quello, ma ci sono, ripeto, grandissimi impatti e conseguenze sull'economia del turismo di una città che vive di turismo, ed anche problemi occupazionali.
Chiedo che il Presidente Spacca e l'Assessore Luchetti, eventualmente insieme all'Assessore Giorgi, visitino immediatamente Porto Recanati per valutare gli aspetti turistici, economici e conseguentemente occupazionali. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Enzo CARDOGNA. Presidente grazie, direi che, a questo punto, possiamo istituzionalizzare un quarto d'ora ogni seduta del Consiglio regionale da dedicare al problema della difesa della costa!
Se questo è il modo di affrontare una questione così rilevante, come in altre sedute ufficiali di questo Consiglio abbiamo affrontato, a me sta bene che l'Assessore Giorgi dia delle comunicazioni. Che poi questo sia occasione per i Consiglieri, in modo estemporaneo, di commentare, fare raccomandazioni, esprimere giudizi, immaginare soluzioni tecniche, questo è un altro discorso, ma un titolo su un giornale, perchè si difende una categoria o un'altra, potrebbe essere cosa che ci prendiamo tutti quanti, allora che facciamo, 42 interventi?
Se c'è necessità di rifare il punto su una questione così dirimente, gli dedichiamo un'altra seduta del Consiglio regionale, grazie.

PRESIDENTE. Allora io devo ben capire, …

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Il Consigliere è stato tante volte redarguito che considero inutile nei suoi confronti qualsiasi richiamo, perché poi alcuni comportamenti ed alcune espressioni verbali che ho sentito si commentano da sole.
Detto questo, Consigliere Cardogna, per lo stile che mi sono imposto è evidente che non si può esaurire il dibattito su un argomento del genere in 10 minuti, però è anche vero che io considero flessibile la gestione, perché su un fatto emergenziale come questo - se nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi uno dice: "So che l'Assessore ha fatto un sopralluogo, ci può dire qualche cosa?" e l'Assessore in 5 minuti dice e chi ha sollecitato la risposta interviene in modo stringato - credo che sia una cosa che si possa fare, atteso che ognuno di noi è libero di proporre una mozione, un'interrogazione, un'interpellanza, un atto ispettivo o una proposta che orienti, come sarebbe giusto, su un tema così importante, al dibattito l'intero Consiglio.
Diciamo che la deroga talvolta la concedo perché su un'emergenza, una risposta immediata può essere utile e, per quello che ho sentito, è stata utile anche a me per capire bene quale sia la situazione, fatto salvo, ripeto, è chiaro, che questo non può esaurire un dibattito o un confronto che va portato in Aula nel modo che si ritiene opportuno, con comunicazioni dell'Assessore o attraverso una mozione o un atto ispettivo.
Se i Consiglieri che beneficiano di questa possibilità hanno dei comportamenti che non sono in linea con questo stile, ci atteniamo pedissequamente al Regolamento e andiamo avanti senza alcun tipo di sensibilità.
Non vedo l'Assessore Malaspina, non ha chiesto congedo, i suoi compagni di viaggio della Giunta sono in grado di darmi le coordinate dell'Assessore? No.
La prima interrogazione è dell'Assessore Malaspina, la seconda e la terza sono dell'Assessore Mezzolani che non c'è perchè impegnato a Roma con le Regioni per la ripartizione dei fondi per la sanità, quindi, sono costretto ad andare all'interrogazione n. 1517.

Interrogazione n. 1517
ad iniziativa del Consigliere Bugaro
"Un nuovo management per il rilancio della società Aerdorica e dell'Aeroporto di Falconara Marittima"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1517 del Consigliere Bugaro, chiede la parola, ne ha facoltà.

Giacomo BUGARO. Presidente, con gli Assessori abbiamo stabilito, se lei è d'accordo e se l'Aula è d'accordo, di discuterla la prossima seduta perché giovedì ci sarà un incontro con il nuovo Presidente di Aerdorica e alla luce di quell'incontro avremo ulteriori elementi che potranno dichiarare superata o meno l'interrogazione, quindi, se possibile, chiedo lo slittamento alla prossima seduta.

PRESIDENTE. Va bene.

Interrogazione n. 1487
ad iniziativa del Consigliere Traversini
"Chiusura strada della Contessa"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la mozione n. 1487 del Consigliere Traversini. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. Consigliere Traversini, stiamo facendo un approfondimento, chiedo, se è possibile, di spostare questa interrogazione alla settimana prossima, come già le ho anticipato ieri. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Traversini.

Gino TRAVERSINI. Va benissimo, anche perché nel frattempo ci sono stati degli incontri, è venuto il Presidente sul territorio, quindi, può tranquillamente aspettare.

Interpellanza n. 56
ad iniziativa del Consigliere Marangoni
“Libri scolastici - concorrenza sleale e prevaricante della grande distribuzione organizzata sul piccolo commercio al dettaglio. Elusione della legge nazionale n. 128/2011 e della legge regionale 27/2009”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interpellanza n. 56 del Consigliere Marangoni.
Ha la parola, per illustrazione, il Consigliere Marangoni

Enzo MARANGONI. Grazie. L'interpellanza riguarda i libri scolastici, in particolare un fenomeno che si verifica ogni anno ormai all'apertura dell'anno scolastico.
Una concorrenza di tipo sleale e prevaricante della grande distribuzione organizzata sul piccolo commercio al dettaglio, cioè sui piccoli negozianti che tentano di vendere i libri scolastici.
Che cosa accade? Accade che c'è una legge, la legge 27 luglio 2011 n. 128, che fissa la disciplina del prezzo dei libri e ne consente la vendita ai consumatori finali, da chiunque venga effettuata, con uno sconto fino ad una percentuale del 15%, lo sconto massimo, fissato per legge, è in pratica del 15% sul prezzo fissato. Questo dovrebbe valere per tutti, punto e basta, grande e piccola distribuzione.
In realtà, di fatto, questa legge viene violata dalla grande distribuzione con un artificio, per esempio qualche grande società nella grande distribuzione mette non il 15%, ma una percentuale maggiore, violando di fatto la legge nel senso che, anziché parlare di sconto, parla di riduzione del prezzo di altri prodotti, quindi di fatto può mettere anche il 20, il 30%. Non ti faccio lo sconto, dice la grande distribuzione, sui libri scolastici, ma ti consento di scontare il 30%, oltre un certo importo, sull'acquisto di altri prodotti del supermercato.
Sostanzialmente è un'elusione alla legge e di questo ne fanno le spese i cartolai, i piccoli negozianti che non hanno questa possibilità anche perché vendono solo libri, cos'altro potrebbero fare?
Chiedo cosa vogliamo fare per far rispettare la legge. Questa è la sostanza dell'interpellanza. Cosa vogliamo fare per impegnarci a far rispettare la legge ed evitare che i piccoli negozi che sono già stati massacrati in tutti i settori abbiano qualche possibilità di continuare a vivere rispettando la legge, come dovrebbe fare anche la grande distribuzione.
Questo è il senso, in sintesi, dell'interpellanza.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Canzian.

Antonio CANZIAN. Il tema sollevato dal Consigliere Marangoni merita di essere approfondito e di essere affrontato.
E' un tema abbastanza delicato, io provo ad elencare alcuni aspetti sui quali ci siamo soffermati.
Come è noto la valorizzazione delle piccole imprese commerciali attiene principalmente alla possibilità che, sia la grande che la piccola distribuzione, nel rispetto della libertà di concorrenza, possano essere localizzate nel territorio regionale senza alcun vincolo di natura amministrativo-burocratico, ma nel rispetto dell'ambiente, salute e governo del territorio.
Come è noto la Regione Marche con la propria legge è intervenuta al fine di uno sviluppo coordinato di tutte le diverse forme di vendita al dettaglio, in base ad un insieme di esigenze di carattere generale.
Dal punto di vista della valorizzazione delle piccole imprese commerciali, in questi anni, sono state promosse, come lei sa Consigliere, iniziative integrate finalizzate proprio alla loro valorizzazione.
Relativamente al punto al quale lei faceva riferimento, anche qui, come è noto, le Regioni non hanno competenza in materia di concorrenza e concorrenza sleale; questa materia che tra l'altro è oggetto di un confronto anche animato, aspro con il Governo, è di esclusiva competenza dello Stato e chiaramente non è possibile, in alcun modo, intervenire in maniera normativa da parte della Regione.
Tuttavia, sono consapevole del fatto che comportamenti di tale natura non fanno altro che disequilibrare il mercato a danno del piccolo commerciante, a tal proposito gli interventi che noi possiamo e dobbiamo mettere in campo sono di due tipi:
- segnalare il comportamento al Ministero dello sviluppo economico al fine di un suo intervento regolamentare;
- segnalare quanto accaduto all'antitrust, altro elemento importante, che come è noto ha competenze istruttorie e anche sanzionatorie in materia, ma a questo punto, voglio dire, sarebbe necessario che il Consigliere Marangoni o chiunque altro produca una documentazione idonea al fine di aprire una vertenza contro coloro che hanno operato in contrasto con la disposizione di legge. Ciò in base al provvedimento 23788 dell'antitrust relativo alle procedure in materia di pubblicità ingannevole comparativa, pratiche commerciali scorrette e clausole vessatorie.
Questo è un livello di intervento che possiamo sicuramente percorrere, infine in qualità anche di Presidente del Comitato consumatori utenti - l'Osservatorio sul commercio che lei suggerisce non ha competenze - della Regione Marche mi assumo l'impegno che il tema potrà e dovrà essere affrontato nella prossima seduta con le associazioni dei consumatori.
Credo che questi siano i livelli che ragionevolmente e compatibilmente con la normativa esistente noi possiamo e dobbiamo percorrere.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la replica, il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Grazie. Compatibilmente con il fatto che, come abbiamo detto, è una competenza statale e non regionale, apprezzo lo sforzo e anche la proposta concreta di segnalare al Ministero ed all'antitrust i comportamenti scorretti, quando ci sono, della grande distribuzione.
Mi farò parte attiva attraverso la federazione dei negozianti interessati della piccola distribuzione affinché questo avvenga e ringrazio la disponibilità della Regione a dare voce a questi piccoli negozianti vessati da questi comportamenti.
Tramite il Ministero e l'antitrust mi farò parte attiva in questo.
Ringrazio l'Assessore per la risposta.

Interpellanza n. 58
ad iniziativa della Consigliera Ciriaci
"Piano di salvaguardia e razionalizzazione dell'assetto di Indesit Company in Italia - Intendimenti della Giunta regionale perché vengano scongiurati i pesantissimi effetti che l'applicazione del piano medesimo determinerebbe anche nel polo produttivo di Comunanza"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interpellanza n. 58 della Consigliera Ciriaci.
Ha la parola, per l'illustrazione, la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Grazie Presidente. Questa interpellanza è molto datata perché è stata presentata il 23 luglio 2013 e la presentazione del piano di riordino da parte dell'Indesit è del 4 giugno 2013, rimane, comunque, ancora attuale perché oltre al fatto economico è anche un fatto sociale, in quanto in questo territorio, Comunanza in particolare, vivono 650 dipendenti, quindi, l'economia si basa quasi esclusivamente su questa attività, non soltanto l'economia privata, ma anche quella delle aziende che lavorano nello stesso indotto.
Ci sono stati, come dicevo, degli accordi, degli incontri e anche delle evoluzioni e pur considerando che è passato quasi un anno, voglio ringraziare l'Assessore per la risposta.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Giannini.

Sara GIANNINI. Grazie Presidente. In data 3 dicembre 2013, come voi sapete, è stato firmato un accordo presso il Ministero dello sviluppo economico sul piano di salvaguardia e razionalizzazione dell'assetto di Indesit Company in Italia.
Questo accordo è stato firmato dalla Regione Marche, dalla Regione Campania, come voi sapete l'Indesit ha anche stabilimenti in Campania, dal MISE e da una parte del sindacato.
C'è stato un referendum in tutte le imprese e l'accordo è stato sottoposto ai lavoratori, ha avuto una larghissima maggioranza, ed è stato poi siglato definitivamente dal Ministero dello sviluppo economico con tutte le parti sociali e successivamente dalle Regioni e dal MISE.
Quali sono le indicazioni, rispetto a Comunanza, del piano di ristrutturazione? Il polo produttivo diventa driver dell'innovazione nel settore delle lavatrici carica frontale sopra i 9 chili, cioè lato di gamma, con consistente investimento di prodotto e processo a partire dal primo trimestre 2014 per il rimodernamento e la piattaforma delle lavabiancherie frontali su segmenti ad alta innovazione e crescita.
Per il triennio 2014-2016 l'ammontare degli investimenti su Comunanza, che Indesit ha definito, sarà di 29 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, l'azienda, nel ritirare la procedura di mobilità attivata il 22 novembre - il 22 novembre vi fu una rottura dell'accordo sindacale, della piattaforma e in quel caso l'Indesit avviò la cassa integrazione. Nel momento in cui abbiamo rifirmato l'accordo e l'accordo è stato approvato con il referendum, l'Indesit ha ritirato tutte le procedure di mobilità unilaterali - si è impegnata fino al 2018 a non avviare procedure di mobilità unilaterali e a trattare con il sindacato e gli enti preposti privilegiando i contratti di solidarietà, tenendo, quindi, i lavoratori nella produzione rispetto alla cassa integrazione che fa fuoriuscire, per il periodo definito, i lavoratori dalla produzione.
Con l'accordo è stato istituito un Comitato tecnico paritetico con il Ministero dello sviluppo economico, le Regioni Marche e Campania, le organizzazioni sindacali e Confindustria, con il compito di monitorare l'avanzamento del piano di salvaguardia e razionalizzazione.
In questo processo tutte le Regioni, sia la Regione Marche che la Regione Campania, hanno messo a disposizione tutti gli strumenti che hanno per sostenere l'azione e trattenere non solo l'attività della Indesit in Italia, ma anche per tutelare le attività di indotto che l'Indesit ha nei territori nei quali viene attivato.
Nelle Marche abbiamo dato la disponibilità alla creazione del Centro di ricerca fisica per l'innovazione e la ricerca sugli elettrodomestici casalinghi e professionali, l'abbiamo individuato a Fabriano. E' già prevista nell'ipotesi di programmazione del Por l'individuazione del sostegno economico per la realizzazione di questa piattaforma.
Di questo accordo fanno parte il Ministero dello sviluppo economico, il Miur che è il Ministero della pubblica istruzione, il Cnr, le Regioni Campania, Marche, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto e, ovviamente, tutti coloro che dal punto di vista del privato, quindi imprese o associazioni di categoria, vorranno sostenere questa attività che non è, ribadisco, legata alle attività di Indesit, ma è un centro di ricerca avanzato che ha il compito di lavorare sui processi e sui prodotti di innovazione nel settore degli elettrodomestici che poi verrà messo a disposizione di tutto il settore. Questo avrà una valenza di carattere nazionale, come voi sapete, il consulente, colui che ha seguito dal punto di vista tecnico tutta la partita del centro, è il professor Pacetti che è stato indicato dalla Giunta come responsabile della costituzione del progetto stesso.
Ad oggi la situazione è questa, c'è questo Comitato e c'è una verifica puntuale degli impegni che Indesit si è assunta e che fino adesso ci risultano mantenuti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la replica, la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Grazie Presidente, solo per sollecitare il compito del Comitato che dovrà vigilare anche perché le aspettative ed il progetto che lei Assessore ci ha illustrato, sono assolutamente importanti e di rilevanza trasversale non soltanto per la produttività, ma anche per la formazione a lungo raggio.
Sollecito questo Comitato affinché possa monitorare, quasi quotidianamente, il processo stesso. Grazie.

Proposta di legge n. 303 (testo base)
ad iniziativa dei Consiglieri Cardogna, Malaspina, Latini, Eusebi, Ricci, Pieroni
"Sistema regionale per la difesa dall'inquinamento di idrocarburi o altre sostanze nocive causato da incidenti marini"

Proposta di legge n. 374
ad iniziativa dei Consiglieri Giancarli, Ricci, Binci, Marconi, Donati, Silvetti, Acquaroli
"Sistema regionale per la difesa dall'inquinamento di idrocarburi o altre sostanze nocive causato da incidenti marini"
(abbinate)
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 303 dei Consiglieri Cardogna, Malaspina, Latini, Eusebi, Ricci, Pieroni, la proposta di legge n. 374 dei Consiglieri Giancarli, Ricci, Binci, Marconi, Donati, Silvetti, Acquaroli, abbinate.
Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Grazie Presidente. Consiglieri confido sulla vostra attenzione, che so sempre notevole, quindi, non faccio la relazione perché l'ho già fatta, mi limito soltanto a dire che siamo la prima Regione in Italia che regolamenta questa materia.
Sostanzialmente i punti fondamentali sono tre: la realizzazione di un sistema regionale di monitoraggio e allertamento costiero, quindi, la creazione di sinergie tra istituzioni locali, Regioni e autorità dello Stato. Questo è il primo punto.
La prima Regione, il primo sistema regionale di monitoraggio, una sinergia fra Stato e istituzione locale.
L'altro punto è, da un lato, la prevenzione e, dall'altro, la previsione con dati in tempo reale rispetto alle navi e rispetto a tutto quello che nel mare transita.
L'altro punto è la gestione delle emergenze, speriamo che non ci sia mai bisogno di gestire nulla, che non ci siano, ma la gestione delle emergenze significa contenimento del danno e ripristino dei siti.
Questi sono i tre punti fondamentali della legge, se volete aggiungo altre due parole per dire che l'economia blu, dalla cantieristica alle imprese che operano nel mare, rappresenta un grande fatto economico ed accanto al grande fatto economico, come più volte ci ricorda anche il Presidente Solazzi, la ricchezza del mare, il valore ambientale e turistico del mare.
Io mi fermo qui.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Questa legge è una legge importantissima perché parte dalla presa d'atto che il mare Adriatico e Ionico è l'elemento di coesione della Macroregione Adriatico-Ionica su cui tanto la Regione Marche si è impegnata.
Il mare è una risorsa importante, è anche la nostra autostrada, una risorsa importante per le attività collegate alla pesca ed al turismo. In tutte e due le sponde l'economia si basa sul mare che ha una forza e un'importanza straordinaria.
Il mare è un bene comune dei popoli che vi si affacciano, c'è quindi la necessità di difenderlo, di tutelarlo, di monitorarlo, soprattutto per prevenire il suo inquinamento e per prevenire il fatto che tutto quello che sul mare avviene, tutte le economie legate, tutti gli ecosistemi, la biodiversità che vi si trova, rischia di essere annullato.
La Regione Marche da alcuni anni ha iniziato questo percorso di monitoraggio dei traffici per prevenire e individuare in anticipo eventuali sversamenti di sostanze inquinanti e di idrocarburi che provengono dalle navi che vi transitano. Adesso con questa legge mettiamo a sistema tutto quello che in questi anni è stato fatto e lo mettiamo anche a disposizione delle altre Regioni e degli altri Stati che si affacciano sul nostro mare. Lo mettiamo a disposizione in maniera organica, dando strumenti, coinvolgendo le amministrazioni, sia quelle comunali che provinciali della nostra regione, con una pianificazione della gestione delle emergenze, prevedendo, in caso di crisi costiera, che i piani di protezione civile siano integrati con la gestione dell'emergenza anche in caso di sversamenti, creando un sistema informativo territoriale per l'archiviazione informatica dei dati, prevedendo reti di allertamento marino e costiero ed un sistema anche di previsione degli spiaggiamenti in caso di incidenti.
Oltre tutto ci si preoccupa anche della formazione del personale della protezione civile che deve intervenire in caso di spiaggiamenti e a tal fine ci sono accordi per attivare le sinergie tra i vari attori dei Comuni, delle Province, delle Regioni anche quelle vicine.
E' una legge importante che finalmente interviene su un bene che è in comune tra diverse Regioni, tra diversi Stati, attivando una sinergia e una programmazione comune, mettendo insieme anche risorse, perché finora si è sempre lavorato in maniera parcellizzata: ogni amministrazione, ogni Provincia, ogni Regione, per non parlare che non si è mai arrivati alla collaborazione interregionale su questi aspetti, né alla collaborazione internazionale.
Questa legge è una legge del terzo millennio, è una legge che invoca, prevede e organizza la collaborazione su una scala più ampia per gestire un territorio, un ambiente, che di fatto è su scala superiore a quella regionale e che, quindi, solo in questi termini può essere gestito bene. Grazie.

PRESIDENTE. La discussione è aperta. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Grazie Presidente. Non voglio ripetere ciò che già il relatore di maggioranza e il relatore di minoranza hanno detto a proposito della legge, colgo l'occasione soltanto per ringraziare del lavoro svolto la IV Commissione, e non solo, che ha preso in carico la proposta di legge con tempestività.
Voglio esprimere la mia soddisfazione per l'approdo in Aula della proposta di legge; desidero soltanto sottolineare alcuni elementi di attualità di questo atto.
Il 6-7 febbraio ad Atene, il piano di azione della Macroregione ha trovato un'ulteriore conferma e la sottolineatura di come questa grande visione strategica e questa importante scelta condizionerà lo sviluppo della nostra area, dell'area Adriatico-Ionica nei prossimi anni, e vede proprio nel mare e intorno al mare il punto di riferimento, quindi, è superfluo dire quanto questa risorsa debba essere tutelata. Prima di essere valorizzata è una risorsa che va tutelata.
Un altro elemento di attualità è la notizia oramai diffusa, e della quale si sta occupando l'Unione Europea, dei presunti enormi giacimenti di idrocarburi nella parte orientale del nostro Mare Adriatico che interessa la Croazia, sono già partite nel mese scorso grandi ricerche ed esplorazioni a largo raggio. Questo è motivo di ulteriore preoccupazione e attenzione ad un bene che non è soltanto nazionale e che all'interno della Macroregione dovrebbe trovare l'occasione per un confronto serio e attento.
Il terzo momento di attualità è la notizia di un paio di settimane fa che fortunatamente non ha avuto conseguenze peggiori, per dire che queste cose possono accadere: Lido di San Tommaso, Fermo, piattaforma, falla sulle tubature, allarme disastro ambientale. Parliamo di cose che possono accadere, non stiamo facendo soltanto dell'accademia.
Detto questo desidero sottolineare come questa proposta di legge, che arriva oggi in Aula, non sia un fatto estemporaneo. Questo Consiglio già su un'iniziativa anche del nostro Gruppo, del Gruppo dei Verdi, ha assunto delle importanti determinazioni, ad esempio abbiamo portato in questa Aula una mozione che riguardava e riguarda la moratoria delle trivellazioni in Adriatico, la designazione dell'area Adriatico-Ionica quale area marina particolarmente sensibile, la proposta di legge alle Camere concernente il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi.
Questo Consiglio regionale, ha avuto più e più occasioni e più e più momenti nei quali forte ha manifestato qual è il suo orientamento e qual è il suo punto di vista rispetto a queste cose. Fatto questo però non è che le cose, da un punto di vista di scenario, siano migliorate. Il Ministro Zanonato prima ed il decreto "destinazione Italia" ripropongono con forza la ricerca, la prospezione e l'estrazione degli idrocarburi in mare come un elemento fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese, non è qui adesso che posso argomentare quanto questo non sia vero.
La cosa che più fa strano, è che il decreto "destinazione Italia", quello che dovrebbe portare nel nostro Paese investimenti esteri, abbia scelto questo come settore strategico per fare queste cose nel nostro mare. Noi abbiamo fatto una proposta di legge, insieme ad altre sette, otto Regioni della costa adriatica, che abbiamo segnalato al Parlamento italiano, ma non si sa a che punto siano queste cose. D'altra parte anche la mozione che invocava la costituzione dell'area marina particolarmente sensibile non ha avuto seguito, questi sono due elementi che dovrebbero far pensare, far riflettere questo Consiglio sull'efficienza e sull'efficacia delle decisioni che esso prende.
Più volte ho segnalato che c'è un grande scollamento che si verifica tra l'Assemblea e la Giunta regionale anche per mancanza di strumenti da parte dell'Assemblea legislativa. Noi ragioniamo di spending review, ragioniamo di tagli alle spese, eccetera, e io segnalo, ancora una volta, la povertà di mezzi e di servizi di supporto legislativo e di supporto all'efficacia ed all'efficienza perchè gli atti che questo Consiglio prende non rimangano semplici intenzioni e parole vuote.
Questa è l'occasione che voglio cogliere dopo quattro anni che sto all'interno di questa Assemblea, sperando che, in una prossima legislatura, le decisioni, le scelte che il Consiglio prenderà, potranno diventare e corrispondere effettivamente ai desideri che quest'Aula esprime.
Grazie ancora alla IV Commissione per il lavoro che ha fatto.

PRESIDENTE. L'ultimo intervento che ho su questa proposta di legge è del Consigliere Marangoni poi, naturalmente, se nessuno si prenota, chiude la discussione l'Assessore Giorgi.
Ha la parola il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Grazie Presidente, la mia valutazione su questa proposta di legge, che considero importante, è sicuramente positiva, tuttavia l'avrei un po' migliorata, nel senso che è carente sulla prevenzione, cioè tende ad agire solo con un monitoraggio ex post, attenzione, quelle del monitoraggio ex post sono azioni importanti, però bisogna cercare di fare qualcosa per prevenire, non solo per curare.
Ci sono delle navi che trasportano sostanze molto pericolose o idrocarburi e passano troppo vicine alla costa, proprio per questo ho presentato tre emendamenti di cui il più importante è il primo, dove chiedo che ci sia una distanza maggiore per il transito delle navi che trasportano sostanze nocive o pericolose o idrocarburi, perché in caso di incidente l'inquinamento del mare, quindi, danni enormi alla costa adriatica, al turismo, all'economia, può essere assolutamente devastante, come abbiamo visto in tante parti del mondo, purtroppo. Con questo mio emendamento, il primo, l'1bis/1, chiedo di aumentare la distanza di transito ad almeno 10 miglia dalla costa marchigiana.
Sempre nell'ottica nella prevenzione, approfitto di questo breve intervento per illustrare anche gli altri due emendamenti.
Chiedo che venga istituita, nell'ambito del dipartimento della nostra protezione civile, una unità operativa concreta che svolga un controllo preventivo sui potenziali portatori di inquinanti, cioè i vettori come le navi o le attività costiere potenzialmente inquinanti. Prevenire è sempre meglio che curare. Un controllo preventivo, una unità operativa che faccia questo, che abbia funzioni locali che rispecchino quelle del reparto ambientale marino istituito presso il Ministro dell'ambiente e della tutela del mare. Queste unità dovrebbero coordinarsi, quella locale, quella regionale e quella nazionale, al fine di un'azione efficace di controllo e di tutela preventiva delle coste.
Questo è il senso del mio intervento con tre emendamenti migliorativi della legge in chiave di prevenzione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Grazie Presidente. Più che nel merito della legge che viene presentata - visto che alla fine, in Commissione, tutti abbiamo firmato la proposta presentata con qualche piccola modifica, quindi, sono due testi che vengono integrati - mi permetto di fare un'osservazione soprattutto diretta all'esecutivo, ma anche all'Aula, sul fatto che tra i verbi di questa legge non ne troviamo neanche uno prescrittivo.
Capisco che la natura della legislazione regionale tende sempre più al dato della promozione, piuttosto che a quello della prescrizione, però come ho osservato in Commissione, l'iniziativa è sicuramente meritoria, la cosa deve essere fatta, dico che necessariamente non c'era bisogno di farlo attraverso una legge, perché da una parte in questo nostro Paese lamentiamo il fatto che abbiamo troppa legislazione, siamo i primi assoluti in Europa, 100.000 leggi in Italia, contro le 5000 francesi che pure non è uno Stato che scherza nella produzione legislativa, e dall'altra continuiamo a produrne anche quando, in effetti, non ce ne sarebbe bisogno.
Non dico nei pragmatici Stati Uniti d'America, ma sicuramente già in altri Paesi europei un provvedimento di questo tipo, assolutamente necessario, verrebbe disciplinato con una determina di un dirigente. Dico questo perché l'attività che qui viene descritta, già viene fatta, ed è giusto che il Consiglio lo sappia. La legge, come già diceva il Consigliere Cardogna, che sotto sotto lamenta il fatto che molte cose che noi, in questa sede, immaginiamo trovano poi scarsa realizzazione, ha già il convincimento amministrativo da parte della Giunta, quindi, siamo abbastanza tranquilli ma, ripeto, questa legge funzionerà se avremo risorse, se l'ufficio che già c'è, verrà mantenuto nelle sue funzioni. Tutto questo avviene e viene consacrato da una legge che diventa cornice, cornice elegante, cornice legislativa, ad una realtà, ad un quadro che, ripeto, già opera.
Se i Consiglieri regionali hanno dieci minuti, possono salire nel palazzo a fianco a quello di piazza Cavour, e vedere in fondo al corridoio, a sinistra, che c'è un enorme display, un enorme quadro luminoso, che evidenzia come il passaggio delle navi in Adriatico venga già monitorato.
Lo dico perché siamo avanti anche rispetto a quello che noi, in questo momento, stiamo legiferando.
Naturalmente il Gruppo dell'UdC sostiene la legge, ma potremo fare a meno di questa come di tante altre leggi, accentuando di più l'azione di controllo, Consigliere Cardogna. Quindi, raccogliendo il suo appello, secondo me, questo Consiglio dovrebbe lavorare, piuttosto che sul fare le leggi e lasciarle lì, ad un'attività più puntuale del Consiglio, delle Commissioni ed anche dei singoli Consiglieri, per verificare che effettivamente le cose vengano fatte. Scriviamo tante bellissime cose, ma poi nella realtà le abbandoniamo o ci mettiamo qualche centesimo per realizzarle e se non ci mettiamo i soldi le cose poi non camminano.
So che l'Assessore Giorgi su questo punto è particolarmente attenta, ma ripeto che quello che viene fatto, già esiste. E' già realizzato quello che la legge vorrebbe prevedere. Certamente la legge diventa una bandiera che viene issata nell'universo legislativo nazionale, facendo vedere, in maniera chiara, come le Marche, questo è sicuramente un motivo di orgoglio, sia fra le prime Regioni ad essersi organizzata, però, ripeto, persone di buona volontà che lavorano in quest'ufficio, la direzione, l'esecutivo, i dirigenti del settore, già mettono in campo questa cosa.
L'unico aspetto, Assessore, sul quale la legge potrebbe venirci in soccorso, è il dato prescrittivo, ma anche questo, credo, che non debba essere così pesante, perché già è largamente accolto, nei confronti dei Comuni, cioè la prevenzione e il controllo del traffico marittimo avviene già. Quello che va messo in piedi è un sistema di formazione delle strutture tecniche comunali, dei Comuni costieri, nel caso in cui per malaugurata necessità dovessimo intervenire perché si sono verificati dei versamenti grandi o piccoli di materiali inquinanti.
In questo caso la legge potrebbe aiutare qualche Comune riottoso o poco disponibile alla collaborazione, credo che sia impossibile che questo si verifichi perché, in qualche maniera, questa unità di crisi, che va dal Tronto fino ai confini con la Romagna, ha una sua operatività, una sua omogeneità, perché è chiaro che i versamenti dove avvengono non tengono conto dei confini comunali, purtroppo sono anche estesi, hanno necessariamente bisogno di questa collaborazione, quindi, per questa legge dovremmo immaginare un unico Comune costiero. La legge, in questo senso, forse in questo aspetto, aiuta più che la prassi amministrativa messa in campo fino ad oggi.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente. Mi ero imposto di non parlare dopo l'intervento, come al solito perfetto, del Consigliere Giancarli e quello altrettanto buono del relatore di minoranza.
Debbo dire che non mi succede spessissimo, ma questa volta non sono per niente d'accordo con il Consigliere Marconi.
Qui stiamo predisponendo uno strumento utile, organico, affinché quello che lui ha visto nel palazzo vicino a quello del Consiglio regionale sia strutturato ed organizzato.
Una delle poche cose di cui vado orgoglioso del mio lavoro, di circa un anno, ero seduto a fianco del collega Marconi, è aver visto un ufficio della Regione Marche, nella fattispecie la tutela del mare, rifiorire, reimpegnarsi con passione a questa legge, tra l'altro, Consigliere Marconi, si deve proprio all'azione della P.F. tutela del mare il fatto di aver organizzato un ottimo lavoro con i Comuni costieri, quel lavoro che lei auspica c'è già, (...) è la filosofia che si stava instaurando. Questa legge è cresciuta insieme alla tutela del mare.
Mi permetto di dire al Consigliere Marangoni, proprio con questa premessa, che il primo emendamento, secondo me, è giuridicamente improponibile, gli altri, sempre secondo me, andrebbero ritirati o lasciati all'organizzazione. Non creiamo doppioni che demotivano un ufficio che sta cominciando a lavorare bene, il monitoraggio che questa legge struttura e organizza non demotiviamolo con altre sovrastrutture, per questo dico al Consigliere Marangoni di riflettere.
Questa organizzazione sono certo che funzionerà. E' nata dalla collaborazione della Giunta regionale, degli uffici tutti di quel settore, ha visto la partecipazione della Macroregione e anche del Consigliere Cardogna che si è impegnato in prima persona, per cui chiedo al Consigliere Marangoni di riflettere un attimo prima di far votare gli emendamenti.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. Grazie Presidente. Voglio solo dire due parole in merito a questa proposta di legge che qualifica, a mio avviso, l'attività del Consiglio regionale.
Veniva ricordata, anche nell'intervento del Consigliere Cardogna, la coerenza di quest'Assemblea su questa materia: due mozioni approvate nel novembre 2012, una proposta di legge inviata alle Camere e, a questo punto, una proposta di legge che, secondo me, è assolutamente necessaria perché dà il peso di un fatto concreto.
Mi è piaciuto molto quello che ha detto il Consigliere Binci quando ha parlato del Mare Adriatico.
Noi ci troviamo in un momento molto importante, siamo alla vigilia dell'approvazione del Piano d'azione della strategia della Macroregione Adriatico-Ionica e se la Commissione europea nel discussion paper ha messo, come primo pilastro, la blue economy, significa che tutto ciò che ruota intorno all'economia del mare, partendo chiaramente dalla difesa e dalla tutela, è fondamentale per lo sviluppo di questa parte dell'Europa di cui noi facciamo parte. Quindi assolutamente coerente con le nostre azioni.
Il Presidente della IV Commissione, al quale va il ringraziamento per il lavoro svolto, tra l'altro sono stata anche invitata in Commissione ad esprimermi sulla proposta di legge, non ha ripetuto l'intervento che ha fatto due settimane fa nel merito, perché la proposta di legge era stata rinviata in Commissione per un motivo che poi dirò, ma voglio solo ricordare alcuni dati che, secondo me, sono molto importanti per definire l'importanza della tutela del mare nel contesto in cui noi siamo.
Nel 2012 si sono registrati circa 1800 passaggi di navi sopra le duecento tonnellate di stazza, una miriade di transiti di navi di inferiore tonnellaggio, prima si ricordava anche l'incidente avvenuto circa un mese fa, quindici giorni fa, nella zona di Fermo, quindi, fondamentale è tutelare, dal punto di vista della sicurezza, il mare, ma soprattutto creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile della blue economy, pilastro fondamentale della strategia della Macroregione Adriatico-Ionica.
Abbiamo rinviato in Commissione la proposta di legge perché c'era una incongruenza, permettetemi di definirla così, sul piano finanziario ed approfitto anche per esprimermi subito in maniera positiva sull'emendamento presentato dal Consigliere Eusebi perché nell'ambito delle azioni che la legge porta avanti c'è n'è una importante, quella che noi definiamo il progetto Faro che va ad implementare, ad incrementare la vigilanza sulla costa, quindi, è fondamentale. Le risorse venivano, in qualche maniera, precedentemente tolte, invece è giusto che vengano rimesse, perché, l'ho detto l'altra volta, lo ripeto anche oggi, questa azione importantissima è stata condivisa a Roma dal Demanio, è fondamentale, è riconosciuta e dà ancora più valore all'integrità della proposta di legge.
Assolutamente positiva l'espressione della Giunta su questa proposta di legge e mi auguro che il Consiglio sia sempre così conseguente e sappia portare avanti con coerenza e determinazione questo tipo di azioni. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 1bis/1 a firma del Consigliere Marangoni.
Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Su questo emendamento il parere è contrario in quanto il transito delle navi è di esclusiva competenza statale.
Consigliere Marangoni mi dispiace.

PRESIDENTE. Emendamento 1bis/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3.
Emendamento 3/1 a firma del Consigliere Marangoni, se non passa decade il 3bis/1. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. A me dispiace dire sempre no, però qui siamo in presenza di una posizione di funzione "tutela del mare" all'interno del servizio infrastrutture, trasporti, energie, con specifiche competenze sulla materia in questione, quindi, istituiremo un doppione.
Anche quello che riguarda l'altro emendamento - se votiamo questo facciamo decadere l'altro - è una competenza della Giunta, è un aspetto organizzativo, quindi, questo emendamento non possiamo scriverlo nella legge, perché, ripeto, costituiremo un doppione e perché gli aspetti organizzativi hanno ben altre prerogative, ben altre responsabilità.

PRESIDENTE. Emendamento 3/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 3bis/1 a firma del Consigliere Marangoni. Decaduto

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11.
Emendamento 11/1 a firma dei Consiglieri Giancarli, Eusebi, Busilacchi sostitutivo dell'articolo 11. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Questi due emendamenti, l'11/1 e l'11bis/1, illustro anche l'altro, chiedo scusa Presidente, a firma dei Consiglieri Giancarli, Eusebi, Busilacchi, non fanno altro che ripristinare il finanziamento per il Faro di Ancona, per la ristrutturazione edilizia, chiedo, quindi, all'Aula di approvarli entrambi.

PRESIDENTE. Emendamento 11/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11 bis
Emendamento 11bis/1 a firma dei Consiglieri Giancarli, Eusebi, Busilacchi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11 bis, così come emendamento, lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 1 a firma del Consigliere Zaffini, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Roberto ZAFFINI. Grazie Presidente, ... come non è collegato ad una legge del genere, io penso che sia proprio collegato, si sta parlando della difesa da idrocarburi e dalle sostanze nocive da incidenti marini, quindi, si sta parlando di porti e nei porti sicuramente ci sono gli idrocarburi, di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando della stessa cosa, quindi ...

PRESIDENTE. Consigliere Zaffini vada avanti, spieghi nel merito la cosa e non si faccia influenzare.

Roberto ZAFFINI. Si sta parlando di una legge che prevede di difenderci dall'inquinamento da idrocarburi e gli idrocarburi, sappiamo tutti, sono nei porti, nei fanghi dei porti, quindi, come può una Regione che, come giustamente ha accennato prima l'Assessore Giorgi, punta alla blue economy, dato che stiamo diventando la capitale della Macroregione Adriatico-Ionica, e vanta una siffatta capacità per essere un punto di riferimento della Macroregione Adriatico-Ionica, non avere una legislazione che permetta di dare ai nostri porti quelle che sono le linee necessarie per svolgere il loro lavoro sia dal punto di vista economico, della pesca, che al punto di vista della diportistica.
Con questo ordine del giorno, chiedo di fare in modo che la nostra Giunta regionale si metta in moto, renzianamente in moto, con un programma mensile - per chi lavora nei porti che sono la nostra ricchezza - ed abbia la capacità di dare finalmente delle linee, prevedere, sappiamo che la vasca di colmata di Ancora è già tutta occupata, delle vasche di colmata provinciali in modo che ci sia uno svuotamento drastico dei porti e svolgere una ordinaria manutenzione, come fanno in tutte le altre Regioni europee.
Penso che sia un impegno di buon senso da prendere nei confronti di chi lavora nel mare, perché la blue economy non è solo una parola bella, ma è un'applicazione reale ed efficace di una regione che si vanta di essere la capofila della Macroregione Adriatico-Ionica. Grazie.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 1 Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 303, così come emendata, la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Alla Conferenza dei Capigruppo si è deciso, se nessuno è contrario, di iscrivere d'urgenza e di votare la mozione n. 619.

Mozione n. 619
ad iniziativa dei Consiglieri Badiali, Giancarli, Bugaro, Zinni, Busilacchi
"Interventi per la ripresa e la crescita economica del Paese"
(Votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la mozione n. 619 dei Consiglieri Badiali, Giancarli, Bugaro, Zinni, Busilacchi.

Mozione n. 619. La pongo in votazione

(L'Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 617
ad iniziativa del Consigliere Massi
"Riforma del Titolo V della Costituzione: la riforma del Senato espressione delle Regioni"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la mozione n. 617 del Consigliere Massi che ha la parola per illustrarla.

Francesco MASSI. Parlando a tutti i colleghi che hanno grande scuola politica, non devo fare grandi preamboli, sviolinata nello spirito delle larghe intese.
Non vi sarà sfuggito che a livello nazionale c'è, per quanto riguarda le riforme, un po' di confusione, a dire il vero spendo una parola a favore della politica, non solo tra i politici, ma anche tra costituzionalisti ed esperti vari. Mi riferisco alla proposta che legittimamente è venuta fuori dal Segretario del PD in base anche ad una intesa, un incontro, avuto con il Presidente di Forza Italia, sto parlando al momento dei più grandi partiti italiani.
E' venuta fuori una proposta che riguarda l'abolizione del bicameralismo perfetto, sul quale credo tutti si siano pronunciati favorevolmente, la differenziazione delle funzioni, il Senato a costo zero per lo Stato. Questi sono gli elementi su cui tutti nostri gruppi, i nostri partiti più o meno si sono ritrovati.
Si parla anche della strutturazione del numero del Senato, della composizione del Senato. Credo che non vi sarà sfuggito che al momento la proposta sarebbe quella di costituire il Senato con i 21 Presidenti di Regioni e Province autonome, e mi pare questa proposta legittima, e gli altri componenti sarebbero i 108 Sindaci dei Comuni Capoluogo di Provincia.
L'appunto su cui si basa la mozione che ho frettolosamente, mi scuso, d'impeto, buttato giù e presentato, solo per sentirci tra noi, per aprire un dibattito, è questo: vicenda biogas insegna, ma anche sanità per certi aspetti, possiamo dire sostegno all'impresa, turismo, energia, ambiente in particolar modo, anche la scuola, quante volte ne abbiamo parlato qui, il conflitto è tra la legislazione statale e quella regionale. Incentrare un Senato solo su una base che sarebbe una riedizione del Cal, sarebbe una specie di Cal nazionale, non mi pare che sia proficuo ed opportuno, credo che insieme ad una rappresentanza dei Comuni che ci dovrà essere sicuramente, (...) insieme alla rappresentanza della Presidenza delle Regioni, quindi gli esecutivi, alla rappresentanza dei Sindaci, credo che per il resto il Senato debba essere costituito da chi è espressione delle Assemblee legislative regionali.
Qui si innestano diverse proposte e meccanismi sui quali non entriamo, ma io propendo, scusate lo spirito di parte, per una proposta presentata dal Ministro Quagliarello che configura un meccanismo di elezione dei Consiglieri regionali facenti parte del Senato, quindi, avremo una rappresentanza a costo zero per lo Stato e a carico della Regione perché i Consiglieri regionali. periodicamente, può essere per due anni, per tre anni, per metà legislatura, per tutta la legislatura, rappresenterebbero la Regione in Senato, cioè sono Consiglieri regionali pro tempore Senatori. Questa è una proposta sulla quale possiamo discutere, c'è anche quella dei Land tedeschi, eccetera.
Vogliamo dire o no ai nostri legislatori nazionali, non voglio parlare dei governanti, ai nostri legislatori nazionali, quindi, ai nostri parlamentari che dobbiamo costruire un Senato basato sulle Assemblee legislative?
Lo scopo della mozione è solo questo, perché credo che abbiano sottovalutato questo aspetto.
Ho visto che Renzi affida al Presidente della Repubblica la possibilità di nominare 21 personalità, ma abbiamo detto che i Senatori a vita da una parte sono troppi e dall'altra possono essere strumentalizzati, qualcuno parlava di Senatori a vita senza il voto in Senato e se sono personalità di prestigio inutile metterli in un'Assemblea che è un po' la camera di compensazione tra la legislazione statale e quella regionale.
Ho chiesto un po' l'attenzione di quest'Assemblea, perché un'Assemblea che si pronuncia, un'Assemblea legislativa un qualche peso, anche le nostre piccole Marche, può averlo perché se va avanti quella proposta, che può trovare consenso nelle diverse forze politiche quella, la chiamo così, Renzi-Berlusconi, credo sia necessario riattivare il circuito delle Assemblee regionali.
Ricordiamoci che sotto attacco, guarda caso, sono le Assemblee legislative. E' vero che ci sono stati incidenti dei nostri esecutivi, di qualche Governatore un po' sprovveduto, di qualche Assessore regionale che l'ha combinata grossa, però attenzione sotto attacco sono i Consiglieri regionali. L'attacco mediatico è su questo, quindi, cerchiamo di darci una scrollata e una scossa perché bisogna farsi sentire.
In questi giorni, per quanto mi riguarda, ho avuto la possibilità di sentire altri colleghi di altre Regioni e anche loro, trasversalmente fra tutti i partiti, stanno cercando di modificare questa proposta. Perché se è vero che in questo Paese le riforme devono avere un'accelerazione, cerchiamo di darci un assetto per pronunciarci ed essere presenti nel dibattito.

PRESIDENTE. Non ho iscritti a parlare.
Mozione n. 617. La pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 12,00.