Resoconto della seduta n.15 del 23/12/2015
SEDUTA N. 15 DEL 23 DICEMBRE 2015
La seduta inizia alle ore 11,30
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 15 del 23 dicembre 2015.
Comunico che ha chiesto congedo per la seduta odierna l'Assessore Bravi.
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zura Puntaroni.
Luigi ZURA PUNTARONI. A noi tutto il materiale relativo al bilancio è arrivato solo venerdì sera intorno alle ore 18,30. Sabato e domenica qui non c'è nessuno, lunedì, martedì, oggi siamo mercoledì e tecnicamente non abbiamo avuto neanche 48 ore per analizzare gli atti, ma anche se uno avesse voluto farlo, se anch'io che non sono una cima con i numeri, avessi voluto dare un'occhiata a queste cose, vi sfido a leggere in una pagina a caso, è praticamente impossibile.
Questa non è una cosa politica, questa è una cosa tecnica, non so se in Europa esiste un consesso, un'Assemblea, una Regione, un Parlamento, una giurisdizione, dove succedono cose del genere.
Io lavoro nel privato, è se come agente rappresentante relazionassi ad una mia azienda 200 pagine così, sarei preso a calci e cacciato per sempre.
Ci avete accusato di non aver proposto nessun emendamento, quale emendamento avrei potuto proporre qua, indipendentemente dalle mie capacità di emendare, se su 275 pagine ce ne sono 220 che sono illeggibili? Questa non è una cosa politica, questo è mortificare i Consigliere, ed io, siccome sono cattivo, penso che con questo comportamento voi vogliate umiliare l'opposizione per vedere fino a che punto noi siamo tonti, stiamo zitti e abbozziamo tutto.
Questo per me non è abbozzare, questo è troppo, questa è la goccia che fa traboccare il vaso, perché sono convinto che in tutto il mondo, in nessun governo, nemmeno dittatoriale, si vedono cose di questo genere.
PRESIDENTE. Per quanto mi riguarda le posso dire che è evidente che la documentazione è arrivata nel limite massimo dei tempi, però nei termini regolari, dopo di che capisco che a causa della qualità della stampa, da come mi ha fatto vedere il Consigliere Zura Puntaroni, è abbastanza complicato leggerla, ma sono modelli che arrivano dal Ministero ed è evidente che in questa prima applicazione ci sono state una serie di problematiche.
Chiedo all'Assessore Cesetti se vuole spiegare, rispetto alle cose evidenziate dal Consigliere Zura Puntaroni, sulla mancata possibilità di leggerle perchè tecnicamente sono scritte con caratteri molto piccoli.
Ha la parola l'Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Presidente, non credo che ci sia un'impossibilità oggettiva di lettura, eventualmente queste eccezioni potevano essere ben fatte in Commissione, magari chiamando gli uffici.
Gli uffici della Regione nel predisporre lo strumento di bilancio si sono avvalsi di un format che è arrivato dal Ministero che è questo ed è scritto a caratteri abbastanza ridotti, però non credo che questo strumento, Consigliere Zura Puntaroni, non sia leggibile. Troviamo altri argomenti.
Proposta di legge n. 23
ad iniziativa della Giunta regionale
“Disposizioni per la formazione del bilancio 2016/2018 della Regione Marche (Legge di stabilità 2016)”
Proposta di legge n. 24
ad iniziativa della Giunta regionale
“Approvazione del bilancio 2016/2018”
(Discussione generale congiunta)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 23 ad iniziativa della Giunta regionale e la proposta di legge n. 24 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente, buongiorno a tutti.
Visto che è stato toccato un argomento che è un po' il filo conduttore degli argomenti che oggi sono all'ordine del giorno, ad onore della verità, diciamo con tutta franchezza, che anch'io come Presidente della I Commissione …
PRESIDENTE. Scusi Consigliere, ho dimenticato di dire che la discussione è congiunta su entrambi gli atti e cioè sulla proposta di legge n. 23 e n. 24, dopo il voto sarà distinto.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Quello che sto per dire vale un po' per tutte le proposte di legge all'ordine del giorno, quindi bisogna dire con onestà intellettuale che i tempi per l'esame della documentazione sono stati un po' compressi, questo l'abbiamo detto anche in Commissione ed è giusto sottolinearlo. Perché no?
E' vero che andiamo ad esaminare un po' le concause che hanno agito in una certa direzione e, come l'Assessore Cesetti che ringraziamo per aver partecipato anche ai lavori in Commissione ci ha edotto, abbiamo visto, anche autonomamente, che alcune questioni hanno diluito e compresso nel contempo i tempi per l'esame di tutta l'attività di bilancio.
Il cambio di legislatura, il giudizio di parificazione che si è protratto ed è stato sancito il 17 novembre, gli effetti della finanziaria nazionale che non dimentichiamo è stata approvata ieri, hanno ed avranno un impatto sul bilancio regionale. Faccio un esempio, nel 2015 la politica espansiva del Governo, in materia di deducibilità dei costi del lavoro in chiave Irap, ha fatto sì che il bilancio regionale risentisse di un minor gettito per 29.000.000 di euro, questo per dire, senza entrare nel merito, che spesso norme decise dallo Stato, dal Governo, incidono sulla finanza locale e questo ne è un esempio calzante e l'ho fatto solo per questo motivo.
Questo non significa che non ci sia stato un impegno e un lavoro da parte degli uffici, del Consiglio dove sono più presente in qualità di Consigliere e Presidente della Commissione, ma anche del personale della Giunta con il quale sono stato in contatto in questi giorni, ripetutamente, e non posso certo dire che non ci sia stata qualità e quantità di lavoro prestato in questa direzione.
Questa compressione dei tempi, a mio modo di vedere, ammettiamo esserci stata, mi sento di illustrarla perché è emerso in Commissione anche a tutta l'Assemblea, viene fortemente alleviata e ridimensionata da due fattori: primo di tutto dal fatto perchè, ce l'ha detto l'Assessore, l'ha detto il Presidente nei comunicati stampa, l'abbiamo detto in Commissione, lo ribadiamo qui, trattasi di un bilancio cosiddetto tecnico. Pur toccando alcune questioni importanti, poi lo vedremo ed avendo una connotazione politica su certi temi caldi, non ha la pretesa di toccare tutti gli argomenti che possono riguardare il bilancio regionale nella sua interezza. Questo aspetto è decisivo e l'Assessore Cesetti e la Giunta tutta ci dicono che nei primi mesi, febbraio, forse primi di marzo, avremo l'occasione di tornare con una variazione corposa di bilancio mettendo l'accento su tutte le tematiche che riguardano il bilancio regionale e soprattutto, secondo punto, l'Assessore si è detto disponibile, anzi ci ha stimolato, parlo come Commissione, a fare da pungolo ad una attività di formazione e di riflessione sui temi da trattare in questa variazione di bilancio. Tanto che, l'ho detto alla mia Commissione, fin dalla fine di gennaio, primi di febbraio, ci adopereremo affinché ci siano delle riunioni con l'Assessore per mettere mano ai temi, a certe sensibilità, a certe questioni che speriamo essere oggetto della variazione di bilancio da fare nei primi mesi.
Questo va detto ad onore del vero e, in questa direzione è andata la rassicurazione dell'Assessore Cesetti, il prossimo anno potremmo lavorare su tempi meno compressi al fine di dare una possibilità a tutti noi di ragionare e forse di elaborare anche un bilancio non tecnico, come è stato fatto in quest'occasione. Prendersi un tempo maggiore, sarebbe significato andare, con tutta probabilità, all'esercizio provvisorio. Questa poteva anche essere una scelta ma, siamo sinceri, con questo bilancio, adesso scendiamo nei dettagli, pochi ma significativi, andare all'esercizio provvisorio non avrebbe consentito di mettere l'accento su alcune questioni che questa Giunta, questo Governo, ritengono importante e doveroso toccare.
Mi riferisco alle questioni che sono un po' il tema centrale del bilancio, ovvero l'intervento per il cofinanziamento e la realizzazione dell'ospedale di Fermo, in parte in questo bilancio ed in parte negli esercizi successivi fino al 2019; soprattutto 7,3 milioni per il finanziamento delle borse di studio, credo che sia un tema che abbia il suo valore sociale e culturale; 3 milioni di contributi per il turismo, la cultura, lo spettacolo di cui 1,7 milioni come anticipazione e 970 mila a titolo di cofinanziamento regionale per gli ex Fus; 3,1 milioni per gli emotrasfusi ed è una risposta significativa a questo intervento; 1,7 milioni per le aree protette, i cosiddetti parchi, di cui abbiamo considerato la questione, che è dietro questa tematica, quando abbiamo trattato l'assestamento; 1,3 milioni per le unione montane e da ultimo, come dato più saliente, 3 milioni per la società Aerdorica, abbiamo più volte toccato questo tema e sappiamo quanto è strategico ai fini di una politica regionale, quando parliamo di turismo, quando parliamo di infrastrutture, quando parliamo di apertura nei confronti del mondo.
Queste sono le risposte che, limitatamente ad interventi puntuali, senza andare a incidere in profondità nel bilancio, cosa che è rimandata al mese di febbraio 2016, vanno in una certa direzione, senza dimenticare il fatto - mi sia consentito e che non passi inosservato, anche se questo bilancio è definito tecnico, con l'impegno a tornarci sopra per toccare le varie altre questioni che sono oggetto dell'attività regionale – che era stata l'emergenza iniziale del primo scorcio di nuova legislatura, di aver stabilizzato le risorse per il settore sociale, i famosi 60 milioni di euro circa, che grazie alla metodologia utilizzata da questo Governo regionale sono state stabilizzate. Cosa voglio dire? Che anche per il futuro questa problematica dei servizi rivolti alla persona, sappiamo bene quanto questo aspetto sia di grande importanza, di grande impatto sulla comunità intera, è risolta perché l'utilizzo di quei fondi, a cavallo tra il sistema sanitario e il sistema sociale, saranno stabilmente destinati in maniera da risolvere questa questione. Credo che sia l'aspetto più saliente del bilancio, nonostante ci imponga di tornarci su non appena ci saranno le condizioni.
Primo: un pre rendiconto del bilancio 2015 che auspichiamo e speriamo possa liberare ulteriori risorse per mettere mano alle nuove tematiche che interessano quest'Assemblea. Un pre rendiconto che avverrà nei primi mesi dell'anno e che auspico e spero vivamente possa liberare risorse.
L'Assessore ci ha anche confidato, confidato è un termine benevolo, il fatto che la Giunta si sta occupando in maniera robusta di una ristrutturazione del debito che potrebbe essere l'occasione per trovare ulteriori risorse da destinare alle attività che si riterranno più meritevoli di attenzione.
E' vero i tempi sono stati compressi, questo lo abbiamo detto, auspichiamo tempi diversi fin dai prossimi mesi, anche una serie di questioni hanno portato a questa compressione, con tutto il rispetto, ripeto, e il plauso che vanno a coloro che si sono adoperati, ai tecnici che hanno lavorato alacremente per giungere a questa scadenza, con tutte le incertezze che precedentemente, in questa breve presentazione, ho toccato.
Aggiungo, se vogliamo toccare qualche articolo specifico per renderci conto delle questioni più tecniche, che l'ultimo aspetto che ho messo in evidenza, ovvero la stabilizzazione delle risorse per il sociale, esula dalla scrittura del bilancio, del documento di cui oggi stiamo parlando, perché la stabilizzazione di questa quantità di risorse è un tema caro a tutta la comunità ed è l'elemento saliente ed importante che connota l'attività di governo della Giunta.
E' troppo facile mettere sullo stesso piano ..., però non possiamo nasconderci, faccio una valutazione suggestiva e personale con tutta modestia, che viviamo momenti di emergenzialità, di difficoltà, del contesto socio economico, sappiamo tutte le questioni senza ripeterle, e non possiamo mettere sullo stesso piano le varie tematiche, non è la stessa cosa parlare di tutte le questioni di cui la Regione può occuparsi, deve occuparsi, forse in un periodo come questo è importante, anzi decisivo, lo reputo, fare una priorità delle scelte.
Questa manovra con la quale il governo regionale ha stabilizzato le risorse per dare risposte ad una fetta di popolazione, penso a tutti i servizi sociali nella loro varie sfaccettature, nelle varie fattispecie che conosciamo, credo che sia l'aspetto più edificante di tutta l'attività, fermo restando che tutti abbiamo l'impegno, l'onere e anche l'onore, perché no, di lavorare al fine di efficientare al meglio il bilancio, visto come interezza e come quel concetto di universitas rerum perchè tutto nella sua interezza può dare l'opportunità di toccare varie questioni che quest'Assemblea potrà mettere all'attenzione come priorità.
Mi sentivo di fare questa premessa per onestà intellettuale, da un lato è stata sottolineata la questione tempi, però teniamo conto di tutti quegli altri elementi, inanellati l'uno sull'altro ci fanno giungere alla determinazione di questi documenti che hanno il pregio, a mio modo di vedere, di toccare delle questioni. Poi non è scritta la parola fine perché nel breve si potrà tornare con interventi puntuali e, ce lo siamo detti, io partecipo a due Commissioni, anche ieri nella III Commissione presieduta dal Consigliere Biancani, che alcune tematiche del territorio inteso in senso ampio, possono essere degne di attenzione, lo sappiamo bene ed anche questo è un aspetto importante.
Ora cosa dire? A proposito della questione della proposta di legge 23, la cosiddetta legge di stabilità, al di là delle questioni tecniche che sono racchiuse in pochi articoli, un elemento secondo me saliente, coraggioso e anche appropriato, è l'introduzione dell'esenzione dell'imposta Irap nel primo biennio di attività per le nuove imprese. Bisogna prendere atto di avere avuto il coraggio, in un contesto difficile come quello che abbiamo cercato di tratteggiare e che tutti conosciamo bene, di pensare a una forma di agevolazione concreta per le nuove imprese.
Saluto con favore una norma che è un segnale positivo che va nella direzione di agevolare quelle nuove attività in un momento di difficoltà e di rarefazione delle occasioni di lavoro, delle occasioni di impresa, un po' anche per la professione da cui provengo, conosco bene questi settori, e mi sento veramente di salutare con favore una norma di questo tipo che in questo momento mi sembra alquanto appropriata.
Scorgendo i pochi articoli della proposta di legge n. 23 notiamo, a parte quelli di carattere generale che individuano il quadro finanziario di riferimento 2016-2018, i vari allegati che compongono il bilancio, la questione dell'Irap l'abbiamo detta, la modifica alla legge regionale 25, ne abbiamo parlato ieri, ovvero l'eliminazione di quella norma transitoria che riguarda le fusioni per incorporazione, un tema che abbiamo trattato abbondantemente. Viene fatta la scelta di abrogare la norma transitoria al fine di eliminare il contenzioso. Ne ha parlato ieri con dovizia di particolari il Presidente. Vengono poi fatte delle modifiche di carattere normativo per inquadrare meglio e puntualizzare alcuni aspetti, mi riferisco all'articolo 5, all'articolo 6 per la Fondazione Marche Cinema Multimedia dove in poche parole, vista l'esperienza effettuata, viene un po' allargato l'orizzonte e il raggio d'azione di questa fondazione. Poi ci sono gli articoli di copertura finanziaria e l'entrata in vigore della legge.
Da ultimo una proposta di legge, la n. 25, elaborata dalla Commissione, ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Minardi, Biancani e Urbinati, al fine di racchiudere delle norme puntuali che hanno essenzialmente il carattere dell'urgenza e che vanno, proprio per la caratteristica dell'urgenza, a toccare e a risolvere alcune questioni puntuali di applicazione di norme e soluzioni di dubbi interpretativi necessari al fine di applicare correttamente il testo della stabilità e del bilancio. Questo discorso lo riprenderò più tardi in sede di discussione della proposta di legge n. 25.
Un ultimo elemento che forse andava detto all'inizio, ma è lo stesso discorso, è che quest'anno è il primo anno in cui il decreto legislativo 118 del 2011 introduce un elemento di sostanziale novità nella redazione del bilancio, dei documenti del bilancio, nella classificazione del bilancio, quindi, c'è anche questo nuovo elemento che ha concorso a creare non pochi dubbi interpretativi su alcune questioni, ad esempio, di come praticamente e tecnicamente andavano compilate tabelle, andavano sanciti i principi di redazione, mi riferisco per tutti al cosiddetto principio della competenza potenziata, un principio secondo il quale le obbligazioni non rilevano più ai fini dei documenti di bilancio fin dalla loro origine, ma essenzialmente dal momento della loro esigibilità. Cosa voglio dire? Un esempio molto banale per far capire il concetto, se si decide di fare un lavoro, una volta veniva scritto in bilancio con il semplice impegno, oggi gli effetti di questo impegno sono procrastinati dall'esigibilità vera, ovvero bisogna aspettare che quel lavoro, in questo senso, in questa direzione, diventi esigibile. Faccio l'esempio di un'opera pubblica, bisogna aspettare che ci sia la realizzazione in parte o complessiva a seconda di com'è il progetto di quel lavoro, per sancire l'esigibilità, cosa che invece prima era limitata all'impegno, vecchia maniera.
Questo elemento nuovo, questo principio nuovo ha fatto si che ne risentisse tutto il bilancio sia in termini di studio, di redazione ed anche in termini di esplicazione dei suoi effetti. Vi ringrazio.
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Prima di proseguire voglio dire, per darci una organizzazione dei lavori, che tendenzialmente faremo una pausa di mezz'ora intorno alle ore 13,30 e poi proseguiremo ad oltranza per l'approvazione finale.
Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Maggi.
Giovanni MAGGI. Il mio intervento sarà veramente conciso e breve perché non capisco su cosa debba fare la relazione.
Io vorrò sicuramente approfondire le motivazioni che ci ha raccontato adesso il Presidente della I Commissione, visto che lui è il relatore di maggioranza e io quello di minoranza, relatore per modo di dire perché non capisco cosa ci chiedete di votare, cosa ci chiedete di discutere a questo punto.
Credo che questa di oggi sia una coerenza scellerata nell'espropriare i Consiglieri delle funzioni del mandato elettorale, non è più un incidente organizzativo o dei tempi troppo ristretti, ma mi sembra che sia la precisa volontà di escludere l'Assemblea legislativa, segnatamente la minoranza, i Consiglieri di minoranza, dalle decisioni dell'esecutivo.
Quello che si è detto in passato, quello che si è detto questa mattina, che io chiamo un esproprio e qualche Consigliere di maggioranza, qualche Commissario di maggioranza ha chiamato buffonata, non è una mia espressione, ma di un Commissario di maggioranza, si è consumata giovedì nella I Commissione quando si è chiesto di esaminare il bilancio di previsione che non c'era ed il parere dei revisori dei conti è arrivato il giorno dopo, il pomeriggio del giorno dopo. Questa è la condizione in cui i Consiglieri di minoranza, ovviamente perché mi riguarda personalmente, ma anche di quelli di maggioranza, sono messi per discutere, esaminare, presentare emendamenti su un documento così importante, l'atto politico più importante dei tre anni 2016-2018.
La volontà politica di privare i Consiglieri dell'assunzione del proprio mandato è sicuramente palese perché non si rispettano programmi, non si rispettano termini e si impone l'esame degli emendamenti e la votazione nello stesso giorno o il giorno successivo, come per dire non dovete mettere bocca su quello che abbiamo deciso noi. Questa è l'interpretazione che io do alla discussione di questo bilancio.
C'è un'altra cosa che voglio dire in merito alla proposta di legge n. 25 perché è organica a tutta la situazione. La legge di stabilità, così come è stata presentata, conteneva anche alcune norme che nulla hanno a che fare con gli aspetti finanziari e con emendamenti che sono stati presentati successivamente in Commissione. Questa pratica non è ammessa dal decreto legislativo 118/2011 e per non correre il rischio di impugnazione da parte del Governo, si è creata la proposta di legge n. 25 che si chiama “Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale” in cui si possono infilare tutte le norme non ammesse, come alcuni emendamenti che sono stati presentati sul servizio sanitario, sui tartufi, sulla fusione dei Comuni, eccetera. Su questa cosa noi non entriamo nel merito degli emendamenti perché alcune cose sono state esaminate anche stamattina in Commissione. Sicuramente sono emendamenti che noi possiamo condividere, ma siamo contrari a questa corsia preferenziale che si è creata sulle leggi di bilancio con provvedimenti che non passano per una corretta e doverosa analisi delle Commissioni e che, negli anni a venire, nei prossimi anni, possono aprire la porta ad una serie di provvedimenti marchetta, in barba al decreto legislativo 118/2011. Diciamo questo perché in effetti l'orientamento politico di questa maggioranza ci fa temere per queste cose.
Relatore di minoranza, relatore di cosa dicevo all'inizio, cosa dobbiamo votare? Stamattina è arrivato, per gentile concessione della maggioranza, un malloppo alto così dove ci sono i dettagli del bilancio per cui noi abbiamo una serie di cifre messe a caso perché poi si aspetta la legge di stabilità per avere altri finanziamenti. In questo Consiglio regionale stiamo consumando una farsa che tradisce la fiducia che ci hanno dato gli elettori e va contro la nostra dignità di uomini.
Voglio concludere facendo un ringraziamento ed un apprezzamento al personale che è stato costretto, ci diceva anche oggi, a fare le notti per raffazzonare questi atti che sicuramente sono stati congegnati con una volontà di espropriazione, ma sono anche stati congegnati da dilettanti allo sbaraglio.
Noi diamo tutta la nostra solidarietà al personale, la nostra vicinanza a coloro che hanno redatto queste cose, che hanno fatto in fretta e furia per soddisfare alcune esigenze a volte molto contraddittorie e incomprensibili, quindi la nostra solidarietà va al personale.
Termino ribadendo l'indignazione e la contrarietà del Movimento 5 Stelle per questa prassi politica che umilia e vanifica i criteri fondamentali della democrazia.
PRESIDENTE. Vorrei associarmi a nome dell'Ufficio di Presidenza agli apprezzamenti che lei ha fatto alle persone che hanno lavorato assiduamente, intensamente in questi giorni sia della Giunta che del Consiglio per rendere possibile l'attività delle Commissioni e del Consiglio regionale.
Ha la parola il Consigliere Carloni.
Mirco CARLONI. Questo è il momento più importante dell'anno, la legge finanziaria, il bilancio, rappresentano il momento più importante, non è soltanto l'analisi economico finanziaria di un atto amministrativo, ma un momento di programmazione economico, sociale e finanziario dell'intero anno; influisce nell'economia regionale, nell'economia privata delle famiglie e, in qualche modo, deve vedere un dibattito che sia profondo e che riesca a tracciare le linee di quello che deve essere il prossimo anno, non solo il prossimo esercizio finanziario dell'ente, ma la pianificazione economico-finanziaria del territorio, del popolo marchigiano, delle aziende marchigiane.
Trovo alcune criticità su questo documento che essendo un bilancio tecnico, com'è stato detto ormai da diverso tempo, poteva essere preparato prima perché di fatto è un bilancio tecnico. Si capisce la difficoltà con cui avete dovuto portarlo, la tempistica e anche il cambiamento che ha reso, come ha detto prima il Consigliere Zura Puntaroni, illeggibile questo documento perché di fatto è proprio un testo illeggibile. E' pur vero che una fase di confronto in Commissione bilancio ci poteva essere, evitando che giovedì sera, all'ultimo minuto, eravamo presenti io e la Consigliera Marcozzi, alle ore 17,30 ancora non si conosceva il testo. Questo rende difficile dare un valore importante a quello che stiamo facendo oggi.
Conoscendoci, ritengo che ci sia la possibilità di lavorare in prospettiva e spero che questa mattina nasca qualche impegno anche su una possibile manovra da fare a febbraio o marzo quando, in qualche modo, ci sarà una fase di rilettura delle esigenze del territorio. Di fatto in questo bilancio c'è ben poco ed è un bilancio che gira quasi a zero.
I due punti su cui voglio entrare nel merito sono questi: leggendo il testo non vi è neppure un accenno alla situazione economico e sociale provocata dal fallimento di Banca Marche e dal decreto legge che ha fatto il Governo il 22 novembre. Nel bilancio non si fa nessun accenno a una delle più grandi tragedie economico, finanziarie del nostro territorio, lo rende un po' surreale, sembra quasi di vedere l'orchestra che sul Titanic continuava a suonare in barba al pericolo di affondamento.
Ho visto tantissimi impegni sui giornali da parte della Giunta, in questi ultimi giorni in modo particolare, voglio soltanto ricordare che su Banca Marche nelle mie prime interrogazioni, quando il Presidente mi rispondeva che c'era la volontà di un intervento del fondo interbancario, io ero particolarmente critico, Presidente si ricorderà. Purtroppo le cose sono andate esattamente in un'altra direzione; non dipende dal governo regionale. Avevo anche previsto, non so se vi ricordate, che ci potesse essere un fondo di solidarietà e in quel momento, a novembre, in pochi mi hanno dato ragione, perché era impossibile creare un fondo di solidarietà, oggi assistiamo ad un Governo che lo sta creando.
Per passare dalle parole ai fatti, faccio una proposta che è concreta e che in qualche modo ci veda nel nostro ruolo ad esercitare un potere politico che risponda ad un'esigenza: la Regione Marche è travolta da questo momento finanziario, ci sono tante famiglie disperate e in particolar modo quelle che ho incontrato e che difficilmente potranno avere una prospettiva futura positiva per la loro vita, quindi non possiamo approvare un atto di programmazione economico, finanziario, del nostro territorio senza nemmeno spendere una parola su questo tema. Sarebbe un oltraggio.
Vi chiedo con buonsenso, non in modo speculativo, su questo tema avete visto che sono intervenuto costantemente, in tempi non sospetti, dicendo cose che poi si sono avverate, di creare un fondo di solidarietà che preveda una qualche possibilità di ristoro per coloro che hanno perso tutto, ovviamente creando dei criteri, però non lo voglio fare “raccontando una favola”, io vi chiedo un impegno serio, e qual è? Vi chiedo di costituirvi come Regione Marche parte civile nei processi a carico degli amministratori, cercando di individuare nella responsabilità, nella mala gestione, un eventuale risarcimento che deciderà la magistratura, non noi, e con quel risarcimento creare un fondo di solidarietà che possa aiutare a dare qualcosa almeno a chi ha perso tutto.
Credo che questo sia un impegno serio che si può prendere anche con un ordine del giorno che io ho depositato a questo proposito. Vi chiedo anche di valutare, visto quello che è successo l'altro ieri, e penso che non sia sfuggito a nessuno, e cioè che il Portogallo è intervenuto con una misura di aiuto di Stato, autorizzato dall'Unione Europea e del Commissario per la concorrenza, su due banche, Novo Banco e Banif. E' intervenuto aiutando queste due banche senza farle fallire, non ha azzerato il valore degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati e nella vendita delle bad bank quegli obbligazionisti vedranno riconosciuto qualche valore.
In questo ordine del giorno che spero vi verrà distribuito, c'è la richiesta di costituire un fondo di solidarietà con l’eventuale risarcimento dal processo a carico degli ex amministratori e la costituzione di parte civile e soprattutto dalle plusvalenze della vendita delle bad bank non ci guadagnino soltanto coloro che furbescamente possono comprarsi queste banche che, secondo me, sono iperpatrimonializzate, ma ci possa essere anche un modo per ristorare coloro che hanno perso tutto. Esattamente come sta facendo il Portogallo. Se si può fare in Portogallo perché non si deve fare in Italia?
L’altro ordine del giorno che propongo all’Aula riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche, mi viene da diversi amministratori, in modo particolare da un amministratore che è disabile e che non riesce ad accedere al suo Comune, un caso emblematico che ci deve far riflettere per problemi anche molto più piccoli.
Molti nostri Comuni sono in centri storici, talvolta arroccati, difficilmente la casa comunale è accessibile a tutti, durante l’anno avrete a disposizione il fondo straordinario per gli investimenti che ammonterà a circa 35 milioni, in quest'ordine del giorno vi chiedo che nel riparto di queste risorse, dal 2016 al 2018, ci sia la possibilità di finanziare o cofinanziare dei progetti, in modo particolare degli enti locali, per abbattere le barriere architettoniche. Credo sia un tema molto spesso sbandierato, io sono abbastanza pragmatico e penso che nei 35 milioni di euro che dovrete ripartire, mi pare opportuno che oggi si possa assumere un impegno ed assicurare una distribuzione in tal senso.
L'ultima cosa e poi concludo, vi chiedo di approvare questi ordini del giorno.
Mi fa piacere, Presidente, che nel dispositivo che avete presentato c'è l'abrogazione della norma transitoria sulla fusione dei Comuni che, sempre per uno discorso probabilmente di superstizione, ho detto più volte, in tempi non sospetti, che sarebbe stata foriera di responsabilità amministrative, perché era evidente che era una norma transitoria che non creava procedimenti corretti e tecnicamente sostenibili, tanto che si è prestata a dei ricorsi che hanno avuto la sospensiva. Non entro nel merito, però mi pare giusto che venga abrogata quella norma che, per primo, credo, e forse da solo, dissi che quel modo di operare era sbagliato, probabilmente se si fossero fatti subito dei provvedimenti, come prevedeva la legge Delrio, in un certo modo, nella strada principale e correttamente sarebbe stato diverso.
Anch'io ringrazio i dipendenti regionali, come ha detto il Consigliere Maggi, però vorrei anche dire alla politica, questo non vale per i dipendenti, magari riguarda un’altra fascia, di non cercare la soddisfazione nella contemplazione dei funzionari e dei dirigenti, la politica deve essere sovrana ed autonoma e talvolta, come dimostra questo articolo che oggi abroghiamo, non sempre i dirigenti hanno ragione. La politica deve trovare la dignità di stare a schiena dritta e di dire quali sono le cose che vuole e gli obiettivi che vuole raggiungere e la classe dirigente e funzionaria è pregata di raggiungere quegli obiettivi. Ovviamente mi unisco al ringraziamento per gli impiegati che hanno lavorato in questi giorni.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Grazie Presidente. Mi ha colto nella lettura della rassegna stampa che mi induce a una considerazione di carattere preliminare rispetto a questo bilancio, a quanto si è detto anche in Aula ieri e nelle scorse settimane.
Io l’ho esaminato senza mai partecipare a nessuna riunione se non a qualche rara apparizione in I Commissione e sinceramente ho trovato qualche difficoltà, rispetto al passato, perché qualcosa nell’impostazione è cambiata. Non riesco a capire tutta questa grande difficoltà nel comprendere un bilancio tecnico, nel quale in teoria non c'è nulla, c’è poco o niente ed è anche poco quello che si deve comprendere, in più non riesco a capire come si possano fare delle osservazioni critiche, io ne faccio in senso assolutamente positivo relativamente alla parte normativa, cioè non solo questo, colleghi Consiglieri, è il primo bilancio nel quale non c'è una sola spesa indirizzata funzionalmente a questa o a quella situazione, non so se a febbraio sarà possibile farlo, non c'è neanche quella che volgarmente viene chiamata marchetta, quindi diventa difficile attaccarlo da questo punto di vista.
Semmai Presidente è il contrario, da Consiglieri se fossimo un po’ più furbi, dovremmo lamentarci del fatto che non c’è spazio per poter dare sfogo alle esigenze legittime, perché quello che viene votato in quest’Aula è sempre legittimo. E' finito il patto sociale che ci ha visto partecipare a queste elezioni, se uno è convinto che qui dentro non si fanno cose legittime, come qualcuno ha scritto riguardo ai punti nascita, allora è fuori dalla democrazia e non è più neanche all’interno di un dialogo.
Oltre questo c’è una parte che intelligentemente la Giunta propone come parte normativa che è fatta da due paginette, in cui ci stanno quattro cose necessarie e che vengono presentate e votate perché è una specie di “cinque proroghe” no “mille proroghe”, piccole cose rispetto, ripeto, ad un passato nel quale questa parte era enorme. Pensate che nel primo bilancio che esaminammo nel 2010 per il 2011 c'erano decine e decine, forse anche un centinaio, di interventi.
Faccio quindi fatica a valutarlo in termini negativi. Mi sono messo nell’ottica di chi lo vuole vedere negativo, ma io lo vedo positivo, dico questo con l’orgoglio di appartenere a questa coalizione, per il fatto, Presidente, che c'è anche un effetto chiarezza, nel senso che noi potevamo anche scegliere di non farlo, anche se non so se c’è una scadenza obbligatoria. Intanto voglio dimostrare che questo non è un bilancio tecnico, anche se l’ha detto lo stesso Assessore, perché non è vero che è un bilancio tecnico, è un bilancio nel quale quello che si può spendere viene indicato, (…) Io ho parlato dell’assestamento di bilancio, Assessore, come dell'assestamento di guerra perché fatto a fine anno, quando ormai potevamo mettere solo pezze, non c’era più lo spazio per una scelta, ma avendo votato praticamente a giugno e iniziato l'attività amministrativa a settembre era impossibile fare diversamente.
E' un bilancio che fa delle scelte, le fa in un contesto di grande chiarezza e mi meraviglio che l’opposizione non colga questa cosa. Tra le altre cose mi permetto di chiedere al Presidente del Consiglio se il relatore di minoranza era di minoranza o era il capogruppo del Movimento 5 Stelle perché ha chiuso parlando come tale, forse i ruoli andrebbero ben individuati. So della grande sensibilità istituzionale del capogruppo Maggi, quindi mi permetto di fare questa osservazione in pubblico, perché tutta la minoranza ha diritto ad una relazione di minoranza e non solo all’esecrazione del Movimento 5 Stelle, che poteva essere un intervento successivo.
Contento di questa chiarezza, contento del rispetto della scadenza che ci dà l’occasione per affrontare una serie di argomenti che sono dentro questo bilancio.
Mi permetto di fare un'altra osservazione che riguarda Banca Marche, non per interloquire con il Consigliere Carloni, ma per dire che gira una proposta che potremmo prendere in considerazione di qui a qualche mese, mi permetto solo di segnalarla, ci è giunta attraverso il Consigliere Rapa, quindi non voglio nessuna primazia al riguardo, ma mi permetto di segnalarla, e cioè che in alcune Regioni d’Italia, la Toscana per prima, hanno preso iniziative per quanto riguarda l'assistenza legale.
Se quella delibera in Toscana regge potremmo anche prendere in considerazione, non è certamente …, un contributo per l’assistenza legale a coloro che magari non potrebbero farlo per mancanza di fondi o per difficoltà, non lo so, è un segnale, chiaramente non risolve la vita a nessuno, però potrebbe essere una cosa concreta, alla portata di qualche centinaio di migliaia di euro e non dei milioni che non abbiamo per interventi diversi da questo.
Vado alla sostanza del bilancio, parto da quello che abbiamo esaminato in IV Commissione, poi farò alcune considerazioni brevissime di carattere generale.
In IV Commissione il Presidente Volpini ha chiamato in audizione tutti i settori tecnici e le associazioni che si occupano della prevenzione. Voglio segnalare questo argomento perché è in bilancio, ma è a rischio, lo dico per primo al Presidente Ceriscioli perché è anche l'amministratore competente e perché, Presidente, questo livello che è uno dei più alti al mondo - fra le tante cose per cui ci possiamo dire male, sicuramente non possiamo dire male di questo, anche se poi c’è sempre il vizio in questo nostro Paese di andare a guardare il puntino nero sul foglio bianco – è indubbiamente vitale. Nel campo della prevenzione, penso all’agro-alimentare, all’igiene, alla profilassi, siamo fra i più elevati al mondo, da noi non si verificano i fenomeni della mucca pazza, del vino all’etanolo. In Germania ne abbiamo viste altre, parlo di Paesi avanzati richiamati per alcuni aspetti come miti dell'efficienza, ma poi si trovano di fronte a dei casini spaventosi, in Italia questo è veramente fatto bene, fatto bene dalle forze dell’ordine, ma è fatto bene da questa grande rete socio-sanitaria che è costituita dalle Regioni.
Io la metto solo come punto d’attenzione, qui le cose da dire sarebbero tante, ma faccio riferimento alla determina 350 che è un po’ il punto di riferimento per questo, ma quel grido di dolore che viene dai funzionari e dai dipendenti, ovviamente non è nemmeno cosa loro, io mi sono permesso di dire in Commissione: “E' quasi ridicolo che siate voi a doverci dire queste cose, siamo noi come rappresentanti dei cittadini a doverle segnalare”.
La seconda cosa riguarda la distribuzione dei fondi agli ambiti territoriali sociali. E' chiaro che rispetto all'anno scorso, il 2015 ha segnato un punto di rottura molto forte, perché il modo in cui è stato finanziato quasi il 90% di quello che c'era precedentemente, impone una diversificazione della spesa, cioè se l'entrata è prevalentemente, almeno per la metà, sanitaria è chiaro che non c'è più la libertà che c'era prima, l’altra metà Presidente è data da fondi nazionali. I fondi nostri non ci sono più, i fondi nazionali sono vincolati, quindi è chiaro che il finale è questo.
Questo ha creato qualche difficoltà all’interno degli ambiti e soprattutto la necessità che queste cose vengano, in qualche modo, verificate e monitorate.
La IV Commissione all'unanimità ha pensato di indicare alcune criticità alla Giunta, l’ho fatto personalmente, nel parere che abbiamo espresso su questa importantissima delibera che è una di quelle che fanno il 2015, ma da quanto abbiamo capito sarà riprodotta integralmente nel 2016, abbiamo scritto alcune cose che mi permetto di ricordare perché sono fatti amministrativi concreti, piccoli ma significativi: per la prima volta, entro il mese di giugno 2016, ci sarà un monitoraggio non perché ce l'abbiamo con i Comuni, ma perché vogliamo tutelare quelli onesti, signor Presidente, che fanno le cose come sono scritte in delibera, rispetto ai Comuni furbetti che queste cose non le fanno e non rispettano i deliberati.
Penso alla compartecipazione che i Comuni dovrebbero mettere sulla 18 e su tutto quello che riguarda la disabilità, e che spesso non mettono. Sto facendo la predica all’ex Sindaco di Pesaro, è chiaro che non è a lui che parlo, ma all’Aula, questo però avviene, magari la compartecipazione sul 18 veniva fatta con i fondi dell’indistinto e siccome non ci sono o ce ne sono in piccola parte mutata su altro, ecco …
Abbiamo fatto un'altra raccomandazione, l’avrei fatta in maniera provocatoria, quindi l'annuncio solo, visto che gli emendamenti sono stati pochi, ma se ci fossero stati emendamenti di maggioranza, io avrei fatto dei sub emendamenti per modificarli e portare i fondi sulla legge per la famiglia, la n. 30, che è stata chiaramente ridotta e quello che era a disposizione era molto poco rispetto agli anni precedenti e mi permetto di ricordare non solo la parte che manda i fondi ai Comuni, ma anche quella dei progetti speciali ed altre iniziative tipo la scuola per genitori che hanno avuto un discreto successo nel passato.
Altra cosa rapidissima, sempre esaminata in IV Commissione, riguarda il nuovo sistema di gestione dei rapporti sindacali con l’Asur, e questo entra con un emendamento nella parte normativa, lo ritengo quanto mai opportuno perché, accidenti se riguarda il bilancio, riguarda il bilancio, riguarda la gestione del personale, riguarda il modo in cui dovremmo rapportarci con più di 20.000 persone nei prossimi anni, tanti sono i dipendenti della sanità, contro i poco più di 1000 che sono il resto dei dipendenti della regione.
Qui abbiamo fatto un'osservazione, Presidente, che riguarda il fatto che va benissimo e siamo decisamente d'accordo sul fatto che l’Asur non abbia più trattative per Area vasta, era il retaggio di un tentativo di riportare il soggetto giuridico eccetera, o lo facciamo, allora c'è il soggetto giuridico a livello provinciale, con il controllo della spesa che rischia di saltare sul quale il suo predecessore è stato sempre durissimo, quindi siamo su quella linea che la Regione condivide, oppure si fanno le cose a livello centrale, come direzione generale Asur, per tutto, per quello e per le assunzioni.
Per quanto riguarda la contrattazione mi permetto di segnalare il fatto che abbiamo altre 2 aziende, poi vengono fuori che le situazioni contrattuali sono diverse per Marche Nord e per Torrette, quindi sarebbe necessario che perlomeno, anche se la norma non lo prevede, ma potremmo anche scriverlo in futuro, ci sia un coordinamento di queste trattative perché mi sembra assurdo che si arrivi a differenze stipendiali fra un'azienda e l’altra.
L’altra cosa è una piccola nota dolente che sollevo come sempre senza polemica e che mi ha visto, in qualche maniera, protagonista. Esattamente un anno fa in sede di approvazione del bilancio ho presentato un emendamento con il quale chiedevo - ho fatto anche l’interrogazione per verificare qual era lo stato di attuazione, è stato deliberato, non chiedevo niente, è legge regionale - che le procedure concorsuali per l'assunzione di personale a qualsiasi titolo in Regione e negli enti dipendenti e partecipati, quindi allargo addirittura ad altri soggetti, fossero espletate nel rispetto delle normative vigenti in materia a livello unico regionale, per qualifiche corrispondenti ai medesimi profili professionali. E' ovvio che almeno per quanto riguarda l’Asur questo sarebbe dovuto avvenire e non è avvenuto. Mi auguro che in questo anno non si siano stati fatti concorsi, me lo auguro con tristezza, perché sarei stato più contento che ci fossero stati, però è una cosa incredibile che, questa cosa verrà applicata perché unifichiamo le procedure per quanto riguarda la gestione verso terzi e per quanto riguarda la contrattazione, ma ad oggi una norma applicata non è stata presa in considerazione.
Lo dico, ripeto, non in senso polemico, ma perchè ci tengo, al di là di tutti i ruoli di maggioranze e di minoranza, lo dico agli Assessori presenti, lo dico al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta, non è possibile che le norme che sono proposte – l'indirizzo naturalmente non è per voi e anche per quei funzionari, non i nostri, quelli della Giunta - dall’esecutivo abbiano esecuzione, le norme che arrivano dal Consiglio e sono approvate dal Consiglio non abbiano esecuzione. Lo dico anche all’Assessore Sciapichetti che per cinque anni ha fatto, come me oggi, solo il Consigliere, che è già …, però questa è una prassi, non ha colpa nessuno però sembra che tutto quello che viene dall’esecutivo …. Allora ce lo diciamo, per cinque anni, lo dico in maniera provocatoria, sospendiamo l’attività legislativa, il Consiglio non prenda più iniziative di legge, non le facciamo più, perché tanto non vengono date esecuzioni. Questo non è tollerabile, nel rispetto dei ruoli ho fatto tre interrogazioni per leggi già approvate, l’ultima ieri sulla quale il Presidente Ceriscioli mi ha dovuto dire: “Consigliere Marconi, non è stata attuata”. Per questo faccio un appello all'Ufficio di Presidenza, perché si avvii un confronto con tutto l’esecutivo su questa materia, riprendiamole tutte, non perdiamo tempo, non facciamo finta che stiamo facendo leggi se poi queste non vengono applicate.
Chiedo scusa Presidente, so di aver sforato i tempi e vado rapidamente alla conclusione sulla valutazione delle entrate. Assessore Cesetti io non posso che non apprezzare il lavoro che ha fatto per quanto riguarda il bilancio, perché in effetti immaginare di poter lavorare con queste cifre sul 2016 ..., poi ci ammazzeremo sui 50 o 60 milioni in più che arriveranno, non so cosa dovrà arrivare, viene annunciato l’arrivo di questo treno della speranza, non so se arriverà da Lourdes o da Roma, dal Vaticano o da Loreto, comunque sia io leggo: 3.189.732 euro per quanto riguarda le entrate correnti totali, ricordo una cifra superiore ai 4.000.000.000 e di questi 2.711.000.000 per la sanità. La cifra storica che ricordo era di 2.940.000.000 e rimangono 470.000.000 di entrate non sanitarie che erano superiori ai 600 milioni. Una riduzione complessiva di 350, 360 milioni.
Penso che qui abbiamo fatto un miracolo, però diciamolo fuori, perché se no passa solo la demagogia facilissima, direi quasi idiota che alla fine si ripercuote contro chi la fa, di chi sostiene “perché non è stato fatto questo? Perché non è stato fatto quest’altro?” E' vero che il nostro Paese vive di queste adolescenze, però viva Dio non è possibile che si facciano domande retoriche rispetto ad una soluzione che non c’è. A me piace la polemica politica, a me piace sentirmi dire: non hai fatto questa cosa, avevi 100 milioni e non l’hai fatta, perché hai fatto un’altra scelta. Benissimo è un confronto onesto, il confronto disonesto è quando uno fa credere alla gente, alla nostra popolazione fuori di qui che era possibile fare chissà quali grandi cose che non sono state fatte perché la maggioranza è cattiva, perché l'Assessore ce l’ha con una Provincia piuttosto che con un’altra. Veramente siamo all'asilo nido.
Vediamo che sulle spese alcune cose necessarie sono fatte perché l'aeroporto sta lì, non sto a riaprire una querelle durissima, l’aeroporto sta lì e o gli diamo questi 3 milioni o non glieli diamo, l’Ersu sta lì e penso che 19 milioni messi sull’Ersu, nessuno li nomina, poi vediamo che mancano 40 o 50 mila euro di qui o di la, ma ci sono 19 milioni sull’Ersu che sono anche entrate e sono assistenza che facciamo ai nostri ragazzi.
Esprimo fin d’ora piena soddisfazione per il bilancio che è stato prodotto ed anche per quella parte normativa che è estremamente ridotta, ma contiene cose assolutamente necessarie.
Presidenza del Vicepresidente
Renato Claudio Minardi
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Oggi andiamo ad approvare uno dei documenti più importanti per questa amministrazione regionale, ossia il bilancio di previsione che riguarda la programmazione economica e finanziaria per l'anno 2016 e che inciderà sull'economia della nostra regione.
Bilancio di previsione per l'anno 2016 approvato in tempi stretti, così come ha detto il Presidente della Commissione bilancio, Consigliere Giacinti, io direi in tempi strettissimi e credo che quello che è accaduto non abbia precedenti.
Non è più accettabile questo modus operandi con cui maggioranza e amministrazione, con convocazione di Commissioni consiliari dove mancano i documenti necessari per espletare le nostre funzioni di vigilanza e controllo, ostacolano noi, i Consiglieri della minoranza.
Questo non è assolutamente il modo corretto di operare per un'amministrazione ancor più se regionale e non possono essere prese le solite scuse dei ritardi, si è arrivati fuori tempo massimo, con l'assestamento prima e con il bilancio di previsione per l'anno 2016 adesso.
Che cosa reclamiamo? Reclamiamo trasparenza, correttezza e rispetto dei ruoli istituzionali su cui l’amministrazione fino ad oggi ha purtroppo mostrato assoluta disattenzione, superficialità e totale disinteresse.
Vede Assessore quello che avevo detto nel bilancio di assestamento oggi lo troviamo nel bilancio di previsione. Tempi stretti perché? Perché l’assestamento è stato approvato prima di Natale, la settimana scorsa, e questo poteva essere evitato, l’assestamento poteva essere approvato il 30 novembre insieme al rendiconto del 2014 in maniera tale di non arrivare in tempi così stretti per il bilancio di previsione. Non avete messo non solo noi Consiglieri della minoranza, ma anche i revisori dei conti nelle condizioni di poter lavorare in maniera ottimale.
Vi ricordo e ricordo a quest'Assemblea che la Commissione per quanto riguarda l’assestamento era stata convocata il giorno 9, mancava la documentazione, è stata riconvocata il giorno successivo alle ore 14,30, siamo andati via alle ore 16,40 e la relazione dei revisori è arrivata solo alle ore 18,00. Quindi né noi né i revisori contabili all'epoca siamo stati messi nelle condizioni di poter lavorare in maniera serena.
Oggi abbiamo la stessa situazione, perché la Commissione bilancio è stata convocata proprio la scorsa settimana, giovedì, alle ore 17,30, presenti io, il Vicepresidente della Commissione Consigliere Carloni, il Consigliere Busilacchi che comunque non fa parte di quella Commissione, ed ancora una volta mancava la documentazione. Alle ore 17,30 io e il Vicepresidente della Commissione Consigliere Carloni siamo usciti da quell'Aula.
Quello che è accaduto con l’assestamento lo ritroviamo nella maniera identica, nell'approvazione del bilancio 2016.
Questo non è un modo per lavorare in maniera serena, soprattutto per noi della minoranza, documentazione arrivata all'ultimo minuto, stampata in maniera ..., è vero che arriva da Roma e dal Ministero, però dovete anche metterci nelle condizioni di poter controllare tutta la documentazione.
I revisori dei conti sia nell’assestamento che nel bilancio di previsione hanno lavorato di fretta e furia, ve l’ho dimostrato nell’assestamento, la documentazione è arrivata il 10 ed il 10 hanno dato il parere sia per l’assestamento che per il bilancio di previsione del Consiglio. Anche per il bilancio di previsione purtroppo non hanno avuto i tempi e questo fatto si legge, anche questa volta, nella relazione dei revisori dei conti a pagina 8 che afferma: “Il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato quantificato in euro 10.000.945 rispetto all'importo accantonato. Il collegio si riserva di verificare la congruità e la corretta quantificazione del fondo in sede di rendiconto 2015. Nell’anno 2015 punto 2) fondo passività potenziali, si è scritto l’importo di euro 691, il collegio si riserva di esprimere valutazioni”, questo perché non hanno avuto tempo.
Chiedo a quest'Assemblea che si cambi il modo di lavorare e si metta noi, Consiglieri della minoranza, nelle condizioni di poterlo fare.
E’ un bilancio tecnico, così come ha detto il Vicepresidente della Commissione, io oserei dire che è un bilancio che ha un corpo, ma non ha un'anima. Questo significa tecnico? Perché? Perché non c’è un’idea di ciò che questa amministrazione ha in mente di fare e quindi è tecnico. Però l'80% del bilancio è assorbito dalla sanità e del restante 20%, il 15% deriva da entrate di fondi europei, e per quel 5% di margine che avevate di flessibilità non si comprende cosa questa amministrazione abbia in mente per il futuro, cioè la programmazione. C’era un 5%, è vero, ci sono le start up, le agevolazioni per quanto riguarda l’Irap per le nuove aziende a partire dal 2016, 4.500.000, ma per il resto non c’è un’idea di quello che questa amministrazione intende fare. E' tecnico si, però c’era un 5% di margine che poteva far capire qual è la programmazione futura di questa amministrazione regionale.
Questa situazione non si sarebbe verificata se l'assestamento fosse stato portato il 30 novembre. I revisori dei conti alla fine fanno dei rilievi: la predisposizione del prospetto contenente la verifica dei crediti e dei debiti nei confronti degli enti strumentali e società partecipate e controllate asseverate dai rispettivi organi di direzione ancora non ce l’hanno, quindi lo sollecitano, precedentemente questo prospetto non è stato fatto, a maggior ragione nel bilancio di previsione.
Ecco perché noi abbiamo detto la documentazione e del fatto che ci sono delle criticità, per questo identico motivo, perché il bilancio di previsione è stato fatto in fretta, in Commissione mancava la documentazione, la relazione dei revisori è arrivata la sera, i revisori naturalmente hanno fatto come per l’assestamento, un mero riscontro di equilibrio, per il resto non hanno verificato niente, anche perché nell’assestamento hanno dovuto dare il parere sia per quanto riguarda l’assestamento che per quanto riguarda il bilancio di previsione del Consiglio. Nel bilancio di previsione hanno dovuto dare un parere velocissimo e si riservano di fare ulteriori controlli.
Questa è la situazione che ha creato questa amministrazione e mi auguro veramente che in futuro non accada più. Bilancio tecnico, poi a febbraio rivedremo il tutto.
Mi auguro, Presidente, che in Commissione, anche noi della minoranza, possiamo portare le nostre istanze che vengono dal territorio perché con l’assestamento avete detto “non fate emendamenti, non si può fare nulla”, certo arriviamo prima di Natale ad approvare l’assestamento, non facciamo niente, bilancio di previsione: “non fate nulla perché questo è un bilancio tecnico” però c’era un 5% di margine che potevamo utilizzare oltre alle star up di 4.500.000, quindi noi della minoranza non facciamo nulla, né sull’assestamento né sul bilancio di previsione. Sull'assestamento vi ricordo che vi avevo fatto notare che nel bilancio di previsione 2015 e sull’assestato c'erano delle variazioni pari ad 1.800.000 euro, perché tutte le variazioni le avete fatte voi in Giunta. Questo è possibile farlo perché lo prevede la legge, però mettetevi anche nei nostri panni. Noi nell’assestamento non abbiamo potuto fare emendamenti, nel bilancio di previsione non possiamo fare nulla perché non si può fare nulla, adesso aspettiamo febbraio e mi auguro che in Commissione potremmo fare qualcosa.
Detto questo mi auguro che in futuro cambi il modo di lavorare. Visto che l’Assessore Cesetti sorride lo debbo ringraziare, io, a partire da luglio, ho fatto delle interrogazioni per quanto riguarda il dragaggio, ho sollecitato questa problematica sulla stampa, e nell'assestamento mi ha detto: “Non fare emendamenti perché non li possiamo accettare e neanche il Comune può spendere dei soldi”, oggi vedo che nel bilancio di previsione ha stanziato queste somme per il dragaggio del porto di Porto San Giorgio, per questo la ringrazio immensamente.
Per il futuro dobbiamo cambiare metodo, altrimenti, in questo modo, noi Consiglieri della minoranza non siamo messi nelle condizioni di poter lavorare. Quando ho stampato il bilancio non si leggeva niente - è inutile che andiamo a vedere - poi me lo sono fatto ristampare, lunedì mattina e di corsa ho fatto emendamenti, sapendo che non sarebbero stati approvati e votati, comunque l’ho ristampato in maniera tale che potesse essere leggibile. Così, Assessore, non è possibile, io l’ho ristampato perchè non si vedeva niente, ha ragione il Consigliere Zura Puntaroni, noi non possiamo essere messi in queste condizioni, in futuro bisogna assolutamente cambiare metodo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri.
Sandro ZAFFIRI. Credo che, in un ente pubblico come la Regione, un ente che governa 1.450.000 abitanti circa, dove 31 Consiglieri sono stati eletti dal popolo, quello che celebriamo questa mattina è un atto molto importante.
In altre circostanze si chiamerebbe una grande festa, un matrimonio, una cosa di alto spessore e di alto livello.
Questa mattina discutiamo il bilancio e per quanto ci riguarda vorremmo esprimere delle considerazioni su questo periodo di Presidenza che nasce a giugno 2015 ed arriva all'approvazione del bilancio, altrimenti secondo me, secondo noi, non abbiamo il filo conduttore di cosa stiamo discutendo è perché siamo arrivati a questo punto.
Mi rivolgo in modo solenne ai Consiglieri, ai colleghi, a tutta l'Aula, al Presidente, esprimendo queste considerazioni, perché credo che l'analisi debba essere fatta.
La Giunta del Presidente, del professore Ceriscioli, sotto il profilo gestionale di questa amministrazione finanziaria, parte con il consuntivo dell'anno 2014 gestito dalla Giunta procede, chiude il bilancio 2015 predisposto dalla precedente Giunta e ora, quando tocca a lui, al Presidente, il bilancio è tecnico. Questa è la prima riflessione!
Chiediamo a quest’Aula e al popolo marchigiano quando questa Giunta regionale inizierà a governare? Potremmo definirla l'amministrazione del rinvio, si rinvia ai primi 100 giorni, portati a 300, si rinviano le decisioni sulle lista di attesa del 2016, prorogando il contratto scaduto al Cup, si rinviano i bandi Por europei facendone uscire ogni tanto uno per interrompere i termini. Queste sono riflessioni che partono dai fatti!
Per la prima volta nella storia moderna sono stati mandati a picco azionisti, obbligazionisti, subordinati, di una banca del territorio che è del territorio, e la Regione fino ad oggi non ha fatto niente.
Le esportazioni, Presidente lei lo sa perché legge i dati come il sottoscritto e penso come tutti noi, sono andate a picco per il problema che tutti conosciamo e che riguarda l’est. L'aeroporto regionale ha ingaggiato un amministratore delegato, manager di Novaport che è la stessa che ha partecipato alla acquisizione e che l’Enac ha stoppato, questo signore dovrebbe predisporre la gara per sè stesso. Credo che qualche riflessione ci debba stare!
Tre città dell'entroterra, ieri abbiamo sentito i loro portavoce che non sono assolutamente nostri, sono senz'altro vostri, fanno parte della vostra maggioranza ed hanno espresso delle considerazioni pesanti sui territori in merito al problema dei punti nascita.
Il saldo della natalità mortalità delle imprese marchigiane, non delle persone, è negativo.
Le associazioni ambientaliste protestano per i tagli e, tutti abbiamo letto i documenti. I disabili, le loro famiglie sono stati costretti a manifestare davanti al piazzale della Regione perché non arrivavano i soldi. Si esaltano presunti risparmi di spesa del Consiglio regionale solo perché i Consiglieri sono diminuiti da 41 a 31 e si sono ridotti i gruppi consiliari.
Si annuncia la chiusura della fondazione Marche Cinema, della Svim, delle altre partecipazioni, un giorno sì e un giorno no. Non c'è programmazione!
Gli ordini del giorno della Giunta e del Consiglio regionale sono ridottissimi, senza argomenti sostanziosi, né programmazione, come ho appena evidenziato, si discute e si trasmettono i documenti all'ultimo momento, di questo ne stiamo parlando anche stamattina, pertanto né i Consiglieri di maggioranza né quelli di minoranza sono nelle condizione di poter trattare problemi che conoscono.
Presidente Ceriscioli, Presidente Mastrovincenzo, cosa state combinando? Noi ve lo chiediamo! Cosa state combinando? Dov’è la trasparenza che più volte abbiamo sostenuto personalmente dentro quest'Aula sui provvedimenti, sulle cose che accadono in questa regione. Dov’è la partecipazione? Dove sono le proposte di cambiamento? Credo che queste considerazioni, per quanto ci riguarda, sono sotto gli occhi di tutti.
Poi questa mattina ci venite a dire che, ma ieri, l'altro ieri, l'abbiamo letto sulla stampa, il bilancio tecnico avrebbe un’anima, così l'ha definito l’Assessore al ramo, l'avvocato Cesetti.
Assessore, cosa vuol dire un bilancio tecnico? Un bilancio presentato solo perché le norme lo prevedono? Un bilancio che non riporta tutte le poste in gioco? Un bilancio che non si sapeva come redigerlo? Noi dovremmo approvare un bilancio che invece delle cifre ha un'anima? Ma ci prendete per deficienti?
Ci si dice che questo bilancio mette in sicurezza alcune partite, come il cofinanziamento, lei lo sa Assessore, dei fondi europei. Ci mancava questa cosa, ma che scherziamo? Ancora questa cosa sui fondi europei? Vi dico che sono passati due anni, cinque sono rimasti infruttuosi, ed escono dei bandi soltanto per cercare di allungare i tempi e non far decadere le cose. Sarà presentato un bilancio, magari nel 2016, come è già avvenuto precedentemente sul quale si sono operate, dentro quest'Aula o in Giunta, 270 variazioni di bilancio. Questa è la storia di questa Regione! Volete ripeterla?
Credo che questo non sia un modo serio di gestire l’ente. Pensate che siano sufficienti annunci, comunicati stampa, per governare, ubriacare, l'opinione pubblica facendole credere che si sta governando?
Noi siamo molto preoccupati perché osserviamo una Giunta debole, in seria difficoltà nel gestire e nel districarsi nel ginepraio dei problemi, certo complessi, ma che non possono essere rinviati.
Facciamo soltanto degli esempi, questo presunto bilancio previsionale, Assessore, dove lei prevede di mettere 35.000.000 di euro per gli investimenti, però questa operazione è stata fatta attraverso un nuovo indebitamento, perché si arriva a 100.000.000 annui, senza spesa di mutui contrattati, 35.000.000 di investimenti e le chiediamo quali sono questi investimenti? Non ci è dato saperlo!
A proposito di mutui regionali, le Marche, Assessore Cesetti, hanno in essere dei derivati, di cui lei sa benissimo, la rinegoziazione autorizzata dei mutui, oltre i costi provvigionali di 500.000 euro agli intermediari ministeriali, quanto ci costa?
Nel bilancio di previsione si parla della volontà di esonerare dall’Irap le nuove imprese nei primi due anni di vita e questo comporterebbe alle casse regionali un minore introito di 4.500.000. Noi, Assessore e Presidente, su questi 4.500.000 la pensiamo in modo diverso. Questi 4.500.000 di euro, per esempio, potevano essere destinati a misure per favorire l'accesso al credito, è da giugno che ne parliamo e su questo problema ancora non si è aperta né una finestra né uno spiraglio. Il micro credito per le piccole imprese commerciali e artigiane delle Marche sarebbe una cosa più efficace, secondo noi.
Oggi, nonostante ciò che si dice, il credito alle piccole imprese è erogato con il contagocce, le garanzie richieste sono sempre più onerose, la Regione Marche e i Confidi non hanno strumenti adeguati per garantire un'erogazione sicura, veloce ed efficace della liquidità ad un sistema economico in difficoltà, piegato su sè stesso, questo lo sappiamo, però non è stato fatto niente.
Il bilancio di previsione prevede, come voi sapete, perché l'avete redatto, a sostegno del commercio e dell'artigianato un finanziamento di 350.000 euro. Nel 2015 questa cifra ha consentito di agevolare soltanto 60 domande sulle 300 presentate con contributi massimi di 5-6.000 euro ciascuno, cifre ridicole se paragonate agli oltre 4.000.000 di euro che la Regione spende per pagare i vitalizi degli ex Consiglieri.
Per l’artigianato e l'industria nel testo unico, per l'artigianato sono stati stanziati 195.000 euro, sempre meno risorse ai Confidi, cifre ridicole per le 54.000 imprese artigiane iscritte all'albo presso le nostre Camere di Commercio, Presidente e Assessore. Ricordo che 54.000 imprese sono iscritte all'albo e sono la spina dorsale della nostra economia marchigiana. A queste bisogna dare risposte in un bilancio, queste sono le risposte che chiedono i 54.000 imprenditori e artigiani.
Poi si dirà, è chiaro, che la risposta sarà quella dei fondi europei, non prendeteci in giro, Assessore! Non prendiamo in giro gli artigiani e le piccole imprese, perché lo 0,5% delle imprese è titolata ad accedere ai bandi in corso di pubblicazione. Questo lo sapete perché abbiamo attinto i dati dalle stesse fonti, allora vi chiedo e chiedo a lei, Assessore, il carrozziere può fare ricerca, può fare sviluppo internazionale? Questo non lo può fare e siccome lei sa che non lo può fare, sa che non potrà attingere ai finanziamenti.
Per la cooperazione del 2014, 2013, non è stata messa nessuna cifra, troviamo 1.500.000 da somme dei Confidi che non hanno niente a che fare con il finanziamento. Come possiamo giudicare questo bilancio, Assessore? Un bilancio tecnico o definirlo un bilancio farlocco? Questo è il problema!
Prendiamo, per esempio, il fondo socioassistenziale che si dice essere rifinanziato, certo, sottraendo quest'anno le risorse, lo sappiamo Presidente l'ha detto più volte, dalla sanità. Ma questo è il gioco, Assessore e Presidente, delle tre carte, perché se da una parte togli e da un'altra metti, è evidente che si tratta del gioco delle tre carte! Noi non vogliamo questa risposta. Credo che il popolo marchigiano non voglia questa risposta. Noi sappiamo che la coperta è corta, ma un conto è lavorare e ascoltare qualche osservazione dalle minoranze e dai Consiglieri di maggioranza, invece questa possibilità non c’è stata data.
Le domande senza risposta sono diverse. Quando le famiglie con bambini in difficoltà potranno vedere soddisfatto il diritto del sostegno scolastico che ogni anno vede ridurre il numero delle ore dell'insegnamento di sostegno? Quando sarà messa mano seriamente al sistema tariffario delle rsa, Presidente? Della comunità per minori disabili che mette in ginocchio amministrazioni comunali? Lo sapete perché quest'estate ci sono state dei Consigli comunali nei quali si è discusso anche in modo molto animato perché avevano terminato i soldi. Quando si metterà mano a questi problemi?
Il lavoro e l'occupazione, vado verso la conclusione, credo che siano degli aspetti fondamentali, il cardine importantissimo di un bilancio. Il lavoro e l'occupazione sono i grandi assenti, Assessore, in questo bilancio. Avete messo 7.300.000 euro per finanziare le borse di studio, ma contribuiranno a creare occupazione? I fondi previsti dal fondo sociale europeo per l’attività di formazione professionale sono la previsione di erogazione di fondi. Abbiamo certezza di occupazione? Non la possono garantire perché questi sono i fatti.
Il finanziamento della borsa di studio pare che possa dare dai 6 ai 12 mesi ad aziende che si impegnano ad assumere. Questo è il gioco! Sappiamo che, se i soldi non vengono dati alle imprese per assumere, queste possibilità non ci sono. Fra l'altro il bilancio finanziario del Governo dà soltanto al sud delle possibilità per quanto riguarda le assunzioni con l'intervento sui contributi e la defiscalizzazione dei contributi. L'Italia centrale, le Marche, non avranno queste agevolazioni. Quelli che producono, per esempio, i biscotti nell'hinterland anconetano mi dicono che al mattino arriverà il camioncino dal sud dell’Italia per distribuire i biscotti perché qui gli imprenditori andranno fuori mercato in quanto il costo del lavoro in questa regione naturalmente aumenterà. Questo è accaduto e sta accadendo sotto gli occhi di tutti.
Qual era la strategia da mettere sul lavoro? La possibilità di incentivare affinché le aziende potessero assumere. Questa era anche una scommessa che il Presidente aveva fatto durante la campagna elettorale, riuscire ad assumere o dare la possibilità di assumere per qualche migliaia di posti di lavoro.
Credo che questo aspetto di questo bilancio sia in forte difficoltà, ecco perché è tempo che la Regione Marche riveda tutto l'armamento del sistema degli accreditamenti della formazione professionale, che fra l'altro ogni anno costa per la sua gestione esterna un'esagerazione, come è accaduto anche per il sistema informativo sul lavoro. Quando affronterete questa proposta, questa modifica? Sempre dare all'esterno.
Infine non è possibile, Presidente e Assessore, sottacere sull'estrema remissività di questa maggioranza, come peraltro della stragrande maggioranza delle Regioni, ai capricci neocentristi di Renzi. Mi spiego meglio, la Regione, le Regioni hanno un potere nella Conferenza Stato-Regioni per rivendicare un ruolo maggiore, non il continuo depauperamento da parte della sede centrale, del Governo, non solo di fondi, ma anche di potere, con leggi ed interventi, in qualche circostanza, anche in termini coercitivi.
Quando i Presidenti si ribelleranno a questo sistema renzista di accentrare tutto a livello nazionale? Questo sistema, ce lo diciamo, rischia di portare le Regioni, tutte, al tracollo. E' una posizione politica inaccettabile e credo che tutti insieme dobbiamo assolutamente rivederla.
Stiamo assistendo ad un crescente taglio dal centro alla periferia, alla tesi dell'impoverimento, questi sono problemi politici, questi sono problemi che dobbiamo discutere, caro Assessore, in più alti dibattiti politici.
Il Mise emana bandi per le nuove imprese, per agevolare nuove assunzioni, tutto dipende dalla sede centrale e naturalmente noi non lo possiamo accettare.
Da tutto questo, dalle considerazioni, se volete, non approfondite e fatte anche in un modo frettoloso per i tempi, emerge un quadro gestionale amministrativo regionale un po' arruffato, un po' in difficoltà che noi leggiamo e ascoltiamo, qualche volta anche inconcludente, Presidente, ed improvvisato perché non si vede e non si legge un progetto, un programma. A noi sembra di assistere ad una margherita che viene sfogliata petalo per petalo, noi vorremmo vedere un programma, un progetto. Quale modello di regione vuole l'attuale maggioranza? Questa è la sfida! Ci dovremmo confrontare non sui numeri, ma su che tipo di modello di Regione vogliamo, e allora quando fate i provvedimenti, siccome non riusciamo a capire perché vengono fatti in modo così, come ho appena evidenziato, fateci capire, presentateci un progetto che possiamo eventualmente dibattere e poi, questo si, discutere anche della previsione di bilancio.
Il bilancio di oggi, come ho detto sempre in questo intervento, è l’atto più importante, ma noi non vediamo assolutamente nessuna progettualità.
Il bilancio tecnico lo poteva redigere, Assessore, la struttura funzionale del servizio bilancio della Regione perché l'ha fatto e l'ha fatto in un modo splendido, perché l’hanno fatto i tecnici, l’hanno fatto gli impiegati, l’hanno fatto i dirigenti che personalmente ringrazio, ma l'indirizzo politico non è dato soltanto dai numeri. In questo bilancio l’indirizzo politico, la strategia di dove vuole andare l'Assessore e il Presidente con la sua maggioranza non c’è, in questi fogli che ci avete dato non l’abbiamo letta, e non dite che c’è, perchè questo progetto non c’è.
La comunità marchigiana dai vostri risultati si aspettava - avete vinto le elezioni - un cambiamento anche se le avete vinto con una legge, perché da questa parte sapete benissimo che c'è la maggioranza del popolo marchigiano, perché la parte della sua destra Presidente non è la minoranza è la maggioranza del popolo marchigiano, a numeri è maggioranza, e questa maggioranza si aspetta un indirizzo politico di cambiamento, però da quanto abbiamo capito ieri, da quanto abbiamo capito l'altro ieri e da quanto abbiamo capito oggi, questo cambiamento non c'è e pertanto credo che questo bilancio, non solo sia da definire farlocco, ma è un bilancio nullo, assolutamente nullo.
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giorgini.
Peppino GIORGINI. Grazie Presidente. Sinceramente trovo un po’ imbarazzante commentare questo bilancio nella cui parte essenziale e corposa, quella relativa alla sanità, si prevede un piccolo ribasso, vista anche l’entità dell’importo finale, quasi 4.000.000.000 di euro, ovvero poco più del 10%.
Certo, si dirà: meglio di niente, ma non erano le cifre che ci si aspettava, visti i corposi tagli e i sacrifici che sono stati chiesti a tutti i cittadini marchigiani, e se paragoniamo i tagli in percentuale fatti in altri settori, dove ci sono tagli anche superiori al 50%, la cosa è ancora più scandalosa.
Dobbiamo anche aggiungere che si sta assistendo all’epurazione del sistema pubblico sanitario e non solo, a tutto vantaggio di quello privato. Questa non è una opzione, ma è una realtà che naturalmente comporterà la compromissione del diritto alla tutela dei cittadini meno facoltosi e con redditi bassi.
Devo dire che vengono letteralmente depredate le misure riguardanti l'ambiente e la protezione del territorio, la valorizzazione dei beni di interesse storico, la cultura e l’istruzione, il tempo libero e lo sport, lo sviluppo del turismo, l'urbanistica e l'assetto dell'abitato, lo sviluppo sostenibile, il trasporto e la mobilità, il soccorso civile, l'ordine pubblico e la sicurezza, una ecatombe secondo il mio punto di vista personale.
Vengono fatti tagli importanti in tutti questi settori che sono essenziali e indispensabili per il turismo e la cultura della nostra regione che portano una ricchezza nel nostro territorio e, quindi, una successiva occupazione.
Detto questo non possiamo non notare che i costi relativi agli organi istituzionali, alla segreteria gestionale, alla gestione dei beni demaniali, del patrimonio, alla statistica, ai sistemi informativi, alla spesa per il personale, rimangono pressoché invariati, si fa cassa quindi su tutto ciò che dovrebbe essere incentivato e si fanno spese per alimentare i carrozzoni e i tanti enti partecipati che in molti casi non se ne capisce nemmeno l’utilità.
Tutto questo lo trovo vergognoso, come è vergognoso il fatto che ci si riduca all'ultimo momento a parlare e discutere le tante problematiche di un bilancio così importante per la nostra regione e per i nostri cittadini.
A titolo di cronaca, un esempio, faccio presente che la Regione Emilia Romagna e la Lombardia hanno approvato il bilancio di previsione a metà novembre, allora mi chiedo e mi domando, ci chiediamo tutti: loro sono più bravi di noi oppure se la nostra possiamo chiamarla inefficienza o forse volontà e arguzia politica.
Sinceramente se devo fare una riflessione politica su questo bilancio, posso affermare l’unica cosa che mi è parsa molto chiara con la lente d'ingrandimento del piccolo chimico che ho rubato a mia figlia, ovvero che l'indirizzo politico dato da questa Giunta e da questa maggioranza sembra quello di non tutelare in particolar modo i diritti dei cittadini marchigiani, ma quello di tutelare lobby precostituite che nulla hanno a che fare con l'interesse e i diritti degli stessi.
Penso che noi come Movimento 5 Stelle siamo fuori e vogliamo restare fuori da tutto questo e per questo combatteremo con tutte le nostre forze e con i diritti che ci vengono dati dalla Costituzione e dallo Statuto regionale, qualora venga rispettato.
Concludendo permettetemi di riportare una battuta natalizia di un Ministro di maggioranza alla presentazione del bilancio di previsione, è anche la mia idea personale, “Ecco signori questo è il nostro corposo bilancio molto chiaro e comprensibile, lo capirebbe anche un bambino di cinque anni”. Un parlamentare di minoranza si alza e risponde: “Caro Ministro, mi vada a cercare un bambino di cinque anni perché sinceramente io qui non ci ho capito nulla”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.
Gianluca BUSILACCHI. Grazie Presidente, cari colleghi, anch'io vorrei cominciare ringraziando gli uffici e dedicando qualche minuto alla questione del metodo e della tempistica che ha già accennato il relatore di maggioranza, il Consigliere Giacinti, nella sua relazione.
Non solo capisco, ma condivido la scelta politica fatta dalla Giunta che è quella di non scivolare nell'esercizio provvisorio. E' una scelta che noi condividiamo e che sostanzialmente giustifica questa corsa, questi tempi così ristretti che hanno ovviamente sollecitato le nostre strutture, il nostro personale e per questo lo ringraziamo.
Come ha già fatto il Consigliere Giacinti, mi unisco a lui ed anche ad altri che sono intervenuti per fare una richiesta all'Assessore Cesetti, per fare si che il nostro auspicio sia che d'ora in poi si abbia la possibilità di lavorare in modo più sereno pur caplendo l'esigenza che ha portato a questa tempistica così ridotta.
Noi abbiamo, credo tutti quanti, un'esigenza che è quella di consentire il pieno esercizio del nostro ruolo, del Consiglio regionale, su questo e su altri atti ed aggiungerei anche un'ulteriore riflessione. Credo che in generale la politica non possa e non debba soggiacere mai alla tecnica e che sia utile preservare il ruolo di indirizzo del Consiglio, ed in questo ringrazio l'Assessore perché ha già anticipato in Commissione, cogliendo, io credo, appieno questa necessità e rendendosi conto dei tempi così ristretti, che la variazione di bilancio che perfezionerà questo atto, potrà avvenire con un metodo pienamente condiviso e con la sua presenza nell’interlocuzione in Commissione.
Credo che sia un aspetto importante per consentirci di lavorare, collaborando nel miglior modo possibile.
Detto questo vengo anch'io alle scelte importanti perché dentro questo bilancio credo ci siano. Come ha detto l’Assessore un bilancio tecnico che però presenta un corpus importante di alcune scelte.
Le ha già ricordate il Consigliere Giacinti, quindi mi limito a citarle nuovamente, credo anch’io che gli oltre 7.000.000 di euro per le borse di studio possano risolvere ..., qualche giorno fa ho parlato con alcuni rappresentati degli studenti che sono soddisfatti e contenti della scelta che, sia per l’anno passato, il 2015, che per tutto il 2016, mette in sicurezza un diritto importante che è quello allo studio.
In questi giorni abbiamo ascoltato alcune critiche su alcuni aspetti, credo che sia onesto e corretto dire oggi che queste sono le risposte che la Giunta ha già dato. 1.7000.000 euro per i parchi e le aree protette completano la quota dell'assestamento e danno una risposta alle preoccupazioni di chi diceva che questa Giunta e questa maggioranza sono contro i parchi e le aree protette. Con 1.200.000 euro di prima e con 1.700.000 di oggi, in pochi giorni, sono stati messi a bilancio complessivamente quasi 3.000.000 di euro.
E’ necessario come ha detto nei giorni passati l'Assessore Sciapichetti, trovare per il futuro un metodo, anche qui, più condiviso, di sguardo lungo, di maggiore condivisione, però qui una risposta c'è e credo che sia un aspetto da sottolineare.
Così come i 3.000.000 di euro di contributi per il turismo, quelli per le unioni montane, per gli emotrasfusi e da ultimo credo che la scelta di dedicare quasi 5.000.000 di euro, fra i 4.500.000 e i 5.000.000, all'annullamento dell’Irap per la costituzione di nuove imprese sia una scelta che va nel senso di rilanciare l'economia marchigiana e di dare nuova linfa al nostro sviluppo. Nonostante l'atto verrà perfezionato a febbraio, già questa manovra di oltre 100 milioni di euro dà alcuni segnali importanti e vorrei aggiungerne altri che sono presenti in questo bilancio e che riguardano la sanità.
In queste ultime due settimane abbiamo affrontato un dibattito su un pezzo della riforma sanitaria, credo che anche qui sia onesto che l’Aula riconosca che in questo bilancio sono contenuti altri pezzi assolutamente positivi della riforma. Mi riferisco ovviamente alle nuove infrastrutture sanitarie che qui trovano una cifra significativa, ma non solo, perché anche gli emendamenti che sono stati portati dalla Commissione contengono alcuni principi assolutamente importanti.
L'emendamento che consentirà di accentrare la contrattazione in Asur è un altro pezzo della riforma, è un'altra attuazione importante fin da subito. Chiedo al Presidente, se mi consente, uno slogan della sua campagna elettorale che era: “Ceriscioli c’è” e mi verrebbe da dire che dopo questi mesi bisognerebbe trasformarlo in “Ceriscioli fa”, perché qui di fatto viene attuato - guardate questo aspetto sembra secondario e non è stato trattato negli interventi che ci sono stati finora, è un fatto che sembra riguardare esclusivamente un aspetto legato alle relazioni industriali, alla contrattazione - il compimento dell'Asur a 12 anni dalla sua costituzione. Il fatto che tutta la contrattazione oggi non sia più in Area vasta, ma sia centralizzata, consente una omogeneità anche del trattamento stipendiale dei nostri professionisti di Asur, anzi colgo l'occasione per chiedere al Presidente di andare anche oltre, perché noi abbiamo l'esigenza, da questo punto di vista, lo dicevamo con il Consigliere Volpini in Commissione, anche di uniformare Asur e aziende ospedaliere. Sappiamo che da tanti anni, forse troppi, l'Azienda ospedaliera di Torrette ha gli stipendi più bassi di tutta la regione, se questo è stato un primo passo per evitare che tra l’Area vasta 1 e l’Area vasta 4 ci siano contrattazioni diverse, oggi abbiamo anche la necessità di andare oltre.
Questa è una modifica della legge 13 contenuta in questo bilancio che credo che sia utile e sia un altro segnale di attuazione della riforma.
Vengo poi alla cosa che, secondo me, è più significativa, forse una delle più importanti di questo bilancio e cioè che le strutture, articolo 20, del secondo stralcio dell'accordo di programma, qui trovano attuazione, trovano un cofinanziamento che in questi ultimi anni è sempre stato fonte di dubbio e di incertezza. Non si è mai saputo, e su questo ci sono state anche polemiche, se l’ospedale di Fermo si farà o non si farà, pur essendo in parte cofinanziato? Il nuovo Salesi si farà o non si farà, pur essendo in parte cofinanziato?
Lo ha ricordato molto bene l'Assessore Cesetti in Commissione: per queste strutture ci sono delle spese inderogabili per fare fronte al cofinanziamento ministeriale. Immagino che lo dirà anche l’Assessore Cesetti.
Questa è una risposta importante a due strutture ospedaliere una che viene finanziata, spalmandola in quattro anni per il 100% perché è più avanti, è già alla gara, una è più indietro, il nuovo Salesi, solamente per la quota parte, come prevede la legge di avanzamento lavori. Entrambi i casi sono un segnale estremamente concreto che queste due strutture si faranno ed anche da questo punto di vista il verbo del fare credo che trovi compimento.
Si può discutere poi se queste cose sono giuste, non sono giuste, sono parte di una programmazione. Io credo di sì, perché sono inserite dentro una programmazione di un sistema sanitario, quello che è certo è che qui c'è un segnale del fare, del fare alcune cose, e mi pare una cosa assolutamente importante.
Concludo con una nota che riguarda gli ordini del giorno che prima il Consigliere Carloni ha presentato. Li ho visti adesso, sono stati consegnati, chiederei, magari durante la pausa, di vederli insieme, anche con il Presidente della Commissione.
Una puntualizzazione rispetto all'esempio della banca portoghese perché, in questi giorni, anche a livello nazionale c'è stata la polemica sul fatto che questa banca portoghese sarebbe stata salvata con soldi pubblici tutelando i risparmiatori. Non è proprio così, perché la Banif è stata salvata con la stessa procedura di risoluzione che prima ha visto azzerare tutti i titoli a risparmio di azionisti o obbligazionisti, come nel caso delle banche italiane, solamente dopo è intervenuto il fondo di risoluzione che nel caso portoghese è finanziato da soldi pubblici. La banca è pubblica, quindi in Portogallo il salvataggio lo pagano sia gli azionisti che i risparmiatori e i contribuenti.
Questo non riguarda noi, però è un dibattito che a livello nazionale c'è, per cui credo che sia utile ricordarlo e credo che sarebbe utile evitare che si utilizzino soldi pubblici, quindi di tutti i contribuenti, per pagare solamente alcuni. Penso che questo potrebbe essere persino illegittimo.
La richiesta che in parte è contenuta in quell’ordine del giorno che è un po’ più raffinata ed interessante, credo, quindi, che potrebbe essere analizzata con più attenzione.
Questo è un chiarimento che credo sia utile fare visto che questo tema è anche al centro, come tutti voi sapete, di un forte dibattito pubblico a livello nazionale.
Il giudizio è estremamente positivo perché, pur essendo un bilancio tecnico che troverà un compimento, già contiene alcune scelte molto significative e molto importanti nel senso del fare.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Prima di passare all’ultimo intervento della mattinata, della Consigliera Leonardi, annuncio che, visto che i componenti dei gruppi di opposizione hanno presentato una richiesta di convocazione dell’Assemblea legislativa per discutere il tema della Banca Marche e visto che occorrono complessivamente 20 giorni per la convocazione - adesso c’è il periodo feriale, comunque entro 20 giorni la comunicazione va fatta - se siamo tutti d’accordo, il primo Consiglio utile è il 12 gennaio, come da calendario prefissato nella conferenza dei Capigruppo. Al primo punto all’ordine del giorno sarà inserita la trattazione della questione Banca Marche.
Ha la parola il Consigliere Busilacchi.
Gianluca BUSILACCHI. Inviterei il Consigliere Carloni, visto che questo ordine del giorno probabilmente può essere approfondito, di presentarlo in quella sede e non in sede di bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.
Romina PERGOLESI. Non è un ordine del giorno, è una richiesta ….
PRESIDENTE. Il Consigliere Busilacchi parlava dell’ordine del giorno presentato dal Consigliere Carloni.
Romina PERGOLESI. Sono arrivata tardi mi scusi.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie Presidente, abbiamo sentito in questa sede, questa mattina, ma anche nei giorni scorsi, anche in sede di Commissione bilancio, definire questo bilancio, sia da parte dell'Assessore che dei Consiglieri che sono intervenuti, come un bilancio tecnico.
Mi chiedo: cosa vuole dire un bilancio tecnico? Vuol dire che la politica ha abdicato il suo ruolo perché ha lasciato uno strumento, anzi lo strumento principe della Assemblea legislativa, alla sola competenza tecnica? Oppure vuol dire che, in qualche modo, la parte politica si nasconde dietro questo termine per coprire la propria inadeguatezza in tema di programmazione e di organizzazione delle risorse? In entrambi i casi sono due cose assolutamente deleterie per la nostra regione e per i nostri concittadini.
Un atto così importante dovrebbe portare la firma di questa nuova, e abbiamo visto, si fa per dire, maggioranza e amministrazione regionale, dovrebbe essere il suo biglietto da visita, invece appare, ancora una volta, purtroppo, Consigliere, improntata alla continuità di chi vi ha preceduti, come abbiamo potuto vedere in questi giorni, in maniera molto drammatica in ambito sociosanitario.
Direi che non è marginale il problema affrontato dagli altri Consiglieri sulla leggibilità e quindi sulla possibilità dei Consiglieri di studiare e portare il proprio contributo in questi atti. Parlo di tutti i Consiglieri perché credo che, sia quelli di minoranza che di maggioranza, che volevano entrare nel merito ed approfondire la tematica, oggetto oggi di un atto così importante, si sono trovati oggettivamente impossibilitati a farlo, perché il materiale consegnato era effettivamente non utilizzabile allo scopo.
Chi ci vuole entrare in maniera consapevole nel bilancio perché vuole portare un proprio contributo non può accettare questo tipo di disguidi per non dire scelte che sono assolutamente inaccettabili. Devo dire, come hanno fatto molti colleghi, che è assolutamente apprezzabile lo sforzo fatto dagli uffici anche di proprio impeto, per sanare un po' le lacune venute dalla Giunta con questi atti praticamente inutilizzabili e c'è stato inviato, utilizzando il loro tempo e restando fino a tardi, del materiale, viste le tempistiche, anche stamattina, come hanno ricordato i Consiglieri prima di me.
Potrei citare la tabella a pagina 35 sui crediti non esigibili, per poterla leggere abbiamo dovuto acquistare una lente d'ingrandimento e come questa sono centinaia le pagine nelle iquali abbiamo riscontrato lo stesso tipo di problema, non da poco.
In questo bilancio manca molto. Dove sono gli interventi urgenti per risollevare la nostra regione? Dove sono le risorse per il rilancio del tessuto economico? Dove sono quelle per il turismo? Dove sono quelle per il dissesto idrogeologico o per il nostro artigianato? Per il rilancio delle infrastrutture, per il rilancio del nostro aeroporto, come volano per la ripresa economica? Mancano, mancano totalmente.
Sulla sanità leggo notizie di questi giorni e abbiamo discusso ieri e la settimana scorsa come i territori si stanno rivoltando e questo a riprova di quello che ho detto prima e cioè la totale continuità con le scelte operate dalla amministrazione regionale precedente.
Personalmente ho potuto solo presentare quegli emendamenti che erano stati bocciati o non dichiarati ammissibili una settimana fa, nell'assestamento di bilancio che riguardano: l'aumento di risorse nelle polizie locali, perché il tema della sicurezza è all'ordine del giorno ogni volta che accendiamo i nostri telegiornali; la difesa della costa; l'acquisto e le risorse per i mezzi del soccorso, come il servizio dell'eliambulanza, la possibilità di poterlo prevedere anche in notturna, perché abbiamo visto in tema di sanità come la riforma sanitaria stia spopolando in termini di servizi i territori dell'entroterra e non offra, in particolar modo nelle ore notturne. un'adeguata garanzia di sicurezza, purtroppo neanche con l’eliambulanza; le prestazioni ambulatoriali per i malati reumatici, che abbiamo trattato in sede di Commissione sanità.
Immagino che purtroppo questi emendamenti, come è stato detto dai miei colleghi, verranno bocciati in toto e con questo atto le prerogative dei Consiglieri regionali, tutti, sono state assolutamente disattese.
Ci avete privato, in maniera consapevole, come scelta politica, perché avete fatto questa scelta, dell’esercizio della nostra funzione di Consiglieri, nell'atto più importante della Giunta regionale che è il bilancio. E' impossibile entrare nel merito di tutte le cose, ma è evidente che qui manca tutto, manca la programmazione, mancano le tempistiche per poter affrontare le questioni in maniera adeguata, manca la volontà, a questo punto devo dire con rammarico, di questa maggioranza di garantirci la funzione del nostro ruolo.
Vogliamo parlare delle Province? Dall'1 gennaio, lei Assessore è stato Presidente dell’Upi, dovremmo recepire con la normativa Delrio le funzioni delle Province ed anche il personale. Su questo atto importante mancano i decreti attuativi, Dall'1 gennaio cosa ci dovremmo aspettare? Le strade, piuttosto che la caccia, piuttosto che altre competenze che fanno capo alle Province, dovrebbero venire alla Regione con il relativo personale. Come siamo messi? Qui non ce n’è traccia, Dovremmo aspettare febbraio, quando faremo le eventuali future variazioni? E in questi due mesi quale sarà la situazione? Avete già previsto qualcosa? Non risultano gli atti, le amministrazioni agiscono per atti pubblici e su questo non ci sono.
Questo è un atto che, per quanto mi riguarda, non può essere approvato con queste modalità che sviliscono il ruolo dei Consiglieri, e lo ribadisco, non solo quelli di minoranza. Grazie.
PRESIDENTE. A questo punto come previsto facciamo una pausa, riprendiamo tassativamente i lavori alle 14,30 ed il primo a parlare sarà il Consigliere Bisonni.
La seduta è sospesa alle ore 13,35
La seduta riprende alle ore 14,40
PRESIDENTE. Consiglieri riprendiamo la seduta.
Ha la parola il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Ben ritrovati. Su questo bilancio è già stato detto molto dai colleghi e proverò a dare qualche informazione in più, se riesco.
Devo dire che non mi trovo d’accordo con il Consigliere Zaffiri che non vede una visione politica, una programmazione, io la vedo, in senso negativo, ma la vedo, cioè andiamo verso il disastro.
Anziché parlare di massimi sistemi e via dicendo, vorrei far parlare i numeri, usare la violenza dei numeri, ne do qualcuno perché il bilancio è lunghissimo, almeno i totali:
diritto allo studio - nel 2015: 92.000.000; nel 2016: 26.000.000;
cultura - nel 2015: 25.000.000; nel 2016: 6.000.000;
sport e tempo libero - nel 2015: 3.600.000; nel 2016: 675.000.
Turismo, qui le cifre non si leggono, quindi perdonatemi ma non riesco a leggere niente.
Per quando riguarda l’ambiente che mi sta a cuore, in quanto sono nella Commissione ad esso dedicata, entrerò leggermente più nel dettaglio. Faccio una premessa, io sono consapevole che questo, come risponderà l'Assessore, è un bilancio tecnico, di previsione, tutte le cose che …, però è pure vero che nelle ristrettezze economiche di questo bilancio, dove vengono assegnate le somme di cui si ha la previsione, di fatto questo Governo esprime le priorità che ha, perché in quelle previsioni, in quelle ristrettezze, state comunque dando la vostra priorità e da queste cifre che sto leggendo si capisce quali siano.
Stavo dicendo: difesa del suolo: passiamo da 18.000.000 a 2.000.000;
tutela e valorizzazione recupero ambientale da 2.300.000 a 400.000.
Parchi, qui si è detto: “abbiamo dato ai parchi …”, avete tolto ai parchi perché passiamo da 4 .652.000 a 2.762.000, quindi sono stati tolti parecchi soldi.
Tutela delle risorse idriche, tenetevi forte, state seduti, da 2.100.000 a 26.100, per la tutela delle risorse idriche.
In questi giorni, personalmente mi sono lamentato, esprimendo preoccupazione per l'entroterra, c’è stata data ampia rassicurazione che per l'entroterra non è così, eccetera, sviluppo sostenibile del territorio montano piccoli consumi nel 2015 1.014.000, nel 2016 0.
Qualità dell’aria da 7.000.000 passiamo a 800.000.
Sviluppo sostenibile da 28.000.000 a 16.000.000, questo comporta un totale per la tutela del territorio che va da 77.000.000 a 32.000.000.
Trasporto, mi dispiace annoiarvi perché leggere delle cifre è noioso, però sono cifre che parlano e tanto, trasporto ferroviario passiamo da 59.000.000 a 46.000.000.
Trasporto pubblico locale da 138.000.000 a 90.000.
Trasporto delle vie d’acqua da 7.800.000 a 200.000 euro.
Altra mobilità di trasporto da 11.000.000 a 5.500.000.
Viabilità e infrastrutture stradali, tema molto importante se pensiamo al fatto che adesso le competenze dalle Province dovranno passare alla Regione, passiamo da 85.000.000 a 6.600.000.
Politiche per il trasporto e diritto alla mobilità da 28.000.000 a 1.200.000. Questo è il totale, quindi per il trasporto passiamo complessivamente da 331.000.000 a 150.000.000.
Soccorso civile, mi sono in più riprese preoccupato della protezione civile, se ne è parlato, è venuto fuori che molti Comuni non hanno il Piano di protezione civile aggiornato, ho detto che la protezione civile è a serio rischio e andiamo a leggere quello che questo Governo sta prevedendo per il 2016 per la protezione civile: sistema di protezione civile da 6.980.000 a 3.639 euro.
Interventi per le calamità naturali da 18.600.000 a 28.000 euro.
Il totale del soccorso civile passa da 27.600.000 a 1.097.000.
Andiamo avanti. Politiche sociali e per la famiglia, visto che qualcuno giustamente si preoccupa delle politiche sociali e della famiglia, se ne preoccupa anche questo Governo passando da 65.976.000 a 26.119.000.
Lavoro e formazione passano da 120.000.000 a 37.000.000.
L’agricoltura passa da 54.000.000 a 27.000.000.
L'energia e lo sviluppo delle fonti alternative, diversificazione delle fonti energetiche passa da 8.600.000 a 2.700.000.
Ci sono tagli ovunque, se questo dovesse rimanere sarebbe veramente un disastro. Mi auguro che nel corso del tempo siano trovate altre risorse, perché se dovesse rimanere questo quadro sarebbe veramente drammatico.
Concludo con la sanità perché non meno di 24 ore fa eravamo qui e siamo stati assicurati sul fatto che passando alla deliberazione n. 735, i tagli dei punti nascita, eccetera, non si toglievano risorse alla sanità, anche qui, a meno che non li troviate in corso d’opera, per strada, ci sono 400.000.000 in meno perché passiamo da 3.300.000.000 a 2.900.000.000.
Questo è il quadro che, come ho detto prima, rappresenta la violenza delle cifre. Mi dispiace, adesso bisognerebbe entrare nel dettaglio, vedere se questi tagli, spesso e volentieri, sono dei tagli lineari, cioè fatti - per quello che si può capire perché bisognerebbe andare a studiare il dettaglio che purtroppo non abbiamo avuto modo di analizzare, bisognerebbe capire bene gli investimenti, eccetera, però sembrano, così da una prima veloce analisi, che siano dei tagli lineari - per far quadrare i conti.
Pongo una domanda, una delle tante che potrei porre, ad esempio, mi chiedo: perché si tagliano i punti nascita, si tagliano i punti di primo soccorso e non si interviene sul discorso, faccio un esempio perché potrebbero essere tantissimi, della dirigenza? Mi risulta che durante la campagna elettorale, ci fu un articolo, non ricordo di quale giornale, che riportava un dato: l’Ars ha un dirigente ogni 1,5 dipendenti. Si potrebbe iniziare a razionalizzare il personale in questo senso. Abbiamo bisogno di tutti questi amministrativi?
Altro punto interrogativo: i compensi accessori di questo personale, come vengono stabiliti? Quali sono gli obiettivi con i quali vengono assegnati questi compensi accessori? Io le dico subito Presidente che nel corso di quest'anno faremo richiesta di accesso agli atti e approfondiremo questa tematica, per vedere con quali criteri vengono assegnati gli obiettivi e capire l'efficacia di questi criteri.
Sarebbe anche interessante analizzare i dati che vengono fuori dai questionari di benessere organizzativo, quelli del 2015 li ho trovati solo parziali per la Giunta, non li ho visti ancora pubblicati per il Consiglio.
Ritengo che il personale giustamente debba essere messo …, anch’io mi voglio unire ai colleghi che hanno ringraziato gli impiegati e gli addetti che hanno permesso di arrivare a questa seduta e personalmente estendo le mie congratulazioni perché in questi mesi ho visto personale disponibilissimo, gentilissimo, competente e, cosa più importante, eseguire sempre le mansioni con il sorriso, quindi, lo voglio ringraziare veramente, credo che, per l’efficienza della macchina, sia importante che il personale sia messo nelle condizioni migliori per poter lavorare. Per cui credo che analizzare gli aspetti del benessere organizzativo sia importante.
Potrei portare degli esempi su come vengono assegnati gli obiettivi, qualcuno ce l’ho qui, però non mi sembra il caso, mi sembra non signorile perché poi si capisce anche la persona a cui mi riferisco per cui per il momento preferisco sorvolare, però ritengo che ci debba essere una attenzione a questo aspetto, ci debba essere una attenzione agli sprechi, ce ne sono molti, e razionalizzare lì piuttosto che andare a tagliare in maniera lineare con le forbici altrove. Grazie.
Presidenza della Vicepresidente
Marzia Malaigia
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.
Enzo GIANCARLI. Grazie Presidente. Il mio intervento sarà dentro il quadro tracciato dal capogruppo Busilacchi e quindi mi scuso sin da subito con il Consigliere Bisonni se non rispondo, ma saranno il Presidente e l’Assessore a farlo.
Io vorrei mantenere il ragionamento dentro alcune linee su cui ho riflettuto, ma sono dentro quel quadro di cui ho parlato, anche se debbo dirle subito che una risposta per la verità gliel’ha data già l’Assessore Cesetti con un’Ansa del 17 dicembre quando parla di una prima fase del preventivo da calibrare definitivamente all’inizio del prossimo anno.
Per la verità, per le cifre del 2015 noi abbiamo fatto un po’ fatica, se le cifre fossero quelle ci saremmo trovati molto meglio, ma non voglio discutere di cifre, rimaniamo ad un ragionamento politico.
Parto da questa prima considerazione: il coordinatore nazionale di Anci giovani, rispondendo e commentando la presa di posizione delle Anci giovani Marche, Umbria e Toscana, rispetto ad una loro favorevole posizione alla Macroregione dell’Italia centrale, ha fatto questa affermazione: “Sarebbe meglio abolire del tutto le Regioni nel caso in cui non si riuscisse a condurre in porto una radicale riforma che ne dimezzi il numero e che ne riscriva le funzioni”.
Credo che questa affermazione possa sembrare pesante se la guardiamo da dentro il palazzo, se la guardiamo invece dalla parte del cittadino, dalla parte delle comunità, dei territori, delle persone, è una affermazione che è condivisa, tant’è che la metà dei marchigiani non sono andati al voto per le regionali, la metà dei cittadini delle altre Regioni non sono andati al voto. Questa è già una prima considerazione.
Credo che noi dobbiamo compiere una operazione che si chiama “fiducia” partendo da azioni efficaci di governo, come si sta facendo, e partendo anche da una rigorosa politica rispetto ai costi stessi del funzionamento della macchina.
La riduzione del numero dei Consiglieri a cui faceva riferimento questa mattina il Consigliere Zaffiri è una misura giusta a mio avviso, siamo passati da 42 a 30 o da 43 a 31. Non a caso l’emendamento che ho presentato la settimana scorsa per la riduzione del numero degli Assessori esterni da 3 a 2, secondo me, adesso non lo spiego, andava in quella direzione anche perché in questo poi c’è coerenza con quanto ho affermato la settimana scorsa. Grazie ai colleghi c’è anche una proposta di legge in questo senso, la riduzione dei costi dei gruppi avanzata dal gruppo del Partito Democratico primo firmatario il capogruppo Busilacchi. Sono tutte misure che dicono no all’autoreferenzialità e che vanno nella direzione di rendere snella, perché qui non c’è soltanto un problema di costi, ma c’è un problema di funzionalità, io credo che questa Assemblea con 31 persone svolga di gran lunga e meglio la propria funzione.
Questo è un aspetto. Torno un attimo sulla Macroregione, mi scuso perché questa è una cosa che più volte ho sostenuto, l’ho sostenuta per la verità sin dal mio primo intervento, ovvero nella fase di insediamento della IX legislatura, quella precedente.
Partire dalla ricostituzione dell’unità storica delle Marche - adesso stavo leggevo - quella mattina mi trovavo in I Commissione, ringrazio il Presidente Giacinti per il lavoro che ha fatto sul bilancio, ed ho sentito che si parlava ancora di Montecopiolo, Sassofeltrio, io credo che noi dobbiamo mantenere questa consapevolezza: il Montefeltro diviso non è il Montefeltro, le Marche senza il Montefeltro non sono le Marche, c’è stato uno scontro, una battaglia storica 500 anni fa, che i Malatesta hanno perso ed i Montefeltro hanno vinto. Ricostruire quindi l’unità storica delle Marche e dalle Marche un rapporto stretto di collaborazione con una funzione da protagonista rispetto alla Macroregione Adriatico-Ionica, ma quella sappiamo che è altra cosa, è nel contesto europeo, non è un’entità amministrativa, è una collaborazione fra diversi soggetti di più Paesi che appartengono all’Europa e che si muovono. A mio avviso, le Macroregioni hanno e danno la possibilità di costruire quelli che sono gli Stati Uniti d’Europa.
Bene ha fatto il Presidente Ceriscioli, bene ha fatto la nostra Regione, a promuovere azioni di collaborazione tra l’Umbria e le Marche perché noi non dobbiamo temere della nostra unità, noi siamo già porta d’oriente, Ancona è la porta d’oriente, le Marche sono questa porta d’oriente, la possibilità di collaborare con l’Umbria e con la Toscana ci dà la possibilità di diventare anche la porta d’occidente.
Questa è la porta d’oriente e la porta d’occidente, regione Tirreno-Adriatica, e su questo dobbiamo muoverci.
Quando alle scelte di bilancio, ad esempio la questione dei parchi, ne cito alcune perché non le riprendo, voglio complimentarmi con la Giunta, con l’Assessore Cesetti, con l’Assessore Sciapichetti perché queste non sono parole mie, ma sono parole del Presidente della Federparchi che dice: “Il fatto che la Regione Marche riconosca l’importanza del sistema dei parchi e delle aree protette regionali è positivo”, e cita le dichiarazioni dell’Assessore che a partire da gennaio si andrà a questo incontro e poi ci sono alcuni dati di fatto, come quello che ci sono già a disposizione 1.700.000 euro.
Quello che una settimana fa in sede di assestamento era un problema è diventata qui una opportunità, la valorizzazione dei parchi, delle aree naturali e del suo sistema dentro una politica di sostenibilità.
Un altro aspetto è quello dell’edilizia sanitaria. Nei 5 anni precedenti è stato ultimato soltanto un cantiere, quello dell’Ospedale di Jesi, oggi già con questo bilancio si sta partendo rispetto all’edilizia sanitaria con due scelte importanti che sono il Salesi e l’Ospedale di Fermo. Da questo punto di vista credo che si possa veramente dire e dichiarare la nostra soddisfazione.
Voglio sottolineare un altro fatto, ma ne potrei citare anche altri, penso all’Assessore Bora e all’attenzione alla piccola impresa, all’artigianato, alle misure concrete che qui si stanno mettendo in campo, ma credo che ci sia anche un’altra misura.
Voglio ringraziare per l’intelligenza e la generosità il Consigliere Celani, e tra l’altro lo faccio anche personalmente, perché non solo dal punto di vista politico, ma anche personale, perché mi ha dato l’opportunità di firmare una mozione che risponde ai bisogni dell’economia marchigiana. Qui potremmo anche discutere più in generale, non abbiamo timore a farlo, di quella che è la pace nel mondo, di quelle che sono le misure per sconfiggere le azioni di violenza, di terrorismo, di guerra, possiamo parlare anche di questi aspetti, ma parlo dell’economia marchigiana, il calzaturiero e l’agroalimentare sono fortemente danneggiati, colpiti da quella che è l’azione, le misure, i provvedimenti di embargo nei confronti dell’Unione Sovietica. Il Consigliere Celani ha proposto una mozione, mi ha fatto aggiungere la firma, veramente sono contento perché la considero un'azione bipartisan nell’interesse dell’economia marchigiana.
Chiudo rispetto anche a quanto ha detto il Consigliere Bisonni, colpire gli sprechi e le inefficienze e cito un altro fatto, concretezza. Questa maggioranza sta portando avanti, perché vedete non è che prima non ne avevamo parlato, ne abbiamo parlato molte volte, la riduzione delle spese, degli sprechi, delle inefficienze. A partire dai costi degli affitti, ne avevamo parlato in precedenza, si erano date indicazioni, disposizioni a qualche tecnico, all’Asur, eccetera, non si è fatto nulla, oggi si sta procedendo in modo serio. Tra l’altro ho verificato che gli uffici dell’Asur, proprio su queste disposizioni, vanno in via Oberdan, un fatto importante, addirittura mi permetto di aggiungere, non con una nota polemica, che se fosse rimasta la stazione marittima sarebbe stata un'operazione perfetta perché a 150 metri da quegli uffici, 200 persone che vengono da tutte le Marche potevano usufruire di un servizio così importante, perché vedete, e chiudo su questo, io questa mattina sono venuto in treno, sono sceso alla stazione di Ancona, ho trovato un sostituto di bus-navetta, l’autista gentilissimo mi ha aperto ed ho chiesto a che ora partisse, mi ha risposto: “Questo non parte, perché è il sostituto”.
Il bus-navetta non l’ho visto, c’è l’1/4 che c’era prima e c’è oggi, io non lo so, da questo punto di vista, siccome so che il Presidente di Conerobus è una persona attenta, gli consiglio di fare un sopralluogo alla stazione marittima o giù di lì e vedere un attimo come funzionano questi bus.
Chiudiamo questa parentesi, dico che quelle che ho citato sono misure concrete e mi sento di dire che sono dentro una seria e coerente politica che questa maggioranza, che questa Giunta, sta portando avanti e soprattutto mi sento di dire grazie per il coraggio delle scelte che si stanno compiendo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Presidente, scusi una precisazione: la colonna delle previsioni definitive dell’anno precedente a quello cui si riferisce il bilancio quindi, previsione definitiva dopo l’assestamento 2015, la colonna delle previsioni per l’anno 2016, sono dati vostri … poi ci spiegherà l’Assessore …
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.
Piero CELANI. Grazie Presidente. Intervenire a questo punto si fa un po’ fatica perché il dibattito credo che ormai abbia sviscerato abbastanza questo bilancio. Ciononostante credo che ancora qualcosa si possa dire anche perché vorrei aiutare qualche collega che non ha trovato spunti negativi per criticarlo. Voglio dargli una mano. L’amico e collega Marconi ha detto che ci ha provato, ma non ha trovato nulla ed io non ho capito se non ha trovato nulla perché la scatola è vuota o essendo vuota non può essere criticata, oppure visti i tempi ..., non voglio utilizzare nessun aggettivo per definire quello che è successo, ma su questo transeat, dicevano i latini, non ci torno sopra.
Devo dire che questa mattina venendo in auto ho visto che alle 8,36 mi è arrivata una e-mail con un documento integrativo al bilancio di 332 pagine. Capisco, Assessore Cesetti, che lei mi ritenga un superman. Stavo guidando, mi è arrivata questa e-mail, sfogliare 332 pagine …, ne ho lette 331 l’ultima mi è rimasta un po’ indigesta e allora ho lasciato perdere. 332 pagine! Quando vuole viene qua ed io le apro l’e-mail che è arrivata alla 8,36. Lasciamo perdere questo aspetto perché ha del ridicolo!
Da dove partire? Cerchiamo di sfatare questa leggenda metropolitana del bilancio tecnico. Credo che l’Assessore Cesetti e il Presidente si siano accorti, dopo aver parlato di bilancio tecnico, di aver fatto una gaffe incredibile perché dire bilancio tecnico significa che da luglio ad oggi la politica è stata assente, ha abdicato. E' questo il vero problema del bilancio tecnico, la politica ha abdicato. Dopo di che ci si è messa subito una toppa, ma la toppa è peggiore del buco, dicendo che aveva un anima, ma l’anima in genere dà emozioni positive, sensazioni di euforia, qui le sensazioni ce le ha date, però di rabbia.
Assessore, per la prossima volta, calma. E' tecnico se è tecnico, così le responsabilità, se è sbagliato, le diamo ai tecnici. Non diciamo tecnico con anima, questa è come la risposta all’assestamento un po’ astratto. (...) La risposta è legittima, va bene, non si finisce mai di imparare!
Ripeto, mi sembra che, da questo punto di vista, sia stata fatta una gaffe imperdonabile, comunque è stata fotografata quella che è la situazione, un bilancio prettamente tecnico. Si contano le entrate, quelle che arrivano, si fanno le spese obbligatorie e quello che resta lo si mette da qualche parte, quel poco che resta, senza un indirizzo politico, quindi significa che è stato fatto dai tecnici, questo poi lo vedremo successivamente.
Detto questo, siccome il bilancio è sempre un aspetto molto politico, pensavo di venire in Aula a parlare di bilancio, mi aspettavo un confronto politico su tematiche molto importanti da sviluppare nel corso dell’anno, ed essendo addirittura il primo della legislatura, uno si aspetta una relazione programmatica di un certo tipo. Va bene, Assessore Cesetti, non è così, è cambiato tutto, il mondo cambia, quando governa il PD il mondo cambia, non ci sono problemi, perché se oggi avesse governato il centro-destra il Prefetto sarebbe stato dietro la porta, la Corte dei Conti dall’altra parte, il Ministero degli interni aleggiava sopra, per tutto quello che eravate in grado di dire, però quando governa il PD è tutto regolare. Il centro-destra ha un bon ton non fa sceneggiate di questo tipo, però lo dobbiamo dire, le cose stanno andando in questo modo, dovete riconoscere che avete lavorato con grande superficialità.
Di tutto questo non c’è stato nulla. Voglio esprimere una grande solidarietà al Consigliere Giacinti perché credo che tutti noi abbiamo notato il suo disagio e l’imbarazzo nell’illustrare il bilancio. E' stato coraggioso a metterci la faccia, a dire e non dire. Ci ha messo la faccia, è stato coraggioso, quindi ha tutta la mia solidarietà e spero che gliela diate pure voi, Consiglieri di maggioranza perché bistrattare noi della minoranza ci sta, ma bistrattare i Consiglieri di maggioranza, durante un bilancio, credo che non sia la cosa migliore. Caro Consigliere Giacinti tutta la mia solidarietà, perché ci ha illustrato quattro numeretti del bilancio. Pensavo: i numeri ce li possiamo vedere, se qualcuno è miope, non so come poteva vederli, però a livello di relazione programmatica, di tutto quello che era previsto, che si può fare, che la Giunta decide di fare nel 2016 ed anche in prospettiva, perché stiamo facendo anche un bilancio triennale, 2016, 2017 e 2018, forse qualcuno se l’è scordato, quindi significa programmare. Questo è l’aspetto. Di questo non si è parlato assolutamente, tanto è vero che la relazione, io non ho cronometrato, del Consigliere Giacinti è stata brevissima, sul tipo dirò qualcosa su come stanno le cose e ci ha snocciolato dei numeri. Io li ho presi e adesso andiamo un po’ a parlare di queste cose.
Si dice che in questo bilancio, a detta del Consigliere Giacinti, sono stati messi 7.300.000 milioni di euro per quanto riguarda le borse di studio, ma ragazzi è il fondo sociale europeo, l’Fse, cosa c’è di straordinario? Cosa c’è di bilancio della Regione? E’ l’Fse! guardatelo bene, fondo sociale europeo nel settore formazione professionale, è da anni che si fanno le borse di studio, è da anni che si fa il sostegno al reddito, è inserito come un asse, un'azione all’interno dell’Fse, fondi che ci dà l’Europa e che dobbiamo spendere. Qual è la novità? Qual è questa grande invenzione delle borse di studio?
Altra cosa, per i parchi, mi sembra che lui abbia detto abbastanza. Abbiamo avuto anche delle proteste. I fondi non sono sufficienti per far funzionare i parchi, non ci nascondiamo, mettete mano anche ai parchi perché risulta che anche lì ci siano degli sprechi, ma quello che avete investito oggi, che avete previsto in funzione di quella che è la spesa storica, non porta da nessuna parte perché è minore di quella dell’anno scorso.
Poi Consigliere Giacinti, mi scusi, sul turismo, occhio, i 3.500.000 messi sul turismo sono in parte fondi strutturali e 539.000 euro provengono da trasferimenti statali, non c’è un euro, anzi dirò di più, non c’è un centesimo sul turismo. Non può dirci che ci sono 3.5000.000 euro, non c’è nulla! Abbiamo fatto la Commissione stamattina, alle 10,00 non c’è nulla! Ci sono 539.000 euro di trasferimenti statali su progetti che la Regione ha già fatto nel 2015 e che adesso dovrà finanziare con questi fondi, tutto il resto sono fondi strutturali, tanto è vero che, transeat anche qui, sembra che l’Assessore abbia promesso 150.000 euro al dott. Talarico per fare i contratti per la Bit a Milano, vedremo quando a febbraio sarà fatto tutto questo.
Non credo di essere impazzito. Scusi Consigliere Zaffiri, scusi Consigliere Busilacchi, scusi Consigliere Urbinati, scusi Consigliere Fabbri, cosa ci hanno detto stamattina? Questo! La verità! Il dirigente è venuto a dire, con un imbarazzo incredibile, che per il turismo non c’è nulla. Noi giriamo la regione dicendo che il turismo è una parte importante per la composizione del Pil, anzi in questo momento è l’unico che può dare sviluppo insieme all’agricoltura sviluppo, e poi? Assessore Cesetti, su queste cose il mago non me lo fa (...) Chiami il dott. Talarico lo porti qua e facciamo un confronto. Francamente vi dico di lasciar perdere, parliamo di bilancio tecnico, (…) io devo interagire con lei, chi lo fa il bilancio? L'Assessor! Se lei mi dice che è tecnico chiamo il ragioniere capo, se mi dice che ha un anima, io analizzo l’anima, per capire quali sensazioni. Anch'io voglio essere partecipe di queste fibrillazioni, ma non ce l’ho, mi viene solo rabbia!
Andiamo avanti, 1.3000.000 euro per le unioni montane. Ragazzi, ma le vogliamo chiudere o no, ma questa razionalizzazione e questa efficienza, ci sono le assemblee dei Sindaci che teniamo in piedi, le unioni che sono un surrogato, l’ha detto il Consigliere Giacinti, prendete la registrazione, io mi sono rifiutato di leggere le tabelle, lui ci ha messo un po’ di buona volontà, io mi sono rifiutato perché non mi piace essere preso in giro. Il Consigliere Giacinti, prendete la registrazione, ha detto 1.300.000 per le unioni montane ed allora dico: queste unioni montane, ecco qual è la programmazione, le sfoltiamo o no? C’è l’assemblea dei Sindaci a costo zero che gestisce i servizi delle aree montane, non occorrono altre sovrastrutture. Questa è la programmazione!
Vogliamo dire qualcosa su quelli che sono i nuclei industriali di una volta che mangiano soldi e non producono nulla? Non c'è nulla di tutto questo! 1.300.000 per le unioni montane, per far divertire qualche Sindaco dell’entroterra vicino al Partito Democratico.
Poi c’è il grande discorso che riguarda i fondi per questo sgravio dell’Irap. Questo sgravio dell’Irap compare, poi mi spiegherete, addirittura con un emendamento fatto dalla Commissione e c’è pure un sub emendamento che dice: “guardate che non è solo per il 2016, ma arriva fino al 2017”, quindi io dico, ma quale programmazione è? Qual è il sostegno alle imprese? Qual è il sostegno all’attività produttiva? Se è stato fatto un emendamento per fare lo sgravio dell’Irap, significa che non si è programmato nulla.
Allora ergo che è un bilancio tecnico perché nessuno ha pensato alla programmazione. Ecco qui sviscerata l’anima, perché se devo fare un emendamento in Aula di 4.500.000 significa che prima non ci si è pensato. L’emendamento è arrivato oggi e poi è arrivato un sub emendamento che dice: “Guarda che questo sgravio riguarda il 2016 e il 2017”, ma voi pensate che l'economia marchigiana possa ripartire non facendo pagare l’Irap alle start-up di nuova formazione? Qui le imprese stanno morendo, Presidente, fra due anni verificheremo quante ne saranno nate, quante avranno usufruito dei 4.500.000 e quanti “morti” lasciamo, aziende che stanno morendo adesso.
Qual è il processo per rafforzare ed accelerare lo sviluppo, come dice il vostro Presidente Renzi? Qui non vedo nessun provvedimento, non può essere questo provvedimento, che tra l’altro è una toppa. Presidente è una toppa, spero che sia meglio del Consigliere Giacinti che in conferenza stampa ha parlato dell’Erap e sul bilancio non c’era. Mi sembra che da questo punto di vista siamo sulla luna.
Poi nell’illustrazione originaria ci parlate di 3.000.000 per Aerdorica, c’è un impegno annuale per questo. Ragazzi! Non è annuale? E' per coprire i servizi. Ditecelo com'è! Sono i 3.000.000 che avete rimesso e che avevate prelevato dall'agricoltura? Sono ulteriori 3.000.000? Sono ulteriori 3.000.000! 3+3 fa 6 e saranno 3 per il prossimo anno. Qual è la progettualità su Aerdorica?
In un bilancio di previsione come questo si viene a parlare di quelli che sono i grandi problemi. L’Aerdorica è un grande problema, Banca Marche è un grande problema, se ne deve parlare in sede di bilancio, poi ci mette la toppa il Consigliere Carloni, parleremo anche di quello, perché anche lì c’è un aspetto politico molto importante, i risparmiatori non possono aspettare i risarcimenti in sede civile di chi ha amministrato male, campa cavallo, arrivereranno non so tra quanti anni e il vecchietto, il pensionato se ne sarà andato. Questo va bene, ma non è questa l’azione politica che doveva essere fatta in questo momento con il bilancio, questo è l’aspetto.
Se vogliamo parlare di Aerdorica, non avendo nulla su cui insistere, parliamo di quello che è stato fatto fino adesso. Abbiamo fatto 4, 5 Consigli regionali per parlare solo di mozioni, di buone intenzioni e di interrogazioni. Di programmazione abbiamo fatto solo due atti: Psr, appartenente alla vecchia amministrazione, e promozione turistica, anche questo appartenente all’altra amministrazione. Non ho visto nessun atto programmatorio, lo aspettavo in questo bilancio, ma nel frattempo abbiamo combinato qualche disastro, per Aerdorica non c'è ancora una soluzione, quindi è giusto e a questo punto capisco perché sul turismo non c'è neanche una pataccola, come si dice. Il turismo senza aeroporto non si può fare, se non abbiamo l’aeroporto non abbiamo neanche il turismo, quindi che ce li mettiamo a fare i soldi? Anche qui l’equazione torna. Come fa una regione a sviluppare turismo se non ha un aeroporto efficiente da questo punto di vista?
Il bilancio non dice nulla, perché il bilancio sono i numeri che ha letto il Consigliere Bisonni, e credo che siano quelli giusti perché se ha letto l’assestato, dopo delle reiscrizioni ne parleremo, significa che sono dati definitivi, quindi, da questo punto di vista, il problema è serio.
L’altro aspetto riguarda i numeri del sociale, c’è la grande soddisfazione di aver inserito 30.000.000, non 60.000.000 perché gli altri 32.000.000 sono trasferimenti statali, capito Consigliere Giacinti? Quindi è doveroso, tanto è vero che non possiamo rifare il tran tran che abbiamo fatto rimettendoli a dicembre con l’assestamento. Assestamento che va fatto al massimo a metà novembre perchè, una volta fatto, se si ha qualche euro in più si può destinare, si può impegnare per fine anno, per progetti che vanno in scadenza a gennaio e febbraio. Queste sono le tempistiche. Non mi dite che non c’è stato tempo!
Altre cose francamente non le vedo. La legge 30 non è stata rifinanziata e, l’ha detto il Consigliere Marconi, per quanto riguarda il discorso del sociale e tutti gli altri numeri, non ho trovato un'azione forte sui territori per quanto riguarda gli investimenti. C'è stato recapitato questa mattina il programma triennale delle opere pubbliche, chiedo venia gli ho dato solo una sbirciata, ho letto soltanto dei fondi per la manutenzione per l’Ersu di Pesaro, la manutenzione degli edifici, e mi sembra che ci siano 437.000 euro per le pensiline fotovoltaiche sul parcheggio della Regione. Non vedo altre cose per quanto riguarda i fondi di bilancio.
Francamente ritengo che dare un giudizio su questo bilancio sia impossibile.
Torno da dove sono partito, aveva ragione il Consigliere Marconi, è impossibile dare un giudizio, come si fa a dare un giudizio? Su cosa lo diamo? Qui non c’è la possibilità di dire: va bene o va male perché sono spese obbligatorie, c'è qualche rimasuglio che è stato dato qua e là, basta, se uno avesse detto con tutta onestà: “Chiudiamo tecnicamente e poi ci rimettiamo a gennaio a lavorare tutti insieme”, il discorso era diverso.
Questo nuovo corso che è quello di dire: coinvolgimento, trasparenza, io in questo bilancio non lo vedo. Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto e ci sta pure perché l’opposizione non deve sapere tutto, però deve avere i documenti, deve avere gli atti e se ci fossero stati consegnati 20 giorni prima, 10 giorni prima, avremmo potuto sviscerare e fare un dibattito, perlomeno, da questo punto di vista, avremmo potuto entrare nel merito, non dico facendo degli emendamenti, ma discutendo e chiedendo spiegazioni nel miglior modo possibile.
Tutto questo non è stato fatto per cui, ripeto, vedremo alla fine del dibattito cosa verrà fuori per vedere come comportarci.
E' naturale ed è chiaro che tutti questi provvedimenti non serviranno a nulla, alla nostra regione, per quanto riguarda la ripresa economica. Noi abbiamo un solo problema in questa regione che è quello del lavoro, dell’occupazione, della ripresa industriale. In questo primo bilancio credevo che, perlomeno anche con qualche artificio, con qualche magia, si andasse in questa direzione facendo vedere che si dava un grande contributo al rilancio dell’economia di questo territorio, per il calzaturiero, l’agro alimentare, il manifatturiero in generale, con interventi molto pesanti, non c’è assolutamente nulla, quindi siamo molto preoccupati di quello che può succedere dalla primavera prossima, perché non vediamo lumi se non quelli molto fievoli che sono i finanziamenti comunitari, non più di quelli, e mi auguro che la Regione possa continuare a cofinanziarli perché altrimenti perderemmo anche quelli. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Ceriscioli.
Luca CERISCIOLI. Le conclusioni per la Giunta le farà l’Assessore mentre mi interessa intervenire nel dibattito per dare un contributo, per provare a prendere il punto di questo passaggio.
Cosa stanno facendo le altre Regioni che sono state come noi al voto a giugno? Alcune hanno una continuità di governo, altre un governo nuovo insediato, hanno fatto la scelta di non accelerare la produzione del bilancio, di non fare il bilancio tecnico, così come l'abbiamo chiamato, e di andare direttamente in regime provvisorio, cioè gestiranno le risorse senza avere la possibilità di utilizzare quelle che serviranno per i programmi più importanti che riguardano il prossimo anno. Faranno un bilancio vero e proprio a gennaio, febbraio, quando anche noi torneremo in quest’Aula con un approccio di altra natura, più simile alle richieste che vengono fatte dai Consiglieri, con più tempo per guardare gli atti.
E' sacrosanta la richiesta di poter avere più del tempo minimo legale per guardare il bilancio, un tempo più ampio per approfondire e, quindi, andare in una gestione di altra natura può valere la pena, perché è importante. Qual è il senso di fare oggi, prima della fine dell'anno, un bilancio che non può esprimere nella pienezza quella scelta, quell’indirizzo in termini politici?
Il primo punto qualificante è proprio quello del tema della riduzione delle tasse. Io mi ero impegnato elettoralmente ed ho dato questo mandato all’Assessore Cesetti, ovvero che per le nuove imprese venisse abolita l'Irap per 3 anni, ma tecnicamente più di due (2016-2017), non è possibile.
Scrivere questa norma non è banale perché non è solo il fatto di dire abolisco l’Irap per le nuove imprese, ma va declinata per non rischiare, ad esempio, che cambiando il nome dell’impresa uno possa avere l’azzeramento della quota Irap regionale, magari spostando la sede dall’altra parte della strada o chiudendo un’impresa per aprirne un’altra, fondendone due per farne una nuova, cioè sfuggire a quei meccanismi che diventano elusione dell’imposta attraverso l’uso di un indirizzo, credo, importante, che vuol far sentire la vicinanza di questa Regione ai soggetti che ne hanno più bisogno. O lo si faceva entro il 2015 o la nuova tassazione, in questo caso la detassazione, passava all’anno successivo, quindi o facciamo oggi questo bilancio tecnico e approviamo il fatto che una tassa per chi apre nuove imprese nel prossimo anno non ci sarà o facendolo a febbraio sarebbe saltata. Quella tassa sarebbe stata pagata per l'anno 2016 e doveva partire dal 2017, perché i meccanismi contabili prevedono che l'abolizione di un contributo venga fatto nell'anno precedente, quindi fare un bilancio tecnico significa poter togliere una tassa.
Questo vale anche per l'aumento delle tasse, se avessimo voluto aumentare l’imposizione fiscale l’avremmo dovuto fare quest’anno ed il fatto che l’approviamo senza aumenti significa che il prossimo anno i marchigiani potranno contare sul fatto che non ci sarà un aumento della fiscalità regionale, anche a fronte di numeri così bassi, come sono stati segnalati.
Il lungo elenco letto prima confrontava cifre non omogenee perché i due numeri non rappresentano la stessa dimensione di impegno, quindi quando si confrontano cifre non omogenee viene fuori un confronto un po’ falsato perché c'è chi ha più residui, chi ne ha meno, un'attività che ha rallentato, perché vedendo quelle cifre ci siamo detti che se avessimo avuto, come nel bilancio 2015, tutte quelle risorse, saremmo tornati agli anni d’oro.
Secondo aspetto: non si aumentano le tasse e si dà un segnale molto forte alla propria comunità dicendo che, benché le nostre risorse siano notevolmente ridotte, e questo lo capisce chiunque, non facciamo ricorso alla fiscalità per avere un maggior margine di manovra. E' un secondo segno molto importante che noi oggi, approvando questo bilancio, siamo in grado di offrire alla nostra comunità.
Mettere a disposizione risorse di cofinanziamento per i bandi europei? E' un'astrazione? Grazie al fatto che oggi approviamo questo bilancio siamo in grado di dare questo contributo, possiamo far partire tutti i bandi che sono pronti sul Fesr e sul Psr. Sono bandi importanti che parlano alle imprese delle Marche, che mettono la parte più significativa delle risorse immediatamente a disposizione delle imprese e parlano alle imprese del fermano, dell’ascolano, di tutta la regione.
Se l’area di crisi del piceno oggi è una realtà che ha un plafond di 17.000.000 di euro e la possibilità di mobilitare, così come abbiamo appreso con grande soddisfazione, 120.000.000 di finanziamenti privati per il rilancio dell’area più in crisi all’interno della nostra regione, questo lo potremo fare da subito portando fino in fondo quel percorso, grazie all’approvazione di questo bilancio.
Sono aspetti chiaramente importanti, non esauriscono tutto il valore di un bilancio, ma sono quegli elementi positivi che noi possiamo realizzare approvando oggi il bilancio. Non abbiamo dei tempi morti nel lavoro fatto e può immediatamente partire. I fondi strutturali, i fondi europei, sono una risorsa strategica a fronte di quelle magre, magrissime risorse che saranno a disposizione del bilancio diretto della nostra regione.
Veniamo ai fondi per gli investimenti nella sanità. Cosa finanziamo con il bilancio? Finanziamo la compartecipazione alla legge 20 di 100.000.000 di euro e passa di fondi statali a disposizione, da anni, dico da almeno tre anni, per dirne pochi, di questo territorio che non sono mai stati impiegati perché mancava la quota di cofinanziamento regionale. Mettendo il cofinanziamento, noi attiviamo anche i 100.000.000 di euro statali e permettiamo di trasformare quei soldi in attività, lavoro per i marchigiani. Cofinanziare quella partita, significa mettere in moto finanziamenti importanti e significativi in grado di realizzare un altro obiettivo che credo stia a cuore a tutti quanti. Sono risorse che permettono di portare avanti un disegno strategico più complessivo, è logico in alcune realizzazioni, non in tutte.
Quando si entra nei Mapo uno trova che viene prevista una misura, attraverso l’aggregazione di altri, di 12.000.000 di euro per incentivare la fusione fra quel meccanismo essenziale per il credito alle piccole imprese che è il Confidi ed è il segmento che oggi manca. Oggi abbiamo le banche che hanno risorse per gli investimenti, abbiamo le imprese che hanno necessità di investire, mancano proprio quelle garanzie, chi le dà? Il sistema di Confidi, ma il Confiti non è un sistema sano e forte, in grado di darle, non lo è, non è in grado di darle e noi, approvando questo percorso, abbiamo quella risorsa essenziale che fa da catalizzatore per aggregare il sistema dei Confidi.
Vedete quante cose interessanti, importanti, sono legate al fatto che noi non abbiamo fatto come le altre Regioni che hanno deciso, giustamente, probabilmente per non comprimere questo dibattito, oppure perchè le strutture non hanno agito con la stessa efficacia con cui hanno saputo agire le nostre nel produrre tutti i documenti nei tempi previsti. Certamente perdono delle opportunità che invece noi potremmo giocare a favore della comunità marchigiana, perché avremmo la possibilità di risparmiare tempo che oggi è prezioso per tutti, per le imprese, per i cittadini, per chi aprendo una nuova impresa non pagherà le tasse. E' un messaggio positivo che permette di partire e di andare avanti.
E’ vero che su tante questioni che condividiamo, come per esempio il discorso di semplificare il quadro generale delle partecipate, oppure uscire da sprechi come quello degli affitti passivi, e via dicendo, ci stiamo muovendo, lo facciamo nei tempi compatibili con azioni che necessariamente hanno bisogno di un loro svolgimento per arrivare a conclusione, con quello spirito che non è moltiplicatore di poltrone, ma se voi guardate con grande attenzione, è esattamente l’operazione opposta e continueremo in questa direzione perché siamo convinti che un'azione efficace, da quel punto di vista, possa togliere rischi per il nostro bilancio, sprechi e situazioni delicatissime come quelle che stiamo vivendo attorno ad Aerdorica.
I 3.000.000 di euro che mettiamo sono un programma di capitalizzazione della società approvato nel 2013 che prevedeva, con delibera, un impegno da parte della Regione di arrivare per chiamata ad un aumento del capitale complessivo di 10 milioni. Sono importantissimi perché, continuo a dire, su quella azienda c’è interesse, ha una situazione molto pesante, molto difficile, ma attraverso questo contributo potremmo metterla in condizioni di uscire dalla crisi, di rilanciarsi e di ottenere dei risultati.
Dovrà fare delle cure da cavallo, come si dice in termini poco tecnici, ma molto efficaci, cure molto pesanti, situazioni difficili in termini di rapporti di gestione, ma necessari per poter permettere a quell’esperienza di non andare perduta ed invertire una tendenza che l’ha portata negli anni a ridurre le attività e ad essere sempre più in difficoltà. Per aprirsi all’opposto e per crederci bisogna fare la nostra parte dando questo contributo. Questa cosa che approviamo è importantissima perché ci permette di proseguire all’interno di quel percorso.
Scelte importanti che solo se approvate oggi potremo mettere in atto. La decisione di arrivare più avanti, a febbraio, con un altro momento, nei termini in cui sono stati richiesti dalla minoranza, ma devo dire anche dalla maggioranza, qui i tempi sono stati compressi per tutti, aggiungerei per il Presidente e per la Giunta, perché magari uno da fuori non ci crede, ma l’Assessore che ha seguito tutto il percorso sa che anche noi abbiamo avuto dei tempi strettissimi per fare gli atti relativi a questo bilancio, ma consapevoli dei punti essenziali, strategici e del valore che ha approvare oggi questo documento, l'abbiamo portato con forza e con determinazione convinti, come lo siamo tutti, della bontà.
A febbraio saremo nelle condizione di fare scelte più nettamente politiche, di poter capire su quali risorse possiamo contare per i prossimi anni e su quelle determinare le scelte, cosa finanziare, cosa no, in quale misura, anche con un modo di rendicontare, rispetto a quello tradizionale, un po’ più trasparente che metta in condizione i Consiglieri di poter valutare e decidere.
E’ logico che se si lavora con il materiale che si ha, magari con una tabella non omogenea, uno può guardare quei valori e dire ma cosa sta succedendo? Su una tabella omogenea le considerazioni sono più appropriate, magari può vedere le percentuali del taglio ed accorgersi se è lineare o se non lo è. Un taglio lineare prevede la stessa percentuale su tutte le voci e lo puoi fare a voci omogenee, altrimenti può accadere che non è lineare e da una parte si taglia il 50, da un’altra il 20, in questo il 10, qui il 100% e qua niente, a quel livello non è un taglio lineare, ma una scelta fatta sui diversi indirizzi a valori e sostanza invariati.
Secondo me la parte più politica ce la possiamo giocare nei modi giusti, nei tempi giusti, dove ognuno potrà dispiegare il meglio della propria iniziativa nel mese di febbraio.
Oggi facciamo un passaggio che, secondo me, è di grandissima utilità per il sistema perché ci permetterà di fare scelte che altrimenti non avremmo potuto fare più avanti. Ci permette di accelerare i processi importanti per il nostro territorio e per la nostra regione, per arrivare entro febbraio anche in una impostazione, come quella del sociale, che non ha solo affrontato il tema di un anno, ma è stato in grado di garantire risorse sul sociosanitario, questa è la parola giusta, anche per gli anni a venire. Abbiamo chiesto per il sociosanitario un maggiore impegno della parte sanitaria, come per tanti anni ci è stato un maggiore impegno della parte sociale e con quella modalità, quella stabilità di risorse di riferimento, andare avanti così.
Avendo più tempo potremo capire meglio che le risorse per le unioni montane non sono un contributo per gli amici degli amici, ma sono realtà rette da Sindaci che non hanno compensi sovrastrutturali, che fanno investimenti per le aree interne, che collaborano con i Gal con tutte quelle forme che si sono dimostrate estremamente efficaci nel sostegno di queste iniziative. Io non voglio dare il giudizio di chi si è espresso in altra maniera, dico che è un effetto chiaro del poco tempo che c’è stato per approfondire di cui principalmente abbiamo noi la responsabilità e come ci prendiamo la responsabilità di questo, ci prendiamo anche il merito di ridurre le tasse e ci prendiamo anche il merito di mettere in moto importanti fondi europei al servizio della Regione.
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.
Romina PERGOLESI. Spero che riusciate ad avere ancora qualche minuto di attenzione. Io non volevo intervenire, ho aspettato fino alla fine che il Presidente della IV Commissione facesse il suo intervento, invece vedo che purtroppo si è anche allontanato, vorrei chiedere all'Ufficio di Presidenza, nella persona del Presidente Mastrovincenzo, se la IV Commissione ha espresso il suo parere e perché non è stato allegato alla proposta di legge?
PRESIDENTE. Adesso lo verifichiamo.
Romina PERGOLESI. Nel frattempo che verificate, visto che di bilancio tecnico si parla, invito tutti quanti ad andare a leggere a pagina 10, la tabella 3, missione 7, dove c’è una cifra che addirittura è sbiadita, senza considerare che il corpo del testo dovrebbe avere un carattere minimo, previsto per legge, il carattere 8.
Parliamo di bilancio tecnico e poi presentiamo un bilancio in Commissione in maniera tardiva, in maniera non completa, illeggibile, oltretutto l'Ufficio di Presidenza doveva prevedere che fosse stampato e distribuito ai Consiglieri 5 giorni prima e no che ci arriva 5 giorni prima per e-mail, si e no che si riescono ad avere le copie, a stamparle. Vorrei ricordare sempre all’Ufficio di Presidenza che …, se vuole glielo dico io, il parere non c’è, perché non c’è stata Commissione.
PRESIDENTE. Non è obbligatorio, ho chiesto la verifica.
Romina PERGOLESI. Si che è obbligatorio.
PRESIDENTE. No.
Romina PERGOLESI. Allora scusate, se vogliamo essere tecnici, siamo tecnici. Articolo 90 quater (Assegnazione ed esame in Commissione) “Il Presidente del Consiglio assegna gli strumenti della programmazione finanziaria per l’esame in sede referente alla Commissione competente, alle altre Commissioni, al Cal e al Crel”.
Questo è stato fatto il giorno stesso in cui noi l'abbiamo chiesto, però è stato fatto.
“Punto 2. Entro il termine fissato della Conferenza dei Presidenti dei gruppi, le altre Commissioni esaminano le parti di competenza ed esprimono il proprio parere”.
Non c’è scritto possono esaminare ..
PRESIDENTE. Non c’è scritto neanche “devono”. E’ una sottile, ma fondamentale differenza, Consigliera, impari, approfondisca …
Romina PERGOLESI. Esaminano non è opinabile, esaminano! Poi magari chiederemo nelle sedi competenti se abbiamo ragione oppure se siamo allarmisti come al solito.
Poi è anche vero che: “Qualora uno o più Commissioni non abbiano concluso l’esame della parte di competenza nel termine fissato dal programma dei lavori della sezione di bilancio, la Commissione referente procede ugualmente all’esame”.
Va benissimo, ci può stare, ma se la Commissione non è stata nemmeno convocata, com’è possibile esprimere questo parere?
Vorrei ricordare al Presidente e alla Giunta, mi spiace che il Presidente Ceriscioli si sia allontanato, che il Consiglio regionale, l’Assemblea legislativa delle Marche, si impegna a garantire livelli di partecipazione politica, inoltre cura la programmazione dei lavori del Consiglio, dichiara l’improcedibilità delle proposte degli atti di competenza consiliare. Il Consiglio ha piena autonomia funzionale, organizzativa, finanziare e contabile che esercita a norma dello Statuto, delle leggi e dei regolamenti interni. Quindi se vogliamo parlare di bilancio tecnico, non venite a prenderci in giro e rispettate i regolamenti interni. Oltretutto, quando l'abbiamo fatto notare in fase di assestamento di bilancio, c’è stato detto che il regolamento è datato. Bene, datato e non rispettato, era la prassi. Siamo andati a controllare quanto fosse datato questo regolamento e ci siamo accorti che ad aprile del 2015 il regolamento è stato modificato, non è datato anni fa, mesi fa, e cosa si è pensato bene di togliere? L'articolo 28 bis che prevedeva 35 giorni di discussione all'interno delle Commissioni per garantire alle minoranze e anche alla maggioranza, si sono lamentati tutti, l'esercizio delle funzioni.
Visto che è possibile che l’approvazione di questo atto possa essere inficiata dal fatto, è possibile, non dico che noi abbiamo ragione, chiederemo alle sedi competenti, visto che potrebbero essere inficiati gli effetti normativi diretti e indiretti che questa approvazione potrebbe creare, i danni erariali per un'eventuale causa da parte di terzi, chi li paga?
Noi Consiglieri della minoranza non abbiamo intenzione di pagarli, tant’è che chiedo al Presidente Mastrovincenzo, in base all'articolo 39 del Regolamento il rinvio della discussione, perché a nostro parere non sono stati rispettati i termini previsti per legge. Grazie.
PRESIDENTE. Poi mi spiegherà quali sarebbero i presunti danni erariali perché su questo, se vuole, possiamo aprire una lunga discussione.
Seconda cosa, ho risposto al capogruppo che i termini ci sono, ho risposto con lettera e ho detto che per la prossima volta sarà mia cura, d'altronde il Presidente Ceriscioli si è già impegnato in tal senso per le prossime occasioni, far avere la documentazione con largo anticipo, riconoscendo evidentemente alcuni ritardi che ci sono stati in questa occasione.
Nel merito dico solamente una cosa in merito al termine a cui lei fa riferimento, al parere a cui lei fa riferimento, se legge l’articolo 94 quater, comma 2, prevede: “entro il termine fissato dalla Conferenza dei Presidenti dei gruppi le altre Commissioni esaminano le parti di competenza ed esprimono il proprio parere”.
Mi sembra che nella Conferenza dei Capigruppo ci siano tutti i gruppi e nessuno ha chiesto questo termine.
Romina PERGOLESI. Lei ha perfettamente ragione, innanzitutto l’assestamento di bilancio è normato da articoli diversi dalla legge di stabilità. Noi stiamo citando delle normative diverse da quelle a cui lei fa riferimento. Infatti nel programma che il Presidente assieme ai Presidenti e ai Capigruppo dovevano redigere, dovevano essere previste anche le sedute delle altre Commissioni, quindi lei ammette e mi dà ragione che c’è un vizio di forma perché in questo programma le sedute delle altre Commissioni non erano previste.
PRESIDENTE. Lo ripeto, non è stato previsto perché nessuno, tra l’altro, lo ha richiesto e nei Capigruppo, continuo a ribadire, ci sono tutti i rappresentanti dei gruppi, se qualcuno studiasse il regolamento prima, invece che dopo forse sarebbe meglio.
Andiamo avanti.
Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente, non volevo intervenire dopo l’intervento del Presidente Ceriscioli che ha chiarito molte questioni, peraltro toccate …
(intervengono fuori microfono il Consigliere Maggi e la Consigliera Pergolesi)
PRESIDENTE. Scusi un attimo, Consigliere Giacinti, cosa chiede? Non ho capito!
Romina PERGOLESI. Sto chiedendo la sospensiva, di rinviare questa approvazione perché, secondo noi, ci sono dei palesi vizi di forma, in base all’articolo 39 del regolamento interno, a pagina 122. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 39 “La questione pregiudiziale, cioè che un dato argomento non debba discutersi, la questione sospensiva, cioè che la discussione o la deliberazione debba rinviarsi, possono essere proposte da un Consigliere prima che abbia inizio la discussione. Il Presidente ha tuttavia la facoltà di ammetterla anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l’inizio del dibattito”.
I nuovi elementi non ci sono, però nella mia grande magnanimità, pongo ai voti la richiesta di sospensiva. Grazie.
Chi vota a favore della richiesta di sospensiva, proposta dalla Consigliera Pergolesi, deve esprimere voto positivo con il pulsante verde, chi vota contro ...
Pongo in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Zura Puntaroni, Bisonni e Pergolesi, la richiesta di sospensiva.
Favorevoli: Bisonni, Carloni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Contrari: Biancani, Busilacchi, Casini, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Volpini.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa non approva)
(Parte della minoranza mostra dei cartelli)
PRESIDENTE. Chiedo di togliere i cartelli, per favore …, riprendiamo la seduta
(Parte della minoranza lascia l’Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.
Giovanni MAGGI. A nome di tutti i gruppi di minoranza che sono stati messi in condizione di non poter operare in questo atto così importante per la legislatura…
PRESIDENTE. Non mi sembra tutti i gruppi della minoranza …
Giovanni MAGGI. Escluso il Consigliere Carloni.
PRESIDENTE. Non mi sembra solo il Consigliere Carloni. Lo precisi per il verbale, solo questo, ci sono altri Consiglieri che sono seduti, quindi se lei dichiara a verbale almeno sappiamo chi abbandona l’Aula. Solo questo.
Giovanni MAGGI. La lega Nord, il Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, abbandonano l'Aula.
(Voci fuori microfono)
PRESIDENTE. Va bene, proseguiamo la seduta.
Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Stavo dicendo che sono intervenuto per chiarire alcune questioni.
Ringrazio il Consigliere Celani per le parole gentili, però vorrei precisare che nel mio intervento non ero in difficoltà, è stato anche sintetico perché le linee che voleva toccare le ha toccate in breve e in poche parole stamattina, forse lei non è stato così attento, abbiamo detto proprio quello che è emerso e che il Presidente Ceriscioli, in maniera ancor più elegante, ha sottolineato, ma il concetto è lo stesso.
Due chiarimenti: l'esonero dell'Irap, Consigliere Celani, non è stato introdotto tramite emendamento, ma è l'articolo 3 della legge di stabilità. L'emendamento si è reso necessario per quantificare la risorsa che sarebbe venuta meno e che comunque faceva parte dello stanziamento. Il subemendamento serviva a chiarire meglio che il biennio in cui applicare questa agevolazione è il 2016 e il 2017, piuttosto che a partire dal 2016, come era stato scritto originariamente.
Non è un emendamento che ha introdotto l'intervento per il rotto della cuffia, come lei voleva far sembrare, ma non c'è riuscito, ma la vera anima è quella di voler esentare, esonerare, le nuove imprese dalla applicazione dell'Irap, questo è il vero senso, il vero coraggio dell'azione intrapresa, l'esonero dall'imposta per le nuove imprese. Questa è la ratio legis del legislatore, in questo caso della Giunta.
I 62 o 30 milioni per il sociale, l'ho detto anche stamattina, sarebbe bene e auspico una maggiore attenzione quando si interviene perché tutti abbiamo pari dignità negli interventi e qualcosa di buono da aggiungere, vanno al sociosanitario, questa la terminologia più appropriata, come dice il Presidente Ceriscioli, non è una cosa da poco, l'ho detto stamane, in un contesto in cui siamo passati da 400.000.000 di due esercizi fa, di parte più disponibile, escluso il bilancio sanitario che ben conosciamo e che prende i 4/5 del bilancio complessivo, da 400.000.000 a 130-140.000.000, non sappiamo ancora con certezza, visti gli effetti ancora in itinere della manovra statale. Ecco il coraggio!
Come diceva Don Abbondio all'incontro con il Cardinale Borromeo: “Uno il coraggio non se lo può dare”, il coraggio bisogna averlo nelle scelte, di questo si parla e allora la scelta dell'Irap, la scelta degli emotrasfusi, la scelta di Aerdorica vanno in questa direzione, che poi si possa rimettere mano, questo è il mio l’auspicio, l’ho detto stamane, ed anche quello dell’Assessore Cesetti che ci ha invitato a fare da stimolo a che nel primo bimestre dell'anno 2016 si possa concertare un'azione di attenzione, di lavoro per poi procedere alla variazione sostanziosa di bilancio di febbraio.
Questo era il senso del mio intervento. Certamente non sono stato a sfrugugliare i numeri, anche perché non è nemmeno corretto confrontare due colonne, il Presidente Ceriscioli l'ha detto, disomogenee. Disomogenee è poco perché il dato assestato, rispetto alla colonna del previsionale, contiene tutti gli stanziamenti in corso d'anno, le variazioni che può portare la Giunta, se poi ci aggiungiamo che nella colonna dell’assestato ci sono anche le partite di giro, mi dispiace che il Consigliere Bisonni se ne sia andato, chiaramente ci sono 2.000.000.000 di differenza fra una colonna e l'altra. Vorrei ben dire!
Il bilancio va letto correttamente, scusate la mia immodestia, però se lo leggiamo in maniera uguale non possiamo confrontare, per usare un'espressione popolana, le pere con le mele.
Chiudo sulla questione Banca Marche che è stata toccata e che sicuramente è un aspetto importante che merita il suo approfondimento. Come Consigliere di questa Assemblea legislativa non oso pensare e non sono certamente d'accordo, di mettere sullo stesso piano l’intervento di risorse pubbliche nei confronti di chi ha acquistato azioni o obbligazioni subordinate, rispetto a chi ha subìto un danno da emotrasfusioni. Questo lo dico con forza, che poi qualcuno possa essere stato vittima di un comportamento non corretto, faccio sempre il mio esempio: se a mia madre povera pensionata di una certa età gli hanno rifilato le obbligazioni subordinate al posto di un certificato di risparmio, altra cosa, ma altro è morire, altro è parlare di morte. Grazie.
PRESIDENTE. Prima di lasciare la parola all’Assessore Cesetti preciso che, per lasciare agli atti questa dichiarazione, anche per i componenti della minoranza che sono rimasti correttamente in Aula, il termine, entro cui le Commissioni dovevano riunirsi, è stato assegnato direttamente alla Commissione referente, questo per prassi, generalmente vale anche per le altre le quali non si sono riunite, ma ciò non inficia, in alcun modo, l’atto che oggi andiamo a discutere.
L'articolo 90 quater prevede: “Qualora una o più Commissioni non abbiano concluso l’esame della parte di competenza nel termine fissato dal programma dei lavori della sessione di bilancio, la Commissione referente procede ugualmente all’esame”.
Questo in termini di regolamento, in modo che rimanga a verbale.
Ha la parola l’Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Innanzitutto una constatazione: è triste quando la politica per farsi notare è costretta a spogliarsi, questa è una tristezza e ne soffrono le istituzioni che vengono rappresentate in questa caratteristica folcloristica.
Immaginate il titolo del giornale, magari non è quello che noi facciamo, qualcuno di noi che si spoglia, è triste, però ne prendiamo atto. Dimostra tra l'altro, non dico, un'incapacità, non mi permetterei mai, ma una mancanza di volontà di confrontarsi nel merito, perché al di là della protesta, al di là dei dati formali, dei richiami al regolamento, io non ho sentito alcuna idea concreta da parte dell'opposizione che ha abbandonato l'Aula. Mi sarei aspettato delle proposte all'interno di questo bilancio che le consentiva e le poteva accogliere, invece di questo nulla è stato.
Prima che mi dimentichi anch’io voglio esprimere l'apprezzamento al personale della Provincia, scusate della Regione che ha lavorato ... - non lo posso dimenticare perché è una parte di me, ma questo è bello, questo è positivo perché quando facciamo qualcosa e ci lascia dei segni profondi significa che abbiamo dato il massimo - un apprezzamento al personale della Regione, un apprezzamento che è stato fatto anche da quell'opposizione che ha abbandonato l’Aula, allora a me sfugge come sia possibile da una parte manifestare l'apprezzamento al personale della Regione per aver lavorato bene, alacremente, e nello stesso tempo addebitare alla Giunta o all'Assessore al bilancio delle responsabilità per una presunta presentazione di un bilancio che non si legge, confuso, … a me sfugge!
La questione è molto più semplice, noi dobbiamo vedere come siamo arrivati, lo diciamo una volta per tutte, a questo bilancio.
Riconosco che i tempi sono stati stretti, è indubbio questo, con il Presidente Giacinti e con la Commissione, lo ha ricordato, abbiamo concordato per il futuro un percorso diverso ed io ho manifestato la mia disponibilità ad essere ascoltato anche prima dei passaggi che faremo in Giunta affinché io possa rappresentare alla Giunta e al Presidente della Regione quelli che sono gli orientamenti o le indicazioni della Commissione. Sono pronto e disponibile a fare questo. Ritengo che sia un mio dovere per l'alta considerazione che ho e che noi abbiamo nei confronti della Commissione, dei singoli Consiglieri e del Consiglio tutto.
In queste circostanze i tempi non sono stati dettati da noi e non lo dobbiamo ripetere ulteriormente, ma è un dato di fatto. Noi non abbiamo perso neanche un'ora del nostro tempo, del tempo che c'è stato dato. Lo ripeto, abbiamo concluso il giudizio di parificazione il 17 novembre, quel giudizio era necessario per l'approvazione del rendiconto, un rendiconto che non poteva prevedere la contestuale approvazione dell'assestamento di bilancio, Capogruppo Marcozzi, perché bisognava fare quella grande operazione di accertamento dei residui. Noi attraverso quell’assestamento di bilancio di fatto abbiamo riscritto un bilancio che non c'era, un bilancio che presentava delle voci a zero. Questo è un dato di fatto, quindi non abbiamo perso tempo.
Qual era l'alternativa a questo percorso? L'alternativa era l'esercizio provvisorio. Allora io chiedo a me stesso e lo chiedo anche a voi, peccato che non ci siano i Consiglieri di quella opposizione che ha abbandonato l'Aula, si poteva permettere la comunità regionale l'esercizio provvisorio? No! Anche il più sprovveduto, e qui nessuno è sprovveduto, capisce e comprende che l'esercizio provvisorio avrebbe significato procedere per dodicesimi sulla base delle previsioni del bilancio 2015-2017. Questo avrebbe significato avere alcune voci a zero e non dare una risposta concreta alla comunità regionale. Andiamo nel merito, perché questo è il fatto, al di là dei folcloristici spogliarelli, questo è il dato di fatto, significava non poter prevedere 1.300.000 euro per le unioni montane che non sono le comunità montane, lo dico al Consigliere Celani, perché su questa voce nel bilancio 2015-2017 c'era zero e le unioni montane devono chiudere i bilanci entro febbraio.
Se fossimo andati in esercito provvisorio non era possibile prevedere 1.700.000 euro per i parchi, per le aree protette, perché c'era zero, ed è stata questa Giunta che nell'assestamento ci ha messo 1.500.000 euro e 1.700.000 dopo mezz'ora nel bilancio di previsione. Voi li avete sentiti, erano in questa Aula i rappresentanti dei parchi e delle aree protette. Ne è consapevole l'Assessore Sciapichetti che giustamente ha previsto un tavolo, c'era zero, e non avrebbe consentito loro di poter operare, non sarebbe stato possibile prevedere i 3.100.000 euro per i danneggiati dalle trasfusioni, non era possibile questo.
Questa è la risposta che va data ai cittadini ed alla comunità regionale.
Non sarebbe stato possibile prevedere i 970.000 euro di cofinanziamento per il Fus che insieme ai 970.000 previsti nell'assestamento hanno consentito di cofinanziare tutto e quindi di salvaguardare un settore come quello della cultura e dello spettacolo che insieme al turismo costituisce la strategia di questo governo regionale, attraverso il quale passa e passerà il rilancio della nostra economia regionale, perché c'era zero. Li abbiamo messi noi nell’assestamento e li abbiamo messi qui, non sarebbe stato possibile,non sarebbe stato possibile erogare 800.000 euro per le borse di studio nel corrente anno accademico per gli studenti. Non sarebbe stato possibile!
Questo ha significato non andare nell'esercito provvisorio e queste non sono chiacchiere, questi sono dati di fatto, ma oltre a queste voci che vi ho detto c’è di più, non sarebbe stato possibile adottare la norma, fortemente voluta dal Presidente della Giunta regionale, dell'abbattimento dell'Irap. Non sarebbe stato possibile farlo a febbraio per le nuove imprese che si costituiranno in questa nostra regione. E' un segnale di fiducia forte verso la comunità regionale, apprezzato tra l’altro dal Presidente di Confindustria Marche e, l'abbiamo visto, apprezzato dagli imprenditori. E' un segnale importante che altrimenti sarebbe stato precluso.
Dietro queste misure c'è la necessità, questa sì tecnica, di non andare in esercizio provvisorio, di fare questo bilancio che nel contempo non può essere allocativo di altre risorse. Capite perché è tecnico? Perché noi dobbiamo aspettare ancora l’impatto con la legge di stabilità licenziata ieri dal Senato la Repubblica che è legge e che prevede per il comparto Regioni un taglio di circa 2.000.300.000 euro dopo il riassorbimento dei 2.000.000.000 del fondo sanitario. Sono tagli che per le Marche significano 63, 64.000.000 rispetto ai quali la Conferenza Stato-Regioni deve dare l’intesa entro il 31 gennaio, quindi noi non lo sappiamo ancora, perché entro il 31 gennaio bisognerà dare un’intesa per dire dove e come tagliamo, altrimenti lo farà il Presidente del Consiglio.
Non sappiamo quale sarà il vero impatto, come non disponiamo oggi di un preconsuntivo, che secondo me potrà liberare le risorse sullo stesso 2015. Potrà liberare risorse anche grazie alle azioni che questo Governo regionale ha posto in essere in questi mesi, quelle misure di contenimento della spesa, di razionalizzazione. Penso alle società partecipate, alle dismissioni delle partecipazioni dirette e indirette, penso alla ricognizione della situazione di tutti gli immobili della Regione per la loro valorizzazione, penso alle azioni già concrete, l'ha ricordato il Consigliere Giancarli, la disdetta degli affitti, il trasferimento ad esempio dell’Asur in Via Oberdan, nei locali regionali, che consentirà di risparmiare delle risorse. Pensate alla Suam e questo Consiglio regionale che ha votato una mozione e noi, già attraverso degli accordi tra la Regione e le aziende sanitarie, stiamo dislocando personale per farne una struttura altamente competitiva. Ci vogliono 30-35 persone che possano consentire di espletare le gare e consentire risparmi consistenti, ad esempio nel settore della sanità, per quanto riguarda parte della spesa farmaceutica.
E’ stato detto in questo Consiglio, un 5% potrebbe significare liberare 9 milioni all'anno di economie, pensate quanto sociale potremmo coprire con quello e sarà possibile. Vedete come tutto questo si lega?
Dietro queste azioni, ci è stato addebitato che non c'è una strategia, non c’è una visione, ma dietro tutto questo, queste misure che vi ho ricordato, non c'è forse l'attuazione del programma del Presidente della Giunta regionale che ha presentato prima agli elettori e che poi è declinato in questo Consiglio regionale?
Dietro a queste cose che vi ho detto, quando noi parliamo del sociale, quella manovra che abbiamo fatto in sede di assestamento e che abbiamo riscritto, una manovra sul sociale che consentirà di replicarla nell'anno 2016, non è l'attuazione del programma del Presidente Ceriscioli? Quando parliamo della garanzia attraverso questi strumenti dei cofinanziamenti per i fondi europei, non è forse un punto programmatico di questo Presidente. Saper cogliere l'opportunità della programmazione comunitaria, 1.200.000.000 risorse, e lo ha indicato come la chiave, forse, di svolta dell'economia regionale. Non c’è questo?
Tutta la razionalizzazione della spesa, il contenimento dei costi, non è l'attuazione del programma del Presidente? Quando parlava di cultura e di turismo come strumenti per valorizzare la nostra regione e costituire le basi per un rilancio, tanto da avere indicato ed accorpato nelle sue deleghe questi 2 settori, non l'abbiamo garantito con questo? Se non lo avessimo fatto, non sarebbe stato possibile. Cosa avremmo raccontato, a titolo di esempio, se non avessimo oggi garantito il cofinanziamento del Fus?
Qui c’è l'attuazione del programma di Governo e che cos'è il bilancio? Il Presidente lo ha declinato, ripeto, qui, ma il documento di economia e finanza che cos’è? Non è stato forse portato in questa Aula, non è stato dibattuto ed approvato? Non è quello il programma del Presidente della Giunta regionale e del suo governo? Cosa sono gli strumenti di bilancio che vanno visti in evoluzione? Oggi sappiamo bene che il bilancio si lega con l’assestamento che abbiamo dovuto riscrivere, questo bilancio che oggi è tecnico, ma punta ad un'anima, certo che ha un’anima, perché attraverso questo bilancio sono stati, e uso le parole del Presidente, messi in sicurezza alcuni obiettivi, quelli che poc'anzi ho declinato.
Questo è quello che noi abbiamo fatto. L'alternativa non sarebbe stata un servizio reso a questa comunità regionale. Noi ci siamo assunti una responsabilità, volevamo farlo e l'abbiamo fatto e credo che in questi strumenti ci sia tutto, strumenti che devono essere legati tra di loro. E' evidente che a febbraio quando avremo l'esatta contezza di quelle incidenze che dicevo, andremo ad una variazione, ad una manovra di variazione che consentirà di completare questo percorso, di dargli ancora più anima, di completarlo con quello che sarà l'apporto costruttivo, ne sono sicuro, di tutti i Consiglieri, di quelli di maggioranza come quelli di minoranza, che se sapranno fare, ne sono convinto, quelle proposte che pur provenendo dai singoli territori, nell'insieme si legheranno, siamo sicuri, in un progetto organico e quelle saranno delle risposte alle istanze della comunità regionale che dovranno e potranno trovare accoglimento all'interno di quel bilancio ,e noi potremo dare ulteriori risposte.
Purtroppo sono usciti, altrimenti avrei risposto a tutti. Non voglio e non posso farlo in loro assenza, non sarebbe giusto neanche dal mio punto di vista, vorrei fare alcune osservazioni rispetto all'intervento del Consigliere Celani. I 7.300.000 euro, Consigliere Celani, che riguardano le borse di studio, non sono finanziamenti europei, sono risorse regionali; per quanto riguarda il turismo non sono stati annunciati,ma dentro questo bilancio ci sono i 150.000 euro per la Bit, come ci sono i 150.000 euro per il Giubileo.
Vado alla conclusione, (...) poi Consigliere Celani potrà replicare,ci sarà tempo, ha la dichiarazione di voto.
I 7.300.000 euro sono risorse regionali, per la Bit ci sono i 150.000 euro e i sono 150.000 euro per il Giubileo. E' una risposta che do con molto garbo e penso che anche il Consigliere Celani sia contento di questa risposta, poi …
Consigliere Celani con tutta la considerazione che ho per la sua persona, le do la risposta, ovviamente non mi permetterei mai di esternare la sua soddisfazione, quella è una sua prerogativa che potrà esercitare in tutta pienezza.
In questo bilancio c’è un altro aspetto fondamentale che non poteva essere rinviato, ed era un altro obiettivo del programma del Presidente, riguarda gli investimenti per le infrastrutture della sanità - sappiamo bene quale sia stata l’azione del Presidente, l'abbiamo appresa in questo Consiglio, l'abbiama appreso anche attraverso la stampa, i suoi incontri con il Ministro Delrio per le grandi infrastrutture viarie nelle Marche - altrimenti sarebbero stati preclusi. Anche questo è un altro obiettivo conseguito del mandato del Presidente, lo possiamo vedere nelle sue dichiarazioni che ha declinato in quest'Aula e nel documento di economia e finanza, il cofinanziamento per l'ospedale di rete di Fermo, ex articolo 20, legge 20, e per il Salesi.
Vedete, per Fermo il governo ha dato la proroga fino a marzo, se noi non avessimo garantito questo cofinanziamento avremmo perso il finanziamento statale, ma non solo quello, sono state spese delle risorse, 4.000.000 di euro, per la progettazione preliminare e definitiva, per gli espropri, per gli avvisi e via dicendo, ci sono 14 offerte in busta chiusa già ferme lì, probabilmente ci sarebbero stati anche dei danni se non fossimo andati oltre, quindi con questo atto oggi garantiamo questo cofinanziamento insieme al Salesi che, per quel che riguarda la procedura, è un po' più indietro rispetto a Fermo e dovrà andare a gara. Abbiamo da una parte conseguito un obiettivo strategico che è dotare un territorio di una struttura sanitaria fondamentale, quel territorio l'aspetta da tempo, nel contempo abbiamo salvato quel cofinanziamento e sempre contemporaneamente, scusatemi il bisticcio di parole, abbiamo evitato, tra l’altro, dei danni che sarebbero stati non solo politici, ma, quelli si, erariali, non altri, perché i danni erariali non sono quelli che derivano dall’applicazione di una legge, ma quelli che possono derivare dall'omissione di atti dovuti, e questo era un atto dovuto.
Concludo, Presidente del Consiglio, ringraziando il Presidente Giacinti e tutti i membri della Commissione, i Consiglieri regionali tutti, di maggioranza e di minoranza, per il contributo dato al varo di queste manovre, perché questo è anche il completamento della manovra di assestamento che abbiamo votato poc'anzi e ripeto e riconfermo, Presidente Giacinti, che per il futuro sui tempi cercheremo di fare meglio e faremo meglio, questa volta, credetemi, i tempi non erano assolutamente nella nostra disponibilità, abbiamo fatto quello che dovevamo nei tempi che si sono resi necessari. Grazie.
Proposta di legge n. 23
“Disposizioni per la formazione del bilancio 2016/2018 della Regione Marche (Legge di stabilità 2016)”
(Votazione)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della proposta di legge n. 23, per le dichiarazioni di voto lasceremo spazio prima del voto finale, so già che ci sono almeno un paio di Consiglieri che vogliono esprimersi.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2.
Emendamento 2/1 ad iniziativa della firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/2 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/3 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/4 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/5 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/6 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/7 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/8 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/9 a firma del Consigliere Carloni. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/10 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/11 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/12 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 3.
Sub emendamento 3/1/1 ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Come nel precedente intervento, Presidente, comunque ribadisco, una precisazione, affinché il periodo di esonero dall'Irap possa valere non solo per il 2016, come era stato scritto nella prima stesura, ma anche per il 2017. Faccio l'esempio dell'impresa che nasce nel 2017, questa è la precisazione.
PRESIDENTE. Sub emendamento 3/1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Emendamento 3/1 ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 3 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Emendamento 3 bis/1 a firma del Consigliere Carloni. Inammissibile.
Articolo 4. Soppresso
Articolo 5. Soppresso
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 8.
Emendamento 8/1 (dichiarazione d'urgenza) ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Stessa valenza di quella precedente, in poche parole una precisazione in termini di efficacia di questa norma che dispiega i suoi effetti a partire dall'1 gennaio 2016 per evitare che eventuali pubblicazioni differite, magari di un giorno, possano comportare un disallineamento degli effetti giuridici di queste norme.
PRESIDENTE. Emendamento 8/1, sostitutivo dell’articolo 8. E' richiesta la maggioranza assoluta. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico.
Emendamento 1/1 a firma del Consigliere Giacinti. Lo pongo in votazione insieme al coordinamento tecnico, quindi un’unica votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 23, così come emendata, la pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 24
“Approvazione del bilancio 2016/2018”
(Votazione)
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2.
Emendamento 2/1 ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Trattasi di un emendamento che va ad aggiungere ad una lettera dell’articolo 2 un allegato che nella stesura originaria era stato omesso, Insomma una questione tecnica.
PRESIDENTE. Emendamento 2/1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 8. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 10. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 11
Emendamento 11/1 (dichiarazione d'urgenza) a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. L’ultima illustrazione della variazione precedente, cioè una migliore e più puntuale specificazione del fatto che l’entrata in vigore di questa disposizione è dall'1 gennaio 2016 per evitare che eventuali difformità di un giorno creino dei dubbi interpretativi in tal senso.
PRESIDENTE. Emendamento 11/1, sostitutivo dell'articolo, approvando l’emendamento approviamo l’articolo modificato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico.
Emendamento 1/1 a firma del Presidente della I Commissione che di fatto è il Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di ordine del giorno n. 24/1 a firma del Consigliere Carloni, ha chiesto la parola ne ha facoltà.
Mirco CARLONI. La proposta di ordine del giorno di Banca Marche sostanzialmente chiede di costituirsi parte civile nei processi per la responsabilità degli amministratori o di quelli che si verranno a creare come procedimenti giudiziari, in modo da ottenere un risarcimento rispetto al danno che la Regione ha avuto e con quelle risorse creare un fondo di solidarietà per ristorare coloro che hanno perso tutto, in modo particolare gli obbligazionisti subordinati, lasciando alla Giunta la possibilità di creare dei criteri perchè in questo caso vanno individuate le differenze.
Credo che la costituzione di parte civile dell’ente Regione Marche sia un gesto importante.
Con l’altra proposta di ordine del giorno chiedo che, durante l’anno, dei 35.000.000 di euro che si renderanno disponibili, una congrua cifra sia dedicata, naturalmente spetta alla Giunta stabilirla, per l’abbattimento delle barriere architettoniche da parte degli enti locali e delle associazioni onlus.
E' un problema molto serio sottoposto da molti amministratori. Alcuni Comuni dell'entroterra, in modo particolare, sono arroccati e in qualche caso perfino gli amministratori con disabilità non possono accedere ai loro enti. Credo quindi che una cifra congrua possa essere destinata a queste due cose.
PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Ceriscioli.
Luca CERISCIOLI. Ringrazio il Consigliere Carloni che ha riformulato in maniera molto più efficace il primo ordine del giorno, evitando quegli aspetti che, almeno nella formulazione precedente, non era possibile portare avanti.
Ritengo sia corretto approvare quest’ordine del giorno che segna se non altro una vicinanza da parte nostra a chi non voleva speculare, ma si è trovato in una situazione per lui inimmaginabile. Questa cosa mette in difficoltà dal punto di vista sociale, oltretutto ci allineiamo con l’atteggiamento del Governo nazionale che sta cercando di perseguire lo stesso obiettivo.
Anche il secondo ordine del giorno mi sembra importante nell’attenzione rispetto all’abbattimento delle barriere.
E' chiaro che è difficile stabilire progetti, cifre, però è un investimento che dimostra tutta la nostra sensibilità attorno al sociale ed a questi problemi.
Proposta di ordine del giorno n. 24/1 “Stanziamento di risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Proposta di ordine del giorno n. 24/2 “Creazione di un fondo di solidarietà per le fasce più deboli colpite dalla vicenda Marche”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Celani.
Piero CELANI. I 150.000 euro sono quelli dell’assestamento, non quelli del bilancio di previsione, quindi correttamente mi deve dare atto di quest’aspetto, altrimenti qui stiamo a giocare. Tutto qui. Sono fondi dell’assestamento, quindi, in realtà non c’è nulla, ne prendiamo atto, ne deve prendere atto e tra l’altro mi rafforza l’idea che lei il bilancio non l’abbia fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Brevemente signor Presidente. Non avrei fatto questo intervento se non ci fosse stata l'uscita dall'Aula da parte di alcuni Consiglieri della minoranza che attualmente sono in conferenza stampa per cui abbiamo spostato l’attenzione dei media su chi alza i toni e urla.
Riguardo a questo la mia dichiarazione ha un valore che va al di là dell’atto, in quanto credo che dovremmo meditare seriamente, anche alla luce di quello che abbiamo fatto ieri, Presidente Ceriscioli, su chi abbiamo ricevuto. Abbiamo ricevuto dei comitati spontanei che stavano protestando per quello che li vedeva contrari, visto una oggettiva diminuzione dei servizi sul territorio, quindi più che comprensibile o, come poi è avvenuto, abbiamo ricevuto delle persone che si sono messe dietro precise sigle politiche?
Vorrei che questa riflessione venga fatta perché l'abbandono dell’Aula oggi da parte di alcuni esponenti di forze politiche, di alcuni gruppi decisamente estremisti, la dice lunga sulle loro intenzioni, perché non credo che il cartello l'abbiano fotocopiato adesso ed è evidente la malafede di chi fin dall’inizio ha fatto finta di volere un dibattito in questo Parlamento regionale e poi se n’è andato già sapendo che avrebbero fatto quello, che avrebbe fatto la dichiarazione alla stampa, continuando con questa ipocrisia.
Si può accettare tutto, si può accettare un confronto duro, si possono accettare, e ovviamente meritano tutte le risposte, le osservazioni dei Consiglieri rimasti in Aula, a cominciare dal Consigliere Celani che mi sembra non abbia fatto grandi sconti a questo bilancio, perchè questo è ragionevole ed è all'interno delle istituzioni e della democrazia.
Chiedo scusa, Presidente Mastrovincenzo, se ho minacciato un mio spogliarello personale, speravo di ottenere qualche risultato, invece l’Assessore Casini ha urlato allo scandalo, quindi evidentemente non ho l'appeal in quest’Aula però è inaccettabile che si prendano le parole di Consiglieri, con la maglietta color giallo canarino e con l’esibizione, tra le altre cose, neanche muscolare, ma molto andante, che dovrebbero, come è stato detto, fare un po’ di ginnastica prima di presentarsi con questo stile da gladiatori.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Urbinati.
Fabio URBINATI. Grazie Signor Presidente. Si dice un po’ dappertutto, nei vari dialetti, un detto che secondo me non ha nulla di più vero: “Chi non c’è o chi abbandona alla fine ha sempre torto”.
In questo momento stiamo discutendo un documento programmatico, importante, mentre c'è chi preferisce stare davanti ai taccuini ed alle telecamere dei giornalisti. Va bene, questo è il destino del periodo politico che stiamo vivendo.
Detto questo, voglio un attimo soffermarmi in questa dichiarazioni di voto su quello che è un aspetto, secondo me, molto importante perché credo che da questa parte della maggioranza sia il momento anche di rivendicare il lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo cercato tante giustificazioni: l’aspetto tecnico, questa parifica che è arrivata tardissimo, però credo che con questo bilancio noi diamo delle risposte importanti, diamo delle risposte politiche, è un bilancio tecnico, ma che ha una grandissima anima politica che riusciremo sicuramente a formalizzare meglio e in maniera mirata nei prossimi mesi.
L'ha detto molto bene il Presidente nel suo intervento, noi con questo documento riusciamo ad accelerare i processi. Chi ha amministrato nei Comuni, nelle Province, sa benissimo che il bilancio è il documento programmatico che è il cuore dell’indirizzo politico di una amministrazione, tutto quello che si vuole dare in termini di indirizzi viene esplicitato sul bilancio. Il documento che più degli altri riesce a tramutare in fatti concreti indirizzi politici che vengano sia dalle campagne elettorali o da elaborazioni politiche che si fanno all’interno dei partiti. Questa è l'importanza di questo documento!
Credo che le risposte che diamo in campo sociale, le risposte che diamo alle attività produttive con questo provvedimento, l'esenzione dell’Irap per le nuove imprese che si costituiranno nei prossimi due esercizi contabili nelle Marche, siano delle risposte importantissime e si aggiungono ai tanti sforzi che hanno fatto altri enti locali, in particolare i Comuni che hanno lavorato sulle imposte dirette: sulle tasse sui rifiuti e sulle varie tasse comunali, facciamo, quindi, un lavoro di coesione insieme a tutte le altre amministrazioni pubbliche.
Un altro aspetto importante ..., io sono, Assessore Cesetti, uno di quelli che pensa che quando nasce un nuovo ospedale è come se nascesse un bambino, si stappa la bottiglia migliore, quindi, uscirei da determinate discussioni politiche. Sulla sanità dobbiamo aprire una pagina nuova, il Presidente lo ha fatto, lo stiamo facendo con coraggio, è chiaro che è difficile, siamo coscienti che questo percorso non sarà facile perché andiamo a toccare un aspetto ed andiamo a risolvere delle problematiche che, forse, chi ci ha preceduto negli anni passati non ha avuto il coraggio di fare.
Noi abbiamo attuato una politica di cambiamento e su questo ci vogliamo mettere la faccia e vogliono farlo tutti insieme fino in fondo. Sarebbe anche importante, sotto questo aspetto - intanto ringrazio i Consiglieri di minoranza che sono rimasti qui – che ci sia molta più collaborazione e meno demagogia sull'aspetto della sanità che è un problema di tutti i territori, perché alla fine, secondo me, è vera opposizione quando più della protesta si riesce a portare delle proposte, proposte valide che possono anche mettere in difficoltà la maggioranza ancor di più di una protesta.
Per quanto riguarda il bilancio, l’aspetto tecnico deriva dal fatto che noi siamo assoggettati a determinate modifiche che negli ultimi anni, a livello legislativo, sappiamo benissimo, arrivano anche in maniera schizofrenica. Ad esempio la legge sull'armonizzazione dei bilanci, come ha spiegato anche prima l’Assessore, dice che i bilanci degli enti pubblici debbono, anche per tempistiche, assoggettarsi a quella che è la finanza nazionale, perché il Governo prende provvedimenti che hanno risvolti sugli enti pubblici e questi ultimi debbono essere in grado di poterli recepire e di scaricarli in maniera meno impattante possibile sui propri bilanci.
Questo è un lavoro, ripeto, difficoltoso. Non nego che facendo parte della I Commissione abbiamo avuto qualche difficoltà nell'approvare tutti quanti i punti che ci sono stati proposti, soprattutto nel poterli approfondire e studiare, però ci rendiamo conto del momento, siamo una regione in difficoltà, come gran parte del nostro Paese, e siamo obbligati a dare delle risposte e questo è il modo migliore per poter approvare questo bilancio.
Oggi i bilanci sono documenti dinamici, nell’arco di questo anno, soprattutto nell’arco della nostra legislatura, torneremo diverse volte a disquisire di bilancio sia in Commissione che in quest’Aula e credo che partiamo con il piede giusto e diamo delle risposte importanti.
Vorrei ringraziare soprattutto gli uffici perché noi parliamo delle nostre difficoltà, ma dobbiamo metterci anche nei panni dei nostri dirigenti e dei dipendenti di tutto il settore ragioneria e finanza che negli ultimi anni sono stati obbligati, come ho detto prima, a lavorare con delle normative che arrivano in maniera molto celere, susseguendosi uno dopo l'altro provvedimenti che spesso sono anche molto schizofrenici.
Do convintamente il parere positivo, il voto favorevole di tutto il gruppo del Partito Democratico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Il mio voto è contrario, però ci tengo a fare una precisazione.
Non sono uscita dall’Aula per senso di responsabilità, la protesta la faccio qui, anche se in Commissione, giovedì scorso, io e il Vicepresidente della Commissione Carloni siamo andati via alle 17,30 per mancanza di documentazione.
Assessore Cesetti lei è molto bravo, è stato Presidente della Provincia, però non mi convince quando dice che il ritardo della documentazione è dovuto al giudizio di parificazione che è arrivato il 17 novembre.
Può non credere a me, però basta chiedere al Collegio dei Revisori, potevate portare avanti contestualmente il rendiconto 2014 e l’assestamento 2015 in maniera tale da arrivare prima con il bilancio di previsione 2016. Se non crede a me, può credere al Collegio dei Revisori, grazie.
Proposta di legge n. 24, così come emendata, la pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 25
ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Biancani, Minardi, Urbinati
“Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 25 ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Biancani, Minardi, Urbinati.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente questo è il terzo atto di tutto il blocco bilancio.
E' una proposta di legge con la quale la Commissione vuole accogliere quegli interventi puntuali, dettati dall'urgenza e dalla necessità di adempiere a questioni pressanti che andavano risolte per l'applicazione sia del nuovo documento di bilancio che della legge di stabilità.
Sono interventi puntuali che vanno a risolvere alcune questioni, visto e considerato che il decreto legislativo 118 del 2011 quest'anno, in questa parte, si applica per la prima volta, e l'allegato 4/1 prevede al punto 7 che i contenuti della legge di stabilità non debbano avere effetti finanziari, abbiamo, quindi, pensato di costruire una piccola proposta di legge che accogliesse queste norme che non hanno precipua natura finanziaria.
E’ il classico provvedimento omnibus, ma vista l'esiguità degli articoli di questo provvedimento lo chiamerei multi anziché omnibus. Dobbiamo scorgerli uno per uno più gli emendamenti che sono arrivati.
L'articolo 1 riguarda aspetti organizzativi in seno all’Asur e mette l'Azienda sanitaria unica nelle condizioni di adempiere e di dare risposte più celeri in merito alla sua attività.
L'articolo 2 lo stesso.
L'articolo 3 prevede una modifica relativa a un termine, viene procrastinato un termine per alcune tipologie di residenze protette.
L'articolo 4 è una norma finalizzata ad evitare nella stagione imminente effetti negativi per i raccoglitori di tartufo, se così si possono definire.
L'articolo 5 è l’abrogazione della norma transitoria della legge sull'incorporazione dei Comuni che abbiamo affrontato abbondantemente.
L'articolo 6 è lo stesso e rientra nella legge 25/2015.
L'articolo 7 puntualizza una questione che ha a che fare con un contratto del personale della Giunta.
L'articolo 8 è la dichiarazione d’urgenza.
In questi articoli, mi sfuggono in questo mio testo, ci sono un paio di emendamenti che il Presidente avrà cura di …Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 3.
Emendamento 3/1 a firma dei Consiglieri Volpini e Micucci.
Ha la parola il Consigliere Micucci.
Francesco MICUCCI. Si chiede di sopprimere le seguenti parole “per i requisiti minimi strutturali inerenti le residenze protette per anziani”.
Attraverso questo emendamento si propone di lasciare intatta la dicitura dello scorso anno, permettendo così la proroga non solo alle residenze protette per anziani, ma a tutte le residenze e le semiresidenzialità sociosanitarie, tenendo conto che la legge 20 del 2000 è in fase di discussione in Commissione e probabilmente nel corso dell'anno verrà in Aula la modifica, quindi, si reputa opportuno portare queste proroghe almeno fino a questa trattazione. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 3/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 3 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Emendamento 3 bis/1, istitutivo dell'art. 3 bis, ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Parliamo del Comitato regionale per le comunicazioni, trattasi di un emendamento, secondo me, corretto che va nella seguente direzione, in poche parole, lo Statuto prevede che fin dalla prossima elezione il Comitato passi a 3 componenti, attualmente è costituito da 7 membri.
Cosa succede se nel frattempo un membro si dimette o è impossibilitato a svolgere la sua funzione? Con questo emendamento non si procede alla rielezione di quel componente, ma si va alla naturale scadenza del Comitato, fino a che andrà in vigore la nuova misura di 3 membri, rispetto a quella attuale.
Nel caso in cui si dimetta il Presidente si provvede, come da Statuto, alla rielezione di tutto il Comitato, questa volta costituito da 3 membri.
Mi sembra un emendamento corretto che sposa anche la ratio della norma che ha ispirato la modifica statutaria.
(Voci fuori microfono)
Francesco GIACINTI. Rimane di sei, di cinque, di quattro ...
PRESIDENTE. Il CoReCom non è un collegio perfetto, quindi va bene così.
Tra l’altro il fatto che non si sostituisce il componente comporta un risparmio da notare perché siamo in vista della riforma ed è importante questo eventuale risparmio se si verrà a verificare.
Ha la parola il Consigliere Celani.
Piero CELANI. Dico questo perchè nello Statuto c’è un minimo e un massimo. Capito? Quindi se va sotto questo non funziona più …
PRESIDENTE. E’ evidente, ma non è questo il problema e poi la riforma prevede, come ha detto bene il Consigliere Giacinti, 3 componenti.
Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 7.
Emendamento 7/1 ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 7 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Emendamento 7bis/1, istitutivo dell'art. 7 bis, a firma del Consigliere Biancani, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Andrea BIANCANI. Grazie Presidente. Riguarda gli interventi alla barra di foce dei fiumi e, in qualche modo, con questo emendamento si vuole evidenziare che occorre un intervento differente qualora ci siano dei punti di ormeggio, quindi, dare la possibilità, per garantire la sicurezza, di interventi anche parziali per poter effettuare la valorizzazione del materiale.
PRESIDENTE. Emendamento 7 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Emendamento 7 bis/2, istitutivo dell'art. 7 bis, ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 8 (dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 25, così come emendata, la pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Proposta di atto amministrativo n. 8
ad iniziativa della Giunta regionale
“Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano, triennio 2016/2018. Legge regionale 3 giugno 2003, n. 12, articolo 8, comma 1”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 8 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Traversini.
Gino TRAVERSINI. Grazie Presidente. L’atto amministrativo sul piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano - ho chiesto di distribuire questa pubblicazione che è stata diffusa due mesi fa dall’Assam e che di fatto racchiude e fa vedere il lavoro fatto fin qui - è il quinto Piano territoriale che viene presentato, fatto dall’Assam.
Questo è anche un modo per ricordare l'importanza dell'Assam, Agenzia di servizi nel settore alimentare della Regione Marche, e del lavoro che ha svolto nella modernizzazione dell'agricoltura, soprattutto negli ultimi anni, legato alla biodiversità, alla ricerca di quei prodotti che vanno salvaguardati che riguardano sia vegetali, ma soprattutto le razze animali.
Se vedete il libro, sono arrivati a 90 specie per quanto riguarda i vegetali e a 5 per quanto riguarda la sezione animali, è un lavoro enorme e di grande importanza. Un’importanza che riguarda la caratteristica di modernizzazione e che riveste soprattutto in vari settori quali possono essere l'economico perché, anche se prodotti di nicchia, alcuni di questi danno la possibilità di nuovo lavoro.
E’ un mercato estremamente interessante, come è interessante da un punto di vista turistico. Paesi, piccole cittadine, sono caratterizzati dalla coltivazione di prodotti particolari che portano il loro nome, questo sicuramente è uno dei marketing, dal punto di vista turistico, più importanti rispetto a tante campagne che si stanno facendo e che costano anche diverse centinaia di migliaia di euro.
Con poco, con uno sforzo fatto bene, con il lavoro che l’Assam sta facendo, credo che si possano raggiungere questi risultati. Lo dico perché ho sempre creduto nell’Assam, uno strumento, una agenzia che è stata riformata, sono stato relatore, ho partecipato anche alla riforma che è partita negli ultimi 6 mesi con il nostro arrivo e, secondo me, solo gli aspetti positivi sono rimasti all’Assam e si è creata una situazione che può dare grandi risultati alla Regione.
Il lavoro che viene curato dall’Assam è molto importante ed il Piano ha un finanziamento che ricalca quello degli anni precedenti. Risorse che vengono prese dal Psr, sono 750.000 euro per la parte vegetale e 222.000 euro per la parte animale, divise in tre annualità, 250.000 più 74.000 per la parte animale.
Questo risultato è importante. l'Agenzia andrebbe anche potenziata se possibile perché sta dando risultati veramente importanti.
Come funziona? E' molto semplice, esiste la banca del germo plasma che custodisce i reperti, cioè quelli che vengono trovati per la parte vegetale, e che agisce attraverso gli agricoltori custodi che riproducono le varie sementi. In più si è sviluppata in maniera seria anche la parte forestale, altro aspetto estremamente importante.
La Regione ha quattro vivai regionali che alimentano questo progetto. Un esempio che va considerato per la diffusione della parte forestale è lo sviluppo della roverella per la micronizzazione legata al tartufo.
Un impianto progettuale molto importante che il Consiglio deve sostenere approvando questo atto amministrativo, con la consapevolezza del lavoro fatto dalla Commissione che ha votato favorevolmente questo piano dando giudizi estremamente positivi del lavoro che si sta facendo. Chiaramente continueremo a stimolare il lavoro con l’Assam per controllare l'esecuzione di questo progetto.
Ricordo anche che sia il Cal che il Crel hanno espresso parere favorevole, quindi un progetto che continua, e ci tenevo a darvi la pubblicazione perché vi possate rendere conto del lavoro positivo che si sta facendo.
Un aspetto che stavo dimenticando, ma che è estremamente importante è che l’Assam ha un rapporto con le scuole, nel senso che informa e rende partecipi i ragazzi della scuola del lavoro legato alla biodiversità, alla produzione di piante, alla difesa degli animali marchigiani, lo fa attraverso progetti legati all’orto scolastico. Progetti con le scuole che sono estremamente importanti per creare la coscienza ed il rispetto dei cittadini marchigiani.
Su questo chiedo il voto favorevole da parte del Consiglio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Fabbri.
Piergiorgio FABBRI. Avete terminato la discussione, velocissima, sul bilancio ed adesso parliamo di cose differenti.
Stiamo parlando del Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche, sono relatore di minoranza, a livello di Commissione abbiamo approfondito la questione e ci tengo a sottolineare l’importanza che riveste.
Ci troviamo concordi con queste impostazioni, ho anche presentato un emendamento che è stato accolto per portare, oltre che nelle mense scolastiche, anche nelle mense degli Ersu, ricordiamo dispensano oltre 1 milione di pasti all'anno, i prodotti derivanti dalle varietà del repertorio regionale per accrescere il consumo dei prodotti locali.
L'iniziativa degli orti scolastici va potenziata per accrescere l'interesse dei vari docenti, degli insegnanti, altrimenti gli alunni non ne colgono l'importanza.
Sui mercatini itineranti siamo d’accordo.
La biodiversità agraria delle Marche deve essere anch'essa, con gli agricoltori custodi, potenziata.
I fondi del Psr vanno utilizzati completamente.
Ritengo che, esprimendo questo giudizio positivo sul Piano, il Movimento 5 Stelle si fa promotore di una sorveglianza sulle attività dell'Assam in modo che, in piena discontinuità con il passato che non ha brillato per efficienza e per chiarezza, possa agire nel modo migliore per raggiungere dei risultati strategici che, da questo punto di vista, a livello marchigiano, sono particolarmente importanti.
Chiudo questo intervento sottolineando che da parte nostra c'è un'opposizione costruttiva che entra nel merito delle cose. I proclami vuoti li lasciamo ad altri, gli esercizi retorici li lasciamo ad altri, personalmente sono qua per esaltare trasparenza, legalità e per ritornare vicino alle esigenze dei cittadini, quindi, quando le cose vengono trattate nel merito e quando non ci si arrampica sugli specchi, noi siamo sempre disponibili al massimo confronto. E’ per questo che ieri, rispondo anche all’Assessore Cesetti che mi ha detto alla fine della seduta: “Le tue prerogative di opposizione”, no, non c'era motivo di rispondere né sui concorsi né sulle fusioni perché il mio pensiero era stato molto chiaro mentre le vostre risposte erano un esercizio retorico, quindi, non discutendo del merito, è inutile proseguire in queste cose, non siamo qua per questo, siamo qua per migliorare la qualità della legislazione e per migliorare la situazione politica la cui fiducia presso i cittadini è bassissima.
Con questo voto positivo chiudiamo questa seduta e speriamo che l'Assam lavori meglio che nel passato. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di atto amministrativo n. 8. La pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
PRESIDENTE. Buon Natale e Buon Anno a tutti.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 17,20.
La seduta inizia alle ore 11,30
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 15 del 23 dicembre 2015.
Comunico che ha chiesto congedo per la seduta odierna l'Assessore Bravi.
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zura Puntaroni.
Luigi ZURA PUNTARONI. A noi tutto il materiale relativo al bilancio è arrivato solo venerdì sera intorno alle ore 18,30. Sabato e domenica qui non c'è nessuno, lunedì, martedì, oggi siamo mercoledì e tecnicamente non abbiamo avuto neanche 48 ore per analizzare gli atti, ma anche se uno avesse voluto farlo, se anch'io che non sono una cima con i numeri, avessi voluto dare un'occhiata a queste cose, vi sfido a leggere in una pagina a caso, è praticamente impossibile.
Questa non è una cosa politica, questa è una cosa tecnica, non so se in Europa esiste un consesso, un'Assemblea, una Regione, un Parlamento, una giurisdizione, dove succedono cose del genere.
Io lavoro nel privato, è se come agente rappresentante relazionassi ad una mia azienda 200 pagine così, sarei preso a calci e cacciato per sempre.
Ci avete accusato di non aver proposto nessun emendamento, quale emendamento avrei potuto proporre qua, indipendentemente dalle mie capacità di emendare, se su 275 pagine ce ne sono 220 che sono illeggibili? Questa non è una cosa politica, questo è mortificare i Consigliere, ed io, siccome sono cattivo, penso che con questo comportamento voi vogliate umiliare l'opposizione per vedere fino a che punto noi siamo tonti, stiamo zitti e abbozziamo tutto.
Questo per me non è abbozzare, questo è troppo, questa è la goccia che fa traboccare il vaso, perché sono convinto che in tutto il mondo, in nessun governo, nemmeno dittatoriale, si vedono cose di questo genere.
PRESIDENTE. Per quanto mi riguarda le posso dire che è evidente che la documentazione è arrivata nel limite massimo dei tempi, però nei termini regolari, dopo di che capisco che a causa della qualità della stampa, da come mi ha fatto vedere il Consigliere Zura Puntaroni, è abbastanza complicato leggerla, ma sono modelli che arrivano dal Ministero ed è evidente che in questa prima applicazione ci sono state una serie di problematiche.
Chiedo all'Assessore Cesetti se vuole spiegare, rispetto alle cose evidenziate dal Consigliere Zura Puntaroni, sulla mancata possibilità di leggerle perchè tecnicamente sono scritte con caratteri molto piccoli.
Ha la parola l'Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Presidente, non credo che ci sia un'impossibilità oggettiva di lettura, eventualmente queste eccezioni potevano essere ben fatte in Commissione, magari chiamando gli uffici.
Gli uffici della Regione nel predisporre lo strumento di bilancio si sono avvalsi di un format che è arrivato dal Ministero che è questo ed è scritto a caratteri abbastanza ridotti, però non credo che questo strumento, Consigliere Zura Puntaroni, non sia leggibile. Troviamo altri argomenti.
Proposta di legge n. 23
ad iniziativa della Giunta regionale
“Disposizioni per la formazione del bilancio 2016/2018 della Regione Marche (Legge di stabilità 2016)”
Proposta di legge n. 24
ad iniziativa della Giunta regionale
“Approvazione del bilancio 2016/2018”
(Discussione generale congiunta)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 23 ad iniziativa della Giunta regionale e la proposta di legge n. 24 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente, buongiorno a tutti.
Visto che è stato toccato un argomento che è un po' il filo conduttore degli argomenti che oggi sono all'ordine del giorno, ad onore della verità, diciamo con tutta franchezza, che anch'io come Presidente della I Commissione …
PRESIDENTE. Scusi Consigliere, ho dimenticato di dire che la discussione è congiunta su entrambi gli atti e cioè sulla proposta di legge n. 23 e n. 24, dopo il voto sarà distinto.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente. Quello che sto per dire vale un po' per tutte le proposte di legge all'ordine del giorno, quindi bisogna dire con onestà intellettuale che i tempi per l'esame della documentazione sono stati un po' compressi, questo l'abbiamo detto anche in Commissione ed è giusto sottolinearlo. Perché no?
E' vero che andiamo ad esaminare un po' le concause che hanno agito in una certa direzione e, come l'Assessore Cesetti che ringraziamo per aver partecipato anche ai lavori in Commissione ci ha edotto, abbiamo visto, anche autonomamente, che alcune questioni hanno diluito e compresso nel contempo i tempi per l'esame di tutta l'attività di bilancio.
Il cambio di legislatura, il giudizio di parificazione che si è protratto ed è stato sancito il 17 novembre, gli effetti della finanziaria nazionale che non dimentichiamo è stata approvata ieri, hanno ed avranno un impatto sul bilancio regionale. Faccio un esempio, nel 2015 la politica espansiva del Governo, in materia di deducibilità dei costi del lavoro in chiave Irap, ha fatto sì che il bilancio regionale risentisse di un minor gettito per 29.000.000 di euro, questo per dire, senza entrare nel merito, che spesso norme decise dallo Stato, dal Governo, incidono sulla finanza locale e questo ne è un esempio calzante e l'ho fatto solo per questo motivo.
Questo non significa che non ci sia stato un impegno e un lavoro da parte degli uffici, del Consiglio dove sono più presente in qualità di Consigliere e Presidente della Commissione, ma anche del personale della Giunta con il quale sono stato in contatto in questi giorni, ripetutamente, e non posso certo dire che non ci sia stata qualità e quantità di lavoro prestato in questa direzione.
Questa compressione dei tempi, a mio modo di vedere, ammettiamo esserci stata, mi sento di illustrarla perché è emerso in Commissione anche a tutta l'Assemblea, viene fortemente alleviata e ridimensionata da due fattori: primo di tutto dal fatto perchè, ce l'ha detto l'Assessore, l'ha detto il Presidente nei comunicati stampa, l'abbiamo detto in Commissione, lo ribadiamo qui, trattasi di un bilancio cosiddetto tecnico. Pur toccando alcune questioni importanti, poi lo vedremo ed avendo una connotazione politica su certi temi caldi, non ha la pretesa di toccare tutti gli argomenti che possono riguardare il bilancio regionale nella sua interezza. Questo aspetto è decisivo e l'Assessore Cesetti e la Giunta tutta ci dicono che nei primi mesi, febbraio, forse primi di marzo, avremo l'occasione di tornare con una variazione corposa di bilancio mettendo l'accento su tutte le tematiche che riguardano il bilancio regionale e soprattutto, secondo punto, l'Assessore si è detto disponibile, anzi ci ha stimolato, parlo come Commissione, a fare da pungolo ad una attività di formazione e di riflessione sui temi da trattare in questa variazione di bilancio. Tanto che, l'ho detto alla mia Commissione, fin dalla fine di gennaio, primi di febbraio, ci adopereremo affinché ci siano delle riunioni con l'Assessore per mettere mano ai temi, a certe sensibilità, a certe questioni che speriamo essere oggetto della variazione di bilancio da fare nei primi mesi.
Questo va detto ad onore del vero e, in questa direzione è andata la rassicurazione dell'Assessore Cesetti, il prossimo anno potremmo lavorare su tempi meno compressi al fine di dare una possibilità a tutti noi di ragionare e forse di elaborare anche un bilancio non tecnico, come è stato fatto in quest'occasione. Prendersi un tempo maggiore, sarebbe significato andare, con tutta probabilità, all'esercizio provvisorio. Questa poteva anche essere una scelta ma, siamo sinceri, con questo bilancio, adesso scendiamo nei dettagli, pochi ma significativi, andare all'esercizio provvisorio non avrebbe consentito di mettere l'accento su alcune questioni che questa Giunta, questo Governo, ritengono importante e doveroso toccare.
Mi riferisco alle questioni che sono un po' il tema centrale del bilancio, ovvero l'intervento per il cofinanziamento e la realizzazione dell'ospedale di Fermo, in parte in questo bilancio ed in parte negli esercizi successivi fino al 2019; soprattutto 7,3 milioni per il finanziamento delle borse di studio, credo che sia un tema che abbia il suo valore sociale e culturale; 3 milioni di contributi per il turismo, la cultura, lo spettacolo di cui 1,7 milioni come anticipazione e 970 mila a titolo di cofinanziamento regionale per gli ex Fus; 3,1 milioni per gli emotrasfusi ed è una risposta significativa a questo intervento; 1,7 milioni per le aree protette, i cosiddetti parchi, di cui abbiamo considerato la questione, che è dietro questa tematica, quando abbiamo trattato l'assestamento; 1,3 milioni per le unione montane e da ultimo, come dato più saliente, 3 milioni per la società Aerdorica, abbiamo più volte toccato questo tema e sappiamo quanto è strategico ai fini di una politica regionale, quando parliamo di turismo, quando parliamo di infrastrutture, quando parliamo di apertura nei confronti del mondo.
Queste sono le risposte che, limitatamente ad interventi puntuali, senza andare a incidere in profondità nel bilancio, cosa che è rimandata al mese di febbraio 2016, vanno in una certa direzione, senza dimenticare il fatto - mi sia consentito e che non passi inosservato, anche se questo bilancio è definito tecnico, con l'impegno a tornarci sopra per toccare le varie altre questioni che sono oggetto dell'attività regionale – che era stata l'emergenza iniziale del primo scorcio di nuova legislatura, di aver stabilizzato le risorse per il settore sociale, i famosi 60 milioni di euro circa, che grazie alla metodologia utilizzata da questo Governo regionale sono state stabilizzate. Cosa voglio dire? Che anche per il futuro questa problematica dei servizi rivolti alla persona, sappiamo bene quanto questo aspetto sia di grande importanza, di grande impatto sulla comunità intera, è risolta perché l'utilizzo di quei fondi, a cavallo tra il sistema sanitario e il sistema sociale, saranno stabilmente destinati in maniera da risolvere questa questione. Credo che sia l'aspetto più saliente del bilancio, nonostante ci imponga di tornarci su non appena ci saranno le condizioni.
Primo: un pre rendiconto del bilancio 2015 che auspichiamo e speriamo possa liberare ulteriori risorse per mettere mano alle nuove tematiche che interessano quest'Assemblea. Un pre rendiconto che avverrà nei primi mesi dell'anno e che auspico e spero vivamente possa liberare risorse.
L'Assessore ci ha anche confidato, confidato è un termine benevolo, il fatto che la Giunta si sta occupando in maniera robusta di una ristrutturazione del debito che potrebbe essere l'occasione per trovare ulteriori risorse da destinare alle attività che si riterranno più meritevoli di attenzione.
E' vero i tempi sono stati compressi, questo lo abbiamo detto, auspichiamo tempi diversi fin dai prossimi mesi, anche una serie di questioni hanno portato a questa compressione, con tutto il rispetto, ripeto, e il plauso che vanno a coloro che si sono adoperati, ai tecnici che hanno lavorato alacremente per giungere a questa scadenza, con tutte le incertezze che precedentemente, in questa breve presentazione, ho toccato.
Aggiungo, se vogliamo toccare qualche articolo specifico per renderci conto delle questioni più tecniche, che l'ultimo aspetto che ho messo in evidenza, ovvero la stabilizzazione delle risorse per il sociale, esula dalla scrittura del bilancio, del documento di cui oggi stiamo parlando, perché la stabilizzazione di questa quantità di risorse è un tema caro a tutta la comunità ed è l'elemento saliente ed importante che connota l'attività di governo della Giunta.
E' troppo facile mettere sullo stesso piano ..., però non possiamo nasconderci, faccio una valutazione suggestiva e personale con tutta modestia, che viviamo momenti di emergenzialità, di difficoltà, del contesto socio economico, sappiamo tutte le questioni senza ripeterle, e non possiamo mettere sullo stesso piano le varie tematiche, non è la stessa cosa parlare di tutte le questioni di cui la Regione può occuparsi, deve occuparsi, forse in un periodo come questo è importante, anzi decisivo, lo reputo, fare una priorità delle scelte.
Questa manovra con la quale il governo regionale ha stabilizzato le risorse per dare risposte ad una fetta di popolazione, penso a tutti i servizi sociali nella loro varie sfaccettature, nelle varie fattispecie che conosciamo, credo che sia l'aspetto più edificante di tutta l'attività, fermo restando che tutti abbiamo l'impegno, l'onere e anche l'onore, perché no, di lavorare al fine di efficientare al meglio il bilancio, visto come interezza e come quel concetto di universitas rerum perchè tutto nella sua interezza può dare l'opportunità di toccare varie questioni che quest'Assemblea potrà mettere all'attenzione come priorità.
Mi sentivo di fare questa premessa per onestà intellettuale, da un lato è stata sottolineata la questione tempi, però teniamo conto di tutti quegli altri elementi, inanellati l'uno sull'altro ci fanno giungere alla determinazione di questi documenti che hanno il pregio, a mio modo di vedere, di toccare delle questioni. Poi non è scritta la parola fine perché nel breve si potrà tornare con interventi puntuali e, ce lo siamo detti, io partecipo a due Commissioni, anche ieri nella III Commissione presieduta dal Consigliere Biancani, che alcune tematiche del territorio inteso in senso ampio, possono essere degne di attenzione, lo sappiamo bene ed anche questo è un aspetto importante.
Ora cosa dire? A proposito della questione della proposta di legge 23, la cosiddetta legge di stabilità, al di là delle questioni tecniche che sono racchiuse in pochi articoli, un elemento secondo me saliente, coraggioso e anche appropriato, è l'introduzione dell'esenzione dell'imposta Irap nel primo biennio di attività per le nuove imprese. Bisogna prendere atto di avere avuto il coraggio, in un contesto difficile come quello che abbiamo cercato di tratteggiare e che tutti conosciamo bene, di pensare a una forma di agevolazione concreta per le nuove imprese.
Saluto con favore una norma che è un segnale positivo che va nella direzione di agevolare quelle nuove attività in un momento di difficoltà e di rarefazione delle occasioni di lavoro, delle occasioni di impresa, un po' anche per la professione da cui provengo, conosco bene questi settori, e mi sento veramente di salutare con favore una norma di questo tipo che in questo momento mi sembra alquanto appropriata.
Scorgendo i pochi articoli della proposta di legge n. 23 notiamo, a parte quelli di carattere generale che individuano il quadro finanziario di riferimento 2016-2018, i vari allegati che compongono il bilancio, la questione dell'Irap l'abbiamo detta, la modifica alla legge regionale 25, ne abbiamo parlato ieri, ovvero l'eliminazione di quella norma transitoria che riguarda le fusioni per incorporazione, un tema che abbiamo trattato abbondantemente. Viene fatta la scelta di abrogare la norma transitoria al fine di eliminare il contenzioso. Ne ha parlato ieri con dovizia di particolari il Presidente. Vengono poi fatte delle modifiche di carattere normativo per inquadrare meglio e puntualizzare alcuni aspetti, mi riferisco all'articolo 5, all'articolo 6 per la Fondazione Marche Cinema Multimedia dove in poche parole, vista l'esperienza effettuata, viene un po' allargato l'orizzonte e il raggio d'azione di questa fondazione. Poi ci sono gli articoli di copertura finanziaria e l'entrata in vigore della legge.
Da ultimo una proposta di legge, la n. 25, elaborata dalla Commissione, ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Minardi, Biancani e Urbinati, al fine di racchiudere delle norme puntuali che hanno essenzialmente il carattere dell'urgenza e che vanno, proprio per la caratteristica dell'urgenza, a toccare e a risolvere alcune questioni puntuali di applicazione di norme e soluzioni di dubbi interpretativi necessari al fine di applicare correttamente il testo della stabilità e del bilancio. Questo discorso lo riprenderò più tardi in sede di discussione della proposta di legge n. 25.
Un ultimo elemento che forse andava detto all'inizio, ma è lo stesso discorso, è che quest'anno è il primo anno in cui il decreto legislativo 118 del 2011 introduce un elemento di sostanziale novità nella redazione del bilancio, dei documenti del bilancio, nella classificazione del bilancio, quindi, c'è anche questo nuovo elemento che ha concorso a creare non pochi dubbi interpretativi su alcune questioni, ad esempio, di come praticamente e tecnicamente andavano compilate tabelle, andavano sanciti i principi di redazione, mi riferisco per tutti al cosiddetto principio della competenza potenziata, un principio secondo il quale le obbligazioni non rilevano più ai fini dei documenti di bilancio fin dalla loro origine, ma essenzialmente dal momento della loro esigibilità. Cosa voglio dire? Un esempio molto banale per far capire il concetto, se si decide di fare un lavoro, una volta veniva scritto in bilancio con il semplice impegno, oggi gli effetti di questo impegno sono procrastinati dall'esigibilità vera, ovvero bisogna aspettare che quel lavoro, in questo senso, in questa direzione, diventi esigibile. Faccio l'esempio di un'opera pubblica, bisogna aspettare che ci sia la realizzazione in parte o complessiva a seconda di com'è il progetto di quel lavoro, per sancire l'esigibilità, cosa che invece prima era limitata all'impegno, vecchia maniera.
Questo elemento nuovo, questo principio nuovo ha fatto si che ne risentisse tutto il bilancio sia in termini di studio, di redazione ed anche in termini di esplicazione dei suoi effetti. Vi ringrazio.
Sull'ordine del giorno
PRESIDENTE. Prima di proseguire voglio dire, per darci una organizzazione dei lavori, che tendenzialmente faremo una pausa di mezz'ora intorno alle ore 13,30 e poi proseguiremo ad oltranza per l'approvazione finale.
Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Maggi.
Giovanni MAGGI. Il mio intervento sarà veramente conciso e breve perché non capisco su cosa debba fare la relazione.
Io vorrò sicuramente approfondire le motivazioni che ci ha raccontato adesso il Presidente della I Commissione, visto che lui è il relatore di maggioranza e io quello di minoranza, relatore per modo di dire perché non capisco cosa ci chiedete di votare, cosa ci chiedete di discutere a questo punto.
Credo che questa di oggi sia una coerenza scellerata nell'espropriare i Consiglieri delle funzioni del mandato elettorale, non è più un incidente organizzativo o dei tempi troppo ristretti, ma mi sembra che sia la precisa volontà di escludere l'Assemblea legislativa, segnatamente la minoranza, i Consiglieri di minoranza, dalle decisioni dell'esecutivo.
Quello che si è detto in passato, quello che si è detto questa mattina, che io chiamo un esproprio e qualche Consigliere di maggioranza, qualche Commissario di maggioranza ha chiamato buffonata, non è una mia espressione, ma di un Commissario di maggioranza, si è consumata giovedì nella I Commissione quando si è chiesto di esaminare il bilancio di previsione che non c'era ed il parere dei revisori dei conti è arrivato il giorno dopo, il pomeriggio del giorno dopo. Questa è la condizione in cui i Consiglieri di minoranza, ovviamente perché mi riguarda personalmente, ma anche di quelli di maggioranza, sono messi per discutere, esaminare, presentare emendamenti su un documento così importante, l'atto politico più importante dei tre anni 2016-2018.
La volontà politica di privare i Consiglieri dell'assunzione del proprio mandato è sicuramente palese perché non si rispettano programmi, non si rispettano termini e si impone l'esame degli emendamenti e la votazione nello stesso giorno o il giorno successivo, come per dire non dovete mettere bocca su quello che abbiamo deciso noi. Questa è l'interpretazione che io do alla discussione di questo bilancio.
C'è un'altra cosa che voglio dire in merito alla proposta di legge n. 25 perché è organica a tutta la situazione. La legge di stabilità, così come è stata presentata, conteneva anche alcune norme che nulla hanno a che fare con gli aspetti finanziari e con emendamenti che sono stati presentati successivamente in Commissione. Questa pratica non è ammessa dal decreto legislativo 118/2011 e per non correre il rischio di impugnazione da parte del Governo, si è creata la proposta di legge n. 25 che si chiama “Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale” in cui si possono infilare tutte le norme non ammesse, come alcuni emendamenti che sono stati presentati sul servizio sanitario, sui tartufi, sulla fusione dei Comuni, eccetera. Su questa cosa noi non entriamo nel merito degli emendamenti perché alcune cose sono state esaminate anche stamattina in Commissione. Sicuramente sono emendamenti che noi possiamo condividere, ma siamo contrari a questa corsia preferenziale che si è creata sulle leggi di bilancio con provvedimenti che non passano per una corretta e doverosa analisi delle Commissioni e che, negli anni a venire, nei prossimi anni, possono aprire la porta ad una serie di provvedimenti marchetta, in barba al decreto legislativo 118/2011. Diciamo questo perché in effetti l'orientamento politico di questa maggioranza ci fa temere per queste cose.
Relatore di minoranza, relatore di cosa dicevo all'inizio, cosa dobbiamo votare? Stamattina è arrivato, per gentile concessione della maggioranza, un malloppo alto così dove ci sono i dettagli del bilancio per cui noi abbiamo una serie di cifre messe a caso perché poi si aspetta la legge di stabilità per avere altri finanziamenti. In questo Consiglio regionale stiamo consumando una farsa che tradisce la fiducia che ci hanno dato gli elettori e va contro la nostra dignità di uomini.
Voglio concludere facendo un ringraziamento ed un apprezzamento al personale che è stato costretto, ci diceva anche oggi, a fare le notti per raffazzonare questi atti che sicuramente sono stati congegnati con una volontà di espropriazione, ma sono anche stati congegnati da dilettanti allo sbaraglio.
Noi diamo tutta la nostra solidarietà al personale, la nostra vicinanza a coloro che hanno redatto queste cose, che hanno fatto in fretta e furia per soddisfare alcune esigenze a volte molto contraddittorie e incomprensibili, quindi la nostra solidarietà va al personale.
Termino ribadendo l'indignazione e la contrarietà del Movimento 5 Stelle per questa prassi politica che umilia e vanifica i criteri fondamentali della democrazia.
PRESIDENTE. Vorrei associarmi a nome dell'Ufficio di Presidenza agli apprezzamenti che lei ha fatto alle persone che hanno lavorato assiduamente, intensamente in questi giorni sia della Giunta che del Consiglio per rendere possibile l'attività delle Commissioni e del Consiglio regionale.
Ha la parola il Consigliere Carloni.
Mirco CARLONI. Questo è il momento più importante dell'anno, la legge finanziaria, il bilancio, rappresentano il momento più importante, non è soltanto l'analisi economico finanziaria di un atto amministrativo, ma un momento di programmazione economico, sociale e finanziario dell'intero anno; influisce nell'economia regionale, nell'economia privata delle famiglie e, in qualche modo, deve vedere un dibattito che sia profondo e che riesca a tracciare le linee di quello che deve essere il prossimo anno, non solo il prossimo esercizio finanziario dell'ente, ma la pianificazione economico-finanziaria del territorio, del popolo marchigiano, delle aziende marchigiane.
Trovo alcune criticità su questo documento che essendo un bilancio tecnico, com'è stato detto ormai da diverso tempo, poteva essere preparato prima perché di fatto è un bilancio tecnico. Si capisce la difficoltà con cui avete dovuto portarlo, la tempistica e anche il cambiamento che ha reso, come ha detto prima il Consigliere Zura Puntaroni, illeggibile questo documento perché di fatto è proprio un testo illeggibile. E' pur vero che una fase di confronto in Commissione bilancio ci poteva essere, evitando che giovedì sera, all'ultimo minuto, eravamo presenti io e la Consigliera Marcozzi, alle ore 17,30 ancora non si conosceva il testo. Questo rende difficile dare un valore importante a quello che stiamo facendo oggi.
Conoscendoci, ritengo che ci sia la possibilità di lavorare in prospettiva e spero che questa mattina nasca qualche impegno anche su una possibile manovra da fare a febbraio o marzo quando, in qualche modo, ci sarà una fase di rilettura delle esigenze del territorio. Di fatto in questo bilancio c'è ben poco ed è un bilancio che gira quasi a zero.
I due punti su cui voglio entrare nel merito sono questi: leggendo il testo non vi è neppure un accenno alla situazione economico e sociale provocata dal fallimento di Banca Marche e dal decreto legge che ha fatto il Governo il 22 novembre. Nel bilancio non si fa nessun accenno a una delle più grandi tragedie economico, finanziarie del nostro territorio, lo rende un po' surreale, sembra quasi di vedere l'orchestra che sul Titanic continuava a suonare in barba al pericolo di affondamento.
Ho visto tantissimi impegni sui giornali da parte della Giunta, in questi ultimi giorni in modo particolare, voglio soltanto ricordare che su Banca Marche nelle mie prime interrogazioni, quando il Presidente mi rispondeva che c'era la volontà di un intervento del fondo interbancario, io ero particolarmente critico, Presidente si ricorderà. Purtroppo le cose sono andate esattamente in un'altra direzione; non dipende dal governo regionale. Avevo anche previsto, non so se vi ricordate, che ci potesse essere un fondo di solidarietà e in quel momento, a novembre, in pochi mi hanno dato ragione, perché era impossibile creare un fondo di solidarietà, oggi assistiamo ad un Governo che lo sta creando.
Per passare dalle parole ai fatti, faccio una proposta che è concreta e che in qualche modo ci veda nel nostro ruolo ad esercitare un potere politico che risponda ad un'esigenza: la Regione Marche è travolta da questo momento finanziario, ci sono tante famiglie disperate e in particolar modo quelle che ho incontrato e che difficilmente potranno avere una prospettiva futura positiva per la loro vita, quindi non possiamo approvare un atto di programmazione economico, finanziario, del nostro territorio senza nemmeno spendere una parola su questo tema. Sarebbe un oltraggio.
Vi chiedo con buonsenso, non in modo speculativo, su questo tema avete visto che sono intervenuto costantemente, in tempi non sospetti, dicendo cose che poi si sono avverate, di creare un fondo di solidarietà che preveda una qualche possibilità di ristoro per coloro che hanno perso tutto, ovviamente creando dei criteri, però non lo voglio fare “raccontando una favola”, io vi chiedo un impegno serio, e qual è? Vi chiedo di costituirvi come Regione Marche parte civile nei processi a carico degli amministratori, cercando di individuare nella responsabilità, nella mala gestione, un eventuale risarcimento che deciderà la magistratura, non noi, e con quel risarcimento creare un fondo di solidarietà che possa aiutare a dare qualcosa almeno a chi ha perso tutto.
Credo che questo sia un impegno serio che si può prendere anche con un ordine del giorno che io ho depositato a questo proposito. Vi chiedo anche di valutare, visto quello che è successo l'altro ieri, e penso che non sia sfuggito a nessuno, e cioè che il Portogallo è intervenuto con una misura di aiuto di Stato, autorizzato dall'Unione Europea e del Commissario per la concorrenza, su due banche, Novo Banco e Banif. E' intervenuto aiutando queste due banche senza farle fallire, non ha azzerato il valore degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati e nella vendita delle bad bank quegli obbligazionisti vedranno riconosciuto qualche valore.
In questo ordine del giorno che spero vi verrà distribuito, c'è la richiesta di costituire un fondo di solidarietà con l’eventuale risarcimento dal processo a carico degli ex amministratori e la costituzione di parte civile e soprattutto dalle plusvalenze della vendita delle bad bank non ci guadagnino soltanto coloro che furbescamente possono comprarsi queste banche che, secondo me, sono iperpatrimonializzate, ma ci possa essere anche un modo per ristorare coloro che hanno perso tutto. Esattamente come sta facendo il Portogallo. Se si può fare in Portogallo perché non si deve fare in Italia?
L’altro ordine del giorno che propongo all’Aula riguarda l'abbattimento delle barriere architettoniche, mi viene da diversi amministratori, in modo particolare da un amministratore che è disabile e che non riesce ad accedere al suo Comune, un caso emblematico che ci deve far riflettere per problemi anche molto più piccoli.
Molti nostri Comuni sono in centri storici, talvolta arroccati, difficilmente la casa comunale è accessibile a tutti, durante l’anno avrete a disposizione il fondo straordinario per gli investimenti che ammonterà a circa 35 milioni, in quest'ordine del giorno vi chiedo che nel riparto di queste risorse, dal 2016 al 2018, ci sia la possibilità di finanziare o cofinanziare dei progetti, in modo particolare degli enti locali, per abbattere le barriere architettoniche. Credo sia un tema molto spesso sbandierato, io sono abbastanza pragmatico e penso che nei 35 milioni di euro che dovrete ripartire, mi pare opportuno che oggi si possa assumere un impegno ed assicurare una distribuzione in tal senso.
L'ultima cosa e poi concludo, vi chiedo di approvare questi ordini del giorno.
Mi fa piacere, Presidente, che nel dispositivo che avete presentato c'è l'abrogazione della norma transitoria sulla fusione dei Comuni che, sempre per uno discorso probabilmente di superstizione, ho detto più volte, in tempi non sospetti, che sarebbe stata foriera di responsabilità amministrative, perché era evidente che era una norma transitoria che non creava procedimenti corretti e tecnicamente sostenibili, tanto che si è prestata a dei ricorsi che hanno avuto la sospensiva. Non entro nel merito, però mi pare giusto che venga abrogata quella norma che, per primo, credo, e forse da solo, dissi che quel modo di operare era sbagliato, probabilmente se si fossero fatti subito dei provvedimenti, come prevedeva la legge Delrio, in un certo modo, nella strada principale e correttamente sarebbe stato diverso.
Anch'io ringrazio i dipendenti regionali, come ha detto il Consigliere Maggi, però vorrei anche dire alla politica, questo non vale per i dipendenti, magari riguarda un’altra fascia, di non cercare la soddisfazione nella contemplazione dei funzionari e dei dirigenti, la politica deve essere sovrana ed autonoma e talvolta, come dimostra questo articolo che oggi abroghiamo, non sempre i dirigenti hanno ragione. La politica deve trovare la dignità di stare a schiena dritta e di dire quali sono le cose che vuole e gli obiettivi che vuole raggiungere e la classe dirigente e funzionaria è pregata di raggiungere quegli obiettivi. Ovviamente mi unisco al ringraziamento per gli impiegati che hanno lavorato in questi giorni.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Grazie Presidente. Mi ha colto nella lettura della rassegna stampa che mi induce a una considerazione di carattere preliminare rispetto a questo bilancio, a quanto si è detto anche in Aula ieri e nelle scorse settimane.
Io l’ho esaminato senza mai partecipare a nessuna riunione se non a qualche rara apparizione in I Commissione e sinceramente ho trovato qualche difficoltà, rispetto al passato, perché qualcosa nell’impostazione è cambiata. Non riesco a capire tutta questa grande difficoltà nel comprendere un bilancio tecnico, nel quale in teoria non c'è nulla, c’è poco o niente ed è anche poco quello che si deve comprendere, in più non riesco a capire come si possano fare delle osservazioni critiche, io ne faccio in senso assolutamente positivo relativamente alla parte normativa, cioè non solo questo, colleghi Consiglieri, è il primo bilancio nel quale non c'è una sola spesa indirizzata funzionalmente a questa o a quella situazione, non so se a febbraio sarà possibile farlo, non c'è neanche quella che volgarmente viene chiamata marchetta, quindi diventa difficile attaccarlo da questo punto di vista.
Semmai Presidente è il contrario, da Consiglieri se fossimo un po’ più furbi, dovremmo lamentarci del fatto che non c’è spazio per poter dare sfogo alle esigenze legittime, perché quello che viene votato in quest’Aula è sempre legittimo. E' finito il patto sociale che ci ha visto partecipare a queste elezioni, se uno è convinto che qui dentro non si fanno cose legittime, come qualcuno ha scritto riguardo ai punti nascita, allora è fuori dalla democrazia e non è più neanche all’interno di un dialogo.
Oltre questo c’è una parte che intelligentemente la Giunta propone come parte normativa che è fatta da due paginette, in cui ci stanno quattro cose necessarie e che vengono presentate e votate perché è una specie di “cinque proroghe” no “mille proroghe”, piccole cose rispetto, ripeto, ad un passato nel quale questa parte era enorme. Pensate che nel primo bilancio che esaminammo nel 2010 per il 2011 c'erano decine e decine, forse anche un centinaio, di interventi.
Faccio quindi fatica a valutarlo in termini negativi. Mi sono messo nell’ottica di chi lo vuole vedere negativo, ma io lo vedo positivo, dico questo con l’orgoglio di appartenere a questa coalizione, per il fatto, Presidente, che c'è anche un effetto chiarezza, nel senso che noi potevamo anche scegliere di non farlo, anche se non so se c’è una scadenza obbligatoria. Intanto voglio dimostrare che questo non è un bilancio tecnico, anche se l’ha detto lo stesso Assessore, perché non è vero che è un bilancio tecnico, è un bilancio nel quale quello che si può spendere viene indicato, (…) Io ho parlato dell’assestamento di bilancio, Assessore, come dell'assestamento di guerra perché fatto a fine anno, quando ormai potevamo mettere solo pezze, non c’era più lo spazio per una scelta, ma avendo votato praticamente a giugno e iniziato l'attività amministrativa a settembre era impossibile fare diversamente.
E' un bilancio che fa delle scelte, le fa in un contesto di grande chiarezza e mi meraviglio che l’opposizione non colga questa cosa. Tra le altre cose mi permetto di chiedere al Presidente del Consiglio se il relatore di minoranza era di minoranza o era il capogruppo del Movimento 5 Stelle perché ha chiuso parlando come tale, forse i ruoli andrebbero ben individuati. So della grande sensibilità istituzionale del capogruppo Maggi, quindi mi permetto di fare questa osservazione in pubblico, perché tutta la minoranza ha diritto ad una relazione di minoranza e non solo all’esecrazione del Movimento 5 Stelle, che poteva essere un intervento successivo.
Contento di questa chiarezza, contento del rispetto della scadenza che ci dà l’occasione per affrontare una serie di argomenti che sono dentro questo bilancio.
Mi permetto di fare un'altra osservazione che riguarda Banca Marche, non per interloquire con il Consigliere Carloni, ma per dire che gira una proposta che potremmo prendere in considerazione di qui a qualche mese, mi permetto solo di segnalarla, ci è giunta attraverso il Consigliere Rapa, quindi non voglio nessuna primazia al riguardo, ma mi permetto di segnalarla, e cioè che in alcune Regioni d’Italia, la Toscana per prima, hanno preso iniziative per quanto riguarda l'assistenza legale.
Se quella delibera in Toscana regge potremmo anche prendere in considerazione, non è certamente …, un contributo per l’assistenza legale a coloro che magari non potrebbero farlo per mancanza di fondi o per difficoltà, non lo so, è un segnale, chiaramente non risolve la vita a nessuno, però potrebbe essere una cosa concreta, alla portata di qualche centinaio di migliaia di euro e non dei milioni che non abbiamo per interventi diversi da questo.
Vado alla sostanza del bilancio, parto da quello che abbiamo esaminato in IV Commissione, poi farò alcune considerazioni brevissime di carattere generale.
In IV Commissione il Presidente Volpini ha chiamato in audizione tutti i settori tecnici e le associazioni che si occupano della prevenzione. Voglio segnalare questo argomento perché è in bilancio, ma è a rischio, lo dico per primo al Presidente Ceriscioli perché è anche l'amministratore competente e perché, Presidente, questo livello che è uno dei più alti al mondo - fra le tante cose per cui ci possiamo dire male, sicuramente non possiamo dire male di questo, anche se poi c’è sempre il vizio in questo nostro Paese di andare a guardare il puntino nero sul foglio bianco – è indubbiamente vitale. Nel campo della prevenzione, penso all’agro-alimentare, all’igiene, alla profilassi, siamo fra i più elevati al mondo, da noi non si verificano i fenomeni della mucca pazza, del vino all’etanolo. In Germania ne abbiamo viste altre, parlo di Paesi avanzati richiamati per alcuni aspetti come miti dell'efficienza, ma poi si trovano di fronte a dei casini spaventosi, in Italia questo è veramente fatto bene, fatto bene dalle forze dell’ordine, ma è fatto bene da questa grande rete socio-sanitaria che è costituita dalle Regioni.
Io la metto solo come punto d’attenzione, qui le cose da dire sarebbero tante, ma faccio riferimento alla determina 350 che è un po’ il punto di riferimento per questo, ma quel grido di dolore che viene dai funzionari e dai dipendenti, ovviamente non è nemmeno cosa loro, io mi sono permesso di dire in Commissione: “E' quasi ridicolo che siate voi a doverci dire queste cose, siamo noi come rappresentanti dei cittadini a doverle segnalare”.
La seconda cosa riguarda la distribuzione dei fondi agli ambiti territoriali sociali. E' chiaro che rispetto all'anno scorso, il 2015 ha segnato un punto di rottura molto forte, perché il modo in cui è stato finanziato quasi il 90% di quello che c'era precedentemente, impone una diversificazione della spesa, cioè se l'entrata è prevalentemente, almeno per la metà, sanitaria è chiaro che non c'è più la libertà che c'era prima, l’altra metà Presidente è data da fondi nazionali. I fondi nostri non ci sono più, i fondi nazionali sono vincolati, quindi è chiaro che il finale è questo.
Questo ha creato qualche difficoltà all’interno degli ambiti e soprattutto la necessità che queste cose vengano, in qualche modo, verificate e monitorate.
La IV Commissione all'unanimità ha pensato di indicare alcune criticità alla Giunta, l’ho fatto personalmente, nel parere che abbiamo espresso su questa importantissima delibera che è una di quelle che fanno il 2015, ma da quanto abbiamo capito sarà riprodotta integralmente nel 2016, abbiamo scritto alcune cose che mi permetto di ricordare perché sono fatti amministrativi concreti, piccoli ma significativi: per la prima volta, entro il mese di giugno 2016, ci sarà un monitoraggio non perché ce l'abbiamo con i Comuni, ma perché vogliamo tutelare quelli onesti, signor Presidente, che fanno le cose come sono scritte in delibera, rispetto ai Comuni furbetti che queste cose non le fanno e non rispettano i deliberati.
Penso alla compartecipazione che i Comuni dovrebbero mettere sulla 18 e su tutto quello che riguarda la disabilità, e che spesso non mettono. Sto facendo la predica all’ex Sindaco di Pesaro, è chiaro che non è a lui che parlo, ma all’Aula, questo però avviene, magari la compartecipazione sul 18 veniva fatta con i fondi dell’indistinto e siccome non ci sono o ce ne sono in piccola parte mutata su altro, ecco …
Abbiamo fatto un'altra raccomandazione, l’avrei fatta in maniera provocatoria, quindi l'annuncio solo, visto che gli emendamenti sono stati pochi, ma se ci fossero stati emendamenti di maggioranza, io avrei fatto dei sub emendamenti per modificarli e portare i fondi sulla legge per la famiglia, la n. 30, che è stata chiaramente ridotta e quello che era a disposizione era molto poco rispetto agli anni precedenti e mi permetto di ricordare non solo la parte che manda i fondi ai Comuni, ma anche quella dei progetti speciali ed altre iniziative tipo la scuola per genitori che hanno avuto un discreto successo nel passato.
Altra cosa rapidissima, sempre esaminata in IV Commissione, riguarda il nuovo sistema di gestione dei rapporti sindacali con l’Asur, e questo entra con un emendamento nella parte normativa, lo ritengo quanto mai opportuno perché, accidenti se riguarda il bilancio, riguarda il bilancio, riguarda la gestione del personale, riguarda il modo in cui dovremmo rapportarci con più di 20.000 persone nei prossimi anni, tanti sono i dipendenti della sanità, contro i poco più di 1000 che sono il resto dei dipendenti della regione.
Qui abbiamo fatto un'osservazione, Presidente, che riguarda il fatto che va benissimo e siamo decisamente d'accordo sul fatto che l’Asur non abbia più trattative per Area vasta, era il retaggio di un tentativo di riportare il soggetto giuridico eccetera, o lo facciamo, allora c'è il soggetto giuridico a livello provinciale, con il controllo della spesa che rischia di saltare sul quale il suo predecessore è stato sempre durissimo, quindi siamo su quella linea che la Regione condivide, oppure si fanno le cose a livello centrale, come direzione generale Asur, per tutto, per quello e per le assunzioni.
Per quanto riguarda la contrattazione mi permetto di segnalare il fatto che abbiamo altre 2 aziende, poi vengono fuori che le situazioni contrattuali sono diverse per Marche Nord e per Torrette, quindi sarebbe necessario che perlomeno, anche se la norma non lo prevede, ma potremmo anche scriverlo in futuro, ci sia un coordinamento di queste trattative perché mi sembra assurdo che si arrivi a differenze stipendiali fra un'azienda e l’altra.
L’altra cosa è una piccola nota dolente che sollevo come sempre senza polemica e che mi ha visto, in qualche maniera, protagonista. Esattamente un anno fa in sede di approvazione del bilancio ho presentato un emendamento con il quale chiedevo - ho fatto anche l’interrogazione per verificare qual era lo stato di attuazione, è stato deliberato, non chiedevo niente, è legge regionale - che le procedure concorsuali per l'assunzione di personale a qualsiasi titolo in Regione e negli enti dipendenti e partecipati, quindi allargo addirittura ad altri soggetti, fossero espletate nel rispetto delle normative vigenti in materia a livello unico regionale, per qualifiche corrispondenti ai medesimi profili professionali. E' ovvio che almeno per quanto riguarda l’Asur questo sarebbe dovuto avvenire e non è avvenuto. Mi auguro che in questo anno non si siano stati fatti concorsi, me lo auguro con tristezza, perché sarei stato più contento che ci fossero stati, però è una cosa incredibile che, questa cosa verrà applicata perché unifichiamo le procedure per quanto riguarda la gestione verso terzi e per quanto riguarda la contrattazione, ma ad oggi una norma applicata non è stata presa in considerazione.
Lo dico, ripeto, non in senso polemico, ma perchè ci tengo, al di là di tutti i ruoli di maggioranze e di minoranza, lo dico agli Assessori presenti, lo dico al Presidente del Consiglio e al Presidente della Giunta, non è possibile che le norme che sono proposte – l'indirizzo naturalmente non è per voi e anche per quei funzionari, non i nostri, quelli della Giunta - dall’esecutivo abbiano esecuzione, le norme che arrivano dal Consiglio e sono approvate dal Consiglio non abbiano esecuzione. Lo dico anche all’Assessore Sciapichetti che per cinque anni ha fatto, come me oggi, solo il Consigliere, che è già …, però questa è una prassi, non ha colpa nessuno però sembra che tutto quello che viene dall’esecutivo …. Allora ce lo diciamo, per cinque anni, lo dico in maniera provocatoria, sospendiamo l’attività legislativa, il Consiglio non prenda più iniziative di legge, non le facciamo più, perché tanto non vengono date esecuzioni. Questo non è tollerabile, nel rispetto dei ruoli ho fatto tre interrogazioni per leggi già approvate, l’ultima ieri sulla quale il Presidente Ceriscioli mi ha dovuto dire: “Consigliere Marconi, non è stata attuata”. Per questo faccio un appello all'Ufficio di Presidenza, perché si avvii un confronto con tutto l’esecutivo su questa materia, riprendiamole tutte, non perdiamo tempo, non facciamo finta che stiamo facendo leggi se poi queste non vengono applicate.
Chiedo scusa Presidente, so di aver sforato i tempi e vado rapidamente alla conclusione sulla valutazione delle entrate. Assessore Cesetti io non posso che non apprezzare il lavoro che ha fatto per quanto riguarda il bilancio, perché in effetti immaginare di poter lavorare con queste cifre sul 2016 ..., poi ci ammazzeremo sui 50 o 60 milioni in più che arriveranno, non so cosa dovrà arrivare, viene annunciato l’arrivo di questo treno della speranza, non so se arriverà da Lourdes o da Roma, dal Vaticano o da Loreto, comunque sia io leggo: 3.189.732 euro per quanto riguarda le entrate correnti totali, ricordo una cifra superiore ai 4.000.000.000 e di questi 2.711.000.000 per la sanità. La cifra storica che ricordo era di 2.940.000.000 e rimangono 470.000.000 di entrate non sanitarie che erano superiori ai 600 milioni. Una riduzione complessiva di 350, 360 milioni.
Penso che qui abbiamo fatto un miracolo, però diciamolo fuori, perché se no passa solo la demagogia facilissima, direi quasi idiota che alla fine si ripercuote contro chi la fa, di chi sostiene “perché non è stato fatto questo? Perché non è stato fatto quest’altro?” E' vero che il nostro Paese vive di queste adolescenze, però viva Dio non è possibile che si facciano domande retoriche rispetto ad una soluzione che non c’è. A me piace la polemica politica, a me piace sentirmi dire: non hai fatto questa cosa, avevi 100 milioni e non l’hai fatta, perché hai fatto un’altra scelta. Benissimo è un confronto onesto, il confronto disonesto è quando uno fa credere alla gente, alla nostra popolazione fuori di qui che era possibile fare chissà quali grandi cose che non sono state fatte perché la maggioranza è cattiva, perché l'Assessore ce l’ha con una Provincia piuttosto che con un’altra. Veramente siamo all'asilo nido.
Vediamo che sulle spese alcune cose necessarie sono fatte perché l'aeroporto sta lì, non sto a riaprire una querelle durissima, l’aeroporto sta lì e o gli diamo questi 3 milioni o non glieli diamo, l’Ersu sta lì e penso che 19 milioni messi sull’Ersu, nessuno li nomina, poi vediamo che mancano 40 o 50 mila euro di qui o di la, ma ci sono 19 milioni sull’Ersu che sono anche entrate e sono assistenza che facciamo ai nostri ragazzi.
Esprimo fin d’ora piena soddisfazione per il bilancio che è stato prodotto ed anche per quella parte normativa che è estremamente ridotta, ma contiene cose assolutamente necessarie.
Presidenza del Vicepresidente
Renato Claudio Minardi
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Buongiorno a tutti. Oggi andiamo ad approvare uno dei documenti più importanti per questa amministrazione regionale, ossia il bilancio di previsione che riguarda la programmazione economica e finanziaria per l'anno 2016 e che inciderà sull'economia della nostra regione.
Bilancio di previsione per l'anno 2016 approvato in tempi stretti, così come ha detto il Presidente della Commissione bilancio, Consigliere Giacinti, io direi in tempi strettissimi e credo che quello che è accaduto non abbia precedenti.
Non è più accettabile questo modus operandi con cui maggioranza e amministrazione, con convocazione di Commissioni consiliari dove mancano i documenti necessari per espletare le nostre funzioni di vigilanza e controllo, ostacolano noi, i Consiglieri della minoranza.
Questo non è assolutamente il modo corretto di operare per un'amministrazione ancor più se regionale e non possono essere prese le solite scuse dei ritardi, si è arrivati fuori tempo massimo, con l'assestamento prima e con il bilancio di previsione per l'anno 2016 adesso.
Che cosa reclamiamo? Reclamiamo trasparenza, correttezza e rispetto dei ruoli istituzionali su cui l’amministrazione fino ad oggi ha purtroppo mostrato assoluta disattenzione, superficialità e totale disinteresse.
Vede Assessore quello che avevo detto nel bilancio di assestamento oggi lo troviamo nel bilancio di previsione. Tempi stretti perché? Perché l’assestamento è stato approvato prima di Natale, la settimana scorsa, e questo poteva essere evitato, l’assestamento poteva essere approvato il 30 novembre insieme al rendiconto del 2014 in maniera tale di non arrivare in tempi così stretti per il bilancio di previsione. Non avete messo non solo noi Consiglieri della minoranza, ma anche i revisori dei conti nelle condizioni di poter lavorare in maniera ottimale.
Vi ricordo e ricordo a quest'Assemblea che la Commissione per quanto riguarda l’assestamento era stata convocata il giorno 9, mancava la documentazione, è stata riconvocata il giorno successivo alle ore 14,30, siamo andati via alle ore 16,40 e la relazione dei revisori è arrivata solo alle ore 18,00. Quindi né noi né i revisori contabili all'epoca siamo stati messi nelle condizioni di poter lavorare in maniera serena.
Oggi abbiamo la stessa situazione, perché la Commissione bilancio è stata convocata proprio la scorsa settimana, giovedì, alle ore 17,30, presenti io, il Vicepresidente della Commissione Consigliere Carloni, il Consigliere Busilacchi che comunque non fa parte di quella Commissione, ed ancora una volta mancava la documentazione. Alle ore 17,30 io e il Vicepresidente della Commissione Consigliere Carloni siamo usciti da quell'Aula.
Quello che è accaduto con l’assestamento lo ritroviamo nella maniera identica, nell'approvazione del bilancio 2016.
Questo non è un modo per lavorare in maniera serena, soprattutto per noi della minoranza, documentazione arrivata all'ultimo minuto, stampata in maniera ..., è vero che arriva da Roma e dal Ministero, però dovete anche metterci nelle condizioni di poter controllare tutta la documentazione.
I revisori dei conti sia nell’assestamento che nel bilancio di previsione hanno lavorato di fretta e furia, ve l’ho dimostrato nell’assestamento, la documentazione è arrivata il 10 ed il 10 hanno dato il parere sia per l’assestamento che per il bilancio di previsione del Consiglio. Anche per il bilancio di previsione purtroppo non hanno avuto i tempi e questo fatto si legge, anche questa volta, nella relazione dei revisori dei conti a pagina 8 che afferma: “Il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato quantificato in euro 10.000.945 rispetto all'importo accantonato. Il collegio si riserva di verificare la congruità e la corretta quantificazione del fondo in sede di rendiconto 2015. Nell’anno 2015 punto 2) fondo passività potenziali, si è scritto l’importo di euro 691, il collegio si riserva di esprimere valutazioni”, questo perché non hanno avuto tempo.
Chiedo a quest'Assemblea che si cambi il modo di lavorare e si metta noi, Consiglieri della minoranza, nelle condizioni di poterlo fare.
E’ un bilancio tecnico, così come ha detto il Vicepresidente della Commissione, io oserei dire che è un bilancio che ha un corpo, ma non ha un'anima. Questo significa tecnico? Perché? Perché non c’è un’idea di ciò che questa amministrazione ha in mente di fare e quindi è tecnico. Però l'80% del bilancio è assorbito dalla sanità e del restante 20%, il 15% deriva da entrate di fondi europei, e per quel 5% di margine che avevate di flessibilità non si comprende cosa questa amministrazione abbia in mente per il futuro, cioè la programmazione. C’era un 5%, è vero, ci sono le start up, le agevolazioni per quanto riguarda l’Irap per le nuove aziende a partire dal 2016, 4.500.000, ma per il resto non c’è un’idea di quello che questa amministrazione intende fare. E' tecnico si, però c’era un 5% di margine che poteva far capire qual è la programmazione futura di questa amministrazione regionale.
Questa situazione non si sarebbe verificata se l'assestamento fosse stato portato il 30 novembre. I revisori dei conti alla fine fanno dei rilievi: la predisposizione del prospetto contenente la verifica dei crediti e dei debiti nei confronti degli enti strumentali e società partecipate e controllate asseverate dai rispettivi organi di direzione ancora non ce l’hanno, quindi lo sollecitano, precedentemente questo prospetto non è stato fatto, a maggior ragione nel bilancio di previsione.
Ecco perché noi abbiamo detto la documentazione e del fatto che ci sono delle criticità, per questo identico motivo, perché il bilancio di previsione è stato fatto in fretta, in Commissione mancava la documentazione, la relazione dei revisori è arrivata la sera, i revisori naturalmente hanno fatto come per l’assestamento, un mero riscontro di equilibrio, per il resto non hanno verificato niente, anche perché nell’assestamento hanno dovuto dare il parere sia per quanto riguarda l’assestamento che per quanto riguarda il bilancio di previsione del Consiglio. Nel bilancio di previsione hanno dovuto dare un parere velocissimo e si riservano di fare ulteriori controlli.
Questa è la situazione che ha creato questa amministrazione e mi auguro veramente che in futuro non accada più. Bilancio tecnico, poi a febbraio rivedremo il tutto.
Mi auguro, Presidente, che in Commissione, anche noi della minoranza, possiamo portare le nostre istanze che vengono dal territorio perché con l’assestamento avete detto “non fate emendamenti, non si può fare nulla”, certo arriviamo prima di Natale ad approvare l’assestamento, non facciamo niente, bilancio di previsione: “non fate nulla perché questo è un bilancio tecnico” però c’era un 5% di margine che potevamo utilizzare oltre alle star up di 4.500.000, quindi noi della minoranza non facciamo nulla, né sull’assestamento né sul bilancio di previsione. Sull'assestamento vi ricordo che vi avevo fatto notare che nel bilancio di previsione 2015 e sull’assestato c'erano delle variazioni pari ad 1.800.000 euro, perché tutte le variazioni le avete fatte voi in Giunta. Questo è possibile farlo perché lo prevede la legge, però mettetevi anche nei nostri panni. Noi nell’assestamento non abbiamo potuto fare emendamenti, nel bilancio di previsione non possiamo fare nulla perché non si può fare nulla, adesso aspettiamo febbraio e mi auguro che in Commissione potremmo fare qualcosa.
Detto questo mi auguro che in futuro cambi il modo di lavorare. Visto che l’Assessore Cesetti sorride lo debbo ringraziare, io, a partire da luglio, ho fatto delle interrogazioni per quanto riguarda il dragaggio, ho sollecitato questa problematica sulla stampa, e nell'assestamento mi ha detto: “Non fare emendamenti perché non li possiamo accettare e neanche il Comune può spendere dei soldi”, oggi vedo che nel bilancio di previsione ha stanziato queste somme per il dragaggio del porto di Porto San Giorgio, per questo la ringrazio immensamente.
Per il futuro dobbiamo cambiare metodo, altrimenti, in questo modo, noi Consiglieri della minoranza non siamo messi nelle condizioni di poter lavorare. Quando ho stampato il bilancio non si leggeva niente - è inutile che andiamo a vedere - poi me lo sono fatto ristampare, lunedì mattina e di corsa ho fatto emendamenti, sapendo che non sarebbero stati approvati e votati, comunque l’ho ristampato in maniera tale che potesse essere leggibile. Così, Assessore, non è possibile, io l’ho ristampato perchè non si vedeva niente, ha ragione il Consigliere Zura Puntaroni, noi non possiamo essere messi in queste condizioni, in futuro bisogna assolutamente cambiare metodo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffiri.
Sandro ZAFFIRI. Credo che, in un ente pubblico come la Regione, un ente che governa 1.450.000 abitanti circa, dove 31 Consiglieri sono stati eletti dal popolo, quello che celebriamo questa mattina è un atto molto importante.
In altre circostanze si chiamerebbe una grande festa, un matrimonio, una cosa di alto spessore e di alto livello.
Questa mattina discutiamo il bilancio e per quanto ci riguarda vorremmo esprimere delle considerazioni su questo periodo di Presidenza che nasce a giugno 2015 ed arriva all'approvazione del bilancio, altrimenti secondo me, secondo noi, non abbiamo il filo conduttore di cosa stiamo discutendo è perché siamo arrivati a questo punto.
Mi rivolgo in modo solenne ai Consiglieri, ai colleghi, a tutta l'Aula, al Presidente, esprimendo queste considerazioni, perché credo che l'analisi debba essere fatta.
La Giunta del Presidente, del professore Ceriscioli, sotto il profilo gestionale di questa amministrazione finanziaria, parte con il consuntivo dell'anno 2014 gestito dalla Giunta procede, chiude il bilancio 2015 predisposto dalla precedente Giunta e ora, quando tocca a lui, al Presidente, il bilancio è tecnico. Questa è la prima riflessione!
Chiediamo a quest’Aula e al popolo marchigiano quando questa Giunta regionale inizierà a governare? Potremmo definirla l'amministrazione del rinvio, si rinvia ai primi 100 giorni, portati a 300, si rinviano le decisioni sulle lista di attesa del 2016, prorogando il contratto scaduto al Cup, si rinviano i bandi Por europei facendone uscire ogni tanto uno per interrompere i termini. Queste sono riflessioni che partono dai fatti!
Per la prima volta nella storia moderna sono stati mandati a picco azionisti, obbligazionisti, subordinati, di una banca del territorio che è del territorio, e la Regione fino ad oggi non ha fatto niente.
Le esportazioni, Presidente lei lo sa perché legge i dati come il sottoscritto e penso come tutti noi, sono andate a picco per il problema che tutti conosciamo e che riguarda l’est. L'aeroporto regionale ha ingaggiato un amministratore delegato, manager di Novaport che è la stessa che ha partecipato alla acquisizione e che l’Enac ha stoppato, questo signore dovrebbe predisporre la gara per sè stesso. Credo che qualche riflessione ci debba stare!
Tre città dell'entroterra, ieri abbiamo sentito i loro portavoce che non sono assolutamente nostri, sono senz'altro vostri, fanno parte della vostra maggioranza ed hanno espresso delle considerazioni pesanti sui territori in merito al problema dei punti nascita.
Il saldo della natalità mortalità delle imprese marchigiane, non delle persone, è negativo.
Le associazioni ambientaliste protestano per i tagli e, tutti abbiamo letto i documenti. I disabili, le loro famiglie sono stati costretti a manifestare davanti al piazzale della Regione perché non arrivavano i soldi. Si esaltano presunti risparmi di spesa del Consiglio regionale solo perché i Consiglieri sono diminuiti da 41 a 31 e si sono ridotti i gruppi consiliari.
Si annuncia la chiusura della fondazione Marche Cinema, della Svim, delle altre partecipazioni, un giorno sì e un giorno no. Non c'è programmazione!
Gli ordini del giorno della Giunta e del Consiglio regionale sono ridottissimi, senza argomenti sostanziosi, né programmazione, come ho appena evidenziato, si discute e si trasmettono i documenti all'ultimo momento, di questo ne stiamo parlando anche stamattina, pertanto né i Consiglieri di maggioranza né quelli di minoranza sono nelle condizione di poter trattare problemi che conoscono.
Presidente Ceriscioli, Presidente Mastrovincenzo, cosa state combinando? Noi ve lo chiediamo! Cosa state combinando? Dov’è la trasparenza che più volte abbiamo sostenuto personalmente dentro quest'Aula sui provvedimenti, sulle cose che accadono in questa regione. Dov’è la partecipazione? Dove sono le proposte di cambiamento? Credo che queste considerazioni, per quanto ci riguarda, sono sotto gli occhi di tutti.
Poi questa mattina ci venite a dire che, ma ieri, l'altro ieri, l'abbiamo letto sulla stampa, il bilancio tecnico avrebbe un’anima, così l'ha definito l’Assessore al ramo, l'avvocato Cesetti.
Assessore, cosa vuol dire un bilancio tecnico? Un bilancio presentato solo perché le norme lo prevedono? Un bilancio che non riporta tutte le poste in gioco? Un bilancio che non si sapeva come redigerlo? Noi dovremmo approvare un bilancio che invece delle cifre ha un'anima? Ma ci prendete per deficienti?
Ci si dice che questo bilancio mette in sicurezza alcune partite, come il cofinanziamento, lei lo sa Assessore, dei fondi europei. Ci mancava questa cosa, ma che scherziamo? Ancora questa cosa sui fondi europei? Vi dico che sono passati due anni, cinque sono rimasti infruttuosi, ed escono dei bandi soltanto per cercare di allungare i tempi e non far decadere le cose. Sarà presentato un bilancio, magari nel 2016, come è già avvenuto precedentemente sul quale si sono operate, dentro quest'Aula o in Giunta, 270 variazioni di bilancio. Questa è la storia di questa Regione! Volete ripeterla?
Credo che questo non sia un modo serio di gestire l’ente. Pensate che siano sufficienti annunci, comunicati stampa, per governare, ubriacare, l'opinione pubblica facendole credere che si sta governando?
Noi siamo molto preoccupati perché osserviamo una Giunta debole, in seria difficoltà nel gestire e nel districarsi nel ginepraio dei problemi, certo complessi, ma che non possono essere rinviati.
Facciamo soltanto degli esempi, questo presunto bilancio previsionale, Assessore, dove lei prevede di mettere 35.000.000 di euro per gli investimenti, però questa operazione è stata fatta attraverso un nuovo indebitamento, perché si arriva a 100.000.000 annui, senza spesa di mutui contrattati, 35.000.000 di investimenti e le chiediamo quali sono questi investimenti? Non ci è dato saperlo!
A proposito di mutui regionali, le Marche, Assessore Cesetti, hanno in essere dei derivati, di cui lei sa benissimo, la rinegoziazione autorizzata dei mutui, oltre i costi provvigionali di 500.000 euro agli intermediari ministeriali, quanto ci costa?
Nel bilancio di previsione si parla della volontà di esonerare dall’Irap le nuove imprese nei primi due anni di vita e questo comporterebbe alle casse regionali un minore introito di 4.500.000. Noi, Assessore e Presidente, su questi 4.500.000 la pensiamo in modo diverso. Questi 4.500.000 di euro, per esempio, potevano essere destinati a misure per favorire l'accesso al credito, è da giugno che ne parliamo e su questo problema ancora non si è aperta né una finestra né uno spiraglio. Il micro credito per le piccole imprese commerciali e artigiane delle Marche sarebbe una cosa più efficace, secondo noi.
Oggi, nonostante ciò che si dice, il credito alle piccole imprese è erogato con il contagocce, le garanzie richieste sono sempre più onerose, la Regione Marche e i Confidi non hanno strumenti adeguati per garantire un'erogazione sicura, veloce ed efficace della liquidità ad un sistema economico in difficoltà, piegato su sè stesso, questo lo sappiamo, però non è stato fatto niente.
Il bilancio di previsione prevede, come voi sapete, perché l'avete redatto, a sostegno del commercio e dell'artigianato un finanziamento di 350.000 euro. Nel 2015 questa cifra ha consentito di agevolare soltanto 60 domande sulle 300 presentate con contributi massimi di 5-6.000 euro ciascuno, cifre ridicole se paragonate agli oltre 4.000.000 di euro che la Regione spende per pagare i vitalizi degli ex Consiglieri.
Per l’artigianato e l'industria nel testo unico, per l'artigianato sono stati stanziati 195.000 euro, sempre meno risorse ai Confidi, cifre ridicole per le 54.000 imprese artigiane iscritte all'albo presso le nostre Camere di Commercio, Presidente e Assessore. Ricordo che 54.000 imprese sono iscritte all'albo e sono la spina dorsale della nostra economia marchigiana. A queste bisogna dare risposte in un bilancio, queste sono le risposte che chiedono i 54.000 imprenditori e artigiani.
Poi si dirà, è chiaro, che la risposta sarà quella dei fondi europei, non prendeteci in giro, Assessore! Non prendiamo in giro gli artigiani e le piccole imprese, perché lo 0,5% delle imprese è titolata ad accedere ai bandi in corso di pubblicazione. Questo lo sapete perché abbiamo attinto i dati dalle stesse fonti, allora vi chiedo e chiedo a lei, Assessore, il carrozziere può fare ricerca, può fare sviluppo internazionale? Questo non lo può fare e siccome lei sa che non lo può fare, sa che non potrà attingere ai finanziamenti.
Per la cooperazione del 2014, 2013, non è stata messa nessuna cifra, troviamo 1.500.000 da somme dei Confidi che non hanno niente a che fare con il finanziamento. Come possiamo giudicare questo bilancio, Assessore? Un bilancio tecnico o definirlo un bilancio farlocco? Questo è il problema!
Prendiamo, per esempio, il fondo socioassistenziale che si dice essere rifinanziato, certo, sottraendo quest'anno le risorse, lo sappiamo Presidente l'ha detto più volte, dalla sanità. Ma questo è il gioco, Assessore e Presidente, delle tre carte, perché se da una parte togli e da un'altra metti, è evidente che si tratta del gioco delle tre carte! Noi non vogliamo questa risposta. Credo che il popolo marchigiano non voglia questa risposta. Noi sappiamo che la coperta è corta, ma un conto è lavorare e ascoltare qualche osservazione dalle minoranze e dai Consiglieri di maggioranza, invece questa possibilità non c’è stata data.
Le domande senza risposta sono diverse. Quando le famiglie con bambini in difficoltà potranno vedere soddisfatto il diritto del sostegno scolastico che ogni anno vede ridurre il numero delle ore dell'insegnamento di sostegno? Quando sarà messa mano seriamente al sistema tariffario delle rsa, Presidente? Della comunità per minori disabili che mette in ginocchio amministrazioni comunali? Lo sapete perché quest'estate ci sono state dei Consigli comunali nei quali si è discusso anche in modo molto animato perché avevano terminato i soldi. Quando si metterà mano a questi problemi?
Il lavoro e l'occupazione, vado verso la conclusione, credo che siano degli aspetti fondamentali, il cardine importantissimo di un bilancio. Il lavoro e l'occupazione sono i grandi assenti, Assessore, in questo bilancio. Avete messo 7.300.000 euro per finanziare le borse di studio, ma contribuiranno a creare occupazione? I fondi previsti dal fondo sociale europeo per l’attività di formazione professionale sono la previsione di erogazione di fondi. Abbiamo certezza di occupazione? Non la possono garantire perché questi sono i fatti.
Il finanziamento della borsa di studio pare che possa dare dai 6 ai 12 mesi ad aziende che si impegnano ad assumere. Questo è il gioco! Sappiamo che, se i soldi non vengono dati alle imprese per assumere, queste possibilità non ci sono. Fra l'altro il bilancio finanziario del Governo dà soltanto al sud delle possibilità per quanto riguarda le assunzioni con l'intervento sui contributi e la defiscalizzazione dei contributi. L'Italia centrale, le Marche, non avranno queste agevolazioni. Quelli che producono, per esempio, i biscotti nell'hinterland anconetano mi dicono che al mattino arriverà il camioncino dal sud dell’Italia per distribuire i biscotti perché qui gli imprenditori andranno fuori mercato in quanto il costo del lavoro in questa regione naturalmente aumenterà. Questo è accaduto e sta accadendo sotto gli occhi di tutti.
Qual era la strategia da mettere sul lavoro? La possibilità di incentivare affinché le aziende potessero assumere. Questa era anche una scommessa che il Presidente aveva fatto durante la campagna elettorale, riuscire ad assumere o dare la possibilità di assumere per qualche migliaia di posti di lavoro.
Credo che questo aspetto di questo bilancio sia in forte difficoltà, ecco perché è tempo che la Regione Marche riveda tutto l'armamento del sistema degli accreditamenti della formazione professionale, che fra l'altro ogni anno costa per la sua gestione esterna un'esagerazione, come è accaduto anche per il sistema informativo sul lavoro. Quando affronterete questa proposta, questa modifica? Sempre dare all'esterno.
Infine non è possibile, Presidente e Assessore, sottacere sull'estrema remissività di questa maggioranza, come peraltro della stragrande maggioranza delle Regioni, ai capricci neocentristi di Renzi. Mi spiego meglio, la Regione, le Regioni hanno un potere nella Conferenza Stato-Regioni per rivendicare un ruolo maggiore, non il continuo depauperamento da parte della sede centrale, del Governo, non solo di fondi, ma anche di potere, con leggi ed interventi, in qualche circostanza, anche in termini coercitivi.
Quando i Presidenti si ribelleranno a questo sistema renzista di accentrare tutto a livello nazionale? Questo sistema, ce lo diciamo, rischia di portare le Regioni, tutte, al tracollo. E' una posizione politica inaccettabile e credo che tutti insieme dobbiamo assolutamente rivederla.
Stiamo assistendo ad un crescente taglio dal centro alla periferia, alla tesi dell'impoverimento, questi sono problemi politici, questi sono problemi che dobbiamo discutere, caro Assessore, in più alti dibattiti politici.
Il Mise emana bandi per le nuove imprese, per agevolare nuove assunzioni, tutto dipende dalla sede centrale e naturalmente noi non lo possiamo accettare.
Da tutto questo, dalle considerazioni, se volete, non approfondite e fatte anche in un modo frettoloso per i tempi, emerge un quadro gestionale amministrativo regionale un po' arruffato, un po' in difficoltà che noi leggiamo e ascoltiamo, qualche volta anche inconcludente, Presidente, ed improvvisato perché non si vede e non si legge un progetto, un programma. A noi sembra di assistere ad una margherita che viene sfogliata petalo per petalo, noi vorremmo vedere un programma, un progetto. Quale modello di regione vuole l'attuale maggioranza? Questa è la sfida! Ci dovremmo confrontare non sui numeri, ma su che tipo di modello di Regione vogliamo, e allora quando fate i provvedimenti, siccome non riusciamo a capire perché vengono fatti in modo così, come ho appena evidenziato, fateci capire, presentateci un progetto che possiamo eventualmente dibattere e poi, questo si, discutere anche della previsione di bilancio.
Il bilancio di oggi, come ho detto sempre in questo intervento, è l’atto più importante, ma noi non vediamo assolutamente nessuna progettualità.
Il bilancio tecnico lo poteva redigere, Assessore, la struttura funzionale del servizio bilancio della Regione perché l'ha fatto e l'ha fatto in un modo splendido, perché l’hanno fatto i tecnici, l’hanno fatto gli impiegati, l’hanno fatto i dirigenti che personalmente ringrazio, ma l'indirizzo politico non è dato soltanto dai numeri. In questo bilancio l’indirizzo politico, la strategia di dove vuole andare l'Assessore e il Presidente con la sua maggioranza non c’è, in questi fogli che ci avete dato non l’abbiamo letta, e non dite che c’è, perchè questo progetto non c’è.
La comunità marchigiana dai vostri risultati si aspettava - avete vinto le elezioni - un cambiamento anche se le avete vinto con una legge, perché da questa parte sapete benissimo che c'è la maggioranza del popolo marchigiano, perché la parte della sua destra Presidente non è la minoranza è la maggioranza del popolo marchigiano, a numeri è maggioranza, e questa maggioranza si aspetta un indirizzo politico di cambiamento, però da quanto abbiamo capito ieri, da quanto abbiamo capito l'altro ieri e da quanto abbiamo capito oggi, questo cambiamento non c'è e pertanto credo che questo bilancio, non solo sia da definire farlocco, ma è un bilancio nullo, assolutamente nullo.
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giorgini.
Peppino GIORGINI. Grazie Presidente. Sinceramente trovo un po’ imbarazzante commentare questo bilancio nella cui parte essenziale e corposa, quella relativa alla sanità, si prevede un piccolo ribasso, vista anche l’entità dell’importo finale, quasi 4.000.000.000 di euro, ovvero poco più del 10%.
Certo, si dirà: meglio di niente, ma non erano le cifre che ci si aspettava, visti i corposi tagli e i sacrifici che sono stati chiesti a tutti i cittadini marchigiani, e se paragoniamo i tagli in percentuale fatti in altri settori, dove ci sono tagli anche superiori al 50%, la cosa è ancora più scandalosa.
Dobbiamo anche aggiungere che si sta assistendo all’epurazione del sistema pubblico sanitario e non solo, a tutto vantaggio di quello privato. Questa non è una opzione, ma è una realtà che naturalmente comporterà la compromissione del diritto alla tutela dei cittadini meno facoltosi e con redditi bassi.
Devo dire che vengono letteralmente depredate le misure riguardanti l'ambiente e la protezione del territorio, la valorizzazione dei beni di interesse storico, la cultura e l’istruzione, il tempo libero e lo sport, lo sviluppo del turismo, l'urbanistica e l'assetto dell'abitato, lo sviluppo sostenibile, il trasporto e la mobilità, il soccorso civile, l'ordine pubblico e la sicurezza, una ecatombe secondo il mio punto di vista personale.
Vengono fatti tagli importanti in tutti questi settori che sono essenziali e indispensabili per il turismo e la cultura della nostra regione che portano una ricchezza nel nostro territorio e, quindi, una successiva occupazione.
Detto questo non possiamo non notare che i costi relativi agli organi istituzionali, alla segreteria gestionale, alla gestione dei beni demaniali, del patrimonio, alla statistica, ai sistemi informativi, alla spesa per il personale, rimangono pressoché invariati, si fa cassa quindi su tutto ciò che dovrebbe essere incentivato e si fanno spese per alimentare i carrozzoni e i tanti enti partecipati che in molti casi non se ne capisce nemmeno l’utilità.
Tutto questo lo trovo vergognoso, come è vergognoso il fatto che ci si riduca all'ultimo momento a parlare e discutere le tante problematiche di un bilancio così importante per la nostra regione e per i nostri cittadini.
A titolo di cronaca, un esempio, faccio presente che la Regione Emilia Romagna e la Lombardia hanno approvato il bilancio di previsione a metà novembre, allora mi chiedo e mi domando, ci chiediamo tutti: loro sono più bravi di noi oppure se la nostra possiamo chiamarla inefficienza o forse volontà e arguzia politica.
Sinceramente se devo fare una riflessione politica su questo bilancio, posso affermare l’unica cosa che mi è parsa molto chiara con la lente d'ingrandimento del piccolo chimico che ho rubato a mia figlia, ovvero che l'indirizzo politico dato da questa Giunta e da questa maggioranza sembra quello di non tutelare in particolar modo i diritti dei cittadini marchigiani, ma quello di tutelare lobby precostituite che nulla hanno a che fare con l'interesse e i diritti degli stessi.
Penso che noi come Movimento 5 Stelle siamo fuori e vogliamo restare fuori da tutto questo e per questo combatteremo con tutte le nostre forze e con i diritti che ci vengono dati dalla Costituzione e dallo Statuto regionale, qualora venga rispettato.
Concludendo permettetemi di riportare una battuta natalizia di un Ministro di maggioranza alla presentazione del bilancio di previsione, è anche la mia idea personale, “Ecco signori questo è il nostro corposo bilancio molto chiaro e comprensibile, lo capirebbe anche un bambino di cinque anni”. Un parlamentare di minoranza si alza e risponde: “Caro Ministro, mi vada a cercare un bambino di cinque anni perché sinceramente io qui non ci ho capito nulla”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.
Gianluca BUSILACCHI. Grazie Presidente, cari colleghi, anch'io vorrei cominciare ringraziando gli uffici e dedicando qualche minuto alla questione del metodo e della tempistica che ha già accennato il relatore di maggioranza, il Consigliere Giacinti, nella sua relazione.
Non solo capisco, ma condivido la scelta politica fatta dalla Giunta che è quella di non scivolare nell'esercizio provvisorio. E' una scelta che noi condividiamo e che sostanzialmente giustifica questa corsa, questi tempi così ristretti che hanno ovviamente sollecitato le nostre strutture, il nostro personale e per questo lo ringraziamo.
Come ha già fatto il Consigliere Giacinti, mi unisco a lui ed anche ad altri che sono intervenuti per fare una richiesta all'Assessore Cesetti, per fare si che il nostro auspicio sia che d'ora in poi si abbia la possibilità di lavorare in modo più sereno pur caplendo l'esigenza che ha portato a questa tempistica così ridotta.
Noi abbiamo, credo tutti quanti, un'esigenza che è quella di consentire il pieno esercizio del nostro ruolo, del Consiglio regionale, su questo e su altri atti ed aggiungerei anche un'ulteriore riflessione. Credo che in generale la politica non possa e non debba soggiacere mai alla tecnica e che sia utile preservare il ruolo di indirizzo del Consiglio, ed in questo ringrazio l'Assessore perché ha già anticipato in Commissione, cogliendo, io credo, appieno questa necessità e rendendosi conto dei tempi così ristretti, che la variazione di bilancio che perfezionerà questo atto, potrà avvenire con un metodo pienamente condiviso e con la sua presenza nell’interlocuzione in Commissione.
Credo che sia un aspetto importante per consentirci di lavorare, collaborando nel miglior modo possibile.
Detto questo vengo anch'io alle scelte importanti perché dentro questo bilancio credo ci siano. Come ha detto l’Assessore un bilancio tecnico che però presenta un corpus importante di alcune scelte.
Le ha già ricordate il Consigliere Giacinti, quindi mi limito a citarle nuovamente, credo anch’io che gli oltre 7.000.000 di euro per le borse di studio possano risolvere ..., qualche giorno fa ho parlato con alcuni rappresentati degli studenti che sono soddisfatti e contenti della scelta che, sia per l’anno passato, il 2015, che per tutto il 2016, mette in sicurezza un diritto importante che è quello allo studio.
In questi giorni abbiamo ascoltato alcune critiche su alcuni aspetti, credo che sia onesto e corretto dire oggi che queste sono le risposte che la Giunta ha già dato. 1.7000.000 euro per i parchi e le aree protette completano la quota dell'assestamento e danno una risposta alle preoccupazioni di chi diceva che questa Giunta e questa maggioranza sono contro i parchi e le aree protette. Con 1.200.000 euro di prima e con 1.700.000 di oggi, in pochi giorni, sono stati messi a bilancio complessivamente quasi 3.000.000 di euro.
E’ necessario come ha detto nei giorni passati l'Assessore Sciapichetti, trovare per il futuro un metodo, anche qui, più condiviso, di sguardo lungo, di maggiore condivisione, però qui una risposta c'è e credo che sia un aspetto da sottolineare.
Così come i 3.000.000 di euro di contributi per il turismo, quelli per le unioni montane, per gli emotrasfusi e da ultimo credo che la scelta di dedicare quasi 5.000.000 di euro, fra i 4.500.000 e i 5.000.000, all'annullamento dell’Irap per la costituzione di nuove imprese sia una scelta che va nel senso di rilanciare l'economia marchigiana e di dare nuova linfa al nostro sviluppo. Nonostante l'atto verrà perfezionato a febbraio, già questa manovra di oltre 100 milioni di euro dà alcuni segnali importanti e vorrei aggiungerne altri che sono presenti in questo bilancio e che riguardano la sanità.
In queste ultime due settimane abbiamo affrontato un dibattito su un pezzo della riforma sanitaria, credo che anche qui sia onesto che l’Aula riconosca che in questo bilancio sono contenuti altri pezzi assolutamente positivi della riforma. Mi riferisco ovviamente alle nuove infrastrutture sanitarie che qui trovano una cifra significativa, ma non solo, perché anche gli emendamenti che sono stati portati dalla Commissione contengono alcuni principi assolutamente importanti.
L'emendamento che consentirà di accentrare la contrattazione in Asur è un altro pezzo della riforma, è un'altra attuazione importante fin da subito. Chiedo al Presidente, se mi consente, uno slogan della sua campagna elettorale che era: “Ceriscioli c’è” e mi verrebbe da dire che dopo questi mesi bisognerebbe trasformarlo in “Ceriscioli fa”, perché qui di fatto viene attuato - guardate questo aspetto sembra secondario e non è stato trattato negli interventi che ci sono stati finora, è un fatto che sembra riguardare esclusivamente un aspetto legato alle relazioni industriali, alla contrattazione - il compimento dell'Asur a 12 anni dalla sua costituzione. Il fatto che tutta la contrattazione oggi non sia più in Area vasta, ma sia centralizzata, consente una omogeneità anche del trattamento stipendiale dei nostri professionisti di Asur, anzi colgo l'occasione per chiedere al Presidente di andare anche oltre, perché noi abbiamo l'esigenza, da questo punto di vista, lo dicevamo con il Consigliere Volpini in Commissione, anche di uniformare Asur e aziende ospedaliere. Sappiamo che da tanti anni, forse troppi, l'Azienda ospedaliera di Torrette ha gli stipendi più bassi di tutta la regione, se questo è stato un primo passo per evitare che tra l’Area vasta 1 e l’Area vasta 4 ci siano contrattazioni diverse, oggi abbiamo anche la necessità di andare oltre.
Questa è una modifica della legge 13 contenuta in questo bilancio che credo che sia utile e sia un altro segnale di attuazione della riforma.
Vengo poi alla cosa che, secondo me, è più significativa, forse una delle più importanti di questo bilancio e cioè che le strutture, articolo 20, del secondo stralcio dell'accordo di programma, qui trovano attuazione, trovano un cofinanziamento che in questi ultimi anni è sempre stato fonte di dubbio e di incertezza. Non si è mai saputo, e su questo ci sono state anche polemiche, se l’ospedale di Fermo si farà o non si farà, pur essendo in parte cofinanziato? Il nuovo Salesi si farà o non si farà, pur essendo in parte cofinanziato?
Lo ha ricordato molto bene l'Assessore Cesetti in Commissione: per queste strutture ci sono delle spese inderogabili per fare fronte al cofinanziamento ministeriale. Immagino che lo dirà anche l’Assessore Cesetti.
Questa è una risposta importante a due strutture ospedaliere una che viene finanziata, spalmandola in quattro anni per il 100% perché è più avanti, è già alla gara, una è più indietro, il nuovo Salesi, solamente per la quota parte, come prevede la legge di avanzamento lavori. Entrambi i casi sono un segnale estremamente concreto che queste due strutture si faranno ed anche da questo punto di vista il verbo del fare credo che trovi compimento.
Si può discutere poi se queste cose sono giuste, non sono giuste, sono parte di una programmazione. Io credo di sì, perché sono inserite dentro una programmazione di un sistema sanitario, quello che è certo è che qui c'è un segnale del fare, del fare alcune cose, e mi pare una cosa assolutamente importante.
Concludo con una nota che riguarda gli ordini del giorno che prima il Consigliere Carloni ha presentato. Li ho visti adesso, sono stati consegnati, chiederei, magari durante la pausa, di vederli insieme, anche con il Presidente della Commissione.
Una puntualizzazione rispetto all'esempio della banca portoghese perché, in questi giorni, anche a livello nazionale c'è stata la polemica sul fatto che questa banca portoghese sarebbe stata salvata con soldi pubblici tutelando i risparmiatori. Non è proprio così, perché la Banif è stata salvata con la stessa procedura di risoluzione che prima ha visto azzerare tutti i titoli a risparmio di azionisti o obbligazionisti, come nel caso delle banche italiane, solamente dopo è intervenuto il fondo di risoluzione che nel caso portoghese è finanziato da soldi pubblici. La banca è pubblica, quindi in Portogallo il salvataggio lo pagano sia gli azionisti che i risparmiatori e i contribuenti.
Questo non riguarda noi, però è un dibattito che a livello nazionale c'è, per cui credo che sia utile ricordarlo e credo che sarebbe utile evitare che si utilizzino soldi pubblici, quindi di tutti i contribuenti, per pagare solamente alcuni. Penso che questo potrebbe essere persino illegittimo.
La richiesta che in parte è contenuta in quell’ordine del giorno che è un po’ più raffinata ed interessante, credo, quindi, che potrebbe essere analizzata con più attenzione.
Questo è un chiarimento che credo sia utile fare visto che questo tema è anche al centro, come tutti voi sapete, di un forte dibattito pubblico a livello nazionale.
Il giudizio è estremamente positivo perché, pur essendo un bilancio tecnico che troverà un compimento, già contiene alcune scelte molto significative e molto importanti nel senso del fare.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Prima di passare all’ultimo intervento della mattinata, della Consigliera Leonardi, annuncio che, visto che i componenti dei gruppi di opposizione hanno presentato una richiesta di convocazione dell’Assemblea legislativa per discutere il tema della Banca Marche e visto che occorrono complessivamente 20 giorni per la convocazione - adesso c’è il periodo feriale, comunque entro 20 giorni la comunicazione va fatta - se siamo tutti d’accordo, il primo Consiglio utile è il 12 gennaio, come da calendario prefissato nella conferenza dei Capigruppo. Al primo punto all’ordine del giorno sarà inserita la trattazione della questione Banca Marche.
Ha la parola il Consigliere Busilacchi.
Gianluca BUSILACCHI. Inviterei il Consigliere Carloni, visto che questo ordine del giorno probabilmente può essere approfondito, di presentarlo in quella sede e non in sede di bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.
Romina PERGOLESI. Non è un ordine del giorno, è una richiesta ….
PRESIDENTE. Il Consigliere Busilacchi parlava dell’ordine del giorno presentato dal Consigliere Carloni.
Romina PERGOLESI. Sono arrivata tardi mi scusi.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie Presidente, abbiamo sentito in questa sede, questa mattina, ma anche nei giorni scorsi, anche in sede di Commissione bilancio, definire questo bilancio, sia da parte dell'Assessore che dei Consiglieri che sono intervenuti, come un bilancio tecnico.
Mi chiedo: cosa vuole dire un bilancio tecnico? Vuol dire che la politica ha abdicato il suo ruolo perché ha lasciato uno strumento, anzi lo strumento principe della Assemblea legislativa, alla sola competenza tecnica? Oppure vuol dire che, in qualche modo, la parte politica si nasconde dietro questo termine per coprire la propria inadeguatezza in tema di programmazione e di organizzazione delle risorse? In entrambi i casi sono due cose assolutamente deleterie per la nostra regione e per i nostri concittadini.
Un atto così importante dovrebbe portare la firma di questa nuova, e abbiamo visto, si fa per dire, maggioranza e amministrazione regionale, dovrebbe essere il suo biglietto da visita, invece appare, ancora una volta, purtroppo, Consigliere, improntata alla continuità di chi vi ha preceduti, come abbiamo potuto vedere in questi giorni, in maniera molto drammatica in ambito sociosanitario.
Direi che non è marginale il problema affrontato dagli altri Consiglieri sulla leggibilità e quindi sulla possibilità dei Consiglieri di studiare e portare il proprio contributo in questi atti. Parlo di tutti i Consiglieri perché credo che, sia quelli di minoranza che di maggioranza, che volevano entrare nel merito ed approfondire la tematica, oggetto oggi di un atto così importante, si sono trovati oggettivamente impossibilitati a farlo, perché il materiale consegnato era effettivamente non utilizzabile allo scopo.
Chi ci vuole entrare in maniera consapevole nel bilancio perché vuole portare un proprio contributo non può accettare questo tipo di disguidi per non dire scelte che sono assolutamente inaccettabili. Devo dire, come hanno fatto molti colleghi, che è assolutamente apprezzabile lo sforzo fatto dagli uffici anche di proprio impeto, per sanare un po' le lacune venute dalla Giunta con questi atti praticamente inutilizzabili e c'è stato inviato, utilizzando il loro tempo e restando fino a tardi, del materiale, viste le tempistiche, anche stamattina, come hanno ricordato i Consiglieri prima di me.
Potrei citare la tabella a pagina 35 sui crediti non esigibili, per poterla leggere abbiamo dovuto acquistare una lente d'ingrandimento e come questa sono centinaia le pagine nelle iquali abbiamo riscontrato lo stesso tipo di problema, non da poco.
In questo bilancio manca molto. Dove sono gli interventi urgenti per risollevare la nostra regione? Dove sono le risorse per il rilancio del tessuto economico? Dove sono quelle per il turismo? Dove sono quelle per il dissesto idrogeologico o per il nostro artigianato? Per il rilancio delle infrastrutture, per il rilancio del nostro aeroporto, come volano per la ripresa economica? Mancano, mancano totalmente.
Sulla sanità leggo notizie di questi giorni e abbiamo discusso ieri e la settimana scorsa come i territori si stanno rivoltando e questo a riprova di quello che ho detto prima e cioè la totale continuità con le scelte operate dalla amministrazione regionale precedente.
Personalmente ho potuto solo presentare quegli emendamenti che erano stati bocciati o non dichiarati ammissibili una settimana fa, nell'assestamento di bilancio che riguardano: l'aumento di risorse nelle polizie locali, perché il tema della sicurezza è all'ordine del giorno ogni volta che accendiamo i nostri telegiornali; la difesa della costa; l'acquisto e le risorse per i mezzi del soccorso, come il servizio dell'eliambulanza, la possibilità di poterlo prevedere anche in notturna, perché abbiamo visto in tema di sanità come la riforma sanitaria stia spopolando in termini di servizi i territori dell'entroterra e non offra, in particolar modo nelle ore notturne. un'adeguata garanzia di sicurezza, purtroppo neanche con l’eliambulanza; le prestazioni ambulatoriali per i malati reumatici, che abbiamo trattato in sede di Commissione sanità.
Immagino che purtroppo questi emendamenti, come è stato detto dai miei colleghi, verranno bocciati in toto e con questo atto le prerogative dei Consiglieri regionali, tutti, sono state assolutamente disattese.
Ci avete privato, in maniera consapevole, come scelta politica, perché avete fatto questa scelta, dell’esercizio della nostra funzione di Consiglieri, nell'atto più importante della Giunta regionale che è il bilancio. E' impossibile entrare nel merito di tutte le cose, ma è evidente che qui manca tutto, manca la programmazione, mancano le tempistiche per poter affrontare le questioni in maniera adeguata, manca la volontà, a questo punto devo dire con rammarico, di questa maggioranza di garantirci la funzione del nostro ruolo.
Vogliamo parlare delle Province? Dall'1 gennaio, lei Assessore è stato Presidente dell’Upi, dovremmo recepire con la normativa Delrio le funzioni delle Province ed anche il personale. Su questo atto importante mancano i decreti attuativi, Dall'1 gennaio cosa ci dovremmo aspettare? Le strade, piuttosto che la caccia, piuttosto che altre competenze che fanno capo alle Province, dovrebbero venire alla Regione con il relativo personale. Come siamo messi? Qui non ce n’è traccia, Dovremmo aspettare febbraio, quando faremo le eventuali future variazioni? E in questi due mesi quale sarà la situazione? Avete già previsto qualcosa? Non risultano gli atti, le amministrazioni agiscono per atti pubblici e su questo non ci sono.
Questo è un atto che, per quanto mi riguarda, non può essere approvato con queste modalità che sviliscono il ruolo dei Consiglieri, e lo ribadisco, non solo quelli di minoranza. Grazie.
PRESIDENTE. A questo punto come previsto facciamo una pausa, riprendiamo tassativamente i lavori alle 14,30 ed il primo a parlare sarà il Consigliere Bisonni.
La seduta è sospesa alle ore 13,35
La seduta riprende alle ore 14,40
PRESIDENTE. Consiglieri riprendiamo la seduta.
Ha la parola il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Ben ritrovati. Su questo bilancio è già stato detto molto dai colleghi e proverò a dare qualche informazione in più, se riesco.
Devo dire che non mi trovo d’accordo con il Consigliere Zaffiri che non vede una visione politica, una programmazione, io la vedo, in senso negativo, ma la vedo, cioè andiamo verso il disastro.
Anziché parlare di massimi sistemi e via dicendo, vorrei far parlare i numeri, usare la violenza dei numeri, ne do qualcuno perché il bilancio è lunghissimo, almeno i totali:
diritto allo studio - nel 2015: 92.000.000; nel 2016: 26.000.000;
cultura - nel 2015: 25.000.000; nel 2016: 6.000.000;
sport e tempo libero - nel 2015: 3.600.000; nel 2016: 675.000.
Turismo, qui le cifre non si leggono, quindi perdonatemi ma non riesco a leggere niente.
Per quando riguarda l’ambiente che mi sta a cuore, in quanto sono nella Commissione ad esso dedicata, entrerò leggermente più nel dettaglio. Faccio una premessa, io sono consapevole che questo, come risponderà l'Assessore, è un bilancio tecnico, di previsione, tutte le cose che …, però è pure vero che nelle ristrettezze economiche di questo bilancio, dove vengono assegnate le somme di cui si ha la previsione, di fatto questo Governo esprime le priorità che ha, perché in quelle previsioni, in quelle ristrettezze, state comunque dando la vostra priorità e da queste cifre che sto leggendo si capisce quali siano.
Stavo dicendo: difesa del suolo: passiamo da 18.000.000 a 2.000.000;
tutela e valorizzazione recupero ambientale da 2.300.000 a 400.000.
Parchi, qui si è detto: “abbiamo dato ai parchi …”, avete tolto ai parchi perché passiamo da 4 .652.000 a 2.762.000, quindi sono stati tolti parecchi soldi.
Tutela delle risorse idriche, tenetevi forte, state seduti, da 2.100.000 a 26.100, per la tutela delle risorse idriche.
In questi giorni, personalmente mi sono lamentato, esprimendo preoccupazione per l'entroterra, c’è stata data ampia rassicurazione che per l'entroterra non è così, eccetera, sviluppo sostenibile del territorio montano piccoli consumi nel 2015 1.014.000, nel 2016 0.
Qualità dell’aria da 7.000.000 passiamo a 800.000.
Sviluppo sostenibile da 28.000.000 a 16.000.000, questo comporta un totale per la tutela del territorio che va da 77.000.000 a 32.000.000.
Trasporto, mi dispiace annoiarvi perché leggere delle cifre è noioso, però sono cifre che parlano e tanto, trasporto ferroviario passiamo da 59.000.000 a 46.000.000.
Trasporto pubblico locale da 138.000.000 a 90.000.
Trasporto delle vie d’acqua da 7.800.000 a 200.000 euro.
Altra mobilità di trasporto da 11.000.000 a 5.500.000.
Viabilità e infrastrutture stradali, tema molto importante se pensiamo al fatto che adesso le competenze dalle Province dovranno passare alla Regione, passiamo da 85.000.000 a 6.600.000.
Politiche per il trasporto e diritto alla mobilità da 28.000.000 a 1.200.000. Questo è il totale, quindi per il trasporto passiamo complessivamente da 331.000.000 a 150.000.000.
Soccorso civile, mi sono in più riprese preoccupato della protezione civile, se ne è parlato, è venuto fuori che molti Comuni non hanno il Piano di protezione civile aggiornato, ho detto che la protezione civile è a serio rischio e andiamo a leggere quello che questo Governo sta prevedendo per il 2016 per la protezione civile: sistema di protezione civile da 6.980.000 a 3.639 euro.
Interventi per le calamità naturali da 18.600.000 a 28.000 euro.
Il totale del soccorso civile passa da 27.600.000 a 1.097.000.
Andiamo avanti. Politiche sociali e per la famiglia, visto che qualcuno giustamente si preoccupa delle politiche sociali e della famiglia, se ne preoccupa anche questo Governo passando da 65.976.000 a 26.119.000.
Lavoro e formazione passano da 120.000.000 a 37.000.000.
L’agricoltura passa da 54.000.000 a 27.000.000.
L'energia e lo sviluppo delle fonti alternative, diversificazione delle fonti energetiche passa da 8.600.000 a 2.700.000.
Ci sono tagli ovunque, se questo dovesse rimanere sarebbe veramente un disastro. Mi auguro che nel corso del tempo siano trovate altre risorse, perché se dovesse rimanere questo quadro sarebbe veramente drammatico.
Concludo con la sanità perché non meno di 24 ore fa eravamo qui e siamo stati assicurati sul fatto che passando alla deliberazione n. 735, i tagli dei punti nascita, eccetera, non si toglievano risorse alla sanità, anche qui, a meno che non li troviate in corso d’opera, per strada, ci sono 400.000.000 in meno perché passiamo da 3.300.000.000 a 2.900.000.000.
Questo è il quadro che, come ho detto prima, rappresenta la violenza delle cifre. Mi dispiace, adesso bisognerebbe entrare nel dettaglio, vedere se questi tagli, spesso e volentieri, sono dei tagli lineari, cioè fatti - per quello che si può capire perché bisognerebbe andare a studiare il dettaglio che purtroppo non abbiamo avuto modo di analizzare, bisognerebbe capire bene gli investimenti, eccetera, però sembrano, così da una prima veloce analisi, che siano dei tagli lineari - per far quadrare i conti.
Pongo una domanda, una delle tante che potrei porre, ad esempio, mi chiedo: perché si tagliano i punti nascita, si tagliano i punti di primo soccorso e non si interviene sul discorso, faccio un esempio perché potrebbero essere tantissimi, della dirigenza? Mi risulta che durante la campagna elettorale, ci fu un articolo, non ricordo di quale giornale, che riportava un dato: l’Ars ha un dirigente ogni 1,5 dipendenti. Si potrebbe iniziare a razionalizzare il personale in questo senso. Abbiamo bisogno di tutti questi amministrativi?
Altro punto interrogativo: i compensi accessori di questo personale, come vengono stabiliti? Quali sono gli obiettivi con i quali vengono assegnati questi compensi accessori? Io le dico subito Presidente che nel corso di quest'anno faremo richiesta di accesso agli atti e approfondiremo questa tematica, per vedere con quali criteri vengono assegnati gli obiettivi e capire l'efficacia di questi criteri.
Sarebbe anche interessante analizzare i dati che vengono fuori dai questionari di benessere organizzativo, quelli del 2015 li ho trovati solo parziali per la Giunta, non li ho visti ancora pubblicati per il Consiglio.
Ritengo che il personale giustamente debba essere messo …, anch’io mi voglio unire ai colleghi che hanno ringraziato gli impiegati e gli addetti che hanno permesso di arrivare a questa seduta e personalmente estendo le mie congratulazioni perché in questi mesi ho visto personale disponibilissimo, gentilissimo, competente e, cosa più importante, eseguire sempre le mansioni con il sorriso, quindi, lo voglio ringraziare veramente, credo che, per l’efficienza della macchina, sia importante che il personale sia messo nelle condizioni migliori per poter lavorare. Per cui credo che analizzare gli aspetti del benessere organizzativo sia importante.
Potrei portare degli esempi su come vengono assegnati gli obiettivi, qualcuno ce l’ho qui, però non mi sembra il caso, mi sembra non signorile perché poi si capisce anche la persona a cui mi riferisco per cui per il momento preferisco sorvolare, però ritengo che ci debba essere una attenzione a questo aspetto, ci debba essere una attenzione agli sprechi, ce ne sono molti, e razionalizzare lì piuttosto che andare a tagliare in maniera lineare con le forbici altrove. Grazie.
Presidenza della Vicepresidente
Marzia Malaigia
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.
Enzo GIANCARLI. Grazie Presidente. Il mio intervento sarà dentro il quadro tracciato dal capogruppo Busilacchi e quindi mi scuso sin da subito con il Consigliere Bisonni se non rispondo, ma saranno il Presidente e l’Assessore a farlo.
Io vorrei mantenere il ragionamento dentro alcune linee su cui ho riflettuto, ma sono dentro quel quadro di cui ho parlato, anche se debbo dirle subito che una risposta per la verità gliel’ha data già l’Assessore Cesetti con un’Ansa del 17 dicembre quando parla di una prima fase del preventivo da calibrare definitivamente all’inizio del prossimo anno.
Per la verità, per le cifre del 2015 noi abbiamo fatto un po’ fatica, se le cifre fossero quelle ci saremmo trovati molto meglio, ma non voglio discutere di cifre, rimaniamo ad un ragionamento politico.
Parto da questa prima considerazione: il coordinatore nazionale di Anci giovani, rispondendo e commentando la presa di posizione delle Anci giovani Marche, Umbria e Toscana, rispetto ad una loro favorevole posizione alla Macroregione dell’Italia centrale, ha fatto questa affermazione: “Sarebbe meglio abolire del tutto le Regioni nel caso in cui non si riuscisse a condurre in porto una radicale riforma che ne dimezzi il numero e che ne riscriva le funzioni”.
Credo che questa affermazione possa sembrare pesante se la guardiamo da dentro il palazzo, se la guardiamo invece dalla parte del cittadino, dalla parte delle comunità, dei territori, delle persone, è una affermazione che è condivisa, tant’è che la metà dei marchigiani non sono andati al voto per le regionali, la metà dei cittadini delle altre Regioni non sono andati al voto. Questa è già una prima considerazione.
Credo che noi dobbiamo compiere una operazione che si chiama “fiducia” partendo da azioni efficaci di governo, come si sta facendo, e partendo anche da una rigorosa politica rispetto ai costi stessi del funzionamento della macchina.
La riduzione del numero dei Consiglieri a cui faceva riferimento questa mattina il Consigliere Zaffiri è una misura giusta a mio avviso, siamo passati da 42 a 30 o da 43 a 31. Non a caso l’emendamento che ho presentato la settimana scorsa per la riduzione del numero degli Assessori esterni da 3 a 2, secondo me, adesso non lo spiego, andava in quella direzione anche perché in questo poi c’è coerenza con quanto ho affermato la settimana scorsa. Grazie ai colleghi c’è anche una proposta di legge in questo senso, la riduzione dei costi dei gruppi avanzata dal gruppo del Partito Democratico primo firmatario il capogruppo Busilacchi. Sono tutte misure che dicono no all’autoreferenzialità e che vanno nella direzione di rendere snella, perché qui non c’è soltanto un problema di costi, ma c’è un problema di funzionalità, io credo che questa Assemblea con 31 persone svolga di gran lunga e meglio la propria funzione.
Questo è un aspetto. Torno un attimo sulla Macroregione, mi scuso perché questa è una cosa che più volte ho sostenuto, l’ho sostenuta per la verità sin dal mio primo intervento, ovvero nella fase di insediamento della IX legislatura, quella precedente.
Partire dalla ricostituzione dell’unità storica delle Marche - adesso stavo leggevo - quella mattina mi trovavo in I Commissione, ringrazio il Presidente Giacinti per il lavoro che ha fatto sul bilancio, ed ho sentito che si parlava ancora di Montecopiolo, Sassofeltrio, io credo che noi dobbiamo mantenere questa consapevolezza: il Montefeltro diviso non è il Montefeltro, le Marche senza il Montefeltro non sono le Marche, c’è stato uno scontro, una battaglia storica 500 anni fa, che i Malatesta hanno perso ed i Montefeltro hanno vinto. Ricostruire quindi l’unità storica delle Marche e dalle Marche un rapporto stretto di collaborazione con una funzione da protagonista rispetto alla Macroregione Adriatico-Ionica, ma quella sappiamo che è altra cosa, è nel contesto europeo, non è un’entità amministrativa, è una collaborazione fra diversi soggetti di più Paesi che appartengono all’Europa e che si muovono. A mio avviso, le Macroregioni hanno e danno la possibilità di costruire quelli che sono gli Stati Uniti d’Europa.
Bene ha fatto il Presidente Ceriscioli, bene ha fatto la nostra Regione, a promuovere azioni di collaborazione tra l’Umbria e le Marche perché noi non dobbiamo temere della nostra unità, noi siamo già porta d’oriente, Ancona è la porta d’oriente, le Marche sono questa porta d’oriente, la possibilità di collaborare con l’Umbria e con la Toscana ci dà la possibilità di diventare anche la porta d’occidente.
Questa è la porta d’oriente e la porta d’occidente, regione Tirreno-Adriatica, e su questo dobbiamo muoverci.
Quando alle scelte di bilancio, ad esempio la questione dei parchi, ne cito alcune perché non le riprendo, voglio complimentarmi con la Giunta, con l’Assessore Cesetti, con l’Assessore Sciapichetti perché queste non sono parole mie, ma sono parole del Presidente della Federparchi che dice: “Il fatto che la Regione Marche riconosca l’importanza del sistema dei parchi e delle aree protette regionali è positivo”, e cita le dichiarazioni dell’Assessore che a partire da gennaio si andrà a questo incontro e poi ci sono alcuni dati di fatto, come quello che ci sono già a disposizione 1.700.000 euro.
Quello che una settimana fa in sede di assestamento era un problema è diventata qui una opportunità, la valorizzazione dei parchi, delle aree naturali e del suo sistema dentro una politica di sostenibilità.
Un altro aspetto è quello dell’edilizia sanitaria. Nei 5 anni precedenti è stato ultimato soltanto un cantiere, quello dell’Ospedale di Jesi, oggi già con questo bilancio si sta partendo rispetto all’edilizia sanitaria con due scelte importanti che sono il Salesi e l’Ospedale di Fermo. Da questo punto di vista credo che si possa veramente dire e dichiarare la nostra soddisfazione.
Voglio sottolineare un altro fatto, ma ne potrei citare anche altri, penso all’Assessore Bora e all’attenzione alla piccola impresa, all’artigianato, alle misure concrete che qui si stanno mettendo in campo, ma credo che ci sia anche un’altra misura.
Voglio ringraziare per l’intelligenza e la generosità il Consigliere Celani, e tra l’altro lo faccio anche personalmente, perché non solo dal punto di vista politico, ma anche personale, perché mi ha dato l’opportunità di firmare una mozione che risponde ai bisogni dell’economia marchigiana. Qui potremmo anche discutere più in generale, non abbiamo timore a farlo, di quella che è la pace nel mondo, di quelle che sono le misure per sconfiggere le azioni di violenza, di terrorismo, di guerra, possiamo parlare anche di questi aspetti, ma parlo dell’economia marchigiana, il calzaturiero e l’agroalimentare sono fortemente danneggiati, colpiti da quella che è l’azione, le misure, i provvedimenti di embargo nei confronti dell’Unione Sovietica. Il Consigliere Celani ha proposto una mozione, mi ha fatto aggiungere la firma, veramente sono contento perché la considero un'azione bipartisan nell’interesse dell’economia marchigiana.
Chiudo rispetto anche a quanto ha detto il Consigliere Bisonni, colpire gli sprechi e le inefficienze e cito un altro fatto, concretezza. Questa maggioranza sta portando avanti, perché vedete non è che prima non ne avevamo parlato, ne abbiamo parlato molte volte, la riduzione delle spese, degli sprechi, delle inefficienze. A partire dai costi degli affitti, ne avevamo parlato in precedenza, si erano date indicazioni, disposizioni a qualche tecnico, all’Asur, eccetera, non si è fatto nulla, oggi si sta procedendo in modo serio. Tra l’altro ho verificato che gli uffici dell’Asur, proprio su queste disposizioni, vanno in via Oberdan, un fatto importante, addirittura mi permetto di aggiungere, non con una nota polemica, che se fosse rimasta la stazione marittima sarebbe stata un'operazione perfetta perché a 150 metri da quegli uffici, 200 persone che vengono da tutte le Marche potevano usufruire di un servizio così importante, perché vedete, e chiudo su questo, io questa mattina sono venuto in treno, sono sceso alla stazione di Ancona, ho trovato un sostituto di bus-navetta, l’autista gentilissimo mi ha aperto ed ho chiesto a che ora partisse, mi ha risposto: “Questo non parte, perché è il sostituto”.
Il bus-navetta non l’ho visto, c’è l’1/4 che c’era prima e c’è oggi, io non lo so, da questo punto di vista, siccome so che il Presidente di Conerobus è una persona attenta, gli consiglio di fare un sopralluogo alla stazione marittima o giù di lì e vedere un attimo come funzionano questi bus.
Chiudiamo questa parentesi, dico che quelle che ho citato sono misure concrete e mi sento di dire che sono dentro una seria e coerente politica che questa maggioranza, che questa Giunta, sta portando avanti e soprattutto mi sento di dire grazie per il coraggio delle scelte che si stanno compiendo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bisonni.
Sandro BISONNI. Presidente, scusi una precisazione: la colonna delle previsioni definitive dell’anno precedente a quello cui si riferisce il bilancio quindi, previsione definitiva dopo l’assestamento 2015, la colonna delle previsioni per l’anno 2016, sono dati vostri … poi ci spiegherà l’Assessore …
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Celani.
Piero CELANI. Grazie Presidente. Intervenire a questo punto si fa un po’ fatica perché il dibattito credo che ormai abbia sviscerato abbastanza questo bilancio. Ciononostante credo che ancora qualcosa si possa dire anche perché vorrei aiutare qualche collega che non ha trovato spunti negativi per criticarlo. Voglio dargli una mano. L’amico e collega Marconi ha detto che ci ha provato, ma non ha trovato nulla ed io non ho capito se non ha trovato nulla perché la scatola è vuota o essendo vuota non può essere criticata, oppure visti i tempi ..., non voglio utilizzare nessun aggettivo per definire quello che è successo, ma su questo transeat, dicevano i latini, non ci torno sopra.
Devo dire che questa mattina venendo in auto ho visto che alle 8,36 mi è arrivata una e-mail con un documento integrativo al bilancio di 332 pagine. Capisco, Assessore Cesetti, che lei mi ritenga un superman. Stavo guidando, mi è arrivata questa e-mail, sfogliare 332 pagine …, ne ho lette 331 l’ultima mi è rimasta un po’ indigesta e allora ho lasciato perdere. 332 pagine! Quando vuole viene qua ed io le apro l’e-mail che è arrivata alla 8,36. Lasciamo perdere questo aspetto perché ha del ridicolo!
Da dove partire? Cerchiamo di sfatare questa leggenda metropolitana del bilancio tecnico. Credo che l’Assessore Cesetti e il Presidente si siano accorti, dopo aver parlato di bilancio tecnico, di aver fatto una gaffe incredibile perché dire bilancio tecnico significa che da luglio ad oggi la politica è stata assente, ha abdicato. E' questo il vero problema del bilancio tecnico, la politica ha abdicato. Dopo di che ci si è messa subito una toppa, ma la toppa è peggiore del buco, dicendo che aveva un anima, ma l’anima in genere dà emozioni positive, sensazioni di euforia, qui le sensazioni ce le ha date, però di rabbia.
Assessore, per la prossima volta, calma. E' tecnico se è tecnico, così le responsabilità, se è sbagliato, le diamo ai tecnici. Non diciamo tecnico con anima, questa è come la risposta all’assestamento un po’ astratto. (...) La risposta è legittima, va bene, non si finisce mai di imparare!
Ripeto, mi sembra che, da questo punto di vista, sia stata fatta una gaffe imperdonabile, comunque è stata fotografata quella che è la situazione, un bilancio prettamente tecnico. Si contano le entrate, quelle che arrivano, si fanno le spese obbligatorie e quello che resta lo si mette da qualche parte, quel poco che resta, senza un indirizzo politico, quindi significa che è stato fatto dai tecnici, questo poi lo vedremo successivamente.
Detto questo, siccome il bilancio è sempre un aspetto molto politico, pensavo di venire in Aula a parlare di bilancio, mi aspettavo un confronto politico su tematiche molto importanti da sviluppare nel corso dell’anno, ed essendo addirittura il primo della legislatura, uno si aspetta una relazione programmatica di un certo tipo. Va bene, Assessore Cesetti, non è così, è cambiato tutto, il mondo cambia, quando governa il PD il mondo cambia, non ci sono problemi, perché se oggi avesse governato il centro-destra il Prefetto sarebbe stato dietro la porta, la Corte dei Conti dall’altra parte, il Ministero degli interni aleggiava sopra, per tutto quello che eravate in grado di dire, però quando governa il PD è tutto regolare. Il centro-destra ha un bon ton non fa sceneggiate di questo tipo, però lo dobbiamo dire, le cose stanno andando in questo modo, dovete riconoscere che avete lavorato con grande superficialità.
Di tutto questo non c’è stato nulla. Voglio esprimere una grande solidarietà al Consigliere Giacinti perché credo che tutti noi abbiamo notato il suo disagio e l’imbarazzo nell’illustrare il bilancio. E' stato coraggioso a metterci la faccia, a dire e non dire. Ci ha messo la faccia, è stato coraggioso, quindi ha tutta la mia solidarietà e spero che gliela diate pure voi, Consiglieri di maggioranza perché bistrattare noi della minoranza ci sta, ma bistrattare i Consiglieri di maggioranza, durante un bilancio, credo che non sia la cosa migliore. Caro Consigliere Giacinti tutta la mia solidarietà, perché ci ha illustrato quattro numeretti del bilancio. Pensavo: i numeri ce li possiamo vedere, se qualcuno è miope, non so come poteva vederli, però a livello di relazione programmatica, di tutto quello che era previsto, che si può fare, che la Giunta decide di fare nel 2016 ed anche in prospettiva, perché stiamo facendo anche un bilancio triennale, 2016, 2017 e 2018, forse qualcuno se l’è scordato, quindi significa programmare. Questo è l’aspetto. Di questo non si è parlato assolutamente, tanto è vero che la relazione, io non ho cronometrato, del Consigliere Giacinti è stata brevissima, sul tipo dirò qualcosa su come stanno le cose e ci ha snocciolato dei numeri. Io li ho presi e adesso andiamo un po’ a parlare di queste cose.
Si dice che in questo bilancio, a detta del Consigliere Giacinti, sono stati messi 7.300.000 milioni di euro per quanto riguarda le borse di studio, ma ragazzi è il fondo sociale europeo, l’Fse, cosa c’è di straordinario? Cosa c’è di bilancio della Regione? E’ l’Fse! guardatelo bene, fondo sociale europeo nel settore formazione professionale, è da anni che si fanno le borse di studio, è da anni che si fa il sostegno al reddito, è inserito come un asse, un'azione all’interno dell’Fse, fondi che ci dà l’Europa e che dobbiamo spendere. Qual è la novità? Qual è questa grande invenzione delle borse di studio?
Altra cosa, per i parchi, mi sembra che lui abbia detto abbastanza. Abbiamo avuto anche delle proteste. I fondi non sono sufficienti per far funzionare i parchi, non ci nascondiamo, mettete mano anche ai parchi perché risulta che anche lì ci siano degli sprechi, ma quello che avete investito oggi, che avete previsto in funzione di quella che è la spesa storica, non porta da nessuna parte perché è minore di quella dell’anno scorso.
Poi Consigliere Giacinti, mi scusi, sul turismo, occhio, i 3.500.000 messi sul turismo sono in parte fondi strutturali e 539.000 euro provengono da trasferimenti statali, non c’è un euro, anzi dirò di più, non c’è un centesimo sul turismo. Non può dirci che ci sono 3.5000.000 euro, non c’è nulla! Abbiamo fatto la Commissione stamattina, alle 10,00 non c’è nulla! Ci sono 539.000 euro di trasferimenti statali su progetti che la Regione ha già fatto nel 2015 e che adesso dovrà finanziare con questi fondi, tutto il resto sono fondi strutturali, tanto è vero che, transeat anche qui, sembra che l’Assessore abbia promesso 150.000 euro al dott. Talarico per fare i contratti per la Bit a Milano, vedremo quando a febbraio sarà fatto tutto questo.
Non credo di essere impazzito. Scusi Consigliere Zaffiri, scusi Consigliere Busilacchi, scusi Consigliere Urbinati, scusi Consigliere Fabbri, cosa ci hanno detto stamattina? Questo! La verità! Il dirigente è venuto a dire, con un imbarazzo incredibile, che per il turismo non c’è nulla. Noi giriamo la regione dicendo che il turismo è una parte importante per la composizione del Pil, anzi in questo momento è l’unico che può dare sviluppo insieme all’agricoltura sviluppo, e poi? Assessore Cesetti, su queste cose il mago non me lo fa (...) Chiami il dott. Talarico lo porti qua e facciamo un confronto. Francamente vi dico di lasciar perdere, parliamo di bilancio tecnico, (…) io devo interagire con lei, chi lo fa il bilancio? L'Assessor! Se lei mi dice che è tecnico chiamo il ragioniere capo, se mi dice che ha un anima, io analizzo l’anima, per capire quali sensazioni. Anch'io voglio essere partecipe di queste fibrillazioni, ma non ce l’ho, mi viene solo rabbia!
Andiamo avanti, 1.3000.000 euro per le unioni montane. Ragazzi, ma le vogliamo chiudere o no, ma questa razionalizzazione e questa efficienza, ci sono le assemblee dei Sindaci che teniamo in piedi, le unioni che sono un surrogato, l’ha detto il Consigliere Giacinti, prendete la registrazione, io mi sono rifiutato di leggere le tabelle, lui ci ha messo un po’ di buona volontà, io mi sono rifiutato perché non mi piace essere preso in giro. Il Consigliere Giacinti, prendete la registrazione, ha detto 1.300.000 per le unioni montane ed allora dico: queste unioni montane, ecco qual è la programmazione, le sfoltiamo o no? C’è l’assemblea dei Sindaci a costo zero che gestisce i servizi delle aree montane, non occorrono altre sovrastrutture. Questa è la programmazione!
Vogliamo dire qualcosa su quelli che sono i nuclei industriali di una volta che mangiano soldi e non producono nulla? Non c'è nulla di tutto questo! 1.300.000 per le unioni montane, per far divertire qualche Sindaco dell’entroterra vicino al Partito Democratico.
Poi c’è il grande discorso che riguarda i fondi per questo sgravio dell’Irap. Questo sgravio dell’Irap compare, poi mi spiegherete, addirittura con un emendamento fatto dalla Commissione e c’è pure un sub emendamento che dice: “guardate che non è solo per il 2016, ma arriva fino al 2017”, quindi io dico, ma quale programmazione è? Qual è il sostegno alle imprese? Qual è il sostegno all’attività produttiva? Se è stato fatto un emendamento per fare lo sgravio dell’Irap, significa che non si è programmato nulla.
Allora ergo che è un bilancio tecnico perché nessuno ha pensato alla programmazione. Ecco qui sviscerata l’anima, perché se devo fare un emendamento in Aula di 4.500.000 significa che prima non ci si è pensato. L’emendamento è arrivato oggi e poi è arrivato un sub emendamento che dice: “Guarda che questo sgravio riguarda il 2016 e il 2017”, ma voi pensate che l'economia marchigiana possa ripartire non facendo pagare l’Irap alle start-up di nuova formazione? Qui le imprese stanno morendo, Presidente, fra due anni verificheremo quante ne saranno nate, quante avranno usufruito dei 4.500.000 e quanti “morti” lasciamo, aziende che stanno morendo adesso.
Qual è il processo per rafforzare ed accelerare lo sviluppo, come dice il vostro Presidente Renzi? Qui non vedo nessun provvedimento, non può essere questo provvedimento, che tra l’altro è una toppa. Presidente è una toppa, spero che sia meglio del Consigliere Giacinti che in conferenza stampa ha parlato dell’Erap e sul bilancio non c’era. Mi sembra che da questo punto di vista siamo sulla luna.
Poi nell’illustrazione originaria ci parlate di 3.000.000 per Aerdorica, c’è un impegno annuale per questo. Ragazzi! Non è annuale? E' per coprire i servizi. Ditecelo com'è! Sono i 3.000.000 che avete rimesso e che avevate prelevato dall'agricoltura? Sono ulteriori 3.000.000? Sono ulteriori 3.000.000! 3+3 fa 6 e saranno 3 per il prossimo anno. Qual è la progettualità su Aerdorica?
In un bilancio di previsione come questo si viene a parlare di quelli che sono i grandi problemi. L’Aerdorica è un grande problema, Banca Marche è un grande problema, se ne deve parlare in sede di bilancio, poi ci mette la toppa il Consigliere Carloni, parleremo anche di quello, perché anche lì c’è un aspetto politico molto importante, i risparmiatori non possono aspettare i risarcimenti in sede civile di chi ha amministrato male, campa cavallo, arrivereranno non so tra quanti anni e il vecchietto, il pensionato se ne sarà andato. Questo va bene, ma non è questa l’azione politica che doveva essere fatta in questo momento con il bilancio, questo è l’aspetto.
Se vogliamo parlare di Aerdorica, non avendo nulla su cui insistere, parliamo di quello che è stato fatto fino adesso. Abbiamo fatto 4, 5 Consigli regionali per parlare solo di mozioni, di buone intenzioni e di interrogazioni. Di programmazione abbiamo fatto solo due atti: Psr, appartenente alla vecchia amministrazione, e promozione turistica, anche questo appartenente all’altra amministrazione. Non ho visto nessun atto programmatorio, lo aspettavo in questo bilancio, ma nel frattempo abbiamo combinato qualche disastro, per Aerdorica non c'è ancora una soluzione, quindi è giusto e a questo punto capisco perché sul turismo non c'è neanche una pataccola, come si dice. Il turismo senza aeroporto non si può fare, se non abbiamo l’aeroporto non abbiamo neanche il turismo, quindi che ce li mettiamo a fare i soldi? Anche qui l’equazione torna. Come fa una regione a sviluppare turismo se non ha un aeroporto efficiente da questo punto di vista?
Il bilancio non dice nulla, perché il bilancio sono i numeri che ha letto il Consigliere Bisonni, e credo che siano quelli giusti perché se ha letto l’assestato, dopo delle reiscrizioni ne parleremo, significa che sono dati definitivi, quindi, da questo punto di vista, il problema è serio.
L’altro aspetto riguarda i numeri del sociale, c’è la grande soddisfazione di aver inserito 30.000.000, non 60.000.000 perché gli altri 32.000.000 sono trasferimenti statali, capito Consigliere Giacinti? Quindi è doveroso, tanto è vero che non possiamo rifare il tran tran che abbiamo fatto rimettendoli a dicembre con l’assestamento. Assestamento che va fatto al massimo a metà novembre perchè, una volta fatto, se si ha qualche euro in più si può destinare, si può impegnare per fine anno, per progetti che vanno in scadenza a gennaio e febbraio. Queste sono le tempistiche. Non mi dite che non c’è stato tempo!
Altre cose francamente non le vedo. La legge 30 non è stata rifinanziata e, l’ha detto il Consigliere Marconi, per quanto riguarda il discorso del sociale e tutti gli altri numeri, non ho trovato un'azione forte sui territori per quanto riguarda gli investimenti. C'è stato recapitato questa mattina il programma triennale delle opere pubbliche, chiedo venia gli ho dato solo una sbirciata, ho letto soltanto dei fondi per la manutenzione per l’Ersu di Pesaro, la manutenzione degli edifici, e mi sembra che ci siano 437.000 euro per le pensiline fotovoltaiche sul parcheggio della Regione. Non vedo altre cose per quanto riguarda i fondi di bilancio.
Francamente ritengo che dare un giudizio su questo bilancio sia impossibile.
Torno da dove sono partito, aveva ragione il Consigliere Marconi, è impossibile dare un giudizio, come si fa a dare un giudizio? Su cosa lo diamo? Qui non c’è la possibilità di dire: va bene o va male perché sono spese obbligatorie, c'è qualche rimasuglio che è stato dato qua e là, basta, se uno avesse detto con tutta onestà: “Chiudiamo tecnicamente e poi ci rimettiamo a gennaio a lavorare tutti insieme”, il discorso era diverso.
Questo nuovo corso che è quello di dire: coinvolgimento, trasparenza, io in questo bilancio non lo vedo. Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto e ci sta pure perché l’opposizione non deve sapere tutto, però deve avere i documenti, deve avere gli atti e se ci fossero stati consegnati 20 giorni prima, 10 giorni prima, avremmo potuto sviscerare e fare un dibattito, perlomeno, da questo punto di vista, avremmo potuto entrare nel merito, non dico facendo degli emendamenti, ma discutendo e chiedendo spiegazioni nel miglior modo possibile.
Tutto questo non è stato fatto per cui, ripeto, vedremo alla fine del dibattito cosa verrà fuori per vedere come comportarci.
E' naturale ed è chiaro che tutti questi provvedimenti non serviranno a nulla, alla nostra regione, per quanto riguarda la ripresa economica. Noi abbiamo un solo problema in questa regione che è quello del lavoro, dell’occupazione, della ripresa industriale. In questo primo bilancio credevo che, perlomeno anche con qualche artificio, con qualche magia, si andasse in questa direzione facendo vedere che si dava un grande contributo al rilancio dell’economia di questo territorio, per il calzaturiero, l’agro alimentare, il manifatturiero in generale, con interventi molto pesanti, non c’è assolutamente nulla, quindi siamo molto preoccupati di quello che può succedere dalla primavera prossima, perché non vediamo lumi se non quelli molto fievoli che sono i finanziamenti comunitari, non più di quelli, e mi auguro che la Regione possa continuare a cofinanziarli perché altrimenti perderemmo anche quelli. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Ceriscioli.
Luca CERISCIOLI. Le conclusioni per la Giunta le farà l’Assessore mentre mi interessa intervenire nel dibattito per dare un contributo, per provare a prendere il punto di questo passaggio.
Cosa stanno facendo le altre Regioni che sono state come noi al voto a giugno? Alcune hanno una continuità di governo, altre un governo nuovo insediato, hanno fatto la scelta di non accelerare la produzione del bilancio, di non fare il bilancio tecnico, così come l'abbiamo chiamato, e di andare direttamente in regime provvisorio, cioè gestiranno le risorse senza avere la possibilità di utilizzare quelle che serviranno per i programmi più importanti che riguardano il prossimo anno. Faranno un bilancio vero e proprio a gennaio, febbraio, quando anche noi torneremo in quest’Aula con un approccio di altra natura, più simile alle richieste che vengono fatte dai Consiglieri, con più tempo per guardare gli atti.
E' sacrosanta la richiesta di poter avere più del tempo minimo legale per guardare il bilancio, un tempo più ampio per approfondire e, quindi, andare in una gestione di altra natura può valere la pena, perché è importante. Qual è il senso di fare oggi, prima della fine dell'anno, un bilancio che non può esprimere nella pienezza quella scelta, quell’indirizzo in termini politici?
Il primo punto qualificante è proprio quello del tema della riduzione delle tasse. Io mi ero impegnato elettoralmente ed ho dato questo mandato all’Assessore Cesetti, ovvero che per le nuove imprese venisse abolita l'Irap per 3 anni, ma tecnicamente più di due (2016-2017), non è possibile.
Scrivere questa norma non è banale perché non è solo il fatto di dire abolisco l’Irap per le nuove imprese, ma va declinata per non rischiare, ad esempio, che cambiando il nome dell’impresa uno possa avere l’azzeramento della quota Irap regionale, magari spostando la sede dall’altra parte della strada o chiudendo un’impresa per aprirne un’altra, fondendone due per farne una nuova, cioè sfuggire a quei meccanismi che diventano elusione dell’imposta attraverso l’uso di un indirizzo, credo, importante, che vuol far sentire la vicinanza di questa Regione ai soggetti che ne hanno più bisogno. O lo si faceva entro il 2015 o la nuova tassazione, in questo caso la detassazione, passava all’anno successivo, quindi o facciamo oggi questo bilancio tecnico e approviamo il fatto che una tassa per chi apre nuove imprese nel prossimo anno non ci sarà o facendolo a febbraio sarebbe saltata. Quella tassa sarebbe stata pagata per l'anno 2016 e doveva partire dal 2017, perché i meccanismi contabili prevedono che l'abolizione di un contributo venga fatto nell'anno precedente, quindi fare un bilancio tecnico significa poter togliere una tassa.
Questo vale anche per l'aumento delle tasse, se avessimo voluto aumentare l’imposizione fiscale l’avremmo dovuto fare quest’anno ed il fatto che l’approviamo senza aumenti significa che il prossimo anno i marchigiani potranno contare sul fatto che non ci sarà un aumento della fiscalità regionale, anche a fronte di numeri così bassi, come sono stati segnalati.
Il lungo elenco letto prima confrontava cifre non omogenee perché i due numeri non rappresentano la stessa dimensione di impegno, quindi quando si confrontano cifre non omogenee viene fuori un confronto un po’ falsato perché c'è chi ha più residui, chi ne ha meno, un'attività che ha rallentato, perché vedendo quelle cifre ci siamo detti che se avessimo avuto, come nel bilancio 2015, tutte quelle risorse, saremmo tornati agli anni d’oro.
Secondo aspetto: non si aumentano le tasse e si dà un segnale molto forte alla propria comunità dicendo che, benché le nostre risorse siano notevolmente ridotte, e questo lo capisce chiunque, non facciamo ricorso alla fiscalità per avere un maggior margine di manovra. E' un secondo segno molto importante che noi oggi, approvando questo bilancio, siamo in grado di offrire alla nostra comunità.
Mettere a disposizione risorse di cofinanziamento per i bandi europei? E' un'astrazione? Grazie al fatto che oggi approviamo questo bilancio siamo in grado di dare questo contributo, possiamo far partire tutti i bandi che sono pronti sul Fesr e sul Psr. Sono bandi importanti che parlano alle imprese delle Marche, che mettono la parte più significativa delle risorse immediatamente a disposizione delle imprese e parlano alle imprese del fermano, dell’ascolano, di tutta la regione.
Se l’area di crisi del piceno oggi è una realtà che ha un plafond di 17.000.000 di euro e la possibilità di mobilitare, così come abbiamo appreso con grande soddisfazione, 120.000.000 di finanziamenti privati per il rilancio dell’area più in crisi all’interno della nostra regione, questo lo potremo fare da subito portando fino in fondo quel percorso, grazie all’approvazione di questo bilancio.
Sono aspetti chiaramente importanti, non esauriscono tutto il valore di un bilancio, ma sono quegli elementi positivi che noi possiamo realizzare approvando oggi il bilancio. Non abbiamo dei tempi morti nel lavoro fatto e può immediatamente partire. I fondi strutturali, i fondi europei, sono una risorsa strategica a fronte di quelle magre, magrissime risorse che saranno a disposizione del bilancio diretto della nostra regione.
Veniamo ai fondi per gli investimenti nella sanità. Cosa finanziamo con il bilancio? Finanziamo la compartecipazione alla legge 20 di 100.000.000 di euro e passa di fondi statali a disposizione, da anni, dico da almeno tre anni, per dirne pochi, di questo territorio che non sono mai stati impiegati perché mancava la quota di cofinanziamento regionale. Mettendo il cofinanziamento, noi attiviamo anche i 100.000.000 di euro statali e permettiamo di trasformare quei soldi in attività, lavoro per i marchigiani. Cofinanziare quella partita, significa mettere in moto finanziamenti importanti e significativi in grado di realizzare un altro obiettivo che credo stia a cuore a tutti quanti. Sono risorse che permettono di portare avanti un disegno strategico più complessivo, è logico in alcune realizzazioni, non in tutte.
Quando si entra nei Mapo uno trova che viene prevista una misura, attraverso l’aggregazione di altri, di 12.000.000 di euro per incentivare la fusione fra quel meccanismo essenziale per il credito alle piccole imprese che è il Confidi ed è il segmento che oggi manca. Oggi abbiamo le banche che hanno risorse per gli investimenti, abbiamo le imprese che hanno necessità di investire, mancano proprio quelle garanzie, chi le dà? Il sistema di Confidi, ma il Confiti non è un sistema sano e forte, in grado di darle, non lo è, non è in grado di darle e noi, approvando questo percorso, abbiamo quella risorsa essenziale che fa da catalizzatore per aggregare il sistema dei Confidi.
Vedete quante cose interessanti, importanti, sono legate al fatto che noi non abbiamo fatto come le altre Regioni che hanno deciso, giustamente, probabilmente per non comprimere questo dibattito, oppure perchè le strutture non hanno agito con la stessa efficacia con cui hanno saputo agire le nostre nel produrre tutti i documenti nei tempi previsti. Certamente perdono delle opportunità che invece noi potremmo giocare a favore della comunità marchigiana, perché avremmo la possibilità di risparmiare tempo che oggi è prezioso per tutti, per le imprese, per i cittadini, per chi aprendo una nuova impresa non pagherà le tasse. E' un messaggio positivo che permette di partire e di andare avanti.
E’ vero che su tante questioni che condividiamo, come per esempio il discorso di semplificare il quadro generale delle partecipate, oppure uscire da sprechi come quello degli affitti passivi, e via dicendo, ci stiamo muovendo, lo facciamo nei tempi compatibili con azioni che necessariamente hanno bisogno di un loro svolgimento per arrivare a conclusione, con quello spirito che non è moltiplicatore di poltrone, ma se voi guardate con grande attenzione, è esattamente l’operazione opposta e continueremo in questa direzione perché siamo convinti che un'azione efficace, da quel punto di vista, possa togliere rischi per il nostro bilancio, sprechi e situazioni delicatissime come quelle che stiamo vivendo attorno ad Aerdorica.
I 3.000.000 di euro che mettiamo sono un programma di capitalizzazione della società approvato nel 2013 che prevedeva, con delibera, un impegno da parte della Regione di arrivare per chiamata ad un aumento del capitale complessivo di 10 milioni. Sono importantissimi perché, continuo a dire, su quella azienda c’è interesse, ha una situazione molto pesante, molto difficile, ma attraverso questo contributo potremmo metterla in condizioni di uscire dalla crisi, di rilanciarsi e di ottenere dei risultati.
Dovrà fare delle cure da cavallo, come si dice in termini poco tecnici, ma molto efficaci, cure molto pesanti, situazioni difficili in termini di rapporti di gestione, ma necessari per poter permettere a quell’esperienza di non andare perduta ed invertire una tendenza che l’ha portata negli anni a ridurre le attività e ad essere sempre più in difficoltà. Per aprirsi all’opposto e per crederci bisogna fare la nostra parte dando questo contributo. Questa cosa che approviamo è importantissima perché ci permette di proseguire all’interno di quel percorso.
Scelte importanti che solo se approvate oggi potremo mettere in atto. La decisione di arrivare più avanti, a febbraio, con un altro momento, nei termini in cui sono stati richiesti dalla minoranza, ma devo dire anche dalla maggioranza, qui i tempi sono stati compressi per tutti, aggiungerei per il Presidente e per la Giunta, perché magari uno da fuori non ci crede, ma l’Assessore che ha seguito tutto il percorso sa che anche noi abbiamo avuto dei tempi strettissimi per fare gli atti relativi a questo bilancio, ma consapevoli dei punti essenziali, strategici e del valore che ha approvare oggi questo documento, l'abbiamo portato con forza e con determinazione convinti, come lo siamo tutti, della bontà.
A febbraio saremo nelle condizione di fare scelte più nettamente politiche, di poter capire su quali risorse possiamo contare per i prossimi anni e su quelle determinare le scelte, cosa finanziare, cosa no, in quale misura, anche con un modo di rendicontare, rispetto a quello tradizionale, un po’ più trasparente che metta in condizione i Consiglieri di poter valutare e decidere.
E’ logico che se si lavora con il materiale che si ha, magari con una tabella non omogenea, uno può guardare quei valori e dire ma cosa sta succedendo? Su una tabella omogenea le considerazioni sono più appropriate, magari può vedere le percentuali del taglio ed accorgersi se è lineare o se non lo è. Un taglio lineare prevede la stessa percentuale su tutte le voci e lo puoi fare a voci omogenee, altrimenti può accadere che non è lineare e da una parte si taglia il 50, da un’altra il 20, in questo il 10, qui il 100% e qua niente, a quel livello non è un taglio lineare, ma una scelta fatta sui diversi indirizzi a valori e sostanza invariati.
Secondo me la parte più politica ce la possiamo giocare nei modi giusti, nei tempi giusti, dove ognuno potrà dispiegare il meglio della propria iniziativa nel mese di febbraio.
Oggi facciamo un passaggio che, secondo me, è di grandissima utilità per il sistema perché ci permetterà di fare scelte che altrimenti non avremmo potuto fare più avanti. Ci permette di accelerare i processi importanti per il nostro territorio e per la nostra regione, per arrivare entro febbraio anche in una impostazione, come quella del sociale, che non ha solo affrontato il tema di un anno, ma è stato in grado di garantire risorse sul sociosanitario, questa è la parola giusta, anche per gli anni a venire. Abbiamo chiesto per il sociosanitario un maggiore impegno della parte sanitaria, come per tanti anni ci è stato un maggiore impegno della parte sociale e con quella modalità, quella stabilità di risorse di riferimento, andare avanti così.
Avendo più tempo potremo capire meglio che le risorse per le unioni montane non sono un contributo per gli amici degli amici, ma sono realtà rette da Sindaci che non hanno compensi sovrastrutturali, che fanno investimenti per le aree interne, che collaborano con i Gal con tutte quelle forme che si sono dimostrate estremamente efficaci nel sostegno di queste iniziative. Io non voglio dare il giudizio di chi si è espresso in altra maniera, dico che è un effetto chiaro del poco tempo che c’è stato per approfondire di cui principalmente abbiamo noi la responsabilità e come ci prendiamo la responsabilità di questo, ci prendiamo anche il merito di ridurre le tasse e ci prendiamo anche il merito di mettere in moto importanti fondi europei al servizio della Regione.
Presidenza del Presidente
Antonio Mastrovincenzo
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Pergolesi.
Romina PERGOLESI. Spero che riusciate ad avere ancora qualche minuto di attenzione. Io non volevo intervenire, ho aspettato fino alla fine che il Presidente della IV Commissione facesse il suo intervento, invece vedo che purtroppo si è anche allontanato, vorrei chiedere all'Ufficio di Presidenza, nella persona del Presidente Mastrovincenzo, se la IV Commissione ha espresso il suo parere e perché non è stato allegato alla proposta di legge?
PRESIDENTE. Adesso lo verifichiamo.
Romina PERGOLESI. Nel frattempo che verificate, visto che di bilancio tecnico si parla, invito tutti quanti ad andare a leggere a pagina 10, la tabella 3, missione 7, dove c’è una cifra che addirittura è sbiadita, senza considerare che il corpo del testo dovrebbe avere un carattere minimo, previsto per legge, il carattere 8.
Parliamo di bilancio tecnico e poi presentiamo un bilancio in Commissione in maniera tardiva, in maniera non completa, illeggibile, oltretutto l'Ufficio di Presidenza doveva prevedere che fosse stampato e distribuito ai Consiglieri 5 giorni prima e no che ci arriva 5 giorni prima per e-mail, si e no che si riescono ad avere le copie, a stamparle. Vorrei ricordare sempre all’Ufficio di Presidenza che …, se vuole glielo dico io, il parere non c’è, perché non c’è stata Commissione.
PRESIDENTE. Non è obbligatorio, ho chiesto la verifica.
Romina PERGOLESI. Si che è obbligatorio.
PRESIDENTE. No.
Romina PERGOLESI. Allora scusate, se vogliamo essere tecnici, siamo tecnici. Articolo 90 quater (Assegnazione ed esame in Commissione) “Il Presidente del Consiglio assegna gli strumenti della programmazione finanziaria per l’esame in sede referente alla Commissione competente, alle altre Commissioni, al Cal e al Crel”.
Questo è stato fatto il giorno stesso in cui noi l'abbiamo chiesto, però è stato fatto.
“Punto 2. Entro il termine fissato della Conferenza dei Presidenti dei gruppi, le altre Commissioni esaminano le parti di competenza ed esprimono il proprio parere”.
Non c’è scritto possono esaminare ..
PRESIDENTE. Non c’è scritto neanche “devono”. E’ una sottile, ma fondamentale differenza, Consigliera, impari, approfondisca …
Romina PERGOLESI. Esaminano non è opinabile, esaminano! Poi magari chiederemo nelle sedi competenti se abbiamo ragione oppure se siamo allarmisti come al solito.
Poi è anche vero che: “Qualora uno o più Commissioni non abbiano concluso l’esame della parte di competenza nel termine fissato dal programma dei lavori della sezione di bilancio, la Commissione referente procede ugualmente all’esame”.
Va benissimo, ci può stare, ma se la Commissione non è stata nemmeno convocata, com’è possibile esprimere questo parere?
Vorrei ricordare al Presidente e alla Giunta, mi spiace che il Presidente Ceriscioli si sia allontanato, che il Consiglio regionale, l’Assemblea legislativa delle Marche, si impegna a garantire livelli di partecipazione politica, inoltre cura la programmazione dei lavori del Consiglio, dichiara l’improcedibilità delle proposte degli atti di competenza consiliare. Il Consiglio ha piena autonomia funzionale, organizzativa, finanziare e contabile che esercita a norma dello Statuto, delle leggi e dei regolamenti interni. Quindi se vogliamo parlare di bilancio tecnico, non venite a prenderci in giro e rispettate i regolamenti interni. Oltretutto, quando l'abbiamo fatto notare in fase di assestamento di bilancio, c’è stato detto che il regolamento è datato. Bene, datato e non rispettato, era la prassi. Siamo andati a controllare quanto fosse datato questo regolamento e ci siamo accorti che ad aprile del 2015 il regolamento è stato modificato, non è datato anni fa, mesi fa, e cosa si è pensato bene di togliere? L'articolo 28 bis che prevedeva 35 giorni di discussione all'interno delle Commissioni per garantire alle minoranze e anche alla maggioranza, si sono lamentati tutti, l'esercizio delle funzioni.
Visto che è possibile che l’approvazione di questo atto possa essere inficiata dal fatto, è possibile, non dico che noi abbiamo ragione, chiederemo alle sedi competenti, visto che potrebbero essere inficiati gli effetti normativi diretti e indiretti che questa approvazione potrebbe creare, i danni erariali per un'eventuale causa da parte di terzi, chi li paga?
Noi Consiglieri della minoranza non abbiamo intenzione di pagarli, tant’è che chiedo al Presidente Mastrovincenzo, in base all'articolo 39 del Regolamento il rinvio della discussione, perché a nostro parere non sono stati rispettati i termini previsti per legge. Grazie.
PRESIDENTE. Poi mi spiegherà quali sarebbero i presunti danni erariali perché su questo, se vuole, possiamo aprire una lunga discussione.
Seconda cosa, ho risposto al capogruppo che i termini ci sono, ho risposto con lettera e ho detto che per la prossima volta sarà mia cura, d'altronde il Presidente Ceriscioli si è già impegnato in tal senso per le prossime occasioni, far avere la documentazione con largo anticipo, riconoscendo evidentemente alcuni ritardi che ci sono stati in questa occasione.
Nel merito dico solamente una cosa in merito al termine a cui lei fa riferimento, al parere a cui lei fa riferimento, se legge l’articolo 94 quater, comma 2, prevede: “entro il termine fissato dalla Conferenza dei Presidenti dei gruppi le altre Commissioni esaminano le parti di competenza ed esprimono il proprio parere”.
Mi sembra che nella Conferenza dei Capigruppo ci siano tutti i gruppi e nessuno ha chiesto questo termine.
Romina PERGOLESI. Lei ha perfettamente ragione, innanzitutto l’assestamento di bilancio è normato da articoli diversi dalla legge di stabilità. Noi stiamo citando delle normative diverse da quelle a cui lei fa riferimento. Infatti nel programma che il Presidente assieme ai Presidenti e ai Capigruppo dovevano redigere, dovevano essere previste anche le sedute delle altre Commissioni, quindi lei ammette e mi dà ragione che c’è un vizio di forma perché in questo programma le sedute delle altre Commissioni non erano previste.
PRESIDENTE. Lo ripeto, non è stato previsto perché nessuno, tra l’altro, lo ha richiesto e nei Capigruppo, continuo a ribadire, ci sono tutti i rappresentanti dei gruppi, se qualcuno studiasse il regolamento prima, invece che dopo forse sarebbe meglio.
Andiamo avanti.
Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente, non volevo intervenire dopo l’intervento del Presidente Ceriscioli che ha chiarito molte questioni, peraltro toccate …
(intervengono fuori microfono il Consigliere Maggi e la Consigliera Pergolesi)
PRESIDENTE. Scusi un attimo, Consigliere Giacinti, cosa chiede? Non ho capito!
Romina PERGOLESI. Sto chiedendo la sospensiva, di rinviare questa approvazione perché, secondo noi, ci sono dei palesi vizi di forma, in base all’articolo 39 del regolamento interno, a pagina 122. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 39 “La questione pregiudiziale, cioè che un dato argomento non debba discutersi, la questione sospensiva, cioè che la discussione o la deliberazione debba rinviarsi, possono essere proposte da un Consigliere prima che abbia inizio la discussione. Il Presidente ha tuttavia la facoltà di ammetterla anche nel corso della discussione qualora la presentazione sia giustificata da nuovi elementi emersi dopo l’inizio del dibattito”.
I nuovi elementi non ci sono, però nella mia grande magnanimità, pongo ai voti la richiesta di sospensiva. Grazie.
Chi vota a favore della richiesta di sospensiva, proposta dalla Consigliera Pergolesi, deve esprimere voto positivo con il pulsante verde, chi vota contro ...
Pongo in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Zura Puntaroni, Bisonni e Pergolesi, la richiesta di sospensiva.
Favorevoli: Bisonni, Carloni, Celani, Fabbri, Giorgini, Leonardi, Maggi, Malaigia, Marcozzi, Pergolesi, Zaffiri.
Contrari: Biancani, Busilacchi, Casini, Ceriscioli, Cesetti, Giacinti, Giancarli, Marconi, Mastrovincenzo, Micucci, Minardi, Rapa, Sciapichetti, Talè, Traversini, Urbinati, Volpini.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa non approva)
(Parte della minoranza mostra dei cartelli)
PRESIDENTE. Chiedo di togliere i cartelli, per favore …, riprendiamo la seduta
(Parte della minoranza lascia l’Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Maggi.
Giovanni MAGGI. A nome di tutti i gruppi di minoranza che sono stati messi in condizione di non poter operare in questo atto così importante per la legislatura…
PRESIDENTE. Non mi sembra tutti i gruppi della minoranza …
Giovanni MAGGI. Escluso il Consigliere Carloni.
PRESIDENTE. Non mi sembra solo il Consigliere Carloni. Lo precisi per il verbale, solo questo, ci sono altri Consiglieri che sono seduti, quindi se lei dichiara a verbale almeno sappiamo chi abbandona l’Aula. Solo questo.
Giovanni MAGGI. La lega Nord, il Movimento 5 Stelle, Fratelli d’Italia, abbandonano l'Aula.
(Voci fuori microfono)
PRESIDENTE. Va bene, proseguiamo la seduta.
Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Stavo dicendo che sono intervenuto per chiarire alcune questioni.
Ringrazio il Consigliere Celani per le parole gentili, però vorrei precisare che nel mio intervento non ero in difficoltà, è stato anche sintetico perché le linee che voleva toccare le ha toccate in breve e in poche parole stamattina, forse lei non è stato così attento, abbiamo detto proprio quello che è emerso e che il Presidente Ceriscioli, in maniera ancor più elegante, ha sottolineato, ma il concetto è lo stesso.
Due chiarimenti: l'esonero dell'Irap, Consigliere Celani, non è stato introdotto tramite emendamento, ma è l'articolo 3 della legge di stabilità. L'emendamento si è reso necessario per quantificare la risorsa che sarebbe venuta meno e che comunque faceva parte dello stanziamento. Il subemendamento serviva a chiarire meglio che il biennio in cui applicare questa agevolazione è il 2016 e il 2017, piuttosto che a partire dal 2016, come era stato scritto originariamente.
Non è un emendamento che ha introdotto l'intervento per il rotto della cuffia, come lei voleva far sembrare, ma non c'è riuscito, ma la vera anima è quella di voler esentare, esonerare, le nuove imprese dalla applicazione dell'Irap, questo è il vero senso, il vero coraggio dell'azione intrapresa, l'esonero dall'imposta per le nuove imprese. Questa è la ratio legis del legislatore, in questo caso della Giunta.
I 62 o 30 milioni per il sociale, l'ho detto anche stamattina, sarebbe bene e auspico una maggiore attenzione quando si interviene perché tutti abbiamo pari dignità negli interventi e qualcosa di buono da aggiungere, vanno al sociosanitario, questa la terminologia più appropriata, come dice il Presidente Ceriscioli, non è una cosa da poco, l'ho detto stamane, in un contesto in cui siamo passati da 400.000.000 di due esercizi fa, di parte più disponibile, escluso il bilancio sanitario che ben conosciamo e che prende i 4/5 del bilancio complessivo, da 400.000.000 a 130-140.000.000, non sappiamo ancora con certezza, visti gli effetti ancora in itinere della manovra statale. Ecco il coraggio!
Come diceva Don Abbondio all'incontro con il Cardinale Borromeo: “Uno il coraggio non se lo può dare”, il coraggio bisogna averlo nelle scelte, di questo si parla e allora la scelta dell'Irap, la scelta degli emotrasfusi, la scelta di Aerdorica vanno in questa direzione, che poi si possa rimettere mano, questo è il mio l’auspicio, l’ho detto stamane, ed anche quello dell’Assessore Cesetti che ci ha invitato a fare da stimolo a che nel primo bimestre dell'anno 2016 si possa concertare un'azione di attenzione, di lavoro per poi procedere alla variazione sostanziosa di bilancio di febbraio.
Questo era il senso del mio intervento. Certamente non sono stato a sfrugugliare i numeri, anche perché non è nemmeno corretto confrontare due colonne, il Presidente Ceriscioli l'ha detto, disomogenee. Disomogenee è poco perché il dato assestato, rispetto alla colonna del previsionale, contiene tutti gli stanziamenti in corso d'anno, le variazioni che può portare la Giunta, se poi ci aggiungiamo che nella colonna dell’assestato ci sono anche le partite di giro, mi dispiace che il Consigliere Bisonni se ne sia andato, chiaramente ci sono 2.000.000.000 di differenza fra una colonna e l'altra. Vorrei ben dire!
Il bilancio va letto correttamente, scusate la mia immodestia, però se lo leggiamo in maniera uguale non possiamo confrontare, per usare un'espressione popolana, le pere con le mele.
Chiudo sulla questione Banca Marche che è stata toccata e che sicuramente è un aspetto importante che merita il suo approfondimento. Come Consigliere di questa Assemblea legislativa non oso pensare e non sono certamente d'accordo, di mettere sullo stesso piano l’intervento di risorse pubbliche nei confronti di chi ha acquistato azioni o obbligazioni subordinate, rispetto a chi ha subìto un danno da emotrasfusioni. Questo lo dico con forza, che poi qualcuno possa essere stato vittima di un comportamento non corretto, faccio sempre il mio esempio: se a mia madre povera pensionata di una certa età gli hanno rifilato le obbligazioni subordinate al posto di un certificato di risparmio, altra cosa, ma altro è morire, altro è parlare di morte. Grazie.
PRESIDENTE. Prima di lasciare la parola all’Assessore Cesetti preciso che, per lasciare agli atti questa dichiarazione, anche per i componenti della minoranza che sono rimasti correttamente in Aula, il termine, entro cui le Commissioni dovevano riunirsi, è stato assegnato direttamente alla Commissione referente, questo per prassi, generalmente vale anche per le altre le quali non si sono riunite, ma ciò non inficia, in alcun modo, l’atto che oggi andiamo a discutere.
L'articolo 90 quater prevede: “Qualora una o più Commissioni non abbiano concluso l’esame della parte di competenza nel termine fissato dal programma dei lavori della sessione di bilancio, la Commissione referente procede ugualmente all’esame”.
Questo in termini di regolamento, in modo che rimanga a verbale.
Ha la parola l’Assessore Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Innanzitutto una constatazione: è triste quando la politica per farsi notare è costretta a spogliarsi, questa è una tristezza e ne soffrono le istituzioni che vengono rappresentate in questa caratteristica folcloristica.
Immaginate il titolo del giornale, magari non è quello che noi facciamo, qualcuno di noi che si spoglia, è triste, però ne prendiamo atto. Dimostra tra l'altro, non dico, un'incapacità, non mi permetterei mai, ma una mancanza di volontà di confrontarsi nel merito, perché al di là della protesta, al di là dei dati formali, dei richiami al regolamento, io non ho sentito alcuna idea concreta da parte dell'opposizione che ha abbandonato l'Aula. Mi sarei aspettato delle proposte all'interno di questo bilancio che le consentiva e le poteva accogliere, invece di questo nulla è stato.
Prima che mi dimentichi anch’io voglio esprimere l'apprezzamento al personale della Provincia, scusate della Regione che ha lavorato ... - non lo posso dimenticare perché è una parte di me, ma questo è bello, questo è positivo perché quando facciamo qualcosa e ci lascia dei segni profondi significa che abbiamo dato il massimo - un apprezzamento al personale della Regione, un apprezzamento che è stato fatto anche da quell'opposizione che ha abbandonato l’Aula, allora a me sfugge come sia possibile da una parte manifestare l'apprezzamento al personale della Regione per aver lavorato bene, alacremente, e nello stesso tempo addebitare alla Giunta o all'Assessore al bilancio delle responsabilità per una presunta presentazione di un bilancio che non si legge, confuso, … a me sfugge!
La questione è molto più semplice, noi dobbiamo vedere come siamo arrivati, lo diciamo una volta per tutte, a questo bilancio.
Riconosco che i tempi sono stati stretti, è indubbio questo, con il Presidente Giacinti e con la Commissione, lo ha ricordato, abbiamo concordato per il futuro un percorso diverso ed io ho manifestato la mia disponibilità ad essere ascoltato anche prima dei passaggi che faremo in Giunta affinché io possa rappresentare alla Giunta e al Presidente della Regione quelli che sono gli orientamenti o le indicazioni della Commissione. Sono pronto e disponibile a fare questo. Ritengo che sia un mio dovere per l'alta considerazione che ho e che noi abbiamo nei confronti della Commissione, dei singoli Consiglieri e del Consiglio tutto.
In queste circostanze i tempi non sono stati dettati da noi e non lo dobbiamo ripetere ulteriormente, ma è un dato di fatto. Noi non abbiamo perso neanche un'ora del nostro tempo, del tempo che c'è stato dato. Lo ripeto, abbiamo concluso il giudizio di parificazione il 17 novembre, quel giudizio era necessario per l'approvazione del rendiconto, un rendiconto che non poteva prevedere la contestuale approvazione dell'assestamento di bilancio, Capogruppo Marcozzi, perché bisognava fare quella grande operazione di accertamento dei residui. Noi attraverso quell’assestamento di bilancio di fatto abbiamo riscritto un bilancio che non c'era, un bilancio che presentava delle voci a zero. Questo è un dato di fatto, quindi non abbiamo perso tempo.
Qual era l'alternativa a questo percorso? L'alternativa era l'esercizio provvisorio. Allora io chiedo a me stesso e lo chiedo anche a voi, peccato che non ci siano i Consiglieri di quella opposizione che ha abbandonato l'Aula, si poteva permettere la comunità regionale l'esercizio provvisorio? No! Anche il più sprovveduto, e qui nessuno è sprovveduto, capisce e comprende che l'esercizio provvisorio avrebbe significato procedere per dodicesimi sulla base delle previsioni del bilancio 2015-2017. Questo avrebbe significato avere alcune voci a zero e non dare una risposta concreta alla comunità regionale. Andiamo nel merito, perché questo è il fatto, al di là dei folcloristici spogliarelli, questo è il dato di fatto, significava non poter prevedere 1.300.000 euro per le unioni montane che non sono le comunità montane, lo dico al Consigliere Celani, perché su questa voce nel bilancio 2015-2017 c'era zero e le unioni montane devono chiudere i bilanci entro febbraio.
Se fossimo andati in esercito provvisorio non era possibile prevedere 1.700.000 euro per i parchi, per le aree protette, perché c'era zero, ed è stata questa Giunta che nell'assestamento ci ha messo 1.500.000 euro e 1.700.000 dopo mezz'ora nel bilancio di previsione. Voi li avete sentiti, erano in questa Aula i rappresentanti dei parchi e delle aree protette. Ne è consapevole l'Assessore Sciapichetti che giustamente ha previsto un tavolo, c'era zero, e non avrebbe consentito loro di poter operare, non sarebbe stato possibile prevedere i 3.100.000 euro per i danneggiati dalle trasfusioni, non era possibile questo.
Questa è la risposta che va data ai cittadini ed alla comunità regionale.
Non sarebbe stato possibile prevedere i 970.000 euro di cofinanziamento per il Fus che insieme ai 970.000 previsti nell'assestamento hanno consentito di cofinanziare tutto e quindi di salvaguardare un settore come quello della cultura e dello spettacolo che insieme al turismo costituisce la strategia di questo governo regionale, attraverso il quale passa e passerà il rilancio della nostra economia regionale, perché c'era zero. Li abbiamo messi noi nell’assestamento e li abbiamo messi qui, non sarebbe stato possibile,non sarebbe stato possibile erogare 800.000 euro per le borse di studio nel corrente anno accademico per gli studenti. Non sarebbe stato possibile!
Questo ha significato non andare nell'esercito provvisorio e queste non sono chiacchiere, questi sono dati di fatto, ma oltre a queste voci che vi ho detto c’è di più, non sarebbe stato possibile adottare la norma, fortemente voluta dal Presidente della Giunta regionale, dell'abbattimento dell'Irap. Non sarebbe stato possibile farlo a febbraio per le nuove imprese che si costituiranno in questa nostra regione. E' un segnale di fiducia forte verso la comunità regionale, apprezzato tra l’altro dal Presidente di Confindustria Marche e, l'abbiamo visto, apprezzato dagli imprenditori. E' un segnale importante che altrimenti sarebbe stato precluso.
Dietro queste misure c'è la necessità, questa sì tecnica, di non andare in esercizio provvisorio, di fare questo bilancio che nel contempo non può essere allocativo di altre risorse. Capite perché è tecnico? Perché noi dobbiamo aspettare ancora l’impatto con la legge di stabilità licenziata ieri dal Senato la Repubblica che è legge e che prevede per il comparto Regioni un taglio di circa 2.000.300.000 euro dopo il riassorbimento dei 2.000.000.000 del fondo sanitario. Sono tagli che per le Marche significano 63, 64.000.000 rispetto ai quali la Conferenza Stato-Regioni deve dare l’intesa entro il 31 gennaio, quindi noi non lo sappiamo ancora, perché entro il 31 gennaio bisognerà dare un’intesa per dire dove e come tagliamo, altrimenti lo farà il Presidente del Consiglio.
Non sappiamo quale sarà il vero impatto, come non disponiamo oggi di un preconsuntivo, che secondo me potrà liberare le risorse sullo stesso 2015. Potrà liberare risorse anche grazie alle azioni che questo Governo regionale ha posto in essere in questi mesi, quelle misure di contenimento della spesa, di razionalizzazione. Penso alle società partecipate, alle dismissioni delle partecipazioni dirette e indirette, penso alla ricognizione della situazione di tutti gli immobili della Regione per la loro valorizzazione, penso alle azioni già concrete, l'ha ricordato il Consigliere Giancarli, la disdetta degli affitti, il trasferimento ad esempio dell’Asur in Via Oberdan, nei locali regionali, che consentirà di risparmiare delle risorse. Pensate alla Suam e questo Consiglio regionale che ha votato una mozione e noi, già attraverso degli accordi tra la Regione e le aziende sanitarie, stiamo dislocando personale per farne una struttura altamente competitiva. Ci vogliono 30-35 persone che possano consentire di espletare le gare e consentire risparmi consistenti, ad esempio nel settore della sanità, per quanto riguarda parte della spesa farmaceutica.
E’ stato detto in questo Consiglio, un 5% potrebbe significare liberare 9 milioni all'anno di economie, pensate quanto sociale potremmo coprire con quello e sarà possibile. Vedete come tutto questo si lega?
Dietro queste azioni, ci è stato addebitato che non c'è una strategia, non c’è una visione, ma dietro tutto questo, queste misure che vi ho ricordato, non c'è forse l'attuazione del programma del Presidente della Giunta regionale che ha presentato prima agli elettori e che poi è declinato in questo Consiglio regionale?
Dietro a queste cose che vi ho detto, quando noi parliamo del sociale, quella manovra che abbiamo fatto in sede di assestamento e che abbiamo riscritto, una manovra sul sociale che consentirà di replicarla nell'anno 2016, non è l'attuazione del programma del Presidente Ceriscioli? Quando parliamo della garanzia attraverso questi strumenti dei cofinanziamenti per i fondi europei, non è forse un punto programmatico di questo Presidente. Saper cogliere l'opportunità della programmazione comunitaria, 1.200.000.000 risorse, e lo ha indicato come la chiave, forse, di svolta dell'economia regionale. Non c’è questo?
Tutta la razionalizzazione della spesa, il contenimento dei costi, non è l'attuazione del programma del Presidente? Quando parlava di cultura e di turismo come strumenti per valorizzare la nostra regione e costituire le basi per un rilancio, tanto da avere indicato ed accorpato nelle sue deleghe questi 2 settori, non l'abbiamo garantito con questo? Se non lo avessimo fatto, non sarebbe stato possibile. Cosa avremmo raccontato, a titolo di esempio, se non avessimo oggi garantito il cofinanziamento del Fus?
Qui c’è l'attuazione del programma di Governo e che cos'è il bilancio? Il Presidente lo ha declinato, ripeto, qui, ma il documento di economia e finanza che cos’è? Non è stato forse portato in questa Aula, non è stato dibattuto ed approvato? Non è quello il programma del Presidente della Giunta regionale e del suo governo? Cosa sono gli strumenti di bilancio che vanno visti in evoluzione? Oggi sappiamo bene che il bilancio si lega con l’assestamento che abbiamo dovuto riscrivere, questo bilancio che oggi è tecnico, ma punta ad un'anima, certo che ha un’anima, perché attraverso questo bilancio sono stati, e uso le parole del Presidente, messi in sicurezza alcuni obiettivi, quelli che poc'anzi ho declinato.
Questo è quello che noi abbiamo fatto. L'alternativa non sarebbe stata un servizio reso a questa comunità regionale. Noi ci siamo assunti una responsabilità, volevamo farlo e l'abbiamo fatto e credo che in questi strumenti ci sia tutto, strumenti che devono essere legati tra di loro. E' evidente che a febbraio quando avremo l'esatta contezza di quelle incidenze che dicevo, andremo ad una variazione, ad una manovra di variazione che consentirà di completare questo percorso, di dargli ancora più anima, di completarlo con quello che sarà l'apporto costruttivo, ne sono sicuro, di tutti i Consiglieri, di quelli di maggioranza come quelli di minoranza, che se sapranno fare, ne sono convinto, quelle proposte che pur provenendo dai singoli territori, nell'insieme si legheranno, siamo sicuri, in un progetto organico e quelle saranno delle risposte alle istanze della comunità regionale che dovranno e potranno trovare accoglimento all'interno di quel bilancio ,e noi potremo dare ulteriori risposte.
Purtroppo sono usciti, altrimenti avrei risposto a tutti. Non voglio e non posso farlo in loro assenza, non sarebbe giusto neanche dal mio punto di vista, vorrei fare alcune osservazioni rispetto all'intervento del Consigliere Celani. I 7.300.000 euro, Consigliere Celani, che riguardano le borse di studio, non sono finanziamenti europei, sono risorse regionali; per quanto riguarda il turismo non sono stati annunciati,ma dentro questo bilancio ci sono i 150.000 euro per la Bit, come ci sono i 150.000 euro per il Giubileo.
Vado alla conclusione, (...) poi Consigliere Celani potrà replicare,ci sarà tempo, ha la dichiarazione di voto.
I 7.300.000 euro sono risorse regionali, per la Bit ci sono i 150.000 euro e i sono 150.000 euro per il Giubileo. E' una risposta che do con molto garbo e penso che anche il Consigliere Celani sia contento di questa risposta, poi …
Consigliere Celani con tutta la considerazione che ho per la sua persona, le do la risposta, ovviamente non mi permetterei mai di esternare la sua soddisfazione, quella è una sua prerogativa che potrà esercitare in tutta pienezza.
In questo bilancio c’è un altro aspetto fondamentale che non poteva essere rinviato, ed era un altro obiettivo del programma del Presidente, riguarda gli investimenti per le infrastrutture della sanità - sappiamo bene quale sia stata l’azione del Presidente, l'abbiamo appresa in questo Consiglio, l'abbiama appreso anche attraverso la stampa, i suoi incontri con il Ministro Delrio per le grandi infrastrutture viarie nelle Marche - altrimenti sarebbero stati preclusi. Anche questo è un altro obiettivo conseguito del mandato del Presidente, lo possiamo vedere nelle sue dichiarazioni che ha declinato in quest'Aula e nel documento di economia e finanza, il cofinanziamento per l'ospedale di rete di Fermo, ex articolo 20, legge 20, e per il Salesi.
Vedete, per Fermo il governo ha dato la proroga fino a marzo, se noi non avessimo garantito questo cofinanziamento avremmo perso il finanziamento statale, ma non solo quello, sono state spese delle risorse, 4.000.000 di euro, per la progettazione preliminare e definitiva, per gli espropri, per gli avvisi e via dicendo, ci sono 14 offerte in busta chiusa già ferme lì, probabilmente ci sarebbero stati anche dei danni se non fossimo andati oltre, quindi con questo atto oggi garantiamo questo cofinanziamento insieme al Salesi che, per quel che riguarda la procedura, è un po' più indietro rispetto a Fermo e dovrà andare a gara. Abbiamo da una parte conseguito un obiettivo strategico che è dotare un territorio di una struttura sanitaria fondamentale, quel territorio l'aspetta da tempo, nel contempo abbiamo salvato quel cofinanziamento e sempre contemporaneamente, scusatemi il bisticcio di parole, abbiamo evitato, tra l’altro, dei danni che sarebbero stati non solo politici, ma, quelli si, erariali, non altri, perché i danni erariali non sono quelli che derivano dall’applicazione di una legge, ma quelli che possono derivare dall'omissione di atti dovuti, e questo era un atto dovuto.
Concludo, Presidente del Consiglio, ringraziando il Presidente Giacinti e tutti i membri della Commissione, i Consiglieri regionali tutti, di maggioranza e di minoranza, per il contributo dato al varo di queste manovre, perché questo è anche il completamento della manovra di assestamento che abbiamo votato poc'anzi e ripeto e riconfermo, Presidente Giacinti, che per il futuro sui tempi cercheremo di fare meglio e faremo meglio, questa volta, credetemi, i tempi non erano assolutamente nella nostra disponibilità, abbiamo fatto quello che dovevamo nei tempi che si sono resi necessari. Grazie.
Proposta di legge n. 23
“Disposizioni per la formazione del bilancio 2016/2018 della Regione Marche (Legge di stabilità 2016)”
(Votazione)
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione della proposta di legge n. 23, per le dichiarazioni di voto lasceremo spazio prima del voto finale, so già che ci sono almeno un paio di Consiglieri che vogliono esprimersi.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2.
Emendamento 2/1 ad iniziativa della firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/2 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/3 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/4 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/5 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/6 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/7 a firma della Consigliera Marcozzi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/8 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/9 a firma del Consigliere Carloni. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/10 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/11 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Emendamento 2/12 a firma della Consigliera Leonardi. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa non approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 3.
Sub emendamento 3/1/1 ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Come nel precedente intervento, Presidente, comunque ribadisco, una precisazione, affinché il periodo di esonero dall'Irap possa valere non solo per il 2016, come era stato scritto nella prima stesura, ma anche per il 2017. Faccio l'esempio dell'impresa che nasce nel 2017, questa è la precisazione.
PRESIDENTE. Sub emendamento 3/1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Emendamento 3/1 ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 3 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Emendamento 3 bis/1 a firma del Consigliere Carloni. Inammissibile.
Articolo 4. Soppresso
Articolo 5. Soppresso
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 8.
Emendamento 8/1 (dichiarazione d'urgenza) ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Stessa valenza di quella precedente, in poche parole una precisazione in termini di efficacia di questa norma che dispiega i suoi effetti a partire dall'1 gennaio 2016 per evitare che eventuali pubblicazioni differite, magari di un giorno, possano comportare un disallineamento degli effetti giuridici di queste norme.
PRESIDENTE. Emendamento 8/1, sostitutivo dell’articolo 8. E' richiesta la maggioranza assoluta. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico.
Emendamento 1/1 a firma del Consigliere Giacinti. Lo pongo in votazione insieme al coordinamento tecnico, quindi un’unica votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 23, così come emendata, la pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 24
“Approvazione del bilancio 2016/2018”
(Votazione)
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2.
Emendamento 2/1 ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Trattasi di un emendamento che va ad aggiungere ad una lettera dell’articolo 2 un allegato che nella stesura originaria era stato omesso, Insomma una questione tecnica.
PRESIDENTE. Emendamento 2/1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 8. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 10. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 11
Emendamento 11/1 (dichiarazione d'urgenza) a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. L’ultima illustrazione della variazione precedente, cioè una migliore e più puntuale specificazione del fatto che l’entrata in vigore di questa disposizione è dall'1 gennaio 2016 per evitare che eventuali difformità di un giorno creino dei dubbi interpretativi in tal senso.
PRESIDENTE. Emendamento 11/1, sostitutivo dell'articolo, approvando l’emendamento approviamo l’articolo modificato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico.
Emendamento 1/1 a firma del Presidente della I Commissione che di fatto è il Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di ordine del giorno n. 24/1 a firma del Consigliere Carloni, ha chiesto la parola ne ha facoltà.
Mirco CARLONI. La proposta di ordine del giorno di Banca Marche sostanzialmente chiede di costituirsi parte civile nei processi per la responsabilità degli amministratori o di quelli che si verranno a creare come procedimenti giudiziari, in modo da ottenere un risarcimento rispetto al danno che la Regione ha avuto e con quelle risorse creare un fondo di solidarietà per ristorare coloro che hanno perso tutto, in modo particolare gli obbligazionisti subordinati, lasciando alla Giunta la possibilità di creare dei criteri perchè in questo caso vanno individuate le differenze.
Credo che la costituzione di parte civile dell’ente Regione Marche sia un gesto importante.
Con l’altra proposta di ordine del giorno chiedo che, durante l’anno, dei 35.000.000 di euro che si renderanno disponibili, una congrua cifra sia dedicata, naturalmente spetta alla Giunta stabilirla, per l’abbattimento delle barriere architettoniche da parte degli enti locali e delle associazioni onlus.
E' un problema molto serio sottoposto da molti amministratori. Alcuni Comuni dell'entroterra, in modo particolare, sono arroccati e in qualche caso perfino gli amministratori con disabilità non possono accedere ai loro enti. Credo quindi che una cifra congrua possa essere destinata a queste due cose.
PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Ceriscioli.
Luca CERISCIOLI. Ringrazio il Consigliere Carloni che ha riformulato in maniera molto più efficace il primo ordine del giorno, evitando quegli aspetti che, almeno nella formulazione precedente, non era possibile portare avanti.
Ritengo sia corretto approvare quest’ordine del giorno che segna se non altro una vicinanza da parte nostra a chi non voleva speculare, ma si è trovato in una situazione per lui inimmaginabile. Questa cosa mette in difficoltà dal punto di vista sociale, oltretutto ci allineiamo con l’atteggiamento del Governo nazionale che sta cercando di perseguire lo stesso obiettivo.
Anche il secondo ordine del giorno mi sembra importante nell’attenzione rispetto all’abbattimento delle barriere.
E' chiaro che è difficile stabilire progetti, cifre, però è un investimento che dimostra tutta la nostra sensibilità attorno al sociale ed a questi problemi.
Proposta di ordine del giorno n. 24/1 “Stanziamento di risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Proposta di ordine del giorno n. 24/2 “Creazione di un fondo di solidarietà per le fasce più deboli colpite dalla vicenda Marche”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Celani.
Piero CELANI. I 150.000 euro sono quelli dell’assestamento, non quelli del bilancio di previsione, quindi correttamente mi deve dare atto di quest’aspetto, altrimenti qui stiamo a giocare. Tutto qui. Sono fondi dell’assestamento, quindi, in realtà non c’è nulla, ne prendiamo atto, ne deve prendere atto e tra l’altro mi rafforza l’idea che lei il bilancio non l’abbia fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marconi.
Luca MARCONI. Brevemente signor Presidente. Non avrei fatto questo intervento se non ci fosse stata l'uscita dall'Aula da parte di alcuni Consiglieri della minoranza che attualmente sono in conferenza stampa per cui abbiamo spostato l’attenzione dei media su chi alza i toni e urla.
Riguardo a questo la mia dichiarazione ha un valore che va al di là dell’atto, in quanto credo che dovremmo meditare seriamente, anche alla luce di quello che abbiamo fatto ieri, Presidente Ceriscioli, su chi abbiamo ricevuto. Abbiamo ricevuto dei comitati spontanei che stavano protestando per quello che li vedeva contrari, visto una oggettiva diminuzione dei servizi sul territorio, quindi più che comprensibile o, come poi è avvenuto, abbiamo ricevuto delle persone che si sono messe dietro precise sigle politiche?
Vorrei che questa riflessione venga fatta perché l'abbandono dell’Aula oggi da parte di alcuni esponenti di forze politiche, di alcuni gruppi decisamente estremisti, la dice lunga sulle loro intenzioni, perché non credo che il cartello l'abbiano fotocopiato adesso ed è evidente la malafede di chi fin dall’inizio ha fatto finta di volere un dibattito in questo Parlamento regionale e poi se n’è andato già sapendo che avrebbero fatto quello, che avrebbe fatto la dichiarazione alla stampa, continuando con questa ipocrisia.
Si può accettare tutto, si può accettare un confronto duro, si possono accettare, e ovviamente meritano tutte le risposte, le osservazioni dei Consiglieri rimasti in Aula, a cominciare dal Consigliere Celani che mi sembra non abbia fatto grandi sconti a questo bilancio, perchè questo è ragionevole ed è all'interno delle istituzioni e della democrazia.
Chiedo scusa, Presidente Mastrovincenzo, se ho minacciato un mio spogliarello personale, speravo di ottenere qualche risultato, invece l’Assessore Casini ha urlato allo scandalo, quindi evidentemente non ho l'appeal in quest’Aula però è inaccettabile che si prendano le parole di Consiglieri, con la maglietta color giallo canarino e con l’esibizione, tra le altre cose, neanche muscolare, ma molto andante, che dovrebbero, come è stato detto, fare un po’ di ginnastica prima di presentarsi con questo stile da gladiatori.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Urbinati.
Fabio URBINATI. Grazie Signor Presidente. Si dice un po’ dappertutto, nei vari dialetti, un detto che secondo me non ha nulla di più vero: “Chi non c’è o chi abbandona alla fine ha sempre torto”.
In questo momento stiamo discutendo un documento programmatico, importante, mentre c'è chi preferisce stare davanti ai taccuini ed alle telecamere dei giornalisti. Va bene, questo è il destino del periodo politico che stiamo vivendo.
Detto questo, voglio un attimo soffermarmi in questa dichiarazioni di voto su quello che è un aspetto, secondo me, molto importante perché credo che da questa parte della maggioranza sia il momento anche di rivendicare il lavoro che abbiamo fatto. Abbiamo cercato tante giustificazioni: l’aspetto tecnico, questa parifica che è arrivata tardissimo, però credo che con questo bilancio noi diamo delle risposte importanti, diamo delle risposte politiche, è un bilancio tecnico, ma che ha una grandissima anima politica che riusciremo sicuramente a formalizzare meglio e in maniera mirata nei prossimi mesi.
L'ha detto molto bene il Presidente nel suo intervento, noi con questo documento riusciamo ad accelerare i processi. Chi ha amministrato nei Comuni, nelle Province, sa benissimo che il bilancio è il documento programmatico che è il cuore dell’indirizzo politico di una amministrazione, tutto quello che si vuole dare in termini di indirizzi viene esplicitato sul bilancio. Il documento che più degli altri riesce a tramutare in fatti concreti indirizzi politici che vengano sia dalle campagne elettorali o da elaborazioni politiche che si fanno all’interno dei partiti. Questa è l'importanza di questo documento!
Credo che le risposte che diamo in campo sociale, le risposte che diamo alle attività produttive con questo provvedimento, l'esenzione dell’Irap per le nuove imprese che si costituiranno nei prossimi due esercizi contabili nelle Marche, siano delle risposte importantissime e si aggiungono ai tanti sforzi che hanno fatto altri enti locali, in particolare i Comuni che hanno lavorato sulle imposte dirette: sulle tasse sui rifiuti e sulle varie tasse comunali, facciamo, quindi, un lavoro di coesione insieme a tutte le altre amministrazioni pubbliche.
Un altro aspetto importante ..., io sono, Assessore Cesetti, uno di quelli che pensa che quando nasce un nuovo ospedale è come se nascesse un bambino, si stappa la bottiglia migliore, quindi, uscirei da determinate discussioni politiche. Sulla sanità dobbiamo aprire una pagina nuova, il Presidente lo ha fatto, lo stiamo facendo con coraggio, è chiaro che è difficile, siamo coscienti che questo percorso non sarà facile perché andiamo a toccare un aspetto ed andiamo a risolvere delle problematiche che, forse, chi ci ha preceduto negli anni passati non ha avuto il coraggio di fare.
Noi abbiamo attuato una politica di cambiamento e su questo ci vogliamo mettere la faccia e vogliono farlo tutti insieme fino in fondo. Sarebbe anche importante, sotto questo aspetto - intanto ringrazio i Consiglieri di minoranza che sono rimasti qui – che ci sia molta più collaborazione e meno demagogia sull'aspetto della sanità che è un problema di tutti i territori, perché alla fine, secondo me, è vera opposizione quando più della protesta si riesce a portare delle proposte, proposte valide che possono anche mettere in difficoltà la maggioranza ancor di più di una protesta.
Per quanto riguarda il bilancio, l’aspetto tecnico deriva dal fatto che noi siamo assoggettati a determinate modifiche che negli ultimi anni, a livello legislativo, sappiamo benissimo, arrivano anche in maniera schizofrenica. Ad esempio la legge sull'armonizzazione dei bilanci, come ha spiegato anche prima l’Assessore, dice che i bilanci degli enti pubblici debbono, anche per tempistiche, assoggettarsi a quella che è la finanza nazionale, perché il Governo prende provvedimenti che hanno risvolti sugli enti pubblici e questi ultimi debbono essere in grado di poterli recepire e di scaricarli in maniera meno impattante possibile sui propri bilanci.
Questo è un lavoro, ripeto, difficoltoso. Non nego che facendo parte della I Commissione abbiamo avuto qualche difficoltà nell'approvare tutti quanti i punti che ci sono stati proposti, soprattutto nel poterli approfondire e studiare, però ci rendiamo conto del momento, siamo una regione in difficoltà, come gran parte del nostro Paese, e siamo obbligati a dare delle risposte e questo è il modo migliore per poter approvare questo bilancio.
Oggi i bilanci sono documenti dinamici, nell’arco di questo anno, soprattutto nell’arco della nostra legislatura, torneremo diverse volte a disquisire di bilancio sia in Commissione che in quest’Aula e credo che partiamo con il piede giusto e diamo delle risposte importanti.
Vorrei ringraziare soprattutto gli uffici perché noi parliamo delle nostre difficoltà, ma dobbiamo metterci anche nei panni dei nostri dirigenti e dei dipendenti di tutto il settore ragioneria e finanza che negli ultimi anni sono stati obbligati, come ho detto prima, a lavorare con delle normative che arrivano in maniera molto celere, susseguendosi uno dopo l'altro provvedimenti che spesso sono anche molto schizofrenici.
Do convintamente il parere positivo, il voto favorevole di tutto il gruppo del Partito Democratico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Il mio voto è contrario, però ci tengo a fare una precisazione.
Non sono uscita dall’Aula per senso di responsabilità, la protesta la faccio qui, anche se in Commissione, giovedì scorso, io e il Vicepresidente della Commissione Carloni siamo andati via alle 17,30 per mancanza di documentazione.
Assessore Cesetti lei è molto bravo, è stato Presidente della Provincia, però non mi convince quando dice che il ritardo della documentazione è dovuto al giudizio di parificazione che è arrivato il 17 novembre.
Può non credere a me, però basta chiedere al Collegio dei Revisori, potevate portare avanti contestualmente il rendiconto 2014 e l’assestamento 2015 in maniera tale da arrivare prima con il bilancio di previsione 2016. Se non crede a me, può credere al Collegio dei Revisori, grazie.
Proposta di legge n. 24, così come emendata, la pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 25
ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Biancani, Minardi, Urbinati
“Misure urgenti di adeguamento della legislazione regionale”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 25 ad iniziativa dei Consiglieri Giacinti, Biancani, Minardi, Urbinati.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Grazie Presidente questo è il terzo atto di tutto il blocco bilancio.
E' una proposta di legge con la quale la Commissione vuole accogliere quegli interventi puntuali, dettati dall'urgenza e dalla necessità di adempiere a questioni pressanti che andavano risolte per l'applicazione sia del nuovo documento di bilancio che della legge di stabilità.
Sono interventi puntuali che vanno a risolvere alcune questioni, visto e considerato che il decreto legislativo 118 del 2011 quest'anno, in questa parte, si applica per la prima volta, e l'allegato 4/1 prevede al punto 7 che i contenuti della legge di stabilità non debbano avere effetti finanziari, abbiamo, quindi, pensato di costruire una piccola proposta di legge che accogliesse queste norme che non hanno precipua natura finanziaria.
E’ il classico provvedimento omnibus, ma vista l'esiguità degli articoli di questo provvedimento lo chiamerei multi anziché omnibus. Dobbiamo scorgerli uno per uno più gli emendamenti che sono arrivati.
L'articolo 1 riguarda aspetti organizzativi in seno all’Asur e mette l'Azienda sanitaria unica nelle condizioni di adempiere e di dare risposte più celeri in merito alla sua attività.
L'articolo 2 lo stesso.
L'articolo 3 prevede una modifica relativa a un termine, viene procrastinato un termine per alcune tipologie di residenze protette.
L'articolo 4 è una norma finalizzata ad evitare nella stagione imminente effetti negativi per i raccoglitori di tartufo, se così si possono definire.
L'articolo 5 è l’abrogazione della norma transitoria della legge sull'incorporazione dei Comuni che abbiamo affrontato abbondantemente.
L'articolo 6 è lo stesso e rientra nella legge 25/2015.
L'articolo 7 puntualizza una questione che ha a che fare con un contratto del personale della Giunta.
L'articolo 8 è la dichiarazione d’urgenza.
In questi articoli, mi sfuggono in questo mio testo, ci sono un paio di emendamenti che il Presidente avrà cura di …Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Articolo 3.
Emendamento 3/1 a firma dei Consiglieri Volpini e Micucci.
Ha la parola il Consigliere Micucci.
Francesco MICUCCI. Si chiede di sopprimere le seguenti parole “per i requisiti minimi strutturali inerenti le residenze protette per anziani”.
Attraverso questo emendamento si propone di lasciare intatta la dicitura dello scorso anno, permettendo così la proroga non solo alle residenze protette per anziani, ma a tutte le residenze e le semiresidenzialità sociosanitarie, tenendo conto che la legge 20 del 2000 è in fase di discussione in Commissione e probabilmente nel corso dell'anno verrà in Aula la modifica, quindi, si reputa opportuno portare queste proroghe almeno fino a questa trattazione. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 3/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 3 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Emendamento 3 bis/1, istitutivo dell'art. 3 bis, ad iniziativa della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Giacinti.
Francesco GIACINTI. Parliamo del Comitato regionale per le comunicazioni, trattasi di un emendamento, secondo me, corretto che va nella seguente direzione, in poche parole, lo Statuto prevede che fin dalla prossima elezione il Comitato passi a 3 componenti, attualmente è costituito da 7 membri.
Cosa succede se nel frattempo un membro si dimette o è impossibilitato a svolgere la sua funzione? Con questo emendamento non si procede alla rielezione di quel componente, ma si va alla naturale scadenza del Comitato, fino a che andrà in vigore la nuova misura di 3 membri, rispetto a quella attuale.
Nel caso in cui si dimetta il Presidente si provvede, come da Statuto, alla rielezione di tutto il Comitato, questa volta costituito da 3 membri.
Mi sembra un emendamento corretto che sposa anche la ratio della norma che ha ispirato la modifica statutaria.
(Voci fuori microfono)
Francesco GIACINTI. Rimane di sei, di cinque, di quattro ...
PRESIDENTE. Il CoReCom non è un collegio perfetto, quindi va bene così.
Tra l’altro il fatto che non si sostituisce il componente comporta un risparmio da notare perché siamo in vista della riforma ed è importante questo eventuale risparmio se si verrà a verificare.
Ha la parola il Consigliere Celani.
Piero CELANI. Dico questo perchè nello Statuto c’è un minimo e un massimo. Capito? Quindi se va sotto questo non funziona più …
PRESIDENTE. E’ evidente, ma non è questo il problema e poi la riforma prevede, come ha detto bene il Consigliere Giacinti, 3 componenti.
Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 7.
Emendamento 7/1 ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 7 così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Emendamento 7bis/1, istitutivo dell'art. 7 bis, a firma del Consigliere Biancani, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Andrea BIANCANI. Grazie Presidente. Riguarda gli interventi alla barra di foce dei fiumi e, in qualche modo, con questo emendamento si vuole evidenziare che occorre un intervento differente qualora ci siano dei punti di ormeggio, quindi, dare la possibilità, per garantire la sicurezza, di interventi anche parziali per poter effettuare la valorizzazione del materiale.
PRESIDENTE. Emendamento 7 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Emendamento 7 bis/2, istitutivo dell'art. 7 bis, ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Articolo 8 (dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Proposta di legge n. 25, così come emendata, la pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa approva)
Proposta di atto amministrativo n. 8
ad iniziativa della Giunta regionale
“Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano, triennio 2016/2018. Legge regionale 3 giugno 2003, n. 12, articolo 8, comma 1”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 8 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Traversini.
Gino TRAVERSINI. Grazie Presidente. L’atto amministrativo sul piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano - ho chiesto di distribuire questa pubblicazione che è stata diffusa due mesi fa dall’Assam e che di fatto racchiude e fa vedere il lavoro fatto fin qui - è il quinto Piano territoriale che viene presentato, fatto dall’Assam.
Questo è anche un modo per ricordare l'importanza dell'Assam, Agenzia di servizi nel settore alimentare della Regione Marche, e del lavoro che ha svolto nella modernizzazione dell'agricoltura, soprattutto negli ultimi anni, legato alla biodiversità, alla ricerca di quei prodotti che vanno salvaguardati che riguardano sia vegetali, ma soprattutto le razze animali.
Se vedete il libro, sono arrivati a 90 specie per quanto riguarda i vegetali e a 5 per quanto riguarda la sezione animali, è un lavoro enorme e di grande importanza. Un’importanza che riguarda la caratteristica di modernizzazione e che riveste soprattutto in vari settori quali possono essere l'economico perché, anche se prodotti di nicchia, alcuni di questi danno la possibilità di nuovo lavoro.
E’ un mercato estremamente interessante, come è interessante da un punto di vista turistico. Paesi, piccole cittadine, sono caratterizzati dalla coltivazione di prodotti particolari che portano il loro nome, questo sicuramente è uno dei marketing, dal punto di vista turistico, più importanti rispetto a tante campagne che si stanno facendo e che costano anche diverse centinaia di migliaia di euro.
Con poco, con uno sforzo fatto bene, con il lavoro che l’Assam sta facendo, credo che si possano raggiungere questi risultati. Lo dico perché ho sempre creduto nell’Assam, uno strumento, una agenzia che è stata riformata, sono stato relatore, ho partecipato anche alla riforma che è partita negli ultimi 6 mesi con il nostro arrivo e, secondo me, solo gli aspetti positivi sono rimasti all’Assam e si è creata una situazione che può dare grandi risultati alla Regione.
Il lavoro che viene curato dall’Assam è molto importante ed il Piano ha un finanziamento che ricalca quello degli anni precedenti. Risorse che vengono prese dal Psr, sono 750.000 euro per la parte vegetale e 222.000 euro per la parte animale, divise in tre annualità, 250.000 più 74.000 per la parte animale.
Questo risultato è importante. l'Agenzia andrebbe anche potenziata se possibile perché sta dando risultati veramente importanti.
Come funziona? E' molto semplice, esiste la banca del germo plasma che custodisce i reperti, cioè quelli che vengono trovati per la parte vegetale, e che agisce attraverso gli agricoltori custodi che riproducono le varie sementi. In più si è sviluppata in maniera seria anche la parte forestale, altro aspetto estremamente importante.
La Regione ha quattro vivai regionali che alimentano questo progetto. Un esempio che va considerato per la diffusione della parte forestale è lo sviluppo della roverella per la micronizzazione legata al tartufo.
Un impianto progettuale molto importante che il Consiglio deve sostenere approvando questo atto amministrativo, con la consapevolezza del lavoro fatto dalla Commissione che ha votato favorevolmente questo piano dando giudizi estremamente positivi del lavoro che si sta facendo. Chiaramente continueremo a stimolare il lavoro con l’Assam per controllare l'esecuzione di questo progetto.
Ricordo anche che sia il Cal che il Crel hanno espresso parere favorevole, quindi un progetto che continua, e ci tenevo a darvi la pubblicazione perché vi possate rendere conto del lavoro positivo che si sta facendo.
Un aspetto che stavo dimenticando, ma che è estremamente importante è che l’Assam ha un rapporto con le scuole, nel senso che informa e rende partecipi i ragazzi della scuola del lavoro legato alla biodiversità, alla produzione di piante, alla difesa degli animali marchigiani, lo fa attraverso progetti legati all’orto scolastico. Progetti con le scuole che sono estremamente importanti per creare la coscienza ed il rispetto dei cittadini marchigiani.
Su questo chiedo il voto favorevole da parte del Consiglio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Fabbri.
Piergiorgio FABBRI. Avete terminato la discussione, velocissima, sul bilancio ed adesso parliamo di cose differenti.
Stiamo parlando del Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche, sono relatore di minoranza, a livello di Commissione abbiamo approfondito la questione e ci tengo a sottolineare l’importanza che riveste.
Ci troviamo concordi con queste impostazioni, ho anche presentato un emendamento che è stato accolto per portare, oltre che nelle mense scolastiche, anche nelle mense degli Ersu, ricordiamo dispensano oltre 1 milione di pasti all'anno, i prodotti derivanti dalle varietà del repertorio regionale per accrescere il consumo dei prodotti locali.
L'iniziativa degli orti scolastici va potenziata per accrescere l'interesse dei vari docenti, degli insegnanti, altrimenti gli alunni non ne colgono l'importanza.
Sui mercatini itineranti siamo d’accordo.
La biodiversità agraria delle Marche deve essere anch'essa, con gli agricoltori custodi, potenziata.
I fondi del Psr vanno utilizzati completamente.
Ritengo che, esprimendo questo giudizio positivo sul Piano, il Movimento 5 Stelle si fa promotore di una sorveglianza sulle attività dell'Assam in modo che, in piena discontinuità con il passato che non ha brillato per efficienza e per chiarezza, possa agire nel modo migliore per raggiungere dei risultati strategici che, da questo punto di vista, a livello marchigiano, sono particolarmente importanti.
Chiudo questo intervento sottolineando che da parte nostra c'è un'opposizione costruttiva che entra nel merito delle cose. I proclami vuoti li lasciamo ad altri, gli esercizi retorici li lasciamo ad altri, personalmente sono qua per esaltare trasparenza, legalità e per ritornare vicino alle esigenze dei cittadini, quindi, quando le cose vengono trattate nel merito e quando non ci si arrampica sugli specchi, noi siamo sempre disponibili al massimo confronto. E’ per questo che ieri, rispondo anche all’Assessore Cesetti che mi ha detto alla fine della seduta: “Le tue prerogative di opposizione”, no, non c'era motivo di rispondere né sui concorsi né sulle fusioni perché il mio pensiero era stato molto chiaro mentre le vostre risposte erano un esercizio retorico, quindi, non discutendo del merito, è inutile proseguire in queste cose, non siamo qua per questo, siamo qua per migliorare la qualità della legislazione e per migliorare la situazione politica la cui fiducia presso i cittadini è bassissima.
Con questo voto positivo chiudiamo questa seduta e speriamo che l'Assam lavori meglio che nel passato. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
Proposta di atto amministrativo n. 8. La pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)
PRESIDENTE. Buon Natale e Buon Anno a tutti.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 17,20.