Resoconto della seduta n.178 del 02/12/2014
SEDUTA N. 178 DEL 2 DICEMBRE 2014

La seduta inizia alle ore 10,20

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 178 del 2 dicembre 2014. Do per letto il processo verbale della seduta n. 177 del 25 novembre, il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’art. 29 del Regolamento Interno.
Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge regionale:
n. 461 in data 24 novembre, ad iniziativa del Consigliere Giancarli, concernente: “Modifica alla legge regionale 16 luglio 2007, n. 8: Disciplina delle deroghe previste dalla direttiva 79/409/CEE del 2 aprile 1979, e dell'articolo 19 bis della legge 11 febbraio 1992, n. 157: Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, e modifica alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7: Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria”, assegnata alla III Commissione assembleare in sede referente e trasmessa al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per l'espressione del parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 15/2008 e alla VI Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68, comma 1 bis del Regolamento Interno;
n. 462 in data 1 dicembre, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Riordino e semplificazione della normativa regionale in materia di edilizia”, assegnata alla IV Commissione assembleare in sede referente, al Consiglio delle Autonomie Locali per l'espressione del parere di cui all'articolo 11, comma 4, della legge regionale n. 4/2007, al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per l'espressione del parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 15/2008 e alla VI Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68, comma 1 bis del Regolamento Interno.
E' stata presentata la seguente proposta di atto amministrativo:
n. 92 in data 26 novembre, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Legge regionale n. 46/1992 – Adozione definitiva della variante al Piano di gestione integrata delle aree costiere”, assegnata alla IV Commissione assembleare in sede referente, trasmessa al Consiglio delle Autonomie Locali per l'espressione del parere di cui all'articolo 11, comma 4, della legge regionale n. 4/2007 e al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per l'espressione del parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c) della legge regionale n. 15/2008.
Pregherei i Consiglieri di adoperarsi a far entrare in Aula i colleghi per eventuali votazioni la cui responsabilità, per il non raggiungimento del quorum, non vorrei fosse attribuita al sottoscritto che va troppo veloce.
E' stata presentata la seguente proposta di deliberazione:
n. 36 in data 27 novembre, ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, concernente: “Istituzione di una Commissione consiliare d'inchiesta diretta ad esaminare la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa regionale prima, durante e dopo l'evento alluvionale che ha colpito la città di Senigallia il 3 maggio 2014” (iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna).
E' stata presentata la seguente proposta di regolamento interno:
n. 11 in data 27 novembre, ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, concernente: “Modalità di approvazione per l'anno 2014 degli atti regionali di programmazione economico finanziaria” (iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna).
Il Presidente della Giunta regionale ha promulgato, in data 17 novembre, le seguenti leggi regionali:
n. 29 “Modifiche alla legge regionale 10 novembre 2009, n. 27 “Testo unico in materia di commercio”, alla legge regionale 11 luglio 2006, n. 9 “Testo unico delle norme regionali in materia di turismo” e alla legge regionale 29 aprile 2008, n. 8 “Interventi di sostegno e promozione del commercio equo e solidale”;
n. 30 “Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria”;
n. 31 “Modifiche alla legge regionale 22 aprile 2013, n. 6 “Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale e locale” e alla legge regionale 29 novembre 2013, n. 44 “Assestamento di bilancio 2013”.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Passando alla trattazione dell'ordine del giorno vi comunico che con la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi abbiamo deciso, siccome ci sono importanti punti iscritti all'ordine del giorno, di non trattare il punto 1, le interrogazioni, e partire con il punto 2.
Prima del punto 2, altra cosa concordata a livello di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, mettere al primo punto dell'ordine del giorno la proroga della Commissione d'inchiesta sul caso Asteria.
Non ci sono obiezioni, quindi, iscriviamo all'ordine del giorno la proposta di deliberazione n. 37 e la trattiamo subito.

Proposta di deliberazione n. 37
ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza
"Ulteriore proroga della Commissione consiliare d'inchiesta diretta ad esaminare tutti i rapporti di finanziamento ed altro intercorsi tra la Regione Marche e la S.r.l. Asteria"
(Votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di deliberazione n. 37 ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza.
La proposta riguarda la proroga al 20 gennaio 2015.
Proposta di deliberazione n. 37, la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. La proposta di proroga è approvata, adesso trattiamo il punto 2 dell'ordine del giorno.

Proposta di regolamento n. 11
ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza
"Modalità di approvazione per l'anno 2014 degli atti regionali di programmazione economico e finanziaria"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di regolamento n. 11 ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Dobbiamo votare che la Conferenza dei Presidenti dei gruppi possa stabilire le date per la programmazione economica e finanziaria per l'anno 2014.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Il Regolamento n. 11 è composto di un solo articolo, quindi con la votazione dell'articolo 1 abbiamo, di fatto, approvato la proposta di regolamento interno n. 11.
Nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi abbiamo deciso, per accelerare i tempi di questo Consiglio che è impegnativo, considerato che si protraggono i lavori della II Commissione per l'assestamento, di autolimitarci nei tempi e di procedere direttamente alla trattazione del punto 5.

Proposta di legge n. 396
ad iniziativa dei Consiglieri Sciapichetti e Traversini
"Modifiche alla legge regionale 13 marzo 1995, n. 23: Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali"

Proposta di legge n. 401
ad iniziativa del Consigliere Solazzi
"Testo unico delle disposizioni in materia di trattamento economico dei Consiglieri regionali"

Proposta di legge n. 450
ad iniziativa dei Consiglieri Perazzoli, Traversini, Ortenzi, Giancarli, Sciapichetti, Badiali, Pieroni Bellabarba, Busilacchi, Acacia Scarpetti
"Testo unico delle disposizioni in materia di trattamento economico dei Consiglieri regionali. Modifica alle leggi regionali 15 ottobre 2001, n. 20: Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione, 30 giugno 2003, n. 14: Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale"

(Testo unificato - Nuova titolazione) "Modifiche alla legge regionale 13 marzo 1995, n. 23: Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali, alle leggi regionali 15 ottobre 2001, n. 20: Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione, e 30 giugno 2003, n. 14: Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale"
(abbinate)
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 396 dei Consiglieri Sciapichetti e Traversini, la proposta di legge n. 401 del Consigliere Solazzi e la proposta di legge n. 450 dei Consiglieri Perazzoli, Traversini, Ortenzi, Giancarli, Sciapichetti, Badiali, Pieroni Bellabarba, Busilacchi, Acacia Scarpetti, abbinate.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. La mia relazione sarà piuttosto breve perché questo lavoro è andato avanti per 5 mesi ed è la conclusione di un'attività che abbiamo svolto in tutta la legislatura e che porterà nella prossima ad avere un costo complessivo annuo di oltre 4 milioni di euro in meno, parte dovuta alla riduzione per legge, per la verità, dei Consiglieri da 42 a 30, e dei componenti della Giunta a 6, e conseguentemente anche del personale.
Abbiamo approvato la riduzione del personale dei Gruppi. Abbiamo approvato l'eliminazione, per la verità in prima lettura solamente, dei Segretari dell'Ufficio di Presidenza, e con questa proposta andiamo a ridurre ulteriormente i costi tra Giunta e Consiglio di circa 1 milione di euro.
Interveniamo sulla riduzione del trattamento indennitario mensile portandolo a 6.400 euro che è uguale a quello del Sindaco capoluogo di provincia, non è scritto Comune capoluogo per la ragione di non accettare un'imposizione che ci pare assurda e che discrimina le Marche rispetto a regioni che hanno capoluoghi, per esempio, ben più popolosi.
La riduzione del rimborso forfettario è da 3.000 a 2.700 e per quanto riguarda i vitalizi un prelievo temporaneo da 1.000 fino a 1.500 del 5%, da 1.501 a 3.500 del 10%, da 3.501 a 6.000 del 15%, oltre c'è nella legge, ma nessuno li percepisce.
Per chi ha il doppio vitalizio c'è il raddoppio, questo va incontro ad una cosa che non solo non è pubblica, ma che molti ritengono necessaria.
Inoltre abbiamo rivisto tutte le indennità di funzione per la Giunta, un arrotondamento in difetto, sostanzialmente, ma per poche centinaia di euro in meno; mentre c'è una riduzione più vistosa per quanto riguarda l'Ufficio di Presidenza, non ci è sembrato giusto mantenere una parità di trattamento tra il Presidente della Giunta ed il Presidente del Consiglio e le Presidenze delle Commissioni rispetto agli Assessori.
Un lavoro che abbiamo fatto con grande serietà. I Consiglieri dalla prossima legislatura costeranno alla Regione circa 1.000 euro in meno al mese anche tra tutti i rimborsi.
C'è in più una riduzione significativa del personale di staff e degli assistenti degli Assessori e dell'Ufficio di Presidenza, quindi anche se in futuro il Presidente della Giunta dovesse aumentare il numero di Assessori esterni, il prossimo Consiglio costerà all'anno 4 milioni di euro in meno rispetto a questo Consiglio.
E' un fatto, secondo noi, necessario in un momento di grande sensibilità, anche di demagogia a piene mani, però dobbiamo dare un esempio ulteriore di sobrietà perché la Regione Marche si è sempre contraddistinta per questo, non vogliamo fare i primi della classe, ma lo siamo.
Non siamo stati toccati da fenomeni esasperati, perché forse è nel carattere di noi marchigiani.
Per quanto riguarda gli emendamenti gran parte li accogliamo.
L'ultima cosa, per chi ha un altro lavoro, una retribuzione ed un reddito che supera il reddito da Consigliere, introduciamo una riduzione del 50% ed il rimborso chilometrico viene rapportato, accogliendo un emendamento proposto dal Presidente Solazzi, ma sub emendato, alle effettiva presenze negli uffici della Regione.
Ci sembra un lavoro fatto bene che non a caso in Commissione è stato approvato sostanzialmente all'unanimità perché anche il Consigliere di Forza Italia, Marangoni, si è astenuto, dichiarando un'astensione benevola.
Mi pare di aver riportato esattamente il clima positivo, quindi chiedo una rapida approvazione della legge.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Il relatore di maggioranza, Consigliere Perazzoli, ha riportato fedelmente quello che è stato non solo l'articolato tecnico di questa proposta, ma anche lo spirito, giusto, innovativo, responsabile, di grande rigore ed austerità che ha caratterizzato il lavoro della Commissione. Ha giustamente sottolineato, come ha detto, la convergenza di tutti i Gruppi delle forze politiche.
Sono convinto che questo atto sia una giusta risposta a chi fuori da quest'Aula chiede rigore, austerità, rispetto per i sacrifici enormi che le nostre imprese, le nostre famiglie stanno affrontando ed anche un'attenzione giusta, posso dire meno demagogica, nei confronti di quest'Aula da parte di chi sta fuori e che ci guarda giustamente ogni giorno.
E' una risposta giusta perché concilia le esigenze di risparmio, del risparmio possibile, con il rispetto del mandato sacro che gli elettori ci hanno conferito. Per mandato sacro intendo l'assoluta necessità di un mandato elettorale conseguito qui, come tutti noi, che ci siamo messi in gioco con le preferenze, ci tengo a sottolinearlo, nessuno è stato catapultato e nominato altrove, si sta qui, lo dico anche per i ragazzi che ci ascoltano, per scelta e mandato popolare, senza nessun'altra scelta di altri soggetti.
Credo che oggi sia la giornata dell'orgoglio di questa Assemblea perché si realizza un grande risparmio anche su quelli che potevano essere definiti benefici, forse anche inaccettabili in questo momento e lo condividiamo, però si sancisce e si sottolinea il ruolo dei Consiglieri regionali, dei componenti di un'Assemblea, che per legge, devono fare le leggi oltre che i programmi di interesse e, attraverso questi, gli interessi di questa comunità.
Credo che i provvedimenti che abbiamo costruito insieme siano giusti, equi e rispettino quello che è il nostro mandato e soprattutto ci consentono di presentare questa Assemblea in maniera dignitosa e a testa alta di fronte alla comunità marchigiana.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Voglio ripercorrere la mia partecipazione alla Commissione ed ho ripreso con un emendamento il tema posto in quella sede dal Presidente Perazzoli rispetto all'innalzamento del limite di età per la percezione del vitalizio.
Questo tema era già stato posto nella Conferenza delle Regioni che aveva dato indicazione di innalzare il limite di età per il vitalizio, quindi, propongo un emendamento di innalzamento del limite di età a 65 anni per due motivi: 1) per rispondere alle decisioni della Conferenza delle Regioni che chiede tale presa di posizione; 2) per avvicinare l'importo del vitalizio al valore dei contributi che abbiamo versato ed andare un po' più vicino a quella che sarà la situazione della prossima legislatura, quella di una contribuzione per avere una pensione assicurativa.
Con questo emendamento propongo di innalzare per tutti i Consiglieri l'età a 65 anni, in questo modo ciò che la Regione dovrà pagare diminuirà di 5 anni e ci sarà un risparmio, per esempio, di 150.000 euro per i Consiglieri che hanno fatto due mandati, come nel mio caso, e si mantiene la possibilità, per chi ne avesse necessità, di anticipare l'erogazione del vitalizio da 65 a 64 o 63 o 62 o 61 o 60, con una riduzione percentuale del vitalizio del 6%, calcolato in maniera tale che il pagamento complessivo rimanga sotto a quello o vicino a quello che si percepirebbe dai 65 agli 80 anni.
E' un emendamento semplicissimo che introduce una norma come è successo per tanti altri lavoratori, tra l'altro noi non siamo lavoratori, siamo eletti e, secondo me, è bene che anche noi spostiamo il tempo di ottenimento del vitalizio a 65 anni, con una penalità ottenendolo a 60. Mi sembra una norma semplicissima se volete, poi nell'intervento sull'emendamento farò degli esempi di quello che è lo sviluppo dei due vitalizi quello, alla situazione attuale, che va da 60 a 80 anni e viene percepito per 20 anni e l'altro proposto che va da 65 a 80 e permette un risparmio netto per ogni Consigliere della Regione di 150.000 euro, pur permettendo ai Consiglieri regionali di accedere al vitalizio a 60 anni con una penalità.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Presidente, esprimo la mia profonda, non voglio neanche dire amarezza, ma il mio profondo disgusto che è una parola diversa che ritengo faccia comprendere meglio quello che si vuole fare qui dentro. Addirittura vogliamo farci sentire dai ragazzi e ci vantiamo di quello che facciamo. Dovrebbero essere altre le cose di cui vantarsi!
Presidente, io a questo punto, visto che siamo in fase di risparmio e dobbiamo flagellarci, andrò a chiedere per divertirmi l'indirizzo di tutti i telepass e viacard fatti fino ad oggi ed il momento in cui sono state utilizzate, così si potrà verificare la moralità di ognuno di noi, si potrà verificare se sono state utilizzate in contemporanea, il sabato, la domenica, perché sento questa carità pelosa di qualcuno che dice: "Caro dott. Marinelli, se lei fa il medico e guadagna, non può fare il Consigliere regionale perché se guadagna di più le do il 50%".
Ridicola, è gente ridicola, mi meraviglio di quelli che sono stati eletti con l'ex Partito delle Libertà, mi meraviglio che una volta rappresentavano le partite Iva, i professionisti, quelli che si alzano la mattina alle 5 per lavorare, quelli che imprendono, quelli che si muovono e non fanno i funzionari di partito, non fanno quel lavoro per cui tanti hanno scalato le vette. Vogliamo parlare dei grandi politici sindacalisti che sono usciti dal sindacato e sono andati a fare, non solo i deputati, ma i Presidenti del Senato? Questa è la grande differenza che c'è tra un mondo e un altro. Questa è la grande differenza che c'è!
C'è una chiara direzione a volere abbassare ancora di più il livello della politica. Sapete, per giudicare ognuno di noi c'è una cartina tornasole: "Ma lei che fa? Nella sua vita cosa ha fatto? Nella sua vita che ha prodotto?"
C'è gente che queste attività non le ha mai svolte! Nella Commissione d'inchiesta di Asteria abbiamo parlato di persone che non hanno mai svolto un lavoro nella loro vita ed improvvisamente, siccome erano funzionari di partito, caro Consigliere Bugaro, visto che la guardo, sono diventati Sindaci, poi Consiglieri regionali, poi Presidenti di Commissione ed hanno fatto tutto quello che abbiamo visto e che potrete leggere.
Quelli sono gli uomini di partito che sicuramente tra l'indennità di Consigliere regionale e quello che non potevano produrre, perché non sono in grado di produrre o non volevano produrre, ci mancherebbe altro, sceglieranno e potranno fare i Consiglieri regionali.
Sono contento che il centro sinistra proponga questo, sono contentissimo che, non voglio neanche dire centro sinistra, non so neanche come definire ormai gli spazi politici, ci sia una profonda divaricazione di pensiero su queste cose. Mi fa paura vedere persone che non la dovrebbero pensare in questo modo fare a gara nel flagellarsi e nel pensare che tutto questo porti a qualcosa.
Io sa, Presidente, parlo perché io sono, per il Corriere Adriatico, c'è stato un titolo, "Il Paperone della Regione", forse perché denuncio quello che faccio, e quando leggo di professionisti che denunciano 30.000 euro, la mia prima impressione è dire: "Cambia lavoro, stattene a casa, fai un'altra attività!" Giusto?
Ritengo che posso parlare proprio per questo motivo, ho un imprimatur, un giornale che, in cinque anni, non ha mai messo una mia foto in prima pagina, che volete? L'ha messa soltanto, in nome di una correttezza, pertinenza, continenza, deontologia, per dire che i Paperoni abitavano in Regione. Noi siamo i più ricchi delle Marche, attenzione, non del Consiglio regionale, e c'era la mia foto come quello che denunciava di più.
Proprio per questo parlo, se mi alzo la mattina alle 3 per lavorare, non ho capito quale diritto costituzionale lederei, Presidente Solazzi, mi affido alla sua intelligenza, se io volessi, Presidente, lavorare tutta la notte per la mia professione e ci riesco, perché faccio consulenze, e perché se faccio il dottore tutti i miei pazienti vengono di notte pur di parlare con me e questo mi produce un guadagno, io non dovrei guadagnare quello che guadagna un altro Consigliere regionale a parità di lavoro di Consigliere regionale perché ho un altro lavoro?
Andate in Bulgaria, la Bulgaria di prima, Plovdiv, queste cose la stasi le poteva fare, ma voi pensate che in questo modo, questo è bellissimo, riuscirete a riprendere contatto con l'elettorato? Va bene che siamo nell'epoca in cui uno che ha vinto le elezioni regionali in Emilia non si è accordo che in 6 mesi ha perso 700.000 voti, però io vi dico sommessamente, vi bisbiglio, che il contatto con l'elettorato non si riprende in questo modo. Il contatto con l'elettorato si riprende dando i servizi, facendo nella sanità, tanto per non andare lontano, quello che bisogna fare, facendo si che l'utente abbia quei servizi e non perché il Consigliere Perazzoli guadagnerà 1.000 euro di meno, penso che non gliene freghi niente a nessuno, e questo si introduce in un ragionamento più ampio a livello regionale che nessuno vuole prendere in considerazione che è quello del funzionamento dell'istituto regionale. Forse sarà il caso che la prossima campagna elettorale distingua anche su questo, faccia chiaro anche su questo, se ancora è possibile che ci sia l'Umbria, l'Abruzzo e le Marche, pensate voi quale tipo di risparmio si farebbe, poi noi parliamo per il nostro problema.
Invito tutti ad andare sui siti a vedere non solo i nostri stipendi, ma quelli di tante altre persone che compongono la Regione Marche e che costano lo stesso a quei ragazzi, caro Consigliere Massi, ai genitori di quei ragazzi e stanno in certi posti tranquillamente e pacificamente e non se ne parla mai, diciamo lo stesso, lei ha avuto un'astensione benevola, io non lo so, la sua benevolenza, ma su questo ... l'intera legge è composta da tante particolarità in cui ognuno di noi rappresenta tante parti dell'elettorato che ci ha votato, chiaro?
Una cosa del genere ritengo che mi porti tranquillamente a votare contro, ma dicendo una cosa in più: togliamo i vitalizi direttamente. Io non vedo questo problema fino a che noi lavoriamo, stiamo qui, e giustamente qualcuno dice sulle diarie quello che è stato detto, giustamente. Facciamo una cosa togliamo i vitalizi, il problema non si pone più, pensate che risparmio.
Quando avrò finito di fare il Consigliere regionale per quale motivo dovrei prendere la pensione? Sono stato pagato durante il lavoro, ben pagato, avrei potuto tranquillamente farmi una pensione integrativa per conto mio, allora dobbiamo essere chiari: voi volete come sempre nascondere la polvere sotto il tappetino, ma è il caso che il tappeto lo alziamo e la polvere la leviamo.

PRESIDENTE. Prima di passare la parola al Consigliere Marinelli, interpretando anche il sentimento di tutta l'Assemblea, porgo i saluti e do il benvenuto nell'Aula dell'Assemblea legislativa delle Marche alla scuola media Donatello di Ancona, precisamente le classi IIA e IIC. Come dico sempre, mi congratulo e faccio un apprezzamento al personale docente, agli insegnanti, perché oltre all'attività ordinaria si impegnano nell'attività di avvicinare le istituzioni al mondo dei ragazzi ed è tanto più importante in un momento come questo in cui c'è un distacco molto pronunciato fra la società e le istituzioni.
Far comprendere ai ragazzi, agli alunni, come funzionano le istituzioni e quanto le decisioni che vengono assunte, le decisioni che vengono prese, gli atti che vengono licenziati non sono carta, ma sono provvedimenti che si ripercuotono nella vita quotidiana di tutti i giorni, è un elemento assolutamente importante.
Per questo mi compiaccio sempre con quegli insegnanti, quei docenti che si impegnano nell'attività di far conoscere ai giovani, ai ragazzi, agli alunni, il funzionamento delle istituzioni pubbliche.
Grazie, quindi, della vostra presenza.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Erminio MARINELLI. Grazie Presidente. Finalmente questo atto arriva in Aula, un atto voluto, aspettato, sul quale i vari Consiglieri della Commissione hanno lavorato per portare a compimento quest'opera di bonifica, di riduzione, di moralizzazione, della situazione politica regionale di questa IX Assemblea legislativa.
Io, come Consigliere regionale, sono il secondo Paperone nella Regione Marche, il primo è il Consigliere Natali, il secondo sono io.
Ahimè, sembra che sia una spada di Damocle, una cosa da rigettare completamente, se una persona si è laureata, come il sottoscritto a 24 anni con 110 e lode, ed ha messo a frutto le fatiche del proprio padre, operaio delle Cartiere Miliani di Pioraco che con immensi sacrifici mi mandava il quid economico a Siena, se mi sono laureato e specializzato per tre volte, chiedo scusa a tutti, e chi ha voluto questa legge, senza tener conto di alcun distinguo ..., ma capisco ed apro una parentesi, è difficile fare una legge tenendo conto della varie particolarità, ma penso che questo sia abbastanza grave, abbastanza grosso.
Premetto che voterò questa legge, premetto che molto probabilmente finirà la mia avventura in Regione perché non mi ritrovo in certi giochi politici, in certi spostamenti, da destra si va a sinistra, dall'alto si va in basso in base alla convenienza. Io sono un uomo di centro-destra che è antitesi, con tutto il rispetto, del PD e della sinistra, e là rimango indipendente che mi chiamo Erminio Marinelli, per le Marche, NCD, o Forza Italia.
Detto questo, caro Presidente e amico Consigliere Perazzoli, voterò senza presentare nessun emendamento questa legge. Vorrei chiedere al Consigliere Perazzoli come Presidente, ma anche al Consigliere Comi, che è assente, chi è che può fare politica? Chi può diventare Consigliere regionale delle Marche?
Ha affrontato il problema il Consigliere Natali, le partite Iva sono messe fuori causa? C'è una riduzione del 50% dell'indennità di funzione in base al reddito perché ci sono tanti professionisti che o non pagano le tasse o non hanno lavoro o non superano quel determinato reddito.
Ma chi come noi ha una partita Iva, è libero professionista, è limitato nella sua funzione! Chi può fare il Consigliere, Consigliere Perazzoli? Lo può fare un sindacalista? Un cassa integrato? Un dipendente? Una persona ricca? Un pensionato? Chi ha l'amore, la voglia come il sottoscritto di fare il medico, non può fare il Consigliere regionale? E' tarpata la mia libertà di scelta? Avete pensato a questo? Soprattutto alla figura del medico di famiglia? Noi siamo liberi professionisti, non abbiamo aspettativa, siamo sempre sulla breccia perché se il paziente non è d'accordo sulla nostra attività, sul nostro modo di fare, ci ricusa, ci cancella. Io per venire qui pago 150 euro alla mia sostituta, mi pago le mie ferie, mi pago la mia assicurazione, quindi, ho tutte le caratteristiche del libero professionista, ma non ho diritto a fare il Consigliere regionale come il dipendente, il cassa integrato o la persona pensionata, perché non ho l'aspettativa.
Secondo me questo è ingiusto, non è corretto. Faccio questo per i medici di famiglia che verranno dopo e nonostante voterò, mi attiverò per vedere se questa è una norma anticostituzionale, perché viene lesa la libertà del libero professionista, medico di famiglia che ha studiato, si è laureato e vuole fare il medico e non può essere equiparato alle altre figure.
Mi vengono in mente i colleghi avvocati, mi viene in mente l'Assessore Paola Giorgi che ha un lavoro particolare che in questa situazione chiaramente farà una scelta, però, secondo me, è lesa la sua libertà.
In questa situazione credo che la difficoltà che ha un libero professionista sia quella di non avere libertà di partecipare alla vita pubblica, amministrativa, regionale. Viene lesa la libertà e non può essere accettato, chiaramente avrà uno strascico, secondo me, nelle sedi opportune.
Non sto qui a dire quali altri modi ci sarebbero per diminuire le spese, ma è chiaro che le Regioni sono sotto attacco. Una egione come la nostra con un milione e mezzo di abitanti, deve essere vista, molto probabilmente, accanto all'eliminazione delle Province, bisogna ridurre il numero delle Regioni, tenendo conto che una regione di 1.500, di un milione e mezzo di abitanti non può reggersi.
Rimango sbalordito da questa norma, ne ho parlato fuori microfono con tante persone di centro-destra e di centro-sinistra, tutte mi hanno dato ragione, ma continuano su questa strada e voteranno a favore come il sottoscritto farà, ma farò una battaglia per i miei colleghi medici di famiglia dal 2015 in poi, ricorrendo certamente all'avvocato per capire se è una strada da percorrere e percorribile, non può essere diversamente, c'è una discriminazione evidente per chi fa il medico di famiglia. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Premesso che voterò a favore di questa legge, quello che ha detto il Consigliere Marinelli riguardo alle partite Iva e ai liberi professionisti, io l'ho sollevato questa mattina alla Conferenza dei Capigruppo, l'ho sollevato anche in modo non normale, dicendo che in futuro i candidati, soprattutto a livello regionale, saranno cassa integrati o funzionari di partito in mobilità o gente nulla tenente.
Penso che un libero professionista possa lavorare bene e svolgere il proprio ruolo di Consigliere regionale e penso che il super emendamento che ha proposto il Presidente Perazzoli, che condiziona i rimborsi alla presenza, sia intelligente anche se a mio avviso contrasta con questa norma.
Un'altra considerazione è che qualcuno ha ceduto in quest'Aula alle pressioni mediatiche della stampa, c'è una corsa, penso che la medaglia non la prenderà nessuno qua dentro, a chi la spara più grossa, da noi si dice, la "cazzata".
Chiedo scusa ai ragazzi che stanno su, chiedo scusa veramente, però la cavolata a chi la spara più grossa è stata fatta. Tagli, tagli, tagli, alla fine non so cosa rimarrà.
Concludo dicendo una cosa, apprezzo l'articolo 14, sono un Consigliere che ha acquisito e goduto i diritti del vitalizio, sono l'unico che qui dentro, su questo tema, può parlare, parte interessata, dall'1 gennaio sono l'unico interessato a questo problema, lo condivido e lo voto. Caro Consigliere Binci non contrasta l'articolo 14 con quello che lei ha detto, fermo restando che, a 60 anni, lo stanno facendo tutte le Regioni, il contributo di solidarietà per tre anni rispecchia quello che lei ha detto, anzi forse sarà qualcosina in più rispetto al 6%, quindi è un emendamento molto intelligente, giusto, e mi auguro che gli ex Consiglieri regionali abbiano buon senso di fronte a questo articolo, come lo sto dimostrando anch'io, perché rinunciare a qualcosa non è rinunciare a tutto e forse serve a dare un forte segnale e forse qualcuno si avvicinerà di più alla politica. Per il resto smettiamo di cercare a chi fa la proposta più sciocca per avere domani una prima pagina sui giornali e fra tre giorni dimenticare tutto.
E' una buona legge, se c'è da migliorarla come ha detto il Consigliere Marinelli, si faccia qualche miglioramento.
Personalmente, ripeto, voterò a favore perché questa è una buona legge anche se non ho capito, Consigliere Perazzoli, se è una legge di sinistra o è una legge per disoccupati, cassa integrati. Il Consigliere Bucciarelli ha fatto riferimento ad una categoria, ce ne sono anche altre che possono partecipare, che hanno il reddito basso, ha parlato dei giornalai, ma ci sono anche altre categorie che hanno un reddito basso e che possono fare il Consigliere regionale.
Concludo con quello che ha detto il Consigliere Massi nel suo intervento, qui dentro siamo tutti eletti e non nominati, uno mette la propria faccia e fa le campagne elettorali con i propri soldi, non con il denaro pubblico o con contributi avuti da enti pubblici e penso che se uno lo fa seriamente e gira nel territorio sostiene delle spese ed ha delle responsabilità, ma a forza di tagliare, non si offenda nessuno, da 20 anni a questa parte il livello qui dentro è sceso molto e per il futuro non è che abbassando la retribuzione aumenti il livello, perché quando uno si impegna e lavora deve essere retribuito giustamente.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Telegraficamente, Presidente, per dire che purtroppo queste leggi sono il sintomo di un ente che sicuramente sta per chiudere. Il dibattito è su tutti i giornali, ormai c'è una chiara volontà a chiudere l'ente Regione e devo dire che se le Regioni continuano a passare il loro tempo parlando dei loro stipendi invece che delle cose concrete, forse è anche bene che questo accada.
Personalmente ed a nome del Gruppo Fratelli d'Italia abbiamo già una posizione a livello nazionale di totale disponibilità a chiudere le Regioni e a rivedere semmai il perimetro della nostra architettura istituzionale con degli enti che siano più concreti e funzionali.
In merito a questa vicenda dico che ho rinunciato al vitalizio, non prenderò un centesimo di pensione. E' un'opportunità che ha creato quest'Assemblea legislativa, è una cosa buona che abbiamo fatto, che non ci ha detto nessuno, e adesso rispetto al dibattito se deve essere più pagato l'impiegato rispetto all'avvocato o cose di questo tipo, mi sento di lasciare agli atti solo una cosa: io ho fatto sempre politica anche quando non ero Consigliere regionale, continuerò a farla anche se non lo sarò, credo che si possa fare retribuita e non retribuita.
Fare politica retribuita, se non si usa per andare in vacanza o fare i deficienti, può essere utile, non retribuita se necessario si fa per il popolo.
In ogni caso non mi interessa partecipare all'approvazione di questa legge, perché mi sembra complessivamente un gatto che si morde la coda e mi concentrò sull'assestamento di bilancio visto che adesso avremo una Commissione purtroppo in contemporanea.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1.
Emendamento 1/1 a firma del Consigliere Ricci. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 1 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5.
Emendamento 5/1 a firma del Consigliere Pieroni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6.

Emendamento 6/1 a firma del Consigliere Pieroni, se passa decadono gli emendamenti 6/2, 6/3, 6/4 e il 6/5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 6/2 a firma del Consigliere Solazzi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 6/3 a firma del Consigliere Solazzi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 6/4/1/1 a firma dei Consiglieri Perazzoli e Bugaro. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 6/4/1, così come emendato, a firma del Consigliere Perazzoli. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 6/4/2 a firma del Consigliere Perazzoli. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 6/4, così come emendato, a firma del Consigliere Solazzi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 6/5 a firma del Consigliere Solazzi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8.
Emendamento 8/1 a firma del Consigliere Binci, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Massimo BINCI. Per dare alcune cifre perché altrimenti qui si parla di questioni ideologiche, io invece vorrei parlare di questioni concrete nel senso di innalzare il vitalizio a 65 anni con la possibilità, dietro penalità, di arrivare a 60.
Parto da una semplice riflessione di un Consigliere che ha fatto due mandati; in due mandati versa alla Regione indicativamente per il vitalizio dalla propria indennità 180 mila euro, ma percependo una pensione da 60 anni a 80 anni, che è l'aspettativa di vita media, 20 anni, di 30.000 euro l'anno, perché il vitalizio per chi ha fatto due mandati è di circa 2.500 euro netti, costa alla Regione 600.000 euro. E' di 600.000 euro di vitalizio a fronte di un contributo del Consigliere di 180.000, abbassandolo a 15 anni, sempre a fronte di un contributo versato per la costituzione del vitalizio di 180 mila euro, 15 anni per 30.000 fa 450.000 euro, quindi, secondo l'aspettativa di vita, il Consigliere regionale, a fronte di un versamento di 180 mila euro, percepirà un vitalizio che a 80 anni sarà di 450.000 euro.
E' un abbassamento, ma è un abbassamento che comunque sia copre quelli che sono stati i versamenti e resta sopra i versamenti, è una riduzione rispetto all'equità e anche al diverso momento storico.
Chi ha fatto un mandato ed ha versato 90.000 euro, da 60 a 80 anni ha un vitalizio medio di 1500 euro, percepirà 18.000 euro all'anno, cioè 360.000 euro a 80 anni. A fronte di un versamento di 90.000 euro, percepirà 360.000 euro di vitalizio, quindi, il rapporto è 1 a 4. Abbassando a 15 anni percepirà, a fronte di un versamento di 90.000 euro, 270.000 euro di vitalizio, quindi il rapporto sarà di 1 a 3. Non è che si tratta di una misura stacanovista, è una misura che avvicina un po' alla parte contributiva il vitalizio e mi sembra una misura che può andare incontro sia alla riduzione della spesa che al mantenimento di un diritto del Consigliere.

PRESIDENTE. Emendamento 8/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 12. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 13.
Ha la parola il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Su questo articolo ho delle riserve e questo spiega anche la mia astensione, seppur benevola, in Commissione, su questo articolo ed anche sull'intera legge. Perché? In realtà cosa andiamo a fare? Andiamo a ridurre i costi del Consiglio per circa 1 milione di euro all'anno, è vero, come ha detto il Presidente Perazzoli però, se siamo onesti, dobbiamo dire che la metà quasi di questa cifra deriva dalla riduzione dei costi dell'articolo 12 e dell'articolo 13, cioè deriva dal personale, da 15 persone esterne, tutte esterne, non dipendenti, che sostanzialmente lasciamo a casa.
L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori questi non sanno proprio cosa sia, nel senso che non l'hanno mai avuto e quindi, come ho già detto altre volte, credo che non sia corretto chiedere a madri e a padri di famiglia di sobbarcarsi la metà di questo risparmio dei costi della politica, tanto più che li spenderemo, con la manovra fatta, per 6 Assessori esterni, nel caso il futuro Presidente della Giunta decida di utilizzare la facoltà di tutti e 6 gli Assessori, per cui andremo a spendere 750.000 euro all'anno in più, quasi 4 milioni di euro in una legislatura.
Credo che l'articolo 13 - l'articolo 12 ormai l'abbiamo votato, è andata - non sia positivo perché addossa, con un obiettivo nobile, la riduzione dei costi della politica, un carico eccessivo non a chi fa politica, alle segreterie, e non parliamo di dipendenti, ma di personale esterno, quindi su questo il mio voto è negativo come lo è stato anche sul 12 dove non ho fatto in tempo ad intervenire. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente. Approfitto, faccio solo questo intervento e, quindi, sarò veloce.
Sottoscrivo le relazioni iniziali del Presidente e del Consigliere Massi perché il buon lavoro fatto in Commissione è stato faticoso e ci siamo riusciti anche grazie al supporto di "tecnici" veramente eccezionali.
L'ha appena detto il Consigliere Marangoni, l'unico aspetto che mi sembra criticabile, non voglio entrare nella polemica sui 6 Assessori esterni, per cui abbiamo deciso di fare risparmi in altre partite, e che ritengo, siccome ho fatto per un anno l'Assessore e siccome spero di rifarlo per i prossimi cinque anni, si vada ad intaccare l'operatività degli uffici riducendo il personale degli Assessori a due unità.
Credetemi, lo dice uno che apriva l'ufficio la mattina e spesso se ne andava a letto a mezzanotte, è' stato 1 anno, ma è valso per 10, andiamo ad intaccare l'operatività e questo è un aspetto che chi lavorerà nei prossimi 5 anni in quegli uffici pagherà caro, e non entro nella polemica, pur giustificata, che il Consigliere Marangoni ha testé illustrato.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Articolo 13. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 15.
Emendamento 15/1 a firma del Consigliere Ricci. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 15 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 16. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Testo unificato delle proposte di legge nn. 396, 401, 450, così come emendato, lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 459
ad iniziativa della Giunta Regionale
"Assestamento del bilancio 2014"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 459 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Grazie Presidente. Intanto due cose: una preliminare ed è un ringraziamento alla II Commissione, ai tecnici ed agli uffici che hanno lavorato per formulare in tempo utile, in tempo ragionevole, questo assestamento di bilancio in modo tale che anche il preventivo possa venire prima della fine dell'anno, rimanendo pienamente nei poteri di spesa di questo ente.
E' stato complicato arrivarci, si è lavorato qualche giorno, diverse ore in più, forse anche per le difficoltà rispetto al lavoro dei revisori dei conti, però siamo usciti ad andare in questa direzione ed oggi possiamo in Aula votare questo atto.
L'altra questione è che voglio dare subito dei dati di estrema sintesi che possono essere utili, come dato generale, non tanto all'Aula perché poi approfondiremo anche puntualmente alcune questioni, e che possano essere colti immediatamente dalla stampa oltre che dai marchigiani.
Questo è un assestamento di bilancio che ha un saldo netto negativo di 4 milioni e mezzo circa, è legato a varie cose fra cui anche alcune minori entrate tributarie, ma questo lo possiamo vedere tranquillamente all'interno dei dati.
L'altro tema centrale che ha potuto rendere possibile l'assestamento di bilancio, tenendolo comunque in equilibrio, è la decisione della Giunta di aver posto un limite ed aver rinviato la spesa programmata al di là delle emergenze, delle evenienze, per circa 52 milioni e, nonostante queste difficoltà, io l'ho colto anche dalle parole del Presidente Spacca mi pare in un'intervista, che condivido in pieno, il dato sorprendente, positivamente sorprendente è che, nonostante le emergenze anche intervenute in questi ultimi periodi in regione, parlo anche di quelle legate alla difesa del suolo e le emergenze idrogeologiche, si è riusciti nella proposta di assestamento di bilancio a movimentare, nell'interesse dei marchigiani una cifra di circa ...

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Scusi Consigliere Ricci a me dispiace interromperla, però mi è stato detto che la Commissione non si è ancora riunita?

Mirco RICCI. Dopo le relazioni di maggioranza e di minoranza ci riuniremo.

PRESIDENTE. Sospendiamo il Consiglio?

Mirco RICCI. No, il dibattito potrà proseguire.

PRESIDENTE. Scusate, allora la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi non serve a nulla! Abbiamo anticipato il punto per fare in modo che la Commissione lavorasse ed il Consiglio proseguisse senza interruzioni.

Mirco RICCI. Presidente non mi hanno convocato.

PRESIDENTE. Va bene, pongo il problema, io non interrompo il Consiglio e se la Commissione si vuole riunire, si riunisce.

Mirco RICCI. Dopo i relatori di maggioranza e di minoranza, ripeto, forse un piccolo lasso di tempo lo potremmo ricavare durante il dibattito.

PRESIDENTE. Va bene. Allora la Conferenza dei Capigruppo non la convochiamo più perché se non riusciamo a rispettare il deliberato, ad organizzare i lavori in base a quello che ci siamo detti, non serve a nulla.
La Commissione poteva lavorare sugli emendamenti, mentre c'era l'altro punto all'ordine del giorno, questo era l'accordo che avevamo preso, se no non avremmo anticipato il punto!
Dovevamo fare quel punto mentre la Commissione lavorava.
Io lo apprendo adesso! Che i membri della Commissione si riuniscano mentre ci sono le relazioni di maggioranza e di minoranza! Prego.
Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Una questione di ordine procedurale. Mi è parso di capire che mentre noi parlavamo si doveva fare la Commissione, adesso esce fuori che la Commissione si fa ..., faccia capire bene perché, o non ho capito io, e potrebbe essere normale, ma se così non è, c'è qualcosa che non va, Presidente.
Lei nella piena autonomia gestionale del Consiglio deve chiarire questo aspetto, dopo di che la ringrazio e mi siedo.

PRESIDENTE. In sede di Conferenza dei Capigruppo, per accelerare i lavori, avevamo detto di anticipare il punto sui costi della politica e nel mentre si sarebbe riunita la II Commissione, considerato che sulla proposta dei costi della politica c'era sostanzialmente un accordo di massima fra tutti i partiti, quindi, la Commissione avrebbe lavorato sugli emendamenti, adesso prendo atto che questo non è avvenuto e ciò rischia di ritardare i lavori.
Invito la Commissione a riunirsi mentre ci sono le relazioni.
Scusi Consigliere Ricci per l'interruzione, prego.

(prosecuzione relazione di maggioranza)

Mirco RICCI. Non c'è nessun problema, Presidente.
Nonostante le cose che ho appena detto, si riescono a movimentare circa 80 milioni di euro, sono rilevabili alcuni di questi anche dalle tabelle allegate all'assestamento di bilancio, tabella A e tabella C.
Sono questi alcuni dati generali, macroscopici, per cogliere i dati centrali di questo assestamento di bilancio.
L'assestamento di bilancio 2014 recepisce ciò che scaturisce dalle risultanze del rendiconto dell'esercizio 2013, aggiornato ai valori dei residui passivi, della giacenza di cassa, del saldo finanziario.
I residui passivi iscritti alla chiusura 2013 sono circa 2 miliardi e 400 milioni e 1 miliardo e 794 milioni, sono rideterminati rispettivamente in 2 miliardi e 520 milioni e 1 miliardo e 433 milioni.
L'effettiva giacenza di cassa a fine esercizio ammonta a circa 517 milioni di euro di cui 94 milioni di euro presso la Tesoreria della Regione.
Il saldo finanziario è già iscritto nello stato di previsione delle entrate di bilancio iniziale 2014 per un importo di circa 719 milioni e rideterminato in 1 miliardo e 180 milioni.
Al fine di quantificare le disponibilità complessive al 31 dicembre 2013 a tale ammontare va aggiunta l'entità dei mutui autorizzati, ma non contratti pari, in rapporto ai corrispondenti impegni assunti, a circa 393 milioni di euro.
Al totale di queste disponibilità, corrispondente a circa 1 miliardo e 574 milioni di euro, corrisponde un ammontare di 1 miliardo e 705 milioni di euro costituito da impegni contabili conseguenti ad atti di gestione e di programmazione già adottati e da debiti pregressi perenti.
Ne deriva pertanto un saldo negativo di 131 milioni di euro come si evince dalla tabella 2 allegata all'assestamento di bilancio.
L'assestamento di bilancio 2014 oltre a recepire le risultanze del rendiconto registra anche le variazioni di stanziamenti in entrata conseguenti ai fatti gestionali intervenuti nel corso dell'esercizio e le riduzioni e rimodulazioni di spesa necessarie a far fronte alle esigenze emerse nel corso del 2014.
Sulle entrate di bilancio assestato, il nuovo quadro finanziario che emerge dall'assestamento di bilancio 2014 prevede un ammontare complessivo di entrate, al netto della contabilità, pari a 4 miliardi e 95 milioni distinte per la natura della fonte secondo gli stanziamenti riportati in tabella 2A.
La riduzione complessiva evidenziata nella tabella 2B è pari a circa 385 milioni.
La variazione più significativa, quella di 300 milioni di euro, riguarda il Titolo 6 - contabilità speciali ed è riconducibile alla rideterminazione degli stanziamenti delle partite di giro relativi alle anticipazioni mensili del fondo sanitario nazionale sulla base di valutazioni negli esercizi precedenti.
Altri movimenti significativi sono registrati a carico di alcune UPB, sono relativi ai trasferimenti dallo Stato per il fondo sanitario vincolato per 3,3 milioni e registrano l'assegnazione statale per gli ospedali psichiatrici giudiziari per 1,6 milioni e per l'assistenza sanitaria agli stranieri per 2,4 milioni.
Trasferimenti correnti da altri soggetti per la sanità + 9 milioni; proventi diversi + 4 milioni relativi a: variazione per interessi attivi su depositi diversi, + 1 milione, introito a titolo di interessi di rivalutazione relativi alla sentenza + 4 milioni, quota di mobilità del FSR 2014 - 1 milione.
Recuperi rimborsi + 3 milioni, relativi a: variazione per recupero fondi regionali + 2 milioni, recupero finanziamenti da reimpiegare + 0,750 milioni.
Sulle entrate tributarie anche qui un piccolo cenno, leggo velocemente una nota che mi è stata anche correttamente messa a disposizione, le risorse tributarie regionali continuano a risentire degli effetti della crisi economica, delle incursioni statali sulle basi imponibili dei tributi regionali e del quadro di difficoltà ed incertezze che ormai contraddistingue il finanziamento delle Regioni caratterizzato dal diffuso convincimento che il percorso della legge sul federalismo fiscale sia ormai quasi stato abbandonato.
Il processo di attuazione del federalismo fiscale, incrociandosi con le ricorrenti manovre di aggiustamento dei conti pubblici degli ultimi anni, ha infatti incontrato fasi di stanchezza che spingono a domandarci se la portata introdotta dal federalismo fiscale sia ancora inalterata almeno per quanto riguarda il versante delle Regioni.
L'impressione è che, parlando anche stamattina con alcuni Consiglieri del mio gruppo, del mio partito e come ha detto il Consigliere Zinni poc'anzi, il futuro delle Regioni abbia preso una strada un po' particolare. Piuttosto che ragionare su una riforma istituzionale complessiva del sistema degli enti locali e delle Regioni, si utilizza il prosciugamento delle fonti in modo tale che, per mezzo del bisogno di risorse, si ottenga una riforma attraverso il mancato trasferimento e la pressione costante e continua sulle Regioni e sugli enti locali. Come ho detto un federalismo fiscale regionale che è partito con un decreto del 2011, ma che non è approdato proprio a nulla.
Per farla un po' più breve perché le cose sarebbero tante, troviamo come spese di bilancio assestato una movimentazione di risorse, come ho detto, di circa 80 milioni di euro per le Marche.
Voglio citare quelle più rilevanti che corrispondono ad una serie di interventi che noi troviamo in tabella A: 720 mila euro modifiche ed integrazioni a favore dei soggetti in trattamento radioterapico, 535 mila euro per l'istituzione dell'agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche, 1,39 milioni di euro disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, 976 mila euro provvedimenti per favorire lo sviluppo della cooperazione, 757 mila euro testo unico delle norme in materia industriale, artigiana, e dei servizi alla produzione.
Riduzioni analoghe hanno toccato, in qualche modo, alcuni versanti: quello dell'Ersu ed anche quello del riordino del trasporto pubblico locale che in parte è stato rifilato per dare una risposta complessiva all'aumento di spesa.
Nella tabella C ci sono anche qui variazioni abbastanza importanti che voglio indicare velocemente, almeno quelle più significative: 620 mila euro per i fondi straordinari alla protezione civile, 2,4 milioni per la restituzione allo Stato del gettito della tassa automobilistica, 1,5 milioni per consentire il pagamento dei debiti pregressi, 641 mila euro per la realizzazione di adempimenti connessi all'autorizzazione integrata ambientale, 858 mila euro per interventi per la manutenzione idraulica e difesa del suolo nei bacini idrici, 3 milioni di euro circa per spese contrattuali servizio TPL, 765 mila euro per gli indennizzi ai soggetti danneggiati a causa di vaccinazioni, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.
Una serie di risorse movimentate per una cifra che sta attorno agli 80 milioni di euro ed è stato, come dire, sorprendente al di là del fatto che questo saldo netto, come dicevo all'inizio, abbia una flessione di 4 milioni e 500 mila euro.
Devo dire che, per chiudere velocemente, la prospettiva non è rosea perché il bilancio preventivo che noi ci apprestiamo a fare nelle prossime settimane – questa mattina abbiamo calendarizzato, mi pare, per il 22 e il 23 dicembre l'ipotesi della discussione del bilancio preventivo - trascinerà con sè una serie di questioni e avrà come punto di discrimine non tanto l'assestamento di bilancio che alla fine, con un equilibrio sostanziale e una stabilità che gli hanno garantito, flette di 4 milioni e 500 mila euro, ma la prospettiva del bilancio preventivo sarà ben più ampia, sarà di circa 300 milioni di euro, mi pare, Assessore. Dovremo, quindi, costruire un percorso molto più complicato per mettere in campo le iniziative necessarie a portare avanti il programma di governo di questa Regione.
Purtuttavia mi pare che questo assestamento consenta di avere un quadro chiaro della copertura degli impegni principali che stanno al centro dell’iniziativa della Giunta e di questo Governo per cui, anche se soffre di una riduzione di risorse costante e continua, laddove noi possiamo utilizzare delle formule, per essere benevoli, la manovra finanziaria del Governo ha qualche indicazione espansiva, ma continua come dicevo poc'anzi a penalizzare forse troppo il sistema degli enti locali e delle Regioni.
Riprendendo di nuovo l'intervento del Consigliere Zinni, preferiremmo una discussione molto più seria e complessa sulla riforma del sistema delle autonomie locali e delle istituzioni piuttosto che doverle impiccare rispetto a scelte che riguardano la derivazione delle risorse che continuano a penalizzarci costantemente.
Ho letto in questi giorni l’ipotesi di accorpamento di Regioni, se va nella direzione giusta, potremmo anche cominciare a discutere qualcosa che era già iniziato qualche lustro fa, potrebbe essere il futuro, la garanzia forse della sopravvivenza degli enti locali e delle Regioni.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Grazie. Pochi ragionamenti anche perché questo assestamento purtroppo si cala in un momento talmente drammatico per l'economia che francamente diventa non dico irrilevante, ma in secondo piano rispetto a quelli che saranno i criteri con i quali si farà la finanziaria regionale, il bilancio preventivo, con il grande punto interrogativo di quella che è la trattativa fra la Conferenza delle Regioni e il Governo Renzi su le risorse che resteranno a disposizione.
E’ già un assestamento melanconico da un punto di vista politico perché si percepisce tutta questa drammaticità anche da un problema di metodo, non è veramente più accettabile che un ente come la Regione viva la sua stagione di approvazione degli atti finanziari in questo modo così veloce, senza tempo, lasciando di fatto quasi tutta la responsabilità alla Giunta che predispone l'atto di partenza. In così pochi giorni è impensabile e impossibile riuscire a pensare di onorare la funzione della programmazione.
I giorni a disposizione sono talmente pochi che al massimo si possono fare piccoli correttivi e questo è dovuto anche al dato che, essendo cambiato anche il regolamento di contabilità, cioè la normativa di contabilità, oggi bisogna fare un bilancio in maniera più verosimile il che vuol dire avere più pezze d'appoggio a supporto delle entrate, il che vuol dire adeguare i tempi di adozione ai tempi di comunicazione da parte del Governo centrale.
Provocatoriamente, mi sia consentito, mi viene da dire che senso ha tenere in piedi Regioni, Province in queste condizioni, svuotate dalla democrazia, incapaci di programmare, che è una delle funzioni principali delle Regioni, e mi domando perché qualcuno non chiude queste Regioni.
Torniamo all'atto! Dico subito che ci sono a livello di impostazione due aspetti per me fortemente negativi e uno positivo.
Quello positivo è che l'emergenza di dover affrontare questa precarietà di entrate, questo rapporto precario col Governo centrale, ha finalmente costretto la Giunta a un vero e proprio screening di quelle che erano le voci del passato: residui, economie, partite aperte rimaste a bilancio.
Questo assestamento che ci dimostra una vera difficoltà a far quadrare in partita doppia i conti, ci dice che finalmente viene fatto questo lavoro di analisi del passato e, non a caso, questo lavoro ha permesso di trovare degli spazi che hanno consentito di fare un assestamento di bilancio e mi viene da dire: la Regione Marche sarà in grado di fare un assestamento di bilancio che non sia solo di segno negativo fra un anno? Nel 2015?
Aspetti negativi: uno riguarda sicuramente la sanità, qui abbiamo due opinioni completamente diverse, dai banchi della Giunta si osanna la virtuosità tecnica, vale a dire quella che ci ha fatto rientrare fra le prime 3 Regioni d'Italia, dalla parte dell'opposizione, di questa opposizione, prevale invece il ragionamento che oltre alla virtuosità tecnica deve esistere una virtuosità politica e sostanziale che a nostro avviso non c'è stata come da rendiconto.
Vorrei ricordare che non ci piacciono come vengono spesi i soldi della gestione delle liste d'attesa ed il Cup. Non ci piace questa leggerezza nell'assumere i precari, nel continuare a creare precari nella sanità senza un corretto utilizzo delle graduatorie dei concorsi. Non ci piace una mobilità passiva che pesa, certificata dal rendiconto e questo assestamento prende e recepisce il rendiconto, per 140 milioni di euro di mobilità passiva con un saldo complessivo, rispetto alla mobilità attiva, di oltre 35 milioni di euro. Su tutte queste tematiche non vediamo la sensibilità da parte dell'Assessore Mezzolani e della Giunta a recepire le critiche del Consiglio e ad affrontare questi temi.
Volevamo dei segnali, ci rendiamo conto che non è certo assestamento l'atto che può modificare queste voci, ma su questo versante abbiamo visto come al solito il silenzio dell'Assessore Mezzolani che tace sugli atti finanziari e non interviene mai per cercare di modificare ciò che l'opposizione critica.
Da un punto di vista complessivo è un assestamento che non muove grandi cifre e che non altera l'impalcatura della linea politica precedente della Giunta e pertanto sarebbe, come posso dire, ai limiti del grottesco che l'opposizione votasse a favore di un atto del genere in continuità con quello che l'ha generato.
Ripeto, apprezzabile lo sforzo della Ragioneria nello scandagliare ciò che era rimasto appeso.
Concludo il mio breve intervento dicendo che ci sono parecchie variazioni normative a mio avviso alcune opportune. Quando una variazione normativa va dove c'è la sensibilità popolare, non si può che apprezzare, quindi altamente positivo che sia stata stralciata dalla giacente legge urbanistica in Commissione la parte del Piano casa e inserita in questo atto la proroga del Piano casa che, secondo me, è l'atto normativo più importante che noi oggi andiamo a votare, immagino all'unanimità. Ci sono altri pregevoli interventi che possono riguardare altri accorgimenti normativi.
Ho delle perplessità su alcune modifiche proposte dal Consigliere Perazzoli per quello che concerne un comparto che a mio avviso dovrebbe essere sviscerato, cioè quello che riguarda la materia dell'edilizia e dell'urbanistica, più opportunamente in Commissione entro gennaio.
Concludo il mio intervento dicendo che anche se abbiamo i tempi brevi, facciamo dell’ultima finanziaria regionale, che arriverà fra 15 giorni, un atto, come posso dire, di rilancio dell'ente, cioè bisogna avere la capacità con l'ultima finanziaria regionale di chiudere in bellezza una legislatura, diciamoci la verità, opaca per 1000 motivi, che vanno dalle indagini della magistratura ai tagli governativi ed allo sfaldamento politico della maggioranza che è presente agli occhi di tutti, e questo è un elemento politico. Facciamo della finanziaria regionale un luogo di buon senso, dove cercare di fare il massimo affinché si investano le risorse sullo sviluppo dell'occupazione, sulla tutela del manifatturiero, sulla tutela del lavoro esistente e sul mantenimento degli standard essenziali sociosanitari, altrimenti il rischio, se continuerete a fare la finanziaria come gli anni passati, è che non riuscirete neanche a far quadrare i conti.

PRESIDENTE. Io non ho altri iscritti a parlare, la Commissione, ... lei Consigliere Carloni è in Commissione? L'accordo era che dopo gli interventi dei relatori di maggioranza e minoranza la Commissione si riunisce, quindi presumo che lei si riunirà con la Commissione ed il dibattito continuerà se i Consiglieri che non ne fanno parte si iscriveranno a parlare, terminati gli interventi si sospenderà la seduta e si aspetterà che la Commissione rientri per la restante parte della discussione. Ditemi voi, vuol parlare comunque?
Ha la parola il Consigliere Carloni.

Mirco CARLONI. Intervengo e sarò rapido per questo volevo intervenire prima di andare in Commissione.
Le cifre sono già state dette, quindi non le ripeto, di fatto è una manovra di ricognizione delle spese che non ha grandi slanci programmatori. E’ una manovra che vede una flessione importante di economia che va dai 18 agli 11 milioni di euro ed anche se di fatto la differenza attiva è di 5 milioni, c'è un differenziale molto importante.
Ci tengo a dire una cosa all'Assessore e poi andrò in Commissione. In Commissione l’Assessore ha più volte detto che si trattava di una manovra fatta grazie alla manutenzione dei capitoli di spesa, penso che questa sia l'ultima volta che è possibile fare una manovra che quadra con la manutenzione dei capitoli di spesa, pertanto sarà necessario d'ora in poi cogliere questa opportunità per riprogrammare in modo completamente diverso le nostre finanze regionali. E’ l'ultima volta che ripulendo i capitoli, cercando di riattivare la circolazione finanziaria dentro i capitoli, si può fare una manovra finanziaria.
Dalla prossima credo che sarà necessario impostare tutto, quindi, la cosa che voglio dire nel mio intervento è questa: cerchiamo di cogliere l'opportunità delle prossime 3 settimane per approvare la finanziaria 2015 per cambiare radicalmente l'impostazione, dando risposte e servizi essenziali ai bisogni veri dell'amministrazione regionale e dei cittadini marchigiani, togliendo tutto quello che c'è di superfluo.
Accolgo molto positivamente, è una richiesta che faccio da mesi, aver introdotto la proroga del Piano casa, meglio tardi che mai, si potrebbe dire, e quindi sono ben felice che la Commissione di cui faccio parte abbia approvato l'emendamento. Spero che questo possa diventare in forma organica prima o poi una proposta di legge e una legge che le Marche attendono da 20 anni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Credevo ci fossero altri colleghi iscritti a parlare, Presidente, non devo andare in Commissione se c'erano altri ... sono rimasto solo io? A posto, meglio.
Le mie considerazioni, Assessore Marcolini e colleghi della Giunta, sono molto semplici.
La prima è positiva: l'assestamento di bilancio alla fine muove un quantitativo complessivo di cifre relativamente basso e, secondo una linea di tendenza che ormai si manifesta da alcuni anni, anche la parte normativa, diciamo, è abbastanza contenuta anche se ho sempre ritenuto che non fosse poi un grande scandalo il fatto che venisse un provvedimento omnia nel quale c'era l'opportunità e l'occasione di sistemare tante piccole cose, anche perché, diciamocelo chiaramente, la nostra attività legislativa è sempre più legata a piccoli aggiustamenti, a questioni che riguardano parti limitate del nostro territorio e della popolazione marchigiana, questioni che purtroppo sono anche molto tecniche, spesso in applicazione di normative nazionali.
La riflessione che ha fatto il relatore di minoranza Consigliere Zinni sul ruolo della Regione, forse merita un necessario approfondimento, certo non per questa legislatura, ma per quella che verrà.
Una cosa l'abbiamo già fatta, non risulta fra i risparmi perché è nel futuro, ma il fatto di aver ridotto da 6 a 4 le Commissioni consiliari comporterà sicuramente un carico di lavoro più idoneo rispetto a quello di oggi.
Detto questo vorrei entrare, Presidente, nello specifico di alcuni articoli che forse incrociano alcuni Assessori, magari anche l’Assessore Marcolini, ma capisco che avete deciso ..., non condivido molto questa contemporaneità con la Commissione, potevamo sospendere tranquillamente per un'ora e fare un dibattito e una discussione vera, questa è discussione come per dire facciamoli parlare, tanto deve passare un’ora, un’ora e mezza, Presidente. Io non c'ero quando è stata votata questa decisione.
Segnalo, qualcuno avrà poi la bontà di spiegarlo, che nell'articolo 9, con l'approvazione della Commissione, si prevede che "la Giunta regionale effettui variazioni compensative tra capitoli della medesima unità previsionale", mentre nella vecchia legge n. 31 del 2001 era previsto che venisse fatto con comunicazione al Consiglio, cioè alla Commissione. Questo scompare.
Ritengo che alla luce di quello che diciamo e dei lavori tutto sommato contenuti delle Commissioni, penso in modo particolare alla II che è impegnata intensamente in alcuni periodi dell'anno, l’aver cancellato questa norma mi sembra sinceramente un'operazione, non voglio usare una parola grossa, antidemocratica che riduce il numero e le occasioni di controllo perché per esperienza fatta in Giunta non mi ricordo che ci siano discussioni sulle variazioni di bilancio e compensazioni fra capitoli che porta l'Assessore competente, vengono approvate, date per scontate come necessarie, quindi lì non c'è discussione, il Consiglio non le vede più, la Commissione non le vede più e il risultato è che …, ci sono altri interventi Presidente? ...no? Avrei aspettato volentieri anche gli altri.
Vado rapidamente ad altre osservazioni. Una è all'articolo 23 bis, nel quale, anche qui non capisco, ma non vedo gli Assessori di riferimento, parliamo di cave e diciamo che "possono essere presentate varianti ai progetti, con l'aumento dei quantitativi assegnati ai relativi poli estrattivi, nella misura massima del 20% per ciascun polo".
Questa automaticità dell'aumento del 20% dell'attività estrattiva, mi sembra un po’ preoccupante, non capisco perché la cosa sia approvata in maniera così chiara e ci siano affermazioni, anche queste, che non comprendo: "le varianti progettuali sono finalizzate a un miglior recupero ambientale dei siti", cioè da una parte aumentiamo l'attività estrattiva motivandola come un miglior recupero ambientale del sito …, va bene forse qualcuno della Giunta avrà la bontà di spiegarmelo.
All'articolo 25 sexies vedo al paragrafo 1 che le persone nelle comunità alloggio per disabili passano da 6 a 10, aumento significativo del numero che avrà una sua spiegazione e chiaramente andrà specificato quant'è l'aumento del livello assistenziale.
All'articolo 26 bis c'è una deroga che riguarda le distanze sulle costruzioni rispetto agli edifici esistenti. In riferimento a queste osservazioni sono un po' tranquillo perché leggo oggi che la Giunta ha presentato una proposta di legge che riguarda l'urbanistica, credo anche fatta bene, quindi, avremmo occasione in quel contesto di verificare una serie di norme estranee che sono state introdotte all'interno di questo assestamento agli articoli 26 bis e 27. Visto che nessuno dell’opposizione ha fatto osservazioni al riguardo le faccio da semplice Consigliere, non ne faccio naturalmente una questione politica, perché qui, per esempio, per quanto riguarda l'articolo 27 abbiamo la trasformazione dei sottotetti che possono diventare unità immobiliari autonome. Di questa cosa parliamo in IV Commissione da un anno, l'abbiamo tenuta sostanzialmente ferma ed ora improvvisamente con mezza riga si realizza.
Il Piano casa lo avrei prorogato per un anno per ovvie motivazioni psicologiche, è stato fatto per due, però sembra che finalmente funzioni, più del 30% delle concessioni edilizie vengono date per aggiustamenti previsti dal Piano casa.
Sulle cifre - e chiudo veramente, Presidente, ringraziando per la sua pazienza e per quella dei colleghi che hanno ascoltato più del dovuto il mio intervento, vedo che qui l'unica cosa ..., è come l'Aula parlamentare, l'Aula parlamentare è così, ci stiamo adeguando, molti si sentono già Parlamentari, copiamo il peggio - vedo che da una parte c'è il taglio significativo di 3.731.000 euro sul trasporto pubblico locale e dall'altra i 3 quasi 4 milioni di euro che destiniamo all'Aerdorica, anche questa è una riflessione già fatta, non la ricordo. Purtroppo ho visto qualche piccola limatura sul sociale, per fortuna non eccessiva, ma continuo a vigilare su questo perché un punto di forza di questa amministrazione che veramente la qualifica è il fatto che in questo settore non si siano mai verificati tagli significativi a danno di chi non può se non attraverso l'assistenza pubblica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marangoni. Non ci sono altri iscritti per la discussione generale, dopo il Consigliere Marangoni sospendiamo la seduta.

Enzo MARANGONI. Grazie. Ringrazio la folla dei Consiglieri presenti, oltre a quelli impegnati in Commissione, gli altri sono tutti molto interessati alla discussione, non appressiamoci, credevo di parlare dell'assestamento di bilancio ed invece leggendolo e studiandolo mi sono accorto che non parliamo di assestamento di bilancio, ma di un minestrone legislativo.
Perchè parliamo di un minestrone legislativo, cari colleghi pochi presenti e molti assenti? Perché su 32 articoli del presunto assestamento di bilancio più della metà e cioè 18 nulla c’entrano con il concetto tecnico giuridico di assestamento di bilancio, cioè il 56% degli articoli che andremo a votare non c’entrano assolutamente nulla con l'assestamento di bilancio.
La logica che nell'assestamento di bilancio ci mettiamo di tutto e di più è un viziaccio di questa legislatura e anche di altre, copiamo il peggio dal Parlamento, siccome lo fanno loro, lo facciamo anche noi, ecco dove si sbaglia, non bisognerebbe continuare a sbagliare, bisognerebbe migliorare invece che copiare il peggio.
La legge del 2011 all'articolo 28 dice esattamente che cos'è l'assestamento di bilancio; dovrebbe occuparsi solo di 3 cose: residui presunti, saldo finanziario e ammontare presunto della giacenza di cassa.
Di tutto questo si parla in meno della metà della legge, di cosa si parla nel resto? Di tutto e di più, scavalcando completamente il Consiglio, scavalcando completamente le Commissioni. Cosa ci stanno a fare le Commissioni? Ma voi colleghi presenti in massa della maggioranza, li vedo tutti, non vi sentite esautorati dallo schiaffo morale, politico e legislativo che vi sta dando la Giunta? E' per questo che siete fuggiti in massa? Per non avere questa umiliazione? Le Commissioni cosa fanno? Dove stanno? Visto che in 18 articoli su 32 propinano modifiche che non conoscete? Modifiche a quello che sarebbe dovuto essere il loro lavoro e invece non lo è. Sarà per questo che siete fuggiti in massa, dalla vergogna.
Invece di parlare di assestamento di bilancio, cioè di residui presunti, saldo finanziario e presunta giacenza di cassa, parliamo per esempio, la butto lì, di istituzione e gestione di aree protette - un altro che fugge dalla maggioranza, eccolo qua - parliamo di disposizioni su materia ambientale. E’ stata coinvolta la Commissione ambiente su queste cose? In questa legge parliamo di attività estrattive, parliamo di strutture agrituristiche, parliamo di strutture pedagogiche riabilitative nell'assestamento di bilancio. Ormai qua è tutto da sbudellarsi dal ridere.
Parliamo di strutture terapeutiche e riabilitative per tossicodipendenti nell'assestamento di bilancio, meraviglioso, la Commissione sanità dov'è? Ci ha messo il naso in queste cose o manda giù come al solito un qualcosa che per ordine di scuderia deve approvare?
Non possiamo poi dimenticare un aspetto fondamentale di questa legge, calata in un contesto giusto sul piano politico legislativo, e cioè la valorizzazione del patrimonio tartufogeno, potevamo dimenticarci dei tartufi nell'assestamento di bilancio? No! Quindi è giusto inserirla, certamente, e come no! C'è posto per tutti, è come al solito la barzelletta che già che ci siamo sistemiamo un po' di cosette, un po' di svarioni legislativi, oppure è l'ultima occasione. Ieri parlavo di questo abuso legislativo che tutti gli anni ribadisco, ho fatto 18 emendamenti per dire "l'articolo X è abrogato", perchè semplicemente chiedo l'abrogazione di tutte queste cose che nulla c’entrano con l'assestamento di bilancio. Lo faccio da 5 anni, me li bocciate tutti, sempre, ogni anno. Non importa, continuerò a chiedere l'abrogazione di tutte le norme che nulla c’entrano con l'assestamento di bilancio.
E' l'ultima occasione che abbiamo per risistemare certe cosette, mi è stato detto dal Capogruppo del Partito Democratico, ieri in maniera informale, è l'ultima volta, ma che ultima volta, 5 anni fa avete fatto così, 4 anni fa così, 3 anni fa così, sempre così, sempre un abuso normativo, uno sfregio della Giunta nei confronti delle Commissioni e del Consiglio.
Una gravità politica importante che ancora una volta contraddistingue questa Giunta, questa maggioranza in grave crisi.
Parliamo anche di comunità alloggio per disabili, parliamo di tossicodipendenti, parliamo di persone, uomini e donne, ragazzi e ragazze, che avrebbero bisogno di un valido e importante aiuto, che non sono dei numeri sviliti in questo modo, cose importantissime che dovremmo affrontare nelle Commissioni con un dibattito serio, le stiamo svilendo a puri numeri in un contesto legislativo inappropriato.
Tartufi, sottotetti, società regionali importanti, parliamo dell'Irma, parliamo dell'aeroporto con una riga, una cosa incredibile! Si infilano nell'assestamento di bilancio cose importantissime di grande valore economico che, in qualche modo, buttiamo giù senza neanche accorgerci.
Poi dulcis in fundo una meraviglia, andiamo a ripescare le graduatorie dei vecchi concorsi, dei vecchissimi concorsi fatti 20 anni fa o 10 anni fa, senza contare che quelle persone avranno sicuramente già trovato lavoro e se non l'hanno trovato, visto l'esito non fantastico della coda nelle graduatorie ..., e ci dimentichiamo dei giovani laureati e diplomati validi, invece di fare nuovi concorsi andiamo a pescare i concorsi del '90 o del 2000. Fantastico! Le persone assunte in Regione sono quelle valide che hanno vinto i concorsi, ai primi posti, noi adesso andiamo a prendere gli ultimi che magari hanno 50 anni e lavorano altrove o hanno rinunciato al lavoro, e non facciamo nuovi concorsi per i giovani validi che abbiamo nelle Marche.
Questo è il vostro assestamento di bilancio che ancora una volta è una violazione sia alle norme giuridiche, su quello che dovrebbe essere l'assestamento di bilancio, che uno schiaffo politico alle funzioni del Consiglio, delle Commissioni e dei Consiglieri tutti.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa finché la Commissione non termina i lavori grazie.

La seduta è sospesa alle ore 12,10

La seduta riprende alle ore 12,30

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Bene allora riprendiamo i lavori del Consiglio.
Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10.
Emendamento 10/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11. Soppresso

Articolo 12.
Emendamento 12/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Gradirei sapere dall'Assessore competente che non vorrei disturbare mentre sta prendendo accordi con la nuova maggioranza, cosa c'entra con l'assestamento di bilancio scrivere che è indispensabile per il perseguimento delle finalità istituzionali della Regione la partecipazione della stessa a tre società che sono: Sviluppo Marche S.p.A., Irma Immobiliare Regione Marche e Aerdorica S.p.A.
La Giunta regionale, aggiunge il comma 2 di questo articolo, entro 60 giorni individua le ulteriori partecipazioni societarie indispensabili ai fini del comma 1.
Qual è la ratio e soprattutto la ragione giuridica che consentirebbe, uso il condizionale perché secondo me non esiste questa ratio, di inserire tale norma nell'assestamento di bilancio così come definito dalla legge che dovrebbe, per legge, occuparsi di cose completamente diverse che sappiamo benissimo essere altre e cioè i residui presunti, il saldo finanziario e la presunta giacenza di cassa. Grazie, resto in attesa di risposta.

PRESIDENTE. Emendamento 12/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 12/2 a firma del Consigliere Giancarli. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 12 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 13.
Emendamento 13/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Anche questo emendamento, come tutti quelli che ho presentato, dice semplicemente: l'articolo è abrogato, in questo caso l'articolo 13, perché nulla c'entra con l'assestamento di bilancio. Non c’entra proprio nulla.
In questo articolo si dice che continua ad applicarsi il programma triennale del servizio di trasporto locale di 10 anni fa. Questo è quello che avete scritto, state chiedendo al Consiglio una proroga del Piano del trasporto pubblico di 10 anni fa, ma cosa c'entra con l'assestamento di bilancio questa roba? Non se ne poteva parlare in Commissione, per dare una dignità a quello che stiamo facendo, al nostro lavoro?

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Quello che dice il Consigliere Marangoni rispecchia quanto già avevamo anticipato in alcuni interventi.
La Regione Marche si reputa una Regione virtuosa rinunciando a dei fondi, ma poi leggiamo sulla stampa che la Provincia di Macerata ricorre al Tar, il Presidente UdC, l’Assessore alle finanze PD, ricorrono al Tar contro la Giunta di Gian Mario Spacca, per dire che ..., mi dispiace che non ci sia l'Assessore Viventi, c'è qualcosa che non quadra e questo emendamento va contro la volontà e le scelte che si fanno a livello regionale per il trasporto pubblico, soprattutto non si riesce a capire, nessuno me ne voglia, ma non vorrei che fosse un’operazione per favorire il trasporto privato, eliminando corse, eliminando servizi, quando c'è un vuoto c'è qualcuno che lo sostituisce. Se il pubblico non dà un servizio, non dà garanzie, il privato lo sostituisce.
Il Presidente non è mai stato uno di sinistra, è stato sempre una persona equilibrata ed il pubblico ed il privato li ha sempre trattati alla stessa maniera, però che si penalizzi il pubblico è un fatto gravissimo. Quando si vede un Presidente di una Provincia che ricorre al Tar contro una Giunta di sinistra, centro sinistra chiamatela come volete, è un fatto gravissimo.
Un chiarimento anche sotto questo aspetto, non è che noi facciamo le interrogazioni, però un chiarimento in tal senso penso ..., è già stato detto Assessore Marcolini che le Marche prendono 88 euro per abitante, ci sono Regioni a 130, 110 e adesso noi ripetiamo quello che si è fatto per 10 anni ..., vi state incastrando da soli, no?

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Semplicemente per rilevare che si applicherà il programma triennale del servizio di trasporto pubblico locale 2004-2006, qui oltre alla compartecipazione degli enti locali c'è tutto il programma triennale. Questo è preoccupante riguardo alla gestione del trasporto pubblico locale ora che con legge la competenza della programmazione è della Regione.
Veniamo da vent'anni in cui la Regione ha fatto da passa soldi per il trasporto pubblico locale e non si è mai preoccupata della qualità del servizio erogato e dei benefici ottenuti.

PRESIDENTE. Emendamento 13/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 13. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14.
Emendamento 14/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Grazie Presidente, questo articolo è meraviglioso! Questo si che c'entra con l'assestamento di bilancio! Qui avete colto nel segno perché parliamo di residui presunti, di saldo finanziario, di presunta giacenza di cassa, le tre cose che dovrebbero caratterizzare ogni norma che sta nell'assestamento di bilancio. Complimenti!
Invece parliamo di proroga delle graduatorie di concorso. Cosa c’entra? Diciamo che tutti i vecchi concorsi della Giunta, dell'Assemblea, chi più ne ha più ne metta, sono prorogati al 31 dicembre 2016, anche i concorsi di 20 anni fa che ancora sono in piedi. Pigliamo chi è arrivato ultimo, adesso sarà quasi in pensione o lavora da un'altra parte. Non guardiamo alla possibilità di fare nuovi concorsi e magari i laureati delle Marche vanno all'estero disperati per la disoccupazione altissima. Questi ce li dimentichiamo, non facciamo un concorso per i nostri giovani brillanti, andiamo a prendere chi 20 anni fa è arrivato in fondo a qualche concorso.
Classico esempio di clientelismo. Classico esempio di abbandono dei giovani, delle speranze dei nostri giovani.
Ennesimo abuso normativo di una norma, l’articolo 14 che nulla ha a che fare con quello che dovrebbe essere l'assestamento di bilancio, quindi chiedo l'abrogazione di questo articolo.

PRESIDENTE. Emendamento 14/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 14/2 a firma del Consigliere Massi, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Francesco MASSI. Debbo dire che i rilievi precedentemente fatti dal Consigliere Marangoni sull'inserimento in questo articolato delle norme che riguardano, per esempio, proroghe di alcune graduatorie, è pertinente. Li ho condivisi anche in passato, però anche in passato ho ritenuto di proporre la proroga di questa graduatoria di cui ho fatto l'emendamento e qui dissento dal Consigliere Marangoni nel merito, perché riguarda una graduatoria che è stata fatta ai tempi del terremoto, va bene? Più o meno per capirsi nel '98.
Voglio ricordare cos'è successo. Le persone che sono state inserite in quella graduatoria, intanto hanno superato una selezione e molti che sono stati assunti dagli uffici tecnici, dalla polizia municipale, eccetera.
Cosa si era detto in passato? Qui non viene assunto nessuno a carico della Regione sia chiaro, a differenza di altri concorsi qui non viene assunto nessuno, è la proroga di uno status che consente agli enti locali …
La Regione riconosce la validità di quella graduatoria che aveva concorso a costruire, ma non per assumere le persone, le persone le hanno assunte i Comuni, le Province, si proroga uno status che consente ai pochi che sono rimasti di avere la possibilità di essere interpellati in caso di assunzione futura negli enti locali. Diamo una possibilità in più, è la proroga di uno status, qui non è nulla a carico della Regione.
Voglio ricordare al Consigliere Marangoni che si tratta di persone che comunque hanno superato una selezione.

Emendamento 14/2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 15.
Emendamento 15/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Come si può dire che ciò che prevede l'articolo 15 non corrisponde all'assestamento di bilancio? Certo rientra nei residui presunti, nel saldo finanziario e nella giacenza presunta visto che parliamo, nientepopodimeno che di conformità agli atti inseriti nel sistema regionale atti web, è chiaro? Basta vedere il titolo e leggere i due commi, ma certo siamo in questa materia! E' evidente!
Gli atti inseriti nel sistema regionale atti web decreti si presumono conformi all'originale e costituiscono testo legale degli atti medesimi fino a quando non se ne provi l'inesattezza mediante esibizione dell'originale o della copia conforme all'originale.
Questo si che è tema di assestamento di bilancio. Complimenti!

PRESIDENTE. Emendamento 15/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 15. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 16.
Emendamento 16/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Presidente vedo che lei arde per la mia esposizione, non voglio deluderla, quindi lo espongo.
Vorrei sapere cosa ne pensa la Commissione ambiente, se ha studiato il tema oppure se dorme, su questo articolo 16 visto che parliamo di modifiche a disposizioni in materia ambientale rete natura, dove le parole "nonché per l'individuazione degli interventi esclusi da votazioni di incidenza di cui all'articolo 24, comma 8, sono soppresse".
E’ un tema che decisamente rientra nell'articolo 28 della legge regionale 31 del 2001 che è quello che parla dell’assestamento di bilancio, ed invece non c’entra per niente.
Vorrei sapere l'opinione della Commissione ambiente, oppure i Commissari si limitano a schiacciare il bottone e ad obbedire all'ordine di scuderia visto che fanno parte di una maggioranza per cui qualunque roba scrive la Giunta la dovete votare. Avete un’opinione su questa cosa? Ci volete informare? Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 16/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 16. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 17.
Emendamento 17/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 17. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18.
Emendamento 18/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Grazie Presidente. Anche questo articolo nulla c'entra con l'assestamento visto che parliamo di interventi sostanzialmente a favore dei marchigiani all'estero, che è una cosa interessante, ma della quale, mi pare, la I Commissione avrebbe dovuto occuparsene. Siccome faccio parte della I Commissione e seguo attentamente, come ben sa il Presidente Perazzoli, tutto quanto accade, non ho mai avuto il piacere di ascoltarla, Presidente, sui marchigiani all'estero che costituiscono oggetto di questo ... fa capo alla V? Benissimo! La V se ne è occupata? La III? Diamo i numeri, ma aboliamole queste Commissioni visto che tanto va tutto in assestamento di bilancio!
E' indifferente se fa parte della I, secondo me fa parte della I, della V, della III, ci pensa la Giunta, ma che problema c'è? Ormai è chiaro no? Ogni anno la metà, anzi più della metà, quest'anno il 56% delle norme del presunto assestamento del bilancio, l'ho detto anche prima quando eravate tutti fuori, quando ho fatto l'intervento generale, non riguardano l'assestamento di bilancio, ma riguardano altre cose. Il 56%, più della metà di queste norme nulla c'entrano con l'assestamento di bilancio, e fate questa cosa da 5 anni e tutti gli anni io scrivo l'articolo X è abrogato.
Questo è il mio emendamento perché non c'entra nulla, vi stanno utilizzando, dico a voi della maggioranza, anche a noi della minoranza, come carne da macello perché non siete chiamati nelle Commissioni a studiare, a valutare, a esaminare ciò che state votando. Questa è la verità!
Continuo a fare emendamenti, li faccio da 5 anni a questa parte per scrivere l'articolo X è abrogato, perché non c'entra nulla con l'assestamento di bilancio e la stessa cosa accadrà 22 dicembre con il bilancio, uguale, è la solita manfrina.
E' un superamento totale, un azzeramento ancora una volta delle competenze di questo Consiglio, a questo punto sapete cosa vi dico? Facciamo un Direttorio, aboliamo le elezioni del 2015, mettiamoci un potestà, un duce, un qualcuno, una persona sola, chiamatela come vi pare, anche Stalin se volete, almeno non serve e facciamo risparmiare la comunità.

PRESIDENTE. Emendamento 18/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 18. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 19. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 20. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 21.
Emendamento 21/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 21. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 21 bis/1 a firma dei Consiglieri Ricci, Perazzoli, Giancarli, istitutivo dell'articolo 21 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 22. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 23. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 23 bis.
Emendamento 23 bis/1 a firma del Consigliere Marangoni.
Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Ripropongo in merito all'assestamento di bilancio la questione della competenza di queste materie che hanno incidenza da un punto di vista economico e da un punto di vista ambientale e paesaggistico.
Sono questioni delicate che vanno affrontate nell'apposita Commissione perché qui praticamente si propone una nuova possibilità dove i Piani cava provinciali non sono stati ancora realizzati, non si sono indicate le nuove capacità estrattive e in pratica si proroga la vita delle cave esistenti.
E' un aspetto che, sia da un punto di vista tecnico che paesaggistico, potrebbe avere incidenza ed essere in contrasto con le competenze della Provincia con cui è necessario un confronto, quindi, chiedo che questo tema venga riportato in III Commissione e affrontato in quella sede.
C'è una Commissione competente che si riunisce tutte le settimane, si affronti un confronto sia con gli imprenditori del settore che con l'ente locale competente per questo tipo di operazioni, per verificare se c'è la necessità di questo intervento o se occorre farne un altro.
In questa sede mi sembra sbagliato, senza valutazioni e ricordo che le stesse osservazioni sono state fatte giovedì, e chiudo, in Commissione bilancio dove anche altri hanno posto questo problema. Lo stesso Assessore ha detto: perché cari Consiglieri inseriamo temi di questa portata che meritano di essere oggetto della osservazione delle Commissioni in una sede come questa, dove non si possono fare riflessioni di merito, dove non ci sono tecnici, funzionari della Regione che valutano l'opportunità o meno dell'intervento?
Questa stessa domanda la pongo ai Consiglieri nel chiedere non di bocciare questo emendamento, però in questa sede siccome non è un emendamento, ma l'emendamento è stato inserito nell'atto va per forza bocciato per essere discusso in Commissione.

PRESIDENTE. In questo momento stiamo votando l'emendamento ..., lei ha confuso un po' mi pare, ma comunque va bene, è chiaro ...

Massimo BINCI. Il Consigliere Marangoni propone l'abrogazione io chiedo al Consiglio di approvare l'emendamento che abroga questo articolo, la ringrazio Presidente per avermi fatto concludere.

PRESIDENTE. No, io ho capito. Debbo peraltro dire perché mi è obbligo, anche se cerco di non intervenire su queste cose, che c'è una gran parte di verità nelle cose che ha detto il Consigliere Binci. Faccio difficoltà molto spesso ad essere d'accordo con lui, ma questo aspetto l'ho sottolineato diverse volte in qualità di Presidente dell'Assemblea. E' una crisi quasi irreversibile degli istituti di rappresentanza che potrebbero essere ridotti abbondantemente sotto i 30 a questo punto.
Non è solo il Consiglio regionale delle Marche, tutti gli istituti di rappresentanza a cominciare dal Parlamento perché la legislazione di fatto ormai non appartiene più alle Assemblee elettive, ma essenzialmente è un fatto dell'esecutivo.
Tutto quello che passa, penso alle leggi finanziarie, ... non sono in polemica con nessuno, è una sottolineatura che, mi pare, da un punto di vista istituzionale deve essere ripresa ed evidendiata, basti pensare a cosa avviene con la decretazione d'urgenza o con le leggi finanziarie a livello nazionale, è una cosa sulla quale sicuramente interrogarci perché ci sono dei provvedimenti, come dire, sui quali probabilmente un lavoro più ampio da parte delle Assemblee sarebbe salutare per la qualità della legislazione.
E' un tema che, secondo me, va iscritto prima o poi, pensiamo ad un Parlamento, ad una Camera dei Deputati di 630 Deputati in cui la legislazione avviene attraverso i decreti legge. C'è la questione di fiducia, c'è la finanziaria e di fatto le leggi non le fa il Parlamento. La stessa degenerazione, spesso, è nelle Assemblee legislative, si utilizzano gli strumenti dell'assestamento, del bilancio, per un uso altamente normativo che si allontana sempre di più dalla sua natura contabile.
Questa è una sottolineatura che mi sentivo di fare, perché secondo me è un vero problema della crisi degli istituti di rappresentanza.
Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Chiedo di intervenire, Presidente, perché l'ho già fatto in sede di discussione generale quando in quest'Aula eravamo in 6 ed adesso, visto che sono presenti tutti gli Assessori, mi permetto di riproporre l'attenzione sul comma 1, dove ho notato una cosa abbastanza singolare.
Posso essere assolutamente d'accordo sull'ipotesi che ci siano variazioni alla capacità estrattiva, quindi a quantitativi assegnati del 20, ma anche del 100%, non me ne faccio un problema, se serve serve, tra le altre cose oggi l'edilizia langue dappertutto, quindi non credo che avremo grandi scelte da questo punto di vista e per un altro verso, Consigliere Binci, credo che convenga insistere sulle cave esistenti piuttosto che andare ad aprirne altre, questo in linea di principio.
D'accordo a votare, ripeto, il 20 anche il 30%, non ho problemi in questo senso, non conosco nessun cavatore delle Marche e non ho nessun interesse a conoscerlo, la cosa singolare che però metto in evidenza, per questo lo voto, ma sono d'accordo con il Consigliere Binci, è nel riprendere in Commissione, Presidente Giancarli, perché scrivere che le varianti progettuali sono finalizzate ad un migliore recupero ambientale di siti diventa quasi paradossale, cioè diciamo che le ampliamo e che il miglior recupero dei siti deve essere messo in considerazione con i sistemi compensativi, con qualche cosa che va pagato.
Allora, approvato il principio, ecco l'impegno, Presidente Giancarli, che questa roba, non so se è roba nostra, della IV o della III, non lo so, se è della III è del Consigliere Badiali, a vederla immediatamente per dare un'organicità a questo tipo di intervento.
Ripeto, nessuno vuole negare la necessità di queste cose, se viene rilevata dal testo presentato e poi successivamente alla Commissione, però scriviamo delle cose un po' più ragionevoli perché che venga fatto un ampliamento del 20% della cava per ragioni ambientali mi sembra un po' ridicolo ..., si ho capito il senso, ma va scritto meglio, così mi sembra quasi che andiamo contro l'ambiente ....

PRESIDENTE. Emendamento 23 bis/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 23 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 24.
Emendamento 24/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 24. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 24 bis/1, istitutivo dell'articolo 24 bis, a firma del Consigliere Massi, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Francesco MASSI. Chiederei di riflettere ai colleghi della maggioranza ed ai colleghi dell'opposizione perché penso che sia un chiarimento, una norma interpretativa che possiamo inserire in merito ad una figura professionale sulla quale, più volte, si è pronunciato anche l'ordine dei giornalisti e sulla quale ci sono delle sentenze.
Non comporta nessun problema di ordine finanziario, credo che sia uno status che possiamo riconoscere, quindi pregherei di riflettere, credo che sia una norma che si possa tranquillamente approvare.

PRESIDENTE. Emendamento 24 bis/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25 ter.
Emendamento 25 ter/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 25 ter. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25 quater.
Emendamento 25 quater/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 25 quater. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25 quinquies. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25 sexies.
Emendamento 25 sexies/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Anche qui come in tutti i casi su cui sono intervenuto e anche su quelli che non sono intervenuto, abbiamo un completo scavalcamento del ruolo del Consiglio. In certi casi intervengo, in altri per pietà vostra no.
E' un completo scavalcamento del ruolo del Consiglio e delle Commissioni, in questo caso addirittura abbiamo un testo unico, cioè qui c'è un testo unico, nell'articolo 25 sexies che è lungo 3 pagine ed ha qualcosa come 13 commi, due pagine e mezzo, c'è un testo unico, lo chiamo così per semplicità, giusto per capirci; questo articolo riguarda la comunità alloggio per disabili.
Quando mai la Commissione sanità se ne è occupata? Egregio Consigliere Busilacchi, siete stati coinvolti su questo come Commissione sanità? Avete discusso questo emendamento? Lo avete affrontato Vice Presidente D'Anna?
Qui ci sono due pagine e mezzo, 10 commi, immagino che siate stati coinvolti, avrete discusso, oppure è l'ennesimo caso di abuso legislativo da parte del potere esecutivo cui accennava poc'anzi il nostro egregio, illustrissimo, illuminato Presidente del Consiglio Solazzi?
Stessa cosa è accaduta poco fa, non sono intervenuto per pietà vostra, ma abbiamo parlato di tossicodipendenze. Negli articoli precedenti abbiamo parlato di strutture pedagogiche riabilitative e dulcis in fundo al 25 quater di progetti speciali di sanità nell'ambito dell'iniziativa Adriatico-Ionica, tanto cara al nostro Presidente.
Tutte cose che nulla c'entrano con l'assestamento di bilancio, vi scavalcano, non siete coinvolti, è quello che ha detto prima il Presidente Solazzi, cioè che questo Consiglio ormai non serve più a nulla, a questo punto rinnovo l'invito, risparmiamo soldi tanto viene a votare il 37% dei marchigiani, deleghiamo automaticamente un Presidente, guarda propongo Spacca, deleghiamo Spacca che da solo si fa le leggi per la prossima legislatura, se le vota, se le canta e se le suona, chi meglio di lui?

PRESIDENTE. Consigliere Marangoni non è che così facendo noi risolleviamo le sorti dell'Assemblea, vanno sottolineati i vulnus che ci sono, però non è denigrandoli in continuazione che restituiamo …, per capirci, abbiamo detto che forse l'obiettivo è comune, ma l'abbiamo detto in modo diverso, però va bene.
Emendamento 25 sexies/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 25 sexies. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25 septies. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 26. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 26 bis.
Emendamento 26 bis/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 26 bis. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Come per la questione delle cave, qui si interviene sulla questione edilizia ed urbanistica, ricordo e l'ho ricordato anche in Commissione - sembrava che questa fosse la convinzione, ma poi è slittata al giorno successivo e si è cambiato riflessione - che la Giunta ha approvato due settimane fa le norme sull'edilizia che intervengono con modifiche puntuali sulle leggi dell'edilizia che abbiamo finora, dal Piano casa ai Por, alla riqualificazione, ed intervengono anche su alcune norme specifiche in edilizia.
Questi due emendamenti dei Consiglieri sono stati inseriti qui dopo la Commissione e sia il 26 bis che il 27 intervengono in questi temi senza nessuna riflessione in merito da parte del Consiglio.
Chiedo che questi due emendamenti vengano bocciati perché sono all'ordine del giorno della IV Commissione le norme per l'edilizia presentate dalla Giunta e dall'Assessore Canzian.
Sono totalmente inerenti, non vedo quali difficoltà ci siano, per la maggioranza o anche per la minoranza, se lo ritiene opportuno, a studiare ed eventualmente ad approvare le norme nell'arco di due settimane, di tre settimane, a gennaio.
Ho sentito dire che c'è il rischio che non si faccia in tempo ad approvare quella proposta della Giunta entro la legislatura. Allora sciogliamo il Consiglio! Siamo a dicembre e già pensiamo di interrompere le attività e di andare a decretazione all'interno di atti come questo.
Ritengo questi due articoli offensivi per questo Consiglio regionale, per il lavoro dei Consiglieri e per il lavoro delle Commissioni.
Chiedo di bocciarli e di esaminarli all'interno della legge sull'edilizia proposta dalla Giunta che è già all'ordine del giorno della Commissione.

PRESIDENTE. Articolo 26 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 26 ter/1/1 a firma del Consigliere Perazzoli. Articolo 26 ter introdotto dall'emendamento 26 ter/1 a firma del Consigliere Solazzi e sub emendato dal Consigliere Perazzoli, posso sintetizzare: io chiedevo che sulla base anche di richieste condivisibili dei Comuni appartenenti alle vecchie comunità montane, per la verità restringevo ad alcune comunità montane sulla base di una richiesta che era assolutamente condivisibile e di buon senso, che nel caso in cui per la non adesione di altri Comuni alle nuove forme, fosse impedito di aderire alle nuove unioni montane.
Ho proposto l'emendamento 26 ter/1 che, ripeto, era calibrato su alcune singole realtà e il sub emendamento del Consigliere Perazzoli, molto opportunamente, lo estende per tutte quelle realtà della Regione - no certo, l'emendamento è il suo, però è stato votato all'unanimità, mi pare, dalla Commissione - se passa il sub emendamento del Consigliere Perazzoli, decade il mio emendamento. Va benissimo sono d'accordo per votarlo.
Sub emendamento 26 ter/1/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 26 ter/1 a firma del Consigliere Solazzi. Decaduto.

Articolo 27.
Emendamento 27/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Ennesimo caso, come tutti gli altri che sto illustrando, di violazione della legge, peraltro come quello appena votato, perché non c'entra nulla con l'assestamento il tema dell'articolo 27 che stiamo votando, di cui chiedo l'abrogazione.
Parliamo di sicurezza degli edifici, cosa importante. Parliamo di riqualificazione urbana sostenibile, cosa importantissima.
Abbiamo appena votato la materia edilizia, voteremo in quella successiva la trasformazione dei sottotetti, altro tema interessante, ma la Commissione ha affrontato queste cose? Le ha affrontate, ma non ha deciso nulla; siamo al completo svuotamento delle competenze di questo Consiglio e, quindi chiedo di abrogare questa norma sull'assestamento e di parlarne in Commissione.
Non voglio offendere nessuno, le provocazione che ho fatto prima erano in questo senso, erano per dire che se continuiamo così non serve il Consiglio.
Per dare dignità a noi stessi, smettiamo di votare norme che nulla c'entrano e che ci privano del diritto/dovere di intervenire in Commissione, almeno nella materia edilizia abbiamo questo coraggio.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. L'articolo 27 non fa altro che prevedere quanto già scritto in un testo di legge, nella seconda parte, nel testo originario, non nel testo modificato dalla Commissione sia chiaro, proposto dalla Giunta regionale.
L'articolo 27 nel testo proposto dalla Giunta regionale non fa altro che scrivere quanto deciso dalla Commissione ambiente e territorio.
La Commissione ambiente territorio il 10 luglio 2014 ha licenziato la proposta di legge ad iniziativa della Giunta regionale sul governo del territorio. Ha apportato una modifica ed ha inserito che il Piano casa e la legge sulla riqualificazione urbana fossero prorogate al 31 dicembre 2016, Consigliere Marangoni. Sono messe qua dentro perché dal 10 luglio questa legge non è venuta ancora in Aula in quanto attende i pareri del Cal e del Crel, quindi, a maggior ragione questa proroga va fatta e siamo in presenza di una legge organica sul governo del territorio.
La legge sulle norme per l'edilizia, come ha ricordato il Consigliere Binci, è stata licenziata dalla Giunta pochi giorni fa, non appena arriverà in Commissione la esamineremo e anche qui, come abbiamo fatto sul governo del territorio, ricondurremo tutto in una visione organica per quello che riguarda le tipologie ed i regolamenti edilizi, così come ha fatto la Giunta regionale.
A proposito la IV Commissione, Consigliere Marangoni, si occupa anche di acqua, anzi ci sono tantissime sorgenti in questa nostra regione, quindi, la pregherei di beneficiare un attimo di queste sorgenti, di questa acqua così buona, prima di intervenire nel merito senza documentarsi per niente, offendendo e insultando coloro che in modo serio, tra l'altro come laboratorio, stanno lavorando in Commissione.

PRESIDENTE. Adesso siamo a posto, adesso c'è il Consigliere Marangoni, poi Brini, poi quello che dirà Brini sarà ripreso ...

Enzo MARANGONI. Non capisco Presidente Giancarli per quale motivo lei parla di insulti. L'acqua è molto buona e sta qui tra l'altro, e mi invita a documentarmi, la invito io a studiare l'articolo 28 della legge regionale 31 del 2001 che parla di assestamento. E' lei che si deve documentare perché se va a leggere quella norma, che dovrebbe essere alla base di questa proposta di legge, scoprirà, con suo massimo stupore, che dovremo parlare di tre cose: residui presunti, saldo finanziario e presunta giacenza di cassa, nulla a che fare con i temi di cui stiamo parlando, quindi è lei che si deve documentare.
Io non provoco, io la invito a studiare.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Più che altro un chiarimento avendo presentato una proposta di legge sui sottotetti.
La Giunta è latitante su questa problematica, penso da 10 anni, la prima proposta di legge non so se l'ho fatta nel 2003, 2004, oggi siamo nel 2014, caro Assessore Canzian, qui leggo due righe: sono aggiunte le parole "e la trasformazione dei sottotetti".
Ci sono delle proposte di legge, sono in Commissione, abbiamo fatto anche la nomina dei relatori, non riesco a capire perché non vengono in Aula. E’ una cosa che dà la sensazione, non me ne voglia l'Assessore Marcolini che è persona che stimo e che apprezzo, che sia l'assestamento prima che crolli tutto, non del bilancio, prima che crolli la Giunta a livello politico. State facendo tutte queste cose perchè da qui a maggio non farete più tanto, lo vedremo nei fatti, non serve, a gennaio sicuramente ci saranno i fuochi pirotecnici tra il PD e Marche 2020, basta solo aver pazienza, mangiare il panettone e poi vedere.
Questa è la sensazione che ho, può essere anche fiuto politico, Presidente Spacca, perché si sa che in politica può succedere di tutto, ma quello che sta accadendo qui oggi in Aula, con questi emendamenti, con quello che si vota, è la presentazione ufficiale di un nuovo allargamento della maggioranza di area popolare con la sostituzione di Marche 2020 e a gennaio sarà ufficializzata, però quello che giustamente dicono il Consigliere Marangoni ed il Consigliere Binci è che se si vota il 17 maggio alcune problematiche all'ordine del giorno possiamo discuterle.
I sottotetti, adesso non è che voglio insistere, sono 12 anni che stanno all'ordine del giorno, come il test per la droga che nessuno qui, penso gran parte, lo vuol fare. E' ferma da due anni, sono cose .., è importante ridurre i costi della politica, ma è importante anche sapere se un Consigliere regionale si droga o meno. Tutto è importante nella società marchigiana.
Personalmente ho già fatto il test. Non ho nessun problema e la prossima volta farò un'autocertificazione e la consegnerò al Presidente, poi se qualcuno non vuole fare la proposta di legge perché ha qualche problema saranno cavoli suoi.
Concludo invitando il Presidente Giancarli a chiarire cosa significa: sono aggiunte le parole “e la trasformazione dei sottotetti”, perché è una legge molto delicata ed il Vice Presidente Canzian ha delle problematiche, abbiamo ascoltato in Commissione, con la costa. Non ho capito cosa c'entrano le problematiche della costa con i sottotetti, le problematiche si risolvono anche se ci sono le coste e, Vice Presidente Canzian, si devono dare delle risposte ai cittadini marchigiani.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Presidente, semplicemente per fare una richiesta: in realtà l'articolo 27 non è nato così, in Commissione è stata presentata soltanto la proroga del Piano casa che è una norma di buon senso che tutte le forze politiche, immagino, condividono, dopo di che i commi precedenti sono una forzatura del Consigliere Perazzoli che ha voluto furbescamente metterli in Commissione ed in sede di coordinamento tecnico noi ci ritroviamo un articolo che non è un articolo, ma sono più variazioni normative.
Dico che, secondo il buon senso, ci sia consentito di votare a stralci perché sulla prima parte, lo dico francamente, quando ho chiesto cosa voleva il Consigliere Perazzoli nessuno me l'ha saputo dire, non mi sento di votare, è una parte specifica, non è una comunicazione ... Se uno mi avesse detto che la Commissione aveva audito la Confindustria ed il Collegio dei Costruttori che avessero chiesto questo magari l'avrei valutato, ma nessuno ci ha detto niente, questi sono gli emendamenti del Consigliere Perazzoli.
Personalmente in Commissione non ho votato a favore, quindi chiedo in termini di coordinamento tecnico che uno possa votarli a stralci perché io voglio votare a favore soltanto della proroga del Piano casa, per il resto credo che sia opportuno che se la veda la Commissione.

PRESIDENTE. Faccio una domanda: in Commissione avete votato l'articolo 27 nella sua interezza o avete fatto votazioni distinte ed in sede di coordinamento tecnico è stato modificato?

(interrompe il Consigliere Zinni)

PRESIDENTE. Un momento, l’articolo 27 c’era nel testo base. Va bene? Dopo di che l'articolo 27 è stato modificato dalla Commissione. No, io sto chiedendo un’altra cosa. In Commissione, le modifiche al testo base di votano, avete fatto votazioni distinte e in sede di coordinamento tecnico sono state accorpata o no? Chiedo questo!

(interrompe il Consigliere Zinni)

PRESIDENTE. Scusi, Consigliere Zinni, abbia pazienza, era in quella sede ed in quella sede è stato votato l'intero emendamento e nessuno ha chiesto di sdoppiarlo.

(interrompe il Consigliere Zinni)

PRESIDENTE. Stronchiamola qui, lei presenti un sub emendamento. Perfetto!
Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Intervengo per due ragioni. La prima è che in questi 5 anni ho dimostrato che non ho fatto mai furbizie e questi miei emendamenti recepiti nell'articolo 27 sono come tutti gli altri. Bene? E non si capisce perché devono essere trattati in modo estemporaneo da qualcuno, però li spiego nel merito perché secondo me sono di buon senso se vogliamo che si applichi il Piano casa così come quello che è passato prima.
Cosa dice? Anche il Consigliere Ricci quando ha dovuto relazionarlo in Commissione ha detto: "ma che roba è?" ed io l'ho spiegato.
Il primo emendamento recepito dice, noi lo sappiamo, che il Piano casa trova difficoltà ad essere applicato nelle palazzine dove ci sono tanti condomini e, quindi fare degli esempi di palazzine con 20, 30 appartamenti è solamente una stupidaggine demagogica. Il Piano casa si applica solo nelle palazzine di 6, 7, 8 appartamenti perché già metterli d’accordo, ve lo dico per esperienza diretta, solo per l'ampliamento è difficilissimo, quindi nei casi in cui si può fare, tutti diciamo costruire sul costruito, se una palazzina è demolita e ricostruita con l'ampliamento previsto dalla legge si può, la legge dice che c’è la possibilità di una sola unità immobiliare in più, ma se con l'ampliamento si possono fare 600 metri cubi in più perché non posso fare due unità immobiliari? Chi l'ha detto? Perché? E' un assurdo! E’come quando diciamo una cosa, poi ci pentiamo e vogliamo il braccino corto.
Il secondo emendamento quello dei sottotetti è già affermato nell'articolo 1 bis, questa cosa sembra superflua, ma ogni nostro Comune è un principato in cui qualcuno dice: "Ma nell'articolo 1, al comma 1, non c'è scritto che si possono trasformare i sottotetti", quindi è solamente una semplificazione, un ribadire quello che già c'è.
Il terzo emendamento è l'unico che comporta un ampliamento vero nelle zone agricole. La norma dice che gli annessi agricoli si possono accorpare e trasformare fino a 70 metri quadrati. Se uno ha 200 metri, come capita in zone agricole, lo può fare fino a 100 metri e questo aiuta a mantenere le famiglie nelle zone agricole, altrimenti prima cominciano i figli e poi tutto viene abbandonato.
Sono dei casi ragionevoli e moderati, non comportano nessun smottamento della legge e li dobbiamo, secondo me, affrontare perché nascono da una conoscenza diretta, approfondita, altrimenti non li avrei presentati.
In questi anni non ho mai presentato emendamenti solo per fare propaganda e mi pare di averlo dimostrato.

PRESIDENTE. Il problema vero, e qui lo chiudiamo, è quello che dicevamo prima: c'è troppa parte normativa, questo è il problema.
Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Ho ritirato il sub emendamento per un motivo semplicissimo, credo che sia diritto di un Consigliere poter votare parti distinte di variazioni normative che non coincidono sulla stessa parte. Quando voto la proroga del Piano casa, voto una parte della legge 22 e non viene alterata tutta.
Le considerazioni che fa il Consigliere Perazzoli oggi non sono in grado di avallarle né di ripudiarle, e chiedo semplicemente il diritto di votare per commi separati perché i commi vanno a modificare la 22 del 2009 in parti separate.
La mia richiesta non solo è tecnicamente possibile in termini di coordinamento, ma, viva Dio è legittima politicamente. Mi volete costringere a votare a favore di cose che non so?

PRESIDENTE. No, Consigliere Zinni ascolti, lei aveva tempo fino a ieri alle ore 13,00 per presentare un emendamento alla formulazione dell'articolo 27 così come uscito dalla Commissione.

Giovanni ZINNI. Ma io chiedo il voto a stralci, non c’entra nulla.

PRESIDENTE. Non è possibile.

Giovanni ZINNI. E’ possibile, sono modifiche di leggi diverse all'interno della stessa legge, ma di cosa state parlando! Per cortesia! Io non ho mai fiatato sul coordinamento tecnico per rispetto del personale, ma vediamo di non scherzare sulle cose, se no su questo mi impunto e stiamo qui fino a domani mattina.
Sono modifiche di leggi diverse all'interno di un testo e se io non voto il comma 1 non incide sul comma del Piano casa e viceversa, quindi si può votare a stralci.

PRESIDENTE. Consigliere Zinni stia a sentire, la votazione a stralci non è prevista dal Regolamento, però per agevolare, perché capisco che non è una cosa ...

Giovanni ZINNI. Mi astengo sull'articolo, peccato era l'unico a cui ero favorevole ...

PRESIDENTE. Mi ascolti, un sub emendamento in cui lei chiede la soppressione della parte emendata dell'articolo 27, così come proposto dalla Giunta, risolve il suo problema?

Giovanni ZINNI. No, io non voglio votare contro il Consigliere Perazzoli, voglio votare a favore del Piano casa che è una cosa diversa, però sull’emendamento del Consigliere Perazzoli mi astengo, perché da 70 a 100 devo prima sentire il collegio dei costruttori cosa ne pensa, non lo so, io non sto nella sua Commissione, ma voglio votare a favore del Piano casa. (…) E’ una battuta, un modo di dire, io non ho approfondito quella legge perché mi sono occupato dell'assestamento, ma voglio votare il Piano casa.

PRESIDENTE. Consigliere Zinni, ultima possibilità, un sub emendamento in cui si prevede la sostituzione dell'intero articolo 27 con la sola parte proposta dalla Giunta.

Giovanni ZINNI. Va bene, ma dopo diventa un articolo nuovo.

PRESIDENTE. Ma lei non si preoccupi di cosa farà lui, lei vuole stare a posto con la sua coscienza? L'unica strada tecnica è questa.

Giovanni ZINNI. Guardi, io mi ritengo una persona seria e mi astengo sull'articolo.
Preferisco non lasciare agli atti che voto a favore di uno e contro il suo, perché se una parte di quello magari è giusta avrei un rimorso, quindi mi astengo, se preferite non avere votazioni unitarie, mi astengo.

PRESIDENTE. Emendamento 27/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 27/2 a firma del Consigliere Massi, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Francesco MASSI. Mi permetto di inquadrare questo emendamento nello stesso spirito dell'intervento del Consigliere Perazzoli perché mi rendo conto che parliamo dello spostamento delle aree di sedime di cui abbiamo discusso per centinaia di giorni.
Dico sempre, colleghi della maggioranza e colleghi dell'opposizione, cerchiamo di fare quello che possiamo per migliorare con gli strumenti che abbiamo a disposizione che se non siano illegittimi.
Le sollecitazioni che ci sono state su questa benedetta area di sedime, sullo spostamento, lo sapete, arrivano da tutte le categorie: produttori, costruttori, professionisti, approfittiamo di questo momento, non mi pare che sia ... eh? No, è previsto 100 metri, (…) a 300 (…) si, ma io mi appello ai liberali. E’ nella storia di questa Regione introdurre norme anche durante l'assestamento.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Emendamento 27/2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 27. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 27 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 27 ter.
Emendamento 27 ter/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Anche qui come potevamo farci mancare un tema assolutamente avulso dall'assestamento previsto dalla legge? Altro che residui presunti, altro che saldo finanziario, altro che giacenza di cassa, parliamo in questo articolo 27 ter che consta di ben 5 lunghi commi, nientepopodimeno che di norme - ascoltate bene perché questo è fantastico, meraviglioso, è tutto da ridere - in materia di raccolta e coltivazione di tartufi e di valorizzazione del patrimonio tartufigeno.
E' un tema interessante, ma la Commissione se n’è occupata? E se anche se ne fosse occupata è questo il luogo dove inserire queste norme?
Se si voleva fare un provvedimento di questo tipo si faceva una leggina, si interveniva in altro modo, non certo abusando dell'assestamento di bilancio perché, ripeto, il potere esecutivo rende nullo, superfluo, inutile, il potere legislativo che noi pensavamo di rappresentare quando siamo stati eletti 5 anni fa.

PRESIDENTE. Scusate Consiglieri, c'è un collega che sta parlando può interessare o non interessare, ma c'è un brusio di fondo che rende impossibile l'ascolto.
Prego Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Il mio emendamento è abroghiamo questa norma, non perché non sia idonea, ma è la Commissione che deve valutarla e studiarla. Non perché sia sbagliata di per sé, anzi non lo so, a prescindere, perché è la Commissione che deve valutare questa cosa ed il gruppo di esperti pagati tra l'altro per andare in Commissione, per studiare e per fare proposte, non per subire in maniera acritica tutto quello che la Giunta propina a voi Consiglieri di maggioranza.

PRESIDENTE. Emendamento 27 ter/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 27 ter. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 27 quater.
Emendamento 27 quater/1 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. La ringrazio perché in questo caso parliamo di agriturismo, parliamo di biodiversità, di fusione delle specie arboree e arbustive autoctone del territorio marchigiano per dire che cosa? Attenzione, per dire che la Regione promuove la tutela della biodiversità, va benissimo, siamo tutti d'accordo, ma cosa c’entra con l'assestamento di bilancio, per dire, questa roba qua? Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 27 quater/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 27 quater. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 27 quinquies/1/1 a firma del Consigliere Perazzoli. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 27 quinquies/1 (istitutivo dell’articolo 27 quinquies) a firma dei Consiglieri Perazzoli, Giancarli, Sciapichetti, Ortenzi, Bellabarba, Badiali, Comi, Massi, Traversini, Canzian, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 28.
Emendamento 28/1 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 28 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 29. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 30.
Emendamento 30/001 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/01 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/1 a firma del Consigliere Solazzi, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 30/2/1 a firma del Consigliere Massi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/2 a firma del Consigliere Massi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/3 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/4 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/5 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/6 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/7 a firma della II Commissione Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 30/8 a firma della II Commissione Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 30 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 31.
Emendamento 31/1 a firma della II Commissione Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 31 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 32 (Dichiarazione d'urgenza). Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Signor Presidente, signori Consiglieri, vorrei provare a dare qualche risposta agli interrogativi che sono emersi per cercare di dare un senso alla discussione che è stata toccata dalla inevitabile e frammentata discussione fatta d'impressioni.
Preliminarmente bisogna dire, come ha detto il relatore di maggioranza, che la legge d'assestamento apparentemente consegna un bilancio con una lieve riduzione di 4 milioni e mezzo, in effetti la manovra sottostante impegna più di 80 milioni con una movimentazione che cassa 52 milioni di mutui autorizzati e non accesi e di spese programmate.
Il risultato è quello di aver risposto ad alcune emergenze, e voglio rispondere ad alcune osservazioni fatte da diversi Consiglieri, da quella del Vicepresidente della II Commissione al Consigliere Marangoni ed a tanti altri, è una legge come ha detto il Consigliere Brini che cerca di mettere ordine in una situazione che è vicina al collasso.
Questa è la situazione del bilancio che ci accingiamo a preparare, non quello che chiudiamo, quindi, penso che al di là delle conseguenze politiche o delle motivazioni politiche a cui si riferiva il Consigliere Brini ci sia un dato di fatto che riguarda la sistemazione di alcune partite irrisolte che giustifica anche l'intervento impressionistico in materie cruciali come quelle dell'edilizia e dell'urbanistica. Anch'io durante le leggi di bilancio faccio diga alle incursioni in materie complicate, quando però siamo alla vigilia della scadenza della legislatura e leggi cruciali, come quella dell'edilizia e del territorio, attendono da quattro anni e mezzo il varo, purtroppo, devo dire che è una forzatura, ma è inevitabile cercare di approfittare della forza di legge per sistemare alcune delle condizioni che nel caso dell'edilizia e dell'urbanistica cercano di intercettare anche alcune opportunità di sostegno allo sviluppo in qualche maniera compatibile.
Abbiamo in Commissione sulla materia edilizia, ma anche su quella trasportistica acceduto alle modifiche, pur riguardando materie complesse, sulla scorta di questa valutazione emergenziale, abbiamo sempre fatto bene? Penso di si, c'è ovviamente un'apertura alla eccentricità della materia extra contabile quando si interviene così frequentemente in materia legislativa.
Vorrei rassicurare nel merito circa alcune domande che sono state fatte, per esempio, per quanto riguarda gli interventi di modifica a partire dall'articolo 27, quello dell'allungamento della vigenza del Piano della casa, su cui si è soffermato il relatore di minoranza Consigliere Zinni. Dico che quell'articolo consente di mantenere aperta una valvola a sostegno del ciclo dell'edilizia che dalla Confedilizia alle organizzazioni artigiane ci dicono essere l'unico polmone aperto in materia di edilizia degli ultimi anni, quindi quell'allungamento del termine di due anni, di un anno dal termine della scadenza, arrivando a due anni con la proposta di modifica che abbiamo approvato, serve a quello. Le modifiche presentate dal Consigliere Perazzoli sono state adeguatamente motivate.
La seconda modifica riguarda il tempo, lo dico al Consigliere Marangoni, circa l'applicazione del programma triennale dei servizi e risponde ad un'esigenza che peraltro è stata richiamata più volte dallo stesso Consigliere che concerne non l'allungamento di un privilegio, ma due argomenti essenziali: aprire le gare non in linea con le altre gare del trasporto pubblico significava mettere le nostre aziende pubbliche e private in una posizione di debolezza; avere il tempo in Commissione per approvare bandi di gara, come ricorda l'Assessore Viventi, in maniera motivata, ci obbliga ad avere il tempo necessario per consentire l'aggregazione e per rispondere anche alla riorganizzazione.
Aggiungo anche il tema non risolto dello spacchettamento delle funzioni delegate in materia di enti provinciali. La Regione ha sub delegato la materia, l'ha codiretta insieme alle Province, il fatto che non siano state ancora messe a regime le funzioni delle Province introduce un elemento che voi conoscete bene perché il Consiglio, la Giunta e l’Assessore Viventi hanno cercato di mantenere una capacità di programmazione concentrata sulla Regione non per smania di potere, ma perché concentrava l'erogazione delle risorse con la programmazione dei bacini interprovinciali con problemi di giuntura e anche di vigenza della materia che risulta, come dire, indispensabile per l'omogeneità dei trattamenti.
Non è stato così, una buona parte è stata delegata alle Province. Le Province stanno evaporando sia per quello che riguarda le risorse finanziarie che per quello che riguarda le funzioni.
Segnalo che la previsione dell'Upi dice che le Province avranno soldi soltanto per gli stipendi fino al mese di ottobre 2015, non dicendo che fine faranno per le deleghe.
La materia trasportistica, vi segnalo che in materia di bacino ha ancora la competenza, come per la programmazione, e a questo serve, inizialmente si era detto il 31 dicembre 2014, allungato a marzo, poi a giugno ed ora questo è il termine conclusivo.
Le società indispensabili non sono un privilegio oppure un capriccio della Regione, c'è una disposizione nazionale a cui tutte le Regioni hanno dovuto rispondere. Una è decaduta con la legge finanziaria, cioè l'elenco delle 8000 partecipate da ridurre a 200 tra cui alcune delle nostre società, l'altra era quella di delimitare il campo alle partecipazioni strategiche essenziali, tra queste la finanziaria di sviluppo, non c'è una Regione che non abbia una finanziaria di sviluppo, la Svim. La seconda riguarda la società immobiliare ed attraverso la gestione caratteristica la Regione Marche ha risparmiato, in termini soltanto di Iva, diversi milioni nel corso di questi anni. (...) In assestamento, perché la materia è contabile, è di organizzazione contabile ed economica ed era la prima legge che passava. La terza è l'Aerdorica come capofila dell'unica piastra logistica regionale a cui si è aggiunta, con una specificazione durante la discussione, quella dell'altra gamba d'appoggio che è l'interporto che insieme al porto, che non è nostro, né partecipato, costituiscono l'unica piastra logistica strategica regionale.
L'altro elemento, sempre per rispondere al Consigliere Marangoni, riguarda - forse l'interpretazione è esattamente il contrario, però senza perder tempo avremo modo di commentarlo - l'articolo 16 che si propone di sottoporre a procedure valutative più impegnative anche quelle che venivano ritenute bagattellari, quindi l'osservazione fatta trova nell'articolo una conferma, Consigliere Marangoni, lei si lamentava che venissero cassate dalla valutazione più invadente alcune delle funzioni, le ripeto su questo possiamo ... L'individuazione degli interventi esclusi dalla valutazione di incidenza sono i siti compresi nella rete natura 2000 eliminando, come richiesto dalla Commissione europea, le disposizioni, quelle che si abrogano, che escludono non che includono da tale valutazione determinati interventi ritenuti, prima, aprioristicamente di scarsa incidenza, l'articolo invece allarga ... No, lei ha fatto un'altra osservazione prima, una era quella diciamo di attinenza, l'altra era quella permissiva e "tendenzialmente speculativa". La prima rimane perché concordo con lei il carattere non omogeneo, mentre invece c'è un approfondimento del controllo e della valutazione.
L'altro elemento che è stato sollevato, non so se da Consigliere Marangoni, adesso non ricordo da chi, riguarda la proroga delle graduatorie dei concorsi. Anche qui vorrei rassicurare che non c'è nessuna intenzione discrezionale e arbitraria, è l'applicazione di una normativa nazionale che prevede l'allungamento delle graduatorie dei concorsi esistenti, tra le nostre, per specificazione, ce n'è una che è un po' più anziana delle altre, è del 2010 e sta andando in esaurimento, tutte le altre sono assolutamente recenti, quindi sono graduatorie (…) Questa è l'osservazione, però lei non si è limitato a dire che non era materia di assestamento stringente, ma si è avventurato in considerazione di merito, mi permetto di darle qualche precisazione che forse è eccessiva. Allora non le do nessun'altra precisazione, considerata inutile.
Concludo dicendo che l'articolo fondamentale di questo assestamento, come sanno i Commissari della II Commissione, è il 26.
L'articolo 26 ci aiuta a capire quello che è successo. E’ l'ex articolo 26 che adesso nella legge finale si è trasformato nell'articolo 6 e definisce esattamente cosa c'è alla base di un saldo di 4 milioni e mezzo. Ci sono circa 11 milioni per quello che riguarda il risparmio della spesa per la negoziazione dei tassi di interesse e la gestione attiva del debito, ci sono circa 8 milioni per la riconciliazione delle attività e passività con creditori e debitori e ci sono 29 milioni di debito autorizzato, ma non contratto, quindi, è come dire che la Regione aveva in animo di fare investimenti di medio e lungo periodo e che di fronte all'emergenza ha risposto in maniera emergenziale posticipando gli interventi.
Questo per dare ai pochi interessati qualche notizia di merito sull'assestamento che trova un grande interesse quando si tratta dell'intervento dell'organo musicale o strumentale o la partita riferita al piccolo cimitero, ma trova un disinteresse piuttosto largo rispetto alla partita finanziaria che incombe e che risulta drammaticamente all'ordine del giorno a partire dalla settimana che sta entrando con il 9 dicembre. I tempi che abbiamo di fronte sono molto impegnativi, l'hanno detto sia il relatore di maggioranza che quello di minoranza, se dovesse essere applicata la percentuale del 3,12% che è quella premiale della sanità a tutto il comparto avremmo un taglio di risorse di 195 milioni.
Su questa cifra incombente e non sui dettagli delle emergenze emerse che ognuno di noi ha ben presente c'è il lascito della discussione sull'assestamento per il preventivo, non sarà come dire soddisfacendo gli ultimi 10.000 euro che costruiremo il bilancio preventivo del 2015.

PRESIDENTE. Coordinamento tecnico con il relativo emendamento 1/1 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno 459/1 a firma dei Consiglieri Giancarli, Busilacchi, Ricci. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno 459/2 a firma dei Consiglieri Zinni, Romagnoli, Zaffini. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 459, così come emendata, la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 14,15.