Resoconto della seduta n.18 del 16/03/2021
SEDUTA STRAORDINARIA N. 18
DEL 16 MARZO 2021

La seduta inizia alle ore 12,22

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata. Dichiaro aperta la seduta straordinaria n. 18 del 16 marzo 2021 in modalità telematica e collegamento in video conferenza, tutti i Consiglieri, gli Assessori e il Presidente della Giunta regionale delle Marche sono collegati.

Comunicazioni del Presidente della Giunta regionale in merito all’Emergenza epidemiologica Covid-19 nella regione Marche

PRESIDENTE. L’ordine del giorno prevede al primo punto le comunicazioni del Presidente della Giunta regionale in merito all’emergenza epidemiologica Covid-19 nella regione Marche.
Ha la parola, per le comunicazioni, il Presidente Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Ringrazio tutta la Giunta ed il Consiglio regionale per questa occasione di confronto rispetto ad una situazione particolare ed assolutamente importante della curva pandemica epidemiologica in questo periodo nella regione Marche. Una realtà sotto costante monitoraggio, da ormai un mese tutti gli uffici sono concentrati e li ringrazio per quanto fanno quotidianamente da ormai un anno, un impegno impressionante, come lo sforzo incredibile che stanno facendo tutti gli operatori sanitari, i dottori, nelle strutture ospedaliere che sono in questo momento in sofferenza per la recrudescenza della terza ondata del virus.
Vorrei iniziare da quelle che sono state le azioni messe in campo in questi mesi facendo una breve, ma efficace cronistoria dei punti salienti da quando sono alla guida della Giunta della Regione Marche insieme agli Assessori di competenza,ò che poi potranno entrare nel merito e nello specifico dei provvedimenti che sono stati presi.
Faccio una cronistoria che credo possa essere importante per tutti.
Quando nel mese di novembre c’è stata la seconda ondata di Coronavirus nella nostra regione ed i tamponi effettuati erano di circa 1.800/2.000 al giorno. Come avrete visto nelle scorse settimane la nostra regione è arrivata ad una potenzialità di 6.000 tamponi al giorno, implementando la forza del tracciamento, che ritengo importante perché è uno degli strumenti fondamentali per riuscire ad arginare la curva epidemiologica e tenerla sotto controllo.
Quando il tracciamento non è più efficace da solo bisogna intervenire con dei provvedimenti che vanno a mitigare l’effetto della curva epidemiologica, per provvedimenti intendo le ordinanze di carattere regionale o nazionale che vanno a restringere le possibilità, le libertà individuali di ogni singola persona ed anche la libertà di svolgere attività economiche.
Dopo aver detto questo aggiungo che nella Giunta della scorsa settimana abbiamo votato una delibera, rispetto a quello che era già avvenuto nei mesi di ottobre e novembre 2020, per implementare ulteriormente il tracciamento con altri 30 elementi perché lo riteniamo uno strumento essenziale che fa meno danni alle libertà personali ed economiche e ci può consentire di arrivare a tracciare una quantità di persone al giorno fino a quello che, come ho detto, ha portato ad effettuare 6.000 tamponi quotidiani, che saranno implementati.
Un altro elemento importante che vorrei evidenziare è il potenziamento delle Usca, avvenuto nelle ultime settimane del mese di dicembre scorso, ad oggi sono 34 le unità nel nostro territorio regionale.
Nel mese di dicembre abbiamo inoltre messo in campo uno screening di massa che ha visto 243.000 persone sottoporsi volontariamente al tampone antigenico rapido, tra queste abbiamo riscontrato lo 0,5% di positivi, poi confermati con tampone molecolare. Azioni che abbiamo impostato insieme a quelle che stiamo avviando in queste ore, come le cure domiciliari. C’è un protocollo che dovremo ridiscutere con i Medici di medicina generale per aggiornare le cure che sono presenti e che possono evitare, implementando la medicina del territorio, i ricoveri nelle strutture ospedaliere, non solo nella fase attuale, ma anche in quella futura. Questo strumento è importante, riteniamo che il rapporto tra medicina del territorio e Regione, quindi Aziende ospedaliere e Servizio salute, possa alleggerire la pressione ed il carico che oggi sta impattando per la gran parte sulle strutture ospedaliere e sui pronto soccorso. Stiamo implementando lo strumento della medicina del territorio, discutendo un nuovo protocollo per l’adeguamento e l’aggiornamento delle cure domiciliari, che riteniamo fondamentali, questo è l’auspicio che facciamo per la nostra Regione.
Altra questione importantissima: annuncio che arriveranno anche nella nostra regione le cure con gli anticorpi monoclonali, le quali potranno essere utilizzate non solo per le fasce più alte d’età ma, come c’è stato chiesto, si potrà sperimentare la possibilità di ampliarne l’utilizzo anche nelle fasce di età più giovani.
Credo che siano due strumenti rilevanti da mettere tra quelli per combattere il Covid 19 nel nostro sistema sanitario, su questo potrà essere più preciso l’Assessore Saltamartini.
Ritengo inoltre fondamentale il fatto che la campagna vaccinazione sia iniziata, c’è un’organizzazione imponente che si sta muovendo, siamo arrivati ad oltre 6.000 vaccini inoculati quotidianamente nei nostri punti di vaccinazione, un numero rilevante che ci pone in percentuale tra i vaccini consegnati e i vaccini somministrati tra le prime Regioni in Italia, ma non è per fare una classifica della vaccinazione, non è quello lo strumento, però, significa che il sistema vaccinazioni sta funzionando, poi riprenderò alcuni concetti rispetto alle cose che purtroppo non sono andate come avremmo voluto.
Insieme ad una campagna di vaccinazione importante sta per partire, penso nelle prossime settimane, anche la vaccinazione per i disabili e continuerà, nonostante la sospensione di AstraZeneca imposta ormai non solo su determinati lotti, ma su tutti, fino ad un messaggio, che dovrà essere risolutivo sull’impiego di questi vaccini, da parte dell’Aifa, del Ministero e dell’Ema …

(collegamento interrotto)

Francesco ACQUAROLI. E’ importante la chiarezza sul vaccino AstraZeneca, ma al di là di questa vicenda noi stiamo continuando la somministrazione di Pfizer e Moderna con i richiami e, come ho detto qualche istante fa, nelle prossime settimane sarà avviata la somministrazione anche ai disabili ricoverati nelle strutture.
Vorrei aggiungere che, come ormai sapete, da ieri nella nostra regione è partita la vaccinazione tramite i medici di medicina generale e colgo qui l’occasione per ringraziarli, come li ho ringraziati per le cure domiciliari. Riteniamo che la medicina generale sia uno strumento essenziale per la vaccinazione, per raggiungere un numero importante di persone fragili e di cittadini che nel proprio domicilio potranno essere vaccinati senza spostarsi.
La settimana scorsa, oltre all’accordo con i medici di medicina generale, abbiamo votato in Giunta un protocollo, che è in via di discussione con le associazioni di categoria, con i sindacati, con le imprese e con gli ordini professionali, per allargare ed estendere anche a loro la possibilità di diventare strumento di vaccinazione per il mondo del lavoro, per le categorie dei lavoratori.
Lo riteniamo fondamentale sotto due aspetti: per mettere in sicurezza subito i punti di lavoro, per moltiplicare la capacità vaccinale nella nostra regione.
Siamo tutti in attesa delle dosi vaccinali che ci devono essere consegnate, ce ne sono state annunciate tantissime, c’è stato purtroppo l’ imprevisto con AstraZeneca che ha creato dei disguidi anche nella nostra regione perché, è chiaro, abbiamo dovuto sospendere prima i lotti interessati dai casi sospetti, di cui non comprovati gli effetti collaterali, e nel pomeriggio di ieri è arrivata la sospensione definitiva con i conseguenti disagi che si sono riversati sui territori.
Dico di più, gli inconvenienti ci sono stati anche perché nelle scorse settimane è cambiato il metodo di vaccinazione, come voi tutti ricorderete, all’inizio AstraZeneca andava usato sotto i 55 anni, poi sotto i 65 e nell’ultima settimana, con una circolare, la platea si è allargata anche agli ultraottantenni, che non hanno patologie particolari. Credo che sia una circolare del Ministero dell’8 o del 9 di marzo, quindi molto recente, e questo cambio in corsa ha portato degli impatti con conseguenti disagi, di cui ci scusiamo con i cittadini marchigiani, sicuramente quando la programmazione sarà certa, precisa e coerente con l’impostazione iniziale diminuiranno.
E’ comprensibile - questa precisazione non serve a scaricare le colpe su altri - che alle porte di una stagione di vaccinazione imponente, mai vista, come quella che stiamo per vivere, questi tipi di cambi possono esserci, sono nella natura delle cose, però i cambiamenti nell’impostazione e nella programmazione regionale dei piani di vaccinazione, nei confronti di chi era già programmato, ha portato a dei disagi, e di questo noi ce ne scusiamo.
Per far fronte agli inconvenienti abbiamo potenziato il numero verde per il Coronavirus 800936677, questa cosa sarà specificata meglio dall’Assessore Saltamartini, che sarà utile per dare un sostegno a tutti i cittadini che vogliono informazioni dettagliate rispetto alla vaccinazione e al loro percorso: dalla prenotazione all’inoculazione.
Oltre al numero verde stiamo predisponendo un sito internet che quotidianamente darà tutte le informazioni sulla vaccinazione in corso nella nostra regione, il numero dei vaccini che abbiamo, il numero di quelli inoculati, quali tipi di vaccino sono stati inoculati (Pfiser, Moderna, AstraZeneca e tutti gli altri che ci saranno in futuro), quelli ancora da inoculare ma già in possesso del nostro sistema sanitario regionale, quando inizierà la vaccinazione dei medici di medicina generale e delle imprese, anche questo tipo di specifica, evidenziando anche le diverse categorie, dando, per il tramite dello strumento del sito, quindi uno strumento digitale, anche la possibilità di avere le ultime informazioni di cui noi disponiamo anche in merito agli imprevisti, speriamo di no, alle mancate consegne ed ai ritardi. Uno strumento informativo che stiamo mettendo in piedi in questi giorni perché nelle prime settimane tutto scorreva abbastanza tranquillamente con la prenotazione fatta attraverso le Poste e con la somministrazione dei vaccini che all’inizio erano Pfizer e Moderna, con i ritardi di consegna che si sono accumulati e con la vicenda AstraZeneca abbiamo compreso che è importante dotarci di strumenti che possano aiutare i cittadini in questa fase.
Vorrei completare l’argomento delle vaccinazioni specificando che stiamo costituendo una cabina di regia per la vaccinazione in maniera tale che si potrà quotidianamente verificare, sorvegliare e monitorare l’andamento della vaccinazione e cercare di correggere il tiro. Siamo davanti ad un numero di dosi inoculate importanti, 179.000, su queste abbiamo tantissime prime dosi e pochi richiami, ma voglio specificare che la campagna vaccinale durerà per settimane, per mesi e sarà molto imponente, quindi, è chiaro che in questa prima fase dobbiamo costruire e creare n assetto che sia ottimane e il migliore possibile per tutto il periodo della stagione di vaccinazione. In questo momento le prime dosi somministrate sono 130.000 ed i richiami effettuati intorno ai 49.000.
Tornando al discorso del tracciamento, quando non riesce più a mitigare l’effetto del Coronavirus, quando il virus sfugge al tracciamento, bisogna mettere in campo una serie di misure di mitigazione. Diciamo che nelle scorse settimane purtroppo c’è stato un cambio di strategia rispetto alle prime due ondate, con la variante inglese c’è stato un cambio totale dei parametri di riferimento. Noi eravamo abituati a parlare di indice Rt che denotava la crescita della curva, tra l’altro l’indice Rt nel mese di gennaio in previsione delle varianti che stavano emergendo sul territorio nazionale era stato inasprito, si era arrivati alla restrizione arancione da un indice Rt da 1,25 a 1, alla zona rossa con indice da 1,50 a 1,25, Nel mese di gennaio si era introdotto il concetto dell’alto rischio per passare in zona arancione. Vi ricorderete che quando siamo passati in zona arancione, nel mese di gennaio, l’abbiamo fatto per effetto dell’alto rischio seppur con un indice Rt che era stabilmente sotto l’1 dal 15 novembre.
Ci tengo a precisare che nella nostra regione abbiamo avuto quasi per tre mesi e mezzo l’indice Rt sotto l’1 per l’effetto che stava sortendo il tracciamento insieme alle altre opere di mitigazione …

(collegamento interrotto)

Francesco ACQUAROLI. Speriamo che la vicenda dei vaccini possa avere una soluzione definitiva per far si che nelle prossime settimane non ci siano intoppi.
Non so se avete ascoltato quando ho parlato della cabina di regia, ho detto che tra i provvedimenti a cui stiamo pensando, oltre al sito ed al numero verde, c’è una cabina di regia per il monitoraggio del sistema di vaccinazione. Ci scusiamo per i disagi che ci sono stati, creati dal continuo cambio di utilizzo di AstraZeneca, dai ritardi che si sono verificati nelle scorse settimane, speriamo che quando questa imponente campagna di vaccinazione prenderà il via non ci saranno questi intoppi e si potrà dare un servizio efficace ed efficiente all’utente finale che dovrà vaccinarsi. In questo senso credo che sia importante cercare di fare squadra.
Comprendiamo anche le difficoltà del Ministero nell’approvvigionarsi e nel garantire, con tutte le variabili che ci sono, una continuità ed una uniformità, per questo chiediamo pazienza ai cittadini e per questo ci stiamo dotando di strumenti che possono essere efficaci ed efficienti, qualora ci fossero degli imprevisti si potranno raggiungere subito gli utenti prenotati per informarli rispetto alle tempistiche della vaccinazione.
Per quanto concerne l’andamento della curva epidemiologica bisogna fare un’analisi rispetto a quello che è accaduto negli ultimi due mesi perché con l’arrivo in Italia e nelle regioni del centro, ora anche nella nostra, delle varianti al Covid 19 sono cambiati paradossalmente i parametri di riferimento.
Quando l’intervento si è interrotto stavo dicendo che nelle scorse settimane noi avevamo utilizzato dei parametri per prendere i provvedimenti, in particolare l’indice Rt e l’indice di alto rischio insieme a quello relativo all’occupazione ospedaliera, parametri che erano stati irrigiditi perché l’indice di alto rischio, come ho detto prima, ha portato la nostra regione ad essere arancione nelle ultime due settimane del mese di gennaio. L’indice era stato introdotto a metà gennaio per contrastare la variante inglese, come era stato inasprito l’indice Rt che prima era a 1,50 e 1,25 per andare rispettivamente in zone rossa e arancione e oggi è di 1,25 e 1.
Nell’ultimo decreto legge del Governo Draghi è stato inserito un nuovo parametro, che è quello dei 250 positivi su 100.000 abitanti in una settimana. Questo è un elemento nuovissimo previsto dal Governo da una settimana, in realtà è anche il parametro su cui noi abbiamo agito quando oltre tre settimane fa abbiamo preso il primo provvedimento portando oltre 20 Comuni della provincia di Ancona in zona arancione. E’ stato quello il provvedimento e quello è stato l’indice che il nostro servizio salute e tutti i tecnici, che affiancano la Regione, hanno utilizzato per definire il parametro.
I provvedimenti che abbiamo preso, come voi sapete, in questa ultima fase pandemica sono innumerevoli, se non erro sono sei: zona arancione, chiusura delle scuole, zona rossa di due settimane per la provincia di Ancona.
Voglio specificare che in tutta questa fase c’è stato anche un cambio rispetto alla questione delle scuole, voi ricordate che con il dpcm, che è scaduto il 5 marzo, era possibile andare a scuola, elementari e medie, anche in zona rossa, il nuovo dpcm sopra i 250 casi positivi di contagio su 100.000 abitanti consiglia di interromperla. Di fatto dalla settimana scorsa si è in zona rossa e tutte le scuole sono chiuse.
Questo cambio di atteggiamento da parte del Comitato tecnico scientifico del Governo nazionale ci ha aiutato a ristabilire dei parametri che possono esserci utili per capire quale può essere l’efficace contrasto alle varianti presenti sul territorio nazionale e regionale.
Voglio aggiungere a questo tipo di considerazione, che ritengo importante, che nella scorsa settimana per la prima volta abbiamo avuto, seppur di pochissimo, un calo dei contagi, da quattro settimane a questa parte, in particolare il numero importante del calo dei contagi è di 55 casi su 100.000, lo si è avuto nella provincia di Ancona che è stata quella più colpita. Speriamo che anche i dati di questa settimana diano continuità e facciano flettere la curva per avere una prospettiva di miglioramento delle condizioni epidemiologiche nella nostra regione.
Sicuramente è una fase particolare e difficile, le strutture ospedaliere sono in questo momento sottopressione, voglio ringraziare gli operatori sanitari, i dottori e tutti coloro che stanno lavorando instancabilmente da un anno, soprattutto in questo ultimo periodo che è particolarmente pesante perché ad un anno dall’inizio di questa pandemia diventa più difficile ogni tipo di sforzo e di azione per contrastare un’ondata come quella che stiamo vivendo in questi giorni.
Ci sarebbe da aggiungere tantissimo, ma non voglio togliere spazio all’andamento della curva epidemiologica di queste settimane, prima di raccontare un po’, magari lo farà successivamente l’Assessore Carloni, dei ristori che sono stati dati, in totale oltre 45 milioni di euro in 5 mesi. Voglio dire che la Regione Marche sta valutando anche altri tipi di intervento, stiamo aspettando il decreto sostegno nella sua particolarità, ma voglio annunciare che questa mattina ho avuto un colloquio telefonico con il Ministro Gelmini che mi ha detto che con il nuovo decreto per le attività che hanno subìto un danno economico, soprattutto attività che possono essere ricondotte alle partite IVA, ai lavoratori autonomi, alle piccole e medie imprese, sono previsti non meno di 11/12 miliardi di euro da distribuire sulla base del fatturato perso dal 2019 al 2020 e non sulla base delle restrizioni per le zone rosse o arancioni. Dovrebbe essere una percentuale intorno al 30%, è sicuramente una notizia importante, questo significa che non ci sarà un ristoro dovuto alle misure di chiusura, ma si baserà sul fatturato perso nell’anno 2020 rispetto al 2019.
Sugli effetti del decreto sostegno potremo studiare e impostare dei provvedimenti che potranno essere più efficienti ed anche ritagliati su quello che sarà l’intervento nazionale.
Mi viene da aggiungere che siamo in una fase molto complicata, stiamo cercando di mettere in campo tutte le energie e tutte le idee sono bene accette.
Voglio dire al Consiglio regionale, soprattutto ai gruppi che hanno chiesto la convocazione nei giorni di mercoledì e giovedì scorsi, che sono state giornate per noi molto importanti nel confronto con le categorie per impostare la campagna vaccinale, che poi è stata interrotta dalle conseguenze dovute alle problematiche di AstraZeneca. Tengo a precisare a tutti che il posticipo di quattro giorno rispetto alla richiesta non era per eludere il confronto, tutt’altro, la pandemia purtroppo è presente nel territorio della nostra regione da oltre un anno e ci accompagnerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Il confronto è sempre un auspicio importante e non vogliamo scappare, assolutamente, ci mancherebbe altro, siamo qui ad ascoltare quelli che saranno i suggerimenti e le idee per correggere eventualmente la nostra azione e cercare di far fronte unico in questa fase complicatissima della sanità, del lavoro e delle condizioni socio economiche della nostra regione.
Presidente, non aggiungerei altro ed a questo punto direi di passare la parola all’Assessore Saltamartini ed all’Assessore Carloni, che magari faranno specifici appunti rispetto ai provvedimenti presi in queste settimane e in questi mesi. Grazie.

PRESIDENTE. Nonostante le indicazioni date dal Presidente Acquaroli seguirei la scaletta delle prenotazioni.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Un saluto al Presidente Acquaroli ed alla sua Giunta, alle colleghe ed ai colleghi del Consiglio, alle cittadine ed ai cittadini che ci stanno guardando e ci ascoltano.
Presidente, devo subito sottolineare che noi avevamo richiesto un Consiglio straordinario che non coincidesse con il Consiglio ordinario e nonostante le giustificazioni portate dal Presidente Acquaroli penso che il tema meritasse un suo perimetro autonomo, non inserito nel contesto di una seduta ordinaria, soprattutto non dentro una fase di gestione, non collaudata, della piattaforma da remoto. Oggettivamente abbiamo visto che stamattina, non essendoci stata una prova adeguata per questa modalità, abbiamo iniziato il Consiglio con due ore di ritardo, con delle complicazioni che avremmo potuto evitare se avessimo dato centralità alla richiesta che il Partito Democratico aveva avanzato, quella di un Consiglio straordinario sulla sanità e sulla vicenda pandemica.
Pensavamo che fosse normale, anzi, devo dire che nella Conferenza dei Presidenti c’era stata un’adesione, un afflato, rispetto a questo tipo di richiesta perché tutti sentivamo l’esigenza di essere aggiornati, di dare il proprio contributo e di mettersi nelle condizioni di rassicurare i marchigiani e le marchigiane rispetto alla gestione di questo percorso pandemico. Non si è voluto fare nemmeno questo, troviamo sempre le modalità per acuire ed arrivare a tensioni che non servono e che nei modi non appartengono al gruppo del Partito Democratico.
Detto questo, che ovviamente come avete visto ci ha imbarazzato tutti, ma siamo sempre pronti a girare pagina, Presidente Acquaroli, le devo dire che sono molto contento di averla sentita, era forse dal suo discorso di insediamento che non la sentivamo più parlare di pandemia nell’Assemblea legislativa, da quella data non l’abbiamo più sentita, non abbiamo avuto modo di interloquire. Presidente, in quella seduta fece una grande apertura dicendo che aveva bisogno di tutti, che aveva bisogno del nostro contributo, un appello sentito alle opposizioni perché ci fosse un viatico adeguato per affrontare una situazione che, aveva dichiarato, l’aveva colta di sorpresa. Noi invece sapevamo tutti che ci sarebbe stata la seconda e la terza ondata, come anticipato, il suo appello era stato colto con grande disponibilità da parte delle forze di opposizione, in modo particolare dal gruppo assembleare del Partito Democratico, che è fatto anche di grandissime competenze.
Ci rivediamo il 16 di marzo e non c’è stata la possibilità di interloquire, di dare il nostro contributo, anzi, abbiamo sempre avuto dei segni marcatamente negativi su tutte le nostre proposte e atteggiamenti. Una volta che avete preso in carico il problema, che avete superato la sorpresa per la pandemia, c’è stata, come ha detto lei, una ricostruzione cronologica, che ha tentato di fare, che non corrisponde agli elementi che lei oggi ci mette a disposizione.
Non corrisponde perché quando siete arrivati eravate imbrigliati e continuate ad esserlo nel rancore per la gestione precedente e la volontà di prendere le distanze dai percorsi che erano stati avviati, che erano stati gestiti anche con grande lungimiranza e con grande visione, anche con una modalità di distacco e di presa di posizione rispetto al Governo nazionale.
In mezzo a questa tenaglia, ahimè, ci sono stati provvedimenti, sottolineature, effetti annuncio, che non hanno corrisposto affatto, e non lo dico come soggetto di parte, alla ricostruzione e a come siamo oggi rispetto a una situazione epidemiologica che ovviamente ci sta preoccupando. Per questo il gruppo assembleare del Partito Democratico ha presentato una risoluzione che metterà a disposizione dell’Assemblea per continuare a dare un contributo fattivo alla gestione e alle prospettive della soluzione pandemica nella nostra regione.
Siamo partiti, come ho detto, tra sottolineature inopportune, penso solo ai numeri dati qualche volta a caso sul decreto 34 e sull’incremento delle terapie intensive e semintensive dei nostri nosocomi, che non erano pronte perché la Giunta precedente non le aveva attuate. Sappiamo tutti, anche per dichiarazione formale avuta in Commissione dal Direttore generale, che prima della metà di ottobre quelle risorse e quelle strutture non potevano essere pronte anche se la Giunta precedente aveva già attuato il Covid Hospital di Civitanova che oggi, anche se sottaciuto, è l’elemento determinante per affrontare la situazione che vediamo tutti, se non ci fosse stato si avrebbe avuto un tracollo del nostro sistema sanitario a prescindere dall’abnegazione che i medici e tutto il personale sanitario della nostra regione stanno mettendo in campo, affrontando anche lo stress per scelte che riteniamo oggettivamente sbagliate.
Ho detto delle sottolineature inopportune, come quella sulla vaccinazione antinfluenzale, Assessore, che dicevano che i numeri non erano sufficienti, non erano stati fatti dalla precedente Giunta acquisti adeguati, invece si sono dimostrati assolutamente opportuni, oppure “effetti annuncio” che hanno sconvolto e che hanno ovviamente anche disorientato, penso all’utilizzo dell’idrossiclorochina, all’ozono, all’assunzione di 3.000 infermieri, sappiamo tutti che non è arrivato nemmeno l’1 per mille per le ragioni che conoscevamo anticipatamente, oppure le dichiarazioni rispetto alla necessità di produzione autarchica del vaccino nella nostra regione, sollecitando le strutture della Pfizer di Ascoli Piceno o quella di Angelini Farma di Ancona, che tragicamente e anche in maniera imbarazzata hanno smentito la possibilità di conversione per quel tipo di rimodulazione.
Dentro questo, Presidente, ci sono state delle scelte che lei ha sottolineato come positive, come “Marche Sicure”, che sicure non sono state perché lo screening di massa non è stato tale, non ha determinato quegli obiettivi che vi eravate posti e che forse erano anche convincenti per perché parlavamo del 70% della popolazione interessata, invece ne è stata toccata meno del 20%. Ovviamente l’utilizzo di quel tipo di screening non è stato efficace se non in qualche situazione, anche pericoloso per l’utilizzo che è stato messo in campo perché tanti l’hanno utilizzato per sentirsi sicuri e liberi nelle modalità. Noi invece eravamo lì a proporre uno screening mirato per le nostre scuole, per i nostri studenti, per il personale, avevamo capito già da allora che la variante inglese aveva quel tipo di target, forse doveva essere centrato su quella, sulla variante inglese. Perdonatemi, ho sentito il Presidente dire: “Ora abbiamo anche la variante inglese”, abbiamo avuto la variante inglese in questa regione il 23 dicembre, qualcuno l’aveva salutata come un elemento di disgrazia, uno dei pochi casi nazionali ce l’avevamo a Loreto, era forse l’occasione…, tra l’altro individuata dalle nostre strutture, in maniera efficace, rapida. Rispetto ai provvedimenti che si potevano mettere in campo cosa abbiamo fatto? Nulla, anzi, Presidente, i provvedimenti che abbiamo adottati, forse nemmeno pensati alla variante inglese, sono stati devastanti perché quando abbiamo perimetrato la provincia di Ancona, dove solo il perimetro era rosso, non si poteva entrare o uscire, ma dentro il Presidente era pronto a ricorrere al Tar qualora il Governo non avesse individuato zona gialla il nostro territorio, mentre i dati già andavano in un’altra direzione. Noi non l’abbiamo presa in carico ed abbiamo permesso alla provincia di Ancona di diventare quella che oggi è. Nulla è avvenuto a caso!
Ancora peggio quando abbiamo coinvolto i Sindaci, che il Presidente saluta come un elemento positivo, facendo loro assumere responsabilità su parametri che non potevano conoscere, che non avevano a disposizione perché, ha ragione il Presidente in questo caso, era quello dell’alto rischio, era quello del Rt, quindi, non potevano decidere chi dovesse essere rosso, giallo o arancione e si è visto pure. Abbiamo avuto dei nuclei gialli all’interno di perimetri arancioni dove tutti potevano continuare a fare tutto, anzi, ripeto, il caso di Montemarciano lo conosciamo tutti. Falconara, Chiaravalle, Senigallia erano arancione e quel Comune, chissà per quale motivo, doveva rimanere giallo su decisione condivisa con i Sindaci, con una responsabilità enorme.
Sulla variante inglese abbiamo delle responsabilità oggettive per la mancata pianificazione, per il mancato intervento, quella che lei chiama mitigazione doveva avvenire nel momento in cui ne siamo venuti a conoscenza, grazie ai nostri laboratori di averla intercettata, ma non abbiamo attivato le procedure come doveva essere.
Presidente, sul passaggio delle vaccinazioni, che lei ha fatto, non ci vogliamo nemmeno tornare perché siamo stati in imbarazzo su tutto, e lo dico per tutti noi. Vedere che nel Lazio oggi si prenotano i nati del 1962, che hanno già la data prevista della loro vaccinazione, oltre ad aver vaccinato tutti gli over 80, stanno vaccinando gli under 80, vuol dire che qualcosa non ha funzionato. E’ un tema, Presidente, noi abbiamo stressato il sistema con lo screening non di massa, è ovvio che il personale è sempre quello, non possiamo star lì a risottolineare che il personale è poco, lo sapevamo, è mancata completamente la scelta, la pianificazione e i dati sono questi. Non possiamo arrivare agli over 80 all’interno delle nostre aree interne, siamo arrivati lunghi a coinvolgere i medici di medicina generale, non siamo stati in grado di vaccinare i disabili e i caregiver, Presidente, almeno li doveva citare, perché nelle altre Regioni lo hanno fatto e il numero dei vaccini messi a disposizione - al di là dei giochi e delle smentite, lo dico per noi tutti e per i cittadini che ci ascoltano, non vogliamo strumentalizzare nessun tipo di dato - erano 211.740, dosi consegnate e certificate dal Direttore generale del Servizio salute di questa Regione, non ce le siamo inventate noi, i dati ce li avete dati voi, se poi c’è stato un ripensamento, se le fiale erano da 5 e da 6 e voi continuate a computarle da 5, perché forse fa più comodo in questa maniera, non è un tema nostro, noi abbiamo ragionato solo su quello che ci avete messo a disposizione.
Presidente, ritorno al suo appello iniziale, è per questo che noi presentiamo oggi una risoluzione con la quale chiediamo una cabina di regia nella quale tutte le forze possano stare dentro e insieme decidere per il bene di questa comunità marchigiana, quali scelte devono essere messe in campo, come devono essere gestite e come devono essere coinvolti i cittadini perché sono disorientati, preoccupati e spaventati.
Noi presenteremo, l’anticipo, una risoluzione, poi i colleghi entreranno nel merito, con la quale sottolineiamo i percorsi e recuperiamo anche le nostre proposte che sono state prese a sportellate. Presidente lo dico, forse nemmeno lo sa, nel senso che lei in Consiglio non c’è mai e forse non ha avuto modo di cogliere la disponibilità che il Partito Democratico ha dato rispetto allo screening prima sulle scuole, alla necessità di concentrarsi sui giovani, sulle strutture e sulle società sportive perché avevamo capito che la variante inglese si stava muovendo dentro quegli ambiti, abbiamo avanzato proposte per il coinvolgimento delle farmacie, abbiamo sempre cercato di dare una mano, oggi ci vogliamo tornare e ci torniamo con questa proposta, chiediamo formalmente una cabina di regia, spero che ci siano le attenzioni adeguate, al fine di superare anche questo atteggiamento, vostro sicuramente, autoreferenziale e forse il nostro che a forza di produrre suggerimenti può essere anche non colto rispetto all’incidenza della proposta stessa. Lo facciamo con l’idea di mettere al centro le necessità dei nostri concittadini, penso che tutte le forze di opposizione e di maggioranza debbano star dentro la cabina di regia e in questo modo forse potremo trovare una modalità vera per suggerire, ma soprattutto per trovare soluzioni adeguate.

PRESIDENTE. Il capogruppo Mangialardi ha annunciato la presentazione di una proposta di risoluzione del Partito Democratico, tutti i Consiglieri potranno trovarla sulla piattaforma Concilium, dove potete scaricarla o analizzarla.
Ha la parola l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Vorrei intervenire sfruttando questa occasione di confronto, per cui ringrazio i Consiglieri che lo hanno proposto, per fare un po’ il punto anche sugli interventi attivati dalla Giunta in merito all’economia, soprattutto alle attività che sono più colpite dalle restrizioni del dpcm causa Covid.
Permettetemi prima di intervenire da Assessore al commercio ed alle attività produttive, vorrei rispondere anche da Vicepresidente di questa Giunta, devo dire che da un lato apprezzo molto la volontà del Consigliere Mangialardi di dare un contributo, di far parte di una cabina di regia, dall’altro ho ascoltato una ricostruzione dei fatti che oso definire surreale e mi meraviglio che da un esponente di un partito che ha una cultura di governo ci sia tale discrasia e discrepanza dalla realtà.
Vorrei innanzitutto dire che rifiuto l’idea di far parte di una Giunta di sbadati, non penso di essere uno sbadato e nemmeno di essere capitato qui per caso, pertanto non penso che ci possa essere attribuita l’etichetta di sbadati, se il Consigliere Mangialardi ci attribuisce il fatto che non ci siamo accorti o eravamo distratti o non sapevamo cosa fare di fronte alla variante inglese, questa ricostruzione è davvero surreale.
La variante inglese non è un problema che si svolge tra Montemarciano e Falconara, ma riguarda tutto il mondo, che sa quanto sia stato difficile fronteggiarla, certamente la Regione Marche non è stata da meno rispetto alle altre regioni d’Europa ed agli altri Paesi, anzi molti provvedimenti la Giunta li ha presi in anticipo cercando di prevenire alcuni effetti. Ricordo, ad esempio, che sulle scuole siamo stati criticati perché in anticipo abbiamo chiesto di chiudere alcune situazioni, quindi, siamo stati molto sul pezzo e devo dire che trovo surreale la ricostruzione che è stata fatta.
Non mi occupo della delega alla sanità, spero che lo farà l’Assessore competente meglio di me, ma intanto ci tengo a dire che la nostra amministrazione ha dato un segnale di adeguatezza alla risposta sanitaria.
Aggiungo anche da Consigliere di vecchio corso che nella precedente ondata pandemica nessuno dell’opposizione si era mai permesso di fare la strumentalizzazione che sto vedendo in queste settimane da parte degli esponenti dell’opposizione. Fine della polemica.
Per quanto riguarda la mia delega alle attività produttive vorrei dirvi che questa amministrazione ha messo in campo a favore delle imprese tutto quello che a fine anno, alla fine dell’esercizio finanziario, era disponibile: per 8.500 imprese un contributo veloce bonificato in 30 giorni sul proprio conto corrente, senza documentazione, senza troppa burocrazia e con i controllo ex post, che è valso circa 8,9 milioni, abbiamo fatto scorrere tutti i bandi possibili senza far perdere tempo, anche, devo dire, riconoscendo che alcune progettualità potevano proseguire nella loro naturale previsione e noi abbiamo così deciso perché alcuni bandi erano meritevoli, specialmente quelli sullo sviluppo, per 19 imprese di investire ben 3 milioni di euro, abbiamo fatto scorrere anche alcuni progetti sulla cultura della moda, sull’internazionalizzazione per 600 mila euro, abbiamo finanziato sei progetti, siamo riusciti a far scorrere sull’area sisma 13 progetti non finanziati per oltre 3 milioni di euro, abbiamo approvato bandi di investimento produttivi per 1,3 milioni di euro portando qui due produzioni che erano previste all’estero e abbiamo sottoscritto due accordi che erano in definizione al Mise accelerandone il percorso. Inoltre, abbiamo finanziato l’artigianato digitale, 23 imprese con 800 mila euro anticipando il tema della vendita on line, la creazione di nuove imprese artigiane con 1 milione di euro, di cui hanno beneficiato 62 aziende e la digitalizzazione delle imprese artigiane, 179 imprese hanno potuto beneficiare di 1.360.000 euro, ammodernamento tecnologico, sempre per le imprese artigiane, per 124 imprese valore sopra i 5 milioni di euro, artigianato artistico 70 imprese con 900 mila euro e la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, 22 imprese per quasi 5 milioni di euro, acquacoltura e aree colpite dal sisma 2 progetti di ricostruzione di acquacoltura per nuovi prodotti importanti sulla pesca di 581 mila euro e alla fine 16 progetti di acquacoltura con il fondo Feamp per 1,2 milioni di euro.
Inoltre, abbiamo fatto un bando finanziando 113 imprese commerciali per la riqualificazione e la valorizzazione per 950 mila euro, la riqualificazione e valorizzazione di imprese commerciali per i Comuni sotto i 5 mila abitanti, 33 progetti per 200 mila euro; promozione prodotti sfusi, 24 imprese beneficiarie, 346 mila euro, progetti di sistema, riqualificazione imprese commerciali e artigianato artistico 21 progetti per 21 imprese, 157 mila euro, progetti di sistema di riqualificazione imprese commerciali e artigianato artistico dell’area sisma 108 imprese per 3 milioni di euro, sostegno apparati di sicurezza alle imprese commerciali 44 imprese beneficiarie per 100 mila euro, promozione centri commerciali naturali 6 imprese 400 mila euro, promozione commercio ecosolidale 3 imprese 154 mila euro, sostegno investimenti area sisma per 250 imprese più altre 100 per un totale di 2,5 milioni di euro.
Poi investimenti innovazione di cooperative a 27 imprese beneficiarie 600 mila euro, nuove imprese cooperative 14 per 550 mila euro, capitalizzazione cooperative 6 imprese 169 mila euro, consorzi artigiani e industriali 12 beneficiari, 400 mila euro, abbiamo introdotto un fondo rischi Por-Fesr per 12 milioni di euro e abbiamo, come sapete bene perché l’abbiamo fatto in Aula, riorientato 3 milioni di euro sul fondo che prevedeva la legge 13 e che sta in qualche modo generando un conto interessi per molte imprese, per un totale di 186 imprese beneficiarie e un’importante massa di denaro pubblico per 56 milioni di euro.
Volevo fare questo punto della situazione perché nei mesi che hanno visto l’avvio di questa nuova Giunta queste sono state le iniziative su cui abbiamo riconvertito, riorientato, o finanziato ex novo alcune iniziative.
Voglio dirvi con grande soddisfazione che molte delle istanze, che stanno emergendo dalle imprese colpite dal dpcm, sono pervenute all’Assessorato alle attività economiche della Regione Marche in quanto presiede la Commissione attività produttive della Conferenza Stato Regioni e domani è previsto un incontro della Commissione, di tutti gli Assessori regionali, mentre per la prossima settimana abbiamo organizzato su mia iniziativa un incontro con il Ministro per lo sviluppo economico, in cui entreremo nel merito di varie richieste che ci sono pervenute dalle attività economiche più colpite in modo da poter dare dei ristori adeguati e correggere anche alcune storture che ci sono state in passato.
Sto incontrando, come è normale e giusto che sia, le imprese più colpite dalle restrizioni che ovviamente sono in una fase molto delicata perché un’emergenza dura qualche mese e dopo un anno dal punto di vista economico non si può più parlare di emergenza, è un fatto sistemico, che va gestito con risorse sistemiche, non si può chiedere alle imprese di chiudere senza avere una soluzione economica adeguata al tempo di chiusura, altrimenti le si condanna al fallimento. Ieri ho incontrato le più importanti palestre, società che hanno una sofferenza mai vista, così come alcune attività collegate ai centri commerciali e iniziative del settore commercio, della ristorazione, senza parlare degli alberghi e della filiera della moda, a questi si uniscono molti artigiani, come parrucchieri ed altri, colpiti dalle restrizioni.
In questo senso come Regione Marche saremo capofila in Commissione attività produttive della Conferenza Stato-Regioni e la prossima settimana prepareremo una proposta di ristori da fare anche in sinergia con le indicazioni che vorrà dare il nuovo Governo, cercando di essere molto più conformi alle aspettative ed anche alle esigenze reali di queste imprese.
Quindi, la nostra attenzione non solo è al massimo, ma noi siamo anche a capofila di tutte le Regioni italiane per gestire una fase delicata che sarà fatta di concerto con il Ministro.
E’ chiaro che il momento è difficilissimo e delicato e tornando al mio preambolo credo che chi abbia cultura di Governo e voglia di dare risposte concrete lo debba fare tenendo conto che serve la sinergia, servono senz’altro suggerimenti, anzi, molti dei suggerimenti che porterò al Governo sono pervenuti anche dai Consiglieri regionali di maggioranza ed anche dell’opposizione, si fa tesoro di tutte le segnalazioni e di tutte le richieste, così come dell’incontro di ieri fatto qui con il Comune di Ancona e con gli altri, ma è necessario in questo momento non aggiungere incertezza alla paura, altrimenti si rischia la degenerazione anche psicologica, non soltanto economica e sanitaria.
Con questo spirito noi porteremo avanti tutte le iniziative che potranno essere d’aiuto e di sostegno per le imprese e per le attività produttive. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare in primis il Presidente Acquaroli e il Vicepresidente Carloni per le loro relazioni, ora non vedo il Presidente Acquaroli, ma spero che sia connesso ed in ascolto perché immagino che le cose che andremo a trattare non lo trovino sicuramente indifferente.
Vorrei ringraziare anche il Partito Democratico nella persona del suo capogruppo per aver fatto la richiesta di un Consiglio monotematico, penso che sia un momento molto importante di questa consiliatura in una situazione così drammatica che stiamo vivendo.
Vorrei porre l’attenzione su un tema che è rimasto in tutti discorsi e gli interventi che ho sentito fare finora un po’ sottotraccia, invece ritengo che sia assolutamente prioritario ed è quello del modello sanitario della nostra regione che ha mostrato purtroppo tutta la sua fragilità e inadeguatezza durante questa emergenza epidemiologica che dura da tanto tempo visto che siamo all’anno appena passato.
I dati del Ministero della salute aggiornati a ieri, quindi al 15 marzo, sono allarmanti, siamo i primi in Italia per occupazione di posti letto con malati Covid, non solo per la terapia intensiva, in cui abbiamo posti letto occupati per il 57%, soprattutto per il resto dei posti letto, il 61%.
Ricordo che i parametri di allarme dicevano di non superare il 30% dei posti di terapia intensiva e, ripeto, noi siamo al 57%, il 40% per i posti letto di terapia non intensiva e noi siamo al 61%.
Rispetto alla popolazione siamo quarti in Italia per incidenza di nuovi contagi, secondi per incidenza dei degenti Covid in terapia intensiva, quinti per incidenza dei degenti Covid negli altri reparti.
Questi numeri non sono insignificanti, scientificamente, purtroppo, dimostrano che la nostra regione ha una sottodotazione di posti letto, ed è un problema che abbiamo da tanto tempo e noi del Movimento 5 Stelle l’abbiamo sempre evidenziato, completamente inascoltati. C’è anche un secondo problema che è quello della minore presa in carico dei pazienti da parte della sanità territoriale rispetto ad altre Regioni.
Cosa è successo nella nostra Regione? Purtroppo il famoso decreto ministeriale 70 è stato applicato dall’ex Presidente della Regione, e quindi dalla Giunta, in maniera estremamente rigida, cosa che non è successa in altre Regioni, per esempio in Emilia-Romagna, basta confrontare i dati dell’Emilia e quelli delle Marche.
In Emilia ci sono più malati Covid nelle strutture ospedaliere, ma il tasso dei posti letto occupati è inferiore, questo vuol dire che noi ne abbiamo in assoluto troppo pochi, sono stati fatti grossissimi errori nella scorsa legislatura e bisogna correre ai ripari, assolutamente.
Per quanto riguarda la provincia di Pesaro Urbino, da cui provengo, che conosco meglio, ma immagino che questo argomento si possa estendere un po’ a tutte le Marche, in Consiglio regionale più volte ho denunciato il fatto che abbiamo 2,97 posti letto su 1.000 abitanti, quando per legge ne dovremmo avere 3,7. Marche Nord ora si trova a contrarre posti letto e servizi ospedalieri per fare posto ai malati Covid, quindi, siamo passati da 592 posti letto ad averne poco più di 300, sono stati dimezzati.
Sulla carta abbiamo quei famosi 50 posti letto per la clinica privata, a me dispiace rammentarvelo, ma il Consiglio regionale ha bocciato una proposta del Movimento 5 Stelle che chiedeva che dalla carta passassero ad essere attivati nelle strutture ospedaliere esistenti, in particolare a Marche Nord.
E’ passato un anno e ci troviamo nella stessa identica situazione di un anno fa, come se l’esperienza pregressa non fosse per niente servita, purtroppo. Il diritto alla salute dei cittadini marchigiani è compromesso, pensate che nella nostra provincia l’anno scorso si sono registrati 1.063 decessi in più rispetto alla media degli anni precedenti, di cui 727 a causa Covid e 336 rimanenti sono relativi a decessi in cui non è stato diagnosticato il Covid, forse erano persone che il Covid l’avevano contratto, ma non era stato diagnosticato, oppure persone che soffrivano di altre patologie che non si sono potute curare. Adesso questa è la situazione, si contraggono altri servizi, a volte vengono addirittura annullati, per far posto naturalmente ai pazienti Covid.
Questa cosa a nostro avviso non è più sostenibile, in un anno è stato fatto poco e niente, vorrei ricordare che questa maggioranza è stata eletta soprattutto per il tema principale della riorganizzazione sanitaria e ad oggi non si è vista neanche una delibera in proposito, quindi, il mio invito a questa Giunta è di fare qualcosa per migliorare la situazione sotto questo punto di vista, che non è separata dalla questione emergenziale del Covid, anzi, proprio la situazione emergenziale che stiamo vivendo ha dimostrato quanto le due cose siano assolutamente intrinseche ed inseparabili, per cui non è più tollerabile avere questa contrazione di servizi e di posti letto. Vi invito ad essere operativi e ad intervenire il prima possibile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Innanzitutto esprimo la solidarietà convinta e totale al Presidente della Giunta Acquaroli, sia per la dedizione che ha messo in questi mesi, lavorando dalle 12 alle 14 ore al giorno negli uffici della Presidenza, sia per il profilo istituzionale di correttezza estrema rispetto ai dirigenti, al personale sanitario, medico e paramedico- Dico con chiarezza che io sarei stato molto più intemperante, come giustamente lo stesso Presidente Acquaroli qualche volta mi rimprovera.
Tutti dobbiamo prendere atto della sanità che abbiamo ereditato, un meccanismo sanitario, una organizzazione sanitaria che non vengono dal giorno prima, ma da distante, questa è la realtà delle cose, al di là della polemica politica, delle discussioni che si fanno tra le forze politiche.
Noi ci siamo trovati a far fronte ad una emergenza con meno strutture ospedaliere, voglio ricordare che nelle Marche dal 2015 sono stati chiusi 13 ospedali con una serie di attività promosse dall’Asur, meno risorse, meno posti letto, meno medici, meno infermieri, non è stato fatto neanche il turn over che pure era possibile e disponibile nelle strutture, sicuramente le norme europee e nazionali hanno compresso complessivamente la sanità italiana, ma nelle Marche siamo andati sotto quella che era la media delle altre Regioni.
Oggi sono tutti scienziati e “capiscioni”, trovo persone che non hanno uno spessore per poter parlare, che diventano improvvisamente i depositari della verità e della scienza. Io con molta umiltà dico che abbiamo ereditato una sanità che non disponeva neanche dell’Assessore, per 5 anni non c’è stato l’Assessorato alla sanità, non c’è stata continuità neanche con le precedenti Giunte per quanto riguarda la gestione di questo settore che è delicatissimo e aggiungo che gli stessi esponenti dei Partiti che hanno governato, in particolare il Partito Democratico, denunciavano questo andazzo.
Oggi bisogna prendere atto delle condizioni in cui ci siamo trovati oggettivamente tutti, questo virus attualmente è sconosciuto, una delle motivazioni per cui ci sono gli accertamenti sui vaccini e queste situazioni che ci troviamo a gestire è perché a tutt’oggi la scienza non ha dato risposte puntuali, precise e univoche, abbiamo risposte molto parziali, non prendere atto di questo e mettere sotto accusa una Giunta che ha fatto di più di quello che oggettivamente avrebbe potuto fare …
Mi sento di dire subito una cosa, e su questo ho raccolto dei dati, cosa è successo in questi anni? E questo è un dato politico, dal 2011, Governo Monti, al 2021, governi sempre sostenuti dalla sinistra e dal centrosinistra, siamo passati da 105 miliardi a 114 miliardi di spesa nazionale con un aumento teorico dello 0,8% annuo, ma con una diminuzione dell’1,1% circa ogni anno per l’inflazione, in presenza di novità nel campo farmacologico, dell’interventistica, delle risorse e degli accertamenti sanitari, la radiologia in primis, che costano tantissimo, di fatto è stata compressa l’assistenza.
Il Governo Renzi addirittura tolse 4 miliardi alle Regioni per contributi sul bilancio, soprattutto la chiusura dei posti letto. Oggi in Italia abbiamo circa 3,7 posti letto disponibili contro una media dei Paesi europei che è del 5,6, per esempio, rispetto ai 575 letti ogni 100.000 abitanti di qualche anno fa, abbiamo avuto un taglio del 51% ed oggi in Italia abbiamo 275 posti letto ogni 100 mila abitanti, 300 posti letto in meno e nelle Marche, in cui sono stati chiusi 13 ospedali, si sono rilevati addirittura superiori alla media nazionale.
Questo abbiamo ereditato e ci siamo trovati di fronte a polemiche, le ho documentate, l’oscar l’assegno al Sindaco di Pesaro del Partito Democratico che va dal “no panico” di febbraio, alle spillette, all’idea di continuare a fare gli incontri sportivi e i festeggiamenti per Rossini, fino a prevedere dopo qualche mese il senso unico nei corsi, cose assolutamente ridicole che hanno riscosso, secondo me, non solo il sarcasmo dei cittadini di Pesaro, ma il ridicolo a livello nazionale. Ma non sono da meno le altre, vorrei citare – parlando con documenti alla mano – il Consigliere Mangialardi che in data 16 aprile 2020 come Presidente dell’Anci ha detto: “La sanità pubblica ha retto” ma quella sanità è la stessa che abbiamo noi oggi. Giustamente il Presidente Acquaroli ha sostenuto nelle nostre riunioni che non si possono cambiare dirigenti, organizzazione, eccetera con il treno in corsa, che quella sanità in questa situazione andava mantenuta e nella contingenza emergenziale implementata. Questo abbiamo fatto con dati che sono inderogabili: il numero dei tamponi sono raddoppiati, lo screening di massa della popolazione, gli accordi con i medici di medicina generale di libera scelta e le farmacie, il tracciamento, l’aumento dei posti letto in terapia intensiva nelle rianimazioni, siamo arrivati a 233 posti letto, ne avevamo meno della metà attivi, potrei andare avanti sul totale delle dosi consegnate dei vaccini, siamo arrivati all’83% della somministrazione sulla media nazionale, certo, salta sempre tutto, un esempio: la programmazione che era stata fatta dei vaccini in questi giorni è saltata con le notizie che ci sono state e con le segnalazioni.
Questa cosa la vorrei capire bene perché non è un problema regionale e nazionale, qui è la gestione della sanità italiana nel contesto della gestione della sanità europea, se c’è un centro direzionale che ha fatto flop è l’Unione europea sia sugli acquisti dei vaccini con i contratti, che sulle linee guida e le indicazioni, finanche nelle indicazioni della gestione terapeutica dei pazienti, dando linee guida, poi recepite dalla sanità italiana, che hanno portato nella primavera dell’anno scorso e nei primi mesi di pandemia ad una serie di morti che si potevano assolutamente evitare.
Aggiungo che purtroppo nelle Marche il problema è stato il PD, che ha pesato su tutti i marchigiani, che se ne sono accorti perché il cambio di Governo a settembre è stato fatto in maniera consistente proprio sulla gestione della sanità.
La verità vera è che in questo momento domina l’incertezza, il Covid ha colto tutti di sorpresa, l’idea scientifica che vigeva è che si dovevano diminuire posti letto, che la sanità andava gestita in maniera manageriale, quindi, la burocrazia sanitaria e amministrativa hanno prevalso sull’indirizzo clinico, è stato un errore gravissimo, lo dico da medico. Quante volte noi medici abbiamo dovuto subire le imposizioni, le linee guida di burocrazie e di decisioni che non venivano dal sapere clinico, che vale talvolta più del sapere scientifico in quanto tale, di quello astratto, quello calato sui pazienti e sui cittadini. Questo è quello che noi abbiamo.
Il Covid è impreciso, fa come gli pare, io ne sono testimone vivente, il Covid dà la febbre, io ho avuto nel periodo del contagio, durante le vacanze di Natale, il crollo della temperatura a 34,9 per vari giorni, come altri che in quel momento probabilmente avevano il mio stesso contagio, ma c’è chi è finito in ospedale per quattro settimane in semintensiva e tutt’ora è trattato anche se dimesso dopo due mesi, e chi come me non ha avuto niente. Questo ti dà l’idea di come cambia.
Concludo dicendo che questa è una situazione che va governata in termini sanitari, ma non solo. Anche le persone non vivono adeguatamente questa condizione, abbiamo chi non rispetta le regole, quelle elementari e principali, non quelle di dettaglio dei decreti di Conte, alcune insopportabili, ma quelle elementari e minime che servono per la difesa della propria persona e della salute degli altri, fino al panico, ci sono persone che da un anno non escono dalle proprie abitazioni, ci sono ragazzi che ormai dialogano solo con il proprio apparato tecnologico, sono chiusi dentro le case, stanno solo al computer o al telefonino e questo già significa uno shock che c’è, al di là di quello che è legato alla malattia infettiva. Ci sono episodi eclatanti, ne cito alcuni, persone che hanno ucciso i figli in una situazione di stress estremo, ultimamente uno ha ucciso i familiari poi si è suicidato, queste cose, se uno va a vedere le statistiche, sono molto sopra la media ordinaria, casi estremi, certo, però ti fanno capire come stanno le cose. La non elaborazione dell’idea di malattia, quindi della salute e della morte, l’idea che c’è un nemico esterno, persecutorio, il virus, non viene elaborata in condizioni accettabili, sono tutte cose di cui dobbiamo tenere conto.
I problemi del Covid andranno al di là della fase critica della malattia, delle morti, della febbre, delle conseguenze anche riabilitative che ci saranno, quindi, dobbiamo fare il meglio.
Cito una cosa che mi ha detto la Consigliera Marcozzi, quando c’è stata la fase precedente con la Giunta Ceriscioli, l’opposizione – lei era Consigliera regionale – mai si è permessa di fare polemiche cattive, ingenerose, ingiuste, spesso anche false, ha cercato di dare una mano comunque e di non mettere in difficoltà chi stava operando. L’atteggiamento del PD non lo riconosco, il PD è un grande partito, l’ho detto più volte, adesso è come se fosse una persona che in sala operatoria va a infastidire il chirurgo che ha sotto il paziente, è una cosa inaccettabile. Dobbiamo far meglio, perché il meglio va sempre fatto, è giusta la cabina di regia, è necessaria, bisogna mettere a punto le cose, bisogna gratificare il personale medico e paramedico. E’ stata fatta una delibera per gli amministrativi, questo si, il sacrificio di queste persone che nelle degenze ospedaliere ed anche sul territorio fanno dei turni esagerati, vanno al di là delle loro responsabilità, credo che tutto questo debba essere considerato e va considerato che questa Giunta sta facendo il meglio che si può in queste condizioni. Si può fare di più? Sempre si può fare di più, però io mi sento di ringraziare questa Giunta, mi sento di ringraziare i dirigenti della sanità che raggiungono gli obiettivi, mi sento di ringraziare il personale sanitario, mi sento anche di ringraziare tutti i cittadini che stanno collaborando, non quelli che continuamente accusano di quello che non si fa, ma quelli che contribuiscono a fare meglio tutto quello che si fa.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Un cordiale saluto al Presidente Acquaroli, agli Assessori, ai Consiglieri e ai cittadini che ci stanno ascoltando nella diretta you tube e a tutto il gruppo di lavoro della Presidenza del Consiglio che ha permesso questa diretta streaming anche se con qualche imprevisto iniziale, ma vedo che si sta lavorando bene e si ha un ottimo ascolto.
Innanzitutto dico che l’attenzione sull’emergenza Covid di questi ultimi giorni e l’aggravamento dei contagi non devono farci perdere l’obiettivo di vincere insieme questa battaglia, il nostro appoggio come Rinasci Marche in un momento storico travagliato è doveroso. In questi giorni i dati sulla pandemia vedono la nostra regione costretta in zona rossa, tuttavia la resilienza è quella dote che ci rende più forti nel combattere attivamente, con ogni nostro mezzo, questa catastrofe. Forse ci rende più forti e motivati di prima nello studiare soluzioni che possano essere in qualche modo utili a ridurre il nostro indice di contagio.
Il Governo nazionale sta lavorando costantemente per evitare il ripetersi di un nuovo lockdown totale che lo scorso anno ci ha reso inermi di fronte a poche soluzioni, se non quella di barricarci nelle nostre case e sperare di sopravvivere.
Ho fatto questa premessa, cari colleghi Consiglieri e Giunta, che sta ascoltando tutti i nostri interventi e per questo la ringrazio, perché dopo un anno il virus oltre che mutare è di nuovo molto aggressivo, è tornato a diffondersi nonostante gli sforzi di tutti noi, nonostante gli sforzi delle forze politiche che hanno coordinato le azioni svolte dalle amministrazioni locali e dai cittadini, che hanno saputo dimostrare determinazione, grande serietà, non per ultimi, ma penso per primi, i nostri eroi sanitari, che hanno dato il 200%.
Tuttavia permettetemi di porvi due questioni, la prima, riprendendo alcuni articoli apparsi sui giornali abbiamo appreso che in seguito ad una sentenza del Tar del Lazio i medici hanno diritto di somministrare i farmaci che ritengono più opportuni secondo scienza e coscienza.
Il tema è fondamentale perché affronta le cure domiciliari e non solo, le cure nelle strutture per i soggetti più fragili, le RSA, le Case di riposo, per il Covid tutto, questo potrebbe permettere di decongestionare sia i pronto soccorso che i nostri ospedali.
Un’altra questione è quella delle linee guida Aifa, che dicono di curare il paziente a domicilio con la vigile attesa e con il paracetamolo, cosa sappiamo oggi? Che non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo, l’ha sottolineato prima il Consigliere Ciccioli, che durante la brutta esperienza del Covid ha avuto una temperatura di 34,9, non aveva la febbre, ma era positivo ed aveva altre problematiche che non coincidevano. Quindi, non tutti i pazienti reagiscono alla stessa maniera, l’unica strada per evitare il ricovero, lo voglio sottolineare e l’ho più volte detto in Consiglio regionale, è curarsi a domicilio, gli ospedali oggi sono al collasso, le ambulanze devono attendere anche per ore con i pazienti a bordo, abbiamo visto anche 6 ore di attesa al pronto soccorso di Torrette, alcuni medici non rispondono, non vengono a casa e le persone anziane, rispettose, quelle che hanno costruito l’Italia nel dopoguerra, che fine fanno?
Noi dobbiamo ridurre il più possibile l’ospedalizzazione, dall’inizio di questa malattia, dopo il tampone, sappiamo che non bisogna attendere la sua evoluzione e che il tempo è fondamentale, quindi l’inizio della terapia è centrale. Ci vogliono delle linee guida con dei protocolli terapeutici, che sono la salvezza e il futuro anche di questa regione, quali farmaci prendere, quali non prendere, addirittura se è previsto un cocktail di farmaci. I primi giorni sono strategici.
L’Assessorato con le strategie che metterà in campo in futuro … Il gruppo Rinasci Marche si sente in dovere di portare questi temi, facciamo un piano terapeutico funzionale con un monitoraggio domiciliare, questo, come ha ribadito prima il Consigliere Ciccioli, si deve adattare ad ogni singolo paziente perché purtroppo la Sars è un virus che ha bisogno di mettere addosso ad ogni paziente un vestito fatto su misura, che non è altro che un protocollo terapeutico che oggi è una delle nostre armi.
Rafforziamo l’assistenza domiciliare, dotiamo gli infermieri in aiuto ai medici di strumenti come gli ecografi portatili, gli RX portatili, mettiamo a fianco delle Usca anche gli infermieri.
Cosa stiamo facendo per un malato Covid a domicilio? Sapete come affrontare un paziente Covid a casa? Il paziente Covid a casa, il paziente che è positivo con sintomi come viene seguito? Non ci preoccupiamo dei vaccini monitorizzando le zone, non ci sono linee guida terapeutiche, noi ci preoccupiamo di altre cose!
Le Usca non sono sufficienti, sono in grande affanno per le crescenti chiamate giornaliere, era presente su tutte le pagine di stampa sia locali che nazionali, ci vuole una formazione per gli infermieri in ogni piccola zona, creare una rete per confrontarsi e - adesso arrivo al punto cruciale - la digitalizzazione è fondamentale insieme alla telemedicina, una anamnesi ed una diagnosi condivisa anche a distanza danno un supporto all’operatore che va a casa ed eviteremo molte ospedalizzazioni.
Il servizio al cittadino ora è la cura a domicilio, non farlo arrivare in ospedale, non farlo arrivare in condizioni pessime, quindi, quello che ho sempre detto anche nei precedenti Consigli, facciamo dei bandi veloci per inserire l’infermiere di famiglia nel territorio, proseguiamo con il reclutamento degli infermieri, nuove leve, non sempre gli stessi. Ricordo che non possiamo far si che questi infermieri passino dal tempo determinato al tempo indeterminato, quindi, cosa succede? Questo è un tema cruciale, i numeri sono sempre quelli, ad un certo punto alcuni infermieri, l’ho sottolineato in Commissione, vanno dalle RSA agli ospedali in cui hanno una condizione economica migliore e creano dei buchi nelle RSA e nelle strutture di riposo dei piccoli Comuni, la coperta è corta, questa è una cosa urgente, bandi veloci.
Non ultimo il supporto psicologico, ho avuto più volte la possibilità di confrontarmi sul supporto psicologico, e la ringrazio, con la Consigliera Lupini del Movimento 5 Stelle, che lavora nei consultori, lei è una professionista, una psicologa, un paziente che si trova davanti alla malattia del secolo non deve essere abbandonato, ha bisogno di un contatto umano.
La seconda riflessione riguarda la categoria dei lavoratori, molto numerosa, oggi l’ho sentita toccare solo un po’, operatori instancabili che non hanno mai smesso di lavorare perché chiamati a svolgere un servizio indispensabile di prima necessità, cari colleghi mi riferisco a quei milioni, nel caso delle Marche sono decine di migliaia, di lavoratori che ogni giorno da più di un anno, dalla prima ondata, quindi da fine gennaio 2020, ci hanno servito quelli che noi chiamiamo beni indispensabili, coloro che fanno funzionare i nostri supermercati, le cassiere dei supermercati, i cassieri in genere, quelle persone che quotidianamente hanno rapporti con centinaia di soggetti, le banconiste, i macellai, i panettieri, cittadini che per 365 giorni all’anno sono in prima linea a contatto con … Nel caso delle Marche sono decine di migliaia di marchigiani, milioni di italiani, che sono caduti nel dimenticatoio, nella routine, non hanno il diritto di essere vaccinati, non li abbiamo mai menzionati come categorie prioritarie nella vaccinazione, avete mai pensato a quali rischi si sottopongono tutti i giorni stando a contatto 8 ore al giorno con noi per i nostri beni di prima necessità? E quando dico tutti penso soprattutto agli anziani, alle donne ed ai bambini.
Cari colleghi, una categoria fondamentale ed a rischio di contagio altissimo, stiamo parlando, ironia della sorte, degli stessi lavoratori sottoposti all’obbligo del libretto sanitario, che attesta il loro buono stato di salute per poter lavorare, poi ci dimentichiamo in un momento così epocale di salvaguardare la loro salute, sarebbe come non controllare la qualità dell’acqua o dell’aria. Siamo sicuri che ignorando tale questione e visto come sta procedendo il contagio non corriamo il rischio di un ipotetico blackout dei nostri supermercati? Badate bene, la frequenza all’esposizione a cui è sottoposta la categoria è un indicatore elevato del fattore di rischio, controvertibile con l’inclusione nella categoria vaccinale degli operatori dei supermercati e degli operatori della grande distribuzione.
Questo intervento non ha lo scopo di tamponare questa categoria di lavoratori perché spero che l’abbia già fatto e lo faccia costantemente, ma di provvedere quanto prima ad inserirli nelle categorie a rischio, oltre a loro non ci dobbiamo dimenticare di tutti quegli operatori come gli autisti dei mezzi pubblici, non dimentichiamoci che il trasporto pubblico è stato considerato un vulnus per la riapertura delle scuole perché, è stato detto, poteva essere un veicolo di diffusione del contagio. Nessuno in tutto questo ha pensato di vaccinare gli autisti di questi mezzi, questa categoria, in maniera analoga a quella di cui ho parlato prima, non si è mai fermata, neanche nel periodo del lockdown più duro.
Cari colleghi, comprendo che questa iniziativa può avere delle criticità legate al coordinamento ed alla spesa sanitaria, ma prima come infermiere e poi come rappresentante dei cittadini voglio ricordare a chi ci sta ascoltando in diretta streaming ed ai miei colleghi la mia intenzione segnalare la questione fin qui esposta al Presidente della Giunta Acquaroli, all’Assessore Saltamartini, alla Giunta, di metterla a nudo perché se ne facciano carico sapendo che il gruppo consiliare Rinasci Marche si rende fin d’ora disponibile per uno studio di fattibilità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Dico subito che ringrazio il Presidente Acquaroli per il suo intervento, spero che ci stia ascoltando perché, come è giusto che sia, ci deve essere un interscambio in un Consiglio regionale che straordinario non è, ma è monotematico sul tema della sanità, un interscambio anche in termini di ascolto da parte del Presidente della Giunta regionale.
Ringrazio anche il Vicepresidente Carloni per il suo intervento anche se preciso, e questo lo dico al Presidente Latini, che mi risulta che la Conferenza dei capigruppo aveva escluso di affrontare il discorso economico in questa seduta e si era concordato di trattarlo in un’altra. Comunque ringrazio ugualmente il Vicepresidente Carloni per averci messo a disposizione degli elementi importanti su cui torneremo nelle prossime sedute.
Siamo di fronte ad una situazione molto complicata, l’altro ieri abbiamo toccato i 1.000 contagi, ieri il tasso di nuovi positivi era al 33%, il tracciamento che oggi il Presidente Acquaroli ci diceva essere stato rinforzato è stato finora addirittura fallimentare, siamo in cima purtroppo alle classifiche, l’ha ricordato la Consigliera Ruggeri, per quanto riguarda i posti letto di terapia intensiva e semintensiva occupati.
A questo riguardo vorrei rispondere al Consigliere Ciccioli, ai 115 posti letto di partenza che la Giunta si è trovata all’inizio della legislatura vanno aggiunti i 44 posti del Covid Hospital di Civitanova, i 12 che sono stati certificati già dall’ex Commissario Arcuri il 13 ottobre, i 10 attivati a Pesaro al San Salvatore entro la fine di ottobre, i lavori, ricordo, per i 41 posti di Pesaro erano già cominciati a luglio.
Oltre a questo vediamo quotidianamente le autoambulanze in fila davanti al pronto soccorso, è una situazione che giudico in questo momento, purtroppo, lo dico con rammarico, fuori controllo. E’ una situazione che si poteva evitare, nessuno nega le difficoltà a gestire periodi drammatici come quelli che stiamo vivendo, ma la situazione sarebbe stata meno grave se fosse stata gestita in modo totalmente differente.
Ha ricordato il Consigliere Mangialardi che il primo caso di variante inglese è stato scoperto qui, nelle Marche, a Loreto in provincia di Ancona ed era dicembre, qualsiasi altra Giunta responsabile avrebbe messo in campo misure di prevenzione, di anticipazione. Invece si era manifestata grande euforia quando il Governo ci ha messo in zona gialla, grande disappunto se finivamo in arancione, con la richiesta assurda che era stata avanzata, nel momento in cui la curva stava esponenzialmente salendo, di riaprire i ristoranti la sera per le regioni in zona gialla e tanto altro ancora. Il Presidente Acquaroli con un’ordinanza ha messo un filo di nylon intorno alla provincia di Ancona, poi dentro si poteva fare di tutto, l’istituzione tardiva di una zona rossa che chiedevamo da tempo per la provincia di Ancona e l’istituzione tardiva di zone rosse per le altre province.
Si poteva arginare il contagio, noi in questi mesi abbiamo avanzato tante proposte, come ho detto: l’anticipazione di maggiori restrizioni su zone specifiche, la vaccinazione da incrementare in quei territori in cui la pandemia stava colpendo fortemente, l’assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario, lo screening preventivo nelle scuole, l’apertura di Covid Hotel per evitare ulteriori contagi nelle famiglie, poi il fenomeno è degenerato e ricordo a tutti che i contagi negli ambienti familiari sono quelli che sono andati via via sempre più aumentando in questo periodo, la presa in carico delle persone senza fissa dimora dopo i numerosi appelli di Caritas e associazioni, questo sarebbe stato un gesto di grande umanità nei loro confronti, ma anche un’azione di tutela della salute pubblica, l’apertura di nuovi punti vaccinali, nelle Marche ne abbiamo solo 15 e ricordo a tutti che in Italia sono 1.733, calcolate voi la proporzione con la nostra regione, l’accordo con i medici di base, che è stato raggiunto solo la scorsa settimana dopo che tante Regioni l’avevano già raggiunto un mese fa, la vaccinazione prioritaria delle persone fragili, delle persone disabili, dei caregiver, delle badanti, un’organizzazione diversa e più capillare della campagna vaccinale.
Ecco, non siamo stati ascoltati, avete tardato nel scegliere di porre maggiori restrizioni in alcune zone della nostra regione, avete buttato via milioni di euro in un inutile e dispendioso screening di massa che di massa poi non è stato, avete aperto alternativamente solo tre Covid Hotel dando scarsissima pubblicità per renderli realmente fruibili dalla popolazione, avete firmato tardivamente l’accordo con i medici di medicina generale, avete tardato colpevolmente la vaccinazione delle persone fragili, degli ospiti delle RSA, degli anziani ultraottantenni, degli ultraottantenni che non deambulano e che ancora aspettano a casa la vaccinazione, delle persone disabili e dei loro familiari.
Nel frattempo vi siete guadagnati i titoli dei giornali attraverso annunci assurdi per certi versi ed altisonanti, oppure attraverso promesse che non sono mai state mantenute. Tra gli annunci ricordo le assunzioni a tempo determinato di 3.000 infermieri ad inizio legislatura, quasi tutti peraltro erano già occupati, l’utilizzo dell’idrossiclorochina, l’apertura di 13 Covid Hotel, poi diventati 10 ed infine 2, ripeto, con scarsissima pubblicità per la loro fruibilità, la produzione di vaccini nella nostra regione con conseguente immunità di gregge entro la fine di maggio, questo andava dichiarando l’Assessore Saltamartini con tetti variabili peraltro per raggiungere questa immunità di gregge a seconda dei numeri che ogni tanto diceva: 600.000/800.000/900.000 persone e con Pfizer e Angelini che avevano smentito categoricamente questa ipotesi.
Il 16 febbraio ai microfoni dei giornalisti l’annuncio da parte dell’Assessore che era stato vaccinato il 90% degli ospiti delle strutture per anziani, abbiamo dimostrato, con specifico accesso agli atti, che in quella precisa data neanche il 50% degli anziani delle strutture era stato vaccinato ed ancora oggi, dopo un mese esatto, non si è ancora terminato, ma nel frattempo sono morte decine di persone anziane in quelle strutture con continui focolai.
Poi sul profilo social dell’Assessore l’altro giorno, ma oggi l’ha ripetuta il Presidente Acquaroli, la notizia che si somministrano ogni giorno 5.000/6.000 vaccini, facendo un rapido calcolo saremo dovuti essere già a 350.000 dosi di vaccini somministrati nella nostra regione, siamo a 179.000, questo ci ha detto oggi il Presidente Acquaroli, in realtà dall’accesso agli atti che abbiamo fatto una settimana fa, a firma della dirigente del servizio sanità, risultano 146.000 vaccinati. Ora dubito che con tutte le difficoltà di questi ultimi giorni si siano potute vaccinare altre 33.000 persone.
Passo alle promesse che avete fatto, il 12 gennaio dopo la nostra interrogazione sui tempi di vaccinazione delle persone disabili, dei loro caregiver e degli operatori, l’Assessore dichiarava: “Quando finirà questa prima fase di vaccinazione, che dovrebbe concludersi entro la fine di gennaio, si passerà alla vaccinazione di queste persone”. Delle due l’una, o non si è conclusa la prima fase e allora dovete trarne le conseguenze oppure l’Assessore ci voleva dire che dopo gennaio non viene febbraio, fatto sta che siamo arrivati a metà marzo e ancora non si vede la luce, non si vede la vaccinazione per queste persone.
Il 16 febbraio dichiarava: “Nei prossimi 21 giorni completeremo la vaccinazione degli over 80 con Pfizer”, oggi siamo ancora completamente in alto mare, al terz’ultimo posto in Italia per somministrazioni di seconde dosi agli ultraottantenni. La prima dose è stata fornita solo alla metà delle persone che potevano riceverla e questi sono dati pubblicati, visto che spesso lo citate, sul sito del Ministero.
Non date la colpa alla carenza di Pfizer perché comunque volevate andare avanti con AstraZeneca e avete sottoposto le persone anziane e le loro famiglie a sacrifici e problematiche incredibili, spostamenti anche di 40 chilometri, file, addirittura a volte avete rimandato queste persone anziane indietro come pacchi postali, senza rispettare la loro condizione di salute e la loro dignità.
Sempre nella stessa data l’Assessore annunciava che nei giorni seguenti sarebbe stata avviata la vaccinazione per gli ultraottantenni non deambulanti, lo dicevo prima, sono ancora lì ad aspettare tra speranze ed illusioni perennemente tradite dalle vostre vuote promesse.
Questa è la vostra gestione della pandemia.
Noi continueremo ad avanzare le nostre proposte e le nostre critiche, finora non siamo mai stati ascoltati e la situazione è sotto gli occhi di tutti. Voglio ricordare al Consigliere Ciccioli, che evidentemente è stato male informato, a partire dalla Consigliera Marcozzi, dalla Consigliera Leonardi e tiro in ballo in questo caso anche il Vicepresidente Assessore Carloni, perché nella prima fase della pandemia abbiamo svolto due Consigli regionali monotematici e sono state presentate decine di mozioni e interrogazioni da parte dell’opposizione e il 70% delle mozioni sono state approvate perché la nostra amministrazione teneva conto delle proposte dell’opposizione e aggiungo che da Presidente del Consiglio avevo creato una chat, e lo possono testimoniare i capigruppo, con cui il Presidente della Giunta si confrontava quotidianamente con i capigruppo di maggioranza e opposizione, mai è successo questo in tutti questi mesi, siamo stati presi, come ha ricordato prima il Consigliere Mangialardi, a sportellate tutti i giorni in Consiglio regionale e non solo e questo è davvero intollerabile.
Vi chiediamo responsabilità, serietà e trasparenza perché finora non si è visto nulla di tutto ciò. Grazie.

PRESIDENTE. Ricordo, per chi vuole leggerla, che la proposta di risoluzione del gruppo PD è inserita sulla piattaforma Concilium al punto 1.1 al primo punto all’ordine del giorno.
Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Carissimi colleghe e colleghi, saluto tutti i cittadini che ci stanno seguendo su you tube.
Cercherò, per onestà intellettuale, di fare un riassunto di alcuni passaggi e situazioni politiche che in questo periodo si sono un po’ trascinati e dico sempre che tutto è perfettibile e migliorabile.
Ho ascoltato l’intervento del Presidente Acquaroli, che ringrazio, a cui va tutta la mia solidarietà e tutta la mia stima per quello che sta facendo, come altrettanto stanno facendo molto bene tutti gli Assessori impegnati in questo difficile momento, un momento che è agli occhi di tutti i cittadini, quindi, a dico grazie per quello che state facendo consapevoli che ci sono le difficoltà e nelle difficoltà bisogna anche saperci stare e saper trovare le soluzioni. Facile parlare, fare i fatti è altra cosa.
Nei momenti difficili in cui si combatte un nemico comune, una comunità dovrebbe stringersi nel tentativo di dare una risposta ferma e univoca, ce lo insegna la storia del nostro Paese, un nemico comune si sconfigge solo attraverso un’unità di intenti.
Purtroppo in queste settimane abbiamo constatato con estrema amarezza che questa unità di intenti è rimasta spesso sulla carta, lasciando che prevalesse la contrapposizione tra le forze politiche, pur nel rispetto dei ruoli di maggioranza e di opposizione. L’emergenza pandemica non può diventare un terreno di rivincita del risultato elettorale, i cittadini non comprenderebbero questo, è gravissimo!
In queste settimane è stato evidente che la Giunta regionale ha come nemico il virus, che mette tutti a dura prova, nelle Marche, in Italia e nel mondo, mentre il Partito Democratico ha come nemico la Giunta regionale.
Ormai questo è chiaro nonostante i dati, da quando la Giunta regionale di centrodestra si è insediata, le Marche sono diventate la prima Regione a realizzare uno screening per tutti i cittadini, nessuno escluso, dal capoluogo al Comune più piccolo per fare una fotografia del contagio e mettere in sicurezza molte famiglie.
Le Marche sono diventate la prima Regione in Italia a stipulare un accordo con le categorie produttive per la vaccinazione in azienda, e faccio riferimento al Consigliere Mastrovincenzo che mi ha preceduto, che stimo, tra l’altro già Presidente del Consiglio, quindi sa cosa significa gestire, amministrare, impegnarsi, stare sul territorio, soprattutto quando si è in guerra con questo maledetto virus. Al Consigliere Mastrovincenzo dico che l’elenco della spesa delle cose che si devono fare o che pensa non siano state fatte la lasci fare ai cittadini, sono già in difficoltà, lo dicono anche a noi, noi non siamo sprovveduti o non sentiamo o non vediamo questa situazione nel Paese.
Le Marche sono stabilmente tra le pochissime Regioni italiane che hanno somministrato più del 90% delle dosi di vaccino consegnate, circa 6 punti sopra la media italiana, hanno aumentato in pochi mesi i posti di terapia intensiva, e ha fatto bene il Consigliere Ciccioli ha ricordare come abbiamo trovato questa sanità, come c’è stata consegnata.
Le Marche sono tra le poche Regioni ad avere attuato l’accordo nazionale con i medici di famiglia per le vaccinazioni, e non è facile, caro Consigliere Mastrovincenzo, stringere gli accordi soprattutto in questo momento, ma ci siamo riusciti e speriamo che tutto funzioni bene, che le associazioni che sono state incontrate dall’Assessore Saltamartini inizino, operino e cerchino di far lavorare bene sul territorio i loro medici, che stiano vicini ai problemi dei cittadini. Vince il gioco di squadra, non vince la sola persona.
Basterebbero questi dati per far capire l’insussistenza delle critiche, ma evidentemente no, sono troppi gli episodi in cui il PD ha preferito insistere con la sua campagna elettorale spicciola piuttosto che cercare di fornire un supporto concreto all’azione finora messa in campo, si chiama collaborazione vera!
Amministriamo noi d’altronde, ci siamo noi di qua, prendiamo i consigli, ma non possiamo farci intasare dalle chiacchiere.
Sulla scuola in queste settimane avete fatto e detto di tutto per alimentare un clima di scontro arrivando a strumentalizzare i ragazzi e la situazione tremenda che stanno vivendo. Ci sarebbero tante citazioni da fare, ne ho scelta una: i giovani democratici delle Marche il 23 febbraio in un post hanno scritto dicendo no allo screening nelle scuole, dicono no al lavoro in sicurezza e all’istruzione in sicurezza, mettendo la salute degli studenti a rischio. Sottolineo: mettendo la salute degli studenti a rischio.
Lo stesso ha fatto il Partito Democratico con i suoi dirigenti, con i Consiglieri e con il Sindaco di Pesaro, avete alimentato un clima di scontro pericoloso e sbagliato, avete fatto credere che attraverso uno screening fatto una volta al mese si potesse consegnare alle scuole una condizione di quasi normalità, permettendo in ogni circostanza lo svolgimento in presenza delle lezioni a studenti ed insegnanti, in altre Regioni, comprese quelle dove governa il Partito Democratico, hanno fatto lo stesso che nelle Marche, ma non abbiamo sentito alzate di scudi contro il Presidente dell’Emilia Romagna e della Campania e tanti altri.
Una cosa è certa, è più facile andare a manifestare in piazza contro la DAD piuttosto che spiegare alle famiglie come stanno davvero le cose e avete pure il coraggio di chiamarci populisti.
Vi siete mai chiesti perché questa vostra idea dello screening scolastico non sia stata applicata in nessuna Regione italiana? Neanche in quelle governate dal Partito Democratico? Vi siete mai chiesti perché nessun Comune ha organizzato screening continui e clinici del mondo scolastico a distanza di un mese? Pensate di essere gli unici virologi del Paese in grado di provvedere a come contrastare il virus?
Uno screening organizzato in questa maniera non sarebbe stato decisivo per evitare la chiusura delle scuole, eppure non vi siete fermati neanche davanti all’evidenza, il fatto è che per voi è più importante continuare a dire che questa Giunta chiude le scuole perché inesperta e incompetente, ma vi credete davvero unici portatori di verità? Gli unici interpreti del disagio e delle difficoltà che stanno vivendo i nostri ragazzi all’interno del mondo della scuola? Pensate che la chiusura delle scuole sia una decisione che si assume a cuor leggero come se niente fosse? Pensate che noi non viviamo il dramma dei volti dei nostri figli, nipoti e dei nostri conoscenti?
Siamo consapevoli che questa situazione nel mondo della scuola non è quella che avremo voluto, ma certe decisioni sono purtroppo inevitabili in questo periodo, eppure avete avuto il tempo per pensare alle conseguenze delle vostre guerre senza senso. Quelli di voi che erano al Governo della Regione sanno che la chiusura delle scuole, purtroppo, è stata fondamentale per il blocco dei contagi, come aveva capito l’allora Presidente anticipando la decisione del Governo, poi ricorso al Tar, ve la ricordate, è stata una storia lunga. Guarda caso il PD gli ha fatto la guerra facendo annullare la decisione dopo un’imbarazzante telefonata arrivata nel pieno della conferenza stampa. Lo ricordate o vi fa comodo non ricordarlo?
Sul tema delle vaccinazioni avete però toccato il punto più elevato della faziosità, il Partito Democratico delle Marche il 10 marzo pubblicava una classifica sul personale vaccinato della scuola che recitava così: “Oggi siamo tra le realtà peggiori, sempre in fondo in classifica, anche il mondo della scuola, ragazzi, ragazze, famiglie, insegnanti e personale Ata è stato messo da parte, per Acquaroli non è una priorità”, sbagliava e non lo dice solo il centrodestra, ma anche l’ex Presidente testuale in un’intervista del 3 marzo: “Credo che l’organizzazione funzioni, il problema è avere i vaccini”, pur criticando alcune fasi dell’operato dell’attuale Giunta ha avuto l’onestà intellettuale di riconoscere che il meccanismo funziona, mente voi avete continuato per settimane a dire che le Marche erano indietro nelle classifiche di vaccinazione, prendendo ogni classifica parziale che più vi faceva comodo in quel momento. La percentuale degli over 80 che hanno completato il ciclo vaccinale, il personale sanitario e il personale scolastico, invece, guarda il paradosso, nella classifica tra i vaccini somministrati e ricevuti, l’unica che conta e che misura l’efficienza, le Marche sono ai vertici e il Partito Democratico avanza dubbi sui numeri e sull’efficienza, richieste di spiegazioni che non convincono neppure quando sono lampanti e chiare.
Proprio ieri l’ex Vicepresidente della Regione, la Consigliera Casini, ha scritto. “La Regione dimentica i più fragili, terminate le dosi Pfizer e Moderna per anziani non deambulanti e persone affette da patologie gravi e disabili”. Un’affermazione allarmistica proprio nel giorno in cui l’Aifa ha sospeso AstraZeneca in tutta Italia, mettendo in crisi i programmi di vaccinazione. Una sincronia perfetta per contribuire a generare panico e confusione in un momento molto particolare, stanno arrivando infatti molte telefonate a tutti.
Secondo lei, Vicepresidente Casini, è questa la corretta informazione? Secondo lei Vicepresidente Casini, questa maggioranza, questa Giunta e l’Assessore Saltamartini non hanno a cuore gli anziani e i disabili?
Ho ascoltato alcuni interventi da parte di colleghi dell’opposizione che mi hanno preceduto, hanno indicato situazioni difficili e anche alcuni suggerimenti, come bene hanno fatto il Consigliere Santarelli e la Consigliera Ruggeri che ho apprezzato moltissimo, una minoranza responsabile, questa ci serve, questa serve ai cittadini marchigiani.
Noi stiamo facendo di tutto, secondo lei, Vicepresidente Casini, nessuno di noi riceve messaggi, e-mail, telefonate da queste persone? Dai loro figli? Noi stiamo facendo di tutto per coniugare velocità ed efficienza, ma questo è difficile quando manca la materia prima e quando succedono quotidianamente imprevisti e problemi generati da altri, ma che subiamo noi.
Non è responsabile Vicepresidente Casini che lanci accuse una persona seria e di esperienza come lei, che ha indossato una veste istituzionale di rilievo fino a pochi mesi fa e che stimo moltissimo, certo si può fare meglio e come dicevo tutto è perfettibile e migliorabile, ci vuole tanto buon senso e calma.
Sicuramente ci sono stati episodi singoli, imperfezioni e disguidi tipici di quando si mettono in campo azioni così imponenti e piani così complessi, ma sostenere che il meccanismo non abbia funzionato e che le Marche siano in mano ad incompetenti, significa essere intellettualmente disonesti e preferire la propaganda alla realtà.
Avete detto continuamente che 15 punti di vaccinazione in tutta la regione sono pochi per l’eccessiva distanza chilometrica, soprattutto per i Comuni dell’interno. I centri di vaccinazione hanno bisogno di vaccini e i vaccini sono in numero inferiore al bisogno, anche se comprendiamo pienamente che averli nei pressi di casa sarebbe stato meglio, ma avremmo dissipato risorse di personale che purtroppo, e voi lo sapete bene, sono molto limitate e approfitto per ringraziare tutti i dirigenti sanitari, quelli che si stanno impegnando per ore quotidianamente, ogni giorno, instancabilmente da un anno a questa parte, medici, infermieri, volontari, tutti quelli che sono impegnati in prima linea, non meritano questa confusione, meritano silenzio, lavoro e dedizione, meritano di essere supportati i volontari, i medici, sono pochi e ne servirebbero di più, ne servirebbero molti di più. Ecco dove sono i problemi. Servirebbero più medici di famiglia, stanno andando in pensione!
Noi abbiamo trovato questa situazione, la dobbiamo affrontare tutti insieme, ma non ci sono responsabilità oggettive di questa Giunta, di questo Governo regionale oggi, siamo qui tutti insieme per lavorare, comprendiamo pienamente e giustamente che se il numero di vaccini a disposizione aumenterà, e ce lo auguriamo, duplicheremo i punti vaccinali perché abbiamo già raggiunto l’accordo con i medici di famiglia, difficile,
ma si è raggiunto e creato un protocollo di intesa con le attività produttive per le vaccinazioni nei luoghi di lavoro e così inizieremo anche con le aziende, stanno telefonando anche gli imprenditori delle nostre aziende che sono lì anche loro a soffrire!
Basta, siete arrivati ad accusare la Giunta di commettere un reato probabilmente pensando che dichiarasse il falso o qualcosa del genere, l’On. Morani pochi giorni fa ha scritto: “Acquaroli dica la verità sui vaccini per valutare se consegnare alla Procura della Repubblica un dossier, se qualcuno ha mentito dobbiamo saperlo e occorre verificare soprattutto se questa menzogna configura reato. Ma vi sembra una frase da dire davanti ad una risposta di chiarimento e spiegazione effettuata dagli uffici che il Consigliere Mastrovincenzo serenamente e pacatamente stava evidenziando, da quegli stessi uffici e da quelle stesse persone che fino a ieri governavano la sanità della Regione con voi? Oggi siete qua all’opposizione e dovete fare un’opposizione responsabile, ma non per noi, per i cittadini, per i marchigiani.
Come possono i cittadini fidarsi dell’organizzazione messa in campo, soprattutto da medici, dirigenti medici, infermieri, se continuatamente dite che questa Regione è inefficiente, incapace, gestita da dilettanti allo sbaraglio?
Questa è la campagna più brutta, non critica, diffamatoria, non fa bene alle Marche, non fa bene ai numeri ed alle percentuali alte che vogliamo mantenere.
Colleghi Consiglieri tutti, è il momento di superare le divergenze politiche e lavorare per l’obiettivo comune, di tornare al più presto alla normalità, ve lo chiediamo noi della maggioranza, ve lo chiedono la Giunta, il Presidente, vi chiedo con il cuore: mettiamoci al lavoro, è un momento difficilissimo, abbiamo tutti bisogno di tutti, questa situazione che ci porterà alla normalità la possiamo solo avere con l’aiuto e la responsabilità di tutti e con i vaccini, arrivassero i vaccini!
Non è il momento della polemica, ma della collaborazione, cambiate atteggiamento, colleghi, ricordatevi che il nemico da combattere oggi e domani è il virus e non la Giunta regionale, se lo farete le Marche ve ne saranno grate. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ritengo imbarazzanti alcune frasi dette dalla minoranza e parto proprio dal Consigliere Mangialardi, capogruppo del Partito Democratico, che lamenta il fatto che il PD non è stato ascoltato quando ha chiesto il Consiglio straordinario sulla pandemia, che non doveva coincidere con una seduta ordinaria, che non abbiamo dato loro la possibilità di dare un contributo fattivo durante questa pandemia, non abbiamo voluto ascoltarli, addirittura il Consigliere Mastrovincenzo afferma che la nostra politica sulla pandemia è fallimentare ed abbiamo messo in imbarazzo tutti.
Bene, signori colleghi Consiglieri, ma un po’ di amor proprio per le Marche ce l’abbiamo? Dico questo perché, non vi ricordate, a dicembre nella riunione dei capigruppo la sottoscritta chiese se era possibile in ogni Consiglio regionale far si che l’Assessore relazionasse, in quella occasione avevamo la possibilità di dare un contributo fattivo e togliere tutte queste interrogazioni e mozioni, mi è stato detto no. A gennaio ho protocollato la lettera, l’ho inviata al Presidente del Consiglio chiedendo che in ogni seduta ogni Consigliere, sia di maggioranza o di minoranza, potesse dare un vero contributo, anche lì mi è stato risposto di no da parte della minoranza e noi l’abbiamo accettato. Oggi si viene a dire che non abbiamo voluto ascoltare la minoranza quando ha chiesto un Consiglio straordinario che non coincidesse con il Consiglio ordinario, ma dove vivete, mi chiedo, sulla luna? Per fortuna che ho protocollato la lettera a gennaio!
Guardate, volevo fare un altro intervento poi ascoltando i Consiglieri di minoranza e mi sono sentita di dire tutt’altro.
E’ deprimente dover constatare come il Partito Democratico stia strumentalizzando il dolore, i tantissimi nostri cittadini colpiti direttamente o indirettamente dal virus, strumentalizzando le morti e l’emergenza, che invece richiederebbero uno sforzo comune per superare la crisi sanitaria.
Molte volte ho fatto un appello alla minoranza, soprattutto in questo momento in cui a livello nazionale stiamo governando con un esecutivo di unità nazionale, siamo tutti dentro.
Con senso di responsabilità nella prima ondata pandemica, quando nelle Marche era esploso il Covid, dai banchi dell’opposizione non abbiamo mai attaccato l’amministrazione regionale, sapevamo benissimo che non doveva certo essere la sanità il terreno di scontro politico, come non dovrebbe esserlo ora.
Personalmente non ho mai presentato alcun atto teso a mettere in difficoltà la passata amministrazione trovatasi ad affrontare il Coronavirus e il lockdown con tutte le ripercussioni sociali, educative, sanitarie, commerciali ed economiche che ne sono conseguite, eppure questo comportamento responsabile non ha trovato risposta e corrispondenza in chi ieri era maggioranza e oggi sbraita dai banchi dell’opposizione.
E’ inaccettabile che si venga a dire a questa amministrazione che è fallimentare nella gestione della pandemia, sono inaccettabili frasi come “abbiamo messo in imbarazzo tutti”. Questo non è accettabile.
Al Consigliere Mastrovincenzo che replicando al Consigliere Ciccioli ha detto che non è vero che non abbiamo presentato interrogazioni e mozioni, ricordo che ci sono stati due Consigli in cui le abbiamo presentate, ripristiniamo la verità, Consigliere Mastrovincenzo, maggioranza e minoranza erano un corpo unico, un blocco unitario. Non abbiamo mai strumentalizzato la situazione emergenziale che c’era allora come voi state facendo in questo momento.
Dico di ripristinare la verità perché abbiamo fatto due Consigli, quando avevamo delle difficoltà chiamavamo direttamente il Presidente, che una volta telefonicamente mi disse: “Faremo due Consigli in cui farete interrogazioni e mozioni per vedere come possiamo risolvere”, è stato lui a chiederli perché noi lo chiamavamo in continuazione ed in quel momento eravamo collaborativi.
Caro Partito Democratico, noi abbiamo supportato l’ex Presidente, vi ricordate il 27 febbraio 2020 quando sono state chiuse le scuole e quando Roma disse: “Le Marche creano problemi”, il Partito Democratico non l’ha sostenuto il 22 marzo 2020 quando ha chiamato Bertolaso, il Partito Democratico si è spaccato anche lì.
Voi non avete creduto nella politica dell’ex Presidente quando in piena pandemia dal Partito Democratico di Roma veniva screditato ed,il PD a livello regionale quando ha chiamato Bertolaso si è spaccato, ad avallare tutto ciò c’è il fatto non l’avete ricandidato!
Oggi ci siamo trovati una struttura che non abbiamo cambiato, non abbiamo cambiato nulla ed è imbarazzante e grave dover constatare come il Partito Democratico in questo periodo di emergenza, un’emergenza che non ha precedenti in Italia ed ovviamente nelle Marche, abbia il coraggio di mortificare i dirigenti e i funzionari della Regione che lui stesso ha nominato, mentendo sistematicamente e ormai in maniera stucchevole e immotivata.
Voglio ricordare al Partito Democratico che molte volte vi ho chiesto di essere collaborativi perché noi lo siamo stati, abbiamo sostenuto più di voi l’azione messa in campo dall’ex Presidente nella prima fase della pandemia e voi, sia da Roma che a livello regionale, non l’avete appoggiato quando ha chiamato Bertolaso forse perché è uomo di Forza Italia e oggi mi venite a dire: “Voi avete presentato mozioni e interrogazioni”, si, ma concordate con il Presidente. Lo chiami Consigliere Mastrovincenzo, gli dica se è vero che la sottoscritta un sabato mattina l’ha chiamato perché l’Istituto superiore della sanità non aveva risposto ad una azienda che voleva certificare le mascherine, mi ha dato un contatto e abbiamo risolto la problematica, ma non sono mai andata sulla stampa, andate a vedere se ci sono articoli, un articolo contro di voi e contro il Presidente. Noi l’abbiamo difeso, non voi, a dimostrazione del fatto non l’avete ricandidato.
Io posso dire che il Presidente non ha gestito male quella fase di allerta e voi oggi ci venite a dire che abbiamo messo in imbarazzo tutti, che la nostra è stata una politica fallimentare, che il Presidente della Regione l’avete sentito la prima volta il 16 ottobre parlare di pandemia e poi non ha più parlato, ma di che discutiamo?
Vorrei ricordare al PD che di certo la sua politica sanitaria non ha aiutato ad affrontare la pandemia, mi dispiace tirare fuori alcuni dati, però lo devo fare e lo faccio perché noi abbiamo trovato una gestione sanitaria non ottima, siamo al terz’ultimo posto per la distribuzione dei vaccini, andate a vedere l’articolo del Sole 24 ore del 4 agosto 2018, parlo con i dati alla mano, la mobilità passiva nelle Marche dal 2015 al 2018 era triplicata, lo dice anche la Corte dei Conti nel giudizio di parifica, ma vi dico anche, come qualcuno ha ricordato, che non abbiamo medici sufficienti a disposizione. Vi ho riferito alcuni dati, li potevo tirare fuori anche qualche anno fa e non l’ho fatto, parlo di Fermo, sentite che cosa accade: la dotazione organica dell’ospedale Murri è stata negli anni gravemente depotenziata, si è passati da un organico di medici di 290 ad una dotazione di 258 nel 2018, 250 nel 2019, 237 nel 2020 ma, dulcis in fundo, per sopperire a questa mancanza, non so se voi lo sapete, sono state utilizzate anche le cooperative per far fronte alle esigenze dell’emergenza e continuità assistenziale, guardia notturna e festiva per i dipartimenti chirurgico, medico e della pediatria e nell’ultimo anno per far fronte alla continuità assistenziale dei reparti Covid. Ma vi rendete conto? E ci venite a dire che cosa? Che cosa abbiamo trovato? Qual è la situazione sanitaria nelle Marche? Ma andatevi a vedere il Sole 24 Ore, andatevi a vedere i numeri!
Le molte assunzioni a tempo indeterminato del personale sanitario hanno stabilizzato i dipendenti con contratti a tempo determinato, senza aumentare di fatto il numero del personale dipendente e oggi non sappiamo più cosa fare, certo, il personale non c’è e voi date la colpa a questa amministrazione.
Ho tantissimi altri dati, ma la cosa assurda è che in una situazione del genere noi dovremmo fare squadra perché qui si tratta di vita o di morte, avete depotenziato la sanità a livello territoriale, non avete fatto nulla per limitare la mobilità sanitaria verso le altre regioni, non avete adottato nessun provvedimento per arrestare il depauperamento medico sanitario a partire dall’entroterra già flagellato dal sisma e da una ricostruzione al palo per anni, si guardi il caso di Amandola nel fermano. Oggi c’è una notizia sulla stampa che dice che manca il medico di base e tra un po’ ne andrà in pensione un altro, ma è dal 2019 che è andato in pensione il medico di base, avete chiuso ospedali territoriali, nulla è stato fatto per evitare l’emigrazione di eccellenze mediche, ma lo sapete che all’ospedale di Fermo si sono licenziati nell’ultimo anno tre medici? Si licenziano dal settore pubblico!
La coscienza è l’ultimo appiglio che rimane a un Partito Democratico che ancora non accetta la sconfitta, quando oggi il dovere della politica sarebbe quello di dare risposte ai cittadini su un tema dalla priorità assoluta: la salute e l’incolumità fisica, invece a qualcuno sembra che la campagna elettorale non sia mai finita, anzi, questo è un riscatto per il Partito Democratico nonostante il verdetto incontrovertibile delle urne. Mi dispiace ripetere questo, ma è inaccettabile che si possa dire che non abbiamo voluto un Consiglio straordinario a parte, che non vi abbiamo chiesto collaborazione, che la nostra gestione è stata fallimentare, ma vi rendete conto? Andatevi a vedere i dati e come abbiamo trovato la sanità marchigiana e datevi una risposta.
Concludo chiedendo ancora una volta alla minoranza di essere collaborativa, la sottoscritta aveva fatto una lettera, anche protocollata, e l’avete bocciata e adesso dite che la maggioranza non vi coinvolge, ma dove non vi coinvolgiamo?
Faccio un appello alla minoranza di gettare la sciabola e di lavorare insieme in questo periodo drammatico, anche perché a livello nazionale abbiamo fatto un Governo insieme per gestire la pandemia, quindi vi chiedo di smetterla e di lavorare insieme per il bene delle Marche e dei marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Volevo brevemente intervenire su un aspetto che non è di natura prettamente sanitaria, ma che pure è stato evocato nel corso della discussione, già il Vicepresidente Carloni ha chiarito alcuni aspetti che riguardano il tipo di intervento che è stato sviluppato dalla Regione dopo il nostro insediamento in relazione a quelli che sono stati gli effetti della pandemia sul piano economico.
Non devo tornare su questo argomento, però, tuttavia, devo evidenziare come l’atteggiamento dell’amministrazione Acquaroli per volontà dello stesso Presidente Acquaroli, che ci ha sempre molto sollecitato e stimolato a far si che all’azione di tipo sanitario si aggiungesse quella di stimolo all’economia così duramente colpita, ha portato ad un impegno molto importante, visto che un nostro intervento solo fino ad adesso ha prodotto un effetto rilevante e significativo in termini anche solo numerici, quasi 46 milioni di euro. Lo voglio dire perché agli interventi già ricordati dal Vicepresidente Carloni si aggiungono una serie di attività che hanno riguardato anche il sostegno alle famiglie, che hanno dovuto subìre la didattica a distanza, l’intervento di cui si è anche molto parlato per quanto riguarda gli impianti di areazione nelle scuole, il primo uscito a cui seguiranno altre risorse, una serie di iniziative che riguardano direttamente il trasporto pubblico e il danno subìto dalle famiglie per l’impossibilità di utilizzare gli abbonamenti scolastici, più in generale l’intervento sul trasporto pubblico, in termini di cifre l’attenzione si è concentrata in maniera importante e significativa, circa 46 milioni di euro in appena due mesi e mezzo sono stati destinati a misure di sostegno al Covid.
Quello che voglio dire non è tanto cosa abbiamo fatto perché è sotto gli occhi di tutti, è stato uno sforzo senza precedenti, ma quello che vogliamo fare. Vorrei dare un’informativa al Consiglio regionale perché, come è noto, noi abbiamo proposto un bilancio in due fasi e la seconda fase del bilancio dovrà essere effettuata, svolta, sviluppata, pensata, meditata dopo che avremo proceduto alla consuntivazione definitiva e completa del 2020, stiamo sollecitando la struttura, ma è importante e significativa perché è un argomento abbastanza complicato. Fra l’altro sappiamo che la forza lavoro è duramente debilitata dalla modalità del lavoro da casa, che non sempre favorisce la migliore prestazione lavorativa, certo è che noi contiamo di trarre le nostre conclusioni in termini di consuntivazione nella metà del prossimo aprile, se tutto procederà secondo il cronoprogramma che è stato formulato e sviluppato dal Servizio bilancio, e subito dopo potremo valutare quali sono le destinazioni ottimali e preferibili, quelle che chiaramente il Consiglio poi vorrà approvare per quanto riguarda il 2021.
La novità è che anche per il 2021 è prevista la possibilità dell’utilizzo dell’avanzo vincolato, esattamente come è stato fatto l’anno scorso, in nome di una norma del tutto eccezionale che ha consentito il cosiddetto bazooka, la manovra 210.
Noi dovremo ora valutare che tipo di consistenza dare alla riproposizione di una manovra che tuttavia deve essere pensata, valutata e meditata senza riproporre alcune delle situazioni, non voglio dire degli errori, che hanno prodotto un utilizzo incompleto di quel denaro.
Ricordo che il primo provvedimento governativo consentì l’utilizzo eccezionale di avanzi e degli avanzi complessivamente maturati fino allora nelle casse della nostra Regione, quella scelta della amministrazione precedente fu sostenuta dal meccanismo regolatorio, ripeto, senza precedenti, che sembra possibile riproporre anche per il 2021.
Chiaramente si tratterà di valutare, visto che l’avanzo su cui potremo contare è diverso da quello che riguardava il 2020, quando fu possibile rastrellare e rastremare tutte le quote di avanzi non spesi in tutti gli anni precedenti. Ora avremo un avanzo che è in corso di valutazione e quantificazione che potrebbe essere utilizzato in quei termini.
Ora, qual è il problema vero? Quando mi sono seduto su questa scrivania dell’Assessorato al bilancio sono andato a vedere quali erano state le condizioni di utilizzo, gli esiti di quella manovra che fu annunciata in maniera così importante dall’allora Governatore e ho fatto due calcoli, ho visto che la manovra 210 in realtà dovrebbe essere ribattezzata la manovra 140, perché almeno 70 milioni di euro non sono risultati spesi e liquidati, almeno alla data del 20 settembre, da quando ci sono state le elezioni.
E’ una delle prime cose che abbiamo fatto d’accordo con il Presidente Acquaroli e l’Assessore Carloni, capire qual era stato l’utilizzo di quella piattaforma secondo quei meccanismi, con quei target, con quelle destinazioni.
Bisogna dire che fra problematiche di tipo tecnico, fra necessità riconducibili anche ad aspetti metodologici, tipo la richiesta del Durc e quant’altro, la manovra 210 possiamo dire che pur nella totale legittimità della norma stessa è andata a impattare con la società, con l’economia e con le esigenze di famiglie e imprese in maniera migliorabile, siamo stati anche recentemente sollecitati a riadottare una manovra di questo genere ed il Presidente Acquaroli ha voluto, anche nel corso dell’ultima Giunta, che si avviasse un confronto di questo genere, ecco l’importante è settare, targhettizzare, finalizzare al meglio l’utilizzo dell’avanzo non vincolato, che anche per il 2021 sarà possibile utilizzare, in maniera tale che non si perda per strada un terzo delle somme messe in campo. Il resto di spesa, come si sa, si compone di più fasi, tra l’impegno e la liquidazione c’è un mondo, quel mondo misura l’efficacia e l’efficienza del sistema pubblico. Da questo punto di vista vorremo aprire un confronto in Giunta e in Consiglio per capire l’adeguatezza, l’appropriatezza di una nuova misura di quel genere, sicuramente da tenere in considerazione perché si tratta di una norma necessaria. Ricordiamo che l’utilizzo dell’avanzo vincolato sottrae a certe attività risorse e provviste finanziarie per indirizzarle verso le misure ristoro Covid o comunque più generalmente riconducibili al Covid. Quindi, una scelta politica che deve tener presente quello che è accaduto e ha fatto bene il Presidente Acquaroli a ricordare le misure che in questi giorni dovrebbero trovare collocazione nel decreto sostegni, misure in favore, è stato detto, delle attività economiche per circa 11,5 miliardi, sostituendo il principio del codice Ateco, ormai noto a tutti, con il principio della riduzione del fatturato tra il 2019 e il 2021. Ci sono delle misure specifiche che riguardano le attività del turismo e degli stagionali, parlo di misure nazionali, come si sa c’è il bonus baby sitter e il congedo parentale rafforzato, credo che la strategia migliore sarà questa: tener conto di quello che fa lo Stato nazionale, evitare duplicazioni, rafforzare se lo Stato nazionale indirizza in maniera insufficiente risorse in favore di categorie che nello specifico marchigiano hanno subìto una flessione maggiore di fatturato, oppure per ragioni merceologiche hanno patito più che altrove, in altre regioni, gli effetti della pandemia e tenere conto che oltre al ristoro ci sarà la necessità di riprofilare il sostegno all’economia marchigiana per la ripartenza.
Quindi, sono due le logiche che io propongo alla Regione e che proporrò previa concertazione con i colleghi di Giunta e con il Presidente Acquaroli, partire dai sostegni, capire se vanno corroborati e rafforzati in relazione allo specifico marchigiano. Ricordo che le Marche hanno subìto più che altre Regioni l’effetto della pandemia per una questione strutturalmente riconducibile alle tipologie economiche delle attività economiche prevalentemente marchigiane, fatta questa scelta, quindi, utilizzata in funzione del ristoro Covid quella parte dell’avanzo vincolato che riterremo opportuno destinare a questa finalità, spostare l’attenzione, cosa che non abbiamo mai smesso di fare, verso il sostegno alle nostre imprese che si presentano indebolite, come più di altre, molto indebitate, che richiedono più che nuovo debito, o meglio nuovo credito, di rendere pluriennale lo smaltimento del debito, ristrutturazioni di questo genere, che hanno bisogno di fatturati. Ecco, dobbiamo fare in modo che in questa contingenza così particolare, in questa situazione senza precedenti, si abbia un occhio molto attento alle misure che sarà necessario allestire in termine di medio periodo, visto che alle risorse domestiche del nostro bilancio si aggiungeranno le valutazioni che stiamo facendo per la nuova programmazione comunitaria, il Recovery Plan è sullo sfondo, quindi, sarà necessario uno sforzo di meditazione strategica, di sintesi e di valutazione molto approfondita perché non ci possiamo permettere di sbagliare il colpo.
Non posso non ringraziare chi in prima persona sta gestendo la pandemia nei termini che sono stati detti, anche dal punto di vista del bilancio vi è una lettura della pandemia, ricordo che fra i tanti interventi che abbiamo dovuto fare c’è stato anche quello di allocare più risorse per le premialità Covid della sanità, ricordo, ma lo dico senza polemica, che rispetto ad alcuni impegni presi dall’allora Governatore erano mancate all’appello delle risorse che noi abbiamo prontamente inserito e consegnato alla sanità per poter essere all’altezza del pagamento, non di ciò che era dovuto, ovvero le prestazioni aggiuntive, ma proprio in merito al Covid.
Stiamo ragionando anche sulla terza pandemia, in questa vicenda ci siamo, siamo pronti, c’è un confronto continuo con l’Assessore Saltamartini, non più tardi di ieri abbiamo valutato insieme alcune esigenze particolari, però l’invito che vorrei fare prima a me stesso che a tutti è guardare a questa situazione con l’eccezionalità che merita, capisco la polemica, capisco tutto, però di fronte a un dramma di questo genere il legislatore, l’amministratore regionale, ripeto, parlo per me prima che per altri, ha l’obbligo di comportarsi in maniera composta, adeguata e appropriata.
In queste ore ancora centinaia di marchigiani sono nei nostri ospedali, nelle nostre terapie intensive, questa non è la mozione degli affetti, le polemiche le facciamo una volta che avremo sconfitto questa bestia dannata perché secondo me è un segno di rispetto che dobbiamo agli operatori sanitari che sono distrutti, che sono affaticati, che stanno gestendo con tantissima difficoltà e con abnegazione unica questa situazione.
Quindi se mi posso permettere di fare un invito è quello di fare una moratoria delle polemiche sterili, specie quelle strumentali perché non ce n’è nessun bisogno, ma non perché la politica o il centrodestra, o la coalizione di maggioranza della Regione non abbia numeri e possibilità per replicare a tono, lo possiamo anche fare, però se riuscissimo tutti ad avere un’attenzione attiva e concorde sulla grande questione, che ancora non abbiamo superato e sconfitto, la nostra comunità ce ne renderebbe merito e sarebbe consapevole che pur nelle differenze delle valutazioni di tipo politico c’è una classe dirigente complessivamente all’altezza di affrontare quella che è la più grande devastazione che nella storia della repubblica italiana si è registrata dopo il 1945, non dimentichiamolo. Questo valeva l’anno scorso e in effetti l’ha detto più di una persona, non mi pare che in occasione della prima crisi pandemica vi siano state polemiche particolarmente accese sulle modalità di gestione e speriamo che la stessa cosa si possa fare in questo momento, rimanendo in una posizione di ascolto e di collaborazione, che è doverosa sia da parte della maggioranza che della minoranza stessa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Se non fossi marchigiana e non fossi un membro di questo Consiglio penserei di essere piombata in un altro pianeta perché da quello che è stato raccontato nella prima fase di questa riunione è tutto sotto controllo, non ci sono problemi e non ci sono difficoltà.
Apprezzo molto lo sforzo che ha fatto l’Assessore Castelli che quando dice che nel complesso la classe dirigente sta andando bene si riferisce pure a se stesso, lei sa, Assessore, che io non ci tengo particolarmente a farle i complimenti, però onestamente ha fatto un intervento molto lungo ed ha spostato completamente l’asse da un’altra parte per coprire carenze che sono davvero evidenti, così come sono certa che farà l’Assessore Saltamartini perché l’intervento del Presidente Acquaroli è stato oltre che breve, privo di contenuti. Ha ripetuto le cose che ha sempre detto, quindi, non è un caso che in giro si dica che gli unici due che nella Giunta fate qualcosa siete voi, ma come lo fate è un altro campo e un altro giudizio.
Alla Consigliera Marcozzi rispondo che la precedente Giunta ha stanziato risorse ed ha iniziato il progetto per il nuovo ospedale di Fermo a Campiglione e per il nuovo ospedale ad Amandola, in provincia di Fermo, e qui mi fermo e non parlo più, nel senso che se una provincia di neanche 200.000 abitanti si lamenta che vengono fatti da una Giunta due nuovi ospedali non c’è più il parametro di valutazione.
Al Consigliere Ciccioli non rispondo perché lui è troppo di spessore rispetto a quello che io potrei mai dire, essendo lui competente in tutte le materie non mi sento di rispondere perché sarei insufficiente.
Invece mi chiedo e vi chiedo come mai la Giunta regionale abbia deciso di vaccinare 20.000 operatori sanitari, non sanitari, né socio-sanitari, ma dipendenti amministrativi, nel target della fase 1, con priorità 1, vaccinandoli con la doppia dose di Pfizer.
Mi chiedo questo quando sia stato deciso perché andando a leggere il piano vaccinale scopro che nel target fase 1 c’è scritto operatori sanitari e socio-sanitari in prima linea, pediatri, medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale, volontari operanti nell’emergenza/urgenza e dipendenti delle ditte con servizi appaltati che operano all’interno delle strutture. Questa è la fattispecie che la Giunta regionale con atto n. 1699 del 31 dicembre 2020 ha deciso di vaccinare con la prima priorità, nel piano strategico di vaccinazione.
Sempre nel target 1 c’erano i residenti e il personale dei presidi residenziali per anziani, giustamente, poi le persone con età avanzata e subito dopo, al terzo posto, persone con fattore di rischio clinico, tra l’altro di età avanzata. Questo gruppo di popolazione deve rappresentare una priorità assoluta per la vaccinazione e bla, bla di seguito vengono spiegate meglio le modalità.
Successivamente, non so se di questo è edotto il Consiglio, con deliberazione n. 36 del 25 gennaio 2021 si sono approvate le linee di indirizzo regionale per l’attuazione del piano di vaccinazione e quando si arriva alla classe alla quale io sono molto affezionata, persone con età maggiore di 80 anni, si dice: “La scelta regionale è stata quella di attendere l’arrivo di vaccini con caratteristiche di maggiore maneggiabilità e praticità che consentano una gestione più agevole nelle fasi di conservazione e preparazione a differenza del vaccino Pfizer che richiede catena del freddo, modello, eccetera”. Quindi la Giunta regionale a gennaio aveva deciso di non utilizzare il Pfizer per gli ottantenni che erano a casa, probabilmente erano a casa perché avevano anche altre patologie, mi auguro che questo significhi che verrà utilizzato il Moderna che ha caratteristiche simili, e non entro nel merito tecnico, ma sappiamo tutti che c’è una differenza di composizione nella formazione dei due vaccini, non sono in grado di dire quale è il più idoneo, ma leggiamo tutti quello che viene riportato nelle circolari ministeriali, l’ultima è del 10 marzo, quindi è recentissima, nella quale c’è un elenco anche delle persone vulnerabili che nelle altre regioni sono state già vaccinate. C’è un elenco delle persone vulnerabili perché quando parliamo di categorie, parliamo di soggetti che hanno delle patologie che sono ben definite, allora mi chiedo: per quale motivo la Giunta regionale ha deciso da un lato di approvare un piano vaccinale molto simile, quasi identico, anzi di prendere atto del piano vaccinale nazionale, dove erano elencate benissimo le fasi e le priorità, ripeto, con operatori sanitari e socio-sanitari in prima linea. Faccio un esempio, se un amministrativo lavora al CUP o nella segreteria di un reparto è ovvio che debba essere vaccinato, ma se lavora in un ufficio al quarto piano di una struttura amministrativa ubicata ad Ancona, non vedo quale sia il rischio che questo dipendente può correre rispetto ad una commessa del supermercato o ad un anziano, soprattutto più che ottantenne.
Quindi, caro Presidente Acquaroli, lei oggi non mi può dire svegliandosi che siamo stati bloccati da AstraZeneca, no, avevate già deciso di vaccinare una tipologia di anziani non con il Pfizer, ripeto, mi auguro che si tratti di Moderna, ma non perché come dicono le circolari ministeriali ci fosse un nesso tra le patologie e il tipo di farmaco, non perché nelle tre tipologie di farmaco il medico di base potesse scegliere quale vaccino era più idoneo alle patologie dell’anziano, no, la scelta, ripeto, riguardava caratteristiche di maggiore maneggiabilità e praticità che consentono una cessione più agevole.
Non credo che questo sia un modo di decidere in maniera arbitraria le priorità dei soggetti che vanno vaccinati, la dimostrazione che le priorità non ci sono state e che non c’è stata trasparenza è data dai numeri perché la Regione Marche oggi, a differenza di quello che ha detto, poi contraddetto … Presidente, ieri ha detto che si partiva con i medici di base, non è vero, i medici di base partiranno quando potranno usare AstraZeneca e quando sarà loro fornito, mi auguro, Moderna per vaccinare i pazienti anziani che hanno delle patologie gravi, che loro riterranno opportuno vaccinare con altro da AstraZeneca, quindi, nelle Marche non è iniziato nulla, non solo, nella vicina Regione Lazio si stanno vaccinando le persone di 64/65 anni, a partire dagli 80, quindi 80/79/78/77 fino ad arrivare a 64, si stanno vaccinando con Moderna i pazienti cosiddetti vulnerabili, anche molto giovani, noi invece questi vaccini non ce li abbiamo più qui e non stiamo facendo nulla perché AstraZeneca non la possiamo fare, quindi, facciamo soltanto il richiamo e ci mancherebbe altro.
Mi auguro che i richiami siano sufficienti per vaccinare tutti gli anziani ai quali è stato inoculato il Pfizer e mi chiedo e vi chiedo: ma non sarebbe stato opportuno tenere le dosi Pfizer, che tutti sapevano che erano quelle più sicure, per le classi con maggiore rischio? Io non sono un medico, ma l’avrei chiesto ai medici, perché questa è una scelta politica, una scelta che ha fatto la Giunta, quella di vaccinare determinati target invece di vaccinarne altri. Mi chiedo se non sarebbe stato opportuno vaccinare i dipendenti amministrativi della sanità con AstraZeneca, visto che sono tutti giovani e la maggior parte non ha patologie, e se ci fosse stato qualcuno più anziano o con delle patologie si sarebbe potuto usare il Pfizer.
Questa è una scelta che oggi stiamo pagando, perché noi abbiamo non dico 20.000 dosi, perché non lo voglio dire, ma 20.000 dosi meno quelle centinaia o quelle mille per persone che hanno un’esposizione nel lavoro a rischio Covid, oggi avremo a disposizione migliaia di dosi da poter fare a chi è a rischio davvero, a chi sta a casa da tanto tempo, a chi è immunodepresso, a chi ha patologie gravi o agli anziani. Vede, Assessore Saltamartini, gli anziani a differenza di quello che lei esterna ogni tanto, e poi viene riferito - quando va negli ospedali a dire quello che pensa lei esterna e viene ascoltato - noi crediamo che siano un valore e una società si valuta anche da come tratta, da come conserva e da come protegge gli anziani, non mi pare che lei abbia questa attenzione, perché questo punto – se i colleghi Consiglieri vogliono andare a controllare – è la delibera di Giunta n. 36 del 25 gennaio 2021 pagina 4, così non dovete nemmeno leggerla tutta. Credo che questo sia molto grave.
Accordo con i medici di medicina generale, innanzitutto non è vero affatto che siamo stati una delle Regioni che l’ha sottoscritto perché l’hanno sottoscritto praticamente tutte e molto prima di noi, capisco che ci sia questa volontà di spostare l’attenzione su altri temi, soprattutto vorrei ricordare che il Partito Democratico fa il Partito Democratico, voi … Non è possibile che ogni Consiglio regionale diventi un’Assemblea del PD, io già mi scoccio alle mie assemblee, figuriamoci se devo venire qui a sentire tutti quelli che dicono cosa deve fare il Partito Democratico, già ce lo diciamo da soli, ci basta e ci avanza la nostra autocritica, dateci almeno la possibilità di autodeterminazione.
L’ho detto prima all’Assessore Castelli, ho apprezzato molto la sua cantilena nel tentativo di addormentarci, ci ha detto i numeri, ci ha parlato del bilancio, quell’altro Assessore ha parlato di altre cose, spostiamo l’attenzione. Caro Assessore Carloni, le posso far passare il fatto che ha parlato dei contratti di sviluppo, per esempio quello di Fileni, pensando che la precedente Giunta l’ha portato fino alla firma e sentirle dire: stiamo chiudendo i contratti di sviluppo, caro Assessore Carloni, lei sta chiudendo dei regali che le ha lasciato la precedente Giunta.
L’Assessore Castelli poi ha detto che 210 milioni erano migliorabili, sicuramente migliorabili, ma i 40 che avete messo voi sono un sesto dei 210 milioni e questa è matematica! Avete messo 40 milioni e noi ne abbiamo messi 210, messi male, messi bene, non tutti sono arrivati, per carità, però il valore è davvero evidente ed in maniera grossolana. E’ sotto gli occhi di tutti, come hanno detto, basta leggere i giornali.
Assessore Saltamartini, la cosa che mi è dispiaciuta più di tutte è che nell’accompagnare mia madre a fare il richiamo Pfizer, e mia madre è stata fortunata - per controllare se funzionasse il sistema della piattaforma della Regione Marche mi sono connessa immediatamente alle ore 14,00 del primo giorno ed ha funzionato, devo dire che non funzionava il numero verde, ma ha funzionato la piattaforma – perché è stata tra le prime a vedersi somministrato il Pfizer e lei che è originaria di Sant'Angelo in Vado mi ha detto: “Mi sono ricordata di quando c’era la fiera del bestiame a Macerata Feltria”, tutti gli anziani lasciati lì con i parenti che telefonavano ai medici di base chiedendo se potevano fare AstraZeneca o no, cosa dovevano fare, i medici e gli operatori che non avevano avuto un’indicazione e che non sapevano cosa dire se non: “Pfizer e Moderna sono finiti, o se lei si fa AstraZeneca o le facciamo una anamnesi, gliela faccio pur non sapendo la sua storia clinica e mi assumo una responsabilità”. Ci riempiamo la bocca e diciamo: “Quanto sono bravi i nostri sanitari”, ma non mettiamoli nelle condizioni di essere l’ultimo anello della catena, gli ultimi a dover decidere se AstraZeneca piuttosto che Pfizer vanno inoculati in pazienti anziani e fragili, per esempio, dei quali non conoscono la storia clinica. Perché non avete avvisato i medici di base? Si sapeva già da giovedì che erano finiti i vaccini Pfizer e Moderna, dovevate fare un’informazione chiara, non siete stati trasparenti, come, caro Assessore Saltamartini, non siete stati trasparenti con i tamponi perché vorrei sapere che fine hanno fatto tutti i tamponi che sono avanzati. Le do una data precisa, dal 17 febbraio non li usiamo più, a lei il 17 febbraio dovrebbe dire qualcosa, se non le dice nulla lo chieda, se fossi in lei mi informerei rispetto ai tamponi che cosa significa 17, glielo dico, magari si ricorda di andare a verificare perché questi tamponi non sono utilizzabili dal 17 febbraio. Spero che lei lo sappia e che sia questa la motivazione per cui non si è voluto fare il monitoraggio nelle scuole, perché i tamponi per poterlo fare noi li avevamo ed io non capivo perché ci fosse questo accanimento nel non volerlo fare, poi ho visto questa cosa del 17 ed ho pensato: la Comunità europea dice delle cose, chissà se l’Assessore Saltamartini le avrà sapute oppure no?
Non è partita nessuna vaccinazione, quando si dice che voi siete stati bravi ad aumentare il numero dei vaccini, vi ricordo che quando è scoppiato il Covid la curva epidemiologica di Pesaro era identica con una settimana di ritardo a quella lombarda e ad Ancona avevamo la stessa curva, identica, con una settimana di ritardo, stessa curva identica a Macerata e sapete quanti tamponi si potevano fare nelle Marche? 24 ogni 24 ore. E’ facile oggi dire, dopo che noi abbiamo lasciato strumentazioni per farne 2/3 mila al giorno, “ne abbiamo fatti 2.000/3.000/4.000/5.000” grazie, una volta che si trovano i reagenti! Ma quando se ne potevano fare solo 24, noi i tracciamenti li abbiamo fatti lo stesso.
Un’altra responsabilità che ha il Presidente Acquaroli, ma non credo lui, penso che sia l’Assessore Saltamartini perché il Presidente Acquaroli non mi pare sia così informato dei fatti, un’altra decisione assurda è stata quella …, una volta che avevate il tracciamento, e qui un encomio va al servizio sanitario tecnico, sapevate che avevamo la variante inglese a Loreto, invece di chiudere e di assumervi le responsabilità, come fece il precedente Presidente, avete lasciato un lazzaretto dentro Ancona, avete fatto infettare. Addirittura, ve lo ricorderete, se non lo ricordate andatevelo a vedere, il nostro Presidente Acquaroli diceva che voleva aprire i ristoranti anche la sera a cena, è facile chiudere quando ci sono mille contagi al giorno, è difficile chiudere in maniera preventiva, è facile correre dietro al Covid, è difficile prevenirlo e la Giunta precedente è riuscita ad ottenere le Marche Covid free piceno e fermano, Covid free prima di tutte le altre Regioni. Per questo forse l’opposizione stava zitta.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Borroni.

Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Volevo fare un certo tipo di intervento, però non so se ho sbagliato Regione, dopo aver sentito la Consigliera Casini mi domando se tutta questa buona gestione del centrosinistra con il suo Presidente abbia portato ad una sconfitta così netta oppure no. Per un attimo mi ha preso in contropiede la Consigliera Casini, proprio lei che era in Giunta quando si tagliavano centinaia di posti letto sanitari, ma probabilmente sono le Marche, quindi non ho sbagliato Regione.
Vorrei esordire dicendo che ringrazio il Presidente Acquaroli per la precisione con cui ha fatto il punto riguardo la crisi pandemica che ci ha colpito, allo stesso tempo rimango perplesso ascoltando determinati interventi, come quello della Consigliera Casini o del Consigliere Mangialardi. Affermare che la situazione sanitaria della regione Marche sia derivata dalla gestione della Giunta Acquaroli è inaccettabile, irresponsabile e presuntuoso.
Irresponsabile in quanto in un momento di crisi come questo la politica non dovrebbe fare della facile polemica, ma dovrebbe riuscire a fare delle proposte che siano utili a tutti i cittadini.
Inaccettabile in quanto negli ultimi 25 anni, e questo lo dico soprattutto alla Consigliera Casini che era un Assessore, la Regione Marche è stata governata dal PD e la sanità è stata plasmata dalla sinistra.
Presuntuoso in quanto chi cerca solo la ressa politica non ha cuore per la propria terra, per i propri cittadini, che oggi stanno vivendo questa crisi pandemica.
Faccio un breve excursus, due giorni fa l’ex Consigliere regionale, mio compaesano a Civitanova, ha fatto esattamente come il Consigliere Mangialardi, ha affermato che nulla è stato fatto dalla Giunta di centrodestra per arginare la crisi Covid, dico ai Consiglieri del PD che la politica dovrebbe in questi momenti unirsi e non fare polemica semplice e sterile solo al fine di avere un po’ di vantaggio politico.
All’inizio della crisi Covid la maggioranza di centrosinistra governava le Marche, a noi del centrodestra non è mai passato per la testa di criticare l’allora Presidente solo per vantaggio politico e avremmo avute molte occasioni per farlo!
Contrariamente alla responsabilità che noi abbiamo dimostrato nei lunghi mesi dell’inizio della crisi Covid, voi del PD non perdete occasione per fare vili attacchi solo per avere un po’ di visibilità, un po’ di vantaggio politico, ma badate bene che i marchigiani non sono allocchi e non si fanno prendere per il naso, altrimenti perché sareste stati profumatamente bocciati alle ultime elezioni regionali?
La vera causa della situazione attuale è da addebitarsi alla gestione del PD degli ultimi 25 anni, in particolare degli ultimi 5, dove erano presenti gli Assessori Casini, Biancani e tutti gli esponenti della vecchia maggioranza di sinistra, quando l’ex Presidente ha deliberatamente tagliato centinaia di posti letto, fatto chiudere ospedali, probabilmente se non fosse stato fatto scempio della sanità, oggi questa pressante crisi Covid sarebbe stata affrontata con più serenità dai marchigiani e da chi oggi deve amministrare la sanità pubblica.
Il Presidente Acquaroli, contrariamente a quanto detto dalla Consigliera Casini, che mi ha anticipato e mi ha un po’ aizzato, si è mosso in maniera equilibrata, applicando principi di responsabilità che lo caratterizzano, ha aperto, dando respiro alle attività commerciali, quando i dati lo permettevano ed ha chiuso in maniera rigorosa quando questi erano in peggioramento, anche anticipando alcune iniziative prese dallo Stato.
Grazie alla lungimiranza della nostra Giunta le Marche si sono caratterizzate per essere la Regione che più di ogni altra ha tentato di analizzare il vero stato dell’infezione facendo un tale numero di tamponi, raddoppiando o triplicando quelli che giornalmente venivano fatti dalla precedente amministrazione.
La somministrazione dei vaccini procede in maniera spedita, circa 6.000 al giorno, dando quasi fondo alle scorte che la Regione ha a disposizione, nonostante le problematiche ormai note a tutti del vaccino AstraZeneca.
Mi preme fare una riflessione prima di chiudere, sono convinto che la differenza in questo momento drammatico - in pochi l’hanno detto, anche la Consigliera Casini l’ha appena accennato - la grande differenza, la fa il personale sanitario che nonostante i pochi mezzi e le poche risorse a disposizione, perché il Piano sanitario è ancora quello del precedente Presidente, ha garantito fino ad oggi la gestione di un’emergenza senza precedenti, il nostro grazie deve andare a tutti gli operatori sanitari che ad ogni livello sono allo stremo delle forze e nonostante questo si muovono per tutti noi per salvare una realtà sanitaria che è vicina ad una situazione di non ritorno.
La nostra politica è attenta alle esigenze degli operatori e dei cittadini, mentre l’ex Presidente era solamente impegnato a tagliare nastri insieme a qualche suo Assessore, a sfruttare la sanità solo per fini politici, senza rendersi conto delle carenze strutturali, soprattutto chiudendo gli ospedali della nostra regione e tagliando i posti letto.
Questa è la reale situazione della sanità nelle nostre Marche e non voglio continuare oltre. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Vorrei cominciare questo mio intervento con una frase che mi è piaciuta tantissimo del Consigliere Bilò, proprio per rispondere alla Consigliera Casini, Consigliera di grande esperienza e che stimo al di là dell’appartenenza politica, che ha detto che tutto è perfettibile e migliorabile, facile parlare difficile è fare.
E’ così, questa è una frase epica e giusta perché sui territori si vede questo, infatti mi prendo le critiche della minoranza, in particolare del PD, e me le porto a casa, però voglio ricordare che questo partito con le sue precedenti legislature è quello che ha scatenato nella nostra regione una mobilità passiva incredibile, liste d’attesa improponibili, un CUP scarsamente funzionante, ospedali depauperati dappertutto con riduzione di posti letto, soprattutto nell’entroterra, praticamente smantellati, personale andato in pensione, sanitario e parasanitario, mai sostituito, trasformazione di quella che io chiamo medicina ippocratica, cioè etica, morale, quella vicino ai cittadini, in medicina amministrativa riducendo i costi del servizio, ma anche ovviamente riducendo i servizi.
Questa è la sostanza, noi siamo partiti da questo e devo dire che attualmente per quanto riguarda la gestione dei vaccini viene sempre data la colpa alla nostra amministrazione, anche se l’Europa non sta facendo una gran bella figura perché non ne ha garantito l’approvvigionamento per i Paesi membri, non è stata puntuale né veloce nel fare gli accordi e portare i vaccini a disposizione della sanità di tutti i Paesi membri, compresa l’Italia, quindi la conseguenza in questo momento è che in questa Regione non abbiamo i vaccini.
D’altro canto devo dire che questa Giunta ha lavorato tantissimo, il Presidente Acquaroli oggi ha fatto un bello spaccato di quello che è stato fatto fino ad oggi nella nostra regione; l’Assessore Saltamartini l’ha detto, ha relazionato continuamente in Consiglio rispondendo peraltro ad interrogazioni fatte dalla minoranza, spesso insulse e di nessun significato, di nessuna importanza, tese a fare strumentalizzazione politica e a far perdere il tempo a chi lavora, a chi si impegna come non so cosa, come il nostro Assessore Saltamartini, assolutamente bravissimo, una persona di una capacità, di una volontà e di una forza d’animo oltre che di una preparazione notevoli ed io lo ringrazio tantissimo per quello che fa.
Ringrazio ovviamente anche la Giunta e tutti gli altri Assessori per l’impegno che danno, sono caduti in un momento amministrativo allucinante, nessuno si augurava di cominciare così. Quindi, bene ed andiamo avanti.
Vorrei dare soprattutto il mio contributo come operatore sanitario del territorio e rappresentare dal di dentro una situazione ancora oggi difficile e faticosa da gestire perché, come ha detto il Consigliere Bilò con quella frase, è molto facile parlare, ma è molto difficile calarsi nel territorio andare a risolvere i problemi contingenti dei cittadini.
A volte quando ascolto gli interventi in Consiglio regionale penso che qualcuno lo vorrei portare con me, a fare il mio percorso, a scendere nel territorio e vedere come è difficile gestire una sanità depauperata in questo modo, gestire il Covid dentro una sanità depauperata in questo modo.
Cosa abbiamo, cosa si vede sul territorio? Abbiamo una popolazione completamente sbandata, impaurita, che ha bisogni di ogni tipo, sanitari, psicologici ed ovviamente anche economici, quindi il primo confronto è con i nostri cittadini, sui loro bisogni che sono enormi. D’altro canto cosa c’è? C’è una pressione impressionante sulle strutture sanitarie, una pressione inimmaginabile, non solo sulle strutture ospedaliere dell’emergenza, ma anche sulla medicina del territorio, sulle Usca, sui medici di medicina generale, dove oramai la patologia Covid tra telefonate continue, consigli telefonici che uno dà continuamente, visite ambulatoriali, visite domiciliari, tamponi antigenici rapidi, li stiamo facendo da mesi vivere dentro gli ambulatori, adesso anche i vaccini con l’incredibile burocrazia amministrativa che ha la somministrazione di un vaccino,
Non crediate che l’atto sia solo quello di infilare una siringa nel deltoide e mettere dentro 0,7 ml. di un vaccino, non è soltanto quello, è prendere dal paziente il consenso informato dopo una anamnesi accurata, dopo aver spiegato bene cosa si va a fare, mi ricollego a quello che ha detto la Consigliera Casini, dobbiamo spiegare Pfizer si, no, Moderna si, no, AstraZeneca si, no. Ovviamente ci vorrà del tempo anche da parte nostra, da parte dei medici di medicina generale, ripeto, l’atto dell’iniezione è il meno, è tutta la fase burocratico/amministrativa che precede questo atto che richiede tempo, quindi, sarà difficile, come poi la registrazione nei vari portali della vaccinazione avvenuta.
Credetemi, sui territori sarà complicato, però saremo tutti a dare fortemente una mano per far si che si possa raggiungere il più alto numero di vaccinazioni possibili e il prima possibile.
Purtroppo il Covid ha quasi soppiantato la medicina ordinaria, questo è un altro grande problema, c’è un bisogno enorme di ritornare a tempo pieno ad occuparci delle patologie ordinarie, che spesso non sono neanche tanto ordinarie, ma difficili e complicate e mietono vittime e malattia, malattia e vittime non quanto il Covid, ma siamo lì e forse anche di più.
Il personale sanitario e parasanitario è già carente in condizioni normali, e questo non è sicuramente colpa nostra, senza pandemia. Oggi questo personale per svariati motivi, tra cui malattie, perché si ammala, contagi, quarantene, turni raddoppiati e pressioni di ogni tipo, è stanco, usurato e stressato.
Noi continuiamo a chiedere sempre a questi, ma secondo me non possiamo chiedergli di più di quanto abbiamo già chiesto. Vi invito, a riflettere su questo, l’avete detto tutti e avete ringraziato il personale sanitario e parasanitario che si sta impegnando alla morte contro questa patologia, è un anno che questa gente lavora a testa bassa, non ne può più, si ammala, si contagia, fa turni incredibili, vi chiedo di riflettere pensando che comunque dobbiamo giocare con questi giocatori, ogni allenatore, penso al passato sportivo che tutti noi magari abbiamo avuto, gioca con i giocatori che ha, e se giocano sempre gli stessi può succedere che certe partite si perdono perché quelli non ne possono più di stare troppo tempo in campo.
A questo punto dico che se l’analisi è giusta, se lo scenario e il contesto dove ci muoviamo è questo, almeno che in questa fase venga messa da parte la speculazione politica, la faziosità, le facili strumentalizzazioni, soprattutto cerchiamo di non cavalcare la paura delle persone che vi garantisco è tanta in relazione alle tante questioni che succedono, compresa la questione AstraZeneca, almeno in questa fase prevalga riflessione, equilibrio e buonsenso e laddove si può sicuramente collaborazione.
Questo dico e voglio finire con la frase che ha detto il Consigliere Bilò: tutto è perfettibile e migliorabile, però facile parlare difficile fare. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato il dibattito, non mi sono perso nulla, per la verità l’oggetto è l’emergenza Covid 19 ed io, a parte i miei colleghi del gruppo del Partito Democratico, sul tema ho sentito parlare solo il Consigliere Cancelliere, l’ultimo intervento, per il resto una serie di invettive, di polemiche sul passato, sulle cause, che non c’entrano nulla con tutto questo.
Noi dobbiamo parlare della situazione attuale e siamo qui per questo, anzi voglio raccogliere l’invito in parte del Consigliere Cancellieri, infatti, se voi andate su facebook, sulla stampa, dove volete, non troverete da parte mia una dichiarazione polemica o strumentale nei confronti di questa Giunta regionale, non c’è, non esiste, ho firmato gli atti di sindacato ispettivo con i miei colleghi, delle risoluzioni, ma sempre, come è giusto che sia, nella sede istituzionale, perché questa è la sede in cui voglio dire ciò che penso e cercherò di farlo in modo costruttivo.
Ad esempio, mi avevano detto che non si doveva parlare di economia, e spero ci si torni sopra perché sia io che la Consigliera Bora dobbiamo dire la nostra, però l’hanno fatto gli Assessori Carloni e Castelli. Brevemente il Vicepresidente Carloni, che ho sempre ascoltato con molta attenzione, anche quando io ero Assessore e lui era Consigliere, ci ha detto di alcuni progetti, che non sto a ripetere, ma ha fatto poco meno dell’ordinario, tra l’altro con progetti e risorse che erano state messe in campo da noi, quando invece c’è bisogno di interventi straordinari.
Ricordo all’Assessore Carloni, lo dico perché ha iniziato lui, altrimenti me lo sarei risparmiato volentieri, che l’anno scorso il 9 marzo c’è stato il lockdown totale e noi il 6 aprile, quindi meno di un mese, abbiamo portato una proposta di legge in Consiglio regionale nella seduta n. 157 per la sospensione dei tributi a titolarità regionale per un controvalore di 42 milioni di euro, per non far pagare i tributi alla nostra comunità.
Il 9 aprile, tre giorni dopo, abbiamo portato la legge 13, proposta dalla Consigliera Bora, con la quale avevamo previsto un fondo di 14 milioni che la Giunta Acquaroli ha rifinanziato, segno evidente che era stata una proposta di legge che coglieva bene nel segno.
Il 15 maggio abbiamo approvato in Giunta la manovra economica di 210 milioni di euro, il cosiddetto bazooka e oggi l’Assessore Castelli dice che di quei 210 milioni soltanto 140 sono stati effettivamente erogati, 70 hanno ritardato un po’, ma qualche ritardo è comprensibile per la burocrazia su cui in quell’occasione abbiamo inciso, l’abbiamo eliminata, qualche ritardo dovuto comprensibilmente agli uffici regionali, comunque 140 milioni sono stati erogati e 210 milioni stanziati.
Rispetto a quello quanto ha fatto questo Governo mi sembra che sia poca cosa, l’ha detto la Consigliera Casini, siamo ancora a marzo, aspettiamo la manovra di bilancio, quel bilancio vero, dopo che comprensibilmente, aggiungo, a dicembre è stato fatto soltanto un bilancio tecnico.
Questo il tema dell’economia, tornando al tema della sanità, fin dal momento della sua elezione il Presidente Acquaroli non poteva non essere consapevole, è stato detto, che ci sarebbe stata in autunno e in inverno la ripresa della pandemia, ne era talmente consapevole che ha confermato la struttura tecnico/organizzativa da noi lasciata per fronteggiare l’emergenza, quindi era cosciente.
Su questo, tra l’altro, vorrei far notare al Consigliere Ciccioli che se è stata confermata la struttura è perché la si è ritenuta all’altezza di aver fronteggiato la prima fase dell’emergenza, altrimenti dovevate cambiarla, quindi, l’avete ritenuta all’altezza, ma quella struttura si era insediata con il Governo precedente e oggi non ci potete venire a dire che lì si era fatto male, se poi l’avete confermata. Per fortuna che l’avete fatto, per fortuna ci sono gli uomini e le donne del Servizio sanitario regionale a fronteggiare l’emergenza, che sono all’altezza, sono capaci, sono professionalità vere, che io voglio ringraziare, ma altri sono gli errori e sono tutti addebitabili al livello istituzionale, che, come tale, è preposto a conferire gli atti di indirizzo politico/amministrativo alla struttura.
Altro errore che ha fatto il Presidente Acquaroli, anziché prendere le distanze dal suo predecessore sulla sanità ne doveva forse seguire l’esempio, doveva tenere per sè la delega alla sanità, anziché tenere quella al turismo, doveva tenere la delega alla sanità per gestire in prima persona l’emergenza, che sarebbe stata imminente, per la necessità di adottare provvedimenti non delegabili come le ordinanze, provvedimenti che non sono delegabili. C’era bisogno di un Presidente che tenesse quella delega perché significava l’esercizio di prerogative e poteri che sono propri del Presidente, che non possono essere conferiti a nessun altro e se il Consigliere Ciccioli lamenta in questa sede, e questo lo sapete bene, che nel passato non ha avuto un Assessore alla sanità, oggi io mi lamento del fatto che in sanità la Regione ha un Assessore, ma non ha il Presidente, questo è il tema, e l’abbiamo visto anche nelle comunicazioni, non sa che dirci e lo rimanda all’Assessore Saltamartini.
Vedete, il tema della delega è importante, il Presidente Acquaroli ci ha detto che avrebbe tenuto per sè la delega al turismo perché c’era bisogno di una visione unitaria e qual è la materia che ha bisogno di più di una visione unitaria, dove il tutto si tiene, se non quella della sanità che è l’85% del bilancio regionale specialmente in questo momento? Il Consigliere Cesetti queste cose non le dice oggi perché nella scorsa legislatura in occasione degli addebiti che voi fate all’ex Presidente, che erano la conseguenza di una riforma scritta da altri che lui doveva applicare, qualcuno aveva ipotizzato che dovessi prendere la delega alla sanità, io dissi no, la doveva tenere il Presidente perché nei momenti difficili in sanità è la massima autorità che deve gestire questa particolare materia, lo dicevo allora, figuriamoci oggi.
Questo è il tema principale ed infatti da subito il governo regionale ha dato dimostrazione di non essere all’altezza di gestire l’emergenza, questo lo dobbiamo riconoscere.
Io lo faccio qui, fuori non vedrete una mia parola polemica, per carità, dobbiamo dare una mano, però ce lo dobbiamo dire qui, è mancata in primo luogo la visione, la previsione, la forza del coraggio, la guida della ragione e la capacità della decisione.
L’approccio è stato disastroso sul fronte della tutela delle condizioni di salute generale dell’intera comunità, che è anche questione di sicurezza, qualche volta anche di sicurezza pubblica, l’ha fatto notare giustamente il Consigliere Putzu, che voglio ringraziare, quando vediamo i giovani che bivaccano al porto di Ancona, perché quella è zona franca, quello diventa un tema anche di sicurezza; come, ad esempio, non aver adottato all’atto dell’individuazione della variante inglese nel mese di dicembre a Loreto le necessarie misure restrittive con tutte le conseguenze che ne sono derivate e che inchiodano, questa è la verità, il governo regionale ad una responsabilità che non è solo politica, ma è anche morale.
I danni sono stati prodotti sia dalle omissioni che dall’evidente mancanza di coraggio, ma anche da messaggi sbagliati che sono stati inviati, pensate all’apertura serale dei ristoranti in zona gialla e a quante altre cose sono state prima elencate, che non ripeto, dai miei colleghi; messaggi sbagliati che hanno disorientato anche i nostri cittadini e li hanno orientati a comportamenti di sottovalutazione dell’emergenza in atto, iniziative sbagliate e fuorvianti che non starò a ripetere, ed anche quelle giuste, come il tracciamento, si sono rivelate inefficaci.
In definitiva il Presidente della Regione … Lo voglio dire ai colleghi tutti, non sono parole mie, le leggo testualmente, faccio mie le parole di un giornalista che nei nostri confronti non è mai stato tenero, anzi spietato, però ha dimostrato sempre di avere una sua autonomia e dice: “Preso nel fuoco incrociato delle differenti varianti e dalla carenza di vaccini e benché da ogni parte del mondo scientifico si sollecitassero misure restrittive, Acquaroli non ha alzato un sopracciglio, non ha fatto ricorso a nessuna delle sue prerogative – quelle che ho detto prima – previste dall’ordinamento giuridico per arginare il contagio e quando troppo tardivamente l’ha fatto è stato solo perché i numeri del contagio glielo imponevano. Nessun atto, nessuna misura per anticipare e prevenire la diffusione del virus dal giorno del suo insediamento fino ad oggi, si può attribuire a suo merito al massimo una rassegnata comunicazione sui social delle misure prese, non certo da lui, ma dal Governo centrale. E’ questo il quadro di un Presidente senza coraggio”, non è un quadro che faccio io, anche se condivido.
Nessun atto, nessuna misura per anticipare e prevenire la diffusione del virus può essere ascritta a suo merito, qui c’è una bella differenza con il suo predecessore che voi avete evocato e che invece mai ha esitato a sottrarsi allo scontro con il Governo per indurlo a fare ciò che era necessario e quando non lo faceva ci pensava lui. Pensiamo ad esempio alla chiusura delle scuole, al Covid Hospital di Civitanova e a quello che sarebbe stato oggi se quel provvedimento non fosse stato adottato.
Il Presidente Acquaroli invece si è sempre accodato e molto spesso nascosto dietro le disposizioni nazionali, voglio dirlo qui perché tutto mi si può dire meno che io non sia onesto con me stesso, ma anche con voi. Non è che il Governo nazionale, anche il mio, il nostro, abbia brillato per efficienza e per efficacia, secondo me non ha brillato per niente, questo l’ho detto anche l’anno scorso, lo ribadisco qui perché questo è un Paese dove abbiamo superato i 100.000 morti, questa è una regione dove ci sono stati purtroppo migliaia i morti.
Quando lui ha esercitato queste prerogative, che sono poi i poteri del Presidente, che non possono essere delegati ad un Assessore per tutelare i cittadini, l’ha fatto perché c’è stato costretto dalla drammaticità dei numeri del contagio, come le zone rosse decise da lui prima ancora che le decidesse il Governo, ci mancava altro, però quelli non sono numeri, dietro quei numeri ci sono donne e uomini che sono stati attinti da una bestia invisibile qual è il Covid.
Verrà il tempo dell’accertamento delle gravi responsabilità che ci sono state, sia per quanto riguarda il Governo nazionale che quello regionale, e sono sicuro che verrà quel tempo però non è questo il momento, questo è il momento, come qualcuno ha detto, della responsabilità ed io ci sono, noi ci siamo per assumerci questa responsabilità insieme. Se questa è una vera e propria guerra che si combatte sul fronte sanitario, in primo luogo, ma anche su quello economico e sociale, se così è, credo che ci sia bisogno di un capo, di un comandante in campo e il Presidente di una Regione in una regione “in guerra” è il capo, è colui che guida anche per le sue specifiche competenze, per le sue prerogative, per i poteri che gli ha assegnato la Costituzione e le leggi della Repubblica, ed un capo assume su di sè la responsabilità, non delega, non scappa e decide.
Non penso che l’Assessore Saltamartini potesse fare molto di più di quello che ha fatto non avendo i poteri necessari e se le cose non vanno, come non vanno, non credo che possano essere ascritte a lui. Una cosa poteva e doveva farla, non accettare la delega alla sanità prima della conclusione della pandemia, per la necessità di gestione unitaria che è imprescindibile perché un Presidente che emette i provvedimenti non può essere indirizzato, non può essere “ordinato” dall’Assessore alla sanità, che è quello che dovrebbe conoscere la situazione, la struttura, i meccanismi, se li conosce il Presidente allora li gestisca direttamente. Questo è il tema.
Lo voglio dire a titolo personale, all’Assessore Saltamartini va tutta la mia solidarietà, anzi, gli do atto dell’impegno, ma i risultati sono disastrosi, ma non possono essere, dal mio punto di vista, imputati all’Assessore Saltamartini, in questo momento è una responsabilità del Presidente della Regione.
Ho detto che non è tempo di polemiche, dico al Presidente del Consiglio che abbiamo presentato una risoluzione, abbiamo proposto una cabina di regia, noi ci stiamo, siamo disponibili ad assumerci le responsabilità, siamo disponibili a mandare un messaggio rassicurante alle nostre comunità per dire che ci stiamo tutti, un messaggio di coesione politica, ci stiamo, facciamo questa cabina di regia, se non ci darete questa cabina di regia, nella quale noi vogliamo partecipare ed assumerci le responsabilità, se non accetterete questa proposta, almeno che il Presidente assuma su di sè la delega alla sanità fino al termine della pandemia e l’Assessore Saltamartini, che ha già altre deleghe, dal mio punto di vista, se me lo posso permettere, è utile che resti nell’esecutivo per dare una mano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Assenti.

Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Parto dal Consigliere Cesetti perché devo dire che mi ha illuminato, avevo pensato di esordire in altro modo invece lui parlando di coraggio mi ha fatto venire in mente la definizione che Sant’Agostino dava della speranza, secondo Sant’Agostino la speranza ha due figli bellissimi che sono lo sdegno e il coraggio, lo sdegno per tutto quello che si è trovato e il coraggio di cambiarlo.
Da questa definizione di coraggio vorrei ripartire oggi, il coraggio di cambiare una situazione che si è trovata, nel tempo si è generata, da cambiare. Soprattutto non mi aspettavo in questo Consiglio straordinario aperto un atteggiamento così negativo, di chiusura, di eccessiva contestazione, soprattutto da chi è stato ideatore, gestore e alla fine per definizione distruttore del sistema sanitario regionale, che ha portato il suo minimo nell’atteggiamento della crisi pandemica, tutto imperniato sulla unicità dell’ospedale, la centralità dell’ospedale unico e sul taglio dei servizi.
Quindi, ripartiamo da qui, da questo atteggiamento di eccessiva supponenza e arroganza nel portare avanti giudizi e teorie come se foste ancora in maggioranza, come se foste ancora nel pieno diritto di affermare la verità, come se ne foste depositari, è veramente stucchevole, partirei da qui prima di affrontare la crisi pandemica e quello che è stato fatto. Questo atteggiamento sicuramente è da cambiare.
Passiamo invece a quelle che sono state le cose fatte nel giusto connubio tra Presidente, Giunta e Consiglio nell’affrontare questa crisi pandemica, ricordiamoci che noi la stiamo fronteggiando dal 21 settembre, non da marzo, da adesso!
Le Marche sono state la prima Regione italiana a partire con lo screening di massa, per quanto criticato siamo stati i primi, si è più che quintuplicato il numero dei tamponi giornalieri rispetto alla gestione di chi precedentemente ha fatto questo o meglio non l’ha fatto.
Questo fatto è di estrema rilevanza perché ha consentito di scovare un numero significativo di soggetti totalmente asintomatici che avrebbero inevitabilmente ampliato la platea dei contagi poiché avrebbero continuato tanto indisturbati quanto inconsapevoli avendo contatti con altre migliaia di soggetti.
Due, i posti letti di terapia intensiva sono sensibilmente aumentati passando dai 115 iniziali ai 234, non mi sembra una cosa secondaria, tenendo conto del fatto che l’evoluzione dell’emergenza ha fatalmente reso necessario tale potenziamento di posti disponibili; 13,7 milioni di euro sono stati stanziati da questa amministrazione, anche grazie all’Assessore al bilancio Castelli, per la premialità al personale sanitario, che era stato dimenticato, si erano sentite tante chiacchiere su questo tema, bene, l’amministrazione di centrodestra a guida Acquaroli ha spazzato via quell’intollerabile festival degli annunci concretizzando un riconoscimento che noi di Fratelli d’Italia insieme agli alleati della coalizione abbiamo ritenuto sacrosanto ed indifferibile.
Ancora, per fronteggiare l’emergenza Covid l’attuale compagine di Governo regionale ha approvato l’accordo con i medici di medicina generale per avviare le vaccinazioni a domicilio, negli studi medici, nel territorio, un’iniziativa che ha ricevuto il plauso di tutti.
La Regione Marche è nei primi posti delle classifiche per i vaccini somministrati in rapporto alle dosi consegnate e questo è un dato incontestabile, è un fatto concreto, attuale, che dovrebbe riscuotere l’apprezzamento di tutti, compresa la minoranza, ed è questo che trovo davvero tanto sconcertante quanto triste, qualche isolato Consigliere anziché collaborare si è sforzato di denigrare la nostra Regione.
Così non funziona, così non si va avanti, non c’è quello spirito di collaborazione che tanto chiedete nelle Assemblee straordinarie, ma che mai avete nella vita quotidiana.
Ai Consiglieri Casini e Mastrovincenzo, voi conoscete la legge 241 del 1990, è una sorta di bibbia per ogni rappresentante delle istituzioni in materia di procedimento amministrativo, di diritto di accesso ai documenti amministrativi, ebbene all’articolo 1 disciplina i rapporti e i principi generali dell’attività amministrativa, è stata apportata proprio nel 2020 una modifica con l’aggiunta del comma 2 bis che recita quanto segue: “I rapporti tra il cittadino e la pubblica amministrazione sono improntati ai principi della collaborazione e della buona fede”. Si è ritenuto di introdurre il comma 2 bis perché l’accesso agli atti generalizzato deve avere come finalità quella di sostenere l’azione della pubblica amministrazione favorendo l’interesse pubblico, questo è il connubio, questo è il sine qua non, questo avrebbe dovuto essere lo spirito con il quale lei e il Consigliere Mastrovincenzo avreste dovuto porre la vostra richiesta di accesso agli atti, a principio di collaborazione e buona fede.
Una volta ricevute le informazioni, trovando che le stesse discostavano da quelle rese pubbliche dalla Giunta, il vostro comportamento non è stato quello di perseguire l’interesse pubblico basato su principi di collaborazione e buona fede, bensì quello di utilizzare quei dati per un vostro personale tornaconto in termini di visibilità e di denigrazione dell’operato della Giunta, un comportamento di una gravità inaudita dove tutto è imperniato a cercare la pagliuzza nell’occhio e a non guardare la trave.
Il suo comportamento è tanto più grave, cara Consigliera Casini, poiché lei ha tentato di danneggiare non tanto l’immagine dell’amministrazione, che anche lei rappresenta, bensì deturpare l’immagine della nostra Regione Marche nei confronti delle altre Regioni italiane, lei ha posto la nostra Regione in ridicolo rispetto alle altre, ha tentato di fare questo, ma non ci è riuscita. Vi dà fastidio che la Regione Marche si stia dimostrando tra le più virtuose a livello nazionale nella gestione dell’emergenza ed allora avete ritenuto bene gettare un po’ di fango sulla campagna dei vaccini e sui numeri edificanti che ci stanno ponendo primi nelle classifiche delle Regioni, che meglio stanno procedendo con le somministrazioni.
Non appena avete ricevuto i dati, come forsennati, non avete ritenuto di rivolgervi all’amministrazione con spirito di collaborazione per sottolineare questa discrepanza di numeri, poi rivelatasi non veritiera, ma avete pensato bene di scapicollarvi a contattare giornali e TV per esporre al pubblico ludibrio la nostra regione. Questo è quello che avete fatto.
E’ surreale quando sostenete in un momento così delicato, alcuni giorni fa, tra l’altro, il capogruppo del PD Consigliere Mangialardi in una TV locale parlava di coraggio nell’agire d’anticipo, portando ad esempio quanto aveva fatto il precedente Presidente quando prese l’iniziativa di chiudere le scuole, ma voi del PD vi rendete conto che contro quella decisione venne promosso un ricorso al Tar dal Presidente del Consiglio Conte che era sostenuto dal vostro Partito? Ce ne rendiamo conto o no?
Continuate quotidianamente a pronunciare parole a vanvera e senza senso quando l’unica cosa che dovrebbe impegnare il vostro tempo è la concretezza, avete anche criticato questa maggioranza sulla scuola quando sapete benissimo che in sei mesi ha fatto delle cose incredibili: 134 autobus aggiuntivi per potenziare il trasporto pubblico e dare risposte concrete alle esigenze scolastiche, rimborsi degli abbonamenti degli studenti a sostengo delle aziende del trasporto pubblico locale, vaccini per il personale scolastico e universitario docente e non docente, sanificatori nelle scuole e installazione nelle aule scolastiche di impianti di ventilazione meccanica, premiati a livello nazionale, contributi straordinari a favore delle famiglie marchigiane con figli studenti per l’acquisto di PC per la didattica digitale integrata. Sapete cosa ha fatto la vecchia amministrazione dall’inizio della pandemia per la riapertura della scuola a settembre? Zero, è stato fatto zero, durante la campagna elettorale mentre tutti eravamo impegnati a candidarci, a cercare di prendere i voti per arrivare a governare la Regione, voi pur essendo i governanti avete fatto zero, questa è la verità dei fatti. Non avete avuto il tempo, non voglio dire la voglia o la capacità, non avete avuto sicuramente il tempo di ragionare sulla riapertura delle scuole e venite qui a fare la morale a noi? Assolutamente no.
Soprattutto lei, Consigliera Casini, che era la Vicepresidente di questa Regione, visto che il Presidente non c’è più, avete diligentemente accantonato la porta, lei come Vicepresidente per la scuola e tutto il resto ha fatto zero.
A questo punto chiedo a tutti di porre fine a tutte le strumentalizzazioni che ci sono, che non portano nulla di buono all’immagine della nostra Regione e dei nostri cittadini e spero che da oggi cambi l’atteggiamento di chi è chiamato per il ruolo che ricopre ad un maggior senso di responsabilità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Mi attengo come sempre al motto del maestro Paganini, quindi, non ripeterò i concetti espressi nelle giuste analisi fatte dai Consiglieri di maggioranza, analisi che hanno toccato il merito della gestione sanitaria di questa pandemia.
Vorrei telegraficamente soffermarmi sul metodo con cui l’Assessore Saltamartini, che ringrazio, ha gestito e sta gestendo questa emergenza sanitaria senza precedenti.
Il metodo infatti è spesso anche merito e lo dice un soggetto come il sottoscritto che notoriamente bada poco ai metodi ed alle forme.
Parlando di metodo vorrei soffermarmi su come l’Assessore Saltamartini ha gestito e sta gestendo a livello comunicativo le relazioni dirette e le dinamiche informative della pandemia. Dico questo perché credo che in questo momento, in un periodo di delirio mediatico pandemico, lo vediamo tutti i giorni, le relazioni dirette con i cittadini sono fondamentali e lo sono per tre motivi: per rassicurare la gente, per confrontarsi e per ascoltare i cittadini. In secondo luogo per dare la certezza che non si sta nascondendo niente, si va faccia a faccia, ci si mette la faccia, non si nasconde nulla come qualcuno ha voluto addirittura insinuare negli scorsi giorni.
Mi riferisco in special modo al confronto che il nostro Assessore ha quasi quotidianamente con i cittadini anche sui social, credo che questo sia fondamentale, come è importante il rapporto che ha con noi Consiglieri di maggioranza, un rapporto rilevante perché noi viviamo il territorio e tramite la relazione che abbiamo con l’Assessore si riesce spesso a dare delle risposte, ad informare, a sanare alcune situazioni, a controllare.
E’ bellissimo questo rapporto che il nostro Assessore ha in maniera diretta con i cittadini. Qui lo voglio dire, vede, Consigliera Casini, io non mi rivolgo mai agli altri colleghi, prima eravamo abituati molto male nel confronto con i nostri politici, eravamo abituati ad un Presidente della Regione e ad un Assessore della sanità che venivano nei nostri ospedali dell’entroterra pesarese di nascosto, di notte, come fece l’ex Presidente a Cagli la notte dell’Epifania quando arrivò di nascosto come la Befana, eravamo abituati, colleghi del Partito Democratico, a degli Assessori alla sanità, come Mezzolani, che andavano ad informare i cittadini insieme all’allora Direttrice dell’Area vasta 1 nella sede del Partito Democratico di Fossombrone, informavano i cittadini sull’ospedale di Fossombrone dentro le sezioni di partito.
Quella del nostro Assessore è una rivoluzione di buon senso, di trasparenza e di responsabilità ed ho voluto sottolineare questo aspetto comunicativo e relazionale perché credo e ribadisco che in questo momento sia un fattore che contraddistingue una Giunta seria come la nostra.
Poi, cari colleghi, si può migliorare tutto, la pandemia è una serie di cause e di concause, di imprevedibilità, di sorprese, come la mancata consegna dei vaccini, chi di voi si aspettava che i vaccini avessero avuto tutti questi ritardi? Credo nessuno. Penso che la Giunta abbia fatto del suo meglio, anche di più. Lo screening di massa è stato criticato dal PD regionale, ma è stato esaltato da alcuni Sindaci del PD nei vari Comuni.
Ripeto, non entro nel merito, è già stato detto tutto, voglio solo rinnovare con serenità l’invito ai colleghi del PD ad aiutarci con proposte serie, che non siano le solite passerelle mediatiche, alla Ricci e alla Morani. Ho gradito prima le proposte serie, che condivido, fatte dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle e da Rinasci Marche che hanno parlato di potenziamento ospedaliero, di assunzioni, di modifica di qualche protocollo medico, quindi rinnovo, cari amici del Partito Democratico, l’appello, se non fossimo in emergenza vi direi di continuare perché così sprofonderete nel baratro della non popolarità, che vi state ritagliando. Quindi, l’ho fatto all’inizio del mandato e lo faccio di nuovo, un appello: siate collaborativi, iniziate a collaborare ed a risolvere i problemi, noi Consiglieri di maggioranza ci mettiamo … nei vostri confronti per poterci confrontare per risolvere i problemi.
Concludo ringraziando il Presidente Acquaroli che questo momento di difficoltà lo vede protagonista e timoniere di questa difficile barca, vorrei fare tra l’altro un saluto al personale ospedaliero medico e paramedico, a tutti i volontari, ai malati e ai cittadini, che con molta pazienza stanno aspettando i vaccini, vorrei permettetemi ricordare tutte le persone scomparse a causa di questa drammatica pandemia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Visto che già sono passate diverse ore e tante cose sono state dette, vorrei per far capire a me stesso, a tutti noi e a chi ci sta ascoltando il campo in cui stiamo affrontando questa guerra e le contraddizioni che ci sono state nel corso di questi 12 mesi. Ricordiamo: scuole aperte, scuole chiuse, ristoranti aperti, ristoranti chiusi, varianti che all’inizio non rappresentavano un problema, anziani colpiti, virus, che dicevano, avrebbe colpito solo anziani con patologie, poi chiaramente i fatti ci hanno dimostrato cose diverse, oggi i contagiati sono i giovani, anche i ragazzi, AstraZeneca all’inizio era da inoculare solo agli under 55, poi fino ai 65, in seguito senza limiti di età in assenza di patologie, da ieri, tra l’altro, è sottoposto a ulteriori verifiche, gli americani repubblicani che hanno aperto i loro stadi eliminando l’uso della mascherina, al contrario dei democratici, tesi diverse ed opposte dei virologi.
Questo per fare un po’ la fotografia di dove stiamo operando e qual è la complessità del lavoro che stiamo svolgendo. Mi chiedo: cosa hanno fatto l’Assessore alla sanità Saltamartini o il Presidente Acquaroli e la Giunta tutta? Quali scelte per la gestione del Covid?
Credo che abbiano dimostrato serietà, responsabilità, capacità, competenza di fronte ad un’emergenza mai vista prima e ancora in corso, probabilmente nella fase più acuta, difficile e resa ancora più imprevedibile dalla diffusione delle varianti che originariamente venivano definite gestibili, oggi, al contrario, hanno reso il virus molto più diffusivo con molti più giovani colpiti.
Questa Giunta ed il nostro Assessore Saltamartini hanno fatto una serie di interventi reali a dimostrazione, al contrario di quello che dice l’opposizione, di concretezza ed efficienza. In primis c’è stato un quasi immediato raddoppio dei posti letto di terapia intensiva, voglio partire da un dato oggettivo, i 115 posti letto sui 230 previsti dal Piano che abbiamo ereditato il 15 ottobre 2020 quando questa Giunta si è insediata, un lavoro costante di monitoraggio; il potenziamento delle Usca con 34 figure in più; lo screening di massa; le sei ordinanze per contenere la diffusione del virus; i servizi di vaccinazione che funzionano al contrario di quello che dice il PD, con una buona accoglienza, con attesa quasi zero, un’efficienza nella gestione dei vaccini perché siamo tra le prime Regioni italiane ad aver inoculato oltre il 90% dei vaccini ricevuti; un tracciamento che è stato potenziato, ha ricordato l’Assessore che sono stati messi a bilancio 300 mila euro in più; l’accordo con i medici di medicina generale; l’accordo con le categorie aziendali, i primi ad adottare il criterio che poi il Governo ha adottato dei 250 positivi settimanali su 100.000 abitanti; si sta lavorando al potenziamento di un nucleo per informazioni, una piattaforma che in maniera costante, trasparente, puntuale può dare la situazione; l’individuazione di nuovi punti vaccinali per essere pronti a quella che sarà una vaccinazione di massa, anche se il problema vero, ricordiamocelo tutti, è che i vaccini che arrivano sono ancora pochi. E’ questo il vero problema che stiamo in questa fase affrontando.
In un contesto molto difficile e complicato noi difendiamo le scelte, l’operato dell’Assessore Saltamartini, del Presidente Acquaroli e della Giunta tutta, consapevoli che si può e si deve fare meglio. Avete tutto il nostro sostegno politico e soprattutto avete, e a questo punto dico abbiamo, la fiducia di quella maggioranza silenziosa dei marchigiani che non scrive sui giornali, che non strumentalizza, che coscientemente e con senso di responsabilità sta comprendendo lo sforzo che si sta facendo, che stiamo facendo per uscire da queste sabbie mobili.
Difendiamo lo sforzo, l’abnegazione, lo spirito altruistico e di sacrificio di tutto il personale sanitario, medici, infermieri, Oss, una struttura che ogni giorno lavora, si impegna in condizioni davvero complicate, con turni di lavoro ben oltre la normalità, turni di lavoro massacranti ogni giorno per salvare vite umane.
Questi sono per noi gli esempi e le persone che vorremmo ringraziare, tra l’altro aggiungo e dico agli amici del PD: avevate promesso un riconoscimento finanziario, economico a queste categorie, non l’avete dato, noi appena insediati l’abbiamo fatto.
Il mio intervento non voleva essere polemico, ma non posso non parlare degli oppositori del PD, mi sarei aspettato oggi un atteggiamento molto più responsabile, collaborativo, costruttivo, al contrario, come purtroppo avviene ormai da quattro mesi, solo polemiche e strumentalizzazioni.
Gli interventi di oggi - ho sentito dire che siamo arrivati lunghi sull’accordo dei medici, è stato portato l’esempio del Lazio che sta vaccinando gli under 65, addirittura siamo responsabili della variante inglese – confermano la volontà di strumentalizzare, perché di questo si tratta, addirittura si arriva a polemizzare, l’ha fatto il capogruppo Consigliere Mangialardi, sulle due ore di ritardo nell’inizio di questo Consiglio regionale, in queste condizioni difficili si è arrivati a puntualizzare, a polemizzare sulle due ore di ritardo, questo fa capire quella che è la mentalità del PD.
Vi dico, cari colleghi del Partito Democratico, che le Marche stanno vivendo sulla propria pelle la tragedia della pandemia, ma voi sembrate essere gli unici a non curarvene, ve ne occupate, certo, solo se c’è da fare un’intervista, fissare una telecamera, pontificare da un cantuccio protetto un comunicato stampa, state facendo scontare a tutti i marchigiani le conseguenze della vostra rigorosa frustrazione, siete frustrati dal ruolo di minoranza, che è frutto di una legittima scelta popolare, che ancora non riuscite ad accettare, occupate queste poltrone da così tanto tempo che non riuscite a credere che vi abbiano negato l’ennesimo mandato a governare proprio per questi vostri atteggiamenti da padroni del vapore.
Dovreste sapere che frustrazione e livore non guidano alla buona politica, guidano i parolai che non pensano alle conseguenze, guidano i Sansone, i giganti mortificati dalle circostanze disposti a trascinare anche gli incolpevoli nella propria rovina e purtroppo gli incolpevoli in questo caso sono i marchigiani, sono i nostri cittadini.
Ve lo diciamo a chiare lettere: smettetela con la sindrome di Calimero e con la filosofia del protagonismo a scapito della verità e del buon senso, a scapito persino del senso civico, smettetela di fare filosofia e seguite una buona volta l’imperativo categorico di quella filosofia politica che sembrate aver dimenticato, fare anche un opportuno silenzio quando non c’è nulla di serio da dire.
Voi del PD dovreste aver imparato che talvolta spararle grosse non è la scelta vincente, ci ricordiamo tutti il Sindaco di Pesaro, grande esponente del PD quando il 27 febbraio 2020, eravamo all’inizio della pandemia, con l’Italia già con evidenti problemi, invitava ad indossare una spilla con su scritto “basta panico” - abbiamo visto tutti come è andata – ed ora mette il doppio senso obbligato ai pedoni sul corso di Pesaro e pur di dimostrare che lui è il più bravo di tutti lascia che i ragazzi delle superiori si assembrino fuori dal campus in attesa di fare un tampone.
Fino a pochi mesi fa c’eravate voi a gestire la sanità, molti l’hanno ricordato, secondo il Piano Arcuri avreste dovuto predisporre 105 posti letto aggiuntivi di terapia intensiva negli ospedali, non l’avete fatto, noi siamo stati costretti a recuperare questo gap, quindi, con che faccia tosta volete insegnarci come si fa la campagna vaccini, voi non siete stati capaci nemmeno di ordinare un numero sufficiente di vaccini per l’influenza, mancavano all’appello 400.000 dosi, e come mai, visto che tuonate contro la chiusura delle scuole, non avete fatto voi quello che era necessario fare per la riapertura in sicurezza?
Noi abbiamo dovuto organizzare i trasporti in maniera adeguata, pensare a trovare i soldi per l’aerazione delle aule, la cosa più ovvia da fare invece che comperare i banchi a rotelle, come avete fatto con il Governo PD-5 Stelle.
Come fate a non ammettere che stiamo vivendo sulla nostra pelle di amministratori l’idea folle di pensare, come avete fatto con il Commissario Arcuri, che fare una campagna di vaccinazione volesse dire disegnare primule sui fantomatici padiglioni, facendoci perdere mesi preziosi per l’organizzazione. Quando ci consegnano i vaccini non sprechiamo un minuto, né una goccia di siero, voi invece con le vostre dichiarazioni giorno dopo giorno nei marchigiani montate la diffidenza, vi inventate dati e scandali che non esistono, dite che non diamo la giusta priorità alle categorie da vaccinare, ma mentite sapendo di mentire, alimentate la disinformazione e questo non va fatto.
La priorità su chi vaccinare non la stabilisce la Regione, ma un documento tutt’altro che segreto, visto che chiunque può scaricarlo dal sito del Governo, Conferenza Stato-Regioni e Ministero decidono le categorie da vaccinare.
Non chiedete all’Assessore Saltamartini quello che sta facendo, chiedetevi piuttosto perché voi ad ogni livello di Governo non l’avete fatto, è per questo che oggi siete costretti a ricorrere ad un misero e strumentale accesso agli atti per tentare di salvare la faccia, conoscete benissimo quegli atti, sapete perfettamente che con le procedure che ci sono non è possibile alterare i dati forniti dal Ministero, volete andare in Procura? Fatelo, ma ci andremo anche noi per fare chiarezza sul perché gli stessi funzionari danno al Governo un dato e a voi un altro, c’è stato un errore? Chiariremo il perché.
Siamo stufi di sporcarci senza motivo del vostro fango, un fango che voi non potrete mai scrollarvi di dosso perché è fatto della vostra mancanza di rispetto ad una persona specchiata come è l’Assessore Saltamartini e tutti quei marchigiani che restano senza cure perché avete ridotto la sanità marchigiana come un colabrodo. Questo deve essere chiaro.
Avrei tanto da aggiungere citando le carte una dopo l’altra, ma leggerò una dichiarazione del vostro ex Presidente, esaltato come politico dal Consigliere Mangialardi, talmente bravo, capace e competente che non l’avete neanche ricandidato. Per tornare alla dichiarazione del Presidente Ceriscioli, che probabilmente ha mostrato un po’ di buon senso il 3 marzo scorso, quindi è roba abbastanza recente, quando le Marche si avviavano tra le vostre solite critiche, tra l’altro al top tra le Regioni italiane per i vaccini somministrati, alla domanda del giornalista “Si va piano con i vaccini?” ha risposto: “Credo che l’organizzazione funzioni, il problema è avere i vaccini, mi preoccupano di più i tempi troppo lunghi per dare il via ad altri vaccini, Sputnik compreso”.
E allora dico, e vado alla conclusione, da ex Vicepresidente di Giunta, da ex Presidente del Consiglio, da ex Assessore e persino da ex rappresentante dei Sindaci marchigiani, condividete la visione del vostro Presidente, che ha sempre mostrato più buon senso di quanto non facciate voi, non fosse altro per averci messo la faccia. Già che ci siete un altro regalo a quest’Aula e ai marchigiani, vi chiedo: il vostro ex Segretario Zingaretti ha detto che si vergogna di questo PD, ecco provate a smentirlo nei fatti. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Siamo nel bel mezzo di una pandemia che ha cambiato in questi mesi, in questo anno, purtroppo, tutte le nostre vite. Ha cambiato l’economia, la società, ma non ha cambiato la politica se non in alcune parti e forse l’ha peggiorata. Credo che oggi in qualche momento ne abbiamo dato un cattivissimo esempio.
Oggi dovremmo in questo Consiglio regionale parlare di operatori sanitari, di quanto si prodighino, di quanto si sacrifichino al servizio dei cittadini, parlare della funzionalità dei nostri ospedali garantita a fatica, dico a fatica per mesi e mesi di stress e di oppressione dei tanti arrivi ai pronto soccorso, dovremmo stare qui a parlare dei tanti volontari della Protezione civile, della Croce rossa e di altre associazioni che si prodigano ogni giorno con sacrificio al servizio di tutta la collettività e dei nostri malati, dovremmo ragionare sul modo migliore per ristorare le tantissime attività che non solo soffrono, ma rischiano di non riaprire in parte e su questo oggi l’intervento dell’Assessore è stato preciso, puntuale, ha messo in evidenza anche gli sforzi che stiamo facendo e che occorre continuare a fare tutti insieme, noi, il Governo e chi è preposto a portare avanti questo tipo di interventi.
Potremmo soffermarci a parlare, questo riguarda anche direttamente il mio Assessorato, delle tante crisi aziendali che sono costretto a seguire giorno per giorno e giorno dopo giorno sempre crescenti, sempre più insistenti e sempre più drammatiche, dovremmo discutere di tutte queste cose per ricercare qualche soluzione, le migliori soluzioni, e là dove c’è da migliorare le cose insieme sforzarci.
Nel dibattito avremmo dovuto seguire meglio l’impostazione data dal Presidente Acquaroli, che giustamente ci ha fatto un riassunto di quanto è avvenuto in questi mesi, ha parlato dei tracciamenti, di Usca, di screening, di vaccinazioni, ha parlato di accordi con i medici di base, di accordi sindacali con i medici del lavoro, ha parlato di numero verde e di cabina di regia che stiamo mettendo in atto in queste ore, ha affrontato puntualmente le tematiche che un buon Presidente di Regione deve affrontare in questo momento, senza essere scortese, senza uscire dalle righe, senza attaccare per forza qualcuno, ma riconoscendo la drammaticità del momento, con la calma e con la serenità nell’affrontare le cose che lo contraddistingue. Questo non vuol dire che non abbia anche la capacità e la forza di farlo, le ha elencate per introdurre un dibattito che sinceramente pensavo e speravo fosse costruttivo, con il quale insieme si potessero individuare delle soluzioni, migliorarle perché c’è sempre e tanto da migliorare, sempre e comunque in queste situazioni.
Appena il nostro Presidente ha terminato le sue comunicazioni ho assistito basito all’intervento di colui che avrebbe voluto fare il Presidente di questa Regione, mi meraviglia perché dopo tanti anni da Sindaco dovrebbe sapere e capire cosa vuol dire governare e le difficoltà che vi sono, invece ho ascoltato un intervento che immediatamente ha disorientato il dibattito, è andato proprio fuori luogo, così come il PD in tutti questi mesi in questa regione ha fatto. Ha drogato il dibattito gettando fango e accuse, disorientando i cittadini, facendo in modo che non si capisse più cosa è bene fare e cosa non lo è, dove sta e dove non sta la verità o la realtà dei fatti, ha disorientato l’opinione pubblica con accuse gratuite inventate tutti i giorni, inaudito!
Adesso vi leggo una cosa, così nessuno può pensare che l’abbia preparata per oggi, non sono un fan dei social però ho facebook e ogni tanto scrivo, tendenzialmente scrivo qualcosa ogni giorno, il 23 febbraio, andate a verificarlo se non credete a quello che leggo, nel dare il mio buongiorno mattiniero, come faccio più o meno tutti i giorni, prendevo atto di un’uscita del Consigliere Mangialardi sul giornale il giorno prima e vi leggo testualmente cosa ho scritto: “Ieri il capogruppo del PD in Regione Mangialardi ha dichiarato che l’attuale amministrazione regionale ha trasformato la provincia di Ancona in un lazzaretto, si dovrebbe vergognare di strumentalizzare in questo modo la sofferenza di tante famiglie e le difficoltà di tante imprese. Le Regioni a noi limitrofe, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo, sono tutte purtroppo in zona arancione – all’epoca – le Marche grazie all’impegno di tanti sono ancora in zona gialla. In provincia di Ancona ci sono situazioni visibili di ripresa di contagi soprattutto legate alla variante inglese. Come Giunta abbiamo deciso di dichiarare arancione quei Comuni, compreso il capoluogo, dove ci sono più casi per evitare di danneggiare ulteriormente le tante attività che rischiano di non riaprire e per evitare il propagarsi dei contagi fra i comuni. Nel frattempo stiamo procedendo alla vaccinazione con buoni risultati che ci pongono tra le prime regioni in Italia. Questa è la fase dove occorre unità, solidarietà e vicinanza a chi in prima fila lotta ogni giorno. No, caro Mangialardi, non è questa la fase della mera speculazione politica per un voto in più”, questo l’ho scritto il 23 febbraio, mi spiace vedere che dopo quasi un mese con la drammaticità degli eventi che sono proseguiti, con l’aggravarsi della situazione, non nella provincia di Ancona, non nelle Marche, ma a livello nazionale, oggi siamo ancora alla mera contrapposizione strumentale e alla mera polemica. Non vi fa onore, rimango ulteriormente toccato e me ne dispiace dall’intervento del Consigliere Cesetti, che sinceramente rispetto al Consigliere Mangialardi stimo molto di più, sia come persona che come politico, è molto superiore al Consigliere Mangialardi, eppure poco fa si è speso anche lui, tra alcune pur valide argomentazioni che ha espresso, in un attacco gratuito, fuori luogo, non ne capisco i motivi, verso il Presidente Acquaroli, per cosa? Perché non avrebbe la delega alla sanità? In tantissime Regioni ci sono Assessori alla sanità e Presidenti che hanno altri tipi di deleghe.
Io mi soffermerei invece sull’impegno che sta mettendo il nostro Presidente, come tutta la Giunta e l’Assessore alla sanità in particolar modo, per fronteggiare questa pandemia, di questo avrei voluto parlare oggi, di questo avrei voluto sentire qualche suggerimento, magari mescolato a qualche critica, ma non una mera, spudorata, singolare, brutale, contrapposizione, volta solo a spettacolarizzare un’opposizione quando fuori da questo Palazzo ci sono persone famiglie che soffrono, imprese che chiudono e persone impegnate in sanità e nel volontariato che da un anno non chiudono occhio neanche la notte.
E’ vergognoso questo atteggiamento di chi evidentemente è talmente lontano dal sentire delle ragioni della gente, dal sentire le esigenze della gente, dal sentire le esigenze di chi non sta nelle mere stanze della politica, da chi non può essere più lontano dalla realtà delle cose se non nel ricercare la gestione del potere, questo è il PD, allora si svegli, il potere non lo sta più gestendo in questa Regione, fortunatamente, ma non può neanche pretendere di avere sempre e comunque ragione per forza, avrei sinceramente preferito fare un intervento molto diverso, avrei preferito avere una opposizione molto più ragionevole, molto più disponibile al confronto e molto più matura nell’affrontare gli argomenti.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Vorrei riprendere il tema della risposta alla crisi economica, che è diverso, ed è stato già affrontato peraltro da alcuni colleghi della maggioranza, comunque è intimamente connesso a quello sanitario poiché la grave situazione nella quale ci troviamo è direttamente legata alla crisi pandemica.
Già molto è stato detto circa il contenuto della risoluzione presentata dal Partito Democratico sia da parte dei colleghi del mio gruppo che da parte degli esponenti degli altri gruppi.
Questa XI^ legislatura si è aperta, lo ricordiamo tutti molto bene, con il discorso del Presidente Acquaroli nella prima seduta del 19 ottobre 2020, nella quale ha esposto le linee programmatiche, chiarendo quale impostazione sarebbe stata data dal Governo regionale, come è ovvio non potevo e non posso condividere il programma espressione di una cultura politica diversa dalla mia, ci sta, ma avevo apprezzato alcune parole del Presidente, parole che non ho remore a dire nobili, alte, di unità, di riconciliazione. Dopo una campagna elettorale dura, apprezzai molto l’annunciata disponibilità al confronto con le opposizioni, la volontà di instaurare un clima di dialogo nel quale si dichiarava sarebbe stato possibile l’accoglimento di contributi fattivi e propositivi.
Devo dire che in quel primo discorso era, credo, contenuto in breve tutto il futuro sviluppo della gestione della pandemia, per citare alla lettera quanto affermato allora, ricordo che il Presidente Acquaroli confessò: “Non avrei mai immaginato che il primo Consiglio regionale si sarebbe svolto in una fase pandemica che sta riprendendo, anche se i contagi stanno aumentando per la maggior parte si tratta di asintomatici”.
In questo passaggio c’è tutto: l’impreparazione di una amministrazione che aveva ereditato una situazione epidemiologica molto tranquilla, tanti strumenti operativi per affrontare l’eventuale e molto probabile recrudescenza, era cosa nota che ci sarebbe stata una seconda ondata, prevista dagli esperti già dalla primavera dell’anno scorso, l’attenzione fuorviante di scorporare il numero degli asintomatici da quello dei contagiati, l’incapacità di anticipare le curve epidemiologiche invece di inseguirle.
Purtroppo i mesi successivi si sono incaricati di testimoniare con i fatti quanto questa impostazione fosse sbagliata, errori reiterati anche oggi, infatti ho ascoltato l’intervento del Presidente Acquaroli questa mattina e ho notato a livello lessicale l’utilizzo del termine “mitigazione”.
Si è parlato solo di mitigazione della pandemia, anche qui, non è la mitigazione quella che va fatta, secondo me, ma innanzitutto il contenimento, appena si scorporano e si scoprono i focolai vanno debellati, mitigazione è solo cercare di abbassare la curva, magari con pannicelli caldi, come i 20 Comuni arancioni nella provincia di Ancona, o la perimetrazione rossa di Ancona, che rimaneva al suo interno zona gialla, devo dire che in tanti ancora oggi non abbiamo capito il senso di quella misura.
Ad ogni modo, al di là degli errori, adesso dobbiamo, penso, cercare di assumere un atteggiamento collaborativo nell’interesse della comunità marchigiana, il Partito Democratico chiede con forza una cabina di regia per la gestione della pandemia ed io vorrei aggiungere anche una cabina di regia per la gestione della crisi economica.
Guardate, non sono interessata tanto a che sia formalizzato un organismo, una consulta, o sia istituzionalizzato un luogo di confronto, ma dico semplicemente, e mi rivolgo al Presidente Acquaroli ed anche al Vicepresidente Carloni e all’Assessore Castelli, incontriamoci, elaboriamo insieme degli strumenti efficaci di sostegno alle attività economiche della nostra regione perché molte rischiano di chiudere per sempre, come ha già citato oltretutto l’Assessore Castelli. Ieri ho espresso alcune riflessioni sulla situazione economica gravissima che sta attanagliando le imprese, le attività commerciali e sono convinta che sia necessario fornire ora nel più breve tempo possibile risposte immediate, procedendo con una nuova manovra regionale che sia in grado di dispensare contributi significativi, ovvero di molto superiori a quelli distribuiti, le misure adottate dalla Giunta a novembre ad una platea ristretta di soggetti.
Noi l’abbiamo fatto un anno fa, la precedente Giunta nella primavera scorsa per rilanciare la ripresa economica, dopo due mesi di lockdown, mise sul piatto 210 milioni di euro tramite una piattaforma on line e approvò la legge n. 16 del 2020 di cui fui promotrice che istituì un fondo, l’ha ricordato molto bene il Consigliere Cesetti, di oltre 14 milioni di euro per il sostegno immediato alle attività produttive e al lavoro autonomo, fornendo una significativa iniezione di liquidità tramite Confidi, con prestiti garantiti di lunga durata ad un tasso di interesse molto agevolato, addirittura più agevolato di quello che offriva il Governo.
Ricordo bene quella fase difficilissima e ricordo anche molto bene il grande impegno profuso dal Consigliere Cesetti, che era allora Assessore al bilancio, per trovare quelle ingenti risorse che hanno permesso a tante attività di sopravvivere, di affrontare con rinnovata fiducia l’estate, nella quale abbiamo per fortuna registrato performance importanti in settori come il turismo e la ristorazione, quei risultati furono ottenuti anche grazie agli aiuti che decidemmo allora di dare, sia in termini di contributi diretti che in termini di prestiti e se per quei due mesi di chiusure furono prese queste imponenti misure, quanto maggiore dovrebbe essere oggi lo sforzo a salvaguardia e promozione delle nostre attività economiche, visto che già siamo oggi al quarto mese di restrizioni e abbiamo di fronte altre settimane, almeno tre, di durissima zona rossa?
Oggi l’Assessore Castelli ci dice che quella piattaforma invece di 210 andrebbe chiamata 140, dice che è stata fatta male, che non era soddisfacente, allo stesso tempo però accoglie la mia proposta, mi pare un po’ contraddittorio, anche se fossero 140 è sempre meglio di 45, peraltro quei 45 milioni, se ho ben capito, sono la somma di tutto, ordinario e straordinario Covid, che questa Giunta ha fatto. non solo le misure prese per il sostegno alle attività economiche colpite dalla crisi, ma avete citato, uno tra tanti, anche gli accordi per le innovazioni, tra l’altro portati avanti anche qua dai miei ex colleghi.
L’Assessore Carloni prima ha fatto un elenco dei provvedimenti presi, lo voglio dire con chiarezza, ritengo che quanto fatto sia al momento totalmente insufficiente, molte attività, penso a bar e ristoranti, si sono visti arrivare bonifici di poche decine di euro da parte della Regione, non è dignitoso, non è accettabile.
Tuttavia quelle misure le ho votate anche se dall’opposizione perché le ho ritenute comunque utili e coerenti con lo spirito delle misure messe in campo dalla Giunta di cui facevo parte e con me le hanno votate anche tutti i colleghi del Partito Democratico contribuendo all’approvazione all’unanimità di quel pacchetto elaborato dall’Assessore Carloni.
Penso di poter dire che la nostra parte l’abbiamo fatta, ci siamo presi il carico di responsabilità nell’assumere un atteggiamento costruttivo, anche se ero ben consapevole che con quelle risorse così scarse ci sarebbero state anche reazioni negative per l’esiguità dei contributi ricevuti. Ci fu detto, quando avevamo queste perplessità, che quello era solo un primo intervento a cui ne sarebbero seguiti presto degli altri. Ho apprezzato che allora l’Assessore al bilancio Castelli abbia coinvolto tutti i Consiglieri nella predisposizione dell’assestamento di bilancio nel quale si registravano poche e marginali modifiche perché era un bilancio tecnico rispetto a quello che era stato preparato dalla vecchia Giunta, ai lavori per il bilancio di previsione purtroppo non ho potuto partecipare in maniera attiva perché ero in convalescenza Covid tra dicembre e gennaio, ma anche lì, ricordo, non ci sono stati contributi diretti o iniziative imponenti a sostegno delle imprese, ci sono state quelle iniziative citate dagli Assessori che riguardano un ampio spettro di settori e molte di esse sono in realtà nient’altro che lo sviluppo di quello fatto in precedenza, lo scorrimento di vecchi progetti.
Non basta, non è sufficiente, chiedetelo alle imprese, confrontatevi con loro se quello che avete fatto ad oggi è stato sufficiente, chiedetelo agli operatori economici.
L’Assessore Carloni, registro con piacere, lo dico senza ironia, ha fatto tesoro del consiglio che gli avevo dato qualche Consiglio fa, di tenere in debito conto l’XI^ Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni, di cui è coordinatore, lo ero anch’io quando ero Assessore, un ruolo strategico che ha ereditato per portare a casa questo risultato, lo ha ereditato come tantissime altre cose della precedente Giunta che state distruggendo. Benissimo, quindi, che si occupi adeguatamente della Commissione, benissimo il confronto con il Governo, con la Ministra per gli affari regionali e le autonomie, con il Ministro per lo sviluppo economico, ma attenzione perché tutto questo non basta.
Ritengo urgente, lo ripeto, e sollecito con forza la Giunta a mettere mano immediatamente ad una nuova manovra, lo chiedono i marchigiani, sul modello di quanto fatto l’anno scorso con la piattaforma 210, se non avete idea copiatela perché ha funzionato bene. Coinvolgete tutte le opposizioni in un lavoro comune e collegiale per allocare le risorse e lenire le ferite ormai profondissime della nostra economia.
Noi ci siamo stati e ci saremo, abbiamo le nostre proposte e non sono campate per aria perché le abbiamo realizzate e messe in pratica concretamente solo pochi mesi fa, sta a voi ora cogliere la richiesta che può derivare dal confronto con chi pur pensandola diversamente da voi può dare una mano in un’ottica di unità regionale, anche nello spirito, come è stato ripreso anche da altri, di concordia nazionale che caratterizza il nuovo Governo per provare a uscire insieme da questa crisi.
Per concludere permettetemi una battuta, su questa presunta estrema correttezza dell’opposizione nella passata legislatura, guardate, non mi sono mai sottratta al dibattito ed anche alla polemica politica, per carità, ci sta, ho sempre ascoltato e preso anche degli attacchi, mi ricordo, dalla Consigliera Marcozzi, dall’allora Consigliere Carloni, dai Consiglieri d’opposizione, ma è giusto che sia così in democrazia, voglio però citare parole non mie, ma quelle che hanno scritto CNA e Confartigianato in un comunicato del 2 aprile dell’anno scorso: “Sostenere che” affermano CNA e Confartigianato Marche “se non passa la sua proposta in Commissione le imprese perderanno i soldi stanziati dal Governo è falso e significa fare terrorismo” - così parlavano queste due associazioni di categoria – “sulla pelle di artigiani e imprenditori marchigiani e non fare gli interessi del sistema produttivo marchigiano. Unici interessi che difende Carloni”, e questo lo sostengo anche adesso, “sono quelli del sistema bancario che potrebbe rilasciare credito ai clienti ritenuti insindacabilmente e unilateralmente più solidi ed affidabili lasciando ai Confidi quelli più problematici e bisognosi di sostegno, immaginiamo adesso quanti e quali in questa grave situazione perché in forte crisi di liquidità e incerti sul futuro delle loro aziende. Questo è lo scenario nel quale si colloca il blitz di Carloni con questa proposta di legge, cavalcando in modo artificioso i legittimi argomenti della mancanza di liquidità alle imprese e della necessità di fare arrivare loro i soldi il più presto possibile in una situazione drammatica come quella attuale. Proprio questo è il ruolo del Confidi che, al contrario di quello che propone Carloni dovrebbero essere rafforzati, potenziando la loro dotazione finanziaria con le risorse stanziate dal Governo e con le risorse aggiuntive della Regione, da reperire anche tra i residui di bilancio e le somme non utilizzate”. Ho concluso.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Grazie, Presidente. Visto che la Consigliera Bora ha fatto alcune citazioni mi piacerebbe proseguire e farne altre perché vorrei mettere a confronto due modalità di agire politico, due atteggiamenti dialettici diversi, saranno poi i marchigiani, come del resto hanno già fatto, a scegliere.
Il Presidente Acquaroli a marzo 2020 affermava, cito alla lettera, “Ognuno è libero di pensarla come vuole, però qui è realmente in gioco il futuro di tutti e di conseguenza dovremo tutti cercare di essere lucidi ed obiettivi seppur nelle reciproche e legittime differenze”. Il Partito Democratico nel marzo 2021 afferma d’altro canto, cito sempre alla lettera, “Il tamponamento di massa deciso dall’Assessore alla sanità ha certamente contribuito all’aggravarsi della situazione epidemiologica della regione”, poi afferma, “sul Covid sono fallimentari i risultati dei provvedimenti pilateschi del Presidente Acquaroli”, intendendo magari che il Governo regionale si lava le mani davanti all’emergenza. Ancora, Francesco Acquaroli nel marzo 2020 afferma. “Per affrontare questa difficile fase, che non è sicuramente imputabile a nessun Governo e a nessun partito politico perché il virus è un virus, occorrono risorse ingenti e la collaborazione di tutti”, ebbene il Partito Democratico nel marzo 2021 afferma d’alto canto. “La provincia di Ancona è ridotta a un lazzaretto a cielo aperto”, poi non contento afferma: “Acquaroli faccia il Presidente”, intendendo magari che questo Governo regionale stia qui in vacanza, sia in ferie; ancora, Francesco Acquaroli nel marzo 2020 affermava: “Importante che lo Stato dia un segnale univoco con forza perché la battaglia che dobbiamo compiere ci deve vedere tutti uniti, è importante che siamo uniti intorno alle istituzioni”, ebbene, il Partito Democratico oggi fa cadere il dibattito dicendo falsamente e scioccamente che il centrodestra, ad esempio, nelle Marche voglia riportare, queste sono le parole, una società patriarcale, autoritaria e irrispettosa della libertà delle donne e poi aggiunge, sempre falsamente e scioccamente, che durante la giornata della memoria la maggioranza avrebbe manifestato, così dicono, un’ostentata assenza in Aula, quando invece eravamo giustamente tutti qui. Dice falsamente e scioccamente ancora che qualcuno qui voglia arrivare allo smantellamento dell’intero impianto della legge 194, dice falsamente e scioccamente che al PD sarebbe stato negato il Consiglio sull’emergenza sanitaria quando invece oggi ci troviamo in seduta straordinaria, dopo due nomine in croce che abbiamo fatto. Il PD finisce addirittura per dire che “bruciare la casa” di qualcuno si può dire perché sarebbe una citazione, così è stato detto, forse troppo elevata per essere compresa. Questo è il livello, ma non contento si è messo a fomentare la confusione, a soffiare sul fuoco della paura delle persone ed ha cominciato ad insinuare il dubbio sul numero di vaccini arrivati nelle Marche, accusando la Regione di nascondere alcune dosi nel momento in cui tanti anziani, tante persone con disabilità, tante persone sole e impaurite attendono con ansia il vaccino.
Il PD ha poi cominciato a scagliare una categoria di persone contro l’altra, ingenerando un senso di diffidenza reciproca, di corsa affannata al proprio vaccino, lo ha fatto con una serie di atti d’Aula, con i quali si dava ad intendere che il Governo regionale in qualche modo si rifiutasse di vaccinare il prima possibile le persone con disabilità, gli ultraottantenni non deambulanti, e poi gli informatori scientifici e poi gli insegnanti e così via, nascondendo che qui si seguono le indicazioni centrali per l’esecuzione di un piano vaccinale, che oltretutto procede lentamente per la lentezza di arrivo dei vaccini, non per altro.
Insomma, lasciatemelo dire, mai avrei immaginato confrontandomi con persone che fanno politica da tanti anni e che hanno ricoperto incarichi istituzionali importanti un dibattito di così basso tenore, è preoccupante da un certo punto di vista, collocando questo dibattito dentro l’inevitabile scontro dialettico tra diverse parti politiche potremmo anche sorvolare sulla sua volgarità, la cosa che però è imperdonabile, signori miei, che squalifica continuamente questo dibattito e che fa sprofondare nella vergogna questa assise è che voi così continuate a strumentalizzare il dolore e la paura dei marchigiani, continuate a strumentalizzare finanche la morte e questo si che è veramente imperdonabile, signori miei.
Affermava Roger Scruton, un intellettuale caro agli ambienti conservatori, che l’opposizione in ogni forma di governo è pericolosa se nel suo operato oltre all’interesse del proprio partito non tiene conto anche e sempre della lealtà alla nazione e noi oggi potremo dire lealtà alle Marche ed ai marchigiani. Siate leali ai marchigiani, essere leali di fronte al popolo marchigiano nell’ora del dolore e della paura significa non prenderli in giro sulla realtà delle cose, significa prestare le proprie energie per battere contro un pericolo che è comune, significa diffondere forza, speranza, voglia di reagire anziché continuamente incomprensioni, spavento e rabbia. Senza la lealtà ai marchigiani non aspettatevi né oggi né mai la loro fiducia.
Allora oggi dovremmo essere noi e solo noi a rassicurare, a dire le cose come stanno, peccato, avremmo dovuto essere tutti perché qui si sta affrontando un’emergenza che riguarda tutti, soprattutto siamo davanti ad uno scenario che cambia continuamente, a variare il proscenio è l’ingresso di varianti del virus che sono più diffusive, il cambio di Governo centrale ha generato una modificazione delle misure nazionali, modificazioni che riguardano peraltro pure i parametri utilizzati su base nazionale, per classificare le tipologie di scenario nelle varie Regioni, poi di recente i mutamenti che riguardano AstraZeneca.
Ebbene, nonostante questa situazione a noi pare che il Presidente e la Giunta siano riusciti ad operare in maniera positiva, certo tutto, come è stato detto, può essere fatto meglio, ma sicuramente è stato fatto tanto, come è stato detto da alcuni i posti letto di terapia intensiva negli ultimi 5 mesi sono passati da 115 a 237, ricordiamolo ancora, questo dopo che per decenni a causa della miopia dei Governi precedenti e finanche dell’Unione Europea la sanità è stata depauperata.
Grande è stata e continua ad essere l’attenzione al tracciamento, il numero medio di tamponi è passato, ricordiamolo ancora, dai 1.000 in media al giorno della primavera scorsa agli 8.000 in media di questo periodo. E ancora, le Marche sono la prima Regione ad aver effettuato uno screening di massa che ha permesso di individuare qualche migliaio di positivi asintomatici e grazie a tutto ciò, prima che intervenisse la variante, la Regione Marche per circa quattro mesi ha presentato un Rt inferiore a 1, ma proseguo, ricordiamo ancora l’utilizzo del Covid Hospital, dei Covid Hotel, ricordo il rafforzamento delle fondamentali Usca, ricordo i 13 milioni per la premialità a medici, infermieri e personale sanitario, premialità che era stata sempre e solo promessa e mai concessa dalla Giunta precedente, ricordiamo gli interventi a sostegno dell’economia per più di 40 milioni che hanno certo permesso lo scorrimento di graduatori su progetti non finanziati, proseguendo, perché no, non ci vedo niente di male, le buone politiche della Giunta precedente, che hanno consentito anche di finanziare nuove progettualità e di sostenere con piccoli contributi a fondo perduto tante microimprese.
Ora veniamo ai vaccini perché dobbiamo dire alcune cose a chi ci ascolta, qui le cose da dire sono poche e chiare, ripetiamole ancora. Punto 1, le Marche sono da settimane tra le prime Regioni in quanto a capacità di somministrazione, addirittura nella prima settimana di marzo erano prime in assoluto in Italia per dose inoculate rispetto alle dosi consegnate; punto 2, il numero reale, e qui vogliamo essere categorici, di dosi arrivate nelle Marche è quello dichiarato dalla Regione, è riportato sul sito del Ministero; punto 3, il Piano vaccinale esiste ed è attivo da settimane e negli ultimi giorni il Governo sta lavorando ad un nuovo piano, intanto si è partiti dal personale sanitario, over 80, persone fragili, insegnanti, forze dell’ordine, queste le prime categorie, se alcune di esse non sono state completate è a causa delle lentezze nella fornitura delle dosi che in tutte le Regioni arrivano lentamente, non altro, ripetiamolo a chi ascolta.
Mi sia prima concessa prima di concludere qualche battuta sulla scuola, siamo convinti che la didattica a distanza sia una modalità di fare scuola non sufficiente, la didattica a distanza fa emergere delle disparità inaccettabili, non favorisce lo sviluppo degli alunni su certi ambiti, come sul versante emotivo, affettivo e sociale, indebolisce ogni autentica dimensione relazionale che come tutte le relazioni sociali si fa in presenza e noi speriamo che in tutti gli ambiti si possa tornare al più presto in presenza, tuttavia eravamo e siamo oggi estremamente convinti che a gennaio fosse più che giusta la scelta di non riaprire le scuole superiori immediatamente dopo Natale e comprendiamo anche che in questo momento la chiusura appaia come necessaria. La ragione di questo sta nel fatto che il Governo centrale durante l’estate 2020 avrebbe dovuto progettare come riaprire le scuole in sicurezza, ebbene, ha introdotto solo misure risibili e tristemente note, delegando il resto all’autonomia scolastica, in tale situazione e in presenza di una variante più diffusiva nella popolazione dei giovani, senza che il Governo centrale abbia adottato misure adeguate, è impossibile tenere le scuole aperte con leggerezza.
Per giunta la Regione sta cercando di supplire alla mancanza del Governo centrale con le sue scarse risorse per la ventilazione meccanica nelle aule, per favorire le famiglie meno abbienti nell’acquisto dei PC, come pure per il rimborso degli abbonamenti del trasporto pubblico non usati dagli studenti.
Per concludere lasciatemi esprimere le nostre più convinte parole di elogio e gratitudine al Presidente Acquaroli, all’Assessore Saltamartini ed a tutto il resto della Giunta, il lavoro è stato costante, è stato estremamente concertato tra Sindaci, medici di base, associazioni di categoria, certo, lo ribadisco ancora, alcune cose sono state fatte altre verranno a breve, come al solito tutto si può fare meglio, ma quello che è certo è che tanto è stato fatto in soli 5 mesi di governo.
Interpretando il sentimento di tutti i Consiglieri di maggioranza, dico che siamo tutti compattamente orgogliosi di appartenere a questo Governo regionale che ringrazio come ringrazio doverosamente d'altronde i tanti medici, infermieri, operatori sanitari, assistenti sociali, insegnanti, educatori e chiunque in questo periodo stia offrendo il proprio servizio. Il popolo marchigiano senz’altro rialzerà presto la sua testa nonostante tutto e nonostante tutti. Grazie.

PRESIDENTE. Gli chiedo di esprimere le motivazioni del fatto personale.
Ha la parola l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Chiedo di intervenire per fatto personale perché la Consigliera Bora mi ha attribuito delle frasi e soprattutto un giudizio sul fatto che io stia facendo gli interessi delle banche, mi permetta un minuto di replicare.

PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Devo dire che la giornata e tutto quello che ci sta accadendo è talmente triste che lo spettacolo a cui ho assistito adesso con questo intervento lo rende ancora più triste.
Credo che attribuirmi il ruolo di colui che fa gli interessi delle banche sia davvero qualcosa di surreale, tanto che chi conosce la mia storia e quello che ho fatto per portare alla luce quanto era accaduto con Banca Marche durante i lavori della Commissione di indagine su Banca Marche … E’ difficile attribuirmi quel ruolo. Se la Consigliera Bora fa riferimento alla proposta di legge 13 del 2000, con la quale il sottoscritto proponeva di togliere l’esclusività ai Confidi per le garanzia sugli affidamenti sotto i 150.000 euro, è sotto gli occhi di tutti e occorre ripristinare la verità, quella mia richiesta non solo non era infondata, Presidente, ma era talmente fondata che il Governo stesso è intervenuto per rimuovere la lettera r) di quel dispositivo che obbligava qualunque istituto intermediario a passare per i Confidi.
Il ruolo del Confidi è molto importante, io stesso ho riunioni quasi settimanali con i Confidi, tutti, ritengo che non era un obbligo di legge a dover rafforzare il ruolo del Confidi, ma una libera scelta di mercato.
Questa distorsione della verità è esattamente ciò che in questo momento non occorre aggiungere al dibattito politico, peraltro credo di aver capito da quello che ha letto, anche con un certo livore che onestamente non è corretto in un momento così difficile e penso anche ingiusto nei miei confronti, che sia un articolo che fa riferimento ad un argomento di 12 mesi fa, se tutto mi torna, parlare oggi di quello che un articolo proponeva 12 mesi fa è qualcosa di artificiale ed è davvero sgradevole riportarlo in questo dibattito. Penso di essermi distinto molto nel portare alla luce quanti conflitti di interesse ci fossero nel sistema bancario marchigiano, anzi colgo l’occasione, se la Consigliera Bora sarà felice di farla, per proporre di fare una seduta monografica su Banca Marche, sui conflitti di interesse con la politica, io ho un grande archivio e tante memorie da poter raccontare ai marchigiani su quanto è stato fatto dalla politica per salvare quella banca. Grazie.
PRESIDENTE. La Consigliera Bora vuole replicare?
Ha la parola, per replica, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. La ringrazio molto per questa sua attenzione, anche se sono tra i più giovani del Consiglio non ho bisogno di qualcuno che mi dica se voglio intervenire per fatto personale, anche perché di personale, mi dispiace che lo consideri tale l’Assessore Carloni, non c’è nulla, io ho letto le dichiarazioni di CNA e di Confartigianato, poi i fatti sono andati diversamente, c’eravamo entrambi, lo ricordiamo tutti quanti, sono la prima ad aver riconosciuto che l’Assessore Carloni abbia fatto un passo indietro e si sia ricreduto.
Sulla questione Banca Marche non ho ben capito, mettiamola così, a cosa si vuole riferire visto che all’epoca dei fatti c’era un’altra Giunta, la Giunta Spacca, che tanto ha anche nella Giunta Acquaroli. Vero Assessore Carloni? Poi magari me lo spiegherà meglio, lo spiegherà meglio anche agli altri.

PRESIDENTE. Le preciso che la mia richiesta era per l’adempimento dell’articolo 61, siccome non siamo in presenza, non riesco neanche …, ma se non l’avessi chiesto poteva essere un inadempimento alla norma regolamentare, cosa che cerco di non fare.
Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Il mio intervento sarà più breve degli altri non perché non ho argomentazioni sulle quali parlare, ma quelli che mi hanno preceduto hanno già detto tutto. Il mio intervento sarà finalizzato a capire il comportamento del Partito Democratico in alcuni casi ed in situazioni profondamente diverse.
Nel maggio 2020 ero Consigliere comunale di Pesaro, dove sono stato eletto in minoranza, al termine della prima fase pandemica e tengo a precisare in maniera molto chiara: al termine della prima fase pandemica, quindi dopo maggio, si decise di convocare un consiglio comunale monotematico per cercare di scambiare opinioni, per capire cosa non avesse funzionato e per cercare di dare dei consigli e anche di avanzare, come Consigliere di minoranza nel ruolo istituzionale che mi competeva, critiche legittime, come lo sono in questa fase quelle dei Consiglieri di minoranza all’interno del Consiglio regionale. La mia colpa fu quella di evidenziare in maniera molto chiara quello che era stato nella prima fase pandemica il comportamento superficiale e pressapochista del Sindaco di Pesaro, che in quei giorni continuava a mantenere aperte manifestazioni, come il compleanno di Rossini e altre iniziative locali e non capiva la pericolosità del momento, tanto che il 27 febbraio derise il Presidente della Regione Lombardia perché indossava una mascherina, dicendo espressamente di non fare allarmismo perché non era la peste, sempre lo stesso giorno durante il Comitato per l’ordine della sicurezza, un organismo importantissimo che vedeva assieme i Sindaci locali e il Prefetto per cercare di capire i provvedimenti relativi alle chiusure delle scuole, provvedimento anche preso dal Presidente Ceriscioli, il Sindaco era in un locale pesarese a lanciare la propria campagna pubblicitaria, a suo dire uno strumento importantissimo per cercare di contenere il virus, come hanno detto alcuni Consiglieri che mi hanno preceduto, con tanto di spilletta a seguito “Basta panico l’Italia riparte”. Mi permisi solamente di evidenziare queste cos, con un lessico educato, senza nessuna critica, evidenziando solo quello che secondo me non aveva funzionato, inoltre sottolineai in maniera molto chiara anche quello che tutt’oggi è un tema sostanziale di una tragedia annunciata perché se non si investe in sanità, se negli anni si perdono i posti letto, se non si investono soldi nel territorio, se non si assume personale (medici, infermieri) non possiamo stupirci di quello che è successo, la chiusura di 13 ospedali nei territori . Tutti sappiamo benissimo cosa sarebbe potuto succedere se avessimo avuto una dislocazione diversa dei nosocomi nei territori, che permettessero di distinguere in maniera chiara gli ospedali puliti e quelli sporchi, si sarebbe evitata la contaminazione di tanti reparti, di tanti medici ed infermieri e tanto altro. Durante quel Consiglio comunale venni pesantemente insultato, mi presi più volte dello sciacallo, del codardo, avvocato dei miei …, a quel punto per fortuna il Sindaco si fermò, denigrandomi anche nella mia professione, allora mi chiedo: come mai il Partito Democratico quando è in maggioranza non ammette nessuna critica, nessun elemento di confronto, nessuna fase propositiva ed insulta, invece quando è in minoranza, come in questo caso, è un insulto giornaliero e di provocazioni continue, mettendo un profondo astio nei confronti di questa Regione, del Presidente Acquaroli, dell’Assessore Saltamartini, ma anche nei confronti di altri Assessori, con argomentazioni minimali. Qui si continua a buttare della benzina sul fuoco sfruttando la disperazione delle persone, dei ragazzi, ritengo che questo sia un comportamento irresponsabile per coloro che hanno un ruolo istituzionale, come i Consiglieri di minoranza in questo caso.
Apprezzo alcuni passaggi, pochissimi passaggi, dell’intervento del Consigliere Cesetti, lo stesso ritiene che il luogo deputato in cui emettere dei giudizi, argomentazioni, critiche, è il ruolo istituzionale del Consiglio a differenza dei Consiglieri del suo stesso partito che quotidianamente sui giornali gettano fango nei confronti di questa Giunta. Ed i numeri parlano chiaro, non sono un’altra volta qui a replicare, i numeri sui tamponi sono passati da 800 a oltre 6.000, il numero dei posti in terapia intensiva, l’accelerazione fortemente voluta dall’Assessore Saltamartini in ordine all’aumento dei posti di terapia intensiva. Se questa estate i Consiglieri e coloro che hanno gestito la campagna elettorale del Partito Democratico, volta a denigrare continuamente i candidati, il Presidente Acquaroli, gettando quotidianamente fango su queste persone, avessero meglio compreso quale era la recrudescenza di questa seconda fase pandemica forse ci troveremo in una situazione diversa. Denoto un certo masochismo, pensavo che fosse stata sufficiente la batosta elettorale per far comprendere che questo utilizzo comunicativo, cercando di colpevolizzare l’avversario, gli fosse servito, in realtà vedo che purtroppo questo non è stato ben compreso, ritengo in maniera molto chiara che se questo è il modo di continuare a fare opposizione, benissimo per noi, perché si dovranno abituare ancora di più a fare opposizione per i prossimi trent’anni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Cercherò di fare un intervento che si rivolga alla sostanza di questo dibattito perché poi i cittadini potranno valutarlo secondo il metro più appropriato rispetto alle dichiarazioni e al modo di esporre questa pandemia, che è un problema molto grave per il nostro Paese.
Innanzitutto vorrei rilevare e chiedere ai colleghi Consiglieri di evitare di “strumentalizzare” la questione delle persone disabili che non sarebbero state vaccinate nella nostra regione, perché il numero dei vaccini Pfizer e Moderna, di cui le Marche sono state dotate, sono 160.065 unità e siccome nella categoria delle persone da vaccinare vi erano delle priorità, il personale sanitario, ausiliario sanitario, le strutture residenziali, gli over 80, giungiamo esattamente a questa somma, ciò non di meno c’è da rilevare che abbiamo avviato la procedura di vaccinazione di alcune categorie fragili e abbiamo vaccinati circa 1.700 soggetti, persone sottoposte alla dialisi che frequentano gli ospedali, persone trapiantate e così via. Usate voi il termine che si può usare in questo caso, ma dire che la Regione o chi in questo momento ha la responsabilità dell’Assessorato alla sanità non ha fatto questi interventi, quando il personale da vaccinare è esattamente 117.757 unità e dobbiamo completare la vaccinazione di metà delle persone che ha più di 80 anni, che con i soggetti fragili viaggiano parallelamente, non abbiamo avuto i vaccini, non ci sono stati i vaccini Pfizer e Moderna che dovevano coprire questa fascia della popolazione.
Detto questo, c’è tutta una politica tesa a verificare la rispondenza di questi dati, non capisco come si possa strumentalizzare addirittura i dati che sono sul sito del Ministero della sanità, come si possa giungere ad affermare delle cose diverse da quelle che sono ufficiali e sono oggetto di controllo e di verifica da parte del Ministero della salute e da parte degli enti che devono tener conto dell’operazione della vaccinazione, ma di questo parleremo in altro luogo e in altro momento.
Adesso vorrei focalizzare, senza attribuire nessuna responsabilità, l’attenzione sui problemi che ci troviamo ad affrontare, caratterizzati dal fatto che la struttura territoriale è fortemente debilitata, come pure la struttura ospedaliera che non risponde per una serie di problemi, di progetti faraonici, come l’ospedale unico da 1 miliardo a Pesaro o l’ospedale unico da 700/800 mila euro nella provincia di Macerata.
Vorrei ricordare alcuni elementi, il patto per la salute 2019/2021, che era stato approvato nel 2019, aveva previsto per esempio la riorganizzazione del sistema territoriale, la presa in carico delle cronicità era basata sulla medicina di iniziativa, l’assistenza infermieristica, l’assistenza degli infermieri di famiglia, la valorizzazione delle professioni sanitarie, era previsto il potenziamento dell’ADI, assistenza domiciliare integrata, e l’aggiornamento per l’assistenza per le patologie croniche, cure palliative, domiciliari, disturbi neuropsichiatrici, persone con dipendenze patologiche e persone non autosufficienti. Verrebbe da domandarsi dal 2017 di chi è la responsabilità?
Veniamo al sistema di vaccinazione, sapete che prima di potersi vaccinare occorre compilare circa 5/6/7 fogli, molto spesso debbono essere compilati da persone che hanno più di 80 anni, e allora c’è da domandarsi: come mai la tessera sanitaria e il sistema dell’accesso ai referti on line non funziona ? Come mai non è stato strutturato il fascicolo sanitario elettronico? Perché ancora non c’è questo collegamento con l’anagrafe nazionale degli assistiti.
Veniamo poi al punctum dolens, il problema degli indici per cui siamo in testa per il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva, diciamolo con grande chiarezza, il decreto legge n. 34 del 2020, approvato esattamente il 18 maggio, prevedeva la realizzazione di 110 posti letto e ne sono stati realizzati solo 46, perché la strada seguita da alcune aziende prevedeva la possibilità di adire le gare con meccanismi d’evidenza pubblica, invece si è preferito attribuire questa funzione al Commissario straordinario con la conseguenza che a tutt’oggi mancano 59 posti da realizzare perché le gare sono state bandite l’anno scorso, quindi, ci troviamo in presenza di 59 posti in meno di terapia intensiva. E’ vero che è stato realizzato il Covid Hospital di Civitanova, e per fortuna, è una risorsa, ma c’è da domandarsi con quale personale funziona il Covid Hospital di Civitanova, funziona con i medici, anestesisti, internisti, pneumologi, cardiologi che lavorano nell’Area vasta 3, li preleviamo dagli ospedali di Civitanova Marche, Macerata, Camerino e alcuni anche dagli altri.
Veniamo poi all’impatto che abbiamo dovuto affrontare, se andate a vedere i dati dopo il 15 ottobre, data in cui ho assunto questa responsabilità, le Marche facevano 1.600/1.700 tamponi al giorno e fu il Commissario Arcuri a reclamare un aumento di questi volumi e li abbiamo portati per default a 5.000/8.000 tamponi al giorno. L’operazione della cosiddetta “Marche sicure” con i punti allocati nei palazzetti dello sport ha consentito di sottoporre a test 243.700 persone, il 20% della popolazione, nessun’altra regione ha operato così massivamente un accertamento di queste dimensioni e i punti vaccinali che abbiamo sperimentato sul modello dello screening di massa oggi è un modello che viene esteso a livello nazionale per le vaccinazioni. E’ stata annunciata per sabato una visita da parte dei Dirigenti del Commissario nella nostra regione.
Veniamo a tutto quello che è stato sottolineato nei vari interventi e nei giornali: l’uso dell’idrossiclorichina, se non lo sapete, è stato sperimentato nella prima fase, è nella prima fase che si è aperto lo sportello per la sperimentazione dell’idrossiclorichina e dell’ozono terapia, poi se volete fare l’accesso agli atti con grande stupore vi renderete conto che siete stati proprio voi ad avviare quei percorsi.
Invece io vi do la notizia di un percorso importante, sperimentale, che voi non avevate avviato, forse perché ancora non si conosceva, è l’uso degli anticorpi monoclonali, abbiamo due progetti già approvati dall’Aifa, uno dell’Azienda ospedaliera Marche Nord e uno dell’Asur Torrette, Spallanzani e Ministero della Salute, che ha visto la validazione dell’ Aifa, che in questi giorni ci ha consegnato 133 sacche per avviare la cura, per quella che viene considerata “La pillola del giorno dopo” contro il Covid.
Il dato del personale della sanità, con il decreto legge n.18 dello scorso anno c’era la possibilità di assumere importanti fasce di personale, voi mi avete criticato perché vevo detto alla stampa che avremo dovuto assumere 3.000 infermieri, ho detto e confermo che noi avremo bisogno per il sistema sanitario di 3.000 infermieri perché si verifica una situazione abnorme, per cui noi formiamo nelle nostre università medici e infermieri, ma questo personale non trova occupazione nelle nostre aziende, anzi molto va a lavorare in altre regioni perché c’è il blocco delle assunzioni che deriva da norme finanziarie, che probabilmente insieme a voi abbiamo interesse oggi ad eliminare. Comunque vi dico che dal 31 ottobre al 28 febbraio abbiamo assunto 73 nuovi medici e dal concorso di quei 3.000 infermieri ne abbiamo assunti 350, quindi, quando avete detto una frazione, 350 su 3.000 è una frazione piuttosto importante. Abbiamo portato i medici Usca da 21 equipaggi a 34 in questi mesi e vi informo pure che nel 2021 stiamo per bandire concorsi per 11 psicologi che andranno ad integrare gli equipaggi Usca sul territorio, anche i concorsi per psicologi e sociologi erano previsti nei decreti legge del febbraio 2020.
Abbiamo anche cercato di mettere una toppa alle relazioni sindacali, tenete conto che il riconoscimento del personale, che tutti blandiscono, delle loro funzioni e della loro professionalità si deve tramutare in un riconoscimento anche sul piano dei trattamenti, ebbene, con risorse regionali abbiamo cercato di chiudere degli accordi che non erano stati ancora conclusi e vi dico sin da ora che ieri abbiamo scritto al Ministero della funzione pubblica e all’Aran per eliminare il blocco sui tetti di spesa che impediscono ancora oggi alla Regione, non solo di remunerare il personale della sanità a dei trattamenti a cui ha diritto, tipo il rischio Covid, ma di finanziare questi accordi contrattuali per remunerare il personale. Vi dirò poi che in tutto questo frangente, perché viviamo una pandemia con dei numeri che riguardano non solo la nostra regione, ma tutte le altre del nostro Paese, abbiamo riattivato il numero verde potenziando il personale che vi operava, portandolo ad un numero che possa essere in grado di dare tutte quelle informazioni e spiegazioni ai cittadini che ne hanno bisogno. Il numero è 800936677.
Veniamo al dato della vaccinazione, come si può ancora sostenere …, attraverso dei dati frammentari o che sono stati acquisiti mediante un accesso ai dati dell’amministrazione? Come si può ancora dimenticare o far finta di non conoscere i dati veri della vaccinazione che sono sul sito del Ministero della salute? Come potete voi Consiglieri regionali e colleghi far finta di non conoscere i dati o addirittura modificarli quando ogni giorno sono pubblicati e aggiornati sul sito del Ministero della salute? i dati dicono che non è vero che il Lazio ha un livello di efficienza e di operatività maggiore al nostro, se andate sul sito del Ministero della salute vi accorgerete che le Marche, seppure di qualche decimale, anticipa quello che si fa nella regione Lazio, ma non è questo il punto, la gara di chi è più bravo, il punto è che non si può denigrare dicendo delle cose non vere, non si può denigrare dicendo che noi non abbiamo vaccinato le persone disabili, non si può dire che i dati forniti dalla Regione non sono quelli veri perché sono quelli del Ministero, questo credo che leda la vostra dignità di politici, di rappresentanti dei cittadini. Penso che questo metodo di fare politica, addirittura modificando o alterando la realtà dei fatti o la realtà delle notizie, lede in modo chiarissimo la dignità che hanno i rappresentanti dei cittadini eletti in assemblee rappresentative, come l’Assemblea regionale.
L’accordo con i medici di famiglia noi l’abbiamo concluso qualche settimana, dopo l’accordo nazionale, è stata una trattativa in quanto in ogni contrattazione collettiva ci sono due parti, una privata che rappresenta gli interessi dei propri associati e una pubblica che deve rappresentare gli interessi pubblici, con dei limiti di spesa che sono previsti dalle leggi. L’accordo è stato raggiunto con ampia soddisfazione di entrambe le parti, ma c’è voluto del tempo, così come c’è voluto del tempo per raggiungere gli accordi con il personale, con i sindacati rappresentativi della sanità.
Vorrei dire a questo punto che forse è giunto il momento di tornare alla responsabilità di governo e accolgo con grande piacere il fatto che le nostre forze politiche, almeno il mio partito, a livello nazionale si trovano a governare anche con il Partito Democratico e con il Movimento 5 Stelle. Credo che serva, con le forme ed i limiti del potere legislativo regionale, una mozione o un disegno di legge di iniziativa regionale per promuovere una garanzia per i medici che in questo momento sono attaccati da azioni penali o civili, connesse addirittura con la vaccinazione di massa, azioni strumentali che possono irretire il sistema di azione della vaccinazione.
Vorrei anche invitarvi a prevedere la possibilità, e noi l’abbiamo chiesto nella Conferenza Stato-Regione, di eliminare i tetti di spesa previsti per l’assunzione dei nostri infermieri e di nuovi medici, noi abbiamo bisogno di potenziare la medicina del territorio e anche la medicina territoriale.
Infine consentitemi un’ultima osservazione, due mesi fa dissi che forse il nostro Paese doveva recuperare il gap sulla produzione dei vaccini, se mi permettete non avevo sbagliato tanto, avevo detto che forse nella nostra regione era opportuno coinvolgere le aziende, siamo la prima regione sulla produzione farmaceutica d’Europa, la terza nel mondo, probabilmente sarebbe stato opportuno, già da allora, due mesi fa, partire non solo con la ricerca, ma anche con la produzione, pagando i brevetti perché, vedete, i vaccini costituiranno per il futuro anche uno strumento di geopolitica per governare anche complicate relazioni che riguarderanno, per esempio, i fenomeni dell’immigrazione. Mi sono detto, e lo ripeto, che sarebbe opportuno che la ricca Europa possa portare i suoi vaccini anche in Africa, quando questo mondo della pandemia finirà.
Ho semplicemente esplicitato delle idee che possono anche essere non condivise, ma credo che chi ha la responsabilità, come noi, di rappresentare grandi forze popolari e grandi masse di persone abbia interesse a far si che la politica sia una cosa alta, importante, che parta dai fatti veri e il confronto non può prescindere dalla verità dei fatti da cui parte l’analisi politica.
Vorrei concludere questo mio intervento e dire: voltiamo pagina, non mettiamo i punti su chi doveva fare le terapie intensive, su chi doveva ordinare i vaccini. Non so sinceramente se i vaccini antinfluenzali dovessero avere un controllo da parte della politica o dei tecnici, vero è che sulla mancata vaccinazione antinfluenzale io non ho sollevato il dato non avendone le conoscenze, l’ho rilevato e letto dal rapporto Lea del Governo del 2017, che indicava una stigmatizzazione, diceva che la Regione Marche aveva ordinato pochi vaccini antinfluenzali, quindi, la mia non è una valutazione sul numero dei vaccini, probabilmente i politici e la responsabilità dell’amministrazione all’epoca non ritengono di tener conto di questo dato. Guardando al futuro penso che abbiamo tutto l’interesse pubblico, della politica, dei partiti che in questo momento sono rappresentati non solo nel Consiglio regionale, ma anche a livello parlamentale nazionale e a livello governativo, a dare delle risposte precise ai cittadini e la risposta che mi sento di dare è quella di aver portato la nostra Regione davanti a molte altre sull’efficacia della produzione della vaccinazione, di aver aumentato il personale della sanità, di aver aumentato gli equipaggi Usca, di dare delle risposte concrete come quella che oggi abbiamo dato davanti all’ospedale di Torrette, dove abbiamo inaugurato l’uso di una nuova tac che potrà aiutare tutte le persone che arriveranno a Torrette. Tutto questo non l’ho fatto da solo, è stato fatto nell’ambito di una cooperazione, di un confronto, minuto per minuto, con il Presidente Acquaroli e con tutti gli altri colleghi della Giunta e, se mi permettete, in una piena armonia e sinergia con tutti i Consiglieri di maggioranza.
L’invito è quindi ai colleghi dell’opposizione, se ci sono delle questioni da chiarire, chiariamole, ma ogni tanto anche voi andate a guardare sul sito del Ministero della salute e se saremo gli ultimi, se saremo inefficienti ed inefficaci nella nostra azione, ditelo, sosteneteci con le vostre critiche, altrimenti tacete, non si possono strumentalizzare le patologie dicendo che non abbiamo vaccinato le persone disabili, sono 117.000 le persone che attendono la vaccinazione e noi le vaccineremo se nelle prossime settimane arriveranno i vaccini i Pfizer e Moderna con cui copriremo la loro immunità da Covid 19. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Buonasera a tutti. Avrei espresso una serie di considerazioni che cercasse nella sintesi di far capire meglio ai componenti della maggioranza quello che noi intendiamo esprimere attraverso una serie di atti, mi sarei anche aspettato che l’Assessore Saltamartini, che è intervenuto adesso, avesse usato argomenti diversi. Mi dispiace doverlo criticare, ma stasera dobbiamo dirci innanzitutto che sappiamo bene quale sia la difficoltà di una fase come questa, qualcuno dei componenti della maggioranza ce l’ha ricordato, dico ai componenti della maggioranza o a chi lo ha evocato che prima di questa seconda fase ce ne stata una precedente nella quale chi governava non conosceva nulla di quello che stava avvenendo, una fase più drammatica di quella che stiamo affrontato. A parte questo sono dispiaciuto di alcune parole dell’Assessore Saltamartini, mi aspettavo francamente una lealtà diversa rispetto alle parole, anche lui è sceso sul tema della strumentalità, Assessore, lei non ha detto che sarebbero stati necessari 3.000 nuovi dipendenti, lei ha detto che avrebbe di lì a poche settimane assunto 3.000 dipendenti, lei non ha detto che sarebbe stata auspicabile una produzione, lei ha detto che sarebbe stato necessario attivare una produzione nelle Marche, dimenticando da Assessore, da ex Sindaco, da Parlamentare, che le Regioni non possono muoversi autonomamente, ma devono muoversi dentro un contesto europeo, lo dico non per l’intento, ma per la sciocchezza, la dichiarazione ad effetto che lei ha voluto fare rispetto ai cittadini. Il primo a criticare il passato, Assessore Saltamartini, è stato lei quando ha ripetuto la vicenda dei vaccini antinfluenzali, lei ha dichiarato in Consiglio regionale, poi lo dico al Consigliere Marinangeli, che in realtà i vaccini antinfluenzali richiesti dalla Regione Marche, dall’amministrazione precedente, erano insufficienti, lei è stato smentito dalla Direttrice generale dell’Asur in Commissione, vada a riascoltare quella registrazione, che ha dichiarato che la precedente Giunta ne aveva chiesti il 40% in più e che i 400.000 erano abbondantemente sufficienti. Lei telefona, io lo capisco, ma tutto questo fa parte, Assessore Saltamartini, della dichiarazione ad effetto. Guardi, non so se si vede, lei stasera sta offendendo chi ha fatto un lavoro sugli ospedali di primo o di secondo livello, come dice la legge, glielo ribadisco e glielo farò vedere fino a quando resterà in questo ruolo, non so se si legge, questo è il suo pamphlet propagandistico delle elezioni, questa è la foto dell’ospedale di Macerata, l’ospedale di primo livello che lei ha messo sul foglio di propaganda politica prima delle elezioni. Consigliere Marinangeli, vada a riascoltare, lo dico perché è una persona che stimo, ha detto una sciocchezza, ma è stato indotto dall’Assessore Saltamartini. A coloro che ci ascoltano dico che se ci fossero stati gli ospedali di primo livello ci sarebbero stati gli spazi necessari per l’emergenza, dove mettere le terapie intensive e le sub intensive e non si sarebbero occupati altri ospedali fermando l’attività, penso a Camerino, a Civitanova Marche, a Macerata. E’ un modo propagandistico, non dico che avete affrontato una situazione facile, ci mancherebbe, ho fatto il Sindaco, e lo dico all’Assessore Aguzzi o a chi l’ha detto, posso parlare di emergenze, Covid, terremoto, posso parlarne e voglio dire che da questo punto di vista la nostra espressione critica, lo dico, non è certamente per fare propaganda come molti di voi avete detto, lo facciamo perché pensiamo alla situazione attuale. C’è stato un solo intervento di un Consigliere di maggioranza che abbia espresso qualche critica? Mi chiedo se siete stati perfetti, se ci siano stati errori, la vicenda non è finita, noi abbiamo lavorato e contribuito facendo proposte, le ricorderete, lo dico all’Assessore e anche al Presidente, noi abbiamo parlato delle persone nonostante l’Assessore Saltamartini dica un’altra cosa, degli ultraottantenni, la cui percentuale di vaccinazione è tra le ultime, abbiamo parlato delle persone fragili, abbiamo presentato un documento in Consiglio regionale chiedendo di votarlo e voi non l’avete fatto, abbiamo chiesto di vaccinare le persone fragili e non l’avete votato, l’abbiamo fatto con un documento pensando che quel voto favorevole … Voi avete messo un muro davanti, lo dico al Consigliere Bilò che ha fatto un accorato appello, non si può chiedere una collaborazione, bisogna sapere ascoltare anche la critica, noi abbiamo parlato dei tanti ragazzi sportivi che non hanno ricevuto un tampone in questi mesi, dell’attività dilettantistica, voi avete votato no, abbiamo parlato delle ambulanze fuori del pronto soccorso, abbiamo cercato di essere propositivi e voi, lo dico per chi ci ascolta, avete messo un muro di fronte, avete votato sempre no, negando la collaborazione, pensando che un voto favorevole nei confronti dell’opposizione avrebbe minato qualche cosa. Quindi, la ricostruzione che state facendo circa la nostra strumentalità è sbagliata, stiamo cercando di portare la nostra esperienza e la risoluzione presentata va in questa direzione, la realtà è che non accettate questo tipo di impostazione e sarà sempre così, non avete fatto un’analisi di ciò che è accaduto. Volete che racconti cosa è successo rispetto alla comunicazione? Cito un paio di situazioni, il Presidente Acquaroli il 15 gennaio ha aperto una polemica nei confronti del Governo rispetto alla zona arancione, per arrivare alla zona gialla, ma tiene chiuse le scuole e le apre il 20 gennaio al 50%. Cosa capiscono i marchigiani? Cosa capiscono? Il 27 febbraio, 15 giorni fa, in uno dei suoi post ha detto di aver invitato il Governo per il nuovo DPCM all’apertura anche a cena di ristoranti e attività, piscine e palestre, rivalutazioni dei settori, centri commerciali e cerimonie. Il 27 febbraio.
Consigliere Bilò, ho ascoltato le sue parole, ma è normale che un Presidente della Regione in termini di comunicazione faccia questo? Ve lo chiedo, forse è coerente, questo si, con la sua interlocutrice e suggeritrice la Presidente di Fratelli d’Italia, che sta all’opposizione ed è normale che deve seguire.
Il vero problema è che non c’è un’attenzione, non c’è un valore istituzionale che viene dato a quel ruolo, ecco perché dico che siamo impazziti, 15 giorni fa nell’esplosione, nel pieno di una pandemia noi abbiamo chiesto …. Si è sentita una sola parola da qualcuno di voi su questo? Io ne dico un’altra, lo dico per esperienza al Presidente, alla Giunta, e lo dico all’Assessore Saltamartini che mi sta ascoltando, la Regione Marche ha un servizio che probabilmente paga, Alert è un servizio che consente a chi ha responsabilità istituzionali di comunicare in tempo reale con la registrazione di un minuto e mezzo, due muniti, una telefonata, ai cittadini, avvertirli, sensibilizzarli, far sentire la voce dell’istituzione. Siamo indietro, siamo distanti, avrebbe dovuto usare in questi mesi la comunicazione in maniera diversa, ha disorientato i marchigiani, questa è la realtà e lo dico con dispiacere.
L’esperienza mi porta a dire che sono arrabbiato perché non abbiamo sensibilizzato, non abbiamo chiamato, la mia esperienza mi dice che quel servizio di comunicazione, che serve a dare relazione, calore, sicurezza, informazione, non è stato usato. Lo dico al Presidente e all’Assessore perché sono certo che questo elemento della comunicazione avrebbe dovuto essere attivato, siamo indietro e allora qualche autocritica rispetto a questo la dovete ascoltare. Sarebbe troppo facile, Consigliere Bilò, parlo a lei e parlo anche a chi ha orecchie per ascoltare e non sta sentendo, ma voi sapete quale massacro - lo dico perché sarebbe stato un argomento facile, non lo volevo utilizzare, ma vengo spinto - ha subìto l’ex Presidente a seguito del terremoto, quotidianamente, senza avere responsabilità, ve lo ricordate? E’ lo stesso dramma? No, qui ci sono di mezzo i morti. Nella politica ognuno recita una parte, se siamo da questo punto di vista leali occorre avere rispetto delle minoranze che hanno presentato - voi parlate per articoli di giornali, noi parliamo per atti - una serie di interrogazioni, mozioni che tendevano a dirvi attenzione guardiamo lì, abbiamo vaccinato, Consiglieri, 20.000 persone attraverso situazioni non operative, quei vaccini sarebbero dovuti andare alle persone che ne avevano più bisogno e non a caso questo governo Draghi con il nuovo piano vaccinale diventa più rigido rispetto al precedente perché l’Assessore Saltamartini non dice, e credo ci sia stato qualche altro intervento, che in realtà il piano vaccinale precedente aveva dei margini regionali di discrezionalità, cosa che non sarà più, non a caso il nuovo piano vaccinale, che immagino abbiate letto in bozza, del Presidente del Consiglio Draghi parla rigorosamente di questo, ci sarà un motivo? Non lo so questo, lo dico non retoricamente, senza polemica, ci sarà un motivo se il team del Commissario viene nelle Marche? Sinceramente l’ho collegato, Assessore Saltamartini alla notizia del Sole 24 ore, nella quale esisterebbero quattro regioni fragili a rischio commissariamento, su questo mi rassicuri, così come non so se è vero, lo dico in tempo reale, che oggi sarebbero stati somministrati dei vaccini in una delle Aree vaste AstraZeneca, non so se è così, ma questo ce lo dirà. Ecco perché dico che il tema violento usato dall’Assessore Aguzzi circa la nostra strumentalità è la risposta simmetrica, secondo la sua logica, a quello che noi stiamo cercando di fare, noi stiamo cercando di contribuire, con i comportamenti, con questa discussione, non voglio enfatizzare, ma il Presidente Acquaroli ci aveva detto che sarebbe venuto in Consiglio periodicamente, siamo stati noi a doverlo sollecitare, vi assicuro che saremmo stati ben felici di avere una comunicazione periodica, una volta al mese, ogni mese e mezzo, no non c’era, dentro una situazione drammatica …
Voglio dire che ci saremmo aspettati e vengo all’intervento di Acquaroli, ne cui confronti ho rispetto, ma non posso non prendere atto …, invito ha riascoltare quell’intervento, ha fatto una relazione abbastanza imbarazzante, probabilmente si aspettava l’Assessore Saltamartini. Vi dico di cosa ha parlato, ha dichiarato oggi 16 marzo che il 7 marzo la Giunta ha implementato la questione del tracciamento, qui apro e chiudo una parentesi sullo screening, che è stato un fallimento, un’autocritica Assessore Saltamartini avrebbe dovuta farla, lei ha dichiarato prima di avviarlo che ci sarebbero stati dagli 800 ad 1 milione di tamponati, ce ne sono stati 200 mila, con una percentuale di scovamento dei positivi dello 0,5%, cioè 6.000 persone. Sarebbe stato sufficiente dire che non è stato capito, o che non è stata fatta una comunicazione, sarebbe stato un atto di onestà intellettuale, non è stato fatto, avete fatto tutto bene in base a quello che avete detto. L’Assessore Aguzzi che fa parte dell’esecutivo, violento come non mai, avrebbe dovuto ammettere questo e noi avremmo potuto dire benissimo, nell’emergenza c’è la necessità di fare scelte e si può anche sbagliare. Certo che si può anche sbagliare, ma quando il Presidente dice che una settimana fa ha fatto una Giunta per implementare il tracciamento, che in futuro ci sarà il potenziamento delle Usca e degli interventi di medicina territoriale, che in futuro si parlerà di cabina di regia, non è chiaro a cosa faccia riferimento, che in futuro sarà potenziato il numero verde.
Lasciatemi dire la vicenda degli anticorpi monoclonali, capisco lo sforzo e anche il lavoro, gli anticorpi monoclonali sono frutto di una scelta più profonda tra il Ministero della sanità, la Regione Toscana e un istituto di ricerca, stanno avanti a noi e non possiamo prenderci meriti che non abbiamo, dobbiamo essere rispettosi della realtà perché la discussione di stasera poco si è incentrata sul vero tema, noi avremmo dovuto parlare dell’emergenza sanitaria e guardate che l’emergenza sanitaria, l’emergenza in generale, in questo caso sanitaria, è diversa dal governare. Uno può saper governare, ma non saper governare l’emergenza, purtroppo oggi quello che noi accertiamo è questo, ma ci sono chiare ragioni, sono quattro: la prima è il coraggio, la mancanza di coraggio, che io imputo al Presidente, è l’incapacità di assumere decisioni; la seconda, lo studio dei dati sulla base dei quali si assumono le decisioni, la capacità di anticipare le decisioni, la condivisione delle scelte, la compartecipazione, noi della minoranza siamo stai legittimamente, comprensibilmente, totalmente esclusi non avete approvato una sola risoluzione,c non avete adottato un tema che vi abbiamo proposto.

PRESIDENTE. La prego di concludere, ha superato il tempo di 8 minuti.

Romano CARANCINI. Sto finendo. Qui manca l’autorevolezza, lo dico al Presidente Acquaroli e lo dico con affetto, lasci perdere di rincorrere la propaganda, la lasci perdere perché dire nello stesso giorno che si vuole riaprire i ristoranti nel pieno della pandemia è davvero una cosa inaccettabile.
Chiudo dicendo che noi oggi vi tendiamo una mano, ma mi viene un pensiero che credo sia di Aldo Moro: quando si dice la verità non ci si può dolere di averla detta, quando si dice la verità è sempre illuminante ed aiuta ad essere coraggiosi, questo è il senso di quello che vogliamo proporvi, volete girare pagina? Siate rispettosi delle proposte dell’opposizione, siate disponibili ad ascoltare, non parlando di altro. Grazie.

PRESIDENTE. Vi comunico che è stata depositata una proposta di risoluzione ha firma dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Marcozzi, Latini, Rossi, che troverete fra pochissimo sulla piattaforma Concilium, al punto 1.1.
Ha la parola il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Il mio intervento è in linea con quello appena fatto dal Consigliere Carancini, non condivido la descrizione cha la maggioranza ha voluto fare fino a questo momento rispetto al ruolo avuto dall’opposizione fino ad oggi. Noi abbiamo cercato di essere propositivi e sono mesi, subito dopo le elezioni, dall’insediamento della nuova Giunta che continuiamo a fare proposte, ovviamente con uno spirito di collaborazione.
Siamo consapevoli che il momento è difficile, ma se nel momento in cui ogni forza politica responsabile deve dare il proprio contributo questo viene vissuto in maniera negativa, come se si voglia per forza aprire una conflittualità, non è un problema nostro perché fino ad oggi abbiamo cercato nell’interesse dei cittadini di fare delle proposte.
Noi dobbiamo garantire ai nostri sanitari, che ringraziamo, di lavorare con serenità e per poter fare questo è necessaria una guida chiara, che le scelte siano fatte nell’interesse, come è stato fatto, dei cittadini e di lavorare in maniera serena e chiara.
Noi chiediamo alla politica regionale di anticipare le scelte, non di rincorrerle e in questo abbiamo cercato di dare un contributo volta per volta per cercare di anticipare quelle che potevano essere delle scelte che potevano rivelarsi negative per l’intera comunità. Ricordo due battaglie, in senso figurato, che abbiamo fatto, una per la scuola, per la quale chiediamo da mesi …, oggi siamo in zona rossa e il decreto prevede la chiusura, ma la Regione Marche l’ha decisa non ieri, ma prima delle vacanze di Natale, al ritorno delle vacanze di Natale dicendo no ad una nostra proposta, lasciando i Comuni soli nel fare uno screening che doveva essere per gli studenti, per il personale sanitario e il personale scolastico, che indirettamente avrebbe dato dei benefici anche alle famiglie, a tutti i cittadini marchigiani. Abbiamo anche proposto di fare lo stesso screening per le realtà sportive dilettantistiche, anche qui c’è stato detto di no, abbiamo sempre ritenuto che uno screening periodico sarebbe stato positivo e avrebbe consentito una riduzione dei contagi, andando ad individuare in anticipo le persone asintomatiche.
Per quanto riguarda le disabilità, Assessore, abbiamo fatto un’interrogazione e una mozione che è stata respinta, i disabili ad oggi non sono stati vaccinati, non sono nell’elenco delle persone che vengono vaccinate, al di là dei soggetti particolarmente fragili che fanno riferimento alle strutture sanitarie (oncologici o alcuni tipi di diabetici), gli altri sono tutti in attesa, anzi sono allo sbando, persone preoccupatissime. Ognuno di noi riceve quotidianamente delle sollecitazioni perché sono preoccupate.
Nella Regione Marche la vaccinazione delle persone fragili o disabili gravi non è iniziata, per quanto riguarda gli ultraottantenni siamo arrivati alla metà delle persone e ancora non è partita la vaccinazione a domicilio. Abbiamo deciso di dare il vaccino Pfizer, è stato usato su tutte le categorie e dal nostro punto di vista era importante utilizzarlo e dedicarlo alle categorie fragili, invece abbiamo deciso di vaccinare con il Pfizer anche gli amministrativi, soggetti che non avevamo un ruolo a contatto diretto con gli altri, che non avevano neanche un’età per essere a rischio. Da mesi chiediamo, e sono contento che sia stato raggiunto, l’accordo con i medici di base, da settimane chiedevamo di chiuderlo quanto prima, ritenendo che l’accordo con i medici di base avrebbe aiutato. Oggi abbiamo pochi vaccini, ma l’importante è che vengano implementati in modo tale che appena arrivano i medici di base possono lavorare meglio.
Per quanto riguarda l’anticorpo monoclonale abbiamo fatto un’interrogazione ormai più di un mese fa, avremmo voluto che la Regione investisse dei soldi anche nella ricerca, ricordo che in altre Regioni, come il Lazio e la Toscana, è già partita, sono stati messi dei soldi per finanziarla. Oggi accolgo con favore che la Regione Marche si attivi, ma anche qui abbiamo rincorso senza gestire in prima persona, attraverso una serie di azioni che potevamo mettere in campo per anticipare e riuscire ad essere pronti più di quanto lo siamo per l’utilizzo di anticorpi monoclonali.
In merito ai sostegni alle categorie, dai ristoratori a tutte quelle che sono in difficoltà, ad oggi non abbiamo messo un soldo. E’ vero che sono state messe a disposizioni delle risorse molto importanti, ma sono legate ai bandi che erano già previsti per l’innovazione, l’internazionalizzazione, l’ammodernamento delle strutture, non risorse dedicate a superare questo momento di difficoltà per le varie imprese.
Chiudo dicendo che abbiamo presentato un documento insieme al Consigliere Carancini, che ha l’obbiettivo di tendere una mano, siamo mesi che lavoriamo cercando di fare proposte, oggi vi chiediamo di realizzare questa cabina di regia, un ruolo politico gestionale perché non possiamo pensare che sia una cabina di regia tecnica - anche perché la cabina di regia tecnica c’è già – nella quale coinvolgere tutte le varie forze politiche in maniera tale che ognuno di noi possa portare il proprio contributo, risolvere e uscire da questa emergenza.
Oggi mi sarei aspettato dalla Giunta, più che sentire un elenco di quelli che sono i problemi, l’elenco delle strategie che la Giunta intende mettere in campo da qui alle prossime settimane, nei prossimi mesi, per cercare di uscire quanto prima da questa pandemia.
Noi continueremo a fare il nostro lavoro, ad essere propositivi, a presentare degli atti che andranno presi per quelli che sono, atti che hanno l’obiettivo e l’ambizione di proporre iniziative o scelte che possano migliorare la situazione pandemica nel nostro territorio regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Per la modalità dei lavori, dopo il Consigliere Putzu è iscritto a parlare il Consigliere Marinelli, non vedo altri, sono le 18,26, le 18,40 è il termine massimo per la prenotazione degli interventi, chiusi gli interventi passeremo alle due risoluzioni, chi si vuole iscrivere a tempo fino alle 18,40.
Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Mi dispiace di essere in modalità telematica perché, come ben sapete, abbiamo un’Aula ben protetta, con le schermature, per cui mi auguro che prossimamente potremmo rivederci tutti là.
Voglio ringraziare l’Assessore Saltamartini e il Presidente Acquaroli per il grande impegno che hanno messo in campo insieme agli altri Assessori in merito a questa situazione pandemica; ringrazio anche il personale sanitario che combatte da un anno in prima linea questo virus, mi preme dire grazie e dare la solidarietà ai tanti ristoratori, al mondo del turismo che si è in grave difficoltà economica.
Ho avuto modo di ascoltare questo Consiglio proposto del Partito Democratico, mi sarei aspettato in questo punto all’ordine del giorno così importante proposte utili e concrete per la gestione della pandemia, in merito a ciò che la Giunta Acquaroli e l’Assessore Saltamartini stanno facendo. Non so se i colleghi del Partito Democratico, come giustamente ha detto qualcuno prima, vivono su Marte, credo di si perché abbiamo visto dati alla mano che la Regione Marche è stata per tre mesi con l’indice Rt sotto 1, ci sono 11 regioni rosse, alcune riconfermate, siamo stati in zona gialla per quattro settimane, per ricordarlo. Purtroppo il governo Conte ci ha insegnato le colorazioni piuttosto che a risolvere altri problemi.
Ho ascoltato in questo Consiglio da parte dell’opposizione del Partito Democratico solo ed esclusivamente critiche ridicole, ho avuto modo di sentire il Consigliere Mangialardi, di ascoltarli tutti, uno ad uno, difatti sono dovuto intervenire proprio ora e chiedo scusa a qualcuno se sforerò di qualche minuto, però datemi il tempo utile e necessario per poter rimettere a posto le cose.
Il Consigliere Mangialardi dice che è nostro il compito - parla come Consigliere e non come Capogruppo perché vedo che ci sono diverse idee all’interno del Partito Democratico, tra i Consiglieri Mangialardi, Carancini, Cesetti - rassicurare i marchigiani sulla pandemia. No, assolutamente falso, Consigliere Mangialardi, voi continuamente a fare post su fb e articoli di giornale per creare panico nei marchigiani, continui attacchi inutili senza fare proposte serie. Lui dice anche che sapeva che ci sarebbe stata la seconda e terza ondata, figuriamoci, abbiamo un Consigliere mago e ci fa molto piacere, ma vi ricordo che mentre lui prevedeva la seconda e terza ondata era tra quelli del suo partito che chiedeva la riapertura delle scuole quando il Presidente Acquaroli insieme alla Giunta le aveva chiuse, questo ce lo dobbiamo ricordare. Contesta al Presidente Acquaroli di aver fatto una lettera al Ministro Speranza chiedendo che le Regioni, qualora fossero state in zona gialla … Qui c’è una strumentalizzazione, è normale, il Partito Democratico è il partito della strumentalizzazione, anche se un tempo era il partito delle proposte, quanto era PCI. Oggi vogliono far credere che il Presidente abbia fatto una lettera al Ministro Speranza chiedendo di far riaprire i ristoratori la sera, è vero, ma se la Regione fosse stata in zona gialla, così come per riaprire le palestre. Noi ci siamo resi conto da che parte state voi, non siete dalla parte dei ristoratori, dei titolari di palestre, di quelle attività che stanno soffrendo, noi questo lo abbiamo fatto e ringrazio il Presidente Acquaroli per averlo fatto, però la sua responsabilità … Uno invece di informarsi sulla rivista Topolino dovrebbe informarsi sulle comunicazioni ufficiali ed i Consiglieri Mangialardi, Carancini e qualcun altro sembrano giovani, piccoli, leggono Topolino invece delle comunicazioni ufficiali.
Il Presidente Acquaroli ha chiesto al Ministro Speranza qualora la Regione fosse rimasta in zona gialla, questo per farvi capire che oggi ci troviamo con un’opposizione che strumentalizza continuamente.
Ho avuto modo di ascoltare il Vicepresidente della mia Commissione, credevo che il Consigliere Mastrovincenzo fosse una persona più seria visto il suo ruolo istituzionale che ha ricoperto, Presidente dell’Assemblea legislativa, negli ultimi cinque anni, parla di tracciamento fallimentare, mentre il Consigliere Biancani dice che il tracciamento bisognava farlo. Ricordiamo che, ed è stato detto, siamo stati la prima Regione in Italia ad avere avuto il coraggio di fare lo screening di massa, questo dobbiamo dirlo. E’ vero quello che il Consigliere Mastrovincenzo dice, che siamo in cima alla classifica per i posti di terapia intensiva e l’area medica non critica, ma lo siamo, come giustamente ha detto la Consigliera Ruggeri del Movimento 5 Stelle, per colpa della gestione politica della sanità della sinistra, del Partito Democratico, negli ultimi cinque anni. Ricordatevelo tutti, noi ci siamo insediati ad ottobre nel primo Consiglio regionale, il piano pandemico è stato fatto dalla Giunta precedente del Partito Democratico insieme ad Arcuri e al Ministro della sanità, questo è vero, dobbiamo dirlo, i cittadini marchigiani che ci stanno ascoltando lo devono sapere.
Sono dispiaciuto perché ho letto che sono state fatte critiche anche sulle vaccinazioni, quando dal Partito Democratico non è stata fatta alcuna proposta seria in merito, anche oggi poi parleremo della risoluzione, che ho visto e che ancora una volta chiede non si sa che cosa, una cabina di regia senza fare delle proposte concrete in merito. Ho visto e mi sono reso conto che nessuno del Partito Democratico si sia fatto carico di contattare il governo, prima aveva più esponenti, oggi sono scesi, vedi ad esempio l’onorevole Morani che è stata declassata da sottosegretario a semplice deputato ed oggi si trova più facilmente a fare critiche a questo governo.
Invece di criticare, visto che avete un ottimo rapporto con qualche Ministro, preoccupatevi di farci arrivare più vaccini possibili, questo credo che lo potete fare e nessuno di voi l’ha detto, nessuno di voi ha detto: ci impegneremo per far arrivare alla Regione Marche più vaccini possibili perché oggi la guerra ci impone di combattere insieme. Vi capisco, anche se noto che ci sono due forme di pensiero tra la Consigliera Casini e il Consigliere Mastrovincenzo, non so se ci avete fatto caso, mi diverto a seguirvi sui social. La Consigliera Casini dice giustamente che dobbiamo fare più Pfizer, più Moderna, condivido anch’io, ci mancherebbe altro, purché il governo riesca a mandarceli, mentre il Consigliere Mastrovincenzo, sentite bene, ieri, qualche ora prima della sospensione da parte dell’AIFA del vaccino AstraZeneca, criticava che arrivassero delle persone e l’Area vasta di Ancona non dava il vaccino AstraZeneca perché un lotto era stato sequestrato nelle Marche qualche giorno fa. Lui diceva che si poteva prendere un altro lotto che stava a pochi chilometri di distanza da qui, e farlo. Consigliera Casini, basta che lei legga, è inutile che fa no, lei è abbastanza intelligente da leggere ciò che ha scritto il Consigliere Mastrovincenzo, addirittura se andate su fb scoprirete che critica la Regione perché ha sospeso nell’Area vasta di Ancona la vaccinazione con AstraZeneca agli anziani. Un lotto è stato sospeso e preso dai Nas, non so se vi ricordate, addirittura lui voleva che gli operatori andassero nel deposito più vicino a prenderne un altro, guarda caso, fortunatamente, dopo qualche ora l’AIFA ha sospeso in tutta Italia AstraZeneca. Voglio ringraziare l’Assessore Saltamartini e chi ha sospeso preventivamente AstraZeneca, insieme al Presidente Acquaroli, se avessimo fatto come scriveva su fb il Consigliere Mastrovincenzo magari, può darsi pure, potevamo avere qualche morto sulla coscienza.
Ma non sta a noi fare delle speculazioni politiche, ho letto e ascoltato il dibattito, mi ha fatto molto piacere, ho ascoltato la Consigliera Casini parlare dell’ospedale di Fermo, Amandola, ha detto che in una provincia piccola avevano costruito due ospedali, verissimo, Consigliera Casini, ma la sanità non è costruire solo ospedali, è dare un servizio ai cittadini e questo purtroppo non lo potete imputare a noi, lo dovete imputare a voi stessi, cara ex Assessore Casini. Trovo brutte le sue parole, quando ha detto che abbiamo ridotto Ancona ad un lazzaretto, non so se lei lo sa, ma è stato molto bravo il Consigliere Cesetti a dirlo, quando la vostra amica Sindaco o Sindaca, come volete chiamarla voi, di Ancona criticava la Giunta, cercava di creare problemi alla Giunta, sono andato - molti amici me l’avevano detto - dopo il virus, a vedere di persona che cosa succedeva nella zona franca di Ancona, al porto, quando si doveva chiudere Ancona - ringrazio ancora il Presidente Acquaroli e la Giunta che tempestivamente, preventivamente, d’accordo con i Sindaci hanno chiuso alcune città della provincia di Ancona cercando di anticipare alcune misure del governo, questo lo dobbiamo dire perché ho visto qualche critica qui – e la sua amica, il Sindaco di Ancona, faceva tranquillamente andare i giovani in queste attività commerciali, nelle quali dopo le 18,30/19,00 si poteva tranquillamente prendere un aperitivo, addirittura venivano i giovani dalla provincia di Rimini, di Riccione. All’interno della zona franca la competenza non è del Comune di Ancona, ma è fuori, poteva mettere i controlli fuori, qui nessuno di voi l’ha detto, il controllo non è in capo alla Regione, ma ai Sindaci. Il Sindaco di Ancona invece di chiacchierare e di fare politica doveva attivarsi insieme alla Regione in modo da bloccare tutto, così non è stato fatto. Mi aspettavo da voi una critica su questo, però vi capisco, a voi non interessa la salute dei marchigiani, non interessano le tante attività che stanno chiudendo, vi interessa fare demagogia politica, i cittadini vi hanno votato per questo non per governare, per fare demagogia, è anche normale, ci mancherebbe altro.
Ho ascoltato il Consigliere Cesetti, ho apprezzato alcune sue parole anche di dissenso con il governo nazionale, è stato coraggioso nel dirlo, mi dispiace solamente … E’ vero che è il meno social rispetto ai suoi colleghi, però un po’ di polemica da parte sua c’è stata, ho visto che dopo tanti anni, come ha ricordato la Consigliera Marcozzi, ha sollevato il caso che nella zona montana della provincia di Fermo mancano i medici di base, ricordiamo a tutti che c’eravate voi al governo, magari prima non eravate tanto a contatto con i cittadini e non avevate potuto seguire la vicenda, adesso che avete più tempo, visto che fate opposizione, vi siete ricordati e questo mi fa molto piacere.
Chiedo anche agli altri Consiglieri del Partito Democratico, ad esempio il Consigliere Cesetti dice al Presidente Acquaroli che doveva tenere la delega della sanità, ma l’ex Presidente l’avete cacciato perché sulla sanità aveva sbagliato, se avesse fatto bene sarebbe stato il candidato del centrosinistra unitario, questo per far capire.
Mi dispiace che anche voi, che siete stati Assessori, siate stati “declassati” in conseguenza della decisione che hanno preso quelli del Partito Democratico all’interno della segreteria non ricandidando l’ex Presidente e il suo modello, ci mancherebbe altro.
In più voglio rispondere al Consigliere Carancini, lo vedo e lo ringrazio, mi fa molto piacere - anche lui è al telefono ad ascoltare qualche consiglio di qualche suo superiore - vederlo ripreso dal Covid, ci siamo sentiti tramite messaggio e gli ho espresso la mia solidarietà perché la politica è un conto ed il rapporto personale è un altro.
Sono molto contento Consigliere Carancini perché credo che sia importante che tutti ci uniamo per combattere questo virus, ha fatto diverse critiche, ma di proposte ne ho sentite poche, anche sulla risoluzione, non so se l’ha scritta uno ed in pochi l’hanno letta, non c’è una proposta, si chiede solo la cabina di regia, proposte concrete non ci sono, è normale, vi capisco, visto che voi siete i rappresentanti del fallimento della sanità marchigiana, non potete dire a noi quali sono le proposte da fare. Voi avete coerentemente proposto una cabina di regia quanto già gli attori …, grazie a Dio i marchigiani non l’hanno fatto fare a voi, ma l’hanno fatto fare a noi. In questo momento ci troviamo solo critiche da parte vostra e zero proposte, in più ho visto che avete fatto delle proposte sullo screening, ho notato che il Consigliere Carancini parla del tracciamento, non so se era attento quanto lo spiegavano sia l’Assessore …

Presidenza del Vice Presidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Consigliere Putzu ha sforato di parecchio, vada con le conclusioni, volevo avvisarla.

Andrea PUTZU. Di quanto ho sforato, Presidente?

PRESIDENTE. Più 4,10.

Andrea PUTZU. C’è gente che ha parlato per più di 7/8 minuti, ne ho ancora quattro, grazie.
Ho ascoltato il Consigliere Carancini parlare di tracciamento, l’hanno spiegato bene l’Assessore Saltamartini ed il Presidente Acquaroli, siamo passati dalla precedente Giunta con 1.600/1.700/1.800 tamponi a 6.000 al giorno.
Il 7 marzo, ringrazio ancora l’Assessore Saltamartini, la Regione ha reperito altre 30 persone per ampliare il tracciamento, questo il Consigliere Carancini, che non seguiva bene, magari se l’è dimenticato oppure non voglio credere che come il Consigliere Mangialardi invece di leggere gli atti ufficiali legge Topolino.
Vado alle conclusioni, ad oggi non ho capito in base a questo dibattito qual è il livello sanitario di riferimento del Partito Democratico, perché se è il modello dell’ex Presidente, che già è stato bocciato dal suo stesso partito, di certo non siete credibili, c’è il modello di Zingaretti, visto l’acquisto delle mascherine dalla Cina, che ha sconfessato voi del Partito Democratico, vi ha detto che pensate alle poltrone piuttosto che a risolvere i problemi dei cittadini, questo l’ha detto ai vostri ministri, ai vostri amici parlamentari, piuttosto che concentrarsi sulle cose serie. Non so se il vostro modello è quello del Presidente della Regione Emilia-Romagna, anche lui in zona rossa insieme alla Puglia, non so quale sia il vostro modello, ce lo dovete dire perché i cittadini marchigiani lo devono sapere.
Credo che aggi avete fatto una grande impresa, avete reso un Consiglio inutile e senza proposte, la vostra richiesta di un Consiglio regionale aperto sulla sanità poteva essere utile, avete insultato …, ma insultate anche gli operatori sanitari, i primari, i direttori sanitari di Area vasta, che avete nominato voi nella scorsa legislatura. Questo per farvi capire quanto riuscite a fare una politica disastrosa.
Concludo, Presidente, lo so che per lei è più importante la bandiera che il ruolo che sta rivestendo ora. Se fossi stato un Consigliere del Partito Democratico mi avrebbe fatto parlare qualche munito in più, però, purtroppo, sono uno che legge e studia. Ho visto che qualche Consigliere ha sforato, è giusto che sfori anch’io, ma sto concludendo, Presidente, le chiedo scusa.
Prima ho ascoltato qualche Consigliere del Partito Democratico dire che ci vuole un comandante, che siamo in guerra, è vero siamo in guerra, il comandante ce l’abbiamo perché è stato eletto dai cittadini della Regione Marche, deve essere anche il vostro comandante, ed è il Presidente Acquaroli; abbiamo gli ufficiali, l’Assessore Saltamartini è sempre disponibile, è una persona sempre a disposizione dei cittadini e credo che anche in questo momento abbia dimostrato non solo il suo impegno e la sua competenza, ma è anche vero che noi tutti dobbiamo essere l’esercito in questo momento di guerra. Mentre noi della maggioranza facciamo la guerra al virus, voi la fate alle persone che avete nominato in sanità e questo per voi sarà una grande vergogna anche perché tutto questo ricadrà per colpa vostra sui cittadini marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Saluto tutti coloro che ci stanno ascoltando e ringrazio sia il Presidente Acquaroli che l’Assessore Saltamartini per quello che stanno facendo e che hanno fatto, anche per la pazienza che hanno nell’ascoltare tutte le cose che voi dite, per la grande stima che ho nei loro confronti tendo ad incoraggiarli per proseguire su questa strada. Stanno facendo bene, stanno lavorando per i cittadini marchigiani e questo è quello che interessa.
Avevo in mente di partire con un discorso, leggerò due righe: “La pandemia ha scavato solchi profondi nelle nostre vite, nella nostra società. Ha acuito fragilità del passato, ha aggravato vecchie disuguaglianze e ne ha generate di nuove. Cambiamo ciò che va cambiato, rimettendoci coraggiosamente in gioco. Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo alle giovani generazioni. Ognuno faccia la propria parte, non sono ammesse distrazioni, non si deve perdere tempo, non vanno sprecate energie e opportunità per inseguire illusori vantaggi di parte, è questo che i cittadini si attendono, non si tratta di annullare diversità di idee, ruoli, interessi, ma di realizzare quella divergenza di fondo che ha permesso al nostro Paese di superare momenti storici di grande e talvolta drammatica difficoltà”. Queste sono le parole che il Presidente Mattarella ha rivolto alla Camera.
Pensavo che il Consiglio di oggi fosse costruttivo e che dalle minoranze potevamo avere delle risposte. Il Consigliere Mangialardi ha esordito dicendo che questo Consiglio è stato chiesto per rassicurare i marchigiani e per dare un contributo a questa maggioranza, di tutto questo, al di là degli interventi che ho apprezzato, quelli della Consigliera Ruggeri e del Consigliere Santarelli, che sono stati costruttivi considerando la situazione reale e quello che sta succedendo, c’è stato solo un susseguirsi di interventi fatti di critiche. Pensavo fosse finito il tempo di quelle interrogazioni pretestuose, di quelle mozioni che un giorno dicevano una cosa e il giorno dopo un’altra, con articoli sui giornali che volevano mettere in cattiva luce l’operato della nostra Giunta, della nostra amministrazione. Pensavo che oggi ci sarebbe stato un passo diverso, che si sarebbe guardato avanti e fatte delle proposte costruttive, di queste non ne ho vista neanche una. È inutile che dica i numeri perché quelli che mi hanno preceduto li hanno fatti, inutile dire che siamo la Regione che ha fatto lo screening di massa, dei posti di terapia intensiva che non c’erano, della sanità, di come è stata lasciata dagli ultimi 15/20 anni, ma soprattutto di quello che è stato fatto negli ultimi anni.
Sono amareggiato da quanto è avvenuto, speravo in un cambio di passo, invece non si è fatto altro che criticare l’Assessore Saltamartini per quello che ha fatto o il Presidente Acquaroli per le sue scelte. Tanto in questo periodo qualsiasi scelta sarebbe stata criticata perchè una situazione di pandemia è difficile da amministrare. Non dico che da parte nostra non ci possa essere stata qualcosa che poteva essere affrontata diversamente, ma da parte vostra non ho sentito nessuno dire che su qualcosa avete sbagliato nei cinque anni precedenti e qui sono presenti due Assessori, un ex Vicepresidente della Giunta, un ex Presidente del Consiglio regionale.
E’ vero che noi tiriamo dritti, però da parte vostra, da parte del Partito Democratico non c’è stata l’ammissione di nessuna responsabilità. Faccio qualche esempio, il Consigliere Carancini ha detto che non è stata fatta la comunicazione e si poteva fare con Anesten, che c’è da quattro anni, potevate averla fatta anche voi l’anno scorso, le cose potevano essere fatte prima, i posti letto … Ci vantiamo del Covid center di Civitanova Marche, va bene, è stata fatta una buona operazione, per fortuna che è stata fatta, però abbiamo svuotato degli ospedali, quello di Camerino è stato abbandonato, è chiuso perché è stato fatto il centro e non sono stati previsti gli infermieri, i medici, il personale, inutile, avete fatto una cosa a metà che ha stravolto la sanità di tutta la nostra regione. Per far funzionare quella struttura abbiamo dovuto svuotare tutti gli altri presidii ospedalieri. Dobbiamo pensare che nell’alto maceratese c’è una popolazione colpita dal sisma che oggi si trova senza una struttura, i cittadini chiamano ed io non sono in grado di dare delle risposte perché abbiamo dovuto trasferire il personale a Civitanova Marche, non dico che non andava fatto perché in una situazione di emergenza va fatto tutto, però ognuno si deve prendere le proprie responsabilità se certe cose accadono. A me dicono: “Ormai siete arrivati voi, ci sei tu e il Consigliere Pasqui, bella soluzione, avete svuotato l’ospedale!” Questo è quello che ci sentiamo dire io ed il Consigliere Pasqui, ce lo teniamo per noi, lo dico oggi qui, ma non rispondo che la colpa è di quelli di prima, in una situazione di pandemia si fa così.
Il Consigliere Cesetti contesta il fatto che il Presidente doveva tenersi la delega, secondo me cosa sbagliatissima, per cinque anni non abbiamo avuto nessuno che si occupasse di sanità, oggi che abbiamo una persona capace, che si sta dedicando giorno e notte per portare avanti quello che va affrontato, diciamo che non ci doveva essere? Secondo me è meglio perché oltre all’Assessore Saltamartini c’è il Presidente che alla fine è il responsabile di tutti gli atti, anche lui va coinvolto, abbiamo la fortuna di avere due persone capaci che sono in grado di gestire la situazione.
Si parla di vaccinazioni, di tamponi e del perché non sono stati fatti i tamponi agli sportivi dilettanti. Tutte le attività dilettantistiche sono ferme, a che cosa serviva fare i tamponi se non c’è un’attività sportiva dilettantistica attiva? Queste sono delle proposte pretestuose solo per andare a favore di chi fa lo sport, in realtà non è così, come per altre situazioni ed interrogazioni che sono state fatte.
Quello che a noi dispiace è che in questi 4/5 mesi che stiamo ad amministrare siamo stati denigrati con insulti che hanno offeso non solo noi, ma anche gli operatori del settore sanitario, operatori che vanno ringraziati e sostenuti. E’ stata fatta una mozione per incentivare, per dare loro la possibilità di avere qualche spicciolo in più perché l’anno scorso non gli è stato riconosciuto quasi niente. A coloro che stanno in prima linea va riconosciuto.
Ci troviamo in una situazione per cui siamo amareggiati e arrabbiati, arrabbiati perché da parte del Partito Democratico non c’è la consapevolezza dei problemi, sembra che la pandemia sia solo ad Ancona o nella Regione Marche, guardiamoci intorno, tutto il mondo sta lottando per questa guerra e piuttosto che unirci abbiamo cercato di dividerci.
Siamo arrabbiati perché non ci sono i vaccini, dite avete vaccinato questi, ma dovevate vaccinare prima gli altri, la realtà vera è che i vaccini non ci sono, i vaccini sono stati fatti tutti, non li abbiamo accantonati per qualcosa, purtroppo non ce li danno.
Ci dite che dobbiamo fare più punti, li faremo quando ci saranno i vaccini, ci organizzeremo quanto ci saranno i vaccini. C’è l’accordo con i medici di famiglia, ma se non abbiamo i vaccini non possiamo essere operativi, abbiamo l’accordo con le aziende, ho sentito che alcune aziende sono disponibili con i loro medici a fare i vaccini al proprio interno, ma se non ce li abbiamo! Quasi nessuno ha parlato che oggi siamo con i vaccini AstraZaneca fermi e non sappiamo se li potremmo riutilizzare, se non abbiamo quelli la pandemia la sconfiggiamo tra dieci anni. Questa è la realtà.
Quando l’Assessore Saltamartini ha detto facciamoli nelle Marche, sarà stata una provocazione, ma facciamoli in Italia. Adesso il Governo Draghi si sta attivando per poterli fare nel nostro Paese, dobbiamo essere autonomi su questo, non possiamo dipendere da qualcuno che se vuole non ce li manda o se c’è qualcuno paga di più li manda da un’altra parte. Sarà stata una dichiarazione futuristica, ma nella realtà o ce li facciamo oppure saremo sempre in difficoltà perché poi i vaccini durano sei, otto, dieci mesi, poi dove andremo a prendere quelli che ci serviranno per rifare il nuovo vaccino? La nostra rabbia è data dal fatto che c’è stato un Governo Conte che non ha saputo fare i passi che doveva fare, non ha saputo essere incisivo. Siamo arrabbiati perché non riusciamo a vaccinare le persone fragili, i nostri anziani, i nostri ragazzi non possono tornare a scuola. Per questo siamo amareggiati, per questo lottiamo e ci stiamo adoperando per far si che si possa arrivare a breve ad una soluzione. Bisogna collaborare, in vent’anni da Sindaco ho avuto due terremoti ed una pandemia, queste situazioni non l’ho mai vissute, con la minoranza c’è stato sempre un rapporto di collaborazione. Il Consigliere Carancini dice che ognuno recita la sua parte, a noi ci sembra di non recitare e di fare quello che dobbiamo, forse chi recita è qualcun altro, cerchiamo di non farlo.
Vorrei ritornare alle parole iniziali del Presidente della Repubblica, ha detto che in questi momenti c’è bisogno di stare uniti, è un appello che faccio a voi ed anche a noi perché in questa situazione dobbiamo fare gli interessi dei cittadini marchigiani. Quelli che ci hanno ascoltato oggi non so se resteranno contenti di quello che hanno sentito e voglio rassicurarli, da qui in avanti cercheremo, come abbiamo fatto fino adesso, di impegnarci al massimo e di dare tutto noi stessi affinché si possa superare questo momento di difficoltà, soprattutto grazie ai vaccini, ma essere pronti sia con i ristori che con le misure necessarie e sufficienti per far ripartire questa nostra regione e far ripartire la sanità che è un comparto indispensabile e fondamentale.
Ribadisco che dobbiamo essere uniti per combattere il Covid, dobbiamo essere uniti per un futuro sperando che ognuno faccia la propria parte in modo giusto e appropriato. Cercheremo, io insieme al mio gruppo, di fare la nostra parte.
Voglio dire agli amici del Partito Democratico ed agli altri che la maggioranza è un gruppo unito, compatto e i vostri attacchi non ci scalfiranno.
Invito il Presidente Acquaroli, l’Assessore Saltamartini e tutti gli altri componenti della Giunta ad andare avanti come stanno facendo perché avranno sempre il nostro appoggio incondizionato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Le Marche e L’Italia stanno attraversando un periodo di grande difficoltà, credo che nessuno di noi avrebbe mai immaginato fino a poco più di un anno fa di poter vivere quello che stiamo vivendo oggi. L’incertezza per la nostra salute e per quella dei nostri cari, l’incertezza per le nostre attività, soprattutto quella dei nostri ragazzi, è un sentimento con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno. In tutto questo non dobbiamo dimenticare chi lotta e chi si ammala di Covid, tutte le difficoltà di questa pandemia, ma soprattutto dobbiamo essere consapevoli delle carenze del sistema sanitario che la pandemia stessa ha costretto tutti a vedere, anche chi ha portato avanti l’attuazione delle proprie politiche attraverso tagli e riduzioni.
Consapevole di quello che è successo nella prima ondata pandemica la Regione Marche si è messa, con l’amministrazione Acquaroli, innanzitutto nell’impegno di rafforzare il sistema, sia con il potenziamento delle Usca, delle unità domiciliari di assistenza per i malati di Covid, che non necessitano di un ricovero ospedaliero, che sono state aumentate sia in numero che in dotazioni da quando siamo entrati al Governo della Regione, che con l’incremento dei numeri di posti letto e delle terapie intensive richieste dal Ministero, ma non ancora attuate al momento del nostro insediamento, tutto questo mentre già la seconda ondata stava investendo nuovamente l’Italia, che sperava dopo la parentesi estiva di essersi lasciata il peggio alle spalle. Si è scelto di procedere con azioni mirate e basate sui nuovi problemi che venivano individuati, come la capacità dei positivi asintomatici di contagiare involontariamente altre persone, per questo si è fatta la scelta lungimirante e coraggiosa di investire sullo screening di massa, primi in Italia, per consentire di incrementare quel tracciamento dei contagi ed individuare la positività in maniera anticipata, anche di chi non presentava sintomi. Dopo la chiusura delle scuole, durante il periodo delle festività natalizie, chiusura che, lo ripeto, è venuta da un dispositivo nazionale, abbiamo messo a disposizione del mondo della scuola, dagli studenti agli insegnanti, lo screening in modo di consentire una ripresa delle lezioni in maggiore sicurezza, ci siamo però trovati di fronte ad un nuovo ostacolo, quello derivante dalle varianti, che ha portato ad un nuovo picco di contagi, con una curva che in tutta Italia è tornata a crescere e purtroppo a segnare anche un drammatico abbassamento dell’età anagrafica, colpita dal Covid con conseguenze anche gravi la è popolazione giovane e senza patologie.
Dal 27 dicembre anche nelle Marche, come nel resto d’Italia e d’Europa, è partito questo nuovo strumento di contrasto a cui tutti puntano, che è la vaccinazione, secondo le linee giuda del piano vaccinale nazionale i primi ad essere messi in sicurezza sono stati proprio quegli operatori della nostra sanità e di quelle strutture che nella prima ondata pandemica si sono dimostrate le più fragili, le RSA sia i loro ospiti, le persone anziane, che chi vi operava all’interno,
Sulle linee guida si è mossa anche la Regione Marche procedendo alla vaccinazione di chi sarebbe stato nuovamente chiamato ad essere in prima linea contro il Covid. A tutti loro va nuovamente il mio e il nostro grazie.
Ora ci troviamo di fronte ad inevitabili ed inconfutabili difficoltà che sono dettate, lo dobbiamo dire, in primo luogo dalla carenza dei vaccini, che ci vengono inviati dal Governo, questa incertezza sul territorio si traduce purtroppo in quelle problematiche e quei disservizi che proprio in questi giorni stiamo inevitabilmente subendo, anche sulla programmazione che era stata fatta sulla base di quelle indicazioni e di quegli arrivi. Prendiamo ad esempio quello che è successo ieri con l’ultimo episodio, il più eclatante, quello che riguarda la sospensione di tutti i vaccini AstraZeneca, dopo che c’è stato nei giorni precedenti lo stop dei due lotti, prima quello coinvolto con le morti sospette in Sicilia e successivamente quello del Piemonte. Di fronte a questi due lotti bloccati c’è stata una rassicurazione dell’Ema e dell’Aifa sulla prosecuzione della vaccinazione con AstraZeneca, poi improvvisamente è stata bloccata in via precauzionale per tutta Italia e nel pomeriggio di ieri anche nelle Marche. Voi comprendete che tutto questo comporta un grosso stress alle strutture e purtroppo anche degli inevitabili disagi, che noi per primi vorremmo evitare ai nostri concittadini.
E’ evidente che gli sforzi di incrementare il sistema fatti dalla Giunta, attraverso l’accordo stipulato con i medici di medicina generale, va nella giusta direzione, ma si ferma in maniera incolpevole di fronte al mancato invio dei vaccini e su questo punto non posso esimermi dal deprecare la polemica messa in atto dal Partito Democratico sui dati della vaccinazione, polemica che è stata cercata e voluta allorché i dati erano semplici e chiarissimi. E’ il Governo a fornire i vaccini alle Regioni ed il numero è quello pubblicato e consultabile sul sito del Governo, che era ed è lo stesso che fornisce la Regione Marche, non poteva essere altrimenti che il dato fornito dagli uffici era un errore, che può capitare a chi lavora sotto stress da tanti mesi, era del tutto evidente e oggi mi sarei aspettata di sentire delle scuse da parte del Partito Democratico perché fare strumentalizzazioni e politica su questa emergenza è cosa che non vi fa onore, lasciatemelo dire, e ha messo in cattiva luce non l’amministrazione regionale, come voi avete cercato di fare, ma chi ha fornito quel dato, che invece doveva avere la comprensione perché lavora sotto stress e cerca di fornire le opinioni e le risposte più velocemente possibile.
I dati sono chiari, coincidono quelli del Ministero con quelli forniti dalla Regione e lo dico, signori, anche sulla base della mia esperienza personale di Consigliera di minoranza, che qualche mese fa sedeva dalla vostra parte. La pandemia non mi sarei sognata per nulla di utilizzarla come strumentalizzazione politica nei confronti di chi all’epoca aveva la responsabilità di governo e lo dico nonostante le centinaia di chiamate che ricevevo dai medici in difficoltà, che non ricevevano i presidi di protezione per operare in sicurezza, che facevano turni anche di 12 o più ore con l'impossibilità di togliersi i dispositivi o di potersi anche spogliare per qualsiasi esigenza, o dai medici di medicina generale che non avevano i presidi per poter andare a fare le visite domiciliari, o le richieste dalle famiglie, dalle persone che chiedevano di avere il tampone per verificare se i sintomi che avevano fossero quelli del Covid, o le file di ambulanze che anche nella prima ondata non trovavano risposte nei pronto soccorsi pieni.
Non ci siamo sognati di polemizzare, non ci siamo sognati di strumentalizzare quella difficoltà del sistema, quella criticità del sistema, benché ci arrivasse quotidianamente una richiesta di aiuto che eventualmente giravamo a chi aveva la responsabilità di governo, senza andare a fare articoli o post speculativi. Neanche quando nelle case di riposo e nelle Rsa i nostri anziani venivano falcidiati dal virus abbiamo mai pensato di usare questo dramma per fare speculazione politica attaccando il Partito Democratico che governava e aveva certamente la responsabilità di avere smantellato e depotenziato la sanità marchigiana.
Il nemico era allora ed è oggi il Covid 19, sembra che qui qualcuno se lo sia dimenticato.
Ho sentito molte inesattezze negli interventi di alcuni Consiglieri, addirittura delle mistificazioni della realtà, soprattutto nella narrazione che si vorrebbe far passare e che vorrebbe l'amministrazione regionale disattenta, inerme, travolta dalle vicissitudini.
Dico che lo screening di massa, gli interventi fatti per potenziare gli autobus, la purificazione dell'aria nelle scuole, andare incontro alle esigenze dei ragazzi che in DAD non hanno la possibilità di avere i dispositivi a casa ed anche il potenziamento dei posti letto di terapia intensiva, raccontano una storia completamente diversa, come le ordinanze che sono state fatte, volte a frenare il contagio, ad esempio, con il passaggio di alcune province in zona rossa, prima la provincia di Ancona, poi quelle di Macerata, Pesaro Urbino, Fermo, prima che il Governo decidesse il cambiamento, fatte su quella curva epidemiologica che cresceva. Misure preventive fatte attendendo le disposizioni del Governo, frutto di una costante e quotidiana attenzione e di un confronto con i nostri tecnici regionali, che sono anche i vostri, non ve lo dimenticate.
Non si comprende perché il Presidente Acquaroli viene attaccato se fa delle dichiarazioni nelle quali pone delle critiche o delle distanze rispetto a quanto viene detto dall’esecutivo e poi lo si attacca ugualmente se invece fa delle scelte che seguono le indicazioni del governo, come ad esempio nel piano vaccinale. Non si può volere come sempre la botte piena e la moglie ubriaca, questa metodologia di comportamento denota un'unica matrice nelle vostre contestazioni, che è quella di fare polemica politica, di attaccare comunque qualsiasi cosa faccia questa Giunta, sia che segua il Governo o se ne distanzi.
Credo che questo vostro atteggiamento denoti solo la volontà di creare uno scontro ideologico, che però non aiuta i marchigiani, la paura che state cercando di mettere ai marchigiani non è utile, non è utile a voi, non è utile soprattutto ad affrontare questa pandemia.
Ho sentito delle speculazioni che devo definire ignobili, non mi viene altra parola, sulle persone fragili che attendono il vaccino. Chiediamo che la tensione massima, i criteri di somministrazione e le priorità - questa parola è bruttissima perché tutti hanno uguale diritto – siano quelle del piano vaccinale nazionale. Signori, perché non contestate il Governo, il vostro Governo quando dà le linee guida? Perché contestate la Regione quando quelle linee guida le applica? Cercate di dare a chi ha delle legittime aspettative nel vedersi vaccinato - noi vorremmo vaccinare tutti contemporaneamente - delle false informazioni, facendo passare il messaggio che la Regione dimentica gli ultimi, i fragili. Non è così, vergognatevi se questo è. Vedo che annuisce, vergognatevi perché mi state confermando che questo è il messaggio ignobile che volete far passare e non lo si può ascoltare.
I marchigiani chiedono a tutti responsabilità perché voi rappresentate non solo i marchigiani, che vi hanno votato, ma tutti, allora a tutti chiedo responsabilità.
Ho letto la risoluzione che voi spacciate per una mano tesa nei confronti dell'amministrazione regionale, invece è tre paginette di insulti, di mistificazione della realtà, di dati utilizzati a doc e rigirati per dare la dimostrazione dell’incompetenza di questa amministrazione regionale. Beh, questa non è una mano tesa, signori, questa è una speculazione politica all'ennesima potenza, vi chiedo di ritornare sui vostri passi, ve l’ho chiesto molte volte, ma ho capito che questa è la vostra strategia politica, legittima, da parte mia non condivisibile perché in questo momento di pandemia non potete chiedere e dire di voler aiutare l'amministrazione che ha il compito di governare e poi utilizzare anche questa occasione, che voi avete richiesto, solo per fare becera propaganda. Credo che vi scontriate con voi stessi, forse dovete fare pace con le cose che dite perché da una parte proponete collaborazione, dall’altra propinate solamente mistificazioni, insulti e, devo dire, anche affermazioni di bassissimo profilo. Non siamo chiusi alle proposte, ma lo siamo alla speculazione politica, questa si, perché è inaccettabile e non va nell'interesse dei marchigiani. Ho sentito ricordare come positive alcune prassi messe in campo nella prima fase della pandemia, ho sentito ricordare una chat fatta su whatsapp dai capogruppo, era un modo nel quale soprattutto noi Consiglieri di minoranza ponevamo alcune tematiche e alcuni temi, lì non sulle pagine dei giornali cercando la speculazione e il tema politico.
Voglio anche ricordare che in uno di quei Consigli regionali fatti on line, svoltisi durante la pandemia, fu approvata la volontà di fare un tavolo condiviso con le minoranze, in particolare modo sull’utilizzo di quella misura 210, di quei 210.000.000 messi campo, che poi in realtà sono stati circa 140.000.000 perché una grossa fetta non è stata utilizzata, bene, quel tavolo non è stato mai attivato perché avete voluto, ricordiamo ai marchigiani, trattare il tema unicamente fra di voi, unicamente allo scopo di utilizzarlo come propaganda elettorale per la campagna elettorale imminente e la prova è quello che è stato sottolineato prima e durante la campagna elettorale. Qualche scienziato sapeva benissimo che ci sarebbe stata la seconda, la terza ondata, ma non avete fatto nulla per andare incontro a quelle criticità, soprattutto del mondo della scuola, che conoscevate tutti. Vi state contraddicendo da soli e questo credo, e lo ripeto, non fa onore alla serietà, soprattutto mi stupisce in negativo chi si è trovato ad avere la drammatica responsabilità di governare una Regione durante la prima ondata di pandemia, durante un’ondata in cui ci sono state tante criticità, tanti morti, ma io ricordo anche da parte nostra, e lo rivendico con orgoglio, tanta responsabilità, quella che mi dispiace non trovare oggi.
Questo Consiglio regionale poteva essere un'occasione di confronto, per ascoltare quello che ha fatto e che ha in animo di fare l'amministrazione regionale, poteva essere anche l'occasione di ascoltare delle proposte che venivano dalle opposizioni, invece ho trovato solo opposizione, mistificazione. Lo ripeto, un'occasione persa per i marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Pasqui.

Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Sarò velocissimo, in verità non era in programma un mio intervento, avevo detto alla mia capogruppo che non sarei intervenuto in quanto sarebbe bastato il suo intervento, però, al termine di un Consiglio così partecipato nelle parole mi sento in dovere di dire qualcosa anch'io.
16 marzo 2021 ore 19,18: un fiume di parole ed il nulla per il popolo marchigiano. E’ stato chiesto un Consiglio regionale per lo più da amministratori, perché questo Consiglio regionale è stato richiesto da chi proveniva proviene dalle fila degli enti locali, per parlare di nulla e per polemizzare.
Non mi sento di ringraziare nessuno, quello che stiamo facendo è un nostro dovere, è un obbligo che deriva dal mandato elettorale che ci è stato dato. ma mi sento di esprimere grande solidarietà e grande fiducia nei confronti del Presidente della nostra Regione e dell'Assessore Saltamartini. Ritengo che in un momento come questo nessuno possa di certo fare meglio di quanto stiamo facendo. Forse non ci siamo resi conto - probabilmente se il tempo lo utilizziamo come l’abbiamo utilizzato nella giornata del 16 marzo 2021 non ci riesce neppure di accendere il televisore - che siamo di fronte ad un problema di valenza mondiale, che siamo di fronte ad un problema di valenza nazionale, quindi il problema ce l’ha a forza anche la Regione Marche.
Mi sarei aspettato quantomeno un Consiglio ricco di proposte, di voglia di fare tutti insieme, non di attacchi fine a se stessi, cinque mesi, neppure il genio del male sarebbe riuscito a fare quello che avete detto che abbiamo fatto, neanche il peggior amministratore sarebbe riuscito a fare quello che avete detto e che ho sentito dire in questo contesto.
Di certo so solo una cosa, ho fatto l'amministratore per tanti anni, ho visto distruggere, e sottolineo distruggere, la sanità delle Manche, ho visto distruggere una sanità che oggi si trova a dover affrontare il più grande problema degli ultimi quarant'anni, dal dopoguerra, senza personale e con delle strutture distrutte e depotenziate.
Oggi siamo qui, la classe politica che dovrebbe essere il meglio del meglio, a parlare e a puntare l’indice nei confronti di chi lavora ore e ore per il bene di questo popolo. Che cosa dobbiamo fare? Vorrei portare come contributo una cosa soltanto, non dobbiamo più fare quello che abbiamo fatto oggi, non dobbiamo più spendere 10 ore, 10 ore in cui la gente va nelle fabbriche, negli ospedali, visto che parliamo di sanità, nelle officine per lavorare, per produrre, cosa abbiamo prodotto noi oggi, classe politica tutta, che deve lavorare per il bene dei cittadini? A chi ha pensato di fare questo bel Consiglio, che democraticamente e giustamente laddove si richiede è stato fatto, faccio solo un invito: da oggi in poi lavoriamo insieme per il bene di questa regione, ma lavoriamo nei fatti, nei contenuti, non denigrando l’operato quotidiano di chi ci sta mettendo tutto se stesso e tutte le proprie capacità. Il fallimento del passato lo si riscontra oggi, è sotto gli occhi di tutti, in audizione in IV Commissione non ho mai parlato, se non raramente, sono stato ad ascoltare, forse qualcuno ha pensato che fossi poco attento o che non fossi interessato, in verità ho ascoltato. Ho ascoltato le audizioni dei dirigenti, che hanno fatto la sanità sino ad oggi e mi è piaciuto per certi aspetti sentire da qualche dirigente che il fallimento della politica della centralità riguardo alla sanità è sotto gli occhi di tutti, non si può pensare all'unicità di un ospedale, ma alla ramificazione e questa pandemia ha dimostrato che ciò che fino a ieri è stato fatto di sicuro non può funzionare. Da
Da oggi in poi lavoriamo insieme, preoccupiamoci del popolo marchigiano, preoccupiamoci dei nostri figli, del futuro, dei nostri valori e non riduciamoci più a fare quello che abbiamo fatto oggi. Abbiamo toccato realmente il fondo di una politica che deve solo essere nobile, soprattutto in momenti come questo. Quando accendo il computer, io che vengo da un mondo che è totalmente lontano dall'informatica e mi trovo anche in difficoltà, vedo il volto dell'Assessore alla sanità bloccato per un’intera giornata dietro un monitor, capisco che il fallimento reale della politica è proprio su questi atti. Non voglio più vedere il mio Assessore alla sanità per 10 ore bloccato dietro lo schermo, non voglio più vedere il Presidente della Regione bloccato dietro uno schermo, non voglio più vedere nessuno di voi bloccato per 10 ore dietro lo schermo solo per raccontarci per 12 minuti … forse, scusate, non li utilizzerò tutti, forse sono meno bravo, ma mi sembra che ci sia pure la corsa a chi riesce a parlare un minuto in più.
L'unica cosa che ho nel cuore e che mi interessa, che interessa al mio gruppo e sono anche sicuro che interessa a tutti voi, è il bene di questa gente e noi lo stiamo facendo insieme a voi in questo contesto regionale.
Guardiamoci, mettiamoci davanti allo specchio stasera, dopo tutte queste ore, e riconosciamo l’errore politico, madornale, che abbiamo commesso sino adesso, iniziamo a lavorare insieme, senza attaccare e criticare perché se iniziamo questo diventerebbe lo sport regionale più bello e più praticabile perché, se vogliamo, ognuno di noi avrebbe da dire realmente tante cose, quindi, buon lavoro, questo è l'invito.
Facciamo finta che oggi non ci sia mai stata questa giornata, perlomeno fino a questo momento, e iniziamo a fare quello che serve, restando vicino a chi ha titolo e ruolo democraticamente riconosciuto.
Nella campagna elettorale c'è sempre chi vince e c’è sempre chi perde, io lo so bene perché ho provato la vittoria, ma ho provato anche la sconfitta, alla gente poco importa chi vince e chi perde, dal giorno dopo tutti insieme uniti per quelli che sono i bisogni dei nostri cittadini. Vi ringrazio, scusate, speriamo come Consiglio di invertire la rotta, laddove la minoranza e la maggioranza devono essere un tutt’uno. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Cercherò di portare un contributo a questo dibattito che purtroppo ha visto, come diceva poc'anzi il Consigliere Pasqui, forse un pomeriggio sprecato. Se i cittadini ci hanno ascoltato, non potranno che criticare una politica di sterile contrapposizione, ma non credo che questo sia dipeso dal nostro comportamento, penso invece che il Partito Democratico sia in una situazione di difficoltà. Anche la settimana scorsa in Commissione ho avuto modo di dire al Consigliere Mangialardi, che più volte in Consiglio ci ha detto di lasciar loro fare l'opposizione come vogliono farla …, questa sera noi gliela lasciamo fare perché il compito dell'opposizione è il suo, è il capogruppo del partito più importante d'opposizione, ma non posso non rilevare che dall'opposizione e dall'andamento di questo Consiglio, chiesto dal Partito Democratico, è emerso un tentativo maldestro di dividere la maggioranza di centrodestra. Alcuni hanno detto che il Presidente Acquaroli non sa fare il Presidente e che l’Assessore Saltamartini è bravo, altri hanno detto il contrario, che l’Assessore Saltamartini non è bravo e che il Presidente Acquaroli si deve riprendere la delega alla sanità, invece la verità è che c'è una Giunta molto attiva, fatta di numeri uno. Su questo lasciatemi fare una piccola parentesi per ricordare la grande attività fatta dall'Assessore Latini sul versante della cultura in questo periodo di pandemia, cultura così importante per la nostra Regione.
Dico che il tentativo non ha raggiunto il suo obiettivo e lo dico perché il Partito Democratico ha una sorta di autoreferenzialità, come spiegava bene il Consigliere Baiocchi nel suo intervento quando ha parlato della sua esperienza di consigliere comunale a Pesaro, io invece porto la mia esperienza di vent'anni di opposizione al centrosinistra nel Comune di Macerata e in questi vent'anni posso testimoniare come la sinistra, il centrosinistra che poi ha cambiato pelle, ma sostanzialmente è rimasto lo stesso, abbia costituito l’Asur, che è diventata una sorta di moloch pachidermico, che ha assorbito molte risorse togliendole ai territori, concentrando ad Ancona una serie di prestazioni e di organizzazioni che invece sarebbero dovute rimanere nelle strutture periferiche. Nel corso di questi anni si è persa l'attività territoriale, le Marche hanno oggi 13 distretti, ma solo una metà di questi hanno un Direttore di ruolo, gli altri sono coperti da facenti funzioni, quindi, sono scelte rimediate e la politica territoriale è stata progressivamente abbandonata. Le Marche hanno iniziato a fare assistenza domiciliare nel 1990 e la fanno ancora come nel 1990, non c'è stato nessun investimento tecnologico, come la telemedicina, come nel corso del pomeriggio ha ricordato nell'intervento il Consigliere Santarelli, che voglio sottolineare e ringraziare, insieme all'intervento della Consigliera Ruggeri, che ci ha invitato a cambiare passo. Credo che questo invito verrà accolto anche nel testo della risoluzione che qui a breve presenteremo.
Mi avvio alla conclusione, non voglio farla molto lunga, voglio però respingere, così come ha fatto l'Assessore Saltamartini, ma con maggior forza, la strumentalizzazione della vaccinazione alle persone disabili. Voi sapete che le battaglie e i diritti delle persone disabili hanno rappresentato trent'anni della mia vita, trent'anni di una vita impegnata non solo come portatrice di disabilità, ma anche come dirigente di un’associazione fintanto che non ho ricoperto il ruolo di Consigliera regionale.
La vaccinazione delle persone disabili come prevista da quella delibera, che la Consigliera Casini ci ha ricordato nel suo intervento, purtroppo si è stoppata per mancanza di vaccini, è iniziata la vaccinazione delle persone fragili, ricordo i dializzati, ma le persone disabili sono ben altra cosa e su questo voglio dirvi che la Regione Marche aveva giustamente attenzionato e accettato il protocollo di vaccinazione del Governo.
E’ inaccettabile fare dei vaccini una sorta di guerra tra poveri, questo è qualcosa che io respingo, mentre dico che il Governo, con il Ministro alla disabilità e con l'aiuto delle associazioni di categoria nazionali, la mia ex associazione, dalla Fand alla Fish, tutte le associazioni unite - perché in questi momenti bisogna lavorare unitariamente - ha riportato nel protocollo nazionale le persone disabili cambiando e dando una spinta diversa al protocollo delle vaccinazioni, al piano vaccinale nazionale, così come era giusto che avvenisse.
Chiudo dicendo ai miei amici di centrodestra che credo, e lo ribadisco in questa sede, di essere la testimonianza vivente che il centrodestra a volte può farsi del male da solo, invece penso che stasera abbia dato prova di grande unità e grande responsabilità, quindi, invito tutti ad andare per la nostra strada, cambiando passo, così come ha detto il Presidente Acquaroli nel suo intervento aggiustando, perché perfetti …
Noi abbiamo la consapevolezza, per chi crede, che perfetto è uno solo, invito il centrodestra ad andare per la propria strada, a accelerare il passo così, ripeto, come è stato anche evidenziato, dopo tutto il lavoro fatto in questi mesi, soprattutto dal Presidente Acquaroli.
Personalmente sono fiera dell’umiltà dimostrata dal Presidente Acquaroli, che rappresenta lo spirito vero dei marchigiani, e del dinamismo dell'Assessore Saltamartini perché credo che insieme, tutta la Giunta, tutto il centrodestra, saremo e sapremo fare la differenza per una regione che aspettava da tanti anni di essere governata nell'interesse dei cittadini marchigiani, soprattutto per ridare quella sanità in un'ottica di salute e di benessere che si aspettano dalla nostra maggioranza.
Per il resto dico al Partito Democratico che qualora volesse ripensare alla sua politica sarà sempre ben accetto un contributo serio, leale, fatto nelle sedi opportune e nei modi opportuni, perché questo è stato da sempre dal centrodestra dimostrato, non solo nella passata consiliatura, ma è stato anche richiesto e viene ancora richiesto, purtroppo non ci credo, ma sarei ben felice di essere smentita. Grazie.

PRESIDENTE. Sono chiusi gli interventi sul primo punto della seduta straordinaria che ha
all’ordine del giorno le comunicazioni del Presidente della Giunta regionale Acquaroli, Consiglio tematico su istanza del gruppo del Partito Democratico.
Ha la parola il Presidente Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti, ringrazio tutti i Consiglieri della maggioranza per il loro contributo, ringrazio in particolare i Consiglieri Ruggeri e Santarelli per i loro spunti e le loro osservazioni che sono state molto pertinenti. Devo dire che c’è stata una grande divisione tra chi ha voluto comportarsi da gruppo di minoranza e chi ha voluto denotare e marcare un'opposizione forte rispetto a quello che è il nostro Governo ha fatto in questi primi 5 mesi. Prendo atto, è legittimo, ho ascoltato con attenzione praticamente tutti gli interventi, è legittimo, va bene così, oggettivamente significa uno stimolo in più per noi, per la macchina amministrativa, per tutti, per fare bene rispetto alle precisazioni che ci sono state mosse.
Dico con molta sincerità che non ho mai pensato nella mia vita di essere perfetto e immune da errori, non credo che lo siamo perché, tra l’altro, siamo in una pandemia che tutto il mondo sta cercando di combattere, chi con le mitigazioni e chi con altre azioni che possono essere di contrasto, chiamiamole come vogliamo. Ognuno di noi mette il massimo per cercare di salvare al meglio una situazione che non è facile e quest'anno ha dimostrato che la verità finora non l’ha potuta mostrare nessuno.
Non penso di essere perfetto, ma non credo neanche che tutto quello che abbiamo fatto sia sbagliato, non lo credo e i numeri lo testimoniano. Lo testimoniano i numeri del tracciamento, qualcuno prima, non so se lo ha fatto ironicamente o meno, ha detto che noi abbiamo aumentato il tracciamento il 7 marzo, non vorrei che a causa dei collegamenti e dei potenti mezzi di comunicazione dalla Presidenza della Regione Marche stamattina si fosse capito male, noi il 7 marzo abbiamo fatto il secondo potenziamento del tracciamento a causa della variante inglese con 30 unità aggiuntive rispetto a quello che già avevamo fatto nel mese di novembre perché, signori, se si è passati da 1.800/2.000 tamponi al giorno a 6.000, non è frutto di un'alchimia matematica, ma del potenziamento di un settore che fino a novembre aveva avuto delle risorse limitate, questo non lo dico io, lo dicono i numeri. Tutte le mattine leggiamo 1.000 positivi nella Regione Marche su 6.000 tamponi fatti, un anno fa, sei mesi fa, si leggeva 600/700 positivi su 2.500 tamponi, non è casuale l’incremento dei tracciamenti, come non è casuale l'aumento delle USCA che sono passate, se non erro, da 29 a 34 unità, come non è casuale l'accordo con i medici di medicina generale, che per qualcuno è arrivato tardi, per altri è arrivato al momento giusto, ma io dico che è rilevane che sia arrivato al momento della vaccinazione perché vantare l’accordo con i medici di medicina generale se i vaccini non ci sono non è utile a nessuno. All'inizio della vaccinazione si è concluso un accordo fondamentale che rafforza un asse tra la Regione Marche, la sanità regionale, la medicina generale e la medicina del territorio, come è importante che arrivi, e lo auspico, un accordo con l’associazione di categoria, con i sindacati, delle imprese, degli ordini professionali per far si che i punti di vaccinazione siano predisposti anche sui luoghi di lavoro, sperando sempre che in maniera tempestiva ci vengano consegnati i vaccini per poterli inoculare e somministrare.
Questi sono dati, che non sono frutto di possibili interpretazioni perché l'unica scienza esatta è la matematica, come esatta è la scienza che dice che abbiamo somministrato 179.408 tamponi a ieri sera, non è un’opinione, è la verità, a qualcuno dispiace a me no perché è semplicemente un dato, non ci deve dispiacere, dobbiamo fare di più, ma quello è un dato che ci vede tra le prime Regioni italiane, nonostante i disguidi di cui ho chiesto scusa, di cui non sono contento e mi carico pure di responsabilità che non sono mie, non dell'Assessore, non questa di maggioranza, non di questa Giunta e non sono neanche del Servizio salute e delle Aziende sanitarie.
Purtroppo può succedere che nella gestione della pandemia i vaccini arrivino tardi o non arrivino, può succedere che il Ministero della salute ci dica di utilizzare AstraZeneca pure per gli over cinquantacinquenni, gli over sessantacinquenni, fino agli ottant’anni senza patologie, quando un mese fa non lo diceva. E’ difficile programmare quando i cambi sono così repentini, ma noi non abbiamo protestato, ci siamo rimboccati le maniche, ci siamo assunti la responsabilità, abbiamo chiesto scusa perché le colpe erano nostre e ci aspettiamo una collaborazione fattiva da parte di tutti quelli che la pensano come noi.
Oggi la pandemia va contrastata, non è il momento dello scontro politico, non è il momento di puntare il dito, perché le istituzioni, soprattutto quelle che sono chiamate al governo degli enti locali o al governo nazionale devono essere all'altezza di questo compito complicato.
Per quanto riguarda lo screening abbiamo avuto lo 0,5% su oltre 200.000 screening, si tratta di migliaia di persone che sono state isolate e che non hanno contribuito a far crescere il virus, se abbiamo avuto la Regione per quattro settimane in zona gialla - esclusa la provincia di Ancona, che ha avuto un problema anche per inerenza territoriale, per la pertinenza territoriale, ed altri territori molto colpiti dalla variante inglese – è anche perché abbiamo fatto uno screening che è durato un mese, che ha coinvolto il 20% della popolazione marchigiana e che ha avuto un’utilità. Poteva essere fatto di più? Certamente, si poteva fare di più, si poteva fare meglio, ma è stata un’azione che abbiamo fatto per contrastare con tutte le nostre forze, con tutte le vostre forze, con azioni concrete, la pandemia che è presente nel territorio regionale.
Per quanto riguarda la scuola c’è stato un cambio di comportamento anche da parte del Governo, l’ho detto questa mattina e lo ripeto, fino al 5 di marzo le scuole erano aperte anche in zona rossa, le elementari e le medie. Il Ministro Azzolina raccomandava a tutti le aperture, con tante parti, anche di chi oggi si è espresso, che nel mese di gennaio chiedevano l’apertura delle scuole e dopo 12/15 giorni avremmo dovuto, secondo voi, richiuderle subito. Dico solo una cosa: mettetevi d'accordo, le scuole possono essere aperte o chiuse. Noi abbiamo cercato di potenziare i trasporti, abbiamo investito sull’areazione dei locali, abbiamo messo a disposizione quegli strumenti che abbiamo immaginato per poter consentire trasporti sicuri e scuole sicure, purtroppo c’è un dato epidemiologico, e lo dico ringraziando chi tutti i giorni lavora per fornirci un supporto, che verso la metà del mese di febbraio ha dimostrano che nelle scuole c'erano molti focolai. Alcuni Sindaci hanno preso dei provvedimenti, altri non l’hanno fatto, ma abbiamo interloquito e alla fine la Regione ha emesso un provvedimento, quando, attenzione, per la seconda volta ci è stato impugnato un atto, due ordinanze non sono state sospese, ma dovranno essere discusse al Tar della Regione Marche. Anche su questo tema dovremmo avere coerenza, io inviterei tutti ad essere prudenti, a guardare i dati, a guardare gli studi di chi nella nostra Regione …, lo dico anche orgogliosamente, ho trovato persone preparate, serie e competenti che supportano quotidianamente con studi precisi l’andamento della curva epidemiologica.
Ho sentito anche che mi è stata mosso un rimprovero, quello di per aver chiesto, quando veniva studiato l'ultimo Dpcm del Governo Conte, nella conferenza Stato/Regioni, per le zone gialle e se le condizioni epidemiologiche lo consentivano l'apertura di ristoranti la sera. E’ una colpa gravissima, i ristoranti hanno una colpa gravissima, quando la pandemia non c’è possono lavorare di giorno perché di giorno nei ristoranti il virus non gira, invece alle ore 20 il virus gira, quindi è una colpa della quale il Presidente della Regione Marche si sarebbe macchiato, quella di chiedere una parità di trattamento per aiutare categorie che sono allo stremo, come altre. Credo di aver rappresentato legittimamente un’idea di molti marchigiani, una richiesta che molti ci hanno fatto, quella di consentire, quando la condizione epidemiologica lo permette, di lavorare in sicurezza e con i protocolli, che la Giunta che mi ha preceduto aveva indicato, giusti e idonei, la scorsa primavera.
Vorrei fare un altro piccolo passaggio, qualcuno mi ha tacciato di fare propaganda, a fronte di questo qualcun altro mi ha incolpato del fatto che dal 19 ottobre sono scomparso, mettetevi d'accordo, o faccio propaganda o sono scomparso, non è possibile fare propaganda scomparendo, non è possibile scomparire e fare propaganda, credo che sia giusto che vi chiariate le idee perché siamo in Consiglio regionale e c'è una pandemia che non colpisce le Marche, colpisce l’Italia e l’Europa.
Credo che undici siano le regioni in zona rossa, alcuni regioni limitrofe alla nostra ne sono uscite la settimana scorsa, siamo circondati, è un epidemia che purtroppo ha interessato, con il cambio dei parametri, in maniera forte tutta la nostra Regione, ma anche tutta la nostra nazione. Guardate, non è colpa mia, vi dico altri dati che non possono essere smentiti, nel mese di gennaio è stato modificato prima l’indice Rt, l’ho detto anche questa mattina, e poi è cambiato l'alto rischio, è stato inserito come elemento per andare in zona arancione e rossa, nella scorsa settimana si è detto che tutto quello non funzionava e che si diventava zona rossa con 250 casi positivi su 100 mila abitanti, che è lo stesso strumento che noi abbiamo utilizzato il 20 febbraio per mettere in zona arancione i Camuni e anticipando di 20 giorni quello che avrebbe fatto il Ministero. Ringrazio gli uffici, il Servizio salute e il Gores per quello che hanno fatto, con entità diversa rispetto a quello che poi il Ministero ha fatto la scorsa settimana e la settimana antecedente per le scuole.
Credo che non sia facile prenderle tutte perché oggettivamente mitigare e contenere fa parte di una stessa strategia, che non è una strategia lessicale, ma fatta di azioni e di responsabilità, che noi stiamo cercando di assumerci. L’ho detto prima, non penso che l’abbiamo colte tutte, ma non credo che tutte le abbiamo sbagliate perché tenere per tre mesi e mezzo l’Rt sotto ad 1 è un risultato di cui tutti dobbiamo vantarci ed esserne soddisfatti.
Ho parlato di vaccini e della loro inoculazione, con onestà intellettuale e con un riconoscimento a chi si sta impegnando in questa campagna, ma veramente c'è qualcuno che pensa che in questa regione nascondiamo i vaccini? Spero di no perché sentire che mancano le dosi è come se qualcuno di noi o del Servizio salute o delle Aziende ospedaliere prendesse i vaccini e li nascondesse o li utilizzasse non so in quale maniera. Signori, sono dati sensibili che vengono consegnati ogni giorno al Ministero, come si può dire che una Regione non risponde, che non è trasparente e chiara, la prima grande chiarezza ce l’avete nel sito del Ministero, con le circolari che dà sull'utilizzo di ogni singolo vaccino, vaccino per vaccino Pfizer, Moderna, AstraZeneca e tutti quelli che verranno dopo.
Credo che su questi argomenti, scusate se mi accaloro, dobbiamo essere chiari, ma non per fare un servizio a noi stessi, per farlo ai marchigiani che sono chiusi nelle loro case, che vivono un momento complicato e che vogliono vedere le istituzioni che dialogano, magari che si confrontano anche in maniera forte, ma dobbiamo raccontare i dati per come sono, li dobbiamo raccontare per come sono nelle istituzioni perché noi non abbiamo mai detto al Servizio salute, alle Aziende ospedaliere o al Ministero di nascondere i dati, non ci permetteremmo mai di dare dei dati sbagliati, anzi, quando succede qualcosa chiediamo scusa e ce ne assumiamo la responsabilità, come ho fatto ieri sera per il tramite di un social. Responsabilità non nostre. Penso che in questo momento le istituzioni debbano essere unite e parlare una sola voce.
Mi è stato detto che non ho informato il Consiglio regionale di questa pandemia, fino all’ultima seduta assembleare, fino a 15 giorni fa, non c'è stata da noi una fase molto acuta perché, come ho detto prima, in base ai parametri che conosciamo per tre mesi e mezzo abbiamo avuto l’indice Rt sotto ad 1, oggi c'è un problema, abbiamo lavorato instancabilmente in questi giorni, in queste settimane per cercare di fare il possibile dal punto di vista dello studio e anche qui per la seconda volta dico grazie a coloro che cercano di fornire, nella desertificazione di quelli che sono i parametri di riferimento, i parametri alla Giunta regionale alla maggioranza, a tutto il Consiglio regionale per cercare di interpretare come la nostra Regione deve affrontare la pandemia e le varianti che la stanno incidendo. Non l’ho fatto, ma se questo è il problema, Presidente Latini, in ogni Consiglio regionale inizierò parlando della pandemia, cercando di raccontare quello che succede nella nostra regione, lo farò quando le cose vanno male, lo farò come non ho mai fatto quando le cose vanno bene. Qualcuno ha detto pure tra le righe che ci siamo vantati delle zone gialli, no, non l’abbiamo fatto, eravamo felici perché si dava un’opportunità di lavoro alle aziende stremate, eravamo felici perché si dava sollievo ad una socializzazione che non c'è solo nelle scuole, ma manca nei paesi, manca ovunque, era un’opportunità non per la Giunta, ma per tutti i cittadini marchigiani. Eravamo felici perché le strutture ospedaliere non avevano problemi, credo che tutti saremmo stati felici davanti alla comunicazione che la pandemia aveva un effetto minore, non credo che possa essere una colpa se ci rallegriamo se le cose non vanno male per i marchigiani.
Ci tenevo a dire queste cose perché questa mattina, come questa sera, ho cercato e cerco di rappresentare quello che stiamo facendo, con gli uffici, che non abbiamo cambiato, ma abbiamo trovato, con le Aziende, che non abbiamo cambiato, ma abbiamo trovato. Stiamo cercando di collaborare per dare delle risposte che possano essere all'altezza del momento, con tanti errori, magari, ma sicuramente ce la stiamo mettendo tutta con la lealtà istituzionale che deve essere propria delle cariche di Giunta e di Consiglio, soprattutto quando ci sono fatti gravi che non sono direttamente imputabili a nessuno.
Credo che sia giusto anche confrontarsi aspramente, ma penso che sia sbagliato puntare il dito. Ritengo che questo sia qualcosa che vada ricondotto a questa seduta, il mio auspicio è che possiamo riprendere un cammino di confronto sereno, anche aspro, l’ho detto, ma sereno, possiamo farlo per il bene dei cittadini marchigiani già dalla prossima seduta, dalla prossima Commissione, dalle prossime interlocuzioni, non ci siamo mai tirati indietro, dalla mattina alla sera siamo nei nostri uffici, ognuno nella propria postazione di lavoro per parlare con le imprese, le categorie, i sindacati, la sanità, i cittadini, le associazioni, tanto più per parlare con chi ha un ruolo istituzionale. Mai ho negato un confronto a nessuno di voi, mai, ogni volta che mi è stato chiesto anche pressato da altri impegni ho trovato lo spazio per confrontarmi, non voglio citare quali Consiglieri di maggioranza, ma quando sono stato sollecitato ho sempre ricevuto e accolto tutti. Questo lo dico perché in questi mesi, in questo mese, sul mio cellulare non è mai arrivata una chiamata, mai arrivato un messaggio, se l’aveste fatto il mio cellulare sarebbe stato aperto come è aperta la mia disponibilità.
Ringrazio il Consiglio regionale, ringrazio il Presidente, credo che siano emersi contributi importanti per correggere il tiro, noi lo faremo anche con le critiche, l'importante è che possano emergere da questo Consiglio regionale elementi importanti, da supporto all'azione, che noi mettiamo per mitigare, combattere, contrastare, chiamatelo come volete, l’effetto della pandemia nella nostra regione. Grazie.


PRESIDENTE. Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Mangialardi, Carancini, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIARDARDI. Grazie, Presidente. Potrei assumere il dibattito che c'è stato e che ha già permesso un’ampia illustrazione della risoluzione che abbiamo presentato perché il contenuto e l’obiettivo che ci eravamo dati ed è quello, lo dico per il Presidente Acquaroli, che lui ci aveva chiesto nella prima sua seduta, con grande responsabilità, preoccupazione e forse anche un po' di ingenuità in quella fase nel dire: “Potremmo essere in grande difficoltà perché ci saranno fasi nuove, gestiamole insieme”, la metto tutta in positivo.
Da quel momento ad oggi non è accaduto niente di questo, l’abbiamo risottolineato e non ho nemmeno tanta voglia di ripassarlo perché tutte le proposte che abbiamo avanzato, tutte le interrogazioni, le mozioni, tutti gli elementi che abbiamo raccolto legati ad un background di conoscenza, che abbiamo messo a disposizione, sono stati respinti in modo pregiudiziale e questa sera lo dico anche con grande imbarazzo.
Il contenuto della risoluzione ha degli aspetti che sono inconfutabili per gli errori commessi o per gli elementi non gestiti, sono inconfutabili e possono essere una premessa per rilanciare.
Lo dico per i Consiglieri tutti, per il ruolo che ricopriamo e per la dignità di ognuno di noi, nessuno si è permesso di dire che vi dovete vergognare, che siete senza dignità, che siete senza onore, che siete dei mistificatori, non l’ho mai pensato, quella politica non ci appartiene, siamo severi nei giudizi, siamo attenti e pronti a contribuire, ma quei termini non sono stati mai usati da chi occupa ruoli istituzionali. Quelle parola, lo dico con grande rammarico, sono state pronunciate da persone che stimo, che appartengono ad un percorso completamente diverso dal mio, ma che stimo. Quelle parole sono dentro questo palcoscenico non adeguato per le marchigiane e i marchigiani, noi non le abbiamo mai utilizzate e non le abbiamo nemmeno pensate.
Si, avete commesso tanti errori, tanti, penso che potremmo assumerci in una fase così complicata la condivisione delle scelte, è per questo che vi abbiamo chiesto reiteratamente di coinvolgerci, ascoltarci, di non porvi con supponenza e arroganza, di comunicare in modo adeguato, che da noi avreste potuto trovare e troverete sempre dei contributi.
Guardate, potete cambiare tutti i regolamenti che volete per la gestione di questa Assise, ma noi continueremo a rappresentare le necessità dei nostri cittadini marchigiani perché questo è il nostro ruolo, il contributo che vogliamo dare e che abbiamo provato a mettere in campo in questi mesi, invece, siccome la fase sarà ancora molto più complicata da qui in avanti …
Vede, Presidente, quando abbiamo fatto le scelte per dire eravamo gialli ed alla fine l’abbiamo gestita, no, non è andata così, non abbiamo gestito proprio nulla, abbiamo avuto paura di fare le scelte, abbiamo avuto paura anche di incidere, l’ha detto prima la Consigliera Casini, noi dobbiamo avere il coraggio della scelta, l’ha ricordato il Consigliere Cesetti, l’abbiamo detto tutti, il coraggio in quella fase forse poteva rappresentare davvero un …
Quello che avete combinato nella provincia di Ancona non si racconta, è scritto, non ci dobbiamo nemmeno offendere, non abbiamo detto che vi dovete vergognare per quello che avete fatto, che siete senza dignità per quella scelta che avete fatto, non l’abbiamo detto, abbiamo detto che è stata una scelta che nessuno ha capito e non ci potete nemmeno impedire di dire che quell’opzione è stata senza coraggio, senza visione, senza prospettiva, non ce lo potete dire. Se continuiamo a guardare indietro, se volete ritornare a meno 5 anni, perché se tornate a meno di 15 anni fa avete tanti di quei rappresentanti che hanno fatto quelle scelte 10 anni fa, che stanno con voi e dovete stare anche un po’ attenti a come la gestite sul piano temporale.
Se continuate a guardare indietro mistificando e cercando di mescolare la questione pandemica con il piano socio-sanitario, che oggi incide veramente poco, continuerete a parlare delle terapie intensive che non c’erano, delle risorse che non avete trovato quando siete arrivati, ma giriamo pagina, perché non è così, lo sapete, ve l'abbiamo scritto.
Siamo qui con una risoluzione per dire troviamo un percorso, insieme per confrontarci, per incidere insieme, se veramente avete a cuore il destino della nostra Regione e se togliete un po’ di quella supponenza.
Ha ragione il Presidente, lo dice anche con un po' di timore, avete commesso tanti errori, tanti, anche determinanti, e non ce lo possiamo permettere. Se l'Assemblea riesce nel suo insieme a trovare un momento di gestione, di condivisione, un percorso in cui i suggerimenti e le indicazioni possono mettervi e metterci nelle condizioni di evitare gli errori, che non sono plausibili, e l’avete sentito dal dibattito ...
Dopodiché è vero, ahimè, lo dico, è anche abbastanza imbarazzante perché chi ci ascolta vede i propri rappresentanti che invece di fare uno scatto in avanti chiedono ai colleghi di vergognarsi, si sentono Assessori che hanno un ruolo e dovrebbero ricordarsi che è un ruolo istituzionale, si appellano e danno giudizi che non hanno niente a che vedere con la politica e con il ruolo che assumono.
Non abbiamo dato una bella dimostrazione di noi, invece potremo recuperare se diamo seguito agli elementi contenuti nella risoluzione, vi dico pure epuriamola e depuriamola della premessa perché fa parte del passato, come tutte le valutazioni che avete fatto oggi, guardiamo l’obiettivo, vogliamo fare uno scatto in avanti, una cabina di regia in cui stare tutti dentro, ci confrontiamo e tutti possono dare il proprio contributo per uscire insieme da questa situazione opprimente per le nostre famiglie, per i nostri operatori, per la nostra economia.
Non confondiamo, ve lo chiedo, perché noi non abbiamo mai aggredito la struttura, anzi, la saluto e la ringrazio, l’avete ereditata, prima bistrattata, prima terribile, l’avete sempre sottolineata come non adeguata, invece si sta dimostrando, come sempre fatto, di essere stata pensata e in grado di affrontare questa terribile situazione anche nei limiti e nelle complessità dettate dalle normative nazionali, lo sapete.
Il contenuto della risoluzione è proprio in questi termini, vogliamo metterci tutti nelle condizioni di fare uno scatto in avanti, però, Presidente Acquaroli, dipende da voi perché noi, oltre a quello che stiamo facendo, oltre alla disponibilità che diamo, oltre ai contributi che mettiamo in campo, alla sottolineatura degli errori che avete ammesso, non possiamo andare con la mano tesa, Presidente, non è la nostra, deve essere la sua per provare a uscirne e per far si che le soluzioni siano molto più ponderare rispetto agli errori, ai tanti errori, che state commettendo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ho letto la risoluzione del Partito Democratico, senza entrare in polemica, ma se le premesse sono che l'amministrazione non ha fatto, che ha sbagliato tutto, tra l'altro interpretazioni forzose, diciamo solo questo, come si può pensare di trovare un clima di …, per esempio una risoluzione unitaria, che talvolta nelle grandi occasioni, com’è successo per il terremoto, per un evento catastrofico, è stata fatta.
Ahimè, stiamo gestendo un evento difficilissimo e non si può in queste condizioni pensare di arrivare a una sintesi che fa bene ai marchigiani, alla conduzione dell'Assemblea regionale, al Governo, fa bene a tutti, ma il Partito Democratico ha scelto un'altra strada, tra l'altro a mio parere una strada negativa perché la seduta di oggi, secondo me, che doveva essere il trionfo dell'opposizione si è rivelata, poi ognuno dà le proprie valutazioni, una catastrofe, nel banco degli imputati c'è stato molto di più il Partito Democratico, piuttosto che la nostra gestione.
Che ci siano delle difficoltà, prendo la parola esatta che c’è qui, del governo regionale è verissimo, ma sono difficoltà di tutti i governi regionali, delle 20 Regioni italiane, sono difficoltà gravissime del governo nazionale, sia quello che c'era prima che quello che c'è oggi.
Tutti avranno letto sulle agenzia le dichiarazioni irritate di Draghi, significa che il governo nazionale ha delle difficoltà perché si sta confrontando con una vicenda nuova, con una situazione non prevista, sulla quale non c'è stato in passato nessuna capacità, perlomeno misure preventive generiche. Pensiamo che lo Stato aveva il piano delle emergenze del 2006, il piano nazionale delle pandemie era stato aggiornato nel 2006, c'è stata una polemica con il responsabile, siamo nel 2021, sono 15 anni che non c'era un aggiornamento del piano nazionale. Le Regioni si sono trovate tutte in difficoltà per le misure di contenimento della spesa, che ovviamente ha inciso in periferia sui bilanci regionali, sulll'assunzione del personale. Questo è accaduto, non è un problema dire che siamo stati perfetti, abbiamo fatto fronte ad una situazione difficile, mettendocela tutta, forse nel migliore dei modi.
Con la nostra risoluzione chiediamo - non esiste solo il Partito Democratico in Consiglio, esistono anche altri gruppi, a parte i gruppi della maggioranza - che l'azione del governo regionale, del Presidente della Giunta, che ha rafforzato le misure di contrasto, in effetti siamo andati meglio dell'amministrazione precedente, ci sono stati ulteriori elementi negativi, le varianti, ci siamo trovati di fronte a un depotenziamento della sanità, di tutta la rete sanitaria marchigiana, il problema di dover raddoppiare i posti letto non solo nelle rianimazioni, che pure è stato fatto, ma per riuscire a dare una risposta alle necessità e alle urgenze in tutti gli ospedali sono stati trasformati posti letto di altre discipline mediche, di altre specialità, in letti Covid di primo, secondo, terzo tipo. Addirittura all’ospedale di Torrette c’è un reparto che si chiama Covid 4, che si occupa della pre-dimissione.
Noi facciamo come si fa nella correttezza, scriviamo queste cose, la nostra capacità di aumentare i tamponi, lo screening di massa, di potenziare le Usca, non ci vergogniamo di chiedere aiuto ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, alle farmacie, niente è rimasto intentato. Alcune cose non siamo riusciti a farle perché non c'erano le condizioni, ma i Covid Hotel, le risorse per le attività economiche, i 45.000.000 di ristoro che saranno dati … E’ stata messa in atto una catena molto forte per avviare il piano vaccinale regionale, come regione italiana abbiamo avuto una percentuale di somministrazione, fino all'altro giorno, al blocco della somministrazione del vaccino, del'83,6% contro una media nazionale del 79,6%. E’ stato fatto tanto, è stato fatto tutto? No, chi dice che è stato fatto tutto, forse si poteva fare ancora di più di quello che è stato fatto, ma è stato fatto moltissimo e rispetto al passato tantissimo.
Quali sono le strategie che ci diamo? Questa è la conclusione:
- la redazione del nuovo piano socio-sanitario regionale, i precedenti piani hanno dimostrato l'insufficienza della rete sanitaria regionale al momento del dunque, ovviamente questo si farà quando la criticità attuale sarà superata, uscendo dal sistema degli ospedali unici, che non ha dato risposte, garantendo delle eccellenze;
- una rete sanitaria che possa rispondere a tutti i problemi dei territori affinché non accada più che si debba costruire, come successo a Civitanova Marche, il Covid Hospital che ha sottratto personale sia all'ospedale di Macerata che a quello di Civitanova Marche. Di fatto è un travaso di personale da una struttura all’altra, molto meglio concentrarlo. Le ambulanze sono dovute correre su e giù per la regione per riuscire a cercare di mettere in rete, per cercare di dare una risposta all'urgenze e all'emergenze, questo dobbiamo fare;
- un ulteriore potenziamento della medicina territoriale. E’ stato uno dei buchi neri di queste zone d'ombra, al di là delle prestazioni e delle volontà dei sanitari e dei parasanitari di far fronte è mancata tanto la medicina domiciliare, le cure domiciliari e l’équipe specialistica territoriale, che dovrà essere potenziata;
- la sanitarizzazione delle case di riposo, che in genere sono gestite da fondazioni o sono comunali, altre sono private. Si è visto che il Servizio sanitario nazionale deve poter arrivare lì dentro perché con il medico, con il direttore sanitario della struttura non ce la fa, non c’è spazio. Quante volte l'Assessore Saltamartini ha dovuto rispondere in qualche modo e far fronte alle richieste con le mani giunte dei Presidenti, dei direttori, dei coordinatori delle case di riposo perché non c'era una sufficiente risposta all'esigenze;
- bisogna prevedere una riserva di posti letto ospedalieri di emergenza in strutture riconvertite, ma già attrezzate e che possono essere facilmente riattivabili, gli ex ospedali che talvolta sono rimasti vuoti, che possono essere facilmente rimessi in linea per le esigenze che potrebbero verificarsi di nuovo.
Tutto questo la Giunta lo sta portando avanti e in tutto questo la maggioranza ci crede.
La risoluzione è firmata da tutti i cinque i capigruppo. Noi siamo disponibili ad accettare la collaborazione dell'opposizione, anzi, ci farebbe piacere che l'opposizione collaborasse, ma non per ostacolare, criticare, non in termini distruttivi, ma costruttivi. Questo l'appello che noi facciamo. Se uno porta avanti una linea politica ed il giorno che si chiudono scuole, magari al 50% per decongestionare i trasporti, gli autobus e per rispettare le distanze nelle le classi, ci si dice che abbiamo sbagliato perché si è ridotto al 50% e chiuso le scuole, se un giorno sono aperte, abbiamo sbagliato tutto perché le scuole sono aperte, delle due l’una, non è possibile, non si può dire no al panico ed il giorno dopo lanciare gli appelli e istituire anche delle misure che sono apparse anche bizzarre.
Ci sono persone che rispettano, c'è grande rispetto e c'è grande voglia, volontà di collaborazione, un governo ha sempre bisogno di apporti, di idee, di aiuto e di sostegno, qualsiasi governo, di destra e di sinistra, ma se uno pratica attività distruttive bisogna disinteressarsene, secondo me, addirittura ignorare quello che dicono persone che non sono portatrici di bene comune, partiti che invece di avere a cuore la società marchigiana nel suo insieme, che è di tutti, ritengono che sia più importante la competizione politica, in qualche caso addirittura la diffamazione politica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Vorrei entrare nel contenuto della risoluzione che è stata presentata dai Consiglieri del Partito Democratico, se l’avessero scritta adesso forse l’avrebbero formulata diversamente perché per poter collaborare e avere momenti di condivisione, come dice il capogruppo Mangialardi, non si possono fare delle premesse in cui si dice che è tutto sbagliato, che le persone sono inadeguate. Credo che non sarebbe opportuno neanche per voi mettervi con delle persone inadeguate, che non ne hanno indovinata neanche una, penso che non sia di buon auspicio per nessuno. Se la scrivevate stasera in un'ottica di collaborazione vera forse le premesse sarebbero state differenti, secondo me la risoluzione non è condivisibile nelle premesse.
Anche la nostra risoluzione, illustrata dal Consigliere Ciccioli, prevede una cabina di regia, potrebbe non essere esclusa la possibilità di un …, sarebbe auspicabile il coinvolgimento di tutti, però per come è impostata la vostra, con parole anche pesanti nei confronti dell'Assessore e del Presidente, se vogliamo fare un passo avanti non è in questo modo. Dobbiamo toglierci di dosso quei rancori che abbiamo e se vogliamo stare insieme cercare di condividere le opinioni o quello che vogliamo portare avanti. Io chiudo alla vostra risoluzione in quanto è inaccettabile nelle premesse, mentre quella da noi proposta oltre ad altre misure, oltre ad andare avanti nelle iniziative che sono state portate avanti e a migliorarle - l’ha detto stamattina anche nella presentazione il Presidente - è stata avviata la costituzione di una cabina di regia, su questo potremo lavorare e collaborare insieme per sconfiggere il Covid, però ci deve essere una collaborazione vera, se vogliamo starci dobbiamo fare tutti quello che dicevo prima, un esame di coscienza e magari cambiare rotta per cercare di convergere sulle soluzioni che potranno essere condivisibili. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Caratterialmente di solito non sono un gran puntiere, ma in una situazione emergenziale come quella che stiamo vivendo, soprattutto con una frattura così forte, secondo me bisogna cercare di ricomporre tra maggioranza e opposizione, sarei dell’idea, cosa che avevo già anticipato ai capigruppo, spero che se la ricordano, credo che sia auspicabile, di arrivare questa sera ad un testo unitario, lasciando perdere le premesse della risoluzione del centrosinistra perché, come giustamente ha riconosciuto anche il capogruppo del Partito Democratico Mangialardi, sono eccessivamente polemiche ed è chiaro che non possono essere ricevute in questa forma dal centrodestra; nello stesso tempo le premesse nel testo del centrodestra sono un po’ troppo autocelebrative per i nostri gusti, non vogliamo scendere troppo nei dettagli, per una volta lasciamo perdere le premesse e concentriamoci sul dispositivo. Quello del centrosinistra, secondo noi, può essere accolto perché parla di una cabina di regia, che il Presidente Acquaroli nel suo intervento ha detto che ha intenzione di mettere insieme, penso, quindi, che possa essere accettato il contributo del Partito Democratico.
Per quanto riguarda il dispositivo del centrodestra siamo felici di leggere che sono state recepite alcune proposte che abbiamo fatto oggi, ma in fatto di sanità la linea del Movimento 5 Stelle e del centrodestra almeno fino ad oggi è a parole perché nei fatti ancora non è si è fatto molto, sono quasi coincidenze sovrapponibili.
Sul dispositivo del centrodestra non c'è nulla da eccepire, vorremmo lanciare anche l'idea che fosse ripreso, anche per fare qualcosa di unitario e contribuire anche noi, il dispositivo della mozione predisposta dalla prima firmataria, dalla Consigliera Lupini, di un report giornaliero dettagliato alla cittadinanza sulle vaccinazioni. Questa la mozione è stata abbinata alle due precedenti e lancia un'idea che potrebbe essere accolta in una risoluzione comune.
La mia proposta è cercare di arrivare ad un testo unitario, lavorare da remoto non è sicuramente facile, se fosse il caso si potrebbe anche rinviare la votazione e la discussione del testo alla prossima seduta, visto che immagino che saranno rinviati tanti atti.
Questa è la proposta che lancio e spero che sia accolta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buonasera a tutti di nuovo. Ci ritroviamo anche questa sera a dover condividere quello che fuori si aspettano, allora rientro nel mio discorso iniziale.
Il 19 ottobre dissi che sarei sempre stato dalla parte degli assistiti, dalla parte di una sanità pubblica, trasparente, e mi rivolsi all'Assessore Saltamartini, oggi vorrei rivolgermi al Partito Democratico. Ho attenzionato l'intervento della Consigliera Casini, credo che abbia fatto un intervento di sintesi.
La risoluzione presentata dal Partito Democratico e firmata da tutti i Consiglieri, nella parte finale mi trova d’accordo, cioè quella di costituire con tutti i gruppi presenti nell'Assemblea legislativa una cabina di regia operativa e decisionale, insieme al Presidente Acquaroli. Anche nella risoluzione del centrodestra, firmata da tutti e cinque i capigruppo, trovo delle cose concrete, già indicate dal mio gruppo il 19 ottobre, nel Consiglio regionale in cui si è trattato dell'infermiere di famiglia, in cui si è detto che in quella fase critica bisognava rimettere al centro una nuova organizzazione sanitaria che consentisse più sicurezza. Qui mi collego al Consigliere Ciccioli che ha parlato di eccellenze nella parte periferica del territorio, ha parlato di Rsa, di strutture residenziali e semiresidenziali nella rivisitazione del piano socio-sanitario, bene, noi ci saremo, alcune azioni sono presenti nella risoluzione del centrodestra con fatti concreti, ricordo i tamponi da 1.500 a 8.000 die, lo screening 243.700, le Usca da 22 a 34. Negli anni anche il gruppo Rinasci Marche ha chiesto di rafforzare fortemente le Usca e di affiancarle con l'infermiere territoriale, che avrebbe dato una spinta, un contributo alla cura del paziente a domicilio. Questo è anche l'oggetto della nostra interrogazione presentata dal sottoscritto e dal gruppo Rinasci Marche, che chiedeva all’Assessore Saltamartini se intendeva valutare un diverso protocollo per le terapie domiciliari. Queste azioni mi fanno ragionare concretamente insieme alla capogruppo Consigliera Ruggeri, ho sentito la richiesta di una mediazione, avete un altro contributo al sostegno della mediazione, troviamo una strada comune, mettiamo al centro le cose ben fatte da questa Giunta, aumentando i posti di terapia intensiva da 155 a 233, bene gli accordi con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. A questo punto tutti i Consiglieri dovrebbero trovare una sinergia per il bene dei cittadini marchigiani, una sinergia che vede in un certo senso anche l'impegno posto nella risoluzione del Partito Democratico che nella parte finale chiede a tutto il quadro istituzionale, rispetto a questa grave vicenda sanitaria che sta colpendo la comunità marchigiana, in particolare i fragili, di intervenire tempestivamente, metterla insieme alla risoluzione del centrodestra che è fatta di alcune azioni concrete, che vedono il plauso di Rinasce Marche perché, come abbiamo detto, siamo dalla parte della sanità pubblica e delle azioni concrete, azioni concrete che hanno un tema centrale che è quello dell'uscita da questa terribile pandemia. Lo possiamo fare tutti insieme se uniamo le forze, non credo che ci riusciremo questa sera perché ho sentito interventi anche molto duri, ma lo dovremmo a tutti i marchigiani che si aspettano che nel Consiglio regionale su questa tematica non ci siano divisioni, ma un intento comune. Prendiamo le azioni fatte, quelle concrete, prendiamo anche la parte finale della risoluzione del Partito Democratico, che vede un lavoro molto importante, questo lo ha sottolineato oltre il capogruppo Mangialardi anche la Consigliera Casini. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Signori Consiglieri, la prima è una cosa simpatica che dico al Presidente Acquaroli che non vedo mai, sicuramente starà dietro quel nero, il 5 febbraio le ho scritto un messaggio Presidente, nel quale chiedevo di parlarle 5 minuti, non mi ha neanche risposto, credo che non l’abbia neanche visualizzato, lo dico solo perché la retorica che è stata utilizzata circa il fatto che si lavora 24 ore al giorno non sempre è un elemento positivo perché quando si lavora 24 ore al giorno non si riesce a concretizzare. Lei non ha ritenuto neanche di rispondermi, lo capisco, non gliene faccio una colpa, ma mi dà un po' fastidio la retorica che viene utilizzata. Può andare a vedere nel suo cellulare, il 5 febbraio ho chiesto di poterle parlare per 5 minuti.
Devo dire che resto abbastanza colpito dall’intervento del Consigliere Santarelli, in particolare mi chiedo se era a sostegno del candidato Mangialardi in campagna elettorale, del Movimento 5 Stelle non commento, è evidente, non se ne abbia la Consigliera Ruggeri, ma è pienamente organico anche rispetto agli atti di Consiglio, ma quello che è abbastanza sorprendente e che oggi mi colpisce anche positivamente è l’intervento del Consigliere Ciccioli che per certi aspetti ed in parte in una qualche maniera parla di collaborazione. Ma come si fa oggi a dire stralciamo tutta la prima parte, voi come maggioranza, e lo dico senza polemica, certamente avete fatto anche delle cose positive, penso che le Usca da questo punto di vista siano un passaggio positivo, ce ne sono altri, certamente il Presidente ha fatto tutto quello che era possibile, nessuno gli imputa questo da parte nostra, non c'è questa imputazione, sta provando a lavorare con la sua maggioranza per fare il meglio, è chiaro, però, voglio che siano chiari anche i passaggi. Quando avete deciso di fare lo screening di massa si sarebbe potuto, per esempio, fare un passaggio in Consiglio regionale o all'interno di un rapporto maggioranza opposizione e chiedere se quella poteva essere la soluzione migliore o se per esempio sarebbe stato meglio concentrarsi sulla categoria delle scuole. Rispetto a questo siete andati avanti da soli. Presidente Acquaroli, lei è una persona che stimo e continuo a stimare, capisco la politica, lei fa a noi un appello accorato alla collaborazione, ma non si è mai esonerato dal criticare il Governo, la sua musa ispiratrice lo attacca dalla mattina alla sera e anche alla notte cercando di parlare di opposizione patriottica, non mi dica che lei è stato istituzionale, ha applicato la stessa tecnica di Fratelli d'Italia rispetto al Governo. Quando parlo di autorevolezza il Presidente di una Regione, indipendentemente dall'appartenenza, è capace anche di potersi rappresentare dentro un quadro istituzionale e non propagandistico.
Ha tentato di accostare il fatto di fare propaganda rispetto alla questione dell'assenza, si può essere assenti e nello stesso tempo fare propaganda, perché quando lei dice che si è sentito il 20/27 di gennaio di chiedere la riapertura in piena pandemia, quindici giorni fa, io ho l'impressione che lei non fosse consapevole del quadro della situazione Covid, lei non ha compreso che morivano le persone, che aumentavano i posti letto in terapia intensiva, che le autoambulanze stavano fuori dagli ospedali e nonostante questo chiedeva di riaprire. Le misure di contenimento a un certo punto chiedono radicalità delle scelte, questo lei non l’ha fatto, avrebbe dovuto in una fase così critica dire: benissimo, avere, come lei oggi prova insegnarci, anzi insegna a noi Consiglieri, una linea istituzionale, comprendere, perché lo dicono tutti, che le misure di contenimento e purtroppo di chiusura in assenza dei vaccini sono l'unica condizione per ridurre tutto questo. Un minimo di coerenza, Presidente.
Quando parlo di comunicazione intendo una comunicazione ad un popolo, ad una comunità che ovviamente capisce male perché un momento si mette la giacchetta di attacco al Governo e nello stesso tempo fa il pompiere, cercando di avere…
Dico che è comprensibile, si può anche sbagliare, tanto che le dico che da oggi in poi, da qui in avanti, abbia un livello istituzionale, un livello di filiera, ecco perché cerchiamo da questo punto di vista di sottolineare alcune cose negative fatte, non certo per attacco politico, ma perché la pandemia andrà avanti e ci sarà un piano vaccinale da organizzare. Quindi, occorre avere una filiera istituzionale, ecco perché la risoluzione chiede un affiancamento operativo e decisionale, siamo pronti ad assumerci le responsabilità direttamente dentro un organismo che decida e non di corollario rispetto a tutto ciò.
Certo la premessa è dura, non ci siamo inventati niente, è l’Assessore Saltamartini che da questo punto di vista ha fatto le pentole e i coperchi, non c'è nessun pregiudizio, la prima cosa che ha detto è che lui avrebbe, attraverso il protocollo dell’idrossiclorochina e dell’ozono, risolto gran parte dei problemi, o che a maggio del 2021 ci sarà l’immunità di gregge, un Assessore alla sanità sa bene, basta solo sentire la televisione, che non ci sarà mai un'immunità di gregge. Ascolti i tecnici, Assessore! Quando dice che vuole in una qualche maniera produrre significa che non sta in un contesto istituzionale, non ha capito come funziona, non ha fatto neanche una telefonata, per poter installare una nuova produzione occorre produrre bioreattori, anche un bambino che si trova di fronte ad un tema fa da Assessore alla sanità, avrà possibilità di informarsi come l’abbiamo fatto noi.
Questa è l’inadeguatezza, ma sono certo che si può migliorare tutti quanti insieme, ecco perché abbiamo raccontato i fatti, non certo in un'ottica di attacco, ma dentro un'ottica di ricostruzione, non c'è nulla.
Il piano socio-sanitario, Consigliere Ciccioli, è il futuro, non è l’emergenza, oggi purtroppo dobbiamo gestire l'emergenza e bisogna farlo in un’ottica di collaborazione e di ascolto reciproco perché le idee di ognuna delle parti, le esperienze di ognuna delle parti possono portare … Dentro la vostra maggioranza ci possono essere figure, dentro l'opposizione ci possono essere figure, è questo lo spirito, ecco perché dico sinceramente che le parole offensive dette dalla Consigliera Leonardi sono indecenti, sono inaccettabili, può continuare a dire questo, ma i fatti sono raccontati.
Da questo punto di vista voterò la risoluzione presentata dal Partito Democratico, ma allo stesso tempo siamo pronti a collaborare rispetto all’attività sull’emergenza Covid.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Ho deciso di intervenire, passatemi l'espressione, dopo che ho ascoltato il tentativo dialettico di quello che io chiamo un carnefice che vorrebbe accusare di omicidio la vittima e ribaltare la realtà.
Qui la vittima è la sanità marchigiana, che è stata tramortita dai piani sanitari 2012/2014 e 2020/2022, quest’ultimo approvato se non erro il 4 febbraio 2020, un anno fa, ideati ed approvati da quella parte dell'opposizione che ha massacrato la sanità ospedaliera e territoriale della nostra regione. 13 ospedali chiusi, molti altri depotenziati, altri ancora abbandonati strutturalmente, fatemelo dire, perché da Assessore con la delega all'edilizia sanitaria ospedaliera sto girando tutta la regione, tutti i presidii ospedalieri, ed è stato camuffato questo disastro dietro il miraggio di una nuova sanità, dietro il bluff della costruzione di ospedali unici.
Poco fa il Consigliere Carancini ha detto al capogruppo di Fratelli d’Italia che il piano sanitario è il futuro, allora parliamo dell’oggi, invito tutti a leggere il Corriere Adriatico di oggi che ci dà effettivamente i numeri reali della sanità marchigiana confrontata con quella delle altre regioni. Le Marche hanno il più alto tasso di saturazione di posti letto in Italia, ma perché ce l’hanno? Ve lo dico subito, facendo un confronto fra l'Emilia-Romagna e le Marche, due regioni vicine, omologhe anche politicamente nel governo politico fino a qualche mese fa, bene, le Marche hanno 48 degenti ogni 100 mila abitanti, l'Emilia Romagna ha 78 pazienti ricoverati in ospedale ogni 100 mila abitanti, eppure il tasso di occupazione, di saturazione dei posti letto in area medica è del 61% nelle Marche, maggiore dell'8% rispetto a quello dell'Emilia Romagna, che cosa significa? Che avendo meno pazienti le Marche ogni 100 mila abitanti, ricoverati nelle strutture sanitarie ospedaliere, hanno il maggior numero di posti letto occupati, quindi meno posti disponibili, perché? Perché l'Emilia Romagna non ha massacrato la sanità, il numero di posti letto, non ha chiuso ospedali, come ha fatto la Giunta che ci ha preceduto, come la maggioranza regionale che ha preceduto l’attuale, che sta governando in questo momento. Altre regioni hanno interpretato il decreto Balduzzi senza massacrare la sanità, cosa che invece è stata fatta negli anni passati nelle Marche.
Ecco perché voglio ringraziare con questo mio intervento, non l’ho fatto in precedenza, i gruppi consiliari di maggioranza, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, UDC, Civici per aver proposto questa risoluzione che il Consiglio regionale andrà a votare tra poco; al contempo chiedo all'opposizione, o almeno a parte di essa, di cogliere questa occasione per dimostrare un vero cambio di passo sulla sanità, che parte dell'opposizione ha colpevolmente indebolito nel passato. Un cambio di passo che può avvenire soltanto con la redazione di un nuovo piano socio-sanitario regionale, che abbandoni il sistema degli ospedali unici e metodi finanziari stravaganti e pericolosi per la loro costruzione, per realizzare invece una rete ospedaliera e una sanità che garantisca in modo omogeneo ed equilibrato il diritto alla salute di tutti i marchigiani, dalle aree interne alla costa, dalle città capoluogo ai centri minori. Lo dobbiamo ai cittadini marchigiani, caro Presidente, cari colleghi, ma lo dobbiamo anche a chi quotidianamente è in prima linea per salvarci la vita, agli operatori sanitari, infermieri, medici e volontari.
Dopo questa giornata, come altri colleghi hanno detto, davvero inutile e di brutta figura che ha fatto la politica marchigiana, per gli insulti che ho ascoltato di fronte alla comunità della nostra regione, dico grazie al Presidente Acquaroli, dico grazie ai colleghi della Giunta, dico grazie a quei Consiglieri che decideranno di dare un nuovo futuro alla sanità marchigiana votando questa risoluzione, che ci impegna con ancora più determinazione a cambiare la sanità, che qualcuno ha distrutto negli ultimi anni, non ascoltando il grido di dolore dei tanti operatori sanitari, dei tanti Sindaci, delle tante comunità, dei tanti Comuni, dei Comitati locali, che hanno detto alla Giunta che ci ha preceduto, alla maggioranza che ci ha preceduto, che stavano distruggendo la sanità della nostra regione.
Grazie colleghi, grazie a quei Consiglieri regionali che ci daranno questa forza, grazie Presidente per avermi dato la parola. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Sarò breve, non volevo intervenire in merito a questa risoluzione perché il capogruppo Ciccioli è stato competente nel prepararla e ringrazio anche le forze di maggioranza, tutte insieme, per averla proposta.
Ho ascoltato un intervento non consueto del Consigliere Carancini perché ancora una volta, invece di parlare della risoluzione, ovviamente lui non ha letto la risoluzione del Partito Democratico perché ama fare propaganda, si è permesso di attaccare il Presidente.
Credo che in questo momento i cittadini che ci stanno ascoltando si stiano rendendo conto che una parte dell'opposizione, che fa capo in questo caso al Consigliere Carancini, sta mistificando la realtà, addirittura cerca di strumentalizzare ogni cosa, accusando il Presidente vergognosamente di non aver risposto ad un messaggio, quando a febbraio, Consigliere Carancini, il Presidente è stato più volte in Aula e poteva parlarci tranquillamente, se era così urgente. Ancora una volta non trova occasione per strumentalizzare tutto, cosi come quando ha parlato della richiesta del Presidente Acquaroli al Ministro Speranza di riaprire in zona gialla i ristoranti anche la sera, lei non è d’accordo, i ristoratori marchigiani ne prenderanno atto, però, quello che vorrei farle capire, perché la reputo una persona intelligente, è che il Presidente Acquaroli ha fatto questa richiesta quando eravamo in zona gialla. Credo che si veda che è stato per un po’ di tempo fuori dalla politica, anch’io quando ho avuto il Covid non riuscivo a seguire tutto e non sono riuscito neanche ad ascoltare le associazioni di categoria che avevano chiesto al Presidente Acquaroli di avere la possibilità di aprire i ristoranti in zona gialla anche la sera. Credo che questa sia una proposta condivisa, sono veramente dispiaciuto e le dico, caro Consigliere Carancini, che ormai ha stancato, penso che si debba vergognare perché ancora una volta fa propaganda quando invece avrebbe dovuto fare una proposta, però il livello è questo, i cittadini marchigiani l’hanno messa all’opposizione e sono certo che ci rimarrà a vita. Grazie.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione. Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla proposta di risoluzione del gruppo consiliare Pd.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Tiriamo le conclusioni di questa seduta che è stata molto lunga e complessa, a me sembra che per quanto riguarda il Partito Democratico è prevalsa la linea dell’attacco frontale, sia nel testo che è stato presentato che nell'ultimo intervento del Consigliere Carancini, ne prendiamo atto, in politica ci sta, non ci piace, però ne prendiamo atto e andiamo avanti.
Viceversa la Consigliera Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha fatto l’appello di una conclusione che fosse più aperta ed in particolare, da quello che mi è stato sottoposto, la disponibilità ad integrare. Se ci sono proposte accettabili, lo dico anche a nome degli altri capogruppo della maggioranza, che si esprimeranno, noi siamo disponibili a integrare, per esempio, quella parte che riguarda la trasparenza, il report relativo ai vaccini, se ci sono altri emendamenti che noi possiamo accettare … Questo è il nostro atteggiamento, è di apertura.
Ribadisco, poi interverrà la Consigliera Lupini, che tra l’altro è un’operatrice sanitaria, che in Commissione sanità, ma credo anche gli altri se occorre … Noi vorremo fare una risoluzione, la più ampia possibile, se ci sono delle integrazioni per noi accettabili siamo aperti e lo dico io che in genere sono uno che i paletti li mette, ma in un caso come questo di emergenza sanitaria non si possono fare le sfide ideologiche, accogliamo la richiesta della Consigliera Ruggeri, se poi ci sono altre cose …, ma dopo andiamo al voto ovviamente. Grazie.

PRESIDENTE. Capogruppo la dichiarazione di voto.

Carlo CICCIOLI. Non credo che ci sia equivoco, la risoluzione del Partito Democratico noi la rigettiamo totalmente, ho fatto un appello per integrare, se ci fosse da parte di qualcuno di buona volontà, la risoluzione della maggioranza. Grazie.

PRESIDEDNTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Credevo che oggi avremmo parlato di emergenza sanitaria e di quali atti mettere in campo nel brevissimo periodo per far fronte tutt’insieme, è andata un po' diversamente da quello che mi aspettavo, però vengo chiamata in causa per fare una proposta concreta, che avevo prodotto attraverso una mozione, che illustro adesso come proposta per arrivare anche ad una sorta di sintesi che è auspicabile da parte di tutti.
Ho ricevuto, come tutti noi, tantissime richieste su come avverrà questo piano delle vaccinazioni, con i cambiamenti che continuamente arrivano da più fronti, non è facile neanche in Commissione stare puntualmente dietro a tutte le categorie da vaccinare. Ci siamo confrontati più volte su questo anche con l’Asur, con la Presidente e tutti i commissari. La mia proposta è quella di una massima trasparenza, anche per dare delle risposte non tanto a noi commissari quanto ai marchigiani, quindi, chiederei che sia aggiornato il canale Telegram quotidianamente, come per i tamponi e i decessi anche per i vaccini.
Ho sentito nell'intervento del Presidente, all'inizio di questa giornata, che è prevista la costruzione di un apposito sito che illustri il piano delle vaccinazioni, però, visto che ad oggi ancora non pronto, è in lavorazione, la proposta potrebbe essere quella di pubblicare sul sito istituzionale della Regione, che è già in uso, un report giornaliero aggiornato circa la somministrazione del vaccino anti Covid, con l'indicazione precisa delle fasce d'età e delle categorie interessate.
Proprio oggi ho fatto un'interrogazione per alcune categorie precise in attesa di vaccini, è chiaro che tutti vorremmo che venissero vaccinati tutti e subito, però la realtà non ce lo consente, quindi, andiamo a fare una strategia che sia comunicabile ai nostri concittadini: le categorie interessate, le località di somministrazione divise per province, i dati totali suddivisi per prima e seconda somministrazione, le dosi totali ricevute e utilizzate anche per superare qualunque tipo di dubbio, polemica o notizia che possano aumentare la confusione e l'angoscia che adesso attanaglia la nostra regione.
Esiste un canale istituzionale Telegram che è molto seguito e anche molto semplice da poter consultare, quindi, un report giornaliero aggiornato con le stesse indicazioni secondo me potrebbe essere qualcosa che aiuta ad arrivare in tempi congrui, con la massima velocità, in tempo reale e con la massima trasparenza ai marchigiani che stanno vivendo momenti di grande confusione e ansia.
Da domani vorremo essere di supporto anche da un punto di vista dell'informazione e della comunicazione facilmente fruibile, i dati sono disponibili nei siti e nei canali del Ministero, credo che averne uno regionale aggiornato quotidianamente sia molto utile. Grazie.

PRESIDENTE. Mi deve fare la dichiarazione di voto, come detto, anche per il capogruppo di Fratelli d'Italia.
Vi ricordo che ai sensi del comma 5 dell'articolo 145 una volta chiusa la discussione, ed è stata chiusa prima della dichiarazione di voto, non si possono prendere in esame eventuali emendamenti e modifiche, quindi, ci deve dire la dichiarazione di voto su questa risoluzione.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. La proposta di una cabina di regia, che il Consigliere Mangialardi ha chiesto, è come se fosse stata recepita da quanto ha dichiarato il Presidente Acquaroli all'inizio. Leggiamo delle cose in linea con la nostra posizione, come ha già rappresentato molto bene la Consigliera Ruggeri, quindi, il nostro voto può essere favorevole, con un'attenzione particolare agli ex ospedali - saremo molto attenti su questo - che ci sia un buon utilizzo, illuminato, nella possibilità futura di poterli riattivare in pieno. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Sono dispiaciuto del fatto che il Consigliere Carancini abbia voluto proseguire nella sua critica nei confronti dell’operato dell'amministrazione, il voto della Lega non può che essere negativo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Il voto del gruppo del Partito Democratico è favorevole alla risoluzione che abbiamo presentato, lo anticipo, non c'è disponibilità ad integrare la risoluzione presentata dalla maggioranza, cosa diversa era un percorso per arrivare a una risoluzione unica che tenesse conto del grande contributo che il gruppo ha messo in campo, invece c’è la volontà di bocciare la risoluzione e la richiesta di integrazione con l’altra risoluzione, sulla quale, per ragioni che non voglio ribadire, ripetere e imbarazzare tutti, non c’è da parte nostra disponibilità. Diverso il percorso che vedeva una risoluzione unica che riscriveva anche il testo, quindi, il voto favorevole sulla nostra risoluzione. Grazie.

PRESIDENTE. Dichiaro chiuse le dichiarazioni di voto.
Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Mangialardi, Carancini, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Marcozzi, Latini, Rossi.
Ha la parola il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Innanzitutto ci tenevo a ringraziare tutto lo staff del Palazzo del Consiglio regionale, tutti i tecnici, i collaboratori per essere rimasti fino a quest'ora, è grazie anche a loro che è possibile realizzare questo Consiglio regionale misto.
Detto questo, la risoluzione firmata da tutti i Consiglieri di maggioranza, dai capigruppo, guarda al futuro ed anche al presente, un presente di grandi sforzi di tutta la Giunta, dal Presidente all'Assessore Saltamartini, degli uffici e degli operatori, che vede concentrati tutti.
Personalmente mi auguravo che ci fosse unanimità anche da parte dell'opposizione, che troppo spesso punta più a strumentalizzare, per i titoli di giornali, piuttosto che alle cose concrete.
Vedo però che non tutta l'opposizione è così, c’è una parte, e faccio anche nomi e cognomi, il Movimento 5 stelle, Rinasci Marche e secondo me anche una parte del Partito Democratico, ma che ha paura ad uscire, che è molto più propositiva e una parte, purtroppo, a cui ancora non è andata giù la sconfitta alle elezioni e punta sempre il dito ad articoli di giornale, a metterci l'uno contro l'altro.
Penso che oggi la maggioranza abbia dato una grande prova di compattezza e con questo documento un grande sguardo verso il futuro perché ci sono delle sfide importanti che i cittadini si aspettano appena passata la pandemia.
Ringrazio tutti quei Consiglieri che anche oggi hanno dato degli spunti di riflessione importanti, ne aggiungo solamente uno perché secondo me è stato poco trattato, ma giustamente non era l’oggetto del tema, che è quello del lavoro per i giovani. Tanti ragazzi purtroppo sono senza lavoro e quando ci sarà lo sblocco dei licenziamenti vedremo che diaspora ci sarà nelle nostre aziende. Il lavoro che dobbiamo fare, e sono sicuro che già la Giunta e gli uffici stanno facendo, è quello di aiutare le aziende, tutte le attività economiche della nostra regione, cercare se possibile di attrarre investimenti perchè la seconda guerra sarà quella economica, dopo il Covid e, se arriveranno questi benedetti vaccini, essere pronti, come abbiamo fatto fino ad oggi, a somministrare tutte le dosi. Avremo bisogno dell'aiuto di tutti, dalle aziende alle strutture sanitarie pubbliche e private, ai medici di base, chiunque può darci una mano è il benvenuto.
Auguro buon lavoro a tutti quanti e ringrazio di nuovo tutti i colleghi e le colleghe che hanno dato il proprio contributo in questo Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Solo per dire che nella precedente votazione alcuni Consiglieri non sono riusciti pur partecipando a votare, cerchiamo questa volta di recepire tutti i voti.
Per il resto tengo solo a dire che la discussione generale era chiusa, non era possibile più fare emendamenti ed integrazioni, però, fin da ora, così come ha detto il Presidente Acquaroli nel suo intervento, siamo aperti a istituire una piattaforma, una sorta di anagrafe di tutto ciò che accade per quanto riguarda i vaccini … e di avere una mappa aggiornata in tempo reale di tutto ciò che accade nella gestione dell'emergenza Covid. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voterò contro questa risoluzione perché mi verrebbe da dire che è fuori tema, in realtà sui contenuti della parte dispositiva, non entro nella questione delle premesse perché ovviamente è quella visione, sull'impegno a lavorare su un piano socio-sanitario o ad altri interventi siamo pronti a confrontarci.
Quello che resta politicamente incomprensibile è la corsa a realizzare una risoluzione apparentemente simmetrica e contraria a quella che ha presentato l'opposizione e la necessità di approvare un proprio documento, che ci sta, ma non è logico perché non si parla dell'emergenza, non si parla di Covid, non si parla del quadro di accadimenti, dell'evoluzione della pandemia da ottobre/novembre ad oggi, da questo punto di vista è una finzione politica.
Rispetto al tema c'è un elemento in più che naturalmente pongo alla riflessione del Movimento 5 Stelle e del Consigliere Santarelli, in questa risoluzione a differenza di quella presentata dal Partito Democratico non c'è una disponibilità alla collaborazione, se simmetricamente consideriamo le premesse di ognuno appartenenti a una valutazione, resta davvero incomprensibile e strumentale la disponibilità a cambiare e a trovare una soluzione condivisa, ecco la differenza fra la risoluzione del Partito Democratico e quella delle destre. Nella prima c'è una disponibilità, una volontà di assunzione di responsabilità, una voglia di dare una mano, di tendere la mano, in quella delle destre tutto questo non c'è. Non è un elemento banale o un dettaglio, è la contraddizione in termini rispetto a quello che è stato detto fin qui. Se si fosse voluta effettivamente una collaborazione, una disponibilità, già in questo documento sarebbe dovuta comparire, in realtà a beneficio del pubblico e di noi stessi in questo Consiglio regionale si è parlato da parte delle destre di quello che sarà, noi abbiamo provato ad approfondire e anche a dare una disponibilità rispetto alla collaborazione, all'assunzione di responsabilità. Simmetricamente questo non è avvenuto, secondo me, sotto il profilo politico ha un significato molto, ma molto significativo. Grazie.

PRESIDENTE. Apriamo le dichiarazioni di voto su questa risoluzione. Chi vuole intervenire?
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi pare di aver capito che l'emendamento che avevamo chiesto di accogliere per motivi tecnici non è possibile farlo, chiederei conferma al Segretario, e se fosse così chiediamo che almeno la mozione della Consigliera Lupini venga votata favorevolmente dalla maggioranza la prossima volta, visto che anche il capogruppo di Fratelli d’Italia si è detto disponibile a farlo.
Gradiremmo che ci fosse questa apertura da parte della maggioranza, visto che c'è stata questa accelerazione ad andare in votazione prima che gli emendamenti fossero accettati. Grazie.

PRESIDENTE. C'è il comma 5 dell'articolo 145 che dice che nel momento in cui si chiude la discussione non è più possibile presentare emendamenti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Accogliendo la richiesta della Consigliera Ruggeri, è vero che non possiamo approvarla però, ne abbiamo parlato prima con il capogruppo di Fratelli D’Italia, c’è la disponibilità ad accogliere la mozione quando verrà discussa. Questo è quello che possiamo in qualche modo …

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Marcozzi, Latini, Rossi. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE. Pongo alla vostra attenzione il proseguimento della seduta con i punti 2 e 3. Vi chiedo di rinviare il punto 2 (interrogazioni a risposta immediata) e il punto 3 (mozioni) alla seduta ordinaria del prossimo Consiglio che si terrà martedì 23. Per farlo devo sottoporre alla vostra attenzione la proposta di rinvio.
Per questa proposta ho ascoltato nelle vie brevi i capogruppo e tutti si sono dichiarati d'accordo, se c'è qualcuno che è contrario chieda la parola e discutiamo se continuare senza soluzione di continuità e trattare i punti 2 e 3. Nessuno chiede di intervenire.
Passiamo alla votazione.
Rinvio delle interrogazioni a risposta immediata nn. 103, 117, 118, 119, 120 (punto 2) e delle mozioni nn. 39, 50, 53 e delle interrogazioni nn. 91, 101, 109, 111, 114, 15, abbinate (punto 3). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 21,22.