Resoconto della seduta n.194 del 21/05/2015
SEDUTA N. 194 DEL 21 MAGGIO 2015

La seduta inizia alle ore 11,10

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 194 del 21 maggio 2015.
Ricordo che al termine della seduta n. 193 del 14 aprile ho dato per letto ed approvato il relativo processo verbale.
Comunico che è stata presentata la seguente proposta di atto amministrativo:
n. 104 in data 6 maggio, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Programma di sviluppo rurale della Regione Marche 2014-2020 in attuazione del Reg. UE n.1305 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013”, assegnata alla III Commissione assembleare in sede referente, alla VI Commissione assembleare per l’espressione del parere di cui all’articolo 69 del Regolamento interno, alla II Commissione assembleare per l'espressione del parere di cui all'articolo 68 del Regolamento interno, al Consiglio delle Autonomie Locali per l’espressione del parere di cui all’articolo 11, comma 2, lettera c) della legge regionale n. 4/2007 e al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per il parere di cui all'articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 15/2008” (iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna).
Il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le seguenti leggi regionali:
in data 13 aprile
n. 14 “Riordino della disciplina relativa al Collegio dei revisori dei conti della Regione Marche”;
n. 15 “Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 36 'Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015/2017 della Regione. Legge finanziaria 2015' e alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 37 'Bilancio di previsione per l’anno 2015 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2015/2017'. Attuazione dell’articolo 22 della l.r. 37/2014”;
n. 16 “Disposizioni di aggiornamento della legislazione regionale. Modifiche alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 36 'Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015/2017 della Regione. Legge finanziaria 2015' e alla legge regionale 30 dicembre 2014, n. 37 'Bilancio di previsione per l’anno 2015 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2015/2017'”;
in data 20 aprile
n. 17 “Riordino e semplificazione della normativa regionale in materia di edilizia”;
n. 18 “Modifiche alla legge regionale 20 gennaio 1997, n. 10: Norme in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo”;
n. 19 “Norme in materia di esercizio e controllo degli impianti termici degli edifici”.
Il Presidente della Giunta regionale ha emanato, in data 14 aprile, i seguenti Regolamenti regionali:
n. 5 “Modifica del regolamento regionale 4 novembre 2013, n. 6 'Disposizioni in materia di agriturismo in attuazione dell'articolo 21 della legge regionale 4 novembre 2011, n. 21 - Disposizioni regionali in materia di multifunzionalità dell'azienda agricola e diversificazione in agricoltura”;
n. 6 “Disciplina della composizione e delle modalità di funzionamento dei comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute. Attuazione dell'articolo 24, comma 3, della legge regionale 20 giugno 2003, n. 13: Riorganizzazione del servizio sanitario regionale".
Comunico, infine che, al termine di questa seduta, che rappresenta l'ultima della IX legislatura, si procederà all'approvazione del processo verbale dei lavori della stessa.
Hanno chiesto congedo i Consiglieri Carloni e Donati.
Approfitto di questa occasione, come già in altre circostanze, per salutare a nome non solo mio, ma dell'intera Assemblea regionale, il dipendente Alberto Bruzzesi che andrà in pensione a far data dal 13 giugno.

(Applausi)

Lo ringraziamo, lo salutiamo e gli auguriamo di dedicarsi alle cose che più gli fanno piacere e che più lo interessano.
Grazie della tua collaborazione e auguri di cuore da parte di tutti noi.
Detto questo passerei alla trattazione dell'ordine del giorno che prevede un solo punto, un solo atto.

Proposta di atto amministrativo n. 104
ad iniziativa della Giunta regionale
“Programma di sviluppo rurale della Regione Marche 2014/2020 in attuazione del Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013”

(Nuova titolazione) “Programma di sviluppo rurale della Regione Marche 2014/2020 in attuazione del Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013. Revoca della deliberazione amministrativa dell'Assemblea legislativa regionale n. 108 del 17 luglio 2014”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 104 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Badiali.

Fabio BADIALI. Grazie Presidente. Mi unisco ai ringraziamenti fatti al dipendente Bruzzesi e ringrazio noi che non saremo più in questa Assemblea dato che non ci ricandidiamo. Gli auguri più sinceri a quelli che si sono ricandidati e che potranno ritornare a svolgere questa importantissima funzione che a volte abbiamo sottovalutato, ma che è di un'importanza vitale per il nostro territorio, per la nostra regione, per i cittadini e sempre di più per il rapporto fra istituzione e cittadini.
Lo dimostra il fatto che a pochi giorni dalla scadenza del Consiglio regionale e del suo rinnovo ci apprestiamo ad approvare, con grande senso di responsabilità da parte delle maggioranze e delle opposizioni, un Piano sviluppo rurale di 580 milioni circa per i prossimi 7 anni. Abbiamo lavorato e costruito insieme un percorso che è stato sicuramente duro, ma condiviso e attento alle esigenze del mondo agricolo.
L'approvazione della nuova proposta di Programma di sviluppo rurale avviene al termine di una lunga e complessa attività di confronto con i servizi della Commissione europea e si giustifica proprio alla luce del fatto che le strutture tecniche della Giunta regionale hanno verificato la possibilità di includere il nostro PSR tra quelli che saranno approvati prima dell'estate, a condizione che la Commissione riceva il nostro documento entro i primi giorni di giugno.
Questa è l'importanza e la priorità per cui abbiamo ritenuto opportuno ..., se noi approviamo oggi l'atto, i primi di giugno sarà approvato dalla Commissione europea insieme a quelli di altre Regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto ed a settembre saremo pronti a partire con primi bandi, mentre se aspettassimo il nuovo Consiglio regionale prima di dicembre non ci sarebbe la lettura dell'Aula e prima dell'anno prossimo non ci sarebbe l'approvazione di Bruxelles. Questo comporterebbe il ritardo di un anno e l'economia, i nostri imprenditori, i nostri operatori agricoli perderebbero un anno e su questa tematica non ce lo possiamo permettere dal punto di vista politico, personale ed istituzionale .
Un confronto che si è protratto fino a ieri e che ha reso necessaria la sostituzione dell'allegato alla proposta di deliberazione amministrativa, validata per le vie brevi dai servizi della Commissione europea.
La dott.ssa Martellini ed il funzionario Lorenzo Bisogni sono stati per circa due mesi e mezzo, non dico notte e giorno, ma continuamente in trattativa con Bruxelles per via telematica, per videoconferenza, per email, per cercare di dare una risposta più attenta alle esigenze di Bruxelles e per non far bocciare il nostro PSR.
La III Commissione ha seguito in modo costante e puntuale l'andamento del negoziato e proprio questa circostanza ha reso opportuno proporre la convocazione di una seduta del Consiglio regionale a pochi giorni dalle elezioni regionali, in regime di prorogatio.
Una scelta diversa avrebbe determinato un grave ritardo nell'avvio del sostegno alle imprese agricole e rurali marchigiane e più in generale degli interventi di sviluppo rurale, che sono oggi quanto mai necessari per dare reali e concrete opportunità di sviluppo alle aree più marginali della regione.
Decidere di non decidere oggi significherebbe far slittare l'approvazione del PSR all'autunno, io prevedo che sarebbe dicembre, e la possibilità di aprire i nuovi bandi, nella migliore delle ipotesi, nella primavera 2016, perciò fra un anno. Proprio perché conosciamo tutti il ruolo che le risorse del PSR rivestono per l'agricoltura dei nostri territori, la III Commissione, con il parere favorevole della VI Commissione, ringrazio il Presidente Cardogna, e della Il Commissione, ringrazio il Presidente Latini, che si sono riunite insieme la scorsa settimana, ha ritenuto opportuno andare avanti e licenziare la proposta di atto amministrativo che discutiamo. Ricordo inoltre che si sono espressi in senso favorevole, per fortuna in questa occasione, anche il CAL e il CREL, i due organismi che l'Assemblea legislativa ha deciso di nominare 5, 6 anni fa e che hanno dato un contributo importante anche su questa cosa.
Entrando nel merito delle modifiche al testo, ripercorro in modo sintetico i principali adeguamenti effettuati:
- è stato innalzato il livello del dettaglio inerente le scelte regionali in termini di priorità degli interventi che nella prima stesura era stato demandato alla fase applicativa dei bandi;
- è stata apportata una grande semplificazione al numero delle sottomisure, come chiesto da Bruxelles e dal partenariato, passando da 123 a meno di 60, 58. Inizialmente avevamo detto che erano importanti più sottomisure perché avrebbero dato l'opportunità di fare bandi più specifici, Bruxelles ha detto di no, quindi, siamo ritornati indietro e abbiamo riportato quello che ritenevamo opportuno, 58 sottomisure;
- sono aumentate le risorse destinate alle finalità ambientali di circa 10 milioni di euro, come richiesto dall'Unione europea. Noi ci reimpiamo di parole per quanto riguarda l'ambiente, Bruxelles ci ha dato una lezione, dicendo: "Guardate che dovete aumentare le risorse su questo settore" e questo noi l'abbiamo fatto, lo ritenevamo già importante e dietro la pressione di Bruxelles abbiamo ritenuto giusto inserirlo;
- le risorse per la banda larga sono state aumentate di 17 milioni, assegnando al PSR un ruolo strategico nello sviluppo della fibra nelle aree rurali. Questa cosa per me è algebra, è qualcosa che forse non comprendo appieno, ma so che senza i 17 milioni per la banda larga sarebbe difficile per gli agricoltori dell'entroterra essere collegati con il mondo ed oggi se non si è collegati con il mondo non si va da nessuna parte. E' una spesa che dobbiamo mettere fra le priorità, Bruxelles ce l'ha suggerito e noi l'abbiamo recepito ben volentieri;
- è stata infine assegnata una maggiore importanza all'innovazione, sia all'interno delle diverse misure che con la specifica azione di ricerca e sperimentazione.
L'eccezionalità della situazione istituzionale di questo momento ci ha indotto questa mattina in Commissione, nell'esaminare gli emendamenti presentati, a limitare le modifiche del Programma alle sole parti per le quali abbiamo ricevuto le osservazioni della Commissione europea.
Non abbiamo dato seguito ad alcune richieste ricevute anche in III Commissione, che non riguardavano le parti per cui era obbligatoria la modifica ed abbiamo espresso un orientamento non favorevole alle proposte di emendamento presentate, proprio per lasciare alla nuova amministrazione che si insedierà a breve il compito di valutare l'opportunità di ulteriori modifiche al PSR. Mi riferisco, e li cito per nome, al Consigliere Traversini e all'Assessore Malaspina che su due questioni importanti, una riguardante la forestazione e l'altra la compensazione dei pascoli, la misura 10, erano in contrasto netto e dal tavolo verde sono usciti ..., qui mi appello alla politica, i tavoli verdi devono servire a decidere e la politica deve assumersi la responsabilità e decidere, perché noi ci aspettiamo che il tavolo verde decida, ma spesso con gli operatori intorno non si decide mai. Per questo abbiamo ritenuto, l'Assessore Malaspina e il Consigliere Traversini hanno convenuto con noi, di non apportare modifiche perché il prossimo Presidente, il prossimo Assessore, il prossimo Presidente di Commissione, il prossimo Consiglio regionale, avranno tutto il tempo, il comodo, il dovere di modificare quelle parti che riterranno giuste e opportune e che oggi non competono a noi perché sarebbe sbagliato entrare in questa cosa.
Le ulteriori modifiche potranno avvenire con il tempo a disposizione per le opportune valutazioni politiche e per gli eventuali approfondimenti tecnici, senza l'assillo di dover decidere in tempi rapidissimi determinati dal blocco degli aiuti alle imprese marchigiane anche perché, l'ho detto prima, siamo in regime di prorogatio e se in regime di prorogatio dobbiamo fare l'ordinaria amministrazione, l'ordinaria amministrazione è quella che ci viene imposta da Bruxelles, non è quella che i Consiglieri preferirebbero. Su questo penso che siamo tutti d'accordo, per lo meno in Commissione abbiamo trovato l'accordo.
Concludo ringraziando tutti i Consiglieri, tutti i Commissari della III Commissione, della VI, della II, della IV, della I, tutti i Consiglieri regionali che, in questi cinque anni, hanno avuto senso di responsabilità. Ci siamo visti su sponde diverse, su idee differenti, ma non abbiamo mai perso il lume della ragione e abbiamo sempre amministrato nell'interesse della comunità marchigiana. Per questo ringrazio veramente di cuore tutti. Maggioranza e opposizione.
In particolare ringrazio il dott. Bisogni e la dott.ssa Martellini. Il dott. Bisogni in questi mesi ha lavorato notte e giorno con Bruxelles. Vi dico che è una cosa estenuante, io ci sono stato mezz'ora e mi è bastato. Questa cosa è estenuante e vi assicuro che lui, in questi due mesi, notte e giorno, non ha fatto altro che prendere, recepire, modificare, soprattutto cercare di far capire le nostre ragioni che spesso non sono state accolte da Bruxelles che non ha capito bene qual era il principio che legava la questione.
Ringrazio i collaboratori per la disponibilità e per la professionalità che hanno dimostrato ogni giorno e nel corso di questa legislatura nei confronti della III Commissione denotando una grande capacità di lavorare sotto stress anche per lunghi periodi. Disponibilità e professionalità che costituiscono un prezioso ed insostituibile valore aggiunto per l'amministrazione regionale.
Un ultimo ringraziamento è per la dott.ssa Barbara Sardella che è la segretaria della Commissione. In questi ultimi cinque anni ho lavorato con lei dalla parte del diritto, della ragione, perché Barbara Sardella è una ragazza competente in materia di politiche comunitarie ed ha una pragmaticità e un senso di responsabilità per cui a volte, come Presidente della Commissione, mi sono sentito in difficoltà, proprio perché lei è molto esperta. Ho sempre accolto i suoi suggerimenti che sono stati importanti sia per la Commissione che per l'Assessorato, ma soprattutto per l'Aula consiliare. La ringrazio nuovamente per quello che ha fatto e posso dire che la Regione Marche su questa cosa non è seconda a nessuno. Abbiamo svolto il nostro ruolo e spero che i nuovi Consiglieri, rivolgo loro un augurio, possano continuare su questa strada, migliorando, cambiando, innovando, ma stando nel percorso della democrazia, della semplificazione e dell'onestà intellettuale e morale. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere Badiali. Prima di passare la parola alla relatrice di minoranza esprimo una qualche preoccupazione per quelli che verranno perché dopo le sue parole ci sarà una notevole richiesta di aumento degli emolumenti e degli stipendi, quindi, sono preoccupato in un momento di spending review.
A parte la battuta, do la parola alla relatrice di minoranza Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Grazie Presidente. Ho preparato la scaletta della mia relazione di minoranza ed il ringraziamento alla parte tecnica, ossia alla dott.ssa Sardella , sarebbe arrivato alla fine, però in questo momento così particolare mi voglio associare e così inizio il mio intervento perché la dott.ssa Sardella ha portato sobrietà nell'indirizzo tecnico della nostra Commissione e con la sua competenza, con il suo gran modo di fare, con la sua eleganza, ha detto a volte anche cose dure da accettare. Complimenti dott.ssa Sardella! Complimenti per le sue qualità, complimenti per come è riuscita a tenere bene la Commissione facendo perdere quell'orientamento di parte politica che avrebbe potuto dividere e non unire. E' stata in grado di portare sempre il discorso sull'aspetto tecnico, sulla realtà, e con tanta passione è stata capace di tirar fuori da ognuno di noi l'orgoglio di dire: "Anch'io voglio essere un tecnico e nei confronti di questa comunità voglio portare il massimo e la parte migliore che si può". Complimenti dott.ssa Sardella! In bocca al lupo, buon percorso e soprattutto continui a gestire noi che tante volte ci facciamo prendere in modo così pacato e così rigido. Grazie.
Entro nel merito della discussione dell'atto e nella parte che mi compete come relatrice di minoranza.
Questo atto è uno dei più importanti per questo territorio perché ci dà la possibilità di avere delle risorse che vengono dalla Comunità europea ed indica un obiettivo e un indirizzo per i prossimi sei anni, ed oggi siamo qua, al di là della responsabilità politica, con una responsabilità sociale e territoriale.
Il nostro voto sarà un voto di astensione.
Mi collego all'intervento del Presidente Badiali per quanto riguarda la sobrietà e la responsabilità nei confronti di questo atto nel quale tra l'altro, Presidente, ci sono molte criticità. Non possiamo essere così, "vogliamoci bene" perché è vero che ci vogliamo bene, vogliamo guardare al futuro, non vogliamo bloccare, non vogliamo creare difficoltà, non vogliamo dei ritardi che potrebbero essere decisivi, nessuno vuole prendersi questa brutta responsabilità, nessuno vuole assumere un punto di capriccio, però questo atto poteva essere discusso prima in modo un po' più umano e si poteva lavorare in modo un po' più costruttivo.
Come Commissione abbiamo lavorato con tanta dedizione anche se spesso e volentieri siamo stati messi nella condizione di non poter lavorare. Lei Presidente sa bene che le osservazioni sono arrivate alla sera per la Commissione che si doveva riunire alle 9 di mattina. Sappiamo bene che le osservazioni della Comunità europea e soprattutto la prima pagina non ci hanno fatto un complimento. Sappiamo bene che in merito a questo Piano di sviluppo rurale avremmo potuto avere prima un'assunzione di responsabilità, comunque io mi adeguo, accolgo la sollecitazione di un territorio, mi assumo la responsabilità politica.
Concludo qui il mio intervento condividendo la stima nei confronti dell'ufficio, e mi rivolgo all'ufficio della Giunta, quindi alla dott.ssa Martellini e al dott. Bisogni che hanno lavorato anche di domenica e di notte ed ai quali rivolgo anche una sollecitazione: fatevi sentire affinché la vostra struttura, i vostri uffici, abbiano la considerazione dovuta e la strumentazione dovuta, perché non è giusto che un ufficio lavori in questo modo. Siamo qui per lavorare e per portare il meglio di questi atti, non siamo qui per lavorare e fare gli schiavisti.
Finisco il mio intervento condividendo tante cose e ne sottolineo una che ritengo assolutamente importante: la comunicazione, in questo caso la comunicazione della banda larga che se non inserita all'interno di questo atto sarebbe impossibile avere nelle zone dell'entroterra dove tutto è ormai passato al privato.
Ribadisco la mia posizione e il voto di astensione, di responsabilità.
Rinnovo la stima a tutti coloro che hanno tecnicamente lavorato a questa proposta e mi auguro che la prossima volta, per chi sarà al nostro posto, questo atto rifletta esigenze che rispettino e rispecchino le necessità di questo nostro territorio produttivo. Grazie.

PRESIDENTE. Vi pregherei di segnalarmi le richieste di intervento.
Vedo il Consigliere Zinni ..., nei prossimi 5 minuti segnalatemi chi intende prendere la parola così organizzo i lavori.
Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Presidente, con l'occasione vorrei salutarla e ringraziarla del lavoro che ha svolto visto che nell'ultimo Consiglio non c'è stata l'opportunità, quindi lo faccio oggi con convinzione e stima per la sua correttezza.
Detto questo, vorrei dire al Presidente Badiali che noi oggi non arriviamo a questa seduta perché c'è un'urgenza indifferibile di natura tecnica, noi oggi arriviamo qui perché la vostra maggioranza politica non è stata capace nell'ultimo anno di arrivarci. Questi sono i fatti! Non possiamo dire che la colpa è dell'Europa, sappiamo che l'Europa, almeno a mio avviso, non è un luogo di generosità o solidarietà, è un luogo di dura lotta nei tavoli tecnici e, da un punto di vista politico, tutti gli atti sono stati portati in Aula in base alla tempistica della vostra maggioranza, non certo dell'opposizione che non ha fatto nessuna forma di ostruzionismo in materia di PSR.
Oggi mi sia consentito dire che trovo un po' singolare che, per la prima volta, in piena campagna elettorale, venga convocato un Consiglio straordinario d'urgenza, perché? Perché si dice che se l'atto non verrà approvato oggi, i bandi verranno bloccati per un anno. Sappiamo benissimo che il prossimo Consiglio regionale si insedierà, massimo, il 20 giugno e sappiamo benissimo che se ci sarà la volontà politica e la serietà politica di portare un atto del genere in Aula, riveduto, si potrà fare tranquillamente entro i primissimi giorni di luglio.
Questi sono i fatti. Poi se uno deve giustificare le cose, le giustifichi.
Nel merito noi non abbiamo problemi, ed oggi voteremo contro come abbiamo votato contro l'altra volta perché questo PSR non è amato dagli agricoltori. Mi dispiace, non è un PSR amato dagli agricoltori, è un PSR che ha delle misure importanti, è un PSR in cui bisogna riconoscere l'importante sforzo delle associazioni di categoria di essere andate incontro alla Regione nell'approfondimento talvolta veloce di quest'atto. Adesso siamo in una fase in cui si dice che c'è urgenza e mi ricordo benissimo che quando venne tirato fuori questo PSR fu dato alle associazioni di categoria 10 giorni prima della votazione dicendo: "Diteci che ne pensate". Quindi appare del tutto evidente che, da un punto di vista politico, noi siamo contro perché lo troviamo un PSR burocratico, non sarà facile la partecipazione a dei progetti concreti ma, al di là del merito, resta il fatto che oggi la maggioranza uscente o meglio una parte, visto che l'altra è diventata impura, di fronte ad una platea di persone preoccupate, giustamente, per il proprio lavoro, quindi il mondo dell'agricoltura, il mondo degli allevatori, venga qua e voglia dare un segnale di tranquillità e dire: "State tranquilli, ci pensiamo noi, lo approviamo e vi salveremo dall'Europa".
Mi sembra una farsa politica e mi sento di dire alle associazioni di categoria che neanche oggi faremo ostruzionismo perché non sarebbe serio far pagare alle aziende la nostra contrarietà politica, quindi resteremo in Aula e voteremo no senza tante manfrine, ma non venite a raccontarci che ci salvate dall'Europa perché per salvarsi dall'Europa ci vorrebbe ben altro Governo rispetto al Governo Renzi che mette l'IMU agricola.
Voi state cercando di compensare la pessima immagine di Matteo Renzi che mette l'IMU agricola agli agricoltori e allora cosa fate? Velocizzate sul PSR per indorare la pillola. Noi non stiamo da questa parte.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Grazie Presidente. Trovo anch'io un po' stravagante il fatto che uno strumento così importante per la nostra economia, per la nostra agricoltura, per il nostro ambiente, paesaggio, eccetera, venga approvato a 10 giorni dalle elezioni.
D'altra parte capisco che c'è l'urgenza di approvarlo perché il ritardo sarebbe una responsabilità molto grave che il Consiglio regionale, a prescindere dagli orientamenti politici che ci sono, dovrebbe assumersi.
Tardare di diversi mesi la possibilità di avere erogazioni e sussidi europei per progetti di sviluppo, credo che sia una responsabilità che non dobbiamo prendere, quindi fa bene la maggioranza. Io ho condiviso questo ...
Nell'intervento dei due relatori, uno di maggioranza e l'altro di minoranza, ho notato un giudizio comune che mi permetto di riprendere, il Presidente della Commissione ha fatto appello alla politica affinché il tavolo verde ..., ha detto così: "Faccio appello alla politica affinché il tavolo verde sia uno strumento della politica che decide, altrimenti non serve", la relatrice di minoranza rivolgendosi alla dott.ssa Sardella ha detto: "Continui a gestire noi".
Credo che questo sia un quadro politico della nostra Regione e dei rapporti che la politica, a partire dalla maggioranza, ha con i funzionari che, l'ho sempre detto, lo penso e lo ripeto, sono preparatissimi, molto competenti e devo dire disponibilissimi a lavorare per l'obiettivo che si prefiggono. E' il caso del dott. Bisogni e della dott.ssa Sardella. La dott.ssa Martellini ne è l'esempio, però c'è un'abdicazione da parte della politica. Non esiste!
Perché noi abbiamo sempre votato contro e voterò contro? Noi comunisti siamo contrari alla gestione del settore agricolo di questa Regione che ha ridotto la nostra agricoltura a mero soggetto finale di ripartizione dei fondi europei senza un minimo di programma di sviluppo.
Tanto è vero che, lo voglio ricordare, quando si è trattato di far rappresentare le Marche all'Expo nel settore agricolo, un settore importantissimo come quello vitivinicolo marchigiano, ci abbiamo mandato una che è più commerciante che produttrice. Questo è!
Alla Consigliera di minoranza che dice che la politica così come è stata fatta non va bene ed ai funzionari: guidateci, voglio ricordare che lei è candidata insieme a colui che è il primo responsabile politico della politica agricola degli ultimi 10 anni. Forza Italia è candidata con il Presidente Spacca che è il primo responsabile, secondo me, della fallimentare politica agricola.
Non c'è stata gestione politica. Il tavolo verde che poteva essere uno strumento di coinvolgimento delle organizzazioni agricole non ha dato frutti perché la gestione politica è incapace, è nulla, è inesistente, ma non è inesistente solo nei confronti del tavolo verde, è inesistente nei confronti delle politiche nazionali e nei confronti della Commissione europea, tanto è vero che noi ci siamo trovati, è vero, a discutere osservazioni della Commissione europea, osservazioni sui fondi per l'ambiente, osservazioni sulla banda larga, osservazioni sulle politiche sulla montagna, ma chi le ha concordate queste osservazioni? La struttura tecnica, perché la politica non c'è, non è capace, non è capace di affrontare sul piano politico le strutture con cui si può trattare e si deve organizzare la nostra politica agricola.
Non esiste! Allora grazie alla struttura, certo! Grazie al suo impegno e al suo studio, ma tanto più ci sentiamo di evidenziare il lavoro dei tecnici, tanto più onesti dovremo essere nel dare un giudizio fortemente negativo sulla gestione politica.
Ripeto, noi votiamo contro, d'altra parte le organizzazioni agricole, se escludiamo i fondi per la consulenza tecnica che significa fondi che vanno a ... - diciamocelo, no? Lo sappiamo - sono scontente di questo Piano di sviluppo rurale. Agli agricoltori molto spesso quando si parla di PSR gli si rizzano i capelli perché dicono "è una complicazione infinita".
Non so cosa faranno i nuovi Consiglieri.
Le Marche sicuramente non meritano di vedere una politica agricola così come è stata gestita finora, dico pure che è molto difficile fare peggio, quindi, questo mi dà un po' di ottimismo per quanto riguarda il futuro.
Concludo anch'io salutando l'Ufficio di Presidenza, il Presidente, la Giunta, voi colleghi Consiglieri e la struttura tecnica e ringrazio perché in questa Assise ho imparato tante cose ed ho dato il mio contributo sempre in modo disinteressato e leale. Un rapporto leale e franco con tutti i colleghi, soprattutto con quelli che non la pensano come me, d'altra parte sono l'unico comunista, ed anche con quelli che mi sono più vicini.
Spero e mi auguro che i cittadini marchigiani sappiano scegliere per il futuro un Governo ed una maggioranza, rispetto a quella che abbiamo avuto finora, più capace, più attenta e che conosca di più i loro problemi.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente. Sarò molto breve, però vorrei sottolineare almeno due cose oltre ai miei ringraziamenti ai Presidenti della III e della VI Commissione, agli uffici tecnici e a tutti i Consiglieri che hanno lavorato molto attorno al PSR.
Mi dispiace che sia uscito il Consigliere Zinni, chi ha frequentato queste Commissioni, chi ha lavorato per capire, per contribuire, per confrontarsi sul PSR, ha ben capito, e mi dispiace che il Consigliere Zinni non l'abbia fatto, che il problema dell'Europa non sono le nostre elezioni regionali, non è questo, non si tratta di aspettare un mese affinchè la prossima Giunta si insedi, faccia il Consiglio ed approvi il PSR, non è questo il tema, il tema è che noi dobbiamo cogliere l'opportunità di rientrare nel gruppo di quelle Regioni che per prime, dall'Unione europea, vedranno approvato il PSR e potranno partire con i bandi. Quindi non è una questione della Giunta che si insedia prima, dopo, o del nuovo Consiglio, è questo il tema, lo dico e lo sottolineo.
Mi dispiace che la Consigliera Ciriaci abbia fatto un intervento di quel genere, perché in questo clima politico elettorale, di grande rimescolamento, non voglio dire altro, noi abbiamo fatto un patto tra gentiluomini e gentildonne per convocare questo Consiglio ed approvare il PSR che è molto atteso dagli agricoltori, poi è migliorabile, si poteva fare meglio, si potevano fare meno misure, più misure, più specifiche, meno specifiche, bene, però questo è molto atteso dagli agricoltori e farli aspettare un anno non è uno scherzo, non si possono prendere in giro le persone.
Abbiamo fatto questo patto, facciamo finta che non sia successo niente, convochiamo il Consiglio e approviamo il PSR, poi oggi mi ritrovo, penso, il gruppo di Forza Italia e comunque la minoranza che si astiene e che insieme a noi non fa questo gesto di responsabilità che tutti abbiamo auspicato. Tutti qui dentro e fuori, le associazioni, gli imprenditori agricoli, ci hanno chiesto un gesto di responsabilità ed oggi è comodo astenersi e magari farci pure la campagna elettorale.
Sottolineo questo, perché secondo me non è corretto e come al solito, che che se ne dica, il senso di responsabilità è sempre e solo del Partito Democratico.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Pochissime considerazioni, tra l'altro insieme ai Consiglieri Zinni e Bucciarelli sono già intervenuto nel luglio scorso quando abbiamo approvato la programmazione europea 2014-2020, quindi, per brevità non riprendo quei concetti sul ruolo dell'Europa, sul contributo anche in termini progettuali oltre che finanziari che viene dall'Europa e dalle Marche verso l'Europa, però mi sembra doveroso intervenire, intanto mi associo ai ringraziamenti che ha fatto il Consigliere Badiali alla dirigente dott.ssa Martellini, al dott. Bisogni e alla dott.ssa Sardella, e ringraziare il Presidente della III Commissione, Fabio Badiali, la mia non è adulazione, né piaggeria, e credo anche che se si fosse proceduto, da parte della Giunta, con la stessa velocità, con la stessa passione, con la stessa intensità con cui ha proceduto la Commissione, probabilmente oggi non saremmo qui e forse questo problema l'avremmo risolto qualche mese fa.
Nessuna polemica perché ha ragione il Consigliere Brini quando dice: "Siamo qui", però la Consigliera Ciriaci ha detto: "Io mi adeguo", la verità è che Forza Italia si è già adeguata, tant'è che con Forza Italia sono candidati in quella coalizione sia il Presidente che l'Assessore all'agricoltura. Ma ripeto questa è una constatazione, non vuole essere una polemica.
Mi sento di ringraziare il Consigliere Badiali e questa considerazione politica che faccio scaturire rispetto ai tempi è il ringraziamento più autentico che faccio a lui, per l'intensità, la velocità, la genuinità con cui ha affrontato in questi anni i problemi.
La Consigliera Bellabarba ha spiegato la necessità di fare in fretta, è una necessità che mette al centro i bisogni della nostra agricoltura e le risorse per la nostra agricoltura, ma non soltanto questa perché parliamo di ruralità e nella ruralità noi vediamo qualcosa di nobile e affascinante, qualcosa di profondo legato alla nostra storia, legato alla nostra cultura, legato alla green economy, una crescita sostenibile, quindi: l'agricoltura, l'importanza dell'agricoltura, il settore primario, il reddito degli agricoltori, ma anche quest'altro aspetto così importante che è la ruralità, che è il paesaggio, che è l'enogastronomia, i tanti valori e le tante tradizioni della nostra comunità.
Noi siamo qui e diamo un voto convinto, il nostro è un voto convinto, comunque prendo atto della dichiarazione del Consigliere Brini che dice: "Noi siamo qui per votare" e lo ringrazio, lo ringrazio anche per quello che ha fatto in IV Commissione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Non sarei intervenuto, ma di fronte a tanta provocazione penso che alcune precisazioni siano opportune e doverose.
Ringrazio il Presidente Giancarli per l'onestà intellettuale nei suoi interventi che sa cogliere e riconoscere tutti i momenti. Quello che preoccupa è che il Presidente Badiali, in questo momento non è in Aula, sia stato da tutti ringraziato e osannato, ma nessuno ha evidenziato i ritardi con cui questo argomento è stato messo all'ordine del giorno. Nessuno ha evidenziato che, in un momento così particolare, pur essendo in campagna elettorale, molti Consiglieri sono presenti per approvare o perlomeno per mettere nelle condizioni questo Consiglio regionale di approvare questo atto, a prescindere dal Presidente Spacca o dall'Assessore Malaspina, perché non è un problema che riguarda il Presidente Spacca o l'Assessore Malaspina, riguarda tutti i marchigiani. Questo qualcuno l'ha perso di vista!
Nessuno ha evidenziato che questo argomento sia venuto oggi in Consiglio regionale e, se sono state fatte delle osservazioni, chi ha sbagliato.
Sono stati fatti questi ringraziamenti, ma bisogna capire come mai, oggi, il 21 maggio - questo argomento sta a cuore a molti, molti sono stati i paladini per portarlo, discuterlo e difenderlo - nessuno sia entrato nel merito per evidenziare anomalie, osservazioni, perplessità e dubbi.
Se il gruppo di Forza Italia si astiene non è per un capriccio o per favorire il Presidente Spacca o l'Assessore Malaspina, è perché l'argomento è molto importante e riguarda ...
Grazie Presidente Badiali di essere tornato in Aula, avrei piacere di sapere, dato che lei è una persona che stimo, sempre precisa e puntuale che accetta anche le critiche quando sono costruttive, come mai solo oggi questo argomento viene in Aula, quali sono stati i motivi che hanno messo nelle condizioni i bravi che hanno fatto la stesura di questo importante provvedimento - i bravi sono stati ringraziati - ... non dico errori, ma anomalie, incertezze, perplessità, osservazioni che mi auguro oggi siano finalmente superati, non per me che garantisco la presenza in Aula anche se avrei potuto essere in un Comune della provincia di Macerata a fare la mia doverosa campagna elettorale, però sono qui per senso di responsabilità. perché questo è un argomento importante, però se fosse stato portato avanti con più ..., non voglio dire altro, ma se un mese fa o due mesi fa questo punto fosse stato approvato tutti i ringraziamenti, gli applausi, le critiche, non ci sarebbero stati e ognuno, in questo momento, sarebbe stato al proprio posto anzichè in quest'Aula.
Non ringrazio nessuno perché questo atto all'ordine del giorno è venuto con forte ritardo e vorrei sapere dal Presidente come mai e quali sono stati i motivi. Se il Presidente giustificherà queste anomalie, forse il Gruppo di Forza Italia potrà rivedere la sua posizione, ma di fronte a tanti ritardi, quello che ha detto la Consigliera Ciriaci penso che sia un voto di buon senso, un voto che ...

PRESIDENTE. Gli interventi sono chiusi, darei la parola, come richiesto, all'Assessore e poi passiamo immediatamente al voto.
Ha la parola l'Assessore Malaspina.

Maura MALASPINA. Gentilissimi Presidenti del Consiglio e della III Commissione agricoltura, carissimi colleghi Consiglieri - scusatemi per la voce che si è abbassata per le sigarette ed anche per un raffreddamento - la Commissione europea, come sapete, ha confermato che il nostro PSR dopo le modifiche concordate potrà essere licenziato dall'Unione europea tra quelli del primo gruppo, cioè tra quelli previsti per il mese di giugno-luglio.
La struttura regionale, come è stato sottolineato, ha lavorato alacremente in questo periodo e dobbiamo esserle grati per il grande impegno profuso rispetto alle richieste di modifica dell'Unione europea e per aver scongiurato che il nostro PSR scivolasse ad ottobre-dicembre per il suo via libera.
Il tavolo verde inoltre ha lavorato fino a ieri, tenendo conto delle indicazioni dei precedenti incontri di partenariato, al fine di poter approvare oggi il documento finale relativo al Piano di sviluppo rurale della Regione Marche.
La prima questione che abbiamo affrontato a livello politico, dal luglio scorso, quando il Consiglio diede il via libera alla nostra proposta, è stata ovviamente quella delle modifiche finanziarie e della struttura di alcune misure richieste dalla Commissione che oggi vi proponiamo in approvazione.
Vi ringrazio per il rispetto ai nostri impegni da parte di tutti voi, per il senso di responsabilità che tutti mostriamo con l'obiettivo di arrivare ad una costruzione di uno sviluppo territoriale più equilibrato: favorire nuove economie agricole a vantaggio dei territori, soprattutto svantaggiati; sviluppare maggiori servizi alle comunità rurali; favorire il ricambio generazionale già da oggi.
Con questo strumento sosterremo sicuramente la rivitalizzazione del settore primario con l'obiettivo di coinvolgere, ancor più che in passato, i giovani in agricoltura e nei settori della multifunzionalità agricola, compresa la creazione e il mantenimento di posti di lavoro attraverso le sei priorità previste dall'articolo 5 del Regolamento.
Voglio ringraziare al termine di questo percorso tutti i miei più stretti collaboratori: la dirigente dott.ssa Martellini, i funzionari e tutta la struttura del Servizio ambiente e agricoltura della Regione Marche, le Commissioni con i Presidenti Badiali, Cardogna e Giancarli ed i nostri funzionari che in questi anni di responsabilità mi hanno accompagnato mettendo in campo uno sforzo importante.
Importanti sono stati i risultati che abbiamo potuto raggiungere, ne cito solo alcuni brevemente: siamo riusciti a spendere tutte le risorse comunitarie a noi assegnate sia nel 2013 che nel 2014; sono state più di 6000 le aziende che hanno richiesto a vario titolo e misure il sostegno del PSR, circa il 20% di tutte quelle attive.
La politica della qualità sta dando risposte inaspettate: il vino è diventato l'ambasciatore delle Marche nel mondo, il biologico è in costante ascesa.
Abbiamo affrontato il processo di innovazione sociale e il miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali con decisione; è stato avviato il nuovo unico Consorzio di bonifica regionale che si è subito attivato al fine di mantenere il reticolo idraulico che è funzionale al contenimento dei danni (rischio idrogeologico) da alluvioni; in questi ultimi anni ci siamo concentrati e quasi vinto la sfida alla semplificazione.
Il nuovo PSR 2014-2020 che oggi spero verrà approvato porta con sé una dote aumentata di risorse, circa 540 milioni ed altre risorse in aggiunta che saranno messe a disposizione dai PON per la zootecnia, la biodiversità animale, le assicurazioni contro il rischio calamità, oltre 50 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione, grazie alle nostre performance e al rispetto degli impegni di spesa.
L'agricoltura delle Marche con questo nuovo strumento, il PSR 2014-2020, continuerà a crescere, ad investire, a ringiovanire e ad internazionalizzare la vendita delle proprie produzioni di qualità, quindi, grazie.
Ora, arrivati al termine di questa legislatura, non intendo sottrarmi da fare alcune considerazioni e valutazioni personali.
L'impegno di Consigliere, di Capogruppo e di Assessore ha valorizzato ed arricchito il mio bagaglio politico e notevolmente accresciuto la mia esperienza amministrativa e di governo.
Di ciò sento il dovere di ringraziare voi tutti ed in particolare i colleghi più anziani di mandato.
Con fondato orgoglio sento di poter affermare la positività dei lavori di questo Consiglio.
I frutti del nostro operato rimangono e sono difficilmente confutabili; è il valore di ciò che abbiamo realizzato, quale riflesso dei nostri meriti individuali e collettivi, che poniamo a base del nostro confronto con chi ci ha onorato del proprio mandato e che porremo eventualmente alla valutazione del prossimo giudizio elettorale.
Tante cose sono state fatte, altre rimangono da fare, alcune potevano forse essere fatte diversamente, ma non possono essere messe in dubbio le energie e la buona fede di tutti profuse al servizio del bene e dell'interesse pubblico.
Devo inoltre dare atto che in questo Consiglio è stato rispettato il mandato popolare avendo improntato i lavori a scrupolosità, lungimiranza e confronto caratterizzato dal rispetto reciproco.
Confronto a volte anche vigoroso, ma sempre svoltosi con toni di civile dibattito in ragione dell'esercizio dei valori di tolleranza, di libertà, secondo i quali tutti ci siamo espressi pur nella diversa posizione e opinione.
Non sono mancati tra questi scranni momenti difficili, mai tuttavia è mancato il rispetto verso l'avversario politico. Eppure il confronto c'è stato, eccome! Sostenuto da un crescendo di problematiche.
Il comportamento di questo Consiglio, permettetemi di dirlo, ha confermato una classe politica viva nell'accezione semantica migliore, non proterva e negativa, ma democratica e positiva, in grado di ascoltare, dialogare, interpretare e decidere.
In questi cinque anni, cari colleghi, abbiamo spesso dibattuto del presente e del futuro mettendoci indistintamente impegno, generosità e creatività.
Il mio ringraziamento va inoltre ai colleghi della Giunta con i quali ho condiviso le scelte fatte di analisi, approfondimenti e confronti, scelte sempre assunte in uno spirito costante di stima e di amicizia.
Infine una considerazione: mai come in questa legislatura la rappresentanza femminile è stata così numerosa con assunzioni di ruoli e incarichi di rilievo; l'auspicio è quello che questa opportunità venga ripetuta nella prossima legislatura.
Concludo questo mio breve intervento con un abbraccio ideale e con l'augurio sincero a tutti di successo, sono e rimarrò onorata di aver fatto parte di questo Consiglio i cui componenti tutti considero amici, al di là dell'appartenenza politica e della diversità di opinioni. Grazie e auguri a tutti.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente, chiedo il voto per appello nominale, anche a nome dei Consiglieri Massi e Malaspina.
Visto che mi ha dato la parola ..., io ho ascoltato tutti gli interventi con attenzione e un po' mi rattrista sentire da una collega che stimo che solo il PD ha dimostrato senso di responsabilità.
Credo di aver sempre fatto il mio dovere, non sono del PD, non sarò mai del PD.

PRESIDENTE. Consigliere Eusebi non si rattristi per così poco, la vita purtroppo ci pone davanti a prove molto più difficili da superare.
Interpretando la richiesta dei Consiglieri Eusebi, Massi e Malaspina: appello nominale su tutte le votazioni che peraltro sono 3.
Appello nominale sulle 3 votazioni, il primo è, essendo stati ritirati gli altri emendamenti e sub emendamenti, l'emendamento n. 1.

Emendamento 1 ad iniziativa della III Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Malaspina, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini, Trenta.
Contrari: Zinni, Natali.
Astenuti: Silvetti.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 1/1 a firma della Consigliera Malaspina. Ritirato.

Sub emendamento 1/2 a firma della Consigliera Malaspina. Ritirato.

Emendamento 2 a firma del Consigliere Traversini. Ritirato.

Emendamento 3 a firma del Consigliere Traversini. Ritirato.

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, D'Anna, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Malaspina, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Ciriaci, Marangoni, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di atto amministrativo n. 104 così come emendata, la pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Malaspina, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Binci, Bucciarelli, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Bugaro, Ciriaci, Marangoni, Marinelli, Silvetti.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Diamo per approvato il processo verbale.
Vi chiedo soltanto un secondo di attenzione, non amo molto la retorica, soprattutto la retorica di circostanza, cerco sempre di evitarla in tutte le occasioni, qualsiasi occasione, non solo questa, però mi pare giusto, avendo passato insieme a voi questi cinque anni, con alcuni di voi addirittura dieci - naturalmente non essendomi ricandidato il mio è un commiato da quest'Aula e da questa istituzione - salutare tutti non per il ruolo che avete ricoperto all'interno dell'Aula, perché in fondo all'interno dell'Aula, senza nessuna diminutio, per carità, ognuno anche inconsapevolmente, a cominciare dal sottoscritto, in qualche modo recita un ruolo, ma credo che in questi anni ci siamo conosciuti da un punto di vista personale, forse ognuno di noi è meglio fuori da quest'Aula di come può apparire all'interno, non lo dico in modo denigratorio rispetto alle istituzioni, ci mancherebbe altro, ma perché il ruolo, le appartenenze, in qualche modo possono deviare il nostro giudizio.
In questi cinque-dieci anni, ho avuto rapporti con tutti voi, ho conosciuto tutti voi, ed il mio saluto ed il mio ringraziamento è per il rapporto che si è instaurato, con qualcuno di più, con qualcuno di meno, e vi ringrazio per l'opportunità che abbiamo avuto di conoscerci e di stare insieme.
Proprio perché non amo la retorica, non faccio auguri o non auguri alle carriere politiche, alle elezioni, eccetera, ma faccio un augurio di benessere e di vita a ciascuno di voi, al di là dei ruoli che gestiamo, che abbiamo, che ricopriamo. Ognuno di noi vale per quello che è, soprattutto vale per quello che è in rapporto con gli altri.
L'augurio di una vita serena a voi e a tutte le vostre famiglie, naturalmente anche un saluto ed un ringraziamento a tutti dipendenti di questo ente, anche qui, per carità, sarebbe retorica dire che sono tutti bravissimi, tutti straordinari, come in tutte le cose, ci sono persone che si dedicano di più, altre che si dedicano di meno, ci sono luci ed ombre, ma io vi saluto davvero tutti perché, ripeto, il mio saluto è al di là del ruolo ed è alle persone.
Ho incontrato tante persone con cui si è stabilito un ottimo rapporto personale, a loro dico che capisco che è difficile stare nella macchina pubblica, è molto complicato, però teniamo presente che siamo sempre al servizio e a coloro che interpretano il ruolo, come amministratore o come dipendente, gli amministratori per un tempo più limitato, i dipendenti per un tempo più lungo, dico: non dimentichiamoci mai che il nostro ruolo non può prescindere dalla motivazione vera, dallo scopo vero, si direbbe oggi, dalla mission vera, che è quella, in qualche modo, di rispondere ai cittadini, quindi l'augurio è che anche nei prossimi anni ognuno degli eletti e dei dipendenti di questo ente abbiano come obiettivo primo quello di dare delle risposte ai cittadini, ai marchigiani.
Un saluto, un abbraccio, un grazie a tutti voi.
Con questo è chiusa la seduta e dichiaro chiusa anche la IX legislatura.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 12,15