Resoconto della seduta n.21 del 13/04/2021
SEDUTA N. 21 DEL 13 APRILE 2021

La seduta inizia alle ore 15,20

Presidenza del Presidente
Dino Latini

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE: Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 21 del 13 aprile 2021 (in modalità mista) del 13 aprile 2021. Do per letto il processo verbale della seduta n. 20 del 30 marzo 2021 il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite mediante invio con posta elettronica con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
In merito all’argomento trattato nella seduta assembleare aperta sono state presentate quattro risoluzioni, il gruppo Movimento 5 Stelle ne ha presentate due.
Proposta di risoluzione (ris/1) a firma dei Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Consiglieri, credo che tutti insieme dovremmo fare uno sforzo scrollandoci di dosso, se possibile, gli aspetti di appartenenza e, uso un termine utilizzato dal Presidente Acquaroli, di primogenitura delle appartenenze, dovremmo immaginarci la primogenitura della politica e credo che qui ci siano le condizioni.
Il Partito Democratico, insieme, dentro il lavoro di questi giorni vuole contribuire al pezzo di futuro, non dimenticando, l’abbiamo fatto tutti quanti insieme e credo che questo sia un aspetto positivo, il grande lavoro, la svolta del passaggio che il Commissario Legnini ha impresso all’intero progetto di ricostruzione, che non è solo l’aspetto politico, ma concretamente alcuni passaggi riconducibili all’aumento delle risorse per l’intero cratere. Noi nelle premesse di questa risoluzione lo individuiamo e cosa proponiamo? Molto concretamente una serie di impegni che chiediamo al Governo e al Parlamento, che questo Consiglio regionale ha la possibilità di approvare e di renderli forti dal punto di vista politico.
Gli impegni che chiediamo al Parlamento tramite la Giunta si riferiscono a tutta una serie di temi molto concreti, alimentati dal territorio e da tutti quei Sindaci che quotidianamente ormai da quattro anni e mezzo, vivono quest’esperienza. Riportarli tutti analiticamente penso che sia inutile, ma li cito:
1. Governance:
- una proroga fino al 2024 dello stato di emergenza;
- la stabilizzazione della struttura commissariale fino al 2024, voi comprenderete quanto sia determinante avere un orizzonte temporale che consenta a chi guida la struttura commissariale di poter programmare;
2. Personale:
- la possibilità di stabilizzare personale Fintecna e Invitalia presso gli uffici della ricostruzione;
- la sterilizzazione e la spesa di personale rispetto alla capacità assunzionale prevista dal decreto ministeriale del 17 marzo 2020, soprattutto per le unità di personale che non appartengono al sisma, ma di cui gli enti territoriali e i Sindaci hanno bisogno per il potenziamento dei servizi;
- rafforzamento degli organici e delle Sovraintendenze, chi ha lavorato all’interno dei comuni sa bene quante e quali difficili problematiche ci sono nei rapporti con le Sovraintendenze rispetto all’intervento alla ricostruzione dei beni protetti;
- la possibilità di spostare il personale del sisma dentro una duttilità di cui i Sindaci apprezzerebbero tantissimo e consentirebbe la ripartenza.
3. Finanza:
- la proroga del rinvio dell’ammortamento dei mutui e degli enti locali per tutta la durata dello stato di emergenza;
- il mantenimento della compensazione del minor gettito Imu e Tari fino all’agibilità degli edifici ricostruititi, tutti coloro che sono stati sindaci e gli amministratori locali sanno quale tipo di problema di vulnus creano all’interno dei territori il mancato accertamento, il mancato incasso delle imposte Imu e Tari rispetto ai bilanci già complicati;
- la previsione di deroga alle regole contabili generali per i Comuni del cratere e da questo punto di vista le anticipazioni di cassa, il fondo crediti inesigibili, tutto ciò che attiene all’aspetto della finanza.
4. Rilancio socio-economico:
- la proroga della zona franca urbana per almeno 5 anni,
- la sospensione e la proroga dei termini per i finanziamenti concessi alle partite Iva dai soggetti autorizzati all’esercizio del credito a seguito della convenzione sottoscritta da Cassa depositi e prestiti e dall’Abi. Le imprese hanno dovuto ricominciare a pagare lo scorso giugno senza avere la possibilità, dovendo ricorrere a un nuovo credito;
- la proroga della sospensione dei pagamenti dei mutui sottoscritti dai privati cittadini sui fabbricati gravemente danneggiati, non c’è bisogno che illustro;
- l’applicazione del Reverse charge Iva anche alle zone del cratere, altrimenti le aziende si ritroverebbero costrette ad anticipare somme difficilmente sostenibili come l’iva; è un aspetto per le imprese molto importante e molto incidente;
- la promozione attraverso il coinvolgimento del Mise dell’attuazione di ulteriori piani istituzionali di sviluppo, ne abbiamo parlato.
5. Ricostruzione pubblica e privata:
- la proroga delle procedure semplificate in materia di appalti lavori e beni e servizi introdotte dal decreto legislativo 2020 per almeno 5 anni;
- l’ammissibilità dei costi per urbanizzazione e acquisto aree per delocalizzazione edifici pubblici e scuole e superamento, credo che chi vive in area montana comprende bene, il superamento del nesso di causalità per il rifacimento delle opere non danneggiate, ma conseguenti alle delocalizzazioni;
- la previsione della circolare esplicativa per l’applicazione dell’eco bonus e il sisma bonus alla ricostruzione;
- l’ammissione al contributo di edifici nuovi con lavori completati, ma ancora non messi in uso alla data del 24 agosto 2016;
- la possibilità per i Comuni di destinare le risorse, le somme di cui al decreto n.99 del 2021, per aggiornamento della cartografia necessaria alla redazione del PSR;
- il censimento delle opere pubbliche e una nuova ordinanza;
- il sostegno al Commissario straordinario nella modifica delle ordinanze ove è necessario, parlo per esempio delle ordinanze n.108 e n.111, che possono contribuire a migliorare in alcuni loro passaggi le procedure di semplificazione dirette e accelerare ulteriormente la ricostruzione post-sisma.
6. Risorse del Recovery found:
- previsione di termine e modalità di definizione dei progetti obiettivi per la destinazione delle ingenti risorse economiche assegnate all’area del cratere per fornire una risposta concreta ed efficace in termini di proposta;
- la previsione, lo dico seguendo alcuni passaggi del mio intervento precedente, e la presenza di una rappresentanza dei Sindaci delle quattro regioni nelle cabine di regia per la gestione del piano nazionale ripresa e resilienza presso le strutture di Missione Casa Italia.
Credo possiate apprezzare la chiara volontà e la consapevolezza di preparare un documento privo di faziosità, demagogia o addirittura elogio della parte.
Abbiamo lavorato per poter mettere nelle condizioni il Consiglio regionale di votare un documento che sia attento ai territori, ai Sindaci e alle comunità. Siamo convinti che questo possa essere un segno forte, mi farebbe piacere da questo punto di vista che la proposta di risoluzione possa essere valutata con grande obiettività anche dalla Giunta regionale e confidiamo, immaginando che vi sia una primogenitura politica di tutti noi messi insieme, maggioranza e opposizione, di poter trasmettere al Governo e al Parlamento questi forti, significativi e concreti indirizzi che, sono certo, porteranno a guardare al futuro con ancora maggiore speranza. Grazie.

PRESIDENTE. Proposte di risoluzioni (ris/2 e ris/3) a firma delle Consigliere Lupini e Ruggeri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Direi che è apprezzabile l’atmosfera che si è creata oggi e visto il momento ritengo che sia essenziale questo tipo di sintesi e sinergia che ci stiamo tutti sforzando di raggiungere. Questa mi sembra la cosa fondamentale di fronte a un dramma come quello del terremoto. Molti di noi ne hanno vissuti già due, sappiamo quali risvolti sociali, economici ed io mi sento di aggiungere anche psicologici perché come la pandemia anche il terremoto ha avuto un risvolto psicologico sulla popolazione, notevole e, quindi, mi sento di dirlo.
Al di là di questo, che ci tengo a sottolineare, come gruppo Movimento 5 Stelle vorremo dare un contributo come sempre molto concreto con due proposte di risoluzione che vado a spiegare in poche parole.
Oggi ho sentito parlare parecchio di zona economica speciale e da un lato, sulla carta, può essere apprezzabile, sappiamo che è stata, e non solo qui nelle Marche, di difficile attuazione. Quindi, il nostro contributo è per superare una difficoltà, una frammentarietà e una non omogeneità che non è solo regionale, ma anche di carattere nazionale. Io e la Consigliera Ruggeri riteniamo che un asse importante con il Piano nazionale ci aiuti a superare alcune problematiche che altrimenti ci troveremo nel futuro ad affrontare. Credo che insieme dobbiamo pensare a una sinergia utile con il Piano nazionale, pertanto io e la Consigliera Ruggeri proponiamo di chiedere al Presidente Acquaroli e alla Giunta di poter intraprendere tutte le iniziative possibili per attivare un tavolo tecnico-politico finalizzato alla valutazione dell’opportunità e alla vera possibilità di istituire una zona economica speciale nel territorio regionale, nelle zone colpite dagli eventi sismici, non solo composta dai rappresentanti della Regione ma, tutti i coinvolti, anche dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero degli affari regionali e dal Ministro per il sud e la coesione territoriale. Credo che questo sarebbe un approccio alla zona economica speciale di ampio respiro, che potrebbe farci parlare di ZES in modo fattivo, concreto e ben orientato per aiutare economicamente questi territori.
Quindi, l’impegno che chiediamo nella risoluzione è quello di attivarsi presso il Governo affinché si possano superare le incertezze operative degli enti territoriali e anche degli investitori riducendo, è una cosa che si può fare solo con un confronto fattivo con il piano nazionale, tutti gli ostacoli burocratici che impediscono una sana e saggia realizzazione della ZES. Questo secondo noi andrebbe anche a superare un po’ tutte le polemiche sulla ZES, che è stata tanto dibattuta da più parti politiche e non mi risulta che si sia convenuti ad un’opportuna attuazione concreta su tutto il Piano nazionale.
L’altro contributo, che vuole essere sempre in linea con il nostro Governo, è quello che tutte le parti politiche diano sostegno alla richiesta, che è contenuta in un emendamento che riguarda le misure di sostegno per le aree interessate dal terremoto del 2016, contenuta nel decreto sostegni. Proprio in questi giorni questo decreto è all’esame delle Commissioni permanenti di Camera e Senato, prima che arrivi nelle rispettive Aule per la definitiva approvazione. Colgo oggi questa preziosa occasione in quest’Aula per chiedere l’appoggio di tutti alla sospensione dei mutui dei Comuni fino al 2022, che è in linea con quanto chiesto da tutte le parti politiche, la proroga del credito d’imposta dal 25% al 45% per gli investimenti delle piccole, medie e grandi imprese, la proroga della restituzione del credito d’imposta per gli interessi sui finanziamenti in 5 anni per il pagamento dei tributi, l’estensione della contribuzione prevista attualmente per le regioni del sud anche ai Comuni marchigiani del cratere sismico. Questo emendamento sta aspettando di essere definitivamente approvato, quindi, chiediamo l’impegno da parte del Presidente Acquaroli e della Giunta ad intraprendere ogni iniziativa utile verso il Governo e il Parlamento affinché vengano recepiti favorevolmente gli emendamenti dei vari schieramenti politici, finalizzati ad adottare queste misure di sostegno, di cui vi ho appena parlato, per la nostra Regione, anche in collaborazione con la Conferenza Stato-Regioni, coinvolgendo le Regioni come Umbria, Lazio e Abruzzo, che abbiamo sentito nominare, interessate da questi eventi sismici che hanno provato tutti quanti. Grazie.

Proposta di risoluzione (ris/4) a firma dei Consiglieri Marinelli, Antonini, Rossi, Latini, Marcozzi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie Presidente. Voglio essere breve perché ho già fatto un lungo intervento precedentemente, nel quale ho illustrato la risoluzione, la linea d’indirizzo, questo che è il titolo dell’argomento.
Abbiamo fatto qualche modifica perché questa, come ha detto il Presidente Latini, è la risoluzione unitaria della maggioranza. Salto la premessa, mi limito a leggere l’impegno della Giunta regionale, dopodichè vorrei azzardare una proposta, se siamo tutti d’accordo: “Si impegna la Giunta regionale ad attivarsi per l’istituzione di un’area a fiscalità agevolata nel cratere nei modi e nelle sedi opportune, condividendone le finalità e le misure della proposta di legge in premessa, quella che vi dicevo prima sulla fiscalità, al fine del rilancio dello sviluppo socio-economico dei territori dell’entroterra marchigiano; ad attivarsi, anche in attuazione di quanto previsto dalle politiche nazionali ed europee, alla ricostruzione sociale e della micro-economia delle comunità appenniniche, consentendo ai Comuni di attuare misure di sostegno alla residenzialità di privati, garantendo i servizi necessari: scuola, trasporti e sanità, al fine di contrastare il fenomeno dello spopolamento; ad attivarsi, anche in attuazione di quanto previsto dalle politiche nazionali ed europee, al co-finanziamento di iniziative per lo sviluppo delle imprese esistenti in ogni settore merceologico e per l’insediamento di nuove attività economiche, in particolare start up innovative di impresa ad alto contenuto tecnologico; ad attivarsi per affrontare il problema della mancata ricostruzione delle unità immobiliari private, in particolare le seconde case e quelle con multiproprietari, azione determinante per procedere con la riqualificazione dei borghi prospettata anche dal programma di legislatura, solo così si può attuare l’equilibrio tra il recupero del patrimonio architettonico e del decoro urbano, la riqualificazione in assenza di consumo del suolo, i servizi alle famiglie e alle imprese indispensabili per motivare le residenzialità; ad implementare un piano di acquisizione a patrimonio pubblico di beni immobili che i proprietari non manifestano di voler ricostruire, da destinarsi a residenzialità agevolata per famiglie e giovani coppie, nonché alla riconversione ad albergo diffuso per lo sviluppo di filiere agro-ricettive, nonché ad housing sociale, solo così si consentirà ai Comuni di creare e alimentare il ciclo virtuoso dell’economia della cultura e del territorio, di mantenere e capitalizzare la dotazione scolastica, di essere cellule pienamente vitali dell’eco-socio-sistema Appennino; a riferire semestralmente alla Commissione regionale competente circa lo stato di attuazione della ricostruzione delle misure di rivitalizzazione delle aree del cratere; a promuovere ogni opportuna azione diretta alla realizzazione della pedemontana che unisce l’alto fabrianese all’ascolano”.
La risoluzione rispetto alla bozza precedente è stata un po’ spogliata di quegli elementi che nella premessa facevano riferimento a un partito o ai partiti, è stata un po’ mitigata e neutralizzata da un punto di vista partitico-politico, anche perché, se siamo tutti d’accordo, sentendo anche l’invito della Giunta rappresentata dall’Assessore Castelli, sarebbe intenzione, e mi rivolgo ai Consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, di unificare tutte e quattro le risoluzioni.
Chiedo scusa Consigliera Casini, mi sto rivolgendo a lei perché è presente, ho detto se sarebbe possibile unificare in un'unica risoluzione le quattro presentate - lo dico solo per il fatto che sono della maggioranza - la base potrebbe essere la nostra e la potremmo firmare tutti quanti, cercando di uniformare perché noi siamo d’accordo anche sui punti che tutti voi avete presentato.
Noi saremo d’accordo, se fosse possibile, ad unificare tutte le risoluzioni in un unico atto perché siamo d’accordo anche con le vostre proposte, c’è solo un chiarimento, se posso chiedere al Consigliere Carancini, quando parlate di struttura commissariale sul punto della governance, proprio all’inizio, stabilizzazione della struttura commissariale almeno fino al 2024, che cosa si intente nello specifico per struttura commissariale?

PRESIDENTE. Non possiamo fare l’interlocuzione, formuli i quesiti.

Andrea Maria ANTONINI. Sì, scusi Presidente. Un’altra cosa, questa più semplice, nella governance invece di inserire fino al 31 dicembre 2024, inserire “almeno” fino al 31 dicembre 2024, non un termine tassativo, ma con “almeno”, c’è la possibilità di prevedere anche un tempo maggiore. Vale su tutte le date, da lì va a scendere e dove viene indicata una data di termine mettere “almeno”, poi c’è la richiesta di un chiarimento sul discorso della struttura commissariale.

PRESIDENTE. Invito i sherpa dei gruppi consiliari a costruire con le varie risoluzioni che sono state presentate, considerata l’intenzione di tutti di farne una, un indirizzo unitario, cancellando le altre risoluzioni, o facendo degli emendamenti.
Invito per chiarezza a farne una unica con le parti di ciascuna risoluzione, che comporranno una di senso compiuto e di ordine logico. L’invito non è certamente a prescrizione, ma a dare un risultato apprezzabile, come apprezzabile è stata la seduta aperta e questa seduta ordinaria del Consiglio.
Ha la parola l’Assessore Castelli.

Giudo CASTELLI. Grazie, Presidente. Vorrei fare qualche cenno di replica rispetto ai temi che sono stati posti nel corso della discussione, un dibattito all’altezza della grande questione che stiamo trattando. Penso ed auspico, facendo proprio anche l’augurio del Presidente, che si possa arrivare ad una risoluzione unitaria perché, come dicevano gli antichi, “oltre il rogo non vive ira nemica”, non mi ricordo chi era, però un bravo letterato. Ci sono delle cose in cui l’ira nemica non può regolare i comportamenti umani, il terremoto è una di queste cose. Ciascuno, magari diversamente, ha fatto esperienza del dramma, del sangue, della polvere, della tragedia civile che ha rappresentato, penso di far mie tra l’altro delle valutazioni e delle sensibilità che ho sentito molto diffuse in tutti i gruppi. Auspico che possa essere praticabile la idea di una risoluzione complessiva.
Vorrei precisare alcune cose, il Consigliere Carancini ha fatto riferimento all’esigenza della sicurezza dei cantieri e alla necessità assoluta di preservarli dai rischi, che ci possano essere, sia di contaminazioni che di mala gestio, che generalmente si abbina all’infiltrazione malavitosa.
Il nostro Ufficio speciale per la ricostruzione (USR) sta lavorando con la struttura commissariale per una piattaforma che sia utile a verificare con attenzione le presenze nei cantieri, l’adeguatezza della forza lavoro. Questo lavoro lo vorremmo fare anche d’intesa con le Casse edili e con tutta quella parte dell’associazionismo che fa riferimento all’attività edilizia, in maniera tale che davvero si possa garantire, senza inondare di burocrazia, ma introducendo un meccanismo fluido, al presto e al bene si aggiungano anche il giusto, il corretto e il legittimo.
Un altro tema è quello che è stato sfiorato della Zona economica speciale che nel tempo ha raccolto un’opinione secondo una modulazione diversa, però abbastanza condivisa. Voglio ricordare che la Zona economica speciale può essere istituita solo in relazione a un porto che abbia il rango di porto ricompreso nella rete TEN-T, è una rete dei corridoi europei, sono nove quelli che attraversano l’Italia, la rete TEN-T tocca per l’appunto, almeno per uno di questi corridoi, il porto di Ancona, che credo sia in procinto di essere assimilato anche ad un’altra rete, quella che percorre il tracciato ovest-est, che è molto importante perché ad est su questo corridoio trasversale viene toccata Ravenna che ha un porto che rischia di andare in competizione con quello di Ancona, che si sta predisponendo a ricevere container in misura importante, quindi potrebbe anche rappresentare un competitor. Da questo punto di vista resta inteso, ça va sans dire, che quando si parla di Zona economica speciale questa è riferita, e non potrebbe che essere così, al porto di Ancona. Ricordo che la ZES Abruzzo, fra l’altro in maniera un po’ originale, fa riferimento al porto di Ancona perché l’allora Autorità portuale ritenne di ammettere il porto dorico in questo inserimento.
Per il resto non torno su altre questioni che riguardano le attività poste in essere dalla Giunta precedente, voglio dire che ci sono state luci ed ombre come spesso accade. La Consigliera Bora ha fatto riferimento ai bandi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per quanto riguarda le risorse aggiuntive, che furono assegnate alla Regione. In realtà i bandi non sono stati esattamente ben costruiti, nessuno se ne deve avere a male, se è vero che il bando “Aree di crisi 2016” ha avuto esclusioni importanti di domande, in particolare abbiamo registrato che in qualche caso ci sono ancora procedure aperte dopo tanto tempo proprio per la difficoltà della rendicontazione e spesso ci sono stati casi in cui a beneficiare di questi bandi sono state strutture e aziende non … che poi anche questo poteva avere un senso. Lo stesso per il bando imprese sociali, riferito alle imprese sociali, per il quale era stato richiesto un meccanismo di requisiti che erano tipici della piccola e media impresa; anche in questo caso si tratta di procedimenti aperti che oggi ci impongono di rivisitare il tipo di bando da gestire perché ci sono state situazioni molto più incoraggianti, come per esempio l’articolo 20 bis per quanto riguarda la perdita del fatturato, concepito livello commissariale, che è stato accompagnato da un successo maggiore. Perché dico questo? Per il solito discorso, i soldi ci sono, bisogna spenderli, avere progetti, bandi che riescono a centrare il bersaglio. Stanziare soldi senza avere poi la possibilità di diffonderli, laddove ci si prefigge di sostenere e aiutare, rischia di essere un problema su cui dobbiamo meditare per future situazioni. Lo dico nel frattempo che si raggiunga la sintesi richiesta.
La Consigliera Casini ha fatto riferimento a questo, il Cipe ha stanziato complessivamente 49.000.000 anche per l’edilizia residenziale nell’ambito del cratere, dopo l’assegnazione dei primi 19.000.000 abbiamo approvato in Giunta i criteri che saranno sottoposti all’esame della Commissione competente per l’assegnazione di ulteriori 30.000.000 che facevano parte di quel pacchetto.
Ho visto alcuni contributi, in particolare quello del Partito Democratico faceva riferimento ad una serie di correzioni, di richieste da rivolgere al Governo centrale, sicuramente fra queste c’è la questione del credito di imposta che, come sapete, non è stato rinnovato insieme ad altri elementi. Ho visto che quell’elenco è abbastanza dovizioso di proposte e indicazioni.
Non posso che complimentarmi con tutta l’Aula perché mi sembra che questo dibattito sia stato corrispondente all’importanza del tema messo al centro della nostra riflessione, mi dichiaro disponibile, ove necessario, a riferire alla Commissione con regolarità circa lo stato di avanzamento sia della ricostruzione fisica che di quella socio-economica che occupa per le ragioni appena dette un posto piuttosto strategico nelle nostre riflessioni odierne, ma anche, immagino, future.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Innanzittutto per esprimere soddisfazione per il fatto che si sta lavorando attorno ad una risoluzione unitaria perché c’è questa vulgata che questa sia una maggioranza chiusa, autonoma e autosufficiente. Il fatto che non siamo né chiusi né sganciati dalla dialettica di questo Consiglio è data dalla dimostrazione che questo documento viene elaborato in comune. Credo che sia un passo in avanti di tutta la comunità regionale, non solo della maggioranza che protempore governa questa Regione, della coalizione che esprime il Governo regionale.
Va bene la puntualizzazione della ZES, vorrei ricordare che il detto andreottiano “a pensar male si fa peccato, ma ci si prende” può sempre essere applicato, anche in teoria sulla ZES. In realtà la costruzione di una ZES più ampia è legata al fatto che l’Autorità portuale di Ancona, che di fatto si chiama Autorità portuale del Medio Adriatico, comprende tutti i porti da Pesaro fino ad Ortona, che è l’unico porto significativo della regione Abruzzo perché quello di Pescara è un porto canale, mentre Vasto è un porto modesto. L’attività portuale dell’Abruzzo è modesta rispetto a quella che esprime il porto di Ancona che, voglio ricordare, è il primo porto dell’Adriatico. Il porto di Ravenna è strettamente concorrenziale a quello di Ancona, ma in realtà non lo è tanto perché ha un limite fortissimo, grazie a Dio per noi, che è quello dei fondali, le grandi navi non riescono ad entrare nel porto, mentre noi abbiamo il vantaggio dei fondali, anche se andrebbero ulteriormente dragati per portare la quota portuale a 14/16 metri, 14 è garantito, 16 anche con l’insabbiamento no, il top sarebbe 18 metri per le navi cargo che trasportano i container.
Una ZES che sia centrale al porto di Ancona è una possibilità di sviluppo per tutta la regione, per tutto il nostro comprensorio, anche per le aree del cratere, che hanno un significato se hanno un riferimento specifico con la nostra costa, quindi, con tutto il sistema regionale.
Bene la ZES, parlo come capogruppo di Fratelli d’Italia, siamo l’unico partito strutturato e organizzato di opposizione, mi hanno sottolineato più volte in questi giorni che nell’interlocuzione del Governo in questo momento conta più il partito di opposizione che un Ministro della maggioranza, spero che sia così, però qualche dubbio c’è l’ho, se i partiti che qui in parte sono al Governo e in parte all’opposizione fanno quadrato per la nostra regione è un vantaggio per tutti.
Non solo ZES, non solo corridoio adriatico, quindi, possibilità d’implementazione del rapporto costa/entroterra, quindi aree del cratere, ma sulla problematica della ricostruzione specifica pubblico/privato aggiungo che questo documento può puntualizzare anche per il Commissario Legnini, avendo avuto dei contatti ripetuti con lui ne ho apprezzato la persona, non è un marziano sceso sulle Marche, ha interlocutori sia al Governo che alla Regione ed esser supportato da un documento approvato all’unanimità da questo Consiglio è per lui ragione di forza ed indirettamente diventa ragione di forza per noi.
Con questo spirito non solo do un parere favorevole a questa decisione dell’Assemblea di presentare un documento unitario, ma fin da ora anticipo il voto favorevole del gruppo di Fratelli d’Italia.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Si sta riformulando la proposta di risoluzione, non so dove sia il Consigliere Mangialardi, però c’è il Consigliere Cesetti e la Consigliera Ruggeri, siamo d’accordo nell’unificare le varie risoluzioni in una unica, in cui le varie premesse sono eliminate e come premessa sono state poste tre righe, dove si dice che è stato trovato un accordo unanime e condiviso all’interno dell’Aula durante i lavori del Consiglio, che viene esplicitato nel dispositivo con il quale si invita la Giunta …, e lì abbiamo inserito di sana piante le quattro risoluzioni precedenti. Formalmente la stanno stampando, sono queste tre righe, non di più, mentre nel dispositivo finale sono riportati esattamente gli impegni delle risoluzioni presentate dal gruppo di maggioranza, dal Partito Democratico e dal Movimento 5 Stelle.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non so se è stata illustrata dal capogruppo o dal Consigliere Cesetti, la prima domanda riguarda la struttura commissariale. Siamo d’accordo ad inserire la modifica relativa al temine di decorrenza minimo e quando parlo di struttura commissariale c’è l’aspetto delicato se modificare l’istituto del commissario unico per tutte le Regioni piuttosto che individuare quattro commissari, uno per ogni Regione. È un tema delicato, noi abbiamo fatto riferimento al mantenimento della struttura commissariale perché questa è una fase nella quale ancora mancano passaggi dedicati e normativi, ci sembra che ipotizzare oggi un cambiamento potrebbe far deragliare un percorso che è partito e che sta accelerando; se nel futuro dovesse modificarsi qualcosa penso che ne dovremmo discutere, però in questo momento dare il segnale alla politica di modificare l’impronta dell’assetto commissariale, credo che sia sbagliato.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Si parla di non cambiare fino al 2024, non lo so …, mentre tutte le altre voci sono tutte accoglibili, con questa non vorrei che ci legassimo un po’ troppo.
E’ vero che è un tema delicato, ma proprio perché lo è io lo lascerei più ad una valutazione che da qui a quattro anni potrebbe verificarsi, non vorrei impegnarci oltre modo, potremo stralciarla e mettere “almeno 24” e dove c’è scritto 2024 lo togliamo e mettiamo “fino alla scadenza della proroga dello stato di calamità”, in modo che possa essere il 2025, il 2026, il 2027.
Secondo me impegnarci sulla struttura commissariale, che se va bene rimane …, potrebbe verificarsi qualche problema, legarsi …, visto che la struttura è fondamentale non c’è la volontà di cambiarla, ma se ci dovessero essere delle esigenze mi sembra un qualcosa che ci lega e mi sembra poco opportuno.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie Presidente. Ho ascoltato con attenzione, questa giornata di lavoro è stata secondo l’opinione del gruppo Rinasci Marche proficua anche grazie alla presenza del Commissario Legnini che ci ha illustrato quello che è accaduto e il percorso futuro che vedrà la maturità di tutti i Consiglieri regionali che hanno scritto queste proposte di risoluzione, a partire dalla prima proposta, quella del Partito Democratico.
Secondo la nostra analisi i punti posti in essere vedono la grande capacità di analisi del Partito Democratico, che aveva costruito un percorso sulla ricostruzione pubblica e privata e sulle risorse del Recovery Fund. Questo perché ha governato ed ha fatto un percorso che oggi riesce a portare in campo con le migliori conoscenze ed esperienze di questi anni di lavoro.
Il fatto che si discuta sull’unione delle risoluzioni ci vede favorevoli, anche per le due proposte del Movimento 5 Stelle, in particolar modo quella che prevede di mettere in campo le azioni ed i rapporti con il Governo centrale.
Il Movimento 5 Stelle scrive: “Ai intraprendere ogni iniziativa utile verso il Governo e il Parlamento affinché vengano recepiti favorevolmente gli emendamenti dei vari schieramenti politici”, quindi, vede i buoni rapporti che questo Governo regionale deve avere con il Governo centrale in cui è presente una parte della componente del Movimento.
Il fatto che si trovi una quadra in cui inserire le risoluzioni approfondite e studiate dai vari gruppi vede favorevole il gruppo Rinasci Marche. La stessa cosa per l’ultima risoluzione in cui i firmatari dei quattro gruppi consiliari hanno visto una sinergia con l’attuale Giunta regionale, che ci potrebbe mettere nelle condizioni di avere una maggiore spinta, anche come risorse dal Governo centrale per attivare quei percorsi virtuosi, scritti anche nel dispositivo elaborato dai capigruppo di maggioranza, primo quello di attivare l’istituzione di un’area e di una fiscalità agevolata nel cratere, di attivare quanto previsto nelle politiche nazionali ed europee, quindi, fare una pressione sul Governo per la ricostruzione sociale rispetto alla micro economia e alle comunità appenniniche. Questo è stato messo in campo in alcuni progetti di legge del gruppo Rinasci Marche che sono già in itinere. Uno di questi riguarda le farmacie nelle aree più remote della nostra regione, farmacie territoriali che potrebbero mettere in campo i presidi sanitari futuri. Per non far spopolare certi territori, bisogna non solo dare un servizio farmaceutico periferico, ma anche l’infermiere di famiglia, il medico di famiglia, che vanno in sinergia e diventa un vero e proprio presidio territoriale. Bene per quelle aree aver approvato la mozione di Rinasci Marche concernente i fondi per la scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera dell’Università di Camerino, Questa attenzione il gruppo Rinasci Marche la portò già nelle prime Commissioni, e di questo ringrazio il Presidente Antonini, quando parlammo di macerie chiesi alla III Commissione e anche a tutta l’Assise di fare una seduta all’interno del cratere, Commissione che ha già approfondito grazie al lavoro degli uffici, in particolar modo del Dirigente, in merito alle macerie del 2016.
Molte cose buone sono state fatte in passato, ne dovremo fare altre in futuro, non dobbiamo lasciarci prendere dalle difficoltà. Ho sentito l’Assessore Castelli oggi parlare di sisma, ma c’è il 110, il super bonus, anche se potremmo avere delle difficoltà nel reperire maestranze.
Sta a noi, nella nostra maturità, prendere la strada migliore che è anche quella di mettere insieme le risoluzioni che nascono da percorsi politici diversi. Oggi dobbiamo unirci tutti insieme per i nostri concittadini, che hanno avuto da quel terribile sisma del 2016 la vita stravolta, è nostro compito sostenerli anche attraverso una risoluzione, trovando un momento di incontro tra le varie anime che sono all’interno dei nostri gruppi consiliari.
Sono favorevole a trovare un punto d’incontro su tutte e quattro le risoluzioni, in parte condivido i punti che verranno uniti, sui quali darò una risposta e una conferma in base a quello che troverò scritto nell’unione delle quattro risoluzioni. Per adesso sono favorevole a riassumerle in un percorso comune che è quello di sostegno, di futuro, deve essere un futuro immediato, concreto, di responsabilità, ma, come ha precedentemente anticipato l’Assessore Castelli, va fatta una comunicazione efficace. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di risoluzione (ris/5) a firma dei Consiglieri Ciccioli, Mangialardi, Antonini, Ruggeri, Carancini, Lupini, Marinelli, Casini, Mastrovincenzo, Cesetti, Marcozzi, Rossi, Latini, Biancani, Bora, Vitri.
Non ci sono altri interventi, la sintesi è che tutte le premesse delle quattro risoluzioni sono state stralciate, ci sono due righe per raccoglie la volontà di tutti i gruppi consiliari che hanno presentato la risoluzione in un solo obiettivo, cioè che la ricostruzione post sisma avvenga nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, come ha già sottolineato l’Assessore Castelli nella frase che ha detto prima.
Quanto al contenuto credo che sia opportuno che la parte dispositiva della proposta di risoluzione venga letta, anche per il problema se la struttura deve arrivare almeno al 24 senza limiti di tempo. Appena arriva qualcuno la legge, oppure se ritenete che sia sufficientemente chiara per tutti la diamo per letta e passiamo alle dichiarazioni di voto.
Invito il Consigliere Antonini a leggere il testo o riassumerlo in modo tale che poi andiamo all’approvazione previa dichiarazione di voto.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. La possiamo dare per letta, l’unica differenza, come vi dicevo, è nella premessa in cui elenchiamo le risoluzioni che sono state presentate, mentre alla fine vengono riportati in maniera ordinata i quattro dispositivi, così come erano enunciati nelle quattro risoluzioni proposte.
Mi sembra un ottimo lavoro che è stato svolto da tutti i Consiglieri presenti in Aula, un esempio di una buona politica e di condivisione. Quando ci sono degli elementi che ci trovano uniti è giusto che sia questo il risultato finale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie Presidente. Intervengo anch’io per dire che è stato fatto un lavoro a più mani, gli americani dicono win win, abbiamo vinto tutti.
Questa è una richiesta articolata, le parti scritte meglio, anche di altri gruppi, le abbiamo inserite nel documento base, che diventa un documento allargato e di tutti.
E’ una richiesta unitaria della Regione Marche al Governo, può costituire un atto di riferimento anche per il Commissario alla ricostruzione Legnini, per rafforzare la sua capacità contrattuale nei confronti del Governo.
Questa è una seduta che si chiude positivamente per la Regione Marche, il voto di Fratelli d’Italia è favorevole ed era negli interventi.
Mi sento di sottolineare e di ringraziare l’operato della Giunta, questo lo devo dire, non è strumentale, in particolare dell’Assessore Castelli che sulla ricostruzione sta svolgendo un ruolo non solo di indirizzo, ma anche di dettaglio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Il nostro voto è favorevole e il risultato di oggi va a vantaggio di tutti coloro che hanno subìto i danni del sisma.
Il fatto di essere untiti è un messaggio forte che questo Consiglio regionale vuole dare a tutte le aree colpite, l’invito è di incontrarci in un prossimo Consiglio in quelle aree e di dimostrare la nostra vicinanza non solo nei documenti, ma anche negli atti, mettendo in essere tutte quelle azioni che possono, nel più breve tempo possibile, dare una vita a quei territori che al momento sono abbandonati.
È un segnale forte che va nella direzione giusta, un primo passo verso una ricostruzione che deve essere accompagnata anche dal punto di vista sociale ed economico. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Scriviamo un documento in un italiano non perfetto, ma che politicamente assume un bel risultato.
Siamo partiti da posizioni molto articolate ed oggi arriviamo alla sintesi. Lo facciamo attraverso un lavoro che il Partito Democratico ha messo a disposizione dell’Assemblea attraverso l’elaborato del Consigliere Carancini firmato da tutto il gruppo, un lavoro fatto con i capigruppo e il Presidente della Commissione. Penso che abbiamo messo al centro le soluzioni per i nostri concittadini delle aree segnate dal sisma, non sono passaggi di poco conto, potevamo rimanere sulle nostre quattro risoluzioni e continuare a guardare di chi era la responsabilità.
Credo che il grande lavoro di oggi l’abbia fatto il Commissario Legnini, ha messo tutti nelle condizioni di capire, per cui facciamo un bel passo in avanti.
Il Governo e il Parlamento devono tener conto della posizione unitaria dell’Assemblea legislativa delle Marche perché dopo tanto tempo giriamo pagina e l’accelerazione che c’è stata e l’unità d’intenti sul piano politico possono rappresentare una bella svolta, un segnale.
Prima il Presidente ha detto che abbiamo bisogno di segni, oggi c’è stato e penso che la disponibilità di tutti a guardare in avanti sia la modalità che dobbiamo assumere nel lavoro, poi rimaniamo su posizioni diverse su tanti temi, però il tentativo che dobbiamo mettere in campo è quello di togliere l’acredine, che non serve, non ci sono soggetti che devono rivendicare qualcosa, tutti dobbiamo solo guardare avanti e penso che oggi abbiamo dato un bel segno di responsabilità e di prospettiva. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Come gruppo di Forza Italia siamo favorevoli a questa risoluzione, bene l’unità di intenti che si è creata tra le varie forze politiche, credo che sia un bel segnale per le popolazioni che sono state colpite dal sisma. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Con l’insediamento del nostro gruppo in Consiglio regionale auspicavamo che con onore questa Assemblea ponesse in essere delle azioni per il bene collettivo, così com’è il compito della buona politica perché noi siamo le istituzioni, che appartengono a tutti, e noi dell’opposizione abbiamo il dovere di vigilare e colmare il distacco che si è formato fra i cittadini.
Oggi le risoluzioni che sono state scritte, e ringrazio tutti quelli che ci hanno lavorato, hanno visto da parte nostra un ascolto per capire come poteva andare la giornata, è andata bene, è una bella pagina che è stata scritta da tutta la politica.
Penso anche ai miei colleghi infermieri che stanno in prima linea in quelle aree così distanti dai palazzi della Regione, che per fortuna questa sanità regionale ha vaccinato. Come infermiere occupo questo ruolo, non mi sono vaccinato, a me non spetta questa opportunità, ma è giusto che i colleghi vengano coperti, che venga coperto anche un territorio e che la ricostruzione sia anche legata ai luoghi sanitari, penso ad Amandola, Camerino e a tanti ospedali che hanno bisogno del nostro contributo.
Oggi è stata scritta una grande pagina, serena, abbiamo riscoperto anche l’efficienza di un Consiglio regionale che ha chiuso una giornata in cui siamo tutti uniti, con forza, per il futuro di questa regione, un futuro di costruzione e di grande responsabilità anche legate al Covid. I contributi che noi diamo per la parte sanitaria, che oggi ha una priorità, come diceva l’Assessore Saltamartini, è anche la ricostruzione.
Oggi abbiamo scritto una bella pagina perché tutti abbiamo dato un contributo forte per dare un’accelerazione affinché questo percorso possa proseguire e dare una speranza a tutti quei marchigiani che oggi soffrono. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Anche noi esprimiamo la soddisfazione per com’è andato il Consiglio regionale di oggi.
Voteremo favorevolmente la risoluzione che è frutto di un lavoro collettivo, tra l’altro fatta in un clima di collaborazione che raramente si trova in quest’Assise.
L’unico rammarico, perché sento solo parole positive, è che non siamo stati altrettanto bravi quando si è parlato di emergenza Covid e secondo me abbiamo perso un’occasione per essere anche su quel tema utili alla nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.

Proposta di risoluzione (ris/5)“Linee di indirizzo per la rigenerazione del tessuto socio-economico delle aree del sisma del centro Italia”. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 17,00