Resoconto della seduta n.43 del 08/11/2021
SEDUTA N. 43 DEL 8 NOVEMBRE 2021

La seduta inizia alle ore 15,00

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 43 dell’8 novembre 2021. Do per letto il processo verbale della seduta n. 42 del 27 ottobre 2021, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.

Proposta di legge n. 48
ad iniziativa della Giunta regionale
“Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile”.
(Votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 48 della Giunta regionale.
La discussione si è svolta nella seduta precedente, i lavori riprendono dall’esame degli articoli e degli emendamenti.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo di intervenire sul complesso degli emendamenti anche per facilitare i lavori dell’Aula. Molti emendamenti verranno da me ritirati, d’accordo con il relatore di maggioranza ed il relatore di minoranza, nonché con il Presidente della Commissione, perché di fatto quelli finanziari sono stati accolti con gli emendamenti del relatore di maggioranza Consigliere Ausili.
L’altra volta sostenevo che prevedere risorse per gli anni 2021 e 2023 solamente, senza nulla prevedere per l’anno 2022, quando le risorse del 2021 non potevano essere impegnate, non aveva senso. Avendo presentato la scorsa seduta degli emendamenti soppressivi delle poste del 2021, auspicavo che in sede di assestamento venissero destinate risorse nel 2022 e magari che quelle del 2021 potevano andare a coprire quelle missioni o quei programmi da cui si doveva attingere.
L’attento Consigliere Ausili si è fatto carico di questa esigenza reale e questa è la dimostrazione che quando non c’è pregiudizio, sul fatto che magari l’opposizione vuole mettersi soltanto di traverso, le cose si portano bene a compimento.
In questo caso i relatori di maggioranza e di minoranza e lo stesso Presidente hanno dato ascolto alle legittime osservazioni di questa parte dell’emiciclo e sono state accolte.
Credo che sia stato fatto un ottimo servizio per conferire credibilità ed efficacia ad una legge che ci accingiamo ad approvare e che noi condividiamo per la sua utilità. Alcuni emendamenti sono stati accolti e adesso dirò quali abbiamo sottoscritto insieme al relatore di minoranza Consigliere Mastrovincenzo.
Un altro emendamento - c’è stato anche un dibattito sulla stampa sulla soppressione del limite dei 15.000 abitanti, che ha presentato il Consigliere Marinangeli, ma che in precedenza avevo presentato anch’io, d’altra parte entrambi avevamo parlato in Commissione di questa necessità - è stato raccolto all’interno di una sintesi tra maggioranza e opposizione.
Un emendamento tecnico presentato dal Presidente Putzu rende superfluo un altro mio emendamento finanziario, quindi lo ritiro perché ho sottoscritto quello del Presidente.
Altri emendamenti sono da me ritirati perché ritengo che possano essere accolte le esigenze della maggioranza, come quando ad esempio chiedevo di identificare da subito la struttura organizzativa regionale come “Dipartimento turismo”, mentre la maggioranza ritiene che vi sia l’esigenza di lasciare il termine più generico "struttura organizzativa” per non precludere alcuna possibilità. Ritengo che questa esigenza non sia ostativa ad un giudizio favorevole sulla legge, quindi, ritirerò quegli emendamenti.
Ritengo sia stato fatto un buon lavoro sotto il profilo istituzionale, ci ha guadagnato il dibattito, soprattutto la legge che così diventa coerente, credibile ed efficace con le esigenze delle nostre realtà.
Lo dico perché do atto dell’attenzione del relatore di maggioranza ed anche del relatore di minoranza sulla norma finanziaria, su cosa è stato fatto. Sono state eliminate le risorse del 2021, che non potevano essere impegnate, ed è stata indicata la copertura finanziaria nel 2022 su una missione programma trasporti, che non c’entra nulla con questo, ma serve per “parcheggiare” quella posta, poi in sede di variazione di bilancio si farà un’operazione di aggiustamento, si fa, anzi dico che si deve fare perché questo è un positivo ed opportuno artifizio, inteso in senso buono.
Presidente, sull’emendamento 1/1 c’è l’approvazione della maggioranza pertanto resta ed immagino verrà approvato; l’emendamento 1/2 rimane perché c’è il via libera del Presidente della Commissione e del relatore di maggioranza; anche sull’emendamento 2/1 firmato dalla Consigliera Casini e poi da tutto il gruppo PD c’è il via libera del Presidente della Commissione e del relatore di maggioranza, quindi va bene; l’emendamento 3/1 viene ritirato; anche l’emendamento 3/3 viene ritirato perché c’è stata la firma del sottoscritto e dei Consiglieri Mastrovincenzo e Biancani sull’emendamento del Consigliere Marinangeli che è identico; l’emendamento 4/1 viene ritirato perché ho firmato l’emendamento del Consigliere Ausili che oggettivamente lo raccoglie in sé; l’emendamento 5/1 viene ritirato; per quanto riguarda il 5/2 non ho avuto il via libera del Consigliere Ausili e del Presidente della Commissione, pertanto lo mantengo e spero che venga approvato; l’emendamento 5/3 viene ritirato perché ricompreso nell’emendamento del Consigliere Ausili che ho firmato; l’emendamento 6/1 viene ritirato; sul 6/2 con la prima firma della Consigliera Casini c’è il via libera del relatore di maggioranza e del Presidente della Commissione, quindi immagino che verrà approvato; l’emendamento 6/3 viene ritirato perché ricompreso nella sottoscrizione dell’emendamento tecnico del Consigliere Putzu; sull’emendamento 7/1, che porta la prima firma della Consigliera Casini, c’è il via libera, così mi risulta; l’emendamento 8/1 viene ritirato; l’emendamento 11/1 è meramente tecnico e c’è il via libera; sul 12/1 prima firma del Consigliere Mastrovincenzo c’è il via libera; come sull’emendamento 13/1 prima firma della Consigliera Casini; l’emendamento 18/1 viene ritirato perché ricompreso nella firma dell’emendamento del Consigliere Ausili; l’emendamento 18/2 viene ritirato perché ho firmato l’emendamento del Consigliere Ausili; l’emendamento 18/3 viene ritirato perché c’è la firma sull’emendamento del Consigliere Ausili; l’emendamento 18/4 viene ritirato perché c’è la firma dell’emendamento del Consigliere Ausili. Ovviamente il ritiro degli emendamenti avviene con il consenso di tutti i miei colleghi del gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Prendiamo atto della volontà della minoranza di sposare e condividere la proposta di legge sui borghi e siamo contenti di questo, anzi, attraverso un confronto serrato anche in Commissione sono emersi degli aspetti positivi che abbiamo migliorato e integrato, quindi accogliamo la proposta in maniera favorevole.
Consentitemi, in merito all’emendamento da me presentato ed oggi sottoscritto dai Consiglieri (non per fare polemica né per fare il primo della classe) va puntualizzato e va fatto alla luce di alcuni articoli che sono apparsi sulla stampa, soprattutto nella provincia di Pesaro, dove sono state enunciate delle preoccupazioni e delle situazioni che oggettivamente non rispondevano al vero. Questo intervento non lo avrei fatto se non fossero apparsi articoli sulla stampa, laddove si descriveva una situazione di criticità che il PD ha avanzato, quando nella realtà, il Consigliere Cesetti lo sapeva perché era presente in Commissione, come era presente anche il Consigliere Mastrovincenzo, ci siamo accorti di questa anomalia e questo conferma, lo dico orgogliosamente, che al lavoro della Giunta c’è stato anche un lavoro successivo di verifica, di filtro, da parte della Commissione, quindi la nostra attenzione, inclusa la mia (altre volte sono stati altri Consiglieri) seguita e condivisa dal Consigliere Cesetti … Era il caso in questa sede di ristabilire un po’ la verità, non sulla prima genitura dell’idea, ed onestamente condannare ed evitare una polemica assolutamente gratuita e strumentale.
Questo è un po’ il senso del mio intervento, comunque grazie per il percorso che è stato condiviso e per la qualità del lavoro della II^ Commissione. Grazie.

PRESIDENTE. Prima di entrare nel vivo della discussione degli emendamenti, all’interno della quale ciascuno può intervenire secondo le modalità regolamentari, oltre le comunicazioni che sono state date dai Consiglieri Cesetti e Marinangeli, informo che la I^ Commissione nella seduta 49 dell’8 novembre 2021 ha esaminato gli emendamenti numero 4/01, 4/1, 5/03, 5/3, 6/3, 18/01, 18/1, 18/2, 18/3, 18/4 ed ha espresso parere favorevole sugli stessi ai sensi dell’articolo 114 del regolamento.
Per quanto riguarda la sottoscrizione degli emendamenti presentati da alcuni Consiglieri, dico che sugli emendamenti che hanno come prima firma quella del Consigliere Ausili, il 4/01, il 5/03 e il 18/01, è stato dato il nulla osta affinché siano firmati anche dai Consiglieri Cesetti e Mastrovincenzo, sulla linea di quello che ha esposto antecedentemente il Consigliere Cesetti.
Stessa cosa viene fatta sull’emendamento 3/2 dai Consiglieri Cesetti, Mastrovincenzo, Biancani e Baiocchi con il nulla osta del Consigliere Marinangeli, che testé ha indicato.
Passiamo alla votazione.
Articolo 1.
Emendamento 1/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri “All’articolo 1 comma 1, dopo la parola ‘normativa’ sono aggiunte le seguenti: ‘regionale di settore’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 1/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri “All’articolo 1 comma 1, la parola ‘pertinente’ è soppressa”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 1, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2.
Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Cesetti, Carancini, Vitri, Biancani, Mastrovincenzo, Bora, “Dopo la lettera c) del comma 1 dell’articolo 2 è aggiunta la seguente: ‘c bis) centri e nuclei storici cartografati: i centri e i nuclei storici cartografati nei piani regolatori comunali a seguito delle procedure di adeguamento al PPAR e della legge regionale 5 agosto 1992, n. 34’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 3.
Emendamento 3/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Emendamento 3/2 a firma dei Consiglieri Marinangeli, Cesetti, Mastrovincenzo, Biancani, Baiocchi, Marcozzi, Putzu: “La lettera b) del comma 2 dell’articolo 3 è soppressa”. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Telegraficamente, volevo dire al Consigliere Marinangeli che il Vicepresidente Biancani non ha voluto fare una polemica gratuita, è un dato oggettivo che la proposta di legge sia uscita dalla Giunta e dalla Commissione con quel limite, poi è vero che i Consiglieri Marinangeli, Cesetti insieme a Biancani e tutti gli altri hanno presentato questi emendamenti, però questo vada detto. Quindi, il Consigliere Biancani, che non fa parte della Commissione ovviamente, non ha detto altro che la verità, tutto qui, però va bene così.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare tutti i colleghi che in questo momento stanno dimostrando grande responsabilità, poi avremo modo di approfondire durante l’intervento che farò.
Vorrei solo fare chiarezza con il Consigliere Cesetti, il quale sa che lo stimo. Ho avuto modo anch’io di leggere le polemiche sulla stampa, forse pretestuose, che hanno rischiato anche di fare un autogol, politicamente parlando. Ho letto il suo intervento sulla stampa che citava Torre di Palme per la provincia di Fermo, così come ho letto il Consigliere Biancani, è stata una svista di tutti noi, della Commissione, ma il Consigliere Biancani politicamente se l’è presa con la maggioranza quando pubblicamente poteva prendersela con i suoi colleghi che stanno all’interno della Commissione, che non hanno fatto quell’emendamento, così come il Consigliere Baiocchi poteva prendersela con noi della maggioranza che non abbiamo pensato a fare quell’emendamento licenziando il testo in Commissione, che doveva essere emendato per dare l’opportunità anche ai borghi compresi in Comuni sopra i 15.000 abitanti. Su questo, voglio dirlo con chiarezza, c’è stata un po’ di demagogia politica e credo sia stato un errore clamoroso e mi dispiace per il Consigliere Biancani che dovrà tornare sulla stampa perchè, spero che lo dirà, prima che uscisse sulla stampa c’era già un emendamento del Consigliere Marinangeli.
Come uomini responsabili, non solo di governo ma tutti noi che facciamo politica, abbiamo cercato di trovare un’intesa su questo perché crediamo sia opportuno dare un rilancio serio a questa legge, cercando di coinvolgere tutti gli attori protagonisti vincenti e perdenti di questa legislatura. Tutto qua.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Non volevo intervenire, ma visto che sono stato chiamato più volte in causa, ho deciso di mettere un punto rispetto a quella che è la mia posizione.
Innanzitutto la legge non è venuta da Marte, ma è stata proposta dalla Giunta regionale, la quale era convinta che quello fosse il testo giusto, quindi il limite è stato messo dalla Giunta, dopodiché è stata in Commissione per mesi, che non ha modificato questo limite perché riteneva che andasse bene, pertanto ha licenziato la proposta di legge che è arrivata in Consiglio, dopodiché, insieme al Consigliere Cesetti il gruppo del Partito Democratico ha presentato un emendamento, che ha presentato anche il Consigliere Marinangeli.
Nel mio comunicato ho dato atto che il Consigliere aveva presentato un emendamento, ma sentirmi richiamare da Consiglieri del mio territorio, che non si sono neanche accorti e che non hanno firmato l’emendamento …, che è stato firmato solo dal Consigliere Marinangeli.
Il tema è che la responsabilità non è dell’opposizione che non ha cambiato la norma in Commissione, ma è della maggioranza che l’ha presentata ed ha fatto più Commissioni licenziandola senza modificarla. Se qui si dà la responsabilità all’opposizione per non aver cambiato la norma stiamo invertendo l’ordine degli addendi! Questo è il punto.
Sono intervenuto solo perché sono stato menzionato più volte. Il Consigliere Cesetti con il Consigliere Mastrovincenzo avevano annunciato l’emendamento in Commissione, l’abbiamo firmato tutti insieme perché noi le leggi le leggiamo tutti, non le leggono solo quelli delle Commissioni, dopodiché sono contento che oggi si arrivi ad una condivisione e ad una votazione unitaria, ma non si raccontino i fischi per i fiaschi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Devo intervenire perché i fischi per i fiaschi, che cita il Consigliere Biancani, è quello che lui ed altri del suo partito continuano a raccontare ogni giorno sulla stampa, inventandosi problemi che non esistono.
La Giunta aveva approvato una delibera che da mesi era al vaglio della Commissione e che la Commissione nella sua interezza, maggioranza ed opposizione, ha migliorato ed oggi ne vediamo i frutti. Per questo ringrazio il Consigliere Marinangeli, il Presidente della Commissione e tutti i componenti, compreso il Consigliere Cesetti per il contributo che hanno dato. Poi se uno ha fame di notizie e deve uscire per forza ogni giorno sui giornali inventandosi una penalizzazione nei confronti di Fano e di Pesaro, piuttosto che di altre città del territorio del pesarese … Il PD che ha governato tanti anni ed erano 10 anni che doveva fare questa legge, finalmente il centro-destra ci ha messo mano dando una risposta ai piccoli borghi. Certamente la legge era partita per i piccoli borghi e grazie all’accordo unanime del Consiglio regionale, su proposta del Consigliere Marinangeli, includiamo anche i Comuni con una popolazione maggiore di 15.000 abitanti, quindi questa polemica che è nata, probabilmente non doveva nemmeno esistere.
A quelli che dicono che il Consiglio regionale non conta niente, dimostriamo che in questo caso non è vero perché troviamo l’unità di intenti. Il Consigliere Biancani pur di apparire sui giornali inventa un problema che era già stato risolto e che non c’era.
Mi dispiace, su una legge così importante - che riguarda i borghi del nostro territorio e della nostra regione, per i quali il PD da 10 anni doveva fare una legge e non l’ha fatta - ci mettiamo mano e dovremmo tutti insieme essere uniti per dire: “si, rilanciamo i nostri borghi”, invece non si perde occasione per creare polemica sui giornali. Personalmente non avrei nemmeno risposto, però, dispiace che ogni volta su tutti i temi, come la sanità, in cui abbiamo ereditiamo una situazione veramente disastrosa, dobbiamo metterci le pezze, sui borghi la stessa cosa, e voi cercate di intestarvi problemi che non esistono per i quali la maggioranza finalmente fa una cosa che doveva essere fatta da 10 anni.
Mi dispiace, noi andiamo avanti e mi piacerebbe vedere, come penso che ci sia, l’unanimità su questa legge. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Biancani non l’avevo nominato nel mio precedente intervento per evitare polemiche, poi i suoi colleghi hanno fatto il suo nome.
Detto questo, ci sta che il PD abbia presentato un emendamento analogo al nostro, forse, Consigliere Biancani, non si comprende il fatto di andare sulla stampa e creare anche delle ombre e degli allarmi sconsiderati, come quando lei ha fatto riferimento ad alcune realtà del pesarese, ma questo vale per tutta la regione chiaramente, per città con poco meno di 15.000 abitanti che nella proiezione di crescita potevano incappare in questa esclusione.
Lei sapeva che il problema era stato sollevato e condiviso dal PD e che non era stato possibile formulare un emendamento all’interno della Commissione perché i tempi erano scaduti e quindi ci siamo ripromessi di presentarlo in Consiglio, quindi, alla luce di questo rischiamo di disinformare la collettività e di creare delle problematiche che di fatto non esistono.
Questo è il punto, fino a che ci sono emendamenti analoghi, cambia poco, chi l’ha presentato prima o chi dopo è una cosa che rimane all’interno di questa Assemblea e della Commissione, però andare sulla stampa è un’altra cosa.
Chiudo dicendo che quando i Consiglieri di maggioranza apportano delle modifiche/integrazioni in una delibera di Giunta è la conferma di come contribuiscono a migliorare una proposta della Giunta.
La disattenzione che può aver avuto la Giunta, se la possiamo chiamare disattenzione, è supportata dal nostro contributo, in questo caso ne abbiamo avuto una dimostrazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Stasera siamo tutti “Catoni censori”, nel senso che il povero Consigliere Biancani è andato sui giornali e pare che abbia fatto una comunicazione di chissà quale peso e di chissà quale impatto sulla psicologia, sull’anima e sui sentiment dei cittadini.
Non credo che tutti abbiamo compreso quale sia il problema perché è molto tecnico, effettivamente reale, che io trovo anche nella lettera a), se vogliamo, perché c’è una grande confusione quando si parla di borghi rispetto al concetto di capoluogo e di Comune. Tutti noi intendiamo per borgo (alla fine siamo arrivati ad una condivisione della legge) tutte quelle frazioni più piccole di 5.000 abitanti, perché 5.000 abitanti è un Comune medio/grande mentre quello piccolo è fino a 3.000 abitanti, come ben sapete. Quindi anche la lettera a) forse andava smussata, ma certamente era preoccupante la limitazione dei 15.000 abitanti. Faccio l’esempio di Ascoli Piceno, che è una città che purtroppo è scesa sotto i 50.000 abitanti, anche se fino all’altro ieri ne ha avuti 50.000, ed ha delle frazioni che non solo hanno una popolazione inferiore a 100 abitanti, ma alcune sono addirittura abbandonate e l’obiettivo di questa norma è quello di rivalorizzarle e di utilizzarle dal punto di vista turistico ricettivo.
Il limite di 15.000 abitanti era sicuramente penalizzante per una serie di Comuni più grandi, quindi, credo che ci sia tutto nella discussione politica, il “fare politica” anche da questo punto di vista. E’ stata evidenziata una svista della Giunta, sta tutto nel dibattito politico anche fuori dall’Aula, e mi sembra che stiamo un po’ esagerando con le critiche al povero Consigliere Biancani, che non mi sembra in questo caso le meriti.

Emendamento 3/2. Devo segnalare, per correttezza, che l’emendamento è stato sottoscritto con il nulla osta del Consigliere Marinangeli, dai Consiglieri Cesetti, Mastrovincenzo, Biancani e Baiocchi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 3/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Emendamento 3/4 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Articolo 3, così come emendato.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Telegrafico, soltanto per dire che è stato fatto un ottimo lavoro da parte del relatore di maggioranza e del relatore di minoranza che hanno entrambi raccolto la sintesi di un dibattito approfondito. Credo che questo superi qualsiasi tipo di polemica sulle rivendicazioni, semmai tutto questo dimostra l’attenzione che i membri della Commissione di questo Consiglio hanno dato a questa legge. Non a caso, voglio dirlo, noi del gruppo PD abbiamo presentato 24 emendamenti e non a caso il Presidente della Giunta regionale Acquaroli la volta scorsa ha chiesto, opportunamente, il rinvio di questa legge perché aveva percepito da subito che c’erano le condizioni per poterla migliorare e per darle credibilità ed efficacia. Questo è ciò che abbiamo fatto e credo che si debba superare ogni tipo di polemica.

Articolo 3, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 4.
Emendamento 4/01 a firma del Consigliere Ausili, Cesetti, Mastrovincenzo: “Il comma 2 dell’articolo 4 è sostituito dal seguente: ‘2. In sede di prima applicazione l’ammontare del Fondo di cui al comma 1, iscritto con questa legge a carico della Missione 7 ‘Turismo’, Programma 1 ‘Sviluppo e valorizzazione del turismo’, è stabilito in 100.000 euro per l’anno 2021 al Titolo 1, 1.900.000 euro per il 2022 al Titolo 2 ed euro 5.800.000 per l’anno 2023 al Titolo 2, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 18’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 4/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Articolo 4, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 5.
Emendamento 5/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Subemendamento 5/2/1 a firma dei Consiglieri Ausili, Cesetti, Putzu: “All’articolo 5, comma 2, dopo la lettera n) sono aggiunte le seguenti: ‘n bis) Progetto Smart Village per sviluppare servizi innovativi per facilitare il monitoraggio delle condizioni di salute delle persone di età superiore ai 75 anni; n ter) Progetto Villaggio Digitale per il lavoro della salute’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 5/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.

Emendamento 5/03 a firma del Consigliere Ausili, Cesetti, Mastrovincenzo: “Il comma 5 dell’articolo 5 è sostituito dal seguente: ‘5. In sede di prima attuazione, per il progetto Borgo accogliente, nell’ambito del Fondo di cui all’articolo 4, sono stanziati complessivi 1.900.000 euro per l’anno 2022 e 3.000.000 di euro per l’anno 2023, a carico della Missione 7 ‘Turismo’, Programma 1 ‘Sviluppo e valorizzazione del turismo’, Titolo 2 dello stato di previsione della spesa del bilancio, ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 18’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 5/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Articolo 5, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6.
Emendamento 6/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Emendamento 6/2 a firma dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Cesetti, Carancini, Vitri, Biancani, Mastrovincenzo, Bora: “All’articolo 6 il comma 4 è soppresso”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ausili.

Marco AUSILI. Noi ringraziamo tutti i Consiglieri che hanno proposto degli emendamenti, tra cui anche la Consigliera Casini. In base a dei colloqui che abbiamo avuto nella precedente puntata si era detto che su quattro emendamenti tre ne avremmo approvati senz’altro, questo invece implica una diversità di vedute che rimane, quindi il voto della maggioranza solo su questo, sull’emendamento 6/2, è contrario perché l’articolo così come concepito include in sé la possibilità per i Comuni di conservare la destinazione, come descritto, per questo noi riteniamo che possa semplificare la creazione delle strutture che qui si vogliono incentivare, tutto qui.
Quindi su questo e solo su questo il voto è contrario.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Pensavo che ci fossero state ulteriori interlocuzioni perché prima il Consigliere Cesetti ha letto tutti gli emendamenti dandoli per accolti.
Ho presentato questo emendamento perché è vero che si dà la possibilità al Comune di fare qualcosa che non è secondo il mio punto di vista legittimo, nel senso che si può dire al Comune lascia la destinazione “a residenza dell’albergo”, e siccome questa norma definisce le varie tipologie di albergo, il mantenimento della tipologia residenziale comporta non soltanto uno dei dubbi aspetti dal punto di vista fiscale, ma investe anche aspetti dal punto di vista del reperimento degli standard urbanistici ed in particolare il reperimento dei parcheggi. Gli alberghi sono individuati dal decreto ministeriale n. 1444 del ’68 come tipologia D, quindi è ben diversa dalla tipologia residenziale, sono delle tipologie di genere produttivo e quindi ad un tot di volumetria corrisponde un tot di superficie da destinare a parcheggi, anche per chi frequenta l’albergo, ed il non reperimento nei dintorni o in zone limitrofe del parcheggio a mio modesto parere è un’elusione della norma principale, che viene tra l’altro lasciata in capo al Comune, che magari essendo anche piccolo può avere difficoltà ad applicarla. Oltretutto significherebbe avere in alcuni borghi di alcuni Comuni l’applicazione di alcune norme, che sarebbe diversa in altri.
Siccome ci siamo trovati d’accordo sul sistemare alcune discrasie e alcune non connessioni con le normative nazionali o con altre norme regionali, come poi vedremo nel caso della legge 13/’90 sugli edifici rurali, credo che anche questa sia una problematica che dal punto di vista tecnico avrebbe meritato un maggiore approfondimento.
Avevo capito che questa situazione fosse stata esaminata anche dal punto di vista tecnico, in particolare urbanistico, e mi dispiace molto che non sia stata accolta perché credo che possa creare delle differenze tra territori diversi.

Emendamento 6/2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 6/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 7.
Emendamento 7/1 a firma dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Cesetti, Carancini, Vitri, Biancani, Mastrovincenzo, Bora: “Il comma 1 dell’articolo 7 è sostituito dal seguente: ‘1. Ai fini di cui all’articolo 1, la Regione avvia il progetto Residenze diffuse per il sostegno al recupero, alla riqualificazione e alla valorizzazione a fini turistici di immobili di valore storico-artistico, di edifici di valore storico architettonico e di quelli di cui all’elenco stabilito dall’articolo 15 della legge regionale 8 marzo 1990 n. 13, nuclei storici e borghi rurali, ubicati fuori dai centri storici e borghi storici’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 7, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 8.
Emendamento 8/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 11.
Emendamento 11/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri: “All’articolo 11 comma 1, dopo le parole ‘della normativa’ sono aggiunte le seguenti ‘regionale di settore’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 12.
Emendamento 12/1 a firma dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Vitri, Casini, Mangialardi, Cesetti, Biancani, Bora: “All’articolo 12 comma 1, lettera a) sostituire le parole ‘misure di sostegno e incentivo all’autoimprenditorialità’ con ‘sostegno, incentivo e formazione all’autoimprenditorialità’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 12, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 13.
Emendamento 13/1 a firma dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Cesetti, Carancini, Vitri, Biancani, Mastrovincenzo, Bora: “Dopo il comma 3 dell’articolo 13 è aggiunto il seguente: ‘3 bis. E’ fatta salva in ogni caso, per gli imprenditori agricoli, la facoltà di svolgere l’attività di vendita diretta ai sensi dell’articolo 4 del d.lgs. 18 maggio 2001, n. 228’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 13. così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 15. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 16. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 17. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 18.
Emendamento 18/01 a firma del Consiglieri Ausili, Cesetti, Mastrovincenzo. L’emendamento è molto lungo, se mi date licenza di non leggerlo passiamo alla votazione, grazie. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 18/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Emendamento 18/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Emendamento 18/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Emendamento 18/4 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ritirato.

Articolo 18, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 19. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento coord/1 a firma del Consigliere Putzu, Cesetti, Mastrovincenzo. Anche in questo caso essendo corposo vi prego di non doverlo leggere, riguarda l’impostazione delle modifiche all’articolo 5, all’articolo 6, all’articolo 18 ed all’articolo 19 per il coordinamento della proposta di legge. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge è la risposta migliore a tutti coloro che in questi mesi hanno raccontato che questa Giunta regionale è priva di strategia e competenza.
Questa norma, al contrario, rivela in modo palese una strategia chiara e precisa che mette insieme competenze e materie diverse: il turismo, la cultura, il commercio, l'artigianato, l’agricoltura, il mondo imprenditoriale, il lavoro e l'edilizia,
I magnifici borghi delle Marche incastonati tra mare, colline e montagne, dislocati in tutta la regione in modo uniforme, dalla costa Adriatica fino ad arrivare alle montagne dell'Appenino, da nord a sud, sono piccole realtà spesso arroccate sulle colline, avamposti medievali, centri rinascimentali, castelli, piazze, teatri e chiese, botteghe artigianali e commerciali: è questo il mix di bellezza e storia che abbiamo da valorizzare e da offrire.
La tutela dei borghi non è solo un dovere, ma è anche una strategia economica volta a recuperare con il binomio cultura-turismo una parte di quell'economia che abbiamo perso con la crisi legata alle imprese manifatturiere.
Il patrimonio conservato nei borghi delle Marche rappresenta un tesoro unico inestimabile che vogliamo costituisca un brand per comunicare l'unicità e l'identità di questa regione che troppo spesso ha dato un'immagine frammentata di sé.
A questa legge si legano molte delle azioni che sono state fatte da questa Giunta: a partire dalla legge dell'artigianato artistico, la nuova legge sul commercio che valorizza i centri commerciali naturali, il progetto MArCHESTORIE, la nascita di un'agenzia per il turismo e la volontà di costruire il distretto biologico più grande di Europa. Anche quelle proposte di legge classificate come insignificanti dalla minoranza, invece rappresentano una parte di quella cultura che con questa proposta di legge vogliamo tutelare. Parlo delle leggi sulla fisarmonica, sul saltarello, sulle infiorate e di quella delle ville e dimore storiche.
È questo il disegno strategico di questa maggioranza, tradizione, cultura, storia, identità e bellezza diventano fattori competitivi per costruire una fetta di economia regionale, di posti di lavoro, di opportunità per i giovani.
E' questo il disegno strategico di questa maggioranza: costa ed entroterra non più in competizione tra loro, ma in sinergia per costruire un'offerta turistico-culturale capace di competere in Italia e nel mondo.
Infine consentitemi un appunto da ex Sindaco di una zona terremotata: la legge sui borghi ha una doppia valenza per il cratere Marche, che ha il dato più significativo di seconde case rispetto al cratere centro Italia, che risultano pari a un terzo del patrimonio danneggiato. Nel 25% del cratere Marche, composto da 85 comuni, il dato si incrementa sensibilmente oscillando tra il 47 e il 90%. Si tratta di borghi storici dell'area montana già economicamente depressa, cui viene meno con il sisma la microeconomia indotta dal "turismo di ritorno", ovvero dalla presenza, in periodi fissi dell'anno, di proprietari di seconde case. Nonostante per la prima volta vengano finanziate anche le seconde case, la spinta a ricostruire di chi abita altrove appare inferiore alle aspettative, specie laddove, data la tipologia di danneggiamento, per ripristinare la vecchia casa di famiglia è necessario l'accollo di parte della spesa da parte dei proprietari.
Voglio esprimere il mio grazie a questa Giunta e a tutti i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, che hanno lavorato a questa legge perché sono convinto che sia un altro pezzo significativo di quel progetto di regione sul quale abbiamo avuto la fiducia dei cittadini marchigiani.
Mi rivolgo anche agli altri gruppi sperando che ci sia un voto unanime, quindi, per questo come gruppo noi votiamo in modo positivo.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Innanzitutto vorrei fare un plauso al Presidente Acquaroli perché nell’ultimo Consiglio regionale ha avuto la lungimiranza di riportare questa proposta di legge in Commissione per avere la più ampia condivisione dell’Aula ed è riuscito nel suo scopo-
Mi sembra di aver capito che questa proposta di legge è molto importante per la nostra regione ed anche il Presidente ci teneva tantissimo, infatti in ogni riunione di maggioranza la ricordava ed oggi è riuscito nel suo intento a farla approvare all’unanimità, quindi, complimenti Presidente.
In una fase storica così difficile come quella che stiamo vivendo, la crisi economica prima, il terremoto nel 2016 ed oggi la fase della pandemia hanno sicuramente condizionato il turismo anche di prossimità e di riflesso la promozione dei nostri borghi e dei centri storici, in un periodo in cui ancora dobbiamo lavorare molto per la ricostruzione post sisma, ed è recente la dichiarazione del Commissario alla ricostruzione sul fatto che ci siano ancora 50 mila edifici da ricostruire.
Credo che muoversi normativamente verso un rilancio dei piccoli borghi delle Marche sia un'iniziativa imprescindibile per l'ente Regione. E’ proprio dai nostri borghi, custodi della cultura, come hanno già detto i Consiglieri che mi hanno preceduto, delle tradizioni e delle ricchezze dei nostri territori, che deve partire la rinascita delle Marche. Borghi che hanno subìto una forte desertificazione demografica, ma che ancora oggi conservano le loro bellezze. E proprio queste, dall'arte all'architettura, dalla storia all'enogastronomia, possono essere un forte volano per il rilancio economico e sociale delle Marche, su cui noi come maggioranza, ma penso anche la minoranza, crediamo fortemente.
Come opportunamente segnalato ed indicato nella proposta di legge, non può rimanere circoscritto a un territorio, a una comunità, ma il tutto deve diventare davvero utile e messo in rete, in un quadro complessivo e strutturato di promozione territoriale ad ampio raggio. E’ proprio in questo capitolo che la Regione deve essere virtuosa, nel promuovere a medio e lungo termine e non solo nell'immediato le nostre ricchezze comunitarie per un turismo diffuso e sostenibile, il turismo di oggi e sempre più il turismo di domani.
Bene questa proposta di legge che noi come gruppo di Forza Italia voteremo favorevolmente.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Se dovessi leggere solo politicamente quello che è avvenuto in questa seduta e in quella precedente, evidenzierei che c’è tanta competenza e disponibilità del gruppo del Partito Democratico a lavorare rispetto ai progetti che trovavano uno spazio di azione anche nel nostro programma di governo e, come sempre, quando non c’è pregiudizio, quando non c’è quella voglia di mostrare semplicemente i muscoli, ecco che può venir fuori una soluzione di vantaggio complessivo per la nostra comunità.
Questa proposta di legge è stata iscritta con urgenza nella seduta precedente e se l’avessimo chiusa senza apportare quegli emendamenti, quelle modifiche, quei contributi, non avrebbe avuto la giusta incidenza che invece penso che oggi abbia, grazie al lavoro, e lo dico, dei componenti del mio gruppo, ad iniziare dal relatore di minoranza Mastrovincenzo. Con gli emendamenti elaborati dal Consigliere Cesetti, con quelli della Consigliera Casini e con il contributo autorevole di tutti si è cercato di rileggerla, di approfondirla e di confrontarla con gli strumenti urbanistici, magari non tutto è stato corretto, forse qualche limite è stato evidenziato, forse avremo la possibilità di rivederla con una tempistica diversa. Noi abbiamo lavorato per quell’interesse e se non fosse stato per la disponibilità del Presidente Acquaroli, avremmo approvato uno strumento non adeguato, lo dobbiamo dire, perché il nostro contributo è sempre in questi termini, qualche volta magari con maggiore veemenza, qualche volta con adeguata disponibilità, però sempre con lo stesso obiettivo.
Ringrazio inoltre il Presidente della Commissione, il relatore di maggioranza perché ritengo che il risultato finale abbia una grande rilevanza e non nascondo che questa proposta di legge possa trovare efficacia in quegli obiettivi che oggi sono indispensabili ed ineludibili per tutti, perché la valorizzazione del territorio, la valorizzazione dei nostri contesti, che siano borghi o frazioni …, poi magari sul piano degli strumenti che abbiamo messo in campo non siamo sempre stati precisi ed ho qualche preoccupazione per la possibilità di renderli efficaci in alcuni passaggi, come ha detto la Consigliera Casini prima. Forse l’atto avrebbe meritato ancora un grado di affinamento maggiore, però i concetti sono quelli che abbiamo condiviso, che avevamo proposto e che oggi opportunamente arrivano in Aula.
Spero che ci sia la possibilità, perché questa è una cornice importante, di orientare poi le risorse adeguate volte alla riqualificazione, alla valorizzazione, alla messa in rete di quei territori che sono per noi un volano incredibile sul piano della promozione turistica, culturale, rivolta all’accoglienza e alla valorizzazione delle nostre eccellenze in ambito ambientale che sono uniche ed il tentativo che oggi proviamo a mettere in campo è quello della maggiore valorizzazione.
Abbiamo la grande occasione della programmazione settennale dei fondi europei, abbiamo l’occasione del Piano nazionale, non vediamo ancora l’ingranaggio in grado di intercettarlo, ritengo che l’obiettivo che oggi mettiamo a disposizione del nostro territorio forse possa andare in quella direzione.
Il grande vantaggio è quello della lettura univoca del territorio, il vantaggio dell’idea che dalla costa alla montagna ci possono essere delle opportunità non competitive tra loro, ma di valorizzazione reciproca.
Con questo spirito noi abbiamo dato il nostro contributo, sono molto soddisfatto anche della tempistica, sapevamo che una settimana in più non avrebbe mutato nulla rispetto all’efficacia, anzi il fatto che abbiamo tolto le risorse, paradossalmente, in questo esercizio finanziario, oggettivamente non eravamo in grado di capitalizzarle e nemmeno di utilizzarle, dà ancora più valore ad una proposta che può essere di carattere strategico.
Lo sarà? Questo lo vedremo, perché ritengo che siano tanti i punti che …, magari presi anche dalla passione, dalla volontà di rispondere, forse non sempre lo strumento potrebbe risultare adeguato, ma da parte nostra, come abbiamo già dimostrato, ci sarà sempre la disponibilità a rivedere, a correggere, anche raccogliendo le istanze che arrivano dal territorio, per calibrare al meglio uno strumento che potrebbe risultare non efficace, quindi, il voto del gruppo assembleare del Partito Democratico, come già anticipato dai colleghi, sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Visto che mi consente di rimanere in piedi con la mascherina lo faccio più che volentieri perché credo che oggi sia un giorno importante per il Consiglio regionale e per tutte le forze politiche.
Permettetemi di ringraziare il relatore di maggioranza Consigliere Ausili e il relatore di minoranza Consigliere Mastrovincenzo, i componenti della Commissione, di cui ho l’onore di essere il Presidente, e anche altri Consiglieri regionali che, nonostante non siano in Commissione, hanno voluto dare un contributo fondamentale, riuscendo anche ad approfondire questa legge, visto che il Presidente Acquaroli, a cui va il merito, ha dato l’opportunità anche all’opposizione di studiarla di più per fare ulteriori proposte.
Quello che mi ha colpito positivamente è che finalmente abbiamo trovato un clima non di scontro, ma di incontro, che su questi temi non deve avere un colore politico, e questo lo stiamo dimostrando.
Ringrazio anche il Consigliere Mangialardi per aver dato atto al Presidente Acquaroli di aver messo insieme tutte le forze politiche per scrivere una legge rilevante per la nostra regione, per i nostri borghi, per le nostre città e per tutte le aree interne, perché credo che oggi sia importante dare l’opportunità a tutti questi piccoli Comuni, che magari hanno dei centri spopolati, di rivivere, nonostante tanti giovani siano andati via e gli edifici all’interno di questi borghi siano totalmente abbandonati. L’intento è quello di rilanciarli, anche perché, come dicevo nella discussione generale della scorsa volta, gli operatori russi, quando abbiamo avuto l’opportunità di averli nella nostra regione, sono stati colpiti prima di tutto dai nostri splendidi borghi.
Quindi, proprio per questo il Presidente Acquaroli insieme alla Giunta e all’intera maggioranza ha deciso di accelerare e di dare una priorità alla legge per valorizzare i centri storici, i nostri bellissimi borghi e dare l’opportunità a questi Comuni di poter rilanciare le loro aree.
Mi preme anche ringraziare la Commissione per aver approvato diversi emendamenti prima e anche dopo, ad esempio quelli sull’Inail, di cui avevamo avuto modo di discutere, in cui doveva essere inserita anche la sicurezza sul lavoro. Credo che questo sia rilevante come la sinergia tra istituzioni, così come è importante avere un domani una sinergia con l’Anci, perché pensiamo che sia fondamentale coinvolgere tutti gli attori protagonisti che sono in questo caso i Sindaci per quanto riguarda i borghi e soprattutto i piccoli Comuni.
In primis ringrazio il Consigliere Marinangeli insieme agli altri per aver dato l’opportunità di non escludere i Comuni con più di 15.000 abitanti, che hanno dei borghi, pensiamo a Torre di Palme a Fermo ed anche ad altri. Anche perché l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, ad esempio, ha inserito Torre di Palme, che non è sotto i 5.000 abitanti, e da poco anche Petritoli, che è sotto i 5.000 abitanti, anche se per Torre di Palme l’a fatto a titolo temporaneo. Comunque credo che questo sia fondamentale perché i Comuni più grandi possono investire di più.
Penso che questo sia rilevante, non cito altri Comuni del pesarese, di cui ho parlato con il Consigliere Baiocchi, come ne ho parlato con i Consiglieri Serfilippi e Biancani, che ha cercato di stimolare il dibattito. Alla fine ci siamo trovati d’accordo, evitando magari qualche polemica.
Dovevamo fare questo perché oggi il turismo deve essere il motore trainante della nostra regione. Abbiamo affrontato e stiamo affrontando una crisi importante, la crisi della calzatura nel mio territorio, la crisi del mobile, la crisi del settore moda, anche questo dovrebbe dare un impulso in più, un impulso in più lo può dare solo ed esclusivamente il turismo con le nuove rotte, con queste proposte di legge, con l’Agenzia internazionale del turismo, per la quale ringrazio ancora una volta il Presidente perché la sollecita e a breve la Commissione la licenzierà, sulla quale credo, e lo dico al relatore di minoranza, possiamo trovare una convergenza per rilanciare la Regione Marche.
Il turismo lo si fa insieme all’internazionalizzazione delle imprese, se fai conoscere i nostri splendidi borghi, le nostre splendide colline, le nostre città, le nostre peculiarità ed il nostro artigianato puoi anche vendere i prodotti in giro per il mondo. Penso che questo sia importante anche perché sappiamo tutti che il turismo ha subìto un grave danno con il Covid, è stato il settore più colpito dalla pandemia, sta quindi a noi rilanciarlo.
Voglio ringraziare tutti voi di cuore perché siamo riusciti insieme a portare a casa un risultato rilevante per le Marche, questo risultato non ha un colore politico, secondo me.
Dobbiamo dare atto e ringraziare ancora il Presidente Acquaroli che con grande responsabilità - quando ha visto che non c’era la convergenza di tutte le forze politiche - e da buon Presidente di Regione, che rappresenta tutti i marchigiani, ha tolto dall’imbarazzo l’opposizione per lavorare insieme e costruire un percorso rilevante su questo tema.
Mi limito solamente a ringraziare tutti voi che avete lavorato con impegno e costanza, un voto unanime che oggi rafforza non solo questo Consiglio regionale, ma il turismo della nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Latini.

Giorgia LATINI. Grazie, Presidente. Anch’io voglio ringraziare i relatori sia di maggioranza che di minoranza e dire che questo è un risultato positivo per tutto il territorio e per tutta la regione.
E’ stata una delle prime nostre proposte di legge della Giunta, in cui tutti i settori e gli Assessorati hanno agito in sinergia perché è ovvio che per rilanciare queste bellissime eccellenze del nostro territorio, questi tesori nascosti, servono delle azioni strategiche e sinergiche che ovviamente devono essere connesse tra loro.
La legge dei borghi, oltre che di cultura, parla anche di come sviluppare l’artigianato, l’economia di questi posti, di come sviluppare il turismo con l’albergo diffuso, il turismo e la cultura in questo atto vanno di pari passo.
Come Assessore ho fatto inserire alcuni articoli inerenti la cultura affinché, attraverso eventi di un certo livello, questi borghi potessero essere posti al centro dell’attenzione turistica e per fare questo abbiamo ideato un Festival che conoscete, che è andato in scena le prime tre settimane di settembre, che è stato pensato in sinergia con i tanti Comuni che hanno fatto parte di questo grande progetto, tanti attori riconducibili ad un unico regista, che è stata appunto la Regione, che ha coordinato la comunicazione di questi borghi, di questi spettacoli che hanno animato le piazze di ben 56 Comuni con il Festival MArCHESTORIE, che ha visto ben 22.000 spettatori, oltre 850 attori coinvolti nelle rappresentazioni sceniche; siamo riusciti a raggiungere con i social un pubblico di oltre 5 milioni di utenti con l’impegno di ben 2.000 organizzatori.
Penso che questa prima edizione abbia dato dei risultati importanti anche perché, come sapete, venivamo dalla pandemia, quindi non era scontata questa grande partecipazione. La prima edizione sarà un’azione strutturata nel tempo che come Regione Marche vogliamo portare avanti.
Un’iniziativa che vuole mettere al centro le tradizioni, le identità di questi luoghi e lo scopo è quello di attrarre il turista, sia a livello nazionale e, perché no, anche a livello internazionale, attraverso il racconto delle nostre tradizioni, delle nostre storie, delle nostre leggende e la cosa che mi ha emozionato andando in giro per i borghi questa estate è stato vedere come tutta la comunità è stata coinvolta in modo importante, a partire dalle associazioni culturali, ai Comuni, alle scuole, alle botteghe che si sono tutte messe in moto. Addirittura alcuni hanno fatto delle ricerche e degli studi per rimettere al centro le leggende e le tradizioni che magari stavano andando nel dimenticatoio. C’è stato anche questo fondamentale risvolto di studio e di approfondimento della nostra cultura e delle nostre storie.
Voglio ringraziare il Presidente che ha creduto in questa iniziativa, come tutti i Consiglieri che hanno partecipato, in tanti, e si sono dati da fare sui territori perché tutti si sono sentiti parte di questo importante progetto che è stato uno delle prime azioni concrete della legge sui borghi.
Questa è una prima iniziativa, ma ce ne sono tante altre, quindi lascio la parola per l'ultimo intervento al Presidente Acquaroli. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Presidente Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Grazie all’Assessore Latini per il suo intervento e grazie a tutti quelli che sono intervenuti in Aula nella giornata di oggi e nella seduta precedente, conferendo un contributo a questa legge, soprattutto sviluppando un confronto utile.
Questa legge, tendo a evidenziarlo, ma credo che ormai sia palese a tutti, è rilevante per il nostro territorio perché guarda concretamente a tutti quei borghi, centri storici e altre aree del territorio regionale che rappresentano un patrimonio importante e che stanno attraversando una fase di difficoltà.
Le variabili che hanno determinato questa fase di difficoltà sono riconducibili a tante epoche e a tante scelte, dovute ad una evoluzione fisiologica di quello che sta avvenendo in Italia ed in Europa. Se vogliamo, la modernità, le tecnologie ed il cambio dello stile di vita hanno determinato lo spostamento dalle aree dei centri storici a nuove aree urbane, ad aree che hanno una grande densità infrastrutturale, una potenzialità infrastrutturale, penalizzando le aree interne. Questi spostamenti hanno determinato dei fenomeni a loro volta preoccupanti perché ci consegnano degli scenari urbani desolanti e degradati, in aree che rappresentano un patrimonio secolare se non millenario della nostra cultura e della nostra identità urbana, che identifica fortemente il nostro territorio marchigiano.
Noi siamo famosi perché abbiamo questo territorio armonioso di colline posizionate a sud, che va dagli Appennini al mare, con i borghi e i centri storici affascinanti, pieni di scrigni e di gioielli culturali ed architettonici.
Nei secoli si sono avvicendati, all’interno di questi scrigni, delle straordinarie attività professionali, sia a carattere culturale, come ho ricordato prima, che artigianale e manifatturiero, come i mestieri e le arti racchiuse nei vicoli e nelle stanze di questi straordinari luoghi.
Noi abbiamo sempre ritenuto importante - credo che questa sia un’azione voluta da tutti- ridare una nuova fase di vita a questi luoghi, esaltando quella che è la nostra identità, anche se non è un’azione facile.
L’approvazione di questa legge presuppone un lavoro rilevante da svolgere in termini di governo della regione, destinando le risorse dovute per sostenere le azioni. Quello che noi dobbiamo metterci è l’impegno per cercare di trasmettere fiducia, credibilità a questo progetto di rilancio delle aree interne, dei borghi e dei centri storici perché le risorse pubbliche da sole non basteranno mai, dovranno essere unite alle risorse private e sarà indispensabile e necessaria la creazione di un circuito di promozione, a sua volta sostenuto dalle azioni forti di ogni singolo ente locale e della filiera istituzionale, come le associazioni di categoria, i corpi intermedi, la Camera di Commercio e mi auguro che tutti parteciperanno con entusiasmo a questo progetto.
Sicuramente il Pnrr è un’opportunità, come lo è la nuova programmazione europea, però voglio immaginare una Regione, insieme a tutti voi ed alla Giunta, che riesca a costruire intorno al rilancio di questi luoghi, una nuova fase economica ed una nuova fase occupazionale. Il turismo come sede in cui sviluppare il progetto di albergo diffuso. Anche l’artigianato artistico e l’enogastronomia trovano pienamente il loro completamento in questi luoghi perché l’identità storica e urbana si incontra con le nostre eccellenze.
Credo che questo possa diventare un binomio vincente, un’alleanza forte che dà alla nostra regione, che non ha un grande elemento trainante, in quanto vive frammentata nei campanili dei nostri municipi, un tratto comune che ne esalta le potenzialità.
In questo senso è fondamentale anche la capacità di saperci unire al di là delle rispettive e varie appartenenze, delle diversità che pure ci sono, non solo di natura politica, ma anche territoriale per vocazione. Borghi più vicini al mare, altri che appartengono all’entroterra, borghi che hanno una caratteristica a vocazione più culturale, altri più agricola o artigianale, ma ognuno può essere complementare rispetto all’insieme.
Oggi inizia un percorso che deve essere fattivamente sostenuto perché l’elemento vincente è politico, la nostra capacità non è solo quella di convincere noi stessi, ma quella di convincere i marchigiani, gli imprenditori, le amministrazioni locali che questa scommessa può essere vincente per ricostruire, dopo il sisma del 2016, un valore compiuto.
La legge dei borghi può e si deve sposare con il Pnrr per la ricostruzione, possono essere messi in campo dei sostegni progettuali importanti al rilancio di alcune parti del nostro territorio, si può e si deve sposare con l’internazionalizzazione, con il turismo e con le strategie anche tecnologiche.
La digitalizzazione e la pandemia ci hanno mostrato come si può essere centrali anche in un territorio periferico e ci hanno fatto riscoprire l’importanza di luoghi che sembravano abbandonati e dimenticati.
Credo che se riuscissimo a mettere insieme una strategia ed una volontà politica forte e precisa, non solo istituzionale, anche quella che ognuno di noi svolge sui territori in questa direzione, con una collaborazione istituzionale forte, potremmo dare compimento, facendo un ottimo servizio alla nostra comunità, ad una nuova fase in cui torneremo centrali per quella che è la nostra identità storica e la nostra reale potenzialità, senza inseguire altri modelli che sarebbero più conformi ad altri territori e ad altre regioni, esaltando quello che la natura, la storia, i nostri padri ed i predecessori su questo territorio ci hanno consegnato e di cui dobbiamo essere fieri e orgogliosi.
Concludo ringraziando tutti per aver accolto con spirito costruttivo l’importanza di votare oggi tutti insieme questa legge e ringraziando anche coloro che in Commissione hanno lavorato, cercando di mettere a terra principi che non sono di facile traduzione. Infine ringrazio il Dirigente del Servizio sviluppo e valorizzazione delle Marche e gli uffici che hanno lavorato fin dai primi giorni di questa legislatura intorno a questo progetto. Grazie.

Proposta di legge n. 48, così come emendata. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Per la mozione n. 79 è stato chiesto il rinvio non per la seduta del Consiglio di domani, ma per quella calendarizzata successivamente-
Rinvio della mozione n. 79. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Inversione della mozione 102 con la mozione n. 136. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 80
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Fondi aggiuntivi per la Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria collocata nelle sedi particolarmente disagiate”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 80 del Consigliere Santarelli, che ha la parola per illustrarla.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Ringrazio per la presenza gli uffici ed i colleghi.
Questa mozione è stata depositata il 13 maggio 2021 e non c’era giorno migliore di oggi per l’esposizione. Dispiace che gran parte dei Consiglieri e degli Assessori non siano presenti in Aula.
Questa mozione, che viene dopo la legge sui borghi, che abbiamo discusso con tanta passione e poi votato all’unanimità, dovremmo affrontarla con la stessa passione, riguarda i borghi, l’entroterra, riguarda in parte tutte le necessità sanitarie di quei luoghi, a noi tanto cari, che ci legano con la cultura. Vedo annuire il Consigliere Cesetti che conosce molto bene quei luoghi e l’entroterra, che non è solo quello anconetano che conosco bene, ma è tutta la nostra regione.
Con la stessa passione con la quale abbiamo votato la legge sui borghi, dovremmo ascoltare una cosa che ci riguarda forse molto più da vicino, che riguarda la salute. Perché la salute? Servono i fondi aggiuntivi per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria collocata nelle sedi particolarmente disagiate, come sono i nostri borghi, magari sono un po’ più grandi, come le sedi sanitarie di Amandola, di Camerino piuttosto che di Sassocorvaro o dell’area del terremoto.
Quindi, premesso che nonostante il Servizio sanitario nazionale italiano sia fra i migliori al mondo, alcune dinamiche distorsive, accompagnate da un’assenza di programmazione, ne stanno minando le fondamenta. L’universalità, punto cardine del nostro sistema, sta iniziando a cedere, generando uno scollamento fra diritti sanciti e garantiti, allargando la forbice fra pazienti di serie A e pazienti di serie B soprattutto per quelli residenti nelle zone montane della nostra regione.
I nostri borghi in realtà sono grandi, pensiamo anche all’area di Camerino, di Urbino, all’hinterland ascolano o quello citato prima di Amandola, ma a causa del numero limitato di professionisti sanitari senza lavoro, quali medici, veterinari, infermieri, farmacisti, biologi, le sedi dell’entroterra marchigiano vengono scartate dai candidati.
Vi è una oggettiva difficoltà nel ricoprire i ruoli nei servizi situati nell’entroterra marchigiano ed i numerosi concorsi con sedi situate nell’entroterra vanno deserti.
Vi è la necessità di fornire prestazioni di uguale efficienza e di uguale misura a tutti i cittadini marchigiani senza distinzioni di residenza.
Teniamo conto della necessità di rendere sempre più appetibili i ruoli con sede nell’entroterra marchigiano al fine di ricoprire i posti vacanti e di scoraggiare la mobilità di chi già è di ruolo in tali sedi. Altre Regioni, come ad esempio il Veneto, hanno già operato in tal senso e hanno reso attraenti sedi di lavoro più disagiate. Sottolineo che il Veneto ha già attivato queste azioni amministrative da circa 20 anni ed ha risolto il problema della mobilità e di quello che accade all’interno di strutture sanitarie periferiche, attraverso degli incentivi previsti anche dalla nostra Costituzione che tutela il lavoro.
Dispiace che il Presidente non sia presente in quanto questo è un punto importante come quello dei borghi, perché questa nuova amministrazione ha avuto come impegno quello di implementare e di rafforzare gli ospedali situati in zone montane dell’entroterra, perciò mi rivolgo all’Assessore Saltamartini, che vedo che annuisce, perché conosce molto bene il nostro entroterra dal punto di vista sanitario. Quindi, come gruppo consiliare impegniamo la Giunta a destinare specifiche risorse economiche aggiuntive regionali al personale in servizio presso sedi particolarmente disagiate. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sarò telegrafico. Voglio intervenire perché voterò a favore di questa mozione del Consigliere Santarelli pur ravvisando le difficoltà operative per renderla concreta, che però dovranno essere superate.
Voterò a favore perché lui ha colto bene l’importanza di questa mozione che, caso del destino, viene discussa dopo la legge sui borghi per rivitalizzare, come grande opportunità, non solo il turismo, ma anche la coesione delle nostre comunità, dei piccoli borghi, dei centri storici. Bisogna farli tornare a vivere per questo c’è bisogno della presenza delle persone e della “garanzia della vita”.
La tutela della salute è fondamentale, è assolutamente prioritaria in questa direzione, soprattutto per le persone anziane, ma non solo. Vediamo che troppo spesso nelle aree interne, nei piccoli centri, nei borghi, dove c’è la difficoltà a reperire medici, personale sanitario e, se vogliamo, organizzazione, strumentazioni ed anche presidi, perché molto spesso vengono, non dico snobbate, fatte delle scelte più comode, allora su questo c’è bisogno di intervenire, c’è bisogno di incentivi. In qualche modo dobbiamo cercare di intervenire.
Voglio dire al Consigliere Santarelli che con i vari emendamenti che abbiamo presentato sui borghi abbiamo contribuito a rendere migliore quella legge anche sotto il profilo delle coperture finanziarie per renderla credibile ed efficace, anche perché prima di quegli emendamenti le previste risorse del 2021 sarebbe stato impossibile impegnarle e sarebbero andate perse, risorse nel 2023 e nulla nel 2022. Nella legge che abbiamo approvato oggi sono state cancellate giustamente le risorse del 2021, che quindi non andranno perse, anzi recuperate opportunamente, mentre sono previste risorse nel 2022 e verosimilmente verranno realmente stanziate con la variazione di bilancio, altrimenti quella legge non avrebbe avuto credibilità ed efficacia. Risorse che sono state stanziate anche per dare questi servizi, ad esempio è stato approvato un mio emendamento con il subemendamento poi sostitutivo, in cui si dice che nel progetto “albergo diffuso” c’è il progetto “smart village”, per sviluppare servizi innovativi, per facilitare il monitoraggio delle condizioni di salute delle persone di età superiore ai 75 anni all’interno dei borghi. Vedete come è coerente questa mozione che va nella direzione di sostenere quello che poc’anzi abbiamo approvato?
Votiamo questa mozione, facciamola diventare qualcosa di concreto, cercando di superare le difficoltà operative, anche per dare credibilità alla volontà del legislatore - che abbiamo espresso poc’anzi - con l’approvazione unanime di quell’importante intervento legislativo. Voterò a favore.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Credo che abbiamo fatto uno sforzo imponente con l’approvazione della legge sui borghi, della quale non solo sono orgoglioso, ma l’unanimità del Consiglio regionale ne riconosce l’opportunità e la fondatezza.
Entro nel merito della mozione presentata dal Consigliere Santarelli nella speranza che poi abbia un seguito, quindi mi rivolgo in particolare all’Assessore, ovviamente pur non potendo intervenire sulla gestione delle Aziende, la Regione ha il potere di indirizzare, guidare e indicare quali sono le decisioni.
Tra l’altro per una buona politica, a mio parere, prima bisogna decidere ciò che è giusto e poi eventualmente valutare ciò che conviene ad una forza politica.
Credo che sia un atto giusto, indipendentemente da chi lo propone, in questo caso il Consigliere Santarelli, perché è espressione della società, del territorio e prende atto di una situazione che oggettivamente esiste, cioè tutte le strutture decentrate della sanità non riescono a reclutare personale, perché? Per un motivo ovvio, il primo è un grave errore di programmazione dello Stato a cui noi corriamo sempre dietro. Io sono un medico ed ho fatto tale professione per tutta la vita, sono andato in pensione il 31 dicembre dello scorso anno, potevo lavorare ancora per due anni, ma avrei bloccato quello che doveva sostituirmi.
La programmazione dello Stato è stata indicata dall’Europa, l’errore parte dall’Unione europea ed è stato quello di determinare il flusso del personale sanitario con dei parametri molto rigidi e bassi per contenere la spesa pubblica in materia sanitaria, indicazione poi recepita dallo Stato. Per la verità la programmazione è stata fatta quasi indistintamente da Governi di centro-destra e di centro-sinistra e, ahimè, nelle decisioni tecniche sono prevalse le burocrazie, ma qui non si tratta di decisioni tecniche, ma politiche. Le burocrazie dovrebbero applicare esecutivamente le decisioni che vengono dalla politica perché la buona politica deve rimanere, anzi dovrebbe espandersi sui poteri forti delle multinazionali, delle istituzioni internazionali, le cosiddette lobby che formano il pensiero del mondo, invece la politica dovrebbe tornare ed io sono per un forte rafforzamento della stessa.
Tornando alla programmazione sanitaria, si è creato un imbuto in cui sono stati sfornati per un certo periodo pochissimi medici, la possibilità ancora minore di accedere alle scuole di specializzazione, poche professioni sanitarie, pensiamo per esempio ai tecnici radiologi, ai tecnici della rianimazione e via di seguito. Nel momento in cui nel mercato sono poche le figure di medici il potere di monopolio non è di chi fa la domanda di lavoro, ma è dell’offerta, per cui quello che succede ormai è che i medici scelgono i luoghi di lavoro più favorevoli, per motivi di residenza, di carriera, per l’apprendimento, il prestigio e questo comporta che tutte le zone periferiche, che oggettivamente hanno strutture sanitarie meno forti, hanno penuria di personale, che non ci va.
In Commissione un po’ di tempo fa abbiamo preso atto che ci sono delle farmacie scoperte in periferia dove nessuno, anche vincitore di bandi, accetta di aprire una farmacia, in paesi di 1.000 abitanti, in un comprensorio diffuso di 2/3 mila abitanti, in cui neanche il sostegno che viene dato alle farmacie rurali riesce a far quadrare i conti, a dare un reddito sufficiente.
Per esempio nell’ospedale di Camerino, non per dare una valutazione negativa, che è scomodo e decentrato ed ha un bacino di popolazione piuttosto modesto, il personale diventa di transito, un farmacista ci va per entrare in ruolo e appena è possibile fa domanda di mobilità in altre sedi e questo vale anche all’interno del sistema nelle sedi più appetibili. Il personale del pronto soccorso è sempre scarso perché ha dei turni massacranti, è una finestra aperta al pubblico, che magari aggredisce anche i sanitari perché presenta divergenze comportamentali, familiari e si aspetta dal personale del pronto soccorso i miracoli. Le persone se la prendono con il sanitario magari perché le condizioni del paziente ricoverato peggiorano, anche se oggettivamente è un codice rosso molto compromesso. Allora i medici vanno nei reparti internistici, rinunciano al pronto soccorso e se sono dell’area chirurgica vanno in chirurgia dell’area medica, oppure vanno alla medicina generale o nelle medicine specialistiche.
Questa è la situazione, adesso c’è stato un aumento del 30% circa del numero chiuso, delle specialistiche. Molte specialistiche hanno raddoppiato o addirittura triplicato le persone ammesse, ma ci sono quattro o cinque anni di preparazione di corso prima di arrivare e allora l’impegno che chiede il Consigliere Santarelli (remunerazione aggiuntiva) è assolutamente giusto, andrebbe addirittura nella contrattazione decentrata, cioè il personale in servizio nelle sedi svantaggiate o periferiche andrebbe sostenuto con la possibilità di una remunerazione aggiuntiva, speciale, per la zona che presenta più disagio, cosa che accade anche nell’industria, alcune lavorazioni disagiate o usuranti sono pagate di più.
In questo caso noi dobbiamo rendere di nuovo attrattive per il personale le sedi periferiche, altrimenti chiudono i servizi. Purtroppo l’Assessore lo sa bene sulla sua pelle, il personale dei servizi periferici non riescono neanche a fare i turni ospedalieri e via di seguito.
La mozione non è oggettivamente una decisione, è un atto di indirizzo, ci sarà l’approvazione di una risoluzione e dovrà esserci una indicazione su base politica che poi gli organi di Governo, quindi l’Assessorato e le Aziende, che sono enti strumentali della Regione, dovranno applicare attraverso una sana contrattazione con il sindacato, in quanto è opportuno che su queste importanti decisioni ci sia un passaggio anche con il sindacato.
Detto questo, esprimo parere largamente favorevole a questo documento, spero che venga approvata una risoluzione condivisa da tutti i gruppi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Per dire semplicemente che non posso non essere d’accordo con la mozione del Consigliere Santarelli, che giustamente riguarda le zone disagiate, che sono in sé definite così, ma sono normate da una legge particolare,
Nell’entroterra in genere si fa una fatica enorme a trovare professionisti nel campo della sanità, in tutte le postazioni dei medici di medicina generale, dei medici di continuità assistenziale, delle guardie mediche, sino ai medici del 118; anche nei reparti ospedalieri abbiamo la stessa difficoltà: trovare medici che scelgono le sedi dell’entroterra.
Ultimamente sta succedendo anche un’altra cosa, facciamo fatica a trovare le figure professionali anche nelle sedi più vicine alla costa, voglio ricordare per esempio che nella sede di Pesaro avevamo cinque guardie mediche e con l’apertura delle scuole di specialità di queste cinque guardie mediche ce n’è rimasta soltanto una, quindi, lo stesso problema che troviamo in maniera fortemente rappresentata nell’entroterra adesso c’è addirittura anche nelle sedi più appetibili, quello che diceva il Consigliere Ciccioli, quindi siamo messi male ed io sono fortemente preoccupato.
Come si fa per attrarre queste figure professionali, in particolare nell’entroterra? E’ evidente che l’incentivo economico potrebbe essere una formula, accanto alla creazione di altre opportunità, ma l’incentivo economico è certo quello più veloce e più appetibile.
Devo dire che qui bisogna fare una norma, una legge, anche dal un punto di vista sindacale, con il legislatore si decida come tecnicamente si possono dare più soldi a soggetti che accettano le sedi dell’entroterra meno richieste.
D’altro canto colgo anche l’occasione per dire che, tra l’altro l’Assessore lo sa benissimo, si è richiesto negli ultimi tempi, con il Covid, uno sforzo alle professioni sanitarie impressionante. Siamo subissati di richieste negli ambulatori, che definisco deliranti, li voglio descrivere così, perché non si è mai vista, come negli ultimi tempi, la presenza di persone impaurite, anche dai media che continuano tutti i giorni a martellare la gente con tutti i problemi legati al Covid.
Queste figure sanitarie, ripeto, sono stramazzate giornalmente da un lavoro che è impressionante e allo stesso tempo non vengono riconosciuti gli incentivi, come da accordi sindacali. Ancora la classe medica, in particolare i medici di medicina generale, deve avere gli incentivi legati alle vaccinazioni ed ai tamponi che hanno fatto. Ad oggi sono stati erogati soltanto i soldi dei primi tamponi svolti, da molti mesi non vengono più pagati i tamponi ai medici di medicina generale e neanche ai pediatri di libera scelta. I vaccini non sono stati pagati, allora io dico: parliamo giustamente di dare incentivi a persone, a medici o comunque a professionisti sanitari che dovrebbero andare nell’entroterra, ma qui non si pagano neanche le prestazioni che sono state già eseguite dai professionisti, mancandogli profondamento di rispetto.
Non ho capito di chi è la colpa, è lo Stato centrale che non trasferisce i fondi Covid alle Regioni? Si è capito ormai abbastanza bene che le Regioni sono in profonda difficoltà se non vengono trasferiti dallo Stato i fondi e se non vengono affrontate tutte le spese legate anche al personale.
Ripeto, sono molto preoccupato per questa situazione, bisognerebbe incentivare i professionisti ad andare a lavorare nelle zone meno richieste e più difficili, ma in questa fase non si stanno neanche pagando le professionalità sanitarie che hanno gestito il Covid nei mesi precedenti. Dopodiché le figure dei sanitari non ci sono, non esistono, qui non si riesce nemmeno a trovare un sostituto per andare in ferie o in malattia. Capiamoci bene, il momento è complicato, io non so chi potrà risolvere in tempi brevi questa questione, ma nel merito la mozione del Consigliere Santarelli non fa una piega, ma in pratica non so cosa potremo fare nel futuro e nel breve tempo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Anch’io mi sento in dovere di intervenire e ringraziare il Consigliere Santarelli per questa mozione importante che pone una questione fondamentale, io vivo nell’entroterra e quindi supporto al 100% le ragioni di questa richiesta, che ripeto essere utile.
Noi possiamo fare tutte le leggi che vogliamo, ma se non diamo servizi, quindi la garanzia di operatori che svolgono i servizi all’interno delle zone interne, non andiamo da nessuna parte. Non esistono territori senza servizi. Tengo sempre a ribadire che il nostro entroterra non è il deserto del Sahara, ma ha al suo interno un tessuto imprenditoriale molto importante, dal quale proviene un gettito fiscale anche rilevante. I cittadini dell’entroterra pagano gli stessi servizi dei cittadini delle zone più avvantaggiate, più centrali, quindi è bene che anche noi troviamo degli strumenti normativi per superare questo gap, che purtroppo esiste e si è creato negli anni.
Vorrei fare anche un ringraziamento all’Assessore Saltamartini per la sanità, sulla quale sta facendo un lavoro immenso a fronte di macerie lasciate dalle precedenti amministrazioni regionali. In quest’anno si è lavorato solo per rimuovere le macerie, non abbiamo trovato un terreno dove costruire, parlo in termini ideali, ma un sistema sanitario che nelle zone interne è stato depauperato. Si è lavorato molto su questo e confido che questo lavoro procederà affinché si possa risistemare la sanità anche nelle nostre zone interne.
Ritengo che questa mozione abbia dei principi molto validi, di supporto a tutto quel lavoro importante di ristrutturazione che si sta facendo.
Grazie, Consigliere Santarelli, per questa mozione e come gruppo consiliare “Civici Marche” la sosterremo in maniera convinta e questa è l’ulteriore dimostrazione che dai nostri gruppi piccoli, dai nostri gruppi civici, che lavorano nel territorio, fuori dalle dinamiche dei partiti molto più grandi, si riescono a carpire le esigenze. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche il Consigliere Santarelli per questa mozione e condivido molto degli interventi che sono stati fatti, con delle eccezioni.
E’ molto facile parlare in campagna elettorale di sanità e promettere la riapertura di tutti i piccoli ospedali dell’entroterra e poi a distanza di un anno non averlo fatto. E’ molto difficile lavorare nella sanità, modificarla, è molto difficile dare risposte appropriate ed è anche molto facile dare la colpa e la responsabilità di tutto ciò che non funziona alla passata Giunta e prendersi invece il merito di tutto ciò che funziona.
Detto questo, noi avevamo presentato ed approvato un Piano socio- sanitario che era molto chiaro, c’erano degli ospedali di primo livello per le acuzie e c’era una grande volontà e una grande ipotesi di lavoro sul territorio perché avevamo benissimo compreso le linee. L’asse 6 del Pnrr conferma che avevamo ragione, dice proprio che il territorio deve essere implementato perché, è banale, la maggior parte delle necessità a cui non viene data risposta si trovano al di fuori degli ospedali, possono essere risolte a casa o vicino casa, non hanno bisogno di ospedalizzazione. Si è capito con il Covid e con le Usca che si riesce a risolvere il problema vicino al paziente, lontano dall’ospedale, avendo così un sistema che funziona perché in ospedale ci si dovrebbe andare soltanto per le acuzie, soltanto per alcune patologie, per il resto bisognerebbe risolvere il problema ed avere delle risposte appropriate in un sistema completamente diverso dal ricovero ospedaliero.
Allora che cosa succede? Che nel frattempo abbiamo le Università che sfornano, lo dico in senso bonario, meno laureati in medicina perché c’è il numero chiuso, le specialità sono a numero chiuso e di conseguenza anche i medici. I giovani medici preparati scelgono dove andare e non è indifferente che vengono scelte per esempio strutture più tecnologicamente avanzate o ospedali che hanno una maggiore storia ed anche una maggiore quantità di casistiche, per cui se io sono un chirurgo, se sono un neurologo o se sono anche un medico di medicina d’urgenza preferisco andare laddove so che non sono solo contro il resto del mondo, ma sono in equipe, dove lavoro in squadra, in sinergia ed il paziente è visto in maniera olistica e non monodisciplinare, ma multidisciplinare. Dove riesco anche a lavorare meglio e a crescere e noi purtroppo dobbiamo risolvere questo problema e lo dobbiamo implementare.
Le aree interne e alcune zone della regione Marche - io parlo del Piceno – hanno uno scarso appeal per i giovani medici specializzati, pensiamo ad esempio ai medici di medicina d’urgenza che vengono nella Murg di San Benedetto del Tronto per fare il tirocinio, imparano, perché è una struttura davvero eccellente, e poi ahimè scelgono di andare altrove.
Le aree interne sono la punta dell’iceberg di questo problema, è chiaro che se non troviamo medici di medicina generale, o medici che possono lavorare nelle case della salute, se non troviamo medici pediatri di libera scelta, è inutile che ragioniamo rispetto all’inversione di tendenza dello spopolamento delle aree interne perché se non c’è il pediatra o qualcuno che possa curare le esigenze dell’anziano, le aree interne si spopoleranno, anche perché siamo una regione che invecchia. Quindi, dobbiamo anche stabilire un format di servizi che sia erogato vicino, come dicevamo prima, all’anziano, ma anche un format di servizi per i giovani, per le giovani coppie, se vogliamo che tornino nelle aree interne.
Non so come questa mozione potrà essere declinata dal punto di vista della percorribilità amministrativa, della copertura finanziaria ed anche della possibilità di dare risorse in più rispetto a chi vive in una condizione di maggiore disagio. Penso per esempio ad un medico di famiglia che vive in città ed ha l’ambulatorio in città e un medico di famiglia che vive nelle aree interne, la viabilità è certamente diversa, le condizioni atmosferiche specie d’inverno sono diverse, la pericolosità e i tempi di percorrenza delle vie di comunicazioni sono diversi, quindi, sono d’accordo sulla sua mozione e, come già hanno detto e come credo che anche il nostro capogruppo ci indicherà, ma ne abbiamo già parlato nella riunione di questa mattina ed avevamo già preso una posizione, convintamente voterò la sua mozione.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Mi unisco a quanto dichiarato adesso dalla Consigliera Casini e sottoscrivo tutto ciò che ha detto, però vorrei aggiungere anche alcuni particolari.
Grazie al Consigliere Santarelli per questa mozione che riaccende un po’ i riflettori sui problemi delle aree interne, ciò che vorrei evidenziare è invece l’atteggiamento di questa maggioranza che, pur continuando a sfornare leggi sul saltarello, sull’infiorata, sulle tradizioni popolari, non sta facendo nulla di serio per le nostre aree interne e mi lascia allibita quanto dichiarato poco fa dal Consigliere Cancellieri, che chiede come mai non siano state pagate le dovute retribuzioni ai medici che hanno effettuato le vaccinazioni, ma lui rappresenta la maggioranza, forse ancora non se ne è reso conto, spetta a questa Regione stanziare le risorse per i compensi ai medici che si sono impegnati nella fase della vaccinazione e potrei portare anche degli esempi concreti che riguardano contesti simili.
Ad inizio novembre, proprio in questi giorni, sono state improvvisamente chiuse le postazioni di guardia medica a Vallefoglia, Gabicce, Gradara e parzialmente anche a Cagli, parlando di entroterra, le guardie mediche prendono 23 euro l’ora, molto spesso si trovano di notte a lavorare sole in uno studio, esposte a rischi inimmaginabili, abbiamo visto ciò che è successo al pronto soccorso di Pesaro la settimana scorsa. Un medico che deve lavorare a Cagli a 23 euro all’ora tutta la notte solo, ovviamente se può rinuncia. Perché non arriva da questa maggioranza, finalmente, visto che potete farlo, volendo, lo stanziamento per aggiungere dei contributi? In alcune Regioni li chiamano addirittura ristori disagio, lo hanno già fatto altre Regioni, non ultima la Valle d’Aosta il 3 novembre, che ha sottoscritto un accordo con l’ordine dei medici di medicina generale, da noi non si è fatto nulla, arrivano leggi sull’infiorata e sul saltarello.
Quando il Consigliere Santarelli ha iniziato ad esporre la sua mozione l’interesse che ha questa maggioranza per le aree interne era notevole: non c’era un solo Consigliere presente in tutta l’area destra, nemmeno uno, poi le manderò la foto Consigliere Santarelli, per far capire qual è l’interesse verso le aree interne.
Ribadisco quanto dichiarato dalla Consigliera Casini, siamo a favore di questa mozione e mi auguro che anche a livello concreto e pratico questi contributi vengano erogati il prima possibile perché, ribadisco, per le guardie mediche è stato fatto in questi giorni, il rappresentante dell’Area vasta ha annunciato un contributo aggiuntivo che oscilla tra gli 80 e i 100 euro per tutti i medici di medicina generale che copriranno i turni vacanti di guardia medica. Non è poco se si considera che prima era 23 euro all’ora, chiaro è solo un incentivo, ma come è stato fatto in questi giorni per le guardie mediche si può fare per tutti i medici di medicina generale nelle aree interne, anche perché in altre Regioni è stato fatto.
Mi sembra importantissimo, per cui mi auguro che si possa realizzare il prima possibile.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Anche noi voteremo favorevolmente questa mozione, che è doverosa. Naturalmente questo è solo un atto politico che possiamo votare tutti all’unanimità, ma poi, come ha detto la Consigliera Vitri, bisognerà fare i fatti e di fatti se ne sono visti ancora pochi nell’entroterra.
lo sto battendo la mia provincia, anche recentemente sono stata a visitare una clinica di un ex ospedale, il problema dei sanitari che fuggono è importante, ma non fuggono solo dalle aree disagiate, ma anche dai luoghi di trincea, come il pronto soccorso. Abbiamo visto nei giorni scorsi cosa è successo al pronto soccorso di Pesaro, tanti professionisti stanno decidendo di andare a lavorare altrove.
Benissimo gli incentivi per le aree interne, ma secondo me servono anche per coloro che lavorano in prima linea nei pronto soccorso, quindi votiamo le mozioni, però, quello che è fondamentale è che la Commissione sanità lavori su questi temi, facendo anche delle audizioni che penso che siano doverose e soprattutto che queste cose le faccia l’Assessore alla sanità.
Prima ho sentito dire da qualche Consigliere della mia provincia, che viene dall’entroterra, che si è lavorato tantissimo in quest’anno, però vi assicuro che proprio dall’entroterra arrivano un sacco di lamentele, basta parlare con qualcuno che vive lì o basta aprire un qualsiasi quotidiano, forse non serve lavorare di più, ma lavorare meglio. Io questo non ve lo so dire, però i cittadini aspettano finalmente delle risposte.
Ci tengo a dire, a chi continua con la solfa: “Io vivo nell’entroterra quindi sono detentore della verità”, che la mozione proviene da un cittadino che abita sulla costa, io pure vivendo sulla costa sono spessissimo nell’entroterra, quindi basta con questa storia che solo chi abita nell’entroterra può parlare anche perché chiamano a noi della costa per risolvere i problemi dell’entroterra, spesso e volentieri. Quindi, datevi da fare e portiamo i risultati. Comunque ringrazio il Consigliere Santarelli per aver proposto questa mozione che noi voteremo favorevolmente.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Tralascerò ogni allusione al dibattito che si è svolto in quest’Aula perché rientra perfettamente nelle funzioni dei Consiglieri regionali, però vorrei pragmaticamente dire alcune questioni per cercare di portare questo problema all’attenzione dell’agenda politica, soprattutto di chi può decidere.
Innanzitutto c’è da tener conto che in materia di tetti contrattuali e di fondi contrattuali c’è un vincolo previsto dal testo unico sul pubblico impiego, che è esattamente l’articolo 23, comma 2 del decreto legislativo 165/2001. Questa norma prevede che non si possono derogare o superare i tetti di spesa. Il processo di omogeneizzazione dei trattamenti parte, se vi ricordate, dal famoso problema della giungla delle retribuzioni. Sono circa 30/40 anni che si cerca nel nostro Paese di intervenire per parametrare la retribuzione, come dice l’articolo 36 della Costituzione, alla quantità e qualità del lavoro prestato.
Lo spazio che come Regione abbiamo a disposizione è relativo al fondo di retribuzione di risultato, che chiaramente viene posto a disposizione delle parti sindacali e delle parti datoriali. Non siamo noi capaci di decidere quali parti di quel fondo possono essere destinate alle zone disagiate, piuttosto che ad un altro tipo di prestazione.
Ritengo tuttavia che il tema dei trattamenti di questo personale (eroi, due anni di Covid e così via) debba assolutamente essere posto all’attenzione dell’Agenda politica, in particolare della contrattazione, che è stata avviata nella pubblica amministrazione. Innanzitutto penso che si possano sollecitare tutte le forze politiche, che in questo momento sono qui presenti, componenti fondamentali del Governo nazionale, a far sì che si possa intervenire per un congruo finanziamento del settore della sanità relativamente ai trattamenti, non solo delle aree disagiate, ma di alcune specializzazioni, come quelle per esempio dei medici di continuità assistenziale o dei medici chiamati nei pronto soccorso a garantire le operazioni di emergenza, senza i quali tantissimi giovani rifiutano questo tipo di borse di studio. Tenete conto che nella nostra regione a fronte di 24 borse di studio di specializzazione, ne sono state assegnate solamente 12, quindi ci sono delle prestazioni sanitarie che non sono più appetibili, non solo per il disagio ma anche per quanto riguarda la destinazione finale.
Questa mattina abbiamo avuto una riunione in cui abbiamo incontrato tutti i dirigenti dei pronto soccorso della nostra regione ed è emerso proprio questo dato, il personale della sanità, soprattutto quello che è impiegato nei servizi notturni, festivi e feriali, si sente sfruttato, sottopagato, umiliato da due anni di pesantissimi servizi Covid, senza che vi sia questo riconoscimento remunerativo.
Ritengo che si possa considerare questa mozione come una sollecitazione al Governo per far sì che nelle misure contenute nella legge di bilancio, che è in via di predisposizione a livello parlamentare, si possa efficacemente rivendicare e chiedere che il trattamento del personale della sanità riceva un coefficiente maggiore rispetto alle altre esigenze e saranno i tavoli di contrattazione collettiva nazionale a decidere come, dove e quanto.
Per quanto ci riguarda il tema della non appetibilità di alcune sedi, come per esempio l’ospedale di Urbino, piuttosto che l’ospedale di Amandola, piuttosto che l’ospedale di Ascoli, un po’ tutte le aree interne, in questo contesto si può ragionare per individuare dei progetti di produttività maggiori, che possano garantire un riconoscimento per queste prestazioni aggiuntive che il personale esegue.
Un’altra misura che potrebbe essere individuata, e la sottopongo all’attenzione dei colleghi, potrebbe essere quella relativa ad un’edilizia a favore di medici, infermieri e OSS che lavorano in queste zone. Si potrebbe immaginare di investire delle somme, che noi abbiamo a disposizione sull’edilizia economia e popolare, ma anche sull’edilizia regionale, per immaginare che in queste sedi, oltre al trattamento, possa essere concesso l’utilizzo gratuito o comunque con prezzi calmierati di alloggi di servizio.
Queste sono le due misure che ritengo possano essere nel concreto realizzate, poi è nel dibattito politico dire la colpa di chi è, qual era il Governo, chi c’era prima, chi c’era dopo, questo rientra nella fisiologia della politica.
Se da questo Consiglio regionale volessimo uscire con un messaggio chiaro, siete e restate degli eroi e cercheremo di lenire i disagi che voi avete, soprattutto in fatto di remunerazione dei trattamenti, soprattutto di grande disagio, come sono quelli notturni e quelli festivi, penso che faremo un’opera molto importante.
Voglio concludere dicendo questo, negli Stati Uniti il personale della sanità ha dei contratti particolari, nel senso che sono esonerati dai turni notturni quando hanno espletato un certo numero di anni, perché i turni notturni sono generativi di patologie specifiche per lo stress che il lavoro comporta. Queste misure in Italia non esistono, ma appartengono alla libertà di contrattazione e di rappresentanza che è affidata nel nostro Paese ai sindacati rappresentativi della categoria, quindi, la mozione potrebbe essere accolta ed approvata all’unanimità da questo Consiglio intervenendo su queste misure e chiedendo al Governo di aumentare le risorse a disposizione sia del comparto sanità che della dirigenza medica, eliminando o comunque prevedendo una garanzia di modifica dell’articolo 23, comma 2 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, che blocca e prevede un vincolo insuperabile del tetto contrattuale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Avrei evitato volentieri l’intervento, visto che il dibattito che si è sviluppato e il contributo che hanno dato i colleghi del Partito Democratico mi sembra sufficiente, ma sentendo le parole dell’Assessore Saltamartini adesso e quelle dei Consiglieri Ciccioli e Cancellieri facevo difficoltà a non intervenire. Assessore, se avessimo fatto la campagna elettorale lo scorso anno dicendo, e mi rivolgo anche al Presidente Acquaroli, ci impegneremo per chiedere maggiori risorse al Governo, forse le cose non sarebbero andate come realmente i cittadini le hanno conosciute.
Oggi apprezzo l’approccio molto istituzionale dell’Assessore Saltamartini che rimette in fila le questioni, tutte, racconta realmente come sono fotografati i temi, e parliamo del decreto Balduzzi, come ha richiamato il Consigliere Ciccioli, e addirittura dell’Europa, della difficoltà dei tetti contrattuali di spesa, che abbiamo per il nostro personale medico. La raccontiamo vera ed è difficile perché nulla cambierà, lo dico per il Consigliere Rossi, è passato un anno, ed io l’ho segnato, ci rivedremo il prossimo anno e nulla sarà mutato, tranne le speranze della Consigliera Ruggeri riguardo l’edilizia sanitaria perché ci vuole tanto tempo per costruire, quella speranza coincide con quel lasso temporale e la storia potrà andare avanti. Qui dentro raccontiamo la verità istituzionale, poi quando si va negli incontri con il territorio ancora si raccontano delle storie perché quelle hanno un respiro diverso.
Ci ritroveremo qui perché le difficoltà sono vere e, guardate, abbiamo la grande fortuna o la grande tragedia, più la seconda che la prima, di avere delle risorse legate al dramma del Covid perché se non avessimo quelle, se fossimo ancora legati ai tetti di spesa, ai vincoli, all’impossibilità di assumere, alle difficoltà per reperire i dirigenti medici perché nelle specialistiche non ci vanno, perché il territorio è articolato …, adesso ho scoperto che Ascoli Piceno è area interna, lo sarà anche Jesi a 25 chilometri dal mare, eppure hanno le stesse grandi difficoltà.
Consigliere Santarelli, votiamo convintamente la mozione, ma l’impegno è verso la Regione, non può essere scaricato sul Governo perché oggi qui ci assumiamo delle responsabilità vere. E’ facile dire non potrò costruire l’ospedale nuovo a Fano e a Pesaro perché il Balduzzi non lo hanno cambiato, mentre speravo che questo accadesse. Ripeto, lì ci sono i mattoni, ci sono le gare, c’è il tempo, pensiamoci, perché non basta mica portare la solidarietà ai dirigenti medici del pronto soccorso, bisogna dare delle risposte, mica basta dire che questa estate le guardie mediche sul territorio (lo ha detto l’Assessore) non ci sono state perché non c’erano i medici, quindi, non abbiamo dato sulla costa quel tipo di risposte, mica basta! Il tempo è trascorso, siamo a un quinto della legislatura, il prossimo anno saremo a metà ed io sarò presente qui, con memoria fervida ed attuale, ci diremo le stesse identiche cose e non si potrà continuare a dare la colpa, Consigliere Rossi, solo al passato perché la responsabilità è di tutti.
Sono state fatte scelte, ahimè, per contenere la spesa, però sono state date anche delle indicazioni molto serie su cosa doveva essere la medicina del territorio, come dovevamo potenziarla, come dovevamo prenderci in carico il cittadino/paziente, che si cura a casa, come avremmo dovuto sviluppare la telemedicina e come avremmo dovuto cercare di avere strutture ospedaliere in grado di essere riferimento per un territorio ed essere così attrattivi anche per altre parti del territorio nazionale, dove l’efficienza e l’appropriatezza delle prestazioni ovviamente potrebbero impedire la mobilità passiva.
Del progetto ancora non abbiamo visto nulla, state girando le ex zone, e questo la dice lunga, raccontiamo in ogni luogo una storia calibrata sul soggetto presente rispetto alla visione complessiva. Ancora, Assessore, questo modo di fare funziona perché siamo dentro la pandemia, anzi vi chiedo di essere un po’ più attenti sulla terza vaccinazione e ancora di più sulla comunicazione che diamo, ovvero sull’opportunità di farla obbligatoriamente, tutti, in modo da evitare di lambire la zona gialla, che sarebbe un danno enorme per la nostra economia e per le nostre famiglie.
Questo percorso si sta concludendo, il contributo di oggi ci porta a votare all’unanimità anche la mozione del Consigliere Santarelli, ma l’impegno non può essere guardato verso chi le responsabilità le ha assunte analogamente nel passato, ma oggi tocca farle ricadere in questo territorio, quindi, non chiediamo di modificare la mozione, senza interpretarla come uno scarico di responsabilità perché la nostra sanità non se lo può permettere.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Molto brevemente per ringraziare il Consigliere Santarelli per aver posto all’attenzione dell’Aula un tema molto vivo e presente in questa realtà in questo momento, tema che può essere anche allargato ad altre criticità, che non sono unicamente quelle legate all’entroterra. E’ stata ricordata la criticità di reperire e di dare un giusto contributo, una giusta valorizzazione ad esempio al personale del pronto soccorso, che per complessità di situazioni si trova ad affrontare delle realtà continuamente emergenziali.
Faccio questo breve intervento per chiedere 5 o 10 minuti di sospensione, vista la disponibilità del proponente Consigliere Santarelli ad accogliere la proposta fatta dall’Assessore Saltamartini, per concordare una modifica del dispositivo finale in modo da poter votare all’unanimità la mozione, poste le questioni che l’Assessore ha enunciato molto bene, alcune delle quali non riguardano unicamente la Regione Marche, perché c’è una contrattazione a livello nazionale sulla quale il ruolo dei sindacati non può essere estromesso, anzi devono essere coinvolti in queste decisioni, per cui reputiamo che la proposta avanzata dall’Assessore, vista la condivisione del proponente, meriti una pausa ed un approfondimento per arrivare ad una decisione unanime. Grazie.

PRESIDENTE. C’è la richiesta di sospensione per concordare una modificazione della mozione.
Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Signori Consiglieri, la prima riflessione su questa mozione merita attenzione e va al di là della mozione stessa, perché centra una delle questioni sulle quali le proposte politiche/amministrative, che si sono contrapposte in campagna elettorale, trovano qui uno degli elementi centrali, lo ha già detto con puntualità chi mi ha preceduto, i Consiglieri Casini, Mangialardi ed altri.
Ascoltare qualcuno che dice: “Le macerie che ci avete lasciato”, significa che non sa quello che dice. A quei Consiglieri che, invece di avere un atteggiamento serio sul tema della sanità, continuano a raccontare bugie - la Consigliera Ruggeri su questo è stata chiara - voglio dire che è trascorso un anno e la politica sanitaria della Regione Marche è stata il nulla.
Chiedo al Consigliere Rossi: “Dove sono gli ospedali che pensavate di aprire, che avevate dichiarato di riaprire immediatamente?” Il vostro Assessore alla sanità nella prima seduta di questo Consiglio regionale sul problema del personale ha affermato e dichiarato che da lì a pochi giorni sarebbero stati assunti 3.000 dipendenti, dove sono quei 3.000 dipendenti? Consigliere Rossi, se lei è al corrente … Da mesi sono finiti i budget delle strutture convenzionate con la Regione Marche, semplicemente per i cittadini che vanno a farsi le analisi, perché non ci sono più le risorse? Consigliere Rossi - l’Assessore alla sanità è diventato un caso patetico dal punto di vista politico, poi spiegherò - come mai non avete introdotto in questo Consiglio regionale, nel rispetto dei Consiglieri regionali di maggioranza e di opposizione, una discussione sulle schede del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che riguarda il territorio, che riguarda la sanità territoriale, su cui si incentra e si impernia quel significativo finanziamento che, lo ricordo a tutti, è di circa 23 miliardi per l’intero settore nazionale e che distribuisce una mappa degli ospedali di comunità e delle case della salute? Zero! Consigliere Cancellieri, la stimo, ma non c’è una discussione qui, quelle sono risorse le cui schede vanno depositate!
Immagino che voi abbiate fatto tutto, certo sarebbe stato utile discuterne insieme perché non siamo contro. Consigliere Rossi, zero su questo!
La questione delle aree interne è seria, votando e dando merito al Consigliere Santarelli della discussione credo che dovremmo essere seri anche tra noi perché le elezioni sono passate. Se crediamo che la centralità e la soluzione delle problematiche delle aree interne siano solamente i soldi ai professionisti, credo che non arriveremo a quel punto. Occorre, secondo la mia opinione molto banale, forse anche semplice, riuscire a trovare elementi di ragionamento più significativi. Che cosa voglio dire? Occorre mettere in condizione quegli ospedali e quei territori di essere attrattivi dal punto di vista professionale, come? Ci siamo espressi in occasione della modifica del Piano socio-sanitario su un banale emendamento, che tendeva solo ad affrontare il tema che riguardava gli ospedali di Camerino e di Urbino, che sono due baricentri presidi fondamentali, associando agli stessi il ragionamento di una collaborazione rispetto alle loro facoltà di farmacia, che potessero dare un prestigio ed una possibilità di lavoro. La possibilità di poter andare in quel tipo di organizzazione, ovviamente collegata con un’Azienda ospedaliera che avesse nella mission farmaceutica un obiettivo, perché è quello che può attirare attraverso i finanziamenti e la ricerca.
E’ un rimpallare quello che afferma l’Assessore Saltamartini: “Noi non possiamo toccare niente, c’è un contratto” è una sciocchezza perché c’è la possibilità di aggirare il tema dei contratti, c’è la possibilità di dedicare dei progetti finanziati su quei territori, su quegli ospedali, questa è la realtà, non si può sempre chiudere per giustificare.
La realtà è questa, lo dico ai Consiglieri, parlo del sistema sanitario, a distanza di un anno è stata una catastrofe, non c’è stata una strategia, una linea, un’azione, è passato un anno e non avete avuto il coraggio di discutere in Commissione una bozza, un’idea, un percorso che portasse al confronto sul Piano socio-sanitario, non è serio! Se nell’impostazione del Presidente regionale c’era quella di confrontarsi, il Piano socio-sanitario si inizia a discutere in Commissione, è trascorso oltre un anno e non ne abbiamo parlato mai, pur avendo fatto ottime cose rispetto a tutto.
Chiudo dicendo che questa è certamente una mozione da approvare, ma l’elemento più grave è che purtroppo abbiamo una guida all’Assessorato alla sanità davvero drammatica. Oggi per esempio non dice l’Assessore Saltamartini come siamo messi nelle famose classifiche di cui lui si vanta, siamo in fondo, personalmente non credo alle classifiche, ma lui molto attaccato alle classifiche non racconta che siamo gli ultimi, stiamo per entrare in “zona gialla”, non lo dice perché si vergogna, non lo dice perché non è onesto intellettualmente, questa è la realtà, caro Assessore Saltamartini. Il paragone con la sanità USA fa ridere perché ha un’impostazione completamente diversa da quella italiana, fortunatamente, perché negli Stati Uniti si curano solo i ricchi, questa invece è un’altra sanità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Il gruppo consiliare Rinasci Marche, come vedete, come unico firmatario riesce a portare poche azioni, ma le porta con passione, con la conoscenza del territorio e con l’amore che ha per questa regione. Non ci siamo mai tirati indietro nell’affiancare anche altri percorsi, in questo primo anno, al di là dei nostri territori.
Intanto voglio ringraziare la Consigliera Leonardi che mi ha proposto una risoluzione che vede, in un certo senso, la nostra risposta consapevole, dopo aver ascoltato i Consiglieri Cesetti, Ciccioli, Cancellieri, Rossi, Casini, Vitri, Mangialardi, Ruggeri, per ultimo il Consigliere Carancini.
Noi vogliamo rientrare nei toni di sintonia che abbiamo messo nella legge sui borghi, dove ci siamo uniti nel portare avanti una norma, addirittura abbiamo posticipato di una settimana per dare valore a quello che stavamo facendo.
Con la stessa serietà oggi vedo in quest’Aula tutti i presenti ragionare, magari l’oggetto potrebbe essere banale “fondi aggiuntivi per la dirigenza medica e veterinaria” (c’è un refuso che poi metteremo nella risoluzione), vedo presente il Governatore Acquaroli, tutta la Giunta perché su questa mozione possiamo dare una testimonianza, dopo la legge sui borghi, di vicinanza alla professione cercando una soluzione.
Vedo che l’Assessore ha un’ampia conoscenza della parte sindacale e della sua azione, ha citato l’incentivo che danno negli Stati Uniti, ma non bisogna andare negli Stati Uniti, basta andare in Veneto, che in passato ha trovato alcune soluzioni come quella della casa. Mi è rimasto impresso il passaggio sull’edilizia agevolata, con la quale si dà un’opportunità perché spesso alcuni operatori, con alcuni incentivi di questo genere, non solamente quello economico, sentono il desiderio (anche ora con il Covid) di lavorare in aree interne perché la qualità della vita è migliore rispetto a quella della costa, ma dobbiamo dare certezza, anche la certezza del servizio. Se ad una persona, che vive in un’area interna, che deve fare 100 chilometri per lavorare nell’ospedale di Torrette, diamo una soluzione per lavorare nell’ospedale di Cingoli …, magari con qualche incentivo anche professionale, che non deve essere necessariamente economico, perché gli incentivi, cari Consiglieri, spesso sono altri, non sono solo i quattrini quelli che interessano gli operatori, ma anche altre forme.
Alcuni passaggi li ha spiegati la Consigliera Casini, cioè cercare di portare nei territori periferici le eccellenze, che è possibile portare. Oggi abbiamo parlato anche di eccellenze dei nostri policlinici, come quello di Torrette o di Pesaro, ma noi abbiamo sui territori la possibilità di implementare delle azioni di sanità digitale, magari accentuare quelle eccellenze a ciclo breve, che possono essere inserite nei piccoli ospedali, oltre alla copertura residenziale/semiresidenziale dei nostri anziani.
Quindi, è bene che ci fermiamo 5 minuti e che troviamo la quadra con una risoluzione, questo non è nell’interesse del mio gruppo consiliare, ma di tutti i marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Fermiamoci 5 minuti, sono le 18,07 sino alle 18,15, poi riprendiamo i lavori e ci riaggiorniamo.

La seduta è sospesa alle ore 18,07

La seduta riprende alle ore 18,36

PRESIDENTE. Prego i Consiglieri di riprendere posto in Aula.
Risoluzione sulla mozione n. 80 a firma dei Consiglieri Santarelli, Leonardi, Mangialardi, Marinelli, Cancellieri, Rossi, Marinangeli, Biondi, Menghi, Ruggeri, Ciccioli, Borroni, Putzu, Baiocchi, Assenti, Ausili, Pasqui, Latini, Antonini, Bilò: “L’Assemblea legislativa delle Marche, premesso che: nonostante il Servizio sanitario nazionale italiano sia fra i migliori al mondo, alcune dinamiche distorsive, accompagnate da un’assenza di programmazione, ne stanno minando le fondamenta; l’universalità, punto cardine del nostro sistema, sta iniziando a cedere, generando uno scollamento fra diritti sanciti e diritti garantiti ed allargando la forbice fra pazienti di serie A e pazienti di serie B, soprattutto per quelli residenti nelle zone montane della nostra regione; a causa del numero limitato di professionisti sanitari senza lavoro, quali medici, veterinari, infermieri, farmacisti, biologi, le sedi dell’entroterra marchigiano vengono scartate dai candidati; considerato che: vi è una oggettiva difficoltà nel far ricoprire ruoli nei servizi situati nell’entroterra marchigiano, numerosi concorsi con sedi situate nell’entroterra sono deserti; vi è la necessità di fornire prestazioni di ugual efficienza e misura a tutti i cittadini marchigiani senza distinzioni di residenza; tenuto conto della necessità di rendere più appetibili i ruoli con sede nell’entroterra marchigiano al fine di ricoprire i posti vacanti e di scoraggiare la mobilità di chi già è di ruolo in tali sedi; che altre Regioni, come il Veneto, hanno già operato in tal senso e hanno reso attraenti sedi di lavoro più disagiate; atteso che, la nuova amministrazione ha come impegno quello di implementare e rafforzare gli ospedali situati nelle zone montane dell’entroterra; impegna la Giunta regionale ad approntare idonei strumenti normativi e contrattuali al fine di riconoscere sul piano retributivo ed ordinamentale la specificità delle prestazioni usuranti e di quelle svolte nelle sedi disagiate”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Mi pare che nella risoluzione si sia raggiunto un punto di equilibrio che da una parte salvaguarda le leggi vigenti e dall’altra parte impegna oggettivamente l’Assessorato a sensibilizzare le Aziende, perché poi sono le Aziende ospedaliere che devono prendere le decisioni, in particolare le Aree vaste, ed a trovare aspetti contrattuali che sono presenti nei contratti per far fronte a questo problema, che è reale. La mancanza di personale sanitario nelle strutture svantaggiate o periferiche o minori, è un problema che purtroppo ricade sulla popolazione.
La gente sa che in alcune strutture non c’è il personale, non si riescono a fare i turni con conseguente fuga dei dipendenti perché vengono costretti a lavorare in maniera stressante. Ovviamente voto favorevole con l’auspicio che si traduca poi in fatti reali.
Per quanto riguarda l’aspetto politico ho ascoltato, come ascolto sempre con grande umiltà, gli interventi dei Consiglieri Vitri e Carancini, ora, con i limiti che hanno tutte le amministrazioni, le leggi vigenti, le norme, l’Assessore deve necessariamente seguire le norme, le linee guida, ma fare i primi della classe dopo che questi problemi ancora una volta li abbiamo trovati insoluti! Non è che le strutture periferiche erano piene di personale ed ora si sono svuotate perché siamo arrivati noi, c’era già la desertificazione e grazie ai concorsi che sono stati espletati ultimamente …, per i quali ci sono state anche tante rinunce, sta scorrendo la graduatoria degli infermieri e molti rinunciano. Faccio un esempio tecnico, un infermiere doveva rientrare nelle Marche ed andare obbligatoriamente a Urbino, che tra l’altro non è il deserto, ma è una cittadina universitaria, che ha una storia, ha rinunciato al posto in graduatoria ed è rimasto a lavorare in Emilia-Romagna, è un caso che ho seguito, non c’è stata la possibilità di far nulla perché i posti altrove erano esauriti, non c’era altra possibilità che andare dove era destinato e lui ha detto: “No, preferisco rimanere dove sono, con un trattamento migliore”. Bisognerebbe capire perché, faccio un esempio che mi ha riguardato, il personale dell’ospedale di Torrette, dipendente dell’Azienda ospedaliera universitaria di Torrette Umberto I, paga i medici meno dell’Asur, non ho mai capito il perché, però questa è la verità.
Cerchiamo di capire, noi abbiamo ereditato, non voglio dire le macerie, una situazione molto compromessa, stiamo cercando di dare una risposta e ci viene detto che al centro-destra delle aree periferiche non interessa niente.
L’Assessore alla sanità qui presente è stato Sindaco di Cingoli e si è occupato per oltre 10 anni – anche quando non era più Sindaco – dell’ospedale decentrato di Cingoli, che non è più ospedale nel senso pieno della parola, ma è una struttura in cui c’è la RSA, la lungodegenza, figuratevi se non ha interesse a salvaguardare le aree decentrate, delle volte io mi sforzo, ma non riesco a comprendere cose che sono oggettivamente incomprensibili per tutti. Quindi voto favorevole sulla risoluzione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Sarò telegrafico nel confermare il voto positivo su questa importante risoluzione.
Tra l’altro sono anche stato chiamato in causa e mi dispiace constatare che i due colleghi in “rosso”, i Consiglieri Carancini e Ruggeri, abbiano trovato terreno per fare una polemica di bassa lega.
Consigliere Carancini, credo che in una sede istituzionale lei debba essere più educato perché dire che il nostro Assessore, un rappresentante delle istituzioni, è un caso patetico, una persona non onesta intellettualmente e che i Consiglieri di maggioranza non sanno quello che dicono, lo trovo un po’ fuori dalle righe, quindi, la invito a ritornare all’interno del contesto istituzionale, perché se poi vogliamo iniziare su questo sono maestro, se vuole iniziare anch’io inizio ad urlare, do da matto, posso dare titoli, posso fare tutto, sono un tipo da stadio. Anche perché avete intavolato una polemica che non c’entrava niente, chiedete ora la riapertura degli ospedali interni in un anno, ma voi non dicevate che non li avevate mai chiusi? Vi contraddite! Tra l’altro, in campagna elettorale nessuno di questa maggioranza è andato a promettere che in un solo anno avrebbe risolto una situazione grave e sconnessa a causa della disastrosa gestione della sanità che avete portato avanti, oltre al discorso del Covid.
Se trovate tutte le occasioni per puntare il dito su questioni di lana caprina secondo me siete fuori dal contesto istituzionale anche perché, come ho detto prima, c’è un grande lavoro da svolgere per ripristinare tutti i danni fatti.
Dico di giudicarci almeno a metà mandato, come fanno in tutti i Paesi civili, a voi i cittadini vi hanno già giudicato un anno fa e vi hanno mandato a casa dopo 30 anni, quindi puntare il dito dopo un anno credendo che noi abbiamo la bacchetta magica mi sembra un po’ fuori luogo.
Concludo con la Consigliera Ruggeri, non mi meraviglio perché il Movimento 5 Stelle a livello locale oramai ha trovato come sport preferito quello di attaccare il sottoscritto e prenderlo come bersaglio, ma mi metto il cuore in pace. Ha detto che la chiamano tutti dall’entroterra, quanto lei conosce l’entroterra l’abbiamo visto con la mozione sulla discarica di Macerata Feltria, quando mi accusavate di inventare delle baggianate e la domenica dopo ci siamo trovati oltre 200 cittadini di quei luoghi su quella paventata discarica. Questa è stata la dimostrazione che lei l’entroterra non lo conosce, anzi, la invito ancora una volta a venirci con il sottoscritto, probabilmente le farò conoscere anche qualche altra problematica che gli amici del suo Governo non si sono mai degnati di risolvere.
La chiudo qui e dico ancora una volta che questa è una mozione molto valida e ripeto che non è sempre il caso di buttarla in caciara o in polemica, è una mozione positiva che pone un problema, cerca di risolverlo, votiamo a favore senza fare sempre casino e senza puntare il dito su delle cose, che anche voi sapete, e cioè che non ci sono state le tempistiche per poterle risolvere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Consiglieri perdonatemi, vi rubo altri due minuti perché oggi con questa mozione scriviamo una pagina positiva. Soprattutto vorrei rientrare nei toni del ragionamento perché questa risoluzione è stata firmata da tutti, tutti hanno dato un contributo, ed io un anno fa, il 19 ottobre, come tutti, ho messo i buoni propositi per la nostra azione politica, al di là anche degli steccati, in particolar modo ho detto di essere sempre dalla parte degli assistiti, dalla parte di una sanità pubblica e trasparente, quindi credo che quando ci ritroviamo a lavorare per migliorare alcune azioni …, e qui ritroviamo e voglio rileggere l’impegno alla Giunta regionale: “Ad approntare idonei strumenti normativi e contrattuali al fine di riconoscere sul piano retributivo ed ordinamentale la specificità delle prestazioni usuranti e di quelle svolte nelle sedi disagiate”. Vi ricordo che le tre parole chiave: contrattuale, normativa ed usurante, ricadono un po’ anche nell’esperienza vissuta. Dovete sapere che in certe sedi spesso anche gli stessi pazienti dicono: “Non mi mandare lì a morire” perché sanno di non avere strutture adeguate e personale.
Se alcune persone le incentiviamo - magari c’è qualcuno che ha voglia e piacere di andare a lavorare nelle aree periferiche, magari non ha voglia di farsi 80/100 chilometri in macchina per andare nel policlinico, magari ha trovato una sistemazione personale o familiare – e portiamo in quei luoghi delle eccellenze, della disponibilità, per a far sì che gli operatori lavorino alla stessa maniera, anche di dignità, come lavorano nelle strutture più grandi, cosiddette più importanti, faremo un’azione di serietà, al di là degli steccati, al di là dei colori politici.
Personalmente, arrivato da un anno, non sta a me giudicare quello che è successo, penso che i cittadini ci giudicheranno sulle azioni che porteremo in questa sede, anche con atteggiamenti equilibrati perché portare un’azione di miglioramento è anche andare in profondità, andare al centro di ogni mozione, che per ogni aspetto porta un miglioramento alla vita dei cittadini. A maggior ragione questa mozione che tocca il bene più prezioso che abbiamo noi tutti, perché noi stessi siamo residenti, cittadini e pazienti, il bene della salute.
Del bene della salute molti di noi si accorgono quando viene toccato, io porto delle esperienze anche personali, di quando alcuni pazienti mi dicevano: “Ma proprio a me è toccato?” Da quel momento la persona scopre il bene salute. Sapere che in questo Consiglio regionale ci sono dei Consiglieri che prendono con serietà e maturità le azioni del bene salute, sul quale abbiamo trovato la quadra … All’interno di questo impegno ci sono tre parole chiave: “la parte contrattuale” perché giustamente, non si vive d’aria, i dipendenti vanno in certe sedi anche per l’aspetto economico; “la parte normativa” che li tutela e “usurante”, perché i lavori ospedalieri sono usuranti e sta a noi ed alla nostra responsabilità tutelarli.
Voterò positivamente la risoluzione e ringrazio tutti per il sostegno perché ci siamo uniti per chiudere una bella pagina di lavoro ed una bella pagina politica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Anche noi voteremo a favore di questa risoluzione che secondo me è migliorata rispetto al testo iniziale, che era già buono, con gli interventi precedenti lo abbiamo dimostrato un po’ tutti. Mi sembra che abbiamo fatto un ottimo lavoro, ringrazio per lo stimolo il Consigliere Santarelli.
Per quanto riguarda la polemica che ogni tanto tenta di ingigantire il mio collega a sinistra, “nero”, vorrei dire che il problema è che ad ogni intervento sembra quasi che si ponga come detentore della verità dell’entroterra ed è fastidioso per chi vive sulla costa. Tre giorni fa ero a Macerata Feltria, ci ho messo un’ora e mezza per raggiungerla, quindi i problemi un po’ tutti li affrontiamo, anzi lo invito a venire più spesso sulla costa, così magari si rende conto anche delle problematiche che esistono, come quello del dragaggio dei porti, che dovremmo cercare di risolvere tutti insieme in questa sede o anche nelle Commissioni.
Basta con queste separazioni tra costa ed entroterra che sono veramente fastidiose, poi in separata sede proverò per l’ennesima volta a spiegargli perché quella mozione, purtroppo, anche se votata all’unanimità, non riuscirà a fermare un privato che vuole, come ha spiegato bene l’Assessore Aguzzi, fare un sito di stoccaggio in quell’area. Tutti speriamo di no, Consigliere Rossi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Per dire che è stato fatto un buon lavoro con l’emendamento apportato e condiviso dal Consigliere Santarelli, su input e suggerimento dell’Assessore Saltamartini e della Consigliera Leonardi. Credo che questa mozione sia stata arricchita e migliorata nel suo contenuto e nel suo significato.
Penso che l’entroterra abbia bisogno oltre che di incentivi economici da dare ai professionisti, anche di condizioni di vivibilità migliori, soprattutto in termini di servizi perché i medici o i sanitari in genere, che devono venire a lavorare lontano dalla costa, vogliono trovare anche i servizi efficienti, dalle abitazioni a tutti i servizi alla persona. La legge sui borghi va proprio in questa direzione.
Poi vorrei rispondere alla Consigliera Vitri, semplicemente le dico che io sono una persona onesta e dico le cose come stanno. Anche prima ho detto quello che penso, la situazione del momento, ma voglio aggiungere quello che c’è scritto in Quotidiano Sanità, una testata on line di qualche giorno fa, che riporta che sono ormai mesi che gli enti locali, si intendono le Regioni, lanciano l’allarme, soprattutto l’Emilia-Romagna e la Toscana, ma ce ne sono molte altre, le quali segnalano il fatto che mancano all’appello in Italia trasferimenti per 2,2 miliardi di euro, che le Regioni avrebbero speso per far fronte alla pandemia nel 2020 e nel 2021 e che lo Stato non ha ancora ristorato, creando buchi di grandi dimensioni nei bilanci degli enti locali.
Dico che tutti quegli incentivi devono essere pagati, compresi quelli alla mia categoria, se non arrivano i trasferimenti dallo Stato, le Regioni, secondo me, fanno una grande fatica a pagarli, quindi, per onestà dico quello che è: questi professionisti devono essere ancora pagati su prestazioni vecchie, di diversi mesi fa, ma dico anche che se lo Stato centrale non trasferisce alle Regioni queste risorse è evidente - Emilia-Romagna e Toscana in primis, la Toscana è una Regione che ha una grande sanità pubblica dal punto di vista strutturale – che queste fanno fatica a pagare i bonus al personale medico, dico questo per onestà.
Ovviamente la Lega è a favore della mozione del Consigliere Santarelli che ringrazio.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di risoluzione sulla mozione n. 80. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 18,55