Resoconto della seduta n.69 del 10/05/2022
SEDUTA N. 69 DEL 10 MAGGIO 2022
La seduta inizia alle ore 10,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 69 del 10 maggio 2022. Do per letto il processo verbale della seduta n. 68 del 3 maggio 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Proposta di legge n. 83
ad iniziativa della Giunta regionale
“Trasformazione dell’Assam nell’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca ‘Marche Agricoltura Pesca’”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 83 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione generale è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Quella che oggi andiamo ad approvare in Aula è una proposta di legge non solo importante, ma innovativa. La trasformazione dell’Assam nell’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca ‘Marche agricoltura e pesca’.
Perché ho affermato che è una legge fondamentale ed innovativa, che mi auguro che questa Aula l’approvi all’unanimità?
L’obiettivo di questa legge è quello di orientare l’Agenzia verso la sperimentazione, la ricerca ed il collaudo dell’innovazione per i settori dell’agricoltura, dell’alimentazione e della pesca, fornendo servizi per le nostre imprese marchigiane al fine di favorire la crescita, lo sviluppo e la competitività.
Ho detto che questa è una legge rilevante perché le nostre imprese sono state martoriate dal 2018 da una crisi economica senza precedenti, dalla pandemia nel 2020 e oggi dalla guerra. Le nostre aziende per rimanere sul mercato devono crescere e per crescere devono innovare e questa legge va nella direzione giusta dell’innovazione nel settore dell’agricoltura, dell’alimentazione e della pesca.
Quali sono i punti fondamentali di questo atto? Sono essenzialmente due: l’ente pubblico non economico, cioè l’Agenzia viene trasformata in ente pubblico non economico, che significa che ha fini ed obiettivi pubblici e di interesse collettivo, caratterizzando ancora di più la sua attività nell’ambito dell’innovazione nei comparti agricolo, agroalimentare, ittico, forestale e della tartuficoltura. Di fronte a questo cambio di veste giuridica dell’Agenzia vi è una responsabilità diretta della Giunta regionale, che assegna il compito della rappresentanza e dell’organizzazione ad un Consiglio di amministrazione nominato dalla Giunta regionale e ad un direttore che viene nominato dal Consiglio su designazione della Giunta.
Vedete che questa è una legge innovativa e rilevante per il settore dell’agroalimentare, dell’alimentazione e della pesca e va nella direzione giusta dell’innovazione.
La prima parte della proposta di legge riguarda la definizione del nuovo ente, la funzione ed il ruolo dell’Agenzia nonché la sua operatività; nell’ultima parte si individuano le risorse umane finanziarie e strumentali utili per farla funzionare.
La proposta di legge consta di 18 articoli e li andiamo ad esaminare. Gli emendamenti, Presidente, li vediamo successivamente al momento della votazione della legge, articolo per articolo.
L’articolo 1, come ho già detto, definisce l’obiettivo di questa proposta di legge, ossia, al comma 1, la trasformazione dell’Assam in ente pubblico non economico, e questo è importante perché ha degli obiettivi con fini pubblici e di interesse collettivo. Il secondo comma stabilisce che l’Agenzia è un ente strumentale della Regione, vista la trasformazione giuridica diventa un ente strumentale. Al comma 3 l’Agenzia subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi dell’Assam; al comma 4 all’Agenzia si applicano le disposizioni di controllo e di vigilanza secondo quanto previsto dalla legge regionale 18 maggio 2004 la n.13.
L’articolo 2 definisce in modo dettagliato le funzioni dell’Agenzia richiamando anche le leggi regionali. Vengono infatti individuate ed elencate le funzioni esercitate dall’Agenzia suddividendole in due grandi categorie: servizi per le imprese, in cui viene rimarcato il ruolo strategico per l’innovazione, anche attraverso la funzione Innovation Broker, facilitatore e progettista dell’innovazione; Servizio fitosanitario e agrometereologico, ai sensi delle normative specifiche del Servizio fitosanitario regionale e per l’attuazione del Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
L’articolo 2 fa un elenco dei servizi per le imprese, tra cui: la ricerca applicata e la sperimentazione finalizzate alla diffusione in ambito regionale delle innovazioni tecnologiche; il raccordo fra le strutture di ricerca, le attività didattiche e sperimentali degli istituti di indirizzo agrario presenti sul territorio regionale; la progettazione di livello interregionale, nazionale e comunitaria, nonché l’attivazione di rete tematiche; il potenziamento, come ho già detto prima, del ruolo dell’Agenzia quale Innovation Broker, “facilitatore e progettista dell’innovazione”, anche attraverso l’attivazione di rete tematiche e di partenariato con il coinvolgimento delle organizzazioni dei settori agricoltura e pesca; le attività per la qualificazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e della pesca per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze animali e delle varietà vegetali locali; la caratterizzazione e la valorizzazione quali-quantitativa dei prodotti agroalimentari; la ricerca applicata; la sperimentazione finalizzata alla diffusione in ambito regionale dell’innovazione - ricordo che questa legge è particolarmente importante ed innovativa e ringrazio l’Assessore Carloni - il potenziamento del ruolo dell’Agenzia quale Innovation Broker, facilitatore e progettista come ho già detto in precedenza, le attività per la qualificazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e delle pesca per la tutela della biodiversità, la caratterizzazione e la valorizzazione quali-quantitativa dei prodotti agroalimentari, le attività di formazione per lo sviluppo rurale e la crescita professionale dei tecnici. Queste attività, elencate all’articolo 2, sono svolte dalla nuova Agenzia.
Per quanto riguarda l’articolo 3 si passa a definire l’operatività della nuova Agenzia che si baserà su un programma operativo annuale con proiezione triennale in modo da coordinarsi al meglio con la programmazione regionale, sia per quanto riguarda gli obiettivi settore, le aree prioritarie di intervento che le risorse umane, strumentali e finanziarie. Definisce i tempi di predisposizione, approvazione e trasmissione del Programma operativo, del bilancio di previsione e del bilancio consuntivo.
L’Agenzia opera attraverso un Programma operativo annuale con proiezione triennale che individua gli obiettivi, i settori e le aree prioritarie di intervento e le risorse umane e strumentali. Redige annualmente il bilancio di previsione ed il bilancio di esercizio che vengono approvati dal Consiglio di amministrazione, il bilancio di previsione entro il 31 ottobre dell’anno precedente e il consuntivo entro il 30 giugno.
L’articolo 4 definisce le funzioni della Giunta regionale ed in particolare la funzione di vigilanza e controllo per la verifica dei programmi e la rispondenza dei risultati agli indirizzi programmati.
L’articolo 5 prevede gli organi della nuova Agenzia: il Consiglio di amministrazione che, ripeto, viene nominato dalla Giunta, il Presidente ed il revisore unico.
L’articolo 6 definisce le modalità di nomina, di durata ed il trattamento economico dei membri del Consiglio di amministrazione, che è formato da tre membri nominati dalla Giunta regionale, di cui uno con funzioni di Presidente e l’altro di Vicepresidente. I componenti del Consiglio di amministrazione restano in carica per la durata della legislatura regionale fino alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione ed al Presidente ed al Vicepresidente spetta un’indennità.
L'articolo 7 definisce le funzioni del Consiglio di amministrazione. Cosa fa il Consiglio di amministrazione nominato dalla Giunta regionale? Approva il regolamento di organizzazione di funzionamento dell'Agenzia, il programma operativo annuale con proiezione triennale e il regolamento di contabilità e contratti, quantifica anche le risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle varie attività dell'Agenzia.
L'articolo 8 individua le funzioni del Vicepresidente e del Presidente, che ha la rappresentanza legale dell’Agenzia, convoca e presiede il Consiglio di amministrazione, stabilisce l'ordine del giorno, vigila sull'esecuzione delle deliberazioni adottate dal Consiglio, previa autorizzazione espressa dal Consiglio di amministrazione stipula anche gli accordi e le convenzioni non rientranti nella competenza della dirigenza.
Il revisore dei conti svolge un controllo contabile.
L’articolo 10 identifica le funzioni del direttore, che viene nominato dal Consiglio di amministrazione su designazione della Giunta regionale, al quale sono attribuiti poteri di gestione tecnica, amministrativa e contabile, presenta al Consiglio di amministrazione il bilancio di previsione entro il 31 ottobre ed il consuntivo entro il 30 giugno, mentre entro il 31 marzo presenta al Consiglio di amministrazione una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente. Il suo rapporto di lavoro è regolato da un contratto privato non superiore a cinque anni. Il trattamento economico spettante è stabilito dalla Giunta regionale.
L’articolo 11 riguarda il personale della nuova Agenzia e stabilisce che dispone di una dotazione organica propria, i cui posti sono coperti da personale proprio o da personale regionale assegnato dalla Giunta.
L’articolo 12 definisce l'organizzazione dell'Agenzia, che è articolata in una direzione ed in strutture organizzative equiparate a quelle della Giunta regionale. I numeri delle strutture, la loro articolazione e i compiti sono stabiliti dal Consiglio di amministrazione con il regolamento di organizzazione, su proposta del direttore.
L'articolo 13 riguarda il patrimonio, l'Agenzia dispone di un patrimonio che può essere incrementato con assegnazioni o acquisizioni e usufruisce anche di beni assegnati dalla Regione.
L'articolo 14 riguarda la dotazione finanziaria dell'Agenzia che è assicurata dai contributi della Regione per le spese di funzionamento e per le spese per il personale, da trasferimenti dalla Regione a valere su risorse regionali, statali e comunitarie, da entrate derivanti dalla partecipazione a progetti comunitari, nazionali e regionali e da contributi a qualsiasi titolo disposti da enti pubblici o da persone fisiche o giuridiche private. Il finanziamento può anche essere costituito dai proventi dei servizi e delle attività svolte nei confronti di soggetti privati. I contributi per la gestione del personale vengono determinati dalla Regione con legge di approvazione del bilancio dei singoli esercizi finanziari. L'entità del contributo relativo al personale è definito dalla struttura regionale competente in materia in relazione alle unità con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato in servizio alla data dell’1 gennaio dell'anno precedente a quello del bilancio annuale della Regione, che lo prevede.
L'articolo 15 riguarda la vigilanza e il controllo, la Regione esercita sull'Agenzia un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi.
L'articolo 16 (Disposizioni finanziarie), l’atto si chiude con una serie di disposizioni finanziarie atte a garantire la funzionalità e il reperimento delle risorse necessarie al funzionamento, norme di natura transitoria necessaria a regolare la piena attuazione della nuova normativa che riguarda l’Agenzia.
L'articolo 17 (Norme transitorie e finali) garantisce la continuità dell'operatività dell'ente, stabilisce di mantenere i contratti in essere fino alla scadenza e gli organi attuali continuano ad esercitare la loro funzione fino all'entrata in carica del nuovo Consiglio di amministrazione e del Direttore, di applicare quindi le precedenti disposizioni fino all'adozione degli atti previsti dalla legge.
L'articolo 18 (Abrogazioni), sono abrogate le seguenti leggi regionali:
- la n. 9 del 1997: Istituzione dell’Assam. Soppressione dell'Ente di sviluppo agricolo delle Marche (Esam). Istituzione della consulta economica e della programmazione del settore agroalimentare con eccezione dell'articolo n. 20;
- la n. 28 del 16 settembre 2013 “Riordino dell'Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (Assam)”.
Credo che questa proposta di legge vada nella direzione giusta, è più che giusta, è innovativa perché c'è una correlazione tra Giunta e l’Agenzia. La nuova Agenzia diventa ente pubblico non economico, quindi va nella direzione giusta dell'innovazione nel settore agroalimentare e nel settore della pesca, ripeto, innovazione importante per le nostre imprese artigiane, visto che hanno subito una crisi senza precedenti, poi abbiamo avuto la pandemia e oggi anche la guerra.
Innovare significa crescere, rimanere sul mercato.
La nostra è una proposta di legge che aiuta le imprese nello sviluppo, nella crescita e nella competitività e mi auguro che possa essere approvata all'unanimità anche dall'opposizione. Grazie.
Presidenza del Vice Presidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri la prima osservazione da fare su questo testo riguarda la nuova veste giuridica e l’organizzazione istituzionale della nuova Agenzia. Si passa da un ente pubblico economico ad un ente pubblico non economico con la motivazione che tale nuova veste giuridica “risponde all’esigenza di un maggior collegamento alla programmazione regionale e alle funzioni specifiche attribuite nell’interesse dell’ente pubblico regionale”.
Ben venga questo intento, ma il fatto di prevedere un Consiglio di Amministrazione, con il conseguente aumento dei costi di gestione, fa venire il dubbio che la nuova Agenzia invece di essere un braccio operativo dell’esecutivo regionale, rischia di diventare un carrozzone costoso e meno efficiente dell’Ente che c’era prima, tra l’altro con una minore flessibilità di azione.
Da quando questa Giunta si è insediata si è premurata di cambiare gli assetti normativi ed organizzativi delle strutture e degli enti regionali, quasi in preda ad un’ossessione di cambiamento organizzativo radicale (cito ad esempio la nuova legge sull’organizzazione della Regione e sull’ordinamento del personale, la legge sulla trasformazione della Svim in Svem, nella quale è stata inserita la possibilità di istituire un CdA al posto di un amministratore unico, la legge sull’istituzione dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione). Ma tutti questi cambiamenti sono davvero necessari? Sono delle vere innovazioni che migliorano e facilitano l’attuazione delle politiche regionali o sono solamente dei cambiamenti di facciata che arricchiscono il medagliere delle novità del governo regionale di centro-destra?
Vorrei inoltre fare una riflessione su quanto stabilisce questa legge in relazione alla scelta dei membri del Consiglio di Amministrazione. Ebbene si prevede che i tre componenti del CdA vengano nominati dalla Giunta regionale. Ovviamente la maggioranza ha la forza e i numeri per fare questa scelta, che definirei innovativa. Innovativa rispetto a cosa? Rispetto alla consuetudine istituzionale della nostra Regione di riservare la giusta attenzione alla rappresentanza delle minoranze politiche, in applicazione del combinato disposto dello Statuto della Regione Marche, del Regolamento Interno del Consiglio regionale e della legge regionale n. 34 del 1996, sulle nomine. Da queste norme infatti emerge la volontà del legislatore regionale di lasciare uno spazio di espressione anche alla minoranza quando si va a nominare almeno tre componenti di organi amministrativi. In particolare il comma 3 della legge regionale n. 34 del 1996 prevede che “Restano tuttavia di competenza del Consiglio regionale le designazioni … quando i rappresentanti della Regione da eleggere sono in numero superiore a due”. Non mi sembra una norma che lega le mani all’esecutivo quanto piuttosto una norma che rispetta la logica della rappresentanza democratica. Inoltre credo che la decisione di far scegliere alla Giunta tutti i componenti del CdA di “Marche Agricoltura Pesca” mortifichi senz’altro tutto il Consiglio regionale nella sua funzione di indirizzo politico, ma soprattutto la maggioranza consiliare. Si badi bene che la stessa situazione si è presentata poco tempo fa con la costituzione del CdA della Svem. Anche in quel caso, in base alla nuova legge regionale, in deroga alla legge n. 34 che disciplina le nomine, i tre componenti del CdA sono stati scelti direttamente dalla Giunta regionale, senza alcuna possibilità di rappresentanza democratica delle minoranze. Voglio far notare che nella scorsa legislatura per le designazioni dei componenti dei Cda di Erdis e Erap si era stabilito di effettuarle con votazioni in Consiglio regionale, garantendo la presenza di componenti sia della maggioranza che della minoranza, così come era anche stato richiesto dalla vecchia opposizione, oggi al governo regionale. La norma era stata presentata in un modo e poi in Commissione in accordo tra maggioranza e opposizione l’avevamo modificata in accordo anche con la Giunta. La maggioranza di centro-sinistra di allora aveva assecondato questa richiesta del centro-destra, in ossequio al principio democratico di rappresentanza delle minoranze.
Attualmente il centrodestra marchigiano sta assumendo comportamenti in totale contraddizione rispetto alla posizione assunta nella precedente legislatura, riservando alla Giunta le nomine degli organi di governo collegiali di enti strumentali della Regione. A questo si aggiunge qualche episodio di “scorrettezza istituzionale” nelle procedure di elezione. Mi riferisco a quanto accaduto recentemente in occasione delle votazioni per le designazioni dei componenti di alcuni CdA e delle Commissioni consiliari. C’è stata qualche interferenza di troppo da parte della Giunta che nei fatti ha avuto un peso determinante anche nella scelta dei designati di competenza delle minoranze.
Spiace constatare che questa maggioranza abbia perso delle buone occasioni per dimostrare la correttezza istituzionale e la fedeltà al principio della rappresentanza democratica e mi auguro che questi atteggiamenti non vengano più ripetuti all’interno di quest’Aula.
Tornando al testo normativo, questo presenta alcune criticità emerse durante il confronto in Commissione con le organizzazioni rappresentative delle categorie coinvolte che hanno offerto spunti interessanti di miglioramento del testo, che purtroppo la maggioranza non ha voluto cogliere.
Mi riferisco in particolare alle questioni relative al personale. Innanzitutto sarebbe stato opportuno prevedere un fondo unico per la contrattazione decentrata che garantisse, con un ammontare adeguato, lo stesso trattamento accessorio al personale proprio della nuova Agenzia rispetto al personale dipendente della Regione, assegnato all’Agenzia.
Inoltre non si è voluta garantire flessibilità nelle assunzioni degli operai agricoli, prevedendo solo l’assunzione tramite liste di collocamento e non le procedure selettive che avrebbero permesso di valorizzare anche le capacità professionali acquisite con le esperienze passate. Ricordo che erano circa 25 le persone che venivano assunte a livello di operai stagionali annualmente.
Quanto al Servizio fitosanitario previsto alla lettera b) del comma 2 dell’articolo 2 della legge, una maggiore attenzione doveva essere assicurata a garantire sia la presenza di personale tecnico specializzato, sia le risorse sufficienti per assolvere alla funzione, ma questo aspetto sembra essere stato sottovalutato nella nuova legge.
E’ ovviamente positiva l’introduzione nella legge dei servizi per la pesca, settore produttivo con un suo peso per la nostra Regione. Ma anche per questo settore vale l’osservazione fatta per il sevizio fitosanitario: occorre, oltre ad adeguate dotazioni strumentali, anche il personale tecnico specializzato nel settore ittico per realizzare i servizi specialistici, previsti ad esempio alla lettera a), numeri 1 e 2 del comma 1 dell’articolo 2, vale a dire innovazioni di processo e di prodotto, studio e sperimentazione di innovazioni tecnologiche per ridurre l’impatto ambientale delle attività e salvaguardare gli habitat. Tali attività non possono essere svolte da tecnici agricoli o personale amministrativo se si vuole che l’Agenzia produca innovazione nell’ambito ittico, se veramente si vuole valorizzare la produzione ittica per allungare la filiera verso il consumatore e per contrastare la concorrenza di produzioni straniere.
Si fa una scatola e poi non si riesce a dare seguito sia al personale per mancanza di risorse che per la mancanza di figure preparate per poter svolgere questa funzione.
Sul fronte dei controlli che rientrano fra le funzioni della nuova Agenzia è bene sottolineare che dovrà essere impostata un’attività che non vada a sovrapporsi alle funzioni ispettive già assolte dalla Regione o da altri enti, ma piuttosto ci sia un coordinamento per evitare la duplicazione dei controlli e l’appesantimento delle procedure amministrative che danneggerebbero le imprese. Questa è una preoccupazione che è stata più volte sottolineata anche all’interno della Commissione con l’audizione delle varie associazioni.
Da ultimo posso rilevare che non c’è stato un aumento significativo delle risorse per il finanziamento di questo nuovo ente rispetto a quelle stanziate in passato per l’Assam, nonostante la nuova Agenzia assuma ulteriori competenze, quali quelle relative al settore ittico. A questo è stato aggiunto anche un Consiglio di amministrazione che comunque un costo ce l’ha.
Mi auguro che questa Giunta sappia fornire alla nuova Agenzia tutti gli strumenti indispensabili per poter funzionare, vale a dire i finanziamenti adeguati sia per l’organico necessario, in particolare per il settore ittico e per il servizio fitosanitario, che per gli strumenti normativi più opportuni per le assunzioni degli operai stagionali, che è uno dei punti rimasti irrisolti all’interno di questo testo. Solo così si può mettere questo nuovo ente nelle condizioni di funzionare, di assolvere ai suoi compiti istituzionali e di non diventare solo una scatola vuota. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Entriamo adesso nella discussione della proposta di legge n. 83. chi chiede di intervenire? Sono le 11,17 alle 11.30 si conclude il termine per la prenotazione degli interventi.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge è un'ulteriore dimostrazione del motivo per il quale non voglio fare neanche il relatore di minoranza e ringrazio il Consigliere Biancani che si è caricato di questo compito.
Noi voteremo contro, lo dico alla relatrice Consigliera Marcozzi, che ha invitato la minoranza ad un voto favorevole, che non ci può essere come abbiamo anticipato più volte io e il Consigliere Biancani in Commissione perché con questa proposta di legge si vuole creare un ulteriore carrozzone politico per dispensare incarichi e prebende attraverso una scientifica creazione di potere e correlata occupazione.
Vedo qui l’Assessore Carloni, che ha la delega all’agricoltura e alla pesca. Il mio amico Assessore Carloni, ci conosciamo da un bel po' di tempo, persona sicuramente molto intelligente e scaltra, usa questa sua dote per obiettivi politici del tutto comprensibili, ma che diventano, come in questo caso, dal mio punto di vista, illegittimi, quando si piega l'interesse pubblico agli obiettivi stessi.
Sappiamo notoriamente che tutta l’attività dell’Assessore Carloni è finalizzata ad ottenere prima la candidatura e poi auspicabilmente l'elezione al Parlamento, infatti, non produce qualcosa, fa solo propaganda politica e anticipa la campagna elettorale, effettivamente non ho visto atti prodotti, ad eccezione della propaganda, come è questa proposta di legge. Propaganda però pericolosa perché, ho detto, si crea in modo scientifico potere e correlata occupazione e per quanto riguarda l'Agenzia lo si fa addirittura attribuendole la veste giuridica di ente pubblico non economico, quando invece oggi è un ente pubblico economico, con la motivazione, l’ha ricordata il Consigliere Biancani, che risponde all'esigenza di un maggior collegamento tra la programmazione regionale e le funzioni specifiche attribuite nell'interesse pubblico regionale.
Obiettivi che ben possono essere perseguiti, lo dico all’Assessore Carloni, con la veste giuridica attuale dell'ente pubblico. Infatti, secondo una consolidata giurisprudenza i giudici amministrativi di secondo grado hanno rilevato che in linea di principio - leggo testualmente – “un ente pubblico è di natura economica se produce, per legge e per statuto, quindi in modo non fattuale e non contingente, beni o servizi con criteri di economicità, ossia con equivalenza, almeno tendenziale, tra costi e ricavi, analogamente ad un comune imprenditore”. Questo è molto significativo. Poi secondo la Suprema Corte di Cassazione, queste sono reminiscenze di quando facevo l'Assessore al personale e all'organizzazione, infatti ho degli appunti vecchi, “l'indagine rivolta a stabilire se un ente pubblico sia o meno economico, in diversi termini, deve essere compiuta tenendo presente la disciplina legale e statutaria che ne regola l’attività con riferimento agli scopi dell'ente medesimo, non rilevando a tal fine l'oggetto dell'attività stessa (Cassazione sezioni unite, sentenza n. 15661 del 2006)”.
Perché questo? Non c'era la necessità di questa nuova veste giuridica, che seppure apprezzabile in sé, perché io sono sempre favorevole all'ente pubblico non economico … Infatti, quando abbiamo discusso dell’Atim ho fatto un emendamento a tal fine, poi dirò, in quel caso è stato respinto, invece qui si fa quello che volevo fare io con Atim, quindi la necessità di questa nuova veste giuridica è svelata dalla previsione di un CdA con tanto di Presidente, Vicepresidente, relative indennità e costi. Addirittura vi è un emendamento del Consigliere Ciccioli che porta il Cda da tre a cinque membri, con ciò questa maggioranza getta la maschera di una avidità famelica insieme alle esigenze delle bocche da sfamare, passati di quest'espressione. Tra l'altro su questo, se qualcuno vuole, lo dico al mio capogruppo Consigliere Mangialardi, sono disponibile a mettere dentro una busta i nomi, o meglio le caselle a chi andrà la Presidenza, a quale forza politica, a chi andranno le Vicepresidenze, anzi il nome di qualche componente ve lo dico subito. Secondo me, Assessore Carloni, poi vedremo se sarà così, è molto probabile che la Presidenza della nuova Assam sarà attribuita al gruppo dei Civici del Consigliere Rossi, è molto probabile che la Vicepresidenza sarà affidata all'UDC, poi non voglio fare i nomi delle persone perché non voglio bruciare qualcuno, io molti amici anche nelle parti opposte della politica. Vedo l’Assessore Carloni che si sta agitando perché quando si stuzzica la carne viva …
Si porta da cinque a tre perché Assessore Carloni? Semplice, perché se lo lasciavate come ente pubblico economico c’erano i limiti delle nomine del Cda, del Presidente e dei Vicepresidenti, dei cinque, c’erano dei limiti anche legislativi.
Spero che quando avrete approvato questa proposta di legge il Governo, che è anche il mio Governo che è sempre molto ..., sarà perché siamo insieme … Come ha fatto per la legge sull'organizzazione e sull'ordinamento da una parte ha segnalato una evidente illegittimità, dall'altra però non ha impugnato perché è ovvio, è un Governo che deve accontentare un po' tutti e non va bene così.
Anche in questo caso noi segnaleremo, come credo sia giusto, attraverso il capogruppo, al Governo di valutare se questa proposta di legge, che trasforma l’Assam da ente pubblico economico a ente pubblico non economico, non costituisca un'elusione della disciplina legislativa che regola queste società perché sappiamo bene la diversa disciplina giuridica, anche per quanto riguarda il personale.
Messa in disparte poi un'ulteriore considerazione, lo dico al Vicepresidente Carloni, come è avvenuto per l’Atim sul turismo, questa è di fatto un'ulteriore sovrastruttura, un carrozzone politico, una sovrastruttura che di fatto va a commissariare le deleghe dell'agricoltura e della pesca. L’Assessore Carloni non riesce a gestirle con l'Assessorato, con gli strumenti normali, non perché non sia capace, anzi, ma è occupato in questa campagna elettorale permanente, l’abbiamo visto anche ieri, e deve far gestire queste deleghe da uomini di sua fiducia, che insedierà all'interno di una spartizione politica, tra l'altro saranno dei soldati affidabili, leali, dei combattenti veri nella sfida che interessa l’Assessore Carloni e poi lascerà il Presidente Acquaroli a pagare le cambiali che lui firma adesso, dopo ci penserà il Presidente Acquaroli a lui chiederanno conto, diciamo, i cittadini marchigiani.
Come per l’Atim con la nuova Assam, il suo mastodontico Cda e la ingente struttura, la politica regionale si moltiplica, abdica a se stessa e si auto-commissaria, però con Atim lo faceva attraverso un direttore, e non mi si deve spiegare perché questa volta si sia voluta creare, Vicepresidente, una struttura diversa. Se l’Atim è una struttura per gestire, di supporto alla politica regionale e all’amministrazione regionale per quanto riguarda il turismo e l’internazionalizzazione, se l'Assam è di supporto per quanto riguarda l'agricoltura e la pesca e l'innovazione, mi si deve spiegare perché due strumenti che hanno la stessa finalità hanno una qualificazione giuridica diversa. Questo mi si deve spiegare. Ve lo dico io il perché, c'è anche un altro aspetto, mentre per Atim - vi ricorderete - il fatto che sia un ente pubblico economico, significa che il personale si assume con gli strumenti del diritto privato. C’è quella norma su Atim, che io ricordo bene, Assessore Carloni, noi siamo attenti, che prevede il trasferimento del personale dal Servizio del turismo ad Atim, nessuno ci andrà perché nessuno si trasferirà per perdere le garanzie dell'impiego pubblico, qui avviene il contrario, un ente pubblico economico come Assam, che assume personale con gli strumenti del diritto privato, pensate agli stagionali che tanto hanno fatto discutere, c'è un tema su questo, non potrà assumere con gli strumenti di diritto privato.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Si, concludo. Nessuno in questo caso diventa pubblico, allora non si comprende questa differenza.
Termino, Presidente, credo di aver detto tutto anche se in modo molto veloce perché il tempo è sempre tiranno.
Noi voteremo contro però, lo dico al Vicepresidente Carloni perché si è l’interessato, il nostro non è un voto contrario preconcetto. Noi abbiamo presentato un articolato emendativo che consegna a quest'Aula una proposta alternativa, sovrapponibile all'Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Con i nostri emendamenti, se li approverete, Assam diventa come Atim, che avete fatto voi, che ha votato quest’Aula, se non verranno approvati comunque non ci sarà il trasferimento, come non ci sarà l’originaria definizione di Assam come ente pubblico economico ed il nostro voto, come anticipato dal Consigliere Biancani, sarà un voto contrario. Però, attraverso gli emendamenti presentati si vuole consegnare a quest'Aula, e speriamo che vada anche all'attenzione del Governo, le evidenti criticità e l’altrettanto evidente intento di questa maggioranza di creare una sovrastruttura per occupare potere e creare posti di potere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Solo per fatto personale, Conosco il Consigliere Cesetti sotto vari aspetti e tra le tante qualità che ha gli mancava l'arte divinatoria di cui questa mattina ha dato lustro all’Aula dandoci i risultati delle prossime nomine del Consiglio di amministrazione.
Ci tengo a chiarire che è destituita da ogni fondamento la sua ricostruzione, anche se devo dire molto simpatica. Noi non vogliamo un carrozzone, anzi, il Consiglio d'amministrazione che io auspico sia di 3 persone, ma poi sarà il Consiglio a decidere, non io, penso dia un valore aggiunto alla trasparenza. Lo dico sinceramente ai Consiglieri lo dico soprattutto a quei Consiglieri …, come all'amico Consigliere Cesetti che è stato al posto mio su questi banchi.
Nessuno più del Consigliere Cesetti e della Consigliera Casini sanno quanto l'uomo solo al comando anche in quell'azienda in passato abbia fatto danni, credo invece che un Consiglio d'amministrazione possa garantire una circolarità di informazioni, è anche un'azione trasparente.
Non aggiungo altro perché penso che chi conosce le vicende non ha bisogno di ulteriori indicazioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Noi ricordiamo bene, tant'è vero che applicammo una regola diversa, infatti, attualmente il direttore dell’Assam è un dipendente della Regione Marche. Togliemmo anche la possibilità di avere un amministratore esterno perché secondo i principi e la ratio che avevano ispirato la legge Madia ci doveva essere una riduzione dei Cda e degli organismi esterni. Quindi oggi avreste potuto avere un regime monocratico, quindi, un solo amministratore delegato, invece avete deciso di mettere un Cda da tre membri, con l'ipotesi di portarlo a cinque. Passiamo da una realtà nella quale l'amministratore è un dirigente della Regione Marche - quindi ai cittadini costa molto poco perché incide per la differenza tra lo stipendio del dirigente e l'incarico, quando parliamo di poltrone parliamo anche di costi per i cittadini – ad una situazione non con un amministratore unico esterno, che avrebbe comunque un compenso, ma ad un Consiglio di amministrazione di tre/cinque membri. La proposta è di 3, ma c’è un emendamento per portarli a 5, il che significa che se rimaniamo a 3 la spesa sarà di circa 50.000 euro annui in più per i cittadini della regione Marche e se dovessero arrivare a 5 non so quanto questo costerà.
Il criterio introdotto della legge Madia di ridurre i carrozzoni, i Cda e di sostituirli con un unico amministratore, la precedente Giunta lo ha talmente adottato da mettere un dirigente, cosa che è stata per un periodo anche obbligatoria, poi non lo è più stata, e si è ritenuto opportuno mantenere questa opportunità per risparmiare denaro pubblico. Questo è un primo elemento.
Il secondo elemento, quello più rilevante, è la capacità di questo ente di lavorare perché voglio ricordare che l’Assam è un braccio operativo della Regione, importantissimo, perché svolge delle funzioni che sono determinanti, che sono altamente scientifiche e ci sono professionalità di altissimo livello che ci vengono invidiate non dico in tutta Italia, ma in tutta Europa perché siamo esperti in tantissime materie.
In particolare, e qui mi voglio soffermare, mi sarei aspettata che in questa legge ci fosse un'attenzione particolare per i dipendenti che vengono assunti nei vivai per 180 giorni l'anno, mentre voi inserite nell'articolo 11 del personale un riferimento al comma 3 dell'articolo 35 della legge n. 165 del 2001, che non consente di assumere questi dipendenti che hanno un'esperienza consolidata.
Invito chi di voi non l’ha mai fatto a visitare i vivai dell’Assam, sono dei gioielli della Regione Marche, dei veri e propri gioielli di biodiversità, di capacità e di qualità. Sono stati fatti lavori e sperimentazioni eccezionali, come per esempio sulla micorizzazione delle piante per i tartufi, come anche delle sperimentazioni che riguardavano i vasi biodegradabili, che consentono alle radici di radicare in maniera migliore. Pare una sciocchezza, ma in un mondo come quello della tartuficultura, che è in espansione …, e per tutta la Regione è stato un processo significativo.
Dico solo questo per non parlare di tutto quello che si fa sulla conservazione della biodiversità, ma la cosa più grave dell'articolo 11 non è tanto il comma 2, ma è il comma 5, dove si dice che l'Agenzia si avvale di operai a tempo indeterminato e determinato per la gestione, qui si parla di vivai e si fa riferimento sempre al decreto n. 165 del 2001 e non si fa riferimento al contratto dell'agricoltura, che sarebbe molto più utile e molto più … perché gli operai agricoli hanno un contratto agricolo anche di disoccupazione.
Sarebbe stato opportuno tenere presente che c'è questa grandissima realtà, non so se qualcuno di voi la conosce, e vi rinnovo l'invito di andarla a visitare.
Non capisco perché si sia inserita anche la pesca, onestamente è una questione che non riesco a capire perché è un mondo completamente diverso.
Un’altra carenza secondo me grave dal punto di vista degli obiettivi è la poca attenzione al fitosanitario. Voi avete sentito nominare, spero, la xylella, un batterio che non colpisce soltanto gli ulivi, ma almeno 37 specie diverse, per esempio il quercus, l'olmo, una serie di essenze arboree che abbiamo anche a casa nostra.
Questo comporta un lavoro per Assam enorme perché c'è una verifica dei passaporti delle piante, che può sembrare una sciocchezza, ma è una cosa importantissima per l'esportazione e anche per il controllo dell'importazione, che necessita di un implemento del personale perché queste piante devono avere tutte dei passaporti, devono essere fatti dei patentini. Avrei magari auspicato di vedere almeno queste due criticità risolte, oltre a tutta la questione del personale che rimane indeterminata, come bene hanno detto i miei colleghi.
La cosa più grave rimane, e questo non lo potete negare, è che ad ogni Consiglio c'è un aumento di posti nei Consigli di amministrazione o in nuove società. Ripeto sempre una frase di mia nonna: “Asino che non vide mai bardella, cent'anni se ne fece meraviglia”. Avete preso il potere e questa aggressività, bulimia, sembra esagerata e credo che cominci anche a rasentare la patologia.
Detto questo, come dice il Consigliere Cesetti, probabilmente per molte cose siamo diventati degli indovini, magari in tema di agricoltura potremmo indovinare se verranno modificate tutte le posizioni organizzative della Sda di Ascoli Piceno, così come si pensa e si teme, determinando una totale rasa al suolo di chi in questi vent'anni ha portato avanti quel Servizio con obiettivi straordinari, anche durante il terremoto e soprattutto dopo il terremoto, nella gestione di ulteriori 160 milioni di euro che furono i fondi aggiunti a quelli del Piano di sviluppo rurale e che in particolare lo Sda di Ascoli si caricò e li ha tutti rendicontati. Se ciò avverrà, come qualche uccellino ci racconta, poi attiveremo tutte le opportune verifiche riguardo alla legalità, all'opportunità e all'efficacia di questa manovra. Grazie.
PRESIDENTE. Ricordo, come ha già fatto il Consigliere Cesetti, che chi vuole parlare senza mascherina deve restare seduto, chi si alza in piedi deve avere la mascherina.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ringrazio la Consigliera Marcozzi e il Consigliere Biancani per l’illustrazione, in particolare voglio sottolineare i punti che il Consigliere Biancani ha evidenziato per marcare le criticità di una legge, Assessore e Consiglieri che può sinteticamente definirsi sotto il profilo dei contenuti e degli obiettivi: “Sotto il vestito niente. Nulla di nuovo sotto il sole di questo ente”.
I miei colleghi hanno già anticipato alcuni degli elementi caratterizzanti le criticità di una nuova legge, l'istituzione di un nuovo ente, che davvero sorprende. Mi riferisco in particolare alle osservazioni, alle considerazioni che ha fatto la Consigliera Marcozzi nel proprio intervento quando ha fatto riferimento a quello che può definirsi l’identità caratterizzante questa nuova legge, cioè la trasformazione di Assam da ente pubblico economico ad ente pubblico non economico. La Consigliera Marcozzi ha detto che lo ha fatto perché si occupa di interessi pubblici. Voglio ricordarle che non può essere questo certamente il tratto distintivo tra ente pubblico economico e non economico. È evidente come invece la differenza passi, l’ha sottolineato il Consigliere Cesetti, sulla sostanziale impostazione che l'ente pubblico economico ha attraverso l'operatività, dentro ai principi, almeno in tendenza, di equilibrio fra costi e ricavi, cioè all'interno del mantenimento di una caratterizzazione imprenditoriale, ribadisco, in tendenza non certamente quello relativo agli interessi pubblici.
La chiara dimostrazione della inspiegabilità delle affermazioni del relatore di maggioranza sta nel fatto che l’Atim, che è ugualmente ente pubblico economico, persegue interessi pubblici.
Assessore e Consiglieri di maggioranza, c'è un elemento che davvero a noi pare particolarmente contraddittorio nella relazione istruttoria degli uffici sostanzialmente si afferma come la trasformazione da ente pubblico economico a non economico si giustifichi con la scelta dell'esecutivo di attrarre presso di sé un tema così importante.
In fondo ci può stare, è una scelta, si può affermare che la Regione Marche rispetto al settore agroalimentare e alla pesca, di cui poi diremo, intende avvicinare questa struttura all’operatività, alla strategia, all’affidabilità dell'esecutivo. Credo che l'elemento più in contraddizione sia quello di prevedere accanto a questa scelta, la previsione di un Consiglio amministrazione, che avrebbe avuto senso e ha senso se si intende rendere più snella l'attività dentro una strategia chiara. E’ la contraddizione, il contrasto più forte, quello di immaginare un ente pubblico non economico che, è tangibile, si caratterizza soprattutto per l’integrità, la fusione e la sinergia con la struttura regionale, con l'esecutivo, ed invece rispetto a questo voi prevedete un Consiglio di amministrazione. E’ evidente come vi sia un contrasto, una discrasia fortissima e su questo mi pare che chi mi ha preceduto ha notato come alla base di tutto ciò ci sia un interesse connesso all'assegnazione di prebende dal punto di vista politico. Lo vedremo, ma è già in sè, indipendentemente da chi saranno i soggetti che guideranno, a individuare tutto ciò.
Voglio anche ricordare da questo punto di vista che noi avremo un Consiglio di amministrazione di tre o addirittura di cinque membri, come tende a far approvare il Consigliere Ciccioli, per organizzare un anno di operatività, una programmazione di indirizzi che dà la Regione, che fornisce la Regione, evidentemente da ente pubblico non economico, in maniera più forte e più marcata, e la gestione amministrativa di una struttura che svolge alcune attività. E’ davvero una contraddizione forte, una inspiegabilità quella di mettere un Consiglio di amministrazione rispetto tutto ciò.
Sulla trasformazione da ente pubblico economico a non economico, Consigliera Marcozzi, ho dei dubbi, se sarà in grado in sede di replica di spiegarsi. Si chiede se questa trasformazione impedirà di poter svolgere quell'attività commerciale, di erogazione di servizi, che l'ente pubblico aveva perché è evidente come l’aspetto della compatibilità fra l'essere ente pubblico non economico, quindi nella sostanza ente che per principio non produce beni e servizi, possa essere coniugato con i ricavi, circa 800 mila euro per i servizi che vengono resi.
Quello che ulteriormente va sottolineato e si correla in maniera contraddittoria nella trasformazione sta nel fatto che manca un vero modello attraverso questa trasformazione. Di che cosa parliamo, se nel valore della produzione di questo ente economico si parla di 8 milioni di euro, di cui sostanzialmente l'attività viene finanziata per 1,5 milioni di euro, oltre agli 800 mila euro dell'erogazione del servizio.
In sostanza e contrariamente da quello che ha affermato la Consigliera Marcozzi, è evidente, non c'è una visione, una strategia, riconducibile peraltro alle contraddizioni che pure in parte sono state sottolineate in precedenza.
Voi avete trasformato Svim in Svem individuando un amministratore, la società eroga servizi, noi lo sappiamo, e in questo caso vi è una contraddizione forte, così come l’Atim, che è il nuovo ente, che da questo punto di vista non prevede altro che un direttore e il revisore. Quello che si vuole sottolineare, Assessore, è che non si comprende, magari ci sarà, quale sia la vera strategia, la visione delle società o degli enti partecipati rispetto ai temi centrali: cultura, agroalimentare ed altro, penso ad altre attività, come appunto la Svem.
Che cosa nella sintesi si può affermare? Che non c'è una visione, una strategia unitaria, non c'è una strategia che tenda a far comprendere quali possano essere i contenuti di un modello innovativo, davvero innovativo, Consigliera Marcozzi, per Assam, ma si tenda a un passaggio minimale rispetto alla questione relativa ai contenuti della legge.
Nella sostanza non c'è niente di nuovo e andrebbero spiegato le ragioni della trasformazione, non entro … Sono evidenti a tutti i maggiori costi che col Consiglio di amministrazione avremo.
Oggi attraverso la previsione attuale è la struttura pubblica che viene a garantire, per questo voglio sottolineare rispetto all'intervento dell'Assessore come la garanzia non la dia le persone, ma la dà l’impronta, l'identità della struttura pubblica o meno e da questo punto di vista interessa poco chi ha guidato, indipendentemente dall'appartenenza.
Un'ultima considerazione prima di chiudere la voglio fare per l'inserimento della pesca. Come la Consigliera Casini, condivido pienamente il dubbio, poi il tempo aiuterà a comprendere chi avrà ragione.
Ma certo, l'identità di un Assam che eroga servizi in relazione all'agroalimentare, qui non l’avete messo, noi abbiamo presentato alcuni emendamenti anche su tutto il settore florovivaistico, Immaginate che in una fase come questa non si dà per nulla evidenza a tutto il settore relativo alla transizione e al rafforzamento del settore florovivaismo, ma questo fa il paio con le considerazioni che ho fatto prima, a voi dei contenuti, attraverso questa legge, non ve ne ha fregato nulla. Avete copiato la vecchia legge, ad eccezione del Cda, tra l’altro, a mio parere, avete anche inopportunamente inserito un termine inglese che sarebbe “Innovation Broker” che credo che sia inopportuno, dico solo questo, nella sostanza non c'è nulla.
In realtà la pesca …, mi vengono in mente le parole ascoltate dalla Presidente di Fratelli d’Italia, la quale, nell'anticipare, nell’auspicare un Governo a sua guida ha fatto riferimento a un Ministero del mare.
Non avete capito che, secondo me, avreste dovuto semmai individuare una struttura riconducibile a una delle identità particolari di questa regione, che è il mare. Questo avreste dovuto fare, ma avete appagato voi stessi attraverso la previsione di un Osservatorio che praticamente andrà a soddisfare anche lì le esigenze di parte o delle associazioni amiche, senza in realtà immaginare un modello di sviluppo che riguardi da un lato il settore agroalimentare e dall'altro la pesca, magari dentro un contesto più ampio. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1.
Emendamento 1/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri: “Al comma 2 dell’articolo 1, dopo la parola ‘contabile’ è inserita la seguente: ‘gestionale’”.
Ha la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento, Assessore Carloni, mi sembra il minimo perché addirittura prevedete ente pubblico non economico, un Cda mastodontico e poi non gli date l’autonomia gestionale. Credo che sia un fatto normale
anche se è un ente pubblico non economico.
Tra l'altro, come dicevo prima, scomodandomi addirittura a citare della giurisprudenza sia del giudice amministrativo che della Corte di Cassazione, nei compiti si vede la distinzione tra ente pubblico economico e non economico, non tanto dall'effettivo esercizio, diciamo, dell'attività.
Tra le altre cose voglio aggiungere a sostegno di questo emendamento che per voi è un’opportunità, se poi non lo votate a noi non provoca alcun dispiacere.
Oltretutto, voglio dire all’Assessore Carloni, che la legge sull’Atim, che ho qui sottomano, la n. 35 del 2001, prevede che l’Atim è soggetto dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa, contabile e gestionale. Atim gestionale, perché non c'è autonomia gestionale in questa dell’Assam?
Per di più c'è un'ulteriore contraddizione, che vedo adesso, Vicepresidente Carloni e Consigliera Marcozzi, autonomia amministrativa, organizzativa, contabile e patrimoniale. Un ente pubblico non economico che ha autonomia patrimoniale e non ha quella gestionale, è difficile sostenere una cosa del genere, ma che vi viene in mente quando scrivete queste cose, è una contraddizione in re ipsa.
Consigliere Baiocchi, lei mi guarda, ma è così, lei fa l'avvocato, ma non c'è bisogno di essere un avvocato per fare questo.
Per quanto riguarda l’Atim non c'è l'autonomia patrimoniale. Certo che qui c'è l'autonomia patrimoniale perché vediamo le attività che fa, ma le fa anche Atim, ma l'autonomia patrimoniale si giustifica male in un ente pubblico non economico, che nel contempo non ha l'autonomia gestionale.
Insisto nell'approvazione, però, ripeto, quando vedo gli strafalcioni, oltre che politici, diciamo giuridici e di tecnica legislativa lo evidenzio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ci terrei soprattutto a replicare ad una frase di prima che non mi è piaciuta, senza voler offendere nessuno, però, contestare a questa amministrazione, alla maggioranza che non c'è nessuna strategia sulle società partecipate secondo me genera ilarità perché se c'è una cosa che abbiamo fatto in due anni e mezzo è proprio la riforma strutturale e profonda del sistema delle partecipate, della visione strategica di tutti quei servizi che la Regione genera ed eroga in vari modi.
L'esigenza di questa riforma, della proposta di legge n. 83, nasce dal fatto che l’Assam era figlia di un'altra epoca, oggi questo ente ha bisogno di una profonda riforma e di poter erogare dei servizi in modo molto diverso rispetto a quello che se si faceva in passato, è stata aggiunta oltre all'agricoltura la pesca, anche nel nome.
Il Consigliere Carancini dice: “Non si capisce cosa volete fare”, una persona intelligente come lei non può non capire quello che vogliamo fare, è talmente chiaro e trasparente, è scritto già nel nome cosa vogliamo fare. Vogliamo un soggetto in grado di erogare servizi e di farlo in modo compliance alle richieste delle aziende di questa epoca, che hanno bisogno di una struttura che faccia analisi, ricerca e soprattutto faccia una cosa a vantaggio dell'agricoltura e della pesca, faccia il trasferimento tecnologico, cosa che precedentemente era più legata alla ricerca scientifica e all'assistenza. Questa è la vera evoluzione se devo sintetizzarla. Poi aggiungo anche che nella nuova configurazione il fatto che ci sia un Consiglio d'amministrazione non significa voler creare un carrozzone o dei costi ingiustificati. Ieri c’era un articolo che ci metteva al primo posto come Regione nelle spese di consulenza, al primo posto in Italia, come virtuosismo e non come spesa. Questo significa che non stiamo né esagerando né sprecando.
Il Consiglio d'amministrazione, conoscendo anche la volontà del Presidente, è quello di un ente morigerato nei costi che non serva a gratificare la vanità e tanto meno, come ha detto il Consigliere Cesetti, la fame di poltrone. E’ una visione distorta, parziale, financo miope di questa strategia, che invece ha una visione complessiva di tutto il mondo economico che sta cambiando e noi, dalla Svim a tutto il resto, all’Atim, all’Assam, stiamo facendo una profonda modifica da un lato legislativa, con le otto leggi che il Consiglio ha approvato, dall'altro rispetto alle aziende che fanno servizi.
Al Consigliere Carancini dico come fa a dire che sbagliamo facendo un ente non economico che non potrà erogare servizi. Quello che lei ha detto è una cosa infondata perché gli enti non economici possono erogare servizi, pensi ad esempio all’Inps, che lo fa ha vantaggio dei cittadini, non ha le condizioni dell'azienda, non applica l'Iva sui servizi erogati, ma eroga servizi e lo fa in un modo diverso, come ente pubblico. Ma è proprio quello l'obiettivo che noi vorremo raggiungere, vorremmo erogare servizi e molti di più di quelli che vengono erogati oggi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che da questo punto di vista le osservazioni puntuali dell'emendamento presentato dal Consigliere Cesetti vadano sottolineate, evidentemente di ausilio all'impostazione.
Non so se era disattento o era distratto, è evidente che le parole, Assessore e Vicepresidente, sulla mancanza di visione strategia sono riferite al complesso delle agenzie e degli enti partecipati. Non si comprende, glielo richiedo, poi magari avrà possibilità di intervenire, quale sia la coerenza fra tutti gli enti che sono stati trattati in questo Consiglio regionale rispetto al quadro di Assam.
L’Assam diventerà un ente pubblico non economico, e questo ribadisco, ci può stare perché è evidente il tentativo di renderlo strumentale rispetto all'attività, ma non si capisce però, e io non la intravedo, saranno limiti, quale debba essere invece la coerenza fra l’Assam e gli altri enti centrali e strategici perché è evidente che la costituzione di Atim individui un'attività importante e significativa, ma attraverso una natura diversa. Da Svim a Svem c’è ugualmente un cambiamento, questo addirittura all'interno di una società.
Manca una visione, Vicepresidente, per una semplice ragione perché voi non investite risorse su questo, non aggiungete niente di più a quelle che erano le identità della legge precedente.
Avrei compreso un cambiamento condiviso, non condiviso, se aveste messo all'interno di questa scelta delle risorse, dei temi o dei settori, o meglio degli obiettivi particolari. Voi su questo non dite nulla, continuerete a erogare servizi, dice lei, nella misura in cui erano stati erogati in precedenza. C'è uno storico che dice che l’Assam ha erogato per circa il 10% della propria attività i propri servizi.
In questa nuova Agenzia non c'è nulla di nuovo, ecco perché le ribadisco che manca una visione, una strategia e mancano scelte rispetto ai vari settori che possono indurre a credere a chi legge la legge, a chi individua il settore, un cambiamento rispetto al passato, fatta eccezione del Consiglio di amministrazione che su questo abbiamo già detto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ho fatto anche l'Assessore e anch'io vorrei approfittare per poter intervenire perché qui sono state fatte previsioni, illazioni che hanno toccato anche la mia persona.
Il Consigliere Cesetti è un collega che stimo ed è un politico di lungo corso al quale sembra forse strano che in Consiglio regionale ci sia una forza politica come la mia, che non pressa per entrare in un'ottica spartitoria, fermo restando che se i Civici Marche ricevessero la Presidenza dell’Assam non ci sarebbe nulla di male, per legge è consentito e politicamente sarebbe più che legittimo, visto che non abbiamo avuto nulla. Però, posso assicurare al Consigliere Cesetti che ha sbagliato pronostico o meglio che io sappia l’ha sbagliato.
Il gruppo Civici Marche ed il sottoscritto più che prendere o pretendere posti e poltrone, che, ripeto, sarebbero comunque legittimi, lavorano quotidianamente nel merito delle questioni e nel rispetto del programma elettorale per il quale questa maggioranza è stata votata dai cittadini nell'esclusivo interesse dei marchigiani, quindi, Consigliere, nostro malgrado ha sbagliato pronostico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voteremo favorevolmente questo emendamento.
Consigliere Rossi, nessuno mette in discussione il suo impegno, non c'è nulla di male se poi le previsioni …, a parte che per sbagliare le previsioni dobbiamo aspettare l'evento, prima vediamo l'evento.
Il tempo che intercorre tra oggi e l’evento è l'opportunità e la previsione di avverarsi è un tempo discreto, vedremo. Consigliere Rossi, in questa fame di poltrone non faccia mangiare tutto all’Assessore Carloni, che decanta la virtuosità della nostra Regione per quanto riguarda gli incarichi esterni, le consulenze, eccetera, ma è una virtuosità che lei ha ereditato, l’ha ereditata da noi e in questo non c'è nulla di male, purtroppo non la potevamo diseredare, ha ereditato questo, quindi è un complimento che io accetto.
Per il resto condivido sempre tutto con il Consigliere Carancini, mi capita molto spesso, su una cosa dissento, non è che sotto il vestito non c'è nulla, non si vede niente, no, no, sotto il vestito dell’Assam c’è l’Assessore Carloni, è cucito su misura dell’Assessore Carloni questo vestito, addirittura commissaria le deleghe e lui le esercita attraverso …, perché un conto è esercitarle attraverso il Dirigente dell'agricoltura, signori Consiglieri, un altro è gestire l’agricoltura e la pesca con tutte le risorse, con tutto quello connesso, attraverso la struttura dirigenziale, che ha una sua autonomia rispetto alla politica e alla gestione della politica, un conto è farlo attraverso una società, un ente pubblico, badate bene, non economico, che non ha il vincolo di bilancio - tanto incassa, tanto spende, il pareggio - ma soltanto l'obbligo del bilancio consolidato con quello regionale. Un conto è farlo attraverso quella struttura, in cui insedio persone legittimamente di mia fiducia, che gestiscono queste deleghe. Sotto il vestito dell’Assam …, questo è un vestito firmato, non si compra allo spaccio, per l’Assessore Carloni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Intervengo in dichiarazione di voto per complimentarmi per la lectio magistralis sugli incarichi del Consigliere Cesetti perché lui stesso quando faceva parte della precedente Giunta era riuscito a portare nella segreteria del Presidente persone di grande spessore, non a caso avevate nominato, credo, il responsabile dei lavori pubblici, se non sbaglio, proprio perché vi mancava qualche assessorato con XY della Provincia di Fermo. Avevate nominato esperti economici, come ad esempio la XX, oppure altri esperti come la YY perché gli Assessori secondo me li volevate un po' degradare. Mi è dispiaciuto perché avevate qualche Assessore capace e mi ero rammaricato di queste nomine che avevate fatto.
Non a caso la lectio magistralis del Consigliere Cesetti dimostra che, ancora una volta, loro pensano alle poltrone e di fatto a ciò che hanno creato in questi ultimi cinque anni del precedente Governo e su questo i marchigiani hanno dato ragione a noi.
Per quanto riguarda gli incarichi, le consulenze, credo che il Consigliere Cesetti sia una persona molto attenta e non so se ha avuto modo di leggere una notizia di qualche giorno fa: le Marche sulle consulenze sono tra le Regioni più virtuose d’Italia. Questo per ricordare che la Regione ad oggi dalla scorsa amministrazione ha ereditato un passato e tantissime consulenze volavano in campagna elettorale e oggi siamo tra i più virtuosi. I consulenti del Presidente Acquaroli non percepiscono stipendi come li prendeva le signore YY, XX, andatele a vedere, avete fatto delle polemiche per il consulente del Presidente Acquaroli a 1.000 euro l'anno, quando voi stessi – Consigliere Carancini si può arrabbiare con i suoi amici di partito - avete nominato consulenti per 6 mesi a 40.000 euro, 30.000 euro, erano soldi dei cittadini marchigiani.
Ho voluto fare questa precisione e dichiaro che il nostro gruppo voterà contro a questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Non so nemmeno chi verrà nominato e a questo punto la sa più lunga il Consigliere Cesetti di me e questo dimostra quanto sono informato sulla vicenda, ma è vero che sia un’esigenza riformare l’Assam per essere strumentale alle attività dell’Assessorato ed è fondamentale questo fatto. Sarò ingenuo, ma non ho mai pensato di utilizzarla per altre finalità nè strumentalmente a me, soltanto credo che chi mal fa mal pensa, Consigliere Cesetti. Io non avevo mai pensato a questa cosa, ero completamente ingenuo sul fatto che la riforma potesse servire in qualche modo all’Assessorato e mi dispiace che questa vostra abitudine a controllare e a nominare tutti la vediate specchiata negli altri, nei miei candidi sogni non avevo mai pensato a questa cosa. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
PRESIDENTE. Emendamento 1/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Rispondo anche al Consigliere Putzu che stavolta ha perso occasione per stare zitto perché già avevo risposto all’Assessore Carloni.
La virtuosità della Regione Marche per quanto riguarda le consulenze esterne, l'ho già detto, forse non ha ascoltato o era assente, è riferita ai periodi precedenti l'insediamento di questa Giunta, è riferita alla nostra amministrazione. Come no?
(interrompe il Consigliere Putzu)
Fabrizio CESETTI. E quando vi siete insediati voi, Consigliere Putzu? Leggete, non fate queste figuracce, l’articolo è relativo a un periodo precedente alla nostra amministrazione. Voi vi siete insediati a fine ottobre e quale consulenza volevate dare? Vediamo quello che avete fatto dopo.
Tra l’altro voglio dire al Consigliere Putzu, una volta per tutte, che è inutile che ogni volta rispetto alle nostre critiche dica che noi avevamo nominato questi e quel altri, ma che c’entra? Quel che abbiamo fatto noi non vi assolve dalle vostre nefandezze politiche, non vi assolve, cosa lo dite a fare, che c'entra? Supponiamo che l’abbiamo fatto, ma se noi abbiamo compiuto una cosa brutta la potete fare anche voi solo perché l’abbiamo fatta noi? Ma questo non è un discorso di politica, ma da ragazzini dell'asilo. Pensate a quello che fate voi e a come lo fate, pensateci bene!
L’ha detto prima il Consigliere Carancini, non c'è strategia in questa Agenzia, Assessore Carloni, perché non si scorge l'interesse pubblico che dovrebbe sottostare all'insediamento, al varo di un ente pubblico non economico, non si scorge l'interesse pubblico, si vede bene invece l'occupazione del potere, questo sì.
Ricordo che nel passato, ma anche quello …, come a voi non vi assolvono i nostri comportamenti, noi non possiamo portare le colpe degli emendamenti passati, ricordo che sotto il Governo dell’VIII^ legislatura regionale l’Assam venne assegnata …
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Lo dico dopo. Questo emendamento prevede la sede legale dell'Agenzia che ha individuato la Giunta regionale in un immobile di proprietà regionale, mi sembra il minimo per un ente pubblico non economico, poi dirò perché. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Colgo l'occasione, non c'è alcun intento ostruzionistico, per spiegarle perché la sede deve essere individuata dalla Giunta in un immobile di proprietà regionale in quanto, come ho detto prima, è un ente pubblico non economico. Tra l'altro un ente pubblico non economico al quale non avete conferito autonomia gestionale, insediarlo in un immobile di proprietà regionale, ce ne sono tanti, penso che sia una necessità, oltre che un dovere ed un'opportunità perché, ad esempio, quell'immobile fa parte del patrimonio cosiddetto indisponibile pubblico. E’ una necessità e un dovere e ricordo bene che insieme alla Vicepresidente Casini all'epoca ci siamo occupati di trasferire l’Assam in un immobile di proprietà regionale, poi purtroppo, ahimè …, ci siamo riusciti per l’Asur e per tanti altri immobili, in questo caso l’Assam paga gli affitti.
Noi abbiamo tanti immobili, abbiamo pensato agli immobili dell’ex Crass che sono di proprietà Asur, con cui tra l’altro c'era in atto anche una sorta di accordo.
Ci sono tantissimi immobili di proprietà regionale, di proprietà degli enti dipendenti, quindi pensiamo che portare la sede dell’Assam in un immobile di proprietà regionale sia più coerente con la natura di ente pubblico non economico, consentirà di risparmiare risorse e di utilizzare al meglio immobili di proprietà regionale che, ad esempio, potrebbero essere al bisogno ristrutturati, faccio un esempio: si fa un mutuo anziché pagare gli affitti. Da qui questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri: “Il secondo periodo del comma 3 dell’articolo 1 è soppresso”.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo all’Assessore Carloni e alla relatrice di maggioranza, che solitamente sono persone anche attente: “Nei limiti delle funzioni proprie – comma 3 - individuate all'articolo 2, l'Agenzia subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi di Assam, secondo quanto stabilito dalla Giunta regionale”.
A parte il fatto che la vexata quaestio di un ente pubblico non economico che subentra nei rapporti giuridici di un ente pubblico economico …, mi rivolgo al Consigliere Carancini perché voi non è che non capite, voi non volete capire, è diversa la cosa, non è che non avete la capacità di capire, lo dico alla Consigliera Marcozzi, che tra l'altro è una valida commercialista. Già prevedere di per sè di subentrare nei rapporti giuridici attivi e passivi a un ente pubblico economico e non economico. Come sono stati costituiti, ad esempio, quei rapporti giuridici ai quali oggi io subentro con la scritta interesse pubblico dove invece è privato.
Poi c’è l’altro aspetto, da qui l'emendamento. Ci sta? Volete fare questo? Boh, se il Governo vi dice che è tutto a posto, tanto è affaccendato in altre questioni … La legge prevede che la Regione subentri all’Assam nei rapporti diversi di cui al comma 3, e quali sono questi rapporti diversi, Vicepresidente Carloni? Possiamo mettere una norma così indeterminata, in modo così indeterminato, ma che significa? Se subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi dell’Assam non ci possono essere rapporti diversi. Quali, Assessore Carloni? Votate questo emendamento ed eviterete di fare un obbrobrio anche legislativo e giuridico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Mi meraviglio che un esponente del centro-sinistra, che della diversità ha fatto un simbolo, un oggetto di lotta, si preoccupi per la parola diversi, diversi vuol dire diverse cose e in quella diversità ci possono essere compresi tanti argomenti, che poi possono essere declinati nei regolamenti attuativi o nella gestione.
Quell'articolo lo ha scritto il tecnico del Servizio, non l’abbiamo scritto noi, perché voleva lasciare una porta aperta ad eventuali altri obbligazioni, rapporti che non potevano essere declinati nella legge, che magari saranno fatti successivamente nei regolamenti attuativi oppure nei dispositivi amministrativi successivi. Quindi la parola “diversi” è vero che è indeterminata, ma lascia anche aperta la possibilità di non aver escluso alcune negoziazioni, obbligazioni rispetto a quelle elencate. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Intervengo alla luce delle cose che ho ascoltato adesso dal Vicepresidente Carloni, facendo una premessa. Il tentativo da parte delle opposizioni di apportare un contributo non è sempre solo politico, pretestuoso, strumentale e alla luce di questo confesso in tutta onestà, in buona fede, che mi sfugge tecnicamente che cosa si intende per rapporti diversi di cui al comma 3 perché, e lo dico anche alla Consigliera Marcozzi, che è la relatrice, una professionista.
Un ente pubblico economico, non economico, ha rapporti attivi e passivi, il rapporto attivo e passivo è l'elemento geometrico all'interno di un'attività come quella che svolgeva Assam. Scrivere rapporti diversi di cui al comma 3, che cosa si intende? C'è una sconnessione a mio parere tecnico giuridica che può restare, ma che lascia un'impronta di dubbio perché, che cosa faceva l’Assam? Erogava servizi, prendeva finanziamenti, programmava l'attività annuale delle proprie situazioni, aveva i rapporti col personale, mi volete spiegare, ma lo dico in ottica costruttiva, che si intende per rapporti? Magari c'è qualcosa che ci sfugge e possiamo anche ritirare l’emendamento. Lo diciamo senza strumentalità perché ci sembra davvero, neppure contraddittorio, illogico rispetto al contenuto, che ha una ragione. C'è una continuità, non entro in questo aspetto, è normale, ma nella continuità ci sono rapporti attivi e passivi in termini di obbligazioni, solo per questo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. … l’Assessore Carloni è il Vicepresidente di una istituzione della Repubblica, ve lo dico a voi, abbiate pazienza, non ci possono essere rapporti diversi da rapporti giuridici attivi e passivi.
Un rapporto giuridico è un negozio giuridico, è un contratto, è un’assunzione di un'obbligazione giuridica. Immaginiamo un credito da riscuotere, un debito da onorare, una condizione che si avvera rispetto a quel rapporto giuridico, a quell'obbligazione. Un negozio giuridico potrebbe essere una donazione perché ci potrebbe essere anche una donazione ad Assam, immaginiamo un agricoltore che non ha figli e non ha eredi, questi sono i rapporti giuridici, non ci possono essere rapporti diversi dai rapporti giuridici attivi e passivi.
Inoltre, lo dico al Vicepresidente in modo costruttivo perché non credo che queste mie argomentazioni possano essere classificate come ostruzionistiche, da una parte non può essere che ci sia un rapporto diverso da un rapporto giuridico attivo e passivo, ma dall'altra questo capoverso, che io voglio sopprimere, dice che cosa? Guardate voi dove sta la finezza, lo dico al mio capogruppo, prima si dice che l’Agenzia subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi di Assam, e ci sta, poi prevede che la Regione subentra all’Assam nei rapporti diversi, non di parla più rapporti giuridici attivi e passivi, ma di rapporti diversi. Ma i rapporti diversi da quelli giuridici attivi e passivi sono i rapporti personali, sono le amicizie, ma di che parliamo? Ci può essere un rapporto diverso nella pubblica amministrazione fra la Regione e un ente che si trasforma da ente pubblico economico ad ente pubblico non economico che non sia un rapporto giuridico? Che c'è un rapporto d’amore, ma di che cosa, di amicizia? Assessore Carloni questo sa che cos'è?
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Questo è un tema ed io chiedo che l'Assemblea legislativa operi anche una verifica sull'articolato che viene portato all'attenzione di quest'Aula perché scrivere in questo capoverso …, sopra si scrive rapporti giuridici attivi e passivi e sotto si scrive rapporti diversi, ma questo non si scrive, lo dico al Presidente del Consiglio, una cosa di queste è inammissibile. Che cosa significa rapporti diversi? Ma questa è una legge che disciplina i comportamenti umani e i comportamenti degli enti delle società …
PRESIDENTE. La prego di concludere, ogni volta sfora di un minuto e passa, non è più possibile, rispettiamo almeno i tempi.
Fabrizio CESETTI. Va bene, restituisco il tempo.
PRESIDENTE. Nessun problema sulla restituzione, però rispettiamo i tempi.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ogni volta che parla il Consigliere Cesetti lo ascolto con attenzione, non sempre dice cose sbagliate, però mi sono documentato nel frattempo e, come immaginavo quando prima di getto scherzando gli ho risposto, è stato espressamente voluto dall'Ufficio legislativo per dare una copertura generale rispetto a tutte le obbligazioni. Esattamente quello che pensavo.
Siccome l’Aula è sovrana e non siamo qui a ratificare quello che ci dicono i funzionari se si vuol togliere, onestamente, lo dico ai Consiglieri con molto pragmatismo, si può togliere quella parte dove c’è scritto “diversi”, prima scherzavo, giuridicamente non va bene.
Immaginavo, Consiglieri Cesetti, che l’avessero voluta i nostri tecnici del legislativo per avere un ventaglio aperto su tutte le ipotesi, forse troppo. Togliamo la parola “diversi”, modifichi il suo emendamento oppure facciamo un sub emendamento e togliamo l'ultimo paragrafo, se non ho capito male.
PRESIDENTE. Siamo in dichiarazione di voto, Assessore, lei continui fino al termine, il Consigliere Cesetti ha l’opportunità di intervenire.
Mirco CARLONI. Certamente non cambia l’impianto normativo, se i firmatari vogliono modificare l’emendamento si può togliere quella parola.
PRESIDENTE. Dichiarazione di voto, purtroppo sulla modalità procedurale …, siamo nella fase della dichiarazione di voto ed è impossibile tornare indietro.
Emendamento 1/3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 1. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi scuso e non approfitterò più di 30 secondi, però sappia che io non mi diverto in alcun modo ad intervenire. Lo faccio per espletare al meglio i miei doveri nei confronti di quest'Aula e della funzione che ricopro. Cerco di documentarmi.
Quando prima volevo intervenire era un'opportunità sull’ordine dei lavori perché quando l’Assessore Carloni ha fatto un'apertura sull’emendamento, forse si poteva trovare una soluzione, magari avrebbe dato via libera ad approvarlo, a me non veniva nulla, però avremmo evitato di scrivere una bruttura giuridica. Ed è proprio questo il tema, Assessore Carloni, le capita spesso e gliene do atto, lei ha svelato l'arcano, ha detto che sono gli uffici che hanno voluto questa norma per una copertura generale, è proprio questo il punto, gli uffici si vogliono coprire con lo scudo legislativo e questo non va bene, per questo motivo doveva essere approvato il nostro emendamento. Sono gli uffici che si vogliono coprire sotto lo scudo legislativo e non va bene, magari qualche volta lo fanno anche "a dispetto” delle indicazioni politiche, è proprio questo il punto. Se invece ci sono rapporti diversi che sono stati creati, chi li ha creati se ne deve assumere la responsabilità perché non è possibile, e lo dico al Presidente del Consiglio, che la Regione si faccia carico di rapporti di non so che cosa, diversi, neanche giuridici, creati da un ente pubblico economico con gli strumenti del diritto privato senza le garanzie del diritto pubblico, senza i controlli del diritto pubblico, senza il controllo magari della politica. Con quei rapporti diversi oggi che fa subentra la Regione? Certo, quando subentra la Regione lo fa attraverso che cosa? Mica lo fa attraverso l’Assessore Carloni, lo fa attraverso il dirigente che subentra perché, Assessore Carloni, io come lei sto qui e vi ricorderete che quando abbiamo approvato la legge sull'ordinamento abbiamo approvato una norma sulle transazioni
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Lo dico dopo.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2
Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l'Illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sarò brevissimo. Nell'ottica dell'impostazione che veniva data all'articolo 2, di cui mi occupo con circa quattro emendamenti, cercando di apportare qualche miglioramento e anche qualche precisazione, questo primo emendamento va nella direzione del comma 2 dell'articolo 2 che stabilisce che Assam esercita le funzioni in rapporto a tutta una serie di leggi che vengono richiamate. Secondo me andrebbe aggiunta anche la legge regionale n. 6 del 23 febbraio 2005, la legge forestale regionale, la materia sono i boschi e le foreste, i prodotti del sottobosco e i tartufi, la collina e la montagna, non è altro che un'integrazione alle leggi che voi richiamate.
E’ un emendamento molto semplice, banale, credo anche non incompatibile. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Un appello, abbiamo già perso un’occasione nell'articolo 1, e non lo voglio rivolgere al Vicepresidente Carloni, ma all’intera Aula, abbiamo questo grande vizio, in modo particolare il Consigliere Cesetti, ma un po' noi tutti, gli emendamenti che presentiamo non hanno niente di strumentale, un approccio di contrasto, lo facciamo sul piano politico.
Voteremo contro, vi abbiamo già detto quello che pensiamo in modo anche molto coreografico, però a fronte di questo c'è una grande attività che penso che l’Aula debba cogliere. Di solito lo facciamo in Commissione, penso al lavoro che viene sempre messo a disposizione per rendere efficace una norma che non condividiamo, per darle una veste giuridica adeguata e io vi chiedo … Capisco lo sforzo, so anche che gli emendamenti non li guardate per niente, li bocciate senza colpo ferire, ma paradossalmente sono orientati a migliorare una norma che non condividiamo. Pensate lo sforzo che abbiamo fatto. Nell'articolo 1 con gli emendamenti a prima firma del Consigliere Cesetti e nell’articolo 2 con quelli a prima firma del Consigliere Carancini, poi altri seguiranno, abbiamo dato questo tipo di taglio ed è un errore ,Vicepresidente, in questo caso non tenerne conto. Potevamo fare mille emendamenti, vi avremmo tenuto qui 10 giorni e invece il vizio maledetto, benedetto, che abbiamo - devo ringraziare il Consigliere Cesetti- ogni volta ci impone la voglia di rendere adeguata una norma che non lo è, invece voi la bocciate facendo un danno alla vostra proposta e penso all'intera comunità.
Almeno leggerli e guardarli con occhio laico perché i nostri emendamenti hanno lo spessore della competenza, della conoscenza e anche un grande senso istituzionale che potrebbe essere d'insegnamento per tutti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ritengo che questo emendamento sia fondamentale perché nei commi successivi, come è stato ben detto, vengono richiamati più volte la silvicoltura ed il settore forestale, quindi non ha senso non declinare la tartuficultura, non ha senso non inserire la legge regionale forestale, oltretutto perché, come ben sapete in quanto le avete negoziato voi, le misure del PNRR sisma prevedono alla misura B, in particolare, grandi finanziamenti, soprattutto per tutto quello che riguarda la silvicoltura, il patrimonio forestale, la gestione delle filiere del legno e per concludere le filiere con l'energia.
Credo che a maggior ragione un ente come l’Assam, che si occupa anche di sperimentazione, possa essere un valido aiuto anche rispetto alla legge forestale n. 6 del 2005. Penso che sia importante e, se non se ne sono accorti, gli estensori della norma aggiungano questa legge regionale perché è un inserimento di assoluto buon senso, senza ci potrebbero essere dei problemi di supporto tecnologico alla filiera del legno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sono favorevole a questo emendamento che ho firmato perché credo che vada a completare la legge.
In relazione a prima, lo dico all’Assessore Carolini poi ci parlerò de visu, gli emendamenti che noi facciamo come potete vedere non sono fine a se stessi, dietro ognuno c'è un ragionamento. Quei rapporti diversi …, e dico all’Assessore Carloni di rimediare a questa cosa perché se avreste votato il nostro emendamento avreste fatto un favore a voi stessi. Perché era legato alla legge sull'ordinamento e l'organizzazione? In quell'occasione voi avete esteso la possibilità per i dirigenti di firmare la transazione- che è un contratto - in cui al primo comma, le parti pongono fine …, e quello già l’avevamo fatto noi e voi l’avete esteso anche al secondo comma, per il quale le parti possono transigere anche rapporti giuridici diversi da quelli dedotti e si dà questa facoltà ai dirigenti tant’è che in quell'occasione il Partito Democratico fece un emendamento soppressivo di quella possibilità perché pensava e pensa ancora oggi che definire una controversia “indefinita” o diversa a quella oggetto di transazione debba essere una facoltà della politica, non dei dirigenti.
Assessore Carloni, mi segua, rapporti diversi neanche giuridici. Immaginiamo che ci sia un rapporto di qualsiasi tipo tra Assam oggi ed un soggetto qualsiasi, che non sia sotto un rapporto giuridico, il dirigente lo mette all'interno di una transazione, non lo faranno i nostri dirigenti perché fortunatamente sono persone oneste e perbene, lo qualifica come un rapporto che non si sa che cos'è, appunto diverso, ed ha questa copertura legislativa. Per questo non va bene, lo consentite l’articolo 1 secondo capoverso e domani quel dirigente che ha firmato quell’atto, non lo farà mai perché non lo può fare, potrà dire: “Io ho questa copertura legislativa”. Ma è possibile una cosa del genere? Credo che questo sia gravissimo perché qui stiamo parlando dell'interesse pubblico. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/2 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Se non è stato approvato un emendamento con cui si inserisce, si integra, con l'indicazione di una legge le funzioni alla legge stessa, si ha l'impressione che ci sia totale indifferenza.
Mi perdoni, Presidente, perché immagino che anche questo emendamento alla luce del precedente non verrà approvato, ma è di un impatto grandioso quello che andrò a presentare e mi viene in mente quando dai banchi della maggioranza si riempiono la bocca sulla costruttività dell'opposizione. Abbiamo chiesto di integrare con una legge regionale dello Stato un tema, un settore di cui tratta l’Assam e c’è un voto contrario, per carità di Dio, le cose sono due o non l’avete letto, come è probabile, sennò non si spiega. Anche l’esecutivo come in altre occasioni …
Anche questo è un emendamento impattante, che stravolgerebbe di sicuro la legge, riguarda il comma 6, siamo sempre all'interno delle funzioni, che prevede che tra le funzioni di Assam vi siano le attività per la qualificazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e della pesca per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze animali e delle varietà vegetali. L'emendamento tende a inserire le parole “delle specie” delle varietà vegetali perché è evidente che le varietà vegetali non sono altro che un'ulteriore specificazione della specie. Credo che sia stravolgente, non so se sarà occupato, credo non valga neppure la pena intervenire ulteriormente, questo è il contenuto dell'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Solo per segnalare che non c’è nessuno della Giunta.
PRESIDENTE. L’Assessore …, nessun problema, anch’io avevo fatto …, difetto ottico.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Prendo la parola per raccomandare l'approvazione di questo emendamento.
Il Vicepresidente Carloni, che ringrazio, ha detto che se c'è qualcosa di condivisibile e venisse segnalato prima …
L’Assessore Carloni su questo ha ragione, c'è la Commissione, ma l’ho già detto e lo voglio dire per l'ennesima volta in quest'Aula, io non presenterò mai più a mia firma un emendamento in Commissione, vengo in Aula perché, come ho avuto modo di dire in precedenti occasioni, mi è capitato di presentare emendamenti in Commissione, quelli migliorativi venivano accolti dalla maggioranza e fatti propri, miglioravano il testo e gli altri venivano cassati, va bene, ci sta. E’ capitato qualche volta in Commissione che i mei emendamenti venissero approvati all’unanimità, penso a quello alla caccia di animali con l'arco, e poi in Aula sono stati cassati, senza tra l'altro dirmi nulla.
Questo è il motivo per il quale il sottoscritto a propria firma non presenterà mai un emendamento, io faccio parte di due Commissioni, sono l'unico del PD, gli emendamenti li presento in Aula come in questo caso e capisco la difficoltà a dire di no. Li volete approvare, approvateli, se non li volete approvare il problema è vostro. Sempre all'interno dei nostri doveri istituzionali chiederò al capogruppo di segnalare al Governo ai fini dell'impugnativa queste disposizioni che gridano vendetta, so bene che probabilmente il Governo non farà niente, ma noi facciamo il nostro dovere e questo è il motivo, l’ho voluto dire per l’ennesima volta e mi sono ripetuto. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/3 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano Carancini. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento che, al di là del formalismo, tenta di integrare l'articolo 2 nell'ambito delle funzioni stabilite a carico di Assam. Ritengo sia utile inserire tra le altre anche questa dicitura: “le attività di promozione e sviluppo delle aree interne attraverso la creazione di un'area di competenza dedicata che abbia la funzione di osservatorio per la valorizzazione del patrimonio forestale ed agrario delle aree montane e marginali”. Se andate a rileggere l'articolazione delle funzioni non si parla in maniera dedicata, individuata e precisa delle aree montane, interne e marginali in relazione all'attività forestale ed agraria.
Credo che anche questo possa essere un apporto non contrappositivo con la ratio della legge, che possa dare dignità ad un settore che molto spesso non viene indicato all'interno delle leggi, in questo caso in relazione alle funzioni di Assam. Ho ritenuto che si potesse arricchire l'elenco, l’articolazione delle funzioni con questa specifica previsione che, lo dico in rapporto al territorio che rappresento, è piuttosto cara, quindi, riteniamo che l'eventuale approvazione sia un atto di rispetto e di riconoscimento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/3. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/4 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Anche questo è un emendamento sostanziale e credo importante in relazione anche alla fase storica che stiamo vivendo, partendo soprattutto dalle peculiarità di Assam, dalla storia di Assam. Lo leggo perché penso che sia abbastanza chiaro, anche questo rientra nell’articolo 2 della proposta di legge e integra le funzioni indicate con il potenziamento del ruolo dell'Agenzia attraverso la valorizzazione e la riorganizzazione delle strutture vivaistiche forestali - che noi abbiamo e credo tutti sappiano che Assam è il gestore - per migliorare la produzione quanti-qualitativa delle specie forestali utili a contrastare il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, a migliorare i contesti urbani delle specie produttive, quali l'olivo, a tutela sviluppo del settore olivicolo regionale.
Abbiamo un patrimonio vivaistico molto importante all'interno dell'attività di Assam, oggi viviamo una fase molto particolare, l’Assam potrebbe sviluppare, rafforzare, diventare un punto di riferimento rispetto all’utilità dei vivai perché, come penso tutti sappiano, rispetto all'inquinamento e questa battaglia la piantumazione è il metodo più semplice e più banale che viene indicato da tutti gli scienziati, più alberi si piantano e si pianteranno …, e ci sono già esperienze.
Con dispiacere ho presentato ormai da mesi una mozione su questo tema che è molto importante e che potrebbe qualificare, dare identità, marcare una volontà ben precisa, senza considerare il dissesto idrogeologico, perché noi tutti sappiamo quanto la piantumazione possa essere anche in una regione fragile come la nostra, particolarmente rilevante.
Attraverso questo emendamento si tende a valorizzare un patrimonio, a dare maggiore dignità al patrimonio florovivaistico di Assam dentro una logica, ma marcando una volontà politico-amministrativa. Non c’è niente di particolare, mi sembra un emendamento serio, sostanziale, che non va in contrasto con la compatibilità e la ratio della legge. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 2. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Da questo punto di vista, lo dico ai Consiglieri che sono in Aula, c'è davvero un'amarezza rispetto a quello che sta avvenendo, non certo perché, ribadisco, l'opposizione vede bocciati alcuni emendamenti palesemente non pretestuosi, contributivi, che danno il senso del rispetto dell'Aula in cui stiamo, che porta, Presidente, a non mortificare il lavoro dei Consiglieri perché è evidente che il tentativo dell'opposizione rispetto alla legge, che non condividiamo, rispetto alla quale proviamo a contribuire, riceve indifferenza. Va bene, non ci sono problemi, però, dico all'amministrazione e anche ai Consiglieri regionali di non riempirsi più la bocca della mancata costruttività, su questo rappresentate l'ipocrisia politica, neppure un intervento per dire, almeno sugli emendamenti più di contenuto, che avevamo detto una sciocchezza, neppure quello.
Vi potete approvare tutte le leggi che vi pare, potete attaccarvi tutte le medaglie che vi pare, guardate che questo porterà, purtroppo io credo, ad un atteggiamento non serio neanche nell'opposizione perché davvero c'è un'ipocrisia vergognosa. Quando si presenteranno altri, e lo dico al Vicepresidente Pasqui che spesso è il paladino della montagna …, certo riesce difficile da capire come mai non si approvi un emendamento che va a favore delle aree montane. Voi ve ne fregate altamente, non ci fate più lezioni su questo! Io vado a casa anche senza l'approvazione dell'emendamento. Quando in Commissione parlate della montagna voi che vi occupate dei fatti vostri, vi dovete vergognare perché siete indifferenti, ve ne sbattete le scatole, andate a dire a quelli che lavorano nel settore florovivaistico di Assam se il tema del rafforzamento è centrale. No, non ve ne importa niente e va bene, ma non vi riempite più la bocca, non ci venite più a fare lezioni, ipocriti politici. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3
Emendamento 3/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento soppressivo dell'articolo 3, che si rende necessario dal nostro punto di vista per rendere coerente l'articolato emendativo che abbiamo presentato e che riconduce Assam alla disciplina organizzativa di Atim.
L'ho detto poc'anzi, non si capisce per quale strano motivo l’Atim ha una disciplina organizzativa diversa da Assam, completamente diversa. Basta pensare che una ha un direttore, mentre l'altra ha un consiglio di amministrazione e un direttore, basta pensare alla natura giuridica dell'una e dell'altra, alla diversa disciplina giuridica per il personale dipendente dell'una rispetto a quella dell'altra. Eppure, lo dico alla relatrice, se prendiamo l'articolo 2 (Funzioni) di questa proposta di legge e gli articoli 1 e 2 di Atim vedrete che la struttura è uguale nelle funzioni e nelle finalità. L'agenzia Assam in questo caso svolge attività di servizio per i settori agricoli, agroalimentari e forestali e della pesca in conformità alla programmazione regionale e secondo gli indirizzi programmatici della Giunta regionale. L’Atim, leggo testualmente, svolge le funzioni e attività di cui a questa legge, garantendo l’unitarietà, il coordinamento e l’efficacia degli interventi, volti alla valorizzazione dell’immagine, delle risorse territoriali, culturali, economico e produttive del territorio.
Quello che Assam fa per quanto riguarda il settore agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca è quello che fa Atim in relazione al turismo, alla internazionalizzazione delle Marche ed anche altro, pensiamo alle connesse attività per quanto riguarda la cultura, le risorse territoriali, culturali, economiche, produttive del territorio. Addirittura, lo dicevamo in occasione della discussione su Atim, sarebbe stato opportuno creare semmai un unico ente che racchiudesse attività dell'una e dell'altra perché è difficile immaginare la gestione del settore agroalimentare e forestale e della pesca … Finisco dopo, ne raccomando l’approvazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo alla Consigliera Marcozzi che è la relatrice, come si può pensare - anche per quello che ha detto poc'anzi il Consigliere Carancini per quanto riguarda le aree interne (gli emendamenti) – al settore agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca che ha risvolti anche nelle aree interne, nelle aree collinari, la pesca per le aree, per il litorale marchigiano, per la costa marchigiana, a tutto questo in modo disgiunto dalla valorizzazione dell'immagine delle risorse territoriali, culturali, economiche, produttive del territorio, quindi, turismo, internazionalizzazione, cultura? Come si fa a pensarli in modo disgiunto? Quante volte lo avete detto e allora se non si pensa in modo disgiunto, perché creare queste due cose differenti tra di loro? Questo lo avete scritto voi, per questo non si scorge alcuna strategia, alcun interesse pubblico sotteso a quella strategia, l’interesse pubblico fatto dalla valorizzazione delle nostre bellezze storiche, culturali, architettoniche, territoriali, produttive, economiche, che sono la forza della nostra comunità e del nostro territorio, che sono la forza delle opportunità che guardano al futuro. Non si scorge questa strategia, che inevitabilmente deve essere unitaria e tenere insieme il tutto.
Tutto questo non si può ridurre soltanto ad una scusa e all'occasione per occupare potere. Questo non può essere, non deve essere, l’Assam non si può fare perché bisogna assegnare qualche presidenza, qualche vicepresidenza, qualche ruolo nel Cda e magari attraverso quel ruolo fare anche attività politica. Non si può fare perché …, pensate voi com’è possibile, se non è possibile è meglio pensare l'agricoltura il forestale e la pesca in modo disgiunto dal turismo e dall'internazionalizzazione. Uno mi potrebbe dire, e termino, che si relazioneranno tra loro, lo faranno questi due organismi. E no, signori, perché in uno c'è un Cda, che è organo politico ex se, nell’altro c'è un direttore, che è organo amministrativo, come potranno interagire tra di loro? Come se noi mettessimo in mezzo ad un campo di calcio, passatemi l'espressione, un giocatore di serie A ed un giocatore di serie A di pallacanestro, capite che non è possibile! Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 3/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 3.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio annunciare che su questo articolo il voto del Movimento 5 Stelle sarà di estensione e nello stesso tempo ringraziare la Commissione che ha accolto in questo articolo un emendamento che avevo presentato, con il quale si prevede che il programma operativo annuale non sia solo trasmesso alle strutture organizzative regionali competenti, ma anche alla relativa Commissione assembleare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L’intervento della Consigliera Ruggeri mi dà l'occasione, ovviamente in positivo, in quanto dice: “trasmette alla relativa Commissione consiliare”, il Cda.
Non vorrei occuparmi di Cda, per me la relazione la deve fare l’Assessore competente perché la Commissione è un organismo “di controllo politico” al quale, tra l’altro, devono essere inviati anche i programmi e le programmazioni, ma da parte dei competenti Assessorati della Giunta regionale perché la struttura istituzionale di una Regione si articola nel Presidente, nella Giunta e nell'Assemblea legislativa con ruoli e funzioni diversi. Questi sono i ruoli che noi dobbiamo definire, sottostanti agli organismi politici ci sono le strutture dirigenziali, le posizioni organizzative, quelle che sono state fatte con la legge sull'ordinamento: segreteria generale, dipartimenti e varie strutture dirigenziali disciplinate, dopo la segreteria generale, su quattro livelli, più ci sono le posizioni organizzative.
Immaginiamo, ad esempio, le posizioni organizzative nell'agricoltura come vanno ad interagire …, lo chiedo all’Assessore Saltamartini che gestisce un'organizzazione complessissima come quella della sanità.
Immaginate voi la relazione dei dirigenti delle strutture organizzative, attraverso un ente pubblico non economico come l’Assam, trasformata, che magari deve presentare un bilancio consolidato che però è gestito da un Cda di nomina politica e come interagirà il Cda con il Presidente, il Vice, con il dirigente o con la posizione organizzativa? Questo è un mistero. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 3 bis/1 a firma della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Abbiamo previsto l'inserimento di questo articolo, il 3 bis, perché secondo noi dovrebbe essere l'Assemblea legislativa a nominare il consiglio di amministrazione dell'ente, non la Giunta, e dall'altro il numero maggiore …, tant'è che abbiamo previsto che l'elezione sia in un'unica votazione e che risultino eletti i cinque candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti, che ci sia quindi anche una rappresentanza delle minoranze - secondo noi questo è un punto particolarmente importante - nella misura di due componenti. Poi prevediamo al comma 2 che sia la Giunta regionale, con proprio atto, a costituire il consiglio di amministrazione e ad individuare il Presidente. Questo sulla scia di quanto avviene già per l’Erap, dove ci sono sette componenti di cui due di minoranza, e di Erdis, che presenta cinque componenti e l'Assemblea ne nomina quattro ed uno è il rappresentante degli studenti.
Sulla scia di quanto avviene per Erap ed Erdis abbiamo previsto questo articolo.
Tra l'altro, se mi permette così non intervengono dopo, nell’emendamento 4/2 si stabilisce l’abrogazione della lettera a) del comma 1 dell'articolo 4, che prevede che sia invece la Giunta regionale a nominare il consiglio di amministrazione Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Su questo ci saranno poi degli emendamenti nostri, con i quali, per quello che ho detto, vogliamo sopprimere il consiglio di amministrazione. Ci sono degli emendamenti soppressivi.
Su questo del Movimento 5 Stelle io sono favorevole, non perché è del Movimento 5 Stelle, ma perché questa è comunque un'ipotesi, poi c'è l'emendamento che lo sopprime, spero che venga votato anche quello, però ne dubito.
Dico almeno questo, e ha detto bene la Consigliera Ruggeri, che ricalca la scia dell’Erap. Se lo si fa per l’ Erap, anche lì ente pubblico non economico, perché non lo si fa per l’Assam, che voi volete trasformare in ente pubblico non economico? Perché non attribuire a questa Assemblea legislativa che fa la legge il potere di nominare il consiglio di amministrazione e alla Giunta quello di insediarlo e di scegliere il Presidente? Perché no? Perché volete abdicare al ruolo che compete all'Assemblea legislativa?
Lo dico alla Consigliera Ruggeri, ma lei lo sa, la previsione che le nomine siano fatte dall’Assemblea legislativa è statutaria, lo prevede lo Statuto della Regione Marche, che è la nostra Costituzione, salvo che la legge disponga diversamente.
Mi dico: la legge siamo noi, noi l’adottiamo e l’approviamo e la Giunta e i dirigenti la applicano, noi approviamo la legge. Salvo che la norma disponga diversamente le nomine le fa il Consiglio regionale, lo dice lo Statuto, e perché dobbiamo essere noi a fare questa eccezione?
Credo che questo emendamento sia, passatemi l’espressione, il minimo sindacale nei confronti delle prerogative dell'Assemblea legislativa, che sono prerogative statutarie.
Voterò favorevolmente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voterò a favore di questo emendamento, mi auguro che sia preso in considerazione anche dalla maggioranza perché porterebbe una ventata di democraticità, quantomeno nell'elezione del Cda.
Voglio anche dire che negli emendamenti seguenti si immagina una contrazione della spesa. Se qualcuno non li avesse letti potrebbe pensare che costa di più un Cda maggiorato di due persone, in effetti non è così perché noi prevediamo che ci sia solo il rimborso spese per il Vice e per gli altri Consiglieri.
Detto questo, Presidente, chiedo l'appello nominale sulla votazione di questo articolo. Grazie.
PRESIDENTE. Le chiedo di indicarmi altri due Consiglieri.
Marta RUGGERI. Sono capogruppo dovrebbe bastare.
PRESIDENTE. Si, si certo.
Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Contrari: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni; Cancellieri, Latini, Leonardi, Marcozzi, Menghi, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 4
Emendamento 4/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per la stessa motivazione dell'emendamento 3/1 questo è un emendamento soppressivo, che si rende necessario per rendere coerente l'articolato emendativo da noi predisposto e presentato, che riconduce Assam alla disciplina organizzativa di Atim. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 4/1. Lo pongo in Votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva
Emendamento 4/2 a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
Articolo 4. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Solo perché resti agli atti la nostra contrarietà. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Per ribadire che a nostro avviso che il Cda dovrebbe essere nominato dall'Assemblea legislativa e non dalla Giunta regionale, quindi voterò contro questo articolo. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5
Emendamento 5/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L’articolo 5 è sostituito dal seguente: anziché il Consiglio di amministrazione, il Presidente ed il Revisore unico, sono organi dell'Agenzia: il Direttore, il Revisore unico. Soltanto perché resti a verbale che questo è un emendamento coerente e sovrapponibile all'articolo 3 della legge istitutiva dell’Atim che avete approvato voi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Anche se è vero che questo articolo ha anche la funzione di contenere le spese, sono previsti 2.000 euro al mese per il Presidente per 13 mensilità, 1.000 euro per i Vice, 500 euro per il singolo Consigliere, tra l'altro con un emendamento della maggioranza il Cda viene ampliato di due persone, quindi c'è un aumento di circa 13.000 euro l'anno rispetto a quello che era già previsto nella norma finanziaria.
Detto questo, non mi convince tanto il fatto che sia un organo monocratico, se è vero che l’Atim ha un direttore è anche vero che gestisce cifre più ridotte, poco più di 800.000 euro all'anno, mentre per l’ex Assam sono previsti 3 milioni nel 2022 ed oltre 5 milioni per il 2023/2025, quindi un Cda in cui era rappresentata anche la minoranza per noi era la soluzione migliore.
Per quanto riguarda questo emendamento e quelli a seguire, che sono più o meno sulla stessa linea, il Movimento 5 Stelle si asterrà. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 5/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ancora una volta, ripeto, è stata persa un'occasione, lo dico alla Consigliera Ruggeri che si astiene.
Non è questo problema, il mio emendamento era sovrapponibile all'articolo 3 dell’Atim e il tema delle risorse semmai è proprio il contrario ed io sono molto più garantito se i 3 milioni …, ma sono molti di più, perché l’Assam, colleghi Consiglieri, di fatto gestirà milioni e milioni di euro. Pensiamo alle risorse dell'agricoltura, della pesca, quelle europee, decine e decine di milioni e noi li facciamo gestire ad un Cda di nomina politica? Se è così il Movimento 5 Stelle ha smarrito la sua natura.
Io sarei più garantito se li gestisse un direttore sotto il controllo …, un dipendente regionale, come è adesso, alle direttive dell'Assessorato della Giunta e al controllo del Consiglio regionale, ma stiamo scherzando? E’ proprio l'opposto di quello che si vuole far intendere.
Noi diamo ad un Cda, che all'inizio ho definito un carrozzone politico, un poltronificio per un'occupazione di potere che non si è mai vista perché se non lo sapete …, ma ve lo conferma la Consigliera Casini, che ha qualche esperienza in materia per aver gestito cinque anni e tre mesi questo settore e decine di milioni di euro.
Pensate al drenaggio sul territorio delle risorse europee in agricoltura o alle risorse europee della pesca, il Feamp. Ma questa è la pesca e chi le gestisce e, quindi, vi garantisce di più? Va bene, io voto contro, a me garantisce molto meno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non capisco perché il Consigliere Cesetti si scaldi tanto per un’astensione del Movimento 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle ha fatto una proposta chiara a cui il PD ha votato a favore sia in Commissione che in Aula, che è diversa da quella della Giunta, tant’è che sull’articolo 5 voterò contro.
Detto questo, non mi convince la figura del direttore unico che gestisce tutti questi soldi, è una posizione politica che non dovete per forza abbracciare, ma non vedo perché scaldarsi tanto. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6
Emendamento 6/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Emendamento 6/2 a firma della Consigliera Ruggeri, che ha la parola per l’illustrazione.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Esattamente in linea con quanto detto poco fa, noi immaginiamo un contenimento delle spese con l'indennità di 2.000 euro al mese per 13 mensilità, che dovrebbe avere solo il Presidente, mentre al Presidente e ai Consiglieri immaginiamo che spetti semplicemente un rimborso delle spese documentate.
Questo nostro emendamento è in sostituzione dell'articolo 6 che invece, come si legge nelle norme finanziarie, prevede 1.000 euro di stipendio per il Vicepresidente, 500 euro per i Consiglieri, un insieme di spese che secondo noi è eccessivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Rispetto all’emendamento precedente su cui ho votato a favore, su questo voterò contro perché sono contrario al consiglio di amministrazione.
Lo dico alla Consigliera Ruggeri, non è che mi scaldo nei confronti del Movimento 5 Stelle, mi scaldo nei confronti di un ragionamento che non ci sta.
Anche in questo caso, a parte che sono contrario al Cda, occuparsi, che pure è giusto, della spesa dell'indennità del consiglio di amministrazione e non preoccuparsi delle decine di milioni di euro che gestirà quel consiglio di amministrazione è guardare la pagliuzza nell'occhio e non vedere la trave contro la quale si va a sbattere.
A me una volta è capitato, si guarda la pagliuzza nell’occhio e si sbatte frontalmente contro la trave, che è quella di un Cda che gestisce decine e decine di milioni di risorse. Quando uno guarda la pagliuzza nell'occhio prima o poi va a sbattere contro la trave, ci va e questo è fuori discussione.
C'è un altro aspetto, sono sempre contrario al Cda, ma laddove si volesse il Cda, che gestisce decine e decine di milioni euro, se vogliamo che lo faccia con competenza, professionalità, onestà e diligenza lo dobbiamo pagare, anche questo è un altro aspetto perché a me non garantisce un Presidente di un consiglio di amministrazione che gestisce decine e decine di milioni di euro che viene pagato quattro becchi, delle due, o è una persona che magari è ricca di suo, allora non so perché dovrebbe fare il Presidente del Cda, ma se quella persona va a fare il Presidente del Cda molto probabilmente è un modo per fare politica e la politica costa e giustamente vuol essere pagato, se si accontenta di quattro becchi di euro a me non garantisce.
La mia è un’opinione, però il tutto è assorbito dal fatto che io non voglio il Cda, ma volevo come l’Atim un direttore ed un revisore unico, allora sì che avremmo contenuto i costi, avremmo pagato bene il direttore, che sarebbe stato un dirigente regionale con le garanzie del diritto pubblico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voterò a favore ed inviterei il Consigliere Cesetti ad essere coerente con quanto dice, quindi mi sarei aspettata un voto contrario al mio emendamento in Commissione ed un voto contrario in Aula, cosa che non è stata fatta.
L’emendamento di prima ha avuto il voto favorevole del Partito Democratico, che anche questa volta non si smentisce e preferisce fare opposizione all'opposizione, che è opposizione alla maggioranza.
Detto questo, vorrei dire che l'emendamento andrebbe letto quantomeno perché al comma 2 si prevede l'indennità di carica al Presidente del consiglio esattamente come previsto dalla legge che si va a votare e si prevede anche il rimborso spese per il Presidente e per i Consiglieri.
Quanto affermato dal Consigliere Cesetti non è contenuto nel mio emendamento, ci tengo a dirlo anche se verrà bocciato e tutti voteranno contro, quantomeno sapere che cosa si va a votare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non sono abituato a farmi scorrere l'acqua davanti ai piedi e allora dico alla Consigliera Ruggeri che la mia è assolutamente coerenza senza alcuna con la polemica, ma lei è il capogruppo del Movimento 5 Stelle, quindi non è mai polemico un intervento che riguardi il capogruppo del Movimento 5 Stelle.
Il PD, ma in questo caso io che sono intervenuto, non faccio opposizione all'opposizione, faccio l'opposizione alla maggioranza, è faccio opposizione all'opposizione quando quella parte dell'opposizione condivide le opinioni della maggioranza.
Questo alla Consigliera Ruggeri capita spesso tant’è che è la Vicepresidente della Commissione con i voti della maggioranza. E’ un dato oggettivo ed indiscutibile, è diventata Vicepresidente con i voti della maggioranza, è un dato di fatto, annuite perché è la verità, è diventata Vicepresidente della Commissione con i voti della maggioranza. È ovvio che se qualche volta mi capita di farle opposizione se lo deve tenere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Cesetti spesso in Commissione è distratto nel fare altro e non sa neanche l’apporto che viene dato dal Movimento 5 Stelle e come questo vota in Commissione e non si deve neanche essere accorto che qui sta votando contro, sono altre parti dell’opposizione che votano a favore o si astengono, non certo il Movimento 5 Stelle.
Questa polemica è sterile, stucchevole e la rimando al mittente. Se si vuole innervosire con qualcuno sbaglia avversario.
Consigliere Cesetti, mi perdoni, ho votato contro argomentando anche in maniera diversa dalla sua, argomentazioni che convincono il mio gruppo, non devo convincere lei. Grazie.
PRESIDENTE. Il tema del fatto personale era che è stata eletta Vicepresidente della Commissione con i voti della maggioranza. Mi richiamo per deduzione logica a quello che ha detto adesso.
Ha la parola, per replica, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il tema era quello che è stato eluso, il fatto personale era quello, ma non è un fatto personale, è un fatto. Come invece la replica … Ho già detto prima, era distratta, segno di nervosismo, che in Commissione non è che faccio altro - mi pare che si veda, poi che a me ci voglia poco tempo per capire le cose è un dato oggettivo, ci mancherebbe altro, prima ho citato addirittura le sentenze della Corte cassazione – ma non presento gli emendamenti, l’ho già detto, io li presento in Aula.
Non c’è da parte mia alcuna polemica, mi sono rivolto alla capogruppo del Movimento 5 Stelle in modo rispettoso perché è la capogruppo, tant'è che ho detto che non polemizzo perché parlare, confrontarsi, dialogare con lei è un fatto politico, non sto parlando con la Consigliera Ruggeri, nei confronti della quale nutro stima, amicizia e apprezzamento, nei confronti della capogruppo del Movimento 5 Stelle un po' meno perché dice di fare opposizione a questa maggioranza ed è diventata Vicepresidente con i voti della maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 6/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 6/3 a firma del Consigliere Ciccioli, che ha la parola per l’illustrazione.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Il consiglio d'amministrazione …, qui abbiamo visto che si tratta di pesca, di agricoltura, c’è stato un ampliamento dell'oggetto di interesse dell'ente e questo richiama più interessi legittimi, più categorie e più persone sensibili a queste cose, che ritengono importante la loro partecipazione all'interno del consiglio d’amministrazione. Siccome il dono dello sdoppiamento non esiste per riuscire a dare delle risposte a interessi diversi e legittimi, riteniamo di aumentare da tre a cinque il numero dei componenti affinché voci diverse possano intervenire sulla gestione dell’ente stesso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento è la sintesi del mio intervento contrario, è la prova del nove che quello che ho detto fin dall'inizio si sarebbe avverato, era la verità, è stato svelato l'arcano, come si suol dire.
A differenza di Atim …, questa Agenzia, lo dico a voi Consiglieri - lo so che siete impermeabili a tutto, ma dentro di voi sapete che noi abbiamo ragione - è identica nelle funzioni, nelle finalità e se vogliamo anche nella struttura di massima all’Atim, però lì c’è un direttore perché è difficile pensare ad un consiglio di amministrazione, con tanto di Presidente e Vicepresidente, che gestisce una delega che è del Presidente della Regione. E’ difficile giustificarlo, allora lì ci mettiamo un dirigente, qui invece facciamo un Cda e lo portiamo addirittura a cinque (Presidente, Vicepresidente, cinque componenti complessivamente), al quale magari diamo le deleghe del Presidente del Consiglio. Sa cosa avverrà, Assessore Saltamartini? Ci sarà il Presidente dell’Assam, ci sarà il Vicepresidente che avrà la delega alla pesca, ci sarà il Presidente che si occuperà …, il Vicepresidente avrà la delega alla pesca e gli altri componenti del Cda avranno delle deleghe specifiche, ad esempio forestale, i vivai. Il tutto si tiene dal vostro punto di vista.
Questo sotto il profilo istituzionale è una vergogna ed è un insulto nei confronti della nostra comunità che si misura con una crisi economica senza precedenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Solo per aggiungere qualcosa alle critiche illustrate dal Consigliere Cesetti.
Se ci fosse una foto che potrebbe rappresentare questa proposta di legge sarebbe quella del Consigliere Ciccioli che si frega le mani perché, da stabilizzatore della maggioranza, mancavano un paio di posti, com’è capitato già nel passato, quindi sistema altri soggetti. Ma la curiosità è come lo giustifica, lo fa dicendo: approviamo una legge in cui inseriamo anche il settore della pesca e per questo dobbiamo mettere due Consiglieri d’amministrazione in più. Penso che un minimo di decenza, di dignità andrebbe rispettata. Noi giustifichiamo due Consiglieri di amministrazione in più, che sono costi aggiuntivi, col fatto che c'è un settore in più.
Al Consigliere Ciccioli sfugge che c'è un osservatorio previsto all'interno delle norme che ha una precisa individuazione e dei precisi compiti. Gli amministratori sono amministratori, non sono amministratori per settori di competenza, se leggesse la legge il Consigliere Ciccioli si accorgerebbe che essendo un ente pubblico non economico, strumentale alla struttura governativa, gli obiettivi sono individuati dall’esecutivo. Gli amministratori hanno il compito di organizzare la programmazione annuale del valore sostanzialmente storico di 1,5 milioni e di gestire circa 800 mila euro di ricavi riconducibili all'erogazione di servizi. Che cosa c’entra, Consigliere Ciccioli? Non c'è limite alla vergogna, all'occupazione manu militari di questa società, come avete fatto nel passato.
Credo che un minimo di reticenza rispetto a tutto ci dovrebbe essere, davvero mi stupisce che tutte le forze di maggioranza vadano dietro a questa scelta.
Com’è possibile che vi fate imbacuccare da qualcuno che decide sulla pelle di tutti gli altri i soldi da destinare ai Consiglieri di amministrazioni inutili, che non hanno una coerenza politica con la scelta, seppur legittima, di fare un ente pubblico non economico? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Siccome questo emendamento prevede delle spese aggiuntive e parliamo di circa 13.000 euro, mi chiedo se c'è la copertura finanziaria perché negli allegati che ci sono stati dati si parla di coperture finanziarie, però della legge così com'era, senza questo emendamento.
Dal punto di vista tecnico chiedo al Presidente della Commissione se mi garantisce che la copertura finanziaria è prevista ed è a posto, questo dal lato tecnico, dal lato politico noi siamo convinti che servano più membri all'interno del consiglio di amministrazione, ma alcuni dovrebbero essere garantiti alla minoranza, cosa che con questo emendamento non si prevede, soprattutto non reputiamo che sia corretto dare uno stipendio mensile, così come ho detto prima.
Il voto del Movimento 5 Stelle sarà contrario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo al capogruppo di chiedere il voto per appello nominale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi scuso con il Consigliere Cesetti avevamo concordato che gli emendamenti e le dichiarazioni di voto le avrebbe fatte lui, ma il fatto politico merita una particolare attenzione, l’abbiamo fatto negli emendamenti.
Recupero le parole del Consigliere Ciccioli: risposte diverse e legittime. Certo, avete bisogno di più posti, di più poltrone e fate una moltiplicazione delle disponibilità in modo come sempre spregiudicato e irrispettoso, giustificandolo col fatto che avete trasformato l’Assam in una struttura ed avete aggiunto con grandi perplessità la pesca. Ma lo sapevate quando avete presentato la proposta di legge che c’era la pesca e se oggi siamo qui ad aggiungere due posti lo fate solo per un computo da manuale Cencelli, che non vi è ritornato, allora siete costretti ad ampliarlo.
Su questo tema ci siamo già confrontati e non vi tocca minimamente perché tutt'al più c'è un richiamo alle vecchie consuetudini che mai si sarebbero nemmeno ipotizzate con queste modalità. Questa è un una proposta imbarazzante per tutti perché sono costi aggiuntivi non necessari, che non rendono nemmeno più efficace il consiglio di amministrazione. Abbiamo già detto sull’ente non economico, quindi la possibilità di strutturarlo in maniera diversa, ma invece il Consigliere Ciccioli, come al solito, ha verificato che non erano sufficienti le poltrone e le ha estese.
Ho sentito interventi in cui ci sono sorprese, a me non sorprende per nulla perché qui lo si fa senza pensare per niente agli obiettivi che la legge si vuol dare, la ripartizione sarà in funzione dei partiti o dei gruppi di appartenenza.
Prima il Consigliere Cesetti ha anche depositato una busta chiusa, non solo con il gruppo ma anche con i nomi. Siamo arrivati a questo non perché siamo veggenti ma perché siete talmente banali nella vostra impostazione che è facile intuire il risultato. Questa è una modalità da prima Repubblica che imbarazza tutti, ma non solo noi, spero anche i cittadini e le cittadine e le imprese delle Marche, ma per voi queste parole sono al vento perché non avete avuto nemmeno la lungimiranza di prevederlo, ma avete fatto il computo da remoto e avete presentato un emendamento veramente imbarazzante e anche vergognoso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Solo per rispondere alla domanda fattami della Consigliera Ruggeri, la quale ha chiesto se avevamo previsto la copertura economica. La copertura economica c'è, in quanto all'interno del budget dell'Agenzia è compreso anche il consiglio di amministrazione. Non c'è bisogno di ulteriori passaggi, da questo punto di vista siamo a posto poi, io dico, quello che conta è avere persone di qualità, più ne abbiamo e meglio è, forse su questo dobbiamo ragionare.
Il voto è favorevole all'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Mangialardi e anche il Consigliere Cesetti perché mi attribuiscono questo ruolo di grande manovratore. All'inizio questa cosa un po’ mi dava fastidio, adesso inizio a dire che invece mi fa piacere, mi attribuiscono doti che sono superiori forse alla mia capacità. Detto questo, vorrei tornare sul merito.
È evidente che in corso d'opera ci sono degli aggiustamenti, gli emendamenti e i subemendamenti sono fatti apposta per questo. Forse prima l’ho detto male ed il Consigliere Carancini mi ha detto che c’entra la pesca, c’è un osservatorio. Il problema è che aumentano i compiti dell’ente e abbiamo fatto una valutazione politica, ritenendo opportuno ampliare il gruppo che si occupa dell’ente stesso perché qui ci troviamo di fronte a competenze molto specifiche e vorremmo che ci fossero persone che abbiano quelle esperienze.
Detto questo, siccome l'ente complessivo non è l'agricoltura, prima lo era, adesso è anche la pesca, ci sono i servizi, le prestazioni date a terzi, la meteorologia, ci sono tante competenze variegate, non mi sembra che da tre a cinque cambi molto la sostanza, neanche come spesa che è molto contenuta. Per il contenimento della spesa pubblica a suo tempo fu varata una legge, che prima dell'emendamento presentato dalla Consigliera Ruggeri era citata proprio per non creare delle prebende inutili, se non piccole. Il Consigliere Cesetti l’ha definita poca roba, un modesto modesto compenso.
Noi crediamo che cinque sia il punto di equilibrio per gestire questo ente, più voci non tantissime, ci sono Consigli d’amministrazione da undici persone, da nove persone, cinque non è ristrettissimo, ma nello stesso tempo non è neanche largo, qualche volta con tre Consiglieri d'amministrazione se uno si incapriccia nascono i problemi perché tre è un numero molto ristretto, cinque mi sembra sia un punto di equilibrio ed abbiamo possibilità di dar voce a più soggetti che sono rappresentativi di gruppi di categoria.
Dico ai Consiglieri di opposizione che i conti tornano.
Con lo spirito di riuscire a dare rappresentatività a questo ente, esprimo il voto favorevole del mio gruppo. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 6/3. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri.
Astenuti. Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui c’è la richiesta di voto per appello nominale che prego il capogruppo di estendere, altrimenti a nome mio e dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Carancini, Bora, Mastrovincenzo.
La storia delle risorse non è di due componenti in più. Ho detto poc'anzi che con tutte le competenze che ha l’Assam il fatto di prevedere per il Presidente un'indennità non esagerata non va bene perché quel Presidente non sarà adeguato in quanto dovrà gestire decine e decine di milioni di euro.
Ciò posto, le spese non sono soltanto quelle dell'indennità e se aumentiamo di due unità non si aumenta soltanto di 13.000 euro, no, perché voi dovete sapere che trattandosi di ente pubblico anche se ente pubblico non economico le spese non sono solo quelle, poi un Presidente non avrà un segretario o una segretaria? Volete che il Vicepresidente non abbia un segretario, una segretaria, magari ce l'avranno anche i componenti del Cda, oppure non spetta loro, ad esempio, il rimborso chilometrico come spetta ai Consiglieri regionali? Sicuramente spetterà il rimborso chilometrico e magari quando partirà dai confini con l’Umbria o con la Toscana o con l'Emilia-Romagna per venire qua …, magari partirà da Carpegna per visitare un vivaio alla Sentina di San Benedetto del Tronto, quanti chilometri sono avanti indietro con l’autostrada? Moltiplichiamo per 0,40 e vi dico io quanto porta al mese. Ci sarà quello, ci saranno le spese, i rimborsi spese e la carta di credito, io non ho mai avuto la carta di credito, neanche da Assessore, io parlo di quello che è possibile poi qualcuno non lo fa. Io per esempio non l’ho fatto, 5 anni e 3 mesi da Assessore neanche un centesimo ho chiesto di rimborso, però lo può fare. Questo è il punto, signori. I viaggi all’estero …, l’indennità è una sciocchezza, d'altra parte basta fare i raffronti con noi Consiglieri regionali, quella che è l’indennità prevista sottoposta a tassazione e tutto il resto, è semplice, basta che parliamo di noi, però noi siamo un'Assemblea legislativa elettiva e siamo una delle meno pagate d'Italia. Noi siamo la Regione meno pagata in assoluto.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Voto per appello nominale. Voto contrario.
Dico solo questa battuta poi non intervengo: guardate l’atteggiamento del Consigliere Ciccioli oggi, non è mai intervenuto, sta lì, il suo atteggiamento è l’ostentamento del potere che ha nei confronti di questa maggioranza, dovete ammetterlo, il Consigliere Ciccioli vi sottomette con il suo potere e lo sa fare. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 6. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Assenti, Ausili, Baiocchi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Pasqui, Rossi, Santarelli, Serfilippi.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 7.
Emendamento 7/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 7.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sull’articolo 7, perché questa differenza con l’Atim? Il consiglio di amministrazione nel rispetto degli indirizzi forniti dalla Giunta svolge le seguenti funzioni, e ci mancherebbe altro, però, perché un consiglio di amministrazione?
Comunque sul tema oramai ho detto tutto, cerchiamo di guadagnare tempo, dico solo che quello che è avvenuto con l'emendamento precedente grida vendetta. Tra l’altro, qualora ce ne fosse bisogno, contraddice tutti gli intendimenti.
Ricordo quando il Consigliere Ciccioli parlava della tabella C ed io facevo l’Assessore al bilancio, dimenticando tra l’altro che la facevo con legge, come lui con legge fa questa, ed evocava tra l’altro un traffico d'influenza, poi lui nel bilancio di quest'anno ha presentato una tabella E che rispetto ... Se la mia tabella C qualcuno la definì un marchettificio, la tabella E, che avete presentato voi, è una casa di appuntamenti di vecchia memoria …
PRESIDENTE. Politicamente parlando.
Fabrizio CESETTI. Certo, politicamente parlando, ci mancherebbe, Presidente, mica sto parlando di sociologia.
PRESIDENTE. Per la precisione.
Fabrizio CESETTI. Non sto parlando di sociologia o facendo un corso di morale. Io faccio politica e se vogliamo la politica è anche superiore alla morale, dovrebbe essere superiore alla morale.
Questa cosa smentisce tutto e quando io decanto il potere del Consigliere Ciccioli, mica dell’Assessore Castelli, è perchè lui è il capogruppo di Fratelli d'Italia, sono sicuro che concorda anche con l’Assessore Castelli, ma oggettivamente questa è una cosa che non si può guardare.
Termino chiedendo al mio capogruppo, glielo chiedo pubblicamente perché si sappia di segnalare al Governo questa legge ai fini di un'eventuale impugnativa ed osservazioni, evidenziando gli aspetti che abbiamo sottolineato in quest’Aula anche attraverso gli emendamenti perché è una cosa che grida vendetta.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Questo Cda attraverso la trasformazione di Assam da ente pubblico economico a ente pubblico non economico costituisce un aggiramento delle disposizioni legislative che impediscono di costituire i Cda ed in questo caso si fa attraverso questa modifica. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 8.
Emendamento 8/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 8
XXXHa la parola, per dichiarazione, di voto il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Contrari.
PRESIDENTE. Articolo 8. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9
Emendamento 9/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Qual è l’emendamento?
PRESIDENTE. Il 9/1.
Fabrizio CESETTI. Chiedo scusa, Presidente.
Anche questo emendamento è coerente e sovrapponibile all'articolo 6 dell’Atim e non si capisce per quale motivo - articolo 6 dell’Atim revisore unico - debba essere diverso vista questa disposizione. E’ un emendamento sovrapponibile. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 9/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10
Emendamento 10/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L'emendamento 10/1, anche qui chiedo un attimo di attenzione, se volete, per carità, è sovrapponibile all'articolo 4 dell’Atim, che avete approvato voi. E’ una legge che avete approvato voi e non si capisce per quale motivo il direttore dell'Agenzia debba avere requisiti diversi dal direttore di Atim, in particolare col fatto che tra l'altro l’Assam è un ente pubblico non economico, come l’avete trasformato, e l’Atim è un ente pubblico economico.
In base all'articolo 10 il direttore dell’Agenzia è nominato dal consiglio di amministrazione su designazione della Giunta regionale, secondo le norme della legge regionale e del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, tra persone in possesso di specifica laurea inerente il settore e comprovata esperienza e competenza, che hanno ricoperto incarichi di responsabilità amministrativa, tecnica e gestionale in strutture pubbliche o private, questo ente pubblico non economico.
L’Atim dice che l'incarico può essere conferito anche a soggetti interni o esterni all'amministrazione regionale secondo quanto disposto dall’articolo 19 del decreto legislativo n.165. Che significa? Che voi prevedete che il direttore di Atim, che è ente pubblico economico, debba essere un dirigente, mentre il direttore di Assam, che invece è ente pubblico non economico, con le garanzie del decreto legislativo n. 165, prevedete un direttore, che può provenire anche da ambienti privati, che non abbia quelle caratteristiche. Ditemi voi se tutto questo è coerente perché se la legge sull’ Atim l’avesse fatta il PD allora sì che cambiamo, ma la legge sull'Atim l'avete scritta voi. Perché il direttore dell'Atim deve essere diverso dal direttore dell’Assam?
Il mio emendamento prende la disposizione dell'articolo 4 e la mette qua, ne raccomando l’approvazione e chiedo al capogruppo Mangialardi di chiedere l’appello nominale. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 10/1. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Rispetto alla votazione alcuni hanno votato ...
PRESIDENTE. Vogliamo ripetere la votazione?
Maurizio MANGIALARDI. Si grazie.
PRESIDENTE. Ripetiamo la votazione.
Emendamento 10/1. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Marinangeli, Pasqui, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Astenuti. Lupini, Ruggeri.
L’Assemblea legislativa regionale approva.
Articolo 10. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Noi siamo contrari a questo articolo dopo la bocciatura del nostro emendamento, che sostanzialmente recuperava l'articolo 4 della legge sull’Atim,
Questo articolo che riguarda il direttore dell'Assam, ente pubblico non economico, contrasta con le disposizioni previste, in particolare con il decreto legislativo 165/2001, fino in fondo, ancorché sia qui richiamato, contrasta sulle garanzie per l'accesso al pubblico impiego, tra l'altro previste dalla nostra Costituzione. Siamo contrari. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Appello nominale per essere precisi a mio nome e dei Consiglieri Carancini e Cesetti.
PRESIDENTE. Articolo 10. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Pasqui, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti. Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 10 bis/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri. Decaduto.
Articolo 11
Subemendamento 11/1/1 a firma della Consigliera Marcozzi, che ha la parola per l’illustrazione.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Il comma 2 viene sostituito dal seguente: “L'assunzione di personale da parte dell'Agenzia avviene con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive, ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 165/2001. Il comma 5 dell'articolo 11 è soppresso”.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Posso essere d'accordo sulla soppressione del comma 5 perché fa riferimento al decreto legislativo n. 165/2001, ma non capisco, e chiedo anche al Presidente di Commissione, come possano essere assunti gli operai nei vivai per un massimo di 180 giornate all'anno, che normalmente hanno un contratto dell’agricoltura, che consente appunto questa possibilità e prevede anche la disoccupazione.
Se cassiamo il comma 5 che prevede che l’Agenzia si avvale di operai a tempo indeterminato e determinato per la gestione …, poi non si capisce bene quale sia la gestione, forse c'è un refuso nella norma perché non c'è scritto quale sia la gestione, ma presumo anche che la gestione dei vivai rimanga fuori, come gli operai agricoli che curano i vivai e vengono assunti con un contratto che prevede, come sapete, dalle 100 alle 180 giornate l’anno.
Faccio presente che rimane fuori questa fattispecie, queste professionalità che hanno acquisito negli anni delle alte specializzazioni e tengono come fiore all'occhiello i vivai, che andrebbero tutelati.
Oltre a non essere tutelati tutti gli altri, secondo me questo emendamento non risolve il problema dei vivaisti che non trovano un luogo all'interno del decreto legislativo 165 del 2001. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La Consigliera Casini ha espresso bene una delle ragioni per cui è stata sbagliata la trasformazione di Assam da ente pubblico economico a ente pubblico non economico.
Questo è uno dei problemi seri perché secondo me i cosiddetti “stagionali”, che venivano assunti per chiamata con contratto di diritto privato, non potranno essere assunti se non con procedure selettive all'esito della trasformazione da ente pubblico economico a ente pubblico non economico. Facciamo due danni: il primo lo facciamo a quelle persone che legittimamente facevano affidamento sulla possibilità di tornare ogni anno a lavorare in Assam, poi facciamo un torto all'interesse pubblico, alla funzionalità dell'Agenzia perché dietro a quelle persone non c'è soltanto, e qui chiedo aiuto alla Consigliera Casini che mi correggerà se sbaglio perché ha gestito questo aspetto per cinque anni e tre mesi, la legittima aspettativa di uno stipendio per sostenere loro stesse e le loro famiglie, magari i loro figli, dietro quelle persone c'è un'esperienza, c'è la conoscenza del territorio, della struttura, c'è la conoscenza di ciò che la struttura è deputata a sovraintendere.
E’ un patrimonio organizzativo che con questa trasformazione rischiamo di disperdere, e secondo me si rischierà di disperdere, perché non è possibile, se approvate questa legge, che queste persone possano essere assunte a chiamata, non è possibile fare questo. Le dovrete assumere tramite una procedura selettiva pubblica con le garanzie del diritto pubblico, con le garanzie del 165 del 2001 e chi lo farà in modo diverso esporrà quegli atti ad una sanzione di illegittimità, se non di illeceità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Noi voteremo contro non perché non abbiamo presenti le motivazioni per cui la Consigliera Marcozzi ha presentato l'emendamento, ma perché l'emendamento non risolve il problema degli operai agricoli che vengono addirittura come fattispecie cassati.
Ripeto, non è che non ci siano procedure selettive o non ci siano state in questi anni nell’assumere gli operai agricoli, ma si è applicato il contratto agricolo che ha delle caratteristiche diverse e veniva applicato in quanto le persone svolgevano funzioni agricole, quindi andrebbe richiamata all'interno di questa norma l'opportunità visto che ci sono vivai e ci sono delle figure professionali di altissima importanza, soprattutto per la biodiversità e per come mantengono i vivai. Tra l’altro i vivai della Regione Marche vendono le piante ed hanno anche una funzione economica oltre che di attenzione alle specie autoctone, quindi credo che sarebbe importante trovare una soluzione a questo problema che non viene risolto cassando il comma 5 dell'articolo 11. Di questo mi dispiaccio molto, apprezzo lo sforzo della Consigliera, però non si risolve il problema.
Capisco che chiacchierate tutti e non vi può interessare di meno degli operai e dei vivai, però vi assicuro che meriterebbero grande attenzione per il lavoro che fanno, invece sento tutti chiacchierare completamente indifferenti. Questa maggioranza è totalmente indifferente rispetto alla soluzione di questo problema e di queste famiglie che avrebbero diritto ad essere rispettate, cosa che non sta accadendo in questo momento. Non siamo rispettati neppure noi che parliamo e che solleviamo il problema. Grazie.
PRESIDENTE. Vi chiedo di fare silenzio in Aula, volevo attendere il termine del suo intervento. Chi deve parlare, come ho detto altre volte, esca dall’Aula.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per dire alla Consigliera Casini che è giusto quello che lei rileva, ma noi lo facciamo con il secondo emendamento, l’11/2, che poi spiegheremo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.
Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Sono anch’io preoccupato in merito a quello che ha detto la Consigliera Casini, ma adesso ascoltando la Consigliera Marcozzi, che mi ha rassicurato, intervengo in maniera favorevole per aiutare queste persone. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 11/1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 11/1 a firma della Consigliera Marcozzi. Decaduto.
Emendamento 11/2 a firma della Consigliera Marcozzi, che ha la parola per l’illustrazione.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ripeto che le osservazioni fatte dalla Consigliera Casini sono giuste, ma con questo secondo emendamento, noi mettiamo la legge a livello nazionale che permette l’assunzione degli operai agricoli.
Con questo emendamento andiamo a sostituire il comma 3 dell'articolo 11 e affermiamo che “Il rapporto di lavoro del personale proprio dell'Agenzia è disciplinato dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro del comparto Funzioni locali e per il personale assunto ai sensi dell'articolo 7 bis del decreto-legge 8 settembre 2021, n.120, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2021, n. 155, dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria. Il relativo costo è a carico dell'Agenzia”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento non solo non risolve, ma rispetto all'emendamento precedente aggrava la situazione.
L’emendamento precedente richiamava l'articolo 35, bene, siamo d'accordo. L'articolo 35 prevede che l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive, conformi ai principi di cui al comma 3, volte all'accertamento della professionalità richiesta. Tra l'altro prevedere con legge regionale …, perché il danno, Consigliere Bilò, l'assunzione di personale …
Parliamo di pubblico impiego - se mi segue la Consigliera Casini, è importante la sua esperienza e ci tengo anch’io ai dipendenti - non più dell’Assam come era prima, ma parliamo di Assam ente pubblico non economico, disciplinato dal decreto legislativo 165 del 2001, non so se articolo 1 o articolo 2, che equipara in questo caso l’Assam agli enti pubblici (Regioni, Province, Comuni, Erap, Aziende sanitarie) a cui si accede solo per concorso. Disciplinare con legge regionale non è possibile perché la questione del pubblico impiego è materia sottratta alla legislazione regionale in quanto in base all'articolo 117 della Costituzione, se non sbaglio, è di esclusiva competenza statale. Quindi, se voi approvate questi emendamenti, con questo articolo esponete la legge a sicura impugnativa diretta del Governo e domani in via incidentale la legge nazionale ... Come Assessore al personale ho dovuto modificare altrimenti la Corte dei Conti poneva la questione di legittimità costituzionale e qui parliamo di bilancio consolidato, che andrà a confluire nel bilancio regionale, quindi nel consuntivo regionale, e sarà sottoposto a parifica anche questo. Se la Corte dei Conti come Assessore al bilancio mi ha sollevato la questione di legittimità costituzionale …
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Lo dico dopo.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Continuo ad apprezzare la volontà di risolvere il problema, ma citate l’articolo 7 del decreto legislativo n.120 del 2021, che si riferisce alla forestazione e agli incendi boschivi.
Ora è vero che anche in questo decreto, che poi è stato convertito in legge, si fa riferimento alla possibilità di assumere dei dipendenti per risolvere il problema …, esattamente lo dico subito. L'articolo 7 bis prevede che possono essere assunti con contratto di diritto privato per l’esecuzione di due tipologie di lavori e in queste non c'è la gestione di un vivaio anche perché l'obiettivo della legge è quello di tutelare le aree boschive dagli incendi, una norma legata e pensata dalla Protezione Civile.
Ripeto di valutare l'ipotesi di tornare al contratto agrario perché consente anche la disoccupazione e questa cosa non dovrei neanche dirla in un’Aula, però è una tutela per i lavoratori che possono lavorare dalle 100 alle 180 giornate avendo poi anche la disoccupazione.
Visto che si vuole risolvere il problema verificherei il fatto di poter non applicare il decreto legislativo n.120, poi convertito, non mi ricordo con quale legge, ed applicare il contratto agricolo, che consente di essere assunti non per tutto l'anno, ma soltanto a chiamata nei periodi nei quali serve la prestazione della loro professionalità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voteremo contro perché questi emendamenti, se vogliamo, aggravano la situazione di molto.
Come gruppo PD, l'ha detto già la Consigliera Casini, noi siamo disponibili a fare qualsiasi cosa per salvare queste professionalità, non solo per loro, ma soprattutto per noi, per la comunità regionale, per le qualità che loro hanno, per le professionalità che possono mettere in campo e che non devono essere disperse. Sono delle risorse che noi abbiamo formato perché in questi anni hanno lavorato ad Assam, sono persone, uomini, donne, che sono stati formati dall’Assam e oggi non possiamo disperdere tutto questo e c’è un solo modo ed è quello, non dico di non approvarla, di modificare subito la legge, ad esempio che l’Assam torni, almeno per questo aspetto, a quello che era prima, un ente pubblico economico. Poi volete dargli la pesca? Dategliela, ma fate l'ente pubblico economico, ovviamente dovete eliminare il consiglio di amministrazione, dovete eliminare il Presidente, il Vicepresidente ed i componenti, altrimenti quei dipendenti non potranno essere assunti da Assam, non solo, ma voi non potrete legiferare perché se vi andate a leggere l'articolo 117 della Costituzione, quella del pubblico impiego è materia sottratta alla legislazione regionale.
Parlo come ex Assessore al bilancio, io ad esempio la legge sui gruppi l’ho dovuta modificare perché il Procuratore regionale, giustamente, mi aveva sottoposto la questione di legittimità costituzionale per dichiarare quella legge illegittima, non perché entrava nel merito, in quanto sosteneva, e qui il Segretario generale lo potrà confermare, che quella materia era sottratta alla legislazione regionale. Vedo il Segretario generale che ha seguito quella vicenda, se lo chiamate in disparte ve lo potrà confermare.
Su questo chiedo al Consigliere Mangialardi, nell'interesse di queste persone dipendenti, perché se questa legge verrà impugnata … Lo voglio dire e mi ascoltino anche i sindacati, facciano pressioni sul Governo se tengono al bene di quel personale stagionale e non soltanto a quelli che saranno assunti a tempo indeterminato, se ci tengono facciano pressione per far impugnare questa legge, è l'unico modo per consentire a quei stagionali di essere assunti, non ce ne saranno altri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.
Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Sull’impostazione generale siamo d'accordo, ci mancherebbe, ma in merito a queste assunzioni, professionalità e risorse, come ha detto chi mi ha preceduto, la Consigliera Marcozzi mi ha dato la garanzia che c’è la possibilità di garantire le assunzioni a queste professionalità, a queste risorse che sono state formate. Avuta questa garanzia sono favorevole ad approvare questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 11/2. Lo pongo in votazione per appello nominale a nome dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi e Casini.
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Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Putzu, Rossi.
Contrari: Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione per appello nominale a nome dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Vitri.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Putzu.
Contrari: Bora, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12. Emendamento 12/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento tecnico, che è la conseguenza della soppressione del Cda che noi volevamo, con attribuzione dei poteri alla Giunta, però l'emendamento resta ugualmente perché noi vogliamo che questi poteri siano attribuiti non al Partito Democratico, ma alla Giunta regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento. 12/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 12/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
PRESIDENTE. Articolo 12. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per richiedere l’appello nominale a nome dei Consiglieri Mangialardi, Bora e Mastrovincenzo. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 12. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari: Bora, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Contrari, anche perché, Presidente, è stato respinto l’iniziale nostro emendamento, che attribuiva all'Agenzia anche la cosiddetta autonomia gestionale. Non si capisce come senza autonomia gestionale potrà espletare tutto questo. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 14. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 15
Emendamento 15/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento è identico e sovrapponibile all'articolo 7 dell'Atim e attiene alla vigilanza e al controllo.
Anche qui abbiamo pensato bene di replicare in questa legge un articolo sulla vigilanza ed il controllo identico a quello che ha approvato questo Consiglio, quindi questa maggioranza perché noi non abbiamo votato.
Per quanto riguarda l’Atim è uguale, non ho fatto altro che copiare quello che avete fatto voi. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 15/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 15. Lo pongo in votazione
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 16. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo contrari. Questo, Presidente, è la prova di quello che ho detto poc'anzi, non mi ricordo chi ha detto che l’Assam gestisce 3 milioni, no, l’Assam, come sostenevamo io e la Consigliera Casini, gestisce decine e decine di milioni di euro, forse qualche centinaia e lo dice l'articolo 16 (Disposizioni finanziarie): “Al finanziamento degli interventi previsti da questa legge concorrono risorse regionali, statali e comunitarie in quanto compatibili”. Ecco, qui svelato, capita, che cosa significa questo? In merito credo che sia necessaria una riflessione! Noi non siamo qui a fare dispetto a voi, ma siamo consapevoli di tutto questo perché noi abbiamo gestite queste cose ed un conto è gestire le risorse regionali, statali e dell’Unione europea ed un altro è gestirle con una struttura, che dipende realmente, sebbene diciamo agevole con gli strumenti di diritto privato come ente pubblico economico, con quelle finalità di cui ho detto all'inizio, con quell’organizzazione, sotto la direzione della Giunta, con un dirigente nominato dalla Giunta, attraverso una procedura selettiva pubblica, un interpello. Con un dirigente che deve avere le caratteristiche e le qualità del dirigente pubblico, che fa un interpello, la Giunta lo sceglie, lo mette a fare il direttore dell’Assam, che gestisce centinaia di milioni di euro delle risorse regionali statali e dell'Unione europea. Un conto è dare tutto questo potere e queste risorse a un Cda di un ente pubblico non economico, che tra l'altro non c'è neanche la garanzia del cosiddetto pareggio, quindi potrà anche fare debiti di carattere gestionale, è tenuto soltanto al bilancio consolidato, un conto è darlo a un Cda di esclusiva nomina politica, senza la minima garanzia di una procedura selettiva pubblica, senza nessuna garanzia sulla qualità e non mi si dica che faccio il processo all'intenzione perché quando è possibile nominare una persona che non ha le qualità, anche se quella non è l’intenzione, costituisce ex se la possibilità cosiddetta intenzionale. Questo è il limite e come potrà essere un Cda di qualità se in effetti si prevedono poche risorse perché a un componente di un Cda gli diamo un’indennità di 500 euro, come potrà garantire quell’attività se gli diamo il 50% del reddito di cittadinanza? Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 16. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 17.
Emendamento 17/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Emendamento 17/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 17. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Durante la discussione dei punti precedenti e sull’articolo 2 non siamo riusciti ad intervenire con la nostra dichiarazione di voto.
La legge sull’Assam ha come scopo quello di trasformare l’Agenzia regionale in un ente pubblico non economico, rivolto all'innovazione dei comparti come la tartuficultura, l’agroalimentare, l'agricolo-forestale e l'ittico.
Questa nuova trasformazione e innovazione del settore agroalimentare ha visto anche l'inserimento del comparto della pesca, sul quale abbiamo presentato un emendamento. Della proposta di legge presentata il 23 ottobre 2021 abbiamo seguito l’iter dei lavori all'interno delle Commissioni ed abbiamo presentato un emendamento all'articolo 2, comma 2 (quello che mi è sfuggito durante la votazione) lettera c). Come gruppo consiliare Rinasci Marche abbiamo chiesto l'inserimento di questo emendamento a tutela del comparto della pesca ed al suo interno, un comparto nuovo perché l’ex Assam si occupava solo di agricoltura, viene istituito l'Osservatorio regionale per la pesca marittima e l'economia ittica composto dai dirigenti dell’Assam e dalle associazioni regionali riconosciute e maggiormente rappresentative della pesca con i seguenti compiti: realizzazione di studi sullo stato degli stock ittici e delle le condizioni bio-marine dei compartimenti marittimi della Regione; l’effettuazione di analisi sullo stato della flotta marchigiana; proposte per l'innovazione, l'ammodernamento e l'efficientamento energetico delle imbarcazioni dedite alla pesca professionale, alcune proposte per la valorizzazione del prodotto ittico della Regione Marche con il coinvolgimento dei mercati ittici alla produzione e del sistema scolastico regionale.
Ricordo che questo emendamento, al quale abbiamo lavorato come gruppo, anche se è un semplice emendamento ha avuto una parte di quel sostegno della pesca che oggi entra in questa nuova legge.
Per questo motivo il gruppo Rinasci Marche, che ha visto dignità all'interno della Commissione, ha visto anche l’apprezzamento del proprio lavoro, l’emendamento è stato votato favorevolmente e all'unanimità in Commissione ed oggi giustamente non è stato presentato a dimostrazione che il lavoro fatto da questa maggioranza per migliorare questa legge in certo senso è stato capito ed apprezzato dal comparto della pesca.
Voglio evidenziare che il comparto della pesca è strategico, non è marginale. E’ una strategia che viene messa in campo per tutta l'economia marchigiana legata a questo mondo, per questo motivo il gruppo Rinasci Marche si ritiene soddisfatto e voterà favorevolmente sia questo punto che l'intero impianto della legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui chiedo l'appello nominale, non so se lo avete letto, ve lo leggo io: “Il personale in servizio nell'attuale Agenzia per i servizi del settore agroalimentare delle Marche, che risulti in possesso dei requisiti richiesti dalla vigente normativa in materia di pubblico impiego, è inquadrato nella categoria del contratto collettivo”, che risulti in possesso! Poi c’è un altro aspetto.
Li leggete gli articolati? Io penso di sì: “2. I contratti in essere con gli operai agricoli restano validi fino alla loro naturale scadenza”, significa che dopo finito, ciao. Ma li leggete? Almeno questo sforzo, sono quattro ore che siamo qua, io dico una cosa e la dico a me stesso: “i contratti in essere con gli operai agricoli restano validi fino alla loro naturale scadenza”. Significa che una volta scaduti non possono essere rinnovati, altrimenti avrebbe detto: verranno rinnovati. Lo dico qui pubblicamente, con i sindacati facevo una riunione a settimana, mi straziavano la vita, giustamente. Allora dico ai sindacati di intervenire, che facciano pressioni sul Governo perché se non impugnano questa legge gli operai agricoli alla loro scadenza, purtroppo, andranno a casa per colpa vostra che avete approvato questa legge. L’avete pure messo.
Poi l’articolo 17 dice che il consiglio di amministrazione approva il regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia, definisce l'assetto strutturale e propone la dotazione organica nei limiti definiti dalla Giunta regionale. Questo è il potere di cui parlavo prima, la struttura mastodontica, io non so come sia possibile pretendere da un componente del Cda, che magari avrà la delega al personale e all'organizzazione all'interno dell’Agenzia, che a 500 euro al mese sovrintenda a tutte queste cose, ad un'organizzazione che deve gestire centinaia di milioni di euro. In bocca al lupo, ne avete bisogno veramente. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 17. Lo pongo in votazione per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi e Casini.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Menghi, Pasqui, Rossi, Santarelli.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 18. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui, sulle norme transitorie, sebbene dal mio punto di vista illegittima per quanto detto prima perché la competenza del pubblico impiego è una competenza statale, ad esempio si poteva mettere una norma transitoria che “salvasse” i contratti in essere, non fino alla loro scadenza.
D'altra parte, tanto voi non mi ascoltate, ma lo dico al mio capogruppo perché faremo la segnalazione al Governo, nella legge sull'ordinamento dell'organizzazione, quella del personale, vi ricordate quella famosa norma transitoria che faceva salvi gli atti adottati precedentemente in base alla legislazione vigente? Ve lo ricordate quel passaggio che ci impegnò tanto nella discussione qui? Come ho detto prima, me lo dico da solo, ho una memoria di ferro, me lo ricordo, se tenevate veramente ai salariati, agli operai agricoli, come magari tenevate all'epoca qualcun altro perché non avete fatto una norma transitoria di questo tipo in modo che se il Governo non impugna, come probabilmente non impugnerà perché pensa ad altre cose, almeno lo facevate salvo, perché non l’avete fatto nella norma transitoria? Anziché scrivere i contratti in essere con gli operai agricoli …, perché non avete messo che in base …, potevate fare quella norma transitoria prendendola dalla legge sull'ordinamento dell'organizzazione, che pure voi avete approvato, semplicemente perché a voi degli operai agricoli non ve ne importa nulla, a voi importa semplicemente insediare nel Cda i vostri amici e, diciamo, sodali politici. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 18. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica Marcozzi. Grazie, Presidente. Dispiace che questa discussione in Aula si sia focalizzata soprattutto sugli incarichi, come se questa legge, questa trasformazione dell’Assam in Agenzia per l'innovazione nel settore agricoltura e pesca sia creata per incarichi, per nominare un consiglio di amministrazione. Tutto si è focalizzato sugli incarichi, non vedo il Consigliere Cesetti e mi dispiace, e sulla virtuosità per l'anno 2020 sulla quale c’è stato un articolo sulla stampa.
La sottoscritta non ha nessuna remora a dire che per quanto riguarda la virtuosità l'anno 2020 appartiene a voi, altrettanto dovreste fare voi perché questa trasformazione dell’Assam ha un obiettivo ben preciso, l’ho già detto nel mio precedente intervento, ed è quello di orientare l'Agenzia verso la ricerca, la sperimentazione e il collaudo dell’innovazione per i settori dell'agricoltura, dell'alimentazione e della pesca, fornendo servizi per le imprese marchigiane al fine di garantire sviluppo, crescita e competitività. L'obiettivo della legge è l’innovazione nel settore dell'agricoltura, dell'alimentazione e della pesca. Come lo fa? Attraverso la trasformazione dell'ente in ente pubblico non economico perché si ritiene doveroso proiettare questa realtà nel futuro, ottimizzandone le capacità e l'importante ruolo negli ambiti agricolo, alimentare, forestale e ittico, che sappiamo tutti quanti i cambiamenti che stanno vivendo in questi anni e soprattutto l'importanza che rivestono nel quadro complessivo, economico, sociale, lavorativo e produttivo delle Marche.
La veste giuridica della nuova Agenzia per l’innovazione nel settore alimentare e della pesca risponde all'esigenza di un maggiore collegamento alla programmazione regionale e alle funzioni specifiche attribuite nell'interesse dell'ente pubblico regionale. Questa finalità rende necessaria una revisione dei ruoli all'interno dell'Agenzia tali da garantire una responsabilità diretta della Giunta regionale, assegnando il compito della rappresentanza e dell’organizzazione ad un consiglio di amministrazione.
Non vedo tutto questo clamore per il consiglio di amministrazione, c'è una responsabilità diretta della Giunta regionale perché cambia la veste giuridica dell'Agenzia e di fronte a questo cambiamento, colleghi Consiglieri della minoranza, che fate finta di non ascoltare, c'è una responsabilità diretta della Giunta regionale, che assegna il compito della rappresentanza e dell’organizzazione ad un Cda.
Non è come avete inteso voi, che questa Agenzia è creata appositamente per dare degli incarichi.
Riportiamo l’argomento e la discussione nella giusta dimensione perché questa è una legge importante e innovativa per i motivi che ho detto all'inizio quando ho fatto la relazione di maggioranza, per i motivi che ho detto adesso. Ho spiegato anche la motivazione per cui viene nominato un consiglio di amministrazione, che è ben diverso da quello che avete detto voi.
C’è una responsabilità diretta della Giunta perché la nuova Agenzia è un ente pubblico non economico e il compito della rappresentanza e dell'organizzazione spetta al Consiglio di amministrazione, mentre voi questa discussione l’avete concentrata e focalizzata solo ed esclusivamente sugli incarichi, per cui questa nuova Agenzia è nata solo per costituire un Cda e quindi per le poltrone. Ditemi, se è normale.
La legge che andiamo ad approvare oggi con la trasformazione dell’Assam nell'Agenzia per l'innovazione nel settore dell'agricoltura e della pesca ha un altro significato, ma non quello di creare un Consiglio di amministrazione per le poltrone.
Mi dispiace perché questa è una legge innovativa e le nostre imprese hanno subito una crisi economica nel 2008 senza precedenti, una pandemia nel 2020 e oggi la guerra.
Le aziende per rimanere sul mercato devono crescere e per crescere devono innovare e questa proposta di legge va nella giusta direzione dell'innovazione del settore dell'agricoltura, dell’alimentazione e della pesca, quindi mi auguro che su questa norma anche la minoranza rifletta e ci ripensi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Consigliera Marcozzi, lei le unghie le ha e le sta usando per arrampicarsi su uno specchio, ma di quelli lisci.
Penso che quello che è successo oggi in Aula sia una cosa allucinante, siamo all'approvazione e l'Assessore competente è assente, è stato in Aula se va bene cinque minuti rispetto alle quattro ore di dibattito, che c'è stato grazie all'opposizione, soprattutto del Partito Democratico, anche sono stati presentati anche altri emendamenti. Se non era per l’opposizione che ha presentato gli emendamenti ed ha cercato di illustrarli di far capire le criticità di questa legge, approvavamo una modifica di questo tipo in cinque minuti, di che dibattito stiamo parlando!
L’Assessore competente non c’è mai stato, non c’è stato il confronto perché la maggioranza, a parte qualcuno per portare il Cda da tre a cinque componenti, non è intervenuta, non è intervenuto nessuno.
Lei mi viene a dire che questa non è una legge per creare due poltrone ed un nuovo carrozzone. Abbiamo capito tutti che la trasformazione in ente pubblico non economico creerà sicuramente problemi ai dipendenti e al personale stagionale, che non siete stati in grado di risolverli perché non si risolvono, è l’ente in sè che non consente di fare questo tipo di contratti. Avete messo più cose in questa Agenzia, avete inserito la pesca senza mettere più risorse, avete inserito il tema del fitosanitario, ma non c’è il personale tecnico nè le risorse per riuscire a risolvere un problema che è enorme.
Un qualsiasi agricoltore sa benissimo che uno dei temi che deve essere trattato …, così inseriamo anche questa perché non sappiamo dove metterla.
Il tema del Cda, quando ho visto l’emendamento del Consigliere Ciccioli che lo portava a cinque, ho pensato torniamo alla normalità, facciamo in modo che venga votato all’interno del Consiglio, quindi si vuole creare … No, da tre a cinque, ma rimane tutto a nomina della Giunta. Se fossi un Consigliere di maggioranza e vedessi che la Giunta vuol decidere tutto senza coinvolgere il Consiglio …, è una cosa allucinante. I primi ad essere preoccupati dovreste essere voi, non noi perché le nomine le fate sempre voi, anche quando sono le nostre.
Penso che oggi sia stata una giornata persa, io avevo anche proposto a qualcuno, di cui non faccio il nome, di andare via perché se dovevo assistere ad una seduta di questo tipo, in cui l’opposizione deve essere il soggetto che cerca di migliorare le leggi, quando l’interesse è di tutti, soprattutto di chi poi deve applicarle, ed è un organismo di Governo …
Essere trattati in questa maniera senza la voglia di ascoltare e di confrontarsi secondo me è uno spettacolo indegno di quest’Aula.
Rispetto all'impugnativa, Consigliere Cesetti, se lo fanno i sindacati bene, se non la fanno siccome lei è bravissimo, e lo riconosco, la facciamo noi come gruppo PD perché noi riteniamo che il personale stagionale debba essere garantito. Se lo fa i sindacati meglio, sennò lo fa lo facciamo noi.
Ribadisco il voto contrario del gruppo del Partito Democratico, poteva essere un’opportunità importante per trattare il tema della pesca, è stata un’occasione persa, questa è la chiara volontà di trovare cinque posti all’interno della maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. In questi primi mesi di legislatura il settore agricolo alimentare ed ittico è stato al centro di una strategia precisa, volta a capitalizzare l'unicità del nostro territorio, valorizzando le sue eccellenze per creare un brand Marche declinato all'eccellenza e al recupero della tradizione.
L'agricoltura marchigiana ha un alto potenziale di crescita e noi riteniamo di vitale importanza adottare strumenti che possano promuovere lo sviluppo di un settore che è vitale per la crescita della nostra economia.
In questi mesi abbiamo dato vita al distretto biologico unico regionale, approvato la legge sui borghi. quella sull’enoturismo, quella sugli agriturismi e il nuovo regolamento per l’ittiturismo. Abbiamo lavorato con forza, per questo ringrazio il Vicepresidente Carloni, per dare risposte, opportunità, bandi, semplificazione, velocità al mondo agricolo.
La proposta di legge di oggi aggiunge un'ulteriore riforma ad uno strumento che andava adeguato ai tempi moderni, alle nuove sfide e riteniamo che con questa legge possiamo creare uno strumento più efficace al servizio delle imprese agricole marchigiane.
La proposta di legge di oggi trasforma l’Assam in Agenzia per l'innovazione del settore agroalimentare e della pesca, riorganizzando le funzioni e le attività, non è solo un cambio di status giuridico con il passaggio ad ente pubblico non economico. La nuova Agenzia dotata di autonomia amministrativa, organizzativa, contabile, patrimoniale, vuole essere sempre di più una guida per accompagnare le imprese su ricerca, innovazione, progettazione, formazione, informazione con servizi puntuali ed efficaci. In questo senso il potenziamento del ruolo di Innovation Broker, facilitatore e progettista dell'innovazione, riteniamo possa essere strategico per supportare le nostre imprese agricole e le filiere produttive nei processi di cambiamento che sempre più saranno determinati dalla capacità di ricerca applicata finalizzata all'innovazione tecnologica e organizzativa. Sarà pertanto importante offrire servizi fitosanitari e agrometeorologici per il settore agricolo, compreso l’allevamento, l’agroalimentare forestale, e della pesca in conformità alla programmazione regionale secondo indirizzi programmatici della Giunta stessa.
Sottolineo la rilevanza di aver istituito l'Osservatorio regionale per la pesca marittima e l'economia ittica, composto dal direttore dell'Agenzia e delle associazioni regionali riconosciute e maggiormente rappresentative della pesca. Questo organismo permetterà di effettuare studi di ricerca, confronto e di individuare nuove soluzioni.
Riteniamo che la scelta di introdurre un consiglio di amministrazione possa essere maggiormente rispondente alle esigenze di rafforzare la sinergia con l'ente regionale che ha il compito di progettare la programmazione regionale ed imprimere indirizzi per i settori agricoli dell'allevamento e dell’agroalimentare forestale e della pesca. Siamo certi che la politica saprà dare una spinta importante al cambiamento, esattamente come è stata in grado di farlo in questi mesi.
E’ una buona riforma, secondo me, che permetterà di offrire un importante strumento alle nostre imprese, permetterà di accompagnare i processi di innovazione, favorirà la competitività del nostro sistema produttivo delle filiere marchigiane.
Siamo convinti che il settore agricolo dell'allevamento e della pesca saranno sempre più protagonisti per l'economia regionale per promuovere il brand Marche che ha bellezza, tipicità, qualità ed eccellenza.
Essendo questa legge passata nella Commissione che ho l'onore di presiedere, vorrei ringraziare il dottor XY per il suo lavoro, i relatori e vorrei sottolineare qualcosa: abbiamo fatto delle audizioni sia per il settore della pesca che dell'agricoltura e tutti hanno dato un parere favorevole a questa iniziativa e a questa proposta. Adesso non c'è il Consigliere Cesetti, che come membro di Commissione all'inizio sembrava su alcuni punti favorevole, diceva che la riforma andava fatta poi si è interrotto, non ha dato più supporti e si è messo a contestare tutte le nostre scelte quando in un primo momento …, ma non c’è e non posso dire altro.
Mi rivolgo anche al Consigliere Carancini, che parlando con me e con il Consigliere Pasqui ha detto che non eravamo in grado di proteggere il nostro territorio o di non sapere quali fossero le esigenze. Penso che sia io che il Consigliere Pasqui sappiamo quali sono le esigenze delle nostre zone, dei nostri territori, mettere gli ulivi in alta montagna forse non è la cosa prioritaria, e c'era anche questo nell'emendamento.
Forse sbaglieremo noi come sbagliamo tutti, ma per quello che riguarda i nostri territori lasciateci lavorare e ascoltateci un po' di più, ne abbiamo veramente bisogno.
La legge, al di là delle contestazioni che ci sono state, è una buona norma, ringrazio l'Assessore Carloni, tutta la Giunta e anche il Presidente Acquaroli, va nella direzione giusta che ci è stata indicata dall'associazione di categoria, quando abbiamo fatto le audizioni.
Il voto della Lega è convintamente favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Il testo, vorrei ricordare, è stato sei mesi in Commissione, abbiamo fatto audizioni, riflessioni, non è stato portato in Aula così, in maniera incauta e veloce.
Vorrei fare una riflessione di fondo su quella che è la politica di questa amministrazione regionale guidata dal Presidente Acquaroli, con i suoi Assessori e con tutti noi componenti di maggioranza, La prima è che noi non stiamo cercando di fare un cambiamento mirato su un pezzetto, come maggioranza stiamo cercando, lo rivendichiamo, è alla luce del sole, di fare un cambio di governance molto ampio. Quando abbiamo portato la riforma della Svim in Svem non era una cosa legata a quel solo aspetto, era una visione, lo stesso abbiamo fatto con l'Atim sul turismo, ne aggiungo una che pare minore, la riforma del Crel introducendo nuovi corpi sociali. Dietro non c'è un'improvvisazione, questo lo vorrei rivendicare con orgoglio all’opposizione, stiamo modificando strutturalmente una precedente governance non solo sostituendo degli Assessori con altri, una maggioranza con un’altra, c'è qualcosa di più, vogliamo modificare il modo con cui gestire questa Regione.
Quando noi portiamo avanti le politiche sull’enoturismo o Marche Storie, quindi una revisione dell’impostazione culturale o la visione turistica dell'Appennino, dell'entroterra, è qualcosa di più di una semplice decisione legata ad una nuova maggioranza, è un cambiamento su cui cerchiamo di spenderci, impegnarci, poi i risultati non sempre sono perfetti, a volte andiamo molto bene, altre invece io stesso rumino delle critiche, però dobbiamo tener presente che un conto è quello auspicabile, un conto è il possibile, non sempre le cose girano nel verso giusto.
Quando portiamo da tre a cinque componenti il Consiglio d'amministrazione non è perché dobbiamo accontentare uno in più, ma dobbiamo cercare di avere una visione. In questo senso voglio rivendicare una mia vecchia lettura e adesso stupirò tutto il gruppo della sinistra. Quando avevo vent'anni ero affascinato dalla politica, ero un giovane dirigente universitario dell'allora Fronte della gioventù, cercavo di frequentare Roma per capire di più ed ero stato preso in simpatia dall'onorevole Giulio Caradonna che era un capo dei capi a Roma nel nostro ambiente, il quale, cercando di insegnarmi un po' le cose, mi disse: “ Bisogna che ti vai a leggere questo libro di Sartre, intitolato le Mani sporche”. Giulio Caradonna, deputato missino, che mi dice di andare a legge Sartre, ero confuso. “Mani sporche”, lo ricordo, ormai sono passati cinquant'anni, un po' meno forse, un libro scritto da Sartre nel 1954. All’epoca era pubblicato dalle edizioni Enaudi, era l'inizio degli anni 70, non so se ha avuto altri editori, la storia si svolge nell'Ungheria occupata dai nazisti e c'è un contrasto all'interno del mondo partigiano tra un capo comunista …, all'epoca c'era un'alleanza tra partigiani monarchici e partigiani comunisti, c'era uno scontro forte tra visioni del mondo, tra la visione di quelli che erano rivoluzionari e venivano in qualche modo spinti dall'Unione Sovietica e i moderati, i monarchi. C’era un'alleanza al cui interno c’era una frattura, forse erano molto promiscue tra di loro, l'unico fatto unificante era opporsi all'invasione di Hitler in Ungheria. Perché il titolo “Le mani sporche”? Perché il capo comunista molto serio rispetto a un giovane intellettuale rivoluzionario dice: “La nostra azione politica è quella di cercare e di andare ad una visione di sintesi, di compromessi, se usiamo un termine basso, o di mediazioni, se usiamo un termine più alto”, da qui il titolo del libro. Dietro c'è una storia complicatissima, ci sono dei personaggi femminili che in qualche modo creano problemi, tensioni ulteriori …, ma adesso non lo sto a raccontare. Quando uno governa non dico che deve avere le mani sporche in termini giuridici, di approfittarsi, ma deve anche porsi il problema di trovare delle sintesi.
La riforma dell’Assam è una sintesi, la migliore possibile in questo momento tra le esigenze del settore dell'agricoltura e della pesca e l'esigenza di continuare ad andare avanti, di non buttare il bambino oltre l'acqua sporca perché l'esperienza precedente dell'Assam un senso c’è l’ha, una storia c’è l’ha, però non basta, non va bene, dobbiamo andare avanti. Una volta l'Assessore Carloni, che adesso è in Aula, disse: “Se dobbiamo dare un giudizio dell’Assam guardando indietro molte cose non sono andate, però dobbiamo proporci di andare avanti e utilizzare quello che c'è di positivo e di utile per il futuro”, e questo stiamo facendo.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Carlo CICCIOLI. La gestione di questa amministrazione, di questa maggioranza, di questa coalizione è la voglia di modificare strutturalmente una Regione che stava andando in declino perché noi siamo in transizione per i dati degli anni scorsi, la vogliamo riportare al successo, vogliamo ricominciare a rilanciarla e vogliamo fare delle Marche il modello economico, di sviluppo e di benessere degli anni passati. Anche nel mondo antico le Marche hanno avuto una storia di centinaia di anni di splendore, vogliamo riportarla così e questa legge è un piccolissimo anello che ci può servire. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 83, emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Capisco tutto quanto, ma noi eravamo rimasti all’interrogazione a risposta immediata, che la scorsa settimana, grazie all'assenza del Vicepresidente, avevamo rinviato ed ancora oggi la rinviamo? Se questo è un modo di tutelare le opposizioni, Presidente, penso che non corrisponda alla realtà.
E’ un comportamento scorretto da parte di chi gestisce la discussione e direi anche del Vicepresidente il quale la scorsa settimana avrebbe potuto rispondere all'interrogazione a risposta immediata ed oggi non lo fa e sorride. Non capisce come ci si comporta a livello istituzionale perché non si irride il Consigliere, Vicepresidente, lei ha tanta esperienza, tanti cacciatori, però è scorretto dal punto di vista istituzionale. Sorrida, sorrida, lei la scorsa settimana avrebbe dovuto rispondere a un'interrogazione, una banale interrogazione a risposta immediata di cui se ne sbattuto le scatole. Grazie.
PRESIDENTE. Ho compreso la richiesta, prima di passare la parola all’Assessore Carloni, segnalo questa situazione: prima di arrivare agli atti ispettivi dovremo fare il punto 2) che è una proposta di legge, il punto 3), che nella Conferenza dei Presidenti di gruppi abbiamo deciso di non fare e di rinviare alla prossima volta e poi le interrogazioni a risposta immediata. Io direi di fare così, lasciamo parlare adesso l’Assessore Carloni, poi mettiamo in votazione se proseguire i lavori o se anticipare il punto 4), quello delle interrogazioni a risposta immediata.
Ha la parola l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Carancini ha una proiezione di tutto quello che faccio, riesce a interpretare qualunque mio gesto. Non è che io non sono venuto in Aula per non rispondere all’interrogazione, c'era l'inaugurazione di una fiera internazionale che per la nostra Regione è molto importante, c'era un evento collegato organizzato dall'Azienda speciale Linfa con la Camera di commercio, con la partecipazione anche della Rai dedicata alle Marche e io sono andato lì a rappresentare la mia Regione, Consigliere. Non mi sono sottratto per non rispondere all'interrogazione. Purtroppo la data coincideva con l’inaugurazione di una fiera, per altro verso, io ho un grande rispetto per l’attività consiliare e dei Consiglieri, non mi sottraggo e rispondo volentieri, se il Consiglio vuole, a questa interrogazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non apro polemiche, voglio ricordare all’Assessore Carloni, che è un esperto del Consiglio regionale, che se non mi sbaglio le risposte alle interrogazioni a risposta immediata presentate possono essere anche delegate.
L'interrogazione a risposta immediata ha un disciplinare, ha una serie di tempi, penso che la risposta, pur in presenza dei suoi impegni istituzionali - si figuri, ho una piccola esperienza da Sindaco di 10 anni, comprendo benissimo - come è capitato ad altri Assessori, avrebbe potuta delegarla, magari all’Assessore Saltamartini che invece è stato qui o ad altri. Non è che voglio ad ogni costo …, però non mi sembra un comportamento coerente nel rispetto delle opposizioni.
Se vuole rispondere adesso a me va bene, se vuole rispondere la prossima settimana mi adeguo alla scelta del Consiglio che è sovrano su questo. Grazie.
PRESIDENTE. Dobbiamo votare il proseguimento o meno del Consiglio, tenendo conto che dobbiamo comunque chiudere perché l'Aula è destinata ad un’altra iniziativa.
L’Assessore Carloni dà la sua disponibilità a rispondere all’interrogazione a risposta immediata. La situazione che propongo è la prosecuzione del Consiglio soltanto per svolgere il punto 4) interrogazioni a risposta immediata, con anticipazione dello stesso al punto 1 bis perché il punto 2), che riguarda le proposte di legge nn. 87 86 88, abbinate, non possiamo farlo.
E’ una situazione che possiamo risolvere in pochissimo tempo.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Il Vicepresidente Carloni ha dato la disponibilità a rispondere, mi sembra che non sia questo il problema, però nella Conferenza dei capigruppo abbiamo fatto degli accordi, poi possiamo cambiare tutto ed uno in punta di piedi può chiedere, avendo ancora cinque minuti, che venga data risposta alla sua interrogazione in modo garbato ed educato, senza prendersela con nessuno.
In Conferenza dei capigruppo abbiamo detto che speravamo di riuscire a fare sia questa legge che la prossima, poi ci sono stati i vari emendamenti ed interventi, forse si poteva risparmiare un po' di tempo, però è stato giusto così, siamo arrivati alle 15,30 che è l’ora che avevamo stabilito per l'interruzione del Consiglio.
Se il Vicepresidente Carloni vuole rispondere io limiterei perché poi devono predisporre l'Aula per la presentazione di un libro, che ci sarà alle ore 17,00. Come concessione, se vogliamo la possiamo anche fare, però quando vengono prese le decisioni in sede di capigruppo prima di fare delle uscite è bene informarsi in modo da non far passare gli altri come usurpatori o come coloro che non rispettano le regole. Sentiamoci prima di attaccare le persone quando non hanno colpa. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sulle questioni importanti vado anche al conflitto, ma su queste cose istituzionali credo che abbia ragione il Presidente Latini quando dice di trovare una soluzione pragmatica.
Le interrogazioni a risposta immediata risalgono alla seduta precedente, non ce l'abbiamo fatta a farle, se stasera c'è un ritaglio di tempo adeguato per farle io sono favorevole anche per sdrammatizzare un clima che su queste cose non va bene.
Il Vicepresidente è disponibile, diamo queste risposte e cerchiamo anche di andare nella direzione nella quale le interrogazioni urgenti, come tali, non meritino una risposta a babbo morto. Sono d'accordo per questa procedura. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo
Antonio MASTROCINCENZO. Grazie, Presidente. Non so se vuole dire qualcosa il capogruppo, ma io intervengo solo per un chiarimento, vorrei capire cosa c'è di più importante del Consiglio regionale al termine di questa seduta perché l’Aula è sacra, il Consiglio è sacro e l’Aula si utilizza solo per il Consiglio regionale, a volte è successo di ospitare studenti, ma sempre nella sua sacralità dell'istituzione del Consiglio regionale. Non credo che siano accettabili altre iniziative in quest’Aula. Grazie.
PRESIDENTE. Alle 17,00 c'è la presentazione di un libro organizzata anche dalla Commissione Pari Opportunità, ma non è questo il tema. Il tema è che è stato, in considerazione di quest'evento, concordato nella Conferenza dei Presidenti di gruppo di concludere prima, però si risolve la situazione: non possiamo fare altre leggi, ma possiamo fare le interrogazioni a risposta immediata, l'Assessore competente è qui e risponde.
Direi di concludere e di trovare punti di intesa piuttosto che di polemica, da una parte e dall'altra, in modo tale che ci sia la possibilità di svolgerle, ne avremmo già fatta almeno una, se non due di quelle a risposta immediata previste dal punto 4) dell'ordine del giorno.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per amore di verità in quanto avevamo deciso a prescindere dall’iniziativa e qui ha ragione il Consigliere Mastrovincenzo, l’Aula è sacra, non vanno programmati eventi in conflitto con il Consiglio, ma era stato stabilito che il Consiglio si sarebbe chiuso alle 17,00 e gli interventi hanno un po' depistato. Dopodiché, Presidente, rimango sul tema, invertiamo l'ordine del giorno, rispondiamo alle interrogazioni a risposta immediata e cerchiamo con il nuovo Regolamento di far fronte anche a queste tematiche perché se ci mettiamo troppo tempo perdono efficacia rispetto alle necessità della nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Solo per alzata di mano, Consiglieri.
Prosecuzione dell’attività del Consiglio regionale. La pongo in votazione per alzata di mano.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione delle interrogazioni a risposta immediata (dal punto 4 al punto 1 bis). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 458 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Cancellieri
“Rettifica alla DGR n. 313 del 21 marzo 2022 sul Calendario della pesca per l’anno 2022”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 458 – a risposta immediata- del Consigliere Cancellieri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Cancellieri, anche se superata nei fatti questa interrogazione a risposta immediata ci dà la possibilità di fare chiarezza, che non guasta mai.
Dopo vari incontri fatti con l’Associazione dei pescatori c’era stata la richiesta di modificare il calendario piscatorio per tutelare l'ambiente ed anche per svolgere alcune attività di valorizzazione del nostro territorio. Il 28 aprile con la delibera della Giunta regionale n. 461 si è sostituito il paragrafo denominato “Altre attività” con il seguente testo: “Ai fini di conservazione del patrimonio faunistico ambientale è interdetta dal 15 2022 novembre al 15 febbraio 2023 nelle acque di categoria A e B della regione Marche qualsiasi tipo di attività che preveda escursionismo di gruppo all'interno dei corsi d'acqua ad eccezione dell’attraversamento dei corsi stessi. Nei tratti fluviali che ricadono nelle aree della Rete Natura 2000 o in aree protette vengono applicate le norme in funzione dei relativi regolamenti”. Si è ristretto il campo che in un primo momento era stato lasciato troppo indeterminato, generando di fatto un divieto assoluto dell’escursionismo acquatreeking, che invece rappresenta un'attività importante. Appena ci siamo accorti di questo effetto abbiamo corretto questa stortura in questa maniera, limitandola nel periodo di riproduzione, soprattutto per alcune categorie di tratti fluviali. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Per dire grazie all’Assessore, sono soddisfatto di questa risposta, anche perché l'esigenza mi era stata rappresentata dalla categoria di istruttori che fanno acquatrekking o comunque iniziative legate ad escursioni sui fiumi, anche di tipo speleologico.
Penso che sia giusto che il fiume venga vissuto anche attraverso questo tipo di escursionismo, tra l'altro da istruttori che sono stati formati dalla Regione Marche.
Grazie per aver recepito questo sentimento e questa richiesta.
Interrogazione n. 467 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Cesetti
“Richiesta urgente di sostegno alle imprese colpite dal caro bollette”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 467 - a risposta immediata - ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. In riferimento all’interrogazione n. 467 si fa presente che la Regione Marche nella sua qualità di coordinamento della Commissione sviluppo economico, di cui ieri si è svolta una riunione in presenza a Senigallia, si è attivata già dal mese di marzo, all'indomani dei conflitti e anche degli aumenti, di cui stiamo parlando come conseguenza, nella Conferenza delle Regioni per poter avere dal Governo una risposta. A seguito di questi incontri è stato presentato un documento consegnato il 17 marzo, quindi un po' di tempo fa, alla task force guidata dal dottor XY, diventato poi un interlocutore costante nelle settimane scorse con la conversione.
Abbiamo avuto una risposta nella conversione della legge del 28 aprile 2022 e sul decreto-legge 1 marzo 2022 n. 17 il Governo ha previsto, in funzione del contenimento dei costi energetici, una serie di iniziative che in qualche modo abbiamo fatto anche noi inserire ed altre ne sono state aggiunte nel frattempo, ad esempio all'articolo 4 (Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore), all’articolo 5 (Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese a forte consumo di gas) e all'articolo 6 (Interventi in favore del settore dell'autotrasporto); oltre a ciò come Regione Marche si è cercato di intervenire per dare una risposta alle criticità evidenziate nell'interrogazione con la delibera del 2 maggio 2022 che ha approvato una proposta di legge di modifica al bilancio, che voi troverete nella prossima seduta dell'Aula, se non ricordo male, con due misure specifiche sulla crisi energetica, una è un sostegno alla liquidità per 3 milioni di euro per le gravi conseguenze della crisi energetica, l’altra è un fondo a favore della pesca per 500 mila euro come ristoro per gli aumenti dei costi del carburante.
Ci siamo fatti interpreti di questa esigenza con la Commissione, con la task force che il Mise a messo in campo, poi abbiamo fatto la misura, che vedrete le prossime sedute, come conversione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi era sorto il dubbio dalla risposta che l’Assessore Carloni avesse invertito le due interrogazioni, purtroppo è talmente fuori tema che pensavo avesse risposto ad altro.
Mi scusi, Assessore, io le ho chiesto che cosa prevede la Regione per il sostegno alle imprese, non solo per il caro bollette, ma in generale. Lei mi ha risposto ciò che prevede il Governo, ha fatto riferimento anche alla crisi dovuta alla guerra russo ucraina ed ha anticipato due misure che arriveranno la prossima settimana.
Mi aspettavo una risposta più puntuale, visto che il 25 gennaio avevo depositato una mozione, fra l’altro ancora in sospeso, per impegnare la Giunta ad istituire un fondo anticrisi a sostegno delle imprese e di tutte le attività economiche per il caro bollette.
Il 14 aprile è stata discussa una mia interrogazione a cui lei aveva dato una risposta piuttosto vaga, esprimendo favore alle mie proposte, ma senza chiarire nè quando nè quanto avrebbe stanziato la Giunta per dare un sostegno alle imprese.
Lei parla di misure nazionali, ha detto che il 17 marzo nella Conferenza delle Regioni è stato consegnato un documento al Governo per chiedere interventi, ma in ogni caso il Governo ha già preso provvedimenti e adottato misure importanti, tant’è vero che il 3 maggio ha aperto il bando nazionale stanziando 200 milioni di euro per contributi a fondo perduto alle attività economiche di commercio, al dettaglio e artigianali, che possono avere dei ristori se hanno subìto un calo di fatturato di almeno il 30%.
Da parte mia invito tutte le attività economiche, perché sono numerosi i codici Ateco, a presentare la domanda che scade alla fine del mese di maggio, ma in tutto questo mi chiedo la Regione dov’è, visto che ha competenze specifiche e precise in materia di attività produttive, soprattutto di sostegno nei momenti di crisi economica, e non c'è mai stata una congiuntura come questa, con la guerra, la crisi pandemica ed il caro bollette, eppure da quando ho presentato il primo atto, il primo appello il 25 gennaio, ancora non è stato fatto nulla.
Nell’ultima interrogazione io e la mia collega Consigliera Casini chiedevamo nello specifico anche un fondo anticrisi con dei buoni energia. Lei ci aveva risposto che sarebbero stati stanziati dei bonus alle famiglie e alle imprese di 300 euro, eppure ancora di questo bonus di 300 euro chiamato bonus energia non c’è traccia. Oltretutto ci ha anticipato che le misure in arrivo riguardano un fondo per il caro carburante, ma solo per le imprese della pesca. Mi fa piacere che ci sia un’attenzione a questo settore … Mi dica, Assessore.
PRESIDENTE. No, la prego di concludere.
Micaela VITRI. Mi rifaccio a quello che ha dichiarato lei poco fa, forse non è stato chiaro. Per le imprese della pesca e altri …, 3 milioni di euro di sostegno, liquidità, non so esattamente di cosa si tratti, in ogni caso siamo in attesa, anche se non mi sembrano sufficienti e mi permetto ancora una volta di rimarcare il fortissimo ritardo con cui si arriva, visto che scadrà la rata per il pagamento dell’Imu per tutti quegli imprenditori e esercenti che sono titolari del proprio immobile, sarà da saldare nel mese di giugno e ancora la Regione non ha dato nessun sostegno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Vedevo l’Assessore che si metteva le mani nei capelli, in realtà lei in quest'Aula, rispondendo a una mia interrogazione, per fortuna possiamo prendere le registrazioni che ci sono, ci disse che avrebbe stanziato un …
Sono contenta che quando c’è il Presidente si ride o si telefona. Presidente Acquaroli non c'è una volta che presti attenzione a quello che fa l'Aula. Passerò anche da maestrina, ma lei sovente passa da maleducato e non sta bene che lei rida quando …
PRESIDENTE. Consigliere, cerchiamo di rientrare.
Anna CASINI. Non consento io e adesso smetto di parlare.
Lei in quest’Aula, Assessore Carloni, ha detto che avrebbe stanziato un fondo che prevedeva 300 euro per le famiglie che avevano difficoltà, lo ha detto il 14 aprile, lo può andare a vedere perché siamo su streaming. Lei oggi che cosa risponde? Ha ragione la Consigliera Vitri, lei risponde che ci sarà un sostegno alla liquidità di 3 milioni di euro, risibile, e un fondo per il carburante della pesca. Questo ha risposto e sono le manovre della Regione, che poi lei vada alla Conferenza delle Regioni il 17 marzo e porti avanti delle istanze per il Governo bene, ma il Governo ha già emanato dei bandi, è stato appena ricordato, con dei plafond piuttosto consistenti.
Noi ci saremmo aspettati delle misure complementari ai fondi nazionali, cosa che non c'è. Lei ha detto dei 300 euro, aspetto che lei provveda con un atto, magari legare anche al reddito Isee l’erogazione di queste somme. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Intanto il rispetto è reciproco, non è che se l'Assessore sta in Aula è per farsi prendere in giro da lei, non ho riso e non ho preso in giro il Consigliere dell'opposizione. Consigliera Casini, smettiamo questa farsa di delegittimarci reciprocamente perché all’esterno non facciamo bella figura. Penso che il problema sia anche il suo perché la credibilità è fondamentale anche per stare seduti all’opposizione.
Stavo mettendo le mani in faccia per una ragione, per dire fermatela, ha sbagliato, perché io ho risposto all’interrogazione n. 467 e lei invece ha detto che ho parlato solo delle bollette perché parlava della n. 468, per questo le dicevo che la risposta era quella successiva a cui lei faceva riferimento. Lo stavo dicendo perché aveva confuso le risposte. Poi, come dice la Consigliera Vitri, è sempre colpa mia, però io stavo rispondendo al caro bollette. Grazie.
PRESIDENTE. La Consigliera Casini vuole replicare per fatto personale? Cerchiamo di ricondurre la situazione ad un contesto fattivo di risposte alle interrogazioni che necessitano di una risposta immediata.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi attengo, poi ne abbiamo un'altra, a questa interrogazione sul caro bollette.
Mi ricordo quando l'attuale Vicepresidente Carloni da Consigliere mi chiamava addirittura a casa e faceva bene dall'opposizione. Lo dico ogni volta perché, se ricordo bene, nonostante fosse stato uno dei primi ad essere purtroppo colpito dal Covid e nonostante fosse a casa, mi chiamava per sollecitarmi, era l'inizio della pandemia, un provvedimento economico come Assessore al bilancio per fronteggiare la crisi che si stava determinando. Ricordo che apprezzai molto quella telefonata e intensificai il mio impegno in quella direzione e poi arrivammo in Aula, si ricorderà l’Assessore Carloni, neanche ad un mese dall’insorgere della pandemia e dalla dichiarazione di lockdown con dei provvedimenti, come la sospensione dei tributi, poi con la legge per il credito alle imprese, fino ad arrivare, dopo appena due mesi a quella manovra economica di 210 milioni, il cosiddetto bazooka.
L’Assessore Carloni correttamente annuisce perché sa che è così, questo era l’Assessore Carloni Consigliere di opposizione, che però oggi da Vicepresidente ha smarrito se stesso a forza di trotterellare in una campagna elettorale permanente. Perché è così, lo dico in modo cordiale, c'è anche questo rapporto cordiale, che però nulla toglie alla sostanza, alla mia forte critica al suo operato, che ben esperto ed intelligente non si attiva per il bene di questa comunità e continua con le passerelle comunicative. Lui presiede la Commissione dello sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e fa una sorta di meeting a Senigallia, alla Rotonda, va lì per fare la passerella, però ad oggi sul caro bollette non si è visto uno straccio di provvedimento. Mica dico tanto, un centesimo di quelli che lui sollecitava a me e che io ho fatto come Assessore al bilancio. Grazie.
Interrogazione n. 468 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Sostegno alle imprese marchigiane colpite dalla crisi generata dalla guerra russo/ucraina”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 468 – a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Sono felice di questa interrogazione, anzi mi fa davvero piacere potervi rispondere, mentre quella di prima era su un altro argomento - la Consigliera Vitri non ha capito - questa è sulla crisi generata dalla guerra, purtroppo, russa-ucraina.
Vorrei informare l'Aula che oggi sono fuori due misure economiche e in modo molto significativo l'amministrazione Acquaroli si è adoperata sin dal giorno dopo allo scoppio della guerra per capire cosa servisse ai nostri imprenditori. Abbiamo dato anche dei segnali, credo tra l’altro gli unici in Italia, di sostegno alle nostre imprese, ma non solo, siamo andati molto oltre.
Quello che prima la Consigliera Vitri, che ha fatto confusione tra un’interrogazione e un’altra, non ha capito è che il fondo dei 200 milioni che annunciava il Governo è stato l’oggetto di una di quelle passerelle, che lei ha detto, e quando uno trotterella ogni tanto fa anche qualcosa di utile. Tra le varie cose con il Consigliere del Ministro abbiamo messo a terra l'esigenza di fare una misura a fondo perduto perché la prima conversione del decreto riguardava soltanto il credito d'imposta, mentre la seconda prevede questo fondo. Adesso non voglio dire che è merito nostro, per carità, però vi posso garantire che tutti gli Assessori allo sviluppo economico di tutti i partiti, non solo quello della Regione Marche, hanno chiesto al Governo nella conversione di cambiare quel decreto che in un primo momento prevedeva solo il credito d'imposta. La conversione della scorsa settimana … Vi posso garantire, non perché ce ne sia bisogno, che anche l'incontro di ieri a Senigallia è stato importante perché ha favorito un confronto diretto con il Governo e ieri appunto nella sua massima espressione, oltre agli Assessori di tutti i partiti, uno dei migliori interventi, il più applaudito, è stato quello di XY dell’Emilia Romagna, che ancora ringrazio.
Con il Ministro allo sviluppo economico si sta facendo il punto di cosa serve alle imprese in questo momento. Ripeto, 200 milioni sono a fondo perduto, nella prima versione non c'erano, sono anche il frutto di una richiesta specifica che con la massima umiltà, non dico che il merito sia mio, ma è una delle cose che è partita dalle Regioni italiane e forse anche dall’interrogazione della Consigliera Vitri che ci aveva sollecitato più volte su questa vicenda.
La Consigliera Casini ha detto: “Voi cosa fate? State solo a guardare”. Non siamo stati solo a guardare, abbiamo messo insieme - e la prossima settimana verrà in Aula la conversione di una parte di queste misure - oltre 15 milioni di euro. Lo volevo dire nella conferenza stampa, ma siccome oggi è l'occasione per farlo, lo faccio rispondendo alla vostra interrogazione. Questi 15 milioni di euro, non sono tanti, ma non sono neanche pochi, li metteremo a disposizione con un sostegno alla liquidità, con 3 milioni di euro, con il fondo di ristoro una tantum di 5 milioni alle imprese, che dimostrano la perdita di fatturato, con una misura di 500 milioni euro sul carburante, di cui ho parlato prima, e poi 6,5 milioni di sostegni per il riorientamento dei mercati per l'esportazione e oltre 4 milioni per la transizione tecnologica.
Ci tengo a fare un punto su queste due, rispondendo ai Consiglieri dell'opposizione, che sono fondamentali perché una delle cose che più ci viene chiesta dalle imprese in questo momento è di avere delle risorse per dare una risposta alla diversificazione dei mercati ed al fatto che alcune imprese in una situazione in cui già è iniziata la produzione devono partecipare a fiere non previste, creare un temporary store oppure assumere un temporary manager per poter diversificare i mercati. Quindi daremo un sostegno reale alle aziende per diversificare il prodotto, ma soprattutto i mercati e una gran parte per la transizione tecnologica.
Questo è frutto anche di varie riunioni fatte con le associazioni di categoria e con le imprese anche della zona del comparto del mobile perché molte di queste, vista l'instabilità delle fiere e dei mercati, hanno chiesto espressamente di poter fare degli investimenti assistiti finanziariamente anche dalla pubblica amministrazione, per creare anche dei Marche play digitali. per organizzarsi meglio le commerce, per la realtà virtuale aumentata e tutto quello che può favorire in un momento di stabilità dei mercati le vendite.
Complessivamente colgo l'occasione di questa interrogazione per dire che oltre ad aver lavorato dal giorno dopo seriamente con le altre Regioni, non solo noi, per far capire al Governo che il credito d'imposta non era sufficiente, in un primo momento purtroppo ve lo garantisco la versione era solo credito d’imposta, anche ieri abbiamo fatto degli incontri ed il Ministro insieme a me ha incontrato una rappresentanza dei calzaturieri, le rappresentanze delle aziende speciali, abbiamo fatto degli incontri anche con la Camera di Commercio per definire meglio quello che si poteva fare. Nessuno di noi ha la bacchetta magica nella pretesa di risolvere un momento che è davvero drammatico, vi posso garantire, ma penso che lo sappiate meglio di me, quanto oggi non si possa scherzare perché l'instabilità genera una tensione sociale molto alta, quindi, con grande serietà spero di aver risposto alla vostra interrogazione, annunciando peraltro che per le ultime due misure, quella da 6,5 milioni circa, il bando è disponibile da oggi per i nostri imprenditori. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Vicepresidente Carloni precisando che la confusione probabilmente l'ha fatta lui perché la Consigliera Vitri aveva chiesto delle bollette, riportando quello che lui aveva riferito ad aprile.
Questa invece un'altra interrogazione a risposta immediata, dispiace un po' perché i Consiglieri di maggioranza non sono attenti agli interessi di un settore e di un problema fondamentale che è quello delle imprese rispetto alla questione della guerra. E mi fa piacere che lei oggi dica, a distanza di quasi 70 giorni, che i bandi sono usciti. Mi verrebbe da dire un po' in ritardo perché voi avete fatto una delibera di parole, il 21 marzo 2022, ed evidentemente avete scelto di restare fermi, nonostante fosse trascorso tantissimo tempo. E’ la dimostrazione che vi è da parte vostra un assoluto disinteresse rispetto a tutto questo, voi avete atteso 70 giorni per dire quello che avevate detto a marzo: 15 milioni.
La cosa che stupisce, Vicepresidente, è che nella risposta di oggi lei resta ai valori assoluti, perché è evidente che 15 milioni per il sistema mobile, calzature, moda, manifatturiero, che sono i comparti più colpiti dalle vicende, danno la dimostrazione che non c'è uno studio analitico rispetto alla destinazione di questa somma. Quando lei dice analiticamente che destinerà x milioni di euro rispetto a uno specifico obiettivo, quali aziende verranno beneficiate? Tutte? Non credo. Su questo tema avrebbe potuto individuare un criterio.
Le risorse sono molto poche, 15 milioni sono pochissimi rispetto alle problematiche delle aziende del calzaturiero, sono davvero pochissimi rispetto al sistema dei piccoli, delle piccole aziende, per esempio, calzaturiere che non riescono ad affrontare, come invece fanno le aziende più grandi, questo shock del blocco della produzione o addirittura dei magazzini che restano pieni di prodotti che non possono essere portati in Russia.
Dà l'impressione, Vicepresidente, peraltro questo dimostrato dai fatti, che vi è da parte vostra davvero una sorta di superficialità, sono più di due mesi, ci volete dire quali sono i settori che andranno a beneficiare? Quali sono le aziende? Quali sono le fragilità? Parlare di riorientamento dei mercati, questo non l'avete fatto in precedenza.
Quando le viene attribuita la mancanza di visione, lei dovrebbe insegnare a noi che i mercati vanno ricercati prima di rincorrere i problemi, oggi avete fatto una brutta figura perché sono trascorsi 70 giorni e ci viene a dire che ci sono 15 milioni, che tra l’altro sono insufficienti, dichiarati a marzo. Questo è un tema importante, lei avrebbe dovuto essere felice di rispondere invece se ne andava via. Questa è la vostra visione, la cifra dell'interesse verso il settore.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Romano CARANCINI. Per questo voglio dire, Presidente, che invece di immaginare un atteggiamento nei confronti dell'intero sistema voi rispondete agli amici dei vostri amici. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Per precisare che la risposta era talmente vaga inizialmente che pensavo rispondesse ad un’altra interrogazione perché le ho chiesto le misure contro il caro bollette e nel finale ha elencato brevemente due misure ed adesso mi pare che abbia precisato una risposta al mio collega Consigliere Carancini, 15 milioni di euro in arrivo.
Ho visto che proprio oggi è uscito il bando sul riorientamento dei mercati, mi fa piacere, 6,5 milioni di euro, mi auguro che possano essere d’aiuto alle imprese, ma non basta. Non basta innanzitutto perché abbiamo perso quasi sei mesi e questo purtroppo non è poco, da gennaio, il primo appello l’ho lanciato il 25 gennaio, sono passati più di cinque mesi e comunque contro il caro bollette manca il bonus energia che lei aveva annunciato e mancano anche altri contributi a fondo perduto.
Ha parlato di quello che ha fatto il Governo, lei è Assessore alle attività produttive deve per forza, fa parte del suo ruolo, intervenire nella Conferenza delle Regioni e portare avanti le nostre istanze. Quello che ho chiesto è ciò che ha fatto la Regione, non il Governo. Ora aspettiamo che questi 15 milioni di euro vengano erogati al più presto e soprattutto che anche i bandi possano dare risposte puntuali alle nostre imprese. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Vicepresidente Carloni, il post pandemia, la guerra in atto purtroppo tra Russia e Ucraina, la crisi energetica acuita tra l'altro dalla guerra in corso, il contraccolpo sui mercati delle sanzioni irrogate alla Russia, i contraccolpi violenti per quanto riguarda la nostra economia ed in particolare l'industria manifatturiera avrebbero imposto l'immediata adozione di provvedimenti, magari progressivi tra di loro per il rilancio dell'economia.
Lo stesso Presidente Acquaroli nel meeting svoltosi a Senigallia della Conferenza delle Regioni ha sottolineato come dovrebbe partire dalle Regioni la ripresa dello sviluppo economico che, a suo dire, saprebbero interpretare meglio del Governo centrale le esigenze territoriali. Queste sono le parole condivisibili del Presidente Acquaroli che ho letto stamattina dal resoconto della stampa, solo che a queste parole non è seguito nulla perché ad oggi nessun provvedimento è stato adottato e noi sappiamo che la crisi nelle aziende energivore ha ridotto dal 20 fino al 60% l’occupazione, con contraccolpi anche sull'occupazione.
È una crisi devastante e allora la risposta non può essere la delibera n. 317 del 21 marzo, che sembra una mozione, è una dichiarazione di intenti e poi l'unica variazione di bilancio, proposta di legge n. 110 del 9 maggio 2022, è stata presentata perché si doveva presentare con qualcosa al meeting della Conferenza delle Regioni a Senigallia. C'era da fare questa manovra economica, sebbene minimale, bisognava farla prima, al limite il 15 marzo, non quella dichiarazione di intenti, ma una manovra economica molto più corposa. Era necessario l'aggiornamento del documento di economia e finanza regionale, come fa il Governo nazionale, era necessario rivisitare lo stesso PNRR, rivisitare la programmazione del fondo FSE e del FESR, questo si doveva fare, non le chiacchiere e i meeting a Senigallia per fare propaganda elettorale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Per conoscenza dell'Aula sono le 16,18 e non sono usciti i bandi, se non quello del riorientamento. Non è vero quello che è stato dichiarato, perlomeno fino a questa ora non è stato pubblicato nulla.
In riferimento al fatto che io e la Consigliera Vitri eravamo ben coscienti che si stesse parlando di caro bollette, era lei che parlava dei 15 milioni riferendosi al carburante nella prima risposta, le leggo quello che lei ha detto, poi magari le mando la parte su YouTube. Lei il 14 aprile nel rispondere alla mia interrogazione ha detto: “Nello specifico abbiamo intenzione di individuare il bonus energia di 300 euro e vorremmo creare un fondo per sostenere gli aumenti dei costi, così come per sostenere l’aumento di produzione da parte delle imprese”. Non avevo fatto un’interrogazione sulle imprese, ma sull’aumento dei costi dell’energia delle famiglie, soprattutto quelle con un reddito basso e lei mi ha risposto questo il 14 aprile, dopodichè non commento, può ridere quanto vuole ed ognuno della sua dignità ne fa quello che crede e vuole.
Non mi dica quello che devo fare alla mia età perché il mio rapporto con l’elettorato lo tengo come meglio credo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.
Micro CARLONI. Grazie, Presidente. Solo per dare un’informazione, Presidente, perché il bando è uscito, mi hanno mandato il link adesso e poi glielo faccio avere. Grazie.
PRESIDENTE. I bandi sono usciti, questo a correzione della replica.
Fermiamoci qua perché abbiamo fatto una buonissima cosa nel dare le risposte alle interrogazioni a risposta immediata e abbiamo fatto il Consiglio in maniera adeguata.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 16,20.
La seduta inizia alle ore 10,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 69 del 10 maggio 2022. Do per letto il processo verbale della seduta n. 68 del 3 maggio 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Proposta di legge n. 83
ad iniziativa della Giunta regionale
“Trasformazione dell’Assam nell’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca ‘Marche Agricoltura Pesca’”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 83 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione generale è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Quella che oggi andiamo ad approvare in Aula è una proposta di legge non solo importante, ma innovativa. La trasformazione dell’Assam nell’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca ‘Marche agricoltura e pesca’.
Perché ho affermato che è una legge fondamentale ed innovativa, che mi auguro che questa Aula l’approvi all’unanimità?
L’obiettivo di questa legge è quello di orientare l’Agenzia verso la sperimentazione, la ricerca ed il collaudo dell’innovazione per i settori dell’agricoltura, dell’alimentazione e della pesca, fornendo servizi per le nostre imprese marchigiane al fine di favorire la crescita, lo sviluppo e la competitività.
Ho detto che questa è una legge rilevante perché le nostre imprese sono state martoriate dal 2018 da una crisi economica senza precedenti, dalla pandemia nel 2020 e oggi dalla guerra. Le nostre aziende per rimanere sul mercato devono crescere e per crescere devono innovare e questa legge va nella direzione giusta dell’innovazione nel settore dell’agricoltura, dell’alimentazione e della pesca.
Quali sono i punti fondamentali di questo atto? Sono essenzialmente due: l’ente pubblico non economico, cioè l’Agenzia viene trasformata in ente pubblico non economico, che significa che ha fini ed obiettivi pubblici e di interesse collettivo, caratterizzando ancora di più la sua attività nell’ambito dell’innovazione nei comparti agricolo, agroalimentare, ittico, forestale e della tartuficoltura. Di fronte a questo cambio di veste giuridica dell’Agenzia vi è una responsabilità diretta della Giunta regionale, che assegna il compito della rappresentanza e dell’organizzazione ad un Consiglio di amministrazione nominato dalla Giunta regionale e ad un direttore che viene nominato dal Consiglio su designazione della Giunta.
Vedete che questa è una legge innovativa e rilevante per il settore dell’agroalimentare, dell’alimentazione e della pesca e va nella direzione giusta dell’innovazione.
La prima parte della proposta di legge riguarda la definizione del nuovo ente, la funzione ed il ruolo dell’Agenzia nonché la sua operatività; nell’ultima parte si individuano le risorse umane finanziarie e strumentali utili per farla funzionare.
La proposta di legge consta di 18 articoli e li andiamo ad esaminare. Gli emendamenti, Presidente, li vediamo successivamente al momento della votazione della legge, articolo per articolo.
L’articolo 1, come ho già detto, definisce l’obiettivo di questa proposta di legge, ossia, al comma 1, la trasformazione dell’Assam in ente pubblico non economico, e questo è importante perché ha degli obiettivi con fini pubblici e di interesse collettivo. Il secondo comma stabilisce che l’Agenzia è un ente strumentale della Regione, vista la trasformazione giuridica diventa un ente strumentale. Al comma 3 l’Agenzia subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi dell’Assam; al comma 4 all’Agenzia si applicano le disposizioni di controllo e di vigilanza secondo quanto previsto dalla legge regionale 18 maggio 2004 la n.13.
L’articolo 2 definisce in modo dettagliato le funzioni dell’Agenzia richiamando anche le leggi regionali. Vengono infatti individuate ed elencate le funzioni esercitate dall’Agenzia suddividendole in due grandi categorie: servizi per le imprese, in cui viene rimarcato il ruolo strategico per l’innovazione, anche attraverso la funzione Innovation Broker, facilitatore e progettista dell’innovazione; Servizio fitosanitario e agrometereologico, ai sensi delle normative specifiche del Servizio fitosanitario regionale e per l’attuazione del Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
L’articolo 2 fa un elenco dei servizi per le imprese, tra cui: la ricerca applicata e la sperimentazione finalizzate alla diffusione in ambito regionale delle innovazioni tecnologiche; il raccordo fra le strutture di ricerca, le attività didattiche e sperimentali degli istituti di indirizzo agrario presenti sul territorio regionale; la progettazione di livello interregionale, nazionale e comunitaria, nonché l’attivazione di rete tematiche; il potenziamento, come ho già detto prima, del ruolo dell’Agenzia quale Innovation Broker, “facilitatore e progettista dell’innovazione”, anche attraverso l’attivazione di rete tematiche e di partenariato con il coinvolgimento delle organizzazioni dei settori agricoltura e pesca; le attività per la qualificazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e della pesca per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze animali e delle varietà vegetali locali; la caratterizzazione e la valorizzazione quali-quantitativa dei prodotti agroalimentari; la ricerca applicata; la sperimentazione finalizzata alla diffusione in ambito regionale dell’innovazione - ricordo che questa legge è particolarmente importante ed innovativa e ringrazio l’Assessore Carloni - il potenziamento del ruolo dell’Agenzia quale Innovation Broker, facilitatore e progettista come ho già detto in precedenza, le attività per la qualificazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e delle pesca per la tutela della biodiversità, la caratterizzazione e la valorizzazione quali-quantitativa dei prodotti agroalimentari, le attività di formazione per lo sviluppo rurale e la crescita professionale dei tecnici. Queste attività, elencate all’articolo 2, sono svolte dalla nuova Agenzia.
Per quanto riguarda l’articolo 3 si passa a definire l’operatività della nuova Agenzia che si baserà su un programma operativo annuale con proiezione triennale in modo da coordinarsi al meglio con la programmazione regionale, sia per quanto riguarda gli obiettivi settore, le aree prioritarie di intervento che le risorse umane, strumentali e finanziarie. Definisce i tempi di predisposizione, approvazione e trasmissione del Programma operativo, del bilancio di previsione e del bilancio consuntivo.
L’Agenzia opera attraverso un Programma operativo annuale con proiezione triennale che individua gli obiettivi, i settori e le aree prioritarie di intervento e le risorse umane e strumentali. Redige annualmente il bilancio di previsione ed il bilancio di esercizio che vengono approvati dal Consiglio di amministrazione, il bilancio di previsione entro il 31 ottobre dell’anno precedente e il consuntivo entro il 30 giugno.
L’articolo 4 definisce le funzioni della Giunta regionale ed in particolare la funzione di vigilanza e controllo per la verifica dei programmi e la rispondenza dei risultati agli indirizzi programmati.
L’articolo 5 prevede gli organi della nuova Agenzia: il Consiglio di amministrazione che, ripeto, viene nominato dalla Giunta, il Presidente ed il revisore unico.
L’articolo 6 definisce le modalità di nomina, di durata ed il trattamento economico dei membri del Consiglio di amministrazione, che è formato da tre membri nominati dalla Giunta regionale, di cui uno con funzioni di Presidente e l’altro di Vicepresidente. I componenti del Consiglio di amministrazione restano in carica per la durata della legislatura regionale fino alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione ed al Presidente ed al Vicepresidente spetta un’indennità.
L'articolo 7 definisce le funzioni del Consiglio di amministrazione. Cosa fa il Consiglio di amministrazione nominato dalla Giunta regionale? Approva il regolamento di organizzazione di funzionamento dell'Agenzia, il programma operativo annuale con proiezione triennale e il regolamento di contabilità e contratti, quantifica anche le risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle varie attività dell'Agenzia.
L'articolo 8 individua le funzioni del Vicepresidente e del Presidente, che ha la rappresentanza legale dell’Agenzia, convoca e presiede il Consiglio di amministrazione, stabilisce l'ordine del giorno, vigila sull'esecuzione delle deliberazioni adottate dal Consiglio, previa autorizzazione espressa dal Consiglio di amministrazione stipula anche gli accordi e le convenzioni non rientranti nella competenza della dirigenza.
Il revisore dei conti svolge un controllo contabile.
L’articolo 10 identifica le funzioni del direttore, che viene nominato dal Consiglio di amministrazione su designazione della Giunta regionale, al quale sono attribuiti poteri di gestione tecnica, amministrativa e contabile, presenta al Consiglio di amministrazione il bilancio di previsione entro il 31 ottobre ed il consuntivo entro il 30 giugno, mentre entro il 31 marzo presenta al Consiglio di amministrazione una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente. Il suo rapporto di lavoro è regolato da un contratto privato non superiore a cinque anni. Il trattamento economico spettante è stabilito dalla Giunta regionale.
L’articolo 11 riguarda il personale della nuova Agenzia e stabilisce che dispone di una dotazione organica propria, i cui posti sono coperti da personale proprio o da personale regionale assegnato dalla Giunta.
L’articolo 12 definisce l'organizzazione dell'Agenzia, che è articolata in una direzione ed in strutture organizzative equiparate a quelle della Giunta regionale. I numeri delle strutture, la loro articolazione e i compiti sono stabiliti dal Consiglio di amministrazione con il regolamento di organizzazione, su proposta del direttore.
L'articolo 13 riguarda il patrimonio, l'Agenzia dispone di un patrimonio che può essere incrementato con assegnazioni o acquisizioni e usufruisce anche di beni assegnati dalla Regione.
L'articolo 14 riguarda la dotazione finanziaria dell'Agenzia che è assicurata dai contributi della Regione per le spese di funzionamento e per le spese per il personale, da trasferimenti dalla Regione a valere su risorse regionali, statali e comunitarie, da entrate derivanti dalla partecipazione a progetti comunitari, nazionali e regionali e da contributi a qualsiasi titolo disposti da enti pubblici o da persone fisiche o giuridiche private. Il finanziamento può anche essere costituito dai proventi dei servizi e delle attività svolte nei confronti di soggetti privati. I contributi per la gestione del personale vengono determinati dalla Regione con legge di approvazione del bilancio dei singoli esercizi finanziari. L'entità del contributo relativo al personale è definito dalla struttura regionale competente in materia in relazione alle unità con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato in servizio alla data dell’1 gennaio dell'anno precedente a quello del bilancio annuale della Regione, che lo prevede.
L'articolo 15 riguarda la vigilanza e il controllo, la Regione esercita sull'Agenzia un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi.
L'articolo 16 (Disposizioni finanziarie), l’atto si chiude con una serie di disposizioni finanziarie atte a garantire la funzionalità e il reperimento delle risorse necessarie al funzionamento, norme di natura transitoria necessaria a regolare la piena attuazione della nuova normativa che riguarda l’Agenzia.
L'articolo 17 (Norme transitorie e finali) garantisce la continuità dell'operatività dell'ente, stabilisce di mantenere i contratti in essere fino alla scadenza e gli organi attuali continuano ad esercitare la loro funzione fino all'entrata in carica del nuovo Consiglio di amministrazione e del Direttore, di applicare quindi le precedenti disposizioni fino all'adozione degli atti previsti dalla legge.
L'articolo 18 (Abrogazioni), sono abrogate le seguenti leggi regionali:
- la n. 9 del 1997: Istituzione dell’Assam. Soppressione dell'Ente di sviluppo agricolo delle Marche (Esam). Istituzione della consulta economica e della programmazione del settore agroalimentare con eccezione dell'articolo n. 20;
- la n. 28 del 16 settembre 2013 “Riordino dell'Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche (Assam)”.
Credo che questa proposta di legge vada nella direzione giusta, è più che giusta, è innovativa perché c'è una correlazione tra Giunta e l’Agenzia. La nuova Agenzia diventa ente pubblico non economico, quindi va nella direzione giusta dell'innovazione nel settore agroalimentare e nel settore della pesca, ripeto, innovazione importante per le nostre imprese artigiane, visto che hanno subito una crisi senza precedenti, poi abbiamo avuto la pandemia e oggi anche la guerra.
Innovare significa crescere, rimanere sul mercato.
La nostra è una proposta di legge che aiuta le imprese nello sviluppo, nella crescita e nella competitività e mi auguro che possa essere approvata all'unanimità anche dall'opposizione. Grazie.
Presidenza del Vice Presidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri la prima osservazione da fare su questo testo riguarda la nuova veste giuridica e l’organizzazione istituzionale della nuova Agenzia. Si passa da un ente pubblico economico ad un ente pubblico non economico con la motivazione che tale nuova veste giuridica “risponde all’esigenza di un maggior collegamento alla programmazione regionale e alle funzioni specifiche attribuite nell’interesse dell’ente pubblico regionale”.
Ben venga questo intento, ma il fatto di prevedere un Consiglio di Amministrazione, con il conseguente aumento dei costi di gestione, fa venire il dubbio che la nuova Agenzia invece di essere un braccio operativo dell’esecutivo regionale, rischia di diventare un carrozzone costoso e meno efficiente dell’Ente che c’era prima, tra l’altro con una minore flessibilità di azione.
Da quando questa Giunta si è insediata si è premurata di cambiare gli assetti normativi ed organizzativi delle strutture e degli enti regionali, quasi in preda ad un’ossessione di cambiamento organizzativo radicale (cito ad esempio la nuova legge sull’organizzazione della Regione e sull’ordinamento del personale, la legge sulla trasformazione della Svim in Svem, nella quale è stata inserita la possibilità di istituire un CdA al posto di un amministratore unico, la legge sull’istituzione dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione). Ma tutti questi cambiamenti sono davvero necessari? Sono delle vere innovazioni che migliorano e facilitano l’attuazione delle politiche regionali o sono solamente dei cambiamenti di facciata che arricchiscono il medagliere delle novità del governo regionale di centro-destra?
Vorrei inoltre fare una riflessione su quanto stabilisce questa legge in relazione alla scelta dei membri del Consiglio di Amministrazione. Ebbene si prevede che i tre componenti del CdA vengano nominati dalla Giunta regionale. Ovviamente la maggioranza ha la forza e i numeri per fare questa scelta, che definirei innovativa. Innovativa rispetto a cosa? Rispetto alla consuetudine istituzionale della nostra Regione di riservare la giusta attenzione alla rappresentanza delle minoranze politiche, in applicazione del combinato disposto dello Statuto della Regione Marche, del Regolamento Interno del Consiglio regionale e della legge regionale n. 34 del 1996, sulle nomine. Da queste norme infatti emerge la volontà del legislatore regionale di lasciare uno spazio di espressione anche alla minoranza quando si va a nominare almeno tre componenti di organi amministrativi. In particolare il comma 3 della legge regionale n. 34 del 1996 prevede che “Restano tuttavia di competenza del Consiglio regionale le designazioni … quando i rappresentanti della Regione da eleggere sono in numero superiore a due”. Non mi sembra una norma che lega le mani all’esecutivo quanto piuttosto una norma che rispetta la logica della rappresentanza democratica. Inoltre credo che la decisione di far scegliere alla Giunta tutti i componenti del CdA di “Marche Agricoltura Pesca” mortifichi senz’altro tutto il Consiglio regionale nella sua funzione di indirizzo politico, ma soprattutto la maggioranza consiliare. Si badi bene che la stessa situazione si è presentata poco tempo fa con la costituzione del CdA della Svem. Anche in quel caso, in base alla nuova legge regionale, in deroga alla legge n. 34 che disciplina le nomine, i tre componenti del CdA sono stati scelti direttamente dalla Giunta regionale, senza alcuna possibilità di rappresentanza democratica delle minoranze. Voglio far notare che nella scorsa legislatura per le designazioni dei componenti dei Cda di Erdis e Erap si era stabilito di effettuarle con votazioni in Consiglio regionale, garantendo la presenza di componenti sia della maggioranza che della minoranza, così come era anche stato richiesto dalla vecchia opposizione, oggi al governo regionale. La norma era stata presentata in un modo e poi in Commissione in accordo tra maggioranza e opposizione l’avevamo modificata in accordo anche con la Giunta. La maggioranza di centro-sinistra di allora aveva assecondato questa richiesta del centro-destra, in ossequio al principio democratico di rappresentanza delle minoranze.
Attualmente il centrodestra marchigiano sta assumendo comportamenti in totale contraddizione rispetto alla posizione assunta nella precedente legislatura, riservando alla Giunta le nomine degli organi di governo collegiali di enti strumentali della Regione. A questo si aggiunge qualche episodio di “scorrettezza istituzionale” nelle procedure di elezione. Mi riferisco a quanto accaduto recentemente in occasione delle votazioni per le designazioni dei componenti di alcuni CdA e delle Commissioni consiliari. C’è stata qualche interferenza di troppo da parte della Giunta che nei fatti ha avuto un peso determinante anche nella scelta dei designati di competenza delle minoranze.
Spiace constatare che questa maggioranza abbia perso delle buone occasioni per dimostrare la correttezza istituzionale e la fedeltà al principio della rappresentanza democratica e mi auguro che questi atteggiamenti non vengano più ripetuti all’interno di quest’Aula.
Tornando al testo normativo, questo presenta alcune criticità emerse durante il confronto in Commissione con le organizzazioni rappresentative delle categorie coinvolte che hanno offerto spunti interessanti di miglioramento del testo, che purtroppo la maggioranza non ha voluto cogliere.
Mi riferisco in particolare alle questioni relative al personale. Innanzitutto sarebbe stato opportuno prevedere un fondo unico per la contrattazione decentrata che garantisse, con un ammontare adeguato, lo stesso trattamento accessorio al personale proprio della nuova Agenzia rispetto al personale dipendente della Regione, assegnato all’Agenzia.
Inoltre non si è voluta garantire flessibilità nelle assunzioni degli operai agricoli, prevedendo solo l’assunzione tramite liste di collocamento e non le procedure selettive che avrebbero permesso di valorizzare anche le capacità professionali acquisite con le esperienze passate. Ricordo che erano circa 25 le persone che venivano assunte a livello di operai stagionali annualmente.
Quanto al Servizio fitosanitario previsto alla lettera b) del comma 2 dell’articolo 2 della legge, una maggiore attenzione doveva essere assicurata a garantire sia la presenza di personale tecnico specializzato, sia le risorse sufficienti per assolvere alla funzione, ma questo aspetto sembra essere stato sottovalutato nella nuova legge.
E’ ovviamente positiva l’introduzione nella legge dei servizi per la pesca, settore produttivo con un suo peso per la nostra Regione. Ma anche per questo settore vale l’osservazione fatta per il sevizio fitosanitario: occorre, oltre ad adeguate dotazioni strumentali, anche il personale tecnico specializzato nel settore ittico per realizzare i servizi specialistici, previsti ad esempio alla lettera a), numeri 1 e 2 del comma 1 dell’articolo 2, vale a dire innovazioni di processo e di prodotto, studio e sperimentazione di innovazioni tecnologiche per ridurre l’impatto ambientale delle attività e salvaguardare gli habitat. Tali attività non possono essere svolte da tecnici agricoli o personale amministrativo se si vuole che l’Agenzia produca innovazione nell’ambito ittico, se veramente si vuole valorizzare la produzione ittica per allungare la filiera verso il consumatore e per contrastare la concorrenza di produzioni straniere.
Si fa una scatola e poi non si riesce a dare seguito sia al personale per mancanza di risorse che per la mancanza di figure preparate per poter svolgere questa funzione.
Sul fronte dei controlli che rientrano fra le funzioni della nuova Agenzia è bene sottolineare che dovrà essere impostata un’attività che non vada a sovrapporsi alle funzioni ispettive già assolte dalla Regione o da altri enti, ma piuttosto ci sia un coordinamento per evitare la duplicazione dei controlli e l’appesantimento delle procedure amministrative che danneggerebbero le imprese. Questa è una preoccupazione che è stata più volte sottolineata anche all’interno della Commissione con l’audizione delle varie associazioni.
Da ultimo posso rilevare che non c’è stato un aumento significativo delle risorse per il finanziamento di questo nuovo ente rispetto a quelle stanziate in passato per l’Assam, nonostante la nuova Agenzia assuma ulteriori competenze, quali quelle relative al settore ittico. A questo è stato aggiunto anche un Consiglio di amministrazione che comunque un costo ce l’ha.
Mi auguro che questa Giunta sappia fornire alla nuova Agenzia tutti gli strumenti indispensabili per poter funzionare, vale a dire i finanziamenti adeguati sia per l’organico necessario, in particolare per il settore ittico e per il servizio fitosanitario, che per gli strumenti normativi più opportuni per le assunzioni degli operai stagionali, che è uno dei punti rimasti irrisolti all’interno di questo testo. Solo così si può mettere questo nuovo ente nelle condizioni di funzionare, di assolvere ai suoi compiti istituzionali e di non diventare solo una scatola vuota. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Entriamo adesso nella discussione della proposta di legge n. 83. chi chiede di intervenire? Sono le 11,17 alle 11.30 si conclude il termine per la prenotazione degli interventi.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge è un'ulteriore dimostrazione del motivo per il quale non voglio fare neanche il relatore di minoranza e ringrazio il Consigliere Biancani che si è caricato di questo compito.
Noi voteremo contro, lo dico alla relatrice Consigliera Marcozzi, che ha invitato la minoranza ad un voto favorevole, che non ci può essere come abbiamo anticipato più volte io e il Consigliere Biancani in Commissione perché con questa proposta di legge si vuole creare un ulteriore carrozzone politico per dispensare incarichi e prebende attraverso una scientifica creazione di potere e correlata occupazione.
Vedo qui l’Assessore Carloni, che ha la delega all’agricoltura e alla pesca. Il mio amico Assessore Carloni, ci conosciamo da un bel po' di tempo, persona sicuramente molto intelligente e scaltra, usa questa sua dote per obiettivi politici del tutto comprensibili, ma che diventano, come in questo caso, dal mio punto di vista, illegittimi, quando si piega l'interesse pubblico agli obiettivi stessi.
Sappiamo notoriamente che tutta l’attività dell’Assessore Carloni è finalizzata ad ottenere prima la candidatura e poi auspicabilmente l'elezione al Parlamento, infatti, non produce qualcosa, fa solo propaganda politica e anticipa la campagna elettorale, effettivamente non ho visto atti prodotti, ad eccezione della propaganda, come è questa proposta di legge. Propaganda però pericolosa perché, ho detto, si crea in modo scientifico potere e correlata occupazione e per quanto riguarda l'Agenzia lo si fa addirittura attribuendole la veste giuridica di ente pubblico non economico, quando invece oggi è un ente pubblico economico, con la motivazione, l’ha ricordata il Consigliere Biancani, che risponde all'esigenza di un maggior collegamento tra la programmazione regionale e le funzioni specifiche attribuite nell'interesse pubblico regionale.
Obiettivi che ben possono essere perseguiti, lo dico all’Assessore Carloni, con la veste giuridica attuale dell'ente pubblico. Infatti, secondo una consolidata giurisprudenza i giudici amministrativi di secondo grado hanno rilevato che in linea di principio - leggo testualmente – “un ente pubblico è di natura economica se produce, per legge e per statuto, quindi in modo non fattuale e non contingente, beni o servizi con criteri di economicità, ossia con equivalenza, almeno tendenziale, tra costi e ricavi, analogamente ad un comune imprenditore”. Questo è molto significativo. Poi secondo la Suprema Corte di Cassazione, queste sono reminiscenze di quando facevo l'Assessore al personale e all'organizzazione, infatti ho degli appunti vecchi, “l'indagine rivolta a stabilire se un ente pubblico sia o meno economico, in diversi termini, deve essere compiuta tenendo presente la disciplina legale e statutaria che ne regola l’attività con riferimento agli scopi dell'ente medesimo, non rilevando a tal fine l'oggetto dell'attività stessa (Cassazione sezioni unite, sentenza n. 15661 del 2006)”.
Perché questo? Non c'era la necessità di questa nuova veste giuridica, che seppure apprezzabile in sé, perché io sono sempre favorevole all'ente pubblico non economico … Infatti, quando abbiamo discusso dell’Atim ho fatto un emendamento a tal fine, poi dirò, in quel caso è stato respinto, invece qui si fa quello che volevo fare io con Atim, quindi la necessità di questa nuova veste giuridica è svelata dalla previsione di un CdA con tanto di Presidente, Vicepresidente, relative indennità e costi. Addirittura vi è un emendamento del Consigliere Ciccioli che porta il Cda da tre a cinque membri, con ciò questa maggioranza getta la maschera di una avidità famelica insieme alle esigenze delle bocche da sfamare, passati di quest'espressione. Tra l'altro su questo, se qualcuno vuole, lo dico al mio capogruppo Consigliere Mangialardi, sono disponibile a mettere dentro una busta i nomi, o meglio le caselle a chi andrà la Presidenza, a quale forza politica, a chi andranno le Vicepresidenze, anzi il nome di qualche componente ve lo dico subito. Secondo me, Assessore Carloni, poi vedremo se sarà così, è molto probabile che la Presidenza della nuova Assam sarà attribuita al gruppo dei Civici del Consigliere Rossi, è molto probabile che la Vicepresidenza sarà affidata all'UDC, poi non voglio fare i nomi delle persone perché non voglio bruciare qualcuno, io molti amici anche nelle parti opposte della politica. Vedo l’Assessore Carloni che si sta agitando perché quando si stuzzica la carne viva …
Si porta da cinque a tre perché Assessore Carloni? Semplice, perché se lo lasciavate come ente pubblico economico c’erano i limiti delle nomine del Cda, del Presidente e dei Vicepresidenti, dei cinque, c’erano dei limiti anche legislativi.
Spero che quando avrete approvato questa proposta di legge il Governo, che è anche il mio Governo che è sempre molto ..., sarà perché siamo insieme … Come ha fatto per la legge sull'organizzazione e sull'ordinamento da una parte ha segnalato una evidente illegittimità, dall'altra però non ha impugnato perché è ovvio, è un Governo che deve accontentare un po' tutti e non va bene così.
Anche in questo caso noi segnaleremo, come credo sia giusto, attraverso il capogruppo, al Governo di valutare se questa proposta di legge, che trasforma l’Assam da ente pubblico economico a ente pubblico non economico, non costituisca un'elusione della disciplina legislativa che regola queste società perché sappiamo bene la diversa disciplina giuridica, anche per quanto riguarda il personale.
Messa in disparte poi un'ulteriore considerazione, lo dico al Vicepresidente Carloni, come è avvenuto per l’Atim sul turismo, questa è di fatto un'ulteriore sovrastruttura, un carrozzone politico, una sovrastruttura che di fatto va a commissariare le deleghe dell'agricoltura e della pesca. L’Assessore Carloni non riesce a gestirle con l'Assessorato, con gli strumenti normali, non perché non sia capace, anzi, ma è occupato in questa campagna elettorale permanente, l’abbiamo visto anche ieri, e deve far gestire queste deleghe da uomini di sua fiducia, che insedierà all'interno di una spartizione politica, tra l'altro saranno dei soldati affidabili, leali, dei combattenti veri nella sfida che interessa l’Assessore Carloni e poi lascerà il Presidente Acquaroli a pagare le cambiali che lui firma adesso, dopo ci penserà il Presidente Acquaroli a lui chiederanno conto, diciamo, i cittadini marchigiani.
Come per l’Atim con la nuova Assam, il suo mastodontico Cda e la ingente struttura, la politica regionale si moltiplica, abdica a se stessa e si auto-commissaria, però con Atim lo faceva attraverso un direttore, e non mi si deve spiegare perché questa volta si sia voluta creare, Vicepresidente, una struttura diversa. Se l’Atim è una struttura per gestire, di supporto alla politica regionale e all’amministrazione regionale per quanto riguarda il turismo e l’internazionalizzazione, se l'Assam è di supporto per quanto riguarda l'agricoltura e la pesca e l'innovazione, mi si deve spiegare perché due strumenti che hanno la stessa finalità hanno una qualificazione giuridica diversa. Questo mi si deve spiegare. Ve lo dico io il perché, c'è anche un altro aspetto, mentre per Atim - vi ricorderete - il fatto che sia un ente pubblico economico, significa che il personale si assume con gli strumenti del diritto privato. C’è quella norma su Atim, che io ricordo bene, Assessore Carloni, noi siamo attenti, che prevede il trasferimento del personale dal Servizio del turismo ad Atim, nessuno ci andrà perché nessuno si trasferirà per perdere le garanzie dell'impiego pubblico, qui avviene il contrario, un ente pubblico economico come Assam, che assume personale con gli strumenti del diritto privato, pensate agli stagionali che tanto hanno fatto discutere, c'è un tema su questo, non potrà assumere con gli strumenti di diritto privato.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Si, concludo. Nessuno in questo caso diventa pubblico, allora non si comprende questa differenza.
Termino, Presidente, credo di aver detto tutto anche se in modo molto veloce perché il tempo è sempre tiranno.
Noi voteremo contro però, lo dico al Vicepresidente Carloni perché si è l’interessato, il nostro non è un voto contrario preconcetto. Noi abbiamo presentato un articolato emendativo che consegna a quest'Aula una proposta alternativa, sovrapponibile all'Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Con i nostri emendamenti, se li approverete, Assam diventa come Atim, che avete fatto voi, che ha votato quest’Aula, se non verranno approvati comunque non ci sarà il trasferimento, come non ci sarà l’originaria definizione di Assam come ente pubblico economico ed il nostro voto, come anticipato dal Consigliere Biancani, sarà un voto contrario. Però, attraverso gli emendamenti presentati si vuole consegnare a quest'Aula, e speriamo che vada anche all'attenzione del Governo, le evidenti criticità e l’altrettanto evidente intento di questa maggioranza di creare una sovrastruttura per occupare potere e creare posti di potere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Solo per fatto personale, Conosco il Consigliere Cesetti sotto vari aspetti e tra le tante qualità che ha gli mancava l'arte divinatoria di cui questa mattina ha dato lustro all’Aula dandoci i risultati delle prossime nomine del Consiglio di amministrazione.
Ci tengo a chiarire che è destituita da ogni fondamento la sua ricostruzione, anche se devo dire molto simpatica. Noi non vogliamo un carrozzone, anzi, il Consiglio d'amministrazione che io auspico sia di 3 persone, ma poi sarà il Consiglio a decidere, non io, penso dia un valore aggiunto alla trasparenza. Lo dico sinceramente ai Consiglieri lo dico soprattutto a quei Consiglieri …, come all'amico Consigliere Cesetti che è stato al posto mio su questi banchi.
Nessuno più del Consigliere Cesetti e della Consigliera Casini sanno quanto l'uomo solo al comando anche in quell'azienda in passato abbia fatto danni, credo invece che un Consiglio d'amministrazione possa garantire una circolarità di informazioni, è anche un'azione trasparente.
Non aggiungo altro perché penso che chi conosce le vicende non ha bisogno di ulteriori indicazioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Noi ricordiamo bene, tant'è vero che applicammo una regola diversa, infatti, attualmente il direttore dell’Assam è un dipendente della Regione Marche. Togliemmo anche la possibilità di avere un amministratore esterno perché secondo i principi e la ratio che avevano ispirato la legge Madia ci doveva essere una riduzione dei Cda e degli organismi esterni. Quindi oggi avreste potuto avere un regime monocratico, quindi, un solo amministratore delegato, invece avete deciso di mettere un Cda da tre membri, con l'ipotesi di portarlo a cinque. Passiamo da una realtà nella quale l'amministratore è un dirigente della Regione Marche - quindi ai cittadini costa molto poco perché incide per la differenza tra lo stipendio del dirigente e l'incarico, quando parliamo di poltrone parliamo anche di costi per i cittadini – ad una situazione non con un amministratore unico esterno, che avrebbe comunque un compenso, ma ad un Consiglio di amministrazione di tre/cinque membri. La proposta è di 3, ma c’è un emendamento per portarli a 5, il che significa che se rimaniamo a 3 la spesa sarà di circa 50.000 euro annui in più per i cittadini della regione Marche e se dovessero arrivare a 5 non so quanto questo costerà.
Il criterio introdotto della legge Madia di ridurre i carrozzoni, i Cda e di sostituirli con un unico amministratore, la precedente Giunta lo ha talmente adottato da mettere un dirigente, cosa che è stata per un periodo anche obbligatoria, poi non lo è più stata, e si è ritenuto opportuno mantenere questa opportunità per risparmiare denaro pubblico. Questo è un primo elemento.
Il secondo elemento, quello più rilevante, è la capacità di questo ente di lavorare perché voglio ricordare che l’Assam è un braccio operativo della Regione, importantissimo, perché svolge delle funzioni che sono determinanti, che sono altamente scientifiche e ci sono professionalità di altissimo livello che ci vengono invidiate non dico in tutta Italia, ma in tutta Europa perché siamo esperti in tantissime materie.
In particolare, e qui mi voglio soffermare, mi sarei aspettata che in questa legge ci fosse un'attenzione particolare per i dipendenti che vengono assunti nei vivai per 180 giorni l'anno, mentre voi inserite nell'articolo 11 del personale un riferimento al comma 3 dell'articolo 35 della legge n. 165 del 2001, che non consente di assumere questi dipendenti che hanno un'esperienza consolidata.
Invito chi di voi non l’ha mai fatto a visitare i vivai dell’Assam, sono dei gioielli della Regione Marche, dei veri e propri gioielli di biodiversità, di capacità e di qualità. Sono stati fatti lavori e sperimentazioni eccezionali, come per esempio sulla micorizzazione delle piante per i tartufi, come anche delle sperimentazioni che riguardavano i vasi biodegradabili, che consentono alle radici di radicare in maniera migliore. Pare una sciocchezza, ma in un mondo come quello della tartuficultura, che è in espansione …, e per tutta la Regione è stato un processo significativo.
Dico solo questo per non parlare di tutto quello che si fa sulla conservazione della biodiversità, ma la cosa più grave dell'articolo 11 non è tanto il comma 2, ma è il comma 5, dove si dice che l'Agenzia si avvale di operai a tempo indeterminato e determinato per la gestione, qui si parla di vivai e si fa riferimento sempre al decreto n. 165 del 2001 e non si fa riferimento al contratto dell'agricoltura, che sarebbe molto più utile e molto più … perché gli operai agricoli hanno un contratto agricolo anche di disoccupazione.
Sarebbe stato opportuno tenere presente che c'è questa grandissima realtà, non so se qualcuno di voi la conosce, e vi rinnovo l'invito di andarla a visitare.
Non capisco perché si sia inserita anche la pesca, onestamente è una questione che non riesco a capire perché è un mondo completamente diverso.
Un’altra carenza secondo me grave dal punto di vista degli obiettivi è la poca attenzione al fitosanitario. Voi avete sentito nominare, spero, la xylella, un batterio che non colpisce soltanto gli ulivi, ma almeno 37 specie diverse, per esempio il quercus, l'olmo, una serie di essenze arboree che abbiamo anche a casa nostra.
Questo comporta un lavoro per Assam enorme perché c'è una verifica dei passaporti delle piante, che può sembrare una sciocchezza, ma è una cosa importantissima per l'esportazione e anche per il controllo dell'importazione, che necessita di un implemento del personale perché queste piante devono avere tutte dei passaporti, devono essere fatti dei patentini. Avrei magari auspicato di vedere almeno queste due criticità risolte, oltre a tutta la questione del personale che rimane indeterminata, come bene hanno detto i miei colleghi.
La cosa più grave rimane, e questo non lo potete negare, è che ad ogni Consiglio c'è un aumento di posti nei Consigli di amministrazione o in nuove società. Ripeto sempre una frase di mia nonna: “Asino che non vide mai bardella, cent'anni se ne fece meraviglia”. Avete preso il potere e questa aggressività, bulimia, sembra esagerata e credo che cominci anche a rasentare la patologia.
Detto questo, come dice il Consigliere Cesetti, probabilmente per molte cose siamo diventati degli indovini, magari in tema di agricoltura potremmo indovinare se verranno modificate tutte le posizioni organizzative della Sda di Ascoli Piceno, così come si pensa e si teme, determinando una totale rasa al suolo di chi in questi vent'anni ha portato avanti quel Servizio con obiettivi straordinari, anche durante il terremoto e soprattutto dopo il terremoto, nella gestione di ulteriori 160 milioni di euro che furono i fondi aggiunti a quelli del Piano di sviluppo rurale e che in particolare lo Sda di Ascoli si caricò e li ha tutti rendicontati. Se ciò avverrà, come qualche uccellino ci racconta, poi attiveremo tutte le opportune verifiche riguardo alla legalità, all'opportunità e all'efficacia di questa manovra. Grazie.
PRESIDENTE. Ricordo, come ha già fatto il Consigliere Cesetti, che chi vuole parlare senza mascherina deve restare seduto, chi si alza in piedi deve avere la mascherina.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ringrazio la Consigliera Marcozzi e il Consigliere Biancani per l’illustrazione, in particolare voglio sottolineare i punti che il Consigliere Biancani ha evidenziato per marcare le criticità di una legge, Assessore e Consiglieri che può sinteticamente definirsi sotto il profilo dei contenuti e degli obiettivi: “Sotto il vestito niente. Nulla di nuovo sotto il sole di questo ente”.
I miei colleghi hanno già anticipato alcuni degli elementi caratterizzanti le criticità di una nuova legge, l'istituzione di un nuovo ente, che davvero sorprende. Mi riferisco in particolare alle osservazioni, alle considerazioni che ha fatto la Consigliera Marcozzi nel proprio intervento quando ha fatto riferimento a quello che può definirsi l’identità caratterizzante questa nuova legge, cioè la trasformazione di Assam da ente pubblico economico ad ente pubblico non economico. La Consigliera Marcozzi ha detto che lo ha fatto perché si occupa di interessi pubblici. Voglio ricordarle che non può essere questo certamente il tratto distintivo tra ente pubblico economico e non economico. È evidente come invece la differenza passi, l’ha sottolineato il Consigliere Cesetti, sulla sostanziale impostazione che l'ente pubblico economico ha attraverso l'operatività, dentro ai principi, almeno in tendenza, di equilibrio fra costi e ricavi, cioè all'interno del mantenimento di una caratterizzazione imprenditoriale, ribadisco, in tendenza non certamente quello relativo agli interessi pubblici.
La chiara dimostrazione della inspiegabilità delle affermazioni del relatore di maggioranza sta nel fatto che l’Atim, che è ugualmente ente pubblico economico, persegue interessi pubblici.
Assessore e Consiglieri di maggioranza, c'è un elemento che davvero a noi pare particolarmente contraddittorio nella relazione istruttoria degli uffici sostanzialmente si afferma come la trasformazione da ente pubblico economico a non economico si giustifichi con la scelta dell'esecutivo di attrarre presso di sé un tema così importante.
In fondo ci può stare, è una scelta, si può affermare che la Regione Marche rispetto al settore agroalimentare e alla pesca, di cui poi diremo, intende avvicinare questa struttura all’operatività, alla strategia, all’affidabilità dell'esecutivo. Credo che l'elemento più in contraddizione sia quello di prevedere accanto a questa scelta, la previsione di un Consiglio amministrazione, che avrebbe avuto senso e ha senso se si intende rendere più snella l'attività dentro una strategia chiara. E’ la contraddizione, il contrasto più forte, quello di immaginare un ente pubblico non economico che, è tangibile, si caratterizza soprattutto per l’integrità, la fusione e la sinergia con la struttura regionale, con l'esecutivo, ed invece rispetto a questo voi prevedete un Consiglio di amministrazione. E’ evidente come vi sia un contrasto, una discrasia fortissima e su questo mi pare che chi mi ha preceduto ha notato come alla base di tutto ciò ci sia un interesse connesso all'assegnazione di prebende dal punto di vista politico. Lo vedremo, ma è già in sè, indipendentemente da chi saranno i soggetti che guideranno, a individuare tutto ciò.
Voglio anche ricordare da questo punto di vista che noi avremo un Consiglio di amministrazione di tre o addirittura di cinque membri, come tende a far approvare il Consigliere Ciccioli, per organizzare un anno di operatività, una programmazione di indirizzi che dà la Regione, che fornisce la Regione, evidentemente da ente pubblico non economico, in maniera più forte e più marcata, e la gestione amministrativa di una struttura che svolge alcune attività. E’ davvero una contraddizione forte, una inspiegabilità quella di mettere un Consiglio di amministrazione rispetto tutto ciò.
Sulla trasformazione da ente pubblico economico a non economico, Consigliera Marcozzi, ho dei dubbi, se sarà in grado in sede di replica di spiegarsi. Si chiede se questa trasformazione impedirà di poter svolgere quell'attività commerciale, di erogazione di servizi, che l'ente pubblico aveva perché è evidente come l’aspetto della compatibilità fra l'essere ente pubblico non economico, quindi nella sostanza ente che per principio non produce beni e servizi, possa essere coniugato con i ricavi, circa 800 mila euro per i servizi che vengono resi.
Quello che ulteriormente va sottolineato e si correla in maniera contraddittoria nella trasformazione sta nel fatto che manca un vero modello attraverso questa trasformazione. Di che cosa parliamo, se nel valore della produzione di questo ente economico si parla di 8 milioni di euro, di cui sostanzialmente l'attività viene finanziata per 1,5 milioni di euro, oltre agli 800 mila euro dell'erogazione del servizio.
In sostanza e contrariamente da quello che ha affermato la Consigliera Marcozzi, è evidente, non c'è una visione, una strategia, riconducibile peraltro alle contraddizioni che pure in parte sono state sottolineate in precedenza.
Voi avete trasformato Svim in Svem individuando un amministratore, la società eroga servizi, noi lo sappiamo, e in questo caso vi è una contraddizione forte, così come l’Atim, che è il nuovo ente, che da questo punto di vista non prevede altro che un direttore e il revisore. Quello che si vuole sottolineare, Assessore, è che non si comprende, magari ci sarà, quale sia la vera strategia, la visione delle società o degli enti partecipati rispetto ai temi centrali: cultura, agroalimentare ed altro, penso ad altre attività, come appunto la Svem.
Che cosa nella sintesi si può affermare? Che non c'è una visione, una strategia unitaria, non c'è una strategia che tenda a far comprendere quali possano essere i contenuti di un modello innovativo, davvero innovativo, Consigliera Marcozzi, per Assam, ma si tenda a un passaggio minimale rispetto alla questione relativa ai contenuti della legge.
Nella sostanza non c'è niente di nuovo e andrebbero spiegato le ragioni della trasformazione, non entro … Sono evidenti a tutti i maggiori costi che col Consiglio di amministrazione avremo.
Oggi attraverso la previsione attuale è la struttura pubblica che viene a garantire, per questo voglio sottolineare rispetto all'intervento dell'Assessore come la garanzia non la dia le persone, ma la dà l’impronta, l'identità della struttura pubblica o meno e da questo punto di vista interessa poco chi ha guidato, indipendentemente dall'appartenenza.
Un'ultima considerazione prima di chiudere la voglio fare per l'inserimento della pesca. Come la Consigliera Casini, condivido pienamente il dubbio, poi il tempo aiuterà a comprendere chi avrà ragione.
Ma certo, l'identità di un Assam che eroga servizi in relazione all'agroalimentare, qui non l’avete messo, noi abbiamo presentato alcuni emendamenti anche su tutto il settore florovivaistico, Immaginate che in una fase come questa non si dà per nulla evidenza a tutto il settore relativo alla transizione e al rafforzamento del settore florovivaismo, ma questo fa il paio con le considerazioni che ho fatto prima, a voi dei contenuti, attraverso questa legge, non ve ne ha fregato nulla. Avete copiato la vecchia legge, ad eccezione del Cda, tra l’altro, a mio parere, avete anche inopportunamente inserito un termine inglese che sarebbe “Innovation Broker” che credo che sia inopportuno, dico solo questo, nella sostanza non c'è nulla.
In realtà la pesca …, mi vengono in mente le parole ascoltate dalla Presidente di Fratelli d’Italia, la quale, nell'anticipare, nell’auspicare un Governo a sua guida ha fatto riferimento a un Ministero del mare.
Non avete capito che, secondo me, avreste dovuto semmai individuare una struttura riconducibile a una delle identità particolari di questa regione, che è il mare. Questo avreste dovuto fare, ma avete appagato voi stessi attraverso la previsione di un Osservatorio che praticamente andrà a soddisfare anche lì le esigenze di parte o delle associazioni amiche, senza in realtà immaginare un modello di sviluppo che riguardi da un lato il settore agroalimentare e dall'altro la pesca, magari dentro un contesto più ampio. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1.
Emendamento 1/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri: “Al comma 2 dell’articolo 1, dopo la parola ‘contabile’ è inserita la seguente: ‘gestionale’”.
Ha la parola, per l'illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento, Assessore Carloni, mi sembra il minimo perché addirittura prevedete ente pubblico non economico, un Cda mastodontico e poi non gli date l’autonomia gestionale. Credo che sia un fatto normale
anche se è un ente pubblico non economico.
Tra l'altro, come dicevo prima, scomodandomi addirittura a citare della giurisprudenza sia del giudice amministrativo che della Corte di Cassazione, nei compiti si vede la distinzione tra ente pubblico economico e non economico, non tanto dall'effettivo esercizio, diciamo, dell'attività.
Tra le altre cose voglio aggiungere a sostegno di questo emendamento che per voi è un’opportunità, se poi non lo votate a noi non provoca alcun dispiacere.
Oltretutto, voglio dire all’Assessore Carloni, che la legge sull’Atim, che ho qui sottomano, la n. 35 del 2001, prevede che l’Atim è soggetto dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa, contabile e gestionale. Atim gestionale, perché non c'è autonomia gestionale in questa dell’Assam?
Per di più c'è un'ulteriore contraddizione, che vedo adesso, Vicepresidente Carloni e Consigliera Marcozzi, autonomia amministrativa, organizzativa, contabile e patrimoniale. Un ente pubblico non economico che ha autonomia patrimoniale e non ha quella gestionale, è difficile sostenere una cosa del genere, ma che vi viene in mente quando scrivete queste cose, è una contraddizione in re ipsa.
Consigliere Baiocchi, lei mi guarda, ma è così, lei fa l'avvocato, ma non c'è bisogno di essere un avvocato per fare questo.
Per quanto riguarda l’Atim non c'è l'autonomia patrimoniale. Certo che qui c'è l'autonomia patrimoniale perché vediamo le attività che fa, ma le fa anche Atim, ma l'autonomia patrimoniale si giustifica male in un ente pubblico non economico, che nel contempo non ha l'autonomia gestionale.
Insisto nell'approvazione, però, ripeto, quando vedo gli strafalcioni, oltre che politici, diciamo giuridici e di tecnica legislativa lo evidenzio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ci terrei soprattutto a replicare ad una frase di prima che non mi è piaciuta, senza voler offendere nessuno, però, contestare a questa amministrazione, alla maggioranza che non c'è nessuna strategia sulle società partecipate secondo me genera ilarità perché se c'è una cosa che abbiamo fatto in due anni e mezzo è proprio la riforma strutturale e profonda del sistema delle partecipate, della visione strategica di tutti quei servizi che la Regione genera ed eroga in vari modi.
L'esigenza di questa riforma, della proposta di legge n. 83, nasce dal fatto che l’Assam era figlia di un'altra epoca, oggi questo ente ha bisogno di una profonda riforma e di poter erogare dei servizi in modo molto diverso rispetto a quello che se si faceva in passato, è stata aggiunta oltre all'agricoltura la pesca, anche nel nome.
Il Consigliere Carancini dice: “Non si capisce cosa volete fare”, una persona intelligente come lei non può non capire quello che vogliamo fare, è talmente chiaro e trasparente, è scritto già nel nome cosa vogliamo fare. Vogliamo un soggetto in grado di erogare servizi e di farlo in modo compliance alle richieste delle aziende di questa epoca, che hanno bisogno di una struttura che faccia analisi, ricerca e soprattutto faccia una cosa a vantaggio dell'agricoltura e della pesca, faccia il trasferimento tecnologico, cosa che precedentemente era più legata alla ricerca scientifica e all'assistenza. Questa è la vera evoluzione se devo sintetizzarla. Poi aggiungo anche che nella nuova configurazione il fatto che ci sia un Consiglio d'amministrazione non significa voler creare un carrozzone o dei costi ingiustificati. Ieri c’era un articolo che ci metteva al primo posto come Regione nelle spese di consulenza, al primo posto in Italia, come virtuosismo e non come spesa. Questo significa che non stiamo né esagerando né sprecando.
Il Consiglio d'amministrazione, conoscendo anche la volontà del Presidente, è quello di un ente morigerato nei costi che non serva a gratificare la vanità e tanto meno, come ha detto il Consigliere Cesetti, la fame di poltrone. E’ una visione distorta, parziale, financo miope di questa strategia, che invece ha una visione complessiva di tutto il mondo economico che sta cambiando e noi, dalla Svim a tutto il resto, all’Atim, all’Assam, stiamo facendo una profonda modifica da un lato legislativa, con le otto leggi che il Consiglio ha approvato, dall'altro rispetto alle aziende che fanno servizi.
Al Consigliere Carancini dico come fa a dire che sbagliamo facendo un ente non economico che non potrà erogare servizi. Quello che lei ha detto è una cosa infondata perché gli enti non economici possono erogare servizi, pensi ad esempio all’Inps, che lo fa ha vantaggio dei cittadini, non ha le condizioni dell'azienda, non applica l'Iva sui servizi erogati, ma eroga servizi e lo fa in un modo diverso, come ente pubblico. Ma è proprio quello l'obiettivo che noi vorremo raggiungere, vorremmo erogare servizi e molti di più di quelli che vengono erogati oggi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che da questo punto di vista le osservazioni puntuali dell'emendamento presentato dal Consigliere Cesetti vadano sottolineate, evidentemente di ausilio all'impostazione.
Non so se era disattento o era distratto, è evidente che le parole, Assessore e Vicepresidente, sulla mancanza di visione strategia sono riferite al complesso delle agenzie e degli enti partecipati. Non si comprende, glielo richiedo, poi magari avrà possibilità di intervenire, quale sia la coerenza fra tutti gli enti che sono stati trattati in questo Consiglio regionale rispetto al quadro di Assam.
L’Assam diventerà un ente pubblico non economico, e questo ribadisco, ci può stare perché è evidente il tentativo di renderlo strumentale rispetto all'attività, ma non si capisce però, e io non la intravedo, saranno limiti, quale debba essere invece la coerenza fra l’Assam e gli altri enti centrali e strategici perché è evidente che la costituzione di Atim individui un'attività importante e significativa, ma attraverso una natura diversa. Da Svim a Svem c’è ugualmente un cambiamento, questo addirittura all'interno di una società.
Manca una visione, Vicepresidente, per una semplice ragione perché voi non investite risorse su questo, non aggiungete niente di più a quelle che erano le identità della legge precedente.
Avrei compreso un cambiamento condiviso, non condiviso, se aveste messo all'interno di questa scelta delle risorse, dei temi o dei settori, o meglio degli obiettivi particolari. Voi su questo non dite nulla, continuerete a erogare servizi, dice lei, nella misura in cui erano stati erogati in precedenza. C'è uno storico che dice che l’Assam ha erogato per circa il 10% della propria attività i propri servizi.
In questa nuova Agenzia non c'è nulla di nuovo, ecco perché le ribadisco che manca una visione, una strategia e mancano scelte rispetto ai vari settori che possono indurre a credere a chi legge la legge, a chi individua il settore, un cambiamento rispetto al passato, fatta eccezione del Consiglio di amministrazione che su questo abbiamo già detto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ho fatto anche l'Assessore e anch'io vorrei approfittare per poter intervenire perché qui sono state fatte previsioni, illazioni che hanno toccato anche la mia persona.
Il Consigliere Cesetti è un collega che stimo ed è un politico di lungo corso al quale sembra forse strano che in Consiglio regionale ci sia una forza politica come la mia, che non pressa per entrare in un'ottica spartitoria, fermo restando che se i Civici Marche ricevessero la Presidenza dell’Assam non ci sarebbe nulla di male, per legge è consentito e politicamente sarebbe più che legittimo, visto che non abbiamo avuto nulla. Però, posso assicurare al Consigliere Cesetti che ha sbagliato pronostico o meglio che io sappia l’ha sbagliato.
Il gruppo Civici Marche ed il sottoscritto più che prendere o pretendere posti e poltrone, che, ripeto, sarebbero comunque legittimi, lavorano quotidianamente nel merito delle questioni e nel rispetto del programma elettorale per il quale questa maggioranza è stata votata dai cittadini nell'esclusivo interesse dei marchigiani, quindi, Consigliere, nostro malgrado ha sbagliato pronostico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voteremo favorevolmente questo emendamento.
Consigliere Rossi, nessuno mette in discussione il suo impegno, non c'è nulla di male se poi le previsioni …, a parte che per sbagliare le previsioni dobbiamo aspettare l'evento, prima vediamo l'evento.
Il tempo che intercorre tra oggi e l’evento è l'opportunità e la previsione di avverarsi è un tempo discreto, vedremo. Consigliere Rossi, in questa fame di poltrone non faccia mangiare tutto all’Assessore Carloni, che decanta la virtuosità della nostra Regione per quanto riguarda gli incarichi esterni, le consulenze, eccetera, ma è una virtuosità che lei ha ereditato, l’ha ereditata da noi e in questo non c'è nulla di male, purtroppo non la potevamo diseredare, ha ereditato questo, quindi è un complimento che io accetto.
Per il resto condivido sempre tutto con il Consigliere Carancini, mi capita molto spesso, su una cosa dissento, non è che sotto il vestito non c'è nulla, non si vede niente, no, no, sotto il vestito dell’Assam c’è l’Assessore Carloni, è cucito su misura dell’Assessore Carloni questo vestito, addirittura commissaria le deleghe e lui le esercita attraverso …, perché un conto è esercitarle attraverso il Dirigente dell'agricoltura, signori Consiglieri, un altro è gestire l’agricoltura e la pesca con tutte le risorse, con tutto quello connesso, attraverso la struttura dirigenziale, che ha una sua autonomia rispetto alla politica e alla gestione della politica, un conto è farlo attraverso una società, un ente pubblico, badate bene, non economico, che non ha il vincolo di bilancio - tanto incassa, tanto spende, il pareggio - ma soltanto l'obbligo del bilancio consolidato con quello regionale. Un conto è farlo attraverso quella struttura, in cui insedio persone legittimamente di mia fiducia, che gestiscono queste deleghe. Sotto il vestito dell’Assam …, questo è un vestito firmato, non si compra allo spaccio, per l’Assessore Carloni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Intervengo in dichiarazione di voto per complimentarmi per la lectio magistralis sugli incarichi del Consigliere Cesetti perché lui stesso quando faceva parte della precedente Giunta era riuscito a portare nella segreteria del Presidente persone di grande spessore, non a caso avevate nominato, credo, il responsabile dei lavori pubblici, se non sbaglio, proprio perché vi mancava qualche assessorato con XY della Provincia di Fermo. Avevate nominato esperti economici, come ad esempio la XX, oppure altri esperti come la YY perché gli Assessori secondo me li volevate un po' degradare. Mi è dispiaciuto perché avevate qualche Assessore capace e mi ero rammaricato di queste nomine che avevate fatto.
Non a caso la lectio magistralis del Consigliere Cesetti dimostra che, ancora una volta, loro pensano alle poltrone e di fatto a ciò che hanno creato in questi ultimi cinque anni del precedente Governo e su questo i marchigiani hanno dato ragione a noi.
Per quanto riguarda gli incarichi, le consulenze, credo che il Consigliere Cesetti sia una persona molto attenta e non so se ha avuto modo di leggere una notizia di qualche giorno fa: le Marche sulle consulenze sono tra le Regioni più virtuose d’Italia. Questo per ricordare che la Regione ad oggi dalla scorsa amministrazione ha ereditato un passato e tantissime consulenze volavano in campagna elettorale e oggi siamo tra i più virtuosi. I consulenti del Presidente Acquaroli non percepiscono stipendi come li prendeva le signore YY, XX, andatele a vedere, avete fatto delle polemiche per il consulente del Presidente Acquaroli a 1.000 euro l'anno, quando voi stessi – Consigliere Carancini si può arrabbiare con i suoi amici di partito - avete nominato consulenti per 6 mesi a 40.000 euro, 30.000 euro, erano soldi dei cittadini marchigiani.
Ho voluto fare questa precisione e dichiaro che il nostro gruppo voterà contro a questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Non so nemmeno chi verrà nominato e a questo punto la sa più lunga il Consigliere Cesetti di me e questo dimostra quanto sono informato sulla vicenda, ma è vero che sia un’esigenza riformare l’Assam per essere strumentale alle attività dell’Assessorato ed è fondamentale questo fatto. Sarò ingenuo, ma non ho mai pensato di utilizzarla per altre finalità nè strumentalmente a me, soltanto credo che chi mal fa mal pensa, Consigliere Cesetti. Io non avevo mai pensato a questa cosa, ero completamente ingenuo sul fatto che la riforma potesse servire in qualche modo all’Assessorato e mi dispiace che questa vostra abitudine a controllare e a nominare tutti la vediate specchiata negli altri, nei miei candidi sogni non avevo mai pensato a questa cosa. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
PRESIDENTE. Emendamento 1/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Rispondo anche al Consigliere Putzu che stavolta ha perso occasione per stare zitto perché già avevo risposto all’Assessore Carloni.
La virtuosità della Regione Marche per quanto riguarda le consulenze esterne, l'ho già detto, forse non ha ascoltato o era assente, è riferita ai periodi precedenti l'insediamento di questa Giunta, è riferita alla nostra amministrazione. Come no?
(interrompe il Consigliere Putzu)
Fabrizio CESETTI. E quando vi siete insediati voi, Consigliere Putzu? Leggete, non fate queste figuracce, l’articolo è relativo a un periodo precedente alla nostra amministrazione. Voi vi siete insediati a fine ottobre e quale consulenza volevate dare? Vediamo quello che avete fatto dopo.
Tra l’altro voglio dire al Consigliere Putzu, una volta per tutte, che è inutile che ogni volta rispetto alle nostre critiche dica che noi avevamo nominato questi e quel altri, ma che c’entra? Quel che abbiamo fatto noi non vi assolve dalle vostre nefandezze politiche, non vi assolve, cosa lo dite a fare, che c'entra? Supponiamo che l’abbiamo fatto, ma se noi abbiamo compiuto una cosa brutta la potete fare anche voi solo perché l’abbiamo fatta noi? Ma questo non è un discorso di politica, ma da ragazzini dell'asilo. Pensate a quello che fate voi e a come lo fate, pensateci bene!
L’ha detto prima il Consigliere Carancini, non c'è strategia in questa Agenzia, Assessore Carloni, perché non si scorge l'interesse pubblico che dovrebbe sottostare all'insediamento, al varo di un ente pubblico non economico, non si scorge l'interesse pubblico, si vede bene invece l'occupazione del potere, questo sì.
Ricordo che nel passato, ma anche quello …, come a voi non vi assolvono i nostri comportamenti, noi non possiamo portare le colpe degli emendamenti passati, ricordo che sotto il Governo dell’VIII^ legislatura regionale l’Assam venne assegnata …
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Lo dico dopo. Questo emendamento prevede la sede legale dell'Agenzia che ha individuato la Giunta regionale in un immobile di proprietà regionale, mi sembra il minimo per un ente pubblico non economico, poi dirò perché. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Colgo l'occasione, non c'è alcun intento ostruzionistico, per spiegarle perché la sede deve essere individuata dalla Giunta in un immobile di proprietà regionale in quanto, come ho detto prima, è un ente pubblico non economico. Tra l'altro un ente pubblico non economico al quale non avete conferito autonomia gestionale, insediarlo in un immobile di proprietà regionale, ce ne sono tanti, penso che sia una necessità, oltre che un dovere ed un'opportunità perché, ad esempio, quell'immobile fa parte del patrimonio cosiddetto indisponibile pubblico. E’ una necessità e un dovere e ricordo bene che insieme alla Vicepresidente Casini all'epoca ci siamo occupati di trasferire l’Assam in un immobile di proprietà regionale, poi purtroppo, ahimè …, ci siamo riusciti per l’Asur e per tanti altri immobili, in questo caso l’Assam paga gli affitti.
Noi abbiamo tanti immobili, abbiamo pensato agli immobili dell’ex Crass che sono di proprietà Asur, con cui tra l’altro c'era in atto anche una sorta di accordo.
Ci sono tantissimi immobili di proprietà regionale, di proprietà degli enti dipendenti, quindi pensiamo che portare la sede dell’Assam in un immobile di proprietà regionale sia più coerente con la natura di ente pubblico non economico, consentirà di risparmiare risorse e di utilizzare al meglio immobili di proprietà regionale che, ad esempio, potrebbero essere al bisogno ristrutturati, faccio un esempio: si fa un mutuo anziché pagare gli affitti. Da qui questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri: “Il secondo periodo del comma 3 dell’articolo 1 è soppresso”.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo all’Assessore Carloni e alla relatrice di maggioranza, che solitamente sono persone anche attente: “Nei limiti delle funzioni proprie – comma 3 - individuate all'articolo 2, l'Agenzia subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi di Assam, secondo quanto stabilito dalla Giunta regionale”.
A parte il fatto che la vexata quaestio di un ente pubblico non economico che subentra nei rapporti giuridici di un ente pubblico economico …, mi rivolgo al Consigliere Carancini perché voi non è che non capite, voi non volete capire, è diversa la cosa, non è che non avete la capacità di capire, lo dico alla Consigliera Marcozzi, che tra l'altro è una valida commercialista. Già prevedere di per sè di subentrare nei rapporti giuridici attivi e passivi a un ente pubblico economico e non economico. Come sono stati costituiti, ad esempio, quei rapporti giuridici ai quali oggi io subentro con la scritta interesse pubblico dove invece è privato.
Poi c’è l’altro aspetto, da qui l'emendamento. Ci sta? Volete fare questo? Boh, se il Governo vi dice che è tutto a posto, tanto è affaccendato in altre questioni … La legge prevede che la Regione subentri all’Assam nei rapporti diversi di cui al comma 3, e quali sono questi rapporti diversi, Vicepresidente Carloni? Possiamo mettere una norma così indeterminata, in modo così indeterminato, ma che significa? Se subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi dell’Assam non ci possono essere rapporti diversi. Quali, Assessore Carloni? Votate questo emendamento ed eviterete di fare un obbrobrio anche legislativo e giuridico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Mi meraviglio che un esponente del centro-sinistra, che della diversità ha fatto un simbolo, un oggetto di lotta, si preoccupi per la parola diversi, diversi vuol dire diverse cose e in quella diversità ci possono essere compresi tanti argomenti, che poi possono essere declinati nei regolamenti attuativi o nella gestione.
Quell'articolo lo ha scritto il tecnico del Servizio, non l’abbiamo scritto noi, perché voleva lasciare una porta aperta ad eventuali altri obbligazioni, rapporti che non potevano essere declinati nella legge, che magari saranno fatti successivamente nei regolamenti attuativi oppure nei dispositivi amministrativi successivi. Quindi la parola “diversi” è vero che è indeterminata, ma lascia anche aperta la possibilità di non aver escluso alcune negoziazioni, obbligazioni rispetto a quelle elencate. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Intervengo alla luce delle cose che ho ascoltato adesso dal Vicepresidente Carloni, facendo una premessa. Il tentativo da parte delle opposizioni di apportare un contributo non è sempre solo politico, pretestuoso, strumentale e alla luce di questo confesso in tutta onestà, in buona fede, che mi sfugge tecnicamente che cosa si intende per rapporti diversi di cui al comma 3 perché, e lo dico anche alla Consigliera Marcozzi, che è la relatrice, una professionista.
Un ente pubblico economico, non economico, ha rapporti attivi e passivi, il rapporto attivo e passivo è l'elemento geometrico all'interno di un'attività come quella che svolgeva Assam. Scrivere rapporti diversi di cui al comma 3, che cosa si intende? C'è una sconnessione a mio parere tecnico giuridica che può restare, ma che lascia un'impronta di dubbio perché, che cosa faceva l’Assam? Erogava servizi, prendeva finanziamenti, programmava l'attività annuale delle proprie situazioni, aveva i rapporti col personale, mi volete spiegare, ma lo dico in ottica costruttiva, che si intende per rapporti? Magari c'è qualcosa che ci sfugge e possiamo anche ritirare l’emendamento. Lo diciamo senza strumentalità perché ci sembra davvero, neppure contraddittorio, illogico rispetto al contenuto, che ha una ragione. C'è una continuità, non entro in questo aspetto, è normale, ma nella continuità ci sono rapporti attivi e passivi in termini di obbligazioni, solo per questo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. … l’Assessore Carloni è il Vicepresidente di una istituzione della Repubblica, ve lo dico a voi, abbiate pazienza, non ci possono essere rapporti diversi da rapporti giuridici attivi e passivi.
Un rapporto giuridico è un negozio giuridico, è un contratto, è un’assunzione di un'obbligazione giuridica. Immaginiamo un credito da riscuotere, un debito da onorare, una condizione che si avvera rispetto a quel rapporto giuridico, a quell'obbligazione. Un negozio giuridico potrebbe essere una donazione perché ci potrebbe essere anche una donazione ad Assam, immaginiamo un agricoltore che non ha figli e non ha eredi, questi sono i rapporti giuridici, non ci possono essere rapporti diversi dai rapporti giuridici attivi e passivi.
Inoltre, lo dico al Vicepresidente in modo costruttivo perché non credo che queste mie argomentazioni possano essere classificate come ostruzionistiche, da una parte non può essere che ci sia un rapporto diverso da un rapporto giuridico attivo e passivo, ma dall'altra questo capoverso, che io voglio sopprimere, dice che cosa? Guardate voi dove sta la finezza, lo dico al mio capogruppo, prima si dice che l’Agenzia subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi di Assam, e ci sta, poi prevede che la Regione subentra all’Assam nei rapporti diversi, non di parla più rapporti giuridici attivi e passivi, ma di rapporti diversi. Ma i rapporti diversi da quelli giuridici attivi e passivi sono i rapporti personali, sono le amicizie, ma di che parliamo? Ci può essere un rapporto diverso nella pubblica amministrazione fra la Regione e un ente che si trasforma da ente pubblico economico ad ente pubblico non economico che non sia un rapporto giuridico? Che c'è un rapporto d’amore, ma di che cosa, di amicizia? Assessore Carloni questo sa che cos'è?
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Questo è un tema ed io chiedo che l'Assemblea legislativa operi anche una verifica sull'articolato che viene portato all'attenzione di quest'Aula perché scrivere in questo capoverso …, sopra si scrive rapporti giuridici attivi e passivi e sotto si scrive rapporti diversi, ma questo non si scrive, lo dico al Presidente del Consiglio, una cosa di queste è inammissibile. Che cosa significa rapporti diversi? Ma questa è una legge che disciplina i comportamenti umani e i comportamenti degli enti delle società …
PRESIDENTE. La prego di concludere, ogni volta sfora di un minuto e passa, non è più possibile, rispettiamo almeno i tempi.
Fabrizio CESETTI. Va bene, restituisco il tempo.
PRESIDENTE. Nessun problema sulla restituzione, però rispettiamo i tempi.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ogni volta che parla il Consigliere Cesetti lo ascolto con attenzione, non sempre dice cose sbagliate, però mi sono documentato nel frattempo e, come immaginavo quando prima di getto scherzando gli ho risposto, è stato espressamente voluto dall'Ufficio legislativo per dare una copertura generale rispetto a tutte le obbligazioni. Esattamente quello che pensavo.
Siccome l’Aula è sovrana e non siamo qui a ratificare quello che ci dicono i funzionari se si vuol togliere, onestamente, lo dico ai Consiglieri con molto pragmatismo, si può togliere quella parte dove c’è scritto “diversi”, prima scherzavo, giuridicamente non va bene.
Immaginavo, Consiglieri Cesetti, che l’avessero voluta i nostri tecnici del legislativo per avere un ventaglio aperto su tutte le ipotesi, forse troppo. Togliamo la parola “diversi”, modifichi il suo emendamento oppure facciamo un sub emendamento e togliamo l'ultimo paragrafo, se non ho capito male.
PRESIDENTE. Siamo in dichiarazione di voto, Assessore, lei continui fino al termine, il Consigliere Cesetti ha l’opportunità di intervenire.
Mirco CARLONI. Certamente non cambia l’impianto normativo, se i firmatari vogliono modificare l’emendamento si può togliere quella parola.
PRESIDENTE. Dichiarazione di voto, purtroppo sulla modalità procedurale …, siamo nella fase della dichiarazione di voto ed è impossibile tornare indietro.
Emendamento 1/3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 1. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi scuso e non approfitterò più di 30 secondi, però sappia che io non mi diverto in alcun modo ad intervenire. Lo faccio per espletare al meglio i miei doveri nei confronti di quest'Aula e della funzione che ricopro. Cerco di documentarmi.
Quando prima volevo intervenire era un'opportunità sull’ordine dei lavori perché quando l’Assessore Carloni ha fatto un'apertura sull’emendamento, forse si poteva trovare una soluzione, magari avrebbe dato via libera ad approvarlo, a me non veniva nulla, però avremmo evitato di scrivere una bruttura giuridica. Ed è proprio questo il tema, Assessore Carloni, le capita spesso e gliene do atto, lei ha svelato l'arcano, ha detto che sono gli uffici che hanno voluto questa norma per una copertura generale, è proprio questo il punto, gli uffici si vogliono coprire con lo scudo legislativo e questo non va bene, per questo motivo doveva essere approvato il nostro emendamento. Sono gli uffici che si vogliono coprire sotto lo scudo legislativo e non va bene, magari qualche volta lo fanno anche "a dispetto” delle indicazioni politiche, è proprio questo il punto. Se invece ci sono rapporti diversi che sono stati creati, chi li ha creati se ne deve assumere la responsabilità perché non è possibile, e lo dico al Presidente del Consiglio, che la Regione si faccia carico di rapporti di non so che cosa, diversi, neanche giuridici, creati da un ente pubblico economico con gli strumenti del diritto privato senza le garanzie del diritto pubblico, senza i controlli del diritto pubblico, senza il controllo magari della politica. Con quei rapporti diversi oggi che fa subentra la Regione? Certo, quando subentra la Regione lo fa attraverso che cosa? Mica lo fa attraverso l’Assessore Carloni, lo fa attraverso il dirigente che subentra perché, Assessore Carloni, io come lei sto qui e vi ricorderete che quando abbiamo approvato la legge sull'ordinamento abbiamo approvato una norma sulle transazioni
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Lo dico dopo.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2
Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l'Illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sarò brevissimo. Nell'ottica dell'impostazione che veniva data all'articolo 2, di cui mi occupo con circa quattro emendamenti, cercando di apportare qualche miglioramento e anche qualche precisazione, questo primo emendamento va nella direzione del comma 2 dell'articolo 2 che stabilisce che Assam esercita le funzioni in rapporto a tutta una serie di leggi che vengono richiamate. Secondo me andrebbe aggiunta anche la legge regionale n. 6 del 23 febbraio 2005, la legge forestale regionale, la materia sono i boschi e le foreste, i prodotti del sottobosco e i tartufi, la collina e la montagna, non è altro che un'integrazione alle leggi che voi richiamate.
E’ un emendamento molto semplice, banale, credo anche non incompatibile. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Un appello, abbiamo già perso un’occasione nell'articolo 1, e non lo voglio rivolgere al Vicepresidente Carloni, ma all’intera Aula, abbiamo questo grande vizio, in modo particolare il Consigliere Cesetti, ma un po' noi tutti, gli emendamenti che presentiamo non hanno niente di strumentale, un approccio di contrasto, lo facciamo sul piano politico.
Voteremo contro, vi abbiamo già detto quello che pensiamo in modo anche molto coreografico, però a fronte di questo c'è una grande attività che penso che l’Aula debba cogliere. Di solito lo facciamo in Commissione, penso al lavoro che viene sempre messo a disposizione per rendere efficace una norma che non condividiamo, per darle una veste giuridica adeguata e io vi chiedo … Capisco lo sforzo, so anche che gli emendamenti non li guardate per niente, li bocciate senza colpo ferire, ma paradossalmente sono orientati a migliorare una norma che non condividiamo. Pensate lo sforzo che abbiamo fatto. Nell'articolo 1 con gli emendamenti a prima firma del Consigliere Cesetti e nell’articolo 2 con quelli a prima firma del Consigliere Carancini, poi altri seguiranno, abbiamo dato questo tipo di taglio ed è un errore ,Vicepresidente, in questo caso non tenerne conto. Potevamo fare mille emendamenti, vi avremmo tenuto qui 10 giorni e invece il vizio maledetto, benedetto, che abbiamo - devo ringraziare il Consigliere Cesetti- ogni volta ci impone la voglia di rendere adeguata una norma che non lo è, invece voi la bocciate facendo un danno alla vostra proposta e penso all'intera comunità.
Almeno leggerli e guardarli con occhio laico perché i nostri emendamenti hanno lo spessore della competenza, della conoscenza e anche un grande senso istituzionale che potrebbe essere d'insegnamento per tutti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ritengo che questo emendamento sia fondamentale perché nei commi successivi, come è stato ben detto, vengono richiamati più volte la silvicoltura ed il settore forestale, quindi non ha senso non declinare la tartuficultura, non ha senso non inserire la legge regionale forestale, oltretutto perché, come ben sapete in quanto le avete negoziato voi, le misure del PNRR sisma prevedono alla misura B, in particolare, grandi finanziamenti, soprattutto per tutto quello che riguarda la silvicoltura, il patrimonio forestale, la gestione delle filiere del legno e per concludere le filiere con l'energia.
Credo che a maggior ragione un ente come l’Assam, che si occupa anche di sperimentazione, possa essere un valido aiuto anche rispetto alla legge forestale n. 6 del 2005. Penso che sia importante e, se non se ne sono accorti, gli estensori della norma aggiungano questa legge regionale perché è un inserimento di assoluto buon senso, senza ci potrebbero essere dei problemi di supporto tecnologico alla filiera del legno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sono favorevole a questo emendamento che ho firmato perché credo che vada a completare la legge.
In relazione a prima, lo dico all’Assessore Carolini poi ci parlerò de visu, gli emendamenti che noi facciamo come potete vedere non sono fine a se stessi, dietro ognuno c'è un ragionamento. Quei rapporti diversi …, e dico all’Assessore Carloni di rimediare a questa cosa perché se avreste votato il nostro emendamento avreste fatto un favore a voi stessi. Perché era legato alla legge sull'ordinamento e l'organizzazione? In quell'occasione voi avete esteso la possibilità per i dirigenti di firmare la transazione- che è un contratto - in cui al primo comma, le parti pongono fine …, e quello già l’avevamo fatto noi e voi l’avete esteso anche al secondo comma, per il quale le parti possono transigere anche rapporti giuridici diversi da quelli dedotti e si dà questa facoltà ai dirigenti tant’è che in quell'occasione il Partito Democratico fece un emendamento soppressivo di quella possibilità perché pensava e pensa ancora oggi che definire una controversia “indefinita” o diversa a quella oggetto di transazione debba essere una facoltà della politica, non dei dirigenti.
Assessore Carloni, mi segua, rapporti diversi neanche giuridici. Immaginiamo che ci sia un rapporto di qualsiasi tipo tra Assam oggi ed un soggetto qualsiasi, che non sia sotto un rapporto giuridico, il dirigente lo mette all'interno di una transazione, non lo faranno i nostri dirigenti perché fortunatamente sono persone oneste e perbene, lo qualifica come un rapporto che non si sa che cos'è, appunto diverso, ed ha questa copertura legislativa. Per questo non va bene, lo consentite l’articolo 1 secondo capoverso e domani quel dirigente che ha firmato quell’atto, non lo farà mai perché non lo può fare, potrà dire: “Io ho questa copertura legislativa”. Ma è possibile una cosa del genere? Credo che questo sia gravissimo perché qui stiamo parlando dell'interesse pubblico. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/2 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Se non è stato approvato un emendamento con cui si inserisce, si integra, con l'indicazione di una legge le funzioni alla legge stessa, si ha l'impressione che ci sia totale indifferenza.
Mi perdoni, Presidente, perché immagino che anche questo emendamento alla luce del precedente non verrà approvato, ma è di un impatto grandioso quello che andrò a presentare e mi viene in mente quando dai banchi della maggioranza si riempiono la bocca sulla costruttività dell'opposizione. Abbiamo chiesto di integrare con una legge regionale dello Stato un tema, un settore di cui tratta l’Assam e c’è un voto contrario, per carità di Dio, le cose sono due o non l’avete letto, come è probabile, sennò non si spiega. Anche l’esecutivo come in altre occasioni …
Anche questo è un emendamento impattante, che stravolgerebbe di sicuro la legge, riguarda il comma 6, siamo sempre all'interno delle funzioni, che prevede che tra le funzioni di Assam vi siano le attività per la qualificazione dei prodotti agricoli, agroalimentari e della pesca per la tutela della biodiversità attraverso la valorizzazione delle razze animali e delle varietà vegetali. L'emendamento tende a inserire le parole “delle specie” delle varietà vegetali perché è evidente che le varietà vegetali non sono altro che un'ulteriore specificazione della specie. Credo che sia stravolgente, non so se sarà occupato, credo non valga neppure la pena intervenire ulteriormente, questo è il contenuto dell'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Solo per segnalare che non c’è nessuno della Giunta.
PRESIDENTE. L’Assessore …, nessun problema, anch’io avevo fatto …, difetto ottico.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Prendo la parola per raccomandare l'approvazione di questo emendamento.
Il Vicepresidente Carloni, che ringrazio, ha detto che se c'è qualcosa di condivisibile e venisse segnalato prima …
L’Assessore Carloni su questo ha ragione, c'è la Commissione, ma l’ho già detto e lo voglio dire per l'ennesima volta in quest'Aula, io non presenterò mai più a mia firma un emendamento in Commissione, vengo in Aula perché, come ho avuto modo di dire in precedenti occasioni, mi è capitato di presentare emendamenti in Commissione, quelli migliorativi venivano accolti dalla maggioranza e fatti propri, miglioravano il testo e gli altri venivano cassati, va bene, ci sta. E’ capitato qualche volta in Commissione che i mei emendamenti venissero approvati all’unanimità, penso a quello alla caccia di animali con l'arco, e poi in Aula sono stati cassati, senza tra l'altro dirmi nulla.
Questo è il motivo per il quale il sottoscritto a propria firma non presenterà mai un emendamento, io faccio parte di due Commissioni, sono l'unico del PD, gli emendamenti li presento in Aula come in questo caso e capisco la difficoltà a dire di no. Li volete approvare, approvateli, se non li volete approvare il problema è vostro. Sempre all'interno dei nostri doveri istituzionali chiederò al capogruppo di segnalare al Governo ai fini dell'impugnativa queste disposizioni che gridano vendetta, so bene che probabilmente il Governo non farà niente, ma noi facciamo il nostro dovere e questo è il motivo, l’ho voluto dire per l’ennesima volta e mi sono ripetuto. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/3 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano Carancini. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento che, al di là del formalismo, tenta di integrare l'articolo 2 nell'ambito delle funzioni stabilite a carico di Assam. Ritengo sia utile inserire tra le altre anche questa dicitura: “le attività di promozione e sviluppo delle aree interne attraverso la creazione di un'area di competenza dedicata che abbia la funzione di osservatorio per la valorizzazione del patrimonio forestale ed agrario delle aree montane e marginali”. Se andate a rileggere l'articolazione delle funzioni non si parla in maniera dedicata, individuata e precisa delle aree montane, interne e marginali in relazione all'attività forestale ed agraria.
Credo che anche questo possa essere un apporto non contrappositivo con la ratio della legge, che possa dare dignità ad un settore che molto spesso non viene indicato all'interno delle leggi, in questo caso in relazione alle funzioni di Assam. Ho ritenuto che si potesse arricchire l'elenco, l’articolazione delle funzioni con questa specifica previsione che, lo dico in rapporto al territorio che rappresento, è piuttosto cara, quindi, riteniamo che l'eventuale approvazione sia un atto di rispetto e di riconoscimento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/3. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/4 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Anche questo è un emendamento sostanziale e credo importante in relazione anche alla fase storica che stiamo vivendo, partendo soprattutto dalle peculiarità di Assam, dalla storia di Assam. Lo leggo perché penso che sia abbastanza chiaro, anche questo rientra nell’articolo 2 della proposta di legge e integra le funzioni indicate con il potenziamento del ruolo dell'Agenzia attraverso la valorizzazione e la riorganizzazione delle strutture vivaistiche forestali - che noi abbiamo e credo tutti sappiano che Assam è il gestore - per migliorare la produzione quanti-qualitativa delle specie forestali utili a contrastare il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, a migliorare i contesti urbani delle specie produttive, quali l'olivo, a tutela sviluppo del settore olivicolo regionale.
Abbiamo un patrimonio vivaistico molto importante all'interno dell'attività di Assam, oggi viviamo una fase molto particolare, l’Assam potrebbe sviluppare, rafforzare, diventare un punto di riferimento rispetto all’utilità dei vivai perché, come penso tutti sappiano, rispetto all'inquinamento e questa battaglia la piantumazione è il metodo più semplice e più banale che viene indicato da tutti gli scienziati, più alberi si piantano e si pianteranno …, e ci sono già esperienze.
Con dispiacere ho presentato ormai da mesi una mozione su questo tema che è molto importante e che potrebbe qualificare, dare identità, marcare una volontà ben precisa, senza considerare il dissesto idrogeologico, perché noi tutti sappiamo quanto la piantumazione possa essere anche in una regione fragile come la nostra, particolarmente rilevante.
Attraverso questo emendamento si tende a valorizzare un patrimonio, a dare maggiore dignità al patrimonio florovivaistico di Assam dentro una logica, ma marcando una volontà politico-amministrativa. Non c’è niente di particolare, mi sembra un emendamento serio, sostanziale, che non va in contrasto con la compatibilità e la ratio della legge. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 2. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Da questo punto di vista, lo dico ai Consiglieri che sono in Aula, c'è davvero un'amarezza rispetto a quello che sta avvenendo, non certo perché, ribadisco, l'opposizione vede bocciati alcuni emendamenti palesemente non pretestuosi, contributivi, che danno il senso del rispetto dell'Aula in cui stiamo, che porta, Presidente, a non mortificare il lavoro dei Consiglieri perché è evidente che il tentativo dell'opposizione rispetto alla legge, che non condividiamo, rispetto alla quale proviamo a contribuire, riceve indifferenza. Va bene, non ci sono problemi, però, dico all'amministrazione e anche ai Consiglieri regionali di non riempirsi più la bocca della mancata costruttività, su questo rappresentate l'ipocrisia politica, neppure un intervento per dire, almeno sugli emendamenti più di contenuto, che avevamo detto una sciocchezza, neppure quello.
Vi potete approvare tutte le leggi che vi pare, potete attaccarvi tutte le medaglie che vi pare, guardate che questo porterà, purtroppo io credo, ad un atteggiamento non serio neanche nell'opposizione perché davvero c'è un'ipocrisia vergognosa. Quando si presenteranno altri, e lo dico al Vicepresidente Pasqui che spesso è il paladino della montagna …, certo riesce difficile da capire come mai non si approvi un emendamento che va a favore delle aree montane. Voi ve ne fregate altamente, non ci fate più lezioni su questo! Io vado a casa anche senza l'approvazione dell'emendamento. Quando in Commissione parlate della montagna voi che vi occupate dei fatti vostri, vi dovete vergognare perché siete indifferenti, ve ne sbattete le scatole, andate a dire a quelli che lavorano nel settore florovivaistico di Assam se il tema del rafforzamento è centrale. No, non ve ne importa niente e va bene, ma non vi riempite più la bocca, non ci venite più a fare lezioni, ipocriti politici. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3
Emendamento 3/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento soppressivo dell'articolo 3, che si rende necessario dal nostro punto di vista per rendere coerente l'articolato emendativo che abbiamo presentato e che riconduce Assam alla disciplina organizzativa di Atim.
L'ho detto poc'anzi, non si capisce per quale strano motivo l’Atim ha una disciplina organizzativa diversa da Assam, completamente diversa. Basta pensare che una ha un direttore, mentre l'altra ha un consiglio di amministrazione e un direttore, basta pensare alla natura giuridica dell'una e dell'altra, alla diversa disciplina giuridica per il personale dipendente dell'una rispetto a quella dell'altra. Eppure, lo dico alla relatrice, se prendiamo l'articolo 2 (Funzioni) di questa proposta di legge e gli articoli 1 e 2 di Atim vedrete che la struttura è uguale nelle funzioni e nelle finalità. L'agenzia Assam in questo caso svolge attività di servizio per i settori agricoli, agroalimentari e forestali e della pesca in conformità alla programmazione regionale e secondo gli indirizzi programmatici della Giunta regionale. L’Atim, leggo testualmente, svolge le funzioni e attività di cui a questa legge, garantendo l’unitarietà, il coordinamento e l’efficacia degli interventi, volti alla valorizzazione dell’immagine, delle risorse territoriali, culturali, economico e produttive del territorio.
Quello che Assam fa per quanto riguarda il settore agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca è quello che fa Atim in relazione al turismo, alla internazionalizzazione delle Marche ed anche altro, pensiamo alle connesse attività per quanto riguarda la cultura, le risorse territoriali, culturali, economiche, produttive del territorio. Addirittura, lo dicevamo in occasione della discussione su Atim, sarebbe stato opportuno creare semmai un unico ente che racchiudesse attività dell'una e dell'altra perché è difficile immaginare la gestione del settore agroalimentare e forestale e della pesca … Finisco dopo, ne raccomando l’approvazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo alla Consigliera Marcozzi che è la relatrice, come si può pensare - anche per quello che ha detto poc'anzi il Consigliere Carancini per quanto riguarda le aree interne (gli emendamenti) – al settore agricolo, agroalimentare, forestale e della pesca che ha risvolti anche nelle aree interne, nelle aree collinari, la pesca per le aree, per il litorale marchigiano, per la costa marchigiana, a tutto questo in modo disgiunto dalla valorizzazione dell'immagine delle risorse territoriali, culturali, economiche, produttive del territorio, quindi, turismo, internazionalizzazione, cultura? Come si fa a pensarli in modo disgiunto? Quante volte lo avete detto e allora se non si pensa in modo disgiunto, perché creare queste due cose differenti tra di loro? Questo lo avete scritto voi, per questo non si scorge alcuna strategia, alcun interesse pubblico sotteso a quella strategia, l’interesse pubblico fatto dalla valorizzazione delle nostre bellezze storiche, culturali, architettoniche, territoriali, produttive, economiche, che sono la forza della nostra comunità e del nostro territorio, che sono la forza delle opportunità che guardano al futuro. Non si scorge questa strategia, che inevitabilmente deve essere unitaria e tenere insieme il tutto.
Tutto questo non si può ridurre soltanto ad una scusa e all'occasione per occupare potere. Questo non può essere, non deve essere, l’Assam non si può fare perché bisogna assegnare qualche presidenza, qualche vicepresidenza, qualche ruolo nel Cda e magari attraverso quel ruolo fare anche attività politica. Non si può fare perché …, pensate voi com’è possibile, se non è possibile è meglio pensare l'agricoltura il forestale e la pesca in modo disgiunto dal turismo e dall'internazionalizzazione. Uno mi potrebbe dire, e termino, che si relazioneranno tra loro, lo faranno questi due organismi. E no, signori, perché in uno c'è un Cda, che è organo politico ex se, nell’altro c'è un direttore, che è organo amministrativo, come potranno interagire tra di loro? Come se noi mettessimo in mezzo ad un campo di calcio, passatemi l'espressione, un giocatore di serie A ed un giocatore di serie A di pallacanestro, capite che non è possibile! Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 3/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 3.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio annunciare che su questo articolo il voto del Movimento 5 Stelle sarà di estensione e nello stesso tempo ringraziare la Commissione che ha accolto in questo articolo un emendamento che avevo presentato, con il quale si prevede che il programma operativo annuale non sia solo trasmesso alle strutture organizzative regionali competenti, ma anche alla relativa Commissione assembleare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L’intervento della Consigliera Ruggeri mi dà l'occasione, ovviamente in positivo, in quanto dice: “trasmette alla relativa Commissione consiliare”, il Cda.
Non vorrei occuparmi di Cda, per me la relazione la deve fare l’Assessore competente perché la Commissione è un organismo “di controllo politico” al quale, tra l’altro, devono essere inviati anche i programmi e le programmazioni, ma da parte dei competenti Assessorati della Giunta regionale perché la struttura istituzionale di una Regione si articola nel Presidente, nella Giunta e nell'Assemblea legislativa con ruoli e funzioni diversi. Questi sono i ruoli che noi dobbiamo definire, sottostanti agli organismi politici ci sono le strutture dirigenziali, le posizioni organizzative, quelle che sono state fatte con la legge sull'ordinamento: segreteria generale, dipartimenti e varie strutture dirigenziali disciplinate, dopo la segreteria generale, su quattro livelli, più ci sono le posizioni organizzative.
Immaginiamo, ad esempio, le posizioni organizzative nell'agricoltura come vanno ad interagire …, lo chiedo all’Assessore Saltamartini che gestisce un'organizzazione complessissima come quella della sanità.
Immaginate voi la relazione dei dirigenti delle strutture organizzative, attraverso un ente pubblico non economico come l’Assam, trasformata, che magari deve presentare un bilancio consolidato che però è gestito da un Cda di nomina politica e come interagirà il Cda con il Presidente, il Vice, con il dirigente o con la posizione organizzativa? Questo è un mistero. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 3 bis/1 a firma della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Abbiamo previsto l'inserimento di questo articolo, il 3 bis, perché secondo noi dovrebbe essere l'Assemblea legislativa a nominare il consiglio di amministrazione dell'ente, non la Giunta, e dall'altro il numero maggiore …, tant'è che abbiamo previsto che l'elezione sia in un'unica votazione e che risultino eletti i cinque candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti, che ci sia quindi anche una rappresentanza delle minoranze - secondo noi questo è un punto particolarmente importante - nella misura di due componenti. Poi prevediamo al comma 2 che sia la Giunta regionale, con proprio atto, a costituire il consiglio di amministrazione e ad individuare il Presidente. Questo sulla scia di quanto avviene già per l’Erap, dove ci sono sette componenti di cui due di minoranza, e di Erdis, che presenta cinque componenti e l'Assemblea ne nomina quattro ed uno è il rappresentante degli studenti.
Sulla scia di quanto avviene per Erap ed Erdis abbiamo previsto questo articolo.
Tra l'altro, se mi permette così non intervengono dopo, nell’emendamento 4/2 si stabilisce l’abrogazione della lettera a) del comma 1 dell'articolo 4, che prevede che sia invece la Giunta regionale a nominare il consiglio di amministrazione Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Su questo ci saranno poi degli emendamenti nostri, con i quali, per quello che ho detto, vogliamo sopprimere il consiglio di amministrazione. Ci sono degli emendamenti soppressivi.
Su questo del Movimento 5 Stelle io sono favorevole, non perché è del Movimento 5 Stelle, ma perché questa è comunque un'ipotesi, poi c'è l'emendamento che lo sopprime, spero che venga votato anche quello, però ne dubito.
Dico almeno questo, e ha detto bene la Consigliera Ruggeri, che ricalca la scia dell’Erap. Se lo si fa per l’ Erap, anche lì ente pubblico non economico, perché non lo si fa per l’Assam, che voi volete trasformare in ente pubblico non economico? Perché non attribuire a questa Assemblea legislativa che fa la legge il potere di nominare il consiglio di amministrazione e alla Giunta quello di insediarlo e di scegliere il Presidente? Perché no? Perché volete abdicare al ruolo che compete all'Assemblea legislativa?
Lo dico alla Consigliera Ruggeri, ma lei lo sa, la previsione che le nomine siano fatte dall’Assemblea legislativa è statutaria, lo prevede lo Statuto della Regione Marche, che è la nostra Costituzione, salvo che la legge disponga diversamente.
Mi dico: la legge siamo noi, noi l’adottiamo e l’approviamo e la Giunta e i dirigenti la applicano, noi approviamo la legge. Salvo che la norma disponga diversamente le nomine le fa il Consiglio regionale, lo dice lo Statuto, e perché dobbiamo essere noi a fare questa eccezione?
Credo che questo emendamento sia, passatemi l’espressione, il minimo sindacale nei confronti delle prerogative dell'Assemblea legislativa, che sono prerogative statutarie.
Voterò favorevolmente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voterò a favore di questo emendamento, mi auguro che sia preso in considerazione anche dalla maggioranza perché porterebbe una ventata di democraticità, quantomeno nell'elezione del Cda.
Voglio anche dire che negli emendamenti seguenti si immagina una contrazione della spesa. Se qualcuno non li avesse letti potrebbe pensare che costa di più un Cda maggiorato di due persone, in effetti non è così perché noi prevediamo che ci sia solo il rimborso spese per il Vice e per gli altri Consiglieri.
Detto questo, Presidente, chiedo l'appello nominale sulla votazione di questo articolo. Grazie.
PRESIDENTE. Le chiedo di indicarmi altri due Consiglieri.
Marta RUGGERI. Sono capogruppo dovrebbe bastare.
PRESIDENTE. Si, si certo.
Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Contrari: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni; Cancellieri, Latini, Leonardi, Marcozzi, Menghi, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 4
Emendamento 4/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per la stessa motivazione dell'emendamento 3/1 questo è un emendamento soppressivo, che si rende necessario per rendere coerente l'articolato emendativo da noi predisposto e presentato, che riconduce Assam alla disciplina organizzativa di Atim. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 4/1. Lo pongo in Votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva
Emendamento 4/2 a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
Articolo 4. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Solo perché resti agli atti la nostra contrarietà. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Per ribadire che a nostro avviso che il Cda dovrebbe essere nominato dall'Assemblea legislativa e non dalla Giunta regionale, quindi voterò contro questo articolo. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5
Emendamento 5/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L’articolo 5 è sostituito dal seguente: anziché il Consiglio di amministrazione, il Presidente ed il Revisore unico, sono organi dell'Agenzia: il Direttore, il Revisore unico. Soltanto perché resti a verbale che questo è un emendamento coerente e sovrapponibile all'articolo 3 della legge istitutiva dell’Atim che avete approvato voi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Anche se è vero che questo articolo ha anche la funzione di contenere le spese, sono previsti 2.000 euro al mese per il Presidente per 13 mensilità, 1.000 euro per i Vice, 500 euro per il singolo Consigliere, tra l'altro con un emendamento della maggioranza il Cda viene ampliato di due persone, quindi c'è un aumento di circa 13.000 euro l'anno rispetto a quello che era già previsto nella norma finanziaria.
Detto questo, non mi convince tanto il fatto che sia un organo monocratico, se è vero che l’Atim ha un direttore è anche vero che gestisce cifre più ridotte, poco più di 800.000 euro all'anno, mentre per l’ex Assam sono previsti 3 milioni nel 2022 ed oltre 5 milioni per il 2023/2025, quindi un Cda in cui era rappresentata anche la minoranza per noi era la soluzione migliore.
Per quanto riguarda questo emendamento e quelli a seguire, che sono più o meno sulla stessa linea, il Movimento 5 Stelle si asterrà. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 5/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ancora una volta, ripeto, è stata persa un'occasione, lo dico alla Consigliera Ruggeri che si astiene.
Non è questo problema, il mio emendamento era sovrapponibile all'articolo 3 dell’Atim e il tema delle risorse semmai è proprio il contrario ed io sono molto più garantito se i 3 milioni …, ma sono molti di più, perché l’Assam, colleghi Consiglieri, di fatto gestirà milioni e milioni di euro. Pensiamo alle risorse dell'agricoltura, della pesca, quelle europee, decine e decine di milioni e noi li facciamo gestire ad un Cda di nomina politica? Se è così il Movimento 5 Stelle ha smarrito la sua natura.
Io sarei più garantito se li gestisse un direttore sotto il controllo …, un dipendente regionale, come è adesso, alle direttive dell'Assessorato della Giunta e al controllo del Consiglio regionale, ma stiamo scherzando? E’ proprio l'opposto di quello che si vuole far intendere.
Noi diamo ad un Cda, che all'inizio ho definito un carrozzone politico, un poltronificio per un'occupazione di potere che non si è mai vista perché se non lo sapete …, ma ve lo conferma la Consigliera Casini, che ha qualche esperienza in materia per aver gestito cinque anni e tre mesi questo settore e decine di milioni di euro.
Pensate al drenaggio sul territorio delle risorse europee in agricoltura o alle risorse europee della pesca, il Feamp. Ma questa è la pesca e chi le gestisce e, quindi, vi garantisce di più? Va bene, io voto contro, a me garantisce molto meno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non capisco perché il Consigliere Cesetti si scaldi tanto per un’astensione del Movimento 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle ha fatto una proposta chiara a cui il PD ha votato a favore sia in Commissione che in Aula, che è diversa da quella della Giunta, tant’è che sull’articolo 5 voterò contro.
Detto questo, non mi convince la figura del direttore unico che gestisce tutti questi soldi, è una posizione politica che non dovete per forza abbracciare, ma non vedo perché scaldarsi tanto. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6
Emendamento 6/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Emendamento 6/2 a firma della Consigliera Ruggeri, che ha la parola per l’illustrazione.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Esattamente in linea con quanto detto poco fa, noi immaginiamo un contenimento delle spese con l'indennità di 2.000 euro al mese per 13 mensilità, che dovrebbe avere solo il Presidente, mentre al Presidente e ai Consiglieri immaginiamo che spetti semplicemente un rimborso delle spese documentate.
Questo nostro emendamento è in sostituzione dell'articolo 6 che invece, come si legge nelle norme finanziarie, prevede 1.000 euro di stipendio per il Vicepresidente, 500 euro per i Consiglieri, un insieme di spese che secondo noi è eccessivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Rispetto all’emendamento precedente su cui ho votato a favore, su questo voterò contro perché sono contrario al consiglio di amministrazione.
Lo dico alla Consigliera Ruggeri, non è che mi scaldo nei confronti del Movimento 5 Stelle, mi scaldo nei confronti di un ragionamento che non ci sta.
Anche in questo caso, a parte che sono contrario al Cda, occuparsi, che pure è giusto, della spesa dell'indennità del consiglio di amministrazione e non preoccuparsi delle decine di milioni di euro che gestirà quel consiglio di amministrazione è guardare la pagliuzza nell'occhio e non vedere la trave contro la quale si va a sbattere.
A me una volta è capitato, si guarda la pagliuzza nell’occhio e si sbatte frontalmente contro la trave, che è quella di un Cda che gestisce decine e decine di milioni di risorse. Quando uno guarda la pagliuzza nell'occhio prima o poi va a sbattere contro la trave, ci va e questo è fuori discussione.
C'è un altro aspetto, sono sempre contrario al Cda, ma laddove si volesse il Cda, che gestisce decine e decine di milioni euro, se vogliamo che lo faccia con competenza, professionalità, onestà e diligenza lo dobbiamo pagare, anche questo è un altro aspetto perché a me non garantisce un Presidente di un consiglio di amministrazione che gestisce decine e decine di milioni di euro che viene pagato quattro becchi, delle due, o è una persona che magari è ricca di suo, allora non so perché dovrebbe fare il Presidente del Cda, ma se quella persona va a fare il Presidente del Cda molto probabilmente è un modo per fare politica e la politica costa e giustamente vuol essere pagato, se si accontenta di quattro becchi di euro a me non garantisce.
La mia è un’opinione, però il tutto è assorbito dal fatto che io non voglio il Cda, ma volevo come l’Atim un direttore ed un revisore unico, allora sì che avremmo contenuto i costi, avremmo pagato bene il direttore, che sarebbe stato un dirigente regionale con le garanzie del diritto pubblico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voterò a favore ed inviterei il Consigliere Cesetti ad essere coerente con quanto dice, quindi mi sarei aspettata un voto contrario al mio emendamento in Commissione ed un voto contrario in Aula, cosa che non è stata fatta.
L’emendamento di prima ha avuto il voto favorevole del Partito Democratico, che anche questa volta non si smentisce e preferisce fare opposizione all'opposizione, che è opposizione alla maggioranza.
Detto questo, vorrei dire che l'emendamento andrebbe letto quantomeno perché al comma 2 si prevede l'indennità di carica al Presidente del consiglio esattamente come previsto dalla legge che si va a votare e si prevede anche il rimborso spese per il Presidente e per i Consiglieri.
Quanto affermato dal Consigliere Cesetti non è contenuto nel mio emendamento, ci tengo a dirlo anche se verrà bocciato e tutti voteranno contro, quantomeno sapere che cosa si va a votare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non sono abituato a farmi scorrere l'acqua davanti ai piedi e allora dico alla Consigliera Ruggeri che la mia è assolutamente coerenza senza alcuna con la polemica, ma lei è il capogruppo del Movimento 5 Stelle, quindi non è mai polemico un intervento che riguardi il capogruppo del Movimento 5 Stelle.
Il PD, ma in questo caso io che sono intervenuto, non faccio opposizione all'opposizione, faccio l'opposizione alla maggioranza, è faccio opposizione all'opposizione quando quella parte dell'opposizione condivide le opinioni della maggioranza.
Questo alla Consigliera Ruggeri capita spesso tant’è che è la Vicepresidente della Commissione con i voti della maggioranza. E’ un dato oggettivo ed indiscutibile, è diventata Vicepresidente con i voti della maggioranza, è un dato di fatto, annuite perché è la verità, è diventata Vicepresidente della Commissione con i voti della maggioranza. È ovvio che se qualche volta mi capita di farle opposizione se lo deve tenere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Cesetti spesso in Commissione è distratto nel fare altro e non sa neanche l’apporto che viene dato dal Movimento 5 Stelle e come questo vota in Commissione e non si deve neanche essere accorto che qui sta votando contro, sono altre parti dell’opposizione che votano a favore o si astengono, non certo il Movimento 5 Stelle.
Questa polemica è sterile, stucchevole e la rimando al mittente. Se si vuole innervosire con qualcuno sbaglia avversario.
Consigliere Cesetti, mi perdoni, ho votato contro argomentando anche in maniera diversa dalla sua, argomentazioni che convincono il mio gruppo, non devo convincere lei. Grazie.
PRESIDENTE. Il tema del fatto personale era che è stata eletta Vicepresidente della Commissione con i voti della maggioranza. Mi richiamo per deduzione logica a quello che ha detto adesso.
Ha la parola, per replica, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il tema era quello che è stato eluso, il fatto personale era quello, ma non è un fatto personale, è un fatto. Come invece la replica … Ho già detto prima, era distratta, segno di nervosismo, che in Commissione non è che faccio altro - mi pare che si veda, poi che a me ci voglia poco tempo per capire le cose è un dato oggettivo, ci mancherebbe altro, prima ho citato addirittura le sentenze della Corte cassazione – ma non presento gli emendamenti, l’ho già detto, io li presento in Aula.
Non c’è da parte mia alcuna polemica, mi sono rivolto alla capogruppo del Movimento 5 Stelle in modo rispettoso perché è la capogruppo, tant'è che ho detto che non polemizzo perché parlare, confrontarsi, dialogare con lei è un fatto politico, non sto parlando con la Consigliera Ruggeri, nei confronti della quale nutro stima, amicizia e apprezzamento, nei confronti della capogruppo del Movimento 5 Stelle un po' meno perché dice di fare opposizione a questa maggioranza ed è diventata Vicepresidente con i voti della maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 6/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 6/3 a firma del Consigliere Ciccioli, che ha la parola per l’illustrazione.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Il consiglio d'amministrazione …, qui abbiamo visto che si tratta di pesca, di agricoltura, c’è stato un ampliamento dell'oggetto di interesse dell'ente e questo richiama più interessi legittimi, più categorie e più persone sensibili a queste cose, che ritengono importante la loro partecipazione all'interno del consiglio d’amministrazione. Siccome il dono dello sdoppiamento non esiste per riuscire a dare delle risposte a interessi diversi e legittimi, riteniamo di aumentare da tre a cinque il numero dei componenti affinché voci diverse possano intervenire sulla gestione dell’ente stesso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento è la sintesi del mio intervento contrario, è la prova del nove che quello che ho detto fin dall'inizio si sarebbe avverato, era la verità, è stato svelato l'arcano, come si suol dire.
A differenza di Atim …, questa Agenzia, lo dico a voi Consiglieri - lo so che siete impermeabili a tutto, ma dentro di voi sapete che noi abbiamo ragione - è identica nelle funzioni, nelle finalità e se vogliamo anche nella struttura di massima all’Atim, però lì c’è un direttore perché è difficile pensare ad un consiglio di amministrazione, con tanto di Presidente e Vicepresidente, che gestisce una delega che è del Presidente della Regione. E’ difficile giustificarlo, allora lì ci mettiamo un dirigente, qui invece facciamo un Cda e lo portiamo addirittura a cinque (Presidente, Vicepresidente, cinque componenti complessivamente), al quale magari diamo le deleghe del Presidente del Consiglio. Sa cosa avverrà, Assessore Saltamartini? Ci sarà il Presidente dell’Assam, ci sarà il Vicepresidente che avrà la delega alla pesca, ci sarà il Presidente che si occuperà …, il Vicepresidente avrà la delega alla pesca e gli altri componenti del Cda avranno delle deleghe specifiche, ad esempio forestale, i vivai. Il tutto si tiene dal vostro punto di vista.
Questo sotto il profilo istituzionale è una vergogna ed è un insulto nei confronti della nostra comunità che si misura con una crisi economica senza precedenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Solo per aggiungere qualcosa alle critiche illustrate dal Consigliere Cesetti.
Se ci fosse una foto che potrebbe rappresentare questa proposta di legge sarebbe quella del Consigliere Ciccioli che si frega le mani perché, da stabilizzatore della maggioranza, mancavano un paio di posti, com’è capitato già nel passato, quindi sistema altri soggetti. Ma la curiosità è come lo giustifica, lo fa dicendo: approviamo una legge in cui inseriamo anche il settore della pesca e per questo dobbiamo mettere due Consiglieri d’amministrazione in più. Penso che un minimo di decenza, di dignità andrebbe rispettata. Noi giustifichiamo due Consiglieri di amministrazione in più, che sono costi aggiuntivi, col fatto che c'è un settore in più.
Al Consigliere Ciccioli sfugge che c'è un osservatorio previsto all'interno delle norme che ha una precisa individuazione e dei precisi compiti. Gli amministratori sono amministratori, non sono amministratori per settori di competenza, se leggesse la legge il Consigliere Ciccioli si accorgerebbe che essendo un ente pubblico non economico, strumentale alla struttura governativa, gli obiettivi sono individuati dall’esecutivo. Gli amministratori hanno il compito di organizzare la programmazione annuale del valore sostanzialmente storico di 1,5 milioni e di gestire circa 800 mila euro di ricavi riconducibili all'erogazione di servizi. Che cosa c’entra, Consigliere Ciccioli? Non c'è limite alla vergogna, all'occupazione manu militari di questa società, come avete fatto nel passato.
Credo che un minimo di reticenza rispetto a tutto ci dovrebbe essere, davvero mi stupisce che tutte le forze di maggioranza vadano dietro a questa scelta.
Com’è possibile che vi fate imbacuccare da qualcuno che decide sulla pelle di tutti gli altri i soldi da destinare ai Consiglieri di amministrazioni inutili, che non hanno una coerenza politica con la scelta, seppur legittima, di fare un ente pubblico non economico? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Siccome questo emendamento prevede delle spese aggiuntive e parliamo di circa 13.000 euro, mi chiedo se c'è la copertura finanziaria perché negli allegati che ci sono stati dati si parla di coperture finanziarie, però della legge così com'era, senza questo emendamento.
Dal punto di vista tecnico chiedo al Presidente della Commissione se mi garantisce che la copertura finanziaria è prevista ed è a posto, questo dal lato tecnico, dal lato politico noi siamo convinti che servano più membri all'interno del consiglio di amministrazione, ma alcuni dovrebbero essere garantiti alla minoranza, cosa che con questo emendamento non si prevede, soprattutto non reputiamo che sia corretto dare uno stipendio mensile, così come ho detto prima.
Il voto del Movimento 5 Stelle sarà contrario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo al capogruppo di chiedere il voto per appello nominale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi scuso con il Consigliere Cesetti avevamo concordato che gli emendamenti e le dichiarazioni di voto le avrebbe fatte lui, ma il fatto politico merita una particolare attenzione, l’abbiamo fatto negli emendamenti.
Recupero le parole del Consigliere Ciccioli: risposte diverse e legittime. Certo, avete bisogno di più posti, di più poltrone e fate una moltiplicazione delle disponibilità in modo come sempre spregiudicato e irrispettoso, giustificandolo col fatto che avete trasformato l’Assam in una struttura ed avete aggiunto con grandi perplessità la pesca. Ma lo sapevate quando avete presentato la proposta di legge che c’era la pesca e se oggi siamo qui ad aggiungere due posti lo fate solo per un computo da manuale Cencelli, che non vi è ritornato, allora siete costretti ad ampliarlo.
Su questo tema ci siamo già confrontati e non vi tocca minimamente perché tutt'al più c'è un richiamo alle vecchie consuetudini che mai si sarebbero nemmeno ipotizzate con queste modalità. Questa è un una proposta imbarazzante per tutti perché sono costi aggiuntivi non necessari, che non rendono nemmeno più efficace il consiglio di amministrazione. Abbiamo già detto sull’ente non economico, quindi la possibilità di strutturarlo in maniera diversa, ma invece il Consigliere Ciccioli, come al solito, ha verificato che non erano sufficienti le poltrone e le ha estese.
Ho sentito interventi in cui ci sono sorprese, a me non sorprende per nulla perché qui lo si fa senza pensare per niente agli obiettivi che la legge si vuol dare, la ripartizione sarà in funzione dei partiti o dei gruppi di appartenenza.
Prima il Consigliere Cesetti ha anche depositato una busta chiusa, non solo con il gruppo ma anche con i nomi. Siamo arrivati a questo non perché siamo veggenti ma perché siete talmente banali nella vostra impostazione che è facile intuire il risultato. Questa è una modalità da prima Repubblica che imbarazza tutti, ma non solo noi, spero anche i cittadini e le cittadine e le imprese delle Marche, ma per voi queste parole sono al vento perché non avete avuto nemmeno la lungimiranza di prevederlo, ma avete fatto il computo da remoto e avete presentato un emendamento veramente imbarazzante e anche vergognoso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Solo per rispondere alla domanda fattami della Consigliera Ruggeri, la quale ha chiesto se avevamo previsto la copertura economica. La copertura economica c'è, in quanto all'interno del budget dell'Agenzia è compreso anche il consiglio di amministrazione. Non c'è bisogno di ulteriori passaggi, da questo punto di vista siamo a posto poi, io dico, quello che conta è avere persone di qualità, più ne abbiamo e meglio è, forse su questo dobbiamo ragionare.
Il voto è favorevole all'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Mangialardi e anche il Consigliere Cesetti perché mi attribuiscono questo ruolo di grande manovratore. All'inizio questa cosa un po’ mi dava fastidio, adesso inizio a dire che invece mi fa piacere, mi attribuiscono doti che sono superiori forse alla mia capacità. Detto questo, vorrei tornare sul merito.
È evidente che in corso d'opera ci sono degli aggiustamenti, gli emendamenti e i subemendamenti sono fatti apposta per questo. Forse prima l’ho detto male ed il Consigliere Carancini mi ha detto che c’entra la pesca, c’è un osservatorio. Il problema è che aumentano i compiti dell’ente e abbiamo fatto una valutazione politica, ritenendo opportuno ampliare il gruppo che si occupa dell’ente stesso perché qui ci troviamo di fronte a competenze molto specifiche e vorremmo che ci fossero persone che abbiano quelle esperienze.
Detto questo, siccome l'ente complessivo non è l'agricoltura, prima lo era, adesso è anche la pesca, ci sono i servizi, le prestazioni date a terzi, la meteorologia, ci sono tante competenze variegate, non mi sembra che da tre a cinque cambi molto la sostanza, neanche come spesa che è molto contenuta. Per il contenimento della spesa pubblica a suo tempo fu varata una legge, che prima dell'emendamento presentato dalla Consigliera Ruggeri era citata proprio per non creare delle prebende inutili, se non piccole. Il Consigliere Cesetti l’ha definita poca roba, un modesto modesto compenso.
Noi crediamo che cinque sia il punto di equilibrio per gestire questo ente, più voci non tantissime, ci sono Consigli d’amministrazione da undici persone, da nove persone, cinque non è ristrettissimo, ma nello stesso tempo non è neanche largo, qualche volta con tre Consiglieri d'amministrazione se uno si incapriccia nascono i problemi perché tre è un numero molto ristretto, cinque mi sembra sia un punto di equilibrio ed abbiamo possibilità di dar voce a più soggetti che sono rappresentativi di gruppi di categoria.
Dico ai Consiglieri di opposizione che i conti tornano.
Con lo spirito di riuscire a dare rappresentatività a questo ente, esprimo il voto favorevole del mio gruppo. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 6/3. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri.
Astenuti. Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui c’è la richiesta di voto per appello nominale che prego il capogruppo di estendere, altrimenti a nome mio e dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Carancini, Bora, Mastrovincenzo.
La storia delle risorse non è di due componenti in più. Ho detto poc'anzi che con tutte le competenze che ha l’Assam il fatto di prevedere per il Presidente un'indennità non esagerata non va bene perché quel Presidente non sarà adeguato in quanto dovrà gestire decine e decine di milioni di euro.
Ciò posto, le spese non sono soltanto quelle dell'indennità e se aumentiamo di due unità non si aumenta soltanto di 13.000 euro, no, perché voi dovete sapere che trattandosi di ente pubblico anche se ente pubblico non economico le spese non sono solo quelle, poi un Presidente non avrà un segretario o una segretaria? Volete che il Vicepresidente non abbia un segretario, una segretaria, magari ce l'avranno anche i componenti del Cda, oppure non spetta loro, ad esempio, il rimborso chilometrico come spetta ai Consiglieri regionali? Sicuramente spetterà il rimborso chilometrico e magari quando partirà dai confini con l’Umbria o con la Toscana o con l'Emilia-Romagna per venire qua …, magari partirà da Carpegna per visitare un vivaio alla Sentina di San Benedetto del Tronto, quanti chilometri sono avanti indietro con l’autostrada? Moltiplichiamo per 0,40 e vi dico io quanto porta al mese. Ci sarà quello, ci saranno le spese, i rimborsi spese e la carta di credito, io non ho mai avuto la carta di credito, neanche da Assessore, io parlo di quello che è possibile poi qualcuno non lo fa. Io per esempio non l’ho fatto, 5 anni e 3 mesi da Assessore neanche un centesimo ho chiesto di rimborso, però lo può fare. Questo è il punto, signori. I viaggi all’estero …, l’indennità è una sciocchezza, d'altra parte basta fare i raffronti con noi Consiglieri regionali, quella che è l’indennità prevista sottoposta a tassazione e tutto il resto, è semplice, basta che parliamo di noi, però noi siamo un'Assemblea legislativa elettiva e siamo una delle meno pagate d'Italia. Noi siamo la Regione meno pagata in assoluto.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Voto per appello nominale. Voto contrario.
Dico solo questa battuta poi non intervengo: guardate l’atteggiamento del Consigliere Ciccioli oggi, non è mai intervenuto, sta lì, il suo atteggiamento è l’ostentamento del potere che ha nei confronti di questa maggioranza, dovete ammetterlo, il Consigliere Ciccioli vi sottomette con il suo potere e lo sa fare. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 6. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Assenti, Ausili, Baiocchi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Pasqui, Rossi, Santarelli, Serfilippi.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 7.
Emendamento 7/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 7.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sull’articolo 7, perché questa differenza con l’Atim? Il consiglio di amministrazione nel rispetto degli indirizzi forniti dalla Giunta svolge le seguenti funzioni, e ci mancherebbe altro, però, perché un consiglio di amministrazione?
Comunque sul tema oramai ho detto tutto, cerchiamo di guadagnare tempo, dico solo che quello che è avvenuto con l'emendamento precedente grida vendetta. Tra l’altro, qualora ce ne fosse bisogno, contraddice tutti gli intendimenti.
Ricordo quando il Consigliere Ciccioli parlava della tabella C ed io facevo l’Assessore al bilancio, dimenticando tra l’altro che la facevo con legge, come lui con legge fa questa, ed evocava tra l’altro un traffico d'influenza, poi lui nel bilancio di quest'anno ha presentato una tabella E che rispetto ... Se la mia tabella C qualcuno la definì un marchettificio, la tabella E, che avete presentato voi, è una casa di appuntamenti di vecchia memoria …
PRESIDENTE. Politicamente parlando.
Fabrizio CESETTI. Certo, politicamente parlando, ci mancherebbe, Presidente, mica sto parlando di sociologia.
PRESIDENTE. Per la precisione.
Fabrizio CESETTI. Non sto parlando di sociologia o facendo un corso di morale. Io faccio politica e se vogliamo la politica è anche superiore alla morale, dovrebbe essere superiore alla morale.
Questa cosa smentisce tutto e quando io decanto il potere del Consigliere Ciccioli, mica dell’Assessore Castelli, è perchè lui è il capogruppo di Fratelli d'Italia, sono sicuro che concorda anche con l’Assessore Castelli, ma oggettivamente questa è una cosa che non si può guardare.
Termino chiedendo al mio capogruppo, glielo chiedo pubblicamente perché si sappia di segnalare al Governo questa legge ai fini di un'eventuale impugnativa ed osservazioni, evidenziando gli aspetti che abbiamo sottolineato in quest’Aula anche attraverso gli emendamenti perché è una cosa che grida vendetta.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Questo Cda attraverso la trasformazione di Assam da ente pubblico economico a ente pubblico non economico costituisce un aggiramento delle disposizioni legislative che impediscono di costituire i Cda ed in questo caso si fa attraverso questa modifica. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 8.
Emendamento 8/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 8
XXXHa la parola, per dichiarazione, di voto il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Contrari.
PRESIDENTE. Articolo 8. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9
Emendamento 9/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Qual è l’emendamento?
PRESIDENTE. Il 9/1.
Fabrizio CESETTI. Chiedo scusa, Presidente.
Anche questo emendamento è coerente e sovrapponibile all'articolo 6 dell’Atim e non si capisce per quale motivo - articolo 6 dell’Atim revisore unico - debba essere diverso vista questa disposizione. E’ un emendamento sovrapponibile. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 9/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10
Emendamento 10/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L'emendamento 10/1, anche qui chiedo un attimo di attenzione, se volete, per carità, è sovrapponibile all'articolo 4 dell’Atim, che avete approvato voi. E’ una legge che avete approvato voi e non si capisce per quale motivo il direttore dell'Agenzia debba avere requisiti diversi dal direttore di Atim, in particolare col fatto che tra l'altro l’Assam è un ente pubblico non economico, come l’avete trasformato, e l’Atim è un ente pubblico economico.
In base all'articolo 10 il direttore dell’Agenzia è nominato dal consiglio di amministrazione su designazione della Giunta regionale, secondo le norme della legge regionale e del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, tra persone in possesso di specifica laurea inerente il settore e comprovata esperienza e competenza, che hanno ricoperto incarichi di responsabilità amministrativa, tecnica e gestionale in strutture pubbliche o private, questo ente pubblico non economico.
L’Atim dice che l'incarico può essere conferito anche a soggetti interni o esterni all'amministrazione regionale secondo quanto disposto dall’articolo 19 del decreto legislativo n.165. Che significa? Che voi prevedete che il direttore di Atim, che è ente pubblico economico, debba essere un dirigente, mentre il direttore di Assam, che invece è ente pubblico non economico, con le garanzie del decreto legislativo n. 165, prevedete un direttore, che può provenire anche da ambienti privati, che non abbia quelle caratteristiche. Ditemi voi se tutto questo è coerente perché se la legge sull’ Atim l’avesse fatta il PD allora sì che cambiamo, ma la legge sull'Atim l'avete scritta voi. Perché il direttore dell'Atim deve essere diverso dal direttore dell’Assam?
Il mio emendamento prende la disposizione dell'articolo 4 e la mette qua, ne raccomando l’approvazione e chiedo al capogruppo Mangialardi di chiedere l’appello nominale. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 10/1. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Rispetto alla votazione alcuni hanno votato ...
PRESIDENTE. Vogliamo ripetere la votazione?
Maurizio MANGIALARDI. Si grazie.
PRESIDENTE. Ripetiamo la votazione.
Emendamento 10/1. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Marinangeli, Pasqui, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Astenuti. Lupini, Ruggeri.
L’Assemblea legislativa regionale approva.
Articolo 10. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Noi siamo contrari a questo articolo dopo la bocciatura del nostro emendamento, che sostanzialmente recuperava l'articolo 4 della legge sull’Atim,
Questo articolo che riguarda il direttore dell'Assam, ente pubblico non economico, contrasta con le disposizioni previste, in particolare con il decreto legislativo 165/2001, fino in fondo, ancorché sia qui richiamato, contrasta sulle garanzie per l'accesso al pubblico impiego, tra l'altro previste dalla nostra Costituzione. Siamo contrari. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Appello nominale per essere precisi a mio nome e dei Consiglieri Carancini e Cesetti.
PRESIDENTE. Articolo 10. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Pasqui, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti. Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 10 bis/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri. Decaduto.
Articolo 11
Subemendamento 11/1/1 a firma della Consigliera Marcozzi, che ha la parola per l’illustrazione.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Il comma 2 viene sostituito dal seguente: “L'assunzione di personale da parte dell'Agenzia avviene con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive, ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 165/2001. Il comma 5 dell'articolo 11 è soppresso”.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Posso essere d'accordo sulla soppressione del comma 5 perché fa riferimento al decreto legislativo n. 165/2001, ma non capisco, e chiedo anche al Presidente di Commissione, come possano essere assunti gli operai nei vivai per un massimo di 180 giornate all'anno, che normalmente hanno un contratto dell’agricoltura, che consente appunto questa possibilità e prevede anche la disoccupazione.
Se cassiamo il comma 5 che prevede che l’Agenzia si avvale di operai a tempo indeterminato e determinato per la gestione …, poi non si capisce bene quale sia la gestione, forse c'è un refuso nella norma perché non c'è scritto quale sia la gestione, ma presumo anche che la gestione dei vivai rimanga fuori, come gli operai agricoli che curano i vivai e vengono assunti con un contratto che prevede, come sapete, dalle 100 alle 180 giornate l’anno.
Faccio presente che rimane fuori questa fattispecie, queste professionalità che hanno acquisito negli anni delle alte specializzazioni e tengono come fiore all'occhiello i vivai, che andrebbero tutelati.
Oltre a non essere tutelati tutti gli altri, secondo me questo emendamento non risolve il problema dei vivaisti che non trovano un luogo all'interno del decreto legislativo 165 del 2001. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La Consigliera Casini ha espresso bene una delle ragioni per cui è stata sbagliata la trasformazione di Assam da ente pubblico economico a ente pubblico non economico.
Questo è uno dei problemi seri perché secondo me i cosiddetti “stagionali”, che venivano assunti per chiamata con contratto di diritto privato, non potranno essere assunti se non con procedure selettive all'esito della trasformazione da ente pubblico economico a ente pubblico non economico. Facciamo due danni: il primo lo facciamo a quelle persone che legittimamente facevano affidamento sulla possibilità di tornare ogni anno a lavorare in Assam, poi facciamo un torto all'interesse pubblico, alla funzionalità dell'Agenzia perché dietro a quelle persone non c'è soltanto, e qui chiedo aiuto alla Consigliera Casini che mi correggerà se sbaglio perché ha gestito questo aspetto per cinque anni e tre mesi, la legittima aspettativa di uno stipendio per sostenere loro stesse e le loro famiglie, magari i loro figli, dietro quelle persone c'è un'esperienza, c'è la conoscenza del territorio, della struttura, c'è la conoscenza di ciò che la struttura è deputata a sovraintendere.
E’ un patrimonio organizzativo che con questa trasformazione rischiamo di disperdere, e secondo me si rischierà di disperdere, perché non è possibile, se approvate questa legge, che queste persone possano essere assunte a chiamata, non è possibile fare questo. Le dovrete assumere tramite una procedura selettiva pubblica con le garanzie del diritto pubblico, con le garanzie del 165 del 2001 e chi lo farà in modo diverso esporrà quegli atti ad una sanzione di illegittimità, se non di illeceità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Noi voteremo contro non perché non abbiamo presenti le motivazioni per cui la Consigliera Marcozzi ha presentato l'emendamento, ma perché l'emendamento non risolve il problema degli operai agricoli che vengono addirittura come fattispecie cassati.
Ripeto, non è che non ci siano procedure selettive o non ci siano state in questi anni nell’assumere gli operai agricoli, ma si è applicato il contratto agricolo che ha delle caratteristiche diverse e veniva applicato in quanto le persone svolgevano funzioni agricole, quindi andrebbe richiamata all'interno di questa norma l'opportunità visto che ci sono vivai e ci sono delle figure professionali di altissima importanza, soprattutto per la biodiversità e per come mantengono i vivai. Tra l’altro i vivai della Regione Marche vendono le piante ed hanno anche una funzione economica oltre che di attenzione alle specie autoctone, quindi credo che sarebbe importante trovare una soluzione a questo problema che non viene risolto cassando il comma 5 dell'articolo 11. Di questo mi dispiaccio molto, apprezzo lo sforzo della Consigliera, però non si risolve il problema.
Capisco che chiacchierate tutti e non vi può interessare di meno degli operai e dei vivai, però vi assicuro che meriterebbero grande attenzione per il lavoro che fanno, invece sento tutti chiacchierare completamente indifferenti. Questa maggioranza è totalmente indifferente rispetto alla soluzione di questo problema e di queste famiglie che avrebbero diritto ad essere rispettate, cosa che non sta accadendo in questo momento. Non siamo rispettati neppure noi che parliamo e che solleviamo il problema. Grazie.
PRESIDENTE. Vi chiedo di fare silenzio in Aula, volevo attendere il termine del suo intervento. Chi deve parlare, come ho detto altre volte, esca dall’Aula.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per dire alla Consigliera Casini che è giusto quello che lei rileva, ma noi lo facciamo con il secondo emendamento, l’11/2, che poi spiegheremo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.
Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Sono anch’io preoccupato in merito a quello che ha detto la Consigliera Casini, ma adesso ascoltando la Consigliera Marcozzi, che mi ha rassicurato, intervengo in maniera favorevole per aiutare queste persone. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 11/1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 11/1 a firma della Consigliera Marcozzi. Decaduto.
Emendamento 11/2 a firma della Consigliera Marcozzi, che ha la parola per l’illustrazione.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ripeto che le osservazioni fatte dalla Consigliera Casini sono giuste, ma con questo secondo emendamento, noi mettiamo la legge a livello nazionale che permette l’assunzione degli operai agricoli.
Con questo emendamento andiamo a sostituire il comma 3 dell'articolo 11 e affermiamo che “Il rapporto di lavoro del personale proprio dell'Agenzia è disciplinato dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro del comparto Funzioni locali e per il personale assunto ai sensi dell'articolo 7 bis del decreto-legge 8 settembre 2021, n.120, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2021, n. 155, dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale ed idraulico-agraria. Il relativo costo è a carico dell'Agenzia”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento non solo non risolve, ma rispetto all'emendamento precedente aggrava la situazione.
L’emendamento precedente richiamava l'articolo 35, bene, siamo d'accordo. L'articolo 35 prevede che l'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro tramite procedure selettive, conformi ai principi di cui al comma 3, volte all'accertamento della professionalità richiesta. Tra l'altro prevedere con legge regionale …, perché il danno, Consigliere Bilò, l'assunzione di personale …
Parliamo di pubblico impiego - se mi segue la Consigliera Casini, è importante la sua esperienza e ci tengo anch’io ai dipendenti - non più dell’Assam come era prima, ma parliamo di Assam ente pubblico non economico, disciplinato dal decreto legislativo 165 del 2001, non so se articolo 1 o articolo 2, che equipara in questo caso l’Assam agli enti pubblici (Regioni, Province, Comuni, Erap, Aziende sanitarie) a cui si accede solo per concorso. Disciplinare con legge regionale non è possibile perché la questione del pubblico impiego è materia sottratta alla legislazione regionale in quanto in base all'articolo 117 della Costituzione, se non sbaglio, è di esclusiva competenza statale. Quindi, se voi approvate questi emendamenti, con questo articolo esponete la legge a sicura impugnativa diretta del Governo e domani in via incidentale la legge nazionale ... Come Assessore al personale ho dovuto modificare altrimenti la Corte dei Conti poneva la questione di legittimità costituzionale e qui parliamo di bilancio consolidato, che andrà a confluire nel bilancio regionale, quindi nel consuntivo regionale, e sarà sottoposto a parifica anche questo. Se la Corte dei Conti come Assessore al bilancio mi ha sollevato la questione di legittimità costituzionale …
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Lo dico dopo.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Continuo ad apprezzare la volontà di risolvere il problema, ma citate l’articolo 7 del decreto legislativo n.120 del 2021, che si riferisce alla forestazione e agli incendi boschivi.
Ora è vero che anche in questo decreto, che poi è stato convertito in legge, si fa riferimento alla possibilità di assumere dei dipendenti per risolvere il problema …, esattamente lo dico subito. L'articolo 7 bis prevede che possono essere assunti con contratto di diritto privato per l’esecuzione di due tipologie di lavori e in queste non c'è la gestione di un vivaio anche perché l'obiettivo della legge è quello di tutelare le aree boschive dagli incendi, una norma legata e pensata dalla Protezione Civile.
Ripeto di valutare l'ipotesi di tornare al contratto agrario perché consente anche la disoccupazione e questa cosa non dovrei neanche dirla in un’Aula, però è una tutela per i lavoratori che possono lavorare dalle 100 alle 180 giornate avendo poi anche la disoccupazione.
Visto che si vuole risolvere il problema verificherei il fatto di poter non applicare il decreto legislativo n.120, poi convertito, non mi ricordo con quale legge, ed applicare il contratto agricolo, che consente di essere assunti non per tutto l'anno, ma soltanto a chiamata nei periodi nei quali serve la prestazione della loro professionalità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voteremo contro perché questi emendamenti, se vogliamo, aggravano la situazione di molto.
Come gruppo PD, l'ha detto già la Consigliera Casini, noi siamo disponibili a fare qualsiasi cosa per salvare queste professionalità, non solo per loro, ma soprattutto per noi, per la comunità regionale, per le qualità che loro hanno, per le professionalità che possono mettere in campo e che non devono essere disperse. Sono delle risorse che noi abbiamo formato perché in questi anni hanno lavorato ad Assam, sono persone, uomini, donne, che sono stati formati dall’Assam e oggi non possiamo disperdere tutto questo e c’è un solo modo ed è quello, non dico di non approvarla, di modificare subito la legge, ad esempio che l’Assam torni, almeno per questo aspetto, a quello che era prima, un ente pubblico economico. Poi volete dargli la pesca? Dategliela, ma fate l'ente pubblico economico, ovviamente dovete eliminare il consiglio di amministrazione, dovete eliminare il Presidente, il Vicepresidente ed i componenti, altrimenti quei dipendenti non potranno essere assunti da Assam, non solo, ma voi non potrete legiferare perché se vi andate a leggere l'articolo 117 della Costituzione, quella del pubblico impiego è materia sottratta alla legislazione regionale.
Parlo come ex Assessore al bilancio, io ad esempio la legge sui gruppi l’ho dovuta modificare perché il Procuratore regionale, giustamente, mi aveva sottoposto la questione di legittimità costituzionale per dichiarare quella legge illegittima, non perché entrava nel merito, in quanto sosteneva, e qui il Segretario generale lo potrà confermare, che quella materia era sottratta alla legislazione regionale. Vedo il Segretario generale che ha seguito quella vicenda, se lo chiamate in disparte ve lo potrà confermare.
Su questo chiedo al Consigliere Mangialardi, nell'interesse di queste persone dipendenti, perché se questa legge verrà impugnata … Lo voglio dire e mi ascoltino anche i sindacati, facciano pressioni sul Governo se tengono al bene di quel personale stagionale e non soltanto a quelli che saranno assunti a tempo indeterminato, se ci tengono facciano pressione per far impugnare questa legge, è l'unico modo per consentire a quei stagionali di essere assunti, non ce ne saranno altri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.
Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Sull’impostazione generale siamo d'accordo, ci mancherebbe, ma in merito a queste assunzioni, professionalità e risorse, come ha detto chi mi ha preceduto, la Consigliera Marcozzi mi ha dato la garanzia che c’è la possibilità di garantire le assunzioni a queste professionalità, a queste risorse che sono state formate. Avuta questa garanzia sono favorevole ad approvare questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 11/2. Lo pongo in votazione per appello nominale a nome dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi e Casini.
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Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Putzu, Rossi.
Contrari: Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione per appello nominale a nome dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Vitri.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Putzu.
Contrari: Bora, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12. Emendamento 12/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento tecnico, che è la conseguenza della soppressione del Cda che noi volevamo, con attribuzione dei poteri alla Giunta, però l'emendamento resta ugualmente perché noi vogliamo che questi poteri siano attribuiti non al Partito Democratico, ma alla Giunta regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento. 12/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 12/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
PRESIDENTE. Articolo 12. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per richiedere l’appello nominale a nome dei Consiglieri Mangialardi, Bora e Mastrovincenzo. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 12. Lo pongo in votazione per appello nominale.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Marcozzi, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari: Bora, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Contrari, anche perché, Presidente, è stato respinto l’iniziale nostro emendamento, che attribuiva all'Agenzia anche la cosiddetta autonomia gestionale. Non si capisce come senza autonomia gestionale potrà espletare tutto questo. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 14. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 15
Emendamento 15/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo emendamento è identico e sovrapponibile all'articolo 7 dell'Atim e attiene alla vigilanza e al controllo.
Anche qui abbiamo pensato bene di replicare in questa legge un articolo sulla vigilanza ed il controllo identico a quello che ha approvato questo Consiglio, quindi questa maggioranza perché noi non abbiamo votato.
Per quanto riguarda l’Atim è uguale, non ho fatto altro che copiare quello che avete fatto voi. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 15/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 15. Lo pongo in votazione
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 16. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo contrari. Questo, Presidente, è la prova di quello che ho detto poc'anzi, non mi ricordo chi ha detto che l’Assam gestisce 3 milioni, no, l’Assam, come sostenevamo io e la Consigliera Casini, gestisce decine e decine di milioni di euro, forse qualche centinaia e lo dice l'articolo 16 (Disposizioni finanziarie): “Al finanziamento degli interventi previsti da questa legge concorrono risorse regionali, statali e comunitarie in quanto compatibili”. Ecco, qui svelato, capita, che cosa significa questo? In merito credo che sia necessaria una riflessione! Noi non siamo qui a fare dispetto a voi, ma siamo consapevoli di tutto questo perché noi abbiamo gestite queste cose ed un conto è gestire le risorse regionali, statali e dell’Unione europea ed un altro è gestirle con una struttura, che dipende realmente, sebbene diciamo agevole con gli strumenti di diritto privato come ente pubblico economico, con quelle finalità di cui ho detto all'inizio, con quell’organizzazione, sotto la direzione della Giunta, con un dirigente nominato dalla Giunta, attraverso una procedura selettiva pubblica, un interpello. Con un dirigente che deve avere le caratteristiche e le qualità del dirigente pubblico, che fa un interpello, la Giunta lo sceglie, lo mette a fare il direttore dell’Assam, che gestisce centinaia di milioni di euro delle risorse regionali statali e dell'Unione europea. Un conto è dare tutto questo potere e queste risorse a un Cda di un ente pubblico non economico, che tra l'altro non c'è neanche la garanzia del cosiddetto pareggio, quindi potrà anche fare debiti di carattere gestionale, è tenuto soltanto al bilancio consolidato, un conto è darlo a un Cda di esclusiva nomina politica, senza la minima garanzia di una procedura selettiva pubblica, senza nessuna garanzia sulla qualità e non mi si dica che faccio il processo all'intenzione perché quando è possibile nominare una persona che non ha le qualità, anche se quella non è l’intenzione, costituisce ex se la possibilità cosiddetta intenzionale. Questo è il limite e come potrà essere un Cda di qualità se in effetti si prevedono poche risorse perché a un componente di un Cda gli diamo un’indennità di 500 euro, come potrà garantire quell’attività se gli diamo il 50% del reddito di cittadinanza? Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 16. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 17.
Emendamento 17/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Emendamento 17/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 17. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Durante la discussione dei punti precedenti e sull’articolo 2 non siamo riusciti ad intervenire con la nostra dichiarazione di voto.
La legge sull’Assam ha come scopo quello di trasformare l’Agenzia regionale in un ente pubblico non economico, rivolto all'innovazione dei comparti come la tartuficultura, l’agroalimentare, l'agricolo-forestale e l'ittico.
Questa nuova trasformazione e innovazione del settore agroalimentare ha visto anche l'inserimento del comparto della pesca, sul quale abbiamo presentato un emendamento. Della proposta di legge presentata il 23 ottobre 2021 abbiamo seguito l’iter dei lavori all'interno delle Commissioni ed abbiamo presentato un emendamento all'articolo 2, comma 2 (quello che mi è sfuggito durante la votazione) lettera c). Come gruppo consiliare Rinasci Marche abbiamo chiesto l'inserimento di questo emendamento a tutela del comparto della pesca ed al suo interno, un comparto nuovo perché l’ex Assam si occupava solo di agricoltura, viene istituito l'Osservatorio regionale per la pesca marittima e l'economia ittica composto dai dirigenti dell’Assam e dalle associazioni regionali riconosciute e maggiormente rappresentative della pesca con i seguenti compiti: realizzazione di studi sullo stato degli stock ittici e delle le condizioni bio-marine dei compartimenti marittimi della Regione; l’effettuazione di analisi sullo stato della flotta marchigiana; proposte per l'innovazione, l'ammodernamento e l'efficientamento energetico delle imbarcazioni dedite alla pesca professionale, alcune proposte per la valorizzazione del prodotto ittico della Regione Marche con il coinvolgimento dei mercati ittici alla produzione e del sistema scolastico regionale.
Ricordo che questo emendamento, al quale abbiamo lavorato come gruppo, anche se è un semplice emendamento ha avuto una parte di quel sostegno della pesca che oggi entra in questa nuova legge.
Per questo motivo il gruppo Rinasci Marche, che ha visto dignità all'interno della Commissione, ha visto anche l’apprezzamento del proprio lavoro, l’emendamento è stato votato favorevolmente e all'unanimità in Commissione ed oggi giustamente non è stato presentato a dimostrazione che il lavoro fatto da questa maggioranza per migliorare questa legge in certo senso è stato capito ed apprezzato dal comparto della pesca.
Voglio evidenziare che il comparto della pesca è strategico, non è marginale. E’ una strategia che viene messa in campo per tutta l'economia marchigiana legata a questo mondo, per questo motivo il gruppo Rinasci Marche si ritiene soddisfatto e voterà favorevolmente sia questo punto che l'intero impianto della legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui chiedo l'appello nominale, non so se lo avete letto, ve lo leggo io: “Il personale in servizio nell'attuale Agenzia per i servizi del settore agroalimentare delle Marche, che risulti in possesso dei requisiti richiesti dalla vigente normativa in materia di pubblico impiego, è inquadrato nella categoria del contratto collettivo”, che risulti in possesso! Poi c’è un altro aspetto.
Li leggete gli articolati? Io penso di sì: “2. I contratti in essere con gli operai agricoli restano validi fino alla loro naturale scadenza”, significa che dopo finito, ciao. Ma li leggete? Almeno questo sforzo, sono quattro ore che siamo qua, io dico una cosa e la dico a me stesso: “i contratti in essere con gli operai agricoli restano validi fino alla loro naturale scadenza”. Significa che una volta scaduti non possono essere rinnovati, altrimenti avrebbe detto: verranno rinnovati. Lo dico qui pubblicamente, con i sindacati facevo una riunione a settimana, mi straziavano la vita, giustamente. Allora dico ai sindacati di intervenire, che facciano pressioni sul Governo perché se non impugnano questa legge gli operai agricoli alla loro scadenza, purtroppo, andranno a casa per colpa vostra che avete approvato questa legge. L’avete pure messo.
Poi l’articolo 17 dice che il consiglio di amministrazione approva il regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Agenzia, definisce l'assetto strutturale e propone la dotazione organica nei limiti definiti dalla Giunta regionale. Questo è il potere di cui parlavo prima, la struttura mastodontica, io non so come sia possibile pretendere da un componente del Cda, che magari avrà la delega al personale e all'organizzazione all'interno dell’Agenzia, che a 500 euro al mese sovrintenda a tutte queste cose, ad un'organizzazione che deve gestire centinaia di milioni di euro. In bocca al lupo, ne avete bisogno veramente. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 17. Lo pongo in votazione per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi e Casini.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Menghi, Pasqui, Rossi, Santarelli.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 18. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui, sulle norme transitorie, sebbene dal mio punto di vista illegittima per quanto detto prima perché la competenza del pubblico impiego è una competenza statale, ad esempio si poteva mettere una norma transitoria che “salvasse” i contratti in essere, non fino alla loro scadenza.
D'altra parte, tanto voi non mi ascoltate, ma lo dico al mio capogruppo perché faremo la segnalazione al Governo, nella legge sull'ordinamento dell'organizzazione, quella del personale, vi ricordate quella famosa norma transitoria che faceva salvi gli atti adottati precedentemente in base alla legislazione vigente? Ve lo ricordate quel passaggio che ci impegnò tanto nella discussione qui? Come ho detto prima, me lo dico da solo, ho una memoria di ferro, me lo ricordo, se tenevate veramente ai salariati, agli operai agricoli, come magari tenevate all'epoca qualcun altro perché non avete fatto una norma transitoria di questo tipo in modo che se il Governo non impugna, come probabilmente non impugnerà perché pensa ad altre cose, almeno lo facevate salvo, perché non l’avete fatto nella norma transitoria? Anziché scrivere i contratti in essere con gli operai agricoli …, perché non avete messo che in base …, potevate fare quella norma transitoria prendendola dalla legge sull'ordinamento dell'organizzazione, che pure voi avete approvato, semplicemente perché a voi degli operai agricoli non ve ne importa nulla, a voi importa semplicemente insediare nel Cda i vostri amici e, diciamo, sodali politici. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 18. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica Marcozzi. Grazie, Presidente. Dispiace che questa discussione in Aula si sia focalizzata soprattutto sugli incarichi, come se questa legge, questa trasformazione dell’Assam in Agenzia per l'innovazione nel settore agricoltura e pesca sia creata per incarichi, per nominare un consiglio di amministrazione. Tutto si è focalizzato sugli incarichi, non vedo il Consigliere Cesetti e mi dispiace, e sulla virtuosità per l'anno 2020 sulla quale c’è stato un articolo sulla stampa.
La sottoscritta non ha nessuna remora a dire che per quanto riguarda la virtuosità l'anno 2020 appartiene a voi, altrettanto dovreste fare voi perché questa trasformazione dell’Assam ha un obiettivo ben preciso, l’ho già detto nel mio precedente intervento, ed è quello di orientare l'Agenzia verso la ricerca, la sperimentazione e il collaudo dell’innovazione per i settori dell'agricoltura, dell'alimentazione e della pesca, fornendo servizi per le imprese marchigiane al fine di garantire sviluppo, crescita e competitività. L'obiettivo della legge è l’innovazione nel settore dell'agricoltura, dell'alimentazione e della pesca. Come lo fa? Attraverso la trasformazione dell'ente in ente pubblico non economico perché si ritiene doveroso proiettare questa realtà nel futuro, ottimizzandone le capacità e l'importante ruolo negli ambiti agricolo, alimentare, forestale e ittico, che sappiamo tutti quanti i cambiamenti che stanno vivendo in questi anni e soprattutto l'importanza che rivestono nel quadro complessivo, economico, sociale, lavorativo e produttivo delle Marche.
La veste giuridica della nuova Agenzia per l’innovazione nel settore alimentare e della pesca risponde all'esigenza di un maggiore collegamento alla programmazione regionale e alle funzioni specifiche attribuite nell'interesse dell'ente pubblico regionale. Questa finalità rende necessaria una revisione dei ruoli all'interno dell'Agenzia tali da garantire una responsabilità diretta della Giunta regionale, assegnando il compito della rappresentanza e dell’organizzazione ad un consiglio di amministrazione.
Non vedo tutto questo clamore per il consiglio di amministrazione, c'è una responsabilità diretta della Giunta regionale perché cambia la veste giuridica dell'Agenzia e di fronte a questo cambiamento, colleghi Consiglieri della minoranza, che fate finta di non ascoltare, c'è una responsabilità diretta della Giunta regionale, che assegna il compito della rappresentanza e dell’organizzazione ad un Cda.
Non è come avete inteso voi, che questa Agenzia è creata appositamente per dare degli incarichi.
Riportiamo l’argomento e la discussione nella giusta dimensione perché questa è una legge importante e innovativa per i motivi che ho detto all'inizio quando ho fatto la relazione di maggioranza, per i motivi che ho detto adesso. Ho spiegato anche la motivazione per cui viene nominato un consiglio di amministrazione, che è ben diverso da quello che avete detto voi.
C’è una responsabilità diretta della Giunta perché la nuova Agenzia è un ente pubblico non economico e il compito della rappresentanza e dell'organizzazione spetta al Consiglio di amministrazione, mentre voi questa discussione l’avete concentrata e focalizzata solo ed esclusivamente sugli incarichi, per cui questa nuova Agenzia è nata solo per costituire un Cda e quindi per le poltrone. Ditemi, se è normale.
La legge che andiamo ad approvare oggi con la trasformazione dell’Assam nell'Agenzia per l'innovazione nel settore dell'agricoltura e della pesca ha un altro significato, ma non quello di creare un Consiglio di amministrazione per le poltrone.
Mi dispiace perché questa è una legge innovativa e le nostre imprese hanno subito una crisi economica nel 2008 senza precedenti, una pandemia nel 2020 e oggi la guerra.
Le aziende per rimanere sul mercato devono crescere e per crescere devono innovare e questa proposta di legge va nella giusta direzione dell'innovazione del settore dell'agricoltura, dell’alimentazione e della pesca, quindi mi auguro che su questa norma anche la minoranza rifletta e ci ripensi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Consigliera Marcozzi, lei le unghie le ha e le sta usando per arrampicarsi su uno specchio, ma di quelli lisci.
Penso che quello che è successo oggi in Aula sia una cosa allucinante, siamo all'approvazione e l'Assessore competente è assente, è stato in Aula se va bene cinque minuti rispetto alle quattro ore di dibattito, che c'è stato grazie all'opposizione, soprattutto del Partito Democratico, anche sono stati presentati anche altri emendamenti. Se non era per l’opposizione che ha presentato gli emendamenti ed ha cercato di illustrarli di far capire le criticità di questa legge, approvavamo una modifica di questo tipo in cinque minuti, di che dibattito stiamo parlando!
L’Assessore competente non c’è mai stato, non c’è stato il confronto perché la maggioranza, a parte qualcuno per portare il Cda da tre a cinque componenti, non è intervenuta, non è intervenuto nessuno.
Lei mi viene a dire che questa non è una legge per creare due poltrone ed un nuovo carrozzone. Abbiamo capito tutti che la trasformazione in ente pubblico non economico creerà sicuramente problemi ai dipendenti e al personale stagionale, che non siete stati in grado di risolverli perché non si risolvono, è l’ente in sè che non consente di fare questo tipo di contratti. Avete messo più cose in questa Agenzia, avete inserito la pesca senza mettere più risorse, avete inserito il tema del fitosanitario, ma non c’è il personale tecnico nè le risorse per riuscire a risolvere un problema che è enorme.
Un qualsiasi agricoltore sa benissimo che uno dei temi che deve essere trattato …, così inseriamo anche questa perché non sappiamo dove metterla.
Il tema del Cda, quando ho visto l’emendamento del Consigliere Ciccioli che lo portava a cinque, ho pensato torniamo alla normalità, facciamo in modo che venga votato all’interno del Consiglio, quindi si vuole creare … No, da tre a cinque, ma rimane tutto a nomina della Giunta. Se fossi un Consigliere di maggioranza e vedessi che la Giunta vuol decidere tutto senza coinvolgere il Consiglio …, è una cosa allucinante. I primi ad essere preoccupati dovreste essere voi, non noi perché le nomine le fate sempre voi, anche quando sono le nostre.
Penso che oggi sia stata una giornata persa, io avevo anche proposto a qualcuno, di cui non faccio il nome, di andare via perché se dovevo assistere ad una seduta di questo tipo, in cui l’opposizione deve essere il soggetto che cerca di migliorare le leggi, quando l’interesse è di tutti, soprattutto di chi poi deve applicarle, ed è un organismo di Governo …
Essere trattati in questa maniera senza la voglia di ascoltare e di confrontarsi secondo me è uno spettacolo indegno di quest’Aula.
Rispetto all'impugnativa, Consigliere Cesetti, se lo fanno i sindacati bene, se non la fanno siccome lei è bravissimo, e lo riconosco, la facciamo noi come gruppo PD perché noi riteniamo che il personale stagionale debba essere garantito. Se lo fa i sindacati meglio, sennò lo fa lo facciamo noi.
Ribadisco il voto contrario del gruppo del Partito Democratico, poteva essere un’opportunità importante per trattare il tema della pesca, è stata un’occasione persa, questa è la chiara volontà di trovare cinque posti all’interno della maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. In questi primi mesi di legislatura il settore agricolo alimentare ed ittico è stato al centro di una strategia precisa, volta a capitalizzare l'unicità del nostro territorio, valorizzando le sue eccellenze per creare un brand Marche declinato all'eccellenza e al recupero della tradizione.
L'agricoltura marchigiana ha un alto potenziale di crescita e noi riteniamo di vitale importanza adottare strumenti che possano promuovere lo sviluppo di un settore che è vitale per la crescita della nostra economia.
In questi mesi abbiamo dato vita al distretto biologico unico regionale, approvato la legge sui borghi. quella sull’enoturismo, quella sugli agriturismi e il nuovo regolamento per l’ittiturismo. Abbiamo lavorato con forza, per questo ringrazio il Vicepresidente Carloni, per dare risposte, opportunità, bandi, semplificazione, velocità al mondo agricolo.
La proposta di legge di oggi aggiunge un'ulteriore riforma ad uno strumento che andava adeguato ai tempi moderni, alle nuove sfide e riteniamo che con questa legge possiamo creare uno strumento più efficace al servizio delle imprese agricole marchigiane.
La proposta di legge di oggi trasforma l’Assam in Agenzia per l'innovazione del settore agroalimentare e della pesca, riorganizzando le funzioni e le attività, non è solo un cambio di status giuridico con il passaggio ad ente pubblico non economico. La nuova Agenzia dotata di autonomia amministrativa, organizzativa, contabile, patrimoniale, vuole essere sempre di più una guida per accompagnare le imprese su ricerca, innovazione, progettazione, formazione, informazione con servizi puntuali ed efficaci. In questo senso il potenziamento del ruolo di Innovation Broker, facilitatore e progettista dell'innovazione, riteniamo possa essere strategico per supportare le nostre imprese agricole e le filiere produttive nei processi di cambiamento che sempre più saranno determinati dalla capacità di ricerca applicata finalizzata all'innovazione tecnologica e organizzativa. Sarà pertanto importante offrire servizi fitosanitari e agrometeorologici per il settore agricolo, compreso l’allevamento, l’agroalimentare forestale, e della pesca in conformità alla programmazione regionale secondo indirizzi programmatici della Giunta stessa.
Sottolineo la rilevanza di aver istituito l'Osservatorio regionale per la pesca marittima e l'economia ittica, composto dal direttore dell'Agenzia e delle associazioni regionali riconosciute e maggiormente rappresentative della pesca. Questo organismo permetterà di effettuare studi di ricerca, confronto e di individuare nuove soluzioni.
Riteniamo che la scelta di introdurre un consiglio di amministrazione possa essere maggiormente rispondente alle esigenze di rafforzare la sinergia con l'ente regionale che ha il compito di progettare la programmazione regionale ed imprimere indirizzi per i settori agricoli dell'allevamento e dell’agroalimentare forestale e della pesca. Siamo certi che la politica saprà dare una spinta importante al cambiamento, esattamente come è stata in grado di farlo in questi mesi.
E’ una buona riforma, secondo me, che permetterà di offrire un importante strumento alle nostre imprese, permetterà di accompagnare i processi di innovazione, favorirà la competitività del nostro sistema produttivo delle filiere marchigiane.
Siamo convinti che il settore agricolo dell'allevamento e della pesca saranno sempre più protagonisti per l'economia regionale per promuovere il brand Marche che ha bellezza, tipicità, qualità ed eccellenza.
Essendo questa legge passata nella Commissione che ho l'onore di presiedere, vorrei ringraziare il dottor XY per il suo lavoro, i relatori e vorrei sottolineare qualcosa: abbiamo fatto delle audizioni sia per il settore della pesca che dell'agricoltura e tutti hanno dato un parere favorevole a questa iniziativa e a questa proposta. Adesso non c'è il Consigliere Cesetti, che come membro di Commissione all'inizio sembrava su alcuni punti favorevole, diceva che la riforma andava fatta poi si è interrotto, non ha dato più supporti e si è messo a contestare tutte le nostre scelte quando in un primo momento …, ma non c’è e non posso dire altro.
Mi rivolgo anche al Consigliere Carancini, che parlando con me e con il Consigliere Pasqui ha detto che non eravamo in grado di proteggere il nostro territorio o di non sapere quali fossero le esigenze. Penso che sia io che il Consigliere Pasqui sappiamo quali sono le esigenze delle nostre zone, dei nostri territori, mettere gli ulivi in alta montagna forse non è la cosa prioritaria, e c'era anche questo nell'emendamento.
Forse sbaglieremo noi come sbagliamo tutti, ma per quello che riguarda i nostri territori lasciateci lavorare e ascoltateci un po' di più, ne abbiamo veramente bisogno.
La legge, al di là delle contestazioni che ci sono state, è una buona norma, ringrazio l'Assessore Carloni, tutta la Giunta e anche il Presidente Acquaroli, va nella direzione giusta che ci è stata indicata dall'associazione di categoria, quando abbiamo fatto le audizioni.
Il voto della Lega è convintamente favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Il testo, vorrei ricordare, è stato sei mesi in Commissione, abbiamo fatto audizioni, riflessioni, non è stato portato in Aula così, in maniera incauta e veloce.
Vorrei fare una riflessione di fondo su quella che è la politica di questa amministrazione regionale guidata dal Presidente Acquaroli, con i suoi Assessori e con tutti noi componenti di maggioranza, La prima è che noi non stiamo cercando di fare un cambiamento mirato su un pezzetto, come maggioranza stiamo cercando, lo rivendichiamo, è alla luce del sole, di fare un cambio di governance molto ampio. Quando abbiamo portato la riforma della Svim in Svem non era una cosa legata a quel solo aspetto, era una visione, lo stesso abbiamo fatto con l'Atim sul turismo, ne aggiungo una che pare minore, la riforma del Crel introducendo nuovi corpi sociali. Dietro non c'è un'improvvisazione, questo lo vorrei rivendicare con orgoglio all’opposizione, stiamo modificando strutturalmente una precedente governance non solo sostituendo degli Assessori con altri, una maggioranza con un’altra, c'è qualcosa di più, vogliamo modificare il modo con cui gestire questa Regione.
Quando noi portiamo avanti le politiche sull’enoturismo o Marche Storie, quindi una revisione dell’impostazione culturale o la visione turistica dell'Appennino, dell'entroterra, è qualcosa di più di una semplice decisione legata ad una nuova maggioranza, è un cambiamento su cui cerchiamo di spenderci, impegnarci, poi i risultati non sempre sono perfetti, a volte andiamo molto bene, altre invece io stesso rumino delle critiche, però dobbiamo tener presente che un conto è quello auspicabile, un conto è il possibile, non sempre le cose girano nel verso giusto.
Quando portiamo da tre a cinque componenti il Consiglio d'amministrazione non è perché dobbiamo accontentare uno in più, ma dobbiamo cercare di avere una visione. In questo senso voglio rivendicare una mia vecchia lettura e adesso stupirò tutto il gruppo della sinistra. Quando avevo vent'anni ero affascinato dalla politica, ero un giovane dirigente universitario dell'allora Fronte della gioventù, cercavo di frequentare Roma per capire di più ed ero stato preso in simpatia dall'onorevole Giulio Caradonna che era un capo dei capi a Roma nel nostro ambiente, il quale, cercando di insegnarmi un po' le cose, mi disse: “ Bisogna che ti vai a leggere questo libro di Sartre, intitolato le Mani sporche”. Giulio Caradonna, deputato missino, che mi dice di andare a legge Sartre, ero confuso. “Mani sporche”, lo ricordo, ormai sono passati cinquant'anni, un po' meno forse, un libro scritto da Sartre nel 1954. All’epoca era pubblicato dalle edizioni Enaudi, era l'inizio degli anni 70, non so se ha avuto altri editori, la storia si svolge nell'Ungheria occupata dai nazisti e c'è un contrasto all'interno del mondo partigiano tra un capo comunista …, all'epoca c'era un'alleanza tra partigiani monarchici e partigiani comunisti, c'era uno scontro forte tra visioni del mondo, tra la visione di quelli che erano rivoluzionari e venivano in qualche modo spinti dall'Unione Sovietica e i moderati, i monarchi. C’era un'alleanza al cui interno c’era una frattura, forse erano molto promiscue tra di loro, l'unico fatto unificante era opporsi all'invasione di Hitler in Ungheria. Perché il titolo “Le mani sporche”? Perché il capo comunista molto serio rispetto a un giovane intellettuale rivoluzionario dice: “La nostra azione politica è quella di cercare e di andare ad una visione di sintesi, di compromessi, se usiamo un termine basso, o di mediazioni, se usiamo un termine più alto”, da qui il titolo del libro. Dietro c'è una storia complicatissima, ci sono dei personaggi femminili che in qualche modo creano problemi, tensioni ulteriori …, ma adesso non lo sto a raccontare. Quando uno governa non dico che deve avere le mani sporche in termini giuridici, di approfittarsi, ma deve anche porsi il problema di trovare delle sintesi.
La riforma dell’Assam è una sintesi, la migliore possibile in questo momento tra le esigenze del settore dell'agricoltura e della pesca e l'esigenza di continuare ad andare avanti, di non buttare il bambino oltre l'acqua sporca perché l'esperienza precedente dell'Assam un senso c’è l’ha, una storia c’è l’ha, però non basta, non va bene, dobbiamo andare avanti. Una volta l'Assessore Carloni, che adesso è in Aula, disse: “Se dobbiamo dare un giudizio dell’Assam guardando indietro molte cose non sono andate, però dobbiamo proporci di andare avanti e utilizzare quello che c'è di positivo e di utile per il futuro”, e questo stiamo facendo.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Carlo CICCIOLI. La gestione di questa amministrazione, di questa maggioranza, di questa coalizione è la voglia di modificare strutturalmente una Regione che stava andando in declino perché noi siamo in transizione per i dati degli anni scorsi, la vogliamo riportare al successo, vogliamo ricominciare a rilanciarla e vogliamo fare delle Marche il modello economico, di sviluppo e di benessere degli anni passati. Anche nel mondo antico le Marche hanno avuto una storia di centinaia di anni di splendore, vogliamo riportarla così e questa legge è un piccolissimo anello che ci può servire. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 83, emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Capisco tutto quanto, ma noi eravamo rimasti all’interrogazione a risposta immediata, che la scorsa settimana, grazie all'assenza del Vicepresidente, avevamo rinviato ed ancora oggi la rinviamo? Se questo è un modo di tutelare le opposizioni, Presidente, penso che non corrisponda alla realtà.
E’ un comportamento scorretto da parte di chi gestisce la discussione e direi anche del Vicepresidente il quale la scorsa settimana avrebbe potuto rispondere all'interrogazione a risposta immediata ed oggi non lo fa e sorride. Non capisce come ci si comporta a livello istituzionale perché non si irride il Consigliere, Vicepresidente, lei ha tanta esperienza, tanti cacciatori, però è scorretto dal punto di vista istituzionale. Sorrida, sorrida, lei la scorsa settimana avrebbe dovuto rispondere a un'interrogazione, una banale interrogazione a risposta immediata di cui se ne sbattuto le scatole. Grazie.
PRESIDENTE. Ho compreso la richiesta, prima di passare la parola all’Assessore Carloni, segnalo questa situazione: prima di arrivare agli atti ispettivi dovremo fare il punto 2) che è una proposta di legge, il punto 3), che nella Conferenza dei Presidenti di gruppi abbiamo deciso di non fare e di rinviare alla prossima volta e poi le interrogazioni a risposta immediata. Io direi di fare così, lasciamo parlare adesso l’Assessore Carloni, poi mettiamo in votazione se proseguire i lavori o se anticipare il punto 4), quello delle interrogazioni a risposta immediata.
Ha la parola l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Carancini ha una proiezione di tutto quello che faccio, riesce a interpretare qualunque mio gesto. Non è che io non sono venuto in Aula per non rispondere all’interrogazione, c'era l'inaugurazione di una fiera internazionale che per la nostra Regione è molto importante, c'era un evento collegato organizzato dall'Azienda speciale Linfa con la Camera di commercio, con la partecipazione anche della Rai dedicata alle Marche e io sono andato lì a rappresentare la mia Regione, Consigliere. Non mi sono sottratto per non rispondere all'interrogazione. Purtroppo la data coincideva con l’inaugurazione di una fiera, per altro verso, io ho un grande rispetto per l’attività consiliare e dei Consiglieri, non mi sottraggo e rispondo volentieri, se il Consiglio vuole, a questa interrogazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non apro polemiche, voglio ricordare all’Assessore Carloni, che è un esperto del Consiglio regionale, che se non mi sbaglio le risposte alle interrogazioni a risposta immediata presentate possono essere anche delegate.
L'interrogazione a risposta immediata ha un disciplinare, ha una serie di tempi, penso che la risposta, pur in presenza dei suoi impegni istituzionali - si figuri, ho una piccola esperienza da Sindaco di 10 anni, comprendo benissimo - come è capitato ad altri Assessori, avrebbe potuta delegarla, magari all’Assessore Saltamartini che invece è stato qui o ad altri. Non è che voglio ad ogni costo …, però non mi sembra un comportamento coerente nel rispetto delle opposizioni.
Se vuole rispondere adesso a me va bene, se vuole rispondere la prossima settimana mi adeguo alla scelta del Consiglio che è sovrano su questo. Grazie.
PRESIDENTE. Dobbiamo votare il proseguimento o meno del Consiglio, tenendo conto che dobbiamo comunque chiudere perché l'Aula è destinata ad un’altra iniziativa.
L’Assessore Carloni dà la sua disponibilità a rispondere all’interrogazione a risposta immediata. La situazione che propongo è la prosecuzione del Consiglio soltanto per svolgere il punto 4) interrogazioni a risposta immediata, con anticipazione dello stesso al punto 1 bis perché il punto 2), che riguarda le proposte di legge nn. 87 86 88, abbinate, non possiamo farlo.
E’ una situazione che possiamo risolvere in pochissimo tempo.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Il Vicepresidente Carloni ha dato la disponibilità a rispondere, mi sembra che non sia questo il problema, però nella Conferenza dei capigruppo abbiamo fatto degli accordi, poi possiamo cambiare tutto ed uno in punta di piedi può chiedere, avendo ancora cinque minuti, che venga data risposta alla sua interrogazione in modo garbato ed educato, senza prendersela con nessuno.
In Conferenza dei capigruppo abbiamo detto che speravamo di riuscire a fare sia questa legge che la prossima, poi ci sono stati i vari emendamenti ed interventi, forse si poteva risparmiare un po' di tempo, però è stato giusto così, siamo arrivati alle 15,30 che è l’ora che avevamo stabilito per l'interruzione del Consiglio.
Se il Vicepresidente Carloni vuole rispondere io limiterei perché poi devono predisporre l'Aula per la presentazione di un libro, che ci sarà alle ore 17,00. Come concessione, se vogliamo la possiamo anche fare, però quando vengono prese le decisioni in sede di capigruppo prima di fare delle uscite è bene informarsi in modo da non far passare gli altri come usurpatori o come coloro che non rispettano le regole. Sentiamoci prima di attaccare le persone quando non hanno colpa. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sulle questioni importanti vado anche al conflitto, ma su queste cose istituzionali credo che abbia ragione il Presidente Latini quando dice di trovare una soluzione pragmatica.
Le interrogazioni a risposta immediata risalgono alla seduta precedente, non ce l'abbiamo fatta a farle, se stasera c'è un ritaglio di tempo adeguato per farle io sono favorevole anche per sdrammatizzare un clima che su queste cose non va bene.
Il Vicepresidente è disponibile, diamo queste risposte e cerchiamo anche di andare nella direzione nella quale le interrogazioni urgenti, come tali, non meritino una risposta a babbo morto. Sono d'accordo per questa procedura. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo
Antonio MASTROCINCENZO. Grazie, Presidente. Non so se vuole dire qualcosa il capogruppo, ma io intervengo solo per un chiarimento, vorrei capire cosa c'è di più importante del Consiglio regionale al termine di questa seduta perché l’Aula è sacra, il Consiglio è sacro e l’Aula si utilizza solo per il Consiglio regionale, a volte è successo di ospitare studenti, ma sempre nella sua sacralità dell'istituzione del Consiglio regionale. Non credo che siano accettabili altre iniziative in quest’Aula. Grazie.
PRESIDENTE. Alle 17,00 c'è la presentazione di un libro organizzata anche dalla Commissione Pari Opportunità, ma non è questo il tema. Il tema è che è stato, in considerazione di quest'evento, concordato nella Conferenza dei Presidenti di gruppo di concludere prima, però si risolve la situazione: non possiamo fare altre leggi, ma possiamo fare le interrogazioni a risposta immediata, l'Assessore competente è qui e risponde.
Direi di concludere e di trovare punti di intesa piuttosto che di polemica, da una parte e dall'altra, in modo tale che ci sia la possibilità di svolgerle, ne avremmo già fatta almeno una, se non due di quelle a risposta immediata previste dal punto 4) dell'ordine del giorno.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per amore di verità in quanto avevamo deciso a prescindere dall’iniziativa e qui ha ragione il Consigliere Mastrovincenzo, l’Aula è sacra, non vanno programmati eventi in conflitto con il Consiglio, ma era stato stabilito che il Consiglio si sarebbe chiuso alle 17,00 e gli interventi hanno un po' depistato. Dopodiché, Presidente, rimango sul tema, invertiamo l'ordine del giorno, rispondiamo alle interrogazioni a risposta immediata e cerchiamo con il nuovo Regolamento di far fronte anche a queste tematiche perché se ci mettiamo troppo tempo perdono efficacia rispetto alle necessità della nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Solo per alzata di mano, Consiglieri.
Prosecuzione dell’attività del Consiglio regionale. La pongo in votazione per alzata di mano.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione delle interrogazioni a risposta immediata (dal punto 4 al punto 1 bis). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 458 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Cancellieri
“Rettifica alla DGR n. 313 del 21 marzo 2022 sul Calendario della pesca per l’anno 2022”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 458 – a risposta immediata- del Consigliere Cancellieri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Cancellieri, anche se superata nei fatti questa interrogazione a risposta immediata ci dà la possibilità di fare chiarezza, che non guasta mai.
Dopo vari incontri fatti con l’Associazione dei pescatori c’era stata la richiesta di modificare il calendario piscatorio per tutelare l'ambiente ed anche per svolgere alcune attività di valorizzazione del nostro territorio. Il 28 aprile con la delibera della Giunta regionale n. 461 si è sostituito il paragrafo denominato “Altre attività” con il seguente testo: “Ai fini di conservazione del patrimonio faunistico ambientale è interdetta dal 15 2022 novembre al 15 febbraio 2023 nelle acque di categoria A e B della regione Marche qualsiasi tipo di attività che preveda escursionismo di gruppo all'interno dei corsi d'acqua ad eccezione dell’attraversamento dei corsi stessi. Nei tratti fluviali che ricadono nelle aree della Rete Natura 2000 o in aree protette vengono applicate le norme in funzione dei relativi regolamenti”. Si è ristretto il campo che in un primo momento era stato lasciato troppo indeterminato, generando di fatto un divieto assoluto dell’escursionismo acquatreeking, che invece rappresenta un'attività importante. Appena ci siamo accorti di questo effetto abbiamo corretto questa stortura in questa maniera, limitandola nel periodo di riproduzione, soprattutto per alcune categorie di tratti fluviali. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Per dire grazie all’Assessore, sono soddisfatto di questa risposta, anche perché l'esigenza mi era stata rappresentata dalla categoria di istruttori che fanno acquatrekking o comunque iniziative legate ad escursioni sui fiumi, anche di tipo speleologico.
Penso che sia giusto che il fiume venga vissuto anche attraverso questo tipo di escursionismo, tra l'altro da istruttori che sono stati formati dalla Regione Marche.
Grazie per aver recepito questo sentimento e questa richiesta.
Interrogazione n. 467 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Cesetti
“Richiesta urgente di sostegno alle imprese colpite dal caro bollette”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 467 - a risposta immediata - ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. In riferimento all’interrogazione n. 467 si fa presente che la Regione Marche nella sua qualità di coordinamento della Commissione sviluppo economico, di cui ieri si è svolta una riunione in presenza a Senigallia, si è attivata già dal mese di marzo, all'indomani dei conflitti e anche degli aumenti, di cui stiamo parlando come conseguenza, nella Conferenza delle Regioni per poter avere dal Governo una risposta. A seguito di questi incontri è stato presentato un documento consegnato il 17 marzo, quindi un po' di tempo fa, alla task force guidata dal dottor XY, diventato poi un interlocutore costante nelle settimane scorse con la conversione.
Abbiamo avuto una risposta nella conversione della legge del 28 aprile 2022 e sul decreto-legge 1 marzo 2022 n. 17 il Governo ha previsto, in funzione del contenimento dei costi energetici, una serie di iniziative che in qualche modo abbiamo fatto anche noi inserire ed altre ne sono state aggiunte nel frattempo, ad esempio all'articolo 4 (Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore), all’articolo 5 (Contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese a forte consumo di gas) e all'articolo 6 (Interventi in favore del settore dell'autotrasporto); oltre a ciò come Regione Marche si è cercato di intervenire per dare una risposta alle criticità evidenziate nell'interrogazione con la delibera del 2 maggio 2022 che ha approvato una proposta di legge di modifica al bilancio, che voi troverete nella prossima seduta dell'Aula, se non ricordo male, con due misure specifiche sulla crisi energetica, una è un sostegno alla liquidità per 3 milioni di euro per le gravi conseguenze della crisi energetica, l’altra è un fondo a favore della pesca per 500 mila euro come ristoro per gli aumenti dei costi del carburante.
Ci siamo fatti interpreti di questa esigenza con la Commissione, con la task force che il Mise a messo in campo, poi abbiamo fatto la misura, che vedrete le prossime sedute, come conversione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi era sorto il dubbio dalla risposta che l’Assessore Carloni avesse invertito le due interrogazioni, purtroppo è talmente fuori tema che pensavo avesse risposto ad altro.
Mi scusi, Assessore, io le ho chiesto che cosa prevede la Regione per il sostegno alle imprese, non solo per il caro bollette, ma in generale. Lei mi ha risposto ciò che prevede il Governo, ha fatto riferimento anche alla crisi dovuta alla guerra russo ucraina ed ha anticipato due misure che arriveranno la prossima settimana.
Mi aspettavo una risposta più puntuale, visto che il 25 gennaio avevo depositato una mozione, fra l’altro ancora in sospeso, per impegnare la Giunta ad istituire un fondo anticrisi a sostegno delle imprese e di tutte le attività economiche per il caro bollette.
Il 14 aprile è stata discussa una mia interrogazione a cui lei aveva dato una risposta piuttosto vaga, esprimendo favore alle mie proposte, ma senza chiarire nè quando nè quanto avrebbe stanziato la Giunta per dare un sostegno alle imprese.
Lei parla di misure nazionali, ha detto che il 17 marzo nella Conferenza delle Regioni è stato consegnato un documento al Governo per chiedere interventi, ma in ogni caso il Governo ha già preso provvedimenti e adottato misure importanti, tant’è vero che il 3 maggio ha aperto il bando nazionale stanziando 200 milioni di euro per contributi a fondo perduto alle attività economiche di commercio, al dettaglio e artigianali, che possono avere dei ristori se hanno subìto un calo di fatturato di almeno il 30%.
Da parte mia invito tutte le attività economiche, perché sono numerosi i codici Ateco, a presentare la domanda che scade alla fine del mese di maggio, ma in tutto questo mi chiedo la Regione dov’è, visto che ha competenze specifiche e precise in materia di attività produttive, soprattutto di sostegno nei momenti di crisi economica, e non c'è mai stata una congiuntura come questa, con la guerra, la crisi pandemica ed il caro bollette, eppure da quando ho presentato il primo atto, il primo appello il 25 gennaio, ancora non è stato fatto nulla.
Nell’ultima interrogazione io e la mia collega Consigliera Casini chiedevamo nello specifico anche un fondo anticrisi con dei buoni energia. Lei ci aveva risposto che sarebbero stati stanziati dei bonus alle famiglie e alle imprese di 300 euro, eppure ancora di questo bonus di 300 euro chiamato bonus energia non c’è traccia. Oltretutto ci ha anticipato che le misure in arrivo riguardano un fondo per il caro carburante, ma solo per le imprese della pesca. Mi fa piacere che ci sia un’attenzione a questo settore … Mi dica, Assessore.
PRESIDENTE. No, la prego di concludere.
Micaela VITRI. Mi rifaccio a quello che ha dichiarato lei poco fa, forse non è stato chiaro. Per le imprese della pesca e altri …, 3 milioni di euro di sostegno, liquidità, non so esattamente di cosa si tratti, in ogni caso siamo in attesa, anche se non mi sembrano sufficienti e mi permetto ancora una volta di rimarcare il fortissimo ritardo con cui si arriva, visto che scadrà la rata per il pagamento dell’Imu per tutti quegli imprenditori e esercenti che sono titolari del proprio immobile, sarà da saldare nel mese di giugno e ancora la Regione non ha dato nessun sostegno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Vedevo l’Assessore che si metteva le mani nei capelli, in realtà lei in quest'Aula, rispondendo a una mia interrogazione, per fortuna possiamo prendere le registrazioni che ci sono, ci disse che avrebbe stanziato un …
Sono contenta che quando c’è il Presidente si ride o si telefona. Presidente Acquaroli non c'è una volta che presti attenzione a quello che fa l'Aula. Passerò anche da maestrina, ma lei sovente passa da maleducato e non sta bene che lei rida quando …
PRESIDENTE. Consigliere, cerchiamo di rientrare.
Anna CASINI. Non consento io e adesso smetto di parlare.
Lei in quest’Aula, Assessore Carloni, ha detto che avrebbe stanziato un fondo che prevedeva 300 euro per le famiglie che avevano difficoltà, lo ha detto il 14 aprile, lo può andare a vedere perché siamo su streaming. Lei oggi che cosa risponde? Ha ragione la Consigliera Vitri, lei risponde che ci sarà un sostegno alla liquidità di 3 milioni di euro, risibile, e un fondo per il carburante della pesca. Questo ha risposto e sono le manovre della Regione, che poi lei vada alla Conferenza delle Regioni il 17 marzo e porti avanti delle istanze per il Governo bene, ma il Governo ha già emanato dei bandi, è stato appena ricordato, con dei plafond piuttosto consistenti.
Noi ci saremmo aspettati delle misure complementari ai fondi nazionali, cosa che non c'è. Lei ha detto dei 300 euro, aspetto che lei provveda con un atto, magari legare anche al reddito Isee l’erogazione di queste somme. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Intanto il rispetto è reciproco, non è che se l'Assessore sta in Aula è per farsi prendere in giro da lei, non ho riso e non ho preso in giro il Consigliere dell'opposizione. Consigliera Casini, smettiamo questa farsa di delegittimarci reciprocamente perché all’esterno non facciamo bella figura. Penso che il problema sia anche il suo perché la credibilità è fondamentale anche per stare seduti all’opposizione.
Stavo mettendo le mani in faccia per una ragione, per dire fermatela, ha sbagliato, perché io ho risposto all’interrogazione n. 467 e lei invece ha detto che ho parlato solo delle bollette perché parlava della n. 468, per questo le dicevo che la risposta era quella successiva a cui lei faceva riferimento. Lo stavo dicendo perché aveva confuso le risposte. Poi, come dice la Consigliera Vitri, è sempre colpa mia, però io stavo rispondendo al caro bollette. Grazie.
PRESIDENTE. La Consigliera Casini vuole replicare per fatto personale? Cerchiamo di ricondurre la situazione ad un contesto fattivo di risposte alle interrogazioni che necessitano di una risposta immediata.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi attengo, poi ne abbiamo un'altra, a questa interrogazione sul caro bollette.
Mi ricordo quando l'attuale Vicepresidente Carloni da Consigliere mi chiamava addirittura a casa e faceva bene dall'opposizione. Lo dico ogni volta perché, se ricordo bene, nonostante fosse stato uno dei primi ad essere purtroppo colpito dal Covid e nonostante fosse a casa, mi chiamava per sollecitarmi, era l'inizio della pandemia, un provvedimento economico come Assessore al bilancio per fronteggiare la crisi che si stava determinando. Ricordo che apprezzai molto quella telefonata e intensificai il mio impegno in quella direzione e poi arrivammo in Aula, si ricorderà l’Assessore Carloni, neanche ad un mese dall’insorgere della pandemia e dalla dichiarazione di lockdown con dei provvedimenti, come la sospensione dei tributi, poi con la legge per il credito alle imprese, fino ad arrivare, dopo appena due mesi a quella manovra economica di 210 milioni, il cosiddetto bazooka.
L’Assessore Carloni correttamente annuisce perché sa che è così, questo era l’Assessore Carloni Consigliere di opposizione, che però oggi da Vicepresidente ha smarrito se stesso a forza di trotterellare in una campagna elettorale permanente. Perché è così, lo dico in modo cordiale, c'è anche questo rapporto cordiale, che però nulla toglie alla sostanza, alla mia forte critica al suo operato, che ben esperto ed intelligente non si attiva per il bene di questa comunità e continua con le passerelle comunicative. Lui presiede la Commissione dello sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e fa una sorta di meeting a Senigallia, alla Rotonda, va lì per fare la passerella, però ad oggi sul caro bollette non si è visto uno straccio di provvedimento. Mica dico tanto, un centesimo di quelli che lui sollecitava a me e che io ho fatto come Assessore al bilancio. Grazie.
Interrogazione n. 468 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Sostegno alle imprese marchigiane colpite dalla crisi generata dalla guerra russo/ucraina”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 468 – a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.
Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Sono felice di questa interrogazione, anzi mi fa davvero piacere potervi rispondere, mentre quella di prima era su un altro argomento - la Consigliera Vitri non ha capito - questa è sulla crisi generata dalla guerra, purtroppo, russa-ucraina.
Vorrei informare l'Aula che oggi sono fuori due misure economiche e in modo molto significativo l'amministrazione Acquaroli si è adoperata sin dal giorno dopo allo scoppio della guerra per capire cosa servisse ai nostri imprenditori. Abbiamo dato anche dei segnali, credo tra l’altro gli unici in Italia, di sostegno alle nostre imprese, ma non solo, siamo andati molto oltre.
Quello che prima la Consigliera Vitri, che ha fatto confusione tra un’interrogazione e un’altra, non ha capito è che il fondo dei 200 milioni che annunciava il Governo è stato l’oggetto di una di quelle passerelle, che lei ha detto, e quando uno trotterella ogni tanto fa anche qualcosa di utile. Tra le varie cose con il Consigliere del Ministro abbiamo messo a terra l'esigenza di fare una misura a fondo perduto perché la prima conversione del decreto riguardava soltanto il credito d'imposta, mentre la seconda prevede questo fondo. Adesso non voglio dire che è merito nostro, per carità, però vi posso garantire che tutti gli Assessori allo sviluppo economico di tutti i partiti, non solo quello della Regione Marche, hanno chiesto al Governo nella conversione di cambiare quel decreto che in un primo momento prevedeva solo il credito d'imposta. La conversione della scorsa settimana … Vi posso garantire, non perché ce ne sia bisogno, che anche l'incontro di ieri a Senigallia è stato importante perché ha favorito un confronto diretto con il Governo e ieri appunto nella sua massima espressione, oltre agli Assessori di tutti i partiti, uno dei migliori interventi, il più applaudito, è stato quello di XY dell’Emilia Romagna, che ancora ringrazio.
Con il Ministro allo sviluppo economico si sta facendo il punto di cosa serve alle imprese in questo momento. Ripeto, 200 milioni sono a fondo perduto, nella prima versione non c'erano, sono anche il frutto di una richiesta specifica che con la massima umiltà, non dico che il merito sia mio, ma è una delle cose che è partita dalle Regioni italiane e forse anche dall’interrogazione della Consigliera Vitri che ci aveva sollecitato più volte su questa vicenda.
La Consigliera Casini ha detto: “Voi cosa fate? State solo a guardare”. Non siamo stati solo a guardare, abbiamo messo insieme - e la prossima settimana verrà in Aula la conversione di una parte di queste misure - oltre 15 milioni di euro. Lo volevo dire nella conferenza stampa, ma siccome oggi è l'occasione per farlo, lo faccio rispondendo alla vostra interrogazione. Questi 15 milioni di euro, non sono tanti, ma non sono neanche pochi, li metteremo a disposizione con un sostegno alla liquidità, con 3 milioni di euro, con il fondo di ristoro una tantum di 5 milioni alle imprese, che dimostrano la perdita di fatturato, con una misura di 500 milioni euro sul carburante, di cui ho parlato prima, e poi 6,5 milioni di sostegni per il riorientamento dei mercati per l'esportazione e oltre 4 milioni per la transizione tecnologica.
Ci tengo a fare un punto su queste due, rispondendo ai Consiglieri dell'opposizione, che sono fondamentali perché una delle cose che più ci viene chiesta dalle imprese in questo momento è di avere delle risorse per dare una risposta alla diversificazione dei mercati ed al fatto che alcune imprese in una situazione in cui già è iniziata la produzione devono partecipare a fiere non previste, creare un temporary store oppure assumere un temporary manager per poter diversificare i mercati. Quindi daremo un sostegno reale alle aziende per diversificare il prodotto, ma soprattutto i mercati e una gran parte per la transizione tecnologica.
Questo è frutto anche di varie riunioni fatte con le associazioni di categoria e con le imprese anche della zona del comparto del mobile perché molte di queste, vista l'instabilità delle fiere e dei mercati, hanno chiesto espressamente di poter fare degli investimenti assistiti finanziariamente anche dalla pubblica amministrazione, per creare anche dei Marche play digitali. per organizzarsi meglio le commerce, per la realtà virtuale aumentata e tutto quello che può favorire in un momento di stabilità dei mercati le vendite.
Complessivamente colgo l'occasione di questa interrogazione per dire che oltre ad aver lavorato dal giorno dopo seriamente con le altre Regioni, non solo noi, per far capire al Governo che il credito d'imposta non era sufficiente, in un primo momento purtroppo ve lo garantisco la versione era solo credito d’imposta, anche ieri abbiamo fatto degli incontri ed il Ministro insieme a me ha incontrato una rappresentanza dei calzaturieri, le rappresentanze delle aziende speciali, abbiamo fatto degli incontri anche con la Camera di Commercio per definire meglio quello che si poteva fare. Nessuno di noi ha la bacchetta magica nella pretesa di risolvere un momento che è davvero drammatico, vi posso garantire, ma penso che lo sappiate meglio di me, quanto oggi non si possa scherzare perché l'instabilità genera una tensione sociale molto alta, quindi, con grande serietà spero di aver risposto alla vostra interrogazione, annunciando peraltro che per le ultime due misure, quella da 6,5 milioni circa, il bando è disponibile da oggi per i nostri imprenditori. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Vicepresidente Carloni precisando che la confusione probabilmente l'ha fatta lui perché la Consigliera Vitri aveva chiesto delle bollette, riportando quello che lui aveva riferito ad aprile.
Questa invece un'altra interrogazione a risposta immediata, dispiace un po' perché i Consiglieri di maggioranza non sono attenti agli interessi di un settore e di un problema fondamentale che è quello delle imprese rispetto alla questione della guerra. E mi fa piacere che lei oggi dica, a distanza di quasi 70 giorni, che i bandi sono usciti. Mi verrebbe da dire un po' in ritardo perché voi avete fatto una delibera di parole, il 21 marzo 2022, ed evidentemente avete scelto di restare fermi, nonostante fosse trascorso tantissimo tempo. E’ la dimostrazione che vi è da parte vostra un assoluto disinteresse rispetto a tutto questo, voi avete atteso 70 giorni per dire quello che avevate detto a marzo: 15 milioni.
La cosa che stupisce, Vicepresidente, è che nella risposta di oggi lei resta ai valori assoluti, perché è evidente che 15 milioni per il sistema mobile, calzature, moda, manifatturiero, che sono i comparti più colpiti dalle vicende, danno la dimostrazione che non c'è uno studio analitico rispetto alla destinazione di questa somma. Quando lei dice analiticamente che destinerà x milioni di euro rispetto a uno specifico obiettivo, quali aziende verranno beneficiate? Tutte? Non credo. Su questo tema avrebbe potuto individuare un criterio.
Le risorse sono molto poche, 15 milioni sono pochissimi rispetto alle problematiche delle aziende del calzaturiero, sono davvero pochissimi rispetto al sistema dei piccoli, delle piccole aziende, per esempio, calzaturiere che non riescono ad affrontare, come invece fanno le aziende più grandi, questo shock del blocco della produzione o addirittura dei magazzini che restano pieni di prodotti che non possono essere portati in Russia.
Dà l'impressione, Vicepresidente, peraltro questo dimostrato dai fatti, che vi è da parte vostra davvero una sorta di superficialità, sono più di due mesi, ci volete dire quali sono i settori che andranno a beneficiare? Quali sono le aziende? Quali sono le fragilità? Parlare di riorientamento dei mercati, questo non l'avete fatto in precedenza.
Quando le viene attribuita la mancanza di visione, lei dovrebbe insegnare a noi che i mercati vanno ricercati prima di rincorrere i problemi, oggi avete fatto una brutta figura perché sono trascorsi 70 giorni e ci viene a dire che ci sono 15 milioni, che tra l’altro sono insufficienti, dichiarati a marzo. Questo è un tema importante, lei avrebbe dovuto essere felice di rispondere invece se ne andava via. Questa è la vostra visione, la cifra dell'interesse verso il settore.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Romano CARANCINI. Per questo voglio dire, Presidente, che invece di immaginare un atteggiamento nei confronti dell'intero sistema voi rispondete agli amici dei vostri amici. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Per precisare che la risposta era talmente vaga inizialmente che pensavo rispondesse ad un’altra interrogazione perché le ho chiesto le misure contro il caro bollette e nel finale ha elencato brevemente due misure ed adesso mi pare che abbia precisato una risposta al mio collega Consigliere Carancini, 15 milioni di euro in arrivo.
Ho visto che proprio oggi è uscito il bando sul riorientamento dei mercati, mi fa piacere, 6,5 milioni di euro, mi auguro che possano essere d’aiuto alle imprese, ma non basta. Non basta innanzitutto perché abbiamo perso quasi sei mesi e questo purtroppo non è poco, da gennaio, il primo appello l’ho lanciato il 25 gennaio, sono passati più di cinque mesi e comunque contro il caro bollette manca il bonus energia che lei aveva annunciato e mancano anche altri contributi a fondo perduto.
Ha parlato di quello che ha fatto il Governo, lei è Assessore alle attività produttive deve per forza, fa parte del suo ruolo, intervenire nella Conferenza delle Regioni e portare avanti le nostre istanze. Quello che ho chiesto è ciò che ha fatto la Regione, non il Governo. Ora aspettiamo che questi 15 milioni di euro vengano erogati al più presto e soprattutto che anche i bandi possano dare risposte puntuali alle nostre imprese. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Vicepresidente Carloni, il post pandemia, la guerra in atto purtroppo tra Russia e Ucraina, la crisi energetica acuita tra l'altro dalla guerra in corso, il contraccolpo sui mercati delle sanzioni irrogate alla Russia, i contraccolpi violenti per quanto riguarda la nostra economia ed in particolare l'industria manifatturiera avrebbero imposto l'immediata adozione di provvedimenti, magari progressivi tra di loro per il rilancio dell'economia.
Lo stesso Presidente Acquaroli nel meeting svoltosi a Senigallia della Conferenza delle Regioni ha sottolineato come dovrebbe partire dalle Regioni la ripresa dello sviluppo economico che, a suo dire, saprebbero interpretare meglio del Governo centrale le esigenze territoriali. Queste sono le parole condivisibili del Presidente Acquaroli che ho letto stamattina dal resoconto della stampa, solo che a queste parole non è seguito nulla perché ad oggi nessun provvedimento è stato adottato e noi sappiamo che la crisi nelle aziende energivore ha ridotto dal 20 fino al 60% l’occupazione, con contraccolpi anche sull'occupazione.
È una crisi devastante e allora la risposta non può essere la delibera n. 317 del 21 marzo, che sembra una mozione, è una dichiarazione di intenti e poi l'unica variazione di bilancio, proposta di legge n. 110 del 9 maggio 2022, è stata presentata perché si doveva presentare con qualcosa al meeting della Conferenza delle Regioni a Senigallia. C'era da fare questa manovra economica, sebbene minimale, bisognava farla prima, al limite il 15 marzo, non quella dichiarazione di intenti, ma una manovra economica molto più corposa. Era necessario l'aggiornamento del documento di economia e finanza regionale, come fa il Governo nazionale, era necessario rivisitare lo stesso PNRR, rivisitare la programmazione del fondo FSE e del FESR, questo si doveva fare, non le chiacchiere e i meeting a Senigallia per fare propaganda elettorale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Per conoscenza dell'Aula sono le 16,18 e non sono usciti i bandi, se non quello del riorientamento. Non è vero quello che è stato dichiarato, perlomeno fino a questa ora non è stato pubblicato nulla.
In riferimento al fatto che io e la Consigliera Vitri eravamo ben coscienti che si stesse parlando di caro bollette, era lei che parlava dei 15 milioni riferendosi al carburante nella prima risposta, le leggo quello che lei ha detto, poi magari le mando la parte su YouTube. Lei il 14 aprile nel rispondere alla mia interrogazione ha detto: “Nello specifico abbiamo intenzione di individuare il bonus energia di 300 euro e vorremmo creare un fondo per sostenere gli aumenti dei costi, così come per sostenere l’aumento di produzione da parte delle imprese”. Non avevo fatto un’interrogazione sulle imprese, ma sull’aumento dei costi dell’energia delle famiglie, soprattutto quelle con un reddito basso e lei mi ha risposto questo il 14 aprile, dopodichè non commento, può ridere quanto vuole ed ognuno della sua dignità ne fa quello che crede e vuole.
Non mi dica quello che devo fare alla mia età perché il mio rapporto con l’elettorato lo tengo come meglio credo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.
Micro CARLONI. Grazie, Presidente. Solo per dare un’informazione, Presidente, perché il bando è uscito, mi hanno mandato il link adesso e poi glielo faccio avere. Grazie.
PRESIDENTE. I bandi sono usciti, questo a correzione della replica.
Fermiamoci qua perché abbiamo fatto una buonissima cosa nel dare le risposte alle interrogazioni a risposta immediata e abbiamo fatto il Consiglio in maniera adeguata.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 16,20.