Resoconto della seduta n.7 del 09/12/2020
SEDUTA N. 7 DEL 9 DICEMBRE 2020

La seduta inizia alle ore 10,35

Presidenza del Presidente
Dino Latini

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 7 del 9 dicembre 2020. Do per letto il processo verbale della seduta n. 6 del 30 novembre 2020, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Vi do comunicazione che domani ricorre la Giornata internazionale della pace ma, considerata l’emergenza pandemica, l’Ufficio di Presidenza ha ritenuto di rinviare tutte le manifestazioni per l’emergenza pandemica, che ci costringe a sospendere tutte le iniziative che prevedono più persone insieme; ha altresì deciso di avviare l’attività che riguarda la Giornata di domani in un tempo successivo, appena l’emergenza pandemica ci consentirà di continuare con l’attività che in un passato anche recente, l’ultimo mandato dell’Assemblea legislativa del Presidente Mastrovincenzo, è stata portata avanti, soprattutto con le scuole e con i giovani. Riprenderemo le attività e le iniziative propedeutiche per ricordare il 10 dicembre come Giornata internazionale della pace.
Ricordo anche che domani è la Giornata delle Marche, quest’anno l’iniziativa, come voi sapete, ma lo ricordo, si svolgerà a Loreto presso il Salone degli Svizzeri del Museo della Santa Casa, l’inizio è alle ore 17,00, anche in questo caso nel rispetto della prevenzione anti Covid 19 la Regione ha assunto l’iniziativa considerando il numero limitato delle persone che possono essere in presenza, dettato appunto dal rispetto delle norme precauzionali stesse.
Entriamo nel vivo della seduta odierna, ai sensi dell’articolo 48, comma 4 del Regolamento interno chiedo, come è stato approvato dalla Conferenza dei Presidenti dei gruppi, di mettere a votazione l’iscrizione del punto relativo alle “Dimissioni del Consigliere Mauro Lucentini, presa d’atto e surrogazione”, se non ci sono opposizioni, lo diamo per approvato.

Dimissioni del Consigliere regionale Mauro Lucentini: presa d’atto e surrogazione.

PRESIDENTE. Comunico che in data 3 dicembre 2020 Mauro Lucentini ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale essendo stato proclamato Parlamentare della Repubblica italiana presso la Camera dei Deputati. La carica di membro della Camera dei deputati è incompatibile con la carica di Consigliere regionale ai sensi del secondo comma dell’articolo 122 della Costituzione italiana nonché del comma 1 dell’articolo 4 della legge 23 aprile 1981, n. 154.
Ricordo che, ai sensi del comma 4 dell’articolo 18 del Regolamento interno di organizzazione e funzionamento dell’Assemblea legislativa regionale delle Marche, nell’ipotesi in cui le dimissioni del Consigliere siano motivate dalla volontà di optare per altra carica incompatibile con quella ricoperta, l’Assemblea procede nella prima seduta utile alla presa d’atto delle dimissioni e, ai sensi del comma 5 del medesimo articolo, l’Assemblea deve provvedere alla surroga del Consigliere dimissionario nel corso della stessa seduta.
Rappresentando un adempimento obbligatorio dell’Assemblea legislativa la presa d’atto delle dimissioni non dà luogo ad alcuna votazione esplicita.
Non è presente in questo momento in Aula il Consigliere Lucentini per cui non possiamo che rivolgergli in questo momento un augurio per continuare l’attività polito-amministrativa nel luogo in cui è stato eletto ed è stato chiamato ora a svolgere, cioè la Camera dei Deputati.
Dichiaro, quindi, a nome dell’Assemblea legislativa la presa d’atto delle dimissioni dalla carica di Consigliere regionale di Mauro Lucentini del gruppo della Lega
Ricordo inoltre a tutti i Consiglieri che, in materia di surrogazione, l’articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 stabilisce che il seggio rimasto vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l’ultimo eletto.
Dalle risultanze del verbale delle operazioni elettorali dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Fermo relative alle elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale delle Marche di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si evince che nella lista n. 11 con contrassegno “Lega Salvini”, stessa lista e circoscrizione di elezione del Consigliere dimissionario Mauro Lucentini, il candidato che segue immediatamente l’ultimo eletto è Marco Marinangeli.
Comunico che anche la decisione relativa alla sostituzione riveste carattere di accertamento tecnico e dichiaro a nome dell’Assemblea legislativa l’attribuzione del seggio resosi vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Mauro Lucentini al signor Marco Marinangeli.
Invito il Consigliere Marco Marinangeli, presente in Aula, a prendere posto nei banchi dell’Assemblea legislativa e gli rivolgo un applauso di incoraggiamento e di saluto.

(applausi)

PRESIDENTE. Benvenuto Consigliere, la prego di attivare il badge. Le do la parola per un breve intervento di saluto.

Marco MARINANGELI. Grazie Presidente. Manca una standing ovation e poi avrei ottenuto il massimo.
Il mio intervento è per portare i saluti all’Assemblea, per fare dei doverosi ringraziamenti a chi oggi mi ha consentito di essere qui in questo scranno, saluto e ringrazio l’amico Mauro Lucentini, l’On. Lucentini, non tanto per avermi ceduto il posto perché ha fatto un’altra strada, ma per avermi consentito di avvicinarmi alla Lega, quindi, il primo ringraziamento va a lui, va poi all’Assessore Latini che accettando l’invito di sedere nei banchi della Giunta ha favorito questo tipo di percorso, va al nostro Commissario straordinario, che mi ha dato la possibilità di misurarmi, individuandomi come uno dei candidati per il collegio della provincia di Fermo e va chiaramente agli elettori, a chi mi ha sostenuto, a chi mi ha votato.
Oggi è il giorno dell’esordio, è il giorno del debutto e come tutti i debutti, credo che anche voi abbiate avuto questa sensazione, è emozionante, è un giorno straordinario ed emozionante non solo per vivere un’esperienza nuova, una dimensione nuova.
Le esperienze precedenti politiche sono state di Consigliere comunale, Consigliere provinciale, Assessore comunale, oggi le dimensioni sono diverse, ma soprattutto è una responsabilità che arriva dal ruolo che noi ed io in questo momento stiamo assumendo. Una responsabilità fortissima nei confronti di una comunità con gravi problemi di carattere sanitario, lavorativo, economico e sociale,
I miei obiettivo, penso di poter dire i nostri, saranno quelli di garantire la soluzione delle tantissime problematiche che la comunità sta vivendo, consapevoli del fatto che non siamo scienziati, non abbiamo la bacchetta magica e soprattutto non siamo depositari della verità, ma sono sicuro che con impegno, passione, cuore, competenza riusciremo a raggiungere il fine di chi fa politica, la politica è l’interesse della collettività, quindi poter dare soluzione ai tantissimi problemi concreti.
Le modalità con le quali affronteremo questa avventura saranno altrettanto determinanti, e questo è anche un invito all’opposizione, che è parte integrante di questo processo di rinnovamento, di cambiamento e di soluzione di una pandemia che stiamo vivendo e che ci sta mettendo davvero al tappeto.
In questa fase non perdiamo la speranza, trasmettiamo coraggio perché, come diceva Martin Luther King, “anche se avrò aiutato una sola persona a sperare non avrò vissuto invano”.
Saluto con un aneddoto e con orgoglio Porto San Giorgio, la città da cui provengo, che avrà per la seconda volta nella storia regionale, dal 1970, il secondo Consigliere regionale, l’ultima esperienza di un Consigliere risale a 25 anni fa, quindi spero di poter essere all’altezza e di rappresentare al meglio la mia comunità e la Regione tutta, grazie e buon lavoro a tutti.

PRESIDENTE. Vi sottopongo ora una serie di votazioni per l’inserimento all’ordine del giorno di alcune mozioni urgenti.
Iscrizione delle mozioni nn. 21 e 22, abbinate, da inserire in coda all’ordine del giorno odierno, la pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)

Iscrizione della mozione n. 20 (da abbinare alle mozioni n. 16 e n. 18), la pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)

Proposta di legge n. 2
ad iniziativa del Consigliere Biancani
“Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 4 gennaio 2018, n. 1 ‘Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche’, così come modificata dalla legge regionale 5 agosto 2020, n. 45”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 2 del Consigliere Biancani.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Borroni.

Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. La legge in discussione oggi è diretta al superamento dei rilievi critici formulati dal Dipartimento della protezione civile per il tramite del Dipartimento degli affari regionali e le autonomie, dettati dall'articolo 127 della Costituzione, riguardo alla legge regionale 5 agosto 2020, n. 45, che recita “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 4 gennaio 2018 n. 1 ‘Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche e nelle Marche’”.
La criticità che viene evidenziata è che il comma 1 bis dell'articolo 8 della legge regionale n. 1 del 2018, come introdotto dall'articolo 5 della legge regionale n. 45 del 2020, non è in linea con il decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti del 17 gennaio 2000 18, recante “Aggiornamento delle norme tecniche delle costruzioni”. In sostanza, al punto 2.4.1 il decreto ministeriale, riferendosi alle costruzioni temporanee e provvisorie, consente di omettere le necessarie verifiche sismiche solamente quando il progetto in oggetto prevede che tali condizioni temporaneità rimanga per meno di due anni, contrariamente alla legge regionale in discussione, che non prevede la preventiva autorizzazione sismica. Di qui la legge regionale in discussione all'articolo 1, comma 2, integra il disposto del comma 1 bis dell'articolo 8 della legge regionale n. 1 del 2018, come introdotto dall'articolo 5 della legge regionale n. 45 del 2020, adeguandolo al decreto del 17 gennaio 2018 che al punto 2.4.1 del capitolo 2 prevede l'aggiornamento delle norme tecniche delle costruzioni, che recita: “Le verifiche sismiche di opere di tipo 1 (costruzioni provvisorie e temporanee) o in fase di costruzione possono omettersi quando il progetto prevede che tale condizione permanga per meno di due anni”.
Un secondo punto di cui tratta la legge regionale in discussione oggi è l'introduzione del principio del silenzio-assenso nel procedimento per il rilascio dell'autorizzazione sismica, che quindi non dovrà più essere resa necessariamente in forma scritta, oltre che a ridurre i termini per il rilascio da 60 a 30 giorni, oltre ad aver eliminato l'obbligo di comunicare il rilascio dell'autorizzazione sismica al Comune interessato per i provvedimenti di sua competenza, oltre che a definire, questa è una parte importante, priorità per l'attività di controllo dell'articolo 103 del d.p.r. 380/2001, i lavori avviati o completati con la disciplina del silenzio assenso.
Tutto questo viene previsto in accordo con il decreto semplificazione, per cui sono stati predisposti i commi 1, 3 e 4 della legge che la rendono plausibile con la legge n. 76 del 2000.
Tengo a precisare che in Commissione questa proposta di legge è passata all'unanimità, è un buon inizio per andare verso una fase di ricostruzione delle nostre aree terremotate. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Con questa proposta di legge n. 2 del 2020 si modifica la legge n. 1 del 2018, che si occupa delle nuove norme per le costruzioni in zone sismiche. In particolare l'articolo 1, commi 1, 2, 3 e 4 di questa proposta di legge adegua la normativa regionale, cioè la legge 1, al decreto semplificazioni che ha modificato il d.p.r. 380 del 2001.
Con il comma 1 si sostituisce il comma 1 dell'articolo 8, con una nuova dicitura e si stabilisce che l'autorizzazione sismica è rilasciata in 30 giorni e non più 60, inoltre, si introduce la possibilità del silenzio assenso. In questo senso si va verso la semplificazione perché prima quando si presentava una richiesta di autorizzazione l’ente pubblico aveva 60 giorni di tempo per rispondere, con questa modifica avrà solamente 30 giorni.
Al comma 3, sempre dell'articolo 1, si modifica il comma 5 dell'articolo 8 e si elimina il termine di 45 giorni entro il quale si poteva chiedere chiarimenti ed eventuali integrazioni, Ovviamente la modifica di comma è la conseguenza della modifica del comma 1, prima erano 60 giorni ed entro i 45 giorni l’ente pubblico poteva chiedere integrazioni, a questo punto essendo ridotto il termine a 30 giorni, quello di 45 non aveva più senso.
Con il comma 4 si sostituisce il comma 6 dell'articolo 8, adeguando la possibilità del silenzio assenso introdotta. In pratica se dopo 30 giorni non c'è nessuna risposta da parte del soggetto che deve rilasciare l'autorizzazione si configura il silenzio assenso.
Tutte le modifiche di cui vi parlo sono state inserite nella nostra legge a seguito del decreto semplificazioni, mentre l'articolo 1, comma 2, recepisce le osservazioni del Dipartimento affari regionali, che voleva impugnare la nostra legge regionale n. 45 del 2020 e che ci aveva detto che per tutti gli interventi di somma urgenza non era necessaria l'autorizzazione solamente se le opere avevano una durata non superiore ai due anni. Ci ha praticamente chiesto di inserire questa norma dei due anni, anche se noi ovviamente la davamo per scontata. In realtà il Dipartimento ha richiesto questo inserimento, che la situazione per essere temporanea doveva avere una durata inferiore ai due anni.
Con l'articolo 2 si va a modificare l'articolo 8 della legge n. 1 del 2018 e al comma 4 viene soppressa la parola “pubblicamente”, questo riguarda i controlli che i vari uffici fanno sulle pratiche che vengono presentate. Il sorteggio non avviene più in maniera pubblica, ma fatto direttamente in maniera automatica dal sistema Domus.
Una modifica legge che, come ha già detto il relatore di maggioranza, è stata votata all'unanimità in Commissione, da maggioranza e opposizione, e va nella direzione della semplificazione e della riduzione dei tempi per le pratiche di rilascio della necessaria l'autorizzazione sismica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie ai relatori. Dico solo due parole perché mi sembra che si vada all'unisono nella direzione di una velocizzazione e di uno snellimento della burocrazia nelle concessioni delle autorizzazioni per chi va a costruire o a ricostruire, quindi, noi del Movimento 5 Stelle ci riteniamo molto soddisfatti perché è quello che auspichiamo: una burocrazia che vada a favorire e non ad osteggiare la ricostruzione post sisma e l'edilizia, tramite un accordo di tutto il Consiglio rispetto a questo indirizzo. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Prima di passare alle dichiarazioni di voto mi permetto di salutare, per il rientro in Aula, il Presidente Acquaroli dopo l’isolamento fiduciario, grazie per la sua presenza.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i colleghi. Intervengo solamente per esprimere il voto favorevole del gruppo della Lega e per ribadire in qualità di Presidente della III Commissione, come già espresso dai Consiglieri Biancani e Borroni, l'unanimità nell'approvazione di questa proposta che apparentemente è una questione meramente tecnica, però nasconde in verità una tendenza che, anche espressa da altri gruppi, ma da tutta la Commissione, mi fa personalmente e come gruppo Lega molto piacere, perché potrebbe essere una strada da condividere da tutta la politica regionale delle Marche, ovvero questa volontà di andare verso un concetto di semplificazione e di alleggerimento di tutte quelle, chiamiamole, pastoie, di quei pesanti meccanismi, che purtroppo spesso sono di ostacolo ad una reale ripartenza di quelle zone profondamente colpite dal sisma del 2016.
Finalmente si possono dare delle risposte anche a quei cittadini che hanno visto e vedono troppo spesso la politica come complice e responsabile di certe azioni. Se la politica in maniera unanime riesce a dare determinate risposte credo che sia una vittoria di tutti noi e la vittoria della politica in generale. Quindi, il gruppo della Lega vota in maniera convinta e favorevolmente questa proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie Presidente. Semplicemente per esprimere il voto favorevole, credo che questa sia una modifica tecnica che va nella direzione giusta della semplificazione e della sburocratizzazione, risposte veloci a quelle zone svantaggiate che hanno subìto i danni del sisma. Quindi per noi il voto è favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo di Fratelli d’Italia faccio la dichiarazione di voto favorevole a questa proposta di legge, una delle priorità che abbiamo sempre dichiarato è quella di intervenire per quelle che sono le competenze della Regione rispetto ad un tema purtroppo così devastante, come lo è stato per la nostra realtà, come è stato lo sciame sismico che ci ha colpito dal 2016, per cui tutto quello che può andare nella direzione di sburocratizzare e di snellire la ricostruzione e dare quell’impulso che da 4 anni quelle popolazioni stanno attendendo credo che sia giusto, rispetto ad una priorità di questa amministrazione regionale.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Intanto ringrazio il Consigliere Biancani e ringrazio tutti perché approviamo questa norma che apparentemente è banale, ma molto importante in quanto consente, soprattutto per la messa in sicurezza delle opere che sono state determinate dal regime di somma urgenza, di poter evitare la conformità dal punto di vista statico.
E’ rilevante questa norma che è conseguente ad una modifica del DPR 380/2001, introdotta dal Commissario Legnini per lo snellimento della burocrazia, soprattutto nella ricostruzione. Devo dire che c’è stato un grande cambio di passo, le questioni tecniche erano state richieste dall’Anci, dalla Regione Marche, dalla precedente Giunta, dalle associazioni di categoria tutte, modifiche apparentemente forti perché si parla di autorizzazione sismica. Può sembrare uno snellimento che fa paura, a volte alcune di queste modifiche hanno un po’ impaurito i precedenti Commissari e i precedenti Governi invece io sono molto contenta perché si va verso un maggiore snellimento e questo è dimostrato dalle migliaia di cantieri che sono stati aperti e dalle richieste di autorizzazioni concesse.
Le richieste di autorizzazione sono aumentate nel mese di novembre del 66% perché le norme sono cambiate, c’è la possibilità di presentare in maniera più snella delle procedure e di avere le autorizzazioni anch’esse in maniera più snella perché le ultime ordinanze hanno finalmente stabilito con chiarezza chi deve fare e cosa deve fare.
C’è stata una velocizzazione di passo e mi fa piacere che oggi noi il passo lo seguiamo insieme perché è importante dare gli strumenti a quelle zone per continuare ad accelerare la ricostruzione, che è importantissima.
Sono molto contenta di questa modifica, quindi il Partito Democratico voterà a favore.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto favorevole del Movimento 5 Stelle, sottolineando l’importanza delle professionalità in Regione rispetto a queste autorizzazioni, alla gestione dell’edilizia e dell’assetto del territorio, che non può essere messa in capo ai Comuni se non prevedendo delle specifiche professionalità e dei fondi appositi, come è successo nel 2018 quando, abbiamo visto, siamo andati tutti in affanno, quindi ben venga questa modifica e ci auguriamo che si continui su questa linea. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Intanto un ben tornato al Presidente Acquaroli ed un saluto al Presidente Latini, ai Vicepresidenti, agli Assessori, ai Consiglieri, al Responsabile della Segreteria ed alla Segreteria tutta.
Il gruppo Rinasci Marche voterà favorevolmente e con maturità dopo i lavori di approfondimento svolti in Commissione e per questo ringrazio il Presidente Antonini e tutti i Commissari.
In Commissione il lavoro è stato di approfondimento, sereno ed ha portato alla mia proposta di visitare i luoghi in cui è avvenuta quella terribile sventura per la Regione Marche.
Come Consiglio regionale dobbiamo prenderci sulle spalle la responsabilità ed abbiamo iniziato nella Commissione nella quale tutti i Commissari hanno portato dei contributi sereni, soprattutto grazie al relatore di maggioranza Consigliere Borroni e al minoranza Consigliere Biancani, quindi, votiamo questa legge favorevolmente con grande senso di responsabilità verso tutti i marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di legge n. 2. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di atto amministrativo n. 2
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Convalida dell'elezione dei Consiglieri regionali, compreso il Presidente della Giunta regionale, eletti a seguito della consultazione svoltasi il 20 e 21 settembre 2020 e verifica delle eventuali cause di incompatibilità”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 2 dell’Ufficio di Presidenza.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore Consigliere Pasqui.

Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Signori Consiglieri, Assessori, come è noto l’articolo 22 della legge regionale elettorale n. 27 del 2004 riserva all’Assemblea legislativa regionale la convalida dell’elezione dei propri componenti, compreso il Presidente della Giunta regionale, secondo le norme del proprio Regolamento Interno (comma 1), al quale rinvia anche la lettera b) del comma 2 dell’articolo 19 dello Statuto della Regione Marche.
La stessa disposizione legislativa precisa, poi, che nessuna elezione può essere convalidata prima che siano trascorsi 15 giorni dalla proclamazione (comma 2) e che, in sede di convalida, l’Assemblea legislativa deve esaminare d’ufficio la condizione degli eletti e quando sussista qualcuna delle cause di ineleggibilità previste dalla legge, deve annullare l’elezione provvedendo alla sostituzione con chi ne ha diritto (comma 3).
Nello specifico la disciplina regolamentare relativa alla convalida delle elezioni e al procedimento di contestazione delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità è contenuta nell’articolo 17 del Regolamento Interno di organizzazione e funzionamento dell’Assemblea legislativa regionale, il quale individua l’Ufficio di Presidenza quale organo competente a verificare la condizione dei Consiglieri eletti.
In particolare è stabilito che all’inizio di ogni legislatura l’Ufficio di Presidenza procede alla verifica della condizione dei Consiglieri eletti, cominciando dai componenti dell’Ufficio stesso e a tal fine i Consiglieri regionali, entro i 15 giorni dalla proclamazione, sono tenuti a trasmettere al Presidente dell’Assemblea apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in merito all’inesistenza di cause di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità.
Compiuto l’esame sia di suddetta documentazione che delle istanze e dei ricorsi relativi alla condizione degli eletti pervenuti all’Assemblea, l’Ufficio di Presidenza propone all’Assemblea la convalida dell’elezione dei Consiglieri nei confronti dei quali ha accertato non sussistere cause di incandidabilità e di ineleggibilità. Qualora abbia invece accertato l'esistenza di uno o più cause di incandidabilità o di ineleggibilità in capo ad uno o più eletti, propone all'Assemblea l'annullamento delle relative elezioni. Se l'Assemblea accoglie la proposta, annulla l'elezione e provvede ad attribuire il seggio resosi vacante, secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia elettorale.
Qualora, invece, l'Ufficio di Presidenza abbia accertato l'esistenza di una o più cause di incompatibilità in capo ad uno o più eletti, le contesta per iscritto ai Consiglieri interessati, i quali entro 10 giorni dal ricevimento della contestazione possono presentare per scritto le proprie controdeduzioni o provvedere alla rimozione delle cause di incompatibilità nei modi previsti dalla legge.
Nei 5 giorni successivi alla scadenza di tale termine, l'Ufficio di Presidenza, ove confermi il suo sul giudizio sull'esistenza della causa di incompatibilità, propone all'Assemblea di contestarla invitando il Consigliere ad esprimere, se del caso, l'opinione per la carica che intende conservare.
Entro i successivi 5 giorni l’Assemblea delibera sulla proposta e,, ove l’accolga chiede al Consigliere di optare per una delle cariche ricoperte. Qualora il Consigliere non provveda entro i successivi 10 giorni, l'Assemblea lo dichiara decaduto dalla carica di Consigliere. Le eventuali deliberazioni di annullamento di decadenza approvate dall'Assemblea sono immediatamente pubblicate nel Bollettino ufficiale della Regione e notificate entro 5 giorni a coloro la cui elezione è stata annullata e che sono stati dichiarati decaduti. Comunque nessuna elezione può essere convalidata o annullata se non sono trascorsi 15 giorni dalla proclamazione e la proposta di convalida o di annullamento deve essere presentata all'Assemblea entro 60 giorni dall'insediamento della stessa, la quale delibera entro i 30 giorni successivi.
In punto di fatto il Presidente dell'Ufficio elettorale centrale regionale, costituito presso la Corte d'appello di Ancona in data 30 settembre 2020 ha proclamato eletto alla carica di Presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli ed eletti i Consiglieri regionali, i seguenti candidati: Antonini Andrea Maria, Ausili Marco, Baldelli Francesco, Biancani Andrea, Bilò Mirko, Biondi Chiara, Bora Manuela, Borroni Pierpaolo, Carancini Romano, Carloni, Mirko, Casini Anna, Castelli Guido, Cesetti Fabrizio, Ciccioli Carlo, Latini Dino, Leonardi Elena, Lucentini Mauro, Lupini Simona, Mangialardi Maurizio, Marcozzi Jessica, Marinelli Renzo, Mastrovincenzo Antonio, Pasqui Gianluca, Putzu Andrea, Rossi Giacomo, Ruggeri Marta Carmela Raimonda, Saltamartini Filippo e Serfilippi Luca.
Ai fini della convalida a decorrere dall'attuale XI legislatura rileva anche l'applicazione del disposto di cui al comma 2 bis, dell'articolo 3 bis, della legge regionale 27 del 2004, il quale ha introdotto l'incompatibilità dell'esercizio delle funzioni di Assessore con quelle di Consigliere, stabilendo che il Consigliere nominato Assessore è sospeso dalla carica e temporaneamente sostituito dal candidato che nella stessa lista e nella stessa circoscrizione segue immediatamente l'ultimo eletto al quale viene affidata la supplenza per l'esercizio delle funzioni di Consigliere.
In data 15 ottobre 2020 il Presidente della Giunta regionale con decreto n. 279 ha nominato Assessori i Consiglieri regionali Francesco Baldelli, Mirko Carloni, Guido Castelli e Filippo Saltamartini, eletti rispettivamente i primi due nella circoscrizione di Pesaro-Urbino, il terzo in quella di Ascoli Piceno e il quarto in quella di Macerata.
Ai sensi del combinato disposto di cui al comma 2 bis dell'articolo 3 bis, del comma 1 dell'articolo 20 e del comma 2 dell'articolo 21 della legge regionale 27 del 2004, l'Assemblea legislativa nella prima seduta svoltasi il giorno lunedì 19 ottobre 2020 ha preso atto dell'intervenuta sospensione delle funzioni dei Consiglieri regionali nominati Assessori ed ha provveduto alla loro sostituzione temporanea con affidamento della supplenza agli aventi diritto, attribuendo il seggio ai candidati che nella stessa lista e nella stessa circoscrizione seguono immediatamente l'ultimo eletto e precisamente Nicola Baiocchi, Giorgio Cancellieri, Andrea Assenti e Anna Menghi.
Tutti e 30 i Consiglieri regionali nonché il Presidente della Giunta regionale ed i candidati subentrati in sostituzione temporanea degli eletti nominati Assessori regionali e ai quali è stata affidata la supplenza per l'esercizio delle funzioni di Consigliere regionale, hanno provveduto a trasmettere alla Segreteria dell'Assemblea l'apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in merito all'esistenza o inesistenza di cause di incandidabilità, ineleggibilità ed incompatibilità.
Dall'esame della documentazione prodotta e dalle verifiche svolte d'ufficio non risultano sussistere in capo agli eletti fattispecie di incandidabilità e di ineleggibilità alla carica di Consigliere regionale. D'altro canto non risulta sussistere alla data odierna, neppure condizioni di incompatibilità con l'esercizio della carica stessa nei confronti dei Consiglieri e per quelle esistenti all'atto della proclamazione o della presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in capo al Presidente della Giunta regionale, Acquaroli Francesco, ai Consiglieri regionali Lupini Simona, Marinelli Renzo e Saltamartini Filippo, queste sono state definitivamente rimosse secondo i dettami della normativa vigente in materia.
Per quanto finora illustrato l'Ufficio di Presidenza oggi sottopone all'approvazione dell'Assemblea legislativa regionale la proposta di atto amministrativo concernente: “Convalida delle elezioni dei Consiglieri regionali, compreso il Presidente della Giunta regionale, eletti a seguito della consultazione svoltasi i giorni, 20 e 21 settembre 2020 e verifica della condizione dei Consiglieri supplenti, nonché delle eventuali cause di incompatibilità”.

PRESIDENTE. Se non ci sono interventi su questa presa d'atto, sostanzialmente, è una proposta di atto amministrativo relativa all'elezione dei Consiglieri dell'Assemblea legislativa e alle surroghe dovute alle nomine degli Assessori. Passiamo alla votazione.

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di atto amministrativo n. 2. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Interrogazione n. 21
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Demolizione del solaio di copertura all’Ospedale “A. Celli” di Cagli”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 21 del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. In riferimento all'interrogazione a risposta orale n. 21, presentata in data 20 settembre 2020 dal Consigliere Rossi ad oggetto “Demolizione del solaio di copertura dell'ospedale Celli di Cagli” a seguito delle informazioni assunte dall’Asur Marche - Area vasta 1, si rappresenta quanto segue.
La vulnerabilità sismica, secondo quanto disposto dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3274 del 2014 e lo studio che a partire dagli elementi strutturali, dai materiali di costruzione, dalle modalità di costruzione, dallo stato di conservazione, valuta la predisposizione di un edificio a subire danneggiamenti e crolli a seguito di sollecitazioni tellurica.
Lo studio deve essere svolto seguendo precise norme che impongono il rispetto di criteri antisismici, richiedendo che le strutture manifestino una risposta duttile alle sollecitazioni dovute al sisma.
La stima dell'indice di vulnerabilità sismica di un edificio segue un iter progettuale che può essere assunto nei seguenti passaggi: indagine conoscitiva: si definisce lo stato attuale della costruzione mediante i rilievi dei piano-altimetrici, strutturali e dello stato di danno e deformativo della struttura; analisi storico critica: è lo strumento che guida il progettista nella costruzione dello stato di sollecitazione attuale alla luce delle modifiche e degli eventi che hanno interessato l'edificio nel tempo; caratterizzazione meccanica dei materiali; definizione dei livelli di conoscenza e dei conseguenti fattori di confidenza; analisi strutturale e determinazione delle vulnerabilità del sistema strutturale esistente; proposta di eventuali interventi di adeguamento e valutazione del rapporto costi-benefici ottimale.
Lo studio nella vulnerabilità principali di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri è stato affidato allo studio March’ingegno studio tecnico associato Ing. Grilli & partners.
Lo studio ha evidenziato, in particolare, che il piano terzo e una porzione del piano secondo è stata realizzata con una struttura portante in cemento armato (pilastri e travi): le indagini in sito e i modelli e calcoli strutturali hanno evidenziato che per dimensioni degli elementi portanti e qualità dei materiali le verifiche statiche preliminari a quelle sismiche hanno dato esito negativo.
Per tale motivo le demolizioni queste porzioni di fabbricato con struttura in cemento armato risulta obbligatoria, nello specifico la ricostruzione della porzione al piano secondo viene fatta con muratura, per uniformità di caratterizzazione strutturale con il resto dell'edificio, mentre per il piano terzo l'ipotesi è quella di utilizzare una struttura in legno che per caratteristiche e peso meglio si adatta alla risposta sismica complessiva della struttura.
Si precisa che la superficie attuale del piano terzo, di cui si prevede la demolizione, è di circa 1.150 metri quadrati e la sua ricostruzione è pari a circa 660 metri quadrati. Ciò premesso, in merito ai quesiti dell'interrogazione, si rappresenta quanto segue.
“A) Se il piano interessato dai lavori non serve per la sanità dell'area vasta 1”.
L’area vasta risponde dicendo che il progetto esecutivo è stato realizzato sulla base delle necessità di spazi necessari allo svolgimento delle attività previste nella programmazione sanitaria per l'area vasta 1 nella struttura di Cagli, dove attualmente vengono erogate prestazioni sanitarie, sia direttamente dall'Area vasta, che a regime di convenzione con Kos Care Srl.
L'Area vasta eroga prestazioni mediante il punto rilievo, il Cal( centro dialisi ad assistenza limitata), attività di poliambulatorio Acap, il servizio cassa e accettazioni, sono presenti 16 posti letto di cure intermedie. E’ inoltre presente il Servizio di guardia medica e la postazione della Potes 118.
Il Kos Care eroga prestazioni di radiodiagnostica incluso risonanza magnetica, nucleare al ginocchio, attività poliambulatoriali e sono attivi 20 posti letto di riabilitazione ospedaliera oltre 10 di lungodegenza post-acuzie.
“B) Se non si ritiene necessaria una perizia suppletiva per verificare la reale necessità dell'abbattimento o interventi meno invasivi, ma che garantiscano al contempo la staticità e il rispetto delle norme antisismiche”.
Asur risponde che lo studio di vulnerabilità sismica e la redazione del progetto sono state svolte in ottemperanza alle norme tecniche da un professionista abilitato e di comprovata esperienza in strutture.
“C) Se ci sono eventuali conflitti di interessi tra chi ha redatto la perizia medesima e chi si è aggiudicato a progettazione, anche esecutiva, dei lavori di demolizione del solaio di copertura dell'ospedale Celli di Cagli”.
Non esistono norme che vietino l'affidamento della progettazione degli adeguamenti sismici a chi abbia condotto lo studio di vulnerabilità.
Qui si ferma la ricostruzione fatta da Asur. Vorrei aggiungere per i Consiglieri, per il Consiglio regionale e per la nostra comunità marchigiana anche qualcosa in più, molto velocemente nei 25 secondi che mi rimangono.
Ho voluto sentire per le vie brevi l’Area vasta perché avevo notato un comportamento generalizzato nella nostra Regione di prevedere lo smantellamento non solo dei servizi sanitari nelle strutture, ma anche una sorta di adeguamento della struttura che poi non corrisponde ai relativi finanziamenti che troviamo nei bilanci regionali. Anche per la struttura di Cagli, dove nel 2015 si è proceduto allo smantellamento dell’ospedale per acuti e poi si è provveduto anche a seguito di queste verifiche ad una progettualità per lo smantellamento anche fisico della struttura infrastrutturale, a cui però non sono state date risposte con lo stanziamento da parte dell'Area vasta 1 e dell’Asur per la copertura economica per la ricostruzione dei volumi demoliti, le considerazioni finali, Consiglieri, le potete fare da soli. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'intervento del collega è esaustivo per quanto riguarda le informazioni in ordine all’interrogazione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Baldelli che è stato molto esaustivo soprattutto nel finale e nelle sue considerazioni che evidenziano e confermano lo status quo della situazione, soprattutto sulle zone interne dell'Area vasta 1.
Mi sono visto con il Direttore dell'Area vasta 1, ho avuto un incontro cordiale, chiarificatore, anche sulla vicenda di questo abbattimento. Chiaramente i cittadini sono allarmati perché quando entriamo nell’spedale di Cagli, come in gran parte dei nostri ospedali, si può vedere la somma dei contributori della popolazione che nel tempo ha contribuito a costruire queste strutture ospedaliere. Ospedali costruiti con i sacrifici delle comunità molto spesso.
Questo intervento è stato oggetto di preoccupazione da parte della popolazione, se questo abbattimento deve essere fatto dal punto di vista strutturale che sia fatto, ma bisogna recuperare quegli spazi nella stessa struttura con un piano alleggerito o da qualche altra parte perché a seguito dello smantellamento dei servizi non può avvenire, come ha detto l’Assessore prima, anche lo smantellamento delle strutture ospedaliere.
Quindi il mio invito è di prevedere questo piano alleggerito o di prevedere altri spazi all'interno di questa struttura molto importante perché serve una popolazione montana di circa 20 mila persone, un ospedale fondamentale che va valorizzato nelle proprie strutture ed anche nei servizi. Sono sicuro che nel prossimo piano sanitario questa Giunta saprà intervenire in merito. Grazie.

Interrogazione n. 26
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora
“Vertenza Auchan-Conad: situazione deposito della XPO Logistics di Osimo”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 26 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche i due Consiglieri che hanno posto all'attenzione questa tematica che è indubbiamente interessante e va seguita con molta attenzione. Oltretutto la conosco anche direttamente, essendo di Fano, in quanto la vertenza tra Auchan e Conad interessa anche la città di Fano.
Io ho ereditato questo tipo di situazione e quando dico ereditato non me ne vogliano, non sto dicendo che le cose non sono state fatte, sono state seguite fin dallo scorso anno, anche da quello prima in parte, con incontri sindacali e iniziative portate avanti anche all'interno del Consiglio regionale. Qquando dico “da me ereditata” intendo questo, di fatto dagli incontri che si sono susseguiti su questo tipo di iniziativa ho riscontrato una consolidata indisponibilità di Conad nel prevedere l'utilizzo del deposito di Osimo, questo ormai era, diciamo così, abbastanza tra “scontato”, anche se ovviamente questo non ci fa piacere. Legato a questo c'erano le sorti di 99 dipendenti attualmente in cassa integrazione fino al 31 dicembre, risalenti al deposito XPO di Osimo.
Nelle trattative precedenti è stata chiesta più volte la disponibilità di Conad di reimpiegare questi dipendenti o parte di questi, disponibilità che è stata molto risicata, perché solo 11 posti sono stati messi a disposizione da Conad per questo reimpiego, oltre tutto in luoghi fuori dalla nostra regione, assai lontani, nel nord Italia, tant'è che solo 3 lavoratori su 99 hanno attualmente accettato di spostarsi in altre realtà lavorative, in altre regioni.
Per il resto c'è stata anche una concertazione che prevedeva un incentivo all'uscita dei lavoratori entro il 31 dicembre e in questo caso molti di loro hanno aderito a questo incentivo. Ad oggi, non è ancora chiuso il periodo, potrebbero esserci ulteriori sviluppi, 55 lavoratori hanno aderito a questa uscita concordata, quindi sono in cassa integrazione fino al 31 dicembre, poi proseguiranno ovviamente con l’Aspi e con gli ammortizzatori previsti, però di fatto è chiusa nei loro confronti questo tipo di trattativa e di attenzione perché hanno accettato l'uscita concordata.
Restano ad oggi 41 lavoratori dei 99 che non hanno aderito a queste due iniziative: spostarsi in luoghi di lavoro fuori regione o di aderire all'uscita concordata, rimangono attualmente in cassa integrazione. Ad oggi non si prevedono ulteriori soluzioni se non quella di un ammortizzatore sociale e l’Aspi che proseguirà per i tempi stabiliti dalle normative.
Come mi sono mosso dopo il mio insediamento? Mi è stato chiesto un incontro sindacale da parte delle varie sigle sindacali, ho incontrato i sindacati il giorno 26 novembre, si è un po’ ricostruito questo percorso, che ho in parte riportato, anche con un'accuratezza di particolari da parte del sindacato, e su questo è emerso il mio impegno di un ulteriore interessamento e approfondimento verso Conad e chi ne fa le veci, per capire se c'è una possibile eventuale disponibilità all'apertura di finestre di trattative o di dialogo.
Alla fine di questi incontri, il giorno stesso, ho chiesto di interloquire con il referente di Conad, che ne fa le veci e le funzioni. L'incontro mi è stato dato per il primo dicembre e si è svolto ovviamente on line in tale data. Ad oggi posso dire che mi era stata descritta una trattativa molto difficile e una figura molto ostica, non voglio dire il contrario perché l'ho sentita in due occasioni, successivamente anche telefonicamente, però, mi è sembrata una persona con la quale si può pensare di approfondire ulteriormente i temi. Sono in attesa, in queste ore, di una sua risposta più ufficiale, che verbalmente mi ha già dato, sulla possibilità di riprendere una trattativa trascorsi gli attuali termini, non fino a quando c’è in essere l'attuale iniziativa. Ad oggi abbiamo questa iniziativa di fuoriuscita concordata che termina il 31 dicembre, Conad non è disponibile a riprendere prima di questa scadenza la trattativa, bensì subito dopo. Su questo, dico la verità, ho provato anche stamattina sentirlo, se c'era una qualche novità delle ultime ore, non sono riuscito a contattare il referente, ma le novità sono di 3/4 giorni fa, della settimana scorsa, quindi oserei dire che sono fiducioso per una ripresa della discussione, che non vuol dire automaticamente, temo, risolvere la questione d'emblée o con facilità, però perlomeno di non chiudere una finestra e di lasciare delle buone possibilità di interlocuzione per questi ulteriori 41 lavoratori, che oggi, altrimenti, si troverebbero in una fase di completa incertezza anche nella prospettiva.
Spero di portare buone novità, magari in altri momenti e in altri interlocuzioni, quindi le farò presenti.
Ripeto, apprezzo la vostra iniziativa, la mozione a me è arrivata il 3 dicembre, avevo già avuto dei contatti sia sindacali che con il referente di Conad, ma non per avere un primato, per mera conoscenza e per far capire che comunque ce ne stiamo interessando compiutamente. Ringrazio comunque per la sollecitazione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore per la risposta esaustiva.
Lei ha parlato di questa uscita concordata da parte di alcuni lavoratori, che evidentemente non è stata particolarmente gradita dalle organizzazioni sindacali, avrà avuto modo di saperlo nell'incontro che ha avuto con loro.
Mi fa piacere che abbia iniziato a intraprendere questi contatti con la proprietà, con Conad, con il referente, mi auguro che portino a risultati nei prossimi mesi.
Noi abbiamo seguito, come ricordava bene lei, la vicenda anche nella passata legislatura, nelle mie vesti di Presidente del Consiglio regionale ho più volte incontrato insieme ai Capigruppo di allora le organizzazioni sindacali, avevamo sollecitato i vertici di Conad a seguire una strada che portasse alla ricollocazione dei lavoratori.
Chiedo un paio di cose, oltre a seguire con Conad questa situazione, si potrebbero intraprendere altre due strade, ovviamente parallele, intanto verificare la possibilità di un incontro con la proprietà del deposito per capirne quale sarà la destinazione futura e, magari, interloquire con possibili acquirenti o affittuari per verificare la possibilità di utilizzare almeno parte del personale in esubero, poi, glielo avranno già accennato le organizzazioni sindacali. C’è anche l’eventuale possibilità di colloquiare con la multinazionale Amazon che nelle Marche prenderà posto probabilmente nell'area di Jesi, utilizzando probabilmente la zona dell'Interporto, si prevede un grosso incremento occupazionale, 1.000 posti di lavoro in più, anche se per ora sono solo voci.
Mi auguro che, a prescindere da questa vicenda, l’Assessorato al lavoro seguirà questa nuova prospettiva di Amazon nella nostra regione. Ecco, contattare Amazon per verificare anche in un prossimo futuro la possibilità di inserire il personale in esubero del deposito di Osimo.
L'auspicio è che come Assessore continui a seguire, che ci tenga informati, perché, quella dei lavoratori, adesso ne sono rimasti 41, è una situazione senza una prospettiva. Complessivamente sono tutti e 99 senza prospettive occupazionali, quindi, credo che la Regione, come Consiglio regionale, come Giunta, se ne dovrebbe fare carico. Grazie.

Interrogazione n. 27
ad iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini
“Ipotesi di collegamento stradale Fano-Pesaro”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 27 delle Consigliere Ruggeri, Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie alle Consigliere Ruggeri e Lupini per questa interrogazione che ci dà la possibilità anche di cominciare a studiare una visione delle infrastrutture della regione Marche, in questo caso della provincia di Pesaro e Urbino.
In relazione all'interrogazione n. 27 dell’1 dicembre 2020, avente ad oggetto “Ipotesi di collegamento stradale Fano-Pesaro” con la quale le Consigliere Ruggeri e Lupini impegnano il Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale per sapere: “1) in generale quale sia la posizione della Giunta regionale in merito, 2) in particolare, se intendono confermare o modificare la convenzione sottoscritta con il Comune di Fano, in relazione al tracciato prescelto, 3) se ritengono realistico che 20 milioni di euro non siano sufficienti per la realizzazione della variante Gimarra a seguito delle prescrizioni che potranno scaturire dalla necessità di mitigare gli impatti ambientali e paesaggistici dell'opera”.
Si rappresenta quanto segue: 1-2) La Regione Marche, con la precedente Giunta regionale ha sottoscritto in data 13 agosto 2020 la convenzione con il Comune di Fano, di cui alla delibera di Giunta regionale n. 1177 del 3 agosto 2020 e alla delibera di Giunta comunale n. 140 del 21 luglio 2020, avente ad oggetto la realizzazione dell'intervento “Viabilità di adduzione al nuovo Ospedale unico Marche Nord - progetto variante Gimarra” questo è il titolo esatto dell'intervento che abbiamo ritrovato negli atti.
Con la firma di tale convenzione la Regione Marche ha ufficialmente preso atto del tracciato scelto dall'amministrazione comunale, così riferiscono gli uffici.
L'amministrazione regionale, in questo caso, auspica ed è disponibile ad apportare modifiche alla convenzione sottoscritta con il comune di Fano, qualora venga proposto un tracciato alternativo e coerente con le schede approvate dal Ministero delle infrastrutture e trasporti.
Il nuovo tracciato dovrà essere concordato con l'amministrazione comunale, ovviamente, essendo stato oggetto di una convenzione già sottoscritta, e dovrà essere coerente con le tempistiche realizzative dettate dal MIT (obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2021.
3) Sulla base di quanto documentato nella “Relazione di sintesi dello” studio di fattibilità tecnica ed economica della variante Gimarra prodotta dal comune di Fano, la somma di 20 milioni è sufficiente per la realizzazione dell'opera. Qualora però dovessero scaturire maggiori oneri a seguito delle prescrizioni per eventuali mitigazioni che potranno derivare dagli studi ambientali, il comune di Fano dovrà garantire il completo finanziamento per la parte non coperta dal contributo del fondo di sviluppo e coesione 2014/2020, ai sensi del comma 4, articolo 4 (Contributo) della convenzione sottoscritta tra Regione e Comune, in data 13 agosto 2020.
Qui termina la relazione dell’ufficio per l'Assessore, ma vorrei aggiungere qualcos'altro.
Quando si fanno interventi anche così importanti, di decine di milioni di euro, noi dovremmo avere una visione complessiva del territorio sennò rischiamo di spostare il problema del traffico, che questo intervento di viabilità vorrebbe risolvere, da un punto all'altro della città, per cui ci vuole anche in quella zona un’ottica complessiva che potrà essere oggetto di confronto tra l’Amministrazione regionale e gli enti locali, il Comune di Fano. Una visuale complessiva che porti a collegare Fano con Pesaro, anzi, potremmo dire il casello dell'autostrada di Marotta fino a Fano, da Fano fino a Pesaro, l’area industriale di Pesaro e anche oltre a Pesaro, sto pensando a Gabicce, in maniera da collegare l'area industriale in uno scenario complessivo della città di Pesaro con la Fano-Grosseto, e quindi i due mari.
Questa sarebbe una visione di insieme che darebbe respiro alla provincia di Pesaro e Urbino, chiedo, quindi, ai Comuni di collaborare, di ragionare su questo perché la visione sino ad oggi avuta sulle infrastrutture delle Marche è molto limitata, non guarda al futuro e allo sviluppo economico dei nostri territori. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Sono molto soddisfatta dalle parole dell'Assessore Baldelli, perché le avrei potute, se fossi stata al suo posto, pronunciare io, è esattamente la visione che abbiamo provato a restituire anche se ridotta.
Questa era la visione per il futuro infrastrutturale della nostra zona, di Fano in particolare ed anche della provincia, estendendosi fino a Gabicce, che avevo nel mio programma elettorale nelle scorse elezioni amministrative.
Lei ha detto chiaramente quali sono le perplessità che completamente inascoltate da mesi, se non da anni, diciamo e comunichiamo all'amministrazione di Fano che fino adesso è risultata sorda. Io ero ancora Consigliere comunale quando è stata approvata la variante di cui ha parlato l'Assessore, abbiamo battagliato tantissimo in Consiglio, ma non c'è stato niente da fare, quella variante purtroppo è passata, adesso bisogna fare qualcosa.
In campagna elettorale sia il Movimento 5 Stelle che il centrodestra avevano delle posizioni simili anche su questo, bisogna ammetterlo, e sono contenta che l'Assessore voglia portare avanti la questione, passando dalle promesse e dalle parole ai fatti, perché, se ho il tempo, la delibera del Cipe, che prima ha citato, ed il titolo della convenzione sono chiare, “Viabilità di adduzione al nuovo Ospedale unico Marche Nord”.
Qui invece si sta parlando di 3,5 chilometri di strada che sono solo all'interno del comune di Fano, che sventrano una collina bellissima, dove c'è anche un vincolo paesaggistico che dà sul mare, per fare tre rotatorie e due gallerie, creando un danno paesaggistico non di poco conto. Noi abbiamo sempre avuto il sospetto che questi 20 milioni non basterebbero, soprattutto per l'imponente e costosissima opera di mitigazione.
Quanto affermato dall'Assessore oggi per noi è importantissimo. Avevamo ragione, quei soldi non bastano e nel caso in cui ne servissero altri il Comune se ne dovrà fare carico.
Se non si ferma questo scempio ambientale ci saranno due scenari possibili, tutti e due veramente pessimi, il primo è un'incompiuta, quindi spreco di denaro pubblico, come purtroppo abbiamo visto fare troppo spesso nel nostro Paese, il secondo è che il Comune dovrà fare un esborso di denaro, che bloccherà per decenni la realizzazione di altre opere pubbliche, non so se il Sindaco che adesso è in carica vorrà avere sul groppone questa responsabilità.
Quindi, ben venga il tavolo di concertazione che dovrebbe coinvolgere tre Comuni, quantomeno Fano, Pesaro e Mondolfo, perché non è una situazione che riguarda solo una città, Fano in particolare, ma almeno queste atre due.
Vi voglio solo leggere questo passaggio, una frase che il Sindaco ha pronunciato ed è stata riportata dal Resto del Carlino del 19 settembre 2020: “Sappiamo che il tratto finale dell’interquartieri non è la soluzione per il collegamento Fano-Pesaro” e questo è il motivo per cui nasce la delibera Cipe e per cui è stata fatta la convenzione, quindi dice che sa perfettamente che non ha quello scopo, quindi figuriamoci, ma serve principalmente a migliorare la viabilità interna. Ecco, per migliorare la viabilità interna riteniamo che si debbano usare altre risorse, a partire da quelle finanziarie. Quindi ringrazio l'Assessore e termino qui l'intervento.

Interrogazione n. 30
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri
“Situazione erogazione servizio trasporto scolastico da parte di una società”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 30 dei Consiglieri Biancani, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Grazie anche agli interroganti che ci consentono di fare il punto su una questione importante e significativa che, rispondo al primo dei loro quesiti, c'era stata già segnalata in occasione di una riunione con i sindacati dei trasporti, a fine novembre. Notizia abbastanza preoccupante quella che ci proviene dal territorio di Pesaro, ma non solo. Da quello che ho potuto notare, in effetti, questa società è stata oggetto di altre procedure di risoluzione di contratto anche in altre zone.
I sindacati hanno manifestato con profonda preoccupazione la condizione attuale dei lavoratori, laddove la ditta in oggetto, evito di evocarla, ma solo per questioni di forma, ha dato luogo a criticità, complessità, che hanno indebolito fortemente la struttura di lavoro di quella società, quindi al primo quesito rispondo dicendo: sì, è argomento su cui stiamo mantenendo una grossa attenzione, perché è evidente che siamo stati, come Regione, protagonisti di questa gara che ha visto non solo nel lotto 1 di Pesaro ma in altri lotti risultare prima classificata, ancora l’aggiudicazione non c'è, questa società.
Andiamo per ordine, innanzitutto, come ricordavo, è per legge che la Regione viene individuata come soggetto aggregatore per poter procedere a quelle gare che eccedono per i servizi pubblici una certa quota, che è di 40.000 euro, quindi, il servizio di trasporto scolastico è tra le categorie merceologiche che il famoso d.p.c.m. del 2018 ha individuato la categoria merceologica con soglio di obbligatorietà di 40.000 euro, settore merceologico che rimanda ed evoca la responsabilità del soggetto aggregatore.
Da questo punto di vista non è oggetto della interrogazione il tipo di scelta fatta rispetto al capitolato d'appalto, al tipo di impostazione, apro e chiudo una parentesi, mi giungono dal territorio delle perplessità soprattutto da parte di Comuni, ma non è questo il tema, tanto per essere chiari, che hanno registrato e registreranno un incremento di costi piuttosto importante, perché il capitolato che è stato fatto, ma in piena legittimità, per carità, come scelta tecnica, ha chiaramente richiesto dei requisiti di qualità nell'offerta trasportistica molto elevati, che ha determinato come trascinamento anche un aumento teorico dei costi, ma questa è un’altra questione, che mi fa piacere ricordare, perché anche altri Consiglieri l’hanno evidenziata.
Fatto sta che il 20 dicembre 2019 è stata indetta la gara e mi scrive il responsabile che la procedura si è svolta con l'aggiudicazione in favore di quattro diversi operatori economici.
L'aggiudicazione è sospesa perché una delle società, in particolare ha formulato un ricorso amministrativo contro la ditta aggiudicataria, l'udienza di merito si è tenuta il 2 dicembre, tant'è vero che il confronto con i sindacati l’avevamo momentaneamente sospeso in attesa del responso del Tribunale amministrativo regionale, il quale ancora non si è espresso.
Questo è un tema molto importante anche ai fini delle ragioni che hanno spinto gli interroganti a promuovere l'atto ispettivo perché è evidente che, da quanto ci consta, la Regione Marche si è comunque costituita, gli elementi che hanno nutrito il ricorso giurisdizionale attengono ed afferiscono all'affidabilità professionale della società.
Ora, per arrivare anche al ruolo e a quello che può fare la Regione Marche, posto che il Tar deve dire la propria e il suo intervento potrebbe essere “risolutivo delle problematiche esposte”, ci sono due questioni, una è quella relativa alla condotta della società in oggetto in merito all’esecuzione di altri contratti, quelli in essere con altri Comuni, e lì inevitabilmente sono i Comuni a doversi fare parte diligente per evidenziare le inadempienze stesse, cioè, ça va sans dir non è la Regione che può dar luogo a interferenze nell'esecuzione contrattuale che riguarda altre cose.
Diverso invece è il caso della Regione Marche perché ha fatto delle verifiche, quelle richieste dai primi quattro commi dell'articolo 80 del codice degli appalti, verifiche per così dire formali, di moralità, di corrispondenza ai requisiti di legge, mi riferisco al Durc, oppure al Casellario giudiziale.
I primi quattro commi sono stati governati e oggetto di valutazione rispetto alla società e da quello che mi dice, ma non può che essere così, la Stazione unica appaltante non ci sono stati rilievi formali rispetto ai controlli formali che attengono alla questione dei primi quattro commi, però ce n’è un quinto comma, mi è capitato come Sindaco di conoscere il famoso quinto comma dell'articolo 80, che stato introdotto dal codice degli appalti per consentire una valutazione dell'illecito professionale - l’illecito professionale è una categoria introdotta dal codice degli appalti, non c'era nel 163 prima e consente una disamina più ampia della condotta del soggetto potenzialmente aggiudicatario di una gara. Questo vuol dire che la presente interrogazione, le sottolineature che sono state promosse dai sindacati, gli eventuali verbali di confronti eseguiti nelle Prefetture, se non è stato già fatto anche le vicende che hanno riguardato la ditta in precedenti e analoghe situazioni … Mi sono dato un po' la briga di approfondire e mi pare che qualche problema anche a Fidenza ci sia stato e normalmente, quando ci sono le risoluzioni queste vengono segnalate nel cosiddetto casellario Anac, presumo che ci siano, non può che non essere così.
Detto questo, spero di essere stato esaustivo, massima, totale, incondizionata condivisione dei temi posti dagli interroganti rispetto all'obbligo assoluto e inderogabile che i lavoratori vengano pagati, che non solo con regolarità venga effettuato il pagamento, ma vengano anche garantite le condizioni di sicurezza, perché i freni devono funzionare, le manutenzioni devono essere fatte, le gomme … Dico delle banalità, ma le dico con enfasi , ripeto, non è questo il caso, però capita ai Sindaci - può capitare - che magari in gara sull'offerta economica tirano giù i prezzi a tutta e poi quando c'è l'esecuzione del contratto ci sono le sorprese.
Detto questo, noi aspettiamo cosa dirà il Tar, a ieri e all'altro ieri non era stata pubblicata la sospensiva, se ci fosse avremo rimosso la problematica. Al di là della sospensiva mi sento di dire, come Assessore che si occupa di queste cose, che valuterò e inviterò il servizio a fare altrettanto ai sensi del comma 5 dell’articolo 80 del codice del contratto. Se si sono consumati illeciti professionali che eccedono, ripeto, i requisiti formali di moralità e di probità, perché la probità non è solo un orpello documentale, ma è il frutto di una prassi comportamentale, non deve vedere costellata di risoluzioni e stranezze la vicenda aziendale di una ditta, all'esito di queste vicende, sarà mia cura informare l'interrogante ed il Consiglio per far si che su questa gara, già complessa non aleggino ombre e opacità, di cui in tempi di crisi non sentiamo il bisogno.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie Assessore per la sua chiarezza.
Con questa interrogazione sia io che la Consigliera Vitri volevamo sottolineare quanto ci appariva strano l’aggiudicazione di una gara per il trasporto pubblico, per il trasporto scolastico dei ragazzi, ad una società che aveva problemi evidenti. In più sedi erano state evidenziato delle difficolta, sia per pagare alle persone che lavoravano gli stipendi che ad alcuni fornitori che non hanno ricevuto quanto loro spettava magari per attività di manutenzione.
Mi sembra paradossale, perché ancora non è stato risolto, che la pubblica amministrazione possa aggiudicare una gara ad un soggetto che ha già un contratto, sempre con la pubblica amministrazione, dove risulta evidente che la ditta non è in grado di portare a termine o comunque garantire in maniera regolare gli stipendi, quindi mi sembra sensata un'ulteriore verifica, al di là della sentenza del Tar, che la Regione dovrà fare rispetto a una aggiudicazione definitiva, anche perché questo è un servizio che dovrà essere portato avanti per diversi anni, quindi occorre avere una ditta che sia in grado di poter fornire servizi al meglio, in massima sicurezza, che dia garanzie e sia solida, che possa essere un riferimento per la pubblica amministrazione.
Ringrazio l'Assessore per gli ulteriori approfondimenti e se potrà informare me, la Consigliera Vitri e tutto il Consiglio lo ringrazio fin d'ora. Questa cosa mi interessa, perché di dieci lotti la ditta ne ha avuti assegnati cinque. In realtà aveva vinto dieci gare su gare, la gara prevedeva che potevano essere assegnati al massimo cinque lotti, cioè la metà, quindi se li è aggiudicati tutti e cinque e ciò interessa 33 Comuni delle Marche. Mi sembra importante un ulteriore approfondimento, ne vale sicuramente la pena per evitare problemi nel corso del tempo.

Interrogazione n. 31
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani
“Servizi diagnostici urgenti c/o la Casa della salute nel territorio dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 31 dei Consiglieri Biancani, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. I Consiglieri Vitri e Biancani hanno chiesto di conoscere come provvedere ad un adeguato equilibrio delle ore di specialistica ambulatoriale a favore della struttura di Pian del Bruscolo.
In realtà, il distretto di Pesaro ha sempre utilizzato tutte le ore di specialistica ambulatoriale assegnate e ha proceduto anche a pubblicare i bandi per incarichi provvisori in accordo con il Comitato per la specialistica ambulatoriale convenzionata. Presso la Casa della salute di Vallefoglia prestano attività in regime istituzionale anche i medici dipendenti: un oculista del Distretto di Pesaro, un anestesista esperto in terapia del dolore e due ginecologi del Presidio ospedaliero di Urbino. Attualmente presso la Casa della salute è stato anche trasferito il Centro disturbi cognitivi e demenze, ampliando anche l'orario dei neurologi. Il centro è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12, il giovedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17.
Sempre i Consiglieri Vitri e Biancani chiedono di aumentare il budget per la specialistica ambulatoriale alla Casa della salute di Montecchio, in particolare, potenziando il Dipartimento materno infantile con l'integrazione del monte ore e del Dipartimento di medicina dello sport, predisponendo un ambulatorio a cadenza settimanale, trasferendo qui un medico specialista da un'altra sede dell'Area vasta.
C’è da riferire sull'argomento che il budget di specialistica ambulatoriale convenzionata prevista per la Casa di Montecchio prevede addirittura un aumento di 5 ore di cardiologia per la riconversione di ore di pediatria che non erano state assegnate.
I servizi che sono eseguiti presso il plesso di Montecchio sono: chirurgia generale 6 ore, ortopedia traumatologia 9,5 ore, cardiologia 26 ore, oculistica 12 ore, otorinolaringoiatria 10 ore, neurologia 3 ore, radiodiagnostica 6,5 ore, dermatologia 9 ore, urologia 3 ore, odontostomatologia 1 ora, ostetricia e ginecologia 9 ore, per un totale di 95 ore.
Per quanto riguarda il settore materno infantile, è stato portato avanti negli ultimi anni uno sforzo di implementazione del personale e di attività come specificato di seguito:
psicologo del consultorio Umee, si è passati da 50 ore 82 ore, implementando anche il personale di una unità;
assistente sociale del consultorio Umee, si è passati da 36 ore del 2018 a 52 ore, implementando il personale di un'ulteriore unità;
logopedia, si è passati dalle 66 ore del 2018 alle attuali 72 ore.
In riferimento alla medicina dello sport l’ambulatorio è previsto presso la sede poliambulatoriale della città di Pesaro in Via XI Febbraio, sede fornita di tutte le attrezzature e di specialisti con incarico a tempo indeterminato. Pertanto, per motivi organizzativi, non si ritiene opportuno procedere a spostare l'ambulatorio, operazione che comporterebbe comunque l'acquisizione di tutte le attrezzature.
Sul terzo punto dell’interrogazione si chiede: prevedere l’attivazione del servizio di donazione del sangue al fine di consentire ai donatori della zona di non spostarsi verso le strutture ospedaliere presenti sul territorio distanti chilometri oltre che procedere per il trasferimento definitivo presso la struttura del servizio 118 in H24.
L'attivazione di un'Unità di raccolta sangue prevede un iter autorizzativo e di accreditamento particolarmente complesso e dovrebbe essere concordato con l'Azienda ospedaliera Marche Nord, in quanto la gestione medica sarebbe di competenza dell'Unità operativa complessa trasfusionale della suddetta azienda.
Per quanto riguarda l'assegnazione delle Postazioni territoriali di emergenza e urgenza (Potes), la normativa regionale e le disposizioni Asur prevedono che a Montecchio sia presente un mezzo di soccorso con medico, quindi un'ambulanza medicalizzata H12 ore, e un mezzo di soccorso base con soccorritore per il distretto di Pesaro, questi strumenti sono stati assegnati con precedenti provvedimenti.
Sul quarto punto si chiede di riaprire la Casa della salute nella giornata di sabato attraverso il coinvolgimento di medici specialisti interessati.
C'è da tener conto che i poliambulatori sono stati chiusi di sabato e tenuti aperti nei pomeriggi per una migliore organizzazione del servizio. Per l’apertura del sabato, aggiuntiva rispetto agli orari attuali, è necessario un aumento del budget per le ore di specialistica ambulatoriale e parallelamente vi è l'esigenza di aumentare la dotazione di personale amministrativo.
Sul quinto punto, come programmare ulteriori servizi quali le terapie del dolore, al fine di garantire maggiormente un diritto inviolabile ed assoluto, che comprende un bene primario oggetto di un diritto fondamentale della persona immediatamente tutelabile ed azionabile sia nell'ambito dei rapporti con i poteri pubblici che nei confronti dei privati.
La risposta fornita è che la terapia del dolore è già presente presso la Casa della salute di Montecchio una volta alla settimana, grazie alla disponibilità di un anestesista del presidio ospedaliero di Urbino. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta molto esaustiva. In realtà non nascondo un po’ di delusione per alcuni di questi punti ai quali è stato risposto in modo forse un po' sbrigativo, ad esempio, a proposito della medicina sportiva si fa riferimento al poliambulatorio già presente a Pesaro in Viale XI Febbraio. Questa interrogazione è stata posta proprio per questo motivo, perché la sede di Pesaro in Viale XI Febbraio, essendo anche piuttosto datata, una struttura che avrebbe bisogno di essere rinnovata, non è più sufficiente alle esigenze del nostro territorio, quindi le chiedo di poter rivedere un po' la situazione, di valutare un aumento del budget. Anche sul punto 4, che parla di apertura al sabato mattina della Casa della salute, che è a disposizione di un bacino di circa 50 mila residenti, chiedevamo di aumentare il budget e anche la dotazione di personale per permettere l'apertura il sabato mattina e dare un servizio a tutto questo territorio.
La ringrazio tanto per la risposta, ma al tempo stesso le chiedo di rivalutare la situazione e di venire incontro il più possibile alle esigenze del territorio. Grazie.

Mozione n. 12
ad iniziativa dei Consiglieri Bilò, Lucentini, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Menghi, Serfilippi, Rossi, Marcozzi, Pasqui, Latini, Ciccioli, Putzu, Assenti, Ausili, Baiocchi, Borroni, Leonardi
“Collegamenti con le Marche per facilitare la fruibilità del territorio regionale da parte di viaggiatori e turisti internazionali”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 12 dei Consiglieri Bilò, Lucentini, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Menghi, Serfilippi, Rossi, Marcozzi, Pasqui, Latini, Ciccioli, Putzu, Assenti, Ausili, Baiocchi, Borroni, Leonardi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Cari colleghi, questa mozione, che mi onoro di illustrare, è stata firmata da tutti i Consiglieri della coalizione di maggioranza e rappresenta un atto di indirizzo per la programmazione turistica delle Marche, che vede finalmente rappresentare un efficace strumento di promozione e fruibilità del territorio regionale e per i turisti viaggiatori europei ed internazionali.
L'obiettivo, nel pieno rispetto dei differenti ruoli e compiti, vuole essere quello di definire alcuni allineamenti che riteniamo fondamentali per proporre efficacemente le Marche sui mercati della domanda interna ed estera.
C'è la consapevolezza che il mondo ai tempi del coronavirus sia cambiato e che si sia modificata la scala delle priorità, di conseguenza si impone una visione di prospettiva per il rilancio di questo comparto economico.
I mercati della domanda turistica sono cambiati, soprattutto per quanto riguarda l'offerta di servizi, le modalità di scelta, le tipologie di clientela, ad esempio, in settori come la ricettività alberghiera, i trasporti, i servizi, la logistica che compongono l'offerta turistica complessiva già appesantiti dalla carenza di risultati a livello regionale fin qui ottenuti, non potranno più essere proposti come avveniva prima della pandemia e quindi bisognerà da qui in avanti operare in maniera decisamente strategica ed innovativa. Questa grave situazione in corso a causa dei coronavirus deve essere l'occasione per un vero salto di qualità che innesca il turismo tra i principali settori dell'economia regionale; il turismo necessita di risorse finanziarie importanti e dedicate e di fronte a questo scenario è fondamentale che la Regione investa sempre più sull’offerta e sull'accessibilità delle nostre località turistiche, con collegamenti rapidi ed efficaci.
La declinazione operativa degli obiettivi delle azioni e dei risultati attesi che promanano dalle linee di indirizzo contenute nella mozione che oggi viene presentata, contribuiranno a sviluppare azioni efficaci, coordinate con Destination management organization (DMO) e con Destination management company (DMC) ed operatori regionali del turismo incoming.
L'obiettivo comune deve essere quello di riavvicinare la domanda interna ed estera all'offerta turistica delle Marche posizionando la nostra Regione tra le principali della destinazione Italia.
È fondamentale ora più che mai attivare nuove rotte e collegamenti con le Marche mediante mezzi di trasporto sicuri ed efficaci, essenziale sarà lo sviluppo dei collegamenti (aerei, treni, navi, bus) con paesi europei, Italia inclusa e possibilmente con oltreoceano. Per proporre con successo le Marche sui mercati internazionali bisognerà concretamente orientarsi al mondo del travel, un mondo ancora più caratterizzato da viaggiatori esigenti, attenti alla qualità ed all'effettiva fruibilità delle offerte che vengono proposte.
La programmazione turistica regionale andrà quindi indirizzata al prodotto per sviluppare le offerte ricettive integrate da servizi e tecnologie innovativi in grado di attrarre la scelta dei viaggiatori europei e non solo. La suddetta programmazione non potrà prescindere dalle modalità operative necessarie per realizzare accordi ed alleanze con enti e compagnie di trasporto per favorire collegamenti verso le Marche mediante voli anche low-cost, treni, navi e bus.
Per concludere, desidero evidenziare l'importanza che rivestono queste strategie per gli attori della filiera dell'industria turistica regionale, bisognerà con essi progettare azioni che permettano sinergie operative ed al contempo stimolare partnership per svolgere efficacemente le attività di promozione, finalizzate alla commercializzazione dell'offerta dei servizi turistici della Regione Marche. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Che il turismo possa e debba essere il vero petrolio della nostra Regione credo che dovremmo averne tutti la massima colpevolezza.
Il fatto che il Governatore Acquaroli abbia scelto di mantenere a sé la delega declinandola con quella dello sviluppo, ad esempio, dell'aeroporto, del porto, dell'intermodalità, dei collegamenti, che sono essenziali non solo nell'ambito turistico, ma in tutti gli altri settori, già dice quanta attenzione questa Giunta regionale, questa Amministrazione regionale vuole porre sul tema. Aprire nuove rotte non solo aeree, ma anche di conoscenza della nostra regione, aprirsi ai nuovi mercati, dare l'opportunità di ampliare l’offerta turistica, sicuramente per i numeri legati in particolar modo al discorso della stagione balneare, creando e rafforzando la conoscenza di quell'immenso patrimonio artistico, culturale, di paesaggi che la nostra regione ha da offrire è uno degli obiettivi primari che ci poniamo.
Su questo si basa una delle grandi sfide che la Regione Marche deve fare, per la quale deve impegnarsi nei prossimi anni.
Questa mozione va a supporto dell'operato del Governatore Acquaroli che sappiamo è già al lavoro su questo tema, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, per creare le condizioni ottimali già dalla prossima stagione ed anche prima, per creare quel volano di sviluppo che il turismo può offrire per la nostra regione.
Su questo credo dovremmo essere tutti impegnati in maniera unanime, perché penso che questa sia una sfida di rilancio e di crescita per la nostra regione, che non dovrebbe vedere una contrapposizione politico-partitica, ma un'alleanza, un movimento dietro le azioni che verranno messe in campo per cercare di sbloccare anche una situazione che la pandemia ha aggravato e peserà sulle prossime stagioni. Quindi, ogni azione di rilancio per aprire la conoscenza delle Marche, nuove rotte e nuovi target turistici, deve essere perseguita per far diventare il turismo il petrolio della nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Appoggio con forza questa mozione, della quale il primo firmatario è il Consigliere Bilò, perché qualsiasi mozione, iniziativa, azione va nella direzione del sostegno del turismo nella nostra Regione va sostenuta con forza e va portata all'attenzione di tutto il nostro territorio.
Le Marche sono una regione bellissima, tutti i suoi territori sono straordinari, penso a tutto quello che abbiamo da offrire che è tanto; andiamo dal mare, alle città d'arte. all’enogastronomico tipico, a quelle aree che dal punto di vista naturalistico sono estremamente belle. Io sono molto orgoglioso della bellezza del territorio dal quale provengo, penso a una città come Urbino, perla del Rinascimento, alla Gola del Furlo, uno degli scenari dal punto di vista ambientalistico più belli della regione, probabilmente uno dei più belli anche d’Italia.
Tutto ciò che serve per promuovere questo territorio regionale, territori peculiari che ci sono all'interno della nostra Regione, va bene e va sostenuto con forza, noi abbiamo bellezze da far vedere, quindi è giusto che le promuoviamo nel migliore dei modi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. In premessa, vorrei sollecitare una riflessione nei Consiglieri di maggioranza e di opposizione sull'uso che si fa del tempo all'interno del Consiglio regionale. Ci sono delle norme che regolano l'attività dei Consiglieri, dei gruppi, a cui dobbiamo attenerci. Questo è dal punto di vista tecnico, dal punto vista politico il problema è altro, non è solo il rispetto delle norme, che devono essere puntualmente applicate dal Presidente e dagli organi tecnici.
Il giornale Panorama ha fatto questa settimana un articolo che è un po’ così, intitolato: “Dinosauri della politica”, cita una decina di Consiglieri regionali in Italia che sono di lungo corso. Gli aspetti che si vogliono sottolineare è che non c’è il rinnovamento, ma c’è l'esperienza, e l’esperienza dice che i documenti presentati nel Consiglio regionale hanno la pubblicità e la notorietà di un giorno, poi se non c'è dietro un retroterra durano poco e la ricaduta a distanza di tempo e che la gente ti dice: “Hai detto e non hai fatto”, e questo vale per la maggioranza e per l'opposizione. Non serve agitare tanti problemi solo a scopo di visibilità perché la gente se ne accorge, è solo questione di tempo, adesso siamo nei primi due mesi del Consiglio regionale, ma tra un po' ci dirà: “L’avevate detto 6 mesi, un anno fa, poi non è successo niente”.
Noto che il Partito Democratico, che è stato il perno della precedente legislatura e di ben cinque legislature, presenta documenti su problemi da affrontare, che non sono stati affrontati e risolti negli ultimi cinque anni, ma potrei andare indietro di decenni. Serve fare il primo della classe, il Consigliere singolo nel gruppo? Secondo me no e le ricadute negative ci saranno nel tempo; la stessa cosa vale però - non ci sarebbe onestà intellettuale se non la dicessi – anche nei confronti della maggioranza. I Consiglieri ed i gruppi non hanno visibilità perché espongono un problema che esiste, che è reale, che in genere è largamente condiviso da tutto il Consiglio, ma hanno bisogno di atti operativi, non di dichiarazione astratte, di atti operativi con i quali affrontare il problema e possibilmente a risolverlo nel breve, medio e lungo periodo. Questa è un'attività legislativa del Consiglio, fondante, intelligente, che ha prospettiva, lungimiranza.
L'atto più importante in cui rientrano i provvedimenti, e lo vedremo tra qualche giorno, è il bilancio perché è la sede in cui le dichiarazioni di principio o gli auspici diventano fatti.
Entro nel tema del turismo, che è molto importante perché per la nostra regione il modello marchigiano, che ha vissuto per decenni, dal dopoguerra fino a qualche anno fa, era il modello manifatturiero, che è crollato e noi non siamo più competitivi sul posto di lavoro, l’industria nelle Marche deve rimanere, ma deve essere di altissima qualità, deve vendere ai ricchi del mondo. E’ stato calcolato che su 9 miliardi di abitanti della terra i super-ricchi sono 50, 70, 80 milioni, con ricchi e medio-ricchi arrivano a 700 milioni nel mondo, dovrebbe essere i nostri clienti, sennò non ci stiamo, le aziende falliscono, sono terziste, vanno a produrre nei paesi dell'Europa dell'est, nord Africa o in Asia.
Dal modello manifatturiero passiamo ad un modello dedicato all'accoglienza, al turismo, all'industria dell'enogastronomia all’ambiente, per noi il turismo, ha detto bene prima la consigliera Elena Leonardi, è il nostro petrolio, non abbiamo risorse, né giacimenti minerari né energetici, il nostro petrolio è il turismo.
Il Covid è stato un disastro per il mondo, sembra che sia un affare solo per la Cina che ha moltiplicato il PIL, è in piena ripresa, prima ci ha mandato il virus e adesso ci vende le cose, produce ciò che noi non riusciamo più a produrre, però ogni disastro crea un rimbalzo. Tecnicamente in economia si chiama rimbalzo quando si perde e poi si guadagna in borsa e si fanno i soldi. Anche le guerre, se ci pensate bene, hanno determinato nel dopoguerra un boom economico, quindi paradossalmente il dramma dell'industria turistica marchigiana in realtà ha avuto in questa estate una ricaduta. Chi è curioso come me va a leggere gli indicatori e vede che la ristorazione e l'accoglienza, che non hanno lavorato per i primi 5/6 mesi dell'anno, hanno avuto un fortissimo boom che ha quasi risolto la stagione (da metà giugno, luglio, agosto e settembre) perché sono cambiate le dinamiche.
Prendiamo il turismo nazionale, una parte significativa dei vacanzieri italiani aveva l'abitudine di andare all'estero, questa estate il turismo è stato nazionale per via dei voli, dei rischi, la maggior parte di chi aveva disponibilità a praticare attività turistica nei vari tipi è venuta a fare il turismo in Italia, segnatamente nelle zone locali, per esempio quelli dell'Umbria sono venuti al mare nelle Marche, come molti marchigiani dell'entroterra, tantissimi hanno rinunciato alla balneazione e sono andati nell'entroterra, determinando un vero e proprio boom economico. Queste dinamiche, che sfuggono, sono la risorsa di rimbalzo al dramma del Covid e le dobbiamo sfruttate.
La prima cosa che evidenzio è rappresentata dai collegamenti e da un piano turistico lungimirante. Noi dobbiamo valorizzare il porto, ogni anno passano per il porto di Ancona 1,2 milioni di passeggeri dei traghetti, non certo quest'anno, un 10% sarebbe 120 mila, un 20% 200 mila, dobbiamo cercare di trattenerli nella nostra regione che la rivista internazionale dei tour operator ha definito la seconda regione più bella del mondo, dopo la muraglia cinese.
L'aeroporto ha conosciuto un periodo di crisi, è stato venduto ad un fondo, purtroppo i voli sono fermi in tutto il mondo, la crisi areoportuale è drammatica, le società aeree stanno fallendo una per una, però l'aeroporto deve essere delle Marche, e non solo delle Marche, di tutto questo bacino territoriale.
Le ferrovie, qui l'alta velocità è rappresentata da due treni al giorno, non è accettabile, serve una grande trattativa tra la Presidenza della Giunta regionale e le Ferrovie dello Stato, va imposta, uso una parola provocatoria per i collegamenti ferroviari. L'alta velocità non può essere un treno la mattina e uno la sera.
Importante è anche il completamento rapidissimo delle superstrade, delle intervallive, quella di Fabriano è una vergogna, deve essere finita il prima possibile. Esiste il discorso cultura più arte, che è una cosa importante. Sono 700 anni che Dante è passato nelle Marche ad Ancona, a Fonte Avellana, ha citato Gradara, ci sono almeno 7 o 8 citazioni di Dante delle Marche, per i 700 anni di Dante dobbiamo fare un progetto grandissimo. Poi cito Spontini, il Medioevo che nelle Marche è fondamentale, dobbiamo creare la regione del Medioevo, essere attrattivi.
Il Covid può essere la vittoria, il risarcimento, la rinascita dell'entroterra per l'industria turistica. Nell'entroterra quest’estate tutti hanno lavorato, le Grotte di Frasassi hanno avuto dei numeri incredibili, dobbiamo fare un progetto organico sul turismo e dobbiamo risolverlo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Sono d'accordo con il discorso fatto dal Consigliere Ciccioli sul metodo, non per forza sul merito, perché su quello dirò altro. Quando abbiamo letto questa mozione di maggioranza ci siamo abbastanza stupiti, sia perché è comparsa lo scorso Consiglio regionale e poi è stata ritirata, sia perché è stata ripresentata identica per questa seduta e ci sembrava un atto da opposizione, un atto del genere, una mozione come questa, la fa l’opposizione per mettere in difficoltà la Giunta.
Qui si tratta di un atto firmato da tutta la maggioranza, che chiede degli impegni al proprio Presidente, sinceramente non l'avevo mai vista e non pensavo neanche che si potesse fare, quindi c'è da chiedersi se non vi fidate degli impegni che il Presidente ha detto che prenderà per quanto riguarda il turismo o il programma elettorale su questo era debole ed avete dovuto correre ai ripari facendo un atto di questo tipo, anche se, sinceramente, entrando nei contenuti l’abbiamo trovato generico. Ci sono delle cose condivisibili, il tema è particolarmente complesso, si parla del fatto che servono delle porte di ingresso, degli accessi alle Marche, a noi che siamo marchigiani, tanto quanto voi, sembra che alla nostra regione servano delle infrastrutture integrate, partendo da quelle ferroviarie.
L'Assessore che si occupa di queste tematiche fino adesso ci è sembrato abbastanza attento a queste vicende, un richiamo alla Fano-Urbino, alla Pergola-Fabriano, il fatto che potrebbero costituire questo ferro di cavallo che unirebbe la costa e l’entroterra. Dobbiamo cercare di uscire dalla visione localistica ed avere un'idea delle Marche complessiva, organica, che ci proietti nel futuro.
Ho parlato con l'Assessore Baldelli della Fano-Urbino, ho fatto un'interrogazione, non mi sono messa a fare una mozione, eppure dall’opposizione avrei potuto farlo. Voi invece oggi presentate un sacco di mozioni, questa è un po' più ampia, che trattano dei vari tratti di strada e date l'impressione che stiate cercando di mettere le toppe sui buchi, ognuno pensando al proprio territorio, ma l'idea di Marche che volete realizzare in questi 5 anni, qual è? Ce l'avete è chiara? Mi auguro vivamente di sì.
Non ci sentiamo di votare a favore di una mozione presentata in questo modo, ci asterremo non tanto perché non siamo d'accordo sulle questioni che solleva, ma perché manca questa visione e soprattutto manca la cosa più importante che ha il Consigliere Ciccioli, mancano i soldi. Adesso lo vedremo nel bilancio, è inutile scrivere una lista infinita, sono tra l'altro un sacco di impegni, tanti punti, magari riuscirete a realizzarli tutti, e noi come Movimento 5 Stelle ci impegniamo a votarli tutti favorevolmente quando ci metterete i soldi, finché restano parole, che siano pronunciate oralmente o scritte nero su bianco in una mozione che lascia il tempo che trova …, come sapete, sono indirizzi politici che l'opposizione è costretta a usare perché ha solo questo strumento principe per portare avanti la propria azione politica, ma voi potete fare tutt'altro ed io mi aspetto che facciate altro rispetto alle mozioncine, usiamo meglio il tempo e cerchiamo di trovare unità nelle azioni e non tanto nelle parole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. L’ho sottoscritta e voterò questa mozione perché pone dei quesiti e delle proposte interessanti.
Capisco, Consigliera Ruggeri, che lei milita in un Movimento in cui il vostro guru può liberamente mandarvi anche a quel paese, come fece in un pubblico dibattito, ma noi veniamo da una tradizione liberale, ci confrontiamo, non abbiamo paura a proporre anche qualcosa di migliorativo alla nostra Giunta, che svolgerà bene il suo compito anche nei termini del turismo. Non capisco questa accusa gratuita.
La mozione impegna la Giunta ad attivarsi per quel settore strategico, che è il turismo, che tanto è stato tralasciato dalle precedenti Giunte e parla uno che viene da una famiglia che da oltre vent'anni lavora nell'ambito turistico e conosce bene la situazione. La mia famiglia, insieme ad altre dell'entroterra pesarese, ha inaugurato il turismo estero nelle nostre zone e conosco la validità di questi punti. Ce ne sono altri più generici, ma qualcuno centra il problema, come quello della strategia promozionale che è fondamentale all'interno del turismo, pone anche il problema dei servizi perché non possiamo lasciare queste aree che attraggono turismo vuote di servizi, come avviene nelle aree interne, che per essere il volano del turismo devono vivere 365 giorni all'anno ed hanno bisogno anche dei servizi.
E’ strategico anche il discorso dell'aeroporto, io parlerei di aeroporti, non di aeroporto, perché chi lavora nel turismo sa benissimo che non si può parlare di un solo aeroporto, ma di un'integrazione di aeroporti che stanno nel raggio di 150 chilometri l'uno dall'altro. Chi non parla di questo non sa che cosa è il turismo ed il male è proprio questo, perché un settore che porta il 15% del PIL nazionale è lasciato all’hobbistica delle varie persone. Il turismo campa con le leggi di mercato, con una strategia ben precisa, quindi sarebbe bene iniziare a far parlare di turismo, cosa che fino adesso non è stata fatta, le categorie, le persone che in questo settore ci hanno lavorato e ci lavorano. Questa interazione fino adesso è stata sempre molto carente, potrei fare tanti esempi.
Non credo che questo atto possa essere definito solo una mozioncina, ma è una mozione che in alcuni suoi punti evidenza delle questioni interessanti e la maggioranza, in maniera molto libera, invita la Giunta. Noi non abbiamo un rapporto di re e sudditi, del guru che manda a quel paese i militanti, e questi gli dicono pure grazie, noi interloquiamo, non abbiano nessun problema ad esprimere un indirizzo, perché siamo una maggioranza che lavora anche con la Giunta. Non vedo la necessità di questo attacco, pur chiaramente nella legittimità delle sue dichiarazioni, Consigliera Ruggeri.
Conosco quello che significa lavorare con il turismo e proprio per questo credo che la maggior parte dei punti di queste mozioni siano utili a dare un indirizzo. Poi ha ragione anche il Consigliere Ciccioli, le cose vanno concretizzate sennò si va solo di intenti. Lo vedremo, nel prossimo anno ci ritroveremo in Consiglio e vedremo se almeno una o due di queste cose sono state fatte proprie. Sarebbe già un passo avanti perché tutti i punti hanno una loro validità e se a metà della legislatura riuscissimo ad attuarne uno o due sarebbe un passo in avanti.
Il turismo si fa con le azioni concrete, anche attraverso questi interventi che sono necessari e noi oggi come maggioranza vogliamo dare un suggerimento alla Giunta, che sta già lavorando bene da questo punto di vista. Grazie.

PRESINDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ad ogni Consiglio abbiamo delle lezioni che ci vengono sottoposte rispetto alle modalità che dovremmo tenere per fare opposizione, come la maggioranza pensa che sia utile. Avete una grande esperienza di come si fa opposizione, noi i vostri consigli li ascoltiamo, ma poi facciamo l'opposizione come riteniamo più efficace, non per questa Assise, ma per il futuro della nostra Regione, dei nostri concittadini e delle nostre imprese.
Oggi siamo in grande imbarazzo, lo dico per i veterani, non credo sia mai accaduto che dopo un mese sia stata presentata una mozione che nulla dice al Presidente, che si è trattenuto anche la delega, e secondo me ha fatto bene perché vuol dire che ha un'idea del protagonismo che questa Regione può avere nell’ambito del turismo.
Presidente, capisco che, la delega trattenuta è un bel segno, nel programma c'è poco, ma nella mozione c'è tanta confusione. Spero che di quelle cose non ne venga messa in campo nemmeno una, perché significa non avere una visione del turismo di questa regione, non avere prospettive, aver preso un po' di coriandoli e raccolto un po' di pelucchi in giro e provato a trasformarli in un pseudo consenso temporaneo. Ma questa modalità, voi fate la maggioranza, fatela bene, finirà presto perché non possiamo ricondurre il turismo …, che è la vera energia rinnovabile, altro che petrolio, la vera energia, risorsa rinnovabile di questo territorio, che avrà la capacità connettiva con il manufatturiero, con quei comparti, quei distretti che sono andati in crisi, con la bellezza dei luoghi, dei contesti, con le peculiarità di rilanciare l'intero sistema, non la possiamo liquidare così. Dobbiamo sostenere le imprese, le prime fortemente compromesse dal Covid.
Aspettiamo il bilancio, vediamo se questa Giunta è più capace della precedente quando ha messo milioni di euro sul turismo per sostenere quelle imprese. La piattaforma 210 non è piaciuta, ma è stato un grande elemento per sostenere le strutture in crisi. Vedremo, aspetteremo, noi prepareremo degli emendamenti al bilancio per far sì che le imprese del turismo possano avere un sostegno.
Occorrono le scelte di visione, aver puntato sul turismo sostenibile ha determinato, l’ha detto il Consigliere Ciccioli prima, dei dati impressionanti per l'affluenza turistica nel nostro territorio, che non è stata quella balneare, quella tradizionale, ma esperenziale e non è venuta a caso, è venuta sincrona, ricordatevi il promo con Nibali, sembrava fosse stato studiato per il Covid, invece era stato fatto prima perché c’era la visione di come doveva essere convertita l’ospitalità in questa regione. Poi è difficile, noi dovremmo pensare non a quel 10% e dovremmo pensarla in maniera completamente diversa.
Dal nostro aeroporto di Falconara avevamo i voli per Timisoara, per Sharm el Sheik, e questo dice tutta la visione che avevamo dell’incoming per questa regione. Allora bisogna capire che visione abbiamo.
Uno potrebbe dire: “Ci asteniamo”, no, noi votiamo convintamente contro, Presidente lo facciamo per lei, già un po' di confusione c'è e con questa mozione diventa tutto più complicato perché vuol dire ... Sulle infrastrutture la vogliamo prendere in mano davvero oppure a petalo di margherita, facciamo come gli ospedali di primo livello? Intanto non facciamo, non capiamo, ma lo diremo più avanti.
Avete ragione, abbiamo ragione tutti, in una Regione che vuole cambiare la sua prospettiva se non si accede in modo adeguato, declinandola in ogni mobilità, è ovvio che non possiamo fare …, il turismo ha un solo un elemento, bisogna arrivarci. Il turismo virtuale non è permesso, non ha le piattaforme commerciali, si può fare tanta promozione, ma la ricaduta vera è quella in presenza e allora bisogna accedervi.
Si è salvato l'aeroporto, ma bisogna avere la visione di cosa succederà a questa infrastruttura, che tipo di hub occorre avere dal punto di vista internazionale per far sì che in questa regione si venga e non si esca. L’hub è Monaco, Francoforte, Milano? Non lo so, qualcuno ci dirà cosa, ma quella è la strategia. Abbiamo bisogno delle infrastrutture, delle ferrovie, certo, un'idea nuova, dobbiamo recuperare, Mes da una parte per trasferire le risorse dentro il Recovery Fund in modo da…. che tipo di azioni avete messo in campo per interloquire con i Ministeri e garantire quei progetti che possono essere ricondotti all'alta velocità da una parte e al recupero delle infrastrutture esistenti dall’altra? Ve lo chiedo perché è di oggi, non sto parlando…
La partita finisce sulle risorse e sui progetti, la scusa degli altri che hanno sbagliato e che non hanno fatto è finita perché si decide oggi, e la responsabilità in parte è la vostra e in parte del Governo, rispetto al quale ognuno di noi farà e sta facendo il proprio percorso per interloquire in maniera seria. La settimana scorsa come gruppo abbiamo incontrato la Ministra delle infrastrutture e dei trasporti per avere aggiornamenti su dei temi che hanno molto da condividere con il turismo. Vogliamo sapere dei collegamenti stradali, autostradali est-ovest, quelli sono determinanti, e vogliamo capire come si valorizzano quei cluster che sono rilevanti, parliamo di turismo, ma non lo facciamo con questi termini nemmeno ad un convegno, facciamo una bella iniziativa pubblica nella quale parlarne. Ci dispiace perché è una partita economica, sociale e di prospettiva determinante, ma non trova il consenso del Partito Democratico, quindi con rammarico - siamo i primi che abbiamo scritto nel nostro programma il valore economico-sociale e di prospettiva, che la vera energia rinnovabile di questa Regione è proprio il turismo, anzi i turismi – dico che se la mozione non viene ritirata il voto sarà negativo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Non volevo intervenire, ma qui ne ho sentite tante e non so neanche da dove incominciare.
Inizio nel dire che voterò favorevole questa mozione perché l’ho anche sottoscritta. Alla Consigliera Ruggeri vorrei dire che le mozioni vengono fatte dai Consiglieri di maggioranza e di minoranza, è stato fatto così anche nella passata legislatura.
Perché dico che anche la maggioranza può presentare interrogazioni e mozioni? Lei non pensi che quando dai banchi della maggioranza viene presentata una mozione questa non venga concordata con la Giunta, serve anche per far vedere che quel Consigliere è collegato all'Assessore e che quell'Assessore sta portando avanti le problematiche che il Consigliere sottopone.
Per quanto riguarda il turismo rimango allibita perché ho sentito il Consigliere Mangialardi parlare di visione del turismo, di lungo periodo. Sulle infrastrutture vogliamo avere una visione o continuare a petalo di margherita? Mi chiedo che film avete visto. Vorrei farvi una domanda, avete governato questa Regione per tanti anni, cosa avete programmato e realizzato sulle infrastrutture? L'ultima infrastruttura realizzata, e l'ho detto qui qualche mese fa, all'inizio dell'insediamento di quest’amministrazione, è stata la Quadrilatero, voluta dal Governo di centrodestra.
Voi dite: “Dovete avere una visione strategica”, ma il Partito Democratico in tutti questi anni ce l'ha avuta la visione strategica? Il Partito Democratico ce l'ha avuta la visione strategica sulla viabilità? Andatevi a guardare i dati sul turismo, il Partito Democratico ce l'ha avuta la visione strategica sul turismo in tutti questi anni?
Una mozione viene fatta e ritengo che abbia fatto bene il Consigliere Bilò a proporla perché ieri sono stata a Magliano e c'era anche l’onorevole Lucentini, che oggi ha lasciato il posto al Consigliere Marinangeli, a cui do il benvenuto, e il Sindaco ha messo in evidenza che ormai c'è una crisi senza precedenti, e dobbiamo puntare sul turismo.
Il nostro settore calzaturiero era un gioiello, un modello da copiare a livello nazionale e internazionale, ieri il Sindaco, all'inaugurazione di un'opera, ha messo in evidenza il turismo dei i piccoli borghi. Adesso noi, Consigliere Mangialardi, dovremmo fare dei progetti mastodontici? E’ impossibile, non li avete fatti voi in tutti questi anni! Non avete avuto una visione strategica sulle infrastrutture, sul lavoro, sulla viabilità, sul turismo e noi dovremmo sopperire a tutte le vostre mancanze? Sembra assurdo.
Noi iniziamo con le mozioni utili perché ieri un Sindaco di un piccolo comune di quasi mille abitanti ha ribadito che dobbiamo puntare sul turismo, sui borghi, certo, noi dobbiamo avere una visione strategica, ma fare anche i conti con le risorse.
Voi avete avuto tanto tempo, avete governato questa Regione per molti anni e la visione strategica non l'ho vista. Aeroporto, Interporto, viabilità, lavoro, per i dati economici siamo considerati ormai una regione del sud, ce lo dimentichiamo?
Noi avremo una visione strategica sulle infrastrutture, ma ce l’abbiamo ed abbiamo presentato due mozioni sulla Monti-Mari, che successivamente discuteremo, perché siamo convinti che le infrastrutture rappresentano il volano per la nostra economia, così come il turismo, però non ci venite a dare lezioni su questo, quando voi avete avuto la possibilità di cambiare le Marche e non l'avete fatto.
Voterò favorevolmente questa mozione ed anche il mio gruppo Forza Italia, che è un movimento liberale e nessuno ci dice come dobbiamo fare opposizione o come dobbiamo fare la maggioranza. Dico alla Consigliera Ruggeri, non è per essere maleducati, che le mozioni vengono fatte anche per far vedere che i Consiglieri hanno un rapporto diretto con l'Assessore e gli portano le problematiche del territorio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Il gruppo Rinasci Marche, dopo aver approfondito questa mozione, visto l'impatto che può avere, sostiene che lo sviluppo delle nostre amate Marche passa attraverso il potenziamento delle vie di comunicazione. Accedere velocemente alle nostre località, anche interne, con collegamenti adeguati, potenziando le vie di comunicazione a livello stradale, ferroviario ed aeroportuale, migliorerebbe in maniera esponenziale la ricezione di turisti e visitatori.
Questa settimana la Commissione europea per i trasporti ha deciso all'unanimità di designare il 2021 come anno europeo delle ferrovie, che saranno promosse in tutta Europa come mezzo di trasporto sostenibile, innovativo e sicuro. Trasferire il traffico di passeggeri e merci sulla ferrovia è un elemento fondamentale per la transazione verso la mobilità verde.
Il modello marchigiano è potenzialmente vincente perché ha la maggiore possibilità di crescita, rispetto ad altre regioni che hanno già sfruttato il territorio o che non hanno le nostre caratteristiche.
Oggi lo stile, la creatività, la qualità, che hanno distinto il prodotto italiano e rappresentano gli elementi vincenti sui mercati mondiali, non sono più sufficienti - dispiace che adesso non sia presente il Presidente Acquaroli, ma vedo il suo Vice, l’Assessore Carloni, che spero gli riferirà i pensieri di Rinasci Marche - perché la concorrenza è sempre più aggressiva e competitiva, con offerta di buona qualità, a costi inferiori.
Adeguatamente supportate le aziende marchigiane sono in grado di svolgere una fondamentale azione di traino culturale della piccola e media impresa. Abbiamo un porto, queste deleghe se l'è tenute in seno il Presidente Acquaroli, un aeroporto, una ferrovia, queste azioni saranno, spero, lungimiranti per il futuro, viste anche le partite che si giocheranno sulla squadra che verrà composta sul porto, sull'aeroporto, e sui rapporti che ha la Regione Marche nei confronti della società Ferrovie Spa. Questo si chiama vantaggio competitivo, quindi un entroterra che ha tradizioni agricole, artigianali, di mestieri e manualità meravigliose Ogni piccolo paese merita di essere valorizzato, pubblicizzato adeguatamente. Mi ricordo con viva lucidità che durante la mia campagna elettorale ho fatto particolare attenzione a quelli che erano gli agricoltori custodi, quelle piccole e micro imprese che abbiamo sostenuto anche con una legge recentemente approvata, che ci chiedono quelle parole, che io definisco sante, “Chiunque verrà eletto, faccia le cose per bene”. Fare le cose perbene significa anche dare un impulso alla comunicazione perché spesso alcuni paesi si trovano isolati.
Pertanto, occorre ritornare e valorizzare quel capitale umano di queste aziende, il loro stile, la creatività artigianale, che deve orientarsi verso la vendibilità del loro prodotto. Come è possibile tutto ciò? Come possiamo nel nostro piccolo, che non credo sia proprio piccolo, perché noi trenta più i sette della Giunta rappresentiamo 1,5 milioni di abitanti, promuovere con successo le Marche, senza avere adeguate strutture regionali che sviluppano l’offerta a livello internazionale, l'offerta turistica nella costa, ma soprattutto nell'entroterra, senza potenziare ed investire su collegamenti adeguati e soprattutto veloci? Sempre in queste esperienze, che ho fatto durante la campagna elettorale, per me questo è patrimonio, ho un racconto vivo di un manager di un'azienda dell'entroterra senigalliese, che doveva ospitare i suoi area manager di un altro Stato, vi dico anche che la regione geografica era la costa Azzurra; dopo una serie di ricerche ha pensato molto semplicemente di affittare un mezzo con conducente e li ha fatti arrivare a Senigallia, quindi il mezzo più veloce era affittare uno shuttle per questo gruppo di persone, al tempo era possibile perché non c'era la Covid, e farlo arrivare a Senigallia.
Questa mozione la leggo con favore, ringrazio il Consigliere Bilò per averla approfondita, perché il monito che ho ricevuto durante la campagna elettorale, mi ha dato un sostegno e tra i primi impegni, qualora la coalizione di centrosinistra fosse andata al Governo di questa Regione, c’era quello di velocizzare i trasporti. Adesso che siamo all'opposizione, come gruppo Rinasci Marche vedremo con favore le azioni virtuose che metterà in campo la Giunta.
Gli impegni che questa mozione sollecita riguardano i settori della ricettività alberghiera, dei trasporti e della logistica, quindi è necessario intervenire in maniera innovativa e strategica.
In questa mozione tra i punti del dispositivo, rispetto al Coronavirus, si evidenzia che il turismo merita risorse importanti, dedicate, che faranno fare un salto di qualità a tutti i marchigiani che investono i loro denari, quindi il turismo è inserito tra i grandi settori della nostra economia.
Un altro punto che va sostenuto, in considerazione all’accessibilità delle nostre località turistiche, è quello dell'intermodalità, dei collegamenti, come ho detto poc'anzi, rapidi ed efficienti. Questo si chiama vantaggio competitivo, quindi un entroterra che ha questo tipo di vantaggio perché ogni piccolo Paese merita di essere valorizzato, pubblicizzato adeguatamente.
Il punto che io vorrei indicare in questo mio intervento è quello di promuovere con successo le Marche sui mercati internazionali, è quello di sviluppare in particolar modo i collegamenti verso l'entroterra, perché è vero che la maggior parte delle imprese o dei residenti abitano sulla costa, ma la legge elettorale ha fatto sì che i Collegi venissero distribuiti con armonia con rappresentanti Consiglieri regionali da tutta la Regione.
Migliorare la collaborazione con le Ferrovie dello Stato come partnership del territorio, potenziare gli scali aeroportuali - vedo ora il Presidente che è rientrato, e lo ringrazio, lui ha le deleghe al porto, ha deleghe strategiche per la mobilità, credo che si debba far carico a livello ministeriale, anche se l'attuale Governo non coincide con quello regionale, di portare la voce della nostra Regione per migliorare ed avere dignità per la nostra Regione - sostenere e promuovere tutte le aziende che sono legate all'offerta turistica.
Per concludere, colleghi Consiglieri, vorrei portare la vostra attenzione ai danni provocati in questi giorni dalle violente mareggiate che hanno eroso parte delle nostre coste e che stanno mettendo in difficoltà le nostre imprese turistiche, ad esempio cito la cittadina di Montemarciano, una tra le tante, che conosco bene perché per raggiungere Ancona si supera questo Comune, vorrei suggerire che una delle priorità è quella di intervenire per sanare definitivamente queste problematiche, evitare ulteriori reiterazioni stagionali e dare la possibilità di svolgere in tranquillità e sicurezza l'attività turistica.
Per tutte le motivazioni che ho appena detto il voto di Rinasci Marche sarà favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Scusate, se sono arrivata in ritardo. E’ chiaro che la maggioranza può presentare mozioni, quello che meraviglia nel caso di specie è che sia programmatica e nell'esserlo risulta puntuale ed episodica, oltretutto fa riferimento in alcuni casi a situazioni già esistenti. Magari sarebbe stato opportuno, visto che tutti ci consigliano come fare l'opposizione e certamente c'è una grande esperienza da questo punto di vista delle forze sedute in quest'Assemblea, acquisire delle notizie rispetto a quello che è stato realizzato. Avevo preparato per un'altra seduta, non so se riesco a trovarlo, un elenco a casaccio, vi dico che sono solo dei numeri, ho cinque minuti, ma preferisco utilizzarli per questo. Comunque il Presidente mi sta nel cuore perché quando uno ha una delega ci si aspetta che almeno nei primi mesi possa preparare una programmazione, invece di incalzarlo, come nel caso di specie sul turismo, con delle proposte che sono superficiali.
Prima si domandava che cosa avesse realizzato la Giunta precedente rispetto alle opere pubbliche, io vi faccio un piccolo elenco, molto veloce: 60 milioni di euro di ciclovie che renderanno le Marche connesse da una mobilità diversa, parlo di ciclovie e non di piste ciclabili, perché sono delle vere e proprie infrastrutture e sarò felice quando voi le inaugurerete; 800 chilometri di strade all'ANAS che abbiamo ceduto ad Anas, che avevamo avuto dalla legge Delrio, 500 ne abbiamo ceduti in proprietà, il resto in service, ed abbiamo investito 11 milioni di euro su quelle di nostra proprietà per gli asfalti; abbiamo salvato l'aeroporto, ma voi ci dite che l’avevamo distrutto, io non sento questa responsabilità come Assessore, l’ho ereditato con 40 milioni di euro di debito, con 104 dipendenti e 4 voli settimanali; oggi l’Aerdorica è una società che ha un cammino positivo, ci sono diverse proposte soprattutto per le start up, per le nuove rotte, come avete saputo; abbiamo ottenuto 40 milioni di euro per raddoppiare le darsene di Fincantieri, questi sono soldi che avete a disposizione; dal recente incontro con la Ministra delle infrastrutture e dei trasporti, come già anticipato dal nostro capogruppo, abbiamo saputo che ci sono un 1,3 miliardi di euro per la progettazione esecutiva, perché la definitiva, come già saprete, esiste da Porto Sant’Elpidio fino a Pedaso, della terza corsia della A14, fino a Giulianova; il finanziamento della modifica della statale 16 a nord di Ancona, che sono circa 99 milioni di euro, se non sbaglio, ma potrei sbagliare sulle cifre, e in questo momento stanno partendo le procedure espropriative, quindi non si può dire che questi soldi non siano stati trovati, che non sia stato fatto in cinque anni il percorso di approvazione; 104 milioni per il bypass di Urbania, siamo allo stato di fattibilità, i 90 milioni di euro per la Guinza, che è uno scandalo e chiedo all'Assessore alle infrastrutture, che qui non c'è, di seguirla perché è ferma da troppo tempo, abbiamo cercato in tutti i modi di risolverla, è una questione tecnica, la pratica è ferma alla Commissione gallerie che si è rimpallata per molto tempo, anche per il cambio della Presidenza, il parere che deve essere dato per poterla aprire almeno a doppio senso; abbiamo 11 milioni di euro per il collegamento dell’INRCA di Osimo, per la Tolentino-San Severino Marche, 11 milioni per la Mezzina, è importante il bypass ferroviario di Falconara, sono 200 milioni di euro, che Ferrovie sta realizzando. Per quello che riguarda l'Interporto è stata realizzata la stazione ferroviaria per 3 milioni di euro e nel 2018, mi pare a gennaio o a febbraio, non mi ricordo, forse dicembre 2018, ha iniziato a funzionare la linea ferroviaria, perché l’abbiamo ereditata senza stazione.
Quando si parla della non capacità di visione soprattutto dal punto di vista turistico ricettivo, credo di aver dimenticato molte cose, ma sarà facile per voi reperirle. La scelta delle piste ciclabili, di diventare la prima Regione italiana per superficie biologica e per azienda biologica, fnanziare tutto ciò che era qualità, anche dal punto di vista turistico, e di mettere risorse per implementare la crescita dell'offerta turistica è stata una scelta …, la politica delle aree interne, la strategia di Barca, in cui c'è stata la prima occasione nella quale sono stati messi insieme fondi comunitari diversi, FEASR, PSR , eccetera, per finanziare l'implementazione di alcuni servizi nelle aree interne, come i trasporti, i servizi socio-sanitari e scolastici.
È vero che tutto può essere perfettibile, sicuramente voi saprete fare meglio, ma io sono sicura che visti i numeri che ho detto poco fa, che sono incompleti e sicuramente sbagliati perché me li ricordo a mala pena … Sicuramente in cantiere ci sono tantissime cose, non c’è soltanto la Fincantieri in cantiere, che serve per implementare sia la parte della cantieristica navale, che quella importante dell’attracco delle navi da crociera, dato che servono due banchine.
Credo che molto sia stato fatto e che sia ingeneroso sia nei confronti del Presidente, che ha la delega, dare dei consigli, peraltro superficiali, che di quello che è stato fatto, negandolo completamente, dicendo che non sono state fatte opere pubbliche o impegnate. Queste, sia di tipo nazionale che regionale, hanno bisogno di tempi importante, trovare le risorse e partire con le progettazioni, cosa che è stata fatta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Proverò a dare un contributo a questa discussione, partendo da un presupposto. È chiaro che le valutazioni fatte a voce alta dal Consigliere Ciccioli sono state l'occasione per una strumentalizzazione da parte del Partito Democratico, però mi sento di prendere positivamente l'intervento della Consigliera Casini, che ha tentato di raccontarci quello che ha fatto la sua amministrazione, nella quale era Vicepresidente.
E’ chiaro che qui non stiamo discutendo sul fatto che quello che avete fatto sia tutto sbagliato, noi riteniamo che delle cose e delle scelte siano condivisibili, ma crediamo che sia mancata una visione, anche e soprattutto sul turismo.
Voglio rassicurare la Consigliera Casini, il Presidente non è solo nel suo cuore, ma nel cuore di tutti noi, anzi approfitto per salutarlo dandogli il benvenuto perchè nel periodo di assenza c'è mancato.
Dico che, Consiglieri Casini, Mangialardi e Ruggeri, siamo in un momento di confusione politica anche a livello nazionale, è proprio di ieri una potenziale crisi di Governo, che avete innescato all'interno del centrosinistra, quindie reputiamo che le lezioni qua nessuno possa darle.
Non vogliamo insegnarvi come fare opposizione, ci mancherebbe, ma non vogliamo neanche che voi ci insegniate a governare perché riteniamo che avete dato uno spettacolo non condivisibile, addirittura un Ministro di questo Governo, di questo Stato, di questo Paese, abbia fatto un video-chat con voi ed abbia detto all'amministrazione regionale del finanziamento di una strada. Questo è abbastanza irrituale e poco istituzionale, però su questo non ci siamo messi a fare polemica perché in questo momento credo che la politica tutta abbiamo bisogno di ricentrarsi. Penso che in questa fase l'unica prova di unità la stia dando proprio il centrodestra, a tutti i livelli.
È chiaro che a livello regionale qualcuno potrebbe facilmente criticare questa mozione vedendoci chissà che, io lo dico in maniera molto tranquilla e serena: il centrodestra troverà, ne sono certa, la cifra giusta per colloquiare, dare indicazioni, ma dietro questa mozione non c'è nessun retro pensiero, retro lettura, c'è solo tanta voglia da parte di Consiglieri, anche nuovi del meccanismo regionale, di dare il loro contributo in maniera criticabile, può darsi, ma di questo ci vogliamo far carico perché a volte l'energia, che ce n'è tanta in questo centrodestra composito ed equilibrato, va incanalata, forse non sarà fatto con le modalità migliori, vedremo, perché noi crediamo che saremo giudicati dai fatti. Su quei fatti, Consiglieri del PD, in particolare il Consigliere Mangialardi, noi crediamo che sia mancata la capacità di visione, soprattutto nel settore turismo, in cui questa Regione è andata avanti. Voi avete fatto interventi spot, alcuni anche abbastanza criticabili, mi ricordo quello che fu fatto della Regione Marche, anche con un certo dispendio economico, qualche tempo fa e che forse quello non ha portato … Se noi pensiamo che uno spot con un personaggio importante possa fare la differenza, credo che di visione ne abbiamo poca.
Chiudo dicendo che le Marche sono andate avanti anche per quello che il buon Dio gli ha dato e voglio portare l'esempio del miracolo di Sarnano, è stato così chiamato, per la capacità di questo piccolo Comune dell'entroterra maceratese che ha saputo, con un’iniziativa anche molto semplice, che è quella cascate naturali, sviluppare un anello di 6 chilometri, che ha portato ben 100 mila presenze l'estate scorsa. Voi capite quanto basta poco, le Marche hanno fatto questo, non solo nel settore del turismo, sono andate avanti con quello che potenzialmente avevano, potenzialità che a nostro avviso non sono state messe a sistema.
Siamo certi che il Presidente che ha tenuto opportunamente la delega, con l'aiuto di tutti noi, con l'aiuto di una Giunta coesa e di una maggioranza altrettanto compatta … Ringrazio il Consigliere Santarelli che è intervenuto vedendo il positivo che c'è in questa mozione, condivisa da tutti i gruppi consiliari del centrodestra, dico che noi verremo giudicati sui fatti, quei fatti che fin da oggi pensano che ci sarà un dopo Covid, perché è chiaro che il sistema turistico è quello che ha sofferto di più. Siamo stati richiamati su quello che faremo sul prossimo bilancio, ma noi dobbiamo non solo lavorare pensando che c’è uno oggi del Covid, ma pensando che ci sarà un dopo Covid e sul turismo c'è veramente tanto da fare, c'è da mettere a sistema quello che oggi le Marche con i suoi bei territori ha fatto.
Credo che ognuno farà la sua parte, ne sono certa ed anche il Partito Democratico saprà, dopo le loro difficoltà interne …, anche se da un lato vedo delle distorsioni, ma credo che tutti insieme non ci faremo sfuggire questa nuova via, questa nuova storia che insieme, a mio avviso, dovremo scrivere nel rispetto delle posizioni, in cui, è vero, la competenza e la responsabilità sono in capo alla maggioranza, ma è altrettanto importante in una via democratica il ruolo dell'opposizione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha chiesto la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Mi sento di tranquillizzare alcuni dei Consiglieri di minoranza, il Consigliere Mangialardi che prova grande imbarazzo e attesta che c’è una grande confusione in questa maggioranza o la Consigliera Ruggeri che ha fatto riferimento alle toppe sui buchi.
Credo che non ci sia nulla di confuso, di anomalo, ma questa è la conferma della vivacità di questa maggioranza che ha voglia di fare, di dare soluzioni, di portare risultati concreti, se vogliamo è un atteggiamento che va anche a confermare questa interattività e sinergia che c'è tra l'apparato dei Consiglieri di maggioranza e la Giunta tutta. Quindi, a mio avviso nulla di strano, di anomalo, come sottolineava il Consigliere Santarelli che, ho apprezzato, ha sviluppato la parte e l'aspetto positivo di questa nostra mozione andando anche a individuare alcune scelte strategiche, strutturali, che condividiamo.
Voglio tranquillizzare tutti, sottolineando che non è questo il momento di fare polemiche, né tantomeno di fare strumentalizzazioni o dare giudizi a quello che è avvenuto in passato.
Vi ricordo che alcuni dati OCSE di giugno 2020 sono preoccupanti, noi abbiamo una stima del calo del turismo, del fatturato a livello mondiale tra il 60 e l'80%. Purtroppo non sfuggono da questa situazione le Marche per cui, seppur mancando un quadro completo dei dati, abbiamo la percezione che ci sia un calo del 70% tra aprile e giugno 2020, poi a luglio e agosto siamo riusciti a mantenerci nell'ordine di un calo accettabile del 10%. Capite bene che la situazione è davvero allarmante e tutti dobbiamo avere un atteggiamento propositivo e costruttivo per uscire da questa realtà, ne abbiamo le potenzialità naturali, alcuni Consiglieri che mi hanno preceduto hanno elencato in maniera chiara ed esaustiva le bellezze che abbiamo in questa regione, dal mare alle montagne, passando dai laghi, piuttosto che le campagne e i borghi.
A proposito di borghi, abbiamo avuto un riconoscimento importantissimo e qualificante che ci deve dare la spinta, la rivista Lonely Planet nel 2020 ha inserito la Regione Marche tra le prime 10 regioni più belle al mondo. Questo è un riconoscimento fondamentale, importantissimo, ma attenzione, non è una polemica la mia, non è un riconoscimento che arriva sulla base di risultati oggettivi, ma io vedo l'aspetto positivo da questa conversazione che sta a testimoniare le possibilità e le potenzialità di prospettiva che abbiamo, che sono infinite, che sono totali. C’è anche un altro dato a livello nazionale, la presenza degli stranieri, è un dato del 2017, è nell'ordine del 49,70%. Le Marche, questo è un dato negativo, ma io lo interpreto positivamente per la possibilità di migliorare, sono nell'ordine del 18%. Questo sta a testimoniare le possibilità le abbiamo, abbiamo parlato di scelte strutturali, di collegamenti viari piuttosto che ferroviari, di servizi, ma non ultimo sarà fondamentale cambiare la governance della gestione del turismo e l'Assemblea e la Giunta hanno un ruolo molto importante. Probabilmente fino ad oggi, a mio avviso, è stato dato poco spazio, forse nulla, ai privati ed è arrivato il momento che alla regia di un ente, come potrebbe essere la Regione, occorrono associazioni, enti pubblici, ma soprattutto la compartecipazione fattiva e attiva di chi fa turismo, degli imprenditori privati. Sono loro a cui dobbiamo appellarci e coinvolgerli in un'iniziativa comune per cercare di uscire da questa situazione che non è solo strutturale, ma è proprio della governance che probabilmente, questa è una nota dolente, non c'è stata fino ad oggi. Quindi, ci sono le possibilità, penso ai distretti turistici che sono stati istituiti nel 2011, se non ricordo male, ed è lì, in quella struttura, che si crea quella sinergia necessaria in cui gli imprenditori fanno un’attività concreta. Poi è chiaro che bisognerà individuare delle nicchie di mercato, ben particolari, possono essere religiose, sportive, culturali, esperienziali, però tengo particolarmente alla rimozione delle barriere fisiche e comunicative. È qui che si può fare un grande lavoro, è chiaro che dovrà essere fatta una promozione importante, digitale, sfruttando tutte le possibilità, forse è stata fatta, ma non in maniera così efficace, efficiente, da portare dei risultati concreti.
Penso che non ci sia nulla di anomalo in questa mozione, c'è completa collaborazione e sinergia e sono certo che riusciremo a tradurre questa nostra vivacità, volontà in risultati concreti, perché il turismo davvero rappresenta, come diceva qualcuno, il petrolio della nostra economia, un PIL del 12% a livello nazionale è sicuramente un elemento che ci spinge a puntare in questo settore. Grazie.

PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Colleghi Consiglieri non c'è alcuna volontà di insegnare a fare la maggioranza, piuttosto che l'opposizione, la mozione è uno strumento istituzionale molto importante e chi ha avuto esperienze amministrative ne conosce l'importanza.
Voglio fare una premessa, personalmente ho fatto l’esperienza oltre che di Consigliere regionale anche di Consigliere comunale, qui c’è la mia collega Anna Menghi, ed ho sempre ritenuto che le mozioni, fatte in una certa maniera, seppur da componente del Consiglio di maggioranza, potevano dentro una certa linea anche essere approvate, quindi di principio non sono affatto contrario o pregiudizialmente contrario, ma non credo che uno si possa esimere dal valutarle e questa è abbastanza imbarazzante e penso che, come hanno già detto i Consiglieri Mangialardi e Casini, non possa essere approvata, e provo a spiegarne le ragioni.
È generica, non c'è nulla che si può trarre dalla mozione per indirizzare, sollecitare, motivare, stimolare la Giunta regionale. Io sono tra quelli che hanno letto puntualmente il programma amministrativo del Presidente Acquaroli, dalla pagina 18 alla 23 c'è la parte dedicata al turismo. Ho criticato e non ho condiviso il programma, la mia esperienza mi porta a dire che i programmi non devono essere dei titoli, ma progetti collegati dentro un contesto, ma ognuno giustamente li pone e dentro quelle 4/5 pagine in realtà c'è molto di più di quello che viene detto qua.
Se dovessimo come Assemblea regionale confrontarci, e credo che possa essere anche plausibile, avrei discusso e magari avrei approvato una mozione che tendeva a dare un'indicazione specifica e puntuale rispetto ai tanti temi che la Giunta regionale ha all’interno del proprio programma. Si sarebbe compreso, faccio qualche esempio, quali sono le nuove frontiere del turismo? Vogliamo parlare dei nuovi borghi, degli alberghi diffusi e della ricettività? Tutti sappiamo i problemi che questa regione ha con la recettività. Vogliamo parlare dell’anima del viaggiatore in questo momento, della volatilità, dell'infedeltà e della capacità di individuare un contet marketing, cioè dei contenuti che vengono proposti sul territorio? Non vogliamo lasciare da parte il tema tipico, fondante, caratterizzante che in questa regione è quello dell'enogastronomia, oltre a quello dei collegamenti. La Consigliera Marcozzi ha fatto una considerazione che io considero giusta, però avrebbe dovuto spiegarcela. Lei dice: “Facciamo tutto questo”, ma voi avete letto questa mozione? Immagino di sì, quante risorse ci vogliono? Si parla di risorse? Si parla di una identità puntuale per quanto riguarda il sistema dei collegamenti? Ecco perché dico che è una mozione, secondo me, generica, anche peggiorativa rispetto all'indirizzo che dà la Regione Marche, il Presidente della Regione, e non dà una vera e propria strategia rispetto al collegamento. Ecco perché penso che sia inutile approvare questa mozione, lo dico alla Consigliera Menghi che in fondo ha detto una cosa onestà: “Lasciateci presentare ed imparare”, come noi dobbiamo imparare, non c’è solo l’opposizione, c’è anche la maggioranza. Se è venuto spontaneo scrivere una mozione generica, peggiorativa, senza strategie, senza risorse individuate da parte la maggioranza, va bene, si accetta, mi pare che il preambolo del Consigliere regionale Ciccioli in una qualche maniera abbia già risposto a questo tema, approvatevela, ma non si può dire che questa mozione può essere approvata dalla minoranza, direi da tutti.
A questo proposito sono un po' sorpreso, ma qui ci si sorprende ogni giorno di più, di un Consigliere di minoranza, che ha sostenuto la candidatura del Consigliere Mangialardi, nella sua libertà per carità, che approva questa mozione, lascia piuttosto sconcertati, e quanto è buono il Movimento 5 Stelle, non si comprende questa necessità di non rottura. Questa è una mozione che non va approvata per le ragioni che sono state sottolineate, quindi, anche per queste ragioni il Partito Democratico, come anticipato dal capogruppo, voterà contro. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Sarò breve. Ho avuto modo di ascoltare i vari interventi dell’opposizione e della maggioranza, ringrazio il primo firmatario di questa mozione come gli altri Consiglieri con cui l’abbiamo condivisa. Ho ascoltato il dibattito di una parte dell'opposizione, l'altra la ringrazio, dal quale emerge l’inutilità di fare questa mozione, quando invece abbiamo dei Consiglieri che lavorano e fanno proposte, e voi lo sapete meglio di me. Forse nella scorsa legislatura quando governavate siete stati abituali a fare un po' i dittatori e i Consiglieri potevano fare poche proposte e ricordo, anche se non ero un Consigliere regionale seguivo con grande passione le sedute assembleari. - qualcuno dice che la delega al turismo la tiene il Presidente Acquaroli - che qualche vostro Consigliere del PD, che oggi non c’è più, politicamente parlando in quest'Aula, faceva mozioni sulla sanità e non mi sembra, cara collega Casini, che lei dicesse: “Questa mozione non serve a nulla perché la delega ce l’ha il Presidente Ceriscioli”. Ho ascoltato anche il Consigliere Mangialardi e anche qui vorrei dire una cosa, in Consiglio comunale ed in Provincia ero all'opposizione, non ho mai avuto l'onore di governare, noi stiamo imparando a fare la maggioranza, come giustamente il Consigliere Mangialardi ricordava siamo esperti a fare l’opposizione perché l'abbiamo fatta per tantissimi anni, ma vi posso assicurare che se continuerete di questo passo anche voi farete tantissimi anni di opposizione. Ho ascoltato il Consigliere Mangialardi dire che moltissime imprese hanno preso i finanziamenti dalla scorsa Giunta regionale, io non so a quali imprese si riferiva e quali sono questi finanziamenti, dico solo una cosa, lei dovrebbe ogni giorno ringraziare Ceriscioli e il Partito Democratico di aver sbagliato nei precedenti cinque anni, altrimenti neanche era Consigliere regionale perché sa benissimo che ha avuto la fortuna di candidarsi a Presidente della Regione per diventare Consigliere regionale, altrimenti le sarebbe stato difficile candidarsi a Consigliere regionale e prendere delle preferenze come abbiamo fatto tutti noi, lei sa bene che è molto difficile, ha avuto questa grande fortuna, è diventato Consigliere regionale grazie alla candidatura a Presidente, però non mi venga a dire che ha parlato dell'aeroporto, delle linee con Timisoara e Sharm el-Sheikh, non so da quanto tempo non vengono più attivate queste linee, non so se lei si è aggiornato, magari si riferiva a qualche anno fa, ma negli ultimi anni è stato un disastro. Credo che lei lo sappia meglio di me, da Presidente dell'ANCI si lamentava per le infrastrutture che mancavano, i ruoli che mancavano e che oggi creano danni al territorio, alla nostra economia, alle splendide terre che abbiamo nella nostra provincia. Questo dobbiamo dirlo, sono dispiaciuto perché da parte del Partito Democratico ogni volta troviamo un no, non va bene, la mozione è troppo generica, abbiamo letto il programma elettorale del Presidente Acquaroli sul turismo … E’ il programma elettorale che ha vinto, ve ne dovete fare una ragione, mi dispiace per voi, forse siete geni incompresi, mi dispiace, però è il programma elettorale che ha vinto, dovete farvene una ragione.
Vorrei sottolineare un aspetto importante: una parte dell'opposizione, chiamata Partito Democratico, pensa di essere in dittatura, di avere sempre ragione e di essere i più bravi di tutti, votate contro, ma nella stessa coalizione c’è una persona che io stimo, è il Consigliere Santarelli, capogruppo di Rinasci Marche, che si è candidato con grande responsabilità, ci ha messo la faccia ed ha avuto preferenze a differenza del Consigliere Mangialardi, e quando la maggioranza fa qualcosa di buono, con grande responsabilità, vota a favore. Magari questo dovrebbe farvi riflettere sul fatto che nella vostra coalizione c’è qualche problema o non siete bravissimi voi del Partito Democratico a coinvolgere anche gli altri alleati. Quello che penso io è che il Consigliere Santarelli è una persona intelligente e capace e quando vede una cosa giusta, anche perché lui come noi è nuovo in questo Consiglio regionale, la vota con grande responsabilità.
Io voglio andare al sodo sui temi, abbiamo visto che questa che è una mozione generica, si poteva fare un atto in cui si impegnava la spesa punto per punto, come le mozioni che avete fatto voi, che andavano sullo specifico pur di fare propaganda elettorale. Si sa che all'opposizione è molto semplice fare una mozione per andare sul giornale e dire: abbiamo chiesto questo e quest’altro. Invece io credo che vada apprezzato il lavoro di una maggioranza che tutta insieme firma una mozione, la condivide, anche perché per parlare di turismo non bastano cinque minuti, parlare di quello che si può fare e che si vuole fare per poter rilanciare la nostra Regione. Sarò molto breve nel spiegarvi questo, credo che il turismo faccia parte non solo della promozione dei nostri territori, dei nostri comuni, dei nostri splendidi borghi, che sono stati massacrati da qualche amministrazione precedente, perché politicamente abbiamo deciso di ammazzarli, così come è successo per i piccoli ospedali, ma ingloba una serie di elementi legati alle attività produttive, alle infrastrutture, al commercio, ai prodotti tipici locali, all'enogastronomia, l’ha detto il Consigliere Carancini che per noi deve essere un'opportunità.
Ringrazio il primo firmatario Consigliere Bilò per l'impegno che ha messo a disposizione di questo gruppo, una mozione, che tutti noi abbiamo firmato, per dare un indirizzo ed io speravo, auspicavo ed ero sicuro che con la vostra grande esperienza l’avreste considerato un atto d'indirizzo, invece no, non ve ne va bene una, mettetevi d’accordo tra voi. Ringrazio il Consigliere Santarelli che a differenza vostra, senza essere il primo della classe, dimostra ancora una volta una grande capacità nel far capire ai cittadini che su queste tematiche dobbiamo essere uniti e non divisi. Grazie.

PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Innanzitutto dico al Consigliere Putzu di portare se è possibile maggiore rispetto al Capogruppo Mangialardi, che sarebbe stato qua anche se si fosse candidato come Consigliere regionale, perché, è vero, il Consigliere Putzu ha avuto un importante e significativo successo elettorale, è arrivato primo nel suo partito, che è stato il primo in quella provincia, onore alla sua performance elettorale, però converrà, e mi rivolgo a lei soltanto perché lei si è rivolto al Consigliere Mangialardi e lo faccio in modo costruttivo, che il Capogruppo Mangialardi è stato per due volte consecutive Sindaco della città di Senigallia, una città di poco meno di 50 mila abitanti, la seconda volta, tra l'altro, eletto al primo turno con il 51%, dopo quella terribile alluvione che colpì la città. Quindi è evidente che è un uomo politico che gode di un grande consenso elettorale, sarebbe stato agevole per lui essere eletto ancorché come semplice Consigliere regionale, come abbiamo fatto tutti noi. Questo volevo dirlo perché è a onore della verità e fa sempre bene riaffermarla anche tra colleghi.
Non contesto, Presidente, il diritto della maggioranza di presentare mozioni, ci mancherebbe altro, anzi, talvolta rappresentano un'opportunità per tutto il consenso, non solo per la maggioranza, ma per la politica e per i problemi del territorio e della nostra comunità. Certo, qualche volta delle mozioni, quando si esagera, credo che non sia questo il caso, vengono fatte per il titolo su un giornale, parleremo dopo di mozioni che sono l'esaltazione dell'ovvio e delle cose già condivise, però se l’atto viene fatto allo scopo di dettare su determinati argomenti di interesse, cito l'articolo 143, indirizzi e direttive alla Giunta regionale, è un atto politico importante.
Questa mozione ha conseguito un duplice risultato politico, l’ha ricordato il Consigliere Carancini, il primo è che una forza di centrosinistra come Rinasci Marche decide di votarla, spero ci ripensi, lo dico con amicizia al Consigliere Santarelli, questo è un atto politico tra l'altro generico ed ha ragione il Consigliere Putzu quando dice che un primo risultato politico lo ha conseguito, ed io spero che ci ripensi, l’altro risultato politico è che questa mozione, molto generica, e non poteva essere diversamente su un tema centrale come il turismo, è stata presentata e viene discussa a distanza di neanche un mese dalle dichiarazioni programmatiche del Presidente Acquaroli, che tra l'altro ha tenuto per sé le deleghe del turismo ritenendole, e su questo condividiamo, assolutamente strategiche dopo la crisi, il terremoto e la pandemia che ha colpito la nostra regione, strategiche per il suo rilancio. A distanza di un mese si fa una mozione, che è atto politico, per dettare indirizzi e direttive alla Giunta regionale, quegli indirizzi declinati, ha ragione il Consigliere Carancini, dal Presidente Acquaroli nelle sue linee programmatiche in quest'Aula, è evidente che sono state ritenute insufficienti o non credibili. Eppure, concordo anche su questo con il Consigliere Carancini, per la verità, le linee programmatiche del Presidente Acquaroli, se mi consentite, unitamente alla sua volontà di tenere le deleghe, le trovo un po’ più consistenti rispetto a questa mozione, allora, scusate, mettetevi d'accordo tra di voi.
Questo è un fatto politico e voi oggi con questa mozione, su questi punti, impegnate la Giunta e il suo Presidente che già vi aveva detto cosa voleva fare. Penso che di questo dovrete, diciamo, trarre qualche valutazione politica, come io la traggo su una forza del centrosinistra che vota questa mozione, ripeto, spero che ci ripensi. Questo è, nient’altro.
Se una mozione di questo tipo fosse arrivata dopo un anno, un anno e mezzo, laddove magari il Presidente della Giunta regionale non aveva dato seguito a quello che aveva dichiarato, ai suoi intendimenti programmatici, ci stava, ma non ci sta dopo 15 giorni, un mese, che il Presidente ha declinato le sue linee, addirittura ha deciso di tenere per sé quelle deleghe. Se fossi il Presidente mi sentirei offeso sotto il profilo politico, è evidente.
Per quanto riguarda il resto ho finito il tempo, avremo magari l’occasione con la discussione delle altre mozioni di entrare anche nel merito, l’ha già fatto la Consigliera Casini, l'ex Vicepresidente, del piano delle infrastrutture, lo faremo in seguito.
Presidente, il Consigliere Putzu al suo posto mi invita simpaticamente a chiudere, ma se lui fa così rischiamo che io mi prenda altro tempo, lui mi vuole distrarre. Lasciamo perdere queste cose.
Presidente, nel merito magari interverrò successivamente, però anch'io, come ha fatto il mio Capogruppo, voglio dichiarare il mio voto contrario a questa mozione, soprattutto per le motivazioni di metodo politico che ho evidenziato poco fa. Grazie.

PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Non per fare polemica, ho ascoltato tutti coloro che hanno preso la parola dopo di me e sono soddisfatto di una cosa, indipendentemente dalla maggioranza o dall’opposizione, di una maggioranza che naturalmente ha firmato questa mozione.
Non mi è piaciuto il fatto che alcuni Consiglieri hanno detto che una mozione così non ha senso, che l’abbiano banalizzata. Mi è piaciuto invece il Consigliere Cesetti nell'ultimo intervento quando ha detto che è un'opportunità. La parola opportunità mi piace molto. Ognuno di noi, noi tutti - senza nulla togliere al Presidente Acquaroli, anzi, non ci saremmo mai permessi di entrare in contrasto o di creare qualche situazione di imbarazzo - come hanno detto anche altri Consiglieri, abbiamo tanta energia.
In questo mese abbiamo parlato di sanità, di soluzioni, abbiamo messo l'Assessore competente al centro di tutte le attenzioni, giustamente, perché la priorità in questo momento è la sanità e la salute, ma io ritengo che lo sia anche il turismo. Anche se la delega è nelle mani del Presidente non penso che ognuno di noi, anche come Lega, non possa aprire una discussione. Non abbiamo posto nessun paletto, abbiamo solo detto …, è vero, sono delle indicazioni programmatiche, dei contenitori e chi li ha letti sa che sono dei contenitori intelligenti, non è che non hanno senso, sposano il programma del Presidente Acquaroli, di tutta la Giunta e di tutta la maggioranza.
Non è giusto o doveroso che ognuno di noi oggi abbia avuto il piacere e l’opportunità di parlare anche di turismo, del nostro territorio, della nostra situazione. Non voglio criticare il passato, non voglio fare campagna elettorale, chi ha fatto di più, chi ha fatto di meno, si poteva far meglio, giustamente tutto è perfettibile, non voglio entrare nel merito, ma era giusto per questa nuova amministrazione, che viene da poco dalle consultazioni in rappresentanza delle esigenze del territorio, parlare di turismo, dare delle indicazioni, come per dire: iniziamo pure a parlare di queste cose, occupiamocene nelle sedi opportune, nelle Commissioni, coinvolgeremo gli altri, sono contenitori, linee programmatiche con dei contenitori, ed è giusto che se ne occupi il Presidente, che ha la delega, gli Assessori, la Commissione, ed arrivino poi dei contributi dall'esterno, da chi sta fuori, che soffre, anche perché la prossima stagione estiva è alle porte.
Ho voluto solo sollecitare e ringrazio tutti coloro che hanno dato il loro contributo positivo o negativo alla mozione, soprattutto ringrazio il Consigliere Santarelli che ha ragionato con la sua testa, ha fatto una sua riflessione su quelli che sono i bisogni del territorio, non della politica, del territorio, della gente che oggi soffre. Quindi, dare un'attenzione, una voce, come giustamente il Consigliere Cesetti ha detto, un'opportunità per noi Consiglieri che stiamo sul territorio di parlare di questi problemi. Non credo che abbiamo offeso nessuno, anzi rientra nei nostri dovuti e legittimi compiti di Consiglieri regionali.
Grazie della vostra attenzione, naturalmente la Lega è favorevole a questa mozione, ci crediamo e abbiamo aperto da oggi una discussione con tutti voi, non è banale, anche con l'opposizione. Grazie.

PRESIDENTE Ha la parola il Presidente Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Grazie a tutti i Consiglieri. In realtà il mio sarà un intervento questa volta molto breve, succinto.
Voglio ringraziare innanzitutto il Consiglio regionale per aver rinviato la trattazione di questa mozione, la scorsa seduta, purtroppo, l’ho seguita da lontano, volevo invece essere presente per rispetto del lavoro svolto sul territorio da tutti i Consiglieri, da tutte le forze politiche.
Vorrei ringraziare anche il Partito Democratico che questa volta ha riconosciuto almeno, anche se pur parzialmente, un merito al programma elettorale, che poi non è il mio perché è stato sottoscritto da tutte le forze politiche.
Voglio specificare un po' il senso di una mozione proprio nei giorni in cui la maggioranza sta discutendo il bilancio, l'approvazione del bilancio per l'anno prossimo.
Credo che il senso di questa mozione sia specifico, anche quello di voler ribadire l'importanza che ha per il centrodestra il turismo, l'importanza che dovrebbe avere per tutta l'assise regionale, in quanto è un settore che ha sofferto molto, insieme a tanti altri, ma in maniera particolare alcune fattispecie, alcune categorie non hanno lavorato per tutto l'anno 2020 e ribadire alcuni principi cardine, non significa non trattarne altri, ma significa che in questa annualità, in questa fase il centrodestra vuole dare a me e alla Giunta un messaggio di priorità. Lo raccolgo, lo raccoglieremo, sicuramente ne farò tesoro insieme alla Giunta in queste ore di confronto.
Avremo altre occasioni per andare nelle progettualità specifiche, ma credo che vada raccolta la volontà di ribadire l'importanza di un settore così strategico e così indietro nella nostra regione, vada quindi raccolta per quella che è.
Non è facile con una mozione entrare nel merito di tutto, sicuramente è importante ribadire che la politica e le istituzioni regionali devono essere vicine, in particolare, ad un settore che può essere da traino in questo momento così difficile.
Grazie, Presidente, grazie a tutti i Consiglieri, grazie a tutti quelli che sono intervenuti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. In dichiarazione di voto si prende spunto da qualche intervento e si tirano le conclusioni. Dedico brevissime battute al Capogruppo del PD, al Consigliere Mangialardi che sceglie una posizione, una postura particolare, si alza in piedi, ha un’imponenza e cerca di declinare. Purtroppo spesso ci dà, e lo dico con simpatia, delle argomentazioni per autosostenerci. Quando dice che il programma elettorale del centrodestra dal punto di vista turistico era povero, io l'ascolto, ma poi, visto che i risultati sono stati 49% per il centrodestra e 37% per la Giunta uscente di centrosinistra, significa che se noi avessimo avuto un programma molto ricco sarebbe stata un’apoteosi. Quindi mi risparmierei queste cose, credo che le conseguenze degli anni precedenti hanno portato a questa valutazione da parte dei cittadini elettori.
Sul turismo, indubbiamente, ci sono state delle cose che non hanno funzionato, per esempio una cosa mi sento di suggerire al Presidente Acquaroli, che adesso non è in aula, molto importante, che la promozione va fatta, in epoca di COVID ovviamente sono caduti tutti i programmi di promozione, quindi, la dobbiamo rilanciare e va fatta attraverso strumenti indiretti di persuasione, il più grande dei cavalli è la Film Commission. La Calabria e la Puglia hanno sfondato con le fiction, con i film, con queste cose qui, le Marche vanno rilanciate, è una fascia che è stata trascurata.
Perché gli umbri si sono riversati nelle Marche? Non per la promozione turistica, perché era comodo il collegamento. Perché gli Italiani verranno nelle regioni dell'Italia centrale? Questa è un po' una previsione, perché scoprono l'Italia di mezzo, Toscana, Umbria, Marche, un turismo fruibile, non nei paradisi del mondo e non in Europa dove è pericoloso.
La Consigliera Casini ha detto delle cose, ha detto abbiamo fatto varie cose, l'aeroporto l’abbiamo ceduto, finalmente. Era un fallimento! Avete fatto bene a cederlo. Abbiamo ceduto all’ANAS 800 chilometri di strade, sì, avete fatto bene perché l'ANAS è l'ente specifico, ma significa che non c'era un progetto, una possibilità e una capacità di gestirle. La ciclovia è un’altra cosa fatta bene, ma secondo voi quante migliaia di turisti arriveranno nelle Marche con la ciclovia? È una nicchia, va benissimo.
Non c'è stata visione, si è guardato a provvedimenti di valore locale e non a provvedimenti strategici di valore generale, quelli che fa la vera politica, perché il dettaglio dovrà essere pronto sul territorio, ma soprattutto gli imprenditori. Ha ragione Bilò quando dice gli imprenditori, perché sono i protagonisti del turismo, quelli che riescono a richiamare.
Concludendo, la mozione è utile perché ci ha fatto ragionare, però nel futuro dobbiamo pensare a come organizzarci come Consiglio, a mio parere i grandi argomenti vanno trattati con dei provvedimenti, sennò qui ci sarà quello sulla Bolkestein. Sui problemi di principio la maggioranza è solidissima, lo dico all’opposizione, solidissima sui problemi sulla grande …., ma per la maggioranza è inutile fare queste prove di virtù.
La Giunta deve proporre o noi come Consiglieri dobbiamo dare degli input seri alla Giunta per poi portare dei provvedimenti, uno per uno, piccoli, grandi, di dettaglio, questa deve essere una logica, un'autocoscienza che dobbiamo darci.
E’ inutile che l'opposizione ci sbandieri argomentazioni, non parlo del turismo, su problemi che sono insoluti da tanti anni, ahimè, i marchigiani lo sanno, lo sappiamo. Questa legislatura deve essere una legislatura del costruire, del fare, vale per tutti, ne usciremo tutti bene, maggioranza e opposizione, se faremo fare un salto di qualità alla Regione Marche. Questo deve essere l'obiettivo, questo mi sono posto come Capogruppo pro-tempore di Fratelli d'Italia, fare le cose, non di sbracciare per far vedere che siamo bravi, che siamo i primi della classe perché presentiamo più mozioni degli altri, più interrogazioni degli altri. No, la qualità è determinata dai provvedimenti che riusciremo poi a illustrare ai cittadini elettori e a realizzare sul territorio.
La mozione questa la condividiamo, il voto del gruppo di Fratelli d'Italia è convintamente favorevole, poi occorre fare i fatti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Nel confermare il nostro voto contrario per le motivazioni che sono state espresse, in primis dal nostro Capogruppo Mangialardi.
Sottolineo soltanto una cosa, la cessione delle quote di Aerdorica è stata un atto dovuto e richiesto dalla DG concorrenza della Comunità europea, basta guardare gli atti, come gli 800 chilometri ceduti ad Anas sono stati conseguenti all'entrata in vigore della legge Delrio, il fatto che la Regione Marche sia stata la prima, parallelamente alla Liguria, a cedere le strade nel primo anno dell'entrata in vigore della possibilità, cosa che è stata riconosciuta dalla Commissione infrastrutture nazionale, è una questione diversa, non è stata una scelta, avremmo potuto tenerle o cederle, ma essendoci questa possibilità, tra l'altro vantaggiosa per la Regione, è stata percorsa in tempi brevissimi. Questo a proposito del fare.
Sul salvataggio di Aerdorica, forse prima di parlare bisognerebbe informarsi sul percorso che è stato fatto, non soltanto con il supporto della DG concorrenza, ma con il giudice fallimentare ed i consulenti. E’ stata una strada molto complessa, qualcuno prima ha detto che ci si può mettere d'accordo con gli aeroporti vicini, si, è vero, peccato che abbiamo avuto anche un ricorso di Airiminum che ha rischiato di far saltare in aria l'intero iter che era stato concordato con la Commissione europea.
Cerchiamo di fare l'opposizione come meglio facciamo, nel senso che non abbiamo una grande dimestichezza, ma sicuramente in questi anni impareremo, specie con tutti i suggerimenti che ci date, però nel contempo vi chiediamo di informarvi sugli atti che sono già stati redatti, che possono essere sbagliati, che secondo voi possono essere stati impostati in maniera politicamente non perfetta, anzi inaccoglibile, però esistono e soprattutto quelli tecnici vanno tenuti in considerazione. In quest’Aula dell’Assemblea regionale si dovrebbe parlare con contezza di argomenti, importanti, seri, che fanno la differenza. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Vorrei iniziare questo mio intervento con tre parole chiave, che sono nelle mie corde e nel mio cuore: opportunità, dignità ed autonomia. Ringrazio il Consigliere Cesetti per avermi ricordato l’opportunità, adesso non lo vedo in Aula, ma glielo dirò di persana, ed anche al Consigliere Bilò, con lui c’è un’amicizia che non viene da questo Consiglio, una vecchia amicizia di 25 anni, con l'opportunità ed anche l'autonomia abbiamo fatto un percorso di lavoro, qualcuno si chiederà se sono lucido, si, lo sono, perché lui era responsabile del Siulp, il sindacato di Polizia, e a suo tempo facemmo un lavoro, insieme al sindacato degli infermieri, proprio all'ospedale di Torrette e questo portò un grande risalto su un territorio molto ampio, molte persone ne beneficiarono. Quelle cose non le portavamo avanti con la politica, ma con delle azioni concrete.
Il discorso della dignità, io non ascolto gli applausi e neanche i moniti del gruppo con il quale sono stato eletto in minoranza, perché la dignità di un Consigliere regionale sta anche nell'essere considerato parte di un gruppo di minoranza e nel momento in cui questo Consigliere viene messo nelle condizioni di avere le mani libere, ragiona con la propria testa.
Arrivo alla terza parola con la dichiarazione di voto che è favorevole al discorso dell'autonomia perché nell'autonomia delle persone c'è un atteggiamento, una concretezza.
È vero che una mozione non sposta nulla, ma su questo non sono d’accordo con il Consigliere Ciccioli, è giusto che la Giunta debba fare quello per il quale è stata eletta, perché ha avuto, come ha ricordato, un consenso ampio nella regione Marche, ma è giusto che anche ogni Consigliere regionale abbia quell’opportunità, dignità, autonomia di poter votare alcune cose in totale libertà, nello stesso tempo di vedere la strada, se c'è la possibilità che la Giunta apra una strada buona per tutti i marchigiani, anche colmando alcune lacune del passato, ma questo non è un problema perché se c'è un percorso positivo, che porta un miglioramento a tutti, i nostri cittadini capiranno benissimo che dai nostri interventi, sia di maggioranza che di minoranza, verranno anche le azioni future.
Non è con una mozione con cui il cittadino ti etichetta o ti fa prende una strada politica diversa, spesso sono alcune inefficienze, adesso vedremo cosa è in grado di fare questa Giunta, quali sono le azioni che riuscirà a mettere in campo nel brevissimo termine, bene questa mozione che è anche da monito, da stimolo perché queste azioni vengano fatte nell'immediato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Interverrò sulla falsariga del Consigliere che mi ha preceduto, responsabilità e utilità, secondo me, queste sono le due parole chiave per il voto del Movimento 5 Stelle a questa mozione presentata dal centrodestra. Non siamo tutto d'un colpo diventate buone, ma in un momento del genere secondo noi il voto in Consiglio regionale deve essere responsabile quello che qui è contenuto, l’ho detto prima e lo ripeterò in modo molto rapido per alcuni tratti è un po' generico, lascia intendere soprattutto sulle infrastrutture, un testo del genere non ci restituisce una visione di insieme che invece dovrebbe esserci, ci sono delle lacune, però è molto utile una mozione così.
Ripeto, sembra più una mozione d'opposizione che di maggioranza, noi abbiamo questo testo e andremo a sfruttare tutte le cose che il centrodestra farà, adesso ci sarà il bilancio che cosa andrete a finanziare? Se finanzierete tutto vi diremo bravi, se finanzierete niente o poco vi ricorderemo che quel giorno avete fatto quell'atto li, quindi votare questa mozione sarà utile anche all'opposizione. Il Movimento 5 Stelle si asterrà. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.

Mozione n.12. La pongo in votazione

(L’Assemblea Legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Chiedo se è opportuno continuare senza pausa, avendo ancora altri punti da trattare. Se qualcuno propone la pausa dobbiamo poi rispettare i tempi che concordiamo. Personalmente esprimo la considerazione di continuare, però mi rimetto all’Assemblea. Ribadisco che se facciamo una pausa dobbiamo poi rispettarne i tempi. Non ci sono opposizioni a questa precisazione, quindi proseguiamo.

Mozione n. 14
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Putzu, Marinangeli
“Terza Corsia A14 tratto Marche sud”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 14 dei Consiglieri Marcozzi, Putzu, Marinangeli.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Apro una parentesi, le infrastrutture rappresentano il volano dell'economia di una regione, in questo caso delle Marche, l'ho già detto in precedenza, secondo me in passato, e non guardo soltanto agli ultimi cinque anni, ma da quando ha governato il Partito Democratico, ritengo che non ci sia stata una visione strategica complessiva regionale.
Nell’ultimo quinquennio ho presentato mozioni e interrogazioni su questo tema perché lo considero di estrema importanza e quando questa amministrazione si è insediata ho parlato subito con l'Assessore Baldelli e gli ho detto che la terza corsia della A14 del tratto Marche sud è importante per il rilancio dell'economia delle Marche del sud, che hanno subìto una grave crisi economica prima, il sisma successivamente e il Covid oggi.
Che cosa è accaduto il 23 agosto 2019? Un camion in fiamme nella galleria Castello nel tratto di A14, al confine tra le province di Fermo e Ascoli Piceno, ha causato enormi disagi sia alla circolazione delle merci che alla viabilità turistica, lavorativa e residenziale nel territorio di tre province marchigiane: Fermo, Ascoli Piceno e Macerata. Da lì è stato un crocevia, come dico io, di interrogazioni e mozioni presentate dalla sottoscritta perché per arrivare dal casello dell'autostrada di Porto Sant'Elpidio a quello di Porto San Giorgio ci si impiegavano 45 minuti, ho fatto la prova. Sapete che cosa significa questo per le imprese? Il tessuto produttivo non può sopportare questi disagi, ripeto, la crisi economica, il sisma, il Covid e anche il problema della viabilità, in quell'occasione associazioni di categoria e categorie produttive hanno chiaramente rimarcato e ribadito a più riprese che a fronte dei danni causati dal caos viabilità è imprescindibile provare a riaprire un discorso con la Società Autostrade per la realizzazione della terza corsia fino all'estremità sud delle Marche.
Lo stesso hanno fatto i Sindaci della costa fermana, hanno dichiarato di voler procedere con il computo dei danni arrecati da eventi incidentali in autostrada. A quello di fine agosto sono succeduti altri sinistri, che aggiunti ai lavori in corso, lungo l'asse autostradale, hanno provocato nuovi disagi e rallentamenti al traffico, che inevitabilmente si è riversato lungo la strada statale 16.
Capite quanti disagi per il tessuto produttivo!
La terza corsia, ove realizzata, ha comportato, oltre ad una più snella circolazione e dunque minori rischi per gli automobilisti e pratiche più agevoli per i soccorritori, la realizzazione di opere compensative urbanistiche in molti casi risultate essenziali al rilancio dei territori interessati.
Abbiamo presentato un emendamento, nel territorio della provincia di Fermo si stanno realizzando due nuovi ospedali, quello di Fermo e quello di Amandola, che necessitano di adeguati collegamenti viari. Gli eventi incidentali in A14 hanno riacceso il dibattito anche sulla necessità di intervenire con tempestività sul miglioramento della rete stradale nella direttrice est-ovest del fermano, partendo dalle intervallive come la Mezzina o una bretella bypass con la A14.
Ripeto, ho parlato con l'Assessore, che nella Conferenza delle Regioni ha indicato questa opera come strategica, poi qualche giorno fa abbiamo appreso, da indiscrezioni annunciate dai Consiglieri regionali del Partito Democratico che il Governo italiano sembra che abbia stanziato 1,3 miliardi per la terza corsia dell'A14 nel tratto compreso tra Porto Sant'Elpidio e Giulianova. La battaglia sulla terza corsia è una questione che sta a cuore a noi marchigiani e a questa Amministrazione regionale, una battaglia che non possiamo considerare vinta perché noi di questo Governo non ci fidiamo.
Ricordo ai Consiglieri del Partito Democratico la passeggiata elettorale fatta dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti durante le elezioni regionali, in quella occasione ha promesso per la seconda volta, in pochi mesi, la nomina di un Commissario straordinario ad hoc per la Salaria, sono passati i mesi ma del Commissario non c'è traccia.
Ricordo la promessa del suo predecessore sullo sblocco dei pagamenti alle aziende che lavoravano alla strada statale 76 Perugia-Ancona nel tratto di Fabriano, lì, dopo tanti annunci, i soldi alle imprese non sono arrivati.
L’Assessore, quando noi gli abbiamo sottoposto la mozione, nella Conferenza delle Regioni ha indicato questa opera come strategica, poi dirà lui in merito alle risorse dove arriveranno e se arriveranno.
Questa mozione è stata presentata da noi Consiglieri non per dire all'Assessore che non sta facendo, ma per condividere con lui la situazione perché la Giunta considera prioritaria questa opera per i troppi disagi che le attività produttive, le imprese, hanno dovuto sostenere in questo periodo. Ripeto, nella passata legislatura ho fatto tantissime interrogazioni e mozioni, quindi con questa mozione chiediamo alla Giunta regionale di sollecitare il Governo centrale e i Ministeri interessati affinché affrontino concretamente e fattivamente la questione della realizzazione della terza corsia tra Porto San Giorgio e il confine sud delle Marche, riavviando un'interlocuzione con la Società Autostrade, però il Governo deve interloquire con questa maggioranza non con i Consiglieri di minoranza. E’ assurdo, nella scorsa legislatura quando facevo le mozioni insieme ad altri Consiglieri, il Governo mica veniva ad interloquire con noi della minoranza, interloquiva con la maggioranza, con il Governo regionale, per prendere le decisioni.
Noi confidiamo che questa opera possa essere realizzata per eliminare i disagi che ha subìto il tessuto produttivo regionale, soprattutto quello delle Marche del sud. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ ovvio che è condivisibile il fatto che bisogna sollecitare il Governo centrale, i Ministri competenti, affinché non solo si affronti concretamente, ma si proceda alla realizzazione della terza corsia da Porto Sant'Elpidio, dove venne inopinatamente interrotta. Ricordo, Assessore, ero Presidente della Provincia e in quella veste partecipai all'inaugurazione del casello autostradale di Porto Sant'Elpidio, intervenni e lo definì come la porta nord della provincia di Fermo, ovviamente in quella circostanza sollecitai di iniziare il percorso che si era bruscamente interrotto per l'opposizione dei Sindaci di Fermo e di Porto San Giorgio, tra l’altro equamente divisi, quello di Fermo di centrodestra, quello di Porto San Giorgio di centrosinistra.
Dopo aver cessato le vesti da Presidente della Provincia ho assunto quelle di Assessore regionale al bilancio è la questione è stata nuovamente affrontata, tant’è che allora con il Presidente Ceriscioli, era Ministro delle infrastrutture Delrio nel Governo Letta, presentammo un piano, dovrebbe essere agli atti dell’Assessorato alle infrastrutture, in cui veniva definita la prosecuzione della terza corsia da Porto Sant'Elpidio come assoluta priorità.
All’epoca mi dissero che i flussi di traffico non giustificavano l'investimento, ricordo questa definizione, poi c’è stata, come ricordato dalla Consigliera Marcozzi, la vicenda dell’incendio nella galleria e tutte le questioni che abbiamo visto e che abbiamo potuto constatare con mano, come la definizione che “i flussi di traffico non giustificavano”, che era del tutto infondata perché si determinava una strozzatura in quel territorio, in particolare nella provincia di Fermo.
Successivamente sono intervenuto personalmente su questa vicenda, quando tra le mie funzioni ho assunto anche la delega dell'area di crisi complessa, ed immediatamente ho percepito un'ovvietà, che evidentemente non era nell'attenzione dei più, che qualsiasi progetto di riqualificazione e di conversione industriale sotteso alla strategia dell'area di crisi per avere credibilità ed efficacia deve essere sorretto da un forte ammodernamento infrastrutturale, nei territori della regione Marche nel caso specifico, per la A14, in particolare per l'aria di crisi fermano-maceratese, dove la prosecuzione di quella infrastruttura è fondamentale anche per ottenere le cosiddette opere compensative, opere di adduzione, come le vogliamo chiamare, quindi abbiamo indicato questa progettualità. Assessore, se lei si riprende la delibera con cui abbiamo richiesto l’area di crisi, vedrà che c'è tutta questa progettualità che io ho preteso che fosse all'interno del progetto di riqualificazione e riconversione industriale.
Ho avuto degli incontri con lo stesso Mit, c’è stata una mia richiesta del 6 dicembre 2019 e un incontro al Mit il 30 gennaio 2020 - poi la pandemia, l’abbiamo visto, ha cambiato l’ordine delle priorità - perché quella progettualità doveva essere parte integrante del progetto per le cosiddette aree di crisi e lo abbiamo messo per iscritto. L'Assessore troverà negli uffici del Servizio infrastrutture una richiesta ai Ministeri competenti per questa progettualità, relativa anche al completamento della terza corsia, diciamo che in questo caso siamo molto avanti. Si erano espressi favorevolmente il Consiglio dei Ministri, la Commissione parlamentare per le questioni regionali, la Regione, la Provincia di Ascoli, all'epoca quella di Fermo ancora non c'era, e gran parte dei Comuni interessati, ad eccezione di Fermo e di Porto San Giorgio, oltre le positive valutazioni circa l'impatto ambientale da parte degli organismi competenti.
In questa progettualità non c’era soltanto la terza corsia, ma tutto un altro livello infrastrutturale di quella parte di territorio, parlo in questo caso del fermano-maceratese e anche dell’ascolano. La Mare-Monti è stata indicata in modo preciso, poi ci torneremo dopo, l’intersezione delle paludi e via dicendo, la Mezzina, tutta questa progettualità è agli atti, tant'è vero che, e mi avvio telegraficamente alla conclusione, nella circostanza dell'approvazione dell'accordo di programma presso il Mise in questo caso, nell'assenza del Mit dovuta alla pandemie eccetera, noi convenimmo con i Presidenti delle Province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e con lo stesso Mise un addendum che prevedesse all'interno di quell'accordo questo progetto infrastrutturale.
Voglio dire alla Consigliera Marcozzi, è vero, bisogna essere onesti e con soddisfazione ho preso atto che il Capogruppo e il Vicecapogruppo hanno incontrarlo il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, però voglio dire in quest'Aula che da parte sua c'è stata una risposta insufficiente su questi temi fino ad oggi, e io l'ho messo per iscritto, perché con mia lettera protocollo 52624 del 25 giugno, testualmente solo questo, perché altrimenti la faccio lunga, chiedevo al Ministro, e leggo testualmente: “Come sottolineato da questo Assessorato e dai Presidenti delle Province di Fermo e Macerata, la progettualità per le imprese sottesa alla strategia dell'area di crisi, non può essere ulteriormente ritardata dagli atteggiamenti del suo Ministero, che all'evidenza fa fatica ad assumere impegni precisi e a produrre fatti nei confronti dei territori”.
Questo ha scritto all’epoca l'Assessore Cesetti al Ministro, non abbiamo fatto sconti perché non siamo abituati a farli, ma dire pane al pane e vino al vino.
Per concludere, non siamo all'anno zero, lei, Assessore, riceve in eredità impegni precisi, lavori importanti di un servizio, tra l'altro molto qualificato, di cui lei oggi dispone.
All'interno di questa continuità è assolutamente condivisibile questa mozione, però, e chiudo, dove sta la necessità di impegnare un Assessore che comunque ha iniziato adesso e sul pezzo c’è? Non c’è questa necessità, in ogni caso ho chiesto alla Consigliera Marcozzi - eravamo pronti a votare questa mozione se non fosse strumentale, magari per fare un articolo di giornale – di presentare l’emendamento, che lei ha copiato dato che glielo ho scritto io, sul territorio della provincia di Fermo. La mozioni riportava : “Dovrebbero sorgere nuovi ospedali”, come sorgere nuovi ospedali, Consigliere Putzu lei ci passa sempre, le strutture ospedaliere si stanno realizzando, qui vedo l'Assessore Baldelli che ha anche la delega all'edilizia sanitaria e sa bene che si stanno realizzando e anche celermente, quindi la modifica andava fatta.
Se ci fosse anche un’altra modifica …, non dico di mettere nella mozione, sarebbe troppo, quello che abbiamo fatto, per carità, anche se è un'opportunità, immagino, per l'Assessore che la prenderà come tale, non dico questo, ma almeno cassare nella parte finale la frase: “ad oggi non risultano all'interrogante iniziative concrete, mirate quanto meno a tentare di aprire una trattativa con la Società Autostrade” questo non è vero, per tutto quello che ho detto e che è documentalmente provato. Se la Consigliera Marcozzi, dopo aver recepito l'emendamento, in cui si dà atto con ovvietà che gli ospedali si stanno realizzando, toglie questa parte finale, che non risponde al vero, noi siamo pronti a votare la mozione, però l'ultimo capoverso va tolto, altrimenti non possiamo che votare contro, perché significherebbe convertire questo atto, pur importante, ad una strumentalità che credo non sia utile a nessuno.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Oggi abbiamo parlato molto di strade, è un argomento che mi sta particolarmente a cuore, soprattutto per il territorio che rappresento. Prima la Consigliera Marcozzi ha nominato Fabriano, chi vive in una zona montuosa è più sensibile a queste questioni, anche da un punto di vista sanitario. Tengo particolarmente a sottolineare l'importanza della viabilità rispetto alla sanità, per questo mi trovo d'accordo con l'emendamento proposto.
La questione è piuttosto complessa e controversa, anche perché andiamo anche a coinvolgere delle strutture ministeriali, il Movimento 5 Stelle da tempo segue questa problematica, la realizzazione della terza corsia della A14 nel tratto Marche sud, è sicuramente un obiettivo da perseguire perché strategico sotto molti punti di vista, l'asse adriatico, infatti, riveste una particolare importanza, sia per l'economia che per il turismo.
Come sappiamo, nella nostra regione molte aziende, nonostante la grave crisi che ci ha colpito nell'ultimo decennio, sono ancora molto attive e floride, quindi, velocizzare la mobilità avrebbe un impatto molto positivo per le attività produttive e gli scambi commerciali, dando anche un impulso ad eventuali nuove imprese.
Anche il turismo, altra importante fonte di reddito per la nostra regione, potrebbe avere importanti benefici dalla realizzazione della terza corsia, consentendo, soprattutto nei periodi di maggior presenza di turisti, un notevole alleggerimento del traffico veicolare.
Andando nel concreto il Movimento 5 Stelle a livello parlamentare, grazie all'impegno dei nostri rappresentanti, in primis del Presidente della Commissione mobilità del Senato e del Senatore Coltorti, ha inserito la realizzazione della terza corsia tra le opere da programmare, ponendo la questione all'attenzione del Ministero dei trasporti.
Dagli elementi in nostro possesso, fermo restando questa chiara volontà politica, permangono allo stato alcune criticità legate al fatto che il tratto in questione è in gestione ad Aspi ed anche in considerazione del particolare momento, dovendo intervenire sul piano economico finanziario riguardo ad una concessionaria, risulta piuttosto complicato assegnare dei fondi statali, anche un eventuale finanziamento proveniente da Recovery Fund, questa ipotesi appare allo stato piuttosto problematica in quanto l'Europa non ritiene finanziabili le strade, ma solo progetti in stato avanzato.
Ovviamente da parte nostra e del Movimento 5 Stelle permane il massimo interesse per l'opera in questione e continueremo a seguirla, sia a livello regionale che a livello governativo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare i Consiglieri Marcozzi e Marinangeli per aver fatto questa mozione, nata dall'idea, bisogna riconoscerlo, della Consigliera Marcozzi, che ha invitato noi Consiglieri del territorio della provincia di Fermo a firmare sia questa che l'altra.
Ho apprezzato molto l'intervento del Consigliere Cesetti perché è stato coerente con quello che ha fatto in questi anni. Gli riconosco le battaglie fatte a favore della terza corsia quando, ricordo, credo anche la Consigliera Marcozzi, era Presidente della Provincia e poi Assessore.
Devo anche sottolineare che ha avuto una certa coerenza nel ribadire che l'incontro con il Ministro è avvenuto on line, non so come si incontrano quelli del Partito Democratico, che ha annunciato dei finanziamenti anche per questo tratto della A14. Lo ringrazio perché come sempre dimostra coraggio, questo lo devo ammettere.
Mi dispiace però che ci sia stato uno sgarbo, qualcuno tempo fa lo ha chiamato sgarbo istituzionale, io lo chiamo politico, perché il Partito Democratico, dopo aver visto sui giornali che un Consigliere regionale di maggioranza ha annunciato una mozione sul tema della terza corsia, furbescamente si inserisce e con il Ministro di turno dice: “Abbiamo i soldi per la terza corsia”, senza dimenticare che il Partito Democratico governa questa nostra nazione ormai da moltissimi anni, tranne il breve periodo del “Conte 1”, Movimento 5 Stelle/Lega, ma ormai è dal 2011/2012 che il Partito Democratico governa questo Paese, ma ad oggi noi non abbiamo visto risorse, non abbiamo visto nulla.
Giustamente, il Consigliere Cesetti ha fatto bene a ricordare quello che questa Regione ha fatto con la passata Giunta per trovare i fondi per iniziare il percorso della terza corsia, per ampliare da Porto Sant’Elpidio fino a Pedaso ed arrivare al sud delle Marche fino a Giulianova, questa famosa terza corsia che tutto il territorio aspetta, non solo la provincia di Fermo, lo devo dire, anche la provincia di Ascoli Piceno, perché poi arriverà a San Benedetto del Tronto, città importantissima per il turismo della nostra regione, vedo qui il Consigliere Assenti.
Sono obiettivamente dispiaciuto dal comportamento del Governo perché non si fanno annunci on line, senza mettere i fondi a bilancio, adesso sappiamo che sta facendo il nuovo bilancio, il documento economico e finanziario.
Ho anche apprezzato il fatto che i Deputati della Lega abbiano fatto un emendamento in merito alla terza corsia, questo significa che abbiamo a cuore l’interesse della nostra regione, soprattutto per un'opera importante come la terza corsia.
Ovviamente mi limiterò a dare un'indicazione di voto per quanto riguarda Fratelli d'Italia, siamo favorevoli e ringrazio ancora per il grande contributo che ha dato il Consigliere Cesetti al quale voglio dire che noi abbiamo cercato, insieme alla Consigliera Marcozzi, di venirle incontro sulla modifica che lei giustamente ha suggerito per provare a dimostrare che questa è una battaglia non dei Consiglieri Marcozzi, Putzu o Marinangeli, ma di tutta la classe politica della provincia di Fermo, quindi la invito a non perdere un'occasione per dimostrare che su questo tema noi che siamo in quest'Aula, noi che rappresentiamo la provincia di Fermo, siamo favorevoli, uniti, compatti. Consigliere Cesetti, la invito a votare a favore, se non lo farà perderà un'occasione nei confronti dei nostri cittadini. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Ringrazio anzitutto la Consigliera Marcozzi che ha lavorato su questa mozione, l'ha fatto anche nella legislatura precedente e molto correttamente, e per dare corpo e sostanza alla proposta ci ha coinvolti in questa iniziativa, che noi condividiamo.
Voglio ricordare un aspetto, parliamo della terza corsia almeno dal 2004, con il Consigliere Cesetti eravamo in Consiglio provinciale ad Ascoli e ne parlavamo, esattamente del progetto Rimini Nord-Pedaso, questa era la progettualità. Sono passati 16 anni ed ancora continuiamo a parlarne, anche per la miopia di alcuni amministratori, per atteggiamenti politici e partitici differenti, sta di fatto che oggi ci troviamo in una situazione di estrema difficoltà, come ha evidenziato prima la Consigliera Marcozzi, con disagi per gli utenti, inquinamento ambientale e acustico, una situazione davvero precaria.
Ricordo di aver partecipato ad un incontro informale con il nostro Sindaco nel 2008, io ero Assessore all'urbanistica, tentammo di aprire un dialogo con i responsabili della Società Autostrade, che erano a Fano a presentare le opere compensative, importantissime, che quel Comune aveva ottenuto, se non ricordo male qualcosa come 50 milioni di euro, e molto apertamente i responsabili della Società Autostrade ci dissero che quella progettualità non rientrava più nelle intenzioni imprenditoriali di investimento e quindi quei soldi erano stati dirottati in altre aree.
Oggi, in estrema sintesi continuiamo a parlare di questo e mi rivolgo all'Assemblea, ma in particolare al Consigliere Cesetti, al quale mi lega un rapporto di amicizia e di territorio; i cittadini ci chiedono risposte concrete, praticità, soluzioni, quindi, credo che sia doveroso sostenere questa mozione, che va nella direzione.
Grazie a chi fino adesso ha attivato dei percorsi che ci consentiranno quantomeno di accorciare i tempi per raggiungere il risultato, quindi impegniamo il Presidente e tutta la Giunta regionale affinché sollecitino il Governo centrale e i Ministeri interessati e si affronti definitivamente, ma soprattutto si realizzi la terza corsia da Porto San Giorgio fino al sud delle Marche. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per una precisazione, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Credo che ci siano gli estremi per fatto personale dato che il Consigliere Putzu mi chiama in causa perché mi sono occupato di questa vicenda come Presidente della Provincia e come Assessore.
Lo dico alla Consigliera Marcozzi, che è la prima firmataria, se non vuole che la mozione sia strumentale bisogna togliere l'ultimo capoverso perché da una parte non si può riconoscere che io come Presidente della Provincia e come Assessore ho adottato tutte le iniziative che erano nelle mie possibilità e poi dire che ad oggi non risultano iniziative concrete, mirate quantomeno a tentare di riaprire. Questo non è vero ed è smentito dagli atti che ho firmato come ex Assessore al bilancio, oltre che come ex Presidente della Provincia di Fermo.
Togliete l'ultimo capoverso e il gruppo del Partito Democratico vota tranquillamente questa mozione, diversamente è strumentale, quindi, lo dico al Consigliere Marinangeli, che rappresenta la Lega, lo dico alla Consigliera Marcozzi, che rappresenta Forza Italia ed è la prima firmataria, se volete che anche il Partito Democratico sostenga questa mozione basta togliere questo capoverso che non risponde a verità, come ho dimostrato con i documenti alla mano, che sono protocollati, perché la lettera che vi ho citato è agli atti della Regione protocollo 52164 del 25 giugno, gli incontri al Mit sono documentati, come quelli al Mise, quindi, togliete questo e la votiamo, altrimenti voteremo contro perché non si può votare a favore di un atto strumentale.

PRESIDENTE. Consigliere, mi dispiace evidenziare questa cosa, quanto ha detto non è un fatto personale, è una precisazione di ordine politico, il fatto personale è quando viene attribuito un comportamento per fatti non compiuti o viene censurato nella propria condotta.
Io l’ho lasciata parlare, ma dobbiamo regolamentarci nell'inquadrare sempre le fattispecie negli articoli del Regolamento, altrimenti andiamo su una serie di deroghe che aumenterebbero non dico la non gestione puntuale della situazione, ma sicuramente un’applicazione discrezionale.
Questo a mio avviso non è un fatto personale, quindi, la prendiamo come una precisazione e come dichiarazione di voto quanto meno su questo punto specifico, sulle modalità con cui chiede alla maggioranza la modificazione della mozione per dare la possibilità al gruppo del PD di votarla. Chiusa questa precisazione.
Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Condivido quello che ha già espresso il Consigliere Cesetti, vorrei soltanto dire che qui nelle premesse narrative c’è un elenco di numeri che non sono perfettamente coerenti con quello che è stato assegnato e fatto. Aver proclamato che c'erano 12 milioni di euro …, 12 milioni di euro rispetto ad un intervento come quello della terza corsia, che si pensa dovrebbe arrivare fino all'Abruzzo, oltre che a San Benedetto del Tronto, del quale pochi hanno parlato, mi sembrano una goccia nel mare. Nessuno di noi ha potuto asserire che si sono risparmiati e/o individuati 12 milioni di euro, che basterebbero a malapena per la parcella della progettazione preliminare o definitiva. Parliamo invece di un intervento di 1,3 miliardi di euro di finanziamento e mi meraviglio che voi non lo conoscevate, non è stato fatto un annuncio segreto dal Ministro delle infrastrutture.
Gli inconvenienti che ci sono stati con Autostrade e il sequestro da parte della Procura di Avellino dei tratti relativi alle barriere hanno determinato, visto i lavori che sono iniziati qualche giorno fa, e determinano problemi alla viabilità, sia ordinaria che straordinaria, soprattutto nei periodi festivi hanno creato difficoltà gravissime al nostro turismo. A seguito di questi disagi e dei noti rapporti contenziosi con la Società Autostrade si è ottenuta la possibilità di avere un finanziamento che si può considerare corrispondente alla reale realizzazione dell'opera, quindi 1,3 miliardi di euro. Questa non è una cosa che abbiamo annunciato come gruppo Partito Democratico, è una cosa che si sapeva, era stata decisa già da tempo, non è assolutamente una novità, per cui devo dire che un po’ la mozione mi meraviglia, soprattutto mi sorprende il fatto che si debba discutere del fatto che non è stato fatto nulla. Penso a quanto si è lavorato con le Prefetture, in particolare con la Prefettura di Ascoli Piceno, per far aprire le due corsie di marcia, perché ricorderete che fino a qualche mese fa il senso di marcia era unico e la parte sequestrata eccedeva la larghezza di una corsia.
Adesso, seppur con difficoltà, si è riusciti, mediante i rapporti con il Ministero e non solo, anche tramite le Prefetture, ad avere la possibilità di far viaggiare i mezzi a due corsie, che non è indifferente, non è poco, lasciando la terza corsia, quella di destra, ad una larghezza utile per il cantiere, che non interferisce con la viabilità. Certo, non è una soluzione, ma da lì si è partiti a verificare l'urgenza e la necessità del finanziamento sulla A14, che è sempre stato definito nell'ultimo anno una priorità.
Credo che la terza corsia sarà progettata e finanziata, la progettazione esiste fino a Pedaso, esiste anche un definitivo che ha acquisito una valutazione d'impatto ambientale favorevole, che può essere anche rivista. Ricordo che alcuni Sindaci del fermano, che non erano certo di rappresentanza del PD, hanno fatto una battaglia per non far realizzare la terza corsia. Quindi, dal mio punto di visto non trovo la necessità della mozione, se si vuole che si voti a favore almeno che venga tolta la critica che mi pare ingiusta e anche inopportuna.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Solo per chiarire, dopo aver ascoltato attentamente la Consigliera proponente ed anche il Consigliere Cesetti. Quello che abbiamo fatto in questo primo breve periodo di legislatura in parte è stato già evidenziato dalla Consigliera Marcozzi.
Si rappresenta che l'intervento originariamente rientrava nel programma nazionale di Autostrade per l'Italia Spa relativo alla realizzazione della terza corsia nel tratto di 171 chilometri Rimini Nord-Cattolica-Pedaso interrotto all'altezza di Porto Sant'Elpidio a causa di pareri negativi espressi da due Comuni, argomento già rappresentato dal Consigliere Cesetti.
Oggi più che mai, comunque, la Giunta regionale ritiene necessario completare l'intervento fino a tutto il tratto marchigiano, con la realizzazione della terza corsia da Porto Sant'Elpidio a Pedaso ed avviare la progettazione della terza corsia o le varianti mediante arretramento della A14 fino a Porto d’Ascoli.
L'attuale Giunta regionale ha inserito all'interno dei fondi del Recovery Fund la scheda della terza corsia del tratto marchigiano della autostrada A14 chiedendo di finanziare l'opera, non per un 1,3 miliardi, come ha detto la Consigliera Casini, ma per 1,6 miliardi di euro. Ovviamente la Regione continuerà ad attivarsi per i necessari confronti e per le necessarie interlocuzioni con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e con la Società Autostrada per l'avvio delle successive fasi.
Quello che più in questi giorni ci preoccupa è proprio la gestione di questi fondi europei, di cui stiamo discutendo da tempo, uno, perché si è perso troppo tempo, due, perché, l’ha ricordato la Consigliera Marcozzi, con le altre Regioni, con la Commissione infrastrutture, con il Comitato delle Regioni, alla presenza di alcuni Ministri ci siamo confrontati e siamo rimasti abbastanza delusi dalla gestione in questo fondo e dalla programmazione dell'investimento di fondi disponibili per la nostra nazione.
Vorremmo ricordare al Presidente del Consiglio, magari lo potremmo fare tutti insieme, che non abbiamo bisogno di task force particolari per la gestione di questi fondi, almeno per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, abbiamo già delle task force a meno che non si voglia cancellare la Costituzione, alcuni pezzi del nostro ordinamento, abbiamo delle task force che in molte parti d'Italia funzionano molto bene, sono quelle delle Regioni e oltre a queste abbiamo un soggetto individuato per legge che ha il compito del coordinamento delle Regioni e degli enti interessati alla realizzazione di infrastrutture, è il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che ha proprio queste specifiche funzioni.
Se il Consiglio deciderà di approvare questa mozione la approvi anche con la consapevolezza che tutti insieme dovremo portare avanti una battaglia, quella di informare il Governo che abbiamo già gli strumenti per poter realizzare le opere senza creare strutture piramidali - non ne abbiamo bisogno - e verticistiche, riconoscendo il ruolo delle Regioni e degli organismi che già lo Stato italiano ha da ben 53 anni, se non sbaglio. Abbiamo la necessità che il Governo torni ad un aggiornamento, ad un dialogo con le Regioni che in questi mesi, in queste settimane, sembra completamente assente.
Ringrazio i Consiglieri se ognuno per le proprie competenze e per i propri ruoli potrà sollecitare il Governo nazionale ed esprimere una posizione politica ben chiara, perché venga davvero riconosciuto il ruolo delle Regioni, che sono ben consapevoli delle infrastrutture di cui il proprio territorio ha necessità. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 14/1 a firma dei Consiglieri Marcozzi, Putzu e Marinangeli: “Nel Considerato altresì, il secondo capoverso è sostituito dal seguente: nel territorio della provincia di Fermo si stanno realizzando due nuovi ospedali, quello di Fermo e quello di Amandola, che necessitano di adeguati collegamenti viari”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Sull'emendamento, Presidente, voteremo a favore, anche perché l’ho suggerito io alla Consigliera Marcozzi, in quanto mi sembrava strano che il 25 novembre si affermasse che nel fermano dovrebbero sorgere due ospedali quando si stanno realizzando. Quindi voteremo a favore.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Emendamento 14/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Se i presentatori non intendono sopprimere l'ultimo capoverso noi voteremo contro perché non risponde al vero, non soltanto nei confronti della passata amministrazione, ma neanche nei confronti dell'Assessore Baldelli che poc'anzi ci ha detto che sta sul pezzo e che si è attivato.
Non si può scrivere: “Ad oggi non risultano all'interrogante iniziative concrete, mirate quanto meno a tentare di aprire una trattativa con Società Autostrade, tese alla realizzazione della terza corsia nel tratto Porto Sant’Elpidio-San Benedetto del Tronto”, se togliete questa frase noi voteremo a favore, se non la togliete voteremo contro.
Mi permetto, con il suo consenso, di consegnare all'Assessore Baldelli, forse ce l'avrà anche, la mia interlocuzione con i vari Ministeri, soltanto alcune delle interlocuzioni, a dimostrazione che sulla partita da un pezzo era stato fatto quello che si nega in questo capoverso, ma lo si nega anche all'Assessore Baldelli.

PRESIDENTE. Siamo in dichiarazione di voto, non si può più emendare la mozione.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto favorevole, posto che, come ho esposto nella discussione, ci sono dei problemi assolutamente di non facile soluzione, quanto meno nel breve periodo, per noi comunque è un'opera prioritaria da realizzare nell'ottica di una programmazione generale, come dicevamo prima nell'altra mozione, quindi preannuncio il voto favorevole del Movimento 5 Stelle che darà a livello regionale il suo deciso sostegno ad un'opera strategica per le Marche. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Speravo che il Consigliere del Partito Democratico potesse non avanzare scuse e votare questa mozione, che riguarda l'intero territorio, che non dovrebbe avere appartenenza politica.
Noi andiamo avanti, ormai non ha senso emendare, ma faccio appello al Partito Democratico, non credo che possa cambiare il risultato modificando il testo della mozione quando l'impegno è lo stesso che noi tutti vogliamo prendere, quindi, Fratelli d'Italia voterà a favore e spero anche che il Partito Democratico possa cambiare idea, tanto che ancora una volta si dimostra … Ringrazio il gruppo del Movimento 5 Stelle, che a differenza del Partito Democratico senza tanti giochini vota favorevolmente perché è una proposta condivisibile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’ Grazie, Presidente. Intervento a nome del gruppo della Lega per dichiarazione di voto, siamo favorevoli a questa mozione.

Mozione n. 14 così come emendata. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 15
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Putzu, Marinangeli
“Infrastruttura viaria Monti-Mare”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 15 dei Consiglieri Marcozzi, Putzu, Marinangeli.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Questa io la chiamerei la storia infinita Monti-Mare o Mare-Monti, perché se ne parla da tantissimi anni, però è rimasta sempre sulla carta.
Il rilancio dei territori montani afflitti anche dai recenti eventi sismici passa inevitabilmente dal ripristino e dal potenziamento delle vie di collegamento anche e soprattutto con la costa.
Il difficoltoso raggiungimento delle suddette aree interne a causa delle condizioni delle infrastrutture viarie comporta il progressivo isolamento delle stesse, con il rischio di grave isolamento e desertificazione a causa anche il sisma del 2016, con conseguente perdita dei valori, delle tradizioni, delle ricchezze della zona montana da sempre una preziosa risorsa per il territorio regionale e nazionale.
La provincia di Fermo ha già avuto in dono un progetto preliminare per l'adeguamento dell'asse viario in questione, che collega Amandola a Servigliano, coinvolgendo anche i territori di San Ruffino e i comuni montani di Smerillo, Montefalcone Appennino e Santa Vittoria in Matenano interamente inseriti nell'area del cratere.
Anche per questa infrastruttura importante Monti-Mare la sottoscritta nella passata legislatura ha fatto varie interrogazioni e mozioni, sembrava arrivato il momento in cui potesse vedere la luce, tanto che la passata amministrazione regionale, con l'avallo di illustri esponenti parlamentari, aveva più volte proclamato anche sugli organi di stampa locali che allo scopo erano stati recuperati 12 milioni di euro, poi, però, i fondi sarebbero stati destinati ad opere viarie complementari alla realizzazione del nuovo ospedale di Fermo.
Ricordo al Consigliere Cesetti che c'era stato l'annuncio, il proclama sulla stampa, in merito ai 12 milioni di euro per la realizzazione questa opera, invece questi 12 milioni sono stati trasferiti per le opere viarie a completamento del nuovo ospedale di Fermo, ecco perché la chiamo l'opera alla quale ormai i cittadini fermani non credono più perché, purtroppo, troppi annunci sono stati fatti e poi alla fine non si è mai realizzato nulla.
Anche di questa infrastruttura ne ho parlato subito con l'Assessore Baldelli, dicendo che questa opera è importante per il fermano, che è rimasto indietro, nella viabilità in modo particolare, e lui si è impegnato al riguardo. Ho chiesto a lui in quanto Assessore di riferimento di cercare di definire con precisione i tempi e le modalità di intervento nella realizzazione del primo tratto montano della Monti-Mare, tra l'altro interamente collocato nell'area del cratere, di cercare di definire le competenze di intervento e lo stralcio operativo dei lavori secondo l’impegno tecnico-finanziario assunto.
Quindi, prima di presentare questa mozione ci siamo rapportati con l'Assessore per capire quanto potevamo fare in merito a questa opera importante alla quale i fermani stentano a crederci perché è una storia infinita. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche questa mozione, ancorché non necessaria, perché mi pare che l’Assessore Baldelli stia sul pezzo, non mi pare utile, però è condivisibile.
Anche qui ho chiesto alla Consigliera Marcozzi di togliere l'ultimo capoverso della prima pagina, che tra l’altro è inesatto, laddove si dice: “la passata Amministrazione regionale, con l'avallo di illustri esponenti parlamentari …”, polemica che non serve alla causa, se toglie questo capoverso questa mozione la votiamo, altrimenti no, perché è evidente che è strumentale ed inesatta. Anche qui, per carità, nessuno vuole riconoscimenti, però, dalla documentazione che ho consegnato all'Assessore Baldelli, risulta che già da tempo, da anni, da ultimo recentemente, questa progettualità è stata inserita all'interno della progettualità dell'area di crisi complessa. Noi prevedevamo insieme alla prosecuzione della A14, la Mezzina e la Mare-Monti, tra l'altro l’Assessore potrà vedere in quella scheda progettuale, che è stata inviata ai Ministeri e che ha redatto quello che oggi è il suo Servizio, che per la Mare-Monti ci sono tre stralci: dal casello di Porto Sant'Elpidio, che si affaccia sul lungo Tenna fino a Campiglione, il tratto di Campiglione fino a Servigliano e da Servigliano fino ad Amandola. Ovviamente ci sono risorse importanti, ma non sono i 12 milioni che in modo inesatto si declinano in questa mozione, ne parlo perché sono del fermano, altrimenti c’è la Consigliera Casini che era Assessore alle infrastrutture e lo sa meglio di me, erano esattamente 11 milioni del fondo di sviluppo e coesione, l’Fsc, quota parte dei 53 milioni previsti a livello regionale, tant'è che si diceva spesso che la provincia di Fermo, pur essendo la più piccola, troppo aveva preso perché 53 milioni diviso 5 fa meno di 11 milioni.
A quel tempo si era deciso che queste risorse dovevano essere destinate alle cosiddette opere di adduzione alle strutture ospedaliere, quindi, sono state finalizzate alle opere di adduzione dell'ospedale di Fermo che si sta realizzando però, inserite …, Assessore Baldelli mi rivolgo a lei perché so che quantomeno mi comprende, gli altri non possono farlo perché è strumentale l'azione, quindi con la strumentalità c’è una chiusura mentale, però lei riesce a comprendermi.
Queste opere di adduzione le abbiamo inserite all'interno di questa progettualità, tant'è vero che, se non ricordo male, risultano finanziate. Abbiamo previsto, Consigliera Marcozzi, di questi 11 milioni, 5 milioni per la lungo Tenna, che sarebbe il tratto che comprende il casello di Porto Sant'Elpidio, il ponte sul Tenna che è un progetto da 6 milioni.
Vede, Consigliera Marcozzi, come l’Assessore Baldelli mi segue e annuisce? Potevate chiedere una consulenza a lui per scrivere questa mozione, non a caso è l’Assessore e lei è ancora Consigliere pur avendo avuto cinque anni di esperienza, un motivo ci sarà! Non si diventa Assessore facendo interrogazioni e mozioni, questo è un dato oggettivo.
Ci sono: 6 milioni per il Ponte sul Tenna (San Marco alle paludi), 5 milioni per la strada lungo Tenna, 3,3 milioni per il raccordo della viabilità dell'ospedale, è quasi ultimata, 800 mila euro per la rotatoria di San Marco alle paludi, molto richiesta, 700 mila euro per la corta, che è quella strada, Assessore, che viene da Torre San Patrizio-Rapagnano e scende, mi passi l'espressione, in bocca all'ospedale, per collegare l'entroterra all’ospedale di Fermo, poi c’è la rotatoria sopra la Mezzina. Questi sono gli 11 milioni che, non poteva essere diversamente, sono stati destinati alle opere di adduzione all’interno di questa progettualità.
Poi sono state destinate ulteriori risorse, e termino, oltre questi 11 milioni, che in parte insistono sulla Mare-Monti, pensiamo alla strada lungo Tenna, alla circonvallazione di Amandola, che è stata già appaltata per 6 milioni e i lavori dovrebbero essere in corso, questo era un intervento che disposi come Presidente della Provincia, poi con il trasferimento delle funzioni dalla Provincia alla Regione la strada oggi ex Anas è passata di proprietà regionale, quindi, abbiamo ritrasferito le risorse alla Provincia di Fermo, che ha appaltato i lavori, che per la circonvallazione di Amandola sono in corso.
Ci sono altri 4.880.000 euro, anche questi disposti da Presidente della Provincia poi da Assessore, perché questa strada sarebbe la prosecuzione della variante del ferro che da Fermo scende a Campiglione, per collegare Campiglione verso l’ospedale, riassegnati anche questi alla Provincia di Fermo.
Queste sono le risorse che sono state destinate in quella direzione, e non sono poche.
Amandola-Servigliano, certo, è un intervento importante il cui costo è tra i 40 e i 50 milioni di euro, c’è un progetto che all’epoca venne redatto se non sbaglio dal Cosif, è rilevante e ci vuole un finanziamento importante.
All’interno di questa progettualità che le ho indicato lo troverà, ecco, questa mozione inutile, può essere votata a condizione che si tolga quell’ultimo capoverso, altrimenti anche su questa voteremo contro perché quel capoverso non risponde al vero, è confuso e ci sono dati inesatti.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. L’ex Assessore Cesetti lo conosciamo tutti, mi fa ridere, oggi si trova in minoranza e visto e considerato che lui è l’esperto dovrebbe anche sapere che intervengo perché mi ha citato. L’ex Assessore Cesetti ora si trova in minoranza, quindi, lo capisco e lo comprendo.
Sulla Monti-Mare andatevi a vedere gli articoli, Consigliere Cesetti chieda al Sindaco di Amandola se quelle risorse, i 12 milioni di euro, ed ha citato bene anche il collegamento Amandola-Servigliano, sono state destinati lì. Lo chieda a lui perché all’epoca mi suggerì l’interrogazione e la mozione che io feci, non è un Sindaco di Forza Italia o del centro destra e lei lo dovrebbe sapere benissimo. Quindi, rimando al mittente quello che ha appena detto nel suo intervento.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare la Consigliera Marcozzi per la mozione e come ho detto in precedenza se riusciamo ad essere uniti in questo Consiglio regionale, riusciamo a dare più forza alle nostre richieste di ricerca dei fondi, sappiamo tutti che sarà particolarmente difficile, ma ci dobbiamo provare e ci dobbiamo mettere tutte le nostre energie e le nostre forze.
La mozione 15 presentata dalla Consigliera Marcozzi impegna il Presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale a definire con precisione i tempi e le modalità di intervento nella realizzazione del primo tratto montano, che chiama Monti-Mare, tra l’altro interamente collocato nell’area del cratere e a definire da subito le competenze di intervento e lo stralcio operativo dei lavori, secondo l’impegno tecnico finanziario assunto.
In merito al primo punto si rappresenta quanto segue. Il tratto a cui si fa riferimento è definito come strada Amandola-Servigliano, è identificato con la strada statale 210 fermana-faleriense di competenza Anas e costituisce il tratto della Monti-Mare che collega l’abitato di Amandola con quello di Servigliano.
Per l’adeguamento dell’asse viario in questione la Provincia di Fermo ha ricevuto un progetto preliminare che prevede l’ammodernamento e adeguamento dell’attuale sede stradale per una lunghezza di circa 18 chilometri, migliorando i raggi di curvatura con brevi varianti per un costo stimato di 50 milioni di euro.
Il tratto che collega Amandola e Servigliano coinvolge anche i territori di San Ruffino ed i comuni di Smerillo, Montefalcone Appennino e Santa Vittoria in Materano, tutti inseriti nell’area di cratere.
La Regione Marche ha inserito l’intera Mare-Monti come indicato nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Fermo, tra gli interventi stradali ritenuti prioritari del Recovery Fund per 84 milioni di euro.
L’amministrazione regionale si impegnerà ad attivarsi anche presso Anas e il Mit affinché prenda avvio la progettazione e la futura realizzazione dell’opera proprio perché ritiene che sia un’arteria fondamentale di collegamento in quel territorio.
In merito al secondo punto si rappresenta quanto segue. Lo stralcio operativo in corso di esecuzione è quello di competenza provinciale lungo l’asse stradale SP 204, il lungo Tenna di cui si parlava in precedenza, l’intervento del costo di 5 milioni di euro è interamente finanziato con fondi di sviluppo e coesione 2014/2020 stanziati dalla Regione Marche e assegnati alla Provincia di Fermo attraverso la sottoscrizione di specifica convenzione.
L’intervento prevede l’ammodernamento della strada con l’adeguamento della carreggiata stradale.
Il cronoprogramma prevede l’affidamento dei lavori entro il mese di ottobre 2021 e il collaudo degli stessi entro il mese di dicembre 2023.
Ad oggi, come da comunicazione della Provincia di Fermo, risultano affidate le indagini geognostiche e i rilievi topografici, mentre la progettazione dell’opera dovrebbe essere affidata a breve.
E’ chiaro che questo è un intervento minimale nel tratto finale e avremo bisogno di maggiori risorse, ecco perché invito ancora una volta ad attivarci affinchè non vengano istituite strane cabine di regia, ma si lavori con gli organi esistenti in quanto avremo la possibilità di realizzare alcune infrastrutture strategiche e sostenere lo sviluppo economico del nostro territorio, partendo dalla provincia di Pesaro e arrivando a quella di Ascoli Piceno e viceversa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Il gruppo della Lega è a favore di questa mozione.
Concordo con quanto ha detto l’Assessore Baldelli, ci trova d’accordo su tutto il fronte degli investimenti, sia in questa fase che per il territorio regionale, da Ascoli Piceno a Pesaro passando per la provincia di Ancona.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Visto che non è stata accolta la richiesta di quella breve modifica, noi del Partito Democratico voteremo contro, però mi sia consentito di dire due cose all’Assessore Baldelli.
La prima, Assessore, è auspicabile quello che lei dice, che sui grandi temi che riguardano la nostra comunità si deve perseguire l’unità, come è indispensabile su tutto, anche laddove siamo divisi, la collaborazione, però per fare questo, lei converrà con me, bisogna essere in due, noi oggi abbiamo provato a fare la nostra parte, altri non l’hanno voluta fare, quindi ne prendiamo atto.
Da ultimo, a titolo personale, apprezzo quanto da lei detto Assessore perché vi ravviso l’idea della necessaria continuità rispetto anche alle iniziative da noi assunte sulle infrastrutture a suo tempo, nel mio territorio, nel territorio della provincia di Fermo, di questo parliamo, perché la Mare-Monti prioritariamente insiste su tutto il territorio della provincia di Fermo.
Ripeto, apprezzo che lei stia sul pezzo e che ci si ponga all’insegna di quella continuità amministrativa che sui grandi temi rappresenta sempre un valore per chiunque.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Sono dispiaciuto perché il Consigliere Cesetti della provincia di Fermo, visto che anche su questa opera aveva lavorato moltissimo, come ha detto, ancora una volta non vota a favore un altro atto che questa maggioranza fa. Gli ricordo che era un buon giocatore di calcio, ma non giocavamo insieme, ed ultimamente ha perso un po’ la stoffa del grande giocatore che prende la palla e fare rete.
Voglio ringraziare ancora una volta i Consiglieri Marcozzi e Marinangeli per aver presentato questa mozione, utile per il nostro territorio, dispiace che il Partito Democratico si contraddica votando contro, Fratelli d’Italia voterà a favore.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto favorevole perché il tema ci interessa particolarmente e sicuramente ne trarrà giovamento il territorio.
Ci siamo confrontate con coloro che quei luoghi li abitano, li vivono e percorrono quelle strade, sono stati tutti concordi nel chiederci di appoggiare questa mozione, nulla toglie però che saremo molto attenti e vigili a controllare che di fatto a queste mozioni seguano i fatti, come è stato già detto, lo voglio sottolineare, che non ci sia un utilizzo politico di questo atto, ma un impegno ben preciso. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Mozione n. 15. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 16
ad iniziativa dei Consiglieri Antonini, Lucentini, Bilò, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Menghi, Serfilippi
“Estensione del decreto agosto alle Regioni terremotate”

Mozione n. 18
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Cesetti, Carancini, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora
“Decontribuzione aree di crisi industriale complessa della Regione Marche”

Mozione n. 20
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui
“Sblocco fondi inutilizzati dedicati agli ammortizzatori sociali ed estensione dei benefici degli sgravi contributivi anche alle aziende presenti nelle Aree di crisi delle Marche”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le mozioni n. 16 dei Consiglieri Antonini, Lucentini, Bilò, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Menghi, Serfilippi, n. 18 dei Consiglieri Casini, Cesetti, Carancini, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, n. 20 dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui, abbinate.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i Consiglieri. Come gruppo Lega presentiamo questa mozione perché riteniamo che dobbiamo fare di tutto per poter intervenire e far estendere il cosiddetto decreto agosto, ovvero i benefici, alla zona del cratere della regione Marche, decreto trasformato in legge ad ottobre e fra un po’ inserito nelle proroghe dei termini della prossima finanziaria 2021.
Se il decreto agosto dovesse essere prorogato, tra l’altro i benefici si dovrebbero estendere fino al 2029, e se non venisse inserita la zona del cratere della regione sarebbe un duro colpo per la nostra economia e per la possibilità di investimenti di impresa nel nostro territorio perché le aziende troverebbero certamente più conveniente investire nel vicino Abruzzo oppure addirittura trasferirsi nelle regioni che beneficiano del cosiddetto decreto agosto.
Perché abbiamo individuato l’area del cratere? Abbiamo individuato in primis l’area del cratere perché la riteniamo più svantaggiata e dal punto di vista del futuro in pericolo. Seconda cosa, questo ci permette di coinvolgere altre due Regioni, ovvero l’Umbria e il Lazio che hanno esattamente lo stesso problema, le aree del cratere umbre e laziali, il Lazio confina come le Marche con l’Abruzzo, l’Umbria non è molto distante.
Voglio sottolineare che la Regione Umbria ha già approvato un’identica mozione, lo dico senza presunzione, compilata dal sottoscritto e consegnata ai colleghi umbri della Lega, approvata qualche giorno fa, prima di noi, perché il Consiglio regionale era convocato prima di quello delle Marche. Quindi già la Regione Umbria ha approvato un testo identico, ovviamente conformato alle sue esigenze, nel Lazio si sta per presentare e quindi mi auguro che sarà approvata.
Permettetemi, dato che ho visto anche la mozione dei Consiglieri del Partito Democratico, una garbata e ironica considerazione. Mi fa piacere che alcuni passaggi siano un copia incolla di quello che abbiamo scritto noi della Lega, come le migliori griffe è stata copiata, sul mercato troviamo delle copie di Gucci e di griffe importanti, evidentemente ci sono dei passaggi che sono stati copiati e incollati e questo mi può far solo che piacere.
Ripeto, lo dico con garbo e ironia, almeno spero, da un lato la loro mozione mi sorprende e mi fa anche un po’ sorridere perché l’attuale minoranza è stata in maggioranza per tanto tempo, soprattutto in un periodo in cui quello che chiede oggi, poteva essere tranquillamente chiesto allora perché il decreto agosto fa riferimento ad un mese particolare del nostro calendario e in quel mese governava, va bene? Voi governavate ad agosto, tra l’altro il decreto è dei primissimi giorni del mese, probabilmente era anche in cantiere nei mesi precedenti, allora, come avete dato informazione, l’ha ricordato prima la Consigliera Menghi, di un finanziamento così importante come quello dell’autostrada … Apro una parentesi, dopo 20 anni non siete riusciti a prendere una decisione in tal senso, meglio tardi che mai, adesso arriva questo finanziamento di 1,7 miliardi di euro e viene annunciato, condiviso e detto da voi. Sono d’accordo con la Consigliera Menghi, la procedura è alquanto singolare perché solitamente queste notizie vengono condivise tra istituzioni, quindi il Governo con il Ministro delle infrastrutture, con il Governatore, con il Presidente e l’Assessore alle infrastrutture della Regione, fa un po’ specie che sia l’opposizione in Regione a fare questi annunci.
Come siete in grado di dare queste belle notizie, vi dovete prendere anche la responsabilità di condividere e bussare, chiedere e implorare una soluzione perché si tratta veramente di implorare una soluzione, perché se non ne troviamo una importante …
Guardate, questa non è una semplice mozione, una dichiarazione d’intenti, un auspicio, questa è un grido di allarme perché se nella finanziaria questo decreto di agosto dovesse passare così, significherebbe la reale e definitiva morte di un territorio, di gran parte della nostra regione. Ho già sentito imprenditori ascolani, fermani che sono pronti a trasferirsi armi e bagagli in Abruzzo dove risparmierebbero il 30% per quasi 10 anni, a scalare il 20% e il 10%, una media del 20% in 10 anni sulla decontribuzione del personale, nonché sgravi sulle assunzioni per i giovani under 36, per le donne disoccupate da solo 6 mesi, mentre a livello nazionale sono 24 i mesi per poterle assumere non pagando i contributi. Siamo di fronte ad un vero e proprio allarme.
Quello che dico all’opposizione è che mi sembra strano che voi impegnate oggi il Presidente Acquaroli a chiedere al Governo di intervenire, perché al Governo ci siete voi, è qualcosa che potete fare direttamente senza passare attraverso questa Aula, cosa che avreste già dovuto fare perché il decreto è di agosto e in quel periodo governavate voi. Tra l’altro chiedete la proroga della mobilità in deroga, che l’Abruzzo ha già visto finanziata i primi di agosto, anche qui c’è una vostra responsabilità, c’è una doppia responsabilità.
Invece di dire stiamo zitti, stiamo con i frati e zappiamo l’orto, magari fare un lavoro sotterraneo politico e andare a bussare ai vostri referenti, che avete a livello governativo, i vari Ministri e company, per chiedere una immediata soluzione, fate una mozione che di fatto in parte è copiata da quella della Lega con la quale chiedete a noi di intervenire presso il Governo, quando il Governo è vostro e avreste dovuto farlo ad agosto quando governavate.
Nessuno vuole dare degli insegnamenti all’opposizione, però, sinceramente, permetteteci di rimanere sbigottiti per questa vostra mozione.
Il senso della mozione l’ho detto, sottolineo in maniera veloce solamente il fatto che noi chiediamo fortemente che il nostro Presidente e tutto il Consiglio si attivi presso le sedi opportune affinché nella prossima legge finanziaria venga inserita tra le aree beneficiarie del cosiddetto decreto agosto, la parte del cratere del terremoto attualmente esclusa.
L’Umbria ha già approvato lo stesso testo della mozione, ricordo che se ci stringiamo intorno ad una proposta come quella del cratere, probabilmente avremo più possibilità di riuscire perché da un punto di vista politico è una proposta più efficace e sostenibile. Tra l’altro il gruppo della Lega a livello parlamentare sta proponendo un emendamento alla legge finanziaria. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voglio dissipare le delusioni del Consigliere Antonini, del quale condivido il suo intervento. Contrariamente a quello che dice e che ha detto anche il suo Commissario, evidentemente non è molto attento, noi non abbiamo copiato la nostra mozione dalla vostra perché è fatta un po’ meglio, ma non nella forma, e dopo dirò perché.
Ora vado al sodo della questione. Noi abbiamo semplicemente ricordato quello che abbiamo già fatto, contrariamente a quello che lei dice, perché l’Assessore al bilancio, con delega alle aree di crisi e spesso delegato a rappresentare la Regione Marche nella Conferenza Stato Regioni, con lettera protocollo 0907067 del 10 agosto 2020 chiedeva al Ministro della coesione territoriale, al Ministro allo sviluppo economico, al Ministro all’economia e al sottosegretario Morani quello che chiediamo oggi con questa mozione.
Questa lettera la feci d’intesa con la Vicepresidente Casini che si occupava, pur non essendo delegata, dell’area di crisi Piceno-Valvibrata e adesso, Presidente, anziché fare l’intervento a braccio la leggerò, così vedrete che c’è la sostanza del problema e come la nostra mozione non sia stata copiata dalla Lega, ma sia stata nient’altro che una riedizione di quella mia lettera, di cui ho declinato il protocollo perché resti agli atti la verità e la menzogna.
“Signori Ministri, il decreto agosto ha introdotto una nuova misura fiscale di vantaggio per le Regioni del sud - così Presidente illustro la mozione perché è la stessa - ovvero un aggravio contributivo del 30% di cui le aziende ubicate nel Mezzogiorno possono beneficiare sui contratti di lavoro a tempo indeterminato e a termine a partire dal 1 ottobre.
Si tratta di un incentivo che si aggiunge alle già molteplici agevolazioni introdotte con le manovre degli ultimi anni per favorire l’occupazione del Mezzogiorno, dal bonus sud, alle agevolazioni per le assunzioni dei giovani, fino all’esonero previdenziale per il personale altamente qualificato.
Pur comprendendo l’importanza dell’intervento non possono non esprimere forti perplessità sugli effetti che la norma appena approvata può determinare nei territori contigui a quelli coinvolti dalla novella legislativa, che con questi condividono aspetti, indicatori e criticità del tessuto socio economico e del mercato del lavoro.
Non a caso il territorio della regione Marche, confinante con la regione Abruzzo, è per la sua parte prevalente interessato da processi di aree di crisi industriale complessa riconosciuti a partire dal 2010 ad oggi, l’area di crisi ex Antonio Merloni, che interessa 56 comuni delle province di Ancona, Macerata, Pesaro Urbino, quella interregionale della Piceno-Valle del Tronto-Valvibrata, che copre 40 comuni della provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, l’area di crisi del distretto pelli/calzature fermano-maceratese, che coinvolge 42 Comuni delle province di Fermo e Macerata.
La crisi di queste aree, che è stata generata da una crisi di una grande impresa con effetti sull’indotto o dalla crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione sul territorio, ha reso necessario intervenire con strategie di rilancio e di diversificazione del sistema produttivo, capace di attrarre investimenti e di creare occupazione in territori che sono contraddistinti da crisi aziendali in costate aumento e da forte emergenza occupazionale, in linea con la logica sottesa ai progetti di riconversione e riqualificazione industriale che la Regione e il Ministero dello sviluppo economico in qualità di amministrazioni co-finanziatrici devono attuare nell’ambito degli accordi di programma.
Non va dimenticato che negli stessi territori la crisi produttiva occupazionale è stata amplificata dagli effetti devastanti generati dagli eventi sismici del 2016/2017 - questa è la lettera del 10 agosto, come diceva il Consigliere Antonini nell’immediatezza del provvedimento - proprio nelle prossime settimane saranno attivati gli incentivi per il sostegno agli investimenti delle imprese nell’area di crisi complessa fermano-maceratese - come è puntualmente avvenuto tanto è vero che l’Assessore Castelli opportunamente ha rifinanziato questa misura che tanto aveva avuto successo - considerata la stretta interlocuzione esistente tra crisi produttiva e occupazionale si tratta di agevolazioni che vengono riconosciute a fronte di progetti aziendali che prevedono piani di incremento degli addetti in grado di assorbire il bacino dei lavoratori da ricollocare previamente individuato dalla Regione.
E’ evidente come l’assenza di misure decontributive analoghe a quelle che saranno vigenti a partire da ottobre nella regione Abruzzo confinante, con la quale, peraltro, nella politica di coesione 21/27 le Marche condividono l’appartenenza alle cosiddette regioni in transizione con Pil pro capite tra il 75 e il 100% della media UE, complici in primo luogo proprio la crisi del gruppo Merloni e del distretto del bianco e del comparto calzaturiero del fermano, potrebbe esercitare un effetto distorsivo sulle scelte localizzative delle aziende interessate ad investire.
Pertanto per evitare che l’efficacia della strategia di rilancio del distretto pelli-calzature e delle altre aree di crisi della regione Marche venga penalizzata dalla mancanza di incentivi a favore dell’occupazione è assolutamente necessario estendere i benefici della misura decontributiva anche alle aziende localizzate nelle aree di crisi industriale complessa delle Regioni contigue a quelle interessate dalla norma tra le quali la Regione Marche”.
Questo Presidente è quello che ho scritto il 10 ottobre, il Consigliere Antonini è giustificato perché non era Consigliere regionale, non poteva essere a conoscenza di questo mio intervento e quindi vedendo la mozione ha pensato comprensibilmente, ha fatto male a pensarci, che noi avessimo copiato la sua, ma non è così perché noi abbiamo semplicemente rievocato quello che era scritto in questa lettera, credo invece che il Commissario Marchetti, essendo un Parlamentare in carica, avrebbe dovuto conoscere tutte queste problematiche, anche perché tra l’altro questa lettera è stata divulgata attraverso facebook, io non lo uso, ma in quel periodo si era anche in campagna elettorale ed io solitamente lo apro in campagna elettorale. Questo soltanto per fare chiarezza.
Oggi con questa mozione richiediamo la stessa identica cosa, in più chiediamo che la Giunta regionale si attivi presso il Governo, il Parlamento e la Conferenza Stato-Regioni - poi lo faremo anche noi nei confronti del Parlamento e del Governo, anzi l’ho fatto, perché voglio dire al Consigliere Antonini che sono intervenuto reiteratamente, con i Ministri, con il sottosegretario Morani, anche con il Senatore Verducci su questa vicenda – affinchè venga prevista una apposita norma legislativa da inserire nel procedimento in corso di conversione e comunque da adottare entro il corrente anno 2020, che prevede che una parte del residuo degli ammortizzatori sociali pari a circa 26 milioni, già certificati dall’Inps, possano essere utilizzati per la proroga della mobilità in deroga e per la Naspi per i lavoratori delle aree di crisi complessa della regione Marche, se ci mettiamo la mobilità e la Naspi li prendiamo tutti.
Chiudo dicendo questo, chiedo al Consigliere Antonini se è possibile, secondo me ci sono le condizioni, di poter addivenire ad una risoluzione congiunta che tenga insieme il tutto perché quella del Consigliere Antonini, che non si può dire che non sia condivisibile, dice di estendere questi benefici soltanto alle aree del cratere, sacrosanta come misura, però noi dobbiamo inserire tutte le aree di crisi Consigliere Antonini, perché la strategia dell’area di crisi è inefficace se non c’è questa misura perché le aziende se ne vanno in Abruzzo. Cito un esempio su tutti, c’è un’azienda a Magliano di Tenna, che è fuori dal cratere sismico però all’interno della progettualità dell’area di crisi, importante e storica, che è stata rilevata da un gruppo della provincia di Teramo, se lì c’è la decontribuzione e qua no quel gruppo probabilmente l’azienda se la porta giù, allora noi dobbiamo estenderla a tutte le aree di crisi, più il tema della mobilità e della Naspi.
Secondo me, dopo aver fatto chiarezza, ci sono le condizioni per arrivare ad una mozione congiunta se non sarà così personalmente sulla mozione del Consigliere Antonini mi asterrò, solo perché ritengo non sia completa in quanto va estesa a tutte le aree di crisi e voterò la mia, però credo ci siano le condizioni per farla insieme.

PRESIDENTE. Ha la parola per l’illustrazione la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Il cosiddetto decreto agosto prevede e dispone sgravi contributivi pari al 30% per il personale delle aziende site nei territori regionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La Regione Marche, stante a quanto previsto dal sopra citato decreto agosto, è esclusa da queste misure decontributive previste per le Regioni sopra citate pur essendo un territorio flagellato dalla crisi economica, dai terremoti del 2016/2017 e dalla pandemia da Covid 19.
Nelle Marche insistono l’area di crisi interregionale del Piceno- Valle del Tronto- Val Vibrata che copre 40 comuni della provincie di Fermo ed Ascoli, l’area di crisi ex Antonio Merloni che investe ben 56 comuni fra le province di Pesaro Urbino, Ancona e Macerata e l’area di crisi del distretto calzaturiero-pelli che tra le province di Fermo e Macerata coinvolge 42 comuni interessati.
L’esclusione delle Marche dagli sgravi contributivi sopra citati comporterà sicuramente una penalizzazione per l’economia e il Pil regionale, favorendo territori regionali limitrofi e provocando un netto squilibrio fra territori regionali perciò che concerne i distinti sviluppi aziendali e industriali e conseguentemente quelli socio-occupazionali.
La nostra regione sta vivendo l’aggravarsi della crisi sociale, economica, industriale ed occupazionale dettata dalla pandemia, forti preoccupazioni sta suscitando anche e soprattutto lo sblocco dei licenziamenti.
Ad oggi non sono previsti strumenti o finanziamenti di proroga per la mobilità in deroga, ovvero la Naspi per lavoratori delle aree di crisi complessa della regione Marche.
Cosa sta facendo l’Assessore al riguardo? L’Assessore regionale al lavoro della Regione Marche ha partecipato a ben tre riunioni della IX Commissione insieme a esponenti di tutte le altre Regioni italiane tenutesi il 27 novembre scorso. Il 2 dicembre scorso e il 4 dicembre ha chiesto al Governo, al Parlamento ed alla Conferenza Stato-Regioni di poter usufruire dei fondi per le aree di crisi. Ha altresì in programma per il prossimo 10 dicembre un incontro in video-conferenza con i sottosegretari del Mise e le componenti sindacali per affrontare nello specifico i temi legati alla crisi lavorativa aziendale e occupazionale delle Marche.
Gli Assessori regionali al lavoro e alle aree di crisi industriali in data 26 novembre hanno inviato una lettera al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Sottosegretario allo sviluppo economico e al Direttore generale della direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nella quale si manifesta la preoccupazione per l’emergenza occupazionale nelle Marche e si sollecita un intervento normativo ad hoc per l’assegnazione di un plafond aggiuntivo di risorse per la proroga della mobilità in deroga anche ai lavoratori della regione Marche interessati dall’area di crisi industriale Piceno-Valle del Tronto-Val Vibrata.
Nella lettera stigmatizzano come a distanza di anni dall’istanza di riconoscimento dell’area di crisi e dalla formalizzazione del progetto di riconversione e riqualificazione industriale la situazione del tessuto produttivo e del mercato del lavoro della parte marchigiana dell’accordo resta assolutamente critica, anzi aggravata dall’incidenza del Covid. Si sottolinea come si stia avviando l’iter per la sottoscrizione dell’atto integrativo già approvato dalla Regione Marche con delibera n. 1038 del 27 luglio scorso dell’accordo di programma interregionale per l’area di crisi industriale complessa Piceno-Valle del Tronto-Val Vibrata scaduto il 28 luglio scorso.
L’atto in questione consente di rimettere in circolo sia i fondi residui nazionali per un nuovo avviso alla legge n. 181 del 1989, sia quelli regionali destinati alle politiche attive del lavoro e finanziato sulla nuova programmazione dei fondi strutturali.
Risulta altresì necessario accompagnare qualunque strategia di rilancio degli investimenti di supporto all’occupazione con un plafond dedicato di risorse per gli ammortizzatori.
Gli Assessori regionali al lavoro e alle aree di crisi industriali delle Marche nella lettera hanno specificato anche come il decreto interministeriale del febbraio scorso nel ripartire le risorse, di cui alla legge di bilancio 2020, tra le Regioni interessate dalle aree di crisi industriale in assenza di una interlocuzione di prassi tra amministrazioni, non abbia assegnato fondi addizionali per la proroga della mobilità in deroga ai lavoratori della parte marchigiana dell’area di crisi a differenza della confinante regione Abruzzo.
In questo contesto l’entità limitata dei residui spettanti alla Regione Marche pari a 1,1 milioni di euro a fronte di un fabbisogno di 5,4 non consente di garantire la proroga di 12 mesi del trattamento di integrazione salariale a coloro che ne hanno fruito nel 2019, questo è gravissimo.
Ciò rappresenta dunque un elemento pregiudizievole all’eventuale ulteriore proroga di 12 mesi che verrebbe disposta con legge di bilancio 2021, ciò rappresenta nei fatti una grave disparità di trattamento tra i lavoratori delle due aree interessate e mette a rischio l’interconnessione e la sinergia tra le misure di sostegno al reddito e quelle di politica attiva del lavoro, che l’accordo in questione tramite l’Fse potrà garantire per i prossimi tre anni.
La Regione Marche dispone di fondi inutilizzati dedicati agli ammortizzatori sociali certificati Inps pari a circa 26 milioni di euro che, previa disposizione normativa che ne sblocchi l’impiego, potrebbero coprire il differenziale tra i residui 2019 destinati alla mobilità in deroga dell’area di crisi.
Quindi impegniamo la Giunta regionale a chiedere al Governo nazionale, Parlamento e Conferenza Stato-Regioni di sbloccare immediatamente i 26 milioni di euro ossia i sopracitati fondi inutilizzati dedicati agli ammortizzatori sociali, certificati Inps, da destinare alla proroga degli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi e per il sostegno delle politiche attive per la ricollocazione dei lavoratori e di rilancio delle imprese interessate.
Chiediamo l’impegno alla Giunta regionale di chiedere al Governo nazionale, Parlamento e Conferenza Stato-Regioni l’estensione dei benefici degli sgravi decontributivi previsti nel decreto agosto anche alle aziende presenti nelle aree di crisi delle Marche.







PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Intervengo solo perché passa un messaggio che non mi pare corretto, parlo per esempio dell’area di crisi del Piceno e della Val Vibrata che è stata ottenuta in 5 mesi con una procedura che devo dire ha molto di tecnico, tra l’altro, per cui la politica ha tessuto soltanto le fila a livello nazionale, ma c’è stato un lavoro tecnico imponente e importante, mi riferisco agli ammortizzatori in deroga.
La Consigliera Marcozzi ha detto che che è una cosa scandalosa, ma le ricordo che nel piceno e in una piccola parte del fermano, a braccio mi sembra di ricordare che nel fermano sono 8 i comuni che fanno parte dell’area di crisi industriale complessa del Piceno e della Val Vibrata, noi abbiamo ottenuto ben quattro anni di cassa integrazione in deroga, in cinque anni di mandato ottenere quattro anni di cassa integrazione in deroga non è poco.
E’ vero che ci sono stati dei problemi legati a quello che lei ha ben chiarito, ma come sa l’Assessore Castelli esistono dei residui che sono circa, anche qui vado a braccio perché non ho letto la mozione, 26 milioni di euro che non sono stati utilizzati e che la Regione ha in pancia e che potrebbero essere impiegati per coprire il divario tra gli 1,1 milioni che abbiamo a disposizione e i rimanenti.
Credo che non ci sia in questo momento una questione di maggioranza o di opposizione, ma una vicenda che riguarda la perimetrazione delle aree.
La Lega ha presentato una mozione nella quale indica il cratere, ma nel cratere non c’è per esempio San Benedetto del Tronto, faccio un esempio riferito al Piceno, non c’è Grottammare, non ci sono comuni importanti del piceno, del fermano e del maceratese.
Allora chiedo di valutare l’idea di allargare il più possibile il perimetro, perché non è una questione di imprimatur, nel senso che siamo arrivati prima noi o gli altri, noi siamo arrivati nel 2016, abbiamo ottenuto la perimetrazione dell’area di crisi e ci eravamo insediati nel 2017, quindi se vogliamo il primato lo possiamo raggiungere, ma non i primati nel senso di scimmia. Non è questo, la cosa importante è riuscire a risolvere la questione della defiscalizzazione perché è una cosa ingiusta, chiaramente nel piceno ancora più ingiusta perché nell'area di crisi del Piceno c’è quella della Val Vibrata che è nata insieme, separata da un fiume, dove c’è la decontribuzione e dove ci sono gli ammortizzatori sociali, ma questo non significa che non sia altrettanto importante in tutte le altre aree di crisi complessa.
Valutiamo l’ipotesi di non fermarci alla sola area del cratere, dov’è importantissima la decontribuzione, ma la parte che riguarda gli ammortizzatori sociali è necessariamente legata al perimetro delle aree di crisi, che nelle Marche sono diverse e, quindi, potremmo con la Naspi arrivare fino al pesarese, potremmo inserire tutti gli ammortizzatori sociali di tutte le aree di crisi complesse e semplici utilizzando la Naspi.
Visto che c’è l’opportunità di avere una perimetrazione più ampia, penso che vada colta l’occasione di inserire il perimetro più ampio, poi ognuno per le sue possibilità, competenze, sia politiche che amministrative, cercherà di portare a casa il risultato che è determinante e non è di destra né di sinistra.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Spero che l’appello del Consigliere Cesetti venga accolto e che quindi si riesca a fare tutti insieme un documento unico, anche se devo sottolineare che mi trovo un po’ in imbarazzo perché essendo il Movimento 5 Stelle al Governo è chiaro che io e la mia collega abbiamo bisogno di coordinarci. Se succede spesso quello che è successo oggi, cioè che ci vengono presentati pochi minuti prima dell’inizio del Consiglio delle mozioni, degli atti importanti, noi non abbiamo subito delle risposte immediate, che possano essere soddisfacenti, per cui sulla terza mozione di questo gruppo, quella della Consigliera Marcozzi, è chiaro che ci dovremo astenere anche perché si parla di una somma considerevole. La cosa mi spiace, quindi, spero che non diventi la regola infilare da fuori sacco mozioni, mi permetto di dirlo al Presidente, come quella della Bolkenstein e se non sono proprio urgenti magari rinviarle alla settimana successiva. Sta diventando un lavoro che quasi strozza, soffoca e non è possibile non ascoltare quello che avviene qui dentro perché si è portati a studiare cose nuove, verificare, fare così non è un bel modo di lavorare, almeno mi viene da stigmatizzarlo. Abbiate pazienza se ho detto queste cose, spero che vengano prese in considerazione.
Per quanto riguarda la mozione n. 16 i nostri Parlamentari ci hanno già avvisato che questa richiesta loro la portano avanti da agosto e purtroppo a ieri non era passata, una richiesta che fa anche l’Anci per cui ci sentiamo di approvarla nel caso venisse votata oggi, anche se speriamo che venga fatto un documento unico, magari da mettere in votazione la prossima volta.
Per quanto riguarda la mozione n. 18 anche su questa ci hanno detto che pur trattando di aree diverse, che non sempre si sovrappongono completamente, pur di agevolazioni diverse, il Movimento 5 Stelle in finanziaria ha proposto un emendamento che va proprio in questa direzione e l’emendamento si chiama “Patti per l’insediamento produttivo” e intende favorire la ripresa del cratere e delle aree di crisi. Quindi siamo perfettamente allineati.
Per quanto riguarda la mozione presentata dai Consiglieri regionali di Forza Italia mi dispiace, però non ho avuto il tempo di approfondire sufficientemente la questione, trattandosi di un ingente impegno del Governo non mi sento di esprimermi né pro né contro. Grazie.

PRESIDENTE. Faccio mio l’invito che testé ha detto la Consigliera Ruggeri, cerchiamo di regolamentare in futuro l’organizzazione e la programmazione delle mozioni e degli altri atti in modo da consentire a tutti i Consiglieri di organizzare i loro interventi sulla base di approfondimenti e di valutazioni fatte con la calma dovuta.
Ha la parola l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Queste tre mozioni effettivamente hanno una base comune e trattano le stesse argomentazioni, anche se hanno indubbiamente alcune specificità diverse. Ad esempio la mozione presentata dal Consigliere Antonini evidenzia in maniera chiara tutte le criticità che riguardano in particolare il cratere sismico, tutte le questioni che sono pur collegabili anche alle altre mozioni in questo caso si caratterizzano particolarmente e io dico giustamente anche per le questioni delle aree terremotate.
Mi soffermo un attimo di più sulla questione della mozione presentata dal Consigliere Cesetti e dal gruppo del partito Democratico, che risale al 3 dicembre, non cito a caso questa data, poi ci tornerò alla fine, che chiede effettivamente un po’ tutte le cose che qui sono state giustamente argomentate e che rientrano anche nelle altre due mozioni, richiama il decreto agosto, gli sgravi contributivi del 30% per le regioni del sud, dalle quali le Marche rimangono attualmente fuori, rimarca il fatto che l’area di crisi, in particolare quella del Piceno-Val Vibrata è di fatto a confine con le aree dell’Abruzzo, che hanno questi sgravi mentre le nostre non ne beneficiano, evidenzia, come le altre mozioni, il fatto che tutto è aggravato dalla questione del sisma per quel che riguarda la nostra regione e anche per le altre e nello stesso momento mette in evidenza che ad oggi non ci sono proroghe e benefici a favore delle nostre aree marchigiane, quindi, chiede parità di trattamento e la possibilità di utilizzo di quei 26 milioni residui a favore di ammortizzatori sociali.
Bene, prendo spunto da questa perché, ripeto, la base è abbastanza simile, per dire ai Consiglieri del Partito Democratico che con questa mozione di fatto stanno rincorrendo delle iniziative che noi abbiamo già intrapreso e non a caso prima ho citato la data della presentazione, il 3 dicembre, perché io e l’Assessore Castelli ci siamo già mossi prima di quella data. Infatti la lettera che è stata citata nella mozione della Consigliera Marcozzi, del 26 novembre, noi l’avevamo già scritta e ci siamo già attivati presso il Governo, i Sottosegretari, eccetera, per portare in evidenza queste storture che sono ricomprese nelle tre mozioni, questa disparità di trattamento tra le altre regioni e la regione Marche, questa impossibilità di spendere i 26 milioni di residui che di fatto ci spettano e che potrebbero più che mai in questa fase di difficoltà essere preziosi per il rilancio dell’occupazione e per la garanzia di chi oggi soffre di mancanza di lavoro.
La mozione mette in evidenza come già in data 26 novembre, 2 dicembre e successivamente 4 dicembre ho partecipato personalmente ai lavori della IX Commissione insieme a tutti gli altri Assessori delle regioni italiane chiedendo queste cose ai Ministri direttamente nelle sedi governative, già domani mattina ci sarà un incontro al quale parteciperò con il sottosegretario Morani e le parti sindacali per approfondire le tematiche legate alla crisi aziendale ancor più evidenziata in queste ore dell’ex Merloni nel fabrianese, dove è ormai in via di definizione quel che riguarda la dichiarazione di fallimento dell’impresa, quindi un aggravarsi, un acutizzarsi di quella crisi.
Ecco, credo che la mozione presentata dalla Consigliera Marcozzi tutto sommato raccoglie più compiutamente e complessivamente delle altre la situazione perché cita le fasi storiche, ripercorre tutte le cose, che anche le altre mozioni ripercorrono, si interessa delle fasi riguardanti il cratere sismico e nello stesso momento mette in evidenza tutte le cose che ho appena elencato e che stiamo portando avanti come Giunta regionale ed anche personalmente come Assessore al lavoro.
Conseguentemente ritengo che questa mozione, essendo quella che forse rappresenta meglio tutta la complessità della situazione, possa essere presa in considerazione e apportare su di essa le firme anche degli altri Consiglieri, oppure fermarsi un attimo, come credo si stia facendo.
Auspico in questo momento ai vari capigruppo di raggruppare tutte queste situazioni in un’unica risoluzione, che ricomprenda tutte queste fasi e tutti i passaggi che abbiamo nelle varie mozioni elencati, che se votata da tutto il Consiglio regionale potrebbe avere maggiore forza.
Mi auguro a questo punto che si possa avere un’unica risoluzione che porti alle sedi governative quelle istanze che ognuno di noi, a proprio modo e secondo le proprie specificità ha voluto porre all’attenzione di quest’Aula.
Con questo auspicio concludo il mio intervento, mi dispiace che il Consigliere Cesetti non ci sia perché prima ha avuto una piccola caduta di stile nei confronti della Consigliera Marcozzi, io sono un partigiano e difendo sempre la mia parte politica, credo che non sia un caso se oggi la Consigliera Marcozzi, che quando parlava di queste iniziative mesi addietro era all’opposizione, sia in maggioranza e non è un caso forse che l’ex Assessore Cesetti, che allora era in maggioranza, oggi si trovi in opposizione, evidentemente una motivazione ci sarà in questa inversione di ruoli.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Vorrei confrontarmi con il Consigliere Cesetti e gli altri perché il tema che aleggia in questa discussione evoca il titolo del celeberrimo romanzo di Carlo Levi, “Cristo si è fermato a Eboli”.
Dov’è Eboli nelle Marche, Presidente Acquaroli? Chi giustamente lo invoca individua Eboli nel cratere, chi invece nelle aree di crisi complesse o non complesse, c’è anche chi legittimamente sostiene che tutte le Marche si siano un po’ ebolizzate, quindi da questo punto di vista credo che il tema dell’intensità di aiuto da pretendere rispetto alle parti fragili delle nostre Marche debba essere oggetto di un’azione, di una richiesta strategica che non solo ci veda legittimamente invocare di essere anche noi titolari di un pezzettino di quello che hanno gli altri.
Se interpreto bene le dichiarazioni del nostro Presidente Acquaroli, riferite in occasione della seduta del 19 ottobre, perché questa è l’impostazione che la Giunta di centro-destra vuole avere, parliamo di norme speciali di dettaglio, parliamo anche di progetti, parliamo di dove vogliamo portare le Marche e per fare questo ci saranno le risorse del prossimo bilancio, ci saranno 1.824.000.000 di euro di nuova programmazione comunitaria, ci saranno poi, ma mi pare di aver capito che l’aria non ci consentirà di metterci molta bocca e intervento, le risorse next generation del Recovery Fund, di cui si parla ora, immagino, Presidente Latini.
Come ha giustamente detto l’Assessore Aguzzi si deve essere sul pezzo sempre e comunque.
La decontribuzione del decreto agosto non è solo quella del 30%, perché poi ci sono degli estendimenti che riguardano anche il bonus Fornero, la differenza è che in Abruzzo bastano 6 mesi di precariato per stabilizzare una donna, nel resto dell’Italia ce ne vogliono, se non vado errato, 24 o 48. C’è anche il bonus giovani, quindi, è un insieme di norme agevolative che stiamo cercando di sollecitare come applicabili anche nelle Marche. E’ evidente, il più contiene il meno, il minimo sindacale è il terremoto, ma se fosse possibile anche ottenere queste disponibilità per le aree di crisi complesse e non complesse avremmo fatto se non bingo, qualcosa di sicuramente utile.
Come ha detto l’Assessore Aguzzi: cosa abbiamo fatto? Perché qui aleggia oltre a Carlo Levi anche un altro tema, mica decide la Regione Marche, decide il Governo e il Partito Democratico. Ha ragione la Consigliera Ruggeri a dire io Io faccio parte di un partito di governo e devo avere il tempo di meditare su queste cose. Io al Sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico gliene ho parlato perché gli ho telefonato e gli ho detto: “Lei è Sottosegretario allo sviluppo economico, è necessario che ponga la mente su questo aspetto”. Devo dire che su questo discorso di sono impicciato di ogni partito, anche del Movimento 5 Stelle, mi sono impicciato anche di casa sua, ho sollecitato tutti su questo discorso della decontribuzione del decreto agosto, così come della questione del mancato finanziamento della mobilità in deroga dell’area di crisi complessa di Ascoli, perché le forze politiche devono fare blocco, gli emendamenti - vi dico questo - sono stati segnalati, è stato segnalato l’emendamento, non dico di chi, ma è secondario, che procura l’indennità di mobilità in deroga per l’area di crisi complessa di Ascoli, che era rimasta inspiegabilmente fuori. Mi consta che l’Anci e le forze politiche, per quanto riguarda il terremoto si siano prodigate a chiedere almeno tre cose, zona franca urbana da prorogare, questo è un altro pezzo di cui non abbiamo parlato, e lo sa il Consigliere Marinelli, hanno chiesto la decontribuzione relativamente, come ha fatto il Consigliere Antonini del gruppo della Lega oggi, alle aree del terremoto, ma hanno anche chiesto un'altra cosa, che questa è di là da venire, quella che ha detto tempo fa il Presidente Acquaroli per quanto riguarda la possibilità di capire se ci sono i termini di una Zes, di una zona economica speciale, su cui il Presidente Acquaroli sta lavorando nella riservatezza e nella serietà che lo contraddistingue. Ma il tema è questo, il territorio come lo valutiamo nel suo complesso? Da questo punto di vista bene fanno le forze politiche a sollecitare, però non è a chi fa la mozione più lunga, il problema è che decide Roma, quindi facciamo blocco e ciascuno, certo il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico hanno più capacità di stimoli e di sollecitazioni sulle decisioni del Governo rispetto ai Consiglieri Bilò o Menghi per non citare gli altri, ma ça va sans dire, anche perché questo è un aspetto importante.
Il secondo tema però è quello di mettere la testa, e lo stiamo facendo e l’Assessore Aguzzi l’ha detto prima, su quello che vogliamo per la nostra terra, una terra debole, fragile, tutti i dati dicono e confermano che prima della pandemia ci eravamo già cacciati in un brutto guaio perché tutte le Marche, nessun brandello e lembo escluso, è in una condizione molto distante dal punto di vista sia della produzione del Pil che della qualità socio-economica rispetto a quello che eravamo dieci anni fa, settima regione manifatturiera d’Europa e adesso se va bene vendiamo ai cinesi. C’è un rischio vendita del nostro patrimonio aziendale, che è sempre più importante.
Chiudo dicendo che le mozioni mi sembrano tutte orientate al meglio, bisogna capire dove sta Eboli, giustamente il terremoto è Eboli, le aree di crisi complessa a naso sono Eboli, però è evidente che da questo punto di vista l’ideale sarebbe fare una strategia utile a fare esattamente ciò che noi vogliamo e proponiamo.
La zona economica speciale è una di queste possibilità su cui sta studiando il Governatore, nel nostro bilancio sarà necessario, soprattutto nel Defr, nel documento economico finanziario regionale, dare questa indicazione strategica, non c’è vento favorevole per il marinaio che non sa verso quale porto orientare la prua della nave.
Il nostro …, stavo per dire timoniere, ma timoniere se non vado errato era Mao, quindi, non credo che al Presidente Acquaroli garbi questo accostamento, però sicuramente accetterà un’altra frase di Mao secondo la quale una lunga marcia nasce con un piccolo passo, facciamo quel passo già dalla prossima sessione finanziaria e magari potremo sapere esattamente dove si ferma Eboli, augurandoci che nelle Marche ci si fermi solo momentaneamente a Eboli e che si riprenda subito e tempestivamente il nostro ruolo di potenza manifatturiera europea, come un tempo sapevamo e potevamo fregiarsi si essere.

PRESIDENTE. La discussione è chiusa, sospendiamo la trattazione delle mozioni perché i sottoscrittori stanno componendo una risoluzione unitaria, che debba essere considerata tale da tutte e tre le parti che hanno presentato le mozioni.
Interrompiamo questo punto all’ordine del giorno e passiamo al seguente.


Mozione n. 21
ad iniziativa dei Consiglieri Bilò, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Marinangeli, Menghi, Serfilippi,
“Sulla lettera messa in mora ai danni dell'Italia da parte dell'UE per le norme contenute nella legge 145/2018 sulle concessioni degli stabilimenti balneari”

Mozione n. 22
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Cesetti, Carancini, Vitri, Mastrovincenzo, Bora, Casini, Santarelli
“Applicazione della direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le mozioni n. 21 dei Consiglieri Bilò, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Menghi, Serfilippi, Marinangeli e n. 22 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Cesetti, Carancini, Vitri, Mastrovincenzo, Bora, Casini, Santarelli, abbinate.
I sottoscrittori della mozione 21 hanno presentato una proposta di risoluzione mentre per quanto riguarda la seconda, e guardo la Consigliera Bora, il Capogruppo fuori dal contesto dell’Aula mi ha detto che c’era la proposta di ritirare la mozione e di portarla poi all’esame della Commissione competente.
Chiedo se qualcuno dei sottoscrittori della mozione n. 22 ci dica se dobbiamo considerarla abbinata oppure no.
Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Gli accordi prima che il Capogruppo si assentasse dall’Aula erano di fare una risoluzione comune, di mettere insieme le due mozioni e di lavorare su una risoluzione comune, rinviandola alla prossima seduta. Questa era l’idea, però mi sembra che i Consiglieri di maggioranza abbiano cambiato idea, noi non ritiriamo la nostra, questo no, l’accordo era che si ritiravano entrambe e la prossima seduta se ne sarebbe riparlato, magari presentando una risoluzione comune.
Se adesso sono cambiati i termini, possiamo prenderci cinque minuti di pausa per lavorare su un testo che metta d’accordo tutti, se ci riusciamo.

PRESIDENTE. Devo segnalare ai sottoscrittori che la mozione n. 21 è stata trasformata in risoluzione, c’è già una fase avanzata portata avanti dai presentatori, la presentazione di una proposta di risoluzione sulla loro mozione.
Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. A questo punto ci prendiamo cinque minuti per concordare bene il da farsi, visto che è subentrata questa risoluzione alla nostra mozione.

PRESIDENTE. Non è ancora pronta la proposta di risoluzione sulle mozioni nn. 16, 18, 20, allora sospendiamo la seduta.

La seduta è sospesa alle ore 16,25

La seduta riprende alle ore 16,50

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta e continuiamo i lavori dell’Assemblea legislativa dal punto 7, cioè dalle mozioni nn. 16, 18, 20.
Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Antonini, Cesetti, Marcozzi, Bilò, Ciccioli, Rossi, Mastrovincenzo, Bora, Biondi, Menghi, Ruggeri, Cancellieri, Marinelli, Borroni, Serfilippi, Pasqui, Leonardi, Putzu, Casini, Mangialardi, Carancini.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Abbiamo deciso, poi magari interverranno anche gli altri, dopo un veloce e proficuo confronto, anche suggerito dal buon senso nonché dall’Assessore Aguzzi, di sintetizzare le tre mozioni in un’unica risoluzione che in pratica va di fatto a sostituirle.
Credo sia anche un gesto di maturità da parte di questo Consiglio, niente di sconvolgente, però possiamo andarne in un certo senso tutti quanto fieri.
Si sono anche aggiunti altri firmatari rispetto alle tre mozioni, il gruppo del Movimento 5 Stelle, il gruppo di Forza Italia, il gruppo Civitas e di Rinasci Marche, quindi tutto il Consiglio è compreso all’interno di questa risoluzione che va a unire delle richieste che, come ha detto il Consigliere Cesetti all’inizio del suo intervento, erano già ampiamente condivise, ovvero: la richiesta che attraverso il nostro Presidente Acquaroli rivolgiamo alle istituzioni di Governo che nella finanziaria 2021 venga inserita sia l’area del cratere che l’area industriale di crisi complessa, che di fatto racchiude anche gran parte dei comuni del cratere, due situazioni emergenziali da un punto di vista sociale ed economico, i comuni che hanno subìto il damma del terremoto più altri all’interno delle varie aree di crisi complesse presenti nella regione Marche, che devono essere assolutamente, immediatamente e in maniera prioritaria inserite nei benefici che ricadranno attraverso il cosiddetto decreto agosto.
Ricordiamo tra l’altro, anche in maniera salomonica quello che è stato fatto in questa mozione, gli interventi precedenti a questa amministrazione e quelli attuali di questa amministrazione, attraverso l’Assessore Aguzzi che sarà presente fra pochi giorni per cercare di condividere e trovare una soluzione, oltre all’Assessore Castelli già impegnato da tempo a trovarla.
Spero e mi auguro che se questa risoluzione verrà approvata vivremo tutti almeno politicamente più felici e contenti, la cosa più importante è che qualcuno a Roma raccolga il nostro invito, altrimenti abbiamo fatto ben poco, e qui mi permetto di passare il cerino agli amici che condividono in Aula gli scranni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico affinché anche loro facciano un’operazione di sensibilità politica verso chi ci governa.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per dare atto del risultato, quando c’è buona volontà non è difficile ritrovarsi intorno alle questioni di interesse comune per la nostra comunità regionale.
Voglio ringraziare il Consigliere Antonini, la Consigliera Marcozzi e tutti gli altri per questa sintesi che, se vogliamo, amplia il perimetro della richiesta di intervento.
Ovviamente ci sentiamo impegnati, ma lo siamo già da tempo per quanto di competenza e di conoscenza attivandoci presso il Parlamento e il Governo affinché questa importante misura venga estesa alla nostra regione, alle aree di crisi ed alle aree del cratere sismico.
Aggiungo che la risoluzione deve intendersi firmata, immagino che lo faranno nelle prossime ore perché sono impegnati in un incontro con il Commissario di Governo, i Consiglieri Casini, Mangialardi, Carancini e Bora.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di risoluzione sulle mozioni nn. 16, 18, 20. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Volevo una rettifica sulla precedente votazione, ho spinto, però non ho controllato che fosse verde e non si è acceso.

PRESIDENTE. Ha votato, tutto a posto.
Proposta di risoluzione sulle mozioni nn. 21 e 22 a firma dei Consiglieri Rossi, Bilò, Ciccioli, Marcozzi, Latini, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Assenti, Marinan-geli, Menghi, Serfilippi, Pasqui, Putzu, Leonardi, Ausili, Borroni, Baiocchi.
Emendamento alla risoluzione a firma dei Consiglieri Bilò, Rossi, Ciccioli, Marcozzi, Latini, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinelli, Assenti, Marinangeli, Menghi, Serfi-lippi, Pasqui, Putzu, Leonardi, Ausili, Borroni, Baiocchi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Ruggeri, Cesetti, Vitri, Santarelli. “Nel premesso che il secondo punto in elenco è soppresso”

Ha la parola il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Faccio presente che questo emendamento l’abbiamo firmato tutti insieme, poi dirà meglio il Consigliere Bilò, quindi è nostra intenzione votare favorevolmente questa risoluzione, che sostituisce la mozione 21 presentata dalla maggioranza, quindi, noi firmando questo emendamento e votando la risoluzione ritiriamo la mozione n. 22.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Come gruppo Lega avevamo inizialmente presentato una nostra mozione per il nostro impegno in campo nazionale ed europeo.
Come un po’ tutto il centro-destra, la Lega è sempre stata in prima linea sulla questione della Bolkenstein, avevamo presentato una nostra mozione, ma poi confrontandoci con gli altri Consiglieri di maggioranza, addirittura la questione è stata negoziata con tutta l’Assemblea in questa nuova risoluzione.
Ci tengo a dire che il nostro è un voto importante e significativo, non si può più attendere, soprattutto vorrei evidenziare un particolare tecnico, che la proroga della concessione è stata introdotta dalla Lega nel corso del suo mandato di Governo nazionale e doveva essere propedeutica ad un’organica revisione della normativa europea. Naturalmente il Governo Conte 2 per noi ha completamente disatteso questo buon lavoro che aveva fatto il Ministro Centinaio e tutti i parlamentari impegnati in questo senso.
La procedura di infrazione annunciata con lettera dall’Europa ha origine da un’interpretazione, secondo noi, errata della norma, le concessioni degli stabilimenti balneari non sono concessioni di servizi, come sostiene l’Europa, ma di beni. Che l’interpretazione della Lega sia quella giusta lo ha ribadito lo stesso estensore della legge Fritz Bolkenstein, dichiarando più volte che lo scopo della norma è quella di favorire la libera circolazione dei servizi.
Ci tenevo in modo particolare a precisare questo, ma sono contento che questa risoluzione abbia portato all’unanimità ad impegnarci, ad impegnare il Presidente e la Giunta affinchè si adoperino presso il Governo e gli enti preposti a sollecitare perché questo comparto, questi commercianti, questi operatori turistici, questi titolari di demanio marittimo, ormai sono stanchi, non possono fare i loro investimenti, non possono fare niente se questa situazione non è chiarita una volta per tutte. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Alla fine questa vicenda si conclude bene, nel senso che l’intero Consiglio vota, spero, all’unanimità una risoluzione in cui si prende una posizione precisa rispetto al problema degli stabilimenti balneari, che è grave per l’Italia.
Se io dovessi dare un giudizio politico direi che è uno degli attacchi più gravi che l’Unione europea ha fatto al nostro Paese, come è noto noi abbiamo migliaia di chilometri di coste, tutte urbanizzate, una gran parte, tranne quelle dei parchi, dove c’è un’economia turistica stagionale che sostiene l’intera economia italiana. Le regole scelte in Europa, a Bruxelles, mettono in crisi un pezzo dell’economia italiana, una cosa gravissima.
Questa è una partita che non è marchigiana, è una partita italiana, quindi, non siamo a livello di scontro, secondo me, di conflitto tra maggioranza eopposizione, in questo Consiglio siamo, spero, una comunità unita che rivendica insieme a tutte le altre comunità costiere italiane il diritto dell’Italia ad avere un ruolo economico in questo settore, che non può essere trattato come un normale settore dell’economia con le regole europee.
Credo che su queste cose cada l’idea di Europa comune e questo è molto grave perché un’ unione deve farsi carico delle economie, dei problemi, delle aree di crisi di tutta l’unione, non con la prevalenza di un territorio o di uno Stato o di un gruppo di Stati che si mettono d’accordo ed hanno la golden share sui provvedimenti economici, questo vale per le banche, per le nostre coste, per la pesca, che è uno dei problemi che ho seguito, quindi conosco bene, e per tante altre cose.
Detto questo, mi sento di fare brevemente una riflessione in questo Consiglio, non è utile per nessuno fare i primi della classe perché uno si intesta una battaglia … Faccio l’apologia di una persona che ho sempre combattuto politicamente, che aveva una grande visione politica, per lo meno nel metodo, Giulio Andreotti, il quale è stato da noi contestato come area politica, ma sicuramente aveva delle filosofie di lunga visione, come quando diceva che tutte le volpi finiscono in pellicceria. Quando uno fa il primo della classe, in questo caso la classe è il Consiglio, c’è anche il secondo e il terzo e spesso il primo della classe non è sempre tale.
Credo che nel metodo di lavoro, che dobbiamo darci, ognuno deve avere il proprio ruolo, l’opposizione deve fare l’opposizione e la deve fare, secondo me, vivace perché migliora la maggioranza, migliora il Governo, la maggioranza deve fare la maggioranza, avere una visione comune, concordata e condivisa. Se noi facciamo in questo modo il Consiglio lavorerà bene.
Questa risoluzione comune è una cosa positiva, di cui io sono contento, ho condiviso, ho firmato, poteva essere proposta in un altro modo e poteva forse andare anche meglio perché ci sono alcuni temi, stasera ne abbiamo toccati tre: il terremoto e i problemi che ha creato nella nostra regione, la ricostruzione, che va affrontata e condivisa, il turismo, che è il futuro della nostra regione, della nostra economia, lo sviluppo futuro, sostitutivo di una parte almeno del manifatturiero. Gli stabilimenti balneari rappresentano la nostra economia del mare, che è un altro problema, se è gestito insieme ed abbiamo tutti più forza facciamo un grande servizio alla comunità marchigiana.
Ovviamente il voto a questa risoluzione è favorevole, l’abbiamo condivisa, l’abbiamo gestita insieme, ne abbiamo parlato, abbiamo accettato di parlare con gli altri gruppi di opposizione, credo che sia una bella risoluzione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Mi allaccio un po’ all’intervento del Consigliere Ciccioli parlando da ultimo della classe, da ultimo per il semplice motivo che questa mozione mi è stata presentata stamattina e spesso noi dei piccoli gruppi non abbiamo quelle azioni forti che hanno i grandi gruppi, magari ci troviamo a firmare delle cose all’ultimo secondo.
Bene questa unione, a Senigallia avevamo di fronte al Consiglio comunale 158 famiglie tutte legate alla Bolkestein, se la sognavano anche di notte e soprattutto non se la sognavano solo i 158 operatori balneari, ma legati a loro un migliaio di famiglie perché dietro ad uno chalet, dietro ad una concessione “Bolkestein”, c’è un mondo di famiglie, un mondo di lavoro, un mondo di sacrifici, un mondo di pensieri.
Torno sempre alla mia battuta, quando ero nell’amministrazione comunale guardavo la Regione come ad un ente intermedio, sul quale scaricare gli attacchi dei nostri cittadini, dicendo che noi come amministratori comunali ci rivolgevamo alla Regione o allo Stato centrale. Adesso che sono qui mi torna in mente quella battuta dei cittadini che mi dicevano: “Fate le cose per bene”.
Fare le cose per bene vuol dire essere operativi, immediati, dinamici, mettere insieme delle azioni politiche che per quanto riguarda la Bolkestein, secondo la mia opinione e quella delle persone che interloquivano con noi dell’amministrazione comunale di Senigallia, non avevano un colore, avevano bisogno di una risposta, di una risposta immediata.
Questi pensieri chi generalmente, come nel caso mio, ha uno stipendio pubblico o ha una certezza pubblica non ce l’ha, ce li hanno queste imprese che rispetto alla direttiva europea avevano delle azioni anche quotidiane da portare avanti, molti non potevano fare investimenti, non potevano fare delle cose concrete ed è nostro rispetto dare un segnale di forza anche se, come ha detto il Consigliere Ciccioli, questa cosa poi ricadrà sul Governo centrale o su una direttiva europea, però è nostro dovere dare il segnale che noi siamo sul pezzo, non li lasciamo soli, siamo vicini a questi imprenditori che tutte le mattine, anche durante il periodo invernale, si svegliano magari con una mareggiata. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.

Emendamento alla proposta di risoluzione sulle mozioni nn. 21 e 22. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Do tutto l’appoggio ed il sostegno alla risoluzione, però vorrei ricordare solo che la Commissione infrastrutture trasporti e demanio marittimo presso la Conferenza Stato-Regioni ha ricordato come al di là della grande questione, della questione madre, che è quella per cui stiamo sviluppando questo dibattito, ce ne siano molte altre che sono sullo sfondo del problema maggiore, che vedono i comuni interessati in grave difficoltà proprio perché ci sono dei chiaro/scuri della normativa messa in discussione dall’Unione europea che meriterebbero di essere comunque presi in esame e risolti.
Ve ne dico tre, il decreto di agosto aumenta in maniera esponenziale i canoni e l’aumento del canone minimo di circa 2.500 euro mette molti soggetti, parlo anche del mercatino, dell’associazione sportiva, in condizioni di dover pagare dei prezzi che sono esorbitanti. C’è un tema da affrontare perché un conto è la grande concessione o la concessione demaniale, un conto sono gli usi voluttuari che però stanno mettendo in grave difficoltà i Comuni.
In secondo luogo il rilascio delle nuove concessioni, c’è tutto un tema, uno è quello della proroga, del differimento, cosa fare delle concessioni che sono scadute o in scadenza perché mancano indicazioni su come fare, ma più in generale, non vi voglio togliere troppo tempo, ci sono alcuni argomenti che hanno un loro pregio e che meritano di essere affrontati anche a legislazione confermata.
Posto che la madre di tutte le battaglie è quella contenuta e condivisa nella risoluzione, è assolutamente necessario evitare che i funzionari dei Comuni rimangano con i cerini in mano rispetto a questioni che sono assolutamente irrisolte anche a legislazione domestica nazionale confermata e con questo auspicio la Giunta manifesta tutta l’adesione all’esito della discussione.

Proposta di risoluzione, così come emendata, sulle mozioni nn. 21 e 22. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 17,15