Resoconto della seduta n.73 del 14/06/2022
SEDUTA N. 73 DEL 14 GIUGNO 2022

La seduta inizia alle ore 10,45

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 73 del 14 giugno 2022. Do per letto il processo verbale della seduta n. 72 del 7 giugno 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE. Prima di entrare nell’ordine del giorno due comunicazioni: la prima è relativa all’orario di chiusura di questa seduta, alle ore 15,30/16,00; la seconda, come voi sapete martedì prossimo non ci sarà il Consiglio regionale, il successivo sarà il 28 giugno.

Abbiamo detto di rinviare l’interrogazione n. 495 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Vitri, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo, considerato il caso specifico e la situazione contingente che potete tutti immaginare. Non credo che rinviare alla prossima volta cambi la questione dal punto di vista giuridico.
Chiedo scusa, la stavo leggendo senza tenere in considerazione dell’oggetto.

Interrogazione n. 497 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Bora, Carancini, Mangialardi, Casini, Cesetti
“Potenziale rischio interruzione servizio DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) nell’Area Vasta 1 nel periodo estivo”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 497 - a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Bora, Carancini, Mangialardi, Casini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La criticità che viene segnalata nell'interrogazione è relativa al servizio che viene garantito sui disturbi del comportamento alimentare nell’Area Vasta 1 nel periodo estivo.
Al riguardo, si deve rilevare che il servizio ambulatoriale dedicato ai disturbi del comportamento alimentare è attualmente rappresentato dalla presenza delle seguenti professionalità: uno psichiatra dedicato a tempo pieno dell'Asur, uno psicologo dedicato a tempo pieno dell'Asur, una dietista dedicata a tempo pieno dell'Asur, un dietista a tempo parziale, 18 ore, fornita da una cooperativa; poi abbiamo i neuropsichiatri infantili; ne abbiamo uno con 16 ore mensili e due con 6 ore mensili.
Pur risultando tale composizione sufficiente all'erogazione e alle prestazioni necessarie si considerano le seguenti criticità da risolvere: abbiamo bisogno, segnala l’Asur, di un maggior impegno orario dei neuropsichiatri infantili ed anche del supporto allo psichiatra dedicato per le necessità di coprire eventuali ed episodiche assenze per ferie e malattia.
Queste problematicità sono state approfondite dal Direttore dell'Area Vasta 1, il quale riferisce di avere già avviato tutte le procedure per assumere il personale necessario, così com'è stato rilevato. Il Direttore dell'Area Vasta 1 aggiunge che le criticità proposte nell’interrogazione sono la conseguenza di una prima valutazione relativa ad una paventata lunga assenza della dottoressa XY dovuta a ragioni familiari, questo problema risulta superato perché le esigenze della dottoressa sono di gran lunga ridimensionate.
Ciò detto, le esigenze di garantire il servizio necessario sui super comportamenti alimentari, che attanagliano moltissimi giovani della nostra regione, tant'è vero che abbiamo avviato un percorso per la realizzazione di strutture aggiuntive di questo tipo, di cui la Regione Marche era priva, sono uno dei temi che dovrà prevedere un potenziamento attraverso il nuovo Piano socio-sanitario. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per la risposta, ma devo ammettere di essere molto delusa perché si sta sottovalutando il problema che si verrà a creare nelle prossime settimane.
Il Dipartimento di salute mentale rimarrà totalmente scoperto, senza uno psichiatra fino al 18 luglio. Questa è la data esatta perché lei ha fatto riferimento ad una professionista, la dottoressa XY, che sarà assente per un periodo, che è stato ridimensionato rispetto a ciò che sembrava inizialmente. Non possiamo lasciare che il reparto o il comparto dipenda tutto da una psichiatra viste le esigenze.
La cosa che mi delude di più è che noi l’allarme l’abbiamo lanciato già un anno fa con un’interrogazione presentata dal mio collega Consigliere Biancani, a cui lei aveva risposto il 27 luglio 2021 e in quell’occasione aveva dichiarato che sarebbero state assunte altre due figure, uno psichiatra e uno psicologo, mentre al momento ci sono soltanto due unità: uno psichiatra ed uno psicologo. Ciò non è avvenuto, non solo, aveva dichiarato che l’Area Vasta 1 un anno fa aveva già previsto nel proprio piano occupazionale l’inserimento di figure professionali al fine di potenziare le prese in carico e conseguire una maggiore efficacia delle cure, sto citando le sue parole, ed erano state a tal fine avviate le procedure finalizzate all’acquisizione di un dirigente medico specialista in psichiatria e di un dirigente psicologo, continuo a citare quanto da lei detto il 27 luglio 2021. Quasi un anno dopo non è stato fatto nulla, non solo, rischiamo di lasciare il servizio scoperto fino al 18 luglio. Ciò significa che una persona affetta da disturbi alimentari, anoressia, bulimia ed altri tipi …, ce ne sono tantissimi, dal disturbo da ruminazione al picacismo, ce ne sono diversi che devono essere curati e che non possono essere trascurati nemmeno per alcune settimane. Lasciare una paziente affetta da anoressia senza assistenza e senza terapia per qualche settimana significa che potenzialmente può rischiare il decesso.
Mi rendo conto che state sottovalutando il problema, che non sono state mantenute le promesse di un anno fa e vi invito al più presto a provvedere all’assunzione prima che si arrivi al 18 luglio con il servizio scoperto. Grazie.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Saluto l’Assessore ed i colleghi.
Presidente, ho appreso in Aula che l’interrogazione a risposta immediata, la n. 495 a firma mia e dei colleghi del Partito Democratico, oggi non avrà risposta.
Se l’Assessore non è pronto il problema è il suo, se invece è una questione di rispetto in merito all'evento tragico che è accaduto, vi assicuro che Fabio, la sua famiglia e le associazioni che lo hanno sostenuto il rispetto l’avrebbero voluto in tutt’altro modo, tant’è che con la Consigliera Vitri, a nome del Gruppo del Partito Democratico, domenica sera siamo stati a Fermignano a salutare Fabio perché l’avete costretto ad un percorso che non voleva, nonostante la sua grandissima dignità, che ha compensato anche l'atteggiamento bigotto e umiliante che avete messo in campo.
Il rispetto doveva essere rivolto ad assecondare le direttive di una sentenza e noi avevamo l'obbligo di rispettare i tempi per metterlo nelle condizioni di poter procedere, come aveva richiesto, al suicidio assistito, come prevede la norma e voi avete fatto un'altra cosa.
Capisco che l’Assessore non è pronto, lo invito pure in questo caso ad astenersi da dichiarazioni pubbliche perché forse è l'unica modalità che può mettere tutta la classe politica nelle condizioni di rispettare chi dentro un sarcofago da 18 anni aveva deciso di intraprendere un percorso avallato da un comitato etico.
Noi dovevamo rispondere immediatamente, invece abbiamo aspettato che succedesse con un'altra modalità; non abbiamo assecondato nemmeno la sua richiesta di finire dentro una struttura pubblica dell'hospice solo perché l'esposizione mediatica era, secondo noi, eccessiva per la struttura e non per la dignità di Fabio, che noi tutti ringraziamo e salutiamo con l'affetto, con l'esempio enorme che ha dato a tutti noi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ho ritenuto che per la pietà dei defunti fosse inopportuna questa risposta, sono pronto, però voglio anche aggiungere una cosa, su questo caso da un mese non ho dichiarato nulla alla stampa, non ho aperto bocca, non ho incontrato nessuno.
Se questo intervento può essere chiarificatore, se la questione riveste un'importanza rilevante, se il Capogruppo del PD consente, l’interrogazione la possiamo fare una volta che siano state eseguite le esequie di questo ragazzo. Per rispetto nei suoi confronti, ho ritenuto di non intervenire. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per prendere atto che non esiste un diritto a garantire la morte, se l’intervista dell'Assessore non corrisponde a verità, prendiamo atto di questo e chiediamo anche una rettifica sulla stampa, che lo ha riportato, se così è. Grazie.

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 495 viene rinviata alla seduta del 28 giugno 2022.

Interrogazione n. 491- a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Determinazione del punteggio aggiuntivo a favore dei lavoratori che hanno prestato attività di assistenza tecnica relativa al Reddito di cittadinanza nell’ambito del concorso pubblico per n. 38 posti di “Funzionario amministrativo per le politiche attive del lavoro e formazione”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 491 – a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. La questione è molto semplice, stiamo portando avanti l’assunzione ed il completamento della fase di assunzione di personale per i nostri centri per l'impiego, Attività che era stata già stata svolta in una prima fase lo scorso anno ed ora viene terminata con un nuovo bando per l’assunzione di 38 unità.
All'uscita del bando, così come era stato inizialmente previsto, ho chiesto un approfondimento agli uffici di alcune questioni, lo dico con molta serenità: la mia richiesta di approfondimento e di chiarimenti riguardava i titoli di servizio delle persone che avrebbero avuto dei punteggi aggiuntivi rispetto alle prove da sostenere.
Ci tengo a dire che questo è avvenuto il primo giorno, appena ho preso visione del bando, non è avvenuto nelle fasi successive.
La questione che va messa in evidenza è che i titoli di servizio sono legati ai dipendenti pubblici della Regione Marche o di altre Regioni o degli enti pubblici che hanno gli stessi contratti della Regione Marche. Ci sono dei punteggi aggiuntivi per chi ha lo stesso livello previsto dal bando e che opera a tempo parziale, part-time o a tempo determinato, per chi ha una titolarità a tempo indeterminato, ma con un livello inferiore. In entrambi i casi sono previsti dei punteggi aggiuntivi per chi opera all'interno delle istituzioni pubbliche. Quello che è stato subito evidenziato è che lo stesso punteggio inizialmente era anche previsto per i cosiddetti navigator, che sono 38 persone che operano all'interno dei nostri centri per l'impiego, da quando è in vigore l’attività legata al reddito di cittadinanza. I navigator non hanno un contratto pubblico, è regolato dal codice privato, articolo 409, comma 3. E’ un contratto di collaborazione con ANPAL nazionale, non hanno un contratto pubblico al pari di chi opera all'interno delle nostre istituzioni e di conseguenza non credo che sia una situazione ragionevole quella di dare lo stesso punteggio, che inizialmente è stato previsto, al pari di chi lavora all'interno delle attività pubbliche.
Ho fatto anche un’altra comparazione tra chi opera all'interno dei centri per l'impiego. I dipendenti regionali, prendo ad esempio il centro per l’impiego di Pesaro - suddividendo le azioni annuali per mesi e per operatori - portano avanti di media, si chiamano patti di servizio personalizzati, delle azioni vocate a chi è alla ricerca di lavoro, 32 azioni mensili, 32 patti di servizio personalizzati; i navigator che operano con un altro contratto e con un’altra attività all’interno dei centri per l’impiego operano 5 azioni al mese, i navigator su Fano ne operano 6 al mese, 24 gli operatori dipendenti della Regione Marche.
Ho ritenuto di dover porre la questione con un'ulteriore riflessione, che i nostri uffici hanno portato avanti e hanno indirizzato una lettera all'ufficio personale di rivisitazione del punteggio, che è stato nel frattempo anche regolato da un decreto ministeriale che indica un punteggio di favore per i navigator rispetto tutti gli altri cittadini, ma non obbliga ad un punteggio fisso, tant'è che molte Regioni hanno interpretato che a parità di punteggio passa il navigator senza dare nessun … Noi invece prevediamo uno 0,20 per ogni annualità che i navigator hanno operato all’interno dei centri per l'impiego come punto di partenza. Noi diamo loro un minimo di vantaggio rispetto a tutti gli altri cittadini, ovviamente è un punteggio inferiore rispetto a chi è dipendente regionale.
Questa è la differenza, non vedo quale sia il problema, se devo dire la verità, ritengo anche improprio questo piccolo vantaggio, ma è imposto da un decreto ministeriale dal quale non possiamo esimerci. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Il decreto ministeriale prevede questo punteggio aggiuntivo perché è indubbio che il personale di ANPAL Servizi, che lavora presso i centri per l'impiego, in questi 33 mesi di servizio abbia fatto un lavoro egregio nelle Marche, anche di più rispetto ad altre Regioni.
Assessore Aguzzi, le vorrei ricordare che 1/3 dei percettori di reddito di cittadinanza sono occupabili e la metà di questo terzo nelle Marche ha già trovato lavoro, molti di più hanno sottoscritto il patto per il lavoro. I risultati dei dipendenti, dei coordinatori dei centri per l'impiego, voluti attraverso il reddito di cittadinanza - ed è questo il problema – hanno avuto dei risultati molto più positivi da noi rispetto ad altre Regioni. Ma la questione è prettamente politica perché l’Assessore ha ammesso di aver letto il bando dopo che era uscito, infatti in 24 ore sul sito è comparsa la dicitura che il bando era stato modificato ex post cosa che, per carità, si può fare legittimamente, ma andava a toccare solo quella specifica categoria, mentre non sono stati tolti i punti ai dirigenti, agli impiegati pubblici, ai lavoratori di agenzie private, che vengono valutati con un punteggio maggiore, addirittura vengono riservati 12 posti per i volontari in ferma breve, ferma prefissata delle forze armate che sono in congedo.
E’ chiara la volontà politica di andare a colpire solo questa determinata categoria di lavoratori per motivi politici e mi sorprende che lo faccia l’Assessore Aguzzi, che fa parte di una compagine politica che ha deposto le armi sia contro il Movimento che contro il reddito di cittadinanza, anzi, il suo leader recentemente ne ha riconosciuto l'importanza, quindi ci saremmo aspettati un comportamento differente.
Per me è intollerabile andare a colpire non solo questi lavoratori, nella fattispecie sono una ventina quelli interessati da questo provvedimento, ma anche i marchigiani che con il Gol avranno a disposizione quasi 23 milioni di euro che dovranno essere gestiti ed impiegati, mi auguro, da personale già formato e competente, sennò andremo a costituire un grossissimo limite per tutte le operazioni importanti che saremo chiamati ad affrontare da qui ai prossimi mesi.
Tra l’altro i nostri centri per l'impiego, e parlo esplicitamente di quelli marchigiani, non hanno nemmeno compensato le uscite di personale per il pensionamento, essendo anche sotto organico sarebbe importantissimo, a mio avviso, che entrassero a farne parte le persone già formate, che hanno dimostrato competenza.
Trovo irricevibile questo atteggiamento. Grazie.

Interrogazione n. 492 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Estensione Decontribuzione Sud alle aziende localizzate nel cratere del sisma 2016 ed in tutte le aree di crisi industriale complessa della Regione Marche. Risoluzione n. 10/2020”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 492 – a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Rispondo alle due interrogazioni che, mi pare di aver capito, sono state unite, la n. 487 e la n. 492, che riguardano un tema molto importante e significativo: il mancato estendimento alla nostra Regione del cosiddetto provvedimento decontribuzione sud e in parte anche all'altra vicenda fortunatamente risolta, come dirò, della proroga della mobilità in deroga.
Decontribuzione al sud, questa misura è stata introdotta nel decreto legislativo n. 104 nell'agosto del 2020, “Misure urgenti per il rilancio dell'economia”, all'articolo 27. In quel momento, nonostante l'evidenza di un approccio integrato a livello di macro area dell'Italia centrale e del cratere sismico, sono stati seguiti i parametri normativi, per individuare i territori ammissibili a beneficio dell’area di contribuzione, allora vigenti, che suddividevano l'Italia fra Regioni competitive, Regioni convergenza e Regioni in transizione. Come è noto al tempo le Marche, pur avendo maturato, ahimè, tutti i requisiti e le caratteristiche per poter essere certi del fatto che con la nuova programmazione saremmo stati inseriti in transizione, non lo era al tempo, quindi quella misura non poteva essere estesa alla Regione Marche. Ricordo che al tempo ci furono tentativi, la deputata del PD, sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico, fece anche un buon lavoro, che tuttavia si infranse dietro questo dogma del fatto che, nonostante la calamità naturale, nonostante l’area di crisi complessa, non fossimo inseriti in quel range di Regioni in transizione.
L'efficacia di questo provvedimento era ristretto al suo quarto trimestre 2020, la successiva legge di previsione del bilancio l’ha estesa addirittura al 2029. Questa è una misura che si ricollegava al temporary framework per l'emergenza Covid, che si esaurirà il 30 giugno ed il Ministro per il sud e la coesione territoriale ha già ipotizzato il mantenimento del beneficio, tuttavia il temporary framework nuovo è quello che sarà riconosciuto per effetto delle conseguenze del conflitto russo-ucraino che cambia i termini della questione perché più che su base territoriale, è lecito pensare, non è documentato, faremo comunque la nostra battaglia fino in fondo, visto che saremo fra poche settimane anche noi classificati in transizione per far sì che si possa estendere la decontribuzione anche al nostro territorio.
Tuttavia il nuovo quadro di aiuti, il temporary framework, è più che altro finalizzato a sostenere non tanto la nuova imprenditoria, ma quella esistente che ha avuto danni e conseguenze della crisi russo-ucraina. E’ un temporary framework diverso da quello precedente, ma noi saremo lì a fare tutto il nostro lavoro perché ciò possa accadere.
Salto una serie di passaggi. Diversa e migliore la situazione per quanto riguarda il riferimento alla risoluzione 10/2020 per la proroga del trattamento di mobilità in deroga. Siamo stati saltati per qualche motivo nel 2020, siamo riusciti a riagguantare questo beneficio e con decreto ministeriale, a seguito di apposite richieste, sono stati stanziati 17 milioni di euro complessivamente, per la mobilità in deroga delle Marche. Per la proroga della mobilità 2021 sono stati utilizzati poco più di 3 milioni, abbiamo residui per 13,6 milioni in cassa e la circostanza ha fatto sì che non richiedessimo un'integrazione della provvista perché la media è di 3 milioni all'anno e noi ne abbiamo 13.06, quindi non abbiamo sottratto ad altri territori risorse di cui non ne avevamo bisogno.
Entro l'autunno, la Regione Marche contatterà tutte le parti sociali per dare corso a questa nuova intesa istituzionale territoriale per la messa a disposizione e da questo punto di vista posso dire che il tema è stato governato con prontezza e con esiti positivi, mentre sul primo faremo tutto ciò che è umanamente possibile per far sì che la Regione in transizione possa essere ammessa ai benefici riconosciuti a chi era già in transizione negli anni scorsi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, Il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. A me va bene l'impegno ribadito dall'Assessore Castelli circa il fatto che comunque la Giunta regionale chiederà e con forza, immagino, l'estensione della decontribuzione alla nostra Regione, almeno per le aree colpite dal terremoto e per le aree di crisi complessa.
Va colta l'opportunità che ci dice il ministro per il sud, la quale ci rende noto che è in corso un negoziato a Bruxelles in occasione della proroga della decontribuzione che scade il 30 giugno e questa trattativa è legata alla crisi derivante dalla guerra russo-ucraina. Questo però va fatto con forte determinazione perché la Regione Marche non può perdere questa occasione che, come dicevo io, è ancora più importante della pur necessaria Zes, zona economica speciale, perché è la decontribuzione del 30% in meno sul costo del lavoro ed è ancora più importante perché è legata paradossalmente alla Zes.
Riprendo le dichiarazioni dell'Assessore Castelli di aprile 2022, ci diceva che la Zes delle Marche è inevitabilmente collegata con la Zes dell'Abruzzo per il tema del porto di Ancona. Se siamo legati con la Zes, tant’è che addirittura l'Assessore Castelli ipotizzava in quelle dichiarazioni, all'esito di un incontro con il ministro per il sud, un sub commissario per le Marche per la Zes perché il commissario doveva stare in Abruzzo Se noi siamo legati per la Zes con l’Abruzzo e se l’Abruzzo ha la decontribuzione e noi no ciò determina un corto circuito: quali saranno le aziende che qui continueranno ad investire o che qui torneranno? Probabilmente andranno nella vicina Abruzzo. Questo è necessario ed è tanto vero che, voglio ricordarlo, già nel agosto 2020, poco prima della scadenza del mio mandato, scrivevo al Ministro - leggo testualmente – “per evitare che l'efficacia della strategia di rilancio del distretto pelli e calzature e delle aree di crisi complessa della Regione Marche venga penalizzata dalla mancanza di incentivi a favore dell'occupazione, è necessario estende i benefici della misura decontributiva anche alle aziende localizzate nelle aree di crisi industriali complesse delle Regioni contigue a quelle interessate alla norma, tra le quali la Regione Marche”.
Questa misura secondo me è necessaria, altrimenti le aree di crisi, così come approvate pure dal Governo e consacrate in un accordo di programma tra Regione Marche e il Governo, perderanno qualsiasi efficacia se non verrà estesa questa misura.
Cogliamo questa occasione, anche da parte mia e del gruppo PD c'è l'impegno ad intervenire presso il Governo e presso i Ministri competenti perché questa misura venga estesa. Grazie.

Interrogazione n. 493 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Inclusione dello Sferisterio di Macerata nella candidatura a patrimonio mondiale Unesco”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione – a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Latini.

Giorgia LATINI. Grazie, Presidente. Ci tengo a questa interrogazione per fare chiarezza, non è stato un errore non inserire lo Sferisterio nella lista dei teatri, ci mancherebbe, per me è un unicum a livello mondiale, è uno dei siti culturali più prestigiosi della nostra regione. Non c’è questa volontà di esclusione, però quello che la Regione Marche sta presentando è la candidatura seriale di teatri all’italiana.
Nella nostra regione sappiamo che c’è un numero altissimo di teatri, anche nei più piccoli borghi sono presenti dei piccoli gioielli e ci caratterizziamo nel mondo per la densità di teatri in quasi tutti i nostri Comuni. Abbiamo più teatri rispetto a tutta l'Italia del sud, considerando il numero esiguo di abitanti e dei Comuni.
Con un'interlocuzione che c’è stata con l'Ufficio Unesco del Ministero della cultura si è iniziato a lavorare su questa candidatura e in pochissimo tempo siamo entrati nella tentative list, a novembre, in pochissimi mesi siamo riusciti ad entrarvi. Questa lista inizialmente era molto più ristretta perché i parametri dell'Ufficio Unesco del Ministero erano molto stringenti, poi mano a mano siamo riusciti a inserire 62 teatri, che sono tutti tipicamente all’italiana, che hanno delle caratteristiche stiliste particolari, che sono state concordate con l'Ufficio Unesco essendo una candidatura seriale.
Ogni teatro ha la sua unicità, ognuno è diverso dall’altro e presentano le stesse caratteristiche sia da un punto di vista dei criteri cronologici che tipologici. Purtroppo l'Ufficio ci ha detto che doveva esserci questa unitarietà, che non si potevano prevedere casi eccezionali, come l'inserimento dello Sferisterio di Macerata, che un teatro all'aperto, storicamente costruito per i giochi della palla col bracciale e non per le rappresentazioni teatrali. E’ stata questa la motivazione.
A mio avviso lo Sferisterio è un unicum, che si discosta dai teatri che abbiamo nella nostra regione – per Macerata c'è il teatro Lauro Rossi, che è un esempio di tardo barocco e rappresenta la città di Macerata nella candidatura – quindi deve seguire una strada a parte, proprio per la sua unicità, una candidatura a se stante.
Come Assessore alla cultura regionale sono disposta ad accompagnare il Comune di Macerata, magari la Fondazione dello Sferisterio e tutti i soggetti interessati alla promozione di un bene unico, per presentarlo come ulteriore candidatura, anche perché stiamo seguendo questo filone.
Il Ministero dei beni culturali ha promosso il canto lirico per l’Italia, adesso noi abbiamo questa candidatura dei teatri, e lo Sferisterio entra in questa linea, io sono disposta a seguire questa candidatura per lo Sferisterio e sono a disposizione, però le ragioni sono tecniche, non c'era una volontà di esclusione. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore Latini, speravo davvero in una risposta diversa e le sue parole un po' mi indignano perché non accetto di essere preso in giro, neanche i maceratesi e tutti i marchigiani.
Alla base di quella lista propositiva o tentative list c'è un documento, una vostra delibera di Giunta regionale fatta a novembre, c'è una nota che voi avete mandato ai Sindaci, peraltro il dossier che avete elaborato per vostra disgrazia è in inglese, ma noi l’abbiamo anche tradotto. Non c'è una sola parola con la quale si parla di teatro all'italiana. Lei sta confondendo le acque, non c’è una sola parola che il criterio descrittivo sia il teatro all’italiana. Giustamente non lo inserite perché il teatro all’italiana non sta solo nelle Marche e non sarebbe un patrimonio identitario.
I criteri sono diversi, Assessore Latini, e mi dispiace che lei usi quelle parole. I criteri li indico sulla base di quello che scrivete: “i teatri storici costituiscono un fattore unitario, eccezionale testimonianza di un fenomeno ineguagliabile, il loro numero, le caratteristiche architettoniche, i canoni dei singoli, le sinergie che sono instaurate con i centri storici, lo stretto rapporto identitario che li lega alla comunità …”. Nel vostro dossier parlate condomini, cioè la partecipazione dei cittadini all’epoca che costruivano per fare comunità i teatri.
Lo Sferisterio, se lei non lo sa, è stato ideato e costruito sulla base di 100 consorti con la filosofia a cui lei ha fatto riferimento.
Voi stessi nel dossier citate una fonte storica del 1868, il censimento dei teatri esistenti nel Regno d'Italia fatto dal Ministero dell'Interno, con una circolare del 22 dicembre 1868, in quella lista c’è anche lo Sferisterio, ed io mi chiedo che cos’è, ignoranza o malafede? XY che ha curato per voi quella lista sulla base di un'intervista ad Artribium non fa riferimento ai teatri all'italiana. Lei non deve confondere i cittadini, lo Sferisterio ha diritto di essere in quella lista e se lei avesse voluto utilizzare e dare importanza allo Sferisterio l’avrebbe fatto insieme ai teatri storici e mi meraviglio dei suoi dirigenti, che avrebbero dovuto nell'istruttoria inserire lo Sferisterio.
Questa è una cosa inaccettabile, lo Sferisterio ha diritto di stare in quella lista. La tentative list è solo la fase preliminare, ci sarà il dossier e il piano di gestione, per cui voi avete le condizioni per inserirlo.
Mi lasci chiudere dicendo che non trovo le parole per biasimare il Sindaco di Macerata, che non più tardi di ieri sera ha votato contro l’inserimento dello Sferisterio in questa lista, penso alle parole da lui usate tra il sogno, facendo riferimento allo Sferisterio sdoganato da questo Sindaco, lui non conosceva neanche lo Sferisterio. Dico, cara Assessore, che ha tempo di inserire lo Sferisterio perché ha diritto di stare in quella lista propositiva. Grazie.

Interrogazione n. 441
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Biancani, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri
“Attacco ransomware ARPA Marche”;

Interrogazione n. 484
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Attacco al sistema informatico di ARPAM”.
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni n. 441 dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Biancani, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri, e n. 484 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Chiedo anticipatamente scusa, essendo questo tema particolarmente delicato ed anche molto tecnico leggerò le cose che mi hanno prodotto i miei uffici e se vado un po’ fuori tempo mi scuso in anticipo, però la materia è delicata e non mi va di andare oltre a quando mi è stato prodotto. Inizio dall’interrogazione del gruppo del PD.
Risposta al punto 1. L'Arpam ha immediatamente informato la Polizia Postale dell'attacco informatico, in prima istanza per le vie brevi, nell'immediatezza dell'evento subito, per poi presentare formale denuncia in data 15 marzo 2022. Successive integrazioni delle denunce presentate sono state effettuate nelle date del 30 e 31 marzo 2022, a seguito dell'accertata esfiltrazione di dati conservati negli archivi informatici.
In data 24 marzo 2022 I'ARPAM ha ricevuto comunicazione dell'esfiltrazione dei dati da parte del CSIRT ed ha avuto informazione che il giorno precedente erano apparse notizie su alcuni canali web di tale illecito, successivamente ne è stato portato a conoscenza anche l’Assessore regionale.
Risposta al punto 2. In data 11 marzo 2022 l’Arpam ha sollecitamente trasmesso la notifica preliminare di tale illecito al garante della privacy. Successiva integrazione con ulteriori informazioni è stata fornita in data 29 marzo 2022 a seguito della notizia di esfiltrazione dei dati. In data 14 aprile 2022 è stata completata l'informazione al Garante privacy con indicazione delle iniziative intraprese a tutela dei dipendenti e del sistema informativo.
Risposta ai punti n. 3 e 4. Sulla base delle categorie di informazioni pubblicate nel deep web si ritiene che le informazioni sottratte si riferiscano:
- ai dipendenti in servizio e a quelli cessati, con riferimento sia alla gestione giuridica che a quella economica e contributiva;
- ai candidati alle procedure concorsuali di selezione del personale con dati contenuti nelle istanze di partecipazione;
- agli incarichi per collaborazione professionale e di lavoro autonomo;
- ai dati riferiti a documenti contabili;
- a casi limitati di pubblicazione di documenti riferiti all'attività tecnico-territoriale dell'Agenzia.
I dipendenti sono stati informati della esfiltrazione e pubblicazione sul deep web in data 30 marzo 2022. L’Arpam precisa che prima dell'evento in argomento provvedeva costantemente all'attività di manutenzione evolutiva del sistema informatico, sia per gli aspetti tecnici (server/client) sia a livello di formazione degli operatori. L'ultima attività formativa in materia di sicurezza informatica è stata svolta per tutti i dipendenti nel mese di gennaio 2022.
Risposta al punto 5. Non è stata al momento avviata alcuna procedura sanzionatoria da parte del Garante per la protezione dei dati, non ravvisandosene le condizioni.
Risposta ai punti 6 e 7. Le attività intraprese a garanzia dei sistemi informativi, per accertarsi che gli attaccanti non sono ancora presenti nella rete e per mettere in sicurezza i sistemi Arpam, hanno riguardato principalmente i seguenti aspetti:
- disconnessione dalla rete dei computer;
- ricostruzione domain controller sulla base della copia disponibile su backup con reset delle credenziali degli utenti;
- installazione di nuovo firewall per ciascuna sede territoriale e riconfigurazione della rete con segmentazione delle utenze.
Su questo vi inviterei a seguire la nota perché abbiamo una serie di dettagli tecnici che detti così non rimangono neanche nella memoria immediata.
Le attività descritte sono state pianificate per ripristinare un livello di sicurezza ritenuto idoneo. A tale attività ha partecipato anche una ditta specializzata esterna che ha collaborato con la struttura informatica di Arpam per il ripristino in sicurezza.
In considerazione che l'attività hacker è in continua evoluzione, così come mostrato dalla stampa anche in recenti occasioni a livello nazionale, i livelli di sicurezza andranno comunque incrementati nel tempo.
Risposta al punto 8. La sequenza degli eventi dell'attacco, contenente anche le azioni di Arpam, può essere sintetizzata nel seguente elenco:
- data evento (scoperto attacco): 10 marzo 2022;
- comunicazione preliminare al Garante Privacy: 11 marzo 2022;
- formalizzazione denuncia alla Polizia Postale: 15 marzo 2022;
- notizia di esfiltrazione dati: 24 marzo 2022;
- ricerca e prima analisi dati sul deep web: giorni immediatamente successivi al 24 marzo 2022 per valutare la tipologia di dati esfiltrati;
- integrazione informativa al Garante Privacy: 29 marzo 2022;
- aggiornamento denuncia alla Polizia Postale: 30 e 31 marzo 2022;
- informazione ai dipendenti: 30 e 31 marzo 2022;
- videoconferenza con DPO e i dipendenti in servizio: 13 aprile 2022;
- diffusione su web dell'informativa ai soggetti potenzialmente interessati:14 aprile 2022;
- ulteriore comunicazione conclusiva al Garante Privacy: 14 aprile 2022.
Risposta al punto 9. Le attività intraprese dai tecnici informatici di Arpa Marche sono state condotte in collaborazione con soggetti esterni incaricati e in coordinamento con gli uffici regionali competenti ai fini del ripristino della connettività. Tali attività non sono ancora concluse e verranno coordinate con i responsabili del Settore Informatica della Giunta regionale al fine di garantire la massima sicurezza dei dati, nell'ambito del sistema di protezione e controllo della Regione Marche.
Interrogazione della Consigliera Ruggeri.
Risposta al punto 1. Il sistema informatico dell'Arpam è gestito dal gruppo di informatici interni, coadiuvati da soggetti esterni per attività di manutenzione sistemistica. Si prevede di integrare l'attività mediante ricorso a soggetti esterni specializzati, in particolare con riferimento alle azioni intraprese a livello nazionale da Consip.
Risposta al punto 2. Con riferimento al sistema di backup dei dati, si rappresenta che lo stesso è strutturato su base giornaliera.
Risposta al punto 3. In relazione al sistema SINANET, l'Arpam collabora con la Regione per l'organizzazione e l'invio dei dati ambientali destinati al sistema stesso. Durante l'attacco, parte dei dati ambientali disponibili presso Arpam è stata compromessa ed è attualmente in via di ripristino; la parte del sistema SINANET esterna al sistema Arpam non è stata coinvolta dall'attacco hacker.
Risposta al punto 4. Nella gestione dell'attacco non è stato pagato alcun riscatto.
Risposta al punto 5. L'Arpam non dispone di assicurazione per danni causati da attacchi hacker.
Risposta al punto 6. L'attività di recupero dei dati è stata svolta ed è tutt'ora in corso di svolgimento sulla base dei dati disponibili sui backup e non su quelli criptati, non recuperabili con procedure prive delle chiavi di cifratura.
Abbiate pazienza per il tecnicismo, ma da parte mia non potevo fare diversamente.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la replica, ma ringrazio soprattutto la Consigliera Ruggeri per essersi unita al gruppo del Partito Democratico nel far chiarezza su questo evento che ha preoccupato non solo i dipendenti, ma tutti i marchigiani.
E’ evidente che se c’è stato un attacco hacker significa che i livelli di sicurezza, che erano stati messi in campo, non erano affatto adeguati.
Mi riservo di approfondire meglio la nota tecnica che l’Assessore vorrà fornirci, però intanto delle osservazioni mi sento di farle subito.
Le risposte che sono state fornite non sono state sempre esaustive, ad esempio la risposta il punto 4, che tipo di analisi preventiva è stata eseguita prima che si verificasse il data breach, è insufficiente perché viene citata l’attività formativa che è stata fatta ai dipendenti, che è certamente una delle attività auspicabili, ma, per esempio, non è stato detto se Arpam aveva un antivirus attivo? Che tipo di antivirus era? Che altri livelli di sistemi erano attivati nell'aggiunta all’antivirus? Sappiamo ad esempio che oramai l’antivirus da solo non mette al sicuro nessun tipo di azienda da attacchi hacker. Come quando l’Assessore dice che il livello di sicurezza è ritenuto adeguato, non capisco se è ritenuto adeguato ora che l'attacco si è verificato e oramai il danno è stato fatto, oppure era adeguato prima. E’ evidente che prima non poteva esserlo altrimenti non ci saremo trovati in queste condizioni.
Mi preoccupa molto la risposta che ha fornito all’interrogazione della Consigliera Ruggeri, quando ha detto che l’ente non dispone di nessun tipo di assicurazione. Pertanto le ribadisco non solo la mia massima insoddisfazione rispetto alla sua risposta, ma le anticipo anche un ulteriore accesso agli atti. Le dico anche che chi non ha messo in campo tutte le attività che dovevano essere svolte non potrà che assumersi le proprie responsabilità, così come deve avvenire non solo in qualsiasi azienda, ma a maggior ragione nella pubblica amministrazione, l’Arpam lo è e lo è anche la nostra Regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi unisco a quanto detto dalla collega del PD Consigliera Bora, nell'indicare certamente insoddisfazione. Innanzitutto perché, a parte una nota che si trova sul sito dell'Arpam del 14 aprile, di questa faccenda non si è parlato e se non fosse stata per le interrogazioni del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle magari non ne avremmo parlato neanche in quest’Aula e l'opinione pubblica non avrebbe avuto neanche notizia del grave attacco che c'è stato.
Vorrei leggere un passaggio della nota dell’Arpam, che trovate sul sito, perché è allarmante, altro che un servizio sicuro – è quello che in parte ha detto anche l'Assessore Aguzzi – “tra i dati che sono esfiltrati e diffusi nel deep web ci sono: taluni dati personali del personale dipendente dell'agenzia, anche a riposo, di candidati alle procedure concorsuali di selezione del personale, di incarichi di collaborazione professionale e di lavoro autonomo e di documenti riferiti alle attività tecnico-territoriale dell'agenzia - praticamente quasi tutto, poi conclude - tra questi potrebbero essere presenti anche taluni dati personali in nostro possesso con conseguente possibile rischio di furto d'identità e tentativi di frode”.
La situazione non è per niente sotto controllo non ci rassicura purtroppo neanche la risposta dell'Assessore Aguzzi, comunque lo ringrazio per la relazione, vedrò di valutarla nel merito appena me la darà per vedere se tutti i passaggi sono stati fatti nelle tempistiche coerenti con la gravità della situazione.
Da un certo punto di vista mi sorprende che non si sia stato pagato alcun tipo di riscatto perché di solito non vengono ripristinati questi sistemi senza un pagamento, da quello che so io, comunque verificheremo anche questo.
La cosa poi in assoluto più preoccupante è la risposta che è stata data al quesito 5: non abbiamo una assicurazione, su questo chiederei che ci sia un pronto intervento da parte dell'Assessore e del suo Assessorato.
Per il momento mi fermo qui e ringrazio sia l'Assessore per la risposta che la Consigliera Bora che ha posto all'attenzione questa problematica. Grazie.

Interrogazione n. 494 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Sostegni straordinari urgenti per la sopravvivenza delle piscine”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 494 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Latini.

Giorgia LATINI. Grazie, Presidente. Rispetto a questa interrogazione, voglio ricordare l'impegno della Regione nei confronti dei gestori delle piscine, anche quello che è stato fatto a seguito della pandemia: sono stati già stanziati 250 mila euro con una delibera del 22 marzo 2021 e sono state liquidate a giugno del 2021. Queste risorse si aggiungevano a quelle della passata amministrazione che erano pari a 357 mila euro; successivamente questa amministrazione ha aggiunto altri 84 mila euro perché alla crisi pandemica si è aggiunto tutto il discorso del caro bollette, come sappiamo.
Ci sono stati vari incontri con i gestori delle piscine, anche insieme al Presidente Acquaroli e siamo riusciti ad avere un ruolo determinante nella Conferenza Stato-Regioni proprio sollecitando un'attivazione anche a livello nazionale.
La Regione Marche è stata la prima ha quantificare le risorse finanziarie di cui avevano bisogno i nostri gestori perché le bollette si sono triplicate per un esubero di costi, pari a 3 milioni di euro. Ha chiesto un totale di 6 milioni perché i 3 milioni erano per il sostegno degli altri impianti, questa è stata la nostra richiesta a livello nazionale.
C'è stato anche un incontro organizzato sul tema specifico, al quale abbiamo partecipato con il Presidente della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia e i referenti nazionali dei gestori degli impianti nuotatori e alla fine abbiamo chiesto di ampliare il fondo iniziale che era di 30 milioni di euro a livello nazionale ed insieme alle altre Regioni abbiamo chiesto di arrivare a 70 milioni di euro, proprio in vista della quantificazione che era stata fatta sui territori.
I contributi che ad oggi sono arrivati ai nostri gestori, dal livello nazionale, dopo tutte queste riunioni che sono state fatte, anche con la Conferenza Stato-Regioni, ammontano a 763 mila euro, con i quali sono stati finanziati 15 gestori, ma nel nostro territorio ce ne sono 36. Adesso dovremo approfondire in quanto questo dato ci dice che i gestori che sono rimasti esclusi probabilmente hanno fatto una domanda non conforme oppure non l’hanno presentata perché in alcuni casi sono gli enti locali che gestiscono autonomamente l'impianto, quindi non potevano beneficiare di questi contributi.
Adesso stiamo investendo delle risorse anche nell'ambito del PNRR per la riqualificazione da un punto di vista energetico di questi impianti, adesso stiamo parlando di ristori, ma il problema deve essere risolto a monte, alla base, se gli impianti sportivi, in particolar modo gli impianti natatori, diventano autonomi dal punto di vista energetico, aAnche queste situazioni future possono essere impattate e risolte anticipatamente.
Procederemo con un'ulteriore interlocuzione a livello governativo.
Io ho tutto l'elenco - se volete ve lo do - dei gestori che hanno avuto i ristori si parte da un minimo di 35 mila euro fino a un massimo di 112 mila euro, c’è anche lo Sport Village, ci sono vari enti che sono stati fortunatamente ristorati, comunque è a disposizione l’elenco. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Riconosciamo il ruolo della Regione a livello di Conferenza Stato–Regioni, ciò non toglie che dal nostro punto di vista sarebbe importante e fondamentale un sostegno diretto anche della Regione.
Questa interrogazione ne segue un'altra che avevamo fatto a febbraio 2022, con la quale chiedevamo nuovi ristori a livello regionale, con risorse regionali, non solo per gli impianti natatori, ma in generale per tutti quei gestori di impianti sportivi che avevano costi elevati, Anche perché, se è vero che da una parte le risorse che sono state assegnate derivano dal tema della crisi legata alla pandemia con la chiusura degli impianti, ora c'è una nuova fase che è relativa alle bollette, che vede in particolar modo le piscine, gli impianti natatori in grandissima difficoltà.
Sapete tutti che per poter mantenere un impianto di questo tipo le energie che si consumano sono molto elevate, anche perché l'acqua va riscaldata. Sono imprese in difficoltà e i prossimi giorni faranno, come già annunciato, un’azione nella quale ribadiranno il fatto che non è possibile andare avanti così, loro hanno bisogno di più aiuti e il rischio è la chiusura degli impianti.
So che la Giunta regionale, lo voteremo dopo, ha previsto dei sostegni per le imprese, le industrie, gli artigiani, i servizi in generale, quello che chiedo è di inserire anche coloro che gestiscono gli impianti delle piscine tra i soggetti che potranno beneficiare di questi contributi. Al momento non mi risulta.
Gli impianti sono molto importanti, sono un luogo di promozione della salute, del miglioramento psico-fisico, in particolar modo dei giovani, per la socialità e la prevenzione.
Se dalla Regione non arriveranno risorse chi gestisce gli impianti sarà costretto ad aumentare le tariffe e andare in piscina diventerà ancora più proibitivo.
Il rischio è che fare sport, cosa che noi dovremmo incentivare, diventi solo per pochi, anche perché con le tariffe attuali non è possibile tenere aperti gli impianti.
Le rinnovo la richiesta di prevedere risorse anche regionali perché se è vero, come è vero, che nel corso degli anni anche con il precedente Governo regionale, poi con quello nuovo con fondi legati alla pandemia …, però oggi c’è questa nuova emergenza che deve portare a trovare nuove risorse, Grazie.

Interrogazione n. 496 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Diniego patrocinio all’iniziativa Marche Pride 2022”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 496 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.

Giudo CASTELLI. Grazie, Presidente I patrocini vengono assegnati e concessi sulla base della deliberazione n. 920 del 2018, che stabilisce i criteri e la modalità per la concessione.
La valutazione ai fini della sussistenza o meno è demandata agli uffici competenti che applicano i criteri previsti da tale delibera.
Il dirigente competente per materia ha istruito la richiesta concludendo che “la manifestazione in oggetto presenta i caratteri di un evento politico, come testimoniato dal ‘documento politico’ allegato alla richiesta, che descrive i principi sociali, culturali e soprattutto di valenza politica su cui si fonda l’evento stesso e l'attività del comitato organizzatore. Tali caratteristiche sono in contrasto con il punto 4.1) dell’allegato A) della delibera che prevede l'esclusione del patrocinio per le manifestazioni di contenuto politico. Pertanto, nonostante il rilievo dell'evento spiace comunicare che l’istanza non può essere accolta per queste ragioni”, tra virgolette perché questo è il dettato di quanto sottoscritto dal dirigente.
Tale valutazione è condivisa in quanto nella documentazione dell'istanza di richiesta di patrocinio vi è un allegato definito ‘documento politico’ che per gli organizzatori ‘illustra in modo dettagliato i motivi per cui viene organizzata questa manifestazione’.
Dall'analisi di tale ‘documento politico’ si evince una chiara piattaforma di proposta politica che fa assumere al Comitato Marche Pride i caratteri di un movimento di attivismo politico, portatore di un preciso manifesto di pensiero, che viene celebrato in occasione dell'evento “A corpo libero - Marche Pride”, per il quale il patrocinio è stato richiesto.
Tali elementi sono confermati dallo statuto del Comitato promotore Marche Pride, all’articolo 2 si legge testualmente che: "Alla base del Marche Pride vi è la sottoscrizione da parte dei promotori di un documento politico che rappresenta il portato politico, sociale, valoriale e culturale della iniziativa stessa e ne è a tutti gli effetti la missione”.
Ciò fa assumere alla manifestazione il carattere di un ‘evento politico’ e agli organizzatori il profilo di un movimento politico, caratteristiche in contrasto con il divieto del punto 4.1 della citata deliberazione n. 922, che esclude la possibilità di concedere patrocini a eventi promossi da partiti o movimenti politici.
L’evento organizzato, per il quale è stato chiesto il patrocinio dell'amministrazione regionale, rappresenta un chiaro gesto politico durante il quale si manifesta e si espone un vero e proprio proposito politico, costituito non solo da valori, ideologie, ma anche da concrete iniziative che denotano una certa presa di posizione nei confronti non solo i diritti della persona, ma anche nei confronti di alcuni importanti temi politici. Di conseguenza, necessariamente, la manifestazione schierandosi in determinati versanti che esprimono precise ideologie di pensiero, tutte sicuramente rispettabilissime, non risulta patrocinabile proprio per l’essenza politica che la caratterizza perché l'amministrazione regionale non può sponsorizzare, con il proprio patrocinio, nessuna iniziativa politico-ideologica, a prescindere dal suo promotore.
Tale regola viene rispettata dalla Regione Marche in occasione di qualsiasi istanza attraverso una scrupolosa istruttoria che esclude dal patrocinio ogni evento che presenti carattere di natura politico ideologica. Pertanto, senza entrare nel merito dei contenuti della manifestazione in oggetto, si condivide la valutazione tecnica effettuata dagli uffici regionali.
Questa è la risposta, poi mi auguro davvero, ma questo lo dico a titolo personale, che non ci siano, come accaduti in altre circostanze, episodi di blasfemia. Spero tanto e sono convinto che sarà così, che nostro Signore e la Madonna possano essere tenuti indenne da qualsiasi forma di esposizione impropria, ma sono certo che questo non succederà e che tutti gli interroganti ci aiuteranno in questa sensibilizzazione perché sarebbe sgradevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Dopo quello che ho ascoltato come replica da parte dell’Assessore Castelli e dopo la sua conclusione non posso dire che sono insoddisfatta. Devo dire che dovete vergognarvi per non aver concesso il patrocinio e dovete vergognarvi per quello che avete dichiarato.
So che il tempo della replica è limitato, ma l’ha sforato anche l'Assessore, però non posso esimermi dal segnalare innanzitutto come dal punto di vista tecnico il diniego del patrocino a Marche Pride deciso dal Segretario generale sia infondato e anche contraddittorio rispetto allo spirito e alla lettera del regolamento per i patrocini esposto proprio dalla delibera di Giunta n. 920 del 2018.
E’ di tutta evidenza che il Marche Pride 2022 si allinea con le finalità istituzionali della Giunta regionale, in quanto un evento volto a promuove i valori della tolleranza nella inclusività e nel rispetto, valori che appartengono da sempre alle finalità istituzionali della Giunta regionale delle Marche, nonostante i partiti e gli esponenti di quest'attuale maggioranza siano certamente molto carenti in materia di tolleranza, rispetto e inclusività.
Non sussistono, Assessore, i motivi ostativi elencati al punto 4.1 in quanto il comitato organizzatore, il Marche Pride, non è un partito politico nè un sindacato e nemmeno un’associazione di categoria. Quello che lei ha letto è un documento, è un’altra cosa che ha una grande valenza sia culturale che sociale.
Non a caso, caro Assessore, la Giunta regionale aveva in precedenza concesso il patrocinio non oneroso per la prima edizione del Marche Pride nel 2019. Si trattava allora di una richiesta simile, per la medesima iniziativa, che fu valutata per altro dagli stessi funzionari che fanno ancora oggi parte della struttura.
Lei ha citato la delibera di Giunta del 2018, che è quella che era in vigore allora e proprio nel 2018 con lo stesso regolamento, che è vigente ora, con la stessa struttura, che è vigente ora, e con gli stessi funzionari, nel 2018 ci trovammo nelle condizioni di poter concedere il patrocinio e ora no.
L’unica cosa che è cambiata è che allora non era Segretario XY ed è anche assai insolito, me lo riconoscerà, Assessore, che un Segretario generale firmi una richiesta di patrocinio, tanto più che il dottor XY, che in materia è così esperto. Pensate, ha sbagliato anche nella sua comunicazione del 26 maggio il riferimento normativo, visto che dichiara che la richiesta di patrocinio per il Marche Pride è in contrasto con il punto 4.1, che invece indica i motivi ostativi.
Rispetto al 2019 sono anche cambiati di tutta evidenza, e anche i marchigiani che vi hanno votato se ne sono accorti e pentiti, il Presidente e la Giunta. Se questa richiesta fosse stata trattata con una mera questione tecnica il patrocinio sarebbe stato sicuramente riconcesso in quanto il regolamento è molto chiaro ed esiste già un precedente relativo al medesimo evento. Invece voi avete voluto considerare la questione come politica.
Concludo, Presidente, dicendo che per dimostrare che invece si tratta impropriamente di una questione tecnica, potete partecipare, anzi vi invito al Marche Pride il 18 giugno a Pesaro, a sostenere la sacrosanta richiesta di diritti che le persone che scenderanno in piazza reclamano per se stesse e per tutta la società. E’ un gesto molto semplice e vi assicuro che non sarete soli, si tratta solo di emulare quanto fatto da tante Giunte regionali d’Italia che hanno patrocinato i Pride, che hanno manifestato in piazza. Vi basterà seguire l’esempio della Regione Lazio, il cui Presidente proprio sabato scorso ha partecipato al Roma Pride, evento come ovvio patrocinato dalla Giunta regionale del Lazio.
Vergogna, vergogna, vergogna. Grazie.

PRESIDENTE. Le interrogazioni n. 419 n. 479 n. 482, a cui deve risponde l'Assessore Baldelli, sono rinviate al 28 giugno perché l’Assessore è assente giustificato, quindi oggi non si possono fare.

Interrogazione n. 442
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri “
Rapporto tossicodipendenze 2020: situazione nelle Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 442 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. I Consiglieri interrogano la Giunta regionale, l'Assessore, per conoscere i motivi di marcate differenze su alcuni aspetti: costo complessivo di assistenze, accesso pronto soccorso rispetto ad altre Regioni e l'assenza di dati rilevanti per quanto riguarda gli ambiti di screening inffettivologi, patologie psichiatriche concomitanti.
La risposta è la seguente. Si premette che la Regione Marche aveva già evidenziato rilevanti criticità circa l'inadeguatezza del software Ippocrate, che è stato installato nel 2013, già negli anni precedenti. Il sistema informativo di rilevazione in uso presenta anche attualmente numerose criticità, tra le quali l'eliminazione dei record di casi trattati, per i quali non viene compilato il campo ‘sostanza’. Esiste quindi una sottostima del dato derivante anche da un non sempre puntuale caricamento di dati da parte di operatori. Per questo motivo, l'Agenzia regionale sanitaria ha da qualche settimana attivato un percorso di collaborazione con i Dipartimenti delle dipendenze patologiche dell’Asur teso a definire procedure e sistemi per evidenziare puntualmente tutte le attività e i numeri del sistema delle dipendenze e gli eventuali abusi.
Un tavolo tecnico ad hoc è stato istituito per agevolare il passaggio verso un nuovo sistema informatico, il Sirte, e formare gli operatori all'uso del nuovo software.
In conclusione, la maggior parte delle anomalie dipende da un sistema informativo farraginoso ed obsoleto. Il percorso avviato presso l'Ars, di utilizzare un nuovo data base, con la conseguente formazione di operatori, consentirà di colmare le lacune evidenziate.
Si procede all'analisi degli ulteriori punti del rapporto.
Il secondo punto dell'interrogazione chiede: “dal rapporto emergono diversi dati da approfondire relativamente 5.330 utenti dei DDP delle Marche che presentano evidenti differenze rispetto ad altre regioni italiane”.
La risposta è che il rapporto dell'anno 2021, stilato sui dati del 2020, riguarda le persone che nel corso del 2020 si sono rivolte almeno una volta nell'anno ai dipartimenti. Nel corso del 2020 le persone che hanno avuto contatti con i cinque Dipartimenti della Regione Marche sono state 5.297 e non 5.330 come indicato nell'interrogazione. Tenuto conto soprattutto dell'incidenza dell'emergenza pandemica sul sistema sanitario regionale, è stato rilevato che tale emergenza non ha significativamente contribuito alla limitazione degli accessi, ma, invero, a fronte di 5.214 casi del 2019, ha rappresentato una significativa tenuta del sistema, sia per intensità assistenziale che per numero di accessi. Va comunque osservato e per questo è necessario intervenire alacremente.
Viene inoltre chiesto: ‘il costo complessivo dell’assistenza a questi utenti è più basso’.
La risposta è che nella Regione Marche la voce maggiormente rappresentata è quella dell’assistenza ambulatoriale e domiciliare (80,9%) degli interventi.
Relativamente al punto 3: ‘il ricorso al pronto soccorso e al ricovero ospedaliero è più frequente e con una degenza media più lunga’.
Andando ad analizzare nell'ambito della nostra Regione, la sede di accesso ai pronto soccorso, emerge che la sede con più elevata frequenza è l'ospedale di Torrette in cui è attivo un reparto specifico (tra i pochi in Italia) per disassuefazione farmacologica ospedaliera, il che spiega anche il dato relativo alla degenza media. Inoltre, i Servizi psichiatrici di diagnosi e cura della Regione hanno dato sempre disponibilità ai pronto soccorso per ricoverare pazienti non esclusivamente psichiatrici, ma di pertinenza dei dipartimenti. Riguardo alla degenza media più lunga, che nel rapporto Sind corrisponde a 19 giorni, è possibile notare che le strutture che presentano una degenza media più lunga sono le case di cura, mentre gli ospedali presentano un dato molto inferiore. Resta da verificare quali dati vengano analizzati dal flusso Sind e quali filtri vengono applicati. In ogni caso, vale per questo punto, la scarsa affidabilità dei dati trasmessi.
Tenuto conto, Presidente, che le risposte sono ancora lunghe e il tempo che mi è stato concesso è esaurito, darei agli interroganti la risposta che è stata fornita dall'amministrazione del Servizio sanitario regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Leggerò la risposta scritta che mi fornirà l'Assessore.
Rispetto alla prima parte della sua risposta è evidente che il sistema informatico che presenta criticità va migliorato. Mi auguro che questo avvenga in tempi rapidi.
L’Assessore ha anche parlato di un rapporto di collaborazione tra i vari soggetti che operano su questo fronte e di un tavolo tecnico istituito ad hoc per affrontare questo tipo di argomenti, penso che anche da questo punto di vista ci debba essere un'accelerazione.
Non credo che le criticità siano dovute esclusivamente o anche in parte agli operatori che non caricano dati, ma più evidentemente agli aspetti che sottolineava l'Assessore.
Per quanto riguarda i dati che riportavamo nell’interrogazione, in cui si evidenziavano così marcate differenze su alcuni aspetti, mi riserverò di approfondire dopo aver letto la risposta scritta che l’Assessore mi fornirà. Grazie.

Interrogazione n. 447
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Classificazione Livello di Emergenza Ospedale Engles Profili di Fabriano”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 447 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, L’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La risposta è molto breve, nel senso che alla domanda: quale sia secondo la Giunta regionale la classificazione e il livello di emergenza dell’ospedale di Fabriano e quali iniziative si intendono adottare riguardo la diversa classificazione presente nel masterplan edilizia ospedaliera, approvato con la sopraccitata delibera di Giunta regionale, e quella presente nel sopraccitato elenco del Ministero della salute, la riposta è che la delibera di Giunta regionale n. 139 del 2016, modificata, definisce la struttura ospedaliera di Fabriano come Dea di primo livello, in coerenza con quanto previsto dal masterplan edilizia ospedaliera. Sappiamo perfettamente che si parla di plesso ospedaliero basato su più plessi di primo livello, così come avviene in altre aree vaste.
Rispetto al 2016 e negli anni successivi a tutt'oggi non sono intervenuti, come ho già detto, atti normativi che abbiano ridefinito la classificazione delle strutture ospedaliere marchigiane.
Quanto è riportato nel documento di ricognizione denominato “Elenco delle strutture della rete dell’emergenza ospedaliera” non ha valore programmatorio. Resta inteso che la struttura di Fabriano è un ospedale di primo livello, seppur nell'ambito dei tre plessi ospedalieri che sono Fabriano, Jesi, Senigallia. Questo criterio di valutazione, com’è noto, ha consentito sin dal decreto ministeriale Balduzzi, n. 70 del 2015, di superare il rapporto tra i requisiti di abitanti previsti per ogni territorio e le strutture ospedaliere presenti.
Conclusivamente la risposta all'interrogazione è che c’è un presidio di Area vasta basato su tre plessi di primo livello. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato attentamente la risposta dell'Assessore, comunque esiste tra il masterplan e il documento del Ministero una divergenza che di fatto ci preoccupa.
Con l'obiettivo di migliorare sempre di più, di tenere in buona salute l’ospedale di Fabriano perché l’entroterra, il territorio, ce lo domanda fortemente, chiediamo di fare di tutto per colmare questa divergenza oggettiva e di potenziare questo che voi in modo evidente considerate un ospedale di primo livello.
Ci aspettiamo nel più breve tempo possibile di colmare questa divergenza. Grazie.

Interrogazione n. 472
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Biancani, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri
“Struttura residenziale riabilitativa (SRR) di Recanati”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 472 dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Biancani, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La struttura residenziale riabilitativa di Recanati è dotata di 20 posti letto riservati a pazienti con disturbi psichiatrici. Da più di vent'anni, per scelte aziendali, la sua gestione è stata appaltata a cooperative e dal 2009 vige l'attuale gestione che sotto varie denominazioni a gestito il personale e la quotidianità dei pazienti affidati sotto la supervisione stretta del Dipartimento di salute mentale.
Da molti anni, tuttavia, la gestione è stata difficoltosa per la presenza di numerose criticità che si sono progressivamente aggravate, legate principalmente al fatto che il sistema della cooperazione in materia sanitaria spesso ha dimostrato delle lacune.
E’ accaduto che i trattamenti del personale non venissero corrisposti nei tempi previsti e più volte l'Asur è dovuta intervenire. Per tale problematica è stato più volte necessario l'intervento del Responsabile unico del procedimento d'appalto, al fine di sollecitare la correttezza del pagamento per le prestazioni, soprattutto per il personale, e tale problematica si è correlata ad un progressivo malcontento degli operatori che più volte hanno segnalato direttamente queste difficoltà.
Come indicato nell'interrogazione, la società cooperativa residenze sociali e sanitarie, società cooperativa sociale consortita onlus di Magione, Perugia, di seguito denominata Reses, che è subentrata in vigenza di un contratto di aggiudicazione della cooperativa Agorà Abilita, da giugno 2020 ha svolto il servizio gestione e servizio sanità a Recanati per il tramite dell'associata consortile Residenza Recanati società cooperativa sociale. Nel giugno del 2021, detta cooperativa sociale ha perso la capacità di agire in quanto i vertici sono stati raggiunti da misure cautelari restrittive della libertà personale, dunque, essendo impossibilitata a provvedere alla ricostituzione del Consiglio di amministrazione, la società consortile Reses ha proposto in sua sostituzione una nuova società cooperativa specializzata in riabilitazione educativa e psichiatrica. La Direzione dell’Area vasta 3, consapevole del fatto che la gestione complessa e delicata del servizio sanità regionale avrebbe subìto di lì a poco rilevanti problemi, si è più volte adoperata per trovare una soluzione che potesse garantire la continuità della gestione ed anche l'osservanza dei contratti e degli appalti che erano stati assegnati. Dopo vari incontri con i vertici aziendali è stato raggiunto l'accordo per il subentro della cooperativa società cooperativa consorziata dei Reses Trasimeno e senza interrompere il rapporto si è addivenuti ad un contratto della durata di un anno a decorrere dall’1 agosto 2021.
Tenuto conto che a ottobre 2021 questo problema della gestione si era ulteriormente manifestato, si è ritenuto di far sì che la struttura fosse affidata direttamente all’Asur con personale proprio, al fine per garantire la continuità del servizio.
Questo è un tema di ordine generale e deriva dal fatto che molti servizi vengono affidati a delle cooperative che spesso non garantiscono la corresponsione di trattamenti, adempimenti contrattuali derivanti dai contratti di appalto e c’è da tener conto che quando si verificano queste disfunzioni, come l'arresto dei componenti del Consiglio d'amministrazione, le amministrazioni sanitarie, le aziende si trovano a dover affrontare problemi piuttosto complessi derivanti dalla prosecuzione del servizio con soggetti che non hanno la capacità di agire per il fatto che sono venuti meno i componenti del Consiglio d'amministrazione.
Nel caso di Recanati il problema l’abbiamo risolto facendo sì che il servizio sia gestito in house con il personale del servizio sanitario regionale, con ciò ponendo fine ad una querele che durava da oltre 10 anni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. La risposta dell'Assessore Saltamartini non mi soddisfa, in quanto la gestione si è rivelata del tutto assurda e soprattutto disfunzionale in ordine alle esigenze degli utenti della struttura residenziale riabilitativa di Recanati.
Voglio sottolineare con forza e far notare a tutti i colleghi Consiglieri che a partire dalla revoca dell’appalto alla cooperativa Trasimeno Abilita in data 30 aprile del corrente anno, gli utenti, che sono persone molto fragili dal punto di vista psicologico, si sono visti da un giorno all’altro privati dei dipendenti della cooperativa che si prendevano cura di loro, improvvisamente licenziati in blocco e sostituiti dai dipendenti dell’Asur senza un minimo di accompagnamento, di affiancamento e di passaggio di consegne.
Ancora una volta assistiamo a pazienti con gravi difficoltà di tipo psichiatrico trattati in modo indegno, così come in modo lesivo della loro dignità di lavoratori sono stati trattati i dipendenti della cooperativa.
Tuttavia, oltre a denunciare questa situazione intollerabile, ho presentato insieme agli altri membri del gruppo del Partito Democratico questa interrogazione anche per un altro motivo, ovvero per sollecitare la Giunta regionale ad elaborare un protocollo ad hoc per non ripetere gli errori del passato.
La vicenda di Recanati si è chiusa, ma dobbiamo impegnarci affinché non accadano mai più episodi simili: non è pensabile che in un passaggio così delicato nel prendersi cura di degenti di questa particolare categoria, quella psichiatrica, in un momento di cambio della guardia rispetto ai professionisti che devono tutelarli e prendersene cura, vi sia una tale brutalità. Ripeto, nessun accompagnamento, nessun affiancamento e nessun rispetto per la sensibilità dei degenti.
Lo dico senza ironia, in questo Consiglio regionale c’è una spiccata sensibilità per il mondo della psichiatria, sia da parte del nostro gruppo, che ha presentato tanti atti e proposte di vario genere sulla salute mentale, sia da parte della maggioranza, penso solo ad una figura come quella del capogruppo di Fratelli d’Italia il Consigliere Ciccioli.
In questo contesto non è tollerabile assistere a situazioni come quella di Recanati, dove si registra una mancanza deprecabile di sensibilità, di attenzione e direi addirittura di umanità.
Al di là della situazione, pure molto grave, che riguarda i dipendenti, non è affatto indifferente per un paziente psichiatrico vedere senza alcun preavviso un cambiamento dei volti, delle persone che si prendono cura di lui, per non parlare delle gravi mancanze nei finanziamenti erogati per le attività riabilitative, dove spesso era addirittura assente la figura dello psicologo.
In conclusione, spero che da questa interrogazione la Giunta e il Consiglio tutto traggano uno spunto, una ipotesi di lavoro per far sì che non si ripeta nel futuro un caso Recanati. Grazie.

Interrogazione n. 476
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Indizione Avvisi pubblici per assunzioni a tempo determinato di Dirigenti delle Professioni Sanitarie – Area della Riabilitazione, Tecnica e della Prevenzione – AV n. 1 e 2 e AV n. 3, 4 e 5”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 476 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questa interrogazione particolare, perché l'Assessore condivide in parte le preoccupazioni degli interroganti, darò lettura della risposta che viene fornita dall'amministrazione, dalle aziende e poi concluderò con delle osservazioni.
Riferisce l'amministrazione che il Dipartimento delle professioni sanitarie delle Aziende del servizio sanitario regionale prevede la presenza di un dirigente per ognuna delle aree professionali, che sono quattro: gli infermieri professionali, i tecnici di radiologia di laboratorio, i tecnici della prevenzione, i tecnici della riabilitazione. In Asur, aggiunge l’Azienda, è previsto un dipartimento per ogni Area vasta con un dirigente per infermieri, mentre per le altre professioni sanitarie si prevede un dirigente e una posizione organizzativa.
Finora e anche negli anni precedenti non sono mai stati nominati i dirigenti delle altre professioni sanitarie, ma solo i dirigenti degli infermieri. L’Asur dice che l'avviso a tempo determinato prevede, per il momento in attesa della riforma sanitaria, un dirigente per più Aree vaste sul modello dei dipartimenti funzionali che ci sono nell'organizzazione dell'Asur. Ad esempio due dirigenti fisioterapisti, uno per Area vasta, due per l’Area vasta 2. Per il Dipartimento di prevenzione sono individuati due dirigenti, così come i tecnici di laboratorio e radiologia, sulla base dei posti a disposizione dei dirigenti. Soggiunge e conclude l'Azienda che l'avviso è per titoli e colloquio e possono partecipare coloro che sono in possesso della laurea specialistica o magistrale in scienze delle professioni sanitarie, che hanno anche cinque anni di servizio effettivo, titoli e colloquio permetteranno una valutazione attenta delle competenze e dell'attitudine ai candidati. La temporaneità degli incarichi permetterà di modificare i numeri e le sedi sulla base della riforma sanitaria in corso.
Questa è la risposta dell'amministrazione, io devo aggiungere che condivido le preoccupazioni degli interroganti perché nel momento in cui gli atti dell'amministrazione rispondono al principio e al tempus regit actum, le Aziende rispondono all'ordinamento vigente in quel momento, non alle ventilate riforme dell'amministrazione o del legislatore.
Concordo che è necessario vedere questi avvisi perché se si tratta di colmare delle lacune preesistenti, queste hanno una ragione una motivazione, se si tratta invece di avviare un percorso in attesa di ciò che accadrà sulla riforma sanitaria è un altro discorso.
Ringrazio gli interroganti per aver messo in luce questo tema che mette in discussione anche le scelte dell'Azienda. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Prendo atto che l'Assessore Saltamartini condivide le nostre preoccupazioni e spero che intervenga presso l'Azienda perché nel caso di specie era sufficiente, come noi chiediamo nell'interrogazione, dedurre le motivazioni che hanno determinato l'indizione degli avvisi pubblici per titolo e colloquio per queste assunzioni.
Dalle motivazioni si potevano evincere le ragioni stesse, che certo ci possono stare, magari per carenza di personale o per problemi organizzativi. E’ evidente che poco tempo prima da una parte c'era stato e c’è un dibattito sul riordino della legge n. 13, che la Giunta legittimamente dal suo punto di vista, non condivisibile dal mio, ha avviato e dall’altra c’era una discussione su eventuali riunificazioni delle Are vaste, dette e dedotte anche tra operatori del mondo sanitario, tra addetti ai lavori tra le Aree vaste di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata.
Questa organizzazione sembrava prefigurare addirittura una sorta di Azienda del nord e una del sud e oggettivamente a noi è sembrato quantomeno inopportuno che questo atto si prestasse a questa possibile interpretazione. Vedo che è anche la stessa preoccupazione dell’Assessore Saltamartini.
Va bene così, colgo l’occasione per dire all’Assessore se magari può far conoscere quali sono state le motivazioni dell’adozione di questi atti perché se fossero di carattere organizzato, nessun contingente dell'immediato, ad esempio, per carenza di personale, nessun problema, ma è evidente che deve essere chiaro e che non può prefigurare una decisione che compete alla politica e all'amministrazione.
Vorrei invitare l'Assessore Saltamartini in questa procedura di riordino della legge n. 13 ad aprire comunque un dibattito sui territori, coinvolgendo i Sindaci, gli stessi operatori sanitari. Dal mio punto di vista ritengo che, se si faranno auspicabilmente questi incontri, sarebbe opportuno invitare anche le opposizioni perché possano dire le proprie idee.
Il dibattito è imminente, è evidente che da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare è una riforma che andrà ad incidere fortemente sul sistema regionale, credo, quindi, che aprire un dibattito con i territori e con gli operatori sia necessario. Grazie.

PRESIDENTE. Adesso passiamo al punto 3 dell'ordine del giorno, di cui propongo il rinvio alla prossima seduta del Consiglio regionale, il 28 giugno, proposta di legge n. 76 ad iniziativa della Giunta regionale “Disciplina per la raccolta e la commercializzazione dei funghi epigei spontanei”.
Ha la parola, oratore contro, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come ho avuto modo di anticipare in Conferenza dei Capigruppo il nostro gruppo voterà contro questo ennesimo rinvio.
Vedete, la questione di metodo la dobbiamo sempre assumere come normalità e allora questa proposta di legge, sulla quale abbiamo delle perplessità, abbiamo dato i nostri contributi con emendamenti e con il dibattito all'interno della Commissione competente, giunge in Aula ed è la seconda volta che viene rinviata.
Presidente, lei l’altra volta non era presente, ma c’era stato anche un discreto dibattito su questo tema per evidenti tensioni che ci sono in maggioranza. C’è un percorso, concludiamolo, oppure diventa un metodo perché in tante altre occasioni, su proposte che non erano state particolarmente approfondite, che avevano bisogno di un confronto adeguato, avevamo chiesto il rinvio in Commissione o il rinvio ad altra seduta, invece, con fare sempre più muscolare e supponente era stato respinto senza nemmeno prendere in considerazione le nostre proposte, che come al solito avrebbero migliorato e vi avrebbero messo nelle condizioni di far uscire una norma più efficace e più adeguata alle esigenze dei nostri territori. Per questo noi voteremo convintamente contro. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Solo per dire che purtroppo questa settimana, essendo coinvolti in operazioni elettorali, non abbiamo potuto approfondire bene l'argomento, quindi riteniamo che sia giusto fare un’ulteriore riflessione anche a seguito degli ultimi emendamenti che sono stati proposti e rinviare alla prossima seduta, quindi, siamo a favore del rinvio. Grazie.

PRESIDENTE. Rinvio della proposta di legge n. 76. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di legge n. 110
ad iniziativa della Giunta regionale
“Variazione generale al bilancio di previsione 2022/2024 ai sensi del comma 1 dell'articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 - (1° provvedimento) e modifiche normative”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 110 della Giunta regionale.
La discussione generale è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Quella che oggi andiamo ad approvare è una variazione al bilancio di previsione 2022/2024, che si è resa necessaria non solo per le richieste dei dirigenti delle strutture organizzative regionali, ma anche per le misure straordinarie messe in campo da questa Giunta, che ringrazio, a sostegno del sistema economico regionale. Un plauso a questa Giunta per aver messo in campo queste misure straordinarie per le imprese artigiane, industriali, servizi, consorzi e anche per creare liquidità.
Purtroppo dal 2008 ad oggi assistiamo ad una crisi senza precedenti, che parte dal lontano 2007, una crisi finanziaria prima ed economica successivamente.
Il nostro territorio è stato martoriato, voglio ricordarlo, dal terremoto del 2016 per arrivare oggi alla pandemia e per finire alla guerra che ha coinvolto anche le nostre imprese perché molte esportavano verso la Russia.
Apro qui una parentesi ho assistito e ascoltato le varie interrogazioni e ringrazio anche il Consigliere Cesetti per la solerzia con cui si è attivato sulla stampa e con le interrogazioni per quanto riguarda la decontribuzione alla Zes.
Voglio ricordare al Consigliere Cesetti, che ringrazio, che il gruppo regionale di Forza Italia anche a livello parlamentare si è già attivato per estendere la Zes anche alla Regione Marche. Lui afferma che vuole attivarsi verso il Governo, ma l’abbiamo già fatto, abbiamo già ottenuto, Consigliere Cesetti, l'estensione della Zes alle Marche perché sappiamo bene che l'Abruzzo l’ha ottenuta grazie al porto di Ancona. Voglio anche ricordarle che il Ministro per il sud e la coesione territoriale, lo scorso anno, quando è arrivata ad Ascoli Piceno, ha dato l’ok per l'estensione della Zes anche alla nostra Regione, poi ad aprile è intervenuta in via telematica per dire ancora una volta sì all'estensione. Ricordo pure che tre settimane fa il Commissario della Zes della Campania, che diventerà anche il Commissario di tutte le otto Zes, è intervenuto insieme ad un dirigente del Ministero per spiegare come devono essere individuate le aree.
Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare e non solo, è intervenuto anche il vicepresidente del PPE la scorsa settimana dicendo che si sarebbe attivato per far sì che l’accordo di partenariato fosse firmato il più presto possibile.
Consigliere Cesetti, la ringrazio perché nel 2020 lei aveva parlato di estendere la Zes, la decontribuzione, importante, anche alla nostra Regione; le dico che noi abbiamo fatto tutto quello che era in nostro possesso fare. Ci siamo attivati con il Ministro, abbiamo ottenuto l’estensione, il Ministro è intervenuto telematicamente due mesi fa, tre settimane fa, lo voglio ricordare a quest’Aula, è intervenuto anche il Commissario della Zes della Campania che diventerà il Commissario di tutte le Zes anche perché per noi è fondamentale ottenere l’estensione della Zes e la decontribuzione che è pari al 30% sul costo del lavoro.
Perché è importante? Perché le regioni del sud hanno ottenuto la zona economica speciale e non dobbiamo far sì che le nostre imprese vadano verso l'Abruzzo anche perché, e qui lo ricordo, anche l’Emilia Romagna e la Toscana hanno chiesto e stanno ottenendo la ZLS, la zona logistica semplificata.
Le Marche sono al centro, tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto, Consigliere Cesetti, che ringrazio perché nel 2020 si era attivato per la decontribuzione ed ha parlato di estendere la zona economica speciale anche alla regione Marche. Tutto quello che era possibile fare - il gruppo regionale di Forza Italia insieme ai nostri parlamentari e anche al Vicepresidente del PPE - l’abbiamo fatto e state tranquilli che l’abbiamo ottenuto.
Oggi la Giunta, l’ha già detto anche il Presidente, si attiverà per individuare le zone.
Questa variazione riguarda le richieste dei dirigenti e le misure straordinarie, che questa Giunta ha messo in campo, a cui va un plauso per quello che ha fatto.
Andiamo a vedere gli articoli che sono 9.
L’articolo 1 riguarda le misure di sostegno al sistema economico regionale per fronteggiare le conseguenze dell'attuale crisi economica, che purtroppo ha colpito le Marche, che da regione industrializzata è passata a regione deindustrializzata e per l’anno 2022 sono state autorizzate misure straordinarie di sostegno al sistema economico regionale pari a 8,5 milioni di euro. Questo importo è così destinato: 3 milioni di euro al sostegno e alla liquidità delle imprese, 5,5 milioni di euro all'erogazione di contributi una tantum alle imprese, di cui 500 mila al settore della pesca e 400 mila per l'erogazione di contributi a favore di consorzi.
Il totale complessivo delle misure di sostegno scaturisce dalla rimodulazione di stanziamenti già iscritti nel bilancio vigente per 2 milioni di euro circa, per complessivi euro 5,3 milioni, di cui 1,5 milioni relativi alla compartecipazione della Camera di commercio delle Marche, che ha comunicato di aver deliberato l'impegno programmatico di conferimento alla Regione Marche di un fondo di un 1,5 milioni di euro per favorire la liquidità delle imprese marchigiane coinvolte nei rapporti commerciali con i Paesi che oggi sono in conflitto; 1,7 milioni euro relativi al recupero delle disponibilità residue dei fondi Fesr erogati dalla Regione Marche per la gestione del fondo rischi per le piccole e medie imprese artigiane ed industriali, 2,1 milioni euro relativi al recupero delle disponibilità residue dei fondi Fesr erogati dalla Regione Marche per la gestione del fondo di ingegneria finanziaria del Por Fesr 2007/2013 dovuti dal Mediocredito centrale, già riscossi nel mese di marzo 2022.
L'articolo 2, che riguarda la variazione alle autorizzazioni di spesa, autorizza le variazioni di spesa delle tabelle allegate alla legge regionale n. 38 “Disposizioni per la formazione del bilancio 2002/2024 della Regione Marche e la legge di stabilità 2022” e n. 39 “Bilancio di previsione 2022/2024”, del 2021, il cui dettaglio è possibile vedere nelle tabelle allegate a questa legge.
La tabella 1 riguarda la variazione alla tabella D 1 ‘cofinanziamenti regionali ai programmi statali”, la tabella 2 riguarda le variazioni alla tabella E ‘autorizzazioni di spesa’ e la tabella 3 apporta variazioni alla tabella A.
L’articolo 2 bis (Fondi speciali per far fronte agli oneri derivanti da provvedimenti legislativi che si perfezionano dopo l'approvazione di bilancio). Nella missione 20 programma 3 dello stato di previsione della spesa è iscritto il Fondo speciale per il finanziamento degli oneri di parte corrente derivanti da nuovi provvedimenti legislativi che si perfezionano dopo l'approvazione del bilancio per euro 243 mila nell'annualità 2022.
L’articolo 3 (Variazione allo stato di previsione delle entrate e della spesa 2022/2024) autorizza le variazioni dello stato di previsione delle entrate e della spesa del bilancio 2022/2024, riepilogate nella tabella 4 e 5. Per effetto di tali variazioni con il comma 3 si approva l’allegato di interesse del tesoriere tabella 6.
L’articolo 3 bis (Finalizzazione di spesa) prevede l’autorizzazione di spesa di cui alla legge regionale n. 31/2009, annualità 2022, inserita nell’allegato 3 di questa legge, finalizzata al sostegno del cinema all’aperto.
L’articolo 4 corregge un refuso, il comma 1, rettifica la descrizione di un'autorizzazione della tabella E allegata alla legge regionale n. 38 del 2021, iscritta per 15 mila euro a carico della missione 16 programma 02. Corregge, come ho già detto, un refuso della tabella autorizzatoria e la riallinea all’intervento già correttamente iscritto nel bilancio di previsione a carico del capitolo 216022022.
Il comma 2 dell'articolo 4 modifica l’articolo 7 della legge 38/2001, che disciplina i servizi di trasporto ferroviario a fini turistici in aree di pregio culturale, naturalistico, storico da effettuarsi con materiale rotabile storico o turistico.
L'articolo 5 modifica la legge regionale 39 del 2021, ne integra l'articolo 3 con il seguente periodo: “Per gli immobili di cui agli articoli 12 e 53 del decreto legislativo 22 gennaio 2002, n. 4 ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’, l’inclusione nel patrimonio disponibile produce effetto in esito allo svolgimento delle procedure previste dal medesimo codice.
Il comma 2 sempre dell'articolo 5 aggiorna, sostituendolo, l'elenco delle spese di investimento finanziate con ricorso alla nota integrativa del bilancio di previsione 2022/2024, allegato A, che risulta modificato a seguito delle variazioni compensative tra capitoli rientranti nell'elenco approvato con questa legge.
L’articolo 6 (Modifiche alla l.r. 13/2020) modifica i termini fissati ai commi 2 e 3 dell’articolo 12 della legge regionale 13 del 2020. La modifica è ritenuta necessaria per consentire anche ai soggetti gestori il pieno utilizzo delle risorse e dare risposta alle richieste che sono rimaste inevase da parte di imprese, che ancora lamentano conseguenze legate alla reiterazione dell'emergenza Covid.
L’articolo 6 bis riguarda il finanziamento delle attività dei gruppi consiliari, che cosa accade? Se un gruppo rimane di un solo Consigliere, a seguito dell'uscita dallo stesso di altri Consiglieri, fermo restando il limite complessivo di spesa dei gruppi, può usufruire di un’ulteriore quota, previa intesa tra i gruppi interessati. Quote di budget assegnate ai gruppi consiliari e non impegnate.
L’articolo 6 ter riguarda il finanziamento per il Garante regionale dei diritti della persona, è autorizzata la spesa di 60 mila euro, annualità 2022, per le esigenze del Garante regionale.
Articolo 6 quater (Modifica l’articolo 15 della l.r. 2/2022). Le parole: “della legge regionale 31 dicembre 2020 n. 53 sono sostituite dalle seguenti: ‘della legge regionale 31 dicembre 2021, n. 38 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio 2022/2024 della Regione Marche (legge di stabilità’”. Riguarda il rafforzamento innovativo delle filiere e dell'ecosistema regionale dell'innovazione nelle Marche.
L’articolo 6 quinquies riguarda la modifica all'articolo 10 della legge regionale 4/2022 ‘Promozione degli investimenti, dell'innovazione e della trasformazione digitale del sistema imprenditoriale marchigiano’. Le parole “della legge regionale del 31 dicembre 2020 n. 53 sono sostituite dalle seguenti ‘della legge regionale 31 dicembre 2021, n. 38’”.
L'articolo 7 riguarda il riconoscimento di un debito fuori bilancio inerente le spese sostenute per la gestione delle macerie pubbliche a seguito degli eventi sismici. E’ riconosciuto il debito fuori bilancio per le spese relative alle macerie. Risulta pertanto necessaria al fine di regolarizzare la contabilizzazione di tali obbligazioni procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio pari a euro 9.598.000. Le spese possono essere liquidate in quanto è stata verificata l'esigibilità dei rispettivi debiti.
L'articolo 8 attesta la copertura finanziaria, quindi la disposizione ha natura ordinamentale.
L’articolo 9 dispone l'urgenza ed ha la stessa natura ordinamentale. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge n. 110, concernente la “Variazione generale al bilancio di previsione,2022/2024”, contiene le variazioni proposte dalla Giunta regionale allo stato di previsione dell'entrata e della spesa del triennio 2022/2024, ai sensi del primo comma dell'articolo n. 51 del decreto legislativo 118 del 2011.
Le suddette variazioni originano dall'esigenza di prevedere misure straordinarie di sostegno al sistema economico regionale per complessivi 7. 649.000 e non più, Consigliera Marcozzi, 8,5 milioni di cui ha parlato perché come Commissione siamo intervenuti con un discreto numero di emendamenti che hanno variato queste cifre richieste dei dirigenti delle strutture organizzative competenti, vagliate ed approvate dalla Giunta regionale ed emendate dalla Commissione consiliare.
Nell'articolo 1, in particolare, si autorizzano quattro fondi straordinari:
- il primo di 3.749.000 euro per contributi una tantum alle imprese del settore industriale, artigianale e dei servizi;
- il secondo di 500 mila euro per contributi una tantum alle imprese della pesca;
- il terzo di 3 milioni di euro per il sostegno alla liquidità delle imprese in genere;
- il quarto di 400 mila euro per contributi una tantum ai consorzi, alle società consortili e ATI costituite tra micro piccole e medie imprese.
Dall’esame del testo e della relazione tecnica emerge che una buona parte delle suddette risorse provengono da rimodulazioni di spese che erano già stanziate in bilancio in altri capitoli di spesa della stessa missione 14 "sviluppo economico e competitività", per un totale di 1.186.000 euro.
Si tratta in particolare di riduzione di spese in conto capitale per incentivi agli investimenti nelle aree di crisi interessate dagli accordi di programma (e qui si registra un meno 636 mila euro) e di riduzione del cofinanziamento regionale aree di crisi non complessa (meno 549 mila euro).
Un’altra parte rilevante di risorse, pari a 1.63.000, proviene da reimpiego di stanziamenti già iscritti in bilancio per le medesime finalità e non impegnati, che sono confluiti nell'avanzo vincolato.
Al di là dell'apprezzabile lavoro effettuato dagli uffici competenti per individuare le risorse non spese e riallocarle in questi fondi straordinari, c'è da chiedersi i motivi delle minori spese e se queste minori spese non vadano a compromettere l'efficacia di programmi di intervento a favore delle imprese in crisi già annunciati in passato da questa amministrazione regionale. Si tratterebbe di una moltiplicazione delle risorse che avviene solo negli annunci, mentre i denari a disposizione sono sempre gli stessi, che vengono spostati da un capitolo all'altro del bilancio.
Ci sono poi 3,8 milioni di euro relativi a ricuperi di disponibilità residue di fondi Por Fesr, già erogati dalla Regione e non utilizzati.
Gli unici fondi veramente nuovi che questa variazione mette a disposizione sono 1,5 milioni di euro derivanti dalla compartecipazione della Camera di commercio delle Marche al fondo di sostegno per la liquidità delle imprese di cui all'articolo 1, primo comma, lettera c della proposta di legge. Su questi fondi, però, l'organo di revisione ha messo un grosso punto interrogativo, in quanto originano da un mero "impegno programmatico" e non da una delibera formale di impegno dei fondi da parte della Camera di commercio e conseguente convenzione regolatrice dei rapporti con la Regione. In mancanza, a norma del decreto legislativo 118/2011 che disciplina l'ordinamento contabile delle Regioni, non siamo in presenza di una obbligazione giuridicamente perfezionata e quindi l'entrata non sarebbe accertabile ed iscrivibile in bilancio da parte della Regione.
Per tale motivo il Collegio dei Revisori all'unanimità ha posto una riserva al suo parere sulla proposta di legge di variazione di bilancio che oggi andiamo a votare. Attendiamo chiarimenti su questo punto da parte dell'Assessore Castelli.
Con l'articolo 2 si propongono le variazioni alle autorizzazioni di spesa delle tabelle A, B, D1 ed E allegate alla legge 38/2021 (legge di stabilità 2022) e 39/2021 (bilancio di previsione 2022/2024). Si tratta del finanziamento di leggi ed autorizzazioni di spese di vario genere, alcune delle quali introdotte mediante l'accoglimento di emendamenti, a firma del Presidente Marinelli, da parte della I^ Commissione. La principale variazione riguarda il piano degli investimenti per la realizzazione dell'ospedale di Fermo, per il quale vengono stanziati 2.431.000 euro nell'anno 2023, fondi derivanti da pari riduzione di spesa dell'investimento relativo alla bretella di collegamento Porto Sant'Elpidio-Lungotenna.
Prendo atto con soddisfazione che con un emendamento approvato all'unanimità in I^ Commissione si è consentito di inserire tra le autorizzazioni di spesa un contributo straordinario al Comune di Fano di 90 mila euro, in occasione della ricorrenza del decennale della manifestazione culturale "Passaggi, festival della saggistica”, che si terrà a Fano nei prossimi giorni.
Le autorizzazioni di spesa proposte con questo articolo sono tutte finanziate mediante rimodulazioni di spese già stanziate a bilancio, tra cui ancora una volta emerge la riduzione, nella tabella E, degli incentivi agli investimenti delle imprese nelle aree di crisi interessate dagli accordi di programma, per un totale di 1,5 milioni di euro, per cui valgono le considerazioni che ho già espresso riguardo al finanziamento dei fondi speciali di cui all'articolo 1.
Espongo molto brevemente l'articolato rimanente della proposta di legge:
- nell'articolo 2 bis è prevista l'istituzione di un fondo speciale per il finanziamento delle spese correnti derivanti da nuovi provvedimenti legislativi, per 243.997 euro;
- nell'articolo 3 si autorizzano le variazioni allo stato di previsione delle entrate e delle spese derivanti dal provvedimento, oltre all'allegato di interesse del tesoriere;
- nell'articolo 3 bis si dispone la finalizzazione al sostegno del cinema all'aperto del finanziamento di 40 mila euro inserito nella tabella A, relativo alla legge 7/2009 di sostegno al cinema ed all'audiovisivo, oltre alla finalizzazione alla quota di adesione all'ISTAO del finanziamento di 250 mila euro inserito nella tabella A, relativo alla legge 17/2008 ad oggetto "Adesione della Regione ad enti, fondazioni, associazioni, comitati ed altri organismi";
- negli articoli 4 e 5 vengono apportate alcune modifiche ordinamentali, richieste dagli uffici competenti;
- nell'articolo 6 vengono prorogati i termini entro i quali i Confidi possono concedere benefici finanziari alle imprese;
- nell'articolo 6 bis si dispongono modifiche alla legge 34/1988 relative alla gestione delle quote di budget assegnate ai gruppi consiliari e non impegnate, allo scopo di riequilibrare il budget dei gruppi di un solo Consigliere che risultino di tale consistenza a seguito dell'uscita dal gruppo di altri Consiglieri;
- nell'articolo 6 ter si autorizza la spesa di 60 mila euro, per l'annualità 2022, per le esigenze dell'ufficio del Garante regionale dei diritti della persona;
- con gli articoli 6 quater e 6 quinquies si rettificano errori materiali nell'indicazione dì riferimenti di legge, su indicazione degli uffici;
- con l'articolo 6 sexies si autorizza la spesa di 49 mila euro, per l'annualità 2022, per le esigenze della Commissione Pari Opportunità di cui alla legge regionale 9/1986;
- con l'articolo 7 si riconosce la legittimità di un debito fuori bilancio, di 9.598.000 derivante da spese sostenute per la gestione delle macerie pubbliche a seguito degli eventi sismici del 2016;
- nell'articolo 8 si dà atto della copertura finanziaria della proposta di legge;
- nell'art. 9 è contenuta la dichiarazione d'urgenza. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Rompo il ghiaccio perché vi seguo da fuori in quanto qui c’è il ghiaccio dell’aria condizionata.
La puntuale relazione della relatrice di minoranza ci consegna la convinzione che questo atto non va bene perché non c'è nessuna risorsa aggiuntiva, solo spostamenti e rimodulazioni. Addirittura c'è una riduzione rispetto allo stanziamento iniziale di oltre 8 mila euro per quanto riguarda l'articolo 1, vado a memoria, è stato ridotto perché quelle risorse all'evidenza sono state spostate, poi diremo, in altri settori. Quindi, spostamenti e rimodulazioni. Ci sono 2,5 milioni per l’ospedale di Fermo, struttura a cui tengo, anche lì è una rimodulazione, se vogliamo, o uno spostamento, mentre ci sono pochi finanziamenti a pioggia per soddisfare le più disparate esigenze, che poi diremo nel corso dell'esame degli emendamenti, come quella del Garante. C'è un emendamento del Consigliere Ciccioli sulla Commissione Pari opportunità e altri che vanno nella direzione, soprattutto, di consentire al Vicepresidente Carloni di proseguire nella campagna elettorale: risorse per l'agricoltura, per valorizzare la promozione e per pagare diverse consulenze, ma ne parleremo.
E’ una variazione che non ha nulla di politico, mentre dovrebbe essere un atto politico. Che non abbia nulla di politico non lo dice soltanto la relazione della Consigliera Ruggeri, ma la stessa relazione illustrativa della proposta di legge della Giunta regionale, laddove dice che il provvedimento si rende necessario – leggo testualmente – “per apportare al bilancio vigente le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa del triennio 2022/2024 richieste dai dirigenti delle strutture organizzative regionali competenti, sia per apportare modifiche normative segnalate dalle strutture regionali”.
Non ha nulla di politico, sono esigenze segnalate dalle strutture regionali, non c'è alcuna risorsa aggiuntiva, sono risorse che tra l'altro erano state messe nel bilancio 2022, quello che ha fatto la precedente amministrazione, quando invece – ne parleremo con gli emendamenti - era necessario, nel caso di specie, un intervento sostanzioso per dare una risposta al nostro sistema economico, produttivo, sociale e del lavoro della nostra regione gravemente colpita da una crisi. Addirittura, mi pare che l’abbia detto la Consigliera Ruggeri, vengono prese delle risorse dalle aree di crisi, quando la nostra regione “attaccata” prima della crisi economica, poi dalla pandemia, dal terremoto ed ancora dalla crisi della guerra russo-ucraina, avrebbe meritato qualcosa di più e qualcosa di meglio. Per di più una manovra che con le rimodulazioni mette risorse per circa 7 milioni di euro, nient'altro c’è perché il resto sono rimodulazioni perché ci sono 8 milioni di euro circa per il riconoscimento del debito fuori bilancio, se non vado errato, che è un atto dovuto, ma non c'è alcuna risorsa aggiuntiva.
Ci saremmo aspettati maggiori risorse all'esito dell’aggiornamento del documento di economia e finanza regionale, che fosse l'occasione anche per rivisitare il Piano nazionale di ripresa e resilienza che ci avrebbe consentito di rivisitarlo anche per quanto riguarda ad esempio la spesa relativa alla sanità, una riprogrammazione adeguata per il settennio 2021/2027 dei fondi Fse e del Fesr. Tutto questo non c'è.
Era necessaria una rivisitazione del documento di economia e finanza regionale e all’esito di questa una variazione che potesse dare effettività a quell’atto di programmazione.
Lo dico alla relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi, che ha esordito parlando della Zes, sulla quale anch’io le ho dato atto di essersi impegnata e di impegnarsi.
Per quanto riguarda la Zes, dico alla Consigliera Marcozzi che in quell'iniziativa da lei promossa il Ministro per il sud e la coesione territoriale nella sede della Camera di commercio di Fermo il 13 aprile 2022, collegata in videoconferenza, si è detta disponibile - leggo testualmente – “ad accompagnare la Regione all'istituzione di una Zes, polo di attrazione per investimenti nazionali e internazionali e importante volano di sviluppo. Per farlo - dice il Ministro - la Regione dovrà presentare un piano di sviluppo strategico e decidere dove istituire la Zes – ed ha consigliato – che non dovrà lasciare indietro l'area del cratere. L'unica certezza - non sono parole mie - è che la zona economica speciale marchigiana sarà interregionale, in partenariato con l'Abruzzo. Questo perché, per vedersi riconosciuta la sua Zes, l’Abruzzo ha fatto riferimento al porto di Ancona”. L’Abruzzo giustamente ci ha “utilizzato” perché si è servito del porto di Ancona, allora noi adesso ci leghiamo all’Abruzzo, però non possiamo diventare …
Sono d'accordo con la Zes, ma non possiamo diventare una succursale dell'Abruzzo, che si lega a noi solo per il porto di Ancona. Se l’Abruzzo si lega a noi per il porto di Ancona, noi ci dobbiamo legare all’Abruzzo ad esempio per la decontribuzione. di cui ho detto prima. Se da una parte l’Abruzzo si lega a noi con la Zes e noi abbiamo la Zes e individuiamo l’area, ma in più l’Abruzzo ha la decontribuzione e noi non l’abbiamo, è evidente che si innesta un cortocircuito che, bene che vada, ci farà sbandare. Questo è il tema ed è un pericolo serio, per questo stamattina ho preso atto con piacere delle dichiarazioni dell’Assessore Castelli e della Consigliera Marcozzi, che chiedono un impegno in questa direzione, ma è imminente anche perché il Ministro dice che il Commissario straordinario della Zes marchigiana sarà lo stesso di quella abruzzese, abbiamo anche il nome, XY, tant’è che l’Assessore Castelli dice testualmente, leggo: “Cercheremo di sviluppare i giusti rapporti per avere un sub-commissario”.
La questione è delicata e non possiamo perdere l'occasione che ci ha detto il Ministro, recentemente, l’1 giugno, che si sta riaprendo il negoziato in Europa, a Bruxelles, in occasione della proroga, altrimenti la decontribuzione costituisce, è evidente, un aiuto di Stato.
Se questo è, che c’entra con il documento di economia e finanza? Lo dico alla Consigliera Marcozzi, che è molto attenta su questo, se noi ci dobbiamo legare all’Abruzzo per la Zes e per la decontribuzione, con l’Abruzzo c’è il tema infrastrutturale perché per raggiungerlo, qualche volta, senza esagerare, passo all'interno, per Ascoli Piceno, conviene perché c'è un imbuto.
Un aggiornamento del Defr era necessario anche per mettere in campo quella progettualità infrastrutturale. Noi qui abbiamo presentato un atto in occasione del Defr che la Consigliera Marcozzi ha votato, anche perché io avevo votato un precedente atto che aveva presentato lei nella stessa direzione per il tema infrastrutturale. Parliamo della Mezzina, dell’ampliamento dell’A/14, altrimenti come ci arriviamo noi in Abruzzo? Anche per l’Abruzzo arrivare al porto di Ancona è un problema, quindi dobbiamo cogliere questa opportunità.
Si potrebbe dire che l’Abruzzo al porto di Ancona ci va via mare, peggio! Questa è la necessità che noi abbiamo, un grande ammodernamento infrastrutturale, perciò era necessaria in questa occasione - era stata una promessa in occasione del bilancio - una rivisitazione dello stesso documento di economia e finanza regionale all'interno anche di un ripensamento per cogliere le opportunità nazionali, che pure ci sono, per le infrastrutture del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
In questa direzione doveva essere fatto molto e quando noi parliamo, faccio un esempio e termino, di materia ambientale e se vogliamo di nuove fonti energetiche, se non sbaglio, nel PNRR ci sono 60 miliardi, sono una marea di risorse e non è possibile che il documento di programmazione per eccellenza della Regione non si occupi di questo. Non l’ha fatto in occasione della discussione del bilancio, doveva farlo oggi, a distanza di sei mesi, in occasione di questa variazione che doveva dare corpo.
Voglio dire per quanto riguarda la Zes ce ne siamo occupati anche questa mattina, come ho detto prima, la Regione dovrà presentare un Piano di sviluppo strategico e decidere dove istituire la Zes e non mi risulta che questo sia stato ancora fatto. Secondo me questo deve essere fatto perché dal 13 aprile 2022 ad oggi, che siamo il 14 giugno, sono passati 60 giorni.
Credo che si sia persa con questa variazione un’ulteriore occasione per affrontare l'aggiornamento del Defr e le risorse da poter mettere in campo, regionali ed anche nazionali, per dargli corpo e voce.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Anche da parte mia qualche breve considerazione rispetto a questo bilancio, che vede in l’Aula l'Assessore che almeno su alcuni passaggi potrà dare risposta.
L’impressione, Assessore, è che sia ancora una volta uno strumento di variazione privo di una qualche anima. Non c'è bisogno che dica a lei quanto sia importante il bilancio, è l'atto attraverso il quale chi governa le comunità, siano esse Comuni o Regione, in una qualche maniera dimostra concretamente la direzione e il significato del proprio indirizzo politico, peraltro dentro una logica di coerenza.
Direi che l'ideale sarebbe riuscire a mettere insieme il bilancio o la variazione riconducibile ai programmi di coloro che hanno il compito di governare e con franchezza, almeno da parte mia, ma mi pare con molta onestà intellettuale e disponibilità da parte dell'opposizione, del gruppo del Partito Democratico, non vedo ancora una volta in questa variazione la mano della Giunta regionale guidata dal Presidente Acquaroli. Quali le ragioni? Sinteticamente quasi per titoli.
Una variazione di bilancio che avviene a distanza di circa quattro mesi dall'esplosione della guerra, che avviene dopo il manifestarsi ripetuto da parte delle nostre aziende delle problematiche derivanti dalla guerra e vedere un intervento in variazione di bilancio che vale 8 milioni di euro, credo che ci faccia impallidire rispetto agli interventi straordinari che ci sono stati in precedenza a causa di eventi così sfavorevoli. Mi pare di poter dire che l'intervento di 8 milioni sia inidoneo a dare risposte.
Aggiungo un'argomentazione, che spero possa essere oggetto di risposta da parte dell'Assessore, quando noi mettiamo e destiniamo queste risorse, un atteggiamento serio da parte della Giunta rispetto alla destinazione quantitativa e di imputazione, a mio modesto parere, deve prevedere uno studio preventivo, non particolarmente approfondito, rispetto alla destinazione delle risorse. Quali aziende finanziamo? Quali settori finanziamo? Quale strategia vogliamo utilizzare rispetto ai vari settori? Ho l'impressione che dentro questa variazione ci sia il valore quantitativo, certo, faccio un esempio concreto: voi dite che noi destiniamo 500 mila euro per la pesca. Da Consigliere regionale vorrei capire le quantità necessarie per intervenire sulla pesca, chi dice al Consigliere regionale di maggioranza o di opposizione se sono 300 mila o 900 mila euro? Quali tipi di risposte si intendono dare? Credo che sia un metodo serio di affrontare la finanza pubblica, altrimenti si esprime in modo arbitrario e soprattutto non trasparente rispetto agli obiettivi dati. A scarsità di risorse in termini di finanziamenti al settore delle imprese a causa delle problematiche di guerra, Assessore, lei mi insegna che dopo sei mesi, attraverso la sua struttura, ha già un quadro sufficientemente chiaro delle risorse che nella previsione potranno essere utilizzate rispetto agli impieghi effettuati.
Un secondo elemento - glielo ripropongo perché l’avevo fatto in sede di bilancio, con tutto il rispetto per le vostre scelte - voi vi siete candidati per essere diversi da chi c'era prima di voi, essere diversi significa anche rifondare il bilancio, che vuol dire, se si vuole essere diversi, abbattere, fare un lavoro duro, sporco, profondo sulla storicità delle poste. Su questo non avete minimamente modificato l'impostazione, non è che critico a prescindere, è evidente che anche nel passato possono esserci stati errori dal punto di vista politico, di finanziamento, ma la cosa politicamente più grave è che voi non fate altro che ricalcare lo schema precedente.
Assessore, lei è stato Sindaco, una delle cose che noi abbiamo fatto soprattutto nelle fasi di difficoltà è andare a cercare minuziosamente, voce per voce nei bilanci, quella che in realtà sarebbe una spesa inefficiente. Sono passati due anni, non so se abbiamo approvato due bilanci, quattro variazioni, siamo allo stesso punto. Mi vuol dire dove siete diversi? Mi vuol dire perché c’è una differenza politica rispetto al passato? Senza entrare nel merito di chi è più bravo perché fra due anni e mezzo lo diranno i cittadini.
Primo, intervento insufficiente per le aziende, secondo, in linea generale non c'è una mano identitaria che riprende o azzera idealmente il bilancio precedente.
Ci conosciamo da tanto tempo, lei ha un ruolo autorevole in questa Giunta, è stato in sede di primo bilancio, Assessore Castelli, la figura più feroce, più critica rispetto alla famosa tabella C. Lei ha detto delle parole feroci ed io ho fatto un poster simpatico, credo. Siccome le riconosco, ribadisco, autorevolezza, credo che andrebbe a suo favore se chiedesse scusa a chi l'ha preceduta, perché sa meglio di me che quella che era la tabella cosiddetta delle marchette che avevano fatto gli altri, la tabella C, oggi è diventata la tabella E. In realtà, occorre essere onesti politicamente, l'antica tabella C non era altro che lo strumento finanziario che serviva a regolare alcuni aspetti, tanto che oggi dentro la tabella E ci sono degli interventi, anche piccoli, ed io in buona fede credo che non siano tesi a carpire il consenso, quasi mai. Però il senso vero di un politico serio è avere l'onestà intellettuale e dire: mi sono sbagliato, non erano marchette quelle, come non lo sono quelle di oggi, perché lei da titolare di quella delega ha fatto tutto quello che avevano fatto gli altri.
Abbiamo approvato il Piano triennale delle opere pubbliche, lo stesso Assessore Saltamartini disse, forse non era lucido, rispetto ad una proposta del PD, su un mio intervento, che il Piano delle opere pubbliche aveva bisogno di un fondo di progettazione, che potesse essere … Qui perdete un'altra occasione. Mettere un importo, una risorsa, una quantità connessa all'impegno avrebbe significato dare un pezzetto di anima, un senso all'attività della Giunta, che non c'è.
Mancano risorse per l'ospedale di Macerata, non si perde occasione per dire che è tutto pronto, fra un po’ parte, ci sono solo 60 milioni perché 5 milioni li avete messi voi e 55 milioni li ha mandati lo Stato sulla base di una richiesta del 2018, grazie alla Giunta precedente.
Oggi per esempio avremmo potuto prevedere nella parte investimenti qualcosa in più.
In questa variazione c'è il pasticciaccio dell'emendamento XY, di cui parleremo. La regione deve sapere come stanno le cose, voi destinate in maniera dissimulata risorse per pagare XY a capo dell’Istao. Lei sa bene di cosa parlo, Assessore, perché è andato in Consiglio di amministrazione, poi ci ha rimandato il Capo di gabinetto e credo che non sia serio dopo aver avuto Presidenti che non hanno recepito risorse. Non discuto di XY, come si potrebbe discutere di una figura autorevole, a cui oggi, attraverso un emendamento finto, destinate 180 mila euro, maggiorate di 70 mila euro, imputate alla quota di adesione all’Istao, di cui discuteremo poi.
Assessore Castelli, sono a favore dell’Istao, apprezzo e voterò quell'emendamento qualora sia finalizzato alle attività e non alle tasche di XY perché così non si ragiona nelle Marche, non si dovrebbe ragionare. Spero che su questo vi sia disponibilità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Molto ha detto il Consigliere Carancini di quello che penso anch’io. Non c'è un'anima, non c'è una strategia, non c'è una visione. Ci sono finanziamenti previsti dalle annualità precedenti, oltre alla tabella E, che è la tabella C, come ha detto prima il Consigliere Carancini, mascherata.
Anche nell’allegato A abbiamo delle chicche, come il contributo al Comune di Pievetorina per l'acquisto di un mezzo d’emergenza neve, che è importante in una variazione di bilancio e detta la linea, oppure la manutenzione straordinaria di via delle Rupi nel Comune di Potenza Picena per 200 mila euro, anche questo è rilevante.
Ma la sciatteria più grande, e sono sicura che i Consiglieri se ne saranno accorti tutti, è l’allegato 7, che viene modificato con la variazione di bilancio, che è stato stampato due volte. Ci sono i codici delle missioni riportati due volte, i numeri di programmi, capitoli e descrizioni sono stati stampati due volte e tutto questo è stato messo all'attenzione dei Consiglieri. Da un'analisi sommaria si poteva vedere che le pagine non erano numerate e questo fa capire quanta poca attenzione ci sia stata nella preparazione e predisposizione di questo atto, perché la sciatteria viene anche dalla elaborazione degli atti. Forse ci si è molto più preoccupati di inserire degli emendamenti, come quello dell’Istao che ha una finalità mascherata, oppure altre piccole modifiche che non sono strategiche, ma che sono necessarie non si sa bene a quale cosa, come i contributi straordinari all'Unione montana dei Monti Azzurri.
La prima cosa, Assessore, è presentare degli atti ai Consiglieri che non siano sciatti, in cui le pagine siano corrispondenti alle missioni e ai programmi, anche per non confondere le idee, visto che di bilancio lei è competente, io non sono competente, ho difficoltà anche a leggere gli atti, a comprenderli, se poi sono pasticciati, ripetuti, e trovo le stesse missioni due volte, magari alla fine non capisco, invece quando voto vorrei capire le cose di cui si tratta.
Non ho capito il richiamo al 42/2004, perché direi che dovrebbe essere pleonastico che venga applicato, il quale viene richiamato in ben due degli articoli della variazione di bilancio. Dà anche questo il peso del livello di sciatteria.
Non c'è nulla di nuovo, ci aspettavamo che cambiaste il mondo rispetto a quello che era stato fatto in precedenza, così come avevate promesso, o meglio questo avevate promesso a tutti i marchigiani, ma oggi vedo le stesse identiche poste di bilancio, se non qualche aggiunta, come ho detto prima, qualche chicca. E non ci potete dare lezione sugli allegati da voi definiti marchette, invece da noi definiti attenzioni a problemi particolari dei territori, che sono cose ben diverse perché si tratta di interventi di interesse pubblico, noi così li abbiamo sempre definiti, ma visto che voi eravate più bravi e più puri ci aspettavamo un salto di qualità, che in quest'atto non c'è, a cominciare dall'allegato 7 stampato due o tre volte, ho perso anche il conto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Vorrei brevemente evidenziare alcune delle tante mancanze che ho notato in questo bilancio.
Innanzitutto, per ciò che riguarda la rimodulazione delle spese, lo stanziamento dei fondi straordinari, emergono, e ci fa anche piacere, i contributi al settore della pesca. Ho notato però che non è stato preso in considerazione tutto il settore del trasporto su gomma, che ha subìto allo stesso modo degli aumenti insostenibili, tant’è vero che la Regione Marche ha annunciato che erogherà dei contributi per 2 milioni di euro, che sono gli stessi che arrivano dal Governo nazionale, senza aggiungere nemmeno un euro, 2 mila euro arrivano e 2 mila euro vengono trasferiti a tutte le società di trasporto su gomma, di trasporto pubblico locale, Basta pensare che una di queste, ad esempio a Pesaro e Urbino, ha avuto aumenti di circa 4 milioni. Ai fondi che arriveranno dal Governo sarebbe necessario che la Regione integrasse qualcosa, visto che nel bilancio per le imprese del settore pesca c’è stato un minimo di considerazione, anche se a mio parere troppo poca.
Vorrei evidenziare l’altra carenza che ci crea perplessità, 1,5 milioni di euro relativi al fondo per il sostegno alla liquidità alle imprese in accordo con la Camera di commercio, che però è solo un impegno programmatico non iscrivibile a bilancio. Ci sembra assurdo che venga venduta come una promessa di liquidità alle imprese quando in realtà di concreto non c’è nulla.
Gli ultimi punti che vorrei evidenziare riguardano la mancata promessa, cioè il sostegno alle unioni dei Comuni, alle fusioni, che lei stesso Assessore Castelli qui in Aula aveva evidenziato nel mese di ottobre 2021. Meno di sei mesi fa aveva dichiarato che avrebbe integrato il fondo a sostegno sia delle fusioni che delle unioni per rimediare a un gravissimo errore di questa Giunta. Glielo ricordo, era il mese di ottobre quando la Giunta Acquaroli cambiava i criteri di erogazione dei contributi passando dal 40% in base al numero di abitanti al 30%, dal 40% in base all’estensione al 30%, aumentando invece dal 20% al 40%, come criterio privilegiato, i Comuni che si uniscono. Ciò ha comportato uno squilibrio gravissimo, mettendo in difficoltà alcuni Comuni che non sono più riusciti nemmeno a sostenere dei nidi, a dare servizi ai nidi per l’infanzia, con il risultato che Fiastra con solo 644 abitanti, solo per fare un esempio, ha avuto dalla Regione Marche 27.352 euro, mentre altri Comuni, come Vallefoglia che ha 14.876 abitanti, rispetto ai 644, ha avuto poco meno di Fiastra. Incongruenze ed errori gravi, che possiamo definire tecnici. Mi auguro che non ci fosse la volontà politica di discriminare nessuno, ma sicuramente un po' di leggerezza e superficialità, che lei aveva promesso qui in Aula di rivedere e invece ancora non è stato fatto nulla.
Ultima osservazione che mi permetto intanto di anticipare, si sta discutendo molto di una legge di riforma, di una legge di amministrazione dei parchi. Volete aumentare le poltrone nei Cda dei parchi, mentre io mi sarei aspettata che sarebbero aumentale le risorse, che sono state non solo tagliate, ma dimezzate perché da 1,6 milioni di euro per i parchi della nostra Regione si è passati a 700 mila euro ed in questo bilancio avete messo una misera aggiunta di 17 mila euro, però in compenso le poltrone le volete raddoppiare nei Cda.
Piccole e brevi osservazioni che però, mi permetto di dire, dovrebbero far riflettere la Giunta Acquaroli. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Per esprimere la posizione della Giunta regionale rispetto ad una variazione di bilancio che rappresenta una delle prime attuazioni di una sollecitazione, che avevamo ricevuto anche l'anno scorso, rispetto alla presunta tardività dell'approvazione, della presentazione prima ancora di alcuni documenti economici.
Si ricorderà che l'anno scorso si disse: “Meglio fare”, questo credo che sia una prima concreta manifestazione della risposta che abbiamo dato in questo senso all'Assemblea, le variazioni quando necessarie. Non affolliamo le decisioni finanziarie ed economiche all'inizio e in coda di anno, ma favoriamo, soprattutto nei momenti così complicati, difficili, suscettibili di sferzate da parte della dinamica reale, la massima flessibilità possibile per quanto riguarda la risposta che via via dobbiamo dare alle esigenze del nostro territorio e della nostra istituzione.
Da questo punto di vista questa rappresenta una prima variazione, a cui ne seguiranno probabilmente altre perché questi sono tempi in cui la fissità non è una raccomandazione da seguire con troppo scrupolo in quanto abbiamo bisogno via via di tarare le decisioni di spesa sulla base di quelle che sono le contingenze.
Mai come in questo caso le contingenze che si stanno scatenando sulla nostra comunità, come sulle altre comunità regionali, richiedono flessibilità.
La ragione che ci porta a discutere oggi la variazione di che trattasi sono da un lato una prima poderosa e significativa azione che mira, per quanto di competenza della Regione, ad intervenire su una parte delle conseguenze della crisi bellica russo-ucraina e a margine di questa esigenza che abbiamo via via sviluppato, tenendo conto anche di quello che sta accadendo a livello nazionale, produrre tutta una serie di adattamenti che in realtà seguono esigenze specifiche di natura sia generali e infrastrutturali che di natura politico istituzionale.
La Commissione ha ritenuto nell'esercizio della sua piena facoltà di apportare modifiche ed emendamenti al testo licenziato dalla Giunta, vedete, ad esempio, una serie di misure che riguardano la cultura in quanto in occasione del varo del Piano della cultura fu proprio la Commissione a farsi carico istituzionalmente, credo, rendendosi interprete di esigenze ed indicazioni espresse da tutti i membri della Commissione stessa, di chiedere alcuni correttivi e puntualmente, così come la dinamica istituzionale richiede, noi abbiamo colto l'occasione attraverso questa variazione per inserirli nel documento.
Da questo punto di vista credo che il Presidente Marinelli abbia svolto un ottimo lavoro di collazione, di governo, di quelle che erano le posizioni espresse in precedenza, che secondo il pacta sunt servanda - perché io c’ero quando parlando del Piano cultura si erano espresse alcune esigenze - abbiamo molto fisiologicamente cercato di assecondare, aderendo a richieste che comunque afferivano a un documento politico programmatico, che è appunto il Piano cultura, che è stato portato in precedenza in approvazione.
L'incipit dell’iniziativa di Giunta è stata la guerra russo-ucraina. Siamo stati a lungo in una fase di riflessione insieme anche alla Camera di commercio delle Marche, le associazioni di categoria, abbiamo pensato di concentrare gli sforzi, per quanto possibile, sul tema del credito in favore di tutte quelle aziende che si sono trovate nel bel mezzo dell'esplosione della crisi, nella condizione tutt'altro che favorevole, particolarmente grave ed insidiosa, di aver stipulato accordi commerciali, di avere ad esempio prodotto, e ne abbiamo parlato anche durante il Micam, calzature ed altri articoli, per poi vedersi, ahimè, interrotto il flusso finanziario, esponendo l’imprenditore al rischio di perdite significative da contrastare, da contenere attraverso il ricorso al credito.
Da qui un impegno reciproco e congiunto che dimostra anche il grande afflato unitario e strategico che abbiamo con le categorie e in particolare con la rappresentanza delle categorie istituzionalmente più qualificata, come la Camera di commercio regionale. E’ un impegno che, formando una provvista finanziaria di 3 milioni, 1,5 milioni della Regione e 1,5 milioni della Camera di commercio, consente di sviluppare questa iniziativa che mira a tenere indenne le imprese, che si sono trovate in quelle precise e specifiche circostanze, dalle conseguenze nefaste di un'esposizione che, ahimè, sarebbe stata potenzialmente esiziale.
Da questo punto di vista, come noto, c'è stata l’osservazione del Collegio dei revisori che ritengo governabile nella misura in cui si matureranno le condizioni, non appena avremmo stipulato, fatta e approvata la variazione di bilancio, le necessarie convenzioni con la Camera di commercio per arrivare a questo montante finanziario che dà luogo alla possibilità di avere credito a condizioni ottimali con preammortamento di almeno 36 mesi, se non vado errato, così da lasciare in condizioni di ossigenazione le imprese che si sono trovate in quella particolare circostanza.
Poi c'è stato un fondo, che si diceva essere indistinto, salvo quanto riferito alla pesca, ai consorzi e ad altri comparti, proprio perché sarà una delibera di Giunta a determinare le finalizzazioni di questo fondo. Perché non abbiamo in sede di proposta di assestamento già definito in maniera cogente, specifica e rigorosa le finalizzazioni? Perché al tempo dell'approvazione della proposta di legge non era ancora maturato il “decreto aiuti” dello Stato, che va letto come un hardware delle iniziative che noi, di respiro molto più limitato, stiamo mettendo in capo per le imprese. Mi riferisco al decreto legge n. 50/2022 che, come è noto, le Regioni hanno fortemente sollecitato, che ha visto la luce, prima si parlava di ritardi, non più tardi del 18 maggio, quindi meno di un mese fa, lo Stato si è mosso col “decreto aiuti” anche con misure che era necessario conoscere preventivamente proprio per poter armonizzare al meglio il tipo di settaggio da assegnare alle scelte di spesa che sono riferibili a un plafond, che è quello che potevamo smobilizzare, tenendo in considerazione che nel primo semestre le economie che sono affiorate, emerse, non erano particolarmente significative.
Questo è un passaggio di cultura di bilancio che è sempre bene tenere a mente, ovvero che noi non abbiamo possibilità di fare deficit, gli enti territoriali non hanno questa opportunità. Noi dobbiamo sempre e comunque tener conto che le ragioni di spesa, diverse e ulteriori rispetto a quelle consacrate nel documento di bilancio, vanno sempre sostenute da riduzioni di spesa, non c'è altra possibilità perché funziona così.
La contabilità della Regione, degli enti territoriali, non ha la possibilità di fare deficit spending che, come è noto, può fare il nostro sistema, tra l’altro durante il Covid non è capitato questo per il decreto 18 del 2022, è capitato invece in precedenza. Pensate che il deficit aggiuntivo che si è prodotto dopo il Covid supera i 500 miliardi, cifra astronomica che si spalma in senso pluriennale. Questo non è dato per gli enti regionali che devono agire cercando di compitare, verificare e far emergere con quanta più intelligenza possibile spese che è possibile annullare o, come nel caso di specie. procrastinare in maniera tale da dare il massimo grado di reattività alla possibilità di intervento di una Regione che tuttavia, come tutte le Regioni, non può essere titolare di una potestà di intervento cospicua come quella che richiede una guerra.
In realtà è lo Stato che deve, ed è stato in parte così, farsi carico della mobilitazione di risorse che sono corrispondenti a quello che è stato il grado di shock prodotto a livello generale da questa crisi, con tutte le cose che voi sapete, che sono fra l'altro interpretabili e desumibili proprio dal decreto legge 50 del 2022, che ha avuto, come noto, un mix di interventi in parte riferiti ai bonus di carattere sociale, riconosciuti sull’elettricità anche alle imprese, le una tantum per i lavoratori e pensionati, poi tutta una serie di misure a livello di garanzia Sace, al sostegno alla liquidità, al sostegno per le imprese, che devono essere il paesaggio all'interno del quale va collocato il nostro intervento, sicuramente minimale, più ridotto, ma questo è il ruolo che nell'Italia repubblicana le Regioni possono avere soprattutto nel primo semestre dell'anno.
Da questo punto di vista credo che la collaborazione con i Confidi possa essere utile per la prima parte dell'intervento, che comunque è stato già anticipato abbondantemente e reso non disponibile perché lo faremo con l'approvazione del bilancio, mentre arriveremo a individuare con più precisione il tema dei sostegni che hanno le caratteristiche, comunque quei sostegni che saranno tanto più utili quanto più finalizzati a coprire segmenti non presidiati dall'intervento statale.
Dobbiamo concepire quello che noi faremo con il fondo come sussidiario rispetto a quei frammenti di debolezza economica finanziaria, che dovessero palesarsi per effetto della crisi, non sufficientemente tutelati e coperti dallo Stato.
Nel corso della lettura degli emendamenti prenderemo in esame via via quelle che sono le proposte che la Commissione ha fatto, in parte su sollecitazione della Giunta ed in parte sua sponte, motu proprio, per quell'esigenza che si era palesata, di intervento correttivo sul Piano della cultura.
Colgo l'occasione per intervenire brevemente, poi lo faremo durante la discussione, perché il Consigliere Cesetti ha fatto riferimento alla Zes, la situazione è esattamente la seguente: come è noto avremmo la possibilità di proporre la Zes nel momento in cui avremo la formalizzazione del nostro ingresso fra le Regioni in transizione, diciamo che, l’ho detto prima rispondendo ad una interrogazione, non siamo ancora formalmente in transizione, ma nel frattempo abbiamo avviato una interlocuzione con tutte le categorie, dando luogo a circa quattro incontri più altri, che la Consigliera Marcozzi ha anche favorito con la Camera di commercio, nella propria sede, per fare il punto, che è stato sinteticamente anticipato nell’intervento precedente.
La Zes, com’è noto, è lo strumento che produce due effetti benefici sull'economia, uno è tutto finalizzato, ancorato, articolato in una serie di semplificazioni procedurali, l'altro è più strettamente interpretabile come credito d'imposta. Queste sono le due agevolazioni da cui promana il senso stesso della Zes. Per un algoritmo stabilito a livello ministeriale sappiamo che l'area erigibile, ammissibile a queste due agevolazioni deve essere innanzitutto ricompresa nella carta degli aiuti a finalità regionale e in questo frattempo abbiamo prodotto, elaborato e approvato la carta stessa, giusto per sostanziare come ci siamo lungamente non solo intrattenuti, ma anche operato decisioni che fanno da sfondo a quelle ulteriori che ci devono indurre a individuare un perimetro territoriale di 18 chilometri quadrati, che è molto ridotto e che dovrà essere individuato, decifrato, anche tenendo conto della possibilità di agire attraverso l'indicazione di zone censuarie all'interno dei territori comunali.
Il mio è un riferimento solo teorico, potrebbe anche essere praticabile una sorta di atomizzazione, forse è un termine fin troppo ottimistico, perché 18 chilometri quadrati sono molto pochi, comunque l’individuazione delle zone censuarie potrebbe rendere possibile l'estensione del privilegio non in senso quantitativo, ma qualitativo.
Ci sono diverse posizioni per quanto riguarda i criteri da adottare, rispetto alla Zes stiamo cercando di effettuare una sintesi, curando sempre e comunque il principio della collaborazione, del partenariato e del confronto serrato con le categorie. Di qui a qualche giorno promuoveremo un ulteriore incontro perché riteniamo che si debba procedere sulla falsariga di quelle che sono state le interlocuzioni qualificate che abbiamo avuto a livello di categoria, di Camera di commercio, ad esempio, sul piano delle infrastrutture. Vorremmo riproporre, ma lo stiamo già facendo, quel sistema tenendo conto, è stato ricordato, che ci sono alcuni caveat che in qualche modo condizionano, limitano o meglio regolano il nostro operato.
Il Ministro per il sud e la coesione territoriale ci ha indicato come preferibile la strada della Zes interregionale questo per ragioni anche di carattere temporale, la costituzione di una Zes autonoma, oltre che da verificare nella sua fattibilità, stante che il porto di Ancona, che fa parte della rete Ten-T, è l'elemento che legittima la costituzione di una Zes, è già stato individuato come porto di ancoraggio della Zes Abruzzo, quindi, oltre che per ragioni di questo genere, anche per ragioni temporali c'è stata indicata l'opportunità e la preferibilità di questa strada.
Una strada che comunque non limiterebbe l'autonomia del Piano di sviluppo strategico che dovremmo comporre, visto che il commissario non potrebbe che essere l'attuale commissario della Zes Abruzzo, con la possibilità di un subcommissario che comunque, all'interno del territorio di provenienza regionale marchigiana, potrebbe agire nell'autonomia e senza condizionamenti particolari. Uso questo termine non tecnico perché abbiamo già avuto interlocuzioni con la Regione Abruzzo, con il suo governatore, che ha mostrato una grande disponibilità visto che esistono altre Zes interregionali. Ma quello che è più importante è che abbiamo la piena e massima disponibilità dell'Abruzzo a procedere in un clima di cooperazione e di collaborazione, la cosa più rilevante sarà tuttavia chiedere al Governo nazionale di finanziarle le Zes perché quelle esistenti, come è noto, si sono approvvigionate di risorse all'interno di quella che era la programmazione nazionale. Anche da questo punto di vista il Ministro ci ha manifestato la piena disponibilità del Governo a far sì che nella legge di bilancio vi siano risorse che potrebbero poi arricchirsi ulteriormente o comunque essere nutrite dal fondo sviluppo e coesione, che è un altro fondo che, secondo quello che il Ministro ci ha comunicato ufficialmente, pubblicamente, potrebbe fare al caso nostro, nonostante una amarezza che deriva dal fatto che, come noto, le Zes attualmente esistenti hanno avuto molti finanziamenti sia in conto capitale che dal punto di vista della spesa corrente proprio a valere sul PNR nazionale, che riserva il 40% delle proprie risorse al sud.
Per questo problema di classificazione, per i ritardi che a livello europeo si sono prodotti in relazione all’accordo di partenariato, non avendo ancora la qualità formale di Regione in transizione, ma avendola nei fatti, non abbiamo potuto partecipare all'interno della quota destinata al sud, alla suddivisione di risorse importanti. Ad esempio i fondi per l’Abruzzo, che era già in transizione, rispetto a quelli previsti per noi, ne parlavamo prima a margine della decontribuzione al sud, sono considerevolmente maggiori.
Detto questo, è un lavoro necessario che porterà nei prossimi mesi ad una proposta che vogliamo condividere politicamente con le categorie e con i territori, così da raggiunge il massimo beneficio possibile. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 1
Emendamento 1/1 a firma del Consigliere Marinelli, ha chiesto la parola, ne ha facoltà

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Parliamo dell’1/1 che prevede che “La lettera d) del comma 1 dell’articolo 1 è sostituita come segue: ‘Fondo straordinario per la concessione e contributi una tantum ai consorzi, alle società consortili e Ati costituiti tra micro, piccole e medie imprese’”. E’ stata ampliata la base per poter dare contributi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Come abbiamo anticipato in Commissione voteremo contro questo emendamento perché amplia e estende la base per accedere alla concessione dei contributi una tantum. Nella legge è previsto: “Fondo straordinario per la concessione di contributi una tantum ai consorzi costituiti ai sensi del comma 2 dell'articolo 7 della legge 2 agosto 2021 n. 19 ‘Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato marchigiano’”. C'è una finalizzazione precisa che è prevista da una legge ed oggi ampliare indiscriminatamente, al di là dei soggetti normati, noi riteniamo che sia un atto grave.
Cosa significa ampliare ai consorzi, alle società consortili e Ati costituite tra micro e piccole e medie imprese? Significa che due l'entità che si mettono insieme fanno un Ati e hanno gli stessi criteri e le stesse provvidenze dei consorzi costituiti ai sensi della legge regionale. Ma vi pare possibile che attraverso un emendamento estendete le finalità di una legge? Se del caso l'emendamento doveva comportare una modifica della legge del 2 agosto 2012 n.19, è lì che bisognava intervenire, non attraverso questo atto. Allora non ci siamo, dal mio punto di vista se passa questo emendamento preclude anche il voto a favore sull'articolo. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Sono allineata con quanto sostenuto dal Consigliere Cesetti perché con questo emendamento sparisce il riferimento alla legge n 19/2021 e la cosa non ci vede per niente d'accordo, per cui anch’io esprimo il voto contrario del Movimento 5 Stelle. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 1/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 1, così come emendato. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per gli stessi motivi per cui abbiamo votato contro l'emendamento, che va a snaturare l'articolo 1, perché, ripeto, prevede l'estensione delle provvidenze ad entità che sono normate, disciplinate da una legge regionale e ad entità senza alcuna regolamentazione, di fatto si possono dare tranquillamente ai privati. Ritengo che sia una tantum ai consorzi, alle società consortili e Ati costituite da micro, piccole e medie imprese. Non è possibile con un emendamento equipararli con i consorzi di cui alla legge regionale che avete approvato voi nel 2021. L’avete approvata voi questa legge, “Norme per la tutela e lo sviluppo della promozione dell’artigiano marchigiano”. Allora, se del caso, bisognava intervenire lì, non in questo modo.
Non credo che sia un errore, ma è la volontà di consentire di dare contributi a pioggia, senza alcuna regolamentazione perché i consorzi sono disciplinati dalla legge che prevede anche le modalità per accedere a quei tipi di finanziamento, ne disciplinano l'attività. Votiamo contro. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 1, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2
Emendamento 2/01 a firma del Consigliere Marinelli.

PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. “Nella tabella 2 dell'allegato 2, che contiene le variazioni alla tabella E della legge regionale 38/2021, è soppressa la seguente voce: ‘Finanziamento per Garante regionale dei diritti della persona pari a 60 mila euro’”.
E’ una ripetizione, una correzione perché già era stato inserito, per non inserirlo due volte è stato tolto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Su questo siamo favorevoli, anche prima doveva essere corretto perché sullo stanziamento, di cui dopo diremo, c’è un emendamento nostro con il quale vogliamo ridurlo, però questo finanziamento è previsto nell'articolo 6 ter, se non sbaglio, quindi è stato espunto dalla tabella E.
Votiamo a favore perché di fatto è un emendamento tecnico. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/01. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 2/001 a firma del Consigliere Marinelli.

PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. “Nella tabella 2 dell'allegato 2, che contiene le variazioni alla tabella E della l.r. 38/2021, la descrizione dell'intervento ‘Contributo straordinario dell'associazione passaggi cultura di Fano per l'evento decennale passaggi festival anno 2022 - spese correnti’ è sostituita dalla seguente: ‘Contributo straordinario al Comune di Fano per l'evento passaggi festival, anno 2022 - spese correnti’”, l'importo relativo all'anno 2022 è incrementato di 75 mila euro.
Questo è stato discusso ampiamente in Commissione, si è giunti ad una conclusione e poi è stato votato all'unanimità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il meccanismo, come abbiamo detto in Commissione, è inappropriato però la sostanza è giusta.
Noi voteremo in modo favorevole per dare questo contributo all'Associazione passaggi cultura di Fano per il decennale dei passaggi festival del 2022.
Il contributo va al Comune di Fano, non va ad un'associazione, ma ad un Comune, ad un'istituzione pubblica, con tutte le garanzie che sottintendono alla finalizzazione e all'utilizzazione della spesa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, sull’ordine dei lavori, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ solo per mozione d'ordine, Presidente, prima delle dichiarazioni voto non ci sono eventuali interventi?

PRESIDENTE. Certo che sì.

Romano CARANCINI. La perdoniamo, visto che lei ha vinto a Camerino le abboniamo questo errore. Grazie.

PRESIDENTE. Vado con una umiltà maggiore, da Vice commetto anche qualche errore.
Emendamento 2/001. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questo era un po' legato all’articolo 6 ter, di cui ho detto prima.
Il Consigliere Marinelli ha espunto la somma di 60 mila euro della tabella E, che è contenuta nell’articolo 6 ter, nella quale si prevedono 60 mila euro per il garante, aggiuntivi.
Come abbiamo detto in Commissione, riteniamo questa somma sia esagerata perché già il Garante ha a bilancio, vado a memoria, ma non sbaglio molto, 37 mila euro e se aggiungiamo altri 30 mila euro sono 67 mila mentre prima erano 64 mila, lo storico, quando io facevo il bilancio. E’ un aumento piccolo di 3 mila, però secondo me è più che sufficiente.
Noi scomponiamo questi 30 mila euro e li destiniamo come contributo aggiuntivo all’Associazione Marca fermana, già 40 mila euro sono previsti. aggiungiamo altri 30 mila euro per la particolare attività che fa nella provincia di Fermo, associazione che è stata incontrata anche dall'Assessore Castelli, dai Consiglieri Marcozzi e Putzu e da me.
Ci sono tutti Sindaci, è anche coerente, da una parte giustamente finanziamo il festival di Fano, dall’altra integriamo questo finanziamento per l’Associazione Marca fermana.
Insisto per l'accoglimento dell'emendamento, che toglie il giusto a quello che si vorrebbe dare in più al Garante perché comunque sono 67 mila euro e dà il necessario all’Associazione Marca fermana. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. In Commissione ne abbiamo parlato, c'era stata la contrarietà del Consigliere Cesetti, che aveva detto che il Garante andava bene solo che dovevamo capire quello che dovevamo fare.
Da un’indagine ho verificato che verrà incrementata di molto l'attività del Garante, che interverrà su molti punti cruciali della sua attività. Nuovi interventi che fino ad oggi non erano stati attuati su persone in difficoltà, su disabili e su altre situazioni, quindi, ritengo opportuno lasciare questo finanziamento così com'è e bocciare l'emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 2/2 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Di questo emendamento ne ho già parlato in Commissione, di fatto è soppressivo di ulteriori spese in tabella E, non le metto da nessuna parte.
Colleghi, le mettiamo dove già stavano e precisamente nel fondo “Adeguamento della normativa regionale alla legislazione di principio ed ulteriori modificazioni delle disposizioni legislative regionali”, sono qua, complessivamente 458.948,54 euro.
Li rimettiamo lì e si danno nel 2022: 215 mila euro per spese per la valorizzazione e la promozione regionale - trasferimenti correnti ad istituzioni private, sociali. Dare 215 mila euro in questa direzione credo che sia grave, con la situazione di crisi che c'è in atto perché, consentitemi la battuta, per le imprese all'articolo 1, sul quale abbiamo votato contro per quelle ragioni, ci stanno 7 milioni, mentre io come Assessore al bilancio un mese dopo la pandemia ho portato una manovra di 210 milioni. Alla faccia della discontinuità! Queste risorse rimettiamole dove stavano. Poi ci sono 193 mila euro per spese per la valorizzazione e la promozione regionale - altre spese di rappresentanza. Colleghi Consiglieri, 193 mila euro per la valorizzazione e la promozione regionale - altre spese di rappresentanza per relazioni pubbliche, convegni e mostre, pubblicità.
Consigliere Rossi, lei che fa del civismo lo scettro del buongoverno, del buon andamento, dell'imparzialità e dell'economicità degli atti, si dovrebbe indignare di fronte a queste misure e darmi una mano per rimetterle dove stavano. Non è possibile prevedere una cosa di questo tipo. In più c'è un contributo straordinario al Comune di Civitanova Marche, che è in campagna elettorale, per eventi sportivi di elevato interesse per la promozione turistica - fondi regionali.
Termino e non faccio la dichiarazione di voto, raccomandiamo l'approvazione di questo emendamento perché queste risorse sono state messe con un emendamento in Commissione del Consigliere Marinelli, su richiesta della struttura regionale competente e chi lo richiedeva? Ce le ha messe il Consigliere Marinelli.
Noi con questo emendamento sopprimiamo quello che ha approvato la Commissione e rimettiamo le risorse dove stavano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per esprimere il voto contrario a questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 2/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anche qui rimettiamo le risorse dove stavano.
L’Assessore Carloni, che è andato via, cosa fa? La richiesta è sicuramente la sua.
Presidente, questi ci studiano sopra ed io sono solo, hanno gli uffici, ci studiano sopra e a me danno una mano ogni tanto i Consiglieri Biancani e Carancini, in più c’è l’aria condizionata che mi massacra, secondo me l’avete fatto apposta.
Che cosa fa l’Assessore Carloni? Mette delle risorse, 100 mila euro, per acquisizioni di beni e servizi per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari. Come con l’emendamento di prima, attraverso il Consigliere Marinelli, ha presentato questo emendamento e mette 100 mila sull’acquisizione di beni e servizi, poi che fa? Prende 60 mila euro e li destina alla promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli, produzione marchio QM. Ci deve fare qualche esigenza organica sui territori.
Siccome è il gioco delle tre carte, con questo emendamento che cosa faccio? Rimetto queste risorse dove stavano e ne raccomando l’approvazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Come dice il Consigliere Cesetti facciamo il gioco delle tre carte un’altra volta, quindi bocciamo l’emendamento e rimane come era prima. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Che il Presidente Marinelli fosse la quinta colonna del Vicepresidente Assessore Carloni nessun dubbio, perché controllare l’Assessore Castelli non è facile, è proprio questa la dimostrazione, mica ce le ha messe l’Assessore Castelli queste risorse perché se fossero state necessarie …
Nella relazione dite che questa variazione si fa per le esigenze degli uffici (rimodulazioni, esigenze), se questo fosse stato vero, come avete scritto, se era realmente un'esigenza dell'ufficio, doveva essere nella proposta iniziale, giusto, Consigliere Carancini, lei che ha fatto il Sindaco di una città importante. Doveva stare nella cosa iniziale e l’Assessore al bilancio Castelli, molto attento, avrebbe raccolto quella indicazione e l’avrebbe inserita. L’Assessore Castelli non l’ha inserita perché non era un’esigenza dell’ufficio, ma un’esigenza politica del Vicepresidente Carloni, che ha preso la quinta colonna, il Consigliere Marinelli, ed ha bypassato l’Assessore al bilancio.
La Commissione è sovrana come è sovrana l’Aula, l’Assessore Castelli si deve arrendere, è stato bypassato. E’ stato fatto il gioco delle tre carte, carta perde, carta vince, e l’Assessore Carloni fa la campagna elettorale permanente fino al prossimo anno. L’Assessore Castelli lo comprende e anche lui non si indigna più tanto perché capisce quelle esigenze contingenti. Noi votiamo a favore di questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 2/4 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Casini, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ quello di prima dei 100 mila euro, fondo straordinario per fronteggiare l’emergenza economica, concessione di contributi una tantum alle imprese. Fronteggiare l'emergenza economica, Consigliere Carancini, a seguito della crisi, però che fa? Li versa per l’acquisizione di beni e servizi, poi ne riprende 60 e li mette per la promozione attraverso la quinta colonna.
Raccomandiamo il voto come prima. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ci sarebbe da sorridere, ma rispetto alle osservazioni del Consigliere Cesetti, pongo una domanda all'Aula, scusate, forse sarò fuori tema, che non rivolgo solo alla maggioranza ma anche all'opposizione. Credo che questo modo di governare e di affrontare i temi politici con risorse pubbliche, purtroppo, sia la causa del fatto più rilevante del passaggio elettorale che è avvenuto ieri.
Non so se si è notato questo aspetto, ma ieri nei Comuni, in generale, nella media, ha votato poco più del 50% degli elettori, non so se questo è un argomento di qualcuno, ma credo che quel 50%, che è un fatto di una gravità assoluta in un Paese democratico, a maggior ragione all'interno di una competizione elettorale locale in cui ha importanza soprattutto la persona, segna un atto di sfiducia grave di cui la politica deve farsi carico.
Qualcuno sorridendo dirà: “Ma che c'entra questo?” C'entra perché io penso che la politica anche attraverso queste azioni - e non a caso, ripeto, qualcuno si tira fuori - debba purtroppo o per fortuna, speriamo, cambiare metodo perché se noi facciamo il gioco delle tre carte fra un po’ la fiducia arriverà al 20%.
Ritengo che una politica seria - l'Assemblea legislativa delle Marche se lo deve porre secondo me questo tema - deve cambiare metodo. Il coraggio non sta spesso nelle appartenenze, sta nelle donne o negli uomini che governano la politica.
Penso che sia una riflessione che dobbiamo fare. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI, Grazie, Presidente. Questa è una dichiarazione di voto contraria, per dire anche, e questo mi sembra di poterlo esprimere convintamente, che quando siamo in Commissione e affrontiamo questi argomenti li discutiamo senza fare il gioco delle tre carte, quattro carte, stando attenti a quelle che sono le esigenze dei cittadini. Dopodichè ci possono essere degli aggiustamenti, visto che l'atto da quando viene predisposto a quando arriva in Commissione trascorrono anche due mesi, quindi possono esserci anche delle esigenze diverse, che magari uno pensava di poter inserire nell'assestamento o in altre situazioni, cosa che magari non è stata possibile fare e quindi viene inserita.
Se qualcuno la vuole buttare sul gioco non siamo noi, forse qualcun altro, sulla serietà penso che non si debba discutere.
Per quanto mi riguarda, se quello deve essere il metodo, penso che il 99% degli elettori sarebbe dovuto andare a votare se fossimo presi a riferimento per come lavoriamo in Commissione, per come cerchiamo di portare avanti gli argomenti, poi possiamo sbagliare, tutti possiamo avere dei ripensamenti, ma non stiamo a giocare, perlomeno noi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Dire il gioco delle tre carte non costituisce un'offesa, ho mutuato una metafora per declinare un’abilità nell'esercizio del bilancio.
Voglio però aggiungere che queste risorse confluiscono dal mio punto di vista legittimamente nella tabella E.
Si ricorderà, Consigliere Marinelli, quello che mi è stato detto – ovviamente non mi ha sfiorato minimamente - in quest'Aula della mia tabella C, voi nel primo bilancio, che era tecnico, non avete potuto fare nulla, ma dal secondo fino a questa variazione la tabella E è stata infarcita di risorse. C'è una differenza di fondo perché la mia tabella C, la mia come Assessore al bilancio, aveva il coraggio del nome e cognome, questa non ce l’ha perché quando si dice trasferimenti, promozione dei prodotti agricoli in generale, fondo straordinario per fronteggiare, quando si bypassa la legge regionale sui consorzi, che avete approvato voi, e genericamente si parla di entità private, addirittura Ati, micro imprese, quello è un fondo cosiddetto “indistinto”, in cui si prendono le risorse e si danno a chi si vuole ed in questo caso magari si fanno le promozioni, la valorizzazione, la pubblicità, i convegni, le mostre. Si danno dei finanziamenti senza il controllo, ma con la copertura della legge della tabella E.
Almeno io avevo il coraggio di indicare nome, cognome perché nella tabella C facevo una cosa molto semplice, non erano risorse, non arrivavo in Commissione, questa è un’altra differenza, a far presentare gli emendamenti – legittimo, per carità, ci mancherebbe altro - partivano già nel bilancio. C'erano nome e cognome, non lo lasciavo nella discrezionalità dell'Assessore, ma prima di mettere quelle risorse c'era la richiesta dell'ufficio, quello di cui ho detto prima, che riteneva quella spesa, che io poi finanziavo con la tabella C, tecnicamente ammissibile e necessaria ed io la finanziavo come Assessore al bilancio.
Faccio un esempio, quando l'Assessore Castelli mi rimproverò di aver finanziato in un Comune di centro-destra il tirassegno di proprietà del Ministero della difesa, non privato, quando ho finanziato quella destinazione per 30 mila euro - Governo di centro destra, Comune di centro-destra, Ministero della difesa … - a me l’ufficio ha scritto che quella somma era ammissibile, ha fatto la richiesta ed io l’ho inserita nella tabella C, è questa la differenza, invece così si danno delle risorse in modo indistinto. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per tornare sul fatto, nel luogo del delitto, la tabella C, se andiamo a rileggerla negli anni, è un'enciclopedia di tutto. Negli ultimi anni ci possiamo leggere di tutto, mentre noi cerchiamo di andare mirati su alcune cose ed in questo caso le mettiamo nella legge di variazione di bilancio. Scegliamo delle cose precise, non tutto di più, il supermercato del prelievo. La tabella C era il supermercato del prelievo. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 2/5 a firma dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione il Consigliere, Carancini.

Romano CARACNINI. Grazie, Presidente. Questa è una storia che va raccontata ai marchigiani, poi ci torneremo perché nel frattempo, nel corso di questi giorni, attraverso le Commissioni sono cambiati …, ci sono altri emendamenti.
Lo chiameremo emendamento XY, che cosa è successo, Assessore Carloni? Lei forse non lo sa, ma presumo che sia interessato.
La Regione Marche in questa variazione prevede un intervento di 250 mila euro a favore di Istao e nella descrizione, che poi viene modificata attraverso un intervento anche nell'articolato, si scrive “Quota di adesione all’Istao”. Sono andato a guardare il bilancio di previsione del 2022, in cui la legge n. 17 è stata rifinanziata, come è avvenuto per tutti gli anni, con 445.684,12 euro. La legge 17 per chi non lo sapesse o avesse l’avventura di ascoltarci è l'intervento che la Regione ogni anno fa per aderire agli enti, alle fondazioni, alle associazioni, ai comitati e agli altri organismi. Non è altro che il contributo che la Regione dà rispetto alla propria partecipazione, alla volontà di esserci.
Rispetto a questo stanziamento di 450 mila euro e rotti, il gestionale, che non è altro che la ricaduta concreta della previsione di bilancio, scrive: “Quota di adesione ad Istao per 150 mila euro”. La sostanza è che la Regione oggi prevede 250 mila euro come quota di adesione, quando l’adesione l'ha già fatta, prevista e puntuale nel bilancio.
Voglio aggiungere nel racconto di questa vicenda, che la storia della quota di adesione è costantemente di 150 mila euro, non c’è una cosa diversa dal passato. La domanda sorge spontanea: a che servono questi soldi? Non c'è scritto, qui viene fuori il nome di XY, che è la persona che è stata indicata dalla Regione, direi quasi forzatamente, all'interno del Cda come nuovo Presidente. XY peraltro, per notizia pubblica, chiede di poter rivestire quel ruolo, ma anche di incassare come compenso 183 mila euro e rotti. E’ una cosa strana perché chi ha presieduto in precedenza quell'istituto l’ha fatto gratuitamente. Ora è tutto possibile, però credo che l’onestà avrebbe presupposto che si sarebbe dovuto specificare che quei soldi sono per XY. Nell'intervento poi aggiungerò qualche altro elemento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.

Giudo CASTELLI. Grazie, Presidente. Penso che sia giusto perché in realtà la ricostruzione del Consigliere Carancini è un po’ fantasiosa, devo dire, ma non è che mi scandalizzi, l'opposizione cerca di descrivere in maniera grottesca gli interventi della maggioranza, non sempre è così, però è nel gioco.
La proposta che abbiamo fatto di incremento delle risorse da mettere a disposizione dell’Istao in realtà fa parte di una strategia, di una decisione che abbiamo condiviso come Regione per rilanciare, adeguare il ruolo della funzione di un istituto che ha il blasone e la storia che noi conosciamo, ma che negli ultimi anni ha vissuto momenti di difficoltà, che sono stati fra l'altro governati anche con sacrifici da chi l'ha guidato. Il fatto che il precedente Presidente non prendesse l'indennità è un fatto che descriveva l'aspetto patologico di quella situazione ed io che facevo parte del Consiglio di amministrazione non smettevo mai di registrare una grossa insoddisfazione nei confronti di una Regione matrigna, la quale durante il periodo dell’ex Presidente della Giunta regionale non aveva dato nessun rilievo, nessun significato strategico al ruolo che potenzialmente l’Istao non solo aveva svolto, ma che può incarnare, interpretare di fronte alle sfide fondamentali, importanti, significative, nodali che ci si presentano di fronte.
La nostra decisione di rafforzare l’Istao scaturisce dal fatto che lo scorso 27 maggio è stato presentato al Consiglio di amministrazione dell’Istao il programma triennale di attività 2022/2024 e la nota di definizione del conseguente nuovo budget, che dovrà coprire il triennio.
Il Piano descrive un'ellissi che è stata non solo presentata, ma domani credo ci sia un'ulteriore sessione del Consiglio amministrazione organizzata, prospettata e ipotizzata tenendo conto della funzione che può svolgere l’istituto su tre nuove filiere di attività, che sono state presentate dal Presidente XY, un master per giovani con laurea triennale, corsi executive per dirigenti e quadri d'azienda e una serie di studi e di ricerche su tematiche fondamentali.
Abbiamo ritenuto doveroso mettere a disposizione una provvista finanziaria utile affinchè questo Piano, ove condiviso dal Consiglio dell'Assemblea, possa dare slancio e senso alle funzioni di un istituto che è stato lungamente negletto. Tanto è vero che quando ci siamo congedati dalla precedente Presidenza, c’era una voce unanime, corale, quella che andava nel senso di auspicare un rinnovato e rigenerato impegno anche dal punto di vista economico di una Regione che invece aveva relegato l’Istao e le sue funzioni ad una posizione del tutto marginale.
Queste sono scelte politiche, noi crediamo in questo sodalizio e nelle potenzialità che insieme a XY si potranno esprimere nuovamente, ridando fiato e smalto anche alla collaborazione della parte privata.
Ricordo, ma lo sappiamo tutti, che il tema fondamentale dell'Istao era quello di cercare una qualificazione sempre maggiore della classe dirigente imprenditoriale della nostra regione, attraverso non solo corsi, ma una filosofia di imprenditore che compone una comunità operosa e solidale, che secondo i crismi e la ... di Giorgio Fuà può essere determinante nel momento in cui c'è la necessità di responsabilità d'impresa vocata anche alla promozione sociale e non sono economica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ha detto già tutto il Consigliere Carancini e dirà lui in dichiarazione di voto.
Credo che le stesse considerazioni dell'Assessore Castelli valgano a sostegno dell'approvazione di questo emendamento, che d’altra parte dice: “Contributo integrativo all’Istao per attività e/o progettazioni interesse pubblico regionale rendicontabili”. Qual è il problema? Perché non possono essere rendicontate?
L'emendamento del Consigliere Carancini, che io ho firmato, non è che non dà risorse, le conferma, soltanto dice, quello che afferma l’Assessore Castelli, che siano per attività e progettazioni di interesse pubblico regionale, rendicontabili.
Le considerazioni che fa l’Assessore Castelli ci stanno perché questo emendamento va proprio in quella direzione, se non fosse così nessun rilancio ci potrebbe essere perché l’Istao verrebbe ridotto all’ennesimo carrozzone per piazzarci qualcuno. Questa è la verità, questo non glielo dobbiamo, poi dirà il Consigliere Carancini.
Il Consigliere Ciccioli ha colto l'occasione per parlare di tabella E e di tabella C ed ha detto che la nostra era un'enciclopedia, lo sarà anche stata, ma la nostra era un'enciclopedia trasparente, il vostro è un libro cancellato. La trasparenza dove era? La nostra tabella C indicava in modo puntuale la risorsa, la vostra dice: 458 mila euro per la valorizzazione e la promozione regionale, per trasferimenti correnti a istituzioni private sociali, questa è la differenza, almeno la nostra tabella C indicava qual era l’impresa sociale, privata. Qui il dato è generico.
Termino, dubito, e lo dico ai Consiglieri Ciccioli e Marinelli, pur essendo destinato con legge, che gli uffici, quelli che poi materialmente andranno ad erogare le somme, che potranno erogarle sulla base di questa legge, senza predisporre dei bandi, se mi ascoltano facciano una riflessione perché non credo che potranno farlo senza quei criteri di trasparenza, di imparzialità, che sono i cosiddetti criteri precostituiti.
Secondo me la tabella E, anche se con legge, non può indicare dei “fondi generali” che possono essere destinati in assoluta discrezione, senza rendere conto a nessuno, Non penso che potranno farlo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Solo per specificare che la tabella C era sostanzialmente un bancomat di cui la banca ci mandava l'estratto conto, mettevano le cifre e incassavano con il bancomat.
Noi cerchiamo di dare delle indicazioni, di cui ci assumiamo le responsabilità, per carità di Dio, questa Giunta e questa maggioranza si assumono la responsabilità, che vanno nella direzione dei criteri per fare delle cose. Non credo che gli uffici non possano fare questo, anzi, purtroppo è una nota negativa nel passato, gli uffici hanno giustificato tutto e il contrario di tutto.
Secondo me, senza fare tutto e il contrario di tutto, gli uffici troveranno un percorso giuridico amministrativo attraverso il quale procedere al finanziamento degli obiettivi che ci siamo dati. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ho provato a stare zitto, ma dopo aver sentito l'apologia della tabella C del Consigliere Cesetti faccio fatica a non dire nulla.
Era uno strumento importante, ma certamente non di trasparenza, com'è stato detto, né tanto meno un modello di finanza pubblica da seguire.
Consigliere Cesetti, con tutta la stima che ho per lei, cercare di creare l'esegesi della tabella C mi sembra un tentativo molto virtuoso, al di là dell'immaginazione.
Noi abbiamo introdotto degli emendamenti che sono frutto di un dibattito anche bilaterale, alcune cose che state votando sono frutto di sensibilità trasversali perché non c'è una incursione della maggioranza.
Rigetto l'idea che si chiami emendamento XY, peraltro il professor sta dando, quello che ho avuto modo di vedere io nei vari incontri pubblici, un valore aggiunto all’Istao che mancava da molti anni, sta facendo un lavoro di rilancio, soprattutto dal punto di vista della formazione. Credo che poi saranno i fatti perché le persone vanno misurate sui fatti.
Non conoscevo l'emendamento e non conoscevo nemmeno questa richiesta, però devo dire che non ha neanche parentela con quello che si faceva nei bilanci precedenti, la tabella C. Soprattutto è l'esigenza, in continuità nel bilancio, durante l'anno, di poter rivedere alcune spese.
Credo che si stia un po' andando fuori binario, oltretutto anche il fatto di discuterne in Aula dà ulteriore trasparenza alle scelte e all'imposizione di spesa perché così non è un atto della Giunta, ma è qualcosa che ci dà la possibilità di dibatterne e ringrazio il Consigliere Cesetti per il gesto nostalgico della tabella C perché anche a me ricorda cose belle.
Gran parte della mia fortuna la devo alla tabella C, sono anch'io nostalgico di quell'epoca, tuttavia, non credo che sia da riportare come strumento e tanto meno come esempio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato l’Assessore Castelli, però ho l’impressione che non abbia letto l’emendamento. Qui non sono in discussione i 250 mila euro per l’Istao, sono totalmente d'accordo con lei su tutte le sue riflessioni.
L'emendamento prevede: “Contributo integrativo a Istao per attività e/o progettazioni di interesse pubblico regionale rendicontabili”. Questo vuol dire che io sono d'accordo con lei, in realtà adesso l’Assessore Carloni ha detto un'altra cosa, fa immaginare che io sia contro XY, no, assolutamente, non metto in dubbio XY, vorrei solo che i 250 mila euro, come immagino, in buona fede, io l’ho chiamato in malafede emendamento XY, in malafede tra virgolette, vadano ai progetti, non alla persona.
Voi sapete quant'è il valore della gestione caratteristica di Istao? Assessore Carloni, lo sa immagino, quanto? 1 milione e noi pensiamo di dare 180 mila su una gestione caratteristica di 1 milione al Presidente, a voi pare una cosa normale? Assessore Castelli, al di là dell'errore, diciamo dell’autogol che vi siete fatti perché l’adesione ad Istao già l’avete pagata, è già in bilancio, è una cosa grave quella che state facendo. Sono a favore dei 250 mila euro, voto, ma voi dovete destinare queste risorse all’attività di formazione, a quello a cui ha fatto riferimento l’Assessore Castelli, le stesse cose. Nel progetto XY, che dovrebbe aumentare a 2,2 milioni, a 2,4 milioni la gestione caratteristica, voi destinate 180 mila euro al Presidente e, per esempio, non pensate al personale. Assessore Castelli, se lei è stato in Consiglio di amministrazione credo che sappia più di me quanto ci sia necessità di personale. Penso che lei conosca la situazione degli istituti, penso all’Irpet della Toscana.
Mi chiedo: ma possiamo immaginare di dare 180 mila euro, con una gestione caratteristica di 1 milione, al Presidente, senza pensare al personale e ad altro? Se è coerente, ed io sono totalmente d'accordo con lei, ritengo che lei onestamente e tutta la maggioranza possiate votare questo emendamento. Qualcuno mi dirà: “Poi come facciamo con XY?” Per XY si ricavano le risorse all'interno del quadro di bilancio esistente, così si fanno le cose per bene. Sapete quant’è il massimo del valore per gli enti di Stato, per le competenze? 250 mila euro, noi diamo per l’Istao, con una gestione caratteristica di 1 milione di euro, lo ripeto, 180 mila euro. Vicepresidente Carloni, che vogliamo fare? Abbia uno slancio serio. Noi approveremo l’emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 2/6 a firma del Consigliere Latini: “Nella tabella 3 dell’allegato 3, che contiene le variazioni alla tabella A della l.r. 39/2021, è inserita la seguente voce: ‘L.r. 26/06/2008 n. 17 - Adesione della Regione ed enti, fondazioni, associazioni, comitati ed altri organismi’”. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento 2/7 a firma del Consigliere Marinelli, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Nella tabella 3 dell’allegato 3, che contiene la variazione alla tabella è inserita la seguente voce: “Adesione della Regione ad enti, fondazioni, associazioni, comitati ed altri organismi - euro 250 mila”. Alla copertura di maggiori spese si provvede mediante la riduzione di risorse scritte con questa legge, nella tabella 2 che contiene la variazione alla tabella E della l.r. 38/2021.
Come indicato sono 250 mila euro per la quota di adesione all’Istao. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Noi, Presidente, dopo che è stato bocciato l'emendamento del Consigliere Carancini, non possiamo non votare contro questo emendamento.
Ripeto, non è per fare l'esegesi della tabella E o della tabella C, però, lo dico anche all’Assessore Carloni e al Consigliere Ciccioli, è possibile che non capiate la differenza? Dite che la nostra era un bancomat con l’estratto conto, con le singole voci, voi invece fate il saldo, il totale. Lo stesso Presidente della Giunta credo che probabilmente si sia meravigliato anche lui, quando sta attento. Purtroppo bocciato l’emendamento del Consigliere Carancini io voto contro. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 2/7. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2, così come emendato. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo contrari perché questa è la tabella E tanto decantata, dove dentro c'è di tutto e di più.
Mi ha ricordato prima la Consigliera Ruggeri di quando ci siamo trovati in Commissione con la tabella E e si è avuto il coraggio di finanziare la recinzione di un ruzzodromo con 8 mila euro. Ma di che cosa parliamo? Mi risparmio le singole voci di questa tabella E.
Questa è una variazione di bilancio e dalle poche risorse iniziali previste per le imprese, 8 milioni, è stato tolto 1 milione e rotti per finanziare tutte queste cose qua: contributi ad altri enti e agenzie regionali e super regionali - 2,9 milioni; finanziamento garante per la persona; contributo straordinario al Comune di Vallefoglia per il 200° anniversario della morte di Giulio Perticarari; contributo straordinario al Comune di Sant’Angelo sul Nera; contributo straordinario sport equestri comitato regionale; contributo straordinario al Comune di Civitanova Marche; si abbia almeno il coraggio e la dignità di tacere, confrontate le tabelle e poi vedremo che variazione di bilancio è questa. Siamo contrari. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 2, così come emendato. Lo pongo in votazione

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 2 bis. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Spiego perché. Questa cosa dice: “Ai sensi dell’articolo 49 del decreto legislativo 118/2011, nella missione 20 dello stato di previsione della spesa è iscritto il fondo speciale per il finanziamento degli oneri di parte corrente derivanti da nuovi provvedimenti legislativi che si perfezionano dopo l’approvazione del bilancio”. Ma questa è una sorta di delega in bianco, come prima abbiamo tolti i 458 mila euro …

(interventi fuori microfono)

Fabrizio CESETTI. Ho capito, però non è così, le leggi casomai si finanziano, questa non può essere una delega in bianco. Sono contrario. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 2 bis. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativo regionale approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 3 bis
Emendamento 3 bis/1 a firma del Consigliere Latini: “All’articolo 3 bis è aggiunto il seguente comma: ‘1 bis. L’autorizzazione di spesa per l’anno 2022 relativa alla legge regionale del 26 giugno 2008, n. 17 (Adesione della Regione ad enti, fondazioni, associazioni, comitati ed altri organismi), inserita nella Tabella 3 dell’Allegato 3 alla presente legge, è destinata al finanziamento della quota di adesione al Consorzio per l’alta formazione e lo sviluppo della ricerca scientifica in diritto amministrativo’”.
Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Chiedo scusa è l’emendamento o l’articolo?

PRESIDENTE. E’ l’emendamento 3 bis/1.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Chiedo scusa, non l’ho visto e quindi non sono in grado, devo prima …

PRESIDENTE. Posso aspettare un secondo se vuole. E’ l’emendamento del sottoscritto, è l’adesione al Consorzio per l’alta formazione in diritto amministrativo.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. C’eravamo astenuti perché era un emendamento del Presidente di 10 mila euro, mi pare. Di fatto diventa un emendamento tecnico, il gruppo PD si astiene anche su questo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Solo per esprimere voto favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Subemendamento 3 bis/2/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Mastrovincenzo Cesetti, Bora, Biancani, Vitri, Casini.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sembrerà una cosa diversa, non lo è, diciamo, che la predisposizione iniziale era errata perché il famoso finanziamento a Istao di 250 mila euro era prima stato inserito nella tabella E, ed era un errore, ed ora viene inserito puntualmente, mi pare, nella tabella A che si riferisce alle leggi finanziate.
Continuo a ribadire la mia richiesta, ci sono anche il Vicepresidente ed il Presidente, mi pare, e mi chiedo come mai non si voti questo emendamento - come immagino – che tende a individuare, a finalizzare la spesa dei 250 mila euro in più ed afferma che le risorse devono essere destinate come finanziamento straordinario alle finalità di programmazione regionale, di cui all'articolo 1 della legge 17/2008, che regola le adesioni della Regione Marche alle varie associazioni, istituti, enti e fondazioni, in particolare, come ha detto l'Assessore Castelli, per il rafforzamento strategico dell'attività di formazione, di specializzazione e di ricerca.
E’ un emendamento che viene suggerito dall'intervento dell’Assessore Castelli, che fa chiarezza su dove devono essere destinate le risorse, non poche in ogni caso, rispetto ai 250 mila euro previsti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Faccio una considerazione di questo tipo: ma c'è un'interlocuzione? Voi dite: “Ma che ci importa, non ne parliamo”, ma a voi pare normale, peraltro lo dico anche pensando alla discussione generale, che i Consiglieri di maggioranza non intervengono, magari per confutare le argomentazioni? Non intervengono in nessuna cosa!
Credo che sia un fatto grave, deprecabile dal punto di vista politico. Non c'è un solo intervento sulla discussione generale, sugli argomenti, non c'è un intervento se non la buona volontà del Consigliere Marinelli che dichiara …
Vi chiedo: ma c’è una posizione, un'idea, rispetto ai 250 mila euro che destiniamo al Presidente dell’Istao quando sono previste nel bilancio 440 mila euro per il personale? Ma c'è una posizione su questo o no? Oppure il vostro silenzio è complice? Fateci capire, diteci che diciamo sciocchezze almeno, ma ne siete capaci? Grazie.

PRESIDENTE. Subemendamento 3 bis/2/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Emendamento 3 bis/2 a firma del Consigliere Marinelli, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. E’ l’autorizzazione di spesa per l’assegnazione del finanziamento dei 250 mila euro all’Istao. E’ la finalizzazione di quanto previsto prima. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo contrari per le stesse considerazioni che ha detto prima il Consigliere Carancini in occasione del suo emendamento.
Qui è inserita l'adesione …, tra l'altro noi aumentiamo la quota di adesione all’Istituto Adriano Olivetti, mentre prima c’era il contributo, adesso si mette la finalizzazione della legge, quindi ha ragione il Consigliere Carancini, se vogliamo è proprio la prova del nove. Se queste leggi passeranno il vaglio del Governo, sicuramente si, auguri al Governo, che controlla quando gli fa molto molto comodo. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 3 bis/2. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 3 bis, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questa è la proroga della legge 13 adottata nell'aprile 2020, in piena pandemia, a dimostrazione delle misure che noi avevamo previsto per il sostegno alle attività produttive ed al lavoro autonomo.
Una proroga di questa legge dal 30 giugno al 21 dicembre 2022, quindi su questo siamo favorevoli, peccato che le risorse non ci siano, però noi siamo favorevoli. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Vorrei spiegare meglio quanto detto dal Consigliere Cesetti, nel senso che la proroga senza copertura, come giustamente lui ha fatto presente, non può trovare la nostra approvazione, anche perché non sfuggirà alla Giunta che nel contesto che stiamo attraversando i tassi reali sono incrementati, quindi non rifinanziare la legge 13/2020, limitarsi a prorogarla, lo ribadisco in un contesto in cui le imprese si troveranno a subire l’incremento dei costi energetici ed anche degli oneri per l'accesso al credito, è quanto di più deleterio ci possa essere perché la legge 13/2020, lo ricorderà anche l'Assessore Carloni, tra i grandi meriti aveva anche quello di rendere meno oneroso l'accesso al credito.
Mi chiedo anche, ho ascoltato il grande intervento autoreferenziale dell’Assessore Castelli, cosa lui abbia fatto in questi due anni per il credito, sul quale aveva detto di volersi spendere molto.
La verità è che questa Giunta in ben due anni, molto difficili per la nostra Regione, non si è caratterizzata in nulla, e in nulla per il credito. Sono state allocati, pensate, durante l’inizio della guerra russo-ucraina 3,2 milioni sulla legge 13/2020, che è un'elemosina, ed i fondi sono finiti subito. 3,2 milioni di euro che oltretutto non erano nemmeno risorse regionali, ma erano 1,5 milioni della Camera di commercio ed il resto risorse di Uni.Co.
Con questo articolo voi togliete l’unica legge che ha dato impulso al credito, siamo a metà giugno, mentre le imprese soffrono e fanno fatica anche ad immaginare un futuro, voi ancora dovete scaricare a terra i 3 milioni di euro che avete annunciato, per cui questo articolo non può che trovare la mia disapprovazione. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 6. Lo pongo in votazione (appello nominale, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 69, comma 1 e dell’articolo 66, comma 2, lett. c) del Regolamento interno):
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Biondi, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Leonardi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Pasqui, Ruggeri (*)
Contrari: Bora, Carancini, Casini, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Astenuti: Nessuno.
L’Assemblea legislativa regionale approva.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

(*) Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non ho fatto in tempo ad esprimere il mio voto che però, voglio dirlo, sarebbe stato favorevole perché, l'ho già detto, secondo me questa proroga sconta il fatto che non ci sono le risorse, ma se non c’è la proroga le risorse non si possono mettere, per questo va approvato. Grazie.

PRESIDENTE. E’ comprensibile sia l’uno che l’altro intervento, la posizione è chiara.
Articolo 6 bis. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6 ter
Emendamento 6 ter/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri. Decaduto.

Articolo 6 ter. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. C’è un emendamento sul 6 ter.

PRESIDENTE. No, è decaduto.

Fabrizio CESETTI. E’ decaduto …, perché? Però c’è la riduzione.

PRESIDENTE. La decadenza è stata determinata dall’emendamento 2/1.

Fabrizio CESETTI. Quindi, siamo sull’articolo 6 ter.

PRESIDENTE. Si, sull’articolo nel suo complesso.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Noi votiamo contro perché è stato bocciato il nostro emendamento, che non è che non dava le risorse al Garante, gli dava il giusto, quello che era necessario, 30 mila euro.
Dare 60 mila euro, oltre a quelli che già sono a bilancio, mi pare 35 mila euro, mi sembra un'esagerazione in questi tempi così difficili. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Lei è bravissimo, ma va un po' troppo veloce.

PRESIDENTE. No, assolutamente. Ci deve essere la massima disponibilità nei limiti del Regolamento.

Romano CARANCINI. C’è una ragione che credo debba ancora andare sottolineata.
Ha fatto bene il Consigliere Cesetti a ricordare la storia delle risorse del Garante, cosi come mi piace ricordare l'emendamento che fece l’ex Presidente del Consiglio regionale Mastrovincenzo in sede di bilancio.
Il vero tema che pongo alla maggioranza su questa destinazione di ulteriori 60 mila euro, oltre i 37 mila euro, riguarda in realtà un Piano che il Garante dovrebbe mettere a disposizione della Giunta regionale rispetto alle iniziative.
Qui non si tratta di immaginare 30 o 40 o 60 mila euro, giocando alla lotteria, perché non è corretto dire mettiamo 90 mila euro. Penso, come peraltro abbiamo detto per gli altri passaggi, che quando si spendono risorse pubbliche vada individuata anche la destinazione perché se con le risorse pubbliche, funzionali in questo caso alla tutela del Garante ed alla sua attività, vengono programmate attività che sono lontane o contigue o che sfiorano la missione, credo che debba esserci il diritto del Consiglio regionale di disquisire.
Non si tratta di immaginare l'entità, qui si tratta di prevedere in maniera puntuale la programmazione delle attività, altrimenti non faremo il nostro dovere e ci sarebbe il rischio di un uso arbitrario delle risorse. Io stesso mi ero … in sede di bilancio del taglio dei 30 mila euro rispetto al Garante, ma noi dobbiamo sapere come vengono impiegate le risorse e lo dobbiamo sapere prima, attraverso l’indicazione sufficientemente chiara di quali saranno le iniziative funzionali a quella specifica missione, altrimenti c’è il rischio di arbitrarietà rispetto alle attività e di inappropriatezza. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 6 ter. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6 quater. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo contrari. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 6 quater. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6 quinquies

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Contrari. Grazie.

PRESIDENTE. Articolo 6 quinquies. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 6 sexies (articolo aggiuntivo)
Emendamento 6 sexies/1 a firma della I^ Commissione.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Dopo l’articolo 6 quinquies è inserito il seguente: articolo 6 sexies (Finanziamento per la Commissione regionale per le Pari Opportunità tra uomo e donna).
1. E’ autorizzata la spesa di 49 mila euro, annualità 2022, per le esigenze della Commissione Pari Opportunità di cui la legge regionale del 18 aprile 1986 n. 9.
2. Alla copertura della spesa si provvede con le risorse iscritte in aumento alla Missione 01.
Questo è un incremento per la Commissione Pari Opportunità di 49 mila euro, già erano stati attribuiti 51 mila euro da bilancio. c'è quasi un raddoppio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ un raddoppio ed è la dimostrazione di quello che dicevamo prima.
Il Capogruppo Ciccioli è capace di insistere sulla definizione di quelli che erano i nostri strumenti di bilancio, questo che cos'è?
Qui si raddoppiano le risorse, l’ha detto il Consigliere Marinelli, fino a100 mila per la Commissione Pari Opportunità, la cui Presidente è candidata nella lista di Fratelli d'Italia, nominata Presidente delle Pari Opportunità, dopo che è stato approvato un emendamento in quest'Aula che consentiva i permessi …, eccetera. Tra poco arriveremo di sicuro, prima o poi, anche allo stipendio. Si raddoppia addirittura a 100 mila euro.
Tenete presente una cosa, in Commissione ho detto e lo dico anche al mio gruppo, se mi ascolta, che avrei votato favorevolmente se queste 49 mila euro avessero avuto una finalizzazione, come ha detto poc'anzi il Consigliere Carancini, io l’ho già detto in Commissione. Avevo suggerito: è autorizzata la spesa di 49 mila euro per l’annualità 2022 per le esigenze della Commissione Pari Opportunità connesse al mondo della scuola e dell’handicap. Voterò a favore se avete il coraggio di cambiare in questa sede, qui, adesso, fate un subemendamento. Anziché 50 mila euro diamogliene 70 mila, però per esigenze finalizzate al mondo della scuola e dell’handicap non per le esigenze della Commissione Pari Opportunità in generale.
Quali sono le esigenze? Si presta all'arbitrio. Qui è la prova del nove perché io in Commissione ho detto che avrei votato a favore di un emendamento finalizzato per le esigenze relative al mondo della scuola e dell’handicap tant’è che il capogruppo Consigliere Ciccioli, mi scuso se lo cito, ma è il capogruppo di Fratelli d’Italia e sta in Commissione, in un primo momento era favorevole, poi ci ha ripensato. Era favorevole perché quell’indicazione tra l’altro me l’aveva suggerita lui, dicendo che la Commissione faceva tante attività per la scuola e per l’handicap. Invece, se si lascia per esigenze della Commissione Pari opportunità, non solo votiamo contro, ma credo che dovremmo segnalare, lo dico al mio capogruppo che mi delega ad affrontare questa situazione, che io mi risparmierei volentieri, queste cose perché la legge è legittima, però dovremmo segnalare la questione al Governo, che quando affronta queste leggi deve dare il cosiddetto visto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Di queste cose ne abbiamo parlato in Commissione, riportiamo il dibattito della Commissione in Aula.
Dico subito che non sono imbarazzato. Questa mattina c'è stata una interrogazione sulle Pari Opportunità e la difesa dei diritti di tutti, da parte di un esponente del gruppo democratico.
Il rafforzamento della Commissione Pari opportunità è una delle cose a cui teniamo particolarmente, Commissione istituita in tutta Italia, che è stata gestita in passato da una maggioranza e da un’amministrazione di colore diverso con scarsissimi fondi.
Mi sono andato a riguardare le attività della precedente legislatura della Commissione Pari Opportunità assai scarse, quasi in questo primo anno ha fatto dal punto di vista quantitativo e qualitativo quasi tutta l'attività che è stata svolta nei precedenti cinque anni.
Siamo di fronte a una macchina organizzativa e finanziaria notevole, non basta, proprio per il criterio della trasparenza, per dare i contributi che la Commissione Pari Opportunità eroga, è stata fatta una manifestazione di interesse di tutti coloro (enti, istituti, associazioni, scuole) che in qualche modo hanno interesse.
Il grosso dell'attività della Commissione Pari Opportunità è di promozione educativa nelle scuole, nella facoltà di economia di Ancona, nella sala da 550 posti, c'erano le rappresentanze di tutte le scuole della regione. La promozione delle pari opportunità è stata fatta in molti istituti marchigiani, io ho partecipato a due attività nella provincia di Ancona, ma so che è stata fatta in tutte le province.
C'è un cronoprogramma organizzativo che coinvolge dal basso, soprattutto le scuole sulla disabilità, soprattutto sullo sport sono state fatte varie manifestazioni, una ultimamente anche a Sirolo, altre sono state fatte con le associazioni, con il Coni. Nel Coni ci sono le attività sportive paralimpiche, sono stati fatti due incontri con queste associazioni, ad uno ho partecipato e posso essere testimone. Stiamo facendo mille cose.
Dai 51 mila euro precedenti passiamo ai 100 mila euro attuali, di questo esercizio, che a mio parere sono pochi, mi sono tenuto perché il bilancio, l’amministratore …, sarà mia cura del prossimo esercizio ulteriormente potenziarli. Se crediamo nelle pari opportunità dobbiamo lavorare su questo.
Non sono imbarazzato per l’aumento di miseri 49 mila euro del capitolo, sono invece scandalizzato che proprio il Partito Democratico ponga problemi organizzativi, ovviamente tutto questo funzionamento …, quale sarebbe la gravissima cosa? Che il Comune di Fermo, l’ente in cui lavora la Presidente, deve essere rimborsato delle giornate lavorative in cui lei è in Regione, cosa che accade con i sindacalisti, con tutti i dipendenti, con gli Assessori comunali, con i Consiglieri comunali, ovunque e in qualsiasi istituzione. Pensate che ai datori di lavori dei Consiglieri comunali, nell'esercizio del mandato, viene rimborsata la giornata lavorativa quando sono in Consiglio comunale, mi sembra che … Una cosa portata avanti dalla sinistra viene adesso in qualche modo delegittimata dalla stessa quando non governa. Non ho parole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Vorrei intervenire perché mi pare che il Consigliere Ciccioli abbia parlato senza nemmeno aver letto il report della Commissione Pari Opportunità 2021, altrimenti non avrebbe osato essere così convinto dell’attività della stessa. Addirittura qui vedo pilates, lezione di spinning, iniziative di nicchia estrema che poco hanno a che fare con la Commissione Pari Opportunità, che ha previsto una spesa nel 2021 di 20.500 euro di cui 17.390 euro, quasi l’80%, guarda caso, nella zona di Fermo.
Sinceramente avrei molto da ridire su ciò che ha fatto la Commissione Pari Opportunità e sul fatto che si debbano alzare le risorse, sono favorevole, ma vorrei capire come vengono distribuite.
Dalla manifestazione di interesse, a cui lei ha fatto riferimento poco fa, sono arrivate tantissime domande, sa che cosa hanno ricevuto? Alcune associazioni 100 euro! Tutte sono state costrette a rinunciare, il CIF, Comitato Italiano Femminile, che ha una storia importante, per una iniziativa dedicata alla salute mentale ha avuto 200 euro, sono state costrette a rinunciare.
Se dobbiamo alzare le risorse per darle per lezioni di spinning e di pilates …, penso che la Commissione Pari Opportunità debba avere ben altro di cui occuparsi per cui invito tutti a guardare il report 2021.
Sono favorevole ad alzare le risorse alla Commissione Pari Opportunità, ma sarebbe il caso di monitorare come le distribuisce. Nella provincia di Pesaro-Urbino è arrivato pochissimo, solo briccole, oltretutto ha annullato ogni contributo ad una rassegna importantissima, l’unica di rilievo regionale che riuniva 14 Comuni. Impronte femminili ha fatto la domanda e non ha avuto un euro e riunisce 14 Comuni della provincia di Pesaro Urbino, è la prima rassegna regionale che si occupa di Pari Opportunità e tratta temi importanti. Mi chiedo come siano state valutate le iniziative, ovviamente è stato fatto anche qualcosa di buono, per carità, ci mancherebbe, ma visto che qua siamo a decidere di innalzare, di raddoppiare lo stanziamento alla Commissione, prima vorrei che tutti guardassero il report 2021. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Meriterebbe una standing ovation per quello che ha puntualmente detto il Consigliere Ciccioli, non è imbarazzato perché è un uomo senza vergogna politica, prima racconta della tabella C e poi quello che è un vero e proprio “traffico di influenze”. Lì è stata messa una persona o delle persone a lui care ed oggi tiene al guinzaglio la Giunta con queste prebende che servono ad alimentare la sua autorevolezza.
Penso che i concreti fatti a cui ha fatto riferimento la Consigliera Vitri dimostrino davvero l'assoluta incomprensibilità.
Chiedo ai Consiglieri regionali di maggioranza: ma siete sicuri di votare una cosa di questo tipo? Siete così pavidi da votare il raddoppio delle risorse per la Commissione Pari Opportunità, su cui c’è la mano del Consigliere Ciccioli, senza dire parola? O anche voi andate a fare pilates? Guardate che è una cosa grave, sono soldi pubblici!
Consigliere Ciccioli, una regola democratica è la specificazione, quando lei dice: “Noi ci preoccupiamo”, adesso non so se faremo corsi di altro genere, ma i motivi dei 50 mila per le esigenze della Commissione Pari Opportunità quali sono? Ce li spiega il Consigliere Ciccioli a parole, senza averlo scritto? Non c’è un senso di vergogna rispetto a tutto ciò? Lo so che non ha vergogna per la sua storia, lei è capace di tutto perché quando la sua storia è stata segnata da fatti di un certo tipo è evidente che questi non le fanno vergogna. Grazie.

PRESIDENTE. No, no, adesso fermiamoci, rimaniamo nel tema del dibattito che era molto interessante dal punto di vista di una parte dell'Assemblea legislativa, molto sensibile.
Finora il dibattito è stato molto intenso e lodevole.
Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVICENZO. Grazie, Presidente. In principio anch'io, come ha detto la Consigliera Vitri, ero favorevole all'ampliamento, ad un potenziamento di risorse per la Commissione Pari Opportunità perché ho visto come lavora una vera Commissione Pari Opportunità, quella del precedente quinquennio in cui ero Presidente dell'Assemblea legislativa, che faceva tante iniziative di grande spessore, anche culturale, e mi meraviglio di come il Consigliere Ciccioli abbia dato un giudizio così sprezzante.
E’ evidente che non è ben informato rispetto all'attività della precedente Commissione, non c'erano corsi di pilates e altre simili iniziative. Dico però al Consigliere Ciccioli che quando ha parlato si è tradito perché ha detto: “Stiamo facendo un sacco di cose” e noto da parte sua un ruolo inedito, non ricordo che il capogruppo del Partito Democratico nella scorsa legislatura partecipasse da invitato unico alle iniziative della Commissione Pari Opportunità o che accompagnasse la Presidente a trasferte in giro per l'Italia, inspiegabilmente aggiungo. Non è quello il suo ruolo, anzi chiedo conto al Presidente dell'Assemblea legislativa di questa funzione inedita e devo dire fuori luogo del capogruppo di Fratelli d'Italia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ci sono delle cose che mi fanno arrabbiare e alcune cose che mi fanno ridere, ultimamente questa.
Questa maggioranza, questa amministrazione crede nelle Pari Opportunità, che sta cercando …, quando dico sta cercando intendo tutta la Regione, sono stati presenti i Presidenti del Consiglio regionale e della la Giunta, gli Assessori, altre volte purtroppo no perché non si riesce ad andare dappertutto, personalmente non riesco ad andare dappertutto. In genere le mie presenze …, ma non ricordo di essere uscito dalle Marche, su questo posso...

(intervento fuori microfono)

Carlo CICCIOLI. Sono stato a casa di Andrea Bocelli per promuovere la presenza di questo grande artista nelle Marche, anzi in una delle manifestazioni delle Pari Opportunità, quella all’Università di Ancona, è venuta la moglie che è Presidente della Fondazione Bocelli, che tra l'altro nelle Marche ha ospitato decina di profughi ucraini. E’ una cosa mal fatta?
La signora è di Ancona, amico di famiglia da sempre, cerco di promuovere alcune cose. Sono passate migliaia e migliaia di euro per il sostegno alla solidarietà dalla fondazione Bocelli, dati anche ai Comuni che hanno ospitato dei profughi.
Sono qui senza vergogna … e chi dice queste cose, senza vergogna, però quando le cose non mi toccano non mi inquietano assolutamente. Sono contento di quello che riesco a fare, vorrei fare di più, ma non ce la faccio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

XXXFabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Votiamo contro, Presidente.
La parola utilizzare all'interno di una legge, la parola esigenza è un obbrobrio giuridico oltre che lessicale, oltre che indecente. Esigenze! Se aveste scritto a fini istituzionali, perché la Commissione Pari Opportunità è una emanazione di questo Consiglio, se aveste scritto ... Esigenze! Ma si può scrivere in una legge, quindi come emendamento: esigenze della Commissione Pari Opportunità?
La Commissione Pari Opportunità non può avere esigenze, può avere solo doveri nel perseguire fini istituzionali, lo dico al Presidente dell'Assemblea legislativa, non può avere esigenze, non si scrivono queste cose, neanche in una Proloco, con tutto rispetto per la Proloco perché è un organismo di diritto privato.
Se la Commissione Pari Opportunità fa tante attività e chiede addirittura il raddoppio delle risorse, allora dovrebbe presentare un Piano delle attività e lì chiedere il finanziamento e noi a quel punto, valutate quelle attività, che non sia il pilates, saremmo favorevoli come saremmo favorevoli a votare questo emendamento.
Credo che il capogruppo Ciccioli, e lo cito solo perché ha presentato l'emendamento, nella smania di voler essere il deus ex machina di questa maggioranza, a lui piace anche il ruolo, comprensibilmente ci tiene - me rendo conto, perché fa piacere essere riconosciuti come il dues ex machina - però credo che abbia smarrito il senso delle istituzioni. Per la verità fin dall'inizio ha smarrito il senso delle istituzioni. Questo spiace perché uomo sarebbe esperto e capace, se vuole, di perseguire l'interesse delle istituzioni, ma non lo fa.
Con la Commissione Pari Opportunità ed altro, Consigliere Ciccioli, magari sbagliando qualche volta, abbiamo sempre messo delle donne e degli uomini, che abbiamo indicato, al servizio delle istituzioni. A voi troppo spesso vi capita di mettere le istituzioni al servizio degli uomini e delle donne. Non è un caso che il Commissario della Fondazione città di Senigallia sia stato nominato perché era in lista con Fratelli d’Italia, non è un caso che la Presidente della Commissione Pari Opportunità era in lista con Fratelli d'Italia, non è un caso che il Garante era nelle liste del centro-destra, devo continuare? Voi mettete le istituzioni al servizio degli uomini, in bocca al lupo, ma la politica sa anche presentare il conto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Riguardo a questo emendamento vorrei fare anche un po' di chiarezza perché mi sembra che siano state dette cose contrastanti, non so se ci sono da fare degli applausi a chi ha fatto gli interventi dicendo che non c'erano fondi da dare per le manifestazioni, mentre noi chiediamo di mettere più fondi, mi sembra che andiamo nella direzione giusta.
In Commissione abbiamo discusso di mettere quelle indicazioni, di cui ha parlato il Consigliere Cesetti, e con il capogruppo Ciccioli avevamo detto che forse potevamo anche inserirle. Poi abbiamo fatto una riflessione, che secondo me è la cosa più appropriata e dovremmo farla un po’ tutti, che la Commissione Pari Opportunità è un organismo autonomo che deve rimanere tale, al quale noi non possiamo dire come spendere i soldi. Penso che su questo siamo tutti d'accordo. E’ una Commissione che rappresenta tutte le forze politiche, nominata da tutti, quindi, credo che debba essere lasciata in condizione di poter lavorare.
Si è detto da più parti che mancano le risorse e questo emendamento va nella direzione di dare ulteriore fondi, dopodichè, essendo un organismo autonomo, lasciamolo indipendente e non andiamo a dirgli come deve ...
Questo è quanto ci è stato fatto notare da chi è in grado di poterci dare anche dei suggerimenti e avevamo deciso, insieme al Consigliere Ciccioli, che quei soldi venissero spesi per quelle finalità, però ci sembrava di mettere un bavaglio a un organismo che è e deve rimanere autonomo il più possibile.
Al Consigliere Cesetti, che avrebbe votato l’emendamento se avessimo inserito quello, rispondo che non l’abbiamo fatto non per le finalità, ma perché avremmo tolto l'autonomia a un organismo, quello delle Pari Opportunità, che deve rimanere indipendente.
L'invito che faccio al Consigliere Cesetti e a al suo gruppo è di votare questo emendamento che va nella direzione di dare più risorse per soddisfare le esigenze, delle quali si lamentava la Consigliera Vitri, e gli dico che non possiamo andare a mettere dei paletti a chi non possono essere messi.
Il mio invito è che questo emendamento venga votato anche da chi finora si è dichiarato in qualche modo contrario. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non posso che dirmi favorevole al fatto che vengano dati contributi aggiuntivi, 49 mila euro, alla Commissione Pari Opportunità perché parlando con diverse Commissarie, anche di opposizione, tutte mi hanno segnalato che c'è bisogno di risorse aggiuntive per finanziare eventi.
Vorrei sottolineare quello che ha detto la Consigliera Vitri, non è possibile che non ci sia democraticità e rappresentatività nell'assegnare le risorse perché se è vero che la maggior parte vanno nel fermano, nel pesarese eventi importanti come Impronte Femminili ad oggi hanno ricevuto zero, vuol dire che qualcosa non va.
Posso anche appoggiare questo emendamento però poi verificherò che i fondi siano distribuiti in modo equo e che si tenga conto degli eventi che vengono fatti da anni ed hanno successo. Bisogna avere un minimo di attenzione a ciò che già esisteva e che funzionava, non si può fare tabula rasa di tutto, soprattutto di ciò che ha un valore.
Vi prego di riconoscere il valore di eventi che già ci sono e ci sia una distribuzione equa e democratica su tutto il territorio marchigiano perché purtroppo la Commissione Pari Opportunità non è una manifestazione di tutte le forze politiche, il Movimento 5 Stelle non ha neanche una rappresentante, però, nello stesso tempo, a livello territoriale questa rappresentatività c'è, quindi voterò a favore con questa riserva, verificherò e poi come sapete sarò un tarlo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Parto da quello che ha detto adesso la Consigliera Ruggeri proprio per dire il contrario, nel senso che si può controllare, quando viene esplicitato, quello che con le risorse si fa. Il controllo a posteriori può essere fatto, come ha detto la Consigliera Vitri, su quello che è stato fatto, per esempio: women spinning bike Colli del Tronto, associazione sportiva dilettantistica Sport Village dei Colli del Tronto 2 mila euro; corso gratuito on-line di pilates per donne.
Non credo che queste siano risorse - 3.900 euro e 2.000 euro - che servono alle politiche delle pari opportunità. Lo dico da donna, da Consigliere, credo che questa sia una vergogna. Camminate antiviolenza … queste sono cose che non servono a nulla, che sono un insulto alle pari opportunità e che andrebbero controllate perché non è affatto vero che noi dobbiamo lasciare autonomia a questa Commissione …, chiaro che l’autonomia ci deve essere, ma ci devono essere degli indirizzi ben precisi, soprattutto dei controlli che l’indirizzo politico amministrativo venga effettivamente perseguito. Questi sono soldi sui quali dovrebbe controllare la Corte dei Conti perché utilizzare i laboratori in questo modo, utilizzare le risorse in questo modo, è una cosa che offende le donne.
Questo bilancio è già stato criticato in altre voci, in altre missioni, proprio per la vaghezza perché non ha delle specifiche rispetto alle missioni e non si capisce come vengono utilizzate le risorse che sono postate nelle varie missioni. In questo caso lo sappiamo come sono state usate e mettere ulteriori risorse per lo spinning o piuttosto per il pilates io credo che sia da Corte dei Conti e da vergogna.

PRESIDENTE. Considerato che il tema tocca la sensibilità di tutti noi, ho lasciato correre, però è una deroga che non possiamo permetterci, anche per i tempi dell’Aula.’
Emendamento 6 sexies/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 7. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Siamo favorevoli, è un atto dovuto. Grazie.

PRESIDENTE Articolo 7. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Articolo 9 (dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Penso che non ci sia un atto arrivato in quest'Aula sul quale il nostro voto sia stato così convintamente contrario.
Abbiamo anche discusso con il gruppo l'impostazione e come al solito abbiamo cercato di dare il nostro contributo, ma non abbiamo trovato un unico senso, lo dico con tanto rammarico, Assessore.
Questa è la variazione di bilancio, la prima dopo il 24 febbraio, lo scoppio della guerra, per la quale ci sono delle ricadute incredibili rispetto alle nostre gestioni economico sociali, dalle famiglie alle imprese.
Penso che fosse necessaria un'azione - so che tocco tante sensibilità - con un approccio analogo a quello - guardo l'allora Assessore Cesetti, non lo cito mai, non mi capita mai - di quel provvedimento, che poi fu anche tanto criticato perché non utilizzato appieno, perché non era stato messo nelle condizioni di essere così particolarmente efficace. Ma quella amministrazione, come tante altre in Italia, si era resa conto che il tema della difficoltà economica e gestionale delle nostre famiglie, delle nostre imprese, non poteva essere demandata esclusivamente ai provvedimenti dello Stato, anzi era necessario un intervento particolarmente rapido e quale ente, se non la Regione, tramite le diramazioni territoriali, poteva intervenire direttamente per contrastare le difficoltà che si erano determinate? Oggi siamo nelle condizioni …, l’ha detto prima la Consigliera Vitri, citando la pesca, per la quale mettiamo a disposizione, lo dico con un imbarazzo unico, 500 mila euro per un settore che è chiuso, per il quale le spese di carburante sono ormai insostenibili. Le imbarcazioni escono una volta a settimana perché non hanno le risorse per avviare la loro tradizionale opera, e noi mettiamo 500 mila euro per la pesca.
A fronte di questo ho visto i miei colleghi sorpresi della tabella E trasformata, a me non sorprende, ci sono dichiarazioni formali della bontà delle non scelte invece che di un'azione diretta in funzione delle necessità puntuali. Ne abbiamo parlato per la Commissione Pari Opportunità, umiliante solo dirlo, perché, l’ha detto la Consigliera Casini prima, è ribadito da tutti, basta andare a vedere qual è il programma e dove abbiamo dirottato i fondi, mentre io penso alle risorse che sono state sottratte ai pescatori, li prendo come esempio, che non hanno il sostegno. Poche o tante? Conta l’esempio, Presidente, perché avete banalizzato la questione del Consigliere Carancini su XY. Cos'è il problema di XY? Lo è perché in questo momento 180 mila euro non ce li possiamo permettere, l’ha detto prima il Consigliere Cesetti, e vi siete permessi senza colpo ferire, quasi schernendo le nostre posizioni, di riconoscere 20 mila euro all’ex Presidente della Fondazione città di Senigallia che si era dichiarato incapace e l’avete trasformato da Presidente a Commissario e cosa avete fatto? Gli avete riconosciuto 20 mila euro, che questa Giunta non nega a nessuno. E’ quello che non dovevamo fare, Assessore Castelli, noi dovevamo prendere ...

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Maurizio MANGIALARDI. Non erano i 210 mila euro, doveva essere un’operazione finalizzata a contrastare questa situazione, un segnale preciso che dovevamo dare alle nostre imprese, un segnale preciso che dovevamo dare alle nostre famiglie.
Sì, abbiamo dato bei segnali, quello di trasformare la tabella C nella tabella E e su questo sono d'accordo con quello che ha detto il Consigliere Cesetti, cancellando i capitoli in modo che si possano gestire le risorse come uno meglio crede. E non lo fate nell'interesse dei marchigiani.
Un voto convintamente contrario perché è l'esempio di quello che non si deve fare in una variazione di bilancio a quattro mesi dalla guerra. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per annunciare innanzitutto il voto favorevole del gruppo Lega ed anche per ringraziare la Giunta e, come Presidente di Commissione, i relatori, i funzionari, tutti coloro che ci hanno supportato per portare avanti questa variazione di bilancio, con la quale sicuramente non andiamo a stravolgere, ma è una variazione di bilancio per quello che è possibile.
Ci sono circa 8 milioni di euro che vanno alle aziende, alle imprese, a sostegno delle aziende marchigiane in un momento di difficoltà. Sicuramente va nella giusta direzione.
Il nostro è un voto favorevole poi nei prossimi provvedimenti, qualora ci fossero altri aggiustamenti e variazioni di bilancio, si potrà intervenire in modo più concreto.
Un ringraziamento va anche all'Assessore Castelli e ai suoi collaboratori perché in Commissione siamo riusciti a fare un buon lavoro, cercando di ottimizzare al massimo le poche risorse che avevamo a disposizione. Grazie a tutti per l'operato.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Due valutazioni: una politica e l’altra generale. Questa variazione di bilancio è un atto politicamente importante per i contenuti e per i soldi che noi mettiamo a disposizione di settori che sono particolarmente sensibili, che sono in difficoltà.
Nel precedente esercizio 2021 abbiamo avuto problemi nell'affrontare le spese e oggettivamente, questa è l'unica cosa giusta che a suo tempo ha detto il Consigliere Cesetti, eravamo in ritardo, siamo arrivati a novembre con l'assestamento di bilancio e altro.
Adesso mi sembra che siamo riusciti a accelerare e diamo dei documenti, di questo ringrazio l'Assessore Castelli, con una previsione di anticipo notevole.
L'altro aspetto su cui invece voglio tornare, e ribadisco la dichiarazione di voto favorevole, è che mi sono fatto dare dalla Commissione Pari Opportunità in tempo reale il report, su 51 mila euro 22 mila euro sono stati assegnati alle scuole, 10 mila euro per l'iniziativa contro il bullismo, alcune cofinanziate con il Coni ed il Comitato paralimpico per le disabilità. Una serie di manifestazioni gratuite per le quali sono state trovate alcune migliaia di euro di sponsor da parte della Commissione, della Presidenza, in particolare per finanziare con soldi aggiuntivi dei privati una serie di iniziative, in particolare la violenza contro le donne, ci sono state anche delle testimonianze.
Aggiungo, perché è utile ricordarlo, che nessun corso di pilates è mai stato finanziato, nessuno, non esiste. Per quanto riguarda il rapporto tra le provincie 50 mila euro sono state divise tra le province. La provincia di Ascoli, che ha fatto meno richieste, che è una provincia che notoriamente vota a destra …

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Carlo CICCIOLI. La provincia di Pesaro ha avuto dei soldi in più, dei residui della provincia di Ascoli Piceno Tutto questo sarà trasformato in un report scritto che sarà consegnato a tutti i Consiglieri. Grazie.

PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula, chi deve parlare esca, non proseguo finché non vi è silenzio.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.

Giudo CASTELLI. Grazie, Presidente. Con soddisfazione accolgo una discussione che, come è tipico di questi casi, è anche un po’ infervorata. Non ci scandalizziamo e portiamo, spero, a casa un risultato importante di una variazione, la prima di una serie di interventi che sarà seguita da un assestamento, che noi stimiamo di fare entro l'estate, e dai lavori per il bilancio di previsione 2023, che vorremmo anticipare proprio per dare la massima flessibilità e possibilità di adattamento di quello che è lo schema contabile delle nostre risorse rispetto alle esigenze, alle occorrenze di una società, ahimè, resa particolarmente convulsa e anche condizionata da una serie di situazioni che sta chiaramente producendo effetti inauditi e inopinati, visto che di guerre non se ne ricordava da qualche anno.
Abbiamo mosso un’azione strategica che, da un lato, ricordo, interviene nei modi possibili su temi più strettamente connessi agli effetti della crisi e, dall'altro, sviluppa una serie di azioni necessarie che, secondo una logica democratica, non deve essere considerata nefasta, riprendo le indicazioni che prima ha detto l’Assessore Carloni, che hanno prodotto delle modifiche contenute tra l'altro nel set degli interventi che dobbiamo fare.
Questa è la variazione che portiamo oggi all'approvazione del Consiglio, che è utile, significativa e necessaria. Da questo punto di vista, ricordo che di particolare utilità potrà essere il fondo che noi mettiamo in campo per l'emergenza Ucraina, di 3 milioni (1,5 milioni più 1,5 milioni). Rammento ancora, anche per intervenire nuovamente sulla questione posta dai nostri revisori, che già da domani è in predicato la predisposizione della delibera di Giunta che approverà lo schema di convenzione con la Camera di commercio, che produrrà poi il definitivo perfezionamento degli atti ritenuti necessari, correttamente, per poter mettere a punto questo contributo di 1,5 milioni.
Colgo l'occasione per ricordare come sul fronte del credito questa amministrazione regionale sia stata particolarmente reattiva, lo dico perché spesso e volentieri viene ricordato questo aspetto, abbiamo stanziato nell'ultimo anno e mezzo 4 milioni per il fondo per il micro credito imprenditoriale, abbiamo rifinanziato la legge 13 con 3,3 milioni di euro, abbiamo promosso il bando capitalizzazione per 6 milioni di euro e, come noto, nel Por Fesr sono stanziati, o meglio si è previsto lo stanziamento di risorse per 29 milioni, che dovranno essere dirette a governare uno dei temi più importanti e strategici della nostra società regionale, proprio perché sapete che l'aumento dei tassi, l’irrigidimento delle regole di erogazione del credito dovute ad alcune indicazioni EMA, sempre più stringenti, e la prossima approvazione del codice della crisi d'impresa, che produrrà effetti abbastanza inquietanti su quello che è il sistema della bancabilità, impongono una rilettura di quello che è stato l’importante strumento, la legge 13, che finirà i propri effetti il 30 giugno.
Noi vogliamo dotarci di una legge nuova e diversa, che avrà lo scopo soprattutto di presidiare due temi, che colgo l'occasione per anticipare. Il primo, la necessità di aderire quanto più possibile dal punto di vista delle strategie finanziarie ai bandi che mettiamo in campo per la programmazione europea. Dobbiamo finalizzare l'intervento per quanto riguarda il credito alle esigenze proprie delle imprese, che devono estrarre il massimo valore possibile dai bandi che mettiamo in campo.
Il secondo, è il tema dei non bancabili, sarà sempre più consistente il numero di imprese, oltre che di cittadini espulsi dal sistema della bancabilità. Questo vuol dire doversi premunire rispetto alle esigenze, che sono quelle di non lasciare senza sostegno coloro i quali non per ragioni fraudolenti o dolose saranno, ripeto, tenuti fuori dal criterio di erogabilità del credito, che secondo le ultime indicazioni Ema dovrà evolvere verso una valutazione di merito di credito, che non riguarda solo la singola impresa, ma addirittura il tema economico, il comparto, il segmento economico in cui quella impresa, quantunque importante e performante, è chiamata ad operare.
Detto questo, penso che il lavoro sia stato egregio. Da questo punto di vista capisco che l'opposizione tenda normalmente a delegittimare, a dissacrare il nostro intervento.
Concludo con l'aspetto dell’Istao. Domani saremo chiamati in Consiglio di amministrazione ad approvare un Piano di rilancio, di cui c'è molto bisogno perché l’Istao è stato totalmente inerme negli ultimi anni per una scelta strategica probabilmente della Regione di non renderlo utile ed efficiente ad una sfida, che invece sarà decisiva condurre in porto anche grazie all'apporto professionale, non solo di XY, ma di tutti coloro che domani saranno chiamati ad approvare un Piano rispetto al quale noi chiediamo la disponibilità a sostenere azioni progettuali, che sono quelle che poi risulteranno descritte nel Piano stesso. Devo precisare che non è vero che non esistono risorse aggiuntive rispetto a questa manovra. Abbiamo fatto un rapido calcolo per le molte valutazioni che siamo stati chiamati a fare durante questo dibattito consiliare, abbiamo messo in campo 2,7 milioni di fondi europei provenienti dal Mediocredito 1,7 milioni di euro da Artigiancassa, 1 milione da Confidi e 1 milione da Artigiancassa. Sono più di 5 milioni che abbiamo messo in campo per cercare, nei limiti del possibile, di intercettare le esigenze di coloro che nelle Marche sono superiori alla media nazionale ed hanno ricevuto pregiudizi dallo scatenarsi di una crisi senza precedenti. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di legge n. 110, così come emendata. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE. Adesso, contrariamente a quanto indicato: che si doveva chiudere l'attività della seduta odierna alle ore 15,30 massimo alle 16, c’è la necessità di svolgere la proposta di atto amministrativo n. 33 ad iniziativa della Giunta regionale, esigenza legata alla decorrenza del corrente mese di giugno 2022.
L’atto amministrativo riguarda, poi lascio la parola a chi la chiede per questioni procedurali, il Piano integrato per interventi di internazionalizzazione, cooperazione internazionale e Macroregione Adriatico Ionica (anno 2022/2024) e leggi regionali n. 30 del 2008 e n. 9 del 2002.
Ha la parola, oratore contro, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per questione procedurale visto che avevamo deciso nella Conferenza dei Presidenti non solo la chiusura alle ore 15,30/16,00 perché c'è un'iniziativa importante del Comune di Ancona, col patrocinio della Regione Marche, per i cinquant'anni del terremoto, alla quale siamo stati tutti invitati, ma anche di rinviare questo atto. Poi, lo dico per lei, se la Conferenza che vota e delibera non è efficace in Aula, ne prendiamo atto, anche perché contemporaneamente ognuno di noi si è organizzato in maniera diversa. Potevamo star qui fino a mezzanotte, bastava solo averlo deciso.
Vale quello che ci siamo detti prima quando avete rinviato forzatamente la legge n. 76 perché non c'erano accordi di maggioranza, invece adesso vi accorgete che c'è la necessità di approvare l'atto amministrativo entro giugno, lo potevamo iscrivere prima nell'ordine del giorno e la Giunta doveva metterci nelle condizioni di conoscere la tempistica necessaria. Mi sembra che navigate sempre a vista e questa ne è la certificazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Se c’è un'esigenza importante bisogna andare avanti, votiamo la continuazione della seduta, poi un conto sono gli accordi tra i Capigruppo, che hanno un senso, ma la seduta è stata regolarmente convocata, c'è un ordine del giorno che è stato inviato nei tempi previsti. Dopo se uno spera, un po' come l'interrogazione a scuola, che non si arrivi all'interrogazione perché non si è preparati, che non si facciano le interrogazioni così si salta il giorno …
C'è un ordine del giorno, poi se per accordi diversi … Non è che la partecipazione ad un convegno del Comune di Ancona implica la sospensione del Consiglio regionale, è un intervento celebrativo, se uno ci può andare è meglio, sennò pazienza. Grazie.

PRESIDENTE. Ai sensi dell'articolo 50 commi 1, questa mattina sono state decise le modalità e la tempistica dei lavori, poi, sempre ai sensi dell'articolo 50 commi 2 e 3 devo mettere in votazione la proposta di fare il punto n. 5, la proposta di amministrativo n. 33, e di fermare i lavori, questa la prima votazione; la seconda votazione sarebbe quella per continuare con le mozioni come proposto dal Consigliere Carancini. Anche in questo caso ai sensi del comma 3 dello stesso articolo, chi vuole intervenire uno a favore e uno contro per tre minuti, dopodichè si va al voto.
Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Il tema è che se si continua per discutere la proposta di atto amministrativo n. 33, di cui rispettiamo l’urgenza, come ha detto bene il capogruppo Mangialardi la Conferenza dei Capigruppo conta relativamente e di questo prendiamo atto.
Se dobbiamo proseguire per quel provvedimento meritano altrettanto rispetto le mozioni che i gruppi hanno presentato quasi da un anno, depositate, allora stiamo qui ad oltranza perché questo sarebbe lo svolgimento regolare del Consiglio.
Invito anche l’Assessore Carloni a fermarsi perché ci sono mozioni che lo possono interessare e perché credo che sia rispettoso dei gruppi di minoranza trattare.
Faccio un esempio, avevamo detto in quest’Aula, e chiedo conferma al Consigliere Bilò, di esaminare con l’Assessore Saltamartini la mozione sulla Questura di Ancona ed avevamo deciso tutti insieme di discuterla urgentemente, ancora sta lì da mesi. Questo è solo un esempio, ci sono tante mozioni che sono state depositate e che rischiano di perdere il valore se andiamo avanti di questo passo. Grazie.

PRESIDENTE. Per ricapitolare, l’ho già detto, ma lo ripeto, dobbiamo applicare l'articolo 50, comma 1, e l’abbiamo applicato questa mattina prima delle ore 10, quando abbiamo stabilito le modalità di svolgimento della seduta, ma il Presidente su richieste precise può anche modificare l’ordine e la tempistica dei lavori, sempre che ci sia una votazione, stabilita dal comma 3.
Siamo adesso sulla prima proposta, quella avanzata dalla Giunta, di fare il punto 5, la proposta di atto amministrativo n. 33, uno a favore e uno contro. E’ intervenuto il Consigliere Mastrovincenzo che ha ribadito la proposta del Consigliere Carancini, di cui avevo preso nota, rilanciando la seconda proposta di continuare con le mozioni.
Chi vuole intervenire può farlo adesso per dire se è a favore della continuazione del Consiglio fino al punto 5, proposta, di atto amministrativo n. 33.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Mi sembra che la reazione del Consigliere del Partito Democratico sia quella dei bimbi capricciosi e viziati. Questo è quello che voi state facendo.
La riunione dei capigruppo dà delle indicazioni, tanto è vero che poi torniamo in Aula per sottoporre le valutazioni al voto dell'Assemblea. Questo è il regolamento, la procedura. I capigruppo fanno delle intese, che poi devono essere obbligatoriamente ratificate in Aula.
Il punto 5 è una necessità dal punto di vista cronologico. Alcune mozioni, come giustamente è stato ricordato, sono all'attenzione del Consiglio da mesi, altre dall'anno scorso, assolutamente vero, ma quando propongo di fare una seduta in più il gruppo del Partito Democratico regolarmente dice di no. Per esempio martedì prossimo, il 21 giugno, non facciamo seduta, a mio parere se siamo in difficoltà e con l’acqua alla gola, se abbiamo dei documenti indietro, allora si dovrebbe fare la seduta e non chiedere di saltarla.
Detto questo, è stato stabilito che il 21 giugno non si fa seduta, che è martedì prossimo, è un'intesa che è stata fatta, ma il punto 5 è necessario approvarlo. E’ stato stabilito dall'Assemblea e votato anche in Aula, se non sbaglio, che il 21 giugno, martedì prossimo, non ci sarà la seduta. Oggi c’è seduta, il 28 giugno pure, nel mese di luglio sono previsti tutti i martedì, fino ad arrivare alla prima settimana di agosto ed abbiamo deciso che se si dovessero fare anche delle sedute straordinarie, una sarò il primo martedì di agosto e un’altra entro venerdì 5 agosto, questo è stato deciso. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di prosecuzione dei lavori fino al punto 5. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Fin qui ci siamo arrivati. La seconda proposta del Consigliere Carancini, confermata dal Consigliere Mastrovincenzo, riguarda la continuazione del Consiglio fino a tutte le mozioni. Ad oltranza. Fino alla definizione delle mozioni. Un intervento a favore e uno contro.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Richiamo lei perché non permetto al Consigliere Ciccioli di denigrare ogni istituzione perché noi non siamo ostaggi della Giunta per inadempienza, per incapacità di programmare e di iscrivere in modo adeguato gli atti rispetto alle scadenze, come ordine del giorno di questa Assise.
Non permetto nemmeno di umiliare il Presidente e l'azione che facciamo all'interno della Conferenza dei Presidenti perché il calendario è proposto dal Presidente e non dai componenti.
Il Partito Democratico non si è mai sottratto, anzi, mi riferisco anche alla capogruppo del Movimento 5 Stelle, siamo sempre noi che sollecitiamo dei Consigli puntuali per esaurire le mozioni che quando giungono in Aula sono anacronistiche. In parte succede perché gli Assessori non sono presenti, quindi, Presidente, rimetta in fila le questioni perché, io non sono uno che si offende, soprattutto quando il pulpito è così superficiale, banale, ma il rispetto, sempre, delle istituzioni che per me ha un valore assoluto.
Per noi il voto è a favore, fino ad esaurimento dell'ordine del giorno. Grazie.

PRESIDENTE. Pongo in votazione, per alzata di mano, la prosecuzione della seduta fino ad esaurimento dell’ordine del giorno.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Prego di mantenere un contegno tranquillo in Aula.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Visto che siamo in piena contraddizione in merito ai temi che poniamo ed ai voti che esprimiamo, ci prendiamo poi i cazziatoni dal capogruppo di Fratelli d’Italia rispetto a cose non vere. non c’è stato il richiamo formale nemmeno del Presidente.
Noi abbandoniamo l’Aula, votate gli atti perché tanto le modalità le conosciamo, però poi chiederemo tutte le volte che l’ordine del giorno sia portato a compimento. Ve lo anticipiamo.
Abbiamo capito che la Conferenza dei capigruppo non conta nulla, però la posizione formale del gruppo del Partito Democratico è che quando arriverà un nuovo ordine del giorno si proseguirà ad esaurimento dello stesso. Buon lavoro a tutti noi. Grazie.

PRESIDENTE. Compresa la situazione, ne prendo atto. La Conferenza va fatta perché è d’obbligo ai sensi dell’articolo 50, chi non è d’accordo, purtroppo … Questa è una votazione, capisco tutte le posizioni, cerco di tutelare l’attività della seduta.

(I Consiglieri del gruppo Partito Democratico abbandonano l’Aula)

Proposta di atto amministrativo n. 33
ad iniziativa della Giunta regionale
“Piano integrato per interventi di internazionalizzazione, cooperazione internazionale e Macroregione Adriatico Ionica (anni 2022-2024). Legge regionale 30 ottobre 2008, n. 30 e legge regionale 18 giugno 2002, n. 9”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 33 ad iniziativa della Giunta regionale.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Cari colleghi e colleghe, la proposta di atto amministrativo in oggetto quest'oggi necessita di una premessa che ritengo necessaria e che parte da un'analisi del contesto regionale ed internazionale e da quanto fatto in un anno e mezzo di legislatura da questa Giunta regionale.

PRESIDENTE. Un attimo, siccome sono assenti entrambi i Consiglieri segretari devo nominare un Consigliere supplente, nomino il Consigliere Putzu, Consigliere segretario supplente per questa parte della seduta.
Ha la parola il Consigliere Bilò:

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Contesto internazionale e strategia regionale, siamo in una fase storica eccezionale nella quale le scelte …, chiedo scusa.

PRESIDENTE. Rimaniamo in silenzio in Aula perché siamo ancora a svolgere i lavori della seduta del Consiglio regionale.
Chi deve parlare esca dall'Aula, per favore, addetti o Consiglieri chi rimane sta in silenzio.
Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Siamo in una fase storica eccezionale nella quale le scelte sono ancora più strategiche perché devono mitigare le conseguenze sociali della crisi economica iniziata nel 2008 e aggravata dal sisma, dalla pandemia e oggi dagli effetti della guerra russo-ucraina.
Serviva una programmazione e una visione economica che partisse da uno studio e da un'analisi …

PRESIDENTE. Consiglieri, sono costretto a richiamare per l'ultima volta, altrimenti devo chiudere l’attività del Consiglio e credo che non sia una bella immagine, una bella pagina. Richiamo i Consiglieri che devono parlare ad uscire dall’Aula e il Consigliere Bilò a non continuare finché non c’è il silenzio, è la mia indicazione.
Prego di rimanere con questo comportamento finché non è terminata la relazione del Consigliere Bilò e gli interventi successivi di chi vorrà prendere la parola.
Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Questa Giunta regionale fin dal primo giorno ha messo in campo una strategia a lungo raggio per la promozione di nuovi investimenti, per la valorizzazione del capitale umano e per il rafforzamento delle strategie per l'internazionalizzazione.
Ringrazio questa Giunta regionale, questa maggioranza e in particolar modo l'Assessore Carloni, che hanno dato vita ad un'importante stagione di riforme fondata sul rinnovamento della normativa regionale ed infatti, dopo la prima nuova legge sullo sviluppo delle start-up innovative, c'è stata la legge per il rafforzamento innovativo delle filiere e dell'ecosistema regionale dell'innovazione nelle Marche, la nuova legge sull'artigianato, sul commercio, la legge sugli investimenti strategici.
Questa rivoluzione normativa è propedeutica alle azioni attuative con cui ricostruire una competitività del nostro territorio, del suo asett industriale e imprenditoriale che possa riportare la nostra regione a superare questa fase di transizione e a ricollocarsi alla curva di crescita.
In questi mesi abbiamo lavorato affinché l'internazionalizzazione del nostro sistema imprenditoriale poggiasse su basi solide ben definite.
Da qui nascono gli accordi con ICE, Agenzia per la promozione all'estero e l’internazionalizzazione delle imprese, con Simest, società del gruppo CDP che sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l'internalizzazione della loro attività, con SACE, Gruppo Cassa deposito e prestiti specializzati nel sostegno alle imprese italiani, particolar modo alle piccole medie imprese, che vogliono crescere in Italia e nel mercato globale, con la Camera di commercio delle Marche per favorire e sostenere le imprese del territorio per le manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali.
Questi accordi saranno centrali nel recupero del terreno perduto sul fronte dell’internazionalizzazione, in uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni per lo sviluppo degli scambi e degli investimenti tra i Paesi e le diverse macro aree economiche.
Vogliamo garantire un maggior coordinamento tra gli investimenti programmati dalla Regione e le attività di promozione del made in Italy.
Vogliamo favorire l'ingresso e rafforzare la presenza del sistema produttivo marchigiano di eccellenza sui mercati mondiali.
Vogliamo sostenere l'aumento di competitività delle imprese marchigiane già presenti internazionalmente, ma anche invogliarne altre ad aprire all'estero, sostenendole sin dalla fase iniziale per tutto il percorso dell’internazionalizzazione.
Vogliamo promuovere l'eccellenza marchigiana fatta di tante piccole e medie imprese artigianali, agricole, industriali, che sono capaci di competere sul mercato globale attraverso politiche di valore del prodotto e non sul prezzo.
Abbiamo scelto come logo per l’internazionalizzazione proprio “Land of excellence”, terra dell'eccellenza, per esaltare il concetto di un territorio ricco di imprese eccellenti nei vari settori produttivi a livello mondiale, coinvolgendo direttamente le imprese che partecipano alle iniziative promozionali organizzate direttamente e indirettamente.
Risultati export. I primi risultati sono importanti e ci danno buone risposte. E’ notizia di pochi giorni fa che l'export delle Marche ha registrato un +39,9% nei primi tre mesi del 2022, quasi 4 miliardi di euro. Tutte le province marchigiane registrano un trend positivo ed in crescita sono tutti i mercati europei, tranne naturalmente Russia e Ucraina.
Inoltre va sottolineato, come ha detto il Presidente di Confindustria Marche, che questo risultato è molto positivo per le Marche perché “crescono le esportazioni di tutti i principali settori di specializzazione”.
Vogliamo che questo sia un punto di partenza e non di arrivo. Vogliamo dare un segnale di discontinuità rispetto al passato e permettere di investire i numeri di tutti gli indicatori economici che per troppi anni sono stati negativi.
Dobbiamo avere in mente in modo chiaro la strategia e dobbiamo fare squadra massimizzando in modo efficiente ed efficace le risorse a disposizione.
Favorire l’internazionalizzazione per il nostro sistema economico non significa solo guardare alla crescita economica, ma anche sociale. Significa guardare i giovani non solo nell'ottica di contrastare l'emigrazione giovanile, ma anche permettendo loro di avere l'opportunità per realizzare le loro ambizioni, le relazioni e il percorso di studio e di formazione.
Sono profondamente convinto che l'intera strategia messa in campo da questa maggioranza e da questa Giunta andrà nella direzione giusta per far crescere le Marche e per far sì che l'eccellenza marchigiana sia sempre più protagonista negli scenari internazionali Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 33. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 16,35