Resoconto della seduta n.88 del 08/11/2022
SEDUTA N. 88 DELL’8 NOVEMBRE 2022

La seduta inizia alle ore 11,15

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, dichiaro aperta la seduta n. 88 dell’8 novembre 2022. Do per letto il processo verbale della seduta n. 87 del 25 ottobre 2022, il quale ove non vi siano opposizioni si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.

Commmemorazione

Vi chiedo di fare silenzio perché dobbiamo commemorare una collega defunta, la Consigliera Assunta Maria Bracchetta, prima Segretario di Lega Ambiente Marche e poi Consigliere regionale. Aveva 72 anni.
Ci uniamo al cordoglio della famiglia, del marito, di tutti i suoi familiari.
Vi invito ad un minuto di silenzio.

(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)

PRESIDENTE. E’ stata richiesta dal Presidente della Commissione l’iscrizione della proposta di atto amministrativo n. 38 (punto 3 bis).
Ha la parola, oratore contro, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente, buongiorno a tutti. Come ho avuto modo di anticipare in Conferenza dei Capigruppo il gruppo assembleare del Partito Democratico è contrario a questa proposta. Un atto di impertinenza, supponenza, arroganza, che vi caratterizza. Pur apprezzando, lo dico ribadendo il concetto già anticipato, i temi che il Consigliere Putzu ci ha messo a disposizione sulla necessità dell'iscrizione d’urgenza di questo atto non è stato convincente perché si tratta di un passaggio che non è formale, meritava la dedizione e l'approfondimento adeguato da parte di tutti i Consiglieri, invece con una giustificazione banale e superficiale, quella di mettere a disposizione delle nostre imprese delle risorse, e siccome non siamo in grado di rispettare i tempi per i bandi dobbiamo comprimere quelli istituzionali. Ed oggi l’atto che è andato in Commissione, che ha recepito i pareri del Cal e del Crel all'ultimo minuto, deve essere iscritto forzatamente all'ordine del giorno di questa seduta.
Le imprese marchigiane non possono continuare a pagare anche sul piano temporale le campagne elettorali degli Assessori e del tempo che avete perso dedicandovi a voi, non a loro, perché se avessimo continuato a lavorare come si doveva, con l'obiettivo di mettere al centro le necessità delle nostre imprese, non saremmo arrivati oggi con un percorso complesso ed inadeguato. Lo dico non solo per i nostri che hanno studiato, guardo la relatrice di minoranza che ci ha messo nelle condizioni, anche se con grande fatica rispetto alla mole e all'incidenza, di poter acquisire elementi di competenza. Sono convinto che l'intero Consiglio non sia adeguatamente preparato a votare questo atto in modo consapevole, se poi lo dobbiamo fare per il gioco delle parti, con la posizione dell'uno e dell'altro rimarcata con supponenza e, dico, con arroganza … Non abbiamo detto niente, solo ribadito con la Consigliera Ruggeri di scriverlo come primo punto al prossimo Consiglio, sarebbe stato il naturale percorso, niente di più e niente di meno. Tutti avremmo avuto la possibilità di approfondirlo, di sostenerlo in modo convinto, invece, solo per mostrare il muscolo e per andare a brandire fuori la necessità delle nostre imprese, che hanno pagato le campagne elettorali, almeno sul piano temporale, degli amministratori tutti, oggi a fatica non riuscite a recuperare il tempo se non compromettendo quello istituzionale, che vi avrebbe dato come al solito, almeno da parte nostra, il contributo adeguato.
A nome del gruppo del Partito Democratico e della Consigliera Ruggeri del Movimento Cinque Stelle, il nostro voto sarà contrario all'iscrizione all'ordine del giorno di questo punto in via straordinaria.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazi, Presidente. Sarò molto breve perché non voglio rispondere alle polemiche. Questa è una proposta di amministrativo sulla quale la Commissione europea ha già dato dei suggerimenti in più, non sono neanche sostanziali, non spostano fondi da una parte e dell'altra, per far capire che l’urgenza di questo provvedimento è per dare una risposta agli uffici per fare bandi. Oggi parliamo tutti di occupazione, creazione d'impresa, formazione, su questo tema credo che il Consiglio regionale possa essere unito, così come lo è stato nella seduta di aprile quando abbiamo approvato l’FSE e il FESR, la programmazione europea, all'unanimità.
A prescindere dalle polemiche politiche - pagare le imprese, non so a cosa si riferisce il capogruppo del Partito Democratico Consigliere Mangialardi - chiedo l'inserimento di questo punto all'ordine del giorno non tanto per la maggioranza, ma per dare risposte alle tante imprese, scuole di formazione, associazioni di categorie e sindacati che le stanno chiedendo, non è una richiesta di partito, ma di territorio, che in questo momento di difficoltà economica non possiamo che supportare, per questo chiedo l'iscrizione d’urgenza. Grazie.

PRESIDENTE. Iscrizione della proposta di atto amministrativo n. 38. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)

Il termine per la presentazione degli emendamenti sulla proposta di atto amministrativo n. 38 scade alle ore 12.

Interrogazione n. 592 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Situazione RSA Ospedale di comunità di Sassoferrato”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 592 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione il Consigliere Mastrovincenzo chiede di avere informazioni sull’Ospedale di comunità di Sassoferrato.
Dall’organico del personale dell’Ospedale di Sassoferrato negli ultimi mesi sono usciti due infermieri, un altro infermiere è assente per lunga malattia, sono usciti anche due operatori sanitari.
Questa carenza di personale ha comportato - l'organigramma è composto dal personale chiamato a garantire il servizio per 20 posti letto di cure intermedie e 20 posti letto di residenza sanitaria assistita – la riduzione dei posti letto della Rsa, che sono stati portati a 10.
Devo informare l’interrogante che l’Asur ha confermato di aver avviato i percorsi necessari per riassumere tre unità di infermiere e le Oss necessarie per riaprire i 10 posti letto e questo potrà avvenire allorquando l'organico sarà in grado di garantire il servizio.
Devo anche aggiungere che gli attuali 10 posti letto della Rsa in realtà non determina una lacuna particolarmente grave perché nella stessa Rsa la copertura dei posti letto era al 60%, su 20 posti letto ne erano coperti 12/13.
L'impegno dell'Azienda e del Servizio sanità è quello di reperire gli infermieri mancanti, tre infermieri e due Oss, affinché a regime possano essere garantiti i servizi per i 20 posti nella residenza sanitaria assistita. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non sono soddisfatto della risposta perché su questo tema già diversi mesi fa il Sindaco non solo aveva scritto e sollecitato per avere delle risposte, ma il Direttore dell'Area vasta aveva risposto più o meno come lei oggi ha risposto, che stava verificando tutte le ulteriori opzioni organizzative per riportare i 20 posti letto, per integrare, assumere nuove figure, operatori sanitari, infermieri che, come ben ha ben evidenziato lei, erano mancati.
È evidente che la comunità di Sassoferrato e tutto l'entroterra su questo attende delle risposte, come è evidente che meno operatori ci sono e meno assistenza c’è per i pazienti che sono ospiti presso le RSA, ci sono più rischi per gli assistiti e maggiore stress per gli operatori.
Sono passati mesi di richieste e di sollecitazioni, mi auguro che non ci siano ulteriori mesi di attesa e che presto si possa dare una risposta concreta alle richieste delle RSA, di tutta la comunità di Sassoferrato e dell'entroterra fabrianese. Grazie.

Interrogazione n. 593 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Malattia di Alzheimer e caregiver”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 593 – a risposta immediata - del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La domanda contenuta in questa interrogazione riguarda la normativa nazionale per l'assistenza ai caregiver.
I protocolli sui pazienti di Alzheimer sono perfettamente in linea con il piano nazionale delle demenze, approvato con delibera di Giunta regionale n. 107 del 2015, esiste anche da vari anni un gruppo regionale multidisciplinare demenze, che è coordinato dal Dirigente del Servizio sanità e integrazione socio-sanitaria.
Si deve aggiunge che le associazioni dei malati di Alzheimer organizzano da alcuni anni, almeno da 15, dei corsi per i familiari dei pazienti con demenza per aiutarli nella loro gestione e riconoscere anche alcuni sintomi sentinella. Ci sono numerose associazioni di malati distribuite in tutta la regione.
Si deve anche aggiungere che nel corso degli ultimi 10/15 anni queste associazioni partecipano assiduamente agli eventi che si organizzano sulle demenze, sono 6/7 convegni l’anno e ogni mese di settembre, in occasione della Giornata nazionale dei malati di Alzheimer, si organizzano ulteriori stage formativi, divulgativi per sensibilizzare l'opinione pubblica e per far conoscere le migliori pratiche.
Per quanto concerne il secondo pezzo della domanda dell'interrogazione, che cosa si sta facendo per sostenere i caregiver, si deve rilevare che il fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare ha previsto un intervento con un contributo economico per l'assistenza a queste persone. I beneficiari di questo intervento sono i cittadini che assistono il proprio familiare e che hanno ottenuto il riconoscimento della disabilità gravissima dalla Commissione sanitaria provinciale. Poi c'è, sempre tratto dal fondo nazionale per la non autosufficienza, un assegno di cura di 200 euro per persone anziane, ultrasessantacinquenni non autosufficienti, il Sad, il servizio di assistenza domiciliare; c'è anche il contributo per la disabilità gravissima, un contributo a persone riconosciute gravissime, stabilito nella somma di cui ho detto poco fa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per la risposta. Non ci riteniamo pienamente soddisfatti per questi motivi: innanzitutto perché ho la consapevolezza che solo attraverso la prevenzione …, che si articola in modelli organizzativi su fatti che in misura vedono i caregiver assistere il malato di Alzheimer. Solo con questo si possono evitare disgrazie annunciate, come quelle che vengono riferite dalla cronaca della città di Senigallia.
Voglio almeno sperare che questa interrogazione abbia fatto riflettere tutti i pazienti, ma soprattutto i loro caregiver che ci ascoltano da casa.
L’Assessore ha attirato l'attenzione dell'Aula, ma vi prego, attenzione, colleghi, occorre agire per non assistere più a queste tragedie familiari.
La storia, la scienza medica, come l'Assessore ha sottolineato, ed i convegni ci dicono a chiare lettere che l'essere umano è disperato perché quando si innesca un meccanismo di non ritorno della ragione … L'essere umano è dotato sì di necessari supporti e di aiuti della società, ma questa società si sta evolvendo e spesso non garantisce e non protegge.
Dovete capire che l'intento dell'interrogazione è quello di chiedere se è stato fatto tutto il necessario, per questo mi riferisco di nuovo all'Assessore Saltamartini dicendo che come gruppo siamo parzialmente soddisfatti perché la tragedia di Senigallia, che si è consumata pochi giorni fa, un uomo anziano, uno dei tanti …, anche per i tanti che ci stanno ascoltando perché il nostro gruppo ha sollecitato personalmente l'ascolto di questa interrogazione perché è l'interrogazione delle interrogazioni.
Un terzo della nostra popolazione ha più di 65 anni, le problematiche cognitive riguardano tutti noi, non solo il Consigliere Santarelli che ha fatto questa interrogazione.
Quest'uomo, lasciato solo ad accudire la moglie affetta dall’Alzheimer, ha compiuto un gesto disperato ed per lui e per tutti quelli come lui, che ci stanno ascoltando da casa, che dovremmo fare delle azioni affinché queste cose non accadano più, come purtroppo è successo, quest'uomo ha fatto soccombere la propria moglie, un copione visto più volte.
Concludo, questa interrogazione ha ad oggetto una lacuna amministrativa perché dovremmo anche vigilare sui contenuti che devono prevalere sugli atti di formalismo.
Quando ho depositato questa interrogazione ho avuto anche l'aiuto del Segretario generale, che ringrazio, perché impedire il deposito di queste interrogazioni così importanti, che sovrastano la libertà di espressione di ogni Consigliere …
Voglio rinnovare i ringraziamenti sia al Presidente che al Segretario generale, che mi ha permesso di depositare questa interrogazione perché quando facciamo gli atti come opposizione spesso ci sono degli ostacoli anche dal punto di vista amministrativo e magari invece di prevedere una domanda se ne inseriscono due.
Queste domande le rivolgono tutte le famiglie, 1/3 delle famiglie che stanno a casa, che ci stanno ascoltando su un problema che è sentito da tutti marchigiani perché l'invecchiamento della popolazione è per noi da un lato una soddisfazione, un vanto - in Italia siamo secondi solo alla Liguria- ma dall’altro ci sono da gestire le problematiche a casa. Non lasciamo gli anziani soli, non lasciamo soprattutto il caregiver solo, che spesso muore prima del paziente.
Caro Assessore, la invito ad ascoltare il nostro gruppo, magari in futuro anche a riceverci in Assessorato perché possiamo dare una mano. Grazie.

Interrogazione n. 594 – a risposta immediata
a iniziativa della Consigliera Bora
“Criticità rilevate nell’ambito del giudizio di parificazione in merito alla nomina del Segretario generale della Giunta Regionale”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 594 – a risposta immediata - della Consigliera Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni, che prima farà un breve saluto per l’incarico assunto.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, per prima cosa voglio esprimere il mio saluto e la mia gratitudine al Presidente Acquaroli per la fiducia accordatami.
Mi sembra in questi giorni della mia nomina di rivivere un'esperienza, la stessa che ho vissuto il 28 aprile 2008, quando diventai Sindaco di Falconara. Ritengo che sia umano guardarsi allo specchio, chiedersi e porsi la domanda: sarò all'altezza? Ci sono due differenze sostanziali, all'epoca mi trovai un Comune lasciato dai miei predecessori di centro-sinistra alle soglie del dissesto finanziario, con 90 milioni di debiti, non da solo, ma insieme a tanti altri, alla struttura e ai Consiglieri di maggioranza siamo riusciti a superare quel momento così difficile. Tutti ci davano sei mesi di vita, anche gli addetti ai lavori avevano detto che il Comune di Falconara sarebbe andato in dissesto finanziario. Questo non è successo, sono 15 anni che il centro-destra governa una città importante come Falconara.
L'altra attinenza è che una volta il bilancio del Comune era di 27 milioni, mentre oggi devo gestire un bilancio di 5 miliardi. Non è la stessa cosa, però quello che mi dà fiducia, a differenza del passato in cui c’era un sicuro dissesto finanziario, è che come prima uscita ufficiale ho partecipato alla ratifica del rendiconto 2021, alla presenza della Corte dei conti, che ha dato un esito positivo. Questo mi rincuora perché parliamo di un bilancio sano a differenza del passato dove il bilancio non era sano.

(interventi fuori microfono)

Goffredo BRANDONI. Consigliera Bora, per quale motivo?

PRESIDENTE. Assessore, lei deve fare l’intervento. Vi prego di fare silenzio, ha il diritto di replica e può chiedere di interventire per fatto personale.
Lasciamo concludere all’Assessore che è alla sua prima uscita.

Goffredo BRANDONI. Consigliera, iniziamo dal primo giorno?

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Assessore, la prego di continuare.

Goffredo BRANDONI. Bisogna che aspetti che io parli.

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Ascoltate entrambi, non è giusto …

Goffredo BRANDONI. Le da fastidio?

PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio, sia l’Assessore che la Consigliera.
C’è stato un saluto per il suo nuovo incarico, l’ho accennato, poi introdurrà l'interrogazione. La proponente dell’interrogazione ha tutto il diritto di replica e di chiedere di intervenire per fatto personale.
Facciamo concludere l’intervento all'Assessore.
Consigliere Cesetti, anche lei, non entriamo nella questione pregiudiziale di contenziosi e di animi infuocati.
Il tema dell’interrogazione è molto delicato, affrontiamolo nella logica in cui è stata proposta l'interrogazione.
Ha la parola l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Se dà fastidio posso anche smettere, Presidente.

PRESIDENTE. Deve rispondere all’interrogazione.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Smetto perché non vorrei andare oltre, indubbiamente quando ci sono i nervi scoperti dà fastidio sentire certe cose.
Adesso rispondo all’interrogazione così la Consigliera Bora sarà contenta.
La Corte dei conti ha analizzato i dati, compresi quelli forniti in merito alla nomina del Segretario generale e ha concluso parificando il rendiconto generale della Regione Marche per l'anno 2021.
Il conferimento dell'incarico di Segretario generale, avvenuto con delibera di Giunta regionale n. 1371 del 2020, è stato preceduto da un formale interpello al fine di individuare prioritariamente un eventuale candidato interno ritenuto professionalmente idoneo a ricoprire tale ruolo.
Il relativo incarico non è stato affidato su mera base fiduciaria, ma sono stati determinanti i requisiti posseduti, la professionalità emersa dal curriculum vitae del soggetto nominato.
Tra l'altro, quando l'amministrazione regionale ha conferito l'incarico di Segretario generale era vigente la legge regionale n. 20 del 2001, che ha parimenti regolato il conferimento dei procedimenti dei precedenti incarichi di Segretario generale avvenuti nel 2017 con delibera di Giunta regionale n. 601, nonché nel 2015 con delibera di Giunta n. 838.
Si evidenzia sul punto che in occasione dei precedenti conferimenti degli incarichi di Segretario generale, gli stessi sono stati attribuiti a soggetti esterni, cioè a soggetti non Dirigenti di ruolo della Giunta regionale, senza effettuare nessun interpello finalizzato alla previa verifica dell'assenza nei ruoli dell'amministrazione regionale di personale di comprovata qualificazione professionale. Al riguardo, si precisa che l'articolo 19, comma 1, del decreto legislativo n. 165 del 2001 lo prescrive espressamente.
Le osservazioni rese dalla Corte sono state sollevate nell'ambito del procedimento di parificazione del rendiconto 2021 dalla Regione Marche, che si è comunque concluso con la deliberazione della Sezione regionale di controllo n. 114/2022/Pari, di parificazione del rendiconto.
Si rileva, in ogni caso, che l'orientamento della Corte dei conti ha evidenziato mere criticità e non illegittimità e dunque non postula nessuna esigenza di autotutela da parte della Giunta regionale.
Ne consegue che le ragioni rappresentate dalla Regione alla Corte dei conti in sede di contraddittorio a sostegno della legittimità ed opportunità dell'atto adottato e l’avvenuta parifica certificano la correttezza del procedimento.
I suggerimenti forniti dalla Corte dei conti, come avviene per ogni questione trattata in sede di contraddittorio insieme alla parifica, saranno tenuti in debita considerazione da questa amministrazione. Grazie.

PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il motivo è semplice, l’Assessore Brandoni, se è come ho capito, con il quale nella scorsa seduta ho avuto modo di congratularmi e di augurargli buon lavoro, che rinnovo, nel citare l'assunzione della sua responsabilità e l’avvenuto rendiconto ha detto che si misura nella sfida di un bilancio sano a differenza degli anni precedenti.

PRESIDENTE. Per fatto personale?

Fabrizio CESETTI. Non so se si riferiva a Falconara … Allora va chiarito.
Inviterei l'Assessore Brandoni a chiarire a cosa si riferiva, se si riferiva a Falconara va bene, ma non si è capito.

PRESIDENTE. Lo ripeto perché l’interpretazione doveva essere solo in questa logica. L’Assessore Brandoni si riferiva al bilancio disastrato che ha trovato al Comune di Falconara al momento del suo insediamento come Sindaco rispetto al bilancio in buone condizioni che ha trovato nel momento in cui si è insediato come Assessore regionale e la prima uscita che ha fatto è stata quella del giudizio di parificazione della Corte dei conti, trovandosi ina una situazione positiva, al di là delle valutazioni che ciascuno fa sul bilancio.

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. L’interpretazione è questa, per chi ha ascoltato non poteva essere diversamente perché faceva un confronto.
Ha la parola, per una precisazione, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. E’ così Consigliere Cesetti e mi scuso se là non si è capito bene, di qua hanno capito tutti, c'è qualcosa che non va.
Non mi sono mai permesso dai banchi dell'opposizione, ci sono stato seduto per sette anni, di prendere la parola mentre il Sindaco o un Assessore parlava, chiedete al Consigliere Mastrovincenzo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Tanto dobbiamo iniziare con l’a b c e lo faccio subito.
Questa interrogazione è un mio diritto e lei Assessore ha il dovere di rispondere, lo dico perché sembrava una cosa calata dall’alto, una gentile concessione.
Entrando nel merito dell’interrogazione non posso che dirle che sono insoddisfatta, soprattutto per come abbiamo iniziato questa giornata . Sinceramente sono preoccupata per lei, Assessore Brandoni, non vorrei essere nei suoi panni per tutto l’oro del mondo perché purtroppo la prima interrogazione che la riguarda, e a cui fornisce una risposta del tutto insoddisfacente, tratta una questione particolarmente delicata. Infatti questa interrogazione è peculiare rispetto a quella che abbiamo discusso prima che lei fosse nominato Assessore, solo che nelle premesse narrative non ci sono le considerazioni della Consigliera Bora, ma quelle della Procura regionale della Corte dei conti delle Marche, la quale, in occasione dell’udienza dello scorso 24 ottobre relativamente al giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Marche per esercizio finanziario 2021, ha sottolineato gravi criticità nella nomina del Segretario generale. Considerazioni, Assessore, che non sono fine a se stesse, ma sollecitano la Giunta regionale a prenderne atto e ad agire di conseguenza. Che lei lo voglia o no, Assessore Brandoni, questo tema così spinoso, che fino a pochi giorni fa riguardava la vecchia Giunta e l’Assessore Castelli, il principale responsabile di questo pasticcio, ora riguarda anche lei e la nuova Giunta in quanto viene oggi in questa Assemblea a dire ai Consiglieri che la Giunta di fatto non intende fare nulla perché questo è un bilancio sano e va tutto bene.
Temo che lei stia fornendo una risposta insoddisfacente non solo per me, ma anche per la Corte dei conti.
Lei, Assessore Brandoni, non può ripetere le argomentazioni precedentemente fornite dall’Assessore Castelli perché sono già state smentite dalla Corte, piuttosto farebbe meglio ad accogliere come validi i rilievi. C erto, serve del coraggio, è vero, e lei, come ha voluto qui dimostrare a tutti quanti noi, è una persona coraggiosa, quindi non deve avere paura nel prendere distanze da chi l’ha preceduta. Grazie.

Interrogazione n. 595 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Interventi urgenti di messa in sicurezza del torrente Tavollo”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 595 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Su questa interrogazione occorre innanzitutto rilevare che il torrente Tavollo ricade nei corsi d'acqua che non presentano opere idrauliche classificate. Pertanto, ai sensi della normativa vigente, legge regionale del 25 maggio 1999, all'interno dei centri abitati, ai fini della difesa degli stessi, i Comuni provvedono alla pulizia dei tratti degli alvei dei fiumi, dei torrenti e dei corsi d'acqua, nonché alla manutenzione dei muri d’argine dei parapetti e delle altre opere. Al di fuori dei centri abitati la manutenzione ordinaria e straordinaria spetta al Consorzio di bonifica Marche, qualora il tratto non sia compreso nell’elenco dei corsi d’acqua in convenzione con il medesimo è gestito a cura dei frontisti o dei Comuni stessi o dei proprietari di terreni adiacenti.
Alla luce di quanto ho detto, la manutenzione del torrente Tavollo spetterebbe per legge, uso il condizionale, ai frontisti proprietari o agli interessati. Ciononostante, la Regione Marche valuterà la priorità di tutti i corsi d’acqua del territorio regionale nella programmazione triennale delle opere pubbliche per il triennio 2023/2025.
Ho fatto questa premessa ed ho usato il condizionale perché il torrente Tavollo al contrario del passato …, so benissimo che è nel territorio marchigiano, anche se confina con la Romagna, l’ho attraversato molte volte per andare a ballare a Cattolica e a Riccione da ragazzino facendo l’autostop, mentre voi, che non lo conoscevate, avete lasciato fuori il Tavollo dalla convenzione con il Consorzio di bonifica. Oggi non è inserito in nessuna convenzione di manutenzione con il Consorzio di bonifica e non è compreso tra i torrenti nella cosiddetta dicitura “opere idrauliche classificate”.
Il torrente Tavollo ad oggi, grazie a chi ci ha preceduto nell’amministrazione di questa Regione, è al di fuori della manutenzione inserita a carico della Regione ed è al di fuori della manutenzione inserita a carico del Consorzio di bonifica, è abbandonato a se stesso. Non sapevate che era anche all'interno del territorio marchigiano, siccome noi lo sappiamo cercheremo in prospettiva di inserirlo e di essere conseguenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Come può immaginare a ballare ci andavo anch’io e ci sono andato anche parecchie volte, sono passato diverse volte sopra al Tavollo, non ci siamo mai incontrati, ma tutti e due abbiamo frequentato gli stessi luoghi.
Rispetto alla manutenzione del torrente Tavollo ricordo che non è che la Regione Marche non si sia accorta, la Regione Marche ha fatto interventi negli anni precedenti sul torrente Tavollo.
La Regione Emilia Romagna interviene annualmente sul torrente Tavollo, ha una legge differente, interviene sia in ambito urbano che extraurbano, quest’anno ha rifatto l’intervento, in ambito urbano è intervenuto il Comune di Gabicce, quello che le chiedo è di intervenire nel tratto extraurbano, poi se è necessaria una convenzione con il Consorzio di bonifica ben venga, anche se devo dire che c’è una parte della maggioranza che lo vorrebbe chiudere. Fare una convenzione potrebbe essere anche inutile, vista la prossima chiusura dello stesso.
A parte questo, la invito a prendere seriamente questa richiesta e a verificare con i suoi uffici l’opportunità.
Ho capito che lei ha lasciato aperta una porta per quanto riguarda il bilancio 2023/2024/2025, nel quale sono stati stanziati, come lei ha ricordato, oltre 15.000.000 di euro. Le chiedo di prevedere interventi anche sul torrente Tavollo, almeno per la parte extraurbana, dato che attraversa i Comuni di Tavullia, Gradara, Gabicce. In particolar modo il centro abitato che potrebbe subire conseguenze importanti a seguito di alluvioni dovrebbe essere, vista la conformazione morfologica, quello di Gabicce Mare, quindi le chiedo di verificare questa opportunità.
Non sapevo che il torrente Tavollo non sia di competenza extraurbana regionale, anche perché la Regione ha già fatto interventi negli anni precedenti e se li ha fatti davo per scontato che li potesse fare.
La invito a rivedere la posizione con gli uffici o ad individuare, se necessaria, una convenzione con il Consorzio di bonifica e di portarla avanti ma, in questo interregno, intanto prevedere interventi perché ritengo che siano fondamentali e strategici per evitare danni ad un centro abitato così rilevante.
Questo torrente è al confine ed anche la Regione Marche è giusto che si prenda le proprie responsabilità e avvii i lavori. Grazie.

Interrogazione n. 596 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
“Nomina Direttore artistico FORM - Orchestra filarmonica marchigiana”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 596 – a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.

Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione n. 596 gli interroganti, rivolgendosi al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore competente, chiedono se non ritengano, di intesa con gli altri enti soci, di intervenire immediatamente con posizione netta nei confronti del Consiglio di amministrazione della Fondazione affinché senza ulteriore procrastinazione vengano dati corso e conclusione alla procedura di selezione del dirigente artistico della FORM per il biennio 1 settembre 2022, 31 agosto 2024 al fine di scongiurare ritardi, danni e stati di agitazione che comprometterebbero il grande patrimonio artistico e culturale di cui la FORM è custode a livello regionale, nazionale ed internazionale.
In relazione a tale richiesta preciso quanto segue: la FORM - Fondazione Orchestra Regionale delle Marche - costituita con legge regionale n. 2 del 18 gennaio 1999, è iscritta al n. 37 del Registro regionale delle persone giuridiche a far data dal 12 ottobre 2001. Pertanto è sottoposta alla vigilanza della Regione ai sensi del combinato disposto dell’articolo 25 del Codice civile e degli articoli 5 e 7 del DPR 361/2000.
L’articolo 25 del codice civile – Controllo sull’amministrazione delle Fondazioni - al comma 1 così dispone: “L'autorità governativa esercita il controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni; provvede alla nomina e alla sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti, quando le disposizioni contenute nell'atto di fondazione non possono attuarsi; annulla, sentiti gli amministratori, con provvedimento definitivo, le deliberazioni contrarie a norme imperative, all'atto di fondazione, all'ordine pubblico o al buon costume; può sciogliere l'amministrazione e nominare un commissario straordinario, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione o della legge”.
Pertanto il potere dell’autorità amministrativa, così come declinato dal Codice civile, può essere esercitato in caso di violazione di legge, di violazione dello statuto o dello scopo statutario e non può entrare nel merito della gestione.
Ai sensi del vigente statuto della FORM, la Regione nomina due componenti del CdA e un componente del Collegio dei revisori dei conti .
Con riferimento al Consiglio di amministrazione in carica, la Regione ha nominato i propri componenti con delibera di Giunta regionale n. 760 del 21 giugno 2021.
La procedura per il rinnovo del Consiglio di amministrazione si è completata in data 4 ottobre 2021, quando nel corso dell’Assemblea dei soci sono stati nominati i restanti 3 componenti.
Sono stati nominati quali Presidente e Vice Presidente rispettivamente i componenti XX e YY.
Successivamente la FORM, nell’ambito della sua attività gestionale, ha avviato la procedura per la selezione del Direttore artistico con “Avviso pubblico per l’individuazione del Direttore Artistico della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche” approvata con Delibera del CDA del 21 aprile 2022.
I lavori della Commissione sono terminati nella prima decade di giugno. La valutazione sull’esito della selezione e sulla nomina del Direttore artistico, secondo l’elenco degli idonei fornito dalla Commissione stessa, è stata posta all’ordine del giorno del Consiglio di amministrazione in data 29 luglio 2022 senza ottenere la maggioranza dei voti del CdA.
Immediatamente l’Assessore Latini, avuto notizia dello stato di incertezza sulla decisione, ha preso adeguati contatti con i vertici della FORM per seguire l’evoluzione dei fatti.
In considerazione della grave e perdurante situazione di immobilità, evidenziata anche da comunicazioni pervenute alla Regione, l’Assessore Latini all’esito di numerosi incontri con le parti interessate, in data 12 ottobre 2022, ha coinvolto della questione l’Ufficio di Presidenza della Giunta regionale al fine di sollecitare l’Ente alla conclusione del procedimento di nomina del Direttore artistico.
Perdurando il blocco amministrativo e decisionale da parte del CDA della Fondazione, il Dirigente del Settore affari generali, politiche integrate di sicurezza ed enti locali, con nota prot. 1307709 del 18 ottobre 2022, ha invitato il Presidente della FORM e il CdA a provvedere con urgenza al completamento della procedura di nomina del Direttore artistico.
Successivamente a tale nota, sono pervenute le dimissioni da Consigliere e da Presidente della FORM dell’Avv. XX, rassegnate nel corso del Consiglio di amministrazione del 20 ottobre 2022 e comunicate alla Regione Marche in data 24 ottobre 2022 prot. 1326501, e la cui formalizzazione era all’ordine del giorno dell’Assemblea dei soci tenutasi in data 3 novembre u.s.
In tale data l’Assemblea dei soci composta da: Regione Marche, Società Filarmonica Marchigiana, Comuni di Ancona, Fabriano, Fano, Fermo, Macerata ha concordato di prendere atto delle dimissioni del Presidente del CDA XX e del Consigliere XY ed ha deliberato di incaricare il CdA di valutare con un consulente del lavoro la possibilità di nomina di un consulente artistico che, nelle more della nomina del direttore artistico, supporti il CdA nell’attività della Fondazione.
L’Assemblea ha deciso altresì di convocare una nuova assemblea dei soci per metà dicembre.
A tal proposito è necessario evidenziare che, ai sensi del citato articolo 25 del codice civile, la Regione non esercita un controllo sul merito della gestione, né può ingerire direttamente sulle scelte del CdA.
Tuttavia, al fine di garantire le attività necessarie ad evitare pregiudizi all’Ente e a superare la situazione di grave immobilità, la Regione può arrivare a “sciogliere l'amministrazione e nominare un commissario straordinario, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione”.
Da ultimo, in data 8 novembre 2022 con nota assunta a protocollo al n. 1385947 l’amministrazione della FORM ha comunicato le dimissioni di un altro componente del CdA, da cui deriva la riduzione di oltre la metà del CdA stesso. Diviene quindi inevitabile la nomina di un Commissario ai sensi dell’articolo 25 del Codice civile che sia in grado di porre fine al blocco amministrativo-gestionale per assicurare l’attività della Fondazione fino alla ricostituzione di un nuovo CdA.
Pertanto la Regione, ravvisando i presupposti di cui al citato articolo 25, oltre quelli previsti dall’articolo 10 della legge regionale, eserciterà i propri poteri, con la formalizzazione dello scioglimento del CdA nella sua attuale composizione e la nomina di un commissario straordinario. Grazie.


PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Grazie all'Assessore. Sarebbe stato auspicabile concentrarsi sulla parte finale.
Le persone devono sapere e anche i Consiglieri questa storia interessante, che tento di riassumere più sostanzialmente.
Il Governo regionale del Presidente Acquaroli ha legittimamente nominato il nuovo Consiglio d'amministrazione della FORM, l’Orchestra filarmonica marchigiana, ad ottobre del 2021. Il 29 aprile 2022 il Cda ha aperto una procedura di avviso pubblico per la scelta del nuovo direttore artistico, in sostituzione del maestro XX, attenzione a questo passaggi.
Della Commissione prescelta, che avrebbe dovuto esaminare i curricula dei soggetti che avevano fatto richiesta, ne fa parte anche la Dirigente regionale della cultura, già candidata nelle liste della Lega delle scorse elezioni regionali, la quale avrebbe dovuto garantire la rappresentanza dell'istituzione Regione, la trasparenza e la speditezza della scelta, considerato che il nuovo direttore artistico avrebbe avuto il compito di rendicontare, lo ricordo all'Assessore, al Ministero la stagione concertistica 2021/2022 e soprattutto preparare la domanda di finanziamento ministeriale che scade il 31 gennaio prossimo, senza il quale l'Orchestra filarmonica salta in aria.
Il 29 luglio 2022, oltre tre mesi dopo la pubblicazione del bando, il Consiglio di amministrazione esamina le risultanze della Commissione e tre componenti su cinque si astengono sulla indicazione della Commissione. L'ipotesi formulata dalla Commissione per la nuova direttrice artistica è bocciata da tre componenti su cinque. Le ragioni dell’astensione sono evidenti, è indispensabile raccontarlo, un grave e fondato dubbio di conflitto di interessi.
Tra le altre opacità, che non elenco, ce ne sono diverse, è giusto sottolineare che quella designata della Commissione è la direttrice regionale dell'Accademia musicale Erard di Cupramontana, nel cui Consiglio di amministrazione siedono il Vicepresidente attuale dell'Orchestra filarmonica marchigiana, che vota favorevolmente e che pertanto ha votato per la scelta, e un altro componente che svolge un ruolo di spicco nell'orchestra della FORM, il primo flauto, con un collegamento che evito di ricordare. Di tutto questo la rappresentante della Regione nella Commissione esaminatrice non si accorge, nonostante avrebbe dovuto essere la figura di garanzia.
Non si sa bene se l'Assessore Biondi, ma stamattina non ce lo ha riferito, sia al corrente che un autorevolissimo legale anconetano in data 20 ottobre, questo fatto non l'ha ricordato, mi spiace, formalmente richiesto dalla questione, afferma che l'astensione di tre componenti su cinque del Cda dell'Orchestra filarmonica sia da intendersi come voto negativo e dopo quanto accaduto la consapevolezza – leggo testualmente – “dei profili dei candidati all'incarico appare conseguibile solo attraverso la caducazione e conseguente rinnovazione della procedura di selezione”. Due punti non di poco, mi pare.
Assessore, ciò che resta è che a distanza di oltre sette mesi non siete stati in grado di nominare un nuovo direttore artistico sulle spalle delle vicende umane e personali di oltre 40 lavoratori dello spettacolo, mettendo inoltre in grande difficoltà anche i tanti Comuni che affidano alla FORM tante attività culturali, che ad oggi non sono programmabili, spero che lei lo sappia.
In secondo luogo, stamattina ci confermate bruciate la professionalità di tre componenti del Cda dimissionari, che voi avete nominato e che non intendono avere a che fare con procedure spregiudicate, soprattutto sprezzanti delle regole alle quali un'istituzione deve informarsi. Esponete l'istituzione pubblica, l'Orchestra e la sua storia ad un'umiliazione pubblica inaccettabile, demolendone la credibilità agli occhi dei cittadini marchigiani. Tre componenti del Cda su cinque nominati da voi è un atto di accusa formidabile.
Alla luce del quadro che si formerebbe sarebbe appaltata all'Accademia musicale Erard la FORM come Orchestra filarmonica marchigiana perché ci sarebbe una condivisione. Normalmente questo verrebbe chiamato scandalo politico e amministrativo di cui vergognarsi. Normalmente una persona avveduta e di buon senso, come spero lei sarà, si assumerebbe la responsabilità e dopo tutto quello che è accaduto ripartirebbe da zero. Peraltro voi non siete stati in grado e le dimissioni del terzo componente del Cda vi mette in regola.
Le voglio ricordare che il 31 gennaio scade la programmazione ed è già scaduta la necessità di fare rendicontazione.
Come le hanno chiesto in Assemblea alcuni componenti delle istituzioni territoriali, ascolti e provveda a nominare una figura che possa gestire la transizione.
In realtà la domanda è: come mai tutto questo? La risposta è semplice, c'è una guerra chiara tra la Lega e Fratelli d'Italia, la Lega vuole ad ogni costo quella direzione artistica, giustamente qualcuno ha fatto notare che non si possono calpestare le regole, anche se, addirittura, su questo punto il Consigliere Ciccioli ha svolto un ruolo di pressione. Grazie.

PRESIDENTE. Prima di procedere: abbiamo cominciato derogando, abbiamo continuato derogando, stiamo procedendo su questa direzione e non è possibile. La forma è sostanza e viceversa. Quindi da adesso in poi farò rispettare i tempi in maniera perentoria, 20 secondi prima del termine di scadenza dell'intervento richiamerò chi parla a concludere ed appena passati tre, quattro secondi sarò costretto a togliere la parola.
Sapete che mi è molto difficile e mi amareggia questa cosa, ma sono costretto a farla, altrimenti non esiste il Regolamento, non esiste nemmeno chi lo deve attuare.

Interrogazione n. 597 – a risposta immediata
a iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative urgenti presso l’Ospedale di Fabriano per scongiurare eventuali riduzioni dei posti letto e degli interventi chirurgici, e il conseguente allungamento delle liste d’attesa”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 597 – a risposta immediata - della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Voglio subito sgomberare dal campo il problema evocato dalla Consigliera Lupini, non c'è nessuna previsione di riduzione o di modifiche delle attività chirurgiche, delle attività degli assetti post letto dell'Ospedale Profili di Fabriano.
Lo voglio dire in modo categorico, partendo anche da alcuni dati.
Fabriano in questi due anni di pandemia ha attivato dei percorsi molto importanti di aumento della professionalità. Basta solo ricordare che nell'anno 2019 eseguiva 20 interventi di anestesia e rianimazione e ne ha fatti 200 durante il Covid, operava nel 2019 549 interventi in ortopedia e il trend di quest'anno porta a 772, operava 265 interventi in oculistica e quest'anno ci attesteremo su 296, in medicina 113 siamo arrivati già a 132.
In modo categorico l’Ospedale di Fabriano funziona benissimo e devo ringraziare tutto il personale per il fondamentale ruolo e l'attività che quel presidio ospedaliero riveste per quella area montana.
Non c'è mai fine alla necessità di potenziare medici, infermieri, attrezzature, tecnologie e l'aumento di produttività così rilevante che si è registrato dimostra in modo inequivocabile come in quel presidio ospedaliero ed anche in tutti i servizi territoriali di Fabriano c'è un impegno rilevante per abbattere le liste d'attesa dei cittadini.
L'impegno che assumo a nome della Giunta regionale è di prevedere nel prossimo Piano sanitario che Fabriano abbia anche tutte le attrezzature necessarie per rispondere al principio della domanda.
Come vede, Presidente Latini, concludo in modo anticipato, c'è da aggiungere in materia, ma questa è una digressione, che se con le interrogazioni immediate si vogliono trattare dei temi lunghi è praticamente impossibile per gli Assessori rispondere nei due minuti, sarebbe significativo che questi temi, che sono particolarmente rilevanti, fossero oggetto di un tempo maggiore. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la sua netta presa di posizione, che credo che in questo momento possa rassicurare l'utenza del territorio che rappresento e a cui mi sento di dare voce.
Questa interrogazione a risposta immediata nasce non solo dagli organi di stampa e di informazione che hanno rappresentato la grave preoccupazione del rischio di riduzione dei posti letto, ma anche dalle segnalazioni che ci sono arrivate da diversi utenti, ai quali è stato rimandato l’intervento chirurgico dopo un attesa di oltre due mesi.
Questa è anche la mia grande preoccupazione, che a causa della carenza si possa andare ad intaccare quello che da sempre, da anni, è considerato un’eccellenza: l’ambito chirurgico nell'ospedale di Fabriano.
Sappiamo quanto sia difficile reperire infermieri e sappiamo che c'è una carenza anche di Oss.
La sua presa di posizione è apprezzabile, ma deve avere in futuro dei risultati netti.
Oggi ci ha già garantito una cosa che accogliamo ed in cui crediamo, questa netta presa di posizione. Mi prendo l’impegno personale di monitorare la situazione e le liste d’attesa congrue con le patologie che l'utenza rappresenta. Grazie.

Interrogazione n. 598 – a risposta immediata
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Proposta impianto eolico e solare fotovoltaico offshore”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 598 – a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. La Consigliera Ruggeri, in seguito all’annuncio apparso sulla stampa locale in data 2 novembre 2022, di Agnes, società per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel mare Adriatico, che si occupa di eolico, offshore e nearshore solare galleggiante in mare, sistemi di stoccaggio, eccetera, dal quale risulta che davanti alle coste di Fano a circa 30 chilometri si dovrebbe sviluppare un parco eolico nel mare Adriatico e che il progetto riguarderebbe l’installazioni di 84 turbine, per una potenza complessiva pari a un gigawatt; dato atto del deficit elettrico pari al 68% in cui versa la Regione Marche ed evidenziate le semplificazioni procedimentali che snellirebbero un percorso autorizzativo; ritenuto urgente trovare una soluzione alternativa a scopo di carbonizzazione del settore energetico per seguire un percorso di autonomia energetica, interroga il Presidente e la Giunta per sapere se sono favorevoli all'installazione di impianti offshore al largo delle nostre coste.
Ho una risposta tecnica ben fatta e ringrazio il Direttore del dipartimento, anche se mi sembra che la domanda sia più politica, nel senso chiede che cosa pensiamo.
Salto tutta la parte tecnica così risparmio pure un po' di tempo e dico solamente che questo impianto di tale tipologia non rientra nelle competenze regionali. Questo in premessa, è importante saperlo, non risulta ad oggi alcun atto formale relativo allo stesso impianto e sentito per le vie brevi il Ministero dell'ambiente non risulta al momento avviata nessuna istanza.
E’ una notizia che è apparsa solamente su un giornale, quindi rispondiamo su una notizia, però fino ad oggi non c'è niente che dica che si sta facendo e si è fatto qualcosa, comunque non è di competenza della Regione Marche per vari motivi, anche tipologia di ..., la potenza in uso ed altro.
Personalmente ribadisco come Assessore all'energia che tutto ciò che può portare un sostegno alla produzione energetica della Regione Marche e dell’Italia, per quanto di competenza regionale, soprattutto proveniente da fonti rinnovabili, è ben accetto.
Esistono degli obiettivi specifici come la Consigliera Ruggeri sa bene da parte dell'Europa, che richiede di raggiungere determinate percentuali per tutto quel processo di carbonizzazione che deve vedere l'Europa e anche l'Italia protagonista da qui a pochi anni.
Sono favorevole a qualsiasi iniziativa che comporti una aggiunta di produzione di energia dalle rinnovabili. in ogni caso, per quanto di competenza, dovrà anche essere valutata rispetto al tipo di impatto ambientale che potrebbe avere nel territorio marchigiano, soprattutto è fondamentale rispettare il principio di soddisfare le esigenze energetiche della regione.
Non guardo con grande interesse alle eventuali speculazioni energetiche, ma se questa energia sostiene il concetto di esigenza energetica che soddisfa la nostra Regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Apprezzo la sua risposta, anche perché ha colto nel segno, a me interessava conoscere la posizione di questa Giunta al riguardo e l’interrogazione era di ordine politico.
Mi fa piacere che lei abbia risposto senza pregiudizi e le chiederei, se possibile, di avere la relazione tecnica perché mi potrebbe essere utile anche se non l'ha letta in Aula.
Il problema è nato - ho deciso di presentare questa interrogazione, non me ne vorrà l’Assessore Aguzzi se lo cito, anche se non è stato lui a rispondermi - perché all'indomani dell'uscita di questa notizia a mezzo stampa, c'è stata un'intervista all'Assessore, nella quale ha messo sullo stesso piano, mi è sembrato, il rigassificatore, l’impianto eolico e anche l’agrivoltaico.
La mia domanda era: se diciamo no a tutto e mettiamo tutto sullo stesso piano come facciamo ad uscire da quello che dice l'ultimo report di Terna, che ci vede con un deficit energetico elettrico del -68% e che siamo come Regione tra le peggiori d'Italia? Come facciamo ad uscirne se non ci convince nessuna progettualità.?
Bisognerà aspettare che arrivi una vera e propria proposta, un vero e proprio progetto, bisognerà studiarlo con attenzione e nello stesso tempo, immagino e lei me lo confermerà, a breve saremo chiamati anche a mettere mano al nuovo Pear, quindi, di queste tematiche occorre in qualche modo parlerne, comunque sono soddisfatta e la ringrazio. Grazie.

Interrogazione n. 599 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Casini, Cesetti, Vitri, Biancani, Carancini
“Installazione di un ponte ciclopedonale provvisorio al posto del ponte Garibaldi di Senigallia”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 598 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Casini, Cesetti, Vitri, Biancani, Carancini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ringrazio i promotori di questa interrogazione perché pongono la questione su una vicenda indubbiamente seria e urgente, così come, purtroppo, serie ed urgenti sono quelle legate ai danni causati dall'alluvione.
Faccio presente che ad oggi solo da parte del Genio civile della nostra Regione sono attivi oltre 80 cantieri legati al mantenimento dei corsi d'acqua, fiumi, ponti e altro, oltre a tanti interventi.
Ho fatto la sintesi ieri, non pensavo neanch'io che fossimo in una situazione così avanzata e questo è un plauso che faccio anche al settore e a chi sta seguendo, legati alle zone alluvionate, oltre 80 cantieri. Non parlo del Consorzio di bonifica, né di somma urgenza dei Comuni, ma proprio del settore Genio civile. Si sta facendo quanto è possibile fare, credo, comunque abbastanza e occorre monitorarlo perché i territori indubbiamente vanno messi in sicurezza e vanno ripristinati.
Per quel che riguarda il ponte Garibaldi di Senigallia sappiamo benissimo che è "irrecuperabile”, non più riutilizzabile, c’è l'esigenza di porgli a fianco perlomeno un ponte pedonale. Questa è una delle esigenze rimarcata fortemente anche all’amministrazione comunale, la pone continuamente, oltre alla vicenda che oggi viene qui posta con questa interrogazione.
Vi dico brevemente qual è la situazione e perché ci stiamo trovando in difficoltà su questa questione, non lo nascondo, anche perché sarebbe stupido farlo.
Per quel che riguarda il ponte Garibaldi in generale noi pensiamo a questo tipo di intervento: un abbattimento veloce, quando dico veloce intendo i tempi che possiamo avere a carico della Regione Marche e del Genio civile, così non abbiamo bisogno di interessare chissà quali altri enti, e con la rimozione, l'abbattimento, liberare l'alveo da un potenziale pericolo che potrebbe rimanere lì.
Abbiamo già ragionato per far sì che con i finanziamenti regionali, che saranno messi a disposizione, Anas possa fare subito la progettazione di un nuovo ponte, non parlo di quello pedonale, ma del ripristino del ponte Garibaldi. Poi potranno loro stessi attivarsi dato che non hanno neanche bisogno di fare una gara d'appalto in quanto hanno già un appalto aperto con delle ditte alle quali potrebbero consegnare direttamente i lavori. Questo per quel che riguarda il ponte Garibaldi sarebbe una soluzione anche abbastanza celere, sperando di mantenerci nei tempi che più o meno immaginiamo.
Noi ipotizziamo una tempistica che dovrebbe vedere già nella prossima primavera l’inizio dei lavori del nuovo ponte, e non parlo di quello pedonale, ho fatto questa premessa perché ci tengo ed è doveroso farla.
Per quel che riguarda il ponte pedonale non voglio dare l'idea di aver ingigantito un problema, ma prima abbiamo interessato Anas, poi successivamente il Genio civile dell'esercito, non si riesce a livello nazionale a trovare un ponte che abbia quella lunghezza, di oltre 40 metri, occorre quella lunghezza per essere ben posizionati. Cercheremo di sforzarsi ulteriormente e di fare ulteriori verifiche, ma ad oggi nè Anas nè il Genio civile riescono a metterci a disposizione un ponte di quelle dimensioni. Abbiamo pensato di riutilizzare in estrema emergenza quello che era stato posizionato di fianco dell'altro ponte, però è molto stretto e non so quanto funzionale, ma se non ne trovi uno più efficiente, per un eventuale attraversamento pedonale potrebbe anche essere sufficiente, ma lo lascio con estrema ratio perché ne occorrerebbe uno più adatto. Non vi nascondo le difficoltà che stiamo riscontrando. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Aguzzi per la ricostruzione e gli interventi che si stanno snocciolando sul nostro territorio, però voglio rimanere nel merito del ponte.
Condivido l'impostazione, anche se i tempi devono essere per la demolizione, se è demolizione, più celeri possibili perché la città è spaccata in due e soprattutto le attività economiche sono particolarmente segnate dall’impossibilità di transitare su quel ponte.
Non torno sulla mia interrogazione del marzo 2021 perché allora ci fu una presa di posizione della Regione quasi incomprensibile, supportata dal Sindaco di Senigallia, non tenendo conto dell'assetto di progetto votato nel 2016, che imponeva l'eliminazione di quel ponte, ma soprattutto delle pile del ponte in alveo, analogamente a quello che è stato fatto nel ponte 2 Giugno, oggi ponte degli Angeli. Ci fu un rimbalzo di responsabilità che poi ha determinato, dopo un anno dalla sua risposta dell'ottobre 2021, quello che abbiamo visto.
Il percorso che propone, quello della demolizione e dell'immediata ricostruzione, sta nella logica, però se i tempi non sono quelli che lei ha dichiarato … Conoscendo un po' la nostra burocrazia, anche se oggi viene interessata Anas, anche questa è una procedura almeno anomala, se non si sta in quei tempi bisognerà intervenite con un supporto di qualsiasi tipo.
Non penso che il ponte pedonale possa essere riutilizzato perché le luci sono diverse e riadattare e collaudare secondo me sarebbe molto complicato, però, procedete rapidamente perché la città, oltre al danno enorme che ha ricevuto, non può sopportare ulteriore tempo, almeno una risposta parziale con un ponte ciclopedonale in quel punto. Grazie.

Interrogazione n. 576
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti
“Salute mentale dei minori”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 576 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Un’interrogazione molto importante, quella che è stata formulata perché gli anni di Covid hanno enormemente allargato questo tipo di patologia ed il bisogno deve essere coperta.
La prima risposta è: sì, sono operative la struttura riabilitativa terapeutica Beata Corte di Serrapetrona, località Caccamo, e la struttura residenziale riabilitativa Utopia di Acquaviva di Cagli. Entrambe sono accreditate e si inseriscono quali dimensioni operative riabilitative nell'ambito della rete regionale di neuropsichiatria infanzia e adolescenza.
La rete di neuropsichiatria, infanzia e adolescenza si occupa, come stabilito dal Piano di azione nazionale per la salute mentale, di tutto lo spettro dei disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza, secondo la logica operativa di continuità terapeutica assistenziale, che è radicata sul territorio. In particolare, sin dall'anno 2017, l’unità di riferimento organizzativa a valenza regionale è l'Unità operativa complessa di neuropsichiatria, infanzia, adolescenza di Macerata, diretta dal dottor XY.
Occorre tener conto che per questo tipo di patologie, la dimensione ospedaliera per i ragazzi con meno di 15 anni è gestita presso il Salesi, dove sono allocati 2/3 posti letto, mentre per i pazienti superiori ai 15 anni e fino ai 24 anni ci sono delle strutture specifiche e di alta specializzazione presso il reparto di psichiatria della transizione della clinica psichiatrica di Torrette, questa struttura l'abbiamo inaugurata il 17 novembre 2021 e da pochi mesi è in attivo.
Si specifica che la sezione ospedaliera riservata agli adolescenti risulta essere autonoma rispetto al servizio dedicato agli adulti, tanto più per il fatto che presenta degli spazi diversi con personale distinto.
Nel reparto di cui stiamo discutendo, quello di Torrette, è suddiviso anche il personale deputato a questo tipo di cura e di assistenza, sia di pomeriggio che di notte. Ci sono: 3 dirigenti dedicati in tutto questo, 1 infermiere dedicato per turno, 6 in tutto, 2 assistenti in formazioni, 7 dedicati in tutto, poi c'è una psicologa tirocinante esterna a tempo limitato e si sta cercando adesso la figura di un tecnico della riabilitazione psichiatrica con la direzione sanitaria.
Tutta questa attività è coordinata dal Dipartimento salute della Regione e dall'integrazione socio-sanitaria. Recentemente, il 31 agosto, proprio per sottolineare l'importanza che questo servizio sanitario ha nei riguardi di ciò che sta avvenendo nel post Covid, è stato stanziato un fondo pari a 1.700.000 euro per la realizzazione di un progetto di potenziamento del dipartimento salute.
Conclusivamente, devo aggiungere che funziona a pieno regime la rete di Caccamo, la Beata Corte, ed anche la struttura denominata Utopia di Acquaviva di Cagli.
Devo aggiungere che questi sono tutti servizi che vanno potenziati perché molte persone ricorrono alle strutture di altre Regioni, quindi dobbiamo garantire alle Marche la piena autonomia in fatto di assistenza, in quanto si tratta di persone, soprattutto di ragazzi e di giovani, che con il post pandemia hanno dimostrato sintomi di acutezza che necessitano di interventi di altissima specializzazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Sono parzialmente soddisfatto.
Prendo atto che è operativa, e sono contento, la struttura residenziale privata accreditata di Caccamo, come quella di Cagli, così come prendo atto del fatto che c’è una divisione tra adolescenti e persone maggiorenni, ragazzi maggiorenni nella struttura di Torrette, e questo è positivo.
Per quanto riguarda la struttura di Torrette lei ha elencato il personale che vi lavora, credo che sia importante una maggiore integrazione, con la presenza di professionisti che collaborano in team con gli psichiatri, Mi riferisco agli psicologi psicoterapeuti, ai tecnici della riabilitazione psichiatrica ed agli assistenti sociali, sarebbe più opportuno un lavoro di squadra.
Non ha risposto rispetto alle liste d'attesa, questo tema, come lei ha evidenziato, è particolarmente rilevante, sensibile, soprattutto per le famiglie dei ragazzi.
Ci sono queste due strutture, penso che, peraltro così mi è stato segnalato, bisognerebbe verificare anche la tipologia di invio di questi ragazzi perché alcuni sono inviati in queste strutture dal Tribunale dei minori ed altri dalle strutture sanitarie competenti, così come la presenza nella stessa struttura di generi diversi, maschile e femminile, a volte crea delle problematiche.
Prendo per buona la sua promessa finale, che questo servizio sarà potenziato. Nella nostra regione la richiesta è alta e quando è stata riaperta la struttura di Cagli in un servizio televisivo si parlava di centinaia di ragazzi e di famiglie che attendevano l'ingresso in questi nosocomi.
E’ evidente che è un problema molto sentito e credo che dovremmo dare delle risposte concrete in tempi rapidi con l'apertura di altre strutture dedicate. Grazie.

Interrogazione n. 544
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Aggiornamento perimetrazione ambiti territoriali di caccia”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 544 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Gli interroganti chiedono se la Regione è d'accordo nel provvedere alla nuova ripartizione degli ambiti di caccia, tenendo conto delle modifiche istituzionali intervenute nell'assetto territoriale della provincia di Pesaro e Urbino.
La risposta è sì, siamo d'accordo. La delimitazione territoriale, che deve essere adottata nel piano faunistico venatorio regionale, è un indirizzo che trova anche una logica di natura tecnica, visto che le modifiche delle superficie di un ATC, questo caso riguarda gli ambiti territoriali della caccia di Pesaro 1 e Pesaro 2, determinano l'esigenza anche di riequilibrare la ripartizione degli istituti faunistici in base alle percentuali di legge tra tutti gli ATC della Regione.
Da un punto di vista procedurale la perimetrazione può essere modificata a seguito di un'espressa richiesta degli ATC interessati territorialmente e deve essere accompagnata dal parere favorevole della maggioranza dei membri dell'Assemblea degli ATC medesimi.
Ad oggi alla Regione non è pervenuta alcuna richiesta da parte dei due ATC, però con l'aggiornamento del piano faunistico venatorio regionale si provvederà automaticamente alla ripartizione degli istituti faunistici, tenendo conto dell'esigenza della legge di riequilibrare la perimetrazione. Quindi, la risposta è sì. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Sono contento e mi fa piacere che la risposta … vengano evidenziate le motivazioni di questa richiesta perché il Comune di Mombaroccio, che è stato incorporato nel Comune di Pesaro, rientra nell'Unione dei Comuni del Pian del Bruscolo ed i cittadini fanno riferimento ai servizi che rientrano all’interno dell’ATC 1 della Vallata del Foglia.
Noi avevamo modificato il piano faunistico nel febbraio 2020, ma queste condizioni ancora non erano cambiate e per questo che ho chiesto alla Giunta di variare il piano faunistico regionale. Non ho capito quando il piano faunistico regionale sarà aggiornato, ma ritengo che sia una scelta giusta, anche perché oggi ci troviamo di fronte a cittadini che hanno tutti i servizi nella Vallata del Foglia e non si capisce perché devono usufruire i quelli dell’altra vallata.
Grazie per la risposta, l’attendevamo da tempo e mi fa molto piacere questa presa di posizione da parte della Giunta regionale. Grazie.

Interrogazione n. 564
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Biancani, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri
“Mancata prosecuzione installazione pietre d’inciampo nella regione Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 564 dei Consiglieri Casini, Biancani, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.

Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione n. 564 gli interroganti chiedono al Presidente della Giunta regionale di sapere quali iniziative intende adottare per sollecitare, sostenere, promuovere e mettere in atto il lodevole progetto della posa delle pietre di inciampo a sostegno della promozione e valorizzazione della memoria storica del popolo ebraico nelle Marche.
A riguardo preciso quanto segue. Con la legge regionale n. 17 del 30 luglio 2021, relativa all’“Istituzione dell’Itinerario ebraico marchigiano”, la Regione intende promuovere la memoria storica del popolo ebraico nelle Marche, con azioni volte a valorizzare quei luoghi che nei secoli hanno visto una presenza significativa della comunità ebraica nella nostra regione.
In particolare verranno sostenuti interventi di promozione e valorizzazione dei siti storico-culturali ed architettonici ebraici sparsi in tutto il territorio marchigiano al fine di trasmettere alle future generazioni questo patrimonio.
L’articolo 5 della citata norma regola la composizione del Comitato per l’Itinerario ebraico marchigiano e dispone che sia formato da:
a) due rappresentanti per provincia designati dai Comuni interessati dall'itinerario;
b) sei Consiglieri regionali, di cui quattro di maggioranza e due di minoranza.
Il testo prevede inoltre che ai lavori del Comitato partecipino, in qualità di invitati permanenti, un rappresentante della comunità ebraica marchigiana scelto dalla stessa comunità e un rappresentante del Tribunale rabbinico del centro nord Italia scelto dallo stesso Tribunale.
Sulla base di ciò il Settore beni e attività culturali della Regione ha provveduto a richiedere i due nominativi ai 25 Comuni interessati (di cui all’allegato A della legge). Le segnalazioni da parte dei Comuni, purtroppo, non sono state celeri, non si è quindi potuto procedere in tempi brevi alla costituzione del Comitato. Mentre l’Assemblea legislativa, nella seduta del 28 giugno 2022, n. 74, ha dato corso alla nomina di 6 Consiglieri, 4 di maggioranza e 2 di minoranza, e provvederà a designare un Consigliere in sostituzione di Andrea Maria Antonini, entrato nel frattempo nella squadra di Giunta come Assessore. Ciò non è accaduto, nonostante le ripetute richieste da parte del Servizio, per quanto riguarda i rappresentanti dei Comuni.
Comunico ad ogni modo che la procedura si appresta finalmente ad arrivare al termine e che la Giunta delibererà entro breve l'istituzione del Comitato.
Aggiungo che, mancando finora la possibilità di ottemperare alla costituzione del Comitato, propedeutica agli interventi da realizzare, le risorse utili a soddisfare le finalità della legge regionale saranno disponibili a bilancio dal 2023. Il settore procederà infatti, successivamente alla sua istituzione, a determinare di concerto con il Comitato, i criteri e le modalità per l’attuazione degli interventi previsti all’articolo 3. A tal proposito sottolineo che le “pietre d’inciampo”, di cui si fa menzione nell’interrogazione n. 564, sono al punto f) dell’articolo 3, che elenca gli interventi e quindi seguono, in ordine di priorità, altre iniziative volte a promuovere:
a) itinerari didattico-informativi relativi ai luoghi dell'Itinerario ebraico marchigiano;
b) studi, ricerche e sviluppo delle conoscenze storiche e socio-culturali relative alla presenza della comunità ebraica nelle Marche;
c) manifestazioni storico-culturali, programmi educativi, convegni, seminari, rievocazioni, pubblicazioni, piattaforme digitali, eccettera;
d) progetti concernenti la promozione di visite guidate nei luoghi dell'Itinerario ebraico marchigiano;
e) la conservazione del patrimonio indicato all'articolo 1, anche attraverso apposita cartellonistica.
Si dà dunque precedenza ad azioni di carattere informativo, educativo (soprattutto rivolte alle nuove generazioni), che consentano di approfondire l’argomento attraverso studi e ricerche.
Concludo facendo notare ai Consiglieri proponenti che questa maggioranza è stata la prima in questa Regione a promuovere una legge dedicata agli itinerari ebraici.
Auspico che questa spiegazione resa possa essere sufficiente a sciogliere i dubbi esposti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Assessore, non scioglie un bel niente perché in realtà ha risposto poco e male alla nostra interrogazione, che verteva tutta sulle pietre d’inciampo.
Ha fatto un lungo elenco di comitati, sostituzioni, ma non era quello che interessava la nostra interrogazione.
Sulle pietre d’inciampo ben 26 ne abbiamo fatte incastonare dal 2017 al 2020 all'interno di percorsi condivisi con una serie di associazioni e di comunità, dall’Ampi alla Comunità ebraica, dall’Aming all'Ufficio scolastico regionale.
La nostra interrogazione era partita da una dichiarazione del Presidente Latini, che sosteneva che queste iniziative se isolate non erano particolarmente rilevanti. In realtà l'azione del Consiglio regionale nel corso dei quei quattro anni era inserita in un percorso complessivo con iniziative sul territorio, che comprendevano peraltro il treno della memoria in Ancona, delle iniziative nelle scuole, la pubblicazione sul sito del Consiglio regionale di tutti gli incontri e le manifestazioni che si svolgevano nei vari Comuni, poi la Giornata della Memoria qui, alla presenza di tanti ragazzi delle scuole.
La valenza delle pietre d’inciampo non la scopriamo noi oggi, sono pietre che vengono incastonate in tutta Europa fabbricate dall'artista Gunter Demnig che è famoso in tutto il mondo. Anche se sono alla f) dell'articolo che lei ha citato, le ricordo che le pietre d’inciampo le abbiamo inserite noi in quella proposta di legge, su proposta del Consigliere Biancani, che fa parte dell'Ufficio di Presidenza, e mi auguro che se la Giunta non la reputa una priorità, riprenda a considerarla tale il Presidente del Consiglio Latini perché il Consiglio regionale negli ultimi anni si è sempre distinto e spero che continuerà a farlo anche nei prossimi anni, in particolar modo perché le pietre sono significative per tutte le comunità dove vengono incastonate: 23 ad Ancona,1 ad Ostra Vetere, 1 a Jesi, 1 ad Osimo gli scorsi anni, e credo che siano fondamentali anche per le famiglie dei deportati e per tutti i ragazzi che vedono nelle pietre d’inciampo un simbolo della memoria fondamentale per non dimenticare. Grazie.

Interrogazione n. 575
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri
“Attività di manutenzione strade statali regione Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 575 dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, per questa interrogazione che ci permette di chiarire una serie di attività che vengono svolte dalla Regione Marche nei vari uffici, anche in quelli dell’Assessore Aguzzi.
In riferimento alla vostra interrogazione si rappresenta quanto segue:
In riferimento al primo punto: quali attività sono state intraprese dalla Giunta regionale in materia di controlli monitorati dall'attività di manutenzione ordinaria delle strade statali in territorio marchigiano di competenza dell'Anas, è doveroso premettere che la vigilanza della gestione delle strade statali da parte di Anas è di esclusiva competenza del Ministero delle infrastrutture mobilità sostenibili. Tuttavia, al fine di conseguire il continuo miglioramento delle condizioni di percorribilità in sicurezza della rete viaria regionale l'attuale amministrazione regionale ha avviato una proficua e costante collaborazione con Anas per il coordinamento della programmazione e gli interventi di ammodernamento ed adeguamento anche sulle infrastrutture come quelle indicate nell’interrogazione.

PRESIDENTE. Assessore, non c’è la prima interrogante, la Consigliera Bora. Attendiamo che rientri e rinviamo l’interrogazione a quanto ritorna, la prego di sospendere la sua risposta.

Francesco BALDELLI. Non c’è problema, se vuole la facciamo il prossimo Consiglio.

PRESIDENTE. Se replica la Consigliera Casini può proseguire e chiedo scusa.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. La collaborazione tra Regione Marche ed Anas ha portato ad investimenti rilevanti da parte di quest’ultima per la manutenzione straordinaria sulla viabilità della provincia di Ancona per oltre 43.000.000 di euro nel biennio 2022/2023.
Per quanto riguarda il secondo quesito: eventualmente quali interventi sono previsti per favorire e accelerare le procedure relative alla manutenzione ordinaria della rete stradale statale marchigiana, in particolare per la sopraccitata strada statale 76, si segnala che nessuna doglianza specifica di carenze manutentive sono pervenute alle strutture regionali competenti, con riferimento alla strada statale 76.
Ad ogni buon conto, si informa che degli oltre 43.000.000 di euro di interventi previsti da Anas per la manutenzione straordinaria sulla viabilità della provincia di Ancona, programmata per il biennio 2022/2023, 27.000.000 di euro riguardano interventi di ammodernamento e adeguamento della strada statale 76, risorse per interventi eseguiti o programmati che si vanno ad aggiungere alla manutenzione ordinaria che Anas realizza abitualmente, di cui, in forza del proficuo rapporto di collaborazione instaurato dall'attuale amministrazione regionale, la Regione Marche viene edotta in maniera puntuale.
Il terzo quesito: quali sono i termini previsti per il completamento dell'ultimo tratto di rifacimento della vecchia statale 76 nella zona prima di Fabriano in direzione Roma, mi sembra quello più centrale per la viabilità strategica della nostra regione. Con riferimento al tratto della statale 76 oggetto dell’interrogazione, unico non ancora aperto al traffico, tratto di 1,7 chilometri tra la galleria Sassi Rossi 1 e il viadotto Mariani, attualmente la circolazione avviene a doppio senso di marcia sulla carreggiata nord, a causa della nota criticità ambientale connessa al ritrovamento di fusti metallici contenenti materiale inquinante nel terreno di riempimento della spalla lato Fabriano del del viadotto Mariani.
Ai fini della messa in sicurezza del sito ad oggi si è provveduto alla completa rimozione di tutto il materiale di riempimento posto a tergo della spalla del viadotto, nonché alla demolizione della spalla stessa. Pur essendo la società Quadrilatero Marche Umbria SpA a dover procedere alla decontaminazione dell'area, il Settore fonti energetiche, rifiuti, cave e miniere della Regione Marche, specifico che non è di mia diretta competenza, ma mi sono informato con i colleghi e con gli uffici, di là delle strette competenze, nell'ottica di conseguire una rapida e corretta risoluzione della problematica, si è fatto parte attiva nei numerosi tavoli tecnici e Conferenze di servizi intervenuti tra i diversi enti competenti al fine del perfezionamento degli iter consultivi e autorizzativi previsti dalle vigenti normative propedeutici alle operazioni di bonifica del sito.
Si ricorda che la percentuale di avanzamento delle prestazioni contrattuali per l'adeguamento della strada statale 76 e di circa il 97%. Si tratta di 7 chilometri da Albacina a Serra San Quirico, ad esclusione del tratto interessato dal viadotto Mariani, che è stato aperto al traffico in data 12 agosto 2021.
La società Quadrilatero prevede il completamento in configurazione definitiva delle quattro corsie entro il secondo trimestre 2023, permettetemi di aggiungere, nella speranza di non trovare altre sorprese come avutesi in due successive occasioni, proprio in prossimità della viadotto Mariani con i fusti di cromo esavalente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi pare che lei abbia fatto un elenco di cose che erano partite molto tempo fa e che ancora oggi non sono state realizzate e credo che questo non possa farci piacere nè farci ritenere soddisfatti.
E’ cosa nota che dopo la legge Delrio la Regione Marche fu la seconda d'Italia a trasferire le strade ex Anas dalla sua competenza all’Anas, strade che nel frattempo erano diventate di competenza provinciale. Furono trasferite mediante una convenzione molto vantaggiosa in quanto gli 800 chilometri di strade di proprietà della Regione furono trasferiti in buona parte all'Anas come proprietà e in parte in service. Non fu a costo zero perché Anas aveva delle risorse per manutenere queste strade e così pure la Regione Marche che, essendo stata la seconda Regione d’Italia, ebbe la possibilità di avere delle risorse per la manutenzione dei manti stradali della parte che era rimasta in service.
C'è un accordo quadro con Anas che stabilisce chi fa che cosa, che prevede a latere tutto quello che deve essere fatto sulle strade della Quadrilatero, quindi anche questo. Probabilmente la Consigliera Bora, che le ha fatto questa richiesta, voleva sapere - da agosto è stato riaperto il tratto, lei ha detto nel secondo trimestre del 2023 - quando le quattro corsie saranno funzionanti.
La quadrilatero è un'opera importante, che ha avuto vicissitudini diverse, penso ad esempio alle gallerie, al problema dei 40.000.000 di euro di pagamento delle imprese che non erano stati erogati. Devo dire che ha avuto una vita piuttosto difficile, ma in questo caso ci aspettavamo che, al di là delle questioni che si sono create e trovate, potesssero essere fatti dei sondaggi preliminari per risolvere l’appesantimento burocratico, determinato dal ritrovamento dei rifiuti tossici, e procedere velocemente.
Non credo che la Consigliera Bora possa essere soddisfatta perché quello che lei ci ha detto è un elenco di interventi che erano già stati sia finanziati e previsti dalla vecchia Giunta. Grazie.

Interrogazione n. 577
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Casini, Bora, Biancani, Cesetti, Carancini, Vitri
“Ciclovia Adriatica: ponte ciclopedonale sul fiume Cesano”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 577 dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Casini, Bora, Biancani, Cesetti, Carancini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, per questa interrogazione su un ponte particolarmente importante per il collegamento di due realtà cittadine delle province di Pesaro e Urbino e di Ancona, ossia Marotta-Mondolfo e Senigallia, con il ponte ciclopedonale sul fiume Cesano.
A seguito dell'acquisizione di tutti i pareri necessari all'adozione delle varianti urbanistiche, nonché all'approvazione degli organi deliberativi degli enti partecipanti, con delibera di Giunta regionale del 30 maggio 2022, n. 636, la Regione Marche ha approvato lo schema di accordo di programma da stipulare con le Province di Ancona e Pesaro-Urbino, i Comuni di Mondolfo e Senigallia per la regolamentazione dei rapporti inerenti l'azione integrata e coordinata dei Comuni delle province della regione, ai sensi dell'articolo 34 del decreto legislativo n. 267 del 2000 e dell'articolo 26 della legge regionale n. 34 del 1992 per la realizzazione dell'intervento denominato ciclovia Adriatica, ponte ciclopedonale sul fiume Cesano.
Lo schema di atto è stato pubblicato presso l'albo degli enti coinvolti, come previsto dalle normative vigenti e sono state effettuate le valutazioni circa le osservazioni pervenute. Si procederà a breve alla convocazione degli enti per la formale sottoscrizione. Una volta formulato e stipulato l'atto, con propri decreti i Presidenti delle Province di Pesaro e Urbino e di Ancona provvederanno all'approvazione dell'accordo di programma che sarà ratificato dai Consigli comunali di Mondolfo e di Senigallia.
Ad aprile 2022 è stato consegnato il progetto definitivo, successivamente integrato anche in ragione dell'aumento dei prezzi delle lavorazioni ed è attualmente in corso la progettazione esecutiva ed entro la fine dell'anno sarà attivata la gara per i lavori.
L’aumento dei prezzi, che ho detto prima, ha comportato un incremento dei costi complessivi dell'opera, che oggi è pari a 4.460.000 euro integralmente finanziati, ai 2.000.000 di euro a valere sulla programmazione dei fondi di sviluppo e coesione 2014/2020 l'attuale amministrazione regionale ha ritenuto opportuno aggiungere 2.460.000 euro, dovuti all'aumento dei costi e alle necessarie realizzazioni per il completamento dell'opera, stanziati con il bilancio 2022/2024 e con l'assestamento del medesimo bilancio 2022/2024. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta dettagliata ed anche per gli aggiornamenti che ci ha messo a disposizione.
Mi sono preoccupato per assonanza perché ho visto che avete cancellato la previsione del ponte sul Tronto, che era all'interno. L’Abruzzo lo cancella e voi assecondate questa decisione.
In altre vesti avevo seguito fin dal 2018 il percorso della ciclovia Adriatica, una logica organizzativa che si snodava su tutto il territorio regionale, partendo da Gabicce fino a San Benedetto del Tronto. Valutando le preoccupazioni della Consigliera Casini, mi sono detto. “Non è che nel frattempo il ponte sul Cesano, sul quale eravamo a buon punto …”, interrompono l'aggressione da sud e non abbiamo la possibilità nemmeno di collegare il Cesano, la frazione in questo caso, con Marotta perché c’era stato tutto il percorso che lei ha descritto in maniera puntuale.
Capisco pure che i tempi si sono allungati rispetto all’incremento dei prezzi, per l’aggiornamento che avete dovuto mettere in campo e per le procedure e il punto che ci mette a disposizione.
Ringrazio per la risposta puntuale, attendiamo, magari mi può far avere la relazione per avere un cronoprogramma, ci risentiamo più avanti nella fase di appalto del proseguimento dei lavori, rassicurato che non hanno fatto la triste fine, in questo caso il nord che interrompe il rapporto strutturato tra le Marche e l'Abruzzo. Abbiamo qui quello del Cesano che ha funzionato e l'Assessore ci metterà ha disposizione il cronoprogramma e ci terrà aggiornati. Grazie.

Interrogazione n. 578
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri
“Casa del Mutilato – Permuta del fabbricato regionale con due padiglioni di proprietà ASUR collocati presso l’ex CRAS di Ancona”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 578 dei Consiglieri Cesetti, Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. In relazione ai punti 1 e 2, si fa presente che non è stato dato seguito alle delibere di Giunta regionale n. 747 del 2019 e n. 923 del 2019 della X legislatura, in quanto, successivamente alla sottoscrizione dell'accordo tra la Regione Marche e Asur avvenuto in data 30 dicembre 2019, secondo lo schema approvato con la delibera di Giunta n. 747 del 2019, non si è pervenuti alla stipula dell'atto notarile necessario per la permuta tra Palazzo del Mutilato e gli immobili dell’ex Crass siti in viale Cristoforo Colombo n.106 ad Ancona.
Le ragioni che hanno impedito il perfezionamento della procedura di permuta sono di seguito esposte:
1) la necessità di acquisire l'autorizzazione della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Marche all’alienazione dei beni interessati dalla permuta, trattandosi di immobili vincolati o comunque da sottoporre a verifica dell'interesse culturale. Tale autorizzazione rilasciata per il Palazzo del Mutilato non è stata invece rilasciata per gli immobili ex Crass, nonostante i ripetuti solleciti (vedi le note protocollo n. 0375133 del 7 aprile 2020, n. 0426257 del 24 aprile 2020, n. 1033225 del 14 settembre 2020, n. 1341903 del 26 novembre 2020, n. 0644511 del 31 maggio del 2021, n. 24243588 del 5 ottobre 2021), l’Asur Marche, che avrebbe dovuto attivarsi presso la Soprintendenza per l'ottenimento e l’autorizzazione dell’inizio del 2022, non aveva ancora trasmesso tale atto.
2) nel corso del 2022, stante tale situazione, è mutato l'interesse dell'amministrazione regionale verso l'immobile di proprietà regionale, la cosiddetta Casa del Mutilato, in particolare nella seduta di Giunta del 13 aprile ultimo scorso veniva presentata una comunicazione dell'allora Assessore con delega alla cultura Giorgia Latini concernente: “La ristrutturazione dell'immobile cosiddetto Casa del Mutilato ad Ancona, come sede di istituzioni culturali e regionali”, come risulta dalla nota a verbale della Segreteria di Giunta protocollo n. 468. Nella nota si prende atto della mancata stipula mediante atto notarile previsto entro 90 giorni dalla sottoscrizione dell'accordo e si considera che:
- l'immobile cosiddetto Casa del Mutilato risulta ancora di proprietà della Regione Marche;
- il cespite si trova in posizione centrale del capoluogo regionale:
- la Regione Marche ha necessità di avere altri spazi per ospitare uffici e personale attualmente dislocati nella sede di via Palestro ad Ancona, presso la sede del Consiglio regionale in piazza Cavour ad Ancona, al primo piano sono ospitati gli uffici di alcune importanti istituzioni culturali: FORM, AMAT, Consorzio Marche Spettacolo e Fondazione Marche Cultura;
- la ristrutturazione dell'immobile della Casa del Mutilato potrebbe essere funzionale a trasferire tutte le istituzioni culturali sopraccitate, facendo diventare la Casa del Mutilato, sede unica delle più rilevanti istituzioni culturali della nostra Regione e, contemporaneamente, consentendo di liberare spazi presso la sede del Consiglio regionale.
Si ritiene pertanto necessario verificare la fattibilità di utilizzo di tali immobile regionale, dando mandato agli uffici regionali preposti alla gestione del patrimonio immobiliare di effettuare le valutazioni preliminari anche in termini di impiego delle risorse finanziarie e un cronorogramma per il ripristino e la fruizione di questo prezioso bene immobile.
Qualora si pervenisse, inoltre, alla decisione di ripristinare le sue funzioni il suddetto bene immobile si provvederà a ratificare la delibera di Giunta n. 747 del 24 giugno 2019.
La Giunta regionale nella seduta del 13 aprile 2022, all'unanimità, prendeva atto di tale comunicazione.
Si fa presente che, al riscontro dalla suddetta comunicazione, tenuto conto che in essa si evidenziava la necessità di verificare la fattibilità di utilizzo di tali immobile regionale (cosiddetta Casa del Mutilato ad Ancora) dando mandato agli uffici regionali preposti alla gestione del patrimonio immobiliare di effettuare le valutazioni preliminari anche in termini di impiego delle risorse finanziarie e un cronoprogramma per il ripristino e la fruizione di questo prezioso bene immobile.
Il Dirigente del Settore gestione del patrimonio immobiliare con sua nota n. 27119774 del 10 agosto 2022, indirizzata all'Assessore Giorgia Latini e al Direttore del dipartimento infrastrutture territorio e protezione civile, rappresentava che lo studio di fattibilità redatto dall'ufficio, allegato alla stessa nota, presentava un costo totale pari ad euro 4.000.000 di cui 2.690.000 per lavori e 50.000 per costi della sicurezza aggiuntiva non soggetti a ribasso (importo totale dei lavori pari a 2.740.000 euro), e che il crono programma dell’intervento in base allo studio prefattibilità era articolato su 36 mesi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore Brandoni. Il tempo che ha preso in più indubbiamente meritava per la risposta molto articolata e, se del caso, spero che lo concederà anche a me.
Risposta molto articolata perché si tratta della destinazione di uno degli immobili più prestigiosi anche come storia del centro di Ancona, la città capoluogo di regione, un immobile, la Casa del Mutilato, già sede del Consiglio regionale delle Marche.
Ricordo quando da giovane Sindaco insieme al suo amico XY, sebbene della sponda opposta, non era ancora Consigliere, era sindaco di Rapagnano, parliamo del novembre del 1990, mi recai presso la sede del Consiglio regionale per ottenere il parere per l'istituzione della Provincia di Fermo, si trovava lì la sede del Consiglio regionale. Poi quell'immobile inspiegabilmente venne abbandonato e lasciato a se stesso, irresponsabilmente, è una cosa vergognosa, abbandonato, lasciamo perdere l'ingiuria del tempo, all’incuria degli uomini, come si suol dire in queste circostanze, tant'è che quando venni chiamato ad assumere la carica di Assessore al bilancio e del patrimonio nel 2015, verificando questo palazzo e vedendo che il cornicione era pericolante disposi immediatamente, anche per non incorrere in responsabilità da parte della Regione Marche, alcuni immediati lavori di messa in sicurezza. Visitai quell'immobile abbandonato a se stesso, pericoloso, al centro della città capoluogo di regione, quando dovrebbe essere un fiore all'occhiello, e cominciai a pensare come fosse possibile valorizzarlo all'interno di un progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare, come pure ci ricorda la Corte dei conti, ogni volta in sede di parifica di bilancio regionale c'è un apposito paragrafo.
Prendendo atto che l'asta pubblica, che pure era stata disposta, era andata deserta, mi venne l'idea di stabilire un'interlocuzione con l’Asur Marche affinché l’immobile venisse ceduto all’Asur in permuta di due padiglioni dell'ex Crass perché l’Asur avrebbe portato i propri uffici all'interno della città capoluogo nel Palazzo del Mutilato, previa ristrutturazione, mentre noi avremmo acquisito i locali ex Crass per portarci, ad esempio, l’Assam, l’Arpam, per i quali si pagano consistenti affitti. Questo all'interno di un processo di razionalizzazione dei fitti passivi, che aveva portato ad un risparmio di oltre 2.000.000 di euro dopo che noi avevamo trasferito alcuni uffici Asur da una sede in affitto, verso il casello dell'autostrada, al centro, dove sono adesso gli uffici dell’Asur, che prima pagavano un affitto di 700.000 euro all'anno e adesso ci stanno gratis. Avveniva tutto all'interno di questo procedimento, adottammo quelle delibere e per evitare pericoli stanziai, se non ricordo male, 300.000 euro per la ristrutturazione di quell’immobile per un’ulteriore messa in sicurezza, affinché si concludesse quella operazione abbiamo votato quelle delibere.
L'Assessore Castelli nella seduta del 30 novembre 2020 in risposta ad una mia analoga interrogazione diceva testualmente che non c’erano state revoche né ripensamenti rispetto al disposto di quelle delibere e che non c’erano motivi per cambiare rotta, riconfermava la volontà di questa amministrazione regionale di procedere sulla scia di quella precedente, mentre oggi l'Assessore Brandoni ci dice che a seguito delle comunicazioni dell’Assessore Latini si è cambiata impostazione.
E’ stato fatto un po' tardi perché si è perso tempo, ma ci sta tutto questo, però che venga attuato il prima possibile.
Assessore, ci ritornerò sopra perché quel palazzo non può restare a lungo in quelle condizioni in quanto da una parte rappresenta un pericolo, che oggi segnalo formalmente, e dall’altra è un'indecenza all'interno della città di Ancona che venga lasciato in quelle condizioni.
Volete portarci le associazioni culturali della Regione? Ci sta, posso dire sin d'ora a titolo personale che potrei anche essere d'accordo, ma che venga fatto nel più breve tempo possibile. Le risorse, di cui lei parla, ci sono? Se non ci sono, cambiare rotta è irresponsabile ed allora occorre tornare a quello che avevamo fatto noi, quindi che lo prenda …, l’Asur è soppressa dal 31 dicembre, lo so bene ed è per questo che ho fatto questa interrogazione, però ci potrebbe andare la sede dell’ARS, la nuova Agenzia regionale sanitaria.
La prego, Assessore, di prendere di petto questa situazione perché in un modo o in un altro si risolva il prima possibile, quel palazzo non può restare in quelle condizioni per ulteriore tempo. Grazie.

Nomine

Elezione di n. 2 Consiglieri regionali. di maggioranza, componenti della Giunta per il regolamento – sostituzione
(Articolo 43 del Regolamento interno - Voto limitato uno)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di due Consiglieri regionali di maggioranza componenti della Giunta per il regolamento. Voto limitato ad uno.
Il Consigliere segretario di maggioranza Serfilippi, invece invito la Consigliera Casini a sostituire il Consigliere segretario di minoranza Vitri, assente.
Ai sensi del comma 4 dell'articolo 43 del Regolamento interno di organizzazione e funzionamento dell’Assemblea legislativa regionale delle Marche, quando un componente della Giunta per il Regolamento cessa anticipatamente dalla carica, l’Assemblea nella prima seduta utile provvede alla sostituzione.
In questo caso, ciascun Consigliere vota un solo nome a scrutinio segreto e risulta eletto il Consigliere che ha ricevuto il maggior numero di voti e che appartiene allo stesso schieramento politico del cessato.
A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consigliere che subentra resta in carica per il periodo intercorrente tra la data della sua elezione e la scadenza della legislatura. Ricordo, inoltre, che nella seduta n. 4 del 2020, questa Assemblea legislativa ha eletto componenti della Giunta per il Regolamento, una Consigliera cessata dalla carica il 19 ottobre 2022 ed una Consigliera sospesa in quanto dalla medesima data è stata nominata Assessore regionale, i cui gruppi di appartenenza sono rispettivamente: Fratelli d'Italia e Lega Marche per Salvini Premier.
Indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 29
Schede bianche n. 10
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 19

Hanno ricevuto voti

Carlo Ciccioli n. 11
Menghi Anna n. 8

Proclamo eletti componenti della Giunta per il Regolamento i Consiglieri regionali Ciccioli Carlo e Menghi Anna.

Elezione di n. 1 Consigliere regionale quale componente supplente nel Consiglio dei marchigiani all’estero - sostituzione
(articolo 4, comma 1, lettera l) della l.r. 30 giugno 1997, n. 39 – Voto limitato ad uno).

L’ordine del giorno reca: elezione di n. 1 Consigliere regionale quale componente supplente nel Consiglio dei marchigiani all’estero – sostituzione.
Ai sensi dei commi 2 e 6 dell'articolo 4 della l.r. n. 39 del 1997 (Interventi a favore dei marchigiani all'estero), nel Consiglio dei marchigiani all'estero e pertanto nelle designazioni dei Consiglieri regionali supplenti si deve tener conto di una equilibrata rappresentanza di uomini e donne.
Nella seduta n. 4 del 2020, questa Assemblea legislativa ha eletto componente supplente due Consiglieri e una Consigliera, sospesa dal 19 ottobre 2022 in quanto nominata Assessore regionale.
Ricordo, inoltre, che ciascun Consigliere può votare un solo nome, indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 28
Schede bianche n. 10
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 18

Ha ricevuto voti
Elezi Lindita n. 18

Proclamo eletta componente supplente nel Consiglio dei marchigiani all’estero la Consigliera Elezi Lindita.

Elezione di n. 1 Consigliere regionale quale componente effettivo nel Consiglio dei marchigiani all’estero - sostituzione
(Articolo 4, comma 1, lettera l) della l.r. 30 giugno 1997, n. 39 – Voto limitato ad uno).

L’ordine del giorno reca l’elezione di un Consigliere regionale quale componente effettivo nel Consiglio dei marchigiani
Ai sensi dei commi 1, lettera l), e 2 dell'articolo 4 della l.r. n. 39 del 1997 (Interventi a favore dei marchigiani all'estero), nel Consiglio dei marchigiani all'estero e pertanto nelle designazioni dei consiglieri effettivi si deve tener conto di una equilibrata rappresentanza di uomini e donne.
Nella seduta n. 4 del 2020, l’Assemblea legislativa ha eletto componente effettivo una Consigliera, cessata dalla carica il 19 ottobre 2022, e due Consiglieri.
Ricordo, inoltre, che ciascun Consigliere può votare un solo nome, indico, quindi la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 27
Schede bianche n. 11
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 16

Ha ricevuto voti
Borroni Pierpaolo n. 16

Proclamo eletto componente effettivo nel Consiglio dei marchigiani all’estero il Consigliere regionale Borroni Pierpaolo.

Elezione di n. 1 Consigliere regionale, di maggioranza, quale componente del comitato per l’itinerario ebraico marchigiano - sostituzione
(Articolo 5, comma 2, lettera b) della l.r. 30 luglio 2021, n. 17 – articolo 67, commi 1 e 2, del Regolamento interno – Voto limitato ad uno).

L’ordine del giorno reca l’elezione di un Consigliere regionale, di maggioranza, quale componente del comitato per l’itinerario ebraico marchigiano.
Ai sensi della lettera b) del comma 2 dell'articolo 5 della l.r. n. 17 del 2021 (Istituzione dell’Itinerario ebraico marchigiano), il Comitato per l'itinerario ebraico marchigiano è costituito da sei Consiglieri regionali, di cui quattro di maggioranza e due di minoranza.
Nella seduta n. 74 del 2022, questa Assemblea legislativa ha eletto componente del medesimo Comitato un Consigliere di maggioranza, sospeso dal 19 ottobre 2022 in quanto nominato Assessore regionale.
Ricordo, inoltre, che ciascun Consigliere può votare un solo nome, indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 26
Schede bianche n. 10
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 16

Ha ricevuto voti

Elezi Lindita n. 16

Proclamo eletta componente del Comitato per l’itinerario ebraico marchigiano la Consigliera Elezi Lindita.

Elezione di n. 1 Consigliere regionale nel Consiglio direttivo dell’Associazione “Università per la pace” (con sede ad Ascoli Piceno) - sostituzione
(Articolo 15, comma 5 della l.r. 18 giugno 2002, n. 9 – articolo 12 dello Statuto Ente – deliberazioni amministrative nn. 23/2011 e 36/2011 – Voto limitato ad uno).

L’ordine del giorno reca la nomina di un Consigliere regionale nel Consiglio direttivo dell’associazione “Università per la pace” (con sede ad Ascoli Piceno) – sostituzione.
Ricordo che per il combinato disposto delle deliberazioni amministrative n. 125 del 14 luglio 2009 e n. 36 del 16 dicembre 2011, la rappresentanza della Regione in seno al Consiglio direttivo dell’Associazione “Università per la Pace” è costituita da due Consiglieri regionali. Nella seduta n. 4 del 2020, questa Assemblea legislativa ha eletto componente del medesimo Consiglio direttivo una Consigliera sospesa dal 19 ottobre 2022 in quanto nominata Assessore regionale.
Ricordo, inoltre, che ciascun Consigliere può votare un solo nome, indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 27
Schede bianche n. 10
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 17

Ha ricevuto voti

Monica Acciarri n. 17

Proclamo eletta quale componente nel Consiglio direttivo dell’associazione “Università per la pace” la Consigliera regionale Acciarri Monica.

Elezione di n. 1 Consigliere regionale nell’Assemblea dei soci dell’Associazione “Universita’ per la pace” (con sede ad Ascoli Iiceno) - Sostituzione
(Articolo 15, comma 5 della l.r. 18 giugno 2002, n. 9 – articolo 8, comma 2 dello Statuto Ente – deliberazioni amministrative nn. 125/2009 e 23/2001 – Voto limitato ad uno)

L’ordine del giorno reca l’elezione di n. 1 Consigliere regionale nell’Assemblea dei soci dell’Associazione “Universita’ per la pace” (con sede ad Ascoli Iiceno) - Sostituzione
Ricordo che ai sensi della deliberazione amministrativa n. 125 del 14 luglio 2009, la rappresentanza della Regione in seno all’Assemblea dei soci dell’Associazione “Università per la Pace” è costituita da un Consigliere regionale. Nella seduta n. 4 del 2020, questa Assemblea ha eletto nell’Assemblea dei soci dell’Associazione “Università per la Pace” una Consigliera cessata dalla carica il 19 ottobre 2022.
Ricordo, inoltre, che ciascun Consigliere può votare un solo nome, indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 28
Schede bianche n. 10
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 18

Ha ricevuto voti

Assenti Andrea n. 18

Proclamo eletto quale componente nell’Assemblea dei soci dell’Associazione “Università per la Pace” (con sede ad Ascoli Piceno) il Consigliere Assenti Andrea.

Elezione di n. 1 Consigliere regionale, di maggioranza, quale componente effettivo nel Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere - sostituzione
(Articolo 3 della l.r. 11 novembre 2008, n. 32 – d.g.r. 23 maggio 2016, n. 483)

L’ordine del giorno reca l’elezione di un Consigliere regionale, di maggioranza, quale componente effettivo nel Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere - sostituzione
Ricordo che ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 483 del 23 maggio 2016 (Criteri e modalità per la composizione ed il funzionamento del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere - art. 3 l.r. n. 32/2008), il Forum è composto da un/una Consigliere/a di maggioranza e di minoranza. Nella seduta n. 4 del 2020, questa Assemblea legislativa ha eletto componente effettivo del Forum due Consigliere, di cui una sospesa dal 19 ottobre 2022 in quanto nominata Assessore regionale.
Ricordo, inoltre, che ciascun Consigliere può votare un solo nome, indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 28
Schede bianche n. 10
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 18

Ha ricevuto voti

Acciarri Monica n. 18

Proclamo eletta quale componente effettiva nel Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere la Consigliera regionale Acciarri Monica.

Elezione di un componente del Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 6 della legge regionale 27 aprile 2022, n. 9 (promozione e disciplina degli ecomusei)
(articolo 6, comma 2, lettera a), della legge regionale 27 aprile 2022, n. 9)

L’ordine del giorno reca l’elezione di un componente del Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 6 della legge regionale 27 aprile 2022, n. 9 (promozione e disciplina degli ecomusei).
Riguardo alla designazione del componente, con funzioni di Presidente, del Comitato tecnico-scientifico, non essendo state presentate proposte di candidatura entro il termine del 5 ottobre e in assenza di candidati individuati, ai sensi dei commi 1 e 5 dell’articolo 6 della l.r. 34/1996, dalla I Commissione, la medesima designazione sarà effettuata, entro il 24 dicembre, dal Presidente in forza dei poteri sostitutivi di cui al comma 4 del citato articolo 6.
Ricordo che ciascun Consigliere può votare un solo nome e che l’Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell’accertamento relativo alle cause di ineleggibilità e di inconferibilità dei candidati, indico, quindi, la votazione a scrutinio segreto. Prego distribuire le schede.

(Il Consigliere segretario Serfilippi effettua la chiama)

Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 27
Schede bianche n. 0
Schede nulle n. 1
Schede valide n. 26

Ha ricevuto voti

Miccoli Pia Maria Alfonsina n. 26

Proclamo eletta componente del Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 6 della legge regionale 27 aprile 2022, n. 9 (promozione e disciplina degli ecomusei) Miccoli Pia Maria Alfonsina

Proposta di atto amministrativo n. 38
ad iniziativa della Giunta regionale
“Approvazione definitiva del Programma regionale Marche Fse+ 2021-2027 ai sensi della legge regionale 2 ottobre 2006, n. 14, articolo 6”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 38 della Giunta regionale.
Ricordo che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle ore 12,00 e che in sede di votazione della proposta di atto amministrativo gli emendamenti, se ci sono, saranno ivi discussi.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Non è mia consuetudine leggere, ma ci tengo a spiegare il motivo dell’urgenza, e ringrazio l’Aula per averla approvata, in quanto credo che sia fondamentale per dare risposte alle imprese del territorio, alle scuole di formazione, a tutto quel mondo legato all’occupazione, visto che oggi c’è una grave crisi e noi tutti dobbiamo rispondere con atti chiari, con atti importanti, approvando questa proposta di atto amministrativo e poi facendo i bandi per dare le risposte.
Oggi approviamo la versione definitiva del nuovo programma regionale riguardante il Fondo sociale europeo, FSE Plus Marche, dopo l’approvazione da parte della Commissione europea con la Decisione del 12 ottobre 2022.
Ricordo che le risorse complessivamente disponibili per questo periodo di programmazione ammontano a 296 milioni di euro, ai quali si aggiungono 50 milioni di risorse aggiuntive statali del Programma complementare.
Il riparto dei 296 milioni è, come per il precedente periodo di programmazione, del 50% di risorse europee, 35 % di risorse statali e 15% di risorse regionali.
Come vi è noto, la procedura che seguiamo e che deriva dall’applicazione dei regolamenti europei e della legge regionale n. 14 del 2006, si basa su una interlocuzione con la Commissione europea sulla proposta di programma regionale, iniziata subito dopo l’approvazione, ad aprile 2022, nel corso della quale sono state formulate alcune osservazioni di carattere non sostanziale; in particolare è stata segnalata alla Regione l’opportunità di adeguare gli indicatori connessi alla realizzazione degli obiettivi strategici, al fine di migliorarne il livello di dettaglio.
La versione definitiva del Programma regionale non modifica l’impostazione iniziale rispetto alla destinazione delle risorse relativamente alle priorità e agli obiettivi specifici.
Pertanto, restano invariati gli stanziamenti di 67,5 milioni di euro destinati agli interventi di sostegno all’occupazione, di 20 milioni di euro per la modernizzazione dei servizi per la ricerca di un posto di lavoro e di 17 milioni di euro per la promozione della parità di genere.
28 milioni di euro sono destinati agli interventi per migliorare la qualità dell’istruzione e della formazione, ai quali si aggiungono 16 milioni di euro per l’apprendimento permanente.
Allo stesso modo, sono confermati 35 milioni di euro per il sostegno alla inclusione attiva e 56 milioni di euro per migliorare l’accesso ai servizi sociali di soggetti appartenenti a categorie fragili. Ricordo che quest’ultima priorità è una scelta che costituisce un potenziamento degli interventi già previsti nella programmazione 2014 - 2020 attuati dagli Ambiti territoriali, al fine di dare continuità alle azioni già poste in essere, anche nell’ottica di accrescerne la qualità.
Confermati anche 10 milioni di euro per promuovere politiche attive di sostegno all’occupazione giovanile e 34 milioni di euro per interventi contro la dispersione scolastica e la realizzazione di percorsi per promuovere il completamento dell’istruzione e della formazione.
L’approvazione definitiva di oggi, per la quale ho chiesto l’applicazione della procedura d’urgenza, ci dà l’opportunità di dare una tempestiva attuazione agli interventi previsti e particolarmente attesi dal tessuto economico e produttivo della nostra regione, come ci è stato anche di recente ribadito durante un incontro con i partecipanti al tavolo della moda (le associazioni di categoria, i sindacati) nel corso della seduta della II Commissione di giovedì scorso 3 novembre.
Dal confronto con le parti sociali, datori di lavoro e sindacati di settore, è emersa infatti la proposta condivisa di promuovere in tempi rapidi azioni volte a favorire la formazione e la riqualificazione professionale e sostenere l’inserimento lavorativo in questo specifico comparto, che manifesta rilevanti segnali di crescita e di sviluppo nonostante i tempi così difficili - prima la pandemia, ora la guerra che ha inciso pesantemente sull’export e la conseguente crisi energetica - che stiamo vivendo.
D’altro canto, per contrastare questo momento di grandi difficoltà è necessario far partire il prima possibile tutti i bandi con i quali l’attuazione del Programma regionale entrerà a pieno regime.
Mi preme ringraziare tutta l’Aula per aver approvato all’unanimità la programmazione europea, grazie anche alla Consigliera Bora, relatrice di minoranza, che in quella seduta si è spesa per approvare all’unanimità l’atto perché crediamo che su questi temi non ci si possa divedere ed in questo momento particolarmente importante per la nostra Nazione e per la nostra Regione dobbiamo dimostrare, noi, classe dirigente politica, di essere uniti ed all’altezza delle sfide che affrontiamo. Proprio su questo voglio far riflettere l’opposizione perché oggi, è vero, l’atto è arrivato in Aula con urgenza, è verissimo, l’abbiamo votato con urgenza anche in Commissione, ma è una presa d’atto, nel senso che la Commissione europea ci aveva dato dei chiarimenti, dei segnali, dei suggerimenti che abbiamo approvato con velocità, per questo voglio ringraziare i membri della II Commissione e la relatrice di minoranza.
Sono certo che su questo tema ancora una volta possiamo rimanere uniti, su questo tema ancora una volta possiamo dimostrare in primis ai marchigiani, agli imprenditori, alle associazioni sindacali, ma anche in giro per l’Italia, che maggioranza ed opposizione non votano differentemente, votano insieme compatte e unite seppure ovviamente con visioni differenti.
Sulle questioni politiche non la pensiamo tutti allo stesso modo ed in questo momento faccio un appello all’unità dell’Aula perché su questo tema è fondamentale uscirne tutti insieme e dire agli imprenditori che l’abbiamo approvato, dire alle associazioni di categoria ed ai sindacali che facciamo partire i bandi.
Tutti quanti siamo consapevoli anche della velocità con cui l’abbiamo dovuto fare, ma le risposte dobbiamo darle con gli altri esecutivi, facendo una votazione importante, ma soprattutto facendo bandi che possono dare, il prima possibile, delle risposte alle tante imprese in difficoltà, che ad esempio non riescono a trovare manodopera specializzata, come già abbiamo avuto modo di vedere, alle tante persone disoccupate che vogliono creare un’impresa e magari possono avere degli incentivi da parte della Regione con l’Fse+, ma anche alle tante scuole di formazione, alle scuole di specializzatzioni alle quali possiamo dare una risposta concreta.
Mi fermo qui, ringrazio ancora la Commissione, la relatrice di minoranza e mi auguro si possa trovare una convergenza ancora una volta su questo tema. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Trovo davvero squalificante per le prerogative di questo Consiglio regionale doverci trovare oggi a discutere in questo modo un atto così fondamentale, come il Programma regionale Fse+, un documento elaborato e complesso attraverso il quale si vanno a gestire quasi 350 milioni di euro nel settennio per questioni chiave per la crescita della nostra regione, come l'occupazione, l'inclusione sociale, la formazione e l'istruzione.
Infatti la proposta di atto amministrativo n. 38 ha natura programmatoria, non emergenziale. Perché, dunque, viene iscritto d'urgenza? Perché non era presente nell'ordine del giorno inviato mercoledì scorso ai Consiglieri e nemmeno nell'integrazione all'ordine del giorno di venerdì 4 novembre? Perché non è stato fornito il tempo congruo e necessario ai Consiglieri per approfondire il testo, e ad alcuni, temo, nemmeno di essere messi a conoscenza dello stesso?
L'incapacità di programmare da parte di questa Giunta è ormai sotto gli occhi di tutti. A settembre abbiamo votato 600 variazioni di bilancio, segno che questa amministrazione non solo non sa programmare, ma non ha una benché minima idea di come si governa e quello che vuole fare.
Già ad aprile, quando erano state discusse ed approvate le proposte di atto amministrativo nn. 30 e 31 (ovvero le proposte di Programma relative all’Fse+ e al Fesr), avevo duramente criticato il metodo adottato, assolutamente carente dal punto di vista della partecipazione e della condivisione. Nonostante non ci fosse stato dato il tempo necessario nella discussione per esporre le nostre critiche al programma Fse+, il gruppo del Partito Democratico aveva votato favorevolmente alle proposte sulle quali, ci era stato promesso, sarebbe stato avviato un dialogo non solo con la Commissione europea, ma anche con i portatori di interessi, con i Consiglieri regionali, con i cittadini, con gli imprenditori.
La nostra fiducia, purtroppo, è stata mal riposta. Invece di aprire il confronto, la maggioranza, la Giunta, ampiamente impegnata in campagna elettorale, peraltro, è andata di male in peggio, non solo chiudendosi ulteriormente a ogni tipo di confronto, ma addirittura non è stato possibile per i Consiglieri nemmeno leggere, avere contezza del testo, per i tempi serratissimi imposti in questi ultimi giorni, dopo mesi e mesi trascorsi a far nulla perché la priorità era allora la campagna elettorale.
Da relatrice di minoranza e componente della Il Commissione posso ritenermi fortunata (lo dico con ironia), ho potuto perlomeno vedere cosa c'è scritto in questo atto; ma mi metto nei panni di quei Consiglieri di maggioranza e di minoranza che non fanno parte della Commissione, e in particolare di quei gruppi che non hanno nemmeno rappresentanza in Commissione. Voi avete contezza di quello di cui stiamo parlando? Credo proprio di no! Ma non è colpa vostra! Non sapevate neppure che oggi avremmo discusso questo punto all'ordine del giorno e come potevate avere il tempo di attraversare un documento di 116 pagine, meditandolo, studiandolo e dando infine anche il vostro originale contributo?
Penso alla Consigliera Ruggeri del Movimento 5 Stelle, o al Consigliere Santarelli di Rinasci Marche, o alla Consigliera Lupini, Consiglieri e Consigliere che non hanno alcun rappresentante in II Commissione, come possono soltanto avere una minima idea di quello di cui stiamo parlando? E non si tratta di qualcosa di marginale o secondario, ma di come andiamo a gestire nei prossimi 7 anni 350 milioni di euro per l'occupazione. Vi rendete conto?
D'altronde, neppure il Cal e il Crel hanno avuto tempo di esaminare la proposta di atto amministrativo e difatti il parere favorevole che giunge da questi due organi è un mero "silenzio-assenso", in quanto non hanno potuto riunirsi nei pochissimi giorni loro concessi e così nessuno ha avuto modo di approfondire il testo, non potendo dunque fornire pareri argomentati e motivati.
Nei 5 mesi trascorsi da aprile la Giunta ha disatteso ogni impegno a lavorare in squadra, ad aprire un dialogo e all'improvviso, come fosse un blitz, ha deciso di presentare il programma regionale definitivo iscrivendolo d'urgenza, senza che sussistano i motivi d'urgenza per votarselo, in un atto di prevaricazione e di mancanza di rispetto non solo verso la minoranza, ma anche verso gli stessi Consiglieri di maggioranza.
Ciò non mi sorprende, purtroppo. Se penso che questa Giunta regionale è così incapace di ascoltare, di rapportarsi con i portatori di interessi, che la II Commissione ha dovuto convocare addirittura il Tavolo della moda per sopperire ad una evidente mancanza della Giunta, non posso certamente stupirmi.
Ma queste modalità così gravi sono tipiche solo della nostra Regione. Altrove si seguono iter ordinati che coinvolgono le Assemblee legislative, non ci si permette di dileggiare così il Consiglio regionale!
Solo per dare un'idea di come si comportano e agiscono le Giunte regionali serie, vorrei citare a beneficio dei colleghi e delle colleghe un esempio. Potrei citare tante Regioni governate dal centro-sinistra, ma sarebbe troppo facile. Voglio invece parlare del Veneto, una Regione governata da una coalizione speculare a quella che governa le Marche e con cui condividiamo molti altri elementi di somiglianza.
La Giunta regionale veneta ha approvato le proposte di Por Fesr e Fse+ il 18 ottobre 2021 e portate in Consiglio il 15 febbraio (proposta di atto amministrativo n. 36/2022 per chi volesse approfondirla), ben quattro mesi dopo e ciò ha permesso di espletare tutta la fase partecipativa e consultiva. Con Decisione di esecuzione dell’1 agosto 2022 la Commissione europea ha adottato il Programma regionale Fse+ del Veneto e con Deliberazione n. 1010 del 16 agosto 2022 la Giunta regionale ha preso atto dell'approvazione.
Sempre ad agosto, d'altronde, anche l'Emilia-Romagna, solo per citare un altro caso, otteneva l'approvazione potendo così iniziare a formulare i bandi.
Ecco, care colleghe e colleghi, se noi guardiamo agli esempi del Veneto e dell'Emilia-Romagna possiamo constatare come lo spazio per un ampio confronto e un approfondito dibattito non ha in alcun modo pregiudicato la tempestività delle azioni, che hanno al contrario preceduto di mesi e mesi quelli della nostra Regione dove invece si è preferito procedere d'urgenza, senza dibattito, senza confronto e senza partecipazione.
Questo per quanto riguarda i metodi, le tempistiche e le modalità, su cui giudico disastroso l'operato della Giunta e della maggioranza.
Ma questo è nulla rispetto a quanto, con mio dispiacere, ho dovuto leggere nella prima parte del programma, nella quale si delineano le principali sfide e le risposte strategiche.
Una delle 3 priorità individuate dall'Unione europea è l'inclusione sociale, tema sul quale vanno assegnate almeno il 25% delle risorse comunitarie.
Giustamente, visto che uno dei principali obiettivi che si cerca di raggiungere attraverso i programmi europei è proprio l'integrazione, l'eliminazione della povertà, per costruire una società armonica, dove ci sia formazione per tutti, istruzione per tutti, lavoro per tutti.
Bene, in perfetta coerenza con questi principi - come dubitarlo - la Giunta regionale decide di tagliare tutti i finanziamento mono-target per migranti e Rom nell'ambito del programma FSE+. Utilizzando una giustificazione speciosa, dal sapore burocratese, si avverte che "la bassa incidenza della popolazione straniera sul totale dei residenti (8% circa) ha suggerito la scelta di non attivare gli obiettivi specifici nell'ambito dei quali sono ammissibili a finanziamento interventi mono-target destinati ai migranti o ai Rom".
Un lessico che ricorda quello del "carico residuale", utilizzato per descrivere quegli esseri umani che secondo il Governo non dovrebbero poter sbarcare nei porti italiani dopo aver passato una incredibile odissea, contro ogni principio di umanità e contro il diritto internazionale. Non dovrebbero sbarcare, secondo la destra, perché poi non si integrerebbero nella società italiana. Beh, certo, se togliamo tutti i fondi per integrarli, per fornire loro istruzione, formazione e lavoro, è evidente che si creerà un fenomeno di ghettizzazione!
Insomma, la politica della discriminazione e dell'odio declinata su un programma regionale che dovrebbe stimolare occupazione e inclusione sociale lascia davvero senza parole. Tra tante azioni, alcune delle quali anche condivisibili, si annida questo che non posso che considerare un vero scandalo, in cui si mostra il volto discriminatorio, ipocrita e ottuso della Giunta Acquaroli.
Vorrei chiedere agli Assessori Brandoni, Aguzzi e al Presidente Acquaroli: cosa pensate di farne di quell'8% (che in realtà è l'8,7%, neanche i dati precisi avete messo) di migranti e di Rom che non ritenete degni di finanziamento? Negando loro istruzione, formazione e lavoro, cosa credete di ottenere? Invece di promuovere l'integrazione cercate di fomentare la divisione tra chi può e non può essere aiutato a trovare un lavoro.
Oggi, dopo 5 mesi, dopo che tutte le altre Regioni hanno formulato le loro proposte e dopo che molte Regioni italiane hanno già avuto l'approvazione della Commissione europea sui programmi regionali definitivi, posso dirvi che le Marche sono l'unica Regione d'Italia dove si fa questa discriminazione.
Eppure, stando alla motivazione che fornite, quelle Regioni dove è minore l'incidenza della popolazione straniera avrebbero dovuto seguire il vostro esempio ed eliminare i finanziamenti mono-target. E invece nessuna lo ha fatto. Invano cercherete nei programmi regionali delle Regioni del sud, quelle dove l'incidenza è minore, proposte così scandalose.
D'altronde, abbiamo notato la totale latitanza di questa Giunta, già in questi primi due anni, che si è dimostrata a più riprese del tutto disinteressata rispetto al corretto utilizzo del Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020 (FAMI).
Oltre a questi punti di vista differenti e inconciliabili, che nascono da una visione ideologicamente opposta tra noi e voi, segnalo anche tante incongruenze e questioni di livello più tecnico, ma altrettanto rilevanti.
Dal punto di vista generale, questa programmazione è in linea con il settennio 2014-2020 e questo era anche uno dei motivi, Presidente Putzu, che ci aveva portato a votare favorevolmente il programma e sono rimasta molto stupida, questo lo devo dire, guardando anche le vostre campagne elettorali per l’assenza di idee, di contributi innovativi, di sperimentazioni. Dal 2014 è davvero cambiato il mondo, ma la programmazione sembra essere rimasta sostanzialmente la stessa, se facciamo eccezione per la discriminazione di Rom e migranti, questo sì l'unico fatto veramente nuovo e assolutamente deprecabile.
Lo prendo come un riconoscimento della bontà del lavoro fatto da chi ha impostato e poi dato il via libera alla programmazione precedente, e questo sicuramente lusinga me e tutti quelli che a quella programmazione hanno lavorato.
Una adesione all'impostazione della vecchia programmazione che risulta peraltro fondamentalmente acritica: non è stata valutata, e questo è grave, la bontà, non so se poi l’ha fatto l’Assessore Brandoni o meno, delle cose fatte in base a dei criteri oggettivi. Penso per esempio alle work experiences: non c'è stata nessuna valutazione dell'impatto di questa misura, è stata semplicemente riproposta tale e quale.
Tuttavia, vista la rapida evoluzione del quadro economico, alcune cose avrebbero potuto essere proficuamente cambiate in meglio. Penso, ad esempio, a un tema importante come quello relativo alla creazione di impresa, che vede ben 15 milioni di euro dedicati. Se ci fosse stato un confronto, avrei consigliato alla Giunta di prevedere per i futuri bandi "creazione di impresa" dei contributi unitari più alti dei 15 mila euro a cui eravamo abituati nella precedente programmazione. 15 mila euro per aprire un'attività potevano forse avere un senso nel settennio precedente, in un contesto economico diverso, che è nel frattempo così radicalmente mutato rispetto a esigenze che erano incomparabili in quel periodo. Oggi abbiamo un'inflazione galoppante all'11,6%, e sappiamo che rischiamo di avere un'altissima mortalità di quelle nuove imprese che non si adattano sin da subito ai nuovi standard a livello di innovazione digitale, sostenibilità ambientale e sociale. Dovremmo, ritengo, pensare ad incrementare quei 15 mila euro, anche a costo di intercettare meno persone.
Le risorse, fortunatamente e solo grazie all'Unione europea, da voi tanto bistratta, sono aumentate, possiamo, io credo, arrivare allo stesso numero di beneficiari dello scorso settennio ma prevedendo importi unitari maggiori. Ho visto che nel documento c'è una ipotesi in questo senso, ma andrebbe ulteriormente precisata e resa concreta nella elaborazione dei bandi.
Passo poi a considerare i fondi destinati ai Centri per l'impiego: anche qui, mi chiedo, quali siano, nello specifico, gli interventi di modernizzazione e specializzazione di queste strutture di cui si parla nel Piano regionale, ma di cui poi non si fa alcun specifico riferimento. A quali misure concrete saranno destinati quei 10 milioni di euro?
Abbiamo visto l'Assessore Aguzzi molto attivo e determinato sul fronte dei tagli: per esempio, per quanto riguarda i 29 navigator ai quali non è stato rinnovato il contratto. La Cgil l'ha definita "un'inaccettabile, incomprensibile e infinita caccia alle streghe!” Un accanimento che per ragioni di sterile e ingiustificata polemica politica rischia di privare la regione di competenze necessarie ai nostri centri per l'impiego.
Ci può stare, per carità. Secondo l’Assessore Aguzzi quel modello di politiche attive per il lavoro non andava bene. Il problema è che non abbiamo ancora capito quale sia il modello alternativo che si vuole proporre. Si parla semplicemente di "incrementare la quantità e la qualità dei servizi erogati" e "garantire la profilazione delle persone alla ricerca di un impiego". Francamente tutto questo mi sembra un po' troppo generico!
Per non parlare della scarsa attenzione rivolta agli interventi dedicati alla conciliazione dei tempi vita e lavoro. L'obiettivo specifico "Promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso l'accesso a servizi abbordabili di assistenza all'infanzia e alle persone non autosufficienti" si rivela anch'esso assolutamente insufficiente. Si procede per titoli, senza aggiungere una visione di prospettiva e senza entrare nel merito.
Ancora una volta, la Giunta si conferma del tutto assente quando si parla di parità di genere, specie sul piano socio-sanitario, nonostante l'Unione europea non perda occasione per indicare l'effettiva parità tra uomini e donne come uno tra i principali obiettivi strategici da raggiungere entro il 2030.
Con le risorse europee, si sarebbero potute finanziare proposte di legge come la n. 64 sulle "Pari dignità", che prevede interventi specifici per costruire quella rete di servizi, per disegnare quella società accogliente nella quale non c'è nessuna contraddizione per le donne tra maternità e carriera, tra lavoro e cura. E invece, questa Giunta composta da 5 uomini su 6 più un Presidente, uomo anch'esso, ha deliberatamente deciso di escludere questo tema dalla programmazione, forse anche per via dell'incapacità di incidere da parte dell'unica donna che era in Giunta.
E pensare che attraverso un impiego oculato delle risorse europee si potrebbe giungere a rendere gli asili nido quasi gratuiti.
Sorrido quando leggo che volete mettere in atto "Progetti integrati di inserimento occupazionale (ad esempio: voucher di cura)" quando solo due settimane fa avete rimandato in Commissione la proposta di legge n. 78/2021 sul riconoscimento della figura del caregiver. Ipocrisia al massimo livello, una totale contraddizione tra enunciazioni a parole e fatti peraltro inesistenti.
E che dire sul fronte della formazione? Considerato ad esempio il fatto che il Programma operativo complementare consente il finanziamento anche di interventi non ammissibili al cofinanziamento del Programma regionale, invece di incrementare interventi già esistenti si sarebbero potuti inserire interventi per migliorare le strutture laboratoriali degli istituti scolastici, specie quelli professionali, particolarmente funzionali all'occupabilità dei giovani. E invece manca ogni tipo di intervento complementare proprio perché manca la visione complessiva. Oppure incrementare l'accessibilità allo studio per l'istruzione superiore di secondo grado, ad oggi sostenuta solamente dalle esigue assegnazioni nazionali.
Veniamo poi alla Priorità 3, Inclusione Sociale, di cui abbiamo già parlato all'inizio. Il titolo è questo: "Incentivare l'inclusione attiva, per promuovere le pari opportunità, la non discriminazione e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità, in particolare dei gruppi svantaggiati". Come declinare questi principi così nobili sul piano regionale? Beh, ovvio. Per promuovere la non discriminazione e migliorare l'occupabilità dei gruppi svantaggiati la Giunta Acquaroli taglia fuori i migranti e i Rom da ogni tipo di finanziamento mono-target.
Questo mi ricorda molto il libro "1984" di George Orwell dove la censura era affidata al "Ministero della verità". In piccolo, qui nelle Marche abbiamo affidato la discriminazione dei migranti a una misura che promuove la non discriminazione. Complimenti!
Sono curiosa di sapere cosa ne pensa di tutto questo il nuovo Assessore alle politiche comunitarie, qual è il suo giudizio anche sul passato a cui è tanto attento.
Non potete, ovviamente, chiederci di votare a favore di discriminazioni come queste sul piano dell'offerta formativa e lavorativa, così come non potete chiederci di affondare i barconi, respingere i migranti, fare sbarchi selettivi o cose di questo genere.
Il Partito Democratico si batte e si batterà sempre per l'integrazione, per l'inclusione sociale - quella vera! - per una società multiculturale, aperta e tollerante.
Annuncio che stiamo per presentare una proposta di ordine del giorno con la quale impegniamo la Giunta affinché supplisca con risorse proprie regionali. Assessore al bilancio questo le interessa, a quegli interventi mono-target per migranti e Rom che sono stati tagliati in questo programma regionale Fse+.
Nel caso in cui l'ordine del giorno venga approvato, voteremo favorevolmente. Altrimenti, non possiamo dare il nostro assenso a una discriminazione così palese, vistosa e intollerabile.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Mi sento di dire che la proposta di atto amministrativo che stiamo per votare è molto importante, è l’approvazione definitiva del Programma regionale Marche Fse+, è la fine di un percorso che tra l’altro è partito ad aprile, che ha visto il voto unanime del Consiglio, un percorso che poi è stato seguito da interlocuzioni con la Commissione europea, che ci ha sottoposto alcune modifiche di carattere non sostanziale, ma relative ad aspetti tecnici. Quindi oggi ritorniamo in Consiglio con questo punto che dà la possibilità …, e questo conferma anche un po’ quella che la minoranza vede come una ingiustizia, una accelerazione, quella di non aver condiviso fino alla fine il percorso, anche se credo che l’importanza dell’atto giustifichi anche la tempestività con la quale oggi veniamo in Aula per far sì che da domani mattina possano essere emessi dei bandi e quindi dare delle risposte concrete ai territori ed ai nostri cittadini.
Le assunzioni di decisioni sono scaturite anche da un quadro economico molto brutto e negativo perché la crisi, che è iniziata nel 2008, ha pesantemente risentito degli effetti della globalizzazione, soprattutto le nostre aziende che sono micro e piccole e faccio riferimento al settore manifatturiero. Gli eventi sismici del 2016 hanno poi complicato ancora di più perché hanno interessato circa il 62% dei Comuni, oltre il 20% della popolazione residente e danneggiato più di 45.000 edifici. Dopodichè la situazione è stata ulteriormente indebolita da una pandemia, il Covid 19, di cui conosciamo tutte le conseguenze.
Voglio solo dare dei dati, dal 2007 al 2020 gli occupati si sono ridotti di circa 26.000 unità, i disoccupati sono raddoppiati, passando da circa 28.000 a 50.000, un tasso di disoccupazione da 15 a 64 anni che è cresciuto di 3,3 punti percentuali.
Questo per dire la difficoltà nella quale si è lavorato per poter dare le migliori risposte a quelli che sono i problemi reali ed oggettivi del nostro tessuto imprenditoriale.
Voglio ringraziare chi ha lavorato alacremente su questo Piano che oggi arriva in Aula per la votazione, questo per far sì che possano essere centrati di fatto gli obiettivi di questa approvazione, obiettivi che vanno nella direzione di migliorare l’accesso all’occupazione, modernizzare le istituzioni e i servizi al lavoro, migliorare la qualità dei sistemi di istruzione e di formazione, migliorare la parità di accesso all’istruzione e alla formazione, nonché all’apprendimento permanente.
La soddisfazione sta nel fatto che da domani mattina potremmo dare delle risposte concrete alle aziende attraverso i bandi che saranno predisposti.
Chiudo evidenziando un aspetto, nei mesi scorsi ci sono stati degli interventi anche polemici sullo stato di avanzamento del Por-Fesr 2014/2020, in alcuni casi, direi anche ingiustamente, con la volontà di mostrare l’inefficienza della politica e dei tecnici. Credo che questi numeri ci dicano esattamente il contrario perché una dotazione finanziaria di 585 milioni di euro …, tra l’altro 248 milioni di risorse aggiuntive sono state assegnate per gli eventi sismici. A fronte di queste somme voglio ricordare che 579,4 milioni di euro sono stati già attivati tramite bandi emessi, delibere, convenzioni, eccetera e 550 milioni di euro sono già stati concessi ai beneficiari ed in buona parte rendicontati.
Questo per dire che i numeri spesso sono impietosi nel bene e nel male, ci sintetizzano un po’ i fatti e lo stato di avanzamento indica che complessivamente la Regione Marche, e di questo voglio ringraziare gli uffici, ripeto, e la politica, ha attivato risorse pari al 99% della dotazione del programma ed ha impegnato il 94% della stessa, quindi, ritengo di poter dire che siamo sulla strada giusta.
L’aspetto più importante è che concretamente potremo dare risposte al tessuto economico, cercando in una fase critica e difficile come quella attuale di pensare in maniera più fiduciosa, stando più vicino e dando sostegno concreto alle aziende, quindi allo sviluppo economico della nostra regione Marche, che ne ha davvero bisogno. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Mi congratulo con la Commissione che ha voluto portare in discussione celermente questo punto, perché. vedete, non è questo un anno qualsiasi per quel che riguarda la programmazione Fse, siamo nell’anno di inizio programmazione e quando si è nell’anno di inizio programmazione c’è sempre quello che noi chiamiamo il “buco” tra il termine della vecchia programmazione e la messa in atto della nuova, si rischia di essere in ritardo se non anche assenti in alcuni momenti nelle necessarie azioni da mettere in campo.
Una di queste azioni, ad esempio, la voglio elencare subito, è quella degli Istituti tecnici superiori, corsi, e non sono gli unici, che tendenzialmente partono in questo periodo dell’anno e qualora non avessero avuto l’approvazione di un atto, come questo che oggi portiamo, molto importante e fondamentale per il loro funzionamento, avrebbero rischiato di partire in ritardo.
Oltretutto quest’anno le quattro fondazioni Its ci hanno presentato una serie di interventi, che noi abbiamo accettato e già portato in deliberazione in Giunta come atto di indirizzo approvato (17 corsi contro i 12 dello scorso anno), quindi andiamo fortemente ad incentivare un istituto così prezioso per la preparazione e l’avvio al lavoro di tante persone nella nostra regione.
Se avessimo ulteriormente preso tempo prima di portare in approvazione un atto così rilevante avremmo rischiato di tardare nella messa in campo di queste attività: quelle degli Its, quelle per i corsi OSS, i corsi professionalizzanti all’interno dei percorsi scolastici, quelle per la formazione permanente, che sono di 3 milioni di euro, non è poco, che dà certezza di assunzione alla fine del proprio percorso, quelle dei corsi di istruzione e formazione tecnico superiore, altri 1,1 milioni di euro previsti già da quest’anno, che non avremmo potuto mettere in campo se non ci fosse stata l’approvazione di questo atto, che comunque non è un atto definitivo, non ci consentirà domani di poter partire, però ci permetterà domani di fare gli atti conseguenti che servono per addivenire alle azioni vere, proprie e concrete.
Faccio solo due battute per chiarire alcune questioni che sono emerse nella discussione, ad esempio per quel che riguarda la creazione di impresa, è vero che si elargivano 15.000 euro, ma noi con l’ultimo bando abbiamo messo in campo incentivi pari a 20.000 euro proprio perché ci siamo resi conto che era necessario incentivare la start up, l’avvio di chi vuole mettersi in proprio. Quindi il bando che è uscito e che ha già una graduatoria in essere in questo momento non è per 15.000 euro, ma è per 20.000 euro per chi apre una propria partita IVA, così, come è emerso dal dibattito, noi abbiamo già effettuato questo tipo di attività e non perché ci è stato richiesto, ma è già in campo, c’è già un bando espletato ed una graduatoria portata avanti.
Per quel che riguarda il potenziamento dei Centri per l’impiego, ci sono stati molti passi in avanti per incentivare l’attività degli stessi, voglio soffermarmi particolarmente su un concorso che è in atto in questo momento per il quale sono state già espletate le prove selettive, sono rimasti circa 200 concorrenti, le ulteriori prove si porteranno avanti entro questo anno ed all’inizio del prossimo anno potremmo assumere 38 nuove figure per i nostri Centri per l’impiego, portando a compimento quel piano occupazionale che era stato previsto negli anni addietro.
Siamo perfettamente in linea con i programmi di rafforzamento messi in campo dai servizi dei nostri Centri per l’impiego in tutta la regione ed è una delle ragioni, poi ci torno, per la quale non si è andati a prorogare, a parte che, mi pare, il Governo non lo prevede. Al di là di quello che prevede o non prevede il Governo, ci tengo a ribadire che la Regione Marche non intende prorogare ulteriormente i nostri navigator per più motivi. Potrei portare qui il mio personale ed umile pensiero sull’attività da loro svolta e su tutte le attività legate al reddito di cittadinanza, ma su questo non voglio discutere oggi perché non è all’ordine del giorno. Voglio solo fare due esempi, i navigator possono e hanno partecipato anche a questo concorso al pari di ogni altro concorrente, quindi c’è un concorso in campo, al pari di ogni altro cittadino marchigiano o italiano possono partecipare a questo tipo di attività e credo che stiano partecipando, non so con quali risultati, ma questo lo vedremo alla fine, non è questa la base di discussione.
Le attività dei navigator, arrivo al perché abbiamo deciso di non prorogarli ulteriormente, indipendentemente da quello che deciderà il Governo. Abbiamo fatto una rendicontazione dell’attività degli ultimi tre anni legata al reddito di cittadinanza, quindi non si mette in discussione la buona volontà dei navigator, si mette in discussione l’attività complessiva che ne deriva. Dei 35.000 percettori del reddito di cittadinanza nelle Marche, nell’ultimo triennio, 4.200 hanno trovato lavoro, un terzo di questi sembra che l’abbia trovato grazie all’ausilio dei navigator, altri lo hanno trovato in maniera autonoma, al di fuori del percorso portato avanti dai navigator nei nostri centri per l’impiego. E’ normale, al pari di tanti altri cittadini il lavoro volendo si trova. Solo 4.200 su 35.000, già di per sé questo mi basta per dire che è un fallimento l’attività portata avanti attraverso il reddito di cittadinanza, perché un conto è supportare una persona o una famiglia in difficoltà, e ci sta e si deve fare, un conto è un percorso di supporto che deve essere indirizzato a trovare lavoro. Il reddito di cittadinanza non ha trovato lavoro, ha solo supportato, ma non era quella l’iniziativa, non era quello il ruolo che dovevano avere i nostri navigator, quello era il ruolo che doveva avere il servizio sociale, eventualmente, non i navigator che dovevano trovare lavoro, cosa che non hanno fatto.
Faccio un esempio molto pratico, e se qualche Consigliere vuole dei dati glieli fornisco ufficialmente, le prese in carico e i patti per il lavoro stipulati dai navigator rapportati ai nostri dipendenti regionali dei Centri per l’impiego sono 1 a 3, cioè un nostro dipendente del Centro per l’impiego ha elaborato 300 patti per il lavoro ed un navigator nello stesso periodo ne ha fatti 100. Un Centro per l’impiego, uno dei più grandi della provincia è quello di Pesaro ed il rapporto di un dipendente del Centro con un navigator è di 5 a 1, cioè il dipendente del Centro per l’impiego ha preso in carico ed ha stipulato 500 patti per il lavoro, mentre il navigator ne ha stipulati 100.
Allora, o non c’è l’esigenza, oppure il sistema legato al reddito di cittadinanza non funziona, oltretutto da quest’anno è in campo il programma Gol (garanzia occupazionale lavoro) che è stato approvato ed è in fase sperimentale di avvio, il quale è stato finanziato con 20 milioni di euro. E’ un’iniziativa del tutto inedita, prima non c’era.
Detto questo, oggi il percettore del reddito di cittadinanza viene preso in carico, al pari di un percettore di Naspi, percettore di cassa integrazione, direttamente dal Centro per l’impiego per essere inserito nel programma Gol, di conseguenza da luglio di quest’anno ai prossimi mesi chi si presenta al Centro per l’impiego non va più dal navigator, ma dal dipendente del Centro per l’impiego, dato che non è il navigator che segue il programma Gol, non lo può seguire non essendo dipendente della Regione, ma dipendente di Anpal. Da oggi in poi, se avessimo prorogato i navigator, oltre ad un rendimento molto inferiore se confrontanto con quello dei nostri dipendenti dei Centri per l’impiego, pagati anche meno perché i navigator sono meglio pagati dallo Stato, avrebbero avuto anche un ulteriore sgravio di attività.
Abbiamo ritenuto del tutto improponibile un’ulteriore proroga ai navigator perché le attività che si stanno svolgendo attraverso i nostri Centri per l’impiego non danno spazio di manovra alla loro azione, è meglio investire sui dipendenti dei Centri per l’impiego attraverso il concorso che stiamo portando avanti.
Su questo tanto dovevo, giusto per mettere in chiaro il perché la Regione Marche non ha voluto prorogare ulteriormente queste figure. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non volevo neanche intervenire. ma chiaramente mi sono sentita chiamata in causa dall’intervento dell’Assessore Aguzzi, che fa parte di un partito politico - neanche tanto il suo – il cui Presidente ha fatto addittura i complimenti per il reddito di cittadinanza in un momento storico in cui gli faceva comodo avvicinarsi al Movimento 5 Stelle, ma il tentativo è fallito e io direi per fortuna.
Detto questo, è chiaro che il centro-destra ha intenzione di smantellare il reddito di cittadinanza e la narrazione che sta facendo l’Assessore Aguzzi è funzionale a questo, però la relazione è ingenerosa ed estremamente parziale, quindi, torno semplicemente, con poche parole, a dire che se anche l’Assessore non ha chiaro che i due terzi dei percettori del reddito sono persone che non possono lavorare, sono inoccupabili, mi chiedo come possa saperlo un cittadino normale. Vorrei vedere l’Assessore Aguzzi dentro un Centro per l’impiego, come farebbe al posto di un navigator a trovare lavoro a un disabile grave, dichiarato inoccupabile non da me, ad un anziano? Queste persone avevano bisogno e sono riuscite a comprarsi da mangiare e ad arrivare a fine mese perché c’era il reddito di cittadinanza. Questa è una cosa.
Come lei sa, l’altro terzo di persone occupabili ha una formazione molto scarna, alcuni non hanno neanche la macchina per spostarsi, altri non hanno un titolo di studio, altri ancora non hanno mai lavorato o hanno fatto dei lavori che non sono attualmente richiesti, quindi, per queste persone serve una formazione importante. Tra l’altro i navigator o i supporti a detta dei Direttori dei Centri per l’impiego erano e sono a tutt’oggi fondamentali, anche se noi come tante altre Regioni non ce ne vogliamo più servire, ed avevano il compito di interloquire anche con le aziende, quindi non era solo il rapporto uno a uno con i percettori del reddito.
Detto questo, penso che si possa fare propaganda, si possa strumentalizzare qualsiasi cosa, ma farlo sulle persone che hanno serie difficoltà è una cosa che per me è lontana anni luce da quello che credo che sia una politica decente, un modo di far politica decente. Assessore, potevamo fare a meno di questo suo intervento anche perché mi sembra che c’entri molto poco con l’atto che stiamo andando ad approvare, come c’è entrato poco il mio, però non potevo permettere che in quest’Aula venissero dette certe cose senza una confutazione, dato che quello che lei ha detto non corrisponde alla verità. I numeri vanno letti in modo oggettivo e va data una lettura seria, non quella che ha dato lei. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Vorrei toccare rapidamente tre punti secondo me rilevanti di questo passaggio politico-amministrativo, significativo come l’ha considerato il relatore di maggioranza Consigliere Putzu.
Il primo punto è un ringraziamento senza piaggeria alla Consigliera Bora, direi di tutto il gruppo di lavoro che sta alle spalle dell’approfondimento di un documento come questo, significativo per la quantità delle risorse che la Regione Marche si accinge a mettere a disposizione dei cittadini. Non era semplice in un tempo così breve approfondire e dico anche mettere a disposizione dei Consiglieri regionali una relazione così puntuale e chiara e, mi verrebbe da dire, assolutamente non faziosa, complessivamente costruttiva come il Partito Democratico in questi due anni ha sempre fatto.
Un sincero ringraziamento per questo contributo di fronte al primo dei temi significativi, Consigliere Putzu mi rivolgo a lei, rispetto al quale credo che vi debba essere un chiarimento non solo tra noi, ma direi anche con l’esecutivo.
Ho appena ascoltato l’Assessore Aguzzi il quale, credendo di parlare a delle persone con gli anelli al naso o totale incomprensione, ha detto che dobbiamo mettere in campo immediatamente questo documento. Dopo che l’opposizione ha dimostrato un atteggiamento di incondizionata apertura, nel momento in cui ci avete presentato la bozza di questo atto, come ha chiesto il capogruppo, era impensabile concedere una settimana per discutere insieme questo atto?
Guardate, è una cosa seria, significa che l’Assessore Aguzzi, che è parte dell’esecutivo, non uno qualsiasi, avrebbe dovuto, con onestà intellettuale, se pensa che il Consiglio regionale serva a qualcosa, consentire insieme al Presidente Acquaroli di discutere e dare la possibilità a tutti i Consiglieri di conoscere un documento così importante. Perché non l’avete fatto? Il Consigliere Putzu e l’Assessore non dicono nulla su questo, soprattutto non dite per quale ragione urgente ed immediata non avete concesso alle opposizioni di poter guardare, studiare, approfondire un documento così fondamentale.
C’è stata una risposta? Nessuna. L’Assessore arriva a dire: “Dobbiamo immediatamente …”, certo, non faremo niente nei prossimi giorni, però lo dobbiamo approvare oggi. Si possono anche fare dei risolini su questo, però non è corretto nei confronti del Consiglio regionale, significa che il rapporto di fiducia, la reciprocità … Consigliere Putzu, lei ringrazia, ma ritengo che da questo punto di vista il rispetto istituzionale avrebbe dovuto indurvi a dire: “Benissimo, invece di approvarlo oggi, lo approviamo la prossima settimana”.
Ad aprile scorso abbiamo approvato quasi al buio questo documento e non lo abbiamo fatto, come è avvenuto in due anni, in modo malato o cercando ostruzionismo. No! E allora voi non avete risposto ed il ringraziamento che fa il Consigliere Putzu ci fa mmaginare che ci state portando in giro, continuate! Penso che sia un atteggiamento sbagliato, una settimana per studiare 100 pagine, per poter dare un contributo, che l’onestissima e competente relazione della relatrice di maggioranza, mi pare, avrebbe apportato.
Se poi siamo indifferenti, quindi, regole di ingaggio …
Sono due anni che approviamo documenti, atti significativi, mi sono occupato personalmente della riforma della riorganizzazione socio-sanitaria, il Consigliere Cesetti si è occupato della riorganizzazione burocratica, mai abbiamo posto in essere un atteggiamento ostruzionistico, sempre disponibili, poi voi votate contro, ma non abbiamo mai … A questo ricevere ulteriormente questo schiaffo, credo che sia politicamente non accettabile, non accettabile da un Assessore che dice una sciocchezza come quella che ha detto, ma lo dico ai Consiglieri regionali: è normale? Vi abbiamo chiesto due mesi? Vi abbiamo chiesto una settimana e voi avete dato uno schiaffo all’interesse.
C’è un secondo elemento che mi viene da sottolineare, riguarda l’intervento del Consigliere Marinangeli, provo a fare una considerazione, che peraltro prende spunto dalla relazione della Consigliera Bora, ed è questa: “Consigliere Marinangeli, ci fate capire quali sono le differenze fra l’impostazione politica precedente e la nuova?”
Se fossi stato una nuova amministrazione, che avesse sostituito quella vecchia, rispetto ad atto, ribadisco, di 350 milioni di euro, avrei detto: “Guardate, ci differenziamo da voi per questo, per questo e per questo”. Tre punti, due punti, un punto, zero! Non c’è differenza.
Non entro nel merito, ma quando il Consigliere Marinangeli elogia il fatto che avete messo in campo 500 milioni, io dico che i 500 milioni ce li dà l’Europa, replichiamo quella progettazione. Vi chiedo: dove siete diversi da noi o da quelli che governavano questa Regione prima?
Non possiamo onestamente elogiare sulla base di una assenza del pur minimo cambiamento, e questo è l’altro elemento che davvero mi sembra impossibile da comprendere.
La terza ragione, ma c’è una analisi critica? Lo dico perché è faticoso nella politica ragionare su questi termini. Quando c’è una nuova amministrazione, chi fa politica, e lo dico evidentemente in prima battuta a me stesso, deve studiare, cercare di analizzare quello che c’è e quello sul quale occorre intervenire. Qui c’è una programmazione di 350 milioni, ma è stata fatta una analisi delle luci e delle ombre del passato? C’è un approfondimento critico che avrebbe potuto dire: guardate, questo è andato bene, abbiamo anche i dati per poterlo dire, e questo è andato male. No, assoluta piattezza sul passato.
C’è un adeguamento necessario, francamente sono un appassionato dell’approfondimento, quindi i documenti quando è possibile li leggo. Chiedo questo: oggi ci troviamo nella stessa condizione di 10 anni fa? C’è qualche cambiamento dal punto di vista della prospettiva delle situazioni contingenti? Io penso di sì, lo neghiamo? Chiedo: dov’è l’intervento della Giunta e della maggioranza su questi temi? Abbiamo messo in campo dentro questo segmento di programmazione economica europea qualcosa che affronta la contingenza, il momento che stiamo vivendo, sia in termini di emergenza sia in termini programmatori? Non la vedo, non l’ho ascoltata da voi!
Mi verrebbe da dire, scusatemi, magari non ve ne frega niente e lo posso anche capire, che politicamente vi siete dati la zappa sui piedi. Scusate, vi avevamo chiesto una settimana per leggere l’atto, per darci la possibilità e non ce l’avete concessa, probabilmente l’avremmo anche votato, forse l’avremmo fatto, anche ad aprile non abbiamo messo i bastoni fra le ruote, abbiamo capito che era necessario avere responsabilmente un atteggiamento di apertura perché abbiamo pensato alle imprese ed a tutto il sistema, ed oggi ancora una volta su questo …
Credo che non sia un modo serio di affrontare la politica …

(interventi fuori microfono)

Romano CARANCINI. Può anche darsi di sì - non voglio aprire polemiche con il Consigliere Putzu – e magari ci potevano essere uno, due, tre emendamenti che avrebbero potuto … Ritengo che in una settimana si poteva fare.
Noi abbiamo dimostrato che siamo in grado, magari anche sbagliando, di fare emendamenti sul merito perché ci piace approfondire e ci piace anche correggere, come puntualmente ha detto la Consigliera Bora, errori che abbiamo fatto nel passato e voi con la procedura d’urgenza, che francamente non capisco, mortificate il Consiglio regionale.
Da questo punto di vista non entro nel merito del reddito di cittadinanza a cui ha risposto puntualmente la Consigliera Ruggeri, però è un modo di approcciare, di confrontarsi che non è serio, non perché avreste dovuto o potuto approvare i nostri ordini del giorno, ma perché avrebbe consentito una discussione su questi temi fra di noi. Questo non è avvenuto e non è avvenuto purtroppo ancora per l’ennesima volta. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il Presidente Putzu ancora una volta, non gli faccio gli apprezzamenti perché è un mio conterraneo, si è fatto carico delle assenze, se non delle deficienze istituzionali, ovviamente, della maggioranza. Si è fatto carico di portare all’approvazione un importante atto amministrativo, che è uno dei provvedimenti di programmazione più rilevanti, perché parliamo di 350 milioni di euro, risorse che, come sappiamo, dovrebbero dispiegare i loro effetti per produrne delle altre. A questo serve la programmazione dei fondi comunitari.
Ci dice il Consigliere Putzu, per giustificare questa sua necessità di invadere il campo dell’amministrazione, che questo documento non è niente di che, che si è reso necessario all’esito di osservazioni di carattere non sostanziali conseguenti l’interlocuzione con la Commissione, ma se così è, se non è niente di che e se ci sono delle osservazioni di carattere non sostanziale, dove sta la necessità dell’iscrizione d’urgenza? Dove sono le ragioni del ritardo? Non può esserci un ritardo giustificato e non può essere mai giustificato da osservazioni che non sono di carattere sostanziale o sono niente di che. Questo è il punto.
Allora, questo atto iscritto d’urgenza è la prova dell’abdicazione e dell’assenza della politica e se vogliamo anche dell’amministrazione regionale in questo caso. Nel contempo è il trionfo della burocrazia regionale che nell’assenza della politica e dei suoi indirizzi programmatici svolge i suoi compiti per conseguire gli obiettivi di settore, che sono gli obiettivi che vengono assegnati alle strutture, che tra l’altro io conosco, che fanno abbastanza bene il loro lavor, però questo metodo adottato, come è stato ricordato, espropria il Consiglio regionale, quindi l’istituzione regionale e la politica delle sue prerogative. La politica dovrebbe guidare e servire l’istituzione regionale, su tutte queste prerogative quella di poter decidere attraverso un percorso istituzionale partecipato il più possibile condiviso, comunque partecipato e dialettico e su questo l’opposizione, è stato ricordato, ha portato sempre in questa Aula, da due anni a questa parte, il proprio contributo, mai c’è stato da parte nostra l’intento defatigatorio o ostruzionistico rispetto a determinati atti.
Poc’anzi l’Assessore Brandoni ha citato l’avvenuta parifica, quante battaglie abbiamo fatto in quest’Aula sulla legge sul riordinamento, sulla riforma del servizio sanitario regionale, la legge 18, quanti emendamenti, quante osservazioni, quanta discussione, vedete, quel che abbiamo detto noi, le nostre proposte emendative, oggi sono le osservazioni che, ad esempio, fa la Corte dei conti in sede di parifica. Andiamo a prendere, cito ad esempio, l’articolo 40 della legge 18, le osservazioni della Corte dei conti sono identiche ad un nostro emendamento a mia prima firma all’articolo 40, lo ricordo bene. Oppure che dire delle nostre osservazioni sulla legge di riordino del servizio sanitario regionale! Andate a prendere le osservazioni del Governo, che voi vi siete impegnati a recepire, altrimenti il Governo avrebbe impugnato la legge dinanzi alla Corte costituzionale per violazione. Proprio per questo mi rivolgo all’Assessore Brandoni, articolo 81 della Costituzione sul pareggio di bilancio, quando il Governo dice: “Guardate, occhio, quello che fate voi non potete farlo ad invarianza finanziaria”. Vi ricordate quante volte ve l’abbiamo detto qui e c’è un emendamento che va in questa nostra direzione. Vedete, noi non parliamo mai a caso - l’Assessore Brandoni si appresta ad interloquire in quest’Aula - e non lo facciamo mai con intenti ostruzionistici o defraudatori, tanto è vero che le nostre osservazioni sono quelle di autorità superiori che hanno il controllo.
Tra l’altro quando l’iscrizione d’urgenza, che non è nuova, lo voglio dire al mio capogruppo che partecipa alla Conferenza dei capigruppo insieme al Vicepresidente Biancani, da fatto eccezionale diventa fatto ordinario sorge legittimo il dubbio che lo si faccia apposta, non tanto per spogliare la politica e le istituzioni delle loro prerogative, perché noi possiamo essere denudati delle nostre prerogative dalla forza dei vostri numeri, 21 contro 8, quanto che si voglia spogliare la politica della maggioranza. Le iscrizioni d’urgenza sono rivolte contro di voi, a noi non ci possono certamente fare male, ci mancherebbe altro, se del più all’istituzione, ma sono rivolte contro di voi perché non vi dà la possibilità e l’opportunità di interloquire tra di voi, non solo, non siete messi nella condizione di leggere ed approfondire questo importante strumento di programmazione. Ma non l’ha letto neanche la Giunta, non l’ha letto il Consigliere Marinangeli perché non ha potuto farlo e, si è visto, l’Assessore Aguzzi si è dovuto limitare ad una “invettiva” sui cosiddetti navigator che hanno l’unica colpa di aver confidato e fatto affidamento su una misura che per il lavoro non poteva funzionare, mentre il reddito di cittadinanza è una misura che ha funzionato, opportuna per combattere le povertà, ma non che funziona per il lavoro, questo ho avuto modo di dirlo molto tempo fa in quest’Aula. I navigator hanno fatto affidamento su questo.
La dimostrazione che questo atto non è stato letto sta in questo, ad esempio quando l’Assessore Aguzzi parla di creazione di impresa come vanto per aver portato il sostegno da 15.000 a 20.000 euro. La creazione d’impresa, lo sanno bene i Consiglieri Marcozzi e Putzu, lo facevo io nel 2009, io ho cominciato a farla da Presidente della Provincia di Fermo e prevedevo 15.000 euro …

(interventi fuori microfono)

Fabrizio CESETTI. Io c’ero. Assessore Brandoni, noi abbiamo qualche anno, ma sono anni vissuti intensamente, ci siamo stati e spesso ci capita, quando parliamo di queste misure, quando parliamo del dispiegarsi dei fatti e degli eventi istituzionali, di parlare di noi, ma non perché vogliamo farlo, ma perché ci siamo stati ed io sono uno di quelli che c’era.
Il sostegno alla creazione d’impresa io l’ho fatto, uno dei primi, all’epoca la competenza formazione e lavoro era della Provincia e ricordo bene, se lo ricorderà anche il Consigliere Putzu che in quel caso stava all’opposizione …, poi con il trapasso della storia oggi mi trovo io all’opposizione rispetto al Consigliere Putzu, ma anche questo significa che ci siamo. Dal 2009 l’ho fatta io, ricordo che il responsabile regionale era il dr. XX che oggi ha la responsabilità anche a livello regionale. Ci ho messo 15.000 euro, oggi 20.000 euro potrebbero essere anche pochi, Assessore Aguzzi. Tra l’altro da quando noi abbiamo votato questa misura, da aprile ad oggi è cambiato un po’ il mondo, questi mutamenti si intravedevano perché già la guerra era scoppiata ed non erano così dirompenti la crisi energetica e l’inflazione.
La creazione d’impresa molto spesso anche per quell’entità è rivolta alle micro imprese, fatte da un solo occupato, che oggi sono le più colpite, quelle che chiudono, quindi dovremmo guardare e fare attenzione a queste cose, per cui penso che ci volesse un approfondimento in più.
Cito ad esempio “Priorità 2 - istruzione e formazione”, in un dato momento qui si dice, a dimostrazione che non c’è anima politica, questo è un documento di programmazione fatto bene tecnicamente, fatto dagli uffici, che gli interventi saranno attuati facendo riferimento all’intero territorio regionale, prevedendo eventuali riserve per le aree di crisi industriale complessa. Prevedendo eventuali riserve? Non sono eventuali, bisognava prevederle, Assessore Aguzzi, perché le aree di crisi sono state deliberate dalla Regione Marche e confermate da voi, rispetto alle quali c’è un accordo di programma con il Governo, con il Mise, c’è un impegno regionale per postare le risorse, quindi non possono essere eventuali, così magari assolviamo ai rilievi che ci fa l’Europa, ma ci deve essere una scelta precisa.
Ultima cosa, su questa misura non c’è un cenno alla formazione per la sicurezza negli ambienti di lavoro e per la sicurezza dei lavoratori, quando vediamo che anche nella nostra Regione ci sono una infinità di interrogazioni, interpellanze, mozioni su questo tema. Purtroppo ci sono migliaia di incidenti, decine di morti intollerabili in questo nostro Paese, con i richiami del Presidente della Repubblica, non è possibile che di fronte a 350 milioni di euro dell’Europa, in cui c’è una misura per la formazione, noi non prevediamo una misura specifica per la formazione e per la sicurezza dei lavoratori negli ambienti di lavoro e per il lavoro. Presidente, non va bene così. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di magggioranza Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Sarò breve nella replica. Ho avuto modo di ascoltare alcune contraddizioni di qualche Consigliere del Partito Democratico, non mi riferisco alla Consigliera Bora, ma ad esempio il Consigliere Carancini che ha detto che avrebbe potuto fare degli emendamenti, questo me lo ricorderò, mi fa molto piacere, ne parleremo poi con le associazioni di categoria, con le associazioni sindacali, perché da persona preparata qual è fare degli emendamenti adesso significa rallentare ancora di più la programmazione europea, in questo caso l’Fse+ perché con i suoi emendamenti la programmazione dovrebbe essere rimandata a Bruxelles in Commissione, che deve esaminarla, approvarla e rimandarla qua, quindi andremo a ritardare ancora di più.
Ho ascoltato il Consigliere Carancini quando ha detto che non è cambiato nulla nella programmazione europea rispetto a quella 2014/2020, la domanda mia è: se non è cambiato nulla, perché votate contro? Perché vi astenete? Perché dovete uscire dall’Aula? Dovreste essere i primi a votare a favore di questo Fse+, così come avete fatto per la programmazione europea.
Sulla questione legata alla proposta del PD, che impegna la Giunta regionale a sopperire con risorse proprie nell’ambito del bilancio di previsione 2023/2025, un finanziamento di interventi mono-target destinati a migranti e Rom, so che, poi magari chiedo alla Consigliera Bora, ci sono programmi nazionali che coprono queste esigenze dei migranti e dei Rom, parliamo del Pon, e lei può confermarlo perché su questo è molto preparata e la voglio ringraziare.
Mi preme dire che ho fatto fare una breve ricerca durante gli interventi su altri Fse approvati in Campania, Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Lazio, nessuna di queste Regioni ha attivato le misure previste dai regolamenti comunitari per i cittadini dei Paesi terzi e per le comunità emarginate, quindi non so a cosa si riferisse, forse ho capito male io, è per capire un po’ tutto.
Questa è la mia breve replica.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. In realtà oltre alla replica avrei voluto illustrare l’ordine del giorno, ma visto che il relatore di maggioranza ha già anticipato la discussione, posso unire alla replica l’illustrazione dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Lo illustri.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Nella replica vorrei fare alcune precisazioni e parto dall’Assessore Aguzzi. Il concorso per i 38, se ho capito bene sarebbe la sua strategia alternativa ai navigator, io l’ho contestato recentemente con una interrogazione, la questione riguardava la Commissione esaminatrice e le prove che hanno carattere di illegittimità, questo è quello che ho denunciato non essendo stata nominata la Commissione. Quindi anche rispetto a questa questione vorrei ribadire la mia preoccupazione.
Con gli Its non mi risulta che il Ministero ci stia premiando, tutt’altro, abbiamo criticità occupazionali in uscita e forse anziché incrementare il numero dei corsi se ne potevano modificare le finalità o quanto meno i contenuti.
E’ già stato detto, ma lo voglio ribadire, il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini ci impone di non ritardare di mesi l’approvazione di questo atto, non è certo questo il nostro obiettivo, però pare sempre di più che l’intenzione vera della Giunta sia totalmente quella di bypassare il Consiglio e limitarlo totalmente nella sua capacità di intervenire sull’atto. Nessuno di noi, tanto meno il Consigliere Carancini, vuole ovviamente ritardare la messa a disposizione di queste risorse, abbiamo presentato un ordine del giorno che non va ad intervenire con proposte emendative sulla proposta di atto, ma comunque vuole dare un segnale politico ad una misura che è molto rilevante.
I programmi nazionali, di cui ha parlato prima il Consigliere Putzu, li ho già citati nella relazione, anche a me capita spesso con questi plexiglas di perdermi parte delle risposte, li ho citate, ma evidentemente non sono sufficienti, anzi in questi due anni la Giunta sembra sia stata totalmente assente anche nell’intercettare questo tipo di risorse, peraltro le finalità sia dell’Fse ed anche del Fesr trovano interventi che dovrebbero essere complementari a livello nazionale, ma questo non ci preclude dalla possibilità di fare delle misure ad hoc, magari tagliate per le peculiarità della nostra regione.
Rispetto a quello che avviene nelle altre Regioni, credo che parliamo probabilmente di misure diverse, mi riferisco agli interventi destinati ai migranti o ai Rom, misura che era già presente nella programmazione precedente. Quindi, sembra palese, soprattutto se dovesse esserci un voto contrario, spero che così non sia, la volontà politica di non voler dare una risposta a questo tipo di intervento.
Presidente, l’ordine del giorno è molto chiaro, impegna la Giunta regionale a sopperire con risorse proprie nell’ambito del bilancio di previsione 2023/2025 al finanziamento di interventi mono-target destinati ai migranti o ai Rom. Mi creda, Consigliere Putzu, la nostra volontà, in particolar modo la mia che sono relatrice di minoranza, è quella di dare un voto favorevole, come abbiamo già fatto, anche lì messi al corrente in tempi record, questo per noi è un segnale importantissimo, in realtà è l’unica vera novità rispetto al settennio precedente, quindi ci stupisca e spero che possa stupirci con lei anche tutta la maggioranza, votate questo ordine del giorno e noi voteremo con voi. siamo molto felici di poter dare un segnale.
Non so se il suo dire che avremo votato contro ha voluto anticipare implicitamente un voto contrario, faccio appello al suo senso di responsabilità non solo personale, ma anche di interagire con i membri della maggioranza.
Siamo anche favorevoli eventualmente a concedere qualche minuto di sospensione per fare una risoluzione che sia condivisa davvero, sarebbe bellissimo poter dare un segnale unanime di quest’Aula su un fondo così significativo. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno a firma dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Biancani, Ruggeri, Santarelli.
Ve la leggo: “Vista la proposta di atto amministrativo n. 38 “Approvazione della proposta di Programma FSE+ Marche 2021-2027 ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 2 ottobre 2006, n. 14"; ascoltata la relazione illustrativa della proposta stessa e la discussione; preso atto che nella proposta di atto amministrativo n. 38 "Approvazione della proposta di Programma FSE+ Marche 2021-2027 ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale 2 ottobre 2006, n. 14", a pagina 9, si legge: "la bassa incidenza della popolazione straniera sul totale dei residenti (8% circa) ha suggerito la scelta di non attivare gli OS (Obiettivi Specifici) nell'ambito dei quali sono ammissibili a finanziamento interventi mono-target destinati ai migranti o ai Rom"; considerato che uno dei fattori decisivi per una positiva e feconda integrazione è l'inserimento dei soggetti da integrare in percorsi formativi e lavorativi, attraverso i quali si fornisce una posizione, una collocazione nella società con tutti i diritti, i doveri e le responsabilità che ne conseguono; rilevato che escludere dalla programmazione Fse+ i finanziamenti mono-target destinati ai migranti o ai Rom, decisione adottata dalla sola Regione Marche in tutto il quadro nazionale, mina alle fondamenta il processo di integrazione; rilevato altresì che la presunta bassa incidenza della popolazione straniera (il cui dato reale, peraltro, è pari al 8,7% e non all'8% come erroneamente riportato nella proposta di atto amministrativo n. 38) non implica in alcun modo che le misure di sostegno formativo e occupazionale debbano essere eliminate. Difatti, nessuna Regione italiana, né con maggiore né con minore incidenza di popolazione straniera, ha adottato politiche simili; visto che l'integrazione di migranti e Rom è un obbiettivo fondamentale per costruire una società armonica e prospera; tutto ciò premesso, impegna la Giunta regionale a sopperire con risorse proprie nell'ambito del bilancio di previsione 2023-2025 al finanziamento di interventi mono-target destinati ai migranti o ai Rom”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Solo per dire che il voto è contrario, come già ho avuto modo di esprimere. Questi fondi sono già all’interno del Pon, non credo che per noi sia importante stanziare dei fondi regionali perché già ci sono quelli statali, per noi non è una priorità.
Ovviamente capisco l’esigenza e la priorità del Partito Democratico, ognuno ha le sue, mi dispiace di non poter accogliere questo ordine del giorno.
Mi auguro che qualora l’ordine del giorno non venisse accolto si possa procedere all’unanimità alla votazione dei fondi Fse+. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Ovviamente il nostro voto è favorevole, anzi colgo l’occasione per ringraziare, non l’ho fatto prima e me ne scuso, i Consiglieri Ruggeri e Santarelli, rispettivamente del Movimento 5 Stelle e del gruppo Rinasci Marche, per aver sottoscritto assieme al Partito Democratico questo ordine del giorno. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno sulla proposta di atto amministrativo n. 38. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Avevamo anticipato una piena disponibilità da parte nostra sin dalle linee di indirizzo che sono state approvate ad aprile, come ha ricordato la relatrice di minoranza Consigliera Bora, che ringrazio sia per le modalità ma soprattutto per lo spessore della relazione, che inviterei i cittadini a comparare perché dimostra come questo gruppo, nonostante non sia stato messo per nulla nelle condizioni di approfondire, si sia adoperato per avere elementi non solo di conoscenza, ma anche di procedura. Vi avevamo dato una apertura di credito importante perché l’interlocuzione reale che dovrebbe esserci rispetto al documento, se lo dovessi guardare oggi, è proprio nel titolo “Programma regionale”, che non è per voi un programma, uno! Ne fate vanto e ci chiedete di votarlo perché identico a quello precedente 2014/2020. Il mondo è cambiato e voi non programmate nulla, tant’è che l’avete portato ad aprile con la modalità d’urgenza e lo riportate oggi con uno schiaffo alla nostra disponibilità con lo stesso identico percorso fotocopia. Ringrazio gli uffici perché sono stati solerti e bravi nel fotocopiare il programma 2014/2020.
Non portate niente di vostro perché siete stati impegnati più a rispondere alle necessità temporanee che a quelle di prospettiva e di visione. Non ci dovete chiedere di votare un atto solo e semplicemente perché è identico a quello che era stato fatto dalla precedente Giunta. Penso che sia, al di là dell’ordine del giorno non approvato, cosa indubbiamente grave con modalità insopportabili, una lacuna di fondo della quale a voi ovviamente non interessa nulla e l’appello fatto in diverse occasioni dal Presidente Putzu, del quale apprezzo sempre il tentativo di trovare una condivisione …, ed ha ragione perché se non lo facciamo su un atto come questo, chi ne esce non ne esce adeguato, non ne esce con il supporto opportuno, non esce con quella spinta che dovrebbe arrivare da quest’Aula, con un percorso di partecipazione, che è completamente mancato. Chi ne esce ancora una volta non adeguata è la Giunta regionale ed il tentativo che ha fatto il Presidente Putzu andava in questa direzione, ma poi doveva essere concretizzato ed abbiamo tentato questa mattina in Conferenza con gli altri capigruppo.
Ritengo che qui nessuno abbia contezza di quello che stiamo votando, la prima fase è andata con quella modalità, oggi l’iscrizione d’urgenza sintetizza il vostro modo di fare: arrogante, supponente e presuntuoso sul piano della disponibilità al dialogo istituzionale. Vedete, la Consigliera Bora non ha presentato un emendamento perché sa che se fosse stato approvato avrebbe allungato in maniera insopportabile i tempi. Abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna a reperire le risorse da compensare nel bilancio ordinario, a dimostrazione, ancora una volta, che non solo che conosciamo i termini, conosciamo le procedure e ve le mettiamo a disposizione. Invece voi non avete nessun tipo di interesse, noi non vi diamo quello che avete ricercato, la necessità di un percorso condiviso, noi conosciamo bene quali sono i percorsi e le necessità da condividere, voi non lo avete fatto pur sapendo il valore delle risorse che l’Europa …, che in gran parte disdegnate e non affrontate in modo adeguato.
Noi non parteciperemo al voto e lasceremo l’Aula. Lo schiaffo vero lo avete dato voi a questa Assise mancando di rispetto e ancora una volta non volendo nessun tipo di contributo, che in un atto come questo era molto semplice perché avevamo chiesto non di rinviarlo, ma di darci e di darvi la possibilità di conoscere qualcosa di più di quelle cento pagine ed oltre.
Noi abbandoneremo l’Aula, lo votate senza colpo ferire, come è solito, non volete nessun tipo di collaborazione, poi i risultati, come in tutti gli atti che approvate, si vedono e non li sottolineiamo noi, ma una volta la Corte dei conti, un’altra volta i Ministeri e sono molto più efficaci e lo saranno ancora di più nel prossimo periodo. Grazie.

(I Consiglieri regionali del gruppo PD abbandonano l’Aula)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Prendo atto della decisione del Partito Democratico, del capogruppo Mangialardi, che dice che questa maggioranza dà uno schiaffo vero a loro, all’Aula, non so a chi.
Caro Consigliere, credo che lo schiaffo vero l’abbiate preso nel 2020 e l’avete ripreso adesso con le elezioni politiche, penso che faccia male, lo capisco, è normale, ogni volta ve lo dobbiamo ricordare.
E’ vero che è cambiato il mondo, prima governavate dappertutto, tra un po’ non governerete neanche più nel condominio di casa vostra, quindi vi dovete abituare a fare opposizione. Io apprezzo e capisco - mi rendo conto che si abbandona l’Aula quando non si hanno più argomenti - lo sforzo del Partito Democratico nel provare a dibattere. Per noi ovviamente è un dispiacere vedere che uscite su un atto così importante, ne parleremo con i marchigiani, ne parleremo con le associazioni di categoria, con i sindacati, avrei preferito che ci metteste la faccia votando contro, invece di scappare di fronte ad una necessità, in modo da dimostrare di essere contrari.
Voi avete detto: “Noi approviamo l’atto se questa maggioranza approva l’ordine del giorno”, questa era la priorità del Partito Democratico e del capogruppo Mangialardi, in barba ai 350 milioni di fondi per le imprese, per i lavoratori, per i disoccupati, per i giovani. Qual era la priorità per il Partito Democratico? Sopperire con risorse proprie nell’ambito del bilancio di previsione 2023/2025 al finanziamento di interventi mono-target destinati ai migranti o ai Rom.
Se avessimo votato a favore di questo ordine del giorno il PD magicamente avrebbe votato a favore del Fse+, per farvi capire che siamo diventati bravi, addirittura siamo riusciti a convincere loro della loro priorità, migranti e Rom.
Credo che bisogna essere seri, di certo non posso che essere soddisfatto nel capire che fino a quando il Partito Democratico avrà queste priorità …, ne parleremo insieme agli altri, alle associazioni di categoria ed ai sindacati che vi votano. Ai sindacati che ancora vi votano dobbiamo dire che voi non avete votato e siete usciti dall’Aula perché non abbiamo approvato un vostro ordine del giorno che di tutto parlava tranne che di lavoro ai disoccupati, di lavoro per quelle persone che sono venute in Italia per lavorare, perché penso che noi dobbiamo incentivare quello.
Ritengo che quando si fa politica si deve dare risposte serie, soprattutto bisogna metterci la faccia.
Sono dispiaciuto perché credevo che si potesse trovare una sintesi, si potesse trovare una soluzione in cui tutto il Consiglio regionale, non solo in giro per le Marche, ma per l’Italia, avesse potuto dire: è vero, i tempi sono gli stessi.
E’ altrettanto vero, mi preme dirlo agli amici del Movimento 5 Stelle e di Rinasci Marche, che ieri la Commissione, che è stata veloce e chiedo scusa, era solo per prendere atto dei pareri del Cal e del Crel, non c’erano grandi osservazioni, è durata poco, ma non per colpa mia.
Mi preme dire che la nostra Commissione è sempre aperta, il collaboratore del Movimento 5 Stelle c’è sempre, abbiamo avuto modo di dibattere, di collaborare ed il Consigliere Santarelli si può collegare.
E’ vero, la nostra Commissione è famosa per essere veloce, magari c’è gente capace di approvare velocemente gli atti in generale, non solo Fse e programmazione europea. Ricordo, e mi fa sorridere, che all’inizio è stata votata all’unanimità una bozza e chi conosce la programmazione europea sa che una volta arrivata in Commissione europea sulla bozza non si possono più fare gli emendamenti. Per far capire qual era questa preoccupazione, perché una settimana in più …, parlo di qualcuno del PD, che voleva accarezzare queste 100 pagine. L’opportunità c’è stata perché da aprile ad oggi, visto che non è cambiato nulla dal punto di vista sostanziale, tutti abbiamo avuto il tempo di leggerle, ed io sono dispiaciuto, non con il Movimento 5 Stelle o Rinasci Marche perché pur avendo posizioni diverse sono rimasti in Aula e non sono scappati.
Capisco che il Partito Democratico scappi, ormai scappano dappertutto, sono passati da essere il partito del popolo ad essere il partito delle lobby, sono passati da essere il partito di governo al partito dell’opposizione, soprattutto mi preme dire che di questo passo il prossimo partito d’opposizione o di maggioranza sarà il Movimento 5 Stelle.
Credo che il Partito Democratico su questo debba fare una riflessione e debba stare attento perché potrebbe anche essere superato dal Consigliere Santarelli con la lista di Rinasci Marche.
Chiedo all’Aula di votare a favore di questo atto.
Ringrazio il Partito Democratico per aver dimostrato di non essere attaccato al territorio, di non essere più quel partito democratico, ma un partito autoritario e se non si fa quello che dice, va via, scappa. Di certo non potranno scappare di fronte agli elettori, di fronte ai cittadini, alle associazioni di categoria ed ai sindacati. Abbiamo visto che ogni volta che si presentano purtroppo prendono schiaffi, ma non siamo noi a darli, sono i cittadini marchigiani ed i cittadini italiani. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Nella mia storia personale una grande amicizia è nata dalle scuse, che spesso sono fatte da persone mature, che fanno politica in maniera matura, e per questo ringrazio il Consigliere Putzu, ieri quando mi sono arrabbiato gli ho detto: “Non esiste che lei da Presidente di una Commissione così importante porti questi atti in maniera così celere e non dà spazio alle minoranze per dare una mano”.
Questo è un atto chiave, qui abbiamo “le sfide strategiche sull’occupazione”, quindi parliamo di fondi, di indicatori, abbiamo “risorse strategiche come priorità sull’istruzione e la formazione, sull’inclusione sociale e sui giovani”.
Noi ai giovani non dobbiamo raccontargli le cose, dobbiamo fare le cose, per questo motivo il gruppo di Rinasci Marche è rimasto in Aula. Addirittura il Consigliere Putzu ci quota sopra il Partito Democratico, questo per noi è un onore perché in borsa o in politica vince chi ha l’audacia di investire un euro sapendo di poterlo perdere e lui giustamente dice: “Sono uno a cui piace scommettere e scommetto in borsa su Rinasci Marche perché politicamente potrebbe superare il Partito Democratico”. Gli impegni che abbiamo preso con i nostri 17.265 elettori, li abbiamo presi a servizio della comunità, candidati nel centro-sinistra ed oggi vogliamo portare in quest’Aula la nostra presenza perché abbiamo detto ai nostri elettori che avremmo lavorato per il bene comune.
Questo atto, che è stato portato in fretta, vedrà la nostra astensione data dal fatto che al suo interno vorremmo trovare per il futuro delle azioni concrete.
Non ci va bene che vengano portati atti amministrativi iscritti d’urgenza, e questo lo dico al Presidente Putzu, auspichiamo che questo sia l’ultimo provvedimento con l’urgenza che viene portato in Consiglio regionale, come dicemmo al tempo sul bilancio. Mi dispiace che non ci sia l’Assessore Brandoni, ma all’Assessore Castelli come gruppo Rinasci Marche dissi: “Non abbiamo la struttura, lo staff, i componenti per studiare un bilancio ricevuto pochi giorni prima della votazione in Consiglio regionale. Non riusciamo a fare gli emendamenti e non riusciamo a creare le condizioni per i nostri elettori, per chi ci ha sostenuto, soprattutto per tutti i marchigiani che ci ascoltano e ci hanno dato questa responsabilità”.
Questo è un atto responsabile, con responsabilità rimaniamo in Aula perché questo è il nostro mestiere. Il nostro gruppo su questa votazione, che vedrà la nostra astensione, non ha trovato la disponibilità del Presidente nella gestione dei documenti, che è molto importante in quanto bisogna capire quello che si vota.
Ricordo che nel Consiglio comunale di Senigallia queste azioni al tempo le faceva anche l’ex Sindaco Mangialardi. Spesso la Giunta portava ai Consiglieri comunali i documenti in fretta ed all’ultimo momento, ci può stare, ma non deve essere il modus operandi perché un Consigliere regionale deve innanzitutto leggere gli atti e quando la loro mole è enorme …. Vi invito ad essere onesti, se qualcuno di voi li ha almeno sfogliati, non letti …, già sfogliarli è qualcosa, leggerli è qualcosa di più, studiarli e capirli è ancora qualcosa in più.
Dico al Presidente Putzu che questo sia l’ultimo documento d’urgenza in questa legislatura, perché questi provvedimenti, così robusti e così sostanziosi, hanno la necessità di essere approfonditi e se lui ha messo quell’euro su Rinasci Marche … Dico al Presidente Putzu che spesso i gruppi minori si confrontano su queste cose, ad esempio con la Consigliera Ruggeri, che è da sola, e le arrivano migliaia di pagine di cose che è costretta a votare perché sia il gruppo di Rinasci Marche che il Movimento 5 Stelle non si sono mai sollevati dalla responsabilità di rimanere in Aula, dalla responsabilità di guardare in faccia, oltre i Consiglieri regionali, anche i marchigiani che ci guardano e che ci ascoltano.
Questi sono documenti chiave che arrivano oggi in Consiglio regionale in maniera frettolosa, potevamo averli prima, potevamo studiarli ed approfondirli, in quel momento il gruppo Rinasci Marche avrebbe capito quello che andava a votare ed avrebbe portato magari anche un voto favorevole, oggi questo voto favorevole non c’è, c’è un voto di astensione, ma c’è la presenza in Aula perché questa è la dignità che dobbiamo dare a questi luoghi, questo è il luogo in cui rappresentiamo 1,5 milioni di marchigiani e vedere il teatrino ed i giochi di bandiera a loro non interessa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio annunciare anch’io il voto di astensione, che non è un non metterci la faccia, lo dico al Presidente Putzu, visto che ha fatto un accorato appello ad esprimersi in maniera positiva, ma è un voto che esprime senso di responsabilità, Presidente, perché non si può chiedere un voto sulla fiducia presentando un atto oggi da votare domani.
Penso di essere una persona seria e seriamente di impegnarmi in questo ruolo, quindi la sua richiesta non può essere minimamente accolta perché oggi non sono nella possibilità di esprimere un voto ragionato, che sia di contrarietà o di apprezzamento dell’atto, quindi mi asterrò.
Le sue parole un po’ mi hanno stimolato una riflessione, io faccio parte di un Movimento politico che, come sapete, recentemente ha avuto un grossissimo successo, ha preso il 32% da sooi, Fratelli d’Italia non è arrivato a tanto, ma vedo che in Aula alcuni Consiglieri hanno un atteggiamento fastidioso, di arroganza, a volte anche di prepotenza e di irrisione degli avversari politici.
Vi consiglio di non avere questo atteggiamento perché la politica è una ruota che gira e visto che avete tutti più esperienza di me dovreste rimanere con i piedi per terra e pretendere anche voi di sapere quello che andate a votare in quest’Aula perché è importante che ne abbiate coscienza, proprio per mantenere quel successo che avete raggiunto, che non è detto che ci sarà da qui in avanti per l’eternità, anzi va conquistato giorno per giorno.
Vi prego di stare con i piedi per terra, seri e concentrati sul lavoro da svolgere senza tanti svolazzamenti, risolini e battutine perché non è questo che ci si aspetta in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, sia per il nostro Paese che per la nostra regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Per ribadire il voto favorevole e per fare i complimenti ai Consiglieri di opposizione che sono rimasti in Aula, indipendentemente da quello che sarà il loro voto, contrario o di astensione.
L’oggetto del contendere non ritengo che sia stato il contenuto dell’atto che andiamo a votare, ma la modalità dell’urgenza. E’ stata vista ed interpretata da alcuni esponenti del PD, penso da tutti, come un atto di supponenza, di arroganza, una mancanza di rispetto. Io sono quanto meno abbastanza sorpreso di questa scelta e di questa posizione per due ordini di idee: il voto favorevole è stato contrabbandato con la necessità di presentare un ordine del giorno a favore di alcune misure verso i Rom e questo avrebbe cambiato il parametro di giudizio. Credo che questa situazione e questo atteggiamento siano poco congrui; l’altro elemento, e qui vado nella sostanza, del quale sono sorpreso è che rispetto a quello che abbiamo votato tutti all’unanimità ad aprile 2022 non c’è nessuna differenza, non c’è stata invarianza finanziaria, non c’è stata una modifica importante che possa aver determinato la necessità di approfondimento, quindi un voto contrario, ed ancora peggio l’assenza dall’Aula. Quanto meno consentiteci di essere sorpresi, usiamo questo termine.
Reputo che l’urgenza sia un’altra, è quella che stiamo dimostrando oggi, l’abbiamo dimostrata anche con questa scelta che, ripeto, sotto alcuni punti di vista alcuni di voi la interpretano come un atto di prepotenza, noi la interpretiamo come un atto necessario e dovuto nei confronti della collettività marchigiana perché da domani mattina consentiremo agli uffici di dare attuazione e quindi di calare a terra tutte quelle risorse, parliamo di quasi 300 milioni di euro, che oggi servono più che mai all’economia regionale delle Marche.
Questo è il nostro atteggiamento e ribadisco di nuovo il ringraziamento ai Consiglieri presenti in Aula.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 38. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Con questa votazione si concludono i lavori del Consiglio regionale di oggi, vi ringrazio per la vostra partecipazione, dedizione e passione, che avete messo nell’attività che abbiamo svolto.
Il prossimo Consiglio regionale non è per martedì, ma giovedì.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 16,40