Resoconto della seduta n.90 del 25/09/2012
SEDUTA N. 90 DEL 25 SETTEMBRE 2012

La seduta inizia alle ore 10,50


Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi


Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Do per letto il processo verbale della seduta n. 89 del 18 settembre 2012, il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’art. 29 del Regolamento Interno.
Sono state presentate le seguenti proposte di legge:
- n. 242 in data 19 settembre, ad iniziativa dei Consiglieri Giorgi, Eusebi, Marangoni, Foschi, Traversini, Comi, Pieroni, concernente: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 26 marzo 2012 n. 3 concernente 'Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale (VIA)'”, assegnata alla IV Commissione in sede referente e al Consiglio delle Autonomie Locali per conoscenza;
- n. 243 in data 19 settembre, ad iniziativa del Consigliere Comi, concernente: “Modifiche alla legge regionale 20 gennaio 1997 n. 10 e successive modificazioni: Norme in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo”, assegnata alla V Commissione in sede referente e al Consiglio delle Autonomie Locali per l’espressione del parere di cui all’art. 11, comma 4, della legge regionale 10 aprile 2007, n. 4;
- n. 244 in data 19 settembre, ad iniziativa dei Consiglieri Bucciarelli, Sciapichetti, Traversini, Silvetti, Acquaroli, Giorgi, Comi, concernente: “Aree non idonee all'installazione di impianti a biomasse e biogas”, assegnata alla IV Commissione in sede referente e al Consiglio delle Autonomie Locali per conoscenza;
- n. 245 in data 20 settembre, ad iniziativa dei Consiglieri Giorgi, Eusebi, concernente: “Sospensione autorizzazioni impianti a biomasse e biogas”, assegnata alla IV Commissione in sede referente e al Consiglio delle Autonomie Locali per conoscenza.
Sono state presentate le seguenti mozioni:
- n. 400 del Consigliere Bugaro “Indennizzo a favore dei pendolari che hanno subito disagi e ritardi causati da disservizi dei treni nella Regione Marche”;
- n. 401 del Consigliere Latini “Nuova centrale a biomasse a Collina di Santa Maria Nuova - Zona Fonte Murata”;
- n. 402 del Consigliere Acquaroli “Individuazione delle aree non idonee per la realizzazione degli impianti a biomassa e biogas in attuazione delle linee guida nazionali di cui al DM 10/09/2010”;
- n. 403 del Consigliere Silvetti “Mancata attuazione regolamenti attuativi legge regionale n. 6/2011”;
- n. 404 del Consigliere Sciapichetti “Crisi Pubbliche Assistenze nelle Marche – rischio sospensione servizio trasporto sanitario”;
- n. 405 del Consigliere Latini “Individuazione dei Distretti dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale”;
- n. 406 del Consigliere Latini “Individuazione della sede di Area Vasta 2”.
Comunico, inoltre, che con decreto n. 32 del 20 settembre 2012 ho provveduto alla nomina di due componenti il consiglio di amministrazione di “FIDIMPRESA MARCHE – Società Cooperativa”.
Hanno chiesto congedo gli Assessori Donati, Marcolini, Mezzolani e i Consiglieri Ciriaci, Bugaro e Massi.
Comunico, infine, che con nota del 18 settembre 2012 il Consigliere Carloni ha chiesto che venga dichiarata l’urgenza sulla proposta di legge n. 223 “Norme in materia di produzione di energia rinnovabile da impianti alimentati a biogas” ai sensi e per gli effetti dell’articolo 80 del Regolamento interno, fissando il termine per l’esame in sede referente entro e non oltre il 4 ottobre 2012.
In riferimento a questa richiesta comunico che, in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, si è convenuto in modo unanime di accettare la richiesta di dichiarazione di urgenza sulla proposta di legge a condizione che venga dichiarata anche alle altre proposte, attualmente giacenti, riguardanti lo stesso tema e precisamente alle proposte di legge nn. 216, 228, 241 242, 244 e 245, posticipando il termine per l'esame in sede referente dal 4 ottobre, perché i tempi non lo permettono, all’11 ottobre. Questo ha concordato la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi.
Se il Consigliere Carloni è d’accordo su questa data, metterei in votazione l'urgenza. Ha la parola il Consigliere Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie Presidente. Se c’è un accordo della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi per me va bene.
Credo che oggi più che mai, visto che l'argomento è stato più volte portato sotto forma di mozioni in Aula, sia necessario iniziare una fase legislativa auspicata da tutti. Lo stesso Governatore oggi dice: “è il momento che l’Assemblea entri nel merito e cominci a fare un’iniziativa legislativa”, quindi se non vogliamo continuare a fare atti d’intento è necessario farlo.
Se questo significa aspettare una settimana non è un problema, purché iniziamo questo iter.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Ringrazio la Conferenza dei Capigruppo per l’attenzione che rivolge a questo tema, ma voglio far presente che tutte le proposte in materia, compresa quella del Consigliere Carloni, sono già iscritte per la seduta di giovedì 27, quindi già in quella seduta saranno esaminate.

PRESIDENTE. Avevo già informato i Capigruppo che questo era avvenuto. Pongo in votazione la richiesta di dichiarazione d’urgenza sulle proposte di legge relative al biogas fissando il termine per l'esame in sede referente all’11 ottobre. Naturalmente la data è per la fine dei lavori della Commissione, gli atti verranno, poi, iscritti all’ordine del giorno del successivo Consiglio.

(L’Assemblea legislativa approva)


Sull’ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Sciapichetti.

Angelo SCIAPICHETTI. Chiedo l’iscrizione all’ordine del giorno della mozione n. 404 relativa alla crisi delle pubbliche assistenze e trasporto sanitario nelle Marche.

PRESIDENTE. Quella di cui ho dato comunicazione prima?

Angelo SCIAPICHETTI. Sì.

PRESIDENTE. Iscriverla all’ordine del giorno di oggi o del prossimo Consiglio?

Angelo SCIAPICHETTI. Oggi.

PRESIDENTE. La mettiamo al punto 4 bis. Metto in votazione la richiesta di iscrizione all’ordine del giorno della mozione n. 404.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Come ho già fatto presente ai Capigruppo, chiedo, a mio nome e a quello della relatrice di maggioranza, sentito l'Assessore e vista l'assenza del Capogruppo consigliere Massi, che aveva chiesto di essere presente alla discussione, il rinvio della proposta di deliberazione n. 9.
Dato che non c’è urgenza e considerato che l’iniziativa sullo jus soli non è di nostra competenza ma è rivolta al legislatore nazionale, chiediamo il rinvio della trattazione ed approvazione della proposta di deliberazione n. 9, anche per garantire una più ampia discussione su un tema sicuramente interessante e di natura politica.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zaffini.

Roberto ZAFFINI. Intervengo sullo stesso punto e anch'io chiedo il rinvio ma per motivi opposti, la mia è una richiesta di rinvio perpetuo.
Questo atto, come è già stato detto, non è urgente ed è, per me, completamente inutile, anche perché agli italiani non importa assolutamente niente di questa cosa, soprattutto in questa situazione di difficoltà lavorativa e di disagi sociali. Quindi ritiriamola in modo perpetuo e facciamo contenti tutti.

PRESIDENTE. Metto in votazione la richiesta, della Consigliera Romagnoli, di rinviare la proposta di deliberazione n. 9.

(L’Assemblea legislativa approva)

In Conferenza dei Capigruppo è arrivata la richiesta del Capogruppo del PdL Consigliere Massi che, nell'impossibilità di partecipare alla seduta odierna, chiede di rinviare la trattazione del punto n. 4 all’ordine del giorno.
Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Al punto 4 dell'ordine del giorno sono iscritte le nomine che, oltretutto, prevedono quote riservate per la minoranza. La mancanza di una persona non preclude la possibilità di nomina e l'assenza di un Consigliere non è motivo di rinvio.
Un conto è la discussione di un atto, un conto è una nomina. Io non ho nessun candidato né intendo presentarlo, ma l’assenza di un Consigliere non mi sembra ostativa alla trattazione dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Metto in votazione la richiesta di rinviare il punto n. 4 all'ordine del giorno.

(L’Assemblea legislativa non approva)


Interrogazione n. 804
dei Consiglieri Giancarli, Traversini
“Attuazione del Piano telematico regionale”

Interrogazione n. 771
del Consigliere Comi
“Piano telematico regionale”

(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 804 dei Consiglieri Giancarli, Traversini, e l’interrogazione n. 771 del Consigliere Comi, abbinate Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Viventi.

Luigi VIVENTI. Ringrazio i Consiglieri di questa richiesta di informazioni perché ci consente di parlare di un argomento di estremo interesse per la nostra regione.
La strategia regionale per lo sviluppo della banda larga nelle Marche è stata definita con delibera del 2008.
Il Piano Telematico regionale prevede tre linee di intervento:
A. Intervento per la realizzazione di dorsali e reti di distribuzione in fibra ottica;
B. Intervento per la realizzazione di una rete a banda larga nelle aree cosiddette marginali;
C. Intervento per la concessione di incentivi finanziari in aree dichiarate a fallimento di mercato, cioè dove non è appetibile fare questo investimento e quindi c’è la necessità di un intervento incentivante.
Per quanto riguarda l'intervento di realizzazione delle fibre, i relativi lavori di stesura hanno raggiunto uno stato di avanzamento del 90% e praticamente entro novembre di quest’anno si dovrebbe arrivare alla conclusione, addirittura con un mese di anticipo che prevedevano il 31 dicembre come ultimo termine.
Per quanto riguarda l'intervento per la concessione di incentivi finanziari in aree a fallimento di mercato, tra cui anche le zone citate nell'interrogazione, il bando è andato deserto per ben due volte, probabilmente perché la quota di cofinanziamento, che era del 40%, è stata ritenuta insufficiente.
Per trovare una soluzione a questo problema l’ufficio competente della nostra Regione ha avviato delle attività di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, con cui la Regione Marche ha stipulato un Accordo di Programma per la riduzione del digital divide nel suo territorio. In sede di Comitato di monitoraggio e verifica svoltosi il 5 luglio 2012, il Ministero dello Sviluppo Economico ha proposto un piano aggiornato per la definizione di nuovi interventi per la realizzazione di ulteriori tratte in fibra ottica nelle aree in digital divide nel territorio regionale che interessano centrali collocate in località ricomprese nel bando precedentemente emesso dalla Regione Marche.
Pertanto, l'inserimento di questi interventi nel piano consente una nuova emissione del suddetto bando andato deserto per due volte.
Le variazioni sostanziali che sono state apportate al bando sugli "aiuti di stato banda larga" sono le seguenti:
1. Aumento della quota di cofinanziamento pubblico (intensità di aiuto) dal 40% al 60%;
2. Ampliamento della tipologia delle spese ammissibili, in conformità al Regolamento europeo n. 1083/2006;
3. Estensione della tempistica di attuazione dell'intervento da 12 a 24 mesi;
4. Proroga dei tempi di rendicontazione da 30 gg. a 180 gg., con scadenza inderogabile entro giugno 2015.
Il bando scade domani e quindi il giorno successivo potremo sapere se questa volta ci sono stati degli interessamenti e quindi si possa addivenire anche a quanto richiesto dai Consiglieri interroganti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Io voglio ringraziare l'Assessore e non c’è bisogno che sottolinei, anche perché poi interverranno i colleghi Comi e Traversini – tra l’altro con il Consigliere Comi non ci eravamo nemmeno sentiti e sullo stesso tema ha presentato anche lui un’interrogazione a dimostrazione di quanto questo problema sia sentito nelle zone interne e montane – il valore di questo servizio universale e di questo tipo di informazione che è una risposta alle esigenze e ai bisogni di tanti tipi. Quindi sul valore del servizio non dico nulla.
Mi sento invece di dire un grazie non formale ma sostanziale, perché rispetto alla realizzazione delle fibre siamo addirittura nelle condizioni di anticipare le date prefissate per la scadenza dei lavori. Anche la forma che si è trovata rispetto all’aumento del cofinanziamento credo sia alquanto significativa, perché come sappiamo quella realtà non è redditizia.
Grazie davvero perché sono certo, dalla sua risposta, che la situazione è sotto controllo, monitorata e seguita.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Traversini.

Gino TRAVERSINI. Volevo anch’io ringraziare l’Assessore sul valore del servizio che è fondamentale sia a livello regionale che per l’entroterra. Questa è una risposta importante per i comuni dell’entroterra marchigiano.
Mi fa molto piacere il fatto che per la terza volta si bandisce un bando e si mettono altri incentivi. Speriamo che sia la volta buona perché sono tanti i comuni che hanno la fibra ottica ma vanno modernizzate le centraline per la gestione.
Quindi è con piacere che accolgo la notizia che oggi scade il bando e credo che la strada intrapresa sia molto importante per dare delle risposte ai servizi dell’entroterra.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Comi.

Francesco COMI. In quest'Aula l'acustica non è delle più efficaci, quindi, mi scuso perché non ho capito bene molte delle questioni.
L'interrogazione ha un obiettivo, Assessore, quello di non allentare la nostra attenzione rispetto a un tema che è strategico per il territorio e sul quale abbiamo investito anche molta della nostra credibilità. Abbiamo considerato il piano telematico regionale come uno degli strumenti di integrazione tra i territori, come una delle occasioni non solo per superare il digital divide ma per superare le disuguaglianze in termini di opportunità e di occasioni di sviluppo che ci sono tra entroterra, costa e collina.
La preoccupazione è quella che la realizzazione del piano telematico regionale possa essere legata solo ed esclusivamente alla valutazione di opportunità dei gestori e degli imprenditori. Noi sappiamo che non è conveniente investire nell'entroterra, noi sappiamo che i gestori privati non hanno interesse ad impegnare risorse laddove non traggono un sufficiente guadagno. Il piano telematico, non dimentichiamolo, aveva questo obiettivo, quello di mettere a disposizione risorse per sostenere l'iniziativa privata, anche laddove questa non era incentivata e motivata a farlo.
E’ chiaro che predisporre un piano, siglare accordi, pubblicare bandi, senza le adeguate risorse rischia di non essere condizione necessaria e sufficiente per raggiungere l'obiettivo.
Sappiamo che il Governo ha tolto già, a suo tempo, la sua quota di finanziamento lasciando le Regioni da sole, sappiamo che la Regione Marche è stata l'unica o tra le poche ad investire risorse proprie o a sfruttare canali di finanziamento alternativi per il piano telematico regionale, vogliamo, però, che la Giunta rispetto alle difficoltà non molli, non ceda l'attenzione ma impegni proprie risorse soprattutto per investire sui bandi che riguardano l’entroterra.


Interrogazione n. 886
dei Consiglieri Comi, D'Anna, Badiali, Busilacchi, Giorgi, Natali, Giancarli, Camela
“Digitalizzazione informatizzazione delle ricette sanitarie - monitoraggio della spesa nel settore sanitario”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 886 è rinviata per l'assenza dell'Assessore Mezzolani che ha chiesto congedo.


Interrogazione n. 851
del Consigliere Natali
“Procedura di VIA impianto smaltimento rifiuti”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 851 è rinviata per l'assenza dell’Assessore Donati che ha chiesto congedo.


Interrogazione n. 732
del Consigliere Latini
“Igieniste dentali, scadenza contratti ASUR”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 732 è rinviata per l'assenza dell’Assessore Mezzolani che ha chiesto congedo.


Interrogazione n. 911
della Consigliera Ciriaci
“Impianto di stoccaggio gas naturale giacimento denominato palazzo Moroni - comune di Sant’Elpidio a Mare”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 911 è rinviata per l'assenza dell’Assessore Donati che ha chiesto congedo.


Interrogazione n. 884
dei Consiglieri Giorgi, Eusebi
“ERSU Urbino - Retribuzione di risultato Direttore”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 884 dei Consiglieri Giorgi, Eusebi. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Luchetti.

Marco LUCHETTI. Con riferimento all'interrogazione di cui all'oggetto si rappresenta che, nell'ottica di una razionalizzazione delle spese e di riduzione di costi della pubblica amministrazione, le deliberazioni del 1 agosto 2012 n. 1227, 1228, 1229 e 1230 concernenti la nomina dei Direttori degli ERSU, ai sensi dell'art. 15 l.r. 38/1996, introducono specifiche limitazioni nella determinazione della retribuzione di risultato dei direttori. In particolare, in conformità a quanto avvenuto per i dirigenti della Giunta regionale, viene stabilito il limite del 40% rispetto alla retribuzione di posizione.
Ad ogni modo si evidenzia che la Giunta regionale, nell'esercizio del potere di vigilanza ai sensi dell'art. 5 l.r. 13/2001, nell'esaminare il fondo delle risorse finanziarie della dirigenza 2010 invitava I'ERSU di Urbino a non utilizzare la quota di avanzo del fondo della retribuzione di posizione per incrementare l'importo destinato alla retribuzione di risultato per il Direttore e a destinare tale somma per incrementare stabilmente il fondo del comparto, cosi come ai sensi dell'art. 10, comma 3, della l.r. n. 16/2010. In sostanza abbiamo detto “quel fondo lo trasferite nel contratto del comparto”.
Nel 2011, anche a seguito di rilievi da parte delle strutture di competenza della Giunta regionale, I'ERSU di Urbino provvedeva alla riduzione stabile del fondo della dirigenza 2011 a favore del fondo del comparto per un importo pari a € 35.000.
Circa la razionalizzazione del diritto allo studio il piano degli interventi per il Diritto allo Studio Universitario per l'a.a. 2012/2013, di cui alla delibera amministrativa del Consiglio regionale n. 50/2012 agli art. 1, 22 e 23, similmente a quello dell'anno precedente, detta regole sulla riqualificazione della spesa che vengono richiamate:
Art. 1 - Obiettivi del Piano per l'anno accademico 2012/2013 - alle lett. b) c) d) si dispone:
b) garantire l'uniformità su tutto il territorio marchigiano del trattamento per l'attribuzione dei benefici in materia di diritto agli studi universitari, in conformità ai principi informatori della legge 2 dicembre 1991 n. 390 e relativo DPCM attuativo,
c) realizzare un'integrazione tra i sistemi e le procedure per la concessione dei benefici erogati dagli ERSU e dalle rispettive Università e Istituzioni per l'Alta Formazione Artistica e Musicale, per un'economia di spesa;
d) perseguire una graduale riqualificazione della spesa del Diritto allo Studio Universitario, attraverso una più efficiente gestione dei servizi destinati agli studenti anche con una diversificazione del pasto che tenga conto delle mutate esigenze alimentari e con una politica comune degli acquisti protesa a salvaguardare la qualità dei prodotti e l'economia della spesa nella gestione diretta accanto a quella in service.
Art. 22 - Graduale riqualificazione della spesa del Diritto allo Studio Universitario:
1) Gli ERSU determineranno le tariffe per l'utenza diversa da quella studentesca prevedendo la copertura dei costi effettivi dei servizi alloggio e ristorazione erogati. Per i servizi non essenziali, sulla base della reportistica gli ERSU attueranno modalità gestionali che consentano di realizzare almeno la copertura dei costi effettivi di gestione. Deroghe potranno essere consentite solo in presenza di utili di esercizio nel bilancio consuntivo dell'anno precedente.
2) Nella erogazione dei servizi agli studenti universitari nelle sedi decentrate in particolare in quelle in cui operano due Enti, gli ERSU interessati dovranno ricercare una collaborazione che permetta sia il trattamento uniforme degli studenti universitari sia la soluzione più economica per gli Enti stessi e che non comporti un aumento dei costi in atto. Gli ERSU devono trasmettere alla struttura competente per materia le condizioni applicate agli studenti per ogni singola sede decentrata relativamente ai servizi mensa e alloggio entro dicembre 2012, con indicazione di eventuali collaborazioni tra Enti attivate.
3) Gli ERSU sono tenuti all'osservanza della direttiva per l'attuazione del comma 4 dell'art. 1 della legge 30 luglio 2004, n. 191 di conversione, con modificazioni del decreto - legge 12 luglio 2004, n. 168, detta direttiva CONSIP e sia al rispetto delle disposizioni regionali sul contenimento della spesa.
4) Gli ERSU, anche con il coordinamento della P.F. Istruzione, Formazione Integrata, Diritto allo Studio e Controlli di primo livello, potranno sperimentare modalità gestionali volte a favorire gli acquisti di beni e servizi comuni, in modo da realizzare economie di scala. Per pervenire ad un maggior equilibrio tra gli Enti, superando gradualmente la situazione storica consolidata, la P.F. Istruzione, Formazione Integrata, Diritto allo studio e Controlli di primo livello è attivo un gruppo di lavoro che ha già definito un manuale operativo di comportamento per l'imputazione dei costi ai centri di costo dei servizi erogati dagli ERSU, approvato con DGR n. 1.463/2006. Già dall'anno 2007 sono state adottate dagli ERSU metodologie uniformi di rilevazione dei costi che consentono di ottenere una reportistica periodica uniforme, prevista dall'art. 10 del regolamento di contabilità tipo di cui alla DGR 1.194/2006. I dati delle reportistiche degli ERSU verranno elaborati e resi disponibili ai fini del miglioramento dei risultati gestionali degli ERSU, con l'obiettivo di mantenere gli indicatori sotto la media e di avvicinare alla media regionale gli indicatori gestionali più elevati e di attivare le procedure di rilevazione della soddisfazione degli studenti rispetto alla tipologia dei principali servizi erogati.
Art. 23 - Priorità di destinazione delle risorse ai servizi essenziali:
1) Nell'ambito delle risorse trasferite e delle risorse proprie disponibili, gli ERSU assicureranno priorità di utilizzo delle risorse con destinazione ai servizi essenziali: borse di studio, mensa e alloggio. In caso di presenza di idonei non beneficiari gli Enti non potranno assumere comunque impegni, fuori dai servizi essenziali, né per l'anno in corso né per gli anni successivi.
L'assessorato è impegnato altresì a far uscire per il prossimo anno i bandi degli ERSU tutti uguali, ad utilizzare un unico software per tutti gli ERSU, a realizzare un controllo di gestione unico per tutti e quattro gli ERSU.
Infine per quanto attiene una nuova normativa per la costituzione dell'ERSU unico regionale spetta all'Assemblea Legislativa adottare la legge, la Giunta ha trasmesso a suo tempo la propria proposta.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Giorgi.

Paola GIORGI. Ringrazio l’Assessore per la risposta.
Credo che questa interrogazione oggi sia di un’attualità sconcertante, ma era attuale a luglio quando l’ho presentata ed anche due anni fa perché sono due anni che andiamo avanti con questo discorso dell’Ersu unico.
Non so se avete letto l’interrogazione, ve la illustro brevemente. Praticamente con una delibera del consiglio di amministrazione dell’Ersu di Urbino si era determinato il fondo per la dirigenza, di cui il 75% era la retribuzione di posizione e il 25% era la retribuzione di risultato.
I dirigenti in carico all’Ersu di Urbino sono due, uno è all’Ersu di Urbino e svolge la funzione di direttore, l’altro è comandato all’Ersu di Camerino e ha una retribuzione minore, quindi, rispetto alla cifra che era stata messa come retribuzione di posizione c’era un avanzo di circa 45 mila euro.
Questo avanzo anziché essere destinato, come la Giunta aveva indicato applicando i suoi poteri di vigilanza, ad incrementare il fondo del comparto, è stato assommato all’indennità di risultato.
Fra l’altro in quella delibera del consiglio di amministrazione dell’Ersu di Urbino c’è una frase che ritengo veramente vergognosa e soprattutto è un insulto nei confronti delle persone e delle famiglie che oggi vivono situazioni di difficoltà. Ve la leggo: “solo al fine di contribuire quale segnale di compartecipazione ai sacrifici ed ai tagli della spesa che tutti sono chiamati a fare in questo grave momento di crisi economica nazionale, di ritoccare l’importo della retribuzione di Risultato da liquidare al Direttore stesso – che era già stata aumentata di 45 mila euro –, diminuendola del 10%, ciò anche in linea con gli orientamenti del governo regionale, riduzione da interpretarsi come segno di compartecipazione ai sacrifici – ai sacrifici! – ed ai tagli alla spesa che tutti sono chiamati a fare in questo momento”, e pertanto l’indennità di Risultato 2011 attribuita al direttore risulta pari a € 45.981, che va naturalmente ad assommarsi all’indennità di posizione.
Penso che l’attività di vigilanza vada svolta in maniera più accurata, ma credo soprattutto che sia ora di chiudere questi quattro Ersu e fare finalmente un Ersu unico regionale. Solo così si possono controllare le spese, si possono evitare gli sprechi ed i risparmi possono essere rigirati per essere investiti nel diritto allo studio, perché l’Ersu, per quanto ne so io, parla proprio di diritto allo studio.
L’Assessore ha giustamente elencato una serie di provvedimenti di controllo che l’Assessorato sta da un paio di anni portando avanti. Tra l’altro come Commissione incontriamo i direttori degli Ersu, io sono andata a vedere tutti gli Ersu, e qualche direttore si lamenta perché non ha più possibilità di movimento. Allora, perché diamo loro tutti questi soldi, visto che le decisioni, giustamente, vengono comunque prese dall’alto?
Quindi si provveda immediatamente alla costituzione dell’Ersu unico e alla chiusura di questi quattro Ersu, perché sono veramente dei centri di spesa. E non credo che la Regione con un Ersu unico voglia sacrificare il diritto allo studio, anzi, ottimizzando le risorse si ha un diritto allo studio omogeneo in tutto il territorio, cosa che oggi non è. Soprattutto riducendo i costi burocratici si hanno più fondi da investire proprio per i diritto allo studio e per i servizi.
L’Assessore ha detto che sarà l’Assemblea legislativa a legiferare in merito alla costituzione dell’Ersu unico. In prima Commissione ci stiamo lavorando da oltre un anno e quello che frena sono le cosiddette istanze del territorio. Voglio dire una cosa. Quando parliamo di biogas, quando un partito politico e i singoli Consiglieri ascoltano le istanze del territorio, che vengono portate avanti dai Sindaci e dai cittadini, allora quei partiti e quei singoli Consiglieri fanno demagogia, quando invece le istanze del territorio ci vengono portate avanti da persone che guadagnano pacchi di soldi oppure da persone che siedono nei consigli di amministrazione quelle sono sacrosante. Credo che questo concetto sia totalmente sbagliato e totalmente da ribaltare.


Interrogazione n. 928
del Consigliere Zinni
“Chiusura del 5° nucleo elicotteri di Falconara”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 928 del Consigliere Zinni. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Eusebi.

Paolo EUSEBI. L’eventualità prospettata dal collega Zinni che si addivenga alla decisione di sopprimere il 5° Nucleo elicotteri dell’arma dei Carabinieri schierato a Falconara, ha preoccupato e preoccupa la nostra Regione, che da sempre pone fra le sue priorità quelle della sicurezza.
Nel tempo sono state intraprese tutte le iniziative utili a far sì che venisse evitata tale decisione, che avrebbe come immediata conseguenza la ridotta possibilità di garantire una efficace azione di prevenzione, e quando necessario di repressione, offerta dalla presenza sul territorio regionale di questa importante struttura operativa.
Come ricorda correttamente nell'interrogazione il Consigliere Zinni il problema è stato rappresentato all'On. La Russa, Ministro della difesa del precedente Governo, e al generale Di Paola, che adesso è l’attuale Ministro. In numerose occasioni, inoltre, la questione è stata affrontata dai nostri uffici e anche dal nostro Presidente, evidenziando il fatto che se venisse soppresso il 5° nucleo elicotteri o ne venisse spostata la sede operativa da Falconara, la nostra sarebbe la sola regione a non avere sul proprio territorio tale importante strumento per la sicurezza dei cittadini.
Alla luce di questo mi sembra evidente che è intendimento del Presidente, mio che con lui collaboro per questi temi, e dell’Ufficio retto in maniera egregia dal dott. Oreficini, di porre in essere tutte le azioni che possono condurre a scongiurare tale evenienza.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Assessore, devo dire che la risposta è deludente, probabilmente dovuta anche al fatto che lei Assessore si è insediato da poco tempo. Forse le è sfuggito che ho ripresentato oggi un’interrogazione per fare il punto della situazione in seguito all’interrogazione che presentai diversi mesi fa.
Mi pare di tutta evidenza, dalla sua risposta, che la Giunta regionale sia completamente disattenta al problema. Nella sua risposta mi ha dimostrato che non è a conoscenza dei fatti, il nucleo elicotteri doveva essere già chiuso secondo le precedenti comunicazioni ministeriali e a tutt'oggi non lo è, il che vuol dire che, non è detto, ci sia un responso definitivo del Comando generale dell'Arma, di cui noi non possiamo essere a conoscenza perché, ovviamente, è attinente al mondo militare e, pertanto, possiamo esclusivamente attenerci alle loro mosse.
A tutt'oggi nei provvedimenti di spending review non è prevista la chiusura del nucleo elicotteri dei carabinieri di Ancona, nonostante sia stata già paventata in generale la chiusura di almeno un paio di nuclei elicotteri d'Italia.
Ho posto questa interrogazione sperando che voi aveste continuato a seguire attentamente il problema perché essendo cambiato il governo - lei cita la richiesta fatta all’on. La Russa nel 2010, ma oggi non c’è più, c’è un altro Ministro ed un altro Governo – sarebbe opportuno che la Regione Marche si battesse per davvero su queste cose, non per finta. E’ venuto il momento di fare un grande pressing trasparente e chiarificatore col Ministro Cancellieri e con il Ministro della difesa per capire fino a che punto il riordino preventivato dal Comando generale dell’Arma, in accordo con il Ministero della Difesa, sia in itinere e in fase di realizzazione.
Se non prendiamo l'abitudine di prevenire invece che curare, perderemo solamente un sacco di istituzioni e di pezzi importanti statali nel territorio delle Marche. Ci hanno tolto i tribunali, ci avevano già tolto le sedi distaccate della Banca d’Italia, ci toglieranno forse il nucleo elicotteri e forse anche l’ammiragliato.
La Giunta regionale pensa forse che sia sufficiente andare alle cerimonie ufficiali dei corpi militari per assolvere il compito di sostegno o pensa che sia venuto il momento di fare un pressing pesante, rivendicativo nei confronti del Governo. Non si fa il pressing nei confronti del Comando generale dell’Arma o del Comando generale della Marina, ma si deve fare un pressing politico pesante nei confronti di un governo che, vorrei ricordare, essendo tecnico dovrebbe ridurre al minimo le scelte politiche e mettere sul piatto le scelte ragionieristiche più importanti per i territori. E sappiamo che il nucleo elicotteri dei Carabinieri delle Marche è importantissimo perché è l'unico nucleo elicotteri di qualunque corpo d'arma presente nelle Marche, cosa assai differente dall'Abruzzo o da altre regioni che constano di più nuclei elicotteri di varie specialità. Abbiamo avuto già una riduzione dei corpi di mare, forse la gente non lo sa, ma si è ridotto l’utilizzo delle motovedette.
La Regione invece di rispondere al consigliere Zinni rispondesse a quei militari che ci lavorano, a quelle famiglie che oramai si sono radicate nelle Marche, ma soprattutto rispondesse all'esigenza dei cittadini di avere sicurezza.
Quando lei cita il dirigente Oreficini, concordo pienamente con lei sulla sua bravura e sulle sue capacità, ricordiamoci anche che il nucleo elicotteri in casi di emergenza è l’unico che può fare il volo notturno e può essere di reale ausilio al Dipartimento della protezione civile della Regione.
Assessore, glielo dico francamente, con tutta la schiettezza che ha sempre contraddistinto il nostro rapporto, e spero di non mancarle di rispetto, lei oggi era politicamente impreparato. Lei è venuto qui dicendoci “faremo tutto il possibile”…(…) Lei dovrebbe avere il garbo di rendere pubblico a quest’Aula cosa sta facendo, perché non me l’ha detto. Se è così garbato da dircelo forse il mio giudizio sarebbe meno severo e più conciliante, ma ho la sensazione che anche il Governatore non sia appassionato a questo tema, perché spesso la politica è anche costretta a prendere atto delle cose.
Vorrei vedere una Giunta che non prende atto di cosa ci chiudono ma prende atto con forza che questo Consiglio regionale potrebbe anche all'unanimità, come talvolta è capitato, dare forza alla Giunta stessa per rivendicare a Roma il giusto numero e l’efficienza delle istituzioni statali, perché dobbiamo ricordarci una cosa, possiamo azzerare le Province e azzerare il trasferimento dei fondi, possiamo azzerare le Regioni, possiamo fare quello che vogliamo per ridurre i costi della politica e delle istituzioni, ma quello che non deve avvenire è approfittarsi di questo per chiudere le istituzioni statali. I tribunali delle Marche sono stati chiusi tutti nonostante si paventasse l'ampia probabilità di tenerne aperti un paio, ma il Governo ha avuto la forza di imporci di non fare neanche questo. E non ho visto una Regione Marche stracciarsi le vesti, lo dico francamente.
Allora su queste piccole istituzioni che costano di meno, perché un nucleo elicotteri dei Carabinieri costa molto meno di cinque sedi dei tribunali, cerchiamo di tenerci i pezzi di Stato che sono utili ai marchigiani.


Interrogazione n. 945
dei Consiglieri Acquaroli, Massi
“Chiarimenti sulle attribuzioni e competenze ai comuni nel settore dell'approvazione dei piani attuativi urbanistici”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 945 dei Consiglieri Acquaroli, Massi. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Viventi.

Luigi VIVENTI. La prima questione sollevata dai Consiglieri interroganti, e cioè se la Regione Marche intenda attribuire alle competenze delle giunte comunali le fasi di adozione, modifica e variazione dei piani attuativi, oltre a quella di adozione prevista dal decreto sviluppo oppure se ritenga di attribuire loro la sola fase di adozione, senza nessun'altra interpretazione estensiva, fa riferimento alle previsioni dell'art. 5, comma 13, lett. b, del Decreto Sviluppo, il quale specifica che i piani attuativi, come denominati dalla legislazione regionale, conformi allo strumento urbanistico generale vigente, sono approvati dalla giunta comunale.
Sul tema, in osservanza a quanto stabilito dal provvedimento statale, il legislatore regionale, nell'esercizio della potestà concorrente, è intervenuto specificando con I'art. 11, comma 8, della I.r. 22/2011 che la Giunta comunale approva i piani attuativi conformi allo strumento urbanistico generale vigente o in variante, qualora le suddette varianti non incidano sul dimensionamento globale del PRG, non modifichino le destinazioni d'uso delle aree, le norme tecniche di attuazione del piano, la distribuzione dei carichi insediativi e la dotazione degli standard, come previsto dall'art. 15, comma 5, della legge urbanistica regionale del 1992.
In merito alla questione posta dai Consiglieri, anche il Sindaco del Comune di Macerata ha recentemente inviato uno specifico quesito, pervenuto in data 3 settembre 2012 al dirigente servizio regionale competente. La questione è attualmente all'esame delle strutture regionali competenti e, per un adeguato approfondimento e valutazione, data la rilevanza del tema e alle sue ricadute sull'attività dei Comuni, è stata posta all'attenzione degli esperti del comitato tecnico consultivo per la legislazione, istituito a supporto della Giunta regionale.
Sul quesito posto dai Consiglieri si potrà, pertanto, riferire compiutamente e adeguatamente a seguito dell'avvenuto esame delle strutture tecniche sopra indicate.
Il secondo quesito chiede se all'interno dei doveri, compiti ed attribuzioni dell'Assessore all'urbanistica della Regione Marche, sia previsto rilasciare pareri interpretativi delle norme regionali su richiesta dei sindaci.
L'art. 2, comma 2, della I.r. 7/2003, che stabilisce la soppressione del comitato regionale di controllo e la delegificazione in materia di organismi regionali, indica che spetta alla Giunta regionale individuare la struttura organizzativa che svolge attività di assistenza e di consulenza agli enti locali, con particolare riferimento ai Comuni di minore dimensione demografica.

Presidenza della Vicepresidente
Paola Giorgi

PRESIDENTE. Scusate, non si riesce a comprendere l’intervento dell’Assessore.

Luigi VIVENTI. Grazie Presidente. Tale attività, stabilisce la legge, può essere richiesta dal Sindaco, dal Presidente della Provincia o dagli Assessori comunali e provinciali, dai Presidenti dei Consigli comunali e provinciali, dai Consiglieri comunali e provinciali, nella misura di almeno un quinto dei componenti dei rispettivi organi collegiali.
In attuazione delle disposizioni sopra citate, con successivi atti deliberativi (nn. 853 e 855 del 2003 e n.769 del 2006) la Giunta regionale ha definito le modalità per lo svolgimento dell'attività di consulenza agli enti locali da parte delle strutture regionali competenti.
In relazione al terzo quesito, che, per il caso specifico del Comune di Macerata, chiede quali provvedimenti intenda adottare l‘Amministrazione regionale qualora l'interpretazione normativa offerta sia quella restrittiva (capacità delle giunte comunali riservata alla sola adozione dei piani attuativi), si rimanda alla risposta del comitato tecnico consultivo, che dovrebbe arrivare nel giro di alcune settimane.
Si ritiene, comunque, opportuno ricordare che l'art. 1, comma 2, lett. b) della legge urbanistica regionale (n. 34/1992) ha attribuito ai Comuni la competenza in materia di approvazione dei piani attuativi degli strumenti urbanistici generali, l'art. 4 comma 2 della stessa legge 34/1992 stabilisce che sugli strumenti urbanistici attuativi è soppressa ogni autorizzazione o approvazione da parte di organi o uffici della Regione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie Presidente, ma, per la confusione che c’era in Aula, ho avuto difficoltà a seguire la risposta dell’Assessore.
Volevo un chiarimento rispetto al primo punto. Vorrei capire se la Regione Marche intende di fatto attribuire alle Giunte comunali le fasi di adozione.

Luigi VIVENTI. La legge regionale 22/2011 dice che la giunta comunale approva i piani attuativi conformi allo strumento urbanistico generale vigente o in variante, qualora le suddette varianti non incidano sul dimensionamento globale del piano regolatore, non modifichino le destinazioni d'uso delle aree, le norme tecniche di attuazione del piano, la distribuzione dei carichi insediativi e la dotazione degli standard, come previsto dalla legge urbanistica regionale del 1992.

PRESIDENTE. Grazie Assessore. Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Rileggerò la risposta dato che è molto tecnica.
Abbiamo fatto questa interrogazione perché eravamo a conoscenza della lettera scritta dal Sindaco di Macerata alla Regione per dei chiarimenti, che lei tra l’altro ha citato.
Siamo un po’ perplessi sull’azione fatta dall’amministrazione di Macerata rispetto a questa materia. Secondo noi la possibilità di concedere ai Comuni di agire ognuno per conto proprio su materie come quella urbanistica, nell’adozione dei piani attuativi e nella modifica dei piani attuativi, riservandola solo alla giunta comunale, è una questione molto complessa e pericolosa.
Riteniamo che la Giunta e il Consiglio regionale debbano riappropriarsi di queste materie perché la programmazione del territorio e il controllo dei vari piani, da quelli per i centri storici a quelli di recupero delle aree…. non posso essere lasciati in mano alle giunte comunali, con il rischio di andare in contrasto con l’iniziativa politica che deve dare un criterio…(…) Assessore, credo che questo argomento sia importante e vada chiarito subito.

PRESIDENTE. Siccome c’è tanta confusione e l’intervento dell’Assessore Viventi non si è sentito bene, gli do di nuovo la parola.

Luigi VIVENTI. Grazie. Dal punto di vista squisitamente tecnico c’è questo organo consuntivo che a giorni ci farà avere un parere.
Aggiungo a titolo personale sulla disquisizione che lei faceva sulle competenze della Giunta, che noi dobbiamo essere molto attenti a tenere in equilibrio due concetti, quello, che citava lei, di una competenza allargata ai consigli piuttosto che agli organismi esecutivi su certi temi, e quello che oggi sembrerebbe prevalere nel sentire collettivo e nell’esigenza delle comunità tutte, di una rapidità e di uno snellimento dei processi amministrativi.

PRESIDENTE. Prego Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Ringrazio l’Assessore.
Concordo con quello che ha detto, però la politica deve essere giusta, non deve essere veloce, perché la politica veloce può essere spesso ingiusta.


Interrogazione n. 898
del Consigliere Marangoni
“Struttura sanitaria 'Clinica lab. Divis. Consulchimica Ambiente'. Punti prelievo di Recanati e Loreto. Abuso del titolo di accreditamento regionale in difformità alla l.r. 20 del 16 marzo 2000 per il punto prelievi di Recanati. Abuso della qualifica di 'Punto Prelievi convenzionato' per il punto prelievi di Recanati. Pubblicità ingannevole per i punti prelievi di Recanati e Loreto. Commistione di interessi partitici e personali, tra il partito di maggioranza in consiglio comunale di Recanati ed i ruoli politici di soci e amministratori della 'Consulchimica Ambiente srl'. Autorizzazioni illegittimamente rilasciate dal Comune di Recanati ai sensi degli articoli 7 e 8 della l.r. 20/2000. Richiesta di diniego da parte della Regione dell'accreditamento ai sensi dell'art. 16 della l.r. 16 marzo 2000, n. 20. Violazione, nel caso specifico, dell'articolo 3 della l.r. 20/2000”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 898 è rinviata perché l’Assessore Mezzolani ha chiesto congedo.


Interrogazione n. 767
del Consigliere Zaffini
“Maxideficit Conerobus”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 767 del Consigliere Zaffini. Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Viventi.

Luigi VIVENTI. Dopo le difficoltà registrate in particolare negli anni 2003 (con una perdita di 1.470.000 euro), 2004 (- 1.130.000 euro.) e 2005 (- 2.340.000 euro) l'azienda Conerobus ha messo in atto una serie di rilevanti interventi di riorganizzazione e di rilancio che hanno portato ad una forte riduzione del disavanzo prima e bilanci in attivo per gli anni 2007, 2008 e 2009.
L'azienda ha invece registrato nuovamente disavanzi nel 2010 per 521.000,00 euro e nell'anno successivo (2011) per 867.000,00 euro. Nel bilancio 2011 è stato inoltre previsto un accantonamento per 400.000,00 euro da utilizzare per far fronte al contenzioso con i lavoratori in cui la società è risultata soccombente. II costo complessivo del contenzioso si aggira attorno a 800.000,00 euro che l'azienda stessa ha deciso di spalmare nel biennio 2010-2011.
Il piano industriale 2008-2012 fissa le linee di azione sia sul fronte della riduzione dei costi che su quello dell'aumento dei ricavi. E' stata inoltre messa in atto una ulteriore fase di importante ristrutturazione per la riduzione dei costi. La ristrutturazione riguarda in particolare la riduzione dei chilometri effettuati fuori servizio e una maggiore produttività del personale. Inoltre anche sul fronte dei ricavi da traffico Conerobus sta registrando significativi incrementi.
Resta tuttavia la pesante incertezza dei costi esterni, in particolare gasolio e assicurazione, per i quali tutte le aziende del TPL hanno dovuto sostenere forti aumenti dei costi di gestione, che rappresentano, sul totale dei costi di produzione, rispettivamente il 12% ed il 3% circa.
Dal 2010 al 2011 tali voci sono aumentate, mediamente, nella misura del 21%, per il gasolio e dell' 8% per l'assicurazione, quest’ultimo dato può sfiorare anche il 10%. Ciò ha compromesso in modo significativo l'equilibrio economico finanziario degli operatori del settore e posso testimoniare le difficoltà che tutte le aziende di questa regione hanno incontrato e sulle quali siamo anche intervenuti
AI fine di assicurare alle aziende un ristoro in grado di coprire integralmente i maggiori oneri per carburanti ed assicurazioni, la Regione ha stipulato in data 8 maggio 2012 un'intesa con la quale, nel triennio 2011-2013, vengono assicurate ulteriori risorse finanziarie, in particolare:
per l'anno 2011 è stata prevista un'integrazione economica del corrispettivo urbano ed extraurbano da intendersi quale una tantum, pari complessivamente a 1.500.000 di euro;
per il periodo 1° gennaio 2012 - 30 giugno 2013 l'integrazione è del 5% (su base 2011).
Inoltre, i corrispettivi per i servizi extraurbani dei bacini di Ancona e Fermo sono più bassi rispetto a quello degli altri bacini. Ciò determina una situazione di maggiore criticità per le aziende operanti in questi bacini. Per questi bacini pertanto è stata stipulata un'ulteriore intesa, che prevede un'integrazione dei corrispettivi unitari di 0,05 euro al chilometro, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, fino al termine dei contratti di servizio previsto per il 30 giugno 2013, salvo proroga. Non sono grossi incrementi, ma significano qualcosa anche come attenzione rispetto alle differenze storiche che ci sono fra i vari bacini.
Infine, in vista delle nuove gare che dovranno essere bandite per l'affidamento dei servizi dopo la scadenza degli attuali contratti, entro il 30 giugno 2013, la Regione Marche ha già avviato un processo di riorganizzazione dei servizi automobilistici e ferroviari con il duplice obiettivo di consentire economie di scala e di massimizzare l’efficienza del servizio. E’ il grosso lavoro al quale si sta prestando attenzione anche da parte del Servizio trasporti per arrivare a quella scadenza con una riorganizzazione regionale complessiva del servizio trasporti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Zaffini.

Roberto ZAFFINI. Ringrazio l’Assessore per la precisione dei dati forniti, non avevo avuto la possibilità di accedervi, anche se a dir la verità non li avevo richiesti, e quindi, da questo punto di vista mi ritengo soddisfatto.
La panoramica di questi ultimi anni è veramente allarmante e ci fa vedere come nella nostra regione si sia speso tanto e male, mantenendo delle aziende che nel sistema privato sarebbero scomparse. Questo è un dato negativo.
Parliamo sempre delle Marche come regione virtuosa, ma qui abbiamo delle società di competenza regionale che sono tutt’altro che un fiore all'occhiello.
C'è stato sicuramente un pozzo senza fondo e questi soldi, non si sa bene come e perché, sono stati gestiti così male. Nel 2003 vedo 1.700.000 euro in meno, nel 2004 più di 1.000.000, nel 2005 2.000.000, ma poi quando si parla di bilanci attivi non si dice per quanto sono attivi, potrebbero esserlo anche per 5 euro… (…)
Apprezzo l’onestà dell’Assessore, anche perché non è sua la responsabilità della gestione un po’ allegra e molto dannosa per la nostra regione. Questo si ripercuote purtroppo su tutti i trasporti, ad esempio per l’Aerdorica troviamo la stessa situazione.
Ci vuole veramente una spending review regionale.
Ci sono mozioni che prima o poi dovremo discutere, ma questo problema è veramente urgente perché qui ci sono i soldi dei cittadini, a prescindere da tutte le polemiche sugli emolumenti dei Consiglieri e sui finanziamenti dei Gruppi che vanno assolutamente rivisti.
Ciò che gestisce la Regione, ovvero la grande competenza che ha nei trasporti è veramente da revisionare. Non so se è stata stipulata un’intesa per assicurare nuove risorse, ma bisogna arrivare alla fine, nel senso che si deve capire se una ditta può mantenersi da sola o con l’avvento dei privati a livello regionale, come ad esempio è stato fatto nella provincia di Pesaro con l’Adriabus.
Devo capire se le intenzioni sono solo parole o sono vere.
Sono due anni e mezzo che vengo ad Ancona utilizzando il treno e l’autobus, non ho mai visto un controllore e proprio ieri mi è arriva la notizia di un mio amico, che vive una situazione drammatica e gli è stata negata l’esenzione del pagamento del trasporto per il figlio da Fano e Pesaro. Gli è stata negata perché l’anno prima l’Isee era superiore al limite previsto, ora è disoccupato, ha problemi di salute, è separato, con il figlio in affidamento. Sono cose pazzesche che ti fanno pensare che i controlli vanno fatti e si devono seguire le regole, non possiamo più ammettere bilanci decennali di questo tipo. I cittadini gridano vendetta anche se oggi fa più clamore il nostro portafoglio. Dobbiamo continuare a lavorare per portare questi bilanci in attivo, altrimenti si devono prendere delle decisioni drastiche e più convenienti per i cittadini e per le Marche.


Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE. Termina qui la parte dedicata al sindacato ispettivo.
Il punto 3) dell’ordine del giorno è stato rinviato e quindi passiamo al punto 4).


Nomine:

Istituto ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA)
n. 4 componenti il Consiglio di indirizzo e verifica
(art. 4, comma 1, lett. b), l.r. 21 dicembre 2006, n. 21)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di n. 4 componenti il Consiglio di indirizzo e verifica dell’Inrca di Ancona. Il voto è limitato a tre.
Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. A proposito delle nomine pongo una pregiudiziale in merito a un fatto molto preciso. Penso che la legge imponga che all’interno della componente di questo consiglio di amministrazione debba esserci la rappresentanza femminile. Quindi chiedo solidarietà alle donne Consigliere, supportato dal fatto che credo che la legge dia imposizioni precise. Questo è il primo fatto.
Secondo fatto. E’ arrivata in Aula questa mattina una lettera datata 24 settembre 2012 avente per oggetto “ritiro candidature”. Chiedo di poter far mio uno dei nomi presenti in questo elenco, dato che la scadenza dei termini me lo ha impedito ma oggi ritengo che i termini siano riaperti, per cui chiedo di far mie queste nomine, altrimenti ci sarebbe un vulnus legislativo. Se qualcuno ritira le nomine io posso farle mie. Se questo non è, ecco la pregiudiziale ed io chiedo il rinvio delle nomine.

PRESIDENTE. Il rinvio è stato già votato in apertura di seduta con voto negativo, quindi le nomine le dobbiamo fare. Per quanto concerne la presa delle candidature ritirate c’è uno specifico iter e quindi non si può fare.

Umberto TRENTA. (inizio intervento a microfono spento)…. perché subito dopo renderò per iscritto le motivazioni.

PRESIDENTE. Procediamo alla distribuzione delle schede.

(Segue la votazione)

PRESIDENTE. Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare ha preso atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della prima Commissione consiliare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità dei candidati.
Comunico il risultato della votazione:
Votanti n. 34
Schede bianche n. 0
Schede nulle n. 1
Schede valide n. 33.
Hanno ricevuto voti:
Gioacchini n. 15
Lacetera n. 17
Maccaferro n. 18
Dolcini n. 11
Brugiamolini n. 10
Moroni n. 9
Paciaroni n. 3
Belligoni n. 2
De Felice n. 2
Proclamo eletti componenti il Consiglio di indirizzo e verifica dell’Inrca di Ancona: Maccaferro, Lacetera, Gioacchini, Dolcini.


I.R.Ma Immobiliare Regione Marche s.r.l.
Revisore Unico
(l.r. 9 dicembre 2005, n. 19, lett. c), comma 2, art. 3 e Statuto ente)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina del Revisore unico dell’IRMa immobiliare Regione Marche srl. Ricordo che il voto è limitato a uno.
Prego distribuire le schede.

(Segue la votazione)

PRESIDENTE. Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare ha preso atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della prima Commissione consiliare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità dei candidati.
Comunico il risultato della votazione:
Votanti n. 31
Schede bianche n. 4
Schede nulle n. 1
Schede valide n. 26
Hanno ricevuto voti:
Buzzo n. 11
Mengarelli n. 11
Gitto n. 3
Renzi n. 1

L'articolo 49 del Regolamento interno prevede che qualora i candidati abbiano conseguito uguale numero di voti si procede al ballottaggio tra essi. Quindi procediamo con il ballottaggio tra Buzzo e Mengarelli.

Prego distribuire le schede.

(Segue la votazione)

Comunico l’esito del ballottaggio:
Votanti n. 34
Schede bianche n. 3
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 31
Hanno ricevuto voti:
Buzzo n. 17
Mengarelli n. 14
Proclamo eletto Revisore unico di IRMa Immobiliare Regione Marche srl: Buzzo.

Cooperativa Artigiana di Garanzia Mario Pierucci Soc. coop a r.l. (sede Macerata)
n. 1 componente il Consiglio di Amministrazione (sostituzione)
(Statuto Ente, articolo 36)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la sostituzione di n. 1 componente il Consiglio di amministrazione della Cooperativa artigiana di garanzia Mario Pierucci, sede di Macerata. Il voto è limitato a uno.
Prego distribuire le schede.

(Segue la votazione)

PRESIDENTE. Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare ha preso atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della prima Commissione consiliare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità dei candidati.
Comunico il risultato della votazione:
Votanti n. 33
Schede bianche n. 2
Schede nulle n. 1
Schede valide n. 30
Hanno ricevuto voti:
Eugeni n. 17
Lampa n. 10
Pallotta n. 3
Proclamo eletto componente del Consiglio di amministrazione della Cooperativa artigiana di garanzia Mario Pierucci di Macerata: Eugeni.

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Zinni. Ne fa facoltà.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Mi permetto di segnalare a quest’Aula, in particolare all’Ufficio di Presidenza e agli uffici tecnici, un fatto relativo all'elezione dei quattro componenti il consiglio di indirizzo e verifica dell’Inrca.
Mi duole dire che personalmente non ho approfondito la cosa e quindi chiedo un ausilio.
Dalla votazione è risultato un responso che ci dice, senza tanta ipocrisia, che gli eletti risultano essere tutti in area "culturale maggioranza” poiché indicati da proponenti, aventi diritto, di maggioranza.
In passato non è mai accaduto che in organismi, dove sono previste più nomine per la composizione, non fossero eletti anche esponenti indicati dalla minoranza o dalle minoranze, quindi, mi sento di chiedere la verifica del responso.
Mi appello al fatto che le minoranze non sono state tutelate dal meccanismo e, qualora non ci fossero i presupposti per la ripetizione della votazione in una prossima seduta o a una diversa individuazione dell’esito a verbale, mi sento di chiedere politicamente alla maggioranza, - visto che oggi molti nostri esponenti non erano presenti per un'importante riunione a Roma ed avevano chiesto, per iscritto all’Ufficio di Presidenza, il rinvio di questo punto che abbiamo votato ad inizio seduta ma non è passato – di ripristinare, qualora non ci siano i presupposti tecnici, i presupposti politici per riequilibrare un consiglio che comunque, è inutile nasconderlo, è nominato dalla politica e, quindi, credo che la pluralità possa essere maggiore garanzia di efficienza per lo stesso Inrca.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Credo che sia un intervento di moral suasion, perché non era previsto, come in molti altri casi, un voto limitato per garantire la presenza della minoranza. Quando è prevista i regolamenti stabiliscono un voto limitato. Posso solo certificare che con le regole date era una votazione libera.


Mozione n. 404
del Consigliere Sciapichetti
“Crisi Pubbliche assistenze nelle Marche – rischio sospensione servizio trasporto sanitario”

Mozione n. 403
del Consigliere Silvetti
“Mancata attuazione regolamenti attuativi legge regionale n. 6/2011”

Mozione n. 394
del Consigliere Latini
“Jesi tagli alla Croce Rossa Italiana”
(abbinate)
(Discussione e rinvio)

PRESIDENTE. Passiamo alle mozioni n. 404 del Consigliere Sciapichetti, n. 403 del Consigliere Silvetti e n. 394 del Consigliere Latini. Avete preparato una proposta di risoluzione? Altrimenti dobbiamo mettere in votazione ogni mozione. Ha la parola il Consigliere Comi.

Francesco COMI. La questione l'ho seguita anch'io in questi mesi, e vista l’assenza dell’Assessore, propongo ai presentatori delle mozioni un chiarimento sulla situazione attuale e sulle iniziative che sono state intraprese, in modo tale che possano valutare se quello che stiamo facendo è soddisfacente o meno. Magari potremo sintetizzare con una risoluzione comune.

PRESIDENTE. La richiesta è pervenuta dal Consigliere Sciapichetti, ma considerata l'assenza dell'Assessore, capisco che sarebbe più opportuno rinviare alla prossima seduta…

Angelo SCIAPICHETTI. Presidente, se alla prossima seduta sarà presente l’Assessore e se ci impegniamo a metterla al primo punto dell’ordine del giorno tra le mozioni, credo che possiamo rinviarla.
Teniamo conto del fatto che tutte le associazioni hanno annunciato la completa sospensione del servizio a partire dal 1° ottobre.

PRESIDENTE. Il consiglio che posso darvi è questo. C’è l’impegno di mettere ai primi due posti dell’ordine del giorno della prossima seduta queste mozioni e la mozione n. 374. Siccome sono due argomenti di interesse posso metterle anche prima delle interrogazioni.
Sarebbe il caso, relativamente alle mozioni nn. 404, 403 e 394, di arrivare ad una risoluzione.
Ha la parola il Consigliere Latini.

Dino LATINI. Condivido la sua proposta di mettere queste mozioni ai primi punti dell'ordine del giorno, proprio perché c’è questa scadenza, anche se, probabilmente, la situazione sarà sbloccata dagli incontri che si terranno venerdì prossimo, come ha ufficiosamente anticipato il Consigliere Comi.
Restano però sul tappeto, dal punto di vista della temporalità degli avvenimenti, una sequenza di prese di posizione che potrebbero portare anche un deficit alla pubblica assistenza o quanto meno alle richieste della pubblica assistenza. Se le mozioni si possono mettere al primo punto dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio raggiungeremo il risultato.

PRESIDENTE. Allora, iscriviamo al primo punto dell'ordine del giorno le mozioni nn. 404, 403 e 394 e al secondo punto la mozione n. 374. Poi mettiamo le interrogazioni…(…) Ho fatto seguito alla richiesta del Consigliere Comi e poi non c’è l’Assessore alla sanità…(…) Va bene, allora votiamo la mozione n. 374.


Mozione n. 374
dei Consiglieri Comi, D'Anna, Busilacchi, Badiali, Giorgi, Camela, Natali, Giancarli, Binci, Bucciarelli
“Centro di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica Ospedali Riuniti di Ancona”
(Votazione)

PRESIDENTE. Metto in votazione la mozione n. 374.

(L’Assemblea legislativa approva)


La seduta termina alle ore 13,05