Leggi e regolamenti regionali
Atto: | LEGGE REGIONALE 13 giugno 2019, n. 16 |
Titolo: | Modifiche alla legge regionale 3 aprile 2013, n. 5 "Norme in materia di raccolta e coltivazione dei tartufi e di valorizzazione del patrimonio tartufigeno". |
Pubblicazione: | (B.U. 20 giugno 2019, n. 47) |
Stato: | Vigente |
Tema: | SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE |
Settore: | AGRICOLTURA E FORESTE |
Materia: | Boschi e foreste – Prodotti del sottobosco e tartufi - Collina e montagna |
Sommario
Art. 1 (Inserimento dell'articolo 2 bis nella l.r. 5/2013)
Art. 2 (Modifiche all'articolo 20 della l.r. 5/2013)
Art. 3 (Invarianza finanziaria)
Art. 2 (Modifiche all'articolo 20 della l.r. 5/2013)
Art. 3 (Invarianza finanziaria)
1. Dopo l'articolo 2 della legge regionale 3 aprile 2013, n. 5 (Norme in materia di raccolta e coltivazione dei tartufi e di valorizzazione del patrimonio tartufigeno) è inserito il seguente:
"Art. 2 bis (Tavolo permanente di filiera sul tartufo)
1. Al fine di concorrere a sostenere le azioni di promozione e valorizzazione delle attività legate al patrimonio tartufigeno delle Marche e perseguire le finalità di cui alla lettera g) del comma 2 dell'articolo 2 è istituito il Tavolo permanente di filiera sul tartufo.
2. Il Tavolo è composto da:
a) l'assessore competente in materia o suo delegato, che lo presiede;
b) un componente della competente commissione assembleare;
c) un rappresentante dell'Accademia italiana del tartufo;
d) due rappresentanti delle associazioni agricole della regione Marche;
e) un rappresentante delle associazioni di tartufai delle Marche;
f) un rappresentante delle associazioni di tartuficoltori delle Marche;
g) un giornalista iscritto all'albo dei giornalisti professionisti della regione Marche;
h) due rappresentanti delle associazioni di categoria del settore del commercio;
i) un rappresentante dell'ANCI e un rappresentante dell'UNCEM;
j) un rappresentante dell'Associazione Città del Tartufo.
3. Il Tavolo è costituito dalla Giunta regionale, sentita la commissione assembleare competente, previa designazione dei rappresentanti da parte delle associazioni e degli enti di appartenenza. La deliberazione costitutiva definisce le modalità di funzionamento dell'organismo.
4. Il Tavolo resta in carica per tutta la durata della legislatura ed in ogni caso fino a nuova costituzione. La partecipazione ai suoi lavori non comporta la corresponsione di indennità o rimborsi spese.
5. Le funzioni di segreteria del Tavolo sono svolte dal dirigente della struttura regionale competente in materia.".
1. Il comma 7 dell'articolo 20 della l.r. 5/2013 è sostituito dal seguente:
"7. I Comuni e le Unioni montane esercitano le funzioni inerenti all'applicazione delle sanzioni amministrative previste dalla presente legge nei territori di rispettiva competenza e svolgono altresì le procedure per la confisca e lo smaltimento del prodotto, nonchè per la custodia del tesserino.".
2. Il comma 8 dell'articolo 20 della l.r. 5/2013 è sostituito dal seguente:
"8. Ferme restando le sanzioni previste per la violazione di norme tributarie, gli enti di cui al comma 7 applicano le sanzioni previste dal presente articolo con le modalità di cui alla legge regionale 10 agosto 1998, n. 33 (Disciplina generale e delega per l'applicazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale) e ne introitano i relativi proventi.".
1. Dall'applicazione di questa legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione.