VIA LIBERA AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
La Commissione Sviluppo economico approva l’atto di pianificazione che interessa l’ultimo periodo della programmazione 2014/2022. Linee di intervento e di modifica incentrate sulla semplificazione, sulle strategie di sviluppo, la complementarietà e la differenziazione dei ruoli.

Il programma di sviluppo rurale della Regione Marche che interessa il periodo 2014/2022 ha trovato approvazione in Commissione Sviluppo economico. Un via libera che riguarda, in particolar modo, le linee di correzione e intervento sulle ultime annualità previste dall’arco temporale di pianificazione. Le azioni sono rivolte principalmente alla semplificazione delle procedure, alle strategie di sviluppo di settore, a premiare la complementarietà degli interventi con altre misure di finanziamento e programmazione, a esplicitare più chiaramente il ruolo dei diversi soggetti coinvolti con particolare attenzione alla distinzione tra i compiti dei GAL (Gruppi di azione locale) e quelli dei consulenti da formare ad hoc per l’animazione territoriale e per la progettazione dei PIL, onde evitare eventuali sovrapposizioni tra le attività dei due soggetti. Il presidente di Commissione Andrea Putzu (FdI) si è detto soddisfatto per il voto unanime ottenuto dal provvedimento. “Provvedimento importante – ha affermato Putzu – capace di dare risposte concrete agli agricoltori, non soltanto quelli più grandi, ma anche i giovani che intendono investire in questo settore che ritengo possa avere enorme sviluppo da qui ai prossimi anni dopo un periodo difficile determinato anche dalla pandemia”. “Con i 185 milioni di fondi aggiuntivi assegnati alla Regione Marche per il periodo 2021-2022 si sono portate avanti delle iniziative fondamentali per favorire la competitività del nostro sistema agricolo e agroalimentare – è stato il commento del relatore di maggioranza Marco Marinangeli (Lega) - Una parte preponderante di queste risorse è stata assegnata alla misura a sostegno della produzione con metodo biologico (39 milioni di euro, circa il 21% del totale). Queste risorse – ha concluso Marinangeli - saranno cruciali per supportare il neonato distretto unico regionale del biologico, mentre altra misura importante (56 milioni di euro, circa il 30% del totale) è quella a sostegno degli investimenti nelle aziende agricole anche in funzione dell’inserimento dei giovani nel settore”.
“Con la modifica proposta si porta avanti, nei fatti, la strategia messa in atto con il PSR 2014-2020 – ha rilevato il vicepresidente di Commissione e relatore di minoranza sul provvedimento Antonio Mastrovincenzo (Pd) - operando nella continuità, garantendo prevedibilità e stabilità durante il periodo transitorio, concentrando quindi la dotazione 2021-2022 su alcune misure chiave, tenendo conto dei fondi residui disponibili e di quanto emerso dal partenariato. In Commissione – ha poi proseguito - avevo chiesto esplicitamente attenzione ai giovani. Sono soddisfatto in quanto tra le misure rifinanziate, due concorrono proprio al cosiddetto pacchetto giovani, lo strumento che sostiene l’insediamento dei giovani in agricoltura e che viene fortemente rafforzato con le risorse aggiuntive. Da sottolineare infine l’importanza degli interventi a sostegno alla produzione con metodo biologico, già fortemente voluti e sostenuti dalla precedente amministrazione di centrosinistra”.

L.B.
Comunicato n.246, Venerdì 22 Ottobre 2021