GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
Il Ministro Stefani: «Il mondo della disabilità nell'agenda dei governi attuali e futuri. Grandi sfide da affrontare per fare sistema con tutti i protagonisti». Non una celebrazione, ma l'inizio di un percorso per migliorare la vita quotidiana delle persone disabili il comune denominatore di tutti gli interventi. In Aula le testimonianze e il racconto di traguardi raggiunti grazie allo sport, alla cultura e all’associazionismo.

«Il mondo della disabilità sia un sistema e non solo azioni che si basano sull'energia e sulla buona volontà di alcuni. Un mondo che non è fatto solo di bisogni, ma è fatto soprattutto di diritti. Mi piacerebbe pensare ad un futuro in cui il tema delle disabilità possa
diventare veramente un tema pieno, creando un sistema che metta in relazione tutti i protagonisti». E' un appello al dialogo, alla collaborazione e alla sinergia l'intervento della Ministro per la disabilità, Erika Stefani, nella Giornata internazionale delle persone con disabilità celebrata con una seduta aperta nell'Aula del Consiglio regionale. Richiamando la Legge delega e il ruolo delle competenze regionali, il Ministro ha invitato a partecipare nel 2022 al percorso di confronto che avvierà lo Stato «per individuare con le regioni i percorsi più virtuosi». «Il tema della disabilità è trasversale ed entra ufficialmente nelle agende dei governi attuali e futuri – ribadisce il Ministro - Ci sono grandi sfide da affrontare con pragmatismo, lontane dalle ideologie e dai colori politici». Un invito alla collaborazione concreta condiviso nell'avvio della seduta in tutti gli interventi istituzionali. «Dal 1992, anno di istituzione di questa Giornata – ha sottolineato il Presidente Latini in apertura della celebrazione - molti progressi in termini di atti legislativi, di attenzioni, di interventi sono stati fatti, per favorire che la disabilità diventi un percorso e una ricchezza, ma resta ancora molto da fare». Luca Pancalli, Presidente del Presidente Comitato italiano paralimpico (Cip), ha ricordato il ruolo dello sport «come mezzo di integrazione e inclusione sociale, strumento di dialogo universale. Nei percorsi di vita delle persone disabili, uno strumento sul quale investire per il riconoscimento del diritto di cittadinanza. Non vogliamo compassione, ma comprensione, mantenendo una luce accesa sulle vere difficoltà di tutti i giorni, le paralimpiadi quotidiane». Non un momento celebrativo, ma un inizio per avviare un percorso costruttivo di confronto e coprogettazione. E' quanto hanno auspicato Vincenzo Falabella, Presidente Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, e Nazario Pagano, Presidente Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità, che hanno riconosciuto alle Marche di essere stata la prima regione ad attenzionare con una seduta aperta questa ricorrenza. L’inclusione delle persone disabili è un obiettivo prioritario tutelato anche dagli organismi regionali, come hanno spiegato la Presidente della Commissione regionale pari opportunità, Maria Lina Vitturini, il Garante regionale dei diritti della persona, Giancarlo Giulianelli, nel ricordare progetti che coinvolgono come testimonial atleti paralimpici e percorsi per adottare linguaggi inclusivi. Il programma della giornata ha previsto una seconda parte dedicata alle testimonianze, con il racconto di traguardi raggiunti grazie allo sport, alla cultura e all’associazionismo. Le conclusioni affidate al Presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli.
L.V.
Comunicato n.297, Martedì 7 Dicembre 2021