UBI BANCA, NO ALLE ESTERNALIZZAZIONI
Via libera unanime per la mozione presentata da Urbinati, Biancani e Giancarli e sottoscritta in seguito anche da diversi esponenti dell'opposizione. Approvato anche Rendiconto regionale 2018, la proposta di legge sulla valorizzazione dei dialetti e quella per la promozione della cultura delle politiche pubbliche. Disco verde inoltre per la pdl riguardante i criteri di localizzazione degli impianti di combustione dei rifiuti e Css, il combustibile solido secondario. Unanimità sulla proposta di legge, da inviare alle Camere, per regolamentare le prestazioni di lavoro mediante piattaforme digitali.

 immagine primo piano Approvata all'unanimità la mozione, presentata dai consigliri Pd Urbinati, Biancani e Giancarli e sottoscritta in seguito anche da diversi esponenti dell'opposizione, con la quale si impegna la Giunta e al Presidente ad aprire un tavolo tecnico per evitare l’esternalizzazione di alcuni servizidel Gruppo Ubi Banca ed il conseguente piano degli esuberi. Via libera anche per il Rendiconto regionale 2018. Disco verde per le proposte di legge su valorizzazione dei dialetti, promozione della cultura delle politiche pubbliche, criteri di localizzazione degli impianti di combustione dei rifiuti e Css. Unanimità sulla proposta di legge, da inviare alle Camere, per regolamentare le prestazioni di lavoro mediante piattaforme digitali.


UNANIMITA' PER LA MOZIONE UBI BANCA

Via libera all'unanimità dall'Assemblea legislativa per la mozione riguardante la decisione del Gruppo Ubi di esternalizzare alcuni servizi bancari. L'atto - presentato dai consiglieri Pd Urbinati, Biancani e Giancarli e sottoscritto in seguito anche da diversi esponenti dell'opposizione - impegna il Presidente e la Giunta regionale a prendere immediati contatti con “i vertici di Ubi Banca ed aprire un tavolo tecnico per evitare l'operazione di esternalizzazione dei servizi e il conseguente piano di esuberi.” Inoltre nell'atto, alla luce di quanto evidenziato dalla Commissione di indagine dell'Assemblea legislativa regionale delle Marche, si chiede di “interagire con i vertici di Ubi Banca per l'attivazione di una diversa politica di accesso al credito per soddisfare le reali esigenze delle imprese delle famiglie e dei risparmiatori” marchigiani al fine di riportare quella fiducia da parte dell'utenza “che costituisce la vera essenza dell'attività bancaria”. Ad illustrarne i contenuti lo stesso consigliere Giancarli, che ha brevemente ripercorso i lavori della commissione d'indagine su Banca Marche, acquisita poi dal gruppo Ubi. Dobbiamo fare in modo che questa banca “sia davvero vicina al territorio - ha detto - e alle Marche. Serve ricostruire con la clientela una relazione basata sulla fiducia, con benefici non solo per gli attuali lavoratori e clienti, ma per l'intero territorio”.
Dopo l'intervento del consigliere Giancarli è intervenuto il capogruppo Lega, Sandro Zaffiri, che ha parlato di “una mozione importante per la nostra regione, perché con la proposta avanzata, il gruppo Ubi banca ha gettato la maschera, vuole fare soltanto una banca di fatto, senza servizi per la comunità, impoverendo così il nostro territorio. Una gravità inaudita”. Secondo il capogruppo FdI, Elena Leonardi, "quanto è avvenuto con il cosiddetto decreto salva banche lo stiamo pagando sul nostro territorio", mentre Andrea Biancani (Pd) ha parlato di "operazione non corretta" perché gli impegni "erano bene altri, con ampie rassicurazioni rispetto la tenuta occupazionale". "Oggi sono 197 lavoratori coinvolti - ha sottolineato - che dovrebbero entrare nella società esterna".
Mirco Carloni, nell'annunciare voto a favore, ha parlato di numeri preoccupanti “con filiali in fase di declassamento” e “diversità di trattamento tra i dipendenti delle Marche e quelli di altre regioni”.
La capogruppo Fi, Jessica Marcozzi, ha evidenziato di aver sottoscritto la mozione “per dare segnale forte ai vertici" dell'istituto di credito. "Le nostre piccole aziende - ha aggiunto - hanno bisogno di credito, ma non è questo che sta facendo Ubi Banca". Gianni Maggi, presidente del gruppo M5s, ha annunciato il voto favorevole “in maniera convinta” alla mozione perché “il lavoro è un diritto e noi sosterremo in tutte le maniere, in tutte le forme e con tutte le azioni politiche opportune i lavoratori”. Luca Marconi (Popolari Marche -Udc) ha ricordato la vicenda Banca Marche e parlato di “colonizzazione bergamasca della nostra regione”. Secondo Marconi per risolvere la situazione “ci vuole l'intervento pubblico in economia e in finanza, un intervento del ministero del Tesoro”.
Per l'assessore Cesetti quanto sta avvenendo è “conseguenza della gravissima vicenda Banca Marche dove è mancato il controllo delle istituzioni e della politica”. E ancora: “L'iniziativa delle esternalizzazioni, come quella della chiusura degli sportelli sui territori, denota un egoismo ambientale del gruppo Ubi Banca che avrebbe dovuto avere maggiore sensibilità”.
Ultimo intervento prima del voto quello della Vicepresidente Anna Casini che ha evidenziato "l'importanza della tutela e del supporto alla nostra economia”.

APPROVATA PDL PER LA VALORIZZAZIONE DIALETTI

Salvaguardare e valorizzare le lingue dei territori, riconoscendole parti integranti del patrimonio storico, civile e culturale della regione. E' l'obiettivo della proposta di legge sui dialetti, a iniziativa dei consiglieri Rapa, Pieroni e Cesetti, approvata a maggioranza dall'Assemblea legislativa.
Ad illustrarne i contenuti il relatori Renato Claudio Minardi, per la maggioranza, e Jessica Marcozzi, per l'opposizione. La proposta di legge promuove e sostiene le lingue dei territori attraverso studi e ricerche, prevedendo l'attivazione di collaborazioni con gli Atenei marchigiani, i centri di documentazione e ricerca, le associazioni del territorio. Finanziamenti verranno messi in campo dalla Regione per progetti didattici, manifestazioni, spettacoli e altre produzioni artistiche, iniziative teatrali, editoriali, discografiche, televisive e multimediali. La normativa, finanziata per l'annualità 2020 con 40mila euro, istituisce, inoltre, all'interno della Biblioteca dell'Assemblea legislativa, un apposito fondo bibliografico, “Biblioteca dei dialetti marchigiani”, consultabile anche online. Alla Giunta regionale spetterà approvare i programma triennale degli interventi per la valorizzazione del patrimonio linguistico dei territori da sottoporre al Comitato tecnico, composto da 10 esperti, scelti nelle cinque province, e alla Commissione assembleare competente. Aspetti positivi del testo legislativo evidenziati nel corso del dibattito dal primo firmatario, Boris Rapa, e dai consiglieri Marzia Malaigia (Lega) e Elena Leonardi (FdI). Interventi critici da parte dei cinquestelle Maggi e Giorgini. In sede di dichiarazione di voto si sono espressi anche Piero Celani (FI), Luca Marconi (Popolari Marche -Udc) e Sandro Zaffiri (Lega).

VIA LIBERA PER RENDICONTO REGIONALE 2018

Semaforo verde per il Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2018. La pdl, relatori Francesco Giacinti (Pd) e Jessica Marcozzi (FI), è stata approvata a maggioranza, con 17 voti favorevoli e 9 contrari.
I dettagli della proposta di legge illustrati all'Aula dallo stesso Presidente della commissione "Affari istituzionali", Giacinti. Le entrate accertate ammontano per il 2018 a 4mld 740mln e 332.355 euro, mentre le spese sono pari a 4mld 657mln e 500mila euro. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018 è di 596,62 milioni. Tra gli altri dati evidenziati nel corso dell'illustrazione in aula della proposta di legge, la diminuzione dell'indebitamento, passato da 901,734 milioni di euro del 2017 a 714,086 milioni. Nel suo lungo e dettagliato intervento Giacinti ha parlato “di gestione rigorosa” del bilancio regionale e di “contenimento e razionalizzazione delle spese”. Risultati che tenendo conto “della costante riduzione dei trasferimenti statali, sono positivi e dimostrano l'atteggiamento prudente” . Critica la relatrice di opposizione Jessica Marcozzi (FI), che pur condividendo la relazione “puntuale e precisa” di Giacinti, ha puntato il dito sulla gestione del servizio sanitario regionale parlando di “ fallimento e di criticità importanti, con un'errata programmazione finanziaria regionale”. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Zaffiri, Maggi, Fabbri, Marconi, Giancarli, Zura Puntaroni e gli assessori Cesetti e Casini. Conclusioni del Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli.

COMBUSTIONE CSS A NON MENO DI 5 KM DA CENTRI ABITATI

Punta alla tutela della salute delle persone e dell'ambiente la proposta di legge a iniziativa del consigliere Sandro Bisonni (Verdi) con la quale si individuano criteri più stringenti per la localizzazione degli impianti di combustione dei rifiuti e del Css (Combustibile solido secondario). La pdl (relatori lo stesso Bisonni e Peppino Giorgini, M5S), approvata dall'Aula con 20 voti favorevoli e un astenuto, fissa in cinque chilometri in linea d'aria la distanza minima che tali impianti dovranno avere dai centri abitati e dalle cosiddette “funzioni sensibili”, come scuole e ospedali. Dopo gli interventi dei due relatori, si sono espressi Marconi (Popolari Marche - Udc), Micucci (Pd) e Celani (FI).

PROMOZIONE CULTURA VALUTAZIONE POLITICHE PUBBLICHE

Via libera unanime dell'Aula per la proposta di legge riguardante la promozione della cultura della valutazione delle politiche pubbliche, a iniziativa dei consiglieri Busilacchi (art.1-Mdp), Zaffiri (Lega), Leonardi (FdI), Micucci (Pd), Giancarli (Pd) e Maggi (M5S). In tal senso la pdl incentiva l'attività di ricerca e lo svolgimento di tirocini formativi, presso l'Assemblea legislativa, e affida al Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche il compito di determinare annualmente, e nei limiti delle risorse disponibili, il numero di borse di studio da attivare e i relativi ammontari. Prevista la stipula di apposite convenzioni con le Università marchigiane. La pdl, relatori Busilacchi e Maggi, per la sua prima attuazione può contare su 40mila euro.

TUTELA LAVORATORI PIATTAFORME DIGITALI

Tutelare chi lavora per le piattaforme digitali e favorire l'instaurazione di rapporti con contratti chiari e trasparenti, nel rispetto del giusto equilibrio tra flessibilità del lavoro e diritti dei lavoratori. Sono le finalità della proposta di legge alle Camere (firmatari Busilacchi, Art.1-Mdp, Urbinati, Pd, Rapa, Uniti per le Marche, e Marconi, Udc) approvata all'unanimità dal Consiglio regionale prima di passare all'esame delle interrogazioni. Rinviato il pacchetto di mozioni.

C.C.
Mercoledì 18 Settembre 2019