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PIANO FAUNISTICO-VENATORIO REGIONALE, TRA I PRIMI IN ITALIA Al via l'esame della proposta di atto amministrativo della Giunta regionale che pianifica il territorio agro-silvo-pastorale e fornisce i criteri per la gestione della fauna e della caccia.

 immagine primo piano All'esame dell'Aula il Piano faunistico-venatorio regionale. La proposta di atto amministrativo, a iniziativa della Giunta, è tra le prime redatte in Italia con valenza regionale, dopo il passaggio delle competenze della materia dalle Province. L'atto è lo strumento di pianificazione del territorio agro-silvo-pastorale, di gestione della fauna e dell'attività venatoria. Il Piano elenca le zone tutelate, le aree protette nazionali e regionali e i siti della Rete Natura 2000, e gli Ambiti territoriali di caccia (Atc), i principali istituti di gestione faunistico-venatoria. Attualmente nella Regione Marche sono stati confermati 8 Atc e comprendono tutto il territorio regionale al lordo delle aree protette. Il testo arriva in Consiglio regionale dopo numerose audizioni in commissione sviluppo economico per ascoltare le osservazioni delle associazioni venatorie, agricole e ambientaliste e degli Atc. In termini di zone sottoposte a tutela, il Piano supera il minimo di superficie richiesto dalla normativa statale, il 21%, arrivando al 21,7%. Per quanto riguarda i danni prodotti dalla fauna selvatica, viene reintrodotto il termine del "risarcimento", in sostituzione dell'indennizzo. Il presidente della commissione, Gino Traversini (Pd), relatore di maggioranza, ha parlato di “scommessa vinta”, sottolineando che è stato recepito l'80% delle segnalazioni raccolte durante le audizioni. Per Piero Celani (FI), relatore dell'opposizione, si tratta di un piano “valido” che dà risposte definitive.
(l.v.)
Martedì 18 Febbraio 2020