IL 50° COMPLEANNO DELLA REGIONE MARCHE
Cerimonia sobria, ma con un forte messaggio di speranza per il futuro delle Istituzioni, del territorio e della comunità marchigiana. Mastrovincenzo: “Capacità di affrontare e superare i momenti difficili. Occorre guardare con fiducia alle nuove sfide che ci attendono”. Presenti alcuni ex Presidenti di Giunta e Consiglio e due consiglieri della prima legislatura.

 immagine primo piano Sono trascorsi cinquanta anni da quel 6 luglio 1970, data dell’insediamento del primo Consiglio regionale delle Marche. Un mese prima, il 7 giugno, i marchigiani si recavano alle urne per eleggere i propri rappresentanti nell’assise regionale. Oggi, a mezzo secolo di distanza, nell’Aula assembleare si è celebrata l’importante ricorrenza che, in qualche modo, sancisce la solidità dell’Istituzione Regione al cospetto degli attacchi del tempo. Si è trattato di una cerimonia sobria, nel rispetto del difficile momento storico che si sta attraversando, ma con un chiaro messaggio di fiducia e di speranza per il futuro. “Le Marche non sarebbero una comunità intraprendente, dinamica, con buoni livelli di qualità della vita e di benessere senza l’azione portata avanti dalla Regione in questi 50 anni – ha affermato il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo - Abbiamo dovuto superare tanti momenti difficili dai terremoti alla pandemia, fino alla crisi economica, ma siamo stati sempre capaci di ripartire. Adesso dobbiamo guardare con fiducia alle nuove sfide che ci attendono – ha poi aggiunto - la ricostruzione post sismica, la formazione e lavoro 4.0, la ricerca, l’innovazione del nostro sistema di welfare, la lotta alle disuguaglianze, la sostenibilità ambientale. Il tutto sullo sfondo di un orizzonte europeo all’interno del quale la Regione dovrà costruire una propria identità per poter continuare a svolgere un ruolo da protagonista”. Parole che hanno avuto un’eco nel videomessaggio inviato per l’occasione dal Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “L’Europa che uscirà da questa emergenza sarà certamente più forte, capace e resiliente – ha rilevato Sassoli – i corpi intermedi hanno dimostrato nelle recenti difficoltà di essere la spina dorsale della democrazia, le Marche, in modo particolare, sono emblema di un sano federalismo solidale, come i marchigiani rappresentano da sempre l’esempio di comunità progredita e intraprendente”. Attraverso il documentario dal titolo “Quando nasceva la Regione Marche . Le Marche tra anni Sessanta e Settanta” e l’esposizione da parte del professor Franco Amatori della ricerca “Le Marche 1970 – 2020. La Regione e il territorio”, entrambi curati dall’Istituto Storia Marche, si è cercato di ripercorrere le tappe della crescita e della affermazione del tessuto sociale ed economico marchigiano, sempre affiancato, in questo percorso, dall’Istituzione regionale. Conclusioni affidate al Presidente della Giunta, Luca Ceriscioli, che si è soffermato sulla storia degli ultimi cinque anni, come strumento utile per interpretare al meglio le sfide del futuro. Alla cerimonia hanno preso parte il Presidente e Vice dell’associazione degli ex consiglieri, Fausto Franceschetti e Marco Luchetti, alcuni ex Presidenti di Giunta e Consiglio e due consiglieri della prima legislatura regionale, Giuseppe Cerquetti e Giacomo Mombello. Il programma delle celebrazioni è stato completato dalla performance voce e musica di Lucia Ferrati, Eugenio Olivieri e Monica Micheli nel recital “Parole di Marca. Breve viaggio sentimentale in terra marchigiana” a cura dell’Amat.

L.B.
Martedì 7 Luglio 2020