RISOLUZIONE UNITARIA SULL'AFGHANISTAN
L’atto, approvato dal Consiglio regionale, ha preso le mosse dall’esame congiunto di due diverse mozioni, presentate subito dopo il tragico epilogo dello scorso agosto. Sarà fatto pervenire al Presidente della Repubblica, nonché ai Presidenti di Senato, Camera, Consiglio dei Ministri e delle Commissioni degli Affari esteri. Al primo posto l’impegno per la tutela dei diritti umani. Chieste azioni concrete di sostegno e accoglienza per i profughi e le profughe afghane

 immagine primo piano Prendere una netta posizione rispetto alla situazione che si è verificata in Afghanistan, affermando con forza la necessità della tutela dei diritti umani. E’ questo il primo impegno che viene chiesto al Presidente ed alla Giunta della Regione Marche, attraverso una risoluzione unitaria approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa. L’atto ha preso le mosse dall’esame congiunto di due diverse mozioni, presentate subito dopo il tragico epilogo dello scorso agosto. Una vede come primo firmatario il Presidente del Consiglio, Dino Latini, ed è stata sottoscritta anche dai capigruppo Carlo Ciccioli (Fdi), Renzo Marinelli (Lega), Jessica Marcozzi (Fi), Luca Santarelli (Rinasci Marche) e Marta Ruggeri (M5s), mentre l’altra porta la firma di tutti i consiglieri del Pd ((Manuela Bora, Romano Carancini, Anna Casini, Fabrizio Cesetti, Antonio Mastrovincenzo, Maurizio Mangialardi, Micaela Vitri, Andrea Biancani).
Gli altri impegni contemplati nella risoluzione riguardano il supporto da offrire “con azioni concrete di sostegno e accoglienza per i profughi e le profughe afghane, integrandosi con le realtà locali e nazionali che si stanno organizzando per attivare una rete di solidarieta’”.
Inoltre, vengono chiesti l’attivazione di corridoi umanitari nei confronti dei rifugiati; il mantenimento di un presidio diplomatico dell’Italia per facilitare le richieste di asilo; il coinvolgimento delle comunità locali nel percorso di consapevolezza, conoscenza e accoglienza.
Presidente e Giunta vengono impegnati ad attivarsi concretamente, come ribadito anche dall’Anci, per “gestire da subito l’accoglienza, la cura, il sostentamento, l’assistenza della quota di profughi che sarà assegnata alla Regione Marche, provvedendo in seguito ad attivare anche percorsi di inclusione lavorativa, formativa e culturale, che possano permettere una felice integrazione all’interno del tessuto sociale delle Marche”.
Impegno finale, quello di far pervenire la risoluzione al Presidente della Repubblica, nonché ai Presidenti di Senato, Camera, Consiglio dei Ministri e delle Commissioni degli Affari esteri.

A.Is.
Martedì 14 Settembre 2021