I PRIMI CINQUANTA ANNI DELLE GROTTE DI FRASASSI
Celebrazione nell’Aula del Consiglio, aperta dalle parole del Presidente dell’Assemblea Dino Latini: “Realtà naturale di eccezionale valore importante non soltanto per le Marche, ma per l’Italia e il mondo”. La galleria fotografica della scoperta commentata dai protagonisti dell’impresa. Chiusura del Presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli

 immagine primo piano Era il 25 settembre 1971 quando un gruppo di speleologi del CAI varcò per la prima volta l’ingresso della Grotta Grande del Vento, dando inizio a tutta una serie di successive esplorazioni e scoperte che fece venire alla luce lo straordinario complesso naturalistico ipogeo noto come Grotte di Frasassi. Il cinquantesimo anniversario di questa eccezionale scoperta è stato celebrato nell’Aula del Consiglio regionale con un momento rievocativo aperto dalle parole del Presidente dell’Assemblea, Dino Latini: “Una realtà naturale di eccezionale valore importante non soltanto per la nostra regione, ma per l’Italia e il mondo”. “Quel gruppo – ha aggiunto Latini riferendosi agli autori della scoperta – rappresenta la testimonianza di quanto sia importante conoscere, curare e valorizzare il territorio e l’ambiente”. Al Presidente Latini hanno fatto seguito il sindaco di Genga, Marco Filipponi, che ha sottolineato come le Grotte siano la cifra dell’alto valore paesaggistico delle Marche e il portavoce del gruppo speleologico del CAI di Ancona, Sandro Stoppa, il quale ha ribadito l’importanza della scoperta anche in funzione turistica ed economica. La celebrazione dell’evento è stata impreziosita dalla proiezione di alcune immagini dei momenti della scoperta e delle successive esplorazioni commentate dai protagonisti dell’impresa presenti in Aula consiliare, Giorgio Lacopo, Maurizio Bolognini, Fabio Sturba, Fabio Bentivoglio, Stefano Fiori, Costantino Cioffi, Mauro Bolognini e Giuseppe Gambelli. In chiusura le parole del Presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli: “Grotte patrimonio straordinario, uniche nel panorama internazionale, da valorizzare e da esaltare sempre in maniera maggiore”. Agli speleologi scopritori è stata consegnata una medaglia celebrativa del cinquantesimo anniversario.

L.B.
Martedì 28 Settembre 2021