Resoconto della seduta n.11 del 19/01/2021
SEDUTA N. 11 DEL 19 GENNAIO 2021

La seduta inizia alle ore 10,35

Presidenza del Presidente
Dino Latini

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 11 del 19 gennaio 2021. Do per letto il processo verbale della seduta n. 10 del 12 gennaio 2021, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.

Sull’ordine del giorno

In attesa dell'arrivo degli Assessori e del Presidente per l’interpellanza n. 3 e per l’interrogazione n. 41, i lavori iniziano con l'interrogazione n. 36.

Interrogazione n. 36
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Bora, Mangialardi, Casini, Vitri, Biancani
“Emergenza Covid-19. Accordi integrativi con AIOP e ARIS Marche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 36 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Bora, Mangialardi, Casini, Vitri e Biancani.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.


Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con l'interrogazione, n. 36 Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Bora, Mangialardi, Casini, Vitri e Biancani chiedono tutta una serie di informazioni riguardo al ricorso che la Regione ha fatto accreditando dei posti letto a bassa e media intensità assistenziale presso le strutture AIOP ed Aris.
Questa misura si è resa necessaria in conseguenza dell'aumento dei malati Covid nei reparti dell’area medica e della terapia intensiva, quindi abbiamo dovuto far ricorso a queste strutture private.
L'aumento del costo del trattamento, che è stato calcolato con un provvedimento dirigenziale, si sono resi necessari per i dispositivi di protezione, per i tamponi, per lo screening per il personale, per lo smaltimento di rifiuti speciali, per la pulizia, sanificazione e disinfezione, per il servizio di ristorazione di mensa, per il trasporto. Risorse dedicate esclusivamente ad un'attività trasversale reparti, ulteriori costi derivano dalla somministrazione di farmaci e per il trattamento dei pazienti da Covid. L’aumento tariffario temporaneo e straordinario tiene conto, appunto, dei costi incrementali sopra indicati.
Vorrei ricordare che il provvedimento che è stato adottato è un chiaro provvedimento di natura dirigenziale, quindi, il calcolo dell'aumento delle tariffe del 40% è stato valutato
alla stregua dei parametri che ho indicato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Assessore, rispetto alle domande che abbiamo posto c'è una terza domanda alla quale non è stata data risposta. Per quanto riguarda le prime due rimane l'incognita perché siano state richieste strutture a bassa intensità e contemporaneamente, invece, sia stata messa a disposizione di strutture di riabilitazione intensive.
L’aumento dei costi sembra oggettivamente esagerato, il fatto che sia stato deciso con provvedimento dirigenziale non è una motivazione sufficiente per esautorare le responsabilità politiche, anche perché nell’accordo precedente, quello del 24 aprile, con il consorzio Villa Fastiggi, come ricordiamo nella interrogazione, per i posti di residenza protetta sanitaria e assistenziale c’era stato un aumento della spesa del 20%.
Non ci riteniamo soddisfatti della risposta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per ritenersi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che la risposta dell'Assessore Saltamartini sul tema del più 40%, come pure ha riferito il Consigliere Mastrovincenzo, sia insufficiente.
Penso non sia corretta di fronte a dei Consiglieri regionali e non sia puntuale rispetto ai cittadini regionali questa forma sbrigativa di rispondere ad un tema così delicato. Voglio premettere che con onestà intellettuale non mettiamo in discussione, fino a prova contraria, l'aumento del 40%, sappiamo bene l'importanza di quelle risorse.
Quello che ci sembra un atteggiamento indifferente nei confronti dei cittadini, perché quelle sono risorse regionali, è il semplicismo con il quale non si dà conto del 40%, di un aumento dei costi così significativo, perché più 40% è un aumento particolarmente rilevante ed anche che fosse avvenuto da parte della struttura tecnica burocratica- a me pare un tirarsi indietro dalle responsabilità - un'analisi dei costi aggiuntivi doveva essere descritta. Questo non è avvenuto.
Voglio ricordare ai Consiglieri regionali che l'accordo con i privati rispetto all'intera problematica Covid, il rapporto economico contrattuale è stato aggiornato pochi mesi fa in costanza di problematiche relative al Covid e dire che non si sa nulla sul fatto che abbiamo riconosciuto un 40% in più, senza un'analisi dei costi … Troppo semplice dire abbiamo comprato le mascherine, altri dispositivi di protezione, c’è una scienza che si occupa dell'analisi dei costi e certamente non l’avremo pretesa in maniera puntualissima, ma il 40% in 4 mesi …, è un modo offensivo nei confronti dei cittadini marchigiani non renderne conto perché è un dovere, Assessore Saltamartini, spiegare quali sono state le ragioni che hanno portato ad aumentare del 40%. Qualcuno potrebbe anche sospettare che non ci sia stata nessuna negoziazione, che non ci sia stato un percorso logico rispetto a quel costo in più. La Regione ha aumentato del 40% un costo contrattato e definito solo pochi mesi fa in epoca Covid. Cosa sarà successo per quel 40% in più? Non lo sappiamo.
Mi pare incomprensibile che un Assessore si rifugi, si copra, si difenda, si spieghi - non voglio dire si difenda - dicendo chiedetelo all'ufficio tecnico, alla struttura burocratica, ce lo dica lei, Assessore Saltamartini, perché ha dato il 40% in più rispetto a quello che è. Non è stato capace ancora una volta di spiegare, assumendosi la responsabilità, ma per chi la conosce questa non è una sorpresa. Grazie.

Interrogazione n. 57
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo, Cesetti, Bora.
“Contributi urgenti alle attività dei settori ristorazione, turismo e esercizi situati nei centri commerciali”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno, reca l’interrogazione n. 57 dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo, Cesetti, Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ringrazio i Consiglieri interroganti che ci danno l'opportunità di fare il punto su questa materia perché credo che sia necessario informare su quello che si è fatto. Vi sono grato per questa interrogazione e per l'occasione di parlarne.
Voglio far presente che nei primi giorni del nostro insediamento si è capito subito che questa legislatura sarebbe stata contrassegnata dall'emergenza economica, oltre che da quella epidemiologica.
Noi abbiamo definito un piano di azione per fronteggiare questa emergenza, ci siamo trovati il DPCM 3 novembre e quelli successivi che hanno determinato in modo forte restrizioni allo svolgimento di alcune attività imprenditoriali, la più penalizzata è quella del terziario: ristorazione, hotel, palestre, bar e nella filiera anche l'organizzazione di eventi, cerimonie, manifestazioni culturali, sportive, tutto quanto relativo all'intrattenimento e tutto ciò ad esso è collegato, come la filiera. Questi sono stati i settori più colpiti in questi mesi.
Ieri è uscito uno studio, una statistica, della Camera di commercio di Mestre, che riporta che il danno complessivo, il mancato incasso da parte delle imprese colpite dalle restrizioni Covid, ammonterebbe ad oltre 400 miliardi di euro ed in ogni trattativa con il Governo - almeno alle ultime alle quali ho partecitoe, ma immagino che chi c'era prima avrà fatto la stessa cosa - nella regolamentazione o nella regolazione delle chiusure, nelle restrizioni, si è chiesto unitariamente il risarcimento per quelle decisioni, in modo particolare negli ultimi consigli della Conferenza Stato-Regioni.
La Giunta regionale ha sempre chiesto al Governo di inserire, parallelamente alle restrizioni, quindi, alla chiusura o alla limitazione degli esercizi economici, una pari coperture economica. Devo dire che da parte del Governo c'è sempre stata la garanzia che le attività chiuse sarebbero state risarcite con i ristori, il problema è che, come sappiamo tutti, passare dalle intenzioni ai fatti c’è una grande differenza e purtroppo, conti alla mano, i ristori che sono stati messi in campo fino ad oggi - nel 2020 sono stati circa 29 miliardi - sono meno del 7% dei mancati incassi, di quel lucro cessante, di cui le nostre imprese stanno soffrendo, Capite bene che qualunque misura noi facciamom che non ha una dimensione come quella, rischia di essere poco risolutiva, anche perché l’emergenza non è più temporanea, non è la questione di resistere di qualche settimana, non sappiamo in questa continua altalena di colore, di restrizioni che si intrecciano, tra ordinanze di sanità pubblica che miete il Ministro e i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, quali saranno gli effetti e il loro protrarsi.
Per rispondere nel merito, noi abbiamo messo a disposizione tutte quelle risorse che da ottobre in avanti si sono rese libere nel bilancio, per dare seguito a una serie di graduatorie che erano ferme alla prima allocazione originaria, soprattutto nell'ambito del Por Fesr e parte del Feamp. Ne ho avuto riscontro pochi giorni fa, alcune progettualità, specialmente quelle sull'innovazione tecnologica, non avevano avuto finanziamenti, con lo scorrimento delle graduatorie che abbiamo messo in campo, grazie anche voi, perché l'avete deliberato in Aula, alcuni progetti sono partiti, tra l'altro erano progetti che prevedevano un cofinanziamento pubblico/privato e la nostra parte è minoritaria rispetto a quello che il privato mette.
Abbiamo inoltre riorientato, come sapete bene perché abbiamo fatto in Aula la modifica della legge 13, una serie di maggiori risorse, anche modificate, in base al progredire delle difficoltà e al cambiamento delle stesse per sostenere che cosa? Il conto interessi per il finanziamento bancario. Insieme all'Assessore Castelli mi sono speso perché la Cassa depositi e prestiti riconoscesse una garanzia diretta al nostro Confidi unico, non solo per fare garanzia sul credito o per abbattere gli interessi, ma addirittura per fare credito diretto con delle garanzie rilasciate dalla Cassa depositi e prestiti. Questa è la grande novità che i Consiglieri, soprattutto quelli di minoranza, sanno bene perché fino ad oggi il Confidi unico ha potuto dare garanzie, ha controgarantito, ma da adesso in poi potrà anche fare credito diretto e questo grazie a una garanzia che lo Stato ha rilasciato per circa 12 milioni di euro.
Inoltre, con la legge 47 approvata da quest'Aula, abbiamo consentito un finanziamento bancario fino a 10 mila euro, come sapete, completamente rimborsato nella parte dei costi interesse.
E’ stato approvato con la delibera 1561 un bando per la concessione di un contributo forfettario di 1.000 euro destinato alle imprese colpite dal DPCM. Questi 10 milioni sono stati in parte raccolti con l’assestamento, in parte attribuiti dal Dirigente della ragioneria, che ringrazio ancora, ma soprattutto ringrazio l'Assessore Castelli che ha dato la possibilità a cavallo delle festività di dare un contributo, anche se in misura non particolarmente importante, per un sollievo, specialmente alle microimprese.
Vi do anche questa notizia, stiamo cercando in queste ore di liquidare e di bonificare il contributo entro il 31 gennaio, così come ci eravamo presi l'impegno con quelle stesse ditte che avevano fatto una domanda che abbiamo cercato di semplificare. Non so se avete avuto modo di vederla, è stata fatta una modalità più semplice, intuitiva, senza passaggi burocratici, senza documentazione, con una verifica che faranno poi gli uffici ex post rispetto alla procedura stessa.
Questo bando è rivolto a sostenere le spese per investimento di piccola entità, per riavviare l'attività e renderle competitive. La dotazione iniziale era di 4 milioni di euro, poi l’abbiamo incrementata a 7 milioni di euro fino ad arrivare a 10 milioni di euro. Ci sono state 8.560 domande circa, regolarmente presentate, stiamo cercando con uno sforzo importante anche da parte della ragioneria di liquidarle immediatamente.
Per quanto riguarda gli altri interventi che sono stati fatti, se avete piacere, vi do qualche informazione in più, un po’ più in dettaglio, preparata dall’ufficio nel settore commercio.
E’ alla Ragioneria l'approvazione di una ulteriore graduatoria per le ditte non ammesse a concessione di contributi per la diffusione dei negozi di prodotti sfusi alla spina, questo per ridurre l'impatto ambientale; inoltre con un decreto del 31 dicembre abbiamo introdotto un contributo per le attività produttive, sempre per l'emergenza epidemiologica, ai fini della ripartenza, quello ho detto prima, la liquidazione dei contributi è di 627 mila euro, inoltre abbiamo introdotto un altro contributo a fondo perduto, sempre al 31 dicembre e sempre per le microimprese (bar, gelaterie,) fondo indennità una tantum finalizzato alla messa in sicurezza dell'impresa, un ammontante complessivo di 132 mila euro; inoltre, il 13 gennaio 2021 abbiamo introdotto una serie di ulteriori contributi per alcune graduatorie, in modo particolare per quelle relative alla riqualificazione e alla valorizzazione delle imprese commerciali, con una dotazione finanziaria di 950 mila euro, ma stiamo rintroducendo nuove risorse per poter incrementare questa misura; il 22 dicembre 2020 abbiamo approvato delle misure urgenti per il sostegno alle attività produttive a seguito dell’emergenza epidemiologica con l'assegnazione, sempre per la messa in sicurezza, di un contributo complessivo di 4.500 euro ed abbiamo introdotto misure urgenti alla microimpresa, alla ristorazione, indennità una tantum finalizzata alla messa in sicurezza. Non vi sto a leggere tutte le misure, farò avere agli interroganti l'elenco dettagliato, per la verità al Consigliere Biancani glielo abbiamo già mandato, di tutte le misure e i tutti gli incrementi avendo dato seguito alle graduatorie, che era ancora possibile modificare e incrementare. Abbiamo fatto la stessa cosa nel settore delle cooperative e del credito, come ho già detto.
Quello che ci tengo a ribadire ai Consiglieri, che erano preoccupati per questa situazione, che mi hanno chiesto in particolare quali erano le finalità, le intenzioni per il futuro, posso dire che anche domani avremo un incontro con la Conferenza Stato-Regioni nel quale faremo ancora presente che i ristori per le attività chiuse sono di necessità e di pendenza statale, ma anche che è necessario adottare delle risorse che siano davvero adeguate perché molte di queste attività hanno chiuso, confidando su un decreto ristori che è stato più volte rifinanziato e che purtroppo non è stato all'altezza del lucro cessante causato dai decreti.
E’ chiaro che dobbiamo puntare ad uno sforzo molto più importante del Governo, dello Stato, da parte nostra con il prossimo bilancio cercheremo di incanalare tutte le risorse possibili in una misura che dia rivitalizzazione al settore del commercio e del turismo, che sono stati particolarmente colpiti. Anche su questo ieri ci siamo confrontati con tutte le associazioni di categoria, le loro indicazioni le stiamo prendendo una per una in considerazione. Questa mattina ho anche incontrato alcune associazioni agricole che hanno proposto delle idee sui ristori ed anche su alcune esigenze particolari, che potrebbero rappresentare un'opportunità per i prossimi mesi, tenuto conto che avremo un’importante fase di riprogrammazione finanziaria che riguarda il Por-Fesr ed anche il Psr. Anche su queste misure cercheremo di tener conto che le imprese stanno soffrendo, in modo particolare come poterle sostenere per una ripresa.
Tutti quanti ci aspettiamo un rimbalzo economico che varrà diversi punti di prodotto interno lordo, ma il tempo in questa fase gioca un ruolo molto importante. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, Assessore per la risposta che ha sforato i termini, ma era alquanto necessaria, per dare da parte della Giunta una risposta esaustiva.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore per questa risposta, devo dire esaustiva, ma non centrata.
Ho apprezzato il riepilogo di tutti gli stanziamenti già messi in campo anche dalla Giunta precedente, che lei ha riepilogato, la mia domanda, però, era rivolta al futuro, cosa farete e non cosa è stato fatto dalla Giunta precedente e cosa state continuando a portare avanti.
In parte sono anche dispiaciuta di aver fatto questa interrogazione, in un emendamento che avevo presentato nel Consiglio del 29 dicembre, che è stato bocciato, chiedevo di stanziare delle risorse che avevamo individuato in un fondo di riserva della tabella E, poche, purtroppo, perché so che non possiamo disporre di tutto ciò che vorremmo, ma le avevo individuate, ciononostante l'emendamento è stato bocciato è mi è stato risposto che i ristori erano competenza del Governo e, come lei ha ricordato, fino ad ora è stato stanziato solo il 7% delle risorse necessarie.
In realtà voglio ricordare che ci sono due leggi regionali, la n. 13 e la n. 20 nel 2020, che prevedono che sia la Regione a predisporre risorse con misure straordinarie ed urgenti connesse all'emergenza epidemiologica da Covid 19 per la ripartenza delle Marche, oltre a queste due leggi regionali, se non fossero sufficienti, l'articolo 117 della Costituzione considera i servizi al sistema produttivo e gli incentivi alle imprese una potestà residuale delle Regioni, questo per ricordarlo a tutti i Consiglieri della sua maggioranza che mi hanno attaccata, anzi, insultata, dicendomi di aver assunto in fretta il vizio del PD, l’ipocrisia, accusandomi di falsità. L’unica ipocrisia che ho visto non è quella del PD, ma quella dei Consiglieri di maggioranza che hanno approfittato di questo emendamento – per il quale non avevo attaccato nessuno - per andare sui media, sui giornali, ed attaccare me e il PD, invece che cogliere l'occasione per votare una richiesta giusta per i bar, i ristoranti, le partite IVA, le attività produttive.
Sono dispiaciuta di aver dovuto fare questa interrogazione che parte da due punti: uno, non è assolutamente vero che i ristori spettino solo al Governo, come ho dimostrato, due, la domanda partiva da quello che hanno dichiarato i Consiglieri della provincia di Pesaro-Urbino, che hanno approfittato dell'occasione per annunciare risorse che sarebbero state stanziate nella manovra di bilancio, ed io le chiedevo proprio questo, quindi, la risposta è stata vaga, parziale, non ha detto se saranno stanziate, speriamo di sì, per il bene di tutto il territorio.

PRESIDENTE. Non si può replicare sulla replica, invece chiede la parola da remoto la Consigliera Bora, attendiamo qualche minuto per il collegamento.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora (in collegamento da remoto).

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare la Consigliera Vitri per questa interrogazione ed anche il Vicepresidente Carloni per la sua risposta.
Sinceramente non volevo rispondere anche se l’ho sottoscritta con grande piacere, però vorrei cogliere l'occasione per puntualizzare.
Giustamente l’Assessore Carloni ricorda come siano importanti le trattative con il Governo ed anche le decisioni che vengono assunte in sede. All’Assessore Carloni, che si trova a coordinare per conto della Conferenza delle Regioni la IX Commissione attività produttive, rivolgo un invito, quello di attivare più spesso quella Commissione e dedicare più tempo al confronto con gli altri Assessori delle attività produttive d'Italia perché, anche se è un esercizio che non dà grande visibilità, anzi non la dà affatto all'esterno, è un ruolo molto importante, prezioso, oltre alle dirette, ai selfie che ognuno è libero di fare.
In sede di Conferenza delle Regioni c’è un che ruolo che con grande fatica abbiamo ottenuto, per la terza volta, da 15 anni le Marche coordinano la Commissione e nel primo lockdown personalmente, perché è l'Assessorato alle attività produttive che coordina quella Commissione, ho dedicato tanto tempo a confrontarmi con gli altri colleghi e le decisioni sono state prese sempre all’unanimità. Anche grazie a quel tipo di esercizio abbiamo ottenuto dei risultati importanti sul fronte dei Confidi.
Mi riallaccio anche alla sua pseudoattività di lobby presso la Cassa depositi e prestiti, il Confidi unico, se ricordo bene, aveva già una linea di circa 10 milioni di euro da parte di Cassa depositi e prestiti in virtù di un accordo nazionale per il quale erano stato dato ai Confidi vigilati e con determinati criteri, l'importo che lei ha detto. Avendo già i requisiti Unico ha potuto beneficiare di questo accordo.
Infine, riguardo alle progettualità, che lei ha molto apprezzato e questo non può che raccogliere la mia più grande soddisfazione, che non trovavano appieno i finanziamenti, finalmente, forse per la prima volta in quest'Aula, si ammette che le risorse europee non è che non erano spese, ma erano già tutte impegnate, sennò quello scorrimento di graduatoria, così com'è stato fatto in passato per altri, l’avremmo fatto anche per questo.
Consigliere Carloni, nel fondo europeo di sviluppo regionale non è un'eccezionalità che i finanziamenti siano pubblici e privati, nel senso che la quota del fondo europeo di sviluppo regionale è una quota parte a fondo perduto del finanziamento complessivo che viene erogato.
Non posso che ringraziarla perché finanziare quei bandi e fare degli scorrimenti significa che voi per primi li apprezzate, quindi, da parte mia c’è soddisfazione in questo. Grazie.

Interrogazione n.46
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani e Vitri
“Sostegno economico straordinario alle Organizzazioni di volontariato, alle Associazioni di promozione sociale, alle Organizzazioni sportive”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno, reca l’interrogazione n.46 dei Consiglieri Biancani e Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Latini.

Giorgia LATINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione mi permette di esporre il lavoro che è stato fatto in questi pochi mesi.
La Regione precedentemente aveva stanziato dei fondi di avanzo vincolato del 2019 e noi ad oggi per quanto concerne soprattutto lo sport abbiamo stanziato 1,2 milioni di euro. Questi sono fondi regionali da destinare ai gestori di impianti sportivi per ristorare i costi fissi che ad oggi hanno sostenuto, sono, quindi, dei fondi importanti.
Ieri abbiamo fatto un incontro su come ripartire queste risorse e a breve uscirà un bando che indicherà nel dettaglio come verrà ripartita la somma di 1,2 milioni di euro destinata ai gestori degli impianti sportivi, che sono in grande difficoltà, un'emergenza che da troppo tempo si prolunga.
La Regione è vicina al mondo dello sport, quindi, sostiene il mondo degli sportivi, i nostri atleti, che ha una funzione importante nella nostra società. Verrà poi data anche attenzione ai gestori delle piscine, che sappiamo essere impianti altamente costosi e poco tempo fa abbiamo stanziato 84 mila euro, integrando i contributi che già erano stati dati precedentemente. Questi sono fondi regionali, non statali, fondi della Regione che si pone a disposizione per integrare i ristori insufficienti dello Stato perché, ricordiamo che, purtroppo, i ristori statali sono stati insufficienti e per questo siamo intervenuti.
Un discorso diverso va fatto per quanto concerne il mondo del volontariato, dell'associazionismo, anche questo settore è di grande rilevanza, soprattutto in questo momento di criticità e di emergenza. In questo caso sono stati attribuiti con delibera, pure questa è di qualche settimana fa, dei fondi statali, recentemente trasferiti alla Regione Marche. Parliamo di finanziamenti importanti, oltre 1 milione di euro derivante dall'annualità 2020 del fondo per il finanziamento di progetti ed attività di interesse generale nel terzo settore e 1.634.000 euro per sostenere le spese di queste associazioni, costi derivanti, scaturenti dall'emergenza Covid. Sono fondi per dare continuità organizzativa a queste associazioni ed organizzazioni.
Inoltre c’è un'ulteriore e importante somma destinata alla Regione Marche, 980.451 euro, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha assegnato sempre in relazione all'emergenza Covid. Questi fondi derivano dal riparto di economie di gestione ministeriale e sono state oggetto di intesa Stato-Regioni nella Conferenza del 16 dicembre, verranno liquidate nel 2021.
Abbiamo questi 3 filoni di finanziamenti per le associazioni del terzo settore, i prime due sono già stati programmati con delibera, invece quest’ultima assegnazione è da programmarsi non appena sarà nelle disponibilità della Regione.
Da un incontro che abbiamo avuto le associazioni si sono dichiarate soddisfatte per le somme che sono arrivate dallo Stato, se ci saranno ulteriori esigenze sicuramente ci attiveremo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Innanzitutto dico subito all’Assessore che mi reputo soddisfatto e la ringrazio anche per la puntualità con la quale mi ha risposto.
Devo dire che questo è un tema che sento particolarmente, questa pandemia ha coinvolto il mondo del volontariato a 360 gradi, le varie associazioni di promozione sociale, il volontariato più generale, anche chi fa volontariato legato alle organizzazioni sportive che si occupano di molti giovani a livello dilettantistico.
Ritengo che sia importante che un ente come le Regione sia vicino in un momento come questo, in quanto queste organizzazioni e associazioni svolgono un ruolo importante, soprattutto in questo periodo di emergenza, in cui hanno continuato a fare un grandissimo lavoro, stando vicino e sostenendo le persone fragili e quelle con problemi di salute ed economici, anche affiancando in molti casi i Comuni nel dare delle risposte ai cittadini.
Sappiamo che è un momento difficile, i contributi privati e le varie modalità di raccolta fondi sono interrotte ed anche le varie associazioni, soprattutto quelle che si occupano di assistenza domiciliare, stanno vivendo un periodo di grande difficoltà.
Altrettanto vale per le organizzazioni sportive dilettantistiche, anche la loro attività è stata in gran parte sospesa, mentre si mantengono vivi e attivi i costi di mantenimento.
Noi dobbiamo mantenere il livello dell’associativismo vivo, nel senso che dobbiamo far sì che quando finirà questa maledetta pandemia tutto il mondo delle associazioni, che svolgeva un ruolo importante, mantenga le condizioni per esistere, quindi, reputo questi contributi molto importanti.
La ringrazio anche perché le cifre sono rilevanti, mi auguro che riusciremo quanto prima a dare risposte concrete, assegnando queste risorse ai diretti interessati. Grazie.

lnterpellanza n. 3
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Casini, Mastrovincenzo, Carancini
“Politiche regionali per raggiungere l'obiettivo europeo riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra attuazione del patto dei Sindaci”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 3 dei Consiglieri Bora, Casini, Mastrovincenzo, Carancini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche qui i Consiglieri Bora, Casini, Mastrovincenzo, Carancini per questa interpellanza, che ci dà l'opportunità di fare il punto sulle politiche regionali per il raggiungimento dell'obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas.
E’ una grande opportunità anche per spiegare ai Consiglieri tutti, all'Aula e anche all'opinione pubblica quello che stiamo facendo e devo dire che è motivo di orgoglio per noi poter annunciare questa mattina che nel raggiungimento di questo obiettivo, di questa strategia … Mi pare che sia la prima domanda che gli interpellanti ponevano alla Giunta: quali sono le strategie, le politiche e le azioni concrete che questa amministrazione regionale ha messo in campo per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra ?
In modo molto sintetico e banale mi piace dire che la Giunta regionale, e anche voi che avete approvato il bilancio, ha aggiunto risorse regionali ulteriori per complessivi 7.682.000 euro.
Cosa stiamo facendo? Stiamo introducendo nuove risorse per poter raggiungere gli obiettivi che l'Europa ci ha dato.
Quali sono le linee strategiche? Le linee strategiche per il perseguimento degli obiettivi europei in materia di energia e clima, se in realtà sono già state determinate dal piano energetico ambientale 2020 e in qualche modo le ritroviamo già ben collocate in quello che è l'orizzonte 2030, dovranno essere adeguate in considerazione dei nuovi e più ambiziosi obiettivi europei, in conformità al piano nazionale per il quale è già in corso l’adeguamento in seguito alle osservazioni formulate dalla Commissione europea. Il confronto è iniziato ad ottobre scorso.
Si specifica che in materia energetica la Regione non ha competenze esclusive, ma concorrenti, pertanto, l'aggiornamento degli obiettivi regionali e le relative strategie potrà avvenire solo a seguito dell'approvazione definitiva del piano nazionale, che stiamo aspettando, oltre che della normativa di riferimento che individua quali sono a livello nazionale i nuovi criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee all'installazione delle fonti rinnovabili, anche perché su questa materia e sugli obiettivi politici che l'Europa dà alle Regioni concorrono le attività regolatorie che nel frattempo modificano la possibilità o meno di intervento, considerate all'interno del novero di iniziative che possono concorrere all'obiettivo europeo.
Proprio per prepararsi a tale fase nel bilancio del 2021/2023 abbiamo deciso di avviare la revisione dell'attuale piano energetico ambientale regionale, voglio dirlo a tutti i Consiglieri, la strategia di questa Regione e di questa Giunta è di rivedere il piano energetico, rivederlo alla luce di un nuovo e rinnovato impegno nella programmazione, soprattutto alla luce del Recovery Fund che sulla transizione green e sul risparmio energetico, così come sui temi di sostenibilità ambientale, farà un focus importante sugli annunci, purtroppo siamo ancora agli annunci.
Sappiamo, però, che questo è un tema molto caro all'Europa, infatti, si parla di new green deal e su questo l’Europa calerà importanti risorse agli Stati membri e quindi alle Regioni. Sarà una transizione green e la nostra Giunta non mancherà di rivedere il piano energetico per collocarlo all'interno di quella strategia.
Per essere ancora più specifici, la Regione ha stanziato 3,5 milioni di risorse regionali per l'efficientamento energetico e lo sviluppo delle energie rinnovabili nei processi produttivi, su questo ci confronteremo presto perché abbiamo già una riunione la prossima settimana con diversi stakeholders del settore per capire quali possono essere i nuovi metodi per l'efficientamento energetico.
Voglio dare ai Consiglieri anche un’altra notizia importante, sono state presentate le schede di progetto, così come il Governo ci chiedeva sul Recovery Fund, che prevedono interventi sull'efficientamento energetico del settore produttivo, nel settore dell'edilizia pubblica, con particolare riguardo all'efficientamento energetico delle scuole, oltrechè all’efficientamento energetico delle reti elettriche, che è un tema a cui ho dedicato particolare interesse insieme ai miei colleghi, in modo particolare con l’Assessore Aguzzi, che sta seguendo per parte energetica ambientale, mentre io mi occupo della parte energetica imprenditoriale industriale.
Ci sono da rafforzare molte reti perché, dovete sapere, ma immagino che lo sappiate tutti, la regione Marche è tra le poche che ha un deficit energetico, tra quello che produce e quello che consuma, molto importante, siamo quasi agli ultimi posti in Italia per questo gap molto significativo, soprattutto, ci sono delle micro interruzioni nel nostro sistema elettrico che danneggiano il sistema industriale. Le aziende che si occupano di meccanica di altissima precisione hanno una fornitura elettrica che talvolta genera micro interruzioni al segnale elettrico e questo molto spesso manda in crisi alcune imprese, che ci hanno segnalato più volte questo problema. Anche su questo cercheremo di essere particolarmente performanti, dobbiamo migliorare il nostro rapporto energetico, fare in modo che ci sia maggiore sostenibilità ed anche una maggiore produzione energetica interna.
L'importo stimato che noi abbiamo presentato, che la Giunta regionale ha depositato per il Recovery Fund (di tutti i miei colleghi) è di circa 550 milioni di euro. E’ un importo considerevole e a questo, come sapete, si aggiungerà la programmazione comunitaria 21/27, che avrà come focus la transizione verso l'energia pulita ed equa di investimenti verdi e blu, l'economia del mare, l'economia circolare, con un occhio all'adattamento ai cambiamenti climatici, alla gestione e prevenzione dei rischi.
Vorrei anche dirvi che per quanto riguarda l'altra domanda che mi avete fatto …, non ho più tempo, accorcio la mia risposta non voglio togliere …

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Lasciamo concludere l'Assessore poi riprendiamo la situazione dell'interpellanza.

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Adesso le regole le applichiamo.

Mirco CARLONI. Consigliera Casini, non volevo eludere le regole, ma darvi una risposta più compiuta possibile. Ho cercato di essere conforme alle vostre domande, anche perché, lo dico ai Consiglieri interpellanti, avete trattato, giustamente, degli argomenti rilevanti che meritano una risposta importante.
Non ho ancora risposto alla domanda ...

PRESIDENTE. Il problema è questo: l'interpellanza prevede l'illustrazione, siccome nessuno degli interpellanti si era iscritto a parlare io ho dato la parola a lei.

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. La situazione dell'articolo 137, che è nota a tutti, prevede che uno degli interpellanti illustri l'interpellanza, io ho dato la parola all’Assessore, ora lasciamo concludere e poi, come si fa in tutte le assemblee e in tutte le situazioni, uno degli interpellanti, il Consigliere Mangialardi o chi vorrà, illustrerà l'interpellanza.

(interventi fuori microfono)

PRESIDENTE. Se mi lasciate terminare …, credo di avere il diritto di concludere.
Ho già detto che l'articolo 137 prevede che la parola spetti all'interpellante, in questo caso ho dato la parola all'Assessore, che ora conclude la sua risposta, poi partiremo daccapo e voi farete l'illustrazione. Va fatto in questo modo quando c'è un errore procedurale, quindi, la riprendiamo da capo.
Voi avete tutto il diritto di illustrare l’atto, poi la Giunta risponderà rifacendosi a quello che ha già detto l'Assessore.
Riprendiamo nel merito, con tutti gli interventi che potranno essere fatti da tutti i Consiglieri, poi l'interpellanza si chiuderà con la replica di uno o più interpellanti.
Per non sprecare tempo dell'Assemblea, l’Assessore conclude la seconda risposta nel più breve tempo possibile, poi considerato come presa d'atto, si riparte con l'illustrazione dell'interpellanza, se la Giunta vorrà rifarsi all'intervento dell'Assessore, basta che lo dica, oppure si rifà l’intervento dell'Assessore ed entriamo nel merito.
Va bene così, le chiedo la cortesia di rifarsi non solo all’interpellanza, ma all'intervento che prevede la possibilità da parte di uno della Giunta di intervenire in ogni momento su un punto all'ordine del giorno. Questa è la situazione.
Adesso lasciamo concludere l'Assessore, poi quando illustrerà l’interpellanza prenderà la parola e potrà contestare tutto ciò che vuole, però facciamo concludere perché la procedura non è stata violata.

Mirco CARLONI. Vi chiedo scusa, non era mia intenzione violare nessuna procedura, ho preso la parola e mi sono lanciato nella risposta, ma non volevo ledere i diritti dei Consiglieri interpellanti.
L’altra domanda molto importante che avete fatto è quella sull’attuazione del patto dei Sindaci.
Sul patto dei Sindaci è nostra ferma intenzione lavorare su tre fronti. L’adesione al patto dei Sindaci e l’attuazione da parte dell’ente locale di un piano di azione locale per l’energia al clima 2030 saranno inseriti come criteri di ammissibilità e valutati nei bandi pubblici di sostegno, prevedendo l’ammissione delle relative spese tecniche e dell’adesione al piano. Vi voglio dare questa informazione, per noi sarà importante, per i molti bandi pubblici da qui a venire, che i Sindaci aderiscano al patto dei Sindaci, poi verrà promossa la presentazione di progetti europei specifici che consentiranno direttamente di sostenere la pianificazione locale, quindi, in questo caso andremmo incontro alle richieste.
La terza cosa, che credo sia il vero motivo dell’interpellanza, riguarda le modalità di prosecuzione del servizio di assistenza tecnica ai comuni. Su questo la Giunta valuterà insieme agli enti aderenti all'ANCI - lo dico con estrema trasparenza ai Consiglieri interpellanti perché credo che questa fosse la vera domanda - alla luce dei risultati finora perseguiti. Occorre dire c'è stata una forte adesione, 112 Comuni hanno aderito, di questi 70 hanno già firmato gli obiettivi 2030 e 42 gli obiettivi 2020, però, penso che sia una prerogativa della Giunta quella di valutare insieme agli enti aderenti, attenzione, non in modo unilaterale, ma con l'ANCI e con gli enti che hanno già aderito.
Vorrei valutare la modalità di prosecuzione del servizio specifico diretto di assistenza tecnica ai Comuni, per i quali abbiamo già stanziato soldi a bilancio. Sappiate che noi proseguiremo nell’assistenza tecnica per aiutare i Comuni a raggiungere questi obiettivi, che sono gli quelli dei Comuni, ma soprattutto della Regione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Saluto gli Assessori, i colleghi, i cittadini e le cittadine che ci seguono da casa.
Fatto procedurale, Presidente. Questa è l’interpellanza n. 3 che avevamo rinviato per ben due volte perché volevamo che fosse la Consigliera Bora ad illustrarla.
Quando succedono queste cose, Presidente, è molto semplice, si alza la mano e si dice: “Ho sbagliato”, non è successo nulla, però ha sbagliato, non può dire che nessuno dei proponenti si è fatto avanti per illustrarla, non è così. Lei deve chiedere ai proponenti chi vuole illustrare, ci dà i tempi, i 5 minuti previsti dall'articolo 137, e noi procediamo ad illustrarla, non è che glielo devo insegnare io.
Ha sbagliato, ci siamo resi conto, non si metta all'angolo da solo, alzi la mano e dica che ha sbagliato. Ricominciamo, va bene, adesso la Consigliera Bora la illustrerà, però non ci metta sempre in mora quando commette degli errori procedurali abbastanza palesi. Si è confuso tra un'interrogazione e un'interpellanza, ci sta perché un po' di confusione c’è. L’Assessore Carloni non c’entra nulla, gli ha dato la parola ed ha risposto senza avere posto in questione l'illustrazione dell'interpellanza.
Rimettiamo in fila le cose perché sul piano istituzionale, almeno su quello, c’è il riconoscimento di ruoli e del lavoro che stiamo facendo, perché se avessimo voluto fare un'interrogazione l’avremmo fatta, abbiamo voluto presentare un'interpellanza perché ritenevamo che questo tema meritasse un impegno, un'argomentazione, un'illustrazione adeguata.
Non sarò io ad illustrarla ma, come ho già detto, lo farà da remoto, non lo dovrei fare io, non sono Presidente, la Consigliera Bora.

PRESIDENTE. Per quanto riguarda la procedura ho spiegato e chiarito la posizione dell'Assemblea, quindi mia, quando avete cercato di interrompere la conclusione dell'intervento dell'Assessore.
La posizione è molto chiara, ricordo a tutti voi che il Presidente della Giunta e gli Assessori possono intervenire su argomenti in ogni momento. Questo è concluso.
Ho già detto, ora la situazione la chiarisco in maniera definitiva, che l'interpellanza ricomincia da adesso, più chiaro di così non posso essere, non avevo visto i proponenti dell'interpellanza, né la Consigliera Bora né altri, che si erano prenotati, né mi avevano fatto sapere con una chiamata di volersi prenotare, come è successo prima quando per la replica a una interrogazione è intervenuta la Consigliera Bora, precisamente a quella a cui ha risposto l'Assessore Carloni, la n. 57.
Illustrazione dell'interpellanza, chi vuole prendere la parola?
Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Io non voglio illustrare l’interpellanza, la lascio alla Consigliera Bora che attende di parlare da 10 minuti.
Non può dire che la Giunta può parlare ogni momento, qui la procedura va rispettata, la Presidenza e chi le sta accanto deve far rispettare la procedura, noi non ci dobbiamo prenotare per poter parlare, lei deve darci la parola, così come previsto dall'articolo 137 del Regolamento, non esiste una prenotazione preventiva, il Presidente deve garantire l'andamento regolare.

PRESIDENTE. Capisco che volete in qualche modo incolparmi lo accetto, però se le parole hanno un peso, bisogna che siano ascoltate.
Ho detto che, nel momento in cui il Consigliere Carloni aveva ancora la parola, finito l'intervento della Giunta avremmo ripreso l'interpellanza dall'inizio.
Per quanto riguarda la Consigliera Bora, a me non è pervenuta, nè adesso nè dieci minuti fa, alcuna richiesta per prendere la parola per spiegare l'interpellanza stessa. Come ho detto prima, nessuno nelle vie brevi e direttamente mi ha detto che la Consigliera Bora era prenotata. Il diritto di illustrare l'interpellanza non significa l'obbligo. Se adesso voi mi dite che la Consigliera Bora chiede la parola, le diamo il collegamento e partiamo dall'interpellanza, se abbiamo perso 5/7 minuti per sentire l'intervento dell'Assessore Carloni, non abbiamo perso comunque la possibilità di ascoltare quello che ha detto la Giunta su questo tema, né la violazione è così evidente e così forte da mettere in difficoltà i lavori dell'Aula e i diritti di ciascun Consigliere. Questa è la mia posizione. Da questo tavolo sento chi chiede la parola attraverso un intervento verbale e vedo la richiesta sul display. Anche nell'ambito dell'articolo 137 il diritto di esprimere l'illustrazione non significa un obbligo perché ci sono situazioni in cui questo diritto può essere non attuato a richiesta dello stesso interpellante.
Ripartiamo dall’interpellanza n. 3 dei Consiglieri Bora, Casini, Mastrovincenzo, Carancini, su “Politiche regionali per raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra e attuazione del Patto dei Sindaci”.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Bora (in collegamento da remoto).

Manuela BORA. Grazie, Presidente. C’è stato un grosso problema telematico e ci sono delle difficoltà a prenotarsi, tant’è che anche prima ho chiesto al Consigliere Biancani di segnalare la mia disponibilità a prendere parola, questo perché se lo segno su Concilium lei non riesce a visualizzarlo, però le confermo che desideravo intervenire già dall'inizio.
Francamente non pensavo che non ci fosse bisogno di illustrare l’interpellanza anche perché l’iniziativa del patto dei Sindaci è non solo conosciuta, ma anche apprezzata da molti della maggioranza, compreso qualche esponente che fa parte …
L'obiettivo di conseguire la neutralità climatica è stato fin dal primo istante uno degli scopi più importanti della passata Giunta, tanto che nel 2016, poco dopo il nostro insediamento, la Regione Marche fu scelta dal Comitato delle Regioni quale ambasciatrice del patto dei Sindaci. A seguito di questo importante riconoscimento, che noi abbiamo inteso con grande senso responsabilità, l'obiettivo era quello di arrivare entro la fine della legislatura, poi non ce l'abbiamo fatta, purtroppo, all’adesione del 100% dei Comuni marchigiani al patto ed abbiamo pensato di avvalerci delle grandi competenze professionali della Svim. Questo può essere o meno condiviso, l’Assessore Carloni ha parlato nel suo intervento della possibilità di rendicontare, se ho capito bene, anche altre consulenze, giustissimo, è una scelta politica, che rispetto. Qui non si tratta di difendere la convenzione con la Svim, tanto per essere chiari, anche se la ritengo molto efficace, piuttosto aiutare soprattutto i piccoli Comuni che non hanno al proprio interno professionalità adeguate per la redazione dei Paesc, che comunque sono piani piuttosto complessi, quindi, abbiamo pensato di avvalerci delle professionalità della Svim per aiutare i Comuni ad aderire al patto. Devo dire che i risultati sono stati molto positivi perché siamo arrivati nel giro di un paio di anni a 152 adesioni.
A me ha fatto piacere, come dire, ascoltare dal suo intervento una non contrarietà per il futuro a rivedere quella scelta, però mi chiedo e le chiedo se non fosse stato più appropriato farlo prima della seduta del 30 novembre quando l'Assemblea legislativa ha deciso di togliere completamente il contributo che avevamo dato. Forse prima di toglierlo sarebbe stato opportuno confrontarsi con i Comuni, ma non è mai troppo tardi, per cui apprendo con piacere la volontà a rivedere quella decisione.
Vorrei anche dirle che, in virtù dell’impegno straordinario e riconosciuto a livello europeo della Regione Marche, quando si è costituito il gruppo delle green deal europeo furono individuati 13 membri con il compito molto delicato di riunirsi periodicamente per contribuire alle sessioni plenarie del Comitato europeo delle Regioni e tra questi 13 membri c’è la Regione Marche, c'eravamo noi.
Capisco la scelta politica di non dare continuità anche se per pochi mesi, come avevo chiesto, all’impegno che avevo portato avanti, spero che questo non si traduca con una revisione totale anche dei membri che furono scelti a dicembre 2019 perché significherebbe per la Regione Marche una grande perdita e non fare più parte di tantissimi tavoli. Mai come nella precedente Giunta la Regione Marche ha avuto tanta visibilità e un grandissimo ruolo a livello europeo.
Tornando al patto dei Sindaci, vorrei dirle che un conto è dare la possibilità, come lei ha detto, di poter rendicontare le spese di consulenza per i Paesc, che ben venga, un conto invece è fare di più, come avevamo anche noi già fatto e cioè riconoscere una premialità importante a tutti quei Comuni che hanno deciso di aderire al patto. Questo significa avere più chance di ottenere contributi pubblici anche negli altri interventi che lei ha citato.
Peraltro, non vorrei che si confondesse la neutralità climatica, le azioni per il clima, con il mero efficientamento energetico, che è sicuramente molto importante, ma io mi aspetto da questa Giunta soprattutto un cambio di mentalità, perché non basta riempire le schede, che voi avete mandato al Governo, con contenuti relativi all'efficientamento energetico, quello che serve in un momento come questo, in una tematica così importante come quella del clima, è un approccio climatico declinato in modo trasversale.
Attenzione, mai come in questo momento è importante avvalersi del patto dei Sindaci perché il green deal avrà successo soltanto se ci sarà un approccio dal basso, coinvolgendo i Comuni e i territori, anche perché fino al 70% delle misure per le attenuazione degli effetti dei cambiamenti climatici e fino al 90% delle misure di adattamento al fenomeno vengono adottate dagli enti locali e regionali, che sono anch'essi responsabili di oltre il 65% degli investimenti pubblici connessi al clima e all'ambiente.
Infine, giova ricordare che il 40% delle risorse del Recovery Plan sono per l'ambiente e che le attuali proposte sul bilancio dell'Unione europea assegnano una quota del 30% all’azione per il clima.
Tantissime opportunità anche di finanziamento per i nostri Comuni, credo, quindi, che ci sia bisogno di grandi professionalità per aiutare ad intercettare, professionalità che già sono presenti, che già conoscono quelle Amministrazioni e che quest'ultime hanno dimostrato di apprezzare ampiamente. Grazie.

PRESIDENTE. Chiedo all’Assessore Carloni, se vuole intervenire per aggiungere qualcosa all’intervento di prima.
Ha la parola, per la risposta, il Consigliere Carloni.

Mirco CARLONI. Grazie, Presidente. Mi fanno molto piacere le parole della Consigliera Bora e devo dire che in continuità su alcuni principi noi cercheremo di portare avanti quei valori che condividiamo, fatto salvo la prerogativa di valutarne le modalità, soprattutto sui servizi connessi e, come potete immaginare, sarà nostra cura valutare i risultati, ma soprattutto ridiscuterli con gli enti, con l’Anci e con gli enti aderenti. Grazie.

PRESIDENTE. Chi vuole intervenire può prenotarsi, nessuno per la replica? Proviamo a sentire la Consigliera Bora?
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora (in collegamento da remoto).

Emanuela BORA. Grazie, Presidente. Mi scusi, ci sono dei problemi con il collegamento che poi risolverò in giornata con l’azienda che mi ha contattato, vorrei dire, visto anche l'approccio accomodante e mi fa molto piacere dell'Assessore Carloni, che presenteremo una mozione nei prossimi Consigli regionali che andrà proprio in questa direzione, che sono certa che l'Aula potrà accogliere. Grazie.

PRESIDENTE. Ci sono altri interventi di replica dei Consiglieri che hanno presentato l'interpellanza?
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Solo per sottolineare le ultime parole dell'Assessore che ha parlato di continuità, questo è un fatto apprezzabile per ribadire che metteremo all'interno di una mozione tutto quello che oggi la Consigliera Bora ha espresso e confidiamo in una approvazione dell'Aula anche rispetto a quanto esplicitato dall'Assessore. Grazie.

PRESIDENTE. Un saluto dell'Assemblea va alla Consigliera Bora che è ancora a distanza, augurandole di ritornare presto in presenza, comunque di averne la facoltà piena e totale.

Interrogazione n. 41
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Strategia di specializzazione intelligente”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 41 dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Ringrazio gli interroganti che ci consentono di fare il punto su un elemento molto importante della programmazione delle risorse del nuovo ciclo 2021/2027. Com'è noto le attività di programmazione sono già partite e sono partiti i primi lavori su alcuni aspetti preliminari, posto che ancora l'atto di partenariato, che dà la stura e l'avvio a tutta l'attività è in procinto e deve essere ancora approfondito e definito.
La prima considerazione è questa, la prima risposta che fa da sfondo alla serie di considerazioni che seguiranno è questa, cioè un ritardo provocato dal fatto che la crisi sanitaria, immagino e presumo, non ha consentito di definire alcuni elementi imprescindibili, come pure il quadro delle risorse che è in corso di individuazione e quantificazione, ma ancora mancano atti ufficiali che documentino quella che sarà la provvista finanziaria.
Nonostante non sia scritto nella risposta un paio di settimane fa il Ministro per il sud e la coesione territoriale ha fatto una call con le Regioni e ha cominciato a prospettare una quantificazione che per quanto riguarda la Regione Marche, ma si tratta di un documento istruttorio ancora, per il Fes e il Fesr dovrebbe attestarsi sulla cifra di un 1.130.000.000, ma sono, ripeto, indicazioni, cifre, somme, provviste finanziarie che dovranno essere poi suggellate ufficialmente in occasione dell'approvazione degli atti ufficiali.
La nuova Giunta regionale, che stata nominata il 15 ottobre scorso, ha comunque proceduto nelle more dell’approvazione di questi atti ad un riesame ed aggiornamento del quadro strategico, che deve condurre all'approvazione di nuovi programmi operativi. In particolare con una delibera di Giunta regionale dell’1 dicembre 2020 ha delineato anche un nuovo percorso di coinvolgimento del partenariato, una serie di tavoli che già dal 10 dicembre scorso hanno preso a riunirsi per favorire una dimensione partecipata e ispirata al confronto di quelle che dovranno essere poi le scelte strategiche da tradursi in proposte di programmazione.
Sempre in conformità a quanto previsto dalla delibera 1555 si sta procedendo a organizzare i lavori dei tavoli corrispondenti ai 5 obiettivi comunitari, che dovremo avviare entro il corrente mese, per arrivare al tema dell'Europa intelligente, oggetto dell'interrogazione, è prevista l'elaborazione di una nuova proposta per la Strategia di specializzazione intelligente regionale, alla cui redazione sta già lavorando la competente posizione di funzione del Servizio attività produttive, innovazione, ricerca, internazionalizzazione, facciamo riferimento alla Smart specialisation strategy o S3, che è stata una condizionalità ex ante della programmazione 2014/2020, rappresentando un importante passo avanti, ci scrivono i servizi, nella costruzione di un quadro strategico di azioni coordinate pluriennali, mirate su determinate aree tematiche e tese al rafforzamento competitivo e alla crescita occupazionale.
Nel periodo di programmazione 2021/2027 le condizionalità ex ante della precedente programmazione sono sostituite da “condizioni abilitanti”. Queste oltre ad essere complessivamente il numero in minore (20 rispetto alle 40 del precedente periodo) dovranno essere monitorate e applicate durante tutto il periodo di programmazione. Questa è una differenza rispetto al quadro della programmazione precedente.
Inoltre, per eliminare un elemento di rigidità della precedente programmazione, è stato tolto l'obbligo di pubblicare le S3 regionali prima della presentazione dei programmi operativi, proprio per evitare il rischio di una definizione affrettata nella formulazione delle strategie regionali, andando così ad intaccare il processo di approfondimento e prioritizzazione delle tematiche chiave.
Questo è il lavoro che è in corso, quindi non si può sicuramente dire che c’è un ritardo della Regione, come dicono gli interroganti, nella predisposizione del documento e nell'attivazione della governance per la definizione della Strategia, soprattutto alla luce di quanto contemplato nelle proposte di regolamento che pongono la Strategia come condizione abilitante per l'Obiettivo strategico “Un’Europa più intelligente”, quindi non potremmo che agire attendendo che si verifichino queste condizioni, che sono comunque preliminari.
Per il nuovo periodo 2021/2027 la bozza di regolamento stabilisce invece che le Regioni non possano dichiarare spese relative a specifici obiettivi prima che una condizione abilitante sia soddisfatta, ma questo non impedisce né di presentare e far approvare il Por, né di sostenere le relative spese.
Tornando al ritardo nell'approvazione dei regolamenti comunitari, il cui perfezionamento è stato affidato alla Presidenza portoghese, che dal primo gennaio è subentrata a quella tedesca, esso impatta in modo significativo anche sulle condizioni abilitanti.
Proprio in riferimento alla condizione abilitante “Buona governance della Strategia di specializzazione intelligente nazionale e regionale” l'ultima versione del regolamento Fesr, sul quale è stato raggiunto l’accordo, prevede una modifica dei criteri di adempimento, che sono stati modificati rispetto a quanto riportato nell'interrogazione e, soprattutto, stabilisce - la bozza - che la condizione abilitante S3 si applichi unicamente a due obiettivi specifici:
a1) rafforzare la capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate;
a4) sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità.
Contrariamente a quanto indicato dagli interroganti che, basandosi su una precedente versione del regolamento, riportano l'obbligo di assoggettare alle S3 anche gli obiettivi specifici a2 e soprattutto a3) “Rafforzare la crescita e la competitività delle piccole e medie imprese”.
Ad ogni buon conto la Strategia di specializzazione intelligente in ricerca e innovazione, non può essere elaborata come un esercizio asettico, completamente avulso dalla programmazione complessiva del nuovo ciclo 2021/2027, costituendone un presupposto e una parte imprescindibile, Pertanto, la stessa dovrà necessariamente allinearsi alle tempistiche della nuova programmazione avviata con la delibera di Giunta regionale, richiamata più volte, n. 1555, per poter costituire una condizione abilitante concreta e fattiva, in grado di contribuire al rilancio del sistema economico regionale.
Attualmente sono in corso le attività per l'aggiornamento della struttura organizzativa della nuova governance della Strategia e dei relativi componenti: il nuovo assetto verrà approvato con apposito atto entro gennaio.
Parimenti, si procederà alla convocazione del primo tavolo di condivisione con il partenariato, entro il mese di gennaio, 2021, durante il quale verranno presentati agli stakeholders i risultati della valutazione eseguita nell'ambito del rapporto di valutazione del Por-Fesr 2014/2020, i risultati di un’analisi controfattuale realizzata sui principali strumenti di ricerca ed innovazione ed i valori attuali degli indicatori di monitoraggio della strategia. I tavoli di scoperta imprenditoriale proseguiranno nei mesi di febbraio e marzo 2021, con un approccio volto a promuovere un effettivo coinvolgimento di tutti gli stakeholders della ricerca e dell'innovazione, facendo emergere i reali fabbisogni tecnologici e le concrete opportunità di sviluppo.
I processi di consultazione e condivisione saranno assicurati sia attraverso modalità tradizionali (tavoli istituzionali, gruppi lavoro, ecc.) che mediante strumenti di comunicazione diversi (videoconferenze, collegamenti telematici, sito internet e social)
Al fine di rendere la Strategia adeguata al contesto attuale la struttura competente sta procedendo all'analisi dei criteri di adempimento per il soddisfacimento della condizionalità abilitante medesima, in merito alla quale sono state già realizzate le seguenti attività, due in particolare fra le altre: una giornata di confronto organizzato ad Ancona il 30 settembre 2019, sul tema della scoperta imprenditoriale con le quattro università regionali e con le imprese del territorio nell'ambito del progetto comunitario Heinnovate, durante la quale il sistema accademico ha potuto autovalutare le proprie capacità di formare la nuova mentalità imprenditoriale e di dare una spinta propulsiva alla crescita e all'innovazione. Partecipazione attiva, secondo tema, le riunioni del 12 maggio, 29 luglio, 12 ottobre 2020 sono state organizzate dal Dipartimento per la politica di coesione della Presidenza del Consiglio coinvolgimento del sistema dei cluster tecnologi nazionali, al fine di contestualizzare il processo di scoperta imprenditoriale con le traiettorie di sviluppo tecnologico a livello nazionale e internazionale e con l'approfondimento delle analisi sulle difficoltà nella diffusione dell'innovazione e della digitalizzazione e sulle azioni per gestire la transizione industriale.
Da ultimo invio all'Agenzia di coesione, cosa che è avvenuta il 6 novembre 2020, della scheda di rilevazione sullo stato di avanzamento della predisposizione della Strategia regionale di specializzazione intelligente, con le informazioni sulle modalità di adempimento dei sette criteri per il soddisfacimento della condizione abilitante.
Per quanto riguarda la tematica della blue economy, tema trasversale ad attività economiche anche di natura diversa e accomunate dal legame con il mondo marittimo, il processo di scoperta imprenditoriale consentirà di confermare o di rettificare, in base ai risultati di attuazione della strategia, alcune scelte relative sia alle aree prioritarie di specializzazione che alle connesse traiettorie di sviluppo tecnologico. Le evidenze emerse dalle analisi del rapporto di valutazione della strategia, infatti, hanno confermato, nel primo caso, l'effettiva rispondenza delle aree individuate con le specializzazioni del territorio, nel secondo caso, invece, le analisi hanno suggerito di avviare un'attività di revisione che porti ad una parziale riduzione e/o focalizzazione delle traiettorie tecnologiche originariamente identificate, visto che non tutte le traiettorie sono state capaci di intercettare la domanda di innovazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora (in collegamento da remoto).

Emanuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie all’Assessore Castelli. Non sono soddisfatta della risposta e sono piuttosto preoccupata per i ritardi che state accumulando ed anche per come si sta gestendo la fase di avvio di questa nuova programmazione.
L’Assessore Castelli dice che l'attività di programmazione è già partita, se è così vi assicuro che siamo in tanti a non essercene accorti, ma soprattutto dice che non è vero, alla fine della sua risposta, che c'è un ritardo, quando all’inizio, ho preso bene gli appunti, ammette che c’è un ritardo dovuto alla crisi sanitaria, che non avrebbe consentito di definire alcuni aspetti. Intanto lei si contraddice, ma purtroppo sono io che glielo confermo.
Questa interrogazione nasce per scongiurare ulteriori ritardi sia nell'attivazione della governance che nella predisposizione del documento per la definizione della Strategia di specializzazione intelligente e visto che ho la sensazione che in quest'Aula ci sia ancora molta confusione sulle nozioni base della politica di coesione, giova ricordare che la Strategia di specializzazione intelligente rappresenta non solo un documento, ma è un tassello fondamentale per ridisegnare le traiettorie di crescita, di innovazione e di sviluppo delle competenze della Regione.
Tutta l’Italia è in piena pandemia, eppure diverse Regioni italiane hanno già iniziato la revisione della Strategia di specializzazione intelligente e mi riferisco all’Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, anzi in alcuni casi le prime proposte sono state già sottoposte all'attenzione dei relativi comitati di sorveglianza e mi risulta anche che altre Regioni, che sono andate al voto insieme a noi, mi riferisco a Toscana e Puglia, hanno già un buono stato di avanzamento della revisione delle loro S3, consapevoli del fatto che, come ha detto lei, Assessore Castelli, il ruolo della Strategia di specializzazione intelligente è stato ulteriormente rafforzato dalla commissione rispetto alla programmazione 2014/2020. Voglio ricordare a tutti che non è fuffa la Strategia di specializzazione intelligente, non è nemmeno indifferente quando l’approviamo, se prima o dopo, perché rappresenta il presupposto essenziale per l'implementazione, non solo gli interventi di ricerca e sviluppo ma, da questa programmazione, di tutta una serie di interventi volti a rafforzare la crescita, la competitività delle piccole e medie imprese e anche introdurre le tecnologie avanzate, tanto importanti per questo momento che stiamo tutti quanti vivendo.
Bene, non mi risulta che questo obbligo sia stato tolto, ma poco importa perché se lei dice che approvarla prima e dopo è la stessa cosa forse dimostra che questa Giunta non ha ben chiare quelle che sono le basi della politica di coesione.
Consci del fatto, come dicevo, che questa procedura è molto complessa a luglio la precedente Giunta aveva individuato un percorso di definizione del quadro strategico di insieme, che tenesse conto delle opportunità e delle minacce che le Marche si troveranno ad affrontare nei prossimi anni ed in quella delibera la Strategia di specializzazione intelligente era ben richiamata e rappresentava un cardine fondamentale.
La delibera di Giunta regionale n. 1555 dell’1 dicembre, a cui lei ha fatto riferimento, da un lato ha confermato, con mia mia personale soddisfazione, l'impianto metodologico della delibera di Giunta regionale n. 971 del 20 luglio, ma mentre individua un cronoprogramma, tra l'altro, a mio avviso, molto stringente e vedremo se rispetterete quei tempi, nulla dice circa le fasi temporali per la definizione della Strategia di specializzazione intelligente. Quindi, voi l'avete modificata di fatto confermando l'impianto, ma non avete detto nulla circa le tempistiche della Strategia di specializzazione intelligente, ma non solo, sono passati due mesi, perché quella delibera è stata approvata l’1 dicembre e ancora gli stakeholders devono essere convocati.
Lei ha poi parlato dell'Agenzia per la coesione, l'Agenzia per la coesione sicuramente si è confrontata con la nostra struttura, come l’ha fatto con tutte le altre, ma l’ha fatto per verificare il rispetto dei sette criteri, quelli che avevo ripreso nel testo dell'interrogazione.
E’ stato redatto un documento a livello nazionale che descrive come sono stati soddisfatti questi criteri di adempimento per la condizione abilitante, documento che pare non essere ancora completo, però la presenza di questo documento non assolve il lavoro che deve essere fatto a livello regionale e, soprattutto, la verifica di quei criteri non può essere staccata dalla revisione e dalla costruzione della Strategia di specializzazione intelligente per il periodo 2021/2027, quindi, redazione della nuova S3 e verifica dei criteri devono andare di pari passo.
Infine, sull'ultima risposta, cioè la blu economy che era sfuggita nel 2014 a chi approvò la Strategia di specializzazione intelligente, che ad oggi essa contempla solo settori della domotica, meccatronica, manifattura sostenibile e salute e benessere, noi avevamo già iniziato una serie di incontri perché la revisione della Strategia è qualcosa che non si fa nel giro di qualche settimana, richiede mesi, anni, avevamo anche coinvolto il settore della nautica. Mi fa piacere che l’Assessore Carloni abbia apprezzato e questo mi fa essere ottimista anche sulla possibile inclusione della blue economy, ma se lei mi dice, Assessore, che verificherà se confermare o meno la blue economy, in base ai risultati conseguiti dalla Strategia, mi viene da dire che forse non sa nemmeno che nella Strategia attuale la blue economy non era presente, come può verificare se quei risultati sono stati espletati oppure no?
Concludo ribadendo la mia più assoluta insoddisfazione e anche preoccupazione per i ritardi che vi invito a sanare al più presto. Grazie.

Interrogazione n.51
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Mancato riavvio della didattica in presenza negli istituti superiori”.;

Interrogazione n.56
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
“Provvedimenti per garantire la riapertura con didattica in presenza nelle scuole marchigiane”
(Abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 51 della Consigliera Ruggeri, e l’interrogazione n. 56 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Latini.

Giorgia LATINI. Grazie, Presidente. Sarò velocissima perché poi passerò la parola ai miei due colleghi, visto che le domande sono specifiche sullo screening, sui tamponi, sui trasporti.
Voglio ringraziare la Giunta e dire che c'è la massima attenzione sul tema scuola. Ieri abbiamo fatto un incontro perché noi siamo per la didattica in presenza, l'ordinanza è stata fatta per motivi contingenti di emergenza sanitaria: l'indice si stava alzando ed il Governo ci ha dato dei parametri più restrittivi; queste due condizioni non ci hanno permesso di riaprire in presenza le scuole superiori.
Come abbiamo detto ieri, sembra che l'indice stia scendendo, domani mattina alle 12 ho un incontro con il tavolo, la scuola, l’Ufficio regionale scolastico, i sindacati e le associazioni degli studenti, dei genitori, degli insegnanti, se l'andamento sarà questo noi siamo propensi a riaprirle il 25 gennaio. È ovvio che dobbiamo aspettare i dati di questi due giorni, daremo conferma dopo il tavolo di domani.
Voglio sottolineare che nonostante la chiusura per questa emergenza la Giunta non è stata in attesa, ma ha iniziato un lavoro di coordinamento tra i vari settori per rendere le aule scolastiche sicure e per fare azioni di prevenzione, cosa che doveva fare il Governo in tutti questi mesi, invece di stanziare 400 milioni per i banchi a rotelle poteva stanziare 500 milioni, come ha fatto la Germania, per gli impianti d'areazione per le classi. Come Regione ci stiamo muovendo in tal senso, abbiamo individuato dei fondi FSE che possiamo destinare all'acquisto di impianti di purificazione per le Aule, le scuole, sono circa 3 milioni di euro, in più abbiamo adesso, sempre nell'ambito del fondo europeo, previsti 2 milioni di euro per l'acquisto di strumentazione digitale per gli studenti bisognosi, perché sappiamo che la didattica a distanza comunque proseguirà, perché se riapriamo lo faremo al 50% e sappiamo che ci sono famiglie che hanno più figli e a volte la strumentazione digitale non è sufficiente, soprattutto, è anche un segnale per superare il digital divide, che purtroppo la nostra Regione ha. Questi sono degli interventi concreti.
Penso che noi siamo la prima Regione, e ringrazio l'Assessore Baldelli che non è presente ed ha la delega dell’edilizia scolastica che sta progettando un bando rivolto alle Province e ai Comuni, che sono i titolari degli edifici scolastici, e in questo modo noi sosteniamo, coofinanziamo, questi enti territoriali per un piano strutturale di impiantistica di areazione. Non possiamo utilizzati i fondi europei, che sono finalizzati al l'acquisto di impianti di purificazione, mentre servono fondi regionali per fare interventi strutturali, quindi, noi stiamo facendo un piano di prevenzione per tutelare la salute dei nostri studenti.
Credo che siamo la prima Regione in Italia che sta facendo un piano strutturato e coordinato in tal senso, cosa che doveva fare il Governo. Ci stiamo muovendo e penso che questo sia un segnale bellissimo, concreto, di grande attenzione al mondo della scuola. Si sta già lavorando al bando, l'Assessore Baldelli, a breve uscirà con i dettagli. C'è grande soddisfazione per queste iniziative congiunte che noi Assessori abbiamo fatto, l’Assessore Castelli per i trasporti e l'Assessore Saltamartini per lo screening. Lascio loro la parola per intervenire sui loro specifici settori. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.

Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. A seguito dell'enumerazione del D.P.C.M. del 3 dicembre la predisposizione dei piani operativi per l'organizzazione della domanda e dell'offerta di trasporto, in vista della riapertura che originariamente era il 7 gennaio e secondo le limitazioni dallo stesso decreto previste, è stata assegnata ai Prefetti. Gli stessi hanno elaborato una serie di documenti che hanno prodotto 5 piani operativi, questo anche attraverso l’aggiunta di un addendum è stata la proposta, l'elaborazione, che è stata curata direttamente dai Prefetti e hanno definito le loro proposte e i loro piani fra il 30 e il 31 dicembre.
I 5 piani operativi hanno lavorato sia sul potenziamento dell'offerta di servizi, che sulla rimodulazione della domanda, ovvero sua differenziazione degli orari di ingresso nelle scuole, peraltro come indicato e previsto la circolare del MIT del 9 dicembre, dalla posizione assunta in merito alla Conferenza delle Regioni nella seduta del 3 dicembre e nelle “Linee guida per garantire il corretto svolgimento nell'anno scolastico”.
Sul fronte del potenziamento dell'offerta - questo riguarda il trasporto pubblico locale - sono stati previsti incrementi sostanziali dei servizi, che in alcuni bacini hanno superato anche il 20% rispetto ad un giorno ordinario scolastico pre Covid. Il potenziamento previsto nei piani interni di autobus è ad oggi quantificato in 134 mezzi aggiuntivi garantiti, quindi, per i 5 bacini 134 è il numero di bus che noi ulteriormente mettiamo a disposizione. Sono stati previsti sempre da parte dei gestori la messa a disposizione di alcune decine di steward per il controllo del corretto impiego dei servizi, nonché la collaborazione con gli enti locali per la rideterminazione delle fermate più affollate. Per quanto riguarda l'ulteriore supporto a terra finalizzato ad evitare gli assembramenti i Prefetti hanno assegnato questo compito ai Comuni attraverso le Polizie locali, alla Protezione Civile e alle Forze dell'ordine coordinate dalle questure. Da questo punto di vista venerdì ho partecipato ad un incontro anche con il direttivo regionale dell’Anci e giustamente i Comuni dicono che possono e vogliono fare del loro meglio, però devono vere delle risorse, perché è sempre la solita solfa: quella di prevedere obblighi e prestazioni senza che materialmente vengano garantite delle risorse.
Il tema delle risorse è centrale e per quanto riguarda la Regione Marche, ad oggi, sulla base delle ultime indicazioni provenute dal Governo, ci sarebbero stati messi a disposizione circa 3 miliardi per i mezzi aggiuntivi a fronte di un'esigenza complessiva parametrata dei 5/6 mesi di scuola residua, che ammonta a circa 10 milioni. 3 milioni è quello che ci viene assegnato, 10 milioni la provvista finanziaria secondo le indicazioni che ci sono state fornite dai soggetti gestori del trasporto pubblico applicato alla scuola.
La Regione Marche ha garantito su ogni piano operativo prefettizio la piena copertura delle risorse necessarie a potenziare i servizi, a incominciare da una prima copertura tecnica, utile anche a regolare la remunerazione di questi servizi e l’ingaggio di eventuali privati, la cosa è stata fatta con la delibera di Giunta regionale 1653 del 23 dicembre, che stabilisce 2,6 euro a chilometro, vado a memoria, la remunerazione prevista. Comunque abbiamo esplicitato l'impegno a garantire il rimborso delle fatture che i gestori avrebbero prodotto come corrispettivo a documentazione del costo aggiuntivo per i bus aggiuntivi.
Sull'aspetto economico va evidenziato che dalle stime ancora preliminari saranno necessarie le cifre che ho detto prima, che oscillano fra i 10/12 milioni di euro, solo per le percorrenze aggiuntive fino alla fine dell'anno scolastico. Tutto ciò a fronte di una dotazione ad oggi prevista dal Governo per le Marche di 3 milioni di euro decretati e di ulteriori ed eventuali 3 milioni che dovrebbero arrivare.
Discorso a parte va poi fatto per quanto riguarda il mantenimento dell'equilibrio economico finanziario del concessionario del servizio, per il quale, a causa delle forti perdite di ricavo da traffico registrato fino ad oggi, si è dovuto intervenire con misure specifiche di ristoro. Ad oggi solo da parte del bilancio regionale sono stati previsti in ed in larga parte erogati circa 18 milioni di euro di contributi per mancati ricavi, ristori utenti per abbonamenti non fruiti, anch'essi mancati introiti per i gestori rispetto all’esercizio ordinario.
In definitiva tra i mesi di novembre e dicembre si sono svolti almeno 20 tavoli suddivisi sui 5 bacini provinciali, incontrando Prefetture, gestori, scuole e Comuni. Sono stati condotti ulteriori tavoli sia con le organizzazioni sindacali che con le associazioni di categoria del trasporto privato, da cui si sono raccolti anche dati riguardanti gli operatori privati della Regione. Un enorme sforzo partecipativo, come si è detto, coordinato dalle Prefetture, ma non solo, al fine di trovare il giusto compromesso tra domanda e offerta, quindi, anche rimodulando la domanda e gli orari.
I piani redatti ed i mezzi aggiuntivi sono indicati sono sufficienti per garantire in sicurezza il ritorno in presenza delle scuole secondarie di secondo grado, al 50% su un unico turno d'ingresso, o al 75% su due ingressi sfalsati di circa due ore, con oneri finanziari ben diversi.
Quindi, siamo in grado di poter dire che, se il ritorno a scuola dovesse essere disposto al 50%, il sistema trasportistico è in grado di rispondere pienamente a questa esigenza, nel caso in cui, speriamo tutti che accada presto, dovesse salire al 75 %, noi dovremo necessariamente valutare un intervento sulla dinamica degli orari, ma soprattutto sarà necessario che lo Stato metta a disposizione ben più risorse perché quelle che ad oggi sono state ipoteticamente assegnate alla Regione Marche sono insufficienti per far fronte, senza ricorrere al bilancio regionale, alle esigenze che ho appena palesato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Aggiungo a quello che hanno esplicitato i colleghi, che si sono espressi prima di me, che per garantire una maggiore prevenzione della diffusione del virus gli studenti di tutte le scuole saranno ammessi a presentarsi nei punti dove si svolge lo screening per sottoporsi al test antigenico rapido. C'è un elenco della programmazione ordinaria dello screening la nostra Regione. Una serie di punti dove tutti gli studenti di tutta la regione potranno presentarsi per essere sottoposti al test.
Voglio anche aggiungere che stiamo raggiungendo rapidissimamente la conclusione della prima fase e, se la Regione verrà dotata di vaccini secondo il programma predisposto, all'inizio della seconda fase saranno vaccinati anche gli insegnanti e il personale scolastico. Questa è la misura che potrà garantire la sicurezza massima per il ripristino dei cicli scolastici, quindi, ciò detto, vorrei sottolineare come l'impegno del servizio sanitario regionale è molto intenso, sia sul fronte degli screening che su quello delle vaccinazioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio gli Assessori per le risposte, mi sembrano esaurienti, anche se avrei gradito un filo di polemica in meno col Governo perché all’opposizione seduta qui in Consiglio chiedete sempre di essere propositivi e pazienti dato che la situazione per le Marche è grave, ma è grave anche per il nostro Paese, senza voler guardare oltralpe.
Il tema è talmente delicato che non mi va neanche di scendere nella polemica, per cui sorvolo, anche se avrei gradito che neanche voi l’aveste fatta.
Ritengo che sia indispensabile che i nostri studenti tornino a scuola il prima possibile perché noi dobbiamo contemperare due questioni: una riguarda la salute pubblica, e mi sembra che siamo stati fino ad ora giustamente cauti, l’altra è l’aspetto che afferisce alla psicologia, al bisogno di socialità, che sta portando, e ne abbiamo già discusso in questa sede nei Consigli scorsi, delle condizioni ad aggravarsi. Voi sapete che la dispersione scolastica sta aumentando vertiginosamente, i ragazzi sono apatici, hanno perso la voglia di studiare e anche a volte di vivere, quindi, dobbiamo correre ai ripari perché nessuno di noi sa i risultati che potrà avere quanto è successo in questo ultimo anno, lo vedremo nel lungo periodo, nei prossimi anni, non aggraviamo una situazione che è già grave, se è vero che avete fatto quello che avete detto: tracciamenti sicuri all'interno delle scuole, ed è ciò che non aveva funzionato quando le scuole sono state aperte a settembre, aumento dei mezzi pubblici per garantire almeno l'ingresso del 50% nelle scuole, anche questo è stato fatto, benissimo, steward, benissimo, più fermate, benissimo, controlli all'ingresso e all'uscita da scuola, però ricordiamoci che non è la scuola il luogo in cui avvengono i contagi, ma è l’uscita e l'ingresso. Bene, se dovessimo passare al 75% e rivedere e scaglionare gli orari di ingresso e uscita, non c'è dubbio, mi sembra che su questo abbiate fatto tanto. Forse si poteva fare prima l'operazione che avete annunciato ieri, che si doveva tornare a scuola lo sapevamo tutti da tempo.
La generazione che oramai è chiamata “la generazione in pigiama” ci deve far riflettere tutti , soprattutto spingerci ad aiutare i giovani a tornare ad avere una socialità che rientri nella normalità.
Benissimo il fatto che il personale docente e non docente verrà vaccinato il prima possibile, mi sarebbe piaciuto avere una tempistica più precisa ed immagino che l'Assessore ce la dirà quanto prima.
Quindi, lasciamo perdere le polemiche, portiamoli nelle aule, possibilmente al 50% della classe. So che le scuole hanno un’autonomia scolastica, però questo è un dettaglio che mi sta particolarmente a cuore, se riuscissimo a dotare tutti gli istituti ed anche gli studenti di dispositivi idonei, con un’ottima organizzazione scolastica, potremmo fare in modo che non entrino alcune classi al 100% e altre a zero, per fare poi la media del 50%, ma che entri di ciascuna classe il 50%. Questo vuol dire avere il giusto distanziamento, dispositivi di protezione, come le mascherine, e vi assicuro che le scuole sarebbero i luoghi più sicuri in cui i nostri ragazzi potranno passare buona parte della giornata. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ho sentito una serie di misure che devono ancora essere messe in atto ed ho sentito parlare di ieri, “Abbiamo avuto un incontro ieri sera”, ieri era il giorno in cui le Marche avrebbero potuto aprire le scuole se non ci fosse stata l'ordinanza del 5 gennaio del Presidente Acquaroli che è ancora oggi in vigore, che tra l'altro stabilisce la chiusura fino al 31 gennaio, a tutt'oggi abbiamo soltanto dei condizionali davanti e nulla di certo.
A prescindere dalle battute sui banchi a rotelle, che li lasciamo alla campagna elettorale che abbiamo alle spalle, ricordo che c'è già un piano di edilizia scolastica che viene fatto ogni anno dalla Regione Marche, quello che è stato fatto due anni fa è ancora in vigore, è un piano da 510 milioni di euro, con il quale sono stati previsti interventi di messa in sicurezza e/o nuova costruzione di circa 410 istituti e manufatti. Nelle Marche, tanto per darvi un'idea, ci sono 1200 edifici scolastici, quindi, oltre un quarto degli edifici.
Per quello che riguarda lo screening, mi sembra assurdo che i genitori e gli studenti, quest’ultimi quasi tutti minorenni, debbano girare le Marche per trovare uno dei posti dove si sta facendo lo screening, tra l’altro quest’ultimo è in fase di conclusione. Non credo che le postazioni, che sono state ottenute con sacrificio enorme degli infermieri, in particolare dei dipendenti della sanità, possano essere lasciate per la scuola, mi sembrerebbe più opportuno realizzare lo screening all'interno degli istituti.
È vero che è un tavolo di coordinamento non si nega a nessuno, ma oggi ancora non sappiamo se il 25 gennaio apriranno le scuole, posto che da tutti i giornali e anche dalle vostre dichiarazioni si parla di un tavolo che si terrà domani. Non capisco perché non si sia tenuto la scorsa settimana o 20 giorni fa, considerato che quando l'ordinanza è stata emanata le Marche erano già in zona gialla, si poteva ragionare in termini diversi. Il principio di precauzione che è stato applicato il 5 di gennaio non mi pare che si stia applicando adesso.
Per quanto riguarda i comitati dei genitori, che giustamente rimproverano il fatto che le scuole non vengono riaperte, mi auguro che vengano incontrati al più presto, così come hanno richiesto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi prendo pochi secondi per ricordare a quest'Aula che poche ore fa è morto Emanuele Macaluso. Mi piace ricordarlo in un'Aula consiliare democratica perché è stato un uomo al centro della storia democratica di questo Paese, lo faccio indipendentemente dall'appartenenza politica. Uno spirito libero, critico, capace di affrontare grandi difficoltà sociali nella Sicilia della mafia. Credo che sia un atto spontaneo e doveroso di questa Assemblea. Non lo faccio per appartenenza, ma per riconoscere a quest'uomo l'importanza della sua vita, a 96 anni, se non vado errato, era ancora capace di guardare avanti e dare orizzonti.
Le interrogazioni che sono state presentate dal Movimento 5 Stelle ed anche dal Partito Democratico hanno in una qualche maniera messo in allerta, soprattutto fatto virare a 180 gradi la Giunta sulla questione scuola. E’ un dato di fatto che viene certificato dalle risposte insoddisfacenti che sono arrivate stamattina.
Voglio concentrarmi in particolare sulle quelle dell'Assessore Castelli: tutte le società operative, come ha detto, peraltro genericamente, erano già pronte a fine dicembre, affinché alla ripresa della scuola, il 7 gennaio, si potesse ritornare in classe con il rispetto delle indicazioni e degli orizzonti dati dal Governo. Lei questo l’ha tralasciato, ma ha fatto riferimento ai piani dei Prefetti che erano già operativi a dicembre. La realtà è un'altra, Assessore, è che voi non vi siete occupati della scuola affinché il 7 gennaio potesse ripartire e non ve ne siete occupati a tal punto da scrivere nell'ordinanza del 5 gennaio una serie di dati in netta contraddizione con quello che ieri sera il Presidente della Regione Marche Acquaroli ha dichiarato.
Mi sono preso la briga di andare a leggere qualcosa, il 5 gennaio il rapporto fra tamponi e positivi era del 9,46% la settimana precedente era leggermente superiore, 13,76%, 13,62%, il 4 gennaio 11,68%. Il 5 gennaio nelle terapie intensive, ma anche nei giorni precedenti, c'erano 65 persone oggi, o ieri, ce ne sono 83, anzi 85. Sempre al 5 gennaio il numero dei ricoverati, quindi degli occupanti postiletto, era 495, la settimana precedente erano ancora inferiori 479, 479, 487, il 18 gennaio erano 591, allora, delle due l'una, non ve ne siete occupati perché la situazione il 5 gennaio era, per dirla bonariamente, quasi peggiore di quella che abbiamo oggi. Non a caso nell'ordinanza n.1 fate riferimento non al rapporto tra tamponi e positivi, ma all'incremento settimanale del 35,3%.
Tutto questo non è grave, ma non si possono confondere le persone, non ci si può muovere quando il sistema complessivo vi chiede di muovervi, vi siete disinteressati della scuola, punto, basta dirlo. Credo che questa sia una cosa grave, come è grave, Assessore Latini, gravissimo, che lei oggi ci racconta che spenderà 3 milioni, se ho capito bene, per impianti di areazione. Io non so se a Castelraimondo o a Macerata le finestre non si possono più aprire o sono state murate, ma risparmiateli quei soldi, dateli al trasporto pubblico che era pronto.
Conosco un po’, Assessore Castelli, la situazione della provincia di Macerata, il responsabile di un importante società che serve l'intero territorio prima della fine dell'anno era pronto a partire, allora, credo che sarebbe stato più onesto dire: “Guardate, non ci siamo occupati della scuola ed oggi corriamo per poterlo fare”, ma questo non lo avete fatto. Mi fa specie, Assessore Castelli, data la stima che ho nei suoi confronti, che ci dica …

PRESIDENTE. Consigliere Carancini, la prego di concludere.

Romano CARANCINI. Non mando il cervello all'ammasso e anche se sono solo a pensare una cosa la dico, questo è il ragionamento, è sempre stato così, anche contro me stesso, anche rispetto alla mia appartenenza, Consigliere. La stimo, ma se devo esprimere una critica la faccio, lei dice che c'è un tema relativo alle risorse per i trasporti, come lei sa bene, ma chi amministra deve fare delle scelte ed io penso che la scuola le meriti, magari stornare risorse a favore dell'inizio della scuola, perché quello che ha detto la Consigliera Ruggeri è vero, la situazione sociale dei giovani è drammatica, chi la vive sa bene che una situazione drammatica, vi sareste dovuti occupare prima. Il rapporto fra la situazione attuale, glielo ribadisco, e quella che c’era il 5 gennaio e delle settimane precedenti dimostra che non ve ne siete occupati per niente.
Noi siamo pronti a collaborare in un'ottica di trasparenza e di correttezza dei dati. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Intervengo in quanto ho firmato anch’io questa interrogazione, che vede la Consigliera Casini come prima firmataria.
Sottoscrivo quello che è stato detto, ma voglio evidenziare che noi sollecitiamo ormai da metà novembre la Giunta ad individuare una modalità di rientro dei ragazzi in sicurezza. Parlare oggi di utilizzare i punti screening, lo dico in maniera collaborativa come ha detto il Consigliere Carancini, quando chiuderanno la prossima settimana, mi sembra una non soluzione.
Noi abbiamo già dato una soluzione, dobbiamo far sì che i ragazzi siano inseriti tra quelle categorie alle quali viene riconosciuto uno screening periodico, che può essere fatto all'interno delle scuole o dal proprio medico di base o attivando convenzioni con le farmacie o direttamente nei laboratori. Pensare a fine gennaio di utilizzare i punti screening, solamente in qualche Comune per garantire la sicurezza, e quindi fare la verifica dei ragazzi, mi sembra tardivo. Noi lo diciamo da metà novembre, ma è comunque una buona notizia quella della riapertura della scuola.
Sono d'accordo anche con la Consigliera Ruggeri, un’intera generazione di giovani che sta a casa in pigiama e parecchi di loro non seguono, questo vuol dire dispersione scolastica, e le conseguenze si vedranno sicuramente nei prossimi anni.
Come Partito Democratico continuiamo a collaborare per dare delle soluzioni perché riteniamo che la scuola sia una priorità e che l'educazione, la formazione, debba essere un punto di riferimento.
Rispetto agli impianti di depurazione dell'aria, va bene tutto, ma i primi probabilmente li vedremo montati, se va bene, a settembre, non è la soluzione che modifica qualcosa rispetto alle condizioni che c’erano 15 giorni fa. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per ritenersi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Solo per comprendere meglio quanto detto dall'Assessore Latini rispetto ai 3 milioni di euro destinati alla sanificazione, agli impianti di areazione e di purificazione degli edifici. Non vorrei che questi 3 milioni di euro siano quelli che erano già stati stanziati con la delibera del 27 luglio 2020 e destinati alla qualificazione e all'ammodernamento dei laboratori didattici degli istituti statali di secondo grado, scelta apprezzata e voluta da tutti gli istituti statali superiori di secondo grado della nostra regione. Sarebbe una scelta sbagliata, forse fatta solo per rendicontare rapidamente le risorse del fondo sociale europeo, ma in realtà si rischia di creare un doppione rispetto alle risorse che invece ha, e neanche tante, l'Ufficio scolastico regionale per queste finalità. Peraltro, come ha ben sottolineato il Vicepresidente Biancani, certi tipi di modifiche e di manutenzioni andrebbero a dare dei risultati non a settembre, ma penso addirittura nel 2022, 2023 e sarebbero assolutamente tardivi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Intervengo anche a seguito dei contributi importanti che sono arrivati.
Penso che il tema meriti una posizione, sottolineatura, che non vuole essere polemica. Purtroppo sulla scuola, è mancata, come in altre occasioni, un po' di visione e penso che ci sia nell'azione di questa Giunta troppo riverbero nazionale perché si prendono provvedimenti guardando più gli atteggiamenti dei partiti di riferimento nazionale rispetto alle necessità che sono contingenti e necessarie per la Regione.
L’ordinanza n. 1 sposta l'apertura della scuola al 31 gennaio e sappiamo, e lo vediamo adesso, l’hanno riconfermato gli Assessori anche in maniera molto onesta, che le condizioni del primo di gennaio e quelle del 31 saranno identiche, anzi, potevamo decidere di dare priorità nello screening …, che abbiamo chiamato di massa, che invece di massa non è perché se interessa il 10% della popolazione non è uno screening di massa, ma è finalizzato. Allora perché, se quel tema era rivolto ad un numero limitato di persone, non l’abbiamo orientato alla scuola? L'abbiamo suggerito, ci avete chiesto un contributo e l’abbiamo dato anche in maniera mesta, non abbia fatto conferenze stampa, proclami, non abbiamo fatto neanche un'interrogazione con tempo adeguato per coglierla, niente, perché? E’ nel vostro diritto, fate come volete, però dovete avere il coraggio di dire che la scuola ve la siete dimenticata ed anche il provvedimento oggi d’inversione, nemmeno a u, è imbarazzante. Cosa è cambiato? Non è cambiato nulla, il Presidente, non me ne abbia, è sempre sorpreso quando ci attribuiscono un colore o un altro, il colore giallo dei primi di gennaio ci poteva permettere di fare quella scelta se le avessimo dato la priorità, non l'abbiamo fatto.
Alzate la mano e dite che per voi era più importante il proclama sulle attività economiche che venivano martoriate dal giallo all’arancione, era più importante essere sorpresi dai provvedimenti nazionali, volevate allinearvi con gli atteggiamenti che i partiti di Governo nazionale, che in questa Regione sono all'opposizione, hanno, e la chiudevamo lì.
Sul mondo della scuola avete abbandonato i nostri figli che stanno in casa, forse anche in maniera comoda, ve lo dico pure, o un figlio di 17 anni quindi ho anche un parametro puntuale, stanno comodi dentro casa, ma non ha niente a che vedere con l'istruzione, non ha niente a che vedere con la prospettiva, ha ragione la Consigliera Ruggeri, niente! Dovevamo anticiparla, dovevamo essere noi corsari, questi screening non vanno …, anche oggi in maniera imbarazzante volete mandare i giovani negli unici punti che sono rimasti residuati, 77 mila ragazzi che vanno in giro per la regione. Dovevamo costruire dei punti all'interno degli istituti, lì lo dovevamo fare, allora era uno screening di massa finalizzato.
I proclami finiscono, i problemi rimangono e questo della scuola è imbarazzante. Oggi incontriamo i comitati, gli diremo che abbiamo ripensato, qualcuno ci dovrà dire che cosa è cambiato da prima ad oggi, nulla, lo dico per tutti, nulla.
Ritorniamo indietro, bene, ma è un ravvedimento tardivo, potevamo essere una Regione sperimentatrice, che aveva visione, forse insieme potevamo anche dare un incipit adeguato, ci hanno provato tutti i Consiglieri. Non è così, ahimè.
Oggi ci ritroviamo con provvedimenti …, stiamo attenti anche a come li spacciamo, se mettiamo 3 milioni di euro per le climatizzazioni nelle scuole e ancora dobbiamo dare l'indirizzo …, questo lo dice uno che come tanti altri ha avuto esperienze amministrative, quelle di prima fila. Dobbiamo fare il bando, le risorse dovranno essere assegnate alle Province e ai Comuni che a loro volta dovranno fare le gare per la climatizzazione, magari in scuole che non sono nemmeno a norma, che non hanno nemmeno l’antisismica, allora, la vedremo per il gennaio prossimo. Non è serio, facciamo dei provvedimenti che servono oggi, che sono contingenti e che hanno una visione.

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Maurizio MANGIALARDI. Ravvedimento, ravvedimento, Presidente, me lo perdoni, è tardivo, non si faccia ancora una volta sorprendere dagli eventi, proviamo ad anticiparli e qualche suggerimento da questo gruppo le può venire anche utile. Grazie.

Mozione n. 27
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Santarelli.
“Effettività dei diritti di scelta da parte delle donne in relazione all'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) garantiti dalla legge 22 maggio 1978, n. 194 nella Regione Marche”.
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n.27 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Santarelli.
Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Come già anticipato nella Conferenza dei Presidenti dei gruppi, chiediamo il rinvio della mozione alla prossima seduta.

PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 27. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 28
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri
“Vaccinazione di persone “fragili” e operatori servizi diurni e domiciliari”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 28 a firma dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Era questa la mozione di cui avevamo chiesto l'inserimento all'ordine del giorno della precedente seduta.
Brevemente, premesso che nel piano nazionale delle vaccinazioni antiCovid, le categorie a cui va somministrato il vaccino in via prioritaria sono il personale sanitario e socio-sanitario, i residenti e il personale delle residenze socio-sanitarie per anziani e le persone in età avanzata ultraottantenni, considerato che non sono state inserite in questo elenco determinate figure e che le Regioni possono ampliare questo elenco, in particolar modo alle persone con disabilità e agli operatori di servizi domiciliari, l'Assemblea impegna la Giunta ad inserire nell’elenco con proprio atto ed in via prioritaria le persone con comorbilità severa, immunodeficienza e fragilità di ogni età, le persone disabili, quelle che frequentano i servizi semiresidenziali e gli operatori dei servizi diurni e domiciliari.
Dalla lettura della stampa di oggi mi sembra che ci sia l'intenzione di inserire al più presto queste persone in una fase immediata di vaccinazione, adesso ascolteremo volentieri l'Assessore cosa ci dirà in merito. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come avevo preannunciato nella precedente seduta queste persone sono inserite nella seconda fase. Mi riallaccio anche a quanto era stato precedentemente chiesto in ordine alla vaccinazione del personale scolastico, per precisare che se i vaccini verranno consegnati alla nostra Regione, se non ci saranno i ritardi che sono stati indicati negli organi di stampa, noi inizieremo la vaccinazione di questo personale all'inizio del mese di febbraio, quindi, stiamo completando le procedure per la prima fase,
Le categorie di cui alla presente mozione rientrano nella seconda fase e nell'atto di indirizzo che le Aziende sanitarie hanno è previsto che al completamento della prima fase e l'inizio della seconda dovranno essere vaccinate le persone con più di 80 anni, persone con comorbilità severa e moderata, immunodeficienza, fragilità di ogni età, persone con disabilità grave, caregivers, gruppi socio-demografici a rischio significativamente più elevati di malattia o morte, poi verranno vaccinate le forze dell'ordine e del soccorso pubblico, i vigili del fuoco, gli insegnanti e il personale scolastico, le persone di età tra i 60 e i 79 anni, esclusi i cittadini ricoverati in strutture residenziali per anziani, i lavoratori dei servizi essenziali, i lavoratori setting a rischio, carceri e luoghi di comunità.
Ho voluto che la risposta a questa mozione fosse dettagliata, tra le persone fragili indicativamente si comprendono quelle con malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, malattie dell'apparato cardiocircolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, inclusi gli obesi con indice di massa corporea superiore a 30, insufficienza renale o surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici, emoglobinopatie, tumori in corso di trattamento chemioterapico, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da hiv, malattie infiammatorie croniche, sindrome da malossorbimento intestinale, malattie rare, patologie associate, quelle a rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, ad esempio le malattie neuromuscolari, le epatopatie croniche, eccetera, nel senso che naturalmente saranno inserite tra le persone fragili tutte quelle patologie che in base al livello di acutezza della malattia richiederanno la vaccinazione.
Abbiamo voluto enumerare un elenco di fragilità, di patologie che richiamano questa mozione, ma la priorità verrà dettata dal livello di acutezza delle patologie in capo alle persone che dovranno essere vaccinate. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Per ribadire che l'Assessore Saltamartini è stato estremamente chiaro su quali saranno le priorità, che sono dettate da un'agenda di Governo, alla quale la Regione si attiene anche con molta intelligenza, per tutto quello che è stato detto dall’Assessore Saltamartini, che è entrato in merito anche a patologie importanti ed estremamente delicate, che hanno un impatto socio-sanitario incredibile. Però, io vorrei parlare d'altro, nel senso che con questa mozione si crea, secondo me, e si genera nei territori - questo lo vedo tra la gente - un conflitto, una specie di guerra tra poveri, tra chi fa prima la vaccinazione e chi la fa dopo, fra chi ha diritto a farla prima e chi magari dovrà farla poi. Noi vacciniamo un po' per volta, non abbiamo l'ubiquità per riuscire a vaccinare 42 milioni di italiani tutta in una volta.
Questo ci tengo in particolare a sottolinearlo perché noi possiamo inserire tutte le categorie che vogliamo prima o dopo, ma alla fine, mentre siamo qui a discorrere su chi fa prima il vaccino e su chi lo fa dopo, a parlarci addosso, le prestazioni fisiche rispetto a queste vaccinazioni sono fatte sempre dagli stessi, quelli che da 10 mesi a questa parte sono stramazzati dal punto di vista psicologico e fisico, stramazzati di lavoro, molto spesso si sono ammalati alcuni fino lasciarci le penne, addirittura.
Voglio riportarvi un attimo sul pezzo, sul territorio, su questioni pratiche che succedono ai sanitari e a tutti quelli che si impegnano per cercare di difendersi da questa patologia. A tutte queste persone che da 9/10 mesi si stanno strozzando sul territorio sono stati dati dei riconoscimenti di scarsa natura e il più delle volte risibili. Alle stesse persone abbiamo chiesto: i test sierologici al personale scolastico, i test antigenici rapidi di massa su tutta la popolazione, la nostra iniziativa fatta dalla Regione, i test antigenici rapidi negli ambulatori, i test antigenici rapidi ai ragazzi delle scuole, ne abbiamo appena parlato, adesso le vaccinazioni con inserimenti. Si cerca di dire facciamo prima quelli rispetto ad altri, ma ancora dobbiamo terminare gli operatori sanitari. Siamo impegnati nella vaccinazione nelle case di riposo e vi assicuro che non è una cosa semplice vaccinare le persone delle case di riposo, che il più delle volte non hanno la capacità di intendere e di volere, quindi, dal punto di vista organizzativo e burocratico è una cosa complessa e macchinosa, ci vuole tempo, fatica e pazienza.
Tutte queste accelerazioni in avanti …, adesso facciamo questo personale piuttosto che altro, queste persone piuttosto che altre, si finisce per generare solo dei conflitti nei territori, pensate che per vaccinare le persone delle case di riposo servono tre persone: un amministrativo, un infermiere e un medico e le persone più o meno impegnate nelle vaccinazioni sono mediamente 20 mila, persone fisse.
In questi mesi è stato fatto un incredibile lavoro dei Dipartimenti di prevenzione, dalle Usca, dai 118, dagli ospedali. In tutta la medicina del territorio hanno lavorato sempre gli stessi, non sono stati qui a parlare o a parlarsi addosso, questi hanno lavorato sui territori e sono sempre gli stessi.
Mi sento di difendere questa categoria, i sanitari e i parasanitari, perché a loro si chiede continuamente tanto e di più e vedono l'effettiva difficoltà di rispondere alle direttive che noi cerchiamo di dare da questi scranni.
Qui è facile parlare, ma lavorare sul territorio non è una cosa semplice, con questo voglio dire che occorre dare tempo e rispettare gli operatori sanitari, che da mesi fanno un mazzo così. Siccome ci vuole tempo e fatica diamo la possibilità agli operatori, visto che lavorano sempre gli stessi, di fare il loro lavoro con tranquillità, avendo nei loro confronti un po' di rispetto. Tra l'altro, il personale sanitario impiegato da marzo dell'anno passato è sempre meno disponibile perché molti operatori si sono contagiati, altri si sono ammalati e altri ancora sono in isolamento.
Per questo dico che voteremo contro questa mozione, per tutte queste ragioni, compreso il grande impegno sostenuto dagli operatori sanitari che sanno bene quello che devono fare, ve lo assicuro, lo dico da dentro, anche perché chiamando delle categorie che devono passare avanti ad altre, si finisce per fare la guerra tra poveri, si mettono in conflitto e in contrapposizione delle categorie di malati rispetto ad altre, persone rispetto ad altre, ve l'assicuro perché queste cose le vivo sul territorio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Guardando questa mozione ci siamo posti diversi problemi. L'impressione generale è che le persone hanno paura, sono stanche, sappiamo che tutta la cittadinanza è molto provata da questo lungo periodo di deprivazione, di limitazioni, è chiaro che tutti vorrebbero essere vaccinati subito e questa sarebbe la cosa più facile e utile, di fatto sappiamo che questo non può essere, dobbiamo costruire insieme una strategia che sia la più efficace possibile per creare delle barriere a questo virus che ci sta tormentando.
Costruire delle barriere significa fare una strategia di vaccinazione, che riguardi le categorie più esposte al contatto, per questo prima ai sanitari e i socio-sanitari.
La settimana scorsa abbiamo proposto un'interrogazione relativa agli operatori socio-sanitari dei Comuni, quindi gli assistenti sociali e gli educatori dei centri diurni, questa mozione va proprio nella stessa direzione. Scegliamo di creare delle barriere in tempi umanamente possibili per tutelare i più fragili e tra i più fragili ci sono gli ospiti delle residenze protette, dei centri diurni di vario tipo (non sto qui a nominarli tutti) e dei servizi domiciliari. E’ chiaro che stanno a cuore a tutti.
L'Assessore ha detto che questa vaccinazione partirà intorno alla prima metà di febbraio, noi voteremo a favore di questa mozione perché mi sembra una buona strategia occuparci prima dei sanitari, delle persone fragili e di chi si occupa di loro, compresi, come avevamo detto, i caregiver, i familiari che assistono anziani, disabili, minori con varie problematiche, quindi, questo atto non può che trovarci d'accordo.
Il nostro pungolo è di non incorrere in problemi burocratici o logistici che possano ritardare di fatto le tempistiche della vaccinazione. In Commissione abbiamo ascoltato diversi vertici sanitari, so che stanno andando più velocemente che si può, a quanto riferito, siamo già alla seconda dose, purtroppo il vaccino ha anche dei tempi per il richiamo.
Speriamo che all'inizio di febbraio, senza ulteriori attese, si possa partire subito per il secondo giro di vaccinazioni e che non ci siano intoppi, questa è la nostra preoccupazione anche guardando la stampa nazionale e internazionale.
Ho fatto l'intervento e la nostra dichiarazione di voto. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Condivido molte cose che ha detto la Consigliera Lupini.
Io dico che è esattamente il contrario rispetto all'intervento che è stato fatto, penso che stabilire in quest'Aula o suggerire delle regole precise indicando quali sono le categorie che devono avere una priorità rispetto ad altre sia un modo per evitare che nei territori ci siano delle discussioni, come quelle che prima venivano evidenziate.
Credo che non ci sia alcun dubbio che i sanitari in questo momento debbano essere vaccinati, come si sta facendo in questo momento, ho qualche dubbio sul fatto che tutti vogliano vaccinarsi perché mi pare che non ci sia questa percentuale così alta, come invece dovrebbe essere.
Dovremmo impegnarci noi tutti a far passare il messaggio che la vaccinazione è importante per sconfiggere il virus e sul fatto che sono sempre gli stessi che lavorano, vorrei dire che questo è vero, lo condivido, e mi sembrano poche 300 mila euro stanziate da questa Regione per pagare gli straordinari del solito personale che si mette a disposizione, a volte come volontariato vero e proprio rispetto alle risorse che vengono erogate e che ha consentito con grande buona volontà di poter procedere allo screening in tutte le Marche.
Vorrei che in quest'Aula si chiedesse agli esponenti della Giunta di evitare di dichiarare che i focolai che si sono avuti negli ospedali sono determinati dagli operatori sanitari, dai medici ed infermieri. Queste affermazioni le ho ascoltate personalmente, sono registrate, le possiamo documentare, credo che sarebbe opportuno, nel rispetto di chi lavora da marzo, come si è detto prima …, molto spesso anche fuori dall'orario di lavoro o con ordini di servizio, come sta succedendo nel fermano in questo momento.
La lettera del Direttore dell’Area vasta 4 è devastante, considerati il pericolo e le condizioni lavorative che si hanno in quel nosocomio, chiedo a tutti un po' di rispetto quando si parla, soprattutto quando si parla da Assessore regionale, che è un ruolo molto importante, evitare di criticare e di dire che i primi untori sono i nostri operatori sanitari, a volte li definiamo degli eroi a volte degli untori, riconosciamone le qualità e le capacità anche lavorative, la costanza e l'impegno che hanno avuto in questi mesi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Cerco sempre in quest'Assemblea di essere abbastanza pacato negli interventi, però questa mozione mi fa innervosire, mi sembra strumentale perché voi impegnate la Giunta su cose che sta facendo, come andare a vaccinare persone di ogni età, come se non lo si stesse già facendo, persone disabili, come se nessun disabile avesse ricevuto il vaccino, ma cosa state dicendo?
Questa mozione mi fa infervorare perché è strumentale sopra la pelle delle categorie deboli.
La Regione sta già operando e sarebbe ancora più assurdo, come avete già fatto in passato, se si strumentalizzassero il voto e le scelte dell'Aula. Sicuramente direte ai giornali che la maggioranza non vuole vaccinare le categorie che voi avete indicato, questo è un comportamento doppiamente grave e strumentale, sarebbe ora che deste una mano perché c’è un'emergenza in atto e sarebbe opportuno che proponeste degli atti seri piuttosto che strumentali con i quali continuare a fare demagogia.
Ringraziamo l'Assessorato che sta facendo bene il proprio lavoro in questo momento difficile, non era mai avvenuta una cosa così prima, ringraziamo gli operatori sanitari, i medici, i paramedici, invece di continuare con queste cose, per carità, siete liberi di proporre qualsiasi atto, però ci vorrebbe anche un po' di decenza.
Voterò contrario e continuo a sostenere l'operato del nostro Assessorato al riguardo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli (in collegamento da remoto).

Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Come ho detto in un'altra occasione sto osservando da remoto la linea del Partito Democratico in Consiglio regionale, a me sembra ormai evidente che sia quella di fare i primi della classe, di tutte le cose di più: andiamo a scuola subito, cerchiamo di vaccinare di più, tutti, anche altri, anche quelli che non vogliono, se poi è di più, ancora di più. E’ un po’ la linea di Cetto La Qualunque di Albanese, che in questo caso viene interpretato dal Consigliere Mangialardi che dice: “Dobbiamo fare di più, oltre, ancora, tutto quello che è possibile”.
Allora, mi chiedo: perché non vacciniamo subito i tassisti e gli autisti che incontrando più persone sono a rischio? Perché non gli esercenti delle attività commerciali, soprattutto quelle alimentari, che incontrando tante persone sono a rischio? Statisticamente il rischio aumenta con il numero dei contatti. Ovviamente nel numero dei contatti i peggio messi sono i medici ed il personale sanitario perché lavorano nei luoghi di inquinamento del contagio. Sono quelli più a rischio di tutti tant'è vero che sono stati i primi della lista. Il meccanico in officina si sporca le mani, il medico in ospedale o andando a visitare i pazienti si sporca le mani e magari rimane infettato.
Credo che in questa linea, che è una linea di apparenza, non conta più il contenuto, non conta più la politica vera, conta l'apparenza, su questa linea non mi ritrovo, forse ne ho viste troppe in politica, ne ho fatte troppe, non riesco più ad accettare questa cosa.
Credo che noi dobbiamo lasciare …, certo, le direttive si danno, esiste già un'indicazione del Comitato tecnico-scientifico nazionale (C.T.S.), che ha indicato quali sono le categorie più a rischio e quelli che svolgono le attività esecutive, i servizi per la prevenzione e via di seguito, per cui si deve procedere. Nulla toglie che chi ha incarichi istituzionali possa dare delle indicazioni e dei suggerimenti, poi la pratica esecutiva è un’altra. La pratica esecutiva è che noi non dobbiamo fare i primi della classe, non dobbiamo fare bella figura, adesso sembra che l'attività più importante dei Consiglieri dell’opposizione sia fare bella figura: si fa questo, si fa quell'altro, presento più mozioni, più ce n’è meglio è.
Nella fase delicata di avvio di questa legislatura, non dimentichiamoci, per più sedute abbiamo dovuto affrontare il problema del rendiconto, dell'assestamento di bilancio, del bilancio preventivo e tutto il resto, atti in parte atti dovuti e in parte in forte ritardo rispetto alla precedente legislatura, che si sarebbero dovuti approvare ben prima, nell'ultimo scorcio di legislatura.
In questo quadro la Giunta sta predisponendo faticosamente i primi atti di nuova legislazione, quello che dobbiamo fare è proprio questo, produrre leggi innovative, non norme che sono la fotocopia di orientamenti e decisioni precedenti e che in gran parte non hanno dato risultati, anzi si sono rilevate carenti nella gestione dell'istituzione regionale.
Nel frattempo c’è questo vuoto legislativo che è oggettivo, bisogna fare le buone leggi, predisporle correttamente e non in maniera frettolosa, bisogna cambiare i piani, dal piano sanitario a quelli di sviluppo e questo presuppone dei tempi tecnici, reali.
In questo il vuoto viene coperto da questa attività convulsa nel dire: anche questo, anche quest'altro, di più, di più ancora. E’ il trionfo di Cetto La Qualunque. Bisogna che prepari una sceneggiata del PD marchigiano in Regione, fare le versioni: Cetto La Qualunque da una parte e dall’altra il PD con quello che dice, una parodia oggettiva, è una cosa che mi preparerò a fare.
Cerchiamo di rimanere su un piano di serietà, le istituzioni devono essere sobrie, fare proposte buone, corrette, non di visibilità, perché la gente ci giudica per questo.
Queste sono mozioni tuttologiche, mozioni a favore della pace (e chi è che fa la mozione a favore della guerra?), mozione a favore delle vaccinazioni delle persone fragili, chi dice che non bisogna vaccinare le persone fragili, anzi bisogna fare il contrario, vacciniamo le persone che stanno bene che così conservano la salute e non quelle che stanno male e che sono in condizioni di rischio. Queste sono mozioni evidenti, bisogna farla finita con questa strategia, per questo motivo sono estremamente perplesso di fronte a documenti di questo genere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Un saluto a lei, ai colleghi e alla Giunta tutta. Questa mozione ha come titolo: “Vaccinazione di persone fragili e operatori servizi diurni domiciliari”.
Credo che valutare lo stato dell'arte e farlo pubblicamente in quest’Assise dia anche dignità al nostro lavoro e alla nostra presenza, quindi, vorrei in questa prima fase verificare lo stato di vaccinazione nei nostri ospedali. La priorità, mi auguro, è quella di vaccinare, com’è già stato fatto, tutti gli operatori sanitari ed anche le fasce più deboli: i malati cronici, i disabili ed io dico anche gli over 65. In questa Assise si dovrebbe portare in evidenza quanti malati cronici e disabili ci sono, quante dosi a disposizione, come abbiamo oggi sottolineato nella Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari, magari sarebbe opportuno che l'Assessore Saltamartini in ogni Consiglio regionale per una mezz'ora relazionasse sullo stato dell'arte, facendo una fotografia reale e limitando, come ha detto poc’anzi il capogruppo Ciccioli. alcune mozioni. Però, questa mozione è stata presentata, quindi è giusto, dato che c'è una lacuna nell’intervento della Giunta, fare un chiarimento e l'informazione che ci viene data ci dà la possibilità di avere una mappa, un programma e capire con certezza qual è lo stato dell'arte.
L'intenzione di voto la farò successivamente. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Devo dire che sono un po' preoccupato perché sono due volte che mi trovo d'accordo con l'Assessore Saltamartini. Bisogna che oggi faccia una qualche considerazione perché mi pare di aver compreso, se non vado errato, Assessore, che lei sia d'accordo su questo documento presentato che affronta il tema in maniera laica, credo anche nella buona fede di chi lo ha presentato, nella volontà di poter contribuire in maniera propositiva.
Cercando di trasferire questo argomento sul piano della strumentalità non si comprende come si possa arrivare a dire che questa mozione vuol fare propaganda e in una qualche maniera equiparare le persone fragili, gli operatori dei servizi diurni e domiciliari che dovrebbero essere vaccinate, ai tassisti la dice lunga.
A fronte di un atteggiamento laicamente corretto dell'Assessore, la maggioranza, se ho capito bene, comandata col bastone dal Capogruppo di Fratelli d'Italia, come dire, obbedisce. Penso che un atteggiamento serio, com'è stato quello delle opposizioni fin qui … Ricordo al Capogruppo col bastone di Fratelli d'Italia che in sede di bilancio le opposizioni hanno presentato pochissimi emendamenti in un'ottica di cooperazione, collaborazione e non di ostruzionismo, se poi la strategia dell'opposizione ce la vuole dettare il Capogruppo di Fratelli d'Italia si ribalterebbero un po’ i principi. Sto guardando la Consigliera Menghi, a cui voglio molto bene, che per 20 anni ha martellato il Sindaco di Macerata, giustamente, e se mi fossi permesso di dirle che la strategia non doveva farla così, ma doveva presentare quello che volevo io, credo che…, lo dico perché la ce l’ho di fronte.
Abbiamo semplicemente detto: guardate, in un'ottica di contribuzione, visto che il piano pandemico non l’ha rappresentato la Regione, l’ha fatto proprio, possiamo inserire questa categoria. Si tratta solo di condividere insieme che alcune categorie così importanti, fragili e prioritarie nell'affrontare il Covid debbano essere in una qualche maniera … Che cosa abbiamo chiesto? Votare tutti insieme, come dire, significava condividere un passaggio. Certo, se avessimo messo i tassisti qualche dubbio forse sarebbe venuto, con rispetto dei tassisti, ma non abbiamo chiesto di inserirli, abbiamo proposto di inserire alcune categorie davvero necessarie, quindi, restiamo sorpresi che la maggioranza voti contro. Mi viene da dire che questo vedo si può rivedere, si può ragionare su questo voto, che è semplice, il cui merito è relativo.
Lo dico al Consigliere Rossi che ha detto che si può imputare alla precedente amministrazione tutto quello che egli ritiene di imputarle, ma se c'è un argomento su cui la precedente amministrazione ha lavorato unanimemente e con buona efficacia è la situazione pandemica. Siccome ha detto: “Noi affrontiamo” …, l'hanno affrontata anche gli altri", da questo punto di vista e su questo tema non cerchiamo elementi di divisione, ed i voti a come si comporta l'opposizione, il senatore, onorevole, gran commissario Ciccioli li dovrebbe dare a sè stesso, dovrebbe giudicare sè stesso e non gli altri.
La strategia dell'opposizione in un sistema democratico, in un'Assise democratica, la si svolge come ognuno vuole, i voti o i giudizi ce li danno le persone, noi siamo stati puniti, non siamo stati riconosciuti, lasci la libertà alle persone di esprimere la propria opinione, liberamente. Ecco perché confido, cercando di ricordarvi le parole o l'intervento dell'Assessore Saltamartini, che votiate favorevolmente questa mozione, semplice, molto semplice, che guarda alle persone fragili. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Voglio fare una precisazione: questa maggioranza non è comandata a bastone dal Capogruppo di Fratelli d'Italia, queste affermazioni Consigliere Carancini se le può risparmiare.
Il Consigliere Santarelli, che è uscito, non lo vedo più, ha fatto un appello all'Assessore, ma io ho già inviato una lettera al Presidente Latini, l’ho detto nella riunione dei capigruppo, d'accordo con l'Assessore alla sanità, in cui invito a non presentare più mozioni e interrogazioni sulla sanità ed ho chiesto all'Assessore di relazionare in ogni Consiglio, magari per 45 minuti, 1 ora, 30 minuti, dipende dal tempo che deciderà, ed in quel consesso dovremmo ascoltare, chiedere chiarimenti e naturalmente fare delle proposte. È inutile portare qui tantissime interrogazioni e mozioni, che alla fine sono quasi sempre le stesse.
Come ho già detto martedì scorso, nella precedente amministrazione quando c’è stata l’emergenza Covid-19 non c’era più maggioranza e minoranza, c'era un Consiglio regionale che collaborava. Allora, con una lettera al Presidente Latini ho proposto di rifare la stessa identica cosa e in quell'occasione il Consiglio tutto, senza distinzioni tra maggioranza e minoranza, sarà propositivo.
Capisco lo spirito con cui nasce l'iniziativa dei Consiglieri del Partito Democratico, uno spirito, mi auguro, propositivo, umano, su cui però quest’amministrazione ha mostrato di non peccare e di non avere alcuna lacuna o dimenticanza. Quest’amministrazione regionale si è attenuta alle norme, al piano nazionale, ecco quindi che, come ha avuto modo di chiarire più volte l'Assessore alla sanità, a cui rinnovo il ringraziamento per l'immane e l’egregio lavoro che sta compiendo nella lotta al coronavirus, siamo in linea con le disposizioni e i protocolli ministeriali. Disabili e persone a vario livello di fragilità saranno i primi ad essere vaccinati nella fase seguente a quella in corso, nella seconda fase, stiamo rispettando le regole e l’iter sanitario definito a livello centrale che ora vede in corso la vaccinazione di sanitari e RSA.
Detto questo, ribadisco che se arriveranno i vaccini si procederà alla fase di vaccinazione veloce, ma i vaccini debbono arrivare, così come ha ripetuto e ribadito più volte l'Assessore alla sanità.
Inoltre, mi permetto di rivolgermi a voi Consiglieri della minoranza, chiedo di non strumentalizzare il tema dell'apertura delle scuole, in Emilia-Romagna, il Presidente, che è del vostro stesso colore politico, ha fatto la stessa cosa delle Marche. Il Governo ha posticipato dal 7 all'11 e al 18 il rientro a scuola perché? Ve lo chiedo: perché? Poi andatevi a leggere l'ordinanza del Presidente Acquaroli, mercoledì farà una tavola rotonda con il mondo scolastico per organizzare, in sicurezza, la possibile riapertura che avverrà in presenza al 50% se il calo approssimativo dell’Rt si manterrà sotto l'1 e nuovi casi non metteranno in difficoltà ospedali e pronto soccorso. Dovete leggere bene la delibera perché il Presidente ha preso tutte le precauzioni per il ritorno a scuola in presenza, solo se l’Rt sarà sotto l'1, andatevela a leggere, ci sono le dichiarazioni sulla stampa. E’ inutile tornare in quest'Aula con interrogazioni e mozioni pretestuose, vi leggete la delibera e gli articoli. Inoltre non è vero che la Giunta ha fatto dichiarazioni in merito al fatto che il personale sanitario sarebbe l’untore, ricordo anche che al personale sanitario sono stati elargiti 2,5 milioni in più, cosa che la precedente amministrazione non aveva ancora fatto; quindi, cari colleghi della minoranza, cerchiamo di non strumentalizzare tutto, cerchiamo di vedere le cose come sono. Vi invito a non fare uscite sulla stampa su cose che la Giunta non ha mai detto, ma soprattutto andate a leggere le delibere e anche i comunicati del Presidente Acquaroli, li potete vedere sul Resto del Carlino, non facciamo processi alle intenzioni.
Ripeto, credo che la minoranza debba collaborare, come abbiamo collaborato noi quando eravamo in minoranza. Nella situazione epidemiologica da Covid 19 a marzo 2020 siamo stati molto collaborativi, non abbiamo presentato mozioni, interrogazioni, ma di tutte le incertezze che avevamo e dei messaggi che ci arrivavano ne parlavamo con il Presidente, con gli Assessori. Vi invito a fare la stessa cosa e spero che la lettera che ho mandato al Presidente Latini possa essere accolta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Semplicemente per dire che questa situazione, che ogni volta viene ripetuta dall'opposizione, che deve salire in cattedra per dire cosa deve fare la maggioranza e se fa bene o fa male, rientra nel ruolo dell'opposizione, ma credo che non si debba mettere quel pizzico di strumentalizzazione. Penso che un rapporto di collaborazione più diretto e meno polemico stimoli di più ad impegnarci insieme e a fare qualcosa.
Non pensate che l'Assessore, la maggioranza e la Giunta non siano attenti a questi problemi, ai problemi dei più deboli e degli anziani, delle persone più a rischio, io mi preoccuperei di più degli strumenti, di far arrivare i vaccini, di correre in questo senso, per avere il materiale, sul resto è nostro interesse, della maggioranza, non trascurare nessuno.
C'è un protocollo e non credo che l'Assessore Saltamartini scenda da Marte ed anche come Sindaco, ma non solo - persona che io conosco - conosce bene il territorio, le necessità e sa fare bene il proprio lavoro.
Non c’è giorno in cui il Presidente e tutta la Giunta non pensino a cosa fare, a fare bene, a dare soluzioni e risposte ai cittadini marchigiani, come in questo caso a dare risposte alle persone che hanno bisogno di vaccinarsi, con tutte le difficoltà e i problemi che ci sono nella vaccinazione, come ha detto qualcuno che mi ha preceduto, anche della minoranza, c'è anche chi non vuole vaccinarsi, mi sembra che all’ospedale di Torrette si sia vaccinato l’80% dei medici, da un articolo che ho letto questa mattina.
Andando avanti, credo che perdere tempo …, vogliamo dire perdere tempo? Un perdere tempo costruttivo, credo che in un'Assemblea sia utile mettere in discussione l'operato della maggioranza, anche se non è bello dal punto di vista dell’onestà intellettuale, della serietà politica e del rispetto di ruoli, sia di maggioranza che di opposizione.
Ringrazio l'Assessore Saltamartini perché ne ha bisogno, ecco il sostegno nostro, caricare chi è in prima linea, chi si impegna, chi ogni giorno si alza presto la mattina consapevole delle difficoltà e del proprio ruolo e cerca di dare risposte al nostro territorio.
Inviterei l'Assemblea, i colleghi, indipendentemente da maggioranza e opposizione, ad essere più consapevoli di una maggioranza che ha l’interesse e la voglia, in questo momento di difficoltà, di dare delle risposte.
Mi arrivano telefonate anche dai colleghi delle Forze dell'ordine e da tante altre categorie che vorrebbero vaccinarsi, sicuramente l’Assessore Saltamartini ha in mente tutti. La Giunta e il Presidente avranno delle priorità, avranno delle richieste, delle situazioni, delle criticità che stanno valutando, non so che criticità e che protocollo ci possono essere ogni giorno, potrebbero esserci anche delle varianti e potrebbero uscire in corso d’opera delle situazioni che si modificano, ma lo spirito costruttivo è quello di dire: lavoriamo insieme e produciamo qualcosa che sia utile alla comunità, ai cittadini marchigiani.
Il mio è un appello, un richiamo a non entrare sempre in polemica, ma essere costruttivi con noi e con chi ci rappresenta oggi in questa maggioranza. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola Consigliera Leonardi.

Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Certo, ognuno può impostare il proprio modo di fare opposizione come reputa più opportuno, però voglio portare in quest'Aula l'esperienza avuta nella prima ondata della pandemia quando sedevo nei banchi che oggi sono vostri, quelli dell'opposizione. Non ci siamo mai sognati di strumentalizzare o fare polemica sul Covid perché eravamo in piena emergenza; abbiamo cercato di portare una collaborazione senza dover fare delle forzature, ma soprattutto, senza cercare lo scontro continuo, soprattutto cercare di far passare nell'opinione pubblica una disattenzione, un disinteresse, credo, spregevole, in particolar modo nei confronti delle persone più fragili.
Il messaggio che sembra si voglia far passare nell'opinione pubblica è che la maggioranza che governa non abbia a cuore l'interesse e la tutela dei più fragili, e questo non è, lo sapete anche voi, soprattutto non può essere.
Ripeto, ognuno sceglie di fare il tipo di opposizione che reputa più vicino al suo modo di essere, ma penso che in una pandemia sarebbe non solo opportuno, ma un dovere anche morale, evitare di strumentalizzare situazioni di questo tipo.
Sono stati toccati alcuni temi molto importanti in queste discussioni, partirò da quello della scuola, che è, lo sappiamo tutti, importantissimo per la crescita culturale dei nostri ragazzi - che sono il futuro della nostra regione, come della nostra Nazione – e per l’altrettanto importante crescita legata al mondo relazionale. Pensate davvero che si voglia penalizzare il loro futuro, il futuro dei nostri ragazzi? Perché si polemizza solamente con la Regione, e non si guarda ad esempio, al Governo? Anche il Governo aveva dichiarato che avrebbe riaperto le scuole il 7 gennaio, data poi slittata all’11 e poi a ieri. Se il colore politico deve essere condannato deve esserlo sempre. Perché non viene detto nulla nei confronti dell'Emilia-Romagna, la Regione amica che tante volte abbiamo sentito citare come virtuoso esempio, soprattutto nella sanità, ma non solo, ed oggi che diventa cattiva maestra, perché al pari nostro, non viene mai citata? Come mai questa disparità di trattamento? Come mai questo accanimento solo nei momenti in cui serve fare propaganda politica? Voglio ricordare, è stato detto, ma a volte qualcuno è distratto quando vengono date certi informazioni, che il tavolo per la scuola si era riunito anche prima di quell'ordinanza e quell'ordinanza era stata condivisa. Andate a riguardare i dati sanitari di quel periodo e qual era l'incremento in tutta Italia per cui c'è stato uno slittamento delle riaperture voluto e decretato anche dallo stesso Governo. Andate a guardare i dati di quello che è stato, nonostante i provvedimenti di chiusura posti in essere dal Governo, un incremento della pandemia. Ripeto, andate a leggere gli atti. La volontà di riaprire la scuola il prima possibile se le condizioni c'erano, era già nero su bianco con quell'ordinanza, nulla di inventato, nulla di nuovo, nulla di portato da una contrapposizione che trovo sterile invece che fruttuosa.
Passiamo alle vaccinazioni, credete che l'amministrazione regionale non abbia a cuore le persone fragili? Pensate che le abbiamo dimenticate e che è nel nostro interesse lasciarle fuori? Non è più corretto dire che ci sono, giustamente, delle difficoltà materiali legate, ad esempio, al numero dei vaccini disponibili per cui bisogna fare una formulazione del piano che consenta, ed è quello che si sta facendo in questo momento, di vaccinare prima il personale medico, sanitario e le persone che sono nelle RSA, che si sono dimostrate, anche nella prima ondata pandemica, essere le più fragili.
Non ho visto una mozione in cui si chiedeva alla Giunta di fare un atto di forza nei confronti del Governo per avere prima, subito e con certezza i vaccini, soprattutto anche quali vaccini, avere delle sicurezze per fare la pianificazione, perché anche voi sapete, immagino, che c'è una differenza tra i vari tipi di vaccino che oggi sono presenti, è una differenza che impatta anche sull'organizzazione, che non è solamente la temperatura alla quale vengono conservati, ma è anche la procedura che il medico deve seguire nell’utilizzo del vaccino Pfizer, che è stato il primo (il vaccino Moderna è il secondo che sta arrivando). Cose tecniche che comportano anche un confronto con la componente medica e sanitaria che, non mi stancherò mai di farlo, va ringraziata per lo sforzo che ha fatto e che sta facendo.
Credo che questo modo di fare contrapposizione non renda giustizia a nessuno, non aiuti nessuno e sinceramente non credo che vi porti neanche quel consenso politico che avete perso perché la strumentalizzazione non porta un vantaggio alle categorie fragili, né alle persone che oggi sono in difficoltà, né agli studenti, né a chi ha un'attività economica e non vede l'ora di poter riaprire, altrimenti rischia di tenere la saracinesca chiusa per sempre.
Oggi è stata fatta una domanda: perché bisognerebbe vedere questa contrapposizione fra la scuola e il mondo dell'economia? Credo che chi fomenta questa contrapposizione rischia e si assume una responsabilità grandissima perché ci sono dei diritti che vanno garantiti: quelli dei figli di andare a scuola e di poter vivere non solo la loro socialità, ma anche la crescita culturale, e quello dei genitori di potere riaprire, di poter avere una stabilità economica per garantire un futuro proprio a quei figli; cercare di mettere in contrapposizione quelle generazioni, cercare di mettere in contrapposizione i diritti e bisogni, credo che sia un errore madornale, soprattutto in questo momento di grave pandemia, che ci dovrebbe vedere coinvolti in maniera seria, coerente e fattiva per un dramma che purtroppo ancora ci porteremo avanti per altro tempo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Intanto chiedo se può ristabilire un po’ di silenzio in Aula.

PRESIDENTE. Ha perfettamente ragione. Prego gli altri Consiglieri di prendere posto nella loro posizione e di rimanere in silenzio.

Antonio MASTROVINCENZO. Gli ultimi interventi, soprattutto, sono stati caratterizzati dal fatto che non si sono attenuti alla mozione in questione, si è parlato di scuola ed i Consiglieri hanno replicato alle nostre repliche, all'interrogazione di prima.
Credo che sia surreale, se si discute di vaccinazioni di persone disabili e fragili non si può parlare di vaccinazioni nelle scuole, era un'interrogazione e qui non si ha il diritto di replicare alle interrogazioni di una forza d’opposizione, replica l’Assessore competente, non i Consiglieri in Aula.
Detto questo, ho sentito parlare di accelerazione, di guerra tra poveri, di desiderio da parte nostra di cercare lo scontro, mi sembrano dichiarazioni surreali anche perché l'Assessore nel suo intervento non ha fatto altro che ribadire quello che molto tranquillamente chiedevamo con la nostra mozione. Nessun intento polemico, rileggete le poche righe della mozione, non c'è alcun intento polemico, tanto che l'Assessore ha sostanzialmente confermato che questa è la strada che la Giunta intende giustamente seguire, aggiungo, così come annunciato oggi sulla stampa.
Noi non l’accuseremo di fare la guerra tra poveri se si privilegia le persone disabili piuttosto che un'altra categoria, è la cosa giusta da fare, come peraltro chiediamo nella mozione che oggi è in discussione e che avremmo voluto discutere la settimana scorsa.
Consentitemi di dire che ritengo assolutamente offensivo quanto detto dal Capogruppo Ciccioli che ha paragonato le persone disabili ai tassisti. Nessuno di noi qui in Aula ha bisogno di essere sorretto, di essere aiutato ad alzarsi dalla sedia per andare in bagno, per mangiare, nessuno ha bisogno di queste cose, le persone disabili si, ecco perché sono a rischio di contagio più di altri ed è per questo che chiediamo, e mi sembra che l'Assessore vada in questa direzione, l'inserimento delle persone disabili tra coloro che prima di tutto devono ricevere la vaccinazione. Paragonarle ai tassisti è davvero vergognoso, non ho altri termini per definire questa similitudine. Così com’è ora di finire di offendere il gruppo per Partito Democratico, anche oggi ho sentito parlare di Cetto La Qualunque, paragonandolo agli esponenti del Partito Democratico; la invito ancora una volta, Presidente, a prendere oggettivamente posizione rispetto a queste continue offese nei nostri confronti.
Vado al merito della questione, questa mozione non chiedeva altro che l'inserimento delle persone disabili fragili nelle liste prioritarie dei soggetti da sottoporre a vaccinazione; una cosa che peraltro ha annunciato anche ieri il Presidente della Regione Abruzzo, il quale ha detto che le persone disabili avranno una via prioritaria, anche la Regione Toscana ha fatto una delibera.
Ai Consiglieri che sono intervenuti mi piace leggere questo passaggio, non sono parole mie: “Provvedere quanto prima a somministrare in via prioritaria i vaccini antiCovid anche alle persone con disabilità, che vivono nella nostra regione, grazie alla spinta del nostro partito, a tutela di questa categoria a rischio. Oggi in Consiglio regionale sono state accolte le nostre istanze ed è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno che va nella direzione da tempo indicata da noi. Il Governo centrale ha previsto quali categorie vaccinare nelle fasi iniziali: gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale, gli ospiti in età avanzata delle RSA, ma ha escluso le persone con disabilità. Le Regioni al momento hanno applicato il piano strategico assunto dal Governo, nonostante la battaglia nostra in Parlamento volta ad assicurare in via prioritaria la protezione contro il Covid anche ai cittadini più fragili e a rischio. Ricordiamo - questo lo dico al Capogruppo Ciccioli, ma non sono parole mie - che le persone con disabilità sono costrette ad avere contatti con differenti assistenti ogni giorno e notte e per loro molto spesso non è possibile mantenere le distanze interpersonali di sicurezza”. Queste sono le parole del Capogruppo della Lega della Regione Lombardia, che ha presentato la stessa identica mozione, lì non sono stati accusati di voler fare la guerra tra poveri, lì si approvano le mozioni e l'opposizione l’ha votata perché è sacrosanta. Voi non avete neanche il coraggio di votare la nostra mozione sacrosanta, riconosciuta anche dall'Assessore Saltamartini, e gliene do atto.
E’ assurdo quanto avete detto in quest'Aula rispetto alla nostra posizione, davvero sono allibito, se non approverete questa nostra mozione penso che anche le altre saranno costantemente bocciate, ma ne risponderete all'opinione pubblica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Scopro ora che, nonostante il Partito Democratico abbia perso le elezioni, c’è una sorta di dittatura e qualcuno, come l'ultimo intervento, ci viene a dire cosa possiamo dire o non dire. Credo che siamo in democrazia, questa è un'Aula democratica in cui i Consiglieri in merito ad una mozione possono parlare liberamente perché non è un'interrogazione. A noi che stiamo governando questa Regione, dopo che ce l’avete lasciata in gravi difficoltà anche dal punto di vista sanitario, ci venite a dire quello che i Consiglieri possono dire in merito a un tema piuttosto che un altro.
È vero, caro Consigliere Mastrovincenzo, stiamo parlando delle vaccinazioni alle persone con gravi difficoltà, è un problema serio e noi certo non ci tireremo indietro, grazie all'impegno dell'Assessore Saltamartini, della Presidente della Commissione Leonardi, dell'intera maggioranza, perché non siete voi i paladini della disabilità. Voi avete deluso le tante associazioni legate a questo mondo, che vi hanno abbandonato per le tante risposte che non avete dato negli ultimi 5 anni e, guarda caso, oggi dall'opposizione ricordate a noi cosa dobbiamo fare in merito a questo tema.
Ringrazio le Consigliere Marcozzi e Leonardi che ci hanno fatto capire la differenza tra quando il centrodestra era all'opposizione e oggi che è maggioranza, soprattutto oggi il PD è all'opposizione e prima era in maggioranza.
Ho avuto modo di ascoltare le colleghe che erano in Consiglio regionale nel primo lockdown, hanno cercato di fare proposte, non hanno fatto grandi polemiche, questo è la differenza di stile tra chi oggi governa, che prima era all'opposizione, e voi che ogni volta venite qui a criticare piuttosto che a fare delle proposte, portandole in Commissione e condividendole. Penso che questa sia la cosa migliore da fare, la strada maestra da seguire.
Vado a dare alcuni dati, di cui forse qualcuno si è dimenticato, noi siamo entrati a fine settembre, ricordo che quando eravate voi al governo facevate si e no 1.000 /1.400 tamponi al giorno, oggi grazie all'impegno dell'Assessore Saltamartini e del Presidente Acquaroli la Regione Marche ne fa 5 mila al giorno, questo per farvi capire, perché qui dobbiamo parlare di tutto.
Non mi guardate così, è inutile, lo so che la verità fa male, vi capisco, è normale che la verità faccia male, ma i cittadini devono sapere perché se fate solo propaganda politica senza spiegare bene i dati continuate a sbagliare. Io cerco di portarvi sulla strada giusta per ricordarvi quello che successo e quello che stiamo facendo sul tema di sanità, poi parleremo anche di vaccini, non vi preoccupate.
Oggi facciamo 5 mila tamponi al giorno, addirittura qualcuno di voi ha criticato lo screening di massa, sia sulla stampa che oggi in Consiglio regionale. Non so vi sentite all’interno del Partito Democratico, tra i gruppi, tra il gruppo consiliare del PD e i Sindaci del territorio, avete perso il contatto con i cittadini, non vorrei che perdiate anche il contatto con i Sindaci del vostro partito che hanno elogiato lo screening di massa, uno su tutti il Sindaco di Pesaro, che ha dichiarato che è stata una bella iniziativa della Regione Marche. Non vorrei che ci fosse una spaccatura, ci mancherebbe, anche perché noi della maggioranza abbiamo visto i giornali e ci siamo divertiti a leggere quante ve ne siete dette dopo la sconfitta. Mi dispiace che dopo aver perso il consenso diretto e il rapporto con i cittadini, oggi neanche parlate con i vostri Sindaci, quelli del vostro partito che hanno elogiato questa operazione e hanno anche collaborato. Questo per noi è lo spirito di governare la Regione, collaborare con tutti coloro che sono protagonisti di questa terra, soprattutto con i Sindaci che sono stati corretti e leali, di qualsiasi colore politico, e questo per noi è un grande vanto.
Forse vi siete dimenticati di dirlo, ma siamo stati la seconda Regione l'Italia ad avere avuto il coraggio di fare lo screening di massa gratuito per i cittadini, che sono stati contenti. Il merito non solo va alla parte politica, ma agli operatori sanitari delle varie Aree vaste, all'organizzazione, a chi ancora una volta è in prima linea contro il Covid Dico questo perché? Tanto oggi fate demagogia …, altre interrogazioni che farete sugli ospedali, annunciate sulla stampa, e a difesa degli operatori sanitari, ma vi siete dimenticati che i soldi li abbiamo dovuti mettere noi, quelli che avevate promesso agli operatori sanitari nel primo lockdown, quando voi pensavate ad altro. Questo nessuno oggi lo dice, mi dispiace perché per noi la priorità è salvaguardare le vite dei cittadini, ma è anche supportare chi ogni giorno è in prima linea contro il Covid.
Si è parlato dell’apertura e chiusura delle scuole, ho avuto modo di ascoltare e di leggere varie polemiche da parte vostra, anche qui in Consiglio regionale, sul fatto che si devono riaprire le scuole, ma il consulente del Ministro Speranza addirittura, vuole fare un lockdown totale.
Ricordo anche i contributi che abbiamo dato perché noi a differenza del vostro Governo nazionale abbiamo chiuso le scuole, ma con la didattica a distanza le lezioni non sono state sospese, è stata chiusa la parte fisica, ma la scuola è andata avanti ed abbiamo anche previsto delle misure per supportare la DAD, come l'acquisto di tablet e pc. Nessuno di voi ha detto: finalmente l’avete fatto, vi appoggiamo, è giusto, lo condividiamo; questo è anche utile, e ve lo dico, per supportare i molti Sindaci del vostro partito che non so quanto riusciranno a durare nel loro mandato.
La questione dei vaccini, non so se voi avete avuto modo di leggere, forse siete ancora su Marte dopo la grande sconfitta elettorale, che siamo tra le prime 5 regioni d’Italia per le vaccinazioni, questo è un dato di fatto, l’abbiamo visto, non ce lo siamo inventati noi, questi sono i numeri, purtroppo voi siete fermi ai numeri della campagna elettorale, ancora non ci dormirete la notte, non vi rendete conto che siamo già andati avanti, stiamo governando e stiamo dando delle risposte.
Per ultimo, sono dispiaciuto perché speravo che questa volta si potesse avere un confronto su delle proposte non pretestuose, utili per la nostra Regione, cari colleghi dell’opposizione vi chiedo di farla finita ogni volta di venire qui a puntare il dito perché la differenza tra voi e noi è che noi stiamo lavorando per risolvere i problemi della nostra Regione, quelli che voi ci avete lasciato dal punto di vista sanitario ed economico, con tante attività in difficoltà.
Oggi in questo Consiglio discutiamo di una mozione che chiede la vaccinazione delle persone fragili, degli operatori dei servizi diurni o domiciliari, ma avete il coraggio di andare in giro a dire che noi non vogliamo vaccinare le persone fragili? Fatelo, se avete coraggio, fatelo, sarete ancora una volta ridicolizzati dai cittadini delle Marche, come è accaduto il 21 settembre. Dovete smetterla, lo dico per voi, vi consiglio, oggi dobbiamo metterci tutti insieme per combattere questo mostro che si chiama Covid, questo virus, l'unione fa la forza e senza l’unione non si va da nessuna parte. Avremmo voluto che anche voi prendeste il merito con delle proposte utili, non pretestuose e dirò di più …, concludo, Presidente, mi scusi se ho sforato …

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Andrea PUTZU. Ma da parte dell'opposizione è una consuetudine ed è giusto che lo facciamo anche noi ogni tanto.
Ho ascoltato anche il Consigliere Mastrovincenzo, che stimo, che ha ripreso una frase del nostro Capogruppo Ciccioli che avrebbe paragonato i tassisti ai disabili; non so se era fuori quando il Consigliere Ciccioli ha parlava o se ha avuto modo di ascoltarlo, come si dice nelle Marche, “a strozzi e bocconi”. Credo che non abbia ascoltato bene, sono sicuro che non ha problemi di comprensione perché è una persona capace che stimo molto, però penso che ancora una volta voglia strumentalizzare, fatevela finita perché è finito il tempo del combattimento politico ed è iniziato il tempo di costruire tutti insieme, di supportare il sistema sanitario regionale tutti insieme. Piuttosto che queste proposte - per carità di Dio sono utili, ci mancherebbe altro, in una democrazia le proposte vanno fatte - cercate di dare una mano, non solo a noi, ma ai tanti operatori sanitari, ai tanti cittadini in grave difficoltà, non si fa solo qui in Consiglio regionale, si fa in mezzo alla strada e voi è da tanto che non ci andate. Grazie.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione sulla mozione, apro la fase della dichiarazione di voto.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Voteremo a favore della nostra mozione.
Mi sarebbe piaciuto sentire due parole dall'Assessore che ha parlato all'inizio e poi è stato in silenzio, riconoscendo la bontà di quanto scritto nell’atto perché è la linea che sta seguendo la Giunta, non ci prendiamo meriti e nessuno vuole strumentalizzare.
La mozione, lo ripeto, ha toni pacati e propositivi, non c'è nessun intento polemico, ma qui si vuole bocciare sistematicamente ogni atto che proviene dall'opposizione al di là del contenuto. Questa è una cosa molto grave, le Consigliere che erano presenti nella scorsa legislatura sanno bene che spesso e volentieri la maggioranza votava le mozioni presentate dall’opposizione, lo sa bene anche l'Assessore Carloni, quando erano condivisibili, non si capisce la ragione per cui votate votare contro.
Al Consigliere Putzu rispondo che noi, do atto alla minoranza di allora, della precedente legislatura, abbiamo approvato una norma fondamentale per la disabilità nella nostra Regione, prevedendo 3 milioni di euro per la legge sulla vita indipendente, per le persone disabili, votata all'unanimità da quest'Aula. Non ci accusi di non aver avuto interesse per le persone con disabilità perché è esattamente l'opposto e noi non vi abbiamo accusato del contrario, ma è evidente che questa è una posizione preconcetta, grave e ingiustificabile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Con questo breve intervento voglio sottolineare che pur non avendola firmata condivido in pieno le finalità di questa mozione presentata dai Consiglieri del Partito Democratico, la condivido in pieno perché ampliare le categorie delle persone da sottoporre prioritariamente a vaccinazione è di fondamentale importanza per proteggerle da questo virus così insidioso.
Sono d'accordo che la vaccinazione deve essere estesa a tutte le persone che frequentano i servizi semiresidenziali e agli operatori dei diurni e dei domiciliari, non risulta comprensibile in base a quale motivazione gli operatori dei servizi domiciliari siano stati considerati meno, per così dire, potenziali portatori del virus rispetto ai loro colleghi dei servizi diurni e residenziali. Non dobbiamo dimenticare che questi operatori si recano quotidianamente nelle abitazioni, in particolar modo di persone non autosufficienti, con il rischio di infettare non solo quest'ultime, ma anche i loro familiari. Per questi stessi motivi sarebbe opportuno che gli operatori e gli utenti dei servizi domiciliari siano, parimenti ai loro colleghi, sia dei servizi diurni che di quelli residenziali, vaccinati con le stesse tempistiche degli operatori sottoposti a test molecolare antigenico almeno ogni 15 giorni.
Per queste motivazioni dichiaro il mio voto favorevole alla mozione, auspico che la Giunta regionale inserisca quanto prima nella campagna di prevenzione del contagio da Covid19, lo screening periodico per gli operatori e per gli utenti dei servizi domiciliari. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Abbiamo già annunciato che voteremo contro, ma voglio fare una precisazione al Consigliere Mastrovincenzo. E’ vero, quando eravamo in minoranza abbiamo approvato, avete approvato, mozioni portate avanti dall'allora minoranza, però devo anche ribadire un concetto che ho già detto martedì scorso sul quale ho presentato una lettera al Presidente Latini. Dai banchi dell'opposizione non abbiamo mai presentato interrogazioni e mozioni, quindi, la nostra è stata un'opposizione responsabile, non li abbiamo presentati per il semplice motivo che eravamo in pandemia, in uno stato di emergenza.
Se siete responsabili e dimostrate di esserlo appoggiate quella lettera che ho mandato al Presidente Latini, con la quale chiedo che l'Assessore prima di ogni Consiglio faccia il resoconto sulla situazione epidemiologica e in quell'occasione i Consiglieri possono fare interrogazioni, chiedere delucidazioni e fare delle proposte costruttive. Oggi dimostrate questo, come allora la sottoscritta, la Consigliera Leonardi ed il Vicepresidente hanno fatto. Questo, dimostrate questo, poi vedremo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Sarebbe meglio smetterla con questa pantomima strumentale e demagogica su un tema che non ha senso, venite qui e cercate di far pensare a qualcuno che noi non siamo attenti a particolari categorie fragili che, se permettete, più di tutti qua dentro conosco.
Vaccineremo tutti, adesso vacciniamo i sanitari e i parasanitari, tutti quelli legati al mondo della sanità, compresi gli amministrativi che si muovono nel mondo della sanità, poi vaccineremo tutti gli anziani nelle case di riposo e vi garantisco che non è un giochino. Ve lo voglio ribadire perché voi vi parlate addosso, voi non sapete com’è questo mestiere, non avete la più pallida idea, vaccineremo tutti. Tra l'altro è stato il Comitato tecnico-scientifico, che non risponde alla nostra parte politica, che ha detto chiaramente quali sono le priorità e che l'Assessore Saltamartini ha ribadito, quindi, vaccineremo tutti, basta che ci mandate i vaccini, mandateci i vaccini e vaccineremo tutti.
Ha detto bene anche la Consigliera Leonardi prima, quando ha toccato un punto particolare, non è la stessa cosa vaccinare col vaccino della Pfizer rispetto a quello di Moderna, c'è una dinamica tecnica e di approccio completamente diversa, molto più facile vaccinare con la monosomministrazione di Moderna, che non ha problemi di temperatura, tutta la logistica è più facile. Mandateci i vaccini e vaccineremo tutti.
Rinnovo i miei complimenti all'Assessore Saltamartini per il grandissimo lavoro che sta facendo e anche per la grande disponibilità dimostrata. Nell'ultima richiesta che ho esplicitato in questo Consiglio, che è stata quella di mettere i tamponi antigenici rapidi a disposizione del 118, l'Assessore si è mosso subito e abbiamo centrato l'obiettivo e ottenuto il risultato. Il lavoro che si sta facendo, ve lo assicuro, sui territori, su questa vicenda del Covid è enorme, abbiate rispetto per tutti gli operatori che, lo ribadisco ancora una volta, si fanno un mazzo così.
Voteremo contro questa mozione perché ci pare strumentale, pretestuosa e demagogica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Borroni.

Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Molto velocemente, come gruppo Fratelli d'Italia abbiamo già espresso le nostre idee con i Consiglieri Putzu e Leonardi, che sono stati chiarissimi nel liquidare questa mozione come demagogica, fuori luogo, che non dà un servizio alla nostra comunità.
Se in questo momento la minoranza vuole dare il suo input per uscire da questa crisi, che è devastante, sarebbe opportuno che collaborasse con la Giunta e non assumere delle demagogiche prese di posizione come questa, come se la maggioranza o questo Consiglio regionale non pensasse di dare una mano e fare lo screening a tutte le persone che sono più sensibili, deboli socialmente.
Questa mozione non può essere difesa, non doveva nemmeno essere presentata dal mio punto di vista da una minoranza che voleva fare una buona opera, per cui come gruppo Fratelli d'Italia dichiaro il voto contrario, coscientemente.
Ringraziamo la Giunta, il Presidente e l'Assessore Saltamartini per l'ottimo lavoro svolto con la quantità di tamponi fatti sul territorio, che nelle Marche non erano mai stati fatti, se non quando questa maggioranza si è insediata. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Mozione n. 28. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Prima di passare all’ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione n. 29 a firma della Consigliera Lupini, con spirito del tutto imparziale vorrei portare la vostra attenzione sulle contestazioni che sono state avanzate circa l'argomento che abbiamo appena trattato, la mozione 28. La prima è che molti degli intervenuti si sarebbero discostati dall'argomento in discussione, sono stato fuori appena due minuti durante tutta la discussione, a meno che non sia avvenuto durante la mia assenza.
La mozione riguardava la vaccinazione di persone fragili e interessava anche altri argomenti che sono stati trattati nell'arco della seduta del Consiglio regionale, in particolar modo a tutto quello che si lega alla lotta alla pandemia da Covid 19, quindi, anche il discorso dei trasporti e della ripresa della didattica.
Sugli argomenti e sugli interventi che ho sentito il giudizio è soggettivo, ma per quanto soggettivo il più possibile imparziale, sia nella spiegazione che nell’esposizione e nella critica tutti gli interventi hanno portato il contributo di chi è intervenuto nella discussione.
L'altra contestazione riguarda l'uso di espressioni da parte di un Consigliere, che sono state richiamate, anche in questo caso vorrei sottolineare che l'espressione utilizzata, che mi è stato contestato non aver censurato, Cetto La Qualunque è entrata nel vocabolario della Crusca come espressione di uso comune, parole di uso comune, cioè un passaggio dimostrativo dell'articolo determinativo per esprimere una sorta di indifferenza e il richiamo che si fa è al film televisivo, ovviamente non deve essere fatto in modo da ridicolizzare, ma soltanto per rafforzare il concetto e mi è sembrato, o comunque io l’ho inteso in questo modo, che l'intervento del Consigliere era per evidenziare l’inutilità a suo vedere, a suo giudizio, della mozione presentata in quel contesto, non certamente per attribuire un carattere negativo, una qualità altrettanto negativa ai presentatori della mozione stessa.
Questo è il motivo per cui ho considerato tutti attinenti gli interventi relativi alla mozione 28, non invasivi della limitazione della libertà o lesività della libertà e della qualità delle persone che sono in questa Aula ed è uno dei compiti più preminenti che cerco di svolgere. Detto questo, vi chiedo scusa di averla fatta troppo lunga come spiegazione, ma credo che fosse necessaria.

Mozione n. 29
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Misure per il sostegno dell’educazione all’affettività e all‘educazione sessuale consapevole”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 29 della Consigliera Lupini.
Come vi ricorderete nell'ultima seduta regionale è stata svolta quasi per intero la discussione sulla mozione che era stata poi ritirata per modificarla secondo intendimenti espressi da chi era intervenuto.
Dichiaro aperta la discussione generale, ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Interverrò brevemente perché abbiamo già discusso questa mozione che riguarda l'educazione all'affettività e alla sessualità responsabile dei nostri ragazzi, abbiamo parlato tanto di scuola oggi, credo che questa categoria di cittadini vada tutelata da tutti i punti di vista, specialmente dal punto di vista sociopsicologico.
I ragazzi non protestano, non si lamentano, si sono adagiati e in diversi interventi ho sentito parlare di una generazione con il pigiama, questa è la nostra preoccupazione, la mozione dà il segnale che questa Assemblea non sottovaluta la sofferenza dei ragazzi, non si è dimenticata di loro, sia nella scuola che fuori.
E’ giusto aver coinvolto in modo più evidente la scuola, come mi è stato chiesto di fare nella scorsa Assemblea, che deve essere un volano di educazione, non solo didattica, non solo culturale, ma anche educativa a supporto dei genitori.
Prima in un intervento ho sentito dire che i genitori hanno diritto di tornare al lavoro e secondo me hanno anche il diritto di essere supportati nella funzione più importante che è quella di crescere i futuri cittadin.
I ragazzi saranno destabilizzati dal rientro a scuola, vorrei che non venisse sottovalutato questo aspetto perché tornare alla vita normale non sarà per loro facile e dovremo essergli vicino, con tutti i mezzi, fosse anche una didattica in presenza al 50%, come la mia collega suggeriva, in qualunque caso, dobbiamo trovare il modo, che sia su una piattaforma, in presenza, o con appositi contenitori, magari anche nelle ore pomeridiane negli istituti scolastici, una formula per essere vicino a loro e restaurare un po' la loro idea di relazioni sociali e di vita normale, tra virgolette, perché non sappiamo più neanche noi com’è la vita normale.
Dobbiamo dare a questi cittadini un senso di vicinanza, essere loro di supporto perché sono una categoria fragile, che non si lamenta, ma noi dobbiamo saperlo e dobbiamo giocare d'anticipo con i ragazzi.
Nella scorsa Assemblea siamo giunti ad un accordo che vedeva tutta l'Aula allineata, proprio per fare un tandem tra Regione Marche e Ufficio sanità e scuole per accompagnare questi giovani al prossimo futuro, a questa estate, quando ci auguriamo la situazione sarà un po’ meno grave, quando torneranno a scuola, se così sarà, come stamattina si è paventato. Noi non sappiamo neanche se torneranno a scuola, quindi, dobbiamo trovare delle formule. L'altra settimana proponevo che questa formula utilizzasse in modo costruttivo le piattaforme digitali di cui noi non siamo esperti, ma ci appoggeremo a chi saprà proporre una formula ottimale meglio di noi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI Grazie, Presidente. Il mio intervento è per sostenere questo atto che presuppone un accordo, quindi invito anche la maggioranza a votare favorevolmente perché si prevede un accordo tra la Regione e il Direttore scolastico regionale su questi temi.
Penso che non guasti mai parlare di questioni relative alla sessualità e all'affettività, tanto più per il fatto che, pur avendo rinviato la discussione sulla mozione che riguardava l'interruzione della gravidanza, si registra un fenomeno abbastanza esteso su fasce giovanili che devono, insieme alle famiglie, lo voglio sottolineare, insieme alle famiglie, avere un orientamento specifico sui temi dell'affettività e della sessualità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Vedo con favore che l’Assessore Saltamartini ha già preso consapevolezza di questo tema, che condivido pienamente, a sostegno dell'educazione all'affettività e all’educazione sessuale consapevole, condivido, altresì, l'urgenza di ripristinare e potenziare i servizi presso i consultori e di favorire l'istituzione di sportelli di ascolto anche negli istituti scolastici.
La scuola deve necessariamente dedicarsi ad attività d’informazione e prevenzione, attraverso iniziative che coinvolgano sia agli studenti che i genitori, avvalendosi di personale specializzato in grado di trattare l'argomento in modo adeguato e corretto. A questo proposito si potrebbero addirittura formalizzare le figure preposte all’educazione affettiva e sessuale consapevole e non solo.
L'emergenza Covid ha evidenziato in maniera inoppugnabile la necessità e l'urgenza di educare alla salute e alla prevenzione. Questa potrebbe essere l'occasione per introdurre finalmente nella scuola l'educazione all'affettività e alla sessualità, oltre a discipline nuove, come ad esempio l'alimentazione.
Nel periodo di emergenza Covid è emerso, spero mi stia ascoltando il Consigliere Ciccioli, il problema dell’anoressia, ancora non abbiamo dei dati, ma verranno a galla nell'immediato. Il Presidente del gruppo Fratelli d'Italia, che è uno psichiatra, questo argomento lo conosce bene. Il tema dell’alimentazione potrebbe entrare a far parte dei programmi scolastici, com'è stata riscoperta e rivalutata recentemente l'educazione civica dimenticata per troppi anni, basterebbero due ore al mese nelle scuole di ogni ordine e grado e nel giro di 10/15 anni, avremmo formato una generazione più sana e consapevole ed i giovani saranno in grado di agire responsabilmente non solo verso se stessi, ma anche verso gli altri per difendersi dai possibili rischi, come l'abuso e la violenza sessuale. Pertanto, prendiamoci cura dei nostri giovani, per me questa mozione va sostenuta. Grazie.

Mozione n. 29. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 14,30.