Resoconto della seduta n.142 del 17/12/2013
SEDUTA N. 142 DEL 17 DICEMBRE 2013

La seduta inizia alle ore 10,40

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 142 del 17 dicembre 2013.
Comunico che il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le seguenti leggi regionali:
in data 9 dicembre 2013:
n. 45 “Modifiche al Titolo VI della legge regionale 10 novembre 2009, n. 27 “Testo unico in materia di commercio” il sistema fieristico regionale”;
n. 46 “Disposizioni finalizzate ad incentivare l'integrazione istituzionale e territoriale”;
in data 13 dicembre 2013:
n. 47 “Istituzione di un nuovo Comune mediante fusione dei Comuni di Colbordolo e Sant'Angelo in Lizzola, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, lettera A), della legge regionale 16 gennaio 1995, n. 10 “Norme sul riordinamento territoriale dei Comuni e delle Province nella Regione Marche”.
Comunico inoltre che hanno chiesto congedo il Consigliere Latini e l'Assessore Viventi.

PRESIDENTE. Dopo che si è esaurito, nella seduta di ieri, il dibattito sul bilancio di previsione 2014, prima di riprendere la seduta con la repliche e l'intervento dell'Assessore Marcolini, credendo di interpretare il sentimento di tutta l'Assemblea do il benvenuto alla Scuola media dell'Istituto comprensivo Gandiglio di Fano, precisamente le classi I^, II^ e III^ corso D e le classi I^, II^, III^ corso G che ci fanno visita.
E' d'uso che le scuole vengono a trovarci, vengono nella sede del Consiglio regionale, colgo, come ho fatto in altre occasioni, l'opportunità per dire e per plaudire gli insegnanti per il lavoro che fanno, cercando di avvicinare i ragazzi, gli studenti, i giovani alle istituzioni, in un momento particolarmente difficile in cui sembra crescere sempre di più lo spazio, la distanza, fra le istituzioni e le persone, fra le istituzioni e la gente.
Il ruolo delle scuole, delle famiglie, in modo particolare degli insegnanti, nell'educare alla conoscenza, perché il vero obiettivo della scuola non è soltanto, come dicevano un tempo i pedagogisti, imparare a leggere, a scrivere, a far di conto, è soprattutto quello di costruire donne e uomini, cittadini, quindi, la conoscenza del funzionamento delle istituzioni è un passo assolutamente importante per fare in modo che i ragazzi, i giovani conoscano i meccanismi, gli strumenti, le modalità con cui vengono governate le comunità, i luoghi in cui si assumono decisioni che hanno il loro rilievo nella vita quotidiana dei cittadini.
C'è di più e chiudo davvero, l'Istituto comprensivo Gandiglio di Fano è tra le scuole in cui ha sede un corso ad indirizzo musicale, i ragazzi che frequentano il corso studiano individualmente uno strumento: la chitarra, il clarinetto, il flauto, il pianoforte e formano gruppi vocali e strumentali di diversa composizione per realizzare esecuzioni pubbliche in contesti diversi.
Gli allievi hanno realizzato già diversi interventi musicali presso l'Istituto scolastico provinciale di Pesaro, presso altri istituti, anche nei teatri cittadini ed oggi li ringrazio davvero, credendo di interpretare il sentimento di noi tutti, perché sono stati molto carini ed hanno voluto omaggiare l'Assemblea legislativa delle Marche, per la verità, attraverso l'Assemblea che rappresenta l'intera comunità marchigiana, hanno voluto omaggiare tutta la cittadinanza marchigiana con una loro esibizione.
Questa cosa la dico molto sinceramente, non è una frase retorica o di circostanza, ci commuove e ve ne siamo grati e, quindi, siete voi i protagonisti per qualche minuto, prima che noi riprendiamo i lavori in quest'Aula che rappresenta l'intera comunità marchigiana.
Grazie alle classi I^, II^, e III^ media corso D e alle classi I^, II^, e III^ media corso G dell'Istituto comprensivo Gandiglio di Fano, grazie e complimenti.
Buon Natale naturalmente da parte dell'Assemblea a tutti voi, agli studenti, alle insegnanti ed agli insegnati, grazie di nuovo.

Proposta di legge n. 377
ad iniziativa della Giunta regionale
"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 della Regione (legge finanziaria 2014)";

Proposta di legge n. 378
ad iniziativa della Giunta regionale
"Bilancio di previsione per l'anno 2014 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2014/2016 della Regione";
(Discussione congiunta)

PRESIDENTE. Dopo che si è esaurito il dibattito sulle disposizioni per la formazione del bilancio per l'anno 2014, ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Grazie Presidente, questo intermezzo addolcisce gli animi e ci dispone ad un confronto più sereno su una materia che indubbiamente tanta serenità non produce.
La situazione economica e sociale, come hanno già detto i relatori e come il dibattito ha precisato, non tende così velocemente come vorremmo alla ripresa.
In effetti la Banca d'Italia nell'ultimo aggiornamento dello scorso 8 novembre, ci dice che lo scenario della fase ciclica è ancora sfavorevole, la domanda interna è ancora debole e quella estera continua a fornire un contributo positivo con un buon andamento delle esportazioni dirette anche fuori dall'Unione europea, ma non riesce a compensare la caduta drammatica della domanda interna.
L'occupazione è diminuita, il ricorso agli ammortizzatori sociali è stato ancora più ampio, il credito concesso dal sistema bancario alla clientela marchigiana ha continuato a ridursi e si è riscontrato, dice la Banca d'Italia, un peggioramento del rischio di credito dovuto al prolungarsi della recessione.
La stessa ripresa annunciata ha un termine di velocità più lento che sul piano nazionale e quello nazionale è più lento della media europea.
Il quadro che abbiamo di fronte purtroppo è molto severo e impone al bilancio regionale delle scelte particolarmente impegnative. Per seguire l'ordine anche espositivo dei relatori di maggioranza e di minoranza e del dibattito ampio che si è svolto potremmo sintetizzare il bilancio in poche battute.
Abbiamo una riduzione di risorse dallo Stato dirette ed indirette, attraverso il patto di restringimento del patto di stabilità, che negli ultimi quattro anni supera 1 miliardo di euro.
Voi capite che si può reagire in maniera seria, la battaglia contro gli sprechi non è mai finita e sicuramente avremmo potuto fare e fare anche adesso più di quello che stiamo facendo, ne siamo consapevoli, ma l'invarianza dei servizi e delle politiche regionali con 1 miliardo di euro in meno non è possibile e, se mi consentite, c'è un dibattito istituzionale sul futuro delle Regioni su cui è ora che ci interroghiamo. Dietro le Province è sempre più forte un dibattito ispirato ad un neo centralismo irrefrenabile che sulla scorta della cattiva politica e degli sprechi di questi 20 staterelli, come i critici definiscono le Regioni, si nasconde l'idea di un riaccentramento delle decisioni, dei poteri decisionali, dell'allocazione delle risorse al centro.
Con il federalismo alla padana è caduta anche ogni proposta di autodeterminazione regionalista su cui, per esempio, noi abbiamo puntato perché abbiamo le carte in regola per fruire dei riferimenti dei costi standard, dei livelli essenziali di assistenza, dei costi storici standardizzati assolutamente benefici, ciononostante siamo nella necessità di rivedere il profilo istituzionale della nostra Regione, riqualificandola, come si diceva all'inizio, sulla programmazione e sull'alta amministrazione e riprofilando la linea di attività su cui in maniera sempre più espansiva ci siamo mossi negli ultimi vent'anni.
C'è un problema che deriva dall'urgenza della ristrettezza delle risorse, porre un limite alla valutazione dei costi e benefici della nostra politica, non possiamo intervenire più su tutto come un grande Comune, dialogando con tutti i terminali nervosi, economici, sociali ed istituzionali, ma dobbiamo riconcentrarci sui fondamentali della missione regionale, ambito di programmazione e di alta amministrazione, insieme ai Comuni in un rapporto equiordinato con lo Stato e non subordinato, postulante, un riconoscimento dovuto alla rappresentanza politica che una regione piccola e marginale come la nostra storicamente non ha registrato.
Venendo alle ristrettezze del nostro bilancio, abbiamo un bilancio che formalmente cumula 4 miliardi e 400 milioni che al netto della sanità, per 2 miliardi e 700 milioni, i cofinanziamenti statali e quelli comunitari, i mutui, i residui attivi, passivi e perenti, ha una disponibilità che fino allo scorso anno era di circa 600 milioni, i tagli ulteriori a cui facevo riferimento, le finanziarie, come correttamente hanno detto sia il relatore di maggioranza che quello di minoranza, di cui voglio sottolineare l'onestà intellettuale, sono sedimenti delle finanziarie del 2010 e del 2011 che si riverberano aggravati da Monti che Letta non ha messo, né levato su questo versante, anzi se possibile qualcosa ha aggiunto con il decreto che è stato pubblicato ieri, sul versante delle politiche economiche, i tagli che si abbattono sul 2014 sono di oltre 150 milioni rispetto al 2013.
Di fronte a questa emergenza, è bene ammetterlo, c'è stato un dibattito che è stato riconosciuto dalla maggioranza solidale, ma anche dalla minoranza responsabile, ci siamo trovati nella situazione di dover tagliare di fatto al netto dei cofinanziamenti comunitari e statali il 40% a tutti a occhi chiusi, oppure concentrare gli sforzi su quello che è l'aspetto fondamentale della nostra società.
I 94.500 marchigiani che mangiano grazie all'intervento della Caritas e del Banco Alimentare ci rammentano che anche le Marche felix, la regione felice di cui abbiamo parlato e che abbiamo difeso, comincia ad avere delle slabbratura sociali molto drammatiche che toccano, in qualche caso, la disperazione, quindi, abbiamo pensato di concentrarci, di formare a terra un treppiedi poggiato sui servizi sociali, sul sociale e la coesione sociale, sulla mobilità sostenibile ambientalmente e sul lavoro.
Abbiamo pensato che queste tre emergenze dovessero assorbire tutte le risorse per mantenere l'invarianza o addirittura, come nel sociale, di addebitare al bilancio 2014 sul sociale la coda del 2013 per 3.000.000 di euro e il finanziamento a regime di 100 milioni per l'assistenza per disabili cronici con le residenze protette e di altri 4 milioni e mezzo. Sociale aumentato di 7 milioni e mezzo a partire dal 2014. Trasporti pubblici locali che difendono lo stanziamento aumentato di 4.300.000 del 2013. Lavoro con l'accordo fatto con il sindacato unitario Cgil-Cisl-Uil di cui siamo particolarmente fieri perché firmare un accordo sul bilancio, il giorno prima della manifestazione nei confronti del Governo e della Regione, è un riconoscimento politico e sociale a cui teniamo molto, perché significa che ci viene riconosciuto, non di aver soddisfatto tutte le esigenze, ma di aver fatto quello che potevamo fare con il bilancio.
Nell'accordo con il sindacato abbiamo indirizzato 9.200.000 euro per gli interventi anticrisi e abbiamo messo sul piatto 20 milioni della garanzia per i giovani dalla young guarantee ed il finanziamento di 1 miliardo e 3, un miliardo e 4 di carattere nazionale. Un provvedimento lavoristico che si aggira attorno ai 30 milioni.
Queste scelte strategiche ci hanno inevitabilmente fatto ridurre gli interventi che avremmo voluto salvaguardare e, in modo particolare, quegli interventi che non avevano una quota rilevante di cofinanziamento statale o comunitario, in agricoltura, ad esempio, non abbiamo tagliato che una percentuale attorno al 5%, perché il grosso è cofinanziato dalle politiche comunitarie.
Ci sono settori invece come il turismo, come il commercio, come la cultura, che sono stati tagliati del 30% perché hanno quote minime di cofinanziamento statale e comunitario.
La situazione lascia margini scoperti, ma intendiamo compensare - e questo lo voglio dire a chi è intervenuto con la preoccupazione che c'è stata, penso agli interventi dei Consiglieri Eusebi e Giancarli - in maniera, diciamo, organizzata su tre fronti: il primo riguarda la possibilità che stiamo valutando di anticipare di un anno l'esecutività delle politiche comunitarie che con i frutti aggiornati, proprio nelle ultime quarantotto ore, hanno una dotazione che dal 4,40 salgono 4,80% abbondante, superando il miliardo di euro a disposizione, 1.016.000.000 a disposizione, di cui circa una metà, un po' meno della metà, per il Feasr e gli altri due fondi Fse equipotati attorno a 270 a 280 milioni.
Anticipare di un anno significa che un euro regionale vale un euro, cofinanziato dallo Stato ne vale due, cofinanziato dalle politiche comunitarie ne vale 5 e mezzo, 6.
I tempi ce lo consentono perché dovremmo approvare entro marzo il piano operativo regionale. I Pon dovrebbero essere approvati nella versione più ottimistica a luglio e in quella più pessimistica durante il mese di ottobre. Penso che se stringiamo i denti, l'idea di avere almeno un mese e mezzo disponibile per l'anticipo delle politiche comunitarie ci permette di integrare quelle politiche di cui noi sentiamo la necessità. La prima tra queste riguarda la politica per la salvaguardia del territorio, ricordiamo che abbiamo 258 milioni di certificati di danni per l'alluvione. La seconda riguarda la leva ambientale, la sostenibilità, il tema dei parchi che ieri abbiamo parzialmente, diciamo, reintegrato con un finanziamento di 330.000 euro, che deve essere riconsegnata al cofinanziamento comunitario, alle scelte che riusciremo a fare in assestamento ed all’intraprendenza, all’imprenditività dei gestori dei parchi che insieme all'intercettazione delle opportunità a bando, sappiano configurare quelle linee programmatiche che durano sei anni.
Voglio ricordare all'amico Consigliere Cardogna quello che abbiamo fatto con Marche verdi tanti anni fa, procurare lavoro nell'ordine di un doppio sessennio, questo è l'elemento fondamentale ed è anche un incentivo per i parchi, per le aree protette, per aver un sostegno, un accompagnamento, ma anche per dimostrare capacità imprenditiva e intraprendenza. Non finanziamenti a carico della pubblica amministrazione a prescindere, ma un coinvolgimento nella programmazione che assicuri loro una sponda attiva e garantisca un futuro.
Il secondo elemento oltre a quello delle politiche comunitarie è un lavoro severo di manutenzione dei residui attivi, passivi e perenti. Voglio ricordare che abbiamo già proceduto ad una pulizia dei residui attivi, quelli che iscrivevamo a bilancio perché insussistenti per circa 40 milioni. Un lavoro altrettanto severo dobbiamo farlo per i residui passivi, per 642 milioni. Siamo convinti che margini derivanti dalla pulizia di questi capitoli ci daranno il conforto per sostenere le politiche settoriali che sono state così drammaticamente definanziate.
Lavoriamo anche ad una gestione attiva del debito per rinegoziare le nostre posizioni debitorie seguendo quelle tracce preziose che la Corte dei Conti e i revisori ci indicano nella gestione severa, aggiornata, revisionata trimestralmente, come la ottima struttura manageriale di cui possiamo fruire che ci può garantire, entro la fine dell'anno, risultati consistenti.
Voglio sottolineare che abbiamo già messo a bilancio un piccolo risparmio attorno ad 1 milione per una revisione parziale delle condizioni del debito.
La considerazione con cui voglio finire, Presidente, è quella che la discussione che abbiamo fatto nella costruzione del bilancio e quella che c'accingiamo a fare non ci devono far perdere di vista il contesto in cui siamo inseriti. C'è la tentazione di trovare un rimedio microscopico ma, come dire, vicino al nostro territorio o alle rappresentanze di interessi a noi più vicine che ci facciano da edulcorante in questa situazione economica e sociale drammatica.
Questo ci deve imporre un confronto tra le scelte di valore che stiamo facendo, gerarchizzando le scelte che stiamo facendo. Ho visto il lavoro della Commissione, ho visto anche i risultati, non possiamo dire che sia privo di interventi arbitrari, episodici, occasionali, invito tutti quanti al contenimento, alla moderazione su questo versante perché dalla mancata responsabilità, corresponsabilità, deriva anche l'impossibilità di rispondere ai fondamentali che urgono una risposta socialmente ed economicamente strategica.
Nella discussione che noi stiamo facendo proponiamo di impostare una gestione del bilancio che sarà diversa da quella dell'anno passato in due passaggi fondamentali: faremo un rendiconto nel mese di aprile e di maggio e un assestamento durante l'estate, speriamo addirittura prima dell'estate. Speriamo che i conti ce lo consentano per integrare le politiche più deficitarie e per aggiornare esattamente, tarare nuovamente, escludendo alcune linee di intervento che oramai costano più di quello che rendono. Abbiamo a volte procedimenti, penso a poche leggi, quelle che io seguo direttamente, le battaglie storiche, gli interventi per i diritti civili evocati, con dotazioni di 15, 20.000 euro, con procedimenti a bando che costano invece due volte, tre volte quello che si riesce concretamente ad erogare. Sarà un’occasione anche per la spending review di carattere complessivo.
Un'ultima battuta consentitemela sul settore dei settori che riguarda la sanità. Insieme all'emergenza del territorio abbiamo pendente una battaglia rigorosa che riguarda la nuova organizzazione della sanità. Avevamo messo 88 milioni di risparmio per il 2013, la necessità di limare le resistenze del territorio, non tutti in termini equitativi, ci hanno condotto alla fine dell'anno a ritardare la partenza per le misure di risparmio sostanzialmente di nove mesi su dodici. La verifica che noi dovremo fare sul versante della sanità sarà ancora più rigorosa perché temo che su quel versante non avremo sollievi quali quelli che avevamo sperato di avere, ma avremo addirittura la necessità di un aggiornamento delle previsioni.
C'è una partita dolorosa che è quella che ha fatto ridurre il taglio drammatico delle risorse, da 140 abbondante a circa 100, che riguarda la sospensione degli investimenti nella sanità. Una sospensione che abbiamo quotato a 42 milioni non a 48, a dimostrazione che su Fermo le spese di progettazione e dintorni sono state in ogni caso mantenute a dimostrazione che quell'ospedale si vuole fare. E’ un aggiornamento che se saremo rigorosi, dovremo riuscire a ripristinare entro la fine dell'anno, ma dobbiamo sapere che dipende dal rigore delle politiche che metteremo in campo e dai risparmi effettivi che riusciremo a conseguire in materia sanitaria.
La sanità fino allo scorso anno è stata fruitrice di integrazioni anche molto generose del bilancio extra sanitario. Quest'anno abbiamo fatto al netto dei risparmi una sospensione per 42 milioni che significa la possibilità di non ammazzare le politiche di integrazione sociale su cui siamo impegnati.
Questo impegno alla verifica immagino emergerà anche nel dibattito degli ordini del giorno, degli impegni politici futuri, assicuro che la Giunta è impegnata su questo versante da un impegno solidale, da quello che tradizionalmente chiamiamo l'accompagnamento della decisione alla responsabilità da cui deriva anche la possibilità di contrastare questa scelta emergenziale che siamo stati costretti a fare.
Questo è lo spirito, senza tanti infingimenti, senza tante dorature, è un bilancio di stretta severa, che salvaguarda la coesione sociale, il lavoro e il diritto sacrosanto alla mobilità.
Molto in questi settori deve essere ancora fatto, ricordo il rapporto sul versante trasportistico, dato che non c'è l’Assessore Viventi, che ha distribuito giù per i rami e ha negato il potere sostitutivo alla Regione in materia trasportistica. Le scelte equitative in materia trasportistica derivano anche dalla programmazione regionale che l'amministrazione riesce o non riesce a fare. Se le mettiamo in fila in un processo paziente e pluriennale anche la sperequazioni nei settori cruciali potranno essere attenuate e nel medio periodo risolte.
Un bilancio severo che salvaguarda l'emergenza economica e sociale e cerca di intercettare una ripresa che l'anno prossimo sarà dello 0,5% e che speriamo nel 2015 riesca finalmente a dare un colpo d'ala che noi vorremmo intercettare per alzarci dalla palude in cui siamo da cinque anni.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Sospendiamo la seduta per 30 minuti perché gli uffici stanno mettendo a punto i sub emendamenti che sono stati presentati, quindi, la seduta riprenderà alle 11,30, grazie.

La seduta è sospesa alle ore 11,00.

La seduta riprende alle ore 12,45.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Proposta di legge n. 377
ad iniziativa della Giunta regionale
"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016 della Regione (legge finanziaria 2014)".
(Votazione)

PRESIDENTE. Colleghi Consiglieri, riprendiamo la seduta e partiamo dalla votazione dell'articolo 1.
Abbiate pazienza, purtroppo c'è stato un lavoro pesante perché i sub emendamenti sono arrivati fino agli ultimi minuti e c'è stato da rifare i conti, quindi, mentre approviamo lavoriamo sul testo, peraltro se ci dovesse essere qualche errore nelle somme prevale la copertura rispetto all'eventuale emendamento e questo lo faremo in sede di coordinamento tecnico, questa come norma generale.

Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Benché darò un voto contrario alla fine sul bilancio, per le previsioni di entrata voterò a favore.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Chiedo la parola per una battuta, è vero che sono le previsioni di entrata, però vorrei che fosse chiaro a tutti che le nostre previsioni di entrata scontano le scelte che tutti insieme facciamo e che è opportuno siano sottolineate alla nostra comunità.
Continuiamo con queste previsioni di entrata ad esentare oltre il 50% dei cittadini marchigiani dal pagamento dell'addizionale Irpef. Potremmo raddoppiare le nostre entrate se facessimo come hanno fatto tutte le altre Regioni d'Italia, applicando al massimo l'addizionale Irpef regionale.
Nella fase attuale che noi stiamo vivendo e che chiede il massimo dell'attenzione verso i redditi a più basso livello, noi abbiamo fatto una scelta che qualifica in modo determinante il bilancio regionale di quest'anno, ripeto, oltre il 50% dei cittadini delle Marche non pagheranno un euro di addizionale Irpef, cioè per loro sarà 0.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Chiedo la votazione per appello nominale a nome dei Consiglieri Ricci, Comi, Badiali, su tutti gli articoli e sugli emendamenti fino alla fine.

PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, Bugaro, Marangoni, Romagnoli, Trenta.
Astenuti: Ciriaci, Foschi, Marinelli, Massi, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Binci, Bucciarelli, Carloni, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marinelli, Massi, Natali, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3.
Emendamento 3/1 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 3/2 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 3/3 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 3/4 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 3/5 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 3/6 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Articolo 3. Lo metto in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, Trenta.
Astenuti: Bugaro Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4.
Emendamento 4/1 del Consigliere Zaffini, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Roberto ZAFFINI. Anche il Presidente si è ingannato, in realtà questo non è un emendamento a firma Zaffini, ma un emendamento della II Commissione, chiedo di fare attenzione perché solitamente ai miei emendamenti votate contro, quindi, a vostro favore faccio questo intervento.

PRESIDENTE. Emendamento 4/1 della II^ Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini, Trenta.
Contrari: Bucciarelli, Romagnoli.
Astenuti: Bugaro, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4 così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Trenta, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Bucciarelli, Bugaro, Trenta.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6.
Emendamento 6/1 a firma del Consigliere Cardogna. Ritirato

Articolo 6. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Silvetti, Solazzi, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Bucciarelli, Bugaro.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 6 bis/1, istitutivo dell’art. 6 bis, a firma del Consigliere Zinni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Giovanni ZINNI. Signori Consiglieri avevo presentato in Commissione una serie di emendamenti attinenti varie discipline, tutti incentrati sul ruolo dell'Erap e delle politiche abitative.
Una serie di emendamenti che riguardavano un aspetto strutturale, vale a dire che noi siamo passati da un numero forse eccessivo di Erap, Consigli d'amministrazione, eccetera, ad un organo di gestione che è stato oggetto, la volta scorsa, anche di una polemica politica, sul fatto che con un revisore unico c'è chi dice che l'Erap deve svolgere in maggiore autonomia il suo lavoro e chi dice che lo deve fare in rapporto alla Giunta.
Credo che in realtà dalla riforma fatta chi rimane fuori nella relazionalità più forte nei confronti dell’Erap e, quindi, della programmazione delle alienazioni, delle manutenzioni, eccetera, sia proprio il Consiglio, per questo avevo immaginato un organismo, tengo subito a precisare a compenso zero, un comitato di vigilanza e di controllo per cercare di mettere nelle condizione il Consiglio di relazionarsi in modo più veloce e rapido nei confronti dell’Erap.
Ci sono poi altre questioni attinenti le politiche abitative; avvengono oramai paradossalmente delle discriminazioni fra i cittadini stranieri e i cittadini italiani residenti, capita spesso di avere graduatorie di assegnazione di alloggi popolari in cui questo dato traspare, ma traspare anche in altri episodi, come ad esempio il ricongiungimento familiare laddove era prevista una norma in deroga della Giunta di bypassare le metrature previste per tutti.
Vista la disponibilità che ha dato il Capogruppo Consigliere Ricci in Commissione, mi sento di chiedere al Presidente della Commissione competente di affrontare queste questioni, sono disposto a ritirare tutti gli emendamenti sull’Erap, a patto che ci sia una disponibilità concreta.
Posso anche presentare una proposta di legge di partenza complessiva, non ho problemi al riguardo, però se c'è un impegno concreto del Presidente del Consiglio, del Presidente della Commissione di calendarizzare queste proposte, di valutarle fino in fondo in Commissione, do piena disponibilità al ritiro di tutti questi emendamenti che riguardano l'Erap.
Se il Presidente Giancarli, il Presidente Solazzi ed anche l'Assessore si prendono l'impegno di discuterne, non dico di approvarli, di discuterne, sono disposto al ritiro.

PRESIDENTE. Io non so, non voglio andare in contrasto con il Presidente della Commissione competente, per quanto mi riguarda non c'è problema ad attivare un tavolo di approfondimento anche perché il luogo migliore per affrontare certi temi non è quello, come ho detto diverse volte, dell'approvazione di un bilancio con il quale dovremo evitare di intervenire su leggi importanti, questo vale per la maggioranza e per la minoranza, però se c'è la disponibilità del Consigliere Zinni a ritirare gli emendamenti ed il Consigliere Giancarli è d'accordo naturalmente ...

Enzo GIANCARLI. Ci mancherebbe che non ci fosse, come diceva lei, un tavolo di approfondimento.

PRESIDENTE. Però lo dobbiamo fare, perché ci prendiamo un impegno con un Consigliere che ritira gli emendamenti che ha presentato, quindi, è una cosa che dobbiamo assolutamente fare.
Va bene, con questo impegno personale andiamo avanti.

Emendamento 6 bis/1 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.
Emendamento 6 bis/2 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.
Emendamento 6 bis/3 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.
Emendamento 6 bis/4 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.
Emendamento 6 bis/5 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.
Emendamento 6 bis/6 a firma del Consigliere Zaffini. Ritirato.

Articolo 7. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Carloni, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Marangoni, Marinelli, Massi, Mezzolani, Natali, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Silvetti.
Astenuti: Bugaro, Romagnoli.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 7 bis/1/1 a firma dei Consiglieri Ricci, Comi, Badiali.
Facciamo un discorso in generale così può darsi che andiamo avanti meglio.
Ho avuto modo di vedere, di valutare anche perché c'è una proposta mia e dell’Ufficio di Presidenza su cui da un po' di tempo stiamo lavorando, ma ci sono anche diverse proposte, proposte di emendamento, di sub emendamenti che attengono allo status dei Consiglieri ed alle spese di funzionamento del Consiglio.
Faccio solo una cosa che dura 30 secondi, credo di poter dire che quest'Aula in tutte le sue componenti ed i gruppi hanno dato storicamente prova, anche nel confronto con tutte le altre Regioni, di aver ispirato il proprio comportamento a criteri sui quali non ci vuole un'enfasi particolare, retorica, o frasi di circostanza, e di essersi contraddistinti a livello nazionale. Lo posso dire in quanto faccio parte del tavolo nazionale dei Presidenti che si è confrontato, a suo tempo, anche con il Governo Monti che ha poi proceduto ad alcuni provvedimenti.
Ci siamo sempre contraddistinti per sobrietà, si può fare di più e si può fare meglio? E' probabile, certamente diventa complicato e difficile farlo all'interno di uno strumento come il bilancio di previsione, rischieremo di fare molta confusione e se alcuni provvedimenti non passassero, non potrebbero essere riproposti e quant’altro.
Per quanto mi riguarda, so di poter parlare, perché mi sono confrontato, anche per il Vicepresidente Bugaro, tutte queste proposte, tutte queste indicazioni, se affluiranno nel giro di qualche giorno, anche nel tempo delle vacanze di Natale, ci potrebbero dare la possibilità di approfondire. L'Ufficio di Presidenza farà tesoro di tutte le proposte che ci verranno date e proverà a formulare qualche ipotesi. Ci confronteremo in sede di Conferenza dei Presidenti e quant'altro. Ritengo si possa fare una cosa sistematica.
Sapendo che si può ancora fare di più anche in considerazione del difficile momento e rispetto al populismo facile o alla demagogia facile, soprattutto a provvedimenti che rischiano di essere non efficaci rispetto all'obiettivo, credo che non lo si possa fare in sede di approvazione del bilancio.
Questo non vuol dire dilazionare il tempo perché mi assumo la responsabilità, ci assumiamo la responsabilità come Ufficio di Presidenza di ricevere tutte le proposte, e dare la nostra disponibilità, in tempi brevissimi, a fare una proposta organica.
Questo è l'impegno che mi posso prendere. Ciò vale anche per questo emendamento che viene ritirato.
E’ un impegno che ci prendiamo come Ufficio di Presidenza.

Sub emendamento 7 bis/1/1 a firma dei Consiglieri Ricci, Comi, Badiali. Ritirato.
Sub emendamento 7 bis/1/2 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 7 bis/1 a firma dei Consiglieri Pieroni, Latini. Ritirato.
Sub emendamento 7 bis/2/1 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 7 bis/2 a firma dei Consiglieri Pieroni, Latini. Ritirato.

Emendamento 7 bis/3 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini.
Contrari: Trenta.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, Foschi, Marinelli, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marinelli, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Bucciarelli, Carloni, Romagnoli, Trenta.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8 bis. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini.
Contrari: Romagnoli, Trenta.
Astenuti: Carloni, Silvetti.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8 ter. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Romagnoli.
Astenuti: Acquaroli, Carloni, Ciriaci, Marangoni, Marinelli, Natali, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 8 quater/01 a firma della II Commissione, sostitutivo dell’articolo 8 quater. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Romagnoli, Trenta.
Astenuti: D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 8 quater/1 a firma del Consigliere Comi. Decaduto.

Emendamento 8 quater bis/1, istitutivo dell’art. 8 quater/bis, a firma del Consigliere Comi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8 quinquies. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giorgi, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Bucciarelli, Romagnoli.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, Trenta.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 9 bis/1, istitutivo dell’articolo 9 bis, a firma del Consigliere Acacia Scarpetti. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Il tema della destinazione dei pannoloni è risolto in via amministrativa, basta una certificazione del medico di famiglia, presentata all’Asur che dà illimitatamente, secondo il bisogno, i pannoloni che servono, quindi, il problema è risolto in via amministrativa.

PRESIDENTE. Emendamento 9 bis/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, D'Anna, Donati, Foschi, Marinelli, Massi, Natali, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10 bis.
Emendamento 10 bis/1, modificativo dell’articolo 10 bis, a firma della II Commissione. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Solo perché ho approfondito assieme agli uffici. E’ stato richiesto alla Commissione di presentare questo emendamento perché va a togliere la possibilità di avere un finanziamento statale di 300.000 euro sul risanamento del basso bacino del Chienti, quindi, si perdono risorse se si mantiene questo emendamento e si va nel senso opposto dello spirito dell'emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento 10 bis/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Marinelli, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Romagnoli.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10 bis così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini, Zaffini.
Contrari: Bucciarelli.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11.
Emendamento 11/1 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11 così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11 bis. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, D'Anna, Marinelli, Massi, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11 ter. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Ritengo che questo articolo debba essere bocciato perché va ad intervenire su una situazione molto delicata e cioè sulla possibilità di inserire in area agricola una struttura amovibile. Sappiamo cosa sono le strutture amovibili, sono costruzioni in legno che vengono poi sanate e diventano edificazioni. Penso che prima di intervenire in area agricola sia bene rimandare questa materia, che va ad incidere sull'occupazione di suolo agricolo, alla competente Commissione.

PRESIDENTE. Articolo 11 ter. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Comi, Donati, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zinni.
Astenuti: Ciriaci, Massi, Zaffini.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 11 ter/bis/1, a firma dei Consiglieri Ricci, Badiali, Carloni. Ha la parola il Consigliere Badiali.

Fabio BADIALI. Questo emendamento è per riportare gli interessi ad una misura di normalità. Attualmente la legge del 2012 ha previsto per chi paga in ritardo di 60, 90 o 120 giorni, scaglioni di interessi del 10, 20, 25%.
Sono tassi, secondo me, da usura, sarebbero da portare al 4, 6, 8% come tutte le altre questioni, poi se uno non paga dopo i 120 giorni, c'è la revoca e l'annullamento della concessione.
Non è un'agevolazione e non è un costo per l'ente, è soltanto un’equiparazione intelligente verso tutti gli altri soggetti, se il bollo della macchina lo paghiamo dopo tre mesi non c'è un tasso del 25% da pagare, ma c'è un tasso proporzionato ai mesi.
In un momento di crisi come questo ci sono ritardi nei pagamenti, mi riferisco alla Quadrilatero in maniera eccezionale e alla terza corsia dell'autostrada dove c'è un ritardo enorme nell'accesso alle risorse di lavori già fatti.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Rinuncio Presidente.

PRESIDENTE. 11 ter/bis/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Camela, Canzian, Comi, Donati, Giancarli, Giannini, Luchetti, Marconi, Marinelli, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Binci, Bucciarelli, D'Anna.
Astenuti: Acquaroli, Foschi, Natali, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11 quater. Lo pongo in votazione.

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Votazione annullata, la ripetiamo.

Articolo 11 quater. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, D'Anna, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Natali.
Astenuti: Binci, Marinelli, Romagnoli, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ora abbiamo una serie di articoli aggiuntivi.
Emendamento 11 quinquies/1 a firma dei Consiglieri Cardogna, Bellabarba. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Grazie Presidente, il senso di questo articolo aggiuntivo a firma dei Consiglieri Bellabarba, Cardogna sta in questo: modifica un articolo della legge sulla multifunzionalità in agricoltura che riguarda l'agricoltura sociale.
In estrema sintesi è questo: una cooperativa sociale per legge può fare svariate attività. Il rapporto di connessione in questo momento viene rapportato a tutta la generalità delle attività che la cooperativa sociale fa, facendogli mancare il requisito principale. Noi, con questo articolo, chiediamo che la multifunzionalità venga rapportata alla sola attività agricola svolta dalla cooperativa sociale, in modo tale che chi è agricolo sia messo sullo stesso piano dell'imprenditore agricolo tradizionale.

PRESIDENTE. Emendamento 11 quinquies/1. Lo metto in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Marinelli, Massi, Romagnoli, Silvetti.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 11 quinquies/2 a firma del Consigliere Cardogna. Ritirato.

Emendamento 11 quinquies/3, istitutivo di un nuovo articolo, a firma dei Consiglieri Massi, Marinelli, Silvetti, Bugaro, Carloni. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Chiedo per un momento l'attenzione dei colleghi.
E’ un articolo che non comporta spesa, ma dà pari opportunità a delle persone che sono in una graduatoria.
La graduatoria è quella che la Regione stilò praticamente dopo il terremoto del 1997 e racchiudeva al suo interno più che altro personale tecnico, ma anche vigili urbani ed altre persone. Pensate che su una graduatoria di circa 116, 117 persone, 109, 110 sono state assunte, in tutti questi anni, nei nostri Comuni dopo il terremoto. Ne rimangono fuori 7, 8 anche per i blocchi alle assunzioni di quest'ultimo decennio. Rimangono 7, 8 persone, non gli diamo nessun diritto però diamo la possibilità ai Comuni, non li deve assumere la Regione, se vogliono di attingere alla graduatoria.
Diamo questa possibilità, di proroghe di graduatorie ne facciamo molte perché il blocco delle assunzioni ha inciso, quindi, penso che non ci siano problemi.

PRESIDENTE. Emendamento 11 quinquies/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Massi, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Ricci, Romagnoli, Sciapichetti, Silvetti, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 12. Soppresso.

Emendamento 12 bis/1 a firma del Consigliere Zinni. Decaduto.

Sub emendamento 12 bis/2/1 a firma del Consigliere Zinni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Giovanni ZINNI. Ritiro il sub emendamento 12bis/2/1 e l'emendamento 12bis/2.

PRESIDENTE. Sub emendamento 12 bis/2/1. Ritirato
Emendamento 12 bis/2 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.

Articolo 13. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, Romagnoli.
Astenuti: Foschi, Zaffini.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 13 bis/01 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli.
Astenuti: Acquaroli, Ciriaci, Marangoni, Marinelli, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 13 bis/1 a firma dei Consiglieri Ricci, Cardogna. Decaduto.

Emendamento 13 bis/2, istitutivo dell’articolo 13 bis, a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Ciriaci, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Romagnoli.
Astenuti: Acquaroli, Marangoni, Massi, Natali, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Acquaroli, Marinelli, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 bis.
Emendamento 14 bis/1 a firma dei Consiglieri Massi, Marinelli, Carloni, Silvetti, Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Bucciarelli, Ciriaci, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 14 bis/2 a firma del Consigliere Eusebi. Ritirato.
Emendamento 14bis/3 a firma del Consigliere Pieroni. Ritirato.

Articolo 14 bis. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Massi, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Romagnoli, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Bucciarelli.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ora abbiamo tre emendamenti istitutivi di un nuovo articolo.
Emendamento 14 ter/1 a firma del Consigliere Cardogna. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Canzian, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini.
Contrari: Romagnoli.
Astenuti: Acquaroli, Carloni, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 14 ter/2 a firma del Consigliere Eusebi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Carloni, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Mezzolani Natali, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Romagnoli.
Astenuti: Acquaroli.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 14 ter/3 a firma dei Consiglieri Massi, Carloni, Marinelli, Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Carloni, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Pieroni, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 15.
Sub emendamento 15/01/01 a firma dei Consiglieri Busilacchi, Bellabarba, Cardogna. Ritirato.

Sub emendamento 15/01/1 a firma del Consigliere Binci, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Massimo BINCI. Ho presentato un emendamento per integrare le risorse ai parchi regionali, ma ho dovuto costruire un sub emendamento una volta saputa la disponibilità ammessa dalla Giunta nell'emendamento 15.
La Giunta mette solo 800.000 euro per spese correnti per parchi regionali, con un’ulteriore aggiunta di 300.000 euro.
Come è stato già detto nell'incontro dei Capigruppo con tutti i Presidenti dei parchi, come è stato detto anche nelle linee di programmazione comunitaria per il prossimo periodo e come ogni volta dice il Presente Spacca, il turismo ed i valori ambientali sono una gamba del motore delle Marche.
Tagliare l'operatività minima delle nostre riserve, dei nostri parchi regionali va a incidere a caduta sull'occupazione, va a incidere su una serie di settori e non solo sui valori ambientali, quindi, sono andato a recuperare ai 300.000 euro, 280.000 euro per cui andremo complessivamente a 580.000 euro per le spese fisse di gestione dei Pachi che sono di 800.000 euro, tenendo conto che altri 400.000 euro per gli investimenti non sono stati presi in considerazione.
Vado ad elencare dove ho preso le risorse: dalla tabella C, 100.000 euro dalla diffusione del marchio QM, noi siamo all'inizio del prossimo periodo di programmazione in cui il marchio QM oramai è diffuso, è stato spinto, per carità, ma la diffusione è relativa ad interventi di tipo convegnistico di queste materie. L'altra voce, da cui ho preso è la promozione e la valorizzazione dei prodotti agricoli per 100.000 euro su un totale di 550.000 euro, quindi, 450.000 euro per la valorizzazione dei prodotti agricoli rimangono. Ho pensato di poterli prendere perché anche all'interno dei parchi c'è una filiera particolare, molto specifica di prodotti agricoli, di produzioni agricole di qualità, dai vini, all'olio, al miele, oltre agli animali, quindi, diciamo che si possono intercettare anche una parte delle risorse.
L'ultima voce, 80.000 euro li ho presi dal fondo regionale per interventi di valorizzazione turistica. Penso che una valorizzazione turistica di 80.000 euro per i parchi regionali possa essere coerente.
Sono tre voci di interventi straordinari che vanno a integrare da 300.000 a 580.000 euro il fondo per le spese di gestione dei parchi che sono di 800.000 euro, invece il fondo di investimenti di 400.000 euro non sarà mai reintegrato.
Penso che un minimo di funzionalità bisogna lasciarla anche perché con queste risorse si cofinanziano dei bandi, sono volte a cofinanziare anche la partecipazione a bandi europei e nazionali, ed anche gli interventi dei Cea.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Acacia Scarpetti.

Luca ACACIA SCARPETTI. Grazie Presidente, telegrafico perché i lavori sono lunghi, concordo con il riconoscimento del valore aggiunto dei parchi, ma oggi l'Assemblea è piena, bisogna ricordarsi un passaggio fondamentale, l'anno scorso nel 2012 tutti i parchi italiani, tutti gli enti territoriali hanno dovuto rivedere il proprio assetto con leggi regionali a causa di un decreto Tremonti che limitava a cinque il numero dei componenti dei consigli direttivi. La maggior parte dei parchi d'Italia, quindi, delle Regioni, a monte, hanno scelto la strada, visto i tagli incombenti, di ridurre il numero degli amministratori. L'Emilia Romagna con un Consiglio direttivo amministra 6 parchi naturali, questo è stato fatto anche nella Regione Marche per gli Acp, per esempio, ma non abbiamo seguito i saggi consigli del Governatore che aveva previsto, ad inizio legislatura, di uniformare la gestione dei nostri enti territoriali, Ersu compreso, con una gestione centralizzata.
Siamo ancora in tempo anche se ho paura, e l'Assessore Marcolini me lo insegna, che il prossimo anno i tagli saranno ancora maggiori.
E’ inutile rincorrere una cosa che non ci può più stare, è giusto salvaguardare le occupazioni minori e allora, così come tagliano le spese i Consigli regionali e tutti gli organismi apicali, bisogna scendere anche in periferia, anche perché non dimentichiamoci che in passato ci sono stati esempi di spesa nei parchi assolutamente ignobili. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente, mi ha bruciato l'intervento il Consigliere Acacia Scarpetti, io ho ascoltato con attenzione le motivazioni nobili del collega Binci che capisco, ma sappiamo tutti come spendono i soldi questi parchi.
C'è una mia interrogazione antica in cui provavo che un Parco aveva pagato due volte lo stesso lavoro e questo succede in maniera abbastanza diffusa. Benissimo Consigliere Binci, anche in ossequio agli ordini di maggioranza voto, però non ci descriva la gestione dei parchi come se fosse una cosa ben fatta, assomiglia più o meno a quella degli Ersu.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Il Consigliere Binci sa che non voterò l’emendamento che ha presentato perché mi sento impegnato con una maggioranza alla quale appartengo.
Non voglio pensare, nel modo più assoluto, che si giochi oggi il futuro della politica dei parchi e delle riserve in questa regione che attiene e che sta dentro a quel secondo motore di sviluppo al quale la nostra Regione ed il Presidente Spacca fanno riferimento oramai dal 2006, 2007.
Non credo che sia oggi, in modo così liquidatorio, in una occasione come questa, esprimere giudizi politici sulla gestione dei parchi e delle riserve naturali in questa regione, perché potremmo dire delle cose ingenerose, potremmo dire anche delle cose pericolose in punta di analisi e di fatti.
Rigetto completamente le allusioni che qui vengono fatte se non portate in altra sede e con altre prove. Mi rammarico che in questo frattempo, tra la predisposizione da parte della Giunta del bilancio ad oggi, e lo sforzo che è stato prodotto, non si è ottenuto quello che anch'io mi aspettavo, ma sono certo, assolutamente certo e sicuro che questa problematica, come maggioranza, sapremo riprenderla in mano, fare le giuste considerazioni per ridare e ripensare una prospettiva per delle organizzazioni che tanto hanno dato a questa nostra Regione ed al nostro Paese.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Anch'io poche parole perché il dibattito è lungo, però sono stato costretto da alcuni interventi che ho sentito.
Io non voterò questo emendamento per le ragioni che adesso illustrerò, sono le stesse per cui ho ritirato l’emendamento 15/01/01 firmato anche da altri colleghi e anticipo che ritirerò anche il 15/01/2/bis che in realtà sposta semplicemente dei fondi previsti per un singolo Cea ad un contenitore più ampio che è di tutti i Cea regionali.
Spesso quella che è, come dire, la mala gestione che è stata qui annunciata più che ai parchi andrebbe attribuita anche all'atteggiamento puntiforme dei singoli Consiglieri, però per senso di responsabilità alla maggioranza ritiro i miei emendamenti.
Credo utile che venga presentato un ordine del giorno su questo tema perché credo che i parchi rappresentino un valore aggiunto molto importante, non solo per la tutela ambientale ed il benessere della nostra regione, ma perché sono volano di turismo e di economia, come già la Giunta più volte ha dimostrato.
Vanno bene, quindi, in una fase come questa di vincoli e di finanza pubblica tutti i tagli di risorse, attenzione a non andare a quelli che lo stesso servizio della Giunta ha imputato come spese incomprimibili. Ci sono alcune spese, stipendi e personale, che sono non comprimibili, quindi, credo che sarebbe giusto, magari nella fase di assestamento anche utilizzando altri fondi comunitari o altre opportunità che avremo nei prossimi mesi, cercare di recuperare qualche risorsa per avvicinarci a queste spese che non sono considerate incomprimibili.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Anch'io brevemente perché condivido pienamente e, quindi, faccio miei gli interventi sia del Consigliere Cardogna che del Consigliere Busilacchi.
Soltanto due brevissime precisazioni, la prima al Consigliere Eusebi, con molta franchezza, chiunque paga un lavoro due volte commette un reato.
L'altra vicenda riguarda la legge sui parchi della Regione Marche che è stata presa ad esempio dalla Federparchi nazionale ed ha più volte sollecitato la Commissione agricoltura del Senato della Repubblica e della Camera per dire, nel momento in cui si andava al riordino della governance dei parchi, di tenere conto di quello che le Marche hanno fatto, dando un ruolo pieno agli agricoltori.
Detto questo se ci sono proposte che vanno nella direzione, in qualche modo, dell’accentramento, ognuno di noi poi, ovviamente, manterrà i propri punti di vista, ma sicuramente siamo, come dicevo prima al Consigliere Zinni su un altro aspetto, disponibili a qualsiasi approfondimento.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Qui tocchiamo un tasto che è stato molto visibile in questi giorni sui giornali.
Io mi sento di dire due cose. La prima, noi abbiamo affrontato il percorso dell'assestamento di bilancio e della finanziaria con una velocità tale che da un lato immagino che l'Assessore abbia avuto ogni giorno il bollettino di guerra del trasferimento dei fondi statali, quindi, un’incertezza complessiva della manovra, dall’altro noi abbiamo avuto un altro tipo di incertezza, quella che finché non c'è stata la proposta ufficiale della Giunta il Consiglio non ha potuto discutere e questo è, probabilmente, uno di quei temi che resta triturato in questo meccanismo, un meccanismo diabolico.
Da questo punto di vista, mi sento di dire che l'argomento parchi necessita di un focus di approfondimento della Commissione competente o della Commissione competente insieme a quella del bilancio per quello che riguarda la spesa, perché qui si tratta sostanzialmente di capire una cosa, lo dico con molta franchezza, il problema di questi mancati fondi, almeno così leggevo dal giornale, andrebbe a determinare la fine di posti di lavoro a tempo determinato che sono determinati da non so quanti anni.
Francamente una Regione deve fare delle scelte, perché anche in Asur noi assistiamo, più di una volta, alla moltiplicazione dei co.co.co., dei co.co.pro., a graduatorie che si fanno solo quando fanno comodo o quando non fanno comodo. Tutto questo non è un bel segnale in materia di mondo del lavoro e di occupazione.
Bisogna, quindi, capire sulla questione dei parchi se è possibile salvare questi "posti di lavoro" nell'ambito di una condotta legale, ma soprattutto se è possibile farlo con questo gettito che viene lasciato dalla Regione o meno, e questo, lo dico francamente, oggi non sono in grado né di giudicarlo, né di stabilirlo.
Pertanto lo stimolo suggerito dal Consigliere Binci, è assolutamente uno stimolo, deve garantire un impegno del Consiglio regionale perché non possiamo limitarci a dire: "Non abbiamo capito e chi se ne frega", quindi, da questo punto di vista adesso esaminerò se ci sono altri emendamenti in corso d'opera per ridare qualche cosa ai parchi che siano sostenibili, ma soprattutto il problema è come si confezionano gli emendamenti, perché capisco la sensibilità del Consigliere Binci sul tema dei parchi, però personalmente quando vedo la riduzione della valorizzazione dei prodotti agricoli e della valorizzazione del fondo regionale del turismo, sono settori che hanno già avuto dei tagli, adesso non rammento, ma tagli che oscillano fra il 25 e il 40% effettivi, io di fronte a questo ho paura …

(interrompe il Consigliere Binci)

Giovanni ZINNI ... ma gli interventi …, allora ad onestà intellettuale, per onestà intellettuale, non è vero questo mito metropolitano che la tabella C contiene solo marchette. Nella tabella C oggettivamente a volte ci sono interventi di finalizzazione definitiva delle leggi, quindi, da questo punto di vista se a me è stato fatto un taglio del 25% su una legge ...

(interrompe il Consigliere Binci)

Giovanni ZINNI. Sto esprimendo il mio pensiero Consigliere Binci non sto facendo nessun intervento governista, perché non ho neanche detto come voto, quindi prima di esprimere un giudizio ...

(interrompe il Consigliere Binci)

Giovanni ZINNI. Io sono esterrefatto, perché sto semplicemente spiegando che se una legge dettagliata al 25% poi si mettono 80.000 euro a coprire un progetto, sulla stessa legge ho ridotto un taglio del 22% cioè ho ridotto un po' il taglio. Se l'emendamento trovava una copertura diversa, avrei votavo a favore, e questo spero di poterlo dire come Consigliere eletto dal popolo, perché sul turismo e sull’agricoltura non tolgo un centesimo!
Questa è la mia visione del mondo, chiedo al Consigliere Binci e a chi ha seguito la questione dei parchi di fare una risoluzione, un ordine del giorno con un impegno politico preciso di approfondimento serio, perché questi temi quando arrivano in finanziaria, in questo modo, sono ingestibili per i Consiglieri, forse un po' meno per la Giunta, ma siccome governa la Giunta, in definitiva caro Consigliere Binci sul suo emendamento io mi astengo.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Sinceramente penso che non dobbiamo fare una battaglia per chi sia più campione e amico dei parchi, per logiche diciamo di rappresentanza o di infeduamento delle aree di esercizio della propria attività politica, ci vuole senso di responsabilità perché voglio ricordare che le integrazioni molte delle quali ispirate ...

(interrompe il Consigliere Binci)

Pietro MARCOLINI. Sul punto se vuole le rispondo a parte Consigliere Binci, i 500.000 euro sono una reiscrizione dello scorso anno, è un po' ritardata, diciamo, la sua concezione e la sua osservazione, sono le reiscrizioni nel 2012! Capisce? Non del 2014 sul punto, ma la sua logica è ritorsiva e piuttosto meschina.
Voglio tornare ad un punto ...

(interrompe il Consigliere Binci)

PRESIDENTE. Scusi Consigliere Binci, però quando parla una persona lei non può fare il contraddittorio perché quando parla lei nessuno la interrompe.

Pietro MARCOLINI. Voglio dire che non bisogna sbracciare per dimostrarsi più degli altri campioni o amici dei parchi.
A mio avviso, l'osservazione fatta sia dal Consigliere Giancarli che dai Consiglieri Zinni e Busilacchi, ma da tutti quelli che sono intervenuti dall’inizio, dal Consigliere Acacia, vanno nella stessa direzione.
Bisogna fare una riflessione che penso lo stesso Consigliere Binci debba e possa affrontare. 1) la consapevolezza delle risorse mancanti, per questo siamo impegnati e l’abbiamo detto negli incontri ufficiali, abbiamo integrato con 330.000 euro perché ci stavano 30.000 euro nella prima versione dell'assestamento a cui se ne aggiungono 300.000 della versione attuale. 330.000 euro, che non integrano il fabbisogno, lo sappiamo bene, abbiamo detto però che siamo impegnati in sede di assestamento a trovare le altre risorse necessarie, sapendo che ai parchi viene consegnato un ruolo anche progettuale. Insieme ai colleghi dell'agricoltura, del lavoro, delle politiche comunitarie, con i tre fondi, dobbiamo aprire quelle finestre che, per esempio, l'intervento del Consigliere Cardogna precisava, cioè fare una provvista programmatica delle attività del Parco, non il rendiconto di una attività ordinaria, di tempi ordinari. Per il problema riguardo alle risorse al momento attuale questo siamo riusciti ad integrare e difficilmente aggiungibile.
Vorrei sottolineare, Consigliere Binci, che le integrazioni superano 1 milione e 800 mila euro più le integrazioni attuali, penso che siamo sui 2 milioni di euro.
Una parte hanno le caratteristiche arbitrarie, episodiche, dell'intervento puntuale, una parte, come giustamente diceva il Consigliere Zinni, sono le integrazioni che stiamo facendo e che nella fase ascendente di costruzione del bilancio sono già intervenute, perché i 330.000 euro per i parchi stanno lì dentro, non stanno da un'altra parte. I 280.000 per i Comuni, i 140.000 per gli oncoematici, sono tutti nella tabella C.
Sul punto dei parchi, consentitemi un'ultima osservazione, atteso che i parchi e le aree protette funzionano bene e male come tutto il resto dell'Amministrazione, io conosco gestioni esemplari fatte di volontari intraprendenti e imprenditivi e conosco gestioni burocratiche di persone che stanno a piè di lista e quando ci stanno di mezzo le indicazioni politiche dello Stato, spesso questa gestione si complica, per essere sinceri.
Sul punto del focus indicato da tutti quanti gli intervenuti, nonchè dal primo intervento del Consigliere Busilacchi, per l'ordine del giorno di merito segnalerei anche una riflessione sulla governance, il Consigliere Acacia Scarpetti lo ripeteva nell'intervento, il Presidente lo ha richiamato in occasione di altri livelli intermedi, quello degli Ersu, quello degli Erap, in cui l'articolazione costituzionale dello Stato sia dominante, sia riferita ai livelli essenziali dello Stato ordinamento, nell'asciugamento delle funzioni e degli snodi istituzionali, poi ci stanno gli strumenti operativi ma che Comune, Regione, Stato, da questo punto di vista, siano i punti su cui si snoda anche l'articolazione degli interventi delle politiche di settore, sarebbe una buona indicazione per questo dico che l'ordine del giorno non elude il problema della sotto dotazione, lo lascia aperto sapendo che siamo impegnati nelle politiche comunitarie prima di tutto ed in assestamento a trovare il punto di equilibrio e di razionalizzazione della gestione e delle risorse integrative per il funzionamento.

PRESIDENTE. Emendamento 15/01/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Bucciarelli, Natali.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Acquaroli, Carloni, D'Anna, Foschi, Marinelli, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/01/2 a firma del Consigliere Binci, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Massimo BINCI. Questo sub emendamento è rispetto alla tabella A per reintegrare i fondi per i Cea.
La Giunta di 156.000 euro, ne mantiene 90.000, ricordo che i Cea delle Marche sono tanti ed impegnati in un'opera di formazione culturale attiva. Sono operatori culturali che lavorano nelle scuole elementari, negli asili, nelle scuole medie, con progetti che avvicinano il nostro futuro, cioè i nostri giovani, alla valorizzazione ed al riconoscimento del valore ambientale sul territorio oltre a fare progetti in collaborazione con tutti i Comuni che fanno riferimento ad ogni Cea.
Ogni Cea prende 30, 35 mila euro e per la maggior parte attiva un lavoro di volontariato in tutto il settore ambientale e non solo.
Sono i Cea che hanno spinto, per esempio, tutto il discorso della raccolta differenziata, in qualche modo, sono la nostra avanguardia intellettuale in certi settori.
Chiedo, quindi, di riportare questa somma a quella iniziale, vista la pochezza, inserendo 60.000 euro che tolgo dalla tabella C. Ho preso una quota di 60.000 euro su 500.000 destinati al Polo bibliotecario dell'Ateneo di Macerata che, nell'ottica detta, può benissimo essere reintegrato in futuro con l'assestamento di bilancio.

PRESIDENTE. Emendamento 15/01/2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Bucciarelli, Natali, Silvetti.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Marangoni, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini, Zaffini.
Astenuti: Acquaroli, Carloni, D'Anna, Foschi,, Zinni.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/01/2 bis a firma dei Consiglieri Busilacchi, Bellabarba, Giancarli, Cardogna. Ritirato.

Sub emendamento 15/01/3 a firma del Consigliere Ricci. Ha la parola l'Assessore Canzian.

Antonio CANZIAN. Grazie Presidente, molto brevemente per motivare la ragione della presentazione, da parte del Capogruppo Ricci, di questo emendamento.
Erroneamente in sede di formulazione del bilancio di previsione sono state decurtate delle risorse all'Autorità di Bacino interregionale del fiume Tronto per le spese di funzionamento, con questo emendamento si intende ripristinare le risorse necessarie per consentire il mero funzionamento dell'Autorità di Bacino.

PRESIDENTE. Sub emendamento 15/01/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/01 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/1 a firma del Consigliere Binci. Decaduto.
Emendamento 15/02 a firma del Consigliere Zinni. Ritirato.

Sub emendamento 15/3/1 a firma del Consigliere Zaffini. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: D'Anna, Natali.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Spacca, Traversini.
Astenuti: Carloni, Marinelli, Romagnoli, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/3 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Sub emendamento 15/4/1 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Carloni, Comi, D'Anna, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marangoni, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Romagnoli, Sciapichetti, Silvetti, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/4 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/5 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/6 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/7 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/8 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/9 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/11 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/12 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/13 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/14 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/15 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/16 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/17 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Sub emendamento 15/18/1 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/18 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/19 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/20 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/21 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/22 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/23 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Emendamento 15/24 del Consigliere Marangoni. Decaduto.
Sub emendamento 15/25/1 a firma dei Consiglieri Pieroni, Perazzoli. Ritirato.
Emendamento 15/25 del Consigliere Pieroni. Ritirato.
Emendamento 15/26 del Consigliere Binci. Ritirato.

Emendamento 15/27 del Consigliere Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Carloni, Ciriaci, D'Anna, Marangoni, Silvetti, Trenta, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/28 a firma del Consigliere Pieroni. Ritirato.

Emendamento 15/29 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 15/30 a firma del Consigliere Bugaro. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Decaduto è un conto, ritirato è un altro, lo ritira il proponente, ma allora ...

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Emendamento 15/30. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Carloni, Ciriaci, D'Anna, Marangoni, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/30 bis a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Carloni, Comi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Marinelli, Romagnoli.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/31 a firma dei Consiglieri Badiali, Donati, Marinelli, Traversini, Marconi, Foschi, Eusebi, Massi, Binci, Ricci, Cardogna, Sciapichetti, Giancarli, Bellabarba, Bucciarelli, Bugaro, Zaffini. Decaduto.

Emendamento 15/32 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Questo lo illustro sperando che il Governatore mi risponda, nel senso che abbiamo speso, pochi giorni fa, il 10 di dicembre, a San Benedetto, per ricordare la Giornata delle Marche 122.250 euro, 40.000 li ha messi il Comune di San Benedetto anche se ho letto che sarà rimborsato dalla Regione, comunque sono sempre soldi pubblici, della Regione, e 82.250 come da deliberazione di ottobre della Regione.
Mi chiedo: per due ore di spettacolo che poi mi dicono essere stato davvero penoso o comunque non confrontabile con quello di Fano e ancor meno con quello di Recanati di due anni prima, non sarebbe giusto ripensare a questa manifestazione in maniera più semplice, più economica, più morigerata, più adatta al contesto di crisi che viviamo? Possiamo farla in maniera molto più semplice, economica, spendendo meno, possiamo farla qui spendendo molto meno. Propongo di dedicare al fondo regionale anticrisi questi soldi ma, al di là di questo, qualsiasi cosa possiamo farla in maniera meno autocelebrativa. Mi sembra davvero di buttar via del denaro anche se l’identità è molto importante, io credo molto nell’identità marchigiana, credo, però, che si possa ricordare questo valore della Regione Marche spendendo molto meno, perché in questo periodo spendere 122.000 euro non è etico, a mio avviso. Possiamo ricordarla in maniera più semplice, in maniera più morigerata, più sobria direi.
Vorrei un parere del Presidente.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Se il Consigliere Marangoni avesse partecipato alla Giornata delle Marche non avrebbe detto le cose che ora ha detto ed io l’invito la prossima volta a venire perché darebbe il senso della coerenza con le cose che lui dice, ovvero che tiene molto al senso della nostra comunità.
Se il Consigliere Marangoni avesse partecipato alla Giornata delle Marche si sarebbe reso conto del percorso che insieme alla nostra comunità abbiamo fatto di ricostruzione del sentimento dei marchigiani verso se stessi, della crescita dell’identità che la nostra Regione ha acquisito in questo periodo di tempo attraverso il coinvolgimento di una serie di soggetti che fanno parte non delle istituzioni, ma della comunità regionale.
Sono le scuole che attraverso i loro componimenti, attraverso i loro disegni, attraverso le loro elaborazioni, partecipano alla ricostruzione della storia della nostra comunità regionale, sono le organizzazioni culturali che elaborano dei filmati come quello che è stato proiettato e che ha ottenuto un successo straordinario ed io invito, perché sono sicuro che il Consigliere Marangoni non l’ha visto, a vederlo, come invito tutti gli altri Consiglieri che non hanno partecipato alla Giornata delle Marche a visionare questo filmato che è il frutto di una elaborazione culturale molto avanzata che verrà utilizzato non soltanto in quella giornata, ma in tante altre occasioni di presentazione della nostra Regione in contesti istituzionali e differenti.
La Giornata delle Marche non è soltanto una giornata che riguarda noi, è una giornata che riguarda tutti i marchigiani del mondo, che riguarda le 150 associazioni della nostra regione, che riguarda tutti coloro che vengono dall’Australia, dalla Nuova Zelanda, dal Venezuela, dal Canada, dall’Argentina per partecipare a questa giornata, per ricostruire quel sentimento di comunità che stiamo faticosamente rigenerando, non soltanto tra i residenti della regione, ma verso tutti coloro che hanno le Marche nel loro cuore, che vogliono contribuire all’espansione della nostra attività che hanno nell’orizzonte mondiale un riferimento essenziale.
A questa Giornata delle Marche partecipano anche le organizzazioni sociali, i maestri del lavoro, tutto questo percorso, che al Consigliere Marangoni è sconosciuto, è una ricchezza straordinaria, è una ricchezza che ci consente di avere un dialogo in un momento particolarmente difficile con la nostra comunità su valori positivi, e quest’anno la Giornata delle Marche è stata proprio dedicata ad un aspetto fondamentale che è la perdita di vitalità della nostra regione, allo spirito di rassegnazione che aleggia nella nostra regione, richiamando attraverso il lavoro e la presenza degli immigrati quella forza morale che loro ci trasmettono, cercando di rigenerare le energie morali che spesso non affiorano anche nei contesti dove dovrebbero essere sempre presenti.
Inviterei a ripercorrere, perché abbiamo tutta la documentazione, il percorso di questa Giornata che è partita con l’inaugurazione del Museo dell’emigrazione a Recanati, un museo straordinario.
La Giornata delle Marche dura tre giorni, dura dai momenti di confronto con le delegazioni dei marchigiani nel mondo fino al punto finale che è quello della loro partecipazione alla serata che viene raccontata.
Quest’anno è stata fatta in un clima di sobrietà assoluta con 80.000 euro che sono stati spesi, ma che costituiscono, ripeto, la produzione di filmati che sono stati proiettati e che molti di voi hanno visto, coloro che hanno partecipato, che mi auguro non abbiano fatto come il Consigliere Marangoni che non c’è stato, quasi tutti voi c’eravate, un patrimonio per la nostra regione.
Poiché ho la parola, chiedo un attimo di poter rispondere anche ad altre argomentazioni che riguardano l’emendamento che prima è stato approvato quasi all’unanimità e che riguardano il contributo offerto dall’internazionalizzazione alla crescita della nostra regione.
Rispondo indirettamente ancora una volta al Consigliere Marangoni che spesso si è fatto censore di alcune iniziative che peraltro sono state, anche queste, realizzate sul territorio della realtà di Ancona sud, nel chiedere quali benefici avessero prodotto all’economia della nostra Regione.
Voi continuate, anche nel dibattito che c’è stato in Commissione, a sottovalutare il contributo che la strategia dell’internazionalizzazione ha dato alla crescita, alla tenuta ed alla resistenza della nostra regione.
Voi dovete considerare non soltanto il progresso fatto dalle nostre imprese sui mercati internazionali attraverso le esportazioni che ci vedono nel 2013, nei primi 9 mesi del 2013, come prima regione d’Italia con un +13%, con una tenuta straordinaria del distretto più importante della nostra regione che è quello della calzatura che incrementa le proprie attività di esportazione del 7%, ma se volete un dato guardate quelli che si riferiscono al porto di Ancona, i cui container ogni anno aumentano mediamente del 10%, anno su anno, proprio perché hanno come destinazione i mercati internazionali, oppure il traffico non postale ma merci, dell’aeroporto delle Marche che è incrementato del 31% in 3 anni.
Con riferimento ad una cosa che sta molto a cuore al Consigliere Marangoni - tant’è che lui si propone sempre come il censore chiedendo a me dati che non potevo dargli, ma oggi sono in condizione di offrirglieli e, quindi, li tolgo dall’ombra, dal dubbio e dalle insinuazioni che anche le sue affermazioni a volte introducono - gli do i dati che riguardano la correlazione che esiste tra una manifestazione che lui non comprende e che fa parte del più complesso mondo della strategia di internazionalizzazione, che prima ha portato a distinguere il mio voto dal vostro, verso gli Emirati Arabi Uniti, quella dei cavalli.
36 milioni e 400.000 euro è il valore delle esportazioni in un solo settore che non è riferito alle grandi imprese, anche qui un mantra che continuate a ripetere, ma delle micro e piccole imprese che operano nel settore dell’agro-alimentare.
Questo è il valore del 2012, dell’export della Regione Marche verso gli Emirati Arabi Uniti, che passa da 2.800.000 del 2010, dopo le due manifestazioni che abbiamo fatto, a 36.400.000 euro con un incremento di oltre 1000% che ci pone al primo posto in Italia per valore di interscambio con gli Emirati Arabi Uniti, davanti alla Lombardia che ne ha 22 e davanti alla mitica Toscana, che ha solo 3 milioni di euro di interscambio rispetto ai nostri 36,5 milioni, o alla mitica Emilia Romagna che ne ha 14 milioni.
Questo è il frutto delle attività che la Regione Marche svolge nelle relazioni internazionali. 36.400.000 euro solo nel settore agro-alimentare che possiamo allargare anche ad altri settori che naturalmente avvantaggiano in modo particolare un distretto, il distretto di Ancona sud che è quello che ha marcato la manifestazione. Potrei citare anche il nome degli imprenditori che si avvalgono nelle relazioni che ci sono state nel settore della meccanica come in tante altre realtà.
Oltre a questo sviluppo dell’attività di esportazione, e qui ritorno su un argomento di carattere generale, vorrei ricordare a voi quello che gli investitori esteri hanno fatto nella nostra regione in questi anni, salvaguardando posti di occupazione. Ricordo investimenti cinesi fatti sulla cantieristica di Ancona e di Mondolfo, ricordo investimenti fatti dai russi sull’abbigliamento o in settori dove loro non guadagnano, dove loro continuano a perdere anno su anno perché registrano la stessa recessione che caratterizza le imprese del nostro Paese e appunto stanno pensando se mantenere i loro investimenti qui oppure no, ma di fatto salvaguardano posti di lavoro. Investimenti fatti dagli israeliani, quelli che si annunciano fatti da australiani, quelli fatti dai francesi e così via.
Io credo che non vedere quello che noi stiamo facendo, tutti insieme, con iniziative di internazionalizzazione che tutta la teoria scientifica, che tutta l’opinione pubblica considera l’unico baluardo dell’economia nazionale per resistere alla crisi ed alla recessione e sottrarre risorse a questa strategia che ormai da dei risultati che sono quelli che sto indicando sia pur con riferimento specifico al Consigliere Marangoni, ma prima di lui c’è stato un altro Consigliere di Civitanova - come si chiamava? - Brini che continuava a ripetere il suo mantra finché ha capito, dal suo stesso distretto industriale, che quello che stavamo proponendo dalla regione Marche verso la Russia e verso la Cina era la salvezza del distretto industriale che lui viveva quotidianamente, ma che non capiva.
Direi che dovremmo in qualche modo arricchire la nostra riflessione avendo a riferimento queste cose che vi ho detto.
Le risorse spese per l’internazionalizzazione non sono spese inutili, ma difendono la nostra economia, difendono la nostra comunità su due aspetti fondamentali, l’occupazione ed il lavoro ed il reddito.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Ringrazio di questa precisazione il Presidente.
E’ a tutti noto che sono stato tra i più sarcastici sulle manifestazioni con lo Sceicco, quindi, Presidente, la ringrazio perché ha posto questa riflessione che avrei sollecitato, magari alla fine, con la dichiarazione di voto.
Ribadisco qui, può piacere o no, non solo mi sento europeista, ma il mondo mi sta stretto, quindi, spero che possiamo esportare su Marte prima possibile, ma utilizzo questa battuta e l’intervento del Presidente per un approfondimento molto rapido.
Credo che sulla questione internazionalizzazione, sulle risorse spese per l’internazionalizzazione, a dire il vero una parte con la Svim e per la Svim, una parte direttamente con la Regione, ci sia bisogno, come possiamo dire, a livello aziendale Presidente, di un report, di un focus perché è vero che i dati che ha citato sono veri, anch’io riconosco che per le nostre imprese quelle frontiere e quei mercati sono stati ossigeno in una situazione drammatica, però è anche vero, Presidente, che vedo in giro, sento, non sto tappato dentro casa, che nei confronti di queste politiche ci sono imprese piccole o medio piccole che non sono state raggiunte, si sentono escluse, o non sono state coinvolte. Per carità, una volta, si può dire: è la Camera di Commercio, l’internazionalizzazione e le Camere di Commercio, l’Ice che non funziona - con l’Assessore Marcolini abbiamo fatto spesso questa analisi sugli Ice che sono sparsi per il mondo, che forse sono anacronistici, lo abbiamo detto fin dalla Cina una volta – ma quello che mi interessa è capire un report, vedere un report che dica abbiamo speso queste risorse e tot imprese sono andate là, c’è la riservatezza non pretendo di conoscere nomi e cognomi, se ci sono meglio, se non ci sono Presidente …

Gian Mario SPACCA. Alla Giornata delle Marche, probabilmente non c’è venuto neanche lei, è stato distribuito un documento con tutto il report, con tutte le missioni, con tutte le spese fatte, con tutte le imprese partecipanti …

Francesco Massi. Presidente ci siamo anche salutati, come non c’ero, stavo in prima fila …

Gian Mario SPACCA. Allora non l’ha letto!

Francesco MASSI. Finisco Presidente, non mi interessa sapere i nomi di quelli che c’erano, perché credo che quelli che ci sono andati hanno prodotto quel fatturato, per fortuna, grazie a loro, grazie a noi e grazie alla Regione per i lavoratori.
No, Presidente io chiedo … no, non voglio l’elenco … va bene, anche l’elenco, d’accordo, quel giorno io non l’ho letto, è vero questo, ma io voglio sapere un’altra cosa, a fronte di tot risorse, perché quando vediamo le deliberazioni sull’internazionalizzazione - adesso il Presidente con orgoglio ha citato gli Emirati Arabi, io ho ironizzato sullo Sceicco, quindi ha fatto bene a dirlo - è vero o no che ci sono, che c’è … ecco questo senz’altro … non voglio rubare altro tempo però Presidente posso dire una cosa? E’ vero o no, guardi rubo un minuto,però …

Gian Mario SPACCA. … un Consiglio regionale aperto in cui trattiamo l’argomento per quello che merita, ovvero una delle strategie fondamentali per la tenuta dell’economia della nostra regione e non oggetto di battute e di valutazioni …

PRESIDENTE. Va bene, Presidente d’accordo, ci sono altre richieste di intervento?

Francesco MASSI. No, concludo Presidente un attimo …

PRESIDENTE. Rischiamo di bloccarci su questo …

Francesco MASSI. Mi sono fatto interrompere dal Presidente molto volentieri, concludo Presidente, non ho fatto altre interrogazioni e, quindi, abbiamo risparmiato tempo altre volte, lo dico qui, sulla strategia per il mondo arabo sono d’accordo, posso contestare alcune spese, ma sono d’accordo, io voglio solo sottolineare che ci sono state, basta leggere sul sito, diverse deliberazioni, piccole deliberazioni e determine che riguardano rapporti con una miriade di Paesi, può darsi che si vada a scoprire un mercato che non si conosce, benissimo, voglio solo sapere rispetto a Mozambico, Ghana, Tasmania e roba del genere che cosa abbiamo ottenuto.
Tutto qua, nessuna polemica, se c’è da spendere 10 e otteniamo 30 con l’internazionalizzazione sono d’accordo, ci mancherebbe, non c’è nessuna chiusura pregiudiziale, sicuro.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Esprimo la mia contrarietà all’emendamento del Consigliere Marangoni. Totale contrarietà, non solo perché condivido quello che ha detto il Presidente Spacca, quanto perché solo chi non conosce la realtà dei marchigiani nel mondo può esprimersi nel modo nel quale noi abbiamo sentito esprimersi il Consigliere che ha proposto l’emendamento.
Vi dirò di più, credo che recuperare un’identità culturale fortemente legata al territorio sia alla base dell’equilibrio psicofisico della persona, chi non ha questo forte legame o chi lo perde, parla al vento, io mi sentirei fortemente siciliano se fossi nato in Sicilia o fortemente lombardo se fossi nato in Lombardia, orgogliosamente mi sentirei nativo di quella regione, è indispensabile!
Tra l’altro io sono stato il proponente del Museo dell’emigrazione alla Conferenza continentale di Buenos Aires, quindi, condivido pienamente quanto ha detto il Presidente, anzi lo invito a continuare, perché queste relazioni non hanno solo un risvolto culturale, ma anche economico e noi lo abbiamo visto e toccato con mani.
Sull’internazionalizzazione, siccome non sono abituato a parlare in base al tavolo dove siedo, in maggioranza o in minoranza, io ho avuto l’onore di guidare anche sul piano istituzionale delle delegazioni di Union Camere marchigiane in diversi continenti, so che questi viaggi tra l’altro sono stati oggetto anche di interrogazioni, anche da chi era con me, per dire, firmate anche da Consiglieri che erano con me, in alcune di queste missioni. Io so che se non ci apriamo al mondo rimarremo una piccola minuscola regione, quindi, su questo bisogna continuare, ma so pure, Presidente, che possono internazionalizzare solo le imprese che resistono qui. L’emendamento che ho sottoscritto e votato sul fondo di rotazione tende a consolidare cooperative del mondo marchigiano di cui lei si è fatto vanto nel mondo, giustamente. Penso che quell’emendamento fosse degno anche del suo voto favorevole.

PRESIDENTE. Emendamento 15/32. Ritirato.
Emendamento 15/33 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

15/34 a firma del Consigliere Cardogna. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Comi, D'Anna, Donati, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Solazzi.
Contrari: Marangoni, Natali, Romagnoli, Trenta, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/35 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Per la gioia dei Consiglieri, dai quali mi aspetto un ringraziamento tangibile, non oneroso, ritiro gli emendamenti dal 15/35 fino al 15/42 incluso, anche se potrei dire moltissime cose su ciascuno, ma non vorrei ripetere il dibattito fuori luogo che c’è stato prima.

PRESIDENTE. Emendamento 15/35. Ritirato.
Emendamento 15/36 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 15/36 bis a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Natali.
Astenuti: D’Anna, Marangoni, Marconi, Silvetti, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/37 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/38 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/39 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/40 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/41 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/42 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 15/43 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Carloni, Ciriaci, Comi, Donati, Foschi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zinni.
Contrari: Trenta.
Astenuti: Natali.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/44 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/45 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/46 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/47 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/48 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/49 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/50 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/51 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/52 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/53 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/54 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/55 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/56 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/57 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/58 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/59 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/60 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Sub emendamento 15/61/1 a firma del Consigliere Eusebi. Ritirato.
Emendamento 15/61 a firma del Consigliere Eusebi. Ritirato.
Emendamento 15/62 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/63 a firma del Consigliere Pieroni. Ritirato.
Emendamento 15/64 a firma del Consigliere Eusebi. Ritirato.

Emendamento 15/65 a firma dei Consiglierei Solazzi, Perazzoli, Ortenzi, Traversini, Romagnoli, Eusebi, Marangoni, Massi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Carloni, Ciriaci, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15/66 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Gli emendamenti che vanno dal 15/66 fino al 15/71 compreso sono tutti a favore di stanziamenti in materia di sport e tempo libero sottratti da partite, da altre poste che ritenevo meno importanti.
Sono soddisfatto dell’approvazione dell’emendamento 15/65 sullo sport che avevo sottoscritto anch’io, quindi, ritiro gli emendamenti che ho detto.

PRESIDENTE. Emendamento 15/66. Ritirato.
Emendamento 15/67 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/68 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/69 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/70 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 15/71 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Sub emendamento 15/72/1 a firma del Consigliere Zaffini. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: D’Anna, Marangoni, Natali, Silvetti, Trenta, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Carloni, Ciriaci, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/72 a firma del Consigliere Pieroni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Ciriaci, Donati, Foschi, Massi, Natali, Pieroni, Trenta, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Cardogna, Comi, Eusebi, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/73 a firma della Consigliera Ciriaci. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Carloni, Ciriaci, Marangoni, Massi, Pieroni, Silvetti, Trenta, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Cardogna, Eusebi, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/74 a firma della Consigliera Ciriaci. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Ciriaci, Foschi, Marangoni, Massi, Natali, Pieroni, Romagnoli, Trenta, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Donati, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Eusebi.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 15/75 a firma del Consigliere Trenta, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Umberto TRENTA. Grazie Presidente, la ragione di questo emendamento trova forza, spunto e sostegno per quanto detto, asserito, in quest’Aula poc’anzi dal Presidente Spacca e devo dire che avendo ricevuto molto diligentemente, dopo aver fatto richiesta di accesso agli atti, la questione riguardante la Macroregione Ionico Adriatica e tutto ciò che ne consegue.
Oggi ho presentato anche un’ interrogazione ai sensi dell’articolo 112, quindi, se vuole il Presidente potrà rispondere adesso, se lo ritiene, se no risponderà nei termini e nei modi del regolamento interno del Consiglio.
In questa vicenda parlo ed è tutto connesso perché all’interno dell’internazionalizzazione il Presidente ha dato grande risalto ed io gli sono grato di questo perché oggi ha ribadito questo suo consenso, richiamandoci ad una politica dell’internazionalizzazione su cui fondare giustamente il sostegno, il grande sostegno al mercato internazionale.
Nelle pieghe del bilancio, caro Presidente, poi ritorno all’emendamento, si tratta di Limes territori di confine, abbiamo approvato con tre Commissioni congiunte dei Consiglieri Badiali, Giancarli e Cardogna, adesso io vi guardo, ringrazio il Consigliere Ricci che ha chiesto il voto nominale, quindi palese, poi si vedrà la coerenza politica da cui prende spunto e sostegno il Presidente Spacca, perché all’interno di questo discorso, caro Presidente, mi sono divertito a vedere rispetto al bilancio dello scorso anno e sinceramente se lei non fosse intervenuto, però la battutina me la deve consentire, allora: proposta di legge 377, disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2014 e pluriennale 2014-2016, quindi risoluzioni, quindi Macroregione, quindi bilancio, legge finanziaria 2014 Marche, io in maniera molto irriverente l’avrei chiamata marchette, però lei è stato così intelligente ed autorevole nella sua esposizione dei fatti, mi è piaciuto come ha redarguito il Ceroni pensiero Marangoni, quindi, è stato in questo senso illuminante.
Adesso lei mi ha messo in difficoltà, però confido nella sua lungimiranza e nella sua intelligenza strategica perché ha guidato, e di questo gliene va dato atto in quest’Aula, da grande condottiero, perché in un momento di grande crisi le cifre io le sapevo - lei mi ha bruciato la notizia - perché mi interessa proprio questo settore dell’internazionalizzazione.
Ho visto anche la banda larga, e su questo Presidente ancora una volta è stato lungimirante, adesso però le faccio richiesta ed ecco perché parto dalle parole Limes territori di confine che in una Macroregione Ionico Adriatica fa riferimento e prende spunto perché gli atti li sto trasferendo alla Regione siciliana, e c’è una logica anche in questo, ci sono due proposte di legge approvate da quel documento che il Consigliere Giancarli ha avuto modo di citare con una certa enfasi, la legge regionale numero 9 sulla quale poi all’articolo 15 le chiederò lumi perché allora, Presidente, era un certo Rettore dell’Università Politecnica credo che si chiami Pacetti, con il quale io parlavo di … poi è uscita fuori uniacron, credo che sia così, vero? Io le porterò sul tavolo un documento firmato da Orgova a Pristina nel Kossovo, dove c’era la prima adesione dell’Università di Architettura di Pristina.
Capisco che le persone intelligenti sanno leggere, prendono uno spunto e vanno, però c’è una riflessione che la invito a fare perché so che lei ha origini cristiane quanto me: “società spaccata in due, stop a questa guerriglia”, chi parla è il Vescovo di Ancona. Perché cito questo? Perché il tempo è breve per illustrare un emendamento al quale io chiedo sostegno, Presidente, allora queste tre Commissioni congiunte hanno approvato questo documento che introduce forzosamente la leit comes.
E’ vero che noi abbiamo quei numeri, ma oggi caro Presidente, c’è una direttiva che forse il Governo che la vede compartecipe, io oggi riesco sinceramente a non trovare quella linea politica chiara perché dove c’è convergenza ci sono interessi condivisi, dove ci sono interessi condivisi, generalmente ci sono anche interessi particolari.
Caro Presidente gradirei che lei su questo emendamento esprimesse il suo convinto parere favorevole, Limes territori di confine perché all’interno di questo bilancio, non parlo della tabella C perché poi sarei portato a tornare alla mia estroversità, ci sono dei passaggi importanti che vanno in questo senso c’è la … ha usato un aggettivo fantastico parlando della Regione Emilia Romagna, però io le voglio parlare anche di quella Toscana che è dietro alla Regione Marche, della Regione Umbria con la quale noi interagiamo logicamente per le opere delle grandi infrastrutture, poi le vorrei parlare della Regione Lazio, per non dire quello che abbiamo messo in atto con la Regione Abruzzo.
Presidente io voterò questo emendamento, mi farebbe piacere che lei, persona di coerenza specchiata, Presidente illuminato e di grandi strategie per cui io ho condiviso quei passaggi sull’internazionalizzazione, desse un piccolo cenno di apertura su questo emendamento. Presidente se sono stato confusionario nei dettagli poi le spiegherò bene quello che ho detto ma, ripeto, sempre il concetto in una parola Limes, tutto il resto potrebbero essere spiegazioni. La ringrazio.

PRESIDENTE. Emendamento 15/75. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Carloni, Ciriaci, Marangoni, Massi, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 15. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Voglio rispondere, in qualche modo, a quelle che mi sono sembrate delle accuse da parte dell’Assessore Marcolini che ha dato un giudizio politico negativo sul fatto che i Consiglieri si facciano carico di battaglie che devono essere di tutti, infatti, c’era stato l’impegno dei Capigruppo rispetto ai parchi, ai rappresentanti, ai Direttori e ai Presidenti dei parchi che abbiamo incontrato ieri mattina, a reintrodurre una cifra che coprisse almeno le spese di gestione.
Le spese di gestione erano state indicate approssimativamente intorno a 700.000 euro. L’emendamento complessivamente prodotto dalla Giunta e aggiustato poi dalla Commissione arriva a 300.000 euro, quindi, mancano 400.000 euro alle spese necessarie per la sopravvivenza minima dei parchi, cioè per garantire la gestione ordinaria. Complessivamente rispetto al bilancio preventivo del passato noi andiamo a ridurre, su un totale di poco più di 3.000.000 di euro, 1.000.000 di euro e ricordo che questa cifra, cioè la cifra di quest’anno, sarà il punto di riferimento dei prossimi bilanci. E’ inutile, quindi, dire vedremo, reintegreremo, perché il prossimo anno quando si farà il bilancio il punto di partenza sarà questo, cioè il taglio di 1.000.000 di euro e su quello si taglierà ulteriormente.
Questo è un aspetto importante, l’altra questione riguarda l’individuazione delle risorse, io avevo preso 100.000 dalla valorizzazione del marchio QM che, secondo me, è un appesantimento burocratico che la Regione Marche ha inserito e finanziato con fondi europei ed in questa fase, in cui c’è il problema della valorizzazione del Made in Italy, noi, addirittura, abbiamo inserito il marchio QM utilizzando risorse comunitarie e facendo spendere risorse ai produttori agricoli marchigiani che, in qualche modo, si sono sentiti obbligati ad aderire ad un marchio di qualità regionale a cui si legavano altri contributi.
Questa è la questione. Per me non è scandaloso che 70.000 euro della valorizzazione turistica si spostino sui parchi perché i parchi sono un punto importate della valenza turistica della Regione Marche, come pure la valorizzazione dei prodotti agricoli. Forse qualcuno non lo sa, ma alcuni parchi, tantissimi parchi, pensiamo al Parco dei Sibillini che comprende due province, pensiamo al Parco del Conero che è un motore economico per tutta l’economia turistica della regione Marche che fa da veicolo anche per chi va in altre zone del nostro litorale, sono già una realtà e noi ci prendiamo la briga di andare a minarne il funzionamento.
Non condivido le critiche dell’Assessore Marcolini perché le ritengo ingenerose ed anche lesive dei diritti di un Consigliere regionale di presentare sub emendamenti agli emendamenti della Giunta che ci sono arrivati alle 11 di questa mattina. Li ho costruiti, secondo me, in maniera decente, senza imputare spese a casaccio, quindi, ritengo di non condividere la sua valutazione.
Il rischio è che questi parchi non riescano a lavorare per sei mesi perché saranno ingessati solo con le spese incomprimibili, quindi, fino a giugno, poi potrebbe essere settembre, semmai dovessimo reintegrare, saranno condannati alla non operatività.

PRESIDENTE. Articolo 15, così come emendato, lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Binci, Bucciarelli, Carloni, Foschi, Marconi Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 15 bis/1a firma dei Consiglieri Pieroni, Donati, Acacia Scarpetti.
E’ un emendamento istitutivo di un nuovo articolo: "Dopo l’art. 15 è inserito il seguente articolo 15 bis: Al comma 2 dell’articolo 6 della legge regionale 24/2009 sono abrogate le parole 'nei modi e nei termini previsti dall’articolo 200 del decreto legislativo 152/2006”.
Ha la parola il Consigliere Acacia Scarpetti.

Luca ACACIA SCARPETTI. Presidente Solazzi è proprio così il popolo lo sta invocando, soprattutto il popolo della sua vallata e le spiego il perché.
Quando la Regione approvò la legge regionale n. 24 del 2009, istituì degli Ato per lo smaltimento dei rifiuti e disse “cari Comuni della regione, avete 30 giorni di tempo per scegliere in quale Ato volete smaltire i rifiuti”, i Comuni rimasero quasi tutti nel loro Ato di appartenenza.
Parallelamente il piano regionale dei rifiuti prevede la chiusura progressiva delle discariche, quindi, i Comuni che nel 2009 hanno fatto la scelta si sono trovati a smaltire rifiuti nel proprio Ato a 10, 15 chilometri da casa, oggi a causa di quelle chiusure si trovano a smaltire rifiuti a 60, 70 chilometri da casa e dicono “perché io da San Lorenzo in Campo devo fare 60 chilometri, quando ad Arcevia a 15 chilometri c’è una discarica di rifiuti urbani?”
Togliendo quel vincolo diamo la possibilità ai Sindaci di organizzarsi, calibrarsi e di ridurre i costi di trasporto, perché sono mutate le condizioni, la mappa delle discariche regionali.
Va a favore dei Sindaci del territorio. Grazie.

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Scusate, farei una proposta. Il tema che affronta il Consigliere Acacia Scarpetti è molto sentito da tutti i Sindaci, fra l’altro si creano situazioni di difficoltà con Comuni che hanno le discariche e che praticano i prezzi. L’obbligo c’è, qualche problema c’è, allora io torno a dire quello che ho detto stamattina: temi così importanti, anche se riguardano incidentalmente solo qualche articolo della legge, dovrebbero non essere affrontati nella legge finanziaria, però, se come è avvenuto stamattina su un’altra proposta il Presidente della Commissione competente ritiene nel breve di valutarlo insieme a questa domanda, il Consigliere Acacia Scarpetti potrebbe ritirare l’emendamento e noi ci prendiamo l’impegno di un approfondimento - certo si può fare un’audizione, anche perché, tutto sommato, votando a favore diciamo no a molti Sindaci che hanno fatto la richiesta – poi si valuta se farlo o no. Credo che sia possibile, intanto il Consigliere Acacia Scarpetti che lo ha presentato se è d’accordo, lo ritira.
Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Non vorrei assumere una posizione in contrasto con il collega che è stato il relatore di maggioranza nel 2009, il Consigliere Comi, come pure non vorrei assumere una posizione in contrasto con l’Assessore all’ambiente, dottoressa Malaspina.

PRESIDENTE. Va bene, anche perché la Commissione ha la possibilità di confrontarsi con la Presidenza dell’Anci, eccetera.
Emendamento 15 bis/1. Ritirato.

Art. 16.
Emendamento 16/1 del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 16/2 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Bellabarba, Busilacchi, Cardogna, D’Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marconi, Massi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Romagnoli, Trenta.
Astenuti: Acquaroli, Bugaro, Marinelli, Zaffini, Zinni.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 16 così come emendato, lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Bugaro, D’Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Trenta, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 17.
Emendamento 17/1 a firma del Consigliere Cardogna. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Come maggioranza abbiamo preso la decisione di approvare pochi emendamenti, ritirando tutto quello che abbiamo prodotto, poi in fase di dichiarazione di voto ognuno spiegherà, pur avendo ritirato una serie di emendamenti, perché erano stati fatti.
Chiedo un attimo di riflessione alla maggioranza perché quando giravo la regione facendo l’Assessore alla difesa della costa, ho sentito che questo era un problema. Lo so è una piccola cosa quella delle palme di San Benedetto e del punteruolo rosso, ma è un problema molto sentito, per cui non dico che voterò a favore, però prego la maggioranza di valutare questa cosa, perché quella splendida riviera trae un grande vantaggio dalla presenza di quei bellissimi viali di palme, quindi, poniamoci attenzione, è un piccolo investimento per un grosso problema.

PRESIDENTE. Emendamento 17/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Cardogna, Donati, Eusebi, Foschi, Natali, Pieroni, Silvetti, Trenta, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Bugaro, Busilacchi, Comi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Marangoni, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Marinelli, Massi.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/2 a firma del Consigliere Natali. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Bugaro, D’Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Pieroni, Ricci, Solazzi, Spacca.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/2 bis a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Carloni, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Foschi, Massi, Trenta.
Astenuti: D’Anna, Marinelli.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 17/3 a firma dei Consiglieri Carloni, Foschi. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Carloni, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/4 a firma del Consigliere Cardogna. Ritirato.
Emendamento 17/5 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 17/5 bis a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Donati, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giorgi, Malaspina, Marconi, Massi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca.
Contrari: Zaffini.
Astenuti: Zinni.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento 17/6 a firma del Consigliere Eusebi. Ritirato.

Sub emendamento 17/7/1 a firma del Consigliere Marangoni, modificativo dell’emendamento Massi. Ha la parola il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Questo è un sub emendamento all’emendamento 17/7 del Consigliere Massi sul quale concordo. E’ in merito all’Ospedale di Camerino e chiede 50.000 euro per l’acquisto della bobina multicanale per la risonanza magnetica. Chiedo che l’importo sia incrementato di altri 50.000 euro per l’acquisto della Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) per l’Ospedale Santa Casa di Loreto, attingendo il denaro per la copertura dalla stessa tabella che cita il Consigliere Massi e cioè dal piano di comunicazione che ha molti soldi, grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Non me ne vogliano gli altri colleghi della provincia di Macerata che in questi giorni hanno frequentato come me alcune assemblee che si sono tenute nell’entroterra maceratese per la sanità maceratese.
Guardo sia l’Assessore Marcolini che l’Assessore Mezzolani recependo un po’ quello che comunemente voi e noi abbiamo sottolineato più volte: la preoccupante mobilità passiva e soprattutto il saldo negativo che deriva dalla mobilità passiva con la mobilità attiva.
L’Ospedale di Camerino come altri, per carità, è un ospedale dell’entroterra con particolare dotazione che rimarrà pronto soccorso con la rianimazione, subisce però, attenzione, nell’ambito di quel territorio la grande concorrenza dell’Umbria, se riusciamo con una risonanza magnetica che attualmente funziona egregiamente a dotarla anche dell’accessorio che serve per l’esame della mammella e, quindi, una bobina multicanale, possiamo attirare e non farla fare ad un privato, recepisco quello che dice il Consigliere Natali, ma sottolineo l’appello spesso fatto dal Presidente della V Commissione: si alla sanità pubblica, no a quella privata.
Per far funzionare questa sanità pubblica serve pochissimo e ci guadagniamo subito altrimenti troppi marchigiani andranno in Umbria.
Quello è un ospedale di frontiera su cui ci possiamo giocare la qualità e l’eccellenza. Mi pare che il costo di questo emendamento sia assolutamente poco.

PRESIDENTE. Sub emendamento 17/7/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Bugaro, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Pieroni, Romagnoli, Silvetti, Zaffini, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/7 a firma dei Consiglieri Massi, Marinelli, Carloni, Silvetti, Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bugaro, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Pieroni, Romagnoli, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Acquaroli, Zinni.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/8 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.
Emendamento 17/9 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 17/10 a firma del Consigliere Binci, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Massimo BINCI. Ho letto con interesse la deliberazione della Giunta relativa al programma regionale per gli interventi per il contrasto e l’esclusione sociale della povertà estrema che ho visto finanziati per 400.000 euro.
Ritengo che, vista la situazione sociale e visto il forte aumento della popolazione che è sotto il livello di povertà, gli interventi per i diritti sociali delle persone, introdotti da questa deliberazione, come la tutela del diritto dei bambini di andare a scuola, il diritto di avere pasti adeguati, perché siamo arrivati a questi livelli, i diritti per i bambini e i ragazzi senza famiglia, gli anziani, i malati cronici e i disabili, non possano essere coperti con 400.000 euro e mi sono permesso da credente dissidente di incrementare la copertura da 450.000 a 750.000 euro, prelevandola dal contributo straordinario per il lavoro di ripristino strutturale degli altari della Basilica di Loreto. Lì c’è la Santa Casa che è il simbolo della povertà della famiglia, lì non è dimostrato lo stato di bisogno, perché la Santa Casa di Loreto ha delle proprietà con delle gestioni di centinaia di ettari, decine di proprietà immobiliari, eccetera. Penso che la Santa Casa di Loreto sia in grado di intervenire con proprie risorse rispetto anche ad interventi di questo tipo, riconoscendo oltre al valore spirituale un valore turistico.
Ritengo sia necessario anche perchè, non voglio fare l’esegeta, mi sembra di aver capito che anche Papa Francesco abbia detto alla Chiesa di non usare il proprio potere per avere finanziamenti e questo è, secondo me, un esempio lampante di come la Chiesa voglia andare verso un’impostazione più francescana e assestarsi su una situazione minima, degna e cedere qualche cosa in eccesso. La stessa cosa mi sento di rivolgere a noi politici.
Ho colto questa occasione perché mi sembravano minimi i 450.000 euro per gli interventi a fronte delle situazioni di povertà.
Se si vuole bocciare questo emendamento, chiedo un intervento simile a quello dei parchi, cioè ripensiamo, anche in riferimento ai tagli che farà l’Ufficio di Presidenza rispetto alla politica, di rimpinguare questo capitolo, perché non è possibile che 450.000 euro affrontino il problema della povertà che è aumentata nelle Marche.

PRESIDENTE. Emendamento 17/10. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Bucciarelli, Bellabarba.
Contrari: Acquaroli, Badiali, Bugaro, Canzian, Carloni, Ciriaci, Comi, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Massi, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Spacca, Traversini, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/11 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Il Consigliere che mi ha preceduto ha illustrato, a mio avviso, molto bene il concetto di povertà, il dovere morale che abbiamo di pensare al contrasto alla povertà anche se lo ha fatto con un riferimento un po’ ideologico perché c’era un certo tipo di impostazione, però ci siamo.
Credo che dobbiamo davvero porci questo tema perché siamo lontani anni luce o forse secoli ormai dal concetto dell’isola felice delle Marche e lo ha ricordato anche nella sua relazione l’Assessore Marcolini che ha parlato di quasi 100.000 persone che, purtroppo, nella nostra regione, ogni giorno, in qualche modo, hanno bisogno di ricorrere all’aiuto della Caritas o delle parrocchie per mettere insieme il pranzo con la cena.
Con questo emendamento chiedo che il fondo regionale per il contrasto alla povertà che è di circa 400.000 euro e qualcosa di più, ma poca cosa, sia elevato di 145,000 euro attingendo al Piano per la comunicazione istituzionale, grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 17/11. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, D’Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/12 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Dall’esito della votazione precedente constato che la sinistra è insensibile ai poveri, non ne avevo dubbi, è stata una conferma.
Ci riprovo per capire se la sinistra è sensibile ai poveri, al tema della povertà oppure se non gliene importa nulla, chiedendo questa volta di rimpolpare l’esiguo fondo regionale per il contrasto alla povertà di almeno 115.000 euro riducendoli dalla operatività della Svim. Sappiamo no? Ne abbiamo parlato tante volte, è un tema caro al Consigliere Massi che, tra l’altro, spesso ne parla, ma non siamo riusciti ancora a scardinare questo sistema di efficiente sperpero di denaro pubblico, lo uso in senso ironico.
Vediamo se riusciamo solo a togliere 115.000 euro di operatività della Svim per darli ai veri poveri a cui la sinistra è notoriamente sensibile e ce lo dimostrerà fra poco votando a favore.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Capisco che il Consigliere Comi ha fretta di concludere, io sono sempre molto attento - Consigliere Comi non si fasci la testa - vede Presidente, scusi la confidenzialità, io torno a quei famosi accessi agli atti e caro Assessore Canzian, con lei ci vedremo in Consiglio comunale ad Ascoli Piceno, perché le darò i saluti post Natale, post feste e poi mi schiererò a fianco di Agostini per farle guerra, perché lei oltre a non essere molto coraggioso, è anche poco attento alle questioni di cui si parla e vengo alla deliberazione della Giunta regionale, adunanza n. 177, legislatura IX, deliberazione 656, oggetto: “Deliberazione di Giunta regionale n. 244 dell’8 marzo 2011 - Realizzazione della strategia della Macroregione Adriatico Ionica approvazione dello schema di convenzione integrativa tra Regione Marche e Svim SpA”, questa è una, anche perché credo che la risposta all’accesso agli atti sia incompleta dei costi, ma Presidente avremo tempo, ora vado avanti, adunanza n. 50, legislatura IX, dell’8 marzo 2011, deliberazione 244, oggetto: “Deliberazione di Giunta n. 1746/2010 - Convenzione tra Regione Marche e Svim SpA per la realizzazione del programma supporto al percorso di integrazione dello spazio euro adriatico fase due Macroregione Adriatico Ionica”.
Perché dico questo? Presidente lei mi disse, giustamente: “Trenta studia che tu forse …, questo non costa niente è una direttiva europea”, allora la Svim lavora su incarico della Regione Marche o è un fondo straordinario dell’Unione Europea che ci porta avanti? In questi giorni poi me lo direte.
Vado avanti, adunanza n. 39, legislatura IX, 6 dicembre 2010, deliberazione n. 1746 “Legge n. 126 del 2010, legge regionale n. 16 del 2010, articolo 17 - Attività a supporto dell’IAI costituzione della fondazione per l’iniziativa Ionico Adriatica”, in ogni passaggio di questa vicenda dico che il costo zero della Regione Marche non esiste, Presidente, anche se da relazione integrale in Aula, da lei asserita, mi sembrava che questo non costasse niente alla Regione Marche.
Due cose voglio conoscere: chi lavora su questa vicenda, quali dirigenti della Regione a costo zero lavorano su questa vicenda e se sono solo consulenti visto che abbiamo riimpolpato un fondo per le consulenze della Regione in totale contrasto con la spendig review. Presidente in questi giorni approfondirò lo studio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Non so se nell’evoluzione di questo Paese sarà possibile una formula per cui si può aderire ad un partito per parti separate di programma, come facciamo tante volte nelle nostre deliberazioni.
Vorrei aderire per parti separate solo alle tre righe di programma che Renzi ha dedicato al sindacato nella fattispecie Cgil, Cisl, Uil.
Qui c’è un emendamento sulle povertà ed i nostri sindacati, ad uno dei quali sono iscritto da decenni, quindi anche il mio, hanno sempre sottolineato e chiesto interventi alla Regione ritenendosi sempre insoddisfatti. Siccome, per loro buona pace, per carità, hanno trionfalmente detto che loro approvano, Assessore Marcolini, questo bilancio, gli emendamenti sulla povertà li presentiamo noi - io, il Consigliere Marangoni ed altri colleghi – per evitare loro di dire, da lunedì prossimo, che contestano la Giunta, ma quando c’è il bilancio lo approvano, poi lo sapete li ritroverete sulla sanità … E’ solo per dire che sul sindacato ha ragione Renzi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Grazie Presidente. Intervengo semplicemente per qualche precisazione essendomi occupato di questa materia fino a qualche mese fa, per ricordare al Consiglio che questo fondo, già nel corso degli anni trascorsi, esattamente dal 2011, è stato aumentato del 120% ad iniziativa della Giunta e nelle rendicontazioni del 2012 e del 2013 non si è neanche riusciti a spenderlo. Questo per dire lo stato delle cose.
Nell’incertezza che questo fondo fosse insufficiente ho proprio adesso chiamato il responsabile del Servizio il quale mi ha detto che alla fine del 2013, cioè in questo tempo, il numero delle richieste per un ulteriore impegno sono aumentate, ma non riescono a quantificarle.
Questo lo dico perché nel corso del dibattito probabilmente la parola povertà, se non declinata, può generare una grande confusione, perché non si capisce bene che cosa sia, non è esattamente la parola più indicata per questo intervento perché qui si tratta, l’Assessore Marcolini lo ricorderà bene, di povertà estrema, andrebbe scritto questo, nella nuova legge. Nel Testo Unico dei Servizi Sociali scriviamo povertà estrema.
Questo non è l’intervento a favore di 100.000 persone che stanno scivolando sotto la soglia della povertà indicata dall’Istat, intorno ai 4, 5 mila euro all’anno, questa è la povertà secondo … qui stiamo parlando di barboni, persone che vivono nelle automobili, persone che hanno la necessità non di interventi monetari, ma di interventi materiali, assistenziali, interventi che fino a quattro, cinque anni fa erano limitati a poche città delle Marche, quasi tutte costiere, prevalentemente Ancona, l’area del porto, la zona della stazione ferroviaria e che oggi, purtroppo, si estendono anche ad altri Comuni delle Marche e che riguardano l’organizzazione e il ricovero per i posti letto notturni, il banco alimentare, la fruizione di attività di natura anche formativa perché alcuni di questi, non tutti, in verità molto pochi, chiedono di ritornare al mondo del lavoro ed allora dovrebbero essere accompagnati con dei percorsi formativi.
Ritengo, Assessore, lo dico perché ho votato contro l’emendamento del Consigliere Binci e continuerò a votare contro gli altri emendamenti per un motivo molto semplice, che se viene fatta una previsione di spesa e questa non viene accettata in riduzione dalla Giunta evidentemente un motivo c’è ed allora bisogna trovare un’altra strada. Preso atto che nel corso del 2014 sicuramente aumenteranno le esigenze; credo che nel più vasto bilancio dei Servizi sociali che ammonta a svariate decine di milioni non sarà difficile con spostamenti ed assestamenti, anche già nei prossimi mesi, trovare le risorse necessarie.
Lo dico a tutti quei Consiglieri che hanno votato no agli emendamenti, magari lo hanno fatto un po’ preoccupati perché nessuno vuole essere contro i poveri, ma non è questa la situazione, sono altri gli interventi che dobbiamo fare verso i 100.000 che stanno scivolando verso la soglia di povertà, quelli hanno bisogno di lavoro non solo di una minestra.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Condivido quasi totalmente l’intervento del Consigliere Marconi, voglio solo aggiungere una cosa: tra i fattori che determinano la caduta nella povertà delle famiglie ce ne sono due fondamentali: il lavoro, la mancanza di lavoro, la perdita del lavoro e la presenza di disabilità all’interno della famiglia, sia in età giovane, matura che anziana.
Ora il fatto che la Regione Marche abbia mantenuto, nonostante le difficoltà nazionali, i tagli, un livello alto di protezione sociale, questa è la migliore lotta alla povertà che si possa fare, l’altra è quella di garantire lo sviluppo per rilanciare l’occupazione. Altra cosa è la carità, non confondiamo le due cose, se no mischiamo tutto in un demagogismo inutile e sterile.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. … Giunta regionale, sono interventi, non è carità, non c’è scritto interventi caritatevoli, programma regionale per gli interventi per il contrasto e l’esclusione sociale e la povertà estrema.
Il diritto di andare a scuola non è carità, però purtroppo la gente è costretta alla carità per poter garantire il diritto ai propri figli di andare a scuola, il diritto di mangiare.
Faccio presente e chiudo che da dicembre di quest’anno le Caritas e tutti i centri che danno aiuti alimentari alle famiglie non hanno più neanche diritto alle eccedenze alimentari della Comunità europea e questo è un problema di cui, secondo me, la Giunta dovrebbe farsi carico perché quella è l’estrema possibilità di andare a prendere un pacco di pasta per alcune famiglie.
I fondi Agea non saranno più disponibili per tutte le associazioni di volontari delle Marche perché la Comunità europea ha detto che l’Italia non è più in queste condizioni, mentre invece stanno aumentando le situazioni di necessità di questo tipo, chiedo, quindi, di intervenire presso la Comunità europea per verificare l’aspetto delle eccedenze alimentari ed eventualmente all’interno degli interventi di questa deliberazione costituire un fondo per garantire alle associazioni no profit di continuare a mantenere almeno quel minimo di riferimento per chi veramente muore di fame.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. La discussione è sicuramente ispirata da una sensibilità estrema che i Consiglieri manifestano su un tema che sarà centrale per tutto l’anno 2014 perché anche se ci sarà la ripresa economica, come ormai appare anche dall’intervento dell’Assessore Marcolini, il quarto trimestre del 2013 segnerà un + nei dati macroeconomici, ma questi dati macroeconomici non produrranno effetti sociali, viceversa per la sincronia dei due cicli, il ciclo sociale e ciclo economico, la situazione sociale della nostra regione sarà profondamente pesante per tutto il 2014, quindi è pensabile che la nostra principale preoccupazione debba essere riferita nel 2014 agli interventi di carattere sociale.
Così è nel bilancio del 2014, che accentua ancora di più quello che abbiamo fatto nei bilanci precedenti. Sono d’accordo con quello che ha detto il Consigliere Perazzoli, le situazioni di povertà non sono il frutto di un’astrazione congiunturale o di un’ipotesi di un destino che si accanisce contro di noi, ma che derivano soprattutto dalla perdita di lavoro, dalla perdita di opportunità economiche.
Vorrei ricordare a questo Consiglio regionale che rispetto agli emendamenti che prevedono l’erogazione di ottanta, cento, settanta, venti, trentamila euro, noi negli ultimi tre anni, negli ultimi quattro anni, abbiamo messo in campo, attraverso il fondo sociale europeo, le politiche sociali, qualcosa come 1 miliardo di euro, 1 miliardo di euro per proteggere centomila lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, le loro famiglie e i loro figli.
Questo è un intervento che combatte le povertà, che assicura il reddito a quei lavoratori che devono comprare i libri di scuola, che protegge i loro figli. Atri interventi vanno in direzione dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e dei loro familiari che non pagano i ticket sanitari. Noi in questi tre anni, e continueremo a farlo nel 2014, abbiamo esonerato 144 mila ticket sanitari, riducendo le entrate della nostra sanità che naturalmente deve risolvere il problema in maniera differente.
Questo anno aggiungiamo ulteriori misure, addirittura interveniamo per le locazioni, per il pagamento degli affitti, per le persone che sono in difficoltà e su questo non mettiamo ottantamila, novantamila o ventimila euro ma mettiamo milioni di euro.
Non solo c’è questa opera poderosa di protezione della nostra comunità per rafforzare la coesione di vita della nostra comunità, abbiamo fatto un’operazione che ha illustrato l’Assessore Marcolini nel suo intervento e, di fronte a dei tagli che sono stati da parte dello Stato nei confronti della nostra Regione pari a circa un miliardo di euro negli ultimi tre anni, su tutti i settori di spesa e che si annunciano essere unmiliardo e tre nei prossimi tre anni dal 2013 al 2014, abbiamo fatto un’operazione di taglio su tutti i capitoli del bilancio che ha privilegiato alcune aree, ma l’area che ha conservato tutte le risorse finanziarie è stata quella delle politiche sociali per combattere anche le forme di povertà che non soltanto ha conservato le proprie risorse, ma addirittura ha aggiunto 9 milioni e mezzo di euro, non novantamila, non centomila e non ventimila, come previsto negli emendamenti, ma 9 milioni e mezzo di euro in più che vengono offerti alla nostra comunità per la protezione dei diritti fondamentali che poi portano alla povertà. I diritti fondamentali sono quelli della salute, quelli della protezione delle fragilità, quelli che riguardano le debolezze che nascono da situazioni di difficoltà come quelle che la crisi economica introduce.
Credo, quindi, che questi emendamenti siano un atto o delle indicazioni che non colgono la filosofia e l’essenza, lo sforzo immane che è stato fatto da tutti noi che approviamo questo bilancio, verso il bisogno della nostra comunità che in questo momento ha bisogno soprattutto di protezione. Di protezione sociale perché la crisi cambierà di segno, riprenderanno le attività economiche, ma la crisi sociale sarà ancora gravissima e forse ancora più grave che nel 2013 per i cittadini che sono in situazione di sofferenza.
Non vi dimenticate mai che in questi quattro anni abbiamo perso quasi dieci punti di ricchezza e, quindi, persone che erano prima alle soglie della loro capacità di resistenza sono andate al di sotto, noi dobbiamo preoccuparci di tutti questi sperando, naturalmente, che il ciclo porti presto ad un incremento della ricchezza e che quel -10 possa tornare rapidamente alla situazione pre 2008.
Nel frattempo dobbiamo aiutare la nostra comunità a resistere e questa è la cifra, questa è la filosofia, questa è la lettura del bilancio 2014, quindi aggiungere venti, trenta, o centomila euro …, è uno sforzo che prevede miliardi a protezione della nostra comunità perché ci impiegheremo tutto il fondo sociale europeo.
Sapete anche che nella discussione sulle politiche comunitarie questo anno faremo una cosa che non è mai stata fatta in precedenza, il fondo sociale europeo per la prima volta sarà destinato, per buona parte, non solo alla formazione, all’aiuto al lavoro, attraverso la formazione, ma proprio direttamente verso le istituzioni per coprire i bisogni ed i fabbisogni di carattere sociale.
Stiamo parlando non di centomila euro ma di 100 milioni di euro, oltre 100 milioni di euro, quindi, perdersi in un dibattito lungo, logorante su alcune briciole quando il focus centrale del bilancio è questo, significa che dobbiamo recuperare la dimensione della nostra riflessione.

PRESIDENTE. Emendamento 17/12. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bugaro, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Camela, Cardogna, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini, Trenta.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/13 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Ho ascoltato attentamente la replica del Presidente Spacca nonostante stessi pranzando, perché sto pranzando alle 16,00 velocemente al bar, ho ascoltato tutto.
Presidente qui non stiamo parlando di briciole perché stiamo parlando di aspetti sostanziali, lei parla di milioni di euro, miliardi di euro, abbiamo fatto tutto, il risultato sono centomila persone nelle Marche, l’ha detto l’Assessore Marcolini, e lo sappiamo da dati ufficiali, che hanno difficoltà a mangiare e campano con i pacchi delle parrocchie o della Caritas, o comunque di altre persone ed organizzazioni caritatevoli, quindi i miliardi che lei afferma di aver speso, li ha spesi male, molto male perché non ha raggiunto il risultato, centomila persone che sono anche centomila disoccupati … bene, vada pure, perché visti i risultati degli investimenti che ha fatto le conviene prendere atto ed abbandonare l’Aula, visto che non è servito a nulla il contrasto alla povertà fatto finora.
Ho apprezzato molto l’intervento, chissà perché sono sempre molto d’accordo con il Consigliere Binci, abbiamo delle affinità - no, siamo persone mature che non badano all’aspetto ideologico, non ce ne importa niente, penso che abbiamo entrambe onestà intellettuale - che ha spiegato la differenza tra carità e contrasto alla povertà a un Consigliere regionale che non è proprio di destra e, quindi, mi pare che ci siamo. Abbiamo compreso l’essenza delle cose persino l’estrema sinistra, mi fa molto piacere.
Insisto, quindi, a chiedere qualche briciola in più visto che i milioni di euro non sono andati a buon fine e chiedo 108 mila euro da dedicare al fondo regionale per il contrasto alla povertà, proprio queste briciole, da prendere dal Comitato tecnico consultivo per la legislazione. Grazie.

Presidenza della Vicepresidente
Rosalba Ortenzi

PRESIDENTE. Emendamento 17/13. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Marangoni, Natali.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Canzian, Cardogna, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Pieroni, Ricci.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

PRESIDENTE. Votazione annullata, ripetiamola.

Favorevoli: Binci, Marangoni, Trenta.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/14 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Povertà: novantamila euro non sono briciole, possono dare da mangiare a centinaia, migliaia di persone, altro che briciole. Novantamila euro e da cosa le togliamo? Da spese inutili: monitoraggio e promozione dell’attuazione del programma di governo.
Possiamo spendere molto meno per monitorare ed attuare il programma di governo regionale delle Marche e dare da mangiare a centinaia o migliaia di persone con novantamila euro. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 17/14. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Natali, Trenta.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/15 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Illustro con grande piacere ai compagni della sinistra che sono allergici alla povertà con qualche lodevole eccezione vedo.
Bisogna fare meno convegni, meno congressi perché possiamo togliere dai convegni e dai congressi, cioè dal bla bla inutile che serve solo per andare sui giornali ed autocelebrarsi. Con 80 mila euro possiamo dare da mangiare a migliaia di persone.
Compagni, vogliamo fare questo sforzo o vogliamo autoglorificarci, autocelebrarci in inutili convegni e congressi? Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 17/15. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Carloni, Marangoni, Natali, Trenta.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/16 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Binci, Marangoni, Natali, Trenta.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/17 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Carloni, Marangoni, Natali, Trenta, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/18 a firma del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Per la gioia del nostro Presidente perché parliamo di ottantamila euro per la Giornata delle Marche che l’anno prossimo faremo a Fabriano a cui si aggiungeranno, come accade ogni anno, trenta, quarantamila euro da parte di Comuni. E’ successo a San Benedetto quest’anno, l’anno prima a Fano, e l’anno prima a Recanati, quindi, andremo dagli ottanta, ai centodieci, centoventimila euro. Vogliamo dedicarli alle cose importanti? Al contrasto alla povertà? Anziché, ancora una volta, all’autocelebrazione, magari la Giornata delle Marche la facciamo in un contesto più semplice, più morigerato, più serio, più economico, per esempio qua dentro, non lo so o altrove, ma spendendo molto meno, dieci, ventimila euro, grazie.

PRESIDENTE. Emendamento 17/18. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marangoni, Natali, Silvetti, Trenta.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/19 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marangoni, Natali, Trenta, Zaffini.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/20 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Marangoni, Silvetti, Trenta.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/21 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marangoni, Natali, Silvetti, Trenta, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Malaspina, Mezzolani, Perazzoli, Ricci, Spacca, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/22 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marangoni, Silvetti, Trenta.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/23 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Marangoni, Trenta, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/24 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marangoni, Natali, Trenta.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Canzian, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/25 a firma del Consigliere Marangoni. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Silvetti, Trenta.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/26 a firma del Consigliere Marangoni. Ritirato.

Emendamento 17/27 a firma dei Consiglieri Massi, Marinelli, Carloni, Silvetti, Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Cardogna, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Binci.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/28 a firma del Consigliere Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Marinelli, Natali, Romagnoli, Trenta, Zaffini.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Sub emendamento 17/29/1 a firma del Consigliere Marangoni. Decaduto
Emendamento 17/29 a firma del Consigliere Solazzi. Decaduto.
Emendamento 17/30 a firma dei Consiglieri Massi, Marinelli, Carloni, Silvetti, Bugaro. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Marangoni, Trenta.
Contrari: Acacia Scarpetti, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/31 a firma del Consigliere Acacia Scarpetti. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Marangoni, Marinelli, Natali, Trenta, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Romagnoli.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/32 a firma del Consigliere Cardogna. Ritirato.

Sub emendamento 17/33/1 del Consigliere Marangoni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Enzo MARANGONI. Con questo sub emendamento chiedo un contributo straordinario di ventimila euro per restaurare la tomba di Beniamino Gigli a Recanati.
Parliamo sempre di turismo, parliamo sempre di internazionalizzazione.
Questo è un caso concreto di turismo internazionale perché Beniamino Gigli è molto più conosciuto all’estero che in Italia, anzi visto che siamo su questo tema sappiamo molto bene che all’estero è più conosciuto Beniamino Gigli che Leopardi, ad esempio, perché la sua opera lirica musicale è stata svolta soprattutto negli Stati Uniti ed a Recanati vengono persone, appassionati di musica lirica, che cercano questa tomba, e la tomba si trova in uno stato non degno, non consono, ha bisogno di lavori importanti.
Da anni è aperta una questione sul restauro di questa tomba che al suo interno ha anche degli affreschi interessanti di Biagio Biagetti, ci vuole, quindi, un lavoro di restauro per renderla presentabile al turismo internazionale.
Parliamo sempre di internazionalizzazione e di turismo visto che arrivano a Recanati appassionati internazionali di tutto il mondo a visitare questa tomba. Questo è il senso dell’emendamento.

PRESIDENTE. Sub emendamento 17/33/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Binci, Marangoni, Natali, Pieroni, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/33 a firma del Consigliere Latini. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Binci, Marangoni, Marinelli, Massi, Pieroni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini, Trenta.
Astenuti: Zinni.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 17/34 a firma del Consigliere Latini. Lo metto in votazione.
Favorevoli: Pieroni, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bugaro, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ricci, Romagnoli, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Marinelli, Zinni.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 17 così come emendato, lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Comi, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bugaro, Cardogna, D’Anna, Marangoni, Marinelli, Massi, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18.
Emendamento 18/1 a firma della II Commissione. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, Bugaro, Ortenzi, Trenta.
Astenuti: Marinelli, Natali, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18 così come emendato, lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Bugaro, D’Anna, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Ortenzi, Silvetti, Trenta, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18 bis. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, D’Anna, Marangoni, Marinelli, Massi, Silvetti, Trenta, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 19 (Dichiarazione d’urgenza). Occorrono ventidue voti. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D’Anna, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Bugaro, Marinelli, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, D’Anna, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Massi, Mezzolani, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Romagnoli, Sciapichetti, Silvetti, Spacca, Traversini, Zaffini.
Contrari: Acquaroli, Trenta.
Astenuti: Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 1 a firma del Consigliere Zinni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Giovanni ZINNI. Molto telegraficamente, è il suggerimento di dare mandato all'ufficio progetti di valutare e studiare un progetto moderno che riguarda le ippovie, sostanzialmente, dei percorsi che integrano l’utilizzo del cavallo a mo’ turistico e si integrano con tutta una serie di realtà economiche e sociali del territorio.
Non è un impegno di spesa, è semplicemente il chiaro invito a valutare con gli uffici competenti se questo tipo di intervento moderno, in termini di turismo, possa essere utile alle Marche.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Annuncio che voterò favorevolmente questo ordine del giorno anche perché associazioni serissime stanno seguendo questo argomento e se i competenti uffici della Giunta si avvarranno di quelle collaborazioni sicuramente ci potrà essere un buon lavoro.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Luchetti.

Marco LUCHETTI. Rendo noto che a tale proposito abbiamo realizzato un Fts per l’organizzazione di questo tipo di turismo, per realizzare operatori che si specializzino in questo tipo di turismo di carattere equestre.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Bugaro, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marangoni, Marinelli, Mezzolani, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Romagnoli, Silvetti, Spacca, Traversini, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 2 a firma del Consigliere Zinni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Giovanni ZINNI. Quest’ordine del giorno si cala perfettamente nella cornice della finanziaria e nella cornice politica che pone le Regioni di fronte a mille problematiche.
Questo ordine del giorno è si politicamente un po’ provocatorio, anche se in realtà è una provocazione a fin di bene. Credo che in Italia, e non a caso ho fatto un dispositivo molto leggero e molto aperto, siamo arrivati ad un punto in cui il sentimento popolare o parte di esso inizia a considerare inutili le Regioni, inutili le Province, inutili la politica, i suoi costi e quant’altro.
Credo che se ogni Regione non faccia una doppia presa di coscienza non andrà molto lontana. La prima: le Regioni devono spingere all’interno della Conferenza delle Regioni per un dibattito che vada a rivedere complessivamente le materie e le competenze, ritornando anche ad una certa chiarezza che c’era all’origine e alla nascita delle stesse.
Vorrei ricordare che i primi decreti delegati riguardavano alcune materie chiare e nette. Ora da questo punto di vista, nel corso del tempo, le Regioni hanno acquisito un maggior potere che spesso è diventato conflittuale nei confronti dello Stato, in maniera bilaterale. Vorrei ricordare che molte volte abbiamo assistito ad impugnative delle nostre leggi, a mio avviso, quasi ingiuste, con arbitrio da parte dello Stato. Altre volte lo Stato legittimamente ci ha ricordato che erano stati fatti degli errori che potevano recar danno.
Tutto questo processo determina lentezza, mancanza di chiarezza, determina uno svilimento del ruolo della Regione a fronte anche di importantissimi interventi, come quelli a cui ha accennato il Presidente Spacca a cui, da un punto di vista politico, replicherò dopo in sede di dichiarazione di voto.
Questo ordine del giorno pone il primo problema: o noi andiamo a riperimetrare il ruolo delle Regioni, il contenuto delle Regioni, altrimenti è inutile questa caccia al costo della politica sempre in eccesso.
E’ un dibattito senza fine, è un rincorrersi senza senso, vale a dire riduciamo le indennità del 50%, del 20, chiudiamo i vitalizi, chiudiamo tutto, ma alla fine non sarà pensabile avere un organismo che continua a spendere miliardi di euro, ad impegnare miliardi di euro, come la nostra finanziaria, senza un Consiglio e solo con un Governatore. Sarebbe impensabile assistere a un ente di questo tipo con una compressione totale della democrazia pur mantenendo il carrozzone.
Il secondo ragionamento è quello della sana provocazione politica che, secondo me, non è di destra, né di sinistra e né di centro, ma riguarda tutti. Vale a dire se ognuno di noi è disposto anche a mettere in discussione, all’interno di una riforma delle Regioni, il fatto che la Regione possa anche chiudersi. Manca l’onestà intellettuale, manca la buona fede, manca la credibilità politica di chi dice: “Sono al servizio del cittadino”.
Questo ordine del giorno non ha in realtà nessuna pretesa di essere un atto che dà delle risposte, questo non è un ordine del giorno che dà delle risposte, questo è un atto che dice a noi stessi, attraverso chi ci rappresenta, mi immagino il Governatore Spacca quando nella Conferenza delle Regioni oltre a dibattere di determinate questioni specifiche, dirà: “Signori a fronte del fatto che le Regioni non sono amate in Italia oggi, come non sono amate le Province, come non è amata la politica, vogliamo seriamente mettere mano alle nostre deleghe e riperimetrare quelle che sono le nostre competenze?” Allora ha senso la riduzione dei Consiglieri, ha senso la riduzione delle indennità, ha senso la riduzione della presenza della struttura politica all’interno di un Consiglio.
Faccio un esempio banale, se noi tornassimo, e non dico che la risposta deve essere automaticamente questa, ma è solo un esempio, alle competenze delle Regioni a metà anni ’70, viva Dio sarebbe più che ragionevole e comprensibile la riduzione dei Consiglieri, la riduzione delle indennità, perché c’è un minor carico di lavoro.
Oggi però noi stiamo assistendo, come posso dire, da un lato alla depressione del rapporto fra la politica ed il cittadino all’interno delle Aule e dall’altro non assistiamo, e lo dico francamente, a livello di spesa delle Giunte, come posso dire, ad una grandissima razionalizzazione della spesa.
Sto parlando delle Regioni in generale Presidente Spacca, non si agiti, non è che ce l’abbiamo tutti con lei. Oggi lei sull’internazionalizzazione ci hai dato un bel 10, complimenti, ovviamente tutti siamo perfettibili, anche la Giunta e dopo ci torno in dichiarazione di voto.
Questo è un ordine del giorno a tutela di chi, in buona fede, pensa che si possa ancora fare politica nei Consigli regionali, sicuramente non con forme stereotipate e vecchie, con ostruzionismi indefiniti che non portano a nulla, sicuramente non con superficialità, non con l’arroganza, però sta di fatto che se noi passiamo dall’allegria delle Regioni che sono arrivate in Italia a dei picchi di spesa importanti, dopo la riforma del Titolo V, alla depressione per i tagli massicci. Vorrei far presente che l’anno prossimo, quando faremo la finanziaria, vi posso garantire, il dibattito sarà molto più inferocito perché ci saranno meno risorse e ci sarà la necessità di selezionare gli interventi, allora mi chiedo, anziché questo giochino tranciante perché non iniziare dal basso a pretendere una riforma delle Regioni che sia dignitosa? Perché non partire dal Consiglio regionale delle Marche e assumersi la piccola responsabilità di dire allo Stato centrale: “Facciamo una riforma costituzionale che riperimetri le Regioni e le Province in maniera seria, intelligente e di risparmio” oppure provocando dire: “Siamo a disposizione per la chiusura”.
Ripeto, da questo punto di vista questo ordine del giorno non ha alcuna grande valenza, è stato scritto anche con una certa fretta, non è sicuramente una grande analisi di diritto costituzionale, né di storia del diritto costituzionale regionale, però vi invito a questa presa di posizione che mi sembra una disponibilità anche nei confronti del territorio a dire: “Non siamo qui incollati alla poltrona, siamo disposti a vedere una discussione di questo tipo”.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acquaroli, Foschi, Romagnoli, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giorgi, Luchetti, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Marinelli, Massi, Silvetti.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Ordine del giorno n. 3 a firma del Consigliere Zinni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Giovanni ZINNI. Grazie Presidente. Questo è un ordine del giorno che il gruppo politico al quale appartengo sta iniziando a far girare in tutta Italia, in tutti i Consigli regionali, in tutti i Consigli provinciali, in tutti i Consigli comunali nei quali è presente e con il quale vuole avviare una grande e profonda riflessione su quello che oramai è considerato un grandissimo tabù, su quella che viene considerata una cosa impossibile.
Questo ordine del giorno consta di due aspetti molto semplici, uno è quello della rivendicazione politica di revisione dei trattati europei che, vorrei ricordare, e lo riaccenno brevemente, sono alla base di tutto il nostro meccanismo. Prima il Presidente Spacca si è soffermato sulla necessità di dare risalto ad una scelta politica sulle entrate di questa Regione, ma noi non possiamo fare finta che sia sul versante delle entrate che della spesa non ci sia l’incidenza dell’Unione europea nelle nostre vite. C’è eccome! Noi sappiamo che il fondo salva Stati ha creato un finanziamento del sistema bancario, ma non del credito diretto. Sappiamo che il patto di stabilità comprime le nostre pubbliche amministrazioni, sappiamo che il fiscal compact è stato un disgraziato modo per cercare di continuare a finanziare di fatto l’euro che, essendo una moneta con un tasso di cambio fisso, ovviamente necessita sempre di essere alimentata costantemente e ne vediamo il risultato.
Ora, il primo aspetto è rivedere queste cose, ma per essere credibili nel rivedere queste cose, credo che in politica uno debba partire da un presupposto, quello di essere in grado anche di minacciare, se necessario, l’uscita dalla moneta euro. Vorrei che fosse chiaro che esistono sei premi Nobel che iniziano a spiegare concretamente che è possibile farlo senza quei traumi che i luoghi comuni ci portano a credere, il che non vuol dire che sarà una passeggiata farlo.
Da questo punto di vista credo che una classe dirigente, visto che la gente fuori ce lo chiede, io almeno assisto a persone che mi chiedono questo, su questo versante possa anche fare una valutazione politica, io oggi non voglio aprire questo dibattito, a quest’ora, perché sarebbe svilito e mortificato, pertanto chiederei al Presidente della Commissione che segue gli affari europei e cioè il Consigliere Cardogna, se ha piacere ed interesse ad approfondire questo ordine del giorno in Commissione, magari creando anche un focus ad arte con tutti i Consiglieri, coinvolgendo tecnici per studiare il problema e mettere nelle condizioni ogni Consigliere regionale di fare una valutazione più profonda e più serena su aspetti che consideriamo a volte molto lontani, ma che in realtà condizionano quotidianamente la nostra vita politica e la nostra azione.
Se ci fosse questa disponibilità io ritirerei l’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ritirerei, ormai è un quarto d’ora che parla, che ritira ormai!

Giovanni ZINNI. Presidente, sono due ore che parlo, ma avrei potuto parlare con mille emendamenti in tre giorni di fila, non l’ho fatto, giusto?

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Confermo assolutamente la disponibilità della Commissione a fare un focus specifico sulle problematiche sollevate.

PRESIDENTE. Ordine del giorno 3. Ritirato.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 4 a firma delle Consigliere Bellabarba ed Ortenzi.
Ha la parola la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente, questo ordine del giorno presentato insieme alla Consigliera Ortenzi, riguarda la realizzazione del nuovo ospedale di Fermo che recentemente ha subìto una sospensione, anche di altri investimenti, per l'affidamento dei lavori rimandato a settembre 2014.
Abbiamo presentato questo ordine del giorno perché vogliamo che la Giunta prenda un impegno da questo punto di vista, perché questa sospensione ha creato non poche fibrillazioni nel nostro territorio e perché, intorno a questo progetto, alla realizzazione del nuovo Ospedale di Fermo, abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi, anche tutti i sacrifici fatti dal nostro territorio, sia in materia di sanità che di altri settori.
Il nostro è un territorio che ha dimostrato più volte senso di responsabilità, lo abbiamo visto tante volte nei trasporti, nelle infrastrutture e, ripeto, nella sanità. Se i Sindaci del fermano sono stati gli unici a non fare i cortei di protesta fino alla Regione Marche è stato perché c'era questo impegno che è partito con una delibera del 2009, c'era l'impegno per la realizzazione del nuovo ospedale in contrada Campiglione di Fermo.
Ora noi capiamo le difficoltà economiche, i tagli, capiamo tutto quanto, per questo non trovate emendamenti speculativi dal punto di vista politico in questo bilancio, nella previsione di bilancio, però ci aspettiamo, ed è questo quello che l'ordine del giorno chiede, che in fase di assestamento di bilancio si trovino le risorse per rendere onore a questo impegno, non la richiesta di un intervento che aggiunge qualcosa di superfluo o che va a migliorare, ma un impegno per un servizio e per la costruzione di un ospedale che per noi è fondamentale. Ricordo che noi abbiamo un solo di ospedale di rete che è il Murri ed è in condizioni a dir poco critiche perché ci sono continui lavori che rendono poco fruibili molti servizi.
Abbiamo provveduto senza battere ciglio - sia negli anni passati che adesso quando c'è stato chiesto di riconvertire, di chiudere, di provvedere alla trasformazione degli ospedali minori in Case della Salute, pur non sapendo esattamente con quali criteri e con quali risorse lo andremo a fare - a togliere i venti posti letto all'Ospedale di Sant'Elpidio a Mare, tra poco verranno tolti i venti posti letto di medicina dell'Ospedale di Montegiorgio, ma noi queste cose le facciamo finalizzate a quell'impegno che chiediamo e pretendiamo venga rispettato.
Chiediamo di approfittare di questi mesi, fino all'assestamento che l'Assessore Marcolini ci ha detto avverrà probabilmente prima dell'estate, comunque all'inizio dell'estate, per garantire le risorse e, quindi, il cofinanziamento che la Regione Marche deve mettere per la realizzazione dell'Ospedale.
Guardate, questo lo ripeto ancora una volta e poi chiudo, per noi non è un'opzione, per noi è una cosa imprescindibile, irrinunciabile perché, ripeto, intorno a questo impegno noi abbiamo accettato e anche difeso, nel nostro territorio, le riforme che, di volta in volta, la Regione Marche ha proposto, compresa quest'ultima.
Sono stati spesi dei soldi per la progettazione, le procedure sono andate molto avanti in questo caso, è stata fatta una progettazione, è stato approntato il bando di gara, ci sono delle aziende, imprese che hanno partecipato, c'è un finanziamento statale che non deve assolutamente essere perso e, ripeto, anche la Regione ha speso già dei soldi per questo progetto.
Il dispositivo finale di quest'ordine del giorno è molto semplice, sono tre righe, ma si chiede di utilizzare lo strumento del bilancio di assestamento per garantire risorse certe e fare in modo che a settembre, o comunque prima della fine del 2014, i lavori per la realizzazione dell'Ospedale di Fermo partano.

PERSIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Esprimo solidarietà all'accorato appello della Consigliera Bellabarba ed aggiungo una postilla, una apertura di parentesi, il tanto decantato, Assessore Mezzolani e Assessore Marcolini, Ospedale di vallata nella provincia di Ascoli Piceno con la razionalizzazione di spesa - poi vi indicherò dove prendere le risorse nella dichiarazione di voto, grazie anche a quell'ordine del giorno del Consigliere Pieroni che parla di razionalizzazione, ottimizzazione della spesa sanitaria e trattandosi di spesa sanitaria, chiedo l'impegno formale del Presidente della Giunta, dell'Assessore Marcolini e dell'Assessore Mezzolani a sostegno dell'ordine del giorno della Consigliera Bellabarba in considerazione dell'Ospedale di vallata nel piceno.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Capisco le preoccupazioni della Consigliera Bellabarba e ne condivido l'ispirazione, c'è un problema di onestà intellettuale e di praticità, noi abbiamo espresso un elemento tensivo, altrimenti non avremmo sospeso il finanziamento, è del tutto evidente.
Stiamo cercando di trovare quella soluzione che la Consigliera Bellabarba auspica, quindi, metterei un'attenuazione che dica: "si creino le condizioni per" perché se noi ci dovessimo trovare, non in assestamento che anticiperemo, spero, all'estate, subito prima o subito dopo l'estate, in una condizione di difficoltà, l'idea di assicurare - se avessimo avuto la certezza di assicurare l'avremmo scritto in bilancio, questo lo devo dire per la necessaria onestà intellettuale, sono diverse le situazioni, Fermo ha più diritti perché aveva 30 milioni di euro in bilancio a differenza di altri ospedali di vallata o di Ascoli oppure di Pesaro o Fano - la garanzia o l'intenzione deriva dal fatto che noi non abbiamo sospeso 48 milioni, quali erano quelli del doppio finanziamento, ma ne abbiamo sospesi, per quello che riguarda Fermo, di meno salvando le spese della progettazione e gli annessi per le aree. Questo significa che, siccome non siamo pazzi, vogliamo lasciare le precondizioni per realizzarlo e diciamo che faremo tutto quello che è possibile per raggiungere queste condizioni, non possiamo assicurarlo adesso perché altrimenti lo avremo messo nel bilancio preventivo come avremmo tutti quanti desiderato.
Metterei, quindi, un'attenuazione nello sforzo tensivo, se è d'accordo la Consigliera, e sarei contento di suggerire all'Aula di votarlo con quella condizione.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Credo che l'ordine del giorno abbia un senso se si danno delle certezze al territorio, se no è l'ennesima farsa, è inutile che lo attenuiamo, io non voto una cosa attenuata che è l'ennesima portata in giro.
Se lo vogliamo votare vi sforzate di trovare questi fondi, visto che c'è un territorio penalizzato per il quale siamo in attesa di compensazione da tempo, dato che venite a fare le assicurazioni sul territorio, dato che gli accordi di programma ed i protocolli sono stati firmati, dato che ci sono state le parole "assicurazioni" usate sui giornali, che oggi, spero, si traducano nel voto di questo ordine del giorno.
Usiamo le parole che danno delle garanzie, diversamente è la conferma che è tutta una farsa.

PRESIDENTE. Nel mentre è arrivato un emendamento all'ordine del giorno che così recita: "Nel dispositivo togliere le parole 'vengano assicurate' ed aggiungere dopo la parola affinché le parole 'si creino le condizioni per assicurare".
Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Grazie Presidente, vorrei, al di là del condividere l'ordine del giorno così come è stato formulato, senza la correzione di una promessa senza tempi e senza condizioni, evidenziare quanto è stato già speso sul territorio, quanti impegni sono stati già presi, la Consigliera Romagnoli sta sorridendo forse sto dicendo ... alcune spese sono state già fatte, è stata acquisita una superficie per quell'ospedale e credo che non sia opportuno, Assessore Marcolini, cambiare l'ordine del giorno dando una risposta che non può non allungare i tempi, ma dare aspettative senza una scadenza.
Chiedo che al territorio venga data una risposta un po' più concreta anche se più lunga, però concreta a questo punto, grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Avrei voluto prendere la parola ma poi ...

PRESIDENTE. Cittadini d'Europa ma schiavi del campanile.

Rosalba ORTENZI. ... sappiamo bene che quando si ritorna a casa nei propri territori ci riempiamo sempre la bocca della parola territorio, c'è chi si è avvantaggiato, c'è chi va in avanscoperta e chi invece rimane in retroguardia.
Parlo con molta chiarezza, ho firmato questo ordine del giorno, credo che un ordine del giorno non impegni, non sia impegnativo, non è un atto amministrativo, non è una delibera, è chiaramente una presa in carico dell'Assemblea legislativa, questa è una prerogativa di tutti noi per una questione che conosciamo tutti, forse non tutti quelli che abitano al nord delle Marche, ma noi del centro, e in modo particolare noi della provincia di Fermo sappiamo bene di che cosa si tratta.
Credo che tutto quello che in questi giorni è stato scritto, su cui si è speculato, si è fatto anche dello sciacallaggio, e mi dispiace doverlo dire - tra l'altro, è stato anche fatto dalla mia parte politica, qualche personaggio a cui probabilmente serve farsi grande su questo, a me personalmente non serve - non credo che cambiare qualche parola possa influire nell'orientamento che avrà la Giunta, mi fido di quello che ha detto il Presidente Spacca, delle firme che sono state apposte, anche se non in maniera ufficiale - è stato fatto - credo, comunque, che ci sia la volontà affinché la nuova struttura ospedaliera nel territorio di Fermo venga fatta.
E' chiaro che sappiamo tutti, ma nessuno vuole capire, nessuno vuole sentire, tant'è che avremo il 20 l'Assemblea dei Sindaci e vorrei invitare sia l'Assessore Marcolini che l'Assessore Mezzolani ad essere presenti per poter spiegare ai cittadini cosa sta avvenendo, come in ogni famiglia quando c'è un problema grosso come quello del tirare avanti. Così è per le amministrazioni, tanto più per una amministrazione regionale come la nostra che ha faticato, e tutti lo sanno molto, ad avviare, sviluppare questo bilancio che oggi andiamo a votare.
Mi fido e credo che saranno messe in campo tutte le iniziative, tutte le azioni positive perché questo avvenga. Sappiamo bene che abbiamo bisogno di questo ospedale, ma sappiamo anche bene che i tempi saranno lunghi, come è lungo il percorso per ogni struttura che viene avviata. Probabilmente ci sarà bisogno anche di altri soldi.
Se votiamo questo ordine del giorno facciamo bene anche se non impegniamo precisamente con quelle parole, ripeto, proprio perché ci fidiamo e siamo consapevoli tutti quanti che questo ospedale deve essere fatto, credo che facciamo bene comunque, e comunque sia all'Assemblea dei Sindaci i nostri Assessori spiegheranno bene.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Per dire innanzitutto al Presidente Solazzi che non è tanto campanilismo quanto il fatto che forse tutti i cittadini dovrebbero avere le pari opportunità anche in ambito sanitario perchè è l'unico intervento di spessore che si fa in quella parte della regione Marche, se vogliamo redistribuire equamente gli ospedali che ci sono in tutta la regione a me va bene lo stesso.
L'impegno è della Giunta regionale ed è del 2009, quindi, si chiede di onorare questo impegno, per questo, facendo seguito alla richiesta dell'Assessore Marcolini, dico che cambiando due parole nell'ordine del giorno la sostanza non cambia, la sostanza di quello che ci aspettiamo e dell'impegno che la Giunta ha preso nel 2009 che ha portato avanti e che ora deve essere portato a compimento.

PRESIDENTE. C'è un altro emendamento: "nel dispositivo aggiungere le sottostanti parole dopo scopo "e le risorse per l'Ospedale Unico di Marche Sud nella Provincia di Ascoli Piceno".
Su questo argomento non sto a nessun gioco di maggioranza lo dico con molta ... veniamo da un percorso per l'approvazione di un bilancio difficile e complicato, va bene che i latini dicevano in cauda venenum, ma con senso di responsabilità che, secondo me, in questa seduta ha coinvolto tutti, maggioranza e minoranza. Abbiamo fatto un percorso di approvazione di un atto importante, difficile, che ha fatto delle scelte che contemperano la diminuzione delle risorse insieme al dare delle risposte ad alcuni settori. E' un fatto imprescindibile, non sto al gioco del salvasi la coscienza votando un ordine del giorno che prima di tutto, lo dico, ma lo dico, non in modo politico, lo ritengo un fatto istituzionale. Dico come mia dichiarazione di voto, una dichiarazione di voto che deve giustificare il voto, è che non si può ... adesso è arrivato il Consigliere Trenta, io ho altre richieste di emendamenti su altri ospedali, diventa una cosa poco credibile all'esterno il raggiungimento di obiettivi per cose che ritengo importanti.
Non è che non ritengo importante il fatto che a Fermo si realizzi quell'obiettivo, però stiamo attenti a non assecondare populismi attraverso la votazione di atti che fanno in modo di salvarci la faccia per qualche secondo e di farcela perdere per l'eternità. Io non ci sto a questo gioco!
Metto in votazione l'emendamento a firma dei Consiglieri Ricci, Ortenzi, Bellabarba, anzi se permettete chiedo il voto nominale a nome mio e dei Consiglieri Bugaro e Romagnoli. (...) No, sull'ordine del giorno non era previsto ... va bene! .
Ci sono due emendamenti, questo è a firma dei Consiglieri Bellabarba, Ricci e Ortenzi.
Non stiamo votando l'ordine del giorno presentato dalle Consigliere Bellabarba ed Ortenzi, sono pervenuti sull'ordine del giorno due emendamenti uno è a firma dei Consiglieri Bellabarba, Ortenzi e Ricci: "Togliere le parole 'vengono assicurate' ed aggiungere dopo la parola affinché le parole 'si creino le condizioni per assicurare'".
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Chiedo di intervenire come dichiarazione di voto.
Stiamo parlando di una situazione che sta andando avanti, come diceva prima la collega, da tanti anni e invece lo stiamo trattando come se fosse qualcosa di territoriale, quasi una sollecitazione di noi che rappresentiamo quel territorio e quella gente, come se la nostra fosse una proclamazione per fare populismo.
Populismo non lo è, Presidente, in quanto dentro a quell'ospedale ci va il popolo, ne abbiamo assolutamente bisogno e abbiamo assolutamente bisogno di riequilibrare il numero dei posti letto che sono per quel territorio.
Voglio dire, tra l'altro votando a favore dell'emendamento, che il 20 dovrà esserci la presenza nel territorio non solo dell'Assessore alla salute, Assessore Mezzolani, ma anche dell'Assessore Marcolini, in modo tale che il territorio stesso, Assessore, con tutto il rispetto per questo bilancio così sacrificato per tutti noi, possa essere informato con dei termini precisi, con delle assicurazioni ben precise, perché questo territorio si sente abbandonato. Non possiamo essere pro o contro, o in nome, o chi firma, perché qui non firma nessuno, qui sta firmando la gente che non ha più neanche il 118. L'altro giorno c'è stato un incidente, una ragazza grave, non essendoci più il 118, è arrivata in ospedale senza essere intubata, quindi, facciamo un attimo attenzione.
Chiedo la possibilità di avere, l'avevo già chiesto in Provincia, un confronto aperto, chiaro, con dei tempi, per carità, lunghi, massimi, minimi, però, almeno con una cosa certa, senza illusioni.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Semplicemente per evidenziare i populismi del piano sanitario, perché nel piano sanitario, quello che abbiamo approvato recentemente, erano previsti l'Ospedale Marche Nord, il nuovo Ospedale di Fermo e paventato il nuovo Ospedale Marche Sud.
Avevo detto che, secondo me, una riflessione andava fatta, anziché andare avanti per ordini del giorno da correggere in "impegna la Giunta a", "impegna la Giunta compatibilmente con le risorse".
Questa riflessione sulle risorse complessive va fatta in un'ottica regionale ed in un'ottica sugli investimenti, siamo nelle condizioni di fare investimenti così grossi in un momento in cui - penso che dietro ad ogni nuovo grande ospedale, c'è un grande progetto di project financing - è andato a picco il mattone?
Bisognerebbe avere il coraggio di dire che non ci sono le risorse, o comunque andare a vedere quali territori sono nelle condizioni di avere necessità di nuovi ospedali, perché questi investimenti poi portano spese ed ingessano il bilancio della sanità con due, 300 milioni milioni di euro per i prossimi dieci anni, cioè saremo costretti a rifare una manovra sull'addizionale regionale come è stata fatta nel 2000.
Penso che questo argomento innanzitutto vada studiato dalla Giunta rispetto agli investimenti che prevede e se sia il caso rivedere qualche cosa della politica dei nuovi grandi ospedali che è all'interno di quel piano sanitario.

PRESIDENTE. Consigliera Ciriaci io non ho detto che sono contrario all'ospedale di Fermo, anzi proprio perché sono seriamente intenzionato a sostenere la realizzazione il prima possibile, non accetto queste cose che non servono a nulla.
Emendamento all'ordine del giorno 4/1 a firma dei Consiglieri Ricci, Ortenzi e Bellabarba. Lo pongo in votazione per appello nominale richiesto a nome dei Consiglieri Ricci, Comi, Badiali.
Favorevoli: Bellabarba, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, Foschi, Natali, Romagnoli, Silvetti, Solazzi, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento all'ordine del giorno 4/2 a firma del Consigliere Trenta che sostanzialmente dice "e le risorse per l'ospedale unico di Marche Sud nella provincia di Ascoli Piceno". Lo pongo in votazione per appello nominale richiesto a nome dei Consiglieri Ricci, Comi, Badiali.
Favorevoli: Acquaroli, Bugaro, Camela, Carloni, Ciriaci, Donati, Foschi, Malaspina, Marconi, Massi, Natali Perazzoli, Pieroni, Silvetti, Trenta (*), Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Marinelli, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Astenuti: Cardogna, Romagnoli, Zaffini.

(L'Assemblea legislativa non approva)

(*) n.d.r. Il Consigliere Trenta, durante la discussione dell’ordine del giorno n. 8, interviene per dichiarare il suo voto favorevole all’emendamento n. 4/2.

PRESIDENTE. Ordine del giorno 4 a firma delle Consigliere Bellabarba e Ortenzi. così come emendato.
Ha la parola per dichiarazione di voto la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Telegrafica, voto contro perché credo che l'unanimismo, il "volemose bene" è finito, siamo ai fatti, ai fatti non ci si passa, non mi faccio portare in giro, ma soprattutto non consento più che vengano portati in giro i fermani.

PRESIDENTE. Ordine del giorno 4, così come emendato, lo pongo in votazione per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Ricci, Comi, Badiali.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bugaro, Foschi, Marinelli, Natali, Romagnoli, Solazzi, Trenta, Zinni.
Astenuti: Cardogna.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 5 a firma dei Consiglieri Pieroni, Donati, Acacia Scarpetti. Ha la parola il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Grazie Presidente questo ordine del giorno è, secondo me, importante. Lo leggo velocemente perché è molto breve: “Vista la circolare dell’Asur Marche inviata lo scorso marzo ai responsabili dei presidi farmaceutici, alle residenze protette, in cui viene quantificato il nuovo tetto massimo mensile di presidi per incontinenza concedibili agli aventi diritto; vista la nuova quantificazione fatta non più sulla base numerica, ma di spesa quantificata in 19,20 euro corrispondente a 60 pannoloni a fronte di 90, precedenti; vista che tale quantificazione risulta assolutamente insufficiente a coprire il fabbisogno degli aventi diritto; tenuto conto che con questi tagli di servizi essenziali si va a colpire sempre più la fascia debole della nostra popolazione; considerata l’esiguità delle risorse finanziarie; rilevata la necessità di garantire tale sostegno principalmente ai soggetti in maggiore difficoltà economica, attraverso anche l’applicazione dell’istituto dell’Isee; impegna la Giunta a ripristinare attraverso l’Asur Marche la dotazione dei presidi per incontinenza pari a 90 forniture mensili”.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Prima di mettere ai voti questo ordine del giorno, chiedo all’Assessore Mezzolani, che dichiari ufficialmente che verrà cambiata la circolare, perché noi qui facciamo le chiacchiere, prendiamo gli impegni, ma la circolare è ancora quella e a seconda della volontà o meno di chi dirige questo settore, le cose si applicano in modo diverso in Regione, fate, quindi, una circolare in cui viene data una nuova indicazione.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. La circolare c’è, dopo di che se c’è chi non la applica va ricercato, perché lì il problema è … no, lì è stata fatta un’azione di questo genere, l’abbiamo già spiegato.
Si è preso l’Area vasta che spendeva meno per i pannoloni e il rapporto funzionava, era l’Area vasta n. 3, e ci siamo tarati su quella, in tutta la regione. E’ chiaro che dove se ne davano di più, ovviamente, i mal di pancia ci sono stati, almeno all’inizio, il che non vuol dire che noi neghiamo i pannoloni a qualcuno, semplicemente li abbiamo ridotti, ma sotto la prescrizione del medico, se a uno gliene servono 120 o 90 al mese (…) si, c’è una circolare fatta dall’Asur, ma se il medico non la applica è un altro ragionamento, bisognerà perseguire (…) E’ così. Si è lamentato chi prima ne prendeva 120 anche se non servivano, abbiamo riempito i magazzini delle residenze in questo modo. Capito?

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 5. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Bucciarelli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, Donati, Foschi, Marinelli, Massi, Natali, Perazzoli, Pieroni, Silvetti, Solazzi, Trenta, Zinni.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 6 a firma dei Consiglieri Pieroni, Donati, Acacia Scarpetti. Lo metto in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Canzian, Carloni, Ciriaci, Donati, Foschi, Marinelli, Massi, Pieroni, Silvetti, Trenta, Zinni.
Contrari: Bellabarba, Busilacchi, Camela, Cardogna, Comi, Eusebi, Giannini, Marconi, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa approva)

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Votazione annullata, ripetiamola.

Favorevoli: Acacia Scarpetti, Bucciarelli, Bugaro, Carloni, Ciriaci, D’Anna, Donati, Eusebi, Foschi, Marinelli, Massi, Natali, Pieroni, Romagnoli, Silvetti, Trenta, Zaffini.
Contrari: Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Giannini, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Astenuti: Nessuno.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Ordine del giorno n. 7 a firma dei Consiglieri Pieroni, Donati, Acacia Scarpetti, Perazzoli. Ha la parola il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Questo ordine del giorno è stato sollecitato dal nostro intergruppo ed anche dal Consigliere Perazzoli perché c’è una disparità per quello che riguarda il rilascio delle idoneità sportive tra le province. In due province viene rilasciato gratuitamente, in altre tre province, Ascoli, Fermo ed Ancona, non viene rilasciato gratuitamente.
Nella sostanza chiediamo un impegno alla Giunta a mettere in campo tutte le azioni necessarie, riguarda l’idoneità sportiva per i giovani sotto i 18 anni, per arrivare alla concreta attuazione dell’articolo 4 bis, della legge regionale 33/94, circa il rilascio gratuito del certificato di idoneità sportiva agonistica, garantendo un trattamento omogeneo su tutto il territorio regionale, attraverso la stipula di apposite convenzioni con strutture private autorizzate anche nelle province di Ancona, Ascoli e Fermo, oppure tramite una sensibile riduzione delle liste di attesa nella struttura pubblica impiegando appositi medici dello sport… no, non agonistico.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Chiederei, siccome abbiamo i capelli bianchi, che non sia il solito voto per superare la seduta, ma che a questo corrisponda un impegno concreto che già altre volte è stato sollecitato, basterebbe l’assunzione di un paio di medici di medicina sportiva, un paio ad Ancona e nell’ascolano-fermano, per migliorare la situazione. Va bene? Almeno questo! Poi se si riesce a mettere insieme tutti sarebbe meglio.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Penso che le cose che ha detto adesso il Consigliere Perazzoli siano ragionevoli e si possano sposare con l’esigenza sottostante l’ordine del giorno del Consigliere Pieroni, cioè l’idea è che si voglia stabilire un accesso garantito e assicurato per lo sport che aiuta la salute e l’equilibrio psicofisico. L’elemento di riequilibrio è che tre province su cinque garantiscono pubblicamente il servizio, due province invece no.
Direi che andrebbe esplicitato un ordine del giorno, oppure un impegno formale, che possiamo assumere, di parlarne insieme nei primi giorni anche dell’anno prossimo in cui si dica: 1) che il servizio viene distribuito in termini equitativi su tutta la regione; 2) che l’accesso al servizio avviene con una barriera d’accesso, l’Isee rinnovato, che è l’articolo che abbiamo approvato, questo ci consente di valutare …
Se questo è, è un impegno che siamo tutti registrati sulla scorta di questa rassicurazione, condivisa dall’Assessore alla salute che è quello che organizza la risposta di due province su cinque, c’è il condizionamento che stiamo verificando con il sindacato, parte la concertazione nella seconda metà di gennaio, con il nuovo Isee d’accesso perché è del tutto evidente che una famiglia opulenta i quaranta euro per il certificato sportivo se li paga, una famiglia povera va nella struttura pubblica e ce l’ha gratuitamente.

PRESIDENTE. Emendamento n. 7/1 a firma del Consigliere Pieroni, “dopo le parole: ‘idoneità sportiva agonistica’ aggiungere le parole ‘mediante l’utilizzo dello strumento Isee”. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Binci, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Donati, Giancarli, Luchetti, Marconi, Marinelli, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Romagnoli, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Traversini, Zaffini.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 7 così come emendato, lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Busilacchi, Cardogna, Donati, Giancarli, Giannini, Luchetti, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Solazzi.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Bugaro, Ciriaci, Romagnoli, Zaffini, Zinni.

(L’Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 8 a firma del Consigliere Pieroni, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Moreno PIERONI. Solo per precisare che questo è firmato da me, ma fa riferimento al Consigliere Latini che non è presente in Aula e a tutto l’intergruppo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Correggo la votazione sul mio emendamento n. 4/2, non mi ha preso e, quindi, risulta assente. E’ bene che dai verbali risulti il mio voto favorevole all’emendamento.

PRESIDENTE. Credo che sia l’ordine del giorno n. 4, l’emendamento è stato da lui presentato ed allargava …

Umberto TRENTA. Quello che io avevo integrato … grazie.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 8. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marinelli, Massi, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Contrari: Cardogna.
Astenuti: Acquaroli, Bugaro, Natali, Silvetti.

(L’Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 9 a firma del Consigliere Pieroni e, quindi, di tutto l’intergruppo. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Ciriaci, Comi, Donati, Giannini, Ortenzi, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Cardogna.
Astenuti: Acquaroli, Silvetti.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Vorrei intervenire su quell’ordine del giorno adesso in dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 10 a firma dei Consiglieri Bellabarba, Busilacchi, Cardogna. Ritirato.

Ordine del giorno 10 bis a firma dei Consiglieri Bellabarba, Busilacchi, Cardogna e Giancarli. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Binci, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Malaspina, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Bugaro.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 11 a firma dei Consiglieri Foschi, Carloni, D’Anna, Zaffini, Acacia Scarpetti, Traversini, Ricci. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Acquaroli, Badiali, Bellabarba, Bugaro, Carloni, Ciriaci, Comi, D'Anna, Foschi, Giancarli, Giannini, Natali, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Silvetti, Solazzi, Traversini, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Binci, Cardogna.
Astenuti: Marinelli.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 12 a firma dei Consiglieri Zaffini e Acacia Scarpetti. Ha la parola il Consigliere Zaffini.

Roberto ZAFFINI. Quest’ordine del giorno lo firma anche il Consigliere Acacia Scarpetti.
Sembra far sorridere, forse a voi farà sorridere, ma io penso che sia una cosa molto seria e molto poco ipocrita. Sappiamo bene che in questo momento, così disastroso per l’economia, noi continuiamo a far finta che non ci sia un fiume di soldi in nero per le signorine a cui noi probabilmente diamo anche la casa popolare. Signorine che vanno nei nostri ospedali e, magari, quando si chiede loro l’Isee neanche lo danno.
Possiamo fare finta di niente, ma in Germania e non solo, per dire in Germania quanto sono avanti, le prostitute organizzate, quelle che stanno nelle cosiddette case chiuse, versano i loro contributi ai lander mentre le prostitute autonome fanno felici i Sindaci altro che l’Imu, ragazzi!
Dal punto di vista fiscale, ma cosa diciamo …, questi bigotti, questa è una cosa serissima, io veramente mi inalbero quando vedo che qui si parla di queste cose, siamo bigotti peggio che l’800, facciamo una …
Vogliamo essere proibizionisti come fanno alcuni Paesi oppure la consideriamo come una professione, ma non possiamo far finta che non c’è una mole di denaro in nero che gira in questo Paese, non possiamo fare finta che non c’è.
Votate contro non importa, ma da questa Assemblea esce una proposta intelligente, facciamo repressione come fanno in Svezia, nei Paesi del Nord Europa o cominciamo a mettere le mani in tasca a queste signorine.

PRESIDENTE. Per carità, guardate, io apro il dibattito, ci iscriviamo tutti, però, esprimo una vibrante protesta nei confronti del tavolo tecnico: questo ordine del giorno è inammissibile. Va bene? L’istituzione di una tassa, in questo caso è una tassa sul reddito, mi pare, non è di nostra competenza, per cui l’ordine del giorno è inammissibile, non votabile.
Ha la parola il Consigliere Acacia Scarpetti.

Luca ACACIA SCARPETTI. Grazie Presidente, in qualità di cofirmatario devo dire che lei ha ragione, è formulato in maniera frettolosa, il tema però è tutt’altro che banale, quindi, nell’invitare il Consigliere Zaffini a ritirarlo, gli dico che l’aiuterò a riformulare una proposta. Tra l'altro c’è un tam-tam nei Consigli regionali dove si stanno organizzando, almeno 5 Consigli regionali propongono questa materia da inviare allo Stato perché si legiferi su valenza nazionale.

Presidente. Va bene, fare una mozione che viene discussa ci sta, però non è cattiveria, guardate … il tema so benissimo che è aperto, che ci sono proposte di legge che nascono anche dai Consigli regionali e questo tema non è nemmeno da sottovalutare, però il fatto è che si esprima …

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Scusate…, se lo ritirate, fate una mozione e se ne parlerà, si può anche prevedere che venga inviata alle Camere e quant’altro.
Ha la parola il Consigliere Zaffini.

Roberto ZAFFINI. Questo copre i buchi, allora lo ritiro, ma non perché lo sento inammissibile, perché sono ragionevole.

PRESIDENTE. No, è inammissibile, se no non le avrei detto questa cosa, è inammissibile perché non possiamo istituire …, non è competenza propria, la competenza esclusiva è dello Stato e sono materie su cui non è ammesso nemmeno il referendum abrogativo.

Ordine del giorno n. 12. Ritirato

PRESIDENTE. Votiamo i due atti oppure, se siete d'accordo, fate le dichiarazioni su entrambi - devo capire per gestire i lavori - e poi votiamo i due atti in modo separato. Può essere questa la situazione? (...) Ok.
Siamo giunti al voto finale, ma prima del voto finale ci sono le dichiarazioni di voto, invito gli astanti a fare le dichiarazioni di voto su questo e sull’atto successivo, quando saranno finite voteremo prima questo atto finale e poi l’altro. Siete d’accordo? Va bene! Io ho iscritti a parlare i Consiglieri Trenta Camela, Marangoni, Zinni, Eusebi, Natali, Acquaroli, Massi, Ricci, Cardogna, Binci e poi chiude il Presidente Spacca, non sono ammesse altre iscrizioni, solo per fatto personale. Gli interventi possono essere quantificati in massimo cinque minuti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Grazie Presidente, l’andamento dell’atto conclusivo, rispetto allo scorso anno, è migliorativo per quanto riguarda il rapporto tagli compensazione generale e metto l’accento su alcune riflessioni, partendo da un risultato che trovo scandaloso, cioè l’emendamento da me presentato che era di buon senso, così come voluto dal Presidente Solazzi, che bando alle strumentalizzazioni aveva coalizzato una precisa realtà. Chiarito anche il concetto dei favorevoli e dei contrari, noto che tra i favorevoli un illustre assente è l’Assessore Canzian, ma questo non mi preoccupa, lo valuteremo in altra sede.
Riguardo all’articolo 4 comma b) Progetto Appennino, ancora una volta, caro Consigliere Giancarli che prima mi ha detto: "Non hai chiesto il mio voto", adesso le dico perché voto contro, cioè l’ipocrisia è una brutta cosa, lei sa quanto io la stimi e mi auguro che lei mi stimi in proporzione inversa, poi un giorno le spiegherò, questo è il linguaggio criptico.
Il suo amico, Consigliere Badiali, ed il mio Presidente Consigliere Cardogna che forse non ha capito e non si è reso conto che Limes l’avete inserito insieme al Progetto Università per la Pace nel documento approvato dalle tre Commissioni congiunte, avete votato quella legge in Aula all’unanimità ed io l’ho inviata al Presidente Spacca che parteciperà ad un Convegno per lo sviluppo con il Presidente della Regione Abruzzo Chiodi.
Vi annuncio la realizzazione di una Macroarea nord sud, la Macroregione Abruzzo Marche, gli ho mandato questi tre piccoli articoli di legge, poi stupore, nello stupore, leggo sulla cronaca locale che il fantastico Consigliere Camela annuncia che ha preso 300 mila euro per lo sviluppo dell'area di San Giacomo di Valle Castellana, Regione Abruzzo, dove lei con Chiodi presiederà, sulle bacheche e sui volantini mi aspetto (…) io non ho dubbi che lei (…) Presidente lei è l’unico ad avere il dono dell’ubiquità qui, cosa che manca a noi, quindi oggi mi aspettavo che quella considerazione che io ho per lei, e sono io che non ho capito Presidente, perché lei è l’uomo che detta i tempi, detta il futuro, parla di povertà e ricchezza come io potrei parlare dell’Ascoli Calcio e della San Benedettese Calcio, è la stessa cosa, certo è fallito … il sud delle Marche Presidente, ha detto bene, è fallito, lei fa parte del sud delle Marche, ne sia orgoglioso, parimenti all’Assessore Canzian, Assessore a non so che, ma di questo ne parleremo con l’Onorevole Agostini in separata sede.
Detto questo vado avanti sulla cosa, io le presento, ai sensi dell’articolo 112 del Regolamento del Consiglio, la possibilità di esercizio dell’attività di libera professione da parte dei medici, perché io le ho detto che avrei trovavo la soluzione per recuperare i soldi razionalizzando la spesa sulla sanità. Eccola qua, l’elenco a piè di lista di tutte le strutture sanitarie convenzionate con l’Asur, quindi, nel rapporto economico, poi lo specificherò meglio, è l’elenco dei medici ospedalieri che lavorano extramoenia svolgendo attività nei centri privati convenzionati con l’Asur. Nonché la revisione delle convenzioni dei medici di base con l’abbattimento del 50% dei massimi mutuabili, ecco qui, caro Assessore Mezzolani, h24 le strutture ospedaliere regionali. Perché io devo capire se la sanità regionale, Presidente, ha difficoltà ad andare avanti nella gestione anche ospedaliera, come fanno le strutture convenzionate a trovare gli utili per garantire quelle prestazioni extramoenia. Questi primari devono dirci quanto guadagnano, perché le nostre strutture sono deficitarie e perché si consente alle strutture convenzionate di avere tanto.
Capisco che è una cosa ardua, Presidente ho finito, per questo motivo e per alcune interrogazioni che presenterò successivamente sul bilancio, dichiaro il mio voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Camela.

Valeriano CAMELA. Grazie Presidente. Cari Consiglieri, Presidente, Assessori, l’Istat - poi le rispondo Consigliere Trenta, anzi le dico subito partecipi al Convegno che è previsto per giovedì alle ore 15,00 a San Giacomo, intitolato “La montagna che guarda al futuro” così magari (…) ci sarà chi potrà venire, chi potrà essere presente.
Proprio ieri l’Istat ha disegnato una mappa delle nuove povertà, in Italia a fine 2012 quasi il 30% dei residenti è a rischio povertà o esclusione sociale, contro una media europea che è di quasi il 25%.
E’ un dato che aumenta dell’1,7% su base annua.
L’Istat ci dà queste cifre, i telegiornali ci raccontano delle piazze italiane invase dal movimento dei forconi, dalle organizzazioni sindacali e dagli studenti che protestano, ma la Banca d’Italia ci racconta che il 50% della ricchezza nazionale immobiliare e mobiliare è in mano al 10% delle famiglie, mentre il 50% delle famiglie detiene il 10% della ricchezza nazionale.
La metà delle famiglie italiane sembra non superi il reddito di 24.600 euro l’anno, ossia circa 2.000 euro al mese, nel sud si scende a 1.600 euro al mese, è chiaro che viene compromesso un po’ il soddisfacimento delle esigenze primarie dei nuclei familiari. Sembra che due famiglie su dieci non possono sostenere le spese di riscaldamento della propria abitazione, quattro su dieci non sono in grado di sostenere una spesa imprevista di ottocento euro, cinque su dieci non possono permettersi le ferie lontano da casa.
Sulla base di quello che da una parte dice l’Istat e dall’altra la Banca d’Italia diciamo che non manca la ricchezza, ma è distribuita male.
Compito della politica è scrivere nuove e diverse regole per un’equità distributiva di tale ricchezza. La leva fiscale è sicuramente una di queste regole, ma in Italia si calcola una pressione fiscale a livello record del 44,5% e un’evasione fiscale di circa 400 miliardi su base imponibile che corrisponde ormai ad una cifra nota di 130 miliardi di euro d’evasione.
Uno Stato che non funziona e non fa giustizia sociale per di più per finanziare una burocrazia lenta inefficiente e costosa.
Bisogna sostenere, aiutare i ceti indigenti, preservare la spesa per i servizi sociali e per il trasporto pubblico locale, manovrare la leva fiscale per un’equa ridistribuzione della ricchezza, tendendo a favorire il lavoro, motore di nuova creazione di ricchezza oltre che di rispetto della dignità della persona.
La tassazione, riteniamo noi dell’UdC, deve scaricarsi dalle persone alle cose, il peso fiscale deve gravare maggiormente sulla rendita rispetto al reddito. Questa visione che dovrebbe avere il potere politico è oggi propria di chi voterà a favore di questo bilancio. Molte volte ci capita di inseguire il particolare, abbiamo parlato di marchette, ma la marchetta comunque si addice bene ad un provvedimento che comunque riguarda la nostra Regione, le Marche, quindi è a tutto vantaggio, diciamola così scherzando … abbiamo questa specificità territoriale che la marchetta si riferisce ad un provvedimento, comunque, a favore delle Marche, della nostra regione, quindi, prendiamola buona così.
Valutiamo positivamente pertanto i risultati derivanti dalla Convenzione con l’Agenzia per le entrate per la gestione dell’Irap e dell’addizionale regionale Irpef che hanno portato nelle casse regionali nei primi mesi del 2013 circa 17 milioni di euro. Secondo le previsioni dell’Assessore Marcolini nel 2014 si conta di poter recuperare risorse tributarie per quasi 50 milioni di euro, è una strada giusta in direzione dell’equità.
Insieme a questa strategia di recupero delle risorse da maggiori entrate c’è anche una strategia di recupero di risorse da minori spese. Il limite di spesa posto dal patto di stabilità interno ha determinato una minore disponibilità di 21 milioni di euro del bilancio regionale e a questa sforbiciata, a questo taglio, va aggiunta quella prevista dalla legge di stabilità 2014 pari a 17 milioni.
I tagli da parte dello Stato si sono aggiunti a quelli previsti dalle manovre finanziarie 2011 e 2012, in questo contesto di austerità va riconosciuto al Presidente Spacca di aver saputo subito introdurre un clima di sobrietà alle strutture organizzative, dando riscontro alla consapevolezza ed alla responsabilità che la situazione economico finanziaria riferiva alla classe politica ed alla dirigenza regionale.
Allo stesso Presidente Spacca noi diciamo che ci sono ancora margini di rigore da attuare, ci sono spese che possono ancora essere ridotte, soprattutto, nei costi indiretti della politica, consapevoli che linea rigorosa dell’uso del denaro pubblico non potrà che migliorare la sua credibilità politica e quella della maggioranza.
Questa strategia ha consentito di prevedere per il 2014 una riduzione dell’Irap per le imprese che assumono nuovo personale con contratto a tempo indeterminato. Tale riduzione aggiuntiva a quella prevista dalla legge di stabilità ha consentito altresì il mantenimento dell’esenzione dalla manovra regionale sull’addizionale all’Irpef alla metà dei contribuenti marchigiani come ha voluto, giustamente, ricordare il Presidente Spacca.
Sempre in tema di Irap io avevo suggerito in linea con una mia specifica mozione, un intervento di sospensione dell'addizionale Irap per le start up di nuova creazione, quindi al momento inesistenti, intendendo con questo provvedimento avviare un investimento di medio termine che avrebbe potuto portare alle casse regionali Irap fresca ed inaspettata insieme ad altri tributi locali da parte di quelle imprese poche o tante, non so, che fossero riuscite a consolidarsi dopo il periodi di sospensione proposto.
La sospensione dell'addizionale Irap di due anni, tre anni, anche di un solo anno avrebbe infatti permesso di osservare l'andamento della curva della nati/mortalità delle imprese e, quindi, di confrontarla con l'andamento degli anni precedenti.
Sono convinto che sarebbe emersa una valutazione complessivamente positiva pur nella consapevolezza della scarsità in soldoni del beneficio delle imprese, andiamo a considerare che sarebbe restato qualche centinaio di euro ogni 100 mila euro di costo del lavoro.
E', quindi, solo una questione di segnale di attenzione al mondo delle imprese, ma mi inchino alla competenza tecnica dell'Assessore Marcolini supportata da una visione ampia che indubbiamente l'osservatorio dell'Assessorato può fornire.
Questa manovra anticiclica mira a sostenere il rilancio della nostra economia agendo su una maggiore disponibilità di reddito per sostenere la domanda interna e a migliorare i livelli di competitività del nostro sistema produttivo, attraverso la riduzione del costo del lavoro senza toccare il sistema dei diritti sociali, va inoltre detto che sul lato delle imprese agisce anche il decreto recente sul pagamento dei debito della pubblica amministrazione che ridà liquidità tale da evitare di far fallire molte piccole imprese ...

PRESIDENTE. Consigliere Camela non è cattiveria guardi, le chiedo, visto che è un intervento giusto e che ha fatto un buon lavoro, e questo è encomiabile, perché molti parlano a vanvera e lei ha fatto un buon lavoro, di affidarlo alla segreteria e verrà inserito agli atti, perché purtroppo ha cinque, sei minuti ed è a dodici ...

Valeriano CAMELA. ... però, il discorso deve essere anche funzionale ...

PRESIDENTE. Lo so, purtroppo il tempo per la dichiarazione di voto è di cinque minuti.

Valeriano CAMELA. Un discorso a parte va fatto sulla sanità, dal maggio 2010 proprio quando ci siamo insediati come Consiglio regionale, il comparto Sanità nazionale è stato tagliato per oltre 7 miliardi di euro. Nel 2013 le risorse del fondo sanitario sono stimate in 106 miliardi manca ancora l'intesa Stato Regioni per il riparto del fondo.
L'approvazione della recente delibera sulla riorganizzazione delle reti cliniche va nella giusta strada della razionalizzazione ed efficientamento della rete ospedaliera per le acuzie, per le Case della salute, per la prevenzione e trasformazione dei piccoli presidi ospedalieri, senza far venir meno l'offerta sanitaria nei piccoli centri urbani.
Rimane però un dato, e sto per concludere, l'equa distribuzione sia dell'offerta sanitaria che delle risorse finanziarie che dallo Stato vengono assegnate alle Regioni per testa, significa che ogni marchigiano riceve una quota ponderata di bonus sanitario. Questo bonus però non è ripartito equamente viene ripartito secondo la spesa storica, quindi, con allocazioni che di anno in anno ripetono le sperequazioni che in ogni bilancio i Consiglieri regionali del sud delle Marche denunciano e lamentano, come si è evidenziato.
Non so, forse, c'è stata una inversione di tendenza nella delibera delle reti cliniche per questo famoso riequilibrio dei servizi sanitari sull'intero territorio regionale, però la sanità delle Marche sembra ancora oggi essere riferita da Macerata al nord.
Sono in attesa di uno schema di ricognizione dell'offerta sanitaria che ho chiesto al Direttore dell'Asur Ciccarelli, per il tramite del Presidente della Commissione sanità Consigliere Comi, per sapere nel dettaglio i servizi sanitari riferiti a ciascun presidio ospedaliero, a ciascuna azienda ospedaliera, all'Inrca, suddivisi per area vasta.
In questo modo, sarà utile poi questo schema a tutti noi per vedere effettivamente quale sarà la distribuzione dell'offerta sanitaria e se c'è in atto, come abbiamo scritto nel parere condiviso dalla Commissione sull'approvazione delle reti cliniche, del progetto reti cliniche, questo riequilibrio pur a piccoli passi.
La presenza di due Aziende ospedaliere raddoppia l'offerta sanitaria verso i rispettivi territori ...

PRESIDENTE. Consigliere Camela sono dispiaciuto, perché lei è una persona squisita e sta dicendo cose interessati, però è arrivato a tredici minuti, non è possibile, le devo togliere la parola, non l'ho mai fatto con nessuno.

Valeriano CAMELA. ... la presenza di due aziende ospedaliere ...

PRESIDENTE. Ma ci legga la parte votiva!

Valeriano CAMELA. La presenza di due aziende ospedaliere raddoppia l'offerta sanitaria verso i rispettivi territori di insediamento. La logica che vede l'Asur inseguire le aziende ospedaliere per frenarne la concorrenza in realtà favorisce l'implementazione dell'offerta dei servizi sanitari.
Per riequilibrare il sistema c'è una sola via chiudere l'Azienda ospedaliera Marche Nord, oppure far partire anche quella di Marche Sud, come a suo tempo fu deciso in questo Consiglio regionale.
Non si può ancora assistere alla riduzione delle prestazioni sanitarie nelle province di Ascoli e Fermo con l'allungamento delle liste di attesa e poi riscontrare che la Regione eroga decine di milioni all'Azienda di Torrette Marche Nord per ripianare i disavanzi. Se l'aziendalizzazione è un incentivo alla concorrenza in termini di maggiore produttività dei servizi sanitari allora si chiudano quelle che eccedono a questo presupposto, che non riconoscono questo presupposto, oppure si dia anche ad altri la possibilità di esprimersi di operare.
Per le considerazioni fatte dichiaro pertanto di esprimere il voto favorevole del gruppo UdC al bilancio di previsione annuale 2014 e al bilancio pluriennale 2015/2016, nel contempo esprimo il mio compiacimento all'Assessore Marcolini per il rigore tecnico con cui ha trattato i vari argomenti insieme al suo staff, affrontando le nuove sfide dell'armonizzazione dei bilanci che sono impostati all'individuazione di criteri comuni per una gestione unitaria dei bilanci pubblici e con questo ringrazio il Presidente per avermi consentito di sforare nettamente il tempo a mia disposizione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Cercherò di essere veramente rapido, solo per replicare ad alcune osservazioni del Presidente Spacca che forse ha riportato sul pianeta terra un dibattito che stava un po' scivolando sulla ritualità della politica, se vogliamo usare questo termine.
Mi sento di dirgli questo: senza dubbio noi oggi ritroviamo, in questo Consiglio regionale, un'opposizione sicuramente variegata e che probabilmente, da un punto di vista anche partitico, sarà variopinta nelle prossime settimane perché siamo in una fase di ridefinizione completa della politica italiana.
Mi sento di dire in coscienza che l'opposizione che ho svolto non è stata né demagogica, né permeata di un mantra su qualche argomento. Sicuramente quel discorso sulla povertà è stato un discorso giusto da parte sua, ma io non so se lei ieri ha assistito al dibattito in Aula, ma uno dei temi di questa finanziaria che mi sono sentito di promuovere è stato proprio quello della difesa del sociale, oltre che quello del trasporto pubblico ed ho detto anche altre cose che non ripeto.
Mi sento di dire una cosa e cioè che questa difesa del sociale non è avvenuta solamente per l'azione della Giunta e del concetto di maggioranza, ma credo che realisticamente sia avvenuta nel corso di tutti questi mesi da un dibattito ed una sensibilità politica di tutto il Consiglio regionale e di tutte le forze che lo compongono.
Credo che sia un risultato comune anche perché in questi anni non abbiamo mai assistito ad un'opposizione che ha votato al fondo anticrisi o che magari ha pensato di non promuovere la cooperazione o qualcosa di simile.
Detto questo però delle differenze politiche ci sono, innanzitutto la ringrazio della cartellina che mi ha lasciato sull'internazionalizzazione che mi prefiggo di studiare attentamente e seriamente, visto che il compito di un Consigliere è esattamente quello di svolgere una funzione di controllo, anche se mi sento di dirle subito, a pelle, una cosa, quando lei mette i suoi obiettivi: allargare la base delle imprese che fanno internazionalizzazione, aumentare i valori dell'export, produrre reddito, ce n'è uno che per lei è un fatto positivo, ma per me è un elemento preoccupante, ed è quello di attrarre investimenti, perché sotto la formula attrarre investimenti di fatto c'è l'acquisizione, per lei magari è un aspetto positivo, l'elemento tecnico di circolazione di un capitale che non è nostro e che arriva nel territorio. Questo ha la sua legittima logica più che rispettabile, ma il rischio è che da una aspetto prettamente monetario, arriviamo ad un aspetto egemonico da parte di gruppi stranieri che io considero di per sè un fatto negativo quando questo elemento egemonico diventa sostanzialmente un interruttore che decide in quale momento accendere, in quale momento spegnere l'economia marchigiana. Giustamente lei nell'ultima slide ha inserito una serie di casi, e uno di questi credo che sia emblematico, quello attinente gli yacht, il settore della nautica, quello che oggi appare essere un investimento, ma noi non abbiamo la certezza, né matematica, né scientifica, nel tempo, che esso resti investimento e non diventi invece impoverimento perché magari un domani questi signori decidono di delocalizzare e portare via non solo forza lavoro e denaro, ma in quel caso anche innovazione, qualità del prodotto e quant'altro. Ecco il confine dell'internazionalizzazione, in alcuni settori lo chiamiamo internazionalizzazione, ma siamo ad attività che si facevano anche trent'anni fa, quando si va ad una fiera, quando parliamo di progetti di internazionalizzazione veri e propri, su questo credo che sia legittimo avere diversità di opinioni in una democrazia politica, per me, l'elemento dell'identità nazionale è un elemento di qualità da aggiungere. E' un elemento forgiante e lasciamo perdere i nazionalismi che non c'entrano niente e che per altri sono un ostacolo.
Potrei continuare ore, ma non è questa né la sede, essendo in dichiarazione di voto, né l'orario giusto per farlo, mi limito a dire che complessivamente nella bilancia di valutazione di una finanziaria di miliardi di euro, di impegni di spesa e di competenze di cassa, che complessivamente fotografano tutto quello che fa la Regione, o meglio tutto quello che è agganciato alla Regione, perché io sono sempre più convinto che sul mondo della sanità ci sia una schizofrenia in atto. Vale a dire che noi dovremmo essere i datori di lavoro di strutture che invece viaggiano completamente autonome, dilagando in ogni dove e forse, mi dispiace, ma l'unica responsabilità può essere attribuibile alla Giunta perché è la Giunta che ha un rapporto diretto con l'Asur.
Di fonte a questo nella bilancia complessiva di una finanziaria e di una manovra, mi sento sollevato sul sociale, mi sento di aver contribuito sul sociale, l'emendamento che ha finalizzato i centocinquantamila euro che garantiscono i fondi per lo sport per i disabili è del sottoscritto in Commissione, ma sono convinto che qualsiasi altro Consigliere avrebbe affrontato, al posto mio, prima la cosa con un attimo di tempistica.
Concludo, laddove ci sono i diritti di tutti i cittadini, credo che tutte le forze politiche abbiamo provato a fare un onesto dibattito, laddove ci sono scelte politiche, mi sia consentito, visto che non ho fatto ostruzionismo - perché i segnali della ripresa economica per me non ci sono, per lei magari si, diciamo che siamo d'accordo sul fatto che non si vedono, quindi, mi sono sentito in dovere di non avere un atteggiamento ostruzionistico - mi sia consentito il legittimo e democratico posizionamento politico di dire che io al suo posto farei il Governatore diversamente, almeno su una serie di materie, una di queste la sanità e questo mi è sufficiente a votare contro questi atti.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente, sarò il più sintetico possibile.
Ho ascoltato con molta attenzione la relazione dell'Assessore Marcolini che con dati, come al solito, analitici e puntuali ci conferma, conferma a me nella mia convinzione, che questo bilancio di guerra è in linea con il programma e, soprattutto, con la filosofia che anima questa maggioranza: garantire al massimo possibile i livelli essenziali sui temi più sensibili per i cittadini più deboli. Questo è il primo dato essenziale.
Il secondo dato secondo me importante, è che nonostante sia un bilancio di guerra c'è attenzione e lungimiranza al futuro, e di questo dobbiamo ringraziare, devo ringraziare il Presidente Spacca ed il Presidente di questa Assemblea legislativa per i continui, ad alcuni ho assistito, ed interessanti incontri pubblici per parlare dei fondi europei.
In un'economia di guerra questo Consiglio regionale, secondo me, si è fossilizzato un po' troppo sulla gestione dell'esistente e, quindi, ringrazio i vertici di questa Regione, della Giunta e del Consiglio perché pensano anche al futuro pur in un momento di gravissima crisi economica.
Questa Assemblea ha corretto un po' una delle critiche che facevo inizialmente, quella cioè di assoluta disattenzione allo sport. Grazie alla sensibilità di tutta l'Aula siamo riusciti a rifinanziare con certezza l'accordo con il Miur ed il Coni per lo sport di base delle scuole primarie che è uno dei vanti della nostra Regione.
Alcune critiche permangono e sarò velocissimo.
Come ho detto all'inizio di questa sessione, questo è un rimprovero anche al Presidente della Giunta, c'è poca attenzione alla riorganizzazione della macchina amministrativa, purtroppo non si sono visti i segnali che avrei voluto vedere, i famosi premi incentivanti applicati al massimo, lo ribadisco, secondo me, non sono né giusti, né equi.
La scarsità dei fondi, e purtroppo questo è più comprensibile, non ci impedisce di agire come avremmo dovuto per quanto riguarda alcuni temi ambientali e soprattutto alcuni temi ambientali legati allo sviluppo turistico della nostra regione come la difesa del suolo e della costa.
L'ultimo aspetto, per serietà e per disciplina di maggioranza, in un momento così difficile, abbiamo deciso di ritirare gli emendamenti, purtroppo quella tabella C di cui capisco le motivazioni, soprattutto capisco il perché i vertici di questa Regione l'abbiano dovuta tollerare, perché ben altri obiettivi si prefigge questo bilancio, quindi, lasciamo le briciole a chi ha bisogno di raccoglierle, mi è dispiaciuto solo che il Consigliere Camela ha tentato di dare dignità alle marchette, che almeno si taccia su questo.
Il nostro voto sarà convintamente favorevole, nonostante alcune criticità perché, e chiudo, è un bilancio di guerra gestito nella maniera più saggia possibile, c'è anche, in questa Regione, grazie a Dio, chi sta pensando al futuro.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Brevissimo Presidente, per annunciare il voto negativo del Gruppo Centro Destra Marche Fratelli d'Italia appuntando l'attenzione solo su due aspetti.
Comprendiamo in pieno qual è la situazione, comprendiamo in pieno quello che lei ha riferito e che ha riferito l'Assessore Marcolini sullo sforzo fatto per tutelare determinate debolezze e criticità.
La nostra critica viene fuori dal fatto che, secondo noi, si poteva fare di più, perché ci sono delle sacche di spreco ancora su cui non mettete mano.
La prego, e glielo dico con la massima convinzione e con la massima schiettezza, di interessarsi di sanità, visto che l'Assessore non se ne interessa, prenda in mano la situazione e verifichi quello che sta succedendo in tutti i territori, perché al di là del taglio, della razionalizzazione, al di là delle disparità di trattamento che noi vediamo giornalmente sui territori, al di là di questo, ci sono degli sprechi notevoli, sui quali non si interviene.
Sono stufo, Presidente, di sentir parlare lei, il Presidente Solazzi, sui nostri stipendi, su tutto quello che viene fuori ogni giorno dove sembriamo essere persone che vanno in giro, non so, forse a trovare lavoro o altro, quando allo stesso tempo noi abbiamo una dirigenza sanitaria che si divide prebende più che laute, non solo a livello di stipendi mensili, ma beandosi anche di raggiungimenti di obiettivi a cascata.
Se lei pensa che negli ultimi due anni di benefit, non di stipendio, se ne sono andati sui settecentomila euro, lei può capire perché voto contro il bilancio, perché a voler credere a quello che lei ha detto, sulla difesa della criticità delle persone che stanno in un certo modo, per far ripartire l'impresa questi sarebbero stati soldi utili, e non è comprensibile come rispetto ai tagli che noi ci dovremmo imporre, dovremmo imporre a tutti e dovremmo far capire a tutti, ci siano dei mondi che rimangano totalmente immuni da questo.
Le chiedo Presidente di porre mano alla sanità mandando via tutti, rinnovando, non ci faccia le sostituzioni, Presidente. Glielo dico, meglio prevenire che curare, non facciamo gli spostamenti perché siete tutti convinti delle incompatibilità di qualcuno che viene messo poi da un'altra parte, non faccia in questo modo.
Spero che questa Giunta esca in modo migliore da questa situazione perchè conosce meglio di noi tutta la sua illegittimità, perché vede, Presidente, purtroppo di sanità qui non se ne parla mai. Se ne parla solo con delle interrogazioni che vengono ovviamente discusse "a babbo morto". Io ho una interrogazione del giugno scorso in cui sembra che l'Asur Marche nell'anno 2012 tra quanto ha investito nelle 5 Aree vaste e quanto è rimasto come contributo ..., dicevo Presidente e sarò brevissimo, che nell'anno 2012 risulta per tabulas che tra quanto ha avuto tramite trasferimento l'Asur Marche e quanto ha investito nelle 5 Aree vaste residuano ottantaduemilioni di euro, io chiedo a lei di intervenire, perché potrebbero essere dei dati non giusti, ma in ogni caso in un bilancio di lacrime e sangue, normalmente chiunque fosse stato al suo posto avrebbe dovuto fare le stesse cose, cercando di sovvenire su certe situazioni, Presidente magari poi si informa con l'Assessore, ma vorrei che lei prendesse in mano questa situazione, perché al di là di questo (...) il dispotismo illuminato è la cosa migliore che c'è, qualcuno parla dei trenta tiranni, non uno, mai, del resto voi avete Renzi, e scusate!
Detto questo Presidente non è comprensibile come di fronte ai problemi nella gestione dei parchi, faccio esempi che ci sono venuti davanti negli ultimi giorni, ed ai problemi che il Coni lamenta, di non avere più una lira, noi riusciamo a mantenere sacche di interesse che non sono più giustificabili.
Questo vale dappertutto, vale ancora di più se accompagnato da quello che vediamo, sempre nel bilancio, quanto spende la Giunta per la comunicazione. Presidente, non penso che lei abbia ancora più bisogno di essere pubblicizzato, non ritengo, ma quando vediamo tutto quello che se ne va in quel settore, quando vediamo tutti i giornali che escono, tutte le pubblicazioni, noi votiamo contro questo bilancio perché riteniamo che tutte quelle risorse potevano essere spese in altro modo. Non avremmo raggiunto forse gli obiettivi di tutela massima, sicuramente, però, per lo meno, ci avremmo provato in un modo più degno.
Grazie Presidente che mi è stato ad ascoltare.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Sappiamo benissimo che fra dodici mesi tutto quello che diremo, mi auguro che lo potremo dire tutti in quest'Aula, sarà drogato dalle imminenti elezioni regionali. Tanto vale, Presidente, dirselo con un po' più di distacco dodici mesi prima, consapevoli dello scenario che sta fuori di qui.
Penso che ieri sera avete potuto vedere in parecchi il signor Calvani, il leader dei 'forconi', e capire, non dico questo per non rispettare la gente che legittimamente protesta, a chi si affida la rappresentanza in questo Paese. E' uno scavalcamento sempre più estremo, tutti scavalcano tutti su posizioni più estreme e tutti nelle posizioni naturalmente più facili.
Oggi Grillo è scavalcato dai 'forconi', poi ci sarà qualcuno che scavalcherà i forconi accusandoli che sono troppo timidi, quindi, o un'Assemblea, come la nostra, riesce a dare una risposta, e non sto parlando di soluzioni, sto parlando di metodi di coinvolgimento popolare, oppure i 'forconi' nel 2015 saranno qui, poi Dio protegga il popolo, però è verosimile uno scenario di questo tipo.
Presidente è chiaro che siamo divisi sulle scelte di bilancio, su alcune per lo meno, che hanno caratterizzato un po' il dibattito. Le nostre posizioni diverse in questi dodici mesi, le ribadiamo con il bilancio che è uno strumento che programma, ma che riassume un po' queste prese di posizione che tutti abbiamo espresso qui dentro e che vengono anche da lontano.
Si sa qual è il dissidio sulla sanità, al di là della battuta su chi saranno i dirigenti, si sa che la nostra posizione da anni è una posizione diversa perché non siamo d'accordo sull'Asur, eravamo per le Asl provinciali, cabina regia Regione e Asl provinciali, direte che oggi sono fissato con i sindacati, però mi ha un po' commosso quando Ghiselli della Cgil ha detto che ci volevano le Asl provinciali. Ghiselli, dodici anni fa, non ci ha filato neanche di striscio, come si dice, e oggi lo riconosce. Devo dire un minimo di soddisfazione, Presidente, lo dice il Segretario della Cgil, anche quello della Cisl lo ha detto. Va bene, il nostro ruolo può essere quello di dire che ci hanno dato ragione dopo qualche anno, comunque (...) si, lo dicono tutti, ma ancora non lo fanno ...
Sono battute che riguardano dibattiti che vengono da lontano, quindi, li ribadiamo perché certe posizioni non ci convincono.
Capisco lo sforzo, capisco quando è difficile, mi manca, ve lo dico, la critica al Governo perché mi ero un po' abituato, in passato, alle relazioni della nostra Giunta e del nostro Assessore al bilancio quando si aprivano con l'attacco al Governo, meno male che adesso non c'è, quindi, possiamo parlare di altro e non solo di politica nazionale perché per anni qui abbiamo parlato sempre di Prodi e Berlusconi e non delle nostre Marche.
Concludo, Presidente, dicendo questo: 2014, cioè quando mancano 15 mesi alle elezioni, non sono qui a dettare l'agenda, però lo potrei capire, sanità e tagli percepiti con equità, il ruolo della Svim, lo ribadisco ancora una volta, stavolta non ho fatto l'emendamento per la soppressione della Svim, ma il problema esiste.
Aerdorica, come si mangia le risorse e qual è la nuova gestione e la nuova strategia.
Il lavoro, i centri per l'impiego, spesso l'ho detto, l'abbiamo detto noi, oggi per fortuna lo dice il Governo nazionale.
Personale e dirigenti, mi dispiace dirlo, qui non si offenda nessuno, fuori da quest'Aula, purtroppo, il concorso per tredici dirigenti è percepito male, questo non sono io che lo devo dire, lo sapete, non ho una soluzione precisa neanch'io, però per come sono messe le cose è percepito male.
Sul nuovo Pear e, quindi, sulla strategia ambientale, lo sapete, ne riparleremo a breve quando presenteremo il risultato sul biogas e tutto quello che è mancato su questa programmazione.
Per ultima l'organizzazione dei Comuni, attenzione non è che possiamo lasciare al caso le fusioni che si aggregano, credo che dobbiamo assumerne l'iniziativa. Abbiamo approvato una proposta di legge molto vaga, credo che dovremmo scendere più sulla terra e soprattutto, Presidente, aprire al massimo il dialogo su questi argomenti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Grazie Presidente. Poche parole, quasi di rito, ma qualcuna ne voglio dire.
Ascoltando il dibattito di stamattina, un Consigliere, in un passaggio, nel merito, ha detto alcune cose importanti, ma poi ha parlato di un passaggio ragionieristico del bilancio di oggi, nel senso che ci sono meno risorse allocate più o meno nei capitoli che la Giunta propone e così via.
Credo che in questo bilancio 2014 di previsione si possa leggere una linearità, una coerenza ed una determinazione del programma di governo di questa Regione che, in questi anni, è stato orientato e teso a sostenere una coesione sociale nelle Marche, legata soprattutto ai temi del lavoro, alla tutela dei più deboli, alla famiglia e, non è secondario, se per l'ennesima volta, nonostante la riduzione di risorse, riusciamo, la dico così, l'Assessore Marcolini forse potrà specificare meglio, a mantenere l'invarianza di risorse sul sociale, anche nel 2014, nonostante ci sia stata una riduzione consistente delle risorse, con tagli più o meno lineari che, in questo modo, hanno penalizzato altri settori.
E' chiaro che ci sono delle criticità da superare, tante, alcune le ha accennate anche il Consigliere Massi, ma questo non significa che nel suo insieme questo bilancio non risponda a quei temi su cui questa maggioranza, ma anche molti di voi, hanno segnalato, nel corso degli anni, l'esigenza di stare legati a quei settori che io ho appena ricordato.
E' chiaro che alcuni temi: politiche giovanili, difesa del territorio, sono argomenti che vanno ulteriormente sostenuti, ma la situazione è questa. Penso che rimanga un'incertezza palpabile per il futuro, per il prossimo anno, purtroppo la legge di stabilità che stanno votando al Governo non ci aiuterà. Il sistema delle autonomie locali, delle Regioni, saranno ulteriormente penalizzate. Ringrazio il Presidente Spacca di essere stato in Aula, è normale, oggi c'è il bilancio, ma credo che qualche volta sia utile una presenza in più, anche rispetto ad altri Consigli, perché vede, Presidente, sul suo intervento che prende spunto da una provocazione o dall'intenzione del Consigliere Marangoni di scatenare una polemica sul tema della Giornata delle Marche, io ho ascoltato, su un tema fondamentale come l'internazionalizzazione, argomentazioni molto forti delle quali molto spesso ci manca la conoscenza diretta, forse per negligenza nostra, magari ci impegniamo a studiare poco o partecipiamo troppo poco ad eventi dove sarebbe opportuno andare.
Su questi temi credo ci siano degli elementi, dentro un canale di incertezze, di speranza. Uno dei temi è quello dell'internazionalizzazione, l'altro potrebbe essere quello dei fondi comunitari europei che se spesi ed utilizzati bene ci possono dare la possibilità non solo di mantenere fino in fondo a questa legislatura le caratteristiche di una Regione che difende le prerogative economiche e sociali di questa regione, ma forse di avere altre risorse, se saremo capaci di usarle nel modo adeguato.
Il nostro voto ovviamente è favorevole, è anche scontato dirlo, lo diamo con convinzione perché riconosciamo, in questa legislatura, una coerenza piena rispetto ai temi della coesione sociale di questa regione.
Questa maggioranza oggi sta garantendo i numeri per approvare questo atto importante, qualche Consigliere che non vedo in Aula spero che rientri. Incidenti di percorso ce ne sono stati, questo è anche abbastanza normale, ora mi attendo che la maggioranza, in un passaggio come questo, regga e dimostri che può arrivare tranquillamente a quei ventisei voti che è la somma che ha premiato il Presidente Spacca con il 60% dei Consiglieri eletti nelle ultime elezioni regionali, quindi, vediamo quello che accadrà.
Per quello che riguarda il mio gruppo siamo tutti presenti ed il voto del PD non mancherà a questo bilancio di previsione 2014.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Grazie Presidente, sarò brevissimo, perché per quello che non dico, faccio assolutamente mio l'intervento del Presidente Consigliere Ricci e del Consigliere Eusebi relativamente alla macchina regionale, voto convintamente questo bilancio proprio per le macro questioni che è stato chiamato ad affrontare.
Condivido le linee di resistenza che sono state portate avanti in questi anni di crisi drammatica, perché la crisi non è cambiata, si è accentuata, morderà ancora e, quindi, noi ci stiamo attrezzando, non so fino a quando reggeranno l'urto le attrezzature che abbiamo, però avere la consapevolezza di quali sono le grandi questioni su cui occorre far argine, questo si, e l'atteggiamento del Presidente e dell'Assessore al bilancio e di conseguenza della Giunta su questo merita assolutamente la mia attenzione e la mia approvazione.
Condivido le politiche di internazionalizzazione che si stanno portando avanti e condivido la scelta di un orizzonte strategico rappresentato dalla macroregione.
Detto questo non posso però non cogliere due aspetti che la relazione al bilancio offre alla nostra riflessione.
Ci sarà un leggero miglioramento dell'economia, senza che questo porti beneficio all'occupazione e, quindi, un ulteriore grande compito per la nostra regione in un quadro di non finanziamenti, di non trasferimenti, sarà porsi il problema non soltanto del lavoro da difendere, ma del lavoro da creare.
L'altra considerazione che nasce da una constatazione che la relazione fa è che nel 2014 il nostro Stato pagherà 83 miliardi di interessi, anche questo deve essere un altro motivo di riflessione, perché le risorse potrebbero esserci, ma vanno in un'altra direzione, quindi, qui il richiamo forte alla nostra Regione perché nei tavoli sui quali può dialogare con il Governo si ponga con forza una visione di una politica economica diversa.
La terza questione che nasce da tutto questo e che desidero segnalare, ma credo che anche i miei colleghi della maggioranza saranno d'accordo con me, è l'esigenza di un rilancio dell'azione di governo proprio perché questo sarà l'ultimo anno che ci porterà verso le nuove elezioni. Un rilancio forte dell'azione di governo con un presidio puntuale dei Servizi della Giunta e dell'intera macchina regionale affinché essa agisca come una vera e propria agenzia di sviluppo territoriale. A questo la politica, la nostra maggioranza, devono assolutamente dare il loro contributo di indirizzo, di governo e di monitoraggio.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Inizio dopo che il capogruppo ha già espresso il parere forte sul nostro voto che sarà contrario anche rispetto ad una voce importante ed autorevole, Presidente, del bilancio regionale che è quella della sanità. Forse l'aspetto più sentito da parte degli organi competenti e di tutta la politica perché tocca una delle debolezze più importanti. Quando si parla di sanità si parla, purtroppo, di gente che sta male e che ha bisogno di servizi, ciò crea particolare apprensione.
La crisi ci induce a dover parlare anche di altri aspetti, Presidente glielo dico sinceramente, apprezzo molto tutto quello che lei fa in giro per il mondo, anche prima quando ci ha dato la cartellina sull'internazionalizzazione ci ha confermato lo sforzo e anche, forse, una visione che è cominciata prima di altri territori. Non la prenda come una strumentalizzazione. Il ruolo del Consiglio regionale, il ruolo della minoranza in Consiglio regionale deve essere un ruolo di discussione, di confronto, di proposizione e di critica seppure da un'altra angolazione.
In questo senso vedo che il Consiglio regionale, in questi anni della mia esperienza seppur breve, tre anni, non ha fatto tanto sotto questo punto vista. E' un Consiglio che non promuove una visione della nostra regione in maniera forte in questo luogo, spesso non riesce a tradurre gli atti legislativi conseguenti, derivandone un danno che noi riteniamo importante e che possiamo sintetizzare in alcuni aspetti.
La legge urbanistica crea danni al nostro territorio ed è in estremo ritardo, perché se da una parte lei ci fa vedere, Presidente, i grafici sull'internazionalizzazione, dall'altra abbiamo una regione che è colpita da un grave dissesto idrogeologico che indirettamente porta a far spendere soldi ai Comuni, alle Province, alla Regione stessa ed indirettamente toglie delle risorse alla tutela del lavoro, ai nuovi possibili sviluppi del mercato del lavoro. E' una legge urbanistica che è in ritardo, arrivata in Commissione in questi giorni, inizieremo a parlarne quanto prima, ma sicuramente è una legge che doveva essere affrontata dalla Regione Marche, dalle istituzioni della Regione Marche, forse qualche legislatura fa, per poter rendere più organico il grande sviluppo urbano ed industriale che si è verificato nella nostra regione negli ultimi venti anni.
Questo Presidente non è stato fatto, è stato lasciato il problema della programmazione in mano ai Comuni ed alle varianti urbanistiche che nei territori sono diventate contraddittorie, provocando dei danni impressionanti a tutta la comunità, non solo dal punto di vista urbano, ma anche da quello economico e finanziario.
Lo diceva il Consigliere Massi, non abbiamo fatto, anche questa volta, emendamenti alla Svim. Sicuramente l'attenzione di cui lei parla nell'internazionalizzazione non è un'attenzione rivolta a tutte le imprese delle Marche, non glielo dico come critica personale, però noi dovremmo fare molto di più sotto questo punto di vista. Ritengo che potrebbero essere aiutate molte altre piccole realtà che molto spesso non sono a conoscenza e sono lasciate fuori dai binari che portano verso possibili sviluppi all'estero. Questo lo possiamo fare soprattutto politicamente, con una politica forte e coraggiosa che vada al di là del costo delle strutture, che vada al di là del costo dei funzionari, con una politica di informazione, di presenza, di sollecitazione anche degli enti che sono sotto di noi, cioè Province e Comuni.
Potremmo organizzarci diversamente e potremmo farlo con costi non esorbitanti. Parlavo prima della Svim e dell'internazionalizzazione, facciamo un esempio, Presidente, la fiera è un segnale che noi non vogliamo in qualche maniera rivendicare, la fiera è porre dei costi sulla collettività marchigiana, ma la fiera come elemento di incontro e di confronto delle imprese, delle esperienze, delle realtà, delle ricchezze presenti nei nostri territori è un elemento importante e, al di là di quanto possiamo investire, andrebbero, in qualche maniera, lasciati i progetti fieristici e riorganizzati affinché chi è escluso dai grandi canali, possa vedersi ricompattato in una sinergia territoriale, legando il progetto fiera all'internazionalizzazione.
Potrei parlare dell'agricoltura, della pesca, che hanno visto anche in quest'anno i pescatori, tante volte, venire qua per risolvere i loro problemi.
Potrei parlare del biogas che ci ha visto e ci vedrà sicuramente protagonisti negativi nello scenario politico marchigiano e nello scenario imprenditoriale.
Non vado oltre perché credo che ci saranno anche altri spazi in questo Consiglio regionale per affrontare nello specifico questi argomenti e saranno sicuramente sfruttati dal nostro gruppo e dagli altri Consiglieri, però Presidente un appello lo devo fare: noi siamo circondati da una forte azione critica nei confronti della politica e delle istituzioni, dobbiamo unirci per dare delle risposte possibili affinché queste risposte vengano al di là della burocrazia e della tecnocrazia che, in qualche maniera, travolgono le istituzioni della politica nazionale. Credo che questo sia un atto dovuto, Presidente, quindi, una politica un po' più presente, coraggiosa, soprattutto nei confronti di chi ancora vuol credere nella Regione Marche, di chi ancora vuol credere che una sfida sia possibile, una sfida vincente sia possibile.
Il ruolo del Consiglio regionale, forse il confronto ed il dibattito in questa sede su temi essenziali potrebbe essere il punto da cui ripartire, in questo periodo è mancato, non è mancato perché la Giunta o lei dormivate, è mancato perché forse questo Consiglio non è stato messo in condizione di poter dire la sua fino in fondo.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. A fine giornata voglio fare una riflessione ad alta voce su cosa, secondo me ed anche secondo Sinistra Ecologia e Libertà, bisognerebbe lavorare.
A livello sanitario, per esempio, c'è stata la chiusura dei piccoli ospedali che dovevano essere riconvertiti in casa della salute, dobbiamo lavorare affinché ci sia questa riconversione, altrimenti lasciamo un vuoto sui territori.
Sempre a livello sanitario bisogna far si che non ci sia solo un calcolo ragionieristico per la tenuta del bilancio, ma si verifichino anche le questioni in sospeso, come le liste di attesa per la diagnostica, per le visite specialistiche e per gli interventi operatori. E' una realtà, i cittadini aspettano sei mesi senza pagare, in intramoenia, pagando oltre al ticket un'altra quota, arrivano ad un mese, un mese e mezzo per alcune specializzazioni.
E' una situazione su cui il Governo regionale deve intervenire, all'interno della programmazione si deve affrontare, magari relazionando, anche in Commissione o in Consiglio, quali interventi attuare per la risoluzione di questo problema.
Altra questione è il tema che è emerso in questa discussione, le politiche degli investimenti nei nuovi grandi poli che si vogliono creare ex novo, di cui dobbiamo valutare la capacità, le risorse e anche l'efficacia, perché su alcune questioni, tipo quella di Pesaro su Fosso Sejoro che ha grossi problemi di viabilità, grossi problemi di stabilità, si potrebbe ripensare a quell'aspetto, bisogna tenere conto di dove si fanno gli investimenti di questo livello e se i posti sono adeguati.
Un'altra questione, forte impegno, e questo lo riconosco, per gli ammortizzatori sociali, anche se, secondo me, servirebbe un impegno più grosso per la creazione di nuovi posti di lavoro e per attivare le risorse intellettuali, proprio per non rimanere, come diceva il Consigliere Perazzoli, sull'assistenza sociale. Per esempio il Presidente Spacca ha attivato Marche 2020 proprio per dare una prospettiva alla riconversione del nostro tessuto economico, io penso che possa servire un'agenzia per le innovazioni o comunque per attivare le risorse intellettuali dei nostri giovani. C'è rimasto un anno e mezzo? Attiviamo in un anno e mezzo trecento giovani laureati in tre settori, due settori, e proviamo a sviluppare il discorso della ricerca, dell'innovazione e delle start up.
L'altra questione è attivare gruppi di lavoro individuando due o tre settori. Uno potrebbe esser quello della ricerca e dell'innovazione, l'altro, per esempio, potrebbe essere un misto tra turismo, agricoltura e ambiente, per valorizzare quello che c'è e fare rete. Gruppi di lavoro anche del personale interno, utilizzato in maniera diversa. Noi abbiamo il personale suddiviso in tanti piccoli uffici, ci sono una serie di dirigenti, una serie di funzionari ed ognuno ha la propria competenza specifica, non c'è interazione tra gli uffici. Secondo me, oramai, servirebbe attivare gruppi di lavoro più larghi, per esempio, sull'urbanistica è ora di pensare di studiare il nostro territorio ed integrare la programmazione della Regione, una programmazione che parta dall'analisi di quella che è la realtà territoriale insediativa e provi anche a delineare le politiche urbanistiche e, quindi, intervenga anche all'interno della legge urbanistica dopo uno studio, magari attivando al più presto l'osservatorio sul territorio.
Altra questione è quella di andare a politiche aggregate per territori aggregati su tanti settori, come è successo per il socio sanitario. Ci sono i distretti socio sanitari, ci vorrebbero dei distretti culturali, turistici, distretti anche nella programmazione degli spettacoli, distretti agricoli di qualità, dobbiamo imparare a lavorare in ambiti un po' più ampi, anziché in maniera molecolare.
L'ultima questione, in campo ambientale c'è stato un provvedimento di estrema urgenza, che non condivido, per gli interventi sui fiumi e si è detto: "va bene, in attesa che ci siano dei piani e dei progetti unitari sui fiumi, le Province possono continuare ad intervenire e finanziarsi vendendo la ghiaia". E' ora che sulla questione del dissesto idrogeologico, sulla questione della gestione dei fiumi, come delle foreste, perché noi abbiamo tutto il territorio appenninico che percorre tutta la nostra regione, ci siano politiche di programmazione decennali, è stato detto dal Presidente Spacca sui giornali, ci vogliono investimenti di quasi centinaia di milioni di euro per affrontare il dissesto idrogeologico, allora iniziamo a mettere in piedi una programmazione decennale, per carità i nostri bilanci sono al massimo triennali, ma almeno a livello di progettazione e di scansione degli interventi, non a livello finanziario, si vada su lunghezze più lunghe.
Un altro settore dove si è intervenuto solo finanziariamente, e chiudo, è quello dei trasporti, della mobilità delle persone e del discorso delle infrastrutture, quindi, delle strade e dei parcheggi. Anche questo è stato affrontato in maniera frammentaria, è ora che la Regione programmi in base al soddisfacimento massimo dei bisogni dei cittadini, aumentando il numero dei trasportati e iniziando a disegnare una politica che vada ad incidere sulla diminuzione del traffico e sull'uso dell'automobile dei cittadini e delle merci.
Chiedo alla Regione di ritornare a fare la programmazione a lungo respiro, siamo sempre, anno per anno, a confrontarci sull'immanente e sull'emergenza.

PERSIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Il richiamo del Presidente del Consiglio ad essere estremamente brevi per non incidere sui lavori che proseguiranno in Consiglio regionale, quindi, mi limito ad alcuni elementi essenziali.
Il primo è quello che riguarda una valutazione politica, nel senso che chiaramente noi stiamo per approvare un atto che nella vita di un'Assemblea legislativa è un atto molto importante, fondamentale, lo diviene ancora di più in questo momento in cui entriamo nell'ultimo anno di legislatura, quindi, di fatto prepariamo il terreno per una transizione che ci porterà verso il confronto elettorale.
Siamo arrivati a questo atto con una maggioranza che è stata definita nel momento in cui abbiamo presentato il nostro programma di governo, è chiaro che le vicende che stiamo vivendo in questo momento tutti quanti, sotto ogni longitudine e latitudine, ci portano a pensare che non ci possa essere una cristallizzazione della configurazione della maggioranza per cui questo voto acquisisce anche una valenza significativa sotto il profilo della verifica della maggioranza, del suo perimetro e anche delle modalità in cui la rappresentanza della maggioranza si esprime in questo Consiglio regionale. Non sfugge a nessuno che questo voto ci prepara e ci porta a dover riflettere sulle modalità con cui il voto sarà espresso e non a caso all'inizio della legislatura tre Consiglieri regionali hanno chiesto esplicitamente la votazione per appello nominale su tutte le parti delle votazioni più significative del bilancio.
La seconda riflessione che volevo fare e che mi pare emerga dal dibattito è la necessità di proseguire nell'azione di lotta agli sprechi, se ci sono e ci sono, nella lotta al miglioramento delle performance del sistema amministrativo regionale in una spinta ulteriore alla sobrietà, che noi abbiamo interpretato fin dall'inizio di questa legislatura, magari anche con il sorriso di qualche Consigliere regionale che interpretava quelle valutazioni piuttosto drastiche ,come una fuga in avanti rispetto ad una esigenza di recupero di risorse finanziarie che era esagerata. In realtà noi abbiamo recuperato attraverso questa azione di spending review anticipata della Regione 30 milioni di euro e credo che così come è stato richiesto bisognerà proseguire. Bisognerà proseguire non soltanto facendo quello che è stato detto, ovvero il richiamo a quell'architettura che la Costituzione ci assegna, ci affida e che ci porta a dover interpretare i servizi amministrativi su un'organizzazione che fino a questo momento viene affidata ai Comuni, alle Province ed alle Regioni e non ad altre società, quindi riportare in seno a queste istituzioni il controllo e la gestione di pezzi di amministrazione che sono stati affidati a soggetti esterni e che abbiamo detto mille volte oggi si trovano a ricoprire ruoli di rappresentanza, ad essere remunerati in misura addirittura superiore a Consiglieri regionali, Assessori e perfino al Presidente della Regione. Credo che questo non sia possibile, oltretutto molto spesso questi ruoli vengono giocati non tanto per rendere ancora più coesa l'azione amministrativa, ma addirittura per disperdere l'azione amministrativa in una frammentazione che ci porta a impoverire il nostro ruolo di rappresentanza nei confronti della comunità a cui noi ci rivolgiamo. Credo che questa riflessione vada recuperata in pieno e su questo la Giunta farà la proposta al Consiglio, il Consiglio farà una proposta a tutti noi.
Un altro tema su cui non si può rimanere sordi è quello che riguarda l'esigenza da più parti rappresentata di intervenire su aspetti rilevanti dell'amministrazione regionale perché siano ricondotti a maggiore efficienza, a più semplicità, ad una maggiore chiarezza di funzionalità, questo tema riguarda sicuramente innanzitutto il tema della sanità che è un tema che nonostante gli ottimi risultati che sono stati raggiunti, ricordo che noi siamo la terza Regione d'Italia rispetto al rapporto servizi erogati costi degli stessi, siamo una Regione su cui si stanno facendo le valutazioni per definire standard per le altre, però giustamente anche in questo settore è possibile migliorare le nostre performance organizzative e trovare le risorse necessarie per sostenere lo sforzo che saremo chiamati a fare anche nel 2014 e qualcun altro sarà chiamato a fare negli anni successivi.
Un'altra azione fondamentale è quella che riguarda il grande lavoro fatto dall'Assessorato al bilancio, dal Servizio bilancio per recuperare l'evasione, vorrei non sfuggisse a nessuno che noi in questi anni abbiamo recuperato 250 milioni di euro di evasione fiscale e solo nel 2013, anno che non si è ancora concluso, abbiamo oltrepassato i 50 milioni di euro, ovvero sono nostri cittadini che pure avendo grande senso di responsabilità hanno dimenticato di pagare l'Irpef, l'Irap o il bollo per le auto e così via. Abbiamo recuperato anche qui 250 milioni di euro e continueremo a fare questa azione che ci porterà risorse senza incrementare la pressione fiscale. E' un obiettivo che ci siamo dati tutti senza incrementare la pressione fiscale, partendo da un livello che credo che sia, debba essere chiaro a tutti, molto basso. Noi siamo al di sotto della media delle Regioni italiane per pressione fiscale e abbiamo un dato straordinario che combatte quell'esigenza che voi avete rappresentato in modo molto forte che sono le disponibilità di reddito delle persone più deboli, ovvero povertà, per cui lo ribadisco oltre al 50% dei marchigiani quelli con il reddito al di sotto dei quindicimila euro non paga una lira di addizionale regionale Irpef e questo accade da sempre, non è una misura aggiuntiva. Accade da sempre, è stata una scelta che noi abbiamo fatto fin dall'inizio e continuiamo a fare anche in un momento molto difficile.
Credo che su questi parametri noi siamo nelle condizioni di garantire quello che annunciamo, ovvero di difendere fino in fondo i lavoratori, le loro famiglie, di fronte alla minaccia della perdita del lavoro, cosa che è stata la stella polare dell'azione di questi ultimi tre anni e che ha frenato le maggiori risorse dei nostri bilanci sia di derivazione nazionale, di derivazione europea che di risorse proprie della nostra Regione.
Continueremo su questa azione, anzi ci aggiungeremo nuovi interventi come quello che ho detto prima che riguarda la possibilità di sostenere e di caricarci gli affitti delle persone che sono in maggiore difficoltà.
Accanto a questo un altro punto forte è quello che riguarda le fragilità, le disabilità, la non autosufficienza, su cui non solo viene coperta la caduta di risorse da parte dei trasferimenti dello Stato, cosa che avevamo già fatto negli anni precedenti, noi sostituiamo integralmente verso i Comuni le risorse che sono venute meno dallo Stato e abbiamo garantito, senza averne peraltro molta gratitudine, le risorse che da sempre i Comuni amministravano, non soltanto facciamo questo ma addirittura incrementiamo le politiche sociali, in questo bilancio, per altri 9 milioni 500 mila euro, alcuni di questi ricadono sull'attuale esercizio finanziario, altri vanno direttamente nel 2014, ma tutto questo non completa l'azione di coesione e di sicurezza che è al centro della costruzione di questa previsione di bilancio, se non consideriamo anche l'altro grande sforzo che viene fatto sul trasporto pubblico locale.
Sul trasporto pubblico locale vengono mantenute inalterate le risorse che abbiamo erogato fin qui, questo non significa che noi non continueremo l'azione di pressing nei confronti del Governo nazionale per veder riconosciuto il diritto sacrosanto di questa comunità ad integrare il fondo Tpl nazionale ai parametri e secondo i costi standard che ci spettano.
Ecco questo è l'impianto anche gli impegni che noi assumiamo che non sono di secondo piano nella considerazione dell'estrema difficoltà che tutte le Regioni italiane attraversano, rispetto alle quali noi presentiamo comunque un dato di coesione, anche rispetto a quello che accade intorno a noi e credo che voi ne abbiate la percezione, che non si registra altrove.
Ultima puntualizzazione la vorrei fare su alcune questioni minime che riguardano aspetti che sono emersi e che hanno attirato l'attenzione dei Consiglieri. Si è parlato molto di internazionalizzazione, si è tornati sull'attrazione di investimenti, vorrei soltanto sottolineare che se noi non avessimo avuto quegli investimenti che abbiamo avuto e che ammontano a diverse centinaia di milioni di euro quelle imprese dove gli investimenti si sono rivolti non sarebbero più esistite. Siamo in presenza di aziende che avevano chiesto il concordato fallimentare o erano nelle condizioni di chiederlo, se noi non avessimo avuto quel tipo di investimento non avremmo avuto più le aziende, ora abbiamo il tempo invece di ricostruire un rapporto equilibrato con coloro che hanno investito su di esse, e molto dipende da noi, dalle nostre capacità, dalla capacità dei nostri imprenditori di saper costruire un rapporto di collaborazione che non sia un rapporto di tipo feudale e credo che ci siano le condizioni per farlo perché molte di queste imprese affondano la loro capacità competitiva proprio nel loro radicamento con il territorio. Faccio l'esempio che il Consigliere Zinni ha fatto, se qui abbiamo una grande attività cantieristica riferita agli yacht di lusso non è perché noi abbiamo delle tecnologie superiori rispetto agli altri nella costruzione degli scafi, è perché noi abbiamo due distretti uno della pelletteria e uno dell'ebanisteria, del legno, che sono in grado di fornire non lo scafo, ma gli interni di lusso degli yacht che non sono riproducibili in nessun'altra realtà del mondo, quindi forse difendendo quell'impresa manifatturiera, che noi stiamo difendendo anche in questo bilancio con un'azione di innovazione e di upgrading, credo che difendiamo anche la possibilità di mantenere qui quelle produzioni che sicuramente avremmo perso se non ci fossero stati quegli investimenti, con un appesantimento ulteriore di quei novantaquattromila marchigiani che, guarda caso le cifre coincidono, non sono in condizioni di povertà, ma hanno perso il lavoro in questi quattro anni.
Come pure non è pensabile che noi possiamo rivolgerci alle centosettantamila imprese che costituiscono la platea delle imprese della nostra regione. Noi offriamo dei parametri di riferimento, dei mercati di riferimento, io vi ho dato l'azione che è stata fatta sul piano di internazionalizzazione per convincere sempre più imprese ad entrare nel mercato internazionale ed ottenerne i benefici, i parametri che offriamo, le performance che offriamo, gli standard che offriamo, la letteratura che offriamo deve stimolare l'impresa a farlo, molto spesso c'è proprio una resistenza, c'è un problema culturale dell'impresa che resiste rispetto ad una strategia che sente lontana da se stessa su cui non ha l'habitus mentale e qui bisogna lavorare non solo noi come Regione, ma dovrebbero lavorare molto di più altri soggetti che hanno più competenze di noi su questa materia.
Un'altra considerazione brevissima, e poi concludo, che volevo fare è quella che riguarda gli aspetti della comunicazione.
La comunicazione non è un aspetto narcisistico che afferisce la promozione di una persona o di un'istituzione. La comunicazione è un aspetto fondamentale, vi do un dato che abbiamo misurato, sulle principali azioni di governo che la nostra Regione propone e che noi pensiamo siano note a tutti, la percezione dei cittadini marchigiani, vi faccio l'esempio la strategia della macroregione, oppure la strategia o il piano sanitario regionale, le riforme che abbiamo fatto, la riforma dell'energia insurgenza, la riforma dei piccoli ospedali, la riforma delle reti cliniche, arriva al 14, al 16% dei nostri cittadini anche quando noi parliamo, molto spesso, non ci rendiamo conto che quello che diciamo resta chiuso nella nostra stanza, quest'Aula, e che l'84, 86, 88% dei cittadini non sa nulla di quello che noi ci diciamo.
Possiamo abbassare o anche annullare le spese di comunicazione, ma questo comporta che ognuno di noi, i gruppi consiliari, i partiti facciano quello che non hanno fatto, ovvero che instaurino un dialogo che non è finalizzato alle logiche della rappresentanza e del potere, ma che, in qualche modo, spieghi qual è l'azione nobile che ognuno di noi fa al servizio della propria comunità. I cittadini non lo sanno, ci giudicano male perché non sanno quello che facciamo. Quando siamo partiti con il Presidente per dare un senso anche istituzionale su questa idea di Marche 2020 era per dire non ci sono solo le questioni basse della politica, c'è un tempo molto breve che abbiamo di tre, quattro, cinque mesi che significa l'utilizzazione di un miliardo di euro di risorse europee, vogliamo decidere insieme come utilizzare queste risorse? Su quali piste, nel momento in cui si andava a dire bisogna cambiare modello di sviluppo e passare da un modello policentrico ad uno metropolitano, oppure qualcuno altro sosteneva tesi completamente disarticolate che disorientano i cittadini perché non gli fanno capire che tipo di Regione tu voglia.
Credo che noi possiamo anche azzerare il budget della comunicazione, non c'è problema, però ci dobbiamo impegnare tutti a comunicare quello che facciamo, ma comunicare non in modo polemico, come stasera dialetticamente abbiamo fatto in alcuni momenti, ma comunicarlo sapendo che la dignità di questa istituzione dipende da ciascuno di noi e dal modo in cui critica, ma critica con consapevolezza, perché vuole migliorare quello che si fa.
Oggi siamo molto lontani da questo obiettivo, l'ho detto, lo abbiamo misurato anche con gli istituti di sondaggi, il 14, 16% dei marchigiani sa le principali azioni che noi facciamo, immaginate quelle più piccole e quelle inferiori che non attivano un dibattito forte che noi pensiamo tocchi tutto l'universo della comunità regionale, quindi, a volte la comunicazione diventa indispensabile anche per salvaguardare la dignità di un'azione di governo, di un'azione istituzionale che tutti quanti noi rappresentiamo.
Non credo di dover dire altro perché ci sono cose più puntuali che ognuno di voi ha detto, perché giustamente nel discorso di bilancio entra tutto, comunque l'impegno per quest'ultimo anno rimane forte, teniamo la barra dritta sulla coesione della nostra comunità che è l'obiettivo fondamentale del 2014, perché non sarà un anno facile, ribadisco quello che ho detto all'inizio, i timidi segnali di ripresa degli indicatori macroeconomici ce li annunciano, li dichiarano, li registrano, ma il fatto che ci sia un trimestre positivo in termini macroeconomici, il quarto trimestre 2013, non cambia minimamente la cifra di quello che è il disagio sociale, la crisi sociale, perché la crisi sociale ce la porteremo dietro indipendentemente da dati macroeconomici del 2014 che saranno positivi, ce la porteremo dietro per tutto l'anno e, quindi, dobbiamo apprestarci ad affrontare questa problematica, la crisi sociale.
Questo bilancio è stato costruito per fare questo, per affrontare la crisi sociale del 2014 nella nostra regione, per raggiungere una coesione, il massimo della coesione, per proteggere le fragilità, tutte le debolezze della nostra comunità, certo non ci riusciremo, perché è una comunità articolata, è una comunità variegata, è una comunità che noi non riusciamo a toccare in tutti i suoi aspetti, ma sicuramente in termini di grandi numeri, così come abbiamo fatto negli ultimi tre anni, riusciremo a mettere in sicurezza una larga parte, una parte preponderante di coloro che in questa regione soffrono e soffrono più degli altri, sperando che il 2014 sia davvero l'anno della ripresa e che la ripresa della domanda di cui abbiamo un bisogno pazzesco ci allevi questa situazione di disagio e di crisi sociale.

Proposta di legge n. 377, così come emendata, la pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Carloni, Ciriaci, D’Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 378
ad iniziativa della Giunta regionale
"Bilancio di previsione per l'anno 2014 ed adozione del Bilancio Pluriennale per il triennio 2014-2016"
(Votazione)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Massi, Natali, Romagnoli, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Foschi, Marangoni, Massi, Romagnoli.
Astenuti: D'Anna.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, D'Anna, Foschi, Marinelli, Massi, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Ciriaci, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, D'Anna, Foschi, Marangoni, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Binci, Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, D'Anna, Foschi, Massi, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Foschi, Marangoni, Massi, Natali, Romagnoli, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 12. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 13. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, Foschi, Marangoni, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 15. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Bucciarelli, Ciriaci, Foschi, Marinelli, Massi, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 16. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Comi, Eusebi, Giancarli, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 17. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, Foschi, Marangoni, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 19. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marinelli, Massi, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 20. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, Marinelli, Massi, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 21. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Spacca, Traversini.
Contrari: Binci, Bucciarelli, Marangoni, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 22. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Massi, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 23. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 24. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marinelli, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 26. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 27. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marinelli, Natali, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 28. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 29. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, Foschi, Marinelli, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 30 (Dichiarazione d'urgenza). Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Ciriaci, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Carloni, D'Anna.

(L'Assemblea legislativa approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Binci, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, D'Anna, Eusebi, Giancarli, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Bucciarelli, Foschi, Marinelli, Romagnoli.
Astenuti: Carloni, Zaffini, Zinni.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 378. La pongo in votazione.
Favorevoli: Badiali, Bellabarba, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Comi, Eusebi, Giancarli, Giannini, Giorgi, Luchetti, Malaspina, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Ricci, Sciapichetti, Solazzi, Spacca, Traversini.
Contrari: Acquaroli, Binci, Bucciarelli, Carloni, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Massi, Natali, Romagnoli, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di atto amministrativo n. 69
ad iniziativa della Giunta regionale
"Programmazione rete scolastica per l'anno scolastico 2014/2015 - Deliberazione dell'Assemblea legislativa regionale 30 luglio 2013, n. 79"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 69 ad iniziativa della Giunta regionale. Ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. La relazione la diamo per letta, dico solamente che è un atto che raccoglie quello che è stato deliberato dalle Province le quali hanno ascoltato gli enti locali e i Comuni e tutto quello che è previsto dalle linee guida.
Quest'anno non ci sono cambiamenti, ci saranno alcuni emendamenti che valuteremo del Presidente Perazzoli. Ci sono emendamenti che sono stati proposti dal Cal.
E' stato dato parere favorevole alla variazione dell'offerta formativa dell'Istituto Scolastico Varnelli di Cingoli in sostituzione della qualifica di operatore del benessere e dell'Istituto Bramante Pannaggi di Macerata in operatore delle lavorazioni artistiche.
Un atto che ogni anno facciamo a margine del bilancio, grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Le linee guida imponevano di non attivare nuovi corsi ed indirizzi, ma soltanto opzioni e variazioni già contenute nell'ambito dell'offerta formativa, questo doverosamente credo.
Per la prima volta si è proceduto ad una sorta di mappatura, censimento che da tempo anche noi della minoranza chiedevamo, fotografare tutto l'esistente con conseguente soppressione e revoca di quei corsi che non sono stati, in questi ultimi tre anni, attivati. Evidentemente erano superflui, pletorici o dovuti a esigenze troppo ridotte rispetto a quelle comprensoriali o dell'utenza, quindi, un atto ricognitivo che non prevede grandi novità se non in senso riduttivo e vedrà un paio di emendamenti, sui quali la Commissione si è già espressa, nulla di particolare anche se l'atto è importante, ma è in dieta anch'esso.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Emendamento 1 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 2 a firma del Consigliere Massi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 3 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 4 a firma della I Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di atto amministrativo n. 69, così come emendata, la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 372
ad iniziativa della Giunta regionale
"Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 'Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria'"
(Votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 372 ad iniziativa della Giunta regionale. Passiamo alla votazione.

Emendamento 01/1 a firma della III Commissione. Dico solo che da un punto di vista procedurale se nel testo di una legge c'è scritto "la Giunta assicura" sembra più un ordine del giorno o una mozione.
"La Giunta assicura che" non è da testo di legge, onestamente, però va bene.
Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Non ho approfondito bene questo argomento, però ricordo quando è stato istituito l'Osservatorio faunistico regionale nato su richiesta dei cacciatori, ed in particolare dei cacciatori pesaresi, per far si che l'interpretazione delle leggi fosse il più possibile in un'ottica di ampliamento dei tempi, dei modi e dei tipi di caccia.
Anche l'altro aspetto, qui si inserisce un Osservatorio faunistico regionale, praticamente istituito, in qualche modo, presso la Provincia di Pesaro, all'interno della struttura regionale competente, alla quale è assegnato personale tecnico adeguato. Qui andiamo ad inserire dentro una struttura che è una struttura regionale, che ha un compito diverso, che ha un compito di programmazione, la struttura di un Osservatorio che ha funzioni diverse, è nata in maniera diversa e addirittura andiamo ad assegnargli personale tecnico a carico del bilancio regionale ...
Evidenzio quelli che per me sono i limiti e le incompatibilità di una proposta.
Secondo me questa proposta è incompatibile ed andrebbe come minimo osservata e confrontata con gli uffici regionali, per questo chiedo un intervento dell'Assessore in merito, e cioè se ritiene che l'Osservatorio faunistico regionale debba, in qualche modo, invadere quello che è il Servizio della Regione Marche, ricordando anche che era nato per bypassare i pareri contrari dell'Istituto faunistico nazionale.
Mi sembra strano che questo organismo, nato di soppiatto, voluto dai cacciatori per bypassare tutte quelle che erano le valutazioni sulla caccia da parte di un organismo nazionale ad essa dedicato, adesso addirittura prenda la poppa di comando dell'Assessorato e della dirigenza dell'Assessorato.
Credo che questo sia un colpetto di Stato.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. La proposta che è stata approvata in Giunta e trasmessa in Commissione riguardava un tema specifico che è la personalità giuridica degli Atc.
E' una richiesta urgente, ma nonostante l'urgenza si è protratta per numerosi anni, abbiamo trovato una soluzione a questa problematica reale, l'abbiamo approvata in Giunta, è arrivata in Commissione, la Commissione ha fatto un miglioramento, ha migliorato sicuramente la proposta per un piccolo particolare perché ha esplicitato meglio una terminologia.
Questo emendamento che è stato proposto dalla Commissione introduce tutt'altro argomento rispetto alla norma che noi volevamo approvare, quindi, prioritaria è l'approvazione della proposta così come uscita in Commissione.
In merito all'emendamento che è stato proposto condivido l'osservazione che ha fatto il Presidente Solazzi, secondo me, è scritto molto male, sembra più che altro un invito alla Giunta, quindi, un ordine del giorno piuttosto che un emendamento legislativo, però personalmente non ho problematiche.

PRESIDENTE. Lo votiamo per carità, però, ripeto, è scritto male e in più toglie all'Istituto le ragioni per le quali è nato e lo incastona in modo innaturale rispetto all'essere un osservatorio ...
E' la prima volta forse nella storia che sono d'accordo con il Consigliere Binci, però (...) non potete impedirmi di dire quello che penso su una cosa da votare.

(Interviene fuori microfono il Consigliere Badiali)

PRESIDENTE. Cerco di intervenire il meno possibile, però non è che mi si può impedire, peraltro su ragioni di carattere tecnico giuridico, di esprimere un mio parere.
Da un punto di vista tecnico giuridico è insostenibile questa cosa ed è in contrasto con il varo dell'Osservatorio. Secondo me contrasta con il volerlo incastonare in questo ...
Per carità, prima rispetto ad un emendamento ho detto che secondo me non era presentabile, e questo, secondo me, è sbagliato, però ..., ho provato a dire una cosa e succede l'ira di Dio, non ho fatto una lesione nei confronti di qualcuno, per me è un errore tecnico giuridico, però lo votate e non c'è nessun problema.
Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Dopo aver ascoltato le parole del Consigliere Binci, ognuno di noi legittimamente ha le sue opinioni, io non posso tacere quando un Consigliere regionale dice che l'Osservatorio faunistico regionale è nato per volere dei cacciatori per bypassare i pareri dell'Ispra. Stiamo scherzando?
L'Osservatorio faunistico regionale è una piccola struttura di supporto all'attività dell'Ufficio caccia ed è composto, in questo caso, da una persona che collabora con tutto l'ufficio. Ha fatto studi seri, ha collaborato con esterni. Per carità di Dio non passi qui dentro l'opinione che l'Osservatorio faunistico è nato per volere dei cacciatori per bypassare l'Ispra, perché è una balla, mi perdoni Consigliere Binci.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Foschi.

Elisabetta FOSCHI. Per riportare alla correttezza la discussione di oggi.
E' vero che la proposta di legge è arrivata dalla Giunta sostanzialmente per la questione della personalità giuridica degli Atc, però è anche vero che la Commissione, aprendo una serie di audizioni sulla questione della personalità giuridica degli Atc, ha valutato l'opportunità e la necessità di rivedere anche l'articolo relativo al risarcimento dei danni agricoli.
Questa è una questione cara a tutti i Consiglieri, al mondo agricolo in particolare, quindi, si è provveduto a rivedere anche quell'articolo lì ed a correggerlo, ascoltando anche le istanze degli agricoltori, degli ambientalisti, delle associazioni venatorie.
La questione della caccia, sempre di più, ed è giusto che sia così perché si parla di caccia programmata che deve seguire delle regole, ha bisogno di dati costantemente aggiornati e la struttura non è in grado da sola di provvedere anche all'elaborazione di tutti i dati necessari, lo abbiamo visto soprattutto con le deroghe e non solo, quindi, l'Osservatorio è nato con quello spirito ed oggi si provvede ad organizzarlo in maniera migliore perchè possa partire. Questo era.

PRESIDENTE. Emendamento 01/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 01/2 a firma della III Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 1.
Emendamento 1/1 a firma della III Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 1 così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 3 bis/1, introduce l'articolo 3 bis, a firma della III Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 372, così come emendata, la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta. Colgo l'occasione per augurare a voi ed alle vostre famiglie un buon Natale e un sereno anno nuovo.

La seduta termina alle ore 19,15.