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Atto:REGOLAMENTO REGIONALE 13 gennaio 2009, n. 1
Titolo:

Acquisizione in economia di beni e servizi e funzionamento della cassa economale

Pubblicazione:( B.U. 22 gennaio 2009, n. 7 )
Stato:Abrogata
Tema: FINANZA
Settore:CONTABILITA’ - PROGRAMMAZIONE
Materia:Economato - Tesoreria
Note:

Prima modificato dal r.r. 18 novembre 2009, n. 7 e dall'art. 1, comma 1, r.r. 18 novembre 2009, n. 7, poi abrogato dall'art. 32, r.r. 23 maggio 2016, n. 3.


Sommario


CAPO I Acquisizione in economia di beni e servizi
Art. 1 (Beni e servizi)
Art. 2 (Amministrazioni aggiudicatrici)
Art. 3 (Responsabile del procedimento)
Art. 4 (Avvio del procedimento di spesa)
Art. 5 (Modalità di acquisizione)
Art. 6 (Adempimenti propedeutici all’esecuzione della prestazione)
Art. 7 (Modifiche in corso di esecuzione del contratto)
Art. 8 (Garanzie)
Art. 9 (Elenco dei fornitori)
Art. 10 (Elenco di operatori economici dei servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria)
Art. 11 (Registro degli affidamenti)
CAPO II Funzionamento della cassa economale
Art. 12 (Cassa economale)
Art. 13 (Fondo cassa economale)
Art. 14 (Fondo cassa per le strutture decentrate e per gli autisti)
Art. 15 (Liquidazione e pagamento delle spese)
Art. 16 (Acconti per missioni)
Art. 17 (Scritture contabili)
Art. 18 (Riscossioni)
Art. 19 (Rendiconto)
Art. 20 (Responsabilità e vigilanza)
CAPO III Norme finali
Art. 21 (Disposizioni transitorie)
Art. 22 (Abrogazione)
Art. 23 (ALLEGATO A)

CAPO I
Acquisizione in economia di beni e servizi




1. Il presente capo disciplina, in attuazione dell’articolo 125 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), le procedure per l’acquisizione in economia di beni e servizi di importo pari o inferiore a 100.000,00 euro.
2. Fanno parte dei beni di cui al comma 1:
a) carta, stampati, registri, generi di cancelleria, francobolli, marche ovvero valori bollati, libri, riviste, giornali e pubblicazioni di vario genere anche in formato digitale, abbonamenti a periodici e ad agenzie di informazione, rilegatura di libri e pubblicazioni;
b) cassette di pronto soccorso o altro materiale occorrente per la sicurezza aziendale;
c) tappezzerie, indumenti da lavoro e accessori, nonché prodotti necessari alla loro riparazione, compreso il vestiario antinfortunistico;
d) mobili e altre attrezzature d’ufficio, arredi, complementi di arredamento e di segnaletica, prodotti necessari alla loro riparazione;
e) fotocopiatrici, climatizzatori, apparecchi da registrazione acustica, amplificazione visiva e relativo materiale da ricambio e consumo, attrezzature similari e relative manutenzioni;
f) terminali, personal computer, stampanti, palmari, proiettori, macchine fotografiche e attrezzature similari, nonché materiale informa-tico di vario genere, compresi noleggio e manutenzione;
g) veicoli e mezzi d’opera, nonché materiale di ricambio e accessori per le riparazioni e le manutenzioni degli stessi, carburanti, lubrificanti e altro materiale di consumo energetico;
h) attrezzi, ricambi, strumenti di lavoro, segnaletica, materiale vegetale di arredo;
i) coppe, medaglie, diplomi, targhe ricordo, bandiere, corone d’alloro, omaggi floreali, gadget, oggetti per premi, derrate alimentari per buffet ed altri beni similari, in occasione di solennità, feste nazionali, manifestazioni e ricorrenze varie e di rappresentanza, cerimonie, convegni e mostre;
l) beni ed apparecchi per la telefonia fissa e mobile;
m) beni necessari per il normale funzionamento dei soggetti di cui all’articolo 2 e loro manutenzione, di importo inferiore a 10.000,00 euro.

3. Fanno parte dei servizi di cui al comma 1:
a) organizzazione e partecipazione a convegni, congressi, conferenze, riunioni, mostre ed altre manifestazioni culturali e scientifiche, iniziative educative, nell’interesse dell’Ente, ivi comprese le spese necessarie per ospitare i relatori;
b) spese di rappresentanza in occasione di solennità, feste nazionali, convegni, mostre, manifestazioni e ricorrenze varie;
c) servizi postali;
d) divulgazione di bandi di concorso o avvisi a mezzo stampa od altri mezzi di informazione;
e) servizi di comunicazione e informazione televisiva, audiovisiva e radiofonica;
f) servizi di traduzione e interpretariato, trascrizione, sbobinatura ed eccezionalmente lavori di copia, rilegatura di libri e pubblicazioni di vario genere, riproduzioni \cartografiche e di copisteria; spese per la stampa e la diffusione di documenti, periodici d’informazione, stampati speciali, ivi comprese le spese per la distribuzione e l’affissione di materiali, la produzione di materiale promozionale e pubblicitario, nonché servizi di stampa, tipografia, litografia anche realizzati per mezzo di tecnologia audiovisiva, grafica, grafica multimediale;
g) servizi appartenenti alla categoria 7 e alla categoria 12, di cui all’allegato II A del d.lgs. 163/2006;
h) servizi finanziari, di brokeraggio e assicurativi, bancari, legali, notarili e di consulenza tecnica, scientifica, economica ed amministrativa, studi e ricerche, statistica;
i) accertamenti sanitari presso strutture pubbliche o convenzionate;
l) servizi di agenzia connessi a viaggi e trasferte per amministratori e personale;
m) noleggio di macchine da stampa, da riproduzione grafica, da microfilmatura, strumenta-zione tecnica e di apparecchi fotoriproduttori;
n) abbonamenti a riviste, giornali e banche dati;
o) spedizioni e trasporti di cose, imballaggi, magazzinaggio e facchinaggio, traslochi e trasferimenti uffici;
p) riparazione di tappezzerie, di indumenti da lavoro e accessori;
q) riparazione ed assistenza di apparecchi da registrazione acustica, di amplificazione visiva, di strumentazione tecnica e specialistica, di telefonia fissa e mobile e del relativo materiale accessorio;
r) riparazione di mobili e di altre attrezzature d’ufficio, arredi, complementi di arredamento e di segnaletica;
s) riparazioni presso terzi o noleggio di autovet-ture, autocarri, macchine operatrici, macchine utensili, motoveicoli, natanti, e relativi impianti;
t) pulizia, disinquinamento, derattizzazione, disinfezione, disinfestazione, smaltimento rifiuti speciali, arredo bagni e servizi analoghi;
u) sistemazione del verde pubblico di competenza regionale, quali servizi di sfalcio, potatura e raccolta di materiale verde;
v) spese per servizi telefonici e telegrafici;
w) contratti di allacciamento utenze, rinnovi contrattuali, forniture temporanee a carattere straordinario;
x) installazione, spostamento e chiusura contatori;
y) servizi per la gestione degli archivi storici e di deposito;
z) verifiche periodiche impianti elettrici, telefonici, antincendio, ascensori e similari, esclusa la realizzazione di lavori pubblici;
aa) servizi culturali;
bb) servizi necessari a garantire il normale funzionamento dei soggetti di cui all’articolo 2 di importo inferiore a 10.000,00 euro;
cc) vigilanza e servizi ausiliari per il funzionamento delle sedi regionali in occasioni particolari di necessità ed urgenza di importo fino a 40.000 euro;
dd) servizi appartenenti all’allegato II B del d.lgs. 163/2006.

4. Restano ferme le ipotesi di ricorso alla procedura di acquisizione in economia previste dall’articolo 125, comma 10, del d.lgs. 163/2006.




1. Il presente regolamento si applica alle strutture della Giunta regionale, che provvedono all’acquisizione di beni e servizi, necessari al soddisfacimento delle proprie esigenze, anche avvalendosi della struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti, o, limitatamente ai servizi appartenenti alla categoria 7 di cui all’allegato II A del d.lgs. 163/2006 e connesse forniture, alla struttura organizzativa regionale competente in materia di informatica.
2. Le strutture di cui al comma 1 devono avvalersi esclusivamente della struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti nel caso di acquisti tramite convenzione con la Consip s.p.a., tramite centrali di acquisto regionali o interregionali e nel caso di procedure per l’acquisizione dei beni di cui all’articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f), g), h) e l), nonché dei servizi di cui all’articolo 1, comma 3, lettere c), m), n), o), p), q), r), s), t), u), v), w), x), y), z) e cc).
3. Gli enti dipendenti dalla Regione di cui alla legge regionale 18 maggio 2004, n. 13 (Norme concernenti le agenzie, gli enti dipendenti e le aziende operanti in materia di competenza regionale), nonché le società Sviluppo Marche s.p.a. e I.R.Ma Immobiliare Regione Marche s.r.l., predispongono o adeguano i propri regolamenti in conformità al presente regolamento per le procedure di acquisizione in economia di beni e servizi di importo pari o inferiore a 100.000,00 euro.




1. Contestualmente alla decisione di avvio di ogni procedimento di acquisizione in economia, i soggetti di cui all’articolo 2 provvedono alla nomina di un responsabile del procedimento ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 10 del d.lgs. 163/2006.
2. Il responsabile del procedimento svolge, nei limiti delle proprie competenze professionali e salva diversa determinazione dell’amministrazione aggiudicatrice, anche le funzioni di direttore dell’esecuzione, in conformità all’articolo 119 del d.lgs. 163/2006 e ai patti contrattuali.
3. La funzione di responsabile del procedimento, se non delegata ad altro dipendente, è svolta dal dirigente della struttura che effettua l’acquisizione di beni o servizi.




1. L’avvio delle procedure di acquisizione di beni e di servizi in economia deve essere preceduto da un decreto del dirigente della struttura competente che, ai sensi dell’articolo 11 del d.lgs. 163/2006, individua:
a) il responsabile del procedimento;
b) l’oggetto della prestazione;
c) la modalità di acquisizione;
d) il quadro economico complessivo della spesa, l’importo a base della procedura e i costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze che vanno tenuti distinti dal predetto importo base e non sono soggetti a ribasso;
e) la copertura finanziaria;
f) i termini del procedimento;
g) i requisiti da possedere per l’ammissione alla procedura;
h) i criteri di valutazione delle offerte.

2. Al decreto di cui al comma 1 sono allegati:
a) la lettera di invito;
b) il capitolato tecnico ed ogni altro elaborato descrittivo o grafico ritenuto necessario per la completa definizione delle specifiche tecniche del bene o del servizio da acquisire;
c) il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza (DUVRI);
d) lo schema di contratto, che contiene le clausole dirette a regolare il rapporto tra amministrazione aggiudicatrice e soggetto aggiudicatario in relazione alle caratteristiche del bene o del servizio da acquisire, con particolare riferimento a:
1) termini di esecuzione, proroghe e penali;
2) sospensioni o riprese dell’esecuzione;
3) variazioni o aggiunte;
4) oneri a carico dell’aggiudicatario;
5) garanzie di esecuzione;
6) subappalto;
7) contabilizzazione delle prestazioni e liquidazione dei corrispettivi;
8) controlli;
9) adeguamento dei prezzi;
10) specifiche modalità e termini del collaudo;
11) modalità di soluzione delle controversie.

3. Il decreto di cui al comma 1 può, in rapporto alla specifica tipologia e alla entità del bene o del servizio da acquisire, motivatamente disporre integrazioni o riduzioni delle prescrizioni di cui al comma 2, lettera d).
4. Fermi restando gli adempimenti in materia di sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, le procedure di acquisizione di importo fino a 10.000,00 euro possono essere avviate e concluse dalle strutture di cui all’art. 2, comma 1, sulla base di una lettera d’invito riportante:
a) l’oggetto della prestazione, le relative caratteristiche tecniche e l’importo massimo previsto;
b) le garanzie richieste al contraente;
c) il termine di presentazione delle offerte;
d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;
e) l’indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;
f) il criterio di aggiudicazione prescelto;
g) gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
h) l’eventuale clausola che preveda di procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di un’unica offerta valida;
i) la misura delle penali;
l) l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta:
1) di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonché di accettare tutte le condizioni previste nell’invito;
2) di aver esaminato, direttamente o con delega a personale dipendente, tutti gli atti e gli elaborati posti a base della procedura;
3) di essersi recati sul luogo di esecuzione della prestazione;
4) di aver preso conoscenza delle condizioni locali, nonché di tutte le circostanze generali e particolari suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, sulle condizioni contrattuali e sull’esecuzione della prestazione;
5) di aver giudicato le prestazioni stesse realizzabili, gli atti e gli elaborati visionati adeguati e i prezzi nel loro complesso remunerativi e tali da consentire il ribasso offerto;
6) di aver effettuato una verifica della disponibilità della mano d’opera necessaria per l’esecuzione delle prestazioni, nonché della disponibilità di attrezzature adeguate all’entità e alla tipologia delle prestazioni stesse;
7) l’indicazione dei termini di pagamento.

5. Possono essere avviate e concluse negoziando direttamente con un unico operatore economico, individuato con le modalità di cui all’articolo 5, esclusivamente le procedure di acquisizione di importo fino a 10.000,00 euro. In tal caso, la lettera di invito contiene gli elementi di cui al comma 4, lettere a), b), c), d), e), i) e l).
6. Quando la scelta della migliore offerta avviene con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la valutazione è demandata ad una commissione giudicatrice composta:
a) dal dirigente della struttura cui è destinata l’acquisizione del bene o del servizio, che la presiede;
b) da un commissario esperto in procedimenti contrattuali per l’acquisizione di beni e servizi;
c) da un commissario esperto in relazione all’oggetto del bene o del servizio da acquisire.

7. Le funzioni di segretario della commissione sono svolte dal dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti o suo delegato.
8. Il commissario di cui al comma 6, lettera b), viene individuato nell’ambito di un elenco di soggetti qualificati, dipendenti dalla Regione.
9. La nomina di commissari esterni, diversi dal presidente, è effettuata dalla Giunta regionale tra funzionari di altre amministrazioni aggiudicatrici ovvero, con un criterio di rotazione, tra gli appartenenti alle seguenti categorie:
a) professionisti con almeno dieci anni di iscrizione nei rispettivi albi professionali, nell’ambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dagli ordini professionali;
b) professori universitari di ruolo, nell’ambito di un elenco formato sulla base di rose di candidati fornite dalle facoltà di appartenenza.

10. La commissione è costituita con provvedimento del dirigente della struttura procedente. La nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione delle offerte.
11. In una o più sedute riservate la commissione valuta le offerte tecniche e procede all’assegnazione dei relativi punteggi, applicando i criteri e le formule previsti negli atti posti a base della procedura. Successivamente, in seduta pubblica, la commissione dà lettura dei punteggi attribuiti alle singole offerte tecniche, procede all’apertura delle buste contenenti le offerte economiche e, data lettura dei ribassi e delle riduzioni di ciascuna di esse, determina l’offerta economicamente più vantaggiosa applicando il criterio indicato negli atti posti a base della procedura.
12. L’attività della commissione, per quanto non previsto dal presente regolamento, nonché gli obblighi e i divieti cui sono soggetti i relativi componenti, sono disciplinati dalle vigenti disposizioni statali in materia di aggiudicazione di contratti pubblici per l’acquisizione di beni e servizi.




1. Le procedure di acquisto in economia di beni e servizi di cui all’articolo 1 non sono sottoposte agli obblighi di pubblicità e di comunicazione previsti dall’articolo 124 del d.lgs. 163/2006.
2. I soggetti di cui all’articolo 2 assicurano comunque che le procedure in economia avvengano nel rispetto del principio della massima trasparenza, contemperando altresì l’efficienza dell’azione amministrativa con i principi di parità di trattamento, non discriminazione e concorrenza tra gli operatori economici. L’acquisizione di beni e servizi previa consultazione degli elenchi di cui all’articolo 9 deve avvenire assicurando altresì il rispetto del criterio della rotazione.
3. L’acquisizione di beni e servizi in economia può essere effettuate tramite:
a) procedura negoziata previo esperimento di indagine di mercato ovvero previa consultazione degli elenchi aperti di operatori economici di cui agli articoli 9 e 10;
b) ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione realizzato dal Ministero dell’economia e delle finanze sulle proprie infrastrutture tecnologiche avvalendosi di Consip s.p.a.

4. L’indagine di mercato di cui al comma 3, lettera a), è svolta, di norma, previo avviso pubblicato nei siti informatici di cui all’articolo 66, comma 7, del d.lgs. 163/2006, nel Bollettino ufficiale della Regione, nonché nel profilo del committente, ove istituito, per un periodo non inferiore a dieci giorni. L’avviso deve indicare i requisiti minimi che devono essere posseduti dagli operatori economici per potere essere invitati a presentare offerta, con riferimento alla specificità del bene o del servizio da acquisire. L’avviso deve altresì contenere una succinta descrizione degli elementi essenziali della procedura, accompagnata dall’invito a prendere contatti con l’amministrazione aggiudicatrice e dall’indicazione che ulteriori informazioni possono essere fornite su richiesta. Il provvedimento dirigenziale di cui all’articolo 4, comma 1, può, in rapporto alla specifica tipologia e alla entità del bene o del servizio da acquisire, motivatamente disporre integrazioni o riduzioni delle prescrizioni di cui al presente comma.
5. L’indagine di mercato può essere effettuata anche tramite la consultazione dei cataloghi elettronici del mercato elettronico della pubblica amministrazione realizzato dal Ministero dell’economia e delle finanze sulle proprie infrastrutture tecnologiche avvalendosi di Consip s.p.a..
6. L’acquisizione di beni e servizi previa consultazione degli elenchi di cui all’articolo 9 avviene selezionando dall’elenco, nell’ambito degli iscritti in possesso dei requisiti specifici, cinque o più soggetti cui rivolgere l’invito. La selezione può essere effettuata attraverso il sorteggio. Nel caso di servizi di cui all’articolo 10, la scelta del-l’affidatario è resa nota mediante la pubblicazione dell’esito della selezione sui siti informatici di cui all’articolo 66, comma 7, del d.lgs. 163/2006, entro un termine non superiore a quarantotto giorni dalla stipulazione del contratto.
7. Gli operatori economici, selezionati tra quelli individuati dall’indagine di mercato o tra quelli idonei iscritti agli elenchi di cui agli articoli 9 e 10, sono invitati a presentare le offerte oggetto della negoziazione mediante la lettera di invito di cui all’articolo 4, comma 5. Alla lettera di invito può essere allegata una nota illustrativa delle prestazioni di cui all’articolo 10.
8. Qualora venga prescelta la modalità di cui al comma 3, lettera a), l’apertura dei plichi avviene in seduta pubblica in ora e giorno predeterminati nell’invito.
9. L’acquisto di beni e servizi di cui all’articolo 1 è, comunque, subordinato alla preventiva verifica dell’esistenza di convenzioni Consip attive per la stessa tipologia di beni e servizi.
10. Nel caso non sussistano convenzioni attive Consip, l’acquisto avviene nel rispetto delle disposizioni del presente regolamento ovvero delle norme vigenti in materia di individuazione del contraente. La verifica condotta e l’insussistenza di adeguata convenzione attiva deve essere dettaglia-tamente illustrata nella motivazione del provvedimento di avvio della procedura contrattuale di cui all’articolo 4. Nel medesimo provvedimento deve essere illustrata, altresì, l’attività posta in essere ai sensi dell’articolo 89 del d.lgs. 163/2006.
11. Nel caso sussistano convenzioni attive Consip, le strutture della Giunta regionale, prima di interessare la struttura competente in materia di provveditorato, economato e contratti ai sensi dell’articolo 2, comma 3, promuovono adeguata istruttoria al fine di verificare le condizioni del mercato, assumendo i parametri prezzo-qualità delle convenzioni Consip come limite massimo e comparandoli con quelli risultanti dalla verifica del mercato. Il giudizio di comparabilità avviene in relazione ai seguenti elementi:
a) prezzo;
b) qualità della prestazione;
c) qualità del materiale usato per la realizzazione;
d) qualità funzionali;
e) certificazione di qualità;
f) caratteristiche tecniche e organizzative;
g) termini di esecuzione dei servizi e di consegna dei beni;
h) assistenza;
i) garanzie;
l) altri elementi previsti dal capitolato.

12. Ove si riscontrino condizioni del mercato migliori di quelle della convenzione Consip attiva, l’acquisto avviene mediante ricorso al mercato ai sensi del presente articolo. L’attività posta in essere deve essere dettagliatamente illustrata nella motivazione dei decreti dirigenziali di cui agli articoli 4, comma 1, e 6, comma 1. Nei medesimi decreti deve essere illustrata, altresì, l’attività posta in essere ai sensi dell’articolo 89 del d.lgs. 163/2006 e, limitatamente a quello di aggiudicazione, anche l’eventuale attività di cui all’articolo 81, comma 3, del d.lgs. medesimo.
13. Nel caso in cui si proceda alla stipulazione del contratto oltre il termine di sessanta giorni dalla data in cui l’aggiudicazione è divenuta efficace, occorre verificare l’eventuale attivazione di una nuova convenzione Consip avente un parametro qualità – prezzo più conveniente rispetto a quello relativo alla procedura aggiudicata, risultante da una attività di verifica condotta in osservanza a quanto innanzi descritto. A tal fine i decreti di cui agli articoli 4, comma 1, e 6, comma 1, devono contenere l’espressa riserva e il contestuale espresso impegno dell’offerente di non pervenire alla stipula del contratto qualora sia attivata una nuova convenzione Consip nel senso innanzi disciplinato.


 1. L’amministrazione aggiudicatrice, previa verifica ed approvazione dell’aggiudicazione provvisoria, adotta il decreto di aggiudicazione definitiva nel rispetto del termine indicato ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera f), decorrente dal ricevimento dell’aggiudicazione provvisoria da parte dell’organo competente.
 2. La verifica di cui al comma 1 è estesa all’attività di cui all’articolo 89 del d.lgs  163/2006 e all’eventuale attività di cui all’articolo 81, comma 3, del decreto legislativo medesimo, avuto riguardo anche agli eventuali costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze.
 3. Ogni procedimento di acquisizione di cui al presente regolamento comporta la stipulazione di un contratto. Il decreto di cui all’articolo 4, comma 1, può, in rapporto alla specifica tipologia e alla entità del bene o del servizio da acquisire, motivatamente disporre tipologie contrattuali semplificate, fermo restando la forma scritta. È fatta salva l’ipotesi di acquisizione mediante emissione di appositi buoni d’ordine, nel rispetto delle disposizioni di cui al capo II.
 4. La stipulazione del contratto ha luogo entro il termine indicato ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera f), del presente regolamento. È fatta salva l’ipotesi di differimento espressamente concordata con l’aggiudicatario.
 5. Il contratto non può comunque essere stipulato prima di trenta giorni dalla comunicazione agli eventuali controinteressati del provvedimento di aggiudicazione definitiva, salvo motivate ragioni di particolare urgenza che non consentono all’amministrazione di attendere il decorso del termine predetto. In nessun caso si procede alla stipulazione del contratto o all’avvio in via d’urgenza dell’esecuzione delle prestazioni aggiudicate, se il responsabile del procedimento e l’aggiudicatario non abbiano concordemente dato atto, con verbale da entrambi sottoscritto, della presenza delle condizioni che consentono l’immediata esecuzione delle prestazioni stesse.
6. Il contratto è stipulato:
a)  mediante forma pubblica amministrativa, a cura dell’ufficiale rogante dell’amministrazione aggiudicatrice, in tutti i casi in cui è espressamente previsto dalla legge e, in ogni caso, se l’importo a base della procedura, comprensivo dei costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, è pari o superiore a 50.000,00 euro;
b)  mediante scrittura privata, nel caso in cui l’importo a base della procedura, comprensivo dei costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, è inferiore a 50.000,00 euro e sempre che la legge non preveda il ricorso obbligatorio alla forma pubblica amministrativa;
c)  mediante forma elettronica, nel caso di ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione realizzato dal Ministero dell’economia e delle finanze sulle proprie infrastrutture tecnologiche avvalendosi di Consip s.p.a.



 1. L’amministrazione aggiudicatrice può richiedere la variazione dei contratti stipulati nei casi e nei modi previsti dal contratto medesimo.
 2. Nei casi previsti dal contratto, l’amministrazione aggiudicatrice può chiedere all’appaltatore una variazione in aumento o in diminuzione solo fino a concorrenza di un quinto del prezzo complessivo previsto dal contratto. In caso di successive variazioni, gli incrementi o le diminuzioni si cumulano e, ai fini della valutazione del predetto limite del quinto, si rapportano all’importo originario del contratto stipulato. Non sono comunque ammesse le variazioni che elevano l’importo contrattuale in misura superiore alle soglie massime di applicabilità del presente regolamento.


1. Nelle procedure di acquisizione in economia di importo a base di affidamento fino a 10.000,00 euro, comprensivo dei costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, è possibile prevedere che l’offerta non sia corredata della garanzia di cui all’articolo 75 del d.lgs. 163/2006 e che l’aggiudicatario non sia obbligato a costituire la cauzione definitiva di cui all’articolo 113 del d.lgs. medesimo.
2. Ai fini di cui al comma 1, il decreto di cui all’articolo 4 deve esplicitare le motivazioni per cui l’amministrazione aggiudicatrice intende avvalersi delle possibilità di che trattasi. Dette motivazioni debbono attenere esclusivamente a ragioni di notoria affidabilità e solidità degli operatori economici invitati.
3. Non è possibile avvalersi della possibilità che l’aggiudicatario non sia obbligato a costituire la cauzione definitiva di cui all’articolo 113 del d. lgs. 163/2006 nel caso in cui il pagamento del corrispettivo avvenga mediante acconti in corso di esecuzione.


1. L’elenco dei fornitori è istituito, con le modalità stabilite dalla Giunta regionale, presso la struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti e contiene l’indicazione dei soggetti ritenuti idonei, per specializzazione, potenzialità economica, capacità produttiva o commerciale, serietà, correttezza e puntualità, a partecipare alle procedure negoziate di acquisizione in economia di beni e servizi di cui al presente regolamento, sulla base dei requisiti previsti dal d.lgs. 163/2006 agli articoli 38, comma 1, lettere a), c) e f), secondo periodo; 39; 41, comma 1, lettere b) e c); 42, comma 1, lettere a), b), c) e d); 42, comma 1, lettere e), f), g), h) e i), limitatamente ai servizi; 42, comma 1, lettere l) e m), limitatamente alle forniture.
2. L’elenco dei fornitori è costituito mediante avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana - serie speciale - contratti pubblici, nei siti informatici di cui all’articolo 66, comma 7, del d.lgs. 163/2006 con le modalità ivi previste, nel Bollettino ufficiale e nel sito informatico della Regione, nonché nel profilo del committente. Gli effetti giuridici connessi alla pubblicità decorrono dalla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
3. L’iscrizione di un prestatore di servizi o di un fornitore nell’elenco costituisce presunzione d’idoneità alla prestazione, corrispondente alla classificazione del concorrente iscritto.
4. I soggetti iscritti devono comunicare entro trenta giorni dal suo verificarsi ogni variazione dei dati dichiarati ai fini dell’iscrizione.
5. L’elenco dei fornitori è ripartito in categorie in relazione ai settori merceologici e alle caratteristiche delle prestazioni, nonché per classi d’importo.
6. Ai fini della permanenza nei detti elenchi, l’amministrazione aggiudicatrice valuta la rilevanza della commissione di grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali, di errore grave nell’esercizio dell’attività professionale o di mancata risposta a cinque lettere d’invito.
7. L’iscrizione all’elenco non è, in ogni caso, condizione necessaria per la partecipazione alle procedure di acquisto in economia.
8. L’elenco è aperto all’iscrizione degli operatori e viene aggiornato almeno semestralmente con decreto del dirigente della struttura di cui al comma 1, sulla base delle domande e delle comunicazioni nel frattempo presentate.


1. È istituito uno specifico elenco di operatori economici per l’affidamento in economia dei servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria anche integrata e degli altri servizi tecnici concernenti la redazione del progetto preliminare, del progetto definitivo, del progetto esecutivo e del piano di sicurezza e di coordinamento, nonché attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione, la direzione dei lavori e le attività tecnico-amministrative connesse alla direzione dei lavori e il coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione, il cui corrispettivo complessivo stimato sia inferiore a 100.000 euro.
2. L’elenco di cui al comma 1 è costituito e tenuto dalla sezione regionale dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di cui all’articolo 7, comma 1, del d.lgs. 163/2006, che provvede al suo aggiornamento con cadenza annuale.
3. Fermo restando quanto previsto all’articolo 9, commi 2, 3, 4, 6 e 7, l’avviso per la costituzione dell’elenco di cui al comma 1 deve contenere:
a) la suddivisione dell’elenco nelle sezioni, classifiche e categorie di cui ai commi 4 e 5;
b) i requisiti che devono essere posseduti dai soggetti per poter essere iscritti;
c) l’obbligo per i soggetti richiedenti di fornire il nominativo del professionista o dei professionisti che svolgeranno i servizi con la specificazione delle rispettive qualifiche professionali, nonché con l’indicazione del professionista incaricato dell’integrazione delle prestazioni specialistiche.

4. L’elenco di cui al comma 1 è articolato nelle seguenti sezioni:
a) supporto all’attività del dirigente responsabile della programmazione;
b) supporto all’attività del responsabile del procedimento;
c) progettazione;
d) verifiche della progettazione;
e) direzione dei lavori;
f) assistenza alla direzione dei lavori;
g) coordinamento della sicurezza in fase di progettazione;
h) coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione;
i) collaudo.

5. Le sezioni di cui al comma 4 sono articolate in categorie di lavori, a loro volta suddivise in classifiche di importi secondo le tabelle di cui all’Allegato A.
6. L’iscrizione nell’elenco di cui al comma 1 è ammessa per i seguenti soggetti:
a) liberi professionisti singoli od associati nelle forme di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1815 (Disciplina giuridica degli studi di assistenza e di consulenza), ivi compresi, con riferimento agli interventi inerenti al restauro e alla manutenzione di beni mobili e delle superfici decorate di beni architettonici, i soggetti con qualifica di restauratore di beni culturali ai sensi della vigente normativa;
b) società di professionisti;
c) società di ingegneria;
d) prestatori di servizi di ingegneria ed architettura di cui alla categoria 12 dell’allegato II A al d.lgs. 163/2006 stabiliti in altri Stati membri, costituiti conformemente alla legislazione vigente nei rispettivi Paesi;
e) raggruppamenti temporanei costituiti dai soggetti di cui alle lettere a), b), c), d) e f) che prevedano quale progettista la presenza di un professionista in possesso di laurea magistrale o di laurea specialistica conseguita secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270 (Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con D.M. 3 novembre 1999, n. 509 del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica) ovvero di diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 (Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei), ovvero di titolo di studio equiparato per legge, abilitato da meno di cinque anni all’esercizio della professione secondo le norme dello stato membro dell’Unione europea di residenza;
f) consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, anche in forma mista, formati da non meno di tre consorziati che abbiano operato nel settore dei servizi di ingegneria e architettura, per un periodo di tempo non inferiore a cinque anni, e che abbiano deciso di operare in modo congiunto, secondo le previsioni dell’articolo 36, comma 1, del d.lgs. 163/2006.

7. Ferma restando l’iscrizione nel relativo albo professionale, il progettista presente nel raggruppamento può essere:
a) con riferimento ai soggetti di cui al comma 6, lettera a): un libero professionista singolo o associato;
b) con riferimento ai soggetti di cui al comma 6, lettere b) e c): un amministratore, un socio, un dipendente, un consulente su base annua con rapporto esclusivo con la società.

8. Ai fini dell’iscrizione nella sezione di cui al comma 4, lettera d), sono ammessi i soggetti di cui al comma 6, a condizione che dispongano di un sistema interno di controllo di qualità dimostrato attraverso il possesso della certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001, rilasciata da Organismi di certificazione accreditati da enti partecipanti all’European Cooperation for Accreditation (EA). Per verifiche di progetti relativi a lavori di importo inferiore a 1.000.000 euro per opere puntuali ed inferiore alla soglia comunitaria per opere a rete, i predetti soggetti sono esentati dal possesso della certificazione di conformità alla norma UNI EN ISO 9001.
9. Ai fini dell’iscrizione nella sezione di cui al comma 4, lettera i), sono ammessi i seguenti soggetti:
a) soggetti in possesso di laurea magistrale, o di laurea specialistica conseguita secondo gli ordinamenti didattici previgenti al d.m. 270/2004 ovvero di diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al d.m. 509/1999, ovvero di titolo di studio equiparato per legge in ingegneria, architettura, geologia, scienze agrarie e forestali. E’ inoltre necessaria l’abilitazione all’esercizio della professione, nonché, ad esclusione dei dipendenti delle amministrazioni aggiudicatrici, l’iscrizione da almeno cinque anni nel rispettivo albo professionale;
b) funzionari amministrativi delle stazioni appal-tanti in possesso di laurea magistrale, o di laurea specialistica conseguita secondo gli ordinamenti didattici previgenti al d.m. 270/2004 , ovvero di diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al d.m. 509/1999, ovvero di titolo di studio equiparato per legge in scienze giuridiche ed economiche o equipollenti, che abbiano prestato servizio per almeno cinque anni nella pubblica amministrazione;
c) soggetti muniti di laurea ai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera a), del d.m. 270/2004, o diploma universitario, nell’ambito stabilito dalla normativa vigente in ordine alle attività attribuite a ciascuna professione, abilitati all’esercizio della professione e, ad esclusione dei dipendenti delle amministrazioni aggiudicatrici, iscritti da almeno cinque anni nel rispettivo albo professionale;
d) tecnici diplomati, geometra o perito, nell’ambito stabilito dalla normativa vigente in ordine alle attività attribuite a ciascuna professione, iscritto da almeno cinque anni all’ordine o collegio professionale di appartenenza.

10. I titoli di studio di cui al comma 9 devono essere posseduti:
a) da almeno dieci anni, per il collaudo di lavori di importo pari o superiore a 5.000.000 euro;
b) da almeno cinque anni, per il collaudo di lavori di importo inferiore a 5.000.000 euro.

11. Ai fini dell’iscrizione nell’elenco di cui al comma 1 è necessario congiuntamente:
a) aver espletato negli ultimi dieci anni i servizi di cui al presente articolo, relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle categorie di iscrizione prescelte, per un importo globale per ogni categoria variabile tra 1 e 2 volte l’importo della classifica di iscrizione prescelta;
b) aver svolto negli ultimi dieci anni due dei servizi di cui al presente articolo, relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle categorie di iscrizione prescelte, per un importo totale non inferiore ad un valore compreso fra 0,40 e 0,80 volte l’importo della classifica di iscrizione prescelta
c) possedere i requisiti di cui all’articolo 38 del d.lgs. 163/2006.

12. I servizi valutabili di cui al comma 11, lettere a) e b), sono quelli iniziati, ultimati e approvati nel decennio o nel quinquennio antecedente la data di pubblicazione del bando, ovvero la parte di essi ultimata e approvata nello stesso periodo per il caso di servizi iniziati in epoca precedente. Non rileva al riguardo la mancata realizzazione dei lavori ad essa relativi.
13. Per i consorzi stabili di società di professionisti e di società di ingegneria, la dimostrazione dei requisiti comuni di cui al comma 11, lettere a) e b), avviene attraverso i requisiti dei consorziati o i requisiti maturati dalle singole società che partecipano al consorzio stabile nei cinque anni precedenti alla sua costituzione e comunque entro il limite di dieci anni precedenti la pubblicazione dell’avviso istitutivo dell’elenco.
14. L’esecuzione delle prestazioni dichiarate ai fini del possesso dei requisiti di cui al comma 11, lettere a) e b), deve essere confermata da dichiarazioni rilasciate dal committente, secondo il modello predisposto dalla struttura regionale competente alla costituzione e alla tenuta dell’elenco. In caso di committente privato, la dichiarazione può essere rilasciata dal soggetto istante qualora il committente stesso sia motivatamente impossibilitato a farlo. Il controllo potrà riguardare anche parte dei servizi dichiarati.
15. La valutazione dei requisiti di cui comma 11, lettere a) e b), si intende positivamente effettuata nel caso di:
a) esecuzione di servizi, realizzati in ciascuna delle categorie oggetto della richiesta, per lavori di importo non inferiore al 90 per cento di quello della classifica richiesta;
b) esecuzione di un singolo servizio, in ogni singola categoria oggetto della richiesta, per lavori di importo non inferiore al 40 per cento dell’importo della classifica richiesta, ovvero, in alternativa, di due servizi, nella stessa singola categoria, per lavori di importo complessivo non inferiore al 55 per cento dell’importo della classifica richiesta, ovvero, in alternativa, di tre servizi, nella stessa singola categoria, per lavori di importo complessivo non inferiore al 65 per cento dell’importo della classifica richiesta.

16. Ai fini dell’iscrizione in ogni sezione di cui al comma 4, è sufficiente il possesso dei requisiti di cui al comma 11, lettere a) e b), relativamente a tutti i servizi di cui al presente articolo. Agli importi dei relativi lavori viene applicato un coefficiente riduttivo pari a 0,70 nel caso in cui la tipologia di servizio dichiarata non coincida con quella corrispondente alla sezione dell’elenco oggetto della richiesta di iscrizione, nonché un ulteriore coefficiente riduttivo pari a 0,50, indipendentemente dalla tipologia di incarico svolta, nel caso in cui essa non sia stata resa nell’ambito di procedimenti connessi alla realizzazione di lavori pubblici.
17. La domanda di iscrizione all’elenco e la correlata documentazione sono redatte e prodotte secondo modelli predisposti dalla struttura regionale di cui al comma 2. L’esame della domanda non può assolutamente prescindere dall’indicazione dell’importo dei lavori, della tipologia di incarico eseguito, delle date di inizio e fine incarico e delle categorie di iscrizione richieste. In difetto, sono assunte le indicazioni meno favorevoli all’istante, a condizione che le stesse siano sufficienti al fine per il quale sono state richieste.
18. L’importo dei lavori di cui al comma 17 è convenzionalmente rivalutato sulla base delle variazioni accertate dall’ISTAT relativamente al costo di costruzione di un edificio residenziale, intervenute fra la data di espletamento del servizio e la data di presentazione della domanda di iscrizione.
19. L’esito complessivo dell’esame della domanda di cui al comma 17 deve essere comunicato all’interessato entro i successivi quindici giorni a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.
20. Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 71 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa. Testo A), sono sottoposte al controllo della veridicità le dichiarazioni sostitutive allegate al dieci per cento, arrotondato all’unità superiore, delle istanze esaminate positivamente, scelte a mezzo sorteggio, con un minimo di almeno una istanza.
21. E’ vietata l’iscrizione nell’elenco:
a) in più di un raggruppamento temporaneo ovvero singolarmente e quali componenti di un raggruppamento temporaneo o di un consorzio stabile;
b) per i liberi professionisti qualora richiedano l’iscrizione, sotto qualsiasi forma, una società di professionisti o una società di ingegneria delle quali il professionista è amministratore, socio, dipendente, consulente su base annua con rapporto esclusivo con la società iscritto al relativo albo professionale, ove esistente, munito di partiva IVA;
c) in qualsiasi altra forma, per i consorziati per i quali il consorzio stabile dichiara di richiedere l’iscrizione.

22. Non possono essere iscritti nella sezione di cui al comma 4, lettera i):
a) i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, e gli avvocati e procuratori dello Stato, in attività di servizio;
b) coloro che nel triennio antecedente hanno avuto rapporti di lavoro autonomo o subordinato con l’appaltatore o con i subappaltatori dei lavori da collaudare;
c) coloro che hanno comunque svolto o svolgono attività di controllo, progettazione, approvazione, autorizzazione, vigilanza o direzione dei lavori da collaudare;
d) i soggetti che facciano parte di strutture o di articolazioni organizzative comunque denominate di organismi con funzioni di vigilanza o di controllo nei riguardi dell’intervento da collaudare;
e) i soggetti che hanno espletato le attività di verifiche della progettazione.

23. I soggetti che richiedono l’iscrizione alla sezione di cui al comma 4, lettera d), all’atto dell’affidamento dell’eventuale incarico, non devono avere in corso e non devono avere avuto negli ultimi tre anni rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coinvolti nella progettazione in caso di progettazione affidata a professionisti esterni. I soggetti devono impegnarsi, al momento dell’affidamento dell’incarico, a non intrattenere rapporti di natura professionale e commerciale con i soggetti coinvolti nella progettazione oggetto della verifica per i tre anni successivi decorrenti dalla conclusione dell’incarico. L’affidamento dell’incarico di verifica è incompatibile con lo svolgimento per il medesimo progetto della progettazione, del coordinamento della medesima, della direzione lavori e del collaudo.
24. Il soggetto esterno che è stato incaricato di un collaudo in corso d’opera da una stazione appaltante non può essere incaricato dalla medesima di un nuovo collaudo se non sono trascorsi almeno sei mesi dalla chiusura delle operazioni del precedente collaudo. Per i collaudi non in corso d’opera il divieto è stabilito in un anno.


1. È istituito il registro dei dati relativi alle acquisizioni in economia di beni e servizi il cui importo a base di affidamento, comprensivo dei costi della sicurezza necessari per la eliminazione dei rischi da interferenze, è superiore a 10.000,00 euro.
2. Il registro è costituito e tenuto dalla struttura regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti, in collaborazione con la struttura competente in materia di informatica.
3. I dati contenuti nel registro riguardano il soggetto aggiudicatario, l’oggetto dell’affidamento, il corrispettivo aggiudicato e gli estremi del contratto stipulato.
4. Il registro è pubblicato nel profilo del committente. Nelle more dell’istituzione di detto profilo, la pubblicazione avviene nel sito istituzionale della Regione.
5. L’aggiornamento dell’elenco avviene esclusivamente attraverso un processo di alimentazione interamente elettronico.
6. Il responsabile del procedimento di acquisizione in economia è tenuto ad inserire i dati di cui al comma 3 entro trenta giorni dalla data di stipulazione del contratto.
CAPO II
Funzionamento della cassa economale



1. La cassa economale provvede al pagamento delle spese di cui all’art. 1 commi 2 e 3 urgenti ed improrogabili, adeguatamente motivate e con l’autorizzazione della struttura competente in materia di provveditorato, economato e contratti, quando l’importo non supera i cinquemila euro e previa emissione di appositi buoni d’ordine, datati e numerati progressivamente.
2. È consentito derogare al limite di importo di cui al comma 1 per le seguenti tipologie di spesa:
a) pagamenti con scadenza fissa, al fine di non incorrere in interessi di mora e ritardato pagamento;
b) spese postali per accredito dei conti correnti riferiti alle affrancatici in uso presso le strutture regionali.

3. Per l’attività della cassa economale viene acceso presso l’istituto di credito incaricato del servizio di tesoreria, un apposito conto corrente bancario, intestato “Regione Marche - fondo cassa economale”, sul quale è depositato il fondo di cui all’articolo 13.
4. La cassa economale opera presso la struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti e sotto la responsabilità del dirigente della struttura medesima, il quale nomina il cassiere cui è affidata la gestione della cassa.
5. Il dirigente della struttura di cui al comma 4 può delegare il potere di firma al cassiere e, ove necessario, agli eventuali collaboratori di quest’ultimo.
6. Le somme depositate presso la cassa economale ed i valori custoditi devono essere assicurati contro i rischi del furto e connessi.




1. Il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti determina annualmente, con proprio decreto, l’ammontare del fondo di cassa economale a valere su apposito capitolo di bilancio.
2. Il fondo di cui al comma 1 viene quantificato tenuto conto:
a) delle normali esigenze previste per il funzionamento delle strutture regionali;
b) dei fondi cassa da istituire presso le strutture decentrate e presso quelle con particolari esigenze, nonché del fondo cassa per gli autisti, secondo quanto previsto all’articolo 14.

3. Con analogo provvedimento sono assunti gli impegni a carico dei capitoli per i quali si intende effettuare la spesa per l’importo annuo stimato.
4. La cassa economale può effettuare pagamenti, diversi da quelli indicati all’articolo 12, quali erogazione di acconti e spese per notifica di atti amministrativi, anche per conto di altre strutture e rimborsare spese di modesta entità già sostenute sulla base di documentazione fiscalmente valida.
5. Per le finalità di cui al comma 4 le strutture interessate, secondo le necessità della cassa economale, dispongono un’anticipazione e impegnano la somma a carico dei capitoli di spesa di competenza.
6. Su motivata richiesta dei dirigenti delle strutture interessate, nei casi di urgenza o di prestazioni specifiche per le quali siano previste condizioni particolari di pagamento o pagamento per contanti, la cassa economale, compatibilmente con la disponibilità finanziaria, può anticipare gli importi richiesti dalle strutture stesse.
7. Gli importi anticipati ai sensi del comma 6 sono rimborsati alla cassa economale entro sessanta giorni.


1. Il dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di provveditorato, economato e contratti, avvalendosi del fondo di cui all’articolo 13, può disporre la costituzione di fondi cassa presso le strutture decentrate per spese di modeste entità necessarie al funzionamento della stessa sede.
2. Il fondo di cui comma 1 è assegnato al dirigente della struttura decentrata, che è responsabile della sua gestione.
3. Con le modalità di cui al comma 1 è costituito il fondo di dotazione degli autisti.
4. Le strutture che dispongono dei fondi cassa sono tenute a presentare almeno semestralmente alla cassa economale il rendiconto delle spese sostenute, corredato da fatture, ricevute o altra documentazione fiscalmente valida.
5. Entro il 31 dicembre di ogni anno il fondo cassa deve essere restituito alla cassa economale.


1. Il dirigente che ha richiesto l’effettuazione della spesa ne attesta la regolarità del titolo, indicando l’identità del creditore, la prestazione effettuata, l’ammontare dell’importo da pagare, nonché l’imputazione del capitolo di spesa.
2. La cassa economale effettua i pagamenti dopo aver verificato la conformità dell’ordine, la regolarità della liquidazione e, ove necessario, l’avvenuta annotazione del materiale in carico inventariale ovvero l’avvenuta annotazione nei registri degli oggetti non inventariabili.


1. L’acconto ai dipendenti aventi diritto al trattamento di missione a carico della Regione viene erogato dalla cassa economale dietro presentazione dell’autorizzazione alla missione, accompagnato da apposito modulo riepilogativo delle spese per la quantificazione dell’anticipo.
2. All’atto dell’erogazione dell’acconto viene redatta ricevuta in duplice copia, di cui una per il dipendente che la allega alla richiesta di pagamento della missione e l’altra per la cassa economale ai fini del successivo rendiconto.
3. Su richiesta del dipendente l’acconto può essere erogato anche tramite bonifico bancario.
4. Il cassiere trasmette mensilmente, anche con mezzi informatici, l’elenco degli acconti corrisposti alla struttura organizzativa regionale competente in materia di gestione economica del personale per la liquidazione del rimborso delle spese di missione.
5. Nel caso di erogazione di acconti a soggetti comunque autorizzati ad espletare missioni per conto della Regione, i cui costi sono imputati a capitoli diversi da quelli utilizzati a tale scopo per il personale regionale, la struttura che autorizza tali missioni deve rendere disponibili all’economato le somme necessarie per gli acconti.
6. Decorsi sei mesi dall’erogazione, gli acconti non ancora recuperati ai sensi del comma 4 sono recuperati mediante trattenuta sullo stipendio a seguito di idonea comunicazione del dirigente dell’economato, comunicato al dirigente della struttura competente in materia di gestione personale e al dipendente interessato.




1. Il cassiere redige quotidianamente il giornale di cassa ai fini della quadratura di cassa indicando i movimenti delle entrate e delle uscite, le anticipazioni riscosse e versate distinte per anno, i rendiconti presentati, rimborsati e da rimborsare, i titoli pagati da rendicontare, il totale degli anticipi di cui agli articoli 13, comma 6, e 14, il saldo del conto corrente bancario e i contanti in cassa.
2. La situazione di cui al comma 1 accerta la corrispondenza tra il totale delle anticipazioni in carico alla cassa economale e l’effettivo stato di utilizzo.


1. La cassa economale effettua riscossioni, rilasciando regolare ricevuta per:
a) il pagamento di materiale per il quale è previsto il rimborso delle spese sostenute dall’amministrazione regionale;
b) la restituzione di somme già erogate dalla cassa economale.

2. Le somme di cui al comma 1, lettera a), vengono versate almeno trimestralmente alla tesoreria regionale.
3. Le riscossioni di cui al comma 1, lettera a), possono essere effettuate anche dagli sportelli informativi o direttamente da altre strutture regionali interessate, utilizzando, per il rilascio delle ricevute, appositi bollettari consegnati dalla cassa economale e da questa registrati.
4. Le somme introitate ai sensi del comma 3 vengono versate alla cassa economale, la quale provvede al riversamento alla tesoreria.
5. Gli sportelli informativi e le altre strutture autorizzate non aventi sede nel capoluogo della Regione provvedono direttamente al versamento delle somme introitate alla tesoreria.


1. Il cassiere redige mensilmente il rendiconto dei pagamenti effettuati, distintamente per ogni capitolo di bilancio cui le spese si riferiscono e lo inoltra alla struttura regionale competente in materia di ragioneria e controllo della spesa entro il giorno 20 del mese successivo.
2. Il dirigente della struttura competente in materia di ragioneria può richiedere al cassiere la documentazione giustificativa dei pagamenti in copia conforme per il controllo della spesa, esegue i riscontri di competenza e approva il rendiconto entro 20 giorni successivi alla presentazione dello stesso.
3. Il rimborso delle spese rendicontate viene autorizzato dal dirigente della ragioneria compatibilmente con le disponibilità di cassa e di regola entro 20 giorni dal ricevimento del rendiconto.
4. Con l’approvazione del rendiconto il cassiere ottiene il discarico delle somme rendicontate.
5. A chiusura di ogni esercizio e comunque quando tutti i rendiconti delle spese effettuate sono stati rimborsati, il cassiere provvede al versamento alla tesoreria regionale dell’integrale importo del fondo di cui all’articolo 13.
6. Il cassiere effettua il versamento degli interessi attivi maturati sul conto corrente di cui all’articolo 12, comma 3, a seguito di apposita comunicazione dell’istituto di credito.
7. Entro due mesi dalla chiusura dell’esercizio il cassiere e gli agenti contabili di cui all’art 18, comma 3, trasmettono i conti giudiziali delle riscossioni e delle spese alla struttura regionale competente in materia di ragioneria e controllo della spesa e quest’ultima, qualora non abbia nulla da osservare, appone sui singoli conti la dichiarazione di aver eseguito il riscontro di competenza e li trasmettono alla sezione giurisdizionale regionale competente della Corte dei Conti entro i due mesi successivi alla data della loro ricezione ovvero a quella della ricezione dei chiarimenti o dei documenti richiesti.


1. Il cassiere ed i collaboratori sono personalmente responsabili delle somme ricevute, sino a che non ne abbiano ottenuto il totale discarico.
2. In caso di cessazione dall’incarico viene effettuata la consegna della cassa al dipendente subentrante previa verifica svolta alla presenza del dirigente della struttura competente. Una copia del verbale redatto è consegnata al cassiere uscente.
3. La vigilanza sul funzionamento della cassa economale viene svolta dalla ragioneria, ai sensi dell’articolo 70 della legge regionale 11 dicembre 2001, n. 31 (Ordinamento contabile della Regione Marche e strumenti di programmazione).
CAPO III
Norme finali



1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, la Giunta regionale determina le modalità per l’iscrizione nell’elenco fornitori di cui all’articolo 9 del regolamento medesimo, previa verifica del possesso dei requisiti ivi previsti, dei soggetti già iscritti nell’elenco dei fornitori di cui all’articolo 8 del regolamento regionale 28 ottobre 2004, n. 8 (Esecuzione delle procedure in economia e funzionamento della cassa economale).


1. E’ abrogato il regolamento regionale 28 ottobre 2004, n. 8 (Esecuzione delle procedure in economia e funzionamento della cassa economale).


TABELLA 1 - (CATEGORIE)





















































































































































































































 

CATEGORIE GENERALI


OG 1

Edifici civili e industriali

OG 2

Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela

OG 3

Strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, metropolitane

OG 4

Opere d'arte nel sottosuolo

OG 5

Dighe

OG 6

Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione

OG 7

Opere marittime e lavori di dragaggio

OG 8

Opere fluviali, di difesa, di sistemazione idraulica e di bonifica

OG 9

Impianti per la produzione di energia elettrica

OG 10

Impianti per la trasformazione alta/media tensione e per la distribuzione di energia elettrica in corrente alternata e continua ed impianti di pubblica illuminazione

OG 11

Impianti tecnologici

OG 12

Opere ed impianti di bonifica e protezione ambientale

OG 13

Opere di ingegneria naturalistica

 

CATEGORIE SPECIALIZZATE


OS 1

Lavori in terra

OS 2-A

Superfici decorate di beni immobili del patrimonio culturale e beni culturali mobili di interesse storico, artistico, archeologico ed etnoantropologico 

0S 2-B

Beni culturali mobili di interesse archivistico e librario

OS 3

Impianti idrico-sanitario, cucine, lavanderie

OS 4

Impianti elettromeccanici trasportatori

OS 5

Impianti pneumatici e antintrusione

OS 6

Finiture di opere generali in materiali lignei, plastici, metallici e vetrosi

OS 7

Finiture di opere generali di natura edile e tecnica

OS 8

Opere di impermeabilizzazione

OS 9

Impianti per la segnaletica luminosa e la sicurezza del traffico

OS 10

Segnaletica stradale non luminosa

OS 11

Apparecchiature strutturali speciali

OS 12- A

Barriere stradali di sicurezza

OS 12- B

Barriere paramassi, fermaneve e simili

OS 13

Strutture prefabbricate in cemento armato

OS 14

Impianti di smaltimento e recupero rifiuti

OS 15

Pulizia di acque marine, lacustri, fluviali

OS 16

Impianti per centrali produzione energia elettrica

OS 17

Linee telefoniche ed impianti di telefonia

OS 18-A

Componenti strutturali in acciaio

OS 18-B

Componenti per facciate continue

OS 19

Impianti di reti di telecomunicazione e di trasmissioni e trattamento

OS 20

Rilevamenti topografici

OS 21

Opere strutturali speciali

OS 22

Impianti di potabilizzazione e depurazione

OS 23

Demolizione di opere

OS 24

Verde e arredo urbano

OS 25

Scavi archeologici

OS 26

Pavimentazioni e sovrastrutture speciali

OS 27

Impianti per la trazione elettrica

OS 28

Impianti termici e di condizionamento

OS 29

Armamento ferroviario

OS 30

Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi

OS 31

Impianti per la mobilità sospesa

OS 32

Strutture in legno

OS 33

Coperture speciali

OS 34

Sistemi antirumore per infrastrutture di mobilità

OS 35

Interventi a basso impatto ambientale


TABELLA 2 - (CLASSIFICHE)

La seguenti classifiche sono stabilite secondo i livelli di importo dei lavori oggetto dell'incarico

































































I

- fino a

euro

    258.000

II

- fino a

euro

    516.000

III

- fino a

euro

 1.033.000

IV

- fino a

euro

 1.500.000

V

- fino a

euro

 2.582.000

VI

- fino a

euro

 3.500.000

VII

- fino a

euro

 5.165.000

VIII

- fino a

euro

10.329.000

IX

- fino a

euro

15.494.000

X

- oltre

euro

15.494.000