CONSIGLIO IN DIRETTA/6
In Aula il Capogruppo Busilacchi illustra i contenuti della mozione sulle affermazioni del Vicepresidente Zaffiri.

 immagine primo piano La mozione che invita alle dimissioni il Vicepresidente Zaffiri è stata introdotta dal Capogruppo Busilacchi il quale ha premesso che "l'oggetto della discussione non è la modalità formale per arrivare alle dimissioni, ma le affermazioni espresse dal Vicepresidente Zaffiri". "Affermazioni molto gravi, intollerabili per la forza e per la violenza, che contengono perfino delle minacce. Qualsiasi tema può essere affrontato, ma le modalità con cui le critiche vengono portate avanti non sono un tema secondario. Se si rappresenta un'istituzione eletta democraticamente dai cittadini bisogna avere un altissimo senso della responsabilità, le affermazioni che facciamo hanno conseguenze. Di questo territorio, che ha altissime tradizioni di democrazia, è stata data un'immagine di violenza e di connotazione fascista. La seconda considerazione è che tra le giustificazioni utilizzate per spiegare questo linguaggio c'è il fatto che gli elettori si aspettano delle parole radicali. Si può essere radicali senza minacce e senza richiamare un passato dittatoriale. Non ci può essere nessuna giustificazione da questo punto di vista. Viviamo in una stagione politica in cui alzare i toni, anche oltre ogni limite di legalità, può portare attenzione mediatica, e parlare alla pancia del paese rende tutto lecito. Rischio di entrare in una spirale dove tutto può essere accettabile per avere l'attenzione dei media. Questa mozione è un invito a rassegnare le dimissioni perché una frase di questo genere non può essere collegata a questa istituzione, perché il consigliere Zaffiri non può essere adeguato a ricoprire questo incarico".
Martedì 21 Luglio 2015