CONSIGLIO DIRETTA/4
AL VIA L'ESAME DELLA PROPOSTA DI LEGGE PER LA MODIFICA DELLO STATUTO Il relatore di maggioranza Renato Claudio Minardi descrive il contenuto della pdl che introduce la mozione di sfiducia per i componenti dell'Ufficio di presidenza e ripristina la figura dei consiglieri segretari

 immagine primo piano Chiusa la sessione ispettiva, l'Aula ha avviato l'esame della proposta di legge che modifica lo Statuto regionale. L'atto è stato introdotto dal relatore di maggioranza, il vicepresidente Renato Claudio Minardi. Con l'introduzione di questi articoli, il Presidente e ciascun componente dell'Ufficio di presidenza, potranno essere revocati con una mozione di sfiducia. Due le condizioni necessarie per esercitare questa opzione. La presenza di "gravi motivi", ovvero cause che incidono fortemente sul corretto funzionamento dell'organismo istituzionale, e una maggioranza qualificata. La mozione, che non potrà essere messa in discussione prima di 10 giorni dalla sua presentazione, dovrà essere firmata da almeno un terzo dei consiglieri, approvata per appello nominale e con una maggioranza non inferiore ai 4/5 dell'Assemblea. La stessa opzione di revoca sarà prevista anche per i Presidenti e i Vicepresidenti delle commissioni consiliari. La proposta di legge reintroduce anche le figure dei consiglieri segretari nell'Ufficio di presidenza, garantendo un componente di maggioranza e uno di opposizione. L'obiettivo di questa scelta, ha spiegato Minardi, è quello di consentire "la partecipazione delle principali componenti politiche dell'Assemblea". "L'ufficio di presidenza - ha dichiarato Minardi - deve essere il più collegiale possibile e il più rappresentativio possibile, proprio per le funzioni di programmazione, indirizzo e controllo che è chiamato a svolgere. Questa operazione viene fatta a costo zero, ovvero nel lavoro che è stato fatto in questi mesi, sono state fatte delle scelte importanti con minori spese". La riforma statutaria per concludere il suo iter dovrà essere approvata a maggioranza assoluta dal Consiglio con due deliberazioni successive, adottate a intervallo non minore di 2 mesi.
(l.v.)
Martedì 6 Ottobre 2015