CONSIGLIO IN DIRETTA/7
IDEOLOGIA GENDER NELLE SCUOLE. Mozione presentata dalla consigliera Elena Leonardi (FdI): “Affrontare la questione in maniera apartitica”. Numerosi gli interventi dei consiglieri. L’assessore all’Istruzione Loretta Bravi: “Non è stata data continuità alla delibera di Giunta in questione”. L’atto è stato respinto.

 immagine primo piano L’Aula ha infine discusso la mozione della consigliera Elena Leonardi (FdI) sulla “Presa di posizione della Regione di fronte all'introduzione dell'ideologia gender nelle scuole, relativamente a una delibera della Giunta regionale del febbraio scorso. La Leonardi chiede che il presidente della Giunta intervenga “nelle scuole di ogni ordine e grado della Regione Marche affinché non venga in alcun modo introdotta la teoria gender”.
La delibera in questione, approvata nella precedente legislatura, come viene evidenziato nel testo della mozione, fornisce parere favorevole e consente, finanziandola, la diffusione dell’ideologia gender nelle scuole marchigiane.
La consigliera Leonardi chiede che venga rispettato il ruolo prioritario della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità, riconoscendo il suo diritto prioritario ai sensi dell’articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dei Decreti che riconoscono le scelte educative dei genitori, nonché l'articolo 29 della Costituzione Italiana affermante il fatto che la famiglia è la “società naturale fondata sul matrimonio”. Chiede inoltre di ribadire il concetto che la famiglia rappresenta l’ambiente più idoneo ad assolvere l’obbligo di assicurare una graduale educazione della vita sessuale e affettiva, in maniera armonica, prudente e senza traumi; che siano coinvolti i genitori ed i loro enti rappresentativi in ogni strategia educativa della scuola contro ogni tipo di discriminazione che possa generare fenomeni di bullismo, violenza di genere ed insulti; siano coinvolte le famiglie nella predisposizione dei progetti sull’affettività e sulla sessualità e nell’opera di educazione, specialmente sulle tempistiche legate all'età dei bambini e sulle modalità di questo tipo di educazione; l’impegno affinché l’azione educativa della scuola sia ispirata a due principi: quello di sussidiarietà (per cui il diritto-dovere dei genitori di educare è insostituibile e va sostenuto dallo Stato) e quello di subordinazione (l’intervento della scuola deve essere soggetto all'attenzione da parte dei genitori).
“Vi chiedo oggi – ha ribadito Leonardi – di superare gli steccati ideologici rappresentati dal fatto che la mozione viene presentata da un consigliere di FdI. Non è in discussione il decreto sulla ‘Buona scuola’. Chiedo di affrontare la questione in una maniera apartitica su un argomento così delicato quale l’educazione dei minori”.
Nel corso del dibattito, l’assessore regionale all’Istruzione, Loretta Bravi, ha voluto sottolineare il fatto che “in Giunta si è deciso di non dare continuità alla delibera citata”.
Sulla questione sono poi intervenuti anche la vice presidente del Consiglio, Marzia Malaigia (Lega Nord); il consigliere Gianluca Busilacchi (Pd) ha espresso contrarietà alla mozione richiamando che la delibera in questione (78/2015) riguardava un percorso formativo sulle tematiche di prevenzione e contrasto delle discriminazioni sull’identità di genere destinato a figure apicali di Pubbliche Amministrazioni. “Dobbiamo quindi fare chiarezza – ha detto - tra i termini che poniamo in discussione senza confusione. Non aiutano letture ideologiche o di parte”. Altri interventi: quelli della consigliera Jessica Marcozzi (FI) che ha espresso contrarietà a ogni tipo di messaggio contrario al modello della famiglia tradizionale; del consigliere Luca Marconi (Popolari Marche – Udc) che ha proposto l’organizzazione di un convegno che possa fare chiarezza sul tema; del consigliere Sandro Zaffiri (Lega Nord); del consigliere Gianni Maggi (M5S), di Sandro Bisonni (M5S), di Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord), di Francesco Micucci (Pd), di Piero Celani (FI) e dell’assessore Moreno Pieroni. La mozione non è stata approvata (9 i voti favorevoli, 15 contrari e 3 astenuti). (s.g.)
Martedì 27 Ottobre 2015