#marcheuropa in diretta/3
“COME SONO CAMBIATI I MARCHIGIANI?” Luigi Ceccarini e Fabio Bordignon (Università di Urbino – LaPolis) hanno introdotto la prima parte della ricerca su “Opinioni e orientamenti. Di ieri e di oggi”. Il tema del lavoro in cima alle preoccupazioni dei marchigiani, meno fiducia nelle istituzioni, ma maggiore partecipazione civica.

 immagine primo piano Nella nuova ricerca de LaPolis le Marche sono più allineate al dato nazionale sulla soddisfazione, rispetto al 2007. Prima preoccupazione il lavoro, peggiora il giudizio sulla scuola e sui trasporti pubblici. Resta stabile il giudizio sull’assistenza sanitaria, con un intervistato su tre soddisfatto, nonostante il 55% segnali un declino della qualità dei servizi. Meno fiducia nelle istituzioni, ma maggiore partecipazione civica. L’83% degli intervistati è soddisfatto di vivere nelle Marche, il 48% pensa che si stia meglio qui che in altre regioni. Disoccupazione e qualità dei servizi sono le prime emergenze: il 45% delle persone interpellate dal sondaggio indica la disoccupazione come questione di prioritario rilievo. Al secondo posto la qualità dei servizi sociali e sanitari, segnalata dal 20% del campione intervistato. Oltre la metà degli intervistati denuncia un declino delle opportunità di lavoro (57%), così come della qualità dei servizi sanitari (55%), dati cresciuti in modo sensibile rispetto alla precedente rilevazione. Un intervistato su tre si dichiara comunque soddisfatto dell'assistenza sanitaria pubblica, un dato sostanzialmente allineato con il risultato del 2007. Mentre, nello stesso intervallo temporale, è scesa di nove punti la soddisfazione della scuola pubblica (40%). Poco sopra il 30% troviamo anche il gradimento delle ferrovie (32%) e dei trasporti urbani (35%, in quest'ultimo caso con una flessione di ben 16 punti). Nonostante la percezione, diffusa, di un deterioramento delle condizioni di vita, ben l'83% degli intervistati si dice soddisfatto (molto o abbastanza) di vivere nelle Marche. Una quota analoga è soddisfatta di vivere nella propria provincia. Inoltre, la maggioranza relativa - il 48% - continua a ritenere che, nelle Marche, si viva meglio rispetto alle altre regioni. Mentre solo il 6% sostiene la tesi opposta.
(l.v.)






Venerdì 15 Aprile 2016