INFORMATIVA SUL SISMA DEL 26 E 30 OTTOBRE
Seduta del Consiglio regionale interamente dedicata all'illustrazione da parte del presidente della Giunta Ceriscioli della reale situazione in cui si trova un'ampia parte del territorio regionale nonché delle azioni intraprese, di quelle che si intendono intraprendere a sostegno immediato della popolazione e per la futura ripresa socio economica delle zone colpite.

 immagine primo piano Dopo gli ultimi devastanti eventi sismici del 26 e 30 ottobre, il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli, ha informato i Consiglieri regionali sulla reale situazione in cui versa un'ampia parte del territorio regionale nonché sulle azioni intraprese, su quelle che si intendono intraprendere a sostegno immediato della popolazione e per la futura ripresa socio economica delle zone così duramente colpite.
Ad aprire la seduta il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrivincenzo, il quale prima di dare la parola al presidente Ceriscioli, su richiesta del consigliere Fabrizio Volpini, ha autorizzato un minuto di silenzio per la scomparsa del professor Umberto Veronesi. Successivamente, Ceriscioli ha cominciato ad illustrare il report sul terremoto. I dati sono quelli forniti dalla Protezione Civile e sono in continuo aggiornamento.
"E' un sisma importante - ha detto - che ha causato grandi danni". Gli ultimi dati parlano di 123 Comuni marchigiani coinvolti dal sisma: 54 nella provincia di Macerata, 27 nel Fermano, 28 nell'Ascolano e 14 nell'Anconetano. Sono 249 le zone rosse delimitate perché a rischio crolli e 54 le sedi municipali inagibili. Gli sfollati sono 26.255, alcuni sono assistiti sul territorio (14.109), altri hanno trovato autonoma sistemazione (5247), altri ancora in albergo (6.899). A queste si aggiungono 13.246 persone che trascorrono la notte in macchina o da parenti e amici per paura di nuove scosse.
I contributi dati dalla Protezione civile nazionale alla Regione Marche hanno già permesso ai Comuni di affrontare le spese per la sistemazione dei cittadini, attingendo a una cassa unica.

LA SITUAZIONE DELLE SCUOLE
“Siamo di fronte a un cambio di scala – ha continuato Ceriscioli - Dopo il primo sisma tutte le stime sono soggette a revisione e a cambio dei parametri per cui molte ispezioni dovranno essere rifatte. Così anche per le scuole". Le richieste di sopralluogo da parte dei Comuni sulle scuole sono state tutte espletate. Su 332 edifici controllati l’esito delle schede Aedes è stato: 189 agibili e le 144 inagibili (di cui 94 classificate B, 11 C, 3 D, 26 E e 4 agibili altre costruzioni intorno da mettere in sicurezza e altre 5 inagibili).
"Il decreto che dovrebbe essere pubblicato oggi - prosegue Ceriscioli - cerca di assumere questi elementi di novità per poter dare risposte a questa mutata situazione. Un conto è gestire la situazione di agosto e un altro è gestire la situazione adesso". Il presidente Ceriscioli ha inoltre comunicato che nel decreto si prevede l'assunzione di 350 unità di personale da assegnare ai Comuni dei territori colpiti, opportunamente ripartiti a seconda delle esigenze.

LA SITUAZIONE DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE, VETERINARIA
Sono aumentate a 805 le attività produttive dichiarate inagibili: 716 in provincia di Macerata, 28 in quella di Fermo, 57 in quella di Ascoli Piceno, 4 in quella di Ancona. Sono 234 le stalle inagibili (a MC 195, a FM 8, nel Piceno 31). In particolare, dopo l'avvio dei piani operativi di rilevazione dei danni nelle aziende agro-zootecniche e nelle imprese alimentari, le priorità sono state rivolte agli allevamenti di bovini e ovini che producono latte, allevamenti avicoli e agli stabilimenti di produzione riconosciuti Reg. CE 853/2004. “Nel decreto del Governo – afferma Ceriscioli – si prevedono aumento di incentivi e contributi per la costruzione di stalle provvisorie”.

LA SITUAZIONE SANITARIA
Ad Amandola, dopo la dichiarazione di inagibilità dell’Ospedale prosegue l'allestimento di quattro moduli sanitari, forniti dalla Protezione civile, dove ripristinare i servizi ospedalieri. “Con questo nuovo salto di qualità – ha detto Ceriscioli - tutto va ripensato. Nel caso dell’Ospedale di Amandola, ci si chiede se recuperare l’edificio esistente oppure ricostruire ex novo. Occorre decidere come utilizzare le risorse dopo un’attenta valutazione dei costi. Stessa valutazione sulla porzione danneggiata dell’Ospedale di Fabriano, come pure sulle scuole. Restano valide tutte le misure comprese nel primo decreto relativo al sisma del 24 agosto”. Sarà inoltre ridefinito un nuovo cratere. Ceriscioli si è infine soffermato sulla richiesta da parte dei territori di coinvolgimento. “C’è grande disponibilità da parte delle istituzioni – ha dichiarato – ed è apprezzabile l’idea suggerita dal presidente della Commissione Ambiente e territorio, Andrea Biancani, di portare i lavori della stessa sul territorio, sulla base di un programma di incontri ben articolato e concreto, aperto alla partecipazione di più Comuni coinvolti”.
Al termine della relazione del presidente della Regione, segue un incontro tra lo stesso Ceriscioli e i presidenti dei Gruppi assembleari per condividere con tutte le componenti politiche dell'Assemblea legislativa il piano d'azione straordinario. (s.g.)


Mercoledì 9 Novembre 2016