Resoconto della seduta n.105 del 21/03/2023
SEDUTA N. 105 DEL 21 MARZO 2023

La seduta inizia alle ore 10,40

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 105 del 21 marzo 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 104 del 14 marzo 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Prima di iniziare la seduta odierna del Consiglio regionale due comunicazioni; la prima, il prossimo Consiglio regionale si terrà lunedì 27 e non martedì 28, la prima parte in seduta aperta per la Giornata dedicata a Carlo Urbani.
La seconda notizia invece è la scomparsa di Gaetano Recchi, Consigliere regionale fin dal 1980 nelle file del Partito Socialista ed è rimasto ininterrottamente a svolgere le funzioni di Consigliere e rappresentante della Regione fino al 1995. E’ stato Assessore alle attività produttive, artigianato, industria e agricoltura per un lunghissimo periodo e poi dal 1993 al 1995 è stato anche Presidente della Giunta regionale.
A lui, alla sua famiglia, ai suoi figli, ai suoi congiunti va il nostro pensiero per la scomparsa che è avvenuta pochi minuti fa.
C’è stata data la notizia, quindi è giusto che la commemorazione, il silenzio e la solidarietà del Consiglio regionale allo scomparso vadano in questo momento.
Vi prego di alzarvi e fare un minuto di silenzio per la morte di Gaetano Recchi.

(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)

Interrogazione n. 730
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Consiglio di Amministrazione APSP IRCR Macerata”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 730 dei Consiglieri Carancini, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questo atto l'interrogante Consigliere Carancini chiede di illustrare la situazione dell’IRCR di Macerata, richiamando la Regione a verificare se fosse possibile, nella situazione dell'Istituto, esercitare il potere di controllo previsto dalla legge regionale.
In materia devo riferire che l'Amministrazione comunale di Macerata ha comunicato che si sta procedendo alacremente per la conclusione del procedimento e nei prossimi giorni si provvederà alla nomina dei dirigenti, del Consiglio di amministrazione e delle altre cariche di governo dell’istituzione.
Quindi, tenendo conto che la materia appartiene alla competenza del Comune di Macerata, mi limito semplicemente a segnalare che per quanto ci riguarda, dall’istruttoria svolta, non ci sono elementi per esercitare poteri surrogatori sul Comune di Macerata che è un ente autonomo e a norma di Costituzione ha poteri autonomi, che naturalmente gestisce in modo autonomo assumendosi la responsabilità degli istituti in argomento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie Presidente. Questa non è un'interrogazione di centro-sinistra contro il centro-destra o viceversa, è un'interrogazione che aveva ed ha il solo fine di un appello accorato al rispetto delle istituzioni, ma soprattutto al rispetto delle tante persone fragili, anziane, delle loro famiglie ed anche dei tanti dipendenti, oltre 100, che lavorano all'interno della struttura dell’IRCR, che credo che l’Assessore sappia essere un ex Ipab, una azienda pubblica di servizi alla persona, riformata con la legge regionale 5/2008.
Che cosa sta accadendo all’IRCR? All’IRCR di Macerata da 5 mesi manca completamente il Consiglio di amministrazione, non solo manca il Consiglio di amministrazione, ma manca anche il Direttore generale già scaduto, rispetto al quale non si può mettere in campo un nuovo concorso pubblico per la nomina perché è in ordinaria amministrazione.
5 mesi di contrasti sulla governance, sui nomi del CdA, nomi bruciati, addirittura la candidatura di un dipendente dell'azienda del Sindaco, diciamo che siamo davvero alla follia e tutto questo perché c'è un contrasto all'interno del partito della Lega su chi intende fare il Presidente, anche lì ci sono dei contrasti.
Assessore, non è vero, perché basta leggere la legge, che la Regione non ha un controllo, l'articolo 19 parla di monitoraggio e controllo dell'attività, l'articolo 16 addirittura parla di un vincolo dal punto di vista patrimoniale, ogni attività superiore ai 50.000 euro, che riguardino le aziende pubbliche e i servizi alla persona, come IRCR, è sottoposta al controllo ed al vincolo della Regione, quindi da questo punto di vista la sua comunicazione di stamattina, che nei prossimi giorni avremo finalmente il nome del Presidente, non ci accontenta. Penso che la Regione se ne sia lavata le mani, avrebbe dovuto svolgere, non certo …, noi non chiedevamo, Assessore, una scelta di surroga, avevamo fatto a lei un appello, visto che tra l'altro è maceratese e fa parte della Lega, avevamo chiesto a lei un ruolo di motivazione, di spinta, che avrebbe portato a questo.
La invitiamo, non sappiamo come andrà a finire, alla responsabilità della Regione ponendo fine all'indifferenza del Sindaco e …

Interrogazione n. 732
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Concorso pubblico unificato degli Enti del SSR, per titoli ed esami, per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di n. 46 posti di Dirigente Medico (Disciplina medicina d’emergenza-urgenza) – AST Fermo”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 732 del Consigliere Cesetti. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie Presidente. Per poter rispondere e per spiegare lo svolgimento dei contenuti di questa interrogazione anche a chi non conosce perfettamente la materia, è d’uopo premettere che i concorsi nella pubblica amministrazione si svolgono sulla base di un preesistente provvedimento che è il Piano del fabbisogno annuale e triennale, che deve tener conto dell’equilibrio di bilancio di tutte le pubbliche amministrazioni.
Ora è noto che nel nostro Paese per ragioni di finanza pubblica c’è un tetto di spesa all’assunzione del personale e questo fa sì che le Aziende, in questo caso le Aziende ospedaliere, non possono mettere a concorso i posti che sono necessari per garantire il buon andamento e la funzionalità del sistema, ma possono mettere a concorso i posti che sono finanziati e che rientrano nel tetto di spesa.
Il tetto di spesa per il personale alla sanità è indicato nel bilancio delle Regioni sulla spesa sanitaria del 2004 meno l’1,4%. A questo somma si sono sommate un 10% in più per effetto della legge Madia del 2019.
La Regione Marche ha completamente esaurito il tetto di spesa sia in riferimento al tetto previsto nel 2004 meno l’1,4% che all’aumento previsto dalla legge Madia più 5% e più 5%.
Ora per rispondere alla domanda presentata dal Consigliere Cesetti nella sua interrogazione occorre aggiungere che la determina del 13 ottobre 2022 è dell’Asur, quando esisteva ancora l’Azienda unica sanitaria regionale, e prevedeva sulla base del Piano del fabbisogno del personale, che come ripeto trovava il limite insuperabile nel tetto di spesa per quella Area vasta, solo due dipendenti, sostanzialmente il concorso che viene bandito per effetto della determina dell’Asur del 13 ottobre 2022 è di un numero di posti inferiore a quello che sarebbe necessario prevedere per l'Area vasta 4.
Ora, tenuto conto che nell’Area vasta 4 attualmente possono essere disponibili 15 posti da dirigente medico, la previsione, espletate le procedure di concorso, verrà rideterminata mediante il riaccertamento del fabbisogno, passando dai due posti previsti dalla delibera del 13 ottobre ai 15 posti attuali che sono necessari per garantire l’efficienza ed il funzionamento del sistema.
Vero è che se dal punto di vista amministrativo e dal punto di vista procedimentale si può ragionare nei termini che ho testé esplicitato, va da sé che probabilmente si può fare una previsione che i 46 posti messi a concorso non saranno coperti, ma c’è da augurarsi che lo siano per la nota carenza del personale medico nel sistema sanitario nazionale.
Quindi, conclusivamente, per rispondere alla domanda del Consigliere Cesetti, i due posti previsti originariamente per l’Area vasta 4 dalla delibera del 13 ottobre 2022 saranno incrementati con un riaccertamento che potrà garantire la copertura del fabbisogno prevista attualmente in 15 posti da dirigente medico. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Assessore, per la tempestività con cui risponde alle mie interrogazioni.
Prendo atto dell'impegno che il fabbisogno per l’ex Area vasta 4 verrà rideterminato da 2 a 15 unità, così mi pare abbia detto l'Assessore. Chiedo però che questo venga fatto subito, anzi prima di subito perché possa essere efficace questo impegno, che tra l'altro dimostra quanto fosse fondata la mia interrogazione. Se all'esito dell'interrogazione l'Assessore dice che verrà rideterminato da 2 a 15 perché questo è il reale fabbisogno allora l’interrogazione è fondata e questo se vogliamo è anche la dimostrazione che gli atti ispettivi qualche volta, anzi spesso, servono, perché non li facciamo mai in modo strumentale.
Dice l'Assessore a giustificazione di un atto che, mi rendo conto, è stato fatto dall’Asur, però l'Assessore porta la responsabilità politica di quell'atto gestionale e dice che il Piano del fabbisogno deve tener conto degli equilibri di bilancio. Ho capito, questo lo sappiamo bene, questo se vogliamo è anche la dimostrazione di come la riforma che voi avete attuato dall’1 gennaio aveva bisogno di ulteriori risorse finanziarie, come noi abbiamo detto più volte, questa è la prima considerazione.
L’altra è il rapporto tra le Aree vaste ed è il motivo per cui non ho chiesto la firma dei miei colleghi del gruppo e mi si deve dire perché in questa delibera, all’esito del Piano di fabbisogno, per l'Area vasta 5 si prevedono cinque posti, per l’Area vasta 4 due, per l’Area vasta 3 quattordici e perché per l’Area vasta 4 se ne prevedono solo due, se lo stesso Assessore dice che c’è bisogno di 15 unità? Questo se vogliamo è purtroppo la dimostrazione di come la sanità nel territorio della provincia di Fermo ha bisogno di un riequilibrio, quel riequilibrio che più volte abbiamo dedotto in questa Aula anche in occasione della riforma perché il tema è proprio questo, quando si passa dalle Aree vaste alle AST …

Interrogazione n. 667
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini
“Fermata Nightjet a Fano e Marotta”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 667 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. I Consiglieri mi chiedono di aggiungere due fermate a questo treno, che è stato organizzato dalle Ferrovie austriache, a Fano e Marotta. Mi sono interfacciato con il nostro settore della mobilità e trasporto pubblico locale, e ho visto che è stato organizzato dalle Ferrovie austriache in partnership con Trenitalia Intercity, quindi questo treno è fuori dall’accordo quadro già firmato lo scorso anno da Trenitalia con Rfi. Capite bene che bisogna calcolare tutte le fermate, le percorrenze e sapete quanto la linea adriatica sia sovraffollata di convogli, dovendo coincidere tutte le coincidenze con le stesse.
Noi avevamo già avuto un contatto informale, sia telefonicamente che con e-mail, da parte del servizio prima che arrivasse questa interrogazione da parte dei Consiglieri, per valutare in relazione all’opportunità commerciale, alla fattibilità economica ed il riscontro che darà questo treno. Se fosse per me, prendetela come una riflessione personale, lo farei fermare in tutte le stazioni, anche Montemarciano e Falconara. Comunque è nostra intenzione, indipendentemente da tutto, ho lasciato al servizio che si interfaccia con le Ferrovie austriache di richiedere due fermate, senza porre le fermate obbligatorie a Fano e a Marotta. Noi abbiamo chiesto due fermate aggiuntive, oltre a quelle di Pesaro e Ancona, dove il treno arriva come capolinea, poi sceglieranno loro, perché nelle telefonate ci hanno detto che non possiamo imporgli due fermate nostre.
La conclusione della risposta all’interrogazione è che ci sarà tutto l’interessamento mio come Assessore ma anche del Dipartimento del trasporto pubblico locale.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta di cui non sono per nulla soddisfatta purtroppo perché non sono io, Micaela Vitri, che chiede due fermate in più, come lei ha detto poco fa, le hanno chieste i Sindaci, gli amministratori del territorio con una lettera firmata e rivolta anche alla Regione, soprattutto lo chiedono gli operatori economici.
Questo non è un treno qualunque come sembrerebbe dalla sua risposta, il Nightjet è un treno che parte dalla Germania e dall’Austria, dal 10 giugno fino al 30 settembre, che porta nelle Marche centinaia di turisti e che nella vicina Romagna fa una fermata ogni 10 chilometri, mentre nelle Marche ferma solo a Pesaro e ad Ancona, oltretutto non è una iniziativa privata, ma parte da una azienda pubblica austriaca, quindi chi se non la Regione dovrebbe attivarsi per prendere accordi con questa azienda austriaca Obb per chiedere di fermare ogni 10 chilometri anche nelle Marche dato che nella vicina Emilia-Romagna lo fa: Rimini, Riccione, Cattolica, poi improvvisamente dopo Pesaro salta tutta la costa e ferma nuovamente ad Ancona. Questo significa che i turisti di Monaco, di tutta la zona dell’Austria, con le loro fermate sono costretti a scegliere gli hotel della vicina Emilia-Romagna, di Pesaro o di Ancona, bypassando tutto il tratto di costa tra Fano e Marotta in cui ci sono diverse strutture ricettive che invece avrebbero bisogno di incentivare l’accoglienza e di essere valorizzate.
E’ un’opportunità unica!
Lei mi dice oggi che avete chiesto di inserire due fermate a caso e che poi spetterà alla Obb scegliere quali. No, questo mi sembra particolarmente grave, le fermate devono essere dove ci sono le strutture ricettive per accogliere adeguatamente i turisti tedeschi e austriaci, la Regione deve fare questo.
Si è parlato tantissimo di un’azienda speciale creata ad hoc dalla Giunta Acquaroli per valorizzare il turismo, l’Atim, con un dirigente pagato profumatamente, a peso d’oro, per valorizzare le Marche con 12 dipendenti e su questo non fa nulla? Dov’è l’Atim?
Noi siamo tagliati fuori da una grande opportunità, perdiamo un treno che partirà il 10 giugno e ad oggi, metà marzo, non sappiamo ancora se siete riusciti o meno a fare aggiungere due fermate, che già a gennaio erano state chieste dai Sindaci del territorio. Quindi ribadisco, non lo chiedo io, lo chiedono gli operatori economici e riporto questo appello anche al Presidente Acquaroli dato che ha la delega al turismo, che è importante interessarsene visto che Fano e Marotta sono tagliate fuori dal Nightjet, mi auguro che si …

Interrogazione n. 714
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Iniziative per migliorare la trasparenza e la conoscibilità degli investimenti e delle spese collegate al Pnrr”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 714 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Una piccola coda alla Consigliera Vitri, le ricordo che, a meno che la geografia stamattina non sia un ricordo, esiste anche Senigallia. Oltre a Fano e Marotta esiste Senigallia, o vogliamo cancellarla dalla geografia?

PRESIDENTE. Assessore, sul tema dell’interrogazione, altrimenti ...

Goffredo BRANDONI. Noi ci siamo attivati e abbiamo chiesto due fermate …

PRESIDENTE. No, Assessore, sennò diventa una controreplica e non è ammissibile.

Goffredo BRANDONI. L'esigenza di mappare gli interventi sul territorio regionale e la volontà di mettere a disposizione di tutti (persone, imprese e soggetti pubblici) lo stato dell'arte dei progetti Pnrr e del Pnc (Piano nazionale complementare nelle Marche), cogliendo appieno le opportunità del Programma, ha indirizzato la Giunta regionale nel progettare e realizzare un portale on-line dedicato, che rende accessibili e utilizzabili in modo facile e veloce le informazioni sul Pnrr.
È stato pertanto realizzato un portale denominato "Easy Pnrr Marche", caratterizzato da un'area informativa e da un'area monitoraggio.
L'area informativa rende disponibili, tramite contenuti pubblici aperti a tutti, atti e riferimenti normativi europei, nazionali e regionali, legislativi e attuativi, linee guida e documenti attuativi rivolti alla PA (Comuni) per supportare nelle attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo, approfondimenti sulle 6 Missioni del Pnrr nelle Marche, bandi di prossima uscita ed in corso a livello nazionale e regionale, news ed eventi informativi/formativi, avanzamento del Progetto "1000 esperti", collegamenti a strumenti nazionali quali Capacity Italy e ReGIS. L'utilizzo di link mirati permette l'aggiornamento automatico e il riferimento alle fonti primarie.
L'area monitoraggio consente invece di fotografare le risorse Pnrr e Pnc che impattano il territorio marchigiano, ovvero gli interventi che il territorio riesce ad attrarre e a mettere a terra in relazione a progetti che la Regione e gli altri enti sviluppano nell'ambito del programma.
L'immediatezza dell'informazione è data dalla visualizzazione "a torta" dei dati con tabelle di approfondimento.
Le fonti informative sono costituite dai Dipartimenti regionali competenti per materia.
L'area monitoraggio è un esempio di impulso alla digitalizzazione poiché attinge ad un sottostante database predisposto per digitalizzare il processo di raccolta ed elaborazione di tutte le informazioni relative all'attuazione del Pnrr e Pnc in Regione, fornite direttamente dai referenti dei Dipartimenti con la compilazione di campi tramite maschere on-line.
L'alimentazione dei campi presuppone il trasferimento di tutte le informazioni disponibili sugli interventi a titolarità o a regia regionale ed anche di tutti gli altri interventi di impatto sul territorio di cui i referenti dei Dipartimenti abbiano conoscenza, derivanti dallo svolgimento della propria attività e dalle informazioni cui essi hanno accesso, anche rispetto a soggetti esterni (ad esempio, amministrazioni centrali ed altri soggetti attuatori).
Quando sarà entrato a regime il Sistema di monitoraggio nazionale (ReGiS) il lavoro sarà prevedibilmente facilitato da automatismi connessi alla possibilità di integrazione dei sistemi.
L'intento perseguito è quello di fornire un quadro unitario che riporti le informazioni sulle risorse Pnrr e Pnc impattanti il territorio e il monitoraggio tempestivo del processo in corso, colmando l'attuale carenza nella diffusione di dati ufficiali, specie su scala regionale.
Si evidenzia inoltre che il portale è inclusivo perché dà la possibilità a tutti i portatori di interesse di fare sentire la propria voce attraverso un help desk, curato dallo sportello Europe Direct regionale.
In termini di attività svolta, si evidenzia che, con decreto del Segretario generale n. 115 del 21 ottobre 2022, è stato costituito il gruppo di lavoro interdipartimentale per l'organizzazione e l'implementazione del portale di monitoraggio "Easy Pnrr Marche", formato da componenti della Direzione Programmazione integrata risorse comunitarie e nazionali (che coordina le attività), della Direzione Vice Segreteria e Segreteria della Giunta, della Direzione bilancio, ragioneria e partite finanziarie, del Settore informatica e transizione digitale oltre che dai referenti dei 4 Dipartimenti regionali coinvolti nell'attuazione del Pnrr e Pnc.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta che però mi lascia insoddisfatta, così come vorrei censurare l'atteggiamento dell’Assessore Brandoni che si è permesso di rispondere alla mia interrogazione facendo la coda all'interrogazione precedente.
Ormai siamo tutti consapevoli dell'importanza che il Pnrr riveste per la nostra Regione, di conseguenza per i nostri Comuni, sia in termini di realizzazione e potenziamento di strutture e infrastrutture, sia per quanto riguarda la predisposizione di politiche mirate al contrasto delle disuguaglianze di genere tra generazioni e territori.
In questo percorso le Regioni sono coinvolte nel Pnrr sia a livello di governance del Piano sia nell'attuazione concreta degli interventi e su questo ultimo aspetto si possono individuare quattro diversi ruoli delle Regioni: 1) soggetto attuatore degli interventi; 2) beneficiari di iniziative portate avanti dalle amministrazioni centrali; 3) soggetti banditori di avvisi per l'accesso ai contributi da parte degli enti locali; 4) soggetti di supporto alle amministrazioni centrali per la realizzazione di interventi di competenza nazionale.
I Comuni ricoprono un ruolo di primaria importanza nell'attuazione degli investimenti previsti dal Piano non solo nella fase di predisposizione dei progetti di partecipazione ai bandi, ma anche in quella successiva di verifica e di rendicontazione delle spese sostenute. A tal proposito siamo informati dell'emergere di forti criticità che riguardano sia la capacità di progettazione, sia le tempistiche di esecuzione delle opere e questo sia a livello regionale che a livello comunale.
Eravamo e dopo questa risposta siamo ancora molto preoccupati dell’assenza di un efficace coordinamento istituzionale e dell'incapacità della Regione Marche di svolgere i ruoli assegnati dalla legge, in particolare mi riferisco a quello relativo alla gestione della fase attuativa del Pnrr che ricomprende anche il coordinamento degli interventi negli incontri della cabina di regia per il supporto agli enti locali nell’attuazione degli interventi.
La nostra interrogazione voleva evidenziare una possibile soluzione a questa problematica, lei ne ha citate altre, ReGis, ma io non so se lei sa che la nostra Regione in sede di Conferenza delle Regioni ha proprio criticato fortemente ReGis ed oggi lei ne parla come se fosse la panacea a tutti i mali. Inoltre se va a vedere quello che succede in Emilia-Romagna, è qualcosa di molto diverso e molto più utile perché c’è una distinta capillare degli interventi, Comune per Comune, non è quella visualizzazione a torta di cui lei ha parlato, ma anche questa volta, per concludere …

Interrogazione n. 708
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Sostegno alla riqualificazione delle strutture ricettive”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 708 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Buongiorno a tutti. Premesso che il Piano triennale 2021/2023 rispecchia le priorità del Programma di governo di legislatura, ribadisce che la riqualificazione delle strutture ricettive è uno degli obiettivi prioritari, nella convinzione che una adeguata accoglienza sia elemento essenziale dell'attrattività turistica del territorio.
Considerato inoltre che l’intervento che la Regione intende mettere in campo per il nuovo ciclo di programmazione si colloca in un quadro di importanti investimenti statali per la riqualificazione delle strutture ricettive. Sono previsti infatti aiuti statali significativi in parte sotto forma di credito d'imposta e in parte come contributi a fondo perduto o di agevolazione per l'accesso al credito. La Regione sta monitorando l'impatto di queste misure sul territorio delle Marche, al fine di intervenire in ottica complementare e integrata.
Si precisa inoltre che in esito al bando approvato con DDPF 72/17, sulla base di risorse autorizzate per successivi scorrimenti sono stati finanziati interventi per 116 strutture in area extra-sisma (oltre alle 51 strutture in area sisma) per un importo complessivo pari a circa 18 milioni di euro.
Non si ritiene pertanto di finanziare ulteriormente la graduatoria, dati i tempi estremamente ridotti per la realizzazione degli interventi, essendo ormai a ridosso della scadenza ultima del ciclo di programmazione Por Fesr 14-20.
Il nuovo ciclo di programmazione Por Fesr 21-27, che abbiamo recentemente approvato e presentato, comprende nell'Obiettivo 1 due misure che vanno ad interessare la riqualificazione della ricettività turistica nell'ambito di strategie più generali di creazione di prodotto turistico, ovvero la 1.3.3.5 Sostegno allo sviluppo delle imprese turistiche per un fondo pari a 3 milioni di euro e la 1.3.3.6 Sostegno allo sviluppo delle imprese turistiche localizzate nei borghi per un importo pari a 7 milioni di euro.
Sempre nel nuovo ciclo di programmazione Por Fesr 21-27, ma nell'obiettivo 2 sono state previste rilevanti risorse (circa 24 milioni di euro, recentemente peraltro implementate) destinate agli interventi di risparmio energetico e adeguamento sismico, misura in cui si prevede di ammettere anche le strutture ricettive.
L'utilizzo integrato di queste tre misure assicura al comparto della ricettività alberghiera risorse importanti, anche maggiori di quelle riconosciute agli alberghi nella fase di avvio del precedente ciclo di programmazione 14-20, che assumono in ogni caso il giusto valore in termini di impatto atteso se lette in relazione ai significativi stanziamenti statali per il settore.
Infine la richiesta relativa al Progetto Bandiera, quale progetto strategico regionale, non può in questa fase essere dettagliata ed esaustiva, in quanto si è ancora in una fase interlocutoria con il Governo e con il Ministero per gli affari regionali e le autonomie, al fine di valutare l'effettiva quantificazione e definizione delle possibili linee di intervento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Questa interrogazione nasce dal fatto che c’è la necessità di continuare ad investire sulla riqualificazione delle strutture ricettive, come lei ha ricordato nel 2017 sono stati utilizzati dei fondi dedicati per recuperare, per fare ampliamenti, per migliorare i servizi dell’accoglienza, per migliorare l’offerta nella qualità e nella quantità dei servizi offerti.
Devo dire che nella nuova pianificazione le risorse che lei ha menzionato (3 milioni e 7 milioni di euro) non mi sembra che possono essere utilizzate per ristrutturare gli edifici, ma sicuramente per promuovere il turismo, ma non mi risulta che siano risorse per recuperare le strutture ricettive.
Per quanto riguarda i 24 milioni della linea che consente sia l’efficientamento energetico che l’adeguamento sismico è vero che possono essere utilizzati anche dalle strutture ricettive, ma in realtà possono essere utilizzati da qualsiasi altro tipo di impresa, quindi bisogna rendersi conto che i 24 milioni di euro se spalmati su ogni tipo di impresa saranno veramente molto limitati.
Ora cercherò di capire se i 3 milioni e i 7 milioni potranno essere utilizzati anche per la riqualificazione, altrimenti ritengo che sia rilevante che nella nuova pianificazione europea vengano previste risorse dedicate perché quel bando era andato molto bene ed erano circa 300 le imprese che vi avevano partecipato.
Stiamo puntando molto sul turismo, ma per puntare sul turismo abbiamo bisogno di strutture di qualità, anche perché gli operatori turistici hanno dimostrato nel bando precedente di voler investire, di crederci e di essere disponibili ad investire, però hanno bisogno di aiuto. La Regione dal nostro punto di vista deve fare la sua parte perché è fondamentale stare vicino a queste categorie che hanno spese molto alte e quando recuperano hanno bisogno di investimenti significativi.
Rispetto al Progetto Bandiera le altre Regioni sono già molto avanti, hanno già definito tutto, mi auguro che anche la Regione Marche riesca a definire in tempi rapidi perché questa potrebbe essere un'opportunità per avere risorse vere a livello ministeriale da poter mettere in gioco, però è importante accelerare perché, ripeto, altre Regioni lo hanno già definito. Inizialmente il Progetto Bandiera volevamo farlo sull’idrogeno, il tema dell’idrogeno lo abbiamo accantonato, ora il Presidente ha annunciato il Progetto Bandiera sulla riqualificazione delle strutture ricettive, ben venga, occorre dare concretezza a questa intenzione.

Interpellanza n. 18
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Definizione della figura e del profilo del Soccorritore e dell’Autista Soccorritore: posizione della Giunta su proposta Regione Piemonte in Conferenza Stato-Regioni e iniziative in materia da parte della Giunta”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 18 della Consigliera Lupini, che ha la parola per illustrarla.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Torniamo su un tema molto importante che è quello della definizione di queste figure, quella del soccorritore e dell'autista soccorritore, di cui il mondo dell'emergenza-urgenza e tutti i partiti politici si stanno occupando ormai da mesi.
Oggi torniamo su questo tema, le chiedo la posizione della Giunta in merito e degli aggiornamenti proprio perché risulta depositato il 27 febbraio di quest'anno nella Commissione tecnica in seno alla Commissione sanità della Conferenza Stato-Regioni un documento tecnico dell'Azienda sanitaria della Regione Piemonte ad oggetto “Definizione della figura di soccorritore, autista soccorritore e tecnico delle centrali di soccorso”. In questa proposta all'articolo 1 viene normata la definizione delle figure di cui abbiamo parlato, all'articolo 2 si tratta nel dettaglio la figura del tecnico delle centrali di soccorso e negli altri articoli si parla della formazione del personale soccorritore, autisti e tecnici, che è una materia molto rilevante, sia la qualifica che la formazione degli operatori del servizio sanitario nonché degli operatori delle organizzazioni di volontariato, che danno un contributo enorme al funzionamento di questo mondo e di cui sicuramente dobbiamo occuparci per rendere il tutto più omogeneo possibile.
Questi articoli che ho citato stabiliscono importanti e condivisibili normative riguardo la figura dei soccorritori e dei tecnici, disciplinando aspetti, competenze e attività che anche la Regione può normare.
Questo è il dato nuovo, questa è la mia richiesta: sapere quale sia l'orientamento della Giunta a tal proposito, se intenda mettere in campo decisioni proprie e a che punto sia la discussione su questa materia all'interno della Conferenza Stato-Regioni sia per le figure del nostro sistema regionale sanitario sia per le organizzazioni di volontariato.
In questa interpellanza ho espresso tre domande puntuali, l’ultima delle quali fa riferimento al tavolo tecnico regionale, di cui sappiamo che è stato convocato un primo incontro a dicembre 2022, il tavolo è quello dell'emergenza-urgenza. Nella terza domanda chiediamo se si intenda portare la questione dei soccorritori, degli autisti soccorritori e dei tecnici delle centrali di soccorso a questo tavolo creato dopo una discussione in Aula e una risoluzione.
Aggiungo inoltre che questo Consiglio regionale in data 7 maggio 2021 ha approvato all'unanimità una mozione che chiedeva il sostegno della Giunta regionale al riconoscimento giuridico e professionale della figura dell'autista soccorritore, quindi, dopo quest'impegno che abbiamo preso in Aula, chiediamo delucidazioni e aggiornamenti all'Assessore Saltamartini. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’abbiamo già detto votando la mozione e aderendo (da parte della Giunta e della maggioranza) alla sollecitazione che proveniva dalla Consigliera Lupini, abbiamo affermato che aderiamo a questa proposta, che è quella di qualificare gli autisti delle ambulanze che in questo momento sono assunti esclusivamente sulla base della patente di guida. Tuttavia nella nostra regione non siamo all’anno zero perché si sono svolti dei corsi in cui molte associazioni private hanno garantito agli autisti un know-how, una conoscenza delle norme di soccorso che li aiutasse nel caso si presentasse la necessità di poter aiutare l'infermiere e il medico delle ambulanze.
Tuttavia il tema non può essere disciplinato dalla Regione Marche tant’è vero che è una materia che è sul tavolo della Conferenza delle Regioni, non della Conferenza Stato-Regioni, perché molte Regioni si sono già organizzate autonomamente con dei corsi di formazione, alcune con 150 ore ed altre con più ore. Noi riteniamo che per dare una dignità professionale a questi corsi di preparazione il tempo di formazione non possa essere inferiore alle 200/250 ore, questo è quello che scrivono gli uffici che si occupano della formazione.
Segnatamente alle tre domande che sono esplicitate nell'interpellanza per sapere quale sia l’orientamento della Giunta in merito alla sopra citata proposta in discussione, la risposta è positiva, cioè non c’è un copyright da parte della Regione Piemonte o di altre, è una discussione che viene svolta sui tavoli di tutti gli Assessori e non mi risulta che ci siano delle Regioni contrarie.
Il tema è che alcune Regioni hanno già organizzato e strutturato dei corsi di formazione, altre non lo hanno fatto, quindi si tratta, secondo il mio modesto parere, di strutturare, di prevedere che ci sia una omogeneità nella formazione degli autisti soccorritori a livello nazionale.
La seconda domanda esplicitata è su quale sia lo stato della discussione in materia nella Conferenza Stato-Regioni. C’è stata una valutazione, una proposta, ma naturalmente la Conferenza delle Regioni si sta occupando di tutta una serie di materie, principalmente la quadratura dei bilanci, il finanziamento delle spese Covid, il tetto di spesa del personale, cioè tutte argomentazioni prevalenti, naturalmente la questione degli autisti soccorritori per la sua caratura istituzionale non ha una posizione centrale e non può neppure averla in realtà.
Sul terzo tema, se si intende portare la questione in oggetto in sede di tavolo tecnico regionale, non credo che ci siano delle controindicazioni per coinvolgere gli enti che si occupano di questo servizio per avere a disposizione le migliori pratiche, le best practice, che sono già state avviate nella nostra Regione per condividere un percorso senza cui la posizione organizzativa della Regione sui corsi di formazione sarebbe una posizione dirigista.
Condivido e credo che quando si tratta di formazione del personale si debba sempre procedere chiedendo l'accordo, la cooperazione, i suggerimenti di chi opera su strada.
Quindi, conclusivamente ringrazio l’interpellante e sono d’accordo nel portare questa interpellanza sul tavolo tecnico per ascoltare e per verificare le proposte che possono provenire dagli enti gestori. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta e sottolineo l'importanza di un concetto che ha espresso e che mi auguro sia chiaro a tutti: la necessità di questa categoria, ma di tutto il mondo dell'emergenza-urgenza e di tutti i fruitori del servizio sanitario regionale, è quella dell'omogeneità nella formazione di tutti i soccorritori autisti e tecnici. Questo è centrale.
Capisco perfettamente che la Conferenza Stato-Regioni ha delle tematiche enormi ed è proprio per questo che la categoria si chiede di occuparcene, altrimenti la questione può rimanere schiacciata dalle altre enormi e rilevanti questioni. Ma anche questa è una cosa importante che andrebbe a tutelare delle categorie, a tutelare secondo me anche la ricaduta sul nostro sistema e sul servizio che sappiamo essere, quello dell'emergenza-urgenza, in grave difficoltà in tutta la nostra regione ed anche a livello nazionale.
Molto bene la posizione sul tavolo tecnico regionale che tanto abbiamo voluto e ci auguriamo che si ricomponga quanto prima visto che c'è stato soltanto per ora, a quanto noto, un incontro, invece credo che sia uno snodo fondamentale, una cabina di regia da tenere in altissima considerazione e da convocare soprattutto dopo altre convocazioni. Mi auguro che l'Assessore vorrà tenere tutti noi aggiornati e non mancherà il mio impegno con altri atti ispettivi per capire cosa possa emergere da questo tavolo tecnico per far sì che diventi uno strumento di programmazione da parte di chi poi è in prima linea tutti i giorni. La Regione Piemonte ha dato un esempio, una via e ci auguriamo che nella Conferenza prima o poi questo aspetto venga discusso e ci sia un confronto costruttivo. Grazie.

Nomina
Elezione del Revisore dei conti dell’Ente parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi
(legge regionale 2 settembre 1997, n. 57 e articolo 5 della legge regionale 14 maggio 2012, n. 13 -voto limitato a uno)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina del Revisore dei conti dell’Ente parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Voto limitato ad uno.
Ricordo che l’Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell’accertamento relativo alle cause di ineleggibilità. Indico la votazione a scrutinio segreto, prego distribuire le schede.

(Il Consigliere Segretario Marinangeli effettua la chiamata)

PRESIDENTE. Comunico i risultati della votazione:

Votanti n. 28
Schede bianche n. 4
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 24

Hanno ricevuto voti:
Luca Faccenda n. 16,
Serena Matarese n. 6,
Lanfranco Possanzini n. 2.

Proclamo eletto Revisore dei conti dell’Ente parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi Faccenda Luca.

Ora dobbiamo fare una inversione nell’ordine del giorno perché per il punto 4), che riguarda le mozioni nn. 208 e 342, non è presente in Aula il Consigliere Cesetti che nella Conferenza dei Presidenti dei gruppi ha chiesto di rinviare la discussione della mozione n. 208, abbinata alla 342 del Consigliere Rossi, quindi metto in votazione l’anticipazione della mozione n. 313 (dal punto 5 al punto 3 bis). Fatta la mozione, se non ci sarà la possibilità di definire il punto 4, proseguiremo con l’anticipazione degli altri punti a scalare.
Anticipazione della mozione n. 313. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 313
ad iniziativa dei Consiglieri Santarelli, Marcozzi, Pasqui
“Sostegno alle famiglie meno abbienti contro il caro energetico”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 313 dei Consiglieri Santarelli, Marcozzi, Pasqui.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, un saluto alla Giunta e al gruppo di lavoro del Segretario generale.
Questa mozione ha un oggetto molto semplice, però attuale, che guarda al futuro: “Sostegno alle famiglie meno abbienti contro il caro energetico”.
Vediamo che l’aumento dei costi dell’energia in questi ultimi mesi ha reso ancora più critiche le condizioni economiche delle famiglie che hanno un basso reddito. Il panorama futuro non prospetta soluzioni a breve termine per superare questa grave crisi energetica, tanto più aggravata dall’aumento dei prezzi per l’approvvigionamento delle fonti combustibili. Per aiutare le famiglie in difficoltà i contributi una tantum bastano appena ad alleviare i rincari delle bollette, solo per un paio di mesi. Gli investimenti sull’energia pulita, come quella solare, permettono di risolvere in parte la crisi energetica che le famiglie stanno vivendo. Investire nell’installazione di pannelli solari nei tetti delle case delle famiglie più bisognose contribuirebbe a ridurre i consumi energetici inquinanti e solleverebbe le famiglie dal carico economico non più sostenibile. Concedere un contributo economico regionale a sostegno delle spese degli impianti fotovoltaici sarebbe un investimento a lungo termine e non a fondo perduto.
La spesa per finanziare impianti fotovoltaici sarebbe inferiore rispetto a quella che potrebbe risultare in futuro con l’aumento della povertà diffusa in cui centinaia di famiglie vivono. Malgrado esistano gli incentivi fiscali, le installazioni risultano comunque economicamente insostenibili per quella parte consistente di cittadini che vive appena sopra la soglia di povertà, e sottolineo queste due ultime parole, per questo noi impegniamo il Presidente e la Giunta regionale a chiedere al Governo un intervento che preveda un titolo di spesa dal fondo economico del Pnrr, al fine di finanziare le spese per l’installazione di impianti fotovoltaici nelle abitazioni di famiglie e cittadini in evidenti difficoltà economiche.
Abbiamo appreso con soddisfazione che il gruppo del Movimento 5 Stelle ha depositato un emendamento, che poi verrà illustrato dalla Consigliera Ruggeri. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Illustro l’emendamento. Sto aspettando che rientri la Consigliera Marcozzi per sottoporlo anche alla sua firma visto che è una delle tre firmatarie della mozione, che vede come primo firmatario il Consigliere Santarelli, che ringrazio per la proposta che ha portato oggi in discussione.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo proposto di aggiungere nel dispositivo, dopo la fine del periodo, “definendo congrui criteri e modalità di riparto delle risorse affinché tutte le famiglie in povertà energetica di ciascuna regione ne possano beneficiare”. Questo perché la definizione dei criteri e delle modalità di riparto ci vede, purtroppo, ogni tanto, come regione penalizzata in quanto siamo una regione piccola e con pochi abitanti, quindi è fondamentale che vengano utilizzati dei criteri e delle modalità che non siano penalizzanti per le Marche.
Ho avuto la disponibilità dei firmatari per cui mi appresto a votare favorevolmente, naturalmente, sia l'emendamento che la mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Noi siamo favorevoli nel merito, nel senso che riteniamo necessario un contributo alle famiglie meno abbienti per l’installazione di impianti di energia rinnovabile. Il problema però è anche il metodo secondo me, perché da un anno a questa parte continuiamo a sollecitare la Giunta Acquaroli ad intervenire con contributi e nonostante tante promesse non è stato mai fatto nulla e non mi riferisco semplicemente alla richiesta di contributi economici regionali a sostegno delle spese per gli impianti fotovoltaici, che sarebbe il minimo, ma anche a tutto quel pacchetto di contributi che altre Regioni hanno già messo a disposizione di cittadini e imprese per affrontare il caro energia in maniera adeguata, cosa che nella nostra regione purtroppo non è mai stato fatto e voglio spiegare perché, ricapitolando un po' ciò che è avvenuto da due anni a questa parte.
Inizialmente, a gennaio 2022, più di un anno fa, come prima firmataria insieme a tutto il gruppo PD ho presentato una mozione chiedendo l'istituzione di un fondo integrativo regionale contro il rincaro delle bollette di gas ed elettricità. Mi è stata data una risposta positiva dall’allora Assessore competente, ma poi non è stato fatto nulla.
Il 4 aprile ho presentato una seconda interrogazione per sollecitare l'intervento che aveva promesso con la richiesta urgente di sostegno alle imprese colpite dal caro bolletta, anche lì l’Assessore, rispondendomi il 21 aprile, si era espresso favorevolmente all'istituzione di un fondo anticrisi, cosa poi mai avvenuta, e ora questa Giunta mi pare che stia pagando le conseguenze della prosopopea dell'Assessore allora in carica.
Un mese e mezzo dopo, il 2 maggio, con l'interrogazione 467, io come prima firmataria insieme a tutto il gruppo PD ho presentato un'altra richiesta urgente di sostegno alle imprese colpite dal caro bollette, mettendo in evidenza che non erano state ancora mantenute le promesse e chiedendo al Presidente Acquaroli ed a tutta la Giunta come intendessero intervenire urgentemente per aiutare le imprese marchigiane maggiormente colpite dal caro bollette ed anche le famiglie in situazione di disagio. Anche lì tante promesse, ma poi nulla.
Siamo arrivati al 18 ottobre 2022 quando ancora una volta ho chiesto l’istituzione di un fondo anticrisi regionale per fronteggiare il caro bollette, promesse, ma poi nei fatti concreti nessuna risposta.
Questo per ricostruire un po’ cosa è accaduto in questo ultimo anno, al tempo stesso, un mese prima, il 22 settembre, è stata presentata anche un’altra mia interrogazione molto importante che avrebbe dato un sostegno fondamentale alle famiglie, che è in linea con quello che chiede esattamente adesso questa mozione presentata oggi, chiedevo l’introduzione del reddito energetico. Vi ricordo che il reddito energetico è una misura già attiva in tantissime altre Regioni, nella vicina Emilia-Romagna ed anche in Puglia, che hanno concesso un contributo, ad esempio in Puglia di 6.800 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 20.000 euro, che possono richiedere così un contributo fino ad un massimo di 8.500 euro finalizzati all’acquisto e alla installazione di pannelli fotovoltaici.
Ecco vede, Consigliere Santarelli, lei oggi chiede quello che io ho chiesto il 22 settembre 2022, mi è stato detto di no e lei stesso in occasione della mia richiesta non aveva mosso una parola, non aveva detto A. Mi auguro che oggi - lei è così vicino alla maggioranza - la stessa maggioranza possa dire qualcosa di diverso, possa approvare la richiesta, ma soprattutto possa fare un mea culpa e dire di arrivare molto in ritardo perché io e tutto il gruppo PD l’abbiamo già chiesto il 22 settembre 2022, quindi in ritardo rispetto alla richiesta del gruppo PD, in ritardo rispetto alle Regioni vicine o anche lontane di cui ho riportato esempi anche politicamente diversi, come la Puglia, ma vorrei ricordare anche il Veneto, che stava già lavorando e a settembre ha già approvato l’introduzione del reddito energetico.
Come se non bastasse vorrei ricordare un’altra nostra proposta rilevante avanzata dalla Consigliera Casini, di cui magari parlerà lei stessa, che chiedeva quasi due anni fa, appena iniziata la crisi energetica, un bonus per le famiglie meno abbienti, anche qui lo stesso Assessore, con la sua prosopopea disse: “Sì, volentieri, naturalmente daremo 300 euro a famiglia”. Qualcuno li ha visti? Qualcuno ha visto questo bonus energetico? Credo nessuno ed oggi arriva questa mozione che a me sembra che arrivi come se nessuno fino ad oggi fosse stato presente in quest’Aula.
Speriamo che qualcosa finalmente si muova, ma se si dovesse muovere qualcosa credo che si debba dare atto di tutto il lavoro che è stato fatto in questo anno e mezzo anche dal gruppo del Partito Democratico.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Bravissima la Consigliera Vitri perché ha fatto un elenco di tutti gli atti che sono stati presentati dal Partito Democratico e non oggi che il metano scende e tutti sappiamo che la situazione sta rientrando, quando si era nel pieno della crisi energetica.
Ora delle due l'una, o l'Assessore ha promesso delle cose e poi è andato via …, perché noi abbiamo avuto degli Assessori rampanti in questa Giunta che erano, senza scomodare Calvino, pronti a balzare sui rami del Parlamento e quindi promettevano delle cose per cui quando io chiesi in una mozione di istituire il bonus famiglia per quelle meno abbienti per coprire le spese energetiche, mi fu risposto :“Ma per carità, ci stiamo già pensando, 300 euro a famiglia, immediatamente già stanziati e già pronti”. O lui diceva delle baggianate o chi l'ha sostituito non è interessato alle famiglie meno abbienti rispetto ai problemi energetici.
E’ chiaro che Veneto, Puglia ed Emilia-Romagna si sono già mosse in maniera assertiva perché hanno addirittura previsto delle leggi di finanziamento dei pannelli fotovoltaici, quindi non soltanto il bonus che chiedevo io o l'impegno che ha messo la Consigliera Vitri per parlare del reddito energetico, che pure c'è in altre Regioni, ma anche per poter aiutare queste famiglie a rendersi indipendenti dal punto di vista energetico, quindi diciamo che sono degli impegni strutturali, cosa che invece non è passata per la mente a nessuno.
Allora, non mi meraviglia tanto il Consigliere Santarelli, ma mi meravigliano i due colleghi che hanno votato contro le nostre mozioni e che non hanno appoggiato quello che chiedeva la Consigliera Vitri in particolare e non si sono neanche posti il problema e non hanno stimolato il nuovo Assessore, ma evidentemente c'è una posizione diversa, c'era una posizione benevola del precedente Assessore e una posizione meno benevola di chi oggi ha la delega.
Io sono più propensa a credere che il precedente Assessore abbia esagerato nel promettere delle cose, non vedo l'incapacità del suo successore, credo che lui in questa spinta verso i rami del Parlamento si sia lasciato un po’ prendere la mano dalle promesse ed ogni tanto troviamo qualche atto qua e là del precedente Assessore nelle varie materie nelle quali diceva: “Faremo, vedremo”, poi non si è più né visto e né sentito, probabilmente sta bene dove sta ed evidentemente ha fatto anche bene a promettere queste cose perché i cittadini lo hanno votato. Noi siamo un po’ più seri e concreti, promettiamo quello che possiamo fare e non quello che non siamo sicuri che faremo.
Detto questo, benissimo, non so cosa deciderà il mio capogruppo che ho anticipato, ma dal mio punto di vista va benissimo votare questa mozione purché, Consigliere Santarelli, se verrà votata, ci sia da parte sua un monitoraggio dei comportamenti della Giunta, in particolare dell'Assessore competente che ci rassicuri tutti perché se siamo ancora al tempo del “faremo, diremo” anche il voto all'unanimità, che io auspico per questa mozione, non ci rassicurerà affatto.

PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Emendamento 313/1 a firma dei Consiglieri Ruggeri, Santarelli, Pasqui, Marcozzi, Marinelli, Ciccioli, Rossi, Elezi.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Per dichiarare il voto favorevole a nome del gruppo Fratelli d'Italia.
Ovviamente si tratta di una mozione che è un auspicio nei confronti del Governo per promuovere innanzitutto dal punto di vista delle prospettive di futuro il cambiamento di produzione di energie pulite in maggior misura, quindi gli impianti fotovoltaici vanno in questa direzione, nella direzione dell’aspetto ecologico energetico; l'altro aspetto è il sostegno alle famiglie che indubbiamente negli ultimi mesi hanno sofferto tantissimo, ci sono tantissime persone che non riescono a pagare le bollette, le devono rateizzare e alcune stanno dando fondo ai piccoli risparmi che hanno da parte per riuscire a pagare e non avere il distacco delle utenze.
Il problema dell'energia è importantissimo per il futuro. Nel mondo dell’energia esiste tutto un meccanismo di tipo speculativo e molti degli aumenti dei costi energetici, cominciando da quello dei carburanti, ma non solo, anche dell’energia elettrica, non sono legati a fattori di mercato, aumento delle spese produttive e via di seguito, ma in maggior misura da atteggiamenti fortemente speculativi che sono venuti da Paesi anche europei, in particolare dall’Olanda, in cui c’è uno dei mercati dell'energia più floridi del mondo, ma non solo dall’Olanda, anche da altri Paesi, dagli Stati Uniti e per quanto riguarda poi gli aspetti legati all’economia di guerra anche dalla Russia.
Questo dobbiamo contrastarlo, l'Italia è un Paese povero dal punto di vista delle risorse combustibili, però è ricco perché ha il sole, che è un bene naturale di cui grazie a Dio ne disponiamo in misura molto forte, quindi l’aumento degli impianti fotovoltaici è una misura su cui abbiamo massima attenzione.
Anche il fotovoltaico presenta delle problematicità perché i materiali delle lastre del fotovoltaico presentano anche essi delle problematicità per lo smaltimento, per l’esaurimento e ovviamente le tecnologie e la ricerca scientifica vanno nella direzione di risolvere questi problemi e queste criticità.
Detto questo, la mozione rappresenta un auspicio nei confronti del Governo, è una mozione per la quale abbiamo il massimo interesse e aggiungo che il Mase, il Ministero per l’ambiente e la transizione ecologica, che riguarda le nuove energie, eccetera, ha molta attenzione verso questi aspetti. Posso fin da ora preannunciare che il Sottosegretario del Mase verrà in questa regione nel mese di aprile proprio per affrontare alcune problematiche. E’ stato mio collega di Parlamento e oggi è Sottosegretario in quel Ministero che segue queste prospettive perché c'è la politica del quotidiano e la politica di affrontare i problemi dell'oggi, ma è altrettanto importante affrontare non l’emergenza immediata, ma la prospettiva. In questo senso Fratelli d’Italia si esprime.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Innanzitutto per ringraziare i Consiglieri Marcozzi e Pasqui per aver contribuito a scrivere una mozione e la Consigliera Ruggeri per averla integrata attraverso il suo emendamento con il quale inserisce "i congrui criteri e modalità di riparto delle risorse affinché tutte le famiglie in povertà energetica di ciascuna regione ne possano beneficiare”. Sono contento di poter votare insieme ai miei colleghi questa mozione che all'apparenza sembra modesta, ma fondamentale per la vita di alcuni cittadini, quindi ricordare all’Aula che ci sono i più bisognosi su cui si è abbattuta una crisi energetica, la più forte dal dopoguerra.
Ci siamo domandati come le famiglie meno abbienti riuscissero a pagare le bollette in questo periodo, chi sta pagando il prezzo più alto? Possiamo continuare a far finta di nulla? Ecco colleghi, vorrei fare una riflessione con tutti voi su questa grave situazione che si è venuta a creare.
Ci siamo chiesti perché non destinare alle famiglie bisognose un importo economico a fondo perduto per installare dei pannelli fotovoltaici, pur comprendendo le difficoltà per un nuovo capitolo di spesa. Questo contributo sarebbe giustificato oltre come aiuto ai cittadini in grave difficoltà economica, anche come investimento a lungo termine sui consumi di energia e di inquinamento.
Chi mi ha preceduto ha sottolineato la demagogia, la scarsa attenzione per quello che c’è stato in passato, noi facciamo la parte nostra, noi crediamo che un buon amministratore debba essere lungimirante, guardando al futuro che ci aspetta dietro l’angolo, prevedendo investimenti per raggiungere una economia sempre più green, avremmo sempre più case o edifici pubblici con sistemi avanzati, con il recupero dell'energia pulita e dell’energia legata all’acqua.
I Comuni da anni stanno già investendo in energia alternativa con mezzi di trasporto pubblici ecologici, con l’illuminazione cittadina attraverso il fotovoltaico, allora rivolgo l'invito all’Assemblea ed ai colleghi ad essere uniti e nello stesso tempo portare queste azioni anche con costanza guardando avanti, non guardando indietro e cercando di dare sollievo alle famiglie più bisognose di energia a buon mercato ed anche all’indotto del mondo del lavoro che ad esso è connesso. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Serfilippi.

Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Presidente del gruppo Consigliere Marinelli che mi ha delegato a dare il parere del gruppo Lega, che voterà favorevolmente questa mozione. Mi dispiace che non ci sia l'Assessore Antonini che è impegnato in una conferenza stampa perché sarebbe stato utile anche il suo contributo in questa discussione.
E’ sicuramente una mozione rilevante che chiede al Governo un intervento sui fondi del Pnrr per le famiglie in difficoltà. Noi come Regione Marche all'interno dell’assestamento di bilancio, non so se lo ha ricordato qualcuno prima di me, ma penso di no, abbiamo inserito anche delle risorse consistenti per far sì che queste famiglie possano installare dei moduli fotovoltaici. Vero che presto usciranno i bandi per favorire la calata di questi milioni che abbiamo messo in bilancio, di certo è un tema fondamentale.
Anche i Comuni stanno aiutando le famiglie in difficoltà, ci sono diversi fondi a disposizione, soprattutto nei Comuni importanti, quelli con più abitanti. Certo, sarebbe rilevante, condivido, anche un intervento della Regione, noi li abbiamo stanziati a bilancio, quindi aspettiamo l’uscita dei bandi.
E’ un settore significativo, per fortuna da quello che mi dicono i prezzi stanno scendendo, però è chiaro che le famiglie sono sul lastrico, quindi è essenziale un intervento da parte di tutti gli enti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come già anticipato dalla Vicepresidente del gruppo Consigliera Casini ci sarà il voto favorevole alla mozione presentata poc'anzi dal Consigliere Santarelli, con l'augurio che …, siccome il collega ha sottolineato … Vedete noi non guardiamo indietro, ahimè, abbiamo guardato troppo avanti perché quando abbiamo presentato le mozioni e le interrogazioni abbiamo prefigurato quello che si sarebbe determinato soprattutto per le nostre famiglie, quelle più in difficoltà, e per le imprese, quelle più energivore, ed abbiamo delineato un percorso.
Consigliere Santarelli, l’auspicio vero è che adesso con il suo nuovo ruolo all’interno della maggioranza vengano prese con maggiore considerazione le sintesi delle nostre proposte, anzi erano molto più articolate perché non avevamo guardato solo allo scenario del piano energetico, economico, strategico italiano, avevamo anche guardato, lo hanno ricordato bene prima la Consigliera Casini e nel riepilogo puntualissimo che ha messo in campo la Consigliera Vitri, le azioni che avevano anche attivato le altre Regioni non a guida …Noi ci eravamo guardati intorno e avevamo avanzato delle proposte, che sono state puntualmente respinte.
Il dato è che le famiglie sono rimaste in difficoltà, che gran parte delle imprese hanno chiuso o sono in apnea rispetto a quel dato ed oggi arriviamo con una mozione nemmeno troppo incisiva, ma siamo convinti che per il sostegno e per il completamento della maggioranza troverà il consenso di tutti, quindi non verrà respinta, ahimè, come tragicamente è successo per le nostre, ma l’impatto negativo non era per noi, era una mozione che avevamo studiato e che avevamo messo a disposizione, anche con interrogazioni che avevamo sollecitato per facilitare il compito, purtroppo in questa fase non sono state prese in carico.
Oggi voteremo spero all’unanimità, ruotando però molto l’asse, Consigliere Santarelli, perché si impegna il Governo, non si impegna il Governo regionale, che invece dovrebbe essere decisamente più disponibile, se lo facesse anche memore delle sollecitazioni che questo gruppo, come si dice sempre, con grande visione aveva messo, nelle condizioni di poter agire. Quindi con questa promessa il voto del Partito Democratico che la Consigliera Casini aveva anticipato sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per ribadire il voto favorevole del gruppo di Forza Italia. Noi siamo stati sottoscrittori.
Ringrazio il Consigliere Santarelli per l'esposizione esaustiva, ma vorrei ringraziare tutta l’Aula, questa assise, per il voto favorevole, quindi unanime.
Voglio ringraziare anche la Consigliera Ruggeri per l'emendamento che tutti i capigruppo hanno sottoscritto.
Una mozione, come ha già detto chi mi ha preceduto, molto importante che va nella direzione giusta di aiutare le famiglie in difficoltà. Quindi un grazie a questa Aula per il voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Voglio ricordare che le parole e le promesse le portano via il vento, però nell’approvazione del bilancio di previsione 2023/2024/2025, nella misura contributo alle famiglie per investimenti in materia di risparmio energetico e di produzione energetica da fonte rinnovabile, la maggioranza ha messo 2,5 milioni. Quindi, voglio ricordare all’Aula che c'è una sensibile e notevole azione, non parliamo di 250 mila euro, ma di ben 2,5 milioni, ci tengo a sottolinearlo perché magari qualcuno si dimentica che in sede di previsione abbiamo messo questa ingente cifra proprio per le famiglie in difficoltà.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Emendamento a firma dei Consiglieri Ruggeri, Santarelli, Pasqui, Marcozzi, Marinelli, Ciccioli, Rossi, Elezi. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 313 così come emendata. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Non essendo ancora presente il Consigliere Cesetti, se il Consigliere Rossi è d’accordo lo attendiamo.
Anticipazione della mozione 325. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 325
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Guerra in Ucraina. Iniziativa nei confronti del Governo italiano per la cessazione delle attività belliche e l’avvio di una soluzione diplomatica. Adesione alla campagna ‘Italia. Ripensaci!’”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 325 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Presidente, la ringrazio per due motivi, il primo per aver anticipato l’iscrizione di questa mozione nell’ordine del giorno di oggi, che ci dà la possibilità di esporla simultaneamente ad atti che si stanno proponendo in queste ore in Parlamento; l’altro per l'iniziativa che ha voluto mettere in campo il 4 marzo a Loreto con gli enti locali. Tra l’altro è stata una giornata particolarmente fredda, ma molto partecipata e sentita e già questo è stato un grande segnale, soprattutto ne sentivamo tutti una grande necessità, quindi la mozione giunge a proposito perché questa Assemblea ha già discusso e votato atti di indirizzo sulla situazione della guerra in Europa e in Ucraina. C’è stata, ricordo, la risoluzione n. 48 approvata all’unanimità l’8 marzo 2022, in cui c’era una particolare e ferma condanna all’aggressione russa rispetto ad uno Stato, come quello ucraino e al suo popolo.
La mozione la portiamo all'attenzione oggi, dopo un anno di dolore, di distruzione, di morte, tra l’altro in questi giorni è stato emesso anche un mandato di cattura internazionale nei confronti di Putin, un segnale indubbiamente importante, ma che in quel contesto non ci deve far perdere la situazione che si è determinata.
Come sappiamo fino a qualche mese fa tutti i media ed i telegiornali aprivano con la guerra in Ucraina come se fosse sempre imminente una soluzione in un verso o nell’altro, ora pian piano sta scemando quasi tra i titoli di coda, ma la distruzione, la morte e la carneficina, ahimè, continua, anzi è un incremento che ci lascia sgomenti ogni volta che cerchiamo di approfondire il tema.
Vedete ci sono i passaggi delle immagini che ci inducono a riflettere anche in una sorta di propaganda bellica rispetto alla quale siamo tutti coinvolti e ognuno poi dà le letture che in questo momento riescono maggiormente a giustificare le posizioni che assunte. Io guardo i droni che passano sopra Bachmut, una città che dicono essere riconquistata da una parte o dall'altra, non c'interessa, ma quello che vediamo è la distruzione totale di luoghi che non esistono più, di gente che è scappata, di bambini che sono stati deportati e di distruzione totale.
Penso che questo Consiglio, analogamente a quello che abbiamo fatto in altri atti, potrebbe dare un segnale perché il momento del sostegno alla resistenza ucraina ovviamente continua e deve continuare, ma l'obiettivo che noi pensiamo che sia inevitabile è che quel conflitto non si risolverà semplicemente con la vittoria, la sopraffazione di uno sull’altro, che sia la Russia a conquistare il territorio che si è posta come obiettivo o che sia il resto del mondo che pensa di sconfiggere il gigante russo, io non penso. Quindi la soluzione inevitabilmente prima o poi passerà attraverso un negoziato che porterà alla stretta di mano, come abbiamo visto anche in conflitti che magari erano più lontani da noi, ma ugualmente sanguinari e brutali, negli altri 162 conflitti che abbiamo in giro per il mondo.
Una necessità ed anche un ruolo che possiamo e dobbiamo ricoprire, dobbiamo sollecitare perché in effetti siamo stati tempestivi quando abbiamo promosso le risoluzioni a sostegno del popolo ucraino, quando abbiamo trovato la modalità di orientare la resistenza, ma sul piano della risoluzione e della negoziazione indubbiamente l'Italia e l'Europa tutta sono state carenti se non per parti spesso autonome e nemmeno troppo efficaci. Ricordo che la Francia si era fatta protagonista di percorsi e la Turchia aveva intrapreso dei tracciati per arrivare a valutazioni di mediazione e di risoluzione non bellica del conflitto.
Un conflitto che invece continua ad alimentare e a metterci nelle preoccupazioni quotidiane ulteriori perché l’escalation che si sta determinando porta anche a dei termini che le nuove generazioni non conoscevano e che non hanno mai conosciuto visto gli oltre 70 anni di pace di questo continente, che possono evolvere in un olocausto nucleare, che è solo imbarazzante e difficile anche da citare.
E allora l'impegno che chiediamo a tutti è quello di riprendere il percorso che era stato messo in campo rispetto al quale l’Italia non aveva mai aderito, quello della messa al bando delle armi nucleari con la campagna “Italia. Ripensaci”. Questo era il senso del termine, non altro, affinché il Governo italiano aderisca finalmente al trattato per la proibizione delle armi nucleari. Non penso che sia un percorso complicato, già sottoscritto da 50 Stati, ma non dall’Italia che a più riprese non ha trovato il modo di aderire, al di là dei governi, ma forse in altri momenti eravamo lontani dal vento di guerra, cosa diversa …, che invece tante Regioni e tanti Comuni, Presidente lo ha visto, hanno sollecitato. Ricordo l’intervento della comunità di Sant'Egidio nell’occasione del 4 marzo che richiamava questo passaggio, che i Governi possano ripensare all’adesione e quindi tentare anche di limitare questa escalation con la messa al bando delle armi nucleari. Un impegno che non è nemmeno troppo complicato perché noi sollecitiamo il …

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Ringrazio i proponenti di questa mozione perché ben sapete qual è la mia posizione e quella del nostro gruppo riguardo alla questione internazionale e al principio, al valore della pace, del disarmo a 360°.
Come ha detto il Consigliere Mangialardi quest'Assemblea si è già espressa per condannare l'attacco della Russia in Ucraina, allo stesso tempo però, visto anche l'escalation delle situazioni, è opportuno che la nostra Regione si schieri e riaffermi i principi della pace, della diplomazia e del disarmo.
Sappiamo bene quello che la stampa ci propina su questo conflitto, sappiamo bene che come Governo, ahimè, abbiamo ceduto nel cercare di risolvere la questione armando un popolo, ma tutti sappiamo che armando non si risolvono i problemi. Nel 2023 dovremo usare tutti l’arma più potente che è quella della diplomazia.
Vorrei però citarvi, visto che questa cosa è uscita solo su pochi giornali, qual è la posizione del nostro Capo di Stato Maggiore della Difesa, che tra l’altro ringrazio e credo che la sua sia una luce nel buio attuale: “Una soluzione militare non esiste, né i russi riusciranno mai a disarcionare la leadership ucraina, né gli ucraini potranno riuscire a riconquistare tutti i territori che sono stati invasi dalla Russia, questo è un dato che rimane costante nel tempo”, dice ancora: “Lo avevo detto al Copasir è necessario fare una riflessione sul dopo, sul mondo che verrà, diverso da quello che era prima dell'invasione dell’Ucraina. Non ci sono alternative a superare macerie e il dolore”.
Dello stesso avviso, e anche di questo credo che non abbia parlato nessuna televisione, è il Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, che dice al Financial Time: “Sarà praticamente impossibile per i russi di raggiungere i loro obiettivi ed è improbabile che la Russia riesca a conquistare l’Ucraina. Non succederà”, poi ha sottolineato: “E’ molto difficile che le forze di Kiev riescano a cacciare quelle di Putin dai loro territori, insomma il conflitto può solo concludersi ad un tavolo negoziale”, questo lo dicono dei Capi di Stato Maggiore della Difesa, chiaramente queste notizie non vengono riportate, ahinoi, dai giornali e dalle testate più importanti se non in venticinquesima pagina.
Io vi invito, visto che abbiamo tutti i social, di iniziare a maturare una mentalità diversa, rivolta verso un’informazione che sia più libera e meno pilotata anche sul conflitto. Faccio pubblicità, ma non è pubblicità, avete tutti Telegram, c’è un bellissimo canale che si chiama “lettere da Mosca”, che non è un canale di propaganda filo-russo, ma riporta tutte le informazioni riguardanti questo conflitto a 360° e fa capire anche delle questioni che purtroppo all'interno dei nostri mass media non riusciamo a percepire. L'informazione ci fa essere tifosi, ci fa schierare da una parte e dall'altra, però non ci fa ragionare su quelli che sono i dati attuali e anche reali, quindi sarebbe il caso di informarsi meglio, di maturare anche noi come istituzione,
Con questa mozione credo che si vada verso questo obiettivo, maturare una mentalità diversa e soprattutto chiedere al Governo di attivarsi affinché si riscopri la soluzione diplomatica.
Qui si parla sempre di armi, si parla di armare, finanziare le armi, però nessuno mai parla di una soluzione diplomatica e la diplomazia dovrebbe in maniera teorica e spero anche in maniera pratica essere sempre l'ultima a morire, quindi abbiamo bisogno che riprenda, chiaramente non è difficile, però se rispondiamo solo con le armi è chiaro che non è questa la via giusta. E’ auspicabile che riprendano le fasi diplomatiche ed è bene che la Regione Marche, che comunque è un ente territoriale importante, è una Regione italiana riconosciuta anche dalla Costituzione, si faccia sentire e segua piuttosto, e questo è l'invito che va anche al Governo, le posizione di Stati europei molto più consapevoli, quali l'Austria e l'Ungheria.
L’appello va anche al Presidente del Consiglio, visto che tra l'altro fa parte anche di quella famiglia conservatrice europea, di riportare alla luce un vero sovranismo, come si sta facendo in Ungheria, e perorare cause che sono nell'interesse degli italiani e non solo ed esclusivamente negli interessi oltre oceano, interessi che confliggono tra l’altro anche con la maggior parte del mondo perché a noi ci fanno vedere una storia, però ci sono veramente tanti Paesi del mondo che …

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie Presidente. Voterò con convinzione questa mozione e ringrazio i Consiglieri del PD che l’hanno proposta.
In particolare invito il Consiglio regionale ad aderire alla campagna "Italia. Ripensaci", promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo.
Sono convinta che il Governo italiano ad oggi non abbia fatto quanto dovuto in Europa per favorire il cessate il fuoco in Ucraina e l'avvio di un negoziato su presupposti realistici, quindi ben venga questa mozione.
La pace in Ucraina in tempi brevi è un interesse strategico vitale dell'Italia e dell'Europa, oltre ad essere un imperativo morale. Siamo stati già abbastanza danneggiati da questa inutile e sanguinosa guerra, che sarebbe stata evitabile con una leadership più autorevole da parte dell'Unione europea.
E' ovvio che come Italia e come Europa siamo giustamente schierati con l'Ucraina, ma il nostro sostegno militare non doveva essere incondizionato. Non solo ci siamo preclusi, come europei, qualsiasi ruolo di mediazione nel nostro interesse, dato che chi conduce una mediazione deve riscuotere un minimo di fiducia da entrambe le parti in conflitto, ma abbiamo accettato un ruolo subalterno, rinunciando ad avere un ruolo di indirizzo della crisi anche nei confronti dei nostri alleati. Ciononostante, il ruolo che può giocare il Governo italiano è comunque importante.
Nel solco della nostra tradizione in materia di politica estera possiamo e dobbiamo avversare nel consesso europeo la scelta dell'opzione militare ad oltranza fino ad una improbabile vittoria sul campo. E' l'opzione che purtroppo oggi pericolosamente prevale nella Nato e di riflesso in Europa, in un contesto di eccessiva accondiscendenza atlantica su interessi non sempre coincidenti con quelli europei.
L'opzione dell'escalation militare ci porta in un vicolo cieco, al perpetuarsi dei massacri anche di civili, all'indebolimento della nostra economia, al dirottamento della spesa pubblica dal welfare agli armamenti, fino al coinvolgimento diretto nel conflitto della Nato ed al pericolo nucleare.
Come Movimento 5 Stelle siamo a fianco di coloro che intendono smarcarsi da questa isteria bellicista e promuovono l'unica soluzione possibile: un negoziato serio, su basi credibili, che ridisegni equilibri e relazioni internazionali stabili, nel rispetto delle esigenze di sicurezza di entrambe le parti.
La pace è interesse di tutti. Ciascuno, nel proprio campo faccia la sua parte. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Il problema della guerra in Ucraina si pone in maniera drammatica per la popolazione, innanzitutto per quella nazione, ma anche per l’Europa perché a mio parere questa è una guerra contro l'Europa che giocano altri partners che non hanno interessi alla stabilità ed alla crescita della stessa.
Questo purtroppo è quello che penso perché aprire un conflitto qui significa creare condizioni sfavorevoli ai popoli confinanti, alle organizzazioni internazionali europee, all'economia del nostro continente, che rappresenta anche la culla della civiltà per l'intero pianeta.
E’ molto complicato prendere posizione perché sicuramente ci sono dei prodromi che risalgono al 2014, quindi in un certo senso la persecuzione nei confronti delle popolazioni russofone che vivevano da oltre quasi un secolo in quelle aree territoriali, poi la reazione russa, che è stata indubbiamente la violazione della sovranità nazionale dell'Ucraina e come tale una decisione drammatica e ostile.
Ovviamente intorno a questa vicenda ognuno si è posizionato secondo gli interessi, anche legittimi, del proprio Stato, della propria economia e a pagare le conseguenze prima di tutti è la popolazione, si parla di 200 mila morti, che è una cifra terribile, andiamo alle cifre dei conflitti mondiali. Soprattutto i morti sono le giovani generazioni maschili che sono chiamate alle armi dai due contendenti, quindi dalla Federazione Russa e dalla nazione Ucraina. Intere classi che vengono mandate al martirio, come fu nel primo conflitto mondiale, guerra di trincea, si sono rivisti schemi che non erano stati più visti dal secondo conflitto mondiale e dalle guerre intermedie, dal 1945 ad oggi.
Purtroppo la situazione è questa e le conseguenze per noi sono state una crisi energetica terribile. Prima abbiamo approvato una mozione sulle bollette, sui costi energetici. Il rialzo del costo dell’energia anche lì fondato spesso su basi speculative, che dipende dall’interruzione delle forniture di petrolio dalla Russia e dalla Borsa olandese che ha stabilito che erano opportuni dei rialzi speculativi, quindi le società petrolifere internazionali, partendo da quelle americane e tante altre cose.
Sono cose tristi, tragiche, su cui il giudizio credo che non può essere altro che di distacco.
Poi ci sono altri problemi perché quando uno va ad affrontare le cose, quando uno sta al Governo ed ha responsabilità le cose sono molto più complesse. L'Italia fa parte di una filiera di alleanze, la Nato, il Patto Atlantico, l'Unione europea, tutte alleanze che ci vedono impegnati ovviamente da una parte, non certo come accade in altri Paesi, per esempio l'India che è un Paese pacifico per la sua storia culturale, per la sua religione, che si pongono come terzi. Un po' tutti i Paesi del mondo che sono lontani dall'Europa si sono posti come terzi, la stessa Cina, che proprio in queste ore in qualche modo crea una rete di solidarietà e sostegno alla Russia, è in una posizione terza, lo stesso accade per il Brasile, per altri Stati dell’America Latina e dell'Africa. E’ una situazione molto complessa, l’Italia sta dalla parte dell’occidente, su questo non ci piove né ci può piovere.
Dopo bisogna vedere dove sta l’occidente, questa è una riflessione che faccio io su cui occorre riflettere, perché l’occidente è una definizione generica, ci sono aspetti culturali, storici, sociali, economici, ma è molto complessa la visione, io non voglio dire che è un atteggiamento terzo, però certamente tengo conto di altri input.
Questa mozione non è in linea con l’atteggiamento del Governo italiano, di cui noi come forza regionale facciamo parte, noi, essendo un partito di Governo che esprime il Presidente del Consiglio, che esprime il partito più forte di maggioranza, non siamo terza parte. Capisco e comprendo anche le ragioni di alcuni passaggi di questa mozione, su alcuni sono critico, però lo Stato è uno, la Nazione è una, non è che ognuno si mette a fare la controparte.
Su questa mozione una riflessione la farei, forse possiamo riscriverla e avere l’appoggio del Consiglio, scritta così - lo dico da chi questi temi li affronta con uno spirito molto imparziale e molto favorevole - dei problemi ci sono sicuramente.
Questo è quello che lascio in campo, non so se una sospensione dei lavori e una risoluzione comune potrebbe essere opportuna, altrimenti ci sono difficoltà che non nego. E’ presente in Aula il Presidente della Giunta che su questo ovviamente dovrà esprimersi …

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ un argomento molto delicato, l’ha sostenuto e annunciato il Consigliere Ciccioli, ma mi sento di dire innanzitutto che il contenuto, almeno così io l’ho interpretato perché l’ho sottoscritto, di questa mozione non è certamente contro il governo di qualcuno, o almeno io credo di interpretarla così.
Nello stesso tempo il rischio purtroppo è, ho ascoltato con attenzione la posizione della Consigliera Ruggeri, che la retorica prenda a calci le atrocità di minuto in minuto che accadono in Ucraina e credo anche che da questo punto di vista l'argomento che viene trattato in maniera compiuta all'interno della mozione debba guardare alla stessa su due dimensioni: da un lato c'è la guerra in Ucraina con tutto quello che è capitato, di cui poi diremo, dall'altro c’è la questione relativa al disarmo nucleare che pure viene trattato.
In fondo il rischio di queste mozioni è che possano scorrere come l'acqua fresca, io penso che sia difficile non votare un atto come questo, al di là della sua efficacia, è difficile perché mette in campo un'idea di pace e la necessità di sensibilizzare chi ha poteri di responsabilità, chi ha ruoli di responsabilità, sull'importanza della diplomazia, e nello stesso tempo non può fare a meno di considerare che l'Italia non è un Paese che vive di luce propria, è collocata all'interno di un sistema europeo, di un sistema di difesa, di confronto e di comunione con gli altri Paesi, quindi dentro quell'ambito deve ragionare.
La prima considerazione che posso fare, almeno personalmente, è che uno dei grandi fallimenti dell'Unione europea è l’incapacità di avere ancora oggi una politica estera comune, capace di incidere in maniera profonda. E’ un dato di fatto.
Da questo punto di vista credo che sia complicato non votarla, mi sembrerebbe addirittura incomprensibile, ma nello stesso tempo occorre capire cosa è successo rispetto alla vicenda Russia-Ucraina, mi verrebbe da chiedere alla Consigliera Ruggeri, in un'ottica ovviamente di discussione, quanto si avvicina l'occupazione militare della Russia sull’Ucraina a quell’1 settembre 1939 in Polonia, quanto si avvicina quello che ha messo in campo la Russia nei confronti dell'Ucraina rispetto alla deportazione di persone e bambini nel proprio territorio, mi chiedo quanta analogia possa esserci rispetto alle fosse comuni che via via scopriamo e probabilmente ce ne sono altre.
Allora la domanda è: è giusto essere astrattamente retorici e dire finiamo la guerra, non armiamo più nessuno? Io credo che la domanda debba essere un'altra, qual è il modo migliore per tentare di mettersi a un tavolo di negoziato, perché per mettersi ad un tavolo di negoziato bisogna essere in due e lo dico con l'auspicio, il desiderio che le parti si possano mettere al tavolo. Oggi per esempio c'è un'iniziativa della Cina, che certamente lascia perplessi, ma io penso che non possa essere lasciata sul campo, un'iniziativa del Vaticano che continua a chiedere di svolgere un ruolo, che peraltro è riconosciuto storicamente, di grande diplomazia e invece non viene ascoltato, allora io dico che tutte le parole sulla volontà di pace si infrangono purtroppo con le scelte dei potenti.
Chiudo, dicendo che colpiscono un po' le parole quando si chiede qual è l’interesse europeo rispetto a questa vicenda? Perché dobbiamo avere un ruolo subalterno? Non doveva essere una fornitura di armi incondizionata. Bisogna chiedersi che cosa pensiamo di quella guerra, perché se la consideriamo come un'occasione per poter far valere interessi economici e industriali, allora è un conto e siamo d'accordo, se invece l'interpretazione di quella aggressione è l'interpretazione di un pazzo, di un dittatore, che ad ogni costo vuole conquistare un Paese con la guerra e magari un minuto dopo chissà dove arrivare, io gli interessi economici non li guardo, credo che sia molto importante fermare quell’uomo e dentro questa considerazione richiamo le parole che condivido totalmente di Mario Draghi, che ricordo a tutti: “E’ l’Ucraina a dover scegliere la pace che vuole, quella che ritiene accettabile per il suo popolo. Solo così potrà essere una pace duratura”, perché sono loro che vengono uccisi quotidianamente.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Intervengo rapidamente perché voglio ringraziare tutti quelli che oggi con grande difficoltà hanno tentato di dare un contributo.
Capisco anche il tema, però mi rivolgo al capogruppo di Fratelli d’Italia di cui ho apprezzato le valutazioni e anche le articolazioni che non sono proprio quelle dello schema entro il quale ci siamo stati tutti, perché se c’è un percorso nel quale non c'è stata discontinuità tra i Governi è proprio questo, quindi ci ritroviamo non con la valutazione di parte, però un appello lo faccio perché io ho letto la mozione che tutto vuol essere tranne che una sottolineatura negativa nei confronti del Governo, aiutatemi se trovate un solo passaggio.
L’impegno per l’adesione al trattato per la proibizione delle armi nucleari non mette in difficoltà il Governo, nella maniera più assoluta, dice che 50 Paesi hanno aderito, forse una fase così complicata e pericolosa, in cui l’orologio atomico è stato aggiornato a 90 secondi, quando prima della guerra era a 15 minuti, ci dovrebbe far suonare una particolare attenzione. Non è un impegno che può mettere in difficoltà il Governo, qualcuno lo aveva sottolineato perché pensava che fosse riferito all'invio delle armi, no, è il trattato che dovrebbe proibire l'uso delle armi atomiche. Penso che su questo tema ci dovremmo stare tutti.
Non c’è altro, anzi è un sostegno al Governo per dire: continua a porre la questione diplomatica come possibile e inevitabile soluzione del conflitto, è questo il senso, non so se c’è qualcosa che non scorre in italiano, che quindi ha portato ad interpretare. Guardate così almeno ci chiariamo, io ho presentato la stessa mozione sei mesi fa quando il Governo era tutt’altro, addirittura ne presentai un'altra quando il Governo era ancora un altro, quindi non c’è nessun tipo di volontà di mettere in difficoltà né questa maggioranza, lo faccio quotidianamente su altri temi, né tanto meno il Governo. Anzi, forse sta, Presidente Latini, dentro il solco dell'iniziativa di Loreto, non è nient'altro, tant’è che in quell'occasione ci confrontammo dicendo presenteremo una mozione insieme, ma la memoria mi aveva tradito nel senso che non ricordavo di averla già depositata, quindi ha questa assoluta volontà.
Vi chiedo di leggerla con questo tipo di impostazione perché tutto vuole essere tranne che metterci da una parte e qui, ha ragione il Consigliere Ciccioli e lo ha ribadito in maniera inappuntabile il Consigliere Rossi, vogliamo essere veramente terzi, sapendo che c’è un dittatore che ha aggredito e che c'è un popolo che ha subito una aggressione e paghiamo sul piano umano la contaminazione e la sofferenza tutti. Quindi la volontà che penso possa emergere è questa, se c’è una virgola da sistemare perché mette in difficoltà …, ma non è sicuramente orientata a questo tipo di impostazione.

PRESIDENTE. Vi ricordo l’invito del capogruppo Consigliere Ciccioli ad una risoluzione, però sta ai Consigliere interessati portarlo avanti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Riagganciandomi al discorso, dicevo che questo ultra atlantismo ha stancato ed anche tutti i sondaggi dicono che il popolo italiano non vede di buon occhio questo allineamento a 360° su volontà terze, che tra l’altro influiscono all'interno di questo conflitto.
Si è parlato di responsabilità, ma la responsabilità italiana, la responsabilità di un Governo sovranista è quella di fare l'interesse del popolo italiano e soprattutto di non giocare e di non scherzare con il fuoco.
Si parla di invio d'armi, si parla di un conflitto con una Nazione che probabilmente è la più potente dal punto di vista atomico, qui si va a scherzare con il nucleare e noi come istituzione dovremo avere la vera responsabilità, quella di chiedere al Governo un cambio di rotta verso la diplomazia.
Nessuno vuol sconfessare il Governo o fare chissà quale rivoluzione con questa mozione, tra l’altro mi appello, ripeto, alle parole dette dal nostro Capo di Stato Maggiore, mi appello alle parole dette dal Capo di Stato Maggiore degli Stati Uniti, per carità non chiediamo che il Governo torni a portare avanti l’ultima politica diplomatica italiana che fu messa in campo dal Cav. ed ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ebbe la capacità di portare a Pratica di Mare dietro a degli accordi il Presidente degli Stati Uniti ed il Presidente della Federazione Russa, quelli sono probabilmente dei tempi che ora ci sogniamo.
Credo che sia più che doveroso che l'Italia torni a esperire una soluzione diplomatica invece che una soluzione esclusivamente bellica, tra l'altro vorrei ricordare che questo conflitto continua anche a minare la nostra economia. Le tanto citate sanzioni, avete visto che fine hanno fatto? Avete visto un indebolimento del rublo? Avete visto l'indebolimento dell'economia russa? Io no, le statistiche dicono tutt’altro, anzi, abbiamo visto l'indebolimento delle nostre imprese, abbiamo visto la perdita di fette di mercato delle nostre imprese, abbiamo visto miliardi spesi dall'Italia per gli armamenti, armamenti di cui per il 75% ne beneficia uno Stato che si chiama Stati Uniti d’America. Con la politica di ripercorrere un altro Iraq, un'altra Libia, un altro Afghanistan non si va da nessuna parte, dovremo ritornare ad avere la nostra capacità anche di mediazione internazionale, di Paese amico, di Paese, anche questo è dettato dalla nostra Costituzione (articolo 11), che si rivolge nei confronti della pace.
Non credo che questa mozione sia tanto scabrosa, anzi, è un atto di indirizzo importante che tra l'altro dà seguito anche ad una richiesta e ad una manifestazione popolare che c'è stata, se non sbaglio, a Loreto qualche settimana fa, dove tanti marchigiani hanno chiesto di portare avanti quello che è detto all'interno di questa mozione. Questa richiesta non viene solo dal Partito Democratico o è appoggiata da qualcun altro, viene dai cittadini che si sono riuniti e che vogliono far risorgere una mentalità di pace, una mentalità del disarmo.
Ripeto che da parte mia e di Civici Marche c'è la piena condivisione di questa mozione e spero che anche la maggioranza, visto quello che all'interno viene detto, che chiaramente non è contro al Governo, ma è un indirizzo nei confronti del Governo, si possa allineare e possiamo dare la sensazione di unità di tutto il Consiglio regionale. E’ rilevante che su questi temi non ci siano divisioni. Grazie.

PRESIDENTE. Mi permetto una deroga, poi vediamo se è accettabile oppure no, prima di continuare con le dichiarazioni di voto.
Continuando nella richiesta adesso ribadita dal Consigliere Rossi, di trovare una intesi su un tema così importante come abbiamo fatto già altre volte, chiedo, in particolare a coloro che sono intervenuti, di raggiungere un accordo su una risoluzione, che non determinerebbe una posizione davvero contrastante, che spacchi in maniera non tanto partitica, ma quanto proprio di una posizione complessiva il Consiglio regionale, cosa che sarebbe augurabile non avvenisse anche in considerazione delle dichiarazioni che sono state espresse da tutti.
Quindi il mio invito, prima di dare la parola al Consigliere Mangialardi, è di rinviare, come abbiamo fatto per altre mozioni, questo atto ad un punto di caduta prossimo o nell’ambito di questo stesso Consiglio o del prossimo in modo tale che ci sia la possibilità di una risoluzione che veda il voto di tutti in un solo senso.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Chiedo di intervenire per mozione d’ordine sulla sua proposta, quello che faccio veramente difficoltà a capire è dove potremo arrivare con una risoluzione.
Deroga per deroga, Presidente, potremmo essere disponibili ad un emendamento, ho riletto reiteratamente la mozione, anche consultandomi con la Vice, se il tema è su “dichiara superata la strategia sin qui perseguita di invio di armi - ovviamente l’intento era quello di certificare quanto accaduto - che rischia di alimentare una escalation della guerra fino alla deflagrazione nucleare”, posso proporre un emendamento, togliamo il “dichiara” e penso per il resto …, o la cestiniamo se non c’è disponibilità oppure vedo difficoltà a trovare una sintesi su un altro documento che non c’è e ci metterebbe nelle condizioni di. Se invece c’è questa disponibilità ed è quel passaggio che può mettere in difficoltà, forse non l’ho scritto nemmeno in modo particolarmente attento, c’è da parte nostra la disponibilità ad emendare la mozione ed a renderla ancora più neutra rispetto alle varie sensibilità che mi sembra siano emerse e che possono trovare qui una sintesi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Quindi, non c’è il rinvio.

PRESIDENTE. No, propone un emendamento.

Carlo CICCIOLI. Ma è possibile discuterla? Perché conta il risultato. Se riusciamo a fare un testo condiviso da parte mia c’è la massima - sapete che su questo sono sempre molto laico - disponibilità a votare la mozione, articolata così abbiamo difficoltà legate alla partecipazione al nostro partito, alla maggioranza, al Governo. Credo che questo lo potete ampiamente comprendere. E’ una scelta: è più rilevante approvarla oppure non approvarla? Secondo me è più importante approvarla cercando di dare un orientamento, una linea che ci consenta di condividere, di esprimere la volontà della Regione Marche in questa direzione.

PRESIDENTE. Fermiamoci qua. Metto in votazione la proposta di sospendere la mozione con l’intento di fare un emendamento e di presentarlo con la valutazione la prossima volta. Oggi non ce la facciamo, abbiamo pochissimo tempo, se riusciamo anche oggi.
Sospendiamo la votazione sulla mozione con l’intento di presentare gli emendamenti necessari, se è d’accordo il Consigliere Mangialardi come primo firmatario, e se facciamo in tempo la riportiamo oggi, altrimenti, come è successo in altre situazioni, nel prossimo Consiglio viene iscritta come primo punto delle mozioni e verrà ovviamente valutata con gli emendamenti che saranno presentati.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Volevo fare un breve intervento anche guardando i colleghi del Partito Democratico, perché più di un anno fa il nostro gruppo alla mozione …, mi rivolgo alla Consigliera Vitri ed anche agli altri che hanno sottolineato il fatto che quando il gruppo Rinasci Marche scrive delle mozioni, sono superficiali oppure rivisitate o riviste.
Nel 2022 sulla contrarietà all’aumento delle spese militari la stampa riportava che la richiesta del Consigliere Santarelli di una mozione urgente contro le spese militari non era stata approvata dalla Conferenza dei capigruppo, in primis dal Consigliere Mangialardi. Avevo chiesto alla Conferenza dei capigruppo di discutere una mozione contro le spese militari previste dal Governo, 2022, un aumento della spesa giornaliera da 68 a 104 milioni di euro, quindi contro l’aumento delle spese militari. La tempistica per noi era fondamentale e il gruppo ha dovuto poi ripresentare la mozione e nell’impegno, oltre a tutti gli approfondimenti, c’era quello di evidenziare al Presidente del Consiglio dei Ministri, che al tempo non era la Presidente Meloni, la contrarietà espressa dall’Assemblea legislativa delle Marche all’aumento dello stanziamento delle risorse da destinare all’incremento delle spese militari, chiedendo altresì che tali fondi fossero assegnati per sostenere le reali emergenze che da troppi anni affliggono il nostro Paese.
Se guardiamo questo abbiamo vivo il ricordo di quel periodo e mentre noi ce ne stavamo ben vestiti a colazione fatta, con la pancia piena, c’erano 4 milioni di persone al freddo, fame e sete, soprattutto le donne che sono state le vere eroine della guerra, tutte le pari opportunità sono state invocate sin dal primo giorno in Consiglio da parte del gruppo Rinasci Marche, soprattutto per quelle donne ucraine private della loro dignità e costrette a proteggere, con le loro azioni, le azioni della guerra, e a preservare i figli e le creature indifese.
Quindi noi su questo tema …, la mozione di oggi di fatto è un copia incolla da parte del primo firmatario Consigliere Mangialardi, che scrive sulla guerra in Ucraina: iniziative nei confronti del Governo italiano per la cessazione delle attività belliche e l’avvio di una soluzione diplomatica, l’adesione alla campagna “Italia ripensaci”. Gli unici due che avevano sostenuto la nostra linea, li voglio sottolineare per correttezza di rapporti, erano stati i Consiglieri Rossi e Ruggeri, tutto il resto … Dico ai firmatari Consiglieri Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e in particolar modo alla Consigliera Vitri, che sottolinea sempre la nostra incapacità e superficialità, di leggere gli atti, nel senso quando uno viene in Consiglio regionale una scorsa, una lettura anche veloce basterebbe a non fare certe dichiarazioni, anche pungenti, nei confronti di un gruppo piccolo - siamo soli, a volte è meglio essere soli che male accompagnati - che fa un lavoro concertino, di approfondimento, di studio, in maniera serena senza attaccare gli altri, facendo il proprio passo, tenendo un passo costante, magari a volte anche sbagliando, però dagli errori si cresce, dalla superficialità e dalla demagogia e a volte anche dall’ipocrisia no.
Noi non accettiamo insegnamenti da nessuno, non vogliamo essere additati come un gruppo che va a prendere gli atti di altri e li porta in Consiglio regionale o li porta in maniera superficiale, questa è l’ennesima superficialità di un partito che su questa azione avrebbe fatto più bella figura a sostenerci, a dare una linea già un anno e mezzo fa quando abbiamo iniziato sul tema della guerra, un tema sempre sereno, pensando al popolo italiano che nutre rispetto. Anche noi abbiamo praticato, almeno io, il rispetto del mio lavoro, del lavoro di infermiere, l’ho fatto per 30 anni e qui non voglio essere attaccato. Faccio bene il lavoro di Consigliere regionale, lo facciamo come gruppo e per questo un ulteriore intervento e un’ulteriore sottolineatura.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Vorrei intervenire per fatto personale.

PRESIDENTE. Qual è il fatto personale?

Micaela VITRI. Il Consigliere Santarelli mi ha accusata di averlo tacciato di superficialità. Non sono così supponente, non mi permetterei mai, vada a rileggere gli atti, non l’ho mai detto e non capisco perché si senta accusato, forse ha la coda di paglia fuori luogo, perché io non ho mai detto che i suoi atti sono superficiali. Ho detto e ribadisco a chiare lettere che la mozione proposta da lui oggi è sulla stessa linea, riprende lo stesso tema, la stessa identica richiesta che io ho avanzato il 22 settembre 2022 chiedendo il reddito energetico, questo non significa dare del superficiale a nessuno, non l’ho mai fatto, non lo farei mai, non sono così supponente.
Quanto all’atto del Partito Democratico a cui fa riferimento, al fatto che il Partito Democratico avrebbe votato contro alla sua richiesta sull’invio di armi, ricordo che la proposta era stata bocciata dai capigruppo perché lui aveva richiesto l’iscrizione d’urgenza, solo per questo motivo, in quanto non aveva il carattere d’urgenza, non per altro.

PRESIDENTE. Consigliere Santarelli vuole replicare? No, allora metto in votazione, chi è contrario ha diritto di prendere la parola per tre minuti, il rinvio al prossimo Consiglio regionale della mozione che stiamo discutendo e consentire la presentazione e la discussione di emendamenti.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Sono a favore della sua proposta, c’è piena disponibilità ad emendare ed anche a correggere dal punto di vista sintattico la mozione, se ci potessimo riuscire oggi sarebbe quasi opportuno, se invece non ci fossero le condizioni va bene, la iscriviamo al primo punto dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio. Sono d’accordo sulla proposta di possibili emendamenti, come avanzata dal Presidente del Consiglio.

PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 325 al prossimo Consiglio. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Anticipazione della mozione n. 333 (al punto 3 quater). La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 333
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“La riorganizzazione della rete scolastica introdotta dal Governo nazionale farà perdere alle Marche 23 scuole autonome - Contrarietà al dimensionamento, all'accorpamento e alla chiusura di istituti scolastici di cui all'articolo 1, comma 557 e commi collegati 558-561 della legge di bilancio dello Stato 2023 per il triennio 2023-2025”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 333 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi fa piacere che sia stata anticipata questa mozione che ho presentato il 23 febbraio con cui chiedo alla Giunta Acquaroli, ed in particolare all’Assessore Biondi, che ringrazio per la presenza, di intervenire sulla riorganizzazione della rete scolastica introdotta dal Governo nazionale con la legge di bilancio approvata il 29 dicembre 2022 per il triennio 2023/2025.
Nel bilancio di previsione, quindi per l’anno finanziario, si prevede una riorganizzazione scolastica con un taglio nella nostra regione di 23 istituti scolastici. Ciò che cambia con la legge riguarda la soglia prevista del numero di studenti iscritti, il numero minimo di 600 studenti e di 400 nelle isole e nei piccoli Comuni montani con questa legge di bilancio viene ulteriormente ridotto, abbassato per il prossimo anno scolastico a 500 e 300. Significa che per un istituto il numero minimo se prima era di 600 studenti ora viene ridotto a 500, nei piccoli Comuni dell’entroterra della nostra regione si passa da 400 a 300, comportando nelle Marche un taglio di 23 istituti.
Considerato che la riorganizzazione della rete scolastica mira ad un accorpamento, ad un dimensionamento e ad una chiusura, che colpirà soprattutto a livello nazionale il sud Italia ed anche le aree interne, chiediamo alla Giunta Acquaroli di intervenire con il Governo Meloni per rivedere questi parametri.
In particolare vorrei anche sapere, lo chiedo espressamente all’Assessore Biondi, avendo già calcolato il numero di iscrizioni nei diversi Istituti, quali sono quelli più a rischio nella nostra regione, nel nostro territorio e come intervenire per evitare l’accorpamento che significherebbe in alcuni casi la totale scomparsa, morte, di alcuni Comuni dell’entroterra delle Marche in cui i servizi basilari, a partire dall’istruzione e dalla sanità, mantengono in vita l’esistenza di piccoli centri del nostro meraviglioso entroterra.
Questa mozione impegna, dopo che il governo ha già stabilito i tagli, il Presidente Acquaroli e la Giunta regionale ad attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni, la Presidenza del Consiglio e i gruppi parlamentari per rappresentare la contrarietà delle Marche al coefficiente non inferiore a 900 studenti previsto appunto, come ho detto, nella legge di bilancio dello Stato all'articolo 1, comma 555 e commi collegati 568 e 561 e quindi ripristinare l’attuale soglia prevista con la legge di bilancio precedente, del 2022, che prevedeva per avere un proprio dirigente e un direttore dei servizi generali amministrativi il numero minimo di 600 studenti e di 400 nei Comuni montani e nelle isole, abbassato a 500 e 300.
Ma non solo, con questa mozione chiediamo di impegnare il Presidente e la Giunta regionale ad intraprendere un ricorso presso la Corte Costituzionale, cosa che hanno già fatto altre Regioni, e mi riferisco in particolare alla vicina Emilia-Romagna, ritenendo che le norme siano lesive delle competenze regionali in materia di dimensionamento della rete scolastica oltre che del principio di leale collaborazione e sussidiarietà e rispetto anche delle procedure di coordinamento Stato-Regioni in materia di scuola. L’Emilia-Romagna ha già intrapreso un ricorso preoccupata che a chiudere siano soprattutto le scuole dei Comuni montani e quelle dei piccoli centri nelle aree interne e periferiche con classi pollaio nelle città. Quindi chiedo alla Giunta della nostra Regione di seguire l’esempio dell’Emilia-Romagna, intraprendendo il ricorso presso la Corte Costituzionale, difendendo le autonomie scolastiche, il personale, la qualità dell’offerta educativa e formativa degli studenti nonché il diritto delle aree interne periferiche e della montagna a non subire la chiusura dei servizi scolastici.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Biondi.

Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Visto che non ci sono altri interventi rispondo a questa mozione ed in merito alla richiesta di attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni, la Presidenza del Consiglio e i gruppi parlamentari per rappresentare la contrarietà delle Marche al coefficiente non inferiore a 900 studenti (previsto nella legge di bilancio dello Stato 2023) e ripristinare l'attuale soglia (600/400, ridotta a 500/300 nei Comuni montani). SI rassicura che è già in corso con il Ministro dell’istruzione e del merito un tavolo tecnico specifico, ed ho avuto un primo incontro lo scorso 22 febbraio nel quale è già stata manifestata l'intenzione del Miur di conservare anche per l'anno scolastico 2023/2024 l'attuale soglia.
A tal proposito si evidenzia che nel dossier alla legge di bilancio 2023, dell’1 dicembre 2022, veniva riportata la seguente dicitura: “La nuova disciplina (contenuta nel nuovo comma 5 quater) è operativa a decorrere dall'anno scolastico 2024/2025”.
Si rappresenta inoltre che l'articolo 99, comma 1, approvato con legge di bilancio 2023, introduce, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, una nuova disciplina relativa alla determinazione dei criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni, non entrando espressamente nel merito del numero minimo di studenti previsti per il riconoscimento dell'autonomia scolastica. Il comma 5 quater dispone infatti che le Regioni, sulla base dei parametri individuati dal decreto di definizione dei criteri sopra indicati, provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica (entro il 30 novembre di ogni anno), nei limiti del contingente organico dei dirigenti scolastici e del DSGA individuato dal decreto del Miur annualmente.
È indubbio che il numero di dirigenze assegnate dal Miur alla regione influenzerà il numero delle autonomie scolastiche, tuttavia non sarà necessariamente il parametro +900/-1000 a determinare l'accorpamento di più istituti scolastici sottodimensionati, proprio nella salvaguardia delle specificità derivanti dalle istituzioni presenti nei Comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, anche prevedendo forme di compensazione interregionale.
Nel dettaglio, la riforma intende adeguare il numero degli alunni per classe, in particolare, il numero di insegnanti sarà fissato allo stesso livello dell'anno scolastico 2020/2021, a fronte del calo demografico, e rivedere le norme relative al dimensionamento degli edifici scolastici. Come "parametro efficace" per individuare i plessi accorpati ad altri istituti dovrà essere adottata la popolazione scolastica regionale, anziché la popolazione del singolo istituto.
In merito alla tempistica e alle modalità attuative, la modifica introdotta al comma 5 quater prevede che i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni sono definiti, su base triennale con eventuali aggiornamenti annuali, con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata, da adottare entro il 30 giugno dell'anno solare precedente all'anno scolastico di riferimento. La trasmissione dello schema di decreto alla Conferenza Unificata delle Regioni è previsto entro il 30 aprile e sempre in tale direzione si è espresso il Miur nell'incontro tecnico del 2 febbraio.
Alla luce di quanto sopra esposto, si concorda indubbiamente sull'importanza della Regione nella governance del processo, ragione per cui ci si è già attivati con i diversi tavoli di consultazione territoriale, con le Province e le organizzazioni sindacali e proprio il 17 marzo si è tenuto un incontro pubblico con il Ministro dell’istruzione e del merito, tuttavia appare controproducente, in questa fase, un ricorso alla Corte Costituzionale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Entro nel merito del ragionamento che è stato fatto dalla Consigliera Vitri e poi nella sostanza.
Per quanto riguarda il dimensionamento scolastico il problema del centro direzionale rispetto ad una scuola è importante, ma non è fondamentale, il problema centrale è la presenza dell'istituto, del plesso scolastico, della classe.
La riforma della riorganizzazione scolastica, cioè gli accentramenti e via di seguito, è nata innanzitutto dall'avanzamento delle nuove tecnologie (videoconferenza e sistemi informatici digitali) che snelliscono molto la guida degli istituti scolastici. Mentre una volta il cosiddetto Preside (scuola superiore) o Direttore (elementari e medie) era una figura che doveva presenziare fisicamente nel plesso dell’Istituto, oggi gli accorpamenti consentono una questione che è più manageriale che educativa e che quindi può essere riassunta da una persona che sta in una sede e gestisce più sedi.
Tutti sanno che nella nostra provincia, in tutte le Marche e in tutt'Italia, ci sono Direttori scolastici di ruolo di un comprensorio che hanno anche la reggenza in comprensori vicini, questa è una cosa molto frequente. Ad esempio mi viene in mente il Preside di una scuola superiore di Ancona che ha la reggenza di tutti gli istituti primari della periferia di Ancona, cittadini e comuni autonomi, e riesce a svolgere adeguatamente, anzi ha sviluppato questa cosa perché la sinergia tra un istituto superiore e le scuole primarie a volte è anche una ricchezza, una risorsa in più in quanto consente degli scambi.
Quindi il problema centrale non è tanto la rete scolastica, e qui entro nel merito, quanto la sopravvivenza delle scuole nelle aree decentrate perché il problema della denatalità, che è gravissimo impoverirà l'Italia nei prossimi decenni in maniera significativa, la popolazione anziana rappresenterà più di un terzo, già siamo al 24%, ma andiamo verso il 35%. La mancanza di giovani comporta tutto un sistema di impoverimento non solo dal punto di vista statistico, ma anche dal punto di vista culturale, artistico, economico, sociale, un impoverimento di tutto un territorio. Siamo, ahimè, in funzione anche delle ideologie prevalenti, e qui sono polemico, cioè le ideologie che vanno di moda, dal gender a tutto il resto, che portano ad un impoverimento strutturale della nostra società che è molto più grave di tanti altri problemi, compresa la povertà, l'impoverimento della natalità è più grave della stessa povertà.
Questo è il mio punto di vista, ovviamente molti possono non essere d’accordo, però credo che sia un impoverimento che porta ad un ridimensionamento di tutta la civiltà occidentale che non tiene la competizione con il mondo islamico, per dirne una, ma non solo con il mondo islamico, anche con altre parti del mondo dove la natalità è molto forte.
Ho letto qualche giorno fa una cosa interessante sulla Cina, che era, non lo è più da qualche mese, la nazione più grande del mondo, 1.300.000.000 di persone ha la Cina, adesso l’India la sta scavalcando, lì le cifre anagrafiche sono sempre un po' labili, però gli indicatori dicono che l’India sta davanti alla Cina, che ha praticato una politica di denatalità per decenni, quella del figlio unico, oggi sono consentiti due figli, comunque lo scoraggiamento sta portando a un invecchiamento della società cinese ed uno dei problemi drammatici - noi abbiamo l’invecchiamento della società italiana – è che lì abbiamo centinaia di milioni di persone che invecchiano contemporaneamente e saranno sulle spalle dei giovani cinesi. Un articolo scritto da un intellettuale cinese, interessantissimo, che probabilmente non è legato al partito analizzava gli errori della politica demografica del Partito Comunista Cinese, che però sono anche gli errori della politica demografica dell’occidente, chi non fa politica demografica, il mondo islamico e l’Africa, ha altri problemi, ben diversi, ma non questi.
Il problema della periferia, l'impoverimento di popolazione, è inutile dire noi vogliamo mantenere le scuole aperte, le agenzie bancarie aperte, i Comuni aperti e tutto il resto se poi non c’è la popolazione. In automatico le attività commerciali chiudono tutte, perché? Perché un genere alimentari o un bar se non ci sono i clienti non viene tenuto aperto per contributo regionale o contributo statale.
Dobbiamo ripensare la nostra società, cominciando dalla demografia, cominciando dalla valorizzazione del territorio, dal disincentivo all’abbandono delle terre e su questo rientra anche il problema scolastico.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Senza andare a scomodare la Cina, immagino che il Consigliere Ciccioli, che è sempre attento, abbia visto che oggi sul Corriere Adriatico le prime pagine sono dedicate alla denatalità, allo spopolamento delle Marche che ha un -5% di nascite nel 2022, a seguire c’è una bella intervista rilasciata dall’ordinario di statistica economica alla Politecnica, che dice che non sono le teorie gender che inibiscono la nascita di nuovi bambini nelle Marche, ma individua un problema, che noi come Movimento 5 Stelle, ma penso che non siamo l'unica forza politica a dirlo, imputiamo alla mancanza di servizi: non ci sono asili nido, c’è precarietà nel lavoro, non c’è la benché minima volontà di aiutare nella genitorialità madri e padri facendo coincidere i tempi di vita con i tempi di lavoro, battaglia storica del Movimento 5 Stelle.
Detto questo, giusto per confrontarmi un attimo sul tema con il Consigliere Ciccioli che ha tirato fuori queste questioni, per quanto riguarda l'attinenza della mozione io sono assolutamente d'accordo con la prima firmataria Consigliera Vitri e apprezzo questa mozione del PD che di fatto ha messo nero su bianco delle richieste su cui questa Assemblea legislativa in passato, quando il capo del Governo era Draghi, l’avevamo detto tutti, si era detta d'accordo. Quindi, mi aspetto che ci sia unanimità nel votare questa mozione che chiede cose di buon senso anche perché il dirigente scolastico non è un manager in quanto a scuola non produciamo prodotti, parlo da insegnante, abbiamo di fronte a noi dei ragazzi che devono avere il dirigente scolastico vicino, perché il bravo dirigente scolastico non fa quadrare solo i conti, ma conosce per nome e per cognome i ragazzi, le famiglie e gli insegnanti, è un lavoro estremamente delicato, non può essere spalmato su più plessi, a volte neanche nella stessa città, quindi voterò convintamente a favore di questa proposta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi fa piacere che ci sia stata attenzione da parte dell'Assessore Biondi su un punto in particolare: il primo della mia mozione, ma mi spiace vedere che c'è piuttosto un atteggiamento remissivo nei confronti del governo e la volontà di evitare il ricorso alla Corte Costituzionale che invece sarebbe molto utile in questa fase per sollecitare, per spingere il governo a rivedere questa riorganizzazione preoccupante.
Ringrazio anche la Consigliera Ruggeri per il consenso e l’appoggio, da docente qual è capisce perfettamente la necessità di intervenire e di impegnarsi nella Conferenza Stato-Regioni per bloccare al più presto quanto previsto dalla legge di bilancio approvata dal Governo Meloni il 30 dicembre scorso. Una legge di bilancio che non è stata, lo ribadisco, condivisa con le Regioni, per questo vi chiedo di votare questa mozione, che è anche un'occasione per la Giunta regionale, come ha evidenziato lo stesso Assessore Biondi, di far valere le proprie posizioni per rivedere questi parametri, in modo che la nostra Regione sia tutelata.
Questo atto mette nero su bianco semplicemente l’impegno della Giunta a tutelare il proprio territorio, i servizi basilari offerti alle famiglie e agli studenti. Come prima firmataria mi prendo l’onore e la responsabilità di ribadire il nostro voto a favore di questa mozione dato che l'abbiamo presentata, ma chiedo anche alla maggioranza e all’altra parte dell’opposizione di capire l'urgenza di votare questo atto.
Grazie ancora al Movimento 5 Stelle per l'approvazione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Intervengo per mozione d'ordine, noi deleghiamo all’Assessore che chiede di sopprimere l’ultima parte, ad intraprendere il percorso e a modificare quello che già è stato modificato per quanto riguarda la legge nazionale che è stata presentata sulle aree del cratere, in queste condizioni siamo disponibili a votarla ovviamente.

PRESIDENTE. Sospendiamo la seduta 5 minuti. Grazie.

La seduta è sospesa alle ore 13,40

La seduta riprende alle ore 14,15

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta. La sospensione è servita per verificare l’opportunità di trovare una intesa sugli emendamenti alla mozione n. 333. Da quanto mi è stato detto in maniera informale questo non si è avuto, quindi, se non vi sono altri interventi, pongo in votazione la mozione n. 333.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

La Consigliera Elezi ha sbagliato a votare, voleva votare no ed invece ha votato sì.

Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio intervenire per mozione d'ordine a costo di passare per l'antipatica di turno, ormai mi sono quasi abituata a questo ruolo.
Vorrei chiedere a tutti i colleghi, compresi gli Assessori, di arrivare in Aula preparati, sono mesi che queste mozioni sono protocollate, è possibile che per presentare un emendamento, anzi per non presentare un emendamento il Consiglio si fermi mezz’ora? Secondo me no! Non è corretto.
Oggi ho presentato un emendamento alla mozione del Consigliere Santarelli, l’ho preparato e gliel’ho fatto vedere e non ho fatto perdere tempo all'Assemblea, invece qui oggi per discutere tre mozioni ci siamo fermati due volte e alla fine questa mozione sulla scuola non ha ricevuto neanche, tra l'altro, una correzione, un emendamento, niente! Quindi ci siamo fermati per nulla e la mozione sulla pace non l’abbiamo neanche votata.
A mio parere dovremmo avere più rispetto di questa Aula e di noi stessi, arrivare almeno avendo letto i testi, se c'è qualcosa da modificare con l'idea della modifica da proporre. Ecco chiederei un'attenzione maggiore su questo. Grazie.

PRESIDENTE. Faccio mio come presa d’atto e rilancio quanto detto dalla Consigliera Ruggeri e confermo che con la votazione e l'ammonimento della Consigliera Ruggeri si conclude l'attività del Consiglio regionale di oggi.

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 14,20