Resoconto della seduta n.107 del 04/04/2023
SEDUTA N. 107 DEL 4 APRILE 2023
La seduta inizia alle ore 10,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 107 del 4 aprile 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 105 del 21 marzo 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Richiamo l’attenzione di tutti voi a quanto sto per comunicarvi e vi chiedo il massimo silenzio: “Gentili colleghi Consigliere e Consiglieri, preso atto di quanto avvenuto in passato all’interno dell’Aula consiliare, d’accordo con i Presidenti dei gruppi consiliari, stigmatizzo ogni atteggiamento inadeguato al contesto, ruolo e funzioni compiute e svolte all’interno dell’Aula stessa. Richiamo tutti al rispetto delle istituzioni che rappresentiamo, rispetto personale, rispetto del regolamento sull’atteggiamento da tenere in Consiglio regionale. Ogni violazione pur minima non potrà essere più tollerata, come non sarà più tollerato l’abuso del diritto del Regolamento”. Grazie.
Interrogazione n. 766 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Stato di avanzamento mozione n. 273 del 28/10/2022 e interrogazione a risposta immediata n. 629 del 30/11/2022”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 766 – a risposta immediata -del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Io ho una nota del Dipartimento, in pratica, sulla base di quanto argomentato dal Consorzio di bonifica con nota del 13 marzo 2023, si riporta che il Consorzio di bonifica ha attivato l’unica misura applicabile per poter esentare i proprietari danneggiati dall’alluvione dal pagamento del contributo di bonifica per l’anno 2023, attraverso l’utilizzo del fondo di solidarietà interno al Consorzio, inoltre ha specificato che saranno esonerati anche dal pagamento delle annualità successive fino al ristoro dei danni subiti da parte dello Stato.
In allegato abbiamo tutti gli interventi del Consorzio di bonifica relativamente ai lavori, con tanto di mappe, cartine e tutto ciò che può essere utile per una successiva analisi da parte vostra, come integrazione all’interrogazione presentata.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Con la mozione 273 del 28 ottobre abbiamo impegnato all’unanimità il Presidente e la Giunta a richiedere che venisse annullato il pagamento del contributo di bonifica inviato ai contribuenti dei Comuni colpiti dall'alluvione dello scorso 15 settembre, nonché il condono dei bollettini e delle cartelle relative non pagate.
Non sapendo nulla abbiamo fatto un'interrogazione alla quale ci era stato risposto che gli uffici non avevano inviato al Consorzio la mozione, ripeto, approvata all'unanimità.
Chiaramente la risposta del Consorzio non ci soddisfa perché all'interno del fondo di solidarietà ci sono solo le aziende agricole e il Consorzio di bonifica manda anche ai cittadini che hanno apprezzamenti di terra, che non sono necessariamente aziende agricole che hanno capannoni industriali fuori dalle zone artigianali, quindi questo non ci basta e non ci basta solo per l'anno 2023.
Se il Consorzio di bonifica vi ha fornito gli interventi, dovrebbe anche fornirvi i non interventi che non ha fatto in quelle zone, sono ben chiari, sono i pallini indicati nelle mappe con il color bianco, che evidenziano le responsabilità dei mancati interventi che hanno sicuramente aggravato le cause delle varie fiumane dei corsi d'acqua.
C'è stata una responsabilità nel non …
Interrogazione n. 771– a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Cesetti, Casini, Carancini, Bora, Vitri, Biancani
“Scadenza del mandato del Commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 771 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Cesetti, Casini, Carancini, Bora, Vitri, Biancani.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Premesso che con la delibera di Giunta regionale n. 445 del 27 marzo 2023 la Giunta regionale ha deliberato di rinnovare l'incarico di Commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia all'Avv. XY, stabilendo come scadenza il 30 aprile 2024 e confermando gli obiettivi già indicati nella precedente delibera di Giunta regionale n. 169 del 28 febbraio 2023.
Con riferimento alle considerazioni contenute nella interrogazione, si rappresenta quanto segue.
Innanzitutto, con riferimento alla affermata illegittimità della nomina del Commissario straordinario si sottolinea che il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è ancora pendente e la Regione ha svolto argomentate difese in tale sede. Pertanto, tale affermazione di illegittimità è totalmente pretestuosa oltre che inopportuna essendo sub judice.
A differenza di quanto affermato nella interrogazione, la Giunta regionale ha preso atto degli apprezzabili risultati raggiunti dal Commissario nel periodo di commissariamento, come dettagliati nelle relazioni sotto molteplici piani organizzativi e gestionali. Le relazioni sono in possesso degli interroganti in quanto sono state oggetto di accesso agli atti da parte del Consigliere Mangialardi.
Con riferimento ai risultati di bilancio 2022 e alle asserite perdite, nella relazione si sottolinea che a fronte di una registrata perdita di 369.494 euro si deve tenere in considerazione il netto degli ammortamenti post 2012 per cui il risultato effettivo per il 2022 attesta un utile di 3.468,24 euro.
Complessivamente, tenuto conto dei consistenti risparmi di spesa e del percorso amministrativo gestionale ancora in fase di completamento, il risanamento finanziario fino a questo momento operato risulta soddisfacente e necessita di proseguimento.
Come affermato nella delibera di Giunta regionale 445/2023 con "riferimento ai progetti che risultavano avviati e ai giudizi in corso, il Commissario ha proseguito le azioni nell'interesse della Fondazione anche se i limitati tempi del commissariamento e la complessità delle procedure non ne hanno consentito la conclusione".
Proprio a fronte delle numerose e articolate attività intraprese, che presuppongono una unitaria valutazione, la quale nel breve periodo può essere fornita in maniera particolarmente attendibile da chi conosce in maniera approfondita le questioni, è stato deciso il rinnovo del commissariamento.
Tale decisione di rinnovo si è resa necessaria anche a causa degli ulteriori elementi critici sottoposti dal Commissario con la nota prot. 346241 del 27 marzo 2023 che potrebbero ulteriormente aggravarsi all'esito della imminente decisione della Cassazione sul contenzioso con la società Autostrade e in considerazione delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica e dall'Anac sulla Fondazione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Assessore, dovrei dichiarare soddisfazione, ma in realtà sono sbalordito, anche perché dovrebbe essere decaduta la mia interrogazione, con la quale chiedevo quale fosse la vostra intenzione ed oggi lei ci dice che avete già rinnovato.
Come detto nella relazione del 18 luglio: “la mia azione è stata resa molto difficoltosa dalle iniziative politico amministrative di alcuni membri di minoranza del Consiglio regionale e comunale, finalizzate alla revoca della mia nomina. Anche sui media talune di queste persone e altre hanno tentato di delegittimare il mio operato”. Assessore, sto leggendo la relazione finale che il Commissario, che avete nominato in maniera legittima, tenta di giustificare la sua incapacità di operare rispetto alla missione. Se il Commissario, che avete nominato, a cui è stata defraudata l’azione democratica di gestione di quell’ente, avesse chiuso completamente i servizi, i risparmi sarebbero stati decisamente più evidenti e marcati. Via tutto il personale e, se avessimo chiuso la Rsa che, lo sappiamo tutti e lo abbiamo già dimostrato, è un costo per il servizio prestato alle comunità, i risparmi sarebbero stati centrati, non ci può essere soddisfazione e c’è solo sbigottimento perché avete rinnovato …
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Sono pochi 3 minuti, se il count down parte a 2,45, come è partito per il Consigliere Mangialardi … Facciamolo partire quando uno comincia a parlare, altrimenti di fatto viene vanificato il diritto di rispondere in maniera compiuta. Lo dico perché mi sembra di rispetto per tutti noi.
PRESIDENTE. Lo verifichiamo. Parte in maniera automatica appena il microfono si apre, comunque lo verifichiamo.
Interrogazioni n. 762– a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Previsione area per lo stoccaggio del materiale necessario all’allestimento dell’Ospedale da campo nella futura sede ex-Genny di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 762 – a risposta immediata – della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Grazie, Consigliera Lupini. Lei mi ha già posto in un’altra occasione qualcosa che riguardava questa situazione, la novità di oggi, fortunatamente, è che tramite una manifestazione di interesse lo scorso anno abbiamo individuato una sede unica per tutte le attività della nostra Protezione civile e l’abbiamo individuata nella ex Genny, vicino all’ingresso dell’autostrada Ancona sud nel comune di Ancona. Non abbiamo ancora acquisito l’area e l’immobile, ma abbiamo di fatto precontrattualizzato, quindi abbiamo già un accordo con l’attuale proprietà, abbiamo rivisitato quella che era l'offerta al ribasso ed abbiamo anche avuto un ulteriore vantaggio economico dalla contrattazione. Insieme al Comune di Ancona abbiamo verificato la possibilità di utilizzo di quell'immobile secondo le nostre esigenze perché oggi quello è un immobile commerciale e non potrebbe ospitare altro, ma il Comune di Ancona ci sta agevolando tramite una variante all'adeguamento di quel tipo di utilizzo. Possiamo dare con dovuta certezza, anche se ancora non definita, l'acquisizione di quell'immobile da parte della Regione in tempi relativamente brevi, poi è chiaro che una volta chiusa la trattativa, ufficializzata ed acquisita quell’area c'è una sistemazione e ristrutturazione approfondita da dover portare avanti. Abbiamo già circa 5 milioni di euro per questo tipo di attività in bilancio, parliamo di due anni tra acquisizione, ristrutturazione e attività, dicendo due anni dico una situazione possibile, ma ad oggi non identificata.
Tutta questa premessa per dirle che all'interno di questa area, che è sufficientemente grande, mi dicono dalla Protezione civile, probabilmente potrà essere installata anche questa struttura che lei oggi mi richiede, ma se oggi le devo dare la certezza matematica non gliela posso dare per serietà, perché tutto il business plan (ridefinizione degli spazi, disegni e altro) non è ancora stato compiuto, anche perché avremmo fatto un lavoro troppo a monte rispetto allo stato di avanzamento delle situazioni. Quindi l’acquisizione è certa, la variante c'è stata assicurata da parte del Comune, seguirà l’acquisto e la riqualificazione, nella quale cercheremo di prevedere anche quest'area adibita a questo tipo di utilizzo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che ci lascia un po’ sospesi perché io avevo già portato all’attenzione di quest’Aula il problema dello stoccaggio del materiale necessario ad allestire velocemente, nei tempi possibili, un ospedale da campo.
Quello che è chiaro è che ancora oggi dovremo aspettare un tempo congruo, che forse sono due anni, che comunque non è adeguato al tipo di emergenza che poi andrebbe a ricoprire. Far fronte ad una emergenza non può certo aspettare i tempi tecnici di una pianificazione del genere, quindi le chiedo di tenerci aggiornati, di tenere aggiornati i marchigiani e le marchigiane perché l'incubo di una nuova emergenza …, ormai tutti sappiamo bene e abbiamo una attenzione particolare all’aspetto dello stoccaggio. Poi qual è il problema? L’avevamo detto già a dicembre, si rallenta fortemente il tempo in cui possiamo far fronte ad un'emergenza di qualunque tipo e purtroppo la nostra regione ne ha conosciute diverse.
Insisto sui tempi e sul fatto che dobbiamo trovare delle soluzioni finché non sarà chiara e definita la nuova sede e sarà possibile comunicare una data certa che sia la più vicina possibile.
Chiedo di nuovo una velocità maggiore, una soluzione che faccia magari da cuscinetto e una comunicazione tempestiva. Grazie.
Interrogazione n. 764 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Presenza di cinghiali nella città di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 764 – a risposta immediata – dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. La presenza della fauna selvatica, ed in particolare del cinghiale nelle aree urbane, rappresenta un fenomeno che in questi ultimi tempi si sta manifestando in maniera sempre più significativa in diverse città italiane, le cui azioni di contrasto sono complesse sia sotto il profilo tecnico che normativo.
La valutazione del quadro normativo di riferimento rappresenta il presupposto per individuare: quale soggetto sia competente in materia, quale procedura sia possibile adottare e quali tecniche possono essere impiegate.
Va subito specificato, perché c’è molta confusione su questo argomento, che la tutela e la gestione della fauna in base al Titolo V della Costituzione è materia di competenza legiferativa esclusiva dello Stato. Pertanto la Regione può solo adottare norme di recepimento della legislazione nazionale. Questo lo voglio sottolineare perché spesso veniamo stimolati come Regione sui cinghiali, noi adottiamo le norme che recepiamo dalla legislazione nazionale.
Quanto riportato nell'interrogazione "il controllo della fauna selvatica e la relativa regolamentazione sono di competenza della Regione Marche" e "il Comune non ha specifiche competenze in materia" è solo parzialmente corretto.
Infatti le Regioni hanno competenza di gestione e controllo della fauna solo sul territorio agro-silvopastorale, escludendo in tale accezione le aree urbanizzate. Se è vero che il Comune non ha competenza rispetto alla gestione della fauna selvatica tuttavia può sempre intervenire in caso di rischi per la pubblica incolumità.
E' quindi evidente che ci troviamo di fronte ad un vuoto normativo che la Regione, visto il problema emergente dei cinghiali, ha cercato di colmare con l'adozione di un protocollo d'intesa nel 2021 che ha visto il coinvolgimento di tutti gli attori che hanno competenze tecniche in materia, quali: Comuni, Provincie, Carabinieri forestali, Associazioni agricole e venatorie, Ambiti territoriali di caccia.
Con l'approvazione di tale protocollo la Regione ha messo a disposizione, sia nel 2021 che nel 2022, circa 70.000 euro per acquistare attrezzature di prevenzione e gabbie di cattura disponibili per i Comuni.
Con i propri tecnici, come previsto da protocollo, ha partecipato ad incontri con alcuni Comuni per valutare le azioni da intraprendere.
Rispetto alla volontà di presentare una proposta di legge regionale volta a normare gli interventi di controllo nelle aree urbane, viste le notizie che anticipavano una riforma in merito della normativa nazionale, si è deciso di attendere tale provvedimento che in effetti è stato approvato con la legge 197 del 29 dicembre 2022, che ha sostituito l'articolo 19 della legge157/92 riferito al controllo della fauna selvatica.
Possiamo anticipare che la proposta di Piano straordinario, qui c’è stata la nota da parte del Ministero per poter esprimere noi un parere, non sviluppa, a nostro avviso, in modo sufficiente strategie di contrasto per la presenza dei cinghiali in ambito urbano, ma sarà nostra cura fornire un contributo nei 60 giorni successivi all’approvazione del Piano straordinario.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Non sono soddisfatto della sua risposta, Assessore, perché lei ha parlato giustamente del protocollo firmato nel 2021 tra Regione, Anci, Associazioni di categoria ed in quel protocollo i soggetti firmatari si erano presi degli impegni. Il Comune di Ancona ha mantenuto i suoi, pur non avendo competenze specifiche in merito e non avendo risorse sta lavorando su interventi indiretti: le bonifiche di aree, che non fanno parte del verde urbano, la recinzione di siti sensibili, gli interventi sull’igiene urbana e sui rifiuti, la pulizia dei fossi e dei canneti nelle zone periurbane.
La Regione aveva preso degli impegni, che anche lei, Assessore, ha ricordato, in una sua recente dichiarazione sui giornali parlava di questa proposta di legge. E’ evidente che attendiamo tutti con molta ansia questa proposta di legge e se è anche solo parzialmente vero quanto dichiarato nell’interrogazione, cioè che il controllo della fauna selvatica e la relativa regolamentazione sono di competenza della Regione Marche, in parte questa affermazione è vera, auspichiamo una rapida approvazione della proposta di legge, soprattutto di interventi che aiutino come prevede il protocollo il potenziamento della Polizia provinciale in termini di organico, di risorse ed anche un maggior potere da dare ai Sindaci in termini di ordinanze per intervenire in situazioni così gravi e per affrontare questo fenomeno che sta creando tanto disagio nella popolazione.
Interrogazione n. 768 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Organizzazione degli screening mammografici per la nuova fascia 45-49 anni d’età annunciati per aprile 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 768 - a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In risposta all'interrogazione in argomento, devo riferire che la mammografia di screening presso l'ospedale di Pesaro impiega 20 giorni, mentre presso i distretti di Fano e di Urbino sono previsti 10 giorni.
Se durante lo screening l'accertamento risulta positivo, la presa in carico ha un periodo massimo di un mese, in questo mese possono essere effettuati ulteriori accertamenti: mammografia, ecografia, biopsie e quanto altro necessita per diagnosticare la patologia.
Il periodo di screening è gestito direttamente dall'Azienda sanitaria territoriale e per le donne da 45 a 49 anni le lettere di invito allo screening verranno spedite nei prossimi giorni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Assessore. Come sa questo è un tema su cui sono stata in prima linea già diverse volte in Consiglio regionale e questo credo sia il mio ottavo atto, ma non è ripetitivo, è semplicemente perché mancano ancora tutte le informazioni necessarie per capire come sarà attuata la campagna di prevenzione decisa più di un anno fa, che quindi già parte con oltre un anno di ritardo ed oltretutto ha una gravissima carenza, al momento mi risulta che non sono stati ancora allertati i sanitari che dovranno occuparsene. Glielo dico, Assessore, in modo collaborativo perché ci sono state delle donne che già nei primi giorni di aprile si sono recate sia negli ospedali che nelle altre strutture, ad esempio a Pesaro negli studi di Via Nanter dove ci sono mammografi, pensando di potersi prenotare autonomamente, di chiedere uno screening mammografico, e probabilmente questo è dovuto ad una disinformazione generale da parte della Regione a cui si potrà ovviare semplicemente. Ma il problema grave invece è che quei medici, quelle dottoresse e quelle infermiere che si trovano lì non sono state ancora avvisate su come dovranno intervenire, quando, per quanto tempo, se sono necessari turni straordinari di lavoro, come sarà attuata la campagna.
La mia domanda era proprio questa: le modalità di attuazione nella provincia di Pesaro-Urbino degli screening mammografici gratuiti per la fascia 45-49 anni d’età a decorrere dall’ 1 aprile 2023, lei mi ha risposto dicendomi che per chi prenota autonomamente lo screening mammografico ci sono 20 giorni di attesa a Pesaro, 10 a Fano e ad Urbino, cosa che in realtà a noi non risulta perché ho avuto telefonate e messaggi di donne che in realtà hanno avuto la prenotazione a distanza di mesi, ma la domanda riguardava la campagna di prevenzione.
Interrogazione n. 769 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Invito screening Ast Ascoli”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 769 – a risposta immediata – dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’oggetto di questa interrogazione riguarda lo screening del tumore alla cervice uterina. Al riguardo si deve riferire che il pap test viene eseguito ogni tre anni nella classe di età dai 25 ai 64 anni, questa procedura è in via di sostituzione con il test HPV, gli esami si svolgeranno ogni cinque anni per la fascia d'età dai 30 ai 64 anni, rimane fuori da questo contesto la fascia d’età dai 25 ai 30 anni. Le donne vaccinate possono eseguire, in questa fascia d’età, l’HPV test, se non sono vaccinate devono ricorrere al pap test.
Gli inviti per questo tipo di procedura sono stati inviati a dicembre in numero doppio, riferisce l’Azienda sanitaria territoriale, rispetto all’anno precedente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Non solo non sono soddisfatta, ma mi sento presa in giro, Assessore, perché lei dovrebbe sapere, gliel’ho già detto un'altra volta, che lo screening è bloccato in tre Aree vaste, segnatamente nell'Area vasta 5 anche per una questione di lettura dei vetrini in quanto non è stato riconfermato l’accordo con l'Area vasta 4 per la lettura dei vetrini dello screening.
Lei non mi può rispondere “in numero doppio”, che io non le ho chiesto, le ho domandato, e lei non ha risposto - ed è giusto che le donne che stanno ascoltando lo sappiano, come lo sappiano gli operatori che lavorano nei consultori - quante lettere sono state mandate nella fascia di tempo tra il 15 dicembre 2022 e il 15 marzo 2023. Le posso assicurare che negli scorsi anni venivano mandate almeno 9.000/10.000 lettere di invito per lo screening della cervice, evidentemente non le è stato dato il numero. Allora, mi preoccupo perché a lei non vengono forniti i dati, a lei hanno detto che lo screening non è stato bloccato, cosa che è certa, perché io le ho inviato anche i vocali di donne che dicevano che non venivano ricevute e che non potevano fare lo screening del collo dell’utero. E lei non mi ha risposto.
La cosa grave non è tanto che lei non abbia risposto a me, ma che non abbiano risposto a lei e che non le abbiano dato il numero. Numero doppio non significa niente, io le avevo chiesto il numero assoluto, quindi ripresenterò un'altra interrogazione oppure una richiesta di accesso agli atti perché lei questi numeri ce li deve fornire, soprattutto devono essere a lei forniti da coloro che evidentemente non le dicono com'è la situazione nei consultori.
Interrogazione n. 770 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Atti conseguenti l’approvazione definitiva della variante al PRG del Comune di Pesaro del 27 marzo 2023 per la realizzazione del Centro dedicato a persone affette da disturbi dello spettro autistico”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 770 – a risposta immediata – dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’oggetto di questa interrogazione riguarda la realizzazione del centro per le persone con disturbi dello spettro autistico nel nord della nostra regione.
Con atto del dirigente generale Asur 608/2018 si era stabilito che due dovessero essere i Centri, uno per il nord e uno per il sud.
Sempre nel 2018 è stato costituito un gruppo di progettazione, ma l’iter amministrativo di questo percorso è giunto fino ai nostri giorni, fino al 27 marzo 2023, quando il Comune di Pesaro ha approvato la variante per la realizzazione dell’opera. A quel punto viene istituito un nuovo gruppo sulla base della riforma che è stata attuata e che rende l'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro autonoma sotto questo profilo, quindi da questo momento riparte il gruppo di progettazione per realizzare l'obiettivo.
Voglio ricordare però che dal 2018 il procedimento è rimasto fermo, adesso dobbiamo accelerare le procedure e c'è da tener conto che in ogni caso, soprattutto per le famiglie di persone che hanno questo tipo di condizione sanitaria, sono stati fatti anche altri interventi, quindi diciamo che il centro del nord di cui all’interrogazione non è esaustivo di tutte le necessità di cui queste persone hanno bisogno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Assessore, devo dire la verità, nel marzo 2022 l’Asur aveva affidato l’incarico, è stato dichiarato nel corso di alcune mie interrogazioni, per avviare la progettazione, ma da quello che ho capito l’Asur ha affidato l'incarico solo per la richiesta di variante e se a tutt'oggi non è presente un progetto almeno definitivo, vuol dire che ancora il progetto deve incominciare.
Il Comune di Pesaro in pochi mesi ha approvato una variante per cui normalmente ci vuole almeno un anno e mezzo, io mi aspettavo che in questo frangente l’Asur avesse dato continuità all’incarico e avesse già definito il progetto definitivo, mentre oggi lei mi dice che verrà attivato un nuovo gruppo di progettazione, quindi, penso che la risposta non sia soddisfacente e mi auguro che questo progetto veda la luce quanto prima.
Ad oggi l’Ast potrebbe presentare il progetto e potrebbero iniziare i lavori, ormai se ne parla da molti anni, sono due anni e mezzo che siete in carica voi, due anni prima c'eravamo noi, quindi sono passati quattro anni e mezzo. I soldi ci sono, dal 2017 ci sono 800.000 euro previsti, nel 2019 è stata individuata la sede, poi ci sono state le votazioni e ad oggi abbiamo presentato uno schizzo. perché questo è, per la richiesta di variante, i tempi continuano ad essere purtroppo troppo lunghi e troppo lenti, spero che ci sia almeno un’accelerazione nell’incarico di progettazione.
Interrogazione n. 772 - a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Emergenza sicurezza quartiere Lido Tre Archi di Fermo - Risoluzione n. 61/22”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 772 - a risposta immediata - del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Così come eravamo d’accordo con l’interrogante Consigliere Cesetti, abbiamo riformulato il contenuto della mozione e ne abbiamo tratto un documento che vincolava tutta l'Assemblea legislativa regionale. Il documento è stato trasmesso al Gabinetto del Ministro dell’interno, io stesso ho sollecitato il Governo, in questo caso il Ministero dell’interno a dare una risposta, conto che possa arrivare al più presto anche perché vi è da parte di tutti la necessità e l’urgenza di intervenire in quella fascia di territorio che lega la Provincia di Fermo e il Comune di Civitanova Marche in cui sono avvenuti fenomeni criminosi piuttosto importanti e rilevanti.
La Regione ha interesse ad intervenire nell’esercizio dei suoi poteri in materia di polizia amministrativa locale in raccordo con lo Stato che ha, come è noto, la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica, quindi siamo in attesa di ricevere la proposta affinché si possa concludere un accordo di programma tra Regione, Comuni di Fermo e Civitanova Marche e Ministero dell’interno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini e devo dire che se è quello che lui ha detto, non ho motivi per dubitarne, mi ritengo soddisfatto della risposta e delle iniziative assunte dall’Assessore Saltamartini, nell'aver trasmesso al Ministro dell’interno la risoluzione approvata all'unanimità da questa Aula su una mia mozione, integrata con le indicazioni dello stesso Assessore Saltamartini, in particolare la richiesta di istituire a Lido Tre Archi un presidio fisso e permanente di polizia e comunque delle Forze dell’ordine.
Mi ha detto l’Assessore Saltamartini che è in corso anche l'attività per l'accordo di programma con i Comuni di Fermo, Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio e poi c’è anche il protocollo sulla sicurezza integrata con le Prefetture.
Chiedo al Vicepresidente un'accelerazione in questo senso, una risposta che sia positiva da parte del Ministro dell’interno perché gli ultimi episodi successi a Lido Tre Archi, dove si è sparato, sono state usate le pistole, sono il segno evidente che c'è la concezione di una impunità che non può essere più tollerata.
In quella realtà è necessaria una forte azione preventiva, che solo un presidio fisso può assicurare, ed una forte azione repressiva perché i delinquenti vanno sì educati, ma prima vanno portati in galera e poi nelle patrie galere vanno …
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
Interrogazione n. 773 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Risorse per il personale sanitario dipendente”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 773 - a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione si chiede di conoscere quali sono gli investimenti in materia del personale della sanità, in particolare per l'assistenza territoriale.
A questo riguardo è necessario premettere che il comma 274 dell’articolo 1 della legge finanziaria 234 ha preso in esame il potenziamento e l'assistenza territoriale in relazione al decreto ministeriale 77, emanato com'è noto lo scorso anno.
In applicazione del decreto ministeriale 77 sono state delineate nella nostra regione, anche con i fondi del Pnrr, la realizzazione di tutta una serie di strutture: case di comunità, hub spoke, centrali operative, ospedali di comunità, unità di continuità assistenziale e così via. Per tutti questi plessi sanitari è stato stimato un fabbisogno, per mandare avanti questo progetto, di 2.272 figure aggiuntive.
C'è da tener conto che le risorse stabilite dalla legge finanziaria per l'anno 2023 attualmente ancora non sono state ripartite tra le Regioni.
Che cosa sta facendo la Regione Marche per anticipare un po' il contenuto di queste strutture? E’ in corso una serie di incontri, un tavolo con le associazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri, per avviare il percorso per la realizzazione delle associazioni funzionali territoriali, che sono studi associati di medici, i quali se si assoceranno avranno a disposizione tutta una serie di figure (l’infermiere, il tecnico informatico che potrà inserire direttamente le ricette nel sistema sanitario regionale).
Vorrei ricordare che questo Consiglio regionale ha approvato in sede di bilancio 3 milioni di euro per i prossimi tre esercizi, quindi sono 9 milioni per l'acquisto di strumentazioni che potranno garantire agli studi associati dei medici di medicina generale alcune prestazioni che oggi sono demandate ai pronto soccorso o alle strutture ospedaliere, quali per esempio la radiografia polmonare, l'ecografia, l'esame del sangue con delle piccole macchinette POCT.
Le associazioni funzionali territoriali, che anticipano l'applicazione del decreto ministeriale 77, sono un percorso che si sta sviluppando e conto che all’inizio della prossima settimana, dopo Pasqua, si possa arrivare ad un accordo con i medici di medicina generale per avviarlo. C’è già nella città di Sant’Elpidio a Mare uno studio funzionale avviato che eroga servizi ai cittadini.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. L’Assessore Saltamartini risponde parzialmente, però è utile averlo ascoltato perché viene smentito ciò che è detto costantemente, secondo il quale non ci sono risorse per l'assunzione di personale. Ci sono, in base al comma 274 articolo 1, per tutto il Paese 90 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 328 milioni nel 2024, 591 milioni nel 2025 e 1,015 miliardi nel 2026.
Queste sono le risorse stabilite dalla finanziaria del 2021, dal governo Draghi e smentisce che non ci sono risorse per il personale. La cosa strana dalle sue parole …, è assolutamente vero che voi programmate circa 2.272 persone all'interno del sistema della sanità territoriale, però in Commissione ho chiesto di capire, rispetto ai 2.272 della nuova pianta organica del sistema territoriale, quanti sono quelli che dentro questo numero sono già esistenti, questo le consentirebbe di comprendere quante persone devono essere assunte e soprattutto il rapporto fra la dotazione finanziaria e evidentemente il numero da assumere.
Lei addirittura mi parla di medici di medicina generale che con questa disposizione non c'entrano assolutamente niente, è il personale da assumere che naturalmente ha una rilevanza.
Spero che nel tempo lei arrivi …
Interrogazione n. 715
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Risorse umane e strategie per il rispetto delle tempistiche previste dal Pnrr”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 715 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Consigliera Bora, come lei sa, io ero già pronto la volta scorsa a darle risposta, composta di quasi tre facciate di risposta, sarà mia cura, avendo poco tempo, di consegnarle la copia, poi ho numerato con delle lettere le sue domande, dalla a) fino alla f).
a) Il Pnrr si prefigge di raggiungere i propri obiettivi non solo attraverso i rilevanti investimenti, ma anche tramite importanti riforme, una delle quali è quella della pubblica amministrazione che si vuole più efficace, efficiente e digitale.
In tale ottica di riforma strutturale, il Progetto 1000 esperti prevede il raggiungimento di target specifici: velocizzazione delle procedure complesse e abbattimento dell'arretrato che grava sulle amministrazioni. Gli esperti selezionati dalle Regioni sono quindi chiamati a reingegnerizzare le procedure e a definire nuove soluzioni, al fine di efficientare la PA sul lungo periodo e su tutti i livelli: Comuni, Province, Regione.
Proprio la contrattualizzazione degli esperti costituiva uno dei primi obiettivi del Pnrr e la Regione Marche, unitamente alle altre, ha contribuito a raggiungerlo entro il 31 dicembre 2021 permettendo all'Italia di vedersi corrispondere la prima rata del finanziamento europeo.
La Regione Marche, per l'attuazione del Progetto, ha redatto un proprio Piano territoriale, il quale individua 18 procedure complesse su scala regionale; tali procedure vedono di volta in volta coinvolti i vari enti territoriali, che siano i Comuni (ad esempio per le bonifiche), le Province (come nel caso delle autorizzazioni ambientali), la Regione (per le opere di edilizia ospedaliera). A dettare la strategia generale del progetto e a sovraintendere sulle attività più significative è stata posta la cabina di regia, che questa Regione ha voluto a composizione mista tecnico-politica, con la partecipazione di un rappresentante per ognuna delle seguenti associazioni: Anci, Upi ed Uncem, oltre che dell'Assessore regionale agli enti locali, al fine di assicurare la massima condivisione delle decisioni con tutti i livelli territoriali.
In questo primo anno di attività i 30 esperti selezionati hanno raggiunto i primi target e adempimenti del progetto. In primis, la misurazione dei tempi medi per la conclusione delle procedure complesse e il conteggio delle procedure arretrate. Hanno poi elaborato documenti programmatici (c.d. piani di azione) per descrivere la strategia di semplificazione prevista per i vari procedimenti, andando ad eliminare i vari colli di bottiglia, in particolare per le procedure delle Conferenze di servizi.
Parallelamente, gli esperti hanno garantito, laddove richiesto, specifici interventi di consulenza e supporto agli enti interessati dallo svolgimento delle procedure complesse previste nel Piano.
E’ infatti stato diffuso presso tutti gli enti territoriali un cruscotto contenente i contatti degli esperti e delle strutture regionali che li coordinano. Inoltre è stata realizzata, sul sito web ProcediMarche, un'applicazione per la prenotazione degli esperti, dove è possibile selezionare il profilo di interesse, consultando il calendario delle disponibilità.
b) Per quanto riguarda una delle aree di maggiore criticità per i piccoli Comuni, quella della contrattualistica pubblica e degli appalti, la Regione Marche, tramite la Suam, ha messo a disposizione dei Comuni 6 esperti di appalti pubblici che vengono assegnati ai territori provinciali con il compito di ausiliare e affiancare i Rup e i Segretari comunali, nell'obiettivo di ridurre i tempi necessari per l'aggiudicazione degli appalti pubblici.
Si è concluso il 10 marzo, a Fermo, l'ultimo degli incontri su base provinciale di presentazione dell'attività degli esperti di contrattualistica pubblica, che attualmente stanno svolgendo su richiesta e previo appuntamento consulenze agli enti locali.
Oltre a questa attività, gli esperti di appalti hanno predisposto apposita documentazione utile per facilitare il compito dei Rup delle singole stazioni appaltanti: un vero e proprio "kit di gara", aggiornato con le ultime novità legislative e giurisprudenziali.
Analogamente è pronta per essere messa a disposizione dei soggetti attuatori regionali, in particolare i Comuni, la documentazione relativa alla rendicontazione e controllo dei progetti (linee guida, manuali d'uso per il caricamento sui sistemi di monitoraggio, check list di controllo) che è stata inserita sul sito regionale Easy Pnrr di imminente pubblicazione. Prendo l’impegno di lanciare il portale entro il 5 aprile.
Tale documentazione sarà illustrata dai 5 esperti di monitoraggio nell'ambito di un evento sul tema di monitoraggio, rendicontazione e controllo dei progetti Pnrr, tema questo molto sentito presso gli enti locali e proprio ai loro tecnici e funzionari sarà rivolto. Faremo questo entro il mese di aprile.
Nonostante il lavoro di semplificazione e velocizzazione delle procedure sia solo alla sua fase iniziale, si sono già registrati risultati significativi in termini di recupero dell'arretrato, come nel caso delle procedure inerenti rifiuti, autorizzazioni ambientali ed energie rinnovabili, che hanno abbattuto dal 25 al 50% l'arretrato, come si evince dal rapporto inviato al Dipartimento della funzione pubblica.
c) Sempre a favore dei Comuni la Regione ha messo in campo una misura finanziaria aggiuntiva a quelle statali, per complessivi 300.000 euro, per potenziare gli uffici di progettazione dei piccoli Comuni, in forma associata, sulla base di avvisi pubblici regionali già pubblicati.
I criteri di riparto delle risorse sono stati approvati, previo parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali, con delibera di Giunta regionale n. 510 del 2 maggio 2022 e con delibera di Giunta regionale n. 1481 del 14 novembre 2022. Una parte delle risorse, pari a 200.000 euro, è stata liquidata con i decreti n. 68/SGP dell’1 settembre 2022 e n. 23/SGP dell’8 febbraio 2023, mentre per l'ultima parte dello stanziamento, pari a 100.000 euro, sono in corso le procedure di esame delle istanze dei Comuni.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. anche per aver concesso più tempo all’Assessore Brandoni. Trovo semplicemente assurdo questo sistema che è stato implementato, avrei volentieri ascoltato l’Assessore fino alla fine, comunque lo ringrazio per essere stato l’unico membro della Giunta, ad oggi, che mi ha anticipato che fornirà una copia scritta della replica che ha preparato, la leggerò con interesse.
Siamo ormai tutti consapevoli di quanto le Regioni e i Comuni siano coinvolti nella gestione del Pnrr in un rapporto che dev’essere di continua sinergia e confronto.
A questo punto della programmazione, però, non possono più essere nascoste le forti criticità che interessano sia il livello regionale sia soprattutto quello comunale e locale.
Sono in particolare due i problemi da non sottovalutare: la carenza di personale dedicato alla gestione del fondo e la mancanza di un'adeguata assistenza tecnica che, faccio ben notare a tutti, a differenza di quanto accade per i fondi europei che destinano una percentuale del 4% a questa voce, nel Pnrr, nonostante l'ingente somma da gestire, non è affatto contemplata.
Inutile ricordare quanto sia importante per una gestione ottimale del Piano avere a disposizione tecnici preparati, sia nella fase di progettazione che in quella di rendicontazione.
Sappiamo bene quanto un effettivo aumento della dotazione organica, anche a tempo determinato, può incidere in maniera positiva e rilevante nel buon esito e nel buon fine del programma.
Gli enti, tutti indistintamente, ma in particolare quelli di più piccole dimensioni, hanno assoluto bisogno di supporto e competenze aggiuntive per riuscire a concludere le complessissime procedure di gara per la realizzazione di opere o per l'attuazione di rilevanti investimenti, procedure che proprio per la loro natura richiedono tempi di attuazione lunghissimi e competenze specifiche.
Una situazione questa che, se non sbloccata immediatamente, rischia di trasformare il Pnrr da grande opportunità in una terribile "Spada di Damocle", correndo il rischio reale di dover restituire le somme ricevute a titolo di contributo se non dovessimo riuscire a rendicontarle e a spenderle entro il termine previsto.
Tutto questo premesso, a poco servono gli esperti che lo stesso Assessore Brandoni dichiara di aver nominato e che, purtroppo, nel piano complessivo della gestione del Pnrr, rivestono, come lei ha detto, tutt'altro ruolo.
Oltre a tutto questo, ci preoccupa la sensazione che la Regione Marche sia al momento in difficoltà nello svolgere al meglio i ruoli assegnati dalla legge, a partire da quelli più semplici, come la realizzazione del portale Easy Pnrr deliberato in Giunta ad ottobre scorso e che in sei mesi non siete stati in grado di rendere operativo, dalla presentazione prevista per il 30 marzo, leggevo sul giornale, siamo passati ad un generico dopo Pasqua ed oggi si dice che sarà reso operativo questa notte. Comunque sei mesi sono assolutamente troppi, figuriamoci per il resto come potrete essere operativi.
Ecco quindi che emerge quello che è il vero obiettivo di questa interrogazione: evidenziare una gravissima e pericolosissima criticità e sollecitare il Governo regionale a proporre delle possibili soluzioni, soprattutto in considerazione del perdurante stato di incertezza economica, che continua a condizionare gli investimenti strutturali in termini di aumenti delle materie prime e dei costi energetici. Aumenti che incidono sulla dilatazione dei tempi di realizzo degli interventi programmati.
Una proposta, ad esempio, potrebbe essere quella di sollecitare l'"amico" Governo centrale a +rendere superabili i limiti relativi alle assunzioni di personale per le Regioni, così come per gli enti pubblici, anche a tempo determinato, visto che come rivendica spesso il Presidente Acquaroli esiste una filiera politica diretta tra Palazzo Chigi e Palazzo Raffaello.
Proprio di questa mattina, d’altronde, è la notizia che il Governo Meloni, evidentemente in crisi nella gestione del Pnrr, ha previsto l’assunzione di nuovi assistenti, funzionari e dirigenti in quasi tutti i comparti.
Interrogazione n. 716
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Politiche attive per il lavoro e la formazione professionale atte ad arginare la fuga di giovani dalle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 716 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Per quel che riguarda la prima delle due domande, ci sono molte iniziative in questo momento in atto presso la nostra Regione per trovare i giusti percorsi per inserire nel mondo del lavoro i nostri giovani, evitando che si possano spostare verso altre regioni o all’estero.
Una delle iniziative più rilevanti è legata alla Garanzia occupazionale lavoro, il famoso piano Gol, sul quale la nostra Regione ha 14 milioni di euro a disposizione per questo primo anno e ne avrà poi anche per gli anni successivi.
Sotto questo punto di vista abbiamo già preso in carico come Centro per l’impiego oltre 20.000 persone disoccupate o comunque percettori di reddito o percettori di altri tipi di ammortizzatori sociali, nonché dei disoccupati cosiddetti puri, nel senso che non hanno altre fonti di sostentamento né di incentivi. Il nostro obiettivo era di 14.000 persone, siamo già a 20.000 ed abbiamo formalizzato i bandi per le attività di formazione alle quali dovremo inviare circa un terzo dei soggetti presi in carico.
Abbiamo anche messo a bando e individuato le prime agenzie private consulenti del lavoro che dovranno dare una mano ai Centri per l'impiego per poi collocare queste persone a seconda dello stato di avanzamento della loro preparazione. Una parte è stata giudicata immediatamente inseribile, una parte ha bisogno di corsi di formazione più lunghi, una parte necessita di corsi di formazione magari più brevi. Si è selezionato questo tipo di iniziativa ed è la cosa più importante che stiamo mettendo in campo.
Abbiamo la creazione d'impresa, un primo bando è stato inizialmente finanziato per 3,5 milioni, poi abbiamo aggiunto altri 3,5 milioni, quindi il primo bando che si è chiuso a gennaio l’abbiamo finanziato con 7 milioni di euro, ne uscirà un altro a maggio e anche lì abbiamo predisposto altri 7 milioni di euro, alla fine saranno circa 609 le attività di impresa finanziate.
Stiamo mettendo in campo anche le borse lavoro che abbiamo innalzato rispetto al passato da 700 a 800 euro mensili, da sei a otto mesi, abbiamo incentivato questo percorso, così come le borse di ricerca che abbiamo portato a 1.000 euro per 12 mesi. Abbiamo anche individuato un nuovo filone relativo alle start up innovative, cioè la creazione d'impresa con determinati aspetti avanzati, come la digitalizzazione e la meccatronica, riguarda borse lavoro che finanziamo non con 20.000 euro come le altre borse lavoro, ma bensì con 40.000 euro, in due annualità.
Sono moltissime le attività che stiamo mettendo in campo legate anche alla programmazione europea. Su questo abbiamo portato avanti anche molti incontri nei territori, otto fino adesso, che continueremo, con le associazioni di categoria, i sindacati, gli imprenditori per capire le reali esigenze che hanno le imprese e il mercato del lavoro, sulle quali finalizzare la preparazione delle persone, i corsi di formazione.
Interessanti sono dei bandi che stanno uscendo, li abbiamo già approvati in Giunta, per 2,5 milioni di euro, la cosiddetta occupazione garantita, per la quale le imprese ci propongono i nomi di persone da inserire al loro interno e alla fine del percorso formativo almeno il 50% dovrà essere occupato in maniera garantita.
Per quel che riguarda il potenziamento dei Centri per l'impiego abbiamo terminato le fasi concorsuali, c’è una graduatoria di 46 persone, inizialmente avevamo previsto 38 posti liberi, ma in vista di una serie di spostamenti, alcuni sono usciti o sono andati forse in pensione, oggi ne collocheremo 46. Praticamente tutti quelli che sono all’interno della graduatoria verranno collocati all’interno dei nostri Centri per l’impiego.
Per quel che riguarda i fondi del Pnrr abbiamo 6.530.000 euro disponibili e su questo stiamo operando per la formazione degli operatori, per rafforzare l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, per aumentare i sistemi informativi ed anche per l'adeguamento strumentale e infrastrutturale delle nostre sedi comprensive anche della possibilità, se dovesse esserci la giusta occasione o necessità, di arrivare all’acquisto di eventuali nuove sedi per i Centri per l’impiego. Al momento abbiamo impegnato 4.566.000 euro su 6,5 milioni.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. I dati che ci ha illustrato poco fa l’Assessore Aguzzi corrispondono a quelli che aveva già presentato in un'iniziativa a Pesaro ed in altre dedicate ai fondi europei.
E’ preoccupante da tutto ciò che ci ha appena illustrato la visione che ne emerge perché l’allarme è che la politica anche in questo caso abdichi totalmente al privato. Lei ha detto che sono state individuate agenzie private che daranno una mano nel collocamento ai Centri per l'impiego, cosa significa, che i nostri Centri per l'impiego in questi due anni e mezzo non sono stati messi nelle condizioni di lavorare adeguatamente?
Noi abbiamo dei Centri per l’impiego che in questi tre anni non hanno potuto lavorare in modo adeguato per trovare soluzioni a quella che è una vera e propria emergenza perché nel 2022 sono fuggiti dalle Marche 9.000 under 40. La cosa preoccupante è che questi 9.000 giovani (ragazzi e ragazze) sotto i 40 anni non sono fuggiti dalle Marche perché avevano lavori e prospettive sicuri negli Stati Uniti, in Inghilterra o chissà dove, ma nelle regioni limitrofe, nelle regioni vicine, Basta pensare che 5.344, più della metà, si sono trasferiti in altre regioni italiane, solo 3.400 si sono trasferiti all’estero, per un totale di 9.000.
Questo dato ci dimostra chiaramente che negli ultimi 2/3 anni sono mancate le politiche attive per il lavoro. Vorrei riportarle, prima che finisca il mio tempo, un esempio lampante, nelle Marche potrebbero esserci circa 60 mila studenti interessati dai Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, i cosiddetti PCTO, che hanno risorse destinate a questo scopo, eppure la Giunta Acquaroli e lei, Assessore Aguzzi, in questi due anni e mezzo non li avete mai utilizzati, non sono mai stati attivati i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento.
Altro dato che rende l’idea di ciò che purtroppo non è stato fatto, finché non siamo arrivati alla terribile emergenza dei giovani in fuga, riguarda i 400 milioni di euro del PNRR ripartiti tra le Regioni, 400 milioni per le politiche per il lavoro, come li sta utilizzando, come li ha richiesti la Regione? La sua risposta su questo, che mi riservo poi anche di rileggere, risulta purtroppo molto evasiva: aumentare il tasso di occupazione facilitando le transizioni lavorative, nessun incontro tra domanda e offerta. Ci sono fabbriche che non hanno operai formati, la Regione come li sta formando? Cosa sta facendo per aiutarli?
Interrogazione n. 725
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo
“Dipartimento Salute Mentale dell’AST 1: grave carenza personale medico presso la Unità Operativa Complessa di Psichiatria di ‘Pesaro e Fano’ e presso la Unità Operativa Semplice Dipartimentale ‘Disturbi Comportamento Alimentare’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 725 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione viene posta una serie di quesiti a cui darò conseguentemente risposta.
Presso l’Unità operativa complessa di psichiatria di Pesaro e Fano sono attualmente in servizio 10 psichiatri più il direttore di Unità operativa complessa, più un medico in pensione che ha un contratto di 48 ore al mese.
Presso l’Unità operativa complessa psichiatria di Urbino sono in servizio 6 psichiatri più il direttore di Unità operativa complessa, più un medico in pensione per 48 ore al mese.
Non ci sono dei parametri univoci in Italia in riferimento alla domanda formulata dall'interrogante sul rapporto tra il numero degli psichiatri e gli abitanti di un certo territorio.
Per quanto concerne invece gli esiti delle procedure di reclutamento esperite posso comunicare che sono stati assunti 9 dirigenti medici a tempo indeterminato, 3 sono cessati dal servizio, è stato assunto un dirigente medico a tempo determinato ed è stato conferito un contratto libero professionale ad un medico psichiatra per 20 ore settimanali.
Al momento non ci sono graduatorie e il prossimo concorso sarà bandito non appena verrà formulato da parte dell’Azienda il piano del fabbisogno del personale che, come è noto, ogni anno le Aziende devono formulare sulla base delle risorse che vengono messe a disposizione dal servizio sanitario nazionale e ripartite tra le Regioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Assessore. Non mi ha risposto per quanto riguarda il Dipartimento dei disturbi del comportamento alimentare, partirò da qui, anche questo è un servizio importante benché attualmente sia in attività solamente uno psichiatra, mentre negli altri servizi sparsi a livello regionale ce n’è almeno uno con più un part time o due. Questo comporta che ogni volta che il medico psichiatra va in ferie, in malattia o manca per qualsiasi altro motivo tutta l’attività si blocca. Quindi la prima richiesta che le faccio è di riuscire a trovare almeno un part time psichiatra da mandare al Dipartimento dei disturbi del comportamento alimentare.
L’altra volta mi aveva detto che sarebbe stata definita la possibilità del ricovero all'interno dell'ospedale, prima Asur ora Azienda ospedaliera, per i casi più gravi, ma ancora questo tipo di accordo nonostante sia una Azienda unica non si è ottenuto.
Per quanto riguarda l’Unità operativa complessa di psichiatria Pesaro e Fano, Assessore, ci sono 10 psichiatri più il direttore su 280.000 abitanti, invece ci sono 6 medici più il direttore su circa 80.000 abitanti, anche se non ci sono normative che definiscono le proporzioni, queste sono evidenti, cioè la psichiatria di Pesaro e Fano ha sicuramente una pianta organica nettamente insufficiente rispetto alla normalità, che prevede uno psichiatra ogni 10.000 abitanti, oggi ce ne sono 10, quando ce ne dovrebbero essere 28.
La struttura potrebbe, dalle informazioni che ho preso, riuscire ad andare avanti anche con 17, ma attualmente con i licenziamenti, con i pensionamenti e con tutto quello che è successo, anche grazie al nuovo concorso, gli psichiatri sono al massimo 10.
E’ una situazione insostenibile anche perché il Dipartimento di psichiatria di Pesaro e Fano oltre ad occuparsi del reparto è chiamato a gestire i TSO.
I centri di salute mentale, a partire dalle attività dell’Umea e dell’Umee, fanno assistenza nei centri diurni, nelle varie strutture riabilitative convenzionate o meno, c’è veramente una carenza che sta creando grandissime difficoltà soprattutto ai pazienti ed anche alle famiglie che non riescono non solo a poter fare le prime visite, ma addirittura non riescono, qualora ne avessero bisogno, ad avere appuntamenti e sono costretti ad andare nel privato, pagando quelle prestazioni che dovrebbero essere …
Interrogazione n. 734
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Richiesta di chiarimenti in merito alla procedura concorsuale per direttore U.O.C Pronto Soccorso Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona (Torrette)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 734 dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione torniamo sulla questione relativa al bando di concorso per l'assegnazione del ruolo di direttore di struttura complessa dell’Ospedale regionale di Torrette. Prima di esplicitare i fatti in argomento è necessario fare una premessa perché sull'argomento sono state frammischiate e scritte una serie di questioni infondate e non veritiere.
Nel nostro sistema attuale, per applicazione diretta dei principi costituzionali, c’è una distinzione netta tra le potestà, i poteri e le responsabilità degli organi elettivi e gli organi di indirizzo politico, in questo caso la Regione e le Aziende sanitarie. Spetta infatti agli organi elettivi emanare le direttive e controllare che siano eseguite e spetta alle Aziende l'esercizio di poteri autonomi, che sono costituiti dai poteri di gestione, dai bandi di concorso, dalle gare e dagli appalti.
La materia di cui ci occupiamo, cioè il bando di concorso dell'Ospedale di Torrette, rientra integralmente nelle prerogative dell'Azienda sanitaria di Torrette e l'eventuale ingerenza da parte degli organi politici, per quanto riguarda le procedure concorsuali, potrebbe configurare addirittura ipotesi di reato, quindi dobbiamo tener distinte le due questioni, quella relativa al bando e quella del controllo da parte degli organi di natura elettiva.
Voglio dire che il principio è enucleato in modo icastico dall'articolo 4 del decreto legislativo 165/2001, che è il Testo unico degli impiegati civili dello Stato, che trae fondamento in tre principi costituzionali che sono l’articolo 97, che prescrive che la pubblica amministrazione deve agire in modo indipendente per garantire il buon andamento, l’articolo 98, che prevede che i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della Nazione, e l’articolo 95 che stabilisce che i Ministri, cioè gli organi elettivi, hanno una diretta responsabilità sugli atti compiuti. Sulla base di questi tre principi c’è la distinzione tra i poteri e le funzioni degli organi elettivi e degli organi amministrativi.
Ora nel caso in esame l’Azienda sanitaria di Torrette ha pubblicato l'avviso relativo al concorso nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 23 agosto 2022 e con la legge 5 agosto 2022 n. 118, che è entrata in vigore il 27 agosto 2022, cioè subito dopo la pubblicazione del bando, il legislatore è intervenuto sulla materia dei concorsi del personale sanitario stabilendo due importanti modifiche: la prima è che la Commissione esaminatrice deve garantire la parità di genere e questa norma viene introdotta in pedissequo rispetto di altrettante norme costituzionali, che sono gli articoli 3 e 51 della carta; in seconda analisi stabilisce che i soggetti che possono essere nominati nei concorsi per direttori di strutture complesse delle Aziende sanitarie devono essere i primi classificati e non più i secondi o i terzi.
Io mi ero già espresso in questa Aula rispetto a due interrogazioni che erano state formulate, una mi pare dal Consigliere Cesetti e l’altra dalla Consigliera Casini, in cui stigmatizzavo il fatto che nelle Marche era stato scelto il secondo della graduatoria per un incarico del genere a Fermo e il secondo in graduatoria nell’ospedale di Ascoli Piceno ed avevo esplicitato il convincimento che dovessero essere i primi ad essere nominati, così è stato, il legislatore ha recepito questo orientamento, e mi pare sia attuazione specifica, ripeto, dei principi costituzionali 3, 51, 97, 98 e 95 della carta.
Ora che cosa è successo? Che in applicazione della nuova norma, Torrette non ha dato più impulso alla procedura concorsuale ritenendo di dover applicare la nuova normativa, che è stata introdotta il 22 settembre 2022, conseguentemente nell’esercizio del potere di autotutela riconosciuto l'amministrazione ha revocato il bando precedente. La revoca di provvedimenti emanati dall'amministrazione prevede la possibilità che l'amministrazione possa rivedere l’interesse pubblico configurato all'inizio, che è stato modificato a seguito della legge per poi pubblicare un nuovo bando di concorso.
Voglio aggiungere, per le tante cose che sono state scritte e dette, che non è pretermessa, non è violata la posizione giuridica soggettiva di chi ha partecipato al concorso, quindi i concorrenti che avevano fatto precedentemente domanda non vendono minimamente lesa la loro posizione giuridica soggettiva. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. A Torrette con il bando di concorso di primario consumate una grave illegalità, Assessore Saltamartini, di cui lei è il responsabile e ispiratore politico, come dimostrano i fatti e le date che ricordo: il 27 febbraio 2023 lei scrive e vota la delibera n. 215, nella quale afferma il principio della transitorietà rispetto ai bandi già pubblicati; il 7 marzo 2023 risponde alla mia interrogazione dicendo che viene revocato quel bando perché c'è il tema della parità. XY che fino a quel momento ha dormito, è entrato il primo febbraio, il 16 marzo, dopo che lei ha risposto in Consiglio regionale, si sveglia e indice un nuovo bando, sostanzialmente non cambiando nulla, ma un po' cambia perché - devono sapere le persone - che tra il primo bando e il secondo non ci sono sostanziali differenze, ce n’è una un po’ rilevante che riguarda il punteggio, cioè si articolano i 30 punti del curriculum: nel primo bando 20 punti per quanto riguarda la storia e 10 punti per quanto riguarda la tipologia quantitativa della formazione e dello studio, nel secondo bando i 30 punti vengono spacchettati, si fa una piccola differenziazione e chissà, ce lo chiediamo, per chi sarà destinata.
Quello che voglio dirle, Assessore, è che lei prima ha smentito se stesso raccontando il 7 marzo una menzogna, dato che è evidente che lei è stato l'ispiratore di questo cambiamento e XY ha dovuto da questo punto di vista asservirsi a questa linea.
Seconda cosa, siete irresponsabili perché urtate e colpite l'autorevolezza di Torrette che è l'ospedale di secondo livello. Voi con la procedura in corso cambiate le carte in tavola, fate il gioco delle tre carte e a bando quasi concluso cambiate le regole.
Interrogazione n. 742
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Attuazione della legge regionale n. 14/2017 recante “Disposizioni per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e lo sviluppo di progetti a sostegno delle città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 742 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con legge regionale 14/2017 è stata istituita nella nostra Regione questa importante iniziativa, la legge è rubricata “Disposizioni per la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e lo sviluppo di progetti a sostegno delle città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti della regione Marche”. Diciamo che dopo un po’ di ritrosia da parte dei Comuni si è riusciti ad individuare Fano e Porto Sant’Elpidio quali Comuni capofila della rete delle città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti. Sono state assunte una serie di iniziative ed incontri, è stato pubblicato un libriccino sull'argomento.
Ritengo che questa legge debba trovare impulso dopo anni in cui, dal 2017, non ha avuto ulteriori interventi, quindi comunico all’interrogante che è stata emanata una direttiva al servizio sociale affinché venga fatto un bando per i Comuni delle Marche che possono essere messi nelle condizioni di portare avanti questo progetto, non più individuando direttamente i Comuni secondo un procedimento di individuazione sulla base di una valutazione soggettiva o addirittura politica, ma attraverso un bando a cui tutti i Comuni possono partecipare.
Concludo questo mio intervento in risposta all'interrogazione 742 per riferire che verrà emanato un bando affinché i Comuni, che lo riterranno, potranno portare avanti questa sperimentazione delle città amiche dei bambini. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi scoccia tornare sempre sugli stessi temi, però, Assessore, accolgo con favore l'idea del bando, ma è anche vero che per quest'anno, per il 2023, la legge regionale 14/2017 non è stata rifinanziata, mentre per i due anni precedenti era stata finanziata con 60.000 euro.
I Comuni che fanno parte della rete sono molto preoccupati, compresi i capofila, sia per il discorso delle risorse azzerate per il 2023, spero che in assestamento vengano rimesse, sia per il fatto che il protocollo d’intesa è scaduto, per cui una delle domande era relativa all'intenzione o meno della Regione di promuovere di nuovo la sottoscrizione di questo protocollo, che è fondamentale sia per le città capofila che per le città che fanno parte della rete.
Un’altra domanda a cui non ho avuto risposta è: se la Regione intende attivarsi per entrare a far parte della rete nazionale ed internazionale del progetto “la città dei bambini”, coordinata a livello nazionale dal Consiglio nazionale della ricerca, Istituto di scienze e tecnologia della cognizione, perché sarebbe, a nostro avviso, un passaggio molto importante.
Sinceramente non so neanche che cosa dire, se essere soddisfatta o meno, perché le risposte ai tre quesiti che avevo posto non ci sono state, se non il fatto che l'Assessore ha riconosciuto che questo è un progetto rilevante, che ha preso piede fin dal 1989.
Abbiamo la legge del 2017, per chi non conoscesse la filosofia che ne è alla base è che i bambini vengono individuati come parametri per valutare e mettere in campo le iniziative politiche cittadine, per quanto riguarda la mobilità, la sostenibilità, la partecipazione. Quindi c'è una casistica molto ampia di progetti dei Comuni che fanno parte della rete, è molto interessante perché è stato dato il via libera a grande fantasia e ci sono delle progettazione che andrebbero, a mio parere, sottoposte ad uno stimolo maggiore, come ha detto l'Assessore prima.
In questa esperienza sono coinvolte 200 città di 15 Paesi del mondo, sarebbe un peccato se dove è nata questa filosofia e questa progettazione non si desse maggiore impulso a tutto ciò.
Mi fermo qui, Presidente. Grazie.
Interrogazione n. 743
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Attività socio-sanitario-assistenziali presso l’Ospedale di comunità di Montegiorgio e lavori di adeguamento/miglioramento sismico e riqualificazione energetica inerenti la struttura”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 743 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione formulata dal Consigliere Cesetti, devo riferire che l’appalto è stato aggiudicato il 31 agosto 2021 con procedura condotta dalla struttura Suam con la formula del massimo ribasso. Il contratto è stato firmato in data 17 dicembre 2021 e si è proceduto con la delocalizzazione delle cure intermedie.
In fase di impostazione del cantiere si è rilevata, in contemporanea con l’avvio dei lavori per la rimozione dell'amianto, l’opportunità di rinviare l'avvio dei lavori principali sia per la sicurezza degli ospiti che dei lavoratori delle imprese, potendo procedere con la consegna parziale dei lavori principali e, a bonifica effettuata, con il certificato al competente ufficio del dipartimento di prevenzione.
I lavori sono iniziati pertanto il 7 novembre 2022, sono in corso e l’ultimazione è prevista trascorsi 270 giorni dalla data di inizio degli stessi.
Per quanto concerne il quesito: se attualmente sono con continuità espletate e garantite tutte le attività socio-sanitarie-assistenziali previste, la risposta che fornisce l’Azienda sanitaria territoriale è che si conferma l’esercizio di tutte le attività socio-sanitarie-assistenziali previste ad esclusione della residenza di cure intermedie dislocate nel presidio di Montegranaro.
L’ultimo quesito riguarda i provvedimenti e le soluzioni che si intendono adottare per una rapida ultimazione dei lavori. La risposta è che l’ultimazione dei lavori non può essere velocizzata, ma occorre seguire l'iter naturale dei procedimenti nel rispetto dei tempi contrattuali e delle esigenze di continuità dei servizi, quindi si è provveduto a garantire un percorso che possa assicurare i servizi nei tempi previsti e la conclusione dei lavori nei termini stabiliti dalle procedure di appalto. Grazie.
PRESIDETE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Anche in relazione a questa risposta, oggi è una buona giornata, sono soddisfatto, Assessore Saltamartini, perché ha spiegato i motivi per i quali i lavori sono ancora in corso, meglio, appena iniziati.
In una precedente risposta l'Assessore Baldelli competente per l'edilizia sanitaria diceva che il cronoprogramma dell'intervento prevedeva una consegna parziale, a stralci, con conclusione entro il 31 dicembre 2022. Naturalmente è passato da un bel po’ di tempo.
Però i motivi ci stanno, è rassicurante che tutte le attività siano comunque garantite, come è rassicurante il fatto che, non potrebbe essere diversamente, le cure intermedie torneranno presso il presidio di Montegiorgio.
Una cosa la voglio dire all’Assessore Saltamartini, non va bene che i dirigenti, i commissari in questo caso, anticipino la risposta dell’Assessore ad un'interrogazione, perché immediatamente dopo che io ho depositato l’interrogazione, che l'Assessore sicuramente ha trasmesso perché è sempre molto preciso e risponde sempre puntualmente, almeno alle mie, il Commissario della AST 4 ha pensato bene di fare una conferenza stampa a Montegiorgio, insieme al Sindaco, ovviamente in prossimità delle elezioni, ma ci sta anche questo, per carità, in cui anticipava la risposta dell’Assessore Saltamartini. Non è un atto nei miei confronti perché a me cambia poco, a me interessa quello che risponde l’Assessore, però non è un fatto particolarmente elegante nei confronti dell'Assessore con la delega alla sanità che ogni volta è costretto a tenere banco in quest’Aula dato che tutte le interrogazioni vengono rivolte a lui, avendo una delega pesante. D’altra parte non è elegante neanche un’altra cosa, che in quella circostanza si sia parlato del finanziamento di 4,1 milioni di euro disposto opportunamente dalla precedente amministrazione regionale dicendo che quel finanziamento per l’Ospedale di Montegiorgio sarebbe stato stanziato nel 2021, quando sappiamo bene che non è così.
Interrogazione n. 744
ad iniziativa del Consigliere Ausili
“Interventi sullo stabile ex Assam di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 744 del Consigliere Ausili.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Il Consigliere interrogante con l’interrogazione 744 del 17 marzo 2023 ad oggetto “Interventi sullo stabile ex Assam di Ancona” interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere se si prevedono interventi per la messa in sicurezza dello stabile ex Assam.
In relazione all’interrogazione presentata si significa che l'edificio in questione, precedentemente destinato a sede dell'ex Esam, poi Assam, è un immobile in disuso ed in completo stato di abbandono, dismesso dalla Regione Marche dal 2010 per la presenza di diverse tipologie di materiali contenenti amianto.
Tale edificio, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti e sulla base delle indicazioni del responsabile del rischio amianto della Regione Marche, è stato sottoposto ad un periodico monitoraggio ambientale per verificare l'eventuale presenza di fibre di amianto aerodisperse. Tali approfondimenti non hanno evidenziato la presenza di fibre di amianto aerodisperse, tuttavia l'amministrazione regionale ha ritenuto opportuno effettuare in tempi brevi un complessivo intervento di bonifica dell'amianto ed ha provveduto ad inserire nel programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025, nell'elenco annuale 2023, la delibera della Giunta regionale è del 6 marzo 2023, l'intervento denominato “Lavori di bonifica amianto presso ex sede Assam Ancona - Via Alpi” in cui si prevede la completa rimozione di tutti i materiali contenenti amianto per un importo complessivo stimato di 1,6 milioni di euro.
E’ già stato dato avvio al servizio di progettazione dell'intervento di bonifica che consentirà di eliminare definitivamente ogni rischio, anche solo potenziale, di contaminazione ambientale e conseguentemente di pericolo per la pubblica incolumità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Ausili.
Marco AUSILI. Grazie, Assessore. Effettivamente questa è una notizia importante ed è positivo che venga messa a tema affinché il Consiglio e soprattutto l’intera comunità vengano a conoscenza pienamente dei contenuti, dei numeri e dei tempi perché dal 2010 in quella porzione di Ancona si è assistito a un degrado crescente dato che lo stabile è rimasto senza un utilizzo chiaro.
Nel 2010 si è deciso di abbandonarlo senza prevedere da subito un utilizzo alternativo e ci si è limitati ad inserirlo tra gli immobili destinati all'alienazione che, come sappiamo, è sempre un percorso tortuoso e complesso senza tempi chiari. Quindi dal 2010 ad oggi quella presenza ingombrante ed incombente ha degradato il quartiere e la vita di chi ci insiste, ricordiamo la presenza dell’amianto e le ripetute effrazioni all’interno con ingresso di non autorizzati.
Una situazione che è stata al centro del dibattito cittadino ed anche addirittura, talvolta, nazionale in quanto la gravità è crescente. Riteniamo che l’importante investimento di 1,6 milioni di euro possa fare intravedere a quel quartiere un futuro migliore, che poi si compirà con altre progettualità. Grazie.
Interrogazione n. 748
ad iniziativa della Consigliera Acciarri
“Situazione carcere Ascoli Piceno detenuti psichiatrici”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 748 della Consigliera Acciarri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La Consigliera Acciarri pone delle domande relativamente al trattamento dei detenuti psichiatrici nella Casa circondariale di Ascoli Piceno. Il tema è particolarmente delicato e annoso perché molte patologie psichiatriche, che derivano da dipendenze patologiche e da altre condizioni psicofisiche di molti detenuti, richiedono che il nostro Paese possa e debba investire di più sul trattamento delle persone detenute.
Sono ancora convinto di quello che diceva due secoli fa Beccaria, il padre della criminologia, nei “Dei delitti e delle pene”, nel senso che il trattamento deve essere adeguato non sono per risocializzare, ma per garantire alle persone, che sono in espiazione di una pena criminale, la condizione migliore per poter rientrare nella società.
Rispondendo alle domande formulate dalla Consigliera Acciarri, devo precisare che per assumere gli psichiatri nell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, sono state fatte varie forme di reclutamento e dei concorsi che tuttavia non hanno trovato positivo riscontro. Pertanto, per garantire il servizio negli ATSM, che sono le articolazioni di trattamento di salute mentale poste all’interno delle case circondariali, l'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, formalizzando un accordo tra la direzione dell’Istituto penitenziario e il servizio sanitario, ha deciso di impiegare all'interno delle articolazioni di trattamento di salute mentale penitenziarie gli psichiatri del Dipartimento salute mentale e del Sert, che già svolgono i trattamenti delle dipendenze patologiche, questa è la modalità con cui non solo ad Ascoli Piceno, ma in tutt'Italia si sta provvedendo a garantire questi trattamenti.
Le altre domande, relativamente all'organico della polizia penitenziaria e se il personale della polizia penitenziaria gode di assistenza adeguata anche dal punto di vista sanitario, esulano dalla competenza regionale poiché si tratta di materia affidata in via esclusiva allo Stato dalla ripartizione prevista dall’articolo 117 della Costituzione.
Se l'interrogante lo ritiene può eventualmente riformulare queste domande con una mozione, poi possiamo approvare una risoluzione da inviare agli organi statali, segnatamente alle materie di competenza dello Stato.
La ringrazio comunque per la sensibilità che ha dimostrato con questa interrogazione perché, ripeto, anche per esperienza professionale, sono convinto che uno Stato deve essere molto rigido nel contrasto dei reati, ma deve essere molto professionale nel trattamento delle persone, soprattutto delle persone che hanno patologie psicologiche o psichiatriche come nel caso dell'interrogazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, perché ha dimostrato come sempre sensibilità su dei temi così delicati, anche la sua competenza di altro tipo sicuramente l'aiuta da questo punto di vista a farsi carico di certe problematiche.
Accolgo il suo suggerimento di fare una mozione perché sono temi che riguardano anche e soprattutto la politica nazionale per cui vale la pena di portarli avanti.
L'unica cosa che evidenzio è che il numero degli psichiatri, che comunque sono assegnati al carcere di Marino del Tronto, è insufficiente rispetto alla problematica. Devo dire che le direzioni hanno precedentemente fatto dei concorsi a tempo determinato per gli psichiatri, ma sappiamo bene che oggi i medici non ci sono, magari si potrebbe dare un suggerimento di politica sanitaria utile al trattamento dei detenuti psichiatrici, significherebbe anche avere una situazione tranquilla con la polizia penitenziaria.
Sono due facce della stessa medaglia: la polizia penitenziaria carente e i pazienti psichiatrici male assistiti, realtà che portano a forme che spesso leggiamo sui giornali, che ci mettono tutti un po' in difficoltà.
Allora, il suggerimento che si può dare di politica sanitaria è quello di emanare concorsi a tempo indeterminato, magari se lo psichiatra sa di partecipare ad un concorso a tempo indeterminato lo fa più volentieri rispetto ad un concorso a tempo determinato.
Mi ritengo soddisfatta di questa risposta e accolgo il suo suggerimento per la mozione. Grazie.
Interrogazione n. 750
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Mantenimento sportelli bancari aree interne”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 750 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Per quanto attiene alla risoluzione 53/2022, essa prevede un accordo regionale con Abi e con Banca d'Italia che non risulta essere stato stipulato finora da altre Regioni, in quanto inciderebbe sul libero mercato dei servizi bancari ed esulerebbe dalle competenze dell'Associazione bancaria italiana e dalle funzioni di vigilanza e controllo della Banca d'Italia, come si può verificare nell'elenco degli accordi con le Regioni pubblicati nella pagina web istituzionale dell'Abi.
La riduzione degli sportelli bancari, a causa della massiccia dematerializzazione dei rapporti creditizi, che sono attualmente gestiti prevalentemente on-line, rappresenta d’altro canto un fenomeno di notevole rilevanza in tutto il territorio nazionale, come risulta dalle indagini periodiche dell'Abi sulla distribuzione degli sportelli bancari nel Paese.
Non essendo emersa in sede istruttoria la possibilità di ottenere dall'Abi e dalla Banca d'Italia la permanenza degli sportelli bancari nei piccoli Comuni, non risultano intercorsi gli accordi e gli incontri nel senso previsto.
Gli sportelli postali già oggi offrono tutti i servizi bancari. Con il progetto Polis Poste Italiane intende rafforzare la propria presenza in 7.000 Comuni sotto i 15.000 abitanti e l’Ufficio postale dovrebbe diventare sempre più una casa digitale per il cittadino in cui poter espletare commissioni non solo di natura bancaria e postale, ma anche amministrativa, attraverso una maggiore interazione con la P.A.
Per tale ragione la risoluzione delle problematiche evidenziate nella risoluzione potrebbe avvenire in modo ottimale attraverso un potenziamento della rete degli sportelli postali, considerando le collaborazioni di rilievo regionale attivate per vari servizi di riscossione e di presentazione di istanze in materia tributaria, sanitaria, amministrativa. Ad esempio pagamento dei tributi, prenotazione vaccini, recapito a domicilio dei referti diagnostici, eccetera.
L’amministrazione regionale segue da anni in sede istituzionale il processo di evoluzione della presenza nel territorio di Poste Italiane ed è possibile valutare l'attivazione di ulteriori sinergie con Poste Italiane a seguito delle recenti chiusure di sportelli bancari.
Per quanto riguarda l'accesso al credito delle piccole e microimprese nei centri delle aree interne, è strategica l'azione dei principali Consorzi Fidi regionali, che anche grazie ai fondi istituiti dalla Regione esercitano un'azione di penetrazione su tutto il territorio per raggiungere quelle imprese altrimenti non finanziabili dal sistema bancario.
In tale contesto la strategia dei Consorzi si affianca al ruolo sussidiario della Regione, fornendo servizi finanziari alle imprese di quelle comunità territoriali. I Consorzi acquisiscono le esigenze finanziarie delle imprese spesso micro e piccole , dove sono in grado di soddisfarle direttamente lo fanno, dove invece è necessario l'intervento di una banca, si fanno promotori verso le banche del bisogno dell'impresa.
Da ultimo va ricordato che per mantenere la presenza dei servizi nei piccoli centri e nei borghi, tra cui il servizio bancario, è necessario favorire il mantenimento della presenza delle persone nei piccoli centri e la loro vitalità economica. Da questo punto di vista si ricorda che l'obiettivo del rilancio dei borghi dal punto di vista turistico e di conseguenza dal punto di vista economico, sociale e demografico, è uno dei punti principali del programma di legislatura, certamente una precondizione anche per scongiurare, almeno in parte, la chiusura degli sportelli bancari.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione è a prima firma del capogruppo Mangialardi, alla quale l'Assessore risponde, direi, non compiutamente, nel senso che l'Assessore ci pone una serie di ostacoli di natura formale, cioè la presunta violazione di norme relative alla concorrenza.
In realtà quella risoluzione, Assessore, era un atto politico dell'intera Aula, che impegnava voi, esecutivo di questa Regione, ad incontrare, a parlare, a fare lobby, come si dice tecnicamente, perché è evidente che la Regione Marche che si occupa dei piccoli Comuni e delle grandi difficoltà delle persone …, in particolare delle persone più fragili, quelle più anziane, anche alla luce di una serie di ulteriori chiusure che ci sono state in particolare nell’anconetano. Ricordo i Comuni di Staffolo, Cerreto d’Esi, Force nell’ascolano, Monte San Vito, Genga, Serra San Quirico e altri Comuni.
In realtà la risposta formalmente può essere anche assolta, però ho l'impressione, Assessore, che sia mancata una vera e propria azione. I io non so se lei ha la possibilità di metterci a disposizione le interlocuzioni formali con Abi e con Banca d'Italia, qualora ci fossero, anzi le sarei grato se ce le mettesse a disposizione perché credo che un incontro nel quale si possa condividere e cercare di far comprendere che la politica regionale, tutta l'Assemblea legislativa, non può che essere ostinatamente attenta ai piccoli Comuni. Piccoli Comuni con persone molto anziane, persone che hanno difficoltà a spostarsi con la macchina, che addirittura non possono spostarsi perché magari non hanno familiari. Si deve trovare una soluzione.
Fa piacere, anche se non è stato molto puntuale sulla questione degli uffici postali che avevamo posto in quella risoluzione, quello che le chiedo con disponibilità è di continuare a proporsi e soprattutto a porre in essere atti politici, interlocuzione formali che possano rendere coerente l'impegno politico.
Interpellanza n. 19
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Violenza ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni: politica del governo regionale in materia di formazione del personale, sensibilizzazione della cittadinanza, presenza dello psicologo, utilizzo di militari e istituzione di un coordinamento regionale per la raccolta e comunicazione dei dati”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 19 della Consigliera Lupini, che ha la parola per illustrarla.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Nell'esporre un po' il contenuto e la finalità di questa interpellanza, ricordo che lo scorso 12 marzo è stata la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Esiste presso la Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del servizio sanitario nazionale, quindi del Ministero della salute, l'Osservatorio sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, questa è una dotazione fondamentale che va ad anticipare quello che chiediamo in questa interpellanza.
E’ stata pubblicata la Relazione sulle attività di detto Osservatorio relativamente all'anno 2022 e in tale Relazione non esiste un rendiconto preciso della Regione Marche, quindi le segnalazioni sono solo su aggressioni fisiche.
Nella nostra Regione, che è la cosa che più mi preme sottolineare oggi e ascoltare poi la posizione della Giunta in merito, non esiste un coordinamento regionale, quindi le informazioni sono raccolte dalle singole Aziende e non risultano allo stato inviati i dati. Quindi, chiedo con questa interpellanza: l'orientamento dell'Assessore, in particolare della Giunta, in merito alle proposte dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, rispetto a: formazione ECM o non ECM, che è un aspetto assolutamente fondamentale. Va formato il personale sanitario e socio-sanitario in materia di prevenzione degli atti di violenza e di gestione degli episodi verificatisi; sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle condizioni di lavoro del nostro personale e alle conseguenze di eventuali atti di violenza, possiamo pensare, come suggerito dall'Osservatorio, anche a possibili e specifici progetti nelle scuole e università; presenza di un eventuale psicologo, adeguatamente formato, nelle strutture sanitarie che possa gestire tensioni e conflitti nelle aree di emergenza, pensiamo ad esempio, ma non solo, ai pronto soccorso, alle ambulanze, ai servizi per la salute mentale, ripeto, non solo, perché vorrei sottolineare l'urgenza di queste iniziative rispetto ai distretti sanitari per tutti quegli operatori che sono in prima linea rispetto all’utenza.
Possiamo pensare ad un supporto anche psicologico rispetto a chi ha subito degli episodi di violenza che non è solo fisica. In tutti i casi di violenza non possiamo pensare soltanto alle aggressioni fisiche, quindi dobbiamo assolutamente intervenire anche sulle altre forme di violenza.
Possiamo pensare all'eventuale utilizzo di militari o di forze dell'ordine analogamente all'operazione strade sicure, che già conosciamo. all'interno dei punti sensibili e al riconoscimento dello status di pubblico ufficiale agli operatori socio-sanitari, proprio come fosse uno strumento per arginare questi atteggiamenti violenti, tradurlo, diciamo, in un reato di aggressione a pubblico ufficiale.
Recentemente nel decreto legge bollette il Governo ha emanato ulteriori modifiche, quindi chiedo come la Regione Marche possa allinearsi a questo.
Un altro punto importante che sottolineo è quale sia l'orientamento dell'Assessore e della Giunta in merito ai rilievi dell'Osservatorio nazionale rispetto alla necessità di istituire nella nostra regione un coordinamento per la raccolta e la comunicazione dei dati riguardo agli atti di violenza verso gli operatori sanitari e socio-sanitari.
Ringrazio l’Aula per l’attenzione perché gli operatori del nostro servizio socio-sanitario hanno davvero bisogno di essere tutelati e di avere la nostra attenzione al riguardo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il tema introdotto dalla Consigliera Lupini sugli episodi di violenza a danno degli operatori sanitari, che molto spesso la cronaca ha sottolineato e dimostrato, si chiamano reati nel nostro linguaggio, è molto delicato, complesso e naturalmente non può essere sviluppato in sede di replica ad una interpellanza.
Credo che nel momento in cui ci sono delle persone che si recano nei pronto soccorso e commettono dei reati, i reati vanno perseguiti e vanno anche prevenuti da parte di chi si occupa della loro prevenzione, questa è la ragione per cui più volte abbiamo chiesto al Ministero dell'interno di restituire i posti di Polizia all’interno degli Ospedali, necessari non solo perché molto spesso si commettono illeciti penali nei riguardi del personale della sanità, ma anche nei riguardi delle persone. Sono numerosi i furti denunciati, ad esempio, a danno dei pazienti nelle corsie, quindi è necessario che il tema della sicurezza all’interno degli ospedali riprenda il suo aspetto originario, che è quello che compete allo Stato, di garantire questi presidi.
In materia che cosa sta facendo la Regione Marche? Innanzitutto siamo riusciti a riportare la riapertura dei posti di Polizia, quindi di controllo, all’ospedale di Macerata e di Civitanova Marche, allo stesso modo presso l'Ospedale regionale di Torrette è stato potenziato il servizio di Polizia e contiamo, con l’accordo delle altre autorità di pubblica sicurezza delle altre province, di fare la stessa cosa in esecuzione peraltro di una direttiva del Ministro dell’interno che chiede ai Questori di riaprire i posti di Polizia.
Segnatamente a quello che diceva l'interrogante sulla militarizzazione dei posti di Polizia nei pronto soccorso, ritengo che dobbiamo chiarirci. Le forze armate hanno un compito nel nostro Paese di difesa all’esterno, sono addestrate per le armi nei conflitti bellici, non hanno una funzione di prevenzione della sicurezza, quindi militarizzare gli ospedali ed i presidi ospedalieri ritengo che sia una misura abnorme.
Per quanto riguarda la funzione dell'Osservatorio per l’individuazione degli episodi di violenza, voglio sottolineare che non serve un Osservatorio perché i fatti di reato, salvo quelli che non sono denunciati, sono nell'elenco delle notizie di reato e sono a disposizione di tutti semplicemente consultando gli elenchi dell’Istat. E’ vero che probabilmente il tema principale è quello del numero scuro, cioè dei reati che non sono denunciati o dei reati perseguibili a querela per cui la vittima ritiene di non avviare il procedimento penale.
Cosa sta facendo la Regione Marche? Ripeto, sta avviando il percorso con il Ministero dell’interno per la riapertura dei posti di Polizia e le Aziende sanitarie territoriali hanno aumentato il volume delle prestazioni delle guardie giurate. Voglio precisare, però, che le guardie giurate nel nostro sistema hanno un'esclusiva competenza in materia di tutela del patrimonio, non hanno una competenza specifica per la sicurezza dei cittadini, non possono intervenire in fatti di reati, cionondimeno il fatto stesso che queste guardie giurate in servizio in molti ospedali garantiscono per esempio l’incolumità del patrimonio nei parcheggi, che molto spesso sono oggetto di furti da parte di malviventi, contribuiscono ad assicurare la sicurezza dei nostri plessi ospedalieri.
Infine, è chiaro che l’educazione alla legalità è un tema non solo per la violenza nei riguardi delle persone, tengo tuttavia a precisare che nel nostro Paese il volume dei reati gravi, che venivano denunciati, è in rapidissimo calo. Siamo uno dei Paesi con il più basso numero di omicidi, nonostante quello che si dice.
Il tema della sicurezza pubblica investe l’educazione, la cultura delle nuove generazioni, quindi in quella direzione penso che tutti possono fare ciò che è …
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. In merito alla risposta è chiaro che questo è un argomento molto ampio e molto delicato.
Il mio obiettivo è quello di porre l’attenzione e provare a lavorare insieme, ognuno per il contributo che può dare, per arginare anche la sensazione degli operatori socio- sanitari e sanitari di essere esposti, quindi credo che sia proprio necessario parlarne.
L’Osservatorio è istituito per legge a livello nazionale e ogni anno chiede dati, in ogni Regione esiste un Centro regionale per la gestione del rischio sanitario, quindi è chiaro che i dati vanno inviati e devono essere monitorati e devono essere realistici, non trattare solo di aggressioni fisiche, sicuramente il problema della sicurezza è importante, ma diciamo che va declinato in ogni suo aspetto.
Ritengo che il Coordinamento regionale, a cui ho fatto riferimento, sia davvero necessario e invito l'Assessore a confrontarsi con noi e soprattutto con chi è in prima linea sulla necessità di questa raccolta e comunicazione dei dati. Grazie.
Mozione n. 343
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Giornata Carlo Urbani 2023”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 343 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola per l’illustrazione il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Oggi è l’ennesima occasione per parlare della Giornata Carlo Urbani, ne avevamo parlato già in sede di approvazione dei bilanci 2021, 2022 e 2023. In tutte queste occasioni la maggioranza ha respinto nostri emendamenti per l'inserimento di risorse rispetto al finanziamento della Giornata Carlo Urbani, istituita con la legge 42 del 3 agosto 2020.
C’è stata l’occasione di parlarne recentemente, esattamente un anno fa, quando in quest’Aula è stata approvata una risoluzione all'unanimità, con la quale si stanziavano 30.000 euro in occasione del ventennale dalla morte del grande medico marchigiano.
Ricordo che la legge istitutiva della Giornata regionale Carlo Urbani promuove la conoscenza e la divulgazione dell’opera e della vita del medico marchigiano quale figura emblematica della lotta alle disuguaglianze nell'accesso alle cure mediche, delle azioni di contrasto alla diffusione delle pandemie, della solidarietà internazionale in campo sanitario, ma soprattutto prevede che durante la Giornata Carlo Urbani siano previste iniziative e incontri che, partendo dalla memoria della figura del medico, promuovano azioni di sensibilizzazione ed educazione sui temi che ne hanno caratterizzato la vita, in particolare: sulle misure per garantire parità di accesso ai farmaci ed alle cure mediche con specifico riferimento alle aree a basse risorse; sui modelli di sviluppo che contrastino la diffusione di epidemie e sulla metodologia per contenerle; sulle buone pratiche adottate per garantire accesso alla salute alle popolazioni sfavorite. Prevede, altresì, che la Giornata sia celebrata con iniziative promosse sul territorio dalla Giunta regionale e dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Ora queste giornate non sono state mai promosse se non in quest’Aula, però è evidente che la legge aveva ben altre finalità, cioè far approfondire la storia e la vita di questo grande scienziato e medico marchigiano nelle scuole, tra i giovani, tra i ragazzi. Ne abbiamo parlato anche recentemente in Aula, la settimana scorsa in occasione di questa celebrazione, ne abbiamo parlato a Castelplanio non più di tre giorni fa all’inaugurazione del Museo dedicato a Carlo Urbani, si sono spese tante belle parole, in particolar modo da parte del Presidente Acquaroli e del Presidente Latini, che hanno assicurato che sarebbero state stanziate risorse e fatto tutto il possibile per valorizzare l’opera di Carlo Urbani da parte della Regione Marche e del Consiglio regionale.
Oggi con questa mozione sono a chiedere quello che avevamo già deciso nella risoluzione di un anno fa, cioè lo stanziamento di 30.000 euro per finanziare la Giornata Carlo Urbani e tutte le iniziative sul territorio marchigiano. 30.000 euro che avevamo già deciso di stanziare lo scorso anno e che oggi con questa mozione chiediamo siano inserite nell’assestamento di bilancio che nei prossimi mesi quest’Aula si appresterà a varare.
Prendo atto che stiamo parlando di Carlo Urbani e il Presidente Acquaroli è uscito, il Presidente Latini non c’è e tre quarti dell’Aula è assente o chiacchiera, invito il Presidente a richiamare l’attenzione.
Completamente disinteressati ad un tema su cui più di una volta avevamo detto di prestare tutti grande attenzione per onorare la memoria di questo nostro grande concittadino.
Vedo che alle parole purtroppo non seguono mai i fatti, mi auguro che oggi su questo argomento si trovi ancora una volta l'unanimità, poi mi auguro che immediatamente dopo ci sia un atto conseguente nell’assestamento di bilancio, che stanzi quelle risorse dovute e fondamentali per finanziare quanto previsto dalla legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non penso che le polemiche servano in questa mozione, in questa discussione. Con il Presidente Acquaroli e la maggioranza abbiamo deciso di aderire da tempo, c’era stato un disguido sulla questione, quindi la Giunta e la maggioranza sono d’accordo nello stanziare questa somma per ricordare l’enorme figura di Carlo Urbani, su cui credo non sia opportuno indugiare e neppure tentare di metterci il cappello perché la figura di Carlo Urbani è universale, riguarda tutti, è un esempio plastico di persona che si è donata, anche rischiando la propria esistenza, alla solidarietà, alla ricerca scientifica e soprattutto alla carità verso popolazioni più svantaggiate rispetto a noi.
Reputo che non sia opportuno che il conflitto politico, che molto spesso si svolge in quest’Aula su altri temi, possa riguardare questa persona, che da parte della maggioranza è considerata di altissima caratura e statura culturale, personale, storica e istituzionale. Quindi a nome della Giunta regionale e anche della maggioranza annuncio che questa somma verrà stanziata nei prossimi provvedimenti di assestamento per garantire che questa figura possa continuare ad essere conosciuta soprattutto dalle popolazioni più giovani. Grazie.
PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Intervengo dopo le parole dell’Assessore perché la mozione presentata a prima firma del Consigliere Mastrovincenzo non avrebbero avuto senso se voi aveste dato seguito alla mozione che avevamo presentato lo scorso anno, che era stata poi recuperata all’unanimità, poi c’è stato il passaggio del bilancio.
Siamo rimasti basiti, se non sorpresi, di quello che l’Assessore ha definito “disguido”, c'è stato, sennò oggi non avremmo presentato nulla. Tra l’altro, Assessore, ai capigruppo abbiamo evitato, d’accordo con il Consigliere Mastrovincenzo, di discutere la mozione nel giorno dedicato al Dr. Urbani, perché ci sembrava disdicevole stigmatizzare quello che era stato già dato e distribuito come un fatto dovuto.
Siamo qui oggi con tutte le buone prospettive, non c'è una parola di polemica, non ci vuole essere perché non ce la possiamo permettere su quella figura, su quello che rappresenta per il mondo intero. Abbiamo avuto solo la fortuna di vederlo nei nostri territori, di avere la sua famiglia, di aver ascoltato con grande attenzione le parole del figlio nel Consiglio scorso. Un patrimonio dell'umanità il suo esempio, il suo contributo, le sue modalità in ambito scientifico, umano e personale, quindi non vogliamo assolutamente aprire una piccola ombra di polemica, ma è un dato, oggi noi andremo a votare all'unanimità la mozione e poi ci dovremo subito attivare perché magari il suo collega al bilancio non metterà la posta in variazione, dicendo che sarà recuperata successivamente perché comunque un po’ di iniziative sono state già messe in campo, come quella ricordata prima dal Consigliere Mastrovincenzo rispetto all'apertura del Museo avvenuta sabato scorso.
Vorremmo evitare che ci sia questo passaggio. C’è una legge che va finanziata in maniera programmata per mettere tutti i soggetti del territorio nelle condizioni di potersi adoperare, sapendo che possono contare sul sostegno di questa comunità politico-amministrativa senza dover tutte le volte di ritornare su un tema perché per noi tutti …
L’abbiamo visto e ci siamo commossi ad ogni passaggio, ad ogni sua parola, in ogni suo ricordo, ma vorremmo evitare che si ritorni da parte di questa assise rispetto ad un atto dovuto.
Assessore, prendiamo ovviamente per buono il suo impegno, che però ci sia condivisione e quel disguido su questo tema non si debba più nemmeno toccare. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Nel ribadire ovviamente non solo l’attenzione, ma io dico anche l'aspetto della memoria nei confronti di Carlo Urbani, memoria come momento fondante anche dell'identità dei marchigiani, del popolo marchigiano, della generosità dei marchigiani, che si individua in Carlo Urbani e ovviamente in tante altre figure della nostra regione.
Voglio ribadire che se si è strumentali si fa un cattivo servizio alla causa.
Su Carlo Urbani non c'è alcuna discussione, proprio pietra tombale. Personalmente ho fatto l’Università negli stessi anni, lui faceva l’assistente in malattie infettive ed io lo facevo in clinica psichiatrica, anche un rapporto personale. Ovviamente lui ha seguito la sua passione, ha rinunciato all’incarico a Macerata per seguire i suoi convincimenti e la sua passione. Chi può mettere in discussione tutto questo.
Detto questo vado solo a quest’anno, ma potrei andare all’anno scorso, da quando si è insediata questa nuova amministrazione (dal 2021, 2022, a quest’anno) abbiamo dato largo rilievo alla Giornata dedicata a Carlo Urbani, pochi giorni fa è stato ribadito come l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale abbia finanziato la Giornata della inaugurazione del Museo, presenti tutte le massime autorità, il Presidente della Giunta regionale Acquaroli, il Presidente del Consiglio regionale Latini, il sottoscritto insieme ad altri Consiglieri, quindi mi sembra che ci sia stata massima condivisione.
Aggiungo di più, nelle vicende strane della mia vita fui Consigliere comunale nel 2019 a Castelplanio dove rimasi fino all’elezione in Consiglio, dato che non riuscivo a seguire ovviamente anche Castelplanio, per ribadire l'importanza che noi davamo a Castelplanio, al suo ruolo ed alle sue figure, ci andai personalmente.
Il dubbio che non ci sia attenzione nei confronti di Carlo Urbani non c'è, e lo ribadisco a nome del gruppo Fratelli d’Italia e di tutta la maggioranza e di tutta l'Assemblea, lo ha confermato adesso l’Assessore Saltamartini a nome della Giunta.
Detto questo, non bisogna essere strumentali, quindi noi dedicheremo tutto lo spazio e tutto ciò che occorre a Carlo Urbani nell'assestamento di bilancio, con mio cruccio in quanto ho dovuto cancellare un’iniziativa culturale, a cui tenevo molto, a causa della coperta corta. Sapete tutti che il bilancio è stato costruito anche in funzione degli alluvionati, quindi tutti i fondi che potevamo trovare da subito per l'intervento per gli alluvionati … Adesso è uscito, se non sbaglio ieri o l’altro ieri, il bando sull’agricoltura, sulle aziende agricole alluvionate, quindi decongestiona lo sforzo del Consiglio regionale e della Regione Marche perché quelli sono anche fondi dello Stato. Iniziamo a mettere in chiaro tutte le situazioni.
L’assestamento di bilancio, che io ho chiesto che venga anticipato, in genere si fa entro il 30 giugno e va in discussione a luglio, spero che quest’anno i numeri si possano mettere in chiaro prima, non dipende da me, molto dipende dagli uffici prima che dalla politica, e addirittura farlo entro maggio, speriamo di riuscirci. L’Assessore ha dato già la sua disponibilità ad anticipare il più possibile, ovviamente in funzione delle esigenze tecniche perché il bilancio è soprattutto un sistema operativo tecnico.
Comunque l’attenzione ci sarà nei confronti di Carlo Urbani anche perché c’è l’aspetto morale ed etico. Carlo Urbani è una figura di riferimento nella nostra regione, ne cito una in tutto altro ambito: Maria Montessori, Chiaravalle, e tutto ciò che ha significato per la scuola italiana, poi ci sono altre figure importantissime.
La memoria è importantissima, la missione che ha svolto è importantissima, ce l'hanno ricordato le ultime vicende della pandemia, ma non solo, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato chiusa la pandemia da Covid, ma già ci sono in partenza altre forme infettive che sono state segnalate e sono in valutazione dell’organismo scientifico clinico dell’Oms.
Non vorrei che fosse una cosa strumentale che invece di andare nella direzione giusta di un patrimonio della nostra regione, un patrimonio di tutti, condiviso da tutti, diventi una battaglietta politica in quest'Assemblea, che secondo me non fa neanche grande onore a chi la propone.
Con questo spirito, assolutamente aperto, noi andremo a finanziare nell’assestamento di bilancio, valuteremo le quantità…, assolutamente l'onore e la memoria di Carlo Urbani.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Considerare la mozione del Partito Democratico a prima firma del Consigliere Mastrovincenzo una battaglietta politica, oggettivamente è una provocazione nella quale non cadremo, ma evidentemente è una provocazione perché chi lo ha affermato - a parte il fatto che non ce ne frega nulla dei suoi rapporti con Carlo Urbani - non ha letto e non ha raccontato i fatti.
il primo elemento di spinta che ha portato il primo firmatario Consigliere Mastrovincenzo a presentare questa mozione altro non è che una legge regionale che nel bilancio di previsione 2023 non è stata finanziata, questo è un dato di fatto, non sono chiacchiere, rispetto al quale non essendoci stato un impegno serio e concreto, il dovere del Consigliere regionale è quello di cercare di rimediare agli errori fatti.
Argomentare su questo tema facendo riferimento alla strumentalità è oggettivamente una beffa, sarebbe stato più semplice dire: “Ci siamo dimenticati” oppure “Nel bilancio di 5 miliardi non c'erano 30.000 euro per Carlo Urbani”, sarebbe stato più onesto perché può capitare che manchino 30.000 euro oppure ce ne siamo dimenticati, sarebbe stato più onesto.
In questo voglio dire che ci mancherebbe che l'Assemblea legislativa delle Marche non celebri il 29 marzo, è una legge e bene ha fatto il Presidente dell'Assemblea legislativa regionale a valorizzare, mi viene da dire quasi a coprire l'errore in sede di bilancio per il mancato rifinanziamento.
Quindi la mano tesa che poniamo …, e lo dico anche con dispiacere al Vicepresidente dell'Assemblea legislativa regionale il quale fa riferimento alla strumentalità, non c'è strumentalità, c'è solo la richiesta di attenzione su un tema rispetto al quale siete mancati. Non è morto qualcuno, dimenticarsi però di Carlo Urbani credo che sia stata una cosa non apprezzabile.
Ripeto, la mano tesa è di non continuare a provocare sulla strumentalità. Il Consigliere Mastrovincenzo, il Partito Democratico e mi viene da dire che tutta l’Aula oggi vi chiedono …, non ho sentito l'Assessore Brandoni, che pure avrei apprezzato, rispetto al provvedimento di variazione di bilancio che penso possa essere in nunce.
Mi fa piacere che tutto lo decida il Consigliere Ciccioli, che fa l’errore di parlare in prima persona, che tradisce un po’, glielo dica che l’Assessore è lei, quindi da questo punto di vista lui non ha potuto mettere qualcosa, ha messo altro ed anche in questo occorre un minimo di sensibilità verso l'esecutivo. Spero che non decida il Consigliere Ciccioli quando fare la variazione, spero che non decida il Consigliere Ciccioli cosa mettere o non mettere, ma dentro una concertazione politica di chi governa. Spero che lo decida il Presidente, l'Assessore, dentro l’ottica di un tema che non appartiene a nessuno.
Per questo dico grazie al Consigliere Mastrovincenzo, lo dico anche a tutti i Consiglieri regionali che attraverso questa mozione ricordano all'esecutivo …, ma sono sicuro che l'Assessore ed anche il Vicepresidente ora in Aula non faranno altro che confermare questo aspetto, votandolo e impegnandosi pubblicamente.
La cosa che mi viene da aggiungere è ragioniamo su altre iniziative, perché la legge a cui fa riferimento la mozione … Assessore Brandoni, so che lei è sensibile e la stimo per questo rispetto all'onestà intellettuale, occorre anche provare a capire, se non immediatamente, anche nei prossimi anni, se quella cifra può essere aumentata in quale funzione, cercando azioni di patrimonializzazione umana, professionale, di Urbani rispetto alle scuole, cioè accentuare con un quadro diffuso sull'intero territorio regionale, quindi finanziare altre iniziative che possono divenire eredità per l'intero sistema scolastico perché la scuola, ricordiamocelo, è il luogo di formazione e di sensibilità delle nostre coscienze. Coscienze abituate, conformate e insegnate dalla storia di Carlo Urbani, credo che sia un fattore positivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Semplicemente per dare la disponibilità, proprio per uscire da questo aspetto rivendicativo, e fare una risoluzione comune. Certo, lo stile dell’intervento non aiuta, però non ci si fa caso, si guarda oltre, quindi la disponibilità a fare una risoluzione affinché non si vada ad un voto contrapposto.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Sono stato tirato in ballo, ma avrei comunque voluto fare un breve intervento.
Consigliere Carancini, le ricordo, sa bene in quanto siede in quest’Aula da più tempo di me, che il bilancio regionale è di 5 miliardi e il 78% è sanità ed il 22% è tutto il resto, quindi mi creda, se le dico una cosa è quella. Trovare una cifra in questo momento …, due esempi su tutti: gli enti gestori, che stanno soffrendo, per carità, lo sapete, ed il trasporto pubblico locale che ha patito quello che ha patito per i due anni di pandemia. Anche l’altro giorno ho ricevuto le cinque aziende consortili, che è una mia delega, con il Presidente Acquaroli perché la situazione è drammatica, non tutte le cinque aziende soffrono nello stesso modo, quella di Ancona soffre in maniera incredibile, e lo avrete visto anche dai giornali.
Per carità, c'è una legge, come ha ricordato lei, che io non conoscevo, l’ho conosciuta quando abbiamo commemorato i 20 anni dalla morte.
Il Consigliere Ciccioli ha dato alcune date, posso confermare che il rendiconto verrà approvato entro il 30 aprile e l’assestamento, nel quale potremo fare le variazioni di bilancio, io dico entro il 30 giugno, quindi non mi sento di sbilanciarmi sulla data nella quale potremo fare queste variazioni e tutte le altre che serviranno. So solo che il Presidente Acquaroli il giorno che è stato a Castelplanio ha preso un impegno con una cifra e quella cifra verrà mantenuta. Come Assessore al bilancio mi sento di dire questo, poi se ci sono strumentazioni politiche …
Glielo dico perché nei primi anni da Consigliere comunale a Falconara ho fatto cinque interrogazioni contro la bandiera della pace. Una mattina mi sveglio e c’era Falconara tappezzata di bandiere della pace, siccome a me lascia qualche …, ma non perché sono un guerrafondaio, ma è una cosa che non mi aggrada più di tanto, non mi vergogno a dirlo in Aula, in quanto è strumentalizzata da una certa parte ed io non sono di quella parte. Ci ho fatto cinque interrogazioni, non tanto per la bandiera della pace, ma per sapere dal Sindaco quanto aveva speso per tappezzare la città di bandiere della pace, ho dovuto fare cinque interrogazioni per sapere quanto erano costate perché ogni volta trovava delle scuse.
Scusate, questa divagazione sui miei periodi da Consigliere di opposizione, comunque ribadisco che la cifra che il Presidente ha concordato con la famiglie e con gli altri verrà mantenuta e verrà messa nella prima variazione di bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Intanto questa divagazione, Assessore, se la poteva risparmiare perché la bandiera della pace è universale, che lei affermi questa cosa non le fa particolarmente onore.
Detto questo, respingo al mittente, invece, le affermazioni del Consigliere Ciccioli, che ha parlato di battaglietta politica, e dell'Assessore Saltamartini, che ha parlato di polemiche strumentali.
Ricordo che questa legge è stata approvata nel 2020, è stato il sottoscritto a presentarla d'accordo con l’Aicu ed è stata approvata all’unanimità tra gli applausi dell’Aula ed anche le lacrime agli occhi di molti Consiglieri presenti.
Le ricordo anche che per tre anni abbiamo presentato in sede di bilancio emendamenti per far inserire una determinata cifra a bilancio e non avete mai finanziato questa legge, non avete mai finanziato questa Giornata, ricordo che per tre anni avete respinto tutti i nostri emendamenti e avete disatteso nell’ultimo bilancio una risoluzione approvata all'unanimità da quest’Aula, un anno fa.
Assessore, le ricordo che a dicembre lei era già Assessore, avevamo già polemizzato, come dite voi, su questo argomento, avevamo già presentato il nostro emendamento, lo avete respinto per finanziare le luminarie di un paese del maceratese. Il mio emendamento diceva di prendere 30.000 euro da lì e portarli nel bilancio, così come prevedeva la risoluzione.
Ve lo ricordo a futura memoria, che non ci siano più queste battutine di bassa lega in Aula rispetto a polemiche o battagliette politiche che sono veramente inaccettabili, soprattutto se riferite al sottoscritto.
In tre anni non avete mai attuato la legge, lo dico anche a lei, Presidente Latini, lo dico al Presidente Acquaroli, che non c’è e che non ha preso nessun impegno sulle risorse sabato a Castelplanio, lo lasci dire a chi c’era, perché il Presidente Acquaroli ha detto semplicemente che si impegnerà, ma non ha detto con quale cifra e tanto meno si è accordato con la famiglia rispetto a questo.
Questa legge è inattuata perché non basta una celebrazione all’anno in quest’Aula parlando tra di noi, ricordando degnamente il medico di Castelplanio alla presenza della famiglia, ma va portata fuori la testimonianza di Carlo Urbani, nelle scuole, perché questa era la finalità della legge e a questo servono le risorse.
Detto ciò, noi manteniamo la nostra proposta di mozione, se volete approvatela, vedremo se nei fatti risponderete concretamente attuando la mozione e finanziando questa legge nel prossimo assestamento di bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Tanto per ricordare che cosa significa la bandiera della pace, è un arcobaleno e si riferisce proprio al post diluvio universale, quindi fa riferimento alla Bibbia e ai colori dell'arcobaleno quando il diluvio finalmente finì.
Magari l'Assessore, che pensa alla sua Falconara, potrebbe uscire dal Granducato col pensiero e informarsi sul significato di quei sette colori, che non sono legati ad altro anche perché c’è scritto pace davanti e questo lo può trovare ovunque. E’ l’immagine dell'arcobaleno, così è nata, poi lei può anche pensare che a Falconara abbia ed assuma un significato diverso .
Detto questo, primum vivere deinde philosophari e questo è giusto nel senso che lei ha delle priorità all'interno del bilancio, però mi pare che quest’Aula si sia espressa in maniera condivisa e unanime sul finanziamento della legge Urbani.
Mi pare che i 30.000 euro che vengono chiesti con questa mozione …, che secondo me non può diventare una risoluzione perché è talmente semplice e banale, cioè si chiede che la Giunta si impegni a trovare le risorse, peraltro non mi sembrano eccessive, perché 30.000 euro rispetto ad un bilancio del peso che lei ha prima definito, non mi sembrano impossibili.
Ricordiamo che è vero che primum vivere, ma la Regione ha anche altre competenze che sono importanti, penso ad esempio alla cultura e al riconoscimento delle sue personalità.
Se questa legge è stata votata all'unanimità, tra gli applausi, e poi non è stata mai finanziata e ogni volta sono stati bocciati gli emendamenti finalizzati a finanziarla, non mi pare che oggi ci sia una polemica o si possa fare la parte di quelli che si sentono offesi perché qualcuno ricorda che la legge non è stata finanziata e non sono state finanziate le iniziative, non mi sembra proprio! E’ come quello che viene beccato a rubare le caramelle e poi si arrabbia se qualcuno lo rimprovera o gli dà uno schiaffo sulla mano. Voglio dire che ad ogni azione corrisponde una reazione e in questo caso l'azione è il non finanziamento della legge, la reazione è finanziatela che mi pare una cosa ovvia, visto che è stata approvata all'unanimità.
Credo che il mio capogruppo e il primo firmatario decideranno, io mi adeguerò a quello che il gruppo deciderà.
Fare una risoluzione su un dispositivo così banale, come impegnare la Giunta a trovare 30.000 euro …, non riesco a capire su cosa ci possiamo accordare o cosa possiamo modificare se non accettare le firme su questa mozione della maggioranza, quindi invitiamo tutti a votarla, ma non comprendo, forse perché sono limitata come per la bandiera arcobaleno con la scritta pace, perché questa mozione non possa essere votata con l’impegno dell'Assessore e del Consigliere Ciccioli, che ha già espresso, di trovare le risorse nel prossimo bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Voglio provare a fare alcune considerazioni rispetto ad una figura con la quale ho avuto indirettamente a che fare quando tornai al lavoro come dipendente della sanità maceratese. Nel 2000, dopo la mia parentesi amministrativa, mi ritrovai a lavorare nella biblioteca scientifica dell'ospedale di Macerata voluta dal dottor Carlo Urbani, voluta fortemente dal dottor Carlo Urbani, in cui aveva inserito una persona portatrice di Aids, che lui aveva preso in cura nel reparto. Quando arrivai nel 2000 lui già lavorava all'estero con l’Oms, quindi non ho avuto mai il piacere di incontrarlo fisicamente, ma poi ho avuto il piacere invece di conoscere l'Associazione Aicu e di conoscere la moglie, la madre, un po' tutta la sua famiglia, come peraltro molti medici dell'ospedale Macerata sono direttamente coinvolti nella promozione all'interno di Aicu della figura del dottor Carlo Urbani.
Vorrei provare a trovare un dialogo perché ritengo che Carlo Urbani non meriti personalmente di essere tirato per la giacchetta da una parte piuttosto che dall'altra, quindi voglio fare delle considerazioni di carattere generale proprio per cercare di arrivare ad una soluzione.
Voglio anche dire, apro e chiudo subito la parentesi, che anch'io, Assessore Brandoni, sono stata vent'anni all'opposizione al Comune di Macerata, ma l’opposizione non si è permessa di strumentalizzare, per esempio, un fatto. Noi sappiamo che in questa regione ospedali piuttosto che il reparto di malattie infettive a Macerata sono intitolati al dottor Carlo Urbani, non ci siamo mai permessi di strumentalizzare, per esempio, il fatto che a Macerata, anni fa, perse il reparto di malattie infettive a favore di un altro territorio e il reparto fu ridotto a qualche letto all'interno di un reparto più ampio di medicina. Questo perché penso che consapevolmente tutti siamo consci dell'importanza del ruolo della figura del dottor Carlo Urbani, che va oltre il territorio marchigiano e concordo con chi mi ha preceduto, quando ha detto che questa figura, attraverso la legge, deve essere estremamente valorizzata. Voglio però ricordare che sono già passati vent'anni dalla sua morte, e non vado alla ricerca di responsabilità, ma di un confronto, di un dialogo, perché credo che Carlo Urbani lo meriti e dico semplicemente che questa legge, di cui riconosco in merito al Consigliere Mastrovincenzo, che se ne è fatto portatore e l’ha portata alla pubblicazione sul BUR, è del 6 agosto 2020, quando già la pandemia si era manifestata.
Voglio fare queste considerazioni andando a leggere …, lo faccio facendo una riflessione, che ho fatto con me stessa un attimo fa quando mi sono andata a cercare la legge che, per mia ignoranza, probabilmente non avevo approfondito in questi due anni e mezzo, e allora leggo che cosa? “Articolo 1. La Regione promuove la conoscenza e la divulgazione dell'opera e della vita del medico marchigiano Carlo Urbani”, completamente d'accordo. Poi leggo l'articolo 2 della legge “comma 1. Per le finalità indicate dall'articolo 1 è istituita la Giornata regionale Carlo Urbani da celebrarsi il 29 marzo di ogni anno …; comma 2. Nella Giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative e incontri partendo dalla memoria …; comma 3. La giornata è celebrata con iniziative promosse sul territorio dalla Giunta regionale e dall'Ufficio di Presidenza” Poi all’articolo 3 ci sono le disposizioni finanziarie e nell'anno 2020 la legge era stata finanziata con 10.000 euro.
Dico questo nell'ottica della condivisione e del confronto, magari anche acceso come c'è stato, però dobbiamo sforzarci da entrambe le parti di arrivare ad una soluzione condivisa se veramente rispettiamo la figura di Carlo Urbani.
La mia proposta è che questa legge, per carità, ha tutti i meriti, ma secondo me manca di due aspetti fondamentali. Primo, metterei il coinvolgimento di Aicu, che è l'associazione nata espressamente per la promozione della figura di Carlo Urbani. Secondo, la legge regionale parla della Giornata Carlo Urbani, ma oggi sono state dette tante cose interessanti sulle quali concordo, ma che non trovano condivisione e pratica all'interno della norma per cui ritengo che accanto alla risoluzione debba essere approvata, e se lo vogliamo fare lo facciamo insieme, una modifica della legge con un finanziamento adeguato.
PRESIDENTE. C'è la richiesta del capogruppo di Fratelli d’Italia Consigliere Ciccioli di una risoluzione sulla mozione. Credo che, come per altre situazioni particolarmente delicate in cui c'è in gioco da prima la coscienza di ciascuno di noi e le finalità ideali su cui non ci sono opposizioni da parte di nessuno ad aderirvi, sia opportuno trovare una sintesi su questo tema e organizzare una procedura che tenga conto dell'intenzione di tutti i gruppi, con l'impegno di tutti, come è avvenuto da ultimo per la mozione sulla pace in Ucraina, affinché non sia né dilatorio né strumentale.
Non dobbiamo fare una contrapposizione se aderire o meno alla legge Carlo Urbani tout court, se questa è una prova del sangue rispetto alla stessa oppure no, dobbiamo spianare le asperità dovute più alla diversa impostazione rispetto al contenuto della legge, come mi conferma l'intervento della Consigliera Menghi, piuttosto che sulla finalità della legge e sulla figura di Carlo Urbani, su cui non c'è ombra di dubbio.
Quindi il mio invito come Presidente pro-tempore è quello di chiedere ai firmatari della mozione se vi è disponibilità ad una risoluzione da parte di chi l’ha proposta, a realizzare una risoluzione che tenga conto di tutti gli aspetti, affinché diventi un impegno certo sia in termini dei contenuti, del merito, sia nei termini finanziari, che vanno di conseguenza rispetto ai contenuti stessi. Tenendo anche conto dell’intervento finale della Consigliera Menghi che propone altri aspetti che non sono stati accennati nella loro complessità e che andrebbero ad ampliare il tema nel merito.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Da parte nostra c’è sempre una disponibilità assoluta, in questo caso il Consigliere Mastrovincenzo a nome del gruppo si è espresso.
Io sono in grande imbarazzo, rimango nel solco disegnato dal Vicepresidente, c'è stato un disguido, abbiamo commesso un errore, vi diciamo solo ripariamolo insieme, votate
questa mozione.
Sono in difficoltà, Presidente, perché è una mozione che si poteva chiudere in un minuto. Ho ricordato, lei prima non c’era, che per evitare qualsiasi tipo di polemica non abbiamo insistito a discuterla la settimina scorsa nella Giornata, come previsto dal Regolamento, tra l’altro particolarmente emozionante, ben organizzata dall'Ufficio di Presidenza.
Oggi non siamo di fronte a due mozioni per cui cerchiamo una risoluzione, ci andiamo ad inventare meccanismi e percorsi per dire “non possiamo votare insieme su un tema sul quale siamo tutti d'accordo” solo perché la mozione è stata presentata da una parte, e lo dico guardandolo, che è stata anche particolarmente sensibile, visto che il primo firmatario della legge è stato Antonio Mastrovincenzo. Non abbiamo strumentalizzato nulla, lo abbiamo fatto nel 2020, lo abbiamo ripetuto tre volte nel 2021, lo abbiamo ripetuto altre due volte nel 2022, ed oggi siamo qui di nuovo per un reiterare di dimenticanze.
Non voglio fare polemica, sono i 20 anni che meritavano, al di là del passaggio che il Consigliere Mastrovincenzo ha fatto in modo delicato, al di là delle luminarie perché avevamo tolto 30.000 euro dalle luminarie, si sarebbero fatte meno feste in un paese del nostro territorio e si sarebbe messa una luce opportuna su Carlo Urbani. Tutto qui.
Presidente, accolgo l’appello, ma guardandola cosa cambiamo? Cosa dobbiamo aggiungere? Nulla, non è che c’è chissà quale tema da riscrivere o quale sottolineatura da rimettere in campo, è proprio banale, mettiamo insieme un atto con il quale ci assumiamo l’impegno di recuperare il disguido che l’Assessore Saltamartini con onestà intellettuale ha riconosciuto. Non dobbiamo fare altro. L’Assessore Brandoni dice pure candidamente: “Non conoscevo la legge, avevo il bilancio già impacchettato”, non c’era stato messo dal precedente Assessore, però non stiamo qui a perdere tempo, votiamola tutti insieme. Conosco l’Assessore Brandoni, so che domani mattina si attiverà per far sì che nell’assestamento venga inserita la cifra, non stiamo a perdere tempo perché è un dibattito che diventa stucchevole, imbarazzante. Mi dicono che dovrei essere veemente, ma non ce la faccio perché conosco la storia, conosco cosa rappresenta per questo territorio, non ce la faccio nemmeno a pronunciarlo perché non dovremmo stare qui a ragionare di questa cosa, non ci appartiene.
Se invece dobbiamo cambiare la legge così qualcun altro se la intesta, procedete, ma non siamo sui funghi, non siamo sulle tante norme che ci arrivano in Commissione, la dobbiamo cambiare solo per far sì che qualcuno possa mettere il proprio cognome accanto ad un numero, tanto non interessa niente a nessuno, né il numero né il nome. Quindi chiedo, Presidente, di invitare tutti a votarla e chiudiamo questo passaggio che mette in imbarazzo tutti.
PRESIDENTE. Apriamo le dichiarazioni di voto sulla mozione.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Allora, ringrazio il Partito Democratico perché si comporta esattamente come ho detto io, cioè chi pensa male in genere male fa. Dice: “Votatela così”. Mettete in una condizione, in un incastro in cui tranquillamente possiamo votare contro, perché farlo? Perché non portare a casa un buon risultato? Io sono dell’idea che bisogna portare a casa il risultato, che è quello a cui teniamo, magari potrebbe essere di più di 30.000 euro perché nel frattempo costruiamo qualcosa di significativo, l'impegno c'è sicuramente. Se vogliamo condividere, come giustamente la figura di Carlo Urbani richiede, credo che sia una cosa positiva, come abbiamo fatto per il documento con l’Ucraina pochi giorni fa e via di seguito. Abbiamo trovato un comune sentire sulle cose che ci potevano unire e la stessa cosa secondo me dovremmo fare su questa. Mi sembra fuori posto da parte del Partito Democratico atteggiarsi in questo modo, che poi rischia di non essere confermato.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ovviamente il nostro è un voto convintamente favorevole, ma potremmo sommare tutte le nostre espressioni di questi anni. Guardate, lo dico per il capogruppo, avete votato mozioni che vi impegnavano con lo stesso identico schema e non c’erano risoluzione da mettere in campo. Non la votate, lo dico per i 21 cittadini che ci ascoltano, forse 22.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio. Consigliere ha quattro minuti a sua disposizione, li ho controllati.
Vi prego, in merito al richiamo che ho fatto stamattina di fare silenzio in Aula. Abbiamo concordato di tenere un atteggiamento ed è mio compito richiamare quando non lo facciamo.
Invito tutti, prego Consigliere Cesetti, prego Consigliere Marinangeli, prego l’Assessore ed il Consigliere Baiocchi, a fare silenzio. Lei, Consigliere Mangialardi, non continui finché non c’è silenzio assoluto in Aula.
Maurizio MANGIALARDI. Ringrazio …
PRESIDENTE. Ci mancherebbe, le do la parola quando c’è silenzio perché credo che la materia non meriti questo argomento, soprattutto ed ancora di più la posizione che abbiamo assunto questa mattina che è quella dell’estrema attenzione per la sensibilità di tutti
Il mio compito purtroppo è attuare quanto ci siamo detti. Grazie.
La prego di continuare.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente, anche per l’accortezza che il tema merita. Spero che oggi non ci siano neanche quelle 21 persone e soprattutto che non ci sia la famiglia perché diamo la dimostrazione che ci sia solo e semplicemente il gioco delle parti.
Un atto che non può essere modificato perché già il Consigliere Mastrovincenzo, che di solito è stringato del suo, questa volta è stato ancora più efficace e dice solamente di mettere le risorse. Le abbiamo richieste già nel bilancio, che non abbiamo nemmeno richiamato. Che cosa dobbiamo trasmettere fuori?
Presidente, lei all’inizio ha fatto appello al nostro approccio deontologico, ma qual è? Se su una mozione non dobbiamo dire nulla, forse era meglio il silenzio per rendere un omaggio vero. Ci siamo arrampicati sugli specchi per attribuire al cattivo Partito Democratico che arriva qui e vi dice: “Guardate, vi siete dimenticati” e non ce lo avete detto voi che lo potevate fare perché nessuno ve lo ha impedito, siete sempre bravi a copiare le mozioni e le leggi per far sì che poi si possa arrivare ad un testo condiviso, nemmeno questo. Mi costringete a parlare di un tema e non ne avrei voglia per nulla, chiaro? E invece solo per arroganza, per supponenza avete un po’ umiliato quest’Aula, ma soprattutto la memoria di un grandissimo medico che celebriamo ognuno cercando di coglierne un pezzo di umanità.
Andate a rileggere l’intervento che il figlio ha fatto in quest’Aula e ci dovremmo tutti vergognare perché quelle parole, che erano riferite al recupero di un intervento del padre di vent'anni prima, sono attuali, riferite alla classe politica e voi siete in questo momento l’esempio peggiore.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione gli interventi dei miei colleghi e sono state messe in campo tante e tali di quelle sfumature che probabilmente sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono, per cui chiedo formalmente una sospensione per vedere se si può arrivare a una soluzione condivisa. Grazie.
PRESIDENTE. Concedo la sospensione.
La seduta è sospesa alle ore 13,45
La seduta riprende alle ore 14,05
Presiede il Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Vi prego di riprendere posto in Aula. C’è stata la sospensione chiesta dalla Consigliera Monica Acciarri.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, a nome dei componenti dei gruppi della maggioranza e a nome mio personale dichiaro di votare a favore di questa mozione, con la premessa necessaria che il Presidente della Giunta della Regione Marche Francesco Acquaroli, sabato scorso a Castelplanio, aveva ed ha confermato l’impegno economico, di fronte alle massime autorità presenti e a tutto il pubblico, di stanziare la somma necessaria e non solo per quanto riguarda il finanziamento della legge. Mi ha pregato di ricordare questa sua presa di posizione di fronte a tutta l’Aula, non essendo in questo momento presente per un impegno urgentissimo nelle sedi della Giunta.
I gruppi della maggioranza mi hanno delegato a dire che vogliono dare un impegno attivo, leale, sincero nei confronti di quella che viene considerata una figura importantissima per la nostra comunità, poi in futuro ognuno farà le necessarie valutazioni in merito alla legge, ma rimane ferma la volontà di sostenere l’impegno del Presidente Acquaroli e quindi di votare la mozione n. 343 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ringrazio tutti per questa accettazione di rispetto della dichiarazione di voto.
Mozione 343. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 140
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Realizzazione di interventi infrastrutturali considerati prioritari per l’area di crisi industriale complessa del Distretto pelli-calzature Fermano-Maceratese, per il potenziamento viario della Provincia di Fermo, e per il collegamento con il nuovo Ospedale del Fermano”
Mozione n. 320
ad iniziativa dei Consiglieri Putzu, Marinangeli, Livi, Borroni, Ciccioli, Serfilippi, Acciarri, Bilò, Menghi, Elezi, Cancellieri, Marinelli
“Potenziamento dei collegamenti stradali intervallivi nelle province di Fermo e Macerata”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 140 dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri e la mozione n. 320 dei Consiglieri Putzu, Marinangeli, Livi, Borroni, Ciccioli, Serfilippi, Acciarri, Bilò, Menghi, Elezi, Cancellieri, Marinelli, abbinate. Su queste due mozioni è stata presentata una risoluzione a firma dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Putzu, Marinangeli, Livi, Borroni, Ciccioli, Serfilippi, Acciarri, Bilò, Menghi, Elezi, Cancellieri, Marinelli, Marcozzi. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. D’accordo con i presentatori dell’altra mozione - entrambe come ha ricordato lei sono confluite nella risoluzione - rinunciamo di fatto agli interventi perché già il dibattito in Aula c'è stato, tra l'altro la risoluzione, come le mozioni, indica dettagliatamente quali sono gli interventi.
Non credo che ci sia bisogno di discutere in questa Aula perché c'è stata una perfetta convergenza tra le due mozioni su quelli che sono gli interventi prioritari per quanto riguarda la Provincia di Fermo e la Provincia di Macerata e il distretto pelli/calzature, quindi d’intesa diamo per lette le mozioni ed illustrata la risoluzione.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Per ribadire quanto già anticipato dal Consigliere Cesetti, si tratta di interventi già programmati e partiti con la precedente amministrazione, che questa sta continuando, sta sviluppando e sta cercando di incrementare.
La risoluzione è la sintesi di una visione comune sotto certi aspetti, quindi procediamo con il suo voto. Grazie.
PRESIDENTE. Leggo il dispositivo: “Impegna il Presidente della Giunta regionale: 1) ad assumere tutte le iniziative politico-istituzionali necessarie affinché venga istituito l’apposito tavolo istituzionale tra MiSE, MIT, Regione Marche e Invitalia, già previsto nell’Accordo di Programma approvato dalla Regione Marche con DGR 223/2020 e definitivamente sottoscritto in data 5 agosto 2020; 2) a promuovere e concordare nell’ambito del predetto tavolo istituzionale la definizione dei percorsi amministrativi e finanziari necessari all’attuazione degli interventi infrastrutturali considerati prioritari per l’area di crisi industriale complessa del Distretto delle pelli-calzature Fermano-Maceratese così come individuati dalla Regione Marche ed espressamente riportati nell’Accordo di Programma; 3) a promuovere, in esito alle risultanze del tavolo istituzionale, l’approvazione e la sottoscrizione di un addendum all’Accordo di Programma per la concreta realizzazione degli interventi infrastrutturali; 4) ad assumere tutte le iniziative e adottare i provvedimenti di competenza affinché vengano portate a termine le opere già finanziate in modo da rafforzare le vie di accesso al quartiere Campiglione facilitando l’accesso alla struttura ospedaliera in corso di ultimazione ed ai servizi che nasceranno nelle vicinanze. In particolare:
- la realizzazione della rotonda di San Marco all’intersezione tra la SP 224 Paludi e la SS 16 Adriatica;
- il potenziamento della Lungotenna e il suo collegamento con il casello autostradale di Porto S. Elpidio ai fini di una viabilità più funzionale per la popolazione residente lungo l’area costiera (Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Valdaso e parte di Fermo);
- il completamento della nuova bretella di Molini di Tenna;
- l’ammodernamento della SP 203 (Corta per Torre) e ottimizzazione dell’intersezione tra la SP 219 Ete Morto e la SP 9 Campiglionese;
5) ad attivarsi per reperire finanziamenti per il potenziamento del collegamento tra lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio e il costruendo Ospedale di Fermo lungo la vallata del fiume Tenna; 6) ad attivarsi per potenziare la strada Mare-Monti del tratto Servigliano-Amandola; 7) ad attivarsi per migliorare i collegamenti intervallivi tra il fermano e la vallata del fiume Chienti nel maceratese attraverso gli adeguamenti funzionali della strada SS 78-SR 502 nel tratto Amandola Sarnano Caldarola; 8) ad attivarsi per completare il miglioramento del collegamento viario della Val d’Aso; 9) ad attivarsi per potenziare i collegamenti tra le vallate del fiume Chienti e Potenza nel maceratese; in particolare:
- collegamento tra Tolentino e San Severino;
- completamento ultimo tratto della Pedemontana Muccia e Castelraimondo;
- collegamento Sforzacosta-Macerata-Villa Potenza;
10) ritenere, comunque, prioritaria la ricerca e l’assegnazione di risorse per la realizzazione, adeguamento e/o potenziamento di opere essenziali per lo sviluppo dell’intero territorio del Distretto pelli-calzature Fermano-Maceratese quali:
- realizzazione della terza corsia autostradale A14, con inclusi gli interventi compensativi, quali: a) realizzazione del by-pass lungo la Valdete, dal casello Fermo-Porto San Giorgio alla SP Pompeiana, in modo da decongestionare il traffico nell’abitato di Salvano con conseguente riduzione dell’inquinamento e miglioramento della qualità di vita all’interno del quartiere; b) progettazione e realizzazione del secondo tratto della SP Mezzina che rivoluzionerebbe in positivo i collegamenti con la Valdaso ed i Comuni della zona a sud della Provincia di Fermo;
- realizzazione della Mare-Monti sia nel tratto Servigliano-Amandola che nel tratto della Media Valtenna;
- adeguamento e potenziamento della Valliva dell’Ete Morto (Strada del Cappello) da Massa Fermana a Monte Urano;
- intervalliva Tolentino-San Severino Marche-Castelraimondo;
- miglioramento degli standard di funzionalità e di sicurezza della rete provinciale interconnessa tra Fermo e Macerata nei termini indicati dall’Accordo di Programma (cfr. ADP pag. 41)”.
I Consiglieri che l’hanno sottoscritta sono coloro che avevano firmato le rispettive mozioni prima citate.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Voto favorevole e credo che sia un voto importante perché comunque è una presa d’atto della consapevolezza e della necessità di proseguire nel percorso che ha indicato anche il Consigliere Marinangeli. Immagino che gli uffici del Consiglio faranno un comunicato, altrimenti lo dovrò fare io nei prossimi giorni e lo condivideremo insieme.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Brevemente per annunciare il nostro voto favorevole.
Permettetemi di dire grazie all’Assessore Baldelli, al Presidente Acquaroli ed alla Giunta che ha voluto investire nel fermano perché ci sono opere che erano già partite, ma ce ne sono altre che prima non si conoscevano e grazie a questa Giunta si sta andando avanti verso una programmazione importante di fondi e di infrastrutture per il fermano e per il distretto fermano/maceratese.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,20
La seduta inizia alle ore 10,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 107 del 4 aprile 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 105 del 21 marzo 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Richiamo l’attenzione di tutti voi a quanto sto per comunicarvi e vi chiedo il massimo silenzio: “Gentili colleghi Consigliere e Consiglieri, preso atto di quanto avvenuto in passato all’interno dell’Aula consiliare, d’accordo con i Presidenti dei gruppi consiliari, stigmatizzo ogni atteggiamento inadeguato al contesto, ruolo e funzioni compiute e svolte all’interno dell’Aula stessa. Richiamo tutti al rispetto delle istituzioni che rappresentiamo, rispetto personale, rispetto del regolamento sull’atteggiamento da tenere in Consiglio regionale. Ogni violazione pur minima non potrà essere più tollerata, come non sarà più tollerato l’abuso del diritto del Regolamento”. Grazie.
Interrogazione n. 766 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Stato di avanzamento mozione n. 273 del 28/10/2022 e interrogazione a risposta immediata n. 629 del 30/11/2022”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 766 – a risposta immediata -del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Io ho una nota del Dipartimento, in pratica, sulla base di quanto argomentato dal Consorzio di bonifica con nota del 13 marzo 2023, si riporta che il Consorzio di bonifica ha attivato l’unica misura applicabile per poter esentare i proprietari danneggiati dall’alluvione dal pagamento del contributo di bonifica per l’anno 2023, attraverso l’utilizzo del fondo di solidarietà interno al Consorzio, inoltre ha specificato che saranno esonerati anche dal pagamento delle annualità successive fino al ristoro dei danni subiti da parte dello Stato.
In allegato abbiamo tutti gli interventi del Consorzio di bonifica relativamente ai lavori, con tanto di mappe, cartine e tutto ciò che può essere utile per una successiva analisi da parte vostra, come integrazione all’interrogazione presentata.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Con la mozione 273 del 28 ottobre abbiamo impegnato all’unanimità il Presidente e la Giunta a richiedere che venisse annullato il pagamento del contributo di bonifica inviato ai contribuenti dei Comuni colpiti dall'alluvione dello scorso 15 settembre, nonché il condono dei bollettini e delle cartelle relative non pagate.
Non sapendo nulla abbiamo fatto un'interrogazione alla quale ci era stato risposto che gli uffici non avevano inviato al Consorzio la mozione, ripeto, approvata all'unanimità.
Chiaramente la risposta del Consorzio non ci soddisfa perché all'interno del fondo di solidarietà ci sono solo le aziende agricole e il Consorzio di bonifica manda anche ai cittadini che hanno apprezzamenti di terra, che non sono necessariamente aziende agricole che hanno capannoni industriali fuori dalle zone artigianali, quindi questo non ci basta e non ci basta solo per l'anno 2023.
Se il Consorzio di bonifica vi ha fornito gli interventi, dovrebbe anche fornirvi i non interventi che non ha fatto in quelle zone, sono ben chiari, sono i pallini indicati nelle mappe con il color bianco, che evidenziano le responsabilità dei mancati interventi che hanno sicuramente aggravato le cause delle varie fiumane dei corsi d'acqua.
C'è stata una responsabilità nel non …
Interrogazione n. 771– a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Cesetti, Casini, Carancini, Bora, Vitri, Biancani
“Scadenza del mandato del Commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 771 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Cesetti, Casini, Carancini, Bora, Vitri, Biancani.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Premesso che con la delibera di Giunta regionale n. 445 del 27 marzo 2023 la Giunta regionale ha deliberato di rinnovare l'incarico di Commissario straordinario della Fondazione Città di Senigallia all'Avv. XY, stabilendo come scadenza il 30 aprile 2024 e confermando gli obiettivi già indicati nella precedente delibera di Giunta regionale n. 169 del 28 febbraio 2023.
Con riferimento alle considerazioni contenute nella interrogazione, si rappresenta quanto segue.
Innanzitutto, con riferimento alla affermata illegittimità della nomina del Commissario straordinario si sottolinea che il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica è ancora pendente e la Regione ha svolto argomentate difese in tale sede. Pertanto, tale affermazione di illegittimità è totalmente pretestuosa oltre che inopportuna essendo sub judice.
A differenza di quanto affermato nella interrogazione, la Giunta regionale ha preso atto degli apprezzabili risultati raggiunti dal Commissario nel periodo di commissariamento, come dettagliati nelle relazioni sotto molteplici piani organizzativi e gestionali. Le relazioni sono in possesso degli interroganti in quanto sono state oggetto di accesso agli atti da parte del Consigliere Mangialardi.
Con riferimento ai risultati di bilancio 2022 e alle asserite perdite, nella relazione si sottolinea che a fronte di una registrata perdita di 369.494 euro si deve tenere in considerazione il netto degli ammortamenti post 2012 per cui il risultato effettivo per il 2022 attesta un utile di 3.468,24 euro.
Complessivamente, tenuto conto dei consistenti risparmi di spesa e del percorso amministrativo gestionale ancora in fase di completamento, il risanamento finanziario fino a questo momento operato risulta soddisfacente e necessita di proseguimento.
Come affermato nella delibera di Giunta regionale 445/2023 con "riferimento ai progetti che risultavano avviati e ai giudizi in corso, il Commissario ha proseguito le azioni nell'interesse della Fondazione anche se i limitati tempi del commissariamento e la complessità delle procedure non ne hanno consentito la conclusione".
Proprio a fronte delle numerose e articolate attività intraprese, che presuppongono una unitaria valutazione, la quale nel breve periodo può essere fornita in maniera particolarmente attendibile da chi conosce in maniera approfondita le questioni, è stato deciso il rinnovo del commissariamento.
Tale decisione di rinnovo si è resa necessaria anche a causa degli ulteriori elementi critici sottoposti dal Commissario con la nota prot. 346241 del 27 marzo 2023 che potrebbero ulteriormente aggravarsi all'esito della imminente decisione della Cassazione sul contenzioso con la società Autostrade e in considerazione delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica e dall'Anac sulla Fondazione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Assessore, dovrei dichiarare soddisfazione, ma in realtà sono sbalordito, anche perché dovrebbe essere decaduta la mia interrogazione, con la quale chiedevo quale fosse la vostra intenzione ed oggi lei ci dice che avete già rinnovato.
Come detto nella relazione del 18 luglio: “la mia azione è stata resa molto difficoltosa dalle iniziative politico amministrative di alcuni membri di minoranza del Consiglio regionale e comunale, finalizzate alla revoca della mia nomina. Anche sui media talune di queste persone e altre hanno tentato di delegittimare il mio operato”. Assessore, sto leggendo la relazione finale che il Commissario, che avete nominato in maniera legittima, tenta di giustificare la sua incapacità di operare rispetto alla missione. Se il Commissario, che avete nominato, a cui è stata defraudata l’azione democratica di gestione di quell’ente, avesse chiuso completamente i servizi, i risparmi sarebbero stati decisamente più evidenti e marcati. Via tutto il personale e, se avessimo chiuso la Rsa che, lo sappiamo tutti e lo abbiamo già dimostrato, è un costo per il servizio prestato alle comunità, i risparmi sarebbero stati centrati, non ci può essere soddisfazione e c’è solo sbigottimento perché avete rinnovato …
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Sono pochi 3 minuti, se il count down parte a 2,45, come è partito per il Consigliere Mangialardi … Facciamolo partire quando uno comincia a parlare, altrimenti di fatto viene vanificato il diritto di rispondere in maniera compiuta. Lo dico perché mi sembra di rispetto per tutti noi.
PRESIDENTE. Lo verifichiamo. Parte in maniera automatica appena il microfono si apre, comunque lo verifichiamo.
Interrogazioni n. 762– a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Previsione area per lo stoccaggio del materiale necessario all’allestimento dell’Ospedale da campo nella futura sede ex-Genny di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 762 – a risposta immediata – della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Grazie, Consigliera Lupini. Lei mi ha già posto in un’altra occasione qualcosa che riguardava questa situazione, la novità di oggi, fortunatamente, è che tramite una manifestazione di interesse lo scorso anno abbiamo individuato una sede unica per tutte le attività della nostra Protezione civile e l’abbiamo individuata nella ex Genny, vicino all’ingresso dell’autostrada Ancona sud nel comune di Ancona. Non abbiamo ancora acquisito l’area e l’immobile, ma abbiamo di fatto precontrattualizzato, quindi abbiamo già un accordo con l’attuale proprietà, abbiamo rivisitato quella che era l'offerta al ribasso ed abbiamo anche avuto un ulteriore vantaggio economico dalla contrattazione. Insieme al Comune di Ancona abbiamo verificato la possibilità di utilizzo di quell'immobile secondo le nostre esigenze perché oggi quello è un immobile commerciale e non potrebbe ospitare altro, ma il Comune di Ancona ci sta agevolando tramite una variante all'adeguamento di quel tipo di utilizzo. Possiamo dare con dovuta certezza, anche se ancora non definita, l'acquisizione di quell'immobile da parte della Regione in tempi relativamente brevi, poi è chiaro che una volta chiusa la trattativa, ufficializzata ed acquisita quell’area c'è una sistemazione e ristrutturazione approfondita da dover portare avanti. Abbiamo già circa 5 milioni di euro per questo tipo di attività in bilancio, parliamo di due anni tra acquisizione, ristrutturazione e attività, dicendo due anni dico una situazione possibile, ma ad oggi non identificata.
Tutta questa premessa per dirle che all'interno di questa area, che è sufficientemente grande, mi dicono dalla Protezione civile, probabilmente potrà essere installata anche questa struttura che lei oggi mi richiede, ma se oggi le devo dare la certezza matematica non gliela posso dare per serietà, perché tutto il business plan (ridefinizione degli spazi, disegni e altro) non è ancora stato compiuto, anche perché avremmo fatto un lavoro troppo a monte rispetto allo stato di avanzamento delle situazioni. Quindi l’acquisizione è certa, la variante c'è stata assicurata da parte del Comune, seguirà l’acquisto e la riqualificazione, nella quale cercheremo di prevedere anche quest'area adibita a questo tipo di utilizzo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che ci lascia un po’ sospesi perché io avevo già portato all’attenzione di quest’Aula il problema dello stoccaggio del materiale necessario ad allestire velocemente, nei tempi possibili, un ospedale da campo.
Quello che è chiaro è che ancora oggi dovremo aspettare un tempo congruo, che forse sono due anni, che comunque non è adeguato al tipo di emergenza che poi andrebbe a ricoprire. Far fronte ad una emergenza non può certo aspettare i tempi tecnici di una pianificazione del genere, quindi le chiedo di tenerci aggiornati, di tenere aggiornati i marchigiani e le marchigiane perché l'incubo di una nuova emergenza …, ormai tutti sappiamo bene e abbiamo una attenzione particolare all’aspetto dello stoccaggio. Poi qual è il problema? L’avevamo detto già a dicembre, si rallenta fortemente il tempo in cui possiamo far fronte ad un'emergenza di qualunque tipo e purtroppo la nostra regione ne ha conosciute diverse.
Insisto sui tempi e sul fatto che dobbiamo trovare delle soluzioni finché non sarà chiara e definita la nuova sede e sarà possibile comunicare una data certa che sia la più vicina possibile.
Chiedo di nuovo una velocità maggiore, una soluzione che faccia magari da cuscinetto e una comunicazione tempestiva. Grazie.
Interrogazione n. 764 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Presenza di cinghiali nella città di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 764 – a risposta immediata – dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. La presenza della fauna selvatica, ed in particolare del cinghiale nelle aree urbane, rappresenta un fenomeno che in questi ultimi tempi si sta manifestando in maniera sempre più significativa in diverse città italiane, le cui azioni di contrasto sono complesse sia sotto il profilo tecnico che normativo.
La valutazione del quadro normativo di riferimento rappresenta il presupposto per individuare: quale soggetto sia competente in materia, quale procedura sia possibile adottare e quali tecniche possono essere impiegate.
Va subito specificato, perché c’è molta confusione su questo argomento, che la tutela e la gestione della fauna in base al Titolo V della Costituzione è materia di competenza legiferativa esclusiva dello Stato. Pertanto la Regione può solo adottare norme di recepimento della legislazione nazionale. Questo lo voglio sottolineare perché spesso veniamo stimolati come Regione sui cinghiali, noi adottiamo le norme che recepiamo dalla legislazione nazionale.
Quanto riportato nell'interrogazione "il controllo della fauna selvatica e la relativa regolamentazione sono di competenza della Regione Marche" e "il Comune non ha specifiche competenze in materia" è solo parzialmente corretto.
Infatti le Regioni hanno competenza di gestione e controllo della fauna solo sul territorio agro-silvopastorale, escludendo in tale accezione le aree urbanizzate. Se è vero che il Comune non ha competenza rispetto alla gestione della fauna selvatica tuttavia può sempre intervenire in caso di rischi per la pubblica incolumità.
E' quindi evidente che ci troviamo di fronte ad un vuoto normativo che la Regione, visto il problema emergente dei cinghiali, ha cercato di colmare con l'adozione di un protocollo d'intesa nel 2021 che ha visto il coinvolgimento di tutti gli attori che hanno competenze tecniche in materia, quali: Comuni, Provincie, Carabinieri forestali, Associazioni agricole e venatorie, Ambiti territoriali di caccia.
Con l'approvazione di tale protocollo la Regione ha messo a disposizione, sia nel 2021 che nel 2022, circa 70.000 euro per acquistare attrezzature di prevenzione e gabbie di cattura disponibili per i Comuni.
Con i propri tecnici, come previsto da protocollo, ha partecipato ad incontri con alcuni Comuni per valutare le azioni da intraprendere.
Rispetto alla volontà di presentare una proposta di legge regionale volta a normare gli interventi di controllo nelle aree urbane, viste le notizie che anticipavano una riforma in merito della normativa nazionale, si è deciso di attendere tale provvedimento che in effetti è stato approvato con la legge 197 del 29 dicembre 2022, che ha sostituito l'articolo 19 della legge157/92 riferito al controllo della fauna selvatica.
Possiamo anticipare che la proposta di Piano straordinario, qui c’è stata la nota da parte del Ministero per poter esprimere noi un parere, non sviluppa, a nostro avviso, in modo sufficiente strategie di contrasto per la presenza dei cinghiali in ambito urbano, ma sarà nostra cura fornire un contributo nei 60 giorni successivi all’approvazione del Piano straordinario.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Non sono soddisfatto della sua risposta, Assessore, perché lei ha parlato giustamente del protocollo firmato nel 2021 tra Regione, Anci, Associazioni di categoria ed in quel protocollo i soggetti firmatari si erano presi degli impegni. Il Comune di Ancona ha mantenuto i suoi, pur non avendo competenze specifiche in merito e non avendo risorse sta lavorando su interventi indiretti: le bonifiche di aree, che non fanno parte del verde urbano, la recinzione di siti sensibili, gli interventi sull’igiene urbana e sui rifiuti, la pulizia dei fossi e dei canneti nelle zone periurbane.
La Regione aveva preso degli impegni, che anche lei, Assessore, ha ricordato, in una sua recente dichiarazione sui giornali parlava di questa proposta di legge. E’ evidente che attendiamo tutti con molta ansia questa proposta di legge e se è anche solo parzialmente vero quanto dichiarato nell’interrogazione, cioè che il controllo della fauna selvatica e la relativa regolamentazione sono di competenza della Regione Marche, in parte questa affermazione è vera, auspichiamo una rapida approvazione della proposta di legge, soprattutto di interventi che aiutino come prevede il protocollo il potenziamento della Polizia provinciale in termini di organico, di risorse ed anche un maggior potere da dare ai Sindaci in termini di ordinanze per intervenire in situazioni così gravi e per affrontare questo fenomeno che sta creando tanto disagio nella popolazione.
Interrogazione n. 768 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Organizzazione degli screening mammografici per la nuova fascia 45-49 anni d’età annunciati per aprile 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 768 - a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In risposta all'interrogazione in argomento, devo riferire che la mammografia di screening presso l'ospedale di Pesaro impiega 20 giorni, mentre presso i distretti di Fano e di Urbino sono previsti 10 giorni.
Se durante lo screening l'accertamento risulta positivo, la presa in carico ha un periodo massimo di un mese, in questo mese possono essere effettuati ulteriori accertamenti: mammografia, ecografia, biopsie e quanto altro necessita per diagnosticare la patologia.
Il periodo di screening è gestito direttamente dall'Azienda sanitaria territoriale e per le donne da 45 a 49 anni le lettere di invito allo screening verranno spedite nei prossimi giorni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Assessore. Come sa questo è un tema su cui sono stata in prima linea già diverse volte in Consiglio regionale e questo credo sia il mio ottavo atto, ma non è ripetitivo, è semplicemente perché mancano ancora tutte le informazioni necessarie per capire come sarà attuata la campagna di prevenzione decisa più di un anno fa, che quindi già parte con oltre un anno di ritardo ed oltretutto ha una gravissima carenza, al momento mi risulta che non sono stati ancora allertati i sanitari che dovranno occuparsene. Glielo dico, Assessore, in modo collaborativo perché ci sono state delle donne che già nei primi giorni di aprile si sono recate sia negli ospedali che nelle altre strutture, ad esempio a Pesaro negli studi di Via Nanter dove ci sono mammografi, pensando di potersi prenotare autonomamente, di chiedere uno screening mammografico, e probabilmente questo è dovuto ad una disinformazione generale da parte della Regione a cui si potrà ovviare semplicemente. Ma il problema grave invece è che quei medici, quelle dottoresse e quelle infermiere che si trovano lì non sono state ancora avvisate su come dovranno intervenire, quando, per quanto tempo, se sono necessari turni straordinari di lavoro, come sarà attuata la campagna.
La mia domanda era proprio questa: le modalità di attuazione nella provincia di Pesaro-Urbino degli screening mammografici gratuiti per la fascia 45-49 anni d’età a decorrere dall’ 1 aprile 2023, lei mi ha risposto dicendomi che per chi prenota autonomamente lo screening mammografico ci sono 20 giorni di attesa a Pesaro, 10 a Fano e ad Urbino, cosa che in realtà a noi non risulta perché ho avuto telefonate e messaggi di donne che in realtà hanno avuto la prenotazione a distanza di mesi, ma la domanda riguardava la campagna di prevenzione.
Interrogazione n. 769 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Invito screening Ast Ascoli”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 769 – a risposta immediata – dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’oggetto di questa interrogazione riguarda lo screening del tumore alla cervice uterina. Al riguardo si deve riferire che il pap test viene eseguito ogni tre anni nella classe di età dai 25 ai 64 anni, questa procedura è in via di sostituzione con il test HPV, gli esami si svolgeranno ogni cinque anni per la fascia d'età dai 30 ai 64 anni, rimane fuori da questo contesto la fascia d’età dai 25 ai 30 anni. Le donne vaccinate possono eseguire, in questa fascia d’età, l’HPV test, se non sono vaccinate devono ricorrere al pap test.
Gli inviti per questo tipo di procedura sono stati inviati a dicembre in numero doppio, riferisce l’Azienda sanitaria territoriale, rispetto all’anno precedente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Non solo non sono soddisfatta, ma mi sento presa in giro, Assessore, perché lei dovrebbe sapere, gliel’ho già detto un'altra volta, che lo screening è bloccato in tre Aree vaste, segnatamente nell'Area vasta 5 anche per una questione di lettura dei vetrini in quanto non è stato riconfermato l’accordo con l'Area vasta 4 per la lettura dei vetrini dello screening.
Lei non mi può rispondere “in numero doppio”, che io non le ho chiesto, le ho domandato, e lei non ha risposto - ed è giusto che le donne che stanno ascoltando lo sappiano, come lo sappiano gli operatori che lavorano nei consultori - quante lettere sono state mandate nella fascia di tempo tra il 15 dicembre 2022 e il 15 marzo 2023. Le posso assicurare che negli scorsi anni venivano mandate almeno 9.000/10.000 lettere di invito per lo screening della cervice, evidentemente non le è stato dato il numero. Allora, mi preoccupo perché a lei non vengono forniti i dati, a lei hanno detto che lo screening non è stato bloccato, cosa che è certa, perché io le ho inviato anche i vocali di donne che dicevano che non venivano ricevute e che non potevano fare lo screening del collo dell’utero. E lei non mi ha risposto.
La cosa grave non è tanto che lei non abbia risposto a me, ma che non abbiano risposto a lei e che non le abbiano dato il numero. Numero doppio non significa niente, io le avevo chiesto il numero assoluto, quindi ripresenterò un'altra interrogazione oppure una richiesta di accesso agli atti perché lei questi numeri ce li deve fornire, soprattutto devono essere a lei forniti da coloro che evidentemente non le dicono com'è la situazione nei consultori.
Interrogazione n. 770 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Atti conseguenti l’approvazione definitiva della variante al PRG del Comune di Pesaro del 27 marzo 2023 per la realizzazione del Centro dedicato a persone affette da disturbi dello spettro autistico”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 770 – a risposta immediata – dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’oggetto di questa interrogazione riguarda la realizzazione del centro per le persone con disturbi dello spettro autistico nel nord della nostra regione.
Con atto del dirigente generale Asur 608/2018 si era stabilito che due dovessero essere i Centri, uno per il nord e uno per il sud.
Sempre nel 2018 è stato costituito un gruppo di progettazione, ma l’iter amministrativo di questo percorso è giunto fino ai nostri giorni, fino al 27 marzo 2023, quando il Comune di Pesaro ha approvato la variante per la realizzazione dell’opera. A quel punto viene istituito un nuovo gruppo sulla base della riforma che è stata attuata e che rende l'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro autonoma sotto questo profilo, quindi da questo momento riparte il gruppo di progettazione per realizzare l'obiettivo.
Voglio ricordare però che dal 2018 il procedimento è rimasto fermo, adesso dobbiamo accelerare le procedure e c'è da tener conto che in ogni caso, soprattutto per le famiglie di persone che hanno questo tipo di condizione sanitaria, sono stati fatti anche altri interventi, quindi diciamo che il centro del nord di cui all’interrogazione non è esaustivo di tutte le necessità di cui queste persone hanno bisogno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Assessore, devo dire la verità, nel marzo 2022 l’Asur aveva affidato l’incarico, è stato dichiarato nel corso di alcune mie interrogazioni, per avviare la progettazione, ma da quello che ho capito l’Asur ha affidato l'incarico solo per la richiesta di variante e se a tutt'oggi non è presente un progetto almeno definitivo, vuol dire che ancora il progetto deve incominciare.
Il Comune di Pesaro in pochi mesi ha approvato una variante per cui normalmente ci vuole almeno un anno e mezzo, io mi aspettavo che in questo frangente l’Asur avesse dato continuità all’incarico e avesse già definito il progetto definitivo, mentre oggi lei mi dice che verrà attivato un nuovo gruppo di progettazione, quindi, penso che la risposta non sia soddisfacente e mi auguro che questo progetto veda la luce quanto prima.
Ad oggi l’Ast potrebbe presentare il progetto e potrebbero iniziare i lavori, ormai se ne parla da molti anni, sono due anni e mezzo che siete in carica voi, due anni prima c'eravamo noi, quindi sono passati quattro anni e mezzo. I soldi ci sono, dal 2017 ci sono 800.000 euro previsti, nel 2019 è stata individuata la sede, poi ci sono state le votazioni e ad oggi abbiamo presentato uno schizzo. perché questo è, per la richiesta di variante, i tempi continuano ad essere purtroppo troppo lunghi e troppo lenti, spero che ci sia almeno un’accelerazione nell’incarico di progettazione.
Interrogazione n. 772 - a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Emergenza sicurezza quartiere Lido Tre Archi di Fermo - Risoluzione n. 61/22”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 772 - a risposta immediata - del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Così come eravamo d’accordo con l’interrogante Consigliere Cesetti, abbiamo riformulato il contenuto della mozione e ne abbiamo tratto un documento che vincolava tutta l'Assemblea legislativa regionale. Il documento è stato trasmesso al Gabinetto del Ministro dell’interno, io stesso ho sollecitato il Governo, in questo caso il Ministero dell’interno a dare una risposta, conto che possa arrivare al più presto anche perché vi è da parte di tutti la necessità e l’urgenza di intervenire in quella fascia di territorio che lega la Provincia di Fermo e il Comune di Civitanova Marche in cui sono avvenuti fenomeni criminosi piuttosto importanti e rilevanti.
La Regione ha interesse ad intervenire nell’esercizio dei suoi poteri in materia di polizia amministrativa locale in raccordo con lo Stato che ha, come è noto, la competenza in materia di ordine e sicurezza pubblica, quindi siamo in attesa di ricevere la proposta affinché si possa concludere un accordo di programma tra Regione, Comuni di Fermo e Civitanova Marche e Ministero dell’interno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini e devo dire che se è quello che lui ha detto, non ho motivi per dubitarne, mi ritengo soddisfatto della risposta e delle iniziative assunte dall’Assessore Saltamartini, nell'aver trasmesso al Ministro dell’interno la risoluzione approvata all'unanimità da questa Aula su una mia mozione, integrata con le indicazioni dello stesso Assessore Saltamartini, in particolare la richiesta di istituire a Lido Tre Archi un presidio fisso e permanente di polizia e comunque delle Forze dell’ordine.
Mi ha detto l’Assessore Saltamartini che è in corso anche l'attività per l'accordo di programma con i Comuni di Fermo, Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio e poi c’è anche il protocollo sulla sicurezza integrata con le Prefetture.
Chiedo al Vicepresidente un'accelerazione in questo senso, una risposta che sia positiva da parte del Ministro dell’interno perché gli ultimi episodi successi a Lido Tre Archi, dove si è sparato, sono state usate le pistole, sono il segno evidente che c'è la concezione di una impunità che non può essere più tollerata.
In quella realtà è necessaria una forte azione preventiva, che solo un presidio fisso può assicurare, ed una forte azione repressiva perché i delinquenti vanno sì educati, ma prima vanno portati in galera e poi nelle patrie galere vanno …
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
Interrogazione n. 773 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Risorse per il personale sanitario dipendente”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 773 - a risposta immediata - dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione si chiede di conoscere quali sono gli investimenti in materia del personale della sanità, in particolare per l'assistenza territoriale.
A questo riguardo è necessario premettere che il comma 274 dell’articolo 1 della legge finanziaria 234 ha preso in esame il potenziamento e l'assistenza territoriale in relazione al decreto ministeriale 77, emanato com'è noto lo scorso anno.
In applicazione del decreto ministeriale 77 sono state delineate nella nostra regione, anche con i fondi del Pnrr, la realizzazione di tutta una serie di strutture: case di comunità, hub spoke, centrali operative, ospedali di comunità, unità di continuità assistenziale e così via. Per tutti questi plessi sanitari è stato stimato un fabbisogno, per mandare avanti questo progetto, di 2.272 figure aggiuntive.
C'è da tener conto che le risorse stabilite dalla legge finanziaria per l'anno 2023 attualmente ancora non sono state ripartite tra le Regioni.
Che cosa sta facendo la Regione Marche per anticipare un po' il contenuto di queste strutture? E’ in corso una serie di incontri, un tavolo con le associazioni sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri, per avviare il percorso per la realizzazione delle associazioni funzionali territoriali, che sono studi associati di medici, i quali se si assoceranno avranno a disposizione tutta una serie di figure (l’infermiere, il tecnico informatico che potrà inserire direttamente le ricette nel sistema sanitario regionale).
Vorrei ricordare che questo Consiglio regionale ha approvato in sede di bilancio 3 milioni di euro per i prossimi tre esercizi, quindi sono 9 milioni per l'acquisto di strumentazioni che potranno garantire agli studi associati dei medici di medicina generale alcune prestazioni che oggi sono demandate ai pronto soccorso o alle strutture ospedaliere, quali per esempio la radiografia polmonare, l'ecografia, l'esame del sangue con delle piccole macchinette POCT.
Le associazioni funzionali territoriali, che anticipano l'applicazione del decreto ministeriale 77, sono un percorso che si sta sviluppando e conto che all’inizio della prossima settimana, dopo Pasqua, si possa arrivare ad un accordo con i medici di medicina generale per avviarlo. C’è già nella città di Sant’Elpidio a Mare uno studio funzionale avviato che eroga servizi ai cittadini.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. L’Assessore Saltamartini risponde parzialmente, però è utile averlo ascoltato perché viene smentito ciò che è detto costantemente, secondo il quale non ci sono risorse per l'assunzione di personale. Ci sono, in base al comma 274 articolo 1, per tutto il Paese 90 milioni nel 2022, 150 milioni nel 2023, 328 milioni nel 2024, 591 milioni nel 2025 e 1,015 miliardi nel 2026.
Queste sono le risorse stabilite dalla finanziaria del 2021, dal governo Draghi e smentisce che non ci sono risorse per il personale. La cosa strana dalle sue parole …, è assolutamente vero che voi programmate circa 2.272 persone all'interno del sistema della sanità territoriale, però in Commissione ho chiesto di capire, rispetto ai 2.272 della nuova pianta organica del sistema territoriale, quanti sono quelli che dentro questo numero sono già esistenti, questo le consentirebbe di comprendere quante persone devono essere assunte e soprattutto il rapporto fra la dotazione finanziaria e evidentemente il numero da assumere.
Lei addirittura mi parla di medici di medicina generale che con questa disposizione non c'entrano assolutamente niente, è il personale da assumere che naturalmente ha una rilevanza.
Spero che nel tempo lei arrivi …
Interrogazione n. 715
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Risorse umane e strategie per il rispetto delle tempistiche previste dal Pnrr”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 715 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Consigliera Bora, come lei sa, io ero già pronto la volta scorsa a darle risposta, composta di quasi tre facciate di risposta, sarà mia cura, avendo poco tempo, di consegnarle la copia, poi ho numerato con delle lettere le sue domande, dalla a) fino alla f).
a) Il Pnrr si prefigge di raggiungere i propri obiettivi non solo attraverso i rilevanti investimenti, ma anche tramite importanti riforme, una delle quali è quella della pubblica amministrazione che si vuole più efficace, efficiente e digitale.
In tale ottica di riforma strutturale, il Progetto 1000 esperti prevede il raggiungimento di target specifici: velocizzazione delle procedure complesse e abbattimento dell'arretrato che grava sulle amministrazioni. Gli esperti selezionati dalle Regioni sono quindi chiamati a reingegnerizzare le procedure e a definire nuove soluzioni, al fine di efficientare la PA sul lungo periodo e su tutti i livelli: Comuni, Province, Regione.
Proprio la contrattualizzazione degli esperti costituiva uno dei primi obiettivi del Pnrr e la Regione Marche, unitamente alle altre, ha contribuito a raggiungerlo entro il 31 dicembre 2021 permettendo all'Italia di vedersi corrispondere la prima rata del finanziamento europeo.
La Regione Marche, per l'attuazione del Progetto, ha redatto un proprio Piano territoriale, il quale individua 18 procedure complesse su scala regionale; tali procedure vedono di volta in volta coinvolti i vari enti territoriali, che siano i Comuni (ad esempio per le bonifiche), le Province (come nel caso delle autorizzazioni ambientali), la Regione (per le opere di edilizia ospedaliera). A dettare la strategia generale del progetto e a sovraintendere sulle attività più significative è stata posta la cabina di regia, che questa Regione ha voluto a composizione mista tecnico-politica, con la partecipazione di un rappresentante per ognuna delle seguenti associazioni: Anci, Upi ed Uncem, oltre che dell'Assessore regionale agli enti locali, al fine di assicurare la massima condivisione delle decisioni con tutti i livelli territoriali.
In questo primo anno di attività i 30 esperti selezionati hanno raggiunto i primi target e adempimenti del progetto. In primis, la misurazione dei tempi medi per la conclusione delle procedure complesse e il conteggio delle procedure arretrate. Hanno poi elaborato documenti programmatici (c.d. piani di azione) per descrivere la strategia di semplificazione prevista per i vari procedimenti, andando ad eliminare i vari colli di bottiglia, in particolare per le procedure delle Conferenze di servizi.
Parallelamente, gli esperti hanno garantito, laddove richiesto, specifici interventi di consulenza e supporto agli enti interessati dallo svolgimento delle procedure complesse previste nel Piano.
E’ infatti stato diffuso presso tutti gli enti territoriali un cruscotto contenente i contatti degli esperti e delle strutture regionali che li coordinano. Inoltre è stata realizzata, sul sito web ProcediMarche, un'applicazione per la prenotazione degli esperti, dove è possibile selezionare il profilo di interesse, consultando il calendario delle disponibilità.
b) Per quanto riguarda una delle aree di maggiore criticità per i piccoli Comuni, quella della contrattualistica pubblica e degli appalti, la Regione Marche, tramite la Suam, ha messo a disposizione dei Comuni 6 esperti di appalti pubblici che vengono assegnati ai territori provinciali con il compito di ausiliare e affiancare i Rup e i Segretari comunali, nell'obiettivo di ridurre i tempi necessari per l'aggiudicazione degli appalti pubblici.
Si è concluso il 10 marzo, a Fermo, l'ultimo degli incontri su base provinciale di presentazione dell'attività degli esperti di contrattualistica pubblica, che attualmente stanno svolgendo su richiesta e previo appuntamento consulenze agli enti locali.
Oltre a questa attività, gli esperti di appalti hanno predisposto apposita documentazione utile per facilitare il compito dei Rup delle singole stazioni appaltanti: un vero e proprio "kit di gara", aggiornato con le ultime novità legislative e giurisprudenziali.
Analogamente è pronta per essere messa a disposizione dei soggetti attuatori regionali, in particolare i Comuni, la documentazione relativa alla rendicontazione e controllo dei progetti (linee guida, manuali d'uso per il caricamento sui sistemi di monitoraggio, check list di controllo) che è stata inserita sul sito regionale Easy Pnrr di imminente pubblicazione. Prendo l’impegno di lanciare il portale entro il 5 aprile.
Tale documentazione sarà illustrata dai 5 esperti di monitoraggio nell'ambito di un evento sul tema di monitoraggio, rendicontazione e controllo dei progetti Pnrr, tema questo molto sentito presso gli enti locali e proprio ai loro tecnici e funzionari sarà rivolto. Faremo questo entro il mese di aprile.
Nonostante il lavoro di semplificazione e velocizzazione delle procedure sia solo alla sua fase iniziale, si sono già registrati risultati significativi in termini di recupero dell'arretrato, come nel caso delle procedure inerenti rifiuti, autorizzazioni ambientali ed energie rinnovabili, che hanno abbattuto dal 25 al 50% l'arretrato, come si evince dal rapporto inviato al Dipartimento della funzione pubblica.
c) Sempre a favore dei Comuni la Regione ha messo in campo una misura finanziaria aggiuntiva a quelle statali, per complessivi 300.000 euro, per potenziare gli uffici di progettazione dei piccoli Comuni, in forma associata, sulla base di avvisi pubblici regionali già pubblicati.
I criteri di riparto delle risorse sono stati approvati, previo parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali, con delibera di Giunta regionale n. 510 del 2 maggio 2022 e con delibera di Giunta regionale n. 1481 del 14 novembre 2022. Una parte delle risorse, pari a 200.000 euro, è stata liquidata con i decreti n. 68/SGP dell’1 settembre 2022 e n. 23/SGP dell’8 febbraio 2023, mentre per l'ultima parte dello stanziamento, pari a 100.000 euro, sono in corso le procedure di esame delle istanze dei Comuni.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. anche per aver concesso più tempo all’Assessore Brandoni. Trovo semplicemente assurdo questo sistema che è stato implementato, avrei volentieri ascoltato l’Assessore fino alla fine, comunque lo ringrazio per essere stato l’unico membro della Giunta, ad oggi, che mi ha anticipato che fornirà una copia scritta della replica che ha preparato, la leggerò con interesse.
Siamo ormai tutti consapevoli di quanto le Regioni e i Comuni siano coinvolti nella gestione del Pnrr in un rapporto che dev’essere di continua sinergia e confronto.
A questo punto della programmazione, però, non possono più essere nascoste le forti criticità che interessano sia il livello regionale sia soprattutto quello comunale e locale.
Sono in particolare due i problemi da non sottovalutare: la carenza di personale dedicato alla gestione del fondo e la mancanza di un'adeguata assistenza tecnica che, faccio ben notare a tutti, a differenza di quanto accade per i fondi europei che destinano una percentuale del 4% a questa voce, nel Pnrr, nonostante l'ingente somma da gestire, non è affatto contemplata.
Inutile ricordare quanto sia importante per una gestione ottimale del Piano avere a disposizione tecnici preparati, sia nella fase di progettazione che in quella di rendicontazione.
Sappiamo bene quanto un effettivo aumento della dotazione organica, anche a tempo determinato, può incidere in maniera positiva e rilevante nel buon esito e nel buon fine del programma.
Gli enti, tutti indistintamente, ma in particolare quelli di più piccole dimensioni, hanno assoluto bisogno di supporto e competenze aggiuntive per riuscire a concludere le complessissime procedure di gara per la realizzazione di opere o per l'attuazione di rilevanti investimenti, procedure che proprio per la loro natura richiedono tempi di attuazione lunghissimi e competenze specifiche.
Una situazione questa che, se non sbloccata immediatamente, rischia di trasformare il Pnrr da grande opportunità in una terribile "Spada di Damocle", correndo il rischio reale di dover restituire le somme ricevute a titolo di contributo se non dovessimo riuscire a rendicontarle e a spenderle entro il termine previsto.
Tutto questo premesso, a poco servono gli esperti che lo stesso Assessore Brandoni dichiara di aver nominato e che, purtroppo, nel piano complessivo della gestione del Pnrr, rivestono, come lei ha detto, tutt'altro ruolo.
Oltre a tutto questo, ci preoccupa la sensazione che la Regione Marche sia al momento in difficoltà nello svolgere al meglio i ruoli assegnati dalla legge, a partire da quelli più semplici, come la realizzazione del portale Easy Pnrr deliberato in Giunta ad ottobre scorso e che in sei mesi non siete stati in grado di rendere operativo, dalla presentazione prevista per il 30 marzo, leggevo sul giornale, siamo passati ad un generico dopo Pasqua ed oggi si dice che sarà reso operativo questa notte. Comunque sei mesi sono assolutamente troppi, figuriamoci per il resto come potrete essere operativi.
Ecco quindi che emerge quello che è il vero obiettivo di questa interrogazione: evidenziare una gravissima e pericolosissima criticità e sollecitare il Governo regionale a proporre delle possibili soluzioni, soprattutto in considerazione del perdurante stato di incertezza economica, che continua a condizionare gli investimenti strutturali in termini di aumenti delle materie prime e dei costi energetici. Aumenti che incidono sulla dilatazione dei tempi di realizzo degli interventi programmati.
Una proposta, ad esempio, potrebbe essere quella di sollecitare l'"amico" Governo centrale a +rendere superabili i limiti relativi alle assunzioni di personale per le Regioni, così come per gli enti pubblici, anche a tempo determinato, visto che come rivendica spesso il Presidente Acquaroli esiste una filiera politica diretta tra Palazzo Chigi e Palazzo Raffaello.
Proprio di questa mattina, d’altronde, è la notizia che il Governo Meloni, evidentemente in crisi nella gestione del Pnrr, ha previsto l’assunzione di nuovi assistenti, funzionari e dirigenti in quasi tutti i comparti.
Interrogazione n. 716
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Politiche attive per il lavoro e la formazione professionale atte ad arginare la fuga di giovani dalle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 716 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Per quel che riguarda la prima delle due domande, ci sono molte iniziative in questo momento in atto presso la nostra Regione per trovare i giusti percorsi per inserire nel mondo del lavoro i nostri giovani, evitando che si possano spostare verso altre regioni o all’estero.
Una delle iniziative più rilevanti è legata alla Garanzia occupazionale lavoro, il famoso piano Gol, sul quale la nostra Regione ha 14 milioni di euro a disposizione per questo primo anno e ne avrà poi anche per gli anni successivi.
Sotto questo punto di vista abbiamo già preso in carico come Centro per l’impiego oltre 20.000 persone disoccupate o comunque percettori di reddito o percettori di altri tipi di ammortizzatori sociali, nonché dei disoccupati cosiddetti puri, nel senso che non hanno altre fonti di sostentamento né di incentivi. Il nostro obiettivo era di 14.000 persone, siamo già a 20.000 ed abbiamo formalizzato i bandi per le attività di formazione alle quali dovremo inviare circa un terzo dei soggetti presi in carico.
Abbiamo anche messo a bando e individuato le prime agenzie private consulenti del lavoro che dovranno dare una mano ai Centri per l'impiego per poi collocare queste persone a seconda dello stato di avanzamento della loro preparazione. Una parte è stata giudicata immediatamente inseribile, una parte ha bisogno di corsi di formazione più lunghi, una parte necessita di corsi di formazione magari più brevi. Si è selezionato questo tipo di iniziativa ed è la cosa più importante che stiamo mettendo in campo.
Abbiamo la creazione d'impresa, un primo bando è stato inizialmente finanziato per 3,5 milioni, poi abbiamo aggiunto altri 3,5 milioni, quindi il primo bando che si è chiuso a gennaio l’abbiamo finanziato con 7 milioni di euro, ne uscirà un altro a maggio e anche lì abbiamo predisposto altri 7 milioni di euro, alla fine saranno circa 609 le attività di impresa finanziate.
Stiamo mettendo in campo anche le borse lavoro che abbiamo innalzato rispetto al passato da 700 a 800 euro mensili, da sei a otto mesi, abbiamo incentivato questo percorso, così come le borse di ricerca che abbiamo portato a 1.000 euro per 12 mesi. Abbiamo anche individuato un nuovo filone relativo alle start up innovative, cioè la creazione d'impresa con determinati aspetti avanzati, come la digitalizzazione e la meccatronica, riguarda borse lavoro che finanziamo non con 20.000 euro come le altre borse lavoro, ma bensì con 40.000 euro, in due annualità.
Sono moltissime le attività che stiamo mettendo in campo legate anche alla programmazione europea. Su questo abbiamo portato avanti anche molti incontri nei territori, otto fino adesso, che continueremo, con le associazioni di categoria, i sindacati, gli imprenditori per capire le reali esigenze che hanno le imprese e il mercato del lavoro, sulle quali finalizzare la preparazione delle persone, i corsi di formazione.
Interessanti sono dei bandi che stanno uscendo, li abbiamo già approvati in Giunta, per 2,5 milioni di euro, la cosiddetta occupazione garantita, per la quale le imprese ci propongono i nomi di persone da inserire al loro interno e alla fine del percorso formativo almeno il 50% dovrà essere occupato in maniera garantita.
Per quel che riguarda il potenziamento dei Centri per l'impiego abbiamo terminato le fasi concorsuali, c’è una graduatoria di 46 persone, inizialmente avevamo previsto 38 posti liberi, ma in vista di una serie di spostamenti, alcuni sono usciti o sono andati forse in pensione, oggi ne collocheremo 46. Praticamente tutti quelli che sono all’interno della graduatoria verranno collocati all’interno dei nostri Centri per l’impiego.
Per quel che riguarda i fondi del Pnrr abbiamo 6.530.000 euro disponibili e su questo stiamo operando per la formazione degli operatori, per rafforzare l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, per aumentare i sistemi informativi ed anche per l'adeguamento strumentale e infrastrutturale delle nostre sedi comprensive anche della possibilità, se dovesse esserci la giusta occasione o necessità, di arrivare all’acquisto di eventuali nuove sedi per i Centri per l’impiego. Al momento abbiamo impegnato 4.566.000 euro su 6,5 milioni.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. I dati che ci ha illustrato poco fa l’Assessore Aguzzi corrispondono a quelli che aveva già presentato in un'iniziativa a Pesaro ed in altre dedicate ai fondi europei.
E’ preoccupante da tutto ciò che ci ha appena illustrato la visione che ne emerge perché l’allarme è che la politica anche in questo caso abdichi totalmente al privato. Lei ha detto che sono state individuate agenzie private che daranno una mano nel collocamento ai Centri per l'impiego, cosa significa, che i nostri Centri per l'impiego in questi due anni e mezzo non sono stati messi nelle condizioni di lavorare adeguatamente?
Noi abbiamo dei Centri per l’impiego che in questi tre anni non hanno potuto lavorare in modo adeguato per trovare soluzioni a quella che è una vera e propria emergenza perché nel 2022 sono fuggiti dalle Marche 9.000 under 40. La cosa preoccupante è che questi 9.000 giovani (ragazzi e ragazze) sotto i 40 anni non sono fuggiti dalle Marche perché avevano lavori e prospettive sicuri negli Stati Uniti, in Inghilterra o chissà dove, ma nelle regioni limitrofe, nelle regioni vicine, Basta pensare che 5.344, più della metà, si sono trasferiti in altre regioni italiane, solo 3.400 si sono trasferiti all’estero, per un totale di 9.000.
Questo dato ci dimostra chiaramente che negli ultimi 2/3 anni sono mancate le politiche attive per il lavoro. Vorrei riportarle, prima che finisca il mio tempo, un esempio lampante, nelle Marche potrebbero esserci circa 60 mila studenti interessati dai Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, i cosiddetti PCTO, che hanno risorse destinate a questo scopo, eppure la Giunta Acquaroli e lei, Assessore Aguzzi, in questi due anni e mezzo non li avete mai utilizzati, non sono mai stati attivati i percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento.
Altro dato che rende l’idea di ciò che purtroppo non è stato fatto, finché non siamo arrivati alla terribile emergenza dei giovani in fuga, riguarda i 400 milioni di euro del PNRR ripartiti tra le Regioni, 400 milioni per le politiche per il lavoro, come li sta utilizzando, come li ha richiesti la Regione? La sua risposta su questo, che mi riservo poi anche di rileggere, risulta purtroppo molto evasiva: aumentare il tasso di occupazione facilitando le transizioni lavorative, nessun incontro tra domanda e offerta. Ci sono fabbriche che non hanno operai formati, la Regione come li sta formando? Cosa sta facendo per aiutarli?
Interrogazione n. 725
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo
“Dipartimento Salute Mentale dell’AST 1: grave carenza personale medico presso la Unità Operativa Complessa di Psichiatria di ‘Pesaro e Fano’ e presso la Unità Operativa Semplice Dipartimentale ‘Disturbi Comportamento Alimentare’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 725 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione viene posta una serie di quesiti a cui darò conseguentemente risposta.
Presso l’Unità operativa complessa di psichiatria di Pesaro e Fano sono attualmente in servizio 10 psichiatri più il direttore di Unità operativa complessa, più un medico in pensione che ha un contratto di 48 ore al mese.
Presso l’Unità operativa complessa psichiatria di Urbino sono in servizio 6 psichiatri più il direttore di Unità operativa complessa, più un medico in pensione per 48 ore al mese.
Non ci sono dei parametri univoci in Italia in riferimento alla domanda formulata dall'interrogante sul rapporto tra il numero degli psichiatri e gli abitanti di un certo territorio.
Per quanto concerne invece gli esiti delle procedure di reclutamento esperite posso comunicare che sono stati assunti 9 dirigenti medici a tempo indeterminato, 3 sono cessati dal servizio, è stato assunto un dirigente medico a tempo determinato ed è stato conferito un contratto libero professionale ad un medico psichiatra per 20 ore settimanali.
Al momento non ci sono graduatorie e il prossimo concorso sarà bandito non appena verrà formulato da parte dell’Azienda il piano del fabbisogno del personale che, come è noto, ogni anno le Aziende devono formulare sulla base delle risorse che vengono messe a disposizione dal servizio sanitario nazionale e ripartite tra le Regioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Assessore. Non mi ha risposto per quanto riguarda il Dipartimento dei disturbi del comportamento alimentare, partirò da qui, anche questo è un servizio importante benché attualmente sia in attività solamente uno psichiatra, mentre negli altri servizi sparsi a livello regionale ce n’è almeno uno con più un part time o due. Questo comporta che ogni volta che il medico psichiatra va in ferie, in malattia o manca per qualsiasi altro motivo tutta l’attività si blocca. Quindi la prima richiesta che le faccio è di riuscire a trovare almeno un part time psichiatra da mandare al Dipartimento dei disturbi del comportamento alimentare.
L’altra volta mi aveva detto che sarebbe stata definita la possibilità del ricovero all'interno dell'ospedale, prima Asur ora Azienda ospedaliera, per i casi più gravi, ma ancora questo tipo di accordo nonostante sia una Azienda unica non si è ottenuto.
Per quanto riguarda l’Unità operativa complessa di psichiatria Pesaro e Fano, Assessore, ci sono 10 psichiatri più il direttore su 280.000 abitanti, invece ci sono 6 medici più il direttore su circa 80.000 abitanti, anche se non ci sono normative che definiscono le proporzioni, queste sono evidenti, cioè la psichiatria di Pesaro e Fano ha sicuramente una pianta organica nettamente insufficiente rispetto alla normalità, che prevede uno psichiatra ogni 10.000 abitanti, oggi ce ne sono 10, quando ce ne dovrebbero essere 28.
La struttura potrebbe, dalle informazioni che ho preso, riuscire ad andare avanti anche con 17, ma attualmente con i licenziamenti, con i pensionamenti e con tutto quello che è successo, anche grazie al nuovo concorso, gli psichiatri sono al massimo 10.
E’ una situazione insostenibile anche perché il Dipartimento di psichiatria di Pesaro e Fano oltre ad occuparsi del reparto è chiamato a gestire i TSO.
I centri di salute mentale, a partire dalle attività dell’Umea e dell’Umee, fanno assistenza nei centri diurni, nelle varie strutture riabilitative convenzionate o meno, c’è veramente una carenza che sta creando grandissime difficoltà soprattutto ai pazienti ed anche alle famiglie che non riescono non solo a poter fare le prime visite, ma addirittura non riescono, qualora ne avessero bisogno, ad avere appuntamenti e sono costretti ad andare nel privato, pagando quelle prestazioni che dovrebbero essere …
Interrogazione n. 734
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Richiesta di chiarimenti in merito alla procedura concorsuale per direttore U.O.C Pronto Soccorso Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona (Torrette)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 734 dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione torniamo sulla questione relativa al bando di concorso per l'assegnazione del ruolo di direttore di struttura complessa dell’Ospedale regionale di Torrette. Prima di esplicitare i fatti in argomento è necessario fare una premessa perché sull'argomento sono state frammischiate e scritte una serie di questioni infondate e non veritiere.
Nel nostro sistema attuale, per applicazione diretta dei principi costituzionali, c’è una distinzione netta tra le potestà, i poteri e le responsabilità degli organi elettivi e gli organi di indirizzo politico, in questo caso la Regione e le Aziende sanitarie. Spetta infatti agli organi elettivi emanare le direttive e controllare che siano eseguite e spetta alle Aziende l'esercizio di poteri autonomi, che sono costituiti dai poteri di gestione, dai bandi di concorso, dalle gare e dagli appalti.
La materia di cui ci occupiamo, cioè il bando di concorso dell'Ospedale di Torrette, rientra integralmente nelle prerogative dell'Azienda sanitaria di Torrette e l'eventuale ingerenza da parte degli organi politici, per quanto riguarda le procedure concorsuali, potrebbe configurare addirittura ipotesi di reato, quindi dobbiamo tener distinte le due questioni, quella relativa al bando e quella del controllo da parte degli organi di natura elettiva.
Voglio dire che il principio è enucleato in modo icastico dall'articolo 4 del decreto legislativo 165/2001, che è il Testo unico degli impiegati civili dello Stato, che trae fondamento in tre principi costituzionali che sono l’articolo 97, che prescrive che la pubblica amministrazione deve agire in modo indipendente per garantire il buon andamento, l’articolo 98, che prevede che i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della Nazione, e l’articolo 95 che stabilisce che i Ministri, cioè gli organi elettivi, hanno una diretta responsabilità sugli atti compiuti. Sulla base di questi tre principi c’è la distinzione tra i poteri e le funzioni degli organi elettivi e degli organi amministrativi.
Ora nel caso in esame l’Azienda sanitaria di Torrette ha pubblicato l'avviso relativo al concorso nella Gazzetta Ufficiale n. 67 del 23 agosto 2022 e con la legge 5 agosto 2022 n. 118, che è entrata in vigore il 27 agosto 2022, cioè subito dopo la pubblicazione del bando, il legislatore è intervenuto sulla materia dei concorsi del personale sanitario stabilendo due importanti modifiche: la prima è che la Commissione esaminatrice deve garantire la parità di genere e questa norma viene introdotta in pedissequo rispetto di altrettante norme costituzionali, che sono gli articoli 3 e 51 della carta; in seconda analisi stabilisce che i soggetti che possono essere nominati nei concorsi per direttori di strutture complesse delle Aziende sanitarie devono essere i primi classificati e non più i secondi o i terzi.
Io mi ero già espresso in questa Aula rispetto a due interrogazioni che erano state formulate, una mi pare dal Consigliere Cesetti e l’altra dalla Consigliera Casini, in cui stigmatizzavo il fatto che nelle Marche era stato scelto il secondo della graduatoria per un incarico del genere a Fermo e il secondo in graduatoria nell’ospedale di Ascoli Piceno ed avevo esplicitato il convincimento che dovessero essere i primi ad essere nominati, così è stato, il legislatore ha recepito questo orientamento, e mi pare sia attuazione specifica, ripeto, dei principi costituzionali 3, 51, 97, 98 e 95 della carta.
Ora che cosa è successo? Che in applicazione della nuova norma, Torrette non ha dato più impulso alla procedura concorsuale ritenendo di dover applicare la nuova normativa, che è stata introdotta il 22 settembre 2022, conseguentemente nell’esercizio del potere di autotutela riconosciuto l'amministrazione ha revocato il bando precedente. La revoca di provvedimenti emanati dall'amministrazione prevede la possibilità che l'amministrazione possa rivedere l’interesse pubblico configurato all'inizio, che è stato modificato a seguito della legge per poi pubblicare un nuovo bando di concorso.
Voglio aggiungere, per le tante cose che sono state scritte e dette, che non è pretermessa, non è violata la posizione giuridica soggettiva di chi ha partecipato al concorso, quindi i concorrenti che avevano fatto precedentemente domanda non vendono minimamente lesa la loro posizione giuridica soggettiva. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. A Torrette con il bando di concorso di primario consumate una grave illegalità, Assessore Saltamartini, di cui lei è il responsabile e ispiratore politico, come dimostrano i fatti e le date che ricordo: il 27 febbraio 2023 lei scrive e vota la delibera n. 215, nella quale afferma il principio della transitorietà rispetto ai bandi già pubblicati; il 7 marzo 2023 risponde alla mia interrogazione dicendo che viene revocato quel bando perché c'è il tema della parità. XY che fino a quel momento ha dormito, è entrato il primo febbraio, il 16 marzo, dopo che lei ha risposto in Consiglio regionale, si sveglia e indice un nuovo bando, sostanzialmente non cambiando nulla, ma un po' cambia perché - devono sapere le persone - che tra il primo bando e il secondo non ci sono sostanziali differenze, ce n’è una un po’ rilevante che riguarda il punteggio, cioè si articolano i 30 punti del curriculum: nel primo bando 20 punti per quanto riguarda la storia e 10 punti per quanto riguarda la tipologia quantitativa della formazione e dello studio, nel secondo bando i 30 punti vengono spacchettati, si fa una piccola differenziazione e chissà, ce lo chiediamo, per chi sarà destinata.
Quello che voglio dirle, Assessore, è che lei prima ha smentito se stesso raccontando il 7 marzo una menzogna, dato che è evidente che lei è stato l'ispiratore di questo cambiamento e XY ha dovuto da questo punto di vista asservirsi a questa linea.
Seconda cosa, siete irresponsabili perché urtate e colpite l'autorevolezza di Torrette che è l'ospedale di secondo livello. Voi con la procedura in corso cambiate le carte in tavola, fate il gioco delle tre carte e a bando quasi concluso cambiate le regole.
Interrogazione n. 742
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Attuazione della legge regionale n. 14/2017 recante “Disposizioni per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e lo sviluppo di progetti a sostegno delle città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 742 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con legge regionale 14/2017 è stata istituita nella nostra Regione questa importante iniziativa, la legge è rubricata “Disposizioni per la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e lo sviluppo di progetti a sostegno delle città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti della regione Marche”. Diciamo che dopo un po’ di ritrosia da parte dei Comuni si è riusciti ad individuare Fano e Porto Sant’Elpidio quali Comuni capofila della rete delle città sostenibili e amiche dei bambini e degli adolescenti. Sono state assunte una serie di iniziative ed incontri, è stato pubblicato un libriccino sull'argomento.
Ritengo che questa legge debba trovare impulso dopo anni in cui, dal 2017, non ha avuto ulteriori interventi, quindi comunico all’interrogante che è stata emanata una direttiva al servizio sociale affinché venga fatto un bando per i Comuni delle Marche che possono essere messi nelle condizioni di portare avanti questo progetto, non più individuando direttamente i Comuni secondo un procedimento di individuazione sulla base di una valutazione soggettiva o addirittura politica, ma attraverso un bando a cui tutti i Comuni possono partecipare.
Concludo questo mio intervento in risposta all'interrogazione 742 per riferire che verrà emanato un bando affinché i Comuni, che lo riterranno, potranno portare avanti questa sperimentazione delle città amiche dei bambini. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi scoccia tornare sempre sugli stessi temi, però, Assessore, accolgo con favore l'idea del bando, ma è anche vero che per quest'anno, per il 2023, la legge regionale 14/2017 non è stata rifinanziata, mentre per i due anni precedenti era stata finanziata con 60.000 euro.
I Comuni che fanno parte della rete sono molto preoccupati, compresi i capofila, sia per il discorso delle risorse azzerate per il 2023, spero che in assestamento vengano rimesse, sia per il fatto che il protocollo d’intesa è scaduto, per cui una delle domande era relativa all'intenzione o meno della Regione di promuovere di nuovo la sottoscrizione di questo protocollo, che è fondamentale sia per le città capofila che per le città che fanno parte della rete.
Un’altra domanda a cui non ho avuto risposta è: se la Regione intende attivarsi per entrare a far parte della rete nazionale ed internazionale del progetto “la città dei bambini”, coordinata a livello nazionale dal Consiglio nazionale della ricerca, Istituto di scienze e tecnologia della cognizione, perché sarebbe, a nostro avviso, un passaggio molto importante.
Sinceramente non so neanche che cosa dire, se essere soddisfatta o meno, perché le risposte ai tre quesiti che avevo posto non ci sono state, se non il fatto che l'Assessore ha riconosciuto che questo è un progetto rilevante, che ha preso piede fin dal 1989.
Abbiamo la legge del 2017, per chi non conoscesse la filosofia che ne è alla base è che i bambini vengono individuati come parametri per valutare e mettere in campo le iniziative politiche cittadine, per quanto riguarda la mobilità, la sostenibilità, la partecipazione. Quindi c'è una casistica molto ampia di progetti dei Comuni che fanno parte della rete, è molto interessante perché è stato dato il via libera a grande fantasia e ci sono delle progettazione che andrebbero, a mio parere, sottoposte ad uno stimolo maggiore, come ha detto l'Assessore prima.
In questa esperienza sono coinvolte 200 città di 15 Paesi del mondo, sarebbe un peccato se dove è nata questa filosofia e questa progettazione non si desse maggiore impulso a tutto ciò.
Mi fermo qui, Presidente. Grazie.
Interrogazione n. 743
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Attività socio-sanitario-assistenziali presso l’Ospedale di comunità di Montegiorgio e lavori di adeguamento/miglioramento sismico e riqualificazione energetica inerenti la struttura”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 743 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione formulata dal Consigliere Cesetti, devo riferire che l’appalto è stato aggiudicato il 31 agosto 2021 con procedura condotta dalla struttura Suam con la formula del massimo ribasso. Il contratto è stato firmato in data 17 dicembre 2021 e si è proceduto con la delocalizzazione delle cure intermedie.
In fase di impostazione del cantiere si è rilevata, in contemporanea con l’avvio dei lavori per la rimozione dell'amianto, l’opportunità di rinviare l'avvio dei lavori principali sia per la sicurezza degli ospiti che dei lavoratori delle imprese, potendo procedere con la consegna parziale dei lavori principali e, a bonifica effettuata, con il certificato al competente ufficio del dipartimento di prevenzione.
I lavori sono iniziati pertanto il 7 novembre 2022, sono in corso e l’ultimazione è prevista trascorsi 270 giorni dalla data di inizio degli stessi.
Per quanto concerne il quesito: se attualmente sono con continuità espletate e garantite tutte le attività socio-sanitarie-assistenziali previste, la risposta che fornisce l’Azienda sanitaria territoriale è che si conferma l’esercizio di tutte le attività socio-sanitarie-assistenziali previste ad esclusione della residenza di cure intermedie dislocate nel presidio di Montegranaro.
L’ultimo quesito riguarda i provvedimenti e le soluzioni che si intendono adottare per una rapida ultimazione dei lavori. La risposta è che l’ultimazione dei lavori non può essere velocizzata, ma occorre seguire l'iter naturale dei procedimenti nel rispetto dei tempi contrattuali e delle esigenze di continuità dei servizi, quindi si è provveduto a garantire un percorso che possa assicurare i servizi nei tempi previsti e la conclusione dei lavori nei termini stabiliti dalle procedure di appalto. Grazie.
PRESIDETE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Anche in relazione a questa risposta, oggi è una buona giornata, sono soddisfatto, Assessore Saltamartini, perché ha spiegato i motivi per i quali i lavori sono ancora in corso, meglio, appena iniziati.
In una precedente risposta l'Assessore Baldelli competente per l'edilizia sanitaria diceva che il cronoprogramma dell'intervento prevedeva una consegna parziale, a stralci, con conclusione entro il 31 dicembre 2022. Naturalmente è passato da un bel po’ di tempo.
Però i motivi ci stanno, è rassicurante che tutte le attività siano comunque garantite, come è rassicurante il fatto che, non potrebbe essere diversamente, le cure intermedie torneranno presso il presidio di Montegiorgio.
Una cosa la voglio dire all’Assessore Saltamartini, non va bene che i dirigenti, i commissari in questo caso, anticipino la risposta dell’Assessore ad un'interrogazione, perché immediatamente dopo che io ho depositato l’interrogazione, che l'Assessore sicuramente ha trasmesso perché è sempre molto preciso e risponde sempre puntualmente, almeno alle mie, il Commissario della AST 4 ha pensato bene di fare una conferenza stampa a Montegiorgio, insieme al Sindaco, ovviamente in prossimità delle elezioni, ma ci sta anche questo, per carità, in cui anticipava la risposta dell’Assessore Saltamartini. Non è un atto nei miei confronti perché a me cambia poco, a me interessa quello che risponde l’Assessore, però non è un fatto particolarmente elegante nei confronti dell'Assessore con la delega alla sanità che ogni volta è costretto a tenere banco in quest’Aula dato che tutte le interrogazioni vengono rivolte a lui, avendo una delega pesante. D’altra parte non è elegante neanche un’altra cosa, che in quella circostanza si sia parlato del finanziamento di 4,1 milioni di euro disposto opportunamente dalla precedente amministrazione regionale dicendo che quel finanziamento per l’Ospedale di Montegiorgio sarebbe stato stanziato nel 2021, quando sappiamo bene che non è così.
Interrogazione n. 744
ad iniziativa del Consigliere Ausili
“Interventi sullo stabile ex Assam di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 744 del Consigliere Ausili.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Il Consigliere interrogante con l’interrogazione 744 del 17 marzo 2023 ad oggetto “Interventi sullo stabile ex Assam di Ancona” interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per conoscere se si prevedono interventi per la messa in sicurezza dello stabile ex Assam.
In relazione all’interrogazione presentata si significa che l'edificio in questione, precedentemente destinato a sede dell'ex Esam, poi Assam, è un immobile in disuso ed in completo stato di abbandono, dismesso dalla Regione Marche dal 2010 per la presenza di diverse tipologie di materiali contenenti amianto.
Tale edificio, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti e sulla base delle indicazioni del responsabile del rischio amianto della Regione Marche, è stato sottoposto ad un periodico monitoraggio ambientale per verificare l'eventuale presenza di fibre di amianto aerodisperse. Tali approfondimenti non hanno evidenziato la presenza di fibre di amianto aerodisperse, tuttavia l'amministrazione regionale ha ritenuto opportuno effettuare in tempi brevi un complessivo intervento di bonifica dell'amianto ed ha provveduto ad inserire nel programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025, nell'elenco annuale 2023, la delibera della Giunta regionale è del 6 marzo 2023, l'intervento denominato “Lavori di bonifica amianto presso ex sede Assam Ancona - Via Alpi” in cui si prevede la completa rimozione di tutti i materiali contenenti amianto per un importo complessivo stimato di 1,6 milioni di euro.
E’ già stato dato avvio al servizio di progettazione dell'intervento di bonifica che consentirà di eliminare definitivamente ogni rischio, anche solo potenziale, di contaminazione ambientale e conseguentemente di pericolo per la pubblica incolumità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Ausili.
Marco AUSILI. Grazie, Assessore. Effettivamente questa è una notizia importante ed è positivo che venga messa a tema affinché il Consiglio e soprattutto l’intera comunità vengano a conoscenza pienamente dei contenuti, dei numeri e dei tempi perché dal 2010 in quella porzione di Ancona si è assistito a un degrado crescente dato che lo stabile è rimasto senza un utilizzo chiaro.
Nel 2010 si è deciso di abbandonarlo senza prevedere da subito un utilizzo alternativo e ci si è limitati ad inserirlo tra gli immobili destinati all'alienazione che, come sappiamo, è sempre un percorso tortuoso e complesso senza tempi chiari. Quindi dal 2010 ad oggi quella presenza ingombrante ed incombente ha degradato il quartiere e la vita di chi ci insiste, ricordiamo la presenza dell’amianto e le ripetute effrazioni all’interno con ingresso di non autorizzati.
Una situazione che è stata al centro del dibattito cittadino ed anche addirittura, talvolta, nazionale in quanto la gravità è crescente. Riteniamo che l’importante investimento di 1,6 milioni di euro possa fare intravedere a quel quartiere un futuro migliore, che poi si compirà con altre progettualità. Grazie.
Interrogazione n. 748
ad iniziativa della Consigliera Acciarri
“Situazione carcere Ascoli Piceno detenuti psichiatrici”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 748 della Consigliera Acciarri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La Consigliera Acciarri pone delle domande relativamente al trattamento dei detenuti psichiatrici nella Casa circondariale di Ascoli Piceno. Il tema è particolarmente delicato e annoso perché molte patologie psichiatriche, che derivano da dipendenze patologiche e da altre condizioni psicofisiche di molti detenuti, richiedono che il nostro Paese possa e debba investire di più sul trattamento delle persone detenute.
Sono ancora convinto di quello che diceva due secoli fa Beccaria, il padre della criminologia, nei “Dei delitti e delle pene”, nel senso che il trattamento deve essere adeguato non sono per risocializzare, ma per garantire alle persone, che sono in espiazione di una pena criminale, la condizione migliore per poter rientrare nella società.
Rispondendo alle domande formulate dalla Consigliera Acciarri, devo precisare che per assumere gli psichiatri nell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, sono state fatte varie forme di reclutamento e dei concorsi che tuttavia non hanno trovato positivo riscontro. Pertanto, per garantire il servizio negli ATSM, che sono le articolazioni di trattamento di salute mentale poste all’interno delle case circondariali, l'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, formalizzando un accordo tra la direzione dell’Istituto penitenziario e il servizio sanitario, ha deciso di impiegare all'interno delle articolazioni di trattamento di salute mentale penitenziarie gli psichiatri del Dipartimento salute mentale e del Sert, che già svolgono i trattamenti delle dipendenze patologiche, questa è la modalità con cui non solo ad Ascoli Piceno, ma in tutt'Italia si sta provvedendo a garantire questi trattamenti.
Le altre domande, relativamente all'organico della polizia penitenziaria e se il personale della polizia penitenziaria gode di assistenza adeguata anche dal punto di vista sanitario, esulano dalla competenza regionale poiché si tratta di materia affidata in via esclusiva allo Stato dalla ripartizione prevista dall’articolo 117 della Costituzione.
Se l'interrogante lo ritiene può eventualmente riformulare queste domande con una mozione, poi possiamo approvare una risoluzione da inviare agli organi statali, segnatamente alle materie di competenza dello Stato.
La ringrazio comunque per la sensibilità che ha dimostrato con questa interrogazione perché, ripeto, anche per esperienza professionale, sono convinto che uno Stato deve essere molto rigido nel contrasto dei reati, ma deve essere molto professionale nel trattamento delle persone, soprattutto delle persone che hanno patologie psicologiche o psichiatriche come nel caso dell'interrogazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, perché ha dimostrato come sempre sensibilità su dei temi così delicati, anche la sua competenza di altro tipo sicuramente l'aiuta da questo punto di vista a farsi carico di certe problematiche.
Accolgo il suo suggerimento di fare una mozione perché sono temi che riguardano anche e soprattutto la politica nazionale per cui vale la pena di portarli avanti.
L'unica cosa che evidenzio è che il numero degli psichiatri, che comunque sono assegnati al carcere di Marino del Tronto, è insufficiente rispetto alla problematica. Devo dire che le direzioni hanno precedentemente fatto dei concorsi a tempo determinato per gli psichiatri, ma sappiamo bene che oggi i medici non ci sono, magari si potrebbe dare un suggerimento di politica sanitaria utile al trattamento dei detenuti psichiatrici, significherebbe anche avere una situazione tranquilla con la polizia penitenziaria.
Sono due facce della stessa medaglia: la polizia penitenziaria carente e i pazienti psichiatrici male assistiti, realtà che portano a forme che spesso leggiamo sui giornali, che ci mettono tutti un po' in difficoltà.
Allora, il suggerimento che si può dare di politica sanitaria è quello di emanare concorsi a tempo indeterminato, magari se lo psichiatra sa di partecipare ad un concorso a tempo indeterminato lo fa più volentieri rispetto ad un concorso a tempo determinato.
Mi ritengo soddisfatta di questa risposta e accolgo il suo suggerimento per la mozione. Grazie.
Interrogazione n. 750
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Mantenimento sportelli bancari aree interne”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 750 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Per quanto attiene alla risoluzione 53/2022, essa prevede un accordo regionale con Abi e con Banca d'Italia che non risulta essere stato stipulato finora da altre Regioni, in quanto inciderebbe sul libero mercato dei servizi bancari ed esulerebbe dalle competenze dell'Associazione bancaria italiana e dalle funzioni di vigilanza e controllo della Banca d'Italia, come si può verificare nell'elenco degli accordi con le Regioni pubblicati nella pagina web istituzionale dell'Abi.
La riduzione degli sportelli bancari, a causa della massiccia dematerializzazione dei rapporti creditizi, che sono attualmente gestiti prevalentemente on-line, rappresenta d’altro canto un fenomeno di notevole rilevanza in tutto il territorio nazionale, come risulta dalle indagini periodiche dell'Abi sulla distribuzione degli sportelli bancari nel Paese.
Non essendo emersa in sede istruttoria la possibilità di ottenere dall'Abi e dalla Banca d'Italia la permanenza degli sportelli bancari nei piccoli Comuni, non risultano intercorsi gli accordi e gli incontri nel senso previsto.
Gli sportelli postali già oggi offrono tutti i servizi bancari. Con il progetto Polis Poste Italiane intende rafforzare la propria presenza in 7.000 Comuni sotto i 15.000 abitanti e l’Ufficio postale dovrebbe diventare sempre più una casa digitale per il cittadino in cui poter espletare commissioni non solo di natura bancaria e postale, ma anche amministrativa, attraverso una maggiore interazione con la P.A.
Per tale ragione la risoluzione delle problematiche evidenziate nella risoluzione potrebbe avvenire in modo ottimale attraverso un potenziamento della rete degli sportelli postali, considerando le collaborazioni di rilievo regionale attivate per vari servizi di riscossione e di presentazione di istanze in materia tributaria, sanitaria, amministrativa. Ad esempio pagamento dei tributi, prenotazione vaccini, recapito a domicilio dei referti diagnostici, eccetera.
L’amministrazione regionale segue da anni in sede istituzionale il processo di evoluzione della presenza nel territorio di Poste Italiane ed è possibile valutare l'attivazione di ulteriori sinergie con Poste Italiane a seguito delle recenti chiusure di sportelli bancari.
Per quanto riguarda l'accesso al credito delle piccole e microimprese nei centri delle aree interne, è strategica l'azione dei principali Consorzi Fidi regionali, che anche grazie ai fondi istituiti dalla Regione esercitano un'azione di penetrazione su tutto il territorio per raggiungere quelle imprese altrimenti non finanziabili dal sistema bancario.
In tale contesto la strategia dei Consorzi si affianca al ruolo sussidiario della Regione, fornendo servizi finanziari alle imprese di quelle comunità territoriali. I Consorzi acquisiscono le esigenze finanziarie delle imprese spesso micro e piccole , dove sono in grado di soddisfarle direttamente lo fanno, dove invece è necessario l'intervento di una banca, si fanno promotori verso le banche del bisogno dell'impresa.
Da ultimo va ricordato che per mantenere la presenza dei servizi nei piccoli centri e nei borghi, tra cui il servizio bancario, è necessario favorire il mantenimento della presenza delle persone nei piccoli centri e la loro vitalità economica. Da questo punto di vista si ricorda che l'obiettivo del rilancio dei borghi dal punto di vista turistico e di conseguenza dal punto di vista economico, sociale e demografico, è uno dei punti principali del programma di legislatura, certamente una precondizione anche per scongiurare, almeno in parte, la chiusura degli sportelli bancari.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione è a prima firma del capogruppo Mangialardi, alla quale l'Assessore risponde, direi, non compiutamente, nel senso che l'Assessore ci pone una serie di ostacoli di natura formale, cioè la presunta violazione di norme relative alla concorrenza.
In realtà quella risoluzione, Assessore, era un atto politico dell'intera Aula, che impegnava voi, esecutivo di questa Regione, ad incontrare, a parlare, a fare lobby, come si dice tecnicamente, perché è evidente che la Regione Marche che si occupa dei piccoli Comuni e delle grandi difficoltà delle persone …, in particolare delle persone più fragili, quelle più anziane, anche alla luce di una serie di ulteriori chiusure che ci sono state in particolare nell’anconetano. Ricordo i Comuni di Staffolo, Cerreto d’Esi, Force nell’ascolano, Monte San Vito, Genga, Serra San Quirico e altri Comuni.
In realtà la risposta formalmente può essere anche assolta, però ho l'impressione, Assessore, che sia mancata una vera e propria azione. I io non so se lei ha la possibilità di metterci a disposizione le interlocuzioni formali con Abi e con Banca d'Italia, qualora ci fossero, anzi le sarei grato se ce le mettesse a disposizione perché credo che un incontro nel quale si possa condividere e cercare di far comprendere che la politica regionale, tutta l'Assemblea legislativa, non può che essere ostinatamente attenta ai piccoli Comuni. Piccoli Comuni con persone molto anziane, persone che hanno difficoltà a spostarsi con la macchina, che addirittura non possono spostarsi perché magari non hanno familiari. Si deve trovare una soluzione.
Fa piacere, anche se non è stato molto puntuale sulla questione degli uffici postali che avevamo posto in quella risoluzione, quello che le chiedo con disponibilità è di continuare a proporsi e soprattutto a porre in essere atti politici, interlocuzione formali che possano rendere coerente l'impegno politico.
Interpellanza n. 19
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Violenza ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni: politica del governo regionale in materia di formazione del personale, sensibilizzazione della cittadinanza, presenza dello psicologo, utilizzo di militari e istituzione di un coordinamento regionale per la raccolta e comunicazione dei dati”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 19 della Consigliera Lupini, che ha la parola per illustrarla.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Nell'esporre un po' il contenuto e la finalità di questa interpellanza, ricordo che lo scorso 12 marzo è stata la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Esiste presso la Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del servizio sanitario nazionale, quindi del Ministero della salute, l'Osservatorio sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, questa è una dotazione fondamentale che va ad anticipare quello che chiediamo in questa interpellanza.
E’ stata pubblicata la Relazione sulle attività di detto Osservatorio relativamente all'anno 2022 e in tale Relazione non esiste un rendiconto preciso della Regione Marche, quindi le segnalazioni sono solo su aggressioni fisiche.
Nella nostra Regione, che è la cosa che più mi preme sottolineare oggi e ascoltare poi la posizione della Giunta in merito, non esiste un coordinamento regionale, quindi le informazioni sono raccolte dalle singole Aziende e non risultano allo stato inviati i dati. Quindi, chiedo con questa interpellanza: l'orientamento dell'Assessore, in particolare della Giunta, in merito alle proposte dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, rispetto a: formazione ECM o non ECM, che è un aspetto assolutamente fondamentale. Va formato il personale sanitario e socio-sanitario in materia di prevenzione degli atti di violenza e di gestione degli episodi verificatisi; sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle condizioni di lavoro del nostro personale e alle conseguenze di eventuali atti di violenza, possiamo pensare, come suggerito dall'Osservatorio, anche a possibili e specifici progetti nelle scuole e università; presenza di un eventuale psicologo, adeguatamente formato, nelle strutture sanitarie che possa gestire tensioni e conflitti nelle aree di emergenza, pensiamo ad esempio, ma non solo, ai pronto soccorso, alle ambulanze, ai servizi per la salute mentale, ripeto, non solo, perché vorrei sottolineare l'urgenza di queste iniziative rispetto ai distretti sanitari per tutti quegli operatori che sono in prima linea rispetto all’utenza.
Possiamo pensare ad un supporto anche psicologico rispetto a chi ha subito degli episodi di violenza che non è solo fisica. In tutti i casi di violenza non possiamo pensare soltanto alle aggressioni fisiche, quindi dobbiamo assolutamente intervenire anche sulle altre forme di violenza.
Possiamo pensare all'eventuale utilizzo di militari o di forze dell'ordine analogamente all'operazione strade sicure, che già conosciamo. all'interno dei punti sensibili e al riconoscimento dello status di pubblico ufficiale agli operatori socio-sanitari, proprio come fosse uno strumento per arginare questi atteggiamenti violenti, tradurlo, diciamo, in un reato di aggressione a pubblico ufficiale.
Recentemente nel decreto legge bollette il Governo ha emanato ulteriori modifiche, quindi chiedo come la Regione Marche possa allinearsi a questo.
Un altro punto importante che sottolineo è quale sia l'orientamento dell'Assessore e della Giunta in merito ai rilievi dell'Osservatorio nazionale rispetto alla necessità di istituire nella nostra regione un coordinamento per la raccolta e la comunicazione dei dati riguardo agli atti di violenza verso gli operatori sanitari e socio-sanitari.
Ringrazio l’Aula per l’attenzione perché gli operatori del nostro servizio socio-sanitario hanno davvero bisogno di essere tutelati e di avere la nostra attenzione al riguardo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il tema introdotto dalla Consigliera Lupini sugli episodi di violenza a danno degli operatori sanitari, che molto spesso la cronaca ha sottolineato e dimostrato, si chiamano reati nel nostro linguaggio, è molto delicato, complesso e naturalmente non può essere sviluppato in sede di replica ad una interpellanza.
Credo che nel momento in cui ci sono delle persone che si recano nei pronto soccorso e commettono dei reati, i reati vanno perseguiti e vanno anche prevenuti da parte di chi si occupa della loro prevenzione, questa è la ragione per cui più volte abbiamo chiesto al Ministero dell'interno di restituire i posti di Polizia all’interno degli Ospedali, necessari non solo perché molto spesso si commettono illeciti penali nei riguardi del personale della sanità, ma anche nei riguardi delle persone. Sono numerosi i furti denunciati, ad esempio, a danno dei pazienti nelle corsie, quindi è necessario che il tema della sicurezza all’interno degli ospedali riprenda il suo aspetto originario, che è quello che compete allo Stato, di garantire questi presidi.
In materia che cosa sta facendo la Regione Marche? Innanzitutto siamo riusciti a riportare la riapertura dei posti di Polizia, quindi di controllo, all’ospedale di Macerata e di Civitanova Marche, allo stesso modo presso l'Ospedale regionale di Torrette è stato potenziato il servizio di Polizia e contiamo, con l’accordo delle altre autorità di pubblica sicurezza delle altre province, di fare la stessa cosa in esecuzione peraltro di una direttiva del Ministro dell’interno che chiede ai Questori di riaprire i posti di Polizia.
Segnatamente a quello che diceva l'interrogante sulla militarizzazione dei posti di Polizia nei pronto soccorso, ritengo che dobbiamo chiarirci. Le forze armate hanno un compito nel nostro Paese di difesa all’esterno, sono addestrate per le armi nei conflitti bellici, non hanno una funzione di prevenzione della sicurezza, quindi militarizzare gli ospedali ed i presidi ospedalieri ritengo che sia una misura abnorme.
Per quanto riguarda la funzione dell'Osservatorio per l’individuazione degli episodi di violenza, voglio sottolineare che non serve un Osservatorio perché i fatti di reato, salvo quelli che non sono denunciati, sono nell'elenco delle notizie di reato e sono a disposizione di tutti semplicemente consultando gli elenchi dell’Istat. E’ vero che probabilmente il tema principale è quello del numero scuro, cioè dei reati che non sono denunciati o dei reati perseguibili a querela per cui la vittima ritiene di non avviare il procedimento penale.
Cosa sta facendo la Regione Marche? Ripeto, sta avviando il percorso con il Ministero dell’interno per la riapertura dei posti di Polizia e le Aziende sanitarie territoriali hanno aumentato il volume delle prestazioni delle guardie giurate. Voglio precisare, però, che le guardie giurate nel nostro sistema hanno un'esclusiva competenza in materia di tutela del patrimonio, non hanno una competenza specifica per la sicurezza dei cittadini, non possono intervenire in fatti di reati, cionondimeno il fatto stesso che queste guardie giurate in servizio in molti ospedali garantiscono per esempio l’incolumità del patrimonio nei parcheggi, che molto spesso sono oggetto di furti da parte di malviventi, contribuiscono ad assicurare la sicurezza dei nostri plessi ospedalieri.
Infine, è chiaro che l’educazione alla legalità è un tema non solo per la violenza nei riguardi delle persone, tengo tuttavia a precisare che nel nostro Paese il volume dei reati gravi, che venivano denunciati, è in rapidissimo calo. Siamo uno dei Paesi con il più basso numero di omicidi, nonostante quello che si dice.
Il tema della sicurezza pubblica investe l’educazione, la cultura delle nuove generazioni, quindi in quella direzione penso che tutti possono fare ciò che è …
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. In merito alla risposta è chiaro che questo è un argomento molto ampio e molto delicato.
Il mio obiettivo è quello di porre l’attenzione e provare a lavorare insieme, ognuno per il contributo che può dare, per arginare anche la sensazione degli operatori socio- sanitari e sanitari di essere esposti, quindi credo che sia proprio necessario parlarne.
L’Osservatorio è istituito per legge a livello nazionale e ogni anno chiede dati, in ogni Regione esiste un Centro regionale per la gestione del rischio sanitario, quindi è chiaro che i dati vanno inviati e devono essere monitorati e devono essere realistici, non trattare solo di aggressioni fisiche, sicuramente il problema della sicurezza è importante, ma diciamo che va declinato in ogni suo aspetto.
Ritengo che il Coordinamento regionale, a cui ho fatto riferimento, sia davvero necessario e invito l'Assessore a confrontarsi con noi e soprattutto con chi è in prima linea sulla necessità di questa raccolta e comunicazione dei dati. Grazie.
Mozione n. 343
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Giornata Carlo Urbani 2023”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 343 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola per l’illustrazione il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Oggi è l’ennesima occasione per parlare della Giornata Carlo Urbani, ne avevamo parlato già in sede di approvazione dei bilanci 2021, 2022 e 2023. In tutte queste occasioni la maggioranza ha respinto nostri emendamenti per l'inserimento di risorse rispetto al finanziamento della Giornata Carlo Urbani, istituita con la legge 42 del 3 agosto 2020.
C’è stata l’occasione di parlarne recentemente, esattamente un anno fa, quando in quest’Aula è stata approvata una risoluzione all'unanimità, con la quale si stanziavano 30.000 euro in occasione del ventennale dalla morte del grande medico marchigiano.
Ricordo che la legge istitutiva della Giornata regionale Carlo Urbani promuove la conoscenza e la divulgazione dell’opera e della vita del medico marchigiano quale figura emblematica della lotta alle disuguaglianze nell'accesso alle cure mediche, delle azioni di contrasto alla diffusione delle pandemie, della solidarietà internazionale in campo sanitario, ma soprattutto prevede che durante la Giornata Carlo Urbani siano previste iniziative e incontri che, partendo dalla memoria della figura del medico, promuovano azioni di sensibilizzazione ed educazione sui temi che ne hanno caratterizzato la vita, in particolare: sulle misure per garantire parità di accesso ai farmaci ed alle cure mediche con specifico riferimento alle aree a basse risorse; sui modelli di sviluppo che contrastino la diffusione di epidemie e sulla metodologia per contenerle; sulle buone pratiche adottate per garantire accesso alla salute alle popolazioni sfavorite. Prevede, altresì, che la Giornata sia celebrata con iniziative promosse sul territorio dalla Giunta regionale e dall'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.
Ora queste giornate non sono state mai promosse se non in quest’Aula, però è evidente che la legge aveva ben altre finalità, cioè far approfondire la storia e la vita di questo grande scienziato e medico marchigiano nelle scuole, tra i giovani, tra i ragazzi. Ne abbiamo parlato anche recentemente in Aula, la settimana scorsa in occasione di questa celebrazione, ne abbiamo parlato a Castelplanio non più di tre giorni fa all’inaugurazione del Museo dedicato a Carlo Urbani, si sono spese tante belle parole, in particolar modo da parte del Presidente Acquaroli e del Presidente Latini, che hanno assicurato che sarebbero state stanziate risorse e fatto tutto il possibile per valorizzare l’opera di Carlo Urbani da parte della Regione Marche e del Consiglio regionale.
Oggi con questa mozione sono a chiedere quello che avevamo già deciso nella risoluzione di un anno fa, cioè lo stanziamento di 30.000 euro per finanziare la Giornata Carlo Urbani e tutte le iniziative sul territorio marchigiano. 30.000 euro che avevamo già deciso di stanziare lo scorso anno e che oggi con questa mozione chiediamo siano inserite nell’assestamento di bilancio che nei prossimi mesi quest’Aula si appresterà a varare.
Prendo atto che stiamo parlando di Carlo Urbani e il Presidente Acquaroli è uscito, il Presidente Latini non c’è e tre quarti dell’Aula è assente o chiacchiera, invito il Presidente a richiamare l’attenzione.
Completamente disinteressati ad un tema su cui più di una volta avevamo detto di prestare tutti grande attenzione per onorare la memoria di questo nostro grande concittadino.
Vedo che alle parole purtroppo non seguono mai i fatti, mi auguro che oggi su questo argomento si trovi ancora una volta l'unanimità, poi mi auguro che immediatamente dopo ci sia un atto conseguente nell’assestamento di bilancio, che stanzi quelle risorse dovute e fondamentali per finanziare quanto previsto dalla legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non penso che le polemiche servano in questa mozione, in questa discussione. Con il Presidente Acquaroli e la maggioranza abbiamo deciso di aderire da tempo, c’era stato un disguido sulla questione, quindi la Giunta e la maggioranza sono d’accordo nello stanziare questa somma per ricordare l’enorme figura di Carlo Urbani, su cui credo non sia opportuno indugiare e neppure tentare di metterci il cappello perché la figura di Carlo Urbani è universale, riguarda tutti, è un esempio plastico di persona che si è donata, anche rischiando la propria esistenza, alla solidarietà, alla ricerca scientifica e soprattutto alla carità verso popolazioni più svantaggiate rispetto a noi.
Reputo che non sia opportuno che il conflitto politico, che molto spesso si svolge in quest’Aula su altri temi, possa riguardare questa persona, che da parte della maggioranza è considerata di altissima caratura e statura culturale, personale, storica e istituzionale. Quindi a nome della Giunta regionale e anche della maggioranza annuncio che questa somma verrà stanziata nei prossimi provvedimenti di assestamento per garantire che questa figura possa continuare ad essere conosciuta soprattutto dalle popolazioni più giovani. Grazie.
PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Intervengo dopo le parole dell’Assessore perché la mozione presentata a prima firma del Consigliere Mastrovincenzo non avrebbero avuto senso se voi aveste dato seguito alla mozione che avevamo presentato lo scorso anno, che era stata poi recuperata all’unanimità, poi c’è stato il passaggio del bilancio.
Siamo rimasti basiti, se non sorpresi, di quello che l’Assessore ha definito “disguido”, c'è stato, sennò oggi non avremmo presentato nulla. Tra l’altro, Assessore, ai capigruppo abbiamo evitato, d’accordo con il Consigliere Mastrovincenzo, di discutere la mozione nel giorno dedicato al Dr. Urbani, perché ci sembrava disdicevole stigmatizzare quello che era stato già dato e distribuito come un fatto dovuto.
Siamo qui oggi con tutte le buone prospettive, non c'è una parola di polemica, non ci vuole essere perché non ce la possiamo permettere su quella figura, su quello che rappresenta per il mondo intero. Abbiamo avuto solo la fortuna di vederlo nei nostri territori, di avere la sua famiglia, di aver ascoltato con grande attenzione le parole del figlio nel Consiglio scorso. Un patrimonio dell'umanità il suo esempio, il suo contributo, le sue modalità in ambito scientifico, umano e personale, quindi non vogliamo assolutamente aprire una piccola ombra di polemica, ma è un dato, oggi noi andremo a votare all'unanimità la mozione e poi ci dovremo subito attivare perché magari il suo collega al bilancio non metterà la posta in variazione, dicendo che sarà recuperata successivamente perché comunque un po’ di iniziative sono state già messe in campo, come quella ricordata prima dal Consigliere Mastrovincenzo rispetto all'apertura del Museo avvenuta sabato scorso.
Vorremmo evitare che ci sia questo passaggio. C’è una legge che va finanziata in maniera programmata per mettere tutti i soggetti del territorio nelle condizioni di potersi adoperare, sapendo che possono contare sul sostegno di questa comunità politico-amministrativa senza dover tutte le volte di ritornare su un tema perché per noi tutti …
L’abbiamo visto e ci siamo commossi ad ogni passaggio, ad ogni sua parola, in ogni suo ricordo, ma vorremmo evitare che si ritorni da parte di questa assise rispetto ad un atto dovuto.
Assessore, prendiamo ovviamente per buono il suo impegno, che però ci sia condivisione e quel disguido su questo tema non si debba più nemmeno toccare. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Nel ribadire ovviamente non solo l’attenzione, ma io dico anche l'aspetto della memoria nei confronti di Carlo Urbani, memoria come momento fondante anche dell'identità dei marchigiani, del popolo marchigiano, della generosità dei marchigiani, che si individua in Carlo Urbani e ovviamente in tante altre figure della nostra regione.
Voglio ribadire che se si è strumentali si fa un cattivo servizio alla causa.
Su Carlo Urbani non c'è alcuna discussione, proprio pietra tombale. Personalmente ho fatto l’Università negli stessi anni, lui faceva l’assistente in malattie infettive ed io lo facevo in clinica psichiatrica, anche un rapporto personale. Ovviamente lui ha seguito la sua passione, ha rinunciato all’incarico a Macerata per seguire i suoi convincimenti e la sua passione. Chi può mettere in discussione tutto questo.
Detto questo vado solo a quest’anno, ma potrei andare all’anno scorso, da quando si è insediata questa nuova amministrazione (dal 2021, 2022, a quest’anno) abbiamo dato largo rilievo alla Giornata dedicata a Carlo Urbani, pochi giorni fa è stato ribadito come l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale abbia finanziato la Giornata della inaugurazione del Museo, presenti tutte le massime autorità, il Presidente della Giunta regionale Acquaroli, il Presidente del Consiglio regionale Latini, il sottoscritto insieme ad altri Consiglieri, quindi mi sembra che ci sia stata massima condivisione.
Aggiungo di più, nelle vicende strane della mia vita fui Consigliere comunale nel 2019 a Castelplanio dove rimasi fino all’elezione in Consiglio, dato che non riuscivo a seguire ovviamente anche Castelplanio, per ribadire l'importanza che noi davamo a Castelplanio, al suo ruolo ed alle sue figure, ci andai personalmente.
Il dubbio che non ci sia attenzione nei confronti di Carlo Urbani non c'è, e lo ribadisco a nome del gruppo Fratelli d’Italia e di tutta la maggioranza e di tutta l'Assemblea, lo ha confermato adesso l’Assessore Saltamartini a nome della Giunta.
Detto questo, non bisogna essere strumentali, quindi noi dedicheremo tutto lo spazio e tutto ciò che occorre a Carlo Urbani nell'assestamento di bilancio, con mio cruccio in quanto ho dovuto cancellare un’iniziativa culturale, a cui tenevo molto, a causa della coperta corta. Sapete tutti che il bilancio è stato costruito anche in funzione degli alluvionati, quindi tutti i fondi che potevamo trovare da subito per l'intervento per gli alluvionati … Adesso è uscito, se non sbaglio ieri o l’altro ieri, il bando sull’agricoltura, sulle aziende agricole alluvionate, quindi decongestiona lo sforzo del Consiglio regionale e della Regione Marche perché quelli sono anche fondi dello Stato. Iniziamo a mettere in chiaro tutte le situazioni.
L’assestamento di bilancio, che io ho chiesto che venga anticipato, in genere si fa entro il 30 giugno e va in discussione a luglio, spero che quest’anno i numeri si possano mettere in chiaro prima, non dipende da me, molto dipende dagli uffici prima che dalla politica, e addirittura farlo entro maggio, speriamo di riuscirci. L’Assessore ha dato già la sua disponibilità ad anticipare il più possibile, ovviamente in funzione delle esigenze tecniche perché il bilancio è soprattutto un sistema operativo tecnico.
Comunque l’attenzione ci sarà nei confronti di Carlo Urbani anche perché c’è l’aspetto morale ed etico. Carlo Urbani è una figura di riferimento nella nostra regione, ne cito una in tutto altro ambito: Maria Montessori, Chiaravalle, e tutto ciò che ha significato per la scuola italiana, poi ci sono altre figure importantissime.
La memoria è importantissima, la missione che ha svolto è importantissima, ce l'hanno ricordato le ultime vicende della pandemia, ma non solo, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato chiusa la pandemia da Covid, ma già ci sono in partenza altre forme infettive che sono state segnalate e sono in valutazione dell’organismo scientifico clinico dell’Oms.
Non vorrei che fosse una cosa strumentale che invece di andare nella direzione giusta di un patrimonio della nostra regione, un patrimonio di tutti, condiviso da tutti, diventi una battaglietta politica in quest'Assemblea, che secondo me non fa neanche grande onore a chi la propone.
Con questo spirito, assolutamente aperto, noi andremo a finanziare nell’assestamento di bilancio, valuteremo le quantità…, assolutamente l'onore e la memoria di Carlo Urbani.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Considerare la mozione del Partito Democratico a prima firma del Consigliere Mastrovincenzo una battaglietta politica, oggettivamente è una provocazione nella quale non cadremo, ma evidentemente è una provocazione perché chi lo ha affermato - a parte il fatto che non ce ne frega nulla dei suoi rapporti con Carlo Urbani - non ha letto e non ha raccontato i fatti.
il primo elemento di spinta che ha portato il primo firmatario Consigliere Mastrovincenzo a presentare questa mozione altro non è che una legge regionale che nel bilancio di previsione 2023 non è stata finanziata, questo è un dato di fatto, non sono chiacchiere, rispetto al quale non essendoci stato un impegno serio e concreto, il dovere del Consigliere regionale è quello di cercare di rimediare agli errori fatti.
Argomentare su questo tema facendo riferimento alla strumentalità è oggettivamente una beffa, sarebbe stato più semplice dire: “Ci siamo dimenticati” oppure “Nel bilancio di 5 miliardi non c'erano 30.000 euro per Carlo Urbani”, sarebbe stato più onesto perché può capitare che manchino 30.000 euro oppure ce ne siamo dimenticati, sarebbe stato più onesto.
In questo voglio dire che ci mancherebbe che l'Assemblea legislativa delle Marche non celebri il 29 marzo, è una legge e bene ha fatto il Presidente dell'Assemblea legislativa regionale a valorizzare, mi viene da dire quasi a coprire l'errore in sede di bilancio per il mancato rifinanziamento.
Quindi la mano tesa che poniamo …, e lo dico anche con dispiacere al Vicepresidente dell'Assemblea legislativa regionale il quale fa riferimento alla strumentalità, non c'è strumentalità, c'è solo la richiesta di attenzione su un tema rispetto al quale siete mancati. Non è morto qualcuno, dimenticarsi però di Carlo Urbani credo che sia stata una cosa non apprezzabile.
Ripeto, la mano tesa è di non continuare a provocare sulla strumentalità. Il Consigliere Mastrovincenzo, il Partito Democratico e mi viene da dire che tutta l’Aula oggi vi chiedono …, non ho sentito l'Assessore Brandoni, che pure avrei apprezzato, rispetto al provvedimento di variazione di bilancio che penso possa essere in nunce.
Mi fa piacere che tutto lo decida il Consigliere Ciccioli, che fa l’errore di parlare in prima persona, che tradisce un po’, glielo dica che l’Assessore è lei, quindi da questo punto di vista lui non ha potuto mettere qualcosa, ha messo altro ed anche in questo occorre un minimo di sensibilità verso l'esecutivo. Spero che non decida il Consigliere Ciccioli quando fare la variazione, spero che non decida il Consigliere Ciccioli cosa mettere o non mettere, ma dentro una concertazione politica di chi governa. Spero che lo decida il Presidente, l'Assessore, dentro l’ottica di un tema che non appartiene a nessuno.
Per questo dico grazie al Consigliere Mastrovincenzo, lo dico anche a tutti i Consiglieri regionali che attraverso questa mozione ricordano all'esecutivo …, ma sono sicuro che l'Assessore ed anche il Vicepresidente ora in Aula non faranno altro che confermare questo aspetto, votandolo e impegnandosi pubblicamente.
La cosa che mi viene da aggiungere è ragioniamo su altre iniziative, perché la legge a cui fa riferimento la mozione … Assessore Brandoni, so che lei è sensibile e la stimo per questo rispetto all'onestà intellettuale, occorre anche provare a capire, se non immediatamente, anche nei prossimi anni, se quella cifra può essere aumentata in quale funzione, cercando azioni di patrimonializzazione umana, professionale, di Urbani rispetto alle scuole, cioè accentuare con un quadro diffuso sull'intero territorio regionale, quindi finanziare altre iniziative che possono divenire eredità per l'intero sistema scolastico perché la scuola, ricordiamocelo, è il luogo di formazione e di sensibilità delle nostre coscienze. Coscienze abituate, conformate e insegnate dalla storia di Carlo Urbani, credo che sia un fattore positivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Semplicemente per dare la disponibilità, proprio per uscire da questo aspetto rivendicativo, e fare una risoluzione comune. Certo, lo stile dell’intervento non aiuta, però non ci si fa caso, si guarda oltre, quindi la disponibilità a fare una risoluzione affinché non si vada ad un voto contrapposto.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Sono stato tirato in ballo, ma avrei comunque voluto fare un breve intervento.
Consigliere Carancini, le ricordo, sa bene in quanto siede in quest’Aula da più tempo di me, che il bilancio regionale è di 5 miliardi e il 78% è sanità ed il 22% è tutto il resto, quindi mi creda, se le dico una cosa è quella. Trovare una cifra in questo momento …, due esempi su tutti: gli enti gestori, che stanno soffrendo, per carità, lo sapete, ed il trasporto pubblico locale che ha patito quello che ha patito per i due anni di pandemia. Anche l’altro giorno ho ricevuto le cinque aziende consortili, che è una mia delega, con il Presidente Acquaroli perché la situazione è drammatica, non tutte le cinque aziende soffrono nello stesso modo, quella di Ancona soffre in maniera incredibile, e lo avrete visto anche dai giornali.
Per carità, c'è una legge, come ha ricordato lei, che io non conoscevo, l’ho conosciuta quando abbiamo commemorato i 20 anni dalla morte.
Il Consigliere Ciccioli ha dato alcune date, posso confermare che il rendiconto verrà approvato entro il 30 aprile e l’assestamento, nel quale potremo fare le variazioni di bilancio, io dico entro il 30 giugno, quindi non mi sento di sbilanciarmi sulla data nella quale potremo fare queste variazioni e tutte le altre che serviranno. So solo che il Presidente Acquaroli il giorno che è stato a Castelplanio ha preso un impegno con una cifra e quella cifra verrà mantenuta. Come Assessore al bilancio mi sento di dire questo, poi se ci sono strumentazioni politiche …
Glielo dico perché nei primi anni da Consigliere comunale a Falconara ho fatto cinque interrogazioni contro la bandiera della pace. Una mattina mi sveglio e c’era Falconara tappezzata di bandiere della pace, siccome a me lascia qualche …, ma non perché sono un guerrafondaio, ma è una cosa che non mi aggrada più di tanto, non mi vergogno a dirlo in Aula, in quanto è strumentalizzata da una certa parte ed io non sono di quella parte. Ci ho fatto cinque interrogazioni, non tanto per la bandiera della pace, ma per sapere dal Sindaco quanto aveva speso per tappezzare la città di bandiere della pace, ho dovuto fare cinque interrogazioni per sapere quanto erano costate perché ogni volta trovava delle scuse.
Scusate, questa divagazione sui miei periodi da Consigliere di opposizione, comunque ribadisco che la cifra che il Presidente ha concordato con la famiglie e con gli altri verrà mantenuta e verrà messa nella prima variazione di bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Intanto questa divagazione, Assessore, se la poteva risparmiare perché la bandiera della pace è universale, che lei affermi questa cosa non le fa particolarmente onore.
Detto questo, respingo al mittente, invece, le affermazioni del Consigliere Ciccioli, che ha parlato di battaglietta politica, e dell'Assessore Saltamartini, che ha parlato di polemiche strumentali.
Ricordo che questa legge è stata approvata nel 2020, è stato il sottoscritto a presentarla d'accordo con l’Aicu ed è stata approvata all’unanimità tra gli applausi dell’Aula ed anche le lacrime agli occhi di molti Consiglieri presenti.
Le ricordo anche che per tre anni abbiamo presentato in sede di bilancio emendamenti per far inserire una determinata cifra a bilancio e non avete mai finanziato questa legge, non avete mai finanziato questa Giornata, ricordo che per tre anni avete respinto tutti i nostri emendamenti e avete disatteso nell’ultimo bilancio una risoluzione approvata all'unanimità da quest’Aula, un anno fa.
Assessore, le ricordo che a dicembre lei era già Assessore, avevamo già polemizzato, come dite voi, su questo argomento, avevamo già presentato il nostro emendamento, lo avete respinto per finanziare le luminarie di un paese del maceratese. Il mio emendamento diceva di prendere 30.000 euro da lì e portarli nel bilancio, così come prevedeva la risoluzione.
Ve lo ricordo a futura memoria, che non ci siano più queste battutine di bassa lega in Aula rispetto a polemiche o battagliette politiche che sono veramente inaccettabili, soprattutto se riferite al sottoscritto.
In tre anni non avete mai attuato la legge, lo dico anche a lei, Presidente Latini, lo dico al Presidente Acquaroli, che non c’è e che non ha preso nessun impegno sulle risorse sabato a Castelplanio, lo lasci dire a chi c’era, perché il Presidente Acquaroli ha detto semplicemente che si impegnerà, ma non ha detto con quale cifra e tanto meno si è accordato con la famiglia rispetto a questo.
Questa legge è inattuata perché non basta una celebrazione all’anno in quest’Aula parlando tra di noi, ricordando degnamente il medico di Castelplanio alla presenza della famiglia, ma va portata fuori la testimonianza di Carlo Urbani, nelle scuole, perché questa era la finalità della legge e a questo servono le risorse.
Detto ciò, noi manteniamo la nostra proposta di mozione, se volete approvatela, vedremo se nei fatti risponderete concretamente attuando la mozione e finanziando questa legge nel prossimo assestamento di bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Tanto per ricordare che cosa significa la bandiera della pace, è un arcobaleno e si riferisce proprio al post diluvio universale, quindi fa riferimento alla Bibbia e ai colori dell'arcobaleno quando il diluvio finalmente finì.
Magari l'Assessore, che pensa alla sua Falconara, potrebbe uscire dal Granducato col pensiero e informarsi sul significato di quei sette colori, che non sono legati ad altro anche perché c’è scritto pace davanti e questo lo può trovare ovunque. E’ l’immagine dell'arcobaleno, così è nata, poi lei può anche pensare che a Falconara abbia ed assuma un significato diverso .
Detto questo, primum vivere deinde philosophari e questo è giusto nel senso che lei ha delle priorità all'interno del bilancio, però mi pare che quest’Aula si sia espressa in maniera condivisa e unanime sul finanziamento della legge Urbani.
Mi pare che i 30.000 euro che vengono chiesti con questa mozione …, che secondo me non può diventare una risoluzione perché è talmente semplice e banale, cioè si chiede che la Giunta si impegni a trovare le risorse, peraltro non mi sembrano eccessive, perché 30.000 euro rispetto ad un bilancio del peso che lei ha prima definito, non mi sembrano impossibili.
Ricordiamo che è vero che primum vivere, ma la Regione ha anche altre competenze che sono importanti, penso ad esempio alla cultura e al riconoscimento delle sue personalità.
Se questa legge è stata votata all'unanimità, tra gli applausi, e poi non è stata mai finanziata e ogni volta sono stati bocciati gli emendamenti finalizzati a finanziarla, non mi pare che oggi ci sia una polemica o si possa fare la parte di quelli che si sentono offesi perché qualcuno ricorda che la legge non è stata finanziata e non sono state finanziate le iniziative, non mi sembra proprio! E’ come quello che viene beccato a rubare le caramelle e poi si arrabbia se qualcuno lo rimprovera o gli dà uno schiaffo sulla mano. Voglio dire che ad ogni azione corrisponde una reazione e in questo caso l'azione è il non finanziamento della legge, la reazione è finanziatela che mi pare una cosa ovvia, visto che è stata approvata all'unanimità.
Credo che il mio capogruppo e il primo firmatario decideranno, io mi adeguerò a quello che il gruppo deciderà.
Fare una risoluzione su un dispositivo così banale, come impegnare la Giunta a trovare 30.000 euro …, non riesco a capire su cosa ci possiamo accordare o cosa possiamo modificare se non accettare le firme su questa mozione della maggioranza, quindi invitiamo tutti a votarla, ma non comprendo, forse perché sono limitata come per la bandiera arcobaleno con la scritta pace, perché questa mozione non possa essere votata con l’impegno dell'Assessore e del Consigliere Ciccioli, che ha già espresso, di trovare le risorse nel prossimo bilancio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Voglio provare a fare alcune considerazioni rispetto ad una figura con la quale ho avuto indirettamente a che fare quando tornai al lavoro come dipendente della sanità maceratese. Nel 2000, dopo la mia parentesi amministrativa, mi ritrovai a lavorare nella biblioteca scientifica dell'ospedale di Macerata voluta dal dottor Carlo Urbani, voluta fortemente dal dottor Carlo Urbani, in cui aveva inserito una persona portatrice di Aids, che lui aveva preso in cura nel reparto. Quando arrivai nel 2000 lui già lavorava all'estero con l’Oms, quindi non ho avuto mai il piacere di incontrarlo fisicamente, ma poi ho avuto il piacere invece di conoscere l'Associazione Aicu e di conoscere la moglie, la madre, un po' tutta la sua famiglia, come peraltro molti medici dell'ospedale Macerata sono direttamente coinvolti nella promozione all'interno di Aicu della figura del dottor Carlo Urbani.
Vorrei provare a trovare un dialogo perché ritengo che Carlo Urbani non meriti personalmente di essere tirato per la giacchetta da una parte piuttosto che dall'altra, quindi voglio fare delle considerazioni di carattere generale proprio per cercare di arrivare ad una soluzione.
Voglio anche dire, apro e chiudo subito la parentesi, che anch'io, Assessore Brandoni, sono stata vent'anni all'opposizione al Comune di Macerata, ma l’opposizione non si è permessa di strumentalizzare, per esempio, un fatto. Noi sappiamo che in questa regione ospedali piuttosto che il reparto di malattie infettive a Macerata sono intitolati al dottor Carlo Urbani, non ci siamo mai permessi di strumentalizzare, per esempio, il fatto che a Macerata, anni fa, perse il reparto di malattie infettive a favore di un altro territorio e il reparto fu ridotto a qualche letto all'interno di un reparto più ampio di medicina. Questo perché penso che consapevolmente tutti siamo consci dell'importanza del ruolo della figura del dottor Carlo Urbani, che va oltre il territorio marchigiano e concordo con chi mi ha preceduto, quando ha detto che questa figura, attraverso la legge, deve essere estremamente valorizzata. Voglio però ricordare che sono già passati vent'anni dalla sua morte, e non vado alla ricerca di responsabilità, ma di un confronto, di un dialogo, perché credo che Carlo Urbani lo meriti e dico semplicemente che questa legge, di cui riconosco in merito al Consigliere Mastrovincenzo, che se ne è fatto portatore e l’ha portata alla pubblicazione sul BUR, è del 6 agosto 2020, quando già la pandemia si era manifestata.
Voglio fare queste considerazioni andando a leggere …, lo faccio facendo una riflessione, che ho fatto con me stessa un attimo fa quando mi sono andata a cercare la legge che, per mia ignoranza, probabilmente non avevo approfondito in questi due anni e mezzo, e allora leggo che cosa? “Articolo 1. La Regione promuove la conoscenza e la divulgazione dell'opera e della vita del medico marchigiano Carlo Urbani”, completamente d'accordo. Poi leggo l'articolo 2 della legge “comma 1. Per le finalità indicate dall'articolo 1 è istituita la Giornata regionale Carlo Urbani da celebrarsi il 29 marzo di ogni anno …; comma 2. Nella Giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative e incontri partendo dalla memoria …; comma 3. La giornata è celebrata con iniziative promosse sul territorio dalla Giunta regionale e dall'Ufficio di Presidenza” Poi all’articolo 3 ci sono le disposizioni finanziarie e nell'anno 2020 la legge era stata finanziata con 10.000 euro.
Dico questo nell'ottica della condivisione e del confronto, magari anche acceso come c'è stato, però dobbiamo sforzarci da entrambe le parti di arrivare ad una soluzione condivisa se veramente rispettiamo la figura di Carlo Urbani.
La mia proposta è che questa legge, per carità, ha tutti i meriti, ma secondo me manca di due aspetti fondamentali. Primo, metterei il coinvolgimento di Aicu, che è l'associazione nata espressamente per la promozione della figura di Carlo Urbani. Secondo, la legge regionale parla della Giornata Carlo Urbani, ma oggi sono state dette tante cose interessanti sulle quali concordo, ma che non trovano condivisione e pratica all'interno della norma per cui ritengo che accanto alla risoluzione debba essere approvata, e se lo vogliamo fare lo facciamo insieme, una modifica della legge con un finanziamento adeguato.
PRESIDENTE. C'è la richiesta del capogruppo di Fratelli d’Italia Consigliere Ciccioli di una risoluzione sulla mozione. Credo che, come per altre situazioni particolarmente delicate in cui c'è in gioco da prima la coscienza di ciascuno di noi e le finalità ideali su cui non ci sono opposizioni da parte di nessuno ad aderirvi, sia opportuno trovare una sintesi su questo tema e organizzare una procedura che tenga conto dell'intenzione di tutti i gruppi, con l'impegno di tutti, come è avvenuto da ultimo per la mozione sulla pace in Ucraina, affinché non sia né dilatorio né strumentale.
Non dobbiamo fare una contrapposizione se aderire o meno alla legge Carlo Urbani tout court, se questa è una prova del sangue rispetto alla stessa oppure no, dobbiamo spianare le asperità dovute più alla diversa impostazione rispetto al contenuto della legge, come mi conferma l'intervento della Consigliera Menghi, piuttosto che sulla finalità della legge e sulla figura di Carlo Urbani, su cui non c'è ombra di dubbio.
Quindi il mio invito come Presidente pro-tempore è quello di chiedere ai firmatari della mozione se vi è disponibilità ad una risoluzione da parte di chi l’ha proposta, a realizzare una risoluzione che tenga conto di tutti gli aspetti, affinché diventi un impegno certo sia in termini dei contenuti, del merito, sia nei termini finanziari, che vanno di conseguenza rispetto ai contenuti stessi. Tenendo anche conto dell’intervento finale della Consigliera Menghi che propone altri aspetti che non sono stati accennati nella loro complessità e che andrebbero ad ampliare il tema nel merito.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Da parte nostra c’è sempre una disponibilità assoluta, in questo caso il Consigliere Mastrovincenzo a nome del gruppo si è espresso.
Io sono in grande imbarazzo, rimango nel solco disegnato dal Vicepresidente, c'è stato un disguido, abbiamo commesso un errore, vi diciamo solo ripariamolo insieme, votate
questa mozione.
Sono in difficoltà, Presidente, perché è una mozione che si poteva chiudere in un minuto. Ho ricordato, lei prima non c’era, che per evitare qualsiasi tipo di polemica non abbiamo insistito a discuterla la settimina scorsa nella Giornata, come previsto dal Regolamento, tra l’altro particolarmente emozionante, ben organizzata dall'Ufficio di Presidenza.
Oggi non siamo di fronte a due mozioni per cui cerchiamo una risoluzione, ci andiamo ad inventare meccanismi e percorsi per dire “non possiamo votare insieme su un tema sul quale siamo tutti d'accordo” solo perché la mozione è stata presentata da una parte, e lo dico guardandolo, che è stata anche particolarmente sensibile, visto che il primo firmatario della legge è stato Antonio Mastrovincenzo. Non abbiamo strumentalizzato nulla, lo abbiamo fatto nel 2020, lo abbiamo ripetuto tre volte nel 2021, lo abbiamo ripetuto altre due volte nel 2022, ed oggi siamo qui di nuovo per un reiterare di dimenticanze.
Non voglio fare polemica, sono i 20 anni che meritavano, al di là del passaggio che il Consigliere Mastrovincenzo ha fatto in modo delicato, al di là delle luminarie perché avevamo tolto 30.000 euro dalle luminarie, si sarebbero fatte meno feste in un paese del nostro territorio e si sarebbe messa una luce opportuna su Carlo Urbani. Tutto qui.
Presidente, accolgo l’appello, ma guardandola cosa cambiamo? Cosa dobbiamo aggiungere? Nulla, non è che c’è chissà quale tema da riscrivere o quale sottolineatura da rimettere in campo, è proprio banale, mettiamo insieme un atto con il quale ci assumiamo l’impegno di recuperare il disguido che l’Assessore Saltamartini con onestà intellettuale ha riconosciuto. Non dobbiamo fare altro. L’Assessore Brandoni dice pure candidamente: “Non conoscevo la legge, avevo il bilancio già impacchettato”, non c’era stato messo dal precedente Assessore, però non stiamo qui a perdere tempo, votiamola tutti insieme. Conosco l’Assessore Brandoni, so che domani mattina si attiverà per far sì che nell’assestamento venga inserita la cifra, non stiamo a perdere tempo perché è un dibattito che diventa stucchevole, imbarazzante. Mi dicono che dovrei essere veemente, ma non ce la faccio perché conosco la storia, conosco cosa rappresenta per questo territorio, non ce la faccio nemmeno a pronunciarlo perché non dovremmo stare qui a ragionare di questa cosa, non ci appartiene.
Se invece dobbiamo cambiare la legge così qualcun altro se la intesta, procedete, ma non siamo sui funghi, non siamo sulle tante norme che ci arrivano in Commissione, la dobbiamo cambiare solo per far sì che qualcuno possa mettere il proprio cognome accanto ad un numero, tanto non interessa niente a nessuno, né il numero né il nome. Quindi chiedo, Presidente, di invitare tutti a votarla e chiudiamo questo passaggio che mette in imbarazzo tutti.
PRESIDENTE. Apriamo le dichiarazioni di voto sulla mozione.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Allora, ringrazio il Partito Democratico perché si comporta esattamente come ho detto io, cioè chi pensa male in genere male fa. Dice: “Votatela così”. Mettete in una condizione, in un incastro in cui tranquillamente possiamo votare contro, perché farlo? Perché non portare a casa un buon risultato? Io sono dell’idea che bisogna portare a casa il risultato, che è quello a cui teniamo, magari potrebbe essere di più di 30.000 euro perché nel frattempo costruiamo qualcosa di significativo, l'impegno c'è sicuramente. Se vogliamo condividere, come giustamente la figura di Carlo Urbani richiede, credo che sia una cosa positiva, come abbiamo fatto per il documento con l’Ucraina pochi giorni fa e via di seguito. Abbiamo trovato un comune sentire sulle cose che ci potevano unire e la stessa cosa secondo me dovremmo fare su questa. Mi sembra fuori posto da parte del Partito Democratico atteggiarsi in questo modo, che poi rischia di non essere confermato.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ovviamente il nostro è un voto convintamente favorevole, ma potremmo sommare tutte le nostre espressioni di questi anni. Guardate, lo dico per il capogruppo, avete votato mozioni che vi impegnavano con lo stesso identico schema e non c’erano risoluzione da mettere in campo. Non la votate, lo dico per i 21 cittadini che ci ascoltano, forse 22.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio. Consigliere ha quattro minuti a sua disposizione, li ho controllati.
Vi prego, in merito al richiamo che ho fatto stamattina di fare silenzio in Aula. Abbiamo concordato di tenere un atteggiamento ed è mio compito richiamare quando non lo facciamo.
Invito tutti, prego Consigliere Cesetti, prego Consigliere Marinangeli, prego l’Assessore ed il Consigliere Baiocchi, a fare silenzio. Lei, Consigliere Mangialardi, non continui finché non c’è silenzio assoluto in Aula.
Maurizio MANGIALARDI. Ringrazio …
PRESIDENTE. Ci mancherebbe, le do la parola quando c’è silenzio perché credo che la materia non meriti questo argomento, soprattutto ed ancora di più la posizione che abbiamo assunto questa mattina che è quella dell’estrema attenzione per la sensibilità di tutti
Il mio compito purtroppo è attuare quanto ci siamo detti. Grazie.
La prego di continuare.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente, anche per l’accortezza che il tema merita. Spero che oggi non ci siano neanche quelle 21 persone e soprattutto che non ci sia la famiglia perché diamo la dimostrazione che ci sia solo e semplicemente il gioco delle parti.
Un atto che non può essere modificato perché già il Consigliere Mastrovincenzo, che di solito è stringato del suo, questa volta è stato ancora più efficace e dice solamente di mettere le risorse. Le abbiamo richieste già nel bilancio, che non abbiamo nemmeno richiamato. Che cosa dobbiamo trasmettere fuori?
Presidente, lei all’inizio ha fatto appello al nostro approccio deontologico, ma qual è? Se su una mozione non dobbiamo dire nulla, forse era meglio il silenzio per rendere un omaggio vero. Ci siamo arrampicati sugli specchi per attribuire al cattivo Partito Democratico che arriva qui e vi dice: “Guardate, vi siete dimenticati” e non ce lo avete detto voi che lo potevate fare perché nessuno ve lo ha impedito, siete sempre bravi a copiare le mozioni e le leggi per far sì che poi si possa arrivare ad un testo condiviso, nemmeno questo. Mi costringete a parlare di un tema e non ne avrei voglia per nulla, chiaro? E invece solo per arroganza, per supponenza avete un po’ umiliato quest’Aula, ma soprattutto la memoria di un grandissimo medico che celebriamo ognuno cercando di coglierne un pezzo di umanità.
Andate a rileggere l’intervento che il figlio ha fatto in quest’Aula e ci dovremmo tutti vergognare perché quelle parole, che erano riferite al recupero di un intervento del padre di vent'anni prima, sono attuali, riferite alla classe politica e voi siete in questo momento l’esempio peggiore.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione gli interventi dei miei colleghi e sono state messe in campo tante e tali di quelle sfumature che probabilmente sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono, per cui chiedo formalmente una sospensione per vedere se si può arrivare a una soluzione condivisa. Grazie.
PRESIDENTE. Concedo la sospensione.
La seduta è sospesa alle ore 13,45
La seduta riprende alle ore 14,05
Presiede il Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Vi prego di riprendere posto in Aula. C’è stata la sospensione chiesta dalla Consigliera Monica Acciarri.
Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, a nome dei componenti dei gruppi della maggioranza e a nome mio personale dichiaro di votare a favore di questa mozione, con la premessa necessaria che il Presidente della Giunta della Regione Marche Francesco Acquaroli, sabato scorso a Castelplanio, aveva ed ha confermato l’impegno economico, di fronte alle massime autorità presenti e a tutto il pubblico, di stanziare la somma necessaria e non solo per quanto riguarda il finanziamento della legge. Mi ha pregato di ricordare questa sua presa di posizione di fronte a tutta l’Aula, non essendo in questo momento presente per un impegno urgentissimo nelle sedi della Giunta.
I gruppi della maggioranza mi hanno delegato a dire che vogliono dare un impegno attivo, leale, sincero nei confronti di quella che viene considerata una figura importantissima per la nostra comunità, poi in futuro ognuno farà le necessarie valutazioni in merito alla legge, ma rimane ferma la volontà di sostenere l’impegno del Presidente Acquaroli e quindi di votare la mozione n. 343 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ringrazio tutti per questa accettazione di rispetto della dichiarazione di voto.
Mozione 343. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 140
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Realizzazione di interventi infrastrutturali considerati prioritari per l’area di crisi industriale complessa del Distretto pelli-calzature Fermano-Maceratese, per il potenziamento viario della Provincia di Fermo, e per il collegamento con il nuovo Ospedale del Fermano”
Mozione n. 320
ad iniziativa dei Consiglieri Putzu, Marinangeli, Livi, Borroni, Ciccioli, Serfilippi, Acciarri, Bilò, Menghi, Elezi, Cancellieri, Marinelli
“Potenziamento dei collegamenti stradali intervallivi nelle province di Fermo e Macerata”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 140 dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri e la mozione n. 320 dei Consiglieri Putzu, Marinangeli, Livi, Borroni, Ciccioli, Serfilippi, Acciarri, Bilò, Menghi, Elezi, Cancellieri, Marinelli, abbinate. Su queste due mozioni è stata presentata una risoluzione a firma dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Putzu, Marinangeli, Livi, Borroni, Ciccioli, Serfilippi, Acciarri, Bilò, Menghi, Elezi, Cancellieri, Marinelli, Marcozzi. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. D’accordo con i presentatori dell’altra mozione - entrambe come ha ricordato lei sono confluite nella risoluzione - rinunciamo di fatto agli interventi perché già il dibattito in Aula c'è stato, tra l'altro la risoluzione, come le mozioni, indica dettagliatamente quali sono gli interventi.
Non credo che ci sia bisogno di discutere in questa Aula perché c'è stata una perfetta convergenza tra le due mozioni su quelli che sono gli interventi prioritari per quanto riguarda la Provincia di Fermo e la Provincia di Macerata e il distretto pelli/calzature, quindi d’intesa diamo per lette le mozioni ed illustrata la risoluzione.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Per ribadire quanto già anticipato dal Consigliere Cesetti, si tratta di interventi già programmati e partiti con la precedente amministrazione, che questa sta continuando, sta sviluppando e sta cercando di incrementare.
La risoluzione è la sintesi di una visione comune sotto certi aspetti, quindi procediamo con il suo voto. Grazie.
PRESIDENTE. Leggo il dispositivo: “Impegna il Presidente della Giunta regionale: 1) ad assumere tutte le iniziative politico-istituzionali necessarie affinché venga istituito l’apposito tavolo istituzionale tra MiSE, MIT, Regione Marche e Invitalia, già previsto nell’Accordo di Programma approvato dalla Regione Marche con DGR 223/2020 e definitivamente sottoscritto in data 5 agosto 2020; 2) a promuovere e concordare nell’ambito del predetto tavolo istituzionale la definizione dei percorsi amministrativi e finanziari necessari all’attuazione degli interventi infrastrutturali considerati prioritari per l’area di crisi industriale complessa del Distretto delle pelli-calzature Fermano-Maceratese così come individuati dalla Regione Marche ed espressamente riportati nell’Accordo di Programma; 3) a promuovere, in esito alle risultanze del tavolo istituzionale, l’approvazione e la sottoscrizione di un addendum all’Accordo di Programma per la concreta realizzazione degli interventi infrastrutturali; 4) ad assumere tutte le iniziative e adottare i provvedimenti di competenza affinché vengano portate a termine le opere già finanziate in modo da rafforzare le vie di accesso al quartiere Campiglione facilitando l’accesso alla struttura ospedaliera in corso di ultimazione ed ai servizi che nasceranno nelle vicinanze. In particolare:
- la realizzazione della rotonda di San Marco all’intersezione tra la SP 224 Paludi e la SS 16 Adriatica;
- il potenziamento della Lungotenna e il suo collegamento con il casello autostradale di Porto S. Elpidio ai fini di una viabilità più funzionale per la popolazione residente lungo l’area costiera (Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Valdaso e parte di Fermo);
- il completamento della nuova bretella di Molini di Tenna;
- l’ammodernamento della SP 203 (Corta per Torre) e ottimizzazione dell’intersezione tra la SP 219 Ete Morto e la SP 9 Campiglionese;
5) ad attivarsi per reperire finanziamenti per il potenziamento del collegamento tra lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio e il costruendo Ospedale di Fermo lungo la vallata del fiume Tenna; 6) ad attivarsi per potenziare la strada Mare-Monti del tratto Servigliano-Amandola; 7) ad attivarsi per migliorare i collegamenti intervallivi tra il fermano e la vallata del fiume Chienti nel maceratese attraverso gli adeguamenti funzionali della strada SS 78-SR 502 nel tratto Amandola Sarnano Caldarola; 8) ad attivarsi per completare il miglioramento del collegamento viario della Val d’Aso; 9) ad attivarsi per potenziare i collegamenti tra le vallate del fiume Chienti e Potenza nel maceratese; in particolare:
- collegamento tra Tolentino e San Severino;
- completamento ultimo tratto della Pedemontana Muccia e Castelraimondo;
- collegamento Sforzacosta-Macerata-Villa Potenza;
10) ritenere, comunque, prioritaria la ricerca e l’assegnazione di risorse per la realizzazione, adeguamento e/o potenziamento di opere essenziali per lo sviluppo dell’intero territorio del Distretto pelli-calzature Fermano-Maceratese quali:
- realizzazione della terza corsia autostradale A14, con inclusi gli interventi compensativi, quali: a) realizzazione del by-pass lungo la Valdete, dal casello Fermo-Porto San Giorgio alla SP Pompeiana, in modo da decongestionare il traffico nell’abitato di Salvano con conseguente riduzione dell’inquinamento e miglioramento della qualità di vita all’interno del quartiere; b) progettazione e realizzazione del secondo tratto della SP Mezzina che rivoluzionerebbe in positivo i collegamenti con la Valdaso ed i Comuni della zona a sud della Provincia di Fermo;
- realizzazione della Mare-Monti sia nel tratto Servigliano-Amandola che nel tratto della Media Valtenna;
- adeguamento e potenziamento della Valliva dell’Ete Morto (Strada del Cappello) da Massa Fermana a Monte Urano;
- intervalliva Tolentino-San Severino Marche-Castelraimondo;
- miglioramento degli standard di funzionalità e di sicurezza della rete provinciale interconnessa tra Fermo e Macerata nei termini indicati dall’Accordo di Programma (cfr. ADP pag. 41)”.
I Consiglieri che l’hanno sottoscritta sono coloro che avevano firmato le rispettive mozioni prima citate.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Voto favorevole e credo che sia un voto importante perché comunque è una presa d’atto della consapevolezza e della necessità di proseguire nel percorso che ha indicato anche il Consigliere Marinangeli. Immagino che gli uffici del Consiglio faranno un comunicato, altrimenti lo dovrò fare io nei prossimi giorni e lo condivideremo insieme.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Brevemente per annunciare il nostro voto favorevole.
Permettetemi di dire grazie all’Assessore Baldelli, al Presidente Acquaroli ed alla Giunta che ha voluto investire nel fermano perché ci sono opere che erano già partite, ma ce ne sono altre che prima non si conoscevano e grazie a questa Giunta si sta andando avanti verso una programmazione importante di fondi e di infrastrutture per il fermano e per il distretto fermano/maceratese.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,20