Resoconto della seduta n.109 del 16/05/2023
SEDUTA N. 109 DEL 16 MAGGIO 2023
La seduta inizia alle ore 10:40
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 109 del 16 maggio 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 108 del 19 aprile 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4, dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo , l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal regolamento interno.
Interrogazione n. 816 - a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Aggressioni autisti Conerobus”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’ interrogazione n. 16 - a risposta immediata - del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Da una rapida ricognizione, le circostanze determinanti all'origine di comportamenti aggressivi risultano essere liti tra utenti, nonché con i verificatori, da parte di viaggiatori non in regola con il titolo di viaggio.
Giova ricordare che a tutela degli operatori di esercizio già da qualche anno la Regione ha imposto l'obbligo di dotare ogni nuovo mezzo di telecamere di sicurezza con tasto di allarme attivabile dall'autista istantaneamente.
Dal 2022 la Giunta regionale, d'intesa con le organizzazioni sindacali, ha inoltre introdotto l'obbligo di dotare tutti i nuovi mezzi di cabina di protezione per gli autisti.
Non si trascuri anche la collaborazione con le Forze dell'ordine, che come noto viaggiano gratuitamente sul sistema del trasporto pubblico regionale, segnalando la loro presenza al momento della salita sul mezzo di trasporto pubblico locale, e pertanto con l'obbligo d'intervenire in caso di necessità. Ad esempio già da qualche tempo il capo treno dei servizi ferroviari regionale ha visione sul proprio palmare della presenza a bordo di un agente di polizia.
In definitiva anche le campagne di sensibilizzazione, peraltro già attive, possono contribuire a gestire la problematica rappresentata, tuttavia si ritiene di affrontare il tema con pacchetti di misure più articolati.
In sintesi, quindi, azioni sia sul fronte della protezione passiva (le cabine autisti), della prevenzione e dissuasione (telecamere di bordo, body cam, controlleria non isolata, controlleria rafforzata, collaborazione con le Forze dell’ordine, bigliettazione elettronica) e certamente anche con la corretta informazione all'utenza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Questa interrogazione è stata depositata alcuni giorni fa. Ci troviamo davanti ad una vera e propria crisi del trasporto pubblico. Mi rivolgo all'Assessore perché la risposta mi soddisfa parzialmente in quanto la Regione Marche deve intervenire nel miglioramento delle strutture, soprattutto sugli autobus che sono ormai obsoleti, molti di questi – lei ha parlato di telecamere ed ausili - hanno più di 400 mila chilometri e non hanno nulla di quello che lei ha detto.
Siamo parzialmente soddisfatti, ma dobbiamo fare di più, fare meglio.
Abbiamo avuto dalla stampa segnalazioni e abbiamo appreso che le aggressioni agli autisti di Conerobus, e questo è un fenomeno in continua crescita, come dimostrano le cronache di tutti i giorni, sono in continua crescita e sembrano difficile da risolvere con i vigilantes privati.
Quello che vogliamo dire come Rinasci Marche è che la città di Ancona e la regione Marche hanno bisogno sulle linee extra urbane di una maggiore garanzia, di mezzi nuovi con maggiore sicurezza, con telecamere e ausili che proteggono gli autisti.
Alcune sono diventate delle vere e proprie linee del terrore e se in quattro mesi sono avvenuti dieci episodi di violenza questo non è da sottovalutare, non tanto sui treni, sui quali, come lei ha sottolineato, abbiamo la Polizia di Stato, la Polfer, ed anche il sostegno nelle varie stazioni della Municipale, ma gli autobus vengono guidati nelle linee extra urbane da eroi, che sono gli autisti, che non hanno avuto i ristori per il Covid, che sono stati messi in difficoltà anche da un punto di vista finanziario, quindi, crediamo in questo sostegno …
Interrogazione n. 820 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Vitri, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Cesetti, Carancini.
“Interventi urgenti per gli aiuti e la ricostruzione post sisma 2022”
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 820 - a risposta immediata – dei Consiglieri Mangialardi, Vitri, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Cesetti, Carancini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. A seguito degli eventi sismici che stanno interessando dal 9 novembre 2022 in particolare il territorio delle province di Pesaro-Urbino ed Ancona, il Dipartimento della Protezione civile e la Regione Marche hanno concordato di definire, sin da subito, uno specifico documento di protezione civile. Il Documento speditivo, frutto di un intenso lavoro istruttorio e di dettaglio, è stato concluso in data 30 novembre 2022 e definisce, tra l'altro, un'area che comprende n. 46 Comuni principalmente interessati dalla sequenza sismica, determinata sulla base della mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC.
Con nota del 21 novembre 2022, durante il citato lavoro di redazione del Documento speditivo, è stata richiesta al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione stato di emergenza Marche — Evento sismico del 9 novembre 2022 e successivi.
La Direzione protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche ha avuto continui e diretti contatti e richiesto più volte nell'immediatezza supplementi ai Comuni ed agli Enti interessati dagli eventi sismici. Rispetto alle numerose richieste di integrazioni avanzate dal decreto del Presidente del Consiglio in data 22 dicembre 2022, è stata trasmessa relazione al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile, per poter valutare l'effettiva estensione territoriale, nonché prioritariamente la stima delle prime risorse da destinare alle attività di soccorso e assistenza alla popolazione e agli interventi più urgenti di cui alle lettere a) e b), comma 2, articolo 25 del decreto legislativo n. 1/2018, nei Comuni interessati dagli eventi sismici.
Dopo ulteriori integrazioni richieste dal Dipartimento nazionale e riunioni in videoconferenza, con nota dell’1 febbraio 2023, la Direzione protezione civile e sicurezza del territorio ha trasmesso al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile, il documento comprensivo dell'ulteriore documentazione pervenuta dagli Enti interessati dall'evento sismico in oggetto, dal quale emerge una segnalazione complessiva del danno che ammonta a 95 milioni di euro. Nel citato riassunto sono state prese in considerazione tutte le segnalazioni pervenute, anche quelle delle amministrazioni comunali esterne all'areale definito nel Documento speditivo in premessa.
Con nota del 24 febbraio 2023, a seguito dei sopralluoghi, la Direzione protezione civile e sicurezza del territorio ha trasmesso al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile la tabella finale concordata con i funzionari del Dipartimento nazionale, nella quale si è potuto prendere in considerazione i soli territori dei Comuni di Ancona, Fano, Pesaro, oltre alle Province di Ancona, Pesaro e Urbino, per un importo complessivo di stima del danno di 8.488.794 euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. La ringrazio, Assessore, per la risposta, non certo per il merito. anzi se devo dire sono abbastanza sconcertato per i numeri e i dati che ci ha messo a disposizione.
Stiamo parlando di un terremoto dimenticato, dopo gli eventi di novembre 2022 abbiamo portato una mozione per richiedere lo stato di emergenza, ci è stato detto che non c’erano le condizioni, anzi qualcuno aveva anche palesato una strumentalizzazione di carattere politico perché interessava un pezzo di territorio e non un altro, come fossimo amministratori che volevano speculare su quell’evento. Invece, a fatica, dopo sei mesi, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e lo ha coperto con una cifra che, come lei ha detto, è insufficiente rispetto ai danni. Parliamo di 4 milioni di euro, forse nemmeno, a fronte di una cifra di almeno 100 volte tanto.
Ad oggi il Governo e forse anche il Governo regionale non hanno affrontato in maniera determinata questo tema, mentre noi, Assessore, siamo dentro uno stato di emergenza, in questo caso legato agli eventi climatici di queste ore …
Interrogazione n. 819 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Attivazione dell’ambulanza e della guardia medica estiva nel Comune di Gabicce Mare dal prossimo mese di giugno”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 819 - a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In risposta alla domanda: quando verrà attivata la Potes insieme alla guardia medica nel Comune di Gabicce Mare, la risposta è che la Regione e il Dipartimento salute con le Aziende stanno avviando il procedimento che porterà come ogni anno all'avvio della predisposizione della Potes 118 presso il Comune di Gabicce Mare. La Potes verrà messa come gli altri anni e per quanto riguarda la guardia medica, quest'anno probabilmente riusciremo ad aumentarne il numero delle giornate di presenza.
Sono scadute il 3 maggio le domande per la guardia turistica di Gabicce e sono numerose le domande che sono pervenute. Le domande dei medici dovranno trovare allocazione, secondo le loro esigenze, su tutta la fascia che riguarda la predisposizione di guardia medica nei Comuni interessati ad un particolare flusso turistico.
Le risposte sono: sì per la Potes, sì per la guardia medica, probabilmente riusciremo ad attivarla tutti i giorni, negli anni precedenti era stata attivata per tre giorni. Conto di attivare la guardia medica dall’1 luglio al 30 agosto, tutti i giorni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Questo è un Comune che, come ho scritto nell’interrogazione, è vero, a 5.500 abitanti, ma durante l'estate raggiunge oltre 500.000 presenze, quarto posto a livello regionale come presenza di turisti. Quindi sia la presenza della Potes che della guardia medica è molto importante, anche perché il primo pronto soccorso si trova a 16 chilometri, a Pesaro, anche per evitare gli accessi impropri al pronto soccorso.
L'anno scorso avevo fatto la stessa interrogazione e mi era stata data una risposta positiva. Anche quest'anno il Sindaco le ha fatto avere una richiesta ufficiale. Assessore, lei mi ha detto dall’1 luglio a fine agosto, si è sbagliato o partirà dall’1 giugno perché la richiesta fatta dell'amministrazione, anche lo scorso anno, era per partire a giugno, magari può controllare la risposta che ha avuto.
Grazie per la risposta, mi auguro che sia dall’1 giugno perché a luglio siamo a stagione inoltrata. Grazie.
Interrogazione n. 821- a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Screening oncologici della cervice uterina presso ospedale di Senigallia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 821 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Voglio rispondere a questa interrogazione per dire che lo screening per quanto riguarda il tumore alla cervice uterina è stato eseguito anche a Senigallia con il pap test.
In ordine alla domanda che è stata fatta dalla Consigliera Bora, devo rispondere che il percorso con l'HPV DNA Test partirà dal 26 giugno ed è stato individuato l'ospedale Senigallia come centro unico regionale. Finalmente dopo alcuni anni in cui questo test doveva essere eseguito riusciamo a garantirlo.
Il servizio sanitario regionale riferisce che ci sono stati dei problemi nell’attuazione e nella predisposizione del programma informatico, ma il 26 giugno partirà in tutta la Regione Marche lo screening oncologico della cervice uterina presso l'ospedale Senigallia con il test HPV DNA. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che però mi lascia insoddisfatta.
Sono contenta che alla fine del prossimo giugno finalmente lo screening della cervice uterina sarà piamente effettivo, però non possono rilevare che si sono perse settimane, anzi mesi preziosi e lei oggi ci dice che questo è avvenuto per dei problemi legati al software.
Tutto ciò è inaccettabile perché il macchinario era in nostro possesso da oltre sei mesi, il personale era formato e ritengo molto grave perdere tutto questo tempo perché non si è stati in grado di risolvere un problema pseudo informatico, anche perché vi riempite molto spesso la bocca dell’importanza della prevenzione, su questo siamo d’accordo, però con i fatti non fate altro che accumulare dei ritardi, per cui spero che quanto accaduto serva per prevenire ed evitare altri ulteriori ritardi. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Non c’è l'Assessore Antonini che è impegnato ufficialmente a Macerata, non c’è neanche l'Assessore Aguzzi che è impegnato in Protezione civile visto l'inclemenza del tempo della giornata di oggi.
Dobbiamo passare alle interrogazioni normali.
Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. E’ nostra prerogativa portare le interrogazioni a risposta immediata nel primo Consiglio del mese, perlomeno far sapere dell’assenza, se non altro delegare qualche altra persona. Grazie.
PRESIDENTE. Mi ha mandato un messaggio l’Assessore Antonini che arriva con due ore di ritardo, quando sarà in Aula torneremo sul punto delle interrogazioni, così mi ha comunicato formalmente con un messaggio.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Garantisce che entro la fine … Grazie.
PRESIDENTE. Così mi ha dato comunicazione, salvo imprevisti. C’è una comunicazione formale, mentre come ho detto l’Assessore Aguzzi è nella sede della Protezione civile regionale per gestire la situazione atmosferica.
Interrogazione n. 760
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“PNRR-M6C1 - Progetti case della comunità e ospedali di comunità - Regione Marche”
Interrogazione n. 784
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“PNRR Sanità”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 760 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri e l’interrogazione n. 784 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per quanto riguarda gli investimenti del PNRR la Regione Marche, come noto, ha delegato le Aziende sanitarie regionali, che hanno già chiesto l'anticipo del 10%, con nota del 12 settembre 2022.
L'anticipo del 10% sugli investimenti è già stato accreditato nella Tesoreria delle Aziende l'11 novembre 2022. Con queste risorse le AST, che sono subentrate all’ASUR, in qualità di soggetti attuatori stanno provvedendo alla redazione dei progetti di fattibilità tecnica e in questa fase hanno già affidato una serie di incarichi ai progettisti esterni. Alcuni progetti sono già stati depositati, mentre altri sono in attesa di essere depositati.
Per quanto riguarda invece lo stato delle procedure relative alle centrali operative, alle Cot, tutti i progetti sono stati già predisposti e sono in via di emanazione gli atti di affidamento per l'esecuzione dei lavori.
In ordine all’interrogazione n. 784 (abbinata alla n. 760) il Consigliere Mangialardi chiede quali siano le ragioni per cui non sono stati adempiuti i contenuti della risoluzione 47/2022, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, la risposta è che dopo l'approvazione della risoluzione del Consiglio regionale è stato emanato il decreto ministeriale 77 del 2022 ed è cambiata la base operativa di ognuna di queste strutture.
Il decreto ministeriale 77 prevede che una casa di comunità debba essere predisposta ogni 40.000/50.000 abitanti, gli ospedali di comunità ogni 100.000 abitanti e nella nostra regione la fotografia è che sulla base del decreto ministeriale 77/2022 dovremmo avere a disposizione 29 case di comunità e 15 ospedali di comunità. In questo momento risultano attive 21 case della salute di tipo A e di tipo B e 6 di queste verranno trasformate in case di comunità con i fondi del PNRR. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L’Assessore Saltamartini ci ha letto una risposta burocratica, che giustifica l'evidente difficoltà degli apparati tecnici che sono preposti al conseguimento degli obiettivi politici e programmatici, che non riescono ad assolvere anche per la situazione di clima di incertezza.
L'attivazione delle case di comunità consente di potenziare, di riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità, mentre la realizzazione degli ospedali di comunità mira al potenziamento dell’offerta dell'assistenza intermedia a livello territoriale. E’ con questa consapevolezza che sulle comunicazioni della Giunta regionale in merito al PNRR sanità questa Assemblea legislativa approvava la risoluzione n. 47, all'unanimità, nella seduta n. 60 del 24 febbraio 2022. Sono passati esattamente 15 mesi ed in 15 mesi è stato fatto poco niente, se non nulla. E questo non lo diciamo noi, lo dice la Corte dei Conti, Collegio di controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione dell’amministrazione dello Stato e con la deliberazione, come diciamo nell'interrogazione, n. 9 del 14 marzo 2023 dice che non sarebbero state ancora prodotte le rendicontazioni relative all'utilizzazione delle risorse da parte di quelle Regioni che alla data della precedente nota dell'amministrazione, del 27 gennaio 2023, avevano già percepito le rispettive anticipazioni, tanto che, con riferimento alle anticipazioni già erogate dai soggetti attuatori, la Corte dei Conti raccomanda al Ministero della salute di sollecitare gli stessi a provvedere alle rendicontazioni relative alle eventuali erogazioni effettuate. Da quanto si legge fra le Regioni segnalate dal Ministero risulta anche la Regione Marche. Questo è un fatto e come tale, come sempre dico, è un argomento testardo, da confutare, rispetto al quale poco valgono le risposte burocratiche alla nostra interrogazione. Non ce la fanno, Assessore Saltamartini, le Ast perché di fatto non sono ancora operative, tant'è che sono attualmente commissariate.
Interrogazione n. 757
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Vitri
“Sicurezza sul lavoro e prevenzione nelle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 757 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione del Consigliere Mastrovincenzo pone in rilievo l'esigenza di aumentare le risorse per impedire e prevenire gli infortuni sul lavoro, di cui la Regione Marche ha una maglia di sinistri piuttosto importante e significativa.
C'è anche grande sensibilità nella Giunta della Regione Marche e per questa ragione nell'anno 2021 le risorse su questo settore sono state portate al 4,38% della spesa complessiva sanitaria. Sono stati spesi 152 milioni di euro rispetto ai 3.475.000.000 della spesa complessiva. Abbiamo aumentato di un punto percentuale rispetto agli investimenti del 2019, che erano del 3,85%, e del 2018, che erano del 3,72%. Un punto percentuale in più significa 40 milioni di euro.
La Regione Marche nel 2021 ha aumentato notevolmente gli impieghi e le risorse nel settore della prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Alla seconda domanda: come incrementare il numero degli addetti all'attività di prevenzione e protezione dei rischi, questa necessità è un'esigenza evidente, come ho già detto in relazione ai sinistri che si sono verificati nella nostra regione, tuttavia c'è sempre il problema del tetto di spesa del personale e la necessità di bilanciare le assunzioni perché vanno a ricadere sul tetto di spesa.
In ogni caso rassicuro l'interrogante ed anche le federazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil che sul punto si sono espresse più volte, che c'è grande attenzione da parte nostra ed avremmo la possibilità nel Comitato regionale di coordinamento di verificare come poter rafforzare questo tipo di servizio.
Devo aggiungere come risposta all’interrogazione, in cui si chiede di definire al più presto il piano mirato di prevenzione, i piani di prevenzione tematici, che con delibera di Giunta regionale n. 1640 del 30 dicembre 2021, in conformità con il piano nazionale di prevenzione 2020/2025 abbiamo definito nuovo assetto e sono stati definiti tre piani portanti: il piano mirato alla prevenzione, il piano mirato alla prevenzione in edilizia e in agricoltura, i settori con maggiore incidenza sui sinistri, e la prevenzione dei rischi cancerogeni professionali, patologie muscolo-scheletriche e stress correlato al lavoro. Sono misure per le quali c'è grande sensibilità da parte della Giunta regionale e delle Aziende sanitarie regionali.
Il diritto alla salute, in questo caso per molti lavoratori, significa garantire il diritto alla vita. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Prendo atto della sua risposta sul piano mirato di prevenzione, sui piani di prevenzione tematici. E’ evidente che la sua risposta si riferisce a tutti interventi del 2021. Ricordo all’Aula che nel 2022 avevamo approvato il 15 febbraio una risoluzione, all'unanimità, che impegnava la Giunta regionale su questi argomenti: l'aumento delle risorse per il finanziamento dell'attività di prevenzione, l'incremento degli addetti alle attività di prevenzione e protezione dai rischi in ambito lavorativo e sui piani.
Lo dico perché, come ha ricordato bene lei in premessa, le Marche sono l’ottava Regione d'Italia per numero di decessi sul lavoro, anche recentemente, purtroppo, alcuni lavoratori hanno perso la vita nei luoghi di lavoro e dagli ultimi dati risulta che c'è stato nel primo bimestre 2023 un aumento del 25% degli infortuni sul lavoro nella nostra regione e siamo entrati nella cosiddetta zona rossa.
Siamo al quarto posto per quanto riguarda gli infortuni e i casi di morte sul lavoro in Italia anche nei primi mesi del 2023, peraltro abbiamo tre province nei primi 20 posti, purtroppo, nella classifica di casi di morte sul lavoro.
Credo che siano indifferibili ulteriori interventi specifici su questa materia, a partire da un incremento cospicuo di risorse e non può essere sufficiente quello già attivato nel 2021 e pur rispettando determinati criteri e parametri è evidente, altresì, che serve un incremento e un aumento del personale addetto alla prevenzione per evitare altri infortuni e morti sul lavoro nella nostra regione. Grazie.
Interrogazione n. 763
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
"Ulteriore spoliazione dell’ospedale di comunità di Cagli e funzionalità della nuova struttura sanitaria in corso di realizzazione”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 763 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In risposta a questa interrogazione devo subito sottolineare che non c'è stata nessuna spoliazione, ma c’è stato semplicemente un prestito d'uso, che non potrà ripetersi. E’ successo che per esigenze dell'ospedale di Urbino, della USD oculistica, il campimetro era stato trasferito per alcuni giorni in un altro presidio ospedaliero. Appena la notizia è stata appresa anche da chi parla lo strumento è stato immediatamente riportato nell’ospedale di Cagli ed è stato avviato un percorso per l'utilizzazione di quello strumento. Per una utilizzazione proficua ed efficiente di quello strumento dal 12 aprile presso l'ospedale di Cagli è attivo un ambulatorio ortottico divisionale, che ha la capacità di utilizzarlo adeguatamente.
Rassicuro l’interrogante e i cittadini che si sono allarmati per questa notizia, sul fatto che l'ospedale di Cagli svolgerà tutte le funzioni previste attualmente dall'ordinamento degli ospedali di comunità e, come sappiamo, c'è anche un importantissimo investimento con i fondi PNRR per la realizzazione di una struttura. Quello è un territorio che riceve la massima attenzione, le comunità montane all'interno della Provincia di Pesaro e Urbino riceveranno, con il nuovo plesso ospedaliero e con nuovo piano socio-sanitario, le risorse umane e strumentali che serviranno a garantire le risposte alla domanda sanitaria che proviene da quei territori.
Nessuna spoliazione, è stato uno spostamento per poter effettuare le operazioni di cataratta, il campimetro è ritornato a Cagli ed in questo momento è attivo un ambulatorio autoptico divisionale che garantisce una serie di prestazioni presso l'ospedale di comunità di quel Comune. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini, ma la risposta mi soddisfa solo parzialmente.
La prima questione da rilevare è un problema di comunicazione perché sulla stampa è uscito il 29 marzo un articolo, a firma del comitato a difesa della sanità pubblica, che aveva saputo di questa spoliazione, del fatto che il macchinario, di cui ha parlato l’Assessore, era stato portato in un altro ospedale, riteneva addirittura che fosse quello di Pergola, mentre oggi scopriamo che era quello di Urbino.
Da lì sono mi sono attivata, ho presentato questa interrogazione, dopo poco è uscita una smentita dicendo che il macchinario sarebbe presto tornato a Cagli, questo ci tranquillizza, ma fino ad un certo punto perché un prestito momentaneo, per il bisogno di qualche giorno, di qualche settimana, si sarebbe dovuto comunicare correttamente alla popolazione per non farla allarmare, invece questo non è successo, tant’è che resta il dubbio: se non fosse uscito sulla stampa, se non fossimo oggi qui a parlarne, magari quel macchinario a Cagli non sarebbe mai tornato.
Sono parzialmente soddisfatta perché non ho avuto risposta sulle ultime due domande, che sono quelle più importanti. In questo periodo sto girando moltissimo per la provincia di Pesaro e Urbino, soprattutto nei luoghi dell'entroterra, sono stata a Cagli, Sassocorvaro, Fossombrone, Pergola, dove ci sono dei comitati attivi per la sanità pubblica che, devo dire, Assessore, dopo aver letto la bozza del piano socio-sanitario che gira, non sono per nulla rassicurati, ma sono molto allarmati perché si parla sempre e solo di finanziamenti che andranno a istituire dei muri nuovi e, come ci ha detto lei prima per Cagli, non si capisce che servizi verranno messi dentro. La mia domanda era: “ Che servizi avrà la casa di comunità di Cagli?”, dopo che, e questo è molto importante, in campagna elettorale avete promesso mari e monti, qui come altrove.
Nel piano socio-sanitario si parla moltissimo delle aree interne, delle aree montane, è vero, ma la deroga, che è in vigore in quel piano socio-sanitario è quella del precedente Presidente, non dobbiamo prenderci in giro, la deroga è per Amandola, Cingoli, Pergola, cosi come era previsto nel piano precedente. Non esiste una discontinuità, non siete stati in grado di metterla nero su bianco nel piano socio-sanitario. È vero che è una bozza, però…
Interrogazione n. 765
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“PNRR - Missione 6 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero - Grandi Apparecchiature”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 765 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'individuazione delle tecnologie sanitarie finanziabili con il PNRR è stata caratterizzata da un percorso di interlocuzione tra l'amministrazione regionale e il Ministro della salute, soggetti attuatori in materia. La Regione Marche aveva trasmesso al Ministero il 26 novembre 2021 la proposta con tutte le tecnologie necessarie per il nostro servizio sanitario regionale e a seguito di una interlocuzione con il Ministero è stata emanata la delibera di Giunta regionale del 21 febbraio 2022, con cui sono state fotografate le esigenze degli acquisti, finanziati dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Darò lettura di una rapidissima rassegna delle tecnologie che sono state così individuate:
- nell'azienda sanitaria territoriale di Pesaro sono stati individuati un mammografo con tomosintesi a Pesaro, un ecotomografo multidisciplinare a Pergola, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta ad Urbino;
- a Pesaro sono stati individuati una Tac, una risonanza magnetica, un acceleratore lineare, un ecotomografo cardiologico 3D, un sistema radiologico polifunzionale, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta;
- a Fano sono stati individuati un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta, una risonanza magnetica;
- a Pesaro è stato individuato un ecotomografo multidisciplinare a Pesaro;
- nell'Azienda sanitaria territoriale di Ancona sono stati individuati una Tac per Fabriano, una risonanza magnetica, un mammografo con tomosintesi a Senigallia un mammografo con tomosintesi a Loreto, un ecotomografo multidisciplinare a Senigallia, un ecotomografo multidisciplinare ad Ancona, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta a Jesi e sistemi polifunzionali per radiologia digitale diretta ad Ancona;
- nell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata sono stati individuati una Tac per Macerata, un acceleratore lineare, una gamma camera, una pet, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta;
- nell'Azienda sanitaria territoriale di Fermo sono stati individuati una risonanza magnetica, un mammografo con tomosintesi, un ecotomografo a Fermo, un telecomandato digitale per esami di reparto per l’INRCA;
- per l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno sono stati individuati una Tac a San Benedetto del Tronto, una risonanza magnetica, una Tac ad Ascoli Piceno, un mammografo con tomosintesi ad Ascoli Piceno, un ecotomografo multidisciplinare ad Ascoli Piceno;
- nell'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche sono stati individuati una Tac, due risonanze magnetiche, un acceleratore lineare, una gamma camera, due mammografi con tomosintesi, due ecotomografi multidisciplinare, cinque ecotomografi cardiologici, due sistemi polifunzionali per radiologia digitale diretta, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta;
- per l’INRCA sono stati individuati un telecomandato digitale per le sale di reparto, una Tac, un ecotomografo multidisciplinare, un telecomandato digitale per esami di reparto, un ecotomografo multidisciplinare, un ecotomografo cardiologico 3D.
Questa è la lista completa degli interventi e delle tecnologie che sono state finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore che ha elencato, mi pare, abbastanza puntualmente, non so se lo sono, le 57 apparecchiature risultanti dalla delibera del novembre 2022, con la quale avete individuato il tipo d'apparecchiatura sulle quali utilizzate le risorse del PNRR.
Se non fosse problematico, le chiederei di poterci mettere a disposizione la sua risposta e poter verificare la corrispondenza delle 57 apparecchiature.
Quello che francamente mi sarei aspettato è la spiegazione di quale sia stato il criterio con il quale avete deciso di finanziare queste grandi apparecchiature.
Ricordo a lei e a tutti noi che il PNRR sulla missione 6 , sub misura 2, mette a disposizione 27 milioni circa. Ma la cosa che sembra strana e devo dire che va criticata è che tra queste voi destinate circa 7 milioni a piccole apparecchiature, così le consideriamo, del valore tra gli 80.000 e i 250.000 euro, mentre il PNRR aveva quale obiettivo funzionale, direi strategico, quello di consentire alle Regioni di finanziare, investire, sulle grandi apparecchiature perché consentono sia in termini di qualità che rispetto alle possibilità di smaltimento delle liste di attesa di beneficiare meglio di attrezzature significative e importanti.
Destinate circa 7 milioni d euro a questo tipo di apparecchiature, non si capisce perché, piuttosto che investire risorse proprie della Regione, avete fatto questa scelta.
In ogni caso quello che le chiedo è di mettere a disposizione in maniera puntuale queste indicazioni che credo sarebbero dovute entrare all'interno delle delibere di febbraio, marzo, novembre, individuando le destinazioni perché in questa maniera non si fa trasparenza.
Interrogazione n. 776
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
“Centri multidisciplinari di senologia – Breast unit e richiesta di dati relativi all’attività di screening effettuata per il tumore mammario”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 776 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Lo standard per la realizzazione di una Breast unit è previsto dallo standard nazionale uno ogni 250.000 abitanti.
Attualmente la possibilità di aprire una Breast unit dipende dalla disponibilità di chirurghi e dall'esigenza di garantire almeno 150 interventi l’anno. Nella nostra regione attualmente esiste una Breast unit per ogni provincia.
I dati richiesti dall’interrogazione sono enormi, un numero di fogli impossibili da compendiare per risponde all'interrogazione, riferisco all’interrogante che se li vuole acquisire per intero sono a disposizione presso il Dipartimento salute dell'Agenzia regionale sanità, qui mi limito ad indicare alcuni numeri, dati che sono disponibili.
I dati sono riferibili all'anno 2021 perché quelli del 2022 non sono ancora disponibili.
Per l'area vasta di Pesaro e Urbino, nel 2018 sono stati eseguiti 10.704 interventi, nel 2019 11.271, nel 2020 (l’anno del Covid) 6.860, nel 2021 il target è stato riportato a 10.949.
Nell'area vasta di Ancona nel 2018 sono stati eseguiti 14.675 interventi, nel 2019 14.593, nel 2020 11.724, nel 2021 il target è stato riportato a 14.486, dopo il Covid.
Nell'area vasta di Macerata nel 2018 sono state eseguite 6.554 prestazioni, nel 2019 8.266, nel 2020 sono state eseguite 5.556 prestazioni, nel 2021 6.723.
Nell'area vasta di Fermo nel 2018 sono state eseguite 4.200 prestazioni, nel 2019 4.630, nel 2020 sono state eseguite 2.198 prestazioni, nel 2021 4.742.
Nell'area vasta di Ascoli Piceno nel 2018 sono state eseguite 4.302 prestazioni, nel 2019 4.106, nel 2020 2.823 e nel 2021 3.801.
In totale, nel 2018 nella nostra Regione sono state eseguite 40.435 prestazioni, nel 2019 44.866, nel 2020 29.161, nel 2021 40.700.
Tutti i dati aggregati con tutte le domande sono disponibili presso l'Agenzia regionale sanità e il Dipartimento salute. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. C’è poco da ridere perché l’Assessore non ha affatto risposto alla mia interrogazione, ad esempio, la prima domanda cercava di indagare presso l’Assessorato alla sanità per capire se la Giunta regionale avesse intenzione di aumentare il numero delle Breast unit, in caso negativo indicarmi le ragioni. Come al solito l’Assessore Saltamartini ha detto che ce n’è una per provincia e non ha detto se ne vuole fare altre.
Capisco che è il suo stile, ma è uno stile che non piace, non solo a me ma anche ai marchigiani che oramai hanno capito di che pasta siete fatti. Non posso che trasmettere la mia più completa insoddisfazione rispetto alle non risposte ricevute.
Non ho nessun problema a chiedere questi dati, che non mi sono stati forniti, al Dipartimento del settore salute, ma non capisco cosa ci voleva a fare un clic e stamparli, sempre se questi dati esistono e sempre se si vogliono far avere e consegnarli. Sarebbe stata una forma di rispetto.
Comunque, Assessore, da un lato di certo non posso che apprezzare l’aver voluto ampliare la fascia di età della popolazione femminile che potrà sottoporsi a screening mammografico biennale, però non posso non rallegrarmi per le mancate rassicurazioni fornite sull’implementazione di ulteriori Breast unit. Deduco che no, la Giunta non vuole implementare ulteriori Breast unit.
Sappiamo che la prevenzione in materia sanitaria è fondamentale e nel caso del carcinoma mammario è causa primaria di morte per tumore nelle donne, sappiamo anche che la presa in carico della paziente in strutture altamente specializzate è fondamentale. Le donne che si rivolgono a questi centri hanno circa il 20% di possibilità in più di sopravvivenza rispetto a quelle che non lo fanno e questo dato fa molto riflettere e dovrebbe essere da stimolo anche per lei, Assessore, che giustamente dichiara di avere la massima attenzione ai programmi di screening.
E’ uno stimolo questo che non può che andare nella direzione di promuovere ulteriori centri di specializzazione in ambito regionale in grado di fornire ai pazienti affetti da patologie benigne o maligne della mammella risposte rapide e coordinate sulla corretta diagnosi, sul trattamento medico o chirurgico e sulla successiva riabilitazione.
Queste conoscenze devono indurre la politica a scelte chiare, potenziando la medicina di genere.
Interrogazione n. 718
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Erogazione delle borse di studio di Erdis”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 718 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Le borse di studio costituiscono l'intervento diretto e fondamentale per sostenere la borsa di studio universitario.
La borsa di studio è erogata agli studenti iscritti all'Università, ad una istituzione di alta formazione artistica, musicale e coreutica o ad un Istituto superiore di grado universitario, con sede in Italia, per il conseguimento del primo titolo per ciascun livello di studio, nonché ai corsi di dottorato di ricerca e alle scuole di specializzazione, ad eccezione di quelli dell'area medica. La borsa viene attribuita in base a dei requisiti di reddito e Isee e a seguito di requisiti di merito, quelli conseguito ogni anno accademico.
Gli studenti idonei alla borsa di studio hanno diritto all'esonero dal pagamento delle tasse dovute all'Università o alle istituzioni Afam e della tassa regionale per il diritto allo studio universitario.
La normativa nazionale, che regola gli interventi a sostengo del diritto allo studio universitario, è rappresentata dal DPCM 9 aprile 2011 e dal decreto legislativo n. 68/2012. Il decreto legislativo n. 68 del 2012 introducendo il concetto di livelli essenziali delle prestazioni (LEP) stabilisce che per gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, in possesso dei requisiti di eleggibilità, il conseguimento del pieno successo formativo viene garantito attraverso l'erogazione della borsa di studio.
La normativa nazionale prevede che per la definizione dei requisiti di eleggibilità per l'accesso alle borse di studio, si faccia riferimento a criteri relativi al merito e alla condizione economica degli studenti.
Le condizioni economiche sono individuate sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) con la modalità integrativa di selezioni, quale l’integratore della situazione economica all’estero e l’indicatore della situazione patrimoniale equivalente ISPE. I limiti massimi dell'indicatore della situazione economica equivalente e della situazione patrimoniale equivalente vengono aggiornati annualmente a livello nazionale dal Ministero dell'Università e della ricerca. I parametri Isee e Ispe per l'accesso ai benefici del diritto allo studio, entro i limiti massimi previsti dal Ministero dell'Università e della ricerca, vengono individuati dalla Regione Marche con il programma regionale per il diritto allo studio e potranno essere modificati con tale strumento a cadenza annuale sulla base delle esigenze che si verranno a manifestare.
La normativa regionale di settore è manifestata dalla legge regionale n. 4 del 2017 “Disposizioni regionali in materia di diritto allo studio”. I servizi e gli interventi non destinati alla generalità degli studenti, concessi agli scritti e ai corsi di studio, alle università, agli istituti universitari e alle istituzioni per l’alta formazione artistica e musicale della Regione Marche, capaci e meritevoli, privi di mezzi, intese come prestazioni sociali agevolate sono le borse di studio, i servizi abitativi e i contributi per la mobilità internazionale.
La condizione degli studenti sulla base della loro provenienza basata sui tempi di percorrenza dei sistemi di trasporto pubblico, in relazione ai tempi impegnati dell'esercizio della didattica si articola secondo la seguente tipologia:
- studenti in sede residenti nel Comune, nell’area circostante la sede del corso frequentato;
- studente pendolare residente nel Comune che consente il trasferimento quotidiano presso la sede del corso fino ad un tempo massimo di 60 minuti;
- studenti fuori sede residenti nel Comune distante dalla sede del corso frequentato, il cui tratto sia percorribile con mezzi pubblici in tempo superiore ai 60 minuti.
La borsa di studio a seconda che sia destinata ad ognuna delle tre tipologie di studenti di cui sopra risulterà più o meno onerosa per sostenere la possibilità di studiare anche con il superamento dei disagi derivanti dalla distanza dei luoghi della didattica.
La borsa di studio di uno studente fuori sede è strutturata in una componente relativa all'alloggio, una relativa al vitto, dei pasti giornalieri ed una parte finanziaria.
La borsa di studio di uno studente pendolare comprende una parte relativa al vitto, un pasto giornaliero e una parte finanziaria.
La borsa di studio di uno studente in sede comprende una parte relativa al vitto e una parte finanziaria.
La parte finanziaria di una borsa di studio è quella destinata alle spese di trasporto, al materiale didattico e all’accesso ad eventi culturali. Le borse di studio possono essere erogate dalle varie Regioni italiane attraverso gli enti per il diritto allo studio regionale di riferimento, sotto forma sia di voucher che di servizi laddove disponibili ed in gestione al fine di valorizzare tutti gli investimenti effettuati dalla Regione Marche in termini di edilizia residenziale, di mense universitarie.
La strategia regionale in materia di diritto allo studio è da sempre stata finalizzata alla produzione di servizi alloggiativi e di ristorazione e non di erogazioni di voucher, salva la monetizzazione del servizio alloggio laddove l’ente regionale marchigiano per il diritto allo studio non possa garantirlo a causa dell’esaurimento dei posti letto a disposizione o dove tale servizio non risulti presente a fronte di un decentramento dell'attività didattica al di fuori del contesto nazionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela Vitri. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Biondi, temo che non abbia potuto concludere la sua risposta e che quindi non ha in alcun modo risposto alle mie richieste. In particolare chiedevo se c’è l’intenzione di dare agli studenti aventi diritto alle borse di studio la possibilità di scegliere tra alloggio gratuito o abbonamento annuale al trasporto pubblico e di compensare l'eventuale mancato utilizzo di buoni pasto nel servizio mensa. Perché questa richiesta? In questi ultimi mesi abbiamo assistito e letto anche sulla stampa locale di numerosi appelli e anche richieste/intenzioni da parte dell’Erdis di acquisire nuovi immobili per offrire maggiori posti letto, un'intenzione che nasce proprio dalle esigenze messe in luce in tutte le città universitarie, penso ad esempio ad un appello lanciato dal Rettore della Politecnica delle Marche che metteva in evidenza l’allarme, l’esigenza disperata di alloggi universitari nella città capoluogo. “Sos posti letto per gli studenti, inutile attrarre gli stranieri”, questo era il titolo il 14 marzo di un articolo giornalistico in cui il Rettore portava i numeri: solo 600 alloggi per 15.000 iscritti alla Politecnica.
La situazione non è molto diversa in percentuale anche nelle altre cittadine universitarie, in particolare vorrei riferirmi ad Urbino dove le richieste sono nettamente superiori agli alloggi disponibili, tanto che la Presidente dell’Erdis, sempre nei mesi scorsi, tra marzo ed aprile, è più volte intervenuta sulla stampa dicendo. “Erdis cerca alloggi per studenti in attesa del campus universitario. Servono posti letto per gli studenti. Erdis pronta a comprare immobili”.
Perché questa premessa? Andrebbero ringraziati e compensati perché quegli studenti che hanno diritto alla borsa di studio Erdis, ma non usufruiscono dell'alloggio, rimettono quell’alloggio a disposizione di Erdis rimanendo pendolari, ad esempio da Pesaro e Fano per andare ad Urbino, dando all’Erdis l’opportunità di avere l’introito da parte di altri studenti che ne usufruiscono. A questo punto lo studente di Pesaro e di Fano che non usufruisce dell’alloggio ad Urbino non viene ricompensato in alcun modo, anzi è costretto a pagarsi le spese dell’abbonamento del bus e molto spesso non usufruisce nemmeno dei pasti perché può rientrare a casa.
Alle mie due domande non è stata data risposta, gli studenti che fanno un servizio a favore di tutto il comparto non usufruendo dell’alloggio e del bus devono essere…
Interrogazione n. 752
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Immobile di proprietà regionale sito in Ancona via Cialdini n. 3, destinato a sede unitaria per associazioni e istituti di storia della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 752 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Gli interroganti pongono ad oggetto della nostra attenzione l'immobile di proprietà regionale sito in via Cialdini n. 3, destinato a sede unitaria per associazioni ed istituti di storia della Regione Marche e ci chiedono lo stato dell’arte, la durata dei lavori di ristrutturazione dell'immobile, di cui abbiamo già indicato il sito.
In relazione all’interrogazione presentata si significa quanto segue.
Con riferimento all'intervento di ristrutturazione dell'immobile sito ad Ancona in via Cialdini, 3/5 e via XXIX Settembre, limitatamente all'unità di proprietà regionale, la Regione Marche, in forza di specifica convenzione sottoscritta in data 13 maggio 2020, ha affidato ad Erap Marche, presidio di Ancona, la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, l'effettuazione della procedura di gara per i lavori. Durante l'esecuzione dei lavori consegnati in data 4 giugno 2021, dopo la conclusione delle demolizioni dei solai al piano primo e piano terra, lato nord-ovest, si è ravvisata la necessità di ridimensionare le travi in ferro viste le nuove dimensioni geometriche riscontrate non previste in fase progettuale, con conseguente necessità di una prima estensione dei termini di lavorazione. Sono seguite alcune modifiche contrattuali, unitamente alla concessione di ulteriori proroghe all'emanazione di alcuni ordini di servizio nell'ottica di perseguire l'obiettivo primario e indifferibile della messa in sicurezza del fabbricato.
L'ubicazione dell'immobile costruito in centro storico cittadino, inserito in un contesto condominiale con ulteriori tre piani abitati al di sopra delle strutture oggetto di intervento, la vetustà del complesso rimaneggiato negli anni caratterizzato da una tipologia costruttiva mista che ad elementi in calcestruzzo armato affianca muratura a sacco e addirittura speroni di vecchie mura di sostegno di via Cialdini, ha reso necessario considerare prioritari i livelli di sicurezza della struttura.
Ad ogni modo, ad oggi, stante l'avvenuta messa in sicurezza dell'immobile, qualora la ditta esecutrice non dovesse rispettare il nuovo programma in via di definizione potrà procedersi con l'applicazione di rimedi previsti dalle vigenti normative per ovviare all'eventuale mancato rispetto delle condizioni contrattuali. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ero fuori, non l'ho ascoltata. Assessore mi fa pervenire la risposta oppure fa una sintesi.
PRESIDENTE. Vogliamo ripetere, anch'io immaginavo che lei fosse in Aula, non ho controllato la sua presenza. Assessore, una rapita sintesi.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Faccio una sintesi brevissima, poi darò al capogruppo la risposta scritta pervenutami dagli uffici.
La Regione Marche ha preso atto di una serie di lavori, della necessità e dell’estensione dei termini affidati precedentemente alla ditta esecutrice per la messa in sicurezza del palazzo in via Cialdini perché si è ravvisata la necessità di alcune modifiche progettuali non previste nel momento della redazione del progetto.
Si è cercato rispetto al cronoprogramma iniziale …, rapporti contrattuali con la ditta, di privilegiare la messa in sicurezza dell’edificio ubicato nel centro storico cittadino, inserito in un contesto condominiale, con ulteriori tre piani abitati al di sopra delle strutture oggetto di intervento di proprietà regionale, per cui si è data priorità alla messa in sicurezza dell'edificio.
Ad oggi si sta definendo un nuovo cronoprogramma, diverso rispetto a quello originariamente previsto e visto che la messa in sicurezza con gli interventi sui solai è già stata portata a termine, il mancato rispetto del nuovo cronoprogramma in via di definizione potrà prevedere anche la possibilità da parte della committenza dell'applicazione di rimedi previsti dalle vigenti normative per ovviare all'ulteriore mancato rispetto del cronoprogramma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, mi deve perdonare, ma avevo capito che il tempo delle interrogazioni fosse esaurito.
PRESIDENTE. Non era in Aula l’Assessore Baldelli.
Maurizio MANGIALARDI. Per questo non ero presente.
Assessore, la ringrazio per la risposta e sono pure soddisfatto degli elementi che ci mette a disposizione, lo sono un po' meno per quello che è accaduto sino ad oggi perché ci sono tante associazioni che non possono utilizzare l’edificio, mentre il cronoprogramma, come lei ci ha ricordato, prevedeva la conclusione dei lavori oltre un anno fa.
Ci sono tra l'altro altre problematiche, che però affronteremo con l’Assessore Brandoni, che attengono alla gestione dell’edificio, soprattutto al destino delle associazioni che sono lì ospitate perché l'unica cosa che non può capitare, quando andremo a concludere questi lavori, è di ritrovarci con un contenitore vuoto. Però non è il tema di oggi, prendo atto della sua risposta e le chiedo di verificare attentamente il cronoprogramma che oggi ha indicato, forse è il caso di recuperare qualche mese rispetto ai ritardi che si sono accumulati. Grazie.
Proposta di atto amministrativo n. 48
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Elezione di una componente della Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna in sostituzione della componente dimissionaria”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 48 dell’Ufficio di Presidenza.
Ha la parola il relatore Consigliere Borroni.
Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Il Consiglio, con la deliberazione n. 8, approvata nella seduta n. 14 del 16 febbraio 2021, ha eletto le ventuno componenti del CPO previste dalla legge regionale 18 aprile 1986, n. 9.
La composizione del CPO è stata modificata dal Consiglio con le deliberazioni n. 40 del 4 ottobre 2022 e n. 49 del 21 febbraio 2023.
Una componente il 23 marzo 2023 ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di componente del CPO.
L'articolo 10 del Regolamento interno del CPO, adottato ai sensi dell'articolo 5 della medesima legge istitutiva, dispone che l'Ufficio di Presidenza provveda alla surroga della componente cessata dalla carica.
L'Ufficio di Presidenza nella seduta n. 110 del 4 aprile 2023, ha deciso di proporre al Consiglio regionale, in sostituzione della dimissionaria, il nominativo di XY, che possiede i requisiti richiesti per l'assunzione dell'incarico e la cui candidatura è stata presentata nei tempi e con le modalità indicate nell'avviso. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 48. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Oggi il Consiglio sta andando lentamente, non su argomenti centrali perché non ci sono proposte di legge, non ero ai capigruppo perché stanotte sono andato a letto alle 3:30 per via delle elezioni, se riusciamo ad arrivare almeno alle 15:00, come al solito. Non diamo una bella immagine se non arriviamo almeno alle 15:00, tra l’altro esaminiamo atti dell'opposizione e credo che l’opposizione tenga, … poi noi diremo la nostra come maggioranza, chiedo che il Consiglio regionale continui sino alle 15:00. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela Vitri. Grazie, Presidente. Una cortesia, vedo che è assente l’Assessore Biondi che, mi aveva anticipato, avrebbe voluto assistere alla discussione della mozione n. 167, quindi, chiederei di aspettare l’Assessore.
Vorrei anticipare che si tratta di un atto da emendare, possiamo farlo slittare un attimo in attesa che arrivi l’Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Va bene, aspettiamo. Prego i collaboratori di chiamare l’Assessore Biondi che dovrebbe essere ancora nelle vicinanze dell’Aula.
Vi comunico che per le mozioni, pur avendone l’indicazione, non c’è bisogno dell’Assessore delegato, in questo caso c’è una richiesta specifica e la comprendo. Grazie.
Mozione n. 162
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Conferma delle scelte progettuali riguardanti il territorio del Comune di Senigallia inserite nel progetto di fattibilità tecnica ed economica della Ciclovia Turistica Nazionale Adriatica”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 162 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Queste inversioni dell'ordine del giorno mi creano qualche problema di carattere organizzativo, ci siamo sottratti reciprocamente atti tra me e l'Assessore Baldelli, speriamo di recuperarli.
Presidente, la mozione, ormai come tanti dei nostri atti ispettivi, è abbastanza datata e nel ragionamento che avevamo messo in campo, guardo il Presidente Latini, qualche periodo fa, per la ricognizione complessiva degli atti depositati con date abbastanza lontane dal nostro lavoro, c'era stata la richiesta di verificare se era il caso di ritirarla, invece mi rendo conto che questa, come le altre mozioni che giungono oggi in Aula, è quanto mai opportuna.
Assessore Baldelli, sul progetto della ciclovia Adriatica vedo sulla stampa una serie di azioni e di dichiarazioni che hanno oggi un ancoraggio, ad esempio sulla ciclovia Adriatica che riguarda il tratto marchigiano, con l'interrogazione che fece la Consigliera Casini rispetto al ponte sul Tronto, che se non vado errato era stato cancellato, abbiamo avuto in quella occasione una risposta.
La stessa preoccupazione era scattata sul Cesano, parlarne oggi risulta anche un po' complicato, vista la situazione complessiva di pressione che c'è per quel bacino, però il progetto era stato presentato dall'allora Sindaco di Senigallia e dal Sindaco di Mondolfo nel lontano 2019 e ad oggi, siccome il progetto era definitivo, ancora non abbiamo visto né il progetto esecutivo, né tanto meno il cantiere.
Il progetto della ciclovia Adriatica ha trovato nella sua articolazione, almeno per il tratto senigalliese, una serie di interventi frammentati e nella fattispecie anche un intervento con il ripristino di un doppio senso nella zona del Cernin, che lei conosce perché è stato finanziato anche con una quota a parte aggiuntiva dal suo Assessorato, tra l'altro una serie di difficoltà, non solo di elementi di pericolosità che sono difficili oggi da correggere.
La mozione andava in quella direzione, oggi chiediamo di capire qual è il progetto complessivo che la Regione, con l'accordo con gli enti locali, vuole mettere in campo per avere una ricaduta nella mobilità leggera nel territorio marchigiano, dato che c’era una visione complessiva che metteva all'avanguardia la nostra Regione, collegandoci sia a nord con l'Emilia-Romagna che a sud con l'Abruzzo, che oggi con gli interventi frammentati e le cancellazioni nelle previsioni non vediamo più.
Un impegno che chiediamo di ripensare, di ridisegnare quell'asse strutturato che per noi diventa fondamentale.
La mozione va in questa direzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere, perché mi permette anche di fare chiarezza sulle vicende che riguardano la ciclovia Adriatica, che riteniamo prioritaria come azione anche di questa amministrazione regionale. Un progetto nato con la precedente amministrazione, sul quale stiamo spingendo con l'acceleratore.
Come sa i ponti del Cesano e sul Chienti sono già stati affidati, i cantieri sono in corso, c'è un rilievo che stiamo facendo nella zona sud della nostra regione per individuare il miglior tracciato possibile per dare linearità a questa opera, che ha una valenza non solo italiana, ma riteniamo europea.
Con grande attenzione seguiamo la parte nord, la parte sud ed anche la parte centrale che riguarda anche il Comune di Senigallia, per il quale lei chiede di confermare le scelte progettuali riguardanti il territorio, già approvate con il progetto di fattibilità tecnico ed economico della ciclovia turistica nazionale Adriatica, redatto dalla Regione Marche a maggio 2021 e conforme a quello già individuato dai tecnici comunali nel 2018.
Per quanto lei sottolinea, si significa quanto segue.
La Regione Marche in qualità di capofila dell'intervento ciclovia Adriatica ha provveduto ad espletare le procedure di gara per l'acquisizione del servizio di architettura-ingegneria per la progettazione di fattibilità tecnica, economica della ciclovia turistica nazionale Adriatica, percorso Chioggia-Gargano, per conto delle sei Regioni interessate.
La Regione Marche ha approvato in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dai progettisti incaricati con decreto del Dirigente del Servizio tutela gestione assetto del territorio n. 165 del 9 agosto 2021 ed ha dato avvio al procedimento della conferenza dei servizi preliminari ritenuta utile da parte di tutte le Regioni coinvolte per condividere la proposta progettuale con i territori interessati ed acquisire pareri preventivi utili ai livelli successivi di progettazione.
Con decreto n. 191 del 14 dicembre 2022 è stata adottata la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi preliminari, avendo acquisito i pareri e le osservazioni degli enti a vario titolo titolari di competenza, con riferimento a tutto il tracciato da Chioggia sino al Gargano.
Il Comune di Senigallia ha proposto in tale fase un nuovo tracciato per la ciclovia nel tratto compreso tra il sottopasso di piazzale Michelangelo, la Cesanella e il centro storico, inoltre ha proposto per il tratto di ciclovia sul lungomare Italia di privilegiare soluzioni progettuali del tracciato ciclabile direttamente sulla spiaggia esistente, salvaguardando la viabilità e gli spazi di sosta attuali.
Tali proposte sono state espresse dal Comune di Senigallia, con nota acquisita protocollo regionale del 28 settembre 2021, n. 1191352, in cui si comunicava altresì che le osservazioni comunali erano state oggetto della delibera di Giunta comunale n. 236 del 23 settembre 2021.
La Regione Marche ha preso atto con il sopra citato decreto n. 191 del 2022 di tale richiesta, ma si è riservata di rimettere ai progettisti incaricati di valutare nelle successive fasi di progettazione definitiva ed esecutiva le proposte alla modifica del tracciato, verificandone la conformità agli standard previsti dalla normativa e le aderenze alle linee guida ministeriali di riferimento.
Questo significa che tutte le modifiche, non solo nel Comune di Senigallia, ma nell'intero tracciato, devono strettamente rispondere ai requisiti previsti dalle normative vigenti su queste ciclovie di interesse nazionale e, come ho detto, per la Regione Marche di interesse europeo, perché entra in un grande circuito europeo di ciclovie in grado di attrarre turismo non solo dalle Regioni limitrofe, ma da tutta Europa.
Per questo motivo abbiamo già richiesto un contributo nazionale per il completamento della ciclovia Adriatica di 27,5 milioni di euro per completare i tratti mancanti. Essendo una opera lineare è evidente che mettere insieme tutta la filiera istituzionale nello stesso momento non è semplice, la dimostrazione è anche la richiesta di modifica pervenuta dal Comune di Senigallia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Apprezzo l’intervento dell'Assessore Baldelli rispetto sia alla ricostruzione del percorso che c'è stato, l'impegno che la Regione vuole dedicare reperendo 27 milioni di euro per completare le opere di quel intervento strategico, che rispetto alle sei Regioni del nostro territorio nazionale. Percorso che è stato pensato con grande visione e grande prospettiva.
L’Assessore Baldelli garantisce comunque una supervisione da parte dei tecnici che sono stati indicati, siccome va nella stessa identica direzione della mozione, penso che non ci sia difficoltà nell’approvarla e ringrazio pure il passaggio che l’Assessore Baldelli ha voluto mettere a disposizione dell’Aula.
Forse la mozione è datata, ma con gli elementi che sono emersi anche questa mattina penso che non ci siano difficoltà ad approvare questo atto che va nella stessa identica direzione degli elementi che sono stati oggi dibattuti. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 162. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Il Consigliere Biancani non è riuscito a votare favorevolmente.
Mozione n. 164
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri
“Residenze sanitarie assistenziali: ristoro dei maggiori oneri sostenuti nel 2021 dagli enti gestori a causa dell’emergenza sanitaria e adeguamento del contributo regionale”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 164 dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Discutiamo dopo un anno e mezzo questa mozione, vale il ragionamento che facevamo prima, ma questa è ancora più attuale perché ha come oggetto il ristoro degli enti gestori delle nostre Rsa per i maggiori oneri sostenuti con il Covid e la proposta di adeguamento al contributo regionale, che attualmente è di 33 euro al giorno, per portarlo a 45 euro.
La mozione è attuale e ritengo, e guardo l'Assessore Saltamartini, che su questo ambito si sia fatto poco, o meglio, non è stato approcciato con le necessarie risorse e soprattutto con le adeguate risposte.
Apprendo dagli articoli di stampa, che mi aggiornano la mozione in tempo reale, legati alle posizioni del Presidente/Coordinatore degli enti gestori, che anche qualche settimana fa lamentava fortemente una mancata azione della Regione rispetto a questo tema.
La mozione è particolarmente attuale e mentre noi stiamo tergiversando, c'è un accordo per l’aggiornamento delle quote da 33 forse a 38 euro giornaliere, le altre Regioni si sono mosse con un approccio, un piglio completamente diverso.
Gli enti gestori rischiano il default e ne guardo uno, solo per pensare a casa mia, che è stato gestito in maniera non adeguata, penso alla Fondazione città di Senigallia, per la quale si attribuiscono le responsabilità del default presunto alle gestioni precedenti e nessuno dice che non sono stati sottoscritti i contratti e i convenzionamenti compensativi rispetto agli investimenti che sono stati realizzati ed alle opere che tutti gli enti gestori hanno dovuto mettere in campo con i provvedimenti post Covid, che hanno determinato un ridimensionamento numerico dei posti letto ed una serie di costi aggiuntivi che nessuno ha affrontato mai in modo adeguato.
La nostra proposta penso che sia non aggiornata, nel tempo parlavamo di un contributo di 45 euro, pensate per esempio che solo due mesi fa la Regione Toscana ha messo in campo due provvedimenti: ulteriori ristori per 4,5 milioni di euro finanziati con i fondi del bilancio regionale per le spese del Covid a compensazione delle maggiori spese di allora, un aumento della quota sanitaria a 54 euro al giorno rispetto ai 53,32 attuali, con un incremento di 0,68 centesimi, contro i 33 euro che sono oggi riconosciuti, anche se so che l'Assessore ha aperto un tavolo per aggiornare quella cifra, che non soddisfa.
Sono 5 euro al giorno da parte della Regione Toscana a favore degli ospiti non autosufficienti nelle Rsa, nonostante non siano arrivati da parte del Governo Merloni aiuti adeguati, sia per l'aumento dei costi del Covid che tanto meno per quelli dell’energia.
Andiamo ad approvare questa mozione, lo dico forse per darle una mano, non è un impegno banale, per metterla nelle condizioni di continuare quel percorso di aggiornamento del costo giornaliero, del contributo di convenzionamento perché i nostri gestori rischiano di chiudere e sapete quanto siano importanti le loro prestazioni per le nostre famiglie.
Non vedo particolari difficoltà, anzi forse la cifra che avevamo indicato è oggi inadeguata rispetto alle richieste avanzate con grande garbo, ma con grande preoccupazione di tutti i gestori delle nostre strutture. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione mette a fuoco un problema centrale, che è il problema della sostenibilità delle rette e dei bilanci degli enti gestori.
Il tema è centrale perché c'è un invecchiamento della popolazione piuttosto rilevante, si valuti solo che 400 mila marchigiani sono over 65 e alcuni di questi hanno contratto un’usura fisica e psicologica in relazione alle prestazioni lavorative preesistenti, per esempio nel campo dell'agricoltura, dell'edilizia, della pesca, senza escludere altre prestazioni usuranti.
La Regione Marche è intervenuta più volte per riconoscere questa esigenza degli enti gestori, in particolare mi permetto di far rilevare che nel 2021 le risorse che sono state poste a disposizione sono state pari a 14 milioni di euro, di cui ben 2 milioni del fondo della Regione, quindi sono risorse che ha a disposizione la Regione, e oltre 4,7 milioni di risorse del fondo sanitario regionale. Per il 2022 le risorse impiegate sono state di 11.550.000 euro e anche qui la Regione ha finanziato con 1 milione di fondi regionali, con 4 milioni del fondo sanitario regionale ed oltre 6.550.000 euro di fondi europei.
Ora, nessuno di noi è contrario, ma siamo in presenza di interventi che la Regione ha fatto con fondi regionali, che hanno riguardato 9 milioni di euro nel triennio di interventi per l'acquisto di tecnologia, per il potenziamento degli ambulatori funzionali territoriali, l’associazione dei medici che tendono a colmare la lacuna dei medici di medicina generale, altri 4 milioni per il finanziamento delle borse aggiuntive di specializzazione rispetto allo Stato.
La Regione ha già speso le risorse importanti sul settore della sanità e dell'aggregato largo dell'assistenza sociale. Mi permetto quindi di dire che nel tavolo permanente c'è già un accordo con gli enti gestori, poi ci sarà il collega delle finanze, e ci siamo impegnati a riconoscere un finanziamento di 8 milioni per rimborsarli.
Si valuti tuttavia che, con l'aumento della domanda esponenziale, con l’aumento della domanda di prestazioni aggiuntive per l’invecchiamento della popolazione, l'Unione Europea con il New generation Eu e con il PNRR sta traghettando l'assistenza per queste fasce di popolazione verso l’assistenza domiciliare. C'è un potenziamento, per esempio, dell’assistenza domiciliare integrata che dovrebbe coprire già i prossimi anni il 10% della popolazione, oggi è coperto solamente il 5%, quindi non vi sarà un potenziamento delle strutture, ma una politica diversa che è quella dell'assistenza domiciliare.
Il tema è che l'accordo che è stato raggiunto dalla Regione con gli enti gestori prevede questo finanziamento di 8 milioni di euro, poi eventualmente potremmo discutere gli interventi necessari per questo tipo di prestazioni socio-sanitarie nei prossimi bilanci.
Il tavolo è andato avanti per mesi, è già stato raggiunto un accordo, tutto quello che può venire in aggiunta alle risorse è sempre un fatto positivo, ma la Regione ha già fatto uno sforzo significativo e rilevante con le sue risorse attuati, poi bisognerà vedere se nei prossimi esercizi di bilancio ci potrà essere un potenziamento.
La posizione della Giunta è quella di riconoscere agli enti gestori questo riconoscimento, di fatto c'è un accordo e la Regione si è impegnata a finanziare con 8 milioni di euro la loro domanda. Ognuno di noi è convinto che sia una domanda perfettamente legittima perché si tratta di assistere persone che hanno veramente bisogno. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. E’ noto che sono particolarmente sensibile a questo tema, sia come partito politico, come capogruppo di Fratelli d'Italia che come persona che ha operato a lungo in questo settore dal punto di vista sanitario, non dal punto di vista sociale, professionalmente per attività in quanto ho seguito persone ospiti delle case di riposo.
Più volte ho cercato di intraprendere un percorso che potesse risolvere, perlomeno in parte, i problemi delle amministrazioni che si sono aggravati per due motivi, uno è stato il Covid, purtroppo i decessi, è brutto e cinico dirlo, hanno ridotto le rette in entrata, il distanziamento ha ridotto il numero dei posti letti disponibili e poi, colpo di grazia finale, le spese energetiche, le bollette, come a tutti i cittadini sono aumentate le bollette della luce, del gas, delle utenze ed in queste strutture i costi dell'approvvigionamento energetico sono moltiplicati in maniera esagerata, con rette che nella nostra regione erano storicamente molto contenute.
Vorrei ricordare al capogruppo Mangialardi che l'accordo del 2014, che aveva tenuto le rette marchigiane tra le più basse d'Italia, non è stato fatto dalla Giunta Acquaroli, né era un accordo tanto meno dell'Assessore Saltamartini, ma viene da lontano.
Il comitato di coordinamento di queste strutture ha cercato di fare una mediazione ed in parte la Regione è venuta incontro con i fondi del Covid. Abbiamo adoperato una parte significativa dei fondi Covid per ristoro ai bilanci che erano crollati terribilmente. L'equilibrio di bilancio si era perso completamente, tutti gli enti gestori erano debitori nei confronti delle banche che, devo dire, sono state abbastanza sensibili, se fosse stata l'attività di un'azienda privata l'avrebbero messa in contenzioso, invece, essendo attività sociali specchiate, le banche hanno, diciamo, “avuto pazienza”,
Vorrei ricordare alcuni dati che sono importanti perché quello che conta è quello che stiamo facendo.
Per il 2022, a bilanci chiusi, la Regione Marche dal bilancio ordinario ha estrapolato quasi 7 milioni, più ha reperito 4 milioni dei fondi europei, tutti nel bilancio 2023 che poi vanno ad integrare i bilanci - parliamo di 10,7 milioni - delle case di riposo degli enti gestori, come vengono chiamati in gergo tecnico, dell'anno precedente, 2022.
I bilanci li hanno chiusi ad aprile con un buco notevole e la Regione dà 6,7 milioni di fondi propri e 4 milioni di fondi europei, che abbiamo rintracciato, non spesi, con l'autorizzazione dell'Unione europea. Conta il 2023 perché poi chi amministra, sincero e di buon senso, si rende conto che il problema è strutturale, non è andare in soccorso.
Per il 2023, a differenza del passato, abbiamo fatto un accordo proprio sui 33 euro – accordo della Regione Marche del 2014, della Giunta di allora, poi confermato dalla precedente Giunta - una retta inadeguata, che aumentiamo di cinque euro, che è tutta l'inflazione documentata dall'Istat, e passiamo da 33,51 a circa 38 euro per un totale di 7 milioni.
Quindi, non solo nel bilancio 2023 abbiamo provveduto a ripianare con 10,7 milioni il bilancio del 2022, ma diamo 7 milioni strutturali per il bilancio 2023.
Se poi guardiamo in passato, se andiamo indietro, nel 2021, che è stato l'anno orribilis delle case di riposo, quello dei morti, dell’impossibilità di accettare nuove entrate (distanziamento, minori posti letto, no nuove entrate), la Regione Marche ha stanziato 14,7 milioni per queste gestioni; nel 2021 14, 7 milioni; nel 2022 10,7 milioni, nel 2023, 7 milioni di aumento strutturale delle rette.
Se posso dirlo ho quasi occupato, l’Assessore Brandoni lo sa, gli uffici del bilancio insieme al Presidente/Coordinatore degli enti gestori e gli altri del comitato, che hanno spiegato tecnicamente perché le case di riposo erano quasi alla vigilia del default, alla vigilia del fallimento, di consegnare i libri al tribunale.
Abbiamo risolto questo problema, abbiamo risolto tutto? No, neanche un mago avrebbe potuto farlo, però stiamo andando verso un risanamento di quelle gestioni. I 5 euro al giorno in più a posto letto permettono un sospiro di sollievo alle case di riposo, sulle quali dovremmo rivedere … Non lo dirò adesso, ma nella discussione del piano socio-sanitario, la popolazione marchigiana si sta avvicinando al 25% degli ultrasessantacinquenni, 1/4 della popolazione ha più di 65 anni, nell'arco di qualche anno sarà 1/3 della popolazione, il 33-34% avrà…
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Un argomento molto importante e ha fatto bene il capogruppo a presentare questa mozione, che peraltro fa seguito a degli emendamenti che il Partito Democratico aveva presentato in sede di bilancio.
Chiederei, Presidente, se possibile, per rispetto …
PRESIDENTE. Prego tutti di fare silenzio, sia in Aula che nelle seggiole subito fuori dall'Aula, che comunque rientrano nella parte dell'emiciclo.
Non continui finché non c'è il silenzio adeguato.
Prego Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Magari se non riuscissi a chiudere l’intervento …
Ho già anticipato che il Partito Democratico in sede di bilancio aveva presentato un emendamento sul tema delle strutture socio-sanitarie che, ricordo a chi ci ascolta, sono 160 nelle Marche e coinvolgono 14 mila posti letto e 16 mila dipendenti. Questi dati sono molto importanti per far comprendere come la questione delle strutture delle residenze socio-sanitarie non sia un ammennicolo da liquidare o licenziare come ha fatto l'Assessore Saltamartini, affermando che il sistema non andrebbe finanziato perché tanto si andrà all’assistenza domiciliare.
Solo un ignorante tecnicamente direbbe una cosa del genere perché l'assistenza domiciliare è cosa ben diversa dalla funzione delle residenze socio-sanitarie. La tesi dell'Assessore Saltamartini e che noi e le nostre famiglie verremo curati all'interno delle nostre case. Questo dà la misura della competenza e delle scelte.
Al di là della edulcorazione che il Consigliere Ciccioli fa sulle risorse, circa il grande impegno che la Regione Marche ha avuto, in realtà la sostanza è diversa, la Regione Marche in questi due anni e mezzo ha finanziato poco di tutte le risorse a cui ha fatto riferimento perché gran parte delle stesse sono state mutuate dalle scelte statali che hanno rifondato, indennizzato le Regioni e le strutture socio-sanitarie, con un vincolo di destinazione a causa del Covid.
In realtà le scelte non ci sono state, avevamo già spiegato che le tariffe, e mi pare che l'Assessore su questo abbia fatto un riferimento puntuale, ammontano a 66 euro, sono ferme dal 2005 e non può affermarsi, ribaltarsi almeno in questa sede, che chi c'era prima non l'ha fatto. Se non è stato fatto prima hanno sbagliato, ma voi siete qui e a due anni e mezzo, se vi fosse stato a cuore il sistema socio-residenziale, ve ne sareste occupati. Non ve ne siete occupati.
Soprattutto il rapporto con tutte le altre Regioni è impietoso perché in Umbria le tariffe sono di 87 euro, in Toscana di 105 euro, in Emilia Romagna di 115 euro, in Liguria di 88 euro, in Veneto di 106 euro, in Puglia di 93 euro. Dal 2005 c'è stata, senza considerare il 2023, una perdita di valore del 14% ed oggi l’Assessore ci viene a dire: “Ma si accontentino”
Sono contento che l'Assessore abbia trovato l'accordo, ben venga l'approvazione di questa mozione perché va in quella direzione, ammesso, ma non concesso che sia stato approvato.
Pensate a quelle strutture che chi ha fatto il Sindaco sa bene cosa vogliano dire all'interno dei Comuni. Con un’inflazione che viaggia tra il 10 e il 12% quelle risorse riusciranno a coprire la situazione drammatica delle strutture socio-residenziali? Non ci riusciranno perché questo è un parziale indennizzo della situazione che ha riguardato il Covid, i costi dell'energia e le tariffe. Quelle persone mangiano e i costi alimentari, se voi andate a leggere i dati, sono aumentati in maniera vertiginosa.
Le scelte non sono state fatte, questo è quello che ha fatto l'Assessore Saltamartini, ha aumentato di 100 milioni il fondo di riequilibrio per quanto riguarda il modello organizzativo. Nel sistema socio-sanitario sono accantonati in un cassettino 100 milioni di più rispetto a quello che era stato previsto prima, aumentando il fondo dal 5 all'8%, risorse tolte anche alle strutture socio-residenziali.
Le chiacchiere stanno a zero, non avete avuto a cuore le famiglie, soprattutto le strutture che oggi vivono in maniera disperata i loro bilanci e non riescono a tenere in equilibrio le strutture stesse.
La scelta chiara di questa Giunta e in particolare dell’Assessore Saltamartini è di mettere da parte i soldi per poi coprire i buchi di bilancio - vedremo quando arriverà il rendiconto, siamo arrivati a maggio ed ancora non c'è. Chissà perché. Fateci sapere cosa è successo - disinteressandosi ovviamente delle famiglie e dei nostri anziani. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei finire il mio ragionamento che, purtroppo, per motivi di tempo non ho potuto fare.
“Le chiacchiere stanno a zero”, uso proprio l'espressione del Consigliere Carancini, il bilancio regionale è un bilancio rigido e per dare più soldi, come abbiamo fatto, agli enti erogatori, alle case di riposo, alle fondazioni, li abbiamo tagliati ad altri capitoli di spesa. Dovevamo tagliare ancora più e dire di diminuire altri tipi di assistenza? No, non abbiamo raschiato il barile, ma raschiato oltre il barile, sottratto qualcosa di più ad altri capitoli per riuscire a trovare quei fondi.
Per l'anno in corso aumentiamo di 150 euro al mese ogni retta, che per le Case di riposo, per i Consigli di amministrazione, sono soldi veri.
Devo dire che il comitato formato - secondo gli incontri- da 3 o 5 rappresentanti delle case di riposo, li voglio citare, sono case di riposo importanti: il Presidente della Mastai Ferretti, ad Osimo la Grimani Butteri, il rappresentante di Coos Marche che amministra tante case di riposo, non credo che Coos Marche lega delle cooperative sia un nostro sostenitore e altri rappresentanti. Sono venuti una volta in cinque proprio perché ci fosse la rappresentanza della platea delle case di riposo. Hanno detto che per loro 150 euro al mese a retta per ospite sono una grandissima boccata di ossigeno, sono strutturali. Su quei soldi ci possono contare nel 2023, 2024 e 2025 e abbiamo ripianato, ci hanno dato atto, con 10,7 milioni il bilancio dell'anno precedente. Tutto insiste nel bilancio del 2023, di quest'anno. Siamo andati indietro: nel 2022 10,7 milioni, nel 2021 (l'anno più terribile) 14,7 milioni, nel 2020 14 milioni, l'anno critico dal punto di vista sanitario perché non c'erano i presidi, ne erano sprovviste tutte le case di riposo, non avevano previsto quello che sarebbe successo, il Covid, come non l’hanno previsto la sanità pubblica e quella privata, gli abbiamo dato anche quell’anno 14 milioni.
Abbiamo avuto uno sguardo fortissimo su queste gestioni e magari su qualche altra gestione …, me ne rammarico, per esempio la spesa storica della psichiatria, della salute mentale a me costa una grande critica. Siamo venuti negli anni, ma negli ultimi 10 anni, non adesso, ad una diminuzione della spesa sanitaria per quanto riguarda la salute mentale, non per le tossicodipendenze. Chiedo scusa, con un po' di presunzione, un po' perché c'ero io, anche quando c'era il centro-sinistra ho fatto cose orribili e lì non siamo andati indietro, ma la salute mentale è un tema critico come gli anziani. Dobbiamo pensare, tra l'altro, che non siamo più giovanissimi, comincio da me, spero di avere vitalità e, come si dice oggi, longevità attiva però … Abbiamo detto che gli ultrasessantacinquenni sono il 25%, 1/4 della popolazione, nel 2050 saranno 1/3 della popolazione marchigiana, grazie a Dio le Marche sono particolarmente longeve. Dobbiamo cercare di pensare ha una pianificazione futura, rendere strutturale queste cose, soprattutto cercare di far sì che più tardi possibile la popolazione anziana debba recarsi presso queste strutture. Non dipende da nessuno, dipenderà dal DNA, dalla salute individuale, dalla circostanza della vita, però questo dobbiamo fare.
Da questo punto di vista mi sento di parlare anche a nome dell'Assessore Brandoni, dell'Assessore Saltamartini e del Presidente Acquaroli, l'attenzione verso l'area socio-sanitaria è massima. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Ringrazio il capogruppo per avermi delegata a questa dichiarazione di voto.
Sottolineo innanzitutto che questa mozione è oggettivamente datata, che forse aveva un senso quando è stata presentata, ma oggi indubbiamente respingiamo al mittente le accuse che sono state sollevate ed esprimiamo la nostra più grande soddisfazione per il grande lavoro che è stato svolto dalla Giunta, in particolare dall'Assessore Saltamartini insieme all'Assessore al bilancio, per l'accordo di cui peraltro ha ampiamente parlato il capogruppo di Fratelli d'Italia. A questo proposito rispediamo al mittente le accuse che a noi non interessano gli anziani perché il tema è ben presente, come pure è altrettanto presente l'obiettivo che ha dichiarato l’Assessore Saltamartini, la volontà delle direttive nazionali.
La nostra è una popolazione molto anziana, purtroppo.
Consideriamo anche la volontà di far rimanere chi vuole nel proprio domicilio. Sappiamo che abbiamo una grande risorsa, che sono le famiglie, ci sono molti anziani, purtroppo parlo anche per esperienza personale, che non accettano, vogliono rimanere nel proprio domicilio, abbiamo una cultura contadina che vede nella famiglia una grande risorsa. Su questo si sta facendo, ci sono obiettivi del PNRR che riguardano la domiciliarità della medicina territoriale, garantire sempre più servizi a tutte le persone fragili, in particolare alle persone anziane.
Da questo punto di vista esprimo il voto contrario del gruppo Lega. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con grande attenzione l'intervento dell'Assessore, anche delle deleghe assunte dal collega capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha parlato anche a nome del Presidente Acquaroli, dell’Assessore al bilancio, dell’Assessore Saltamartini, anche proprio, in cui abbiamo fatto tanta confusione. quelli
Siamo sbigottiti dal fatto che ogni volta ci vengono messi a disposizione dati oggettivi e non è che di continuo dobbiamo riparlarci addosso, dall'invecchiamento della popolazione marchigiana alle necessità.
Noi abbiamo una mozione chiara che, è vero quello che dice la Consigliera Menghi, è datata, ma vi dovreste preoccupare perché vi abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di portare le quote da 33, che erano anti Covid, a 45, è passato un anno e mezzo – come ha detto Assessore? - con soddisfazione degli enti gestori? Ma li avete preso per il collo, lo dico così.
La richiesta dei 45 euro non era mica del gruppo del Partito Democratico, era calibrata sulle necessità ponderate e certificate da parte dei gestori, che sono in difficoltà grandissima ed ancora non erano nemmeno interessati a due temi fondamentali: quello dell'incremento dei costi dell'energia, e li ha ricordati il Consigliere Ciccioli prima, e quello dell'inflazione. Questi sono i due cardini aggiuntivi che sono devastanti e non credo che abbiano sottoscritto i 38 euro se non ci fosse stato da parte …, lo spero, lo faccio in maniera molto laica.
Spero che invece l’Assessore, al di là delle sottolineature dell’Assessore Ciccioli, si sia preso l'impegno di arrivare al più presto - utilizzando anche le risorse alle quali ha fatto riferimento, i 100 milioni di euro, il Consigliere Carancini prima – ad una cifra di compensazione adeguata, ed allora sarebbe uno scenario diverso.
Come al solito quello che dite voi non conta, quello che fate voi non ci interessa, noi abbiamo deciso una linea che porterà ad allineare i nostri ristori a quelli delle altre Regioni italiane, non quelle poche rimaste a guida centro-sinistra. Il Consigliere Carancini prima parlava dell'Umbria, del Veneto, che hanno messo a disposizione numeri chiari. Noi vi abbiamo portato questi esempi, se il percorso l’avete intrapreso e c'è l'impegno ad arrivare ad una cifra adeguata, bene, sennò altro che chiacchiere a zero, a zero sono le risorse che avete messo a disposizione, quelle sì.
Sono passati tre anni, continuate a guardare - in mezzo c’è stato il Covid - le convenzioni che aveva sottoscritto l'allora Assessore, che dovevano essere aggiornate di per sé, se non fossero accaduti eventi straordinari, invece di fronte a questo ci venite a dire … Su questo sono convinto, Consigliere Ciccioli, che lei abbia una conoscenza dettagliata di quelle problematiche, non ho nessun dubbio. Sappiamo tutti che quella cifra è inadeguata, ridicola e io dico pure umiliante, al di là delle scelte politiche che attengono al PNRR o che attengono alle dichiarazioni sulla stampa, che non ci interessano. Il nostro è …
PRESIDENTE. Bene, la posizione del gruppo del PD è favorevole alla mozione.
Mozione n. 164. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Interrogazione n. 817 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Ristori alle attività agricole a seguito dell’alluvione del 15 settembre 2022”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 817 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Mi scuso, però ero in rappresentanza del Presidente a Macerata, c'era il Presidente di Confindustria, una cosa organizzata, molto importante.
Rispetto all’interrogazione del Consigliere Rossi c'è stato un incontro ad Ostra qualche settimana fa, nel quale ci siamo confrontati con gli agricoltori ed anche con i tecnici che si stanno occupando della situazione post alluvione.
Abbiamo espresso l’assoluta necessità di intervenire. Abbiamo messo in campo due azioni, vado ad integrazione rispetto a quanto scritto dall’interrogante: oltre 1 milione di euro di ristoro con un bando che tra l'altro dovrà passare attraverso una modifica di legge, a breve, in II Commissione; 1 milione di euro per l'accesso al credito, così come era stato fatto per le imprese non agricole.
Questa è stata la risposta immediata all'incontro di Ostra. Abbiamo riservato 2 milioni per le imprese agricole. Considerate che fino a quel momento, come dice il Consigliere Rossi, non era stato ancora disegnato un percorso, anche perché quello che era stato precedentemente individuato, la possibilità di attingere al PSR, avrebbe finanziato solo parzialmente alcune misure.
Qualche mese fa abbiamo portato in Giunta la richiesta di accesso al fondo di solidarietà nazionale, parliamo della 102, che è scaduta il 2 maggio. Abbiamo fatto una proiezione, ci sono circa tra i 2 e i 3 milioni di euro che verranno di fatto risarciti alle aziende, però nel frattempo abbiamo visto che tutto ciò non è sufficiente, quindi, di comune accordo, anche col Vicecommissario, stiamo cercando di utilizzare una parte dei fondi dell'articolo 37, legati alla Protezione civile, che inizialmente non erano stati previsti anche per le aziende agricole. Cercheremo di utilizzare anche qualcosa lì.
Al 100% non so se è possibile arrivarci, ma questo non dipende da noi, intanto cerchiamo di coprire fra il 30 e il 40% …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, soprattutto per gli sforzi che sono stati intrapresi.
In ultima battuta ha detto che è necessario in qualche maniera arrivare a ristorare la cifra più vicina al 100% a queste nostre aziende agricole per il danno subito per strutture, mezzi e strumentazioni, considerando anche il fatto che a seguito dell'inondazione diverse imprese non hanno potuto seminare e andrebbe previsto, a mio avviso, anche un ristoro per le perdite di reddito, che si avrà nei prossimi anni. In molti casi la semina per le stratificazioni di fango e di ghiaia nei campi è pregiudicata.
Approfitto, visto che si parla di alluvionati, anche per cercare di perorare la mozione votata all'unanimità da questa Assemblea, che chiedeva l'esenzione della tassa di bonifica per i Comuni alluvionati, che crediamo sia necessaria.
Questi cittadini, dopo aver subito i danni della mancata manutenzione, si vedono arrivare in questi momenti anche questa assurda gabella. E’ bene che la Regione pressi di nuovo il Consorzio di bonifica affinché queste cartelle siano rottamate e la tassa di bonifica sui Comuni alluvionati sia tolta.
E’ una richiesta che continua ad arrivare, soprattutto in questo momento 150.000 marchigiani si vedono arrivare, purtroppo e ancora, questa assurda gabella. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
Interrogazione n. 818 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Ristori immediati alle attività economiche colpite dalla chiusura della Strada Contessa SS452”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 818 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore, Antonini
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Leggo la risposta dell’ufficio anche perché onestamente non conoscevo il caso specifico.
Da una prima e veloce informativa risulta che gli interventi per un investimento complessivo di 6 milioni di euro prevedono in particolare la demolizione del vecchio impalcato in calcestruzzo e la realizzazione di uno nuovo in acciaio, oltre al rinforzo delle pile delle spalle esistenti. Due tratti a monte e a valle della chiusura resteranno comunque fruibili per il traffico residenziale e per i veicoli diretti verso le attività commerciali.
Riguardo agli itinerari alternativi durante la chiusura, l’ANAS indica per il traffico proveniente da Perugia in direzione Fano di proseguire sulla statale 318 di Valfabbrica, direttrice Perugia-Ancona, uscire allo svincolo Fossato di Vico e ripercorre la Flaminia in direzione Fano. Viceversa, il traffico proveniente da Fano e diretto a Gubbio e Perugia dovrà proseguire sulla Flaminia fino a Fossato di Vico, innesto 318, riutilizzare la 318 Perugia-Ancona, in alternativa il traffico locale leggero potrà utilizzare la strada regionale 298 Gubbio-Scheggia; per il traffico di lunga percorrenza restano utilizzabili la E 45 tra Orte e Cesena e la direttrice Perugia-Ancona.
Tutto ciò premesso, sarà necessario e faremo quanto prima un monitoraggio sulla reale situazione della strada chiusa e delle difficoltà di carenza di reddito che hanno subito o subiranno le attività produttive. Ovvio che questo sarà fatto non nell’immediato perché non sappiamo quale sarà l'impatto per la chiusura, poi ci impegneremo a fare sistema con la Regione Umbria per chiedere un intervento al limite se si evidenziano effettivi danni alle attività produttive. Ci muoveremo di comune accordo con l'Umbria per chiedere un intervento statale finalizzato alla richiesta di un fondo straordinario per le imprese della zona, poi se ciò non dovesse bastare siamo anche disponibili a valutare, sempre cercando di capire alla fine che tipo di impatto e i danni ci sono stati, un intervento diretto da parte della Regione, però tutto ciò deve essere fatto innanzitutto con un primo monitoraggio, una prima valutazione e alla fine del cantiere, alla chiusura, capire realmente l’impatto danni che c'è stato.
C’è la massima disponibilità della Regione ad affrontare immediatamente la problematica. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Antonini, vorrei invitarla a valutare subito la situazione perché dalla risposta che mi ha letto mi pare evidente che non ci sia in Regione la percezione della gravità della situazione, eppure anche i media, i quotidiani locali, nelle ultime settimane ne hanno parlato spesso.
Si tratta di una perdita di fatturato per una decina di attività economiche che si trovano nella Strada Contessa, almeno l'80%. Non parliamo di un territorio qualunque, ma già messo in ginocchio dall'alluvione del 15 settembre, che è stato costretto a subire perdite, disagi e danni a cui la Regione ancora non ha dato il pieno sostegno.
Posso poi passarle anche la piantina e i nomi delle attività economiche che stanno subendo le conseguenze della chiusura, potrà rendersi conto personalmente di cosa significhi perché le strade alternative che lei mi ha elencato in realtà in molti casi prevedono una percorrenza di ore rispetto a quella che consentiva invece la Contessa per chi deve attraversare questa zona.
Aggiungo anche che durante la stagione estiva tutti i turisti che dovranno recarsi dall’Umbria alla costa marchigiana probabilmente preferiranno altre zone rispetto a quelle della costiera della provincia pesarese e dell’alto nord anconetano.
Aggiungo, Assessore, che il fondo statale a cui lei ha fatto riferimento non è una soluzione immediata, la soluzione più breve dovrebbe essere stanziare ristori a fondo perduto da parte della Regione, visto che rientra nelle sue piene competenze e non aspettare …
Mozione n. 167
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Attivazione della LIS nelle scuole della Regione Marche”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 167 ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. E’ una mozione a cui teniamo particolarmente nonostante sia stata depositata già da tanto tempo. Il 20 ottobre 2021 avevo depositato la mozione dal titolo: “Attivazione della LIS nelle scuole della regione Marche”, ovvero la lingua internazionale dei segni. Era particolarmente significativo il momento in cui ho presentato l'atto perché il decreto “Sostegni” aveva riconosciuto a livello nazionale, all'articolo 34 ter dello stesso decreto, il riconoscimento della tutela della lingua dei segni italiana tattile (LIS).
Pochi mesi dopo, nel febbraio del 2020, c’eravamo attivati e avevamo approvato la proposta di legge n. 263 sulle “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva”. Da allora purtroppo, però, non è stato fatto nessun passo avanti.
Questa mozione chiede di intervenire nel dettaglio su tre fronti, impegnando il Presidente della Regione Marche e la Giunta ad attivare la LIS anche nelle scuole della Regione Marche, dando pieno accesso ai saperi anche alle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva; a prevedere maggiori risorse - questo è fondamentale, visti gli atti a cui ho fatto riferimento poco fa - per la formazione di professionalità coinvolte nell'insegnamento della lingua dei segni italiana a vari livelli.
Grazie ad ENS, l’ente nazionale con cui mi sono confrontata, abbiamo capito che si è ancora in una fase iniziale ed è necessario capire quali sono le professionalità coinvolte nell’insegnamento,
A questa mozione oggi aggiungo un emendamento con il quale inserisco nel dispositivo “ad istituire un tavolo tecnico – propongo il terzo punto della mia mozione - che coinvolga la Regione Marche, le Università marchigiane e l’Ente nazionale sordi per l’attuazione di un progetto sperimentale di attivazione della LIS nelle scuole marchigiane e per la redazione delle sue linee di intervento”.
Questo potrebbe essere finalmente l’inizio di un nuovo percorso, su cui già siamo tutti d'accordo perché tutti abbiamo approvato una mozione e già nel decreto “Sostegni” era stata riconosciuta l'importanza della promozione e della tutela della lingua italiana dei segni.
Ad oggi, facendo riferimento a tutta la normativa che ora vorrei richiamare, metto in evidenza che anche la Regione Marche dovrebbe attivarsi al più presto, così come hanno già fatto la Regione Lombardia (l.r. 20/2016), la Regione Basilicata (l.r. 30/2017), la Regione Campania (l.r. 27/2018), la Regione Veneto (l.r. 11/2018), l’Emilia-Romagna (l.r. 9/2019), che hanno già legiferato per il riconoscimento, la diffusione, l'acquisizione e l'uso della LIS e della LIS tattile, la rimozione delle barriere della comunicazione, l’inclusione e l’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva in genere, la prevenzione e la cura del deficit uditivo e la diffusione di ogni altra tecnologia volta a favorire un ambiente accessibile nelle famiglie, nella scuola, nella comunità e nella rete dei servizi.
Proprio a questo proposito ribadisco l'importanza di avviare anche dei percorsi sperimentali nelle scuole, affinché persone che soffrono di disabilità uditiva possano sentirsi coinvolte totalmente, pienamente, senza che ci sia un insegnante di sostegno al loro fianco a fare da tramite, cosicché tutti gli altri studenti all’interno della classe possano almeno sentirsi partecipi e parte attiva e poter comunicare con la LIS.
Faccio presente, a proposito di alcuni dei punti che potete leggere nella mia mozione come riferimenti normativi, che la risoluzione sulla lingua dei segni dei sordi è stata approvata dal Parlamento europeo, promuove l'adozione di una serie di misure concernenti la formazione a tempo pieno di interpreti di lingua dei segni, la traduzione nella lingua dei segni delle principali trasmissioni televisive e delle circolari governative in materia di assistenza sociale, salute e occupazione, la pubblicazione di dizionari aggiornati delle rispettive lingue dei segni nazionali, nonché la ricerca in questo settore e l’elaborazione di dizionari multilingue delle lingue dei segni usate nella Comunità.
Al tempo stesso ricordo che l'articolo 26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che l'Unione riconosca e rispetti il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.
Al tempo stesso vorrei richiamare anche un altro punto particolarmente importante: la Dichiarazione di Bruxelles sulle lingue dei segni nell’Unione europea che nel 2010 ha riaffermato, ben 13 anni fa, che si utilizza il linguaggio dei segni anche in atti ufficiali, invitando gli Stati membri a garantire gli stessi diritti e le stesse opportunità a tutti i cittadini europei che ne fanno uso.
Il 23 novembre 2016 il Parlamento europeo ha approvato la Risoluzione sulle lingue dei segni e gli interpreti di lingua dei segni professionisti in cui si sottolinea la necessità di ovviare alla carenza di interpreti professionisti e qualificati della lingua dei segni, ribadendo che tale obiettivo può essere realizzato solo sulla base di un approccio che prevede: il riconoscimento ufficiale negli Stati membri e in seno all’istituzione dell’Unione europea delle lingue dei segni nazionali e regionali; l'iscrizione in un registro (sistema di accreditamento ufficiale e di controllo di qualità, come il perfezionamento professionale continuo), il riconoscimento formale della professione.
A ciò si può arrivare, ribadisco, solo con piccoli ma fondamentali passi da parte delle Regioni, quindi è giusto che anche la nostra Regione.
Auspico la sensibilità di tutti i componenti del Consiglio regionale, i quali possono oggi dare un segnale di partecipazione importante.
I tre punti di questa mozione potrebbero essere già un inizio per un percorso condiviso, non solo da parte della Regione, ma con l’università e l’ente nazionale delle persone sorde (ENS), per attivare la LIS, magari in fase sperimentale nelle scuole di secondo grado stabilendo insieme all’università e all’ENS quali possono essere le figure preparate, quindi già pronte per attivare i progetti in alcune scuole della nostra regione.
Prego tutta la maggioranza di fare attenzione all'importanza di questa mozione per dare il via in modo condiviso ad una prima fase sperimentale. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Per quanto documentato nella mozione n. 167, si evidenzia nella Regione Marche la presenza della legge regionale n. 5 del 18 febbraio 2020 recante "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva", i cui effetti e lo stato di attuazione, ai sensi dell'articolo 9, vengono documentati all'Assemblea legislativa attraverso l'allegato A della deliberazione del 31 gennaio 2023, n. 57.
In applicazione dell'articolo 8, della suddetta legge, in data 20 dicembre 2022 la Regione Marche ha sottoscritto un Protocollo d'Intesa con l'ENS - Consiglio Regionale delle Marche, come approvato dalla delibera di Giunta n. 1513/2022, della durata di un anno, scadrà il 31 dicembre 2023, del valore di 40 mila euro, per la progettazione e realizzazione di un corso di aggiornamento e specializzazione per gli interpreti professionisti sulle nuove tecnologie, con lo scopo di favorire un interpretariato anche da remoto ed un corso intensivo di LIS I, II e III livello della durata di circa 450 ore.
Unitamente alle risorse (40 mila euro) destinate annualmente alla legge regionale n. 5 del 2020, con la delibera di Giunta n. 1191 del 3 agosto 2020, la Giunta regionale ha manifestato la volontà di partecipare, in collaborazione con la Regione Umbria, l'ENS Marche e l'ENS Umbria, all'avviso pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, per il finanziamento di un specifico progetto sperimentale dal titolo "SAIS - Sensibilizzazione, Accessibilità e Indipendenza delle persone Sorde", del valore di 349.500 euro, per la diffusione di servizi di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e video interpretariato a distanza, nonché l'uso di ogni altra tecnologia finalizzata all'abbattimento delle barriere alla comunicazione. La realizzazione del progetto ha avuto effetti negli anni 2021 e 2022.
In merito all'attivazione della LIS anche nella scuola, si ritiene utile evidenziare le esperienze già in essere nel territorio marchigiano, verificabili e consultabili dal sito web dell'Ente Nazionale Sordi Onlus, che seppur non direttamente finanziate dalla Regione Marche, ci fanno comprendere quanto rilevante possa essere la presenza di insegnanti formati sulla Lingua dei segni nell’influenzare la richiesta di laboratori di LIS all'interno del sistema scolastico.
A tal proposito si rende noto che con la deliberazione n. 202 del 22 febbraio 2023 è stato approvato il Documento attuativo del Programma regionale (PR) - Fondo Sociale Europeo plus 2021/2027, contenente al suo interno l'intervento 149 - Scheda OS.4,e: voucher per docenti scolastici per la frequenza di corsi di aggiornamento presso enti di formazione accreditati, del valore di 500.000 euro, che potrebbero coprire anche i costi sostenuti dai docenti scolastici per la formazione della Lingua Italiana dei Segni.
Su questo la Regione Marche ha dimostrato di essere particolarmente sensibile, per quello che riguarda la mozione, vorrei chiedere una sospensione del Consiglio per valutare la possibilità di una risoluzione in quanto si intende modificare la parte del dispositivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Innanzitutto ringrazio la Consigliera Vitri per questa mozione e mi permetto di completare un'informazione che lei ha dato in riferimento al decreto “Sostegni” del 2021 che riconosceva la LIS. Completo l’informazione dicendo che fu un emendamento della Lega. Questo lo dico perché personalmente mi riempie un po' di orgoglio e di soddisfazione il fatto che la Lega da molto tempo a questa parte - lei sa che la disabilità è un tema che io seguo e ho seguito a livello associativo per molti anni – abbia preso a cuore a livello nazionale questa tematica, rimettendo la disabilità nell'agenda politica nazionale. Per me è stato motivo di grande interesse e soddisfazione.
Sulla questione della lingua dei segni si sta facendo, come ha ricordato l'Assessore un grande lavoro, finanziando anche una legge della precedente legislatura, magari in maniera abbastanza veloce, che ha un occhio e un'attenzione particolare alla disabilità sensoriale.
Noi giustamente vogliamo andare avanti in questo settore, come lei ci invita a fare, vogliamo farlo sapendo che in questo Paese, purtroppo, lo sappiamo, non solo sulla disabilità, ma in particolare sulla disabilità non bastano le leggi.
E’ necessario realizzare concretamente quelli che sono principi che vengono espressi e che poi fanno fatica ad una attuazione più concreta.
Al riguardo ho apprezzato l'emendamento che lei ha fatto perché forse ci aiuta in qualche maniera a dare una maggiore concretezza ad una mozione che da un punto di principio condividiamo, ma che poi ha bisogno di percorsi concreti nella sua realizzazione.
A questo proposito mi permetto di sottolineare anche un altro fatto, che l'Assessorato al sociale a guida dell'Assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha trovato già un tavolo sulla disabilità sensoriale, al quale abbiamo dovuto dare un taglio diverso, proprio seguendo l'orientamento delle associazioni, in particolare ENS e Unione Italiana Ciechi (famiglie e associazioni che rappresentano le persone sorde e cieche) perché si rischiava di fare una scelta per la gestione del servizio scolastico che non vedeva l'accordo delle associazioni.
In quel tavolo si sta approfondendo anche il tema della figura che deve essere specializzata per le disabilità sensoriali, in particolare per quelle dei sordi.
Vorrei chiedere ufficialmente una sospensione, raccogliendo anche l'invito dell'Assessore, per un motivo semplice non perché la sua mozione non vada bene, ma perché notiamo che c’è la necessità di un maggiore raccordo tra l'emendamento, che lei stessa e molto avvedutamente ha presentato, ed il lavoro che si sta facendo. La prima parte secondo noi va in qualche maniera messa in accordo anche con il suo emendamento.
Chiedo ufficialmente questa sospensione per poter chiudere e fare un provvedimento più omogeneo.
Concluso con un ulteriore invito, con una provocazione, se mi consente, Consigliera Vitri, lei ha toccato un tasto molto importante che è quello dell'informazione, mi piacerebbe molto, magari oggi stesso, fare un atto congiunto di tutto il Consiglio regionale che chieda alla Rai e alla nostra Regione a provvedere immediatamente, prevedendo almeno in un telegiornale la presenza dell’interprete per sordi. L’abbiamo avuto in passato poi questo, purtroppo, non è stato strutturato. Credo che sia arrivato il momento che la Rai della Regione Marche provveda con almeno un telegiornale con la presenza di un interprete per sordi. Oggi potrebbe essere l'occasione per fare un atto ad hoc o integrare magari questa sua mozione e arrivare con un invito anche alla Rai Marche. Grazie.
PRESIDENTE. Direi di sospendere il minimo tempo tecnico per organizzare la risoluzione, tenendo conto che, come voi sapete, è stato presentato anche un emendamento alla mozione, che è stato esposto dalla Consigliera Vitri.
Vi prego di rivederci qui alle 13,37/13,40 in modo tale di riuscire a giungere alla conclusione, dopodiché, siccome è l'ultimo punto che possiamo fare nel Consiglio di oggi per l’assenza dei proponenti e degli Assessori. Terremo poi conto di questa valutazione al termine.
Considerata anche la situazione esterna all’Aula credo che sia opportuno non andare oltre questo termine, alle 13,40 ci rivediamo in Aula e riprendiamo i lavori.
La seduta è sospesa alle ore 13,15.
La seduta riprende alle ore 13,50.
PRESIDENTE. Prego i Consiglieri, riprendiamo il Consiglio. Vi prego di prendere di nuovo posto in Aula.
E’ stata presentata una risoluzione alla mozione n. 167 a firma dei Consiglieri Vitri, Biancani, Bora, Lupini, Mangialardi, Cesetti, Carancini, Ruggeri, Mastrovincenzo, Casini, Menghi, Serfilippi, Baiocchi, Ausili, Livi, Ciccioli, Assenti, Putzu.
Lasciando in disparte le premesse, che vi prego di dare per lette, anche perché sono considerazioni che sono state svolte sia nell'ambito della presentazione che della discussione, il dispositivo recita così: “impegna il Presidente e la Giunta ad assumere, di concerto con l'Ufficio scolastico regionale e l’Ente nazionale sordi, iniziative finalizzate a promuovere nelle scuole l’utilizzo della LIS, dando pieno accesso ai saperi anche le persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva, a incrementare, laddove presenti, iniziative che garantiscano la formazione di professionalità coinvolte nell'insegnamento della lingua dei segni italiana a vari livelli; ad integrare il tavolo per la “Programmazione degli interventi a favore degli alunni con disabilità sensoriale”, istituito presso il Servizio di politiche sociali, con le Università, con il Servizio istruzione della Regione Marche ed il rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale delegato per la disabilità”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Una risoluzione che parte da una nostra proposta, quindi la voteremo favorevolmente.
Tengo a ringraziare sia l’Assessore Biondi che i Consiglieri di maggioranze che gli altri esponenti della minoranza, in particolare la Consigliera Ruggeri del Movimento 5 Stelle e la Consigliera Lupini per aver sottoscritto la risoluzione, che ha come principale obiettivo quello di avviare finalmente anche nelle Marche una fase sperimentale di attivazione della LIS in alcune scuole, in collaborazione sia con l'Ufficio scolastico regionale che con le Università, visto il percorso, che è già iniziato, di formazione di alcune figure che potranno essere impegnate nelle scuole.
Finalmente si inizierà a dare il via ad alcuni nuovi progetti, per cui ringrazio tutti coloro che hanno sottoscritto questa risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Il gruppo di Fratelli d'Italia è favorevole, abbiamo apportato delle modifiche concordate anche grazie alla Consigliera Menghi e al Consigliere Ausili. Anche per un lavoro che è stato già iniziato e portato davanti all'interno del Tavolo per i disabili sensoriali con la Commissione che presiedo.
Sono molto contento, ben vengano queste azioni comuni per cercare di risollevare e dare delle soluzioni a queste persone con disabilità.
Il voto del gruppo Fratelli d’Italia sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Esprimo soddisfazione per questa risoluzione, in particolare perché sulla disabilità è fondamentale che ci si confronti e che si arrivi a un risultato comune, quello che abbiamo fatto stamattina.
I diritti delle persone con disabilità sono troppo importanti e hanno bisogno di un lavoro comune e congiunto, come congiunto sarà il tavolo già istituito dall'Assessorato alle politiche sociali, che vedrà il coinvolgimento anche della referente della disabilità dell'USR e della politiche scolastiche della Regione Marche. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione alla mozione n. 167. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Abbiamo una mozione n. 173 che è abbinata alla n. 188 sulle assunzioni di personale del Servizio sanitario regionale, che chiedo di non svolgere perché è assente la Consigliera Marcozzi, che è una delle firmatarie della seconda mozione.
A seguire c’è la mozione n. 274 del Consigliere Rossi, l’Assessore di riferimento è l'Assessore Aguzzi.
Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Sarebbe da rimandare proprio perché stiamo approfondendo la tematica con l'Assessore Aguzzi, se è possibile chiedo il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Bene, come quella precedente.
Poi c’è la mozione n. 177, che il primo firmatario il Consigliere Pasqui, il quale è assente giustificato, anche in questo caso vi è un rinvio.
L'ultima è la n. 178, Assessore competente è Aguzzi, più che giustificato questa mattina, che, come voi sapete, segue la questione del tempo.
Tutti i punti all'ordine del giorno del Consiglio di oggi sono stati completati, quelli che potevano essere completati. L'attività è stata più che piena.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Purtroppo non sono d'accordo, la stabilizzazione straordinaria del personale del Servizio sanitario va discussa perché è un problema effettivamente drammatico.
Le mozioni sono temporalmente inadeguate, sono del 2021, nel frattempo sono successe tante altre cose, molto del personale citato in queste mozioni è stato stabilizzato.
Un'informativa sulla situazione della stabilizzazione del personale del Servizio sanitario è necessaria perché non è un problema che riguarda maggioranza e opposizione, è un problema oggettivo che riguarda tutte le Regioni italiane. La situazione delle Marche forse è un po' meno drammatica di altre regioni, ma pur sempre una realtà molto delicata.
Secondo me è importante, il fatto che la Consigliera Marcozzi non sia presente è influente, però ci sono tutti gli altri Consiglieri. Chiedo, quindi, di proseguire la seduta. Grazie.
PRESIDENTE. Andiamo per ordine. Le mozioni n. 173 e n. 188 sono abbinate, della n. 173 il primo firmatario è il Consigliere Mangialardi, dell’altra il primo firmatario è il Consigliere Latini.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. A me va bene tutto, ma c'è un tema, siccome dovremmo arrivare, almeno era nel nostro intento, ad una risoluzione mancano i Consiglieri Marcozzi e Pasqui per la sottoscrizione, quindi non può andare a buon fine.
Ritengo che per ottimizzare le risorse di tutti e forse mettere tutti nelle condizione, anche l’Assessore, di recuperare il tema che ha sottolineato il Consigliere Ciccioli, quello di avere una ricognizione complessiva … Io sono pronto, ci abbiamo anche lavorato, ma lo dico per rispetto di tutti, arriviamo li e poi ci dobbiamo fermare, lo dico per il Consigliere Ciccioli, non è che non la vogliamo fare.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Allora dirò sui giornali che non la volete fare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Allora facciamola.
PRESIDENTE. Se vogliamo andare avanti, la posizione del Consigliere Ciccioli è chiara, il Consigliere Mangialardi deve esporre la sua mozione ed io alla fine esporrò la mia, poi andremo alle votazioni. Non c’è altra soluzione, siamo molto chiari, abbiamo lavorato molto bene intenderei proseguire così.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sono per discuterla, poi ci saranno gli aggiornamenti, se serve la risoluzione possiamo votarla come primo punto dell'ordine del giorno della prossima seduta, dopo le leggi.
Il problema è incombente, c’è la scadenza del 30 maggio che riguarda centinaia di persone. Credo che una posizione ufficiale da parte dell'Assessore a titolo del Governo regionale, da parte nostra …, che poi può essere votata perché poi ci sono tanti equilibri da dover rispettare, innanzitutto le norme, le leggi, i vincoli di bilancio, non è un problema che si risolve dicendo che tutto è a posto. Non è ha posto per i trasferimenti che lo Stato fa alle Regioni, a tutte, non alla nostra.
C'è un problema di funzionamento dei servizi, la discussione generale va fatta, se arriviamo ad una risoluzione oggi stesso bene, sennò rinviamo la risoluzione condivisa alla prossima seduta, dopo aver discusso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi dica come dobbiamo proseguire perché mi mettono in mora su una mozione che ho firmato io. A me va bene tutto, presento la mozione, siamo pronti, così l'anticipo.
PRESIDENTE. No, andiamo per ordine, altrimenti perdiamo le redini.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Sono pronto con un emendamento per aggiornarci rispetto al percorso che è stato fatto, quindi da parte nostra non c'è nessun tipo di problema. Ritengo che per renderla più efficace si debba arrivare ad una risoluzione, che è una cosa intelligente, non è un braccio di ferro. E’ la mia la mozione ci terrò! Tra l'altro l'ho presentata l'11 novembre 2021, quando qualcuno non si occupava per niente di questo tema. Oggi, invece, è diventata un'impellenza.
Abbiamo pronto l'emendamento.
Lo dico per il Consigliere Ciccioli, i nostri non mancano e sono pronti a firmare, mancano due Consiglieri giustificati, che ci permetterebbero di arrivare ad una risoluzione, magari più efficace del gioco delle parti. Lo dico per i precari, non lo dico per me, per me possiamo discuterla anche adesso e domani mattina dico pure, come ha detto il Consigliere Ciccioli, che non è stato fatto nulla, sia dal Governo che da questa Giunta, così ci divertiamo tutti. Invece no, penso che sia molto più intelligente fare un altro tipo di percorso, ma se dobbiamo stare arroccati su questo non ho nessun tipo di problema.
PRESIDENTE. Il percorso che può venire fuori è questo (al di là se i proponenti intendono rinviare il tema): discussione delle due mozioni, se poi si raggiunge una risoluzione questa non può essere sottoscritta, quindi si rinvia alla prossima volta.
Possiamo aprire il punto con la presentazione delle due mozioni, la discussione e, se non si trova la risoluzione, ciascuno vota la propria, se si trova si deve far sottoscrivere ai Consiglieri assenti giustificati, quindi, rinviamo il punto al prossimo Consiglio.
Mozione n. 173
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Legge di bilancio 2022: stabilizzazione straordinaria di tutti i precari del Servizio sanitario”
Mozione n. 188
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi, Pasqui, Marcozzi, Santarelli
“Assunzioni di personale del Servizio sanitario regionale”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le mozioni n. 173 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri e n. 188 dei Consiglieri Latini, Pasqui, Rossi, Marcozzi, Santarelli.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Anche questo percorso ci dà la possibilità di recuperare tanto tempo, visto che, come ho detto qualche minuto fa, la mozione n. 173 è stata presentata da noi l'11 novembre 2021, in occasione della legge di bilancio 2022, nel quale c'erano dei provvedimenti relativi alla stabilizzazione del personale sanitario.
Presidente, non faccio tutto il preambolo sulla necessità di stabilizzare quelli che abbiamo definito angeli nel momento del Covid, quelli che hanno sacrificato le loro vite e permesso, proprio in questi giorni, la dichiarazione della fine dell’emergenza pandemica.
Sta nella necessità del personale sanitario già formato, già competente, già collaudato, che deve trovare un percorso di stabilizzazione, che ha dei criteri precisi dentro la legge di stabilità del 2022 e che - non voglio anticipare l'intervento dell'Assessore Saltamartini - ha trovato nella Conferenza delle Regioni un percorso, che nella mozione, sempre con intelligenza e anche con visione, avevamo già anticipato. Chiedevamo appunto di porre il tema nella Conferenza delle Regioni per far sì che nella successiva e obbligata Conferenza Stato-Regioni ci fosse il recepimento di una posizione già abbastanza delineata per le necessità di tutti i territori. Quindi non ci sorprende la posizione formale, non la conosco, ma la do per sostanziale, che l'Assessore Saltamartini può aver tenuto nella Conferenza delle Regioni, che coincide con la posizione che il Governo deve poi ratificare in occasione della Conferenza Stato-Regioni.
Un tema rispetto al quale abbiamo posto sempre particolare attenzione ed oggi ho sentito le sottolineature che poi magari andrà a ribadire il capogruppo di Fratelli d'Italia.
Al di là delle disponibilità conclamate formalmente non ci sono stati atti sostanziali che hanno permesso a tanto personale sanitario di essere stabilizzato.
Un impegno che deve essere modificato, per questo, Presidente, annuncio la presentazione di un emendamento per arrivare a votare la mozione, sia questa che la sua, dovremmo farlo in modo distinto se vogliamo chiudere oggi, arrivando al voto separato delle mozioni. Grazie.
PRESIDENTE. Se mi è consentito di intervenire, la mozione è stata presentata il 14 dicembre 2021 dai Consiglieri Marcozzi, Pasqui, Rossi e dal sottoscritto e riguarda l'assunzione del personale del servizio sanitario regionale.
Nelle premesse sono state indicate le norme che negli ultimi anni hanno, diciamo così, posto delimitazioni rilevanti alla spesa per il personale del servizio sanitario nazionale e regionale.
Nel secondo paragrafo sono indicate le disposizioni statali per fronteggiare la grave carenza di risorse umane e superare il cosiddetto precariato, in particolar modo vi è il decreto legislativo 75 del 2017 che inquadra praticamente questa problematica, le modalità di risoluzione, soprattutto per quello che attiene al periodo successivo all'anno finanziario 2020, bilancio 2020/2022.
E’ intervenuto dal 2019 al 2020 il Covid 19, quindi tutta la tematica è stata praticamente affrontata con il decreto legge convertito nella legge 27/2020 ed il successivo decreto 34/2020, proprio per finalizzare la necessità di risorse umane di ogni tipo nel campo del servizio sanitario regionale, per affrontare con misure urgenti la situazione del Covid, in particolare la tutela della salute, nonché per affrontare anche l'emergenza della riorganizzazione dei percorsi sanitari dettata dal Covid.
In questo senso la Giunta regionale con più deliberazioni, la prima la n. 82 del 2019, la seconda la n. 115 del 2020, fino ad arrivare all'ultima, la n. 542 del 2021, ha dovuto rideterminare il tetto della spesa del personale degli enti del Servizio sanitario regionale e ha loro demandato l'attivazione delle relazioni sindacali al fine della definizione delle politiche occupazionali. Ha, altresì, istituito presso il Servizio sanità un tavolo di monitoraggio con gli stessi enti e le organizzazioni sindacali, avente la finalità di tenere sotto controllo le politiche occupazionali in merito al personale, che è intervenuto soprattutto per affrontare l'emergenza Covid.
Con le deliberazioni n. 626 del 2020 e n. 581 del 2021, come ho detto, sono state indicate le linee di indirizzo da seguire.
Va anche tenuto conto che nel disegno di legge concernente il bilancio di previsione, che affrontava la mozione, per l'anno finanziario 2022 e il bilancio regionale 2022/2024, vi erano inserite disposizioni che consentivano, oltre alla stabilizzazione del personale precario, ulteriori assunzioni.
La tematica della mozione, che ho sottoscritto, nasce dalla mancanza del personale sanitario, una pesante realtà che condiziona la possibilità di assicurare ai cittadini marchigiani un fondamentale diritto costituzionale, come quello alla salute e in questo senso, oltre al personale che tutti noi riconosciamo essere assente, di natura medica, paramedica, infermieristica, mancava o manca l'inquadramento relativo alle risorse necessarie dal punto di vista delle professioni sanitarie, tale da far sì che la pianificazione, così come noi la pensiamo, la gestione del processo assistenziale dell'attività terapeutica, palliativa, riabilitativa educativa e preventiva, sia in qualche modo pienamente coperta da quelle che sono le risorse tradizionali anche dalle nuove figure necessarie per coprire gli interventi sempre più richiesti dai cittadini, oggi ancor di più dopo l'esperienza della pandemia.
In questo senso dobbiamo tenere conto anche dell’importante sentenza della Corte Costituzionale, la n. 84 del 2022, che ha affermato in via generale, secondo la giurisprudenza della Corte Costituzionale, gli interventi legislativi che incidono sui rapporti lavorativi in essere sono ascrivibili alla materia ordinamento civile dovendosi, per converso, ricondurre la materia residuale dell'organizzazione amministrativa regionale a quelle che intervengono a monte, in una fase antecedente l’instaurazione dei rapporti riguardanti profili pubblicistico organizzativo dell’impiego pubblico regionale.
Questo per dire che l’esigenza, che viene particolarmente sentita, è stata fatta propria, a mio avviso, dalla Giunta Regione Marche perché più volte sul tema è tornata con tutta una serie di atti, provvedimenti, delibere, determine per affrontare e superare questa particolare situazione di carenza, in linea con quella che è l'impostazione della Corte Costituzione.
In sostanza e concludo, la mozione che viene presentata parte dalla considerazione fondamentale che le risorse umane costituiscono elemento fondamentale per garantire il servizio sanitario efficiente e cure adeguate, che è necessario organizzare con certezza il personale precario assunto per far fronte al Covid 19, che il personale a tempo che lavora nel servizio sanitario abbia una formazione completa, si impegnano, quindi, il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire affinché nei confronti degli stessi si possa addivenire alla redazione di piani di fabbisogno e all'espletamento delle procedure per l'assunzione del personale a tempo indeterminato, la stabilizzazione, in modo tale che si possa superare questa situazione.
Questa era la situazione in essere a dicembre 2021, so per certo, per interventi che sono stati compiuti dall’Assessore Saltamartini ed anche in quest'Aula, che l'indirizzo è in una direzione ben precisa, e credo che nel suo intervento lo potrà anche esplicitare.
Ho concluso il mio intervento, le due mozioni sono state presentate, lascio la parola a chi vuole intervenire in merito alle stesse. Grazie.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Tutti gli organi di informazione e le agenzie che si occupano del servizio sanitario parlano del problema del personale, che è stato gestito in questi anni in maniera paradossale e quando dico in questi anni non parlo degli anni recenti, che sono un po' meno la coda, parlo degli ultimi 10/15 anni in cui la riduzione politica della spesa, che veniva da ordinanze, regolamenti, decisioni della Comunità europea, ha contribuito progressivamente a realizzare dei tagli nell’ottica della cosiddetta efficientazione.
Efficientazione era la parola d'ordine con cui si pensava di poter ridurre la spesa sanitaria, ma un conto è il pensiero astratto, spesso di Bruxelles …. Ce l’ho particolarmente con Bruxelles, con questa Unione europea, non con l'Europa, che è un mito della mia giovinezza politica: manifestazioni, addirittura blocchi stradali sull'Europa.
L’'istituzione europea, quella che si è creata, è molto diversa rispetto a quella di Adenauer e dei padri fondatori, è diventata un organo tecnocratico che non tiene conto delle persone e dei problemi, ma solo delle problematiche finanziarie e del cosiddetto efficientamento.
Le persone vengono a perdere il proprio ruolo e contano complessivamente i conti pubblici, le politiche di concorrenza, competizione e altro. Sembra che l'unico scopo di questa istituzione sia quello di porre il problema della concorrenza.
Anche in materia sanitaria pone il problema non della qualità e delle relazioni del servizio, ma della competizione per erogare quel servizio e tutti sanno che la competizione finanziaria comporta disagio nell’erogazione di servizi.
Adesso andiamo al problema, l'Unione Europea ci ha imposto dei tagli, che poi al momento effettuale del Covid …, ma il Covid non è l'unica epidemia che c'è in corso, se pensiamo alle problematiche mentali, leggo articoli qualificatissimi che ci provengono dagli Stati Uniti, dal mondo anglosassone, da studi epidemiologici in Germania, la sofferenza mentale è un'epidemia che sta colpendo trasversalmente tutti i ceti economici, culturali e sociali. Si diceva: “Noi dobbiamo spendere meno perché dobbiamo guardare i bilanci” ed il risultato poi ci rientra dalla finestra perché il taglio in Germania, non dico in Italia, dei servizi sanitari dal punto di vista infettivologico l’ha costretta ad un dramma sanitario maggiore che in Italia, anche perché c'erano condizioni sfavorevoli in termini climatici rispetto al Covid, per cui ha avuto un collasso di vite umane. Poi la Germania è efficiente, è riuscita a fare il 30% in più di posti letto in rianimazione in poche settimane, non ce l'ha fatta l'Italia che ha messo molto più tempo, ma ha avuto in quella fase più morti di altri Paesi europei, ovviamente, percentualmente.
Secondo me le politiche sanitarie devono avere uno spazio e il tetto di spesa che è un fine nobile, cioè contenere la tassazione, non può usurpare addirittura la qualità dei servizi.
Cosa è successo? E’ quasi una cosa comica, da una parte c'erano le leggi che imponevano i tagli di spesa del personale sanitario, dall'altra l'Europa e le norme nazionali – parliamo del 2020, c'era il Governo Draghi, anzi prima il Governo Conte 2, poi il Governo Draghi nel 2021 - ci riconoscevano dei soldi aggiuntivi per assumere le persone perché non potevamo far fronte all'emergenza sanitaria con la carenza di personale sanitario. Ridicolo, se avessimo assunto regolarmente le persone in più forse non avremmo avuto quel dato di emergenza che siamo stati costretti a rimediare attraverso l'assunzione straordinaria, spesso anche in deroga, per il Covid, a tutte le norme dell'assunzione del servizio pubblico.
Il problema è che deve essere riconosciuta alla spesa sanitaria un valore accettabile. L'Italia è tra le ultime in coda per la spesa sanitaria dei Paesi occidentali, pur avendo la seconda sanità migliore del mondo, così dicono, migliore di quella inglese, che ha più eccellenze, ma poi ha una peggiore qualità medica dei servizi sanitari.
Vengo al caso locale perché c'è il tempo stringe, dobbiamo risolvere i nostri problemi marchigiani, ascolterò adesso con molta attenzione, perché è un problema tecnico, un problema delle strutture, della burocrazia sanitaria interna, come stanno le cose, poi c’è la scelta politica che viene dopo.
Noi abbiamo, cito il caso di Torrette che conosco, 530 persone, 530 unità di personale sanitario, tecnico, infermieristico, eccetera, in scadenza tra il 30 maggio, quindi tra pochi giorni, per questo ho insistito a fare la mozione oggi, lo dico al capogruppo del PD Consigliere Mangialardi, ed il 30 giugno. Dobbiamo dare una risposta ed il Direttore generale di Torrette ed i Direttori generali delle Aziende sanitarie territoriali sono in difficoltà perché hanno un tetto, non possono assumere e sono magari costretti, per fortuna c’è stata una norma del Governo che ha messo un blocco, ad assumere i medici delle cooperative, che spesso danno un servizio peggiore, sono ex pensionati usciti dal servizio o giovani alle prime armi. Facciamo peggio spendendo di più, questo non può accadere.
Nella Conferenza Stato-Regioni dobbiamo picchiare duro, su questo credo che tutti siamo d'accordo, Regioni di centro-destra e di centro-sinistra. Per caso ho parlato qualche giorno fa con uno dei vertici della sanità della Regione Toscana, non vertice politico, vertice tecnico, ufficialmente uomo del PD e mi ha detto tutto il suo rincrescimento per la situazione che andava a governare. Il problema non è…
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sono molto contento che queste mozioni vengano trattate perché penso che siano discussioni e confronti utili, però devono essere lasciate da parte le narrazioni favolistiche. Bisogna che dentro una premessa di conoscenza e lealtà delle argomentazioni si possa raccontare cosa effettivamente avviene in questo Paese rispetto alla spesa sanitaria, al costo del personale e a tutti i temi a cui fanno riferimento sia la mozione del Partito Democratico che quella a prima firma del Presidente Latini.
Gli argomenti e retorici, non corrispondenti alla realtà tratti dalle parole del Consigliere Ciccioli fanno specie, ma lo dico senza polemica, e trovo in lui qualche volta questo contrasto interiore, nel quale da un lato gli viene spontaneo, questo glielo riconosco per la sua competenza, raccontare le cose come stanno, dall’altro vince sempre la narrazione favolistica delle cose che non corrispondono al vero. La cosa fondamentale in merito a quello che ho ascoltato stamattina è che non dice la verità, che la matrigna Europa ci costringe ai tagli è una sciocchezza, perché in realtà le politiche di bilancio in questo Stato le fa il Paese, e va detto, ed io lo dico non in tono polemico-politico, che chi ha governato in precedenza è stato il centro-sinistra e credo che da quel punto di vista gli errori ci siano stati anche dal centro-sinistra.
In questo momento va detto che le risorse per la spesa sanitaria nel 2023/2024/2025 rispetto alle previsioni di bilancio del Governo Meloni verranno ridotte. Non conta tanto il valore assoluto, nel 2023 la spesa sanitaria varrà 136 miliardi di euro circa, ma quello che conta è il rapporto con il Pil, l'incidenza della spesa sanitaria sul Pil. Nel 2023 la spesa sanitaria, cioè il rapporto fra Pil e spesa sanitaria, sarà ridotta rispetto al 6,9% del 2022 e sia nel 2024 che nel 2025 sarà ancora ridotta. Cosa vuol dire? Che c'è una scelta di politica sanitaria nel nostro Paese, sbagliata, attenzione, come è avvenuto in precedenza quando ha governato il centro-sinistra, mettendo in campo delle norme incomprensibili, che oggi purtroppo le vane promesse del Governo Meloni non ci riconfigurano. Questo vuol dire che la speranza del Consigliere Ciccioli, spero che lui abbia questa forza con il proprio Governo, verrà vanificata. Per esempio, sarebbe stato semplice per il Governo Meloni - molto spesso più le norme sono semplici più sono efficaci - rispetto al tetto di spesa, Consigliere Ciccioli, stabilire che il tetto non va alla spesa del personale, ma alla spesa della Regione, così che dal punto di vista di bilancio si sarebbe potuto in sostanza lavorare e gestire la spesa del personale in relazione alle esigenze, Bastavano tre righe, non siamo stati capaci.
Il Governo Meloni ridurrà le risorse sanitarie. Il Governo Meloni non ha messo in campo una norma che consentisse di ovviare … Ricordo che una volta in Commissione, prima delle elezioni, il Consigliere Ciccioli mi disse: “Vedrete, adesso arriviamo, come cambieranno le cose”.
Sono per tenere in considerazione questo, così come pare che manchi una pianificazione. Le cause per il personale sono tantissime.
Ribadisco, ho attenzione nel dire che tutto questo non è stato fatto neanche nel passato, ma nello stesso tempo, lo dico perché è una delle critiche più forti che ho manifestato all’Assessore Saltamartini, che incide indirettamente sulla questione del personale, la Regione, conosco la Regione Marche, non ha messo in campo dal 2020 un'azione di razionalizzazione, di efficientamento della spesa. Ho chiesto più volte: ma siamo sicuri che i 3 miliardi che ci arrivano dal fondo sanitario, milione più o meno, o la spesa complessiva sia una spesa efficientata? Io credo di no, non può essere accettabile che qualcuno dica che è efficientata. Dimostralo e fatemi capire che i 3 miliardi o i 4 miliardi siano stati spesi in maniera corretta.
Non vanno raccontate sciocchezze, vanno raccontare le cose come stanno. Il Paese …, e se c'è un governo diverso dovrebbe affermare che si…
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Discutiamo di una mozione che riguarda l'esercizio di poteri che sono attribuiti al Parlamento, al Governo e allo Stato. Trattiamo una mozione che concerne il finanziamento del personale del servizio sanitario regionale. Anche nell'esercizio di questo potere da parte del Governo e del Parlamento dobbiamo tener conto che i tetti di spesa non sono individuati casualmente, ma si evincono sulla base del Trattato di Lisbona, in particolare dagli articoli 121 e 126 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Sappiamo perfettamente, avendo una guerra alle porte dell'Europa, che la base del sistema dell'Unione europea, così come nella sua evoluzione, sin dalla Ceca e dagli accordi in agricoltura, fino al Trattato di Lisbona, ha come fondamento la necessità della cooperazione dei Paesi dell’Unione europea per fini economici. Accordi predeterminati a limitare o impedire i conflitti che si erano manifestati nel secolo precedente e oggi questa riflessione è attuale, anche alla luce di una guerra alle porte dell'Europa.
Che cosa prevedono le disposizioni sul Trattato del funzionamento dell’Unione europea? Che gli Stati siano vincolati ad una politica finanziaria omogenea, per cui il debito di ogni Stato non può superare il 140% del prodotto interno lordo. L’Italia ha un debito di 2.400 miliardi,140% del Pil; il deficit non può essere superiore al 3% del prodotto interno lordo e l’Italia viaggia sul 4,5% e soprattutto il tasso di inflazione non può essere superiore all’1,5%. Queste disposizioni, che vincolano sin dal Trattato di Maastricht, hanno fatto sì che nel nostro Paese fosse introdotto un vincolo che limita la spesa al 2014, meno 1,4% della spesa. Il che significa che questa misura così restrittiva, che vale per tutte le pubbliche amministrazioni, si accompagna all'altro problema che è la mancata formazione dei medici. Noi ci troviamo con un turn-over negativo, nel senso che sono più i medici che vanno in pensione rispetto a quelli che entrano in servizio.
Fotografiamo adesso sulla base di questa premessa di ordine generale la situazione della nostra regione.
Nella nostra Regione, durante il periodo del Covid, in forza di norme che erano state introdotte dal decreto-legge n. 34 del 2020, le Aziende hanno assunto del personale secondo l'esigenza emergenziale. Il personale è stato assunto non con una programmazione del fabbisogno di sanitari (infermieri, tecnici), indipendentemente da una programmazione del sistema. Non dimentichiamoci che dovevano salvare vite, c'era la fila delle ambulanze nei pronto soccorso, c'era una sottostruttura organizzativa di posti di terapia intensiva. Questo è avvenuto nella nostra Regione. Ora che cosa succede? Che dovendo o volendo stabilizzare queste persone il Servizio sanità della nostra Regione ha chiesto alle Aziende di prorogare tutti i contratti fino a settembre, sennonché ci troviamo con una posizione diversificata, nel senso che alcune Aziende, dovendo rispettare il principio del pareggio di bilancio, che è un vincolo costituzionale stabilito dagli articoli 81 e 97 della Carta, hanno rinnovato questi contratti fino a giugno, mentre l'Azienda ospedaliera universitaria di Torrette e altre Aziende li hanno rinnovati fino a settembre.
L'indirizzo che è stato dato dalla Giunta regionale è quello di stabilizzare tutto il personale, l'indirizzo preciso è stato quello di non licenziare nessuno, ma questo avrà un costo sul funzionamento del sistema sanitario regionale. Mi spiego meglio.
Il Governo ha emanato il 30 marzo il decreto-legge n. 34 in via di conversione. Il Consigliere Carancini per la prima volta mi trova d'accordo sulla premessa del patto di stabilità, cioè sul limite del tetto di spesa, nel senso che se il nostro Paese ha un tetto di spesa limitato dai vincoli del Trattato sul funzionamento europeo, non significa che il Parlamento non può stabilire un diverso tetto di spesa per la sanità, mettendola al centro delle priorità del Paese.
Fatta questa premessa, non è vero che il Governo Meloni a distanza di sei mesi non abbia fatto nulla perché con il decreto-legge ha stanziato 100 milioni di euro per portare i trattamenti aggiuntivi del personale medico, dei sanitari che operano nei pronto soccorso, da 60 a 100 euro l'ora, ha stabilito che il trattamento alle prestazioni aggiuntive degli infermieri sia portato a 50 euro l'ora, ha stabilito inoltre che il sistema delle cooperative, l'acquisto di servizi sanitari non possa essere ammesso nel nostro sistema se non per una sola volta, quando le Regioni, le Aziende dimostrino di non avere la capacità organizzativa interna per garantire quei servizi. Ha stabilito, sempre con questo decreto-legge, che il personale che lascia la pubblica amministrazione per andare a lavorare nel settore privato non abbia più la possibilità di rientrare nel servizio pubblico. L’intervento su cui siamo perfettamente d'accordo …, perché licenziare e mandare a casa questi operatori significa mettere a repentaglio la funzionalità del sistema, ma significa impedire che la nostra Regione possa utilizzare altri strumenti per assumere medici, infermieri, cioè il personale che ci serve nei reparti maggiormente carenti. In particolare ci impedisce di poter assumere gli specializzandi al terzo anno, il decreto-legge 34 prevede che possano entrare nel servizio sanitario con una graduatoria a parte, se noi esauriamo il tetto di spesa con le stabilizzazioni non abbiamo più possibilità di assumere il personale dalle graduatorie, va grandemente a limitare la possibilità per la nostra Regione di assumere i medici non specializzandi, che da tre anni lavorano nei pronto soccorso e che possono partecipare ai concorsi di formazione; impedisce di assumere soprattutto infermieri e personale delle specializzazioni mediche che già sono in graduatoria e che hanno vinto un concorso.
Deve essere chiara la scelta di tutti i Consiglieri regionali, facciamo una scelta di campo: teniamo in servizio tutti coloro che sono stati assunti nel Covid, però per il momento non possiamo assumere e portare in servizio il personale che ha vinto un concorso, soprattutto limitiamo la possibilità funzionale di alcune figure di medici che ci servono. Questo deve essere chiarissimo a tutti, stabilizzando tutto il personale Covid blocchiamo, se non ci saranno modifiche da parte del Governo, le possibilità assunzionali che la nostra Regione ha disposizione.
Se i colleghi sono d'accordo, anche dell'opposizione, riformulerei queste mozioni con una risoluzione per chiedere al Governo e al Parlamento che tra tutte le priorità, su tutte le priorità - attualmente questo Paese ha anche altre priorità: la scuola, la sicurezza, una serie di eventi, la disoccupazione, il reddito cittadinanza, il sostegno ai servizi sociali, alle persone più deboli - è mettere al centro l'aumento del finanziamento per il personale della sanità. Priorità su tutte le priorità. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Il Gruppo PD ha presentato un emendamento, che ha illustrato in qualche modo il Consigliere Mangialardi, che modifica il dispositivo e di conseguenza anche le premesse.
Il dispositivo è: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a dare seguito, in tempi brevi, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, alla stabilizzazione dei precari attraverso atti necessari al fine di recepire quanto stabilito nelle linee guide approvate dalla Conferenza Stato-Regioni del 10 marzo 2023 e a tutti gli atti e azioni necessari ad aggiornare i tetti di spesa del personale degli enti del servizio sanitario regionale Marche, affinché si possano modificare, in incremento, i piani triennali dei fabbisogni di personale”. Modifica anche la parte della premessa che vi do per letta.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Se siamo d'accordo, chiedo una breve sospensione per concordare il testo anche con l'Assessore, tenendo presente che ci sono stati interventi con atteggiamenti critici rispetto a un problema che invece è assolutamente unitario.
Un testo comune dà forza al Governo regionale, all'Assessore. Quindi, direttive chiare a tutte le Aziende, che sono il terminale delle decisioni, in quanto scelgono quali figure professionali stabilizzare, mentre occorre trovare altre soluzioni per quelle che non riescono a entrare nei regolamenti che il Presidente Latini ha citato con puntualità nell’illustrazione della sua mozione.
Dieci minuti o un quarto d’ora, potremmo poi votare una risoluzione unitaria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Siamo arrivati al punto, abbiamo illustrato le nostre mozioni, ho ascoltato con grande attenzione la posizione della Giunta e dell'Assessore Saltamartini ed al netto della premessa non condivido nulla.
Sono d'accordo sull'impostazione finale perché continuiamo a giocare tutti sulla terribile matrigna che è l'Europa, che ci impone - non era nei termini dell’Assessore, così mi chiarisco e parlo per me - una spesa al 6,9% rispetto al Pil, ma non è così perché noi potremmo allinearci alla spesa sanitaria della Germania, lo potremmo fare. Lo dico per chi ci guarda, basta togliere da una parte e mettere sulla spesa sanitaria, quello che ha detto l'Assessore, concentriamoci su questo, sennò facciamo il gioco ...
Questo Governo non ha posto il tema del Balduzzi perché sa che è complicato. non se n'è parlato, ma se tocchiamo quello possiamo rivedere tanti vincoli che abbiamo.
Sembriamo un Consiglio comunale non dei legislatori, non possiamo scaricare una volta sul Governo precedente, poi, esaurito il Governo precedente regionale, dare la colpa al Governo perché governano gli altri.
Adesso abbiamo finito tutte le carte, la filiera istituzionale l'avete fatta tutta, giocatevela, però la filiera istituzionale non può arrivare in Europa, giocatevi la vostra.
La risoluzione di cui ha parlato l'Assessore, quella che ipotizzo io, deve andare ad impegnare il Governo.
Adesso arrivo alla parte più banale, quella dell'inizio, la risoluzione non la possiamo fare perché mancano due Consiglieri vostri, così almeno ci capiamo, e la risoluzione la dobbiamo firmare tutti.
Siccome ci sono delle scadenze votate la nostra e poi votiamo quella del Presidente Latini, le votiamo tutte e due, poi ne rifaremo un'altra la prossima volta, dato che definiscono la posizione. Lavoreremo poi per il prossimo Consiglio, recuperando queste, ma almeno le abbiamo fermate visto che ci sono delle scadenze.
Penso che sia una proposta intelligente, le votiamo e poi lavoriamo per la prossima volta ad una mozione che recupera anche l'atto di oggi. Grazie.
PRESIDENTE. Bene, credo che sia una proposta da valutare, non negativa, perché la prossima volta andrà una proposta congiunta di tutti i capigruppo, oppure l'alternativa è che sospendiamo questo punto, si fa la risoluzione e la prossima volta la si porta come primo punto delle mozioni.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. A nome del mio gruppo e della maggioranza bocceremo la mozione del PD e approveremo quella del Presidente Latini. Non vorrei attuare questa via d'uscita, chiedo di rinviare alla prossima seduta come primo punto delle mozioni, se mi hanno bene informato si svolgerà il 23 pomeriggio alle ore 14:00 perché la mattina c'è una manifestazione istituzionale a Macerata. Metteremo gli atti che hanno priorità, poi al primo punto delle mozioni metteremo la risoluzione, riproporremo le due mozioni con la risoluzione, che nel frattempo, in questi sei giorni, avremmo tutto il tempo di modulare, anche secondo le norme che ci sono.
Per quanto riguarda l'assenza dei due Consiglieri trovo non opportuno …
Le mozioni vengono ritirate, sennò si bocciano, si può andare benissimo alla risoluzione comune, però il tema non è questo, è lavorare bene e nel migliore dei modi.
Oggi abbiamo parlato a lungo di questo problema, il 23 è sette giorni prima della scadenza dei contratti del 30 maggio, per senso di responsabilità dobbiamo dare delle indicazioni politiche prima di questa data perché dall’1 giugno ci saranno delle persone che sono senza lavoro, e questo è un dato, ancora più grave è che non si riusciranno a svolgere alcuni servizi e a dare le prestazioni che occorrono.
E’ molto importante, molto delicato per il bene di tutti i marchigiani, per il funzionamento dell'Azienda ospedaliera.
Ci fermiamo qui, chiedo il rinvio, in questi giorni presenteremo una risoluzione comune, mi impegno come capogruppo, penso che il Consigliere Mangialardi possa fare lo stesso ed anche il Presidente Latini, che è il primo firmatario della mozione. La Consigliera Marcozzi sarà sicuramente coinvolta, quindi possiamo portare un testo comune in cui ognuno si esprimerà. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Lo faccio, così almeno ci capiamo, per i cittadini che guardano, non lo faccio per rispetto degli assenti perché non ci sono e sono giustificati, ma il Regolamento ci impone questo percorso.
Lo dico con rammarico, facciamo una cosa: bocciate la nostra mozione, anzi prima votiamo l'emendamento e lo bocciate e poi bocciate la nostra mozione perché la nostra ipotesi era tutta volta a tentare di dare una mano a chi ci rappresenta nella Conferenza delle Regioni, con maggior forza, per far sì che il Governo si assuma la responsabilità di modificare il Balduzzi, di mettere le risorse e di consentire agli angeli, così li avevamo chiamati, di essere assunti senza mettere in difficoltà nessuno di dover scegliere, come ha detto l'Assessore Saltamartini, tra i precari del Covid e quelli delle graduatorie perché abbiamo bisogno sia dell’uno che dell'altro, e questa cosa ci avrebbe aiutato.
Sono disponibile, però non facciamo che nelle dichiarazioni bocciate la nostra mozione solo perché siamo ancora una volta brutti e cattivi, che non è vero.
PRESIDENTE. Prima dell'intervento dell’Assessore Saltamartini chiedo uno spazio. Diciamo le stesse cose, ora bisogna che le convogliamo in una situazione concreta. Rinviamo le due mozioni alla prossima volta, al primo punto delle mozioni, nel frattempo chi avrà …
Non le votiamo oggi, vi invito a non votarle perché l’impegno comune è una risoluzione unitaria, come è stato l'intento fin dall'inizio, nel suo primo intervento, ribadito in modo chiaro dal Consigliere Ciccioli, che ha chiesto di svolgere un lavoro preparatorio con la discussione. L’abbiamo fatto, non abbiamo perso tempo, la prossima volta si dovrebbe andare direttamente al voto.
Nel frattempo, se riusciamo, organizziamo una risoluzione congiunta che tenga conto di tutte le posizioni espresse e dell'indirizzo della Giunta in modo tale che appena entriamo sul punto si vada alle dichiarazioni di voto sulla risoluzione, completando il lavoro congiunto, insieme, facendo un buon servizio a tutta l’istituzione della Regione Marche. Questa è la mia proposta.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Solo per dire che non vorrei che si generasse della confusione, ci sono delle persone che lavorano nelle nostre Aziende, la direttiva che la Giunta regionale, il Servizio salute ha dato alle Aziende è quello di non licenziare nessuno. Quindi nessuno in questo momento corre questo rischio. C'è da tener conto che i contratti potranno essere più brevi, invece di quattro mesi, tre mesi o sei mesi, in relazione alla necessità delle Aziende di osservare i principi di bilancio.
In questo momento, però, lo ripeto, da parte del Dipartimento salute della Regione l’indirizzo ai dirigenti è di tenere in servizio tutte le persone che sono state assunte durante il Covid. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie per aver ribadito questa situazione, che era già stata espressa prima nel suo intervento.
Rinviamo le mozioni n. 173 e n. 188, le iscriviamo al primo punto delle mozioni della prossima volta, con l'impegno che ci siamo dati di una risoluzione sulle stesse.
Ripeto ancora una volta, il punto 8), la mozione n. 274 del Consigliere Rossi, è stato rinviato; la mozione n. 177 non si può svolgere per l'assenza giustificata dei Consiglieri Pasqui e Marcozzi, di cui il Consigliere Pasqui è il primo firmatario; per la mozione n. 178, primo firmatario il sottoscritto, non è presente l'Assessore Aguzzi, vi chiedo di giustificare questo fatto, non voglio discuterla in assenza dell'Assessore, trattandosi anche del particolare tema del lavoro agile, di aspetti tecnici ancora così in fieri dal punto di vista dell’indirizzo unitario.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:50
La seduta inizia alle ore 10:40
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 109 del 16 maggio 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 108 del 19 aprile 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4, dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo , l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal regolamento interno.
Interrogazione n. 816 - a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Aggressioni autisti Conerobus”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’ interrogazione n. 16 - a risposta immediata - del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Da una rapida ricognizione, le circostanze determinanti all'origine di comportamenti aggressivi risultano essere liti tra utenti, nonché con i verificatori, da parte di viaggiatori non in regola con il titolo di viaggio.
Giova ricordare che a tutela degli operatori di esercizio già da qualche anno la Regione ha imposto l'obbligo di dotare ogni nuovo mezzo di telecamere di sicurezza con tasto di allarme attivabile dall'autista istantaneamente.
Dal 2022 la Giunta regionale, d'intesa con le organizzazioni sindacali, ha inoltre introdotto l'obbligo di dotare tutti i nuovi mezzi di cabina di protezione per gli autisti.
Non si trascuri anche la collaborazione con le Forze dell'ordine, che come noto viaggiano gratuitamente sul sistema del trasporto pubblico regionale, segnalando la loro presenza al momento della salita sul mezzo di trasporto pubblico locale, e pertanto con l'obbligo d'intervenire in caso di necessità. Ad esempio già da qualche tempo il capo treno dei servizi ferroviari regionale ha visione sul proprio palmare della presenza a bordo di un agente di polizia.
In definitiva anche le campagne di sensibilizzazione, peraltro già attive, possono contribuire a gestire la problematica rappresentata, tuttavia si ritiene di affrontare il tema con pacchetti di misure più articolati.
In sintesi, quindi, azioni sia sul fronte della protezione passiva (le cabine autisti), della prevenzione e dissuasione (telecamere di bordo, body cam, controlleria non isolata, controlleria rafforzata, collaborazione con le Forze dell’ordine, bigliettazione elettronica) e certamente anche con la corretta informazione all'utenza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Questa interrogazione è stata depositata alcuni giorni fa. Ci troviamo davanti ad una vera e propria crisi del trasporto pubblico. Mi rivolgo all'Assessore perché la risposta mi soddisfa parzialmente in quanto la Regione Marche deve intervenire nel miglioramento delle strutture, soprattutto sugli autobus che sono ormai obsoleti, molti di questi – lei ha parlato di telecamere ed ausili - hanno più di 400 mila chilometri e non hanno nulla di quello che lei ha detto.
Siamo parzialmente soddisfatti, ma dobbiamo fare di più, fare meglio.
Abbiamo avuto dalla stampa segnalazioni e abbiamo appreso che le aggressioni agli autisti di Conerobus, e questo è un fenomeno in continua crescita, come dimostrano le cronache di tutti i giorni, sono in continua crescita e sembrano difficile da risolvere con i vigilantes privati.
Quello che vogliamo dire come Rinasci Marche è che la città di Ancona e la regione Marche hanno bisogno sulle linee extra urbane di una maggiore garanzia, di mezzi nuovi con maggiore sicurezza, con telecamere e ausili che proteggono gli autisti.
Alcune sono diventate delle vere e proprie linee del terrore e se in quattro mesi sono avvenuti dieci episodi di violenza questo non è da sottovalutare, non tanto sui treni, sui quali, come lei ha sottolineato, abbiamo la Polizia di Stato, la Polfer, ed anche il sostegno nelle varie stazioni della Municipale, ma gli autobus vengono guidati nelle linee extra urbane da eroi, che sono gli autisti, che non hanno avuto i ristori per il Covid, che sono stati messi in difficoltà anche da un punto di vista finanziario, quindi, crediamo in questo sostegno …
Interrogazione n. 820 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Vitri, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Cesetti, Carancini.
“Interventi urgenti per gli aiuti e la ricostruzione post sisma 2022”
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 820 - a risposta immediata – dei Consiglieri Mangialardi, Vitri, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Cesetti, Carancini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. A seguito degli eventi sismici che stanno interessando dal 9 novembre 2022 in particolare il territorio delle province di Pesaro-Urbino ed Ancona, il Dipartimento della Protezione civile e la Regione Marche hanno concordato di definire, sin da subito, uno specifico documento di protezione civile. Il Documento speditivo, frutto di un intenso lavoro istruttorio e di dettaglio, è stato concluso in data 30 novembre 2022 e definisce, tra l'altro, un'area che comprende n. 46 Comuni principalmente interessati dalla sequenza sismica, determinata sulla base della mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC.
Con nota del 21 novembre 2022, durante il citato lavoro di redazione del Documento speditivo, è stata richiesta al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione stato di emergenza Marche — Evento sismico del 9 novembre 2022 e successivi.
La Direzione protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche ha avuto continui e diretti contatti e richiesto più volte nell'immediatezza supplementi ai Comuni ed agli Enti interessati dagli eventi sismici. Rispetto alle numerose richieste di integrazioni avanzate dal decreto del Presidente del Consiglio in data 22 dicembre 2022, è stata trasmessa relazione al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile, per poter valutare l'effettiva estensione territoriale, nonché prioritariamente la stima delle prime risorse da destinare alle attività di soccorso e assistenza alla popolazione e agli interventi più urgenti di cui alle lettere a) e b), comma 2, articolo 25 del decreto legislativo n. 1/2018, nei Comuni interessati dagli eventi sismici.
Dopo ulteriori integrazioni richieste dal Dipartimento nazionale e riunioni in videoconferenza, con nota dell’1 febbraio 2023, la Direzione protezione civile e sicurezza del territorio ha trasmesso al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile, il documento comprensivo dell'ulteriore documentazione pervenuta dagli Enti interessati dall'evento sismico in oggetto, dal quale emerge una segnalazione complessiva del danno che ammonta a 95 milioni di euro. Nel citato riassunto sono state prese in considerazione tutte le segnalazioni pervenute, anche quelle delle amministrazioni comunali esterne all'areale definito nel Documento speditivo in premessa.
Con nota del 24 febbraio 2023, a seguito dei sopralluoghi, la Direzione protezione civile e sicurezza del territorio ha trasmesso al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare ed al Capo Dipartimento nazionale della protezione civile la tabella finale concordata con i funzionari del Dipartimento nazionale, nella quale si è potuto prendere in considerazione i soli territori dei Comuni di Ancona, Fano, Pesaro, oltre alle Province di Ancona, Pesaro e Urbino, per un importo complessivo di stima del danno di 8.488.794 euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. La ringrazio, Assessore, per la risposta, non certo per il merito. anzi se devo dire sono abbastanza sconcertato per i numeri e i dati che ci ha messo a disposizione.
Stiamo parlando di un terremoto dimenticato, dopo gli eventi di novembre 2022 abbiamo portato una mozione per richiedere lo stato di emergenza, ci è stato detto che non c’erano le condizioni, anzi qualcuno aveva anche palesato una strumentalizzazione di carattere politico perché interessava un pezzo di territorio e non un altro, come fossimo amministratori che volevano speculare su quell’evento. Invece, a fatica, dopo sei mesi, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza e lo ha coperto con una cifra che, come lei ha detto, è insufficiente rispetto ai danni. Parliamo di 4 milioni di euro, forse nemmeno, a fronte di una cifra di almeno 100 volte tanto.
Ad oggi il Governo e forse anche il Governo regionale non hanno affrontato in maniera determinata questo tema, mentre noi, Assessore, siamo dentro uno stato di emergenza, in questo caso legato agli eventi climatici di queste ore …
Interrogazione n. 819 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Attivazione dell’ambulanza e della guardia medica estiva nel Comune di Gabicce Mare dal prossimo mese di giugno”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 819 - a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In risposta alla domanda: quando verrà attivata la Potes insieme alla guardia medica nel Comune di Gabicce Mare, la risposta è che la Regione e il Dipartimento salute con le Aziende stanno avviando il procedimento che porterà come ogni anno all'avvio della predisposizione della Potes 118 presso il Comune di Gabicce Mare. La Potes verrà messa come gli altri anni e per quanto riguarda la guardia medica, quest'anno probabilmente riusciremo ad aumentarne il numero delle giornate di presenza.
Sono scadute il 3 maggio le domande per la guardia turistica di Gabicce e sono numerose le domande che sono pervenute. Le domande dei medici dovranno trovare allocazione, secondo le loro esigenze, su tutta la fascia che riguarda la predisposizione di guardia medica nei Comuni interessati ad un particolare flusso turistico.
Le risposte sono: sì per la Potes, sì per la guardia medica, probabilmente riusciremo ad attivarla tutti i giorni, negli anni precedenti era stata attivata per tre giorni. Conto di attivare la guardia medica dall’1 luglio al 30 agosto, tutti i giorni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Questo è un Comune che, come ho scritto nell’interrogazione, è vero, a 5.500 abitanti, ma durante l'estate raggiunge oltre 500.000 presenze, quarto posto a livello regionale come presenza di turisti. Quindi sia la presenza della Potes che della guardia medica è molto importante, anche perché il primo pronto soccorso si trova a 16 chilometri, a Pesaro, anche per evitare gli accessi impropri al pronto soccorso.
L'anno scorso avevo fatto la stessa interrogazione e mi era stata data una risposta positiva. Anche quest'anno il Sindaco le ha fatto avere una richiesta ufficiale. Assessore, lei mi ha detto dall’1 luglio a fine agosto, si è sbagliato o partirà dall’1 giugno perché la richiesta fatta dell'amministrazione, anche lo scorso anno, era per partire a giugno, magari può controllare la risposta che ha avuto.
Grazie per la risposta, mi auguro che sia dall’1 giugno perché a luglio siamo a stagione inoltrata. Grazie.
Interrogazione n. 821- a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Screening oncologici della cervice uterina presso ospedale di Senigallia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 821 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Voglio rispondere a questa interrogazione per dire che lo screening per quanto riguarda il tumore alla cervice uterina è stato eseguito anche a Senigallia con il pap test.
In ordine alla domanda che è stata fatta dalla Consigliera Bora, devo rispondere che il percorso con l'HPV DNA Test partirà dal 26 giugno ed è stato individuato l'ospedale Senigallia come centro unico regionale. Finalmente dopo alcuni anni in cui questo test doveva essere eseguito riusciamo a garantirlo.
Il servizio sanitario regionale riferisce che ci sono stati dei problemi nell’attuazione e nella predisposizione del programma informatico, ma il 26 giugno partirà in tutta la Regione Marche lo screening oncologico della cervice uterina presso l'ospedale Senigallia con il test HPV DNA. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che però mi lascia insoddisfatta.
Sono contenta che alla fine del prossimo giugno finalmente lo screening della cervice uterina sarà piamente effettivo, però non possono rilevare che si sono perse settimane, anzi mesi preziosi e lei oggi ci dice che questo è avvenuto per dei problemi legati al software.
Tutto ciò è inaccettabile perché il macchinario era in nostro possesso da oltre sei mesi, il personale era formato e ritengo molto grave perdere tutto questo tempo perché non si è stati in grado di risolvere un problema pseudo informatico, anche perché vi riempite molto spesso la bocca dell’importanza della prevenzione, su questo siamo d’accordo, però con i fatti non fate altro che accumulare dei ritardi, per cui spero che quanto accaduto serva per prevenire ed evitare altri ulteriori ritardi. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Non c’è l'Assessore Antonini che è impegnato ufficialmente a Macerata, non c’è neanche l'Assessore Aguzzi che è impegnato in Protezione civile visto l'inclemenza del tempo della giornata di oggi.
Dobbiamo passare alle interrogazioni normali.
Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. E’ nostra prerogativa portare le interrogazioni a risposta immediata nel primo Consiglio del mese, perlomeno far sapere dell’assenza, se non altro delegare qualche altra persona. Grazie.
PRESIDENTE. Mi ha mandato un messaggio l’Assessore Antonini che arriva con due ore di ritardo, quando sarà in Aula torneremo sul punto delle interrogazioni, così mi ha comunicato formalmente con un messaggio.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Garantisce che entro la fine … Grazie.
PRESIDENTE. Così mi ha dato comunicazione, salvo imprevisti. C’è una comunicazione formale, mentre come ho detto l’Assessore Aguzzi è nella sede della Protezione civile regionale per gestire la situazione atmosferica.
Interrogazione n. 760
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“PNRR-M6C1 - Progetti case della comunità e ospedali di comunità - Regione Marche”
Interrogazione n. 784
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“PNRR Sanità”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 760 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri e l’interrogazione n. 784 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per quanto riguarda gli investimenti del PNRR la Regione Marche, come noto, ha delegato le Aziende sanitarie regionali, che hanno già chiesto l'anticipo del 10%, con nota del 12 settembre 2022.
L'anticipo del 10% sugli investimenti è già stato accreditato nella Tesoreria delle Aziende l'11 novembre 2022. Con queste risorse le AST, che sono subentrate all’ASUR, in qualità di soggetti attuatori stanno provvedendo alla redazione dei progetti di fattibilità tecnica e in questa fase hanno già affidato una serie di incarichi ai progettisti esterni. Alcuni progetti sono già stati depositati, mentre altri sono in attesa di essere depositati.
Per quanto riguarda invece lo stato delle procedure relative alle centrali operative, alle Cot, tutti i progetti sono stati già predisposti e sono in via di emanazione gli atti di affidamento per l'esecuzione dei lavori.
In ordine all’interrogazione n. 784 (abbinata alla n. 760) il Consigliere Mangialardi chiede quali siano le ragioni per cui non sono stati adempiuti i contenuti della risoluzione 47/2022, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, la risposta è che dopo l'approvazione della risoluzione del Consiglio regionale è stato emanato il decreto ministeriale 77 del 2022 ed è cambiata la base operativa di ognuna di queste strutture.
Il decreto ministeriale 77 prevede che una casa di comunità debba essere predisposta ogni 40.000/50.000 abitanti, gli ospedali di comunità ogni 100.000 abitanti e nella nostra regione la fotografia è che sulla base del decreto ministeriale 77/2022 dovremmo avere a disposizione 29 case di comunità e 15 ospedali di comunità. In questo momento risultano attive 21 case della salute di tipo A e di tipo B e 6 di queste verranno trasformate in case di comunità con i fondi del PNRR. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L’Assessore Saltamartini ci ha letto una risposta burocratica, che giustifica l'evidente difficoltà degli apparati tecnici che sono preposti al conseguimento degli obiettivi politici e programmatici, che non riescono ad assolvere anche per la situazione di clima di incertezza.
L'attivazione delle case di comunità consente di potenziare, di riorganizzare i servizi offerti sul territorio migliorandone la qualità, mentre la realizzazione degli ospedali di comunità mira al potenziamento dell’offerta dell'assistenza intermedia a livello territoriale. E’ con questa consapevolezza che sulle comunicazioni della Giunta regionale in merito al PNRR sanità questa Assemblea legislativa approvava la risoluzione n. 47, all'unanimità, nella seduta n. 60 del 24 febbraio 2022. Sono passati esattamente 15 mesi ed in 15 mesi è stato fatto poco niente, se non nulla. E questo non lo diciamo noi, lo dice la Corte dei Conti, Collegio di controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione dell’amministrazione dello Stato e con la deliberazione, come diciamo nell'interrogazione, n. 9 del 14 marzo 2023 dice che non sarebbero state ancora prodotte le rendicontazioni relative all'utilizzazione delle risorse da parte di quelle Regioni che alla data della precedente nota dell'amministrazione, del 27 gennaio 2023, avevano già percepito le rispettive anticipazioni, tanto che, con riferimento alle anticipazioni già erogate dai soggetti attuatori, la Corte dei Conti raccomanda al Ministero della salute di sollecitare gli stessi a provvedere alle rendicontazioni relative alle eventuali erogazioni effettuate. Da quanto si legge fra le Regioni segnalate dal Ministero risulta anche la Regione Marche. Questo è un fatto e come tale, come sempre dico, è un argomento testardo, da confutare, rispetto al quale poco valgono le risposte burocratiche alla nostra interrogazione. Non ce la fanno, Assessore Saltamartini, le Ast perché di fatto non sono ancora operative, tant'è che sono attualmente commissariate.
Interrogazione n. 757
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Vitri
“Sicurezza sul lavoro e prevenzione nelle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 757 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione del Consigliere Mastrovincenzo pone in rilievo l'esigenza di aumentare le risorse per impedire e prevenire gli infortuni sul lavoro, di cui la Regione Marche ha una maglia di sinistri piuttosto importante e significativa.
C'è anche grande sensibilità nella Giunta della Regione Marche e per questa ragione nell'anno 2021 le risorse su questo settore sono state portate al 4,38% della spesa complessiva sanitaria. Sono stati spesi 152 milioni di euro rispetto ai 3.475.000.000 della spesa complessiva. Abbiamo aumentato di un punto percentuale rispetto agli investimenti del 2019, che erano del 3,85%, e del 2018, che erano del 3,72%. Un punto percentuale in più significa 40 milioni di euro.
La Regione Marche nel 2021 ha aumentato notevolmente gli impieghi e le risorse nel settore della prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Alla seconda domanda: come incrementare il numero degli addetti all'attività di prevenzione e protezione dei rischi, questa necessità è un'esigenza evidente, come ho già detto in relazione ai sinistri che si sono verificati nella nostra regione, tuttavia c'è sempre il problema del tetto di spesa del personale e la necessità di bilanciare le assunzioni perché vanno a ricadere sul tetto di spesa.
In ogni caso rassicuro l'interrogante ed anche le federazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil che sul punto si sono espresse più volte, che c'è grande attenzione da parte nostra ed avremmo la possibilità nel Comitato regionale di coordinamento di verificare come poter rafforzare questo tipo di servizio.
Devo aggiungere come risposta all’interrogazione, in cui si chiede di definire al più presto il piano mirato di prevenzione, i piani di prevenzione tematici, che con delibera di Giunta regionale n. 1640 del 30 dicembre 2021, in conformità con il piano nazionale di prevenzione 2020/2025 abbiamo definito nuovo assetto e sono stati definiti tre piani portanti: il piano mirato alla prevenzione, il piano mirato alla prevenzione in edilizia e in agricoltura, i settori con maggiore incidenza sui sinistri, e la prevenzione dei rischi cancerogeni professionali, patologie muscolo-scheletriche e stress correlato al lavoro. Sono misure per le quali c'è grande sensibilità da parte della Giunta regionale e delle Aziende sanitarie regionali.
Il diritto alla salute, in questo caso per molti lavoratori, significa garantire il diritto alla vita. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Prendo atto della sua risposta sul piano mirato di prevenzione, sui piani di prevenzione tematici. E’ evidente che la sua risposta si riferisce a tutti interventi del 2021. Ricordo all’Aula che nel 2022 avevamo approvato il 15 febbraio una risoluzione, all'unanimità, che impegnava la Giunta regionale su questi argomenti: l'aumento delle risorse per il finanziamento dell'attività di prevenzione, l'incremento degli addetti alle attività di prevenzione e protezione dai rischi in ambito lavorativo e sui piani.
Lo dico perché, come ha ricordato bene lei in premessa, le Marche sono l’ottava Regione d'Italia per numero di decessi sul lavoro, anche recentemente, purtroppo, alcuni lavoratori hanno perso la vita nei luoghi di lavoro e dagli ultimi dati risulta che c'è stato nel primo bimestre 2023 un aumento del 25% degli infortuni sul lavoro nella nostra regione e siamo entrati nella cosiddetta zona rossa.
Siamo al quarto posto per quanto riguarda gli infortuni e i casi di morte sul lavoro in Italia anche nei primi mesi del 2023, peraltro abbiamo tre province nei primi 20 posti, purtroppo, nella classifica di casi di morte sul lavoro.
Credo che siano indifferibili ulteriori interventi specifici su questa materia, a partire da un incremento cospicuo di risorse e non può essere sufficiente quello già attivato nel 2021 e pur rispettando determinati criteri e parametri è evidente, altresì, che serve un incremento e un aumento del personale addetto alla prevenzione per evitare altri infortuni e morti sul lavoro nella nostra regione. Grazie.
Interrogazione n. 763
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
"Ulteriore spoliazione dell’ospedale di comunità di Cagli e funzionalità della nuova struttura sanitaria in corso di realizzazione”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 763 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In risposta a questa interrogazione devo subito sottolineare che non c'è stata nessuna spoliazione, ma c’è stato semplicemente un prestito d'uso, che non potrà ripetersi. E’ successo che per esigenze dell'ospedale di Urbino, della USD oculistica, il campimetro era stato trasferito per alcuni giorni in un altro presidio ospedaliero. Appena la notizia è stata appresa anche da chi parla lo strumento è stato immediatamente riportato nell’ospedale di Cagli ed è stato avviato un percorso per l'utilizzazione di quello strumento. Per una utilizzazione proficua ed efficiente di quello strumento dal 12 aprile presso l'ospedale di Cagli è attivo un ambulatorio ortottico divisionale, che ha la capacità di utilizzarlo adeguatamente.
Rassicuro l’interrogante e i cittadini che si sono allarmati per questa notizia, sul fatto che l'ospedale di Cagli svolgerà tutte le funzioni previste attualmente dall'ordinamento degli ospedali di comunità e, come sappiamo, c'è anche un importantissimo investimento con i fondi PNRR per la realizzazione di una struttura. Quello è un territorio che riceve la massima attenzione, le comunità montane all'interno della Provincia di Pesaro e Urbino riceveranno, con il nuovo plesso ospedaliero e con nuovo piano socio-sanitario, le risorse umane e strumentali che serviranno a garantire le risposte alla domanda sanitaria che proviene da quei territori.
Nessuna spoliazione, è stato uno spostamento per poter effettuare le operazioni di cataratta, il campimetro è ritornato a Cagli ed in questo momento è attivo un ambulatorio autoptico divisionale che garantisce una serie di prestazioni presso l'ospedale di comunità di quel Comune. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini, ma la risposta mi soddisfa solo parzialmente.
La prima questione da rilevare è un problema di comunicazione perché sulla stampa è uscito il 29 marzo un articolo, a firma del comitato a difesa della sanità pubblica, che aveva saputo di questa spoliazione, del fatto che il macchinario, di cui ha parlato l’Assessore, era stato portato in un altro ospedale, riteneva addirittura che fosse quello di Pergola, mentre oggi scopriamo che era quello di Urbino.
Da lì sono mi sono attivata, ho presentato questa interrogazione, dopo poco è uscita una smentita dicendo che il macchinario sarebbe presto tornato a Cagli, questo ci tranquillizza, ma fino ad un certo punto perché un prestito momentaneo, per il bisogno di qualche giorno, di qualche settimana, si sarebbe dovuto comunicare correttamente alla popolazione per non farla allarmare, invece questo non è successo, tant’è che resta il dubbio: se non fosse uscito sulla stampa, se non fossimo oggi qui a parlarne, magari quel macchinario a Cagli non sarebbe mai tornato.
Sono parzialmente soddisfatta perché non ho avuto risposta sulle ultime due domande, che sono quelle più importanti. In questo periodo sto girando moltissimo per la provincia di Pesaro e Urbino, soprattutto nei luoghi dell'entroterra, sono stata a Cagli, Sassocorvaro, Fossombrone, Pergola, dove ci sono dei comitati attivi per la sanità pubblica che, devo dire, Assessore, dopo aver letto la bozza del piano socio-sanitario che gira, non sono per nulla rassicurati, ma sono molto allarmati perché si parla sempre e solo di finanziamenti che andranno a istituire dei muri nuovi e, come ci ha detto lei prima per Cagli, non si capisce che servizi verranno messi dentro. La mia domanda era: “ Che servizi avrà la casa di comunità di Cagli?”, dopo che, e questo è molto importante, in campagna elettorale avete promesso mari e monti, qui come altrove.
Nel piano socio-sanitario si parla moltissimo delle aree interne, delle aree montane, è vero, ma la deroga, che è in vigore in quel piano socio-sanitario è quella del precedente Presidente, non dobbiamo prenderci in giro, la deroga è per Amandola, Cingoli, Pergola, cosi come era previsto nel piano precedente. Non esiste una discontinuità, non siete stati in grado di metterla nero su bianco nel piano socio-sanitario. È vero che è una bozza, però…
Interrogazione n. 765
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“PNRR - Missione 6 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero - Grandi Apparecchiature”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 765 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'individuazione delle tecnologie sanitarie finanziabili con il PNRR è stata caratterizzata da un percorso di interlocuzione tra l'amministrazione regionale e il Ministro della salute, soggetti attuatori in materia. La Regione Marche aveva trasmesso al Ministero il 26 novembre 2021 la proposta con tutte le tecnologie necessarie per il nostro servizio sanitario regionale e a seguito di una interlocuzione con il Ministero è stata emanata la delibera di Giunta regionale del 21 febbraio 2022, con cui sono state fotografate le esigenze degli acquisti, finanziati dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Darò lettura di una rapidissima rassegna delle tecnologie che sono state così individuate:
- nell'azienda sanitaria territoriale di Pesaro sono stati individuati un mammografo con tomosintesi a Pesaro, un ecotomografo multidisciplinare a Pergola, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta ad Urbino;
- a Pesaro sono stati individuati una Tac, una risonanza magnetica, un acceleratore lineare, un ecotomografo cardiologico 3D, un sistema radiologico polifunzionale, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta;
- a Fano sono stati individuati un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta, una risonanza magnetica;
- a Pesaro è stato individuato un ecotomografo multidisciplinare a Pesaro;
- nell'Azienda sanitaria territoriale di Ancona sono stati individuati una Tac per Fabriano, una risonanza magnetica, un mammografo con tomosintesi a Senigallia un mammografo con tomosintesi a Loreto, un ecotomografo multidisciplinare a Senigallia, un ecotomografo multidisciplinare ad Ancona, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta a Jesi e sistemi polifunzionali per radiologia digitale diretta ad Ancona;
- nell'Azienda sanitaria territoriale di Macerata sono stati individuati una Tac per Macerata, un acceleratore lineare, una gamma camera, una pet, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta;
- nell'Azienda sanitaria territoriale di Fermo sono stati individuati una risonanza magnetica, un mammografo con tomosintesi, un ecotomografo a Fermo, un telecomandato digitale per esami di reparto per l’INRCA;
- per l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno sono stati individuati una Tac a San Benedetto del Tronto, una risonanza magnetica, una Tac ad Ascoli Piceno, un mammografo con tomosintesi ad Ascoli Piceno, un ecotomografo multidisciplinare ad Ascoli Piceno;
- nell'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche sono stati individuati una Tac, due risonanze magnetiche, un acceleratore lineare, una gamma camera, due mammografi con tomosintesi, due ecotomografi multidisciplinare, cinque ecotomografi cardiologici, due sistemi polifunzionali per radiologia digitale diretta, un sistema polifunzionale per radiologia digitale diretta;
- per l’INRCA sono stati individuati un telecomandato digitale per le sale di reparto, una Tac, un ecotomografo multidisciplinare, un telecomandato digitale per esami di reparto, un ecotomografo multidisciplinare, un ecotomografo cardiologico 3D.
Questa è la lista completa degli interventi e delle tecnologie che sono state finanziate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore che ha elencato, mi pare, abbastanza puntualmente, non so se lo sono, le 57 apparecchiature risultanti dalla delibera del novembre 2022, con la quale avete individuato il tipo d'apparecchiatura sulle quali utilizzate le risorse del PNRR.
Se non fosse problematico, le chiederei di poterci mettere a disposizione la sua risposta e poter verificare la corrispondenza delle 57 apparecchiature.
Quello che francamente mi sarei aspettato è la spiegazione di quale sia stato il criterio con il quale avete deciso di finanziare queste grandi apparecchiature.
Ricordo a lei e a tutti noi che il PNRR sulla missione 6 , sub misura 2, mette a disposizione 27 milioni circa. Ma la cosa che sembra strana e devo dire che va criticata è che tra queste voi destinate circa 7 milioni a piccole apparecchiature, così le consideriamo, del valore tra gli 80.000 e i 250.000 euro, mentre il PNRR aveva quale obiettivo funzionale, direi strategico, quello di consentire alle Regioni di finanziare, investire, sulle grandi apparecchiature perché consentono sia in termini di qualità che rispetto alle possibilità di smaltimento delle liste di attesa di beneficiare meglio di attrezzature significative e importanti.
Destinate circa 7 milioni d euro a questo tipo di apparecchiature, non si capisce perché, piuttosto che investire risorse proprie della Regione, avete fatto questa scelta.
In ogni caso quello che le chiedo è di mettere a disposizione in maniera puntuale queste indicazioni che credo sarebbero dovute entrare all'interno delle delibere di febbraio, marzo, novembre, individuando le destinazioni perché in questa maniera non si fa trasparenza.
Interrogazione n. 776
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
“Centri multidisciplinari di senologia – Breast unit e richiesta di dati relativi all’attività di screening effettuata per il tumore mammario”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 776 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Lo standard per la realizzazione di una Breast unit è previsto dallo standard nazionale uno ogni 250.000 abitanti.
Attualmente la possibilità di aprire una Breast unit dipende dalla disponibilità di chirurghi e dall'esigenza di garantire almeno 150 interventi l’anno. Nella nostra regione attualmente esiste una Breast unit per ogni provincia.
I dati richiesti dall’interrogazione sono enormi, un numero di fogli impossibili da compendiare per risponde all'interrogazione, riferisco all’interrogante che se li vuole acquisire per intero sono a disposizione presso il Dipartimento salute dell'Agenzia regionale sanità, qui mi limito ad indicare alcuni numeri, dati che sono disponibili.
I dati sono riferibili all'anno 2021 perché quelli del 2022 non sono ancora disponibili.
Per l'area vasta di Pesaro e Urbino, nel 2018 sono stati eseguiti 10.704 interventi, nel 2019 11.271, nel 2020 (l’anno del Covid) 6.860, nel 2021 il target è stato riportato a 10.949.
Nell'area vasta di Ancona nel 2018 sono stati eseguiti 14.675 interventi, nel 2019 14.593, nel 2020 11.724, nel 2021 il target è stato riportato a 14.486, dopo il Covid.
Nell'area vasta di Macerata nel 2018 sono state eseguite 6.554 prestazioni, nel 2019 8.266, nel 2020 sono state eseguite 5.556 prestazioni, nel 2021 6.723.
Nell'area vasta di Fermo nel 2018 sono state eseguite 4.200 prestazioni, nel 2019 4.630, nel 2020 sono state eseguite 2.198 prestazioni, nel 2021 4.742.
Nell'area vasta di Ascoli Piceno nel 2018 sono state eseguite 4.302 prestazioni, nel 2019 4.106, nel 2020 2.823 e nel 2021 3.801.
In totale, nel 2018 nella nostra Regione sono state eseguite 40.435 prestazioni, nel 2019 44.866, nel 2020 29.161, nel 2021 40.700.
Tutti i dati aggregati con tutte le domande sono disponibili presso l'Agenzia regionale sanità e il Dipartimento salute. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. C’è poco da ridere perché l’Assessore non ha affatto risposto alla mia interrogazione, ad esempio, la prima domanda cercava di indagare presso l’Assessorato alla sanità per capire se la Giunta regionale avesse intenzione di aumentare il numero delle Breast unit, in caso negativo indicarmi le ragioni. Come al solito l’Assessore Saltamartini ha detto che ce n’è una per provincia e non ha detto se ne vuole fare altre.
Capisco che è il suo stile, ma è uno stile che non piace, non solo a me ma anche ai marchigiani che oramai hanno capito di che pasta siete fatti. Non posso che trasmettere la mia più completa insoddisfazione rispetto alle non risposte ricevute.
Non ho nessun problema a chiedere questi dati, che non mi sono stati forniti, al Dipartimento del settore salute, ma non capisco cosa ci voleva a fare un clic e stamparli, sempre se questi dati esistono e sempre se si vogliono far avere e consegnarli. Sarebbe stata una forma di rispetto.
Comunque, Assessore, da un lato di certo non posso che apprezzare l’aver voluto ampliare la fascia di età della popolazione femminile che potrà sottoporsi a screening mammografico biennale, però non posso non rallegrarmi per le mancate rassicurazioni fornite sull’implementazione di ulteriori Breast unit. Deduco che no, la Giunta non vuole implementare ulteriori Breast unit.
Sappiamo che la prevenzione in materia sanitaria è fondamentale e nel caso del carcinoma mammario è causa primaria di morte per tumore nelle donne, sappiamo anche che la presa in carico della paziente in strutture altamente specializzate è fondamentale. Le donne che si rivolgono a questi centri hanno circa il 20% di possibilità in più di sopravvivenza rispetto a quelle che non lo fanno e questo dato fa molto riflettere e dovrebbe essere da stimolo anche per lei, Assessore, che giustamente dichiara di avere la massima attenzione ai programmi di screening.
E’ uno stimolo questo che non può che andare nella direzione di promuovere ulteriori centri di specializzazione in ambito regionale in grado di fornire ai pazienti affetti da patologie benigne o maligne della mammella risposte rapide e coordinate sulla corretta diagnosi, sul trattamento medico o chirurgico e sulla successiva riabilitazione.
Queste conoscenze devono indurre la politica a scelte chiare, potenziando la medicina di genere.
Interrogazione n. 718
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Erogazione delle borse di studio di Erdis”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 718 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Le borse di studio costituiscono l'intervento diretto e fondamentale per sostenere la borsa di studio universitario.
La borsa di studio è erogata agli studenti iscritti all'Università, ad una istituzione di alta formazione artistica, musicale e coreutica o ad un Istituto superiore di grado universitario, con sede in Italia, per il conseguimento del primo titolo per ciascun livello di studio, nonché ai corsi di dottorato di ricerca e alle scuole di specializzazione, ad eccezione di quelli dell'area medica. La borsa viene attribuita in base a dei requisiti di reddito e Isee e a seguito di requisiti di merito, quelli conseguito ogni anno accademico.
Gli studenti idonei alla borsa di studio hanno diritto all'esonero dal pagamento delle tasse dovute all'Università o alle istituzioni Afam e della tassa regionale per il diritto allo studio universitario.
La normativa nazionale, che regola gli interventi a sostengo del diritto allo studio universitario, è rappresentata dal DPCM 9 aprile 2011 e dal decreto legislativo n. 68/2012. Il decreto legislativo n. 68 del 2012 introducendo il concetto di livelli essenziali delle prestazioni (LEP) stabilisce che per gli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, in possesso dei requisiti di eleggibilità, il conseguimento del pieno successo formativo viene garantito attraverso l'erogazione della borsa di studio.
La normativa nazionale prevede che per la definizione dei requisiti di eleggibilità per l'accesso alle borse di studio, si faccia riferimento a criteri relativi al merito e alla condizione economica degli studenti.
Le condizioni economiche sono individuate sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) con la modalità integrativa di selezioni, quale l’integratore della situazione economica all’estero e l’indicatore della situazione patrimoniale equivalente ISPE. I limiti massimi dell'indicatore della situazione economica equivalente e della situazione patrimoniale equivalente vengono aggiornati annualmente a livello nazionale dal Ministero dell'Università e della ricerca. I parametri Isee e Ispe per l'accesso ai benefici del diritto allo studio, entro i limiti massimi previsti dal Ministero dell'Università e della ricerca, vengono individuati dalla Regione Marche con il programma regionale per il diritto allo studio e potranno essere modificati con tale strumento a cadenza annuale sulla base delle esigenze che si verranno a manifestare.
La normativa regionale di settore è manifestata dalla legge regionale n. 4 del 2017 “Disposizioni regionali in materia di diritto allo studio”. I servizi e gli interventi non destinati alla generalità degli studenti, concessi agli scritti e ai corsi di studio, alle università, agli istituti universitari e alle istituzioni per l’alta formazione artistica e musicale della Regione Marche, capaci e meritevoli, privi di mezzi, intese come prestazioni sociali agevolate sono le borse di studio, i servizi abitativi e i contributi per la mobilità internazionale.
La condizione degli studenti sulla base della loro provenienza basata sui tempi di percorrenza dei sistemi di trasporto pubblico, in relazione ai tempi impegnati dell'esercizio della didattica si articola secondo la seguente tipologia:
- studenti in sede residenti nel Comune, nell’area circostante la sede del corso frequentato;
- studente pendolare residente nel Comune che consente il trasferimento quotidiano presso la sede del corso fino ad un tempo massimo di 60 minuti;
- studenti fuori sede residenti nel Comune distante dalla sede del corso frequentato, il cui tratto sia percorribile con mezzi pubblici in tempo superiore ai 60 minuti.
La borsa di studio a seconda che sia destinata ad ognuna delle tre tipologie di studenti di cui sopra risulterà più o meno onerosa per sostenere la possibilità di studiare anche con il superamento dei disagi derivanti dalla distanza dei luoghi della didattica.
La borsa di studio di uno studente fuori sede è strutturata in una componente relativa all'alloggio, una relativa al vitto, dei pasti giornalieri ed una parte finanziaria.
La borsa di studio di uno studente pendolare comprende una parte relativa al vitto, un pasto giornaliero e una parte finanziaria.
La borsa di studio di uno studente in sede comprende una parte relativa al vitto e una parte finanziaria.
La parte finanziaria di una borsa di studio è quella destinata alle spese di trasporto, al materiale didattico e all’accesso ad eventi culturali. Le borse di studio possono essere erogate dalle varie Regioni italiane attraverso gli enti per il diritto allo studio regionale di riferimento, sotto forma sia di voucher che di servizi laddove disponibili ed in gestione al fine di valorizzare tutti gli investimenti effettuati dalla Regione Marche in termini di edilizia residenziale, di mense universitarie.
La strategia regionale in materia di diritto allo studio è da sempre stata finalizzata alla produzione di servizi alloggiativi e di ristorazione e non di erogazioni di voucher, salva la monetizzazione del servizio alloggio laddove l’ente regionale marchigiano per il diritto allo studio non possa garantirlo a causa dell’esaurimento dei posti letto a disposizione o dove tale servizio non risulti presente a fronte di un decentramento dell'attività didattica al di fuori del contesto nazionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela Vitri. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Biondi, temo che non abbia potuto concludere la sua risposta e che quindi non ha in alcun modo risposto alle mie richieste. In particolare chiedevo se c’è l’intenzione di dare agli studenti aventi diritto alle borse di studio la possibilità di scegliere tra alloggio gratuito o abbonamento annuale al trasporto pubblico e di compensare l'eventuale mancato utilizzo di buoni pasto nel servizio mensa. Perché questa richiesta? In questi ultimi mesi abbiamo assistito e letto anche sulla stampa locale di numerosi appelli e anche richieste/intenzioni da parte dell’Erdis di acquisire nuovi immobili per offrire maggiori posti letto, un'intenzione che nasce proprio dalle esigenze messe in luce in tutte le città universitarie, penso ad esempio ad un appello lanciato dal Rettore della Politecnica delle Marche che metteva in evidenza l’allarme, l’esigenza disperata di alloggi universitari nella città capoluogo. “Sos posti letto per gli studenti, inutile attrarre gli stranieri”, questo era il titolo il 14 marzo di un articolo giornalistico in cui il Rettore portava i numeri: solo 600 alloggi per 15.000 iscritti alla Politecnica.
La situazione non è molto diversa in percentuale anche nelle altre cittadine universitarie, in particolare vorrei riferirmi ad Urbino dove le richieste sono nettamente superiori agli alloggi disponibili, tanto che la Presidente dell’Erdis, sempre nei mesi scorsi, tra marzo ed aprile, è più volte intervenuta sulla stampa dicendo. “Erdis cerca alloggi per studenti in attesa del campus universitario. Servono posti letto per gli studenti. Erdis pronta a comprare immobili”.
Perché questa premessa? Andrebbero ringraziati e compensati perché quegli studenti che hanno diritto alla borsa di studio Erdis, ma non usufruiscono dell'alloggio, rimettono quell’alloggio a disposizione di Erdis rimanendo pendolari, ad esempio da Pesaro e Fano per andare ad Urbino, dando all’Erdis l’opportunità di avere l’introito da parte di altri studenti che ne usufruiscono. A questo punto lo studente di Pesaro e di Fano che non usufruisce dell’alloggio ad Urbino non viene ricompensato in alcun modo, anzi è costretto a pagarsi le spese dell’abbonamento del bus e molto spesso non usufruisce nemmeno dei pasti perché può rientrare a casa.
Alle mie due domande non è stata data risposta, gli studenti che fanno un servizio a favore di tutto il comparto non usufruendo dell’alloggio e del bus devono essere…
Interrogazione n. 752
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Immobile di proprietà regionale sito in Ancona via Cialdini n. 3, destinato a sede unitaria per associazioni e istituti di storia della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 752 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Gli interroganti pongono ad oggetto della nostra attenzione l'immobile di proprietà regionale sito in via Cialdini n. 3, destinato a sede unitaria per associazioni ed istituti di storia della Regione Marche e ci chiedono lo stato dell’arte, la durata dei lavori di ristrutturazione dell'immobile, di cui abbiamo già indicato il sito.
In relazione all’interrogazione presentata si significa quanto segue.
Con riferimento all'intervento di ristrutturazione dell'immobile sito ad Ancona in via Cialdini, 3/5 e via XXIX Settembre, limitatamente all'unità di proprietà regionale, la Regione Marche, in forza di specifica convenzione sottoscritta in data 13 maggio 2020, ha affidato ad Erap Marche, presidio di Ancona, la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, l'effettuazione della procedura di gara per i lavori. Durante l'esecuzione dei lavori consegnati in data 4 giugno 2021, dopo la conclusione delle demolizioni dei solai al piano primo e piano terra, lato nord-ovest, si è ravvisata la necessità di ridimensionare le travi in ferro viste le nuove dimensioni geometriche riscontrate non previste in fase progettuale, con conseguente necessità di una prima estensione dei termini di lavorazione. Sono seguite alcune modifiche contrattuali, unitamente alla concessione di ulteriori proroghe all'emanazione di alcuni ordini di servizio nell'ottica di perseguire l'obiettivo primario e indifferibile della messa in sicurezza del fabbricato.
L'ubicazione dell'immobile costruito in centro storico cittadino, inserito in un contesto condominiale con ulteriori tre piani abitati al di sopra delle strutture oggetto di intervento, la vetustà del complesso rimaneggiato negli anni caratterizzato da una tipologia costruttiva mista che ad elementi in calcestruzzo armato affianca muratura a sacco e addirittura speroni di vecchie mura di sostegno di via Cialdini, ha reso necessario considerare prioritari i livelli di sicurezza della struttura.
Ad ogni modo, ad oggi, stante l'avvenuta messa in sicurezza dell'immobile, qualora la ditta esecutrice non dovesse rispettare il nuovo programma in via di definizione potrà procedersi con l'applicazione di rimedi previsti dalle vigenti normative per ovviare all'eventuale mancato rispetto delle condizioni contrattuali. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ero fuori, non l'ho ascoltata. Assessore mi fa pervenire la risposta oppure fa una sintesi.
PRESIDENTE. Vogliamo ripetere, anch'io immaginavo che lei fosse in Aula, non ho controllato la sua presenza. Assessore, una rapita sintesi.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Faccio una sintesi brevissima, poi darò al capogruppo la risposta scritta pervenutami dagli uffici.
La Regione Marche ha preso atto di una serie di lavori, della necessità e dell’estensione dei termini affidati precedentemente alla ditta esecutrice per la messa in sicurezza del palazzo in via Cialdini perché si è ravvisata la necessità di alcune modifiche progettuali non previste nel momento della redazione del progetto.
Si è cercato rispetto al cronoprogramma iniziale …, rapporti contrattuali con la ditta, di privilegiare la messa in sicurezza dell’edificio ubicato nel centro storico cittadino, inserito in un contesto condominiale, con ulteriori tre piani abitati al di sopra delle strutture oggetto di intervento di proprietà regionale, per cui si è data priorità alla messa in sicurezza dell'edificio.
Ad oggi si sta definendo un nuovo cronoprogramma, diverso rispetto a quello originariamente previsto e visto che la messa in sicurezza con gli interventi sui solai è già stata portata a termine, il mancato rispetto del nuovo cronoprogramma in via di definizione potrà prevedere anche la possibilità da parte della committenza dell'applicazione di rimedi previsti dalle vigenti normative per ovviare all'ulteriore mancato rispetto del cronoprogramma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, mi deve perdonare, ma avevo capito che il tempo delle interrogazioni fosse esaurito.
PRESIDENTE. Non era in Aula l’Assessore Baldelli.
Maurizio MANGIALARDI. Per questo non ero presente.
Assessore, la ringrazio per la risposta e sono pure soddisfatto degli elementi che ci mette a disposizione, lo sono un po' meno per quello che è accaduto sino ad oggi perché ci sono tante associazioni che non possono utilizzare l’edificio, mentre il cronoprogramma, come lei ci ha ricordato, prevedeva la conclusione dei lavori oltre un anno fa.
Ci sono tra l'altro altre problematiche, che però affronteremo con l’Assessore Brandoni, che attengono alla gestione dell’edificio, soprattutto al destino delle associazioni che sono lì ospitate perché l'unica cosa che non può capitare, quando andremo a concludere questi lavori, è di ritrovarci con un contenitore vuoto. Però non è il tema di oggi, prendo atto della sua risposta e le chiedo di verificare attentamente il cronoprogramma che oggi ha indicato, forse è il caso di recuperare qualche mese rispetto ai ritardi che si sono accumulati. Grazie.
Proposta di atto amministrativo n. 48
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Elezione di una componente della Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna in sostituzione della componente dimissionaria”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 48 dell’Ufficio di Presidenza.
Ha la parola il relatore Consigliere Borroni.
Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Il Consiglio, con la deliberazione n. 8, approvata nella seduta n. 14 del 16 febbraio 2021, ha eletto le ventuno componenti del CPO previste dalla legge regionale 18 aprile 1986, n. 9.
La composizione del CPO è stata modificata dal Consiglio con le deliberazioni n. 40 del 4 ottobre 2022 e n. 49 del 21 febbraio 2023.
Una componente il 23 marzo 2023 ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di componente del CPO.
L'articolo 10 del Regolamento interno del CPO, adottato ai sensi dell'articolo 5 della medesima legge istitutiva, dispone che l'Ufficio di Presidenza provveda alla surroga della componente cessata dalla carica.
L'Ufficio di Presidenza nella seduta n. 110 del 4 aprile 2023, ha deciso di proporre al Consiglio regionale, in sostituzione della dimissionaria, il nominativo di XY, che possiede i requisiti richiesti per l'assunzione dell'incarico e la cui candidatura è stata presentata nei tempi e con le modalità indicate nell'avviso. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 48. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Oggi il Consiglio sta andando lentamente, non su argomenti centrali perché non ci sono proposte di legge, non ero ai capigruppo perché stanotte sono andato a letto alle 3:30 per via delle elezioni, se riusciamo ad arrivare almeno alle 15:00, come al solito. Non diamo una bella immagine se non arriviamo almeno alle 15:00, tra l’altro esaminiamo atti dell'opposizione e credo che l’opposizione tenga, … poi noi diremo la nostra come maggioranza, chiedo che il Consiglio regionale continui sino alle 15:00. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela Vitri. Grazie, Presidente. Una cortesia, vedo che è assente l’Assessore Biondi che, mi aveva anticipato, avrebbe voluto assistere alla discussione della mozione n. 167, quindi, chiederei di aspettare l’Assessore.
Vorrei anticipare che si tratta di un atto da emendare, possiamo farlo slittare un attimo in attesa che arrivi l’Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Va bene, aspettiamo. Prego i collaboratori di chiamare l’Assessore Biondi che dovrebbe essere ancora nelle vicinanze dell’Aula.
Vi comunico che per le mozioni, pur avendone l’indicazione, non c’è bisogno dell’Assessore delegato, in questo caso c’è una richiesta specifica e la comprendo. Grazie.
Mozione n. 162
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Conferma delle scelte progettuali riguardanti il territorio del Comune di Senigallia inserite nel progetto di fattibilità tecnica ed economica della Ciclovia Turistica Nazionale Adriatica”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 162 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Queste inversioni dell'ordine del giorno mi creano qualche problema di carattere organizzativo, ci siamo sottratti reciprocamente atti tra me e l'Assessore Baldelli, speriamo di recuperarli.
Presidente, la mozione, ormai come tanti dei nostri atti ispettivi, è abbastanza datata e nel ragionamento che avevamo messo in campo, guardo il Presidente Latini, qualche periodo fa, per la ricognizione complessiva degli atti depositati con date abbastanza lontane dal nostro lavoro, c'era stata la richiesta di verificare se era il caso di ritirarla, invece mi rendo conto che questa, come le altre mozioni che giungono oggi in Aula, è quanto mai opportuna.
Assessore Baldelli, sul progetto della ciclovia Adriatica vedo sulla stampa una serie di azioni e di dichiarazioni che hanno oggi un ancoraggio, ad esempio sulla ciclovia Adriatica che riguarda il tratto marchigiano, con l'interrogazione che fece la Consigliera Casini rispetto al ponte sul Tronto, che se non vado errato era stato cancellato, abbiamo avuto in quella occasione una risposta.
La stessa preoccupazione era scattata sul Cesano, parlarne oggi risulta anche un po' complicato, vista la situazione complessiva di pressione che c'è per quel bacino, però il progetto era stato presentato dall'allora Sindaco di Senigallia e dal Sindaco di Mondolfo nel lontano 2019 e ad oggi, siccome il progetto era definitivo, ancora non abbiamo visto né il progetto esecutivo, né tanto meno il cantiere.
Il progetto della ciclovia Adriatica ha trovato nella sua articolazione, almeno per il tratto senigalliese, una serie di interventi frammentati e nella fattispecie anche un intervento con il ripristino di un doppio senso nella zona del Cernin, che lei conosce perché è stato finanziato anche con una quota a parte aggiuntiva dal suo Assessorato, tra l'altro una serie di difficoltà, non solo di elementi di pericolosità che sono difficili oggi da correggere.
La mozione andava in quella direzione, oggi chiediamo di capire qual è il progetto complessivo che la Regione, con l'accordo con gli enti locali, vuole mettere in campo per avere una ricaduta nella mobilità leggera nel territorio marchigiano, dato che c’era una visione complessiva che metteva all'avanguardia la nostra Regione, collegandoci sia a nord con l'Emilia-Romagna che a sud con l'Abruzzo, che oggi con gli interventi frammentati e le cancellazioni nelle previsioni non vediamo più.
Un impegno che chiediamo di ripensare, di ridisegnare quell'asse strutturato che per noi diventa fondamentale.
La mozione va in questa direzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere, perché mi permette anche di fare chiarezza sulle vicende che riguardano la ciclovia Adriatica, che riteniamo prioritaria come azione anche di questa amministrazione regionale. Un progetto nato con la precedente amministrazione, sul quale stiamo spingendo con l'acceleratore.
Come sa i ponti del Cesano e sul Chienti sono già stati affidati, i cantieri sono in corso, c'è un rilievo che stiamo facendo nella zona sud della nostra regione per individuare il miglior tracciato possibile per dare linearità a questa opera, che ha una valenza non solo italiana, ma riteniamo europea.
Con grande attenzione seguiamo la parte nord, la parte sud ed anche la parte centrale che riguarda anche il Comune di Senigallia, per il quale lei chiede di confermare le scelte progettuali riguardanti il territorio, già approvate con il progetto di fattibilità tecnico ed economico della ciclovia turistica nazionale Adriatica, redatto dalla Regione Marche a maggio 2021 e conforme a quello già individuato dai tecnici comunali nel 2018.
Per quanto lei sottolinea, si significa quanto segue.
La Regione Marche in qualità di capofila dell'intervento ciclovia Adriatica ha provveduto ad espletare le procedure di gara per l'acquisizione del servizio di architettura-ingegneria per la progettazione di fattibilità tecnica, economica della ciclovia turistica nazionale Adriatica, percorso Chioggia-Gargano, per conto delle sei Regioni interessate.
La Regione Marche ha approvato in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnica ed economica redatto dai progettisti incaricati con decreto del Dirigente del Servizio tutela gestione assetto del territorio n. 165 del 9 agosto 2021 ed ha dato avvio al procedimento della conferenza dei servizi preliminari ritenuta utile da parte di tutte le Regioni coinvolte per condividere la proposta progettuale con i territori interessati ed acquisire pareri preventivi utili ai livelli successivi di progettazione.
Con decreto n. 191 del 14 dicembre 2022 è stata adottata la determinazione di conclusione positiva della conferenza di servizi preliminari, avendo acquisito i pareri e le osservazioni degli enti a vario titolo titolari di competenza, con riferimento a tutto il tracciato da Chioggia sino al Gargano.
Il Comune di Senigallia ha proposto in tale fase un nuovo tracciato per la ciclovia nel tratto compreso tra il sottopasso di piazzale Michelangelo, la Cesanella e il centro storico, inoltre ha proposto per il tratto di ciclovia sul lungomare Italia di privilegiare soluzioni progettuali del tracciato ciclabile direttamente sulla spiaggia esistente, salvaguardando la viabilità e gli spazi di sosta attuali.
Tali proposte sono state espresse dal Comune di Senigallia, con nota acquisita protocollo regionale del 28 settembre 2021, n. 1191352, in cui si comunicava altresì che le osservazioni comunali erano state oggetto della delibera di Giunta comunale n. 236 del 23 settembre 2021.
La Regione Marche ha preso atto con il sopra citato decreto n. 191 del 2022 di tale richiesta, ma si è riservata di rimettere ai progettisti incaricati di valutare nelle successive fasi di progettazione definitiva ed esecutiva le proposte alla modifica del tracciato, verificandone la conformità agli standard previsti dalla normativa e le aderenze alle linee guida ministeriali di riferimento.
Questo significa che tutte le modifiche, non solo nel Comune di Senigallia, ma nell'intero tracciato, devono strettamente rispondere ai requisiti previsti dalle normative vigenti su queste ciclovie di interesse nazionale e, come ho detto, per la Regione Marche di interesse europeo, perché entra in un grande circuito europeo di ciclovie in grado di attrarre turismo non solo dalle Regioni limitrofe, ma da tutta Europa.
Per questo motivo abbiamo già richiesto un contributo nazionale per il completamento della ciclovia Adriatica di 27,5 milioni di euro per completare i tratti mancanti. Essendo una opera lineare è evidente che mettere insieme tutta la filiera istituzionale nello stesso momento non è semplice, la dimostrazione è anche la richiesta di modifica pervenuta dal Comune di Senigallia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Apprezzo l’intervento dell'Assessore Baldelli rispetto sia alla ricostruzione del percorso che c'è stato, l'impegno che la Regione vuole dedicare reperendo 27 milioni di euro per completare le opere di quel intervento strategico, che rispetto alle sei Regioni del nostro territorio nazionale. Percorso che è stato pensato con grande visione e grande prospettiva.
L’Assessore Baldelli garantisce comunque una supervisione da parte dei tecnici che sono stati indicati, siccome va nella stessa identica direzione della mozione, penso che non ci sia difficoltà nell’approvarla e ringrazio pure il passaggio che l’Assessore Baldelli ha voluto mettere a disposizione dell’Aula.
Forse la mozione è datata, ma con gli elementi che sono emersi anche questa mattina penso che non ci siano difficoltà ad approvare questo atto che va nella stessa identica direzione degli elementi che sono stati oggi dibattuti. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 162. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Il Consigliere Biancani non è riuscito a votare favorevolmente.
Mozione n. 164
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri
“Residenze sanitarie assistenziali: ristoro dei maggiori oneri sostenuti nel 2021 dagli enti gestori a causa dell’emergenza sanitaria e adeguamento del contributo regionale”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 164 dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Discutiamo dopo un anno e mezzo questa mozione, vale il ragionamento che facevamo prima, ma questa è ancora più attuale perché ha come oggetto il ristoro degli enti gestori delle nostre Rsa per i maggiori oneri sostenuti con il Covid e la proposta di adeguamento al contributo regionale, che attualmente è di 33 euro al giorno, per portarlo a 45 euro.
La mozione è attuale e ritengo, e guardo l'Assessore Saltamartini, che su questo ambito si sia fatto poco, o meglio, non è stato approcciato con le necessarie risorse e soprattutto con le adeguate risposte.
Apprendo dagli articoli di stampa, che mi aggiornano la mozione in tempo reale, legati alle posizioni del Presidente/Coordinatore degli enti gestori, che anche qualche settimana fa lamentava fortemente una mancata azione della Regione rispetto a questo tema.
La mozione è particolarmente attuale e mentre noi stiamo tergiversando, c'è un accordo per l’aggiornamento delle quote da 33 forse a 38 euro giornaliere, le altre Regioni si sono mosse con un approccio, un piglio completamente diverso.
Gli enti gestori rischiano il default e ne guardo uno, solo per pensare a casa mia, che è stato gestito in maniera non adeguata, penso alla Fondazione città di Senigallia, per la quale si attribuiscono le responsabilità del default presunto alle gestioni precedenti e nessuno dice che non sono stati sottoscritti i contratti e i convenzionamenti compensativi rispetto agli investimenti che sono stati realizzati ed alle opere che tutti gli enti gestori hanno dovuto mettere in campo con i provvedimenti post Covid, che hanno determinato un ridimensionamento numerico dei posti letto ed una serie di costi aggiuntivi che nessuno ha affrontato mai in modo adeguato.
La nostra proposta penso che sia non aggiornata, nel tempo parlavamo di un contributo di 45 euro, pensate per esempio che solo due mesi fa la Regione Toscana ha messo in campo due provvedimenti: ulteriori ristori per 4,5 milioni di euro finanziati con i fondi del bilancio regionale per le spese del Covid a compensazione delle maggiori spese di allora, un aumento della quota sanitaria a 54 euro al giorno rispetto ai 53,32 attuali, con un incremento di 0,68 centesimi, contro i 33 euro che sono oggi riconosciuti, anche se so che l'Assessore ha aperto un tavolo per aggiornare quella cifra, che non soddisfa.
Sono 5 euro al giorno da parte della Regione Toscana a favore degli ospiti non autosufficienti nelle Rsa, nonostante non siano arrivati da parte del Governo Merloni aiuti adeguati, sia per l'aumento dei costi del Covid che tanto meno per quelli dell’energia.
Andiamo ad approvare questa mozione, lo dico forse per darle una mano, non è un impegno banale, per metterla nelle condizioni di continuare quel percorso di aggiornamento del costo giornaliero, del contributo di convenzionamento perché i nostri gestori rischiano di chiudere e sapete quanto siano importanti le loro prestazioni per le nostre famiglie.
Non vedo particolari difficoltà, anzi forse la cifra che avevamo indicato è oggi inadeguata rispetto alle richieste avanzate con grande garbo, ma con grande preoccupazione di tutti i gestori delle nostre strutture. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione mette a fuoco un problema centrale, che è il problema della sostenibilità delle rette e dei bilanci degli enti gestori.
Il tema è centrale perché c'è un invecchiamento della popolazione piuttosto rilevante, si valuti solo che 400 mila marchigiani sono over 65 e alcuni di questi hanno contratto un’usura fisica e psicologica in relazione alle prestazioni lavorative preesistenti, per esempio nel campo dell'agricoltura, dell'edilizia, della pesca, senza escludere altre prestazioni usuranti.
La Regione Marche è intervenuta più volte per riconoscere questa esigenza degli enti gestori, in particolare mi permetto di far rilevare che nel 2021 le risorse che sono state poste a disposizione sono state pari a 14 milioni di euro, di cui ben 2 milioni del fondo della Regione, quindi sono risorse che ha a disposizione la Regione, e oltre 4,7 milioni di risorse del fondo sanitario regionale. Per il 2022 le risorse impiegate sono state di 11.550.000 euro e anche qui la Regione ha finanziato con 1 milione di fondi regionali, con 4 milioni del fondo sanitario regionale ed oltre 6.550.000 euro di fondi europei.
Ora, nessuno di noi è contrario, ma siamo in presenza di interventi che la Regione ha fatto con fondi regionali, che hanno riguardato 9 milioni di euro nel triennio di interventi per l'acquisto di tecnologia, per il potenziamento degli ambulatori funzionali territoriali, l’associazione dei medici che tendono a colmare la lacuna dei medici di medicina generale, altri 4 milioni per il finanziamento delle borse aggiuntive di specializzazione rispetto allo Stato.
La Regione ha già speso le risorse importanti sul settore della sanità e dell'aggregato largo dell'assistenza sociale. Mi permetto quindi di dire che nel tavolo permanente c'è già un accordo con gli enti gestori, poi ci sarà il collega delle finanze, e ci siamo impegnati a riconoscere un finanziamento di 8 milioni per rimborsarli.
Si valuti tuttavia che, con l'aumento della domanda esponenziale, con l’aumento della domanda di prestazioni aggiuntive per l’invecchiamento della popolazione, l'Unione Europea con il New generation Eu e con il PNRR sta traghettando l'assistenza per queste fasce di popolazione verso l’assistenza domiciliare. C'è un potenziamento, per esempio, dell’assistenza domiciliare integrata che dovrebbe coprire già i prossimi anni il 10% della popolazione, oggi è coperto solamente il 5%, quindi non vi sarà un potenziamento delle strutture, ma una politica diversa che è quella dell'assistenza domiciliare.
Il tema è che l'accordo che è stato raggiunto dalla Regione con gli enti gestori prevede questo finanziamento di 8 milioni di euro, poi eventualmente potremmo discutere gli interventi necessari per questo tipo di prestazioni socio-sanitarie nei prossimi bilanci.
Il tavolo è andato avanti per mesi, è già stato raggiunto un accordo, tutto quello che può venire in aggiunta alle risorse è sempre un fatto positivo, ma la Regione ha già fatto uno sforzo significativo e rilevante con le sue risorse attuati, poi bisognerà vedere se nei prossimi esercizi di bilancio ci potrà essere un potenziamento.
La posizione della Giunta è quella di riconoscere agli enti gestori questo riconoscimento, di fatto c'è un accordo e la Regione si è impegnata a finanziare con 8 milioni di euro la loro domanda. Ognuno di noi è convinto che sia una domanda perfettamente legittima perché si tratta di assistere persone che hanno veramente bisogno. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. E’ noto che sono particolarmente sensibile a questo tema, sia come partito politico, come capogruppo di Fratelli d'Italia che come persona che ha operato a lungo in questo settore dal punto di vista sanitario, non dal punto di vista sociale, professionalmente per attività in quanto ho seguito persone ospiti delle case di riposo.
Più volte ho cercato di intraprendere un percorso che potesse risolvere, perlomeno in parte, i problemi delle amministrazioni che si sono aggravati per due motivi, uno è stato il Covid, purtroppo i decessi, è brutto e cinico dirlo, hanno ridotto le rette in entrata, il distanziamento ha ridotto il numero dei posti letti disponibili e poi, colpo di grazia finale, le spese energetiche, le bollette, come a tutti i cittadini sono aumentate le bollette della luce, del gas, delle utenze ed in queste strutture i costi dell'approvvigionamento energetico sono moltiplicati in maniera esagerata, con rette che nella nostra regione erano storicamente molto contenute.
Vorrei ricordare al capogruppo Mangialardi che l'accordo del 2014, che aveva tenuto le rette marchigiane tra le più basse d'Italia, non è stato fatto dalla Giunta Acquaroli, né era un accordo tanto meno dell'Assessore Saltamartini, ma viene da lontano.
Il comitato di coordinamento di queste strutture ha cercato di fare una mediazione ed in parte la Regione è venuta incontro con i fondi del Covid. Abbiamo adoperato una parte significativa dei fondi Covid per ristoro ai bilanci che erano crollati terribilmente. L'equilibrio di bilancio si era perso completamente, tutti gli enti gestori erano debitori nei confronti delle banche che, devo dire, sono state abbastanza sensibili, se fosse stata l'attività di un'azienda privata l'avrebbero messa in contenzioso, invece, essendo attività sociali specchiate, le banche hanno, diciamo, “avuto pazienza”,
Vorrei ricordare alcuni dati che sono importanti perché quello che conta è quello che stiamo facendo.
Per il 2022, a bilanci chiusi, la Regione Marche dal bilancio ordinario ha estrapolato quasi 7 milioni, più ha reperito 4 milioni dei fondi europei, tutti nel bilancio 2023 che poi vanno ad integrare i bilanci - parliamo di 10,7 milioni - delle case di riposo degli enti gestori, come vengono chiamati in gergo tecnico, dell'anno precedente, 2022.
I bilanci li hanno chiusi ad aprile con un buco notevole e la Regione dà 6,7 milioni di fondi propri e 4 milioni di fondi europei, che abbiamo rintracciato, non spesi, con l'autorizzazione dell'Unione europea. Conta il 2023 perché poi chi amministra, sincero e di buon senso, si rende conto che il problema è strutturale, non è andare in soccorso.
Per il 2023, a differenza del passato, abbiamo fatto un accordo proprio sui 33 euro – accordo della Regione Marche del 2014, della Giunta di allora, poi confermato dalla precedente Giunta - una retta inadeguata, che aumentiamo di cinque euro, che è tutta l'inflazione documentata dall'Istat, e passiamo da 33,51 a circa 38 euro per un totale di 7 milioni.
Quindi, non solo nel bilancio 2023 abbiamo provveduto a ripianare con 10,7 milioni il bilancio del 2022, ma diamo 7 milioni strutturali per il bilancio 2023.
Se poi guardiamo in passato, se andiamo indietro, nel 2021, che è stato l'anno orribilis delle case di riposo, quello dei morti, dell’impossibilità di accettare nuove entrate (distanziamento, minori posti letto, no nuove entrate), la Regione Marche ha stanziato 14,7 milioni per queste gestioni; nel 2021 14, 7 milioni; nel 2022 10,7 milioni, nel 2023, 7 milioni di aumento strutturale delle rette.
Se posso dirlo ho quasi occupato, l’Assessore Brandoni lo sa, gli uffici del bilancio insieme al Presidente/Coordinatore degli enti gestori e gli altri del comitato, che hanno spiegato tecnicamente perché le case di riposo erano quasi alla vigilia del default, alla vigilia del fallimento, di consegnare i libri al tribunale.
Abbiamo risolto questo problema, abbiamo risolto tutto? No, neanche un mago avrebbe potuto farlo, però stiamo andando verso un risanamento di quelle gestioni. I 5 euro al giorno in più a posto letto permettono un sospiro di sollievo alle case di riposo, sulle quali dovremmo rivedere … Non lo dirò adesso, ma nella discussione del piano socio-sanitario, la popolazione marchigiana si sta avvicinando al 25% degli ultrasessantacinquenni, 1/4 della popolazione ha più di 65 anni, nell'arco di qualche anno sarà 1/3 della popolazione, il 33-34% avrà…
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Un argomento molto importante e ha fatto bene il capogruppo a presentare questa mozione, che peraltro fa seguito a degli emendamenti che il Partito Democratico aveva presentato in sede di bilancio.
Chiederei, Presidente, se possibile, per rispetto …
PRESIDENTE. Prego tutti di fare silenzio, sia in Aula che nelle seggiole subito fuori dall'Aula, che comunque rientrano nella parte dell'emiciclo.
Non continui finché non c'è il silenzio adeguato.
Prego Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Magari se non riuscissi a chiudere l’intervento …
Ho già anticipato che il Partito Democratico in sede di bilancio aveva presentato un emendamento sul tema delle strutture socio-sanitarie che, ricordo a chi ci ascolta, sono 160 nelle Marche e coinvolgono 14 mila posti letto e 16 mila dipendenti. Questi dati sono molto importanti per far comprendere come la questione delle strutture delle residenze socio-sanitarie non sia un ammennicolo da liquidare o licenziare come ha fatto l'Assessore Saltamartini, affermando che il sistema non andrebbe finanziato perché tanto si andrà all’assistenza domiciliare.
Solo un ignorante tecnicamente direbbe una cosa del genere perché l'assistenza domiciliare è cosa ben diversa dalla funzione delle residenze socio-sanitarie. La tesi dell'Assessore Saltamartini e che noi e le nostre famiglie verremo curati all'interno delle nostre case. Questo dà la misura della competenza e delle scelte.
Al di là della edulcorazione che il Consigliere Ciccioli fa sulle risorse, circa il grande impegno che la Regione Marche ha avuto, in realtà la sostanza è diversa, la Regione Marche in questi due anni e mezzo ha finanziato poco di tutte le risorse a cui ha fatto riferimento perché gran parte delle stesse sono state mutuate dalle scelte statali che hanno rifondato, indennizzato le Regioni e le strutture socio-sanitarie, con un vincolo di destinazione a causa del Covid.
In realtà le scelte non ci sono state, avevamo già spiegato che le tariffe, e mi pare che l'Assessore su questo abbia fatto un riferimento puntuale, ammontano a 66 euro, sono ferme dal 2005 e non può affermarsi, ribaltarsi almeno in questa sede, che chi c'era prima non l'ha fatto. Se non è stato fatto prima hanno sbagliato, ma voi siete qui e a due anni e mezzo, se vi fosse stato a cuore il sistema socio-residenziale, ve ne sareste occupati. Non ve ne siete occupati.
Soprattutto il rapporto con tutte le altre Regioni è impietoso perché in Umbria le tariffe sono di 87 euro, in Toscana di 105 euro, in Emilia Romagna di 115 euro, in Liguria di 88 euro, in Veneto di 106 euro, in Puglia di 93 euro. Dal 2005 c'è stata, senza considerare il 2023, una perdita di valore del 14% ed oggi l’Assessore ci viene a dire: “Ma si accontentino”
Sono contento che l'Assessore abbia trovato l'accordo, ben venga l'approvazione di questa mozione perché va in quella direzione, ammesso, ma non concesso che sia stato approvato.
Pensate a quelle strutture che chi ha fatto il Sindaco sa bene cosa vogliano dire all'interno dei Comuni. Con un’inflazione che viaggia tra il 10 e il 12% quelle risorse riusciranno a coprire la situazione drammatica delle strutture socio-residenziali? Non ci riusciranno perché questo è un parziale indennizzo della situazione che ha riguardato il Covid, i costi dell'energia e le tariffe. Quelle persone mangiano e i costi alimentari, se voi andate a leggere i dati, sono aumentati in maniera vertiginosa.
Le scelte non sono state fatte, questo è quello che ha fatto l'Assessore Saltamartini, ha aumentato di 100 milioni il fondo di riequilibrio per quanto riguarda il modello organizzativo. Nel sistema socio-sanitario sono accantonati in un cassettino 100 milioni di più rispetto a quello che era stato previsto prima, aumentando il fondo dal 5 all'8%, risorse tolte anche alle strutture socio-residenziali.
Le chiacchiere stanno a zero, non avete avuto a cuore le famiglie, soprattutto le strutture che oggi vivono in maniera disperata i loro bilanci e non riescono a tenere in equilibrio le strutture stesse.
La scelta chiara di questa Giunta e in particolare dell’Assessore Saltamartini è di mettere da parte i soldi per poi coprire i buchi di bilancio - vedremo quando arriverà il rendiconto, siamo arrivati a maggio ed ancora non c'è. Chissà perché. Fateci sapere cosa è successo - disinteressandosi ovviamente delle famiglie e dei nostri anziani. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei finire il mio ragionamento che, purtroppo, per motivi di tempo non ho potuto fare.
“Le chiacchiere stanno a zero”, uso proprio l'espressione del Consigliere Carancini, il bilancio regionale è un bilancio rigido e per dare più soldi, come abbiamo fatto, agli enti erogatori, alle case di riposo, alle fondazioni, li abbiamo tagliati ad altri capitoli di spesa. Dovevamo tagliare ancora più e dire di diminuire altri tipi di assistenza? No, non abbiamo raschiato il barile, ma raschiato oltre il barile, sottratto qualcosa di più ad altri capitoli per riuscire a trovare quei fondi.
Per l'anno in corso aumentiamo di 150 euro al mese ogni retta, che per le Case di riposo, per i Consigli di amministrazione, sono soldi veri.
Devo dire che il comitato formato - secondo gli incontri- da 3 o 5 rappresentanti delle case di riposo, li voglio citare, sono case di riposo importanti: il Presidente della Mastai Ferretti, ad Osimo la Grimani Butteri, il rappresentante di Coos Marche che amministra tante case di riposo, non credo che Coos Marche lega delle cooperative sia un nostro sostenitore e altri rappresentanti. Sono venuti una volta in cinque proprio perché ci fosse la rappresentanza della platea delle case di riposo. Hanno detto che per loro 150 euro al mese a retta per ospite sono una grandissima boccata di ossigeno, sono strutturali. Su quei soldi ci possono contare nel 2023, 2024 e 2025 e abbiamo ripianato, ci hanno dato atto, con 10,7 milioni il bilancio dell'anno precedente. Tutto insiste nel bilancio del 2023, di quest'anno. Siamo andati indietro: nel 2022 10,7 milioni, nel 2021 (l'anno più terribile) 14,7 milioni, nel 2020 14 milioni, l'anno critico dal punto di vista sanitario perché non c'erano i presidi, ne erano sprovviste tutte le case di riposo, non avevano previsto quello che sarebbe successo, il Covid, come non l’hanno previsto la sanità pubblica e quella privata, gli abbiamo dato anche quell’anno 14 milioni.
Abbiamo avuto uno sguardo fortissimo su queste gestioni e magari su qualche altra gestione …, me ne rammarico, per esempio la spesa storica della psichiatria, della salute mentale a me costa una grande critica. Siamo venuti negli anni, ma negli ultimi 10 anni, non adesso, ad una diminuzione della spesa sanitaria per quanto riguarda la salute mentale, non per le tossicodipendenze. Chiedo scusa, con un po' di presunzione, un po' perché c'ero io, anche quando c'era il centro-sinistra ho fatto cose orribili e lì non siamo andati indietro, ma la salute mentale è un tema critico come gli anziani. Dobbiamo pensare, tra l'altro, che non siamo più giovanissimi, comincio da me, spero di avere vitalità e, come si dice oggi, longevità attiva però … Abbiamo detto che gli ultrasessantacinquenni sono il 25%, 1/4 della popolazione, nel 2050 saranno 1/3 della popolazione marchigiana, grazie a Dio le Marche sono particolarmente longeve. Dobbiamo cercare di pensare ha una pianificazione futura, rendere strutturale queste cose, soprattutto cercare di far sì che più tardi possibile la popolazione anziana debba recarsi presso queste strutture. Non dipende da nessuno, dipenderà dal DNA, dalla salute individuale, dalla circostanza della vita, però questo dobbiamo fare.
Da questo punto di vista mi sento di parlare anche a nome dell'Assessore Brandoni, dell'Assessore Saltamartini e del Presidente Acquaroli, l'attenzione verso l'area socio-sanitaria è massima. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Ringrazio il capogruppo per avermi delegata a questa dichiarazione di voto.
Sottolineo innanzitutto che questa mozione è oggettivamente datata, che forse aveva un senso quando è stata presentata, ma oggi indubbiamente respingiamo al mittente le accuse che sono state sollevate ed esprimiamo la nostra più grande soddisfazione per il grande lavoro che è stato svolto dalla Giunta, in particolare dall'Assessore Saltamartini insieme all'Assessore al bilancio, per l'accordo di cui peraltro ha ampiamente parlato il capogruppo di Fratelli d'Italia. A questo proposito rispediamo al mittente le accuse che a noi non interessano gli anziani perché il tema è ben presente, come pure è altrettanto presente l'obiettivo che ha dichiarato l’Assessore Saltamartini, la volontà delle direttive nazionali.
La nostra è una popolazione molto anziana, purtroppo.
Consideriamo anche la volontà di far rimanere chi vuole nel proprio domicilio. Sappiamo che abbiamo una grande risorsa, che sono le famiglie, ci sono molti anziani, purtroppo parlo anche per esperienza personale, che non accettano, vogliono rimanere nel proprio domicilio, abbiamo una cultura contadina che vede nella famiglia una grande risorsa. Su questo si sta facendo, ci sono obiettivi del PNRR che riguardano la domiciliarità della medicina territoriale, garantire sempre più servizi a tutte le persone fragili, in particolare alle persone anziane.
Da questo punto di vista esprimo il voto contrario del gruppo Lega. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con grande attenzione l'intervento dell'Assessore, anche delle deleghe assunte dal collega capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha parlato anche a nome del Presidente Acquaroli, dell’Assessore al bilancio, dell’Assessore Saltamartini, anche proprio, in cui abbiamo fatto tanta confusione. quelli
Siamo sbigottiti dal fatto che ogni volta ci vengono messi a disposizione dati oggettivi e non è che di continuo dobbiamo riparlarci addosso, dall'invecchiamento della popolazione marchigiana alle necessità.
Noi abbiamo una mozione chiara che, è vero quello che dice la Consigliera Menghi, è datata, ma vi dovreste preoccupare perché vi abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di portare le quote da 33, che erano anti Covid, a 45, è passato un anno e mezzo – come ha detto Assessore? - con soddisfazione degli enti gestori? Ma li avete preso per il collo, lo dico così.
La richiesta dei 45 euro non era mica del gruppo del Partito Democratico, era calibrata sulle necessità ponderate e certificate da parte dei gestori, che sono in difficoltà grandissima ed ancora non erano nemmeno interessati a due temi fondamentali: quello dell'incremento dei costi dell'energia, e li ha ricordati il Consigliere Ciccioli prima, e quello dell'inflazione. Questi sono i due cardini aggiuntivi che sono devastanti e non credo che abbiano sottoscritto i 38 euro se non ci fosse stato da parte …, lo spero, lo faccio in maniera molto laica.
Spero che invece l’Assessore, al di là delle sottolineature dell’Assessore Ciccioli, si sia preso l'impegno di arrivare al più presto - utilizzando anche le risorse alle quali ha fatto riferimento, i 100 milioni di euro, il Consigliere Carancini prima – ad una cifra di compensazione adeguata, ed allora sarebbe uno scenario diverso.
Come al solito quello che dite voi non conta, quello che fate voi non ci interessa, noi abbiamo deciso una linea che porterà ad allineare i nostri ristori a quelli delle altre Regioni italiane, non quelle poche rimaste a guida centro-sinistra. Il Consigliere Carancini prima parlava dell'Umbria, del Veneto, che hanno messo a disposizione numeri chiari. Noi vi abbiamo portato questi esempi, se il percorso l’avete intrapreso e c'è l'impegno ad arrivare ad una cifra adeguata, bene, sennò altro che chiacchiere a zero, a zero sono le risorse che avete messo a disposizione, quelle sì.
Sono passati tre anni, continuate a guardare - in mezzo c’è stato il Covid - le convenzioni che aveva sottoscritto l'allora Assessore, che dovevano essere aggiornate di per sé, se non fossero accaduti eventi straordinari, invece di fronte a questo ci venite a dire … Su questo sono convinto, Consigliere Ciccioli, che lei abbia una conoscenza dettagliata di quelle problematiche, non ho nessun dubbio. Sappiamo tutti che quella cifra è inadeguata, ridicola e io dico pure umiliante, al di là delle scelte politiche che attengono al PNRR o che attengono alle dichiarazioni sulla stampa, che non ci interessano. Il nostro è …
PRESIDENTE. Bene, la posizione del gruppo del PD è favorevole alla mozione.
Mozione n. 164. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Interrogazione n. 817 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Ristori alle attività agricole a seguito dell’alluvione del 15 settembre 2022”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 817 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Mi scuso, però ero in rappresentanza del Presidente a Macerata, c'era il Presidente di Confindustria, una cosa organizzata, molto importante.
Rispetto all’interrogazione del Consigliere Rossi c'è stato un incontro ad Ostra qualche settimana fa, nel quale ci siamo confrontati con gli agricoltori ed anche con i tecnici che si stanno occupando della situazione post alluvione.
Abbiamo espresso l’assoluta necessità di intervenire. Abbiamo messo in campo due azioni, vado ad integrazione rispetto a quanto scritto dall’interrogante: oltre 1 milione di euro di ristoro con un bando che tra l'altro dovrà passare attraverso una modifica di legge, a breve, in II Commissione; 1 milione di euro per l'accesso al credito, così come era stato fatto per le imprese non agricole.
Questa è stata la risposta immediata all'incontro di Ostra. Abbiamo riservato 2 milioni per le imprese agricole. Considerate che fino a quel momento, come dice il Consigliere Rossi, non era stato ancora disegnato un percorso, anche perché quello che era stato precedentemente individuato, la possibilità di attingere al PSR, avrebbe finanziato solo parzialmente alcune misure.
Qualche mese fa abbiamo portato in Giunta la richiesta di accesso al fondo di solidarietà nazionale, parliamo della 102, che è scaduta il 2 maggio. Abbiamo fatto una proiezione, ci sono circa tra i 2 e i 3 milioni di euro che verranno di fatto risarciti alle aziende, però nel frattempo abbiamo visto che tutto ciò non è sufficiente, quindi, di comune accordo, anche col Vicecommissario, stiamo cercando di utilizzare una parte dei fondi dell'articolo 37, legati alla Protezione civile, che inizialmente non erano stati previsti anche per le aziende agricole. Cercheremo di utilizzare anche qualcosa lì.
Al 100% non so se è possibile arrivarci, ma questo non dipende da noi, intanto cerchiamo di coprire fra il 30 e il 40% …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, soprattutto per gli sforzi che sono stati intrapresi.
In ultima battuta ha detto che è necessario in qualche maniera arrivare a ristorare la cifra più vicina al 100% a queste nostre aziende agricole per il danno subito per strutture, mezzi e strumentazioni, considerando anche il fatto che a seguito dell'inondazione diverse imprese non hanno potuto seminare e andrebbe previsto, a mio avviso, anche un ristoro per le perdite di reddito, che si avrà nei prossimi anni. In molti casi la semina per le stratificazioni di fango e di ghiaia nei campi è pregiudicata.
Approfitto, visto che si parla di alluvionati, anche per cercare di perorare la mozione votata all'unanimità da questa Assemblea, che chiedeva l'esenzione della tassa di bonifica per i Comuni alluvionati, che crediamo sia necessaria.
Questi cittadini, dopo aver subito i danni della mancata manutenzione, si vedono arrivare in questi momenti anche questa assurda gabella. E’ bene che la Regione pressi di nuovo il Consorzio di bonifica affinché queste cartelle siano rottamate e la tassa di bonifica sui Comuni alluvionati sia tolta.
E’ una richiesta che continua ad arrivare, soprattutto in questo momento 150.000 marchigiani si vedono arrivare, purtroppo e ancora, questa assurda gabella. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
Interrogazione n. 818 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Ristori immediati alle attività economiche colpite dalla chiusura della Strada Contessa SS452”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 818 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore, Antonini
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Leggo la risposta dell’ufficio anche perché onestamente non conoscevo il caso specifico.
Da una prima e veloce informativa risulta che gli interventi per un investimento complessivo di 6 milioni di euro prevedono in particolare la demolizione del vecchio impalcato in calcestruzzo e la realizzazione di uno nuovo in acciaio, oltre al rinforzo delle pile delle spalle esistenti. Due tratti a monte e a valle della chiusura resteranno comunque fruibili per il traffico residenziale e per i veicoli diretti verso le attività commerciali.
Riguardo agli itinerari alternativi durante la chiusura, l’ANAS indica per il traffico proveniente da Perugia in direzione Fano di proseguire sulla statale 318 di Valfabbrica, direttrice Perugia-Ancona, uscire allo svincolo Fossato di Vico e ripercorre la Flaminia in direzione Fano. Viceversa, il traffico proveniente da Fano e diretto a Gubbio e Perugia dovrà proseguire sulla Flaminia fino a Fossato di Vico, innesto 318, riutilizzare la 318 Perugia-Ancona, in alternativa il traffico locale leggero potrà utilizzare la strada regionale 298 Gubbio-Scheggia; per il traffico di lunga percorrenza restano utilizzabili la E 45 tra Orte e Cesena e la direttrice Perugia-Ancona.
Tutto ciò premesso, sarà necessario e faremo quanto prima un monitoraggio sulla reale situazione della strada chiusa e delle difficoltà di carenza di reddito che hanno subito o subiranno le attività produttive. Ovvio che questo sarà fatto non nell’immediato perché non sappiamo quale sarà l'impatto per la chiusura, poi ci impegneremo a fare sistema con la Regione Umbria per chiedere un intervento al limite se si evidenziano effettivi danni alle attività produttive. Ci muoveremo di comune accordo con l'Umbria per chiedere un intervento statale finalizzato alla richiesta di un fondo straordinario per le imprese della zona, poi se ciò non dovesse bastare siamo anche disponibili a valutare, sempre cercando di capire alla fine che tipo di impatto e i danni ci sono stati, un intervento diretto da parte della Regione, però tutto ciò deve essere fatto innanzitutto con un primo monitoraggio, una prima valutazione e alla fine del cantiere, alla chiusura, capire realmente l’impatto danni che c'è stato.
C’è la massima disponibilità della Regione ad affrontare immediatamente la problematica. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Antonini, vorrei invitarla a valutare subito la situazione perché dalla risposta che mi ha letto mi pare evidente che non ci sia in Regione la percezione della gravità della situazione, eppure anche i media, i quotidiani locali, nelle ultime settimane ne hanno parlato spesso.
Si tratta di una perdita di fatturato per una decina di attività economiche che si trovano nella Strada Contessa, almeno l'80%. Non parliamo di un territorio qualunque, ma già messo in ginocchio dall'alluvione del 15 settembre, che è stato costretto a subire perdite, disagi e danni a cui la Regione ancora non ha dato il pieno sostegno.
Posso poi passarle anche la piantina e i nomi delle attività economiche che stanno subendo le conseguenze della chiusura, potrà rendersi conto personalmente di cosa significhi perché le strade alternative che lei mi ha elencato in realtà in molti casi prevedono una percorrenza di ore rispetto a quella che consentiva invece la Contessa per chi deve attraversare questa zona.
Aggiungo anche che durante la stagione estiva tutti i turisti che dovranno recarsi dall’Umbria alla costa marchigiana probabilmente preferiranno altre zone rispetto a quelle della costiera della provincia pesarese e dell’alto nord anconetano.
Aggiungo, Assessore, che il fondo statale a cui lei ha fatto riferimento non è una soluzione immediata, la soluzione più breve dovrebbe essere stanziare ristori a fondo perduto da parte della Regione, visto che rientra nelle sue piene competenze e non aspettare …
Mozione n. 167
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Attivazione della LIS nelle scuole della Regione Marche”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 167 ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. E’ una mozione a cui teniamo particolarmente nonostante sia stata depositata già da tanto tempo. Il 20 ottobre 2021 avevo depositato la mozione dal titolo: “Attivazione della LIS nelle scuole della regione Marche”, ovvero la lingua internazionale dei segni. Era particolarmente significativo il momento in cui ho presentato l'atto perché il decreto “Sostegni” aveva riconosciuto a livello nazionale, all'articolo 34 ter dello stesso decreto, il riconoscimento della tutela della lingua dei segni italiana tattile (LIS).
Pochi mesi dopo, nel febbraio del 2020, c’eravamo attivati e avevamo approvato la proposta di legge n. 263 sulle “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva”. Da allora purtroppo, però, non è stato fatto nessun passo avanti.
Questa mozione chiede di intervenire nel dettaglio su tre fronti, impegnando il Presidente della Regione Marche e la Giunta ad attivare la LIS anche nelle scuole della Regione Marche, dando pieno accesso ai saperi anche alle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva; a prevedere maggiori risorse - questo è fondamentale, visti gli atti a cui ho fatto riferimento poco fa - per la formazione di professionalità coinvolte nell'insegnamento della lingua dei segni italiana a vari livelli.
Grazie ad ENS, l’ente nazionale con cui mi sono confrontata, abbiamo capito che si è ancora in una fase iniziale ed è necessario capire quali sono le professionalità coinvolte nell’insegnamento,
A questa mozione oggi aggiungo un emendamento con il quale inserisco nel dispositivo “ad istituire un tavolo tecnico – propongo il terzo punto della mia mozione - che coinvolga la Regione Marche, le Università marchigiane e l’Ente nazionale sordi per l’attuazione di un progetto sperimentale di attivazione della LIS nelle scuole marchigiane e per la redazione delle sue linee di intervento”.
Questo potrebbe essere finalmente l’inizio di un nuovo percorso, su cui già siamo tutti d'accordo perché tutti abbiamo approvato una mozione e già nel decreto “Sostegni” era stata riconosciuta l'importanza della promozione e della tutela della lingua italiana dei segni.
Ad oggi, facendo riferimento a tutta la normativa che ora vorrei richiamare, metto in evidenza che anche la Regione Marche dovrebbe attivarsi al più presto, così come hanno già fatto la Regione Lombardia (l.r. 20/2016), la Regione Basilicata (l.r. 30/2017), la Regione Campania (l.r. 27/2018), la Regione Veneto (l.r. 11/2018), l’Emilia-Romagna (l.r. 9/2019), che hanno già legiferato per il riconoscimento, la diffusione, l'acquisizione e l'uso della LIS e della LIS tattile, la rimozione delle barriere della comunicazione, l’inclusione e l’integrazione sociale delle persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva in genere, la prevenzione e la cura del deficit uditivo e la diffusione di ogni altra tecnologia volta a favorire un ambiente accessibile nelle famiglie, nella scuola, nella comunità e nella rete dei servizi.
Proprio a questo proposito ribadisco l'importanza di avviare anche dei percorsi sperimentali nelle scuole, affinché persone che soffrono di disabilità uditiva possano sentirsi coinvolte totalmente, pienamente, senza che ci sia un insegnante di sostegno al loro fianco a fare da tramite, cosicché tutti gli altri studenti all’interno della classe possano almeno sentirsi partecipi e parte attiva e poter comunicare con la LIS.
Faccio presente, a proposito di alcuni dei punti che potete leggere nella mia mozione come riferimenti normativi, che la risoluzione sulla lingua dei segni dei sordi è stata approvata dal Parlamento europeo, promuove l'adozione di una serie di misure concernenti la formazione a tempo pieno di interpreti di lingua dei segni, la traduzione nella lingua dei segni delle principali trasmissioni televisive e delle circolari governative in materia di assistenza sociale, salute e occupazione, la pubblicazione di dizionari aggiornati delle rispettive lingue dei segni nazionali, nonché la ricerca in questo settore e l’elaborazione di dizionari multilingue delle lingue dei segni usate nella Comunità.
Al tempo stesso ricordo che l'articolo 26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea stabilisce che l'Unione riconosca e rispetti il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l'autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità.
Al tempo stesso vorrei richiamare anche un altro punto particolarmente importante: la Dichiarazione di Bruxelles sulle lingue dei segni nell’Unione europea che nel 2010 ha riaffermato, ben 13 anni fa, che si utilizza il linguaggio dei segni anche in atti ufficiali, invitando gli Stati membri a garantire gli stessi diritti e le stesse opportunità a tutti i cittadini europei che ne fanno uso.
Il 23 novembre 2016 il Parlamento europeo ha approvato la Risoluzione sulle lingue dei segni e gli interpreti di lingua dei segni professionisti in cui si sottolinea la necessità di ovviare alla carenza di interpreti professionisti e qualificati della lingua dei segni, ribadendo che tale obiettivo può essere realizzato solo sulla base di un approccio che prevede: il riconoscimento ufficiale negli Stati membri e in seno all’istituzione dell’Unione europea delle lingue dei segni nazionali e regionali; l'iscrizione in un registro (sistema di accreditamento ufficiale e di controllo di qualità, come il perfezionamento professionale continuo), il riconoscimento formale della professione.
A ciò si può arrivare, ribadisco, solo con piccoli ma fondamentali passi da parte delle Regioni, quindi è giusto che anche la nostra Regione.
Auspico la sensibilità di tutti i componenti del Consiglio regionale, i quali possono oggi dare un segnale di partecipazione importante.
I tre punti di questa mozione potrebbero essere già un inizio per un percorso condiviso, non solo da parte della Regione, ma con l’università e l’ente nazionale delle persone sorde (ENS), per attivare la LIS, magari in fase sperimentale nelle scuole di secondo grado stabilendo insieme all’università e all’ENS quali possono essere le figure preparate, quindi già pronte per attivare i progetti in alcune scuole della nostra regione.
Prego tutta la maggioranza di fare attenzione all'importanza di questa mozione per dare il via in modo condiviso ad una prima fase sperimentale. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Per quanto documentato nella mozione n. 167, si evidenzia nella Regione Marche la presenza della legge regionale n. 5 del 18 febbraio 2020 recante "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva", i cui effetti e lo stato di attuazione, ai sensi dell'articolo 9, vengono documentati all'Assemblea legislativa attraverso l'allegato A della deliberazione del 31 gennaio 2023, n. 57.
In applicazione dell'articolo 8, della suddetta legge, in data 20 dicembre 2022 la Regione Marche ha sottoscritto un Protocollo d'Intesa con l'ENS - Consiglio Regionale delle Marche, come approvato dalla delibera di Giunta n. 1513/2022, della durata di un anno, scadrà il 31 dicembre 2023, del valore di 40 mila euro, per la progettazione e realizzazione di un corso di aggiornamento e specializzazione per gli interpreti professionisti sulle nuove tecnologie, con lo scopo di favorire un interpretariato anche da remoto ed un corso intensivo di LIS I, II e III livello della durata di circa 450 ore.
Unitamente alle risorse (40 mila euro) destinate annualmente alla legge regionale n. 5 del 2020, con la delibera di Giunta n. 1191 del 3 agosto 2020, la Giunta regionale ha manifestato la volontà di partecipare, in collaborazione con la Regione Umbria, l'ENS Marche e l'ENS Umbria, all'avviso pubblicato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, per il finanziamento di un specifico progetto sperimentale dal titolo "SAIS - Sensibilizzazione, Accessibilità e Indipendenza delle persone Sorde", del valore di 349.500 euro, per la diffusione di servizi di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e video interpretariato a distanza, nonché l'uso di ogni altra tecnologia finalizzata all'abbattimento delle barriere alla comunicazione. La realizzazione del progetto ha avuto effetti negli anni 2021 e 2022.
In merito all'attivazione della LIS anche nella scuola, si ritiene utile evidenziare le esperienze già in essere nel territorio marchigiano, verificabili e consultabili dal sito web dell'Ente Nazionale Sordi Onlus, che seppur non direttamente finanziate dalla Regione Marche, ci fanno comprendere quanto rilevante possa essere la presenza di insegnanti formati sulla Lingua dei segni nell’influenzare la richiesta di laboratori di LIS all'interno del sistema scolastico.
A tal proposito si rende noto che con la deliberazione n. 202 del 22 febbraio 2023 è stato approvato il Documento attuativo del Programma regionale (PR) - Fondo Sociale Europeo plus 2021/2027, contenente al suo interno l'intervento 149 - Scheda OS.4,e: voucher per docenti scolastici per la frequenza di corsi di aggiornamento presso enti di formazione accreditati, del valore di 500.000 euro, che potrebbero coprire anche i costi sostenuti dai docenti scolastici per la formazione della Lingua Italiana dei Segni.
Su questo la Regione Marche ha dimostrato di essere particolarmente sensibile, per quello che riguarda la mozione, vorrei chiedere una sospensione del Consiglio per valutare la possibilità di una risoluzione in quanto si intende modificare la parte del dispositivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Innanzitutto ringrazio la Consigliera Vitri per questa mozione e mi permetto di completare un'informazione che lei ha dato in riferimento al decreto “Sostegni” del 2021 che riconosceva la LIS. Completo l’informazione dicendo che fu un emendamento della Lega. Questo lo dico perché personalmente mi riempie un po' di orgoglio e di soddisfazione il fatto che la Lega da molto tempo a questa parte - lei sa che la disabilità è un tema che io seguo e ho seguito a livello associativo per molti anni – abbia preso a cuore a livello nazionale questa tematica, rimettendo la disabilità nell'agenda politica nazionale. Per me è stato motivo di grande interesse e soddisfazione.
Sulla questione della lingua dei segni si sta facendo, come ha ricordato l'Assessore un grande lavoro, finanziando anche una legge della precedente legislatura, magari in maniera abbastanza veloce, che ha un occhio e un'attenzione particolare alla disabilità sensoriale.
Noi giustamente vogliamo andare avanti in questo settore, come lei ci invita a fare, vogliamo farlo sapendo che in questo Paese, purtroppo, lo sappiamo, non solo sulla disabilità, ma in particolare sulla disabilità non bastano le leggi.
E’ necessario realizzare concretamente quelli che sono principi che vengono espressi e che poi fanno fatica ad una attuazione più concreta.
Al riguardo ho apprezzato l'emendamento che lei ha fatto perché forse ci aiuta in qualche maniera a dare una maggiore concretezza ad una mozione che da un punto di principio condividiamo, ma che poi ha bisogno di percorsi concreti nella sua realizzazione.
A questo proposito mi permetto di sottolineare anche un altro fatto, che l'Assessorato al sociale a guida dell'Assessore alla sanità Filippo Saltamartini ha trovato già un tavolo sulla disabilità sensoriale, al quale abbiamo dovuto dare un taglio diverso, proprio seguendo l'orientamento delle associazioni, in particolare ENS e Unione Italiana Ciechi (famiglie e associazioni che rappresentano le persone sorde e cieche) perché si rischiava di fare una scelta per la gestione del servizio scolastico che non vedeva l'accordo delle associazioni.
In quel tavolo si sta approfondendo anche il tema della figura che deve essere specializzata per le disabilità sensoriali, in particolare per quelle dei sordi.
Vorrei chiedere ufficialmente una sospensione, raccogliendo anche l'invito dell'Assessore, per un motivo semplice non perché la sua mozione non vada bene, ma perché notiamo che c’è la necessità di un maggiore raccordo tra l'emendamento, che lei stessa e molto avvedutamente ha presentato, ed il lavoro che si sta facendo. La prima parte secondo noi va in qualche maniera messa in accordo anche con il suo emendamento.
Chiedo ufficialmente questa sospensione per poter chiudere e fare un provvedimento più omogeneo.
Concluso con un ulteriore invito, con una provocazione, se mi consente, Consigliera Vitri, lei ha toccato un tasto molto importante che è quello dell'informazione, mi piacerebbe molto, magari oggi stesso, fare un atto congiunto di tutto il Consiglio regionale che chieda alla Rai e alla nostra Regione a provvedere immediatamente, prevedendo almeno in un telegiornale la presenza dell’interprete per sordi. L’abbiamo avuto in passato poi questo, purtroppo, non è stato strutturato. Credo che sia arrivato il momento che la Rai della Regione Marche provveda con almeno un telegiornale con la presenza di un interprete per sordi. Oggi potrebbe essere l'occasione per fare un atto ad hoc o integrare magari questa sua mozione e arrivare con un invito anche alla Rai Marche. Grazie.
PRESIDENTE. Direi di sospendere il minimo tempo tecnico per organizzare la risoluzione, tenendo conto che, come voi sapete, è stato presentato anche un emendamento alla mozione, che è stato esposto dalla Consigliera Vitri.
Vi prego di rivederci qui alle 13,37/13,40 in modo tale di riuscire a giungere alla conclusione, dopodiché, siccome è l'ultimo punto che possiamo fare nel Consiglio di oggi per l’assenza dei proponenti e degli Assessori. Terremo poi conto di questa valutazione al termine.
Considerata anche la situazione esterna all’Aula credo che sia opportuno non andare oltre questo termine, alle 13,40 ci rivediamo in Aula e riprendiamo i lavori.
La seduta è sospesa alle ore 13,15.
La seduta riprende alle ore 13,50.
PRESIDENTE. Prego i Consiglieri, riprendiamo il Consiglio. Vi prego di prendere di nuovo posto in Aula.
E’ stata presentata una risoluzione alla mozione n. 167 a firma dei Consiglieri Vitri, Biancani, Bora, Lupini, Mangialardi, Cesetti, Carancini, Ruggeri, Mastrovincenzo, Casini, Menghi, Serfilippi, Baiocchi, Ausili, Livi, Ciccioli, Assenti, Putzu.
Lasciando in disparte le premesse, che vi prego di dare per lette, anche perché sono considerazioni che sono state svolte sia nell'ambito della presentazione che della discussione, il dispositivo recita così: “impegna il Presidente e la Giunta ad assumere, di concerto con l'Ufficio scolastico regionale e l’Ente nazionale sordi, iniziative finalizzate a promuovere nelle scuole l’utilizzo della LIS, dando pieno accesso ai saperi anche le persone sorde, sordocieche e con disabilità uditiva, a incrementare, laddove presenti, iniziative che garantiscano la formazione di professionalità coinvolte nell'insegnamento della lingua dei segni italiana a vari livelli; ad integrare il tavolo per la “Programmazione degli interventi a favore degli alunni con disabilità sensoriale”, istituito presso il Servizio di politiche sociali, con le Università, con il Servizio istruzione della Regione Marche ed il rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale delegato per la disabilità”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Una risoluzione che parte da una nostra proposta, quindi la voteremo favorevolmente.
Tengo a ringraziare sia l’Assessore Biondi che i Consiglieri di maggioranze che gli altri esponenti della minoranza, in particolare la Consigliera Ruggeri del Movimento 5 Stelle e la Consigliera Lupini per aver sottoscritto la risoluzione, che ha come principale obiettivo quello di avviare finalmente anche nelle Marche una fase sperimentale di attivazione della LIS in alcune scuole, in collaborazione sia con l'Ufficio scolastico regionale che con le Università, visto il percorso, che è già iniziato, di formazione di alcune figure che potranno essere impegnate nelle scuole.
Finalmente si inizierà a dare il via ad alcuni nuovi progetti, per cui ringrazio tutti coloro che hanno sottoscritto questa risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Il gruppo di Fratelli d'Italia è favorevole, abbiamo apportato delle modifiche concordate anche grazie alla Consigliera Menghi e al Consigliere Ausili. Anche per un lavoro che è stato già iniziato e portato davanti all'interno del Tavolo per i disabili sensoriali con la Commissione che presiedo.
Sono molto contento, ben vengano queste azioni comuni per cercare di risollevare e dare delle soluzioni a queste persone con disabilità.
Il voto del gruppo Fratelli d’Italia sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Esprimo soddisfazione per questa risoluzione, in particolare perché sulla disabilità è fondamentale che ci si confronti e che si arrivi a un risultato comune, quello che abbiamo fatto stamattina.
I diritti delle persone con disabilità sono troppo importanti e hanno bisogno di un lavoro comune e congiunto, come congiunto sarà il tavolo già istituito dall'Assessorato alle politiche sociali, che vedrà il coinvolgimento anche della referente della disabilità dell'USR e della politiche scolastiche della Regione Marche. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione alla mozione n. 167. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Abbiamo una mozione n. 173 che è abbinata alla n. 188 sulle assunzioni di personale del Servizio sanitario regionale, che chiedo di non svolgere perché è assente la Consigliera Marcozzi, che è una delle firmatarie della seconda mozione.
A seguire c’è la mozione n. 274 del Consigliere Rossi, l’Assessore di riferimento è l'Assessore Aguzzi.
Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Sarebbe da rimandare proprio perché stiamo approfondendo la tematica con l'Assessore Aguzzi, se è possibile chiedo il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Bene, come quella precedente.
Poi c’è la mozione n. 177, che il primo firmatario il Consigliere Pasqui, il quale è assente giustificato, anche in questo caso vi è un rinvio.
L'ultima è la n. 178, Assessore competente è Aguzzi, più che giustificato questa mattina, che, come voi sapete, segue la questione del tempo.
Tutti i punti all'ordine del giorno del Consiglio di oggi sono stati completati, quelli che potevano essere completati. L'attività è stata più che piena.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Purtroppo non sono d'accordo, la stabilizzazione straordinaria del personale del Servizio sanitario va discussa perché è un problema effettivamente drammatico.
Le mozioni sono temporalmente inadeguate, sono del 2021, nel frattempo sono successe tante altre cose, molto del personale citato in queste mozioni è stato stabilizzato.
Un'informativa sulla situazione della stabilizzazione del personale del Servizio sanitario è necessaria perché non è un problema che riguarda maggioranza e opposizione, è un problema oggettivo che riguarda tutte le Regioni italiane. La situazione delle Marche forse è un po' meno drammatica di altre regioni, ma pur sempre una realtà molto delicata.
Secondo me è importante, il fatto che la Consigliera Marcozzi non sia presente è influente, però ci sono tutti gli altri Consiglieri. Chiedo, quindi, di proseguire la seduta. Grazie.
PRESIDENTE. Andiamo per ordine. Le mozioni n. 173 e n. 188 sono abbinate, della n. 173 il primo firmatario è il Consigliere Mangialardi, dell’altra il primo firmatario è il Consigliere Latini.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. A me va bene tutto, ma c'è un tema, siccome dovremmo arrivare, almeno era nel nostro intento, ad una risoluzione mancano i Consiglieri Marcozzi e Pasqui per la sottoscrizione, quindi non può andare a buon fine.
Ritengo che per ottimizzare le risorse di tutti e forse mettere tutti nelle condizione, anche l’Assessore, di recuperare il tema che ha sottolineato il Consigliere Ciccioli, quello di avere una ricognizione complessiva … Io sono pronto, ci abbiamo anche lavorato, ma lo dico per rispetto di tutti, arriviamo li e poi ci dobbiamo fermare, lo dico per il Consigliere Ciccioli, non è che non la vogliamo fare.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Allora dirò sui giornali che non la volete fare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Allora facciamola.
PRESIDENTE. Se vogliamo andare avanti, la posizione del Consigliere Ciccioli è chiara, il Consigliere Mangialardi deve esporre la sua mozione ed io alla fine esporrò la mia, poi andremo alle votazioni. Non c’è altra soluzione, siamo molto chiari, abbiamo lavorato molto bene intenderei proseguire così.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sono per discuterla, poi ci saranno gli aggiornamenti, se serve la risoluzione possiamo votarla come primo punto dell'ordine del giorno della prossima seduta, dopo le leggi.
Il problema è incombente, c’è la scadenza del 30 maggio che riguarda centinaia di persone. Credo che una posizione ufficiale da parte dell'Assessore a titolo del Governo regionale, da parte nostra …, che poi può essere votata perché poi ci sono tanti equilibri da dover rispettare, innanzitutto le norme, le leggi, i vincoli di bilancio, non è un problema che si risolve dicendo che tutto è a posto. Non è ha posto per i trasferimenti che lo Stato fa alle Regioni, a tutte, non alla nostra.
C'è un problema di funzionamento dei servizi, la discussione generale va fatta, se arriviamo ad una risoluzione oggi stesso bene, sennò rinviamo la risoluzione condivisa alla prossima seduta, dopo aver discusso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi dica come dobbiamo proseguire perché mi mettono in mora su una mozione che ho firmato io. A me va bene tutto, presento la mozione, siamo pronti, così l'anticipo.
PRESIDENTE. No, andiamo per ordine, altrimenti perdiamo le redini.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Sono pronto con un emendamento per aggiornarci rispetto al percorso che è stato fatto, quindi da parte nostra non c'è nessun tipo di problema. Ritengo che per renderla più efficace si debba arrivare ad una risoluzione, che è una cosa intelligente, non è un braccio di ferro. E’ la mia la mozione ci terrò! Tra l'altro l'ho presentata l'11 novembre 2021, quando qualcuno non si occupava per niente di questo tema. Oggi, invece, è diventata un'impellenza.
Abbiamo pronto l'emendamento.
Lo dico per il Consigliere Ciccioli, i nostri non mancano e sono pronti a firmare, mancano due Consiglieri giustificati, che ci permetterebbero di arrivare ad una risoluzione, magari più efficace del gioco delle parti. Lo dico per i precari, non lo dico per me, per me possiamo discuterla anche adesso e domani mattina dico pure, come ha detto il Consigliere Ciccioli, che non è stato fatto nulla, sia dal Governo che da questa Giunta, così ci divertiamo tutti. Invece no, penso che sia molto più intelligente fare un altro tipo di percorso, ma se dobbiamo stare arroccati su questo non ho nessun tipo di problema.
PRESIDENTE. Il percorso che può venire fuori è questo (al di là se i proponenti intendono rinviare il tema): discussione delle due mozioni, se poi si raggiunge una risoluzione questa non può essere sottoscritta, quindi si rinvia alla prossima volta.
Possiamo aprire il punto con la presentazione delle due mozioni, la discussione e, se non si trova la risoluzione, ciascuno vota la propria, se si trova si deve far sottoscrivere ai Consiglieri assenti giustificati, quindi, rinviamo il punto al prossimo Consiglio.
Mozione n. 173
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Legge di bilancio 2022: stabilizzazione straordinaria di tutti i precari del Servizio sanitario”
Mozione n. 188
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi, Pasqui, Marcozzi, Santarelli
“Assunzioni di personale del Servizio sanitario regionale”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le mozioni n. 173 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri e n. 188 dei Consiglieri Latini, Pasqui, Rossi, Marcozzi, Santarelli.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Anche questo percorso ci dà la possibilità di recuperare tanto tempo, visto che, come ho detto qualche minuto fa, la mozione n. 173 è stata presentata da noi l'11 novembre 2021, in occasione della legge di bilancio 2022, nel quale c'erano dei provvedimenti relativi alla stabilizzazione del personale sanitario.
Presidente, non faccio tutto il preambolo sulla necessità di stabilizzare quelli che abbiamo definito angeli nel momento del Covid, quelli che hanno sacrificato le loro vite e permesso, proprio in questi giorni, la dichiarazione della fine dell’emergenza pandemica.
Sta nella necessità del personale sanitario già formato, già competente, già collaudato, che deve trovare un percorso di stabilizzazione, che ha dei criteri precisi dentro la legge di stabilità del 2022 e che - non voglio anticipare l'intervento dell'Assessore Saltamartini - ha trovato nella Conferenza delle Regioni un percorso, che nella mozione, sempre con intelligenza e anche con visione, avevamo già anticipato. Chiedevamo appunto di porre il tema nella Conferenza delle Regioni per far sì che nella successiva e obbligata Conferenza Stato-Regioni ci fosse il recepimento di una posizione già abbastanza delineata per le necessità di tutti i territori. Quindi non ci sorprende la posizione formale, non la conosco, ma la do per sostanziale, che l'Assessore Saltamartini può aver tenuto nella Conferenza delle Regioni, che coincide con la posizione che il Governo deve poi ratificare in occasione della Conferenza Stato-Regioni.
Un tema rispetto al quale abbiamo posto sempre particolare attenzione ed oggi ho sentito le sottolineature che poi magari andrà a ribadire il capogruppo di Fratelli d'Italia.
Al di là delle disponibilità conclamate formalmente non ci sono stati atti sostanziali che hanno permesso a tanto personale sanitario di essere stabilizzato.
Un impegno che deve essere modificato, per questo, Presidente, annuncio la presentazione di un emendamento per arrivare a votare la mozione, sia questa che la sua, dovremmo farlo in modo distinto se vogliamo chiudere oggi, arrivando al voto separato delle mozioni. Grazie.
PRESIDENTE. Se mi è consentito di intervenire, la mozione è stata presentata il 14 dicembre 2021 dai Consiglieri Marcozzi, Pasqui, Rossi e dal sottoscritto e riguarda l'assunzione del personale del servizio sanitario regionale.
Nelle premesse sono state indicate le norme che negli ultimi anni hanno, diciamo così, posto delimitazioni rilevanti alla spesa per il personale del servizio sanitario nazionale e regionale.
Nel secondo paragrafo sono indicate le disposizioni statali per fronteggiare la grave carenza di risorse umane e superare il cosiddetto precariato, in particolar modo vi è il decreto legislativo 75 del 2017 che inquadra praticamente questa problematica, le modalità di risoluzione, soprattutto per quello che attiene al periodo successivo all'anno finanziario 2020, bilancio 2020/2022.
E’ intervenuto dal 2019 al 2020 il Covid 19, quindi tutta la tematica è stata praticamente affrontata con il decreto legge convertito nella legge 27/2020 ed il successivo decreto 34/2020, proprio per finalizzare la necessità di risorse umane di ogni tipo nel campo del servizio sanitario regionale, per affrontare con misure urgenti la situazione del Covid, in particolare la tutela della salute, nonché per affrontare anche l'emergenza della riorganizzazione dei percorsi sanitari dettata dal Covid.
In questo senso la Giunta regionale con più deliberazioni, la prima la n. 82 del 2019, la seconda la n. 115 del 2020, fino ad arrivare all'ultima, la n. 542 del 2021, ha dovuto rideterminare il tetto della spesa del personale degli enti del Servizio sanitario regionale e ha loro demandato l'attivazione delle relazioni sindacali al fine della definizione delle politiche occupazionali. Ha, altresì, istituito presso il Servizio sanità un tavolo di monitoraggio con gli stessi enti e le organizzazioni sindacali, avente la finalità di tenere sotto controllo le politiche occupazionali in merito al personale, che è intervenuto soprattutto per affrontare l'emergenza Covid.
Con le deliberazioni n. 626 del 2020 e n. 581 del 2021, come ho detto, sono state indicate le linee di indirizzo da seguire.
Va anche tenuto conto che nel disegno di legge concernente il bilancio di previsione, che affrontava la mozione, per l'anno finanziario 2022 e il bilancio regionale 2022/2024, vi erano inserite disposizioni che consentivano, oltre alla stabilizzazione del personale precario, ulteriori assunzioni.
La tematica della mozione, che ho sottoscritto, nasce dalla mancanza del personale sanitario, una pesante realtà che condiziona la possibilità di assicurare ai cittadini marchigiani un fondamentale diritto costituzionale, come quello alla salute e in questo senso, oltre al personale che tutti noi riconosciamo essere assente, di natura medica, paramedica, infermieristica, mancava o manca l'inquadramento relativo alle risorse necessarie dal punto di vista delle professioni sanitarie, tale da far sì che la pianificazione, così come noi la pensiamo, la gestione del processo assistenziale dell'attività terapeutica, palliativa, riabilitativa educativa e preventiva, sia in qualche modo pienamente coperta da quelle che sono le risorse tradizionali anche dalle nuove figure necessarie per coprire gli interventi sempre più richiesti dai cittadini, oggi ancor di più dopo l'esperienza della pandemia.
In questo senso dobbiamo tenere conto anche dell’importante sentenza della Corte Costituzionale, la n. 84 del 2022, che ha affermato in via generale, secondo la giurisprudenza della Corte Costituzionale, gli interventi legislativi che incidono sui rapporti lavorativi in essere sono ascrivibili alla materia ordinamento civile dovendosi, per converso, ricondurre la materia residuale dell'organizzazione amministrativa regionale a quelle che intervengono a monte, in una fase antecedente l’instaurazione dei rapporti riguardanti profili pubblicistico organizzativo dell’impiego pubblico regionale.
Questo per dire che l’esigenza, che viene particolarmente sentita, è stata fatta propria, a mio avviso, dalla Giunta Regione Marche perché più volte sul tema è tornata con tutta una serie di atti, provvedimenti, delibere, determine per affrontare e superare questa particolare situazione di carenza, in linea con quella che è l'impostazione della Corte Costituzione.
In sostanza e concludo, la mozione che viene presentata parte dalla considerazione fondamentale che le risorse umane costituiscono elemento fondamentale per garantire il servizio sanitario efficiente e cure adeguate, che è necessario organizzare con certezza il personale precario assunto per far fronte al Covid 19, che il personale a tempo che lavora nel servizio sanitario abbia una formazione completa, si impegnano, quindi, il Presidente e la Giunta regionale ad intervenire affinché nei confronti degli stessi si possa addivenire alla redazione di piani di fabbisogno e all'espletamento delle procedure per l'assunzione del personale a tempo indeterminato, la stabilizzazione, in modo tale che si possa superare questa situazione.
Questa era la situazione in essere a dicembre 2021, so per certo, per interventi che sono stati compiuti dall’Assessore Saltamartini ed anche in quest'Aula, che l'indirizzo è in una direzione ben precisa, e credo che nel suo intervento lo potrà anche esplicitare.
Ho concluso il mio intervento, le due mozioni sono state presentate, lascio la parola a chi vuole intervenire in merito alle stesse. Grazie.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Tutti gli organi di informazione e le agenzie che si occupano del servizio sanitario parlano del problema del personale, che è stato gestito in questi anni in maniera paradossale e quando dico in questi anni non parlo degli anni recenti, che sono un po' meno la coda, parlo degli ultimi 10/15 anni in cui la riduzione politica della spesa, che veniva da ordinanze, regolamenti, decisioni della Comunità europea, ha contribuito progressivamente a realizzare dei tagli nell’ottica della cosiddetta efficientazione.
Efficientazione era la parola d'ordine con cui si pensava di poter ridurre la spesa sanitaria, ma un conto è il pensiero astratto, spesso di Bruxelles …. Ce l’ho particolarmente con Bruxelles, con questa Unione europea, non con l'Europa, che è un mito della mia giovinezza politica: manifestazioni, addirittura blocchi stradali sull'Europa.
L’'istituzione europea, quella che si è creata, è molto diversa rispetto a quella di Adenauer e dei padri fondatori, è diventata un organo tecnocratico che non tiene conto delle persone e dei problemi, ma solo delle problematiche finanziarie e del cosiddetto efficientamento.
Le persone vengono a perdere il proprio ruolo e contano complessivamente i conti pubblici, le politiche di concorrenza, competizione e altro. Sembra che l'unico scopo di questa istituzione sia quello di porre il problema della concorrenza.
Anche in materia sanitaria pone il problema non della qualità e delle relazioni del servizio, ma della competizione per erogare quel servizio e tutti sanno che la competizione finanziaria comporta disagio nell’erogazione di servizi.
Adesso andiamo al problema, l'Unione Europea ci ha imposto dei tagli, che poi al momento effettuale del Covid …, ma il Covid non è l'unica epidemia che c'è in corso, se pensiamo alle problematiche mentali, leggo articoli qualificatissimi che ci provengono dagli Stati Uniti, dal mondo anglosassone, da studi epidemiologici in Germania, la sofferenza mentale è un'epidemia che sta colpendo trasversalmente tutti i ceti economici, culturali e sociali. Si diceva: “Noi dobbiamo spendere meno perché dobbiamo guardare i bilanci” ed il risultato poi ci rientra dalla finestra perché il taglio in Germania, non dico in Italia, dei servizi sanitari dal punto di vista infettivologico l’ha costretta ad un dramma sanitario maggiore che in Italia, anche perché c'erano condizioni sfavorevoli in termini climatici rispetto al Covid, per cui ha avuto un collasso di vite umane. Poi la Germania è efficiente, è riuscita a fare il 30% in più di posti letto in rianimazione in poche settimane, non ce l'ha fatta l'Italia che ha messo molto più tempo, ma ha avuto in quella fase più morti di altri Paesi europei, ovviamente, percentualmente.
Secondo me le politiche sanitarie devono avere uno spazio e il tetto di spesa che è un fine nobile, cioè contenere la tassazione, non può usurpare addirittura la qualità dei servizi.
Cosa è successo? E’ quasi una cosa comica, da una parte c'erano le leggi che imponevano i tagli di spesa del personale sanitario, dall'altra l'Europa e le norme nazionali – parliamo del 2020, c'era il Governo Draghi, anzi prima il Governo Conte 2, poi il Governo Draghi nel 2021 - ci riconoscevano dei soldi aggiuntivi per assumere le persone perché non potevamo far fronte all'emergenza sanitaria con la carenza di personale sanitario. Ridicolo, se avessimo assunto regolarmente le persone in più forse non avremmo avuto quel dato di emergenza che siamo stati costretti a rimediare attraverso l'assunzione straordinaria, spesso anche in deroga, per il Covid, a tutte le norme dell'assunzione del servizio pubblico.
Il problema è che deve essere riconosciuta alla spesa sanitaria un valore accettabile. L'Italia è tra le ultime in coda per la spesa sanitaria dei Paesi occidentali, pur avendo la seconda sanità migliore del mondo, così dicono, migliore di quella inglese, che ha più eccellenze, ma poi ha una peggiore qualità medica dei servizi sanitari.
Vengo al caso locale perché c'è il tempo stringe, dobbiamo risolvere i nostri problemi marchigiani, ascolterò adesso con molta attenzione, perché è un problema tecnico, un problema delle strutture, della burocrazia sanitaria interna, come stanno le cose, poi c’è la scelta politica che viene dopo.
Noi abbiamo, cito il caso di Torrette che conosco, 530 persone, 530 unità di personale sanitario, tecnico, infermieristico, eccetera, in scadenza tra il 30 maggio, quindi tra pochi giorni, per questo ho insistito a fare la mozione oggi, lo dico al capogruppo del PD Consigliere Mangialardi, ed il 30 giugno. Dobbiamo dare una risposta ed il Direttore generale di Torrette ed i Direttori generali delle Aziende sanitarie territoriali sono in difficoltà perché hanno un tetto, non possono assumere e sono magari costretti, per fortuna c’è stata una norma del Governo che ha messo un blocco, ad assumere i medici delle cooperative, che spesso danno un servizio peggiore, sono ex pensionati usciti dal servizio o giovani alle prime armi. Facciamo peggio spendendo di più, questo non può accadere.
Nella Conferenza Stato-Regioni dobbiamo picchiare duro, su questo credo che tutti siamo d'accordo, Regioni di centro-destra e di centro-sinistra. Per caso ho parlato qualche giorno fa con uno dei vertici della sanità della Regione Toscana, non vertice politico, vertice tecnico, ufficialmente uomo del PD e mi ha detto tutto il suo rincrescimento per la situazione che andava a governare. Il problema non è…
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sono molto contento che queste mozioni vengano trattate perché penso che siano discussioni e confronti utili, però devono essere lasciate da parte le narrazioni favolistiche. Bisogna che dentro una premessa di conoscenza e lealtà delle argomentazioni si possa raccontare cosa effettivamente avviene in questo Paese rispetto alla spesa sanitaria, al costo del personale e a tutti i temi a cui fanno riferimento sia la mozione del Partito Democratico che quella a prima firma del Presidente Latini.
Gli argomenti e retorici, non corrispondenti alla realtà tratti dalle parole del Consigliere Ciccioli fanno specie, ma lo dico senza polemica, e trovo in lui qualche volta questo contrasto interiore, nel quale da un lato gli viene spontaneo, questo glielo riconosco per la sua competenza, raccontare le cose come stanno, dall’altro vince sempre la narrazione favolistica delle cose che non corrispondono al vero. La cosa fondamentale in merito a quello che ho ascoltato stamattina è che non dice la verità, che la matrigna Europa ci costringe ai tagli è una sciocchezza, perché in realtà le politiche di bilancio in questo Stato le fa il Paese, e va detto, ed io lo dico non in tono polemico-politico, che chi ha governato in precedenza è stato il centro-sinistra e credo che da quel punto di vista gli errori ci siano stati anche dal centro-sinistra.
In questo momento va detto che le risorse per la spesa sanitaria nel 2023/2024/2025 rispetto alle previsioni di bilancio del Governo Meloni verranno ridotte. Non conta tanto il valore assoluto, nel 2023 la spesa sanitaria varrà 136 miliardi di euro circa, ma quello che conta è il rapporto con il Pil, l'incidenza della spesa sanitaria sul Pil. Nel 2023 la spesa sanitaria, cioè il rapporto fra Pil e spesa sanitaria, sarà ridotta rispetto al 6,9% del 2022 e sia nel 2024 che nel 2025 sarà ancora ridotta. Cosa vuol dire? Che c'è una scelta di politica sanitaria nel nostro Paese, sbagliata, attenzione, come è avvenuto in precedenza quando ha governato il centro-sinistra, mettendo in campo delle norme incomprensibili, che oggi purtroppo le vane promesse del Governo Meloni non ci riconfigurano. Questo vuol dire che la speranza del Consigliere Ciccioli, spero che lui abbia questa forza con il proprio Governo, verrà vanificata. Per esempio, sarebbe stato semplice per il Governo Meloni - molto spesso più le norme sono semplici più sono efficaci - rispetto al tetto di spesa, Consigliere Ciccioli, stabilire che il tetto non va alla spesa del personale, ma alla spesa della Regione, così che dal punto di vista di bilancio si sarebbe potuto in sostanza lavorare e gestire la spesa del personale in relazione alle esigenze, Bastavano tre righe, non siamo stati capaci.
Il Governo Meloni ridurrà le risorse sanitarie. Il Governo Meloni non ha messo in campo una norma che consentisse di ovviare … Ricordo che una volta in Commissione, prima delle elezioni, il Consigliere Ciccioli mi disse: “Vedrete, adesso arriviamo, come cambieranno le cose”.
Sono per tenere in considerazione questo, così come pare che manchi una pianificazione. Le cause per il personale sono tantissime.
Ribadisco, ho attenzione nel dire che tutto questo non è stato fatto neanche nel passato, ma nello stesso tempo, lo dico perché è una delle critiche più forti che ho manifestato all’Assessore Saltamartini, che incide indirettamente sulla questione del personale, la Regione, conosco la Regione Marche, non ha messo in campo dal 2020 un'azione di razionalizzazione, di efficientamento della spesa. Ho chiesto più volte: ma siamo sicuri che i 3 miliardi che ci arrivano dal fondo sanitario, milione più o meno, o la spesa complessiva sia una spesa efficientata? Io credo di no, non può essere accettabile che qualcuno dica che è efficientata. Dimostralo e fatemi capire che i 3 miliardi o i 4 miliardi siano stati spesi in maniera corretta.
Non vanno raccontate sciocchezze, vanno raccontare le cose come stanno. Il Paese …, e se c'è un governo diverso dovrebbe affermare che si…
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Discutiamo di una mozione che riguarda l'esercizio di poteri che sono attribuiti al Parlamento, al Governo e allo Stato. Trattiamo una mozione che concerne il finanziamento del personale del servizio sanitario regionale. Anche nell'esercizio di questo potere da parte del Governo e del Parlamento dobbiamo tener conto che i tetti di spesa non sono individuati casualmente, ma si evincono sulla base del Trattato di Lisbona, in particolare dagli articoli 121 e 126 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Sappiamo perfettamente, avendo una guerra alle porte dell'Europa, che la base del sistema dell'Unione europea, così come nella sua evoluzione, sin dalla Ceca e dagli accordi in agricoltura, fino al Trattato di Lisbona, ha come fondamento la necessità della cooperazione dei Paesi dell’Unione europea per fini economici. Accordi predeterminati a limitare o impedire i conflitti che si erano manifestati nel secolo precedente e oggi questa riflessione è attuale, anche alla luce di una guerra alle porte dell'Europa.
Che cosa prevedono le disposizioni sul Trattato del funzionamento dell’Unione europea? Che gli Stati siano vincolati ad una politica finanziaria omogenea, per cui il debito di ogni Stato non può superare il 140% del prodotto interno lordo. L’Italia ha un debito di 2.400 miliardi,140% del Pil; il deficit non può essere superiore al 3% del prodotto interno lordo e l’Italia viaggia sul 4,5% e soprattutto il tasso di inflazione non può essere superiore all’1,5%. Queste disposizioni, che vincolano sin dal Trattato di Maastricht, hanno fatto sì che nel nostro Paese fosse introdotto un vincolo che limita la spesa al 2014, meno 1,4% della spesa. Il che significa che questa misura così restrittiva, che vale per tutte le pubbliche amministrazioni, si accompagna all'altro problema che è la mancata formazione dei medici. Noi ci troviamo con un turn-over negativo, nel senso che sono più i medici che vanno in pensione rispetto a quelli che entrano in servizio.
Fotografiamo adesso sulla base di questa premessa di ordine generale la situazione della nostra regione.
Nella nostra Regione, durante il periodo del Covid, in forza di norme che erano state introdotte dal decreto-legge n. 34 del 2020, le Aziende hanno assunto del personale secondo l'esigenza emergenziale. Il personale è stato assunto non con una programmazione del fabbisogno di sanitari (infermieri, tecnici), indipendentemente da una programmazione del sistema. Non dimentichiamoci che dovevano salvare vite, c'era la fila delle ambulanze nei pronto soccorso, c'era una sottostruttura organizzativa di posti di terapia intensiva. Questo è avvenuto nella nostra Regione. Ora che cosa succede? Che dovendo o volendo stabilizzare queste persone il Servizio sanità della nostra Regione ha chiesto alle Aziende di prorogare tutti i contratti fino a settembre, sennonché ci troviamo con una posizione diversificata, nel senso che alcune Aziende, dovendo rispettare il principio del pareggio di bilancio, che è un vincolo costituzionale stabilito dagli articoli 81 e 97 della Carta, hanno rinnovato questi contratti fino a giugno, mentre l'Azienda ospedaliera universitaria di Torrette e altre Aziende li hanno rinnovati fino a settembre.
L'indirizzo che è stato dato dalla Giunta regionale è quello di stabilizzare tutto il personale, l'indirizzo preciso è stato quello di non licenziare nessuno, ma questo avrà un costo sul funzionamento del sistema sanitario regionale. Mi spiego meglio.
Il Governo ha emanato il 30 marzo il decreto-legge n. 34 in via di conversione. Il Consigliere Carancini per la prima volta mi trova d'accordo sulla premessa del patto di stabilità, cioè sul limite del tetto di spesa, nel senso che se il nostro Paese ha un tetto di spesa limitato dai vincoli del Trattato sul funzionamento europeo, non significa che il Parlamento non può stabilire un diverso tetto di spesa per la sanità, mettendola al centro delle priorità del Paese.
Fatta questa premessa, non è vero che il Governo Meloni a distanza di sei mesi non abbia fatto nulla perché con il decreto-legge ha stanziato 100 milioni di euro per portare i trattamenti aggiuntivi del personale medico, dei sanitari che operano nei pronto soccorso, da 60 a 100 euro l'ora, ha stabilito che il trattamento alle prestazioni aggiuntive degli infermieri sia portato a 50 euro l'ora, ha stabilito inoltre che il sistema delle cooperative, l'acquisto di servizi sanitari non possa essere ammesso nel nostro sistema se non per una sola volta, quando le Regioni, le Aziende dimostrino di non avere la capacità organizzativa interna per garantire quei servizi. Ha stabilito, sempre con questo decreto-legge, che il personale che lascia la pubblica amministrazione per andare a lavorare nel settore privato non abbia più la possibilità di rientrare nel servizio pubblico. L’intervento su cui siamo perfettamente d'accordo …, perché licenziare e mandare a casa questi operatori significa mettere a repentaglio la funzionalità del sistema, ma significa impedire che la nostra Regione possa utilizzare altri strumenti per assumere medici, infermieri, cioè il personale che ci serve nei reparti maggiormente carenti. In particolare ci impedisce di poter assumere gli specializzandi al terzo anno, il decreto-legge 34 prevede che possano entrare nel servizio sanitario con una graduatoria a parte, se noi esauriamo il tetto di spesa con le stabilizzazioni non abbiamo più possibilità di assumere il personale dalle graduatorie, va grandemente a limitare la possibilità per la nostra Regione di assumere i medici non specializzandi, che da tre anni lavorano nei pronto soccorso e che possono partecipare ai concorsi di formazione; impedisce di assumere soprattutto infermieri e personale delle specializzazioni mediche che già sono in graduatoria e che hanno vinto un concorso.
Deve essere chiara la scelta di tutti i Consiglieri regionali, facciamo una scelta di campo: teniamo in servizio tutti coloro che sono stati assunti nel Covid, però per il momento non possiamo assumere e portare in servizio il personale che ha vinto un concorso, soprattutto limitiamo la possibilità funzionale di alcune figure di medici che ci servono. Questo deve essere chiarissimo a tutti, stabilizzando tutto il personale Covid blocchiamo, se non ci saranno modifiche da parte del Governo, le possibilità assunzionali che la nostra Regione ha disposizione.
Se i colleghi sono d'accordo, anche dell'opposizione, riformulerei queste mozioni con una risoluzione per chiedere al Governo e al Parlamento che tra tutte le priorità, su tutte le priorità - attualmente questo Paese ha anche altre priorità: la scuola, la sicurezza, una serie di eventi, la disoccupazione, il reddito cittadinanza, il sostegno ai servizi sociali, alle persone più deboli - è mettere al centro l'aumento del finanziamento per il personale della sanità. Priorità su tutte le priorità. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Il Gruppo PD ha presentato un emendamento, che ha illustrato in qualche modo il Consigliere Mangialardi, che modifica il dispositivo e di conseguenza anche le premesse.
Il dispositivo è: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a dare seguito, in tempi brevi, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, alla stabilizzazione dei precari attraverso atti necessari al fine di recepire quanto stabilito nelle linee guide approvate dalla Conferenza Stato-Regioni del 10 marzo 2023 e a tutti gli atti e azioni necessari ad aggiornare i tetti di spesa del personale degli enti del servizio sanitario regionale Marche, affinché si possano modificare, in incremento, i piani triennali dei fabbisogni di personale”. Modifica anche la parte della premessa che vi do per letta.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Se siamo d'accordo, chiedo una breve sospensione per concordare il testo anche con l'Assessore, tenendo presente che ci sono stati interventi con atteggiamenti critici rispetto a un problema che invece è assolutamente unitario.
Un testo comune dà forza al Governo regionale, all'Assessore. Quindi, direttive chiare a tutte le Aziende, che sono il terminale delle decisioni, in quanto scelgono quali figure professionali stabilizzare, mentre occorre trovare altre soluzioni per quelle che non riescono a entrare nei regolamenti che il Presidente Latini ha citato con puntualità nell’illustrazione della sua mozione.
Dieci minuti o un quarto d’ora, potremmo poi votare una risoluzione unitaria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Siamo arrivati al punto, abbiamo illustrato le nostre mozioni, ho ascoltato con grande attenzione la posizione della Giunta e dell'Assessore Saltamartini ed al netto della premessa non condivido nulla.
Sono d'accordo sull'impostazione finale perché continuiamo a giocare tutti sulla terribile matrigna che è l'Europa, che ci impone - non era nei termini dell’Assessore, così mi chiarisco e parlo per me - una spesa al 6,9% rispetto al Pil, ma non è così perché noi potremmo allinearci alla spesa sanitaria della Germania, lo potremmo fare. Lo dico per chi ci guarda, basta togliere da una parte e mettere sulla spesa sanitaria, quello che ha detto l'Assessore, concentriamoci su questo, sennò facciamo il gioco ...
Questo Governo non ha posto il tema del Balduzzi perché sa che è complicato. non se n'è parlato, ma se tocchiamo quello possiamo rivedere tanti vincoli che abbiamo.
Sembriamo un Consiglio comunale non dei legislatori, non possiamo scaricare una volta sul Governo precedente, poi, esaurito il Governo precedente regionale, dare la colpa al Governo perché governano gli altri.
Adesso abbiamo finito tutte le carte, la filiera istituzionale l'avete fatta tutta, giocatevela, però la filiera istituzionale non può arrivare in Europa, giocatevi la vostra.
La risoluzione di cui ha parlato l'Assessore, quella che ipotizzo io, deve andare ad impegnare il Governo.
Adesso arrivo alla parte più banale, quella dell'inizio, la risoluzione non la possiamo fare perché mancano due Consiglieri vostri, così almeno ci capiamo, e la risoluzione la dobbiamo firmare tutti.
Siccome ci sono delle scadenze votate la nostra e poi votiamo quella del Presidente Latini, le votiamo tutte e due, poi ne rifaremo un'altra la prossima volta, dato che definiscono la posizione. Lavoreremo poi per il prossimo Consiglio, recuperando queste, ma almeno le abbiamo fermate visto che ci sono delle scadenze.
Penso che sia una proposta intelligente, le votiamo e poi lavoriamo per la prossima volta ad una mozione che recupera anche l'atto di oggi. Grazie.
PRESIDENTE. Bene, credo che sia una proposta da valutare, non negativa, perché la prossima volta andrà una proposta congiunta di tutti i capigruppo, oppure l'alternativa è che sospendiamo questo punto, si fa la risoluzione e la prossima volta la si porta come primo punto delle mozioni.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. A nome del mio gruppo e della maggioranza bocceremo la mozione del PD e approveremo quella del Presidente Latini. Non vorrei attuare questa via d'uscita, chiedo di rinviare alla prossima seduta come primo punto delle mozioni, se mi hanno bene informato si svolgerà il 23 pomeriggio alle ore 14:00 perché la mattina c'è una manifestazione istituzionale a Macerata. Metteremo gli atti che hanno priorità, poi al primo punto delle mozioni metteremo la risoluzione, riproporremo le due mozioni con la risoluzione, che nel frattempo, in questi sei giorni, avremmo tutto il tempo di modulare, anche secondo le norme che ci sono.
Per quanto riguarda l'assenza dei due Consiglieri trovo non opportuno …
Le mozioni vengono ritirate, sennò si bocciano, si può andare benissimo alla risoluzione comune, però il tema non è questo, è lavorare bene e nel migliore dei modi.
Oggi abbiamo parlato a lungo di questo problema, il 23 è sette giorni prima della scadenza dei contratti del 30 maggio, per senso di responsabilità dobbiamo dare delle indicazioni politiche prima di questa data perché dall’1 giugno ci saranno delle persone che sono senza lavoro, e questo è un dato, ancora più grave è che non si riusciranno a svolgere alcuni servizi e a dare le prestazioni che occorrono.
E’ molto importante, molto delicato per il bene di tutti i marchigiani, per il funzionamento dell'Azienda ospedaliera.
Ci fermiamo qui, chiedo il rinvio, in questi giorni presenteremo una risoluzione comune, mi impegno come capogruppo, penso che il Consigliere Mangialardi possa fare lo stesso ed anche il Presidente Latini, che è il primo firmatario della mozione. La Consigliera Marcozzi sarà sicuramente coinvolta, quindi possiamo portare un testo comune in cui ognuno si esprimerà. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Lo faccio, così almeno ci capiamo, per i cittadini che guardano, non lo faccio per rispetto degli assenti perché non ci sono e sono giustificati, ma il Regolamento ci impone questo percorso.
Lo dico con rammarico, facciamo una cosa: bocciate la nostra mozione, anzi prima votiamo l'emendamento e lo bocciate e poi bocciate la nostra mozione perché la nostra ipotesi era tutta volta a tentare di dare una mano a chi ci rappresenta nella Conferenza delle Regioni, con maggior forza, per far sì che il Governo si assuma la responsabilità di modificare il Balduzzi, di mettere le risorse e di consentire agli angeli, così li avevamo chiamati, di essere assunti senza mettere in difficoltà nessuno di dover scegliere, come ha detto l'Assessore Saltamartini, tra i precari del Covid e quelli delle graduatorie perché abbiamo bisogno sia dell’uno che dell'altro, e questa cosa ci avrebbe aiutato.
Sono disponibile, però non facciamo che nelle dichiarazioni bocciate la nostra mozione solo perché siamo ancora una volta brutti e cattivi, che non è vero.
PRESIDENTE. Prima dell'intervento dell’Assessore Saltamartini chiedo uno spazio. Diciamo le stesse cose, ora bisogna che le convogliamo in una situazione concreta. Rinviamo le due mozioni alla prossima volta, al primo punto delle mozioni, nel frattempo chi avrà …
Non le votiamo oggi, vi invito a non votarle perché l’impegno comune è una risoluzione unitaria, come è stato l'intento fin dall'inizio, nel suo primo intervento, ribadito in modo chiaro dal Consigliere Ciccioli, che ha chiesto di svolgere un lavoro preparatorio con la discussione. L’abbiamo fatto, non abbiamo perso tempo, la prossima volta si dovrebbe andare direttamente al voto.
Nel frattempo, se riusciamo, organizziamo una risoluzione congiunta che tenga conto di tutte le posizioni espresse e dell'indirizzo della Giunta in modo tale che appena entriamo sul punto si vada alle dichiarazioni di voto sulla risoluzione, completando il lavoro congiunto, insieme, facendo un buon servizio a tutta l’istituzione della Regione Marche. Questa è la mia proposta.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Solo per dire che non vorrei che si generasse della confusione, ci sono delle persone che lavorano nelle nostre Aziende, la direttiva che la Giunta regionale, il Servizio salute ha dato alle Aziende è quello di non licenziare nessuno. Quindi nessuno in questo momento corre questo rischio. C'è da tener conto che i contratti potranno essere più brevi, invece di quattro mesi, tre mesi o sei mesi, in relazione alla necessità delle Aziende di osservare i principi di bilancio.
In questo momento, però, lo ripeto, da parte del Dipartimento salute della Regione l’indirizzo ai dirigenti è di tenere in servizio tutte le persone che sono state assunte durante il Covid. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie per aver ribadito questa situazione, che era già stata espressa prima nel suo intervento.
Rinviamo le mozioni n. 173 e n. 188, le iscriviamo al primo punto delle mozioni della prossima volta, con l'impegno che ci siamo dati di una risoluzione sulle stesse.
Ripeto ancora una volta, il punto 8), la mozione n. 274 del Consigliere Rossi, è stato rinviato; la mozione n. 177 non si può svolgere per l'assenza giustificata dei Consiglieri Pasqui e Marcozzi, di cui il Consigliere Pasqui è il primo firmatario; per la mozione n. 178, primo firmatario il sottoscritto, non è presente l'Assessore Aguzzi, vi chiedo di giustificare questo fatto, non voglio discuterla in assenza dell'Assessore, trattandosi anche del particolare tema del lavoro agile, di aspetti tecnici ancora così in fieri dal punto di vista dell’indirizzo unitario.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:50