Resoconto della seduta n.113 del 20/06/2023
SEDUTA N. 113 del 20 GIUGNO 2023
La seduta inizia alle ore 10:40
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 113 del 20 giugno 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 112 del 6 giugno 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Comunico che il Presidente Acquaroli è assente giustificato per impegni a Roma e che l'Assessore Aguzzi arriverà più tardi perché impegnato in un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria.
Interrogazione n. 842 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Rifinanziamento immediato del Bonus Energia rimborso costi aggiuntivi bollette 2022”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 842 – a risposta immediata – dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i colleghi e presenti.
Ringrazio gli interroganti per questa interrogazione perché mi dà l'opportunità nel rispondere di sottolineare questa iniziativa che ha visto la nostra Regione tra le prime e uniche a mettere in campo questa opportunità, che abbiamo chiamato “bonus energia”, a favore delle piccole e medie imprese e per la prima volta anche a favore dei liberi professionisti, delle partite IVA. Un’occasione importante rispetto ai 5,4 milioni di euro che avevamo messo nel bando, che è una somma già importante di per sé. Viste le domande che ci sono state abbiamo capito di essere intervenuti su una esigenza molto sentita da parte delle imprese e dei liberi professionisti. A fronte delle somme a disposizione sono state 1.507 le domande, una richiesta complessiva di 13,2 milioni, abbondantemente al di sopra di quelle che erano le disponibilità.
Gli interroganti chiedono se sono previste ulteriori somme per lo scorrimento di graduatoria, dico di sì, anche perché abbiamo già annunciato nella presentazione del bando ad aprile - quando sono stato intervistato dal Corriere Adriatico - di aver recuperato 5.4 milioni e che contavamo di rastrellare delle ulteriori risorse avanzate da …, rendicontazioni per rinunce da minori domande rispetto a o per altri motivi. Sempre nella stessa intervista dicevo che avremmo erogato altri contributi fino ad esaurimento della disponibilità, successivamente ad altre aziende e partita IVA in graduatoria nel momento in cui recupereremo ulteriori risorse.
Abbiamo previsto questa possibilità, gli uffici stanno verificando le somme a disposizione, bisogna capire se riusciremo a coprire tutte le richieste, che riguardano una cifra abbastanza importante, però di fatto già delle somme di una certa …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Antonini, per la risposta, sempre attento a questa tematica. Siamo stati insieme in Commissione e conosco la sua attenzione, però devo dire che purtroppo oggi non mi ha risposto, ha ribadito ciò che ha detto ai giornali, l’intenzione di rifinanziare il bando, ma non mi ha detto né quando e né quanto, purtroppo.
Una risposta che invece attendono tante attività economiche che vogliono sapere quando arriveranno le risorse e quanto, visto che ha detto che state cercando di reperire altre risorse, ma quante? Visto che per soddisfare tutte le richieste sono necessari 13,2 milioni di euro e al momento la Regione ha stanziato … 5,4 milioni di euro, meno della metà, forse un terzo.
Voglio anche sottolineare un altro aspetto che lei oggi non ha evidenziato, di questi 5,4 milioni di euro nel nord delle Marche purtroppo sono arrivati solo la metà, 2,7 milioni di euro, perché metà di questo importo è stata destinata solo ed esclusivamente all’area del cratere.
Al di là del mio parere personale il dato è questo: nelle province di Pesaro-Urbino e Ancona ci sono solo 2,7 milioni di euro per il bonus energia, che non solo ha dato un contributo a pochissime imprese, ma è arrivato anche con un anno di ritardo rispetto alle altre Regioni, quali: Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Friuli Venezia e tante altre che l’avevano già previsto un anno fa.
Le chiedo di farci sapere magari nei prossimi giorni quante saranno le risorse ulteriori stanziate e quando. Mi auguro che avvenga urgentemente visto le tante richieste pervenute. Grazie.
Interrogazione n. 840 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Penalizzazione PoTES turistiche nel sud delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 840 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Negli ultimi 10 anni le PoTES per i centri turistici sono individuati su richiesta delle Aziende sanitarie territoriali, in particolare quelle del fermano e dell’ascolano non hanno mai chiesto la locazione di una PoTES turistica, e questa è la ragione per la quale anche quest'anno le aziende sanitarie, sia di Fermo che di Ascoli, non hanno chiesto alcun tipo di allocazione della PoTES turistica. Si valuti che se c'è questa esigenza, che può emergere anche da rapporti istituzionali con i Comuni, con i Sindaci, l'Agenzia regionale sanità e l'Assessorato sono ben disponibili a valutarla.
Voglio anche aggiungere che in quei territori il servizio sanitario è ben coperto dalla postazione del 118, composta da mezzi di soccorso avanzato con medico a bordo, e dal pronto soccorso.
Al riguardo aggiungo che a seguito della conversione in legge del decreto-legge 34 del 2023, considerato che è stato previsto un finanziamento di 200 milioni di euro per le prestazioni aggiuntive dei medici e degli infermieri del 118 e del pronto soccorso, si sta pianificando un intervento con prestazioni aggiuntive che consentiranno di remunerare i medici dei pronto soccorso con 100 euro aggiuntive l'ora e gli infermieri con 50 euro aggiuntive l’ora. Con questo siamo in grado di potenziare i servizi dei pronto soccorso degli ospedali più oberati, in particolare il pronto soccorso dell'Ospedale San Benedetto del Tronto ed altri, come quelli di Civitanova Marche, Ancona, Fano, Senigallia, Pesaro, che sono i più interessati all'afflusso di quasi 1 milione di turisti che si presume arrivi nella nostra regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Assessore, lei mi dice che hanno deciso le singole AST, però lei ha approvato la delibera n. 776 del 5 giugno 2023, con la quale ha stabilito che le PoTES turistiche fossero insediate e anche definite. Lei le ha definite con un equipaggio di autista-soccorritore e infermiere nei territori di Gabicce Mare, Numana, Sirolo, Potenza Picena, mentre nei territori di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Grottammare e Cupra Marittima ha definito la tipologia MSB, ovvero equipaggio di autista-soccorritore e soccorritore, senza l’infermiere. E questo è il problema.
Il problema è nel sud delle Marche, non credo che ci sia discrezionalità da parte delle AST, poi la delibera l’ha fatta lei.
E’ vero che nel sud delle Marche sono sempre state senza infermiere, ma visto che lei ha parlato della conversione del decreto-legge 34 del 2023, che prevede 50 euro in più per le prestazioni aggiuntive degli infermieri e 100 euro in più per medico, mi chiedo per quale motivo non si sia tentato di uniformare le prestazioni perché non è giusto che un turista o un residente nelle province di Pesaro, Macerata e Ancona …, Macerata, guarda caso Potenza Picena non aveva l’infermiere all’interno della PoTES, con questa nuova decisione della Giunta del 5 giugno 2023 nella PoTES a Potenza Picena c’è anche l’infermiere.
In questo caso i territori del sud delle Marche sono penalizzati …
Interrogazione n. 841- a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Paventata ipotesi di realizzazione del biolaboratorio Bsl3 in loc. Cà Lippo, Urbino (PU)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 841 – a risposta immediata – del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione si riferisce ad un intervento gestito dall'Istituto zooprofilattico che, come noto, è un istituto prevalentemente a carattere veterinario che collega le Marche e l'Umbria in un accordo interregionale.
Darò lettura della risposta che proviene dall'Istituto zooprofilattico in merito all'interrogazione del collega Rossi.
La risposta è questa: “Allo stato attuale - dice il direttore generale - nessuna decisione è stata presa in merito all’individuazione di un diverso sito nel quale realizzare la nuova sede territoriale di Pesaro dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, all'interno della quale è ipotizzata la presenza di un laboratorio di elevato contenimento biologico con livello di sicurezza 3, dal momento che è ancora in itinere la procedura amministrativa per la compravendita di un terreno di proprietà comunale ubicato a Pesaro, in località Torraccia.
Per quanto riguarda la struttura presente in località Cà Lippo di Urbino, allo stato attuale sono intercorsi soltanto contatti preliminari con le amministrazioni locali al fine di valutare la possibilità di utilizzare le predette strutture come aree contumaciali per il ricovero di animali per i quali necessita una fase temporanea di stabulazione ed osservazione, come prevede la normativa comunitaria (Regolamento dell'Unione europea n. 429 del 2016).
Si specifica che per tali tipologie di strutture (stalle) non si prevede di realizzare un laboratorio ad elevato contenimento biologico livello di sicurezza 3.
Si rappresenta infine il fatto che l’Istituto zooprofilattico sperimentale Marche Umbria non conduce attività di ricerca primaria, ma svolge esclusivamente attività di carattere applicativo finalizzata alla sola tutela della salute pubblica umana ed animale”.
Questo è il testo della lettera del Presidente dell’Istituto zooprofilattico Umbria e Marche, se il collega Rossi lo vuole acquisire l'amministrazione sanitaria è a disposizione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, ringrazio anche l'Istituto zooprofilattico.
Dalla risposta si evince che l’ipotesi Torraccia non è stata abbandonata, si parla di contatti preliminari con i Sindaci, adesso capirò quali contatti sono stati presi e in che termini. Inoltre sono state date delle informazioni tecniche ben precise.
Ho presentato questa interrogazione a risposta immediata non perché creda che questo laboratorio sia chissà cosa, lungi da me qualsiasi forma di complottismo, ma visto che c'è tanta disinformazione è bene che gli organi istituzionali facciano chiarezza. Ho ritenuto opportuno ricevere in termini istituzionali e pubblici delle informazioni che possono anche rassicurare i cittadini, in un mondo fatto di un’informazione disinformata è bene che le istituzioni pubbliche, soprattutto su questi interventi che possono destare preoccupazione, diano delle informazioni precise, preventive e dico io anche pubbliche. Ognuno, data la risposta, farà le dovute considerazioni su questa vicenda. Grazie.
Interrogazione n. 843 - a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Quali soluzioni per il reparto di Ematologia presso il presidio ospedaliero di Torrette”
Interrogazione n. 844 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Grave situazione alla SOC Ematologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 843 – a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri e l’interrogazione n. 844 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente, mi scusi, sull’ordine dei lavori, quando le interrogazioni sono abbinate penso che sia necessario avere un po' più spazio dal punto di vista dell'intervento.
Innanzitutto il tema che viene evocato da queste interrogazioni è molto importante e delicato e ci permette di mettere a fuoco la situazione in cui verte la Clinica ematologica dell'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche. C'è da tener conto che quel reparto ha una dotazione organica di 21 infermieri per area di degenza in area day-hospital e due operatori socio-sanitari. Oggi il personale in servizio è costituito da 17 infermieri, di cui 2 operatori socio-sanitari.
L'Azienda sanitaria universitaria di Torrette decide autonomamente l'organizzazione dei servizi e del personale, indipendentemente da quale sia il rapporto con gli organi di indirizzo politico, proprio perché ha il compito, quale Azienda a seguito della privatizzazione del sistema sanitario avvenuto con la legge 502/1992, di organizzare i servizi e di garantire le assenze per ferie e riposi al personale. In virtù di questo potere organizzativo, che è riconosciuto dalle Aziende, il direttore di Torrette ha emanato una direttiva al primario del reparto stesso, chiedendo di limitare alcune prestazioni per garantire l'assolvimento delle ferie, dei diritti dei lavoratori di quel reparto.
Venuti a conoscenza di questo indirizzo, l’Assessorato ed io personalmente, siamo intervenuti chiedendo all'Azienda di garantire le prestazioni di quel reparto riorganizzando le risorse umane e strumentali che avevano a disposizione. In questo senso l'indirizzo che è stato fornito all'Azienda di Torrette è stato quello di potenziare quel reparto proprio per sopperire alle carenze e alle assenze per malattia ed in un caso per gravidanza.
La risposta che intendo fornire con questa interrogazione è la seguente. Il personale di reparto è stato potenziato con tre infermieri recuperati dalla riorganizzazione dell'area neurochirurgica secondaria a lavori di riqualificazione al decreto-legge n. 34 del 2020. La prima unità arriverà nel reparto di Torrette il giorno 20 giugno, la seconda unità arriverà il 21 giugno e il 28 giugno si aggiungerà una terza unità.
Inoltre in questa direzione, proprio per garantire tutte le prestazioni del reparto, è stato condiviso un progetto con l'associazione italiana che si occupa della ricerca e del supporto assistenziale per queste patologie, che metterà a disposizione dell'azienda stessa delle risorse economiche con cui si potranno stipulare ulteriori contratti a tempo determinato. Ciò significa che gli interventi svolti di potenziamento del reparto e valutando le esigenze di garantire i diritti del personale consentiranno di riportare l'efficienza, la dotazione organica, come se non ci fossero le assenze per ferie o per maternità.
Tengo a sottolineare con questo mio intervento la gratitudine dell'amministrazione regionale della Giunta e mia personale per l'impegno e l’altissima professionalità del reparto.
Un ringraziamento deve essere fatto a tutti i medici, infermieri e a tutti gli operatori sanitari dell'unità operativa in parola e ritengo anche di poter sottolineare come i pazienti possano trovare non solo a Torrette, ma anche a Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno, le unità operative capaci di assistere i pazienti di queste gravissime patologie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta che però sinceramente mi soddisfa parzialmente in quanto arriva tardivamente.
Immaginavo che la mission del nuovo direttore generale dell'Azienda universitaria di Torrette fosse già questa, in base alla legge che abbiamo approvato l'anno scorso di organizzazione del Servizio sanitario l’Azienda di Torrette è l'unico ospedale di secondo livello di tutta la nostra regione. Agenas ha recentemente detto che questo Ospedale è il migliore Ospedale pubblico d'Italia.
Nel 2020 è stato fatto un decreto con cui si autorizza proprio in quel reparto il trattamento con le terapie geniche CAR-T a pazienti di età adulta.
Questo è il quadro del reparto di ematologia dell'Ospedale di Torrette e immaginavo che quello che lei oggi ha detto fosse già insito nelle indicazioni che avuto il nuovo direttore generale. Invece ci siamo trovati tutti di fronte allo sbigottimento nell’apprendere dai giornali e per fortuna qui la stampa ha giocato un ruolo molto importante perché ha reso pubblico l'avviso diramato dal direttore del reparto fino all'ultimo c'era scritto giovane dipendente. Un grossissimo allarme che ha mosso l'opinione pubblica, noi politici ed è arrivato a muovere per fortuna anche lei, con il raggiungimento di questo risultato che non è il taglio dei posti letto, ma la previsione di un organico potenziato almeno dal punto di vista infermieristico.
Resta il dubbio che se non fosse emersa pubblicamente questa cosa, si sarebbe andati nella direzione opposta …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto, Assessore, di quanto dice rispetto al fatto che questo reparto sarà potenziato nei prossimi giorni per quanto riguarda il personale infermieristico.
E’ evidente che questo tipo potenziamento non basta perché serve incrementare anche la parte medica del reparto, ed è altrettanto vero che tutto ciò avviene, come ha sottolineato bene la Consigliera Ruggeri, dopo la protesta dei medici.
Lei, Assessore, dice che l'Azienda dal punto di vista organizzativo decide autonomamente, ma è vero che il Direttore generale dell'Azienda Ospedali Riuniti di Torrette è stato nominato dalla Giunta regionale ed è altrettanto vero che questo Direttore non ha sentito il bisogno e il dovere di interfacciarsi con il primario del reparto prima di prendere una decisione così grave. La definisco grave perché metteva a rischio posti letto e dimetteva malati che erano ricoverati, una cosa fuori dal mondo a mio parere.
Oggi lei esprime gratitudine a tutto il personale medico, infermieristico dell'ospedale e del reparto, ne prendiamo atto, dopodiché si ricorderà bene che il giorno successivo alla lettera scritta dai medici e dagli operatori sanitari di quel reparto lei ha parlato di svarione da stress, a mio parere è stata un’uscita fuori luogo perché quella lettera era un atto di enorme valore etico e professionale. Fortunatamente c'è stata quella lettera, altrimenti il caso non si sarebbe sollevato ed oggi ci troveremo di fronte ad gravissima disfunzione con ricadute pesantissime per malati e loro familiari. Grazie.
Interrogazione n. 845 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Revisione urgente accordo per realizzazione nuovo ospedale di Pesaro, a seguito della determina del Commissario straordinario della AST Pesaro n. 631 del 23 maggio 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 845 – a risposta immediata – dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola per la risposta l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. I Consiglieri chiedono quali aggiornamenti urgenti si intendono apportare all'accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro, superato nella tempistica e nei contenuti a seguito dell'adozione della determina del Commissario straordinario Ast Pesaro e Urbino n. 631 del 23 maggio 2023.
In relazione all'interrogazione presentata si significa quanto segue.
Com’è noto l'entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici il prossimo 1 luglio 2023 permetterà di evitare un livello progettuale e di procedere ad appalto integrato di progettazione esecutiva e lavori già con il progetto di fattibilità tecnico economico, in linea con il cronoprogramma indicato o indicativo individuato nell'accordo di programma.
La Regione ha pertanto deciso di cogliere quest'opportunità di attivare la gara per l'acquisizione di servizi di architettura/ingegneria relativi al progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo ospedale di Pesaro, sfruttando le norme del nuovo codice.
Con riferimento agli impegni assunti dall'Asur, Area Vasta 1 ora Ast Pesaro e Urbino, la determina del Commissario dell’Ast di Pesaro e Urbino del 23 maggio 2023 rientra nelle facoltà ad esso attribuite dall'accordo medesimo, sottoscritto in data 17 ottobre 2022, che all'articolo 4.5 espressamente prevede che gli enti si impegnino in relazione agli impegni sopra assunti ad adottare idonee soluzioni alternative in caso di impossibilità di attuazione di quelle sopra riportate e al rispetto delle modalità operative concordate con puntualità, efficienza e partecipazione, gestendo i rapporti e lo scambio di informazioni con le competenti strutture delle proprie amministrazioni. Quindi, rimaniamo in attesa degli spostamenti previsti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta. A parte che in questi giorni sono uscito con un articolo e poi l'Assessore è uscito anche lui dando la sua versione.
Devo dire che non condivido quello che è stato fatto fino ad oggi, anche perché, se è vero come è vero che c’è il nuovo codice degli appalti, l'impegno assunto prevedeva entro il 31 dicembre 2023 la gara di appalto per la realizzazione dell'ospedale, non per la progettazione. Entro quest'anno ci dovrebbe essere la gara d'appalto per la realizzazione, ma questo è un altro tema.
Pongo l’attenzione sull'accordo di programma che è stato firmato appena sette mesi fa e mi pare strano che in appena sette mesi tutto quello che era scritto nell'accordo …, o meglio: dove devono andare tutti i servizi legati alla disabilità … Devono trovare un'altra collocazione.
Secondo me c'è stata una sorta di superficialità in quell'accordo perché dopo appena sette mesi tutti i siti che erano stati individuati devono essere rivisti, ma rivisti non perché c'è stata un’impossibilità di attuazione - è vero che il comma 4.5 prevede la possibilità di rivedere in caso di impossibilità - ma impossibilità di attuazione significa se uno decide non fare più la casa di comunità, di non fare più l’ospedale di comunità, non perché è indietro con la tempistica.
La tempistica è stata data sette mesi fa e dopo sette mesi accorgersi che la tempistica non è rispettabile, ma soprattutto che l’RSA Tomasello non può andare dove doveva andare, mi sembra sia un errore. Dall’altra parte questa decisione non è stata minimamente condivisa con l'amministrazione comunale che è il terzo soggetto che condivide …
Interrogazione n. 846 – a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Convocazione urgente e ripresa lavori Tavolo tecnico riorganizzazione ed efficientamento isorisorse del Sistema di Emergenza Territoriale ‘SET 118’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 846 – a risposta immediata – della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La Consigliera Lupini nella sua interrogazione parte da una domanda: quando si darà esecuzione alla mozione 230/22 che è stata approvata il 7 giugno 2022.
A seguito della mozione il Direttore del Dipartimento salute ha convocato il tavolo il 14 dicembre 2022 e, in una successiva data, il 19 dicembre 2002.
Riferisce il Dipartimento che questa riunione è stata particolarmente produttiva e si è ritenuto di incardinare questo tavolo deputato a delineare il sistema di emergenza territoriale (SET del 118).
A seguito dei lavori che sono emersi in questo tavolo di confronto, tutto quello che è stato individuato come interventi e misure per il sistema del 118 è stato trasposto nel piano socio-sanitario che, come è noto, è all'esame della Commissione sanità di questo Consiglio regionale.
C'è da tener conto che tutta la materia ha anche un immediato riflesso sull'organizzazione del Dipartimento salute e dell'Agenzia regionale sanitaria poiché è stato collocato in pensione il Dirigente che si occupava di questa materia e siamo in presenza, in questo momento, di un percorso diretto, attraverso una procedura selettiva, ad individuare il nuovo dirigente e conseguentemente far ripartire il tavolo della riorganizzazione.
Tengo comunque a precisare che qualunque altro elemento di valutazione sul sistema di emergenza-urgenza trova la sua sede naturale di allocazione di critico o di integrazione nel Piano socio-sanitario.
Dico alla Consigliera Lupini che se ci sono delle lacune sul sistema, che ritiene di far emergere, potrà farlo nel percorso che sta portando il Consiglio regionale all'approvazione del Piano socio-sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. E’ chiaro che la discussione del Piano socio-sanitario vedrà ampio spazio, in particolare per il settore emergenza-urgenza.
In Commissione abbiamo appena iniziato le varie audizioni, la discussione del Piano e daremo un notevole contributo che spero sarà tenuto in debito conto, come lei ha poc'anzi detto.
Siamo in ritardo, di questo tavolo tecnico è stata fatta la prima riunione, che però nella mia idea era una riunione preliminare, per avviare un tavolo di confronto che insieme alle categorie coinvolte ritengo molto importante.
Bene l'intento e così la dirigenza del settore di farlo ripartire, credo che sarà anche un'occasione di monitoraggio continuo e l'occasione di poter aggiustare il tiro dopo un'opportuna e quanto mai urgente riforma.
Sappiamo benissimo che la pressione sui pronto soccorso e su tutto il mondo dell'emergenza-urgenza è un tema prioritario per la nostra Regione, così come le altre a livello nazionale.
Punto ancora l'attenzione su questo tavolo proprio perché si ritiene che possa essere uno strumento per tutti noi, con una ricaduta positiva sugli effettivi servizi rivolti ai cittadini ed alle cittadine marchigiani. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, sull’ordine dei lavori, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per noi questo è innanzitutto un luogo di lavoro, qui occorre regolare l'aria condizionata e non parlo per me perché come vede, Presidente, porto il 100 grammi, e posso tranquillamente andare fuori e quando non intervengo sentire da lì il Consiglio, oppure me ne vado, poco c’entra, non sto certo qui a sopportare.
Qui c’è il personale dipendente che come vede è abbastanza coperto, è qui a lavorare e le condizioni climatiche di quest'Aula, non parlo per me perché io posso uscire, attengono anche alle condizioni di lavoro e alla sicurezza del lavoro del personale dipendente, che ha diritto, siccome deve stare qua a lavorare, a condizioni ambientali, di sicurezza e a non essere costretto a stare con il cappotto. Se quelli che gestiscono l'impianto non sono capaci di farlo, che lascino il passo a qualcuno che è più capace.
PRESIDENTE. Lei ha perfettamente ragione nel sollevare la tematica della temperatura in Aula.
Il tecnico è già stato chiamato dal Segretario generale, è sopra il tetto del palazzo per cercare di sistemare e regolarizzare la temperatura adeguata.
E’ un problema storico questo del troppo caldo o troppo freddo dell'Aula consiliare, cercheremo di risolverlo il prima possibile, nei limiti delle nostre possibilità.
Interrogazione n. 793
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Incentivi alla mobilità ciclabile urbana attraverso sistemi di premialità ai cittadini-ciclisti, proporzionali ai chilometri percorsi nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 793 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. In premessa occorre ricordare che la migliore politica per promuovere la ciclabilità nel suo complesso è quella volta a garantire a tale modalità sicurezza e fluidità, quindi realizzare interventi infrastrutturali più o meno ampi, sia per realizzare percorsi riservati, sia per attrezzare i nodi di interscambio modale con i servizi e depositi.
Per la parte infrastrutturale la Regione Marche, come noto, sta già investendo ed anche con la nuova programmazione del POR continuerà a farlo. come con gli accordi assunti con RFI per rilanciare le facility per le biciclette presso le stazioni ferroviarie marchigiane.
Voglio ricordare che tutti i treni nelle Marche sono in grado di trasportare bici gratuitamente e non solo tutto l’anno, nel periodo estivo ci sono anche treni con carrozza dedicata alle bici. Trenitalia è in grado di trasportare 2.000 biciclette al giorno.
Focalizzandosi sui specifici quesiti dell'interrogazione in oggetto si rappresentano anche queste ulteriori iniziative in corso. Con recente delibera di Giunta regionale n. 699 del 22 maggio, la Regione ha lanciato una serie di progetti a valere sul decreto ministeriale 417/2022 “Sharing mobility” in stretta collaborazione con i Comuni e gestori del TPL. I Comuni sono stati invitati a presentare proposte, tra cui progetti che finanzino incentivi tariffarie per soluzioni che prevedono servizi integratiti di TPL e micromobilità elettrica o muscolare (es. bicicletta o monopattino pubblico, ecc.). Per questi progetti sono previsti poco più di 900.000 euro per i prossimi due anni.
Con la recente delibera di Giunta regionale n. 761 del 30 maggio ultimo scorso, la Regione ha stabilito di presentare una propria proposta progettuale al bando statale MAAS for Italy a valere sul sub intervento 1.4.6 del Piano nazionale ripresa e resilienza. La proposta è stata sottoposta al MIT con la partecipazione di numerosi stakeholders regionali, tra cui Università, Comuni, gestori del TPL, Associazioni, ecc. Tra le misure proposte per incentivare la mobilità collettiva e sostenibile, tra cui anche quella legata allo sharing mobility e alla ciclabilità e al turismo, ci saranno sperimentazioni di attività e incentivazione di “gaming” mediante le quali, per mezzo di un'apposita piattaforma, saranno registrati i crediti maturati dagli utenti nei loro spostamenti virtuosi che potranno essere trasformati in premialità e/o riconoscimenti sociali. Il progetto qualora finanziato dal bando statale porterà 2,3 milioni di euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. L'ex Assessore al bilancio parlava in latino, lei ha detto delle cose quasi tutte in inglese, il problema forse è il mio che alla fine della giostra non ho capito se in qualche modo intende o no finanziare questo tipo di intervento.
La mia domanda era semplice e chiedeva: siccome le città sono intasate, l’inquinamento e il traffico stanno diventando sempre più insostenibili nella città di Pesaro, come in tantissime altre città … Ritengo che oltre al sistema delle infrastrutture, che è un progetto iniziato con la Giunta precedente, che oggi si sta cercando di portare avanti … Il tema del treno, la possibilità di far salire la bici in treno era nel contratto di servizio firmato dalla precedente Giunta, la prevedeva, era una delle poche Regioni e mi fa piacere che la nuova Giunta intenda portarla avanti.
Io evidenziavo una cosa sola: ci sono diverse città, ma soprattutto anche altre Regioni che hanno previsto finanziamenti facendo uscire degli appositi bandi per quei Comuni che in qualche modo prevedono delle risorse per incentivare lo spostamento casa-lavoro, casa-scuola, che è il momento clou, in cui c’è più traffico, che sappiamo si concentra al mattino, quanto si va o si esce da scuola o quando ci esce dal lavoro, in tutte le città è così, durante il resto della giornata il traffico è sostenibile.
Abbiamo fatto queste infrastrutture, sono positive, una cosa buona, ma occorre incentivare le persone ed un modo per incentivarle è riconoscere dei soldi perché chi va in bicicletta riduce l'inquinamento, il traffico e indirettamente crea degli effetti positivi anche nei confronti di quei cittadini che decidono di andare in automobile. Non premiamo coloro che vanno in macchina, ma chi va in bicicletta.
Non ho capito se intende fare dei bandi per promuovere l’uso della bicicletta per andare al lavoro o a scuola oppure no. Mi ha fatto una serie di riferimenti, io sono uno concreto: i soldi, il bando, bravo parliamo in italiano, venga qui. Il bando lo fa o no per incentivare la mobilità ciclabile nelle città? Grazie.
Interrogazione n. 814
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Trasparenza in merito allo stato di attuazione dei progetti del P.N.R.R. da parte della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 814 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il portale Easy PNRR Marche, presentato e reso pubblico il 28 aprile 2023, è nato con l'obiettivo di mappare gli interventi sul territorio regionale e di mettere a disposizione degli addetti ai lavori e del pubblico lo stato dell'arte dei progetti il PNRR e del PNC (Piano nazionale complementare) nelle Marche. E’ pertanto, un progetto ideato per facilitare l'attuazione di presidio del PNRR nella Regione Marche ed è composto da due sistemi integrati:
1) un portale che persegue una duplice finalità:
- supportare tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo all'attuazione del piano, con particolare riferimento a soggetti attuatori;
- comunicare al grande pubblico dati sull'impatto del piano nella regione;
2) un sistema di monitoraggio, atto a garantire:
- il presidio di interventi ricadenti nel territorio;
- l'aggiornamento dei dati pubblicati sul portale.
Easy PNRR Marche non risponde ad alcun obbligo di legge, ma è stato progettato e realizzato dagli uffici su richiesta della Giunta regionale, che ha ritenuto prioritario garantire un livello adeguato di consapevolezza e di trasparenza sull'attuazione del PNRR a beneficio della comunità marchigiana.
In questo senso il lavoro è stato impostato e realizzato su base volontaria, da noi, costituendo un esempio di eccellenza e ponendo la nostra Regione come una delle prime in Italia a rendere disponibile un tale strumento.
Mi appaiono un po' pretestuose, Consigliera Ruggeri, queste critiche rispetto ad uno strumento informativo che svolge un servizio, tra l'altro particolarmente apprezzato dalla comunità regionale.
Si evidenzia infatti che, a partire dalla sua pubblicazione, dal 28 aprile fino al 5 giugno scorso, il portale ha avuto 7.238 visualizzazioni pagina e 4.300 visitatori unici/giorno.
Le sezioni del sito più visitate sono state per il 16% quelle del monitoraggio, per il 15% la sezione informativa, per il 13% quella dei bandi e per il 12% la sezione new eventi.
Infine Easy PNRR Marche costituisce un formidabile veicolo di domande in arrivo dal territorio, che costituiscono la base per realizzare un elenco di domande e risposte (faq) a disposizione del pubblico dei soggetti attuatori degli interventi.
Tenendo conto dell'impostazione innovativa e sperimentale del progetto ed al fine di rispondere alla richiesta dell’interrogazione relativa tempistica delle ulteriori implementazioni di funzioni aggiuntive, si riportano di seguito le caratteristiche attuali ed i prevedibili sviluppi per entrambe le sezioni Easy PNRR Marche.
Principali funzioni attualmente già disponibile a sezione del portale:
- raccoglie, sistematizza e semplifica il quadro di riferimento tecnico, normativo e strumentale che compone il contesto di riferimento del Piano;
- è dinamico, si aggiorna di continuo con automatismi garantiti da collegamenti a banche dati nazionali e regionali:
- contiene guide e materiale di supporto per i soggetti attuatori e sezioni dedicate a cura della Regione che si arricchiscono con l'evolvere del Piano e delle esperienze.
In riferimento alle previste evoluzioni del portale. per le quali gli uffici sono già al lavoro:
- valorizzazione di ciò che il progetto 1.000 esperti mette a disposizione e produce in termini di supporto strumentale, con la possibilità di contattare un esperto e di prenotare un appuntamento con lui. oltre alla pubblicazione di faq che traducono i pareri di esperti;
- - sistema di monitoraggio delle attività degli esperti: ente che richiede assistenza, Cup e criticità (in back en, con accesso riservato);
- - integrazione tra domande ingresso del portale e lavoro degli esperti settoriali.
Per quanto riguarda le funzioni già disponibili sulla sezione del sistema di monitoraggio (che ha una parte di accesso libero ed una parte ad accesso riservato) esse sono:
- integra ed elabora i dati di fonte ReGis con informazioni interne alla Regione;
- prevede aggiornamenti periodici di dati estraibili dal sistemare ReGis, dati su specifiche richieste a SOGEI/MEF, incroci con le altre banche dati e la verifica e l'alimentazione di campi specifici da parte dei dipartimenti regionali;
- comprende un sistema di back-end per la visualizzazione, l'elaborazione di reportistica per tipologie di committenza (direzione strategica e stakeholders).
Anche in questo caso gli uffici sono già al lavoro per una serie di evoluzioni che garantiranno funzioni aggiuntive al sistema di monitoraggio:
- messa a punto del sistema di monitoraggio allo stato attuazione, con particolare attenzione a numero progetti per missione e componente (localizzati nel territorio) …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che però non mi soddisfa assolutamente. Mi permetta una battuta, anche se ho scoperto in questi giorni che gli uomini di destra mal sopportano le battute, mi viene da dire che la metà delle visualizzazioni che ha avuto il portale sono mie perché costantemente mi sono messa a guardarlo da quando l’avete annunciato con grandi conferenze stampa ed in pompa magna. Dal giorno in cui è stato messo on line a ieri che cosa avete messo su? Vogliamo dire che la maggior parte dei dati sono link al sito nazionale e al sito “Italia domani”. Al cittadino ed a me che sono Consigliera regionale ed anche cittadina di questa regione interessa sapere a che punto siamo con il cronoprogramma, a che punto è l'aggiornamento dell'attuazione dei singoli progetti, e tutto questo non c’è sul portale Easy PNRR delle Marche e secondo me è grave.
Va bene l’autocelebrazione in conferenza stampa, ma purtroppo il mezzo non è all’altezza della propaganda. La sua risposta anche questa positiva, ci mancherebbe altro che lei non faccia così, va a finire che cozza con la realtà.
La realtà è che questo sito che avete fatto è inutile perché il sito italiano già esiste, “Italia domani”, avete solo collegato i link. Lei dice che sono tutti volontari e non c’è stato l’uso di risorse aggiuntive, forse se volevate fare una cosa fatta bene avreste potuto prevedere la spesa di un po’ di soldi per mettere a disposizione della comunità un servizio utile, che così non è.
Vorrei anche dire che purtroppo è stata bocciata dall’Ufficio di Presidenza la nostra proposta di istituire una Commissione speciale, dicendo che era inutile, nonostante la preveda il regolamento, perché esistono già le Commissioni ordinarie.
Tutto ciò è avvenuto due mesi fa quando c’era lo stallo delle Commissioni.
Sul PNRR c’è un deficit di trasparenza da parte della Giunta, che a noi allarma parecchio. Avrei gradito che quella richiesta sottoscritta anche dai Consiglieri di maggioranza fosse approvata dall’Ufficio di Presidenza e fosse arrivata per la discussione in Aula. Grazie.
Presidenza del Presidente
Andrea Biancani
Interrogazione n. 837
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri, Casini
“Stato soluzione problema Casa Rossa di Ancona”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 837 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione è sviluppata sui vari capitoli, do lettura delle risposte.
In merito ai risultati circa la vulnerabilità sismica dell'edificio - chiede l'interrogante - la risposta è che sono stati affidati i servizi di ingegneria inerenti il progetto di miglioramento sismico, che hanno confermato, tra l'altro, le diagnosi precedentemente effettuate di un giudizio di inagibilità del plesso.
La seconda domanda in merito alle soluzioni che sono state poste in essere e la loro tempistica, la risposta è che l'evento sismico è stato riscontrato il 9 novembre 2022 ed ha interessato l'intero territorio marchigiano. L’unità operativa complessa patrimonio nuove opere dell'Area vasta 2 ha effettuato la ricognizione presso le strutture sanitarie di proprietà, in occasione di questi sopralluoghi eseguiti si è rilevato un importante quadro … della struttura denominata “Casa rossa” e gli interessati ai fini cautelativi sono stati allontanati dalla stessa.
Ad oggi è stato consegnato il progetto esecutivo ed è stato pubblicato l'avviso esplorativo di manifestazione di interesse per l'affidamento dei lavori. La scadenza dell’avviso è fissata alla data odierna, 20 giugno 2023.
A valle della relazione del progetto esecutivo, riferisce l'Azienda, si è quindi definito l'impegno di spesa complessivo e necessario per interventi di messa in sicurezza e miglioramento sismico della struttura. La spesa è stata individuata in 350.000 euro, comprensiva dei servizi di ingegneria inerenti la progettazione e la direzione lavori.
L'invio delle lettere di invito è programmato per la fine di questo mese, seguiranno le operazioni di gara e si presume che la conclusione dei lavori possa avvenire entro il mese di novembre del corrente anno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non sono soddisfatto della risposta. Già in una precedente interrogazione, anche la Consigliera Ruggeri ne ha presentata una su questo tema, lei aveva detto che entro febbraio avremmo avuto la relazione sulla vulnerabilità sismica, oggi non c'è e ci parla di questa relazione, dopo la nostra ulteriore interrogazione.
E’ evidente che i tempi stanno slittando pericolosamente a danno dei ragazzi perché ricordo che sette ragazzi, da quando la Casa Rossa è stata chiusa, sono tornati a casa, nelle loro famiglie e altri nove si trovano a vivere, e lo sottolineiamo ancora una volta nell’interrogazione, in un edificio non adatto, in cui sono stati visti ratti, muri pieni di muffa, pericolose vetrate, servizi in condizioni precarie e tanto altro.
E’ chiaro che questo rischia di portare una costante regressione dal punto di vista psichiatrico e psicologico i ragazzi e crea allarme nelle famiglie che tanto si stanno prodigando per i loro figli ed i loro familiari.
Questa sua risposta procrastina la risoluzione del problema, vanno bene i lavori da fare, speriamo il presto possibile, novembre è una data molto molto in là ed è solo presunta, ma è altrettanto vero che serve, e lo dico proprio col cuore, una soluzione temporanea che salvaguardi dal punto di vista psicologico, psichiatrico e di vivibilità di questi ragazzi.
La situazione in cui vivono non è più accettabile, le chiedo, al di là della formalità dell'interrogazione, di prendere provvedimenti al più presto per trovare una soluzione temporanea, magari anche d’accordo con il Comune, per dare risposte adeguate ai giovani e alle loro famiglie. Grazie.
Interrogazione n. 786
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Raddoppio linea ferroviaria Orte-Falconara”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 786 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione i Consiglieri chiedono se si ritiene ancora valida la collocazione del raddoppio ferroviario Orte-Falconara all’interno del PNRR e altri quesiti sui tempi e sulle fonti di finanziamento.
In relazione a quanto richiesto si significa quanto segue.
A seguito della determinazione del Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici è stato pubblicato in data 13 giugno 2023, qualche giorno fa, il bando per la gara europea relativo alla progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Genga-Serra San Quirico sulla linea Orte–Falconara. Trattasi del lotto finanziato principalmente con i fondi del PNRR 438,44 milioni di euro, a cui si aggiungono 6,56 milioni di euro del contratto di programma 2022/2026 per un totale di 445 milioni di euro.
Per quanto riguarda le valutazioni in merito alle tempistiche e alla tipologia di fondi previsti, prendiamo atto che le stesse devono ritenersi assorbite dalle determinazioni già assunte dal Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici e da Rete ferroviaria italiana, che ha bandito la gara.
In ogni caso la Regione Marche, come già avvenuto in altre circostanze, stante la strategicità dell’opera, è disponibile a valutare, ove ritenuto necessario da Rete ferroviaria italiana, la rimodulazione delle fonti di finanziamento. Idonea la messa a terra di ulteriori risorse per il completamento di un intervento infrastrutturale che avvicini il capoluogo regionale alla capitale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Assessore, la nostra interrogazione era molto precisa rispetto ad un'opera che lei ha definito strategica per il nostro territorio. Le ricordo che è inserita nella Missione 3 “Infrastrutture e mobilità sostenibile”, è l'unica, l'unica infrastruttura che riguarda la Regione Marche dentro l’allora Recovery fund e oggi nel PNRR. Per noi lo è sempre stata, tant'è che quando nel 2020 capimmo che non c'era margine per individuare come fonte di finanziamento dell'allora Recovery fund le strade, nelle infrastrutture non erano previste le strade, tutto il nostro sforzo si concentrò sulla Orte-Falconara con un rapporto molto proficuo con il Ministro dell’economia e delle finanze, che determinò un capitolo di 573 milioni di euro dedicato a questa importante infrastruttura.
Perché, Assessore, l’interrogazione? Tant’è che lei oggi ci rassicura dicendo che è partita la gara europea per la progettazione esecutiva del tratto Genga-Serra San Quirico-Ancona per un importo complessivo di 438 milioni di euro.
La preoccupazione nostra arriva da una dichiarazione formale del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti in visita nella nostra Regione, che con fare molto deciso ed stentoreo ha detto che riteneva l'opera non compatibile sul piano temporale con i tempi imposti dal PNRR per la rendicontazione, che è, ricordo a tutti, il 31 marzo 2026, quindi quell'opera poteva essere ridiscussa.
Ci sono state anche iniziative che il Partito Democratico ha…
Interrogazione n. 833
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Pericolo fallimento del Pnrr nella sanità delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 833 del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Trovo fuori luogo le parole usate in questa interrogazione “Pericolo fallimento PNRR nella sanità delle Marche”, è necessario precisare che quando si usano queste frasi bisogna poi anche poterle documentare.
Mi dispiace, quindi, che si vada così all'arrembaggio con delle interrogazioni senza sapere esattamente di che cosa si tratta.
Devo subito confutare il titolo di questa interrogazione perché il PNRR è uno strumento straordinario di investimenti della nostra Regione ed i tempi che sono in via di esecuzione sono verificati e controllati giorno per giorno, mese per mese, dal soggetto attuatore che è il Ministero della salute.
Non c'è nessun tipo di ritardo da parte della Regione Marche perché gli investimenti che sono stati previsti seguono l'iter prestabilito. E’ stato superato persino lo scoglio dell'aumento dei costi sul PNRR del 30%, i materiali in edilizia sono cresciuti dallo scorso anno, sono stati fatti dei nuovi calcoli, risistemati i finanziamenti e siamo in presenza di un percorso che è garantito dalle verifiche che sono fatte dal soggetto attuatore nazionale.
C’è da tener conto del fatto che per il triennio 2021/2024 le Marche stanno seguendo un percorso dedicato in una graduatoria di interventi che prevedono finanziamenti che hanno visto finora la Regione ricevere tutte le anticipazioni a fronte di un calendario di interventi e di lavori che sono verificati giorno per giorno e settimana per settimana.
Vorrei concludere questa mia risposta all’interrogazione per ringraziare tutti i dirigenti che si stanno occupando del Piano nazionale di ripresa e resilienza e confermare che la nostra Regione è perfettamente in linea con i tempi, non c'è più pericolo di fallimento o di deragliamento degli interventi che sono programmati.
Ritengo anche di ringraziare per la sensibilità con cui l'Unione europea nel periodo post Covid concede all'Italia questa grandissima opportunità per far ripartire l'economia del nostro Paese con circa 60 miliardi di finanziamento a fondo perduto e gli altri finanziamenti con tassi agevolati, che sono molto al di sotto dell'interesse previsto sul mercato.
Mi piace ricordare che questo è un percorso che mette l'Italia al centro dell'Europa e l'Europa guarda al nostro Paese con grande sensibilità.
In questa mia risposta non posso sottacere che se ci dovessero essere dei ritardi causati da qualunque ente a livello nazionale, si pregiudicherebbe il finanziamento dell'intero ammontare del New Generation EU dell’Unione Europea, ma c'è una particolare attenzione sia da parte degli organi di indirizzo politico, sia da parte dei dirigenti che si occupano del PNRR perché lo slittamento, il fallimento di un solo progetto mette a repentaglio l'intero sistema.
Concludo questo mio intervento per ringraziare tutti i dirigenti del Servizio salute della Regione Marche che si stanno occupando del PNRR perché in questo caso la Regione Marche sta procedendo secondo i tempi stabiliti dalla milestone delineata dal soggetto attuatore che è il Ministero della salute. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Buongiorno a tutti, un saluto ai colleghi Consiglieri, al Vicepresidente Biancani e soprattutto agli uffici. Oltre agli uffici che lavorano con noi stamattina, in particolar modo voglio ringraziare gli uffici che hanno preparato la risposta all’Assessore Saltamartini.
Nel titolo di testa l’Assessore ha sottolineato la parola ”fallimento”, ma io vorrei evidenziare le parole: “stimolante”, “criticità” ,“tempo”, tre parole chiave di questa interrogazione.
Con questa interrogazione il nostro gruppo ha voluto portare all'evidenza di tutti marchigiani, anche dei marchigiani della provincia di Pesaro … Guardo il collega Consigliere Serfilippi, guardo quell’area, vedo alcuni gesti ed atteggiamenti. E’ un tema scomodo quello del PNRR per i tempi, le criticità, per lo stimolo che dobbiamo dare ai cittadini marchigiani.
Le tante criticità presenti nel sistema sanitario hanno visto importanti riforme, come l'investimento a beneficio di cittadini, quindi questa occasione non deve andare persa.
Siamo in parte soddisfatti perché siamo riusciti a stimolare - prima parola chiave “stimolante” - gli uffici a preparare questa risposta. Ma la risposta non la vogliamo noi come gruppo Rinasci Marche o i 17.265 che hanno votato il gruppo Rinasci Marche, noi lavoriamo per i cittadini marchigiani, che oggi da questa interrogazione hanno appreso alcune informazioni.
Non volevamo evidenziare nessuna parola distruttiva, come quella del fallimento, non avevamo nessuna intenzione, era solo per stimolare e far capire ai marchigiani le criticità, la carenza del personale medico e sanitario in maniera trasparente.
Mi rivolgo a lei, Assessore, e le chiedo attenzione perché questa interrogazione è propositiva, serve da stimolo, a far crescere una sanità che vede il ruolo delle farmacie, dell’infermiere di famiglia ed alcuni compiti che in ambito medico sono ingessati.
Lontana da noi l'idea di usare una parola come “fallimento”, sono il primo a volere questo Piano in azione, sono un infermiere, un operatore, e vorrei che la sanità funzionasse adeguatamente e questa è una grande occasione, non un fallimento.
La ringrazio, Assessore, siamo parzialmente soddisfatti. Grazie.
Interpellanza n. 20
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Riforma settore emergenza-urgenza: politica del governo regionale in materia di riforma dell’accesso alle cure urgenti, di riduzione della pressione dei pronto soccorso e valutazione Giunta sull’iniziativa adottata dalla Regione Emilia Romagna riguardo la realizzazione dei CAU-Centri di Assistenza e Urgenza”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 20 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente, grazie per avermi dato la parola.
Oggi questo è un tema ricorrente e ringrazio l’Assessore Saltamartini se vorrà avere la pazienza di discuterne qui pubblicamente perché i cittadini e le categorie sono molto preoccupati e questo è un ottimo momento proprio perché, come poc'anzi sottolineato, siamo nella discussione del Piano socio-sanitario.
Sappiamo tutti che una delle problematiche più urgenti e pesanti della sanità regionale e nazionale riguarda l'eccessiva pressione sui pronto soccorso. Dobbiamo trovare delle soluzioni quanto mai opportune e soprattutto urgenti per quanto riguarda i tempi d’attesa.
Siamo tutti andati nei nostri pronto soccorso e abbiamo visto quanto lavorano i nostri operatori, quanta carenza di personale esiste e quanta richiesta di interventi (anche con codici di minima urgenza,)c’è nei nostri ospedali.
In sede ministeriale e in sede di Conferenza Stato-Regioni sono allo studio degli interventi di riforma del sistema di emergenza-urgenza volti a ridurre le pressioni di cui ho parlato prima, attraverso delle modifiche al sistema di accesso alle cure urgenti.
La maggior parte degli accessi al pronto soccorso riguarda codici bianchi o verdi, in notevole percentuale accessi impropri che non hanno bisogno di ricovero e avrebbero potuto essere gestiti in modo diverso da altre strutture, alleggerendo di conseguenza il lavoro e la pressione sui pronto soccorso, riducendo per tutti, di fatto, i tempi di attesa.
In alcune Regioni si sta già intervenendo in questo senso, come ad esempio nella nostra vicina Emilia-Romagna, dove nei giorni scorsi è stata firmata un'intesa tra la Regione e la Federazione medici di medicina generale, secondo la quale le guardie mediche, ora medici di continuità assistenziale, opereranno in equipe nei centri di assistenza medica per le urgenze su base territoriale, che la Regione Emilia-Romagna sta realizzando.
Tale intesa individua due canali ben distinti, le urgenze a bassa complessità, che risulteranno in capo a quelle che abbiamo sempre chiamato LE “guardie mediche” ed in via subordinata e volontaria ai medici di famiglia, lasciando in capo al pronto soccorso, 118 e Dipartimenti di emergenza-urgenza e accettazione presso gli ospedali le emergenze di complessità media o elevata.
I luoghi fisici dove saranno gestite tali urgenze a bassa complessità saranno i cosiddetti CAU, Centri di assistenza urgenza, delle strutture da realizzare in modo capillare e diffuso sui territori, almeno una per distretto, dice la proposta dell’Emilia-Romagna, proprio a garantire la copertura per tutta la popolazione regionale, con attenzione particolare alle zone non urbane o alle zone meno popolate, istituite preferibilmente presso le case della comunità, facendo riferimento alla discussione poc'anzi conclusasi sul PNRR, ed anche in locali idonei messi a disposizione dalle Aziende sanitarie o dagli enti locali, oppure ottenuti dalla riconversione di pronto soccorso e punti di primo intervento, oppure attivati presso gli ospedali territoriali di prossimità sprovvisti di DEA.
Questi centri saranno attivi sette giorni su sette, con l'obiettivo di coprire le ventiquattr'ore in rapporto al volume di attività previste alle esigenze specifiche dei territori.
Risulta utile adottare anche nella Regione Marche, nel contesto della riforma del sistema di emergenza-urgenza, di cui tante volte in quest'Aula abbiamo parlato, iniziative atte a ridurre la pressione sui pronto soccorso e più in generale a realizzare modifiche al sistema di accesso alle cure urgenti, riducendo i tempi di attesa e facilitando le modalità di accesso per i pazienti interessati.
Perché questa interpellanza? Per sapere dalla Giunta regionale, in particolare dall'Assessore alla sanità, quale sia la posizione della Giunta rispetto alla riforma del settore emergenza-urgenza, con particolare riferimento alla gestione di queste criticità che più volte abbiamo sottolineato, in particolare riguardo agli interventi a bassa complessità. Quale sia la posizione anche rispetto a questa soluzione appena adottata dalla Regione Emilia-Romagna e quali iniziative intende adottare al tal fine per andare incontro ad una soluzione di questo problema, proprio in vista della…
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Vorrei subito precisare, in merito a questa interpellanza, la necessità che gli interventi in materia sanitaria siano coordinati e realizzati nell'ambito delle strutture di programmazione. Molto spesso in quest'Aula i Consiglieri presentano delle interrogazioni chiedendo interventi riorganizzativi, o addirittura una programmazione sanitaria, che non possono trovare luogo in relazione ad una risposta ad un atto ispettivo.
Chiedo a tutti i colleghi, in particolare all'interpellante se queste riflessioni possono essere trasfuse nel Piano socio-sanitario, che è l'atto di programmazione tipico di questo tipo di attività.
Premesso questo, occorre rilevare che il problema dell'accesso improprio nei pronto soccorso è stato statisticamente ben individuato perché dagli atti allegati al Piano socio-sanitario emerge come nell'anno di studio della domanda sanitaria della nostra Regione si sia cristallizzato il principio per cui 200.000 marchigiani hanno avuto accesso al pronto soccorso della nostra Regione con codici bianchi e verdi su una popolazione di 1,5 milioni di abitanti, c'è questo dato, per cui una larga fetta della popolazione va al pronto soccorso.
Probabilmente la risposta del perché va al pronto soccorso deve essere individuata nella carenza dei servizi territoriali e questo è un tema che è stato già affrontato sia in quest'Aula sia dai provvedimenti ministeriali, allorquando con il decreto ministeriale n. 77 dello scorso anno e con i fondi del PNRR sono state individuate le misure di intervento sulla sanità del territorio, attraverso la costituzione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali.
Che cosa stiamo facendo prima che il Piano di potenziamento della sanità territoriale possa produrre i suoi effetti, data individuata nel 2026?
Nella nostra Regione abbiamo già avviato un percorso per far sì che nei pronto soccorso ci possa essere un sistema a doppio binario, i codici bianchi e verdi possono essere affrontati e valutati da medici che hanno una corsia solo per i codici bianchi e verdi, mentre per le situazioni di vera emergenza il pronto soccorso funziona in quella direzione.
Questo esperimento è già stato avviato e sta andando avanti da settimane. Era partito nell'ospedale Civitanova Marche e si sta estendendo a tutti i pronto soccorso della regione, doppio binario. Le persone con problemi davvero di pronto soccorso, con codici arancioni e rossi, hanno la priorità su tutto il resto, i codici bianchi e verdi sono esaminati in strutture parallele a quelle del pronto soccorso.
In seconda analisi, la novità che si registra in queste settimane è che, a fronte della carenza di medici e della carenza nella programmazione di medici, le prestazioni aggiuntive di medici e dei sanitari del 118 e del pronto soccorso possono essere remunerate, come abbiamo già detto nella precedente interrogazione, con 100 euro l'ora per i medici e con 50 euro per gli infermieri e questo ci consente di aumentare i turni di lavoro dei medici del pronto soccorso e garantire la copertura di tutta la domanda. In questa direzione ci sono degli interventi con i sindacati dei medici di medicina generale del comparto sicurezza per poter garantire questo tipo di prestazione.
Per quanto riguarda il potenziamento dei servizi territoriali voglio anche aggiungere che domenica inaugureremo una struttura ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, in cui mettiamo in campo una serie di tecnologie che fanno sì che i medici di medicina generale potranno avvalersi di un'infermiera e di tecnologie (holter pressorio, holter cardiaco, pot per l’esame del sangue), una serie di strumentazioni che possono aiutare in via preventiva l'analisi e soprattutto l'individuazione di alcune patologie, scongiurando l'accesso nel pronto soccorso.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona Lupini. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta e credo che questa interpellanza sia una buona occasione proprio a ridosso della discussione del Piano socio-sanitario, che abbiamo atteso perché è uno strumento di potenziamento, riorganizzazione, soprattutto programmazione dei servizi socio-sanitari della nostra Regione.
E’ un tema fondamentale quello della pressione sui pronto soccorso, sull’emergenza-urgenza, ben vengano le disquisizioni in Aula, il confronto, soprattutto con le categorie, e le proposte di soluzioni, anche confrontandoci con le Regioni che hanno già iniziato questo percorso.
Il discorso dei codici bianchi e verdi mi sembra molto rilevante, anche nei numeri che lei stesso ha verbalizzato, ed un sistema a doppio binario andrà sicuramente strutturato, implementato e studiato a fondo.
La carenza di personale è un tema che si fa molta fatica a risolvere, anche qui bisognerà porre in essere tutte le misure per poter arginare questa situazione, che non è solo della nostra Regione, ma una questione di respiro nazionale.
Chiederei di poter avere la risposta scritta, sarebbe utile, così da poter fare una riflessione, un ulteriore confronto con chi sta attendendo molto il Piano socio-sanitario, soprattutto per la riforma del sistema di emergenza-urgenza.
Sono sicura che in Commissione avremo molte occasioni per riflettere su questi punti, continuando a portare dei contributi fattivi e delle proposte di miglioramento. Grazie.
Interrogazione n. 848 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Progetto Ciip - Captazione d’acqua dal fiume Tenna”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 848 – a risposta immediata – del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ci riferiamo ovviamente a quanto, dopo il sisma del 2016, siano cambiate alcune captazioni. Alcune sorgenti a causa di quel sisma, particolarmente nelle zone dell’Ato 5, hanno modificato la quantità di approvvigionamento che proveniva da alcune fonti e da alcune sorgenti. Di conseguenza tra gli interventi proposti per ovviare a queste disfunzioni c'è l'interconnessione dei sistemi acquedottistici delle Ato 3, 4 e 5, il famoso anello dei Sibillini, fare in modo che alcune fonti d'acqua, che sono oggi su altri territori, vengano connesse con quelle di quei territori dove l'acqua è venuta mancare.
In particolare, nell'allegato 1 è stato finanziato “Intervento sollevamento Tenna e linea fino a potabilizzatore di Casa Cantoniera” per 7.250.000 euro, sui 9.900.000 di costi previsti per l'intervento.
Nell’allegato 2 sono stati finanziati gli interventi Linagerosa potabilizzatori Casa Cantoniera e in questo caso i fondi previsti sono 23.000.000 su una stima di 26.500.000 euro, parliamo di somme molto consistenti.
A seguito dell'istanza della società Ciip, che gestisce nel lato 5 il servizio idrico, il 6 settembre 2022 l’Ato 5 ha avviato i procedimenti per approvare i progetti definitivi, rilasciando il relativo titolo abilitativo e convocando l'apposita Conferenza dei servizi. La Conferenza dei servizi è stata convocata in forma semplificata e in modalità asincrona, con nota pec dell’Ato 5 del 23 agosto 2023 e si è conclusa in data 4 novembre 2022. Successivamente sono stati acquisiti tutti gli adempimenti e le richieste della Conferenza dei servizi ed ulteriori pareri e contributi pervenuti dopo la conclusione della stessa. Ad esempio, il Genio Civile Marche sud ha rilasciato il proprio contributo con nulla osta al vincolo idrogeologico e parere favorevole.
Al fine di poter finanziare integralmente i suddetti interventi l’Ato 5 ha aggiunto al proprio Piano d’ambito, articolo 149 del 17 novembre 2022, un ulteriore allegato con delibere, specificando il costo complessivo aggiornato delle suddette opere, di 66.620.000, dei quali sono finanziati attualmente 30.250.000 euro.
Si ricorda che fanno parte dell’Ambito e partecipano alle relative deliberazioni i Comuni ricadenti nello stesso, nonché la Provincia di Ascoli Piceno e di Fermo. La deliberazione …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Premetto un apprezzamento, ho grande stima e considerazione del Presidente della Ciip, del quale mi taccio di essere amico. Un Presidente che ha fatto e sta facendo molto bene, che fa il suo mestiere.
Qui però il tema sono le autorizzazioni regionali.
La domanda rispetto alla quale l’Assessore Aguzzi, che ringrazio, non ha risposto è se in relazione al progetto di captazione le autorizzazioni concesse ed i finanziamenti assegnati siano conformi, sicuramente lo saranno, e compatibili con le disposizioni legislative nazionali ed europee.
Ci torneremo - purtroppo con le interrogazioni a risposta immediata bisogna fare una sola domanda - perché qui stiamo parlando di una captazione di 200 litri di acqua al secondo dal fiume Tenna, immessi in rete per raggiungere la costa.
Il primo aspetto è: perché per mitigare il rischio di crisi idrica nell’ascolano si preleva dal fiume Tenna, che è di competenza del territorio della provincia di Fermo, e non si preleva dal fiume Tronto oppure dal fiume Gerosa? Questo è il primo aspetto da chiarire. L’altro è il motivo perché il gestore dice che è stato autorizzato a prelevare 200 litri al secondo per sei mesi, però ne preleverà soltanto 100 per cinque giorni. Ma se non c'era questa necessità perché è stato autorizzato il progetto? Se è stato autorizzato per una necessità ulteriore allora non è tanto compatibile perché è un progetto che ha delle ripercussioni sull'ambiente. Ed infine, perché non è stato preso in considerazione il progetto ...
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Lei sa che io non approfitto più di tanto, però sull’ordine dei lavori vorrei invitare lei e i Capigruppo a rivedere questa situazione, non si capisce perché l'Assessore deve avere quattro minuti e l’interrogante due.
Capisco che bisogna interrompere per la funzionalità dell’Aula e avete ragione, almeno lasciamo alla discrezionalità del Presidente del Consiglio regionale la possibilità di far terminare il periodo, altrimenti è un danno al diritto e dovere di informazione nei confronti dei cittadini.
Cosa facciamo a fare l’interrogazione a risposta immediata se l'Assessore da una parte non può terminare il periodo e dall’altra l'interrogante non può terminare il proprio.
Cerchiamo di rivedere un po' di flessibilità di almeno 30 - 40 secondi. Grazie.
PRESIDENTE. Prendo atto della lamentala del Consigliere Cesetti.
Interrogazione n. 830
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Stabilimento Bakery di Fermo – zona Girola”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 830 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Su questa vicenda ci sono stati molti incontri da parte mia e dei miei dirigenti sia con le parti sindacali dei lavoratori che con la proprietà dell'azienda. Azienda che contava all’inizio di questa situazione circa 60 lavoratori diretti e 100 lavoratori interinali. Immediatamente dopo l'incendio l’impresa ha attivato la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane, rinnovata poi per altre 13, attualmente la CIGO scade il 23 luglio, ma l’azienda – volendo - può usufruirne al massimo fino a metà gennaio 2024 ed è probabile che ciò avvenga da quanto è intercorso nei colloqui. Nel frattempo, qualora fosse necessario, potrà usufruire della cassa integrazione straordinaria per crisi per ulteriori massimo 12 mesi.
I rappresentanti aziendali confermano che stanno lavorando per sistemare lo stabilimento di Fermo nel più breve tempo possibile e che l'azienda ha intenzione di ripartire a pieno regime entro la metà del 2024.
Attualmente il numero indicato di 60 unità di lavoratori diretti si è ridotto di poche unità, a seguito di dimissioni volontarie, parrebbe, e perché il personale è stato redistribuito, in parte è rimasto in forza presso lo stabilimento di Fermo, che comunque è operativo, se non a pieno regime, ed in parte opera presso gli stabilimenti di Salerno e Forlimpopoli. E’ stata ridistribuita una parte di lavoratori che è attualmente attiva, non sono tutti in cassa integrazione.
Per quanto riguarda gli interinali continuano a lavorare a Fermo una cinquantina di persone, una quindicina sono andate a Forlimpopoli, gli altri hanno trovato nuovi e si sono resi disponibili a tornare in Bakery qualora le condizioni lo permetteranno.
L'azienda confida che, data la particolarità e la qualità dei lavoratori dello stabilimento del fermano, la qualità della manodopera sul territorio, una volta sistemata la parte infrastrutturale produttiva lesionata all'incendio, tornerà a garantire i medesimi livelli occupazionali pre-incendio con ritorno a Fermo anche dei lavoratori attualmente spostati a Salerno e Forlimpopoli. Questo è quello che dice la proprietà attualmente.
Per quel che riguarda la questione relativa all’Arpam, la stessa è intervenuta successivamente a quanto è successo, l’intervento è stato tempestivo, la qualità dell'aria già il giorno successivo è stata ritenuta nella normalità, senza alcun eccesso; anche le acque sono state monitorate e non c’è stata l’esigenza di emettere ordinanze. Sia l’aria che l’acqua erano a posto.
Per quel che riguarda i materiali abbancati, come lei ha segnalato nell’interrogazione, l’Arpam ha fatto presente al Comune questa particolarità, che si è detto attivo per quel che riguarda una potenziale rimozione o verifica dello stato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Aguzzi e mi dichiaro abbastanza soddisfatto della risposta che denota, per fortuna, un’attenzione ai lavoratori dello stabilimento Bakery.
Dopo un primo interessamento positivo dell'Assessore Aguzzi era sceso un po' l'oblio, oggi apprendiamo che le procedure sono in atto, quella della cassa integrazione, come apprendiamo con soddisfazione che l'azienda intende ripartire in quella realtà.
E’ molto importante che vengano salvaguardati i livelli occupazionali, il tutto ci tranquillizza e io invito l’Assessore Aguzzi ad insistere affinché, magari con il sostegno della Regione Marche nel tempo che ci vorrà, tutti i livelli occupazionali siano salvaguardati in questo importante stabilimento.
Per quel che riguarda l'aspetto occupazionale è positivo quello che ci viene oggi riferito, magari l’Assessore Aguzzi mi consegnerà la risposta, se è possibile.
Poi c’era il tema ambientale e la domanda era se il sito industriale interessato dall’incendio, per il quale era stata allertata l’Arpam, è stato oggetto di monitoraggio ambientale, quali azioni sono state adottate e quali si intendono adottare al fine di garantire la salubrità ambientale della zona coinvolta, perché dopo un incendio è evidente che ci possono essere dei problemi. Anche il Sindaco di Fermo a quel tempo dichiarava che dopo un mese avremmo avuto qualche informazione in più sul futuro immediato dell'area.
Assessore Aguzzi, ho fatto l'interrogazione perché ho ricevuto delle segnalazioni, ho qui una e-mail, di cui taccio il nome, con la quale alcuni cittadini segnalano delle carenze ambientali a seguito dell’incendio nei pressi della zona dello stabilimento. Mi permetto di insistere affinché l’Arpam e lo stesso Servizio sanitario regionale, attraverso i servizi di prevenzione, dispongano un monitoraggio sull'area per vedere se le condizioni di salubrità ambientale dopo l'incendio siano state salvaguardate e vengano attualmente salvaguardate. Questa è una raccomandazione che voglio fare in quest'Aula. Grazie.
Interrogazione n. 775
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Emergenza rivisitazione dei criteri degli aventi diritto al contributo per lo smaltimento dell’amianto”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 775 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. I Consiglieri pongono alcuni quesiti.
1) come intende lavorare il Gruppo tecnico regionale prevenzione amianto per provvedere alla mappatura completa della presenza di amianto sul territorio.
La mappatura regionale dei materiali contenenti amianto, prevista dal Piano regionale amianto, approvato con delibera di Giunta regionale n. 3496 del 30 dicembre 1997, è stata effettuata ed ha riguardato le imprese, che hanno utilizzato e svolto attività di smaltimento di amianto, e gli edifici con presenza di manufatti contenenti amianto (edifici pubblici, locali aperti al pubblico).
Per quanto riguarda gli edifici privati era stata a suo tempo valutata la fattibilità di mappatura, ma è assai complicata e non è ancora possibile. Da una verifica fatta con attuali normative in nessuna Regione italiana ad oggi è stata fatta una mappatura completa delle residenze private. Questa non è una motivazione “mal comune mezzo gaudio”, però di fatto mette in evidenza le difficoltà nel redigere un Piano così preciso riguardante tutte le strutture private.
Il Gruppo tecnico regionale promuoverà comunque un confronto, si è preso questo impegno dopo un incontro che c'è stato tempo addietro, lo scorso 28 aprile. Un tavolo di confronto con i portatori di interesse, chiesto anche dalle forze sindacali che saranno coinvolte su questo punto.
Per quel che riguarda i punti 2) e 3), richiamando l'oggetto della legge regionale 14/2020, non si può non rilevare come la stessa si ponga delle finalità di intervento dentro il limitato ambito di azione della “rimozione e smaltimento di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto”, peraltro coerentemente con lo stesso massimale di contributo di 2.000 euro previsto dalla stessa legge all’articolo 2, comma 3.
Più che rivisitare i bandi, occorrerebbe rivisitare la legge perché di fatto così come è stata redatta …, premetto che noi l’abbiamo ereditata, non è in senso critico, è stata fatta dall’amministrazione precedente. Io emisi un bando basandomi su quella legge ed abbiamo visto che non è andato a buon fine, non c’è stata una grande adesione.
Quella legge è stata predisposta e prevista per piccoli quantitativi, appare pertanto coerente a parere mio l'esclusione dai benefici, a norma dell’articolo 2), la limitazione ai soli fabbricati ad uso residenziale e l'esclusione degli immobili ubicati in zone omogenee D (produttive) ed E (agricole), dove l'entità del contributo non sarebbe significativa in termini incentivanti. Questo per riprendere quello che ho detto prima. La legge è nata per favorire la rimozione di piccoli quantitativi, inadeguata per estenderla alle zone, così come viene suggerito dall'interrogante.
Con l'occasione si segnala anche un refuso al punto 2 dell'integrazione, reiterato anche al punto 3, poiché gli interventi nelle zone omogenee C sono consentiti dalla legge ed erano previsti dal bando. Le zone omogenee C sono quelle di espansione, le zone omogenee D sono quelle di insediamento produttivo, mentre le zone omogenee E sono quelle agricole. C’è stato un errore nel legare le lettere alle singole normative e mappature.
Qui non è tanto da predisporre un bando in maniera diversa, occorrerebbe rivisitare la legge, altrimenti un bando con questo tipo di normativa non consentirebbe le attività che ci vengono suggerite. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta, ha capito il significato di questa interrogazione, che tende a mettere in luce una vera e propria esigenza, che è sempre più avvertita da tutto il territorio, quella di avere dei contributi per lo smaltimento dell’amianto. Purtroppo nell’ultimo bando i contributi sono risultati quasi persi, oserei dire stanziati ma non utilizzati, non stanziati in modo adeguato.
Lei ha fatto riferimento alla legge, pensa che sia necessario modificarla per predisporre un bando adeguato, io la invito a farlo visto che questo rientra nelle sue prerogative e nei suoi doveri, quindi mi auguro che lei al più presto si occupi di modificare la legge.
Per quanto riguarda la mia competenza, mi aspettavo che sarebbe stato sufficiente fare un bando adeguato.
Voglio riportare solo di dati dell’ultimo bando pubblicato il 16 aprile 2021 con un finanziamento di 200.000 euro, sono arrivate nelle Marche 125 domande e ne sono state ammesse solo 73. Ciò significa che a fronte di 200.000 euro disponibili per lo smaltimento dell’amianto ne sono stati utilizzati solo 82.951, questo a causa del mancato rispetto delle condizioni di ricevibilità e dei requisiti troppo restrittivi.
Su questo, Assessore, la invito sentitamente ad intervenire al più presto perché non è accettabile che ci siano quantitativi di amianto che non possono essere smaltiti perché la Regione stanzia contributi solo in alcune zone e solo per piccoli quantitativi.
Se la legge vi impedisce di fare un bando adeguato è il caso di risolvere il problema immediatamente e che lei se ne faccia carico.
Le chiedo se nel prossimo bando che la Regione emanerà per lo smaltimento amianto intende rendere i requisiti meno restrittivi, ampliare gli aventi diritto al contributo estendendolo anche alle zone agricole industriali.
Lei ha fatto riferimento alle zone C e D, probabilmente le C erano già inserite, ma non quelle dell’insediamento produttivo. Il problema riguarda soprattutto le zone industriali, quelle dei grandi insediamenti produttivi in cui ci sono anche molti siti orfani, aziende che purtroppo non hanno più un proprietario che può farsi carico dello smaltimento, che dovrebbe aspettare in molti casi ai Comuni. In questo caso sarà necessario prevedere anche risorse destinate ai Comuni che vogliono smaltire amianto in zone abbandonate e siti orfani.
Quanto al tavolo di confronto a cui ha accennato …
Mozione n. 341
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Disservizi riguardanti il rilascio di passaporti e permessi di soggiorno”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 341 del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Questa mozione è stata presentata in data 17 marzo 2023 e si occupa di servizi riguardanti il rilascio dei passaporti e dei permessi di soggiorno.
Tutti sappiamo dell'importanza di questo documento per poter viaggiare, ma ci sono dei gravi ritardi a livello nazionale per il suo rilascio che va dai 4 ai 12 mesi a livello nazionale, con una media di 7 mesi, nelle Marche facciamo meglio con 5 mesi di media.
Questa situazione sta impedendo a migliaia di persone, a tanti marchigiani di ricevere questo documento essenziale per potersi liberamente muovere, sia per lavoro che per turismo, anche per salute e per ricongiungimenti familiari.
Ho inserito anche la situazione del rilascio dei permessi di soggiorno che sta impedendo a tante persone la regolare permanenza sul suolo nazionale e l'accesso al mondo del lavoro, con relative conseguenze sul tessuto sociale e produttivo nazionale.
Le file davanti alle Questure di cittadini stranieri che aspettano i documenti sono delle cose ignobili.
C'è stato anche un servizio nazionale di “Striscia la notizia” proprio su questo e tali ritardi sembrerebbero in buona parte imputabili alla carenza di personale e alla lentezza della macchina amministrativa e burocratica.
Vi do un dato, secondo Assoturismo e Confesercenti il mancato rilascio dei passaporti ha prodotto un danno agli operatori turistici di 150 milioni di euro.
Questi ritardi vanno a ledere i diritti e la dignità delle persone che si trovano spesso anche in condizioni socialmente ed economicamente svantaggiate, e parlo del caso dei permessi di soggiorno.
Le Questure, che ringrazio, sono intervenute per far fronte a questa situazione ed hanno avviato degli open day: 15 aprile, 15 maggio e 15 giugno a Macerata; 13 maggio e 27 giugno ad Ancona, 2 giugno per la Questura di Ancona. Nonostante ciò la situazione in generale non è migliorata dalla presentazione di questa mia mozione. In alcune città, faccio l'esempio di Bologna, Genova, Torino, Milano, non è ancora possibile accedere alla piattaforma on-line per la prenotazione.
Dall’inizio del 2023 sono quasi 3.000 i passaporti emessi dalla Questura di Ancona.
Ringrazio le Questure e le Prefetture per lo sforzo che stanno facendo, ma ci vuole un qualcosa di più a livello nazionale.
Questa mozione impegna il Presidente e la Giunta regionale a mettere in atto tutte le azioni necessarie nei confronti del Governo affinché si velocizzi e si sburocratizzi le procedure per il rilascio dei passaporti e dei permessi di soggiorno.
C'è bisogno di una riforma strutturale del personale delle Prefetture e delle Questure, affinché questi documenti, indispensabili per i cittadini, possano essere rilasciati normalmente. Non è possibile che alcuni cittadini si vedono arrivare un passaporto dopo un anno dalla richiesta.
Sappiamo quanto è importante nel mondo globalizzato potersi spostare liberamente, ne ho prima citato anche le motivazioni, l'importanza di sburocratizzare i documenti relativi ai permessi di soggiorno per i lavoratori e cittadini stranieri che vogliono vivere in maniera legale e lavorare nel nostro Paese e nella nostra nazione.
Questo è un problema nazionale che riguarda tanti cittadini marchigiani e me ne sono interessato perché tanti mi hanno posto all'attenzione questo tema, che ho voluto analizzare.
Ringrazio ancora le Prefetture e le Questure marchigiane che comunque hanno avanzato degli sforzi per venire incontro a questa esigenza, sforzi che devono essere fatti dal Governo nazionale. Il personale amministrativo va di certo potenziato e tutto il rilascio va sburocratizzato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Rossi per aver voluto puntare l'attenzione su un problema che è serio, che riguarda i permessi di soggiorno, ma riguarda anche i passaporti.
Ringrazio le Questure, in particolare quella della mia provincia, di Ascoli Piceno, perché ha dato un’enorme accelerazione, determinata da un cambio di passo che ha riguardato in particolare …, l’ho seguito avendo un osservatorio privilegiato. Ha dato un'accelerazione perché ha ottimizzato i processi che vanno snelliti, sono d'accordo con il Consigliere Rossi, perché ci sono delle procedure che possono essere migliorate.
Chiedo anch’io, e concordo che debba essere chiesto al Presidente della Giunta, di sollecitare il Governo a semplificare, c’è anche da dire che ci sono in alcuni uffici degli usi e delle consuetudini che vanno modificati.
Ci dobbiamo ricordare che tutti noi, ma soprattutto la pubblica amministrazione è al servizio del cittadino, sia esso straniero che italiano, e l'obiettivo principale è quello di consentire al cittadino di potersi muovere liberamente, oltre al danno che, come è stato detto precedentemente, può causarsi anche al comparto del turismo, ma a noi interessa l’ingresso, interessa che i nostri cittadini abbiano la possibilità di esercitare i propri diritti.
Da quello che so oggi nella Questura di Ascoli Piceno in circa 10/15 giorni i passaporti vengono rilasciati, questo non succedeva qualche mese fa, quando, come ha detto il Consigliere Rossi, si aspettavano anche degli anni. E’ inutile informatizzare la richiesta che può essere fatta dal cittadino, al quale deve essere data una risposta e se del caso deve essere informato. A volte c’è l'uso di rispondere al cittadino con le e-mail, quando i documenti sono pronti si potrebbe, per esempio, fare una telefonata, non è una cosa così strana e non è una cosa così arcaica perché soprattutto quelli più anziani hanno difficoltà ad usare l’informatica.
Credo che sia giusto che vengano semplificate le procedure, innanzitutto per poter consentire agli uffici di muoversi in maniera più veloce ed ai cittadini di avere risposte più immediate.
Bene hanno fatto quelle Questure che oltre all’open day, che è una tantum, hanno organizzato dei processi più consapevoli ed ottimizzati. Questo per quanto riguarda la Questura della mia provincia devo dire che è successo, ho avuto soltanto dei feedback positivi, dopo anni di lamentele da parte di cittadini, anche l’approccio dal punto di vista dell'accoglienza da parte degli operatori oggi molto è cambiato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Anch'io sono d'accordo rispetto a questa mozione che ha presentato il Consigliere Rossi, anche perché è un problema molto sentito.
Sono contento che nella provincia di Ascoli Piceno siano riusciti a trovare una soluzione, se riescono a dare i passaporti in tempi rapidi.
Nella provincia di Pesaro-Urbino non sono poche le persone che si lamentano anche con noi per questo tipo di ritardo, che a volte è di molti mesi. Nella mia provincia se uno fa la richiesta oggi non prima di dicembre avrà il passaporto, anche perché durante l'estate tutti si ricordano, negli ultimi 10 giorni, che devono avere il passaporto e questo vale anche per chi deve rientrare, e non è da poco.
Ho cercato di capire con la Questura quali erano i problemi, in primis la carenza di personale perché non dimentichiamoci che la Questura, come i Comuni e molti altri enti, negli ultimi anni ha visto cambiare un po' il proprio ruolo. C’è una serie di servizi nuovi o di servizi che hanno visto un aumento della richiesta e il personale, purtroppo, è più o meno sempre lo stesso.
La prima cosa da fare è chiedere un aumento di organico, anche di amministrativi, non per forza devono essere poliziotti, possono anche essere persone che non hanno la divisa, che in qualche modo possono implementare la pianta organica nei periodi più critici, magari con l'utilizzo di personale esterno, con la possibilità di fare accordi con altri enti e trovare anche delle norme burocratiche …, per quanto mi riguarda potrebbero anche chiuderlo il passaporto, se uno vuol fare qualcosa di illecito il problema non è il passaporto, magari per passare da uno Stato all’altro. Occorre rivedere anche le normative per semplificare questa burocrazia che nasce nel ‘900 e che oggi negli anni 2000 molto spesso è legata a procedure che erano tipiche di 40 -50 anni fa.
Mi auguro che il Governo possa individuare, il mio stesso Ministero, procedure più semplici, sia per gli utenti che per i dipendenti, soprattutto per ridurre il lavoro dei diretti interessati che molto spesso fanno orari molto più ampi rispetto a quelli che dovrebbero fare, anche perché lavorano con grande attenzione. Le persone telefonano per sollecitare i passaporti, non è semplice per chi lavora ricevere tutte queste sollecitazioni da parte dei cittadini, che a volte sono disperati perché magari sono convinti di poter andare in un posto e si accorgono che non ci possono andare neppure se hanno acquistato il biglietto. Una volta bastava presentare il biglietto e si garantiva un passaggio più veloce, oggi non è più così, se si ha o no il biglietto non cambia niente perché le procedure sono complicate.
Grazie Consigliere Rossi, è una mozione che condivido, facciamo di tutto per stimolare il Governo a cambiare le regole e ad assumere più personale perché è alla canna del gas. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Concordo con la mozione del Consigliere Rossi, per un miglioramento dei servizi dei passaporti.
C’è una esigenza del territorio, da tanto tempo c’è questa difficoltà e mancanza di organizzazione.
Vanno ringraziate tutte le Questure della nostra regione e gli uffici passaporti per il lavoro sovraffollato che hanno, per le tante richieste che hanno e con il personale mancante. Fanno tutto sopra le loro forze, anche perché i dipendenti vanno in pensione e molte volte non vengono sostituiti.
Mi sono interessata anch’io a questo argomento. La Questura di Ancona oltre all’open day ha previsto che ogni giovedì del mese tutti possono andare senza appuntamento. Questo è un venire incontro da parte della Questura di Ancona alle richieste, ma il personale va incrementato.
Sono d’accordo anch’io che il nostro Presidente Acquaroli con questa mozione può essere portavoce, a livello ministeriale, di tutti noi Consiglieri, giova poi a tutto il nostro territorio ed agli stessi dipendenti delle Questure per quanto riguarda queste richieste che devono essere garantite. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono interventi. Dichiaro chiusa la discussione.
Ha la parola, per replica, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ringrazio i colleghi.
Questa è una mozione che va a sostegno delle nostre Prefetture e Questure, credo che la questione sia condivisa. Come ha detto il Consigliere Biancani bisogna far sì che queste intenzioni dal Governo siano portate avanti.
Invito gli uffici a inviare il prima possibile queste nostre richieste e insieme, anche in maniera collaborativa, vedremo quello che verrà fatto, come chiedere un incontro ai Sottosegretari, ai Ministri competenti per capire se c'è la reale intenzione di venire incontro a queste esigenze.
Noi non facciamo altro che la nostra parte, noi abbiamo fatta, c'è qualcun altro che la deve fare.
Invito anche gli amici di maggioranza dei partiti di Governo a farsi portavoce, anche personali, perché questo loro ruolo può essere determinante e importante a far sì che le intenzioni di questa mozione siano portate avanti e perorate dal nostro Governo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come anticipato dal Consigliere Biancani ci sarà il voto favorevole del nostro gruppo rispetto alla mozione presentata dal collega Rossi. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 341. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. La mozione n. 197 del Consigliere Santarelli, aveva anticipato alla Conferenza dei Presidenti di gruppo che l’avrebbe ritirata, lascerei in sospeso questo punto e passerei alla mozione successiva in attesa che il Consigliere sia in Aula per confermare.
Mozione n. 180
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi
“Proposta di modifica DGR n. 1038 del 9 luglio 2012 istitutiva dei nidi domiciliari”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n.180 dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi.
Si tratta di una mozione che impegna la Giunta a ripristinare completamente i contenuti della delibera di Giunta regionale n. 1197 del 2011, modificando la successiva, la n. 1038, portando da 5 a 7 il numero di bambini per operatore, da 3 a 5 il numero dei bambini per operatore degli asili nido nel caso in cui sia presente un neonato di età fino a 12 mesi.
Nei primi anni di applicazione della delibera di Giunta n. 1038, si è visto che c’è un'oggettiva difficoltà a gestire i nidi domiciliari, non quelli con le strutture a ciò deputate, ma quelli realizzati all'interno di una porzione immobiliare.
Nel rapporto fra un operatore e il numero di bambini ammessi, così basso, ci sarebbero difficoltà sia di ordine funzionale che di ordine di gestionale, troppo alto il numero delle attività di baby sitter residenziali, che di fatto va a sostituire il nido domiciliare su cui tutte le pubbliche amministrazioni stanno puntando fortemente per rendere questo servizio in grado di soddisfare la sempre maggiore domanda delle famiglie, di avere la possibilità di usufruire degli asili nido, in questo caso di asili nido domiciliari.
La proposta che si fa non è solo di modificare il rapporto fra operatore e bambini da seguire, ma vi è anche la previsione, quanto meno viene richiesto alla Giunta, di un contributo, che era stato introdotto negli anni precedenti, per le famiglie che hanno bambini nei nidi domiciliari, negli agrinido, nei nidi condominiali o aziendali, questo per compensare la sperequazione fra le famiglie che scelgono questo tipo di aiuto per i figli con i nidi dell'infanzia comunali o privati convenzionati che già usufruiscono di contributi comunali o regionali.
Ho sintetizzato la proposta della mozione. Grazie.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei il parere dell'Assessore alla sanità ed ai servizi sociali. Su questo è evidente che l'assenso c'è, però l'Assessore competente può dirci come sono dal punto di vista strutturale queste richieste. Grazie.
PRESIDENTE. Direi di sospendere l’esame della mozione, se siete d'accordo, la riprendiamo quando rientra in Aula l'Assessore Saltamartini. Grazie.
Mozione n.194
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri
“Potenziamento INPS delle Marche”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 194 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Questa è una mozione di un anno e mezzo fa e sono successi parecchi fatti da allora.
La mozione metteva in evidenza come negli ultimi 10 anni il mancato turn-over e la diminuzione del personale a causa di pensionamenti, hanno ridotto drasticamente il numero di dipendenti, mi riferisco alla varie sedi dell'Inps delle Marche. Con l'attuale ritmo di pensionamento i lavoratori in forza a fine 2022, questa era la previsione, sarebbero stati ben al di sotto delle 600 unità. La carenza del personale è comune a tutte le categorie dell'istituto: funzionari amministrativi, medici legali, tecnici edilizi ed avvocati.
C'è stato un concorso nazionale nel 2019 per funzionari amministrativi dell'Inps, con il quale sono stati immessi nelle varie Direzioni regionali e provinciali di tutta Italia circa 3.000 giovani funzionari. In quell'occasione sono stati destinati alle sedi INPS delle Marche solo 25 funzionari, meno dell'1% del totale. Ci sono invece nuovi compiti istituzionali che hanno investito l'Inps in tutta Italia, le Marche sono la regione …
PRESIDENTE. Vi chiedo di fare silenzio in Aula, per favore! Lei non riprenda finché non abbiamo il silenzio assoluto.
Chiedo al Consigliere Rossi, alla Consigliera Elezi, alle collaboratrici, ai collaboratori, al Consigliere Baiocchi e a tutti gli altri … Lo dico per rabbonire e riportare il silenzio che deve presiedere al momento dell'intervento di un Consigliere.
Antonio MASTROVINCENZO. Le Marche sono la regione italiana che ha beneficiato meno delle nuove assunzioni, con un rischio concreto di non poter rispondere alle richieste dei cittadini/utenti di vedere garantiti i loro diritti.
Era in corso di svolgimento, ormai parliamo di un anno e mezzo fa, un nuovo concorso per 1.890 nuovi funzionari amministrativi e questa mozione chiedeva di sollecitare l'Inps nazionale a destinare un adeguato numero di dipendenti nelle sedi delle Marche per assicurare alla comunità di lavoratori, imprese e pensionati indispensabili servizi previdenziali e di welfare, a cui hanno diritto e garantirli con la qualità e i tempi che meritano.
Lunedì 17 aprile 2023 sono stati assunti 4.000 nuovi funzionari Inps, in tutta Italia e sembra, però non ho riscontri oggettivi, che 80 saranno assegnati alle Marche, questo sarebbe un buon primo passo, non sufficiente, ma un buon primo passo.
Chiedo comunque che nell'interesse di tutta la nostra comunità l'Aula si esprima all'unanimità su questa mozione, non è altro che un sollecito all'Inps nazionale ed anche al Ministero a prestare particolare attenzione rispetto a questa problematica che riguarda tutta la nostra regione, tutta la nostra comunità. Grazie.
PRESIDENTE. Chiusa la discussione.
Mozione n. 194. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Il Consigliere Santarelli ha chiesto che non venga discussa la mozione n. 197.
Mozione n. 191
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi, Santarelli
“Recupero e risanamento della cave fluviali”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 191 dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi, Santarelli.
Su questa mozione l’analisi di partenza è che nel nostro territorio marchigiano vi è un numero considerevole di cave fluviali, che sono dismesse e che hanno esaurito il loro periodo per lo sfruttamento.
Su queste cave fluviali esiste un degrado strutturale che crea difficoltà ed ovviamente un danno all’ambiente paesaggistico, diventando spesso ricettacolo di materiali inerti, rifiuti di ogni genere, che non solo non sono un bello spettacolo, ma vanno ad influire su un inquinamento ambientale ben evidente e sull’impossibilità di essere riutilizzate. Tra l’altro in alcune cave fluviali sono ancora fermi manufatti o parti di essi che servivano per la raccolta, selezione e deposito del materiale di cava.
Vi è quindi la necessità di piani di recupero e risanamento di queste aree sia per la riconversione ad usi diversi, se compatibili, anche perché si trovano in prossimità di alvei e aste fluviali, che per riportare un equilibrio dal punto di vista ambientale e biologico.
Quindi, la mozione chiede alla Giunta: di procedere ad una verifica ispettiva della situazione giuridica ed ambientale delle cave fluviali dismesse, in concessione attiva, non operative, anche in collaborazione con i Comuni per quanto di loro competenza in termini di registro delle concessioni rilasciate o comunque delle concessioni ricollegate da essi rilasciate; ad avviare sia un progetto di risanamento e recupero da finanziare con l’intervento del privato titolare della concessione, se e quanto dovuto, per il recupero dell’area verso un turismo naturalistico, parchi fluviali, bike hotel ed altro, aree di sosta lungo queste piste, sia per quanto riguarda la possibilità di ripulire le aree interessate dalla situazione di degrado in cui versano.
Questa è l’esposizione della mozione che ho firmato per primo.
Ha la parola il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie Presidente. Anch’io in questo caso chiedo l’intervento dell’Assessore all’ambiente Aguzzi perché personalmente sul punto 1) non sono d’accordo e sul punto 2) avrei un po’ di perplessità, quindi sono per sentire il parere dell’Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Perfetto, rinviamo allora anche questa situazione.
Mozione n. 118
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, Cesetti
“Sostegno economico alla transizione del settore zootecnico ad allevamenti privi di gabbie”
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 118 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, Cesetti.
Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Le chiedo anch’io la cortesia di poterla rimandare per l’assenza dell’Assessore Antonini. E’ un tema talmente delicato e sentito che vorrei fosse in Aula l’Assessore Antonini per capire come la pensa su questo tema, che rappresenta una svolta importante e decisiva per tutto il settore.
Mozione n. 204
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui, Rossi, Latini
“Accordo con Trenitalia per la fruizione gratuita ai componenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco del servizio di trasporto ferroviario”
(Discussione e ritiro)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 204 dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui, Rossi, Latini.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. La presenza dei componenti del Corpo dei Vigili del fuoco sia in divisa che in abiti civili incrementa notevolmente la protezione, la tutela e la sicurezza dei passeggeri di Trenitalia, sia fattivamente che a livello di percezione.
Considerato che la Regione Marche, in qualità di titolare del servizio di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale, si propone l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio, dando priorità ai presupposti per la tutela della sicurezza dei passeggeri e del personale a bordo; anche per la società Trenitalia la presenza a bordo dei propri convogli ferroviari di esponenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco incrementa notevolmente la qualità dell’offerta di servizio di trasporto, chiediamo alla Giunta regionale di avviare una trattativa con Trenitalia per applicare anche nelle Marche un accordo con la stessa Trenitalia che preveda la fruizione gratuita del servizio di trasporto per i componenti appartenente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, come già avvenuto in altre Regioni d'Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Fino al 2019 al personale appartenente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, assegnati ai comandi provinciali delle Marche, veniva riconosciuto dalla Regione un rimborso per i costi sostenuti per i trasporti pubblici utilizzati nel tragitto residenza, luogo di lavoro. Ciò avveniva con rimborso effettuato direttamente dalla Regione sulla base dei rendiconti di una spesa sostenuta preventivamente dal Vigile del fuoco.
Più recentemente, al fine di semplificare, ma anche nell'ottica di migliorare la misura al fine di agevolare la presenza di detto personale a bordo i servizi di TPL marchigiano, è stata introdotta una modifica alla legge regionale di settore, la legge regionale n. 45/98. La legge regionale n. 8 del 2019 ha quindi modificato il comma 3 ter dell'articolo 22 della legge regionale n.45/98, stabilendo che: “Ai Vigili del fuoco è consentito il rilascio gratuito da parte dei gestori del TPL di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico regionale su ferro e su gomma nel percorso casa-lavoro, dietro certificazione da parte di Comandi provinciali degli aventi diritto”. Pertanto, a seguito di questa modifica è stato modificato il sistema delle agevolazioni sul TPL per i Vigili del fuoco, che dal 2020 è passato da rimborso a posteriore ai singoli appartenenti ai Comandi al rilascio di abbonamenti gratuiti direttamente da parte delle Azienda del TPL ai singoli Vigili del Fuoco. Successivamente la Regione Marche provvede al rimborso all’Azienda del TPL su fatturazione, dei minori introiti derivanti dal rilascio di detti abbonamenti gratuiti.
Negli ultimi anni il fabbisogno sul bilancio regionale è passato dai circa 16.000 euro del 2019 agli attuali 40.000 euro del 2022 per circa 80 Vigili del fuoco beneficiari di tale gratuità di viaggio, di cui il 75% utilizzatori del servizio ferroviario.
In ossequio alla legge regionale con delibera di Giunta regionale n.1667 del 2019 sono state approvate le modalità d'attuazione delle agevolazioni al TPL per i Vigili del fuoco nel percorso casa-lavoro. Con questo sistema il personale dei Vigili del fuoco è peraltro riconoscibile da parte del personale viaggiante dei servizi di TPL, dall'esibizione dell'abbonamento (appositamente contraddistinto) all'autista alla salita bordo dei servizi automobilistici, secondo l'attuale regolamento viaggiatori o al capotreno o sui servizi ferroviari nelle abituati attività di controlleria, inoltre è anche possibile avere monitorato l'andamento dell'utilizzo di tale misura.
Per quanto riguarda la specifica proposta di cui alla mozione in oggetto, si precisa che con Trenitalia era stata già avviata un'interlocuzione già nella fase di predisposizione degli atti per l'approvazione della convenzione tra Regione Marche, Trenitalia e i Comandi territoriali delle Forze di Polizia per l'utilizzo della cosiddetta app Board Support di Trenitalia. Detta iniziativa è stata sviluppata a livello nazionale in convenzione tra la stessa Trenitalia ed Ministero dell'interno ed è volta esclusivamente agli appartenenti alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Penitenziaria, i quali, dopo essersi registrati nell'app, al momento di salire a bordo del treno notificano la propria presenza al capotreno tramite l’app stessa.
L'uso di tale strumento era già previsto nel Contratto di servizio Regione Marche e Trenitalia 2019-2033 con il riconoscimento dell’ammissione gratuita a bordo dei treni regionali a favore delle Forze dell'ordine, subordinandola all'utilizzo e l'applicazione app Board Support per cellulari e smartphone.
La presenza delle Forze dell'ordine sui treni consente ai conducenti degli stessi e al personale addetto al controllo di richiederne il supporto per intervenire su atti che possono procurare disturbo ai clienti, danno materiale rotabile alle infrastrutture ferroviarie, nonché a supportare il personale di bordo.
Il personale dei Vigili del Fuoco, sebbene comunque beneficiario della gratuità introdotta dalla Regione come sopra enunciato, non rientrerebbe tra quelle Forze dell'ordine, al pari degli altri Corpi di polizia, come individuati dall’accordo del Ministero dell'Interno e, sentita anche Trenitalia, non avrebbe le stesse funzioni delle altre Forze dell'ordine.
Laddove si intendesse fare questa “estensione” dovrebbe essere modificato il contratto con Trenitalia e andrebbe quantificato il costo a carico della Regione che si incrementerebbe ulteriormente rispetto all'attuale spesa, che era arrivata a 40.000 euro, come andrebbe modificata anche l'attuale legge regionale. Inoltre, non rientrando nelle intese tra Interni e Trenitalia nazionale, non potrebbe essere impiegata la richiamata app, perdendo dunque ogni monitoraggio sul numero dei Vigili del fuoco viaggianti sul TPL regionale e sulla loro effettiva presenza.
Pertanto, la gratuità che in ogni caso la nostra amministrazione riconosce, seppur sul percorso casa-lavoro, sia per il ferroviario che per l'automobilistico, appare comunque in linea con quanto richiesto e si ritiene che a livello regionale le finalità espresse dalla mozione in oggetto siano soddisfatte dall'attuale regolamentazione. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Intervengo per dire che questa mozione suscita in me grande perplessità perché tutti i cittadini sono uguali.
I Vigili del fuoco svolgono una funzione estremamente lodevole nei confronti della società, non c'è dubbio, ma perché no i Carabinieri. I Vigili del fuoco hanno un contratto di lavoro migliore di altri Corpi dello Stato; Carabinieri, Forze di Polizia, soccorritori del 118 di tutte le ANPAS, associazioni che fanno pubblico soccorso.
Il Consiglio regionale delle Marche deve fare un salto di qualità, non può stare nei piccoli problemi se noi corriamo dietro a tutti i piccoli problemi … Ognuno di noi ha una serie di relazioni anche importanti e se io ho la relazione con i rematori, con gli infermieri … Gli infermieri sono stati gli eroi del Covid, allora non valgono niente?
Capiamoci, qui non è possibile andare verso questo tipo di dettagliamento, sennò le mozioni diventano la parte impresentabile di questo Consiglio regionale. Su questo sono molto duro.
Poi nella vita uno si deve aggiustare, lo fanno tutti, succede che si chiude un occhio, ma poi è troppo e su questa cosa ne faccio una questione di principio, non sul fatto dei Vigili del fuoco perché, giustamente, sono in Corpo emerito, che deve avere la massima salvaguardia. Poi c’è un meccanismo di contratti di lavoro, mettiamo i contratti di lavoro della sanità, c'è un meccanismo dei contratti di lavoro delle Forze di polizia, delle Forze dell'ordine, c'è un meccanismo di contratto di lavoro dei soccorritori, ci sono tante cose. Quelli che svolgono i pubblici servizi non sono “emeriti” dal punto di vista della società?
Pensiamo ai treni, visto che parliamo di trasporto ferroviario, a quanto subiscono in questo momento i controllori, non c'è giorno in cui non c'è un'aggressione, anche violenta. Uno ha perso l’udito recentemente in Lombardia, in un’altra regione uno ha perso un occhio, siamo di fronte a persone che meritano.
Chiedo la sospensione di questa mozione, che non può essere accolta, sennò dobbiamo accoglierla insieme …, faccio la lista, ma non solo io, tutti, la lista di tutti gli addetti ai pubblici servizi che hanno talvolta contratti diversificati, alcuni migliori, alcuni minori, ma che hanno diritto al trasporto gratuito.
Si fa un discorso che il trasporto deve essere gratuito per tutti, non c'è il Piano industriale della società, mi sembra che stiamo scivolando in una deriva che non ci fa onore. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Questa richiesta arriva direttamente dai Vigili del fuoco.
Con l’Assessore Brandoni abbiamo detto di quantificare l'ammontare delle risorse, non solo per i Vigili del fuoco, ma anche per le altre Forze, poi magari se ne può discutere. Sono disposta a ritirarla poi ragioneremo con l'Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Ribadisco quanto detto dalla Consigliera Marcozzi, direi di buttar giù un elenco di tutte le Forze (volontariato, infermieri), come ha detto il Consigliere Ciccioli, però bisogna vedere che impatto ha sul bilancio perché non è illimitato.
Condivido il rinvio.
Buttiamo giù un elenco e vediamo quanto impatta nel bilancio del trasporto pubblico locale, dopodiché prenderemo le nostre decisioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. E’ notorio il mio rapporto positivo in generale con le Forze dell'ordine, Vigili del fuoco, con tutte le altre Forze dell'ordine.
Se dobbiamo trovare la scontistica… Non so voi in che mondo vivete, ma le famiglie che vivono nell'entroterra sono esasperate per i costi del trasporto pubblico per andare a scuola. Se dobbiamo trovare qualcosa …, anzi, annuncio che sto preparando un atto in questo senso, sapendo che la Regione ha una grossa difficoltà ad aiutare le famiglie che vivono nell’entroterra o che vivono nella costa con i figli che vanno a scuola nell’entroterra, parliamo di abbonamenti di 800-1.000 euro all'anno. (…) Parli con uno che vive ad Apecchio poi vedrà quanto spende per andare a scuola.
Bisogna vivere nel mondo reale non in quello irreale. Ci sono soggetti (persone, famiglie) in difficoltà economica che hanno problemi a prendere il mezzo pubblico perché a volte costa. Un treno per andare a Milano non rientra nel trasporto pubblico, ma ci voglio 100 euro, non è che il trasporto pubblico è a buon mercato in Italia. Se uno prende un treno regionale per andare a Milano, a parte che deve cambiare due treni, non spende meno di 50 euro. Va bene un occhio di riguardo per le Forze dell'ordine, ma non dimentichiamoci che siamo in un mondo in cui la gente fa fatica ad arrivare alla fine del mese e per chi ha due o tre figli che vanno a scuola è un problema enorme il costo del trasporto pubblico.
Invito la Giunta, la maggioranza, tutti insieme a trovare una soluzione per le persone che hanno problemi veri, non per chi in qualche modo ha già un suo stipendio e può in qualche modo pagarsi …
Torniamo al tema dell’Erap, quando abbiamo dato un canale privilegiato …, uno può guadagnare 200.000 euro l’anno e avere la casa popolare. Quella scelta l’avevamo contestata, ma è stata una scelta, per carità, ma vi dico che c’è un sacco di gente che non lavora o che ha lavori precari, un sacco di famiglie che non sanno dove sbattere la testa per pagare il costo annuale del trasporto pubblico, non per andare a fare un viaggio o a giocare, ma per andare alla scuola dell’obbligo o all’università e sono sempre di più i ragazzi che la fanno.
I costi del trasporto pubblico sono allucinanti. Concentriamoci sulle cose che possono avere un senso. So che il Consigliere Baiocchi è d’accordo con me, torniamo nel mondo reale e non in quello irreale, dove abitualmente andiamo come classe politica, poi la gente non capisce di cosa stiamo parlando. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ho sottoscritto la mozione della Consigliera Marcozzi perché dietro c’è una ratio. Il discorso del Vigile del fuoco all'interno del convoglio ferroviario, questa cosa è stata fatta in altre Regioni, non è che la Consigliera Marcozzi si sogna le cose, c'è già un precedente ed anche una ratio nel precedente. E’ stata fatta perché la presenza di queste persone aumenta notevolmente la sicurezza del mezzo, tra l'altro, ci sono tanti casi in cui la presenza di Vigili del fuoco all'interno dei mezzi pubblici ha cambiato l'esito di alcune potenziali tragedie. C'è un precedente e mi sono sentito di sostenerlo.
Per quanto riguarda il costo del trasporto pubblico per l’entroterra sono d'accordo, però non è da adesso, quando non avevo nemmeno diciott'anni ero davanti al palazzo della Regione Marche a protestare insieme ad un Consigliere per l'aumento dei prezzi vertiginosi che fece la Giunta Spacca sul trasporto pubblico locale.
Ovvio che va fatta una riforma un po' più strutturata, qui si parla solo di una categoria. Penso che sul bilancio non possa influire chi sa quanto, poi se iniziamo a metterci gli operatori del 118, i Carabinieri, la Polizia, senza voler discriminare nessuno, ci potrebbe essere un problema di incidenza all'interno del budget del trasporto pubblico locale.
Tra l'altro ho anche delle proposte personali da fare all’Assessore, avrei trovato anche delle risorse sul trasporto pubblico locale, specialmente per quelle corse che vanno verso altre Regioni, le quali dovrebbero aiutarci a sostenerle, come avviene viceversa. Ma questo è un discorso che farò prettamente con l’Assessore.
Non voglio difendere la Consigliera Marcozzi, ma difendo la ratio che c'è dietro a questa proposta, che è limitata al Corpo dei Vigili del fuoco per un determinato motivo, poi se ci sono le risorse e si vuole allargare ad altre categorie, sempre includendo la stessa ratio, è chiaro che va fatta un'analisi più approfondita delle risorse che sono a disposizione.
Sul discorso dell'aumento mi ricollego al Consigliere Biancani, il costo del trasporto pubblico dell'interno è un problema, soprattutto il trasporto pubblico scolastico ha dei costi vertiginosi, sono d'accordo che su questo dovremmo in qualche modo intervenire perché per le famiglie è un costo rilevante. Allo stesso tempo, magari, dovremmo individuare le risorse perché tanto la coperta è sempre quella, rilancerò una proposta all'Assessore in quanto potremmo trovare delle risorse da altre Regioni per quanto riguarda corse che vanno verso Istituti scolastici di altre Regioni, mi viene in mente il caso della tratta che va verso Città di Castello, verso Gubbio. Portiamo gli studenti a loro, sarebbe opportuno che la Regione Umbria condividesse con noi le spese di questa tratta, visto che a beneficiarne siamo noi ed anche loro. Si parla di numeri scolastici ed alla fine dovremmo anche tutelare quelle che sono le nostre scuole.
Condivido la mozione, se poi vuol essere ritirata per discuterla sono sempre a disposizione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Non volevo intervenire, anche perché condivido la proposta di ritirarla, se poi l'Aula dovesse decidere questo percorso non posso non cogliere, da una parte, il ragionamento che ha messo a disposizione il Consigliere Ciccioli rispetto a questo tema, dall'altra un richiamo alla coerenza perché è vero che abbiamo bisogno di una lettura complessiva, che non possiamo fare per parti separate. Sono molto amico delle Forze dell'ordine, tutte, anche perché la nostra storia ci ha portato a relazioni di quel tipo e ad apprezzare molto il lavoro che viene fatto.
Dedicarci solo ai Vigili del fuoco non rende onore al ruolo e alla dedizione che mettono nella loro professione, se ci dovesse essere un provvedimento lo dobbiamo leggere nella sua interezza, tenendo conto che le risorse non sono illimitate ed inevitabilmente significa sottrarre disponibilità alle famiglie che sono in difficoltà, contributi che potremmo dare alle zone interne, alle situazioni disagiate. Il servizio che andremo ad attuare non deve rappresentare un privilegio rispetto ad altre situazioni analoghe.
In questa fase il Consigliere Ciccioli lo ha sottolineato, lo dico per la Consigliera Casini, ed ha detto: perché solo i Vigili del fuoco? Consigliere Ciccioli, avevamo fatto questo tipo di valutazione in occasione dei regolamenti per i bandi dell’Erap, quando dicevamo: perché non i Vigili del fuoco, gli operatori sanitari? Situazioni che non sono state prese in considerazione. Era un tema che non poteva essere spacciato sotto le mentite spoglie della necessità di sicurezza nelle aree di insediamento dell'edilizia residenziale pubblica, qualche volta basta attendere. C’era stato un dibattito molto articolato, profili addirittura di incostituzionalità dell'atto, è bastato attendere una banale mozione per riscattare quelle valutazioni puntuali ed oggi un argomento, che non è nemmeno comparabile, fa emergere la necessità di essere sempre coerenti rispetto alle scelte che si fanno. Ed inevitabilmente o le si chiama con il proprio nome, quindi si reputano che gli insediamenti delle case popolari possono rappresentare un pericolo e hanno bisogno di un controllo interno extra competenza professionale, oppure quel tipo di scelta ne marca fortemente il limite.
Siamo d'accordo sul ritiro della mozione, anche con la motivazione addotta di una necessità di approfondimento rispetto sia ai costi che all'estendibilità di quel tipo di servizio ad altre Forze dell'ordine, ma non solo, che sottrazione potrebbe esserci di capitoli le cui risorse potrebbero essere dirottate a persone, soggetti, studenti del territorio della nostra regione che ne hanno necessità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Come Gruppo Lega invitiamo i proponenti a ritirare questa mozione perché potrebbe creare delle disparità tra le varie Forze dell’ordine ed anche tra i cittadini.
Dico di ritirarla perché bocciarla … E’ un qualcosa che va a favore di un Corpo che è encomiabile e che va incoraggiato, non vorrei votare contro questa mozione perché potrebbe creare dei problemi con tutti gli altri che si trovano in situazioni analoghe.
Il mio invito è di ritirare la mozione. Grazie.
PRESIDENTE. Il tema è il ritiro o la sospensione ed il rinvio per poterla discutere.
Ritirarla significa ripresentarla ex novo, se invece si vuole sospendere e valutare la modica …, è un’altra situazione, mi dica lei.
Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho già detto di ritirarla perché dobbiamo decidere con l’Assessore.
PRESIDENTE. La mozione n. 204 è ritirata.
Non è ancora rientrato il Consigliere Santarelli per il ritiro della mozione n. 197.
Torniamo alla mozione n. 180 per la quale si attendeva il parere dell’Assessore Saltamartini.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione è da parte mia condivisa, il che è positivo, a condizione che le norme previste dallo Stato non siano contrarie perché le modifiche, che sono state fatte precedentemente, sono state apportate sulla base di principi che sono stati emanati in materia dalla legge statale.
Non ho avuto la possibilità di approfondire e di verificare se questa modifica va a collidere con quelle norme .
Il parere della Giunta è positivo, a condizione che non vada a impingere con le norme imperative che non possono essere superate. Grazie.
PRESIDENTE. Propongo di rinviarla al prossimo Consiglio regionale in attesa che si faccia questa verifica. Grazie.
Torniamo alla mozione n. 191 per il parere dell’Assessore Aguzzi.
Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Stavo proprio in questo momento approfondendo questa situazione perché quando si parla di recuperare zone che hanno subito una alterazione ambientale per delle attività, in questo caso estrattive o di impresa, è sempre positivo, però qui bisogna capire bene e distinguere di cosa stiamo parlando perché se ci sono alcune cave in attività che devono completare il loro ciclo di risanamento, e on lo hanno fatto, la Regione dovrebbe sostituirsi al privato, che avrebbe dovuto fare, ed eventualmente richiedere in danno la cifra che ha speso. Se invece si parla di cave che hanno ultimato da tempo, che sono state definitivamente chiuse, con gli adempimenti che necessitavano da parte del privato, che erano stati a suo tempo prescritti, il tema è diverso. Oggi si tratta di un ulteriore intervento e di una ulteriore eventuale sistemazione, come dire: ok l’ex cava ha terminato, il cavatore ha fatto quanto gli è stato chiesto, nonostante abbia fatto quanto gli è stato chiesto potrebbe essere migliorativa una ulteriore alberatura o qualcosa di questo genere. In questo caso la Regione, se dà questa indicazione, può anche prevedere a bilancio una qualche cifra, una qualche progettualità.
Ripeto, bisogna distinguere bene se è un’attività ancora in corsa o se è un’attività cessata ed il proprietario non ha adempiuto. Andare a sostituirsi secondo me è delicato. Bisognerebbe capire bene cosa vogliamo, se intendiamo andare ad intervenire in siti già chiusi e definitivi, ma che comunque meriterebbero una eventuale valorizzazione, questo può valere sia per ex cave che per altri tipi di luoghi, un’alberatura, una forestazione, un qualche intervento. Però non mi sento di dire che non va bene e non sono d’accordo su un intervento di risanamento o abbellimento ambientale, che secondo me è una cosa che va ben distinta, altrimenti si rischia di intraprendere un percorso che ci porta a cozzare contro il privato che ha portato avanti l’iniziativa. Non possiamo sostituirci a quello che deve fare per norma di legge un privato. Quindi, distinguiamo sotto questo punto di vista, se è una iniziativa che va ulteriormente a favore di un risanamento ambientale già comunque effettuato, ci può stare, vediamo se c’è qualche risorsa da poter mettere, poi sarà il Consiglio a decidere se inserirlo in una prossima programmazione, in un prossimo bilancio, però attenzione a distinguere bene su qualcosa che deve fare un privato e che magari non ha ancora fatto. Grazie.
PRESIDENTE. Per quanto mi riguarda il suo intervento è chiaro, anche se il primo punto della mozione recita che trattasi di cave dismesse. quindi il dubbio potrebbe essere già chiarito.
Propongo la sospensione ed il rinvio di questa mozione con l’opportunità di un emendamento che specifichi esattamente la distinzione da lei richiesta, in modo tale da considerare il secondo filone enucleato nel suo intervento, quello che ha svolto ora, Tenendo anche conto della necessità di far sì che il privato, per le opere che era obbligato a svolgere come prescrizioni migliorative a seguito della concessione rilasciata, e non svolte, deve completare in termini anche di sanzioni, nel caso in cui comunque si tratti di opere già dismesse dal punto di vista dell’attività estrattiva.
Anche questa mozione viene rinviata al prossimo Consiglio regionale per le modifiche migliorative e per i chiarimenti che sono stati indicati. Grazie.
Per quanto riguarda la mozione n. 118 è stato chiesto il rinvio ad altro Consiglio.
Ancora non c’è il Consigliere Santarelli per il ritiro della mozione n. 197.
Mozione n.199
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Pagamento delle indennità dovute e non corrisposte in AV5”.
(Ritiro)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 199 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ho chiesto al capogruppo di ritirarla perché è una mozione che ha un anno e mezzo di vita e nel frattempo sono cambiate molte cose e va aggiornata, per questo chiedo il ritiro. Grazie.
PRESIDENTE. Prendo atto, ritiro della mozione n. 199.
Rinvio della mozione n. 118. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Il punto 12 tratta di un tema molto delicato, l’autonomia differenziata, quindi, è stato chiesto il rinvio delle mozioni n. 309, n. 365, n. 366 e dell’interrogazione n. 825 (abbinate), come anticipato in Conferenza dei Presidenti di gruppo, in quanto è assente il Presidente Acquaroli.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non sapevo che in Conferenza dei Presidenti fosse stato chiesto il rinvio.
L’autonomia differenziata è un tema estremamente delicato e riconducibile al Presidente Acquaroli ed anche alla luce della sua audizione in Senato chiediamo che possa essere iscritto all'inizio del prossimo ordine del giorno.
Mi pare che nella Conferenza dei Presidenti di gruppo è stato definito il calendario relativo ai prossimi Consigli regionali e si è preso l'impegno di parlare dello stato del Piano nazionale di ripresa e resilienza, prima delle ferie. E’ previsto dentro questo programma? Grazie.
PRESIDENTE. Rispondo all’ultima domanda, poi torno alla prima. Quell’impegno è stato preso qua in Aula. Abbiamo in previsione di svolgere le sedute del Consiglio il prossimo martedì ed i quattro martedì di luglio, quindi, entro luglio dovremmo farlo, poi ci saranno, probabilmente, ancora non è stato deciso, alcuni giorni di agosto per una o più sedute del Consiglio regionale, molto legato ad un tema specifico.
Per quanto riguarda l’aspetto legato a questa mozione, cioè al punto 12, è esattamente quello che lei ha detto e lo riconfermo, verrà prevista come primo punto delle mozioni.
Mozione n. 210
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Voucher per l’acquisto di percorsi formativi per il settore dell’autotrasporto”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 210 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Oggi è il mio giorno fortunato perché le mie mozioni sono tutte del febbraio 2022, un anno e mezzo è passato, addirittura. In questo caso parlavo dell'esigenza post Covid. Pare che il Covid non ce lo ricordiamo più, però questa mozione riguarda un settore che è stato ed è in profonda crisi, quello dell'autotrasporto. Non solo perché c'è stato un aumento esponenziale dei costi dei carburanti, ma è uno di quei settori in cui la domanda di lavoro è alta e non c'è risposta, nel senso che è uno di quei lavori che non ha più appeal.
C'è un'impresa agricola, una grande cantina di vini ad Ascoli, il cui proprietario, che è anche fondatore, amava tantissimo le viti e la campagna, era un agricoltore, ma la sua fidanzata Anna, che si chiama come me, non l’avrebbe mai sposato se fosse stato un contadino. Allora decise di fare il camionista, l'autotrasportatore, lo fece fino a quando non comprò la prima vigna, Anna lo aveva sposato e c’erano già i figli, dopodiché le disse che voleva fare il contadino, in particolare voleva fare il vino ed è nata la cantina Ciù Ciù, faccio pubblicità. C’è questa storia molto bella, all'epoca aveva maggior appeal la figura del camionista rispetto a quella dell'agricoltore, oggi è completamente diverso, c’è anche un po’ di snobberia nel dirsi “contadino agricoltore”.
Adesso abbiamo il rovescio della medaglia nel senso che l'autotrasporto è in grandissima difficoltà e nessun Governo fino ad oggi ha dato una risposta al tema dei trasporti, sia su gomma che su ferro. E’ un problema serio, anche per via della viabilità, si potrebbe aprire un mondo talmente grande che non voglio neanche sfiorare.
In maniera molto più puntuale e forse anche episodica, perché legata al post Covid, con questa mozione si chiedeva alla Giunta regionale: di farsi promotrice di azioni di sensibilizzazione presso gli studenti degli ultimi due anni degli istituti tecnici e professionali delle Marche, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria degli autotrasportatori, che sarebbero molto felici di mettersi a disposizione da questo punto di vista; di emanare un avviso che preveda la concessione di voucher per il settore dell’autotrasporto, sia per la formazione che per la patente (sapete che c’è un tipo di patente diversa) che per i percorsi formativi che possono essere organizzati, non so come perché non è la mia materia. Credo che tutto questo possa essere incentivato.
La mozione non prevede grandi azioni complesse, ma un'attenzione particolare ad un mondo del quale tutti beneficiamo perché se mangiamo tutti i giorni cose fresche è perché c’è l’autotrasporto e se i nostri generi di consumo arrivano è perché c’è l’autotrasporto su strada.
Il lavoro dell'autotrasportatore è un lavoro difficile, complesso e anche pericoloso, credo che sarebbe un'attenzione utile a tutti noi far capire che il tipo di lavoro può essere un'opportunità per tutti quei giovani che magari non lo conoscono neppure. Farlo conoscere e promuoverlo può essere un'azione utile che possiamo fare insieme. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Il problema del personale per quanto riguarda gli autotrasportatori è reale. Oggi mancano persone anche perché con il decreto flussi sono stati posti dei limiti, i limiti che per molte categorie sono un problema, nel senso che poi non riescono a trovare il personale da assumere.
Ritengo che la richiesta di avviare dei percorsi formativi per promuovere il settore dell'autotrasporto sia un’idea buona anche perché è un lavoro ricercato e le persone che fanno questi corsi non rischiano, come in molti altri casi, di avere difficoltà ad andare sul mercato.
In questo caso parliamo di soggetti che possono trovare lavoro, sicuramente con stipendi che non sono neppure bassi, anche il tenore di vita viene garantito da uno stipendio che molto spesso è più che dignitoso. Questa può essere un’opportunità anche per tutti gli stranieri che hanno la cittadinanza italiana, che sono inseriti nel nostro territorio e sono più portati.
Do la colpa alle famiglie che continuano a dire che l’unico lavoro buono è l’avvocato, il medico o altro. Nessuno fa i lavori “più umili”, normalmente sono le famiglie di origine non italiane che spingono il proprio figlio a fare il camionista o l’autotrasportatore, ma ritengo che l’idea dell’autotrasportatore come un lavoro che non va fatto sia completamente sbagliata perché è un’attività molto importante, come diceva l’Assessore, che garantisce l’economia, e quello che noi utilizziamo tutti i giorni ce l’abbiamo grazie al fatto che ci sono milioni di persone che fanno questa attività, che tutti i giorni sono sulla strada e che hanno lavorato anche durante il Covid perché è stata una delle poche categorie che non ha mai smesso di lavorare.
Ben venga se si riuscirà a fare dei corsi, adesso ci dirà meglio l’Assessore, magari si è già attivato per le reali possibilità che ci sono in questo senso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Al di là del fatto che è stata presentata tempo addietro e non è stata discussa, su questo non entro nel merito, dico che i presupposti ci sono tutti, nel senso di incanalare questo tipo di attività e di percorso.
L'unica cosa, ma su questo mi astengo dal dare qualsiasi giudizio, né tanto meno un indirizzo su come votare o meno, che mi lascia perplesso è che la mozione è stata presentata da tanto tempo e non discussa. Oggi sono in itinere corsi di questo genere: corsi già attivati, corsi aperti, i famosi “just in time”, e corsi che proseguono. Anche tuttora, benché siano già in attuazione, se qualche ente formativo vuole dedicarsi a questo tipo di attività può fare domanda.
Abbiamo incontrato le associazioni di categoria, più volte, e questa esigenza che ponete con questa mozione è emersa spesso negli incontri che abbiamo fatto sui territori, a conferma della validità di questo indirizzo, di questa vostra richiesta, che vedo un po' superata nel tempo, ma non perché abbia perso importanza, ma perché quello che voi chiedete, i corsi di formazione, sono già in attuazione. Sono corsi di formazione ad occupazione garantita che si fanno attraverso le imprese ed alla fine hanno “l'obbligo” di assumere almeno il 50% dei corsisti. Capiamoci, se i corsisti si trovano perché non sempre sono disponibili, ma se i corsisti ci sono vanno a lavorare tutti perché c’è un’esigenza incredibile. Proprio i giorni scorsi un ente formatore mi ha fatto presente la difficoltà di reperire persone disponibili a fare questi corsi.
Un dubbio, ma non voglio su questo dare un giudizio o una certezza, riguarda la legittimità di dire voucher perché un conto è sostenere corsi di formazione, che ti preparano a dare l'esame della patente o delle altre tipologie di patenti …, parliamo al plurale in quanto sono diverse le patenti secondo il settore di autotrasporto che si vuole acquisire.
I corsi sono in attuazione e ce ne potrebbero essere anche altri se arrivasse una richiesta da parte di enti formatori, attualmente il bando è aperto, ma il punto è trovare le persone. Questa è un’altra partita sulla quale occorre sforzarsi.
Ho chiesto anche ai nostri centri per l'impiego di individuare chi ha queste caratteristiche o esigenze e di inviarlo poi ai centri di formazione.
Il dubbio ce l’ho sulla legittimità o meno dei voucher perché un conto è il percorso formativo sostenuto dalla Regione, che ti prepara all'esame, un conto è pagare la patente. Non so se con voucher si intende questo. Se con voucher si intende essere sostenuti in un corso di formazione, allora questo lo stiamo già facendo, sono corsi di formazione sostenuti e pagati dalla Regione. Anzi, dirò di più, il corso di formazione è stato fatto con 920.000 euro per il settore moda, bandi usciti in maniera similare, 1.579.000 euro che comprendono anche la questione dell’autotrasporto e quant'altro, attualmente in corso.
Se si parla invece di voucher da dare in mano a chi poi deve acquisire la patente …, su questo ho qualche dubbio anche di legittimità, possiamo farlo? E’ il caso di farlo? Possono essere tante le situazioni similari.
Il dubbio sulla mozione è su quest’ultima parte, se sia il caso o meno di inserire i voucher o non lasciare il corso di formazione.
Secondo, ma anche qui non do una mia indicazione, una mia personale lettura, questa cosa è superata dai fatti, i corsi sono già in opera in questo momento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. L’Assessore ha detto due cose che vorrei chiarire e che mi trovano perfettamente d'accordo, la prima sulla legittimità dei voucher. E’ uscito recentemente un bando della Regione Lazio, di 1 milione di euro, per voucher destinati a percorsi formativi. Lei dovrà verificare la legittimità perché non è detto che un’altra Regione si muova in maniera legittima sempre, presumo di sì, però.
Il voucher potrà essere utilizzato anche per acquisire congiuntamente le patenti e le attestazioni citate in precedenza, quindi può essere utilizzato. Andrebbe esplorata la possibilità di utilizzare i voucher, poi rimane quello che ha detto lei, importante, farsi promotrice di azioni di sensibilizzazione presso gli studenti degli ultimi anni.
Bene che siano partiti dei bandi, bene per gli enti formativi, ma abbiamo due problemi, uno è quello di aiutare a pagare le patenti, magari guardando questo bando … “I voucher possono essere erogati da autoscuole private localizzate nel Lazio”, non so come lo abbiano organizzato, l’ho letto, è la Regione Lazio, magari possiamo verificare con gli uffici, credo che possa essere approfondito anche questo.
“I voucher sono destinati a disoccupati ed inoccupati residenti o domiciliati nel Lazio e il valore del voucher è pari al 50% del costo delle patenti e delle abitazioni descritte in precedenza”, c'è una premessa narrativa che io non leggo perché non interessa a nessuno.
Riconoscendo che lei e gli uffici vi siete fatti parte attiva per fare dei bandi indirizzati agli enti di formazione, credo che la promozione di azioni di sensibilizzazione e i voucher possano essere chiesti alla Giunta, poi lei verificherà la legittimità. Se la Regione Lazio ha percorso questa strada è una strada legittimamente percorribile. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 210. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 13:55.
La seduta inizia alle ore 10:40
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 113 del 20 giugno 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 112 del 6 giugno 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Comunico che il Presidente Acquaroli è assente giustificato per impegni a Roma e che l'Assessore Aguzzi arriverà più tardi perché impegnato in un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria.
Interrogazione n. 842 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Rifinanziamento immediato del Bonus Energia rimborso costi aggiuntivi bollette 2022”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 842 – a risposta immediata – dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti i colleghi e presenti.
Ringrazio gli interroganti per questa interrogazione perché mi dà l'opportunità nel rispondere di sottolineare questa iniziativa che ha visto la nostra Regione tra le prime e uniche a mettere in campo questa opportunità, che abbiamo chiamato “bonus energia”, a favore delle piccole e medie imprese e per la prima volta anche a favore dei liberi professionisti, delle partite IVA. Un’occasione importante rispetto ai 5,4 milioni di euro che avevamo messo nel bando, che è una somma già importante di per sé. Viste le domande che ci sono state abbiamo capito di essere intervenuti su una esigenza molto sentita da parte delle imprese e dei liberi professionisti. A fronte delle somme a disposizione sono state 1.507 le domande, una richiesta complessiva di 13,2 milioni, abbondantemente al di sopra di quelle che erano le disponibilità.
Gli interroganti chiedono se sono previste ulteriori somme per lo scorrimento di graduatoria, dico di sì, anche perché abbiamo già annunciato nella presentazione del bando ad aprile - quando sono stato intervistato dal Corriere Adriatico - di aver recuperato 5.4 milioni e che contavamo di rastrellare delle ulteriori risorse avanzate da …, rendicontazioni per rinunce da minori domande rispetto a o per altri motivi. Sempre nella stessa intervista dicevo che avremmo erogato altri contributi fino ad esaurimento della disponibilità, successivamente ad altre aziende e partita IVA in graduatoria nel momento in cui recupereremo ulteriori risorse.
Abbiamo previsto questa possibilità, gli uffici stanno verificando le somme a disposizione, bisogna capire se riusciremo a coprire tutte le richieste, che riguardano una cifra abbastanza importante, però di fatto già delle somme di una certa …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Antonini, per la risposta, sempre attento a questa tematica. Siamo stati insieme in Commissione e conosco la sua attenzione, però devo dire che purtroppo oggi non mi ha risposto, ha ribadito ciò che ha detto ai giornali, l’intenzione di rifinanziare il bando, ma non mi ha detto né quando e né quanto, purtroppo.
Una risposta che invece attendono tante attività economiche che vogliono sapere quando arriveranno le risorse e quanto, visto che ha detto che state cercando di reperire altre risorse, ma quante? Visto che per soddisfare tutte le richieste sono necessari 13,2 milioni di euro e al momento la Regione ha stanziato … 5,4 milioni di euro, meno della metà, forse un terzo.
Voglio anche sottolineare un altro aspetto che lei oggi non ha evidenziato, di questi 5,4 milioni di euro nel nord delle Marche purtroppo sono arrivati solo la metà, 2,7 milioni di euro, perché metà di questo importo è stata destinata solo ed esclusivamente all’area del cratere.
Al di là del mio parere personale il dato è questo: nelle province di Pesaro-Urbino e Ancona ci sono solo 2,7 milioni di euro per il bonus energia, che non solo ha dato un contributo a pochissime imprese, ma è arrivato anche con un anno di ritardo rispetto alle altre Regioni, quali: Lazio, Emilia Romagna, Puglia, Friuli Venezia e tante altre che l’avevano già previsto un anno fa.
Le chiedo di farci sapere magari nei prossimi giorni quante saranno le risorse ulteriori stanziate e quando. Mi auguro che avvenga urgentemente visto le tante richieste pervenute. Grazie.
Interrogazione n. 840 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Penalizzazione PoTES turistiche nel sud delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 840 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Negli ultimi 10 anni le PoTES per i centri turistici sono individuati su richiesta delle Aziende sanitarie territoriali, in particolare quelle del fermano e dell’ascolano non hanno mai chiesto la locazione di una PoTES turistica, e questa è la ragione per la quale anche quest'anno le aziende sanitarie, sia di Fermo che di Ascoli, non hanno chiesto alcun tipo di allocazione della PoTES turistica. Si valuti che se c'è questa esigenza, che può emergere anche da rapporti istituzionali con i Comuni, con i Sindaci, l'Agenzia regionale sanità e l'Assessorato sono ben disponibili a valutarla.
Voglio anche aggiungere che in quei territori il servizio sanitario è ben coperto dalla postazione del 118, composta da mezzi di soccorso avanzato con medico a bordo, e dal pronto soccorso.
Al riguardo aggiungo che a seguito della conversione in legge del decreto-legge 34 del 2023, considerato che è stato previsto un finanziamento di 200 milioni di euro per le prestazioni aggiuntive dei medici e degli infermieri del 118 e del pronto soccorso, si sta pianificando un intervento con prestazioni aggiuntive che consentiranno di remunerare i medici dei pronto soccorso con 100 euro aggiuntive l'ora e gli infermieri con 50 euro aggiuntive l’ora. Con questo siamo in grado di potenziare i servizi dei pronto soccorso degli ospedali più oberati, in particolare il pronto soccorso dell'Ospedale San Benedetto del Tronto ed altri, come quelli di Civitanova Marche, Ancona, Fano, Senigallia, Pesaro, che sono i più interessati all'afflusso di quasi 1 milione di turisti che si presume arrivi nella nostra regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Assessore, lei mi dice che hanno deciso le singole AST, però lei ha approvato la delibera n. 776 del 5 giugno 2023, con la quale ha stabilito che le PoTES turistiche fossero insediate e anche definite. Lei le ha definite con un equipaggio di autista-soccorritore e infermiere nei territori di Gabicce Mare, Numana, Sirolo, Potenza Picena, mentre nei territori di Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Grottammare e Cupra Marittima ha definito la tipologia MSB, ovvero equipaggio di autista-soccorritore e soccorritore, senza l’infermiere. E questo è il problema.
Il problema è nel sud delle Marche, non credo che ci sia discrezionalità da parte delle AST, poi la delibera l’ha fatta lei.
E’ vero che nel sud delle Marche sono sempre state senza infermiere, ma visto che lei ha parlato della conversione del decreto-legge 34 del 2023, che prevede 50 euro in più per le prestazioni aggiuntive degli infermieri e 100 euro in più per medico, mi chiedo per quale motivo non si sia tentato di uniformare le prestazioni perché non è giusto che un turista o un residente nelle province di Pesaro, Macerata e Ancona …, Macerata, guarda caso Potenza Picena non aveva l’infermiere all’interno della PoTES, con questa nuova decisione della Giunta del 5 giugno 2023 nella PoTES a Potenza Picena c’è anche l’infermiere.
In questo caso i territori del sud delle Marche sono penalizzati …
Interrogazione n. 841- a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Paventata ipotesi di realizzazione del biolaboratorio Bsl3 in loc. Cà Lippo, Urbino (PU)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 841 – a risposta immediata – del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione si riferisce ad un intervento gestito dall'Istituto zooprofilattico che, come noto, è un istituto prevalentemente a carattere veterinario che collega le Marche e l'Umbria in un accordo interregionale.
Darò lettura della risposta che proviene dall'Istituto zooprofilattico in merito all'interrogazione del collega Rossi.
La risposta è questa: “Allo stato attuale - dice il direttore generale - nessuna decisione è stata presa in merito all’individuazione di un diverso sito nel quale realizzare la nuova sede territoriale di Pesaro dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, all'interno della quale è ipotizzata la presenza di un laboratorio di elevato contenimento biologico con livello di sicurezza 3, dal momento che è ancora in itinere la procedura amministrativa per la compravendita di un terreno di proprietà comunale ubicato a Pesaro, in località Torraccia.
Per quanto riguarda la struttura presente in località Cà Lippo di Urbino, allo stato attuale sono intercorsi soltanto contatti preliminari con le amministrazioni locali al fine di valutare la possibilità di utilizzare le predette strutture come aree contumaciali per il ricovero di animali per i quali necessita una fase temporanea di stabulazione ed osservazione, come prevede la normativa comunitaria (Regolamento dell'Unione europea n. 429 del 2016).
Si specifica che per tali tipologie di strutture (stalle) non si prevede di realizzare un laboratorio ad elevato contenimento biologico livello di sicurezza 3.
Si rappresenta infine il fatto che l’Istituto zooprofilattico sperimentale Marche Umbria non conduce attività di ricerca primaria, ma svolge esclusivamente attività di carattere applicativo finalizzata alla sola tutela della salute pubblica umana ed animale”.
Questo è il testo della lettera del Presidente dell’Istituto zooprofilattico Umbria e Marche, se il collega Rossi lo vuole acquisire l'amministrazione sanitaria è a disposizione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, ringrazio anche l'Istituto zooprofilattico.
Dalla risposta si evince che l’ipotesi Torraccia non è stata abbandonata, si parla di contatti preliminari con i Sindaci, adesso capirò quali contatti sono stati presi e in che termini. Inoltre sono state date delle informazioni tecniche ben precise.
Ho presentato questa interrogazione a risposta immediata non perché creda che questo laboratorio sia chissà cosa, lungi da me qualsiasi forma di complottismo, ma visto che c'è tanta disinformazione è bene che gli organi istituzionali facciano chiarezza. Ho ritenuto opportuno ricevere in termini istituzionali e pubblici delle informazioni che possono anche rassicurare i cittadini, in un mondo fatto di un’informazione disinformata è bene che le istituzioni pubbliche, soprattutto su questi interventi che possono destare preoccupazione, diano delle informazioni precise, preventive e dico io anche pubbliche. Ognuno, data la risposta, farà le dovute considerazioni su questa vicenda. Grazie.
Interrogazione n. 843 - a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Quali soluzioni per il reparto di Ematologia presso il presidio ospedaliero di Torrette”
Interrogazione n. 844 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Grave situazione alla SOC Ematologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ancona”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 843 – a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri e l’interrogazione n. 844 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente, mi scusi, sull’ordine dei lavori, quando le interrogazioni sono abbinate penso che sia necessario avere un po' più spazio dal punto di vista dell'intervento.
Innanzitutto il tema che viene evocato da queste interrogazioni è molto importante e delicato e ci permette di mettere a fuoco la situazione in cui verte la Clinica ematologica dell'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche. C'è da tener conto che quel reparto ha una dotazione organica di 21 infermieri per area di degenza in area day-hospital e due operatori socio-sanitari. Oggi il personale in servizio è costituito da 17 infermieri, di cui 2 operatori socio-sanitari.
L'Azienda sanitaria universitaria di Torrette decide autonomamente l'organizzazione dei servizi e del personale, indipendentemente da quale sia il rapporto con gli organi di indirizzo politico, proprio perché ha il compito, quale Azienda a seguito della privatizzazione del sistema sanitario avvenuto con la legge 502/1992, di organizzare i servizi e di garantire le assenze per ferie e riposi al personale. In virtù di questo potere organizzativo, che è riconosciuto dalle Aziende, il direttore di Torrette ha emanato una direttiva al primario del reparto stesso, chiedendo di limitare alcune prestazioni per garantire l'assolvimento delle ferie, dei diritti dei lavoratori di quel reparto.
Venuti a conoscenza di questo indirizzo, l’Assessorato ed io personalmente, siamo intervenuti chiedendo all'Azienda di garantire le prestazioni di quel reparto riorganizzando le risorse umane e strumentali che avevano a disposizione. In questo senso l'indirizzo che è stato fornito all'Azienda di Torrette è stato quello di potenziare quel reparto proprio per sopperire alle carenze e alle assenze per malattia ed in un caso per gravidanza.
La risposta che intendo fornire con questa interrogazione è la seguente. Il personale di reparto è stato potenziato con tre infermieri recuperati dalla riorganizzazione dell'area neurochirurgica secondaria a lavori di riqualificazione al decreto-legge n. 34 del 2020. La prima unità arriverà nel reparto di Torrette il giorno 20 giugno, la seconda unità arriverà il 21 giugno e il 28 giugno si aggiungerà una terza unità.
Inoltre in questa direzione, proprio per garantire tutte le prestazioni del reparto, è stato condiviso un progetto con l'associazione italiana che si occupa della ricerca e del supporto assistenziale per queste patologie, che metterà a disposizione dell'azienda stessa delle risorse economiche con cui si potranno stipulare ulteriori contratti a tempo determinato. Ciò significa che gli interventi svolti di potenziamento del reparto e valutando le esigenze di garantire i diritti del personale consentiranno di riportare l'efficienza, la dotazione organica, come se non ci fossero le assenze per ferie o per maternità.
Tengo a sottolineare con questo mio intervento la gratitudine dell'amministrazione regionale della Giunta e mia personale per l'impegno e l’altissima professionalità del reparto.
Un ringraziamento deve essere fatto a tutti i medici, infermieri e a tutti gli operatori sanitari dell'unità operativa in parola e ritengo anche di poter sottolineare come i pazienti possano trovare non solo a Torrette, ma anche a Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno, le unità operative capaci di assistere i pazienti di queste gravissime patologie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta che però sinceramente mi soddisfa parzialmente in quanto arriva tardivamente.
Immaginavo che la mission del nuovo direttore generale dell'Azienda universitaria di Torrette fosse già questa, in base alla legge che abbiamo approvato l'anno scorso di organizzazione del Servizio sanitario l’Azienda di Torrette è l'unico ospedale di secondo livello di tutta la nostra regione. Agenas ha recentemente detto che questo Ospedale è il migliore Ospedale pubblico d'Italia.
Nel 2020 è stato fatto un decreto con cui si autorizza proprio in quel reparto il trattamento con le terapie geniche CAR-T a pazienti di età adulta.
Questo è il quadro del reparto di ematologia dell'Ospedale di Torrette e immaginavo che quello che lei oggi ha detto fosse già insito nelle indicazioni che avuto il nuovo direttore generale. Invece ci siamo trovati tutti di fronte allo sbigottimento nell’apprendere dai giornali e per fortuna qui la stampa ha giocato un ruolo molto importante perché ha reso pubblico l'avviso diramato dal direttore del reparto fino all'ultimo c'era scritto giovane dipendente. Un grossissimo allarme che ha mosso l'opinione pubblica, noi politici ed è arrivato a muovere per fortuna anche lei, con il raggiungimento di questo risultato che non è il taglio dei posti letto, ma la previsione di un organico potenziato almeno dal punto di vista infermieristico.
Resta il dubbio che se non fosse emersa pubblicamente questa cosa, si sarebbe andati nella direzione opposta …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto, Assessore, di quanto dice rispetto al fatto che questo reparto sarà potenziato nei prossimi giorni per quanto riguarda il personale infermieristico.
E’ evidente che questo tipo potenziamento non basta perché serve incrementare anche la parte medica del reparto, ed è altrettanto vero che tutto ciò avviene, come ha sottolineato bene la Consigliera Ruggeri, dopo la protesta dei medici.
Lei, Assessore, dice che l'Azienda dal punto di vista organizzativo decide autonomamente, ma è vero che il Direttore generale dell'Azienda Ospedali Riuniti di Torrette è stato nominato dalla Giunta regionale ed è altrettanto vero che questo Direttore non ha sentito il bisogno e il dovere di interfacciarsi con il primario del reparto prima di prendere una decisione così grave. La definisco grave perché metteva a rischio posti letto e dimetteva malati che erano ricoverati, una cosa fuori dal mondo a mio parere.
Oggi lei esprime gratitudine a tutto il personale medico, infermieristico dell'ospedale e del reparto, ne prendiamo atto, dopodiché si ricorderà bene che il giorno successivo alla lettera scritta dai medici e dagli operatori sanitari di quel reparto lei ha parlato di svarione da stress, a mio parere è stata un’uscita fuori luogo perché quella lettera era un atto di enorme valore etico e professionale. Fortunatamente c'è stata quella lettera, altrimenti il caso non si sarebbe sollevato ed oggi ci troveremo di fronte ad gravissima disfunzione con ricadute pesantissime per malati e loro familiari. Grazie.
Interrogazione n. 845 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Revisione urgente accordo per realizzazione nuovo ospedale di Pesaro, a seguito della determina del Commissario straordinario della AST Pesaro n. 631 del 23 maggio 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 845 – a risposta immediata – dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola per la risposta l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. I Consiglieri chiedono quali aggiornamenti urgenti si intendono apportare all'accordo di programma per la realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro, superato nella tempistica e nei contenuti a seguito dell'adozione della determina del Commissario straordinario Ast Pesaro e Urbino n. 631 del 23 maggio 2023.
In relazione all'interrogazione presentata si significa quanto segue.
Com’è noto l'entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici il prossimo 1 luglio 2023 permetterà di evitare un livello progettuale e di procedere ad appalto integrato di progettazione esecutiva e lavori già con il progetto di fattibilità tecnico economico, in linea con il cronoprogramma indicato o indicativo individuato nell'accordo di programma.
La Regione ha pertanto deciso di cogliere quest'opportunità di attivare la gara per l'acquisizione di servizi di architettura/ingegneria relativi al progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo ospedale di Pesaro, sfruttando le norme del nuovo codice.
Con riferimento agli impegni assunti dall'Asur, Area Vasta 1 ora Ast Pesaro e Urbino, la determina del Commissario dell’Ast di Pesaro e Urbino del 23 maggio 2023 rientra nelle facoltà ad esso attribuite dall'accordo medesimo, sottoscritto in data 17 ottobre 2022, che all'articolo 4.5 espressamente prevede che gli enti si impegnino in relazione agli impegni sopra assunti ad adottare idonee soluzioni alternative in caso di impossibilità di attuazione di quelle sopra riportate e al rispetto delle modalità operative concordate con puntualità, efficienza e partecipazione, gestendo i rapporti e lo scambio di informazioni con le competenti strutture delle proprie amministrazioni. Quindi, rimaniamo in attesa degli spostamenti previsti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta. A parte che in questi giorni sono uscito con un articolo e poi l'Assessore è uscito anche lui dando la sua versione.
Devo dire che non condivido quello che è stato fatto fino ad oggi, anche perché, se è vero come è vero che c’è il nuovo codice degli appalti, l'impegno assunto prevedeva entro il 31 dicembre 2023 la gara di appalto per la realizzazione dell'ospedale, non per la progettazione. Entro quest'anno ci dovrebbe essere la gara d'appalto per la realizzazione, ma questo è un altro tema.
Pongo l’attenzione sull'accordo di programma che è stato firmato appena sette mesi fa e mi pare strano che in appena sette mesi tutto quello che era scritto nell'accordo …, o meglio: dove devono andare tutti i servizi legati alla disabilità … Devono trovare un'altra collocazione.
Secondo me c'è stata una sorta di superficialità in quell'accordo perché dopo appena sette mesi tutti i siti che erano stati individuati devono essere rivisti, ma rivisti non perché c'è stata un’impossibilità di attuazione - è vero che il comma 4.5 prevede la possibilità di rivedere in caso di impossibilità - ma impossibilità di attuazione significa se uno decide non fare più la casa di comunità, di non fare più l’ospedale di comunità, non perché è indietro con la tempistica.
La tempistica è stata data sette mesi fa e dopo sette mesi accorgersi che la tempistica non è rispettabile, ma soprattutto che l’RSA Tomasello non può andare dove doveva andare, mi sembra sia un errore. Dall’altra parte questa decisione non è stata minimamente condivisa con l'amministrazione comunale che è il terzo soggetto che condivide …
Interrogazione n. 846 – a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Convocazione urgente e ripresa lavori Tavolo tecnico riorganizzazione ed efficientamento isorisorse del Sistema di Emergenza Territoriale ‘SET 118’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 846 – a risposta immediata – della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La Consigliera Lupini nella sua interrogazione parte da una domanda: quando si darà esecuzione alla mozione 230/22 che è stata approvata il 7 giugno 2022.
A seguito della mozione il Direttore del Dipartimento salute ha convocato il tavolo il 14 dicembre 2022 e, in una successiva data, il 19 dicembre 2002.
Riferisce il Dipartimento che questa riunione è stata particolarmente produttiva e si è ritenuto di incardinare questo tavolo deputato a delineare il sistema di emergenza territoriale (SET del 118).
A seguito dei lavori che sono emersi in questo tavolo di confronto, tutto quello che è stato individuato come interventi e misure per il sistema del 118 è stato trasposto nel piano socio-sanitario che, come è noto, è all'esame della Commissione sanità di questo Consiglio regionale.
C'è da tener conto che tutta la materia ha anche un immediato riflesso sull'organizzazione del Dipartimento salute e dell'Agenzia regionale sanitaria poiché è stato collocato in pensione il Dirigente che si occupava di questa materia e siamo in presenza, in questo momento, di un percorso diretto, attraverso una procedura selettiva, ad individuare il nuovo dirigente e conseguentemente far ripartire il tavolo della riorganizzazione.
Tengo comunque a precisare che qualunque altro elemento di valutazione sul sistema di emergenza-urgenza trova la sua sede naturale di allocazione di critico o di integrazione nel Piano socio-sanitario.
Dico alla Consigliera Lupini che se ci sono delle lacune sul sistema, che ritiene di far emergere, potrà farlo nel percorso che sta portando il Consiglio regionale all'approvazione del Piano socio-sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. E’ chiaro che la discussione del Piano socio-sanitario vedrà ampio spazio, in particolare per il settore emergenza-urgenza.
In Commissione abbiamo appena iniziato le varie audizioni, la discussione del Piano e daremo un notevole contributo che spero sarà tenuto in debito conto, come lei ha poc'anzi detto.
Siamo in ritardo, di questo tavolo tecnico è stata fatta la prima riunione, che però nella mia idea era una riunione preliminare, per avviare un tavolo di confronto che insieme alle categorie coinvolte ritengo molto importante.
Bene l'intento e così la dirigenza del settore di farlo ripartire, credo che sarà anche un'occasione di monitoraggio continuo e l'occasione di poter aggiustare il tiro dopo un'opportuna e quanto mai urgente riforma.
Sappiamo benissimo che la pressione sui pronto soccorso e su tutto il mondo dell'emergenza-urgenza è un tema prioritario per la nostra Regione, così come le altre a livello nazionale.
Punto ancora l'attenzione su questo tavolo proprio perché si ritiene che possa essere uno strumento per tutti noi, con una ricaduta positiva sugli effettivi servizi rivolti ai cittadini ed alle cittadine marchigiani. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, sull’ordine dei lavori, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per noi questo è innanzitutto un luogo di lavoro, qui occorre regolare l'aria condizionata e non parlo per me perché come vede, Presidente, porto il 100 grammi, e posso tranquillamente andare fuori e quando non intervengo sentire da lì il Consiglio, oppure me ne vado, poco c’entra, non sto certo qui a sopportare.
Qui c’è il personale dipendente che come vede è abbastanza coperto, è qui a lavorare e le condizioni climatiche di quest'Aula, non parlo per me perché io posso uscire, attengono anche alle condizioni di lavoro e alla sicurezza del lavoro del personale dipendente, che ha diritto, siccome deve stare qua a lavorare, a condizioni ambientali, di sicurezza e a non essere costretto a stare con il cappotto. Se quelli che gestiscono l'impianto non sono capaci di farlo, che lascino il passo a qualcuno che è più capace.
PRESIDENTE. Lei ha perfettamente ragione nel sollevare la tematica della temperatura in Aula.
Il tecnico è già stato chiamato dal Segretario generale, è sopra il tetto del palazzo per cercare di sistemare e regolarizzare la temperatura adeguata.
E’ un problema storico questo del troppo caldo o troppo freddo dell'Aula consiliare, cercheremo di risolverlo il prima possibile, nei limiti delle nostre possibilità.
Interrogazione n. 793
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Incentivi alla mobilità ciclabile urbana attraverso sistemi di premialità ai cittadini-ciclisti, proporzionali ai chilometri percorsi nei tragitti casa-lavoro e casa-scuola”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 793 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. In premessa occorre ricordare che la migliore politica per promuovere la ciclabilità nel suo complesso è quella volta a garantire a tale modalità sicurezza e fluidità, quindi realizzare interventi infrastrutturali più o meno ampi, sia per realizzare percorsi riservati, sia per attrezzare i nodi di interscambio modale con i servizi e depositi.
Per la parte infrastrutturale la Regione Marche, come noto, sta già investendo ed anche con la nuova programmazione del POR continuerà a farlo. come con gli accordi assunti con RFI per rilanciare le facility per le biciclette presso le stazioni ferroviarie marchigiane.
Voglio ricordare che tutti i treni nelle Marche sono in grado di trasportare bici gratuitamente e non solo tutto l’anno, nel periodo estivo ci sono anche treni con carrozza dedicata alle bici. Trenitalia è in grado di trasportare 2.000 biciclette al giorno.
Focalizzandosi sui specifici quesiti dell'interrogazione in oggetto si rappresentano anche queste ulteriori iniziative in corso. Con recente delibera di Giunta regionale n. 699 del 22 maggio, la Regione ha lanciato una serie di progetti a valere sul decreto ministeriale 417/2022 “Sharing mobility” in stretta collaborazione con i Comuni e gestori del TPL. I Comuni sono stati invitati a presentare proposte, tra cui progetti che finanzino incentivi tariffarie per soluzioni che prevedono servizi integratiti di TPL e micromobilità elettrica o muscolare (es. bicicletta o monopattino pubblico, ecc.). Per questi progetti sono previsti poco più di 900.000 euro per i prossimi due anni.
Con la recente delibera di Giunta regionale n. 761 del 30 maggio ultimo scorso, la Regione ha stabilito di presentare una propria proposta progettuale al bando statale MAAS for Italy a valere sul sub intervento 1.4.6 del Piano nazionale ripresa e resilienza. La proposta è stata sottoposta al MIT con la partecipazione di numerosi stakeholders regionali, tra cui Università, Comuni, gestori del TPL, Associazioni, ecc. Tra le misure proposte per incentivare la mobilità collettiva e sostenibile, tra cui anche quella legata allo sharing mobility e alla ciclabilità e al turismo, ci saranno sperimentazioni di attività e incentivazione di “gaming” mediante le quali, per mezzo di un'apposita piattaforma, saranno registrati i crediti maturati dagli utenti nei loro spostamenti virtuosi che potranno essere trasformati in premialità e/o riconoscimenti sociali. Il progetto qualora finanziato dal bando statale porterà 2,3 milioni di euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. L'ex Assessore al bilancio parlava in latino, lei ha detto delle cose quasi tutte in inglese, il problema forse è il mio che alla fine della giostra non ho capito se in qualche modo intende o no finanziare questo tipo di intervento.
La mia domanda era semplice e chiedeva: siccome le città sono intasate, l’inquinamento e il traffico stanno diventando sempre più insostenibili nella città di Pesaro, come in tantissime altre città … Ritengo che oltre al sistema delle infrastrutture, che è un progetto iniziato con la Giunta precedente, che oggi si sta cercando di portare avanti … Il tema del treno, la possibilità di far salire la bici in treno era nel contratto di servizio firmato dalla precedente Giunta, la prevedeva, era una delle poche Regioni e mi fa piacere che la nuova Giunta intenda portarla avanti.
Io evidenziavo una cosa sola: ci sono diverse città, ma soprattutto anche altre Regioni che hanno previsto finanziamenti facendo uscire degli appositi bandi per quei Comuni che in qualche modo prevedono delle risorse per incentivare lo spostamento casa-lavoro, casa-scuola, che è il momento clou, in cui c’è più traffico, che sappiamo si concentra al mattino, quanto si va o si esce da scuola o quando ci esce dal lavoro, in tutte le città è così, durante il resto della giornata il traffico è sostenibile.
Abbiamo fatto queste infrastrutture, sono positive, una cosa buona, ma occorre incentivare le persone ed un modo per incentivarle è riconoscere dei soldi perché chi va in bicicletta riduce l'inquinamento, il traffico e indirettamente crea degli effetti positivi anche nei confronti di quei cittadini che decidono di andare in automobile. Non premiamo coloro che vanno in macchina, ma chi va in bicicletta.
Non ho capito se intende fare dei bandi per promuovere l’uso della bicicletta per andare al lavoro o a scuola oppure no. Mi ha fatto una serie di riferimenti, io sono uno concreto: i soldi, il bando, bravo parliamo in italiano, venga qui. Il bando lo fa o no per incentivare la mobilità ciclabile nelle città? Grazie.
Interrogazione n. 814
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Trasparenza in merito allo stato di attuazione dei progetti del P.N.R.R. da parte della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 814 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il portale Easy PNRR Marche, presentato e reso pubblico il 28 aprile 2023, è nato con l'obiettivo di mappare gli interventi sul territorio regionale e di mettere a disposizione degli addetti ai lavori e del pubblico lo stato dell'arte dei progetti il PNRR e del PNC (Piano nazionale complementare) nelle Marche. E’ pertanto, un progetto ideato per facilitare l'attuazione di presidio del PNRR nella Regione Marche ed è composto da due sistemi integrati:
1) un portale che persegue una duplice finalità:
- supportare tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo all'attuazione del piano, con particolare riferimento a soggetti attuatori;
- comunicare al grande pubblico dati sull'impatto del piano nella regione;
2) un sistema di monitoraggio, atto a garantire:
- il presidio di interventi ricadenti nel territorio;
- l'aggiornamento dei dati pubblicati sul portale.
Easy PNRR Marche non risponde ad alcun obbligo di legge, ma è stato progettato e realizzato dagli uffici su richiesta della Giunta regionale, che ha ritenuto prioritario garantire un livello adeguato di consapevolezza e di trasparenza sull'attuazione del PNRR a beneficio della comunità marchigiana.
In questo senso il lavoro è stato impostato e realizzato su base volontaria, da noi, costituendo un esempio di eccellenza e ponendo la nostra Regione come una delle prime in Italia a rendere disponibile un tale strumento.
Mi appaiono un po' pretestuose, Consigliera Ruggeri, queste critiche rispetto ad uno strumento informativo che svolge un servizio, tra l'altro particolarmente apprezzato dalla comunità regionale.
Si evidenzia infatti che, a partire dalla sua pubblicazione, dal 28 aprile fino al 5 giugno scorso, il portale ha avuto 7.238 visualizzazioni pagina e 4.300 visitatori unici/giorno.
Le sezioni del sito più visitate sono state per il 16% quelle del monitoraggio, per il 15% la sezione informativa, per il 13% quella dei bandi e per il 12% la sezione new eventi.
Infine Easy PNRR Marche costituisce un formidabile veicolo di domande in arrivo dal territorio, che costituiscono la base per realizzare un elenco di domande e risposte (faq) a disposizione del pubblico dei soggetti attuatori degli interventi.
Tenendo conto dell'impostazione innovativa e sperimentale del progetto ed al fine di rispondere alla richiesta dell’interrogazione relativa tempistica delle ulteriori implementazioni di funzioni aggiuntive, si riportano di seguito le caratteristiche attuali ed i prevedibili sviluppi per entrambe le sezioni Easy PNRR Marche.
Principali funzioni attualmente già disponibile a sezione del portale:
- raccoglie, sistematizza e semplifica il quadro di riferimento tecnico, normativo e strumentale che compone il contesto di riferimento del Piano;
- è dinamico, si aggiorna di continuo con automatismi garantiti da collegamenti a banche dati nazionali e regionali:
- contiene guide e materiale di supporto per i soggetti attuatori e sezioni dedicate a cura della Regione che si arricchiscono con l'evolvere del Piano e delle esperienze.
In riferimento alle previste evoluzioni del portale. per le quali gli uffici sono già al lavoro:
- valorizzazione di ciò che il progetto 1.000 esperti mette a disposizione e produce in termini di supporto strumentale, con la possibilità di contattare un esperto e di prenotare un appuntamento con lui. oltre alla pubblicazione di faq che traducono i pareri di esperti;
- - sistema di monitoraggio delle attività degli esperti: ente che richiede assistenza, Cup e criticità (in back en, con accesso riservato);
- - integrazione tra domande ingresso del portale e lavoro degli esperti settoriali.
Per quanto riguarda le funzioni già disponibili sulla sezione del sistema di monitoraggio (che ha una parte di accesso libero ed una parte ad accesso riservato) esse sono:
- integra ed elabora i dati di fonte ReGis con informazioni interne alla Regione;
- prevede aggiornamenti periodici di dati estraibili dal sistemare ReGis, dati su specifiche richieste a SOGEI/MEF, incroci con le altre banche dati e la verifica e l'alimentazione di campi specifici da parte dei dipartimenti regionali;
- comprende un sistema di back-end per la visualizzazione, l'elaborazione di reportistica per tipologie di committenza (direzione strategica e stakeholders).
Anche in questo caso gli uffici sono già al lavoro per una serie di evoluzioni che garantiranno funzioni aggiuntive al sistema di monitoraggio:
- messa a punto del sistema di monitoraggio allo stato attuazione, con particolare attenzione a numero progetti per missione e componente (localizzati nel territorio) …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che però non mi soddisfa assolutamente. Mi permetta una battuta, anche se ho scoperto in questi giorni che gli uomini di destra mal sopportano le battute, mi viene da dire che la metà delle visualizzazioni che ha avuto il portale sono mie perché costantemente mi sono messa a guardarlo da quando l’avete annunciato con grandi conferenze stampa ed in pompa magna. Dal giorno in cui è stato messo on line a ieri che cosa avete messo su? Vogliamo dire che la maggior parte dei dati sono link al sito nazionale e al sito “Italia domani”. Al cittadino ed a me che sono Consigliera regionale ed anche cittadina di questa regione interessa sapere a che punto siamo con il cronoprogramma, a che punto è l'aggiornamento dell'attuazione dei singoli progetti, e tutto questo non c’è sul portale Easy PNRR delle Marche e secondo me è grave.
Va bene l’autocelebrazione in conferenza stampa, ma purtroppo il mezzo non è all’altezza della propaganda. La sua risposta anche questa positiva, ci mancherebbe altro che lei non faccia così, va a finire che cozza con la realtà.
La realtà è che questo sito che avete fatto è inutile perché il sito italiano già esiste, “Italia domani”, avete solo collegato i link. Lei dice che sono tutti volontari e non c’è stato l’uso di risorse aggiuntive, forse se volevate fare una cosa fatta bene avreste potuto prevedere la spesa di un po’ di soldi per mettere a disposizione della comunità un servizio utile, che così non è.
Vorrei anche dire che purtroppo è stata bocciata dall’Ufficio di Presidenza la nostra proposta di istituire una Commissione speciale, dicendo che era inutile, nonostante la preveda il regolamento, perché esistono già le Commissioni ordinarie.
Tutto ciò è avvenuto due mesi fa quando c’era lo stallo delle Commissioni.
Sul PNRR c’è un deficit di trasparenza da parte della Giunta, che a noi allarma parecchio. Avrei gradito che quella richiesta sottoscritta anche dai Consiglieri di maggioranza fosse approvata dall’Ufficio di Presidenza e fosse arrivata per la discussione in Aula. Grazie.
Presidenza del Presidente
Andrea Biancani
Interrogazione n. 837
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri, Casini
“Stato soluzione problema Casa Rossa di Ancona”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 837 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione è sviluppata sui vari capitoli, do lettura delle risposte.
In merito ai risultati circa la vulnerabilità sismica dell'edificio - chiede l'interrogante - la risposta è che sono stati affidati i servizi di ingegneria inerenti il progetto di miglioramento sismico, che hanno confermato, tra l'altro, le diagnosi precedentemente effettuate di un giudizio di inagibilità del plesso.
La seconda domanda in merito alle soluzioni che sono state poste in essere e la loro tempistica, la risposta è che l'evento sismico è stato riscontrato il 9 novembre 2022 ed ha interessato l'intero territorio marchigiano. L’unità operativa complessa patrimonio nuove opere dell'Area vasta 2 ha effettuato la ricognizione presso le strutture sanitarie di proprietà, in occasione di questi sopralluoghi eseguiti si è rilevato un importante quadro … della struttura denominata “Casa rossa” e gli interessati ai fini cautelativi sono stati allontanati dalla stessa.
Ad oggi è stato consegnato il progetto esecutivo ed è stato pubblicato l'avviso esplorativo di manifestazione di interesse per l'affidamento dei lavori. La scadenza dell’avviso è fissata alla data odierna, 20 giugno 2023.
A valle della relazione del progetto esecutivo, riferisce l'Azienda, si è quindi definito l'impegno di spesa complessivo e necessario per interventi di messa in sicurezza e miglioramento sismico della struttura. La spesa è stata individuata in 350.000 euro, comprensiva dei servizi di ingegneria inerenti la progettazione e la direzione lavori.
L'invio delle lettere di invito è programmato per la fine di questo mese, seguiranno le operazioni di gara e si presume che la conclusione dei lavori possa avvenire entro il mese di novembre del corrente anno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non sono soddisfatto della risposta. Già in una precedente interrogazione, anche la Consigliera Ruggeri ne ha presentata una su questo tema, lei aveva detto che entro febbraio avremmo avuto la relazione sulla vulnerabilità sismica, oggi non c'è e ci parla di questa relazione, dopo la nostra ulteriore interrogazione.
E’ evidente che i tempi stanno slittando pericolosamente a danno dei ragazzi perché ricordo che sette ragazzi, da quando la Casa Rossa è stata chiusa, sono tornati a casa, nelle loro famiglie e altri nove si trovano a vivere, e lo sottolineiamo ancora una volta nell’interrogazione, in un edificio non adatto, in cui sono stati visti ratti, muri pieni di muffa, pericolose vetrate, servizi in condizioni precarie e tanto altro.
E’ chiaro che questo rischia di portare una costante regressione dal punto di vista psichiatrico e psicologico i ragazzi e crea allarme nelle famiglie che tanto si stanno prodigando per i loro figli ed i loro familiari.
Questa sua risposta procrastina la risoluzione del problema, vanno bene i lavori da fare, speriamo il presto possibile, novembre è una data molto molto in là ed è solo presunta, ma è altrettanto vero che serve, e lo dico proprio col cuore, una soluzione temporanea che salvaguardi dal punto di vista psicologico, psichiatrico e di vivibilità di questi ragazzi.
La situazione in cui vivono non è più accettabile, le chiedo, al di là della formalità dell'interrogazione, di prendere provvedimenti al più presto per trovare una soluzione temporanea, magari anche d’accordo con il Comune, per dare risposte adeguate ai giovani e alle loro famiglie. Grazie.
Interrogazione n. 786
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Raddoppio linea ferroviaria Orte-Falconara”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 786 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione i Consiglieri chiedono se si ritiene ancora valida la collocazione del raddoppio ferroviario Orte-Falconara all’interno del PNRR e altri quesiti sui tempi e sulle fonti di finanziamento.
In relazione a quanto richiesto si significa quanto segue.
A seguito della determinazione del Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici è stato pubblicato in data 13 giugno 2023, qualche giorno fa, il bando per la gara europea relativo alla progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Genga-Serra San Quirico sulla linea Orte–Falconara. Trattasi del lotto finanziato principalmente con i fondi del PNRR 438,44 milioni di euro, a cui si aggiungono 6,56 milioni di euro del contratto di programma 2022/2026 per un totale di 445 milioni di euro.
Per quanto riguarda le valutazioni in merito alle tempistiche e alla tipologia di fondi previsti, prendiamo atto che le stesse devono ritenersi assorbite dalle determinazioni già assunte dal Comitato speciale del Consiglio superiore dei lavori pubblici e da Rete ferroviaria italiana, che ha bandito la gara.
In ogni caso la Regione Marche, come già avvenuto in altre circostanze, stante la strategicità dell’opera, è disponibile a valutare, ove ritenuto necessario da Rete ferroviaria italiana, la rimodulazione delle fonti di finanziamento. Idonea la messa a terra di ulteriori risorse per il completamento di un intervento infrastrutturale che avvicini il capoluogo regionale alla capitale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Assessore, la nostra interrogazione era molto precisa rispetto ad un'opera che lei ha definito strategica per il nostro territorio. Le ricordo che è inserita nella Missione 3 “Infrastrutture e mobilità sostenibile”, è l'unica, l'unica infrastruttura che riguarda la Regione Marche dentro l’allora Recovery fund e oggi nel PNRR. Per noi lo è sempre stata, tant'è che quando nel 2020 capimmo che non c'era margine per individuare come fonte di finanziamento dell'allora Recovery fund le strade, nelle infrastrutture non erano previste le strade, tutto il nostro sforzo si concentrò sulla Orte-Falconara con un rapporto molto proficuo con il Ministro dell’economia e delle finanze, che determinò un capitolo di 573 milioni di euro dedicato a questa importante infrastruttura.
Perché, Assessore, l’interrogazione? Tant’è che lei oggi ci rassicura dicendo che è partita la gara europea per la progettazione esecutiva del tratto Genga-Serra San Quirico-Ancona per un importo complessivo di 438 milioni di euro.
La preoccupazione nostra arriva da una dichiarazione formale del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti in visita nella nostra Regione, che con fare molto deciso ed stentoreo ha detto che riteneva l'opera non compatibile sul piano temporale con i tempi imposti dal PNRR per la rendicontazione, che è, ricordo a tutti, il 31 marzo 2026, quindi quell'opera poteva essere ridiscussa.
Ci sono state anche iniziative che il Partito Democratico ha…
Interrogazione n. 833
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Pericolo fallimento del Pnrr nella sanità delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 833 del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Trovo fuori luogo le parole usate in questa interrogazione “Pericolo fallimento PNRR nella sanità delle Marche”, è necessario precisare che quando si usano queste frasi bisogna poi anche poterle documentare.
Mi dispiace, quindi, che si vada così all'arrembaggio con delle interrogazioni senza sapere esattamente di che cosa si tratta.
Devo subito confutare il titolo di questa interrogazione perché il PNRR è uno strumento straordinario di investimenti della nostra Regione ed i tempi che sono in via di esecuzione sono verificati e controllati giorno per giorno, mese per mese, dal soggetto attuatore che è il Ministero della salute.
Non c'è nessun tipo di ritardo da parte della Regione Marche perché gli investimenti che sono stati previsti seguono l'iter prestabilito. E’ stato superato persino lo scoglio dell'aumento dei costi sul PNRR del 30%, i materiali in edilizia sono cresciuti dallo scorso anno, sono stati fatti dei nuovi calcoli, risistemati i finanziamenti e siamo in presenza di un percorso che è garantito dalle verifiche che sono fatte dal soggetto attuatore nazionale.
C’è da tener conto del fatto che per il triennio 2021/2024 le Marche stanno seguendo un percorso dedicato in una graduatoria di interventi che prevedono finanziamenti che hanno visto finora la Regione ricevere tutte le anticipazioni a fronte di un calendario di interventi e di lavori che sono verificati giorno per giorno e settimana per settimana.
Vorrei concludere questa mia risposta all’interrogazione per ringraziare tutti i dirigenti che si stanno occupando del Piano nazionale di ripresa e resilienza e confermare che la nostra Regione è perfettamente in linea con i tempi, non c'è più pericolo di fallimento o di deragliamento degli interventi che sono programmati.
Ritengo anche di ringraziare per la sensibilità con cui l'Unione europea nel periodo post Covid concede all'Italia questa grandissima opportunità per far ripartire l'economia del nostro Paese con circa 60 miliardi di finanziamento a fondo perduto e gli altri finanziamenti con tassi agevolati, che sono molto al di sotto dell'interesse previsto sul mercato.
Mi piace ricordare che questo è un percorso che mette l'Italia al centro dell'Europa e l'Europa guarda al nostro Paese con grande sensibilità.
In questa mia risposta non posso sottacere che se ci dovessero essere dei ritardi causati da qualunque ente a livello nazionale, si pregiudicherebbe il finanziamento dell'intero ammontare del New Generation EU dell’Unione Europea, ma c'è una particolare attenzione sia da parte degli organi di indirizzo politico, sia da parte dei dirigenti che si occupano del PNRR perché lo slittamento, il fallimento di un solo progetto mette a repentaglio l'intero sistema.
Concludo questo mio intervento per ringraziare tutti i dirigenti del Servizio salute della Regione Marche che si stanno occupando del PNRR perché in questo caso la Regione Marche sta procedendo secondo i tempi stabiliti dalla milestone delineata dal soggetto attuatore che è il Ministero della salute. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Buongiorno a tutti, un saluto ai colleghi Consiglieri, al Vicepresidente Biancani e soprattutto agli uffici. Oltre agli uffici che lavorano con noi stamattina, in particolar modo voglio ringraziare gli uffici che hanno preparato la risposta all’Assessore Saltamartini.
Nel titolo di testa l’Assessore ha sottolineato la parola ”fallimento”, ma io vorrei evidenziare le parole: “stimolante”, “criticità” ,“tempo”, tre parole chiave di questa interrogazione.
Con questa interrogazione il nostro gruppo ha voluto portare all'evidenza di tutti marchigiani, anche dei marchigiani della provincia di Pesaro … Guardo il collega Consigliere Serfilippi, guardo quell’area, vedo alcuni gesti ed atteggiamenti. E’ un tema scomodo quello del PNRR per i tempi, le criticità, per lo stimolo che dobbiamo dare ai cittadini marchigiani.
Le tante criticità presenti nel sistema sanitario hanno visto importanti riforme, come l'investimento a beneficio di cittadini, quindi questa occasione non deve andare persa.
Siamo in parte soddisfatti perché siamo riusciti a stimolare - prima parola chiave “stimolante” - gli uffici a preparare questa risposta. Ma la risposta non la vogliamo noi come gruppo Rinasci Marche o i 17.265 che hanno votato il gruppo Rinasci Marche, noi lavoriamo per i cittadini marchigiani, che oggi da questa interrogazione hanno appreso alcune informazioni.
Non volevamo evidenziare nessuna parola distruttiva, come quella del fallimento, non avevamo nessuna intenzione, era solo per stimolare e far capire ai marchigiani le criticità, la carenza del personale medico e sanitario in maniera trasparente.
Mi rivolgo a lei, Assessore, e le chiedo attenzione perché questa interrogazione è propositiva, serve da stimolo, a far crescere una sanità che vede il ruolo delle farmacie, dell’infermiere di famiglia ed alcuni compiti che in ambito medico sono ingessati.
Lontana da noi l'idea di usare una parola come “fallimento”, sono il primo a volere questo Piano in azione, sono un infermiere, un operatore, e vorrei che la sanità funzionasse adeguatamente e questa è una grande occasione, non un fallimento.
La ringrazio, Assessore, siamo parzialmente soddisfatti. Grazie.
Interpellanza n. 20
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Riforma settore emergenza-urgenza: politica del governo regionale in materia di riforma dell’accesso alle cure urgenti, di riduzione della pressione dei pronto soccorso e valutazione Giunta sull’iniziativa adottata dalla Regione Emilia Romagna riguardo la realizzazione dei CAU-Centri di Assistenza e Urgenza”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 20 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente, grazie per avermi dato la parola.
Oggi questo è un tema ricorrente e ringrazio l’Assessore Saltamartini se vorrà avere la pazienza di discuterne qui pubblicamente perché i cittadini e le categorie sono molto preoccupati e questo è un ottimo momento proprio perché, come poc'anzi sottolineato, siamo nella discussione del Piano socio-sanitario.
Sappiamo tutti che una delle problematiche più urgenti e pesanti della sanità regionale e nazionale riguarda l'eccessiva pressione sui pronto soccorso. Dobbiamo trovare delle soluzioni quanto mai opportune e soprattutto urgenti per quanto riguarda i tempi d’attesa.
Siamo tutti andati nei nostri pronto soccorso e abbiamo visto quanto lavorano i nostri operatori, quanta carenza di personale esiste e quanta richiesta di interventi (anche con codici di minima urgenza,)c’è nei nostri ospedali.
In sede ministeriale e in sede di Conferenza Stato-Regioni sono allo studio degli interventi di riforma del sistema di emergenza-urgenza volti a ridurre le pressioni di cui ho parlato prima, attraverso delle modifiche al sistema di accesso alle cure urgenti.
La maggior parte degli accessi al pronto soccorso riguarda codici bianchi o verdi, in notevole percentuale accessi impropri che non hanno bisogno di ricovero e avrebbero potuto essere gestiti in modo diverso da altre strutture, alleggerendo di conseguenza il lavoro e la pressione sui pronto soccorso, riducendo per tutti, di fatto, i tempi di attesa.
In alcune Regioni si sta già intervenendo in questo senso, come ad esempio nella nostra vicina Emilia-Romagna, dove nei giorni scorsi è stata firmata un'intesa tra la Regione e la Federazione medici di medicina generale, secondo la quale le guardie mediche, ora medici di continuità assistenziale, opereranno in equipe nei centri di assistenza medica per le urgenze su base territoriale, che la Regione Emilia-Romagna sta realizzando.
Tale intesa individua due canali ben distinti, le urgenze a bassa complessità, che risulteranno in capo a quelle che abbiamo sempre chiamato LE “guardie mediche” ed in via subordinata e volontaria ai medici di famiglia, lasciando in capo al pronto soccorso, 118 e Dipartimenti di emergenza-urgenza e accettazione presso gli ospedali le emergenze di complessità media o elevata.
I luoghi fisici dove saranno gestite tali urgenze a bassa complessità saranno i cosiddetti CAU, Centri di assistenza urgenza, delle strutture da realizzare in modo capillare e diffuso sui territori, almeno una per distretto, dice la proposta dell’Emilia-Romagna, proprio a garantire la copertura per tutta la popolazione regionale, con attenzione particolare alle zone non urbane o alle zone meno popolate, istituite preferibilmente presso le case della comunità, facendo riferimento alla discussione poc'anzi conclusasi sul PNRR, ed anche in locali idonei messi a disposizione dalle Aziende sanitarie o dagli enti locali, oppure ottenuti dalla riconversione di pronto soccorso e punti di primo intervento, oppure attivati presso gli ospedali territoriali di prossimità sprovvisti di DEA.
Questi centri saranno attivi sette giorni su sette, con l'obiettivo di coprire le ventiquattr'ore in rapporto al volume di attività previste alle esigenze specifiche dei territori.
Risulta utile adottare anche nella Regione Marche, nel contesto della riforma del sistema di emergenza-urgenza, di cui tante volte in quest'Aula abbiamo parlato, iniziative atte a ridurre la pressione sui pronto soccorso e più in generale a realizzare modifiche al sistema di accesso alle cure urgenti, riducendo i tempi di attesa e facilitando le modalità di accesso per i pazienti interessati.
Perché questa interpellanza? Per sapere dalla Giunta regionale, in particolare dall'Assessore alla sanità, quale sia la posizione della Giunta rispetto alla riforma del settore emergenza-urgenza, con particolare riferimento alla gestione di queste criticità che più volte abbiamo sottolineato, in particolare riguardo agli interventi a bassa complessità. Quale sia la posizione anche rispetto a questa soluzione appena adottata dalla Regione Emilia-Romagna e quali iniziative intende adottare al tal fine per andare incontro ad una soluzione di questo problema, proprio in vista della…
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Vorrei subito precisare, in merito a questa interpellanza, la necessità che gli interventi in materia sanitaria siano coordinati e realizzati nell'ambito delle strutture di programmazione. Molto spesso in quest'Aula i Consiglieri presentano delle interrogazioni chiedendo interventi riorganizzativi, o addirittura una programmazione sanitaria, che non possono trovare luogo in relazione ad una risposta ad un atto ispettivo.
Chiedo a tutti i colleghi, in particolare all'interpellante se queste riflessioni possono essere trasfuse nel Piano socio-sanitario, che è l'atto di programmazione tipico di questo tipo di attività.
Premesso questo, occorre rilevare che il problema dell'accesso improprio nei pronto soccorso è stato statisticamente ben individuato perché dagli atti allegati al Piano socio-sanitario emerge come nell'anno di studio della domanda sanitaria della nostra Regione si sia cristallizzato il principio per cui 200.000 marchigiani hanno avuto accesso al pronto soccorso della nostra Regione con codici bianchi e verdi su una popolazione di 1,5 milioni di abitanti, c'è questo dato, per cui una larga fetta della popolazione va al pronto soccorso.
Probabilmente la risposta del perché va al pronto soccorso deve essere individuata nella carenza dei servizi territoriali e questo è un tema che è stato già affrontato sia in quest'Aula sia dai provvedimenti ministeriali, allorquando con il decreto ministeriale n. 77 dello scorso anno e con i fondi del PNRR sono state individuate le misure di intervento sulla sanità del territorio, attraverso la costituzione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali.
Che cosa stiamo facendo prima che il Piano di potenziamento della sanità territoriale possa produrre i suoi effetti, data individuata nel 2026?
Nella nostra Regione abbiamo già avviato un percorso per far sì che nei pronto soccorso ci possa essere un sistema a doppio binario, i codici bianchi e verdi possono essere affrontati e valutati da medici che hanno una corsia solo per i codici bianchi e verdi, mentre per le situazioni di vera emergenza il pronto soccorso funziona in quella direzione.
Questo esperimento è già stato avviato e sta andando avanti da settimane. Era partito nell'ospedale Civitanova Marche e si sta estendendo a tutti i pronto soccorso della regione, doppio binario. Le persone con problemi davvero di pronto soccorso, con codici arancioni e rossi, hanno la priorità su tutto il resto, i codici bianchi e verdi sono esaminati in strutture parallele a quelle del pronto soccorso.
In seconda analisi, la novità che si registra in queste settimane è che, a fronte della carenza di medici e della carenza nella programmazione di medici, le prestazioni aggiuntive di medici e dei sanitari del 118 e del pronto soccorso possono essere remunerate, come abbiamo già detto nella precedente interrogazione, con 100 euro l'ora per i medici e con 50 euro per gli infermieri e questo ci consente di aumentare i turni di lavoro dei medici del pronto soccorso e garantire la copertura di tutta la domanda. In questa direzione ci sono degli interventi con i sindacati dei medici di medicina generale del comparto sicurezza per poter garantire questo tipo di prestazione.
Per quanto riguarda il potenziamento dei servizi territoriali voglio anche aggiungere che domenica inaugureremo una struttura ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, in cui mettiamo in campo una serie di tecnologie che fanno sì che i medici di medicina generale potranno avvalersi di un'infermiera e di tecnologie (holter pressorio, holter cardiaco, pot per l’esame del sangue), una serie di strumentazioni che possono aiutare in via preventiva l'analisi e soprattutto l'individuazione di alcune patologie, scongiurando l'accesso nel pronto soccorso.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona Lupini. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta e credo che questa interpellanza sia una buona occasione proprio a ridosso della discussione del Piano socio-sanitario, che abbiamo atteso perché è uno strumento di potenziamento, riorganizzazione, soprattutto programmazione dei servizi socio-sanitari della nostra Regione.
E’ un tema fondamentale quello della pressione sui pronto soccorso, sull’emergenza-urgenza, ben vengano le disquisizioni in Aula, il confronto, soprattutto con le categorie, e le proposte di soluzioni, anche confrontandoci con le Regioni che hanno già iniziato questo percorso.
Il discorso dei codici bianchi e verdi mi sembra molto rilevante, anche nei numeri che lei stesso ha verbalizzato, ed un sistema a doppio binario andrà sicuramente strutturato, implementato e studiato a fondo.
La carenza di personale è un tema che si fa molta fatica a risolvere, anche qui bisognerà porre in essere tutte le misure per poter arginare questa situazione, che non è solo della nostra Regione, ma una questione di respiro nazionale.
Chiederei di poter avere la risposta scritta, sarebbe utile, così da poter fare una riflessione, un ulteriore confronto con chi sta attendendo molto il Piano socio-sanitario, soprattutto per la riforma del sistema di emergenza-urgenza.
Sono sicura che in Commissione avremo molte occasioni per riflettere su questi punti, continuando a portare dei contributi fattivi e delle proposte di miglioramento. Grazie.
Interrogazione n. 848 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Progetto Ciip - Captazione d’acqua dal fiume Tenna”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 848 – a risposta immediata – del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ci riferiamo ovviamente a quanto, dopo il sisma del 2016, siano cambiate alcune captazioni. Alcune sorgenti a causa di quel sisma, particolarmente nelle zone dell’Ato 5, hanno modificato la quantità di approvvigionamento che proveniva da alcune fonti e da alcune sorgenti. Di conseguenza tra gli interventi proposti per ovviare a queste disfunzioni c'è l'interconnessione dei sistemi acquedottistici delle Ato 3, 4 e 5, il famoso anello dei Sibillini, fare in modo che alcune fonti d'acqua, che sono oggi su altri territori, vengano connesse con quelle di quei territori dove l'acqua è venuta mancare.
In particolare, nell'allegato 1 è stato finanziato “Intervento sollevamento Tenna e linea fino a potabilizzatore di Casa Cantoniera” per 7.250.000 euro, sui 9.900.000 di costi previsti per l'intervento.
Nell’allegato 2 sono stati finanziati gli interventi Linagerosa potabilizzatori Casa Cantoniera e in questo caso i fondi previsti sono 23.000.000 su una stima di 26.500.000 euro, parliamo di somme molto consistenti.
A seguito dell'istanza della società Ciip, che gestisce nel lato 5 il servizio idrico, il 6 settembre 2022 l’Ato 5 ha avviato i procedimenti per approvare i progetti definitivi, rilasciando il relativo titolo abilitativo e convocando l'apposita Conferenza dei servizi. La Conferenza dei servizi è stata convocata in forma semplificata e in modalità asincrona, con nota pec dell’Ato 5 del 23 agosto 2023 e si è conclusa in data 4 novembre 2022. Successivamente sono stati acquisiti tutti gli adempimenti e le richieste della Conferenza dei servizi ed ulteriori pareri e contributi pervenuti dopo la conclusione della stessa. Ad esempio, il Genio Civile Marche sud ha rilasciato il proprio contributo con nulla osta al vincolo idrogeologico e parere favorevole.
Al fine di poter finanziare integralmente i suddetti interventi l’Ato 5 ha aggiunto al proprio Piano d’ambito, articolo 149 del 17 novembre 2022, un ulteriore allegato con delibere, specificando il costo complessivo aggiornato delle suddette opere, di 66.620.000, dei quali sono finanziati attualmente 30.250.000 euro.
Si ricorda che fanno parte dell’Ambito e partecipano alle relative deliberazioni i Comuni ricadenti nello stesso, nonché la Provincia di Ascoli Piceno e di Fermo. La deliberazione …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Premetto un apprezzamento, ho grande stima e considerazione del Presidente della Ciip, del quale mi taccio di essere amico. Un Presidente che ha fatto e sta facendo molto bene, che fa il suo mestiere.
Qui però il tema sono le autorizzazioni regionali.
La domanda rispetto alla quale l’Assessore Aguzzi, che ringrazio, non ha risposto è se in relazione al progetto di captazione le autorizzazioni concesse ed i finanziamenti assegnati siano conformi, sicuramente lo saranno, e compatibili con le disposizioni legislative nazionali ed europee.
Ci torneremo - purtroppo con le interrogazioni a risposta immediata bisogna fare una sola domanda - perché qui stiamo parlando di una captazione di 200 litri di acqua al secondo dal fiume Tenna, immessi in rete per raggiungere la costa.
Il primo aspetto è: perché per mitigare il rischio di crisi idrica nell’ascolano si preleva dal fiume Tenna, che è di competenza del territorio della provincia di Fermo, e non si preleva dal fiume Tronto oppure dal fiume Gerosa? Questo è il primo aspetto da chiarire. L’altro è il motivo perché il gestore dice che è stato autorizzato a prelevare 200 litri al secondo per sei mesi, però ne preleverà soltanto 100 per cinque giorni. Ma se non c'era questa necessità perché è stato autorizzato il progetto? Se è stato autorizzato per una necessità ulteriore allora non è tanto compatibile perché è un progetto che ha delle ripercussioni sull'ambiente. Ed infine, perché non è stato preso in considerazione il progetto ...
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Lei sa che io non approfitto più di tanto, però sull’ordine dei lavori vorrei invitare lei e i Capigruppo a rivedere questa situazione, non si capisce perché l'Assessore deve avere quattro minuti e l’interrogante due.
Capisco che bisogna interrompere per la funzionalità dell’Aula e avete ragione, almeno lasciamo alla discrezionalità del Presidente del Consiglio regionale la possibilità di far terminare il periodo, altrimenti è un danno al diritto e dovere di informazione nei confronti dei cittadini.
Cosa facciamo a fare l’interrogazione a risposta immediata se l'Assessore da una parte non può terminare il periodo e dall’altra l'interrogante non può terminare il proprio.
Cerchiamo di rivedere un po' di flessibilità di almeno 30 - 40 secondi. Grazie.
PRESIDENTE. Prendo atto della lamentala del Consigliere Cesetti.
Interrogazione n. 830
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Stabilimento Bakery di Fermo – zona Girola”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 830 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Su questa vicenda ci sono stati molti incontri da parte mia e dei miei dirigenti sia con le parti sindacali dei lavoratori che con la proprietà dell'azienda. Azienda che contava all’inizio di questa situazione circa 60 lavoratori diretti e 100 lavoratori interinali. Immediatamente dopo l'incendio l’impresa ha attivato la cassa integrazione ordinaria per 13 settimane, rinnovata poi per altre 13, attualmente la CIGO scade il 23 luglio, ma l’azienda – volendo - può usufruirne al massimo fino a metà gennaio 2024 ed è probabile che ciò avvenga da quanto è intercorso nei colloqui. Nel frattempo, qualora fosse necessario, potrà usufruire della cassa integrazione straordinaria per crisi per ulteriori massimo 12 mesi.
I rappresentanti aziendali confermano che stanno lavorando per sistemare lo stabilimento di Fermo nel più breve tempo possibile e che l'azienda ha intenzione di ripartire a pieno regime entro la metà del 2024.
Attualmente il numero indicato di 60 unità di lavoratori diretti si è ridotto di poche unità, a seguito di dimissioni volontarie, parrebbe, e perché il personale è stato redistribuito, in parte è rimasto in forza presso lo stabilimento di Fermo, che comunque è operativo, se non a pieno regime, ed in parte opera presso gli stabilimenti di Salerno e Forlimpopoli. E’ stata ridistribuita una parte di lavoratori che è attualmente attiva, non sono tutti in cassa integrazione.
Per quanto riguarda gli interinali continuano a lavorare a Fermo una cinquantina di persone, una quindicina sono andate a Forlimpopoli, gli altri hanno trovato nuovi e si sono resi disponibili a tornare in Bakery qualora le condizioni lo permetteranno.
L'azienda confida che, data la particolarità e la qualità dei lavoratori dello stabilimento del fermano, la qualità della manodopera sul territorio, una volta sistemata la parte infrastrutturale produttiva lesionata all'incendio, tornerà a garantire i medesimi livelli occupazionali pre-incendio con ritorno a Fermo anche dei lavoratori attualmente spostati a Salerno e Forlimpopoli. Questo è quello che dice la proprietà attualmente.
Per quel che riguarda la questione relativa all’Arpam, la stessa è intervenuta successivamente a quanto è successo, l’intervento è stato tempestivo, la qualità dell'aria già il giorno successivo è stata ritenuta nella normalità, senza alcun eccesso; anche le acque sono state monitorate e non c’è stata l’esigenza di emettere ordinanze. Sia l’aria che l’acqua erano a posto.
Per quel che riguarda i materiali abbancati, come lei ha segnalato nell’interrogazione, l’Arpam ha fatto presente al Comune questa particolarità, che si è detto attivo per quel che riguarda una potenziale rimozione o verifica dello stato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Aguzzi e mi dichiaro abbastanza soddisfatto della risposta che denota, per fortuna, un’attenzione ai lavoratori dello stabilimento Bakery.
Dopo un primo interessamento positivo dell'Assessore Aguzzi era sceso un po' l'oblio, oggi apprendiamo che le procedure sono in atto, quella della cassa integrazione, come apprendiamo con soddisfazione che l'azienda intende ripartire in quella realtà.
E’ molto importante che vengano salvaguardati i livelli occupazionali, il tutto ci tranquillizza e io invito l’Assessore Aguzzi ad insistere affinché, magari con il sostegno della Regione Marche nel tempo che ci vorrà, tutti i livelli occupazionali siano salvaguardati in questo importante stabilimento.
Per quel che riguarda l'aspetto occupazionale è positivo quello che ci viene oggi riferito, magari l’Assessore Aguzzi mi consegnerà la risposta, se è possibile.
Poi c’era il tema ambientale e la domanda era se il sito industriale interessato dall’incendio, per il quale era stata allertata l’Arpam, è stato oggetto di monitoraggio ambientale, quali azioni sono state adottate e quali si intendono adottare al fine di garantire la salubrità ambientale della zona coinvolta, perché dopo un incendio è evidente che ci possono essere dei problemi. Anche il Sindaco di Fermo a quel tempo dichiarava che dopo un mese avremmo avuto qualche informazione in più sul futuro immediato dell'area.
Assessore Aguzzi, ho fatto l'interrogazione perché ho ricevuto delle segnalazioni, ho qui una e-mail, di cui taccio il nome, con la quale alcuni cittadini segnalano delle carenze ambientali a seguito dell’incendio nei pressi della zona dello stabilimento. Mi permetto di insistere affinché l’Arpam e lo stesso Servizio sanitario regionale, attraverso i servizi di prevenzione, dispongano un monitoraggio sull'area per vedere se le condizioni di salubrità ambientale dopo l'incendio siano state salvaguardate e vengano attualmente salvaguardate. Questa è una raccomandazione che voglio fare in quest'Aula. Grazie.
Interrogazione n. 775
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Emergenza rivisitazione dei criteri degli aventi diritto al contributo per lo smaltimento dell’amianto”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 775 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. I Consiglieri pongono alcuni quesiti.
1) come intende lavorare il Gruppo tecnico regionale prevenzione amianto per provvedere alla mappatura completa della presenza di amianto sul territorio.
La mappatura regionale dei materiali contenenti amianto, prevista dal Piano regionale amianto, approvato con delibera di Giunta regionale n. 3496 del 30 dicembre 1997, è stata effettuata ed ha riguardato le imprese, che hanno utilizzato e svolto attività di smaltimento di amianto, e gli edifici con presenza di manufatti contenenti amianto (edifici pubblici, locali aperti al pubblico).
Per quanto riguarda gli edifici privati era stata a suo tempo valutata la fattibilità di mappatura, ma è assai complicata e non è ancora possibile. Da una verifica fatta con attuali normative in nessuna Regione italiana ad oggi è stata fatta una mappatura completa delle residenze private. Questa non è una motivazione “mal comune mezzo gaudio”, però di fatto mette in evidenza le difficoltà nel redigere un Piano così preciso riguardante tutte le strutture private.
Il Gruppo tecnico regionale promuoverà comunque un confronto, si è preso questo impegno dopo un incontro che c'è stato tempo addietro, lo scorso 28 aprile. Un tavolo di confronto con i portatori di interesse, chiesto anche dalle forze sindacali che saranno coinvolte su questo punto.
Per quel che riguarda i punti 2) e 3), richiamando l'oggetto della legge regionale 14/2020, non si può non rilevare come la stessa si ponga delle finalità di intervento dentro il limitato ambito di azione della “rimozione e smaltimento di piccoli quantitativi di rifiuti contenenti amianto”, peraltro coerentemente con lo stesso massimale di contributo di 2.000 euro previsto dalla stessa legge all’articolo 2, comma 3.
Più che rivisitare i bandi, occorrerebbe rivisitare la legge perché di fatto così come è stata redatta …, premetto che noi l’abbiamo ereditata, non è in senso critico, è stata fatta dall’amministrazione precedente. Io emisi un bando basandomi su quella legge ed abbiamo visto che non è andato a buon fine, non c’è stata una grande adesione.
Quella legge è stata predisposta e prevista per piccoli quantitativi, appare pertanto coerente a parere mio l'esclusione dai benefici, a norma dell’articolo 2), la limitazione ai soli fabbricati ad uso residenziale e l'esclusione degli immobili ubicati in zone omogenee D (produttive) ed E (agricole), dove l'entità del contributo non sarebbe significativa in termini incentivanti. Questo per riprendere quello che ho detto prima. La legge è nata per favorire la rimozione di piccoli quantitativi, inadeguata per estenderla alle zone, così come viene suggerito dall'interrogante.
Con l'occasione si segnala anche un refuso al punto 2 dell'integrazione, reiterato anche al punto 3, poiché gli interventi nelle zone omogenee C sono consentiti dalla legge ed erano previsti dal bando. Le zone omogenee C sono quelle di espansione, le zone omogenee D sono quelle di insediamento produttivo, mentre le zone omogenee E sono quelle agricole. C’è stato un errore nel legare le lettere alle singole normative e mappature.
Qui non è tanto da predisporre un bando in maniera diversa, occorrerebbe rivisitare la legge, altrimenti un bando con questo tipo di normativa non consentirebbe le attività che ci vengono suggerite. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta, ha capito il significato di questa interrogazione, che tende a mettere in luce una vera e propria esigenza, che è sempre più avvertita da tutto il territorio, quella di avere dei contributi per lo smaltimento dell’amianto. Purtroppo nell’ultimo bando i contributi sono risultati quasi persi, oserei dire stanziati ma non utilizzati, non stanziati in modo adeguato.
Lei ha fatto riferimento alla legge, pensa che sia necessario modificarla per predisporre un bando adeguato, io la invito a farlo visto che questo rientra nelle sue prerogative e nei suoi doveri, quindi mi auguro che lei al più presto si occupi di modificare la legge.
Per quanto riguarda la mia competenza, mi aspettavo che sarebbe stato sufficiente fare un bando adeguato.
Voglio riportare solo di dati dell’ultimo bando pubblicato il 16 aprile 2021 con un finanziamento di 200.000 euro, sono arrivate nelle Marche 125 domande e ne sono state ammesse solo 73. Ciò significa che a fronte di 200.000 euro disponibili per lo smaltimento dell’amianto ne sono stati utilizzati solo 82.951, questo a causa del mancato rispetto delle condizioni di ricevibilità e dei requisiti troppo restrittivi.
Su questo, Assessore, la invito sentitamente ad intervenire al più presto perché non è accettabile che ci siano quantitativi di amianto che non possono essere smaltiti perché la Regione stanzia contributi solo in alcune zone e solo per piccoli quantitativi.
Se la legge vi impedisce di fare un bando adeguato è il caso di risolvere il problema immediatamente e che lei se ne faccia carico.
Le chiedo se nel prossimo bando che la Regione emanerà per lo smaltimento amianto intende rendere i requisiti meno restrittivi, ampliare gli aventi diritto al contributo estendendolo anche alle zone agricole industriali.
Lei ha fatto riferimento alle zone C e D, probabilmente le C erano già inserite, ma non quelle dell’insediamento produttivo. Il problema riguarda soprattutto le zone industriali, quelle dei grandi insediamenti produttivi in cui ci sono anche molti siti orfani, aziende che purtroppo non hanno più un proprietario che può farsi carico dello smaltimento, che dovrebbe aspettare in molti casi ai Comuni. In questo caso sarà necessario prevedere anche risorse destinate ai Comuni che vogliono smaltire amianto in zone abbandonate e siti orfani.
Quanto al tavolo di confronto a cui ha accennato …
Mozione n. 341
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Disservizi riguardanti il rilascio di passaporti e permessi di soggiorno”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 341 del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Questa mozione è stata presentata in data 17 marzo 2023 e si occupa di servizi riguardanti il rilascio dei passaporti e dei permessi di soggiorno.
Tutti sappiamo dell'importanza di questo documento per poter viaggiare, ma ci sono dei gravi ritardi a livello nazionale per il suo rilascio che va dai 4 ai 12 mesi a livello nazionale, con una media di 7 mesi, nelle Marche facciamo meglio con 5 mesi di media.
Questa situazione sta impedendo a migliaia di persone, a tanti marchigiani di ricevere questo documento essenziale per potersi liberamente muovere, sia per lavoro che per turismo, anche per salute e per ricongiungimenti familiari.
Ho inserito anche la situazione del rilascio dei permessi di soggiorno che sta impedendo a tante persone la regolare permanenza sul suolo nazionale e l'accesso al mondo del lavoro, con relative conseguenze sul tessuto sociale e produttivo nazionale.
Le file davanti alle Questure di cittadini stranieri che aspettano i documenti sono delle cose ignobili.
C'è stato anche un servizio nazionale di “Striscia la notizia” proprio su questo e tali ritardi sembrerebbero in buona parte imputabili alla carenza di personale e alla lentezza della macchina amministrativa e burocratica.
Vi do un dato, secondo Assoturismo e Confesercenti il mancato rilascio dei passaporti ha prodotto un danno agli operatori turistici di 150 milioni di euro.
Questi ritardi vanno a ledere i diritti e la dignità delle persone che si trovano spesso anche in condizioni socialmente ed economicamente svantaggiate, e parlo del caso dei permessi di soggiorno.
Le Questure, che ringrazio, sono intervenute per far fronte a questa situazione ed hanno avviato degli open day: 15 aprile, 15 maggio e 15 giugno a Macerata; 13 maggio e 27 giugno ad Ancona, 2 giugno per la Questura di Ancona. Nonostante ciò la situazione in generale non è migliorata dalla presentazione di questa mia mozione. In alcune città, faccio l'esempio di Bologna, Genova, Torino, Milano, non è ancora possibile accedere alla piattaforma on-line per la prenotazione.
Dall’inizio del 2023 sono quasi 3.000 i passaporti emessi dalla Questura di Ancona.
Ringrazio le Questure e le Prefetture per lo sforzo che stanno facendo, ma ci vuole un qualcosa di più a livello nazionale.
Questa mozione impegna il Presidente e la Giunta regionale a mettere in atto tutte le azioni necessarie nei confronti del Governo affinché si velocizzi e si sburocratizzi le procedure per il rilascio dei passaporti e dei permessi di soggiorno.
C'è bisogno di una riforma strutturale del personale delle Prefetture e delle Questure, affinché questi documenti, indispensabili per i cittadini, possano essere rilasciati normalmente. Non è possibile che alcuni cittadini si vedono arrivare un passaporto dopo un anno dalla richiesta.
Sappiamo quanto è importante nel mondo globalizzato potersi spostare liberamente, ne ho prima citato anche le motivazioni, l'importanza di sburocratizzare i documenti relativi ai permessi di soggiorno per i lavoratori e cittadini stranieri che vogliono vivere in maniera legale e lavorare nel nostro Paese e nella nostra nazione.
Questo è un problema nazionale che riguarda tanti cittadini marchigiani e me ne sono interessato perché tanti mi hanno posto all'attenzione questo tema, che ho voluto analizzare.
Ringrazio ancora le Prefetture e le Questure marchigiane che comunque hanno avanzato degli sforzi per venire incontro a questa esigenza, sforzi che devono essere fatti dal Governo nazionale. Il personale amministrativo va di certo potenziato e tutto il rilascio va sburocratizzato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Rossi per aver voluto puntare l'attenzione su un problema che è serio, che riguarda i permessi di soggiorno, ma riguarda anche i passaporti.
Ringrazio le Questure, in particolare quella della mia provincia, di Ascoli Piceno, perché ha dato un’enorme accelerazione, determinata da un cambio di passo che ha riguardato in particolare …, l’ho seguito avendo un osservatorio privilegiato. Ha dato un'accelerazione perché ha ottimizzato i processi che vanno snelliti, sono d'accordo con il Consigliere Rossi, perché ci sono delle procedure che possono essere migliorate.
Chiedo anch’io, e concordo che debba essere chiesto al Presidente della Giunta, di sollecitare il Governo a semplificare, c’è anche da dire che ci sono in alcuni uffici degli usi e delle consuetudini che vanno modificati.
Ci dobbiamo ricordare che tutti noi, ma soprattutto la pubblica amministrazione è al servizio del cittadino, sia esso straniero che italiano, e l'obiettivo principale è quello di consentire al cittadino di potersi muovere liberamente, oltre al danno che, come è stato detto precedentemente, può causarsi anche al comparto del turismo, ma a noi interessa l’ingresso, interessa che i nostri cittadini abbiano la possibilità di esercitare i propri diritti.
Da quello che so oggi nella Questura di Ascoli Piceno in circa 10/15 giorni i passaporti vengono rilasciati, questo non succedeva qualche mese fa, quando, come ha detto il Consigliere Rossi, si aspettavano anche degli anni. E’ inutile informatizzare la richiesta che può essere fatta dal cittadino, al quale deve essere data una risposta e se del caso deve essere informato. A volte c’è l'uso di rispondere al cittadino con le e-mail, quando i documenti sono pronti si potrebbe, per esempio, fare una telefonata, non è una cosa così strana e non è una cosa così arcaica perché soprattutto quelli più anziani hanno difficoltà ad usare l’informatica.
Credo che sia giusto che vengano semplificate le procedure, innanzitutto per poter consentire agli uffici di muoversi in maniera più veloce ed ai cittadini di avere risposte più immediate.
Bene hanno fatto quelle Questure che oltre all’open day, che è una tantum, hanno organizzato dei processi più consapevoli ed ottimizzati. Questo per quanto riguarda la Questura della mia provincia devo dire che è successo, ho avuto soltanto dei feedback positivi, dopo anni di lamentele da parte di cittadini, anche l’approccio dal punto di vista dell'accoglienza da parte degli operatori oggi molto è cambiato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Anch'io sono d'accordo rispetto a questa mozione che ha presentato il Consigliere Rossi, anche perché è un problema molto sentito.
Sono contento che nella provincia di Ascoli Piceno siano riusciti a trovare una soluzione, se riescono a dare i passaporti in tempi rapidi.
Nella provincia di Pesaro-Urbino non sono poche le persone che si lamentano anche con noi per questo tipo di ritardo, che a volte è di molti mesi. Nella mia provincia se uno fa la richiesta oggi non prima di dicembre avrà il passaporto, anche perché durante l'estate tutti si ricordano, negli ultimi 10 giorni, che devono avere il passaporto e questo vale anche per chi deve rientrare, e non è da poco.
Ho cercato di capire con la Questura quali erano i problemi, in primis la carenza di personale perché non dimentichiamoci che la Questura, come i Comuni e molti altri enti, negli ultimi anni ha visto cambiare un po' il proprio ruolo. C’è una serie di servizi nuovi o di servizi che hanno visto un aumento della richiesta e il personale, purtroppo, è più o meno sempre lo stesso.
La prima cosa da fare è chiedere un aumento di organico, anche di amministrativi, non per forza devono essere poliziotti, possono anche essere persone che non hanno la divisa, che in qualche modo possono implementare la pianta organica nei periodi più critici, magari con l'utilizzo di personale esterno, con la possibilità di fare accordi con altri enti e trovare anche delle norme burocratiche …, per quanto mi riguarda potrebbero anche chiuderlo il passaporto, se uno vuol fare qualcosa di illecito il problema non è il passaporto, magari per passare da uno Stato all’altro. Occorre rivedere anche le normative per semplificare questa burocrazia che nasce nel ‘900 e che oggi negli anni 2000 molto spesso è legata a procedure che erano tipiche di 40 -50 anni fa.
Mi auguro che il Governo possa individuare, il mio stesso Ministero, procedure più semplici, sia per gli utenti che per i dipendenti, soprattutto per ridurre il lavoro dei diretti interessati che molto spesso fanno orari molto più ampi rispetto a quelli che dovrebbero fare, anche perché lavorano con grande attenzione. Le persone telefonano per sollecitare i passaporti, non è semplice per chi lavora ricevere tutte queste sollecitazioni da parte dei cittadini, che a volte sono disperati perché magari sono convinti di poter andare in un posto e si accorgono che non ci possono andare neppure se hanno acquistato il biglietto. Una volta bastava presentare il biglietto e si garantiva un passaggio più veloce, oggi non è più così, se si ha o no il biglietto non cambia niente perché le procedure sono complicate.
Grazie Consigliere Rossi, è una mozione che condivido, facciamo di tutto per stimolare il Governo a cambiare le regole e ad assumere più personale perché è alla canna del gas. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Concordo con la mozione del Consigliere Rossi, per un miglioramento dei servizi dei passaporti.
C’è una esigenza del territorio, da tanto tempo c’è questa difficoltà e mancanza di organizzazione.
Vanno ringraziate tutte le Questure della nostra regione e gli uffici passaporti per il lavoro sovraffollato che hanno, per le tante richieste che hanno e con il personale mancante. Fanno tutto sopra le loro forze, anche perché i dipendenti vanno in pensione e molte volte non vengono sostituiti.
Mi sono interessata anch’io a questo argomento. La Questura di Ancona oltre all’open day ha previsto che ogni giovedì del mese tutti possono andare senza appuntamento. Questo è un venire incontro da parte della Questura di Ancona alle richieste, ma il personale va incrementato.
Sono d’accordo anch’io che il nostro Presidente Acquaroli con questa mozione può essere portavoce, a livello ministeriale, di tutti noi Consiglieri, giova poi a tutto il nostro territorio ed agli stessi dipendenti delle Questure per quanto riguarda queste richieste che devono essere garantite. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono interventi. Dichiaro chiusa la discussione.
Ha la parola, per replica, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ringrazio i colleghi.
Questa è una mozione che va a sostegno delle nostre Prefetture e Questure, credo che la questione sia condivisa. Come ha detto il Consigliere Biancani bisogna far sì che queste intenzioni dal Governo siano portate avanti.
Invito gli uffici a inviare il prima possibile queste nostre richieste e insieme, anche in maniera collaborativa, vedremo quello che verrà fatto, come chiedere un incontro ai Sottosegretari, ai Ministri competenti per capire se c'è la reale intenzione di venire incontro a queste esigenze.
Noi non facciamo altro che la nostra parte, noi abbiamo fatta, c'è qualcun altro che la deve fare.
Invito anche gli amici di maggioranza dei partiti di Governo a farsi portavoce, anche personali, perché questo loro ruolo può essere determinante e importante a far sì che le intenzioni di questa mozione siano portate avanti e perorate dal nostro Governo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come anticipato dal Consigliere Biancani ci sarà il voto favorevole del nostro gruppo rispetto alla mozione presentata dal collega Rossi. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 341. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. La mozione n. 197 del Consigliere Santarelli, aveva anticipato alla Conferenza dei Presidenti di gruppo che l’avrebbe ritirata, lascerei in sospeso questo punto e passerei alla mozione successiva in attesa che il Consigliere sia in Aula per confermare.
Mozione n. 180
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi
“Proposta di modifica DGR n. 1038 del 9 luglio 2012 istitutiva dei nidi domiciliari”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n.180 dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi.
Si tratta di una mozione che impegna la Giunta a ripristinare completamente i contenuti della delibera di Giunta regionale n. 1197 del 2011, modificando la successiva, la n. 1038, portando da 5 a 7 il numero di bambini per operatore, da 3 a 5 il numero dei bambini per operatore degli asili nido nel caso in cui sia presente un neonato di età fino a 12 mesi.
Nei primi anni di applicazione della delibera di Giunta n. 1038, si è visto che c’è un'oggettiva difficoltà a gestire i nidi domiciliari, non quelli con le strutture a ciò deputate, ma quelli realizzati all'interno di una porzione immobiliare.
Nel rapporto fra un operatore e il numero di bambini ammessi, così basso, ci sarebbero difficoltà sia di ordine funzionale che di ordine di gestionale, troppo alto il numero delle attività di baby sitter residenziali, che di fatto va a sostituire il nido domiciliare su cui tutte le pubbliche amministrazioni stanno puntando fortemente per rendere questo servizio in grado di soddisfare la sempre maggiore domanda delle famiglie, di avere la possibilità di usufruire degli asili nido, in questo caso di asili nido domiciliari.
La proposta che si fa non è solo di modificare il rapporto fra operatore e bambini da seguire, ma vi è anche la previsione, quanto meno viene richiesto alla Giunta, di un contributo, che era stato introdotto negli anni precedenti, per le famiglie che hanno bambini nei nidi domiciliari, negli agrinido, nei nidi condominiali o aziendali, questo per compensare la sperequazione fra le famiglie che scelgono questo tipo di aiuto per i figli con i nidi dell'infanzia comunali o privati convenzionati che già usufruiscono di contributi comunali o regionali.
Ho sintetizzato la proposta della mozione. Grazie.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei il parere dell'Assessore alla sanità ed ai servizi sociali. Su questo è evidente che l'assenso c'è, però l'Assessore competente può dirci come sono dal punto di vista strutturale queste richieste. Grazie.
PRESIDENTE. Direi di sospendere l’esame della mozione, se siete d'accordo, la riprendiamo quando rientra in Aula l'Assessore Saltamartini. Grazie.
Mozione n.194
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri
“Potenziamento INPS delle Marche”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 194 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Questa è una mozione di un anno e mezzo fa e sono successi parecchi fatti da allora.
La mozione metteva in evidenza come negli ultimi 10 anni il mancato turn-over e la diminuzione del personale a causa di pensionamenti, hanno ridotto drasticamente il numero di dipendenti, mi riferisco alla varie sedi dell'Inps delle Marche. Con l'attuale ritmo di pensionamento i lavoratori in forza a fine 2022, questa era la previsione, sarebbero stati ben al di sotto delle 600 unità. La carenza del personale è comune a tutte le categorie dell'istituto: funzionari amministrativi, medici legali, tecnici edilizi ed avvocati.
C'è stato un concorso nazionale nel 2019 per funzionari amministrativi dell'Inps, con il quale sono stati immessi nelle varie Direzioni regionali e provinciali di tutta Italia circa 3.000 giovani funzionari. In quell'occasione sono stati destinati alle sedi INPS delle Marche solo 25 funzionari, meno dell'1% del totale. Ci sono invece nuovi compiti istituzionali che hanno investito l'Inps in tutta Italia, le Marche sono la regione …
PRESIDENTE. Vi chiedo di fare silenzio in Aula, per favore! Lei non riprenda finché non abbiamo il silenzio assoluto.
Chiedo al Consigliere Rossi, alla Consigliera Elezi, alle collaboratrici, ai collaboratori, al Consigliere Baiocchi e a tutti gli altri … Lo dico per rabbonire e riportare il silenzio che deve presiedere al momento dell'intervento di un Consigliere.
Antonio MASTROVINCENZO. Le Marche sono la regione italiana che ha beneficiato meno delle nuove assunzioni, con un rischio concreto di non poter rispondere alle richieste dei cittadini/utenti di vedere garantiti i loro diritti.
Era in corso di svolgimento, ormai parliamo di un anno e mezzo fa, un nuovo concorso per 1.890 nuovi funzionari amministrativi e questa mozione chiedeva di sollecitare l'Inps nazionale a destinare un adeguato numero di dipendenti nelle sedi delle Marche per assicurare alla comunità di lavoratori, imprese e pensionati indispensabili servizi previdenziali e di welfare, a cui hanno diritto e garantirli con la qualità e i tempi che meritano.
Lunedì 17 aprile 2023 sono stati assunti 4.000 nuovi funzionari Inps, in tutta Italia e sembra, però non ho riscontri oggettivi, che 80 saranno assegnati alle Marche, questo sarebbe un buon primo passo, non sufficiente, ma un buon primo passo.
Chiedo comunque che nell'interesse di tutta la nostra comunità l'Aula si esprima all'unanimità su questa mozione, non è altro che un sollecito all'Inps nazionale ed anche al Ministero a prestare particolare attenzione rispetto a questa problematica che riguarda tutta la nostra regione, tutta la nostra comunità. Grazie.
PRESIDENTE. Chiusa la discussione.
Mozione n. 194. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Il Consigliere Santarelli ha chiesto che non venga discussa la mozione n. 197.
Mozione n. 191
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi, Santarelli
“Recupero e risanamento della cave fluviali”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 191 dei Consiglieri Latini, Marcozzi, Pasqui, Rossi, Santarelli.
Su questa mozione l’analisi di partenza è che nel nostro territorio marchigiano vi è un numero considerevole di cave fluviali, che sono dismesse e che hanno esaurito il loro periodo per lo sfruttamento.
Su queste cave fluviali esiste un degrado strutturale che crea difficoltà ed ovviamente un danno all’ambiente paesaggistico, diventando spesso ricettacolo di materiali inerti, rifiuti di ogni genere, che non solo non sono un bello spettacolo, ma vanno ad influire su un inquinamento ambientale ben evidente e sull’impossibilità di essere riutilizzate. Tra l’altro in alcune cave fluviali sono ancora fermi manufatti o parti di essi che servivano per la raccolta, selezione e deposito del materiale di cava.
Vi è quindi la necessità di piani di recupero e risanamento di queste aree sia per la riconversione ad usi diversi, se compatibili, anche perché si trovano in prossimità di alvei e aste fluviali, che per riportare un equilibrio dal punto di vista ambientale e biologico.
Quindi, la mozione chiede alla Giunta: di procedere ad una verifica ispettiva della situazione giuridica ed ambientale delle cave fluviali dismesse, in concessione attiva, non operative, anche in collaborazione con i Comuni per quanto di loro competenza in termini di registro delle concessioni rilasciate o comunque delle concessioni ricollegate da essi rilasciate; ad avviare sia un progetto di risanamento e recupero da finanziare con l’intervento del privato titolare della concessione, se e quanto dovuto, per il recupero dell’area verso un turismo naturalistico, parchi fluviali, bike hotel ed altro, aree di sosta lungo queste piste, sia per quanto riguarda la possibilità di ripulire le aree interessate dalla situazione di degrado in cui versano.
Questa è l’esposizione della mozione che ho firmato per primo.
Ha la parola il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie Presidente. Anch’io in questo caso chiedo l’intervento dell’Assessore all’ambiente Aguzzi perché personalmente sul punto 1) non sono d’accordo e sul punto 2) avrei un po’ di perplessità, quindi sono per sentire il parere dell’Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Perfetto, rinviamo allora anche questa situazione.
Mozione n. 118
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, Cesetti
“Sostegno economico alla transizione del settore zootecnico ad allevamenti privi di gabbie”
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 118 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, Cesetti.
Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Le chiedo anch’io la cortesia di poterla rimandare per l’assenza dell’Assessore Antonini. E’ un tema talmente delicato e sentito che vorrei fosse in Aula l’Assessore Antonini per capire come la pensa su questo tema, che rappresenta una svolta importante e decisiva per tutto il settore.
Mozione n. 204
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui, Rossi, Latini
“Accordo con Trenitalia per la fruizione gratuita ai componenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco del servizio di trasporto ferroviario”
(Discussione e ritiro)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 204 dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui, Rossi, Latini.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. La presenza dei componenti del Corpo dei Vigili del fuoco sia in divisa che in abiti civili incrementa notevolmente la protezione, la tutela e la sicurezza dei passeggeri di Trenitalia, sia fattivamente che a livello di percezione.
Considerato che la Regione Marche, in qualità di titolare del servizio di trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale, si propone l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio, dando priorità ai presupposti per la tutela della sicurezza dei passeggeri e del personale a bordo; anche per la società Trenitalia la presenza a bordo dei propri convogli ferroviari di esponenti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco incrementa notevolmente la qualità dell’offerta di servizio di trasporto, chiediamo alla Giunta regionale di avviare una trattativa con Trenitalia per applicare anche nelle Marche un accordo con la stessa Trenitalia che preveda la fruizione gratuita del servizio di trasporto per i componenti appartenente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, come già avvenuto in altre Regioni d'Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Fino al 2019 al personale appartenente al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, assegnati ai comandi provinciali delle Marche, veniva riconosciuto dalla Regione un rimborso per i costi sostenuti per i trasporti pubblici utilizzati nel tragitto residenza, luogo di lavoro. Ciò avveniva con rimborso effettuato direttamente dalla Regione sulla base dei rendiconti di una spesa sostenuta preventivamente dal Vigile del fuoco.
Più recentemente, al fine di semplificare, ma anche nell'ottica di migliorare la misura al fine di agevolare la presenza di detto personale a bordo i servizi di TPL marchigiano, è stata introdotta una modifica alla legge regionale di settore, la legge regionale n. 45/98. La legge regionale n. 8 del 2019 ha quindi modificato il comma 3 ter dell'articolo 22 della legge regionale n.45/98, stabilendo che: “Ai Vigili del fuoco è consentito il rilascio gratuito da parte dei gestori del TPL di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico regionale su ferro e su gomma nel percorso casa-lavoro, dietro certificazione da parte di Comandi provinciali degli aventi diritto”. Pertanto, a seguito di questa modifica è stato modificato il sistema delle agevolazioni sul TPL per i Vigili del fuoco, che dal 2020 è passato da rimborso a posteriore ai singoli appartenenti ai Comandi al rilascio di abbonamenti gratuiti direttamente da parte delle Azienda del TPL ai singoli Vigili del Fuoco. Successivamente la Regione Marche provvede al rimborso all’Azienda del TPL su fatturazione, dei minori introiti derivanti dal rilascio di detti abbonamenti gratuiti.
Negli ultimi anni il fabbisogno sul bilancio regionale è passato dai circa 16.000 euro del 2019 agli attuali 40.000 euro del 2022 per circa 80 Vigili del fuoco beneficiari di tale gratuità di viaggio, di cui il 75% utilizzatori del servizio ferroviario.
In ossequio alla legge regionale con delibera di Giunta regionale n.1667 del 2019 sono state approvate le modalità d'attuazione delle agevolazioni al TPL per i Vigili del fuoco nel percorso casa-lavoro. Con questo sistema il personale dei Vigili del fuoco è peraltro riconoscibile da parte del personale viaggiante dei servizi di TPL, dall'esibizione dell'abbonamento (appositamente contraddistinto) all'autista alla salita bordo dei servizi automobilistici, secondo l'attuale regolamento viaggiatori o al capotreno o sui servizi ferroviari nelle abituati attività di controlleria, inoltre è anche possibile avere monitorato l'andamento dell'utilizzo di tale misura.
Per quanto riguarda la specifica proposta di cui alla mozione in oggetto, si precisa che con Trenitalia era stata già avviata un'interlocuzione già nella fase di predisposizione degli atti per l'approvazione della convenzione tra Regione Marche, Trenitalia e i Comandi territoriali delle Forze di Polizia per l'utilizzo della cosiddetta app Board Support di Trenitalia. Detta iniziativa è stata sviluppata a livello nazionale in convenzione tra la stessa Trenitalia ed Ministero dell'interno ed è volta esclusivamente agli appartenenti alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza e alla Polizia Penitenziaria, i quali, dopo essersi registrati nell'app, al momento di salire a bordo del treno notificano la propria presenza al capotreno tramite l’app stessa.
L'uso di tale strumento era già previsto nel Contratto di servizio Regione Marche e Trenitalia 2019-2033 con il riconoscimento dell’ammissione gratuita a bordo dei treni regionali a favore delle Forze dell'ordine, subordinandola all'utilizzo e l'applicazione app Board Support per cellulari e smartphone.
La presenza delle Forze dell'ordine sui treni consente ai conducenti degli stessi e al personale addetto al controllo di richiederne il supporto per intervenire su atti che possono procurare disturbo ai clienti, danno materiale rotabile alle infrastrutture ferroviarie, nonché a supportare il personale di bordo.
Il personale dei Vigili del Fuoco, sebbene comunque beneficiario della gratuità introdotta dalla Regione come sopra enunciato, non rientrerebbe tra quelle Forze dell'ordine, al pari degli altri Corpi di polizia, come individuati dall’accordo del Ministero dell'Interno e, sentita anche Trenitalia, non avrebbe le stesse funzioni delle altre Forze dell'ordine.
Laddove si intendesse fare questa “estensione” dovrebbe essere modificato il contratto con Trenitalia e andrebbe quantificato il costo a carico della Regione che si incrementerebbe ulteriormente rispetto all'attuale spesa, che era arrivata a 40.000 euro, come andrebbe modificata anche l'attuale legge regionale. Inoltre, non rientrando nelle intese tra Interni e Trenitalia nazionale, non potrebbe essere impiegata la richiamata app, perdendo dunque ogni monitoraggio sul numero dei Vigili del fuoco viaggianti sul TPL regionale e sulla loro effettiva presenza.
Pertanto, la gratuità che in ogni caso la nostra amministrazione riconosce, seppur sul percorso casa-lavoro, sia per il ferroviario che per l'automobilistico, appare comunque in linea con quanto richiesto e si ritiene che a livello regionale le finalità espresse dalla mozione in oggetto siano soddisfatte dall'attuale regolamentazione. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Intervengo per dire che questa mozione suscita in me grande perplessità perché tutti i cittadini sono uguali.
I Vigili del fuoco svolgono una funzione estremamente lodevole nei confronti della società, non c'è dubbio, ma perché no i Carabinieri. I Vigili del fuoco hanno un contratto di lavoro migliore di altri Corpi dello Stato; Carabinieri, Forze di Polizia, soccorritori del 118 di tutte le ANPAS, associazioni che fanno pubblico soccorso.
Il Consiglio regionale delle Marche deve fare un salto di qualità, non può stare nei piccoli problemi se noi corriamo dietro a tutti i piccoli problemi … Ognuno di noi ha una serie di relazioni anche importanti e se io ho la relazione con i rematori, con gli infermieri … Gli infermieri sono stati gli eroi del Covid, allora non valgono niente?
Capiamoci, qui non è possibile andare verso questo tipo di dettagliamento, sennò le mozioni diventano la parte impresentabile di questo Consiglio regionale. Su questo sono molto duro.
Poi nella vita uno si deve aggiustare, lo fanno tutti, succede che si chiude un occhio, ma poi è troppo e su questa cosa ne faccio una questione di principio, non sul fatto dei Vigili del fuoco perché, giustamente, sono in Corpo emerito, che deve avere la massima salvaguardia. Poi c’è un meccanismo di contratti di lavoro, mettiamo i contratti di lavoro della sanità, c'è un meccanismo dei contratti di lavoro delle Forze di polizia, delle Forze dell'ordine, c'è un meccanismo di contratto di lavoro dei soccorritori, ci sono tante cose. Quelli che svolgono i pubblici servizi non sono “emeriti” dal punto di vista della società?
Pensiamo ai treni, visto che parliamo di trasporto ferroviario, a quanto subiscono in questo momento i controllori, non c'è giorno in cui non c'è un'aggressione, anche violenta. Uno ha perso l’udito recentemente in Lombardia, in un’altra regione uno ha perso un occhio, siamo di fronte a persone che meritano.
Chiedo la sospensione di questa mozione, che non può essere accolta, sennò dobbiamo accoglierla insieme …, faccio la lista, ma non solo io, tutti, la lista di tutti gli addetti ai pubblici servizi che hanno talvolta contratti diversificati, alcuni migliori, alcuni minori, ma che hanno diritto al trasporto gratuito.
Si fa un discorso che il trasporto deve essere gratuito per tutti, non c'è il Piano industriale della società, mi sembra che stiamo scivolando in una deriva che non ci fa onore. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Questa richiesta arriva direttamente dai Vigili del fuoco.
Con l’Assessore Brandoni abbiamo detto di quantificare l'ammontare delle risorse, non solo per i Vigili del fuoco, ma anche per le altre Forze, poi magari se ne può discutere. Sono disposta a ritirarla poi ragioneremo con l'Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Ribadisco quanto detto dalla Consigliera Marcozzi, direi di buttar giù un elenco di tutte le Forze (volontariato, infermieri), come ha detto il Consigliere Ciccioli, però bisogna vedere che impatto ha sul bilancio perché non è illimitato.
Condivido il rinvio.
Buttiamo giù un elenco e vediamo quanto impatta nel bilancio del trasporto pubblico locale, dopodiché prenderemo le nostre decisioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. E’ notorio il mio rapporto positivo in generale con le Forze dell'ordine, Vigili del fuoco, con tutte le altre Forze dell'ordine.
Se dobbiamo trovare la scontistica… Non so voi in che mondo vivete, ma le famiglie che vivono nell'entroterra sono esasperate per i costi del trasporto pubblico per andare a scuola. Se dobbiamo trovare qualcosa …, anzi, annuncio che sto preparando un atto in questo senso, sapendo che la Regione ha una grossa difficoltà ad aiutare le famiglie che vivono nell’entroterra o che vivono nella costa con i figli che vanno a scuola nell’entroterra, parliamo di abbonamenti di 800-1.000 euro all'anno. (…) Parli con uno che vive ad Apecchio poi vedrà quanto spende per andare a scuola.
Bisogna vivere nel mondo reale non in quello irreale. Ci sono soggetti (persone, famiglie) in difficoltà economica che hanno problemi a prendere il mezzo pubblico perché a volte costa. Un treno per andare a Milano non rientra nel trasporto pubblico, ma ci voglio 100 euro, non è che il trasporto pubblico è a buon mercato in Italia. Se uno prende un treno regionale per andare a Milano, a parte che deve cambiare due treni, non spende meno di 50 euro. Va bene un occhio di riguardo per le Forze dell'ordine, ma non dimentichiamoci che siamo in un mondo in cui la gente fa fatica ad arrivare alla fine del mese e per chi ha due o tre figli che vanno a scuola è un problema enorme il costo del trasporto pubblico.
Invito la Giunta, la maggioranza, tutti insieme a trovare una soluzione per le persone che hanno problemi veri, non per chi in qualche modo ha già un suo stipendio e può in qualche modo pagarsi …
Torniamo al tema dell’Erap, quando abbiamo dato un canale privilegiato …, uno può guadagnare 200.000 euro l’anno e avere la casa popolare. Quella scelta l’avevamo contestata, ma è stata una scelta, per carità, ma vi dico che c’è un sacco di gente che non lavora o che ha lavori precari, un sacco di famiglie che non sanno dove sbattere la testa per pagare il costo annuale del trasporto pubblico, non per andare a fare un viaggio o a giocare, ma per andare alla scuola dell’obbligo o all’università e sono sempre di più i ragazzi che la fanno.
I costi del trasporto pubblico sono allucinanti. Concentriamoci sulle cose che possono avere un senso. So che il Consigliere Baiocchi è d’accordo con me, torniamo nel mondo reale e non in quello irreale, dove abitualmente andiamo come classe politica, poi la gente non capisce di cosa stiamo parlando. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ho sottoscritto la mozione della Consigliera Marcozzi perché dietro c’è una ratio. Il discorso del Vigile del fuoco all'interno del convoglio ferroviario, questa cosa è stata fatta in altre Regioni, non è che la Consigliera Marcozzi si sogna le cose, c'è già un precedente ed anche una ratio nel precedente. E’ stata fatta perché la presenza di queste persone aumenta notevolmente la sicurezza del mezzo, tra l'altro, ci sono tanti casi in cui la presenza di Vigili del fuoco all'interno dei mezzi pubblici ha cambiato l'esito di alcune potenziali tragedie. C'è un precedente e mi sono sentito di sostenerlo.
Per quanto riguarda il costo del trasporto pubblico per l’entroterra sono d'accordo, però non è da adesso, quando non avevo nemmeno diciott'anni ero davanti al palazzo della Regione Marche a protestare insieme ad un Consigliere per l'aumento dei prezzi vertiginosi che fece la Giunta Spacca sul trasporto pubblico locale.
Ovvio che va fatta una riforma un po' più strutturata, qui si parla solo di una categoria. Penso che sul bilancio non possa influire chi sa quanto, poi se iniziamo a metterci gli operatori del 118, i Carabinieri, la Polizia, senza voler discriminare nessuno, ci potrebbe essere un problema di incidenza all'interno del budget del trasporto pubblico locale.
Tra l'altro ho anche delle proposte personali da fare all’Assessore, avrei trovato anche delle risorse sul trasporto pubblico locale, specialmente per quelle corse che vanno verso altre Regioni, le quali dovrebbero aiutarci a sostenerle, come avviene viceversa. Ma questo è un discorso che farò prettamente con l’Assessore.
Non voglio difendere la Consigliera Marcozzi, ma difendo la ratio che c'è dietro a questa proposta, che è limitata al Corpo dei Vigili del fuoco per un determinato motivo, poi se ci sono le risorse e si vuole allargare ad altre categorie, sempre includendo la stessa ratio, è chiaro che va fatta un'analisi più approfondita delle risorse che sono a disposizione.
Sul discorso dell'aumento mi ricollego al Consigliere Biancani, il costo del trasporto pubblico dell'interno è un problema, soprattutto il trasporto pubblico scolastico ha dei costi vertiginosi, sono d'accordo che su questo dovremmo in qualche modo intervenire perché per le famiglie è un costo rilevante. Allo stesso tempo, magari, dovremmo individuare le risorse perché tanto la coperta è sempre quella, rilancerò una proposta all'Assessore in quanto potremmo trovare delle risorse da altre Regioni per quanto riguarda corse che vanno verso Istituti scolastici di altre Regioni, mi viene in mente il caso della tratta che va verso Città di Castello, verso Gubbio. Portiamo gli studenti a loro, sarebbe opportuno che la Regione Umbria condividesse con noi le spese di questa tratta, visto che a beneficiarne siamo noi ed anche loro. Si parla di numeri scolastici ed alla fine dovremmo anche tutelare quelle che sono le nostre scuole.
Condivido la mozione, se poi vuol essere ritirata per discuterla sono sempre a disposizione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Non volevo intervenire, anche perché condivido la proposta di ritirarla, se poi l'Aula dovesse decidere questo percorso non posso non cogliere, da una parte, il ragionamento che ha messo a disposizione il Consigliere Ciccioli rispetto a questo tema, dall'altra un richiamo alla coerenza perché è vero che abbiamo bisogno di una lettura complessiva, che non possiamo fare per parti separate. Sono molto amico delle Forze dell'ordine, tutte, anche perché la nostra storia ci ha portato a relazioni di quel tipo e ad apprezzare molto il lavoro che viene fatto.
Dedicarci solo ai Vigili del fuoco non rende onore al ruolo e alla dedizione che mettono nella loro professione, se ci dovesse essere un provvedimento lo dobbiamo leggere nella sua interezza, tenendo conto che le risorse non sono illimitate ed inevitabilmente significa sottrarre disponibilità alle famiglie che sono in difficoltà, contributi che potremmo dare alle zone interne, alle situazioni disagiate. Il servizio che andremo ad attuare non deve rappresentare un privilegio rispetto ad altre situazioni analoghe.
In questa fase il Consigliere Ciccioli lo ha sottolineato, lo dico per la Consigliera Casini, ed ha detto: perché solo i Vigili del fuoco? Consigliere Ciccioli, avevamo fatto questo tipo di valutazione in occasione dei regolamenti per i bandi dell’Erap, quando dicevamo: perché non i Vigili del fuoco, gli operatori sanitari? Situazioni che non sono state prese in considerazione. Era un tema che non poteva essere spacciato sotto le mentite spoglie della necessità di sicurezza nelle aree di insediamento dell'edilizia residenziale pubblica, qualche volta basta attendere. C’era stato un dibattito molto articolato, profili addirittura di incostituzionalità dell'atto, è bastato attendere una banale mozione per riscattare quelle valutazioni puntuali ed oggi un argomento, che non è nemmeno comparabile, fa emergere la necessità di essere sempre coerenti rispetto alle scelte che si fanno. Ed inevitabilmente o le si chiama con il proprio nome, quindi si reputano che gli insediamenti delle case popolari possono rappresentare un pericolo e hanno bisogno di un controllo interno extra competenza professionale, oppure quel tipo di scelta ne marca fortemente il limite.
Siamo d'accordo sul ritiro della mozione, anche con la motivazione addotta di una necessità di approfondimento rispetto sia ai costi che all'estendibilità di quel tipo di servizio ad altre Forze dell'ordine, ma non solo, che sottrazione potrebbe esserci di capitoli le cui risorse potrebbero essere dirottate a persone, soggetti, studenti del territorio della nostra regione che ne hanno necessità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Come Gruppo Lega invitiamo i proponenti a ritirare questa mozione perché potrebbe creare delle disparità tra le varie Forze dell’ordine ed anche tra i cittadini.
Dico di ritirarla perché bocciarla … E’ un qualcosa che va a favore di un Corpo che è encomiabile e che va incoraggiato, non vorrei votare contro questa mozione perché potrebbe creare dei problemi con tutti gli altri che si trovano in situazioni analoghe.
Il mio invito è di ritirare la mozione. Grazie.
PRESIDENTE. Il tema è il ritiro o la sospensione ed il rinvio per poterla discutere.
Ritirarla significa ripresentarla ex novo, se invece si vuole sospendere e valutare la modica …, è un’altra situazione, mi dica lei.
Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho già detto di ritirarla perché dobbiamo decidere con l’Assessore.
PRESIDENTE. La mozione n. 204 è ritirata.
Non è ancora rientrato il Consigliere Santarelli per il ritiro della mozione n. 197.
Torniamo alla mozione n. 180 per la quale si attendeva il parere dell’Assessore Saltamartini.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione è da parte mia condivisa, il che è positivo, a condizione che le norme previste dallo Stato non siano contrarie perché le modifiche, che sono state fatte precedentemente, sono state apportate sulla base di principi che sono stati emanati in materia dalla legge statale.
Non ho avuto la possibilità di approfondire e di verificare se questa modifica va a collidere con quelle norme .
Il parere della Giunta è positivo, a condizione che non vada a impingere con le norme imperative che non possono essere superate. Grazie.
PRESIDENTE. Propongo di rinviarla al prossimo Consiglio regionale in attesa che si faccia questa verifica. Grazie.
Torniamo alla mozione n. 191 per il parere dell’Assessore Aguzzi.
Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Stavo proprio in questo momento approfondendo questa situazione perché quando si parla di recuperare zone che hanno subito una alterazione ambientale per delle attività, in questo caso estrattive o di impresa, è sempre positivo, però qui bisogna capire bene e distinguere di cosa stiamo parlando perché se ci sono alcune cave in attività che devono completare il loro ciclo di risanamento, e on lo hanno fatto, la Regione dovrebbe sostituirsi al privato, che avrebbe dovuto fare, ed eventualmente richiedere in danno la cifra che ha speso. Se invece si parla di cave che hanno ultimato da tempo, che sono state definitivamente chiuse, con gli adempimenti che necessitavano da parte del privato, che erano stati a suo tempo prescritti, il tema è diverso. Oggi si tratta di un ulteriore intervento e di una ulteriore eventuale sistemazione, come dire: ok l’ex cava ha terminato, il cavatore ha fatto quanto gli è stato chiesto, nonostante abbia fatto quanto gli è stato chiesto potrebbe essere migliorativa una ulteriore alberatura o qualcosa di questo genere. In questo caso la Regione, se dà questa indicazione, può anche prevedere a bilancio una qualche cifra, una qualche progettualità.
Ripeto, bisogna distinguere bene se è un’attività ancora in corsa o se è un’attività cessata ed il proprietario non ha adempiuto. Andare a sostituirsi secondo me è delicato. Bisognerebbe capire bene cosa vogliamo, se intendiamo andare ad intervenire in siti già chiusi e definitivi, ma che comunque meriterebbero una eventuale valorizzazione, questo può valere sia per ex cave che per altri tipi di luoghi, un’alberatura, una forestazione, un qualche intervento. Però non mi sento di dire che non va bene e non sono d’accordo su un intervento di risanamento o abbellimento ambientale, che secondo me è una cosa che va ben distinta, altrimenti si rischia di intraprendere un percorso che ci porta a cozzare contro il privato che ha portato avanti l’iniziativa. Non possiamo sostituirci a quello che deve fare per norma di legge un privato. Quindi, distinguiamo sotto questo punto di vista, se è una iniziativa che va ulteriormente a favore di un risanamento ambientale già comunque effettuato, ci può stare, vediamo se c’è qualche risorsa da poter mettere, poi sarà il Consiglio a decidere se inserirlo in una prossima programmazione, in un prossimo bilancio, però attenzione a distinguere bene su qualcosa che deve fare un privato e che magari non ha ancora fatto. Grazie.
PRESIDENTE. Per quanto mi riguarda il suo intervento è chiaro, anche se il primo punto della mozione recita che trattasi di cave dismesse. quindi il dubbio potrebbe essere già chiarito.
Propongo la sospensione ed il rinvio di questa mozione con l’opportunità di un emendamento che specifichi esattamente la distinzione da lei richiesta, in modo tale da considerare il secondo filone enucleato nel suo intervento, quello che ha svolto ora, Tenendo anche conto della necessità di far sì che il privato, per le opere che era obbligato a svolgere come prescrizioni migliorative a seguito della concessione rilasciata, e non svolte, deve completare in termini anche di sanzioni, nel caso in cui comunque si tratti di opere già dismesse dal punto di vista dell’attività estrattiva.
Anche questa mozione viene rinviata al prossimo Consiglio regionale per le modifiche migliorative e per i chiarimenti che sono stati indicati. Grazie.
Per quanto riguarda la mozione n. 118 è stato chiesto il rinvio ad altro Consiglio.
Ancora non c’è il Consigliere Santarelli per il ritiro della mozione n. 197.
Mozione n.199
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Pagamento delle indennità dovute e non corrisposte in AV5”.
(Ritiro)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 199 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Ho chiesto al capogruppo di ritirarla perché è una mozione che ha un anno e mezzo di vita e nel frattempo sono cambiate molte cose e va aggiornata, per questo chiedo il ritiro. Grazie.
PRESIDENTE. Prendo atto, ritiro della mozione n. 199.
Rinvio della mozione n. 118. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Il punto 12 tratta di un tema molto delicato, l’autonomia differenziata, quindi, è stato chiesto il rinvio delle mozioni n. 309, n. 365, n. 366 e dell’interrogazione n. 825 (abbinate), come anticipato in Conferenza dei Presidenti di gruppo, in quanto è assente il Presidente Acquaroli.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non sapevo che in Conferenza dei Presidenti fosse stato chiesto il rinvio.
L’autonomia differenziata è un tema estremamente delicato e riconducibile al Presidente Acquaroli ed anche alla luce della sua audizione in Senato chiediamo che possa essere iscritto all'inizio del prossimo ordine del giorno.
Mi pare che nella Conferenza dei Presidenti di gruppo è stato definito il calendario relativo ai prossimi Consigli regionali e si è preso l'impegno di parlare dello stato del Piano nazionale di ripresa e resilienza, prima delle ferie. E’ previsto dentro questo programma? Grazie.
PRESIDENTE. Rispondo all’ultima domanda, poi torno alla prima. Quell’impegno è stato preso qua in Aula. Abbiamo in previsione di svolgere le sedute del Consiglio il prossimo martedì ed i quattro martedì di luglio, quindi, entro luglio dovremmo farlo, poi ci saranno, probabilmente, ancora non è stato deciso, alcuni giorni di agosto per una o più sedute del Consiglio regionale, molto legato ad un tema specifico.
Per quanto riguarda l’aspetto legato a questa mozione, cioè al punto 12, è esattamente quello che lei ha detto e lo riconfermo, verrà prevista come primo punto delle mozioni.
Mozione n. 210
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Voucher per l’acquisto di percorsi formativi per il settore dell’autotrasporto”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 210 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Oggi è il mio giorno fortunato perché le mie mozioni sono tutte del febbraio 2022, un anno e mezzo è passato, addirittura. In questo caso parlavo dell'esigenza post Covid. Pare che il Covid non ce lo ricordiamo più, però questa mozione riguarda un settore che è stato ed è in profonda crisi, quello dell'autotrasporto. Non solo perché c'è stato un aumento esponenziale dei costi dei carburanti, ma è uno di quei settori in cui la domanda di lavoro è alta e non c'è risposta, nel senso che è uno di quei lavori che non ha più appeal.
C'è un'impresa agricola, una grande cantina di vini ad Ascoli, il cui proprietario, che è anche fondatore, amava tantissimo le viti e la campagna, era un agricoltore, ma la sua fidanzata Anna, che si chiama come me, non l’avrebbe mai sposato se fosse stato un contadino. Allora decise di fare il camionista, l'autotrasportatore, lo fece fino a quando non comprò la prima vigna, Anna lo aveva sposato e c’erano già i figli, dopodiché le disse che voleva fare il contadino, in particolare voleva fare il vino ed è nata la cantina Ciù Ciù, faccio pubblicità. C’è questa storia molto bella, all'epoca aveva maggior appeal la figura del camionista rispetto a quella dell'agricoltore, oggi è completamente diverso, c’è anche un po’ di snobberia nel dirsi “contadino agricoltore”.
Adesso abbiamo il rovescio della medaglia nel senso che l'autotrasporto è in grandissima difficoltà e nessun Governo fino ad oggi ha dato una risposta al tema dei trasporti, sia su gomma che su ferro. E’ un problema serio, anche per via della viabilità, si potrebbe aprire un mondo talmente grande che non voglio neanche sfiorare.
In maniera molto più puntuale e forse anche episodica, perché legata al post Covid, con questa mozione si chiedeva alla Giunta regionale: di farsi promotrice di azioni di sensibilizzazione presso gli studenti degli ultimi due anni degli istituti tecnici e professionali delle Marche, anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria degli autotrasportatori, che sarebbero molto felici di mettersi a disposizione da questo punto di vista; di emanare un avviso che preveda la concessione di voucher per il settore dell’autotrasporto, sia per la formazione che per la patente (sapete che c’è un tipo di patente diversa) che per i percorsi formativi che possono essere organizzati, non so come perché non è la mia materia. Credo che tutto questo possa essere incentivato.
La mozione non prevede grandi azioni complesse, ma un'attenzione particolare ad un mondo del quale tutti beneficiamo perché se mangiamo tutti i giorni cose fresche è perché c’è l’autotrasporto e se i nostri generi di consumo arrivano è perché c’è l’autotrasporto su strada.
Il lavoro dell'autotrasportatore è un lavoro difficile, complesso e anche pericoloso, credo che sarebbe un'attenzione utile a tutti noi far capire che il tipo di lavoro può essere un'opportunità per tutti quei giovani che magari non lo conoscono neppure. Farlo conoscere e promuoverlo può essere un'azione utile che possiamo fare insieme. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Il problema del personale per quanto riguarda gli autotrasportatori è reale. Oggi mancano persone anche perché con il decreto flussi sono stati posti dei limiti, i limiti che per molte categorie sono un problema, nel senso che poi non riescono a trovare il personale da assumere.
Ritengo che la richiesta di avviare dei percorsi formativi per promuovere il settore dell'autotrasporto sia un’idea buona anche perché è un lavoro ricercato e le persone che fanno questi corsi non rischiano, come in molti altri casi, di avere difficoltà ad andare sul mercato.
In questo caso parliamo di soggetti che possono trovare lavoro, sicuramente con stipendi che non sono neppure bassi, anche il tenore di vita viene garantito da uno stipendio che molto spesso è più che dignitoso. Questa può essere un’opportunità anche per tutti gli stranieri che hanno la cittadinanza italiana, che sono inseriti nel nostro territorio e sono più portati.
Do la colpa alle famiglie che continuano a dire che l’unico lavoro buono è l’avvocato, il medico o altro. Nessuno fa i lavori “più umili”, normalmente sono le famiglie di origine non italiane che spingono il proprio figlio a fare il camionista o l’autotrasportatore, ma ritengo che l’idea dell’autotrasportatore come un lavoro che non va fatto sia completamente sbagliata perché è un’attività molto importante, come diceva l’Assessore, che garantisce l’economia, e quello che noi utilizziamo tutti i giorni ce l’abbiamo grazie al fatto che ci sono milioni di persone che fanno questa attività, che tutti i giorni sono sulla strada e che hanno lavorato anche durante il Covid perché è stata una delle poche categorie che non ha mai smesso di lavorare.
Ben venga se si riuscirà a fare dei corsi, adesso ci dirà meglio l’Assessore, magari si è già attivato per le reali possibilità che ci sono in questo senso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Al di là del fatto che è stata presentata tempo addietro e non è stata discussa, su questo non entro nel merito, dico che i presupposti ci sono tutti, nel senso di incanalare questo tipo di attività e di percorso.
L'unica cosa, ma su questo mi astengo dal dare qualsiasi giudizio, né tanto meno un indirizzo su come votare o meno, che mi lascia perplesso è che la mozione è stata presentata da tanto tempo e non discussa. Oggi sono in itinere corsi di questo genere: corsi già attivati, corsi aperti, i famosi “just in time”, e corsi che proseguono. Anche tuttora, benché siano già in attuazione, se qualche ente formativo vuole dedicarsi a questo tipo di attività può fare domanda.
Abbiamo incontrato le associazioni di categoria, più volte, e questa esigenza che ponete con questa mozione è emersa spesso negli incontri che abbiamo fatto sui territori, a conferma della validità di questo indirizzo, di questa vostra richiesta, che vedo un po' superata nel tempo, ma non perché abbia perso importanza, ma perché quello che voi chiedete, i corsi di formazione, sono già in attuazione. Sono corsi di formazione ad occupazione garantita che si fanno attraverso le imprese ed alla fine hanno “l'obbligo” di assumere almeno il 50% dei corsisti. Capiamoci, se i corsisti si trovano perché non sempre sono disponibili, ma se i corsisti ci sono vanno a lavorare tutti perché c’è un’esigenza incredibile. Proprio i giorni scorsi un ente formatore mi ha fatto presente la difficoltà di reperire persone disponibili a fare questi corsi.
Un dubbio, ma non voglio su questo dare un giudizio o una certezza, riguarda la legittimità di dire voucher perché un conto è sostenere corsi di formazione, che ti preparano a dare l'esame della patente o delle altre tipologie di patenti …, parliamo al plurale in quanto sono diverse le patenti secondo il settore di autotrasporto che si vuole acquisire.
I corsi sono in attuazione e ce ne potrebbero essere anche altri se arrivasse una richiesta da parte di enti formatori, attualmente il bando è aperto, ma il punto è trovare le persone. Questa è un’altra partita sulla quale occorre sforzarsi.
Ho chiesto anche ai nostri centri per l'impiego di individuare chi ha queste caratteristiche o esigenze e di inviarlo poi ai centri di formazione.
Il dubbio ce l’ho sulla legittimità o meno dei voucher perché un conto è il percorso formativo sostenuto dalla Regione, che ti prepara all'esame, un conto è pagare la patente. Non so se con voucher si intende questo. Se con voucher si intende essere sostenuti in un corso di formazione, allora questo lo stiamo già facendo, sono corsi di formazione sostenuti e pagati dalla Regione. Anzi, dirò di più, il corso di formazione è stato fatto con 920.000 euro per il settore moda, bandi usciti in maniera similare, 1.579.000 euro che comprendono anche la questione dell’autotrasporto e quant'altro, attualmente in corso.
Se si parla invece di voucher da dare in mano a chi poi deve acquisire la patente …, su questo ho qualche dubbio anche di legittimità, possiamo farlo? E’ il caso di farlo? Possono essere tante le situazioni similari.
Il dubbio sulla mozione è su quest’ultima parte, se sia il caso o meno di inserire i voucher o non lasciare il corso di formazione.
Secondo, ma anche qui non do una mia indicazione, una mia personale lettura, questa cosa è superata dai fatti, i corsi sono già in opera in questo momento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. L’Assessore ha detto due cose che vorrei chiarire e che mi trovano perfettamente d'accordo, la prima sulla legittimità dei voucher. E’ uscito recentemente un bando della Regione Lazio, di 1 milione di euro, per voucher destinati a percorsi formativi. Lei dovrà verificare la legittimità perché non è detto che un’altra Regione si muova in maniera legittima sempre, presumo di sì, però.
Il voucher potrà essere utilizzato anche per acquisire congiuntamente le patenti e le attestazioni citate in precedenza, quindi può essere utilizzato. Andrebbe esplorata la possibilità di utilizzare i voucher, poi rimane quello che ha detto lei, importante, farsi promotrice di azioni di sensibilizzazione presso gli studenti degli ultimi anni.
Bene che siano partiti dei bandi, bene per gli enti formativi, ma abbiamo due problemi, uno è quello di aiutare a pagare le patenti, magari guardando questo bando … “I voucher possono essere erogati da autoscuole private localizzate nel Lazio”, non so come lo abbiano organizzato, l’ho letto, è la Regione Lazio, magari possiamo verificare con gli uffici, credo che possa essere approfondito anche questo.
“I voucher sono destinati a disoccupati ed inoccupati residenti o domiciliati nel Lazio e il valore del voucher è pari al 50% del costo delle patenti e delle abitazioni descritte in precedenza”, c'è una premessa narrativa che io non leggo perché non interessa a nessuno.
Riconoscendo che lei e gli uffici vi siete fatti parte attiva per fare dei bandi indirizzati agli enti di formazione, credo che la promozione di azioni di sensibilizzazione e i voucher possano essere chiesti alla Giunta, poi lei verificherà la legittimità. Se la Regione Lazio ha percorso questa strada è una strada legittimamente percorribile. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 210. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 13:55.