Resoconto della seduta n.121 del 09/08/2023
SEDUTA N. 121 DEL 9 AGOSTO 2023

La seduta inizia alle ore 10:30

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 121 del 9 agosto 2023. Comunico che il processo verbale della seduta n. 120 dell’8 agosto sarà distribuito insieme a quello odierno ed entrambi saranno sottoposti all’approvazione dell’Assemblea legislativa regionale nella prossima seduta assembleare.
Prima di iniziare questa seduta del Consiglio vi comunico, non è una prescrizione né una ripresa dei comportamenti che sono tenuti, che gli interventi da parte dei Consiglieri devono essere preferibilmente, salvo cause giustificative, svolti in piedi. Salvo le situazioni che si conoscono, devono essere svolti in piedi secondo quanto disposto ab illo tempore sul comportamento da tenere in Aula. Non c’è più la prescrizione delle posizioni di difesa per la pandemia da Covid, quindi dobbiamo svolgere gli interventi in questo modo.
Detto questo, riprendiamo l’attività dell’Aula.

Proposta di atto amministrativo n. 50
ad iniziativa della Giunta regionale
“Piano socio sanitario regionale 2023-2025. Salute, sicurezza e innovazione per i cittadini marchigiani”
(Votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 50 della Giunta regionale. Passiamo alla replica dei due relatori.
Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. E’ chiaro che mentre l’illustrazione di un piano è soprattutto tecnica, la replica è soprattutto politica e tiene conto, nei 5 minuti che ci sono dati, di ciò che è emerso in quest’Aula.
Innanzitutto la compattezza della maggioranza intorno alla Giunta e di tutti i gruppi che la compongono intorno al testo. Ovviamente tutto è perfettibile, l’ho detto già nell’esposizione, quindi in corso d’opera chissà quante revisioni e dettagli saranno introdotti, ma nel ceppo principale del piano c'è scritto quello che bisognerà fare nei prossimi anni per la sanità marchigiana.
E’ un documento di programmazione sanitaria, sono state fatte delle critiche sul cronoprogramma, mi chiedo in tutti i piani sanitari che sono stati fatti negli ultimi trent'anni quando c’è mai stato un cronoprogramma, non si è mai visto, non c’è. Il cronoprogramma è dato dai fatti che avvengono. Partiamo per esempio dal PNRR che stabilisce tempi certi, 2026, poi in ambienti europei si dice che ci sarà la proroga, sapete che è una cosa che appartiene alla vita di ciascuno di noi ed alla politica, entrerà nella programmazione prevista 2020/2027, che è quella che vale per tutta la programmazione europea, il 2027 è l’anno di scadenza, quindi il 2026 sarà l’anno del completamento dell'attività del PNRR, ma tutti gli interventi attuati, almeno in parte, saranno completati entro il 2027.
Invece qual è il cronoprogramma che si è data questa amministrazione?
Dal 2020 al 2022 c’è stato il Covid, non c’è stato per questa amministrazione, purtroppo è stato per tutti, e nell’agosto 2022 abbiamo fatto, con il Covid ancora presente a macchia di leopardo, la riorganizzazione. Una legge molto importante perché l’obiettivo era quello di far sì che l'accentramento esagerato che si era verificato in passato, fosse in qualche modo modificato attraverso delle strutture intermedie, che sono le Aziende sanitarie territoriali che stanno sul territorio e sono vicine al cittadino, nell'ambito dell’Agenzia sanitaria regionale del Dipartimento salute e dell’Assessorato, che poi sono i vertici a cui ritorna la competenza generale.
Ad agosto 2022 la riorganizzazione, poi a luglio di quest’anno sono stati completati, molti erano stati già nominati ed erano in esercizio, i Direttori generali delle Aziende, perché in ritardo? Perché lo Stato non aveva ancora pubblicato la lista dei Direttori generali, che è stata pubblicata a dicembre dal nuovo Governo Meloni e dal nuovo Ministro alla sanità perché il Ministro del precedente governo aveva rinviato tre volte la pubblicazione dell'elenco nazionale dei Direttori generali, per cui le nomine sono state fatte a primavera e sono entrati .in servizio a luglio perché alcuni prestavano servizio in altre Aziende.
Ad agosto 2023, in questi giorni, il piano socio-sanitario regionale, dicembre 2023 completamento di tutti gli atti aziendali da parte delle nuove Aziende e di quelle che già c’erano, quindi il 2024 e il 2025 saranno gli anni della messa a terra del piano, ovviamente in corso d'opera, sarà compito dei Direttori generali, partendo dagli atti aziendali e dalle esigenze, riuscire a realizzare e centrare gli obiettivi. Il completamento, quindi la svolta prima delle prossime elezioni prossime, la scadenza di questa legislatura dovrebbe essere ad ottobre 2025, ma se la legge di riforma va avanti elezioni future nella primavera del 2026.
Quindi abbiamo il cronoprogramma preciso per portare avanti il cambiamento.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. E’ il piano dell'imbroglio e dell'inganno e non vi dovete nemmeno offendere perché siete stati piccati, siete stati piccosi, comportamenti che hanno visto solo un nemico, che era il Partito Democratico, l'opposizione.
Non vi è interessato niente del piano, gran parte di voi non lo conosce, non sa nemmeno di cosa sta parlando. E’ stato farcito di tutte le sollecitazioni, è entrato in un modo brutto ed è uscito in modo peggiore e noi siamo stati testimoni dei balletti che sono avvenuti in Commissione, dove tutti gli auditi hanno portato le loro istanze, quelle che forse non erano state ascoltate dall'Assessore Saltamartini e dal Presidente Acquaroli, e sono state recepite, addirittura dei biologi ne abbiamo recepite otto, bastano perché poi si dovevano inserire quelle delle ostetriche ed abbiamo anche visto come lo avete fatto.
Un piano che illude il cittadino, il paziente e che non dà risposte alla sanità marchigiana. L’illusione e l’inganno stanno lì, Presidente, perché uno che legge quel piano e ci ha ascoltato è convinto che lì ci siano le soluzioni, quelle che avete millantato, quelle delle liste d’attesa, dei pronto soccorso, del sociale no perché non l’avete nemmeno nominato.
Questo è il piano dell’inganno e, ancora peggio, si vede qui, oggi siete costretti a portare ulteriori emendamenti, ipocriti ordini del giorno a firma anche del relatore di maggioranza per rifocillare il piano in quanto avete visto che un po’ di persone non sono contente di quello che avete fatto perché tutto non ci stava.
Avete ingannato i cittadini, avete disatteso le loro speranze che avevano riposto su di voi.
Assessore Baldelli, è inutile che si picca perché la Consigliera Vitri le può portare via qualche voto nel territorio, ma questa Assise non è pergolacentro, non può esserlo L’avete fatto così, non è pensabile, non avete messo una risorsa per il personale e non la potrete mettere.
Sul PNRR, Presidente, per la prima volta l’ho visto scomposto, ma non dobbiamo difendere la Presidente del Consiglio Meloni per forza, siete voi che avete detto che lo riducete del 30% e da noi è una disgrazia ancora più marcata perché la programmazione sulle case di comunità e sugli ospedali di comunità sapete come l’avete fatta? A caso. L’esempio è Arcevia, era l’unica casa della salute pensata esattamente con l’obiettivo del territorio, fatta e recuperata quasi a modello dal PNRR, cosa fate? Ve la dimenticate, la cancellate e siccome non si nega a nessuno sicuramente ci sarà un ordine del giorno che impegnerà.
Ma noi non vi diamo questa possibilità, questo momento diventa anche la nostra dichiarazione di voto, noi usciamo, non parteciperemo a questo ulteriore scempio, ma vi assicuriamo che da domani mattina prenderemo quel piano farlocco, lo andremo a riempire di atti che arriveranno nel Defr e vogliamo vedere come andrete a coprire i 2.500 soggetti (personale, medici, infermieri, OSS) che il Pnrr vi chiede. Noi prepareremo quegli atti, saremo da domani mattina i custodi della salute e del benessere dei cittadini, potrete ingannare tutti per qualche tempo, potrete ingannare alcuni per sempre, ma noi vi impediremo di ingannare tutti per la salute dei cittadini.
Presidente, noi lasciamo l’Aula e vi lasciamo continuare questo scempio.

PRESIDENTE. Vi chiedo di rimanere in Aula perché non credo sia giusto, chiedo all’Assemblea di fare silenzio e di prendere atto delle decisioni altrui. Chiedo il massimo rispetto.
Insisto, rimanete in Aula per la discussione finale del piano.

(I Consiglieri dei gruppi PD, Movimento 5 Stelle e Misto abbandonano l’Aula)

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Questo è un piano che fa onore alla nostra Regione, è frutto di una lunga concertazione con i medici, le associazioni di categoria, i sindacati confederali, i sindacali di comparto. Abbiamo iniziato a gennaio partendo da Urbino, ascoltando tutti, abbiamo proseguito per Pesaro, Fano, Senigallia, Fabriano, Civitanova Marche, Macerata, Camerino, Fermo, San Benedetto del Tronto e Ascoli Piceno e, mai era avvenuto, abbiamo preso traccia e annotazione di ogni richiesta dei sanitari, dei medici e dei tecnici sanitari. Abbiamo incontrato le confederazioni Cgil-Cisl-Uil dei pensionati, Cgil-Cisl-Uil del comparto, Cgil-Cisl-Uil delle segreterie regionali. C'è stato imputato che hanno fatto la manifestazione, un mese fa, a Roma contro il governo e due settimane dopo hanno fatto la manifestazione ad Ancona contro il governo guidato dal Presidente Acquaroli.
Oggi qualcuno ha scritto sull'intervento della collega che ha denunciato e segnalato il fatto che non avevamo messo in luce, in rilievo, le deficienze. Ebbene è così. Quando ci siamo insediati in questa Regione, lo ricordo a tutti, a chi ci ascolta ed ai colleghi, nelle Marche c’erano 105 posti letto di terapia intensiva, noi nei mesi successivi li abbiamo portati a 250 mettendo in sicurezza i cittadini marchigiani.
Siamo stati la prima Regione che ha fatto lo screening di massa nei palazzetti e abbiamo messo in sicurezza i marchigiani; abbiamo avuto il più alto livello di efficienza del sistema della vaccinazione e abbiamo messa in sicurezza i marchigiani e per chi non voleva vaccinarsi siamo stati la prima Regione ad aver curato la patologia con gli anticorpi monoclonali, mettendo in sicurezza i marchigiani e l'industria manifatturiera perché tutelare la sanità significa anche tutelare la produzione di quelle aziende in quanto le assenze dei lavoratori si sarebbero riverberate anche nella produzione del prodotto interno lordo regionale e nazionale.
Questa è la differenza con la sinistra. La sinistra ci aveva abbandonato e aveva lasciato un degradato sistema sanitario, che noi abbiamo fatto ripartire. Lo stesso linguaggio violento della sinistra in questa Aula: inganno, menzogna, incapace. Io sono stato con dignità e onore un agente della Polizia di Stato del nostro Paese, sono stato il caposcorta del Segretario DC Zaccagnini dal 1980 al 1983, due anni dopo il rapimento e l’uccisione di Moro, ed ho partecipato alla liberazione del Generale Dozier il 28 gennaio 1982 rapito dalle Brigate rosse, so cosa significa la violenza delle parole e la violenza delle ideologie. Sono stato professore universitario perché ho vinto un concorso. Cosa significano: poliziotto, professore universitario o scaricatore di neve per il piano socio-sanitario? Noi non accetteremo più la denigrazione della sinistra e la violenza della vostra ideologia, che voi portate costantemente all'interno di questa Aula, perché facciamo un danno ai principi della democrazia, che vogliono che maggioranza e opposizione all'interno delle diverse posizioni possano trovare la sintesi della tutela degli interessi dei cittadini marchigiani.
Abbandonare l’Aula è un atto di vigliaccheria e di incapacità politica perché avete il dovere di rimanere all'interno di questa Aula per raggiungere la sintesi politica, che è la soddisfazione degli interessi dei marchigiani.
Voglio anche aggiungere, per essere chiari, che noi abbiamo riavviato la riforma della sanità, il piano socio-sanitario, la riforma dei Cup per le liste d’attesa, potenzieremo tutti gli ospedali di comunità e soprattutto saremo in grado di dare quelle risposte che i marchigiani ci hanno affidato attribuendoci la responsabilità di governo di questa regione. Noi lo faremo come voi non lo avete fatto nei precedenti 25 anni.
I cittadini marchigiani dovranno avere fiducia in quello che facciamo e il piano socio-sanitario rappresenta la sintesi della capacità di governare questa Regione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. L’abbandono dell’Aula da parte del maggior gruppo di opposizione insieme all’altra opposizione, anche se più piccola, è un dato politico, quindi non può non essere commentato da quest'Assemblea e qui mi sento di dire, e credo che la cosa sia percepibile da chiunque, che questo atteggiamento dell’opposizione è da un punto di vista inutile per i marchigiani, che si aspettano i documenti, gli atti e gli apporti, innocuo nei confronti della maggioranza, assolutamente innocuo, anzi ci aiuta nel fare le cose bene fino in fondo ed in maniera più rapida.
Mi sono posto il problema di mettermi, qualche volta gli psichiatri ce la fanno, nella pelle del capogruppo e del gruppo del Partito Democratico, e mi chiedo chi sia il genio che ha elaborato questa strategia, strategia dell’abbandono, qui ci vuole una genialità veramente molto forte.
Ho ascoltato le parole, le ha citate l’Assessore, inganno, bugie, tradimento, soprattutto del Consigliere Carancini, ma è riuscito evidentemente a mutuarle un po’ a tutto il gruppo. Sono atteggiamenti da un certo punto di vista infantili, ma da un altro punto di vista assolutamente inefficaci. Se fossi stato, cosa impossibile, però provo a farlo, capogruppo del PD avrei presentato 20 emendamenti seri che avrebbero addirittura creato qualche problema e qualche imbarazzo a questa maggioranza, ma non si può risolvere tutto e bisogna prendere delle decisioni. Ovviamente alcune decisioni hanno avuto su ciascuno di noi problematicità, ad esempio cito Arcevia che non può rientrare perché tutti abbiamo visto i parametri delle leggi nazionali, ma nello stesso tempo noi vogliamo difendere Arcevia e vogliamo che gli attuali servizi esistenti permangano perché devono essere efficaci per tutto il territorio regionale. Dico Arcevia perché è la località che ha citato il capogruppo del PD, ma potrei citare altre criticità.
Quindi mi chiedo: ma qual è l'atteggiamento di un partito responsabile di minoranza, cosa decisa dagli elettori, non l’ha deciso con prepotenza …

PRESIDENTE. Vorrei cercare di tradurre la mozione d’ordine del Consigliere Ciccioli e le posizioni in questo modo perché va rispettata l'Assemblea legislativa, che rappresento pro tempore, in tutte le sue espressioni.
Quanto è stato detto si traduce, così lo interpreto in senso autentico, nell’invito vero, sentito e ripetuto ai Consiglieri che hanno lasciato l’Aula a riprendere posto e ad esprimere con i loro interventi il dissenso e con il loro voto, anche contrario, la loro posizione.
Da parte del Consiglio regionale il massimo rispetto a chi assume una posizione diversa e contrastante rispetto alla presenza, agli interventi ed al voto perché esprime in modo democratico i suoi principi e i suoi valori, precisamente sul piano amministrativo che stiamo discutendo e che dovremo votare.
Detto questo, passiamo adesso all'esame degli emendamenti, alcuni di questi sono ritirati, ma non nella formalità prevista dal Regolamento. Per ogni emendamento che citerò, secondo l'ordine cronologico del deposito, comunque del protocollo, chiederò se si intende proseguire nella discussione o ritirarlo.
Emendamento n. 13 a firma dei Consiglieri Marinangeli, Bilò, Elezi. Il Consigliere Marinangeli ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Marco MARINANGELI. Sì, Presidente, il 13 è ritirato.

PRESIDENTE. Emendamento n. 17 a firma del Consigliere Baiocchi, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Nicola BAIOCCHI. Sì, Presidente, confermo il ritiro.

PRESIDENTE. Emendamento n. 18 a firma dei Consiglieri Marinangeli, Bilò, Elezi. Il Consigliere Marinangeli ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Marco MARINANGELI. Sì, confermo il ritiro.

PRESIDENTE. Emendamento n. 20 a firma del Consigliere Baiocchi, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Nicola BAIOCCHI. Sì, Presidente, confermo il ritiro.

PRESIDENTE. Emendamento n. 21 a firma del Consigliere Livi, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Simone LIVI. Sì, confermo il ritiro.

PRESIDENTE. Emendamento n. 22 a firma del Consigliere Livi, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Simone LIVI. Confermo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 23 a firma del Consigliere Ciccioli, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Carlo CICCIOLI. Confermo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 24 a firma del Consigliere Baiocchi, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Nicola BAIOCCHI. Sì, Presidente. Confermo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 25 a firma del Consigliere Ciccioli, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Carlo CICCIOLI. Confermo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 26 a firma del Consigliere Baiocchi, lo stesso ha chiesto il ritiro, lo conferma?

Nicola BAIOCCHI. Confermo.

PRESIDENTE. Per gli emendamenti n. 27 e n. 28 a firma del Consigliere Ciccioli, lo stesso ha chiesto li ritiro, lo conferma?

Carlo CICCIOLI. Sì, confermo il ritiro.

PRESIDENTE. Per quanto mi riguarda confermo il ritiro degli emendamenti n. 3, 4, 5, 10, 12, 14, 15 e 16 da me firmati.
Per gli emendamenti che sono rimasti in essere adesso partiamo con la discussione.
Emendamento n. 1 a firma dei Consiglieri Baiocchi, Ciccioli, Assenti, Marinangeli, Marinelli, Marcozzi, Livi, Ausili, Bilò, Elezi, Menghi, Borroni, Latini, Acciarri, Cancellieri, Pasqui, Rossi. Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Questo emendamento è una modifica della pagina 39 del piano, fatta a seguito di una osservazione pervenuta successivamente all’approvazione in Commissione, quindi abbiamo pensato di recepire l’indicazione che proviene dall’Ordine dei medici di Ancona e riguarda le malattie infiammatorie ed immunomediate ad esordio cutaneo. L’obiettivo è solo quello di migliorare il percorso diagnostico terapeutico del paziente affetto da malattie infiammatorie e immunomediate della cute, ma soprattutto di prevenire lo sviluppo delle complicanze secondarie connesse a tali patologie, le quali presentano un impatto morbigeno anche più grave della stessa malattia cutanea di esordio. Si tratta di una malattia con valenza sentinella rispetto allo sviluppo di complicanze sistemiche e d’organo (malattie metaboliche, cardiovascolari), che conducono ad una significativa riduzione della spettanza di vita.
E’ una indicazione espressa dall’Ordine dei medici che ci sentiamo di recepire. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento n. 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento n. 2 a firma del Consigliere Ciccioli, ha chiesto la parola ne ha facoltà.

Carlo CICCIOLI. Questo è un emendamento che nel corso della riunione della maggioranza era stato accolto, riguarda l'attivazione di una attività odontoiatrica in ogni Azienda territoriale, come adesso presente, ed un hub presso l’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche. Di fatto è un punto di equilibrio perfetto tra i servizi in ogni territorio e l'unico punto dove ci sono posti letto per i pazienti particolarmente gravi. E’ più tecnico che politico.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Chiedo al Consigliere Ciccioli di ritirarlo perché crea dei problemi di coordinamento tra le varie Aziende e l'Ospedale di Torrette. Chiedo di ritirarlo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Ovviamente nello spirito di coesione della maggioranza lo ritiro, però sono veramente molto amareggiato.

PRESIDENTE. Emendamento n. 2 ritirato.

Emendamento n. 3 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 4 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 5 a firma del Consigliere Latini. Ritirato

Emendamento n. 6 a firma dei Consiglieri Ciccioli, Assenti, Baiocchi, Marinangeli, Marcozzi, Livi, Ausili, Acciarri, Cancellieri, Bilò, Rossi, Elezi, Menghi, Borroni, Latini, Marinelli, Pasqui.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Questo emendamento riguarda la rete delle malattie reumatiche e reumatologiche, in questa rete c’è anche il problema della sensibilità chimica multipla.
Anche questo è un emendamento tecnico, dopo le parole “meno frequenti" aggiunge le parole “e/o rare”, che sono circa 200 casi nelle Marche.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Ringrazio il Consigliere Ciccioli per questo emendamento che precisa un dettaglio che nel piano socio-sanitario non era chiaro.
Diamo copertura ad una lacuna del piano, quindi lo ringrazio per questo emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento n. 7 a firma dei Consiglieri Ciccioli, Assenti, Baiocchi, Marinangeli, Marcozzi, Livi, Ausili, Acciarri, Cancellieri, Bilò, Rossi, Elezi, Menghi, Borroni, Latini, Marinelli, Pasqui.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Un altro emendamento molto tecnico che recepisce una richiesta dell'associazione dei pazienti con malattie reumatiche e reumatologiche.
Nella visione della rete, che è simile ad altre patologie inserite nel piano, anche questo è un emendamento di recepimento non politico, ma tecnico, per dare un’offerta migliore e più ampia a questo tipo di pazienti.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Anche questo copre una lacuna, quindi ringrazio il presentatore dell’emendamento e ne caldeggio l'approvazione.

PRESIDENTE. Emendamento n. 7. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento n. 8 a firma dei Consiglieri Baiocchi, Ciccioli, Assenti, Marinangeli, Marinelli, Marcozzi, Livi, Ausili, Bilò, Elezi, Menghi, Borroni, Latini, Acciarri, Cancellieri, Pasqui, Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Una semplice specificazione in ordine al tema della rete diabetologica marchigiana, che inserisce nel penultimo capoverso, dopo la parola “Afaid” le parole “e le associazioni di tutela del diabete giovanile”, quindi dà la possibilità ad eventuali associazioni costituende sul diabete giovanile di poter partecipare a questi percorsi con la Regione insieme alla Tdm ed all’Afaid, che sono già indicate all’interno del piano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Anche questo emendamento allarga lo spettro della rappresentanza di questa patologia.
C’è anche in questo caso una mancanza di rappresentanza, soprattutto da parte di questa associazione di bambini diabetici, quindi con grande piacere accogliamo, dimostrando e sottolineando come la nostra Regione sia aperta al contributo delle associazioni di rappresentanza sociale,. come in questo caso. Quindi, ne caldeggio l’approvazione. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento n. 8. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento n. 9 a firma dei Consiglieri Baiocchi, Ciccioli, Assenti, Marinangeli, Marinelli, Marcozzi, Livi, Ausili, Bilò, Elezi, Menghi, Borroni, Latini, Acciarri, Cancellieri, Pasqui, Rossi. Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Anche questo rientra all’interno della stessa tipologia della rete diabetologica marchigiana ed aggiunge a pagina 84, alla fine dell’obiettivo 2, le seguenti parole: “anche favorendo azioni per la transizione ai centri antidiabete dei giovani diabetici che raggiungono l’età adulta”.
E’ una semplice specificazione, che però delinea un'idea molto chiara che è quella di favorire l'ingresso dei giovani, che passano ai centri di diabetologia degli adulti.
Una semplice specificazione che c’è stata richiesta dalle associazioni, quindi penso che sia opportuno caldeggiarne l’approvazione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Anche in questo caso il parere della Giunta è positivo sull’approvazione di questo emendamento, che dà uno specifico dettaglio positivo alla trattazione di questa materia.

PRESIDENTE. Emendamento n. 9. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Il voto favorevole del Consigliere Cancellieri

Emendamento n. 10 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 11 a firma dei Consiglieri Baiocchi, Ciccioli, Assenti, Marinangeli, Marinelli, Marcozzi, Livi, Ausili, Bilò, Elezi, Menghi, Borroni, Latini, Acciarri, Cancellieri, Pasqui, Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Questo è un emendamento un po’ più articolato, è il recepimento delle istanze del Coordinamento regionale autismo e del Comitato tecnico scientifico, che sono venuti in audizione ed hanno mandato delle osservazioni, nostro malgrado nel momento in cui avevamo già approvato il Piano, però ci sembrava opportuno recepire queste indicazioni che vanno a specificare meglio al loro interno i percorsi diagnostici che devono essere seguiti secondo le indicazioni dei centri regionali di riferimento, che sono il Centro regionale di Fano e quello di San Benedetto del Tronto.
Se volete ve lo posso leggere, ma avete avuto tutti modo di leggerlo.
Penso che sia molto importante seguire le indicazioni degli specialisti di questo settore su un tema che a noi sta molto a cuore. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Anche in questo caso il parere della Giunta è favorevole e ringrazio il Presidente della Commissione e i componenti.
Questo dibattito sarebbe stato diverso se ci fosse stata anche la componente dell’opposizione perché noi abbiamo l’interesse a raggiungere l’interesse pubblico nella consapevolezza che nel governare questa Regione abbiamo la grande responsabilità di fare il bene collettivo e non certo solamente delle polemiche. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento n. 11. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento n. 12 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 13 a firma dei Consiglieri Marinangeli, Bilò, Elezi. Ritirato.

Emendamento n. 14 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 15 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 16 a firma del Consigliere Latini. Ritirato.

Emendamento n. 17 a firma del Consigliere Baiocchi. Ritirato.

Emendamento n. 18 a firma dei Consiglieri Marinangeli, Bilò, Elezi. Ritirato.

Emendamento n. 19 a firma dei Consiglieri Livi, Ciccioli, Assenti, Baiocchi, Marinangeli, Marcozzi, Ausili, Bilò, Elezi, Menghi, Borroni, Marinelli, Acciarri, Rossi, Cancellieri, Pasqui.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Livi.

Simone LIVI. Grazie, Presidente. Leggo testualmente l'emendamento: “Nella parte seconda (I livelli essenziali di assistenza), al paragrafo 3.4 (Riorganizzazione delle reti cliniche), alla fine della parte relativa alle reti cliniche di alta specialità, a pagina 116, a capo, inserire le parole seguenti: ‘Altre reti cliniche di alta specialità. Tra le reti cliniche di alta specialità da potenziare rientrano anche la rete neurologica, nella quale va inserita la stroke unit e la rete di nefrologia ed emodialisi’”.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il parere della Giunta è favorevole.
Anche in questo caso si copre una lacuna non prevista nel piano socio-sanitario, nella bozza che va in approvazione. Grazie.

PRESIDENTE. Emendamento n. 19. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Emendamento n. 20 a firma del Consigliere Baiocchi. Ritirato.

Emendamento n. 21 a firma del Consigliere Livi. Ritirato.

Emendamento n. 22 a firma del Consigliere Livi. Ritirato.

Emendamento n. 23 a firma del Consigliere Ciccioli. Ritirato.

Emendamento n. 24 a firma del Consigliere Baiocchi. Ritirato.

Emendamento n. 25 a firma del Consigliere Ciccioli. Ritirato.

Emendamento n. 26 a firma del Consigliere Baiocchi. Ritirato.

Emendamento n. 27 a firma del Consigliere Ciccioli. Ritirato.

Emendamento n. 28 a firma del Consigliere Ciccioli. Ritirato.

Emendamento n. 29 a firma del Consigliere Ciccioli, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Carlo CICCIOLI. Sostanzialmente questo emendamento è assorbito dall’ordine del giorno. Individua nell’Inrca un punto di riferimento a carattere scientifico perché l’aspetto ospedaliero viene trattato nel piano ampiamente, non c’è bisogno di sottolinearlo.
Per quanto riguarda l'aspetto scientifico, come è noto, l’Istituto nazionale a carattere scientifico è l’unico istituto italiano che ha questo ruolo, addirittura è uno dei pochi, sono cinque in tutto, che in Europa svolge una ricerca sull'invecchiamento e su tutte le problematiche legate all'invecchiamento, sia la cura che l’assistenza.
Si tratta di una visione da mettere nel piano per valorizzare questo istituto.
Spero che, come ho detto nel mio intervento come relatore, l'edificio che conterrà il nuovo ospedale all’Aspio sia completato quanto prima, lì si avrà un punto di riferimento nazionale per tutte queste tematiche.
Vorrei sottolineare che proprio un medico dell'Inrca di Firenze, quando l’Istituto aveva anche una sede a Firenze, è il responsabile nazionale dell'Agenzia per l'invecchiamento degli Stati Uniti. Un italiano di Firenze negli Stati Uniti che dirige l'Agenzia, che è la prima mondiale per l'invecchiamento. Io vorrei che questo fosse in Europa il punto di riferimento per la ricerca sull’invecchiamento.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Questo emendamento, di cui discutiamo, è stato poi trasposto nell’ordine del giorno.
C'è da tener conto che noi siamo la maggioranza che governa questa regione, quindi chiedo al Consigliere Ciccioli, così come avevamo detto negli incontri, di ritirarlo perché c’è la riproduzione di questo intervento nell’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Consigliere Ciccioli, lo ritira?

Carlo CICCIOLI. Sì.

PRESIDENTE. Ora passiamo all’ordine del giorno a firma del sottoscritto quale capogruppo del gruppo UDC.
C’è la possibilità della condivisione con gli altri capigruppo prima che sia esposto.
Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Chiederei educazione a chi fa il buffone negli spalti, anche perché chi fa casino è pagato dai cittadini marchigiani per stare qui, parlare e fare opposizione, non per andarsene fuori. Se fossero andati al mare almeno avrebbero dato smercio a qualche stabilimento. Siccome stanno facendo i buffoni …

PRESIDENTE. Questa parola non va bene, la devo riprendere, non è ammissibile. Abbiamo chiuso questo argomento prima, dobbiamo rispettare le decisioni assunte pur non condividendole.

Giacomo ROSSI. Il pubblico se fa casino va mandato via, secondo il Regolamento.

PRESIDENTE. Se questa è la sua richiesta, prego le persone che sono fuori dall’Aula di rimanere in silenzio, ma altri atteggiamenti ed altre parole non sono ammissibili e vanno censurati.
Ripeto quello che ho detto prima sulla mozione d'ordine del Consigliere Ciccioli rispetto al comportamento degli altri Consiglieri che fanno parte dell’Assemblea legislativa.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Chiedo la sospensione della seduta per revisionare l’ordine del giorno che non comprende l’emendamento di prima.

PRESIDENTE. Richiesta accolta, ma prima dobbiamo votare il coordinamento tecnico,

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è sospesa alle ore 11:12

La seduta riprende alle ore 11:30

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Prego i Consiglieri di riprendere posto in Aula.
Proposta di ordine del giorno a firma dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Marcozzi, Latini, Rossi, Santarelli.
Se qualcuno lo vuole esporre, possono intervenire i Consiglieri, gli Assessori interessati ed ovviamente il Presidente della Giunta regionale.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. L’ordine del giorno recepisce una serie di problematiche che non sono state inserite nel piano e che devono essere ovviamente approfondite, non possono essere affrontate con superficialità, con quattro righe su un testo, e tiene conto di problemi emersi, a cui si dovrà dare soluzione, e di esigenze molto importanti per il nostro futuro lavoro.
Cito ciò che ho seguito personalmente con molta attenzione: l’l'Inrca, l'odontostomatologia, l’odontoiatria e tante altre, le reti cliniche, le malattie infettive e tanti altri problemi che dovranno essere valutati in corso d’opera. Saranno i Direttori generali delle Aziende che valuteranno in maniera cronologica, a seconda degli atti, alcuni nazionali di cui siamo in attesa.
Tutti sanno che il Ministero della sanità sta operando una revisione, in parte già fatta e in parte da attuare prossimamente, dei criteri a cui si dovranno attenere tutte le Regioni italiane, quindi anche la nostra. In seguito a questa revisione strada facendo noi daremo una risposta alle problematiche che sono sul tappeto, che sono per tutti e di tutti, che non hanno una visione di schieramento, cioè centro-destra, centro-sinistra, maggioranza, minoranza, perché la risposta che dobbiamo dare ai marchigiani è quella di fare le cose bene. Questo è lo spirito che ci ha guidato in Commissione sotto la presidenza del Consigliere Baiocchi, che attraverso le audizioni, 130-140 soggetti auditi, ha cercato di recepire le competenze che esistono nella società.
Compito della politica è fare sintesi e con questo piano e con questo ordine del giorno facciamo sintesi e guardiamo avanti.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Quest'ordine del giorno è un po’ la sintesi degli interventi dei colleghi.
La nostra è una coalizione di centro-destra che ha diverse anime, quindi non ci dobbiamo meravigliare se ci sono diverse prospettazioni anche sui temi della sanità. E’ un segno di vivacità del sistema e della dialettica che c’è all’interno del nostro gruppo, quindi quest'ordine del giorno, innanzitutto nelle premesse, mette a fuoco i problemi della sanità.
E’ un ordine del giorno che si rivolge in prima analisi al Governo nazionale, ricordiamo che dai provvedimenti sul fiscal compact, alla crisi del debito sovrano negli Stati Uniti fino ad oggi, il servizio sanitario nazionale e la spesa pubblica sono stati gravemente compromessi e compressi per cui chiediamo al Governo nazionale di rivedere un po' tutto il tema legato al fiscal compact. Ricordo che il Governo Berlusconi fu costretto a dimettersi e fu sostituito dal Governo Monti, sostenuto principalmente dalla sinistra che poi ha governato ininterrottamente fino a settembre, salvo la parentesi del Governo Movimento 5 Stelle, Lega. Quindi, noi risollecitiamo il Governo nazionale a rivedere quei trattati internazionali, a rinegoziare con la Commissione europea, con l’Unione europea, quella parte che limita grandemente la spesa pubblica del nostro Paese perché si tratta di spesa sanitaria e di spesa sociale, senza fare sconti al Governo che ha la stessa conformazione politica del governo regionale
Il primo punto che citiamo in quest'ordine giorno è la revisione dei piani nazionali relativamente alla spesa pubblica e ai principi determinati dal fiscal compact, che è un trattato internazionale.
La seconda sollecitazione la rivolgiamo al Governo sul PNRR, che ha già assicurato che gli investimenti, così come ha detto ieri in modo icastico e palmare il Presidente Acquaroli, sono semplicemente spostati perché i costi di realizzazione delle opere del PNRR (case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative) sono lievitati in ragione dell'aumento dei prezzi dei materiali di costruzione. Pensiamo semplicemente alla guerra, al 110%. Il costo del ferro è aumentato del 500% per le costruzioni delle strutture in cemento armato, quindi chiediamo al Governo di farci sapere quali sono i finanziamenti aggiuntivi che dovranno coprire l'aumento della spesa per effetto di questo.
Ci sono poi una serie di questioni che sollecitano e solleticano il dibattito, cioè il rafforzamento degli ospedali comunità.
Noi abbiamo detto che gli ospedali di comunità non li riapriremo come ospedali per acuti, ma li potenzieremo come ospedali per strutture sanitarie territoriali, e qui c’è una sollecitazione.
Ci sono altre sollecitazioni che riguardano la funzione dell’Inrca. Giustamente il Consigliere Ciccioli ha sollecitato il tema dell'Inrca, che è un istituto di ricerca per gli anziani, un istituto geriatrico. Quale valorizzazione può essere fatta se non per l’Inrca di fronte all'invecchiamento della popolazione, di fronte ai 400.000 marchigiani, su 1,5 milioni, che vivono nella nostra regione. Noi abbiamo questa eccellenza, la dobbiamo valorizzare, la dobbiamo potenziare, tenendo conto che ha altre due sedi, una in Lombardia e una in Calabria.
Diciamo che sono temi questi che vanno a sollecitare gli interventi, soprattutto da parte del Parlamento, così come ci sono state delle sollecitazioni in materia di rapporti con i territori limitrofi. Per esempio c'era una sollecitazione che veniva dal Consigliere Rossi il quale sollecitava l'accordo sul 118 con altre Regioni per garantire il tempo più breve per il soccorso. Mi sembra una cosa ovvia, ma una cosa necessaria tenuto conto che è emersa.
Noi abbiamo voluto raccogliere in quest'ordine giorno …, non cito i nomi dei colleghi, ma sono rappresentati tutti i Consiglieri di maggioranza i quali a vario titolo hanno voluto dare una sollecitazione al piano socio-sanitario e alle politiche nazionali.
Credo che questo sia una dimostrazione di come una coalizione di centro-destra, votata dai marchigiani per essere insieme nelle sue varie articolazioni, Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Civici, Udc e altro ...

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Ha detto tutto l'Assessore Saltamartini rispetto a questo ordine del giorno, comunque la mia diventa una dichiarazione di voto favorevole per il partito della Lega.
Quello che mi preme maggiormente richiamare, Assessore, in tutti i temi richiamati, che magari non sono stati toccati in maniera forte nel piano socio-sanitario, è una pressione, Presidente Acquaroli, rispetto al governo per maggiori investimenti nella sanità perché dobbiamo superare i tetti di spesa attuali che non permettono di garantire un servizio pubblico efficace ed efficiente nei nostri territori ed in tutt'Italia.
Di questo ordine del giorno mi piace in particolare l'atteggiamento che si ha nei confronti degli ospedali di comunità, diciamo che quello che c’è minimo deve rimanere, da lì in poi, attraverso gli atti aziendali, speriamo di costruire qualcosa di migliore rispetto a quello che abbiamo, di mettere dentro questi contenitori qualcosa di più.
Dopodiché si toccano tanti altri temi che sono legati alle malattie senili, ad una fragilità importante, alle malattie infettive, alla valorizzazione dell’Inrca; ai sistemi formativi, alla prevenzione delle malattie infettive. Si toccano tanti questioni, si parla di laboratori di emodinamica, di migliorare i rapporti con le Regioni limitrofe, soprattutto per quel che riguarda i codici rossi nei pronto soccorso. Ci sono dei pronto soccorso che sono al di là del confine, ma sono molto più vicini rispetto ai pronto soccorso che abbiamo noi, quindi se si potessero fare, Assessore, degli accordi all'interno di atti aziendali, penso che sarebbe una scelta opportuna.
Ecco, credo che questo ordine del giorno vada ad integrare il nostro piano socio-sanitario che, ripeto, è efficiente e dobbiamo avere l'ambizione, attraverso maggiori risorse, di concretizzarlo nel miglior modo possibile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Condivido anch'io questo ordine del giorno e ci tengo a sottolineare l'importanza sia del richiamo al nazionale che dell’atteggiamento di attenzione verso gli ospedali di comunità.
Al punto 2.11, che è un mio inserimento, si parla del miglioramento dei rapporti con le Regioni limitrofe, come ha detto il Consigliere Cancellieri, che si è occupato anche lui della tematica. Dovremo andare a definire degli appositi accordi reciproci con le Regioni confinanti in occasione degli interventi del 118, dei codici rossi effettuati nei territori dei Comuni confinanti e geograficamente collegati, con la finalità, dico io, di garantire una risposta adeguata alle emergenze. Anche perché in molti casi abbiamo dei pronto soccorso più vicini in altre regioni, questo è il caso, per dire, di Cantiano.
E’ stato redatto anni fa un accordo per Apecchio con l'ospedale di Città di Castello e per Montegrimano con San Marino, sarebbe il caso di attivare questa convenzione nel caso di Cantiano. Ci sono anche delle Regioni confinanti che possono fare la stessa cosa, reciprocamente, cioè possono venire da noi in caso di codice rosso.
Purtroppo non è una questione legata alla sanità, è una questione legata strettamente alla territorialità. Pensiamo che in molti casi da Cantiano, quando si hanno dei codici rossi, la gente preferisce andare a Gubbio in macchina piuttosto che chiamare l'ambulanza del 118 ed andare ad Urbino. Ma questa non è una questione legata alla sanità, è una problematica strettamente territoriale.
In casi specifici e puntuali dovremo andare ad intervenire. è stato fatto, ripeto, per due Comuni, alcuni sono rimasti fuori, quindi nei prossimi atti aziendali dovremo analizzare e dare delle risposte anche ai Comuni di confine.
Ringrazio l'Assessore, si è reso disponibile ed abbiamo inserito questo piccolo punto nell'ordine del giorno, che richiama un impegno che dovremo prendere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare di cuore i capigruppo consiliari di questa maggioranza per aver fatto quest'ordine del giorno che va ad integrare un ottimo piano socio-sanitario, ovviamente ci sono molte cose su cui discutere, ma io mi soffermo su una questione importante.
Il merito va a questa Giunta per aver rafforzato la presenza di tutti i servizi ospedalieri e non, in particolare quelli di cui al D.M. 70, parlo delle aree disagiate, ad esempio di Amandola, così come molte altre questioni sono state fatte.
Credo che siamo sulla strada giusta a differenza di quanto dice qualcuno che preferisce non stare in Aula, ma andare fuori. Capisco, è una scelta politica, ci mancherebbe altro, anche perché sono stati gli stessi marchigiani a mandarli fuori, quindi hanno fatto fondamentalmente quello che i marchigiani hanno chiesto, percependo anche uno stipendio. Ed è altrettanto giusto che questa maggioranza continui, come sta facendo, a dare risposte ai cittadini marchigiani. Lo vedremo nel 2025 quando si voterà se loro saranno ancora in ferie e noi saremo a lavorare, continuando a dare risposte alle Marche, che per troppi anni non sono state date.
Oggi noi siamo qui anche e soprattutto per colmare i gap che ci sono tra la nostra Regione e le altre, soprattutto per i tanti disastri fatti dal Partito Democratico nella nostra splendida regione.
Siamo qui per dare risposte e quest'ordine del giorno è riuscito ad inglobare altre proposte perché ritengo che una volta fatto il piano socio-sanitario qualcuno sarà bravissimo a metterlo nel Defr, qualcun altro invece lo sarà con atti concreti e con atti aziendali e questo penso che sia di fondamentale importanza. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Il mio sarà un intervento molto breve e di assoluta riconoscenza per coloro che hanno redatto questo atto di indirizzo politico importante che va nella direzione di tantissime cose che sono già previste all’interno del piano.
Mi sembra giusto riconoscere la possibilità di inserire in questo atto di indirizzo politico tematiche assolutamente condivisibili, ma voglio ancora una volta rappresentare la linearità e la correttezza della redazione del piano socio-sanitario, che è un atto necessariamente consequenziale, che sarà parte integrante, non tecnica, all’interno dell’atto.
Un atto di indirizzo politico rilevante, quindi grazie ancora ai Consiglieri che hanno contribuito alla sua predisposizione ed alla sua redazione.
Ci accingiamo all’approvazione di questo piano che è una svolta epocale all’interno della sanità marchigiana.
Mi dispiace che i Consiglieri di minoranza abbiano scelto scientemente di abdicare al loro ruolo istituzionale, che sarebbe sicuramente stato quello di contribuire all’interno della Commissione sanità, visto che noi abbiamo dato la possibilità a tutti, anche in Aula.
E’ stata fatta la scelta di uscire dall'Aula, un comportamento che non ritengo condivisibile, però rientra nelle loro prerogative politiche e la strategia politica chiaramente la scelgono loro, ma si assumeranno sicuramente le conseguenze con i loro elettori. Grazie.

PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, prima di passare la parola alla Giunta, desidero anch’io esprimere una posizione sull'ordine del giorno che, non lo nascondiamo, è un atto di indirizzo di natura politica, ma proprio perché è un atto di indirizzo politico ha un alto valore per chi svolge la politica nell'impegno a realizzare quanto viene esposto e approvato.
Soprattutto è un atto di verità, a mio avviso, perché tiene conto della possibilità che il piano svolga determinati indirizzi, determinate finalità nel solco e nel rispetto degli indirizzi nazionali, le limitazioni delle norme attualmente esistenti, e preveda la copertura finanziaria che oggi è in essere, nel rispetto anche dell'articolo 81 della Costituzione.
Non impone valutazioni che non sono state prese in esame dal piano socio- sanitario, ma precisa e significa i possibili ulteriori indirizzi, quasi a tener conto che a quell’approccio ormai sistemico di salute globale, che è uno dei punti più significativi, a mio avviso, che è stato messo nell'ordine del giorno, dobbiamo tendere.
La tutela della salute umana e animale (ecosistema) costituisce un punto di approccio futuro per la presa in carico delle persone (assistiti, malati) per avere la possibilità di una cura non solo dignitosa, ma alla portata concreta della loro integrazione territoriale.
Ecco, il corollario che tiene insieme tutti questi punti è proprio il concetto di un approccio futuro di salute globale su cui il piano è ovviamente indirizzato e che prevede delle limitazioni proprio per le posizioni normative di natura nazionale ed internazionale, che hanno imposto una visione ridotta della nostra sanità, fino a produrre quelle carenze che sono oggi ben visibili.
Aggiungo a quanto è stato detto dai colleghi Consiglieri anche l'importanza dell'approccio e della valorizzazione delle reti, sia quelle multidisciplinari e innovative sia quelle dei laboratori. Anche e soprattutto due aspetti fondamentali che l'ordine del giorno nel suo complesso, valutato e riallineato armonicamente come impegno futuro politico della Giunta e dei Consiglieri, può andare a sviluppare: il contrasto alla mobilità passiva, un enorme punto negativo da sempre delle Regioni per quanto riguarda la sanità, e la riduzione delle liste d’attesa, in particolare nella nostra regione.
Credo che in questa situazione, con questa impostazione, con lo sviluppo e la valorizzazione dei servizi territoriali, con la presa in esame per la prima volta dell’importanza degli operatori professionali, che svolgono non solo nel campo della sanità attività prettamente estese e specialistiche, ma anche quelle attività una volta chiamate di sanità ordinaria o di primo accesso, che possono costituire un impegno ulteriore che va ad appoggiare, realizzare e rendere concreto il piano socio-sanitario nell'ambito di una comunità armonica per quanto riguarda la possibilità di ricevere queste prestazioni.
Concludo tenendo conto di un aspetto decisamente importante, le ricerche che in questo momento sia le nostre Università che l’Inrca stanno svolgendo riguardano un approdo futuro, prevenire le possibili fonti di infezioni, di malattie infettive, malattie che non conosciamo. Modalità e cure che oggi non riteniamo possibili, ma che grazie alla ricerca potranno essere non solo combattute, ma eliminate.
Accanto a questo deve essere ancora fortemente implementato il discorso dell'attività territoriale a livello sanitario e distrettuale, che ci consente di tenere insieme gli assistiti, le loro esigenze, le loro richieste, che devono essere ovviamente soddisfatte dall’impegno di tutti i Consiglieri che fanno parte del Consiglio regionale. Grazie.
Ha la parola l'Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Voglio intervenire semplicemente per ringraziare tutti.
E’ una bella pagina quella che scriviamo come coalizione di centro-destra, nessuno si deve sentire offeso perché proseguiremo a governare questa Regione, spero, anche per i prossimi 25 anni.
Questo è l’inizio, sostituiamo tutto quello che non va con uno nuovo piano, con la riforma, quindi l'appuntamento sui temi che sono stati rinviati semplicemente a domani è al prossimo atto.
Devo dire che c’è stata piena sintonia con tutti gruppi, con tutti i Consiglieri. E’ un grandissimo piacere, vi posso assicurare che provo gioia a intervenire oggi perché sotto la guida del Presidente Acquaroli i 5, 6 partiti che fanno parte della coalizione hanno reagito come un’orchestra per tutelare gli interessi dei marchigiani.
Il mio ringraziamento va a tutti dirigenti, ai Direttori dell'Ars e del Dipartimento salute, se mi permettete a tutti i medici che abbiamo incontrato e che con grande puntiglio ci hanno indicato ciò che non andava. Poi i funzionari della Regione hanno annotato e inserito nel piano socio-sanitario le richieste dei medici.
Sono 500 pagine non di elucubrazioni, sono 500 pagine di appunti presi sul piano operativo di chi opera in sanità. A me hanno riferito, quando li ho incontrati insieme al Presidente Acquaroli, che questo non era mai successo. Nell'ultima riunione con gli ortopedici, perché a settembre dobbiamo partire con la rete ortopedica, tutti i primari hanno detto che non avevano mai visto né l’Assessore, né il Presidente della Regione, quindi si potrà dire tutto quello che si vuole, ma il rapporto con il territorio, con tutti gli operatori è estremamente positivo.
La gratitudine va a loro principalmente per quello che hanno fatto, quando ho detto che durante il Covid abbiamo messo in sicurezza i marchigiani il merito va a loro, non certo all'Assessore o a noi che siamo qui e siamo organo di indirizzo politico.
Voglio anche dire con grande chiarezza, anche per chi ha sollevato alcuni temi, che quando si ha la responsabilità di governo, questa comporta anche la responsabilità di assumersi delle responsabilità, non esiste vincere le elezioni e andare in discesa, quindi, al di là di quello che c’era e che abbiamo trovato, noi abbiamo la responsabilità e l'onere di modificarlo e lo stiamo facendo con questi atti.
Gratitudine a tutti, in particolare ai colleghi di Giunta. Ho avuto sempre un grande appoggio e soddisfazione dai collegi, a cominciare da quello che in materia è più importante, che è quello del bilancio, quindi dall’Assessore Brandoni, ma anche dall’Assessore Antonini, che ringrazio. Con l’Assessore Baldelli, con cui condivido una parte di sanità, c’è piena armonia, ci siamo sempre concertati su tutto, avendo una visione della regione, non del campanile dove siamo residenti. Non è vero, è stata un’accuse ingiusta quella che viene rivolta citando Pergola, che fa parte di una delle realtà del nostro territorio. D’altra parte quando portavo la neve è perché non ci ascoltavano. Voglio anche aggiungere che per organizzare quelle manifestazioni il Sindaco ha versato 11.000 euro dal suo conto corrente sul conto corrente del Comune per pagare i pullman, con cui venimmo qui. Lo ripeto, dal mio conto corrente 11.000 euro al Comune perché non volevo responsabilità e quando abbiamo portato la neve guidavo io il camion perché se ci fosse stata qualche denuncia io mi sarei assunto la responsabilità, non l’avrei fatta assumere ad altri. Questa è la differenza tra noi e gli altri.
Io sono qui, noi siamo qui per difendere i diritti dei cittadini, siamo qui per difendere e per ascoltare tutti. Io non ero ascoltato, fui costretto a portate il camion di neve perché chiusero l'ospedale a giugno, dicendo che il personale doveva fare le ferie, non l’hanno riaperto né a giugno né a luglio, né ad agosto né a settembre, né ad ottobre né a novembre, né a dicembre. Se ci foste stati voi, dopo nove mesi in cui hanno chiuso l'ospedale con la giustificazione delle ferie del personale, senza modificare gli atti, l'avreste portato il camion di neve? Questa è la storia e la differenza tra noi e loro. Noi abbiamo ascoltato tutti, qualunque Sindaco mi chiama io rispondo, sfido qualunque Sindaco che mi ha chiamato a dire che non ho risposto, loro non rispondevano, la differenza tra il centro-destra e loro è semplicemente questa. Grazie.

PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Pur rispettando il ruolo sacro che l'opposizione svolge per il buon funzionamento del principio democratico, all'abbandono di una Aula avrei preferito il nutrimento di un dibattito che è democrazia e partecipazione.
La maggioranza andrà comunque avanti perché dai cittadini ha ricevuto il mandato per governare la Regione e cambiare una sanità, che dopo vent'anni aveva bisogno di essere riformata.
L’ho già detto ieri nel mio intervento, siamo determinati a portare a compimento questo grande progetto che migliorerà la sanità regionale, facendola essere alla portata di tutti i suoi cittadini, anche i meno abbienti.
Per la portata storica in questo momento, le analisi dettagliate fatte in Commissione, i tanti mesi di dibattito che hanno portato a questo momento, il gruppo Lega - ringrazio il capogruppo per avermi delegato - vota a favore del piano socio-sanitario regionale, così farà chi ha fiducia nel futuro della nostra terra. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Pasqui.

Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Ringrazio il mio capogruppo per avermi dato la possibilità di esprimere questo voto, che ovviamente sarà favorevole.
Devo ringraziare tutti gli operatori del settore sanitario per quello che fanno da sempre, soprattutto per quello che hanno fatto negli ultimi anni in cui ci sono state maggiori difficoltà.
Da membro della Commissione sanità voglio ringraziare la Dirigente del Servizio affari legislativi e coordinamento Commissioni assembleare e la Segretaria della IV Commissione, per l’attento lavoro a supporto di noi Commissari e del Presidente Consigliere Baiocchi, che ha sempre dato certezza di un percorso ben definito, i colleghi Consiglieri tutti, il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini. A voi il grande plauso per aver guidato questo gruppo tra la gente, tra le persone esperte di settore, tra i Sindaci, tra coloro da cui siamo riusciti ad avere impulsi importanti per redigere un atto storico, custodi della salute e del benessere dei cittadini.
Consigliere Mangialardi, la stimo, ma custodi si è sul campo, custodi si è quando si lavora insieme, custodi si è senza critiche, ma portando degli atti reali e concreti, atti che questo piano dà, questa riforma sanitaria dà.
Siamo ritornati tra i territori, tra le popolazioni, abbiamo dato voce e daremo voce con questo atto finalmente ad ogni singola provincia, ad ogni singolo territorio, anche quelli che sembrano o forse sono o lo sono sempre stati, ma non con questo governo, più lontani.
Il nostro voto è convintamente favorevole, consci che ci vorrà ancora un po’ di tempo perché, come ho detto sempre e lo dico anche qua nella massima Aula istituzionale, la lampada di Aladino con il maghetto non ci appartiene, ci appartengono il lavoro, i fatti ed un percorso di serietà che non rientra sicuramente nell'inganno, non rientra sicuramente nella menzogna e sicuramente non rientra nei tradimenti perché sono termini che nemmeno conosciamo e che abbiamo appreso in queste ore di dibattito, a volte serio, a volte un po’ meno, per noi sicuramente sempre serio e sempre rivolto alle popolazioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. A nome del gruppo esprimo soddisfazione. Sono personalmente ed ampiamente soddisfatto del lavoro che è stato fatto.
Vorrei ricordare i passaggi più importanti.
La bozza di piano proposta dai formatori tecnici, che sono state le due Università, e ovviamente dagli uffici dei servizi salute, è sottoposta alla consultazione nel territorio e con gli operatori sanitari; poi l’approvazione della bozza integrata dalla Giunta il 23 maggio, infine in Commissione per una ulteriore verifica con tutte le persone che in qualche modo …, le associazioni scientifiche, quelle sindacali, quelle dei pazienti, i territori e tutte le organizzazioni interessate al piano.
Il piano è stato ulteriormente integrato in Commissione con numerosi apporti, successivamente nuovi emendamenti sono stati aggiunti.
Per rendere chiaro tutto quello che è accaduto vi leggo brevissimamente una nota del 28 luglio del Consiglio regionale per l'economia ed il lavoro, che è uno degli organi consultivi che deve dare i pareri obbligatori, il quale ci ha inviato un estratto dei propri lavori, bene, al punto 16 chiede il potenziamento dell'attività del pronto soccorso, al punto 15 la rete delle cure palliative, al punto 14 la riduzione dei tagli cesari, quando ci è arrivato il documento avevamo già integrato il piano socio-sanitario, la bozza, con questi elementi. Questo significa quanto abbiamo lavorato e quanto ci siamo impegnati.
Tutto perfetto? La perfezione non appartiene a questo mondo, quindi nessuno, in nessun campo, in politica, nella scienza, nella clinica, visto che siamo in tema di sanità, è perfetto, però abbiamo fatto molto bene.
Io voto convintamente a favore, ovviamente da domani occorrerà applicare questo piano e ogni qual volta ce ne saranno le esigenze apportare ulteriori elementi per fare il meglio possibile per i marchigiani.
Per concludere un attimo al Partito Democratico lo voglio dedicare. Molto bene, è riassunto in un film di Nanni Moretti,: parleranno più di me se ci sono o se non ci sono? Probabilmente la scelta quest'oggi, come fece a suo tempo Nanni Moretti nel film, è quella “se non ci sono parleranno più di me”, questo secondo me dal punto di vista estetico, dal punto di vista dei contenuti non è così. Mi immagino il Consigliere Carancini davanti allo specchio che fa le prove dell'intervento e dice: “Inganni, bugie, tradimento, va bene? Di più!”, con la giacca giusta, abbinata ovviamente all'intervento, fa le prove.
Io non lo so, qui siamo in un’Assemblea delegati dal popolo, dai cittadini, mi sembra che anche queste cose esteticamente non siano così opportune, però ognuno sceglie la propria via, c’è un detto latino tamquam non esset, come se non ci fosse, in questo caso al plurale tamquam non esset, come se non ci fossero. E’ un detto molto importante, viene ricordato molto in letteratura latina, e qui devo dire è come se non ci fossero. Grazie.

PRESIDENTE. Anche personalmente esprimo la mia dichiarazione di voto.
So bene che la lunga strada che attende l’intera sanità delle Marche per offrire una tutela della salute, come è intesa dalla Costituzione, è ancora ampia, ma ritengo che il piano che andiamo ad approvare, la proposta di atto amministrativo n. 50, possa ridurre un pezzo di questa distanza.
Credo che il lavoro svolto sia in questa direzione, il lavoro e l’impegno da parte di tutti, non certamente per creare differenze di trattamento né ulteriori disagi agli assistiti.
Di positivo nell'ambito del piano vi è, a mio avviso - fra le altre cose, molte sono state citate, come tante le criticità che devono essere tenute in conto nell’ambito di una riflessione più ampia e ripetuta nei momenti giusti, nelle sedi giuste - la mappatura di tutti gli aspetti della salute: dalla nascita all’invecchiamento.
C’è tra l’altro un grande concetto di base che pervade l'intero programma sanitario: l’integrazione territorio/ospedale, che è di fondamentale importanza e che è di fondamentale importanza stabilizzare.
I percorsi sono quelli futuri che valorizzeranno i servizi e le risorse, gli stakeholder, e questi servizi sono ancora più validamente importanti in rapporto al grado della salute e all’erogazione delle prestazioni in base alle reali necessità di ogni singolo cittadino.
Tali percorsi oggi sono previsti in maniera differente rispetto al passato perché si parla per la prima volta di un dato fondamentale, forse mai valorizzato, delle reti, vale a dire: l’appropriatezza della cura, la riduzione degli sprechi e, torno a ripetere, la riduzione delle liste d’attesa.
Sono concetti fondamentali che ovviamente rimangono tali, ma che applicati ridurranno quella distanza, che tutti noi auspichiamo sia ridotta drasticamente se non eliminata.
Un ultimo aspetto, ovviamente la mia dichiarazione di voto è positiva, torno a ripetere quello che ho già detto prima come Presidente dell'Assemblea, che devo esprimere il totale rispetto per tutti i componenti del Consiglio, che assumono posizioni che magari possono essere criticate, ma che nel principio della libertà e della propria espressione politica vanno e devono essere rispettate.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Presidente Acquaroli.

Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Inizio con un ringraziamento a quanti hanno lavorato negli uffici, in Consiglio, in Commissione, in Giunta.
Ringrazio l’Università Politecnica delle Marche e l’Università Bicocca per il contributo che hanno apportato nello studio del fabbisogno e anche i tanti professionisti ed operatori della sanità che hanno indirettamente o direttamente cercato di portare suggerimenti, denunciare disfunzioni, che sono alla base delle riflessioni che hanno consentito in questi due anni e mezzo di elaborare il piano socio-sanitario.
Sinceramente il mio pensiero va a questo percorso, che è stato lungo.
Voglio pensare a tutti gli operatori sanitari, a quello che ci hanno chiesto ripetutamente, anche prima di ricoprire il ruolo di Presidente della Regione Marche, una sanità in grado di interpretare i desiderata del nostro territorio, uno sanità in grado nel governo della sanità di avere dinamiche professionali, sanitarie, non politiche, dove il rispetto delle professionalità, del lavoro di ogni singolo fosse alla base affinché la capacità di fare squadra, di fare sinergia fosse dettata dalle esigenze di salute, che sono sempre la prima risposta a cui dobbiamo guardare.
E’ stato un percorso dove veramente abbiamo guardato all'organizzazione nel suo insieme, all'organizzazione del sistema sanitario regionale nel suo insieme che poi si esplicita per il tramite delle sette Aziende e dei ruoli, degli organismi che all'interno delle sette Aziende sono esistenti.
E’ un piano socio-sanitario che cerca di guardare alle aree disagiate, alle aree periferiche, a quei territori che sono più in difficoltà perché vivono lo spopolamento, perché vivono la desertificazione dei servizi, perché vivono il pensionamento dei medici di medicina generale, che sono in difficoltà perché non riescono a dare quelle risposte che pure sono necessarie ai cittadini.
E’ un piano socio-sanitario che cerca di raccogliere il grido degli anziani, delle persone sole, delle persone che sono in difficoltà perché non possono permettersi di rivolgere la loro attenzione per le prestazioni al sistema sanitario privato. Abbiamo cercato di raccogliere tutte queste sfide in questo sistema socio-sanitario.
Gli obiettivi che esso si pone sono tantissimi, mi dispiace che per i tempi della discussione e per le modalità non siamo stati in grado magari di raccontarli nel dettaglio. Voglio provare a riassumerli:
- il potenziamento del sistema di prevenzione e sicurezza sul territorio, che è un elemento indispensabile perché la prevenzione è forse l'azione principale a cui dovremo rivolgerci e che purtroppo, agendo sempre in emergenza, ha sempre un ruolo inferiore rispetto a quelli che invece potrebbero essere i suoi effetti benefici;
- l’assistenza territoriale, l’ampliamento dei servizi di prossimità territoriale e domiciliare delle cure intermedie, un altro elemento fondamentale su cui dover guardare lo sviluppo della nostra sanità;
- l'assistenza ospedaliera, la rimodulazione delle reti cliniche, che è un fattore e un obiettivo da sempre annunciato, ma con difficoltà perseguito per una serie di motivazioni che non voglio ora raccontare perché il tempo scorre, ma le reti cliniche possono rappresentare un valore aggiunto nel nostro sistema delle reti ospedaliere e noi contiamo veramente di poter avere in questa fase un balzo in avanti, finalmente poterle realizzare e anche farle funzionare;
- il recupero della mobilità passiva, l’ho detto ieri, è un fattore fondamentale perché significa dare maggiori opportunità al nostro sistema sanitario e farlo anche per il tramite di un rafforzamento del sistema socio-economico della Regione Marche perché mobilità passiva significa servizi che noi eroghiamo e ricchezza che resta nel nostro territorio, ricchezza a livello professionale, ma anche a livello infrastrutturale, gli strumenti che consentono l'elargizione e la somministrazione di quelle prestazioni, ma anche ricchezza in termini economico finanziari;
- il potenziamento delle aree disagiate è un altro obiettivo, l’ho citato prima e lo voglio ribadire ora, significa la telemedicina, significa quelle tecnologie che possono supportare e garantire una presenza del sistema sanitario regionale laddove oggi non è più possibile per tante motivazioni che conosciamo, che esulano anche dalle possibilità della Regione, dalle possibilità del Governo nazionale, nell’auspicio che anche l’Europa guardi in maniera diversa la sanità, soprattutto la sanità nei territori più interni. Ecco, noi pensiamo che delle tecnologie possono essere messe a disposizione;
- l’interazione tra gli ospedali del territorio, la possibilità di far sempre di più interagire i medici di medicina generale e i distretti con le strutture ospedaliere affinché nell'ospedale arrivino i pazienti che devono essere curati, guardando sempre di più all’appropriatezza delle prestazioni perché ogni prestazione che viene effettuata in ospedale e non doveva essere effettuata in ospedale ha due tipi di elementi negativi, il primo è quello che porta via risorse a chi magari quelle prestazioni doveva giustamente vedersele riconosciute in tempi minori in ospedale, il secondo porta un danno dal punto di vista economico al sistema perché ogni prestazione somministrata in ospedale ha un costo superiore rispetto a quello nel territorio;
- il governo dei tempi d'attesa, l’abbiamo citato, è un esigenza della nostra regione, è un’esigenza del sistema sanitario nazionale garantire le prestazioni nel più breve tempo possibile, dare certezze, darle a tutti, soprattutto a chi non ha possibilità economiche e a chi è in difficoltà.
Penso al consolidamento delle modalità di raccordo e coordinamento dei servizi nella gestione del rischio, un altro obiettivo fondamentale, come lo sviluppo dell'assistenza farmaceutica. Abbiamo firmato qualche tempo fa un accordo, i presidi farmaceutici, la possibilità di rendere anche per il tramite del loro contributo, una rete che possa supportare i nostri territori e così via dicendo.
L’innovazione e la digitalizzazione del sistema sanitario regionale, l’ho citato ieri, all'interno della stessa Azienda spesso si avevano sui territori programmi diversi, l’impossibilità, l'incapacità di parlare la stessa lingua, quando oggi è fondamentale, anche per l'ottimizzazione delle risorse e per fornire quei servizi e ottimizzare la nostra capacità di efficienza, l’efficientamento delle buone pratiche.
L’adeguamento delle infrastrutture, può sembrare banale, il completamento dell’Inrca, una struttura che oggi tutti noi guardiamo, è costata tanto quando è stata progettata, ma è costata anche oggi a causa del blocco dei cantieri. Il costo dell’Inrca è quasi raddoppiato e se oggi lo vediamo al completamento è perché qualcuno ha deciso di accelerare in maniera anche …, togliendo risorse ad altro perché era una priorità e noi crediamo tantissimo nella vocazione scientifica di Inrca e nel ruolo che Inrca può avere nelle Marche, in Italia e nel nostro territorio, perché Inrca è anche territorio, basta farsi raccontare dai nostri nonni, dai nostri genitori, la fama di questa struttura.
Andiamo avanti, l'ospedale di Fermo, ho visto prima il Consigliere Cesetti, a causa dell’innalzamento dei prezzi quante risorse abbiamo dovuto mettere e quante ne dobbiamo mettere per garantire la viabilità. L'ospedale di Pesaro, quello di Macerata, abbiamo firmato l'accordo per quello di San Benedetto del Tronto, quello di Amandola, l’adeguamento infrastrutturale è essenziale per dare certezze in un territorio che tra l'altro ha purtroppo una alta vocazione alla sismicità, con dei problemi, la sicurezza di chi lavora in quelle strutture, la sicurezza di chi in quelle strutture deve essere ricoverato. Investimenti ingenti per i quali abbiamo cercato di trovare le soluzioni per ognuna delle priorità che ci erano state segnalate. Può sembrare banale, ma si tratta di centinaia di milioni di euro: la casa della salute, la casa di comunità, senza polemica.
Raccontare che si tagliano le case della salute non è veritiero, io non voglio polemiche, soprattutto in un momento dove tanti guardano a questa istituzione regionale. Dico semplicemente che con il primo finanziamento del 2021 saranno realizzate le strutture che hanno quella capienza finanziaria e le altre saranno finanziate con un’altra fonte di finanziamento, I tempi saranno il prima possibile e come lo facciamo per tutte le altre strutture ospedaliere, salvando la burocrazia, contiamo di poter rendere irreversibili quei procedimenti quanto prima.
Il personale, a cui guardo sempre con molta attenzione, l’ho detto all’inizio del mio intervento, è il cuore pulsante. Noi possiamo fare decine di strutture, ospedali nuovi, ma se non mettiamo nelle condizioni il nostro personale sanitario di operare nella migliore maniera possibile, credo che non guardiamo al cuore del problema. Quindi significa investire, lo abbiamo fatto ampliando le borse dei medici di medicina generale, cercando di soccombere a una mancata programmazione che non era imputabile a noi, lo abbiamo fatto investendo sugli specializzandi, lo facciamo investendo con il bilancio ordinario per implementare la medicina del territorio e guardate capita, e quando capita mi fa piacere, che qualche giovane medico mi scriva, anche se non lo conosco, e mi faccia i complimenti perché tra i giovani medici c'è un'attenzione a quello che noi stiamo facendo per consentire loro di avere una borsa, giovani medici non solo marchigiani. Nella tendenza non marchigiana, ma italiana, dove i giovani laureati e specializzati vanno all’estero perché cercano di avere stabilità e di soddisfare le loro ambizioni professionali, fa piacere che giovani medici guardino la nostra regione apprezzando lo sforzo che stiamo facendo.
Certo la complessità che sta attraversando il sistema sanitario e la grande difficoltà che c'è a causa della carenza del personale e a causa degli effetti della pandemia sull'attesa per le prestazioni e sulle conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, comporta maggiore senso di responsabilità, maggiore capacità di fare sistema e anche maggiore capacità di essere nel governo della sanità irreprensibili.
Noi dobbiamo dare il massimo per chiedere il massimo, dobbiamo farlo per primi, superando i campanili, superando le divisioni, cercando di dare un messaggio al sistema sanitario, che le istituzioni sono al loro fianco, sono al loro fianco nei pronto soccorso, con tutti i fatti di cronaca che registriamo nelle Marche e non solo, sono al loro fianco nel cercare di supportare le loro difficoltà a livello salariale, a livello di ore di lavoro, a livello di tecnologie e di carenza, come ho detto prima.
Noi lo facciamo con questo piano socio-sanitario, lo abbiamo fatto, mi piace ricordarlo, dedicando alla sanità la Giornata delle Marche dello scorso anno dove il Ministro alla salute, in una delle prime uscite, è venuto qua da noi, lo facciamo nell’interlocuzione con il Governo nazionale, con il Ministero della salute, ma non solo, anche con tutti gli altri Ministeri, comprendendo la difficoltà del momento perché noi la comprendiamo, come l’abbiamo compresa sempre cercando di non alzare mai i toni, soprattutto quando non solo è inopportuno è dannoso, perché crediamo nella collaborazione istituzionale con tutti i Governi, maggiormente dove c’è una visione comune delle criticità e una visione comune degli obiettivi e delle soluzioni.
Contiamo di poter dare nei tempi necessari, ma nei tempi più brevi possibili, già dei segnali, cercando di affrontare le maggiori criticità, le liste d'attesa. L’ho detto prima e lo ripeto, gli atti aziendali serviranno anche ad individuare e dare risposte in via prioritaria ad alcune delle criticità più importanti.
Il riequilibrio sul territorio è un altro tema che affrontiamo con questo piano socio-sanitario, ma non lo affrontiamo con la presunzione di dare risposte politiche, lo affrontiamo cercando di guardare a quello che è stato il mantra di questo atto: il fabbisogno, cioè la richiesta che i cittadini fanno alle strutture sanitarie, alle Aziende sanitarie.
Credo che a noi si possa recriminare tanto, non l'onestà intellettuale che abbiamo messo nel dare le risposte, che non hanno visto prevalere una parte o l'altra, che non hanno visto prevalere i campanili e le appartenenze, ma che hanno cercato di interpretare al massimo le esigenze di tutti, con una logica meramente rapportata ai numeri che emergevano dalle richieste dei nostri territori.
In chiusura del mio intervento dico che non ritengo che questo piano socio-sanitario sia perfetto, sicuramente andrà adeguato, ma sicuramente cerca di interpretare il fabbisogno e le esigenze della nostra regione e cerca di dare una risposta alle criticità che abbiamo ereditato da decenni e che rappresentano oggi una spada di Damocle: la mobilità, la disgregazione del territorio, l'incapacità di garantire un sistema complessivo e in maniera particolare le lista d'attesa e l'impoverimento delle strutture periferiche. Erano e sono diventate un'emergenza che noi abbiamo ereditato, che non vogliamo denunciare perché è completamente inutile, ma che vogliamo affrontare, Con chi affrontarle? Con chi c’è, perché poi a fare la differenza in ogni sfida, in ogni epoca, in ogni situazione è chi c’è, chi ci mette la faccia, chi si sporca le mani, chi sceglie con coraggio anche sapendo che quella scelta potrà essere un boomerang che gli va contro. A me non interessa se sarà un boomerang, noi abbiamo cercato di dare il massimo anche nella concertazione, abbiamo fatto il possibile. In due anni e nove mesi abbiamo avuto un anno e mezzo di pandemia, ma per noi era fondamentale arrivare prima possibile a questo atto, che è il completamento di una riforma che era richiesta dai marchigiani, che mostrava le sue inefficienze dai dati, e non li voglio recuperare, della mobilità passiva e di altri aspetti negli anni.
Ora la riforma è completata, l’affidiamo al Direttore dell’Ars, al Direttore del dipartimento, ai sette Direttori delle Aziende ospedaliere, affinché insieme a noi e insieme a tutti coloro che vorranno possano dare le migliori risposte possibili.
Poi sul Defr, come tutte le altre opportunità di incontro, di confronto e di programmazione, siamo disponibili a raccogliere, come lo abbiamo fatto in passato quando è stato utile ed è stato possibile, quelle che sono le proposte accoglibili, quelle che non si basano sulla propaganda, quelle che si basano sulla concretezza, sul pragmatismo, sul rispetto delle normative vigenti regionali, nazionali ed europee e che si basano anche sulle priorità che ci vengono consegnate dai nostri cittadini.
Rispetto alla soddisfazione, dico che c'è grande soddisfazione, ma ci devono essere anche i toni giusti.
La partita, la sfida parte da oggi nel calare questo indirizzo, che noi diamo con questo piano socio-sanitario e con le scelte fatte lo scorso agosto con la riforma delle Aziende e nel far sì che i direttori e gli operatori siano realmente messi in grado e in condizioni di trasformare questo piano in azioni concrete.
Come abbiamo lavorato per scrivere questo piano, oggi dobbiamo lavorare per creare le condizioni migliori affinché questo piano possa essere trasformato in realtà e come è stato fondamentale chi ha dato il contributo per la realizzazione e la scrittura di questo piano, sarà ancora più importante e fondamentale chi dopo l'approvazione si metterà a disposizione per far sì che questo piano possa essere più efficace possibile.
Vi ringrazio soprattutto per il lavoro fatto, ringrazio il Vicepresidente Assessore alla sanità, il Presidente della Commissione, i componenti della Commissione e tutti i tecnici che si sono adoperati in questi mesi.

PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 50, così come emendata. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 12:30.