Resoconto della seduta n.123 del 29/09/2023
SEDUTA N. 123 DEL 29 SETTEMBRE 2023

La seduta inizia alle ore 10:50

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 123 del 29 settembre 2025.
Innanzitutto chiedo a tutti i colleghi Consiglieri di rispettare un minuto di silenzio per la scomparsa del Presidente della Repubblica Onorevole Senatore Presidente Giorgio Napolitano.
In questi giorni avete visto tutte le commemorazioni che sono state fatte per la scomparsa del Presidente della Repubblica, aggiungo quella dell'intero Consiglio della Regione Marche nei confronti di un uomo che dal dopoguerra in poi ha rappresentato una visione di un mondo nel solco di una indicazione per un'Italia più democratica certamente, inserita in un contesto europeo. Lo ha fatto dalla sua posizione, ma soprattutto l'ha fatto rispettando i crismi delle istituzioni che ha rappresentato.
In questa direzione unanime è il giudizio che si può dare alla personalità politica del Presidente Giorgio Napolitano, questo giudizio lo accomuniamo con quello del Consiglio della Regione Marche, che con grande affetto lo ricorda e ricorda i momenti in cui è stato presente nei nostri territori, la sua vicinanza, per essere compagno e marito di una marchigiana.
Aggiungo anche il cordoglio personale per averlo conosciuto in un contesto in cui la rappresentanza che svolgeva era quella di Presidente della Camera dei deputati.
Vi chiedo, quindi, di osservare un minuto di silenzio per una persona che ci consegna un’Italia che deve guardare al futuro, all'Europa, e lo ha fatto partendo da un tragitto lontano con una profonda riflessione sempre nell’ambito di un contesto di istituzione democratica. Questo credo che sia il più grande insegnamento che ci ha dato e che deve essere lo sprone per seguire questa strada, rispettando ciascuno la propria opinione e facendola valere nell’ambito del contesto democratico e costituzionale in cui viviamo.

(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)

Do per letto il processo verbale della seduta n. 122 del 19 settembre 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Prima di iniziare i punti all'ordine del giorno vi è una richiesta, che abbiamo già sviluppato nell’ambito della Conferenza dei Presidenti dei gruppi, della relatrice della proposta di atto amministrativo n. 55.
Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Chiediamo l’inserimento dell’atto amministrativo n. 55, che riguarda il bilancio consolidato per l'anno 2022 della Regione Marche e se è possibile anche anticipare questo punto.

PRESIDENTE. Allora, inserimento al punto 4 e anticipazione al punto 2 bis, subito dopo le interrogazioni, assegnando, se viene approvata questa proposta di anticipazione, un termine di 30 minuti per eventuali emendamenti alla proposta di atto amministrativo n. 55.
Ha la parola, oratore contro, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Buongiorno, Presidente. Buongiorno a tutti. La contrarietà del gruppo assembleare del Partito Democratico perché, Presidente, questa modalità penso che dovremmo abbandonarla in quanto mette in imbarazzo tutti. Il bilancio consolidato doveva venire in Consiglio martedì scorso, poi la seduta è stata rinviata.
C’era la necessità dell'iscrizione d'urgenza perché la Giunta si è accorta che il consolidato deve essere approvato entro il 30 settembre, mettendo in difficoltà tutti, ad iniziare dalla relatrice di minoranza che aveva appreso lunedì di questo percorso e martedì saremo dovuto arrivare in Consiglio, poi purtroppo - ci associamo al minuto di silenzio che è stato riservato al Presidente della Repubblica - quel fatto ha traslato, ma non toglie la gravità.
Assessore, eravamo nella Conferenza dei Presidenti di gruppo ed è stata avanzata la richiesta di iscrizione d'urgenza perché c’era da rispettare questa data e le conseguenze sarebbero state delle sanzioni pecuniarie ed altre per l’approvazione oltre quella data.
Abbiamo chiesto di cosa si trattasse, non è arrivato nulla, ma soprattutto, lo dico all'Assessore, lo dico a tutti noi, ricordo che lo scorso anno il bilancio consolidato lo abbiamo approvato a novembre. Allora, quali sono state le sanzioni che i cittadini hanno dovuto pagare per contribuire. Anche lo scorso anno e l’anno prima siamo arrivati a novembre e le norme non sono mutate, sanzioni pecuniarie non sono state applicate o magari le sanzioni sono di altro tipo ed allora non c’è motivo per il quale ci debba essere l’iscrizione d’urgenza.
E’ una modalità sciatta, se mi permettete, perché è una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio. La data del bilancio consolidato la conoscono tutti. Consigliere Carancini, lei lo portava in Consiglio comunale entro il 30 settembre, la conosciamo tutti …

(interventi fuori microfono)

Maurizio MANGIALARDI. Quella, Consigliere Cesetti, è un’aggravante, però non hanno parlato di assunzioni, erano sanzioni e noi nella Conferenza dei capigruppo abbiamo chiesto di quantificarle, quindi avremmo valutato. Non c'è arrivato nulla e oggi ci ritroviamo con l'iscrizione d'urgenza.
Non raccontiamoci le favole, non siete capaci nemmeno di rispettare queste date.
Assessore, non potete dire: “Perché nel 1980 lo facevate anche voi”, non mi interessa, siete qui per essere pronti dappertutto, dovevate essere i primi dappertutto, non siete capaci in nulla, nemmeno di questa data.
E’ imbarazzante, lo dico guardando la relatrice di minoranza e quella di maggioranza, perché poi siamo costretti a fare le cose raffazzonate, di corsa e non è rispettoso, ripeto, per i cittadini che si rendono conto sempre di più dell’incapacità anche gestionale che purtroppo devono subire. Spero che ci venga messo a disposizione il numero anche con sanzioni di tipo pecuniario per le vostre incapacità. Quindi, il voto è contrario, fortemente convinto, penso anche della Consigliera Ruggeri.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Anticipare il punto per far sì che il consolidato possa essere approvato entro il 30 settembre. Ci può essere stata qualche disfunzione, potrebbe essere anche un mio disguido nella convocazione della Commissione, però stiamo rispettando i regolamenti, quindi chiediamo d’inserire d'urgenza l'atto per poterlo approvare entro il 30 settembre.

PRESIDENTE. Iscrizione della proposta di atto amministrativo n. 55 (al punto 2 bis).La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)

PRESIDENTE. L’iscrizione è stata approvata, quindi si dà mezz’ora di tempo per gli emendamenti, scaduto il termine, anche se non saranno terminate, sospendiamo le interrogazioni e facciamo la proposta di atto amministrativo n. 55, terminata proseguiremo con le interrogazioni eventualmente da fare.
Questo è quello che abbiamo deciso nella Conferenza dei Presidenti di gruppo.

Interrogazione n. 928 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Tempi pubblicazione bando progetto fattibilità tecnico-economica nuovo ospedale di Pesaro”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 928 - a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione in oggetto i Consiglieri interroganti chiedono al Presidente della Giunta regionale quando verrà pubblicato il bando per il progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale di Pesaro.
Con riferimento a tale interrogazione, sentito il settore competente, si riferisce quanto segue.
In data 28 settembre 2023 si è conclusa la procedura regionale propedeutica all'indizione della gara europea per la progettazione di fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale di Pesaro. Il settore Suam Lavori Pubblici della Regione Marche ha trasmesso alla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, a mezzo della piattaforma telematica dedicata, il decreto di indizione della gara, con allegati il documento di indirizzo alla progettazione ed i documenti di gara su cui l’Autorità nazionale anticorruzione ha rilasciato il proprio parere positivo ad esito della procedura di verifica collaborativa preventiva.
La gara europea è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ieri è stata organizzata una conferenza stampa nella città di Pesaro con l’Assessore Baldelli e l’Assessore Saltamartini, ma sono convinto che la conferenza stampa non l’ha organizzata l’Assessore Saltamartini, anche perché penso che venire con un anno di ritardo … Ricordo che questa Giunta ha sottoscritto un protocollo a metà ottobre per fare la progettazione di fattibilità tecnico-economica entro dicembre 2022 e si presenta a settembre 2023 quando il progetto definitivo avrebbe dovuto essere pronto.
Ho capito che c’è una nuova gara d’appalto, quella si può superare, però oggi dovevamo avere il progetto definitivo, quindi continuare a dire che si è al pari del cronoprogramma penso che sia quanto meno una bugia.
Dall’altra parte ribadisco che l'idea di mantenere un ospedale grande come quello di oggi, anche se ieri addirittura sono stati annunciati 100 posti letto in più …, poi vedremo con quale personale sarà possibile garantirlo, probabilmente con i medici a gettone.
Ma la cosa che voglio evidenziare è il rispetto istituzionale che non c’è stato perché il Sindaco di Pesaro ha sottoscritto il protocollo e non è stato invitato alla conferenza stampa, non è stato invitato il sottoscritto, ma questo è il male minore, penso che non sia stato invitato neanche il Presidente della Commissione perché ieri non l’ho visto e mi avrebbe fatto piacere vederlo, quindi mi sembra proprio uno sgarbo al bon ton istituzionale. Grazie.

Interrogazione n. 887
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Carancini, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Situazione Ospedale Salesi di Ancona”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 887 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Carancini, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
L’Assessore mi ha fatto presente che la risposta è molto lunga, dobbiamo far rispettare i tempi e, nell’eventualità che questi scadono, verrà consegnata la relazione scritta.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Con l’interrogazione in oggetto gli interroganti chiedono al Presidente della Giunta regionale: quali sono state precisamente le interferenze a cui ha fatto riferimento l'Assessore nell'intervista e in quali atti documentabili sono state rilevate e risolte per la costruzione del nuovo Salesi; il quadro tecnico economico della cosiddetta variante del nuovo Salesi, necessaria alla sopraelevazione di un piano per ospitare il materno-infantile; quali sono i tempi certi per l'approvazione della variante e per l'avvio dei lavori della nuova struttura e qual è il reale cronoprogramma che porterà alla conclusione dell'opera; quali sono i lavori di manutenzione che si intendono attivare sulla attuale sede del Salesi.
In relazione all'interrogazione si significa quanto segue, sentiti gli uffici di competenza sia dal punto di vista del servizio che dal punto di visto sanitario.
Le principali interferenze rinvenute hanno riguardato la necessità di acquisire un nuovo trasformatore elettrico in quanto il vecchio impianto, alla prova dei fatti, si è rilevato inadeguato contrariamente a quanto preventivato, oltre al ritrovamento di innumerevoli cavidotti e tubazioni non censiti in precedenza dall'Azienda ospedaliera.
Di seguito un quadro delle criticità complessive risolte:
• individuazione e predisposizione, nel rispetto delle misure previste per il contenimento della diffusione del Covid 19, di nuovi percorsi all'interno dell'intero complesso ospedaliero che hanno riguardato anche le attività di cantiere (perizia di variante n. 1);
• realizzazione della corsia aggiuntiva lungo Via Conca sulla base della prescrizione del Comune di Ancona (perizia di variante n. 1);
• realizzazione della nuova paratia di pali per opera di sostegno del terrapieno dell'elisuperficie in quanto il muro esistente in cemento armato presentava evidenti segni di dissesto dovuti alla spinta del soprastante terreno (perizia di variante n. 1);
• realizzazione di un percorso protetto ai fini di garantire in tutte le fasi dei lavori la gestione dell'accesso al pronto soccorso dei mezzi in emergenza, così come richiesto dall'azienda ospedaliera (perizia di variante n. 1);
• gestione della viabilità in adiacenza alle cabine elettriche e parcheggio visitatori per l'esecuzione dei cavidotti lungo le due carreggiate principali di via Conca interne all'ospedale così come richiesto dall'azienda ospedaliera (perizia di variante n. 1);
• gestione del by-pass elettrico in collaborazione con l'azienda ospedaliera per risolvere problematiche emerse sull'impianto generale esistente del complesso ospedaliero e chiusura dell'anello di media tensione per garantire una maggiore sicurezza all'impianto (Ordine di Servizio Direttore dei Lavori);
• realizzazione di una nuova camera calda provvisoria con tendostruttura come da richiesta dell'azienda ospedaliera.
Il nuovo Quadro Tecnico Economico della variante del Nuovo Ospedale Salesi prevede:
• la sopraelevazione di un piano del complesso per ospitare i reparti di ginecologia e di ostetricia, in precedenza destinati a rimanere al sesto piano dell'Ospedale di Torrette richiesta inoltrata dall'Azienda ospedaliera nel corso della riunione di coordinamento del 28 luglio 2021 e con successiva nota del 5 agosto 2021;
• la separazione dei percorsi del pronto soccorso e l'aumento dei posti in terapia intensiva in ottemperanza a quanto previsto dal D.L. 34/2020;
• l'adeguamento delle strutture alle norme tecniche per le costruzioni 2018;
• alcune modifiche al layout funzionale finalizzate a soddisfare esigenze di tipo organizzativo-gestionali e sanitarie.
A fronte di tali aggiornamenti i posti-letto previsti per il nuovo ospedale Salesi passano da 119 a 201 e il nuovo Quadro tecnico economico prevede un investimento complessivo per la realizzazione dell'opera che passa da 56 milioni di euro a 84 milioni di euro, in questo caso ci sono anche alcuni aumenti dei costi di costruzione che tutti conosciamo.
Il progetto esecutivo è attualmente in fase di verifica: al termine del procedimento di verifica la variante verrà approvata, quindi dobbiamo attendere che l’organo verificatore invii il documento di verifica.
Solo dopo tale approvazione verrà compiutamente definito il nuovo cronoprogramma sulla base delle indicazioni della nuova variante e delle indicazioni che saranno contenute dall’organo verificatore.
Si ricorda che la consegna dei lavori è avvenuta il 13 maggio 2019: il cronoprogramma originario prevedeva 1020 giorni di lavorazioni.
Il ritardo si è iniziato ad accumulare sin dall'indomani di tale consegna.
Nei mesi immediatamente successivi la ditta mandante, facente parte della rete temporanea di imprese …

PRESIDENTE. Non derogando il termine possiamo dare la risposta in copia al Consigliere Mastrovincenzo, che ha la parola per dichiararsi soddisfatto o meno.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. E’ un po’ complicato rispondere su metà delle risposte, ma capisco che l’interrogazione era lunga, magari in questi casi, al di là dell’interrogazione scritta, si potrebbe avere una sintesi per l’Aula in modo che i Consiglieri siano messi nelle condizioni di replicare compiutamente alla risposta dell’Assessore.
La ringrazio per il dettaglio rispetto alla prima domanda rispetto alle interferenze a cui lei ha fatto riferimento nell’intervista sul giornale, sono ben dettagliate, dopodiché sul Quadro tecnico economico mi permetta di sollevare dei dubbi rispetto a questa cifra esagerata, 28 milioni in più. Capisco che i costi dei materiali e della manodopera sono lievitati, ma è evidente che 28 milioni in più per questi lavori, che dei tecnici esperti mi dicono che potevano venire a costare non più di 18/20 milioni di euro, mi sembra una cifra esagerata, passare da 56 milioni ad 84 milioni per questa variante.
Rispetto al terzo punto non ha potuto esaurire la risposta, è evidente che ancora una volta si rimette mano ad un cronoprogramma che ormai da anni viene ritoccato. Aveva parlato l’altra volta, in merito all’altra interrogazione che avevo presentato, del 2026 come termine ultimo di questa operazione, l'ha detto anche alla stampa, nelle interviste che ho potuto leggere, mi auguro che il 2026 sia davvero il termine ultimo perché è un’opera che va avanti ormai dal 2018, perlomeno è stata concepita nel 2018. E’ un’opera di cui la città di Ancona e tutta la regione ne hanno profondamente bisogno.
Per quanto riguarda l’ultima domanda adesso leggerò la risposta sulla manutenzione dell’attuale sede, che presenta parecchi deficit infrastrutturali e anche lì credo che nell’attesa del 2026 la Regione debba provvedere a mettervi mano perché è evidente che ci sono alcune situazioni non tollerabili, non accettabili per un ospedale tanto più se è un ospedale rivolto ai bambini. Grazie.

Interrogazione n. 911
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Bando ATIM per la concessione di contributi per attività di promozione e valorizzazione turistica e territoriale nei Comuni dell’Area del Cratere Sisma”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 911 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il Dipartimento sviluppo economico ha rilevato economie di spesa per complessivi 1.600.000 euro, non più utilizzabili, a valere su interventi di propria competenza, sui fondi Por Fesr Sisma 2014-2020, da destinare all'Atim per la realizzazione del programma di cui al decreto n. 2/2022, pertanto ha chiesto al Dipartimento programmazione integrata, UE e risorse finanziarie, umane e strumentali - Direzione programmazione integrata risorse nazionali e comunitarie, di trasferire tali economie, per complessivi 1.600.000 euro a favore dell'azione 30.1.1 - Sostegno alla fruizione integrata delle risorse culturali e naturali e alla promozione delle destinazioni turistiche, “intervento: #destinazionemarche - The ideal place for a better life. Azioni di destination marketing", al fine di consentire, tra gli altri, la realizzazione delle attività di promozione turistica previste dal programma operativo annuale dell'Atim chiedendo, nel contempo, l'autorizzazione all'utilizzo dei capitoli.
Con delibere di Giunta regionale nn. 1068 e 1071 del 17 luglio 2023 è stata approvata la variazione di bilancio per la destinazione all'Atim, per complessivi 1.600.000 euro.
Con delibera di Giunta regionale 1096 del 24 luglio 2023 tali risorse sono state trasferite all'Atim e finalizzate alla promozione delle aree interessate al Sisma, in attuazione del programma operativo dell'Agenzia,
L'Agenzia utilizza quindi tali fondi per la realizzazione di eventi promozionali e di valorizzazione a fini turistici in collaborazione con i Comuni del cratere del sisma, nonché azioni di comunicazione e promozione, sempre con particolare riferimento alle aree del Sisma, in coerenza con gli indirizzi definiti dalla Giunta con delibera di Giunta regionale n. 1430/2022, poi articolati nel decreto del direttore Atim n. 2/2022 (con conseguente presa d'atto da parte della Giunta avvenuta con delibera di Giunta regionale n. 1852/2022).
Si coglie quindi l'opportunità di utilizzare economie di fondi europei destinati alle aree colpite dal sisma, per la loro promozione, così come positivamente già realizzato in passato.
Le procedure adottate sono state caratterizzate dalla assoluta trasparenza, mediante la pubblicazione di un bando al quale tutti i Comuni interessati potevano partecipare, con criteri che, nel rispetto delle normative europee consentissero ai Comuni la più ampia libertà possibile nella presentazione delle proposte.
Nondimeno, secondo i dettami della UE, le spese relative ai fondi Por Fesr Sisma dovranno essere tassativamente rendicontate entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Ciò comporta la necessità di liquidare gli eventi realizzati entro un tempo utile alla loro rendicontazione.
Le tempistiche del bando, quindi, non sono state frutto di una scelta arbitraria; bensì, nell'ottica di agevolare l'attività amministrativa dei Comuni che, se da un lato hanno l'opportunità di realizzare proficue azioni di promozione territoriale, dall'altra devono necessariamente rispettare i tempi tecnici dettati dall'UE, il termine del 30 settembre 2023 originariamente previsto dai regolamenti per la rendicontazione delle spese da parte dei beneficiari, è stato derogato, per consentire la realizzazione degli eventi fino al 31 ottobre 2023 e la loro successiva rendicontazione.
Non è pertanto possibile pensare ad una proroga dei termini fino agli eventi da realizzarsi entro il 6 gennaio 2024, in quanto tale scadenza non consentirebbe la rendicontazione delle spese e la conseguente perdita dei fondi UE.
Si pone altresì in evidenza come, grazie all'intervento del direttore di Atim, sono in corso le procedure amministrative per il trasferimento di ulteriori economie all'Atim, che consentiranno il finanziamento di tutti i progetti dei Comuni partecipanti all'avviso.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Assessore Brandoni, mi sarei aspettato da lei una risposta più seria, mi chiedo perché non provate imbarazzo e vergogna per quello che avete fatto e per la favoletta che ci avete raccontato.
Voi pubblicate un bando il 10 agosto 2023, la cui scadenza è il 22 agosto 2023, nella settimana di ferragosto, un bando che presuppone che almeno quattro i Comuni si mettano insieme e lei ci vuol far credere che non era un bando preparato per amici? Lei ci vuol far credere che un bando che assomma una capienza di almeno 200.000 euro non era preparato per gli amici? Credo che sia una vergogna.
La realtà è che non avete né programmato né organizzato, non avete saputo spendere 1.600.000 euro dei fondi europei, raccontate la barzelletta che riguardano fondi relativi al marketing. Ma lei lo sa cosa è stato finanziato? Gliene dico tre: la santa processione del patrono di San Giuliano a Macerata, che ogni anno c'è; il ballo in piazza ad Ascoli Piceno, tutti a ballare con gli alieni, la discoteca a San Ginesio; la castagnata a Smerillo, addirittura avete finanziato progetti ed eventi fatti il giorno dopo.
Ma vi rendete conto di quello che avete fatto? Ma è serio questo? Questo va raccontato a tutti gli amministratori perché guarda caso nell'elenco dei 10 progetti, io avevo chiesto che fosse prolungato per cercare di coinvolgere tutti, casualmente 7 sono a guida di Sindaci di destra e il primo è amico degli amici! Mi chiedo se tutti gli altri Comuni hanno avuto questa opportunità.
Non è serio, Assessore Brandoni, mi aspetto da lei un modo diverso, c'eravamo già spesi in Consiglio regionale per non fare i bandi per gli amici degli amici, questo lo sapevano in pochi, siate seri, altrimenti sarete travolti anche dai vostri amici.

Interrogazione n. 915
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Stagione turistica estiva 2023”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 915 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il compenso del Direttore dell'Atim è previsto dalla legge regionale istitutiva dell'Atim (n. 35 del 13 dicembre 2021) ed è assolutamente in linea con gli emolumenti previsti dai contratti nazionali per la Dirigenza della pubblica amministrazione, dalle cui fila proviene il direttore, da come si evince dal curriculum vitae pubblicato sul sito ufficiale, in forza all'E.P.N.E. ACI e momentaneamente collocato in aspettativa senza assegni.
L'Atim ha da subito elaborato una strategia focalizzata sui mercati internazionali e mediante la partecipazione alle principali fiere turistiche nazionali ed internazionali, quali la BIT di Milano, la Free di Monaco, ITB di Berlino, unitamente all'Imex di Francoforte, punto di riferimento per il turismo business ed alto-spendente.
Insieme all'Aeroporto delle Marche si è occupata di raddoppiare le destinazioni verso l'Italia ed i mercati stranieri: il volo Ancona-Parigi partito il 27 di maggio è stato sempre esaurito sia in entrata che in uscita. Il 20 giugno presso la sede dell'Enit in Roma è stato presentato il nuovo brand delle Marche "Let's Marche", che ha riscosso un grande successo ed una grande visibilità.
Da fine marzo a fine maggio presso palazzo Poli - Fontana di Trevi, è stata allestita una grande mostra sulle eccellenze marchigiane "Le Marche - Unicità della Molteplicità", che ha registrato oltre 25 mila visitatori.
I vini marchigiani sono stati protagonisti nel mese di maggio del concorso ippico internazionale di Piazza di Siena, dove per la prima volta le cantine marchigiane sono state presentate agli ospiti internazionali della Rolex, Loro Piana, Aston Martin e Banca Intesa.
Il 9 maggio presso l’Ambasciata d'Italia a Parigi, è stato organizzato un evento di presentazione della destinazione ai principali tour operators francesi, stampa generalista e specializzata e stakeholders.
Sono stati intrapresi contatti con i principali tour operators dei mercati internazionali di riferimento, Germania, Francia, Austria, al fine di concludere accordi di promozione delle Marche.
Il calo del turismo domestico è stato generalizzato in tutto il territorio nazionale, perché i dati non sono più drogati dalla presenza di restrizioni a seguito del Covid per i viaggi all'estero; un maggio particolarmente piovoso e l'alluvione in Emilia-Romagna hanno sicuramente nociuto alla costa marchigiana. Dall'altro lato si è assistito ad una consistente crescita dei mercati internazionali.
Si sta concludendo il bando dedicato ai Comuni dell'area sisma per attrarre turismo con eventi da realizzarsi nel mese di ottobre. E' prevista la partecipazione al TTG di Rimini per la presentazione della strategia 2024, insieme a 65 aziende marchigiane del settore. È prevista anche la partecipazione alla fiera del turismo a Parigi dal 3 al 5 ottobre nello stand Enit ed una grande campagna di posizionamento delle Marche sui circuiti media dei mercati internazionali.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Assessore, stavo rileggendo l’interrogazione e rilevo poca attinenza rispetto alla risposta. Non ho chiesto quale fosse l’emolumento percepito dal Direttore dell’Atim, non mi interessa, oggi tra l’altro è la giornata mondiale del turismo, quindi ci cade a fagiolo.
Nella nostra interrogazione c’è una preoccupazione vera perché questa era la stagione che doveva essere il vero banco di prova delle vostre strategie in ambito turistico, dato che il 2021 ed il 2022 ancora avevano il trascinamento dell'effetto del Covid, quindi i dati erano oggettivamente falsati, e noi non siamo stati a sottolineare i segni negativi che hanno caratterizzato quelle due stagioni. Oggettivamente però avete fatto una serie di percorsi che oggi certificano un dato, Assessore, siamo a -20, -30, lo andremo a vedere, ma le strategie sono inequivocabili rispetto al risultato previsto.
Tiro fuori di nuovo il tema XY perché non mi ha convinto l'altra volta, tantomeno oggi, anche in virtù di provvedimenti che la Figc sta assumendo. Anticipiamo che noi presenteremo una mozione dopo l’interrogazione perché quella situazione va rivista, sono 1 milione di euro di risorse che dovevate investire in maniera diversa per compensare questo disastro che sta avvenendo nel turismo marchigiano. Dati veri che sono in linea con le promozioni che il Governo con la Ministro del turismo ... Ricordo la Venere “Open to Meraviglia”, che è sparita, come sono spariti i turisti nella nostra regione.
Quindi un dato che ci preoccupa, noi dovevamo pensare alla destagionalizzazione, non siete stati buoni nemmeno di coordinarvi con le Capitanerie di Porto per consentire di prolungare la stagione estiva.

Proposta di atto amministrativo n. 55
ad iniziativa della Giunta regionale
“Bilancio consolidato della Regione Marche per l’anno 2022. Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, articolo 11 bis”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 55 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Quello che oggi andiamo ad approvare è l'atto amministrativo n. 55 “Bilancio consolidato della Regione Marche per l’anno 2022”.
Come già abbiamo detto in precedenza il bilancio consolidato è previsto dall'articolo 11 bis del decreto legislativo 118/2011 ed all'allegato 4/4 che riguarda “Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato”.
Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato, dalla relazione sulla gestione consolidata, che comprende la nota integrativa, e dalla relazione del Collegio dei Revisori.
L'allegato 4/4 fornisce la definizione del GAP (gruppo amministrazione pubblica) che comprende gli enti e gli organismi strumentali, le società controllate e partecipate da un'amministrazione pubblica, come individuate dallo stesso decreto.
E’ previsto che al fine di consentire la predisposizione del bilancio consolidato, gli enti capogruppo, in questo caso la Regione, predispongono due distinti elenchi: il primo elenco riguarda proprio il GAP, cioè gli enti, le aziende e le società che compongono il gruppo di amministrazione pubblica, evidenziando i soggetti che a loro volta sono a capo di un gruppo di amministrazioni pubbliche o di imprese; l'altro invece rappresenta gli enti, le aziende e le società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato, il cosiddetto perimetro di consolidamento.
Che cosa significa quindi? Che prima si presenta il GAP, cioè l'elenco di tutte le aziende, successivamente c’è il perimetro perché tutte queste aziende non rientrano nel perimetro di consolidamento, quindi bisogna andare a capire quelle che rientrano e quelle che restano fuori.
I due elenchi ed i relativi aggiornamenti sono stati oggetto di approvazione da parte della Giunta, infatti è stata approvata dalla Giunta la delibera 1639 del 3 dicembre 2022.
Il GAP e il perimetro di consolidamento erano stati individuati sulla scorta delle definizioni di cui agli articoli 11 ter, quater e quinquies del decreto legislativo 118/2011, quindi individuiamo le società partecipate dalla Regione Marche.
C'è un elenco che abbiamo visto anche lo scorso anno, ma ci sono state delle modifiche: Svem Srl in house, capogruppo di un gruppo intermedio quale l'Interporto, Meccano S.p.A., Cosmo S.p.A.; Irma Srl in liquidazione; Centro Agroalimentare del Piceno S.p.A., Centro agroalimentare di Macerata S.r.l. in liquidazione; Centro di ecologia e climatologia Scarl in liquidazione; Task S.r.l.; Erdis Marche; Erap Marche; Assam; Arpam; Ente Parco Sasso Simone e Simoncello; Ente Parco del Conero; Ente Parco Monte San Bartolo; Ars; Parco dello zolfo delle Marche; FMC - Fondazione Marche cultura; Associazione marchigiana attività teatrali (AMAT); Istao - Istituto Adriano Olivetti; Form - Fondazione orchestra regionale delle Marche.
Che cosa è accaduto, perché questo elenco è stato riaggiornato? Perché sappiamo benissimo che con delibera di Giunta 1639/2022 si è proceduto ad aggiornare i due elenchi per via dell'Assam che è stata trasformata in Marche agricoltura e pesca, il 12 maggio 2022, così è stato fatto per l’Atim - Agenzia per il turismo e l'internazionalizzazione delle Marche, che è stata istituita il 13 dicembre 2021, avvenuta in Aula con la proposta di legge n. 35.
Quindi il GAP Regione Marche 2022 società partecipate è stato riaggiornato: Svem S.r.l., Interporto, Meccano, Cosmo, Irma S.r.l., Centro agroalimentare del Piceno, Centro agroalimentare di Macerata, Centro di ecologia e climatologia, Task S.r.l., Erdis, Erap, Agricoltura e pesca, Arpam, Parco dello zolfo, Ente parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, Ente parco regionale del Conero, Ente parco del Monte San Bartolo, Fondazione Marche cultura, Amat, Istao, Form, Ars e Atim.
Il perimetro di consolidamento, questo è l'elenco, cioè il GAP Regione Marche 2022, ora andiamo a vedere all'interno di questo GAP quali sono quelle che fanno parte del perimetro di consolidamento: la Svem S.r.l. in house capogruppo di un gruppo intermedio, quindi Interporto, Meccano S.p.A., Cosmo S.p.A.; Irma S.r.l; Task S.r.l.; Erdis; Erap Marche; Agricoltura e pesca; Arpam, Ars; Atim; Fondazione Marche cultura.
Come è stato individuato questo perimetro? E’ una cosa tecnica, perché alla luce delle disposizioni dell'articolo 44 del decreto legislativo 118/2011, il bilancio di una componente del GAP è irrilevante quando presenta un’incidenza inferiore al 3% del bilancio della capogruppo, in questo caso la Regione, rispetto a ciascuno dei tre parametri: totale attivo, patrimonio netto e ricavi.
La norma prevede anche una soglia del 10% di irrilevanza complessiva dei soggetti esclusi dal consolidamento, quest'ultimo parametro è stato introdotto per evitare che l'esclusione di tante realtà autonomamente insignificanti sottragga al bilancio di gruppo informazioni importanti, quindi di rilievo. Dunque è previsto che, ai fini dell'esclusione per irrilevanza, la sommatoria delle percentuali dei bilanci singolarmente considerati irrilevanti deve presentare, per ciascuno dei tre parametri (totale attivo, patrimonio netto, totale ricavi) un'incidenza inferiore al 10% rispetto alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria della capogruppo, in questo caso la Regione Marche.
Quindi i dati utilizzati per la Regione Marche sono quelli: Giunta e Consiglio, dato che il relativo rendiconto consolidato, sappiamo, è stato precedentemente approvato.
Nell'applicazione dei criteri per stabilire la composizione dell’area di consolidamento la Regione Marche ha provveduto ad individuare la soglia di irrilevanza: totale attivo 3.175.583.000 - 3% 95 milioni circa, 10% 317 milioni; patrimonio netto 919.365.000 - 3% 27.580.000, 10% 91.936.000; totale ricavi 1.157.620.000 - 3% 34.728,000, 10% 115.762.000.
In base ai parametri di questa tabella tutti gli enti e le società partecipate risultano essere irrilevanti. tranne; l’Erdis e l’Erap Marche, che sappiamo devono essere comunque considerate rilevanti secondo la normativa del decreto legislativo 118/2011 tutti i soggetti totalmente partecipati dalla capogruppo, le società in house e gli enti partecipati titolari di affidamento diretto da parte dei componenti del gruppo.
La Regione Marche quindi ha consolidato i seguenti gruppi giuridici: Sviluppo Marche S.r.l. (Svem), Interporto, Meccano, Consorzio del Mobile, Irma, Task S.r.l., Erdis, Erap, Amap, Arpam, Ars, Atim, Fondazione Marche cultura, quindi la società in house Svem, partecipata al 100% dalla Regione Marche, capogruppo di un gruppo intermedio di imprese alle quali indirettamente partecipa anche la Regione, per cui nel consolidato della Regione Marche viene acquisito il bilancio consolidato della Svem S.r.l. con le proprie partecipate: Interporto, Meccano e Cosmo; per l’ente Erap Marche è stato acquisito il progetto di bilancio predisposto per l'approvazione da parte del Cda consolidato con Biocasa Service S.r.l..
Risultano esclusi dall’area di consolidamento del gruppo amministrazione pubblica della Regione Marche i seguenti soggetti: Centro Agroalimentare Piceno, Centro Agroalimentare di Macerata, Centro di ecologia e Climatologia, Amat, Fondazione orchestra regionale delle Marche, Istao, Parco del Conero, Parco dello zolfo, Parco San Bartolo, Parco del Simoncello.
La Regione Marche cosa ha fatto? Ha operato le scritture di pre-consolidamento indispensabili per rendere uniformi i bilanci da consolidare e sono state riclassificate le voci del bilancio civilistico secondo la struttura dell'allegato previsto dal decreto legislativo 118/2011. Sono quindi state operate rettifiche di pre-consolidamento finalizzate all'aggiornamento del valore delle partecipazioni regionali valutate con il metodo del patrimonio netto.
L'ente poi che cosa ha fatto? Ha proceduto ad elidere le poste relative ad operazioni infragruppo. Le operazioni di elisione delle poste di credito e debito reciproche hanno riguardato gli importi comunicati nell'ambito della procedura di riconciliazione secondo l'articolo 11, comma 6, lettera j) del decreto legislativo 118/2011.
Si evince da questo bilancio consolidato che la variazione della consistenza del patrimonio netto rispetto al 2021 è pari a 195.916.512 a seguito delle variazioni nelle poste dei bilanci dei componenti del gruppo e delle rettifiche ed elisioni operate in sede di consolidamento, come dettagliato nelle tabelle che ho appena elencato.
Il patrimonio netto della Giunta e del Consiglio ammonta a 920 milioni, il risultato d'esercizio 2022 dei soggetti consolidati è pari a 4.695.000, patrimonio netto 2022 di competenza di terzi 423.000 euro, il totale 925.921.000, poi ci sono le eventuali svalutazioni.
Che cosa significa questo? Che il patrimonio della Giunta e del Consiglio è aumentato con il risultato dei vari soggetti consolidati, quindi il patrimonio consolidato è maggiore del patrimonio netto di Giunta e Consiglio.
Inoltre voglio ricordare che il risultato di esercizio comprensivo della quota di pertinenza di terzi è pari a 194 milioni e se raffrontato a quello del 2021, che era pari a 148.332.000, fa registrare un netto balzo in avanti pari a 45.956, quindi il conto economico consolidato è pari a 194.222.000, che significa? Significa che il risultato della Giunta e Consiglio è di 189.000.000 euro ed il risultato di esercizio dei soggetti va ad aumentare quello dell’esercizio della Giunta e del Consiglio. Quindi è un bilancio consolidato superiore a quello di Giunta e Consiglio. Quindi mi permetto di affermare che è un risultato importante perché c'è un incremento dell'utile rispetto al 2021, un risultato importante per la nostra Regione Marche.
Concludo, dicendo che questo è un bilancio consolidato migliore rispetto all'anno 2021, un risultato economico superiore all'anno 2021, con un patrimonio netto superiore all'anno 2021 e il risultato del consolidato economico e patrimoniale è superiore al risultato di Giunta e Consiglio, quindi, aggiungendo i risultati dei bilanci che fanno parte del perimetro di consolidamento, aumenta il bilancio e il risultato economico della Giunta e del Consiglio. Un atto amministrativo sicuramente importante e migliore rispetto all'anno precedente.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. L'articolo 11, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 118/2011 stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottino lo schema di bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate ed altri organismi controllati.
I criteri per la delimitazione del gruppo amministrazione pubblica della Regione Marche ed il perimetro di consolidamento per l'anno 2022 sono stati individuati con la deliberazione della Giunta regionale 1639 del 3 dicembre 2022, tenuto conto delle soglie di rilevanza di legge.
Il perimetro di consolidamento stato ridefinito in sede di preparazione del bilancio consolidato, sulla base dei valori dei bilanci degli enti partecipati al 31 dicembre 2022, nel frattempo approvati.
Il bilancio consolidato, questo lo ha già detto la Consigliera Marcozzi, ma mi preme ripeterlo perché c'è motivo che presto scoprirete, è costituito dal conto economico consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato, dalla relazione sulla gestione consolidata che comprende la nota integrativa ed è corredato dalla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti. Ecco è su questo punto che mi voglio fermare, Assessore e Presidente di Commissione, che non vedo in Aula, la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti è stata messa a disposizione dei Consiglieri solo nel pomeriggio di lunedì scorso, il 25 settembre alle ore 15,56, quindi ben dopo la discussione e l’approvazione del bilancio consolidato in I Commissione consiliare, avvenuta nella mattina della stessa giornata.
Devo quindi lamentare la continuazione della prassi illegittima che già abbiamo subito in occasione dell'approvazione del bilancio 2023/2025, con la quale si comprimono le prerogative di questa Assemblea legislativa, non mettendo in condizione la Commissione consiliare preposta di esaminare tutti i documenti previsti dalla legge a corredo degli atti di programmazione e di rendicontazione, privandola in particolare, di un documento fondamentale di verifica come la relazione dei Revisori dei Conti. E adesso magari capiamo anche perché questa relazione è arrivata così tardi.
La relazione dei Revisori al bilancio consolidato 2022, nelle sue conclusioni mette in luce alcune questioni che implicano criticità, per esempio: “valutare e migliorare l'azione amministrativa ed il sistema dei controlli interni, stabilendo ed adottando idonee procedure che evitino l'aggiramento delle norme stringenti vigenti per la pubblica amministrazione, in particolare in tema di acquisti senza gara e a trattativa privata per l'affidamento di servizi e forniture di beni”.
Non credo che questo monito, che condivido pienamente, sia stato espresso a cuor leggero, tanto per scrivere qualcosa, ma ritengo che abbia effettivo fondamento nell'azione di vigilanza che svolge questo importante organo di controllo esterno. I Revisori, se scrivono delle osservazioni nelle loro relazioni, lo fanno perché non possono esimersi dal farlo. Pertanto, consiglierei alla Giunta di prendere in seria considerazione quanto suggerito per evitare spiacevoli sorprese.
Entrando nel merito della gestione delle partecipazioni della Regione, già lo scorso anno la Corte dei Conti, nel giudizio di parifica del rendiconto del 2021, aveva rilevato diverse criticità che ad oggi non sono state risolte. Mi soffermerò sulle principali, in attesa di esaminare la relazione della Corte dei Conti sul giudizio di parifica del rendiconto 2022, non ancora pervenuta, anche se già da parecchio è stata approvata in Giunta.
Per quanto riguarda la partecipazione del 33,87% nel Centro agroalimentare Piceno, la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti riteneva la decisione di mantenere la partecipazione “non fondata su un'idonea valutazione della sussistenza delle condizioni delegittimanti il mantenimento”.
Anche la Procura della Corte dei Conti esprimeva “perplessità” sulla decisione di dichiarare strategica la partecipazione con la legge regionale 1/2022 - vorrei ricordare che il Movimento 5 Stelle votò contro questa proposta di legge che è diventata legge regionale - dopo che con la delibera della Giunta regionale 1101 del 25 settembre 2017, quindi darà conferma l'ex Assessore Cesetti, era stata affermata la volontà di alienare la partecipazione ed era stato successivamente esercitato in modo irreversibile il diritto di recesso.
A tale proposito la Corte afferma che lo strumento legislativo non può essere adoperato dalla Regione in chiave elusiva delle norme di razionalizzazione della spesa pubblica e del Testo unico sulle società partecipate. La dichiarazione con legge regionale di “strategicità” di una partecipazione non può costituire un parametro assorbente ogni altra valutazione di diritto e di merito.
Sulla partecipazione indiretta nella Interporto Marche, la Corte dei Conti evidenziava la mancanza dei presupposti indicati dal Testo unico delle società partecipate per il mantenimento della partecipazione. La Corte dei Conti, inoltre, stigmatizzava l'ingente esborso di risorse del bilancio regionale a favore di quella società ed i consistenti debiti verso la Regione che, secondo il giudice referendario della sezione di controllo, denotano da parte di questa amministrazione regionale, questo è quanto si legge sul documento, “quanto meno una condotta piuttosto lontana dalle ragioni della prudenza”.
In merito all'aeroporto, dopo la privatizzazione di Aerdorica (oggi Ancona International Airport), assistita da un piano di risanamento costato alla Regione 25 milioni di euro che ha consentito di evitare il fallimento, le traversie della società di gestione aeroportuale non sembrano affatto finite.
Gli obiettivi economici e di attività di volo delineati nel piano di risanamento sono saltati ed il mancato raggiungimento degli obiettivi di autosufficienza economica finanziaria rischiano di complicare l’interlocuzione con la Commissione europea sul tema degli aiuti di Stato fino ad ora positiva.
Il socio privato ha messo in vendita la sua quota del 91,54% acquistata nel 2019 per 15 milioni di euro in esecuzione del piano di concordato preventivo e non ci sono notizie incoraggianti riguardo a soggetti economici disponibili a subentrare.
Non sono mancate critiche neanche sulla gestione della partecipazione nella Svem alla quale vengono devolute intere politiche di sviluppo regionale con il rischio di sottrarre al controllo diretto della Regione un notevole flusso di denaro in violazione del principio di universalità del bilancio.
La società è infatti beneficiaria di ingenti risorse regionali trasferite a titolo di anticipazione o di acconto per attività ad essa affidate dalla Regione. La Corte osservava che le risorse regionali che si trasferiscono devono essere ancorate ad idonei titoli giuridici e vincolate ad un'adeguata programmazione degli interventi, per evitare, nelle maglie delle ipotesi, un eccessivo accumulo di risorse giacenti presso la partecipata in house.
In merito ad Erap, abbiamo assistito ad una situazione di stallo durata mesi sulla designazione degli incarichi del Segretario e dei Dirigenti di presidio, con una evidente contrapposizione tra l'indirizzo politico regionale espresso dalla Giunta e la posizione di resistenza assunta dall'organo amministrativo dell'Ente.
L’inefficacia dell'azione posta in essere da parte dell'esecutivo regionale nel conferire un ordinario ed efficiente assetto organizzativo all'ente ha costretto per mesi il personale dirigenziale ad operare solo sulla base di reiterati provvedimenti di proroga. E abbiamo appreso, una settimana fa, che ci sono state anche le dimissioni del Consigliere di amministrazione in quota opposizione.
Rimane irrisolta la questione della mancata razionalizzazione della sua partecipata Biocasa Service - e sul punto ricordo che giace ancora indiscussa una mozione del Movimento 5 Stelle - dovuta ai sensi delle disposizione del decreto legislativo 175/2016 (Testo unico delle società partecipate).
L'unica nota consolante è che l’Erap si è risoluta a redigere il bilancio consolidato con la suddetta partecipata, cosa che l’anno scorso non c'era, come da previsioni di legge ed in seguito alla nostra segnalazione mediante l'interrogazione 373 del 2 febbraio del 2022, evitando di incorrere in pesanti sanzioni come l'impossibilità di assumere personale dipendente.
Insomma, considerate le suddette criticità nella gestione delle partecipazioni regionali, non posso che esprimere un voto contrario sulla proposta di atto amministrativo che chiede l'approvazione di questo bilancio consolidato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Francamente mi attendevo qualche intervento della maggioranza e magari alla fine sarà il nostro Assessore che ci spiegherà un po’ di cose, ma certo la relazione di minoranza della Consigliera Ruggeri direi che fotografa nitidamente il quadro del vostro governo delle partecipate, il governo delle destre che governa le partecipate, ed è un quadro abbastanza triste.
Devo dire che dispiace pure ascoltare la relatrice di maggioranza di fatto leggere la delibera, credo che sarebbe serio anche individuare le criticità e discuterne in questo Consiglio regionale perché non siamo all'interno di una associazione, dobbiamo spiegare le ragioni dell'utilizzo delle risorse pubbliche, dei soldi pubblici, soldi di tutti, per come vengono organizzati e utilizzati non direttamente dalla Regione Marche, bensì da quel sistema di società, di enti paralleli dentro i quali, chi ha un minimo di conoscenza della cosa pubblica sa bene, rischia di annidarsi tutta una serie di vicende non corrette, assistenziali, di amicizie, che non sono in linea con le regole, con la legge.
Le società partecipate spendono risorse dei nostri cittadini ed io ritengo che questo Consiglio regionale debba discutere e francamente una relazione di maggioranza di quel tipo … E non posso ancora una volta non ringraziare la Consigliera Ruggeri perché ha individuato e stratificato in maniera puntuale le questioni critiche, che ovviamente ci aspettiamo vengano chiarite, a cui si dia una risposta, per alcune peraltro non ci sono le risposte perché alle domande già fatte in precedenza qui il silenzio assordante ci affoga.
Il punto centrale è la criticità di quello che scrive l'organo di vigilanza nel proprio verbale, l'organo di vigilanza, ed io voglio fare i nomi di questi soggetti perché purtroppo qualche volta fino in fondo non si è chiari. Ebbene l'organo di revisione della Regione Marche, cioè il dottor XX, il dottor YY e la dottoressa XY, nessuno dei quali conosciuto, dà un bello schiaffo ed una bellissima lezione a questa Regione, al vostro governo, Assessore Brandoni, perché vi dice: “Ma voi sapete bene cosa succede dentro le partecipate? Lo sapete che mancate di un controllo interno?” Tecnicamente un audit regionale, che sia in grado di garantire l'imparzialità e l'assenza di qualsiasi conflitto d'interesse per migliorare l'azione amministrativa e il sistema dei controlli interni, stabilendo ed adottando idonee procedure che evitino l’aggiramento delle norme stringenti per la pubblica amministrazione, in particolare in tema di acquisti senza gare e a trattativa privata per l'affidamento di servizi e forniture di beni.
Il Collegio che controlla vi dice: “Attenzione, guardate che dentro il sistema si annida questo rischio e ve lo avevamo detto l'anno scorso”. E’ evidente che il dato messo a disposizione della Regione e di noi Consiglieri regionali, che abbiamo il dovere di essere seri, non è sufficiente perché questo non lo avrebbero scritto, Assessore Brandoni.
Un rigurgito di dignità istituzionale, oggi lo chiedo a lei, sarebbe quello che senza ritardo - e noi abbiamo depositato un ordine giorno che spero tanto venga approvato dall'intera Aula – faccia sì che questo controllo avvenga, che voi siate adesivi alla richiesta dell'organo di revisione.
Guardate è una cosa seria, altrimenti sfugge tutto quello che naturalmente dovrebbe essere controllato prima da voi e poi da noi.
Certo, rimango anche sorpreso, noi abbiamo un servizio finanziario autorevolissimo, raccontano, e come si fa a non istituire dopo che i Revisori ci chiedono questo, come si fa a fare finta di niente, a voltarsi dall'altra parte e a non aderire a questa richiesta. Guardate, è una cosa seria.
Il consolidato non è altro, l’ha detto benissimo la Consigliera Marcozzi, che l'insieme del sistema non regionale delle società. Guardate, o noi subiamo in maniera indifferente e direi anche supina …, ma la Consigliera Ruggeri ha indicato tutte le critiche della Corte dei Conti, ma quali risposte avete dato? Ma voi, Assessore, sapete che non tutto il sistema delle società partecipate, delle agenzie, degli enti a partecipazione privata di diritto privato non pubblicano sui loro siti i bilanci? Lo sapete questo? Guardate, è una cosa grave, significa sottrarre al cittadino la possibilità di controllare quello che avviene. E’ una cosa grave.
Torno su una vicenda, Assessore, ho fatto un'interrogazione, ma voi lo sapete che date all’Istao il 75% delle risorse per tenersi in piedi e che il Consiglio d'amministrazione paga il suo Direttore, Presidente, consulente, non so se fa altre cose, senza assumersi la responsabilità di aver dato a quel signore 180 mila euro. Avete controllato questo fatto? Non l'avete controllato perché non c'è un atto formale, quindi chiedo che la Corte dei Conti vada in fondo a questa vicenda, non certo per andare contro al Presidente, ma perché è un atto etico, di responsabilità politica, di serietà nei confronti dei cittadini. 180 mila euro dati dalla Regione senza che vi sia un atto interno di quell’ente di diritto privato, che è tenuto in piedi dai soldi della Regione …

(brusio in Aula)

PRESIDENTE. Chi parla ha diritto di essere ascoltato e soprattutto di avere il silenzio in Aula. Chi deve parlare esca dall’Aula, chi deve parlare al telefono esca dall’Aula, chi sta qua può rimanere tranquillamente, non ascoltando le parole, ma rimanendo in silenzio.

Romano CARANCINI. Certamente non dico cose intelligente, però dico come stanno i fatti, che è un'altra cosa.
Da questo punto di vista, anche se al Consigliere Borroni non interessa, la Regione dà 180 mila euro e tiene in piedi l’Istao senza che il Consiglio di amministrazione abbia assunto una decisione in tal senso, siccome la conosco, ho rispetto e stima di lei Assessore, verifichi questo fatto, verifichi perché tornerò a chiedere conto di questa vicenda.
Ma poi mi chiedo: è possibile che non vengano pubblicati nei siti i relativi bilanci? Non è possibile accettare questo fatto, altrimenti licenziamo il consolidato come un mero atto non significativo. Voi i bilanci li avete perché nella delibera del consolidato avete inserito alcuni dati, ma io per alcune società non sono riuscito ad averli, quindi non ho potuto accedere.
Qui entro sui tempi a cui ha fatto riferimento la Consigliera Ruggeri e credo anche il nostro capogruppo Consigliere Mangialardi, quando vi hanno chiesto che urgenza c'era. Guardate che il rispetto dei tempi è un fatto democratico, quindi da questo punto di vista quando si presenta il consolidato un giorno dopo, due giorni dopo, qualcuno può avere l'interesse, la curiosità o sentire il dovere di guardare i bilanci analitici.
Aggiungo, lo sapete che nelle vostre partecipate non ci sono tutte le relazioni dei revisori contabili, che sono obbligati a scriverle in occasione dell'approvazione del bilancio? Voi lo dovete pretendere, noi lo dobbiamo pretendere perché sono le nostre partecipate e gestiscono le nostre risorse.
Ecco perché ritengo di poter dire, poi sicuramente il capogruppo su questo integrerà, che voteremo contro perché siete stati assenti, siete stati indifferenti alla Corte dei Conti, siete stati indifferenti all'elementare rispetto del Collegio dei Revisori. Quando da Sindaci i Revisori ci scrivevano le cose sull'attenti ci si metteva. E’ serio in un sistema democratico il controllo e quello che dicono i Revisori, il Collegio di controllo, deve essere rispettato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Anch’io pensavo che intervenisse qualcuno della maggioranza, quindi spiace, ma devo intervenire dopo i Consiglieri Carancini e Ruggeri.
Non ripeterò quello che loro puntualmente hanno detto, giustamente tratto anche dalle osservazioni e motivato dalle osservazioni della Corte dei Conti e del Collegio dei Revisori.
Non ripeterò quello che hanno detto, lo condivido totalmente, mi riporto ad esso, rilevo soltanto un dato oggettivo. Consigliera Ruggeri, mi pare che questo dovrebbe essere il terzo bilancio consolidato, se non sbaglio, non so se l'ultimo l’ho portato io nella mia gestione o loro, però il terzo bilancio consolidato, quindi, ci accingiamo a varare il quarto bilancio triennale di previsione, non siamo più a qualche mese dall'insediamento, ma siamo verso la fine, siamo al countdown, ma la colonna sonora di questa amministrazione è persistere nei propri inadempimenti.
E’ stato detto che sono inascoltati i Revisori dei Conti, è inascoltata la Corte dei Conti, qui voglio spendere però una parola in più, ha ragione il Consigliere Carancini, anch’io ho fatto il Presidente della Provincia ed il Sindaco e quando i Revisori dei Conti dicevano una cosa scattavo sull'attenti come i militari, io non ho fatto il militare, ma se un soldato non si mette sull'attenti dinanzi ad un superiore, il superiore adotta i conseguenti provvedimenti, e qui voglio spendere una parola.
I Revisori dei Conti …, mi taccio sull'operato dell’amministrazione, è evidente a tutti, Assessore Brandoni, lei è arrivato da poco, è evidente quello che hanno detto loro, le vostre inadempienze, le vostre violazioni reiterate della legge, e dopo dirò perché.
A questo punto noi dobbiamo alzare il tiro, dobbiamo dire una cosa e la voglio dire senza reticenze, il Collegio dei Revisori di fronte alla persistente e reiterata inadempienza dell'amministrazione non può limitarsi a consigliare, il Collegio dei Revisori deve intervenire perché esprime un parere obbligatorio sulle proposte di legge di bilancio, di assestamento, di variazioni di bilancio, di rendiconto generale ed anche su questo, ma è un parere, non è un consiglio, è un parere a garanzia anche nostra che poi dobbiamo approvare l'atto, perché noi siamo l'Assemblea legislativa. Quindi i Revisori dei Conti non devono consigliare, devono dare i pareri, e allora quello che loro rilevano è successo o non è successo, se è successo deve essere rimosso, perché – anche la mia è una raccomandazione al Collegio dei Revisori ci mancherebbe – il Collegio dei Revisori dinanzi a delle inadempienze reiterate deve segnalare anche alle competenti autorità preposte al controllo. E questo vale un po’ anche per la Corte dei Conti, che reiteratamente, l’hanno detto i Consiglieri Ruggeri e Carancini, fa delle osservazioni serie e l'amministrazione persiste.
Allora quando la Corte dei Conti, lo voglio dire se mi ascoltano - sono un legislatore quindi non ho la vocazione, ma il rispetto sì, non la sudditanza - dice che la legge regionale non può essere elusiva dei principi che sottendono l'azione amministrativa, ha ragione. Il 26 ottobre c'è, Assessore Brandoni, la parifica del bilancio della Regione Marche, del rendiconto - Consigliera Ruggeri, immagino che farà anche la relatrice - e se la Corte dei Conti ravvisa che una legge regionale è elusiva dei principi e delle norme nazionali in sede di parifica deve impugnare, non può, ma deve impugnare in via incidentale quella legge regionale dinanzi alla Corte Costituzionale, sollevare la questione di legittimità costituzionale, capogruppo Mangialardi, questo deve fare, perché bisogna avere contezza di questo.
Ricordo bene quando la Procura regionale della Corte dei Conti giustamente mi sollevò la questione costituzionale sulle indennità aggiuntive del personale dipendente dei gruppi, aveva ragione, io ero l’Assessore al personale e mi sono adeguato, lì venne respinta, mi sollevò la questione di legittimità costituzionale, propose la Procura
E’ questo che bisogna fare e noi lo chiediamo, cioè come legislatore regionale chiedo che laddove si ravvisino - noi non abbiamo il potere di farlo, ma la Corte dei Conti sì - provvedimenti regionali elusivi delle normative e dei principi, la legge regionale va impugnata dinanzi la Corte Costituzionale.
E arriviamo alla questione, si dice che il Collegio inoltre consiglia di istituire – che consiglia, è necessario istituire - una struttura di audit regionale che garantista l'imparzialità e l'assenza di qualsiasi conflitto di interesse per valutare e migliorare l’azione amministrativa e il sistema dei controlli, stabilendo ed adottando idonee procedure che evitino l’aggiramento delle norme stringenti vigenti per la pubblica amministrazione, in particolare in tema di acquisti senza gara e a trattativa privata per l'affidamento di servizi, forniture, beni e servizi.
Allora, se questo è, e lo dice il Collegio dei Revisori, non basta consigliare, bisogna dire che è necessario e se è necessario l'amministrazione si deve adeguare perché se non è così non solo si viola la legge, ma si viola un principio stabilito dalla nostra Costituzione repubblicana. Quando parliamo di Svem, quando parliamo di Atim, quando si danno finanziamenti a pioggia e sovvenzioni senza i controlli che sottendono all'azione amministrativa, lì si violano i principi costituzionali perché quelle società, se fanno parte del gruppo di amministrazione pubblica, sono parte dell'amministrazione pubblica e allora sono sotto la disciplina dell'articolo 97 della Costituzione, che ci dice che le pubbliche amministrazioni, e questo è il gap, in coerenza con l'ordinamento dell’Unione europea assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico, non solo, ma organizzano gli uffici in modo che siano garantiti il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Dove sta il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione quando vengono erogati finanziamenti a pioggia senza alcun controllo? Dove stanno il buon andamento e l'imparzialità, principi generali, quando, lo ha ricordato il Consigliere Carancini, si danno 180 mila euro al …, ovviamente la persona li vale, ma non li vale la funzione, la persona del Presidente dell’Istao vale 180.000 euro ed anche di più, ma non li vale la funzione che in questo momento svolge, che prescinde dal suo valore, ma che deve essere rapportato all’azione amministrativa. Questa è la differenza di fondo.
Questi sono i principi della pubblica amministrazione e quando si dice questo, quando si raccomanda questo, si paventa la violazione di questi principi e noi sappiamo che i principi costituzionali sono immediatamente precettivi perché la Costituzione è la legge delle leggi. Quando si dice del controllo sugli enti strumentali è anche finalizzato alla verifica della sana gestione finanziaria, dell’equilibrio di bilancio, come ho detto prima, le partecipate che devono verificare il raggiungimento degli obiettivi … Facciamo un esempio su tutti, tra gli enti strumentali c’è l’Arpam, sapete che cosa deve fare? Deve vigilare sull’ambiente, è un ente strumentale della Regione Marche, persona giuridica dotata di autonomia, deve sottendere all’ambiente, ma se si dice che devono essere perseguiti questi obiettivi ... Lo sappiamo che la modifica costituzionale del 2022 ha modificato l'articolo 9 della Costituzione, “La Repubblica promuove lo sviluppo, eccetera. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni”. Chi deve sovraintendere a questo? E’ l’Arpam e questo è un principio precettivo per la Regione che lo deve garantire. Lo stabilisce direttamente questa norma e se una Regione non fa quello che dice il Revisore dei Conti non viola sola la legge, viola il dettato costituzionale e non può il Revisore dei Conti limitarsi a raccomandare, a consigliare, è precettivo. Così dico che la Corte dei Conti non può limitarsi ad affermare, ma deve agire.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Ho preso degli appunti sparsi e spero di poter rispondere a tutti.
Inizio da una frase detta dalla Consigliera Ruggeri per poi riferirmi a quello che ha detto il Consigliere Mangialardi, “continuazione prassi illegittima”, lei ha dichiarato questo poco fa, allora è vero, le riconosco che al mattino abbiamo fatto la Commissione e nel pomeriggio è stata data la relazione, benissimo, però voglio rispondere al Consigliere Mangialardi che la Giunta regionale ha approvato il consolidato il 31 agosto, c’è un numero e una data, 31 agosto, ed ha trasmesso la delibera al Consiglio il 5 settembre, quindi nei tempi vi abbiamo risposto.
Per quanto riguarda l'esempio che ha portato il Consigliere Mangialardi, che negli anni precedenti il bilancio consolidato era stato approvato a novembre, ricordo che per legge a causa del Covid per gli anni 2020/2021/2022 la scadenza era stata posticipata al 30 novembre, almeno su questo spero che non abbiate da contraddirmi.
Un'altra cosa che mi è stata chiesta, la relazione di parifica del rendiconto 2022 non c'è ancora perché ancora non c'è stata la parifica. Poi alla Consigliera Ruggeri, il consolidato era per Biocasa, c'era anche l'anno scorso quando lei metteva in dubbio che ci fosse.
Voglio rispondere al Consigliere Carancini, per carità, un maggior controllo sulle partecipate è sempre auspicabile e possibile, chiaramente questo dobbiamo farlo, siamo il governo di una Regione e dobbiamo farlo, resta il fatto che il consolidato rileva un risultato complessivamente positivo sui risultati delle partecipate, che hanno partecipato positivamente al risultato del gruppo Regione. Quindi non vuol dire che all'interno, come ha detto lei, c'è assistenzialismo e amicizie, non sono d'accordo su questo, magari abbiamo due pareri positivi, però resta il fatto che hanno contribuito, come ha già detto la relatrice di maggioranza Marcozzi, ad un consolidato portando un numero positivo, hanno partecipato positivamente al bilancio generale.
Consigliere Carancini, l’Istao è un ente di diritto privato, capisco che lei si è accalorato tanto e adesso presenterete anche una mozione, però l’Istao non è compreso nel bilancio consolidato e lei lo sa, quindi l’uscita la capisco come sfogo personale, però nella discussione dell’approvazione del bilancio consolidato non c’entra proprio. Sì, come riferimento può dire che con quei soldi viene pagato quello e quell’altro, però oggi secondo me l’Istao non c'entra.
Una cosa che riguarda entrambi, il consolidato - Consigliere Cesetti, lo sa meglio di me, è stato Assessore al bilancio - non è oggetto di parifica, la Corte nella parifica del rendiconto 2021, ricordo che abbiamo approvato il rendiconto ad aprile di quest’anno, ha fatto delle osservazioni sulle partecipate, ha fatto delle osservazioni secondo la mia e la nostra valutazione non serie, vedremo cosa dirà la Corte dei Conti nella parifica del 2022 che, come ha detto il Consigliere Cesetti, si svolgerà il 26 ottobre.
Per me il parere dei Revisori sul consolidato è positivo, a margine hanno fatto delle considerazioni di indirizzo, io considero delle considerazioni di indirizzo quanto detto dal Collegio dei Revisori, non le valuto delle dichiarazioni o delle asseverazioni o dei commenti così negativi come dite voi.
I Revisori non dicono che vengono dati finanziamenti a pioggia ad amici e ad amici degli amici, questo non lo sottintendono nel parere del Collegio dei Revisori. Questo era il commento ai vostri interventi.
Ora vado a leggere quanto ho buttato giù.
Il bilancio consolidato del gruppo Regione Marche 2022 è il risultato del consolidamento dei bilanci della Giunta, del Consiglio regionale e degli enti strumentali e società partecipate rilevanti ai sensi della normativa di riferimento, decreto legislativo 118/2011, articolo 11 bis, allegato 4.4.
Sono da considerarsi rilevanti i bilanci dei soggetti compresi nel gruppo amministrazione pubblica che presentano un’incidenza superiore al 3% del bilancio della capogruppo Regione rispetto a ciascuno dei tre parametri: totale attivo, patrimonio netto, totale ricavi caratteristici.
Nel GAP della Regione Marche tutti i soggetti, tranne Erap e Erdis, ci tengo a sottolinearlo, fanno registrare percentuali inferiori al 3%, nella quasi totalità dei casi intorno allo 0, tuttavia la legge (D.Lgs. 118/2011) stabilisce che seppur irrilevanti i soggetti a totale controllo della Regione o in house devono comunque essere consolidati compresi nel bilancio consolidato.
La Svem è tenuta a redigere il bilancio consolidato con le società di cui detiene partecipazioni (Interporto, Meccano e Cosmo).
L’Erap è tenuto a redigere il bilancio consolidato con la società Biocasa Service S.r.l., in riferimento anche alla Consigliera Ruggeri, sua partecipata al 100%, questi due bilanci consolidati vengono acquisiti nel consolidato della Regione Marche.
Per quanto sopra esposto il bilancio consolidato 2022 della Regione è il risultato del consolidamento dei bilanci dei seguenti soggetti: Giunta più Consiglio regionale, Erdis (ente regionale per il diritto allo studio), Erap Marche più Biocasa consolidato, Amap (agenzia per l'innovazione del settore agroalimentare e della pesca), Arpam (agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche), Ars, Atim, Fondazione Marche cultura, Irma, Task S.r.l., Gruppo Svem.
Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato, dalla relazione sulla gestione consolidata, che comprende la nota integrativa, e dalla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti e risponde alle finalità di fornire informazioni sulla situazione economica e finanziaria complessiva del gruppo, rispetto ai soggetti esterni allo stesso.
A tal fine le operazioni di consolidamento consistono nell'eliminazione delle partite infra gruppo relative a crediti/debiti, costi/ricavi e partecipazioni, ad esempio la Regione Marche dà ad Amap 150.000 euro, per la Regione viene registrato un costo che Amap da parte sua registra tra i ricavi, queste due partite vengono elise, cancellate, vengono inoltre elise anche le poste reciproche tra gli altri membri del gruppo, ad esempio Ars e Arpam.
Svuotato il bilancio delle partite reciproche infra gruppo, sommando le poste dei singoli bilanci, si redige il bilancio consolidato finale. Il bilancio consolidato 2022 si chiude con un utile di 194 milioni di euro, nel 2022 194 milioni +5 milioni, nel 2021 148 milioni +3 milioni a fronte del bilancio regionale che nel 2021 chiuse con 145 milioni positivi e nel 2022 con 189 milioni.
Per quanto sopra detto, circa le ridottissime dimensioni dei bilanci dei soggetti consolidati rispetto al bilancio della capogruppo Regione, risulta evidente che i risultati dei consolidati discendono essenzialmente da quelli del bilancio regionale, ciononostante le società e gli enti strumentali consolidati hanno contribuito, come ho detto prima, positivamente al risultato di esercizio del gruppo.

PRESIDENTE. Mi dica il fatto personale, io non l’ho ravvisato.

Fabrizio CESETTI. Mi ha detto che io non so che il bilancio consolidato non viene parificato.

PRESIDENTE. No, l’ha detto come se affermasse che lei lo sapeva per certo.

Fabrizio CESETTI Il fatto personale è che sono stato chiamato in causa come ex Assessore al bilancio.

PRESIDENTE. Il fatto personale è se lede la sua attività. Le parole erano … un’affermazione che lei conosceva.

Fabrizio CESETTI, Se vengo chiamato in causa per il mio passato.
Per dire all’Assessore Brandoni – e questo è il fatto personale - ad onore del mio passato, che è vero che il bilancio consolidato non viene parificato, ma le partecipate sì, tanto è vero che quando si va in sede di parifica le partecipate hanno un capitolo a parte e c’è una relazione a parte di un magistrato che si occupa espressamente delle società partecipate, quando si va alla Corte dei Conti. Figuriamoci se non c'entra il bilancio consolidato, che è il consolidamento del gruppo di amministrazione pubblica con il capogruppo, figuriamoci se non ci rientra.
Termino riferendomi all’Assessore Brandoni, dire che le osservazioni della Corte dei Conti non sono serie è un’affermazione secondo me molto audace e dico ingiusta perché io ho fatto sei bilanci, ho partecipato a sei parifiche e posso dire che nell’ufficio della Corte dei Conti delle Marche, sia della sede di controllo che della Procura, ci sono magistrati di assoluta serietà, di assoluto valore e di qualità, i quali forse sono troppo comprensivi nei confronti dell’istituzione Regione, fosse per tutto quello che è capitato alla Regione Marche ed alle nostre comunità. Sono magistrati di assoluto valore e di una precisione quasi maniacali, quindi dire che le loro osservazioni non sono serie mi sembra un'affermazione alquanto grave, anzi raccomando fin d'ora, e lo chiediamo con forza, che la Regione finalmente si adegui alle osservazioni della Corte dei Conti.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho già risposto con la mia relazione, comprendo le ragioni della Consigliera Ruggeri perché sono stata anch'io per oltre cinque anni all'opposizione, quando c’era l’ex Assessore al bilancio Cesetti, quando noi relazionavamo dai banchi della minoranza e mettevamo in evidenza i rilievi, le criticità della Corte dei Conti e dei Revisori.
Consigliera Ruggeri, leggo testualmente che cosa dicono i Revisori dei Conti, esprimono parere favorevole all'unanimità, che poi ci siano dei consigli, io la invito a guardare i precedenti bilanci, lo so che non le interessa, ma i consigli i Revisori dei Conti li danno, e non è detto che la Giunta e l'Assessore Brandoni non li recepiscano. E’ normale che li recepiscano. Anche per quanto riguarda il giudizio parifica, lo sa quante volte in minoranza ho rilevato le criticità?
Quelli sono consigli, sono criticità, ma la cosa grave che io rilevo dai banchi dell'opposizione sapete qual è? Che voi vi permettete di dire alla Corte dei Conti ed al Collegio dei Revisori che cosa devono fare, “chiediamo che, dove si ravvisa provvedimenti elusivi delle normative, la legge regionale venga impugnata davanti alla Corte Costituzionale”. Qui siamo all’inverosimile, la minoranza dice alla Corte dei Conti ed ai Revisori dei Conti che cosa devono fare, potrebbe consigliare come consigliano loro, ma non dire quello che devono fare! Questa si chiama arroganza perché un conto è consigliare, un conto è dire che la Corte dei Conti deve intervenire. Pensate che Corte dei Conti non sappia cosa fare? Ma pensate che i Revisori dei Conti non sappiano cosa devono dire? Hanno delle responsabilità, leggete, ho fatto una relazione alquanto positiva perché ho visto i dati e non faccio demagogia. Il risultato del bilancio consolidato, quindi la Regione più gli enti che fanno parte del perimetro di consolidamento, è positivo, è maggiore rispetto a quello della Regione (Regione più Consiglio).
Inoltre il dato rilevante, l’ha già detto anche l’Assessore Brandoni, l'ho detto anch’io, il conto economico, il risultato dell'esercizio è superiore rispetto all’anno 2021 e così anche il patrimonio netto. Questi sono due dati importanti.
Poi è normale, lo comprendo, che la minoranza naturalmente vada a vedere anche i consigli, ma non potete permettervi di dire quello che deve fare la Corte dei Conti ed il Collegio dei Revisori, questo non è accettabile, questa è arroganza, voi potete consigliare, ma non dire alla Corte dei Conti cosa deve fare. “Chiediamo che, dove si ravvisano provvedimenti elusivi delle normative, la legge regionale vada impugnata davanti la Corte Costituzionale”, ma come vi permettete di dire questo? Ma voi pensate che la Corte dei Conti o il Collegio dei Revisori non sa cosa deve fare? Entrambi sanno cosa devono fare, quindi do un giudizio positivo su questo consolidato perché mi attengo ai dati, poi è normale tirare fuori i consigli, ma non dire le cose che avete detto voi. Io mi permetto di dire che possiamo dare dei consigli, però non dovete dire quello che devono fare, sanno quel che devono fare.

PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Telegraficamente, Presidente. Dico alla Consigliera Marcozzi che evidentemente non conosce i meccanismi, io non sono un arrogante, rivendico di averlo detto io e non gli altri colleghi, ma non sono arrogante, sono semplicemente consapevole, la mia è la forza della consapevolezza delle mie prerogative di legislatore regionale perché la parifica del rendiconto, che attiene anche un controllo sulla legislazione regionale, è un atto a garanzia dell'Assemblea legislativa, tant’è che viene fatta con il meccanismo giurisdizionale del contenzioso prima dell'approvazione da parte dell'Assemblea del rendiconto. Quindi è a garanzia del legislatore regionale, ci deve stare un organismo terzo che verifichi la regolarità. Chiaro? A ragione mi posso rivolgere al Collegio dei Revisori ed alla Corte dei Conti che operano anche a garanzia mia di legislatore, non di Cesetti, ma del legislatore pro tempore, quindi io legislatore regionale dico a ragione, senza essere arrogante, ma semplicemente consapevole di me, delle mie prerogative, che se la Corte dei Conti ritiene che una legge regionale è elusiva di alcuni principi costituzionali o elusiva della normativa statale ha il dovere, non la facoltà, di porre la questione di legittimità costituzionale e di sollevarla dinanzi alla Corte Costituzionale.
Questo è un principio stabilito notoriamente dalla Corte Costituzionale, tutto qui, quindi di cosa parliamo, Presidente? Io sono arrogante? Io sono consapevole, non è arroganza, io non sono abituato a rapportarmi col cappello in mano, con rispetto lo faccio, ma con la schiena dritta, consapevole delle mie prerogative.
Tra le mie prerogative c’è quella di dire che il Collegio dei Revisori, secondo me, non deve consigliare, ma deve dire quello che si deve fare, quello che va o che non va, non quello che consiglia perché il Collegio dei Revisori deve dare un parere e il consiglio non è un parere, basta l'etimologia della parola, un consiglio non è un parere.

PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi dispiace molto che la relatrice di maggioranza non sia in Aula, ma sia altrove, perché suggerirei che la reprimenda che ha fatto nei confronti delle opposizioni, andrebbe fatta nei confronti dell'Assessore, perché in questa Aula la cosa più grave che è stata detta sulla relazione al bilancio consolidato, è stata detta dall'Assessore, che ha detto, parole testuali, “la Corte dei Conti l'anno scorso ha fatto osservazioni non serie”. Io sono imbarazzata, Assessore, se fossi in lei correrei ai ripari chiedendo scusa alla Corte dei Conti.
Detto questo, so bene che non abbiamo la parifica, lo so bene perché la mia osservazione riguardava il fatto che, mi sembra di ricordare, visto che sono sempre stata relatrice, ma ormai sono passati tre anni, quindi la memoria ogni tanto si appiattisce, la relazione sul consolidato e quella sul rendiconto l'abbiamo sempre fatta insieme, nella stessa seduta, mi sembra di ricordare così, poi se lei o qualche altro Consigliere ha un ricordo diverso me lo dica.
Il rendiconto è stato approvato in Giunta da un pezzettino e se ancora non c'è stata la parifica, mi immagino che ci sia un carteggio tra la Corte dei Conti e la Regione che evita che ad oggi si sia arrivati alla parifica. Era questo che volevo suggerire nel mio intervento, c'è qualcosa che non va se in tutti questi giorni, settimane, ancora non c'è stata la parifica.
Poi vorrei ricordare che per quanto riguarda la partecipata Biocasa Service ho protocollato, l’ho detto nella relazione, ma forse non sono stata chiara, un'interrogazione, la n. 373 del 2 febbraio 2022, lei ancora non c'era, sull’irrisolta questione della mancata razionalizzazione, tra l'altro non era stato fatto il bilancio consolidato tra Erap e questa partecipata. Se oggi è stato fatto è perché il Movimento 5 Stelle ha segnalato questa cosa nel 2022, questo mi sono permessa di dire e non penso di poter essere smentita. Assessore, lei non c'era, però chi le manda i messaggi c'era e lo dovrebbe sapere.
Detto questo, i motivi per cui voterò contro al bilancio consolidato, e invito l'opposizione compatta a farlo, penso di averli sviscerati e chiariti durante la mia relazione, non ci torno su, però sinceramente mi sento di dire che mi sarei aspettata da parte dei Consiglieri di maggioranza degli interventi, che purtroppo sono mancati, come sempre più spesso in questa Aula avviene, l'opposizione un po' parla da sola, dialoga con l'Assessore presente e qui si conclude il nostro ruolo ed è un po' avvilente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Inizio dalla Consigliera Ruggeri, io non devo rettificare niente, il “serie” è stato male interpretato, per “serie” intendevo importanti, significative, ha capito? Potevo dire severe, forse avrei usato un termine italiano migliore, ho detto serie perché ritengo che il parere della Corte dei Conti faccia dei rilievi seri, importanti, consigliatemi un altro vocabolo, forse severi sarebbe stato più giusto.
Voglio fare una riflessione, la maggior parte di noi che siede tra questi banchi sicuramente ha avuto un'esperienza politica precedente, io sono arrivato da appena un anno, sono entrato al 100% nella delega al bilancio? Sicuramente no perché è una cosa molto difficile, forse più per me che per altri, però rispetto, e guardo a sinistra, a molti di quelli che oggi fanno opposizione, e mi riferisco al Partito Democratico, ho un piccolo vantaggio, prima di essere Sindaco e di sedere tra i banchi della Giunta in Regione, sono stato per 7 anni Consigliere di minoranza. Faccio una piccola riflessione, sono stato eletto nel 2001, pensavo che nella mia vita avrei fatto sempre opposizione. Il Sindaco che mi ha preceduto aveva fatto 90 milioni di debiti ed io in tutte le sedute di Consiglio sul bilancio martellavo su questa situazione, alla fine i cittadini di Falconara hanno compreso il mio messaggio ed hanno capito che quei 90 milioni per i quali ancora oggi stanno pagando …, il Comune sta pagando, l’amministrazione comunale sta pagando 2,5 milioni di rata di mutuo ancora per 17 anni. Pensate voi che debito ci hanno lasciato le Giunte di centro-sinistra. Ho un piccolo vantaggio perché da Consigliere di opposizione facevo gli stessi rilievi che fate voi. Consigliere Carancini e Consigliere Mangialardi, non penso che negli anni in cui siete stati Sindaci il Collegio dei Revisori nelle relazioni, nei vari passaggi di bilancio o rendiconto, o bilancio di previsione, non abbia mai fatto qualche rilievo, magari avrà fatto dei rilievi non “seri”, quindi voi fate bene a dirlo perché il vostro compito è quello di vigilare sui nostri atti e di verificare se tutto quello che facciamo sia corretto.
Ci tenevo a dirlo, scusate il passaggio sul mio Comune, non volevo farlo, ma mi sono sentito quasi obbligato, quindi capisco che oggi voi vi troviate a farmi delle accuse che sicuramente sono infondate perché di severo o di grave, trovate un altro vocabolo che ora non mi viene, dalla Corte dei Conti e dal Collegio dei Revisori su questo bilancio consolidato per me non c'è, io rimango della mia idea, per carità è un’idea personale e me la dovete lasciare. Grazie.

PRESIDENTE. E’ stata presentata una proposta di ordine del giorno a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Biancani, Bora, Ruggeri, che “impegna la Giunta regionale ad emettere un apposito atto diretto a richiamare ed impegnare tutti gli amministratori del GAP a rispettare tempestivamente gli adempimenti stabiliti dalla legge in merito alla trasparenza e dunque alla pubblicazione degli atti previsti, tra cui i bilanci; a dare seguito, senza ulteriore ritardo, alla richiesta del Collegio dei Revisori dei Conti della Regione Marche di istituzione di un ufficio di coordinamento e controllo degli enti partecipati, in modo da potenziare le strutture preposte; ad applicare una più efficace filosofia di holding di partecipazione all’attività di monitoraggio per raggiungere un controllo unitario e capillare delle partecipate o almeno di quelle più significative; a richiedere alle partecipate/controllate un sistema di “report” periodici (mensili, trimestrali e semestrali) i quali, a seconda della tipologia, diano indicazione di costi e ricavi confrontati con il budget, degli scostamenti e delle relative motivazioni, nonché della situazione economico-patrimoniale che rifletta anche il risultato di esercizio”.
Ha la parola, per illustrazione, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Un ordine del giorno in parte già anticipato nei contenuti dagli interventi del relatore di minoranza, dal mio intervento, ma anche da quelli di altri, tra cui quello del Consigliere Cesetti, che tende a far sì che l'Assemblea legislativa aderisca alle indicazioni che l'organo di controllo dà. Sono indicazioni rivolte a far sì che la conoscenza da parte dell’istituzione di tutte le società partecipate possa essere completa e naturalmente trasparente.
Su questo in parte voglio sottolineare una cosa che ha detto la Consigliera Marcozzi, poi risponderò anche all’Assessore Brandoni, qui non si dice niente, non si dà nessun ordine rispetto a quello che dicono i Revisori, che danno un’indicazione di miglioramento, di risposta, in relazione alla trasparenza dei bilanci, cosa che non c'è.
Quando la Consigliera Marcozzi racconta che c'è un risultato complessivo del conto economico più alto di quello del passato, non fa i conti con quello che l'organo di controllo dice, cioè che all'interno dei bilanci c'è il rischio che si annidino le cose già denunciate lo scorso anno, quindi da questo punto di vista è un atto di buona amministrazione.
All’Assessore Brandoni dico questo, non credo che l'abbia detto lei, penso che quelli che le mandano i messaggini le abbiano detto: “Guardi che il Consigliere Carancini si è sfogato contro l’Istao”, però non le dicono che l’Istao sta nel suo atto, lo sa questo? L’Istao sta nel vostro atto consolidato perché fa parte complessivamente del GAP (gruppo amministrazione pubblica). Qui non c’è la bocciofila, è evidente, sa perché? Perché la Regione non le dà i soldi, allora è distinta la posizione, lo può dire, ma la sua dirigente lo sa di sicuro, è certo che non è un ente consolidato, cioè che partecipa, ma è un ente che sta nel vostro atto e sta nel gruppo amministrazione pubblica.
Io non mi sfogo, mi chiedo e lo chiederò a questo punto alla Corte dei Conti se è normale che la Regione Marche finanzi l’Istao, che se non avesse il finanziamento della Regione non si terrebbe in piedi - questo immagino lei lo sappia - e dentro questa scelta legittima, anzi devo dire che la condivido, l’Istao ha deciso di assegnare 180 mila euro al proprio Presidente/consulente/direttore/eccetera, ma la cosa normale è che il Consiglio di amministrazione si prenda la responsabilità di deliberare questo e la Regione Marche ha il dovere di poter verificare questo, ha capito?
Non c'entra nulla il fatto che io mi sfoghi, perché l’Istao fa parte del gruppo amministrazione pubblica, non me lo sono inventato io, quindi la Regione non può essere indifferente a come vengono utilizzate le proprie risorse. Ha capito? Perché se il Presidente dell’Istao utilizza quelle risorse per fare cose non facenti parte della mission del mandato, è chiaro che la Regione Marche, previo controllo, non attiva.
Da questo punto di vista il contenuto dell'ordine del giorno credo che sia anche un elemento di aiuto per tutti noi, mi permetto di dire per lei Assessore.

PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.

Romano CARANCINI. Non c'è un intervento della maggioranza, la quale è fuori, indifferente e adesso si presenterà per il voto.
Il bilancio consolidato senza un solo intervento di un Consigliere regionale della maggioranza, mi pare davvero una cosa inaccettabile, indegna, direi incomprensibile, soprattutto alla luce in questo passaggio, delle poche tematiche, non molte Che cosa può voler dire? Vuol dire che c'è un’indifferenza dei Consiglieri regionali ad una discussione aperta, ma c'è un’indifferenza anche ai Revisori, cioè al vostro organo di controllo. Adesso mi aspetto, lo aveva già fatto l’anno scorso, che il Consigliere Ciccioli intervenga e dica: “Ma prima c'eravate voi”.
Consigliere Ciccioli, io non c'ero e non me ne frega niente e lei se è serio deve dire che non gliene importa niente di chi c'era nel passato, perché se nel passato hanno sbagliato e voi oggi replicate vi dovete sentire responsabili.
Si fa un ordine del giorno per dare la possibilità di migliorare la trasparenza degli atti e soprattutto indicare agli amministratori delle società partecipate come comportarsi secondo le norme. Voglio ricordare a tutti che nei bilanci delle società mancano le relazioni dei Revisori, c'è solo quella della Fondazione Marche cultura, la relazione dei Revisori non c’è nei bilanci, per quale ragione? Io li ho tirati giù all’ultimo momento ovviamente, dopo che voi avete presentato la proposta di consolidato, ma per quale ragione? Per questo chiediamo che la Giunta regionale, dando una mano all'Assessore Brandoni, rafforzato dalla coralità del Consiglio regionale, possa chiedere agli amministratori di Interporto, Svem, Atim, Assam e di tutti gli altri del gruppo una maggiore trasparenza e la possibilità per i Revisori della Regione di controllare che non ci siano tutti quei rischi che loro formalmente vi indicano da due anni, da quando sono stati nominati, perché i Revisori comprendono bene che all'interno del sistema delle partecipate crescono e si alimentano in quel brodo tutta una serie di non correttezze che non sono necessarie e soprattutto devono essere rispettate.
Ma com'è possibile che l’Erap pubblichi un fantomatico foglietto sul proprio sito fatto di una paginetta, ma vi rendete conto qual è la gravità dal punto di vista del dovere pubblico di presentare in maniera seria i bilanci delle società partecipate dalla Regione? Ma perché siete così indifferenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Qual è l'atto politico rilevante dal punto di vista finanziario? E’ il bilancio preventivo e ci sarà nei prossimi giorni l'assestamento di bilancio, che diventa un documento forte di correzione, modifica, integrazione e quello che vi pare del bilancio preventivo che consente, nell’ultimo scorcio dell’anno, di rifinanziare alcune attività, prendere atto che alcune cose non sono state fatte, quindi spostarle su altri capitoli e via di seguito.
Il rendiconto è un atto di verifica rispetto a ciò che è stato fatto, ci sono i rilievi, ci sono sempre stati, ci sono sul bilancio dello Stato, ci sono sui bilanci degli enti, a volte sono anche molto feroci, altre volte sono più blandi, consigli e via di seguito, ma quando si parla di rendiconto si parla di qualcosa che è stato, è trascorso, è passato, su cui la capacità politica di incisione è irrilevante, possiamo solo fare atti di buona volontà per il futuro, ma di questi ne faremo.
Il fatto che è sempre colpa di qualcun altro che c'è stato è cosa storica, non appartiene a questa legislatura né ad altre. E’ chiaro che uno ha in eredità ciò che c’è stato e da quello bisogna partire. Quando un'azienda fallisce o comunque è in una situazione critica e viene rilevata da un nuovo socio, un nuovo proprietario, un nuovo soggetto … Prendiamo il caso Alitalia, una società che da decenni è in una situazione critica, sono state fatte molte spese, spesso dispersi i soldi ed il nuovo socio cerca di mettere un po' ordine e via di seguito. Abbiamo avuto la vicenda degli arabi che se la sono comprata e dopo un po' l’hanno restituita allo Stato italiano, rinunciando a qualsiasi rivalsa, ma lasciandoci sopra oltre 1 miliardo di perdite, soldi del capitale sociale che avevano messo.
Allora, per quanto riguarda la Regione noi abbiamo trovato un apparato - qualcuno è andato in pensione, qualcuno se ne è andato - ed a quelle persone ovviamente la direzione politica dà gli orientamenti, poi in genere c'è una prassi in qualsiasi ente, in qualsiasi Ministero, in qualsiasi luogo. Abbiamo avuto a che fare ultimamente con il Comune di Ancona perché dopo trent'anni di sinistra e centro-sinistra, quindi dopo un millennio, dopo settant'anni, il centro-destra ha conquistato Ancona e in quel centro-destra Fratelli d’Italia ha ben 9 Consiglieri di maggioranza, il Vicesindaco, 4 Assessori, io seguo, è normale, un dirigente politico segue, ma uno si trova davanti a prassi consolidate e incrostazioni complicatissime. Io vorrei la bacchetta magica, passo per uno che prende e sfascia, vorrei applicarmi, però è difficilissimo applicarsi perché poi c'è l'ordinaria amministrazione, la consequenzialità degli atti, e via di seguito.
Questo bilancio consolidato sicuramente avrà qualche critica e qualche pecca, sicuramente non è perfetto, ma anche l’Assessore Brandoni mi sembra che abbia detto che la perfezione non è di questo mondo, è una fotografia di quello che c'è, con alcuni rilievi che sono stati fatti e che devono essere ovviamente migliorati. I cambiamenti arrivano in decenni, noi riusciremo a cambiare la Regione Marche, se gli elettori ci confermano, in 10 anni, il tempo necessario per cambiare. Quelli che arriveranno poi troveranno le cose cambiate rispetto a quelle che c’erano prima, a circa una distanza di 10 anni, ma questo lo hanno detto tutti. Ho letto un'intervista dell’ex Presidente del Consiglio Draghi in cui diceva che era andato alla Presidenza del Consiglio, credendo di fare questo, quello e quell’altro, poi ha fatto esattamente quello che avevano fatto quelli prima di lui.
Ne prendiamo atto, diamo fiducia alle nostre istituzioni, al nostro Assessore e noi votiamo compatti contro questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Penso che sia ormai un atteggiamento della maggioranza, questo sì consolidato, di non partecipare più attivamente all’attività del Consiglio, lo si capisce soprattutto sugli atti che vengono proposti dalla minoranza. Ormai lo abbiamo capito, non si abbassano al confronto democratico e invece dovrebbero perché soprattutto nelle nostre proposte c’è sempre un'azione di sostegno e di miglioramento ai percorsi che la Giunta vuol mettere in campo.
In questo caso ho colto, Assessore Brandoni, la giustificazione lessicale, la prendiamo per buona perché dire che la Corte dei Conti non ha fatto rilievi seri suonava male, non ci sono state indicazioni rilevanti, forse era questo il termine che andava utilizzato, però la prendo per buona.
Dico pure, Assessore, che il silenzio marcato della maggioranza, e lo ha ribadito il Consigliere Ciccioli, è un atto di fiducia, lo dico in maniera non provocatoria, perché loro non conoscono nulla, non c'era la possibilità oggettiva di conoscere nulla nonostante l'aggravante di averla votata il 31 agosto e trasmessa il 5 settembre. Nessuno se ne è occupato fino a lunedì mattina quando la relatrice di minoranza era preoccupata in Conferenza dei capigruppo perché aveva poco tempo. Però i complimenti li voglio fare a nome di tutti noi per la relazione puntuale che c'è stata e che condividiamo, che ci porta inevitabilmente senza il sollecito, questo sì, Consigliera Ruggeri, al voto contrario.
Voi dovreste essere, al di là dell'atto di fiducia, preoccupati per i rilievi che ci sono stati perché non vi deve imbarazzare il fatto che noi andremo a sollecitare i Revisori dei Conti e la Corte dei Conti rispetto ad una verifica della Corte Costituzionale, come il Consigliere Cesetti ha ribadito. Se loro dovessero ritenere che dovrebbe esserci questo percorso per noi diventa rilevante, quindi il fatto che non abbiate votato l'ordine del giorno a prima firma del Consigliere Carancini, che è sempre nel percorso che non conoscete, quindi snobbate le nostre proposte, ma che risulterà determinante e dovete essere voi preoccupati. Paradossalmente mi fido dell'apparato, quindi il voto contrario del vostro gruppo.

PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 55. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Il voto contrario del Consigliere Cesetti.

Interrogazione n. 902
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Impatto definanziamento interventi PNRR per euro 15,9 miliardi su progetti Regione Marche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 902 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con il documento "Proposte per la revisione del Pnrr e capitolo REPowerEU", presentato dal Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr il 27 luglio scorso, il Governo italiano ha avviato con la Commissione europea il negoziato per la revisione del Pnrr.
In particolare tra le motivazioni alla base della necessità di rivedere il Pnrr italiano, il Governo evidenzia come il Piano preveda migliaia di investimenti anche di piccola dimensione che richiedono uno sforzo di rendicontazione e gestionale talvolta al di sopra delle possibilità dei singoli soggetti attuatori. A questo si aggiunge che alcuni interventi risultano non più in linea con gli obiettivi del Piano alla luce degli eventi eccezionali e non prevedibili verificatisi dopo la sua adozione (guerra in Ucraina, prezzi dell'energia, scarsità di materie prime).
Per questi motivi sono state individuate una serie di 9 misure/componenti che il Governo propone di eliminare dal finanziamento del Pnrr, il cui valore complessivo (a livello Italia) è di 15,9 miliardi di euro.
Le misure proposte per il definanziamento sono relative alla Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) e Missione 5 (Coesione e inclusione), mentre il definanziamento non riguarda la Missione 6 (Salute) contrariamente a quanto indicato dagli interroganti.
Per quanto riguarda i progetti definanziati, è stata fatta una prima analisi dell'impatto sul territorio regionale, attraverso un'estrazione dei dati dal portale EasyPnrr alla data del 14 settembre scorso.
Le misure coinvolte nel definanziamento, che impattano sul territorio regionale, sono 3 (le elenco di seguito) e sono relative a progetti per i quali l'ente Regione non ricopre il ruolo di soggetto attuatore, ruolo che è ricoperto invece da diversi Comuni marchigiani.
• La M2C4 Investimento 2.2 è relativa a "Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni", l'Amministrazione titolare è il Ministero dell'Interno e vede interessati 1.400 progetti sul territorio regionale e un costo ammesso al finanziamento Pnrr di 264.000.000 euro.
• La M5C2 Investimento 2.1 è relativa a "Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volte a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale", l'Amministrazione titolare è il Ministero dell'interno e vede interessati 84 progetti sul territorio regionale e un costo ammesso al finanziamento Pnrr di 170.000.000 euro.
• La M5C3 Investimento 1.1.1 è relativa a "Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità", l'Amministrazione titolare è il Dipartimento di Coesione della Presidenza del Consiglio e vede interessati 42 progetti sul territorio regionale e un costo ammesso al finanziamento Pnrr di 17.000.000 euro.
L'impatto dei tagli previsti nella proposta di modifica attualmente all'esame della Commissione europea interessa quindi complessivamente 1.526 progetti sul territorio regionale, che sono a titolarità dei Comuni marchigiani. L'importo del finanziamento Pnrr potenzialmente interessato al taglio è molto rilevate ed è pari complessivamente a 452.000.000 euro.
Per questi interventi, come peraltro indicato nella proposta di revisione del programma, sarà assicurato il rispetto delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici, anche utilizzando spazi finanziari disponibili nell'ambito di altri strumenti (fondi strutturali, fondo sviluppo e coesione, piano nazionale complementare al Pnrr).
Nel frattempo, e in attesa dell'approvazione della proposta di modifica da parte della Commissione europea, gli interventi possono proseguire regolarmente nella fase attuativa, con le coperture garantite, ad oggi, dalle risorse del Pnrr.
Nel momento in cui la proposta verrà approvata dalla UE, senza soluzione di continuità verrà garantita la sostituzione del finanziamento degli interventi già avviati, a valere sulle coperture che il Governo sta individuando.
Per quanto riguarda la Missione 6 Salute, non è previsto alcun definanziamento delle 2 componenti in essa previste, ma si prevede una rimodulazione del numero dei progetti previsti negli interventi che elencherò di seguito, per far fronte all'aumento del prezzo delle materie prime che ha avuto un impatto significativo sull'edilizia sanitaria.
• Per l'Investimento 1.1 relativo alle case della comunità la riduzione, a livello nazionale, è da 1.350 a 936 interventi.

PRESIDENTE. Viene consegnata alla Consigliera la risposta scritta.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie. Presidente. Queste relazioni scritte si possono consegnare agli interroganti come avveniva nella legislatura precedente, è sempre molto geloso il caro Assessore, ma fa piacere che diventi una buona pratica da ripetere anche per le prossime volte.
Intanto ho fatto fatica a capire di che importi parliamo, comunque i tagli ci sono e non è che se riguardano progetti per i quali la Regione non ricopre il ruolo di ente attuatore allora “o che bello non è successo niente”, no, parliamo di tagli che riguardano, come ha detto lo stesso Assessore, tanti piccoli Comuni della nostra regione. Caro Assessore e cari colleghi della maggioranza sapete che in alcuni Comuni, soprattutto quelli più piccoli, perdere l’occasione rappresentata dal Pnrr significa perdere una possibilità più unica che rara di migliorare la vita delle comunità in termini di servizi, strutture e sicurezza.
Per cui non posso che esprimere la mia più totale insoddisfazione anche perché parliamo di interventi molto importanti, lei ha detto che non riguarderanno la salute, ma comunque non è che la Missione 1 che riguarda la competitività, la cultura, il turismo o la rivoluzione verde, la transizione ecologica, le infrastrutture, la mobilità sostenibile, siano interventi improcrastinabili.
C'è grande preoccupazione, adesso entrerò nel dettaglio, oltre i Comuni che sono interessati io voglio capire di che progetti parliamo, voglio una scheda più dettagliata per cui se sono costretta ritornerò sul tema, dopodiché quello che è mancato dalla sua risposta è capire come cercare di assicurare continuità a quegli interventi.
Grazie.

Interrogazione n. 933
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Interventi a sostegno del trasporto pubblico locale e scolastico”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 933 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Con delibera di Giunta regionale n. 1036 dell’8 agosto 2022 sono state introdotte alcune modifiche della disciplina del sistema tariffario. Tra queste la previsione di un abbonamento scolastico annuale pari al costo di 7,5 mensilità, ma la cui validità si estende all'intero anno e con la possibilità nel periodo estivo di circolare sull'intera rete di trasporto pubblico locale regionale senza costi aggiuntivi. Tale benefit è anche maturabile con l'acquisto separato di otto mensilità nell'anno scolastico, al fine di diluire la spesa familiare in più rateizzazioni.
Con delibera di Giunta regionale 1226 del 7 agosto 2023 è stata approvata la misura regionale annuale per la concessione delle agevolazioni tariffarie sui servizi di trasporto pubblico locale automobilistico e ferroviario regionale e locale a favore delle fasce di utenza socialmente debole per il periodo 1 settembre 2023 – 31 agosto 2024.
Tra le categorie deboli agevolate sono compresi gli studenti frequentanti scuole pubbliche o parificate di ogni ordine e grado, università, istituti superiori ed accademie marchigiane, la cui situazione economica equivalente (Isee) sia inferiore al limite di 13.000 euro.
Per tali utenti l'agevolazione tariffaria si sostanzia nella possibilità di acquistare direttamente ad un prezzo scontato del 50% dalle Aziende di trasporto pubblico locale i titoli di viaggio a prezzo ridotto.
La misura in oggetto è particolarmente attenta agli studenti, categoria che prevede l'Isee più favorevole rispetto ad altre categorie agevolate, ai quali confluisce tipicamente circa il 70% delle risorse messe a disposizione con circa 12.000 studenti agevolati.
La disponibilità finanziaria prevista per la copertura della spesa derivante dal progetto per il periodo, ammonta a 4.250.000 euro.
Con delibera di Giunta regionale n. 1227 del 7 agosto 2023 è stato approvato il progetto regionale annuale di integrazione tariffaria per abbonamenti urbani, extraurbani o ferroviari in favore degli studenti marchigiani. La misura prevede l'emissione a favore degli studenti marchigiani della scuola secondaria di primo e secondo grado di età inferiore a 20 anni, già in possesso di regolare abbonamento per il trasporto pubblico locale, extraurbano su gomma o per il servizio ferroviario regionale, di abbonamenti urbani nelle città marchigiane in cui hanno sede l'istituto scolastico frequentato e il luogo di arrivo/partenza scontati del 25% rispetto alle tariffe originarie in vigore. La disponibilità finanziaria prevista per la copertura della spesa derivante dal progetto ammonta a 350.000 euro.
Con delibera di Giunta regionale del 25 settembre 2023 è stata approvata un'integrazione alla disciplina delle agevolazioni per gli studenti delle aree del territorio a bassa accessibilità sottoposti ad ulteriori disagi dovuti ad interruzioni stradali e conseguenti disservizi sui servizi. Agli studenti interessati da detti disservizi, ai titoli di viaggio extraurbani mensili ed annuali è riconosciuto uno sconto pari al 50% per il perdurare del disagio e a prescindere dal reddito, questa è una delibera per l’interruzione del Passo della Contessa.
Sul secondo punto si segnala che la Regione Marche ha discusso il tema nell'ambito della Commissione infrastrutture mobilità e governo del territorio della Conferenza delle Regioni. In esito ai lavori istruttori degli Assessori regionali competenti, il 20 settembre 2023 si è stabilito di presentare come Conferenza delle Regioni al Governo un ordine del giorno che chiede di rifinanziare - per i prossimi mesi del 2023 e per il 2024 - il fondo di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legge 14 gennaio 2023, n. 5, al fine di incentivare e sostenere, in un contesto di crisi economica e di incremento dei prezzi, l'utilizzo del trasporto pubblico regionale e locale.
A completezza si segnala che in queste ore il Governo con il nuovo Decreto Energia ha rifinanziato la misura per 12 milioni di euro.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Chiederei all’Assessore Brandoni di consegnarmi la relazione che ha letto, così ho tutti i riferimenti normativi che mi ha detto.
Naturalmente la richiesta di rifinanziare la misura per il bonus trasporti era avanzata da tanti cittadini, quindi mi aspetto di vedere, se ci sarà, una ricaduta positiva, visto che lei dice c’è stato questo rifinanziamento, anche perché ricordo che alle 8,00 della mattina del 1 settembre del 2023, il giorno del click day, già non era più possibile accedere al bonus e vorrei anche ricordare che è stata abbassata la soglia dell’Isee, che l'anno precedente con il Governo Draghi era di 35.000 euro, invece con il Governo Meloni siamo passati a 20.000 euro. Quindi capiamo che pur riducendo il numero dei beneficiari, abbiamo scoperto che non era così ridotto perché i soldi sono finiti prestissimo e tante famiglie che avevano bisogno di questi aiuti ne sono rimaste prive.
Per quanto riguarda invece le questioni prettamente regionali, Assessore, secondo me l’Isee a 13.000 euro è troppo basso, la Regione dovrebbe fare qualcosa di più, mi permetto di dirlo per due motivi: sia dal punto di vista ambientale che di sostegno alle famiglie, che come sappiamo hanno difficoltà ad arrivare a fine mese per tutte le questioni di cui parliamo spesso, come il caro energia, le bollette che aumentano, i mutui aumentati del 75%. Mi permetto anche di dirle che lei ha parlato di rateizzazione degli abbonamenti, l’8 settembre 2023 è uscito un articolone nelle pagine del Resto del Carlino della mia provincia, dove una mamma lamentava di dover spendere 736 euro, tutti in una volta, per due figlie e quindi non era possibile, almeno da quello che si evince qui, la rateizzazione tant’è che è stata intervistata anche la Presidente di Adriabus, che lei penso conosca bene, che ha dichiarato: “Il problema è complicato, ci stiamo lavorando” ma da un anno.
A mio avviso quello che lei ha detto non è precisamente raggiunto in tutti i territori, sarebbe un buon risultato, ma soprattutto mi chiedo quali possano essere queste complicazioni nel fare 2/3 rate all'anno.

Proposta di atto amministrativo n. 52
ad iniziativa della Giunta regionale
“Adeguamento delle procedure per gli impianti realizzati in attuazione dei programmi pluriennali regionali attuativi del Regolamento CEE n. 2080/92 – Modifica termine impegni”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 52 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza, Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Cercherò di essere il più sintetico possibile per far capire anche l'argomento che non è di chissà quale complessità.
Con la vecchia programmazione e con il regolamento CEE 2080/1992 gli impianti arboricoli realizzati, si parla di noccioleti, noceti, eccetera, potevano essere tagliati non prima di 25 anni, con la nuova programmazione comunitaria il Regolamento dice che devono essere mantenuti per almeno 15 anni.
Siccome si crea una disparità di trattamento tra chi ha fatto la prima e la seconda programmazione, con questo Regolamento stabiliamo che gli impianti arboricoli possono essere estirpati tutti dopo i 25 anni, uniformando i tagli delle due programmazioni.
Tra l'altro, visto che si parla in qualche maniera di taglio di arbusti, anche se questo contesto è, diciamo, slegato, vorrei ringraziare il Governo che con un emendamento al decreto Asset ha bloccato l’impasse normativo che imponeva il via al taglio nelle zone vincolate.
Mi piace porre l’attenzione anche sul settore forestale selvicolturale che rappresenta nelle nostre zone montane un settore importante con ben 110.000 aziende boschive e tante aziende agricole che comunque integrano il loro reddito con il taglio del bosco.
Scusate se ho fatto questa digressione, ma credo che l'argomento vada in qualche maniera trattato, tra l’altro dei 18 minuti ne utilizzerò pochi.
Concludo continuando sul filone del bosco ed approfitto impropriamente di quest'Assemblea legislativa per invitarvi tutti alla XLI^ Mostra mercato del tartufo bianco ad Apecchio, il mio paese, la prima mostra che inaugura la stupenda stagione delle mostre mercato del nostro amato oro bianco. Grazie.

PRESIDENTER. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Poco tempo fa abbiamo approvato in quest’Aula il complemento regionale per lo sviluppo rurale. Il complemento in particolare descrive e motiva le scelte strategiche e gli interventi di sviluppo rurale selezionati dalla Regione nell’ambito di quelli previsti dal Piano strategico nazionale Pac, indica le relative assegnazioni finanziarie e gli elementi che possono assicurarne l'attuazione efficace ed efficiente come i principi di selezione, le specifiche tecniche dei criteri di ammissibilità, le modalità attuative, in particolare una scheda di intervento del complemento relativa all’impianto di arboricoltura a ciclo breve o medio lungo, su superfici agricole riporta tra gli impegni a carico del beneficiario quello di non modificare la natura degli impianti per l’intero periodo temporale di permanenza degli stessi previsto dai documenti attuativi e dall’atto di concessione, in modo che non vengano compromessi gli obiettivi originari dell’investimento.
Tale periodo deve essere non inferiore a 15 anni per impianti di arboricoltura a ciclo medio lungo, compresi gli impianti di arboricoltura con specie forestali micronizzate e comunque nel rispetto del periodo temporale minimo fissato dai bandi.
Per quanto riguarda gli impianti di arboricoltura a ciclo breve o medio lungo su superfici agricole nel rispetto delle norme nazionali e regionali di settore, le superfici in cui vengono realizzati gli impianti non sono vincolati a bosco.
Con i nuovi impegni introdotti dalla nuova programmazione si viene quindi a creare un disallineamento in termini di annualità di impegno fra gli obblighi di mantenimento degli impianti realizzati con la precedente normativa, impegno che ha la durata di 25 anni, e quelli previsti con la normativa attuale, impegno di mantenimento non inferiore a 15 anni. Di conseguenza una non uniformità di comportamento nei confronti di coloro che hanno aderito alla precedente normativa, che risulterebbero penalizzati.
Per uniformare le procedure relative agli obblighi, impegno di mantenimento degli impianti, è necessario quindi rivedere le condizioni previste a suo tempo adeguandole al modificato quadro normativo previsto, di conseguenza occorre modificare la durata del periodo di impegno oltre il quale la superficie non è più sottoposta agli impegni di mantenimento e coltivazione, indipendentemente da quanto previsto dai piani di coltura a suo tempo approvati ai sensi del Regolamento del 1992. Per questo viene sostituito il contenuto di quanto riportato alle lettere b) e c) dell’allegato A della precedente deliberazione del 2018 con il seguente: la durata di 20 anni dalla data di fine lavori di impianto per gli impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio, lungo, ex 2080 e la durata di 20 anni dalla data di fine lavori di impianto per gli impianti realizzati utilizzando piante micronizzate predisposte per la produzione di tartufi e produzione …

PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 52. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13:35