Resoconto della seduta n.125 del 17/10/2023
SEDUTA N. 125 DEL 17 OTTOBRE 2023
La seduta inizia alle ore 11:05
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 125 del 17 ottobre 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 124 del 3 ottobre 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Sull’ordine dei lavori
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Ci tengo a fare questa mozione d’ordine ad inizio seduta perché vorrei fare presente che a noi Consiglieri, purtroppo, è arrivata la relazione sull’aggiornamento del PNRR ieri pomeriggio alle 17:00 e anche se la maggioranza ha deciso comunque di fare la discussione quest’oggi, vorrei fare presente che per l’opposizione è stato molto complesso studiarsi più di 50 pagine, fare il confronto con quelle arrivate due settimane fa ed arrivare con cognizione di causa su quello che è il caso di dire oggi, durante la discussione sulla comunicazione dell’Assessore.
Vorrei fare anche presente che per Regolamento occorre inviare qualsiasi tipo di documento 24 ore prima dell’Aula, compresi gli emendamenti, per intenderci, e questa volta non è successo, mettendoci in grossa difficoltà.
Ci tengo a ringraziare anche gli assistenti che questa notte e questa mattina si sono fatti tutto questo lavoro, però sinceramente gradirei che questa istituzione avesse delle regole un po’ più chiare, un modus operandi migliore perché non siamo in una riunione di condominio, ma in un’Assemblea legislativa, quindi questo modo di lavorare non va bene, soprattutto non è tutelante dell’azione delle opposizioni.
Per questo sia io che il capogruppo del partito Democratico alla Conferenza dei Presidenti di gruppo abbiamo votato a favore della proposta di rinvio della discussione. Grazie.
PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Mi associo alla mozione d’ordine e non aggiungo nulla alla questione posta dalla Consigliera Ruggeri.
Presidente, mi dispiace che non ci sia il Presidente Acquaroli, penso che quest’Aula debba riacquistare un minimo di dignità istituzionale, non è possibile che dopo 15 giorni di crisi di governo regionale, l’Assemblea apprenda dalla stampa che il Presidente ha chiuso ogni sorta di rimpasto e si va avanti come se nulla fosse, tutto bene, madama la marchesa. Invece questo non è vero.
La crisi è stata aperta dalla Lega con la richiesta di cambiare tre Assessori, guardo l’Assessore Saltamartini, venuta dalla Segretaria della Lega regionale, che qualche mese fa era sugli scranni al posto dell’Assessore Biondi.
La dimostrazione plastica non solo delle divisioni che ci sono all’interno della maggioranza, che sono rimaste latenti e dico anche celate almeno all’esterno in maniera abbastanza strutturata, ma del fallimento della politica portata avanti in questi tre anni dal Governo Acquaroli. Fallimento che principalmente, ahimè …, e non è un caso che la crisi sia arrivata dopo che abbiamo votato il Piano socio-sanitario farcito del nulla. Ecco che sono esplose tutte le contraddizioni che hanno portato a questo momento, quelle che riguardano lo sviluppo economico, poi lo vedremo con il PNRR, se solo penso che non sia rispettata la Orte-Falconara, solo per citarne una, ma è sufficiente per tutto il resto.
Quindi, dico che è obbligatorio un passaggio istituzionale, che venga a riferire in Aula se gli Assessori che abbiamo davanti sono ancora dei nostri interlocutori oppure ci dobbiamo girare su altri banchi per trovare le risposte che le imprese e le famiglie aspettano.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Mi rivolgo alla Consigliera Ruggeri, la dimostrazione che il Piano nazionale di ripresa e resilienza è in continua evoluzione ... Le voglio assicurare Consigliera che il documento che vi abbiamo mandato ieri all’ora di pranzo …, lei dice alle 17:00, adesso lo verificherò, comunque il documento che vi è stato mandato ieri non è altro che una specifica di quanto vi avevo già mandato l’altra volta, non ci sono …
(interventi fuori microfono)
Goffredo BRANDONI. Non è vero, prima erano dei numeri, poi li abbiamo trasformati in percentuali e quando esporrò le slide che mostrerò all’Aula, verificherà che al posto dei numeri abbiamo messo le percentuali perché i numeri erano freddi.
Se rimandiamo il Consiglio dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci ritroveremo di nuovo ad illustrare un nuovo documento con delle variazioni perché il Piano nazionale di ripresa e resilienza è in continua evoluzione.
Prima si parlava di 1.510 progetti, poi di 1.526, oggi di 1.537, c’è un’evoluzione e non ritengo che ci siano cambiamenti sostanziali nel documento che vi ho inviato ieri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Ritorno su quanto abbiamo detto ai capigruppo, che quella dell’Assessore Brandoni è una comunicazione, non è un atto amministrativo, né una proposta di legge, è una comunicazione che correttamente i componenti dell’opposizione hanno chiesto alla Giunta e che attraverso l’Assessore competente si esprime. E’ una sorta di informativa, sulla quale non sono ovviamente ammessi emendamenti, modifiche. E’ lo stato dell’arte.
Si può concludere con un ordine del giorno, dico subito a nome della maggioranza che noi abbiamo predisposto un documento, che ovviamente nell’ambito del dibattito potrà essere modificato, che approva il percorso che stiamo facendo.
Vorrei però ricordare all’Aula che, come è noto, le indicazioni le dà l’Unione europea, i Governi nazionali devono recepirle, sono tenuti a recepirle pena il non finanziamento dei progetti, addirittura sanzioni se non si eseguono i progetti nei tempi stabiliti dall’Unione europea.
Siamo in un percorso piuttosto rigido in cui le Regioni hanno solo il compito di gestione e per i progetti ci sono vari soggetti attuatori, quindi diventa anche più complicata la cosa.
Si tratta di un dibattito sullo stato dell’arte e sui contenuti che vengono continuamente modificati.
Il Governo, proprio nel Consiglio dei Ministri di ieri, ha fatto ulteriori modifiche e sicuramente ce ne saranno altre in futuro, quindi noi entriamo nel merito della gestione. La conduzione della gestione, la sorveglianza e tutti gli altri aspetti sono della Regione. Questo è.
Crediamo che il dibattito sia maturo, era stato richiesto inizialmente dal Partito Democratico ed è stato rinviato più volte, l’accoglimento della richiesta è più che ovvia, quindi, secondo me, possiamo andare avanti tranquillamente.
Comunque le conclusioni di oggi non saranno le finali, questo deve essere nella testa di tutti, non è che quello che oggi viene detto sarà definitivo, ci saranno ulteriori indicazioni che verranno sia dall’Unione europea che dal Governo nazionale.
Interrogazione n. 950 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Risoluzione problema spazi Liceo “Giacomo Leopardi” di Recanati (MC)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 950 – a risposta immediata – dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. In relazione all’interrogazione presentata, si significa che la Regione Marche non ha competenza in riferimento alla questione oggetto di interrogazione, ad ogni buon conto al fine di poter fornire una risposta ai Consiglieri interroganti, gli uffici hanno assunto informazioni presso il Comune di Recanati, risultato proprietario di Palazzo Venieri, immobile sede degli indirizzi classico e scienze umane del Liceo Giacomo Leopardi di Recanati e presso l’Ufficio scolastico regionale delle Marche.
Il Comune di Recanati ha fornito l’attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio presentato in data 18 settembre 2023 al competente Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata.
Tale attestazione rileva l’assenza di variazioni delle condizioni di sicurezza antincendio rispetto a quanto indicato nel certificato di prevenzione incendi, rilasciato dal medesimo Comando dei Vigili del Fuoco in data 14 maggio 2019 che stabilisce per Palazzo Venieri, una presenza massima di 570 persone.
Per quanto di propria competenza, l’Ufficio scolastico regionale delle Marche, ha comunicato i dati relativi agli alunni ospitati presso il plesso di Palazzo Venieri negli ultimi tre anni scolastici: 641 alunni iscritti e frequentanti nell’anno scolastico 2021/2022, 663 alunni iscritti e frequentanti nell’anno scolastico 2022/2023, 675 alunni iscritti e frequentanti nell’anno scolastico in corso, 2023/2024.
Si segnala che la circolare n. 33071 del 30 novembre 2022 del Ministero dell’istruzione del merito al punto 3) dal titolo “Iscrizioni in eccedenza” dispone “è compito del Dirigente scolastico individuare il numero massimo di iscrizioni accoglibili in ragione delle risorse di organico nonché del numero e della capienza delle aule e degli spazi disponibili. Pertanto prima dell’acquisizione delle iscrizioni, nell’ipotesi di richieste in eccedenza, la scuola definisce i criteri di precedenza dell’ammissione mediante delibera di Consiglio di Istituto.
Per quanto invece concerne la materia dell’edilizia scolastica per la quale fino al 2020 la Regione ricopriva un ruolo fattivo di pianificazione, attraverso il regime ordinario della programmazione triennale che il Governo Draghi ha sostituito con le linee di finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in massima parte gestite direttamente dal Ministero dell’istruzione, sentiti gli uffici regionali, si significa che non risultano presentate richieste di finanziamento per interventi riguardanti il Liceo Giacomo Leopardi, né nell’ambito della programmazione triennale dell’edilizia scolastica, né con riferimento alla linea di finanziamento PNRR missione 4 componente 1 “Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione dagli asili nido alle università, investimento 3.3 piano di messa in sicurezza e riqualificazione”.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore, dire che sono rimasto deluso è davvero … Certamente sappiamo perfettamente quali sono le competenze della Regione e quelle della Provincia.
E’ un accorato appello quello che era stato fatto nell’interrogazione. A Recanati sulla pelle di studenti, famiglie e della stessa istituzione scolastica si sta consumando una delle questioni più antipatiche e anche dannose per quella città e per quel sistema.
E’ successo praticamente questo, l’istituto Leopardi, uno dei più prestigiosi a livello provinciale ed anche regionale, ha avuto un aumento esponenziale di studenti, a fronte di questo il Presidente della Provincia, nonostante sapesse da gennaio 2023 la situazione, tenta di ostacolare una soluzione che vada a beneficio del sistema scolastico e delle famiglie, intendendo spostare quell'istituto da un punto centrale ad una zona periferica, creando una serie di problemi.
C'è stato un attacco del Presidente della Provincia all'istituzione scolastica, addirittura ai dirigenti, è riuscito a mettersi contro le famiglie, i docenti e la città.
Quello che chiediamo a lei è di essere quasi trasparente - come se vivessimo in una bolla – e di farsi carico di un interesse per la soluzione dei problemi. Questo è quello che le chiedono tutti quanti.
PRESIDENTE. Prima di passare al punto 2 dobbiamo inserire un punto aggiuntivo, la mozione n. 407 al punto 2 bis.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Intervengo a favore. C’è stato un episodio antipatico, per fortuna non grave, ma molto antipatico, è successo al capogruppo del PD, poteva succedere a me, poteva succedere ad un altro, credo che sia giusto esprimere solidarietà personale al Presidente del gruppo Mangialardi, ovviamente senza utilizzare toni di strumentalizzazione e altro.
Ritengo che pur nella distanza politica, ideologica, il rispetto, che ho sempre avuto nei confronti del Consigliere Mangialardi e che lui ha sempre avuto nei miei confronti, così con tutti gli altri Consiglieri, sia un atto dovuto. Questo è quello che dobbiamo ribadire in questo Consiglio, quindi sono favorevole.
PRESIDENTE. Se non ci sono interventi contro, inseriamo il punto 2 bis al termine delle interrogazioni.
Iscrizione della mozione n. 407. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)
Interrogazione n. 914
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Costi sostenuti dalla Regione Marche per la realizzazione dell’iniziativa ‘La notte più Rosa’ – 21/26 agosto 2023 – Porto Sant’Elpidio”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 914 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. L'Atim ha conferito, con decreto n. 121 del 25 agosto 2023, l'incarico all’Associazione Futura, con sede legale in Via G. Solari 27 - Loreto (AN), per l'acquisizione di servizi per attività di promozione territoriale nell'ambito dell'evento "La Notte più Rosa della Riviera Marchigiana" di Porto Sant'Elpidio, che si è svolta il 26 agosto 2023.
L'incarico è stato affidato con procedura negoziata senza pubblicazione del bando, ai sensi dell'articolo 76, comma 2, lettera a), punto 3) del D.Lgs. 36/2023 e nel rispetto di quanto stabilito dalla programmazione dell'Agenzia, di cui all’integrazione approvata con decreto dirigenziale n. 44 dell’11 maggio 2023, di recepimento delle disposizioni della Giunta di cui alla delibera di Giunta regionale n. 605 del 8 maggio 2023.
Per la resa dei servizi affidati, si è proceduto con avvio d'urgenza, sottoscritto il 25 agosto 2023.
Per l'affidamento di che trattasi è stato assunto, con il succitato decreto n. 12/2023, un impegno di 50.000 euro + IVA, per complessivi 61.000 euro.
I servizi di promozione acquisiti in occasione de "La Notte più rosa della Riviera marchigiana" di Porto Sant'Elpidio, che si è svolta il 26 agosto 2023 sono, nel dettaglio:
• qualifica di Main Sponsor dell'evento;
• presenza logo Regione Marche su pieghevole con programma evento "La Notte + Rosa" della Riviera marchigiana;
• spazio su Ledwall a rotazione con altri Main Sponsor;
• spazio pubblicitario su quotidiani: Resto del Carlino/Corriere Adriatico/La Repubblica;
• spazio pubblicitario su guida interattiva evento "La Notte + Rosa della Riviera marchigiana";
• spazio pubblicitario su pannelli informativi con programma evento;
• spazio pubblicitario su Vera Tv, Radio Subasio, Radio Arancia Network;
• spazio banner su testate on line quali: La Provincia di Fermo, Cronache Fermane, eccetera.
Si pone in particolare evidenza come la scelta delle sopra suindicate testate giornalistiche e radio private è finalizzata alla diffusione della promozione sul territorio nazionale.
Allo stato attuale risulta che i servizi sono stati regolarmente resi, ma non risulta pervenuta formalmente la relazione finale né la fattura dei servizi resi, quindi l'Atim non ha proceduto ancora alla relativa liquidazione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Innanzitutto vorrei sottolineare la natura tecnica di questa interrogazione, che non vuole entrare nel merito dell'iniziativa realizzata a Porto Sant'Elpidio, tra l'altro ottimamente riuscita.
E’ assolutamente positivo che la Regione Marche abbia sostenuto un’iniziativa come quella e riteniamo che sia assolutamente da replicare anche in altre realtà, proprio per questo molti amministratori dei Comuni limitrofi mi hanno chiesto di conoscere i meccanismi di finanziamento di iniziative come queste, quindi l'intenzione dell'atto era quella di fare chiarezza sulle modalità con cui sono state utilizzate le risorse regionali, che sono appunto risorse pubbliche.
La legge 241/90, ovvero la legge sul procedimento amministrativo, stabilisce che la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari è subordinata alla pre-determinazione da parte delle amministrazioni precedenti dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi, subordinate alla pre-determinazione. L’impegno di spesa serve, infatti lei ha detto che non c’è ancora la liquidazione, ma in realtà non c’era nemmeno l’impegno di spesa quando questa iniziativa è stata fatta, e ciò a nostro avviso è un errore anche perché, come ho detto prima, si tratta di risorse pubbliche che vengono spese e devono essere gestite in modo onesto e trasparente, così come trasparenti dovrebbero essere i criteri che vengono utilizzati per l’allocazione delle stesse. Possibilmente questi criteri dovrebbero essere conosciuti prima dell’erogazione delle risorse.
Discorso a parte, poi, sono le perplessità sull’attività svolta da Atim e dal suo Direttore, la mia convinzione è che si tratti di una scatola vuota in cui sono state preparate comode poltrone per volti noti o meno noti, che non tarderanno ad arrivare.
Lo scandalo di una struttura composta da tre dipendenti e guidata da un Direttore profumatamente pagato con i soldi dei contribuenti marchigiani, dove di trasparente c'è veramente poco.
In tema di poltrone da assegnare, beh, direi che lo spettacolo a cui stiamo assistendo ormai da due settimane, l’ha ricordato il nostro capogruppo, spiega molte cose.
Quindi, in conclusione, non posso che dirmi anche questa volta insoddisfatta della sua risposta, Assessore. Grazie.
Interrogazione n. 917
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Interventi per fronteggiare le gravi difficoltà del settore dell’elettrodomestico del distretto fabrianese”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 917 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Da diversi anni il settore dell'elettrodomestico è in difficoltà e questo fenomeno ha particolarmente colpito, come ampiamente noto, l’area del fabrianese in molte sue aziende leader e nell'indotto.
Anche le multinazionali, che si sono insediate più di recente rilevando le aziende persistenti, generano preoccupazioni e incertezza come evidenziato nell'interrogazione stessa.
L’area è stata da tempo classificata come area di crisi complessa ed è stata oggetto di un accordo di programma che ha visto interventi finanziati a livello centrale e regionale.
A seguito di una richiesto della Regione del 20 luglio 2022 è stata concordata con il Ministero dello sviluppo economico una proroga dell'accordo di programma per dare modo al Ministero stesso di emanare un'ulteriore avviso, stante le disponibilità di risorse residue sul budget della legge 181 per l'area, a seguito dell'istruttoria e degli esiti dei progetti a valere sul primo bando.
L'atto integrativo di proroga è stato approvato dalla Regione con la delibera n. 840 del 4 luglio 2022 a seguire è stato siglato l'atto integrativo e poi il Ministero ha emanato il nuovo avviso, risulta una sola ma rilevante domanda di investimento presentata nell'area ad opera di una multinazionale straniera con un impatto superiore ai 100 posti di lavoro. Le risorse regionali sono state invece quasi integralmente utilizzate.
La Regione inoltre ha attivato nel 2022 un bando per la promozione degli investimenti, che prevede aiuti maggiorati nelle aree di crisi ed ha potuto sfruttare un'ulteriore maggiorazione grazie al temporary framework articolo 3.13 maggiorazione del 15% per tutte le imprese.
Nell’area di crisi sono state presentate ed approvate alcune proposte ricadenti però principalmente nella parte jesina dell'area di crisi, parallelamente vi è stata l'opportunità del PNRR sisma che ha finanziato accordi di sviluppo sopra i 20 milioni di euro, semplificati sotto i 20 milioni e poi progetti minori fino a 2,5 milioni di euro, sono stati approvati o sono in attesa di uno scorrimento previsto alcuni progetti anche dell’area fabrianese in quanto rientrante nell'area colpita dal sisma.
Tra questi è stato finanziato e sostenuto anche dall'endorsment della Regione Marche un progetto molto importante di reshoring di circa 100 milioni di euro da parte dell’Ariston Termo che riporta in Italia, soprattutto nelle Marche nella zona fabrianese, rilevanti investimenti produttivi legati al comparto termo-idraulico.
Quindi molte opportunità ci sono state e sono state sfruttate, è vero che, nonostante la tradizione e la presenza di competenze e imprese operanti nell'ambito elettrodomestico, in comparti molto più specialistici (caldaie, condizionatori, cappe aspiranti) vi è una certa difficoltà ad attirare scelte localizzative nell’area fabrianese da parte dei gruppi industriali italiani ed esteri, probabilmente per fattori localizzativi.
E’ rilevante ricordare a questo proposito, che si sta operando per la sistemazione e l’efficientamento dei collegamenti stradali in questa parte del territorio regionale in particolare della Statale 76.
Sicuramente saranno avviate interlocuzioni con i Mimit per un rifinanziamento dell'accordo di programma per l’area di crisi complessa in modo da poter avere risorse dedicate a questa parte del territorio marchigiano,
Inoltre, in prospettiva, è importante lavorare anche sulla promozione di processi di innovazione tecnologica e diversificazione settoriale dell’area in modo da evitare l'esposizione delle dinamiche di un unico settore produttivo.
Le gravi difficoltà del settore elettrodomestico del fabrianese sono state infatti ampiamente considerate nel principale documento di programmazione regionale degli interventi di ricerca e innovazione per il periodo di programmazione 2021/2027. Mi riferisco alla strategia di specializzazione intelligente approvata a gennaio 2022 che guiderà gli investimenti in ricerca e innovazione finanziaria con le Regioni provenienti dai fondi strutturali Por Marche Fesr 2021/2027.
I finanziamenti messi in campo per il corrente periodo di programmazione ammontano complessivamente a circa 366 milioni di euro e dovranno essere focalizzati su 7 specializzazioni industriali indicate dalla strategia, due delle quali “sistema casa e arredo ambienti di vita e meccanica engineering”, possono offrire grande opportunità per il settore dell’elettrodomestico per il territorio del fabrianese.
Una delle principali sfide da affrontare per dare una risposta alla crisi del settore degli elettrodomestici è relativa alla necessità di qualificazione innovativa per diversificazione produttiva delle filiere regionali, bisogna aprire nuove prospettive di mercato attraverso un maggiore contenuto innovativo delle produzioni esistenti, ma anche stimolare lo sviluppo di nuovi prodotti attraverso il risultato e la ricerca/sviluppo e l'attrazione di nuovi investimenti.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Ricevo con piacere la risposta da parte dell’Assessore per poter verificare altri aspetti che nella risposta orale non sono stati trattati.
E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad un distretto ampio ed importante per la nostra regione in cui operano 60 aziende che danno lavoro ad oltre 4000 persone. E’ altrettanto evidente che, l’ho detto nell’interrogazione, molte imprese stanno affrontando forti difficoltà con ripercussioni, ovviamente, sull’occupazione e sull'economia locale. Stanno, altresì, subendo le maggiori oscillazioni congiunturali e anche una riduzione significativa degli ordini. La prolungata utilizzazione della cassa integrazione ordinaria ormai è diventata una realtà preoccupante per quei territori.
E’ evidente la ripercussione che possiamo vedere nelle piccole imprese dell’indotto: sono state attivate ferie continuative, non sono stati rinnovati i contratti a termine, ci sono state chiusure collettive prolungate nell’estate, c’è anche un progressivo depauperamento del territorio che preoccupa perché può avere gravi impatti occupazionali.
In questi mesi, tra l’altro non mi sembra di aver ascoltato questo nella risposta dell’Assessore, c’è una forte preoccupazione e incertezza sul futuro dei 1.000 lavoratori della Whirlpool e dei 200 della Electrolux del sito di Cerreto d’Esi.
I sindacati e le categorie dei metalmeccanici Fiom-Fim e Uilm hanno chiesto più volte risposte immediate alla Regione ed al Governo centrale.
Rispetto alla sua risposta, Assessore, ha elencato una serie di interventi tutti positivi, ma evidentemente non sufficienti, dalla promozione degli investimenti, alla proroga dell’accordo di programma, alla programmazione europea.
Sul piano nazionale la sua risposta è carente, spero di ritrovarla poi nella nota scritta. Vanno bene le interlocuzioni con i Ministeri, ma non bastano, serve una forte sollecitazione. In passato specifici interventi e specifiche misure di politica industriale sono stati decisi e presi per questo territorio e credo che sia il tempo di prenderne ancora, altrimenti si rischia una crisi che può avere impatti pesanti sia dal punto di vista occupazionale che economico. Grazie.
Interrogazione n. 866
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Biancani
“Stato di avanzamento dei lavori per la Banda Ultra Larga nella provincia di Pesaro-Urbino”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 866 dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Biancani. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Una premessa per chiarire di cosa si occupa il Piano Bul.
Il Piano Bul è lo sviluppo della rete, poi c’è la parte della vendita, della commercializzazione, alla quale provvedono gli operatori privati. Questo è fondamentale perché spesso si chiede quando verranno attivate le reti.
Il Piano Bul si occupa dello sviluppo della rete, poi c’è la parte della commercializzazione, che è un rapporto tra privati e utenti locali. Questo è fondamentale dirlo in premessa perché vedo che c’è sempre un po’ di confusione da questo punto di vista.
Rispondo alla prima domanda. Ad oggi, secondo i dati in nostro possesso per la provincia di Pesaro-Urbino, risultano 18 i Comuni cha hanno il fine lavori della rete secondaria in fibra. Secondo le previsioni del Concessionario OpenFiber 3 di questi Comuni saranno collaudati entro il 2023: Fratte Rosa, Tavullia e Pietrarubbia. Secondo il cronoprogramma di OpenFiber e Infratel, allegato a maggio 2023 alla revisione 4 del "Piano Tecnico Marche Bul - Per la diffusione della Banda Ultra Larga", il collaudo per tutti gli altri Comuni è previsto nel 2024.
Rispondo alla domanda n. 2. Il Piano Bul prevede la realizzazione della rete fino alla centrale (PCN - Punto Consegna Neutro, che consente di erogare i servizi) del Comune, garantendo la cosiddetta "vendibilità passiva". Lo schema del bando Bul prevede che tutti gli operatori che vogliono vendere i servizi di connettività possono poi connettersi al PCN ed erogare i servizi ai cittadini. I ritardi risultano sostanzialmente collegati al completamento del PNC o della rete primaria per il collegamento al PCN (dove il PNC si trova nel territorio di un altro Comune).
Considerando i 18 Comuni in cui i cantieri risultano chiusi e non collaudati, si evidenzia quanto segue:
- nei 3 Comuni: Fratte Rosa, Tavullia e Pietrarubbia, il PNC è stato ultimato e sono in corso le procedure di collaudo;
- negli 11 Comuni: Tavoleto, Macerata Feltria, Pergola, Mombaroccio, Sassofeltrio, San Lorenzo in Campo, Mercatello sul Metauro, Monte Cerignone, Gabicce Mare, Sant'Angelo in Vado e Fermignano, che sono sede PCN, non è stato ancora ultimato ed attivato il PCN;
- nei 4 Comuni: Mondavio, Fossombrone, Peglio e Cagli, che hanno la sede PCN nel territorio di un altro Comune, manca l'ultimazione del PCN o della rete primaria per il collegamento al PCN.
Fatta questa premessa, di cui ho parlato prima, sullo sviluppo della rete, non della vendita, i Comuni con cantieri chiusi e/o collaudati possono considerarsi allo stato in vendibilità, quindi può intervenire il privato e vendere agli utenti la connettività.
L'effettiva possibilità per l'utente finale di attivare il servizio è però subordinata al raggiungimento dei necessari accordi commerciali tra il soggetto concessionario, Open Fiber, e gli operatori privati del settore. Per questa fase risulta essenziale l'azione degli amministratori locali nei confronti degli operatori.
Nella provincia di Pesaro-Urbino dei 57 Comuni previsti (secondo la suddivisione amministrativa all'avvio del Piano Bul) ad oggi ne risultano 36 in "vendibilità passiva". Su 26 di questi Comuni è possibile l'attivazione diretta dei servizi ai cittadini. Per i restanti Comuni della provincia di Pesaro-Urbino è prevista una messa in "vendibilità passiva" di 12 Comuni nel 2023 (tra cui Tavoleto, Mombaroccio, Sassofeltrio, San Lorenzo in Campo, Monte Cerignone, Sant'Angelo in Vado e Fermignano) e di 9 Comuni nel 2024 (tra cui Peglio e Cagli).
Ultima domanda. Nei Comuni nei quali l'infrastruttura è stata realizzata e collaudata e gli operatori hanno attivato i servizi all'utenza, non sono pervenute segnalazioni di problematiche di funzionamento. Qualora i Comuni interessati segnalassero tali problematiche, la Regione Marche, come sempre ha fatto, sarà pronta ad attivarsi con il Concessionario OpenFiber e con Infratel per la verifica delle segnalazioni per dare una risposta ai cittadini.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Ringrazio l’Assessore Antonini per questa risposta puntuale e approfondita, che traccia esattamente il quadro della situazione.
Assessore, approfitto anche della sua disponibilità per evidenziare un disservizio, un problema che si è creato in una zona nella provincia di Pesaro-Urbino. Le segnalazioni non sono arrivate direttamente agli uffici regionali, ma a me ne sono arrivate diverse.
E’ vero tutto ciò che lei oggi ha riferito riguardo ai 3 Comuni in cui la fibra sarà attivata entro il 2023 ed agli 11 entro il 2024. E’ verissimo ciò che lei ha detto, che dopo la fase di sviluppo della rete la Regione non ha competenze negli accordi tra privati, anche perché si sono verificati casi di in vendibilità passiva su cui la Regione non può intervenire.
Assessore, vorrei anche ricordare che dal 2016, quando c'è stato l’accordo tra Ministero dello sviluppo economico e Regione Marche, è partita la gara per i lavori dell'infrastruttura in fibra ottica tramite Infratel Italia e la Regione Marche, che ha investito 105.477.000 euro. La Regione dovrebbe continuare ad avere un ruolo di facilitatore, dopo aver finanziato di tutto il progetto, non può finanziarlo e poi abbandonarlo.
Lei giustamente oggi mi ha detto che in caso di problematiche l'Assessorato e gli uffici della Regione sono disponibili ad intervenire, quindi mi permetto di far presente che, anche laddove sono già avvenuti i collaudi, molto spesso la fibra non funziona, non è stata attivata, addirittura ci sono fili in fibra ancora appesi nei pali della luce Enel o nelle infrastrutture di Telecom, lasciati completamente aperti, nonostante segnalazioni delle amministrazioni locali, nonostante segnalazioni di alcune associazioni di categoria.
Voglio portare un esempio per tutti, nella zona industriale di Vallefoglia, tra Colbordolo e Talacchio, dove il collaudo è già avvenuto da un anno, in teoria dovrebbero essere già partiti gli accordi tra privati per la vendibilità. Numerosi imprenditori, che lavorano in quella zona, si sono interessati da tempo, da mesi, per poter procedere ai contratti, ma non è possibile farli. Sono già stati riscossi alcuni pagamenti, mi hanno riferito, ma la fibra non può essere attivata perché, nonostante ci sia il collaudo, i fili sono ancora attaccati ai cavi e non possono essere attivati. Quindi la invito a fare una verifica.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. L’Assessore Brandoni di fronte all’Aula si è preso l’impegno di darmi la risposta scritta, visto che ha potuto rispondere solo in parte all’interrogazione, ma ha chiesto specificatamente ai collaboratori d’Aula di tagliare una parte della risposta, quindi io ho una pagina rispetto alle due dell’interrogazione.
Penso che sia un comportamento gravissimo, scorretto e chiedo a lei, Presidente, di intervenire. Grazie.
PRESIDEBNTE. Farò presente all’Assessore Brandoni se è possibile darle l’intera risposta, a meno che non ci sia la tematica della privacy relativa all’interrogazione n. 917, salvo ovviamente i limiti legati alla riservatezza delle informazioni.
Interrogazione n. 913
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo
“Riparto Fondo sanitario nazionale 2023 - quote premiali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 913 dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nonostante tutte le lacune, le disfunzioni del Servizio sanitario nazionale e regionale sulle lunghe liste d'attesa, in risposta a questa interrogazione, c’è da sottolineare che nella Conferenza delle Regioni, dove si decide con lo Stato il riparto del Fondo sanitario nazionale, la Regione Marche è stata ritenuta tra le prime cinque Regioni in Italia a garantire i livelli essenziali delle prestazioni.
Devo fare subito un passo indietro, si tratta della ripartizione del Fondo sanitario nazionale, l'accordo tra tutte le Regioni è stato raggiunto alla fine del 2020, il riparto con i numeri della quota per la nostra Regione è stato deciso il 23 luglio.
Quali sono i criteri che attribuiscono alla Regione, in una visione comparativa, di essere tra le prime cinque Regioni italiane per qualità ospedaliera per l’area distrettuale e per l'area della prevenzione? Sono dei criteri che sono sottoposti all'Agenas e tutte le Regioni li riconoscono vincolanti.
Il 31,5% di questo fondo premiale viene destinato alle cinque Regioni migliori, la nostra Regione si colloca, come ho già detto, tra le prime cinque e riceverà 11 milioni aggiuntivi, somma che chiaramente è tratta dal fondo sanitario nazionale. Il fondo di 11 milioni aggiuntivi è riconosciuto da tutte le altre 15 Regioni italiane. Non è una valutazione ministeriale, è una valutazione complessiva di tutte le Regioni che riconoscono alla sanità delle Marche di essere un riferimento.
C'è da aggiungere che la posizione della Regione Marche (quinta) poteva essere più avanzata, ma la criticità delle tre aree che vengono prese in considerazione (area della prevenzione, area distrettuale, l’area ospedaliera) trova nell'area della prevenzione quella sensibilità, che c'è nella nostra regione, avverso la vaccinazione. L’area della prevenzione riguarda il numero delle persone che accedono al servizio di vaccinazione.
Tengo a precisare che all'interno dei numeri di valutazione (i numeri dei servizi in area prevenzione, area distrettuale, area ospedaliera) la nostra Regione si colloca nell'area ospedaliera in terza posizione assoluta per qualità dei servizi ospedalieri.
La nostra è una Regione benchmark, ci sono delle lacune, ci sono delle disfunzioni che nessuno può negare, ma comparativamente al livello nazionale la nostra è una Regione di riferimento.
C'è da tener conto, infine, che il 3 ottobre scorso la Corte dei Conti, in seno alla valutazione del Servizio sanitario nazionale, sottolinea come la Regione Marche sia Regione benchmark non solo sui LEA (livelli essenziali di assistenza sanitaria), quindi sulle liste d’attesa, ma lo è anche per quanto riguarda il bilancio, che è in pareggio, quindi siamo una Regione doppiamente benchmark a livello nazionale.
Tutto quello che si scrive fa parte naturalmente della cronaca, della libertà di criticare, ma io rivendico il merito dei medici, degli infermieri, di tutto il personale della sanità; di essere stata tra le prime Regioni per quanto riguarda il Covid. Siamo stati la prima Regione italiana per efficienza nella somministrazione di vaccini, quindi nell’attività di prevenzione della trasmissione del Covid, Questo ha determinato evidentemente un sostegno non comune a tutta l'industria manifatturiera, si valuti che se un operaio rimaneva assente per mesi, se il servizio sanitario non era efficiente, le Marche non sarebbero una delle prime Regioni in Italia per la produzione del prodotto interno lordo.
Siamo una Regione benchmark sulle liste d'attesa, siamo regione benchmark sul bilancio, lo dice la Corte dei Conti, lo dice la Conferenza delle Regioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Non so se siamo su Marte, dopo il suo intervento la domanda spontanea è: ma perché la vogliono cacciare dalla Vicepresidenza e dall’Assessorato alla sanità o perché le metteranno un tutore per controllare? Perché lei sta raccontando una serie di sciocchezze, confondendo …, ovviamente è un argomento tecnico, bisogna studiare, nel senso che non si sa neanche se è preciso.
Lei racconta che la Regione Marche ha preso 11 milioni in più sulla quota premiale perché è stata brava, io invece dico che forse il provvedimento, Assessore, non l’ha letto.
La Regione Marche ha preso 11 milioni di euro, in termini percentuali l'1,86% della quota premiale ammontante per il 2023 a 644 milioni e rotti. La quota premiale viene suddivisa fra tutte le Regioni non perché lei è stato bravo, sennò vivrebbe su Marte, basta andare in ogni ospedale, basta andare nelle Rsa e tutto si saprebbe.
E’ una sciocchezza, la Presidente di Fratelli d’Italia la chiamerebbe una menzogna, io la penso in maniera diversa, la chiamo bugia. Il fondo premiale è per tutti e la Regione Marche è una di quelle che ha preso di meno, cito l’Umbria che ha preso il 2,74%, il Lazio l’8,22%, e via dicendo.
La questione delle Regioni benchmark è un'altra cosa, ovviamente fa comodo confondere perché al cittadino normale raccontare queste cose è complicato, figurarsi per chi le tratta. La questione delle Regioni benchmark è un'altra cosa, fa storia con il Governo Monti ed il Ministro della salute Balduzzi che nel 2011, per dare uno stimolo rispetto alla spesa storica, cioè alla spesa standard migliore per ogni Regione, individuano una serie di criteri. Questo meccanismo di fatto è stato più volte modificato ed ma in realtà non corrisponde in maniera esatta, geometrica alla vicenda di chi è migliore o peggiore.
Le Regioni benchmark che vengono individuate sono 5, ne scelgono 3, una per il nord, una per il centro e una per il sud, quindi il tema della premialità economica non c'entra assolutamente niente.
Interrogazione n. 941
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Servizio di emergenza urgenza nel territorio osimano: incremento dei mezzi di soccorso durante le ore notturne”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 941 del Consigliere Latini. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questa interrogazione, che riguarda il servizio di emergenza-urgenza nel territorio osimano, presentata dal Presidente Consigliere Latini, c'è da tener conto innanzitutto che, indipendentemente da quello che si sostiene, il sistema di emergenza-urgenza in Italia valutato da Agenas, non da chi vi parla, è ritenuto uno dei più efficienti. I tempi di soccorso nella nostra regione sono di 18 minuti, prima di noi in media c’è solo un’altra regione che lo fa in 16 minuti.
Quindi, dobbiamo rilevare che il sistema di emergenza-urgenza, almeno questo lo posso affermare, almeno su questo, è il sistema preesistente che funziona, il sistema di emergenza-urgenza, secondo questo sistema i parametri di allocazione delle risorse sono maggiori rispetto agli standard ministeriali.
Premesso che in questo momento l’allocazione delle risorse funziona comparativamente rispetto alle altre Regioni, certo non possiamo misconoscere o dimenticare che su 180 medici in servizio nel 118 ne mancano 40 perché il sistema della formazione non li ha formati e noi non riusciamo a reperire con i bandi questo personale.
Dobbiamo essere chiari, però nell'area dell’osimano …Quindi la risposta al Consigliere Latini è la seguente: l’Azienda sanitaria territoriale ha definito l'acquisizione di un'automedica di coordinamento e con questa potrà essere implementato, potrà essere rinforzato, il servizio in quell'area. Conseguentemente dovremo valutare, successivamente, l'abbiamo detto più volte, l'abbiamo ripetuto più volte in questa sala, la necessità di rinforzare questo sistema, è un'evidenza del servizio sanitario regionale, e potrà essere fatto all'esito della riscrittura della revisione degli atti aziendali.
Il percorso è stato: la riforma della sanità con 5 Aziende territoriali più Inrca e Torrette, il Piano socio-sanitario per la fotografia della domanda sanitaria, adesso sulla base della domanda sanitaria le Aziende dovranno riscrivere l’atto aziendale. Che cos’è l’atto aziendale? E’ l’atto attraverso il quale dovranno essere riallocate tutte le risorse finanziarie, strumentali, umane e professionali del Servizio sanitario.
Conclusivamente, per l’area osimana è stata acquistata un’automedica con un medico a bordo, che potrà coordinare l'equipaggio, naturalmente questo significa che potremo rinforzare, anche con il volontariato, anche con il terzo settore, il servizio attraverso una valutazione di congruenza rispetto alla domanda del territorio. Quindi dobbiamo valutare se la domanda del territorio richiede un ulteriore potenziamento.
In ogni caso la risposta è positiva, ci sarà un'automedica in più in quell’area. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Assessore. Grazie per la sua risposta, in particolare per l’affermazione in merito all’implementazione dell’automedica di coordinamento con un medico a bordo e la valutazione circa i possibili, previo parere di congruenza, degli interventi del volontariato.
Ho fatto questa interrogazione perché vi è la necessità di incrementare i mezzi di soccorso nella zona dell’osimano durante le ore notturne, dato che attualmente dalle ore 20:00 della sera alle ore 8:00 del mattino nell’intero Comune è operativa unicamente l’ambulanza infermieristica dell’Ast fino al mattino, quella che poi è l’automedica inserita nell’ambito dell'ospedale Inrca con a bordo un solo infermiere e l’autista.
Tale mezzo di soccorso viene utilizzato perlopiù come supporto all’assistenza dei pazienti degli innumerevoli gerocomi presenti nel territorio comunale che durante il turno notturno sono sprovvisti di medici e infermieri e presidiati unicamente da personale OSS privo delle conoscenze basiche sanitarie necessarie.
Oltre a ciò, l'ambulanza infermieristica osimana viene garantita attraverso il 118 a copertura dell’intero territorio, superando in alcune occasioni i propri profili di competenza, intraprendendo missioni di soccorso nei Comuni limitrofi, come Castelfidardo, Sirolo, Numana, Filottrano, Polverigi, Recanati e molto spesso anche Ancona.
Si tenga in debita considerazione il fatto che, in un territorio così vasto, risulta ormai obsoleta la sola ambulanza infermieristica ed è evidentemente necessaria una modifica della stessa in postazione medica per garantire una qualità di servizio migliore e una risposta più celere agli utenti.
E’ altresì necessario che oltre a tale mezzo vi sia almeno uno o più mezzi di soccorso base, MSB, Anpas o CRI, che garantisca supporto al servizio notturno, come lei ha giustamente citato nel discorso finale della sua risposta.
Non è dunque procrastinabile ulteriormente il problema di tale mancanza di mezzi di soccorso, considerato che l’ambulanza medica, che attualmente interviene nel territorio osimano, è quella notturna di Loreto, che impiega comunque non meno di 15 minuti prima dell'arrivo, sempre che non sia impegnata altrove.
Un altro importante fattore di cui bisogna tener conto è la lontananza dei nosocomi di riferimento, che sono: Torrette, Inrca, Salesi e che distano molti chilometri dal territorio osimano, che è molto vasto con propaggini e comunque confini con Cingoli, Jesi, Santa Maria Nuova, Filottrano ed altri.
Per tutte le ragioni esposte, chiedo di assumere tutte le iniziative necessarie, come lei ha dato nella sua risposta, ma anche quelle che sono opportune nell'ambito della riscrittura dell’atto aziendale dell’Ast, tese a incrementare i mezzi di soccorso che nel turno notturno prestano servizio nel territorio della Valle del Musone. Grazie.
Interrogazione n. 937
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Carenza di psichiatri presso l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria di ‘Pesaro e Fano’ e assenza dello psichiatra esclusivamente dedicato all’Unità Semplice Dipartimentale ‘Disturbi Comportamenti Alimentari’ di Pesaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 937 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il 26 settembre 2023 è stata espletata la selezione di cui all’avviso pubblico per l'assunzione a tempo determinato; la candidatura ammessa è risultata idonea e in particolare anche l’espletamento del servizio presso l’UOSD Disturbi comportamentali alimentari di Pesaro.
L’1 settembre 2023 è stato assunto un medico specializzando assegnato all'unità operativa complessa di psichiatria di Pesaro e Fano e un secondo medico ha dato disponibilità alla presa di servizio a partire dal 16 dicembre 2023.
Deve essere evidenziato che a partire dal prossimo novembre la UOC psichiatria di Pesaro e Fano entra nella rete formativa della scuola di specialità in psichiatria dell’Università politecnica delle Marche, per cui si auspica che oltre alle azioni volte al potenziamento dell'organico ci possano essere anche altri specializzandi che possano integrare l’equipe della ST di Pesaro.
Si deve tener conto, come più volte abbiamo sottolineato anche rispondendo alle varie interrogazioni, che purtroppo la specializzazione nella psichiatria è tra le più carenti a livello di formazione nelle nostre università e a livello di specializzazione.
Non esiste tuttora nella nostra regione una sola graduatoria concorsuale aperta nella disciplina di psichiatria, non c'è un solo psichiatra che attende di essere collocato in attività di servizio.
Quindi, tenuto conto della sollecitazione che viene dall’interrogazione e dalla necessità di garantire questo fondamentale servizio, non ci resta altro che rafforzare la cooperazione con l’Università politecnica delle Marche affinché degli specializzandi al più presto possano essere inviati nella ST di Pesaro per corroborare un servizio così importante e fondamentale, qual è appunto il servizio di psichiatria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Assessore. E’ la terza interrogazione che facciamo in un anno rispetto al problema del Dipartimento della salute mentale.
Questo è un caso molto grave nel senso che il centro per i disturbi alimentari, che è un riferimento per tutta la provincia di Pesaro e non solo, è da oltre un mese senza psichiatra e ciò significa: non riuscire a fare nuove visite, prendere in carico le persone che hanno necessità e neppure fare le visite a coloro che sono già in carico al servizio.
Come ho avuto modo di scrivere nell'interrogazione dopo il Covid, purtroppo, le persone che hanno bisogno di questo servizio con questo tipo di disturbo sono aumentate notevolmente, si è ridotta purtroppo l’età di chi si rivolge a questo servizio, sono molti i giovani.
Assessore, conoscendo bene la questione, le dico che la persona responsabile che ha preso un anno di aspettativa, scelta lecita, è andata via anche perché era esasperata dall’enorme quantità di lavoro, quindi il rischio di fuga della persona che verrà aggiunta, nuova, che non conosce il servizio, se non verrà aiutata, è veramente molto alto. Le chiedo di capire come è meglio fare
Ho capito che c’è questa nuova possibilità, sapevo di queste due nuove assunzioni, una dall’1 settembre e l’altra da metà dicembre nel reparto di psichiatria di Pesaro-Fano. L’Azienda unica forse doveva avere l’obiettivo di razionalizzare il personale.
La invito a verificare all'interno della stessa Azienda se, oltre al discorso dell'Università, ci sono situazioni meno gravi in altre località, magari il personale non è poi così scarso e capire se è possibile a ruota fare in modo che qualcuno, che oggi sta in un'altra sede, possa dare una mano sia al reparto di psichiatria che ai disturbi alimentari.
Non le posso dire di più perché, ovviamente, può immaginare il bailamme che verrebbe fuori, però la invito a fare questa verifica, considerato che c’è una carenza al reparto di psichiatria dove che il personale è una dozzina rispetto alle 28 unità previste dalla pianta organica, cioè 1 ogni 10.000 abitanti. In altre situazioni questa differenza non c'è. Il Centro disturbi alimentari ha bisogno di aiuto ed il rischio è che la nuova dottoressa possa fuggire se non sarà aiutata.
Interrogazione n. 957
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Posizione della Giunta sui tagli alla sanità previsti nella NADEF 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 957 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione è di qualche settimana, oggi l’atto potrebbe essere aggiornato sulla base del disegno di legge di finanza pubblica che il Governo dovrà trasmettere all’Unione europea e poi successivamente presentare in Parlamento.
Devo solo aggiungere che, senza fare molta demagogia, sicuramente il servizio sanitario necessita di una forte implementazione di risorse, pur all'interno delle difficoltà del nostro Paese. Si valuti semplicemente che tra l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse sul debito pubblico, solo la spesa per interessi è di 80 miliardi l'anno a fronte di 136 miliardi spesi per la sanità. Ci rendiamo conto qual è il viatico che deve attraversare il nostro Paese.
Cionondimeno è chiaro che la spesa sanitaria necessita di un aumento non solo per le fasi post Covid, che hanno fatto emergere un aumento della domanda di prestazioni sanitarie, ma anche per l'invecchiamento della popolazione che richiede un maggiore impegno finanziario.
Senza toccare l'intervento di poco fa del Consigliere Carancini, in risposta alla sua interrogazione, tengo solo a precisare che il fondo sanitario, quindi il 41% della quota premiale, viene ripartito in base all'invecchiamento della popolazione (ci sono dei parametri) ed il 17% sulla base di un meccanismo che tende a perequare il nord e il sud della nostra regione. Al sud ci sono i ragazzi ed al centro nord ci sono le persone anziane, quindi la quota premiale, quella che si riferisce alla qualità dei servizi, riguarda essenzialmente la valutazione e l’area della prevenzione distrettuale ospedaliera. Poi, ripeto, siamo in democrazia ed ognuno è libero di valutare l'opera dell’Assessore, della Giunta e della maggioranza come meglio ritiene.
Complessivamente possiamo dire che l'Italia da anni ha tagliato gli investimenti in sanità, dalla crisi del debito sovrano, dove sono stati potati miliardi.
Rispetto ad altri Paesi la somma che destiniamo alla sanità è meno del 7% e si segnala sostanzialmente un'inversione di tendenza con la finanziaria che verrà approvata, ma sono risorse che risultano insufficienti se le commisuriamo a quanto investono i Paesi dell’Unione europea più avanzati: la Germania investe l’11% del prodotto interno lordo, la Francia il 10%, il Regno Unito il 10,5%. Se noi investiamo meno del 7% (si parla del 6,4) mancano tre punti percentuali. Per la Regione significa che invece di avere a disposizione 3,6 miliardi, avrebbe potuto avere 5 miliardi. E c’è una profonda differenza fare i servizi sanitari con 3,6 miliardi o con 5 miliardi.
Non voglio stare qui a fare demagogia perché le scelte strategiche del Governo riguardano la copertura dell'inflazione, il taglio delle imposte, il divario tra nord e sud del nostro Paese. Sicuramente le scelte sono strategiche.
Da Assessore alla sanità e da componente di questa maggioranza penso che si doveva fare uno sforzo maggiore sulla sanità per evitare di dire che esiste un capro espiatorio. Io mi assumo tutto il peso e la responsabilità di ciò che non va da Assessore, ma ritengo che garantire un servizio pubblico importante e fondamentale con tre punti in meno ..., 10 Germania, Francia e Regno Unito, 6,6 Italia, chiaramente c'è una differenza.
Considero che questo sia un problema di parità di diritti dei cittadini e stimo che la maggioranza di centro-destra debba difendere fino in fondo il diritto all'eguaglianza sostanziale, che è un principio costituzionale. La rimozione degli ostacoli e la garanzia del diritto alla salute significa garantire il principio di uguaglianza dei cittadini rispetto ai valori fondamentali.
Scrivere in Costituzione che la sanità è un diritto fondamentale significa anche applicare un corollario, un diritto fondamentale che deve essere adeguatamente finanziato.
Penso che nel nostro Paese si possa fare uno sforzo aggiuntivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ho fatto un assist all'Assessore Saltamartini, che però non ha fatto pienamente gol.
Devo dire che sono abbastanza soddisfatta della sua risposta, quantomeno ha chiarito che anche secondo la Giunta regionale servirebbe da parte del Governo uno sforzo in più.
Vorrei ricordare che in questa Aula spessissimo parliamo di ciò che la pandemia avrebbe dovuto insegnarci, ma pare che non ci abbia insegnato a sufficienza. Si sono aggravati alcuni problemi che già esistevano, per esempio l'insufficienza dell'attività di prevenzione, lo squilibrio tra assistenza ospedaliera e cure fornite dal territorio, la carenza di medici ed infermieri, le lunghissime liste d'attesa, la rinuncia alle cure di gran parte dei nostri concittadini che sono obbligati a rivolgersi al privato.
Tra l'altro medici, infermieri ed operatori sanitari si dimettono e scelgono di lavorare nel privato o espatriano.
Dai dati Istat 2022 i cittadini pagano mediamente 624 euro all’anno, tra l’altro con enormi differenze territoriali per curarsi.
Di tutto questo quadro noi ne parliamo a livello regionale, il nostro Assessore viene addebitato come la causa del declino della Lega dalla sua coordinatrice regionale perché non sta facendo bene in sanità, non sarò certo io a difenderlo perché non ho apprezzato il Piano socio-sanitario e ho espresso un’astensione alla nuova organizzazione in quanto speravo che ci fosse qualcosa in più. Non sta a me difenderlo, però è anche vero che grosse, grossissime responsabilità sono da addebitarsi al nazionale, la Nadef certifica un taglio secco della spesa sanitaria tra il 2023 e il 2024 sia in termini assoluti, da 134,7 miliardi a 132,9 miliardi di euro, sia in rapporto al Pil, dal 6,6 al 6,2, il che significa 8 miliardi in meno, fino ad arrivare al 6,1 del 2026, che secondo me è inaccettabile.
La spesa sanitaria in rapporto al Pil era salita al 7,4% nel 2020 col Governo Conte 2, vorrei ricordarlo, e si era stabilizzata al 7,1 nel 2021, allineandosi un po’ alla media europea, quindi sinceramente la parte di questa risposta dell'Assessore è: come si vuole sopperire a questi tagli fatti dal Governo?
Interrogazione n. 953
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“DGR n. 1143 del 31/07/2023 e DGR n. 1244 del 10/08/2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 953 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Devo ammettere che questa interrogazione mi meraviglia molto, tant’è che inizialmente non riuscivo a trovare neanche riferimenti per quel che riguarda la prima domanda: “se si ritengano fondate le eccezioni/osservazioni di cui alla nota 14 settembre 2023, richiamata in premessa e relativi allegati”.
Sono andato a ricercare questa nota perché, dico la verità, mi sfuggiva, poi ho visto che è una nota fatta un po’ di tempo fa da due ex insegnanti, ora in pensione, che di fatto tendono a voler sollevare, legittimamente, dubbi su quello che è stato un accordo tra Regione Marche e Ufficio scolastico regionale che ha portato avanti ..., qui mi ricollego alla seconda domanda, quindi non ritengo opportuno, tornando alla prima domanda, seguire quelle osservazioni.
La seconda domanda dice: “se non si ritenga di dare disposizioni alla competente struttura regionale per una rivalutazione delle proposte DGR n. 1143 del 31 luglio 2023 e n. 1244 del 10/08/2023”, alle quali i due ex insegnanti fanno menzione con quella direttiva, ripeto, che a me era anche sfuggita, dico la verità.
Su questo posso solamente dire che mi meraviglia molto perché l’accordo portato avanti tra Regione Marche e Ufficio scolastico regionale è stato perseguito e approfondito per molti mesi. E’ un accordo che è stato portato avanti, ripeto, su diversi punti, uno mette in evidenza come i corsi, gli FP, all’interno delle scuole si fanno in regime di sussidiarietà, seguendo quanto le scuole già inseriscono nel loro orario scolastico, eccetera.
L'altra questione, le ore eventualmente aggiuntive, integrative al percorso di istruzione professionale vengono sostenute dalla Regione Marche, questo è un accordo che è stato siglato.
Guardate leggo proprio perché ci tengo, le persone che hanno partecipato per mesi a questa discussione, a parte gli uffici della Regione Marche, poi l’Ufficio scolastico regionale nelle persone … e con tutta questa Commissione molto ampia, di tutti i settori, si è giunti ad un accordo con l'Ufficio scolastico regionale e Regione Marche, poi arrivano due professori in pensione che dicono che quell’accordo non va bene. Quindi rigetto questa situazione.
Terza domanda: “se non si ritenga, comunque, di chiedere un’audizione, eccetera, ai due firmatari della lettera”, Io non richiedo alcuna audizione, invece vi porto a conoscenza che ho incontrato la settimana scorsa, non perché avevo visto questa interrogazione, non ne ero ancora a conoscenza, la nuova direttrice dell’Ufficio scolastico. Siamo entrati nel merito anche di questa situazione, che è legata in particolar modo al percorso degli operatori del benessere. Su questo potrebbe esserci anche una parziale rivisitazione, a seconda di come la nuova dirigente la pensa, perché è giusto anche prendere atto di alcune situazioni che magari evolvono nel tempo, anche in considerazione di chi guida gli uffici scolastici regionali, che può avere delle visioni differenti rispetto ai predecessori. Io ho pregato la direttrice dell’Ufficio scolastico, con la quale ho avuto un colloquio molto costruttivo, molto tranquillo i giorni scorsi, di farmi una nota con delle indicazioni su come occorre, dal suo punto di vista, rivisitare la situazione per quel che riguarda gli operatori del benessere, ma su tutte le altre questioni non si è posta …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Non capisco per quale motivo l’Assessore Aguzzi, sempre abbastanza puntuale e preciso, si senta leso nella maestà, è una contraddizione!
Adesso nella parte finale ha detto che ha dato disposizioni per eventualmente rivisitare la questione degli operatori del benessere, e allora diciamo che questa interrogazione, almeno su questo, è fondata e per questo valeva la pena.
C'è un fondamento in questa interrogazione, infatti gli stessi dirigenti scolastici, che ha citato l'Assessore Aguzzi, presenti a quegli incontri, hanno appreso che nell'anno scolastico 2024/2025 negli studi professionali non sarà più possibile realizzare i percorsi di qualifica di operatore del benessere (estetiste e acconciatore), determinando danni irreparabili, dico io, che potrebbero anche determinare la perdita di autonomia degli stessi istituti, ovviamente a vantaggio, degli istituti di formazione di carattere privato, perché questo è il punto.
Almeno su questo l'Assessore Aguzzi ha dato disposizioni, non esclude una rivisitazione, rendendo fondata la nostra interrogazione. Per l’impegno che ha preso lo voglio ringraziare.
Ma voglio dire di più, è ovvio che questa interrogazione, come io dico molto chiaramente, è stata fatta a seguito di un confronto che ho avuto con i due Professori, è evidente, lo dico chiaramente, non mi sono appropriato di osservazione altrui ed ho ritenuto opportuno portarle all'attenzione dell'Assessore.
Voglio dire che questi non sono soltanto due professori in pensione, ma sono due professori, due insegnanti, che hanno una storia alle spalle, un'esperienza di formazione, hanno formato ragazzi e ragazze, generazioni e le hanno avviate al lavoro a beneficio anche delle aziende. Io ne so qualcosa perché ho fatto 6 anni il Presidente della Provincia di Fermo, quando la Provincia aveva queste competenze professionali.
Io chiedevo semplicemente questo: se si ritengono fondate le eccezioni/osservazioni di cui alla nota di questi professori, ma nel merito l'Assessore Aguzzi non mi ha risposto e non dice nulla che in tanti hanno firmato quell'accordo perché in tanti possono sbagliare.
Interrogazione n. 960
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Situazione patrimoniale Ente Parco dello Zolfo di Marche e Romagna”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 960 del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. L’interrogazione in oggetto chiede: se c’è interesse a rilanciare questo importante e particolare Parco (parliamo del Parco dello Zolfo); se sono previsti interventi d’urgenza per fare in modo che termini questo immobilismo, come il Consigliere denuncia; se a fronte di quanto premesso, si possano ravvisare gli estremi per un commissariamento dell’ente.
Riepiloghiamo, è vero che la vicenda legata al Parco dello Zolfo ha indubbiamente questa problematica, un po' di immobilismo, di tensione al suo interno e nella discussione, quando in qualche occasione partecipo.
Premetto che la Regione Marche non ha chissà quale voce in capitolo in questo senso, Consigliere, può dare una mano ovviamente in un senso o nell'altro. Questo è un altro percorso sul quale torno, però le voglio dire con molta tranquillità che la comunità del Parco raggruppa Regione Marche, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Pesaro-Urbino e Provincia di Ancona, poi i Comuni di Sassoferrato, Arcevia, Pergola, Talamello, Sant’Agata Feltria e Novafeltria.
In questa comunità del Parco il Presidente è l’attuale Sindaco di Sassoferrato, nominato pochi mesi fa, questo è più che altro un organo consultivo, dà suggerimenti, non è un organo decisionale.
All’interno del direttivo attualmente ci sono il Presidente ed un componente che all'epoca sono stati indicati dalla Regione Marche, quindi sono di indicazione regionale, mentre il Presidente è stato nominato tramite il Ministero. Poi ci sono del Comune di Sassoferrato XY, che non è il Sindaco, ma un suo parente, ma questo non fa differenza, e del Comune di Novafeltria XX, oltre ad un componente dell’Ispra, queste persone sono nel Consiglio direttivo, quello più decisionale.
Ci facevano parte anche un esponente del Ministero dell'ambiente e un esponente del Ministero della cultura, ma una volta nominati si sono entrambi dimessi per le continue divergenze, mi dicono, con il Presidente, e non sono mai stati sostituiti.
Ho partecipato qualche volta a questa comunità del Parco e anche lì ho notato spesso una discrepanza forte nelle questioni che sollevavano i vari componenti rispetto al Presidente. Per quanto mi è stato possibile constatare ho notato che, è vero, Consigliere, c'è uno scontro o comunque vedute spesso molto diverse tra chi presiede questo ente e il resto dei componenti.
Ho approfondito per valutare se è vero che questo porta a un certo immobilismo, effettivamente lo determina, lo deduco anche dalla denuncia dei Revisori dei Conti che dicono che i fondi a disposizione non vengono spesi, ci sono fondi ministeriali, non sono fondi regionali né comunali, che in buona parte non vengono spesi.
Sono convinto che lei ha molte ragioni a sollevare questa situazione, purtroppo come Regione Marche non siamo nel direttivo ed il Presidente non risponde direttamente a noi, anche nell’interlocuzione è una persona con la quale è difficile interagire (alza subito la voce), Ho avuto a che farci in qualche occasione, ma non mi manca, faccio anche a meno di queste situazioni visto che il ruolo è molto limitato. Valiamo uno all’interno di un organismo, non siamo presenti nel Consiglio direttivo se non con un componente, che a suo tempo era stato nominato dalla Regione Marche, ma dall’amministrazione passata, non ha mai risposto a questa amministrazione, non abbiamo rapporti. Sinceramente in questi due anni gli ho detto che sarebbe stato corretto che chi è stato nominato dalla Giunta precedente lasci il passo ad altri componenti, ma questo non lo ha portato avanti, è una sua prerogativa legittima, è stato nominato.
Le posso solo dire che probabilmente a tutto questo si farà fronte a marzo quando scadranno tutti gli organismi e dovremo indicare nuovamente come Regione, Ministero, Comuni i nuovi componenti.
Effettivamente questa problematica è molto evidente all’interno di quell’ente, ma è una situazione che abbiamo trovato, non abbiamo voce in capitolo come Regione Marche più di tanto, se non per la mia presenza nella riunione della comunità del Parco, non del Consiglio direttivo.
Devo dire la verità, sono abbastanza scoraggiato sulla possibilità di poter intervenire ora, ma a marzo occorrerà rivisitare completamente la componente di questo organismo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Qualcuno si domanda da chi sia stato incalzato su questa interrogazione, ve lo faccio vedere, Il Resto del Carlino, edizione del 21 settembre 2023, un bellissimo lavoro fatto dal giornalista XY, che pone l'attenzione sull’assurdità della gestione di questo ente.
Un ente che è stato costituito nel 2005 per promuovere la conservazione, il recupero, lo studio e la valorizzazione del patrimonio ambientale, architettonico, paesaggistico, storico, culturale, demo-etno-antropologico e tecnico scientifico delle miniere marchigiane e romagnole, che tra il XIX ed il XX secolo hanno rappresentato poli di estrazione dello zolfo di importanza europea, dando lavoro a migliaia di persone.
Della nostra regione ne fanno parte di fatto quattro Comuni (Pergola, Urbino, Sassoferrato, Arcevia), la gestione di questo Parco è assurda. Sempre nell’articolo: “La cassa è stracolma, dispone di un avanzo di oltre 2 milioni di euro, riceve 220 mila euro l'anno dal Ministero ed ha anche 1,5 milioni in più senza chiederli”. Quindi ho sollevato la questione ed ho chiesto se la Regione in qualche maniera potesse intervenire.
Sto finendo il tempo, 5 minuti per replicare ad una interrogazione sono pochi perché uno non riesce a parlare.
Dico solo che questa è una situazione da rivedere a fronte dei stanziamenti statali e dell'immobilismo della gestione presidenziale di questo ente, che è lì da 16 anni e che ha scontri evidenti con tutti gli altri.
Se la Regione non può commissariare sicuramente il Ministero dell’ambiente può iniziare ad attenzionare la questione e può avviare eventualmente le pratiche per un commissariamento prima delle nomine, che comunque dovranno essere fatte a marzo.
Qua ci sono soldi pubblici che non vengono spesi, che non vanno a beneficio del nostro territorio e addirittura, come dicono, i Revisori dei Conti sono a dir poco sconcertati, il perseguimento degli obiettivi di questo Parco minerario rasenta lo 0%.
Il tutto è assurdo, questi enti se ci sono devono funzionare, altrimenti non hanno diritto di esistere, purtroppo avrei voluto dire tante cose.
Ringrazio tra l’altro il Consigliere comunale di Urbino, che mi ha posto all'attenzione questo argomento.
Mozione n. 407
d iniziativa dei Consiglieri Latini, Biancani, Ciccioli, Marinelli, Ruggeri, Santarelli, Marcozzi, Casini, Rossi, Vitri, Elezi
“Solidarietà al capogruppo Maurizio Mangialardi e condanna della grave intimidazione subita con danneggiamento della porta del suo ufficio presso il Palazzo delle Marche, fatti avvenuti in data 6 ottobre 2023”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 407 dei Consiglieri Latini, Biancani, Ciccioli, Marinelli, Ruggeri, Santarelli, Marcozzi, Casini, Rossi, Vitri, Elezi.
Come Presidente del Consiglio pro-tempore ho sottoscritto per primo questa mozione.
La discussione generale è aperta, ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Devo dire che sono molto soddisfatto, al di là dell’accaduto ovviamente, perché siamo riusciti a presentare una mozione che è stata sottoscritta da una parte dell’Ufficio di Presidenza e da tutti i capigruppo che questa mattina sono in Aula.
E’ una mozione di solidarietà al capogruppo Mangialardi e di condanna alla grave intimidazione subita con il danneggiamento della porta del suo ufficio presso il Palazzo delle Marche, avvenuta il 6 ottobre 2023.
E’ evidente che questo è un gesto molto grave, innanzitutto perché è avvenuto all'interno di un ufficio pubblico come l’Assemblea legislativa, e deve essere preso come un vero e proprio atto di intimidazione nei confronti del capogruppo del Partito Democratico Consigliere Mangialardi.
So che sono state avviate le opportune denunce, la Digos sta facendo le indagini anche perché ci auguriamo che il responsabile o i responsabili vengano individuati quanto prima perché è stata un’azione veramente vergognosa.
Al di là di quello che è il danno materiale, che comporterà sicuramente dei costi, invito il qui presente Segretario generale, come responsabile di tutti gli uffici, ad attivarsi quanto prima anche per sistemare la porta del Consigliere Mangialardi; chiediamo che venga sistemata quanto prima.
La mozione impegna il Presidente della Giunta regionale ad esprimere la più ferma condanna rispetto al gesto, ad esprimere la piena solidarietà al Consigliere regionale Mangialardi per il deplorevole attacco personale e ad attivarsi affinché venga fatta piena luce sulla vicenda.
Ripeto, la Digos ci sta lavorando, ma ci è sembrato opportuno presentare questa mozione, che mi auguro venga votato in maniera unanime, come è già stata firmata da tutti i capigruppo.
E’ grave che una cosa di questo tipo possa accadere all’interno della principale istituzione democratica regionale, senza che nessuno sappia niente, calcolando che abbiamo le guardie che devono controllare l’ingresso e l’uscita. Mi auguro che ci siano anche le telecamere all'ingresso per capire chi è uscito o chi è entrato in quella fascia oraria, per cercare anche di ridurre le persone che possono essere oggetto di indagini perché, comunque, la porta da sola non è venuta giù, qualcuno l’ha fatto, quindi è importante che tutto questo venga alla luce. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Per esprimere massima solidarietà al Consigliere Mangialardi. Con noi, Consigliere, sfonda una porta aperta, purtroppo la porta era chiusa e la questione diventa grave.
La violenza non dovrebbe esistere da nessuna parte, è bandita addirittura dalla nostra Costituzione, figuriamoci se può entrare nelle sedi istituzionali, quindi come Civici Marche abbiamo provveduto ad esprimere la massima solidarietà e ci auguriamo che le autorità competenti individuino l'autore vile di questo gesto e che sia punito.
Massima solidarietà.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Anche noi come gruppo Forza Italia esprimiamo la nostra piena solidarietà al capogruppo del PD Mangialardi, fatto oggetto di un atto vandalico il suo ufficio.
Attendiamo fiduciosi che sia fatta piena luce su questa vicenda.
Non dovrebbe mai accadere perché la Regione è un’istituzione e va rispettata, quindi è un atto veramente ignobile. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Appena ho saputo anch'io dell'accaduto ho espresso immediatamente la mia solidarietà al capogruppo Mangialardi e mi sono fatta portavoce della richiesta di chiarimenti sul fatto grave che è avvenuto all'interno del nostro palazzo, vicino ai nostri uffici, nel suo ufficio.
Mi fa veramente piacere che oggi siamo arrivati a proporre tutti i gruppi qui presenti, con la sottoscrizione dei capigruppo, questa mozione che ritengo doverosa. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Per ribadire convintamente la solidarietà al collega Mangialardi per un atto che possiamo definire in 1.000modi, sicuramente un atto che non può e non deve accadere soprattutto all'interno delle istituzioni.
Una situazione davvero spiacevole, ed uso un termine diplomatico e riduttivo per non dire altro, dico soltanto una cosa noi siamo degli “osservati speciali” dall'esterno, una categoria che molto spesso è nel polverone, direi qualche volta anche ingiustamente. Situazioni di questo tipo vengono viste molto negativamente dai nostri elettori, dai nostri cittadini, quindi, ribadisco piena e convinta solidarietà a nome del gruppo Lega.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Ribadisco quanto ho affermato alla riunione dei capigruppo, cioè che questa cosa è ovviamente riprovevole, è una piccola cosa, ma diventa grande quando accade nelle istituzioni. Una cosa così può capitare in un ufficio periferico, una rivalità tra dipendenti, ma all'interno del Consiglio regionale è una cosa che non deve capitare.
Faccio rima a quanto detto dal Consigliere Rossi che ha fatto una battuta francamente simpatica, ne faccio un’altra, in una storia di corna, in un Paese del sud, fu detto: “U fattu fu di notti e nun si vidde”, questo significa che il fatto agli occhi di tutti è sconosciuto, non si sa niente, per cui l’esecrazione è ampiamente condivisa.
L’ho detto prima, io ed il Consigliere Mangialardi spesso litighiamo, però c’è un reciproco rispetto e questo dev'essere fra tutti noi 31 componenti dell’Assemblea, dal Presidente a tutti gli altri.
Dobbiamo, come prima ha detto il Consigliere Marinangeli, dare un'immagine anche all'esterno, se non abbiamo alcuna credibilità, alcun prestigio, poi non l’abbiamo non solo nell’Assemblea, nei nostri uffici, non l’abbiamo neanche in mezzo ai nostri elettori ed in mezzo alla gente.
Speriamo che sia una pagina così, è accaduto, ovviamente le cose successe non sono recuperabili, però nella minuzia della vicenda lasciano il tempo che trova, speriamo pochissimo.
Sto pensando a cosa sarebbe successo se la mattina avessi trovato la porta del mio ufficio sfondata, magari anche qualche insulto, ci sarei rimasto male, quindi l’atteggiamento dell’intero Consiglio regionale di chiudere questa vicenda con la condanna unitaria del fatto non può trovare alternative.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti,
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo del Partito Democratico, che mi ha delegato a tal fine, esprimo la solidarietà al Consigliere Mangialardi, Presidente del nostro gruppo, ma esprimo solidarietà a tutti i collaboratori e le collaboratrici del gruppo del Partito Democratico che hanno sentito sulla loro pelle la gravità di questo gesto, che non è una minuzia come ha detto il Consigliere Ciccioli, che comunque ringrazio perché da subito ha manifestato solidarietà, come ringrazio i Consiglieri Marinangeli, Rossi e Marcozzi.
Non è una minuzia, proprio perché il fatto è avvenuto all'interno del Palazzo delle Marche, che è la più grande istituzione democratica delle Marche, nei confronti di un gruppo e del Presidente del gruppo. Anche perché, parafrasando il capogruppo Ciccioli, l’episodio non è avvenuto di notte, è accaduto di giorno, proditoriamente avvenuto con l'intento intimidatorio. E’ evidente, anche se non si può pensare che al Presidente del gruppo Mangialardi possa far paura, anche perché la stazza fisica gli consente di non averla, ma lui ha paura non per sé, ma per quello che rappresenta, per quello che è. E quello che lui rappresenta non gli appartiene, non appartiene a lui, appartiene all'istituzione, perché lui è il Presidente di un gruppo assembleare, quindi va oltre sé, appartiene ai collaboratori.
Questo gesto investe tutti noi perché, tra l'altro, è stato posto in essere in conseguenza da causa delle azioni istituzionali poste in essere dal Presidente del gruppo.
E’ un fatto che non è avvenuto di notte, è avvenuto di giorno e rispetto al quale dovrà essere fatta luce e la dovranno fare le autorità preposte alle quali sono stati forniti tutti quanti gli elementi. La dovranno fare con molta attenzione, come sempre d’altra parte, nei confronti di chiunque, ma in questo caso con una attenzione in più perché, sempre parafrasando il Consigliere Ciccioli, che parafrasava la storia di corna, questo è un fatto un po’ più grave, diciamo che l’autore poteva essere colto in flagranza, può essere individuato attraverso delle prove, ma può essere individuato anche attraverso i cosiddetti indizi gravi, precisi e concordanti.
Noi queste cose le abbiamo dedotte alle competenti autorità, speriamo e siamo sicuri che faranno il loro dovere perché non è una minuzia. E’ noto che sono un avvocato, è un reato e come tale deve essere perseguito perché nel nostro Paese l’esercizio dell’azione penale è obbligatorio. Questo integra i reati di cui all’articolo 635, secondo comma, del codice penale perché è danneggiamento ai danni di edifici pubblici o destinati ad uso pubblico, eccetera. Non solo, c’è l’aggravante – e questo riguarda tutti noi - perché il Consigliere Mangialardi non è soltanto il Presidente del gruppo del Partito Democratico, è un Consigliere regionale e come tale è un componente di un corpo politico.
L'Assemblea legislativa è un corpo politico, noi siamo un corpo politico e c'è un reato. Ad esempio, chiunque commetta o usi violenza o minacci un corpo politico …, e noi siamo un corpo politico. Prima era così, adesso con la legge 3 luglio 2017 n. 105 il reato è stato esteso anche ai singoli componenti del corpo politico, cosa che prima non era, quindi, se si usa violenza a ciascuno di noi, si commette questo tipo di reato del corpo politico, laddove questo componente svolga, come il Consigliere Mangialardi, le sue funzioni.
Questa può essere un'ipotesi residuale, non sono in un’Aula di tribunale, ma riferisco questo per dire che ci riguarda, anche perché, magari, ci può ascoltare l’Autorità e può prendere qualche spunto. Il reato del 635 c’è di sicuro e questo riguarda il Palazzo delle Marche, ma l'aggravante del 339 bis ci dice: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, le pene stabilite sono aumentate da un terzo alla metà se la condotta ha natura ritorsiva ed è commesso ai danni di un componente di un corpo politico”. Qui c’è la natura ritorsiva ai danni di un componente di un corpo politico, quindi c’è il reato di cui all’articolo 635, aggravato dal 339 bis, che riguarda tutti noi, non riguarda soltanto il Consigliere Mangialardi.
PRESIDENTE. Anch’io mi associo alle dichiarazioni di solidarietà al Consigliere Mangialardi ed esprimo piena solidarietà al collega che è stato colpito nella sua espressione di portatore degli interessi dei cittadini, legittimamente eletto. Per questo e in funzione di ciò ha la responsabilità di portare avanti un impegno specifico, costituendo, come ha detto il collega che mi ha preceduto, parte fondamentale di un corpo non soltanto istituzionale, ma di un corpo democraticamente costituito.
Va rimarcato come ogni tentativo di limitare con atti intimidatori la libera espressione dei rappresentanti democraticamente eletti è una violazione dei diritti costituzionali, soprattutto di quelli che più particolarmente si legano nella loro espressione, nella loro tutela alle persone fisiche che ne sono portatrici inconfutabili, con ogni loro lecita espressione, come quella del pensiero e la libertà di manifestarlo con la tutela di farlo senza sentirsi in pericolo.
Il monito rispetto al fatto avvenuto non è solo che non accada più, ma che sia l’esempio di quello che può accadere se tutti abbassiamo la soglia del rispetto reciproco, del rispetto delle regole democratiche e ancora di più dei valori costituzionali.
L'impegno della struttura dell'Assemblea legislativa regionale e mio personale è quello di mettere ancora di più la massima attenzione per la tutela di ogni Consigliere regionale quando svolge il proprio impegno all'interno del Palazzo Marche, che è il luogo in cui è deputato a svolgerlo in piena libertà.
Concludo, se in questo Paese vi è democrazia ed in ogni istante ne siamo rappresentanti, dobbiamo svolgere le nostre funzioni in maniera democratica.
Solidarietà al collega Mangialardi.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per ringraziare lei, l’Ufficio di Presidenza, tutti i capigruppo e tutti i Consiglieri che hanno fatto oggi questo atto, tra l’altro anche inaspettato. L’hanno fatto singolarmente con le telefonate, i messaggi e la grande vicinanza immediata. Non avevo nemmeno piena contezza di quello che era accaduto perché avevo ricevuto una telefonata venerdì pomeriggio, quindi vi ringrazio davvero.
Come ho anticipato, ringrazio il Consigliere Cesetti per avermi aiutato nell’estensione della denuncia/querela, che ho presentato e vi assicuro che non l’ho fatto per me come persona, ma pensando ai nostri collaboratori e collaboratrici che si sono spaventati e lo sono tuttora.
Ovviamente il gesto, come si è detto, non è un semplice atto vandalico, nel mio ufficio ci si viene, non ci si passa, quindi chi l’ha fatto lo ha fatto in maniera deliberata, voluta, pensata. Io sto nell’ultimo ufficio del corridoio, quindi chi ha commesso quell'atto non lo ha pensato semplicemente per scaricare l’ira, ma era un messaggio che è arrivato chiaro, forse anche per azioni che sono state intraprese, ma non mi intimidisce o mi ridimensiona.
Certo è che va fatta chiarezza e per questo, Presidente, abbiamo fatto un esposto con la denuncia/querela e spero, anzi sono sicuro, che ci sarà un’indagine adeguata perché chi ha commesso l’atto deve essere condannato, lo deve essere per il nostro ruolo e per rispettare quello che siamo sul piano istituzionale. Questi gesti non possono essere commessi nei confronti di nessuno.
Vedete, la struttura si è subito attivata, ha verificato se ci sono state incursioni esterne, sarebbero gravi, ma molto più gravi sarebbe se l’atto fosse stato commesso dall’interno, molto di più, perché vuol dire che la premeditazione e la volontà erano quelle di bloccare la nostra azione e di sottolineare con la forza della rabbia, dell’ira e della violenza, invece che con il confronto,
Ha ragione il Consigliere Ciccioli, ci siamo confrontati e scontrati tante volte e continueremo a farlo, ma c’è sempre quello che per me è indispensabile: il rispetto della persona, il confronto ed anche la demolizione delle idee perché ognuno pensa che siano prevalenti quelle proprie, però il confronto sempre, funziona così, l’istituzione è questa.
Qualsiasi gesto di violenza, anche minimo, anche verbale, per me è intollerabile, quindi vi voglio ringraziare davvero.
Ho sentito l'afflato, non quello di circostanza, penso che la prima telefonata in assoluto sia stata quella del Consigliere Marinelli, prima ho ricevuto quella del mio collaboratore spaventato. La prima è stata quella del Consigliere Marinelli e poi di tutti gli altri.
Vi voglio ringraziare e spero che la verità possa emergere perché deve individuarsi il colpevole per salvaguardare questa istituzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Faccio questo intervento in piedi per il massimo rispetto e attenzione che merita questa nostra discussione di oggi.
Pensavo intervenisse il Presidente, invece si è dovuto assentare ed i colleghi mi hanno chiesto di parlare a nome della Giunta - mi sembra giusto - dopo aver ascoltato tutti i capigruppo presenti, dei quali ovviamente abbiamo apprezzato ogni intervento, ma davo per scontato che fosse il clima che si sarebbe respirato oggi in quest’Aula su questo argomento.
Non dobbiamo dare per scontato queste cose perché quando si danno per scontate è la volta che si insinuano magari 1.000dubbi, 1.000situazioni, 1.000cose che in qualche modo vanno messe in evidenza. Quindi, benissimo questa mozione, avete fatto bene, chiunque l’abbia pensata o l’abbia portata avanti e motivata.
Ritengo che ogni atto di violenza in qualsiasi caso vada condannato perché prima della violenza c'è qualsiasi altro tipo di intervento e di discussione, più o meno vivace, più o meno verbale, come a volte avviene anche in quest’Aula.
In ogni caso la violenza va condannata, ma credo che ancor di più vada condannata in una sede istituzionale perché chi è qui dentro, tutti quanti noi, non rappresenta se stesso, non è che se uno di noi fa qualcosa fuori luogo risponde a se stesso, qui dentro non ci siamo venuti di “nostra” volontà, passavamo e ci siamo fermati, noi abbiamo chiesto ai marchigiani di poterli rappresentare all'interno di questa Aula. E nel momento in cui siamo in quest’Aula ed abbiamo a che fare con atti fuori luogo, usiamo questo termine molto gentile, o ancor peggio gravi, di violenza, non rispondiamo a noi stessi, non rispondiamo neanche ad un semplice partito, rispondiamo a tutti i cittadini di questa regione.
E’ apprezzabile questa mozione, è giusto che anche a nome della Giunta vadano dette alcune cose, lo faccio io e sono onorato di farlo, mi fa piacere e lo faccio con sincera stima e amicizia, al di là delle posizioni perché poi in questi casi le posizioni spariscono, in questi casi si parla di persone, di rapporti umani, non di rapporti politici, di parte o di appartenenza.
Per quel che riguarda tutta la Giunta al completo, dopo tutti i capigruppo, dopo tutti i partiti, non solo esprimo massima solidarietà, ma voglio sperare che si possa chiarire, al di là di chi può essere o non può essere stato, e capire anche le motivazioni perché, al di là della persona o delle persone che hanno fatto qualcosa del tutto fuori luogo e grave, vanno chiarite le situazioni, cioè il perché.
Credo che questo sia importante, oltre a chiarire come e chi, anche il perché. Magari è un atto di rabbia. Se ha scoperto la moglie a letto con qualcuno è una motivazione, se la motivazione è politica è gravissimo, se la motivazione è amministrativa ancora di più. Ecco, diciamo che le motivazioni possono essere tante, vanno chiariti i responsabili ed anche le motivazioni per dare comprensibilità a questa Aula e conseguentemente a tutti i marchigiani.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, non ci sono dichiarazioni di voto, vi leggo il dispositivo della mozione: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale: ad esprimere la più ferma condanna per il gesto; ad esprimere la piena solidarietà al Consigliere regionale Mangialardi, fatto oggetto di un riprovevole attacco personale; ad attivarsi congiuntamente con gli organismi proposti, affinché venga fatta piena luce sulla vicenda”.
Mozione n. 407. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Comunicazioni della Giunta regionale sullo “Stato di attuazione del PNRR”
Mozione n. 372
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Interventi a favore delle aree interne delle Marche”
Mozione n. 378
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”
Interrogazione n. 935
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Case di comunità ed ospedali di comunità a rischio realizzazione”
Interrogazione n. 938
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Finanziamenti PNRR – M6C1 - Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali Regione Marche”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le Comunicazioni della Giunta regionale, le mozioni n. 372 del Consigliere Latini e n. 378 dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e le interrogazioni n. 935 della Consigliera Ruggeri e n. 938 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri (abbinate)
Abbiamo concordato nella Conferenza dei Presidenti dei gruppi che la relazione dell’Assessore Brandoni, coadiuvato dal dirigente competente, può essere in funzione della totale esposizione della relazione stessa, quindi non ci sarà una limitazione di tempo a disposizione dell’Assessore, poi tutti i Consiglieri potranno intervenire nel limite dei 12 minuti.
Ha la parola, per le comunicazioni, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Mi avvarrò di alcune slide per l'esposizione della relazione che, come giustamente ha detto la Consigliera Ruggeri, vi è stata recapitata ieri pomeriggio, a metà pomeriggio.
Ricordo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza è nato da un'iniziativa della Commissione europea a seguito dell'emergenza Covid 19 per far ripartire l'economia europea. La Commissione ha verificato la crisi Covid in ogni Stato dell'Unione e ha assegnato l'importo maggiore all’Italia, equivalente a 190 miliardi.
Tutti noi quasi quotidianamente sentiamo dai media, dai mezzi di comunicazione, dell'eredità importante che abbiamo sulle nostre spalle perché ricordo che dei 190 miliardi, 69 miliardi sono a fondo perduto, ma 123 miliardi dobbiamo restituirli, ecco perché questo ci responsabilizza tutti, responsabilizza non solo la maggioranza, il sottoscritto, l'esecutivo, ma l'intero Consiglio regionale perché, come è stato detto, lasceremo un rilevante debito alle future generazioni. Quindi abbiamo una prerogativa importantissima che è quella di spenderli tutti e non come le vecchie programmazioni che hanno visto spesso l'Italia come fanalino di coda, sicuramente dobbiamo spenderli tutti e spenderli bene e questo mi auguro che sia il nostro cammino.
Ricordo inoltre che ai 190 miliardi vanno aggiunti 30 miliardi dei programmi complementari, i cosiddetti PNC (programma nazionale complementare), con sole risorse di bilancio statale, di questi 30 miliardi 1,7 miliardi sono già stati destinati alle Regioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 2016 che vede le Marche, ve lo ricordo, avere il territorio del 62% delle aree terremotate rispetto al 38% delle altre tre regioni.
I 190 miliardi, a differenza della programmazione comunitaria 2021/2027, non hanno bisogno di cofinanziamento, vi avevo già detto, quando abbiamo parlato della nuova programmazione 2021/2027, che la Regione Marche, a differenza di tante altre Regioni che non hanno cofinanziato e quindi hanno avuto importi relativamente minori rispetto a noi, con il cofinanziamento ha avuto una mole di denaro superiore a tante altre Regioni. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non prevedeva cofinanziamento.
La situazione delle Marche è la seguente, ma la stessa … Come ho ricordato prima ai Consiglieri, poi lo vedremo anche nei numeri, avevo promesso che avremmo trattato il punto del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel Consiglio regionale del 3 ottobre ultimo scorso, e invece oggi siamo il 17, però, come ho detto prima, il PNRR è fluttuante, è sempre in continuo mutamento, poi vi dimostrerò con i numeri quello che era il 3 e quello che è oggi e quello che sarebbe stato, come ha chiesto la minoranza, un Consiglio regionale con l'esposizione di questo Piano nazionale di ripresa e resilienza fra 15 giorni.
Ricordo che c'è stata un’assegnazione al territorio regionale di una cifra pari a 3,6 miliardi, per le Marche 190 miliardi a livello nazionale, 3,6 miliardi sono le risorse destinate alla nostra regione e 460 milioni ci vedono soggetto attuatore ed andranno principalmente alla missione 6, salute e sanità, per il 75%, il restante 25%, 115 milioni, andranno alle altre missioni (fino a pochi minuti fa erano proiettate le 6 missioni).
Anche se parliamo di un nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, abbiamo fatto tesoro delle criticità del passato. Nella programmazione 2014/2020 più di altre ed anche nella 2021/2027 abbiamo cercato di trovare soluzioni a tutte le criticità che si sono manifestate nelle programmazioni precedenti.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, lo ricordo, principalmente è rivolto a Comuni e Unioni montane, come pensare in una regione come la nostra, dove ci sono tantissimi Comuni (236), di poter avere le professionalità per presentare una progettualità così importante per il Piano di ripresa e resilienza?
Ecco perché bisognava mettere a disposizione dei Comuni e delle Unioni montane delle professionalità, questa è una cosa a cui ha pensato chiaramente lo Stato con i 1.000esperti, che poi dopo andrò a dire, ma ci abbiamo pensato anche noi con la Svem ed altre ipotesi di soluzioni.
Abbiamo voluto mettere a disposizione uno strumento di conoscenza che è il portale “Easy Pnrr Marche”, non tutte le Regioni hanno aperto un portale con il quali i Comuni, le imprese, le Unioni montane e altri possono interfacciarsi quotidianamente con esso.
Lo Stato italiano ha pensato di supportare l'attuazione del PNRR, come ho detto prima, con i 1.000esperti e sempre per il solito riparto nazionale - ricordo che questo vale quasi per tutto, tranne che per il trasporto pubblico locale, dove abbiamo purtroppo una percentuale minore, la Regione Marche viaggia intorno al 2,50% - a noi competono 32 esperti.
Torniamo alle slide, dal settembre 2021 la Regione Marche ha indicato nel Comitato di coordinamento la cabina di regia per l'indirizzo e la programmazione delle attività relative al PNRR dove i Direttori di Dipartimento condividono le proprie proposte e osservazioni.
Sono stati inoltre individuati nei casi in cui la Regione Marche riveste il ruolo, come ho detto prima, di soggetto attuatore degli interventi PNRR, singoli responsabili regionali degli interventi.
E’ stato designato il Dirigente della Direzione programmazione integrata risorse comunitarie e nazionali quale referente tecnico del PNRR, che opera in raccordo con la task force nazionale del PNRR ed è quindi destinatario delle informazioni e della documentazione prodotta dalla stessa.
E’ stato costituito, con una delibera di Giunta regionale 1056/2022, il Tavolo regionale per la partecipazione e il confronto sull'attuazione del PNRR E PNC con ampia partecipazione di tutte le istituzioni del territorio regionale. Il tavolo si è riunito il 9 maggio u.s. per discutere e ricevere proposte dalle parti datoriali sindacati e dalle associazioni di categoria.
La slide successiva riguarda l'organizzazione delle competenze per il monitoraggio, la rendicontazione, il controllo e lo sviluppo di Easy Pnrr Marche.
Al Dipartimento programmazione integrata, UE e risorse finanziarie, umane e strumentali sono attribuiti compiti di indirizzo per la programmazione delle attività ricadenti sul territorio regionale previste nel PNRR, mentre alla Direzione programmazione integrata risorse comunitarie e nazionali compete il monitoraggio delle stesse. La stessa direzione, in concorso con la direzione di bilancio, ragioneria e partite finanziarie, provvede alla supervisione contabile.
La direzione programmazione, in collaborazione con il Settore transizione digitale informatica e con il supporto degli esperti del progetto 1.000esperti, ha sviluppato lo strumento Easy Pnrr per il monitoraggio e la supervisione contabile dei progetti a valere sul PNRR.
A tal fine è stato costituito con decreto del Segretario generale 115/2022 un gruppo di lavoro interdipartimentale che assicura la corretta e completa alimentazione del sistema Easy Pnrr.
Andiamo avanti ed entriamo nel dettaglio del progetto 1.000 Esperti. Il progetto nazionale dei 1.000 Esperti nell'ambito della missione 1, competente 1, (digitalizzazione, innovazione e sicurezza della pubblica amministrazione), attuazione del sub-investimento 2.2.1 “Task force digitalizzazione, monitoraggio e performance” del Pnrr, mira a semplificare e velocizzare le procedure amministrative complesse, nonché ad abbattere l'eventuale arretrato accumulato nel tempo.
L'obiettivo generale è, infatti, quello di accrescere la capacità amministrativa degli enti (Regioni, Province e Comuni) che agiscono sul territorio così da accelerare la messa a terra del PNRR nei contesti regionali.
In ottemperanza al DPCM 12 novembre 2021, che definisce le regole e le finalità specifiche del progetto, ogni Regione ha provveduto a redigere un proprio Piano territoriale, individuando così le procedure sulle quali intervenire in via prioritaria, con gli obiettivi di velocizzazione e recupero dell'arretrato espressi in valori percentuali.
La Regione Marche, nel proprio Piano territoriale conta attualmente 18 procedure complesse, a supporto delle quali è stato assegnato un pool di 32 esperti suddivisi in gruppi tematici. Tali figure sono state selezionate fra professionisti ed esperti, esterni all'amministrazione, in base profili di competenza richiesti dall'ampia eterogeneità delle tematiche in interesse, partendo da quelli di materia ambientale, sino a quelle del settore digitale.
Le risorse PNRR, ripartite fra le Regioni a norma del citato DPCM 12 novembre 2021 e del decreto interministeriale 29 agosto 2022, vede la Regione Marche destinataria di 10.493.000 Euro (dotazione iniziale più risorse aggiuntive) per i professionisti ed esperti che lavoreranno per la Regione Marche per tutta la durata del progetto (triennio 2022/2024).
Uno dei primi lavori effettuati dal gruppo dei 30 esperti in collaborazione con il Settore informatica, riguarda realizzazione del portale Easy Pnrr per il monitoraggio e la semplificazione e la condivisione delle informazioni sull’attuazione del PNRR.
Il Portale Easy Pnrr si rivolge a: addetti ai lavori, enti locali ed imprese coinvolti a vario titolo nell'attuazione del Piano nazionale; cittadini, offrendo un quadro di riferimento dinamico e semplificato sul Piano e informando sui progetti PNRR in attuazione nel territorio regionale.
Il portale Easy Pnrr Marche è stato aperto il 28 aprile 2023, ha avuto 7.578 visualizzazioni dall’1 giugno 2023 al 12 settembre 2023. Ha avuto 4.797 visitatori unici/giorno dall’1 giugno 2023 al 12 settembre 2023. Le sezioni del sito più visitate: il 25% strumenti per soggetti attuatori, 14% area monitoraggio-conoscere il Pnrr-progetto 1.000 Esperti, 12% news-eventi. Veicolo di domande in arrivo dal territorio.
Passiamo ora alla struttura del portale, ricordo che le sezioni sono due informativa e di monitoraggio: a) sezione informativa per quadro di riferimento normativo e tecnico/strumentale semplificato rivolto, in particolare, ai soggetti attuatori del PNRR (strumenti di facilitazione) e ad un pubblico generico (strumenti informativi); b) sezione monitoraggio con dati e rappresentazioni grafiche sulle risorse che impattano sul territorio.
La sezione informativa:
1) analizza, raccoglie, sistematizza e semplifica il quadro di riferimento tecnico, normativo e strumentale che compone il contesto di riferimento del Piano nazionale;
2) contiene guide e materiale di supporto per i soggetti attuatori e sezioni dedicate che si arricchiscono con l’evolvere del Piano;
3) è dinamico, si aggiorna di continuo con automatismi garantiti da collegamenti a banche dati nazionali e regionali;
4) integra il lavoro della task force digitalizzazione, monitoraggio e performance del progetto 1.000 Esperti e consente di entrare in contatto con la segreteria tecnica della cabina di regia, il gruppo monitoraggio, rendicontazione e controllo e i gruppi di lavoro nei settori autorizzazioni ambientali, bonifiche, energie rinnovabili, appalti, urbanistica, edilizia sanitaria, rifiuti, infrastrutture digitali, ricostruzione post sisma; fornisce
5) informazioni generali sul Piano.
Andiamo avanti con l'approfondimento strumenti di facilitazione. Le pagine dedicate ai soggetti attuatori raccolgono, sistematizzano e semplificano gli strumenti, dotati di motore di ricerca interno, che caratterizzano l'attuazione del Piano:
- Sigeco (sistema di gestione e controllo) delle amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR con indicazioni a favore dei SA sui temi: manuali per attività di controllo e di verifica; check-list; avanzamento Milestone&Target;
- FAQ: link alle risposte a domande frequenti sull’implementazione dei progetti del Piano: FAQ di Italia domani su Pnrr, dal Piano fino all’attivazione e attuazione progettuale; FAQ di Italia domani su DNSH (una delle domande frequente è come non arrecare danni significativi all’ambiente), con risposte a quesiti specifici sull’applicazione del principio; FAQ specifiche delle PA titolari.
Andiamo avanti con l'approfondimento strumenti di facilitazione. Le pagine dedicate ai soggetti attuatori permettono l'accesso semplificato ai materiali prodotti a livello nazionale e quelli a cura della task force regionale:
- manuali, check-list e linee guida: quadro di riferimento nazionale: archivio documenti (es. circolari Mrf-Rgs), manuali tecnico-operativi;
- Sezione, con motore di ricerca interno, a cura degli Esperti (raggiungibile anche dalla sezione dedicata al progetto 1.000 Esperti): collana Check&Tips; eventi tematici degli esperti e relativi materiali; pareri degli esperti; strumenti operativi prodotti dagli esperti.
Approfondimento strumenti di facilitazione. Il portale garantisce un costante aggiornamento, grazie ai collegamenti a banche dati nazionali e regionali:
- normativa europea e nazionale di riferimento;
- ReGIS è il sistema gestionale unico attraverso cui le amministrazioni centrali e territoriali adempiono agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati;
- glossario PNRR con i principali termini utilizzati nel Piano nazionale;
- Dnsh e gli altri principi che guidano il Piano;
- indicatori comuni per il monitoraggio del Piano nazionale; agenda 2030 e relazione con gli obiettivi del Piano nazionale.
Approfondimento progetto 1.000 Esperti. La task force regionale del progetto 1.000 Esperti:
- descrizione del progetto e metodologia di lavoro;
- pubblicazione di materiali, pareri e strumenti operativi prodotti dagli esperti, tra cui quelli relativi alle funzioni di rendicontazione e controllo;
- nella sezione la squadra degli Esperti è presente il cruscotto con riferimenti a nomi e ruoli.
Approfondimento strumenti informativi. Il portale fornisce informazioni generali su:
- Piano nazionale di ripresa e resilienza, denominato Italia domani;
- approfondimenti con monitoraggio e selezione di informazioni sul tema del PNRR provenienti da fonti qualificate;
- news ed eventi su scala regionale relativi al Piano ricadenti sul territorio regionale;
- help desk tramite collegamento con l'ufficio Europe Direct di Regione Marche/Help desk fondi europei.
Sezione monitoraggio. La sezione presenta un quadro di riferimento sullo stato di attuazione del PNRR nel territorio regionale e fornisce attualmente:
- elaborazione grafica sulla ripartizione per missione e componente delle risorse attribuite ai progetti PNRR;
- dati scaricabili in formato open.
Fonti e metodologia. Il database sottostante la sezione monitoraggio è in costante aggiornamento e si basa su un sistema intelligente, che integra i dati ufficiali disponibili da ReGiS con un database interno a cura dei Dipartimenti regionali.
Progetti Pnrr e Pnc (piano nazionale complementare) nelle Marche.
Le 6 missioni PNRR, nel territorio della regione si declinano in 5.823 progetti (potete vedere che sono aumentati di 5 e sono in continua evoluzione) totalmente o parzialmente finanziati dal PNRR e, per talune misure, anche dal PNC. L’importo totale dei progetti è pari a 3.612 milioni di euro.
Di questi, 335 sono i progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore.
L'importo totale è pari a circa 464 milioni di euro.
Nelle pagine seguenti vengono presentati i principali indicatori di riferimento.
Nelle prossime slide andremo a vedere le missioni. Nella prima trasmissione dati, come ho detto alla Consigliera Ruggeri, avevamo indicato gli importi, invece questa volta abbiamo preferito cambiare gli importi con le percentuali.
Missione 1 digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
Missione 2 rivoluzione verde e transizione ecologica;
Missione 3 infrastrutture per una mobilità sostenibile (la più grande a livello percentuale);
Missione 4 istruzione e ricerca;
Missione 5 inclusione e coesione;
Missione 6 salute.
Adesso andiamo a leggere i progetti sul territorio regionale per missione/componente senza soffermarci sulle percentuali:
Missione 2 componente 4 14,22%,
Missione 3 componente 1 investimenti sulla rete ferroviaria 23,02%,
Missione 4 componente 1 potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione 19,24%,
Missione 5 componente 2 infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore 17,29%,
Missione 6 componente 1 reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale 5,97%,
Missione 6 componente 2 innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario 4,98%.
Adesso andiamo ai progetti sul territorio regionale - distribuzione importi per provincia (%).
Ancona ha una percentuale del 32% (poi vi spiego perché),
Ascoli Piceno 11%,
Fermo 9%,
Macerata 10%,
Pesaro-Urbino 13%,
progetti che riguardano più province 5%,
progetti di società residenti a Roma (es. RFI ed altre) 21%.
Ancona non ha avuto il 32% di riparto perché è capoluogo di regione, ma perché su Ancona insistono progetti regionali, cioè oltre a quelli della provincia tutti i progetti regionali previsti dal Pnrr fanno capo alla Provincia di Ancona, ecco perché la Provincia ha il 32%.
Passiamo alla slide successiva riguardante i progetti sul territorio regionale per tipologia e importo in %.
Come vedete dall’immagine la voce realizzazione lavori pubblici è dell’85%, poi le altre sono tutte piccole percentuali. La più importante è acquisto o realizzazione di servizi 8,59%.
Nelle successive tre slide esporremo il dettaglio su tipologia e importo dei progetti per missione. Ricordo che le missioni sono 6 ed ora andrò ad elencare tutte le tipologie e gli importi di ogni missione.
Missione 1 - digitalizzazione, innovazione e competitività:
- 30,27% acquisto o realizzazione di servizi;
- 6,88% concessione di contributi ad altri soggetti (diversi da unità produttive);
- 12,58% concessione di incentivi ad unità produttive;
- 50,09% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica:
- 95,49% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica);
- piccole percentuali per l'acquisto di beni e concessione di incentivi ad unità produttive.
Missione 3 - infrastrutture per una mobilità sostenibile:
- 99,99% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Missione 4 - istruzione e ricerca:
- 84,59% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica);
- 6,02% acquisto beni;
- 4,14% acquisto o realizzazione di servizi;
- 5,25% concessione di contributi ad altri soggetti (diversi da unità produttive).
Missione 5 - inclusione e coesione:
- 91,14% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica)
- 7,76% acquisto o realizzazione di servizi.
Missione 6 – salute:
- 50,92% acquisto o realizzazione di servizi;
- 16,35% acquisto di beni;
- 32,74% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Ora vi illustro con la presente slide la fase procedurale e lo stato di avanzamento dei progetti, questo è molto rilevante, poi dopo scomporrò le slide per singola missione.
Questa slide dà le fasi procedurali, lo stato d'avanzamento dei progetti generale; poi entriamo nello specifico di ogni singola missione.
Una premessa, questi dati dipendono dall'aggiornamento che fanno su ReGIS, i soggetti attuatori, le percentuali sui dati che comunicano al sistema informativo, quindi noi aggiorneremo il portale a seconda degli aggiornamenti che ci danno sul sistema informativo.
Attualmente siamo all'aggiudicazione per il 50,95%.
E’ bene che faccia una premessa, parliamo di aggiudicazione, stipula e altro, ricordo che i progetti del PNRR vengono presentati da Comuni e Unioni montane che fanno domanda al Ministero.
Ricordo l'iter: il Ministero attribuisce i finanziamenti a X Comuni, dopodiché il Comune riceve la comunicazione dell’assegnazione del contributo (che parte con le attività), il Comune successivamente fa una gara per l'affidamento dei lavori, una volta individuata l'impresa si conclude la fase di aggiudicazione, il vincitore della gara, che è un privato, stipula il contratto con l'amministrazione, poi c’è l'esecuzione dei lavori da parte dell'impresa. Ci tengo perché parlando di aggiudicazione, stipula di contratti, esecuzione, collaudi e percentuali, ritengo importante questa comunicazione.
1,32% in fase di attribuzione finanziamento,
0,38% collaudo, 8,60% esecuzione,
1,98% non indicata,
36,77% Comuni e Unioni montane che sono alla stipula del contratto.
Ora scompongo la slide generale con le varie missioni, quindi ripeterò le 6 missioni in totale.
Missione 1 - digitalizzazione, innovazione, competitività:
- 52,68% Comuni che sono all’aggiudicazione
- 17,18% attribuzione del finanziamento
- 7,21% esecuzione,
- 0,94% non indicata
- 21,52% stipula del contratto.
Missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica:
- 23,64% aggiudicazione,
- 20,95% esecuzione,
- 8,17% non indicata,
- 44,39% stipula contratto,
- 1,57% collaudo.
Missione 3 - infrastrutture per una mobilità sostenibile:
- 67,32% aggiudicazione per infrastrutture per una mobilità sostenibile
- 32,67% stipula contratto.
Missione 4 - istruzione e ricerca:
- 31,48% aggiudicazione
- 14,84% esecuzione
- 53,41% stipula contratto.
Missione 5 - inclusione e coesione:
- 49,25% aggiudicazione,
- 8,28% esecuzione
- 0,65% non indicata
- 41,81% stipula contratto.
Missione 6 – salute:
- 81,39% aggiudicazione
- 2,17% non indicata,
- 5,38% in esecuzione,
- 10,80% stipula contratto.
Passo ora alla descrizione dei progetti per i quali la Regione Marche è soggetto attuatore per 462 milioni di euro.
Di questa slide, senza annoiarvi, dico le più significative:
- digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione - costo ammesso 18.353.000 euro
- assistenza tecnica a livello centrale e locale 1.000 Esperti -10.492.000 euro
- turismo e cultura 4.0 -12.104.000 euro
- tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale - 9.424.000 euro.
Finora ho dettagliato sui 3.612 generali, ora passiamo ai 462 milioni per la Regione Marche come soggetto attuatore. Voglio ricordare, altra percentuale importantissima della Regione Marche soggetto attuatore, che dei 462 milioni il 75% è sanità, quindi missione 6 come componente.
Vi leggo alcune voci:
- reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale 144 milioni di euro
- innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario 121 milioni di euro
- ammodernamento del parco tecnologico digitale ospedaliero 73 milioni di euro.
Andiamo avanti, stiamo sempre parlando della Regione Marche soggetto attuatore, importo complessivo e costo ammesso a finanziamento. Il colore arancione rappresenta il costo totale del progetto, invece l’azzurro è il costo ammesso a finanziamento:
- Missione 6 componente 2 - innovazione, ricerca e digitalizzazione, abbiamo un importo complessivo …, va bene, non abbiamo i dati, però potete vedere la lunghezza delle righe tra importo complessivo e costo ammesso a finanziamento, come vedete c’è una bella differenza
- Missione 6 componente 1 - reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, il costo ammesso a finanziamento è sempre inferiore, tranne nella misura M1C1 - digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, che è alla pari, ma gli altri sono inferiori all’importo complessivo.
Andiamo avanti, quali tipologie di interventi ci sono come Regione Marche soggetto attuatore per i 464 milioni di euro? Come prima, del riparto dei 3,6 miliardi ora vediamo le tipologie dei progetti della Regione Marche soggetto attuatore:
- 13,71% acquisto di beni
- 45% acquisto o realizzazione di servizi
- 3,33% concessione di contributi ad altri soggetti (diversi da unità produttive)
- 37,39% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Ricordo che le missioni attivate come Regione Marche soggetto attuatore al momento sono 4, mentre per l’importo di 3,6 miliardi meno 463 milioni come soggetto attuatore, quindi 3,2 milioni, abbiamo solamente 4 missioni.
In queste due slide vediamo le tipologie di interventi previsti nella missione 1 -digitalizzazione, innovazione, competitività e la missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica.
Nella missione 1 abbiamo:
- 54,86% acquisto o realizzazione di servizi
- 42,00% concessione di contributi ad altri soggetti
Nella missione 2 abbiamo:
- 50,00% acquisto di beni
- 49,00% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Nella missione 5 - inclusione e coesione abbiamo:
- 22,00% acquisto o realizzazione di servizi
- 77,53% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Nella missione 6 - salute abbiamo:
- 16,00% acquisto di beni
- 50,00% acquisto e realizzazione di servizi,
- 32,74% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
A che punto stanno i progetti che vedono la Regione Marche come soggetto attuatore? Quindi per la fase procedurale e stato d'attuazione c'è questa slide:
- 76,00% aggiudicazione
- 11,63% stipula contratto
- 2,08% non indicata
- 6,09% esecuzione
- 0,20% collaudo
- 3,33% attribuzione finanziamento.
A seguire abbiamo la suddivisione per missione, ricordo che 6 sono le missioni del Piano nazionale nella sua interezza e 4 sono le Missioni come Regione Marche soggetto attuatore, leggiamo solo le più importanti:
- Missione 1 - digitalizzazione, innovazione, competitività - 47,52% aggiudicazione e 42,40% attribuzione finanziamento
- Missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica - 49,27% aggiudicazione, 50,73% esecuzione fornitura
- Missione 5 - inclusione e coesione - 73,93% aggiudicazione, 3,04% esecuzione fornitura, 23,03% stipula contratto
- Missione 6 - salute - 81,39% aggiudicazione, poi gli altri piccoli collaudo, esecuzione fornitura, e quant'altro.
Andiamo avanti con i primi 10 progetti per importo, passiamo alla successiva.
Vorrei fare adesso un approfondimento dei progetti di cui ho parlato inizialmente, mi riferisco ai progetti del Piano nazionale complementare, il cosiddetto PNC, come vedete il PNRR è in continua evoluzione e con questo aggiornamento vi posso mostrare i progetti del Piano nazionale complementare nelle Marche. I programmi del PNC nel territorio della regione si declinano, come vedete dalla slide, in 338 progetti totalmente finanziati con risorse dello Stato, come ho detto all'inizio del mio intervento.
L'importo totale dei progetti è pari a 350.984.000 euro.
Sono 12 i progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore per un importo pari a 52.689.000 euro.
La differenza circa dei 300 milioni sono Comuni e Unioni montane che non sono sul ReGIS.
Andiamo avanti, il primo grafico che riguarda il PNC è ripartito per tipologia di intervento. Abbiamo parlato prima del Piano nella sua interezza, dei soggetti attuatori, adesso stiamo facendo vedere una slide dei progetti finanziati col PNC che ha una sua classificazione e ve li vado ad elencare:
- 3,40% rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi, bus (verde chiaro)
- l’arancione è l’11 - elettrificazione delle banchine
Dico solo il colore senza i numeri:
- grigio: sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica per 17,88%
- giallo: ultimo/penultimo miglio ferroviario/stradale (l’ultimo miglio è il collegamento tra la superstrada e il porto di Ancona di cui se ne parla da oltre 35 anni)
- celeste: misura 1,89% salute, ambiente, biodiversità e clima
- verde: verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile per il 9,58% delle risorse totali
- azzurro intenso: comunità energetiche recupero di funzionalità degli edifici pubblici
- la percentuale più alta è questa: rigenerazione urbana e territoriale, Pnc sisma. Questo è molto importante, quindi per il piano nazionale complementare del sisma 39,54% dell'importo complessivo di 350 milioni viene assegnato alle comunità energetiche, recupero e rifunzionalizzazione edifici pubblici del sisma, poi c’è anche rigenerazione urbana e territoriale sempre del sisma e poi l'ultimo quello grigio sembra, il 7,9%, sempre sisma infrastrutture e mobilità.
Ripeto, ci sono tre Pnc in percentuale come tipologie relative al sisma, la A2, la A3, la A4.
Passiamo ora ai progetti finanziati dal PNC come Regione Marche, c’è sempre la distinzione generali e soggetto attuatore. Sono 12 i progetti della Regione Marche come soggetto attuatore.
Pnc C1 - rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi
Pnc E1 salute, ambiente, biodiversità e clima 12, 59%
Pnc E2 verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile 63,79%
Pnc sisma A3 rigenerazione e territoriale.
Ora vi illustro la funzionalità del sistema Easy Pnrr consultabile da cittadini, imprese ed enti locali.
L’attuale sistema di monitoraggio è una soluzione innovativa che risponde tempestivamente alle seguenti esigenze: offrire un quadro aggiornato sulle risorse e sui progetti ricadenti nelle Marche; consentire il focus sui progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore; elaborare report e interagire con gli stakeholder, fornire comunicazione pubblica.
Siccome il PNRR è in continua evoluzione, aggiorniamo continuamente l’Easy Pnrr introducendo nuove funzioni.
Proseguiamo con il sistema di monitoraggio evoluzione.
Sono previste le seguenti implementazioni per il potenziamento/evoluzione del sistema:
1) focus su progetti Regione Marche soggetto attuatore
a) realizzazione di un sistema di alert su ritardi nell'attuazione dei progetti,
b) sistemazione raccolta ed elaborazione informazioni in aderenza alle richieste semestrali della Corte dei Conti;
2) collegamento ad applicazione di business intelligence con duplice finalità:
a) miglioramento della sezione monitoraggio del portale Easy Pnrr (ottimizzazione delle elaborazioni grafiche),
b) sistematizzazione del processo di visualizzazione, elaborazione e reportistica, con dashboard di controllo per accesso immediato a dati di monitoraggio preimpostati o filtrabili, schermate e grafici dedicati, report personalizzabili per committente.
Focus sui progetti soggetti a modifica della copertura finanziaria da parte del Governo per la revisione del Pnrr.
Il documento “Proposte per la revisione del Pnrr e capitolo REPowerEU”, presentato dal Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il Pnrr il 27 luglio scorso, ha avviato un negoziato con la Commissione europea per la revisione del Pnrr; tale possibilità di visione è prevista all'articolo 21, paragrafo 1 del regolamento (UE) 2021/241 (regolamento RRF).
Tra le motivazioni alla base della revisione del Pnrr italiano, il Governo evidenzia come il Piano preveda migliaia di investimenti anche di piccola dimensione che richiedono uno sforzo di rendicontazione e gestionale talvolta al di sopra delle possibilità dei singoli soggetti attuatori.
Inoltre alcuni interventi risultano non più in linea con gli obiettivi del Piano alla luce degli eventi eccezionali e non prevedibili verificatisi dopo la sua adozione (guerra in Ucraina, prezzi dell’energia, scarsità di materie prime).
Per questi motivi sono state individuate una serie di 9 misure/componenti che il Governo propone di eliminare dal finanziamento del Pnrr, il cui valore complessivo (a livello Italia) è di 15,9 miliardi di euro.
L'impatto sul territorio regionale del finanziamento Pnrr riguarda 3 investimenti specifici, relativi a progetti per i quali il ruolo di soggetto attuatore è svolto dai Comuni:
- la M2C4 investimento 2.2 è relativa a “interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni”, l'amministrazione titolare è il Ministero dell'interno e vede interessati 1.411 progetti sul territorio regionale, con un finanziamento Pnrr di 264 milioni di euro;
- la M5C2 investimento 2.1 è relativa a “investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volte a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”, l'amministrazione titolare è il Ministero dell'interno e vede interessati 84 progetti sul territorio regionale, con un investimento finanziamento Pnrr di 170 milioni di euro;
- la M5C3 investimento 1.1.1 è relativa a “aree interne – Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità”, l'amministrazione titolare è il Dipartimento di coesione della Presidenza del Consiglio e vede interessati 42 progetti sul territorio regionale, con un finanziamento Pnrr di 17 milioni di euro.
L'impatto della sostituzione del finanziamento Pnrr, previsto nella proposta di modifica attualmente all'esame della Commissione europea, interessa quindi complessivamente 1.537 progetti sul territorio regionale, che sono a titolarità dei Comuni marchigiani e, in alcuni casi, delle Unioni montane.
Il finanziamento Pnrr potenzialmente interessato è pari complessivamente a 452 milioni di euro.
La proposta governativa di revisione del programma chiarisce che per questi interventi sarà assicurato il rispetto delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici, anche utilizzando spazi finanziari disponibili nell'ambito di altri strumenti (fondi strutturali, fondo sviluppo e coesione, piano nazionale complementare al Pnrr).
Nel frattempo, in attesa dell'approvazione della proposta di modifica da parte della Commissione europea, gli interventi possono proseguire regolarmente nella fase attuativa, con le coperture garantite, ad oggi, dalle risorse del Pnrr.
Nel momento in cui la proposta verrà approvata dalla UE, senza soluzione di continuità, verrà garantita la sostituzione del finanziamento degli interventi già avviati, a valere sulle coperture che il Governo sta individuando.
Il focus rimodulazione dei progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore in ambito sanitario, ricordo che la missione 6 è la salute, la proposta governativa prevede una rimodulazione del numero dei progetti originariamente previsti, per far fronte all’aumento del prezzo delle materie prime che ha avuto un impatto significativo sull'edilizia sanitaria.
L'impatto sulla Regione Marche della rimodulazione è attualmente in fase di valutazione da parte dell'unità di missione 6 del Ministero della salute e dell'Unione Europea; tale rimodulazione dovrebbe riguardare prevalentemente gli edifici di nuova costruzione e comunque il volume degli interventi oggetto di rimodulazione sono soggetti a continuo aggiornamento.
Gli investimenti espunti verrebbero comunque realizzati, con le modalità già programmate, assicurando la copertura finanziaria con le risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico ex articolo 20 della legge n. 67/1988 o mediante programmazione delle risorse della politica di coesione (Fsc).
Le conclusioni sono queste, senza che le leggo le avete già lette nelle slide che vi ho mandato, io per ora ho finito, quindi ritorno la parola al Presidente per i successivi interventi. Grazie.
PRESIDENTE. Ricordo che alle ore 14:10 scade il termine per prenotare l’intervento in modo tale da fare un compendio dei tempi rispetto all’argomento e dare la possibilità a tutti coloro che vogliono parlare …
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Lo dico, Presidente, in tono scherzoso. ma dico il vero, dia più tempo per gli interventi perché adesso intervengono i colleghi del mio gruppo, i Consiglieri Bora e Carancini, che hanno presentato atti e se, come immagino, il loro intervento sarà soddisfacente sarà inutile che io intervenga, altrimenti mi prenoto e poi rinuncio, va bene? Facciamo così.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie anche all’Assessore ed al Dirigente, che oggi si è prestato a scorrere le slide, sono un po’ gelosa, per me non lo aveva mai fatto.
Sono contenta che finalmente si sia dedicata una seduta del Consiglio regionale per parlare di questo, visto che purtroppo è stata rifiutata, da parte della maggioranza, la richiesta della nostra collega Consigliera Ruggeri di istituire una Commissione speciale sul PNRR.
Sentivamo davvero l’esigenza di avere delle informazioni su questi tagli o presunte rimodulazioni anche perché grave è il silenzio che da mesi aleggia sulla proposta di tagli ai progetti regionali del PNRR.
Mentre in Italia le Regioni sono in fermento, nelle Marche questo silenzio è stato rotto solamente grazie all'interrogazione del gruppo consiliare del Partito Democratico discussa lo scorso 29 settembre e presentata il 2 agosto.
Silenzio che è diventato ancor più preoccupante dopo la conferma del taglio di oltre 450 milioni di euro ricevuta proprio in quest’Aula dall'Assessore Brandoni.
La proposta Fitto-Meloni prevede un definanziamento di quasi 16 miliardi di euro a livello nazionale e attende la conclusione del negoziato con la Commissione europea non prima di fine anno.
Nel frattempo l'unica certezza è che ad oggi non sono state ancora individuate le risorse alternative che verranno utilizzate per dare copertura ai progetti a rischio.
Quando voi eravate ai banchi dell'opposizione usavate l’Europa come leva per alimentare campagne populiste.
Questo oggi noi non lo faremo, a differenza vostra oggi siamo qui a dire, senza demagogia e con estrema lucidità, che seppur verranno reperite risorse alternative per andare a sanare questo enorme buco finanziario, ci sarà sicuramente una partita di giro, che però temiamo perché a sua volta comporterà altri tagli, a causa di altri ammanchi e altri buchi che a loro volta dovranno essere sanati.
Un circolo vizioso che creerà altri disagi perché nessuno ha annunciato che verrà fatto un nuovo debito per coprire questi fondi.
La cosa più imbarazzante, in tutta franchezza, lo dico dal punto di vista politico, è che sono trascorsi tre mesi da quando il Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il PNRR ha annunciato questo e il Governo in tre mesi non è stato ancora in grado di dire con certezza quali saranno le fonti alternative al finanziamento del PNRR.
E’ bene sottolineare che molti degli interventi a rischio sono in corso o già terminati e che una mancata assegnazione di nuove risorse rischierebbe di mandare in default i bilanci comunali.
Allora torniamo a chiedere alla Giunta Acquaroli se abbia chiesto e se abbia ottenuto una rassicurazione scritta, se c'è un atto che garantisca da parte del Governo Meloni a tutti i progetti in essere la copertura necessaria per il loro completamento.
Perché le rassicurazioni solo verbali finora espresse dalla Giunta non tranquillizzano i tantissimi Sindaci e amministratori che sono molto preoccupati per questi tagli, proprio per la mancanza di informazioni certe.
Preoccupata lo sono anch’io perché la lotta al dissesto idrogeologico, la valorizzazione dell’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana rappresentano infatti questioni strategiche che oggi rischiano di non avere più le coperture necessarie.
La sola Provincia di Ancona prevede molti interventi che riguardano sia il capoluogo e sia i Comuni più piccoli per un totale di oltre 90 milioni di euro, cifre da far tremare i polsi.
Faccio solo alcuni esempi dei tagli previsti: Ancona 23 milioni di euro, Jesi e Castelfidardo oltre 5 milioni di euro, Falconara Marittima oltre 10 milioni di euro, Castelbellino 2,8 milioni, Fabriano Chiaravalle circa 2 milioni di euro e Senigallia quasi 4 milioni.
Mentre rischiamo che vengano sacrificati progetti importanti che i nostri Comuni contano di realizzare, in tutti questi mesi il Presidente Acquaroli è rimasto silente, non una parola di preoccupazione, né l'annuncio di un'iniziativa di interlocuzione con la Presidente del Consiglio e con il Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il PNRR, nemmeno questo.
E allora ci chiediamo perché il Governatore non si fa sentire, perché il Presidente Acquaroli non mette in moto la favolosa, pazzesca, filiera istituzionale per avere un’informazione come questa?
Il colpevole disinteresse e la superficialità con cui la vostra Giunta affronta la notizia dei tagli è la prova lampante di quanto siete inadeguati a tutelare gli interessi dei marchigiani.
A leggere le dichiarazioni stampa del Presidente Acquaroli, proprio di questa mattina, verrebbe da dire che queste tre settimane di crisi interna alla maggioranza siano state solo uno scherzo dell'immaginazione e che i tre Assessori leghisti non siano mai stati sfiduciati dalla Segretaria regionale, che la Giunta e la sua composizione non siano mai state messe in discussione e che le preoccupazioni espresse dalle associazioni di categoria rispetto all'ennesimo cambio di Assessore alle attività produttive siano state soltanto inutile allarmismo. Oppure quando il Presidente Acquaroli dice che la squadra non è mai stata messa in discussione da nessuno probabilmente intende dire che la Segretaria regionale della Lega Marche per lui è nessuno.
No, noi non lo crediamo, non va tutto bene come tentate di farci credere anche oggi e la verità è un'altra.
La crisi politica che ha investito la maggioranza che guida la Regione Marche è stata soltanto una dimostrazione muscolare dei partiti romani che così come l’hanno creata stanno provando a risolverla, e tutto come sempre sulla pelle dei nostri cittadini.
Di fatto, oggi, due Consiglieri che siedono ancora tra i banchi della minoranza hanno solo annunciato il passaggio alla Lega senza mai formalizzarlo. E questi giochi di partito si svolgono sopra le teste dei marchigiani.
E’ questa la filiera a cui vi ispirate? Quella che vi pone in una condizione di sudditanza? Quella che vi impedisce di assumere decisioni autonome nell'interesse dei marchigiani?
Al governo nazionale chiediamo quindi garanzie sui finanziamenti e a questa Giunta chiediamo che faccia il suo dovere e si attivi con il Governo amico perché sarebbe inimmaginabile uno scenario nel quale cantieri già aperti o gare già appaltate dovessero fermarsi per risorse che prima c'erano e che improvvisamente non ci sono più, oppure non sono state sostituite in modo adeguato.
Andate a Roma, fatevi mettere sul tavolo le risorse vere, partita per partita, e fatevi dire quali sono i fondi che metteranno a disposizione di questa rimodulazione del PNRR.
Io, e lo ribadisco, sono sicura che ci saranno dei fondi sostitutivi, ma ad oggi la verità è questa, ad oggi questa garanzia non c'è e, ripeto, questa partita è gestita da incompetenti.
Lo ribadisco, il Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il PNRR ha gestito malissimo questa vicenda, mandando tutti in cortocircuito, tutta Italia, se prima, come qualcuno ha detto, c'erano le risorse del Ministero dell'interno che verranno automaticamente riassegnate. Allora ditelo, se non lo dite è perché non lo sapete nemmeno voi e la rassicurazione che quantomeno mi aspetto dall’Assessore Brandoni, e che non ho ancora sentito, è che se non ci dovessero essere le necessarie risorse nazionali per compensare questi tagli, questo non andrà mai ad inficiare, a toccare, non sarà insomma mai a carico dei nostri Por, visto che abbiamo già dovuto prendere atto dello sfondamento di molti progetti sui Por.
Infine, Assessore, quando stavo al suo posto, lei se lo ricorda bene, io le cose le controllavo in prima persona, quel portale a cui lei fa riferimento, quelle notizie che voi avete giorno dopo giorno, le avete voi stando dall’altra parte, noi non le abbiamo mica ed è proprio per questo che il Partito Democratico da quasi un anno vi chiede un altro portale, non questo qui, uno che alimenta giorno dopo giorno la Regione, come avviene in Emilia-Romagna, che peraltro offre anche un maggior livello di dettaglio.
Ovviamente continueremo a monitorare la situazione, sono passati già tre mesi, se è una semplice partita di giro, anziché stare qui un’ora a illustrarci in maniera molto interessante queste slide, fateci sapere come troverete la copertura e noi la chiudiamo qui. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie. Presidente. All’Assessore Brandoni dico che penserò se fargli causa perché l'aggiornamento che ha fatto al primo documento sulla rendicontazione del PNRR ce l’ha mandato nel pomeriggio, non è stato agevole approfondirlo, ecco perché la Consigliera Ruggeri, secondo me con buon seno, ha chiesto di poter avere qualche minuto in più. E’ chiaro che per esprimere opinioni, pensieri, riflessioni, se uno non lo fa a caso, o non ha la capacità oratoria del nostro Consigliere Cesetti, ha bisogno di tempo per poter riflettere.
La seconda considerazione, Assessore, è un po' di delusione, mi chiedo come sia pensabile che un Assessore di una Regione ci legga un elenco, magari mi sbaglio, ma mi sarei aspettato una lettura critica in senso negativo o positivo di quello che sta accadendo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ed è evidente che queste cose, comunque grazie anche a lei, ce le saremmo potute leggere.
Il Consiglio regionale dovrebbe, da questo punto di vista, cercare di scaricare a terra, affondare una serie di riflessioni su quello che sta avvenendo sul più grande intervento di investimenti, per ciò che concerne il Piano di nazionale di ripresa e resilienza.
Spero che dopo di lei il nostro Presidente possa magari rispondere a qualche domanda, che non è polemica, ma che cerca almeno in talune situazioni, per quel poco che ognuno di noi può fare, alla luce del suo intervento, esprimere.
Ho dato uno sguardo alle ultime perché l'integrazione che avete fatto ieri pomeriggio … Alcune slide sono molto interessanti e riguardano in particolare, almeno quelle che sono riuscito a mettere insieme dentro una logica, una lettura che ci dice, mi pare di aver compreso, che la fase procedurale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, posto che le fonti sono diverse, coinvolge tutta la regione, ivi compresi altri enti territoriali, come i Comuni, e una parte è destinata solo all'attuazione da parte della Regione.
Ebbene, in entrambi i casi va detto che l’88,31% del Piano nazionale di ripresa resilienza, ovviamente non voglio fare riferimento ai Comuni, faccio riferimento a noi, sta tra la fase di aggiudicazione e la fase del contratto, siamo allo zero, quasi zero paccato direi.
Per quello che invece riguarda l'esecuzione, oggi siamo a fine 2023, siamo al 6,9%, più bassa anche di quella che è stata l'attuazione dei Comuni, degli altri enti, perché se lei va a vedere quel numero si accorgerà che i Comuni sono arrivati all’8,60% e l’88%, invece …, quindi siamo indietro.
Un altro elemento che a me piace ricordare riguarda un dato, sto parlando delle missioni di attuazione della Regione, e va detto che sulla digitalizzazione, che è un elemento fondamentale rispetto allo sviluppo di una regione, la fase attuativa dei progetti è quasi penosa e si scontra con i racconti, le favole, le immaginazioni, i sogni che l’Assessore Saltamartini ci fa qui in Aula molto spesso sulla sanità.
Dove sta l'innovazione digitale, l'implementazione, l'accelerazione sul fascicolo sanitario elettronico e su tutto l’altro? Sono i sogni dell’Assessore Saltamartini che oltre a sognarsi XY e la Consigliera Acciarri, si sogna anche questo.
Siamo allo zero ed un altro dei settori dove il Piano nazionale di ripresa e resilienza è a zero paccato, nel senso tecnico della parola, è quello delle infrastrutture, andate a guardare i dati, siamo veramente …
Allora uno si potrebbe chiedere, scusate la domanda, che giustamente credo i Consiglieri regionali si facciano: “Ma che discutiamo a fare del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tanto è tutta colpa dello Stato”, e no, non è così!
Perché anche nella fase di attuazione il ruolo della Regione Marche, così come quello dei Comuni …, addirittura mi sento di dire che i Comuni hanno lavorato meglio della Regione, basta individuare i dati che ha dato il Presidente dell’Anci sull'attività dei Comuni e le Regioni arrossirebbero. E’ evidente che le Regioni hanno subito supinamente la questione.
Un paio di mesi fa in una discussione dissi al Presidente, non so in quale passaggio, che avrebbero tagliato case della comunità, ospedali di comunità e Cot. Il Presidente Acquaroli mi prese per matto, anzi mi irrise davanti all’Aula, che ci sta pure, non ci si offende, però ha detto una sciocchezza, come gli è capitato in altre situazioni, lui ha detto: “Ma che cosa dite, non taglieremo nulla”. Bene, sono state tagliate il 30% delle case di comunità, il 13% dei Cot, il 24% degli ospedali di comunità.
Assessore, mi sarei aspettato che lei avesse detto una parola su questo, che ne pensa la Regione di questa scelta del Governo nazionale? La condividiamo? Si, no, non lo so. Credo che questo sia un fatto rilevante.
Il taglio dei 16 miliardi di euro, di cui 9 miliardi hanno azzerato la fonte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, guardate, ammonta a complessivamente al 9%, che potrebbe non volere dire niente, ma, lo ha detto benissimo la Consigliera Bora, si tagliano totalmente sulla carne viva dei progetti comunali milioni e milioni di euro, e voi state in silenzio.
Anche qui mi tocca citare la Consigliera Bora, la filiera istituzionale che vi ha fatto vincere, che ha convinto i cittadini a seguirvi, ma dove sta? Quali sono le fonti di finanziamento a cui intendete appellarvi rispetto a quei fondi lì? Non esistono! E vi dico di più, sul settore sanità voi scrivete che - voi e tutti gli altri, fate parte della stessa combriccola, famiglia politica - verrà finanziato dalla legge 20/1988. Ragazzi, quella legge serve alle Regioni a programmare il finanziamento di opere, che vuol dire questo? Che quelle che qualcuno ha programmato non verranno più finanziate perché verranno finanziate queste. Ve lo siete posto questo problema o no? Non so se è chiaro quello che voglio dire. E’ normale? Avete chiesto al Governo nazionale di incrementare il fondo della legge 20/1988 con la quale, ve lo ricordo, si finanziano gli ospedali più vecchi che non sono più dotati? Lo sapete che dentro quel finanziamento tagliato ci sono le misure per gli ospedali che non sono adeguati rispetto alle questioni sismiche? Lo sapete questo? Ci volete dire una parola su quello che pensate?
Ho l'impressione che voi non lo sappiate, e poi aggiungo che voi avete … Entriamo nelle case della comunità, le tagliate, non dite nulla e poi nell'assestamento, faccio un'anteprima, finanziate con oltre 10 milioni di euro le case di comunità, quando non sapete quali saranno tagliate, quali astrattamente potrebbero essere tagliate perché i criteri, lo dicono gli atti, ancora non sono stati fissati. Bene, che cosa fate voi? Nell'assestamento finanziate le case di comunità, come quella di Civitanova Marche, il Consigliere Borroni è potente politicamente, o addirittura progetti che ancora non sono finiti, ma avete un'idea di quello che state facendo? Qual è la logica? Non sapete quali taglierete e ci mettete altri soldi e magari domani non saranno più finanziate.
Vi chiedo un minimo di idea su quello che state facendo!
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Un chiarimento, la risposta all'interrogazione che abbiamo presentato verrà data dopo? Allora, il pieno utilizzo dei fondi assegnati dall'Unione europea con il Piano nazionale di ripresa resilienza è fondamentale per adeguare agli standard europei l'assistenza sanitaria territoriale ed abbiamo visto sotto la pandemia quanto questo sia necessario e urgente.
A tale proposito, non posso esimermi dallo stigmatizzare ancora una volta la carenza di informazioni sullo stato di attuazione del PNRR da parte della Regione come ente attuatore, come già osservato a maggio con la mia interrogazione n. 814 sulla mancanza di trasparenza.
Tale interrogazione, peraltro, dopo aver avuto una risposta del tutto evasiva, non è stata neppure citata nella pagina dedicata agli atti presentati in Consiglio nel rapporto preparato dall'Assessore Brandoni per la presente sessione comunitaria e non è stato fatto alcun riferimento alla richiesta di una Commissione speciale sullo stato di attuazione del PNRR, che ho presentato nei primi giorni di aprile mediante un'iniziativa sottoscritta da numerosi colleghi, anche di maggioranza. Su questo vorrei ringraziare il Consigliere Serfilippi ed il Consigliere Cancellieri che l'avevano sottoscritta.
Uno strumento fondamentale per l'informazione, il monitoraggio ed il contributo propositivo da parte dei Consiglieri. Una Commissione che in una Regione amministrata dal centro-destra, come la Lombardia, è stata istituita su iniziativa dello stesso Ufficio di Presidenza, che purtroppo nelle Marche ha bocciato questa richiesta.
Ringrazio comunque la Consigliera Bora per avere ricordato prima quest'iniziativa che purtroppo è fallita.
Oggi ben si comprende, di fronte a questo vuoto rapporto fatto dall’Assessore Brandoni, come sarebbe stata utile per stimolare le attività di attuazione con spirito costruttivo e garantire la pubblica informazione.
L’Assessore Brandoni continua anche oggi a vantarsi della realizzazione del portale Easy Pnrr, che offrirebbe ai cittadini “un quadro di riferimento dinamico e semplificato sul Piano, informando su progetti PNRR in attuazione nel territorio regionale (queste sono sue parole), però l'Assessore omette il fatto che quel portale, pagato con gli stessi fondi del PNRR, risulta allo stato attuale del tutto inutile quale strumento di trasparenza a disposizione dei cittadini sullo stato di attuazione dei progetti, perché non fa altro che riportare informazioni generali, come d'altronde quelle che abbiamo sentito oggi, e riferimenti normativi oltre ad una serie di link a siti istituzionali nazionali ed europei e ai bandi pubblici.
Su questo sono perfettamente d'accordo con la Consigliera Bora che ha parlato prima di me, non c'è nessuna informazione analitica sullo stato di attuazione dei singoli progetti, che è la cosa che ci interessa di più, come i cronoprogrammi, l'indicazione dei progetti di fattibilità economica-finanziaria, dei progetti definitivi e dei progetti esecutivi approvati, le conferenza dei servizi indette, i procedimenti di dibattito pubblico aperti e le loro scadenze, gli appalti dei lavori o dei servizi affidati.
Neppure sullo stato di attuazione di quelli di cui la Regione Marche è soggetto attuatore. L'unica cosa che ci è dato sapere è che dei 335 progetti solo 14 si sono conclusi (di cui uno immagino sia proprio il portale Pnrr stesso). Notate bene, il dato dei 14 progetti, che c'era nella vecchia relazione, è sparito in quella nuova, e visto che abbiamo saputo che 14 sono stati conclusi, sarebbe stato interessante sapere oggi almeno quali sono, a che punto sono tutti gli altri, uno per uno. Pensavo che questa seduta servisse a questo, ad avere indicazioni sui singoli progetti, sullo stato di attuazione, sui cronoprogrammi e soprattutto, visto che c'è stato un taglio, dove reperiremo le risorse? Invece, purtroppo, abbiamo avuto solo informazioni generali e di sintesi.
Steso un velo pietoso su questo portale, veniamo ai tagli sui fondi e sulla realizzazione dei progetti che la nazione, ed a cascata la Regione Marche, si apprestano a subire per la conclamata incapacità del Governo di gestire le procedure ed assicurare la governance amministrativa degli interventi nei tempi assegnati.
Il Governo ha tagliato interventi per un valore complessivo di 15,9 miliardi, tagli che hanno impattato nella Regione Marche in maniera pesante, sono stati infatti definanziati 1.537 progetti, da quando ci ha dato la prima relazione l'Assessore Brandoni, già se ne sono aggiunti 11, perché nella prima relazione si parlava di 1526, ieri alle cinque abbiamo scoperto che sono 1.537 progetti sul territorio regionale, pari al 26% del totale, per un importo complessivo di quasi 453 milioni di euro.
Non si tratta di progetti banali. Nelle Marche sono stati tagliati fondi per “la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni” per “i progetti di rigenerazione urbana”, e per “i servizi e le infrastrutture sociali di comunità nelle aree interne”, e qui mi voglio ricollegare alla mozione che a questo punto opportunamente ha presentato il Presidente Latini e che discuteremo oggi.
Per quanto riguarda i progetti nei quali la Regione Marche è soggetto attuatore, in particolare quelli della Missione 6 “salute”, è stata annunciata l'eliminazione a livello nazionale di 414 progetti sulle case di comunità (pari al 30,6% di quelli previsti), di 76 progetti sui centri operativi territoriali (pari al 12,6%) e di 96 interventi sugli ospedali di comunità (pari al 24%).
Non è dato sapere, né a questo Consiglio né ai cittadini, quanti e quali di questi progetti eliminati dal finanziamento dei fondi del PNRR riguardano l'ente attuatore Regione Marche. Notate bene che a pagina 51 della nuova relazione, l'Assessore in merito alla rimodulazione scrive: “il volume degli interventi oggetto di rimodulazione sono soggetti a continuo aggiornamento”. Bene, questo l'abbiamo capito ma in soldoni, Assessore, che cosa vuol dire? Ci dobbiamo aspettare qualche sorpresa? Qualche brutta sorpresa? E la seduta di oggi non ci ha aiutato minimamente ad avere una risposta.
A nulla vale affermare, come è scritto alla fine del rapporto, che “gli investimenti espunti verrebbero comunque realizzati assicurando la copertura con le risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico, ex legge 67/1988, o con le risorse del fondo sviluppo e coesione.
Bisogna prima vedere se questa affermazione corrisponderà a verità dato che dalla Nota di aggiornamento al Defr, ne abbiamo parlato prima, si certifica già un taglio secco della spesa sanitaria tra il 2023 e il 2024, sia in termini assoluti sia in rapporto al prodotto interno lordo. Nella Nota di aggiornamento al Defr 2023, rispetto al 2022, la spesa sanitaria del 2023 aumenta del 2,8%, in termini assoluti di 3.631 milioni di euro, ma si riduce dal 6,7% al 6,6% in termini di percentuale del prodotto interno lordo.
Questi sono i livelli assolutamente inferiori allo storico italiano e dei Paesi europei più avanzati, ne abbiamo parlato prima con l'Assessore Saltamartini, come Francia e Germania.
Che cosa c'entra questo, vi direte voi, con il PNRR visto che passano su binari completamente differenti? C'entra perché qui oggi stiamo parlando di tagli al PNRR, ma si prospettano anche tagli nella legge di bilancio che è stata anticipata dalla Nadef.
Sinceramente c'è molto di che preoccuparsi e mi ha auguro che anche la Giunta, il Presidente Acquaroli e i Consiglieri di maggioranza siano preoccupati, soprattutto facciano qualcosa visto che esiste questa filiera che da Roma arriva ad Ancona.
Inoltre, anche se fosse come propaganda il Governo e spera l'Assessore Brandoni, la moltiplicazione dei pani e dei pesci prospettata non funziona - e qui è stato a mio avviso molto chiaro anche Consigliere Carancini - se si prendono le risorse finanziarie da altri fondi, allora verranno inevitabilmente a mancare per i progetti che sono destinati ad essere finanziati da quei fondi dai quali si è attinto, dato che la matematica Assessore lei mi insegna non è un'opinione.
Francamente mi sembra che il Governo stia cercando di ingannare gli italiani con il gioco delle tre carte per nascondere la sua inadeguatezza e che questa Giunta regionale faccia finta di crederci.
Io non ci credo, però sinceramente da una seduta di questo tipo - e ringrazio il Consigliere Carancini per avere lanciato quella mozione che ho sottoscritto a suo tempo per chiedere una seduta apposita sullo stato di attuazione del PNRR - mi aspettavo qualcosa di molto diverso. Per esempio qualche giorno fa sul Corriere Adriatico nelle pagine della mia provincia è uscito un articolone che riportava questo titolo “Fondi del PNRR, aggiunti 14 milioni, avanti con tutte le opere previste, l'Assessore regionale Saltamartini sulla revisione dei prezzi”, allora mi chiedo: visto che queste sono le questioni che mi aspettavo di affrontare in questa Aula, se le dichiarazioni alla stampa corrispondono alla relazione che abbiamo sentito in Aula oggi da parte dell'Assessore Brandoni, o se invece, oltre a viaggiare su due binari le fonti di finanziamento, viaggiano addirittura su tre binari.
Assessori di questa Giunta, capite che si naviga nella confusione sia a livello di Consiglio regionale che a livello di cittadini, perché l'Assessore regionale lo stesso giorno della conferenza stampa, in cui hanno partecipato sia l’Assessore Saltamartini che l'Assessore Baldelli, consegnava una risposta alla Consigliera Bora che diceva un'altra cosa su questi fondi.
Oggi io non ho avuto chiarezza, Assessore, quindi mi sembra di poter affermare, senza essere smentita, che questa seduta è stata del tutto, purtroppo, inutile, poi naturalmente farebbe comodo anche a me avere di fianco un suggeritore così esperto come ce lo ha lei.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Qui dobbiamo metterci d’accordo sul fatto che si chiede a gran voce di portare nel Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione e su quanto si sta facendo sul PNRR e una volta che arriva si dice che è tutto inutile. Mettiamoci d'accordo se vale la prima o la seconda.
Detto questo, mi sento, al contrario, di ringraziare la Giunta e l'Assessore Brandoni per questo passaggio in Consiglio regionale, magari poteva arrivare prima, forse, ma sicuramente mi conforta la critica che fa la Consigliera Bora quando parla di una gravissimo silenzio rotto dalle interrogazioni, dalle sollecitazioni della minoranza, credo che il silenzio non voglia dire che non si sia lavorato, al contrario, perché quello che oggi ci viene rappresentato testimonia che è stato fatto un lavoro importante, di qualità, soprattutto un lavoro fatto in costante confronto con i Comuni, con le Comunità montane e le associazioni sindacali, piuttosto che datoriali. Quindi, qualcuno pensa che si stava in silenzio, ma non ha sottolineato che nel frattempo comunque si è svolto un grande lavoro.
Altra cosa che mi conforta del Consigliere Carancini è quando dice che si aspettava una lettura critica da parte della Giunta, però, Consigliere, ritengo che ognuno di noi faccia la propria lettura, legittimamente, quindi è rilevante, al contrario, capire fino in fondo quello che si è fatto.
Mi sento di condividere la vera osservazione che avete fatto, credo l'unica seria, ma non perché le altre non lo erano, ma erano strumentali, a mio avviso, su come si andranno a coprire le risorse che sono state tagliate. Il tema serio e responsabile è questo: capire come i 16 miliardi di euro verranno recuperati.
E non rappresentare, come ha fatto la Consigliera Bora, una situazione assolutamente catastrofica, non è così, ci sono delle risorse da individuare e da recuperare. Tutto questo è successo tre mesi fa, non tre anni fa, quindi si sta lavorando sulla situazione in maniera costante e decisa per evitare dei tagli e dei mancati investimenti. Su questo possiamo e dobbiamo essere d'accordo, però quello che dobbiamo capire tutti è che ci troviamo davanti ad una grande occasione che non è solo per l'Italia, ma per le Marche, perché i 191 miliardi, di cui ha parlato l'Assessore, per l'Italia, sono una grande cifra, come lo sono i 3,6 miliardi di euro per la Regione Marche.
E’ altrettanto evidente che questo ci pone davanti ad una grande responsabilità, sulla necessità di investire bene e velocemente, ma lo stiamo facendo, ripeto, in accordo ed in un costante confronto con tutti gli stakeholder, con tutti i Comuni e le Comunità montane, con le quali ci siamo confrontati per capire quali sono le reali necessità, le priorità, le risposte da dare nell'immediato e gli investimenti da fare.
Faccio anche un ringraziamento ai tecnici che hanno lavorato guidati dal Dott. XY in maniera incessante e lo stanno facendo ancora.
Non mi sento di condividere la valutazione che fa la Consigliera Ruggeri quando parla di un sistema gestionale di Easy Pnrr Marche inutile, non lo è assolutamente+, probabilmente da integrare, da perfezionare, ma è un modo per rappresentare in maniera puntuale, aggiornata e trasparente quello che si sta facendo. In passato non mi risulta che ci fossero queste aperture, queste modalità così trasparenti, quindi ben vengano.
Ringrazio chiaramente il Governo prima e i tecnici che a livello regionale stanno lavorando su questa metodologia.
Le missioni, le ha ricordate l'Assessore Brandoni, sono 6 per 5.823 progetti, parliamo di numeri importanti che possono davvero cambiare lo stato della regione Marche.
Sullo stato di attuazione tutto sommato mi sento di esprimere un parere, un giudizio, assolutamente favorevole, probabilmente ad essere onesti siamo un po' indietro sul collaudo, ma questo non vuol dire che non si sta facendo un grande lavoro, non vuol dire che si è dormito e si è stati in silenzio e grazie alle opposizioni stiamo ripartendo, non è così.
Chiudo, esprimendo soddisfazione su come si sta procedendo, ribadendo soprattutto l'importanza e la necessità di investire, di investire bene e velocemente, soprattutto per poter consegnare ai marchigiani una regione Marche migliore.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Sullo stato di attuazione del PNRR ne hanno già parlato i colleghi, io approfitto di questo spazio, visto che si parla di PNRR, per portare di nuovo l'attenzione su una questione, tra i soldi del PNRR, che chiaramente non sono gestiti dalla Regione, ci sono ben 2,4 miliardi che sono destinati al gasdotto “Linea Adriatica” Brindisi-Minerbio. Nella nostra regione ricadrà questa opera devastante, impattante, che contribuirà alla devastazione dei nostri Appennini e passerà sopra le faglie sismiche più importanti di tutto il centro Italia. Quindi su 2,4 milioni del Piano industriale di Snam vengono tirati fuori 100 milioni, tutti gli altri sono a carico dei cittadini, con i soldi del PNRR.
Si parla di transizione ecologica e si continua ad investire su fonti fossili, si finanziano progetti green, rimboschimenti, anche con lo stesso PNRR, e allo stesso tempo si devasta mezzo Appennino con l'eradicazione totale di milioni di alberi.
Si parla di Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, perché la dicitura oramai è questa, e si investe su fonti energetiche estere di Paesi instabili anche da un punto di vista geopolitico. Non possiamo subire supinamente quest'opera che il Governo definisce strategica, ma mi domando: strategica per chi? Non certo per noi marchigiani.
Ecco tra le tante risorse del PNRR ci sono anche i soldi destinati, sopra la testa dei marchigiani, a quest'opera che non serve ai marchigiani, che devasta i migliori luoghi di interesse naturale dei marchigiani. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. E’ un dibattito utile, secondo me, non inutile,
come ha detto la Consigliera Ruggeri, anche se è un dibattito interlocutorio ed in corso d’opera, tant’è vero che è stato chiamato opportunamente “comunicazione” di quello che si sta facendo.
Vorrei partire dall'inizio, il PNRR è come un treno in corsa, è partito da una stazione e sta camminando con tante soste in varie stazioni. Vorrei ricordare che quando è stato proposto in Europa il PNRR era il Piano di resistenza e recupero, ripartenza. Questo è il concetto, le condizioni erano di un certo tipo, c'erano stati: il Covid, la pandemia, la paralisi di tutte le attività economiche e sociali, la difficoltà sanitaria in tutti i Paesi del mondo e anche in Europa dove le strutture sanitarie, l’organizzazione sanitaria è avanti. Neanche l’Europa, però, aveva retto per una serie di condizioni e si è pensato che lo shock finanziario potesse rilanciare un po' l'universo mondo, tutte le attività economiche, sociali, la coesione sociale, gli aspetti delle infrastrutture, della digitalizzazione, cioè tutti i versanti di sviluppo della società.
Quando il treno è partito c'era il Covid, poi sono sopraggiunte cose ulteriori: la guerra in Ucraina, con le difficoltà economiche in tutti i Paesi dell'Occidente, l'aumento spropositato del costo dell'energia, che ha determinato una situazione di aumento della spesa, la scarsità delle materie prime con l’aumento esagerato dei costi delle stesse. Quando parliamo di investimenti, il costo delle materie prime per esempio delle strutture sanitarie prima era di 100, poi è diventato 130, forse 150.
Se pensiamo all’uscita nord di Ancona, il progetto prevedeva 100 milioni per una galleria, che da Torrette arriva all’autostrada, 3,3 chilometri, quel tratto in galleria costava 100 milioni certificati dall’Anas, adesso costa 150 milioni e i 50 milioni in più, aggiuntivi, sono stati trovati dal Ministero delle infrastrutture. Ho detto queste cifre solo per fare un esempio dell'aumento dei costi.
Ho parlato dell’aumento dei costi delle materie prime, dell'energia, della guerra in Ucraina e del raffreddamento dell'economia europea, tutte cose che hanno determinato una riduzione fortissima dell'impatto oggettivo di questi stanziamenti dell’Unione europea sul teatro, oggi si usa il brutto termine “messa a terra” delle opere.
Questo ha obbligato l'Unione europea ad una rimodulazione, tra l’altro ha anche allungato un po’ i tempi perché all'inizio i tempi erano più corti ed io prevedo, senza essere un mago, che alla fine del 2026 ci sarà un ulteriore allungamento, perlomeno di sei mesi o forse di un anno, come accade sempre in tutte le programmazioni comunitarie, dei tempi di realizzazione delle opere, ma l'allungamento dei tempi di realizzazione delle opere non è per le Marche, non è per l’Emilia-Romagna, non è per la Toscana, è ovunque in Europa. Tutti i Paesi europei sono abbastanza indietro.
Questo ha costretto il nuovo Governo Meloni, che viene attaccato, ma se al posto del Governo Meloni ci fosse stato il Governo “non so” - qualunque fosse stato, diciamo un Governo Letta, un Governo chiunque - sarebbe stata la stessa cosa. Anche un Governo italiano guidato dal centro-sinistra avrebbe dovuto rimodulare tutte le misure, riducendo - viene citato – le case di comunità da 1,350 a 936, le centrali operative (COT) da 600 a 524, gli ospedali di comunità da 400 a 304, complessivamente l’Italia e la Regione Marche risentono di questa riduzione.
Gli investimenti programmati vengono rimodulati, però, voglio dare un dispiacere a me stesso e a tutti voi, nel frattempo il Ministro delle politiche comunitarie tratta perché queste rivisitazioni non siano definitive. Questo lo voglio dire alla Consigliera Ruggeri, lo voglio dire al gruppo PD, quindi ai Consiglieri Bora e Carancini che hanno parlato, lo voglio dire a tutti noi e ricordarlo a noi, non siamo arrivati alla definizione definitiva perché è in corso una trattativa. L’Europa su alcune misure ci sta dando ragione, addirittura è di manica larga, su altre è di manica stretta, quindi le dovrà rivedere l'Italia ed a cascata anche la Regione Marche, di questo stiamo parlando.
E’ evidente lo sforzo imponente di queste misure, se l’Europa arriverà al 2027 con le proroghe, che sicuramente daranno per tutti i lavori già cominciati, già realizzati, darà un ulteriore tempo per completare l'opera ed anche per le rendicontazioni.
Fondamentale è il problema delle rendicontazioni, occorre fare le opere e poi giustificarle. Occorre portare tutte le pezze d’appoggio e a quel punto c’è la liquidazione dei fondi in parte anticipati. Tutti sanno che sono state date delle tranche di anticipazione, ma la conclusione dei lavori, la definizione poi rimane appesa, quindi è uno sforzo imponente.
C’è anche la mancanza di persone che riescono a fare questo, non è un caso che l'Università Bocconi, che credo tutti riconoscano come il centro di formazione più avanzato che abbiamo in Italia, nelle prossime settimane farà un corso per funzionari della Presidenza del Consiglio, un corso ovviamente full immersion di pochi giorni, i cui docenti saranno alcuni funzionari dell’Unione europea e altri della Bocconi e di altre Università italiane ed europee, per mettere in grado coloro che controllano, che gestiscono l'operazione, di essere all'altezza della situazione.
Allora, di fronte a tutte queste cose in itinere certo uno può fare degli appunti, era meglio averli presentati 15 giorni prima che 15 giorni dopo, era meglio presentarli tra 10 giorni quando arriveranno altre indicazioni da parte del Ministero delle politiche comunitarie, ma è una situazione in corso che deve essere affrontata, dev'essere rivista.
Oggettivamente la valutazione di quello che siamo stati in grado di fare - quindi la valutazione sull’Assessore Brandoni, sul Dirigente, sulla Giunta regionale, sulla maggioranza - sarà data alla fine, non ora. E’ come se uno sta preparando gli esami e uno gli dice che non è all’altezza, potrebbe esserlo, come potrebbe non esserlo, ma non c’è la controprova.
Stiamo effettivamente facendo tutto, sono stati fatti degli sforzi con i progettisti. Tenete presente, questo è molto importante, che la maggior parte dei progetti non li segue la Regione, ma gli enti gestori sono i Comuni, le Università, soggetti che hanno fatto delle proposte che sono state accolte.
E’ una corsa contro il tempo per la realizzazione, oggettivamente alcune cose sono in corso d'opera ed anche superate, altre invece non previste sono state integrate. Devo dire … Poi uno attacca il Governo, il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR, in realtà abbiamo la fortuna di avere il Ministro, che essendo stato tanti anni al Parlamento europeo, ha dei rapporti personali e privilegiati con l’Unione europea, e questo poco non è, è stato lassù fino a poco tempo fa, poi è ritornato in Parlamento con le elezioni dello scorso settembre. Prima stava in Europa ed aveva dei rapporti forti con tutti i vertici della Commissione europea, lui era uno di quelli che non sono andava a Strasburgo, al Parlamento europeo, ma andava a Bruxelles, stava una settimana al mese a Bruxelles per confrontarsi.
Concludo il mio discorso, che è una riflessione. Mettere sotto accusa quello che stiamo facendo è come mettere sotto accusa qualcosa che ancora non è successo, che dovrà accadere. Certo, ce la stiamo mettendo tutta.
Mi sento di dire, questo a nome della maggioranza, poi sarà controfirmato da tutti i capigruppo, che abbiamo predisposto un ordine del giorno sullo stato di attuazione del PNRR nelle Marche, poi lo faremo distribuire, che rende atto dell’impegno forte della Giunta regionale.
Siamo tra le Regioni migliori, non tra le peggiori. Siamo tra le poche Regioni che sono puntuali, molte Regioni, quelle più avanzate, anche perché sono più grandi, hanno molti milioni di abitanti più di noi, sono indietro e di questo bisogna dare atto a questa Giunta, alla Giunta Acquaroli.
Mi sento di ringraziare anche i nostri dirigenti ed i nostri funzionari, che ce la stanno mettendo tutta, parlo a nome del gruppo Fratelli d’Italia, ma credo di esprimere il sentire comune. Siamo soddisfatti di quello che si sta facendo, ovviamente sproniamo a fare ancora di più ed ancora meglio e speriamo che anche la formazione che faranno alla Bocconi sia utile per fare ancora meglio, anche quella che si farà in periferia, e sicuramente ce la faremo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Non è la prima volta, non perché abbia qualche problema …
(intervento fuori microfono)
PRESIDENTE. Non c’è nessun problema, non facciamo una contestazione, non facciamo un motivo di prelazione e di priorità. Vi prego di continuare a stare nel tema anche in maniera formale, non solo sostanziale.
Consigliere, facciamo in questo modo adesso interviene la Consigliera Casini, poi abbiamo i Consiglieri Vitri, Mangialardi, Cesetti e Putzu.
Se vuole intervenire dopo la Consigliera Casini non c’è nessun problema.
Fabrizio CESETTI. Lo dico, non ho alcun problema ad intervenire prima del Consigliere Putzu o di chiunque altro, non ho nessun tipo di problema anche perché c'è modo poi di replicare, ci sono le mozioni, però voglio dire che quando si fa …, siccome non è la prima volta che capita, non ad opera in questo caso … Probabilmente il Consigliere Putzu l’ha fatto involontariamente, ha visto che io non ero prenotato, quando invece mi sono prenotato, quindi non è colpa sua, però è così ed altre volte è capitato ugualmente, quindi coloro che sono preposti alla gestione di questo aggeggio prestino attenzione. In questo caso so bene che mi sono prenotato anche se non risulta.
PRESIDENTE. Allora farei in questo modo facciamo i Consiglieri: Casini, Vitri, Mangialardi, Cesetti e Putzu.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Risolto il problema del prima e del dopo che di fronte al PNRR, sinceramente, ed ai problemi che hanno i Comuni mi pare veramente risibile.
Detto questo, ho sentito tante cose oggi. Ho sentito parlare di eccezionale impegno della Regione, ora l'eccezionale impegno della Regione è matematico, nel senso che abbiamo dei grafici che sono stati presentati non da me, ma dall'Assessore.
Io parlo dei progetti che sono in capo alla Regione Marche come soggetto attuatore. Noi abbiamo collaudato lo 0,20 dei progetti, non abbiamo indicato addirittura il 2% dei progetti e abbiamo stipulato contratti per l’11,63%, quindi non sarei tanto orgogliosa e tanto fiera. Poi se scendendo nel merito delle misure non è che la situazione migliori.
Ma non è di questo che voglio parlare oggi perché all'interno di questo report, guardo anche il Dott. XY perché l'Assessore non c'è, manca, come ha detto la Consigliera Ruggeri, l'elenco dei progetti con a fianco gli stati di avanzamento. Normalmente si fa un bel foglio Excel, si mette il progetto Pinco Pallo, il Comune Pinco Pallo, aggiudicato, non aggiudicato, primo stato d'avanzamento, stato finale, collaudo e rendicontazione, questo non l’abbiamo visto, quindi non è dato sapere se non dai diagrammi. Per carità, non si negano a nessuno due diagrammi a torta come questi, ai tempi dell'università li facevamo per riempire le tavole di progetto, capisco che abbiano riempito tanto, ma non dicono nulla.
La cosa preoccupante, guardo l'Assessore, è stata la risposta alla richiesta di accesso agli atti fatta dalla Consigliera Bora, perché in quell'occasione noi abbiamo scoperto che ci sono ben 1.537 progetti che rischiano di non essere finanziati o meglio non è chiaro, perché voi da un lato dite che sono sottoposti a giudizio della Comunità europea - quelle tre misure che sono state stabilite dal Governo centrale - dall'altro non ci dite quali sono, come è stato detto, i canali di finanziamento. Genericamente dite articolo 20 della legge 67, che viene citata tutte le volte che non ci sono le risorse in sanità. Parlate degli Fsc che da quello che so avete già individuato e presentato come obiettivi, quindi davvero non so quali siano le risorse regionali o le risorse nazionali.
Caro Assessore, non so se lei lo sa, penso che non lo sappia, guardando i diagrammi, lei sa che la maggior parte di questi progetti che stanno nell'elenco, precisamente nell'elenco riferito alla misura 2C41 investimento 2.2 sono stati realizzati? Ed io non li ritrovo nei diagrammi. La maggior parte dei Comuni ha realizzato questi interventi, quelli più piccoli, non solo li ha realizzati, ma li ha realizzati rendicontando sulla piattaforma ReGIS per finanziamenti ministeriali e non per finanziamenti del PNRR.
Quindi, se fossi in lei, andrei a guardare Comune per Comune, chiaramente mi riferisco a quelli del Piceno, M2C41 investimento 2.2, dove c'è l'elenco maggiore dei finanziamenti.
Poi le evidenzio un’altra cosa, lei sa che ci sono interventi - faccio un esempio: intervento di riduzione della vulnerabilità del versante esposto ad ovest di Appignano del Tronto di 800.000 euro - che sono stati aggiudicati e che sono qui?
Allora, se fossi il responsabile del procedimento e dovessi fare la consegna dei lavori avrei dei dubbi sapendo che i miei 800.000 euro sono in quest'elenco che potrebbe non essere coperto. Gli stati di avanzamento con che cosa li copriamo?
Lei afferma: il Ministero dice che non c'è soluzione di continuità, ma per me che devo fare una determina nella quale scrivo che il liquido magari 200.000 euro, capisce che io voglio essere certo che quei soldi ci siano.
Quindi, oltre a quelli già rendicontati e realizzati, che diciamo sono quelli di valore minore rispetto all'elenco che ci avete dato, le dico che ci sono per il miglioramento sismico: 2 milioni di euro per Ascoli Piceno, 1 milione per Carassai, 1 milione per Castignano, 700 mila euro per Comunanza, 950 mila euro per Cossignano. Lavori appaltati, ma il Comune non sa se ha o no la copertura, perché il Comune, Assessore, ce li aveva. Prendiamo il caso di Cossignano, il Comune aveva 950 mila euro da un fondo ministeriale, poi è arrivata la nota con la quale gli è stato detto che le risorse sarebbero state sostituite da quelle del PNRR, per cui ha detto: “Ok, per me è indifferente, mi faccio il mio progetto e vado avanti”. Oggi la domanda è: questi 950 mila euro ci sono o non ci sono? Come pure il 1.240.000 euro per Cupramarittima, i 550 milioni per Folignano, anch’essi già appaltati, oppure i 650 mila euro per Grottammare, i 950 mila euro per Maltignano, i 2,4 milioni euro per Monteprandone, i 999 mila euro per Offida, altrettanti per Ripatransone, 1 milione di per Rocca Fluvione. La cosa più bella, Assessore, è che avete messo 80 milioni di euro a Spinetoli, sono 80 mila euro, quindi dal totale di 450 milioni bisogna togliere 80 milioni perché Spinetoli aveva chiesto 80 mila euro, non 80 milioni, anche perché con 80 milioni ci fa tutto il paese d'oro, lastricato d'oro. Questi 450 milioni di euro che avete messo qui è un errore da ridere, se poi avete detto al Governo centrale che avete tagliato 450 milioni di cui una parte è stata realizzata e una parte è un errore. Se fosse un errore di Excel non dovrebbe essere sul totale, verificatelo perché se vi hanno chiesto di tagliare circa 450 milioni, voi avete tagliati 80 milioni di meno perché Spinetoli non li ha chiesti. Ho capito, chi sia sia, Assessore, però alle Marche risultano, possiamo anche andare avanti così, però non mi pare una cosa … Glielo dico perché me ne sono accorta spulciando i progetti e sentendo i Comuni.
Una cosa grave, per esempio, è la misura 5C2, che è quella su comunità e terzo settore, fragilità delle famiglie, qui vedo che nella mia città di Ascoli Piceno sono stati cassati ben 16 milioni di euro che servivano per implementare il polo universitario, lo stadio del Ballarin - onestamente mi strappo meno i capelli - e gli interventi speciali per la coesione sociale, quelli invece sono 2,4 milioni di euro che … Io non sono né tifosa, né sanbenedettese, con tutto il rispetto, non sono discriminazioni nei confronti del calcio, però se devo scegliere preferisco la ristrutturazione per l’accoglienza ai migranti da zone di guerra, preferisco finanziare la ristrutturazione di immobili per accogliere gli immigrati dalle zone di guerra che ampliare il Ballarin. Domani mi prenderò tutte le ingiurie da San Benedetto del Tronto, però è una questione di serietà, onestà mentale e priorità nella vita.
Quindi, dico di stare attenti perché le risorse finanziate dal Ministero di economia e finanza sono confluite nel PNRR, grazie a Dio alcuni progetti sono chiusi, rendicontati e pagati, quindi è un problema di meno. Questa è una buona notizia, la brutta notizia è che ce ne sono tanti che sono in piedi, che hanno assegnato i lavori e che hanno un po' di paura nel consegnarli perché lì c’è il Rup, che dice: “Se è vero, com'è vero, che si tagliano queste misure, non è che io rimango …”. Questa è una cosa che va chiarita anche perché dal Governo centrale sento dire che verranno coperti e ci sarà soluzione di continuità, però per chi fa il Rup e per chi deve fare gli stati di avanzamento e controllare i lavori sapere soltanto che c'è soluzione di continuità e non sapere su quale capitolo di bilancio …, sicuramente sul ReGIS, però il ReGIS bisogna che poi i soldi li eroghi. Quindi, mettere le procedure su ReGIS va bene, ma poi tutto il resto deve essere fatto.
Mi auguro che ci sia un'attenzione, non tanto agli 80 milioni di euro, temo gli 80 milioni che sostituiranno quelli di Spinetoli perché ci saranno 80 milioni di progetti di Comuni, che ancora non lo sanno, che saranno inseriti al posto degli 80 milioni, posto che dovevamo mettere 450 milioni. Non so se sono stata chiara perché il ragionamento è un po' complesso.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Condivido ovviamente tutte le osservazioni già messe in luce dalle mie colleghe e dai miei colleghi, mi permetto però anche di semplificare, perché ho visto che dal 27 luglio in poi, da quando il Governo Meloni e il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR hanno presentato all’Unione europea questa richiesta di tagli, di definanziamenti, nessuno si è mobilitato nella nostra Giunta regionale, Mi sarei aspettata che la Regione fosse come una famiglia alla quale viene tolto un portafoglio importante e trovandosi di fronte, purtroppo, al rischio di perdere progetti rilevanti, dal giorno dopo, dal 28 luglio, avrebbe fatto un braccio di ferro con il Governo, nonostante questa famosissima filiera.
Invece fino ad oggi non ne ha mai parlato nessuno e fortunatamente, grazie all’accesso agli atti del Partito Democratico, ci siamo resi conto di essere in forte difficoltà e quello che non mi torna è il concetto che sta alla base di questi definanziamenti, se è vero che il Governo Meloni chiede di eliminare alcuni progetti, anche a causa dei rincari, ad esempio, delle materie prime, dell'energia, a maggior dovremmo avere il finanziamento dell'Unione europea, poi spetterebbe alla Regione trovare risorse aggiuntive per supplire agli aumenti. Ma che senso ha rinunciarvi e magari scrivere che si troverà comunque la copertura in qualche modo? Noi rinunciamo a dei soldi sapendo che in qualche modo si troverà la copertura? Preoccupatevi allora di trovare la copertura per gli aumenti, a quel punto saremo già tutti più tranquilli e in buone mani.
Guardando nel dettaglio, grazie all’accesso agli atti, cosa rischiamo di perdere? Mi sono resa conto che nella mia provincia, quella che sono riuscita ad analizzare un po’ meglio …, purtroppo dobbiamo anche rimarcare che i dati ci sono stati forniti ieri pomeriggio alle 17, quindi solo ieri pomeriggio siamo riusciti a fare un confronto con il materiale ed i documenti che avevamo in precedenza.
Nella mia provincia perderemo circa 115 milioni di euro, Pesaro rischia di perdere 8 progetti, Fano addirittura 20, Urbino 7, non sta meglio Urbania con 8 progetti, Tavullia addirittura rischia di perdere 13 progetti, il Comune di Vallefoglia 4, Gabicce 6, alcuni riguardano anche il dissesto idrogeologico, lo evidenzio visto che questa Regione si è fatta un po' paladina ultimamente della tutela ambientale in vista di probabili alluvioni, invece rischiamo di perdere risorse anche per questo. Gradara rischia di perdere 5 progetti, Montelabbate 3, Montecalvo in Foglia 8 e Mombaroccio 2.
Ancora non ci è dato sapere esattamente quali sono perché, ribadisco, i dati li abbiamo avuti solo negli ultimi giorni, sto provando ancora ad analizzarli.
In ogni caso ciò che mi spaventa è un'altra affermazione che ho trovato nelle slide dell'Assessore Brandoni, c'è scritto che la rimodulazione dovrebbe riguardare prevalentemente gli edifici di nuova costruzione e viene scritto anche in riferimento alla missione 6, la missione salute. Significa, quindi, che saranno tagliati i nuovi ospedali? Le nuove case di comunità? Visti i tagli previsti a Cagli, perderemo il nuovo ospedale? Visto il taglio previsto a Mombaroccio salterà il nuovo ospedale? Non lo so, noi ancora non abbiamo capito quali saranno questi tagli. Soprattutto, se il definanziamento è previsto la luce dei rincari, preoccupatevi di trovare le risorse per gli aumenti dei prezzi invece di tagliare i progetti, come farebbe qualunque buon padre di famiglia.
Mi auguro che da oggi in poi la Giunta Acquaroli si attivi grazie a questa preziosa filiera con il Governo Meloni.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Finalmente dopo 5 mesi siamo a discutere in questa sede, Assessore, che è l’unica adeguata per la modifica o, come la chiamate voi, per la revisione del PNRR Marche.
Non nascondo che la materia è molto complessa, però sarebbe necessario anche un’igiene nel linguaggio, dovremmo parlare un po’ più chiaro. Quello che il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR e la Giunta Acquaroli, la filiera che funziona, chiamano revisione la dobbiamo tradurre per quello che è: taglio. Poi arrivo a capire, in altre comparazioni, come quella revisione non corrisponda esattamente al taglio. Vuol dire tagli ai Comuni e, sono stato anticipato nei numeri aggiornati all’ultimo momento sia dal Consigliere Carancini che dalle Consigliere Casini e Ruggeri, sappiamo dei nostri 1.537 progetti per 453 milioni di euro.
Dire revisione o modifica vuol dire nulla, può essere una revisione migliorativa o, come penso io senza essere catastrofico, un disastro, come stiamo facendo in Italia.
Avevamo a disposizione 221 miliardi di euro voluti nel post Covid, ringrazio quel Governo e ringrazio i Parlamentari europei che hanno convintamente sostenuto questo progetto, e oggi siamo di fronte ad un taglio di 16 miliardi che vanno ad eliminare alcune misure determinanti, che sono state già citate: la rigenerazione urbana, la sanità, gli investimenti sull’efficientamento energetico, le aree interne e le infrastrutture.
Vedete, l’ho detto prima, ad esempio la Spagna aveva avuto uno stanziamento di 69 miliardi ed ha chiesto quest'anno 84 miliardi, significa che loro non pensano di revisionare al ribasso, come stiamo facendo noi, loro stanno rilanciando, hanno già speso, stanno progettando e chiedono ulteriori risorse. Questo avremmo dovuto fare se la filiera funzionasse, soprattutto se aveste creduto subito in queste risorse. Loro lo fanno investendo nella transizione digitale, nella digitalizzazione delle imprese, quelle con più di 49 addetti, nell'introduzione del 5G, nella valorizzazione delle tecniche dell’intelligenza artificiale nelle catene del valore, nei finanziamenti per la ristrutturazione edilizia e, guardate un po', nel rafforzamento dei collegamenti ferroviari. E qui iniziano ad arrivarmi i brividi perché ricordo cosa disse il Sottosegretario, il Viceministro, quando in una visita giudicò un ponte a Senigallia inadeguato e lì anticipò che la Orte-Falconara non si sarebbe mai fatta perché non c’erano le risorse da spendere né i tempi per realizzarla. Voi invece pubblicamente avete continuato, nonostante avessimo fatto manifestazioni, le abbiamo fatte insieme all’Umbria, perché eravamo preoccupati per l’unica infrastruttura seria e vera del centro Italia prevista nel PNRR, che rischiamo di perdere, ed oggi noi ci siamo arrivati, mentre loro investono.
Però il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR dice di stare tranquilli - quindi non lo può fare inevitabilmente anche Brandoni? Se lo dice il Ministro! - perché saranno individuate soluzione alternative.
L’ha detto la Consigliera Bora, la Regione l'Emilia-Romagna quando dice troveremo soluzioni alternative, le tratta con i Comuni e mette le risorse a bilancio, non fa come noi che chiamiamo i Sindaci uno ad uno e diciamo “Sindaci marchigiani state tranquilli, Comuni state tranquilli, cittadini state tranquilli”, anche gli imprenditori, ma alla fine a forza di stare tutti tranquilli abbiamo 1.537 progetti in meno e 453 milioni certi, senza soluzioni alternative.
Vedete, lo dico perché se non si individuano fondi sostitutivi i progetti verranno cancellati e, anche se il Consiglieri Cesetti, che stimo e prendo come spunto e riferimento, dice: “Dobbiamo stare molto attenti, non dobbiamo essere negativi rispetto a quello che sta realmente accadendo”, io sono preoccupato. Guardo l’Assessore Brandoni per una storia mia, eravamo tre, eravamo i rappresentanti dell’Anci e portavamo delle istanze comuni, anche perché ha ragione la Consigliera Casini quando dice ma gli stati d'avanzamento? E la rendicontazione?
Allora mi viene in mente un esempio che lei, Assessore, ha avuto modo di verificare direttamente, il Comune di Jesi - che non prendo a caso - ha un taglio di 4 milioni di euro per l'allargamento antisismico del complesso Federico II, lavori previsti per il 2014, tagliano e verosimilmente le studentesse e gli studenti non avranno quella scuola. E’ molto complicato, ma dal punto di vista amministrativo si può gestire.
Leggendo l’elenco ho pensato che forse avevate sbagliato, forse sono 80 mila euro ed invece avevate messo 80 milioni, no, erano 680 mila euro del consolidamento statico del cavalcavia di via Gramsci. L’Assessore Brandoni ed il Presidente diranno al Sindaco di star tranquillo perché arriveranno le risorse sostitutive, ma c’è un piccolo problema, il ponte l’hanno finito e collaudato, non possono dare una pacca sulla spalla dicendo di star tranquilli perché gli stati di avanzamento forse ormai conclusi li devono pagare.
Questa situazione è assolutamente drammatica, lo dico io e lo dicono i Sindaci di quel territorio e sono tutti così. Ho avuto modo in queste ore…, e devo ringraziare in particolare la Consigliera Bora, perché se non fosse stato per lei, che ha messo in campo l’operazione dell’accesso agli atti, e per la mozione del Consigliere Carancini firmata da tutti noi, forse noi questi numeri e queste disponibilità non li avremo avuti.
Non è vero che oggi è inutile, è utile per preoccuparsi, questo sì, è utile preoccuparsi, ma io vi dico pure di ascoltarci perché insieme alle preoccupazioni ci devono essere immediatamente una serie di correttivi, altrimenti, ha detto il Consigliere Ciccioli prima, sarà una situazione in cui andremo come al solito a chiedere proroghe. Io non sono convinto di questo, i miliardi che ci hanno dato sono tanti, forse qualcuno ha anche sfidato l’Italia, ma sono convinto che se ci fosse stato un altro Governo consapevole, quello che ha costruito questo percorso, saremo forse come la Spagna a chiedere qualcos'altro perché c'era l’idea non solo di battere i pugni e di capovolgere.
Questo mi dà l’idea che la filiera non stia funzionando e non sta funzionando, dico pure, a livello regionale, lo dico con tutto rispetto.
Il Crel nella valutazione sul parere dell’assestamento di bilancio, che andremo a discutere tra qualche settimana o forse la prossima, dice non si riescono ad evincere le vie prioritarie di indirizzo della Regione, i criteri di selezione delle priorità delle varie aree di investimento ed esorta a predisporre una relazione tecnica che contempli questa impostazione. Per me sarebbe sufficiente questo, non è il PD o il Movimento 5 Stelle che lo dice, lo dice il Crel.
Sulla sanità, il Consigliere Carancini poi avrà modo di completare, dico che sul PNRR sanità, case di comunità, Cot e ospedali di comunità, avete fatto un disastro, avete fatto un disastro iniziale. Vi siete dimenticati di quando vi dicevamo che non potevate inserire l’adeguamento antincendio nei progetti? Ci avete risposto nella stessa identica maniera, con la stessa supponenza, di farci gli incendi nostri. L’avete dovuto togliere, adesso vi tolgono i progetti anche perché non avete considerato quelli che erano già presenti. Quindi dico che sono molto preoccupato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Esordisco dicendo che rispetto a prima, sull’alternanza degli interventi, non credo d'aver posto una questione risibile, anche perché solitamente, dal mio punto di vista, non pongo questioni risibili. Adesso, ad esempio, si sono susseguiti quattro interventi dello stesso gruppo consiliare, quando è opportuno invece che ci sia un’alternanza per il dispiegarsi della dialettica dell'Aula, quindi la questione non è risibile.
Per il resto, adesso sono stato evocato dal mio capogruppo, io sono d'accordo con il Consigliere Mangialardi che la situazione è drammatica, però, come gli ho detto prima separatamente, non è che rispetto alle situazioni drammatiche noi ci mettiamo a fare il cantico del dramma, no, rispetto alle situazioni drammatiche noi siamo deputati a trovare le soluzioni perché si ponga rimedio. E questo è quello che ha fatto la Consigliera Bora con la richiesta di accesso agli atti. Adesso dirò l’importanza proprio per dare risposta a quello che ha detto il mio capogruppo.
Nel silenzio di questa Aula e della maggioranza rispetto al PNRR e ai tagli del PNRR, che riguardano per la nostra regione 440 milioni di euro, altri ce ne saranno per la missione 6, che stanno attualmente trattando, credo che doveva esserci la responsabilità, Assessore Brandoni, di informare l’Aula di quello che stava avvenendo perché io non penso che la Giunta regionale porti alcuna responsabilità dei tagli, ci mancherebbe altro, ma la Giunta regionale porta la responsabilità molto colpevole dei ritardi come soggetto attuatore da una parte, in questo caso non viene attenzionata da questi tagli, e dall’altra come destinataria delle risorse ed anche delle proposte.
Ecco - e questo è il punto - l'importanza dell'accesso agli atti della Consigliera Bora, che oggi cosa ci consente? Dopo l’accesso agli atti noi abbiamo una lettera di accompagno con gli elenchi dei progetti tagliati, le missioni e l'entità degli importi, a firma del dirigente, badate bene del dirigente. Non è, diciamo, un impegno politico perché noi sappiamo che gli impegni politici possono essere anche scritti sulla sabbia e sull'acqua. Su questo voi siete maestri, siete degli artisti, passerete alla storia per scrivere gli impegni sulla sabbia e sull’acqua. Ma qui c’è un atto formale del dirigente che, su una richiesta di accesso agli atti di un Consigliere, dice: “per i progetti (quelli tagliati), come indicato nella proposta di revisione del programma inviato al Governo, sarà assicurato il rispetto delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici attraverso le sostituzioni delle coperture del PNRR, tramite l'utilizzo di spazi finanziari disponibili nell’ambito di altri strumenti (fondi strutturali, fondo sviluppo e coesione, Piano nazionale complementare, PNRR)”.
Nella relazione che oggi l'Assessore ha consegnato in questa Aula, è un atto formale, tra l'altro coadiuvato dal dirigente, si dice “nel frattempo, in attesa dell’approvazione della proposta di modifica da parte della Commissione europea - corre l’obbligo ribadire, lo ricordo a me stesso, che fino a quando la modifica non viene approvata quel Piano è vincolante per tutti e quindi garantisce la copertura, mi pare chiaro, per lo meno a me - gli interventi possono proseguire regolarmente nella fase attuativa con le coperture garantite ad oggi dal PNRR. Nel momento in cui la proposta verrà approvata dalla UE senza soluzione di continuità verrà garantita la sostituzione del finanziamento di interventi già avviati a valere sulle coperture che il Governo sta individuando”.
Quindi, mi sento di dire a tutti i Sindaci, a tutti i Rup, a quelli che devono assumere la responsabilità di attuare i progetti, che prima della richiesta di accesso della Consigliera Bora avevano paura, avevano il fondato timore e dovevano mettere in campo la necessaria cautela - è evidente che di fronte ad una proposta di tagli di un progetto io ci devo pensare due volte prima di andare avanti – oggi che la struttura tecnica della Regione Marche, il Dirigente della Direzione politiche comunitarie, lo mette per iscritto e l'Assessore competente lo ribadisce in quest’Aula alla presenza del Presidente con l'ausilio del dirigente tecnico, io dico di non aver paura, di andare avanti, anzi devono andare avanti, altrimenti saranno loro i responsabili dei ritardi, perché qui nulla si può fermare, nulla si deve fermare.
Se non facciamo questo recitiamo la paura, ma quello è un esercizio che appartiene al teatro, non ad un’Aula istituzionale. Questa è la differenza, quella appartiene al teatro. Lo possiamo fare ai comizi, ma non in quest’Aula perché non possiamo dire ad un Sindaco di Jesi o chicchessia di stare attento perché potrebbe non avere la copertura. Non è così, noi oggi diciamo che la copertura c'è e di andare avanti! Questo è il punto e questo è scritto, perché domani non sarebbero loro i responsabili, questo è il punto.
Dov’è invece la responsabilità di questa Giunta? Sui colpevoli ritardi. Prendiamo il caso della sanità, della missione 6, che non è interessata da questi tagli, c'è la cabina di regia, stanno trattando. Allora, dico alla Giunta di non trattare passivamente, di non essere, Assessore Brandoni, soggetti passivi di quel confronto, come lo siete stati qui. Magari, questo sì, portate la responsabilità perché dovevate pretendere, ad esempio, di definire e di concordare con i singoli Comuni, con le Province, quali tagli e non in modo indiscriminato perché ci sono delle scelte da fare, magari il dissesto idrogeologico rispetto ad un'altra cosa, rispetto ad una palestra o ad un campo sportivo perché il dissesto idrogeologico deve avere la priorità. Questo dovevate fare, oggi fatelo in sanità, e non è come dice il Consigliere Ciccioli - ovviamente devo saltare un po' perché non ho tempo, ma ci tornerò dopo - che decanta la cosiddetta rendicontazione, non è così, perché sulla sanità ho presentato, sempre sul PNRR …, segno evidente è che a distanza di 18 mesi siamo venuti in quest’Aula a discutere grazie alla mozione del PD a prima firma del Consigliere Carancini e grazie soprattutto a quello che ho detto prima, altrimenti, senza l’accesso agli atti della Consigliera Bora, oggi avremmo fatto una sorta di teatro, invece lì c’è quell’impegno.
Il 29 marzo ho presentato un'interrogazione con la quale evidenziavo che dalla deliberazione n. 9/2023 del 14 marzo 2023, assunta dalla Corte dei Conti Collegio del controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, si evinceva che “non sarebbero state ancora prodotte le rendicontazioni relative all'utilizzazione delle risorse da parte di quelle Regioni che, alla data della precedente nota dell’Amministrazione (27 gennaio 2023), avevano già percepito le rispettive anticipazioni”, tanto che “con riferimento alle anticipazioni già erogate dai soggetti attuatori” la Corte dei Conti raccomanda al Ministero della salute “di sollecitare gli stessi a provvedere alle rendicontazioni”.
Bene, che cosa fa? La Regione Marche su questo è tra le ultime. Ma qual è il problema? Che rispondendomi l’Assessore Saltamartini dice che i soggetti attuatori, ad esempio, delle case di comunità, degli ospedali di comunità, dei cosiddetti Cot sono le Ast appena costituite, le Aziende sanitarie territoriali, e che l’anticipo del 10% sugli investimenti è già stato accreditato dalla Tesoreria alle Aziende l’11 novembre 2022.
Il tema qual è? I soggetti attuatori, le Ast in questo caso, che sono la longa manus della Regione con personalità giuridica, sono in colpevole ritardo. Questo è il punto. Sono in ritardo, mentre gli ospedali di comunità che verranno tagliati, le case di comunità, i Cot, come li avete indicati all’interno del Piano socio-sanitario regionale, sono un punto centrale dell'organizzazione del sistema sanitario di questa nostra regione, ad esempio per la medicina territoriale e.
Questo è il tema, ma la cosa grave, Assessore Brandoni, è che mentre la Regione ha un colpevole ritardo nell’attuazione delle case di comunità, delle case della salute e dei Cot, stanno fiorendo le strutture private e, ad esempio, per le cure intermedie, anziché andare all’ospedale di comunità di Montegiorgio, si va nella struttura privata che si sta erigendo ai Piani di Rapagnano, anche su questo ci ho fatto una interrogazione. Questo è il punto.
Se non siamo in grado di dare una risposta, con una pessima e ritardata programmazione, quelle strutture private vanno su e domani verranno accreditate e lì ci andranno le cure intermedie mentre l’ospedale di comunità di Montegiorgio con 40 posti sta fermo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare tutti i Consiglieri per questo dibattito importante sul PNRR, nel quale abbiamo avuto modo di ascoltare alcune frasi legate al mondo teatrale.
E’ un Consiglio regionale, qualcuno magari lo può scambiare per un teatro, capisco che bisogna fare l'opposizione, non si è abituati e non è semplice farla, però apprezzo tutto e quando si fa l’accesso agli atti significa che si studia, che si cerca di trovare delle soluzioni, magari scoprendo anche qualcosa che potrebbe non andare, ci mancherebbe altro. Noi all'opposizione ci siamo cresciuti ed in questi anni abbiamo fatto moltissimi accessi agli atti, nei Consigli comunali, nei Consigli provinciali (quando ancora il PD non aveva tagliato le Province riducendole ad enti di secondo livello), in Consiglio regionale.
Ora si è rovesciato il mondo, diciamo che c’è un partito che non si trova più al Governo, che è il Partito Democratico, e che deve iniziare a fare opposizione, ovviamente qualche errore si fa quando si governa, ma moltissimi errori si fanno quando si è all’opposizione e dico perché.
E’ normale, capisco, mi rendo conto, ora c’è un Governo diverso, finalmente eletto dal popolo italiano. Dopo tantissimi anni abbiamo un Governo voluto dai cittadini italiani ed è il Governo a guida del Presidente Meloni. Ricordiamo, però, che quando veniva approvato dal Governo il Piano nazionale di ripresa e resilienza il 13 luglio 2021 nessuno, degli attuali Consiglieri regionali del Partito Democratico, si preoccupò di dire quali erano realmente le priorità e se le condivideva. Ricordo che è stata fatta moltissima demagogia nei confronti, ad esempio, di Fratelli d’Italia dicendo che votava contro il Piano nazionale di ripresa e resilienza, no, Fratelli d’Italia diceva che era dubbioso su alcune iniziative, tanto che alla Camera si è astenuto.
Abbiamo fatto anche delle battaglie, soprattutto abbiamo preso un impegno con i cittadini: nulla di strano, quando si vincono le elezioni si governa. Avevamo detto che qualora Fratelli d'Italia insieme a questa coalizione (Lega, Forza Italia ed altri) avesse vinto le elezioni avrebbe ridiscusso il PNRR. Ve lo ricordate? Io mi ricordo benissimo tanto che qualcuno del PD diceva che era vergognoso ridiscutere il Piano nazionale di ripresa e resilienza perché ormai era stato fatto e la Commissione europea l’aveva approvato. Ammazza che somari! Perché dico questo? Mi dispiace che nessuno del Partito Democratico si sia arrabbiato con il suo partito quando andava a fare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Voi avete fatto benissimo a fare delle mozioni sulle quali è giusto discutere, ma scommetto che quando è stato fatto il Piano nazionale di ripresa e resilienza … Ricordiamoci tutti che è stato fatto con un motivo, per il Covid, per rilanciare l’aspetto sanitario, per far ripartire i territori. Nessuno dice che l’ex Governo italiano del famosissimo Giuseppe Conte - a volte l’ho confuso con l’ex allenatore della Juventus e della nazionale, ovviamente più capace, ha più titoli, ma ognuno fa quel che può - sbandierava i fondi presi per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma sappiamo benissimo che non sono a fondo perduto, abbiamo qui avvocati e persone competenti.
Cito solo un dato, si parla molto di sanità, parliamo di fondi di investimento, ma è altrettanto vero che nessuno di voi è andato dal Ministro alla sanità per dire: “Caro Ministro, all’interno della missione sulla sanità non ci sono i fondi per supportare, per aiutare, le tante persone che hanno avuto problemi durante il Covid”, i primi sono stati gli operatori sanitari.
Dico di più, per l'Italia, a differenza della Spagna, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza l’aspetto della sanità incide per l'8,8%, mentre il Governo spagnolo ne investe il 16,5%. Anche su questo non vi ho sentito dire: “Ma Ministro perché non investe di più?”
Ho ascoltato con grande attenzione tutti gli interventi in cui si parlava di tagli, tagli significa che Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR ha dichiarato che non darà più quei soldi? Lo ha dichiarato? Non mi sembra.
Si parla di un impegno che già il Governo Meloni aveva preso in campagna elettorale nel ridistribuire i fondi. Voi siete persone intelligenti, di questo ne sono certo, non so se qualche vostro rappresentante in Parlamento riesce, visto che sono stati bravissimi a dire che il Governo Meloni taglia i fondi per il PNRR, a capire la differenza tra tagliare i fondi, dire che non ci sono più, e ridistribuire i fondi. Li togliamo da questa parte, ma per gli stessi investimenti utilizziamo altri fondi che ci sono.
Ovviamente voi sapete benissimo che, visto che avete studiato e siete persone preparate quanto me, oltre il PNRR, oltre ai 191,5 miliardi che ci sono, ci sono anche i 30,6 miliardi di fondi legato al Pnc (Piano nazionale complementare) e anche su questi credo che il Governo possa intervenire.
Piuttosto che fare allarmismo, piuttosto che parlare di questo Governo regionale … Ovviamente ringrazio perché ho avuto modo di inserire alcune questioni legate al dibattito emerso, ma soprattutto legate ad articoli sulla stampa che sono usciti in merito ad una crisi. Io qui non ho mai visto una crisi, abbiamo sempre votato insieme, siamo sempre stati uniti, anzi voglio ringraziare questa Giunta, il Presidente Acquaroli perché non ho mai visto una compattezza così nella storia di questa Regione. Il PD parla della crisi del centro-destra, ma ricordo benissimo che fino a qualche mese fa litigava continuamente con la propria Segretaria regionale e con altri, legittimamente. Non so se voi avete letto dichiarazioni di questa maggioranza contro il Presidente Acquaroli, non c’è stata una dichiarazione, e voi ci fate la morale. Vi capisco, se andate sulla stampa potete trovare tantissimi articoli della crisi che c'è e c’è stata all'interno del Partito Democratico, ne cito qualcuno: “Bufera nel PD, Mangialardi: il Partito è in una fase critica”, “PD: gruppo consiliare conferma Mangialardi” quando magari c’era un problema con la Manzi, “Morgoni ex deputato ‘il PD è in condizione rovinosa, classe dirigente naufragata’”, la stessa Segretaria regionale dice: “Discontinuità e unità, basta liti interne”, per non parlare poi dell’ex Parlamentare Morani, anche lei arrabbiata con il partito. Noi ci siamo divertiti in tutti questi mesi ad ascoltare ed a leggere le diatribe interne del PD, non so se voi avete letto una dichiarazione di un Consigliere regionale, di un Assessore contro la Giunta Acquaroli, contro questa maggioranza. Questo per far capire che quando si danno le lezioni credo che prima occorra essere stati bravissimi studenti.
Ma a prescindere da quello noi ci siamo concentrati - giustamente i giornali fanno il loro lavoro, nessuna dichiarazione c’è stata - e ci siamo impegnati a continuare a lavorare per la nostra regione.
Voglio sottolineare che ancora una volta trovo un aspetto all'interno del PD, leggo che c'è ancora una volta una piccola spaccatura, giustamente la Consigliera Casini ha citato gli interventi dei Comuni del suo collegio elettorale, che è della provincia di Ascoli Piceno, ed è preoccupata perché sono a rischio finanziamento, però mi rendo conto che il Consigliere Cesetti la pensa come noi nel dire ai Sindaci di andare avanti, perché fa politica da una vita, è molto navigato, ha capito benissimo che i fondi ci sono. Io non credo che arrivi un Ministro, si svegli la mattina e dica che non dà più i fondi, no, lo sappiamo tutti.
Dico questo perché in merito si è inscenata una telenovela legata ad un mondo che ha iniziato a urlare e a dire che il Governo Meloni toglieva i fondi e la colpa, addirittura, ovviamente non è così, era del Governatore Acquaroli, che non risponde al Consigliere Carancini, oppure dell’Assessore Brandoni, che non va dal Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR a dirgli di ridarci i soldi. Ma queste risorse non sono mai state tagliate e voi mi dovete dire su quale atto pubblico ci sono stati fondi tagliati, tolti, non i fondi redistribuiti perché voi avete detto che i fondi sono stati tagliati, avete citato case della comunità, case della salute, che secondo voi non verranno finanziate.
Sto per concludere nonostante le varie interruzioni. Mi divertirò nel 2026 a ricordarmi dei vostri falsi allarmi, che ancora una volta stanno a dimostrare che questa maggioranza va spedita per dare risposte ai marchigiani, tanto che si sono citati diversi interventi sul PNRR e ce ne saranno tantissimi.
Parliamo dell’ultima, dell’erosione costiera, del dissesto idrogeologico, e voi mi state dicendo che quei fondi non stanno andando avanti?
Concludo, ancora una volta ho ascoltato chi dice che il Governo Meloni taglia i fondi sulla sanità, come quando qualcuno di voi diceva che il Presidente Acquaroli aiuta la sanità privata, ve lo ricordate? La solita barzelletta, ovviamente sappiamo bene, ve l’ho ricordato l’altra volta, che all’interno della sanità privata, guarda caso, ci sono esponenti del Partito Democratico, quindi non so se è la verità o magari siete preoccupati per qualche vostro amico che potrà perdere il lavoro, visto che il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini trattano diversamente l’aspetto della sanità privata rispetto a come avete fatto voi, a come ha fatto il Presidente della scorsa Giunta.
Concludo, ringrazio di cuore l'Assessore, sono certo che su questo tema piuttosto che fare polemica possiamo riflettere tutti insieme.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Chiedo una mozione d’ordine perché proprio recentemente alla stampa ho dichiarato di stigmatizzare gli avversari politici della nostra attuale Presidente del Consiglio, che purtroppo puntualmente la dileggiano con appellativi poco consoni. Io stessa recentemente sono stata attaccata a mezzo social, insultata, ho fatto denuncia, come spesso mi capita.
Penso che sia sbagliato questo atteggiamento che il Consigliere Putzu ha quasi in tutti gli interventi, di dileggio e di scherno nei confronti dei suoi avversari politici, sia quelli seduti qui che quelli che non sono seduti qui, ma hanno ricoperto e ricoprono ruoli istituzionali.
Non è la prima volta che succede in questa Aula che il Presidente Conte venga dileggiato, chiedo ufficialmente che questo atteggiamento non si ripeta perché io ho rispetto per tutti, il mio Movimento ha rispetto per tutti, chi ridacchia in piccionaia mi porti una sola frase che avrei detto pubblicamente di scherno nei confronti … Penso di essere corretta e chiederei agli altri di esserlo.
Se volete vi giro che cosa ho scritto e dichiarato sulle pagine del Carlino qualche giorno fa a difesa della vostra Presidente Meloni, quindi mi aspetterei un atteggiamento un po' più responsabile, anche perché, come è stato ripetuto, siamo degli esempi e purtroppo gli esempi buoni servono nella società in cui siamo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Ovviamente esprimo la mia solidarietà in merito agli attacchi che ha avuto la Consigliera Ruggeri, questo è poco ma sicuro, li ha avuti su Facebook, ma non credo che una battuta legata al suo Presidente possa essere offensiva.
Io non ho mai offeso nessuno, ma a volte mi piacerebbe anche che la Consigliera Ruggeri possa dare solidarietà all’Assessore Saltamartini quando viene attaccato in Aula, dicendo che è un falso, un bugiardo. Non capisco perché, cara Consigliera Ruggeri, ultimamente ogni volta che parlo … Mi rendo conto che forse è per la diaspora nel Movimento 5 Stelle, non lo so, però si preferisce attaccare me, che non ho mai insultato nessuno, non ho mai dato del falso a nessuno, se uno dice che preferisce l’allenatore al suo premier Giuseppe Conte, avrà libertà di dirlo? L’ho insultato? Non mi sembra. Ho detto che lei preferisce all’ex allenatore e alla Presidente del Consiglio Meloni Giuseppe Conte, non penso sia il mistero di Fatima o qualcos’altro.
Credo di aver fatto la mia considerazione politica, questa è un’Aula politica, se nel farlo ho insultato qualcuno o diffamato qualcuno mi può denunciare, ma siccome così non è le posso dire che c’è un dibattito politico.
Capisco quando il Consigliere Carancini si agita e dà del bugiardo ed altro perché la politica è anche questo, magari a cosa inversa, però la invito a non avere due pesi e due misure, capisco la sua vicinanza al PD, ci mancherebbe altro, però le posso dire che lei è super partes oppure ancora una volta mi fa capire che è diventata molto di parte, a sinistra.
PRESIDENTE. Il tema di fondo, mi sembra di capire, è il riferimento all’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dobbiamo regolarci nel riferire il contenuto delle nostre opinioni, delle nostre critiche a quello che la persona ha svolto durante il mandato, senza legarla strettamente al ruolo ed alle funzioni istituzionali che ovviamente aveva nello svolgimento dell'attività di Presidente del Consiglio dei Ministri, per quanto riguarda l'On Giuseppe Conte.
Quindi, l'invito che faccio in maniera molto forte è che possiamo fare tutte le critiche possibili sull’attività, il mandato, le iniziative, le leggi e altro, però nel rispetto della persona, che comunque ha rappresentato l'Italia per un periodo di tempo come Presidente del Consiglio dei Ministri.
Questo è l’invito che accolgo e faccio proprio, lo rivolgo a chi l’ha fatto, in questo caso lo rivolgo al Consigliere Putzu, che giustamente ha detto che questo vale sia per il Presidente del Consiglio come per i nostri Assessori, gli Assessori della Giunta ed i Consiglieri della Regione Marche, chiunque si approcci a svolgere quel ruolo importante che è il rappresentante dei cittadini.
Colgo e prendo atto di quanto lei ha detto e prendo atto anche della posizione del Consigliere Putzu, che a questo punto ha chiarito ogni aspetto.
Ribadisco che dobbiamo regolarci e non porci nella condizione di mettere nella leggerezza ruoli e funzioni molto rilevanti ponendoli alla stregua di altre situazioni.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io non credo che ci sia stato alcun tipo di chiarimento, anzi è stato rimarcato che sono sullo stesso piano il dileggio e la critica politica. Secondo me sono due cose molto diverse e forse per gestire bene questa Aula bisognerebbe chiarirlo a tutti perché sono due atteggiamenti profondamente diversi, ed è su questo che io ho avuto da ridire. Grazie.
PRESIDENTE. Penso di averlo chiarito e penso di aver indicato in maniera espressa questa posizione.
Prendo atto del fatto che lei lamenta che non sia stato chiarito, alla prossima prima occasione, se dovesse succedere, speriamo di no, ci fermiamo, anche fosse all'interno di un’importantissima discussione, e apriamo un capitolo dedicato alla differenza fra dileggio e critica politica contenuta nel rispetto dei crismi della critica politica stessa.
Detto questo, concluso il dibattito, ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Inizierei questo mio intervento conclusivo da dove siamo partiti. Le opposizioni hanno chiesto un rinvio di questo Consiglio regionale relativo al Piano di ripresa e resilienza e mi sono fatto una domanda: se questo Consiglio fosse stato spostato in avanti, dato che il 24 prossimo venturo porteremo in Aula l'approvazione dell’assestamento di bilancio, ne avremmo potuto parlare il 31 o successivamente a novembre. Se nel frattempo il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR avesse trovato le risorse per coprire quei 252 milioni, sicuramente da parte dell'opposizione, ritengo, non ci sarebbe stato nessun intervento. Cosa avrebbe detto? Indipendentemente dal Consigliere Carancini e da qualcun altro che hanno sollevato problemi sulla sanità, sulla quale è in corso un’interlocuzione tra il nostro Dipartimento salute e il Ministero della salute nazionale, altre cose, oltre al fatto che mancavano queste risorse, non le ho sentite dire.
Ora il minimo comune denominatore di questo mio intervento, deve essere questo: partiamo dall'inizio con dei concetti telegrafici.
La maggior parte dei progetti sul PNRR sono stati presentati da Comuni e Unioni montane, stiamo parlando di progetti che devono concludersi entro il 2026, mentre qui si sta parlando di cancellazione di risorse, definanziamenti, annullamenti, niente di tutto questo, per 452 milioni di euro e per 1.537 progetti.
Cosa ha detto il Governo? Non l'ha detto il Ministro per il corridoio all’Assessore Brandoni, che nemmeno conosce, il Ministro l'ha detto alla Conferenza delle Regioni, poi vi leggerò la proposta per la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha fatto e che ha mandato alla Commissione europea. Non l'ha detto nei corridoi, l’ha scritto alla Commissione europea, quindi il Governo ha scelto di spostare dei finanziamenti trovando un’altra fonte di finanziamento. Questo con scadenza 2026.
Voglio rassicurare in questa sede tutti voi che avete avuto delle preoccupazioni, la Consigliera Casini ha fatto un lungo elenco di Comuni, il Consigliere Mangialardi ha citato il Comune di Jesi - ieri il Sindaco mi ha telefonato – per quello che ho sentito dal Ministro i Comuni che hanno avviato i progetti non hanno niente da temere, non si devono creare preoccupazioni, non avranno tagli. Lo dichiaro qui dove viene tutto scritto e dove tutto quello che dico è alla portata di tutti perché c’è la ripresa video e altro.
Un'altra cosa, per i progetti da avviare o in corso il Governo ha detto, e lo ripeto, che ci sarà un recepimento di risorse alternative che consentiranno ai Comuni un allungamento dei tempi. Sui progetti avviati, iniziati e arrivati quasi al termine la scadenza è il 31 dicembre 2026 e quando il Governo per la copertura di questi metterà a disposizione i 452 milioni di euro la data verrà spostata in avanti.
Penso di essere stato chiaro, però oltre alle mie parole voglio leggervi quello che ha scritto il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR.
PRESIDENTE. Sta finendo il tempo.
Goffredo BRANDONI. Non è possibile. Il Ministro non solo ha fatto rassicurazioni verbali, ma ha scritto: “In tale contesto il processo di programmazione e revisione del Piano sarà finalizzato ad assicurare l'efficacia attuazione degli interventi e l'integrale utilizzo delle risorse entro il 2026, nel rispetto dei vincoli di finanza e delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici, anche utilizzando a tal fine spazi finanziari disponibili nell'ambito di strumenti a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli dei fondi strutturali di investimento europeo, il fondo per lo sviluppo e la coesione e il fondo del piano nazionale complementare del PNRR”.
Volevo rispondere ad ogni singolo Consigliere con gli appunti che ho preso mentre stavano parlando, ma questo non mi è consentito. Ho degli appunti sui Consiglieri Carancini, Casini, Mangialardi e Cesetti, però, visto il poco tempo a disposizione, non mi è possibile rispondere.
PRESIDENTE. Questi sono i tempi, non voglio fare il tiranno nei confronti dell’Assessore, possiamo dire che, siccome ci sono due mozioni che riguardano il PNRR a seguire, l’Assessore potrà intervenire su queste anche se fuori tema. C’è la proposta di risoluzione presentata dalla maggioranza, quindi, Assessore ha il tempo di intervenire anche se in funzione di dare le risposte concrete.
Ha la parola il Presidente Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Grazie Presidente. Molto velocemente perché il tema è stato affrontato in maniera molto ampia.
Voglio innanzitutto ringraziare l’Assessore Brandoni per la sua relazione e per come sta seguendo con solerzia tutta la tematica molto importante e anche abbastanza complessa.
Voglio rassicurare perché ho ascoltato alcuni interventi e sono stato chiamato in causa come Presidente della Regione per l’interlocuzione con il Governo nazionale, in particolare con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR, con cui parliamo sistematicamente. Anche questa mattina abbiamo avuto occasione di parlare su altri argomenti, però non c'è stato disinteresse rispetto alla questione del PNRR.
Il Ministro ci ha tenuto a chiarire che non si tratta di un definanziamento, ma nella sua proposta di ridiscussione, che ha fatto alla Comunità europea, cerca di anticipare alcune problematiche che potrebbero poi trovarsi alla rendicontazione del PNRR. Lo ha fatto anche pubblicamente e nelle telefonate intercorse tra noi su questa questione mi ha portato più volte l’esempio dello stadio di Firenze e dello stadio di Venezia, progetti che l’Europa in qualche maniera non consente con questa fonte di finanziamento.
Quindi. è un tema complesso, che va sviscerato dal punto di vista tecnico, come ha detto il Consigliere Ciccioli prima. Il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR è una persona molto competente, soprattutto in materia europea, all’inizio il PNRR lo ha vissuto in un ruolo dalla parte dell’Europa perché era parlamentare europeo. Ora siamo in una fase in cui l’Italia, credo giustamente, deve fare chiarezza rispetto a questo strumento, che se calato può produrre degli effetti, effetti che noi tutti auspichiamo possano portare il contributo auspicato, anche perché gran parte di queste risorse sono a debito.
Senza alcun tipo di polemica, il tema principale su cui si dovrebbe riflettere è come è nato il PNRR, perché questa interlocuzione che questo Governo ci sta concedendo, la presenza del Ministro nella Conferenza delle Regioni e nella Conferenza Stato-Regioni, l’interlocuzione avuta direttamente in questa fase, devo dire che è mancata completamente all’inizio.
All’inizio tutte le Regioni, di tutte le appartenenze partitiche, hanno fatto un appello ripetuto al Governo per un loro coinvolgimento che potesse dare maggiore protagonismo, coinvolgimento che era stato di fatto completamente negato, tant’è che la stragrande maggioranza degli interventi previsti ci sono passati sopra.
Ora è troppo tardi perché il 2026 è domani e penso che quello che sta facendo il Governo sia un'opera di serietà per cercare di evitare delle brutte sorprese. Se un'opera non può essere completata entro il 2026 è giusto che le relative risorse vengano attribuite magari ad un progetto che può essere completato entro quella data perché su questo, mi pare di capire, l’Europa sarà inderogabile. Quindi credo che quest’opera di serietà, mettere allo stesso tavolo il soggetto attuatore, il progettista, l'azienda che deve svolgere i lavori, per capire se realmente si arriva o no al completamento del cantiere, è una fase che doveva essere fatta prima, a mio parere. Prima non è stata fatta, con serietà viene fatta oggi per non trovare poi delle sorprese che potrebbero comportare al sistema Paese, agli enti ed ai soggetti attuatori dei risvolti molto negativi. Se i Comuni che sono oggetto della proposta di rimodulazione dovessero andare avanti e trovarsi con i finanziamenti non accordati nella rendicontazione dalla Comunità europea, chi pagherebbe quei progetti. chi pagherebbe quei cantieri?
Ritengo che questa opera di serietà e di onestà intellettuale doveva essere fatta prima, quindi voglio ringraziare il Governo non solo per l’onestà e la serietà con cui sta operando, ma per il coraggio. In un Paese dove il governo ha una durata media di qualche mese, cercare con serietà di dare una maggiore prospettiva, credo che sia un atto di coraggio che va riconosciuto e che va anche preso, a mio avviso, come esempio.
PRESIDENTE. C’è una proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Marcozzi, Latini, Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Il documento, che penso non sia stato distribuito, mi dispiace, chiedo alla segreteria se può provvedere, prende atto delle comunicazioni dell’Assessore e ovviamente le valuta positivamente.
L'attività che facciamo va monitorata, tenendo presente che la Regione è la protagonista e solo in modesta parte anche ente gestore esecutore.
La Regione ha alcuni progetti, ma tantissimi sono dei Comuni, tantissimi sono di altri enti, quindi è l'insieme che cerca di andare avanti.
Ho richiamato prima l'immagine di un treno che cammina, ma dovrà fare ancora tante soste di controllo, di verifica, di monitoraggio per vedere anche la congruità dei fondi rispetto alle opere che ci apprestiamo a compiere, quindi ci dovranno essere anche delle integrazioni.
L’Assessore ha detto che alcuni dei progetti in campo dovranno essere integrati da fondi, così come già in parte sono stati integrati da fondi regionali e di altra provenienza, quindi dovremo ulteriormente reperire dei fondi.
In base anche a quello che …, non è il mio campo, io ho sempre seguito la sanità, però negli ultimi tempi sto seguendo abbastanza le problematiche legate al bilancio. Il bilancio dello Stato è stato approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri - era già stato elaborato con le parti sociali – e sarà un protagonista del bilancio regionale, in quanto a cascata il bilancio regionale segue le indicazioni del bilancio nazionale ed anche per i trasferimenti dei fondi, anche sul PNRR, noi seguiremo le indicazioni che ci verranno dal Governo, così come le avremmo seguite se fosse stato un Governo non coerente con la nostra maggioranza, perché è scontato.
So che c’è stata una Conferenza Stato-Regioni improvvisa, convocata sabato per la giornata di domenica, non succede quasi mai, per mettere al corrente le Regioni dei 3 miliardi in più di trasferimento sulla sanità - che ovviamente sono insufficienti, si sa benissimo - di cui tutte le Regioni di centro-destra e di centro-sinistra hanno preso atto ed ovviamente a ricaduta devono prendere i relativi provvedimenti nei loro budget.
Quindi ci troviamo di fronte ad una fase intermedia, che è inutile sottolinearla, ed avrà ulteriori e tante modifiche. Allora ci sarà il Consigliere che sta all’opposizione e che non ha responsabilità di governo che dirà: “Ma perché è stato tolto lì - oppure - perché è stato finanziato di là invece di”.
Sono lavori in corso, ormai si dice working in progress. Siamo soddisfatti del lavoro fatto, anche noi ovviamente incalzeremo l'Assessorato, i servizi, i dirigenti, per fare nel migliore dei modi, se ci saranno proposte o indicazioni ulteriori e valide dall’opposizione non avremo nessuna difficoltà ad integrare i progetti - certo, quando si dicono cose che non sono compatibili con le risorse o con la spesa, sono auspici di tutti, ma poi sono solo chiacchiere in libertà - e li integreremo anche con le indicazioni che ci verranno non solo dal Governo, ma anche dagli istituti che presiedono al monitoraggio di questa cosa. Ho citato prima l’Università Bocconi, ma non è l’unico Istituto nazionale sia pubblico che privato, ma anche fondazioni che danno indicazioni e che ci aiutano in questo percorso.
Con questo spirito noi approviamo la relazione della Giunta e ovviamente ci apprestiamo a votare favorevolmente, parlo a nome del gruppo Fratelli d’Italia, ma la maggioranza è assolutamente coesa.
Dedico un minuto alla vicenda che ho trascurato, cioè che ci sia una verifica fra i partiti che fanno parte della maggioranza e delle istituzioni. Che siano i Comuni, che siano le Regioni, che sia lo stesso Governo nazionale è normale, succede sempre, poi alcune volte le verifiche danno luogo a cambiamenti, altre volte invece confermano gli equilibri che ci sono, quindi questa vicenda non è oggetto di alcun rilievo, tanto è vero che la Giunta ha lavorato, gli uffici hanno lavorato. La maggioranza ha continuato a lavorare nelle Commissioni come se nulla fosse perché la stabilità è proprio questo, la continuità delle cose che si fanno.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Poi il capogruppo ovviamente espliciterà le intenzioni.
Certo che questa è una risoluzione che vuol mettere una bandiera dove la bandiera ritengo che sia logico non mettere, mi viene da dire da parte di tutti, lo dico al presentatore della risoluzione.
Uso un’argomentazione rispondendo anche al Consigliere Marinangeli, qua nessuno, nella mozione e nel dibattito, ha voluto strumentalizzare la discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, nello stesso tempo nessuno ha mai chiesto di correre per presentarlo, perché sanno bene l'Assessore Brandoni e credo anche il Presidente Latini che l'oggetto di questa discussione era fare il punto della situazione e verificare la serietà del percorso.
Non c'è nessuna strumentalizzazione. Il Consigliere Putzu sa leggere e fa la differenza fra taglio e rimodulazione, ma nel documento presentato dalla Regione Marche, che lui evidentemente non ha letto e anche con sfregio appare distratto, c'è scritto: “eliminare dal finanziamento PNRR”.
Ora è chiaro che anche a Fermo ci sono le scuole, quindi sicuramente avrà il sinonimo tra eliminazione e taglio, che poi il taglio possa essere ripreso sta nelle cose.
Ad oggi formalmente c'è un taglio a fronte del quale non c'è l'indicazione di una fonte puntuale per poter rifinanziare, perché è vero quello che ha detto l’Assessore Brandoni, anch'io ho letto questo, ma se è vero, come sono portato a credere, che i finanziamenti ci sono perché non sono stati messi? Fateci capire perché non sono state indicate le fonti di finanziamento che avrebbero sostituito le risorse previste, se addirittura, lei dice, i finanziamenti, l’ha detto anche il Consigliere Cesetti, verranno garantiti senza soluzione di continuità. Quindi è evidente che non trascorrerà neanche un decimo di secondo e oggi già lo Stato sa dove andrà a finanziare i 16 miliardi che fin qui ha tagliato.
E’ chiaro questo ragionamento? E’ un atto di serietà rispetto a quello che ha detto il Presidente Acquaroli, quindi anche un minuto dopo, siccome ha detto …, ed io sono portato a credere, tanto che credo che per i finanziamenti - che in questo momento non ci sono più perché intere componenti vengono tagliate per quasi 9 miliardi, i componenti delle misure tagliati integralmente – se sono senza soluzione di continuità, il Governo Meloni sappia già, esattamente, dove andare ad attingere per le altre fonti, e allora perché non lo dice? Questa è una domanda.
Non è solo un taglio di risorse, il Consigliere Putzu ha detto che rimodulano, no, non rimodulano perché se per la sanità del territorio, che è la sanità in cui crediamo tutti e che dovrà essere una rivoluzione, nelle Marche delle 29 case della comunità ce ne saranno 19, non so come la chiamate voi, rimodulazione? Si, rimodulate da 29 a 19 e questo è un dato di fatto a cui il Consigliere Putzu nell'interesse della maggioranza non sa rispondere.
Guardate, non c'è una polemica, voi vi create un nemico, avete bisogno di una bandierina per dire: “Approviamo una risoluzione nella quale diciamo che continuiamo l’interlocuzione”, c’è bisogno di una risoluzione? E’ chiaro che la continuiamo. Noi lo diciamo evidentemente … Per esempio io mi sono concentrato sulla sanità e a me pare grave che, se è vero che esistono le risorse, noi andiamo a tagliare complessivamente sull'intero Paese circa 400 case della comunità, che sono il perno della futura sanità del territorio.
Ecco il ragionamento, polemico? Strumentale? A me non sembra. Tutti gli interventi della minoranza hanno cercato di sottolineare alcuni aspetti preoccupanti, è chiaro che è anche un motivo di strumento per voi. Ed il Consigliere Putzu che dice: “Siete ridicoli”, va bene, saremo ridicoli, ma lui probabilmente non sa leggere gli atti o forse non li ha mai letti. Poi se non li ha mai letti perché non sa leggere, non lo so.
Lo dico perché questo è il tema. Ecco perché dico che non entro in altri argomenti, poi ci saranno i miei colleghi che lo faranno bene.
E’ una risoluzione inutile, è una risoluzione che vi serve come bandierina, come è capitato in tanti altri atti, che purtroppo non riuscirete ad attuare.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Che la maggioranza presenti una mozione è come dire: “Effettivamente abbiamo sbagliato” e se ci fosse in questo momento un regolare processo di monitoraggio e di attuazione non sarebbe necessario ribadire. Tra l’altro ribadite l'aria fritta, perché a “proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal finanziamento dei fondi PNRR per garantire una completa riuscita del programma”, no, l’interlocuzione deve essere fatta con il Ministero e con il Governo affinché ci sia la copertura necessaria, non con gli interlocutori, che sono anche i Comuni.
Nelle premesse narrative invece c'è una frase che non corrisponde alla realtà, ovvero “sta verificando al suo interno e con le amministrazione titolari lo stato di avanzamento dei progetti con un focus su quelli soggetti a definanziamento per individuare soluzioni alternative”. I Comuni non sanno nulla, Assessore, non solo non sanno nulla, e ne ho sentiti numerosi, ma molti di loro hanno già finito di rendicontare, hanno finito e chiuso le progettazioni. Progetti che sono stati indicati dal suo Assessorato nella risposta alla Consigliera Bora e tra questi una percentuale, che io non so definire, ma che la invito a verificare, ha già chiuso i progetti.
Quindi questa interlocuzione con le amministrazioni titolari dello stato d'avanzamento non mi pare che ci sia, soprattutto non c'è un focus su quelli soggetti a potenziale definanziamento, chiamiamolo come volete, non voglio parlare di definanziamento, non mi interessa. Anzi, voglio sperare che si trovino le risorse, posto che tutti conosciamo le procedure degli HSC, sappiamo che c'è un parere obbligatorio del CIPE, sappiamo quali sono i tempi e sappiamo quali tipologie di progetti o interventi possono essere finanziati, quindi non credo che sarà semplice finanziarli con i fondi complementari, eccetera, la cui capienza è già stata in parte utilizzata.
E poi, non lo diciamo noi, Assessore, ma il suo Assessorato risponde con il protocollo n. 1213798 del 4 ottobre 2023 ed elenca nuove misure/componenti che il Governo propone di eliminare dal finanziamento del PNRR il cui valore complessivo è di 15,9 miliardi di euro. Non lo diciamo noi, non lo dice il PD, lo dite voi, poi dite anche quali sono le misure : la M2C4, l’abbiamo già detto, interventi per la resilienza e la valorizzazione dell'efficienza energetica dei Comuni, la rigenerazione urbana – abbiamo già che nel Comune Ascoli Piceno non ci saranno 16 milioni di euro d’intervento forse, non si sa, io mi auguro di sì – e le aree interne. Tutta la misura delle aree interne è probabilmente sottoposta a un definanziamento/modifica del finanziamento, poi i “condizionali” Assessore, c’è un condizionale che dice “vedremo, forse saranno coperti”.
Un altro problema è che mentre voi decidete, mentre voi aspettate che venga deciso dal Governo centrale con quali finanziamenti verranno coperti i progetti che hanno già in questo momento la gara d'appalto ultimata, c'è stata la scelta del contraente, devono iniziare i lavori, bisogna che, Assessore, per gli stati d'avanzamento e per le rendicontazioni degli stati d'avanzamento si sappia quale sia il canale di finanziamento. Lei mi dice il PNRR, bene, mi metto nei panni di un RUP, io inizio e consegno i lavori per un intervento di 950.000 euro ad Appignano del Tronto, faccio un esempio che è reale, inizio i lavori, primo stato d'avanzamento, ho il PNRR, quindi sto nella fase in cui ho ancora le risorse che non sono state, se del caso, stralciate, per il secondo stato d'avanzamento saranno ancora lì? Non saranno lì? Lei si immagini lo stato di insicurezza che possono avere i RUP, soprattutto quando leggono oppure quando vedono questo elenco nel quale ci sono decine di progetti che sono già stati ultimati con altre risorse - mi auguro di sbagliare - che non sono del PNRR, ma altri fondi ministeriali.
Io farei chiarezza rispetto a queste cose, oltre alla preoccupazione per la possibilità che vengano stornate le risorse per le Marche, i 450 milioni e poi gli 80, dovrebbe controllare dove li prendiamo, cioè rispetto a quali progetti mettiamo gli 80 milioni di Spinetoli, lì stanno già aprendo le bottiglie perché una cifra così non l’hanno vista mai nella loro vita, e come si possono rassicurare i Comuni, soprattutto i tecnici comunali e i RUP per lo stato d'avanzamento dei progetti dei quali sono già stati assegnati i lavori. Questo è un problema molto serio, Assessore, quindi tutte le responsabilità … e onestamente una mozione che viene dalla maggioranza nella quale si dice di fare quello che già si dovrebbe fare, proseguire nell’interlocuzione … Credo che il Presidente sia già impegnato in questo, diciamo che è il minimo sindacale, non c'è bisogno che la sua maggioranza sottolinei la necessità che continui a proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal PNRR. Diciamo che mi pare pleonastica, a mio avviso, poi deciderà il capogruppo.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io sto ai fatti, abbiamo per certo un taglio di 15,9 miliardi da parte del Governo, è una certezza, con questo taglio avremmo definanziati 1.537 progetti sul nostro territorio per 453 milioni, queste sono le uniche certezze che ad oggi abbiamo, il resto sono tutte supposizioni.
Quindi, sinceramente credo che la campagna elettorale nella Regione Marche sia finita. Non sono per niente d'accordo con quella che è la linea del nazionale, trovo molte lacune in quanto state facendo voi e non mi posso ritenere soddisfatta dalla sua relazione, i motivi li ho detti anche prima. Aspetto di avere la risposta all'interrogazione su che fine faranno le 29 case di comunità, le 15 COT e i 9 ospedali di comunità, ma su questo ci arriviamo tra un po'. Quindi, partendo da queste certezze non riesco a votare favorevolmente la risoluzione del centro-destra, per cui non intervengo poi, ma annuncio subito che voterò contro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anch’io voterò contro questa risoluzione perché da una parte fa propria la risposta che l’Ufficio è stato costretto ad inviare alla Consigliera Bora, per rassicurare, io la interpreto in questo modo, tutti i soggetti attuatori circa la garanzia della copertura dei progetti che sono in corso.
Quindi, ripeto, non fa altro che ricopiare quando si dice in questa risposta, che poi sono le dichiarazioni rese dall'Assessore in Aula, mentre non c'è alcuna indicazione su quello che dovrebbe fare la Giunta, e deve fare molto. Ripeto, la Giunta si è macchiata di colpevoli ritardi.
Che significa proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal finanziamento dei fondi del PNRR? Non lo so, che significa? E’ molto generico. Perché, ad esempio, non c'è un'indicazione precisa che dia seguito al dibattito che c'è stato circa 2 anni fa, se non sbaglio, sul PNRR, sul quale venne approvata una risoluzione all'unanimità in cui si impegnava il Presidente e la Giunta regionale ad implementare addirittura le case di comunità e gli ospedali di comunità fino al raggiungimento delle soglie di una casa di comunità ogni 20.000 abitanti e di un ospedale di comunità ogni 50.000.
Questa era la risoluzione - poi c’era il tema del Balduzzi, DM 70 - approvata all'unanimità il 24 febbraio 2022, quindi sono esattamente 20 mesi dall'approvazione di quest'atto, tanto è vero che, come la Consigliera Ruggeri aspetta la risposta, aspetto una mia risposta all’interrogazione 938 del 21 settembre 2023 in cui chiedevo qual era lo stato dell'arte delle procedure dei progetti e delle gare con riferimento alle case di comunità, agli ospedali di comunità, ai centri operativi territoriali. Dopo che, come ho detto poc'anzi, l'Assessore Saltamartini, rispondendo sempre ad una mia precedente interrogazione, segno evidente che noi troppe volte ci siamo stati su questo punto, tutti quanti, nella seduta del 16 maggio, sono passati anche qui 5 mesi e mezzo, diceva sostanzialmente che c’era stato un anticipo del …% sugli investimenti e comunque che c'erano questi ritardi intollerabili.
Vorrei ricordare che per quanto riguarda le case di comunità e gli ospedali di comunità (29 case di comunità e 9 ospedali di comunità) previsti nella Regione Marche la scadenza, il traguardo finale risulta essere 31 dicembre 2026 e mi pare che qui si sia molto in ritardo, in più c'è un'interlocuzione in atto e di sicuro verranno tagliati, mentre per quanto riguarda i COT si sta andando avanti abbastanza celermente. Certo lì è più facile, le strutture ci sono, non ci vuole molto a farle, ci mancherebbe altro. Su questo non c'è un cenno.
Noi parliamo del PNRR oggi, dove i tagli finora riguardano 1500 progetti, non riguardano la Regione Marche per quello che ho capito, perché come soggetto attuatore è interessata alla missione 6 sanità, in cui nella cabina di regia c’è un’interlocuzione in atto dato che di sicuro qualcosa dovrà essere tagliato, anche se finanziato con altre risorse, anche questo magari, ex articolo 20, lo prendiamo per buono.
Una risoluzione all’esito di un dibattito approfondito, di cui il Partito Democratico rivendica il merito di aver procurato nel colpevole silenzio della Giunta, provocato e procurato anche per rassicurare i soggetti attuatori circa la possibilità di andare avanti, perché il problema principale del PNRR, lo diceva, mi pare, il Presidente della Regione Campania, è proprio la burocrazia imperante, su cui, tra l'altro, non mi pare che il Governo Meloni abbia messo in campo le necessarie iniziative.
Non si fa cenno in questa risoluzione a quello che deve essere l'impegno per la Giunta in qualità di soggetto attuatore sulla missione 6 sanità, che riguarda case di comunità, ospedali di comunità, COT, che sono strutture sanitarie e socio sanitarie sul territorio regionale, che tra l'altro sono il fulcro centrale del Piano socio-sanitario regionale, che abbiamo approvato prima dell’estate. Ma vi rendete conto? E’ lì il perno, tanto è vero che questa difficoltà determina, ad esempio, nella Regione Lazio dei ritardi nelle case di comunità e per risolvere il problema di dove mettere i pazienti, a causa degli ospedali sovraffollati, si è appena concluso un accordo con i privati accreditati. Anziché metterli negli ospedali di comunità, che non possono fare le cure intermedie, hanno fatto un accordo con i privati, quello che si farà nella regione Marche perché non si possono mettere a Montegiorgio, a Sant’Elpidio dove ci sono le cure intermedie, si metteranno nella struttura di Piano di Rapagnano dei privati, e questo non è possibile. Ci torneremo sopra.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Intervengo dopo tre ore di dibattito che mi è sembrato quasi surreale, almeno per quanto riguarda segnatamente la questione del PNRR sanità missione 6.
Innanzitutto c’è da tener conto che i dati sul PNRR vengono trasmessi e sono registrati in un sistema che si chiama ReGIS, ogni mese sono controllati, e c'è un ulteriore controllo da parte degli organi di controllo. Verificheremo che cosa succederà.
Smentisco nel modo più categorico possibile che ci saranno dei tagli alle COT, agli ospedali di comunità o alle case di comunità, lo smentisco in modo categorico.
I 9 ospedali di comunità sono tutti finanziati con fondi integrativi previsti dal Ministero e, lo vedremo nell’assestamento, con fondi regionali. Quindi, confermo in modo assoluto e categorico che interverremo sugli ospedali di comunità di Mombaroccio, Cagli, Jesi, Loreto, Chiaravalle, Corridonia, Treia, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto.
Per quanto riguarda le 29 case di comunità, lo ripeto, le 29 case di comunità, procedono tutte alacremente e non è vero che ci sono ritardi, si sta procedendo e per tutte sono coperti i finanziamenti, anche quelli derivanti dall'inflazione, dai costi aggiuntivi dei materiali.
Il Governo ha incrementato, con il fondo opere indistinte, tutta una serie di interventi anche per cifre piuttosto consistenti e l'intervento aggiuntivo lo farà la Regione Marche. Quindi confermo e mi assumo la responsabilità a nome della Giunta, in modo categorico, che noi faremo tutte le COT, le 29 case di comunità e i 9 ospedali di comunità. Non si può venire in questa Aula come è successo stamattina, come con il fondo premiale, e dire che non è vero, che diciamo bugie …
Consigliere Carancini, le bugie le dice lei, sono tre anni che viene qui a raccontare barzellette, sono tre anni che viene qui a raccontare le sue elucubrazioni, questi sono fatti, noi saremo giudicati per quello che faremo e naturalmente io mi assumo la piena e totale responsabilità di quello che affermo.
Ripeto, c'è il Governo che ci controlla, la Corte dei Conti e gli organi di controllo, noi faremo tutti gli interventi previsti.
Ringrazio i colleghi di Giunta ed il Presidente Acquaroli per aver contribuito, laddove le finanze pubbliche non lo consentivano, con i fondi della Regione Marche.
Chi vivrà vedrà e vedremo chi avrà detto bugie e chi avrà detto la verità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Purtroppo non posso rispondere a tutti i quesiti che mi sono stati posti. Ho preso nota di tutte le domande che mi sono state fatte, ma purtroppo ho l’obbligo di concludere.
Voglio ricordare che i fondi Fsc 2021/2027 sono stati già ripartiti per le quote regionali ed alle Marche sono stati assegnati 293 milioni, invece non sono stati ripartiti ancora i 30 miliardi del FC nazionale, con questo non voglio dire che dei 30 miliardi di euro prenderemo i …, l’ho dato come notizia generale.
Se vogliamo dire definanziati, cancellati oppure eliminati, ma i fondi del PNRR non verranno definanziati, si troveranno altre risorse, questo vale per quelli che non hanno iniziato e, come ho detto prima, quelli che non hanno iniziato quando arriveranno i fondi avranno spostata la data, che non sarà più dicembre 2026, ma sarà spostata in avanti, dato che verranno dati così.
Invece per quelli che hanno iniziato, il problema che ha posto la Consigliera Casini per Appignano del Tronto ed altri, i Comuni stanno già rendicontando sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
PRESIDENTE. Terminata la discussione. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Come hanno anticipato il Consigliere Cesetti e la Consigliera Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, il voto del gruppo del Partito Democratico sarà contrario. Paradossalmente, se non ci fossimo fidati, l’avremmo dovuto presentare noi per impegnarvi, invece siete voi che impegnate il vostro Governo ad interloquire. Ci mancherebbe altro!
Poi il tema che è stato proposto come elemento da tutti; COT, ospedali di comunità e case di comunità, il dato che emerge dall'accesso agli atti, e che voi riportate, è che verranno decurtati, non ci sono.
Ha ragione la Consigliera Ruggeri, il dato politico è che sono cancellate dal vostro Governo.
Mi fa piacere che l'Assessore convintamente dica: “Noi andremo avanti”, ma andrete avanti non con quelle risorse, ma con le risorse nostre, vi sembra una cosa normale? Lo dico ai cittadini, agli operatori che ci sentono, c’erano risorse destinate alla sanità, le tolgono e ce le dobbiamo rimettere noi che non le abbiamo, nemmeno per i medici. L’Assessore si scalda pure. Ha ragione il Consigliere Ciccioli quando dice che in Spagna le risorse del PNRR previste per la sanità sono il 12%, noi solo il 6%.
E allora voi per contribuire su quel trend invece che spostare risorse e metterle sulla sanità, le togliete e le fate mettere ai marchigiani. Poi andremo insieme a controllare la tempistica perché su questo non sono per niente rassicurato.
Permettetemi, siccome non l’ha toccato nessuno, mi preoccupa molto la Orte-Falconara che è sparita completamente da questo dibattito. Forse non si tratta di pensar male, ma il 2025, anzi il 2026 arriva per tutti, ma prima del 2025 se non ci sono i binari sarà più facile argomentare, quindi voto fortemente convinto e contrario del nostro gruppo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Non entro nel merito anche perché ho già parlato, però le notizie sono notizie, non sono informazioni, è stata una decisione del Consiglio dei Ministri di lunedì perché per tutti i tronchi che non saranno realizzabili entro quella data non solo l’Europa non ci dà più soldi, ma pagheremo anche una sanzione. Le Ferrovie dello Stato non sono in grado di farla, quindi ovviamente l’hanno tolta.
Noi parliamo di finanziamento del PNRR, lo Stato italiano poi fa quello che gli pare con i soldi suoi, ma con quelli che arrivano dall’Europa se non si realizzano le opere si paga anche la sanzione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Intervengo solo sulla Orte-Falconara.
Per quello che riguarda i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la Orte-Falconara non è stato tolto un euro.
La mia dichiarazione è questa: per quanto riguarda il Piano nazionale di ripresa e resilienza non è stato tolto un euro.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione il cui dispositivo recita: “Impegna il Presidente della Giunta e tutto l'esecutivo a proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal finanziamento dei fondi PNRR per garantire una completa riuscita del programma illustrato nella relazione di Giunta”, la pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Adesso propongo che il punto 3, che riguarda due interrogazioni e due mozioni sul PNRR sia rinviato alla prossima seduta come punto unitario.
Al prossimo Consiglio le mettiamo dopo l'assestamento, le facciamo insieme così non disgiungiamo le mozioni dalle interrogazioni e proseguiamo il dibattito dopo l’assestamento.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:05
La seduta inizia alle ore 11:05
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 125 del 17 ottobre 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 124 del 3 ottobre 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Sull’ordine dei lavori
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Ci tengo a fare questa mozione d’ordine ad inizio seduta perché vorrei fare presente che a noi Consiglieri, purtroppo, è arrivata la relazione sull’aggiornamento del PNRR ieri pomeriggio alle 17:00 e anche se la maggioranza ha deciso comunque di fare la discussione quest’oggi, vorrei fare presente che per l’opposizione è stato molto complesso studiarsi più di 50 pagine, fare il confronto con quelle arrivate due settimane fa ed arrivare con cognizione di causa su quello che è il caso di dire oggi, durante la discussione sulla comunicazione dell’Assessore.
Vorrei fare anche presente che per Regolamento occorre inviare qualsiasi tipo di documento 24 ore prima dell’Aula, compresi gli emendamenti, per intenderci, e questa volta non è successo, mettendoci in grossa difficoltà.
Ci tengo a ringraziare anche gli assistenti che questa notte e questa mattina si sono fatti tutto questo lavoro, però sinceramente gradirei che questa istituzione avesse delle regole un po’ più chiare, un modus operandi migliore perché non siamo in una riunione di condominio, ma in un’Assemblea legislativa, quindi questo modo di lavorare non va bene, soprattutto non è tutelante dell’azione delle opposizioni.
Per questo sia io che il capogruppo del partito Democratico alla Conferenza dei Presidenti di gruppo abbiamo votato a favore della proposta di rinvio della discussione. Grazie.
PRESIDENTE Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Mi associo alla mozione d’ordine e non aggiungo nulla alla questione posta dalla Consigliera Ruggeri.
Presidente, mi dispiace che non ci sia il Presidente Acquaroli, penso che quest’Aula debba riacquistare un minimo di dignità istituzionale, non è possibile che dopo 15 giorni di crisi di governo regionale, l’Assemblea apprenda dalla stampa che il Presidente ha chiuso ogni sorta di rimpasto e si va avanti come se nulla fosse, tutto bene, madama la marchesa. Invece questo non è vero.
La crisi è stata aperta dalla Lega con la richiesta di cambiare tre Assessori, guardo l’Assessore Saltamartini, venuta dalla Segretaria della Lega regionale, che qualche mese fa era sugli scranni al posto dell’Assessore Biondi.
La dimostrazione plastica non solo delle divisioni che ci sono all’interno della maggioranza, che sono rimaste latenti e dico anche celate almeno all’esterno in maniera abbastanza strutturata, ma del fallimento della politica portata avanti in questi tre anni dal Governo Acquaroli. Fallimento che principalmente, ahimè …, e non è un caso che la crisi sia arrivata dopo che abbiamo votato il Piano socio-sanitario farcito del nulla. Ecco che sono esplose tutte le contraddizioni che hanno portato a questo momento, quelle che riguardano lo sviluppo economico, poi lo vedremo con il PNRR, se solo penso che non sia rispettata la Orte-Falconara, solo per citarne una, ma è sufficiente per tutto il resto.
Quindi, dico che è obbligatorio un passaggio istituzionale, che venga a riferire in Aula se gli Assessori che abbiamo davanti sono ancora dei nostri interlocutori oppure ci dobbiamo girare su altri banchi per trovare le risposte che le imprese e le famiglie aspettano.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Mi rivolgo alla Consigliera Ruggeri, la dimostrazione che il Piano nazionale di ripresa e resilienza è in continua evoluzione ... Le voglio assicurare Consigliera che il documento che vi abbiamo mandato ieri all’ora di pranzo …, lei dice alle 17:00, adesso lo verificherò, comunque il documento che vi è stato mandato ieri non è altro che una specifica di quanto vi avevo già mandato l’altra volta, non ci sono …
(interventi fuori microfono)
Goffredo BRANDONI. Non è vero, prima erano dei numeri, poi li abbiamo trasformati in percentuali e quando esporrò le slide che mostrerò all’Aula, verificherà che al posto dei numeri abbiamo messo le percentuali perché i numeri erano freddi.
Se rimandiamo il Consiglio dedicato al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ci ritroveremo di nuovo ad illustrare un nuovo documento con delle variazioni perché il Piano nazionale di ripresa e resilienza è in continua evoluzione.
Prima si parlava di 1.510 progetti, poi di 1.526, oggi di 1.537, c’è un’evoluzione e non ritengo che ci siano cambiamenti sostanziali nel documento che vi ho inviato ieri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Ritorno su quanto abbiamo detto ai capigruppo, che quella dell’Assessore Brandoni è una comunicazione, non è un atto amministrativo, né una proposta di legge, è una comunicazione che correttamente i componenti dell’opposizione hanno chiesto alla Giunta e che attraverso l’Assessore competente si esprime. E’ una sorta di informativa, sulla quale non sono ovviamente ammessi emendamenti, modifiche. E’ lo stato dell’arte.
Si può concludere con un ordine del giorno, dico subito a nome della maggioranza che noi abbiamo predisposto un documento, che ovviamente nell’ambito del dibattito potrà essere modificato, che approva il percorso che stiamo facendo.
Vorrei però ricordare all’Aula che, come è noto, le indicazioni le dà l’Unione europea, i Governi nazionali devono recepirle, sono tenuti a recepirle pena il non finanziamento dei progetti, addirittura sanzioni se non si eseguono i progetti nei tempi stabiliti dall’Unione europea.
Siamo in un percorso piuttosto rigido in cui le Regioni hanno solo il compito di gestione e per i progetti ci sono vari soggetti attuatori, quindi diventa anche più complicata la cosa.
Si tratta di un dibattito sullo stato dell’arte e sui contenuti che vengono continuamente modificati.
Il Governo, proprio nel Consiglio dei Ministri di ieri, ha fatto ulteriori modifiche e sicuramente ce ne saranno altre in futuro, quindi noi entriamo nel merito della gestione. La conduzione della gestione, la sorveglianza e tutti gli altri aspetti sono della Regione. Questo è.
Crediamo che il dibattito sia maturo, era stato richiesto inizialmente dal Partito Democratico ed è stato rinviato più volte, l’accoglimento della richiesta è più che ovvia, quindi, secondo me, possiamo andare avanti tranquillamente.
Comunque le conclusioni di oggi non saranno le finali, questo deve essere nella testa di tutti, non è che quello che oggi viene detto sarà definitivo, ci saranno ulteriori indicazioni che verranno sia dall’Unione europea che dal Governo nazionale.
Interrogazione n. 950 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Risoluzione problema spazi Liceo “Giacomo Leopardi” di Recanati (MC)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 950 – a risposta immediata – dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. In relazione all’interrogazione presentata, si significa che la Regione Marche non ha competenza in riferimento alla questione oggetto di interrogazione, ad ogni buon conto al fine di poter fornire una risposta ai Consiglieri interroganti, gli uffici hanno assunto informazioni presso il Comune di Recanati, risultato proprietario di Palazzo Venieri, immobile sede degli indirizzi classico e scienze umane del Liceo Giacomo Leopardi di Recanati e presso l’Ufficio scolastico regionale delle Marche.
Il Comune di Recanati ha fornito l’attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio presentato in data 18 settembre 2023 al competente Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata.
Tale attestazione rileva l’assenza di variazioni delle condizioni di sicurezza antincendio rispetto a quanto indicato nel certificato di prevenzione incendi, rilasciato dal medesimo Comando dei Vigili del Fuoco in data 14 maggio 2019 che stabilisce per Palazzo Venieri, una presenza massima di 570 persone.
Per quanto di propria competenza, l’Ufficio scolastico regionale delle Marche, ha comunicato i dati relativi agli alunni ospitati presso il plesso di Palazzo Venieri negli ultimi tre anni scolastici: 641 alunni iscritti e frequentanti nell’anno scolastico 2021/2022, 663 alunni iscritti e frequentanti nell’anno scolastico 2022/2023, 675 alunni iscritti e frequentanti nell’anno scolastico in corso, 2023/2024.
Si segnala che la circolare n. 33071 del 30 novembre 2022 del Ministero dell’istruzione del merito al punto 3) dal titolo “Iscrizioni in eccedenza” dispone “è compito del Dirigente scolastico individuare il numero massimo di iscrizioni accoglibili in ragione delle risorse di organico nonché del numero e della capienza delle aule e degli spazi disponibili. Pertanto prima dell’acquisizione delle iscrizioni, nell’ipotesi di richieste in eccedenza, la scuola definisce i criteri di precedenza dell’ammissione mediante delibera di Consiglio di Istituto.
Per quanto invece concerne la materia dell’edilizia scolastica per la quale fino al 2020 la Regione ricopriva un ruolo fattivo di pianificazione, attraverso il regime ordinario della programmazione triennale che il Governo Draghi ha sostituito con le linee di finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in massima parte gestite direttamente dal Ministero dell’istruzione, sentiti gli uffici regionali, si significa che non risultano presentate richieste di finanziamento per interventi riguardanti il Liceo Giacomo Leopardi, né nell’ambito della programmazione triennale dell’edilizia scolastica, né con riferimento alla linea di finanziamento PNRR missione 4 componente 1 “Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione dagli asili nido alle università, investimento 3.3 piano di messa in sicurezza e riqualificazione”.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore, dire che sono rimasto deluso è davvero … Certamente sappiamo perfettamente quali sono le competenze della Regione e quelle della Provincia.
E’ un accorato appello quello che era stato fatto nell’interrogazione. A Recanati sulla pelle di studenti, famiglie e della stessa istituzione scolastica si sta consumando una delle questioni più antipatiche e anche dannose per quella città e per quel sistema.
E’ successo praticamente questo, l’istituto Leopardi, uno dei più prestigiosi a livello provinciale ed anche regionale, ha avuto un aumento esponenziale di studenti, a fronte di questo il Presidente della Provincia, nonostante sapesse da gennaio 2023 la situazione, tenta di ostacolare una soluzione che vada a beneficio del sistema scolastico e delle famiglie, intendendo spostare quell'istituto da un punto centrale ad una zona periferica, creando una serie di problemi.
C'è stato un attacco del Presidente della Provincia all'istituzione scolastica, addirittura ai dirigenti, è riuscito a mettersi contro le famiglie, i docenti e la città.
Quello che chiediamo a lei è di essere quasi trasparente - come se vivessimo in una bolla – e di farsi carico di un interesse per la soluzione dei problemi. Questo è quello che le chiedono tutti quanti.
PRESIDENTE. Prima di passare al punto 2 dobbiamo inserire un punto aggiuntivo, la mozione n. 407 al punto 2 bis.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Intervengo a favore. C’è stato un episodio antipatico, per fortuna non grave, ma molto antipatico, è successo al capogruppo del PD, poteva succedere a me, poteva succedere ad un altro, credo che sia giusto esprimere solidarietà personale al Presidente del gruppo Mangialardi, ovviamente senza utilizzare toni di strumentalizzazione e altro.
Ritengo che pur nella distanza politica, ideologica, il rispetto, che ho sempre avuto nei confronti del Consigliere Mangialardi e che lui ha sempre avuto nei miei confronti, così con tutti gli altri Consiglieri, sia un atto dovuto. Questo è quello che dobbiamo ribadire in questo Consiglio, quindi sono favorevole.
PRESIDENTE. Se non ci sono interventi contro, inseriamo il punto 2 bis al termine delle interrogazioni.
Iscrizione della mozione n. 407. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)
Interrogazione n. 914
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Costi sostenuti dalla Regione Marche per la realizzazione dell’iniziativa ‘La notte più Rosa’ – 21/26 agosto 2023 – Porto Sant’Elpidio”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 914 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. L'Atim ha conferito, con decreto n. 121 del 25 agosto 2023, l'incarico all’Associazione Futura, con sede legale in Via G. Solari 27 - Loreto (AN), per l'acquisizione di servizi per attività di promozione territoriale nell'ambito dell'evento "La Notte più Rosa della Riviera Marchigiana" di Porto Sant'Elpidio, che si è svolta il 26 agosto 2023.
L'incarico è stato affidato con procedura negoziata senza pubblicazione del bando, ai sensi dell'articolo 76, comma 2, lettera a), punto 3) del D.Lgs. 36/2023 e nel rispetto di quanto stabilito dalla programmazione dell'Agenzia, di cui all’integrazione approvata con decreto dirigenziale n. 44 dell’11 maggio 2023, di recepimento delle disposizioni della Giunta di cui alla delibera di Giunta regionale n. 605 del 8 maggio 2023.
Per la resa dei servizi affidati, si è proceduto con avvio d'urgenza, sottoscritto il 25 agosto 2023.
Per l'affidamento di che trattasi è stato assunto, con il succitato decreto n. 12/2023, un impegno di 50.000 euro + IVA, per complessivi 61.000 euro.
I servizi di promozione acquisiti in occasione de "La Notte più rosa della Riviera marchigiana" di Porto Sant'Elpidio, che si è svolta il 26 agosto 2023 sono, nel dettaglio:
• qualifica di Main Sponsor dell'evento;
• presenza logo Regione Marche su pieghevole con programma evento "La Notte + Rosa" della Riviera marchigiana;
• spazio su Ledwall a rotazione con altri Main Sponsor;
• spazio pubblicitario su quotidiani: Resto del Carlino/Corriere Adriatico/La Repubblica;
• spazio pubblicitario su guida interattiva evento "La Notte + Rosa della Riviera marchigiana";
• spazio pubblicitario su pannelli informativi con programma evento;
• spazio pubblicitario su Vera Tv, Radio Subasio, Radio Arancia Network;
• spazio banner su testate on line quali: La Provincia di Fermo, Cronache Fermane, eccetera.
Si pone in particolare evidenza come la scelta delle sopra suindicate testate giornalistiche e radio private è finalizzata alla diffusione della promozione sul territorio nazionale.
Allo stato attuale risulta che i servizi sono stati regolarmente resi, ma non risulta pervenuta formalmente la relazione finale né la fattura dei servizi resi, quindi l'Atim non ha proceduto ancora alla relativa liquidazione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Innanzitutto vorrei sottolineare la natura tecnica di questa interrogazione, che non vuole entrare nel merito dell'iniziativa realizzata a Porto Sant'Elpidio, tra l'altro ottimamente riuscita.
E’ assolutamente positivo che la Regione Marche abbia sostenuto un’iniziativa come quella e riteniamo che sia assolutamente da replicare anche in altre realtà, proprio per questo molti amministratori dei Comuni limitrofi mi hanno chiesto di conoscere i meccanismi di finanziamento di iniziative come queste, quindi l'intenzione dell'atto era quella di fare chiarezza sulle modalità con cui sono state utilizzate le risorse regionali, che sono appunto risorse pubbliche.
La legge 241/90, ovvero la legge sul procedimento amministrativo, stabilisce che la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari è subordinata alla pre-determinazione da parte delle amministrazioni precedenti dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi, subordinate alla pre-determinazione. L’impegno di spesa serve, infatti lei ha detto che non c’è ancora la liquidazione, ma in realtà non c’era nemmeno l’impegno di spesa quando questa iniziativa è stata fatta, e ciò a nostro avviso è un errore anche perché, come ho detto prima, si tratta di risorse pubbliche che vengono spese e devono essere gestite in modo onesto e trasparente, così come trasparenti dovrebbero essere i criteri che vengono utilizzati per l’allocazione delle stesse. Possibilmente questi criteri dovrebbero essere conosciuti prima dell’erogazione delle risorse.
Discorso a parte, poi, sono le perplessità sull’attività svolta da Atim e dal suo Direttore, la mia convinzione è che si tratti di una scatola vuota in cui sono state preparate comode poltrone per volti noti o meno noti, che non tarderanno ad arrivare.
Lo scandalo di una struttura composta da tre dipendenti e guidata da un Direttore profumatamente pagato con i soldi dei contribuenti marchigiani, dove di trasparente c'è veramente poco.
In tema di poltrone da assegnare, beh, direi che lo spettacolo a cui stiamo assistendo ormai da due settimane, l’ha ricordato il nostro capogruppo, spiega molte cose.
Quindi, in conclusione, non posso che dirmi anche questa volta insoddisfatta della sua risposta, Assessore. Grazie.
Interrogazione n. 917
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Interventi per fronteggiare le gravi difficoltà del settore dell’elettrodomestico del distretto fabrianese”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 917 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Da diversi anni il settore dell'elettrodomestico è in difficoltà e questo fenomeno ha particolarmente colpito, come ampiamente noto, l’area del fabrianese in molte sue aziende leader e nell'indotto.
Anche le multinazionali, che si sono insediate più di recente rilevando le aziende persistenti, generano preoccupazioni e incertezza come evidenziato nell'interrogazione stessa.
L’area è stata da tempo classificata come area di crisi complessa ed è stata oggetto di un accordo di programma che ha visto interventi finanziati a livello centrale e regionale.
A seguito di una richiesto della Regione del 20 luglio 2022 è stata concordata con il Ministero dello sviluppo economico una proroga dell'accordo di programma per dare modo al Ministero stesso di emanare un'ulteriore avviso, stante le disponibilità di risorse residue sul budget della legge 181 per l'area, a seguito dell'istruttoria e degli esiti dei progetti a valere sul primo bando.
L'atto integrativo di proroga è stato approvato dalla Regione con la delibera n. 840 del 4 luglio 2022 a seguire è stato siglato l'atto integrativo e poi il Ministero ha emanato il nuovo avviso, risulta una sola ma rilevante domanda di investimento presentata nell'area ad opera di una multinazionale straniera con un impatto superiore ai 100 posti di lavoro. Le risorse regionali sono state invece quasi integralmente utilizzate.
La Regione inoltre ha attivato nel 2022 un bando per la promozione degli investimenti, che prevede aiuti maggiorati nelle aree di crisi ed ha potuto sfruttare un'ulteriore maggiorazione grazie al temporary framework articolo 3.13 maggiorazione del 15% per tutte le imprese.
Nell’area di crisi sono state presentate ed approvate alcune proposte ricadenti però principalmente nella parte jesina dell'area di crisi, parallelamente vi è stata l'opportunità del PNRR sisma che ha finanziato accordi di sviluppo sopra i 20 milioni di euro, semplificati sotto i 20 milioni e poi progetti minori fino a 2,5 milioni di euro, sono stati approvati o sono in attesa di uno scorrimento previsto alcuni progetti anche dell’area fabrianese in quanto rientrante nell'area colpita dal sisma.
Tra questi è stato finanziato e sostenuto anche dall'endorsment della Regione Marche un progetto molto importante di reshoring di circa 100 milioni di euro da parte dell’Ariston Termo che riporta in Italia, soprattutto nelle Marche nella zona fabrianese, rilevanti investimenti produttivi legati al comparto termo-idraulico.
Quindi molte opportunità ci sono state e sono state sfruttate, è vero che, nonostante la tradizione e la presenza di competenze e imprese operanti nell'ambito elettrodomestico, in comparti molto più specialistici (caldaie, condizionatori, cappe aspiranti) vi è una certa difficoltà ad attirare scelte localizzative nell’area fabrianese da parte dei gruppi industriali italiani ed esteri, probabilmente per fattori localizzativi.
E’ rilevante ricordare a questo proposito, che si sta operando per la sistemazione e l’efficientamento dei collegamenti stradali in questa parte del territorio regionale in particolare della Statale 76.
Sicuramente saranno avviate interlocuzioni con i Mimit per un rifinanziamento dell'accordo di programma per l’area di crisi complessa in modo da poter avere risorse dedicate a questa parte del territorio marchigiano,
Inoltre, in prospettiva, è importante lavorare anche sulla promozione di processi di innovazione tecnologica e diversificazione settoriale dell’area in modo da evitare l'esposizione delle dinamiche di un unico settore produttivo.
Le gravi difficoltà del settore elettrodomestico del fabrianese sono state infatti ampiamente considerate nel principale documento di programmazione regionale degli interventi di ricerca e innovazione per il periodo di programmazione 2021/2027. Mi riferisco alla strategia di specializzazione intelligente approvata a gennaio 2022 che guiderà gli investimenti in ricerca e innovazione finanziaria con le Regioni provenienti dai fondi strutturali Por Marche Fesr 2021/2027.
I finanziamenti messi in campo per il corrente periodo di programmazione ammontano complessivamente a circa 366 milioni di euro e dovranno essere focalizzati su 7 specializzazioni industriali indicate dalla strategia, due delle quali “sistema casa e arredo ambienti di vita e meccanica engineering”, possono offrire grande opportunità per il settore dell’elettrodomestico per il territorio del fabrianese.
Una delle principali sfide da affrontare per dare una risposta alla crisi del settore degli elettrodomestici è relativa alla necessità di qualificazione innovativa per diversificazione produttiva delle filiere regionali, bisogna aprire nuove prospettive di mercato attraverso un maggiore contenuto innovativo delle produzioni esistenti, ma anche stimolare lo sviluppo di nuovi prodotti attraverso il risultato e la ricerca/sviluppo e l'attrazione di nuovi investimenti.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Ricevo con piacere la risposta da parte dell’Assessore per poter verificare altri aspetti che nella risposta orale non sono stati trattati.
E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad un distretto ampio ed importante per la nostra regione in cui operano 60 aziende che danno lavoro ad oltre 4000 persone. E’ altrettanto evidente che, l’ho detto nell’interrogazione, molte imprese stanno affrontando forti difficoltà con ripercussioni, ovviamente, sull’occupazione e sull'economia locale. Stanno, altresì, subendo le maggiori oscillazioni congiunturali e anche una riduzione significativa degli ordini. La prolungata utilizzazione della cassa integrazione ordinaria ormai è diventata una realtà preoccupante per quei territori.
E’ evidente la ripercussione che possiamo vedere nelle piccole imprese dell’indotto: sono state attivate ferie continuative, non sono stati rinnovati i contratti a termine, ci sono state chiusure collettive prolungate nell’estate, c’è anche un progressivo depauperamento del territorio che preoccupa perché può avere gravi impatti occupazionali.
In questi mesi, tra l’altro non mi sembra di aver ascoltato questo nella risposta dell’Assessore, c’è una forte preoccupazione e incertezza sul futuro dei 1.000 lavoratori della Whirlpool e dei 200 della Electrolux del sito di Cerreto d’Esi.
I sindacati e le categorie dei metalmeccanici Fiom-Fim e Uilm hanno chiesto più volte risposte immediate alla Regione ed al Governo centrale.
Rispetto alla sua risposta, Assessore, ha elencato una serie di interventi tutti positivi, ma evidentemente non sufficienti, dalla promozione degli investimenti, alla proroga dell’accordo di programma, alla programmazione europea.
Sul piano nazionale la sua risposta è carente, spero di ritrovarla poi nella nota scritta. Vanno bene le interlocuzioni con i Ministeri, ma non bastano, serve una forte sollecitazione. In passato specifici interventi e specifiche misure di politica industriale sono stati decisi e presi per questo territorio e credo che sia il tempo di prenderne ancora, altrimenti si rischia una crisi che può avere impatti pesanti sia dal punto di vista occupazionale che economico. Grazie.
Interrogazione n. 866
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Biancani
“Stato di avanzamento dei lavori per la Banda Ultra Larga nella provincia di Pesaro-Urbino”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 866 dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Biancani. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Una premessa per chiarire di cosa si occupa il Piano Bul.
Il Piano Bul è lo sviluppo della rete, poi c’è la parte della vendita, della commercializzazione, alla quale provvedono gli operatori privati. Questo è fondamentale perché spesso si chiede quando verranno attivate le reti.
Il Piano Bul si occupa dello sviluppo della rete, poi c’è la parte della commercializzazione, che è un rapporto tra privati e utenti locali. Questo è fondamentale dirlo in premessa perché vedo che c’è sempre un po’ di confusione da questo punto di vista.
Rispondo alla prima domanda. Ad oggi, secondo i dati in nostro possesso per la provincia di Pesaro-Urbino, risultano 18 i Comuni cha hanno il fine lavori della rete secondaria in fibra. Secondo le previsioni del Concessionario OpenFiber 3 di questi Comuni saranno collaudati entro il 2023: Fratte Rosa, Tavullia e Pietrarubbia. Secondo il cronoprogramma di OpenFiber e Infratel, allegato a maggio 2023 alla revisione 4 del "Piano Tecnico Marche Bul - Per la diffusione della Banda Ultra Larga", il collaudo per tutti gli altri Comuni è previsto nel 2024.
Rispondo alla domanda n. 2. Il Piano Bul prevede la realizzazione della rete fino alla centrale (PCN - Punto Consegna Neutro, che consente di erogare i servizi) del Comune, garantendo la cosiddetta "vendibilità passiva". Lo schema del bando Bul prevede che tutti gli operatori che vogliono vendere i servizi di connettività possono poi connettersi al PCN ed erogare i servizi ai cittadini. I ritardi risultano sostanzialmente collegati al completamento del PNC o della rete primaria per il collegamento al PCN (dove il PNC si trova nel territorio di un altro Comune).
Considerando i 18 Comuni in cui i cantieri risultano chiusi e non collaudati, si evidenzia quanto segue:
- nei 3 Comuni: Fratte Rosa, Tavullia e Pietrarubbia, il PNC è stato ultimato e sono in corso le procedure di collaudo;
- negli 11 Comuni: Tavoleto, Macerata Feltria, Pergola, Mombaroccio, Sassofeltrio, San Lorenzo in Campo, Mercatello sul Metauro, Monte Cerignone, Gabicce Mare, Sant'Angelo in Vado e Fermignano, che sono sede PCN, non è stato ancora ultimato ed attivato il PCN;
- nei 4 Comuni: Mondavio, Fossombrone, Peglio e Cagli, che hanno la sede PCN nel territorio di un altro Comune, manca l'ultimazione del PCN o della rete primaria per il collegamento al PCN.
Fatta questa premessa, di cui ho parlato prima, sullo sviluppo della rete, non della vendita, i Comuni con cantieri chiusi e/o collaudati possono considerarsi allo stato in vendibilità, quindi può intervenire il privato e vendere agli utenti la connettività.
L'effettiva possibilità per l'utente finale di attivare il servizio è però subordinata al raggiungimento dei necessari accordi commerciali tra il soggetto concessionario, Open Fiber, e gli operatori privati del settore. Per questa fase risulta essenziale l'azione degli amministratori locali nei confronti degli operatori.
Nella provincia di Pesaro-Urbino dei 57 Comuni previsti (secondo la suddivisione amministrativa all'avvio del Piano Bul) ad oggi ne risultano 36 in "vendibilità passiva". Su 26 di questi Comuni è possibile l'attivazione diretta dei servizi ai cittadini. Per i restanti Comuni della provincia di Pesaro-Urbino è prevista una messa in "vendibilità passiva" di 12 Comuni nel 2023 (tra cui Tavoleto, Mombaroccio, Sassofeltrio, San Lorenzo in Campo, Monte Cerignone, Sant'Angelo in Vado e Fermignano) e di 9 Comuni nel 2024 (tra cui Peglio e Cagli).
Ultima domanda. Nei Comuni nei quali l'infrastruttura è stata realizzata e collaudata e gli operatori hanno attivato i servizi all'utenza, non sono pervenute segnalazioni di problematiche di funzionamento. Qualora i Comuni interessati segnalassero tali problematiche, la Regione Marche, come sempre ha fatto, sarà pronta ad attivarsi con il Concessionario OpenFiber e con Infratel per la verifica delle segnalazioni per dare una risposta ai cittadini.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Ringrazio l’Assessore Antonini per questa risposta puntuale e approfondita, che traccia esattamente il quadro della situazione.
Assessore, approfitto anche della sua disponibilità per evidenziare un disservizio, un problema che si è creato in una zona nella provincia di Pesaro-Urbino. Le segnalazioni non sono arrivate direttamente agli uffici regionali, ma a me ne sono arrivate diverse.
E’ vero tutto ciò che lei oggi ha riferito riguardo ai 3 Comuni in cui la fibra sarà attivata entro il 2023 ed agli 11 entro il 2024. E’ verissimo ciò che lei ha detto, che dopo la fase di sviluppo della rete la Regione non ha competenze negli accordi tra privati, anche perché si sono verificati casi di in vendibilità passiva su cui la Regione non può intervenire.
Assessore, vorrei anche ricordare che dal 2016, quando c'è stato l’accordo tra Ministero dello sviluppo economico e Regione Marche, è partita la gara per i lavori dell'infrastruttura in fibra ottica tramite Infratel Italia e la Regione Marche, che ha investito 105.477.000 euro. La Regione dovrebbe continuare ad avere un ruolo di facilitatore, dopo aver finanziato di tutto il progetto, non può finanziarlo e poi abbandonarlo.
Lei giustamente oggi mi ha detto che in caso di problematiche l'Assessorato e gli uffici della Regione sono disponibili ad intervenire, quindi mi permetto di far presente che, anche laddove sono già avvenuti i collaudi, molto spesso la fibra non funziona, non è stata attivata, addirittura ci sono fili in fibra ancora appesi nei pali della luce Enel o nelle infrastrutture di Telecom, lasciati completamente aperti, nonostante segnalazioni delle amministrazioni locali, nonostante segnalazioni di alcune associazioni di categoria.
Voglio portare un esempio per tutti, nella zona industriale di Vallefoglia, tra Colbordolo e Talacchio, dove il collaudo è già avvenuto da un anno, in teoria dovrebbero essere già partiti gli accordi tra privati per la vendibilità. Numerosi imprenditori, che lavorano in quella zona, si sono interessati da tempo, da mesi, per poter procedere ai contratti, ma non è possibile farli. Sono già stati riscossi alcuni pagamenti, mi hanno riferito, ma la fibra non può essere attivata perché, nonostante ci sia il collaudo, i fili sono ancora attaccati ai cavi e non possono essere attivati. Quindi la invito a fare una verifica.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. L’Assessore Brandoni di fronte all’Aula si è preso l’impegno di darmi la risposta scritta, visto che ha potuto rispondere solo in parte all’interrogazione, ma ha chiesto specificatamente ai collaboratori d’Aula di tagliare una parte della risposta, quindi io ho una pagina rispetto alle due dell’interrogazione.
Penso che sia un comportamento gravissimo, scorretto e chiedo a lei, Presidente, di intervenire. Grazie.
PRESIDEBNTE. Farò presente all’Assessore Brandoni se è possibile darle l’intera risposta, a meno che non ci sia la tematica della privacy relativa all’interrogazione n. 917, salvo ovviamente i limiti legati alla riservatezza delle informazioni.
Interrogazione n. 913
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo
“Riparto Fondo sanitario nazionale 2023 - quote premiali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 913 dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nonostante tutte le lacune, le disfunzioni del Servizio sanitario nazionale e regionale sulle lunghe liste d'attesa, in risposta a questa interrogazione, c’è da sottolineare che nella Conferenza delle Regioni, dove si decide con lo Stato il riparto del Fondo sanitario nazionale, la Regione Marche è stata ritenuta tra le prime cinque Regioni in Italia a garantire i livelli essenziali delle prestazioni.
Devo fare subito un passo indietro, si tratta della ripartizione del Fondo sanitario nazionale, l'accordo tra tutte le Regioni è stato raggiunto alla fine del 2020, il riparto con i numeri della quota per la nostra Regione è stato deciso il 23 luglio.
Quali sono i criteri che attribuiscono alla Regione, in una visione comparativa, di essere tra le prime cinque Regioni italiane per qualità ospedaliera per l’area distrettuale e per l'area della prevenzione? Sono dei criteri che sono sottoposti all'Agenas e tutte le Regioni li riconoscono vincolanti.
Il 31,5% di questo fondo premiale viene destinato alle cinque Regioni migliori, la nostra Regione si colloca, come ho già detto, tra le prime cinque e riceverà 11 milioni aggiuntivi, somma che chiaramente è tratta dal fondo sanitario nazionale. Il fondo di 11 milioni aggiuntivi è riconosciuto da tutte le altre 15 Regioni italiane. Non è una valutazione ministeriale, è una valutazione complessiva di tutte le Regioni che riconoscono alla sanità delle Marche di essere un riferimento.
C'è da aggiungere che la posizione della Regione Marche (quinta) poteva essere più avanzata, ma la criticità delle tre aree che vengono prese in considerazione (area della prevenzione, area distrettuale, l’area ospedaliera) trova nell'area della prevenzione quella sensibilità, che c'è nella nostra regione, avverso la vaccinazione. L’area della prevenzione riguarda il numero delle persone che accedono al servizio di vaccinazione.
Tengo a precisare che all'interno dei numeri di valutazione (i numeri dei servizi in area prevenzione, area distrettuale, area ospedaliera) la nostra Regione si colloca nell'area ospedaliera in terza posizione assoluta per qualità dei servizi ospedalieri.
La nostra è una Regione benchmark, ci sono delle lacune, ci sono delle disfunzioni che nessuno può negare, ma comparativamente al livello nazionale la nostra è una Regione di riferimento.
C'è da tener conto, infine, che il 3 ottobre scorso la Corte dei Conti, in seno alla valutazione del Servizio sanitario nazionale, sottolinea come la Regione Marche sia Regione benchmark non solo sui LEA (livelli essenziali di assistenza sanitaria), quindi sulle liste d’attesa, ma lo è anche per quanto riguarda il bilancio, che è in pareggio, quindi siamo una Regione doppiamente benchmark a livello nazionale.
Tutto quello che si scrive fa parte naturalmente della cronaca, della libertà di criticare, ma io rivendico il merito dei medici, degli infermieri, di tutto il personale della sanità; di essere stata tra le prime Regioni per quanto riguarda il Covid. Siamo stati la prima Regione italiana per efficienza nella somministrazione di vaccini, quindi nell’attività di prevenzione della trasmissione del Covid, Questo ha determinato evidentemente un sostegno non comune a tutta l'industria manifatturiera, si valuti che se un operaio rimaneva assente per mesi, se il servizio sanitario non era efficiente, le Marche non sarebbero una delle prime Regioni in Italia per la produzione del prodotto interno lordo.
Siamo una Regione benchmark sulle liste d'attesa, siamo regione benchmark sul bilancio, lo dice la Corte dei Conti, lo dice la Conferenza delle Regioni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Non so se siamo su Marte, dopo il suo intervento la domanda spontanea è: ma perché la vogliono cacciare dalla Vicepresidenza e dall’Assessorato alla sanità o perché le metteranno un tutore per controllare? Perché lei sta raccontando una serie di sciocchezze, confondendo …, ovviamente è un argomento tecnico, bisogna studiare, nel senso che non si sa neanche se è preciso.
Lei racconta che la Regione Marche ha preso 11 milioni in più sulla quota premiale perché è stata brava, io invece dico che forse il provvedimento, Assessore, non l’ha letto.
La Regione Marche ha preso 11 milioni di euro, in termini percentuali l'1,86% della quota premiale ammontante per il 2023 a 644 milioni e rotti. La quota premiale viene suddivisa fra tutte le Regioni non perché lei è stato bravo, sennò vivrebbe su Marte, basta andare in ogni ospedale, basta andare nelle Rsa e tutto si saprebbe.
E’ una sciocchezza, la Presidente di Fratelli d’Italia la chiamerebbe una menzogna, io la penso in maniera diversa, la chiamo bugia. Il fondo premiale è per tutti e la Regione Marche è una di quelle che ha preso di meno, cito l’Umbria che ha preso il 2,74%, il Lazio l’8,22%, e via dicendo.
La questione delle Regioni benchmark è un'altra cosa, ovviamente fa comodo confondere perché al cittadino normale raccontare queste cose è complicato, figurarsi per chi le tratta. La questione delle Regioni benchmark è un'altra cosa, fa storia con il Governo Monti ed il Ministro della salute Balduzzi che nel 2011, per dare uno stimolo rispetto alla spesa storica, cioè alla spesa standard migliore per ogni Regione, individuano una serie di criteri. Questo meccanismo di fatto è stato più volte modificato ed ma in realtà non corrisponde in maniera esatta, geometrica alla vicenda di chi è migliore o peggiore.
Le Regioni benchmark che vengono individuate sono 5, ne scelgono 3, una per il nord, una per il centro e una per il sud, quindi il tema della premialità economica non c'entra assolutamente niente.
Interrogazione n. 941
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Servizio di emergenza urgenza nel territorio osimano: incremento dei mezzi di soccorso durante le ore notturne”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 941 del Consigliere Latini. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questa interrogazione, che riguarda il servizio di emergenza-urgenza nel territorio osimano, presentata dal Presidente Consigliere Latini, c'è da tener conto innanzitutto che, indipendentemente da quello che si sostiene, il sistema di emergenza-urgenza in Italia valutato da Agenas, non da chi vi parla, è ritenuto uno dei più efficienti. I tempi di soccorso nella nostra regione sono di 18 minuti, prima di noi in media c’è solo un’altra regione che lo fa in 16 minuti.
Quindi, dobbiamo rilevare che il sistema di emergenza-urgenza, almeno questo lo posso affermare, almeno su questo, è il sistema preesistente che funziona, il sistema di emergenza-urgenza, secondo questo sistema i parametri di allocazione delle risorse sono maggiori rispetto agli standard ministeriali.
Premesso che in questo momento l’allocazione delle risorse funziona comparativamente rispetto alle altre Regioni, certo non possiamo misconoscere o dimenticare che su 180 medici in servizio nel 118 ne mancano 40 perché il sistema della formazione non li ha formati e noi non riusciamo a reperire con i bandi questo personale.
Dobbiamo essere chiari, però nell'area dell’osimano …Quindi la risposta al Consigliere Latini è la seguente: l’Azienda sanitaria territoriale ha definito l'acquisizione di un'automedica di coordinamento e con questa potrà essere implementato, potrà essere rinforzato, il servizio in quell'area. Conseguentemente dovremo valutare, successivamente, l'abbiamo detto più volte, l'abbiamo ripetuto più volte in questa sala, la necessità di rinforzare questo sistema, è un'evidenza del servizio sanitario regionale, e potrà essere fatto all'esito della riscrittura della revisione degli atti aziendali.
Il percorso è stato: la riforma della sanità con 5 Aziende territoriali più Inrca e Torrette, il Piano socio-sanitario per la fotografia della domanda sanitaria, adesso sulla base della domanda sanitaria le Aziende dovranno riscrivere l’atto aziendale. Che cos’è l’atto aziendale? E’ l’atto attraverso il quale dovranno essere riallocate tutte le risorse finanziarie, strumentali, umane e professionali del Servizio sanitario.
Conclusivamente, per l’area osimana è stata acquistata un’automedica con un medico a bordo, che potrà coordinare l'equipaggio, naturalmente questo significa che potremo rinforzare, anche con il volontariato, anche con il terzo settore, il servizio attraverso una valutazione di congruenza rispetto alla domanda del territorio. Quindi dobbiamo valutare se la domanda del territorio richiede un ulteriore potenziamento.
In ogni caso la risposta è positiva, ci sarà un'automedica in più in quell’area. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, Assessore. Grazie per la sua risposta, in particolare per l’affermazione in merito all’implementazione dell’automedica di coordinamento con un medico a bordo e la valutazione circa i possibili, previo parere di congruenza, degli interventi del volontariato.
Ho fatto questa interrogazione perché vi è la necessità di incrementare i mezzi di soccorso nella zona dell’osimano durante le ore notturne, dato che attualmente dalle ore 20:00 della sera alle ore 8:00 del mattino nell’intero Comune è operativa unicamente l’ambulanza infermieristica dell’Ast fino al mattino, quella che poi è l’automedica inserita nell’ambito dell'ospedale Inrca con a bordo un solo infermiere e l’autista.
Tale mezzo di soccorso viene utilizzato perlopiù come supporto all’assistenza dei pazienti degli innumerevoli gerocomi presenti nel territorio comunale che durante il turno notturno sono sprovvisti di medici e infermieri e presidiati unicamente da personale OSS privo delle conoscenze basiche sanitarie necessarie.
Oltre a ciò, l'ambulanza infermieristica osimana viene garantita attraverso il 118 a copertura dell’intero territorio, superando in alcune occasioni i propri profili di competenza, intraprendendo missioni di soccorso nei Comuni limitrofi, come Castelfidardo, Sirolo, Numana, Filottrano, Polverigi, Recanati e molto spesso anche Ancona.
Si tenga in debita considerazione il fatto che, in un territorio così vasto, risulta ormai obsoleta la sola ambulanza infermieristica ed è evidentemente necessaria una modifica della stessa in postazione medica per garantire una qualità di servizio migliore e una risposta più celere agli utenti.
E’ altresì necessario che oltre a tale mezzo vi sia almeno uno o più mezzi di soccorso base, MSB, Anpas o CRI, che garantisca supporto al servizio notturno, come lei ha giustamente citato nel discorso finale della sua risposta.
Non è dunque procrastinabile ulteriormente il problema di tale mancanza di mezzi di soccorso, considerato che l’ambulanza medica, che attualmente interviene nel territorio osimano, è quella notturna di Loreto, che impiega comunque non meno di 15 minuti prima dell'arrivo, sempre che non sia impegnata altrove.
Un altro importante fattore di cui bisogna tener conto è la lontananza dei nosocomi di riferimento, che sono: Torrette, Inrca, Salesi e che distano molti chilometri dal territorio osimano, che è molto vasto con propaggini e comunque confini con Cingoli, Jesi, Santa Maria Nuova, Filottrano ed altri.
Per tutte le ragioni esposte, chiedo di assumere tutte le iniziative necessarie, come lei ha dato nella sua risposta, ma anche quelle che sono opportune nell'ambito della riscrittura dell’atto aziendale dell’Ast, tese a incrementare i mezzi di soccorso che nel turno notturno prestano servizio nel territorio della Valle del Musone. Grazie.
Interrogazione n. 937
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Carenza di psichiatri presso l’Unità Operativa Complessa di Psichiatria di ‘Pesaro e Fano’ e assenza dello psichiatra esclusivamente dedicato all’Unità Semplice Dipartimentale ‘Disturbi Comportamenti Alimentari’ di Pesaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 937 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il 26 settembre 2023 è stata espletata la selezione di cui all’avviso pubblico per l'assunzione a tempo determinato; la candidatura ammessa è risultata idonea e in particolare anche l’espletamento del servizio presso l’UOSD Disturbi comportamentali alimentari di Pesaro.
L’1 settembre 2023 è stato assunto un medico specializzando assegnato all'unità operativa complessa di psichiatria di Pesaro e Fano e un secondo medico ha dato disponibilità alla presa di servizio a partire dal 16 dicembre 2023.
Deve essere evidenziato che a partire dal prossimo novembre la UOC psichiatria di Pesaro e Fano entra nella rete formativa della scuola di specialità in psichiatria dell’Università politecnica delle Marche, per cui si auspica che oltre alle azioni volte al potenziamento dell'organico ci possano essere anche altri specializzandi che possano integrare l’equipe della ST di Pesaro.
Si deve tener conto, come più volte abbiamo sottolineato anche rispondendo alle varie interrogazioni, che purtroppo la specializzazione nella psichiatria è tra le più carenti a livello di formazione nelle nostre università e a livello di specializzazione.
Non esiste tuttora nella nostra regione una sola graduatoria concorsuale aperta nella disciplina di psichiatria, non c'è un solo psichiatra che attende di essere collocato in attività di servizio.
Quindi, tenuto conto della sollecitazione che viene dall’interrogazione e dalla necessità di garantire questo fondamentale servizio, non ci resta altro che rafforzare la cooperazione con l’Università politecnica delle Marche affinché degli specializzandi al più presto possano essere inviati nella ST di Pesaro per corroborare un servizio così importante e fondamentale, qual è appunto il servizio di psichiatria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Assessore. E’ la terza interrogazione che facciamo in un anno rispetto al problema del Dipartimento della salute mentale.
Questo è un caso molto grave nel senso che il centro per i disturbi alimentari, che è un riferimento per tutta la provincia di Pesaro e non solo, è da oltre un mese senza psichiatra e ciò significa: non riuscire a fare nuove visite, prendere in carico le persone che hanno necessità e neppure fare le visite a coloro che sono già in carico al servizio.
Come ho avuto modo di scrivere nell'interrogazione dopo il Covid, purtroppo, le persone che hanno bisogno di questo servizio con questo tipo di disturbo sono aumentate notevolmente, si è ridotta purtroppo l’età di chi si rivolge a questo servizio, sono molti i giovani.
Assessore, conoscendo bene la questione, le dico che la persona responsabile che ha preso un anno di aspettativa, scelta lecita, è andata via anche perché era esasperata dall’enorme quantità di lavoro, quindi il rischio di fuga della persona che verrà aggiunta, nuova, che non conosce il servizio, se non verrà aiutata, è veramente molto alto. Le chiedo di capire come è meglio fare
Ho capito che c’è questa nuova possibilità, sapevo di queste due nuove assunzioni, una dall’1 settembre e l’altra da metà dicembre nel reparto di psichiatria di Pesaro-Fano. L’Azienda unica forse doveva avere l’obiettivo di razionalizzare il personale.
La invito a verificare all'interno della stessa Azienda se, oltre al discorso dell'Università, ci sono situazioni meno gravi in altre località, magari il personale non è poi così scarso e capire se è possibile a ruota fare in modo che qualcuno, che oggi sta in un'altra sede, possa dare una mano sia al reparto di psichiatria che ai disturbi alimentari.
Non le posso dire di più perché, ovviamente, può immaginare il bailamme che verrebbe fuori, però la invito a fare questa verifica, considerato che c’è una carenza al reparto di psichiatria dove che il personale è una dozzina rispetto alle 28 unità previste dalla pianta organica, cioè 1 ogni 10.000 abitanti. In altre situazioni questa differenza non c'è. Il Centro disturbi alimentari ha bisogno di aiuto ed il rischio è che la nuova dottoressa possa fuggire se non sarà aiutata.
Interrogazione n. 957
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Posizione della Giunta sui tagli alla sanità previsti nella NADEF 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 957 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione è di qualche settimana, oggi l’atto potrebbe essere aggiornato sulla base del disegno di legge di finanza pubblica che il Governo dovrà trasmettere all’Unione europea e poi successivamente presentare in Parlamento.
Devo solo aggiungere che, senza fare molta demagogia, sicuramente il servizio sanitario necessita di una forte implementazione di risorse, pur all'interno delle difficoltà del nostro Paese. Si valuti semplicemente che tra l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse sul debito pubblico, solo la spesa per interessi è di 80 miliardi l'anno a fronte di 136 miliardi spesi per la sanità. Ci rendiamo conto qual è il viatico che deve attraversare il nostro Paese.
Cionondimeno è chiaro che la spesa sanitaria necessita di un aumento non solo per le fasi post Covid, che hanno fatto emergere un aumento della domanda di prestazioni sanitarie, ma anche per l'invecchiamento della popolazione che richiede un maggiore impegno finanziario.
Senza toccare l'intervento di poco fa del Consigliere Carancini, in risposta alla sua interrogazione, tengo solo a precisare che il fondo sanitario, quindi il 41% della quota premiale, viene ripartito in base all'invecchiamento della popolazione (ci sono dei parametri) ed il 17% sulla base di un meccanismo che tende a perequare il nord e il sud della nostra regione. Al sud ci sono i ragazzi ed al centro nord ci sono le persone anziane, quindi la quota premiale, quella che si riferisce alla qualità dei servizi, riguarda essenzialmente la valutazione e l’area della prevenzione distrettuale ospedaliera. Poi, ripeto, siamo in democrazia ed ognuno è libero di valutare l'opera dell’Assessore, della Giunta e della maggioranza come meglio ritiene.
Complessivamente possiamo dire che l'Italia da anni ha tagliato gli investimenti in sanità, dalla crisi del debito sovrano, dove sono stati potati miliardi.
Rispetto ad altri Paesi la somma che destiniamo alla sanità è meno del 7% e si segnala sostanzialmente un'inversione di tendenza con la finanziaria che verrà approvata, ma sono risorse che risultano insufficienti se le commisuriamo a quanto investono i Paesi dell’Unione europea più avanzati: la Germania investe l’11% del prodotto interno lordo, la Francia il 10%, il Regno Unito il 10,5%. Se noi investiamo meno del 7% (si parla del 6,4) mancano tre punti percentuali. Per la Regione significa che invece di avere a disposizione 3,6 miliardi, avrebbe potuto avere 5 miliardi. E c’è una profonda differenza fare i servizi sanitari con 3,6 miliardi o con 5 miliardi.
Non voglio stare qui a fare demagogia perché le scelte strategiche del Governo riguardano la copertura dell'inflazione, il taglio delle imposte, il divario tra nord e sud del nostro Paese. Sicuramente le scelte sono strategiche.
Da Assessore alla sanità e da componente di questa maggioranza penso che si doveva fare uno sforzo maggiore sulla sanità per evitare di dire che esiste un capro espiatorio. Io mi assumo tutto il peso e la responsabilità di ciò che non va da Assessore, ma ritengo che garantire un servizio pubblico importante e fondamentale con tre punti in meno ..., 10 Germania, Francia e Regno Unito, 6,6 Italia, chiaramente c'è una differenza.
Considero che questo sia un problema di parità di diritti dei cittadini e stimo che la maggioranza di centro-destra debba difendere fino in fondo il diritto all'eguaglianza sostanziale, che è un principio costituzionale. La rimozione degli ostacoli e la garanzia del diritto alla salute significa garantire il principio di uguaglianza dei cittadini rispetto ai valori fondamentali.
Scrivere in Costituzione che la sanità è un diritto fondamentale significa anche applicare un corollario, un diritto fondamentale che deve essere adeguatamente finanziato.
Penso che nel nostro Paese si possa fare uno sforzo aggiuntivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ho fatto un assist all'Assessore Saltamartini, che però non ha fatto pienamente gol.
Devo dire che sono abbastanza soddisfatta della sua risposta, quantomeno ha chiarito che anche secondo la Giunta regionale servirebbe da parte del Governo uno sforzo in più.
Vorrei ricordare che in questa Aula spessissimo parliamo di ciò che la pandemia avrebbe dovuto insegnarci, ma pare che non ci abbia insegnato a sufficienza. Si sono aggravati alcuni problemi che già esistevano, per esempio l'insufficienza dell'attività di prevenzione, lo squilibrio tra assistenza ospedaliera e cure fornite dal territorio, la carenza di medici ed infermieri, le lunghissime liste d'attesa, la rinuncia alle cure di gran parte dei nostri concittadini che sono obbligati a rivolgersi al privato.
Tra l'altro medici, infermieri ed operatori sanitari si dimettono e scelgono di lavorare nel privato o espatriano.
Dai dati Istat 2022 i cittadini pagano mediamente 624 euro all’anno, tra l’altro con enormi differenze territoriali per curarsi.
Di tutto questo quadro noi ne parliamo a livello regionale, il nostro Assessore viene addebitato come la causa del declino della Lega dalla sua coordinatrice regionale perché non sta facendo bene in sanità, non sarò certo io a difenderlo perché non ho apprezzato il Piano socio-sanitario e ho espresso un’astensione alla nuova organizzazione in quanto speravo che ci fosse qualcosa in più. Non sta a me difenderlo, però è anche vero che grosse, grossissime responsabilità sono da addebitarsi al nazionale, la Nadef certifica un taglio secco della spesa sanitaria tra il 2023 e il 2024 sia in termini assoluti, da 134,7 miliardi a 132,9 miliardi di euro, sia in rapporto al Pil, dal 6,6 al 6,2, il che significa 8 miliardi in meno, fino ad arrivare al 6,1 del 2026, che secondo me è inaccettabile.
La spesa sanitaria in rapporto al Pil era salita al 7,4% nel 2020 col Governo Conte 2, vorrei ricordarlo, e si era stabilizzata al 7,1 nel 2021, allineandosi un po’ alla media europea, quindi sinceramente la parte di questa risposta dell'Assessore è: come si vuole sopperire a questi tagli fatti dal Governo?
Interrogazione n. 953
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“DGR n. 1143 del 31/07/2023 e DGR n. 1244 del 10/08/2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 953 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Devo ammettere che questa interrogazione mi meraviglia molto, tant’è che inizialmente non riuscivo a trovare neanche riferimenti per quel che riguarda la prima domanda: “se si ritengano fondate le eccezioni/osservazioni di cui alla nota 14 settembre 2023, richiamata in premessa e relativi allegati”.
Sono andato a ricercare questa nota perché, dico la verità, mi sfuggiva, poi ho visto che è una nota fatta un po’ di tempo fa da due ex insegnanti, ora in pensione, che di fatto tendono a voler sollevare, legittimamente, dubbi su quello che è stato un accordo tra Regione Marche e Ufficio scolastico regionale che ha portato avanti ..., qui mi ricollego alla seconda domanda, quindi non ritengo opportuno, tornando alla prima domanda, seguire quelle osservazioni.
La seconda domanda dice: “se non si ritenga di dare disposizioni alla competente struttura regionale per una rivalutazione delle proposte DGR n. 1143 del 31 luglio 2023 e n. 1244 del 10/08/2023”, alle quali i due ex insegnanti fanno menzione con quella direttiva, ripeto, che a me era anche sfuggita, dico la verità.
Su questo posso solamente dire che mi meraviglia molto perché l’accordo portato avanti tra Regione Marche e Ufficio scolastico regionale è stato perseguito e approfondito per molti mesi. E’ un accordo che è stato portato avanti, ripeto, su diversi punti, uno mette in evidenza come i corsi, gli FP, all’interno delle scuole si fanno in regime di sussidiarietà, seguendo quanto le scuole già inseriscono nel loro orario scolastico, eccetera.
L'altra questione, le ore eventualmente aggiuntive, integrative al percorso di istruzione professionale vengono sostenute dalla Regione Marche, questo è un accordo che è stato siglato.
Guardate leggo proprio perché ci tengo, le persone che hanno partecipato per mesi a questa discussione, a parte gli uffici della Regione Marche, poi l’Ufficio scolastico regionale nelle persone … e con tutta questa Commissione molto ampia, di tutti i settori, si è giunti ad un accordo con l'Ufficio scolastico regionale e Regione Marche, poi arrivano due professori in pensione che dicono che quell’accordo non va bene. Quindi rigetto questa situazione.
Terza domanda: “se non si ritenga, comunque, di chiedere un’audizione, eccetera, ai due firmatari della lettera”, Io non richiedo alcuna audizione, invece vi porto a conoscenza che ho incontrato la settimana scorsa, non perché avevo visto questa interrogazione, non ne ero ancora a conoscenza, la nuova direttrice dell’Ufficio scolastico. Siamo entrati nel merito anche di questa situazione, che è legata in particolar modo al percorso degli operatori del benessere. Su questo potrebbe esserci anche una parziale rivisitazione, a seconda di come la nuova dirigente la pensa, perché è giusto anche prendere atto di alcune situazioni che magari evolvono nel tempo, anche in considerazione di chi guida gli uffici scolastici regionali, che può avere delle visioni differenti rispetto ai predecessori. Io ho pregato la direttrice dell’Ufficio scolastico, con la quale ho avuto un colloquio molto costruttivo, molto tranquillo i giorni scorsi, di farmi una nota con delle indicazioni su come occorre, dal suo punto di vista, rivisitare la situazione per quel che riguarda gli operatori del benessere, ma su tutte le altre questioni non si è posta …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Non capisco per quale motivo l’Assessore Aguzzi, sempre abbastanza puntuale e preciso, si senta leso nella maestà, è una contraddizione!
Adesso nella parte finale ha detto che ha dato disposizioni per eventualmente rivisitare la questione degli operatori del benessere, e allora diciamo che questa interrogazione, almeno su questo, è fondata e per questo valeva la pena.
C'è un fondamento in questa interrogazione, infatti gli stessi dirigenti scolastici, che ha citato l'Assessore Aguzzi, presenti a quegli incontri, hanno appreso che nell'anno scolastico 2024/2025 negli studi professionali non sarà più possibile realizzare i percorsi di qualifica di operatore del benessere (estetiste e acconciatore), determinando danni irreparabili, dico io, che potrebbero anche determinare la perdita di autonomia degli stessi istituti, ovviamente a vantaggio, degli istituti di formazione di carattere privato, perché questo è il punto.
Almeno su questo l'Assessore Aguzzi ha dato disposizioni, non esclude una rivisitazione, rendendo fondata la nostra interrogazione. Per l’impegno che ha preso lo voglio ringraziare.
Ma voglio dire di più, è ovvio che questa interrogazione, come io dico molto chiaramente, è stata fatta a seguito di un confronto che ho avuto con i due Professori, è evidente, lo dico chiaramente, non mi sono appropriato di osservazione altrui ed ho ritenuto opportuno portarle all'attenzione dell'Assessore.
Voglio dire che questi non sono soltanto due professori in pensione, ma sono due professori, due insegnanti, che hanno una storia alle spalle, un'esperienza di formazione, hanno formato ragazzi e ragazze, generazioni e le hanno avviate al lavoro a beneficio anche delle aziende. Io ne so qualcosa perché ho fatto 6 anni il Presidente della Provincia di Fermo, quando la Provincia aveva queste competenze professionali.
Io chiedevo semplicemente questo: se si ritengono fondate le eccezioni/osservazioni di cui alla nota di questi professori, ma nel merito l'Assessore Aguzzi non mi ha risposto e non dice nulla che in tanti hanno firmato quell'accordo perché in tanti possono sbagliare.
Interrogazione n. 960
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Situazione patrimoniale Ente Parco dello Zolfo di Marche e Romagna”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 960 del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. L’interrogazione in oggetto chiede: se c’è interesse a rilanciare questo importante e particolare Parco (parliamo del Parco dello Zolfo); se sono previsti interventi d’urgenza per fare in modo che termini questo immobilismo, come il Consigliere denuncia; se a fronte di quanto premesso, si possano ravvisare gli estremi per un commissariamento dell’ente.
Riepiloghiamo, è vero che la vicenda legata al Parco dello Zolfo ha indubbiamente questa problematica, un po' di immobilismo, di tensione al suo interno e nella discussione, quando in qualche occasione partecipo.
Premetto che la Regione Marche non ha chissà quale voce in capitolo in questo senso, Consigliere, può dare una mano ovviamente in un senso o nell'altro. Questo è un altro percorso sul quale torno, però le voglio dire con molta tranquillità che la comunità del Parco raggruppa Regione Marche, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Pesaro-Urbino e Provincia di Ancona, poi i Comuni di Sassoferrato, Arcevia, Pergola, Talamello, Sant’Agata Feltria e Novafeltria.
In questa comunità del Parco il Presidente è l’attuale Sindaco di Sassoferrato, nominato pochi mesi fa, questo è più che altro un organo consultivo, dà suggerimenti, non è un organo decisionale.
All’interno del direttivo attualmente ci sono il Presidente ed un componente che all'epoca sono stati indicati dalla Regione Marche, quindi sono di indicazione regionale, mentre il Presidente è stato nominato tramite il Ministero. Poi ci sono del Comune di Sassoferrato XY, che non è il Sindaco, ma un suo parente, ma questo non fa differenza, e del Comune di Novafeltria XX, oltre ad un componente dell’Ispra, queste persone sono nel Consiglio direttivo, quello più decisionale.
Ci facevano parte anche un esponente del Ministero dell'ambiente e un esponente del Ministero della cultura, ma una volta nominati si sono entrambi dimessi per le continue divergenze, mi dicono, con il Presidente, e non sono mai stati sostituiti.
Ho partecipato qualche volta a questa comunità del Parco e anche lì ho notato spesso una discrepanza forte nelle questioni che sollevavano i vari componenti rispetto al Presidente. Per quanto mi è stato possibile constatare ho notato che, è vero, Consigliere, c'è uno scontro o comunque vedute spesso molto diverse tra chi presiede questo ente e il resto dei componenti.
Ho approfondito per valutare se è vero che questo porta a un certo immobilismo, effettivamente lo determina, lo deduco anche dalla denuncia dei Revisori dei Conti che dicono che i fondi a disposizione non vengono spesi, ci sono fondi ministeriali, non sono fondi regionali né comunali, che in buona parte non vengono spesi.
Sono convinto che lei ha molte ragioni a sollevare questa situazione, purtroppo come Regione Marche non siamo nel direttivo ed il Presidente non risponde direttamente a noi, anche nell’interlocuzione è una persona con la quale è difficile interagire (alza subito la voce), Ho avuto a che farci in qualche occasione, ma non mi manca, faccio anche a meno di queste situazioni visto che il ruolo è molto limitato. Valiamo uno all’interno di un organismo, non siamo presenti nel Consiglio direttivo se non con un componente, che a suo tempo era stato nominato dalla Regione Marche, ma dall’amministrazione passata, non ha mai risposto a questa amministrazione, non abbiamo rapporti. Sinceramente in questi due anni gli ho detto che sarebbe stato corretto che chi è stato nominato dalla Giunta precedente lasci il passo ad altri componenti, ma questo non lo ha portato avanti, è una sua prerogativa legittima, è stato nominato.
Le posso solo dire che probabilmente a tutto questo si farà fronte a marzo quando scadranno tutti gli organismi e dovremo indicare nuovamente come Regione, Ministero, Comuni i nuovi componenti.
Effettivamente questa problematica è molto evidente all’interno di quell’ente, ma è una situazione che abbiamo trovato, non abbiamo voce in capitolo come Regione Marche più di tanto, se non per la mia presenza nella riunione della comunità del Parco, non del Consiglio direttivo.
Devo dire la verità, sono abbastanza scoraggiato sulla possibilità di poter intervenire ora, ma a marzo occorrerà rivisitare completamente la componente di questo organismo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Qualcuno si domanda da chi sia stato incalzato su questa interrogazione, ve lo faccio vedere, Il Resto del Carlino, edizione del 21 settembre 2023, un bellissimo lavoro fatto dal giornalista XY, che pone l'attenzione sull’assurdità della gestione di questo ente.
Un ente che è stato costituito nel 2005 per promuovere la conservazione, il recupero, lo studio e la valorizzazione del patrimonio ambientale, architettonico, paesaggistico, storico, culturale, demo-etno-antropologico e tecnico scientifico delle miniere marchigiane e romagnole, che tra il XIX ed il XX secolo hanno rappresentato poli di estrazione dello zolfo di importanza europea, dando lavoro a migliaia di persone.
Della nostra regione ne fanno parte di fatto quattro Comuni (Pergola, Urbino, Sassoferrato, Arcevia), la gestione di questo Parco è assurda. Sempre nell’articolo: “La cassa è stracolma, dispone di un avanzo di oltre 2 milioni di euro, riceve 220 mila euro l'anno dal Ministero ed ha anche 1,5 milioni in più senza chiederli”. Quindi ho sollevato la questione ed ho chiesto se la Regione in qualche maniera potesse intervenire.
Sto finendo il tempo, 5 minuti per replicare ad una interrogazione sono pochi perché uno non riesce a parlare.
Dico solo che questa è una situazione da rivedere a fronte dei stanziamenti statali e dell'immobilismo della gestione presidenziale di questo ente, che è lì da 16 anni e che ha scontri evidenti con tutti gli altri.
Se la Regione non può commissariare sicuramente il Ministero dell’ambiente può iniziare ad attenzionare la questione e può avviare eventualmente le pratiche per un commissariamento prima delle nomine, che comunque dovranno essere fatte a marzo.
Qua ci sono soldi pubblici che non vengono spesi, che non vanno a beneficio del nostro territorio e addirittura, come dicono, i Revisori dei Conti sono a dir poco sconcertati, il perseguimento degli obiettivi di questo Parco minerario rasenta lo 0%.
Il tutto è assurdo, questi enti se ci sono devono funzionare, altrimenti non hanno diritto di esistere, purtroppo avrei voluto dire tante cose.
Ringrazio tra l’altro il Consigliere comunale di Urbino, che mi ha posto all'attenzione questo argomento.
Mozione n. 407
d iniziativa dei Consiglieri Latini, Biancani, Ciccioli, Marinelli, Ruggeri, Santarelli, Marcozzi, Casini, Rossi, Vitri, Elezi
“Solidarietà al capogruppo Maurizio Mangialardi e condanna della grave intimidazione subita con danneggiamento della porta del suo ufficio presso il Palazzo delle Marche, fatti avvenuti in data 6 ottobre 2023”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 407 dei Consiglieri Latini, Biancani, Ciccioli, Marinelli, Ruggeri, Santarelli, Marcozzi, Casini, Rossi, Vitri, Elezi.
Come Presidente del Consiglio pro-tempore ho sottoscritto per primo questa mozione.
La discussione generale è aperta, ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Devo dire che sono molto soddisfatto, al di là dell’accaduto ovviamente, perché siamo riusciti a presentare una mozione che è stata sottoscritta da una parte dell’Ufficio di Presidenza e da tutti i capigruppo che questa mattina sono in Aula.
E’ una mozione di solidarietà al capogruppo Mangialardi e di condanna alla grave intimidazione subita con il danneggiamento della porta del suo ufficio presso il Palazzo delle Marche, avvenuta il 6 ottobre 2023.
E’ evidente che questo è un gesto molto grave, innanzitutto perché è avvenuto all'interno di un ufficio pubblico come l’Assemblea legislativa, e deve essere preso come un vero e proprio atto di intimidazione nei confronti del capogruppo del Partito Democratico Consigliere Mangialardi.
So che sono state avviate le opportune denunce, la Digos sta facendo le indagini anche perché ci auguriamo che il responsabile o i responsabili vengano individuati quanto prima perché è stata un’azione veramente vergognosa.
Al di là di quello che è il danno materiale, che comporterà sicuramente dei costi, invito il qui presente Segretario generale, come responsabile di tutti gli uffici, ad attivarsi quanto prima anche per sistemare la porta del Consigliere Mangialardi; chiediamo che venga sistemata quanto prima.
La mozione impegna il Presidente della Giunta regionale ad esprimere la più ferma condanna rispetto al gesto, ad esprimere la piena solidarietà al Consigliere regionale Mangialardi per il deplorevole attacco personale e ad attivarsi affinché venga fatta piena luce sulla vicenda.
Ripeto, la Digos ci sta lavorando, ma ci è sembrato opportuno presentare questa mozione, che mi auguro venga votato in maniera unanime, come è già stata firmata da tutti i capigruppo.
E’ grave che una cosa di questo tipo possa accadere all’interno della principale istituzione democratica regionale, senza che nessuno sappia niente, calcolando che abbiamo le guardie che devono controllare l’ingresso e l’uscita. Mi auguro che ci siano anche le telecamere all'ingresso per capire chi è uscito o chi è entrato in quella fascia oraria, per cercare anche di ridurre le persone che possono essere oggetto di indagini perché, comunque, la porta da sola non è venuta giù, qualcuno l’ha fatto, quindi è importante che tutto questo venga alla luce. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Per esprimere massima solidarietà al Consigliere Mangialardi. Con noi, Consigliere, sfonda una porta aperta, purtroppo la porta era chiusa e la questione diventa grave.
La violenza non dovrebbe esistere da nessuna parte, è bandita addirittura dalla nostra Costituzione, figuriamoci se può entrare nelle sedi istituzionali, quindi come Civici Marche abbiamo provveduto ad esprimere la massima solidarietà e ci auguriamo che le autorità competenti individuino l'autore vile di questo gesto e che sia punito.
Massima solidarietà.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Anche noi come gruppo Forza Italia esprimiamo la nostra piena solidarietà al capogruppo del PD Mangialardi, fatto oggetto di un atto vandalico il suo ufficio.
Attendiamo fiduciosi che sia fatta piena luce su questa vicenda.
Non dovrebbe mai accadere perché la Regione è un’istituzione e va rispettata, quindi è un atto veramente ignobile. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Appena ho saputo anch'io dell'accaduto ho espresso immediatamente la mia solidarietà al capogruppo Mangialardi e mi sono fatta portavoce della richiesta di chiarimenti sul fatto grave che è avvenuto all'interno del nostro palazzo, vicino ai nostri uffici, nel suo ufficio.
Mi fa veramente piacere che oggi siamo arrivati a proporre tutti i gruppi qui presenti, con la sottoscrizione dei capigruppo, questa mozione che ritengo doverosa. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Per ribadire convintamente la solidarietà al collega Mangialardi per un atto che possiamo definire in 1.000modi, sicuramente un atto che non può e non deve accadere soprattutto all'interno delle istituzioni.
Una situazione davvero spiacevole, ed uso un termine diplomatico e riduttivo per non dire altro, dico soltanto una cosa noi siamo degli “osservati speciali” dall'esterno, una categoria che molto spesso è nel polverone, direi qualche volta anche ingiustamente. Situazioni di questo tipo vengono viste molto negativamente dai nostri elettori, dai nostri cittadini, quindi, ribadisco piena e convinta solidarietà a nome del gruppo Lega.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Ribadisco quanto ho affermato alla riunione dei capigruppo, cioè che questa cosa è ovviamente riprovevole, è una piccola cosa, ma diventa grande quando accade nelle istituzioni. Una cosa così può capitare in un ufficio periferico, una rivalità tra dipendenti, ma all'interno del Consiglio regionale è una cosa che non deve capitare.
Faccio rima a quanto detto dal Consigliere Rossi che ha fatto una battuta francamente simpatica, ne faccio un’altra, in una storia di corna, in un Paese del sud, fu detto: “U fattu fu di notti e nun si vidde”, questo significa che il fatto agli occhi di tutti è sconosciuto, non si sa niente, per cui l’esecrazione è ampiamente condivisa.
L’ho detto prima, io ed il Consigliere Mangialardi spesso litighiamo, però c’è un reciproco rispetto e questo dev'essere fra tutti noi 31 componenti dell’Assemblea, dal Presidente a tutti gli altri.
Dobbiamo, come prima ha detto il Consigliere Marinangeli, dare un'immagine anche all'esterno, se non abbiamo alcuna credibilità, alcun prestigio, poi non l’abbiamo non solo nell’Assemblea, nei nostri uffici, non l’abbiamo neanche in mezzo ai nostri elettori ed in mezzo alla gente.
Speriamo che sia una pagina così, è accaduto, ovviamente le cose successe non sono recuperabili, però nella minuzia della vicenda lasciano il tempo che trova, speriamo pochissimo.
Sto pensando a cosa sarebbe successo se la mattina avessi trovato la porta del mio ufficio sfondata, magari anche qualche insulto, ci sarei rimasto male, quindi l’atteggiamento dell’intero Consiglio regionale di chiudere questa vicenda con la condanna unitaria del fatto non può trovare alternative.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti,
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo del Partito Democratico, che mi ha delegato a tal fine, esprimo la solidarietà al Consigliere Mangialardi, Presidente del nostro gruppo, ma esprimo solidarietà a tutti i collaboratori e le collaboratrici del gruppo del Partito Democratico che hanno sentito sulla loro pelle la gravità di questo gesto, che non è una minuzia come ha detto il Consigliere Ciccioli, che comunque ringrazio perché da subito ha manifestato solidarietà, come ringrazio i Consiglieri Marinangeli, Rossi e Marcozzi.
Non è una minuzia, proprio perché il fatto è avvenuto all'interno del Palazzo delle Marche, che è la più grande istituzione democratica delle Marche, nei confronti di un gruppo e del Presidente del gruppo. Anche perché, parafrasando il capogruppo Ciccioli, l’episodio non è avvenuto di notte, è accaduto di giorno, proditoriamente avvenuto con l'intento intimidatorio. E’ evidente, anche se non si può pensare che al Presidente del gruppo Mangialardi possa far paura, anche perché la stazza fisica gli consente di non averla, ma lui ha paura non per sé, ma per quello che rappresenta, per quello che è. E quello che lui rappresenta non gli appartiene, non appartiene a lui, appartiene all'istituzione, perché lui è il Presidente di un gruppo assembleare, quindi va oltre sé, appartiene ai collaboratori.
Questo gesto investe tutti noi perché, tra l'altro, è stato posto in essere in conseguenza da causa delle azioni istituzionali poste in essere dal Presidente del gruppo.
E’ un fatto che non è avvenuto di notte, è avvenuto di giorno e rispetto al quale dovrà essere fatta luce e la dovranno fare le autorità preposte alle quali sono stati forniti tutti quanti gli elementi. La dovranno fare con molta attenzione, come sempre d’altra parte, nei confronti di chiunque, ma in questo caso con una attenzione in più perché, sempre parafrasando il Consigliere Ciccioli, che parafrasava la storia di corna, questo è un fatto un po’ più grave, diciamo che l’autore poteva essere colto in flagranza, può essere individuato attraverso delle prove, ma può essere individuato anche attraverso i cosiddetti indizi gravi, precisi e concordanti.
Noi queste cose le abbiamo dedotte alle competenti autorità, speriamo e siamo sicuri che faranno il loro dovere perché non è una minuzia. E’ noto che sono un avvocato, è un reato e come tale deve essere perseguito perché nel nostro Paese l’esercizio dell’azione penale è obbligatorio. Questo integra i reati di cui all’articolo 635, secondo comma, del codice penale perché è danneggiamento ai danni di edifici pubblici o destinati ad uso pubblico, eccetera. Non solo, c’è l’aggravante – e questo riguarda tutti noi - perché il Consigliere Mangialardi non è soltanto il Presidente del gruppo del Partito Democratico, è un Consigliere regionale e come tale è un componente di un corpo politico.
L'Assemblea legislativa è un corpo politico, noi siamo un corpo politico e c'è un reato. Ad esempio, chiunque commetta o usi violenza o minacci un corpo politico …, e noi siamo un corpo politico. Prima era così, adesso con la legge 3 luglio 2017 n. 105 il reato è stato esteso anche ai singoli componenti del corpo politico, cosa che prima non era, quindi, se si usa violenza a ciascuno di noi, si commette questo tipo di reato del corpo politico, laddove questo componente svolga, come il Consigliere Mangialardi, le sue funzioni.
Questa può essere un'ipotesi residuale, non sono in un’Aula di tribunale, ma riferisco questo per dire che ci riguarda, anche perché, magari, ci può ascoltare l’Autorità e può prendere qualche spunto. Il reato del 635 c’è di sicuro e questo riguarda il Palazzo delle Marche, ma l'aggravante del 339 bis ci dice: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, le pene stabilite sono aumentate da un terzo alla metà se la condotta ha natura ritorsiva ed è commesso ai danni di un componente di un corpo politico”. Qui c’è la natura ritorsiva ai danni di un componente di un corpo politico, quindi c’è il reato di cui all’articolo 635, aggravato dal 339 bis, che riguarda tutti noi, non riguarda soltanto il Consigliere Mangialardi.
PRESIDENTE. Anch’io mi associo alle dichiarazioni di solidarietà al Consigliere Mangialardi ed esprimo piena solidarietà al collega che è stato colpito nella sua espressione di portatore degli interessi dei cittadini, legittimamente eletto. Per questo e in funzione di ciò ha la responsabilità di portare avanti un impegno specifico, costituendo, come ha detto il collega che mi ha preceduto, parte fondamentale di un corpo non soltanto istituzionale, ma di un corpo democraticamente costituito.
Va rimarcato come ogni tentativo di limitare con atti intimidatori la libera espressione dei rappresentanti democraticamente eletti è una violazione dei diritti costituzionali, soprattutto di quelli che più particolarmente si legano nella loro espressione, nella loro tutela alle persone fisiche che ne sono portatrici inconfutabili, con ogni loro lecita espressione, come quella del pensiero e la libertà di manifestarlo con la tutela di farlo senza sentirsi in pericolo.
Il monito rispetto al fatto avvenuto non è solo che non accada più, ma che sia l’esempio di quello che può accadere se tutti abbassiamo la soglia del rispetto reciproco, del rispetto delle regole democratiche e ancora di più dei valori costituzionali.
L'impegno della struttura dell'Assemblea legislativa regionale e mio personale è quello di mettere ancora di più la massima attenzione per la tutela di ogni Consigliere regionale quando svolge il proprio impegno all'interno del Palazzo Marche, che è il luogo in cui è deputato a svolgerlo in piena libertà.
Concludo, se in questo Paese vi è democrazia ed in ogni istante ne siamo rappresentanti, dobbiamo svolgere le nostre funzioni in maniera democratica.
Solidarietà al collega Mangialardi.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per ringraziare lei, l’Ufficio di Presidenza, tutti i capigruppo e tutti i Consiglieri che hanno fatto oggi questo atto, tra l’altro anche inaspettato. L’hanno fatto singolarmente con le telefonate, i messaggi e la grande vicinanza immediata. Non avevo nemmeno piena contezza di quello che era accaduto perché avevo ricevuto una telefonata venerdì pomeriggio, quindi vi ringrazio davvero.
Come ho anticipato, ringrazio il Consigliere Cesetti per avermi aiutato nell’estensione della denuncia/querela, che ho presentato e vi assicuro che non l’ho fatto per me come persona, ma pensando ai nostri collaboratori e collaboratrici che si sono spaventati e lo sono tuttora.
Ovviamente il gesto, come si è detto, non è un semplice atto vandalico, nel mio ufficio ci si viene, non ci si passa, quindi chi l’ha fatto lo ha fatto in maniera deliberata, voluta, pensata. Io sto nell’ultimo ufficio del corridoio, quindi chi ha commesso quell'atto non lo ha pensato semplicemente per scaricare l’ira, ma era un messaggio che è arrivato chiaro, forse anche per azioni che sono state intraprese, ma non mi intimidisce o mi ridimensiona.
Certo è che va fatta chiarezza e per questo, Presidente, abbiamo fatto un esposto con la denuncia/querela e spero, anzi sono sicuro, che ci sarà un’indagine adeguata perché chi ha commesso l’atto deve essere condannato, lo deve essere per il nostro ruolo e per rispettare quello che siamo sul piano istituzionale. Questi gesti non possono essere commessi nei confronti di nessuno.
Vedete, la struttura si è subito attivata, ha verificato se ci sono state incursioni esterne, sarebbero gravi, ma molto più gravi sarebbe se l’atto fosse stato commesso dall’interno, molto di più, perché vuol dire che la premeditazione e la volontà erano quelle di bloccare la nostra azione e di sottolineare con la forza della rabbia, dell’ira e della violenza, invece che con il confronto,
Ha ragione il Consigliere Ciccioli, ci siamo confrontati e scontrati tante volte e continueremo a farlo, ma c’è sempre quello che per me è indispensabile: il rispetto della persona, il confronto ed anche la demolizione delle idee perché ognuno pensa che siano prevalenti quelle proprie, però il confronto sempre, funziona così, l’istituzione è questa.
Qualsiasi gesto di violenza, anche minimo, anche verbale, per me è intollerabile, quindi vi voglio ringraziare davvero.
Ho sentito l'afflato, non quello di circostanza, penso che la prima telefonata in assoluto sia stata quella del Consigliere Marinelli, prima ho ricevuto quella del mio collaboratore spaventato. La prima è stata quella del Consigliere Marinelli e poi di tutti gli altri.
Vi voglio ringraziare e spero che la verità possa emergere perché deve individuarsi il colpevole per salvaguardare questa istituzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Faccio questo intervento in piedi per il massimo rispetto e attenzione che merita questa nostra discussione di oggi.
Pensavo intervenisse il Presidente, invece si è dovuto assentare ed i colleghi mi hanno chiesto di parlare a nome della Giunta - mi sembra giusto - dopo aver ascoltato tutti i capigruppo presenti, dei quali ovviamente abbiamo apprezzato ogni intervento, ma davo per scontato che fosse il clima che si sarebbe respirato oggi in quest’Aula su questo argomento.
Non dobbiamo dare per scontato queste cose perché quando si danno per scontate è la volta che si insinuano magari 1.000dubbi, 1.000situazioni, 1.000cose che in qualche modo vanno messe in evidenza. Quindi, benissimo questa mozione, avete fatto bene, chiunque l’abbia pensata o l’abbia portata avanti e motivata.
Ritengo che ogni atto di violenza in qualsiasi caso vada condannato perché prima della violenza c'è qualsiasi altro tipo di intervento e di discussione, più o meno vivace, più o meno verbale, come a volte avviene anche in quest’Aula.
In ogni caso la violenza va condannata, ma credo che ancor di più vada condannata in una sede istituzionale perché chi è qui dentro, tutti quanti noi, non rappresenta se stesso, non è che se uno di noi fa qualcosa fuori luogo risponde a se stesso, qui dentro non ci siamo venuti di “nostra” volontà, passavamo e ci siamo fermati, noi abbiamo chiesto ai marchigiani di poterli rappresentare all'interno di questa Aula. E nel momento in cui siamo in quest’Aula ed abbiamo a che fare con atti fuori luogo, usiamo questo termine molto gentile, o ancor peggio gravi, di violenza, non rispondiamo a noi stessi, non rispondiamo neanche ad un semplice partito, rispondiamo a tutti i cittadini di questa regione.
E’ apprezzabile questa mozione, è giusto che anche a nome della Giunta vadano dette alcune cose, lo faccio io e sono onorato di farlo, mi fa piacere e lo faccio con sincera stima e amicizia, al di là delle posizioni perché poi in questi casi le posizioni spariscono, in questi casi si parla di persone, di rapporti umani, non di rapporti politici, di parte o di appartenenza.
Per quel che riguarda tutta la Giunta al completo, dopo tutti i capigruppo, dopo tutti i partiti, non solo esprimo massima solidarietà, ma voglio sperare che si possa chiarire, al di là di chi può essere o non può essere stato, e capire anche le motivazioni perché, al di là della persona o delle persone che hanno fatto qualcosa del tutto fuori luogo e grave, vanno chiarite le situazioni, cioè il perché.
Credo che questo sia importante, oltre a chiarire come e chi, anche il perché. Magari è un atto di rabbia. Se ha scoperto la moglie a letto con qualcuno è una motivazione, se la motivazione è politica è gravissimo, se la motivazione è amministrativa ancora di più. Ecco, diciamo che le motivazioni possono essere tante, vanno chiariti i responsabili ed anche le motivazioni per dare comprensibilità a questa Aula e conseguentemente a tutti i marchigiani.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, non ci sono dichiarazioni di voto, vi leggo il dispositivo della mozione: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale: ad esprimere la più ferma condanna per il gesto; ad esprimere la piena solidarietà al Consigliere regionale Mangialardi, fatto oggetto di un riprovevole attacco personale; ad attivarsi congiuntamente con gli organismi proposti, affinché venga fatta piena luce sulla vicenda”.
Mozione n. 407. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Comunicazioni della Giunta regionale sullo “Stato di attuazione del PNRR”
Mozione n. 372
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Interventi a favore delle aree interne delle Marche”
Mozione n. 378
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”
Interrogazione n. 935
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Case di comunità ed ospedali di comunità a rischio realizzazione”
Interrogazione n. 938
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Finanziamenti PNRR – M6C1 - Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Centrali Operative Territoriali Regione Marche”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le Comunicazioni della Giunta regionale, le mozioni n. 372 del Consigliere Latini e n. 378 dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e le interrogazioni n. 935 della Consigliera Ruggeri e n. 938 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri (abbinate)
Abbiamo concordato nella Conferenza dei Presidenti dei gruppi che la relazione dell’Assessore Brandoni, coadiuvato dal dirigente competente, può essere in funzione della totale esposizione della relazione stessa, quindi non ci sarà una limitazione di tempo a disposizione dell’Assessore, poi tutti i Consiglieri potranno intervenire nel limite dei 12 minuti.
Ha la parola, per le comunicazioni, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Mi avvarrò di alcune slide per l'esposizione della relazione che, come giustamente ha detto la Consigliera Ruggeri, vi è stata recapitata ieri pomeriggio, a metà pomeriggio.
Ricordo che il Piano nazionale di ripresa e resilienza è nato da un'iniziativa della Commissione europea a seguito dell'emergenza Covid 19 per far ripartire l'economia europea. La Commissione ha verificato la crisi Covid in ogni Stato dell'Unione e ha assegnato l'importo maggiore all’Italia, equivalente a 190 miliardi.
Tutti noi quasi quotidianamente sentiamo dai media, dai mezzi di comunicazione, dell'eredità importante che abbiamo sulle nostre spalle perché ricordo che dei 190 miliardi, 69 miliardi sono a fondo perduto, ma 123 miliardi dobbiamo restituirli, ecco perché questo ci responsabilizza tutti, responsabilizza non solo la maggioranza, il sottoscritto, l'esecutivo, ma l'intero Consiglio regionale perché, come è stato detto, lasceremo un rilevante debito alle future generazioni. Quindi abbiamo una prerogativa importantissima che è quella di spenderli tutti e non come le vecchie programmazioni che hanno visto spesso l'Italia come fanalino di coda, sicuramente dobbiamo spenderli tutti e spenderli bene e questo mi auguro che sia il nostro cammino.
Ricordo inoltre che ai 190 miliardi vanno aggiunti 30 miliardi dei programmi complementari, i cosiddetti PNC (programma nazionale complementare), con sole risorse di bilancio statale, di questi 30 miliardi 1,7 miliardi sono già stati destinati alle Regioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 2016 che vede le Marche, ve lo ricordo, avere il territorio del 62% delle aree terremotate rispetto al 38% delle altre tre regioni.
I 190 miliardi, a differenza della programmazione comunitaria 2021/2027, non hanno bisogno di cofinanziamento, vi avevo già detto, quando abbiamo parlato della nuova programmazione 2021/2027, che la Regione Marche, a differenza di tante altre Regioni che non hanno cofinanziato e quindi hanno avuto importi relativamente minori rispetto a noi, con il cofinanziamento ha avuto una mole di denaro superiore a tante altre Regioni. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non prevedeva cofinanziamento.
La situazione delle Marche è la seguente, ma la stessa … Come ho ricordato prima ai Consiglieri, poi lo vedremo anche nei numeri, avevo promesso che avremmo trattato il punto del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel Consiglio regionale del 3 ottobre ultimo scorso, e invece oggi siamo il 17, però, come ho detto prima, il PNRR è fluttuante, è sempre in continuo mutamento, poi vi dimostrerò con i numeri quello che era il 3 e quello che è oggi e quello che sarebbe stato, come ha chiesto la minoranza, un Consiglio regionale con l'esposizione di questo Piano nazionale di ripresa e resilienza fra 15 giorni.
Ricordo che c'è stata un’assegnazione al territorio regionale di una cifra pari a 3,6 miliardi, per le Marche 190 miliardi a livello nazionale, 3,6 miliardi sono le risorse destinate alla nostra regione e 460 milioni ci vedono soggetto attuatore ed andranno principalmente alla missione 6, salute e sanità, per il 75%, il restante 25%, 115 milioni, andranno alle altre missioni (fino a pochi minuti fa erano proiettate le 6 missioni).
Anche se parliamo di un nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, abbiamo fatto tesoro delle criticità del passato. Nella programmazione 2014/2020 più di altre ed anche nella 2021/2027 abbiamo cercato di trovare soluzioni a tutte le criticità che si sono manifestate nelle programmazioni precedenti.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, lo ricordo, principalmente è rivolto a Comuni e Unioni montane, come pensare in una regione come la nostra, dove ci sono tantissimi Comuni (236), di poter avere le professionalità per presentare una progettualità così importante per il Piano di ripresa e resilienza?
Ecco perché bisognava mettere a disposizione dei Comuni e delle Unioni montane delle professionalità, questa è una cosa a cui ha pensato chiaramente lo Stato con i 1.000esperti, che poi dopo andrò a dire, ma ci abbiamo pensato anche noi con la Svem ed altre ipotesi di soluzioni.
Abbiamo voluto mettere a disposizione uno strumento di conoscenza che è il portale “Easy Pnrr Marche”, non tutte le Regioni hanno aperto un portale con il quali i Comuni, le imprese, le Unioni montane e altri possono interfacciarsi quotidianamente con esso.
Lo Stato italiano ha pensato di supportare l'attuazione del PNRR, come ho detto prima, con i 1.000esperti e sempre per il solito riparto nazionale - ricordo che questo vale quasi per tutto, tranne che per il trasporto pubblico locale, dove abbiamo purtroppo una percentuale minore, la Regione Marche viaggia intorno al 2,50% - a noi competono 32 esperti.
Torniamo alle slide, dal settembre 2021 la Regione Marche ha indicato nel Comitato di coordinamento la cabina di regia per l'indirizzo e la programmazione delle attività relative al PNRR dove i Direttori di Dipartimento condividono le proprie proposte e osservazioni.
Sono stati inoltre individuati nei casi in cui la Regione Marche riveste il ruolo, come ho detto prima, di soggetto attuatore degli interventi PNRR, singoli responsabili regionali degli interventi.
E’ stato designato il Dirigente della Direzione programmazione integrata risorse comunitarie e nazionali quale referente tecnico del PNRR, che opera in raccordo con la task force nazionale del PNRR ed è quindi destinatario delle informazioni e della documentazione prodotta dalla stessa.
E’ stato costituito, con una delibera di Giunta regionale 1056/2022, il Tavolo regionale per la partecipazione e il confronto sull'attuazione del PNRR E PNC con ampia partecipazione di tutte le istituzioni del territorio regionale. Il tavolo si è riunito il 9 maggio u.s. per discutere e ricevere proposte dalle parti datoriali sindacati e dalle associazioni di categoria.
La slide successiva riguarda l'organizzazione delle competenze per il monitoraggio, la rendicontazione, il controllo e lo sviluppo di Easy Pnrr Marche.
Al Dipartimento programmazione integrata, UE e risorse finanziarie, umane e strumentali sono attribuiti compiti di indirizzo per la programmazione delle attività ricadenti sul territorio regionale previste nel PNRR, mentre alla Direzione programmazione integrata risorse comunitarie e nazionali compete il monitoraggio delle stesse. La stessa direzione, in concorso con la direzione di bilancio, ragioneria e partite finanziarie, provvede alla supervisione contabile.
La direzione programmazione, in collaborazione con il Settore transizione digitale informatica e con il supporto degli esperti del progetto 1.000esperti, ha sviluppato lo strumento Easy Pnrr per il monitoraggio e la supervisione contabile dei progetti a valere sul PNRR.
A tal fine è stato costituito con decreto del Segretario generale 115/2022 un gruppo di lavoro interdipartimentale che assicura la corretta e completa alimentazione del sistema Easy Pnrr.
Andiamo avanti ed entriamo nel dettaglio del progetto 1.000 Esperti. Il progetto nazionale dei 1.000 Esperti nell'ambito della missione 1, competente 1, (digitalizzazione, innovazione e sicurezza della pubblica amministrazione), attuazione del sub-investimento 2.2.1 “Task force digitalizzazione, monitoraggio e performance” del Pnrr, mira a semplificare e velocizzare le procedure amministrative complesse, nonché ad abbattere l'eventuale arretrato accumulato nel tempo.
L'obiettivo generale è, infatti, quello di accrescere la capacità amministrativa degli enti (Regioni, Province e Comuni) che agiscono sul territorio così da accelerare la messa a terra del PNRR nei contesti regionali.
In ottemperanza al DPCM 12 novembre 2021, che definisce le regole e le finalità specifiche del progetto, ogni Regione ha provveduto a redigere un proprio Piano territoriale, individuando così le procedure sulle quali intervenire in via prioritaria, con gli obiettivi di velocizzazione e recupero dell'arretrato espressi in valori percentuali.
La Regione Marche, nel proprio Piano territoriale conta attualmente 18 procedure complesse, a supporto delle quali è stato assegnato un pool di 32 esperti suddivisi in gruppi tematici. Tali figure sono state selezionate fra professionisti ed esperti, esterni all'amministrazione, in base profili di competenza richiesti dall'ampia eterogeneità delle tematiche in interesse, partendo da quelli di materia ambientale, sino a quelle del settore digitale.
Le risorse PNRR, ripartite fra le Regioni a norma del citato DPCM 12 novembre 2021 e del decreto interministeriale 29 agosto 2022, vede la Regione Marche destinataria di 10.493.000 Euro (dotazione iniziale più risorse aggiuntive) per i professionisti ed esperti che lavoreranno per la Regione Marche per tutta la durata del progetto (triennio 2022/2024).
Uno dei primi lavori effettuati dal gruppo dei 30 esperti in collaborazione con il Settore informatica, riguarda realizzazione del portale Easy Pnrr per il monitoraggio e la semplificazione e la condivisione delle informazioni sull’attuazione del PNRR.
Il Portale Easy Pnrr si rivolge a: addetti ai lavori, enti locali ed imprese coinvolti a vario titolo nell'attuazione del Piano nazionale; cittadini, offrendo un quadro di riferimento dinamico e semplificato sul Piano e informando sui progetti PNRR in attuazione nel territorio regionale.
Il portale Easy Pnrr Marche è stato aperto il 28 aprile 2023, ha avuto 7.578 visualizzazioni dall’1 giugno 2023 al 12 settembre 2023. Ha avuto 4.797 visitatori unici/giorno dall’1 giugno 2023 al 12 settembre 2023. Le sezioni del sito più visitate: il 25% strumenti per soggetti attuatori, 14% area monitoraggio-conoscere il Pnrr-progetto 1.000 Esperti, 12% news-eventi. Veicolo di domande in arrivo dal territorio.
Passiamo ora alla struttura del portale, ricordo che le sezioni sono due informativa e di monitoraggio: a) sezione informativa per quadro di riferimento normativo e tecnico/strumentale semplificato rivolto, in particolare, ai soggetti attuatori del PNRR (strumenti di facilitazione) e ad un pubblico generico (strumenti informativi); b) sezione monitoraggio con dati e rappresentazioni grafiche sulle risorse che impattano sul territorio.
La sezione informativa:
1) analizza, raccoglie, sistematizza e semplifica il quadro di riferimento tecnico, normativo e strumentale che compone il contesto di riferimento del Piano nazionale;
2) contiene guide e materiale di supporto per i soggetti attuatori e sezioni dedicate che si arricchiscono con l’evolvere del Piano;
3) è dinamico, si aggiorna di continuo con automatismi garantiti da collegamenti a banche dati nazionali e regionali;
4) integra il lavoro della task force digitalizzazione, monitoraggio e performance del progetto 1.000 Esperti e consente di entrare in contatto con la segreteria tecnica della cabina di regia, il gruppo monitoraggio, rendicontazione e controllo e i gruppi di lavoro nei settori autorizzazioni ambientali, bonifiche, energie rinnovabili, appalti, urbanistica, edilizia sanitaria, rifiuti, infrastrutture digitali, ricostruzione post sisma; fornisce
5) informazioni generali sul Piano.
Andiamo avanti con l'approfondimento strumenti di facilitazione. Le pagine dedicate ai soggetti attuatori raccolgono, sistematizzano e semplificano gli strumenti, dotati di motore di ricerca interno, che caratterizzano l'attuazione del Piano:
- Sigeco (sistema di gestione e controllo) delle amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR con indicazioni a favore dei SA sui temi: manuali per attività di controllo e di verifica; check-list; avanzamento Milestone&Target;
- FAQ: link alle risposte a domande frequenti sull’implementazione dei progetti del Piano: FAQ di Italia domani su Pnrr, dal Piano fino all’attivazione e attuazione progettuale; FAQ di Italia domani su DNSH (una delle domande frequente è come non arrecare danni significativi all’ambiente), con risposte a quesiti specifici sull’applicazione del principio; FAQ specifiche delle PA titolari.
Andiamo avanti con l'approfondimento strumenti di facilitazione. Le pagine dedicate ai soggetti attuatori permettono l'accesso semplificato ai materiali prodotti a livello nazionale e quelli a cura della task force regionale:
- manuali, check-list e linee guida: quadro di riferimento nazionale: archivio documenti (es. circolari Mrf-Rgs), manuali tecnico-operativi;
- Sezione, con motore di ricerca interno, a cura degli Esperti (raggiungibile anche dalla sezione dedicata al progetto 1.000 Esperti): collana Check&Tips; eventi tematici degli esperti e relativi materiali; pareri degli esperti; strumenti operativi prodotti dagli esperti.
Approfondimento strumenti di facilitazione. Il portale garantisce un costante aggiornamento, grazie ai collegamenti a banche dati nazionali e regionali:
- normativa europea e nazionale di riferimento;
- ReGIS è il sistema gestionale unico attraverso cui le amministrazioni centrali e territoriali adempiono agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati;
- glossario PNRR con i principali termini utilizzati nel Piano nazionale;
- Dnsh e gli altri principi che guidano il Piano;
- indicatori comuni per il monitoraggio del Piano nazionale; agenda 2030 e relazione con gli obiettivi del Piano nazionale.
Approfondimento progetto 1.000 Esperti. La task force regionale del progetto 1.000 Esperti:
- descrizione del progetto e metodologia di lavoro;
- pubblicazione di materiali, pareri e strumenti operativi prodotti dagli esperti, tra cui quelli relativi alle funzioni di rendicontazione e controllo;
- nella sezione la squadra degli Esperti è presente il cruscotto con riferimenti a nomi e ruoli.
Approfondimento strumenti informativi. Il portale fornisce informazioni generali su:
- Piano nazionale di ripresa e resilienza, denominato Italia domani;
- approfondimenti con monitoraggio e selezione di informazioni sul tema del PNRR provenienti da fonti qualificate;
- news ed eventi su scala regionale relativi al Piano ricadenti sul territorio regionale;
- help desk tramite collegamento con l'ufficio Europe Direct di Regione Marche/Help desk fondi europei.
Sezione monitoraggio. La sezione presenta un quadro di riferimento sullo stato di attuazione del PNRR nel territorio regionale e fornisce attualmente:
- elaborazione grafica sulla ripartizione per missione e componente delle risorse attribuite ai progetti PNRR;
- dati scaricabili in formato open.
Fonti e metodologia. Il database sottostante la sezione monitoraggio è in costante aggiornamento e si basa su un sistema intelligente, che integra i dati ufficiali disponibili da ReGiS con un database interno a cura dei Dipartimenti regionali.
Progetti Pnrr e Pnc (piano nazionale complementare) nelle Marche.
Le 6 missioni PNRR, nel territorio della regione si declinano in 5.823 progetti (potete vedere che sono aumentati di 5 e sono in continua evoluzione) totalmente o parzialmente finanziati dal PNRR e, per talune misure, anche dal PNC. L’importo totale dei progetti è pari a 3.612 milioni di euro.
Di questi, 335 sono i progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore.
L'importo totale è pari a circa 464 milioni di euro.
Nelle pagine seguenti vengono presentati i principali indicatori di riferimento.
Nelle prossime slide andremo a vedere le missioni. Nella prima trasmissione dati, come ho detto alla Consigliera Ruggeri, avevamo indicato gli importi, invece questa volta abbiamo preferito cambiare gli importi con le percentuali.
Missione 1 digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;
Missione 2 rivoluzione verde e transizione ecologica;
Missione 3 infrastrutture per una mobilità sostenibile (la più grande a livello percentuale);
Missione 4 istruzione e ricerca;
Missione 5 inclusione e coesione;
Missione 6 salute.
Adesso andiamo a leggere i progetti sul territorio regionale per missione/componente senza soffermarci sulle percentuali:
Missione 2 componente 4 14,22%,
Missione 3 componente 1 investimenti sulla rete ferroviaria 23,02%,
Missione 4 componente 1 potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione 19,24%,
Missione 5 componente 2 infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore 17,29%,
Missione 6 componente 1 reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale 5,97%,
Missione 6 componente 2 innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario 4,98%.
Adesso andiamo ai progetti sul territorio regionale - distribuzione importi per provincia (%).
Ancona ha una percentuale del 32% (poi vi spiego perché),
Ascoli Piceno 11%,
Fermo 9%,
Macerata 10%,
Pesaro-Urbino 13%,
progetti che riguardano più province 5%,
progetti di società residenti a Roma (es. RFI ed altre) 21%.
Ancona non ha avuto il 32% di riparto perché è capoluogo di regione, ma perché su Ancona insistono progetti regionali, cioè oltre a quelli della provincia tutti i progetti regionali previsti dal Pnrr fanno capo alla Provincia di Ancona, ecco perché la Provincia ha il 32%.
Passiamo alla slide successiva riguardante i progetti sul territorio regionale per tipologia e importo in %.
Come vedete dall’immagine la voce realizzazione lavori pubblici è dell’85%, poi le altre sono tutte piccole percentuali. La più importante è acquisto o realizzazione di servizi 8,59%.
Nelle successive tre slide esporremo il dettaglio su tipologia e importo dei progetti per missione. Ricordo che le missioni sono 6 ed ora andrò ad elencare tutte le tipologie e gli importi di ogni missione.
Missione 1 - digitalizzazione, innovazione e competitività:
- 30,27% acquisto o realizzazione di servizi;
- 6,88% concessione di contributi ad altri soggetti (diversi da unità produttive);
- 12,58% concessione di incentivi ad unità produttive;
- 50,09% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica:
- 95,49% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica);
- piccole percentuali per l'acquisto di beni e concessione di incentivi ad unità produttive.
Missione 3 - infrastrutture per una mobilità sostenibile:
- 99,99% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Missione 4 - istruzione e ricerca:
- 84,59% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica);
- 6,02% acquisto beni;
- 4,14% acquisto o realizzazione di servizi;
- 5,25% concessione di contributi ad altri soggetti (diversi da unità produttive).
Missione 5 - inclusione e coesione:
- 91,14% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica)
- 7,76% acquisto o realizzazione di servizi.
Missione 6 – salute:
- 50,92% acquisto o realizzazione di servizi;
- 16,35% acquisto di beni;
- 32,74% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Ora vi illustro con la presente slide la fase procedurale e lo stato di avanzamento dei progetti, questo è molto rilevante, poi dopo scomporrò le slide per singola missione.
Questa slide dà le fasi procedurali, lo stato d'avanzamento dei progetti generale; poi entriamo nello specifico di ogni singola missione.
Una premessa, questi dati dipendono dall'aggiornamento che fanno su ReGIS, i soggetti attuatori, le percentuali sui dati che comunicano al sistema informativo, quindi noi aggiorneremo il portale a seconda degli aggiornamenti che ci danno sul sistema informativo.
Attualmente siamo all'aggiudicazione per il 50,95%.
E’ bene che faccia una premessa, parliamo di aggiudicazione, stipula e altro, ricordo che i progetti del PNRR vengono presentati da Comuni e Unioni montane che fanno domanda al Ministero.
Ricordo l'iter: il Ministero attribuisce i finanziamenti a X Comuni, dopodiché il Comune riceve la comunicazione dell’assegnazione del contributo (che parte con le attività), il Comune successivamente fa una gara per l'affidamento dei lavori, una volta individuata l'impresa si conclude la fase di aggiudicazione, il vincitore della gara, che è un privato, stipula il contratto con l'amministrazione, poi c’è l'esecuzione dei lavori da parte dell'impresa. Ci tengo perché parlando di aggiudicazione, stipula di contratti, esecuzione, collaudi e percentuali, ritengo importante questa comunicazione.
1,32% in fase di attribuzione finanziamento,
0,38% collaudo, 8,60% esecuzione,
1,98% non indicata,
36,77% Comuni e Unioni montane che sono alla stipula del contratto.
Ora scompongo la slide generale con le varie missioni, quindi ripeterò le 6 missioni in totale.
Missione 1 - digitalizzazione, innovazione, competitività:
- 52,68% Comuni che sono all’aggiudicazione
- 17,18% attribuzione del finanziamento
- 7,21% esecuzione,
- 0,94% non indicata
- 21,52% stipula del contratto.
Missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica:
- 23,64% aggiudicazione,
- 20,95% esecuzione,
- 8,17% non indicata,
- 44,39% stipula contratto,
- 1,57% collaudo.
Missione 3 - infrastrutture per una mobilità sostenibile:
- 67,32% aggiudicazione per infrastrutture per una mobilità sostenibile
- 32,67% stipula contratto.
Missione 4 - istruzione e ricerca:
- 31,48% aggiudicazione
- 14,84% esecuzione
- 53,41% stipula contratto.
Missione 5 - inclusione e coesione:
- 49,25% aggiudicazione,
- 8,28% esecuzione
- 0,65% non indicata
- 41,81% stipula contratto.
Missione 6 – salute:
- 81,39% aggiudicazione
- 2,17% non indicata,
- 5,38% in esecuzione,
- 10,80% stipula contratto.
Passo ora alla descrizione dei progetti per i quali la Regione Marche è soggetto attuatore per 462 milioni di euro.
Di questa slide, senza annoiarvi, dico le più significative:
- digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione - costo ammesso 18.353.000 euro
- assistenza tecnica a livello centrale e locale 1.000 Esperti -10.492.000 euro
- turismo e cultura 4.0 -12.104.000 euro
- tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale - 9.424.000 euro.
Finora ho dettagliato sui 3.612 generali, ora passiamo ai 462 milioni per la Regione Marche come soggetto attuatore. Voglio ricordare, altra percentuale importantissima della Regione Marche soggetto attuatore, che dei 462 milioni il 75% è sanità, quindi missione 6 come componente.
Vi leggo alcune voci:
- reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale 144 milioni di euro
- innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario 121 milioni di euro
- ammodernamento del parco tecnologico digitale ospedaliero 73 milioni di euro.
Andiamo avanti, stiamo sempre parlando della Regione Marche soggetto attuatore, importo complessivo e costo ammesso a finanziamento. Il colore arancione rappresenta il costo totale del progetto, invece l’azzurro è il costo ammesso a finanziamento:
- Missione 6 componente 2 - innovazione, ricerca e digitalizzazione, abbiamo un importo complessivo …, va bene, non abbiamo i dati, però potete vedere la lunghezza delle righe tra importo complessivo e costo ammesso a finanziamento, come vedete c’è una bella differenza
- Missione 6 componente 1 - reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale, il costo ammesso a finanziamento è sempre inferiore, tranne nella misura M1C1 - digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA, che è alla pari, ma gli altri sono inferiori all’importo complessivo.
Andiamo avanti, quali tipologie di interventi ci sono come Regione Marche soggetto attuatore per i 464 milioni di euro? Come prima, del riparto dei 3,6 miliardi ora vediamo le tipologie dei progetti della Regione Marche soggetto attuatore:
- 13,71% acquisto di beni
- 45% acquisto o realizzazione di servizi
- 3,33% concessione di contributi ad altri soggetti (diversi da unità produttive)
- 37,39% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Ricordo che le missioni attivate come Regione Marche soggetto attuatore al momento sono 4, mentre per l’importo di 3,6 miliardi meno 463 milioni come soggetto attuatore, quindi 3,2 milioni, abbiamo solamente 4 missioni.
In queste due slide vediamo le tipologie di interventi previsti nella missione 1 -digitalizzazione, innovazione, competitività e la missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica.
Nella missione 1 abbiamo:
- 54,86% acquisto o realizzazione di servizi
- 42,00% concessione di contributi ad altri soggetti
Nella missione 2 abbiamo:
- 50,00% acquisto di beni
- 49,00% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Nella missione 5 - inclusione e coesione abbiamo:
- 22,00% acquisto o realizzazione di servizi
- 77,53% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
Nella missione 6 - salute abbiamo:
- 16,00% acquisto di beni
- 50,00% acquisto e realizzazione di servizi,
- 32,74% realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica).
A che punto stanno i progetti che vedono la Regione Marche come soggetto attuatore? Quindi per la fase procedurale e stato d'attuazione c'è questa slide:
- 76,00% aggiudicazione
- 11,63% stipula contratto
- 2,08% non indicata
- 6,09% esecuzione
- 0,20% collaudo
- 3,33% attribuzione finanziamento.
A seguire abbiamo la suddivisione per missione, ricordo che 6 sono le missioni del Piano nazionale nella sua interezza e 4 sono le Missioni come Regione Marche soggetto attuatore, leggiamo solo le più importanti:
- Missione 1 - digitalizzazione, innovazione, competitività - 47,52% aggiudicazione e 42,40% attribuzione finanziamento
- Missione 2 - rivoluzione verde e transizione ecologica - 49,27% aggiudicazione, 50,73% esecuzione fornitura
- Missione 5 - inclusione e coesione - 73,93% aggiudicazione, 3,04% esecuzione fornitura, 23,03% stipula contratto
- Missione 6 - salute - 81,39% aggiudicazione, poi gli altri piccoli collaudo, esecuzione fornitura, e quant'altro.
Andiamo avanti con i primi 10 progetti per importo, passiamo alla successiva.
Vorrei fare adesso un approfondimento dei progetti di cui ho parlato inizialmente, mi riferisco ai progetti del Piano nazionale complementare, il cosiddetto PNC, come vedete il PNRR è in continua evoluzione e con questo aggiornamento vi posso mostrare i progetti del Piano nazionale complementare nelle Marche. I programmi del PNC nel territorio della regione si declinano, come vedete dalla slide, in 338 progetti totalmente finanziati con risorse dello Stato, come ho detto all'inizio del mio intervento.
L'importo totale dei progetti è pari a 350.984.000 euro.
Sono 12 i progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore per un importo pari a 52.689.000 euro.
La differenza circa dei 300 milioni sono Comuni e Unioni montane che non sono sul ReGIS.
Andiamo avanti, il primo grafico che riguarda il PNC è ripartito per tipologia di intervento. Abbiamo parlato prima del Piano nella sua interezza, dei soggetti attuatori, adesso stiamo facendo vedere una slide dei progetti finanziati col PNC che ha una sua classificazione e ve li vado ad elencare:
- 3,40% rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi, bus (verde chiaro)
- l’arancione è l’11 - elettrificazione delle banchine
Dico solo il colore senza i numeri:
- grigio: sicuro, verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica per 17,88%
- giallo: ultimo/penultimo miglio ferroviario/stradale (l’ultimo miglio è il collegamento tra la superstrada e il porto di Ancona di cui se ne parla da oltre 35 anni)
- celeste: misura 1,89% salute, ambiente, biodiversità e clima
- verde: verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile per il 9,58% delle risorse totali
- azzurro intenso: comunità energetiche recupero di funzionalità degli edifici pubblici
- la percentuale più alta è questa: rigenerazione urbana e territoriale, Pnc sisma. Questo è molto importante, quindi per il piano nazionale complementare del sisma 39,54% dell'importo complessivo di 350 milioni viene assegnato alle comunità energetiche, recupero e rifunzionalizzazione edifici pubblici del sisma, poi c’è anche rigenerazione urbana e territoriale sempre del sisma e poi l'ultimo quello grigio sembra, il 7,9%, sempre sisma infrastrutture e mobilità.
Ripeto, ci sono tre Pnc in percentuale come tipologie relative al sisma, la A2, la A3, la A4.
Passiamo ora ai progetti finanziati dal PNC come Regione Marche, c’è sempre la distinzione generali e soggetto attuatore. Sono 12 i progetti della Regione Marche come soggetto attuatore.
Pnc C1 - rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi
Pnc E1 salute, ambiente, biodiversità e clima 12, 59%
Pnc E2 verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile 63,79%
Pnc sisma A3 rigenerazione e territoriale.
Ora vi illustro la funzionalità del sistema Easy Pnrr consultabile da cittadini, imprese ed enti locali.
L’attuale sistema di monitoraggio è una soluzione innovativa che risponde tempestivamente alle seguenti esigenze: offrire un quadro aggiornato sulle risorse e sui progetti ricadenti nelle Marche; consentire il focus sui progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore; elaborare report e interagire con gli stakeholder, fornire comunicazione pubblica.
Siccome il PNRR è in continua evoluzione, aggiorniamo continuamente l’Easy Pnrr introducendo nuove funzioni.
Proseguiamo con il sistema di monitoraggio evoluzione.
Sono previste le seguenti implementazioni per il potenziamento/evoluzione del sistema:
1) focus su progetti Regione Marche soggetto attuatore
a) realizzazione di un sistema di alert su ritardi nell'attuazione dei progetti,
b) sistemazione raccolta ed elaborazione informazioni in aderenza alle richieste semestrali della Corte dei Conti;
2) collegamento ad applicazione di business intelligence con duplice finalità:
a) miglioramento della sezione monitoraggio del portale Easy Pnrr (ottimizzazione delle elaborazioni grafiche),
b) sistematizzazione del processo di visualizzazione, elaborazione e reportistica, con dashboard di controllo per accesso immediato a dati di monitoraggio preimpostati o filtrabili, schermate e grafici dedicati, report personalizzabili per committente.
Focus sui progetti soggetti a modifica della copertura finanziaria da parte del Governo per la revisione del Pnrr.
Il documento “Proposte per la revisione del Pnrr e capitolo REPowerEU”, presentato dal Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il Pnrr il 27 luglio scorso, ha avviato un negoziato con la Commissione europea per la revisione del Pnrr; tale possibilità di visione è prevista all'articolo 21, paragrafo 1 del regolamento (UE) 2021/241 (regolamento RRF).
Tra le motivazioni alla base della revisione del Pnrr italiano, il Governo evidenzia come il Piano preveda migliaia di investimenti anche di piccola dimensione che richiedono uno sforzo di rendicontazione e gestionale talvolta al di sopra delle possibilità dei singoli soggetti attuatori.
Inoltre alcuni interventi risultano non più in linea con gli obiettivi del Piano alla luce degli eventi eccezionali e non prevedibili verificatisi dopo la sua adozione (guerra in Ucraina, prezzi dell’energia, scarsità di materie prime).
Per questi motivi sono state individuate una serie di 9 misure/componenti che il Governo propone di eliminare dal finanziamento del Pnrr, il cui valore complessivo (a livello Italia) è di 15,9 miliardi di euro.
L'impatto sul territorio regionale del finanziamento Pnrr riguarda 3 investimenti specifici, relativi a progetti per i quali il ruolo di soggetto attuatore è svolto dai Comuni:
- la M2C4 investimento 2.2 è relativa a “interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni”, l'amministrazione titolare è il Ministero dell'interno e vede interessati 1.411 progetti sul territorio regionale, con un finanziamento Pnrr di 264 milioni di euro;
- la M5C2 investimento 2.1 è relativa a “investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volte a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale”, l'amministrazione titolare è il Ministero dell'interno e vede interessati 84 progetti sul territorio regionale, con un investimento finanziamento Pnrr di 170 milioni di euro;
- la M5C3 investimento 1.1.1 è relativa a “aree interne – Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità”, l'amministrazione titolare è il Dipartimento di coesione della Presidenza del Consiglio e vede interessati 42 progetti sul territorio regionale, con un finanziamento Pnrr di 17 milioni di euro.
L'impatto della sostituzione del finanziamento Pnrr, previsto nella proposta di modifica attualmente all'esame della Commissione europea, interessa quindi complessivamente 1.537 progetti sul territorio regionale, che sono a titolarità dei Comuni marchigiani e, in alcuni casi, delle Unioni montane.
Il finanziamento Pnrr potenzialmente interessato è pari complessivamente a 452 milioni di euro.
La proposta governativa di revisione del programma chiarisce che per questi interventi sarà assicurato il rispetto delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici, anche utilizzando spazi finanziari disponibili nell'ambito di altri strumenti (fondi strutturali, fondo sviluppo e coesione, piano nazionale complementare al Pnrr).
Nel frattempo, in attesa dell'approvazione della proposta di modifica da parte della Commissione europea, gli interventi possono proseguire regolarmente nella fase attuativa, con le coperture garantite, ad oggi, dalle risorse del Pnrr.
Nel momento in cui la proposta verrà approvata dalla UE, senza soluzione di continuità, verrà garantita la sostituzione del finanziamento degli interventi già avviati, a valere sulle coperture che il Governo sta individuando.
Il focus rimodulazione dei progetti di cui la Regione Marche è soggetto attuatore in ambito sanitario, ricordo che la missione 6 è la salute, la proposta governativa prevede una rimodulazione del numero dei progetti originariamente previsti, per far fronte all’aumento del prezzo delle materie prime che ha avuto un impatto significativo sull'edilizia sanitaria.
L'impatto sulla Regione Marche della rimodulazione è attualmente in fase di valutazione da parte dell'unità di missione 6 del Ministero della salute e dell'Unione Europea; tale rimodulazione dovrebbe riguardare prevalentemente gli edifici di nuova costruzione e comunque il volume degli interventi oggetto di rimodulazione sono soggetti a continuo aggiornamento.
Gli investimenti espunti verrebbero comunque realizzati, con le modalità già programmate, assicurando la copertura finanziaria con le risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico ex articolo 20 della legge n. 67/1988 o mediante programmazione delle risorse della politica di coesione (Fsc).
Le conclusioni sono queste, senza che le leggo le avete già lette nelle slide che vi ho mandato, io per ora ho finito, quindi ritorno la parola al Presidente per i successivi interventi. Grazie.
PRESIDENTE. Ricordo che alle ore 14:10 scade il termine per prenotare l’intervento in modo tale da fare un compendio dei tempi rispetto all’argomento e dare la possibilità a tutti coloro che vogliono parlare …
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Lo dico, Presidente, in tono scherzoso. ma dico il vero, dia più tempo per gli interventi perché adesso intervengono i colleghi del mio gruppo, i Consiglieri Bora e Carancini, che hanno presentato atti e se, come immagino, il loro intervento sarà soddisfacente sarà inutile che io intervenga, altrimenti mi prenoto e poi rinuncio, va bene? Facciamo così.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie anche all’Assessore ed al Dirigente, che oggi si è prestato a scorrere le slide, sono un po’ gelosa, per me non lo aveva mai fatto.
Sono contenta che finalmente si sia dedicata una seduta del Consiglio regionale per parlare di questo, visto che purtroppo è stata rifiutata, da parte della maggioranza, la richiesta della nostra collega Consigliera Ruggeri di istituire una Commissione speciale sul PNRR.
Sentivamo davvero l’esigenza di avere delle informazioni su questi tagli o presunte rimodulazioni anche perché grave è il silenzio che da mesi aleggia sulla proposta di tagli ai progetti regionali del PNRR.
Mentre in Italia le Regioni sono in fermento, nelle Marche questo silenzio è stato rotto solamente grazie all'interrogazione del gruppo consiliare del Partito Democratico discussa lo scorso 29 settembre e presentata il 2 agosto.
Silenzio che è diventato ancor più preoccupante dopo la conferma del taglio di oltre 450 milioni di euro ricevuta proprio in quest’Aula dall'Assessore Brandoni.
La proposta Fitto-Meloni prevede un definanziamento di quasi 16 miliardi di euro a livello nazionale e attende la conclusione del negoziato con la Commissione europea non prima di fine anno.
Nel frattempo l'unica certezza è che ad oggi non sono state ancora individuate le risorse alternative che verranno utilizzate per dare copertura ai progetti a rischio.
Quando voi eravate ai banchi dell'opposizione usavate l’Europa come leva per alimentare campagne populiste.
Questo oggi noi non lo faremo, a differenza vostra oggi siamo qui a dire, senza demagogia e con estrema lucidità, che seppur verranno reperite risorse alternative per andare a sanare questo enorme buco finanziario, ci sarà sicuramente una partita di giro, che però temiamo perché a sua volta comporterà altri tagli, a causa di altri ammanchi e altri buchi che a loro volta dovranno essere sanati.
Un circolo vizioso che creerà altri disagi perché nessuno ha annunciato che verrà fatto un nuovo debito per coprire questi fondi.
La cosa più imbarazzante, in tutta franchezza, lo dico dal punto di vista politico, è che sono trascorsi tre mesi da quando il Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il PNRR ha annunciato questo e il Governo in tre mesi non è stato ancora in grado di dire con certezza quali saranno le fonti alternative al finanziamento del PNRR.
E’ bene sottolineare che molti degli interventi a rischio sono in corso o già terminati e che una mancata assegnazione di nuove risorse rischierebbe di mandare in default i bilanci comunali.
Allora torniamo a chiedere alla Giunta Acquaroli se abbia chiesto e se abbia ottenuto una rassicurazione scritta, se c'è un atto che garantisca da parte del Governo Meloni a tutti i progetti in essere la copertura necessaria per il loro completamento.
Perché le rassicurazioni solo verbali finora espresse dalla Giunta non tranquillizzano i tantissimi Sindaci e amministratori che sono molto preoccupati per questi tagli, proprio per la mancanza di informazioni certe.
Preoccupata lo sono anch’io perché la lotta al dissesto idrogeologico, la valorizzazione dell’efficientamento energetico e la rigenerazione urbana rappresentano infatti questioni strategiche che oggi rischiano di non avere più le coperture necessarie.
La sola Provincia di Ancona prevede molti interventi che riguardano sia il capoluogo e sia i Comuni più piccoli per un totale di oltre 90 milioni di euro, cifre da far tremare i polsi.
Faccio solo alcuni esempi dei tagli previsti: Ancona 23 milioni di euro, Jesi e Castelfidardo oltre 5 milioni di euro, Falconara Marittima oltre 10 milioni di euro, Castelbellino 2,8 milioni, Fabriano Chiaravalle circa 2 milioni di euro e Senigallia quasi 4 milioni.
Mentre rischiamo che vengano sacrificati progetti importanti che i nostri Comuni contano di realizzare, in tutti questi mesi il Presidente Acquaroli è rimasto silente, non una parola di preoccupazione, né l'annuncio di un'iniziativa di interlocuzione con la Presidente del Consiglio e con il Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il PNRR, nemmeno questo.
E allora ci chiediamo perché il Governatore non si fa sentire, perché il Presidente Acquaroli non mette in moto la favolosa, pazzesca, filiera istituzionale per avere un’informazione come questa?
Il colpevole disinteresse e la superficialità con cui la vostra Giunta affronta la notizia dei tagli è la prova lampante di quanto siete inadeguati a tutelare gli interessi dei marchigiani.
A leggere le dichiarazioni stampa del Presidente Acquaroli, proprio di questa mattina, verrebbe da dire che queste tre settimane di crisi interna alla maggioranza siano state solo uno scherzo dell'immaginazione e che i tre Assessori leghisti non siano mai stati sfiduciati dalla Segretaria regionale, che la Giunta e la sua composizione non siano mai state messe in discussione e che le preoccupazioni espresse dalle associazioni di categoria rispetto all'ennesimo cambio di Assessore alle attività produttive siano state soltanto inutile allarmismo. Oppure quando il Presidente Acquaroli dice che la squadra non è mai stata messa in discussione da nessuno probabilmente intende dire che la Segretaria regionale della Lega Marche per lui è nessuno.
No, noi non lo crediamo, non va tutto bene come tentate di farci credere anche oggi e la verità è un'altra.
La crisi politica che ha investito la maggioranza che guida la Regione Marche è stata soltanto una dimostrazione muscolare dei partiti romani che così come l’hanno creata stanno provando a risolverla, e tutto come sempre sulla pelle dei nostri cittadini.
Di fatto, oggi, due Consiglieri che siedono ancora tra i banchi della minoranza hanno solo annunciato il passaggio alla Lega senza mai formalizzarlo. E questi giochi di partito si svolgono sopra le teste dei marchigiani.
E’ questa la filiera a cui vi ispirate? Quella che vi pone in una condizione di sudditanza? Quella che vi impedisce di assumere decisioni autonome nell'interesse dei marchigiani?
Al governo nazionale chiediamo quindi garanzie sui finanziamenti e a questa Giunta chiediamo che faccia il suo dovere e si attivi con il Governo amico perché sarebbe inimmaginabile uno scenario nel quale cantieri già aperti o gare già appaltate dovessero fermarsi per risorse che prima c'erano e che improvvisamente non ci sono più, oppure non sono state sostituite in modo adeguato.
Andate a Roma, fatevi mettere sul tavolo le risorse vere, partita per partita, e fatevi dire quali sono i fondi che metteranno a disposizione di questa rimodulazione del PNRR.
Io, e lo ribadisco, sono sicura che ci saranno dei fondi sostitutivi, ma ad oggi la verità è questa, ad oggi questa garanzia non c'è e, ripeto, questa partita è gestita da incompetenti.
Lo ribadisco, il Ministro per gli affari europei, il sud, la coesione e il PNRR ha gestito malissimo questa vicenda, mandando tutti in cortocircuito, tutta Italia, se prima, come qualcuno ha detto, c'erano le risorse del Ministero dell'interno che verranno automaticamente riassegnate. Allora ditelo, se non lo dite è perché non lo sapete nemmeno voi e la rassicurazione che quantomeno mi aspetto dall’Assessore Brandoni, e che non ho ancora sentito, è che se non ci dovessero essere le necessarie risorse nazionali per compensare questi tagli, questo non andrà mai ad inficiare, a toccare, non sarà insomma mai a carico dei nostri Por, visto che abbiamo già dovuto prendere atto dello sfondamento di molti progetti sui Por.
Infine, Assessore, quando stavo al suo posto, lei se lo ricorda bene, io le cose le controllavo in prima persona, quel portale a cui lei fa riferimento, quelle notizie che voi avete giorno dopo giorno, le avete voi stando dall’altra parte, noi non le abbiamo mica ed è proprio per questo che il Partito Democratico da quasi un anno vi chiede un altro portale, non questo qui, uno che alimenta giorno dopo giorno la Regione, come avviene in Emilia-Romagna, che peraltro offre anche un maggior livello di dettaglio.
Ovviamente continueremo a monitorare la situazione, sono passati già tre mesi, se è una semplice partita di giro, anziché stare qui un’ora a illustrarci in maniera molto interessante queste slide, fateci sapere come troverete la copertura e noi la chiudiamo qui. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie. Presidente. All’Assessore Brandoni dico che penserò se fargli causa perché l'aggiornamento che ha fatto al primo documento sulla rendicontazione del PNRR ce l’ha mandato nel pomeriggio, non è stato agevole approfondirlo, ecco perché la Consigliera Ruggeri, secondo me con buon seno, ha chiesto di poter avere qualche minuto in più. E’ chiaro che per esprimere opinioni, pensieri, riflessioni, se uno non lo fa a caso, o non ha la capacità oratoria del nostro Consigliere Cesetti, ha bisogno di tempo per poter riflettere.
La seconda considerazione, Assessore, è un po' di delusione, mi chiedo come sia pensabile che un Assessore di una Regione ci legga un elenco, magari mi sbaglio, ma mi sarei aspettato una lettura critica in senso negativo o positivo di quello che sta accadendo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza ed è evidente che queste cose, comunque grazie anche a lei, ce le saremmo potute leggere.
Il Consiglio regionale dovrebbe, da questo punto di vista, cercare di scaricare a terra, affondare una serie di riflessioni su quello che sta avvenendo sul più grande intervento di investimenti, per ciò che concerne il Piano di nazionale di ripresa e resilienza.
Spero che dopo di lei il nostro Presidente possa magari rispondere a qualche domanda, che non è polemica, ma che cerca almeno in talune situazioni, per quel poco che ognuno di noi può fare, alla luce del suo intervento, esprimere.
Ho dato uno sguardo alle ultime perché l'integrazione che avete fatto ieri pomeriggio … Alcune slide sono molto interessanti e riguardano in particolare, almeno quelle che sono riuscito a mettere insieme dentro una logica, una lettura che ci dice, mi pare di aver compreso, che la fase procedurale del Piano nazionale di ripresa e resilienza, posto che le fonti sono diverse, coinvolge tutta la regione, ivi compresi altri enti territoriali, come i Comuni, e una parte è destinata solo all'attuazione da parte della Regione.
Ebbene, in entrambi i casi va detto che l’88,31% del Piano nazionale di ripresa resilienza, ovviamente non voglio fare riferimento ai Comuni, faccio riferimento a noi, sta tra la fase di aggiudicazione e la fase del contratto, siamo allo zero, quasi zero paccato direi.
Per quello che invece riguarda l'esecuzione, oggi siamo a fine 2023, siamo al 6,9%, più bassa anche di quella che è stata l'attuazione dei Comuni, degli altri enti, perché se lei va a vedere quel numero si accorgerà che i Comuni sono arrivati all’8,60% e l’88%, invece …, quindi siamo indietro.
Un altro elemento che a me piace ricordare riguarda un dato, sto parlando delle missioni di attuazione della Regione, e va detto che sulla digitalizzazione, che è un elemento fondamentale rispetto allo sviluppo di una regione, la fase attuativa dei progetti è quasi penosa e si scontra con i racconti, le favole, le immaginazioni, i sogni che l’Assessore Saltamartini ci fa qui in Aula molto spesso sulla sanità.
Dove sta l'innovazione digitale, l'implementazione, l'accelerazione sul fascicolo sanitario elettronico e su tutto l’altro? Sono i sogni dell’Assessore Saltamartini che oltre a sognarsi XY e la Consigliera Acciarri, si sogna anche questo.
Siamo allo zero ed un altro dei settori dove il Piano nazionale di ripresa e resilienza è a zero paccato, nel senso tecnico della parola, è quello delle infrastrutture, andate a guardare i dati, siamo veramente …
Allora uno si potrebbe chiedere, scusate la domanda, che giustamente credo i Consiglieri regionali si facciano: “Ma che discutiamo a fare del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tanto è tutta colpa dello Stato”, e no, non è così!
Perché anche nella fase di attuazione il ruolo della Regione Marche, così come quello dei Comuni …, addirittura mi sento di dire che i Comuni hanno lavorato meglio della Regione, basta individuare i dati che ha dato il Presidente dell’Anci sull'attività dei Comuni e le Regioni arrossirebbero. E’ evidente che le Regioni hanno subito supinamente la questione.
Un paio di mesi fa in una discussione dissi al Presidente, non so in quale passaggio, che avrebbero tagliato case della comunità, ospedali di comunità e Cot. Il Presidente Acquaroli mi prese per matto, anzi mi irrise davanti all’Aula, che ci sta pure, non ci si offende, però ha detto una sciocchezza, come gli è capitato in altre situazioni, lui ha detto: “Ma che cosa dite, non taglieremo nulla”. Bene, sono state tagliate il 30% delle case di comunità, il 13% dei Cot, il 24% degli ospedali di comunità.
Assessore, mi sarei aspettato che lei avesse detto una parola su questo, che ne pensa la Regione di questa scelta del Governo nazionale? La condividiamo? Si, no, non lo so. Credo che questo sia un fatto rilevante.
Il taglio dei 16 miliardi di euro, di cui 9 miliardi hanno azzerato la fonte del Piano nazionale di ripresa e resilienza, guardate, ammonta a complessivamente al 9%, che potrebbe non volere dire niente, ma, lo ha detto benissimo la Consigliera Bora, si tagliano totalmente sulla carne viva dei progetti comunali milioni e milioni di euro, e voi state in silenzio.
Anche qui mi tocca citare la Consigliera Bora, la filiera istituzionale che vi ha fatto vincere, che ha convinto i cittadini a seguirvi, ma dove sta? Quali sono le fonti di finanziamento a cui intendete appellarvi rispetto a quei fondi lì? Non esistono! E vi dico di più, sul settore sanità voi scrivete che - voi e tutti gli altri, fate parte della stessa combriccola, famiglia politica - verrà finanziato dalla legge 20/1988. Ragazzi, quella legge serve alle Regioni a programmare il finanziamento di opere, che vuol dire questo? Che quelle che qualcuno ha programmato non verranno più finanziate perché verranno finanziate queste. Ve lo siete posto questo problema o no? Non so se è chiaro quello che voglio dire. E’ normale? Avete chiesto al Governo nazionale di incrementare il fondo della legge 20/1988 con la quale, ve lo ricordo, si finanziano gli ospedali più vecchi che non sono più dotati? Lo sapete che dentro quel finanziamento tagliato ci sono le misure per gli ospedali che non sono adeguati rispetto alle questioni sismiche? Lo sapete questo? Ci volete dire una parola su quello che pensate?
Ho l'impressione che voi non lo sappiate, e poi aggiungo che voi avete … Entriamo nelle case della comunità, le tagliate, non dite nulla e poi nell'assestamento, faccio un'anteprima, finanziate con oltre 10 milioni di euro le case di comunità, quando non sapete quali saranno tagliate, quali astrattamente potrebbero essere tagliate perché i criteri, lo dicono gli atti, ancora non sono stati fissati. Bene, che cosa fate voi? Nell'assestamento finanziate le case di comunità, come quella di Civitanova Marche, il Consigliere Borroni è potente politicamente, o addirittura progetti che ancora non sono finiti, ma avete un'idea di quello che state facendo? Qual è la logica? Non sapete quali taglierete e ci mettete altri soldi e magari domani non saranno più finanziate.
Vi chiedo un minimo di idea su quello che state facendo!
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Un chiarimento, la risposta all'interrogazione che abbiamo presentato verrà data dopo? Allora, il pieno utilizzo dei fondi assegnati dall'Unione europea con il Piano nazionale di ripresa resilienza è fondamentale per adeguare agli standard europei l'assistenza sanitaria territoriale ed abbiamo visto sotto la pandemia quanto questo sia necessario e urgente.
A tale proposito, non posso esimermi dallo stigmatizzare ancora una volta la carenza di informazioni sullo stato di attuazione del PNRR da parte della Regione come ente attuatore, come già osservato a maggio con la mia interrogazione n. 814 sulla mancanza di trasparenza.
Tale interrogazione, peraltro, dopo aver avuto una risposta del tutto evasiva, non è stata neppure citata nella pagina dedicata agli atti presentati in Consiglio nel rapporto preparato dall'Assessore Brandoni per la presente sessione comunitaria e non è stato fatto alcun riferimento alla richiesta di una Commissione speciale sullo stato di attuazione del PNRR, che ho presentato nei primi giorni di aprile mediante un'iniziativa sottoscritta da numerosi colleghi, anche di maggioranza. Su questo vorrei ringraziare il Consigliere Serfilippi ed il Consigliere Cancellieri che l'avevano sottoscritta.
Uno strumento fondamentale per l'informazione, il monitoraggio ed il contributo propositivo da parte dei Consiglieri. Una Commissione che in una Regione amministrata dal centro-destra, come la Lombardia, è stata istituita su iniziativa dello stesso Ufficio di Presidenza, che purtroppo nelle Marche ha bocciato questa richiesta.
Ringrazio comunque la Consigliera Bora per avere ricordato prima quest'iniziativa che purtroppo è fallita.
Oggi ben si comprende, di fronte a questo vuoto rapporto fatto dall’Assessore Brandoni, come sarebbe stata utile per stimolare le attività di attuazione con spirito costruttivo e garantire la pubblica informazione.
L’Assessore Brandoni continua anche oggi a vantarsi della realizzazione del portale Easy Pnrr, che offrirebbe ai cittadini “un quadro di riferimento dinamico e semplificato sul Piano, informando su progetti PNRR in attuazione nel territorio regionale (queste sono sue parole), però l'Assessore omette il fatto che quel portale, pagato con gli stessi fondi del PNRR, risulta allo stato attuale del tutto inutile quale strumento di trasparenza a disposizione dei cittadini sullo stato di attuazione dei progetti, perché non fa altro che riportare informazioni generali, come d'altronde quelle che abbiamo sentito oggi, e riferimenti normativi oltre ad una serie di link a siti istituzionali nazionali ed europei e ai bandi pubblici.
Su questo sono perfettamente d'accordo con la Consigliera Bora che ha parlato prima di me, non c'è nessuna informazione analitica sullo stato di attuazione dei singoli progetti, che è la cosa che ci interessa di più, come i cronoprogrammi, l'indicazione dei progetti di fattibilità economica-finanziaria, dei progetti definitivi e dei progetti esecutivi approvati, le conferenza dei servizi indette, i procedimenti di dibattito pubblico aperti e le loro scadenze, gli appalti dei lavori o dei servizi affidati.
Neppure sullo stato di attuazione di quelli di cui la Regione Marche è soggetto attuatore. L'unica cosa che ci è dato sapere è che dei 335 progetti solo 14 si sono conclusi (di cui uno immagino sia proprio il portale Pnrr stesso). Notate bene, il dato dei 14 progetti, che c'era nella vecchia relazione, è sparito in quella nuova, e visto che abbiamo saputo che 14 sono stati conclusi, sarebbe stato interessante sapere oggi almeno quali sono, a che punto sono tutti gli altri, uno per uno. Pensavo che questa seduta servisse a questo, ad avere indicazioni sui singoli progetti, sullo stato di attuazione, sui cronoprogrammi e soprattutto, visto che c'è stato un taglio, dove reperiremo le risorse? Invece, purtroppo, abbiamo avuto solo informazioni generali e di sintesi.
Steso un velo pietoso su questo portale, veniamo ai tagli sui fondi e sulla realizzazione dei progetti che la nazione, ed a cascata la Regione Marche, si apprestano a subire per la conclamata incapacità del Governo di gestire le procedure ed assicurare la governance amministrativa degli interventi nei tempi assegnati.
Il Governo ha tagliato interventi per un valore complessivo di 15,9 miliardi, tagli che hanno impattato nella Regione Marche in maniera pesante, sono stati infatti definanziati 1.537 progetti, da quando ci ha dato la prima relazione l'Assessore Brandoni, già se ne sono aggiunti 11, perché nella prima relazione si parlava di 1526, ieri alle cinque abbiamo scoperto che sono 1.537 progetti sul territorio regionale, pari al 26% del totale, per un importo complessivo di quasi 453 milioni di euro.
Non si tratta di progetti banali. Nelle Marche sono stati tagliati fondi per “la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei Comuni” per “i progetti di rigenerazione urbana”, e per “i servizi e le infrastrutture sociali di comunità nelle aree interne”, e qui mi voglio ricollegare alla mozione che a questo punto opportunamente ha presentato il Presidente Latini e che discuteremo oggi.
Per quanto riguarda i progetti nei quali la Regione Marche è soggetto attuatore, in particolare quelli della Missione 6 “salute”, è stata annunciata l'eliminazione a livello nazionale di 414 progetti sulle case di comunità (pari al 30,6% di quelli previsti), di 76 progetti sui centri operativi territoriali (pari al 12,6%) e di 96 interventi sugli ospedali di comunità (pari al 24%).
Non è dato sapere, né a questo Consiglio né ai cittadini, quanti e quali di questi progetti eliminati dal finanziamento dei fondi del PNRR riguardano l'ente attuatore Regione Marche. Notate bene che a pagina 51 della nuova relazione, l'Assessore in merito alla rimodulazione scrive: “il volume degli interventi oggetto di rimodulazione sono soggetti a continuo aggiornamento”. Bene, questo l'abbiamo capito ma in soldoni, Assessore, che cosa vuol dire? Ci dobbiamo aspettare qualche sorpresa? Qualche brutta sorpresa? E la seduta di oggi non ci ha aiutato minimamente ad avere una risposta.
A nulla vale affermare, come è scritto alla fine del rapporto, che “gli investimenti espunti verrebbero comunque realizzati assicurando la copertura con le risorse nazionali del programma di investimenti in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico, ex legge 67/1988, o con le risorse del fondo sviluppo e coesione.
Bisogna prima vedere se questa affermazione corrisponderà a verità dato che dalla Nota di aggiornamento al Defr, ne abbiamo parlato prima, si certifica già un taglio secco della spesa sanitaria tra il 2023 e il 2024, sia in termini assoluti sia in rapporto al prodotto interno lordo. Nella Nota di aggiornamento al Defr 2023, rispetto al 2022, la spesa sanitaria del 2023 aumenta del 2,8%, in termini assoluti di 3.631 milioni di euro, ma si riduce dal 6,7% al 6,6% in termini di percentuale del prodotto interno lordo.
Questi sono i livelli assolutamente inferiori allo storico italiano e dei Paesi europei più avanzati, ne abbiamo parlato prima con l'Assessore Saltamartini, come Francia e Germania.
Che cosa c'entra questo, vi direte voi, con il PNRR visto che passano su binari completamente differenti? C'entra perché qui oggi stiamo parlando di tagli al PNRR, ma si prospettano anche tagli nella legge di bilancio che è stata anticipata dalla Nadef.
Sinceramente c'è molto di che preoccuparsi e mi ha auguro che anche la Giunta, il Presidente Acquaroli e i Consiglieri di maggioranza siano preoccupati, soprattutto facciano qualcosa visto che esiste questa filiera che da Roma arriva ad Ancona.
Inoltre, anche se fosse come propaganda il Governo e spera l'Assessore Brandoni, la moltiplicazione dei pani e dei pesci prospettata non funziona - e qui è stato a mio avviso molto chiaro anche Consigliere Carancini - se si prendono le risorse finanziarie da altri fondi, allora verranno inevitabilmente a mancare per i progetti che sono destinati ad essere finanziati da quei fondi dai quali si è attinto, dato che la matematica Assessore lei mi insegna non è un'opinione.
Francamente mi sembra che il Governo stia cercando di ingannare gli italiani con il gioco delle tre carte per nascondere la sua inadeguatezza e che questa Giunta regionale faccia finta di crederci.
Io non ci credo, però sinceramente da una seduta di questo tipo - e ringrazio il Consigliere Carancini per avere lanciato quella mozione che ho sottoscritto a suo tempo per chiedere una seduta apposita sullo stato di attuazione del PNRR - mi aspettavo qualcosa di molto diverso. Per esempio qualche giorno fa sul Corriere Adriatico nelle pagine della mia provincia è uscito un articolone che riportava questo titolo “Fondi del PNRR, aggiunti 14 milioni, avanti con tutte le opere previste, l'Assessore regionale Saltamartini sulla revisione dei prezzi”, allora mi chiedo: visto che queste sono le questioni che mi aspettavo di affrontare in questa Aula, se le dichiarazioni alla stampa corrispondono alla relazione che abbiamo sentito in Aula oggi da parte dell'Assessore Brandoni, o se invece, oltre a viaggiare su due binari le fonti di finanziamento, viaggiano addirittura su tre binari.
Assessori di questa Giunta, capite che si naviga nella confusione sia a livello di Consiglio regionale che a livello di cittadini, perché l'Assessore regionale lo stesso giorno della conferenza stampa, in cui hanno partecipato sia l’Assessore Saltamartini che l'Assessore Baldelli, consegnava una risposta alla Consigliera Bora che diceva un'altra cosa su questi fondi.
Oggi io non ho avuto chiarezza, Assessore, quindi mi sembra di poter affermare, senza essere smentita, che questa seduta è stata del tutto, purtroppo, inutile, poi naturalmente farebbe comodo anche a me avere di fianco un suggeritore così esperto come ce lo ha lei.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Qui dobbiamo metterci d’accordo sul fatto che si chiede a gran voce di portare nel Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione e su quanto si sta facendo sul PNRR e una volta che arriva si dice che è tutto inutile. Mettiamoci d'accordo se vale la prima o la seconda.
Detto questo, mi sento, al contrario, di ringraziare la Giunta e l'Assessore Brandoni per questo passaggio in Consiglio regionale, magari poteva arrivare prima, forse, ma sicuramente mi conforta la critica che fa la Consigliera Bora quando parla di una gravissimo silenzio rotto dalle interrogazioni, dalle sollecitazioni della minoranza, credo che il silenzio non voglia dire che non si sia lavorato, al contrario, perché quello che oggi ci viene rappresentato testimonia che è stato fatto un lavoro importante, di qualità, soprattutto un lavoro fatto in costante confronto con i Comuni, con le Comunità montane e le associazioni sindacali, piuttosto che datoriali. Quindi, qualcuno pensa che si stava in silenzio, ma non ha sottolineato che nel frattempo comunque si è svolto un grande lavoro.
Altra cosa che mi conforta del Consigliere Carancini è quando dice che si aspettava una lettura critica da parte della Giunta, però, Consigliere, ritengo che ognuno di noi faccia la propria lettura, legittimamente, quindi è rilevante, al contrario, capire fino in fondo quello che si è fatto.
Mi sento di condividere la vera osservazione che avete fatto, credo l'unica seria, ma non perché le altre non lo erano, ma erano strumentali, a mio avviso, su come si andranno a coprire le risorse che sono state tagliate. Il tema serio e responsabile è questo: capire come i 16 miliardi di euro verranno recuperati.
E non rappresentare, come ha fatto la Consigliera Bora, una situazione assolutamente catastrofica, non è così, ci sono delle risorse da individuare e da recuperare. Tutto questo è successo tre mesi fa, non tre anni fa, quindi si sta lavorando sulla situazione in maniera costante e decisa per evitare dei tagli e dei mancati investimenti. Su questo possiamo e dobbiamo essere d'accordo, però quello che dobbiamo capire tutti è che ci troviamo davanti ad una grande occasione che non è solo per l'Italia, ma per le Marche, perché i 191 miliardi, di cui ha parlato l'Assessore, per l'Italia, sono una grande cifra, come lo sono i 3,6 miliardi di euro per la Regione Marche.
E’ altrettanto evidente che questo ci pone davanti ad una grande responsabilità, sulla necessità di investire bene e velocemente, ma lo stiamo facendo, ripeto, in accordo ed in un costante confronto con tutti gli stakeholder, con tutti i Comuni e le Comunità montane, con le quali ci siamo confrontati per capire quali sono le reali necessità, le priorità, le risposte da dare nell'immediato e gli investimenti da fare.
Faccio anche un ringraziamento ai tecnici che hanno lavorato guidati dal Dott. XY in maniera incessante e lo stanno facendo ancora.
Non mi sento di condividere la valutazione che fa la Consigliera Ruggeri quando parla di un sistema gestionale di Easy Pnrr Marche inutile, non lo è assolutamente+, probabilmente da integrare, da perfezionare, ma è un modo per rappresentare in maniera puntuale, aggiornata e trasparente quello che si sta facendo. In passato non mi risulta che ci fossero queste aperture, queste modalità così trasparenti, quindi ben vengano.
Ringrazio chiaramente il Governo prima e i tecnici che a livello regionale stanno lavorando su questa metodologia.
Le missioni, le ha ricordate l'Assessore Brandoni, sono 6 per 5.823 progetti, parliamo di numeri importanti che possono davvero cambiare lo stato della regione Marche.
Sullo stato di attuazione tutto sommato mi sento di esprimere un parere, un giudizio, assolutamente favorevole, probabilmente ad essere onesti siamo un po' indietro sul collaudo, ma questo non vuol dire che non si sta facendo un grande lavoro, non vuol dire che si è dormito e si è stati in silenzio e grazie alle opposizioni stiamo ripartendo, non è così.
Chiudo, esprimendo soddisfazione su come si sta procedendo, ribadendo soprattutto l'importanza e la necessità di investire, di investire bene e velocemente, soprattutto per poter consegnare ai marchigiani una regione Marche migliore.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Sullo stato di attuazione del PNRR ne hanno già parlato i colleghi, io approfitto di questo spazio, visto che si parla di PNRR, per portare di nuovo l'attenzione su una questione, tra i soldi del PNRR, che chiaramente non sono gestiti dalla Regione, ci sono ben 2,4 miliardi che sono destinati al gasdotto “Linea Adriatica” Brindisi-Minerbio. Nella nostra regione ricadrà questa opera devastante, impattante, che contribuirà alla devastazione dei nostri Appennini e passerà sopra le faglie sismiche più importanti di tutto il centro Italia. Quindi su 2,4 milioni del Piano industriale di Snam vengono tirati fuori 100 milioni, tutti gli altri sono a carico dei cittadini, con i soldi del PNRR.
Si parla di transizione ecologica e si continua ad investire su fonti fossili, si finanziano progetti green, rimboschimenti, anche con lo stesso PNRR, e allo stesso tempo si devasta mezzo Appennino con l'eradicazione totale di milioni di alberi.
Si parla di Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica, perché la dicitura oramai è questa, e si investe su fonti energetiche estere di Paesi instabili anche da un punto di vista geopolitico. Non possiamo subire supinamente quest'opera che il Governo definisce strategica, ma mi domando: strategica per chi? Non certo per noi marchigiani.
Ecco tra le tante risorse del PNRR ci sono anche i soldi destinati, sopra la testa dei marchigiani, a quest'opera che non serve ai marchigiani, che devasta i migliori luoghi di interesse naturale dei marchigiani. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. E’ un dibattito utile, secondo me, non inutile,
come ha detto la Consigliera Ruggeri, anche se è un dibattito interlocutorio ed in corso d’opera, tant’è vero che è stato chiamato opportunamente “comunicazione” di quello che si sta facendo.
Vorrei partire dall'inizio, il PNRR è come un treno in corsa, è partito da una stazione e sta camminando con tante soste in varie stazioni. Vorrei ricordare che quando è stato proposto in Europa il PNRR era il Piano di resistenza e recupero, ripartenza. Questo è il concetto, le condizioni erano di un certo tipo, c'erano stati: il Covid, la pandemia, la paralisi di tutte le attività economiche e sociali, la difficoltà sanitaria in tutti i Paesi del mondo e anche in Europa dove le strutture sanitarie, l’organizzazione sanitaria è avanti. Neanche l’Europa, però, aveva retto per una serie di condizioni e si è pensato che lo shock finanziario potesse rilanciare un po' l'universo mondo, tutte le attività economiche, sociali, la coesione sociale, gli aspetti delle infrastrutture, della digitalizzazione, cioè tutti i versanti di sviluppo della società.
Quando il treno è partito c'era il Covid, poi sono sopraggiunte cose ulteriori: la guerra in Ucraina, con le difficoltà economiche in tutti i Paesi dell'Occidente, l'aumento spropositato del costo dell'energia, che ha determinato una situazione di aumento della spesa, la scarsità delle materie prime con l’aumento esagerato dei costi delle stesse. Quando parliamo di investimenti, il costo delle materie prime per esempio delle strutture sanitarie prima era di 100, poi è diventato 130, forse 150.
Se pensiamo all’uscita nord di Ancona, il progetto prevedeva 100 milioni per una galleria, che da Torrette arriva all’autostrada, 3,3 chilometri, quel tratto in galleria costava 100 milioni certificati dall’Anas, adesso costa 150 milioni e i 50 milioni in più, aggiuntivi, sono stati trovati dal Ministero delle infrastrutture. Ho detto queste cifre solo per fare un esempio dell'aumento dei costi.
Ho parlato dell’aumento dei costi delle materie prime, dell'energia, della guerra in Ucraina e del raffreddamento dell'economia europea, tutte cose che hanno determinato una riduzione fortissima dell'impatto oggettivo di questi stanziamenti dell’Unione europea sul teatro, oggi si usa il brutto termine “messa a terra” delle opere.
Questo ha obbligato l'Unione europea ad una rimodulazione, tra l’altro ha anche allungato un po’ i tempi perché all'inizio i tempi erano più corti ed io prevedo, senza essere un mago, che alla fine del 2026 ci sarà un ulteriore allungamento, perlomeno di sei mesi o forse di un anno, come accade sempre in tutte le programmazioni comunitarie, dei tempi di realizzazione delle opere, ma l'allungamento dei tempi di realizzazione delle opere non è per le Marche, non è per l’Emilia-Romagna, non è per la Toscana, è ovunque in Europa. Tutti i Paesi europei sono abbastanza indietro.
Questo ha costretto il nuovo Governo Meloni, che viene attaccato, ma se al posto del Governo Meloni ci fosse stato il Governo “non so” - qualunque fosse stato, diciamo un Governo Letta, un Governo chiunque - sarebbe stata la stessa cosa. Anche un Governo italiano guidato dal centro-sinistra avrebbe dovuto rimodulare tutte le misure, riducendo - viene citato – le case di comunità da 1,350 a 936, le centrali operative (COT) da 600 a 524, gli ospedali di comunità da 400 a 304, complessivamente l’Italia e la Regione Marche risentono di questa riduzione.
Gli investimenti programmati vengono rimodulati, però, voglio dare un dispiacere a me stesso e a tutti voi, nel frattempo il Ministro delle politiche comunitarie tratta perché queste rivisitazioni non siano definitive. Questo lo voglio dire alla Consigliera Ruggeri, lo voglio dire al gruppo PD, quindi ai Consiglieri Bora e Carancini che hanno parlato, lo voglio dire a tutti noi e ricordarlo a noi, non siamo arrivati alla definizione definitiva perché è in corso una trattativa. L’Europa su alcune misure ci sta dando ragione, addirittura è di manica larga, su altre è di manica stretta, quindi le dovrà rivedere l'Italia ed a cascata anche la Regione Marche, di questo stiamo parlando.
E’ evidente lo sforzo imponente di queste misure, se l’Europa arriverà al 2027 con le proroghe, che sicuramente daranno per tutti i lavori già cominciati, già realizzati, darà un ulteriore tempo per completare l'opera ed anche per le rendicontazioni.
Fondamentale è il problema delle rendicontazioni, occorre fare le opere e poi giustificarle. Occorre portare tutte le pezze d’appoggio e a quel punto c’è la liquidazione dei fondi in parte anticipati. Tutti sanno che sono state date delle tranche di anticipazione, ma la conclusione dei lavori, la definizione poi rimane appesa, quindi è uno sforzo imponente.
C’è anche la mancanza di persone che riescono a fare questo, non è un caso che l'Università Bocconi, che credo tutti riconoscano come il centro di formazione più avanzato che abbiamo in Italia, nelle prossime settimane farà un corso per funzionari della Presidenza del Consiglio, un corso ovviamente full immersion di pochi giorni, i cui docenti saranno alcuni funzionari dell’Unione europea e altri della Bocconi e di altre Università italiane ed europee, per mettere in grado coloro che controllano, che gestiscono l'operazione, di essere all'altezza della situazione.
Allora, di fronte a tutte queste cose in itinere certo uno può fare degli appunti, era meglio averli presentati 15 giorni prima che 15 giorni dopo, era meglio presentarli tra 10 giorni quando arriveranno altre indicazioni da parte del Ministero delle politiche comunitarie, ma è una situazione in corso che deve essere affrontata, dev'essere rivista.
Oggettivamente la valutazione di quello che siamo stati in grado di fare - quindi la valutazione sull’Assessore Brandoni, sul Dirigente, sulla Giunta regionale, sulla maggioranza - sarà data alla fine, non ora. E’ come se uno sta preparando gli esami e uno gli dice che non è all’altezza, potrebbe esserlo, come potrebbe non esserlo, ma non c’è la controprova.
Stiamo effettivamente facendo tutto, sono stati fatti degli sforzi con i progettisti. Tenete presente, questo è molto importante, che la maggior parte dei progetti non li segue la Regione, ma gli enti gestori sono i Comuni, le Università, soggetti che hanno fatto delle proposte che sono state accolte.
E’ una corsa contro il tempo per la realizzazione, oggettivamente alcune cose sono in corso d'opera ed anche superate, altre invece non previste sono state integrate. Devo dire … Poi uno attacca il Governo, il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR, in realtà abbiamo la fortuna di avere il Ministro, che essendo stato tanti anni al Parlamento europeo, ha dei rapporti personali e privilegiati con l’Unione europea, e questo poco non è, è stato lassù fino a poco tempo fa, poi è ritornato in Parlamento con le elezioni dello scorso settembre. Prima stava in Europa ed aveva dei rapporti forti con tutti i vertici della Commissione europea, lui era uno di quelli che non sono andava a Strasburgo, al Parlamento europeo, ma andava a Bruxelles, stava una settimana al mese a Bruxelles per confrontarsi.
Concludo il mio discorso, che è una riflessione. Mettere sotto accusa quello che stiamo facendo è come mettere sotto accusa qualcosa che ancora non è successo, che dovrà accadere. Certo, ce la stiamo mettendo tutta.
Mi sento di dire, questo a nome della maggioranza, poi sarà controfirmato da tutti i capigruppo, che abbiamo predisposto un ordine del giorno sullo stato di attuazione del PNRR nelle Marche, poi lo faremo distribuire, che rende atto dell’impegno forte della Giunta regionale.
Siamo tra le Regioni migliori, non tra le peggiori. Siamo tra le poche Regioni che sono puntuali, molte Regioni, quelle più avanzate, anche perché sono più grandi, hanno molti milioni di abitanti più di noi, sono indietro e di questo bisogna dare atto a questa Giunta, alla Giunta Acquaroli.
Mi sento di ringraziare anche i nostri dirigenti ed i nostri funzionari, che ce la stanno mettendo tutta, parlo a nome del gruppo Fratelli d’Italia, ma credo di esprimere il sentire comune. Siamo soddisfatti di quello che si sta facendo, ovviamente sproniamo a fare ancora di più ed ancora meglio e speriamo che anche la formazione che faranno alla Bocconi sia utile per fare ancora meglio, anche quella che si farà in periferia, e sicuramente ce la faremo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Non è la prima volta, non perché abbia qualche problema …
(intervento fuori microfono)
PRESIDENTE. Non c’è nessun problema, non facciamo una contestazione, non facciamo un motivo di prelazione e di priorità. Vi prego di continuare a stare nel tema anche in maniera formale, non solo sostanziale.
Consigliere, facciamo in questo modo adesso interviene la Consigliera Casini, poi abbiamo i Consiglieri Vitri, Mangialardi, Cesetti e Putzu.
Se vuole intervenire dopo la Consigliera Casini non c’è nessun problema.
Fabrizio CESETTI. Lo dico, non ho alcun problema ad intervenire prima del Consigliere Putzu o di chiunque altro, non ho nessun tipo di problema anche perché c'è modo poi di replicare, ci sono le mozioni, però voglio dire che quando si fa …, siccome non è la prima volta che capita, non ad opera in questo caso … Probabilmente il Consigliere Putzu l’ha fatto involontariamente, ha visto che io non ero prenotato, quando invece mi sono prenotato, quindi non è colpa sua, però è così ed altre volte è capitato ugualmente, quindi coloro che sono preposti alla gestione di questo aggeggio prestino attenzione. In questo caso so bene che mi sono prenotato anche se non risulta.
PRESIDENTE. Allora farei in questo modo facciamo i Consiglieri: Casini, Vitri, Mangialardi, Cesetti e Putzu.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Risolto il problema del prima e del dopo che di fronte al PNRR, sinceramente, ed ai problemi che hanno i Comuni mi pare veramente risibile.
Detto questo, ho sentito tante cose oggi. Ho sentito parlare di eccezionale impegno della Regione, ora l'eccezionale impegno della Regione è matematico, nel senso che abbiamo dei grafici che sono stati presentati non da me, ma dall'Assessore.
Io parlo dei progetti che sono in capo alla Regione Marche come soggetto attuatore. Noi abbiamo collaudato lo 0,20 dei progetti, non abbiamo indicato addirittura il 2% dei progetti e abbiamo stipulato contratti per l’11,63%, quindi non sarei tanto orgogliosa e tanto fiera. Poi se scendendo nel merito delle misure non è che la situazione migliori.
Ma non è di questo che voglio parlare oggi perché all'interno di questo report, guardo anche il Dott. XY perché l'Assessore non c'è, manca, come ha detto la Consigliera Ruggeri, l'elenco dei progetti con a fianco gli stati di avanzamento. Normalmente si fa un bel foglio Excel, si mette il progetto Pinco Pallo, il Comune Pinco Pallo, aggiudicato, non aggiudicato, primo stato d'avanzamento, stato finale, collaudo e rendicontazione, questo non l’abbiamo visto, quindi non è dato sapere se non dai diagrammi. Per carità, non si negano a nessuno due diagrammi a torta come questi, ai tempi dell'università li facevamo per riempire le tavole di progetto, capisco che abbiano riempito tanto, ma non dicono nulla.
La cosa preoccupante, guardo l'Assessore, è stata la risposta alla richiesta di accesso agli atti fatta dalla Consigliera Bora, perché in quell'occasione noi abbiamo scoperto che ci sono ben 1.537 progetti che rischiano di non essere finanziati o meglio non è chiaro, perché voi da un lato dite che sono sottoposti a giudizio della Comunità europea - quelle tre misure che sono state stabilite dal Governo centrale - dall'altro non ci dite quali sono, come è stato detto, i canali di finanziamento. Genericamente dite articolo 20 della legge 67, che viene citata tutte le volte che non ci sono le risorse in sanità. Parlate degli Fsc che da quello che so avete già individuato e presentato come obiettivi, quindi davvero non so quali siano le risorse regionali o le risorse nazionali.
Caro Assessore, non so se lei lo sa, penso che non lo sappia, guardando i diagrammi, lei sa che la maggior parte di questi progetti che stanno nell'elenco, precisamente nell'elenco riferito alla misura 2C41 investimento 2.2 sono stati realizzati? Ed io non li ritrovo nei diagrammi. La maggior parte dei Comuni ha realizzato questi interventi, quelli più piccoli, non solo li ha realizzati, ma li ha realizzati rendicontando sulla piattaforma ReGIS per finanziamenti ministeriali e non per finanziamenti del PNRR.
Quindi, se fossi in lei, andrei a guardare Comune per Comune, chiaramente mi riferisco a quelli del Piceno, M2C41 investimento 2.2, dove c'è l'elenco maggiore dei finanziamenti.
Poi le evidenzio un’altra cosa, lei sa che ci sono interventi - faccio un esempio: intervento di riduzione della vulnerabilità del versante esposto ad ovest di Appignano del Tronto di 800.000 euro - che sono stati aggiudicati e che sono qui?
Allora, se fossi il responsabile del procedimento e dovessi fare la consegna dei lavori avrei dei dubbi sapendo che i miei 800.000 euro sono in quest'elenco che potrebbe non essere coperto. Gli stati di avanzamento con che cosa li copriamo?
Lei afferma: il Ministero dice che non c'è soluzione di continuità, ma per me che devo fare una determina nella quale scrivo che il liquido magari 200.000 euro, capisce che io voglio essere certo che quei soldi ci siano.
Quindi, oltre a quelli già rendicontati e realizzati, che diciamo sono quelli di valore minore rispetto all'elenco che ci avete dato, le dico che ci sono per il miglioramento sismico: 2 milioni di euro per Ascoli Piceno, 1 milione per Carassai, 1 milione per Castignano, 700 mila euro per Comunanza, 950 mila euro per Cossignano. Lavori appaltati, ma il Comune non sa se ha o no la copertura, perché il Comune, Assessore, ce li aveva. Prendiamo il caso di Cossignano, il Comune aveva 950 mila euro da un fondo ministeriale, poi è arrivata la nota con la quale gli è stato detto che le risorse sarebbero state sostituite da quelle del PNRR, per cui ha detto: “Ok, per me è indifferente, mi faccio il mio progetto e vado avanti”. Oggi la domanda è: questi 950 mila euro ci sono o non ci sono? Come pure il 1.240.000 euro per Cupramarittima, i 550 milioni per Folignano, anch’essi già appaltati, oppure i 650 mila euro per Grottammare, i 950 mila euro per Maltignano, i 2,4 milioni euro per Monteprandone, i 999 mila euro per Offida, altrettanti per Ripatransone, 1 milione di per Rocca Fluvione. La cosa più bella, Assessore, è che avete messo 80 milioni di euro a Spinetoli, sono 80 mila euro, quindi dal totale di 450 milioni bisogna togliere 80 milioni perché Spinetoli aveva chiesto 80 mila euro, non 80 milioni, anche perché con 80 milioni ci fa tutto il paese d'oro, lastricato d'oro. Questi 450 milioni di euro che avete messo qui è un errore da ridere, se poi avete detto al Governo centrale che avete tagliato 450 milioni di cui una parte è stata realizzata e una parte è un errore. Se fosse un errore di Excel non dovrebbe essere sul totale, verificatelo perché se vi hanno chiesto di tagliare circa 450 milioni, voi avete tagliati 80 milioni di meno perché Spinetoli non li ha chiesti. Ho capito, chi sia sia, Assessore, però alle Marche risultano, possiamo anche andare avanti così, però non mi pare una cosa … Glielo dico perché me ne sono accorta spulciando i progetti e sentendo i Comuni.
Una cosa grave, per esempio, è la misura 5C2, che è quella su comunità e terzo settore, fragilità delle famiglie, qui vedo che nella mia città di Ascoli Piceno sono stati cassati ben 16 milioni di euro che servivano per implementare il polo universitario, lo stadio del Ballarin - onestamente mi strappo meno i capelli - e gli interventi speciali per la coesione sociale, quelli invece sono 2,4 milioni di euro che … Io non sono né tifosa, né sanbenedettese, con tutto il rispetto, non sono discriminazioni nei confronti del calcio, però se devo scegliere preferisco la ristrutturazione per l’accoglienza ai migranti da zone di guerra, preferisco finanziare la ristrutturazione di immobili per accogliere gli immigrati dalle zone di guerra che ampliare il Ballarin. Domani mi prenderò tutte le ingiurie da San Benedetto del Tronto, però è una questione di serietà, onestà mentale e priorità nella vita.
Quindi, dico di stare attenti perché le risorse finanziate dal Ministero di economia e finanza sono confluite nel PNRR, grazie a Dio alcuni progetti sono chiusi, rendicontati e pagati, quindi è un problema di meno. Questa è una buona notizia, la brutta notizia è che ce ne sono tanti che sono in piedi, che hanno assegnato i lavori e che hanno un po' di paura nel consegnarli perché lì c’è il Rup, che dice: “Se è vero, com'è vero, che si tagliano queste misure, non è che io rimango …”. Questa è una cosa che va chiarita anche perché dal Governo centrale sento dire che verranno coperti e ci sarà soluzione di continuità, però per chi fa il Rup e per chi deve fare gli stati di avanzamento e controllare i lavori sapere soltanto che c'è soluzione di continuità e non sapere su quale capitolo di bilancio …, sicuramente sul ReGIS, però il ReGIS bisogna che poi i soldi li eroghi. Quindi, mettere le procedure su ReGIS va bene, ma poi tutto il resto deve essere fatto.
Mi auguro che ci sia un'attenzione, non tanto agli 80 milioni di euro, temo gli 80 milioni che sostituiranno quelli di Spinetoli perché ci saranno 80 milioni di progetti di Comuni, che ancora non lo sanno, che saranno inseriti al posto degli 80 milioni, posto che dovevamo mettere 450 milioni. Non so se sono stata chiara perché il ragionamento è un po' complesso.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Condivido ovviamente tutte le osservazioni già messe in luce dalle mie colleghe e dai miei colleghi, mi permetto però anche di semplificare, perché ho visto che dal 27 luglio in poi, da quando il Governo Meloni e il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR hanno presentato all’Unione europea questa richiesta di tagli, di definanziamenti, nessuno si è mobilitato nella nostra Giunta regionale, Mi sarei aspettata che la Regione fosse come una famiglia alla quale viene tolto un portafoglio importante e trovandosi di fronte, purtroppo, al rischio di perdere progetti rilevanti, dal giorno dopo, dal 28 luglio, avrebbe fatto un braccio di ferro con il Governo, nonostante questa famosissima filiera.
Invece fino ad oggi non ne ha mai parlato nessuno e fortunatamente, grazie all’accesso agli atti del Partito Democratico, ci siamo resi conto di essere in forte difficoltà e quello che non mi torna è il concetto che sta alla base di questi definanziamenti, se è vero che il Governo Meloni chiede di eliminare alcuni progetti, anche a causa dei rincari, ad esempio, delle materie prime, dell'energia, a maggior dovremmo avere il finanziamento dell'Unione europea, poi spetterebbe alla Regione trovare risorse aggiuntive per supplire agli aumenti. Ma che senso ha rinunciarvi e magari scrivere che si troverà comunque la copertura in qualche modo? Noi rinunciamo a dei soldi sapendo che in qualche modo si troverà la copertura? Preoccupatevi allora di trovare la copertura per gli aumenti, a quel punto saremo già tutti più tranquilli e in buone mani.
Guardando nel dettaglio, grazie all’accesso agli atti, cosa rischiamo di perdere? Mi sono resa conto che nella mia provincia, quella che sono riuscita ad analizzare un po’ meglio …, purtroppo dobbiamo anche rimarcare che i dati ci sono stati forniti ieri pomeriggio alle 17, quindi solo ieri pomeriggio siamo riusciti a fare un confronto con il materiale ed i documenti che avevamo in precedenza.
Nella mia provincia perderemo circa 115 milioni di euro, Pesaro rischia di perdere 8 progetti, Fano addirittura 20, Urbino 7, non sta meglio Urbania con 8 progetti, Tavullia addirittura rischia di perdere 13 progetti, il Comune di Vallefoglia 4, Gabicce 6, alcuni riguardano anche il dissesto idrogeologico, lo evidenzio visto che questa Regione si è fatta un po' paladina ultimamente della tutela ambientale in vista di probabili alluvioni, invece rischiamo di perdere risorse anche per questo. Gradara rischia di perdere 5 progetti, Montelabbate 3, Montecalvo in Foglia 8 e Mombaroccio 2.
Ancora non ci è dato sapere esattamente quali sono perché, ribadisco, i dati li abbiamo avuti solo negli ultimi giorni, sto provando ancora ad analizzarli.
In ogni caso ciò che mi spaventa è un'altra affermazione che ho trovato nelle slide dell'Assessore Brandoni, c'è scritto che la rimodulazione dovrebbe riguardare prevalentemente gli edifici di nuova costruzione e viene scritto anche in riferimento alla missione 6, la missione salute. Significa, quindi, che saranno tagliati i nuovi ospedali? Le nuove case di comunità? Visti i tagli previsti a Cagli, perderemo il nuovo ospedale? Visto il taglio previsto a Mombaroccio salterà il nuovo ospedale? Non lo so, noi ancora non abbiamo capito quali saranno questi tagli. Soprattutto, se il definanziamento è previsto la luce dei rincari, preoccupatevi di trovare le risorse per gli aumenti dei prezzi invece di tagliare i progetti, come farebbe qualunque buon padre di famiglia.
Mi auguro che da oggi in poi la Giunta Acquaroli si attivi grazie a questa preziosa filiera con il Governo Meloni.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Finalmente dopo 5 mesi siamo a discutere in questa sede, Assessore, che è l’unica adeguata per la modifica o, come la chiamate voi, per la revisione del PNRR Marche.
Non nascondo che la materia è molto complessa, però sarebbe necessario anche un’igiene nel linguaggio, dovremmo parlare un po’ più chiaro. Quello che il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR e la Giunta Acquaroli, la filiera che funziona, chiamano revisione la dobbiamo tradurre per quello che è: taglio. Poi arrivo a capire, in altre comparazioni, come quella revisione non corrisponda esattamente al taglio. Vuol dire tagli ai Comuni e, sono stato anticipato nei numeri aggiornati all’ultimo momento sia dal Consigliere Carancini che dalle Consigliere Casini e Ruggeri, sappiamo dei nostri 1.537 progetti per 453 milioni di euro.
Dire revisione o modifica vuol dire nulla, può essere una revisione migliorativa o, come penso io senza essere catastrofico, un disastro, come stiamo facendo in Italia.
Avevamo a disposizione 221 miliardi di euro voluti nel post Covid, ringrazio quel Governo e ringrazio i Parlamentari europei che hanno convintamente sostenuto questo progetto, e oggi siamo di fronte ad un taglio di 16 miliardi che vanno ad eliminare alcune misure determinanti, che sono state già citate: la rigenerazione urbana, la sanità, gli investimenti sull’efficientamento energetico, le aree interne e le infrastrutture.
Vedete, l’ho detto prima, ad esempio la Spagna aveva avuto uno stanziamento di 69 miliardi ed ha chiesto quest'anno 84 miliardi, significa che loro non pensano di revisionare al ribasso, come stiamo facendo noi, loro stanno rilanciando, hanno già speso, stanno progettando e chiedono ulteriori risorse. Questo avremmo dovuto fare se la filiera funzionasse, soprattutto se aveste creduto subito in queste risorse. Loro lo fanno investendo nella transizione digitale, nella digitalizzazione delle imprese, quelle con più di 49 addetti, nell'introduzione del 5G, nella valorizzazione delle tecniche dell’intelligenza artificiale nelle catene del valore, nei finanziamenti per la ristrutturazione edilizia e, guardate un po', nel rafforzamento dei collegamenti ferroviari. E qui iniziano ad arrivarmi i brividi perché ricordo cosa disse il Sottosegretario, il Viceministro, quando in una visita giudicò un ponte a Senigallia inadeguato e lì anticipò che la Orte-Falconara non si sarebbe mai fatta perché non c’erano le risorse da spendere né i tempi per realizzarla. Voi invece pubblicamente avete continuato, nonostante avessimo fatto manifestazioni, le abbiamo fatte insieme all’Umbria, perché eravamo preoccupati per l’unica infrastruttura seria e vera del centro Italia prevista nel PNRR, che rischiamo di perdere, ed oggi noi ci siamo arrivati, mentre loro investono.
Però il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR dice di stare tranquilli - quindi non lo può fare inevitabilmente anche Brandoni? Se lo dice il Ministro! - perché saranno individuate soluzione alternative.
L’ha detto la Consigliera Bora, la Regione l'Emilia-Romagna quando dice troveremo soluzioni alternative, le tratta con i Comuni e mette le risorse a bilancio, non fa come noi che chiamiamo i Sindaci uno ad uno e diciamo “Sindaci marchigiani state tranquilli, Comuni state tranquilli, cittadini state tranquilli”, anche gli imprenditori, ma alla fine a forza di stare tutti tranquilli abbiamo 1.537 progetti in meno e 453 milioni certi, senza soluzioni alternative.
Vedete, lo dico perché se non si individuano fondi sostitutivi i progetti verranno cancellati e, anche se il Consiglieri Cesetti, che stimo e prendo come spunto e riferimento, dice: “Dobbiamo stare molto attenti, non dobbiamo essere negativi rispetto a quello che sta realmente accadendo”, io sono preoccupato. Guardo l’Assessore Brandoni per una storia mia, eravamo tre, eravamo i rappresentanti dell’Anci e portavamo delle istanze comuni, anche perché ha ragione la Consigliera Casini quando dice ma gli stati d'avanzamento? E la rendicontazione?
Allora mi viene in mente un esempio che lei, Assessore, ha avuto modo di verificare direttamente, il Comune di Jesi - che non prendo a caso - ha un taglio di 4 milioni di euro per l'allargamento antisismico del complesso Federico II, lavori previsti per il 2014, tagliano e verosimilmente le studentesse e gli studenti non avranno quella scuola. E’ molto complicato, ma dal punto di vista amministrativo si può gestire.
Leggendo l’elenco ho pensato che forse avevate sbagliato, forse sono 80 mila euro ed invece avevate messo 80 milioni, no, erano 680 mila euro del consolidamento statico del cavalcavia di via Gramsci. L’Assessore Brandoni ed il Presidente diranno al Sindaco di star tranquillo perché arriveranno le risorse sostitutive, ma c’è un piccolo problema, il ponte l’hanno finito e collaudato, non possono dare una pacca sulla spalla dicendo di star tranquilli perché gli stati di avanzamento forse ormai conclusi li devono pagare.
Questa situazione è assolutamente drammatica, lo dico io e lo dicono i Sindaci di quel territorio e sono tutti così. Ho avuto modo in queste ore…, e devo ringraziare in particolare la Consigliera Bora, perché se non fosse stato per lei, che ha messo in campo l’operazione dell’accesso agli atti, e per la mozione del Consigliere Carancini firmata da tutti noi, forse noi questi numeri e queste disponibilità non li avremo avuti.
Non è vero che oggi è inutile, è utile per preoccuparsi, questo sì, è utile preoccuparsi, ma io vi dico pure di ascoltarci perché insieme alle preoccupazioni ci devono essere immediatamente una serie di correttivi, altrimenti, ha detto il Consigliere Ciccioli prima, sarà una situazione in cui andremo come al solito a chiedere proroghe. Io non sono convinto di questo, i miliardi che ci hanno dato sono tanti, forse qualcuno ha anche sfidato l’Italia, ma sono convinto che se ci fosse stato un altro Governo consapevole, quello che ha costruito questo percorso, saremo forse come la Spagna a chiedere qualcos'altro perché c'era l’idea non solo di battere i pugni e di capovolgere.
Questo mi dà l’idea che la filiera non stia funzionando e non sta funzionando, dico pure, a livello regionale, lo dico con tutto rispetto.
Il Crel nella valutazione sul parere dell’assestamento di bilancio, che andremo a discutere tra qualche settimana o forse la prossima, dice non si riescono ad evincere le vie prioritarie di indirizzo della Regione, i criteri di selezione delle priorità delle varie aree di investimento ed esorta a predisporre una relazione tecnica che contempli questa impostazione. Per me sarebbe sufficiente questo, non è il PD o il Movimento 5 Stelle che lo dice, lo dice il Crel.
Sulla sanità, il Consigliere Carancini poi avrà modo di completare, dico che sul PNRR sanità, case di comunità, Cot e ospedali di comunità, avete fatto un disastro, avete fatto un disastro iniziale. Vi siete dimenticati di quando vi dicevamo che non potevate inserire l’adeguamento antincendio nei progetti? Ci avete risposto nella stessa identica maniera, con la stessa supponenza, di farci gli incendi nostri. L’avete dovuto togliere, adesso vi tolgono i progetti anche perché non avete considerato quelli che erano già presenti. Quindi dico che sono molto preoccupato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Esordisco dicendo che rispetto a prima, sull’alternanza degli interventi, non credo d'aver posto una questione risibile, anche perché solitamente, dal mio punto di vista, non pongo questioni risibili. Adesso, ad esempio, si sono susseguiti quattro interventi dello stesso gruppo consiliare, quando è opportuno invece che ci sia un’alternanza per il dispiegarsi della dialettica dell'Aula, quindi la questione non è risibile.
Per il resto, adesso sono stato evocato dal mio capogruppo, io sono d'accordo con il Consigliere Mangialardi che la situazione è drammatica, però, come gli ho detto prima separatamente, non è che rispetto alle situazioni drammatiche noi ci mettiamo a fare il cantico del dramma, no, rispetto alle situazioni drammatiche noi siamo deputati a trovare le soluzioni perché si ponga rimedio. E questo è quello che ha fatto la Consigliera Bora con la richiesta di accesso agli atti. Adesso dirò l’importanza proprio per dare risposta a quello che ha detto il mio capogruppo.
Nel silenzio di questa Aula e della maggioranza rispetto al PNRR e ai tagli del PNRR, che riguardano per la nostra regione 440 milioni di euro, altri ce ne saranno per la missione 6, che stanno attualmente trattando, credo che doveva esserci la responsabilità, Assessore Brandoni, di informare l’Aula di quello che stava avvenendo perché io non penso che la Giunta regionale porti alcuna responsabilità dei tagli, ci mancherebbe altro, ma la Giunta regionale porta la responsabilità molto colpevole dei ritardi come soggetto attuatore da una parte, in questo caso non viene attenzionata da questi tagli, e dall’altra come destinataria delle risorse ed anche delle proposte.
Ecco - e questo è il punto - l'importanza dell'accesso agli atti della Consigliera Bora, che oggi cosa ci consente? Dopo l’accesso agli atti noi abbiamo una lettera di accompagno con gli elenchi dei progetti tagliati, le missioni e l'entità degli importi, a firma del dirigente, badate bene del dirigente. Non è, diciamo, un impegno politico perché noi sappiamo che gli impegni politici possono essere anche scritti sulla sabbia e sull'acqua. Su questo voi siete maestri, siete degli artisti, passerete alla storia per scrivere gli impegni sulla sabbia e sull’acqua. Ma qui c’è un atto formale del dirigente che, su una richiesta di accesso agli atti di un Consigliere, dice: “per i progetti (quelli tagliati), come indicato nella proposta di revisione del programma inviato al Governo, sarà assicurato il rispetto delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici attraverso le sostituzioni delle coperture del PNRR, tramite l'utilizzo di spazi finanziari disponibili nell’ambito di altri strumenti (fondi strutturali, fondo sviluppo e coesione, Piano nazionale complementare, PNRR)”.
Nella relazione che oggi l'Assessore ha consegnato in questa Aula, è un atto formale, tra l'altro coadiuvato dal dirigente, si dice “nel frattempo, in attesa dell’approvazione della proposta di modifica da parte della Commissione europea - corre l’obbligo ribadire, lo ricordo a me stesso, che fino a quando la modifica non viene approvata quel Piano è vincolante per tutti e quindi garantisce la copertura, mi pare chiaro, per lo meno a me - gli interventi possono proseguire regolarmente nella fase attuativa con le coperture garantite ad oggi dal PNRR. Nel momento in cui la proposta verrà approvata dalla UE senza soluzione di continuità verrà garantita la sostituzione del finanziamento di interventi già avviati a valere sulle coperture che il Governo sta individuando”.
Quindi, mi sento di dire a tutti i Sindaci, a tutti i Rup, a quelli che devono assumere la responsabilità di attuare i progetti, che prima della richiesta di accesso della Consigliera Bora avevano paura, avevano il fondato timore e dovevano mettere in campo la necessaria cautela - è evidente che di fronte ad una proposta di tagli di un progetto io ci devo pensare due volte prima di andare avanti – oggi che la struttura tecnica della Regione Marche, il Dirigente della Direzione politiche comunitarie, lo mette per iscritto e l'Assessore competente lo ribadisce in quest’Aula alla presenza del Presidente con l'ausilio del dirigente tecnico, io dico di non aver paura, di andare avanti, anzi devono andare avanti, altrimenti saranno loro i responsabili dei ritardi, perché qui nulla si può fermare, nulla si deve fermare.
Se non facciamo questo recitiamo la paura, ma quello è un esercizio che appartiene al teatro, non ad un’Aula istituzionale. Questa è la differenza, quella appartiene al teatro. Lo possiamo fare ai comizi, ma non in quest’Aula perché non possiamo dire ad un Sindaco di Jesi o chicchessia di stare attento perché potrebbe non avere la copertura. Non è così, noi oggi diciamo che la copertura c'è e di andare avanti! Questo è il punto e questo è scritto, perché domani non sarebbero loro i responsabili, questo è il punto.
Dov’è invece la responsabilità di questa Giunta? Sui colpevoli ritardi. Prendiamo il caso della sanità, della missione 6, che non è interessata da questi tagli, c'è la cabina di regia, stanno trattando. Allora, dico alla Giunta di non trattare passivamente, di non essere, Assessore Brandoni, soggetti passivi di quel confronto, come lo siete stati qui. Magari, questo sì, portate la responsabilità perché dovevate pretendere, ad esempio, di definire e di concordare con i singoli Comuni, con le Province, quali tagli e non in modo indiscriminato perché ci sono delle scelte da fare, magari il dissesto idrogeologico rispetto ad un'altra cosa, rispetto ad una palestra o ad un campo sportivo perché il dissesto idrogeologico deve avere la priorità. Questo dovevate fare, oggi fatelo in sanità, e non è come dice il Consigliere Ciccioli - ovviamente devo saltare un po' perché non ho tempo, ma ci tornerò dopo - che decanta la cosiddetta rendicontazione, non è così, perché sulla sanità ho presentato, sempre sul PNRR …, segno evidente è che a distanza di 18 mesi siamo venuti in quest’Aula a discutere grazie alla mozione del PD a prima firma del Consigliere Carancini e grazie soprattutto a quello che ho detto prima, altrimenti, senza l’accesso agli atti della Consigliera Bora, oggi avremmo fatto una sorta di teatro, invece lì c’è quell’impegno.
Il 29 marzo ho presentato un'interrogazione con la quale evidenziavo che dalla deliberazione n. 9/2023 del 14 marzo 2023, assunta dalla Corte dei Conti Collegio del controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato, si evinceva che “non sarebbero state ancora prodotte le rendicontazioni relative all'utilizzazione delle risorse da parte di quelle Regioni che, alla data della precedente nota dell’Amministrazione (27 gennaio 2023), avevano già percepito le rispettive anticipazioni”, tanto che “con riferimento alle anticipazioni già erogate dai soggetti attuatori” la Corte dei Conti raccomanda al Ministero della salute “di sollecitare gli stessi a provvedere alle rendicontazioni”.
Bene, che cosa fa? La Regione Marche su questo è tra le ultime. Ma qual è il problema? Che rispondendomi l’Assessore Saltamartini dice che i soggetti attuatori, ad esempio, delle case di comunità, degli ospedali di comunità, dei cosiddetti Cot sono le Ast appena costituite, le Aziende sanitarie territoriali, e che l’anticipo del 10% sugli investimenti è già stato accreditato dalla Tesoreria alle Aziende l’11 novembre 2022.
Il tema qual è? I soggetti attuatori, le Ast in questo caso, che sono la longa manus della Regione con personalità giuridica, sono in colpevole ritardo. Questo è il punto. Sono in ritardo, mentre gli ospedali di comunità che verranno tagliati, le case di comunità, i Cot, come li avete indicati all’interno del Piano socio-sanitario regionale, sono un punto centrale dell'organizzazione del sistema sanitario di questa nostra regione, ad esempio per la medicina territoriale e.
Questo è il tema, ma la cosa grave, Assessore Brandoni, è che mentre la Regione ha un colpevole ritardo nell’attuazione delle case di comunità, delle case della salute e dei Cot, stanno fiorendo le strutture private e, ad esempio, per le cure intermedie, anziché andare all’ospedale di comunità di Montegiorgio, si va nella struttura privata che si sta erigendo ai Piani di Rapagnano, anche su questo ci ho fatto una interrogazione. Questo è il punto.
Se non siamo in grado di dare una risposta, con una pessima e ritardata programmazione, quelle strutture private vanno su e domani verranno accreditate e lì ci andranno le cure intermedie mentre l’ospedale di comunità di Montegiorgio con 40 posti sta fermo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare tutti i Consiglieri per questo dibattito importante sul PNRR, nel quale abbiamo avuto modo di ascoltare alcune frasi legate al mondo teatrale.
E’ un Consiglio regionale, qualcuno magari lo può scambiare per un teatro, capisco che bisogna fare l'opposizione, non si è abituati e non è semplice farla, però apprezzo tutto e quando si fa l’accesso agli atti significa che si studia, che si cerca di trovare delle soluzioni, magari scoprendo anche qualcosa che potrebbe non andare, ci mancherebbe altro. Noi all'opposizione ci siamo cresciuti ed in questi anni abbiamo fatto moltissimi accessi agli atti, nei Consigli comunali, nei Consigli provinciali (quando ancora il PD non aveva tagliato le Province riducendole ad enti di secondo livello), in Consiglio regionale.
Ora si è rovesciato il mondo, diciamo che c’è un partito che non si trova più al Governo, che è il Partito Democratico, e che deve iniziare a fare opposizione, ovviamente qualche errore si fa quando si governa, ma moltissimi errori si fanno quando si è all’opposizione e dico perché.
E’ normale, capisco, mi rendo conto, ora c’è un Governo diverso, finalmente eletto dal popolo italiano. Dopo tantissimi anni abbiamo un Governo voluto dai cittadini italiani ed è il Governo a guida del Presidente Meloni. Ricordiamo, però, che quando veniva approvato dal Governo il Piano nazionale di ripresa e resilienza il 13 luglio 2021 nessuno, degli attuali Consiglieri regionali del Partito Democratico, si preoccupò di dire quali erano realmente le priorità e se le condivideva. Ricordo che è stata fatta moltissima demagogia nei confronti, ad esempio, di Fratelli d’Italia dicendo che votava contro il Piano nazionale di ripresa e resilienza, no, Fratelli d’Italia diceva che era dubbioso su alcune iniziative, tanto che alla Camera si è astenuto.
Abbiamo fatto anche delle battaglie, soprattutto abbiamo preso un impegno con i cittadini: nulla di strano, quando si vincono le elezioni si governa. Avevamo detto che qualora Fratelli d'Italia insieme a questa coalizione (Lega, Forza Italia ed altri) avesse vinto le elezioni avrebbe ridiscusso il PNRR. Ve lo ricordate? Io mi ricordo benissimo tanto che qualcuno del PD diceva che era vergognoso ridiscutere il Piano nazionale di ripresa e resilienza perché ormai era stato fatto e la Commissione europea l’aveva approvato. Ammazza che somari! Perché dico questo? Mi dispiace che nessuno del Partito Democratico si sia arrabbiato con il suo partito quando andava a fare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Voi avete fatto benissimo a fare delle mozioni sulle quali è giusto discutere, ma scommetto che quando è stato fatto il Piano nazionale di ripresa e resilienza … Ricordiamoci tutti che è stato fatto con un motivo, per il Covid, per rilanciare l’aspetto sanitario, per far ripartire i territori. Nessuno dice che l’ex Governo italiano del famosissimo Giuseppe Conte - a volte l’ho confuso con l’ex allenatore della Juventus e della nazionale, ovviamente più capace, ha più titoli, ma ognuno fa quel che può - sbandierava i fondi presi per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma sappiamo benissimo che non sono a fondo perduto, abbiamo qui avvocati e persone competenti.
Cito solo un dato, si parla molto di sanità, parliamo di fondi di investimento, ma è altrettanto vero che nessuno di voi è andato dal Ministro alla sanità per dire: “Caro Ministro, all’interno della missione sulla sanità non ci sono i fondi per supportare, per aiutare, le tante persone che hanno avuto problemi durante il Covid”, i primi sono stati gli operatori sanitari.
Dico di più, per l'Italia, a differenza della Spagna, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza l’aspetto della sanità incide per l'8,8%, mentre il Governo spagnolo ne investe il 16,5%. Anche su questo non vi ho sentito dire: “Ma Ministro perché non investe di più?”
Ho ascoltato con grande attenzione tutti gli interventi in cui si parlava di tagli, tagli significa che Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR ha dichiarato che non darà più quei soldi? Lo ha dichiarato? Non mi sembra.
Si parla di un impegno che già il Governo Meloni aveva preso in campagna elettorale nel ridistribuire i fondi. Voi siete persone intelligenti, di questo ne sono certo, non so se qualche vostro rappresentante in Parlamento riesce, visto che sono stati bravissimi a dire che il Governo Meloni taglia i fondi per il PNRR, a capire la differenza tra tagliare i fondi, dire che non ci sono più, e ridistribuire i fondi. Li togliamo da questa parte, ma per gli stessi investimenti utilizziamo altri fondi che ci sono.
Ovviamente voi sapete benissimo che, visto che avete studiato e siete persone preparate quanto me, oltre il PNRR, oltre ai 191,5 miliardi che ci sono, ci sono anche i 30,6 miliardi di fondi legato al Pnc (Piano nazionale complementare) e anche su questi credo che il Governo possa intervenire.
Piuttosto che fare allarmismo, piuttosto che parlare di questo Governo regionale … Ovviamente ringrazio perché ho avuto modo di inserire alcune questioni legate al dibattito emerso, ma soprattutto legate ad articoli sulla stampa che sono usciti in merito ad una crisi. Io qui non ho mai visto una crisi, abbiamo sempre votato insieme, siamo sempre stati uniti, anzi voglio ringraziare questa Giunta, il Presidente Acquaroli perché non ho mai visto una compattezza così nella storia di questa Regione. Il PD parla della crisi del centro-destra, ma ricordo benissimo che fino a qualche mese fa litigava continuamente con la propria Segretaria regionale e con altri, legittimamente. Non so se voi avete letto dichiarazioni di questa maggioranza contro il Presidente Acquaroli, non c’è stata una dichiarazione, e voi ci fate la morale. Vi capisco, se andate sulla stampa potete trovare tantissimi articoli della crisi che c'è e c’è stata all'interno del Partito Democratico, ne cito qualcuno: “Bufera nel PD, Mangialardi: il Partito è in una fase critica”, “PD: gruppo consiliare conferma Mangialardi” quando magari c’era un problema con la Manzi, “Morgoni ex deputato ‘il PD è in condizione rovinosa, classe dirigente naufragata’”, la stessa Segretaria regionale dice: “Discontinuità e unità, basta liti interne”, per non parlare poi dell’ex Parlamentare Morani, anche lei arrabbiata con il partito. Noi ci siamo divertiti in tutti questi mesi ad ascoltare ed a leggere le diatribe interne del PD, non so se voi avete letto una dichiarazione di un Consigliere regionale, di un Assessore contro la Giunta Acquaroli, contro questa maggioranza. Questo per far capire che quando si danno le lezioni credo che prima occorra essere stati bravissimi studenti.
Ma a prescindere da quello noi ci siamo concentrati - giustamente i giornali fanno il loro lavoro, nessuna dichiarazione c’è stata - e ci siamo impegnati a continuare a lavorare per la nostra regione.
Voglio sottolineare che ancora una volta trovo un aspetto all'interno del PD, leggo che c'è ancora una volta una piccola spaccatura, giustamente la Consigliera Casini ha citato gli interventi dei Comuni del suo collegio elettorale, che è della provincia di Ascoli Piceno, ed è preoccupata perché sono a rischio finanziamento, però mi rendo conto che il Consigliere Cesetti la pensa come noi nel dire ai Sindaci di andare avanti, perché fa politica da una vita, è molto navigato, ha capito benissimo che i fondi ci sono. Io non credo che arrivi un Ministro, si svegli la mattina e dica che non dà più i fondi, no, lo sappiamo tutti.
Dico questo perché in merito si è inscenata una telenovela legata ad un mondo che ha iniziato a urlare e a dire che il Governo Meloni toglieva i fondi e la colpa, addirittura, ovviamente non è così, era del Governatore Acquaroli, che non risponde al Consigliere Carancini, oppure dell’Assessore Brandoni, che non va dal Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR a dirgli di ridarci i soldi. Ma queste risorse non sono mai state tagliate e voi mi dovete dire su quale atto pubblico ci sono stati fondi tagliati, tolti, non i fondi redistribuiti perché voi avete detto che i fondi sono stati tagliati, avete citato case della comunità, case della salute, che secondo voi non verranno finanziate.
Sto per concludere nonostante le varie interruzioni. Mi divertirò nel 2026 a ricordarmi dei vostri falsi allarmi, che ancora una volta stanno a dimostrare che questa maggioranza va spedita per dare risposte ai marchigiani, tanto che si sono citati diversi interventi sul PNRR e ce ne saranno tantissimi.
Parliamo dell’ultima, dell’erosione costiera, del dissesto idrogeologico, e voi mi state dicendo che quei fondi non stanno andando avanti?
Concludo, ancora una volta ho ascoltato chi dice che il Governo Meloni taglia i fondi sulla sanità, come quando qualcuno di voi diceva che il Presidente Acquaroli aiuta la sanità privata, ve lo ricordate? La solita barzelletta, ovviamente sappiamo bene, ve l’ho ricordato l’altra volta, che all’interno della sanità privata, guarda caso, ci sono esponenti del Partito Democratico, quindi non so se è la verità o magari siete preoccupati per qualche vostro amico che potrà perdere il lavoro, visto che il Presidente Acquaroli e l’Assessore Saltamartini trattano diversamente l’aspetto della sanità privata rispetto a come avete fatto voi, a come ha fatto il Presidente della scorsa Giunta.
Concludo, ringrazio di cuore l'Assessore, sono certo che su questo tema piuttosto che fare polemica possiamo riflettere tutti insieme.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Chiedo una mozione d’ordine perché proprio recentemente alla stampa ho dichiarato di stigmatizzare gli avversari politici della nostra attuale Presidente del Consiglio, che purtroppo puntualmente la dileggiano con appellativi poco consoni. Io stessa recentemente sono stata attaccata a mezzo social, insultata, ho fatto denuncia, come spesso mi capita.
Penso che sia sbagliato questo atteggiamento che il Consigliere Putzu ha quasi in tutti gli interventi, di dileggio e di scherno nei confronti dei suoi avversari politici, sia quelli seduti qui che quelli che non sono seduti qui, ma hanno ricoperto e ricoprono ruoli istituzionali.
Non è la prima volta che succede in questa Aula che il Presidente Conte venga dileggiato, chiedo ufficialmente che questo atteggiamento non si ripeta perché io ho rispetto per tutti, il mio Movimento ha rispetto per tutti, chi ridacchia in piccionaia mi porti una sola frase che avrei detto pubblicamente di scherno nei confronti … Penso di essere corretta e chiederei agli altri di esserlo.
Se volete vi giro che cosa ho scritto e dichiarato sulle pagine del Carlino qualche giorno fa a difesa della vostra Presidente Meloni, quindi mi aspetterei un atteggiamento un po' più responsabile, anche perché, come è stato ripetuto, siamo degli esempi e purtroppo gli esempi buoni servono nella società in cui siamo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Ovviamente esprimo la mia solidarietà in merito agli attacchi che ha avuto la Consigliera Ruggeri, questo è poco ma sicuro, li ha avuti su Facebook, ma non credo che una battuta legata al suo Presidente possa essere offensiva.
Io non ho mai offeso nessuno, ma a volte mi piacerebbe anche che la Consigliera Ruggeri possa dare solidarietà all’Assessore Saltamartini quando viene attaccato in Aula, dicendo che è un falso, un bugiardo. Non capisco perché, cara Consigliera Ruggeri, ultimamente ogni volta che parlo … Mi rendo conto che forse è per la diaspora nel Movimento 5 Stelle, non lo so, però si preferisce attaccare me, che non ho mai insultato nessuno, non ho mai dato del falso a nessuno, se uno dice che preferisce l’allenatore al suo premier Giuseppe Conte, avrà libertà di dirlo? L’ho insultato? Non mi sembra. Ho detto che lei preferisce all’ex allenatore e alla Presidente del Consiglio Meloni Giuseppe Conte, non penso sia il mistero di Fatima o qualcos’altro.
Credo di aver fatto la mia considerazione politica, questa è un’Aula politica, se nel farlo ho insultato qualcuno o diffamato qualcuno mi può denunciare, ma siccome così non è le posso dire che c’è un dibattito politico.
Capisco quando il Consigliere Carancini si agita e dà del bugiardo ed altro perché la politica è anche questo, magari a cosa inversa, però la invito a non avere due pesi e due misure, capisco la sua vicinanza al PD, ci mancherebbe altro, però le posso dire che lei è super partes oppure ancora una volta mi fa capire che è diventata molto di parte, a sinistra.
PRESIDENTE. Il tema di fondo, mi sembra di capire, è il riferimento all’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dobbiamo regolarci nel riferire il contenuto delle nostre opinioni, delle nostre critiche a quello che la persona ha svolto durante il mandato, senza legarla strettamente al ruolo ed alle funzioni istituzionali che ovviamente aveva nello svolgimento dell'attività di Presidente del Consiglio dei Ministri, per quanto riguarda l'On Giuseppe Conte.
Quindi, l'invito che faccio in maniera molto forte è che possiamo fare tutte le critiche possibili sull’attività, il mandato, le iniziative, le leggi e altro, però nel rispetto della persona, che comunque ha rappresentato l'Italia per un periodo di tempo come Presidente del Consiglio dei Ministri.
Questo è l’invito che accolgo e faccio proprio, lo rivolgo a chi l’ha fatto, in questo caso lo rivolgo al Consigliere Putzu, che giustamente ha detto che questo vale sia per il Presidente del Consiglio come per i nostri Assessori, gli Assessori della Giunta ed i Consiglieri della Regione Marche, chiunque si approcci a svolgere quel ruolo importante che è il rappresentante dei cittadini.
Colgo e prendo atto di quanto lei ha detto e prendo atto anche della posizione del Consigliere Putzu, che a questo punto ha chiarito ogni aspetto.
Ribadisco che dobbiamo regolarci e non porci nella condizione di mettere nella leggerezza ruoli e funzioni molto rilevanti ponendoli alla stregua di altre situazioni.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io non credo che ci sia stato alcun tipo di chiarimento, anzi è stato rimarcato che sono sullo stesso piano il dileggio e la critica politica. Secondo me sono due cose molto diverse e forse per gestire bene questa Aula bisognerebbe chiarirlo a tutti perché sono due atteggiamenti profondamente diversi, ed è su questo che io ho avuto da ridire. Grazie.
PRESIDENTE. Penso di averlo chiarito e penso di aver indicato in maniera espressa questa posizione.
Prendo atto del fatto che lei lamenta che non sia stato chiarito, alla prossima prima occasione, se dovesse succedere, speriamo di no, ci fermiamo, anche fosse all'interno di un’importantissima discussione, e apriamo un capitolo dedicato alla differenza fra dileggio e critica politica contenuta nel rispetto dei crismi della critica politica stessa.
Detto questo, concluso il dibattito, ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Inizierei questo mio intervento conclusivo da dove siamo partiti. Le opposizioni hanno chiesto un rinvio di questo Consiglio regionale relativo al Piano di ripresa e resilienza e mi sono fatto una domanda: se questo Consiglio fosse stato spostato in avanti, dato che il 24 prossimo venturo porteremo in Aula l'approvazione dell’assestamento di bilancio, ne avremmo potuto parlare il 31 o successivamente a novembre. Se nel frattempo il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR avesse trovato le risorse per coprire quei 252 milioni, sicuramente da parte dell'opposizione, ritengo, non ci sarebbe stato nessun intervento. Cosa avrebbe detto? Indipendentemente dal Consigliere Carancini e da qualcun altro che hanno sollevato problemi sulla sanità, sulla quale è in corso un’interlocuzione tra il nostro Dipartimento salute e il Ministero della salute nazionale, altre cose, oltre al fatto che mancavano queste risorse, non le ho sentite dire.
Ora il minimo comune denominatore di questo mio intervento, deve essere questo: partiamo dall'inizio con dei concetti telegrafici.
La maggior parte dei progetti sul PNRR sono stati presentati da Comuni e Unioni montane, stiamo parlando di progetti che devono concludersi entro il 2026, mentre qui si sta parlando di cancellazione di risorse, definanziamenti, annullamenti, niente di tutto questo, per 452 milioni di euro e per 1.537 progetti.
Cosa ha detto il Governo? Non l'ha detto il Ministro per il corridoio all’Assessore Brandoni, che nemmeno conosce, il Ministro l'ha detto alla Conferenza delle Regioni, poi vi leggerò la proposta per la revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha fatto e che ha mandato alla Commissione europea. Non l'ha detto nei corridoi, l’ha scritto alla Commissione europea, quindi il Governo ha scelto di spostare dei finanziamenti trovando un’altra fonte di finanziamento. Questo con scadenza 2026.
Voglio rassicurare in questa sede tutti voi che avete avuto delle preoccupazioni, la Consigliera Casini ha fatto un lungo elenco di Comuni, il Consigliere Mangialardi ha citato il Comune di Jesi - ieri il Sindaco mi ha telefonato – per quello che ho sentito dal Ministro i Comuni che hanno avviato i progetti non hanno niente da temere, non si devono creare preoccupazioni, non avranno tagli. Lo dichiaro qui dove viene tutto scritto e dove tutto quello che dico è alla portata di tutti perché c’è la ripresa video e altro.
Un'altra cosa, per i progetti da avviare o in corso il Governo ha detto, e lo ripeto, che ci sarà un recepimento di risorse alternative che consentiranno ai Comuni un allungamento dei tempi. Sui progetti avviati, iniziati e arrivati quasi al termine la scadenza è il 31 dicembre 2026 e quando il Governo per la copertura di questi metterà a disposizione i 452 milioni di euro la data verrà spostata in avanti.
Penso di essere stato chiaro, però oltre alle mie parole voglio leggervi quello che ha scritto il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR.
PRESIDENTE. Sta finendo il tempo.
Goffredo BRANDONI. Non è possibile. Il Ministro non solo ha fatto rassicurazioni verbali, ma ha scritto: “In tale contesto il processo di programmazione e revisione del Piano sarà finalizzato ad assicurare l'efficacia attuazione degli interventi e l'integrale utilizzo delle risorse entro il 2026, nel rispetto dei vincoli di finanza e delle obbligazioni assunte nei confronti dei soggetti attuatori e degli operatori economici, anche utilizzando a tal fine spazi finanziari disponibili nell'ambito di strumenti a titolo esemplificativo e non esaustivo, quelli dei fondi strutturali di investimento europeo, il fondo per lo sviluppo e la coesione e il fondo del piano nazionale complementare del PNRR”.
Volevo rispondere ad ogni singolo Consigliere con gli appunti che ho preso mentre stavano parlando, ma questo non mi è consentito. Ho degli appunti sui Consiglieri Carancini, Casini, Mangialardi e Cesetti, però, visto il poco tempo a disposizione, non mi è possibile rispondere.
PRESIDENTE. Questi sono i tempi, non voglio fare il tiranno nei confronti dell’Assessore, possiamo dire che, siccome ci sono due mozioni che riguardano il PNRR a seguire, l’Assessore potrà intervenire su queste anche se fuori tema. C’è la proposta di risoluzione presentata dalla maggioranza, quindi, Assessore ha il tempo di intervenire anche se in funzione di dare le risposte concrete.
Ha la parola il Presidente Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Grazie Presidente. Molto velocemente perché il tema è stato affrontato in maniera molto ampia.
Voglio innanzitutto ringraziare l’Assessore Brandoni per la sua relazione e per come sta seguendo con solerzia tutta la tematica molto importante e anche abbastanza complessa.
Voglio rassicurare perché ho ascoltato alcuni interventi e sono stato chiamato in causa come Presidente della Regione per l’interlocuzione con il Governo nazionale, in particolare con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR, con cui parliamo sistematicamente. Anche questa mattina abbiamo avuto occasione di parlare su altri argomenti, però non c'è stato disinteresse rispetto alla questione del PNRR.
Il Ministro ci ha tenuto a chiarire che non si tratta di un definanziamento, ma nella sua proposta di ridiscussione, che ha fatto alla Comunità europea, cerca di anticipare alcune problematiche che potrebbero poi trovarsi alla rendicontazione del PNRR. Lo ha fatto anche pubblicamente e nelle telefonate intercorse tra noi su questa questione mi ha portato più volte l’esempio dello stadio di Firenze e dello stadio di Venezia, progetti che l’Europa in qualche maniera non consente con questa fonte di finanziamento.
Quindi. è un tema complesso, che va sviscerato dal punto di vista tecnico, come ha detto il Consigliere Ciccioli prima. Il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e per il PNRR è una persona molto competente, soprattutto in materia europea, all’inizio il PNRR lo ha vissuto in un ruolo dalla parte dell’Europa perché era parlamentare europeo. Ora siamo in una fase in cui l’Italia, credo giustamente, deve fare chiarezza rispetto a questo strumento, che se calato può produrre degli effetti, effetti che noi tutti auspichiamo possano portare il contributo auspicato, anche perché gran parte di queste risorse sono a debito.
Senza alcun tipo di polemica, il tema principale su cui si dovrebbe riflettere è come è nato il PNRR, perché questa interlocuzione che questo Governo ci sta concedendo, la presenza del Ministro nella Conferenza delle Regioni e nella Conferenza Stato-Regioni, l’interlocuzione avuta direttamente in questa fase, devo dire che è mancata completamente all’inizio.
All’inizio tutte le Regioni, di tutte le appartenenze partitiche, hanno fatto un appello ripetuto al Governo per un loro coinvolgimento che potesse dare maggiore protagonismo, coinvolgimento che era stato di fatto completamente negato, tant’è che la stragrande maggioranza degli interventi previsti ci sono passati sopra.
Ora è troppo tardi perché il 2026 è domani e penso che quello che sta facendo il Governo sia un'opera di serietà per cercare di evitare delle brutte sorprese. Se un'opera non può essere completata entro il 2026 è giusto che le relative risorse vengano attribuite magari ad un progetto che può essere completato entro quella data perché su questo, mi pare di capire, l’Europa sarà inderogabile. Quindi credo che quest’opera di serietà, mettere allo stesso tavolo il soggetto attuatore, il progettista, l'azienda che deve svolgere i lavori, per capire se realmente si arriva o no al completamento del cantiere, è una fase che doveva essere fatta prima, a mio parere. Prima non è stata fatta, con serietà viene fatta oggi per non trovare poi delle sorprese che potrebbero comportare al sistema Paese, agli enti ed ai soggetti attuatori dei risvolti molto negativi. Se i Comuni che sono oggetto della proposta di rimodulazione dovessero andare avanti e trovarsi con i finanziamenti non accordati nella rendicontazione dalla Comunità europea, chi pagherebbe quei progetti. chi pagherebbe quei cantieri?
Ritengo che questa opera di serietà e di onestà intellettuale doveva essere fatta prima, quindi voglio ringraziare il Governo non solo per l’onestà e la serietà con cui sta operando, ma per il coraggio. In un Paese dove il governo ha una durata media di qualche mese, cercare con serietà di dare una maggiore prospettiva, credo che sia un atto di coraggio che va riconosciuto e che va anche preso, a mio avviso, come esempio.
PRESIDENTE. C’è una proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Ciccioli, Marinelli, Marcozzi, Latini, Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Il documento, che penso non sia stato distribuito, mi dispiace, chiedo alla segreteria se può provvedere, prende atto delle comunicazioni dell’Assessore e ovviamente le valuta positivamente.
L'attività che facciamo va monitorata, tenendo presente che la Regione è la protagonista e solo in modesta parte anche ente gestore esecutore.
La Regione ha alcuni progetti, ma tantissimi sono dei Comuni, tantissimi sono di altri enti, quindi è l'insieme che cerca di andare avanti.
Ho richiamato prima l'immagine di un treno che cammina, ma dovrà fare ancora tante soste di controllo, di verifica, di monitoraggio per vedere anche la congruità dei fondi rispetto alle opere che ci apprestiamo a compiere, quindi ci dovranno essere anche delle integrazioni.
L’Assessore ha detto che alcuni dei progetti in campo dovranno essere integrati da fondi, così come già in parte sono stati integrati da fondi regionali e di altra provenienza, quindi dovremo ulteriormente reperire dei fondi.
In base anche a quello che …, non è il mio campo, io ho sempre seguito la sanità, però negli ultimi tempi sto seguendo abbastanza le problematiche legate al bilancio. Il bilancio dello Stato è stato approvato nel Consiglio dei Ministri di ieri - era già stato elaborato con le parti sociali – e sarà un protagonista del bilancio regionale, in quanto a cascata il bilancio regionale segue le indicazioni del bilancio nazionale ed anche per i trasferimenti dei fondi, anche sul PNRR, noi seguiremo le indicazioni che ci verranno dal Governo, così come le avremmo seguite se fosse stato un Governo non coerente con la nostra maggioranza, perché è scontato.
So che c’è stata una Conferenza Stato-Regioni improvvisa, convocata sabato per la giornata di domenica, non succede quasi mai, per mettere al corrente le Regioni dei 3 miliardi in più di trasferimento sulla sanità - che ovviamente sono insufficienti, si sa benissimo - di cui tutte le Regioni di centro-destra e di centro-sinistra hanno preso atto ed ovviamente a ricaduta devono prendere i relativi provvedimenti nei loro budget.
Quindi ci troviamo di fronte ad una fase intermedia, che è inutile sottolinearla, ed avrà ulteriori e tante modifiche. Allora ci sarà il Consigliere che sta all’opposizione e che non ha responsabilità di governo che dirà: “Ma perché è stato tolto lì - oppure - perché è stato finanziato di là invece di”.
Sono lavori in corso, ormai si dice working in progress. Siamo soddisfatti del lavoro fatto, anche noi ovviamente incalzeremo l'Assessorato, i servizi, i dirigenti, per fare nel migliore dei modi, se ci saranno proposte o indicazioni ulteriori e valide dall’opposizione non avremo nessuna difficoltà ad integrare i progetti - certo, quando si dicono cose che non sono compatibili con le risorse o con la spesa, sono auspici di tutti, ma poi sono solo chiacchiere in libertà - e li integreremo anche con le indicazioni che ci verranno non solo dal Governo, ma anche dagli istituti che presiedono al monitoraggio di questa cosa. Ho citato prima l’Università Bocconi, ma non è l’unico Istituto nazionale sia pubblico che privato, ma anche fondazioni che danno indicazioni e che ci aiutano in questo percorso.
Con questo spirito noi approviamo la relazione della Giunta e ovviamente ci apprestiamo a votare favorevolmente, parlo a nome del gruppo Fratelli d’Italia, ma la maggioranza è assolutamente coesa.
Dedico un minuto alla vicenda che ho trascurato, cioè che ci sia una verifica fra i partiti che fanno parte della maggioranza e delle istituzioni. Che siano i Comuni, che siano le Regioni, che sia lo stesso Governo nazionale è normale, succede sempre, poi alcune volte le verifiche danno luogo a cambiamenti, altre volte invece confermano gli equilibri che ci sono, quindi questa vicenda non è oggetto di alcun rilievo, tanto è vero che la Giunta ha lavorato, gli uffici hanno lavorato. La maggioranza ha continuato a lavorare nelle Commissioni come se nulla fosse perché la stabilità è proprio questo, la continuità delle cose che si fanno.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Poi il capogruppo ovviamente espliciterà le intenzioni.
Certo che questa è una risoluzione che vuol mettere una bandiera dove la bandiera ritengo che sia logico non mettere, mi viene da dire da parte di tutti, lo dico al presentatore della risoluzione.
Uso un’argomentazione rispondendo anche al Consigliere Marinangeli, qua nessuno, nella mozione e nel dibattito, ha voluto strumentalizzare la discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, nello stesso tempo nessuno ha mai chiesto di correre per presentarlo, perché sanno bene l'Assessore Brandoni e credo anche il Presidente Latini che l'oggetto di questa discussione era fare il punto della situazione e verificare la serietà del percorso.
Non c'è nessuna strumentalizzazione. Il Consigliere Putzu sa leggere e fa la differenza fra taglio e rimodulazione, ma nel documento presentato dalla Regione Marche, che lui evidentemente non ha letto e anche con sfregio appare distratto, c'è scritto: “eliminare dal finanziamento PNRR”.
Ora è chiaro che anche a Fermo ci sono le scuole, quindi sicuramente avrà il sinonimo tra eliminazione e taglio, che poi il taglio possa essere ripreso sta nelle cose.
Ad oggi formalmente c'è un taglio a fronte del quale non c'è l'indicazione di una fonte puntuale per poter rifinanziare, perché è vero quello che ha detto l’Assessore Brandoni, anch'io ho letto questo, ma se è vero, come sono portato a credere, che i finanziamenti ci sono perché non sono stati messi? Fateci capire perché non sono state indicate le fonti di finanziamento che avrebbero sostituito le risorse previste, se addirittura, lei dice, i finanziamenti, l’ha detto anche il Consigliere Cesetti, verranno garantiti senza soluzione di continuità. Quindi è evidente che non trascorrerà neanche un decimo di secondo e oggi già lo Stato sa dove andrà a finanziare i 16 miliardi che fin qui ha tagliato.
E’ chiaro questo ragionamento? E’ un atto di serietà rispetto a quello che ha detto il Presidente Acquaroli, quindi anche un minuto dopo, siccome ha detto …, ed io sono portato a credere, tanto che credo che per i finanziamenti - che in questo momento non ci sono più perché intere componenti vengono tagliate per quasi 9 miliardi, i componenti delle misure tagliati integralmente – se sono senza soluzione di continuità, il Governo Meloni sappia già, esattamente, dove andare ad attingere per le altre fonti, e allora perché non lo dice? Questa è una domanda.
Non è solo un taglio di risorse, il Consigliere Putzu ha detto che rimodulano, no, non rimodulano perché se per la sanità del territorio, che è la sanità in cui crediamo tutti e che dovrà essere una rivoluzione, nelle Marche delle 29 case della comunità ce ne saranno 19, non so come la chiamate voi, rimodulazione? Si, rimodulate da 29 a 19 e questo è un dato di fatto a cui il Consigliere Putzu nell'interesse della maggioranza non sa rispondere.
Guardate, non c'è una polemica, voi vi create un nemico, avete bisogno di una bandierina per dire: “Approviamo una risoluzione nella quale diciamo che continuiamo l’interlocuzione”, c’è bisogno di una risoluzione? E’ chiaro che la continuiamo. Noi lo diciamo evidentemente … Per esempio io mi sono concentrato sulla sanità e a me pare grave che, se è vero che esistono le risorse, noi andiamo a tagliare complessivamente sull'intero Paese circa 400 case della comunità, che sono il perno della futura sanità del territorio.
Ecco il ragionamento, polemico? Strumentale? A me non sembra. Tutti gli interventi della minoranza hanno cercato di sottolineare alcuni aspetti preoccupanti, è chiaro che è anche un motivo di strumento per voi. Ed il Consigliere Putzu che dice: “Siete ridicoli”, va bene, saremo ridicoli, ma lui probabilmente non sa leggere gli atti o forse non li ha mai letti. Poi se non li ha mai letti perché non sa leggere, non lo so.
Lo dico perché questo è il tema. Ecco perché dico che non entro in altri argomenti, poi ci saranno i miei colleghi che lo faranno bene.
E’ una risoluzione inutile, è una risoluzione che vi serve come bandierina, come è capitato in tanti altri atti, che purtroppo non riuscirete ad attuare.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Che la maggioranza presenti una mozione è come dire: “Effettivamente abbiamo sbagliato” e se ci fosse in questo momento un regolare processo di monitoraggio e di attuazione non sarebbe necessario ribadire. Tra l’altro ribadite l'aria fritta, perché a “proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal finanziamento dei fondi PNRR per garantire una completa riuscita del programma”, no, l’interlocuzione deve essere fatta con il Ministero e con il Governo affinché ci sia la copertura necessaria, non con gli interlocutori, che sono anche i Comuni.
Nelle premesse narrative invece c'è una frase che non corrisponde alla realtà, ovvero “sta verificando al suo interno e con le amministrazione titolari lo stato di avanzamento dei progetti con un focus su quelli soggetti a definanziamento per individuare soluzioni alternative”. I Comuni non sanno nulla, Assessore, non solo non sanno nulla, e ne ho sentiti numerosi, ma molti di loro hanno già finito di rendicontare, hanno finito e chiuso le progettazioni. Progetti che sono stati indicati dal suo Assessorato nella risposta alla Consigliera Bora e tra questi una percentuale, che io non so definire, ma che la invito a verificare, ha già chiuso i progetti.
Quindi questa interlocuzione con le amministrazioni titolari dello stato d'avanzamento non mi pare che ci sia, soprattutto non c'è un focus su quelli soggetti a potenziale definanziamento, chiamiamolo come volete, non voglio parlare di definanziamento, non mi interessa. Anzi, voglio sperare che si trovino le risorse, posto che tutti conosciamo le procedure degli HSC, sappiamo che c'è un parere obbligatorio del CIPE, sappiamo quali sono i tempi e sappiamo quali tipologie di progetti o interventi possono essere finanziati, quindi non credo che sarà semplice finanziarli con i fondi complementari, eccetera, la cui capienza è già stata in parte utilizzata.
E poi, non lo diciamo noi, Assessore, ma il suo Assessorato risponde con il protocollo n. 1213798 del 4 ottobre 2023 ed elenca nuove misure/componenti che il Governo propone di eliminare dal finanziamento del PNRR il cui valore complessivo è di 15,9 miliardi di euro. Non lo diciamo noi, non lo dice il PD, lo dite voi, poi dite anche quali sono le misure : la M2C4, l’abbiamo già detto, interventi per la resilienza e la valorizzazione dell'efficienza energetica dei Comuni, la rigenerazione urbana – abbiamo già che nel Comune Ascoli Piceno non ci saranno 16 milioni di euro d’intervento forse, non si sa, io mi auguro di sì – e le aree interne. Tutta la misura delle aree interne è probabilmente sottoposta a un definanziamento/modifica del finanziamento, poi i “condizionali” Assessore, c’è un condizionale che dice “vedremo, forse saranno coperti”.
Un altro problema è che mentre voi decidete, mentre voi aspettate che venga deciso dal Governo centrale con quali finanziamenti verranno coperti i progetti che hanno già in questo momento la gara d'appalto ultimata, c'è stata la scelta del contraente, devono iniziare i lavori, bisogna che, Assessore, per gli stati d'avanzamento e per le rendicontazioni degli stati d'avanzamento si sappia quale sia il canale di finanziamento. Lei mi dice il PNRR, bene, mi metto nei panni di un RUP, io inizio e consegno i lavori per un intervento di 950.000 euro ad Appignano del Tronto, faccio un esempio che è reale, inizio i lavori, primo stato d'avanzamento, ho il PNRR, quindi sto nella fase in cui ho ancora le risorse che non sono state, se del caso, stralciate, per il secondo stato d'avanzamento saranno ancora lì? Non saranno lì? Lei si immagini lo stato di insicurezza che possono avere i RUP, soprattutto quando leggono oppure quando vedono questo elenco nel quale ci sono decine di progetti che sono già stati ultimati con altre risorse - mi auguro di sbagliare - che non sono del PNRR, ma altri fondi ministeriali.
Io farei chiarezza rispetto a queste cose, oltre alla preoccupazione per la possibilità che vengano stornate le risorse per le Marche, i 450 milioni e poi gli 80, dovrebbe controllare dove li prendiamo, cioè rispetto a quali progetti mettiamo gli 80 milioni di Spinetoli, lì stanno già aprendo le bottiglie perché una cifra così non l’hanno vista mai nella loro vita, e come si possono rassicurare i Comuni, soprattutto i tecnici comunali e i RUP per lo stato d'avanzamento dei progetti dei quali sono già stati assegnati i lavori. Questo è un problema molto serio, Assessore, quindi tutte le responsabilità … e onestamente una mozione che viene dalla maggioranza nella quale si dice di fare quello che già si dovrebbe fare, proseguire nell’interlocuzione … Credo che il Presidente sia già impegnato in questo, diciamo che è il minimo sindacale, non c'è bisogno che la sua maggioranza sottolinei la necessità che continui a proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal PNRR. Diciamo che mi pare pleonastica, a mio avviso, poi deciderà il capogruppo.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io sto ai fatti, abbiamo per certo un taglio di 15,9 miliardi da parte del Governo, è una certezza, con questo taglio avremmo definanziati 1.537 progetti sul nostro territorio per 453 milioni, queste sono le uniche certezze che ad oggi abbiamo, il resto sono tutte supposizioni.
Quindi, sinceramente credo che la campagna elettorale nella Regione Marche sia finita. Non sono per niente d'accordo con quella che è la linea del nazionale, trovo molte lacune in quanto state facendo voi e non mi posso ritenere soddisfatta dalla sua relazione, i motivi li ho detti anche prima. Aspetto di avere la risposta all'interrogazione su che fine faranno le 29 case di comunità, le 15 COT e i 9 ospedali di comunità, ma su questo ci arriviamo tra un po'. Quindi, partendo da queste certezze non riesco a votare favorevolmente la risoluzione del centro-destra, per cui non intervengo poi, ma annuncio subito che voterò contro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Anch’io voterò contro questa risoluzione perché da una parte fa propria la risposta che l’Ufficio è stato costretto ad inviare alla Consigliera Bora, per rassicurare, io la interpreto in questo modo, tutti i soggetti attuatori circa la garanzia della copertura dei progetti che sono in corso.
Quindi, ripeto, non fa altro che ricopiare quando si dice in questa risposta, che poi sono le dichiarazioni rese dall'Assessore in Aula, mentre non c'è alcuna indicazione su quello che dovrebbe fare la Giunta, e deve fare molto. Ripeto, la Giunta si è macchiata di colpevoli ritardi.
Che significa proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal finanziamento dei fondi del PNRR? Non lo so, che significa? E’ molto generico. Perché, ad esempio, non c'è un'indicazione precisa che dia seguito al dibattito che c'è stato circa 2 anni fa, se non sbaglio, sul PNRR, sul quale venne approvata una risoluzione all'unanimità in cui si impegnava il Presidente e la Giunta regionale ad implementare addirittura le case di comunità e gli ospedali di comunità fino al raggiungimento delle soglie di una casa di comunità ogni 20.000 abitanti e di un ospedale di comunità ogni 50.000.
Questa era la risoluzione - poi c’era il tema del Balduzzi, DM 70 - approvata all'unanimità il 24 febbraio 2022, quindi sono esattamente 20 mesi dall'approvazione di quest'atto, tanto è vero che, come la Consigliera Ruggeri aspetta la risposta, aspetto una mia risposta all’interrogazione 938 del 21 settembre 2023 in cui chiedevo qual era lo stato dell'arte delle procedure dei progetti e delle gare con riferimento alle case di comunità, agli ospedali di comunità, ai centri operativi territoriali. Dopo che, come ho detto poc'anzi, l'Assessore Saltamartini, rispondendo sempre ad una mia precedente interrogazione, segno evidente che noi troppe volte ci siamo stati su questo punto, tutti quanti, nella seduta del 16 maggio, sono passati anche qui 5 mesi e mezzo, diceva sostanzialmente che c’era stato un anticipo del …% sugli investimenti e comunque che c'erano questi ritardi intollerabili.
Vorrei ricordare che per quanto riguarda le case di comunità e gli ospedali di comunità (29 case di comunità e 9 ospedali di comunità) previsti nella Regione Marche la scadenza, il traguardo finale risulta essere 31 dicembre 2026 e mi pare che qui si sia molto in ritardo, in più c'è un'interlocuzione in atto e di sicuro verranno tagliati, mentre per quanto riguarda i COT si sta andando avanti abbastanza celermente. Certo lì è più facile, le strutture ci sono, non ci vuole molto a farle, ci mancherebbe altro. Su questo non c'è un cenno.
Noi parliamo del PNRR oggi, dove i tagli finora riguardano 1500 progetti, non riguardano la Regione Marche per quello che ho capito, perché come soggetto attuatore è interessata alla missione 6 sanità, in cui nella cabina di regia c’è un’interlocuzione in atto dato che di sicuro qualcosa dovrà essere tagliato, anche se finanziato con altre risorse, anche questo magari, ex articolo 20, lo prendiamo per buono.
Una risoluzione all’esito di un dibattito approfondito, di cui il Partito Democratico rivendica il merito di aver procurato nel colpevole silenzio della Giunta, provocato e procurato anche per rassicurare i soggetti attuatori circa la possibilità di andare avanti, perché il problema principale del PNRR, lo diceva, mi pare, il Presidente della Regione Campania, è proprio la burocrazia imperante, su cui, tra l'altro, non mi pare che il Governo Meloni abbia messo in campo le necessarie iniziative.
Non si fa cenno in questa risoluzione a quello che deve essere l'impegno per la Giunta in qualità di soggetto attuatore sulla missione 6 sanità, che riguarda case di comunità, ospedali di comunità, COT, che sono strutture sanitarie e socio sanitarie sul territorio regionale, che tra l'altro sono il fulcro centrale del Piano socio-sanitario regionale, che abbiamo approvato prima dell’estate. Ma vi rendete conto? E’ lì il perno, tanto è vero che questa difficoltà determina, ad esempio, nella Regione Lazio dei ritardi nelle case di comunità e per risolvere il problema di dove mettere i pazienti, a causa degli ospedali sovraffollati, si è appena concluso un accordo con i privati accreditati. Anziché metterli negli ospedali di comunità, che non possono fare le cure intermedie, hanno fatto un accordo con i privati, quello che si farà nella regione Marche perché non si possono mettere a Montegiorgio, a Sant’Elpidio dove ci sono le cure intermedie, si metteranno nella struttura di Piano di Rapagnano dei privati, e questo non è possibile. Ci torneremo sopra.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Intervengo dopo tre ore di dibattito che mi è sembrato quasi surreale, almeno per quanto riguarda segnatamente la questione del PNRR sanità missione 6.
Innanzitutto c’è da tener conto che i dati sul PNRR vengono trasmessi e sono registrati in un sistema che si chiama ReGIS, ogni mese sono controllati, e c'è un ulteriore controllo da parte degli organi di controllo. Verificheremo che cosa succederà.
Smentisco nel modo più categorico possibile che ci saranno dei tagli alle COT, agli ospedali di comunità o alle case di comunità, lo smentisco in modo categorico.
I 9 ospedali di comunità sono tutti finanziati con fondi integrativi previsti dal Ministero e, lo vedremo nell’assestamento, con fondi regionali. Quindi, confermo in modo assoluto e categorico che interverremo sugli ospedali di comunità di Mombaroccio, Cagli, Jesi, Loreto, Chiaravalle, Corridonia, Treia, Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto.
Per quanto riguarda le 29 case di comunità, lo ripeto, le 29 case di comunità, procedono tutte alacremente e non è vero che ci sono ritardi, si sta procedendo e per tutte sono coperti i finanziamenti, anche quelli derivanti dall'inflazione, dai costi aggiuntivi dei materiali.
Il Governo ha incrementato, con il fondo opere indistinte, tutta una serie di interventi anche per cifre piuttosto consistenti e l'intervento aggiuntivo lo farà la Regione Marche. Quindi confermo e mi assumo la responsabilità a nome della Giunta, in modo categorico, che noi faremo tutte le COT, le 29 case di comunità e i 9 ospedali di comunità. Non si può venire in questa Aula come è successo stamattina, come con il fondo premiale, e dire che non è vero, che diciamo bugie …
Consigliere Carancini, le bugie le dice lei, sono tre anni che viene qui a raccontare barzellette, sono tre anni che viene qui a raccontare le sue elucubrazioni, questi sono fatti, noi saremo giudicati per quello che faremo e naturalmente io mi assumo la piena e totale responsabilità di quello che affermo.
Ripeto, c'è il Governo che ci controlla, la Corte dei Conti e gli organi di controllo, noi faremo tutti gli interventi previsti.
Ringrazio i colleghi di Giunta ed il Presidente Acquaroli per aver contribuito, laddove le finanze pubbliche non lo consentivano, con i fondi della Regione Marche.
Chi vivrà vedrà e vedremo chi avrà detto bugie e chi avrà detto la verità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Purtroppo non posso rispondere a tutti i quesiti che mi sono stati posti. Ho preso nota di tutte le domande che mi sono state fatte, ma purtroppo ho l’obbligo di concludere.
Voglio ricordare che i fondi Fsc 2021/2027 sono stati già ripartiti per le quote regionali ed alle Marche sono stati assegnati 293 milioni, invece non sono stati ripartiti ancora i 30 miliardi del FC nazionale, con questo non voglio dire che dei 30 miliardi di euro prenderemo i …, l’ho dato come notizia generale.
Se vogliamo dire definanziati, cancellati oppure eliminati, ma i fondi del PNRR non verranno definanziati, si troveranno altre risorse, questo vale per quelli che non hanno iniziato e, come ho detto prima, quelli che non hanno iniziato quando arriveranno i fondi avranno spostata la data, che non sarà più dicembre 2026, ma sarà spostata in avanti, dato che verranno dati così.
Invece per quelli che hanno iniziato, il problema che ha posto la Consigliera Casini per Appignano del Tronto ed altri, i Comuni stanno già rendicontando sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
PRESIDENTE. Terminata la discussione. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Come hanno anticipato il Consigliere Cesetti e la Consigliera Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, il voto del gruppo del Partito Democratico sarà contrario. Paradossalmente, se non ci fossimo fidati, l’avremmo dovuto presentare noi per impegnarvi, invece siete voi che impegnate il vostro Governo ad interloquire. Ci mancherebbe altro!
Poi il tema che è stato proposto come elemento da tutti; COT, ospedali di comunità e case di comunità, il dato che emerge dall'accesso agli atti, e che voi riportate, è che verranno decurtati, non ci sono.
Ha ragione la Consigliera Ruggeri, il dato politico è che sono cancellate dal vostro Governo.
Mi fa piacere che l'Assessore convintamente dica: “Noi andremo avanti”, ma andrete avanti non con quelle risorse, ma con le risorse nostre, vi sembra una cosa normale? Lo dico ai cittadini, agli operatori che ci sentono, c’erano risorse destinate alla sanità, le tolgono e ce le dobbiamo rimettere noi che non le abbiamo, nemmeno per i medici. L’Assessore si scalda pure. Ha ragione il Consigliere Ciccioli quando dice che in Spagna le risorse del PNRR previste per la sanità sono il 12%, noi solo il 6%.
E allora voi per contribuire su quel trend invece che spostare risorse e metterle sulla sanità, le togliete e le fate mettere ai marchigiani. Poi andremo insieme a controllare la tempistica perché su questo non sono per niente rassicurato.
Permettetemi, siccome non l’ha toccato nessuno, mi preoccupa molto la Orte-Falconara che è sparita completamente da questo dibattito. Forse non si tratta di pensar male, ma il 2025, anzi il 2026 arriva per tutti, ma prima del 2025 se non ci sono i binari sarà più facile argomentare, quindi voto fortemente convinto e contrario del nostro gruppo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Non entro nel merito anche perché ho già parlato, però le notizie sono notizie, non sono informazioni, è stata una decisione del Consiglio dei Ministri di lunedì perché per tutti i tronchi che non saranno realizzabili entro quella data non solo l’Europa non ci dà più soldi, ma pagheremo anche una sanzione. Le Ferrovie dello Stato non sono in grado di farla, quindi ovviamente l’hanno tolta.
Noi parliamo di finanziamento del PNRR, lo Stato italiano poi fa quello che gli pare con i soldi suoi, ma con quelli che arrivano dall’Europa se non si realizzano le opere si paga anche la sanzione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Intervengo solo sulla Orte-Falconara.
Per quello che riguarda i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la Orte-Falconara non è stato tolto un euro.
La mia dichiarazione è questa: per quanto riguarda il Piano nazionale di ripresa e resilienza non è stato tolto un euro.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione il cui dispositivo recita: “Impegna il Presidente della Giunta e tutto l'esecutivo a proseguire nell’interlocuzione con tutti i soggetti interessati dal finanziamento dei fondi PNRR per garantire una completa riuscita del programma illustrato nella relazione di Giunta”, la pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Adesso propongo che il punto 3, che riguarda due interrogazioni e due mozioni sul PNRR sia rinviato alla prossima seduta come punto unitario.
Al prossimo Consiglio le mettiamo dopo l'assestamento, le facciamo insieme così non disgiungiamo le mozioni dalle interrogazioni e proseguiamo il dibattito dopo l’assestamento.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:05