Resoconto della seduta n.140 del 16/01/2024
SEDUTA N. 140 DEL 16 GENNAIO 2024
La seduta inizia alle ore 10:45
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 140 del 16 gennaio 2024. Do per letto i processi verbali delle sedute n. 138 e n. 139 rispettivamente del 21 e 22 dicembre 2023, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Interrogazione n. 1049 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri
“Suicidio nel carcere di Ancona e problematiche delle strutture carcerarie”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1049 – a risposta immediata – dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il tema dei suicidi nei penitenziari è al centro dell'agenda politica istituzionale del nostro Paese da qualche anno. Il fenomeno si verifica in conseguenza dell'aumento delle persone ristrette negli istituti penitenziari dovuto all’aumento delle persone e alla carenza di disponibilità di posti.
La Regione Marche affronta questo problema con le strutture sanitarie, attraverso l'applicazione di una delibera del 2019, che prevede, tra l'altro, l'individuazione all'interno di ogni struttura penitenziaria di strutture sanitarie che possono espletare sin dall’ingresso del detenuto una prima visita di valutazione del rischio.
Peraltro sono state avviate tutta una serie di interlocuzioni, di incontri, per garantire l'appropriatezza del servizio sanitario all'interno degli istituti penitenziari perché, come sappiamo, storicamente le prigioni rappresentano un po' il metro di individuazione della civiltà di un paese.
Ciò premesso, è evidente che il tema del trattamento penitenziario riguarda l'amministrazione statale, la materia non è di competenza della Regione, peraltro accanto all'aumento degli atti suicidari da parte dei detenuti si riscontra parallelamente, questo non emerge, anche un incremento di suicidi da parte del personale della polizia penitenziaria, a cui deve essere indirizzata tutta la nostra solidarietà, stima, sostegno e appoggio, per il difficilissimo ruolo che la polizia penitenziaria svolge all'interno degli istituti di pena.
Cionondimeno il tema è piuttosto complesso perché riguarda naturalmente il trattamento di persone che hanno commesso gravi reati, tenendo conto che nel nostro Paese non vi è l'esecuzione di pene sotto a una soglia abbastanza alta.
Peraltro, rispondendo anche ad una interrogazione successiva, si mette in rilievo come negli ultimi anni siano state introdotte nel nostro ordinamento delle misure sostitutive all'esecuzione carceraria e probabilmente l'idea sarà, spero che sia accolta anche dal Governo, quella di avviare un’ampia depenalizzazione del sistema penale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Assessore. Di fatto non mi ha risposto.
Voglio innanzitutto esprimere vicinanza e solidarietà alla mamma e alla famiglia di XY, suicida in carcere a soli 23 anni. L'ennesimo che avviene nelle carceri della nostra regione. Nel 2023 solo a Monteacuto ci furono 14 tentativi di suicidio e 167 episodi di autolesionismo. C'è un costante aumento di detenuti affetti da patologie particolari e di contro una costante mancanza di professionalità che seguono questi aspetti.
Il 10% dei detenuti ha problemi psichiatrici, esistono evidenti problemi sul piano sanitario e la Regione, Assessore, ha competenze specifiche su questo e deve fare molto di più in termini di investimenti.
XY era un ragazzo fragile con disagi psichici, persone come lui in carcere non dovrebbero proprio stare, al massimo in strutture dedicate, ma anche da questo punto di vista nelle Marche esiste solo una struttura adibita all'accoglienza di autori di reati affetti da disturbi mentali con 20 posti ed è sempre piena.
Nelle nostre carceri c'è il problema del sovraffollamento, a Montacuto nel 2016 i detenuti erano 133, oggi sono 300, così come è evidente la carenza di agenti di polizia penitenziaria, di educatori e psicologi.
E’ altrettanto evidente che c'è una grave carenza di attività formative, lavorative, culturali e ricreative, che potrebbero essere invece promosse e finanziate anche attraverso risorse regionali.
E’ indispensabile, infine, che venga istituito dal Governo un Provveditorato di amministrazione penitenziaria, che si occupi in modo esclusivo del territorio regionale.
La Giunta deve farsi carico urgentemente di queste problematiche, innanzitutto stanziando specifiche risorse e poi sollecitando il governo ad attivare interventi concreti per migliorare la situazione nel nostro sistema carcerario. Grazie.
Interrogazione n. 1050 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo
“Urgente ripristino delle visite psichiatriche periodiche per gli ospiti degli appartamenti protetti a Pesaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1050 – a risposta immediata – dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Le disposizioni vigenti in materia di assistenza psichiatrica in questi appartamenti prevedono un'assistenza infermieristica per 3,5 ore settimanali e l'Azienda sanitaria di Pesaro e Urbino finora ha garantito ben 7 ore.
Si deve tener conto che questo servizio è stato potenziato e in sostituzione di una figura, di uno psichiatra che recentemente è stato collocato in quiescenza, l'Azienda sanitaria di Pesaro e Urbino ne ha introdotti tre, uno appartenente all'Unità operativa complessa di Pesaro e Fano da dedicare a tali specifiche attività, uno psichiatra dedicato alla comunità protetta maschile, uno dedicato alla comunità protetta femminile e uno psichiatra dedicato al servizio sanitario residenziale e riabilitativo.
Ora c'è da tener conto che, come abbiamo più volte detto, la specializzazione della psichiatria risente di una grande carenza nella nostra regione, anche a livello nazionale, di conseguenza si può immaginare che questi trattamenti, riguardando persone molto fragili, possano essere inseriti all'interno di un piano più vasto dell'assistenza alle persone che hanno bisogno di questo tipo di trattamenti, quindi non è escluso che nei prossimi provvedimenti riorganizzativi dell’Azienda sanitaria di Pesaro possano essere inseriti questi appartamenti, modificando la delibera che prevedeva un'assistenza molto più limitata rispetto alle esigenze effettive. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Assessore. Sinceramente dalla sua risposta sono piuttosto perplessa perché non capisco quali siano le reali intenzioni di questa Giunta. Innanzitutto mi premette che il servizio sarebbe stato potenziato con tre medici al posto di uno, cosa che non corrisponde alla realtà perché lo psichiatra che ha abbandonato il servizio a Pesaro sta lavorando in Emilia-Romagna, ha preferito l'Emilia-Romagna rispetto a Pesaro, e purtroppo al suo posto non c'è un medico che sta seguendo le stesse prestazioni. In particolare con questa interrogazione urgente faccio riferimento agli ospiti delle case protette, sono 19 persone a Pesaro su 20 posti letto in totale e si pretende che queste persone in stato di fragilità mentale riconoscano il bisogno di assistenza medica, praticamente lo psichiatra va a visitarli solo in caso di chiamata o di bisogno. Mi sembra un po' paradossale pretendere da una persona che si trova in uno stato di fragilità mentale riconoscere il proprio bisogno. C'era un medico fino a un anno fa che si occupava periodicamente delle visite, una volta a settimana, ed il suo servizio era indispensabile per garantire la sicurezza ai pazienti ed anche alle loro famiglie, che così potevano essere più tranquille rispetto alle condizioni di salute dei propri familiari.
Il servizio infermieristico è tutt'altra cosa, anzi, mi viene riferito che spesso gli infermieri vanno in queste abitazioni, in questi appartamenti protetti a Pesaro, ma si limitano a fornire medicinali richiesti. Se si tratta di fare qualcosa in più, tipo la sostituzione di un catetere, non se ne occupano loro, ma deve addirittura intervenire il medico di base.
Spero che il servizio venga davvero potenziato, così come in tutto il Dipartimento di salute mentale.
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1051 del Consigliere Santarelli è rinviata per assenza giustificata dell'Assessore Aguzzi. Tutti gli relativi all'Assessore Aguzzi saranno rinviati al prossimo Consiglio regionale.
Interrogazione n. 1052 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Centro regionale per la mediazione dei conflitti”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1052 – a risposta immediata – dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nella nostra Regione da molti anni è stato istituito un Centro per la mediazione dei conflitti che tende a mitigare il conflitto successivo alla commissione di reati o di illeciti tra le vittime e gli autori di questi reati.
Questo servizio è garantito a livello organizzativo da un dirigente con posizione organizzativa e cinque esperti che lavorano all'interno di questa struttura. La Regione Marche nel bilancio approvato a fine anno ha stanziato 65.000 euro per la remunerazione di questi cinque specialisti.
Si consideri che i casi trattati lo scorso anno sono stati 30, quindi un caso ogni due settimane, per cui le misure appaiono congrue in base al volume di lavoro che si è prospettato finora.
Si tenga conto a riguardo che, come nella prima interrogazione, questa è una materia che riguarda la giustizia, una materia non della Regione, ma del Ministero della salute. A questo riguardo la recente riforma contenuta nel decreto legislativo 150 del 2022 stabilisce che i Centri di mediazione siano allocati all'interno delle autonomie locali, questo naturalmente per smaltire l'arretrato della conflittualità pendente di fronte alla giurisdizione ordinaria del nostro Paese.
A questo riguardo c'è solo da aggiungere che allorquando le direttive ministeriali perverranno, saranno esecutive, perché si prevedono ulteriori atti applicativi rispetto alla legge delega 150 del 2022, si potrà valutare se l'ufficio dovrà essere integrato, dovrà essere coordinato con gli altri uffici statali che saranno istituiti al riguardo e potremo verificare in che forma, in che termini, con quali modalità la Regione Marche potrà cooperare a garantire una migliore offerta di questo servizio di mediazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Posso dirmi solo parzialmente soddisfatta dalla sua replica. Mi trovo costretta a ricordarle che in realtà nel bilancio precedente, quindi nel bilancio triennale 2023/2025, avevate finanziato la legge 28 solo per l'annualità 2023, una scelta evidentemente più che sprovveduta, che per l'ennesima volta ha dimostrato la vostra incapacità di programmare, che è la causa dell'attuale stallo dell'attività del Centro regionale di mediazione penale, vista la completa mancanza di risorse per l'annualità 2024.
Fortunatamente con il bilancio 2024/2025 approvato qualche settimana fa avete corretto l'errore e previsto una copertura finanziaria di circa 70.000 euro per ogni annualità del triennio, un'ispirazione questa che garantirà di certo la continuità dei servizi previsti dalla legge 28, quindi si spera anche del Centro regionale di mediazione perché non è automatico chiaramente questo.
Un'ispirazione che probabilmente sarebbe mancata se non fossimo intervenuti mettendovi alle strette con la nostra precedente interrogazione di novembre scorso, ma di questo ne prendiamo atto positivamente, ma nonostante questo, nonostante abbiate messo a bilancio 70.000 euro circa, i contratti dei mediatori sono scaduti il 31 dicembre e fino a qualche giorno fa ci risultano non essere stati ancora rinnovati.
Ad essere sinceri ci saremmo anche aspettati una proposta di potenziamento del personale regionale addetto al centro, prevedendo almeno due unità aggiuntive, magari part-time.
Concludo anticipando che, vista la sua risposta comunque positiva, continueremo a monitorare l'evoluzione della situazione.
Interrogazione n. 1053 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Ultimazione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile di proprietà regionale sito in Ancona via Cialdini n. 3, destinato a sede unitaria per associazioni e istituti di storia della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1052 – a risposta immediata – dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. I Consiglieri interroganti chiedono quando saranno terminati i lavori per la ristrutturazione dell'immobile in via Caldini 3 ad Ancona, destinato a sede unitaria per associazioni e istituti di storia della regione Marche.
Con riferimento all'intervento di ristrutturazione dell'immobile, limitatamente alle unità di proprietà regionale, la Regione Marche, in forza di specifica convenzione, ha affidato ad Erap (presidio di Ancona) la progettazione, il coordinamento della sicurezza e l'effettuazione della procedura di gara per i lavori.
Già nella risposta alla precedente interrogazione si era dato conto che durante l'esecuzione dei lavori era emersa la necessità di apportare interventi non previsti in fase progettuale, finalizzati alla messa in sicurezza del fabbricato e la cui indifferibilità ha comportato estensioni dei termini di lavorazione e modifiche contrattuali.
A titolo esemplificativo sono stati previsti: l'ottimizzazione degli impianti, la sostituzione del massetto tradizionale con un massetto più leggero per diminuire il carico permanente sulle strutture, i ripristini strutturali di travi e pilastri risultati ammalorati e di solai oggetto di sfondellamento, il risanamento degli architravi esterni di finestre e porte finestre, l’individuazione di soluzioni maggiormente conformi per rampe e ascensori al fine di garantire l'accesso e il deflusso in caso di emergenze.
Alla luce di quanto sopra i lavori di messa in sicurezza strutturale previsti dal nuovo contratto e dal relativo cronoprogramma termineranno a marzo 2024, successivamente l'ufficio competente provvederà a programmare i lavori di finitura. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Buongiorno, Presidente. Buongiorno a tutti. Assessore, una dichiarazione sulla fiducia: sono soddisfatto, i lavori finiranno nel marzo 2024, quindi siamo in dirittura d'arrivo. Dovevano concludersi il 16 dicembre 2021, ci fu una interrogazione del sottoscritto, del nostro gruppo, il 24 marzo 2023, che andò in Aula Il 16 maggio, per la quale ci elencò una serie di difficoltà, quindi l’Istituto di storia in questa regione è in difficoltà su tutti i fronti.
Sono soddisfatto ed attendo questa volta con fiducia, ha messo a disposizione una data, tra due mesi, speriamo che dopo questo iter impossibile, le difficoltà, che posso immaginare all'interno di un cantiere (le conosco bene), da qui alla conclusione dei lavori non intervengano, quindi attendiamo fiduciosi questa volta il trascorrere dei due mesi. Grazie.
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1054 non può essere discussa perché manca la risposta di Anas.
Interrogazione n. 1021
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Rinnovo contratti 9/11 coadiutori amministrativi AST Fermo”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1021 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione viene chiesta la condizione di 9 operatori coadiutori amministrativi che erano in servizio presso l'Azienda sanitaria territoriale di Fermo di categoria B. Sono operatori che sono stati sostituiti nell'attività di front office presso l'Azienda con dipendenti del profilo C, profilo e mansione attribuiti agli operatori del front office, che hanno superato un concorso e che sono stati assunti attingendo da una graduatoria presente e valida per l'Azienda sanitaria territoriale di Fermo.
Al riguardo si deve aggiungere che le due norme, che prevedono la possibilità di stabilizzazione, cioè di trasformare il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato in presenza di requisiti di prestazioni per un determinato periodo di tempo, sono la legge Madia e la legge relativa al Covid, non prevedono la stabilizzazione di figure professionali che non siano state assunte mediante il concorso, quindi l'Azienda correttamente ha assunto il personale che aveva vinto un concorso, il cui profilo professionale si attaglia perfettamente alla funzione di front office.
Voglio anche ricordare a questo riguardo che la pubblica amministrazione deve agire secondo il parametro di stretta legalità e l'accesso alle funzioni pubbliche, come sappiamo, è addirittura un accesso costituzionalizzato da norme che si rinvengono in Costituzione, articoli 97 e 51, e l'eventuale violazione di queste norme, cioè assumere personale diverso da chi vanta una pretesa giuridica soggettiva ad essere assunto, può costituire fatto di responsabilità.
Conclusivamente, i coadiutori amministrativi erano stati assunti con contratto a tempo determinato, che si è concluso, l'amministrazione ha coperto le vacanze organiche con il profilo C attingendo da graduatorie di persone che avevano vinto un concorso.
Ripeto, l’interrogazione che è stata presentata riguarda la condizione di 9 coadiutori in servizio presso l’Azienda sanitaria territoriale di Fermo che avevano con l’amministrazione un contratto a tempo determinato e questo contratto si è concluso.
Si tratta di persone di livello B che sono tratte dalle liste di collocamento. Il livello B viene chiamato dalla pubblica amministrazione da graduatorie che sono stilate in base alla permanenza dell'iscrizione nella graduatoria, al reddito Isee e ad altri criteri.
Concluso il rapporto di servizio e la vigenza del contratto, l'amministrazione ha assunto per l'attività di front office personale di livello C, le cui mansioni si attagliano al ruolo svolto in attività di front office, sulla base di graduatorie di concorsi vinti dagli interessati.
Nell'interrogazione si chiede perché non sono stati stabilizzati i 9 dipendenti di profilo B? Non sono stati stabilizzati perché le norme vigenti in materia di stabilizzazione stabiliscono che il presupposto di accesso al servizio pubblico sia l'espletamento di un concorso pubblico e quindi un utile collocamento nella graduatoria concorsuale. Né la legge Madia né le leggi sul Covid hanno previsto la possibilità di stabilizzare del personale che non abbia vinto un concorso pubblico.
Ho sottolineato il fatto che l'amministrazione ha attribuito questi posti al personale di livello C che aveva vinto un concorso pubblico il cui ruolo si attaglia, ripeto, al profilo professionale richiesto per il front office.
Questa è la risposta che ho cercato di compendiare. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Rossi, le chiedo scusa, ha la parola per una breve dichiarazione in riferimento all’interrogazione n. 1054.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Brevemente. Mi sarei aspettato che Anas avesse in qualche maniera risposto perché noi abbiamo chiesto dopo i fatti della galleria Varano, della superstrada Val di Chienti, dopo il tragico incidente della galleria Ca’ Gulino di Urbino e dopo quello che continua ad esserci all'interno della galleria del Furlo.
Ho chiesto ad Anas quali gallerie della regione Marche sono ad oggi ancora sprovviste di segnaletica di emergenza e di sistemi antincendio, come richiesto dalle normative vigenti. Mi pare veramente strano che Anas dichiari in un atto pubblico che all'interno della galleria del Furlo ci siano i sistemi di segnaletica d'emergenza in regolare stato d'esercizio. Ma voi ci siete passati dentro la galleria del Furlo? Nella galleria del Furlo, 3 chilometri, mancano anche le luci d'emergenza, se succede un incidente viene fuori una tragedia ed Anas risponde dicendo che è tutto regolare.
Invito l'Assessore ed anche gli altri colleghi Consiglieri a verificare lo stato delle cose, tra l'altro ho avuto una diatriba anche abbastanza accesa con l'Anas per quanto riguarda l'accesso agli atti. Questi credono che possono non rispondere a un Consigliere regionale, qui ho tutta una corrispondenza che chi vuole può vedere e in questa corrispondenza Anas dichiara, ripeto, che il sistema della segnaletica d'emergenza all'interno della galleria del Furlo è in regolare stato d'esercizio. Succede qualcosa viene fuori una tragedia. È incredibile.
Auspico che la prossima settimana Anas risponda all'Assessore, a cui mi sono rivolto perché ho avuto dei problemi di comunicazione con questo ente che, ripeto, è partecipato dallo Stato, quindi ha tutto il dovere di rispondere a un Consigliere regionale.
Provate ad andare dentro la galleria del Furlo, tra l'altro è chiusa una corsia, voi fate 3 chilometri di galleria in una corsia senza luci d'emergenza e loro dichiarano che ci sono le luci d'emergenza.
Tra l'altro so che per il discorso di Ca’ Gulino c’è anche un'indagine in corso, inoltre la galleria era totalmente sprovvista di bocchette a tetto per la fuoriuscita dei fumi in caso di incendio, indagherà la magistratura non è il mio lavoro, ma io ho tutto il diritto come Consigliere regionale di chiedere ad Anas l'adeguamento della segnaletica d'emergenza e dei sistemi di antincendio all'interno delle gallerie.
PRESIDENTE. Ha la parola sull’interrogazione n. 1021, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Ringrazio l’Assessore per la risposta. Dico subito che ovviamente nell'interrogazione non c'è alcuna critica, né ci potrebbe essere, al suo operato e lo stesso non porta alcuna responsabilità dei fatti da me dedotti nell’interrogazione.
Fatta questa premessa devo aggiungere che è evidente l'errore commesso dalla struttura burocratica della Ast di Fermo.
Innanzitutto io non chiedo la stabilizzazione del personale, di questi 9/11 coadiutori amministrativi, chiedo semplicemente perché non si sia ritenuto di procedere al rinnovo di questo personale, che è stato formato per svolgere quel tipo di attività. Ovviamente non può impedire il rinnovo il fatto che sia stato espletato un concorso, si badi bene, sempre a tempo determinato, per la categoria C. Nulla c'entra. Né si può dire non rinnoviamo perché questi sono di categoria B, evidentemente se hanno espletato quel tipo di attività potevano farlo, erano nella condizione di poterlo fare e per quello sono stati formati. E’ chiaro che non rinnovare quel contratto significa creare un disservizio perché i nuovi, anche se che di categoria C, tra l'altro non è che ci passa molta differenza, devono essere ugualmente formati.
Ripeto, non è stata chiesta alcuna stabilizzazione, è stato chiesto semplicemente il rinnovo, perché non c'era motivo di non farlo visto che la graduatoria è per la categoria C. Ovviamente questo avrebbe dato stabilità, certezza e sicurezza all'organizzazione dell’Azienda, ai cittadini utenti e ovviamente agli stessi lavoratori precari e alle loro famiglie che invece, diversamente, vengono messi in mezzo a una strada dopo essere stati utilizzati e formati.
Questo è un evidente errore perché si poteva fare questo rinnovo che, ripeto, sarebbe stato utile non soltanto per loro, ma per l'organizzazione dell'azienda, perché dall'altra parte è stato bandito un concorso a tempo determinato, non a tempo indeterminato, che sarebbe stata una cosa diversa, quindi è un ulteriore errore commesso dalle strutture burocratiche della Ast.
Interrogazione n. 1002
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Attuazione mozione n. 111/2021 ‘Adozione di un programma di inserimento dell’Atrofia Muscolare Spinale nel pannello dello screening neonatale esteso della Regione Marche’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1002 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per poter rispondere a questa interrogazione occorre premettere che in quest'Aula è stata presentata circa due anni fa una mozione che prevedeva dei trattamenti su una patologia particolare, che è l'atrofia muscolare spinale nei riguardi di screening neonatali. La mozione si concluse con una risoluzione che impegnava la Giunta regionale a garantire un percorso multidisciplinare sperimentale tra l'Azienda sanitaria Marche Nord e gli Ospedali riuniti di Torrette.
All'esito di una istruttoria che si è svolta sulla materia, si è ritenuto non di avviare un percorso sperimentale, ma di garantire a tutte le famiglie degli 8.700 bambini che nascono nelle Marche questo screening, che è fuori dai Lea (livelli essenziali di assistenza). Quindi la Regione Marche ha avviato con la delibera di Giunta regionale 1423 del 9 ottobre del 2023 il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per garantire questo screening a tutti i bambini della nostra regione, con una spesa quantificata in 249.636,12 euro.
Il bilancio sta mettendo a disposizione questa somma in modo tale che con questo processo si allarghino le garanzie sanitarie della nostra regione a tutti i bambini, sostituendo lo screening generale gratuito al progetto sperimentale nei prossimi mesi.
Diciamo che questa è una notizia, ritengo, molto positiva per tutte le famiglie perché, al di là delle garanzie proposte dai livelli essenziali di assistenza, la nostra Regione si pone ancora una volta in una posizione antesignana per garantire i bambini, le nostre famiglie ed il diritto alla salute.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Naturalmente la mia interrogazione nasce a seguito del fatto che è avvenuto in Veneto. Sappiamo che il 10 novembre è morto un bambino di appena 35 giorni, Ettore, da lì si sono mossi i comitati della Sma a livello nazionale per chiedere che ci sia finalmente l'attuazione della legge nazionale, cosa che ancora non ha visto la luce. Ci sono 10 Regioni in cui è già attivo questo screening, la Regione Marche lo sta attivando e la cosa mi fa piacere, siamo nella fascia di cinque Regioni che stanno partendo e non sono ancora partite, quindi la notizia che ci dà l'Assessore Saltamartini mi fa piacere.
Della mozione del 18 novembre 2022, che era passata all'unanimità e che era stata discussa, sono la prima firmataria.
Ricordo anche che c'è una proposta di legge, prima firmataria la Consigliera Bora, che non è stata discussa in IV Commissione, comunque se è già stata fatta una delibera di Giunta regionale benissimo, è un atto amministrativo doveroso.
Assessore, non è possibile che in Italia ci siano bambini che si salvano la vita perché hanno la fortuna di nascere in una regione dove lo screening per la Sma è attivo ed altri che la perdono perché abitano in una regione dove non è stato attivato, quindi mi fa piacere che finalmente anche la Regione Marche entri tra le regioni civili, che garantiscono tutti, i neonati e le loro famiglie, comunque presidierò il tema con grande attenzione per verificare che in tempi brevi arriveremo ad ottenere questo risultato. Grazie.
Interrogazione n. 1003
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Taglio dello stanziamento dedicato alla ferrovia adriatica”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1003 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie Presidente. Con l'interrogazione i Consiglieri interroganti chiedono quale sia lo stato dell'arte in merito agli stanziamenti dedicati alla ferrovia Adriatica. Sentiti gli uffici competenti si significa quanto segue.
L'articolo 1, comma 394, della legge 234 del 2021 ha previsto che per l'accelerazione degli interventi finalizzati alla promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità sulla linea ferroviaria Adriatica, anche al fine dell'inserimento nella rete centrale della Rete transeuropea di trasporti, è autorizzata, in favore di RFI, la spesa complessiva di 5 miliardi di euro, di cui 40 milioni di euro per l'anno 2022, 30 milioni per il 2023, 150 per l'anno 2024, 200 milioni per l'anno 2025.
L'articolo 1, comma 279, della legge 213 del 2023 ha previsto che l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 394, appena citato, è ridotta di 150 milioni per l'anno 2024 e di 200 milioni per l'anno 2025, destinati alla realizzazione di altre opere cantierabili.
Ad oggi risultano pertanto stanziati 4.650 milioni di euro per la promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità sulla linea ferroviaria adriatica da Bologna a Lecce e non è in alcun modo possibile asserire che la riallocazione dei fondi su interventi con un maggiore stato di avanzamento progettuale abbia interessato un tratto della nostra regione.
Il Governo ha invece accolto la richiesta avanzata dalla Giunta regionale delle Marche e dalle associazioni di categoria regionali, mai accolta in precedenza, di avviare la progettazione di una nuova linea ad alta velocità e ad alta capacità per il traffico merci e il traffico passeggeri di media e lunga percorrenza, con contestuale riqualificazione della linea esistente volta a sviluppare una nuova e moderna infrastruttura capace di offrire occasioni di sviluppo e di valorizzazione del territorio marchigiano.
Una volta redatto lo studio di fattibilità sarà possibile determinare il fabbisogno necessario per la realizzazione, anche a stralci, dell'opera e programmare, a mezzo dei successivi aggiornamenti del Contratto di programma con Rete Ferroviaria Italiana, le risorse ulteriormente necessarie rispetto a quanto stanziato dalla legge 234 del 2021.
Sarà cura e nostra premura una volta presentato lo studio di fattibilità da Ferrovie, che attendiamo ovviamente in questa prima parte dell'anno, rendere edotta la comunità marchigiana del risultato della fattibilità di quanto richiesto. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Purtroppo non sono affatto soddisfatta della sua replica.
La velocizzazione della linea adriatica, considerata tratta strategica nella Rete transeuropea di trasporto, prevedeva una spesa complessiva di 5 miliardi di euro spalmati fino al 2025, che di certo non avevate finanziato voi e che con la legge di bilancio del Governo Meloni viene oltretutto anche fortemente ridimensionata, stiamo parlando di risorse strategiche per le Marche che erano arrivate grazie all'inserimento del nostro territorio nella Rete transeuropea di trasporto, la cosiddetta TNE-T, un traguardo fortemente voluto, non me ne voglia, proprio dalla precedente Giunta Ceriscioli, con l'approvazione da parte del Parlamento europeo di un apposito emendamento.
Ad oggi l'unica certezza relativa alle infrastrutture ferroviarie regionali è quella ereditata dalla Giunta Ceriscioli che nel 2020 chiese al Ministero 573 milioni per il raddoppio della Orte-Falconara, importo che poi fu traslato sul Pnrr, per essere approvato esattamente come l'avevamo richiesto noi all'inizio della Giunta Acquaroli.
Bene, da allora nessun'altra notizia positiva per le ferrovie marchigiane, se non quelle tutte negative dei tagli imposti dal Governo Meloni, avallati dalla Giunta Acquaroli. Mi riferisco in particolare al taglio sulla tratta Orte-Falconara pari a 330 milioni di euro e a quello sull'Adriatica per 350 milioni di euro, di cui 150 milioni previsti nel 2024 e 200 milioni nel 2025, perché come lei sa il Viceministro della vostra filiera ha voluto utilizzare queste risorse per finanziare la linea ferroviaria Milano-Genova con buona pace dei viaggiatori e delle Regioni che lì si affacciano. E questo perché il Governatore della nostra Regione, della Regione modello, si fa scippare dal Governo amico 350 milioni di euro e lo fa senza battere ciglia, evidentemente la molto nota vicinanza politica e personale del Presidente Acquaroli con la Presidente del Consiglio non conta niente quando si tratta di mettere al sicuro gli interessi dei marchigiani, che vedono ogni giorno sempre più a rischio la crescita e lo sviluppo della nostra regione.
Non vediamo per questa infrastruttura l'interesse che invece c'è nelle altre regioni, qui è tutto morto, dopo lo scontro politico che avete acceso durante le elezioni politiche e anche amministrative di Ancona non c'è stato più niente. Non dite più niente per non disturbare Roma, siete servi della Presidente del Consiglio e lo fate sulla pelle dei cittadini. Ci domandiamo cosa stia facendo Acquaroli, se non attendere la progettualità di RFI, sono 3 anni che aspettiamo un segno.
Interrogazione n. 1004
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Bilò
“Stabilizzazione dipendenti categorie A e B del servizio sanitario regionale”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1004 dei Consiglieri Latini, Bilò.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione è omogenea e speculare alla risposta fornita nell’interrogazione precedente, le figure professionali A, da una ricognizione mi pare che ne esista una sola figura nella nostra regione, e B sono tratte in base al Testo unico degli impiegati civili dello Stato, il 165 del 2001ed a seguito della privatizzazione del rapporto di pubblico impiego sono profili tratti dalle liste di collocamento. La stabilizzazione invece, cioè la possibilità di garantire la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, è prevista dalla legge solamente per persone, per dipendenti che siano stati assoggettati positivamente ad una procedura selettiva per poter essere stabilizzati, il presupposto è l'aver superato un concorso. Questa è la ragione per cui i dipendenti di livello B non possono essere stabilizzati nella nostra Regione.
Altro tema è naturalmente la possibilità di prevedere in organico questi posti, indipendentemente dalla stabilizzazione.
Naturalmente c'è da tener conto che in materia di sanità, essendo presente un tetto di spesa, la priorità delle Aziende è quella di assumere medici, infermieri, personale delle specializzazioni sanitarie proprio per garantire la maggiore prestazione possibile in base alla domanda dei servizi sanitari.
Conclusivamente, i livelli B, che sono stati assunti tramite le liste di collocamento, non possono avvalersi degli istituti previsti dalla legge Madia e dalla legge Covid di stabilizzazione, perché manca il requisito del superamento di un procedimento di selezione previsto nel nostro ordinamento, come avevo già detto prima, da norme costituzionali che garantiscono la parità di trattamento e l'accesso dei più meritevoli alle pubbliche amministrazioni, articoli 97 e 51 della carta.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Bilò.
Mirko BILO’. Grazie, Assessore, per la sua precisazione.
Il nostro intento è naturalmente quello di sensibilizzare sempre di più l'attività e la possibilità di poter inserire queste figure, che l'altro che non sono figure apicali, ma necessarie al mondo della sanità per dare un servizio e un supporto ai cittadini.
Ecco la preghiera nostra, Assessore, è di continuare in quello che state facendo, impegnarvi per cercare di sopperire a queste carenze. Grazie.
Interrogazione n. 1019
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini
“Quali prospettive nel 2024 per l’ex ospedale di Macerata Feltria”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1019 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione si pone l'attenzione su due strutture sanitarie convenzionate, in particolare emerge la condizione della struttura sanitaria gestita dalla società Kos nella città di Macerata Feltria che garantisce 40 posti letto di riabilitazione. Questa struttura fa da pendant con i servizi sanitari della città di Sassocorvaro dove è presente un analogo rapporto con un’azienda convenzionata.
La Regione Marche ha stipulato con Aris, con l'organismo che rappresenta queste società, un accordo che vale per gli anni 2022 e 2024 e l'accordo è stato recepito con una delibera di Giunta regionale del 5 gennaio 2024.
Si valuti al riguardo che la recente legge sulla concorrenza, recente nel senso che è una legge che poggia sui principi del diritto dell'Unione europea, che è stata recepita nel nostro ordinamento, anche dal Governo con atti di normazione parlamentare, prevede che per questo tipo di servizi si debbano avviare delle procedure ad evidenza pubblica, che tuttavia non sono state ancora individuate.
Quindi le Aziende sono state indirizzate a garantire la prosecuzione dei servizi in attesa di conoscere il dettaglio di questa normativa di attuazione comunitaria dell'Unione europea che prevede procedimenti ad evidenza pubblica.
Tengo a sottolineare l'importanza strategica che la Regione Marche annette alla funzionalità e alla garanzia dei servizi sia nell'ospedale di Sassocorvaro che di Macerata Feltria e a questo riguardo mi piace ricordare che questa mattina è in corso un incontro tra il Direttore generale dell'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro e l'impresa che garantisce il servizio di Sassocorvaro. Nel corso di questo incontro su Sassocorvaro - anche nel prossimo su Macerata Feltria - la Giunta regionale Marche garantisce che tutte le risorse necessarie sono state definite nel bilancio di previsione, nella ripartizione dei fondi che è stata fatta in via provvisoria poiché il Fondo sanitario nazionale non è stato ancora redistribuito in quanto deve passare attraverso un atto d'accordo, l'intesa Stato-Regioni. Quando ci sarà il bilancio del 2024 verranno individuati i dettagli. Cionondimeno negli atti deliberati dalla Giunta, che io stesso ho portato all'approvazione della Giunta, sono previste le risorse per la prosecuzione del servizio sia per Macerata Feltria che per Sassocorvaro, due strutture strategiche per l'entroterra della provincia di Pesaro, in merito al quale c'è tutta l'attenzione dell'Assessorato, della Giunta, delle autorità locali, compresi i Sindaci, in questo caso anche dei Consiglieri regionali di opposizione, di garantire a quelle popolazioni le prestazioni di cui necessitano.
Conclusivamente, i fondi sono stati stanziati, i contratti verranno rinnovati quando dovranno essere rinnovati provvisoriamente e quando la normativa di fonte comunitaria, che prevede l'avvio di procedure selettive ad evidenza pubblica, verrà introdotta in modo più particolareggiato perché adesso c'è solo una previsione di introduzione, ma senza le norme di dettaglio. Quando queste norme giungeranno e potranno essere esecutive, a quel punto le amministrazioni saranno tenute ad avviare i percorsi ad evidenza pubblica, per il momento la Regione ha stanziato le risorse, è confermato l'impegno su queste strutture sanitarie dell'alto pesarese e naturalmente dovremmo vigilare affinché i servizi siano garantiti per quelle popolazioni che vivono in queste zone disagiate.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Assessore, non so se lei non ha letto attentamente la mia interrogazione o se chi le ha preparato la risposta non ha capito cosa chiedevo, perché lei mi ha risposto dicendo che sono state stanziate le risorse e confermato l'impegno. Mi spiace Assessore Saltamartini, purtroppo non è così in quanto io le ho chiesto una cosa diversa: di ripristinare i fondi in base a tutto ciò che c'era prima della pandemia, prima del Covid, invece questa Giunta ha confermato le risorse del 2022, risorse che erano state ridotte, come erano stati i ridotti anche i posti letto al Camilla Belli di Macerata Feltria, tanto che prima della pandemia si potevano garantire 40 posti letto, durante la pandemia erano stati ridotti a 20. In questo momento, in cui dovremmo ripristinare i servizi a livello prepandemia, voi confermate un budget alla struttura che è quello del 2022, esattamente, glielo ricordo, 1.535.690,82 euro per prestazioni di riabilitazione extraospedaliera a residenti nella regione Marche, più 337.441 per prestazioni di riabilitazione ambulatoriale. Il budget che l'Ast ha confermato è quello del 2022, la invito a fare una verifica.
Con questa interrogazione le ho chiesto se la Giunta prevede di riaumentare il budget al periodo prepandemia, quindi di conseguenza di riportare i posti letto da 20 a 40, o almeno da 20 a 30.
L’ultimo punto della mia domanda: in caso di impossibilità al ripristino della dotazione finanziaria di cui sopra, si chiede se si intende garantire il minimo indispensabile dei posti letto dedicati alla riabilitazione ortopedico-neurologica portando gli attuali 20 posti letto a 30, con un aumento del budget necessario. Su questo, Assessore, purtroppo non mi ha risposto.
Mi permetto anche di ricordarle che più di un anno fa, ottobre 2022, le avevo presentato un'altra interrogazione e lei mi aveva risposto il 29 novembre 2022 facendo un quadro idilliaco della situazione, parlando di 25 posti letto di residenza sanitaria assistita, 15 di residenza protetta, ambulatori di dermatologia, fisiatria, ginecologia, neurologia, pneumologia, psichiatria, gastroenterologia, oncologia, logopedia e non solo. Una fotografia che lei aveva fatto il 29 novembre in Aula, ma ad oggi, pur parlando di implementazione di servizi sanitari territoriali, nel nostro entroterra non solo non sono stati implementati, come lei prometteva il 29 novembre 2022, anzi le risorse risultano ridotte. Quindi, ribadisco la domanda e le anticipo che presenterò un'altra interrogazione perché oggi non mi è arrivata risposta: potrà essere aumentato il budget, si potrà tornare a 40 posti letto com'era nel 2019 o almeno a 30 posti letto? Come farà la Kos Care a garantire i posti letto, visto che la richiesta non manca?
Assessore, lei sa benissimo che in alcune strutture, che si occupano di riabilitazione, del nostro territorio ci sono posti vuoti, nonostante la richiesta sia in aumento, quindi, la invito a rivedere la mia interrogazione. Grazie.
Interrogazione n. 1029
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Sede Istituto d’istruzione superiore ‘Francesco Filelfo’ di Tolentino (MC)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1029 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie Presidente. Consigliere risponderò ai cinque quesiti.
Quesito 1. La ricognizione strutturale e in particolar modo degli indici di sicurezza sismica relativi ai locali dell'ex orfanotrofio, siti in piazza Piccinino e ricompresi all'interno dell'aggregato strutturale in cui risiedevano i liceo classico e scientifico, è di competenza dell'ente demandato alla gestione dell'edilizia scolastica delle scuole secondarie di secondo grado (Provincia di Macerata), qualora i locali siano utilizzati per lo svolgimento dell'attività scolastica, o dell'ente proprietario dell'immobile, che è il Comune di Tolentino, qualora tale utilizzo venga meno. L'ufficio speciale per la ricostruzione quindi non poteva svolgere, né è tenuto a svolgere, nessun accertamento in tal senso.
Quesito 2. Stante quanto esplicitato al punto precedente, questo ufficio non può fornire elementi utili ad effettuare un confronto tra gli indici di sicurezza dell'attuale sede temporanea dei licei sita in contrada La Rancia e i locali dell'ex orfanotrofio.
Quesito 3. L'individuazione e la gestione delle sedi scolastiche temporanee è di stretta competenza dell'ente titolare della funzione di manutenzione dell'edilizia scolastica che, come già sopra specificato, è la provincia di Macerata. Non compete a questo ufficio la valutazione sull'adeguatezza delle sedi provvisorie.
Quesito 4. In considerazione del permanere dello stato di emergenza connesso al sisma del 2016, il rimborso dei costi sostenuti dalla Provincia di Macerata per la localizzazione degli uffici della Quadrilatero siti in contrada La Rancia quale sede temporanea dell'Istituto Filelfo di Tolentino, compete al Dipartimento infrastrutture territorio e protezione civile - Direzione protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche. Per quanto sopra il dato richiesto non è a disposizione di questo ufficio.
Quesito 5. Dal capitolo speciale d'appalto, parte integrante del progetto definitivo per appalto integrato per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Tolentino, trasmesso dalla Provincia di Macerata all'Usr con protocollo Usr n. 200 del 2 gennaio 2023, si evincono i seguenti tempi contrattuali: “Articolo 5 - La progettazione esecutiva dovrà essere ultimata entro 120 giorni naturali e consecutivi dall'avvio dell'esecuzione del contratto”, “Articolo 11 - L'ultimazione dei lavori dovrà avvenire entro 1.200 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore, è una risposta che evidentemente non può soddisfare per la semplice ragione che dà nettamente l'impressione di lavarsi le mani rispetto a una vicenda che invece, secondo la nostra opinione, meriterebbe attenzione, soprattutto da parte dell'Assessore al bilancio perché quello che sta avvenendo a Tolentino è questo: il Dipartimento di Protezione Civile, come lei puntualmente ha risposto alla domanda n. 4, rimborsa ogni anno 120.000 euro perché i ragazzi, che operano all'interno del Filelfo, possano andare a scuola. E’ una vecchia scelta iniziale, naturalmente comprensibile, che però oggi non sta più in piedi.
Mi sarei aspettato da parte sua, Assessore, in riferimento alla vicenda, che è nota in provincia, relativa alla situazione del Filelfo, una maggiore attenzione.
Oggi il Comune di Tolentino, dopo le indicazioni della Provincia di Macerata, ha sistemato una struttura che potrebbe ospitare almeno 10 classi rispetto a dove attualmente si trovano, questo comporterebbe, oltre alla disponibilità del Comune di Tolentino di mettere a disposizione gratuitamente gli spazi, di risparmiare i 120.000 euro che naturalmente il Dipartimento di Protezione Civile continua a sborsare.
Ecco perché le dico che è una risposta che non può essere soddisfacente, ripeto, è una risposta che, mi viene da dire, non fa onore all'Assessore al bilancio della Regione Marche perché continuate a rimborsare 120.000 euro quando ci sarebbero strutture locali, sistemate addirittura sotto la supervisione della Provincia di Macerata, che potrebbero essere utilizzate gratuitamente, soprattutto migliori dal punto di vista dell'ospitalità per i ragazzi.
Da questo punto di vista non appare accettabile la sua risposta, anzi la invito su questo a verificare perché, ribadisco, è una cattiva spesa continuare a sborsare 120.000 euro quando sarebbe utile da questo punto di vista risparmiarli. Ciò permetterebbe anche di evitare la spesa di almeno 30.000 euro da parte del Comune di Tolentino per il trasporto, vista la lontananza dal centro città, di spendere di meno o per niente rispetto all'uso delle scuole. Ecco, la invito su questo a verificare. Grazie.
Interrogazione n. 1040
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Bora
“Boom di contagi da Covid-19, interventi urgenti per potenziare i pronto soccorso della provincia di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1040 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Da novembre è stato avviato un percorso con la convocazione del gruppo esecutivo di crisi (Geg) che ha il compito di monitorare insieme all'Agenzia regionale sanitaria l'andamento e gli accessi ai pronto soccorso e l'andamento strutturale dell'ondata influenzale e dell'ondata Covid.
Per far fronte a questo problema l'Azienda ospedaliera di Torrette ha utilizzato due medici della scuola di specializzazione di malattie infettive con contratto Covid, che sono andati a rinforzare l'organico del pronto soccorso e ancora sono lì in servizio.
Inoltre, tenuto conto di questo maggiore afflusso prevedibile sin da novembre, altri 12 medici specializzandi di medicina d'urgenza sono stati assegnati a Torrette sin dal mese di novembre/dicembre dell'anno 2023.
L'interrogazione si sofferma non solo sull'Ospedale regionale di secondo livello di Torrette, ma anche sulle Aziende che operano nel territorio della provincia di Ancona e a questo riguardo si deve aggiungere che l'Azienda sanitaria territoriale di Ancona ha assunto a tempo determinato 15 medici che, attraverso il conferimento di incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, prestano servizio nei pronto soccorso dei tre ospedali di Senigallia Jesi e Fabriano.
Naturalmente in relazione a questa risposta si deve tener conto del fatto che fintanto che non entrano in vigore le misure di potenziamento della sanità territoriale, individuate dal decreto ministeriale 77 con gli investimenti Pnrr, quindi Cot, Case di Comunità e ospedali di comunità, l'afflusso improprio presso le strutture dei pronto soccorso continua a essere un fenomeno particolarmente rilevante, non solo nella nostra regione ma a livello nazionale.
A questo riguardo, come è noto a quest'Aula, ma deve essere esplicitato anche ai cittadini che ci ascoltano e all'opinione pubblica, la Regione Marche ha avviato il percorso di avvio dei punti salute, che dovremmo implementare nella nostra regione, finora ne sono stati aperti solo quattro. Questi punti, che sono costituiti da ambulatori gestiti da infermieri, potranno, attraverso la telemedicina, garantire un percorso terapeutico e assistenziale per tutta una serie di patologie e potranno infrenare l'accesso improprio nei pronto soccorso. I pazienti e i cittadini accedendo a questi ambulatori possono essere sottoposti a strumentazioni che monitorano h24 le loro condizioni, quali l'holter pressorio, l'holter cardiaco, l'elettrocardiogramma, il saturimetro e così via.
Di questi centri noi ne abbiamo già aperti tre nello scorso anno e il progetto è quello di aprirne altri 50 nei prossimi mesi. Quindi, oltre al potenziamento dei pronto soccorso, che abbiamo fatto con i medici che erano disponibili sul mercato, valutando che per 10 anni non si è investito sulla programmazione della formazione di medici, la nostra Regione ha dovuto ricorrere ad un finanziamento regionale per le borse di specializzazione capaci di produrre il numero di medici necessari a garantire la copertura del turn over. Ebbene, attraverso questi 50 punti salute che apriremo nei prossimi mesi, addirittura nelle prossime settimane, contiamo di sgonfiare la pressione sul pronto soccorso.
Più in generale, segnatamente alla profilassi contro l’influenza generica e nei riguardi del Covid-19 con le sue successive trasformazioni, dobbiamo aggiungere che il sistema sanitario sta procedendo alle vaccinazioni necessarie e a questo riguardo ringrazio i medici di medicina generale che per merito dell'accordo stipulato con la Regione, insieme alle farmacie di servizi, insieme ai distretti, stanno somministrando ai cittadini che lo domandano i vaccini necessari a prevenire le conseguenze negative per l'insorgenza del Covid. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Assessore, rimango basito dell’asincronismo della risposta che sembra strutturata con un progetto, con una pianificazione, anche con una visione mi permetto. Peccato, Assessore, che sia asincrona rispetto a quello che quotidianamente vediamo tutti e anche questa storia che ogni volta dobbiamo riguardare a prima dei 3 anni dove c'era una situazione …, ormai siete voi che la gestite.
E’ bastato un rialzo del numero dei contagi da Covid nel periodo influenzale, Assessore, verifichi cosa sta accadendo al pronto soccorso di Senigallia e di Jesi, quello che è sotto gli occhi di tutti.
L’Ospedale di Torrette è stato definito in maniera onirica il miglior ospedale d'Italia, con il pronto soccorso diretto dal Sottosegretario XY, e ci si accorge che cosa realmente è, cioè una discrepanza, una dicotomia, un parallelismo tra le sue dichiarazioni e lo stato attuale.
Assessore, così è ed è dettato dalle situazioni che avete determinato, noi ci aspettavamo risposte perché l'ondata di Covid e influenzale era preventivata e preventivabile ed il risultato è quello che vedete.
Voi ci raccontate che avete potenziato, che aprirete 50 punti salute, che ci sono medici che sono stati assunti con contratti di specializzazione e che attendete con fiducia le ricadute del Pnrr, invece per noi, lo anticipiamo, l'abbiamo già detto, è fonte di grandissima preoccupazione perché quando avremo insieme le pianificazioni che non sono state messe a sistema in modo adeguato e le Cot, le case di comunità e gli ospedali di comunità i problemi si acuiranno in maniera esponenziale perché il personale purtroppo non ci sarà. Quindi, non c'è soddisfazione da parte mia e dei cittadini marchigiani.
Interrogazione n. 1043
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Iniziative regionali per il superamento dell’utilizzo di medici gettonisti negli ospedali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1043 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione verte sul tema dell'impiego in sanità delle cosiddette cooperative dei medici gettonisti, fenomeno che si è manifestato sin dal 2018 nella nostra regione con il governo della precedente amministrazione.
L'impiego di questo strumento si verifica per la carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso, e di specializzandi perché nel nostro Paese non è stata fatta la programmazione dei medici che sarebbero serviti per la medicina d'urgenza. Ora sappiamo che per formare un medico il percorso, dopo i 6 anni di laurea, è molto più lungo, si arriva ad una formazione di oltre 10 anni.
Noi siamo al governo di questa Regione da 3 anni e in base alle interrogazioni e a quello che si dice in quest'Aula noi in 3 anni avremmo dovuto risolvere i problemi della mancata formazione dei medici degli ultimi 25 anni.
Questa prospettazione, che legittimamente viene esplicitata in quest'Aula, viene indirizzata nella dialettica politica del nostro Paese, ma la situazione è una condizione che, come ho cercato di dire nel precedente intervento … Naturalmente è un percorso che deve essere mitigato nel corso degli anni e le misure che la Regione Marche ha individuato attraverso un aumento di borse di specializzazione, che mai era avvenuto, mai era stato programmato nella nostra regione, tende a mitigare questo tipo di problema.
Ora il Governo nazionale con il decreto legge 34 dello scorso anno ha stabilito che le Regioni non possono più in modo autonomo affidare questi servizi a ditte esterne. Peraltro su nostra precisa richiesta, formulata nella Giornata delle Marche al Ministro della sanità affinché fosse riparametrato l’emolumento, l’indennità diretta alle prestazioni aggiuntive dei medici del pronto soccorso, già lo scorso anno le prestazioni aggiuntive dei medici del pronto soccorso erano state riparametrate in misura più o meno omogenea con quelle dei gettonisti portandole a 100 euro l’ora, ma solo per il personale del pronto soccorso, e a 50 euro all'ora per il personale del ruolo degli infermieri. In aggiunta a queste misure nell'ultima legge finanziaria, approvata a dicembre, il Governo ha stabilito che per le prestazioni aggiuntive dirette al potenziamento dei pronto soccorso e alla diminuzione delle liste d'attesa, questi emolumenti, questa remunerazione oraria dei medici potesse essere portata a 100 euro per tutte le specializzazioni dirette ad abbattere le liste d’attesa, non solo per il personale assunto nei pronto soccorso. Questo fa sì che attraverso il ricorso a questi strumenti possa venir meno il ricorso ai medici gettonisti.
Nell'interrogazione il Consigliere Biancani, che mi pare abbia presentato o abbia annunciato la presentazione un disegno di legge, fa riferimento ad un provvedimento recentemente adottato nella Regione Lombardia, la quale ha individuato un percorso che era preesistente nelle Marche, che era stato fortemente contestato dalle organizzazioni sindacali e aveva determinato una serie di problemi, cioè la possibilità di fare dei concorsi regionali affinché le amministrazioni potessero poi liberamente assegnare i medici nei plessi in cui necessitavano. Questo ordinamento, che è stato individuato dalla Regione Lombardia mediante accordi tra Aziende diverse, era presente nella Regione Marche, ma determinava un problema per cui il vincitore del concorso, a cui veniva assegnata una sede non gradita, non accettava. Quindi la Regione Marche ha dovuto fare un percorso esattamente diverso, mediante l'accordo con le organizzazioni sindacali, per cui si bandisce il concorso con il posto disponibile e il vincitore del concorso ha il diritto di assumere quel posto. Quindi, conclusivamente …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Assessore, probabilmente stava per arrivare alla fine e non è riuscito a dirmi cosa voleva dire.
Innanzitutto, Assessore, io ho presentato la proposta di legge 16 qualche mese fa, con la quale si chiede di definire una tariffa a livello nazionale per quanto riguarda i medici esterni che possono lavorare all'interno delle strutture ospedaliere. Approfitto anche della presenza del Presidente Baiocchi e dei Consiglieri che sono in IV Commissione, i Consiglieri Mangialardi e Carancini, per dire di licenziarla quanto prima e di portarla in Aula perché ritengo che sia importante e innovativa e dovrebbe essere presa come riferimento a livello nazionale. E’ stata presentata da mesi, non è neppure iniziata la discussione, ovviamente di questo ne prendo atto.
Dall'altra parte questa interrogazione, che non interessa la proposta di legge che ho già presentato, è relativa ad una delibera che ha fatto la Regione Lombardia il 13 dicembre 2023 e non riguarda il fare i concorsi e obbligare il personale medico, almeno il primo anno, ad andare dove c'è necessità, Ha chiuso con l’utilizzo delle cooperative o delle società per i medici gettonisti, ha fatto una procedura centralizzata per individuare i medici professionisti che sono disponibili a fare attività all'interno delle strutture ospedaliere ed ha definito addirittura una tariffa oraria. Quella che è la proposta della legge, la Regione Lombardia l’ha fatta a livello regionale, questa procedura centralizzata prevede 80 euro per i medici specialisti, che possono andare nei reparti di anestesia, rianimazione, emergenza-urgenza e pronto soccorso, e 40 euro per tutte le altre professioni mediche.
Io chiedevo se la Regione Marche voleva adottare questa possibilità che può ridurre od eliminare quasi completamente l’iniquità contributiva, che oggi lamentano ovviamente i medici e gli infermieri assunti nel servizio pubblico, che andrebbe a ridurre i costi e a garantire la qualità perché i medici sarebbero gli stessi e avrebbero quelle caratteristiche di preparazione che altri non hanno.
Io chiedevo di fare una procedura centralizzata definendo delle tariffe, senza più utilizzare le cooperative che chiedono tre volte quello che prende un normale medico; l’altra richiesta riguardava le prestazioni aggiuntive di medici ed infermieri (100 euro e 60 euro), ovviamente nel momento in cui mancano le risorse messe a disposizione dallo Stato ...
Interpellanza n. 24
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Stabilizzazione dei lavoratori precari reclutati tramite le liste di collocamento del Comparto nel ruolo tecnico ed amministrativo del SSN presso le AST regionali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 24 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. L'interpellanza di oggi cade quanto mai opportuna e ho già, ahimè, anche la risposta dell'Assessore Saltamartini visto che ci sono state altre interrogazioni con quasi identico oggetto, in modo particolare quella del Consigliere Cesetti.
Noi ci siamo sempre occupati dei lavoratori precari della pubblica amministrazione, in modo particolare delle stabilizzazioni dei precari reclutati tramite le liste di collocamento, soprattutto quelle che fanno riferimento all’integrazione del sistema sanitario nazionale presso le nostre Ast.
Questo caso in modo specifico riguarda il ruolo tecnico amministrativo del sistema sanitario, che ovviamente fa riferimento non solo al lavoro quantitativo, ma anche a quello qualitativo, all'incremento di competenze, di conoscenze, di capacità del personale e sarebbe di tutto vantaggio per la pubblica amministrazione trovare dei percorsi adeguati per il reclutamento stabile all'interno delle strutture.
Analogo tema è stato avanzato prima dal Presidente del Consiglio Latini. Percorsi che sono stati affrontati in maniera disomogenea sul piano nazionale e, lo dico, Assessore, anche in modo non organico su quello regionale. Questo è un po' l'appello che faccio e mi permetto di risottolineare, a livello nazionale è accaduto per gli OSS, per gli infermieri, i percorsi di stabilizzazione che ha fatto la Regione Calabria, che noi non siamo riusciti a seguire, o quelli che ha messo in campo la vicina Regione Umbria, anche questi sono stati oggetto di posizioni molto articolate, molto diverse, rispetto alla proposta che noi abbiamo avanzato riguardo agli infermieri, per esempio, che la Regione Marche non ha voluto perseguire.
L'auspicio in questo caso è che ci sia almeno un approccio omogeneo, Macerata sta facendo i bandi, mentre in altre Ast l'approccio è quello di rimanere in stand-by, creando un problema abnorme nella funzionalità del sistema di servizi sanitari, ad esempio con la mancanza di personale negli uffici.
L'auspicio che noi avanziamo attraverso questa interpellanza è di seguire le orme dell’Umbria, lo dico prendendo ad esempio un'altra Regione gestita dal punto di vista sanitario in maniera disastrosa, che in questo caso ha avviato procedimenti di stabilizzazione automatica dei lavoratori precari reclutati tramite le liste di collocamento del comparto tecnico amministrativo.
Questo è il contenuto dell'interpellanza, so anche le risposte perché poc’anzi sono state fornite ai Consiglieri Cesetti e Bilò. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questo tema penso che sia opportuno fare un ragionamento un po' più approfondito, a mio riguardo.
Il Servizio sanitario nazionale è di altissima specializzazione ed è caratterizzato da un sottofinanziamento, di cui abbiamo parlato più volte in quest'Aula, che in questa fase solo lievemente è stato potenziato con l'ultima legge finanziaria: 3 miliardi di cui una bella fetta per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro e una minima fetta che andrà a mettere il segno più sul Fondo sanitario nazionale, ma che non garantisce quel finanziamento come i Paesi dell'Unione europea, Francia, Germania, Regno Unito, che investono l'11% del Pil sulla sanità rispetto al 6,3 che sarebbe necessario.
Noi sappiamo che questo problema, che è avvenuto nel nostro Paese dal 2012 in poi, dal Governo Monti in poi, che ha coinvolto per molti anni i governi di centro-sinistra, è determinato non da una scelta politica, ma da condizioni finanziarie del nostro Paese, che deve dimostrare sul piano dei conti pubblici di invertire la tendenza, restituendo una parte del debito pubblico e garantendo i mercati per il pagamento degli interessi sul debito pubblico.
Per essere chiari, non per quest'Aula, ma per chi ci ascolta, c'è un vulnus in Italia molto evidente: 136 miliardi è la spesa sanitaria, 100 miliardi è la spesa per gli interessi. Quindi, a fronte di 2.400 miliardi di debito pubblico …, se l'Italia non tiene bloccata la spesa pubblica, che comprende anche il tetto delle assunzioni, i mercati rialzano lo spread e va a finire come nel 2012 quando il governo eletto di Silvio Berlusconi fu sostituito da un governo tecnico per effetto di una crisi internazionale.
Ora c'è da tener conto sulla questione del personale che c'è un interesse pubblico - se un infermiere ha lavorato per 2 anni, seppur con il contratto a tempo determinato, ha acquisito una professionalità - che lo vedrebbe inserito nell'organico del Servizio sanitario nazionale perché l'infermiere che ha lavorato 2 anni, che poi perde il posto di lavoro, deve essere sostituito da un altro e prima di raggiungere il know-how, la professionalità di chi c'era prima, dovremmo aspettare, quindi c'è un danno all'efficienza ed all'efficacia dell'organizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione.
Il capogruppo Mangialardi evoca un’omogeneità di trattamenti che non c’è. Le Aziende sono autonome e ragionano sulla base del fabbisogno e della carenza di organico, cioè il turn over che garantisce la sostituzione del personale, ma non essendoci un aumento di fondi sul tetto di spesa, che è legato al 2004, meno l’1,4% dei posti, salvo due leggere modifiche fatte con la legge Madia, non si garantisce il potenziamento del personale.
Dobbiamo essere chiari su questo problema del sistema Italia, se i 20.000 medici che le nostre Università formano poi vanno a lavorare in altri Paesi è un problema, se le scuole per gli infermieri della nostra regione formano gli infermieri e poi non li possiamo assumere, non è perché c'è un cattivo governo di centro-destra né perché ci sono stati dei cattivi governi di centro-sinistra dal 2012 in poi, ma perché c'è questa pietra, questa palla al piede, i 100 miliardi del debito pubblico. Credo che dovremmo trovare una soluzione.
Il Pnrr di cui si è parlato a lungo e su cui si discute sempre …, anche lì c'è un tema, le Regioni non diedero il concerto al Governo Draghi col decreto ministeriale 77 sulle case di comunità perché finanziava le strutture e non finanziava il personale da assumere. Quindi, mi rivolgo soprattutto a noi del centro-destra che abbiamo la responsabilità del governo nazionale e del governo regionale, dobbiamo trovare una soluzione al problema del tetto del personale.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Mi chiedo se è lo stesso Assessore Saltamartini, quello che mi ha risposto prima sull’organizzazione del pronto soccorso, con dei dati inequivocabili di risorse, di personale, di specializzandi e di capacità di rispondere con competenza ed efficacia, oppure quello che ho apprezzato molto adesso, quello vero, quello che conosce, quello che sa delle difficoltà e le attribuisce, ahimè, alla modifica della Costituzione, all'introduzione dell'obbligatorietà dell'equilibrio di bilancio, a tutti i provvedimenti che poi sono seguiti, che hanno determinato un impegno finanziario, economico e di personale nella sanità oggettivamente non comparabile con le risorse che vengono individuate dagli altri Stati. Questo è.
Oggi ci dice, ahimè, lo fa con eleganza e rispetto del Governo Meloni, che dovrebbe essere sempre verificato quando accendiamo i nostri televisori, i nostri social e ci accorgiamo invece che Parlamentari che sostengono questo Governo dicono che la svolta vera l'hanno fatta sulla sanità, hanno messo 3 miliardi in più, 2,4 miliardi sono destinati ai nuovi contratti e quella che è stata definita una piccola parte dall'Assessore Saltamartini è consumata interamente dall'incremento dei costi dell'energia e totalmente dal residuo dell'inflazione, quindi l'incremento non c'è.
Il Governo Meloni non ha messo 1 euro in più, lo diciamo così. Se partiamo da questo valgono tutte le azioni che abbiamo messo in campo noi in questo periodo, l'abbiamo fatta addirittura insieme votando una proposta di legge alle Camere, quella sì che andrebbe ad impegnare il Governo.
Proposta di legge n. 102
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Interventi straordinari per gestori palestre e piscine connessi all'emergenza epidemiologica da Covid-19”
(iscritta ai sensi del comma 13 dell’articolo 86 del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 102 del Consigliere Latini. Chiedo, insieme ai Consiglieri Pasqui e Ciccioli, se sono d’accordo, di rinviarla in Commissione, ai sensi dell’articolo 100, per il suo esame e la sua discussione.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Completamente d'accordo con il Presidente Latini, dobbiamo dare un’accelerata ai lavori regionali nelle Commissioni perché ci sono delle scadenze ordinarie fondamentali, come il bilancio regionale, su cui siamo stati impegnati tutto il mese di dicembre, e la finanziaria regionale, che tra l'altro ha viaggiato in un clima di incertezza in attesa della finanziaria nazionale perché ovviamente le Regioni sono a cascata di provvedimenti legislativi nazionali. Ci sono una serie di importanti proposte di legge, di tutti i gruppi, maggioranza e opposizione, che sarebbe opportuno esaminarle.
Se riusciamo a implementare un po' l’attività delle Commissioni affinché poi il lavoro dell'Aula sia più svelto, più agile …Quindi d'accordo sulla proposta del Presidente Latini.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 102. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 130
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Interventi relativi a Giacomo Leopardi quale primo testimonial delle Marche nel mondo”
(iscritta ai sensi del comma 13 dell’articolo 86 del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 130 del Consigliere Latini.
Chiedo, se il Consigliere Pasqui ed il Consigliere Ciccioli sono d’accordo, di rinviarla in Commissione.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Anche qui vige il parere del precedente intervento.
La valorizzazione di Giacomo Leopardi per le Marche è, oltre che un atto doveroso per questo nostro illustre antenato, un motivo di forte attrazione, di visibilità della regione. Leopardi è universale.
Credo che questa legge sarà ampiamente condivisa, mi permetto di anticipare il parere, ma penso che non ci saranno problemi.
C’è il problema di velocizzare i tempi per l'iter procedurale, ovviamente faccio un appello, oggi non c'è il Presidente della Commissione cultura bilancio, purtroppo un lutto familiare l'ha colpito, ma dobbiamo cercare di velocizzare e forse ampliare l'impegno di lavoro in Commissione.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 130. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 56
ad iniziativa della Giunta regionale
“Piano regionale per le politiche attive del lavoro triennio 2024/2026. Legge regionale 25 gennaio 2005, n. 2, articolo 3”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 56 della Giunta regionale.
Questo punto viene rinviato perché è assente giustificato l'Assessore Aguzzi.
Rinvio della proposta di atto amministrativo n. 56. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 57
ad iniziativa della Giunta regionale
“Modifica ed integrazione della deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale 4 ottobre 2022, n. 39: ‘Linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 2023/2026. Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 57 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Questo è un atto obbligatorio, lo prevede la legge, il dimensionamento scolastico, che segue un iter procedurale. Innanzitutto ci sono le 5 Province marchigiane che sono titolari dell’istruttoria, ovviamente d'accordo con la valutazione degli enti locali, quindi dei Comuni sede degli istituti scolastici, poi la Regione e l'Ufficio scolastico regionale. E’ un provvedimento fatto a più mani, però dal punto di vista della normativa è questa Assemblea regionale, attraverso la proposta di Giunta, che deve decidere.
Questo atto ha dato origine a delle fibrillazioni perché il posizionamento delle strutture scolastiche sul territorio è un fatto fortemente sensibile.
Detto questo, aggiungo che talvolta i Comuni, ma anche la popolazione, non avvertono bene il contenuto dell'atto, nel senso che è un atto di natura soprattutto organizzativa, che non incide sul posizionamento dei plessi scolastici. Un conto è dove stanno le scuole, dove si insediano, dove sono aperte le scuole primarie, secondarie e via di seguito, un conto è dove sono gli uffici direzionali, dov'è il luogo organizzativo in cui vengono prese le decisioni. Le direzioni scolastiche sono cose diverse dal posizionamento dei plessi.
Secondo me è un po' superficiale il giudizio che se viene meno la direzione scolastica in un plesso e viene messa in un plesso limitrofo c'è una perdita di attenzione, non sempre è così perché noi abbiamo ottimi dirigenti scolastici che gestiscono plessi da remoto, non sul posto, e magari dirigenti scolastici che hanno qualche criticità anche sul posto.
L'idea della struttura organizzativa, dell'apparato organizzativo, è molto diversa dalla coincidenza con il luogo, anche se viene detto che se uno sta sul posto è avvantaggiato. Una gestione bancaria - per dire, utilizzo una cosa che non c'entra niente - sul posto a volte è più attenta di una gestione bancaria da remoto, che non conosce il territorio e il posto, ma in questo caso abbiamo una regola e l'accentramento scolastico tiene conto di una normativa che prevede che gli alunni devono essere da 900 a 1000, a meno di deroghe particolari o situazioni particolari: il sisma, l'alluvione o il decentramento senza una viabilità sufficiente, cioè tutte le problematiche dell'entroterra.
Di tutto questo si è tenuto conto, abbiamo avuto anche un vantaggio legato alla normativa nazionale, sul Milleproroghe introdotto da questo governo, ovviamente in questi giorni, c'è una deroga per cui nella nostra regione le direzioni scolastiche, che dovevamo diminuire a 19, sono scese a 15, in quanto c'è una norma di salvaguardia che ci permette di rinviare all’anno successivo ulteriori accorpamenti.
Ma qual è il problema dei problemi? Qui mi sento di sottolinearlo e di dirlo, il problema dei problemi è la denatalità perché gli accorpamenti avvengono in seguito alla riduzione forte delle nascite, che tra l'altro nel trend della popolazione continua a diminuire.
Questo anno erano previsti 19 accorpamenti e ne vengono fatti 15, l'anno prossimo ne dovremo fare ulteriori 4, ma ne sono in arrivo altri 6, sempre per decremento della natalità. Quando io sono stato oggetto …, spesso cito la frase di un mio amico molto simpatico e un po' primitivo che dice: “Parlo sbagliato”, parlando sbagliato ad un certo momento dici anche una cosa giusta, ma la dici sbagliata, e forse in questo mi sottometto al giudizio critico.
Se non c'è un grande rilancio della politica demografica, che è stata oggetto di interventi estremamente autorevoli, da Papa Francesco fino al Presidente della Repubblica Mattarella … In questo almeno sono tutelato da dichiarazioni molto più autorevoli della mia.
Il problema della denatalità colpisce l'entroterra e porta a restringerne tutti i servizi, che poi sono scontati, quando tu parli con i dirigenti e direttori delle Poste dicono che non vogliono chiudere gli uffici, ma quando il numero delle operazioni è più basso del piano economico chiudono perché obbediscono alle leggi economiche, a leggi di profitto. “Garantiamo i servizi, ma li garantiamo in un altro modo, nel paese vicino, accorpando sportelli e via di seguito”. Cito le Poste che ormai sono più della consegna della corrispondenza, sono riferimenti finanziari dei servizi locali. Ma questo discorso potremmo farlo per le farmacie. Nella nostra regione ci sono autorizzazioni all’apertura di farmacie che non vengono utilizzate, sono farmacie che sono state chiuse, che non hanno trovato un titolare disposto ad andare nei paesi decentrati in quanto, trattandosi di farmacia rurale, non c'è più l'incasso. Perché uno dovrebbe fare un'attività commerciale quando non è redditizia? Sì è un servizio, poi si aprono gli sportelli farmaceutici e altre cose.
Ho citato farmacie, banche, uffici postali, potremmo andare avanti con tanti servizi, quindi il problema centrale in questo momento della società occidentale, e in particolare di quella italiana, è la natalità. Non è il problema del posizionamento dei dirigenti scolastici, se in una sede o in un'altra, ma dove riusciamo a non determinare la fuga della popolazione, che non è di oggi. Da tutto il dopoguerra c'è stato uno spostamento fortissimo della popolazione dalle aree collinari e montare, dalle aree decentrate, verso le grandi vie di logistica, di comunicazione, per l'urbanizzazione della costa per via dei servizi e delle grandi aree metropolitane. Questo è il tema.
Questa proposta appare di buon senso, è stata a lungo dibattuta, poi c'è sempre uno che può dire: “Ma perché così e non colà”, ma in genere è stata una mediazione tra Comuni, Province in prima battuta e Regione in terza battuta e determinazione dell'Ufficio scolastico regionale, il quale nella sua normativa nomina anche le reggenze in funzione dell'organico che ha in servizio. Sulle scuole superiori il discorso è diverso, ma i plessi delle scuole primarie molto spesso sono affidati a reggenze di un dirigente di un'ulteriore scuola.
Quasi tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori hanno almeno una reggenza, e questo è un problema anche dei fondi dello Stato. Il Ministero della pubblica istruzione, tra l'altro, è stato anche dotato di ulteriori fondi, va detto, si parla sempre dei tagli, ma sull'istruzione c'è un'attenzione superiore. Detto questo, però, bisogna fare i conti con il personale, con gli insegnanti che vengono attribuiti, con le difficoltà di mandare insegnanti in alcune zone poco servite, poco appetibili e quindi non ci sono.
E’ lo stesso discorso dei medici di base, qui l'Assessore Saltamartini spesso viene chiamato a rispondere a domande sui medici di base, ci sono sedi poco appetibili in cui i Comuni danno anche gratuitamente i locali per aprire ambulatori e via di seguito, ma i medici non ci vanno e ci sono tantissime sedi vacanti. In parte per il numero chiuso che è stato programmato in maniera sconsiderata …, non riesco a capire come più governi che si sono succeduti non abbiano avuto la lucidità di capire che il problema sanitario era soprattutto legato al personale, alla qualità del personale, al numero del personale, incrociare domanda e offerta, cioè le necessità con la possibilità di avere personale. Si fanno i concorsi, ma c’è il problema del tetto di spesa, ma ancora più grave c'è il problema che magari puoi coprire con le risorse il posto di lavoro ma non hai il personale da assumere. Un problema critico che viene da lontano, che viene anche da indicatori europei che noi abbiamo applicato in maniera, secondo me, non sufficientemente ponderata e questo ci ha portato alla situazione attuale.
Concludendo, secondo me tutti gli atti si possono criticare, però sono confortato da questo atto che è una mediazione, cerca di tener conto delle esigenze di tutti, prepariamoci ad ulteriori 4 accorpamenti, poi ad altri 6, se il trend delle iscrizioni è di questo tipo arriveranno a 10 nell'arco di un periodo di tempo non molto lungo.
Questo problema può essere risolto solo con l'aumento della natalità e noi dovremmo lanciare un grande piano nazionale per l'incremento demografico che sensibilizzi le giovani coppie, la popolazione in generale, il sostegno delle famiglie ed anche dei nonni. La figura dei nonni deve essere rivalutata sul piano della presenza all'interno di famiglie che sono sempre di più mononucleari, sempre più di persone singole, che comportano tante criticità. In questi giorni c'è una polemica sulle morti che ci sono state, ad Ancona una persona è stata trovata morta dopo 4 anni, un'altra invece morta da poco, la stessa cosa a Civitanova Marche, addirittura un gruppo familiare di tre persone a Macerata in passato, la stessa cosa in un altro paese. Mi sembra siano 9 i morti trovati a distanza di anni, perché? Perché non esiste più un collegamento familiare e questa è la frattura più grossa della società occidentale, che io intravedo oggi rispetto alla coesione delle famiglie e al numero dei componenti delle famiglie fino a pochi anni fa.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Rispetto al Consigliere Ciccioli devo dire che non sono, non siamo per niente soddisfatti anche perché, come sappiamo tutti, quando si inizia un percorso di tagli si sa come si inizia, ma non si sa come si va a finire. Comunque noi non condividiamo neppure questo atto e questa delibera, poi ovviamente dirò le motivazioni.
La prima cosa che mi viene da dire è che la Giunta regionale e l’Assessore Biondi hanno presentato la proposta di atto amministrativo n. 57 il 3 ottobre 2023, abbastanza nei tempi per essere approvata in Commissione e fare in modo che le linee guida, che poi la Regione ha dato alle varie Province, prendessero in considerazione l’atto amministrativo che andava prima recepito dalla Regione.
Oggi siamo il 16 gennaio, le linee guida - per così dire perché non sono linee guida - alle Province sono state date prima di Natale ed il Piano è già stato fatto, quindi mi chiedo: com'è possibile che veniamo in Aula il 16 gennaio con una proposta di atto amministrativo di tre pagine presentato il 3 ottobre?
Ovviamente qualcuno mi può dire che io faccio parte della Commissione, infatti io non ho avuto problemi, ho detto subito che avremmo votato contro perché non lo condividevo e non capisco perché abbia avuto un iter così lungo.
L'altra cosa che mi sembra strana, Assessore, so che c'è la nuova dirigente, ma non capisco …, anche il Consigliere Ciccioli ha fatto almeno 10 anni oltre questi in Consiglio regionale, come altri Consiglieri che hanno già fatto esperienza in Consiglio regionale - vedo il Consigliere Cesetti, la Consigliera Bora, la Consigliera Casini, il Consigliere Mastrovincenzo - la proposta di programmazione della rete scolastica è sempre passata in Commissione, sempre, e se non mi ricordo male anche in Consiglio regionale. Come no? Assessore, sono relatore e in Consiglio regionale c'era una discussione astronomica sul dimensionamento, che non approvava la Giunta. Sono sicuro che lei non l’abbia fatto apposta, probabilmente qualcuno del Servizio le ha detto che può fare da sola. Non è così, a meno che noi sbagliavamo andando in Commissione e in Aula per un eccesso di condivisione, anche se penso che la condivisione, il coinvolgimento, la partecipazione siano sempre positivi. Comunque non penso che facevamo degli atti che non erano dovuti.
Stavolta addirittura manco il parere della Commissione perché questo non è l'atto di programmazione, Consigliere Ciccioli. Quello che approviamo oggi non è l'atto di programmazione, sono le linee guida che servono per l'atto di programmazione, quindi noi abbiamo programmato senza avere approvato prima le linee guida.
Ripeto, questo va in Consiglio per forza, ma arriva due mesi dopo. Anche l'atto di programmazione vero e proprio, che recepisce le indicazioni delle Province, è sempre venuto in Consiglio regionale, io dico: forse era troppo il Consiglio regionale? Ma al massimo alle Commissioni!
Assessore, sa che con lei non riesco ad essere particolarmente cattivo, magari chieda bene un attimo alla dirigente, dica che il Consigliere Biancani le ha detto che gli altri anni l’atto veniva sempre in Commissione e in Consiglio regionale e le dica: quest’anno cosa mi ha fatto fare? Anche perché lei si prende tutte le responsabilità e tutti i comunicati a favore e contro, più contro, quando poteva essere una decisione del Consiglio regionale, come è sempre stato.
Vado avanti.
Le linee guida, bisogna dirlo, sono state approvate dal Governo Meloni nel dicembre 2022, non c'era il Consigliere Biancani nel governo, per quanto riguarda la finanziaria del 2023, nel bilancio pluriennale 2023-2025, che ha dato avvio alla riorganizzazione del sistema scolastico che tiene conto del nuovo parametro. Vi ricordo che prima il parametro era di 600, 400 alunni per istituzione scolastica. Oggi le nuove autonomie scolastiche vengono calcolate su base regionale sulla reale popolazione scolastica, ovviamente cercando di salvaguardare - io mi sarei augurato - i Comuni montani, tanto che sia il Cal che il Crel hanno dato parere positivo, raccomandandosi di tagliare il meno possibile le autonomie delle zone dell'entroterra.
Cosa succede con questa riorganizzazione? Che per quanto riguarda sia il contingente dell'organico, del dirigente scolastico, DS, che la Direzione di servizi generali amministrativi (DSGA) … Con questo nuovo atto amministrativo c'è una riduzione, quindi si chiudono le scuole. Ha detto bene il Consigliere Ciccioli, le scuole non si chiudono, però si incominciano a tagliare i dirigenti. Oggi i dirigenti, domani una scuola e, è quello che noi non vogliamo.
Questo atto doveva essere presentato, almeno secondo quello che voleva il Governo Meloni, entro il 30 novembre di ogni anno, poi c'è stata la deroga, tanto che le Province l'hanno approvato entro il 31 dicembre e poi la Regione, grazie alla proroga fatta durante questa legge di bilancio, aveva l'obiettivo di approvarlo entro il 5 gennaio.
Devo ricordare che - noi votiamo contro e poteva farlo anche la Regione Marche - alcune Regioni nella Conferenza unificata Stato-Regioni non hanno dato l'accordo, la Regione Marche l'ha dato, poi il Tar ha detto che le altre Regioni avevano sbagliato perché non si poteva …, per carità, però la Regione Marche non è che ha puntato i piedi. Sta puntando i piedi, giustamente non giustamente, perché non vuole la Bolkestein, su quella ha puntato i piedi, su questo non mi risulta che il Presidente o l'Assessore competente abbiano fatto da matti contro la riduzione delle autonomie scolastiche. Quando serve puntare i piedi rispetto a norme europee o rispetto a norme nazionali la Regione lo fa, in questo caso, va detto, non l'ha fatto. Qui non può dire che è obbligata, non ha detto niente contro in Conferenza unificata.
Oggi abbiamo 229 autonomie a livello regionale, dovevano passare a 210 nel 2024, a 208 nel 2025, a 204 nel 2026, quindi complessivamente meno 25 autonomie. Cosa è successo nel frattempo? C'è stato il decreto Milleproroghe che ha consentito una minore riduzione del 2,5%. La minore riduzione del 2,5% per la Regione Marche ha comportato 5 autonomie, al posto di tagliarne 19 poteva tagliarne 14. Cosa ha fatto la Regione? In tutte le altre Province ha applicato la riduzione del 2,5%, nella provincia di Pesaro-Urbino - i Consiglieri della mia provincia, a parte me e le Consigliere Vitri e Ruggeri, sembra che siano in vacanza; i Consiglieri della mia provincia non seguono niente, non sanno niente, non vedono e non ascoltano – siccome le autonomie potevano essere non quattro, ma tre, l'Assessore avrà detto sicuramente: “Non mi ha chiamato nessuno dei miei della Provincia di Pesaro, allora alla Provincia di Pesaro Urbino applico il taglio complessivo”. Non solo non applica il Milleproroghe - agli altri lo applica - ma addirittura ha modificato la proposta della Provincia andando a tagliare nell'entroterra.
Al posto di ascoltare la proposta della Provincia …, nelle altre Province hanno accorpato i CPA con gli istituti scolastici, anche per la Provincia di Pesaro c’era la proposta di accorpamento dei CPA d'accordo il Preside, d'accordo la Provincia, d'accordo anche i gatti, no, si è modificato il Piano della Provincia di Pesaro Urbino ed hanno applicato il tutto.
Dal nostro punto di vista c'è stata la volontà di non tutelare tutti i territori nella stessa maniera, perché in alcuni territori il 2,5% è stato applicato ed in altri territori no, Nella Provincia di Pesaro Urbino si è voluto addirittura intervenire a gamba tesa contro una proposta, andando a modificare la proposta della Provincia e quello che è mancato … Io ho cercato di fare un po' di telefonate, quando vengo nominato relatore cerco di informarmi, ed ho chiesto: “Ma la Regione questi atti di indirizzo, queste linee guida le ha date?” “Per carità, non mi parlare della Regione!” E’ mancato completamente il confronto, è mancato completamente un indirizzo preciso”, tanto che nelle linee questo coefficiente numerico regionale non viene neppure riportato. Le Province in maniera autonoma hanno applicato il coefficiente nazionale, nelle linee guida della Regione manco questo c'era, si sono inventate da sole i tagli da fare.
E’ mancato il confronto, anche i sindacati ieri sono intervenuti dicendo che sono contrari, che è mancato completamente il percorso, mi hanno detto che quando sono venuti all'appuntamento dal Presidente Acquaroli sono rimasti sbigottiti, non vi dico niente su come è andata. Praticamente non è stato dato un indirizzo chiaro rispetto a quello che la Regione voleva fare. E’ mancato il confronto col territorio e la Regione non ha preso le redini di quello che doveva fare. Questo, Assessore, non lo dico io, lo dicono tutti, lo dicono le scuole, lo dicono i Presidi, lo dicono le Province, lo dicono tutti!
(interventi fuori microfono)
Andrea BIANCANI. A me hanno detto tutto questo ed alla luce di tutte le verifiche fatte noi votiamo contro perché riteniamo che non ci sia stata la giusta attenzione da parte della Regione nel dare un indirizzo chiaro a tutte le Province.
Non è stato applicato il Milleproroghe in maniera uniforme in tutte le Province, guarda caso nella Provincia di Macerata erano nove i tagli da fare, ne hanno fatti sette, quindi il Milleproroghe è stato applicato. Io non sono contrario al fatto che l'abbiano applicato nella Provincia di Macerata, chiedo solo perché non è stato applicato nelle altre Province. Ci sono stati due pesi e due misure, soprattutto c'è stata la latitanza, questo lo possiamo dire, della Regione rispetto a un indirizzo chiaro che tutte le Province hanno lamentato fino all'ultimo giorno.
Almeno in altre Province la Regione ha dato seguito alla proposta che queste avevano fatto, nella Provincia di Pesaro Urbino, con buona pace dei Consiglieri Rossi, Cancellieri, Serfilippi e Baiocchi, nessuno si è mosso e hanno proceduto come se nulla fosse, come se il Milleproroghe non fosse mai stato approvato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi piacerebbe sapere cosa stiamo approvando oggi, lo chiederei al relatore di maggioranza Ciccioli perché ha fatto un intervento che in parte posso anche condividere, sulle questioni demografiche, sulle riduzioni delle aree interne, sul trend di riduzione demografica nelle aree interne, sulla necessità di mantenere i presidi scolastici, eccetera, ma qui ho due atti, uno me lo sono procurato ed è il dimensionamento scolastico. Con la delibera di Giunta regionale n. 1 del 5 gennaio 2024 viene approvata la programmazione scolastica e l'offerta formativa ai sensi dell'articolo 138 del decreto legislativo 112, molto bene, anche ai sensi del decreto interministeriale del 30 giugno 2023. Ora mi chiedo e chiedo ai Consiglieri per quale motivo noi oggi approviamo le linee guida che avrebbero dovuto informare le scelte della Giunta e dell’Assessore Biondi rispetto al dimensionamento scolastico.
Oggi, e lo dico al Consigliere Ciccioli, stiamo approvando un atto di Giunta che è stato adottato nella seduta del 3 ottobre 2023, è andato in Commissione nella seduta del 14 novembre, quindi è precedente, Consigliere Ciccioli, alla pubblicazione del decreto Milleproroghe, che è del 30 dicembre. Quindi, non si può dire che in questo atto che stiamo per approvare sia riportato il Milleproroghe perché qui non se ne parla assolutamente. Non si può fare ora per allora perché nel frattempo l'avviso, Consigliere Ciccioli, la Giunta ha approvato l'atto senza tener conto delle linee guida che noi andiamo ad approvare oggi.
Non so se mi sono spiegata, credo che sia abbastanza facile, normalmente si approvano le linee guida, dopodiché la Giunta ne tiene conto per approvare la programmazione della rete scolastica, e lascio stare che sia stata fatta dal Consiglio regionale negli altri anni, non entro nel merito, mi fermo soltanto a guardare le procedure.
La procedura vuole che le linee guida vengano approvate dalla Giunta, passate in Commissione consiliare e approvate dal Consiglio, di cui la Giunta poi tiene conto.
Consigliere Ciccioli, se noi oggi approviamo la modifica delle linee guida, nella quale non è neanche riportata la modifica introdotta dal decreto Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2023, qui non se ne parla neanche come integrazione alle linee guida che stiamo approvando, mi chiedo: “Che l’approviamo a fare questa roba, visto che l’Assessore Biondi certamente nella delibera n. 1 del 5 gennaio, la prima dell'anno, ne avrà necessariamente tenuto conto?
Stiamo sprecando il nostro tempo, ma mica tanto mi meraviglio dell'Assessore Biondi, che fa il suo lavoro …, comunque non entro nel merito perché effettivamente le critiche che sono state avanzate dal Consigliere Biancani nel merito sono giuste.
Caro Consigliere Biancani, le critiche che lei ha sollevato, che io condivido e penso che il gruppo condividerà, non vanno avanzate al Consigliere Ciccioli e non vanno avanzate alla Commissione consiliare, se non per dire che tardivamente ha lavorato, andrebbero avanzate all’Assessore Biondi nel merito.
Nel merito non abbiamo la delibera di Giunta, qui, oggi, quindi sia lei che il Consigliere Ciccioli avete parlato di un atto di squisita competenza di Giunta, che è stato approvato il 5 gennaio.
Il dimensionamento scolastico, Consigliere Ciccioli, è stato approvato il 5 gennaio dalla Giunta, in barba al Consiglio regionale. Siamo stati commissariati dall'Ufficio scolastico regionale evidentemente in quanto oggi approviamo qualcosa ora per allora, oppure mi dovete spiegare che cosa stiamo approvando oggi.
Non si è mai visto che si approva prima la programmazione della rete scolastica e poi le linee guida a cui la programmazione scolastica si deve attenere, carente di una cosa importantissima che è la modifica introdotta dal Milleproroghe, che io mi auguro e spero che l’Assessore Biondi abbia considerato.
E’ una presa in giro, lei capisce che il Presidente della Commissione avrebbe dovuto guardare tutto questo, avrebbe dovuto parlare con l'Assessore Biondi. Mi chiedo: ma la delibera che ha adottato la Giunta su proposta dell'Assessore Biondi è legittima, visto che dobbiamo ancora approvare le linee guida?
Io faccio l'architetto e lo faccio male, però a questo Consiglio vorrei dire che mi pare una presa in giro.
Nel merito il Consigliere Ciccioli ha detto delle cose, molte delle quali condivisibili, peccato che attengano ad un'altra questione, per cui hanno già “risolto” con le caselle. Se lei vede nella delibera del 5 ci sono proprio le caselle nelle quali sono state messe le x, sono state messe tutte le scuole, le docenze, eccetera. Questo è già stato fatto da lei, Assessore, e mi auguro, sono certa, conoscendola, che lei avrà tenuto conto anche del decreto Milleproroghe, per fortuna, per cui il taglio non è stato operato completamente, ma è stata ritenuta quella limitazione della riduzione, di cui ha parlato il Consigliere Biancani. E’ stata anticipata! Non possiamo anticipare gli atti come ci pare, e guardo anche il nostro Segretario generale, possiamo fare ora per allora l'approvazione di linee guida che avrebbero dovuto informare la programmazione della rete scolastica? No, ripeto, io non so rispondere, ma a tutti voi chiedo se vi pare normale, a me non sembra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Qualche riflessione su questa delibera, intanto la puntualità della ricostruzione di legittimità e di logica, a cui ha fatto riferimento la Consigliera Casini, non è affatto banale.
Assessore Biondi, la Consigliera Casini ha detto benissimo: com'è possibile approvare un dimensionamento scolastico anticipatamente rispetto a norme di carattere generale, che sarebbero dovute essere approvate in precedenza?
Ci aspettiamo che l'Assessore Biondi ci precisi questo, ci aspettiamo anche che l'Assessore Biondi risponda alla Consigliera Casini rispetto alla legittimità perché è una domanda puntuale ed appropriata.
Quello che credo possa accompagnare qualche riflessione nella discussione di questa delibera riguarda anche i contenuti. Assessore Biondi, non è immaginabile, non è accettabile che la decisione sui dimensionamenti venga fatta in maniera autoreferenziale, senza condividere con nessuno, chiamando i Sindaci il giorno precedente alle decisioni per comunicare unilateralmente la decisione di accorpare istituti. Glielo posso confermare perché nella provincia di Macerata sono accadute vicende che l'hanno portata a decidere da sola e senza una condivisione.
E’ inaccettabile naturalmente perché non si comprende bene, non ha compreso bene l'impatto che sulle comunità il dimensionamento, l'accorpamento, l'eliminazione di reggenze portano all'interno del sistema scolastico. E’ mancata un’istruttoria preliminare. Sottolineo quello che è accaduto in provincia di Macerata, il Presidente della Provincia di fatto si è rifiutato di assumersi delle responsabilità che stanno in capo a lui, delegando la Regione e cercando di lavarsene le mani. Un fatto di una gravità inaudita e naturalmente lo si è fatto passare come un fatto assolutamente irrilevante.
E’ interessante il ragionamento che ha fatto il Consigliere Ciccioli, anche se io non lo condivido per nulla, la destra, la filiera della destra è responsabile diretta del dimensionamento scolastico e non può certo essere la denatalità, per cui oggi giustifichiamo ogni cosa, anche per andare in bagno. C'è un problema di denatalità, che è davvero una sciocchezza. Non la denatalità, ma la scelta politica del Governo di destra, di essere totalmente indifferente rispetto al dimensionamento scolastico, che di fatto porta alla cancellazione progressiva da qui ad alcuni anni di tantissime scuole in zone ovviamente fragili e di maggior disagio.
Questo sarà l'esito delle politiche di Giorgia Meloni e ovviamente delle Regioni che si rifiutano, che rinunciano a battersi per gli interessi delle zone disagiate.
Sappiamo tutti nelle Marche quanto sia fondamentale l'attenzione alla questione del dimensionamento scolastico nelle aree disagiate. Qui ci riempiamo la bocca, mi capita di sentire il Consigliere Rossi ed anche altri soggetti parlare di aree interne, ma va detto, lo dico anche al Consigliere Cancellieri ed anche ad altri Consiglieri del centro-destra, che fra pochi anni avremmo la scomparsa delle scuole dalle nostre aree montane. Se questa è una politica coerente rispetto agli indirizzi, che naturalmente esigono un'attenzione particolare, ve ne accorgerete, soprattutto a un certo punto le persone si accorgeranno di questo tipo di politica.
Si può fare diversamente? Il Consigliere Ciccioli dice che c'è la denatalità e che quindi dobbiamo subire, no, purtroppo non è così, si può fare diversamente, si può considerare la sanità, la scuola e la giustizia punti di riferimento indispensabili per preservare i diritti costituzionali.
Ricordo al Consigliere Ciccioli che il Ministro dell’istruzione e del merito ha dichiarato che tutto questo ambaradan comporterà un risparmio di spesa in 9 anni di ben 88 milioni, non 8 miliardi, 88 milioni tagliando reggenze, tagliando di conseguenza personale ATA con tutto ciò che comporta questo ridimensionamento. Vale la pena?
C'è una politica nazionale, una politica di filiera, una politica di dignità della Regione Marche capace di alzarsi in piedi e dire al Governo Meloni che sulla scuola, sulle aree interne, non si può derogare, che vanno preservate, vanno mantenute, anche tenendo conto di quello che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci dice a proposito della numerosità delle classi? Pensate il Ministro dell’istruzione e del merito è arrivato a dire che questo taglio è giustificato dalle indicazioni del Pnrr, una bugia colossale, il Pnrr non solo non dice e non chiede di tagliare, il Pnrr, la Missione 4 sull'istruzione e ricerca dice: attenzione, riducete il numero dei componenti delle classi pollaio, che oggi sono di 27 alunni, e consentite una migliore formazione e nello stesso tempo un mantenimento del presidio nei confronti delle aree interne.
Purtroppo questa attenzione non c'è, c'è l'inevitabilità, dice il Consigliere Ciccioli, della denatalità che naturalmente è in contrasto ed è, diciamo, la porta d'ingresso per negare i diritti delle aree interne.
Vabbè, riceviamo il parere favorevole del Cal a guida di un discepolo della destra, che abita in montagna e dice: “No, a noi che ci importa”, poi si riempie la bocca naturalmente delle aree interne. Abbiamo il Consigliere Livi che dice: “Ma siamo tutti a posto”, abbiamo lui che, come dire, conosce le aree interne e dice: “Ma siamo stati bravi”. E’ uno scandalo, vi manca la dignità e il rigore per poter dire che non va bene così perché in questa maniera fra qualche anno le aree interne non avranno più niente, perché questa è una politica che va verso la desertificazione degli istituti scolastici e dove non ci sono gli istituti scolastici non ci sono le famiglie, se non ci sono le famiglie non c'è la vita. Questo Governo lo deve capire e voi non siete stati in grado di alzare una minima voce e di impuntarvi in sede di Conferenza Stato-Regioni su questa vicenda. E’ un fatto di una gravità inaudita. Poi nei giorni successivi vi riempite la bocca dicendo che la Regione si occupa delle aree interne, non è vero. Non è vero, Consigliere Livi, non lo racconti in giro, da lei ci si sarebbe aspettata una reazione diversa che tenesse conto delle problematiche, che devono contemplare rispetto alle politiche della scuola impostazioni diverse tra le scuole che stanno nelle aree particolarmente urbanizzate e le aree disagiate o le aree a diversa destinazione linguistica. Ci sono delle aree in questo Paese, di tutta l'Italia di mezzo, quella appenninica, ma non solo, che hanno bisogno di una vera e propria politica opposta a quella che si sta portando avanti, purtroppo questo non c'è da parte vostra, c'è un totale disinteresse.
Le telefonate arrivate il giorno prima a sera tarda per dire: “Guardate che domani togliamo la reggenza a Colmurano, piuttosto che a Montecassiano o ad altri”. A voi non ve ne può importare di meno, la totale ed assoluta indifferenza verso un tema grave, che voi rinunciate ad affrontare.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Innanzitutto voglio ringraziare l'Assessore Biondi per la modifica ed integrazione alla deliberazione dell’Assemblea legislativa, parliamo di linee guida della programmazione della rete scolastica del triennio 2023/2026.
Ho ascoltato qualche accusa, ovviamente è normale, capisco, fa parte del gioco delle parti, fa parte del gioco della politica, ma vorrei un po' rimettere a posto le questioni dicendo ciò che è successo perché ho avuto modo anche di seguire per la mia parte, per la mia provincia, la Provincia di Fermo, la collaborazione che c'è stata, soprattutto ciò che è successo. La Provincia di Fermo, faccio un esempio, ha riunito i Comuni e le scuole ed ha mandato una proposta alla Regione Marche, che a sua volta con delibera di Giunta, come ha ricordato prima la Consigliera Casini, del 5 gennaio ha fatto sue le proposte della Provincia di Fermo, così come quelle delle altre.
Ma andiamo per gradi perché qui si parla di aree interne e del fatto che la Regione Marche e il centro-destra non investono nelle aree interne. Sorrido perché dall'altra parte, davanti a me, ho persone che fanno politica da diverso tempo, qualcuno si è riempito la bocca con la parola Pnrr, per cui ricordo a queste persone che il Pnrr non è stato scritto dal Governo Meloni, è stato scritto dal Governo Conte, al cui interno c'era anche il Partito Democratico ed il Ministro dell'istruzione non era certo della Lega né di Fratelli d'Italia. Vi vorrei ricordare che il Pnrr, parlo agli studiosi, a chi ama come me leggere e informarsi, al punto 3, missione 4, parla di istruzione.
Caro Consigliere Biancani, so che lei è molto lanciato su Pesaro, ma poco lanciato a studiare le questioni. Si parla di dimensionamento scolastico e il dimensionamento scolastico non l'ha fatto il Governo Meloni. Se leggete il Pnrr vi rendete conto che, purtroppo, dovete rivolgervi ai vostri amici con cui avete governato una vita, parlo a voi qui, del primo banco. Ma a prescindere da questo ricordiamoci anche un'altra cosa, mi dispiace che venga attaccato l'Assessore quando credo ci sia stata una grande concertazione e non mi sembra di aver letto - non so, magari siete su un altro pianeta, forse impegnati nelle campagne elettorali, vi capisco pure, perdenti anche questa volta alle prossime europee, ricordatelo - alcuna critica da parte delle Province, io non l'ho vista, voi l'avete vista? Quella di Pesaro-Urbino è normale, se non criticava neanche Pesaro-Urbino significava che era finita la democrazia nelle Marche, cara Consigliera Ruggeri. E’ normale, non credo che il Presidente della Provincia di Pesaro Urbino di stampo Partito Comunista Italiano o Partito Democratico dica bravissima all’Assessore Biondi, è ovvio, è scontato, altrimenti finirebbe la democrazia e saremmo una dittatura acquaroliana. Noi amiamo la democrazia, amiamo le critiche, come è normale che sia, ma amiamo anche gli elogi ed ho visto che c'è la soddisfazione delle Province, ma dirò di più, quando parlate di aree interne credo che vi dovreste guardare un po’ tutti allo specchio perché in tutti questi anni le aree interne sono state svuotate dalla politica regionale di centro-sinistra e su questo non potete non avere la colpa, su questo vi dovete guardare allo specchio e non a caso ci avete perso le lezioni.
Sorrido, ogni volta parlate e vi riempite la bocca delle aree interne nelle quali se fate un convegno avete in media 45 persone. Vuol dire che non vi seguono più ed un motivo c'è. Aggiungo anche un'altra cosa sulla questione del cratere, io non ho sentito da parte dell'opposizione dire grazie all’attuale Commissario, so che non vi piace, ci mancherebbe altro, voi sostenevate un Commissario che neanche era marchigiano, non avete esultato per un Commissario alla ricostruzione marchigiano, che fa gli interessi in primis dei marchigiani, anzi, l'avete ostacolato, ci mancherebbe altro, vi capisco, ma poi vi abbiamo smentito anche con i fatti, sui numeri. E’ stato proprio il Commissario a dare l'opportunità della deroga per quanto riguarda la questione delle classi nelle aree del sisma. Però da voi non ho sentito …, ho sentito solo critiche e su questo io rifletto e dico: ma fanno apposta o vivono in un altro pianeta? Ci può stare, se fate apposta vi faccio i complimenti perché fate l'opposizione e dovete fare l'opposizione, ma se vivete su un altro pianeta sono preoccupato perché poi finisce la democrazia. E voi sapete meglio di me che la democrazia si pesa su ogni elezione perché qui possiamo dire ciò che vogliamo, possiamo abbaiare, urlare, ma l’elezione è come quando ti pesi: vai sulla bilancia e vedi quanto pesi oggi. Poi arriveranno, come arrivano, i Comuni, gli stessi che voi dite che abbiamo svantaggiato, andranno a votare tutti, provincia di Macerata, provincia di Fermo, voteranno più di 20 Comuni e lì per voi dovremmo perdere dappertutto perché abbiamo massacrato tutti, invece questa volta - parlo per la mia provincia di cui ho competenza territoriale, il mio bacino elettorale come tutti noi abbiamo - ho avuto l'opportunità di constatare che la Provincia di Fermo è stata soddisfatta dell'Assessore Biondi e ci ha ringraziato perché ha preso in carico le richieste della Provincia e le ha messe in atto. Poi è ovvio che la Provincia di Pesaro-Urbino si arrabbi, è normale, ci mancherebbe che non faccia la propria parte politica, ma è altrettanto vero …, però non voglio entrare nel tecnico, io voglio andare sull'aspetto politico.
Che cosa avete da contestare? Qual è la contestazione che fate, ma soprattutto qual è la vostra proposta? Avete fatto una proposta, Consigliera Casini? Ad oggi non ho visto una vostra proposta e sono dispiaciuto. Sa perché Consigliera Casini? Perché non ho visto alcuna proposta del Partito Democratico Se voi continuate a fare opposizione così, noi siamo contenti, ci mancherebbe altro, continuate a farla così, a noi va bene, ognuno fa come meglio crede. Io sono contento della vostra opposizione, non mi posso lamentare, ci mancherebbe altro, governeremo a lungo, ma vi dico che se dobbiamo fare politica, dobbiamo essere politicamente seri e andare nel merito, se poi vogliamo fare tutti il tecnico, oggi va di moda che il politico si sostituisca al tecnico, fatelo pure, ma credo che se si vanno a guardare i fatti, ad oggi abbiamo avuto delle risposte importanti, soprattutto nei piccoli Comuni. Su questo mi permetto anche di dire, aggiungo, che avete accusato il Governo Meloni, avete parlato della filiera, certo, Consigliera Casini, voi la filiera non sapete nemmeno cos'è perché sotto Covid siete stati famosi in Italia per aver fatto una delibera di Giunta e 5 minuti dopo il Governo vostro ve l’ha impugnata. Voglio dire che, ci mancherebbe altro, proprio non ci dovete dare lezioni su questo, ci siamo anche messi un po' tutti a ridere sotto questo aspetto, siamo diventati famosi a livello nazionale per questo, però il governo Meloni ha dato anche l'opportunità di una proroga per ridurre le autonomie - di questo non so se il suo parlamentare l'ha avvisata, credo che lei lo sappia - e questo è importante.
Voglio concludere, capisco che nel dibattito politico si possa dire di tutto, ma io mi reputo soddisfatto e voglio ringraziare gli uffici, l'Assessore Biondi per aver concertato, per aver ascoltato le Province. Assessore Biondi, poi è normale, se tutte le Province le dicevano che era brava …, è ovvio che devono contestare anche perché è rimasta solo la Provincia di Pesaro e se andiamo a votare a breve credo … Le restanti sono tutte di centro-destra, quindi su questo andiamo a vedere. Anche ad Ascoli Piceno quando si rivoterà dovremo rivincere.
A prescindere da questo, noi oggi dobbiamo portare a casa questo risultato che dà delle risposte importanti, ma soprattutto, cara Assessore Bondi, guarda al futuro. Noi possiamo guardare al futuro perché parliamo di un aspetto che riguarda l'offerta formativa per 3 anni, dal 2023 al 2026, forse ve ne sono dimenticati perché siete abituati a guardare qua e lì e non a lungo.
Ovviamente si può migliorare, si può avere ancora di più, lo stiamo facendo insieme al Governo che credo ci supporti in ogni iniziativa, della quale noi siamo orgogliosi a differenza vostra che venivate frenati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Sono contenta che mi abbia citato, forse lei non si è reso conto di quello di cui stiamo discutendo e di quello che ho detto io, che non ho accusato affatto l’Assessore Biondi.
Non stiamo parlando del dimensionamento scolastico, Presidente, non stiamo affatto parlando di quello che lei ha detto. Guardi la proposta di delibera non è dell’Assessore Biondi. La proposta di delibera che è passata in Commissione non è il dimensionamento scolastico perché l’Assessore Biondi, giustamente, io l’ho detto prima, molto più velocemente della Commissione l'ha approvata.
Oggi stiamo approvando, ora per allora, le linee guida delle quali l’Assessore Biondi avrebbe dovuto tenere conto nel dimensionamento scolastico. Secondo me in maniera virtuosa, lo dico anche se sono all’opposizione, ne ha tenuto conto alla faccia di questo Consiglio che oggi sta approvando la modifica delle linee guida, delle quali l’Assessore Biondi ha tenuto conto unitamente.
Mi dispiace che vada via perché in politica si perde e si vince. Buon Consigliere Putzu, non sempre succede che uno venga eletto e che sieda negli scranni di una Regione, capita pure che non venga eletto e per quello che riguarda le aree interne, a casa mia, sono stata la prima degli eletti, quindi sono piuttosto contenta e soddisfatta pur nella non vittoria, anzi nella sconfitta.
Tornando a bomba, il Consigliere Ciccioli l'ha capito, mi dispiace che non l'abbia capito il Presidente di Commissione, noi oggi stiamo parlando di linee guida, non del dimensionamento che ha fatto l’Assessore Biondi prima che noi decidessimo i criteri, e posso dire, anche se me ne dispiaccio, che è stata virtuosa perché ha tenuto conto anche di un atto che ha citato il Consigliere Ciccioli, ma che qui dentro non c'è, checché ne dica il Consigliere Putzu. Questa è una cosa grave, secondo me, per noi Consiglieri, ha tenuto conto anche della modifica positiva che è stata fatta rispetto alla riduzione del dimensionamento nel Milleproroghe, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre dello scorso anno e che quindi non poteva essere in un atto che è passato nella seduta del 14 novembre all'approvazione della Commissione. Quindi, il Consigliere Putzu può cambiare discorso e buttare il carro in aria o, come si dice, la palla in tribuna parlando male del PD, che non siamo stati eletti, che i cittadini … Ma sono passati 3 anni ed i cittadini si renderanno conto che c'è gente che, come il Consigliere Putzu, non parla nel merito.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. A me spiace che Consigliere Putzu abbia fatto il suo intervento e poi come sua abitudine sia uscito dall'Aula perché gli avrei spiegato che il Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino non ha criticato la programmazione della rete scolastica, di cui oggi non parliamo, ma parliamo delle linee guida per la programmazione della rete scolastica e l’approviamo oggi quando la programmazione è stata già approvata dalla Giunta il 5 gennaio. Questo i colleghi di opposizione l'hanno ripetuto tutti, 100.000 volte, ma sembra che sia un dettaglio, mentre per me un dettaglio non è. Comunque il Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino non ha criticato questa programmazione perché è del PD e voi siete di destra. Mi dispiace che non ci sia il Consigliere, a scanso di equivoci vi leggo quello che ha dichiarato tre giorni fa il Presidente della Provincia sull’Assessore Biondi: “Dice che si sono attenuti alle indicazioni delle Province? Alla faccia. Avevamo chiesto nero su bianco il mantenimento per il Sanzio di Mercatino Conca e per l'Istituto comprensivo di Macerata Feltria (sono due aree interne della Provincia di Pesaro e Urbino) proprio per difendere i Comuni montani. Seguendo le stesse direttive della Regione sulle aree periferiche, quindi si erano allineati alle indicazioni della Regione. Erano le istanze dei due Comuni che abbiamo accolto nella nostra delibera trasmessa alla Regione. Risultato? Loro hanno fatto l'opposto. Per fortuna che si sono attenuti. Mi viene da dire: se non l'avessero fatto cosa sarebbe venuto fuori?”
Quindi, invito il Consigliere Putzu che tanto si riempie la bocca sulla tutela delle aree interne di venire nel pesarese, magari a Macerata Feltria, a raccontare queste cose. E se è fuori il Consigliere Rossi non è un caso, lui questa cosa non la vota di sicuro perché prova a tutelare le aree interne, cosa che voi non avete fatto, almeno nella nostra provincia.
Poi il resto basta con tutti gli interventi a fare provocazioni, spero che i colleghi non le accolgano, non le portino avanti perché qui dobbiamo essere un po’ più seri ed entrare nel merito delle questioni.
Il Movimento 5 Stelle anche a livello nazionale è contro il dimensionamento scolastico, qui addirittura siamo arrivati a votare le linee guida dopo la delibera di Giunta. Tra l'altro in I Commissione, dove è passato l'atto, io e il Consigliere Biancani avevamo detto: “Visto che va approvato entro il 31 dicembre, approviamolo oggi, tanto noi votiamo contro, mandiamolo avanti per serietà”, è stata la maggioranza, che evidentemente aveva un po' di mal di pancia, a dire no perché doveva fare degli approfondimenti, ed ecco che abbiamo svalicato l’anno e lo approviamo sinceramente con grande ritardo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Oggi ci viene chiesto come mai non siano arrivate proposte dall'opposizione, io vorrei ricordare che sono arrivate. Avevamo lanciato anche l'allarme in tempi in cui nessun Consigliere di maggioranza si preoccupava. Probabilmente chi siede qua, chi esce e va continuamente al bar, non ci ascolta, non studia, non legge ed ha anche la memoria corta.
Sono andata a cercare cosa avevamo fatto prima dell'estate e io stessa, insieme a tutto il gruppo PD, avevo proposto una mozione con la quale chiedevo alla Giunta regionale di intervenire nella Conferenza Stato-Regioni per chiedere di bloccare l’atto sul ridimensionamento scolastico, che inizialmente nelle Marche prevedeva 23 tagli, poi 19, infine sono stati 14. Comunque nella Provincia di Pesaro-Urbino sono rimasti dall'inizio alla fine 4 ed è questa forse la cosa più allarmante. In questo caso parlo per il mio territorio e mi chiedo come mai nessuno dei Consiglieri di maggioranza della Provincia di Pesaro Urbino abbia avuto il coraggio di aprire bocca.
Accorpare la dirigenza di Macerata Feltria e di Mercatino significa costringere non solo il Preside, ma anche i segretari e tutto il personale amministrativo a percorrere la famosa strada della Faggiola, è chiamata così, che divide i due istituti scolastici.
Quando parlate di entroterra, quando vi riempite la bocca con la tutela dell'entroterra, dovete percorrere quella strada, probabilmente questo taglio non l'avreste fatto, in compenso preferite un Preside, comodamente pagato da Roma, che arriva a dirigere l'istituto serale per adulti, così viene chiamato comunemente dagli studenti il CPA.
Quindi avete scelto, questo è quello che avviene, lo dico perché lo devono capire i cittadini, di continuare a pagare un dirigente scolastico che arriva da Roma e che va semplicemente a dire sì o no a Pesaro, all'istituto di studi serali per adulti. A Pesaro si può arrivare in autostrada, si può arrivare in treno, ma continuate a tagliare nell'entroterra, dove le strade sono difficoltose, dove gli studenti fanno un'ora di viaggio per andare a scuola e nessuno dei quattro Consiglieri dell'entroterra oggi ha il coraggio di aprire bocca. Mi chiedo come potete ancora riempirvi la bocca di tutela dell'entroterra.
Il dimensionamento scolastico, di cui parliamo da tempo, non inizia oggi, non inizia con le linee guida che non sono state approvate, ma inizia quando in questo Consiglio regionale il 14 marzo 2023 abbiamo presentato un atto chiedendo alla Giunta di intervenire nella Conferenza Stato-Regioni, non si è interessato nessuno e oggi addirittura dobbiamo approvare le linee guida quando tutto è già stato deciso.
Credo che la mancanza di rispetto nei confronti di studenti, famiglie, dirigenti, personale amministrativo dell'entroterra debba essere messa in evidenza, non solo dall'opposizione, ma con le scuse di chi rappresenta la maggioranza, a partire dal Consigliere Putzu5 che parla per partito preso, senza nemmeno sapere cosa abbiamo tagliato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente perché è stato affrontato il tema delle aree interne e sul dimensionamento è stato già detto, però io vorrei leggere quello che dicono le associazioni sindacali, credo che qualcuno l'avrà fatto, però lo voglio dire, Assessore Biondi.
Cgil, Cisl e Uil sono a denunciare e stigmatizzare la delibera della Giunta regionale sul dimensionamento scolastico dal momento che dalla stessa è evidente che la Regione non ha tenuto conto delle richieste poste ai tavoli di confronto dai sindacati. Il Governo nazionale - spiegano i sindacati - ha imposto con il dimensionamento scolastico un taglio che per le Marche consiste nel 2024 in 15 istituzioni scolastiche in meno e che entro 2 anni si tradurrà nell'accorpamento di ben 25 scuole. Perché cito i sindacati? Così il Consigliere Putzu, sono parole loro queste, non può dire che il cattivo è il PD, che è demagogico e strumentale, che fa delle critiche ingiuste, ma sono le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le quali dicono che “per effetto del decreto Milleproroghe la Regione avrebbe potuto deliberare quest'anno 14 accorpamenti, invece di 15, ma ciò non è avvenuto.
Il dimensionamento era già noto sin dall'estate ed invece che affrontarlo in maniera tempestiva e con un reale confronto con tutti i soggetti coinvolti (enti locali, istituzioni scolastiche, Ufficio scolastico regionale e parti sociali), la Regione ha trascinato la situazione emanando peraltro linee guida generiche e improntate a criteri meramente numerici. Dopo molta confusione e ritardi in un accavallarsi di ipotesi arriviamo allo stato attuale”. Quindi, che significa quando il Consigliere Putzu dice che le Province avrebbero …, ad esempio la mia Provincia di Fermo avrebbe di fatto dato questo parere favorevole. Certo, le Province, i Sindaci … Una cosa è certa, diciamo che il centro-destra al governo della Regione si sa rapportare con le istituzioni locali, con le Province, con i Sindaci e, ahimè, c'è molta accondiscendenza da parte di talune Province, da parte di molti Sindaci, talvolta anche di quelli dove noi siamo in amministrazione. Non si capisce perché, però questo avviene.
Per quanto riguarda le aree interne, e su questo vorrei tornare un attimo, ci dovrebbe dire il centro-destra quali iniziative questa Giunta a 3 anni e 3 mesi dal suo insediamento ha assunto, quale fatto, quale provvedimento significativo a vantaggio delle aree interne? Io non ne vedo neanche uno, Consigliere Carancini. Lei che sta molto nelle aree interne, più di me perché il maceratese è più interessato, non mi pare che li abbia visti, anzi, l’ho vista molto criticare queste omissioni, come d'altra parte ho fatto io, quindi che mi si indichi un provvedimento. Nessuno!
Ad esempio, per quanto riguarda la mia Provincia che fine ha fatto la cosiddetta area interna dell'Alto fermano, di cui noi avevamo chiesto l'istituzione e che si è fermata lì. A 3 anni dall'insediamento di questa Giunta non c'è stato alcun passo in avanti. Parliamo poi delle aree di crisi che riguardano le cosiddette aree interne, pensiamo al fabrianese, recentemente è stata sollecitata anche dal Consigliere Mastrovincenzo, io ero l'Assessore alle aree di crisi, quale provvedimento è stato adottato da questa Giunta per le aree di crisi, ripeto, deliberate da noi, per cui noi avevamo fatto gli accordi di programma con il governo nazionale? Non c'è stato un passo in avanti su questo.
E che dire della cosiddetta Zes, la zona economica speciale che doveva essere un provvedimento programmatico a vantaggio pure e soprattutto delle aree interne, che invece si è fermata sul Tronto, quindi al confine con l’Abruzzo? La cosiddetta Zes del Mezzogiorno ha escluso inopinatamente la Regione Marche con le sue aree di crisi, ben tre ce ne sono: la Piceno Val Vibrata, la Fermano Maceratese e poi quella del Bianco del Fabrianese, che cosa è stato fatto? Nulla! Non solo non c’è stato un passo in avanti, ma ci sono stati passi indietro, e questo è grave. Avviene nel silenzio delle Province, nell’accondiscendenza delle Province, nel silenzio dei Sindaci e nell’accondiscendenza. Ed io non vedo neanche nella mia Provincia un Sindaco che urli forte e chieda per quale motivo ci sia stata questa esclusione dalla Zes, perché non si sia fatto un passo in avanti nelle aree di crisi. Non c'è un grido sulla mancata istituzione dell’area interna dell'Alto Fermano. Non c'è! Qualche grido leggero di dolore sulla sanità quando pure le aree interne vengono sguarnite, quando questa Giunta … L’unica cosa che ha fatto questo Consiglio è quella legge, che era un danno e l’abbiamo dimostrato perché consentiva l'insediamento di persone che potevano prendere la residenza lì, però potevano andare a lavorare da un'altra parte. Roba che non si guarda quello che ha deliberato questa Assemblea. Oppure la legge urbanistica - lo vogliamo dire - che paralizza lo sviluppo delle aree interne.
Da ultimo, mi sto accingendo a presentare una mozione per parlare di attenzione alle aree interne, la sto predisponendo, penso di farla entro oggi, al massimo domani mattina, sul tema ad esempio della sicurezza. Pensate ciò che avviene, ad esempio, nella mia Provincia, che riguarda tutte le aree, tutte le Province.
Noi abbiamo approvato all’unanimità in questa Assemblea legislativa due risoluzioni sulla sicurezza, su mozioni nostre e anche della Lega, a firma del Consigliere Marinelli, con la condivisione e il suggerimento del Vicepresidente Saltamartini, che in questo caso tra l’altro ringrazio, per chiedere al governo nazionale l'aumento degli organici dei corpi di pubblica sicurezza (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) e prevedere un insediamento lungo la costa fermano maceratese (Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Lido di Fermo).
Risoluzioni, aumento dell'organico, presidio fisso di Polizia, progetto di sicurezza integrato con le tre Prefetture, ho fatto non so quanti atti. L’Assessore Saltamartini dice che ha sollecitato il Governo, il quale ad oggi non ha risposto. Sapete qual è stata l'unica risposta? C'è stato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica insediato dal Prefetto di Fermo e la proposta sapete qual è stata? Non di aumentare gli organici, non del presidio fisso di polizia, ma di organizzare i Carabinieri sul territorio provinciale. Il Comando della caserma di Montegiorgio viene portato a Porto Sant'Elpidio, a Montegiorgio resta solo la Tenenza, poi viene soppressa la caserma dei Carabinieri di Santa Vittoria. Questa è la risposta al deliberato di questa Assemblea sulle aree interne. Santa Vittoria sta nelle aree interne.
La risposta all'approvazione all’unanimità di due risoluzioni del Governo è stata questa, che il Prefetto toglie a Montegiorgio il Comando e lo porta a Fermo e toglie Santa Vittoria con l’accondiscendenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia. Nel Comitato dell'ordine della sicurezza pubblica sapete chi ci fa parte di diritto? Il Presidente della Provincia ed i Sindaci dei Comuni interessati a questa razionalizzazione. Sapete che cosa fa il Presidente della Provincia di Fermo o i Sindaci interessati? Fanno un documento, il Sindaco di Santa Vittoria, bravissimo tra l'altro, fa un documento di protesta. Ma perché il Presidente della Provincia, ad esempio, o i Sindaci, non chiede che si approvi un documento al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, coerentemente al deliberato di questo Consiglio regionale, due deliberati, da mettere ai voti, in cui si dica. “Non si tocchi il comando di Montegiorgio, non si tocchi Santa Vittoria, ma si integri Porto Sant'Elpidio, sì, a Porto Sant’Elpidio con un Comando, ma un altro comando”, anche se è vero, dicono loro, che non porta una acquisizione dell’organico, un altro comando lì, ma no che lo tolgono.
Questa è una critica all’accondiscendenza delle istituzioni locali, è chiaro, alle quali non dobbiamo dire queste cose perché il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è l'organismo preposto e non si può far deliberare quella divisione territoriale, ma il Comitato deve garantire l'uniformità. Quella è la sede, non è che chi fa parte del Comitato stila un documento al di fuori del Comitato. Non so in quale Repubblica avviene, non so in quale epoca storica, non so quale consapevolezza abbiano questi. Allora, capite che succede? Questa è la cosiddetta accondiscendenza delle Province, dei Sindaci, questa non è condivisione, è sudditanza e rispetto a questa sudditanza per quel che mi riguarda mi ribello e lo dico in quest'Aula.
Non è come dice il Consigliere Putzu, non è così. Così è anche sul dimensionamento scolastico ed infatti vi ho letto quello che dice chi suddito non è, Cgil, Cisl e Uil, che io condivido e al quale mi voglio riportare. Questa è la differenza che passa tra chi, diciamo, è schiavo del consenso e ha paura del dissenso.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Intervengo soltanto perché il Consigliere Cesetti ha parlato della zona economica speciale, che non è stata attivata anche nelle Marche.
Voglio ricordare al Consigliere Cesetti, l'ho già detto in quest'Aula, che noi, la sottoscritta, il gruppo regionale, ed il gruppo parlamentare nel 2021, al Governo Draghi, ci siamo attivati per la zona economica speciale perché le Marche, regione in transizione, aveva i dati economici, guarda caso, come le Regioni del sud.
Agli inizi del 2022 c'è stata l'estensione, da parte del Ministro Carfagna, della Zes anche alle Marche. 16 luglio 2022 accordo di partenariato, cosa è successo poi? Ci sono state le elezioni. Mentre prima la zona economica speciale veniva individuata in microzone, con l'avvento del nuovo Governo è stata istituita la Zes su tutta la regione, non sulle microzone, su chi aveva già attivato la Zes, noi non l'abbiamo attivata perché il 16 luglio, capite bene, c'è stato l'accordo di partenariato ed il 21-22 settembre le elezioni politiche. La Zes è stata estesa a tutte le Regioni del sud che l’avevano già attivata, noi non l'avevamo attivata perché l'accordo c'è stato il 16 luglio.
Che cosa abbiamo fatto? Sapevamo che la Zes era importante soprattutto ai confini con l'Abruzzo, dove le aziende andavano in quanto avevano più vantaggi economici (tassazione a metà, credito di imposta pari al 90% sugli investimenti effettuati, semplificazione burocratica). Consapevoli di questo il 16 luglio c'era stato l'accordo di partenariato, ma poi sono cambiate le condizioni, abbiamo delegato il Presidente Acquaroli a parlare con il Ministro Fitto per capire se c'erano le possibilità di estendere su tutte le Marche la zona economica speciale.
Ho voluto rimarcare ai Consiglieri di minoranza la motivazione per cui oggi le Marche non hanno la zona economica speciale.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Cerchiamo un attimo di fare chiarezza su questo argomento sul quale c'è stato un acceso dibattito.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che la proposta di atto amministrativo n. 57 di iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Modifica ed integrazione della deliberazione dell'Assemblea legislativa regionale 4 ottobre 2022 n. 39 concernente: ‘Linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa per il triennio 2023-2026’”, nasce da un'esigenza normativa, dall'esigenza di adeguare quello che era stato scritto qua dentro, con le modifiche che sono state determinate innanzitutto dal Pnrr, che ha imposto l'introduzione del comma 557 all'interno dell'articolo 1 della legge finanziaria del bilancio dello Stato del 2022, a valenza sul 2023. Questo ha praticamente reso necessario la modifica del decreto legislativo 98 del 2011, in maniera particolare l'articolo 19, commi 5 quater e 5 quinques, che ha modificato tutto quello che una volta …, non so se ricordate, ma per avere l'autonomia scolastica parlavamo di alcuni numeri 300, 500 e 400, 600.
In realtà non esiste più tutto l'aspetto del normo dimensionato, sottodimensionato, eccetera, quindi abbiamo dovuto necessariamente con questo atto …, infatti se voi lo andate a vedere è una modifica dovuta per adeguare un atto che aveva una vigenza nel nostro ordinamento, perché 2023-2026, con la normativa nazionale.
Tutto questo non ha comunque impedito di fare una delibera di Giunta perché di fatto da un punto di vista normativo, amministrativo, all'interno della parte motivazionale della delibera di Giunta sul dimensionamento scolastico queste normative sono state richiamate.
Spero di essere stata chiara per quello che riguarda l'aspetto normativo.
E’ una modifica che si è resa necessaria per modificare e adeguare ovviamente la programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa alle norme nazionali, altrimenti non sarebbe stata perfettamente coerente.
Entrando più nel dettaglio del dimensionamento scolastico, sebbene non sia argomento di questa discussione perché la delibera di Giunta che è stata fatta il 5 gennaio non c'entra nulla, mi permetto di fare alcune precisazioni perché credo che siano comunque doverose.
Innanzitutto c'è stata un'attività di concertazione costante e continua con i soggetti interessati, in primis con le Province e anche con le parti sindacali, quindi non accetto assolutamente il fatto che la Regione Marche, quindi questa Giunta regionale, abbia deciso di libero arbitrio. Questo lo contesto in maniera ferma.
C'è stato un lavoro, ripeto, di concertazione e di scambio continuo, ho cercato insieme al Presidente ed insieme a tutti i miei colleghi di ascoltare le esigenze e le richieste che sono arrivate dal territorio, salvaguardando ovviamente tutte quelle che erano le necessità da tutelare. Sicuramente il decreto Milleproroghe ci ha aiutato in questo perché abbiamo fatto 15 accorpamenti rispetto ai 19 che erano previsti, ma che comunque dobbiamo recuperare nel prossimo anno scolastico, quindi, secondo il contingente che c'è stato assegnato, nel prossimo anno 2024-2025 saranno 6 i dimensionamenti scolastici che andremo a fare.
Tutto questo comunque non preclude assolutamente l'attività per quello che riguarda l'erogazione dei servizi scolastici perché i plessi, di cui effettivamente l'utenza si avvale per il servizio scolastico, vengono garantiti. Non risulta nessuna chiusura di nessun plesso, quindi il servizio dell'istruzione viene garantito a tutti i livelli. Pertanto, siccome l'argomento principale era la modifica delle linee guida, credo di aver risposto nel merito. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. Passiamo alla replica del relatore di minoranza il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Come ha detto la Consigliera Casini c'è stato un dibattito drogato, nel senso che rispetto all'atto che stavamo per votare, ovviamente essendo arrivato dopo rispetto all'approvazione di questo atto amministrativo, è normale che fosse così.
Mi chiedo, e lo chiedo al Presidente Latini ed a tutti i Consiglieri, se è possibile - è fatto, quindi lo ritengo possibile - che si vada avanti, al di là dell'approvazione in Aula del Consiglio regionale, e che la Giunta recepisca in maniera serena le indicazioni, le normative statali, senza che il Consiglio regionale le abbia in qualche modo ratificate. Mi viene da dire. “A me questi 5.000 al mese cosa me li danno a fare?” A questo punto stiamo tutti a casa. Ma è normale - e non succede niente - che io vengo qui e la Giunta in maniera autonoma recepisce quello che prevede lo Stato? Fino a prova contraria l'aggiornamento della normativa spetta all'Aula, non alla Giunta.
L'aggiornamento della normativa poteva essere fatto senza problemi. Io e la Consigliera Ruggeri avevamo detto il primo giorno, dato che sapevamo che era urgente, di approvarlo subito nella prima seduta, si è voluto tenere l'atto lì, oggi veniamo in Consiglio e non capiamo perché ci siamo venuti, anche perché non aveva neanche la spesa, non c'era neppure un problema legato alla seduta di bilancio, probabilmente c'era un problema di maggioranza.
Ricordo poi al Consigliere Putzu, in maniera serena, che il Pnrr non è stato approvato dal PD, è stato approvato dal Governo Draghi, nel quale, a parte il Consigliere Putzu, c'eravamo tutti. In più, non è che si può fare un comunicato stampa al giorno dicendo facciamo una nuova scuola, facciamo una nuova strada, facciamo un nuovo ospedale, facciamo qui, facciamo là grazie ai fondi del Pnrr e poi al primo atto che arriva legato al Pnrr dire: “Ah, ma noi eravamo contro”.
Allora, facciamo così, da domani mattina i comunicati stampa li faccio tutti io e dirò che la nuova strada coi fondi del Pnrr è grazie al Consigliere Biancani, poi mi prendo anche la responsabilità di questo, ma non mi posso prendere la responsabilità di questo e non la bontà dei soldi messi per migliorare le scuole, la sanità e altro, delle due l'una, mettetevi d'accordo.
Mi auguro, Assessore, che la Provincia di Pesaro Urbino, ma soprattutto i miei colleghi della provincia, ovviamente di maggioranza, il prossimo anno siano meno distratti. Fortuna che ci sono io perché i colleghi vostri, di maggioranza, hanno chiamato, ma non hanno fatto modificare la proposta che ha fatto la loro Provincia, hanno mantenuto le proposte che le altre Province hanno fatto, anzi hanno applicato senza battere ciglio il Milleproroghe. Nella nostra Provincia non solo non si è applicato il Milleproroghe, cioè la riduzione delle … perché vi siete distratti, non posso sempre usare parole eccessive, e la Giunta ha modificato la proposta della vostra Provincia e ha tagliato un'autonomia dell'entroterra, che voi, come dite, difendete sempre, a differenza di un'altra autonomia per la quale si era già condiviso che si poteva togliere.
Ritengo che nel 2025 la Provincia di Pesaro abbia già dato, ovviamente sarò qui a ricordarlo con la Consigliera Vitri e la Consigliera Ruggeri, ma ci saranno anche i miei Consiglieri, sicuramente difficilmente voi vi ricorderete, però io il prossimo anno mi ricorderò e dirò come mai si taglia ancora la Provincia di Pesaro Urbino che quest'anno ha già subito un taglio?
Ci sono Province che non hanno mai fatto un percorso di razionalizzazione, mentre la Provincia di Pesaro l'ha fatto negli anni, ma ha avuto lo stesso un taglio ripartito a livello regionale, mentre doveva averne meno? Come mai nessuno protesta? Ovvio che noi protestiamo, ma a volte abbiamo bisogno anche di voi.
Dopodiché noi riteniamo di essere contrari perché questa proposta non rispetta le proporzioni, non rispetta le proposte delle Province. Il mondo del sindacato, come ha detto il Consigliere Cesetti, il mondo della scuola ed anche le Province hanno tutti protestato, che adesso questo sia un atto che ha visto la condivisione …, questo è tutto tranne che è un atto che ha visto la condivisione.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Qui bisogna guardare le date perché la Giunta regionale in questo caso è stata virtuosa, ha approvato l'atto amministrativo in data 3 ottobre 2023, ben 3 mesi fa, 2 mesi e 20 giorni fa. Cosa è successo poi? Che questo atto amministrativo, quindi le linee guida per il programma della rete scolastica, è stato calato a terra nelle singole Province dai singoli istituti, è stato valutato, ponderato. Questo era un atto pubblico, quindi è cominciato un dibattito, dove? Nella direzione scolastica regionale, nelle Province, nei Comuni, ognuno ha detto che c'era quest'atto approvato il 23 dalla Giunta che dava origine ad una serie di conseguenze.
E’ normale questo, quando si danno dei criteri ognuno guarda a casa sua cosa succede, normalissimo, non c'è niente di patologico, per cui è cominciata una fase interlocutoria per capire come potevano andare a finire le cose, anche tutto un sistema - uso un termine che però rende l'idea - di negoziazione tra Comuni della stessa zona. Faccio un esempio che mi ha riguardato, Cupramontana e Serra San Quirico, sono due Comuni vicini della provincia di Ancona, Serra San Quirico ha meno abitanti di Cupramontana, che ne ha di più, la scelta alla fine è ricaduta sul Comune gestito dal centro-sinistra- quindi dal PD, che è stato privilegiato rispetto al Comune di Serra San Quirico gestito dal centro-destra per una serie di riscontri oggettivi. Oggettivamente là c'era il plesso più importante, l’altro plesso era più piccolo, eccetera. Quando si va a ridimensionare c'è sempre un aggiustamento, c'è sempre qualcuno che perde qualcosa e qualcuno che mantiene le prerogative. Deve essere fatto nella maniera più saggia possibile e siamo arrivati a gennaio, quando la Giunta ha proceduto sulla base di un atto che era già stato indicato, sulla base di una serie di atti della Provincia di Ancona, dell'Ufficio scolastico regionale e via di seguito.
Noi andiamo ad approvare questo atto ed in un certo senso, giustamente, gli uffici e l'Assessore Biondi hanno tenuto in considerazione le normative sopraggiunte perché le normative pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre si conoscevano nelle linee guida, la bozza si conosceva, quella che è andata al Consiglio dei Ministri e via di seguito. L’atto è del 5 gennaio e francamente le strutture scolastiche incalzavano su questa decisione.
Io credo che in fondo si sia considerato il fatto che abbiamo fatto 4 accorpamenti in meno, perché la legge ce lo consente, ma sono preoccupato - e su questo esprimo preoccupazione - perché l'anno prossimo probabilmente ci troveremo non più davanti a 4 accorpamenti, ma, in seguito alla riduzione del numero degli studenti, saranno 6 o forse 10, dipenderà anche dai trasferimenti delle persone. Ormai ragioniamo su piccoli numeri e c'è la necessità di accorpare perché non abbiamo le risorse necessarie per la pubblica istruzione per tenere troppe strutture amministrative, dobbiamo concentrarle sulla formazione. E su questo sono perfettamente convinto che le strutture amministrative devono essere leggere, invece la formazione e il numero degli insegnanti devono esseri adeguati, assolutamente adeguati. Dobbiamo cercare di fare delle autoriduzioni in maniera lungimirante e intelligente guardando anche all'andamento demografico.
Concludo, purtroppo l'andamento demografico è …, il Consigliere Carancini dice non è quello che bisogna guardare, invece sì perché se non ci sono le nascite chiudono le classi. Sapete che alcune classi stanno chiudendo perché mancano gli alunni per completarle.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Se ci fosse, come sempre, un po' di onestà intellettuale questo atto, che giunge oggi in Consiglio, sarebbe stato accompagnato dalle scuse del Presidente della Commissione, che ha messo in difficoltà la Giunta, l'Assessore e in imbarazzo tutti noi. Come si fa a non capirlo? Lo dico per quei quattro che ci seguono con lo streaming, non è che qui ancora una volta il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle stanno a sottolineare in maniera strumentale un atto perché sono rancorosi e perché voi siete più bravi. No, avete sbagliato, ce la fate a dirlo così oppure dobbiamo fare sempre la farsa, come dice il Consigliere Putzu, del gioco delle parti.
Questo atto l'avete deliberato in Giunta il 3 ottobre, il 10 doveva venire in Aula, poi potevate attivare tutti i percorsi che servivano per costruire l'atto successivo, del quale non condivido niente, ma almeno sul piano formale era a posto. Siete in grado di dire così oppure dobbiamo alzare la mano solo per appartenenza? Ma come vi viene in mente? E’ una cosa imbarazzante, è imbarazzante per l'Assessore che ha fatto tutta una trattativa recependo al limite della legge, recependo la legge nazionale senza il passaggio in Consiglio. Che mandato aveva, Assessore? Non lo poteva fare, Consigliere Ciccioli, non si può fare, sennò qui non è un problema di quello che ci danno, ci devono dare i calci e mandarci via perché non contiamo nulla, perché quella trattativa si doveva fare in Conferenza delle Regioni per modificare quella norma, non la si fa qui, qui dovevamo capire come sarebbe ricaduta nel nostro territorio, ovviamente con un percorso rispetto al quale non voglio nemmeno entrare.
Ripeto, non sono d'accordo su niente, sul percorso che è stato fatto, sul ridimensionamento, perché alla fine, Assessore, diventa ridimensionamento anche dell'offerta formativa, non ce lo dimentichiamo, perché partiamo dai plessi e poi arriviamo a quello. Se lo vogliamo controvertere dobbiamo fare un’altra cosa, ci vuole un governo che non stia dentro i percorsi che sono stati fatti in precedenza rispetto ai quali la filiera funzionava al contrario. Io mi sono incatenato da Presidente dell’Anci quando i provvedimenti li assumevano i Governi di centro-sinistra, guardate un po', perché la filiera non vuol dire che se si assumono decisioni che non ci convincono dobbiamo dire sempre: “Signor sì”. Non funziona così. Il Consigliere Putzu ha portato l'esempio peggiore in assoluto, quando il governo di centro-sinistra ha impugnato l'atto e ha sbagliato, ma non è per la filiera, ma perché avevamo ragione quando abbiamo chiuso le scuole, quando le abbiamo chiuse per il Covid. Avevamo ragione noi, aveva ragione il Governo Ceriscioli e se l'è fatta impugnare perché non si è messo prono di fronte alla decisione del Governo. È così che si governa un territorio, non lo si fa dicendo: siccome c'è la filiera la Presidente del Consiglio Meloni dice quello noi dobbiamo dire ed il Sindaco del territorio fa la stessa identica cosa. Non funziona così, ma in questo caso specifico si entrava in Aula, il Presidente della Commissione prendeva la parola e chiedeva scusa per aver commesso un grande errore, “Vi abbiamo messo in difficoltà, vi chiediamo di votarlo, ognuno con la decisione che ritiene più opportuna, ma abbiamo sbagliato”. In quest'Aula, Presidente Latini, abbiamo portato atti iscritti con urgenza dalla sera alla mattina, potevate votarlo in Giunta il 3 di ottobre e lo stesso giorno portarlo in Aula.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativa n. 57. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 337
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“In difesa della donna vittima di violenza”
Mozione n. 395
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Introduzione di una disciplina nazionale che preveda l’educazione all’emotività, all’affettività e alla sessualità all’interno della programmazione didattica nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo e secondo grado”
Mozione n. 406
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Casini, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Ruggeri, Lupini, Rossi
“Iniziative per la prevenzione e contrasto della violenza contro le donne”
Mozione n. 409
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Introduzione di un fondo nazionale e regionale per il patrocinio di spese legali e di giudizio per le vittime di violenza endofamiliare”
Mozione n. 420
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Sostegno alle attività dedicate ai minori vittime di violenza assistita”
Mozione n. 421
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Violenza di genere: occorre un cambiamento culturale”
Mozione n. 423
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Provvedimenti volti a contrastare i fenomeni di femminicidio e ad intensificare le azioni di prevenzione e di coordinamento rispetto alla violenza di genere”
Mozione n. 424
ad iniziativa dei Consiglieri Acciarri, Menghi, Elezi, Latini, Lupini, Marcozzi, Pasqui “Educazione alle relazioni, recepimento delle linee guida del Governo sulle iniziative rivolte al mondo della scuola per la prevenzione ed il contrasto alla violenza”
Interrogazione n. 1035
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini
“Attuazione della risoluzione 74/23 ‘Sostegno alla petizione di Unicef per l'insegnamento a scuola della parità di genere’”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 337 del Consigliere Santarelli, la mozione n. 395 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, la mozione n. 406 dei Consiglieri Bora, Casini, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Ruggeri, Lupini, Rossi, la mozione n. 409 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini, la mozione n. 420 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, la mozione n. 421 della Consigliera Ruggeri, la mozione n. 423 del Consigliere Latini, la mozione n. 424 dei Consiglieri Acciarri, Menghi, Elezi, Latini, Lupini, Marcozzi, Pasqui e l’interrogazione n. 1035 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini, abbinate.
Il punto è ancora in fase di elaborazione perché le varie mozioni che dovevano trovare, secondo l'intendimento della Conferenza dei capigruppo, un punto di sintesi, una risoluzione comune, non raggiungono in questo momento tale risultato, come giustamente ha fatto notare la Consigliera Bora, quindi, il mio intendimento è quello di rinviarlo al prossimo Consiglio per raggiungere una risoluzione o mettere in votazione ciascuna mozione dopo l’esposizione della propria posizione in relazione alla mozione presentata.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Solo per amore di verità, non chiedo di rinviare il punto, ma visto che il Consiglio termina alle 14,30 non c'è tempo sufficiente per discuterlo. Anzi, approfitto per chiedere formalmente alla Consigliera Acciarri e a chi altro della maggioranza lo desideri di fermarci per condividere il testo della risoluzione, così il prossimo Consiglio sapremo se le discussioni andranno fatte separatamente, mozione per mozione, oppure se sarà unica con l'intento, spero davvero, di trovare un accordo condiviso su questo e mandare un bel segnale anche all'esterno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Sono d’accordo, poi verificheremo la possibilità di fare una risoluzione unica.
Mozione n. 376
ad iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini
“Miglioramento delle condizioni lavorative degli educatori professionali nelle Marche”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 376 dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini. E’ stato discusso questa mattina il tema della delega competente.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non lo so, chiedo ai Consiglieri di maggioranza che intenzioni hanno perché c'era un problema di competenza da parte degli Assessori in quanto ufficialmente è stata affidata all'Assessore Saltamartini, ma in Aula è stato fatto una volta il nome dell'Assessore Biondi e la volta scorsa quello dell’Assessore Aguzzi, e sappiamo che per motivi seri non è qui con noi già da qualche seduta, per cui era stata rinviata.
Quindi vorrei una volta per tutte sapere di chi è la competenza, primo, e secondo qual è l'intenzione della maggioranza. Se c'è l'intenzione di ragionarci per l'approvazione, io sono anche disposta, e penso anche i colleghi che l'hanno sottoscritta, a dare ulteriore tempo, se invece c'è una posizione politica differente sarebbe ora di fare chiarezza perché sono già diversi mesi che è sempre qui all'ordine del giorno, ma non riusciamo a votarla mai. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. La mozione questa mattina è stata assegnata a me, io ho fatto un approfondimento istruttorio molto veloce, si tratta naturalmente di approvare una mozione sul trattamento, sulla funzione di un'attività che naturalmente non sono stato in grado di approfondire se è legata al contratto collettivo di lavoro, però posso chiedere una settimana e fra una settimana, non due settimane, non un mese, non un anno, una settimana, per vedere come possiamo fare.
Probabilmente da quello che ho capito, dall’approfondimento che ho fatto, bisognerebbe convocare una Conferenza, perché queste attività sono gestite dai Comuni e dalle Aziende sanitarie territoriali, quindi con l’Anci, uno strumento di coordinamento a cui possiamo dire che l'indirizzo del Consiglio regionale è quello, quindi una settimana se è d'accordo la proponente. Questa è la posizione della Giunta.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Come seconda firmataria di questa proposta vorrei chiedere anch'io all'Assessore di approfittare di questa settimana di proroga per valutarla attentamente perché è vero che attualmente non c'è un organo che riunisca gli enti interessati, ma è anche vero che nel corso di questi ultimi mesi si è formato un comitato di educatori che lavorano per diverse cooperative nelle Marche, che hanno già incontrato soprattutto Assessori all'istruzione ed ai servizi sociali di tanti Comuni, dei diversi Comuni in cui lavorano. Chiedono semplicemente che i loro contratti nei prossimi bandi siano adeguati alla norma, non chiedono altro.
Apprezzo la sua attenzione, Assessore, su questo caso e mi auguro che questa settimana sia utile per poter dare un indirizzo preciso a tutti coloro che lavorano in questo campo, sia dalla parte di chi offre servizi che di chi li dovrà prestare. Grazie.
PRESIDENTE. Anche questo punto lo rinviamo alla prossima seduta.
Mozione n. 243
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani. Richiesta di strumenti e incentivi per garantire l’assistenza sui territori”
Mozione n. 327
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo
“Incentivi per il personale del servizio sanitario, per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nei Comuni delle Unioni Montane marchigiane”
Mozione n. 381
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Assegnazione Medici di medicina generale per i cittadini del Comune di Sassocorvaro-Auditore”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 243 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini, la mozione n. 327 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo e la mozione n. 381 del Consigliere Latini, abbinate.
Considero necessario finire qua l'attività del Consiglio di oggi anche perché questo tema, mi sembra, non sia stato oggetto di discussione nella Conferenza dei capigruppo e l'Assessore deve essere edotto prima.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Avevo quest'altra mozione che mi è stata data poco fa, la mozione n. 387 “Tutela dei lavoratori alle alte temperature”, è saltata? Non c’è più? Va bene, arriva dopo. Sì, sarebbe opportuno che le mozioni sui medici di famiglia siano rinviate.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:15
La seduta inizia alle ore 10:45
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 140 del 16 gennaio 2024. Do per letto i processi verbali delle sedute n. 138 e n. 139 rispettivamente del 21 e 22 dicembre 2023, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Interrogazione n. 1049 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri
“Suicidio nel carcere di Ancona e problematiche delle strutture carcerarie”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1049 – a risposta immediata – dei Consiglieri Mastrovincenzo, Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il tema dei suicidi nei penitenziari è al centro dell'agenda politica istituzionale del nostro Paese da qualche anno. Il fenomeno si verifica in conseguenza dell'aumento delle persone ristrette negli istituti penitenziari dovuto all’aumento delle persone e alla carenza di disponibilità di posti.
La Regione Marche affronta questo problema con le strutture sanitarie, attraverso l'applicazione di una delibera del 2019, che prevede, tra l'altro, l'individuazione all'interno di ogni struttura penitenziaria di strutture sanitarie che possono espletare sin dall’ingresso del detenuto una prima visita di valutazione del rischio.
Peraltro sono state avviate tutta una serie di interlocuzioni, di incontri, per garantire l'appropriatezza del servizio sanitario all'interno degli istituti penitenziari perché, come sappiamo, storicamente le prigioni rappresentano un po' il metro di individuazione della civiltà di un paese.
Ciò premesso, è evidente che il tema del trattamento penitenziario riguarda l'amministrazione statale, la materia non è di competenza della Regione, peraltro accanto all'aumento degli atti suicidari da parte dei detenuti si riscontra parallelamente, questo non emerge, anche un incremento di suicidi da parte del personale della polizia penitenziaria, a cui deve essere indirizzata tutta la nostra solidarietà, stima, sostegno e appoggio, per il difficilissimo ruolo che la polizia penitenziaria svolge all'interno degli istituti di pena.
Cionondimeno il tema è piuttosto complesso perché riguarda naturalmente il trattamento di persone che hanno commesso gravi reati, tenendo conto che nel nostro Paese non vi è l'esecuzione di pene sotto a una soglia abbastanza alta.
Peraltro, rispondendo anche ad una interrogazione successiva, si mette in rilievo come negli ultimi anni siano state introdotte nel nostro ordinamento delle misure sostitutive all'esecuzione carceraria e probabilmente l'idea sarà, spero che sia accolta anche dal Governo, quella di avviare un’ampia depenalizzazione del sistema penale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Assessore. Di fatto non mi ha risposto.
Voglio innanzitutto esprimere vicinanza e solidarietà alla mamma e alla famiglia di XY, suicida in carcere a soli 23 anni. L'ennesimo che avviene nelle carceri della nostra regione. Nel 2023 solo a Monteacuto ci furono 14 tentativi di suicidio e 167 episodi di autolesionismo. C'è un costante aumento di detenuti affetti da patologie particolari e di contro una costante mancanza di professionalità che seguono questi aspetti.
Il 10% dei detenuti ha problemi psichiatrici, esistono evidenti problemi sul piano sanitario e la Regione, Assessore, ha competenze specifiche su questo e deve fare molto di più in termini di investimenti.
XY era un ragazzo fragile con disagi psichici, persone come lui in carcere non dovrebbero proprio stare, al massimo in strutture dedicate, ma anche da questo punto di vista nelle Marche esiste solo una struttura adibita all'accoglienza di autori di reati affetti da disturbi mentali con 20 posti ed è sempre piena.
Nelle nostre carceri c'è il problema del sovraffollamento, a Montacuto nel 2016 i detenuti erano 133, oggi sono 300, così come è evidente la carenza di agenti di polizia penitenziaria, di educatori e psicologi.
E’ altrettanto evidente che c'è una grave carenza di attività formative, lavorative, culturali e ricreative, che potrebbero essere invece promosse e finanziate anche attraverso risorse regionali.
E’ indispensabile, infine, che venga istituito dal Governo un Provveditorato di amministrazione penitenziaria, che si occupi in modo esclusivo del territorio regionale.
La Giunta deve farsi carico urgentemente di queste problematiche, innanzitutto stanziando specifiche risorse e poi sollecitando il governo ad attivare interventi concreti per migliorare la situazione nel nostro sistema carcerario. Grazie.
Interrogazione n. 1050 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo
“Urgente ripristino delle visite psichiatriche periodiche per gli ospiti degli appartamenti protetti a Pesaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1050 – a risposta immediata – dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Le disposizioni vigenti in materia di assistenza psichiatrica in questi appartamenti prevedono un'assistenza infermieristica per 3,5 ore settimanali e l'Azienda sanitaria di Pesaro e Urbino finora ha garantito ben 7 ore.
Si deve tener conto che questo servizio è stato potenziato e in sostituzione di una figura, di uno psichiatra che recentemente è stato collocato in quiescenza, l'Azienda sanitaria di Pesaro e Urbino ne ha introdotti tre, uno appartenente all'Unità operativa complessa di Pesaro e Fano da dedicare a tali specifiche attività, uno psichiatra dedicato alla comunità protetta maschile, uno dedicato alla comunità protetta femminile e uno psichiatra dedicato al servizio sanitario residenziale e riabilitativo.
Ora c'è da tener conto che, come abbiamo più volte detto, la specializzazione della psichiatria risente di una grande carenza nella nostra regione, anche a livello nazionale, di conseguenza si può immaginare che questi trattamenti, riguardando persone molto fragili, possano essere inseriti all'interno di un piano più vasto dell'assistenza alle persone che hanno bisogno di questo tipo di trattamenti, quindi non è escluso che nei prossimi provvedimenti riorganizzativi dell’Azienda sanitaria di Pesaro possano essere inseriti questi appartamenti, modificando la delibera che prevedeva un'assistenza molto più limitata rispetto alle esigenze effettive. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Assessore. Sinceramente dalla sua risposta sono piuttosto perplessa perché non capisco quali siano le reali intenzioni di questa Giunta. Innanzitutto mi premette che il servizio sarebbe stato potenziato con tre medici al posto di uno, cosa che non corrisponde alla realtà perché lo psichiatra che ha abbandonato il servizio a Pesaro sta lavorando in Emilia-Romagna, ha preferito l'Emilia-Romagna rispetto a Pesaro, e purtroppo al suo posto non c'è un medico che sta seguendo le stesse prestazioni. In particolare con questa interrogazione urgente faccio riferimento agli ospiti delle case protette, sono 19 persone a Pesaro su 20 posti letto in totale e si pretende che queste persone in stato di fragilità mentale riconoscano il bisogno di assistenza medica, praticamente lo psichiatra va a visitarli solo in caso di chiamata o di bisogno. Mi sembra un po' paradossale pretendere da una persona che si trova in uno stato di fragilità mentale riconoscere il proprio bisogno. C'era un medico fino a un anno fa che si occupava periodicamente delle visite, una volta a settimana, ed il suo servizio era indispensabile per garantire la sicurezza ai pazienti ed anche alle loro famiglie, che così potevano essere più tranquille rispetto alle condizioni di salute dei propri familiari.
Il servizio infermieristico è tutt'altra cosa, anzi, mi viene riferito che spesso gli infermieri vanno in queste abitazioni, in questi appartamenti protetti a Pesaro, ma si limitano a fornire medicinali richiesti. Se si tratta di fare qualcosa in più, tipo la sostituzione di un catetere, non se ne occupano loro, ma deve addirittura intervenire il medico di base.
Spero che il servizio venga davvero potenziato, così come in tutto il Dipartimento di salute mentale.
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1051 del Consigliere Santarelli è rinviata per assenza giustificata dell'Assessore Aguzzi. Tutti gli relativi all'Assessore Aguzzi saranno rinviati al prossimo Consiglio regionale.
Interrogazione n. 1052 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Centro regionale per la mediazione dei conflitti”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1052 – a risposta immediata – dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nella nostra Regione da molti anni è stato istituito un Centro per la mediazione dei conflitti che tende a mitigare il conflitto successivo alla commissione di reati o di illeciti tra le vittime e gli autori di questi reati.
Questo servizio è garantito a livello organizzativo da un dirigente con posizione organizzativa e cinque esperti che lavorano all'interno di questa struttura. La Regione Marche nel bilancio approvato a fine anno ha stanziato 65.000 euro per la remunerazione di questi cinque specialisti.
Si consideri che i casi trattati lo scorso anno sono stati 30, quindi un caso ogni due settimane, per cui le misure appaiono congrue in base al volume di lavoro che si è prospettato finora.
Si tenga conto a riguardo che, come nella prima interrogazione, questa è una materia che riguarda la giustizia, una materia non della Regione, ma del Ministero della salute. A questo riguardo la recente riforma contenuta nel decreto legislativo 150 del 2022 stabilisce che i Centri di mediazione siano allocati all'interno delle autonomie locali, questo naturalmente per smaltire l'arretrato della conflittualità pendente di fronte alla giurisdizione ordinaria del nostro Paese.
A questo riguardo c'è solo da aggiungere che allorquando le direttive ministeriali perverranno, saranno esecutive, perché si prevedono ulteriori atti applicativi rispetto alla legge delega 150 del 2022, si potrà valutare se l'ufficio dovrà essere integrato, dovrà essere coordinato con gli altri uffici statali che saranno istituiti al riguardo e potremo verificare in che forma, in che termini, con quali modalità la Regione Marche potrà cooperare a garantire una migliore offerta di questo servizio di mediazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Posso dirmi solo parzialmente soddisfatta dalla sua replica. Mi trovo costretta a ricordarle che in realtà nel bilancio precedente, quindi nel bilancio triennale 2023/2025, avevate finanziato la legge 28 solo per l'annualità 2023, una scelta evidentemente più che sprovveduta, che per l'ennesima volta ha dimostrato la vostra incapacità di programmare, che è la causa dell'attuale stallo dell'attività del Centro regionale di mediazione penale, vista la completa mancanza di risorse per l'annualità 2024.
Fortunatamente con il bilancio 2024/2025 approvato qualche settimana fa avete corretto l'errore e previsto una copertura finanziaria di circa 70.000 euro per ogni annualità del triennio, un'ispirazione questa che garantirà di certo la continuità dei servizi previsti dalla legge 28, quindi si spera anche del Centro regionale di mediazione perché non è automatico chiaramente questo.
Un'ispirazione che probabilmente sarebbe mancata se non fossimo intervenuti mettendovi alle strette con la nostra precedente interrogazione di novembre scorso, ma di questo ne prendiamo atto positivamente, ma nonostante questo, nonostante abbiate messo a bilancio 70.000 euro circa, i contratti dei mediatori sono scaduti il 31 dicembre e fino a qualche giorno fa ci risultano non essere stati ancora rinnovati.
Ad essere sinceri ci saremmo anche aspettati una proposta di potenziamento del personale regionale addetto al centro, prevedendo almeno due unità aggiuntive, magari part-time.
Concludo anticipando che, vista la sua risposta comunque positiva, continueremo a monitorare l'evoluzione della situazione.
Interrogazione n. 1053 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Ultimazione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile di proprietà regionale sito in Ancona via Cialdini n. 3, destinato a sede unitaria per associazioni e istituti di storia della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1052 – a risposta immediata – dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. I Consiglieri interroganti chiedono quando saranno terminati i lavori per la ristrutturazione dell'immobile in via Caldini 3 ad Ancona, destinato a sede unitaria per associazioni e istituti di storia della regione Marche.
Con riferimento all'intervento di ristrutturazione dell'immobile, limitatamente alle unità di proprietà regionale, la Regione Marche, in forza di specifica convenzione, ha affidato ad Erap (presidio di Ancona) la progettazione, il coordinamento della sicurezza e l'effettuazione della procedura di gara per i lavori.
Già nella risposta alla precedente interrogazione si era dato conto che durante l'esecuzione dei lavori era emersa la necessità di apportare interventi non previsti in fase progettuale, finalizzati alla messa in sicurezza del fabbricato e la cui indifferibilità ha comportato estensioni dei termini di lavorazione e modifiche contrattuali.
A titolo esemplificativo sono stati previsti: l'ottimizzazione degli impianti, la sostituzione del massetto tradizionale con un massetto più leggero per diminuire il carico permanente sulle strutture, i ripristini strutturali di travi e pilastri risultati ammalorati e di solai oggetto di sfondellamento, il risanamento degli architravi esterni di finestre e porte finestre, l’individuazione di soluzioni maggiormente conformi per rampe e ascensori al fine di garantire l'accesso e il deflusso in caso di emergenze.
Alla luce di quanto sopra i lavori di messa in sicurezza strutturale previsti dal nuovo contratto e dal relativo cronoprogramma termineranno a marzo 2024, successivamente l'ufficio competente provvederà a programmare i lavori di finitura. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Buongiorno, Presidente. Buongiorno a tutti. Assessore, una dichiarazione sulla fiducia: sono soddisfatto, i lavori finiranno nel marzo 2024, quindi siamo in dirittura d'arrivo. Dovevano concludersi il 16 dicembre 2021, ci fu una interrogazione del sottoscritto, del nostro gruppo, il 24 marzo 2023, che andò in Aula Il 16 maggio, per la quale ci elencò una serie di difficoltà, quindi l’Istituto di storia in questa regione è in difficoltà su tutti i fronti.
Sono soddisfatto ed attendo questa volta con fiducia, ha messo a disposizione una data, tra due mesi, speriamo che dopo questo iter impossibile, le difficoltà, che posso immaginare all'interno di un cantiere (le conosco bene), da qui alla conclusione dei lavori non intervengano, quindi attendiamo fiduciosi questa volta il trascorrere dei due mesi. Grazie.
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1054 non può essere discussa perché manca la risposta di Anas.
Interrogazione n. 1021
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Rinnovo contratti 9/11 coadiutori amministrativi AST Fermo”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1021 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione viene chiesta la condizione di 9 operatori coadiutori amministrativi che erano in servizio presso l'Azienda sanitaria territoriale di Fermo di categoria B. Sono operatori che sono stati sostituiti nell'attività di front office presso l'Azienda con dipendenti del profilo C, profilo e mansione attribuiti agli operatori del front office, che hanno superato un concorso e che sono stati assunti attingendo da una graduatoria presente e valida per l'Azienda sanitaria territoriale di Fermo.
Al riguardo si deve aggiungere che le due norme, che prevedono la possibilità di stabilizzazione, cioè di trasformare il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato in presenza di requisiti di prestazioni per un determinato periodo di tempo, sono la legge Madia e la legge relativa al Covid, non prevedono la stabilizzazione di figure professionali che non siano state assunte mediante il concorso, quindi l'Azienda correttamente ha assunto il personale che aveva vinto un concorso, il cui profilo professionale si attaglia perfettamente alla funzione di front office.
Voglio anche ricordare a questo riguardo che la pubblica amministrazione deve agire secondo il parametro di stretta legalità e l'accesso alle funzioni pubbliche, come sappiamo, è addirittura un accesso costituzionalizzato da norme che si rinvengono in Costituzione, articoli 97 e 51, e l'eventuale violazione di queste norme, cioè assumere personale diverso da chi vanta una pretesa giuridica soggettiva ad essere assunto, può costituire fatto di responsabilità.
Conclusivamente, i coadiutori amministrativi erano stati assunti con contratto a tempo determinato, che si è concluso, l'amministrazione ha coperto le vacanze organiche con il profilo C attingendo da graduatorie di persone che avevano vinto un concorso.
Ripeto, l’interrogazione che è stata presentata riguarda la condizione di 9 coadiutori in servizio presso l’Azienda sanitaria territoriale di Fermo che avevano con l’amministrazione un contratto a tempo determinato e questo contratto si è concluso.
Si tratta di persone di livello B che sono tratte dalle liste di collocamento. Il livello B viene chiamato dalla pubblica amministrazione da graduatorie che sono stilate in base alla permanenza dell'iscrizione nella graduatoria, al reddito Isee e ad altri criteri.
Concluso il rapporto di servizio e la vigenza del contratto, l'amministrazione ha assunto per l'attività di front office personale di livello C, le cui mansioni si attagliano al ruolo svolto in attività di front office, sulla base di graduatorie di concorsi vinti dagli interessati.
Nell'interrogazione si chiede perché non sono stati stabilizzati i 9 dipendenti di profilo B? Non sono stati stabilizzati perché le norme vigenti in materia di stabilizzazione stabiliscono che il presupposto di accesso al servizio pubblico sia l'espletamento di un concorso pubblico e quindi un utile collocamento nella graduatoria concorsuale. Né la legge Madia né le leggi sul Covid hanno previsto la possibilità di stabilizzare del personale che non abbia vinto un concorso pubblico.
Ho sottolineato il fatto che l'amministrazione ha attribuito questi posti al personale di livello C che aveva vinto un concorso pubblico il cui ruolo si attaglia, ripeto, al profilo professionale richiesto per il front office.
Questa è la risposta che ho cercato di compendiare. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Rossi, le chiedo scusa, ha la parola per una breve dichiarazione in riferimento all’interrogazione n. 1054.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Brevemente. Mi sarei aspettato che Anas avesse in qualche maniera risposto perché noi abbiamo chiesto dopo i fatti della galleria Varano, della superstrada Val di Chienti, dopo il tragico incidente della galleria Ca’ Gulino di Urbino e dopo quello che continua ad esserci all'interno della galleria del Furlo.
Ho chiesto ad Anas quali gallerie della regione Marche sono ad oggi ancora sprovviste di segnaletica di emergenza e di sistemi antincendio, come richiesto dalle normative vigenti. Mi pare veramente strano che Anas dichiari in un atto pubblico che all'interno della galleria del Furlo ci siano i sistemi di segnaletica d'emergenza in regolare stato d'esercizio. Ma voi ci siete passati dentro la galleria del Furlo? Nella galleria del Furlo, 3 chilometri, mancano anche le luci d'emergenza, se succede un incidente viene fuori una tragedia ed Anas risponde dicendo che è tutto regolare.
Invito l'Assessore ed anche gli altri colleghi Consiglieri a verificare lo stato delle cose, tra l'altro ho avuto una diatriba anche abbastanza accesa con l'Anas per quanto riguarda l'accesso agli atti. Questi credono che possono non rispondere a un Consigliere regionale, qui ho tutta una corrispondenza che chi vuole può vedere e in questa corrispondenza Anas dichiara, ripeto, che il sistema della segnaletica d'emergenza all'interno della galleria del Furlo è in regolare stato d'esercizio. Succede qualcosa viene fuori una tragedia. È incredibile.
Auspico che la prossima settimana Anas risponda all'Assessore, a cui mi sono rivolto perché ho avuto dei problemi di comunicazione con questo ente che, ripeto, è partecipato dallo Stato, quindi ha tutto il dovere di rispondere a un Consigliere regionale.
Provate ad andare dentro la galleria del Furlo, tra l'altro è chiusa una corsia, voi fate 3 chilometri di galleria in una corsia senza luci d'emergenza e loro dichiarano che ci sono le luci d'emergenza.
Tra l'altro so che per il discorso di Ca’ Gulino c’è anche un'indagine in corso, inoltre la galleria era totalmente sprovvista di bocchette a tetto per la fuoriuscita dei fumi in caso di incendio, indagherà la magistratura non è il mio lavoro, ma io ho tutto il diritto come Consigliere regionale di chiedere ad Anas l'adeguamento della segnaletica d'emergenza e dei sistemi di antincendio all'interno delle gallerie.
PRESIDENTE. Ha la parola sull’interrogazione n. 1021, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Ringrazio l’Assessore per la risposta. Dico subito che ovviamente nell'interrogazione non c'è alcuna critica, né ci potrebbe essere, al suo operato e lo stesso non porta alcuna responsabilità dei fatti da me dedotti nell’interrogazione.
Fatta questa premessa devo aggiungere che è evidente l'errore commesso dalla struttura burocratica della Ast di Fermo.
Innanzitutto io non chiedo la stabilizzazione del personale, di questi 9/11 coadiutori amministrativi, chiedo semplicemente perché non si sia ritenuto di procedere al rinnovo di questo personale, che è stato formato per svolgere quel tipo di attività. Ovviamente non può impedire il rinnovo il fatto che sia stato espletato un concorso, si badi bene, sempre a tempo determinato, per la categoria C. Nulla c'entra. Né si può dire non rinnoviamo perché questi sono di categoria B, evidentemente se hanno espletato quel tipo di attività potevano farlo, erano nella condizione di poterlo fare e per quello sono stati formati. E’ chiaro che non rinnovare quel contratto significa creare un disservizio perché i nuovi, anche se che di categoria C, tra l'altro non è che ci passa molta differenza, devono essere ugualmente formati.
Ripeto, non è stata chiesta alcuna stabilizzazione, è stato chiesto semplicemente il rinnovo, perché non c'era motivo di non farlo visto che la graduatoria è per la categoria C. Ovviamente questo avrebbe dato stabilità, certezza e sicurezza all'organizzazione dell’Azienda, ai cittadini utenti e ovviamente agli stessi lavoratori precari e alle loro famiglie che invece, diversamente, vengono messi in mezzo a una strada dopo essere stati utilizzati e formati.
Questo è un evidente errore perché si poteva fare questo rinnovo che, ripeto, sarebbe stato utile non soltanto per loro, ma per l'organizzazione dell'azienda, perché dall'altra parte è stato bandito un concorso a tempo determinato, non a tempo indeterminato, che sarebbe stata una cosa diversa, quindi è un ulteriore errore commesso dalle strutture burocratiche della Ast.
Interrogazione n. 1002
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Attuazione mozione n. 111/2021 ‘Adozione di un programma di inserimento dell’Atrofia Muscolare Spinale nel pannello dello screening neonatale esteso della Regione Marche’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1002 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per poter rispondere a questa interrogazione occorre premettere che in quest'Aula è stata presentata circa due anni fa una mozione che prevedeva dei trattamenti su una patologia particolare, che è l'atrofia muscolare spinale nei riguardi di screening neonatali. La mozione si concluse con una risoluzione che impegnava la Giunta regionale a garantire un percorso multidisciplinare sperimentale tra l'Azienda sanitaria Marche Nord e gli Ospedali riuniti di Torrette.
All'esito di una istruttoria che si è svolta sulla materia, si è ritenuto non di avviare un percorso sperimentale, ma di garantire a tutte le famiglie degli 8.700 bambini che nascono nelle Marche questo screening, che è fuori dai Lea (livelli essenziali di assistenza). Quindi la Regione Marche ha avviato con la delibera di Giunta regionale 1423 del 9 ottobre del 2023 il percorso diagnostico terapeutico assistenziale per garantire questo screening a tutti i bambini della nostra regione, con una spesa quantificata in 249.636,12 euro.
Il bilancio sta mettendo a disposizione questa somma in modo tale che con questo processo si allarghino le garanzie sanitarie della nostra regione a tutti i bambini, sostituendo lo screening generale gratuito al progetto sperimentale nei prossimi mesi.
Diciamo che questa è una notizia, ritengo, molto positiva per tutte le famiglie perché, al di là delle garanzie proposte dai livelli essenziali di assistenza, la nostra Regione si pone ancora una volta in una posizione antesignana per garantire i bambini, le nostre famiglie ed il diritto alla salute.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Naturalmente la mia interrogazione nasce a seguito del fatto che è avvenuto in Veneto. Sappiamo che il 10 novembre è morto un bambino di appena 35 giorni, Ettore, da lì si sono mossi i comitati della Sma a livello nazionale per chiedere che ci sia finalmente l'attuazione della legge nazionale, cosa che ancora non ha visto la luce. Ci sono 10 Regioni in cui è già attivo questo screening, la Regione Marche lo sta attivando e la cosa mi fa piacere, siamo nella fascia di cinque Regioni che stanno partendo e non sono ancora partite, quindi la notizia che ci dà l'Assessore Saltamartini mi fa piacere.
Della mozione del 18 novembre 2022, che era passata all'unanimità e che era stata discussa, sono la prima firmataria.
Ricordo anche che c'è una proposta di legge, prima firmataria la Consigliera Bora, che non è stata discussa in IV Commissione, comunque se è già stata fatta una delibera di Giunta regionale benissimo, è un atto amministrativo doveroso.
Assessore, non è possibile che in Italia ci siano bambini che si salvano la vita perché hanno la fortuna di nascere in una regione dove lo screening per la Sma è attivo ed altri che la perdono perché abitano in una regione dove non è stato attivato, quindi mi fa piacere che finalmente anche la Regione Marche entri tra le regioni civili, che garantiscono tutti, i neonati e le loro famiglie, comunque presidierò il tema con grande attenzione per verificare che in tempi brevi arriveremo ad ottenere questo risultato. Grazie.
Interrogazione n. 1003
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Taglio dello stanziamento dedicato alla ferrovia adriatica”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1003 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie Presidente. Con l'interrogazione i Consiglieri interroganti chiedono quale sia lo stato dell'arte in merito agli stanziamenti dedicati alla ferrovia Adriatica. Sentiti gli uffici competenti si significa quanto segue.
L'articolo 1, comma 394, della legge 234 del 2021 ha previsto che per l'accelerazione degli interventi finalizzati alla promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità sulla linea ferroviaria Adriatica, anche al fine dell'inserimento nella rete centrale della Rete transeuropea di trasporti, è autorizzata, in favore di RFI, la spesa complessiva di 5 miliardi di euro, di cui 40 milioni di euro per l'anno 2022, 30 milioni per il 2023, 150 per l'anno 2024, 200 milioni per l'anno 2025.
L'articolo 1, comma 279, della legge 213 del 2023 ha previsto che l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 394, appena citato, è ridotta di 150 milioni per l'anno 2024 e di 200 milioni per l'anno 2025, destinati alla realizzazione di altre opere cantierabili.
Ad oggi risultano pertanto stanziati 4.650 milioni di euro per la promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità sulla linea ferroviaria adriatica da Bologna a Lecce e non è in alcun modo possibile asserire che la riallocazione dei fondi su interventi con un maggiore stato di avanzamento progettuale abbia interessato un tratto della nostra regione.
Il Governo ha invece accolto la richiesta avanzata dalla Giunta regionale delle Marche e dalle associazioni di categoria regionali, mai accolta in precedenza, di avviare la progettazione di una nuova linea ad alta velocità e ad alta capacità per il traffico merci e il traffico passeggeri di media e lunga percorrenza, con contestuale riqualificazione della linea esistente volta a sviluppare una nuova e moderna infrastruttura capace di offrire occasioni di sviluppo e di valorizzazione del territorio marchigiano.
Una volta redatto lo studio di fattibilità sarà possibile determinare il fabbisogno necessario per la realizzazione, anche a stralci, dell'opera e programmare, a mezzo dei successivi aggiornamenti del Contratto di programma con Rete Ferroviaria Italiana, le risorse ulteriormente necessarie rispetto a quanto stanziato dalla legge 234 del 2021.
Sarà cura e nostra premura una volta presentato lo studio di fattibilità da Ferrovie, che attendiamo ovviamente in questa prima parte dell'anno, rendere edotta la comunità marchigiana del risultato della fattibilità di quanto richiesto. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Purtroppo non sono affatto soddisfatta della sua replica.
La velocizzazione della linea adriatica, considerata tratta strategica nella Rete transeuropea di trasporto, prevedeva una spesa complessiva di 5 miliardi di euro spalmati fino al 2025, che di certo non avevate finanziato voi e che con la legge di bilancio del Governo Meloni viene oltretutto anche fortemente ridimensionata, stiamo parlando di risorse strategiche per le Marche che erano arrivate grazie all'inserimento del nostro territorio nella Rete transeuropea di trasporto, la cosiddetta TNE-T, un traguardo fortemente voluto, non me ne voglia, proprio dalla precedente Giunta Ceriscioli, con l'approvazione da parte del Parlamento europeo di un apposito emendamento.
Ad oggi l'unica certezza relativa alle infrastrutture ferroviarie regionali è quella ereditata dalla Giunta Ceriscioli che nel 2020 chiese al Ministero 573 milioni per il raddoppio della Orte-Falconara, importo che poi fu traslato sul Pnrr, per essere approvato esattamente come l'avevamo richiesto noi all'inizio della Giunta Acquaroli.
Bene, da allora nessun'altra notizia positiva per le ferrovie marchigiane, se non quelle tutte negative dei tagli imposti dal Governo Meloni, avallati dalla Giunta Acquaroli. Mi riferisco in particolare al taglio sulla tratta Orte-Falconara pari a 330 milioni di euro e a quello sull'Adriatica per 350 milioni di euro, di cui 150 milioni previsti nel 2024 e 200 milioni nel 2025, perché come lei sa il Viceministro della vostra filiera ha voluto utilizzare queste risorse per finanziare la linea ferroviaria Milano-Genova con buona pace dei viaggiatori e delle Regioni che lì si affacciano. E questo perché il Governatore della nostra Regione, della Regione modello, si fa scippare dal Governo amico 350 milioni di euro e lo fa senza battere ciglia, evidentemente la molto nota vicinanza politica e personale del Presidente Acquaroli con la Presidente del Consiglio non conta niente quando si tratta di mettere al sicuro gli interessi dei marchigiani, che vedono ogni giorno sempre più a rischio la crescita e lo sviluppo della nostra regione.
Non vediamo per questa infrastruttura l'interesse che invece c'è nelle altre regioni, qui è tutto morto, dopo lo scontro politico che avete acceso durante le elezioni politiche e anche amministrative di Ancona non c'è stato più niente. Non dite più niente per non disturbare Roma, siete servi della Presidente del Consiglio e lo fate sulla pelle dei cittadini. Ci domandiamo cosa stia facendo Acquaroli, se non attendere la progettualità di RFI, sono 3 anni che aspettiamo un segno.
Interrogazione n. 1004
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Bilò
“Stabilizzazione dipendenti categorie A e B del servizio sanitario regionale”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1004 dei Consiglieri Latini, Bilò.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione è omogenea e speculare alla risposta fornita nell’interrogazione precedente, le figure professionali A, da una ricognizione mi pare che ne esista una sola figura nella nostra regione, e B sono tratte in base al Testo unico degli impiegati civili dello Stato, il 165 del 2001ed a seguito della privatizzazione del rapporto di pubblico impiego sono profili tratti dalle liste di collocamento. La stabilizzazione invece, cioè la possibilità di garantire la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, è prevista dalla legge solamente per persone, per dipendenti che siano stati assoggettati positivamente ad una procedura selettiva per poter essere stabilizzati, il presupposto è l'aver superato un concorso. Questa è la ragione per cui i dipendenti di livello B non possono essere stabilizzati nella nostra Regione.
Altro tema è naturalmente la possibilità di prevedere in organico questi posti, indipendentemente dalla stabilizzazione.
Naturalmente c'è da tener conto che in materia di sanità, essendo presente un tetto di spesa, la priorità delle Aziende è quella di assumere medici, infermieri, personale delle specializzazioni sanitarie proprio per garantire la maggiore prestazione possibile in base alla domanda dei servizi sanitari.
Conclusivamente, i livelli B, che sono stati assunti tramite le liste di collocamento, non possono avvalersi degli istituti previsti dalla legge Madia e dalla legge Covid di stabilizzazione, perché manca il requisito del superamento di un procedimento di selezione previsto nel nostro ordinamento, come avevo già detto prima, da norme costituzionali che garantiscono la parità di trattamento e l'accesso dei più meritevoli alle pubbliche amministrazioni, articoli 97 e 51 della carta.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Bilò.
Mirko BILO’. Grazie, Assessore, per la sua precisazione.
Il nostro intento è naturalmente quello di sensibilizzare sempre di più l'attività e la possibilità di poter inserire queste figure, che l'altro che non sono figure apicali, ma necessarie al mondo della sanità per dare un servizio e un supporto ai cittadini.
Ecco la preghiera nostra, Assessore, è di continuare in quello che state facendo, impegnarvi per cercare di sopperire a queste carenze. Grazie.
Interrogazione n. 1019
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini
“Quali prospettive nel 2024 per l’ex ospedale di Macerata Feltria”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1019 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione si pone l'attenzione su due strutture sanitarie convenzionate, in particolare emerge la condizione della struttura sanitaria gestita dalla società Kos nella città di Macerata Feltria che garantisce 40 posti letto di riabilitazione. Questa struttura fa da pendant con i servizi sanitari della città di Sassocorvaro dove è presente un analogo rapporto con un’azienda convenzionata.
La Regione Marche ha stipulato con Aris, con l'organismo che rappresenta queste società, un accordo che vale per gli anni 2022 e 2024 e l'accordo è stato recepito con una delibera di Giunta regionale del 5 gennaio 2024.
Si valuti al riguardo che la recente legge sulla concorrenza, recente nel senso che è una legge che poggia sui principi del diritto dell'Unione europea, che è stata recepita nel nostro ordinamento, anche dal Governo con atti di normazione parlamentare, prevede che per questo tipo di servizi si debbano avviare delle procedure ad evidenza pubblica, che tuttavia non sono state ancora individuate.
Quindi le Aziende sono state indirizzate a garantire la prosecuzione dei servizi in attesa di conoscere il dettaglio di questa normativa di attuazione comunitaria dell'Unione europea che prevede procedimenti ad evidenza pubblica.
Tengo a sottolineare l'importanza strategica che la Regione Marche annette alla funzionalità e alla garanzia dei servizi sia nell'ospedale di Sassocorvaro che di Macerata Feltria e a questo riguardo mi piace ricordare che questa mattina è in corso un incontro tra il Direttore generale dell'Azienda sanitaria territoriale di Pesaro e l'impresa che garantisce il servizio di Sassocorvaro. Nel corso di questo incontro su Sassocorvaro - anche nel prossimo su Macerata Feltria - la Giunta regionale Marche garantisce che tutte le risorse necessarie sono state definite nel bilancio di previsione, nella ripartizione dei fondi che è stata fatta in via provvisoria poiché il Fondo sanitario nazionale non è stato ancora redistribuito in quanto deve passare attraverso un atto d'accordo, l'intesa Stato-Regioni. Quando ci sarà il bilancio del 2024 verranno individuati i dettagli. Cionondimeno negli atti deliberati dalla Giunta, che io stesso ho portato all'approvazione della Giunta, sono previste le risorse per la prosecuzione del servizio sia per Macerata Feltria che per Sassocorvaro, due strutture strategiche per l'entroterra della provincia di Pesaro, in merito al quale c'è tutta l'attenzione dell'Assessorato, della Giunta, delle autorità locali, compresi i Sindaci, in questo caso anche dei Consiglieri regionali di opposizione, di garantire a quelle popolazioni le prestazioni di cui necessitano.
Conclusivamente, i fondi sono stati stanziati, i contratti verranno rinnovati quando dovranno essere rinnovati provvisoriamente e quando la normativa di fonte comunitaria, che prevede l'avvio di procedure selettive ad evidenza pubblica, verrà introdotta in modo più particolareggiato perché adesso c'è solo una previsione di introduzione, ma senza le norme di dettaglio. Quando queste norme giungeranno e potranno essere esecutive, a quel punto le amministrazioni saranno tenute ad avviare i percorsi ad evidenza pubblica, per il momento la Regione ha stanziato le risorse, è confermato l'impegno su queste strutture sanitarie dell'alto pesarese e naturalmente dovremmo vigilare affinché i servizi siano garantiti per quelle popolazioni che vivono in queste zone disagiate.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Assessore, non so se lei non ha letto attentamente la mia interrogazione o se chi le ha preparato la risposta non ha capito cosa chiedevo, perché lei mi ha risposto dicendo che sono state stanziate le risorse e confermato l'impegno. Mi spiace Assessore Saltamartini, purtroppo non è così in quanto io le ho chiesto una cosa diversa: di ripristinare i fondi in base a tutto ciò che c'era prima della pandemia, prima del Covid, invece questa Giunta ha confermato le risorse del 2022, risorse che erano state ridotte, come erano stati i ridotti anche i posti letto al Camilla Belli di Macerata Feltria, tanto che prima della pandemia si potevano garantire 40 posti letto, durante la pandemia erano stati ridotti a 20. In questo momento, in cui dovremmo ripristinare i servizi a livello prepandemia, voi confermate un budget alla struttura che è quello del 2022, esattamente, glielo ricordo, 1.535.690,82 euro per prestazioni di riabilitazione extraospedaliera a residenti nella regione Marche, più 337.441 per prestazioni di riabilitazione ambulatoriale. Il budget che l'Ast ha confermato è quello del 2022, la invito a fare una verifica.
Con questa interrogazione le ho chiesto se la Giunta prevede di riaumentare il budget al periodo prepandemia, quindi di conseguenza di riportare i posti letto da 20 a 40, o almeno da 20 a 30.
L’ultimo punto della mia domanda: in caso di impossibilità al ripristino della dotazione finanziaria di cui sopra, si chiede se si intende garantire il minimo indispensabile dei posti letto dedicati alla riabilitazione ortopedico-neurologica portando gli attuali 20 posti letto a 30, con un aumento del budget necessario. Su questo, Assessore, purtroppo non mi ha risposto.
Mi permetto anche di ricordarle che più di un anno fa, ottobre 2022, le avevo presentato un'altra interrogazione e lei mi aveva risposto il 29 novembre 2022 facendo un quadro idilliaco della situazione, parlando di 25 posti letto di residenza sanitaria assistita, 15 di residenza protetta, ambulatori di dermatologia, fisiatria, ginecologia, neurologia, pneumologia, psichiatria, gastroenterologia, oncologia, logopedia e non solo. Una fotografia che lei aveva fatto il 29 novembre in Aula, ma ad oggi, pur parlando di implementazione di servizi sanitari territoriali, nel nostro entroterra non solo non sono stati implementati, come lei prometteva il 29 novembre 2022, anzi le risorse risultano ridotte. Quindi, ribadisco la domanda e le anticipo che presenterò un'altra interrogazione perché oggi non mi è arrivata risposta: potrà essere aumentato il budget, si potrà tornare a 40 posti letto com'era nel 2019 o almeno a 30 posti letto? Come farà la Kos Care a garantire i posti letto, visto che la richiesta non manca?
Assessore, lei sa benissimo che in alcune strutture, che si occupano di riabilitazione, del nostro territorio ci sono posti vuoti, nonostante la richiesta sia in aumento, quindi, la invito a rivedere la mia interrogazione. Grazie.
Interrogazione n. 1029
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Sede Istituto d’istruzione superiore ‘Francesco Filelfo’ di Tolentino (MC)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1029 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie Presidente. Consigliere risponderò ai cinque quesiti.
Quesito 1. La ricognizione strutturale e in particolar modo degli indici di sicurezza sismica relativi ai locali dell'ex orfanotrofio, siti in piazza Piccinino e ricompresi all'interno dell'aggregato strutturale in cui risiedevano i liceo classico e scientifico, è di competenza dell'ente demandato alla gestione dell'edilizia scolastica delle scuole secondarie di secondo grado (Provincia di Macerata), qualora i locali siano utilizzati per lo svolgimento dell'attività scolastica, o dell'ente proprietario dell'immobile, che è il Comune di Tolentino, qualora tale utilizzo venga meno. L'ufficio speciale per la ricostruzione quindi non poteva svolgere, né è tenuto a svolgere, nessun accertamento in tal senso.
Quesito 2. Stante quanto esplicitato al punto precedente, questo ufficio non può fornire elementi utili ad effettuare un confronto tra gli indici di sicurezza dell'attuale sede temporanea dei licei sita in contrada La Rancia e i locali dell'ex orfanotrofio.
Quesito 3. L'individuazione e la gestione delle sedi scolastiche temporanee è di stretta competenza dell'ente titolare della funzione di manutenzione dell'edilizia scolastica che, come già sopra specificato, è la provincia di Macerata. Non compete a questo ufficio la valutazione sull'adeguatezza delle sedi provvisorie.
Quesito 4. In considerazione del permanere dello stato di emergenza connesso al sisma del 2016, il rimborso dei costi sostenuti dalla Provincia di Macerata per la localizzazione degli uffici della Quadrilatero siti in contrada La Rancia quale sede temporanea dell'Istituto Filelfo di Tolentino, compete al Dipartimento infrastrutture territorio e protezione civile - Direzione protezione civile e sicurezza del territorio della Regione Marche. Per quanto sopra il dato richiesto non è a disposizione di questo ufficio.
Quesito 5. Dal capitolo speciale d'appalto, parte integrante del progetto definitivo per appalto integrato per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Tolentino, trasmesso dalla Provincia di Macerata all'Usr con protocollo Usr n. 200 del 2 gennaio 2023, si evincono i seguenti tempi contrattuali: “Articolo 5 - La progettazione esecutiva dovrà essere ultimata entro 120 giorni naturali e consecutivi dall'avvio dell'esecuzione del contratto”, “Articolo 11 - L'ultimazione dei lavori dovrà avvenire entro 1.200 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore, è una risposta che evidentemente non può soddisfare per la semplice ragione che dà nettamente l'impressione di lavarsi le mani rispetto a una vicenda che invece, secondo la nostra opinione, meriterebbe attenzione, soprattutto da parte dell'Assessore al bilancio perché quello che sta avvenendo a Tolentino è questo: il Dipartimento di Protezione Civile, come lei puntualmente ha risposto alla domanda n. 4, rimborsa ogni anno 120.000 euro perché i ragazzi, che operano all'interno del Filelfo, possano andare a scuola. E’ una vecchia scelta iniziale, naturalmente comprensibile, che però oggi non sta più in piedi.
Mi sarei aspettato da parte sua, Assessore, in riferimento alla vicenda, che è nota in provincia, relativa alla situazione del Filelfo, una maggiore attenzione.
Oggi il Comune di Tolentino, dopo le indicazioni della Provincia di Macerata, ha sistemato una struttura che potrebbe ospitare almeno 10 classi rispetto a dove attualmente si trovano, questo comporterebbe, oltre alla disponibilità del Comune di Tolentino di mettere a disposizione gratuitamente gli spazi, di risparmiare i 120.000 euro che naturalmente il Dipartimento di Protezione Civile continua a sborsare.
Ecco perché le dico che è una risposta che non può essere soddisfacente, ripeto, è una risposta che, mi viene da dire, non fa onore all'Assessore al bilancio della Regione Marche perché continuate a rimborsare 120.000 euro quando ci sarebbero strutture locali, sistemate addirittura sotto la supervisione della Provincia di Macerata, che potrebbero essere utilizzate gratuitamente, soprattutto migliori dal punto di vista dell'ospitalità per i ragazzi.
Da questo punto di vista non appare accettabile la sua risposta, anzi la invito su questo a verificare perché, ribadisco, è una cattiva spesa continuare a sborsare 120.000 euro quando sarebbe utile da questo punto di vista risparmiarli. Ciò permetterebbe anche di evitare la spesa di almeno 30.000 euro da parte del Comune di Tolentino per il trasporto, vista la lontananza dal centro città, di spendere di meno o per niente rispetto all'uso delle scuole. Ecco, la invito su questo a verificare. Grazie.
Interrogazione n. 1040
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Bora
“Boom di contagi da Covid-19, interventi urgenti per potenziare i pronto soccorso della provincia di Ancona”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1040 dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Da novembre è stato avviato un percorso con la convocazione del gruppo esecutivo di crisi (Geg) che ha il compito di monitorare insieme all'Agenzia regionale sanitaria l'andamento e gli accessi ai pronto soccorso e l'andamento strutturale dell'ondata influenzale e dell'ondata Covid.
Per far fronte a questo problema l'Azienda ospedaliera di Torrette ha utilizzato due medici della scuola di specializzazione di malattie infettive con contratto Covid, che sono andati a rinforzare l'organico del pronto soccorso e ancora sono lì in servizio.
Inoltre, tenuto conto di questo maggiore afflusso prevedibile sin da novembre, altri 12 medici specializzandi di medicina d'urgenza sono stati assegnati a Torrette sin dal mese di novembre/dicembre dell'anno 2023.
L'interrogazione si sofferma non solo sull'Ospedale regionale di secondo livello di Torrette, ma anche sulle Aziende che operano nel territorio della provincia di Ancona e a questo riguardo si deve aggiungere che l'Azienda sanitaria territoriale di Ancona ha assunto a tempo determinato 15 medici che, attraverso il conferimento di incarichi di collaborazione coordinata e continuativa, prestano servizio nei pronto soccorso dei tre ospedali di Senigallia Jesi e Fabriano.
Naturalmente in relazione a questa risposta si deve tener conto del fatto che fintanto che non entrano in vigore le misure di potenziamento della sanità territoriale, individuate dal decreto ministeriale 77 con gli investimenti Pnrr, quindi Cot, Case di Comunità e ospedali di comunità, l'afflusso improprio presso le strutture dei pronto soccorso continua a essere un fenomeno particolarmente rilevante, non solo nella nostra regione ma a livello nazionale.
A questo riguardo, come è noto a quest'Aula, ma deve essere esplicitato anche ai cittadini che ci ascoltano e all'opinione pubblica, la Regione Marche ha avviato il percorso di avvio dei punti salute, che dovremmo implementare nella nostra regione, finora ne sono stati aperti solo quattro. Questi punti, che sono costituiti da ambulatori gestiti da infermieri, potranno, attraverso la telemedicina, garantire un percorso terapeutico e assistenziale per tutta una serie di patologie e potranno infrenare l'accesso improprio nei pronto soccorso. I pazienti e i cittadini accedendo a questi ambulatori possono essere sottoposti a strumentazioni che monitorano h24 le loro condizioni, quali l'holter pressorio, l'holter cardiaco, l'elettrocardiogramma, il saturimetro e così via.
Di questi centri noi ne abbiamo già aperti tre nello scorso anno e il progetto è quello di aprirne altri 50 nei prossimi mesi. Quindi, oltre al potenziamento dei pronto soccorso, che abbiamo fatto con i medici che erano disponibili sul mercato, valutando che per 10 anni non si è investito sulla programmazione della formazione di medici, la nostra Regione ha dovuto ricorrere ad un finanziamento regionale per le borse di specializzazione capaci di produrre il numero di medici necessari a garantire la copertura del turn over. Ebbene, attraverso questi 50 punti salute che apriremo nei prossimi mesi, addirittura nelle prossime settimane, contiamo di sgonfiare la pressione sul pronto soccorso.
Più in generale, segnatamente alla profilassi contro l’influenza generica e nei riguardi del Covid-19 con le sue successive trasformazioni, dobbiamo aggiungere che il sistema sanitario sta procedendo alle vaccinazioni necessarie e a questo riguardo ringrazio i medici di medicina generale che per merito dell'accordo stipulato con la Regione, insieme alle farmacie di servizi, insieme ai distretti, stanno somministrando ai cittadini che lo domandano i vaccini necessari a prevenire le conseguenze negative per l'insorgenza del Covid. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Assessore, rimango basito dell’asincronismo della risposta che sembra strutturata con un progetto, con una pianificazione, anche con una visione mi permetto. Peccato, Assessore, che sia asincrona rispetto a quello che quotidianamente vediamo tutti e anche questa storia che ogni volta dobbiamo riguardare a prima dei 3 anni dove c'era una situazione …, ormai siete voi che la gestite.
E’ bastato un rialzo del numero dei contagi da Covid nel periodo influenzale, Assessore, verifichi cosa sta accadendo al pronto soccorso di Senigallia e di Jesi, quello che è sotto gli occhi di tutti.
L’Ospedale di Torrette è stato definito in maniera onirica il miglior ospedale d'Italia, con il pronto soccorso diretto dal Sottosegretario XY, e ci si accorge che cosa realmente è, cioè una discrepanza, una dicotomia, un parallelismo tra le sue dichiarazioni e lo stato attuale.
Assessore, così è ed è dettato dalle situazioni che avete determinato, noi ci aspettavamo risposte perché l'ondata di Covid e influenzale era preventivata e preventivabile ed il risultato è quello che vedete.
Voi ci raccontate che avete potenziato, che aprirete 50 punti salute, che ci sono medici che sono stati assunti con contratti di specializzazione e che attendete con fiducia le ricadute del Pnrr, invece per noi, lo anticipiamo, l'abbiamo già detto, è fonte di grandissima preoccupazione perché quando avremo insieme le pianificazioni che non sono state messe a sistema in modo adeguato e le Cot, le case di comunità e gli ospedali di comunità i problemi si acuiranno in maniera esponenziale perché il personale purtroppo non ci sarà. Quindi, non c'è soddisfazione da parte mia e dei cittadini marchigiani.
Interrogazione n. 1043
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Iniziative regionali per il superamento dell’utilizzo di medici gettonisti negli ospedali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1043 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione verte sul tema dell'impiego in sanità delle cosiddette cooperative dei medici gettonisti, fenomeno che si è manifestato sin dal 2018 nella nostra regione con il governo della precedente amministrazione.
L'impiego di questo strumento si verifica per la carenza di medici, soprattutto nei pronto soccorso, e di specializzandi perché nel nostro Paese non è stata fatta la programmazione dei medici che sarebbero serviti per la medicina d'urgenza. Ora sappiamo che per formare un medico il percorso, dopo i 6 anni di laurea, è molto più lungo, si arriva ad una formazione di oltre 10 anni.
Noi siamo al governo di questa Regione da 3 anni e in base alle interrogazioni e a quello che si dice in quest'Aula noi in 3 anni avremmo dovuto risolvere i problemi della mancata formazione dei medici degli ultimi 25 anni.
Questa prospettazione, che legittimamente viene esplicitata in quest'Aula, viene indirizzata nella dialettica politica del nostro Paese, ma la situazione è una condizione che, come ho cercato di dire nel precedente intervento … Naturalmente è un percorso che deve essere mitigato nel corso degli anni e le misure che la Regione Marche ha individuato attraverso un aumento di borse di specializzazione, che mai era avvenuto, mai era stato programmato nella nostra regione, tende a mitigare questo tipo di problema.
Ora il Governo nazionale con il decreto legge 34 dello scorso anno ha stabilito che le Regioni non possono più in modo autonomo affidare questi servizi a ditte esterne. Peraltro su nostra precisa richiesta, formulata nella Giornata delle Marche al Ministro della sanità affinché fosse riparametrato l’emolumento, l’indennità diretta alle prestazioni aggiuntive dei medici del pronto soccorso, già lo scorso anno le prestazioni aggiuntive dei medici del pronto soccorso erano state riparametrate in misura più o meno omogenea con quelle dei gettonisti portandole a 100 euro l’ora, ma solo per il personale del pronto soccorso, e a 50 euro all'ora per il personale del ruolo degli infermieri. In aggiunta a queste misure nell'ultima legge finanziaria, approvata a dicembre, il Governo ha stabilito che per le prestazioni aggiuntive dirette al potenziamento dei pronto soccorso e alla diminuzione delle liste d'attesa, questi emolumenti, questa remunerazione oraria dei medici potesse essere portata a 100 euro per tutte le specializzazioni dirette ad abbattere le liste d’attesa, non solo per il personale assunto nei pronto soccorso. Questo fa sì che attraverso il ricorso a questi strumenti possa venir meno il ricorso ai medici gettonisti.
Nell'interrogazione il Consigliere Biancani, che mi pare abbia presentato o abbia annunciato la presentazione un disegno di legge, fa riferimento ad un provvedimento recentemente adottato nella Regione Lombardia, la quale ha individuato un percorso che era preesistente nelle Marche, che era stato fortemente contestato dalle organizzazioni sindacali e aveva determinato una serie di problemi, cioè la possibilità di fare dei concorsi regionali affinché le amministrazioni potessero poi liberamente assegnare i medici nei plessi in cui necessitavano. Questo ordinamento, che è stato individuato dalla Regione Lombardia mediante accordi tra Aziende diverse, era presente nella Regione Marche, ma determinava un problema per cui il vincitore del concorso, a cui veniva assegnata una sede non gradita, non accettava. Quindi la Regione Marche ha dovuto fare un percorso esattamente diverso, mediante l'accordo con le organizzazioni sindacali, per cui si bandisce il concorso con il posto disponibile e il vincitore del concorso ha il diritto di assumere quel posto. Quindi, conclusivamente …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Assessore, probabilmente stava per arrivare alla fine e non è riuscito a dirmi cosa voleva dire.
Innanzitutto, Assessore, io ho presentato la proposta di legge 16 qualche mese fa, con la quale si chiede di definire una tariffa a livello nazionale per quanto riguarda i medici esterni che possono lavorare all'interno delle strutture ospedaliere. Approfitto anche della presenza del Presidente Baiocchi e dei Consiglieri che sono in IV Commissione, i Consiglieri Mangialardi e Carancini, per dire di licenziarla quanto prima e di portarla in Aula perché ritengo che sia importante e innovativa e dovrebbe essere presa come riferimento a livello nazionale. E’ stata presentata da mesi, non è neppure iniziata la discussione, ovviamente di questo ne prendo atto.
Dall'altra parte questa interrogazione, che non interessa la proposta di legge che ho già presentato, è relativa ad una delibera che ha fatto la Regione Lombardia il 13 dicembre 2023 e non riguarda il fare i concorsi e obbligare il personale medico, almeno il primo anno, ad andare dove c'è necessità, Ha chiuso con l’utilizzo delle cooperative o delle società per i medici gettonisti, ha fatto una procedura centralizzata per individuare i medici professionisti che sono disponibili a fare attività all'interno delle strutture ospedaliere ed ha definito addirittura una tariffa oraria. Quella che è la proposta della legge, la Regione Lombardia l’ha fatta a livello regionale, questa procedura centralizzata prevede 80 euro per i medici specialisti, che possono andare nei reparti di anestesia, rianimazione, emergenza-urgenza e pronto soccorso, e 40 euro per tutte le altre professioni mediche.
Io chiedevo se la Regione Marche voleva adottare questa possibilità che può ridurre od eliminare quasi completamente l’iniquità contributiva, che oggi lamentano ovviamente i medici e gli infermieri assunti nel servizio pubblico, che andrebbe a ridurre i costi e a garantire la qualità perché i medici sarebbero gli stessi e avrebbero quelle caratteristiche di preparazione che altri non hanno.
Io chiedevo di fare una procedura centralizzata definendo delle tariffe, senza più utilizzare le cooperative che chiedono tre volte quello che prende un normale medico; l’altra richiesta riguardava le prestazioni aggiuntive di medici ed infermieri (100 euro e 60 euro), ovviamente nel momento in cui mancano le risorse messe a disposizione dallo Stato ...
Interpellanza n. 24
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Stabilizzazione dei lavoratori precari reclutati tramite le liste di collocamento del Comparto nel ruolo tecnico ed amministrativo del SSN presso le AST regionali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 24 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. L'interpellanza di oggi cade quanto mai opportuna e ho già, ahimè, anche la risposta dell'Assessore Saltamartini visto che ci sono state altre interrogazioni con quasi identico oggetto, in modo particolare quella del Consigliere Cesetti.
Noi ci siamo sempre occupati dei lavoratori precari della pubblica amministrazione, in modo particolare delle stabilizzazioni dei precari reclutati tramite le liste di collocamento, soprattutto quelle che fanno riferimento all’integrazione del sistema sanitario nazionale presso le nostre Ast.
Questo caso in modo specifico riguarda il ruolo tecnico amministrativo del sistema sanitario, che ovviamente fa riferimento non solo al lavoro quantitativo, ma anche a quello qualitativo, all'incremento di competenze, di conoscenze, di capacità del personale e sarebbe di tutto vantaggio per la pubblica amministrazione trovare dei percorsi adeguati per il reclutamento stabile all'interno delle strutture.
Analogo tema è stato avanzato prima dal Presidente del Consiglio Latini. Percorsi che sono stati affrontati in maniera disomogenea sul piano nazionale e, lo dico, Assessore, anche in modo non organico su quello regionale. Questo è un po' l'appello che faccio e mi permetto di risottolineare, a livello nazionale è accaduto per gli OSS, per gli infermieri, i percorsi di stabilizzazione che ha fatto la Regione Calabria, che noi non siamo riusciti a seguire, o quelli che ha messo in campo la vicina Regione Umbria, anche questi sono stati oggetto di posizioni molto articolate, molto diverse, rispetto alla proposta che noi abbiamo avanzato riguardo agli infermieri, per esempio, che la Regione Marche non ha voluto perseguire.
L'auspicio in questo caso è che ci sia almeno un approccio omogeneo, Macerata sta facendo i bandi, mentre in altre Ast l'approccio è quello di rimanere in stand-by, creando un problema abnorme nella funzionalità del sistema di servizi sanitari, ad esempio con la mancanza di personale negli uffici.
L'auspicio che noi avanziamo attraverso questa interpellanza è di seguire le orme dell’Umbria, lo dico prendendo ad esempio un'altra Regione gestita dal punto di vista sanitario in maniera disastrosa, che in questo caso ha avviato procedimenti di stabilizzazione automatica dei lavoratori precari reclutati tramite le liste di collocamento del comparto tecnico amministrativo.
Questo è il contenuto dell'interpellanza, so anche le risposte perché poc’anzi sono state fornite ai Consiglieri Cesetti e Bilò. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questo tema penso che sia opportuno fare un ragionamento un po' più approfondito, a mio riguardo.
Il Servizio sanitario nazionale è di altissima specializzazione ed è caratterizzato da un sottofinanziamento, di cui abbiamo parlato più volte in quest'Aula, che in questa fase solo lievemente è stato potenziato con l'ultima legge finanziaria: 3 miliardi di cui una bella fetta per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro e una minima fetta che andrà a mettere il segno più sul Fondo sanitario nazionale, ma che non garantisce quel finanziamento come i Paesi dell'Unione europea, Francia, Germania, Regno Unito, che investono l'11% del Pil sulla sanità rispetto al 6,3 che sarebbe necessario.
Noi sappiamo che questo problema, che è avvenuto nel nostro Paese dal 2012 in poi, dal Governo Monti in poi, che ha coinvolto per molti anni i governi di centro-sinistra, è determinato non da una scelta politica, ma da condizioni finanziarie del nostro Paese, che deve dimostrare sul piano dei conti pubblici di invertire la tendenza, restituendo una parte del debito pubblico e garantendo i mercati per il pagamento degli interessi sul debito pubblico.
Per essere chiari, non per quest'Aula, ma per chi ci ascolta, c'è un vulnus in Italia molto evidente: 136 miliardi è la spesa sanitaria, 100 miliardi è la spesa per gli interessi. Quindi, a fronte di 2.400 miliardi di debito pubblico …, se l'Italia non tiene bloccata la spesa pubblica, che comprende anche il tetto delle assunzioni, i mercati rialzano lo spread e va a finire come nel 2012 quando il governo eletto di Silvio Berlusconi fu sostituito da un governo tecnico per effetto di una crisi internazionale.
Ora c'è da tener conto sulla questione del personale che c'è un interesse pubblico - se un infermiere ha lavorato per 2 anni, seppur con il contratto a tempo determinato, ha acquisito una professionalità - che lo vedrebbe inserito nell'organico del Servizio sanitario nazionale perché l'infermiere che ha lavorato 2 anni, che poi perde il posto di lavoro, deve essere sostituito da un altro e prima di raggiungere il know-how, la professionalità di chi c'era prima, dovremmo aspettare, quindi c'è un danno all'efficienza ed all'efficacia dell'organizzazione del lavoro nella pubblica amministrazione.
Il capogruppo Mangialardi evoca un’omogeneità di trattamenti che non c’è. Le Aziende sono autonome e ragionano sulla base del fabbisogno e della carenza di organico, cioè il turn over che garantisce la sostituzione del personale, ma non essendoci un aumento di fondi sul tetto di spesa, che è legato al 2004, meno l’1,4% dei posti, salvo due leggere modifiche fatte con la legge Madia, non si garantisce il potenziamento del personale.
Dobbiamo essere chiari su questo problema del sistema Italia, se i 20.000 medici che le nostre Università formano poi vanno a lavorare in altri Paesi è un problema, se le scuole per gli infermieri della nostra regione formano gli infermieri e poi non li possiamo assumere, non è perché c'è un cattivo governo di centro-destra né perché ci sono stati dei cattivi governi di centro-sinistra dal 2012 in poi, ma perché c'è questa pietra, questa palla al piede, i 100 miliardi del debito pubblico. Credo che dovremmo trovare una soluzione.
Il Pnrr di cui si è parlato a lungo e su cui si discute sempre …, anche lì c'è un tema, le Regioni non diedero il concerto al Governo Draghi col decreto ministeriale 77 sulle case di comunità perché finanziava le strutture e non finanziava il personale da assumere. Quindi, mi rivolgo soprattutto a noi del centro-destra che abbiamo la responsabilità del governo nazionale e del governo regionale, dobbiamo trovare una soluzione al problema del tetto del personale.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Mi chiedo se è lo stesso Assessore Saltamartini, quello che mi ha risposto prima sull’organizzazione del pronto soccorso, con dei dati inequivocabili di risorse, di personale, di specializzandi e di capacità di rispondere con competenza ed efficacia, oppure quello che ho apprezzato molto adesso, quello vero, quello che conosce, quello che sa delle difficoltà e le attribuisce, ahimè, alla modifica della Costituzione, all'introduzione dell'obbligatorietà dell'equilibrio di bilancio, a tutti i provvedimenti che poi sono seguiti, che hanno determinato un impegno finanziario, economico e di personale nella sanità oggettivamente non comparabile con le risorse che vengono individuate dagli altri Stati. Questo è.
Oggi ci dice, ahimè, lo fa con eleganza e rispetto del Governo Meloni, che dovrebbe essere sempre verificato quando accendiamo i nostri televisori, i nostri social e ci accorgiamo invece che Parlamentari che sostengono questo Governo dicono che la svolta vera l'hanno fatta sulla sanità, hanno messo 3 miliardi in più, 2,4 miliardi sono destinati ai nuovi contratti e quella che è stata definita una piccola parte dall'Assessore Saltamartini è consumata interamente dall'incremento dei costi dell'energia e totalmente dal residuo dell'inflazione, quindi l'incremento non c'è.
Il Governo Meloni non ha messo 1 euro in più, lo diciamo così. Se partiamo da questo valgono tutte le azioni che abbiamo messo in campo noi in questo periodo, l'abbiamo fatta addirittura insieme votando una proposta di legge alle Camere, quella sì che andrebbe ad impegnare il Governo.
Proposta di legge n. 102
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Interventi straordinari per gestori palestre e piscine connessi all'emergenza epidemiologica da Covid-19”
(iscritta ai sensi del comma 13 dell’articolo 86 del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 102 del Consigliere Latini. Chiedo, insieme ai Consiglieri Pasqui e Ciccioli, se sono d’accordo, di rinviarla in Commissione, ai sensi dell’articolo 100, per il suo esame e la sua discussione.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Completamente d'accordo con il Presidente Latini, dobbiamo dare un’accelerata ai lavori regionali nelle Commissioni perché ci sono delle scadenze ordinarie fondamentali, come il bilancio regionale, su cui siamo stati impegnati tutto il mese di dicembre, e la finanziaria regionale, che tra l'altro ha viaggiato in un clima di incertezza in attesa della finanziaria nazionale perché ovviamente le Regioni sono a cascata di provvedimenti legislativi nazionali. Ci sono una serie di importanti proposte di legge, di tutti i gruppi, maggioranza e opposizione, che sarebbe opportuno esaminarle.
Se riusciamo a implementare un po' l’attività delle Commissioni affinché poi il lavoro dell'Aula sia più svelto, più agile …Quindi d'accordo sulla proposta del Presidente Latini.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 102. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 130
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Interventi relativi a Giacomo Leopardi quale primo testimonial delle Marche nel mondo”
(iscritta ai sensi del comma 13 dell’articolo 86 del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 130 del Consigliere Latini.
Chiedo, se il Consigliere Pasqui ed il Consigliere Ciccioli sono d’accordo, di rinviarla in Commissione.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Anche qui vige il parere del precedente intervento.
La valorizzazione di Giacomo Leopardi per le Marche è, oltre che un atto doveroso per questo nostro illustre antenato, un motivo di forte attrazione, di visibilità della regione. Leopardi è universale.
Credo che questa legge sarà ampiamente condivisa, mi permetto di anticipare il parere, ma penso che non ci saranno problemi.
C’è il problema di velocizzare i tempi per l'iter procedurale, ovviamente faccio un appello, oggi non c'è il Presidente della Commissione cultura bilancio, purtroppo un lutto familiare l'ha colpito, ma dobbiamo cercare di velocizzare e forse ampliare l'impegno di lavoro in Commissione.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 130. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 56
ad iniziativa della Giunta regionale
“Piano regionale per le politiche attive del lavoro triennio 2024/2026. Legge regionale 25 gennaio 2005, n. 2, articolo 3”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 56 della Giunta regionale.
Questo punto viene rinviato perché è assente giustificato l'Assessore Aguzzi.
Rinvio della proposta di atto amministrativo n. 56. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 57
ad iniziativa della Giunta regionale
“Modifica ed integrazione della deliberazione dell’Assemblea legislativa regionale 4 ottobre 2022, n. 39: ‘Linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per il triennio 2023/2026. Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 57 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Questo è un atto obbligatorio, lo prevede la legge, il dimensionamento scolastico, che segue un iter procedurale. Innanzitutto ci sono le 5 Province marchigiane che sono titolari dell’istruttoria, ovviamente d'accordo con la valutazione degli enti locali, quindi dei Comuni sede degli istituti scolastici, poi la Regione e l'Ufficio scolastico regionale. E’ un provvedimento fatto a più mani, però dal punto di vista della normativa è questa Assemblea regionale, attraverso la proposta di Giunta, che deve decidere.
Questo atto ha dato origine a delle fibrillazioni perché il posizionamento delle strutture scolastiche sul territorio è un fatto fortemente sensibile.
Detto questo, aggiungo che talvolta i Comuni, ma anche la popolazione, non avvertono bene il contenuto dell'atto, nel senso che è un atto di natura soprattutto organizzativa, che non incide sul posizionamento dei plessi scolastici. Un conto è dove stanno le scuole, dove si insediano, dove sono aperte le scuole primarie, secondarie e via di seguito, un conto è dove sono gli uffici direzionali, dov'è il luogo organizzativo in cui vengono prese le decisioni. Le direzioni scolastiche sono cose diverse dal posizionamento dei plessi.
Secondo me è un po' superficiale il giudizio che se viene meno la direzione scolastica in un plesso e viene messa in un plesso limitrofo c'è una perdita di attenzione, non sempre è così perché noi abbiamo ottimi dirigenti scolastici che gestiscono plessi da remoto, non sul posto, e magari dirigenti scolastici che hanno qualche criticità anche sul posto.
L'idea della struttura organizzativa, dell'apparato organizzativo, è molto diversa dalla coincidenza con il luogo, anche se viene detto che se uno sta sul posto è avvantaggiato. Una gestione bancaria - per dire, utilizzo una cosa che non c'entra niente - sul posto a volte è più attenta di una gestione bancaria da remoto, che non conosce il territorio e il posto, ma in questo caso abbiamo una regola e l'accentramento scolastico tiene conto di una normativa che prevede che gli alunni devono essere da 900 a 1000, a meno di deroghe particolari o situazioni particolari: il sisma, l'alluvione o il decentramento senza una viabilità sufficiente, cioè tutte le problematiche dell'entroterra.
Di tutto questo si è tenuto conto, abbiamo avuto anche un vantaggio legato alla normativa nazionale, sul Milleproroghe introdotto da questo governo, ovviamente in questi giorni, c'è una deroga per cui nella nostra regione le direzioni scolastiche, che dovevamo diminuire a 19, sono scese a 15, in quanto c'è una norma di salvaguardia che ci permette di rinviare all’anno successivo ulteriori accorpamenti.
Ma qual è il problema dei problemi? Qui mi sento di sottolinearlo e di dirlo, il problema dei problemi è la denatalità perché gli accorpamenti avvengono in seguito alla riduzione forte delle nascite, che tra l'altro nel trend della popolazione continua a diminuire.
Questo anno erano previsti 19 accorpamenti e ne vengono fatti 15, l'anno prossimo ne dovremo fare ulteriori 4, ma ne sono in arrivo altri 6, sempre per decremento della natalità. Quando io sono stato oggetto …, spesso cito la frase di un mio amico molto simpatico e un po' primitivo che dice: “Parlo sbagliato”, parlando sbagliato ad un certo momento dici anche una cosa giusta, ma la dici sbagliata, e forse in questo mi sottometto al giudizio critico.
Se non c'è un grande rilancio della politica demografica, che è stata oggetto di interventi estremamente autorevoli, da Papa Francesco fino al Presidente della Repubblica Mattarella … In questo almeno sono tutelato da dichiarazioni molto più autorevoli della mia.
Il problema della denatalità colpisce l'entroterra e porta a restringerne tutti i servizi, che poi sono scontati, quando tu parli con i dirigenti e direttori delle Poste dicono che non vogliono chiudere gli uffici, ma quando il numero delle operazioni è più basso del piano economico chiudono perché obbediscono alle leggi economiche, a leggi di profitto. “Garantiamo i servizi, ma li garantiamo in un altro modo, nel paese vicino, accorpando sportelli e via di seguito”. Cito le Poste che ormai sono più della consegna della corrispondenza, sono riferimenti finanziari dei servizi locali. Ma questo discorso potremmo farlo per le farmacie. Nella nostra regione ci sono autorizzazioni all’apertura di farmacie che non vengono utilizzate, sono farmacie che sono state chiuse, che non hanno trovato un titolare disposto ad andare nei paesi decentrati in quanto, trattandosi di farmacia rurale, non c'è più l'incasso. Perché uno dovrebbe fare un'attività commerciale quando non è redditizia? Sì è un servizio, poi si aprono gli sportelli farmaceutici e altre cose.
Ho citato farmacie, banche, uffici postali, potremmo andare avanti con tanti servizi, quindi il problema centrale in questo momento della società occidentale, e in particolare di quella italiana, è la natalità. Non è il problema del posizionamento dei dirigenti scolastici, se in una sede o in un'altra, ma dove riusciamo a non determinare la fuga della popolazione, che non è di oggi. Da tutto il dopoguerra c'è stato uno spostamento fortissimo della popolazione dalle aree collinari e montare, dalle aree decentrate, verso le grandi vie di logistica, di comunicazione, per l'urbanizzazione della costa per via dei servizi e delle grandi aree metropolitane. Questo è il tema.
Questa proposta appare di buon senso, è stata a lungo dibattuta, poi c'è sempre uno che può dire: “Ma perché così e non colà”, ma in genere è stata una mediazione tra Comuni, Province in prima battuta e Regione in terza battuta e determinazione dell'Ufficio scolastico regionale, il quale nella sua normativa nomina anche le reggenze in funzione dell'organico che ha in servizio. Sulle scuole superiori il discorso è diverso, ma i plessi delle scuole primarie molto spesso sono affidati a reggenze di un dirigente di un'ulteriore scuola.
Quasi tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori hanno almeno una reggenza, e questo è un problema anche dei fondi dello Stato. Il Ministero della pubblica istruzione, tra l'altro, è stato anche dotato di ulteriori fondi, va detto, si parla sempre dei tagli, ma sull'istruzione c'è un'attenzione superiore. Detto questo, però, bisogna fare i conti con il personale, con gli insegnanti che vengono attribuiti, con le difficoltà di mandare insegnanti in alcune zone poco servite, poco appetibili e quindi non ci sono.
E’ lo stesso discorso dei medici di base, qui l'Assessore Saltamartini spesso viene chiamato a rispondere a domande sui medici di base, ci sono sedi poco appetibili in cui i Comuni danno anche gratuitamente i locali per aprire ambulatori e via di seguito, ma i medici non ci vanno e ci sono tantissime sedi vacanti. In parte per il numero chiuso che è stato programmato in maniera sconsiderata …, non riesco a capire come più governi che si sono succeduti non abbiano avuto la lucidità di capire che il problema sanitario era soprattutto legato al personale, alla qualità del personale, al numero del personale, incrociare domanda e offerta, cioè le necessità con la possibilità di avere personale. Si fanno i concorsi, ma c’è il problema del tetto di spesa, ma ancora più grave c'è il problema che magari puoi coprire con le risorse il posto di lavoro ma non hai il personale da assumere. Un problema critico che viene da lontano, che viene anche da indicatori europei che noi abbiamo applicato in maniera, secondo me, non sufficientemente ponderata e questo ci ha portato alla situazione attuale.
Concludendo, secondo me tutti gli atti si possono criticare, però sono confortato da questo atto che è una mediazione, cerca di tener conto delle esigenze di tutti, prepariamoci ad ulteriori 4 accorpamenti, poi ad altri 6, se il trend delle iscrizioni è di questo tipo arriveranno a 10 nell'arco di un periodo di tempo non molto lungo.
Questo problema può essere risolto solo con l'aumento della natalità e noi dovremmo lanciare un grande piano nazionale per l'incremento demografico che sensibilizzi le giovani coppie, la popolazione in generale, il sostegno delle famiglie ed anche dei nonni. La figura dei nonni deve essere rivalutata sul piano della presenza all'interno di famiglie che sono sempre di più mononucleari, sempre più di persone singole, che comportano tante criticità. In questi giorni c'è una polemica sulle morti che ci sono state, ad Ancona una persona è stata trovata morta dopo 4 anni, un'altra invece morta da poco, la stessa cosa a Civitanova Marche, addirittura un gruppo familiare di tre persone a Macerata in passato, la stessa cosa in un altro paese. Mi sembra siano 9 i morti trovati a distanza di anni, perché? Perché non esiste più un collegamento familiare e questa è la frattura più grossa della società occidentale, che io intravedo oggi rispetto alla coesione delle famiglie e al numero dei componenti delle famiglie fino a pochi anni fa.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Rispetto al Consigliere Ciccioli devo dire che non sono, non siamo per niente soddisfatti anche perché, come sappiamo tutti, quando si inizia un percorso di tagli si sa come si inizia, ma non si sa come si va a finire. Comunque noi non condividiamo neppure questo atto e questa delibera, poi ovviamente dirò le motivazioni.
La prima cosa che mi viene da dire è che la Giunta regionale e l’Assessore Biondi hanno presentato la proposta di atto amministrativo n. 57 il 3 ottobre 2023, abbastanza nei tempi per essere approvata in Commissione e fare in modo che le linee guida, che poi la Regione ha dato alle varie Province, prendessero in considerazione l’atto amministrativo che andava prima recepito dalla Regione.
Oggi siamo il 16 gennaio, le linee guida - per così dire perché non sono linee guida - alle Province sono state date prima di Natale ed il Piano è già stato fatto, quindi mi chiedo: com'è possibile che veniamo in Aula il 16 gennaio con una proposta di atto amministrativo di tre pagine presentato il 3 ottobre?
Ovviamente qualcuno mi può dire che io faccio parte della Commissione, infatti io non ho avuto problemi, ho detto subito che avremmo votato contro perché non lo condividevo e non capisco perché abbia avuto un iter così lungo.
L'altra cosa che mi sembra strana, Assessore, so che c'è la nuova dirigente, ma non capisco …, anche il Consigliere Ciccioli ha fatto almeno 10 anni oltre questi in Consiglio regionale, come altri Consiglieri che hanno già fatto esperienza in Consiglio regionale - vedo il Consigliere Cesetti, la Consigliera Bora, la Consigliera Casini, il Consigliere Mastrovincenzo - la proposta di programmazione della rete scolastica è sempre passata in Commissione, sempre, e se non mi ricordo male anche in Consiglio regionale. Come no? Assessore, sono relatore e in Consiglio regionale c'era una discussione astronomica sul dimensionamento, che non approvava la Giunta. Sono sicuro che lei non l’abbia fatto apposta, probabilmente qualcuno del Servizio le ha detto che può fare da sola. Non è così, a meno che noi sbagliavamo andando in Commissione e in Aula per un eccesso di condivisione, anche se penso che la condivisione, il coinvolgimento, la partecipazione siano sempre positivi. Comunque non penso che facevamo degli atti che non erano dovuti.
Stavolta addirittura manco il parere della Commissione perché questo non è l'atto di programmazione, Consigliere Ciccioli. Quello che approviamo oggi non è l'atto di programmazione, sono le linee guida che servono per l'atto di programmazione, quindi noi abbiamo programmato senza avere approvato prima le linee guida.
Ripeto, questo va in Consiglio per forza, ma arriva due mesi dopo. Anche l'atto di programmazione vero e proprio, che recepisce le indicazioni delle Province, è sempre venuto in Consiglio regionale, io dico: forse era troppo il Consiglio regionale? Ma al massimo alle Commissioni!
Assessore, sa che con lei non riesco ad essere particolarmente cattivo, magari chieda bene un attimo alla dirigente, dica che il Consigliere Biancani le ha detto che gli altri anni l’atto veniva sempre in Commissione e in Consiglio regionale e le dica: quest’anno cosa mi ha fatto fare? Anche perché lei si prende tutte le responsabilità e tutti i comunicati a favore e contro, più contro, quando poteva essere una decisione del Consiglio regionale, come è sempre stato.
Vado avanti.
Le linee guida, bisogna dirlo, sono state approvate dal Governo Meloni nel dicembre 2022, non c'era il Consigliere Biancani nel governo, per quanto riguarda la finanziaria del 2023, nel bilancio pluriennale 2023-2025, che ha dato avvio alla riorganizzazione del sistema scolastico che tiene conto del nuovo parametro. Vi ricordo che prima il parametro era di 600, 400 alunni per istituzione scolastica. Oggi le nuove autonomie scolastiche vengono calcolate su base regionale sulla reale popolazione scolastica, ovviamente cercando di salvaguardare - io mi sarei augurato - i Comuni montani, tanto che sia il Cal che il Crel hanno dato parere positivo, raccomandandosi di tagliare il meno possibile le autonomie delle zone dell'entroterra.
Cosa succede con questa riorganizzazione? Che per quanto riguarda sia il contingente dell'organico, del dirigente scolastico, DS, che la Direzione di servizi generali amministrativi (DSGA) … Con questo nuovo atto amministrativo c'è una riduzione, quindi si chiudono le scuole. Ha detto bene il Consigliere Ciccioli, le scuole non si chiudono, però si incominciano a tagliare i dirigenti. Oggi i dirigenti, domani una scuola e, è quello che noi non vogliamo.
Questo atto doveva essere presentato, almeno secondo quello che voleva il Governo Meloni, entro il 30 novembre di ogni anno, poi c'è stata la deroga, tanto che le Province l'hanno approvato entro il 31 dicembre e poi la Regione, grazie alla proroga fatta durante questa legge di bilancio, aveva l'obiettivo di approvarlo entro il 5 gennaio.
Devo ricordare che - noi votiamo contro e poteva farlo anche la Regione Marche - alcune Regioni nella Conferenza unificata Stato-Regioni non hanno dato l'accordo, la Regione Marche l'ha dato, poi il Tar ha detto che le altre Regioni avevano sbagliato perché non si poteva …, per carità, però la Regione Marche non è che ha puntato i piedi. Sta puntando i piedi, giustamente non giustamente, perché non vuole la Bolkestein, su quella ha puntato i piedi, su questo non mi risulta che il Presidente o l'Assessore competente abbiano fatto da matti contro la riduzione delle autonomie scolastiche. Quando serve puntare i piedi rispetto a norme europee o rispetto a norme nazionali la Regione lo fa, in questo caso, va detto, non l'ha fatto. Qui non può dire che è obbligata, non ha detto niente contro in Conferenza unificata.
Oggi abbiamo 229 autonomie a livello regionale, dovevano passare a 210 nel 2024, a 208 nel 2025, a 204 nel 2026, quindi complessivamente meno 25 autonomie. Cosa è successo nel frattempo? C'è stato il decreto Milleproroghe che ha consentito una minore riduzione del 2,5%. La minore riduzione del 2,5% per la Regione Marche ha comportato 5 autonomie, al posto di tagliarne 19 poteva tagliarne 14. Cosa ha fatto la Regione? In tutte le altre Province ha applicato la riduzione del 2,5%, nella provincia di Pesaro-Urbino - i Consiglieri della mia provincia, a parte me e le Consigliere Vitri e Ruggeri, sembra che siano in vacanza; i Consiglieri della mia provincia non seguono niente, non sanno niente, non vedono e non ascoltano – siccome le autonomie potevano essere non quattro, ma tre, l'Assessore avrà detto sicuramente: “Non mi ha chiamato nessuno dei miei della Provincia di Pesaro, allora alla Provincia di Pesaro Urbino applico il taglio complessivo”. Non solo non applica il Milleproroghe - agli altri lo applica - ma addirittura ha modificato la proposta della Provincia andando a tagliare nell'entroterra.
Al posto di ascoltare la proposta della Provincia …, nelle altre Province hanno accorpato i CPA con gli istituti scolastici, anche per la Provincia di Pesaro c’era la proposta di accorpamento dei CPA d'accordo il Preside, d'accordo la Provincia, d'accordo anche i gatti, no, si è modificato il Piano della Provincia di Pesaro Urbino ed hanno applicato il tutto.
Dal nostro punto di vista c'è stata la volontà di non tutelare tutti i territori nella stessa maniera, perché in alcuni territori il 2,5% è stato applicato ed in altri territori no, Nella Provincia di Pesaro Urbino si è voluto addirittura intervenire a gamba tesa contro una proposta, andando a modificare la proposta della Provincia e quello che è mancato … Io ho cercato di fare un po' di telefonate, quando vengo nominato relatore cerco di informarmi, ed ho chiesto: “Ma la Regione questi atti di indirizzo, queste linee guida le ha date?” “Per carità, non mi parlare della Regione!” E’ mancato completamente il confronto, è mancato completamente un indirizzo preciso”, tanto che nelle linee questo coefficiente numerico regionale non viene neppure riportato. Le Province in maniera autonoma hanno applicato il coefficiente nazionale, nelle linee guida della Regione manco questo c'era, si sono inventate da sole i tagli da fare.
E’ mancato il confronto, anche i sindacati ieri sono intervenuti dicendo che sono contrari, che è mancato completamente il percorso, mi hanno detto che quando sono venuti all'appuntamento dal Presidente Acquaroli sono rimasti sbigottiti, non vi dico niente su come è andata. Praticamente non è stato dato un indirizzo chiaro rispetto a quello che la Regione voleva fare. E’ mancato il confronto col territorio e la Regione non ha preso le redini di quello che doveva fare. Questo, Assessore, non lo dico io, lo dicono tutti, lo dicono le scuole, lo dicono i Presidi, lo dicono le Province, lo dicono tutti!
(interventi fuori microfono)
Andrea BIANCANI. A me hanno detto tutto questo ed alla luce di tutte le verifiche fatte noi votiamo contro perché riteniamo che non ci sia stata la giusta attenzione da parte della Regione nel dare un indirizzo chiaro a tutte le Province.
Non è stato applicato il Milleproroghe in maniera uniforme in tutte le Province, guarda caso nella Provincia di Macerata erano nove i tagli da fare, ne hanno fatti sette, quindi il Milleproroghe è stato applicato. Io non sono contrario al fatto che l'abbiano applicato nella Provincia di Macerata, chiedo solo perché non è stato applicato nelle altre Province. Ci sono stati due pesi e due misure, soprattutto c'è stata la latitanza, questo lo possiamo dire, della Regione rispetto a un indirizzo chiaro che tutte le Province hanno lamentato fino all'ultimo giorno.
Almeno in altre Province la Regione ha dato seguito alla proposta che queste avevano fatto, nella Provincia di Pesaro Urbino, con buona pace dei Consiglieri Rossi, Cancellieri, Serfilippi e Baiocchi, nessuno si è mosso e hanno proceduto come se nulla fosse, come se il Milleproroghe non fosse mai stato approvato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi piacerebbe sapere cosa stiamo approvando oggi, lo chiederei al relatore di maggioranza Ciccioli perché ha fatto un intervento che in parte posso anche condividere, sulle questioni demografiche, sulle riduzioni delle aree interne, sul trend di riduzione demografica nelle aree interne, sulla necessità di mantenere i presidi scolastici, eccetera, ma qui ho due atti, uno me lo sono procurato ed è il dimensionamento scolastico. Con la delibera di Giunta regionale n. 1 del 5 gennaio 2024 viene approvata la programmazione scolastica e l'offerta formativa ai sensi dell'articolo 138 del decreto legislativo 112, molto bene, anche ai sensi del decreto interministeriale del 30 giugno 2023. Ora mi chiedo e chiedo ai Consiglieri per quale motivo noi oggi approviamo le linee guida che avrebbero dovuto informare le scelte della Giunta e dell’Assessore Biondi rispetto al dimensionamento scolastico.
Oggi, e lo dico al Consigliere Ciccioli, stiamo approvando un atto di Giunta che è stato adottato nella seduta del 3 ottobre 2023, è andato in Commissione nella seduta del 14 novembre, quindi è precedente, Consigliere Ciccioli, alla pubblicazione del decreto Milleproroghe, che è del 30 dicembre. Quindi, non si può dire che in questo atto che stiamo per approvare sia riportato il Milleproroghe perché qui non se ne parla assolutamente. Non si può fare ora per allora perché nel frattempo l'avviso, Consigliere Ciccioli, la Giunta ha approvato l'atto senza tener conto delle linee guida che noi andiamo ad approvare oggi.
Non so se mi sono spiegata, credo che sia abbastanza facile, normalmente si approvano le linee guida, dopodiché la Giunta ne tiene conto per approvare la programmazione della rete scolastica, e lascio stare che sia stata fatta dal Consiglio regionale negli altri anni, non entro nel merito, mi fermo soltanto a guardare le procedure.
La procedura vuole che le linee guida vengano approvate dalla Giunta, passate in Commissione consiliare e approvate dal Consiglio, di cui la Giunta poi tiene conto.
Consigliere Ciccioli, se noi oggi approviamo la modifica delle linee guida, nella quale non è neanche riportata la modifica introdotta dal decreto Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2023, qui non se ne parla neanche come integrazione alle linee guida che stiamo approvando, mi chiedo: “Che l’approviamo a fare questa roba, visto che l’Assessore Biondi certamente nella delibera n. 1 del 5 gennaio, la prima dell'anno, ne avrà necessariamente tenuto conto?
Stiamo sprecando il nostro tempo, ma mica tanto mi meraviglio dell'Assessore Biondi, che fa il suo lavoro …, comunque non entro nel merito perché effettivamente le critiche che sono state avanzate dal Consigliere Biancani nel merito sono giuste.
Caro Consigliere Biancani, le critiche che lei ha sollevato, che io condivido e penso che il gruppo condividerà, non vanno avanzate al Consigliere Ciccioli e non vanno avanzate alla Commissione consiliare, se non per dire che tardivamente ha lavorato, andrebbero avanzate all’Assessore Biondi nel merito.
Nel merito non abbiamo la delibera di Giunta, qui, oggi, quindi sia lei che il Consigliere Ciccioli avete parlato di un atto di squisita competenza di Giunta, che è stato approvato il 5 gennaio.
Il dimensionamento scolastico, Consigliere Ciccioli, è stato approvato il 5 gennaio dalla Giunta, in barba al Consiglio regionale. Siamo stati commissariati dall'Ufficio scolastico regionale evidentemente in quanto oggi approviamo qualcosa ora per allora, oppure mi dovete spiegare che cosa stiamo approvando oggi.
Non si è mai visto che si approva prima la programmazione della rete scolastica e poi le linee guida a cui la programmazione scolastica si deve attenere, carente di una cosa importantissima che è la modifica introdotta dal Milleproroghe, che io mi auguro e spero che l’Assessore Biondi abbia considerato.
E’ una presa in giro, lei capisce che il Presidente della Commissione avrebbe dovuto guardare tutto questo, avrebbe dovuto parlare con l'Assessore Biondi. Mi chiedo: ma la delibera che ha adottato la Giunta su proposta dell'Assessore Biondi è legittima, visto che dobbiamo ancora approvare le linee guida?
Io faccio l'architetto e lo faccio male, però a questo Consiglio vorrei dire che mi pare una presa in giro.
Nel merito il Consigliere Ciccioli ha detto delle cose, molte delle quali condivisibili, peccato che attengano ad un'altra questione, per cui hanno già “risolto” con le caselle. Se lei vede nella delibera del 5 ci sono proprio le caselle nelle quali sono state messe le x, sono state messe tutte le scuole, le docenze, eccetera. Questo è già stato fatto da lei, Assessore, e mi auguro, sono certa, conoscendola, che lei avrà tenuto conto anche del decreto Milleproroghe, per fortuna, per cui il taglio non è stato operato completamente, ma è stata ritenuta quella limitazione della riduzione, di cui ha parlato il Consigliere Biancani. E’ stata anticipata! Non possiamo anticipare gli atti come ci pare, e guardo anche il nostro Segretario generale, possiamo fare ora per allora l'approvazione di linee guida che avrebbero dovuto informare la programmazione della rete scolastica? No, ripeto, io non so rispondere, ma a tutti voi chiedo se vi pare normale, a me non sembra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Qualche riflessione su questa delibera, intanto la puntualità della ricostruzione di legittimità e di logica, a cui ha fatto riferimento la Consigliera Casini, non è affatto banale.
Assessore Biondi, la Consigliera Casini ha detto benissimo: com'è possibile approvare un dimensionamento scolastico anticipatamente rispetto a norme di carattere generale, che sarebbero dovute essere approvate in precedenza?
Ci aspettiamo che l'Assessore Biondi ci precisi questo, ci aspettiamo anche che l'Assessore Biondi risponda alla Consigliera Casini rispetto alla legittimità perché è una domanda puntuale ed appropriata.
Quello che credo possa accompagnare qualche riflessione nella discussione di questa delibera riguarda anche i contenuti. Assessore Biondi, non è immaginabile, non è accettabile che la decisione sui dimensionamenti venga fatta in maniera autoreferenziale, senza condividere con nessuno, chiamando i Sindaci il giorno precedente alle decisioni per comunicare unilateralmente la decisione di accorpare istituti. Glielo posso confermare perché nella provincia di Macerata sono accadute vicende che l'hanno portata a decidere da sola e senza una condivisione.
E’ inaccettabile naturalmente perché non si comprende bene, non ha compreso bene l'impatto che sulle comunità il dimensionamento, l'accorpamento, l'eliminazione di reggenze portano all'interno del sistema scolastico. E’ mancata un’istruttoria preliminare. Sottolineo quello che è accaduto in provincia di Macerata, il Presidente della Provincia di fatto si è rifiutato di assumersi delle responsabilità che stanno in capo a lui, delegando la Regione e cercando di lavarsene le mani. Un fatto di una gravità inaudita e naturalmente lo si è fatto passare come un fatto assolutamente irrilevante.
E’ interessante il ragionamento che ha fatto il Consigliere Ciccioli, anche se io non lo condivido per nulla, la destra, la filiera della destra è responsabile diretta del dimensionamento scolastico e non può certo essere la denatalità, per cui oggi giustifichiamo ogni cosa, anche per andare in bagno. C'è un problema di denatalità, che è davvero una sciocchezza. Non la denatalità, ma la scelta politica del Governo di destra, di essere totalmente indifferente rispetto al dimensionamento scolastico, che di fatto porta alla cancellazione progressiva da qui ad alcuni anni di tantissime scuole in zone ovviamente fragili e di maggior disagio.
Questo sarà l'esito delle politiche di Giorgia Meloni e ovviamente delle Regioni che si rifiutano, che rinunciano a battersi per gli interessi delle zone disagiate.
Sappiamo tutti nelle Marche quanto sia fondamentale l'attenzione alla questione del dimensionamento scolastico nelle aree disagiate. Qui ci riempiamo la bocca, mi capita di sentire il Consigliere Rossi ed anche altri soggetti parlare di aree interne, ma va detto, lo dico anche al Consigliere Cancellieri ed anche ad altri Consiglieri del centro-destra, che fra pochi anni avremmo la scomparsa delle scuole dalle nostre aree montane. Se questa è una politica coerente rispetto agli indirizzi, che naturalmente esigono un'attenzione particolare, ve ne accorgerete, soprattutto a un certo punto le persone si accorgeranno di questo tipo di politica.
Si può fare diversamente? Il Consigliere Ciccioli dice che c'è la denatalità e che quindi dobbiamo subire, no, purtroppo non è così, si può fare diversamente, si può considerare la sanità, la scuola e la giustizia punti di riferimento indispensabili per preservare i diritti costituzionali.
Ricordo al Consigliere Ciccioli che il Ministro dell’istruzione e del merito ha dichiarato che tutto questo ambaradan comporterà un risparmio di spesa in 9 anni di ben 88 milioni, non 8 miliardi, 88 milioni tagliando reggenze, tagliando di conseguenza personale ATA con tutto ciò che comporta questo ridimensionamento. Vale la pena?
C'è una politica nazionale, una politica di filiera, una politica di dignità della Regione Marche capace di alzarsi in piedi e dire al Governo Meloni che sulla scuola, sulle aree interne, non si può derogare, che vanno preservate, vanno mantenute, anche tenendo conto di quello che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci dice a proposito della numerosità delle classi? Pensate il Ministro dell’istruzione e del merito è arrivato a dire che questo taglio è giustificato dalle indicazioni del Pnrr, una bugia colossale, il Pnrr non solo non dice e non chiede di tagliare, il Pnrr, la Missione 4 sull'istruzione e ricerca dice: attenzione, riducete il numero dei componenti delle classi pollaio, che oggi sono di 27 alunni, e consentite una migliore formazione e nello stesso tempo un mantenimento del presidio nei confronti delle aree interne.
Purtroppo questa attenzione non c'è, c'è l'inevitabilità, dice il Consigliere Ciccioli, della denatalità che naturalmente è in contrasto ed è, diciamo, la porta d'ingresso per negare i diritti delle aree interne.
Vabbè, riceviamo il parere favorevole del Cal a guida di un discepolo della destra, che abita in montagna e dice: “No, a noi che ci importa”, poi si riempie la bocca naturalmente delle aree interne. Abbiamo il Consigliere Livi che dice: “Ma siamo tutti a posto”, abbiamo lui che, come dire, conosce le aree interne e dice: “Ma siamo stati bravi”. E’ uno scandalo, vi manca la dignità e il rigore per poter dire che non va bene così perché in questa maniera fra qualche anno le aree interne non avranno più niente, perché questa è una politica che va verso la desertificazione degli istituti scolastici e dove non ci sono gli istituti scolastici non ci sono le famiglie, se non ci sono le famiglie non c'è la vita. Questo Governo lo deve capire e voi non siete stati in grado di alzare una minima voce e di impuntarvi in sede di Conferenza Stato-Regioni su questa vicenda. E’ un fatto di una gravità inaudita. Poi nei giorni successivi vi riempite la bocca dicendo che la Regione si occupa delle aree interne, non è vero. Non è vero, Consigliere Livi, non lo racconti in giro, da lei ci si sarebbe aspettata una reazione diversa che tenesse conto delle problematiche, che devono contemplare rispetto alle politiche della scuola impostazioni diverse tra le scuole che stanno nelle aree particolarmente urbanizzate e le aree disagiate o le aree a diversa destinazione linguistica. Ci sono delle aree in questo Paese, di tutta l'Italia di mezzo, quella appenninica, ma non solo, che hanno bisogno di una vera e propria politica opposta a quella che si sta portando avanti, purtroppo questo non c'è da parte vostra, c'è un totale disinteresse.
Le telefonate arrivate il giorno prima a sera tarda per dire: “Guardate che domani togliamo la reggenza a Colmurano, piuttosto che a Montecassiano o ad altri”. A voi non ve ne può importare di meno, la totale ed assoluta indifferenza verso un tema grave, che voi rinunciate ad affrontare.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Innanzitutto voglio ringraziare l'Assessore Biondi per la modifica ed integrazione alla deliberazione dell’Assemblea legislativa, parliamo di linee guida della programmazione della rete scolastica del triennio 2023/2026.
Ho ascoltato qualche accusa, ovviamente è normale, capisco, fa parte del gioco delle parti, fa parte del gioco della politica, ma vorrei un po' rimettere a posto le questioni dicendo ciò che è successo perché ho avuto modo anche di seguire per la mia parte, per la mia provincia, la Provincia di Fermo, la collaborazione che c'è stata, soprattutto ciò che è successo. La Provincia di Fermo, faccio un esempio, ha riunito i Comuni e le scuole ed ha mandato una proposta alla Regione Marche, che a sua volta con delibera di Giunta, come ha ricordato prima la Consigliera Casini, del 5 gennaio ha fatto sue le proposte della Provincia di Fermo, così come quelle delle altre.
Ma andiamo per gradi perché qui si parla di aree interne e del fatto che la Regione Marche e il centro-destra non investono nelle aree interne. Sorrido perché dall'altra parte, davanti a me, ho persone che fanno politica da diverso tempo, qualcuno si è riempito la bocca con la parola Pnrr, per cui ricordo a queste persone che il Pnrr non è stato scritto dal Governo Meloni, è stato scritto dal Governo Conte, al cui interno c'era anche il Partito Democratico ed il Ministro dell'istruzione non era certo della Lega né di Fratelli d'Italia. Vi vorrei ricordare che il Pnrr, parlo agli studiosi, a chi ama come me leggere e informarsi, al punto 3, missione 4, parla di istruzione.
Caro Consigliere Biancani, so che lei è molto lanciato su Pesaro, ma poco lanciato a studiare le questioni. Si parla di dimensionamento scolastico e il dimensionamento scolastico non l'ha fatto il Governo Meloni. Se leggete il Pnrr vi rendete conto che, purtroppo, dovete rivolgervi ai vostri amici con cui avete governato una vita, parlo a voi qui, del primo banco. Ma a prescindere da questo ricordiamoci anche un'altra cosa, mi dispiace che venga attaccato l'Assessore quando credo ci sia stata una grande concertazione e non mi sembra di aver letto - non so, magari siete su un altro pianeta, forse impegnati nelle campagne elettorali, vi capisco pure, perdenti anche questa volta alle prossime europee, ricordatelo - alcuna critica da parte delle Province, io non l'ho vista, voi l'avete vista? Quella di Pesaro-Urbino è normale, se non criticava neanche Pesaro-Urbino significava che era finita la democrazia nelle Marche, cara Consigliera Ruggeri. E’ normale, non credo che il Presidente della Provincia di Pesaro Urbino di stampo Partito Comunista Italiano o Partito Democratico dica bravissima all’Assessore Biondi, è ovvio, è scontato, altrimenti finirebbe la democrazia e saremmo una dittatura acquaroliana. Noi amiamo la democrazia, amiamo le critiche, come è normale che sia, ma amiamo anche gli elogi ed ho visto che c'è la soddisfazione delle Province, ma dirò di più, quando parlate di aree interne credo che vi dovreste guardare un po’ tutti allo specchio perché in tutti questi anni le aree interne sono state svuotate dalla politica regionale di centro-sinistra e su questo non potete non avere la colpa, su questo vi dovete guardare allo specchio e non a caso ci avete perso le lezioni.
Sorrido, ogni volta parlate e vi riempite la bocca delle aree interne nelle quali se fate un convegno avete in media 45 persone. Vuol dire che non vi seguono più ed un motivo c'è. Aggiungo anche un'altra cosa sulla questione del cratere, io non ho sentito da parte dell'opposizione dire grazie all’attuale Commissario, so che non vi piace, ci mancherebbe altro, voi sostenevate un Commissario che neanche era marchigiano, non avete esultato per un Commissario alla ricostruzione marchigiano, che fa gli interessi in primis dei marchigiani, anzi, l'avete ostacolato, ci mancherebbe altro, vi capisco, ma poi vi abbiamo smentito anche con i fatti, sui numeri. E’ stato proprio il Commissario a dare l'opportunità della deroga per quanto riguarda la questione delle classi nelle aree del sisma. Però da voi non ho sentito …, ho sentito solo critiche e su questo io rifletto e dico: ma fanno apposta o vivono in un altro pianeta? Ci può stare, se fate apposta vi faccio i complimenti perché fate l'opposizione e dovete fare l'opposizione, ma se vivete su un altro pianeta sono preoccupato perché poi finisce la democrazia. E voi sapete meglio di me che la democrazia si pesa su ogni elezione perché qui possiamo dire ciò che vogliamo, possiamo abbaiare, urlare, ma l’elezione è come quando ti pesi: vai sulla bilancia e vedi quanto pesi oggi. Poi arriveranno, come arrivano, i Comuni, gli stessi che voi dite che abbiamo svantaggiato, andranno a votare tutti, provincia di Macerata, provincia di Fermo, voteranno più di 20 Comuni e lì per voi dovremmo perdere dappertutto perché abbiamo massacrato tutti, invece questa volta - parlo per la mia provincia di cui ho competenza territoriale, il mio bacino elettorale come tutti noi abbiamo - ho avuto l'opportunità di constatare che la Provincia di Fermo è stata soddisfatta dell'Assessore Biondi e ci ha ringraziato perché ha preso in carico le richieste della Provincia e le ha messe in atto. Poi è ovvio che la Provincia di Pesaro-Urbino si arrabbi, è normale, ci mancherebbe che non faccia la propria parte politica, ma è altrettanto vero …, però non voglio entrare nel tecnico, io voglio andare sull'aspetto politico.
Che cosa avete da contestare? Qual è la contestazione che fate, ma soprattutto qual è la vostra proposta? Avete fatto una proposta, Consigliera Casini? Ad oggi non ho visto una vostra proposta e sono dispiaciuto. Sa perché Consigliera Casini? Perché non ho visto alcuna proposta del Partito Democratico Se voi continuate a fare opposizione così, noi siamo contenti, ci mancherebbe altro, continuate a farla così, a noi va bene, ognuno fa come meglio crede. Io sono contento della vostra opposizione, non mi posso lamentare, ci mancherebbe altro, governeremo a lungo, ma vi dico che se dobbiamo fare politica, dobbiamo essere politicamente seri e andare nel merito, se poi vogliamo fare tutti il tecnico, oggi va di moda che il politico si sostituisca al tecnico, fatelo pure, ma credo che se si vanno a guardare i fatti, ad oggi abbiamo avuto delle risposte importanti, soprattutto nei piccoli Comuni. Su questo mi permetto anche di dire, aggiungo, che avete accusato il Governo Meloni, avete parlato della filiera, certo, Consigliera Casini, voi la filiera non sapete nemmeno cos'è perché sotto Covid siete stati famosi in Italia per aver fatto una delibera di Giunta e 5 minuti dopo il Governo vostro ve l’ha impugnata. Voglio dire che, ci mancherebbe altro, proprio non ci dovete dare lezioni su questo, ci siamo anche messi un po' tutti a ridere sotto questo aspetto, siamo diventati famosi a livello nazionale per questo, però il governo Meloni ha dato anche l'opportunità di una proroga per ridurre le autonomie - di questo non so se il suo parlamentare l'ha avvisata, credo che lei lo sappia - e questo è importante.
Voglio concludere, capisco che nel dibattito politico si possa dire di tutto, ma io mi reputo soddisfatto e voglio ringraziare gli uffici, l'Assessore Biondi per aver concertato, per aver ascoltato le Province. Assessore Biondi, poi è normale, se tutte le Province le dicevano che era brava …, è ovvio che devono contestare anche perché è rimasta solo la Provincia di Pesaro e se andiamo a votare a breve credo … Le restanti sono tutte di centro-destra, quindi su questo andiamo a vedere. Anche ad Ascoli Piceno quando si rivoterà dovremo rivincere.
A prescindere da questo, noi oggi dobbiamo portare a casa questo risultato che dà delle risposte importanti, ma soprattutto, cara Assessore Bondi, guarda al futuro. Noi possiamo guardare al futuro perché parliamo di un aspetto che riguarda l'offerta formativa per 3 anni, dal 2023 al 2026, forse ve ne sono dimenticati perché siete abituati a guardare qua e lì e non a lungo.
Ovviamente si può migliorare, si può avere ancora di più, lo stiamo facendo insieme al Governo che credo ci supporti in ogni iniziativa, della quale noi siamo orgogliosi a differenza vostra che venivate frenati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Sono contenta che mi abbia citato, forse lei non si è reso conto di quello di cui stiamo discutendo e di quello che ho detto io, che non ho accusato affatto l’Assessore Biondi.
Non stiamo parlando del dimensionamento scolastico, Presidente, non stiamo affatto parlando di quello che lei ha detto. Guardi la proposta di delibera non è dell’Assessore Biondi. La proposta di delibera che è passata in Commissione non è il dimensionamento scolastico perché l’Assessore Biondi, giustamente, io l’ho detto prima, molto più velocemente della Commissione l'ha approvata.
Oggi stiamo approvando, ora per allora, le linee guida delle quali l’Assessore Biondi avrebbe dovuto tenere conto nel dimensionamento scolastico. Secondo me in maniera virtuosa, lo dico anche se sono all’opposizione, ne ha tenuto conto alla faccia di questo Consiglio che oggi sta approvando la modifica delle linee guida, delle quali l’Assessore Biondi ha tenuto conto unitamente.
Mi dispiace che vada via perché in politica si perde e si vince. Buon Consigliere Putzu, non sempre succede che uno venga eletto e che sieda negli scranni di una Regione, capita pure che non venga eletto e per quello che riguarda le aree interne, a casa mia, sono stata la prima degli eletti, quindi sono piuttosto contenta e soddisfatta pur nella non vittoria, anzi nella sconfitta.
Tornando a bomba, il Consigliere Ciccioli l'ha capito, mi dispiace che non l'abbia capito il Presidente di Commissione, noi oggi stiamo parlando di linee guida, non del dimensionamento che ha fatto l’Assessore Biondi prima che noi decidessimo i criteri, e posso dire, anche se me ne dispiaccio, che è stata virtuosa perché ha tenuto conto anche di un atto che ha citato il Consigliere Ciccioli, ma che qui dentro non c'è, checché ne dica il Consigliere Putzu. Questa è una cosa grave, secondo me, per noi Consiglieri, ha tenuto conto anche della modifica positiva che è stata fatta rispetto alla riduzione del dimensionamento nel Milleproroghe, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre dello scorso anno e che quindi non poteva essere in un atto che è passato nella seduta del 14 novembre all'approvazione della Commissione. Quindi, il Consigliere Putzu può cambiare discorso e buttare il carro in aria o, come si dice, la palla in tribuna parlando male del PD, che non siamo stati eletti, che i cittadini … Ma sono passati 3 anni ed i cittadini si renderanno conto che c'è gente che, come il Consigliere Putzu, non parla nel merito.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. A me spiace che Consigliere Putzu abbia fatto il suo intervento e poi come sua abitudine sia uscito dall'Aula perché gli avrei spiegato che il Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino non ha criticato la programmazione della rete scolastica, di cui oggi non parliamo, ma parliamo delle linee guida per la programmazione della rete scolastica e l’approviamo oggi quando la programmazione è stata già approvata dalla Giunta il 5 gennaio. Questo i colleghi di opposizione l'hanno ripetuto tutti, 100.000 volte, ma sembra che sia un dettaglio, mentre per me un dettaglio non è. Comunque il Presidente della Provincia di Pesaro-Urbino non ha criticato questa programmazione perché è del PD e voi siete di destra. Mi dispiace che non ci sia il Consigliere, a scanso di equivoci vi leggo quello che ha dichiarato tre giorni fa il Presidente della Provincia sull’Assessore Biondi: “Dice che si sono attenuti alle indicazioni delle Province? Alla faccia. Avevamo chiesto nero su bianco il mantenimento per il Sanzio di Mercatino Conca e per l'Istituto comprensivo di Macerata Feltria (sono due aree interne della Provincia di Pesaro e Urbino) proprio per difendere i Comuni montani. Seguendo le stesse direttive della Regione sulle aree periferiche, quindi si erano allineati alle indicazioni della Regione. Erano le istanze dei due Comuni che abbiamo accolto nella nostra delibera trasmessa alla Regione. Risultato? Loro hanno fatto l'opposto. Per fortuna che si sono attenuti. Mi viene da dire: se non l'avessero fatto cosa sarebbe venuto fuori?”
Quindi, invito il Consigliere Putzu che tanto si riempie la bocca sulla tutela delle aree interne di venire nel pesarese, magari a Macerata Feltria, a raccontare queste cose. E se è fuori il Consigliere Rossi non è un caso, lui questa cosa non la vota di sicuro perché prova a tutelare le aree interne, cosa che voi non avete fatto, almeno nella nostra provincia.
Poi il resto basta con tutti gli interventi a fare provocazioni, spero che i colleghi non le accolgano, non le portino avanti perché qui dobbiamo essere un po’ più seri ed entrare nel merito delle questioni.
Il Movimento 5 Stelle anche a livello nazionale è contro il dimensionamento scolastico, qui addirittura siamo arrivati a votare le linee guida dopo la delibera di Giunta. Tra l'altro in I Commissione, dove è passato l'atto, io e il Consigliere Biancani avevamo detto: “Visto che va approvato entro il 31 dicembre, approviamolo oggi, tanto noi votiamo contro, mandiamolo avanti per serietà”, è stata la maggioranza, che evidentemente aveva un po' di mal di pancia, a dire no perché doveva fare degli approfondimenti, ed ecco che abbiamo svalicato l’anno e lo approviamo sinceramente con grande ritardo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Oggi ci viene chiesto come mai non siano arrivate proposte dall'opposizione, io vorrei ricordare che sono arrivate. Avevamo lanciato anche l'allarme in tempi in cui nessun Consigliere di maggioranza si preoccupava. Probabilmente chi siede qua, chi esce e va continuamente al bar, non ci ascolta, non studia, non legge ed ha anche la memoria corta.
Sono andata a cercare cosa avevamo fatto prima dell'estate e io stessa, insieme a tutto il gruppo PD, avevo proposto una mozione con la quale chiedevo alla Giunta regionale di intervenire nella Conferenza Stato-Regioni per chiedere di bloccare l’atto sul ridimensionamento scolastico, che inizialmente nelle Marche prevedeva 23 tagli, poi 19, infine sono stati 14. Comunque nella Provincia di Pesaro-Urbino sono rimasti dall'inizio alla fine 4 ed è questa forse la cosa più allarmante. In questo caso parlo per il mio territorio e mi chiedo come mai nessuno dei Consiglieri di maggioranza della Provincia di Pesaro Urbino abbia avuto il coraggio di aprire bocca.
Accorpare la dirigenza di Macerata Feltria e di Mercatino significa costringere non solo il Preside, ma anche i segretari e tutto il personale amministrativo a percorrere la famosa strada della Faggiola, è chiamata così, che divide i due istituti scolastici.
Quando parlate di entroterra, quando vi riempite la bocca con la tutela dell'entroterra, dovete percorrere quella strada, probabilmente questo taglio non l'avreste fatto, in compenso preferite un Preside, comodamente pagato da Roma, che arriva a dirigere l'istituto serale per adulti, così viene chiamato comunemente dagli studenti il CPA.
Quindi avete scelto, questo è quello che avviene, lo dico perché lo devono capire i cittadini, di continuare a pagare un dirigente scolastico che arriva da Roma e che va semplicemente a dire sì o no a Pesaro, all'istituto di studi serali per adulti. A Pesaro si può arrivare in autostrada, si può arrivare in treno, ma continuate a tagliare nell'entroterra, dove le strade sono difficoltose, dove gli studenti fanno un'ora di viaggio per andare a scuola e nessuno dei quattro Consiglieri dell'entroterra oggi ha il coraggio di aprire bocca. Mi chiedo come potete ancora riempirvi la bocca di tutela dell'entroterra.
Il dimensionamento scolastico, di cui parliamo da tempo, non inizia oggi, non inizia con le linee guida che non sono state approvate, ma inizia quando in questo Consiglio regionale il 14 marzo 2023 abbiamo presentato un atto chiedendo alla Giunta di intervenire nella Conferenza Stato-Regioni, non si è interessato nessuno e oggi addirittura dobbiamo approvare le linee guida quando tutto è già stato deciso.
Credo che la mancanza di rispetto nei confronti di studenti, famiglie, dirigenti, personale amministrativo dell'entroterra debba essere messa in evidenza, non solo dall'opposizione, ma con le scuse di chi rappresenta la maggioranza, a partire dal Consigliere Putzu5 che parla per partito preso, senza nemmeno sapere cosa abbiamo tagliato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente perché è stato affrontato il tema delle aree interne e sul dimensionamento è stato già detto, però io vorrei leggere quello che dicono le associazioni sindacali, credo che qualcuno l'avrà fatto, però lo voglio dire, Assessore Biondi.
Cgil, Cisl e Uil sono a denunciare e stigmatizzare la delibera della Giunta regionale sul dimensionamento scolastico dal momento che dalla stessa è evidente che la Regione non ha tenuto conto delle richieste poste ai tavoli di confronto dai sindacati. Il Governo nazionale - spiegano i sindacati - ha imposto con il dimensionamento scolastico un taglio che per le Marche consiste nel 2024 in 15 istituzioni scolastiche in meno e che entro 2 anni si tradurrà nell'accorpamento di ben 25 scuole. Perché cito i sindacati? Così il Consigliere Putzu, sono parole loro queste, non può dire che il cattivo è il PD, che è demagogico e strumentale, che fa delle critiche ingiuste, ma sono le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le quali dicono che “per effetto del decreto Milleproroghe la Regione avrebbe potuto deliberare quest'anno 14 accorpamenti, invece di 15, ma ciò non è avvenuto.
Il dimensionamento era già noto sin dall'estate ed invece che affrontarlo in maniera tempestiva e con un reale confronto con tutti i soggetti coinvolti (enti locali, istituzioni scolastiche, Ufficio scolastico regionale e parti sociali), la Regione ha trascinato la situazione emanando peraltro linee guida generiche e improntate a criteri meramente numerici. Dopo molta confusione e ritardi in un accavallarsi di ipotesi arriviamo allo stato attuale”. Quindi, che significa quando il Consigliere Putzu dice che le Province avrebbero …, ad esempio la mia Provincia di Fermo avrebbe di fatto dato questo parere favorevole. Certo, le Province, i Sindaci … Una cosa è certa, diciamo che il centro-destra al governo della Regione si sa rapportare con le istituzioni locali, con le Province, con i Sindaci e, ahimè, c'è molta accondiscendenza da parte di talune Province, da parte di molti Sindaci, talvolta anche di quelli dove noi siamo in amministrazione. Non si capisce perché, però questo avviene.
Per quanto riguarda le aree interne, e su questo vorrei tornare un attimo, ci dovrebbe dire il centro-destra quali iniziative questa Giunta a 3 anni e 3 mesi dal suo insediamento ha assunto, quale fatto, quale provvedimento significativo a vantaggio delle aree interne? Io non ne vedo neanche uno, Consigliere Carancini. Lei che sta molto nelle aree interne, più di me perché il maceratese è più interessato, non mi pare che li abbia visti, anzi, l’ho vista molto criticare queste omissioni, come d'altra parte ho fatto io, quindi che mi si indichi un provvedimento. Nessuno!
Ad esempio, per quanto riguarda la mia Provincia che fine ha fatto la cosiddetta area interna dell'Alto fermano, di cui noi avevamo chiesto l'istituzione e che si è fermata lì. A 3 anni dall'insediamento di questa Giunta non c'è stato alcun passo in avanti. Parliamo poi delle aree di crisi che riguardano le cosiddette aree interne, pensiamo al fabrianese, recentemente è stata sollecitata anche dal Consigliere Mastrovincenzo, io ero l'Assessore alle aree di crisi, quale provvedimento è stato adottato da questa Giunta per le aree di crisi, ripeto, deliberate da noi, per cui noi avevamo fatto gli accordi di programma con il governo nazionale? Non c'è stato un passo in avanti su questo.
E che dire della cosiddetta Zes, la zona economica speciale che doveva essere un provvedimento programmatico a vantaggio pure e soprattutto delle aree interne, che invece si è fermata sul Tronto, quindi al confine con l’Abruzzo? La cosiddetta Zes del Mezzogiorno ha escluso inopinatamente la Regione Marche con le sue aree di crisi, ben tre ce ne sono: la Piceno Val Vibrata, la Fermano Maceratese e poi quella del Bianco del Fabrianese, che cosa è stato fatto? Nulla! Non solo non c’è stato un passo in avanti, ma ci sono stati passi indietro, e questo è grave. Avviene nel silenzio delle Province, nell’accondiscendenza delle Province, nel silenzio dei Sindaci e nell’accondiscendenza. Ed io non vedo neanche nella mia Provincia un Sindaco che urli forte e chieda per quale motivo ci sia stata questa esclusione dalla Zes, perché non si sia fatto un passo in avanti nelle aree di crisi. Non c'è un grido sulla mancata istituzione dell’area interna dell'Alto Fermano. Non c'è! Qualche grido leggero di dolore sulla sanità quando pure le aree interne vengono sguarnite, quando questa Giunta … L’unica cosa che ha fatto questo Consiglio è quella legge, che era un danno e l’abbiamo dimostrato perché consentiva l'insediamento di persone che potevano prendere la residenza lì, però potevano andare a lavorare da un'altra parte. Roba che non si guarda quello che ha deliberato questa Assemblea. Oppure la legge urbanistica - lo vogliamo dire - che paralizza lo sviluppo delle aree interne.
Da ultimo, mi sto accingendo a presentare una mozione per parlare di attenzione alle aree interne, la sto predisponendo, penso di farla entro oggi, al massimo domani mattina, sul tema ad esempio della sicurezza. Pensate ciò che avviene, ad esempio, nella mia Provincia, che riguarda tutte le aree, tutte le Province.
Noi abbiamo approvato all’unanimità in questa Assemblea legislativa due risoluzioni sulla sicurezza, su mozioni nostre e anche della Lega, a firma del Consigliere Marinelli, con la condivisione e il suggerimento del Vicepresidente Saltamartini, che in questo caso tra l’altro ringrazio, per chiedere al governo nazionale l'aumento degli organici dei corpi di pubblica sicurezza (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) e prevedere un insediamento lungo la costa fermano maceratese (Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Lido di Fermo).
Risoluzioni, aumento dell'organico, presidio fisso di Polizia, progetto di sicurezza integrato con le tre Prefetture, ho fatto non so quanti atti. L’Assessore Saltamartini dice che ha sollecitato il Governo, il quale ad oggi non ha risposto. Sapete qual è stata l'unica risposta? C'è stato un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica insediato dal Prefetto di Fermo e la proposta sapete qual è stata? Non di aumentare gli organici, non del presidio fisso di polizia, ma di organizzare i Carabinieri sul territorio provinciale. Il Comando della caserma di Montegiorgio viene portato a Porto Sant'Elpidio, a Montegiorgio resta solo la Tenenza, poi viene soppressa la caserma dei Carabinieri di Santa Vittoria. Questa è la risposta al deliberato di questa Assemblea sulle aree interne. Santa Vittoria sta nelle aree interne.
La risposta all'approvazione all’unanimità di due risoluzioni del Governo è stata questa, che il Prefetto toglie a Montegiorgio il Comando e lo porta a Fermo e toglie Santa Vittoria con l’accondiscendenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia. Nel Comitato dell'ordine della sicurezza pubblica sapete chi ci fa parte di diritto? Il Presidente della Provincia ed i Sindaci dei Comuni interessati a questa razionalizzazione. Sapete che cosa fa il Presidente della Provincia di Fermo o i Sindaci interessati? Fanno un documento, il Sindaco di Santa Vittoria, bravissimo tra l'altro, fa un documento di protesta. Ma perché il Presidente della Provincia, ad esempio, o i Sindaci, non chiede che si approvi un documento al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, coerentemente al deliberato di questo Consiglio regionale, due deliberati, da mettere ai voti, in cui si dica. “Non si tocchi il comando di Montegiorgio, non si tocchi Santa Vittoria, ma si integri Porto Sant'Elpidio, sì, a Porto Sant’Elpidio con un Comando, ma un altro comando”, anche se è vero, dicono loro, che non porta una acquisizione dell’organico, un altro comando lì, ma no che lo tolgono.
Questa è una critica all’accondiscendenza delle istituzioni locali, è chiaro, alle quali non dobbiamo dire queste cose perché il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica è l'organismo preposto e non si può far deliberare quella divisione territoriale, ma il Comitato deve garantire l'uniformità. Quella è la sede, non è che chi fa parte del Comitato stila un documento al di fuori del Comitato. Non so in quale Repubblica avviene, non so in quale epoca storica, non so quale consapevolezza abbiano questi. Allora, capite che succede? Questa è la cosiddetta accondiscendenza delle Province, dei Sindaci, questa non è condivisione, è sudditanza e rispetto a questa sudditanza per quel che mi riguarda mi ribello e lo dico in quest'Aula.
Non è come dice il Consigliere Putzu, non è così. Così è anche sul dimensionamento scolastico ed infatti vi ho letto quello che dice chi suddito non è, Cgil, Cisl e Uil, che io condivido e al quale mi voglio riportare. Questa è la differenza che passa tra chi, diciamo, è schiavo del consenso e ha paura del dissenso.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Intervengo soltanto perché il Consigliere Cesetti ha parlato della zona economica speciale, che non è stata attivata anche nelle Marche.
Voglio ricordare al Consigliere Cesetti, l'ho già detto in quest'Aula, che noi, la sottoscritta, il gruppo regionale, ed il gruppo parlamentare nel 2021, al Governo Draghi, ci siamo attivati per la zona economica speciale perché le Marche, regione in transizione, aveva i dati economici, guarda caso, come le Regioni del sud.
Agli inizi del 2022 c'è stata l'estensione, da parte del Ministro Carfagna, della Zes anche alle Marche. 16 luglio 2022 accordo di partenariato, cosa è successo poi? Ci sono state le elezioni. Mentre prima la zona economica speciale veniva individuata in microzone, con l'avvento del nuovo Governo è stata istituita la Zes su tutta la regione, non sulle microzone, su chi aveva già attivato la Zes, noi non l'abbiamo attivata perché il 16 luglio, capite bene, c'è stato l'accordo di partenariato ed il 21-22 settembre le elezioni politiche. La Zes è stata estesa a tutte le Regioni del sud che l’avevano già attivata, noi non l'avevamo attivata perché l'accordo c'è stato il 16 luglio.
Che cosa abbiamo fatto? Sapevamo che la Zes era importante soprattutto ai confini con l'Abruzzo, dove le aziende andavano in quanto avevano più vantaggi economici (tassazione a metà, credito di imposta pari al 90% sugli investimenti effettuati, semplificazione burocratica). Consapevoli di questo il 16 luglio c'era stato l'accordo di partenariato, ma poi sono cambiate le condizioni, abbiamo delegato il Presidente Acquaroli a parlare con il Ministro Fitto per capire se c'erano le possibilità di estendere su tutte le Marche la zona economica speciale.
Ho voluto rimarcare ai Consiglieri di minoranza la motivazione per cui oggi le Marche non hanno la zona economica speciale.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Cerchiamo un attimo di fare chiarezza su questo argomento sul quale c'è stato un acceso dibattito.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che la proposta di atto amministrativo n. 57 di iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Modifica ed integrazione della deliberazione dell'Assemblea legislativa regionale 4 ottobre 2022 n. 39 concernente: ‘Linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa per il triennio 2023-2026’”, nasce da un'esigenza normativa, dall'esigenza di adeguare quello che era stato scritto qua dentro, con le modifiche che sono state determinate innanzitutto dal Pnrr, che ha imposto l'introduzione del comma 557 all'interno dell'articolo 1 della legge finanziaria del bilancio dello Stato del 2022, a valenza sul 2023. Questo ha praticamente reso necessario la modifica del decreto legislativo 98 del 2011, in maniera particolare l'articolo 19, commi 5 quater e 5 quinques, che ha modificato tutto quello che una volta …, non so se ricordate, ma per avere l'autonomia scolastica parlavamo di alcuni numeri 300, 500 e 400, 600.
In realtà non esiste più tutto l'aspetto del normo dimensionato, sottodimensionato, eccetera, quindi abbiamo dovuto necessariamente con questo atto …, infatti se voi lo andate a vedere è una modifica dovuta per adeguare un atto che aveva una vigenza nel nostro ordinamento, perché 2023-2026, con la normativa nazionale.
Tutto questo non ha comunque impedito di fare una delibera di Giunta perché di fatto da un punto di vista normativo, amministrativo, all'interno della parte motivazionale della delibera di Giunta sul dimensionamento scolastico queste normative sono state richiamate.
Spero di essere stata chiara per quello che riguarda l'aspetto normativo.
E’ una modifica che si è resa necessaria per modificare e adeguare ovviamente la programmazione della rete scolastica e dell'offerta formativa alle norme nazionali, altrimenti non sarebbe stata perfettamente coerente.
Entrando più nel dettaglio del dimensionamento scolastico, sebbene non sia argomento di questa discussione perché la delibera di Giunta che è stata fatta il 5 gennaio non c'entra nulla, mi permetto di fare alcune precisazioni perché credo che siano comunque doverose.
Innanzitutto c'è stata un'attività di concertazione costante e continua con i soggetti interessati, in primis con le Province e anche con le parti sindacali, quindi non accetto assolutamente il fatto che la Regione Marche, quindi questa Giunta regionale, abbia deciso di libero arbitrio. Questo lo contesto in maniera ferma.
C'è stato un lavoro, ripeto, di concertazione e di scambio continuo, ho cercato insieme al Presidente ed insieme a tutti i miei colleghi di ascoltare le esigenze e le richieste che sono arrivate dal territorio, salvaguardando ovviamente tutte quelle che erano le necessità da tutelare. Sicuramente il decreto Milleproroghe ci ha aiutato in questo perché abbiamo fatto 15 accorpamenti rispetto ai 19 che erano previsti, ma che comunque dobbiamo recuperare nel prossimo anno scolastico, quindi, secondo il contingente che c'è stato assegnato, nel prossimo anno 2024-2025 saranno 6 i dimensionamenti scolastici che andremo a fare.
Tutto questo comunque non preclude assolutamente l'attività per quello che riguarda l'erogazione dei servizi scolastici perché i plessi, di cui effettivamente l'utenza si avvale per il servizio scolastico, vengono garantiti. Non risulta nessuna chiusura di nessun plesso, quindi il servizio dell'istruzione viene garantito a tutti i livelli. Pertanto, siccome l'argomento principale era la modifica delle linee guida, credo di aver risposto nel merito. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. Passiamo alla replica del relatore di minoranza il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Come ha detto la Consigliera Casini c'è stato un dibattito drogato, nel senso che rispetto all'atto che stavamo per votare, ovviamente essendo arrivato dopo rispetto all'approvazione di questo atto amministrativo, è normale che fosse così.
Mi chiedo, e lo chiedo al Presidente Latini ed a tutti i Consiglieri, se è possibile - è fatto, quindi lo ritengo possibile - che si vada avanti, al di là dell'approvazione in Aula del Consiglio regionale, e che la Giunta recepisca in maniera serena le indicazioni, le normative statali, senza che il Consiglio regionale le abbia in qualche modo ratificate. Mi viene da dire. “A me questi 5.000 al mese cosa me li danno a fare?” A questo punto stiamo tutti a casa. Ma è normale - e non succede niente - che io vengo qui e la Giunta in maniera autonoma recepisce quello che prevede lo Stato? Fino a prova contraria l'aggiornamento della normativa spetta all'Aula, non alla Giunta.
L'aggiornamento della normativa poteva essere fatto senza problemi. Io e la Consigliera Ruggeri avevamo detto il primo giorno, dato che sapevamo che era urgente, di approvarlo subito nella prima seduta, si è voluto tenere l'atto lì, oggi veniamo in Consiglio e non capiamo perché ci siamo venuti, anche perché non aveva neanche la spesa, non c'era neppure un problema legato alla seduta di bilancio, probabilmente c'era un problema di maggioranza.
Ricordo poi al Consigliere Putzu, in maniera serena, che il Pnrr non è stato approvato dal PD, è stato approvato dal Governo Draghi, nel quale, a parte il Consigliere Putzu, c'eravamo tutti. In più, non è che si può fare un comunicato stampa al giorno dicendo facciamo una nuova scuola, facciamo una nuova strada, facciamo un nuovo ospedale, facciamo qui, facciamo là grazie ai fondi del Pnrr e poi al primo atto che arriva legato al Pnrr dire: “Ah, ma noi eravamo contro”.
Allora, facciamo così, da domani mattina i comunicati stampa li faccio tutti io e dirò che la nuova strada coi fondi del Pnrr è grazie al Consigliere Biancani, poi mi prendo anche la responsabilità di questo, ma non mi posso prendere la responsabilità di questo e non la bontà dei soldi messi per migliorare le scuole, la sanità e altro, delle due l'una, mettetevi d'accordo.
Mi auguro, Assessore, che la Provincia di Pesaro Urbino, ma soprattutto i miei colleghi della provincia, ovviamente di maggioranza, il prossimo anno siano meno distratti. Fortuna che ci sono io perché i colleghi vostri, di maggioranza, hanno chiamato, ma non hanno fatto modificare la proposta che ha fatto la loro Provincia, hanno mantenuto le proposte che le altre Province hanno fatto, anzi hanno applicato senza battere ciglio il Milleproroghe. Nella nostra Provincia non solo non si è applicato il Milleproroghe, cioè la riduzione delle … perché vi siete distratti, non posso sempre usare parole eccessive, e la Giunta ha modificato la proposta della vostra Provincia e ha tagliato un'autonomia dell'entroterra, che voi, come dite, difendete sempre, a differenza di un'altra autonomia per la quale si era già condiviso che si poteva togliere.
Ritengo che nel 2025 la Provincia di Pesaro abbia già dato, ovviamente sarò qui a ricordarlo con la Consigliera Vitri e la Consigliera Ruggeri, ma ci saranno anche i miei Consiglieri, sicuramente difficilmente voi vi ricorderete, però io il prossimo anno mi ricorderò e dirò come mai si taglia ancora la Provincia di Pesaro Urbino che quest'anno ha già subito un taglio?
Ci sono Province che non hanno mai fatto un percorso di razionalizzazione, mentre la Provincia di Pesaro l'ha fatto negli anni, ma ha avuto lo stesso un taglio ripartito a livello regionale, mentre doveva averne meno? Come mai nessuno protesta? Ovvio che noi protestiamo, ma a volte abbiamo bisogno anche di voi.
Dopodiché noi riteniamo di essere contrari perché questa proposta non rispetta le proporzioni, non rispetta le proposte delle Province. Il mondo del sindacato, come ha detto il Consigliere Cesetti, il mondo della scuola ed anche le Province hanno tutti protestato, che adesso questo sia un atto che ha visto la condivisione …, questo è tutto tranne che è un atto che ha visto la condivisione.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Qui bisogna guardare le date perché la Giunta regionale in questo caso è stata virtuosa, ha approvato l'atto amministrativo in data 3 ottobre 2023, ben 3 mesi fa, 2 mesi e 20 giorni fa. Cosa è successo poi? Che questo atto amministrativo, quindi le linee guida per il programma della rete scolastica, è stato calato a terra nelle singole Province dai singoli istituti, è stato valutato, ponderato. Questo era un atto pubblico, quindi è cominciato un dibattito, dove? Nella direzione scolastica regionale, nelle Province, nei Comuni, ognuno ha detto che c'era quest'atto approvato il 23 dalla Giunta che dava origine ad una serie di conseguenze.
E’ normale questo, quando si danno dei criteri ognuno guarda a casa sua cosa succede, normalissimo, non c'è niente di patologico, per cui è cominciata una fase interlocutoria per capire come potevano andare a finire le cose, anche tutto un sistema - uso un termine che però rende l'idea - di negoziazione tra Comuni della stessa zona. Faccio un esempio che mi ha riguardato, Cupramontana e Serra San Quirico, sono due Comuni vicini della provincia di Ancona, Serra San Quirico ha meno abitanti di Cupramontana, che ne ha di più, la scelta alla fine è ricaduta sul Comune gestito dal centro-sinistra- quindi dal PD, che è stato privilegiato rispetto al Comune di Serra San Quirico gestito dal centro-destra per una serie di riscontri oggettivi. Oggettivamente là c'era il plesso più importante, l’altro plesso era più piccolo, eccetera. Quando si va a ridimensionare c'è sempre un aggiustamento, c'è sempre qualcuno che perde qualcosa e qualcuno che mantiene le prerogative. Deve essere fatto nella maniera più saggia possibile e siamo arrivati a gennaio, quando la Giunta ha proceduto sulla base di un atto che era già stato indicato, sulla base di una serie di atti della Provincia di Ancona, dell'Ufficio scolastico regionale e via di seguito.
Noi andiamo ad approvare questo atto ed in un certo senso, giustamente, gli uffici e l'Assessore Biondi hanno tenuto in considerazione le normative sopraggiunte perché le normative pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre si conoscevano nelle linee guida, la bozza si conosceva, quella che è andata al Consiglio dei Ministri e via di seguito. L’atto è del 5 gennaio e francamente le strutture scolastiche incalzavano su questa decisione.
Io credo che in fondo si sia considerato il fatto che abbiamo fatto 4 accorpamenti in meno, perché la legge ce lo consente, ma sono preoccupato - e su questo esprimo preoccupazione - perché l'anno prossimo probabilmente ci troveremo non più davanti a 4 accorpamenti, ma, in seguito alla riduzione del numero degli studenti, saranno 6 o forse 10, dipenderà anche dai trasferimenti delle persone. Ormai ragioniamo su piccoli numeri e c'è la necessità di accorpare perché non abbiamo le risorse necessarie per la pubblica istruzione per tenere troppe strutture amministrative, dobbiamo concentrarle sulla formazione. E su questo sono perfettamente convinto che le strutture amministrative devono essere leggere, invece la formazione e il numero degli insegnanti devono esseri adeguati, assolutamente adeguati. Dobbiamo cercare di fare delle autoriduzioni in maniera lungimirante e intelligente guardando anche all'andamento demografico.
Concludo, purtroppo l'andamento demografico è …, il Consigliere Carancini dice non è quello che bisogna guardare, invece sì perché se non ci sono le nascite chiudono le classi. Sapete che alcune classi stanno chiudendo perché mancano gli alunni per completarle.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Se ci fosse, come sempre, un po' di onestà intellettuale questo atto, che giunge oggi in Consiglio, sarebbe stato accompagnato dalle scuse del Presidente della Commissione, che ha messo in difficoltà la Giunta, l'Assessore e in imbarazzo tutti noi. Come si fa a non capirlo? Lo dico per quei quattro che ci seguono con lo streaming, non è che qui ancora una volta il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle stanno a sottolineare in maniera strumentale un atto perché sono rancorosi e perché voi siete più bravi. No, avete sbagliato, ce la fate a dirlo così oppure dobbiamo fare sempre la farsa, come dice il Consigliere Putzu, del gioco delle parti.
Questo atto l'avete deliberato in Giunta il 3 ottobre, il 10 doveva venire in Aula, poi potevate attivare tutti i percorsi che servivano per costruire l'atto successivo, del quale non condivido niente, ma almeno sul piano formale era a posto. Siete in grado di dire così oppure dobbiamo alzare la mano solo per appartenenza? Ma come vi viene in mente? E’ una cosa imbarazzante, è imbarazzante per l'Assessore che ha fatto tutta una trattativa recependo al limite della legge, recependo la legge nazionale senza il passaggio in Consiglio. Che mandato aveva, Assessore? Non lo poteva fare, Consigliere Ciccioli, non si può fare, sennò qui non è un problema di quello che ci danno, ci devono dare i calci e mandarci via perché non contiamo nulla, perché quella trattativa si doveva fare in Conferenza delle Regioni per modificare quella norma, non la si fa qui, qui dovevamo capire come sarebbe ricaduta nel nostro territorio, ovviamente con un percorso rispetto al quale non voglio nemmeno entrare.
Ripeto, non sono d'accordo su niente, sul percorso che è stato fatto, sul ridimensionamento, perché alla fine, Assessore, diventa ridimensionamento anche dell'offerta formativa, non ce lo dimentichiamo, perché partiamo dai plessi e poi arriviamo a quello. Se lo vogliamo controvertere dobbiamo fare un’altra cosa, ci vuole un governo che non stia dentro i percorsi che sono stati fatti in precedenza rispetto ai quali la filiera funzionava al contrario. Io mi sono incatenato da Presidente dell’Anci quando i provvedimenti li assumevano i Governi di centro-sinistra, guardate un po', perché la filiera non vuol dire che se si assumono decisioni che non ci convincono dobbiamo dire sempre: “Signor sì”. Non funziona così. Il Consigliere Putzu ha portato l'esempio peggiore in assoluto, quando il governo di centro-sinistra ha impugnato l'atto e ha sbagliato, ma non è per la filiera, ma perché avevamo ragione quando abbiamo chiuso le scuole, quando le abbiamo chiuse per il Covid. Avevamo ragione noi, aveva ragione il Governo Ceriscioli e se l'è fatta impugnare perché non si è messo prono di fronte alla decisione del Governo. È così che si governa un territorio, non lo si fa dicendo: siccome c'è la filiera la Presidente del Consiglio Meloni dice quello noi dobbiamo dire ed il Sindaco del territorio fa la stessa identica cosa. Non funziona così, ma in questo caso specifico si entrava in Aula, il Presidente della Commissione prendeva la parola e chiedeva scusa per aver commesso un grande errore, “Vi abbiamo messo in difficoltà, vi chiediamo di votarlo, ognuno con la decisione che ritiene più opportuna, ma abbiamo sbagliato”. In quest'Aula, Presidente Latini, abbiamo portato atti iscritti con urgenza dalla sera alla mattina, potevate votarlo in Giunta il 3 di ottobre e lo stesso giorno portarlo in Aula.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativa n. 57. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 337
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“In difesa della donna vittima di violenza”
Mozione n. 395
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Introduzione di una disciplina nazionale che preveda l’educazione all’emotività, all’affettività e alla sessualità all’interno della programmazione didattica nelle scuole primarie e nelle secondarie di primo e secondo grado”
Mozione n. 406
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Casini, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Ruggeri, Lupini, Rossi
“Iniziative per la prevenzione e contrasto della violenza contro le donne”
Mozione n. 409
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Introduzione di un fondo nazionale e regionale per il patrocinio di spese legali e di giudizio per le vittime di violenza endofamiliare”
Mozione n. 420
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Sostegno alle attività dedicate ai minori vittime di violenza assistita”
Mozione n. 421
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Violenza di genere: occorre un cambiamento culturale”
Mozione n. 423
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Provvedimenti volti a contrastare i fenomeni di femminicidio e ad intensificare le azioni di prevenzione e di coordinamento rispetto alla violenza di genere”
Mozione n. 424
ad iniziativa dei Consiglieri Acciarri, Menghi, Elezi, Latini, Lupini, Marcozzi, Pasqui “Educazione alle relazioni, recepimento delle linee guida del Governo sulle iniziative rivolte al mondo della scuola per la prevenzione ed il contrasto alla violenza”
Interrogazione n. 1035
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini
“Attuazione della risoluzione 74/23 ‘Sostegno alla petizione di Unicef per l'insegnamento a scuola della parità di genere’”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 337 del Consigliere Santarelli, la mozione n. 395 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, la mozione n. 406 dei Consiglieri Bora, Casini, Vitri, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Ruggeri, Lupini, Rossi, la mozione n. 409 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini, la mozione n. 420 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, la mozione n. 421 della Consigliera Ruggeri, la mozione n. 423 del Consigliere Latini, la mozione n. 424 dei Consiglieri Acciarri, Menghi, Elezi, Latini, Lupini, Marcozzi, Pasqui e l’interrogazione n. 1035 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Casini, abbinate.
Il punto è ancora in fase di elaborazione perché le varie mozioni che dovevano trovare, secondo l'intendimento della Conferenza dei capigruppo, un punto di sintesi, una risoluzione comune, non raggiungono in questo momento tale risultato, come giustamente ha fatto notare la Consigliera Bora, quindi, il mio intendimento è quello di rinviarlo al prossimo Consiglio per raggiungere una risoluzione o mettere in votazione ciascuna mozione dopo l’esposizione della propria posizione in relazione alla mozione presentata.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Solo per amore di verità, non chiedo di rinviare il punto, ma visto che il Consiglio termina alle 14,30 non c'è tempo sufficiente per discuterlo. Anzi, approfitto per chiedere formalmente alla Consigliera Acciarri e a chi altro della maggioranza lo desideri di fermarci per condividere il testo della risoluzione, così il prossimo Consiglio sapremo se le discussioni andranno fatte separatamente, mozione per mozione, oppure se sarà unica con l'intento, spero davvero, di trovare un accordo condiviso su questo e mandare un bel segnale anche all'esterno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Sono d’accordo, poi verificheremo la possibilità di fare una risoluzione unica.
Mozione n. 376
ad iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini
“Miglioramento delle condizioni lavorative degli educatori professionali nelle Marche”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 376 dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini. E’ stato discusso questa mattina il tema della delega competente.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non lo so, chiedo ai Consiglieri di maggioranza che intenzioni hanno perché c'era un problema di competenza da parte degli Assessori in quanto ufficialmente è stata affidata all'Assessore Saltamartini, ma in Aula è stato fatto una volta il nome dell'Assessore Biondi e la volta scorsa quello dell’Assessore Aguzzi, e sappiamo che per motivi seri non è qui con noi già da qualche seduta, per cui era stata rinviata.
Quindi vorrei una volta per tutte sapere di chi è la competenza, primo, e secondo qual è l'intenzione della maggioranza. Se c'è l'intenzione di ragionarci per l'approvazione, io sono anche disposta, e penso anche i colleghi che l'hanno sottoscritta, a dare ulteriore tempo, se invece c'è una posizione politica differente sarebbe ora di fare chiarezza perché sono già diversi mesi che è sempre qui all'ordine del giorno, ma non riusciamo a votarla mai. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. La mozione questa mattina è stata assegnata a me, io ho fatto un approfondimento istruttorio molto veloce, si tratta naturalmente di approvare una mozione sul trattamento, sulla funzione di un'attività che naturalmente non sono stato in grado di approfondire se è legata al contratto collettivo di lavoro, però posso chiedere una settimana e fra una settimana, non due settimane, non un mese, non un anno, una settimana, per vedere come possiamo fare.
Probabilmente da quello che ho capito, dall’approfondimento che ho fatto, bisognerebbe convocare una Conferenza, perché queste attività sono gestite dai Comuni e dalle Aziende sanitarie territoriali, quindi con l’Anci, uno strumento di coordinamento a cui possiamo dire che l'indirizzo del Consiglio regionale è quello, quindi una settimana se è d'accordo la proponente. Questa è la posizione della Giunta.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Come seconda firmataria di questa proposta vorrei chiedere anch'io all'Assessore di approfittare di questa settimana di proroga per valutarla attentamente perché è vero che attualmente non c'è un organo che riunisca gli enti interessati, ma è anche vero che nel corso di questi ultimi mesi si è formato un comitato di educatori che lavorano per diverse cooperative nelle Marche, che hanno già incontrato soprattutto Assessori all'istruzione ed ai servizi sociali di tanti Comuni, dei diversi Comuni in cui lavorano. Chiedono semplicemente che i loro contratti nei prossimi bandi siano adeguati alla norma, non chiedono altro.
Apprezzo la sua attenzione, Assessore, su questo caso e mi auguro che questa settimana sia utile per poter dare un indirizzo preciso a tutti coloro che lavorano in questo campo, sia dalla parte di chi offre servizi che di chi li dovrà prestare. Grazie.
PRESIDENTE. Anche questo punto lo rinviamo alla prossima seduta.
Mozione n. 243
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani. Richiesta di strumenti e incentivi per garantire l’assistenza sui territori”
Mozione n. 327
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo
“Incentivi per il personale del servizio sanitario, per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nei Comuni delle Unioni Montane marchigiane”
Mozione n. 381
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Assegnazione Medici di medicina generale per i cittadini del Comune di Sassocorvaro-Auditore”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 243 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini, la mozione n. 327 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo e la mozione n. 381 del Consigliere Latini, abbinate.
Considero necessario finire qua l'attività del Consiglio di oggi anche perché questo tema, mi sembra, non sia stato oggetto di discussione nella Conferenza dei capigruppo e l'Assessore deve essere edotto prima.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Avevo quest'altra mozione che mi è stata data poco fa, la mozione n. 387 “Tutela dei lavoratori alle alte temperature”, è saltata? Non c’è più? Va bene, arriva dopo. Sì, sarebbe opportuno che le mozioni sui medici di famiglia siano rinviate.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:15