Resoconto della seduta n.144 del 20/02/2024
SEDUTA N. 144 DEL 20 FEBBRAIO 2024
La seduta inizia alle ore 10:55
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Prego i signori Consiglieri di prendere posto in Aula. Dichiaro aperta la seduta n. 144 del 20 febbraio 2024. Prima di iniziare la seduta un minuto di silenzio per l’ex Consigliere regionale Ferdinando Foschi, che è venuto a mancare la scorsa settimana. E’ stato Consigliere regionale dal 1990-1995, nel corso di tale mandato è stato anche Presidente della Commissione bilancio, era già stato Sindaco di Recanati, appartenente ad una famiglia che si è sempre impegnata in politica come il fratello Ministro, Sindaco ed esponente del Partito della Democrazia Cristiana nel secondo dopoguerra.
Ferdinando Foschi è stato soprattutto un politico attento e sensibile ai problemi sociali e alle fragilità. Va quindi alla famiglia ed ai suoi affetti più cari il cordoglio dell'Assemblea legislativa, di tutti voi, di tutti noi.
(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)
Do per letto il processo verbale della seduta numero 143 del 7 febbraio 2024, il quale ove non vi siano opposizioni si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 1100 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Rapporti tra il bando sui voli di continuità di competenza dell’ENAC ed il contratto di Servizi di Marketing sottoscritto tra ATIM e Aeroitalia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1100 – a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con riferimento all’interrogazione a risposta immediata n. 1100 avente oggetto “Rapporti tra il bando sui voli di continuità di competenza dell’ENAC ed il contratto di Servizi di marketing sottoscritto tra Atim e Alitalia”, il Direttore Atim mi comunica quanto segue:
Non esiste alcuna connessione tra il contratto marketing sottoscritto tra Atim e Alitalia e il bando ENAC per le rotte di continuità, mai sono state legate le due posizioni ed appare intollerabile che oggi ancora se ne discuta. Anche la cronologia degli eventi dimostra l'evidente dissociazione tra le due fattispecie;
1) la gara è una che è stata bandita il primo giugno del 2023;
2) Air Italia ha presentato la propria candidatura il 21 luglio successivo;
3) l'aggiudicazione da parte di Enac è stata poi ufficializzata il successivo 11 agosto.
Si ribadisce quindi l'insussistenza di un accordo preventivo tra Atim e Alitalia. Per la partecipazione di quest'ultima alla gara pubblica di cui al bando ENAC per i voli di continuità e che l'attività di ATIM non ha violato alcuna regola ed è improntata ai principi di legalità, trasparenza, imparzialità ed economicità, non essendo stata spesa alcuna somma proveniente dai bilanci regionali.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Brandoni, che ci legge quando dichiarato da ATIM, certo, non poteva rendere ATIM una dichiarazione confessoria. Il tema è un altro.
Premetto innanzitutto che il Presidente della Giunta ha fatto bene, lo dico nella mia interrogazione, a respingere gli abboccamenti dell’amministratore delegato di Aeroitalia, lo dico subito, l'ho scritto, ma chi dice dell’accordo preventivo è l'amministratore delegato di Aeroitalia che testualmente alla domanda del giornalista, che magistralmente ha rievocato la vicenda, risponde che i voli di continuità non sono sostenibili. Domanda il giornalista: “Allora perché avete partecipato?” “Abbiamo partecipato perché c'era un accordo preventivo con Atim per il contratto di marketing territoriali di 750.000 euro”. Questo lo dice l'amministratore delegato di Aeroitalia, ammissione di una gravità inaudita perché è una gravissima violazione di legge sulla quale deve essere fatta chiarezza dato che è foriera di gravi responsabilità da parte di Aeroitalia e di ATIM in quanto è stata turbata la gara pubblica sulla base di quelle dichiarazioni perché se l’AD di Aeroitalia dice: “Non avrei partecipato se non c'era il contratto di marketing”, significa che l’asta poteva andare deserta, si sarebbe rifatta e avrebbero potuto partecipare altri. Quindi su questa storia deve essere fatta chiarezza.
Noi trasformeremo questa interrogazione in mozione perché se ne discuta in Consiglio regionale e si impegni la Giunta ai provvedimenti di competenza. Grazie.
Interrogazione n. 1101
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Iniziative regionali urgenti per favorire l’esercizio del diritto di voto alle prossime elezioni di giugno 2024 da parte degli elettori che per motivi di studio, lavoro o cura si trovano in un Comune diverso da quello di iscrizione nelle liste elettorali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1101 dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Attualmente il nostro sistema elettorale prevede la possibilità di esprimere il voto in Comune diverso da quello di residenza solo per determinate situazioni:
a) militari appartenenti ai corpi militari e alle forze di polizia, al corpo nazionale dei vigili del fuoco;
b) naviganti imbarcati (marittimi e aviatori);
c) degenti in ospedali, case di cura;
d) detenuti.
All'impossibilità di votare in un Comune diverso a quello di iscrizione nelle liste elettorali il nostro sistema supplisce con le agevolazioni per i viaggi per recarsi a votare che riguardano:
- i viaggi ferroviari. Il rimborso varia dal 60% al 70% del costo del biglietto;
- i viaggi via mare;
- i viaggi aerei. E’ previsto un rimborso forfettario di 40 euro.
Tra le modalità per le espressioni di voto, è previsto il voto per corrispondenza, ma questa modalità riguarda solo i cittadini residenti all'estero. Tale disposizione è stata estesa anche ai cittadini italiani che si trovano temporaneamente in un Paese straniero per motivi di lavoro, di studio, di cure mediche.
Il 14 aprile 2022 è stato pubblicato il rapporto “Per la partecipazione dei cittadini: come ridurre l'astensionismo e agevolare il voto”, elaborato dalla Commissione di esperti nominata dal Ministro per i rapporti con il Parlamento con delega per le riforme istituzionali pro-tempore.
Il rapporto evidenzia che oltre ad un astensionismo volontario (suddiviso tra astensionismo di protesta e astensionismo di indifferenza per la politica) è presente un astensionismo cosiddetto involontario (stimato dal 16 al 18% degli elettori) dovuto soprattutto alla difficoltà materiale di recarsi alle urne a causa di impedimenti di vario genere. Tali impedimenti sono soprattutto:
- la popolazione anziana con difficoltà di mobilità;
- gli elettori che svolgono la propria attività lavorativa o frequentano corsi di studio scolastici o universitari in luoghi diversi dalla provincia o città di residenza.
Il rapporto delinea una serie di proposte e strumenti utili per agevolare la partecipazione elettorale e per ridurre l'area dell'astensionismo:
- la digitalizzazione della tessera e delle liste elettorali (election pass);
- la concentrazione delle scadenze elettorali in due soli appuntamenti annuali (election day);
- il voto anticipato presidiato, che consentirebbe agli elettori in difficoltà a recarsi al seggio nei giorni previsti per la votazione ed esercitare il suo diritto di voto nei giorni precedenti le elezioni in qualunque parte del territorio nazionale (esempio per gli studenti fuori sede);
- - il voto nel giorno delle elezioni in seggi diversi dal proprio, ma collocati nella stessa circoscrizione o collegio elettorale.
Oltre quanto evidenziato dal rapporto, va considerata l'introduzione del voto online. Il 13 e 14 dicembre 2023 è stata realizzata la prima simulazione di voto online per consultazioni elettorali che, pur se non collegata ad alcun evento elettorale reale, ha coinvolto gli italiani residenti all'estero in alcune circoscrizioni consolari in Paesi dell'Europa (Londra, Stoccolma, Monaco di Baviera). L'iniziativa ha fatto registrare una buona partecipazione: 2.681 elettori digitali si sono autenticati alla piattaforma gestita dal Ministero dell'interno.
Per quanto riguarda le iniziative legislative parlamentari le 5 proposte di legge che avevano per oggetto l'esercizio di diritto di voto da parte degli elettori che hanno stabilito temporaneamente il loro domicilio in una Regione diversa da quella di residenza sono confluite in un unico disegno di legge che consta di un unico articolo, il quale reca una delega al Governo con un duplice oggetto:
- la disciplina dell'esercizio del diritto di voto degli elettori che per motivi di studio, lavoro o cura si trovano in un Comune diverso da quello di residenza;
- la rimodulazione delle tariffe agevolate per i servizi di trasporto in favore degli elettori che si recano a votare nel Comune di residenza.
La delega dovrà essere esercitata entro 18 mesi nel rispetto dei principi di uguaglianza, personalità, libertà, segretezza e sicurezza del voto.
Arrivo a conclusione perché poi darò al Consigliere la copia.
Si auspica che il disegno di legge indicato sia esaminato celermente dalla competente Commissione affari costituzionali. Si provvederà a sollecitarne l'approvazione anche attraverso il coinvolgimento dei Parlamentari marchigiani.
Sarà cura mia e dell'Assessorato monitorare l’iter legislativo attraverso la partecipazione alla Conferenza unificata, domani ce ne sarà una e forse nei vari ed eventuali cercherò di intervenire. Adesso le do la copia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore perché dalla risposta ho percepito che c'è comunque la volontà, come Giunta regionale, come Assessore, di portare alla Conferenza delle Regioni questo problema.
Ritengo sia una corsa assurda che nel 2024 un cittadino italiano che si trova all'estero abbia la possibilità di votare, mentre non è possibile per un cittadino italiano che si trova in Italia, ma non nel proprio Comune di residenza.
Assurdo ancora di più guardando il risultato del voto, oggi le persone che si apprestano al voto sono mediamente il 50%, a volte neanche ci si arriva, per le comunali si arriva al 60-70%. Questo sta a significare che un maggior coinvolgimento delle persone potrebbe consentire percentuali più alte.
Il voto fuori sede interessa soprattutto, lo voglio ricordare, i giovani, che oggi cerchiamo di coinvolgere nelle votazioni. Parlo dei giovani perché sono quelli interessati, che sono fuori dal Comune per motivi di lavoro, di studio o per cure mediche (spero non i più giovani), quindi ritengo che sia importante proseguire.
Oggi alla Camera dei Deputati è ferma una proposta di legge che deve essere trasmessa al Senato in Commissione e credo che sia una scelta importante che la Regione Marche continuai a sollecitare questo provvedimento. L’astensionismo involontario rappresenta …
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1102 - a risposta immediata - viene rinviata al prossimo Consiglio perché non c'è ancora la risposta, tra l'altro in questo momento non è neanche presente la Consigliera.
Interrogazione n. 1103 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri
“Ultimazione dei lavori della vasca di espansione di Senigallia – Località Bettolelle”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1103 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione riguarda un intervento molto importante che si sta realizzando nella vallata del fiume Misa per mettere in sicurezza o perlomeno in migliore sicurezza quell'area rispetto a quanto negli anni e più volte avvenuto: alluvioni, esondazioni recenti anche molto gravi.
L’iniziativa che riguarda la vasca di espansione di Bettolelle nasce nel 1981 con dei fondi ministeriali, viene pensata questa area di espansione per poter mitigare il rischio delle piene del Misa. Dal 1981 al 2015, non so cosa sia avvenuto, non è stata portata avanti, chi meglio di me che vivo quel territorio può immaginare cosa sia avvenuto: rimpalli, comitato e non so cos'altro, comunque non è venuta a compimento la progettazione che era stata pensata 50 anni prima.
Nel 2015, dopo l’alluvione del 2014, molto grave per quel che riguarda la città di Senigallia, l’allora Provincia di Ancona, che aveva a capo il procedimento perché il Genio Civile ancora era provinciale, portò avanti la progettualità e l'iniziativa, vado un po' a memoria su queste questioni, e intraprese il percorso che doveva portare alla realizzazione. Nei mesi successivi il tutto passo in capo alla Regione, dalla Provincia il Genio civile passò di competenza alla Regione. Che cosa è avvenuto dal 2016 quando passò alla Regione al 2019? Non lo so dire perché non ho vissuto quella fase, sono stati tre anni di stallo, 40 anni prima e 3 anni dal 2016 al 2019.
Nel 2019 il nuovo dirigente del Genio civile della Regione Marche, che operava su quell'area prese di nuovo in mano il percorso e arrivò alla gara d'appalto che non prevedeva la consegna lavori, ma prevedeva da parte della ditta che avrebbe vinto anche la progettualità. Era un progetto che la ditta vincitrice doveva realizzare il progetto esecutivo per poi procedere ai successivi lavori. Questo nel 2019, ancora uno stallo di un po' di tempo tra le burocrazie che in Italia si sprecano, fino arrivare alla gestione attuale del mio Assessorato, posso essere in questo caso più preciso.
Nel 2022 finalmente si arriva allo sblocco di tutta questa attività, lo sblocco prevede che la dirigenza del settore ambiente della Regione Marche si prenda la responsabilità di approvare le procedure.
PRESIDENTE. E’ un’interrogazione a risposta immediata, l'avevo detto, qui dobbiamo regolarci perché se cominciamo a derogare … C’è un dato di fondo, il Regolamento non l'ho inventato io per non farvi parlare. Se vuole può passare la risposta scritta, non vorrei più derogare perché siamo in una situazione di deroga su deroga e non esiste più il Regolamento.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Non posso dichiararmi soddisfatto, ma stavo seguendo con grande attenzione la ricostruzione cronologica dell'Assessore Aguzzi, sapendo che l'interrogante ha una storia sulle spalle e quella partita lì la conosciamo bene.
Non ho solo una storia sulle spalle, la porto qui quasi come aneddoto ormai per un ritardo di 20 giorni perché il Consiglio comunale non approvò la variante, che fu rinviata in Commissione contro la mia volontà, Sindaco di allora di Senigallia, per quel motivo mi sono preso prima un avviso di garanzia, poi un rinvio a giudizio, così almeno ci capiamo, per aver ritardato di 20 giorni su una vasca che aveva già una storia di 40 anni e se andiamo avanti di questo passo ne avrà almeno altri 15.
E’ stato molto bravo a dire che dal 2018 al 2022 si è fatto poco, al di là di chi c'era prima o dopo, si è fatto poco perché la partita era molto complicata, Tribunale delle acque, ricorsi, comitati, vasca da 3 milioni di metri cubi ridotta a 800 mila, adesso riportata a 1,2 milioni di metri cubi. Questo me lo racconterà in una nota per me, mi dice fuori microfono che si concluderà il prossimo anno, alla fine di quest'anno ...
PRESIDENTE. Comunico che sono assenti giustificati il Consigliere Assenti e il Consigliere Putzu.
Interrogazione n. 1104 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Problematiche personale AST Ascoli Piceno”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1104 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione l’Ast di Pesaro fa presente che le ore prestate in eccedenza e le ferie non godute presso l'Ast di Ascoli Piceno sono dipese dalla mancanza della figura di coordinatore.
La direzione ha proceduto alla nomina e nel corso del 2023 una parte dell’arretrato è già stata recuperata, ma l'arretrato storico è molto elevato.
Per quello che concerne i tempi di vestizione, l'accordo che è in fase di elaborazione e deve essere sottoposto ai sindacati. L'erogazione della produttività per gli anni 2022-2023 è subordinata alla valutazione dell'organismo indipendente di valutazione, in particolare la valutazione dello EV sul 2023 si deve ancora completare.
Nel settembre 2023 all'insediamento della nuova direzione sono state erogate le premialità del 2020 e a novembre quelle del 2021.
Per la fruizione della mensa è in corso una riorganizzazione sulla base di quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione e il documento verrà sottoposto ai sindacati.
In merito ai 187 precari l'AST precisa di aver adottato il piano integrato di attività e organizzazione PA 2024/2026 che prevede un incremento di infermieri e OSS e di perseguire la stabilizzazione del rapporto di lavoro.
Sulla fornitura di bottigliette d'acqua nei reparti non c'è alcun razionamento per i degenti, l'acqua viene distribuita con i pasti ed ulteriori richieste vanno motivate. Si ricorda che l'acqua dell'ospedale Mazzoni è potabile. Grazie.
Presidenza del Vice Presidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Ringrazio l'Assessore per aver risposto a posto dell'Assessore competente. “Vedremo, faremo, vedremo, faremo”, mi pare che questa sia la risposta dell'Assessore, che non ha predisposto lei.
Dire che ci sono cose ataviche oppure che manca il coordinatore, mi pare che dobbiamo giustificare l'assunzione di un coordinatore nuovo che costerà altre centinaia di migliaia di euro, un'altra figura professionale della quale non si sentiva assolutamente la mancanza. Ma questa risposta sembra proprio una excusatio non petita proprio perché sui giornali sono apparse critiche rispetto a questa assunzione e critiche ci sono all'interno dell'ospedale.
Dire che abbiamo risolto il problema della produttività del 2020 e 2021 non risponde alla domanda che si riferiva al 2022-2023 e se viene risposto verosimilmente dalla direttrice che del 2023 si sta discutendo che pensasse ad erogare il dovuto dell’anno 2022.
Ci sono 20 milioni di euro di debito, Assessore, e 10 mila euro circa di credito per ogni operatore.
lmmagini la questione dell'acqua, le scrivono che l'acqua è potabile, quando noi sappiamo bene che l'acqua viene spesso bollita per questioni di salmonella e ci sono anche affissi in alcuni reparti dei manifesti firmati dai primari con scritto di non usare l'acqua perché non è potabile, parlo dell'Ast di Ascoli Piceno. Significa che il direttore o chi le ha scritto questa lettera non sa assolutamente di che cosa parla. Togliere l'acqua agli operatori come non risolvere le questioni della mensa sono degli atteggiamenti poca di apertura. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
Interrogazione n. 1105 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Immediato intervento della Giunta regionale sulla protesta degli agricoltori”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno n. 1105 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. In realtà le cose che chiede la Consigliera Vitri attraverso questa interrogazione di fatto le abbiamo attivate. già il primo febbraio nella Conferenza delle Regioni il sottoscritto aveva sollevato proprio il tema della protesta degli agricoltori che avevano interessato anche il nostro territorio.
Avevo fatto presente che sia i rappresentanti degli agricoltori, che si sono formati spontaneamente, che le organizzazioni agricole professionali sono stati incontrati, li abbiamo incontrati in più di un'occasione, più che altro per dare loro ascolto, perché, come sapete bene, la problematica riguarda soprattutto le politiche comunitarie, Pac, e l'intervento delle Regioni è pressoché inesistente.
Le politiche a sostegno dell'agricoltura si muovono su due pilastri, il primo è quello della Pac, che è relativo alle politiche comunitarie; il secondo è quello dello sviluppo rurale,. che sarebbe l’ex PSR ora CSR, che è in carico a noi come Regioni.
Tutta la protesta si concentra sulla Pac, più altre questioni che riguardano le politiche governative, avete visto, rispetto all’Irpef agricolo e ad altre questioni.
La Regione si è posta come intermediaria tra le legittime richieste perché secondo noi sono richieste legittime, visto che in sostanza tutta questa transizione verso la sostenibilità agricola, ambientale, che condividiamo, pesa e non può essere caricata continuamente sulle spalle degli agricoltori.
Si è costituito anche un coordinamento a cui la Regione Marche ha aderito, abbiamo incaricato il dottor XY, è come un comitato tecnico presieduto dal Capo di Gabinetto del Ministro, che si riunirà per la prima volta oggi pomeriggio.
Non posso dare una risposta su questa prima interlocuzione ufficiale del tavolo convocato tra Regioni e Ministero perché la convocazione è per oggi pomeriggio, se volete, se lo ritenete opportuno, il prossimo Consiglio potrò fare una comunicazione anche per aggiornarvi sui risultati, però per quanto riguarda il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni è già avvenuto nella riunione del primo febbraio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi fa piacere che ci sia già stato il coinvolgimento delle Regioni nella Conferenza Stato-Regioni del primo febbraio, ma ad oggi comunque gli agricoltori che protestavano non hanno avuto nessuna risposta. Siamo tutti vicini a loro a parole, ma nei fatti non abbiamo visto nulla.
Mi fa piacere ricordare, dopo aver sentito un intervento dell'Onorevole XY responsabile della Commissione agricoltura alla Camera e dopo aver letto le parole del Presidente Acquaroli all'assemblea CIA del 9 febbraio, che i temi che pongono gli agricoltori vanno risolti da chi governa, ma visto che in questo momento governate Regione, Stato ed Europa ad oggi nessuno ha avuto delle risposte chiare e definitive.
E’ necessario anche ricordare che è stato il Governo Meloni a ripristinare l'Irpef in agricoltura, che era stata tolta dal Governo Renzi, e sempre il Governo Meloni ha tagliato le agevolazioni per i giovani agricoltori e gli incentivi per le fonti di energia rinnovabile. L'onorevole XY si scaglia contro l'Unione europea, ma la Commissione agricoltura in Unione europea è guidata da un suo alleato, dal polacco Christophe Hansen alleato del Segretario della Lega e della Presidente di Fratelli d’Italia, è di centro-destra anche la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Mi vien da chiedere con chi ve la prendete, ma soprattutto quando darete delle risposte. Abbiamo saputo che vi riunirete oggi pomeriggio, tra l'altro è gravissimo che facciate crociate contro la Pac dal momento che sia la Lega che Fratelli d'Italia l’hanno votata favorevolmente il 23 novembre. Grazie.
Interrogazione n. 1106 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Tempi di ripristino ponte romano Cagli-Cantiano”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1106 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie al Consigliere Rossi per l'interrogazione con la quale chiede al Presidente della Giunta regionale di conoscere come intende procedere per ripristinare la situazione anti-alluvione del ponte romano Cagli-Cantiano.
In relazione all'interrogazione presentata si riporta integralmente il contributo del Vicecommissario delegato agli eventi meteorologici del settembre 2022, competente, con riferimento all'intervento in oggetto.
Dopo numerosi e costruttivi colloqui, ci dice il Vicecommissario, con la Soprintendenza Marche Nord, l'ultimo dei quali convocato grazie all'interessamento dell'Assessore alle infrastrutture, la struttura commissariale è in attesa dell'imminente invio da parte della Soprintendenza della bozza di protocollo d'intesa e delle schede progetto degli interventi di sua competenza, tra cui quelle sul ponte romano di Cantiano.
Questo lo aggiungo io, c’è la disponibilità del Vicecommissario e del Commissario al finanziamento delle opere, al ripristino degli interventi di suo interesse, considerato che stanno per arrivare le schede progetto predisposte dalla Soprintendenza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Sono passati 523 giorni, 1 anno 5 mesi e 8 giorni, e ancora il ponte romano tra Cagli e Cantiano è nella stessa situazione, un'opera importantissima dal punto di vista architettonico e storico e dal punto di vista dell’attrattività turistica. Ancora è tutto in fase progettuale.
Oggi è uscito anche un articolo del Deputato YY, che dice che saranno messi dei fondi, 3 milioni di euro, per questo ponte e per altre opere lì in zona. Ci fa piacere, però il ritardo è evidente.
C'è stato uno scarico di responsabilità grosse, tra l'altro ho chiesto alla Soprintendenza lumi sulla questione e non mi ha nemmeno risposto.
Noi ancora siamo alla situazione di 523 giorni fa, tanto che qualcuno sotto quel ponte ha voluto dipingere nella roccia un occhio, che è diventato l'occhio di Cantiano, meglio l'occhio del Burano, che sta vigilando su questi gravi ritardi.
Io faccio parte della maggioranza, però le cose vanno dette, non è possibile che ancora non sia stato fatto niente su questo ponte, che la Soprintendenza, nonostante quel ponte sia compromesso anche da un punto di vista strutturale, non sia ancora intervenuta.
Ci appelliamo al Vicecommissario e alla Soprintendenza affinché la carta possa cantare e si intervenga prima possibile perché le popolazioni dell'entroterra di Cantiano e di Cagli non possono ancora continuare a sopportare questa che io definisco oramai una vergogna. Grazie.
Interrogazione n. 1060
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di riorganizzazione assetto Carabinieri nel territorio fermano - Trasferimento Comando della Compagnia dei Carabinieri da Montegiorgio a Porto Sant'Elpidio e soppressione Stazione Carabinieri S. Vittoria in Matenano”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1060 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, la Consigliera Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Su questa c’è bisogno di ulteriori approfondimenti, di migliorare l’istruttoria. Grazie.
PRESIDENTE. Viene rinviata al prossimo Consiglio.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Se la Giunta ritiene di dover approfondire questo mi rende soddisfatto già di per sé perché significa che la questione è fondata, è ritenuta fondata. Va bene. Grazie.
Interrogazione n. 1063
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“FSR GSA ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs. 118/2011”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1063 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Relativamente ai quesiti 1 e 2 dell'interrogazione si specifica che l'importo di 41.413.115 euro per l'anno 2023 del FSR GSA ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 118/2011, di cui alla DGR n. 1851/2022, si specifica che per euro 37.076.974 a risorse per il finanziamento degli accantonamenti fondi rischi degli ammortamenti non sterilizzati delle Ast, per cui non vi erano indicazioni sulle modalità di attribuzione alle istituende Ast.
In particolare nel documento istruttorio della delibera di Giunta n. 1851/2022 viene riportato che a tal fine, pertanto, sono state trattenute a livello regionale risorse per euro 37.076.974 corrispondenti ai costi del bilancio 2021 dell'Asur relativi agli accantonamenti fondi rischi per euro 23.174.538, svalutazione crediti per euro 4.211.438, ammortamenti non sterilizzati per euro 4.600.944, e accantonamenti a fondo rischi dell'anno 2021 dell'Agenzia ospedaliera ospedali riuniti Marche nord per euro 5.090.055. Tali risorse sono state assegnate alle Ast con la delibera di Giunta regionale n. 2073/2023 sulla base degli effettivi ammortamenti non sterilizzati di ciascuna Ast per la quota degli ammortamenti e sulla popolazione assistita per gli accantonamenti fondi rischi e svalutazioni, per euro 4.292.141 a risorse del fondo sanitario regionale vincolato 2023 per l'emersione degli stranieri la cui assegnazione alle Regioni non era certa al momento della redazione della delibera di Giunta n. 1851/2022, pertanto non è stato previsto il trasferimento ad Asur.
Nel bilancio di previsione, di cui alla delibera di Giunta n. 2073/2023, in assenza del riparto, tali risorse non sono state considerate tra le risorse disponibili per la programmazione per euro 44.000.000 a risorse del fondo indistinto ancora da finalizzare in sede di autorizzazione provvisoria e confluite nella risorse assegnate con il bilancio di previsione. L'importo di euro 112.543.513 per l'anno 2024 della FSR GSA, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 118/2011, di cui alla delibera di Giunta n. 2074/2023, si riferisce a risorse finalizzate al potenziamento di specifiche attività.
Relativamente al quesito 3, l'incremento del FSR GSA soggetti diversi dagli enti del servizio sanitario regionale per spesa corrente dell'anno 2024 rispetto all'anno 2023, è dovuto in particolare alle maggiori risorse previste per il finanziamento della progettazione dei nuovi ospedali di Macerata e di Pesaro, per un importo complessivo di 13.100 000 per l'anno 2024.
Relativamente al quesito 4, i soggetti diversi dagli enti del servizio sanitario regionale sono principalmente i Comuni e gli enti gestori per il finanziamento di attività socio-sanitarie, disabilità e dipendenze, gli enti dipendenti (Ars, Arpam e Istituto Zooprofilattico) e altri soggetti pubblici, i fornitori privati relativamente alle spese di assistenza e manutenzione applicativa ICT sanità e alle progettazioni.
Relativamente al quesito 5, l'importo di euro 112.543.513 per l'anno 2024 del FSR GSA, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 118/2011, di cui alla delibera di Giunta n. 2074/2023, si riferisce, come specificato nel documento istruttorio, a risorse finalizzate anche all’attuazione del Piano-socio sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, anche se francamente avrei gradito che ci fosse qualcuno che politicamente potesse darci risposte che non arrivano.
In particolare sulla domanda chiave dell'utilizzo dei 112.000.000 lei non ci dice esattamente, rispetto alla domanda, perché nell’indicazione della delibera n. 2074 si scrive: “Sono finalizzati anche all’attuazione del Piano socio-sanitario, con particolare riferimento agli ospedali di base in sede disagiata”. Totale silenzio, non si capisce cosa voglia dire questa puntuale dicitura, così come quando lei risponde alla domanda n. 2, sempre sui 112.000.000, risorse specifiche di attività, in maniera generica.
Quello che resta, Assessore, e altro uomo invisibile, il Sottosegretario, di tutta questa vicenda, della delibera n. 2074 del 29 dicembre, è che voi tagliate le risorse per le aziende sanitarie. E’ un dato di fatto, lo scrive anche il Direttore generale dell'Ast di Macerata, peraltro rimproverato dall'Assessore.
Voglio ricordare il fatto che voi trattenete alla gestione sanitaria accentrata 112.000.00 non distribuiti alle Aziende, con la rassicurazione dell’Assessore Saltamartini, secondo cui tutto questo si farà.
Ricordo a lei, all’Assessore Saltamartini e al Sottosegretario, soprattutto al Presidente Acquaroli, che la pubblica amministrazione opera per atti e non per chiacchiere o social movie come il Consigliere Borroni ci ha insegnato. Anzi, voglio ricordare al Consigliere Borroni che è stato selezionato nella sezione comici al Festival di Venezia per il suo social movie sul Covid Hospital, è una bella notizia dopo quella bella figura che avete fatto.
Impiegate in maniera ambigua le risorse, non le distribuite e tutto questo comporta una serie di riduzione dei servizi sui territori.
Da questo punto di vista, Assessore, purtroppo le risposte sono insufficienti, le Aziende territoriali soffrono e naturalmente la sanità va allo sbando e c'è un clima di terrore e di sfiducia che allontana tutti i professionisti dalla sanità pubblica alla sanità privata. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
L’interrogazione n. 1102 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, “LR 35/2021 art. 5 comma 5 – Funzioni del direttore dell’ATIM e predisposizione del Programma annuale delle attività per l’anno 2024 e del Bilancio triennale 2024/2026”.
Assessore mi conferma che la Giunta non ha la risposta tecnica dell’Atim su questa interrogazione. Quella di prima perché in Aula c'è adesso la Consigliera Bora e le chiedo nuovamente di rinviarla alla prossima seduta di Consiglio regionale.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Assolutamente no, altrimenti avrei fatto un'interrogazione ordinaria.
L'Assessore Brandoni dovrebbe sapere, ma considerati gli sfrondoni che ci ha regalato in Aula potrebbe anche non saperlo, che non è che non ha la risposta tecnica la Giunta. Se non fosse stato per l'interrogazione del Partito Democratico la Giunta non si sarebbe nemmeno accorta che Atim operava senza un piano annuale, un programma operativo e, guarda caso, proprio ieri l’Atim lo ha approvato. Se non fossimo intervenuti noi, ci chiediamo, per quanto tempo il Direttore avrebbe continuato a lavorare senza rispettare le norme regionali e quelle nazionali? Soprattutto senza l’ennesima supervisione da parte della Giunta. Ma chi sta al governo, caro Presidente, lei oppure noi della minoranza? Chi è che ha l'obbligo, la responsabilità di vigilanza sugli enti dipendenti della Regione voi o noi della minoranza? Sa perché vogliono aspettare la settimana prossima? Per dire che la Giunta ha preso atto del Piano che Atim ha approvato ieri ed ancora ad oggi senza la vostra presa d’atto continua ad operare senza un Piano.
Questo è il vostro modo di saper governare. Venite qui, non vi assumete nemmeno le vostre responsabilità e dite che la Giunta non ha la risposta tecnica, vergognatevi, questa storia ogni giorno sta diventando uno scandalo sempre più grande e lei, Presidente Latini, dovrebbe essere Presidenti di tutti. E’ vergognoso che oggi l’Assessore mi dica che non c'è una risposta tecnica, dite che non avete ancora preso atto del Piano, ma non vi eravate nemmeno accorti che il Direttore non l'aveva mai approvato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Chiedo la verifica del numero legale.
PRESIDENTE. Siamo in fase di atti ispettivi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo in sede votazione.
Presidente, mi permetto dopo l'intervento della Consigliera Bora, voglio solo aggiungere un elemento perché oggi in Conferenza dei capigruppo avevo posto una domanda precisa rispetto alle risposte che sarebbero state messe a disposizione di quest’Assise in occasione dell’interrogazione a risposta immediata e lei, giustamente, non conoscendo ancora la posizione della Giunta mi aveva garantito che ci sarebbero state le risposte per tutti. Assessore, non si può, lo dico per il Presidente, non sono uno che richiama il regolamento a ogni piè sospinto, ma l'articolo 136 che disciplina le interrogazioni a risposta immediata al comma 6 impone una risposta, non c'è alternativa, non possiamo dire che su una vicenda come questa non ci siano i rudimenti minimi per consentire alla Giunta di arrivare, nascondendosi come dei topi dietro il muro. Non può essere, lo dico nel rispetto di tutti noi, sennò cancelliamo l'atto ispettivo, l’interrogazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha perfettamente ragione sull’articolo 136, la differenza fra le interrogazioni a risposta immediata e le interrogazioni a risposta ordinaria è che per le seconde si può chiedere il rinvio, è giustificato il rinvio in assenza della risposta, ma l'Assessore ha dato già una risposta, non avendo le nozioni tecniche, ha chiesto il rinvio.
Siamo nel rispetto delle prerogative sempre nell'ambito del regolamento, rispetto delle prerogative delle risposte che possono essere date dai componenti della Giunta. Non vorrei riaprire una tematica, se è una mozione d'ordine, Consigliera, le do la parola.
Ha la parola, per mozione d’ordine, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Chiedo scusa perché ho suggerito in maniera errata al mio capogruppo di chiedere il numero legale non sapendo, per mia ignoranza e non del capogruppo che ha accettato il suggerimento senza valutare, che non si può chiedere se non durante le fasi di voto. Grazie.
Interrogazione n. 1073
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Corretto utilizzo strumentazione regionale a disposizione di Consiglieri e Assessori regionali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1073 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Do prima una risposta tecnica firmata dal Dirigente del Settore trasizione digitale e informatica e poi una risposta politica del sottoscritto. La Dirigente scrive: “La disposizione della Policy regionale citata nell'interrogazione non appare applicabile al caso di specie, essendo indubbio che quella inviata dall'Assessore non è una comunicazione a carattere personale, né tanto più commerciale o pubblicitaria.
La questione sollevata nell'interrogazione potrebbe essere valutata ai sensi del capoverso precedente a quello indicato dall’interrogante del punto 3.12 della predetta Policy, il quale prescrive che non è consentito l'utilizzo della mailing list regionali per comunicazioni non strettamente attinenti all'attività istituzionale concernenti il ruolo ricoperto all'interno dell'amministrazione regionale.
Nel caso indicato dall'interrogazione l’utilizzo di una mailing list non appare però violare la prescrizione sopra indicata, in quanto, come riportato peraltro nella stessa interrogazione, la comunicazione concerneva “l'invio di una news letter settimanale di informazione ed aggiornamento sulle attività portate avanti nello svolgimento della sua attività istituzionale nei settori di sua competenza”.
Va poi rilevato che l'invito al destinatario a seguire l'Assessore sul sito citato nell'interrogazione non faceva parte del corpus della news letter, ma era indicato solo nella comunicazione accompagnatoria all'invio e pertanto non si ritiene possa rientrare nella prescrizione sopra citata. In ogni caso nell'epoca attuale l’inserimento di indirizzi di siti o pagine social in calce anche alle comunicazioni istruzioni di organi ed enti è una prassi ormai ampiamente diffusa ed accettata allo scopo di aumentare le possibilità di informazione, quindi di controllo dei cittadini sull'operato dei propri amministratori pubblici.
Va infine rilevato che nella comunicazione in questione non vi è alcun meccanismo automatico di reindirizzamento al sito citato, ma la consultazione dello stesso era rimessa ad una scelta volontaria del destinatario per l'eventuale approfondimento dei temi indicati nella news letter, il che correda la piena rispondenza della stessa alla prescrizione della policy regionale sopra indicata. Secondo la Dirigente non è stata fatta alcuna azione non conforme.
Risposta politica, onestamente era un atto del tutto involontario, e non ho intenzione di alimentare alcun tipo di polemica in tal senso, pur come confermato dalla Dirigente del tutto legittimo. Ho già sospeso questo utilizzo e non ne farò più uso nonostante, come è scritto, sia possibile, però nel dubbio, che rimane sempre, non utilizzerò la mail istituzionale con dei rimandi a una pagina che è espressione di un partito, perché questo era il problema. Infatti da quando è arrivata l'interrogazione non sono state più inviate news letter ed in futuro non verranno più inviate per la pace di tutti i presenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Sono completamente insoddisfatta della risposta. Innanzitutto, Presidente, è inaccettabile che l'Assessore Antonini risponda a questa interrogazione giustificando se stesso.
Questa interrogazione non è stata presentata per avere spiegazioni su un comportamento palesemente sbagliato, tantomeno per ascoltare delle giustificazioni. Mi dispiace molto che la Dirigente si sia prestata a questo atto indegno e tornerò poi su quello che ha dichiarato perché toccherà anche a lei.
Il tema è questo, ci hanno segnalato e noi abbiamo riscontrato una grave scorrettezza e per questo abbiamo chiesto alla Giunta se intendesse prendere i relativi provvedimenti. E cosa fa l'Assessore Antonini, si autoassolve o si autopunisce? Questo è evidente, anche se dice che non lo farà più, quindi così sicuro del fatto che si poteva fare non lo è.
Il tema è un altro, Presidente, per l'ennesima volta il Presidente Acquaroli abdica al suo ruolo di controllo perché oggi non c'è quando si risponde a questa interrogazione. Abdica anche al ruolo di garanzia delle istituzioni che lui e la sua maggioranza sono chiamati e rappresentare, dando di nuovo dimostrazione di quanto vi piaccia il gioco dello scaricabarile.
Forse a quest’Assemblea sfugge un concetto fondamentale: che nel momento in cui si diventa Assessore si lascia il ruolo di politico e si diventa un amministratore della cosa pubblica, ci si lega alla comunità con un patto di onestà e trasparenza e non si compiono atti che possono agevolare fini personali o di partito. Non si favorisce nessuno, tantomeno se stessi.
Un dipendente che ha gli stessi obblighi rischia il licenziamento per quello che lei ha fatto e il Presidente Acquaroli se non risponde e non le fa un’ammenda pubblica ne è corresponsabile. Il licenziamento nel caso di un Assessore significa il ritiro delle deleghe anche perché dopo questa interrogazione non può più dire che il Presidente Acquaroli non lo sapeva e se non prende dei provvedimenti, oltre ad aver abdicato al ruolo di controllo, è corresponsabile anche nel non aver preso delle misure consequenziali. In altre parole quello che lei ha detto, Assessore Antonini, è questo e lo dico anche alla Dirigente, se desiderate delle informazioni sui bandi dovete collegarvi al sito della Lega. Ha capito il Presidente Acquaroli che l’Assessore Antonini ha fatto campagna elettorale utilizzando gli stessi strumenti che lui ha messo a disposizione e questo a pochi mesi dalle elezioni europee e amministrative. Non pensate che questa storia finisca qui. Grazie.
Interrogazione n. 1074
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
“Situazione U.O. Pronto Soccorso – Murg del P.O. San Benedetto del Tronto”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1074 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Anche qui il collega mi ha riferito di dover effettuare ulteriori approfondimenti, quindi ne chiedo il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Credo che questa sia una cosa vergognosa. Mi dispiace per l’Assessore Biondi per la quale ho una stima particolare, ma non è possibile che l'Assessore Saltamartini non torni e che gli uffici non sappiano rispondere a delle banali domande.
Ho chiesto banalmente qual è urgenza che ha portato ad iniziare i lavori alla Murg di San Benedetto e non vorrei che fosse quella che dichiara la direttrice, ovvero che quando furono fatti i lavori l’intervento non fu completato sui flussi d'aria, che sono fondamentali per avere l'autorizzazione del reparto. Ergo siamo e siamo stati in un reparto che non era autorizzato.
Ho chiesto mediante quale atto amministrativo fosse stata stabilita la riorganizzazione del reparto, quali risorse sono state impegnate per questi lavori e se verranno utilizzati i soldi del decreto n. 34 del 2020,e in questo caso per quale motivo verranno utilizzati visto che sono soldi destinati al pronto soccorso.
La cosa che mi preoccupa fortemente l'ho già detta, e credo che dovrebbe preoccupare anche l'Assessore, rinunciando a questi posti di medicina intensiva a San Benedetto si crea nel personale un'agitazione, tant’è vero che è stata scritta da tutti i medici del pronto soccorso una lettera nella quale si dicono preoccupati per i motivi che hanno indotto la direttrice a chiudere 5 posti di rianimazione, motivi che si sostanziano in un elevato rischio di eventi clinici avversi.
L'assenza del medico di guardia notturna, deputato alla sorveglianza e gestione dei pazienti ricoverati in OBI Murg, costituisce fonte di elevato rischio clinico. Se questa cosa la dice il Partito Democratico può essere una posizione politica, ma nel momento in cui firmano una lettera tutti i medici di un reparto ritengo che sia importante. Nessuno poi ha mai detto che di notte al pronto soccorso non c'è un medico, si parla di medici che sono impegnati per i letti di semintensiva, quindi questa lettera secondo me è molto molto importante, anche perché San Benedetto, grazie alla scelta scellerata di avere due ospedali su due presidi, non ha ad esempio l’emodinamica né la pneumologia ed è ovvio che i pazienti devono essere stabilizzati, soprattutto perché San Benedetto del Tronto d’estate ha una popolazione enormemente più grande, alla quale bisogna rispondere con un pronto soccorso che sia all'altezza delle richieste che vengono avanzate anche dai turisti. Grazie.
Interrogazione n. 1076
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bra, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo
“Budget 2024 e potenziamento servizi presso la struttura ospedaliera di Sassocorvaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1076 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. La struttura sanitaria ubicata in Sassocorvaro ad oggi è gestita da un privato accreditato e svolge attività di ospedale di comunità e ospedale per acuti per un bacino di utenza delle aree maggiormente disagiate del Montefeltro. E’ una struttura attiva sul territorio da molto tempo, attraverso il convenzionamento con il privato accreditato Villa Montefeltro.
Come riportato anche attraverso gli organi di stampa, alla struttura è stato confermato il budget in linea con quanto approvato dalla Giunta nell'ambito dell'assegnazione del budget provvisorio all’Agenzia sanitaria territoriale di Pesaro-Urbino, che ha inviato proposta economica alla società Villa Montefeltro in continuità con i valori economici del budget assegnato per l'anno 2023 sulla base delle necessità dell'Ast di Pesaro Urbino nel rispetto delle risorse assegnate con la delibera di Giunta n. 2074/2023.
La struttura sanitaria di Sassocorvaro, oggetto di interrogazione, nonché quella di Macerata Feltria, anch’essa oggetto di precedenti interrogazioni, rappresentano due presidii di salute in aree disagiate che in rete con gli ospedali di Urbino e Pergola sono punti di riferimento per i bisogni di salute dei cittadini di quel territorio.
In attuazione della Piano socio-sanitario regionale ed in coerenza dello stesso occorre effettuare il punto di assistenza territoriale, dotandolo di strumentistica e procedure. Anche la specialistica ambulatoriale sarà implementata ed in particolare la diagnostica radiologica.
Da metà gennaio sono state riaperte le nuove agende Cup 2024 per permettere agli utenti di prenotare le prestazioni offerte dalla struttura. Un tempo quello della riapertura utile per la riorganizzazione e la programmazione delle visite ambulatoriali in base alle necessità e ai bisogni del territorio analizzando anche i dati registrati lo scorso anno. Occorrerà una più corretta informazione alla cittadinanza sulle caratteristiche e tipologie di servizi che vengono erogati.
Le strutture dell'entroterra sono una priorità all’interno della rete di servizi del sistema sanitario provinciale ed i servizi di prossimità sono fondamentali per le aree, come quelli in cui insistono l’ospedale di Sassocorvaro e la struttura riabilitativa di Macerata Feltria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta.
In realtà avevamo sollecitato un aumento del budget rispetto a quanto stanziato nel 2023 in quanto negli ultimi mesi del 2023 la struttura non era più in grado di fornire prestazioni dato che il budget era completato, quindi il CUP o chiunque volesse prenotare una visita in questa struttura non lo poteva fare in quanto era finito il budget.
Come ha detto si tratta di una struttura fondamentale perché si trova nel nostro entroterra ed è un servizio molto importante, ci sono state diverse passerelle del Presidente Acquaroli, di altri Assessori ed anche di Consiglieri ed è stato evidenziato che sarebbe stata in grado di fornire tutti i servizi necessari.
Al di là del fatto che si continua a parlare di ospedale, quando questo un ospedale non è e non è un pronto soccorso, se uno ha un malore, un infarto o altro l'ultima cosa che deve fare è rivolgersi al presidio di Sassocorvaro, ma deve chiamare il 118.
L’altro punto è che l'accordo contrattuale 2020/2022 prevedeva delle cifre che non so state rispettate, anzi già dal 2022 il budget è stato ridotto di 4 milioni rispetto a quello previsto dall'accordo iniziale e di oltre 5 milioni nel 2023.
L'interrogazione vuole in qualche modo sollecitare la Giunta ad aumentare il budget per far sì che la struttura sia realmente in grado di fornire servizi di cui il territorio ha bisogno. E’ matematico che anche quest'anno, negli ultimi mesi, dal mese di ottobre avremo delle difficoltà e per tutte le prestazioni - che ricordo sono legate all’attività specialistica ambulatoriale, centro prelievi, posti letto dedicato al day surgery, ricovero ordinario, lungodegenza, cure intermedie, ortopedia - ci saranno grossi problemi perché se il budget finisce questa struttura non è in grado di dare prenotazioni, o meglio non è in grado di darle a costo zero al cittadino.
Non sono soddisfatto della risposta perché il budget assegnato non è sufficiente, come non lo è stato per il 2023. Grazie.
Interrogazione n. 1013
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Funzionamento delle cure domiciliari. Figure professionali impiegate e tempi di erogazione”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1013 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Anche qui, Presidente, il collega chiede ulteriori approfondimenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non entro nel merito della risposta, prendo atto di quello che dice l'Assessore Biondi anche se questa è un’interrogazione molto tecnica.
Una cosa che invece chiedo a lei, Presidente, oggi non c’è l'Assessore Saltamartini, io non ho nulla da dire su questo, se questa interrogazione viene rinviata poi non deve andare a scalare le altre che riguardano lo stesso interrogante, quindi le chiederei di lasciare il programma così com’è ed inserire questa insieme alle prossime.
PRESIDENTE. E’ naturale che avvenga in questo modo. Grazie della precisazione.
Interrogazione n. 1014
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Riorganizzazione attività cliniche dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1014 del Consigliere Latini.
Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. La rinviamo alla prossima volta.
Interrogazione n. 1082
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Eventuale attivazione di un contratto di consulenza da parte dell’Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche (ATIM)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1082 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con riferimento all'interrogazione n. 1082 avente ad oggetto “Eventuale attivazione di un contratto di consulenza da parte dell'Agenzia per il Turismo e per l'Internalizzazione delle Marche ATIM” il direttore ATIM mi comunica quanto segue.
Relativamente all'attivazione di un contratto di collaborazione da parte di ATM per il dottor YY non risulta essere stato posto in essere alcun provvedimento amministrativo. Evidentemente gli organi di stampa fanno riferimento ad una serie di incontri che il Direttore di Atim sta svolgendo al fine di un ulteriore rafforzamento della struttura operativa dell'Agenzia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Assessore, non so se sono più in imbarazzo io o se lo siete voi, che l'Assessore faccia il passacarte del direttore dell’ATIM è imbarazzante per quel ruolo e anche per la persona, non è pensabile. Ogni volta che rivolgiamo un'interrogazione, anche un po' strumentale, a me non mi interessa chi prende ATIM per consulente, avete preso il Sottosegretario alla sanità e siamo costretti a far rispondere all’Assessore Biondi, che ringrazio, almeno abbiamo trovato una modalità, ma almeno su quelle della sanità che venga il Sottosegretario.
La prossima volta chiamiamo, Consigliera Bora, atto ispettivo di verifica dei documenti e non abbiamo bisogno della risposta, che è imbarazzante perché la vicenda di ATIM vi mette in imbarazzo ed oltretutto vi marca come incapaci a gestire dato che l’Agenzia l'avete inventata voi.
Nel momento in cui la legge è venuta in Aula avevamo già indicato tutti i punti di debolezza e zero punti di forza. La prima situazione che si è determinata è quella dei voli di continuità, anche con il gruppo del Movimento 5 Stelle abbiamo fatto atti ispettivi, immediati, siete rimasti sulle gambe. Penso che sia complicato e capisco l’Assessore Brandoni che deve giustificare qualsiasi passaggio, come i contratti che non erano contratti, forse stipulati a parole anche prima della gara, non lo dico io, alla fine quello che accadrà ve lo abbiamo già anticipato, sfocerà inevitabilmente, io l'ho già detto, nella richiesta di una Commissione d’indagine perché è troppo grande e mal gestita.
Non avete dato l'indirizzo, esercitato la vigilanza, siete a conoscenza o almeno dichiarate di quello che ATIM sta combinando, ma il fatto è che un servizio ha compromesso lo sforzo enorme che era stato fatto. Grazie.
Interrogazione n. 1088
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
"Rettifica del parere favorevole all’istituzione di due nuovi indirizzi formativi all’I.I.S. "Antonio Guastaferro" di San Benedetto del Tronto”
Interrogazione n. 1091
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Revoca degli indirizzi di “Meccanica, Meccatronica ed Energia” ed “Elettronica ed Elettrotecnica” presso l’Istituto d’istruzione Superiore “Guastaferro” di San Benedetto del Tronto”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1088 della Consigliera Ruggeri e l’interrogazione n. 1091 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri (abbinate).
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. In risposta all'interrogazione di cui sopra, appare opportuno evidenziare proprio nel rispetto delle linee guida regionali citate D.A. 39/2022 e successive modificazioni e integrazioni che, come annunciato dalle stesse, a pagina 19, in accoglimento dell'articolo 1 della legge 107 del 2015 l'organizzazione delle istituzioni scolastiche è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Continuando a pagina 23, la programmazione dell'offerta formativa dovrà rispondere alle esigenze formative necessarie allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, alla migliore occupabilità dei giovani e alle legittime aspettative dei ragazzi e delle loro famiglie. Tale circostanza rende necessaria la razionalizzazione di indirizzi ed opzioni, esercitando un’attenta valutazione preventiva da parte delle province sulle proposte di implementazione dell'offerta formativa formulate dalle scuole secondarie di secondo grado. Infatti la sovrabbondanza di indirizzi di studio di istituzioni scolastiche formative diverse può favorire da un lato fenomeni di frammentazione dell'offerta formativa con gli indesiderati quanto possibili effetti negativi della concorrenzialità tra istituzioni scolastiche e dall'altro oggettive difficoltà a raggiungere i numeri minimi di iscritti necessari per la costituzione delle classi. Pertanto, alla luce delle sopradette riflessioni, valutate le diverse e talvolta contrastanti istanze addotte dal territorio interessato, valutati gli attuali flussi scolastici afferenti al territorio provinciale di Ascoli Piceno, come fornitici dall'Ufficio scolastico regionale per le Marche, che vedono ad oggi la presenza nel Comune di Ascoli Piceno di numero due prime classi per l'indirizzo IT 05 meccanica meccatronica energia e di numero 1 prima per l’indirizzo IT10 elettronica ed elettrotecnica e in quest'ultimo indirizzo, in particolare, ritroviamo il numero di alunni appena sufficiente a formare una classe. Valutati inoltre gli spostamenti degli studenti ad oggi scritti, dove troviamo nell'indirizzo più popoloso meccanica meccatronica energia un numero limitato di alunni,4 5 provenienti dal Comune di San Benedetto del Tronto, è un numero consistente gli alunni invece provenienti dai Comuni limitrofi, definibili a metà strada, la cui parcellizzazione porterebbe ad una frammentazione dell'iscrizione. Tale frammentazione potrebbe inficiare la formazione di una classe prima in uno o nell’altro indirizzo, in uno o nell'altro istituto creando un duplice danno: la mancata continuità dell'indirizzo dove già presente e una delusione delle aspettative laddove l'indirizzo neo programmato non raggiungesse i numeri necessari alla formazione di una classe, cosa tra l'altro accaduta già più volte nel medesimo territorio. Per tutte queste ragioni, in seconda istanza, previo assenso di fattibilità dell’Ufficio scolastico regionale, in coerenza appunto con il precedente operato di questa Regione, si è ritenuto opportuno rivedere, ad iscrizioni appena aperte, rimodulabile quanto inizialmente emanato.
In merito alla prima interrogazione, quella della Consigliera Ruggeri, qualora le condizioni sopra descritte migliorassero nel tempo con un incremento di domande tali da non creare concorrenza tra loro sarà possibile un’attenta valutazione con la provincia di Ascoli Piceno e l’Ufficio scolastico regionale.
In merito infine alla presunta non legittimità di quanto deliberato appare necessario precisare che la DA n. 65 del 2024, che ha portato modifiche alla DA n. 39 del 2022, approvata come ricordato dal Consiglio regionale nella seduta del 16 gennaio 2024, non ha riscritto le linee guida approvate con DA 39/2022 tuttora in vigore con valore triennale 2023-2026, ma ha adeguato queste ultime alla riformata normativa nazionale in materia di dimensionamento scolastico e non di offerta formativa. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Innanzitutto la risposta è stata molto generica. Ricordo che noi abbiamo approvato delle linee guida che avrebbero dovuto informare una delibera, che lei invece ha portato in Giunta esattamente 10 giorni prima, che prevedeva questi due corsi dell’Istituto Guastaferro, che è stata poi modificata.
Da quello che lei ha detto delle linee guida tecnologie innovative nel contesto ambientale, proprio quelle linee guida, secondo quello che lei ha letto, sono in coerenza con i due corsi e le dico anche perché, in quanto questi due corsi sono stati richiesti anche sui giornali dalle imprese.
Le imprese si sono dette disponibili, non soltanto una, ma 15, a lavorare in sintonia con la scuola Guastaferro, con l’Ipsia, per preparare delle figure professionali che a loro interessano.
Io sarò anche maligna, Assessore, forse lei non se ne sarà accorta, ma saprà sicuramente che esiste il Piano nazionale di sperimentazione filiera tecnologico professionale, lei lo saprà sicuramente e in una faq relativa a questo Piano si chiede: “I Percorsi quadriennali sperimentali istruzione tecnica e professionale devono rientrare nell'offerta formativa della Regione di riferimento?”. La faq dice: “Sì. I percorsi sperimentali devono essere attivati nel rispetto delle disposizioni regionali”. Di questo nel Piano non si parla, ma la cosa che mi fa sospettare, ma probabilmente sarò molto maligna, ma non fa sospettare soltanto me, è che, guarda caso, il giorno 19 è stata approvata la graduatoria relativa a questa filiera importantissima nella quale un Istituto paritario delle Marche riceve un finanziamento per due corsi: meccanica meccatronica ed energia, ambiente ed energia. Guarda caso, lei, forse, spero, non consapevolmente, porta il giorno 22 in Giunta la cassazione di questi due corsi di un Istituto paritetico, identici, e la cassazione dell'Ipsia, scuola pubblica di San Benedetto del Tronto.
Sicuramente non c'è nessun nesso tra le due questioni, ma se lei mi dice che c'è una sovrabbondanza di offerta non possono essere finanziate scuole sperimentali e che la Regione deve … La faq dice che la Regione deve inserirla nell'offerta turistica, lo dice il Ministero dell'Istruzione e del merito. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Faccio parte della I Commissione, in cui sono arrivate tante proposte di legge diverse, una dal Presidente Latini e l'altra del Consigliere Ausili, addirittura tutte in favore dell’istruzione privata e sinceramente come la Consigliera Casini comincio a pensare che qui si sia voluto fare una distinzione, anzi un favore, diciamo le cose come stanno, mettendo in subordine l'istruzione pubblica a quella privata, cosa che per me deve essere contrasta in ogni sede, compresa questa, soprattutto questa. Il gruppo del Movimento 5 Stelle è convinto che la sanità debba essere pubblica e l'istruzione debba essere pubblica. Il privato può andare ad affiancare, ma non a sostituire, invece qui siamo di fronte ad una sostituzione che nasce da un pasticcio che ha fatto questa Giunta perché, come ha detto giustamente la Consigliera Casini, il 5 gennaio avete approvato l'introduzione di questi due nuovi indirizzi all’Istituto Guastaferro e dopo 17 giorni li avete cancellati. E’ una cosa allucinante, io ho fatto una richiesta di accesso agli atti e da questo accesso agli atti deriva che l'Ufficio scolastico regionale, a cui è stato chiesto di esprimere un parere su questa cancellazione, negli allegati al parere si legge che la lontananza per gli studenti di San Benedetto del Tronto dalle scuole ascolane è un'ora abbondante di mezzi pubblici ed è il motivo per cui - il 70% degli istituti è ad Ascoli Piceno ed il 30% a San benedetto del Tronto – è giusto che la scuola pubblica abbia questi indirizzi. In più si legge che la modifica del parere sull'istituzione dei nuovi indirizzi da positivo a negativo in fase di raccolta iscrizioni avrebbe creato difficoltà amministrative. Questo l'ha detto l'Ufficio scolastico regionale e io sono d'accordo, d’accordo con i docenti, con Confindustria, con gli studenti e le imprese del territorio che, ben 13, hanno fatto un comunicato molto duro nei confronti della Giunta che si è resa responsabile di questo inghippo, di cui non mi soddisfa la risposta. E adesso voglio vedere, dopo che avete sospeso i corsi e le iscrizioni, come farete a valutare se questo corso avrebbe avuto o meno successo, visto che l'avete fatto a metà del periodo in cui si fanno le iscrizioni.
Avete umiliato la scuola, avete umiliato anche un intero territorio e l'istruzione pubblica di cui io mi vanto di …
Interpellanza n. 25
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Mobilità passiva, come intende intervenire la Regione”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 25 della Consigliera Ruggeri, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Vorrei rinviare questa interpellanza perché, dovendo essere un’interlocuzione con l'Assessore alla Sanità o con il Sottosegretario, preferirei farlo quando saranno in Aula loro che hanno la delega, pur ringraziando l’Assessore Biondi per la disponibilità. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Mi sembra di capire che questa operazione poi non sia così scontata e non si possa fare quello che chiedevo prima, cioè inserire la prossima settimana la mia interrogazione rinviata oggi, come le altre, insieme a quelle già programmate.
Ha detto bene la capogruppo prima, c'è un Sottosegretario. Nella precedente legislatura sempre un Assessore rispondeva per nome e per conto degli Assessori assenti, non è che qui possiamo rimetterci noi Consiglieri interroganti di opposizione rispetto alle assenze dell'Assessore o alla mancanza di risposte scritte in mano agli Assessori presenti.
Su questo chiedo davvero che si ponga rimedio, altrimenti rischiamo che un’interrogazione programmata per oggi vada finire a chissà quando, e non credo che sia giusto. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere, mi sono espresso male, intendevo che le interrogazioni che non si svolgono oggi sarebbero state rinviate al prossimo Consiglio. Mi sembra di aver capito, poi mi ha dato contezza il Segretario, che lei intendeva dire che oltre a quella di oggi continuare l'inserimento di quelle che erano in previsione per il Consiglio del prossimo martedì.
Allo stato attuale come Regolamento non è possibile, però questo verrà discusso nella Conferenza dei Capigruppo in modo tale da vedere se c'è una possibile interpretazione estensiva o una deroga.
Comprendo il disappunto perché è chiaro che c'è, ma comprendiamo anche lo sforzo che ha fatto oggi l'Assessore Saltamartini che ha delegato all'Assessore Biondi, ma se oggi fosse stato presente avrebbe detto la stessa cosa: che non era pronta la risposta.
Comprendo il suo diritto a vedere in ogni Consiglio le interrogazioni programmate per il Consiglio stesso.
Rettifico la risposta di prima, le interrogazioni che non sono state fatte oggi vanno al prossimo Consiglio, senza l'inserimento di quelle che sono programmate e che andranno a scalare perché il Regolamento non prevede più di un certo numero di interrogazioni per ogni Consigliere.
Valutiamo però la situazione che ha proposto lei nell'ambito della Conferenza dei Capigruppo, sei i Vicepresidenti, in particolare il Consigliere Biancani, sono d’accordo. Grazie.
Proposta di legge n. 161
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alle leggi regionali 13 marzo 1995 n. 23 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali) e modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003 n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010 n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione)”
Proposta di legge n. 194
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale)”
(abbinate)
Testo unificato: “Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010, n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione)”.
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le proposte di legge n. 161 e n. 194 entrambe del Consigliere Latini.
Faccio la proposta di rinvio alla prossima seduta di Consiglio per assenza del relatore di maggioranza. Grazie.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Assolutamente sì anche perché non sussiste alcuna urgenza.
PRESIDENTE. Rinvio delle proposte di legge n. 161 e n. 194. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 237
ad iniziativa della Giunta regionale
“Norme per il sostegno dell’informazione locale”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 237 della Giunta regionale.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ci sono parecchi emendamenti che vorremmo valutare attentamente visto l'importanza della legge.
Non vogliamo fare una valutazione affrettata, ma meritata, chiediamo il rinvio alla prossima seduta, nel frattempo cercheremo di approfondirla e vedere se gli emendamenti che sono stati proposti possono avere accoglimento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Voglio solo segnalare che il relatore di minoranza non sono più io, ho mandato una e-mail, è il Consigliere Cesetti. Ieri ci siamo dimenticati, ho mandato una mail al Presidente ed al Segretario.
Ieri avevamo un sacco di proposte all'ordine del giorno e questo punto ci è sfuggito.
Probabilmente nella prossima Commissione cambieremo il relatore di minoranza.
Il Consigliere Cesetti è il primo firmatario di molti emendamenti, quindi abbiamo reputato opportuno che fosse lui il relatore di minoranza. Quindi per noi va bene, se troviamo un momento per condividere gli emendamenti in maniera tale da riuscire a migliorare il testo della proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Prendo atto, su indicazione del Consigliere Biancani. Noi come gruppo del Partito Democratico, voglio ribadire insieme, abbiamo presentato diversi emendamenti, di cui c'è anche un testo a fronte che invierò al Consigliere Marinelli.
Dagli emendamenti emerge un testo alternativo a quello proposto per l’Aula, sono pertinenti e fanno emergere un testo alternativo.
Se il Consigliere Marinelli ritiene che sia necessario un ulteriore passaggio in Commissione, anche se non in Commissione, comunque il tempo per esaminare questi emendamenti per noi è positivo perché il dialogo ed il confronto fanno sempre bene su ogni questione.
Mi esprimo favorevolmente alla richiesta del Consigliere Marinelli. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della proposta di legge n. 237. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di deliberazione n. 10
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di legge alle Camere concernente: Modifica all’articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale)”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di deliberazione n. 10 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
Si propone il rinvio a quando sarà presente il Consigliere Assenti.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non si può non essere d'accordo se ci sono ragioni di salute.
Anche su questo provvedimento, mi pare, che siamo tutti d'accordo perché è stato licenziato all’unanimità dalla Commissione.
Rispetto a prima, Presidente, voglio dire che gli emendamenti sono stati fatti dal gruppo PD ed anche dal gruppo del Movimento 5 Stelle, quelli sull'editoria. l'avevo dimenticato. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della proposta di liberazione n. 10. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 59
ad iniziativa della Giunta regionale
"Modifica del Programma triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione relativi al triennio 2023/2024/2025 ed elenco annuale 2023”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 59 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Buongiorno, Consiglieri. La modifica del Piano triennale dei lavori pubblici 2023/2024/2025 …, questo è l'aggiornamento dell'elenco annuale 2023 che, se vogliamo, è già “scaduto”, però è importante che l’Aula lo ratifichi perché è un atto dell’Assemblea legislativa.
Chiedo che l’Assessore venga contattato così può partecipare, mi ha detto che stanno già lavorando sul Piano triennale 2024/2025/2026, penso che presto la Giunta lo approverà, serviranno un paio di mesi, come di consuetudine la proposta di atto amministrativo, dopo essere passata all'esame della Commissione, arriverà in Assemblea legislativa.
L’aggiornamento del Piano e dell’elenco annuale 2023, sappiamo benissimo che mano a mano che i progetti vanno avanti, dal Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica delle opere pubbliche (PTFE) c’è una progettazione definitiva e avviene l’aggiornamento. Come sempre ci sono delle opere che stanno partendo ed altre che invece ancora sono in itinere e non vediamo. Cito testualmente per capirci, ad esempio, i famosi ospedali di Pesaro e di Macerata, fino a quando non ci sarà un PTFE chiaro non li troveremo in questo atto, ma nel momento in cui ci sarà verranno inseriti. In questo caso abbiamo l'avvio della verifica del PTFE per la realizzazione della nuova struttura per le emergenze presso il presidio ospedaliero Principe di Piemonte di Senigallia, è il primo intervento che viene citato; la nuova palazzina per l'emergenza urgenza presso il plesso ospedaliero dell'ospedale Santa Croce di Fano; la nuova palazzina delle emergenze presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino; la realizzazione della nuova casa di comunità di Cagli, la realizzazione della nuova palazzina per l'emergenza presso l'ospedale di Civitanova Marche; per quanto riguarda l'ospedale Santi Carlo e Donnino di Pergola i lavori di ristrutturazione dei corpi 1 2 3, quindi efficientamento energetico e adeguamento sismico; la SOI di via Marche ad Ascoli Piceno, la manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico, in questo caso viene spostata nell’annualità successiva; la sistemazione e riqualificazione della strada regionale dell'Eremo di Santa Maria Val di Sasso, frazione Valleremita, Comune di Fabriano, in questo caso è stato modificato solamente il nominativo del Ru; l'adeguamento sismico di Palazzo Raffaello, in caso viene inserito nell'elenco triennale attraverso i fondi PSC Marche; lavori di agibilità del magazzino per la nuova sede della Protezione Civile, in questo caso si tratta dell'inserimento dell'intervento nell'elenco triennale; infine abbiamo l'intervento di rafforzamento sul fiume Cesano e l'intervento di ripristino della briglia in località Valrea nel Comune di Pergola, è un nuovo inserimento.
Di fatto con la deliberazione amministrativa n. 56 dell’1 agosto 2023 la previsione del tetto di spesa 2023/2024/2005 risultava essere di 234.961.000 euro circa, mentre a seguito della richiesta di modifica di quanto sopra esposto il nuovo importo è pari a 343.173.553 euro.
La proposta di modifica è stata approvata con la delibera di Giunta n. 1698 del 20 novembre 2023 e viene oggi in Assemblea legislativa per la ratifica.
Non ho citato gli importi dei vari interventi, penso che sia abbastanza superfluo perché li abbiamo ripetuti nei mesi antecedenti, dai 16.000.000 per Senigallia, stessa cifra circa per Santa Croce di Fano e per Urbino, 10.000.000 per l’ospedale di comunità di Cagli, 16.000.000 per Civitanova Marche, 27.000.000 per l'adeguamento sismico ed l’efficientamento energetico per l’ospedale di Pergola. Gli altri interventi sono sicuramente di minore entità rispetto a quanto vi ho annunciato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Noi stiamo ragionando dell’elenco annuale 2023, quindi questo aspetto appare anacronistico, ma ci sta fino a quando non approveremo il prossimo programma annuale e triennale. Come funziona? Quando c'è un progetto preliminare che riguarda un’opera finanziata questa può essere inserita in una delle annualità, in particolare nell’annualità corrente. Già c'è un'anomalia perché noi stiamo discutendo dell’annualità del 2023. Infatti nella Regione Marche i programmi annuali e triennali, come le linee guida per il dimensionamento, vengono approvati a prescindere da quello che succede, sono quindi un optional.
Voglio sottolineare alcuni aspetti in particolare, che la maggior parte delle nuove opere sono state inserite dopo che, con una grande corsa, si è approvato un progetto preliminare, prima dell'entrata in vigore l’1 luglio della modifica al decreto 50/2016, che prevedeva una complessità della progettazione preliminare molto più vicino alla progettazione definitiva, che di fatto non esiste più, quindi è stata fatta una corsa per approvare dei progetti che sono oggi non corrispondenti alla qualità del progetto preliminare stabilito dalla modifica del decreto legislativo 50, che è entrata in vigore l’1 luglio.
La cosa che mi ha stupito …, fondamentalmente le cose che sono state inserite nella modifica sono di buon senso, a parte una, cioè i lavori di agibilità di un magazzino in cui dovrebbe essere trasferita la Protezione Civile. Mi domando: perché non è agibile questo magazzino? Se lo abbiamo acquistato, abbiamo acquistato qualcosa che non era agibile? Sarebbe un danno erariale e chiedo all'Assessore Baldelli di verificare se questo magazzino, in cui dovrebbe essere spostata la Protezione Civile, era della Regione Marche ed inagibile, questo mi sembra molto strano, se invece lo abbiamo acquistato chi ha redatto e sottoscritto l'atto di acquisto perché non credo che si possano acquistare degli immobili inagibili, perlomeno i cittadini normali non lo possono fare.
Ora succede che arriva, e leggo, un’ordinanza del Commissario che prende alcune opere del programma triennale/annuale, approvato da questo Consiglio regionale, proposto dall'Assessore Baldelli, che erano sull’annualità 2023 e le sposta togliendo i soldi dalle annualità 2023, 2024, 2025 e 2026. Toglie i soldi, per esempio, per l’intervento della palazzina di Offida, per la palazzina di San Ginesio, per Fabriano e li mette su Tolentino. E cosa dice? A noi niente, spero che abbia parlato con l'Assessore Baldelli, almeno col Presidente di Commissione, visto che a questo Consiglio non è stato comunicato nulla e non c'è stato, e di questo mi dispiaccio molto, neanche un aggiornamento del programma perché avremmo dovuto inserire nel programma che tutto quello stabilito come finanziato nel 2023/2024 di fatto non esiste più. Cosa dice l'ordinanza del Commissario? L'ordinanza del Commissario dice che i soldi che vengono tolti dal poliambulatorio di Offida, dall’ospedale di Fabriano, dal padiglione di Macerata ex copisteria, dall’anatomia patologica ex scuola di Macerata, dal distretto sanitario di Sarnano e dal completamento del distretto di San Ginesio, sono una rimodulazione delle economie. Ora, anche chi non è del mestiere sa che le economie sono quello che avanza, in buona sostanza. Io faccio un progetto, ho un costo a base d'asta e delle somme a disposizione dell'amministrazione, alla fine quando faccio il collaudo posso avere dei risparmi, che sono sia sulle opere a base d’asta che conseguentemente per esempio sull'IVA. In questo caso, però, queste opere non sono iniziate, non solo, faccio l'esempio di Offida, si dice che l'importo dell'intervento era di 3.300.000 euro sull’annualità 2024 ed il livello di progettazione nella tabella E era il 2, quindi abbiamo un progetto di tipo esecutivo avanzato. Questo l'avete fatto nel 2023, l'avete scritto in questa tabella. Capisco che interessi poco, ma non ci si rende neanche conto che stiamo approvando una cosa che ha deciso qualcun altro. Problemi loro! In buona sostanza dice che a dicembre, mi pare il 27 dicembre 2023, è stato presentato all’Ufficio ricostruzione il progetto del poliambulatorio di Offida dal quale si evince che la somma necessaria alla realizzazione dell’opera è raddoppiata, ci credo, i soldi sono stati messi nel 2016! Voi capite che sono passati 5 anni, è normale che i soldi siano raddoppiati. Ma mi domando, Assessore, i suoi tecnici come hanno fatto a mettere sulla tabella dell'allegato dei lavori pubblici che avevamo un livello di progettazione 2 quando il Commissario asserisce che alla fine di dicembre è stata presentata la progettazione? Ritengo che queste siano questioni che vadano chiarite. Siamo in Regione Marche e il nostro Assessore è lei Baldelli ed io mi devo fidare di quello che mi dice lei, come pure i Consiglieri. Però mi viene il dubbio che ci sia un'ingerenza che non tiene conto anche delle esigenze territoriali perché se il Consiglio aveva deciso di mettere degli interventi nel programma annuale e triennale delle opere pubbliche è perché li riteneva prioritari, anche lei che li ha proposti.
Il Commissario dice che dà priorità i progetti che sono in stato più avanzato. Ho capito, ma i progetti li fa la Regione, Assessore, ed in questo caso si tratta di interventi delle Ast. Se la mia Ast non ha provveduto alla progettazione ed ha fatto raddoppiare i costi, questa cosa non è che piace tanto perché lei sa che poi alla fine la coperta è corta. I fondi che sono a disposizione del Commissario non sono infiniti, sono dati e li sta girando, li sposta giustamente secondo un criterio che noi non conosciamo e che non è condiviso, mi pare di capire, sennò avremmo avuto la modifica inserita all'interno del Piano annuale e triennale. Però non vorrei che questa coperta corta lasciasse i piedi nudi degli interventi di cui ho parlato poco fa.
Fino all'ordinanza del Commissario non avevo grandi difficoltà a dare parere favorevole, insieme al mio gruppo, a questo programma perché inseriva delle opere di buon senso. Oggi il Commissario dice: “Caro Sindaco, l'ufficio ricostruzione regionale lo scorso 27 ottobre 2023 ha ricevuto dall’Ast, a mezzo link in Google drive, un progetto di fattibilità tecnica economica che dovrà essere sottoposto alle necessarie verifiche per poi procedere ai successivi passaggi propedeutici all'indizione della gara”, in ascolano si dice a “babb muert”. All’Asur sulla base del Piano di fattibilità tecnico-economica risulta che il costo complessivo dell'intervento supera i 6,5 milioni di euro, ricordo che soltanto 3,5 milioni di euro erano stabiliti nel 2018. Ho soltanto questa lettera, ma so, perché me le hanno lette gli altri Sindaci, che queste letterine sono arrivate a tutti i Sindaci ai quali sono state tolte le risorse. Mi avrebbe fatto molto piacere, Assessore, e mi auguro che la letterina sia arrivata anche a lei, che magari le sia arrivata prima di modificare un programma annuale/triennale che un’Assemblea legislativa ha deciso.
Mi sento un trentesimo dell'Assemblea legislativa e questo mi piace poco perché io me la posso prendere con il mio Assessore, ma il programma annuale e triennale è stato deciso in maniera democratica e siccome ci sono i territori… “Da ultimo si coglie l'occasione di precisare che proprio l'esponenziale e generalizzato aumento dei costi della ricostruzione sia alla base delle scelte contabili sottese all'adozione del decreto commissariale 90 dello scorso 2 febbraio”. Allora, delle due l'una, è una questione di aumento dei costi, è una questione di aumento di budget o siamo a budget zero, o una questione di avanzamento dello stato di progettazione?. Credo che lei debba poter capire perché.
“Tutti gli interventi - Assessore, gliela leggo - verranno finalizzati con i relativi impegni di spesa al fine di indire le gare, ma le risorse saranno rese disponibili nel momento in cui potranno essere effettivamente spese seguendo l'andamento dei lavori”. Se sono in ritardo alcune opere e ne mandiamo avanti altre, possiamo stabilire un programma annuale e triennale diverso? Non è così che funziona. Io le chiedo la massima attenzione a questo perché lei puoi immaginare che nei territori, per quanto poi sui giornali esca: “Ho messo 7,4 milioni, ho messo 5,5 milioni”. Siccome non sono i soldi di Pinocchio, non ricordo se erano marenghi o dobloni, non so come venivano chiamati, che uno li pianta e poi crescono, queste sono risorse date ed il programma annuale e triennale andrebbe integrato.
Oltretutto le rammento che sono stati tolti dei soldi anche a Macerata, l'ho detto prima, 6,2 milioni, scusatemi, senza colpo ferire, e siccome non c'è il progetto preliminare queste opere non sono state inserite nel programma annuale e triennale delle opere pubbliche, quindi sono dei soldi a sua disposizione, Assessore, che sono stati presi dal Commissario e utilizzati per l'ospedale di Tolentino, va bene? Io non lo so perché sono non sono io che governo la Regione, né l’Ufficio della ricostruzione, né sono il Commissario, però sono scelte che dovrebbero interessare non soltanto i Sindaci dei Comuni perché presumo che l'ospedale di Tolentino non riguardi soltanto il Comune di Tolentino, ma una realtà ben più ampia.
Oltretutto, una chiosa che le faccio, ritrovo tutte le opere pubbliche inserite nel 2023 anche con progetti preliminari perché avevamo 33 progetti preliminari, 6 opere con progettazione esecutiva, 18 opere con una progettazione di fattibilità e 20 opere con zero euro nell’annualità. Mi chiedo: ma neanche le 6 opere con la progettazione esecutiva abbiamo iniziato a fare? Voi sapete che quando si iniziano i lavori si toglie l'opera dal programma annuale e triennale delle opere pubbliche. Però la prossima volta un po' di scaltrezza nel dire che queste opere le abbiamo cominciate e le togliamo. Capisco che per gli uffici è più facile fare copia incolla dei fogli Excel, però mi pare che sia importante far sapere all'Assemblea legislativa, poteva essere usato come un momento di monitoraggio dell'azione amministrativa per dire che con le 6 opere col progetto esecutivo siamo andati avanti.
La invito a guardare le 64 opere previste sull’annualità 2023, su quella presumo che non ci siano neanche i preliminari avanzati, preliminare secondo il 50/2016 modificato. Spero che lei ci possa rassicurare perché io non credo che i fondi a disposizione della ricostruzione per le opere pubbliche siano illimitati e il giochetto delle tre carte e la coperta corta rischiano di lasciare qualcuno insoddisfatto e l’insoddisfazione non è territoriale, l’insoddisfazione è per i cittadini e soprattutto parlando di opere pubbliche è per la qualità della vita dei cittadini. Per noi possono anche essere ripicche politiche, ma ci lasciano dove ci trovano. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. L'intervento della Consigliera Casini quale relatrice di minoranza mi pare che abbia inquadrato bene una serie di questioni, molto tecniche, ma soprattutto molto collegate agli interessi dei territori che aspettano da tanto tempo alcune opere pubbliche. Do atto anche al relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi di aver inquadrato e per certi aspetti di aver minimizzato il valore di questo intervento di modifica del Piano delle opere pubbliche, lo dico a chi eventualmente ci ascolta, relativo al periodo 2023/2024/2025. Chi ci ascolta deve comprendere che questo Piano delle opere pubbliche è già stato approvato nei primi mesi del primo anno di programmazione e poi quello viene più avanti. In questo caso la delibera di Giunta regionale interviene a modificare il programma 2023/2024/2025, lo fa oggi che siamo nel 2024 perché si sono resi disponibili una serie di strumenti progettuali che vanno inseriti a rettifica ed integrazione del programma precedente.
Faccio poche considerazioni, la prima è questa, che non può non essere commento all'intervento del relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi, il quale ha detto: “Ma quanto siamo bravi, perché attraverso questo intervento di rettifica passiamo da 234.961.000 a 343.173.000 euro e racconta ai cittadini che c'è una programmazione di risorse superiori. Chi ha fatto l'amministratore, come sono certo il Consigliere Serfilippi che si accinge a combattere per diventare Sindaco, sa bene che questi Piani delle opere pubbliche sono come il monopoli perché all'interno dei dati tecnici ci sono delle incongruenze, lo posso capire ipoteticamente, ma quando si dice che noi aumentiamo in realtà bisogna vedere le annualità perché le annualità del 2023/2024/2025 se le andate a vedere hanno due curiosità, guarda caso, l'importo più grande …, perché non si dice cosa si fa nel 2023/2024/2025 si dice la cifra complessiva, si passa quindi a 343 milioni. Ma nel primo anno, il 2023, in realtà vengono programmati 42 milioni, sapete quanto era il valore del 2023 sul bilancio precedente? 55 milioni, si riduce, poi aumenta più si va avanti. E’ evidente che nel 2025 non si programmeranno risorse e guarda caso nel programma 2023/2024/2025 185 milioni sono programmati nel 2025.
Tutto questo per dire alla maggioranza che non è bene da questo punto di vista propagandare qualcosa che in realtà non c'è.
Visto che il Consigliere Serfilippi l'ha citato, io non posso non citare - ho la fortuna di avere l'Assessore Baldelli in Aula – l’ospedale di Macerata, soprattutto ciò che abbiamo scoperto pochi giorni fa. Allora, che succede? Perché l'ospedale di Macerata sarà una bella … In un'interrogazione di giugno 2023 chiesi all'Assessore Baldelli quali fossero le risorse previste per l'ospedale di Macerata e mi disse, tecnicamente non riporto le parole: “State tranquilli, l'ospedale di Macerata è coperto finanziariamente dalle risorse del sisma”. Questa è la sostanza, quindi io sono tranquillo perché è un'opera portata avanti. Poi faccio un accesso agli atti all'Ufficio speciale di ricostruzione e cosa scopro? Il tecnico dice che non è coperto nulla perché per coprire finanziariamente - altro tema risorse del sisma - ci vuole un’ordinanza del Commissario, che non c'è e di conseguenza quell'opera non è coperta. Ma c’è un’altra questione al limite della legalità. Le risorse per l'ospedale di Macerata non sono semplici da trovare, fino all'altro ieri dicevano che erano 140 milioni, poi ieri l’Assessore Saltamartini è uscito e ha scoperto che gli ospedali costano 500 mila euro a posti letto, quindi da 140 milioni siamo passati a 200/220 milioni. Per Macerata i famosi 6,2 milioni previsti da ordinanze precedenti, fondi sisma, con un'operazione avventata sono improvvisamente gonfiati e diventano 110 milioni, atti formali, cioè il finanziamento di 6,2 milioni destinato all'ospedale di Macerata, ex Cras , diventa immediatamente 110 milioni, da 6,2 milioni a 110 milioni. Diciamo che il fatto un po' anomalo. Poi succede che nella proposta all’epoca fatta dal precedente Assessore al bilancio si comunichi allora Commissario per la ricostruzione che si sta pensando di organizzare e finanziare l'ospedale di Macerata, quindi chiede che dai fondi sisma vengano distratti e catapultati sull'ospedale di Macerata, guarda caso, 90 milioni, la cifra che avrebbe consentito di integrare i 60 milioni presenti per arrivare ai 140 milioni che l’Assessore Saltamartini aveva chiesto.
Il fatto è sconcertante perché non si può rivalutare 6,2 milioni ed arrivare a 110 milioni, lo dico anche per la stampa che ha il dovere di raccontare questo scandalo. Fortunatamente il Commissario fin qui non ha fatto ordinanze, ma certo su questo saremo attenti perché se le facesse, distraendo somme del sisma destinandole all'ospedale di Macerata, significherebbe, è un'opinione, non abbiamo la certezza, che questo fatto meriterebbe l'attenzione degli organi di controllo.
L’elemento è il nesso causale, che c'entrano le risorse destinate al sisma di 6,2 milioni? Sono risorse che servono per fare l'ospedale di Macerata. In realtà non è così, non è possibile, non a caso un uomo non avventato, equilibrato e competente come l’ex Commissario straordinario per la ricostruzione a questa richiesta non ha risposto.
In questo momento non occorrono polemiche, occorre raccontare i fatti e questi sono documentati da atti, non da chiacchiere, su cui l'opinione pubblica deve essere attenta.
Il governo del Presidente Acquaroli e del trasportatore di neve Assessore Saltamartini …, che aveva detto che avrebbe realizzato l'ospedale di Macerata, non dico il giorno dopo, lo dico perché è nella stampa, infatti prima ha detto che i lavori sarebbero cominciati nel 2022, poi nel 2023. Qualche volta mi sono attaccato con l’Assessore, ma raccontate la verità! Oggi dovete fare la scelta del progettista e ci vorrà fino a tutto il 2024 – l’ha detto l’Assessore Saltamartini - poi dovete fare il bando per scegliere l'affidatario dell'appalto e per fare il progetto di esecuzione perché il progetto di fattibilità …, adesso non c'è più il progetto definitivo e il preliminare, tutto dentro al progetto di fattibilità economica e tecnica e dovrà essere fatto il progetto esecutivo. Io non so se ci vorrà un altro anno, forse,4 diciamo nel 2025, nel 2026. Dite al Sindaco di Macerata che non si avventuri in dichiarazioni del tipo che domani mattina mette la prima pietra, e la prima pietra non è l’ospedale, Assessore. Raccontate la verità, ma soprattutto diteci dove prendete 220 milioni di euro per realizzare l'ospedale di Macerata e dove prendete 80 milioni di euro per realizzare arredi e tecnologia interna. Questa è una buona occasione per lei per dirlo con chiarezza, senza ambiguità. Soprattutto raccontate la verità e vi chiedo di avere responsabilità perché non si distraggono fondi del sisma per opere che vi eravate impegnati, avete fatto ritornare indietro …
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Ringrazio il nostro Presidente di Commissione, nonché relatore maggioranza Consigliere Serfilippi. Vorrei capire dal Consigliere Carancini quale sia il problema, devo capire se è contento o no che si faccia l'ospedale nuovo a Macerata perché dall'atteggiamento sembrerebbe quasi il contrario, sembrerebbe che non ci sia questo entusiasmo sul fatto che l'amministrazione regionale, seppure con le mille difficoltà, ci mancherebbe altro, sta cercando di portare avanti il progetto.
Vorrei ricordare all’Aula e a quelli che ci ascoltano che proprio oggi è stato pubblicato il bando per la progettazione dell'ospedale. Credo che questo sia un atto concreto sul quale non si può discutere. Sono convinto che sulle questioni tecniche che ha sollevato la minoranza, in particolar modo il Consigliere Carancini, l'Assessore, che ringrazio per la sua solita disponibilità, che è qui in Aula, saprà dare dei ragguagli molto più specifici. Però bisogna anche dire una cosa, che il vecchio progetto, cioè il progetto che aveva immaginato l'amministrazione di centro-sinistra con il precedente Governatore, prevedeva un costo totale dell'opera che si avvicinava quasi ad 1 miliardo di euro, una cosa spropositata. Il Consigliere Carancini su un articolo di stampa ha dichiarato che erano circa 20 milioni per 30 anni, 20 milioni fino al 2050, se non vado errato, e sono 600 mila euro più i vari extra. La somma si avvicinava a cifre mostruose rispetto a quanto oggi è stato dichiarato da questa amministrazione, come ha ricordato anche l'Assessore Saltamartini, una spesa di circa 200/220 milioni. Queste sono questioni tecniche e l'Assessore saprà rispondere anche meglio di me.
Il Piano delle opere pubbliche, Consigliere Carancini lei ha fatto il Sindaco, io molto più modestamente di un Comune piccolino, credo che anche nei suoi 10 anni sia stato sempre modificato e spesso anche aumentato negli anni successivi a quello corrente, non ritengo che questa sia un'anomalia così strana. Ovvio è che, nei propositi ci sono tanti progetti che vogliamo portare avanti, strada facendo e con le difficoltà alcuni progetti possono slittare.
Per quanto concerne il discorso a cui ha accennato prima la Consigliera Casini, la famosa ordinanza n. 109 del 2017 in cui erano stati stabiliti circa 4 milioni di euro o poco di più, la scelta che è stata fatta da parte dell'USR, dal Commissario congiuntamente con gli uffici della Regione, è stata quella di utilizzare quei fondi che erano fermi e che non sarebbero bastati per portare avanti 13 opere, come quelle previste. La scelta è stata quella di spostare quei fondi dove c'era più necessità e una rapidità di azione per andare avanti con i progetti, da lì il discorso di Amandola e soprattutto di Tolentino dove sono stati aggiunti circa 23 milioni di euro.
Le stesse valutazioni saranno fatte per San Ginesio, Fabriano ed Offida, dopodiché per Macerata, San Severino Marche, Sarnano e Matelica. E’ una scelta oculata ed è stata spiegata molto bene anche nei giorni scorsi dal nostro Commissario.
Da parte nostra c'è anche, al di là del fatto che siamo favorevoli a questa modifica del Piano triennale, la convinzione che l'operato della nostra struttura regionale e dell’Ufficio speciale per la ricostruzione sia molto valido e sta portando risultati concreti.
E’ sempre stato un motto nella mia esperienza politica amministrativa: i fatti contano molto di più di tante parole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i due relatori, il Consigliere Serfilippi e la Consigliera Casini, così come il capogruppo Consigliere Livi, per le argomentazioni che hanno sollevato e che ci permettono di affrontare in quest’Aula, che è il luogo deputato, i progressi ed anche alcuni punti di debolezza delle attività e dei lavori pubblici gestiti dalla nostra Regione.
Mi sono dimenticato di ringraziare anche il Consigliere Carancini, che è intervenuto, una dimenticanza.
Il Consigliere Serfilippi in precedenza ha parlato degli importi del Piano triennale delle opere pubbliche, devo dire che in questa legislatura tutti insieme stiamo lavorando bene. Vi do solo un dato: nel 2018/2020 il programma triennale prevedeva 65.655.000 euro di interventi, nel triennale 2020/2022 95.376.000 euro, siamo arrivati nel programma triennale 2023/2025, comprensivo di questa modifica, a 343.173.000 euro di lavori. Siamo passati nell’investimento pro capite per marchigiano da 43 euro a 232, con un aumento del 541% degli interventi che la Regione sta effettuando per modernizzare le nostre comunità regionali.
Vi sono interventi diretti che la Regione realizza: infrastrutture stradali e ciclabili, interventi che a noi interessano, ad esempio sui nostri porti fino ad arrivare all'edilizia sanitaria ospedaliera che oggi mi sembra sia l'argomento di maggiore attenzione del Consiglio regionale.
Dei dati, è vero che ha un andamento altalenante sulle annualità con interventi che entrano ed escono, escono, come ha detto prima la Consigliera Casini molto puntualmente, perché alcuni interventi sono partiti, quindi essendo stati appaltati ed in esecuzione escono, ed è un bene che annualmente le cifre che escono siamo di più di quelle che entrano. Perché vuol dire che abbiamo una capacità di messa a terra delle opere molto elevata e per questo ringrazio i nostri uffici per le capacità che stanno esprimendo.
Poi ci sono anche alcuni problemi sulle opere di ricostruzione post sisma di cui si è parlato. Quali sono i problemi? Ho cercato in questo tempo anche di alcune polemiche aspre che ci sono state tra opposizione e maggioranza di capire qual era l'elemento che impedisse a opere partite prima di essere cantierate prima, in anticipo rispetto a quelle che abbiamo fatto partire dopo, ad esempio in questa legislature. Prima il Consigliere Serfilippi ha notato che c'è il nuovo presidio ospedaliero di Cagli, la strutturazione dell’ospedale di Pergola, la nuova palazzina dell’emergenza urgenza per gli ospedali di Civitanova Marche, Urbino, Fano e di Senigallia, di cui abbiamo già le gare con appalto integrato per i lavori che scadranno entro la fine di questo mese e l'inizio del prossimo per la presentazione delle offerte. Queste progettazioni rischiano di essere cantierate prima delle altre perché abbiamo scelto un Rup interno alla struttura rispetto a Rup esterni. Infatti molto spesso c'è una difformità su quello che noi ci raccontiamo a volte in Aula e quello che avviene all'esterno in quanto il Rup non è di questa Regione, ma, ad esempio, di un'Azienda sanitaria. il caso di Offida o il caso molto discusso di San Ginesio o altri. Con il Rup esterno abbiamo notato che c'è una maggiore lentezza e anche una maggiore difficoltà nelle verifiche. Quello che è capitato su progetti che ci sono stati consegnati, per i quali c’era stata relazionata dalle Aziende sanitarie e dagli uffici di edilizia sanitaria ospedaliera la possibilità di una cantierizzazione in step, che poi non sono stati rispettati. C'è una perfetta corrispondenza tra il Rup esterno e l'opera che non viene cantierata nei tempi perché andando a verifica i verificatori e gli uffici chiedono a volte una serie di integrazioni molto pesanti che portano ad una riqualificazione complessiva del progetto presentato, anche con un aumento di qualità. Quindi questo passaggio dal progettista al verificatore porta a un miglioramento anche complessivo della struttura per mantenere degli standard, che siano tutti uguali sia nella zona della ricostruzione che al di fuori. Questo porta, Consigliera Casini, anche ad un aumento degli importi stabiliti, non dovuto esclusivamente all’aumento dei prezzi delle materie prime utilizzate per la realizzazione di quell’opera.
In riferimento ad Offida, domanda specifica - vi chiedo scusa, non ho sotto mano il programma triennale delle opere pubbliche e vado un po' a memoria, credo che ci sia scritto, ci dovrebbe essere da qualche parte, l'indicazione del livello 2 di progettazione che dovrebbe essere la fattibilità tecnico economica e non il definitivo perché lei prima mi indicava il definitivo, mi indicava la fattibilità tecnico economica …, sì, infatti abbiamo la fattibilità tecnica economica …
(intervento fuori microfono)
Francesco BALDELLI. Consigliera Casini, fattibilità tecnico economica dovrebbe corrispondere a quello che avevamo scritto nel Piano triennale delle opere pubbliche come livello 2 sulla base di quanto riferitoci dall’Ast 5, a novembre dovrebbe essere arrivato ai nostri uffici, trasferito poi agli uffici di competenza per le verifiche.
Quando costruiamo il Piano triennale delle opere pubbliche, questa è la prassi che utilizziamo, raccogliamo da tutti gli enti che hanno la competenza di segnalarcele, le opere da inserire nel Piano delle opere pubbliche, lo stato di avanzamento della progettazione di realizzazione delle opere. Se nel Piano triennale delle opere pubbliche è stato inserito con lo stato di avanzamento della progettazione di fattibilità tecnico economica è perché quell’opera era stata segnalata dall’Ast.
Sui finanziamenti, invece, Consigliere, le posso garantire, lo garantisco a lei come agli altri Consiglieri interessati ad alcune opere sul territorio nell'area della ricostruzione, che abbiamo ripreso e ho dato incarico direttamente al Direttore di dipartimento architetto XY di ricostruire tutte le difficoltà che quelle procedure hanno avuto, e come vi ho indicato stanno dove abbiamo i Rup esterni, di renderle lineari e di mettere a terra le competenze proprie che ha l'architetto XY, per trasferire il prima possibile, come è stato già fatto per San Ginesio, al Commissario i progetti affinché li possa finanziare nelle modalità di sua competenza, non nostre, sulle quali non mi esprimo. Il Commissario mi ha assicurato anche per via breve che tutte le opere inserite nelle ordinanze commissariali per la ricostruzione degli edifici sanitari nelle aree del sisma verranno finanziate a seconda dell'invio delle progettazioni per gli stanziamenti di sua competenza per evitare di tenere risorse ferme non utilizzate. Questa è la modalità che vuole utilizzare l’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Per quanto riguarda l'ospedale di Macerata, io non mi avventuro mai perché abbiamo visto che ci siamo avventurati su alcune indicazioni dell’Ast, su alcune edificazioni necessarie nelle zone del sisma e quelle date non sono state rispettate per i problemi che abbiamo già narrato. Su Macerata, voglio essere molto chiaro, pochi minuti fa è stata pubblicata la gara europea e avremmo bisogno di alcuni mesi per la progettazione, che verrà verificata, poi ci sarà la necessità di fare l'appalto integrato per il progetto esecutivo e per la realizzazione dei lavori, queste sono procedure che hanno necessità di alcuni tempi precisi. Spero di avere la progettazione per poi andare ad appalto integrato entro la fine di quest'anno inizio del prossimo per iniziare i lavori nel 2025 al netto di possibili variabili che non possiamo in questo momento prendere in considerazione. Questi sono i tempi dell'ospedale di Macerata sul quale abbiamo già individuato 60 milioni di euro per quella che può essere la competenza diretta della Regione Marche, poi c'è stata una interlocuzione, lo avete riferito, con l'Ufficio speciale per la ricostruzione, con il Commissario, per le possibili risorse da destinare al completamento dell'ospedale di Macerata per il finanziamento. Gli abboccamenti sembrano molto positivi, quindi una parte finanziata dalla Regione, una parte finanziata dall’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Oggi non mi appiglierei ad altri pretesti per dire facciamo non facciamo l'ospedale di Macerata. Come per tutte le altre strutture che abbiamo citato sino ad oggi è volontà della Giunta regionale, del Presidente Acquaroli, dell'Assessore Saltamartini, anche mia, Assessore all’edilizia sanitaria ospedaliera, e credo di tutto il Consiglio regionale, senza distinzione, di realizzare subito dopo l'ospedale di Pesaro quello di Macerata, tanto che abbiamo bandito una gara per rendere irreversibile quella procedura, successivamente anche l'ospedale di San Benedetto del Tronto. Perché questi step? Altrimenti non ci sarebbe la capacità tecnica dei nostri uffici di poter seguire nello stesso momento la costruzione di tre grandi ospedali, visto che stiamo realizzando numerosi altri interventi, prima li ha citati il Consigliere Serfilippi, numerosi altri interventi che sono in gara, che stanno terminando per appalto integrato, quindi progettazione esecutiva e lavori.
Su un punto ha ragione la Consigliera Casini, quanto dice che vengono inseriti dei lavori e potrebbero essere tolti degli altri che sono partiti. Siamo arrivati un po' lunghi con questa approvazione che doveva avvenire nel 2023, per questa integrazioni al Piano triennale 2023-2025, sia certa, Consigliera Casini, che nel Piano triennale 2024/2026, che dovremmo portare tra qualche settimana, starò molto attento a questo anche perché si inseriranno numerose altre opere che dimostrano come quest’Assemblea legislative sta lavorando molto bene al servizio dei marchigiani.
Dico questa Assemblea legislativa perché prima ho parlato con i Consiglieri Cesetti, Livi, Ausili, Casini di alcune opere che abbiamo recuperato proprio dai Piani della passata Giunta regionale in quanto ritengo che le nostre infrastrutture ci debbano unire e non dividere dato che parliamo dello sviluppo della nostra regione che riguarda tutti i comprensori, da nord a sud, dalla costa all'entroterra, senza distinzione tra grandi e piccoli centri.
Per alcuni interventi non ho nessun problema ad esempio a ringraziare il Consigliere Cesetti che bene ha fatto, anche se mancavano un po’ di finanziamenti, che questa Giunta ha trovato per completare l'ospedale di Fermo o quello di Amandola, o come con il Consigliere Cesetti ed altri Consiglieri della provincia di Fermo stiamo facendo una battaglia per difendere il presidio sanitario di Montegiorgio, dovevano essere spostati dei servizi e noi vorremmo, compatibilmente con i lavori, che rimanessero in quei luoghi proprio per non fare alcuna distinzione fra territori. Quando si lavora unendo le forze i risultati sono anche maggiori.
Devo dire che in questa legislatura, grazie al Presidente Acquaroli, ai colleghi e a tutto il Consiglio, abbiamo accelerato fortemente sui Piani triennali delle opere pubbliche moltiplicando per cinque gli interventi, ad esempio, previsti nel Piano triennale 2018/2020.
Credo e spero di aver risposto un po' a tutti i quesiti che i Consiglieri ci hanno posto, se ne ho saltato qualcuno magari avremo occasione di riaffrontare il tema.
Devo dire che sono soddisfatto anche del dibattito che si è tenuto in questo Consiglio regionale perché ci dà la forza per accelerare ancora di più sulle opere che stanno a cuore a tutto il Consiglio regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Conclusa la discussione. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore Baldelli per il modo molto trasparente, tranquillo ed educato e per le risposte che ha dato, ha anche apprezzato il lavoro svolto dai Consiglieri dell'opposizione.
Devo dargli atto comunque che, nonostante i tempi della burocrazia, che ha ricordato prima il Consigliere Carancini, passo dopo passo le priorità che abbiamo condiviso e portato all'attenzione dei marchigiani nel programma elettorale, con difficoltà, ma senza fretta, senza sosta, le stiamo portando avanti, i punti che ci eravamo prefissati nel programma elettorale.
Oggi vedono la luce diversi interventi importanti nelle città di Fano, Urbino, Pergola, Senigallia, Civitanova Marche, sono tanti gli interventi sui quali l’Assessorato alle infrastrutture sta lavorando. Ho citato Pesaro che finalmente, senza che ogni volta diciamo tutto quello che prevedeva la passata amministrazione, avrà un nuovo ospedale pubblico finanziato al 100% dal pubblico, la stessa cosa avrà Macerata e poi San Benedetto del Tronto.
Le altre città stanno vedendo mano mano un potenziamento ed un’innovazione sui plessi ospedalieri.
Ognuno di voi, se ha avuto l’occasione di girare nei nostri ospedali, ha visto purtroppo decenni di immobilismo o addirittura di lavori fatti male, mi riferisco al padiglione C dell'ospedale Santa Croce dove le barelle non giravano all'interno del pronto soccorso. La situazione che abbiamo ereditato è questa.
Devo dire che da parte della Giunta Acquaroli, in questo caso dell'Assessore Baldelli c'è stato un cambio di passo importante. E’ chiaro che le riforme e gli atti di questo genere richiedono tempo, le risorse per fortuna ci sono, gli atti stanno andando avanti.
Mi auguro che ben presto, penso alla città di Fano - non perché potrei essere candidato Sindaco, manca ancora l'ufficialità – e alla nostra vallata che attendono un cambio di passo e devo dire che con questa amministrazione …, la vallata del Metauro e quella del Cesano con le nuove strutture, quindi gli ospedali di comunità, penso a Cagli che avrà una struttura completamente nuova, ma anche al potenziamento di Fossombrone e di Pergola che comunque rimarrà ospedale ed anche l’investimento di oggi è molto importante, Fano avrà la nuova palazzina dell'emergenza-urgenza e mi auguro che ben presto ci sia anche una nuova progettazione per quanto riguarda tutto il blocco B dell’ospedale Santa Croce di Fano. Pesaro non è da meno perché avrà un nuovo ospedale a Muraglia e altri interventi sono previsti anche nell'entroterra pesarese. Cerchiamo, perlomeno nella nostra provincia, di non lasciare indietro nessuno, sulle situazioni degli altri territori che sono state evidenziate …, a volte c'erano più cose nella provincia di Macerata e Ascoli Piceno.
Questo è un documento prettamente tecnico perché è l'aggiornamento della progettazione e in base a quello si va ad aggiornare. In questo caso, lo dico ai colleghi delle altre province, molto è stato spostato sulla Provincia di Pesaro Urbino, ci sono quasi 86 milioni di euro, se non mi sbaglio, quindi degli investimenti importanti.
Ringrazio tutti i colleghi e la relatrice di minoranza per i contributi dati, anche l'Assessore Baldelli che ha il pieno mandato di andare avanti con la progettazione e realizzazione di questi importanti obiettivi.
Ringrazio gli uffici per il grande lavoro che stanno svolgendo, devo dire che anche io ho dei feedback molto positivi per quanto riguarda i tecnici dell'Assessorato alle infrastrutture, abbiamo dei bravi tecnici che fanno correre i progetti, è importante valorizzarli e questo è quello stiamo facendo. Grazie e buon lavoro.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Vorrei ricordare al Presidente della III Commissione che è un Consigliere dell'Assemblea legislativa delle Marche, non è un Consigliere di Fano né tantomeno un Consigliere della Provincia di Pesaro, così come l'Assessore Baldelli, che dovrebbe guardare tutti i territori, mi riferisco ad entrambi.
Certamente c'è un'attenzione maggiore per il proprio territorio e anche normale perché veniamo eletti in un ambito territoriale, però quando si assume una presidenza o un assessorato bisognerebbe essere equidistanti.
Quello che ha detto il Presidente faccio finta di non averlo ascoltato, capisco che sta in campagna elettorale, però, visto che vengono tolti i soldi da Offida, se permette, e non soltanto da Offida perché ho parlato anche del maceratese, per esempio …
Assessore, sono stata un po' rassicurata da quello che ha detto lei, meno da quello che ha detto il capogruppo Consigliere Livi perché secondo lui ci sono state delle interlocuzioni, mentre lei ha detto che l’interlocuzione degli uffici non sa se c’è stata, l'importante è che qualcuno interloquisca e che da qualche parte si decida.
Lei dice che quando ci sono i Rup interni le opere vanno più veloci. Nel documento che noi abbiamo sotto mano, che è dell’1 agosto, il Rup è XX, che mi risulta essere una dipendente dell'Ast, quindi non è una dipendente esterna, è una nostra dipendente, non dell’edilizia, ma della Regione, Assessore. Se il dipendente della Regione Marche, e mi spiace che non ci sia l’Assessore Saltamartini, perché Regione Marche siamo tutti, consegna un progetto il 27 dicembre 2023, visto che per questo ritardo nel frattempo si sono raddoppiati i costi ed il Commissario per la ricostruzione sposta i soldi, secondo me è un danno grave, così come viene fatto per gli altri.
Altra questione, io le chiedo di approfondire questa frase scritta dal Commissario il 5 febbraio in una nota ufficiale: “In questa logica, soprattutto tenuto conto che il fabbisogno finanziario per alimentare il programma è almeno il doppio rispetto a quello dell'ordinanza 2009, abbiamo concentrato le risorse già erogate sui cantieri da completare di Amandola e Tolentino”, quindi ci dice che abbiamo la metà delle risorse necessarie.
A nome del Consigliere Cesetti le dico che sull’ospedale di Fermo non è stato messo un euro in più, mentre sono stati messi 1,8 milioni e mancano tutte le risorse per il layout e per gli arredi. Su Amandola, invece, ha fatto un bel lavoro e il Consigliere Cesetti è soddisfatto, come per Montegiorgio. mi ha detto di riferirlo ed io lo faccio.
E’ chiaro che se non ci fossero state tutte queste incertezze e l'atteggiamento del Presidente della Commissione perché non si può essere d'accordo e avere un atteggiamento propositivo e poi dire qua non si girava, avete sbagliato, perché sennò qui avremmo potuto dire tantissime altre cose, che abbiamo evitato di dire rispetto ai ritardi e l'abbiamo detto in maniera molto come tranquilla.
Noi in questo momento assumeremo un atteggiamento di astensione proprio per le questioni che sono rimaste indeterminate e in parte anche per l'atteggiamento che ha avuto il Presidente della Commissione. Ricordo al Presidente della Commissione che è un po' ridicolo continuare a dire che ci sono ospedali a Pergola, di qua e là perché gli ospedali a volte sono dei presidi e di fianco all’ospedale ci va scritto, secondo il decreto Balduzzi, che tipo è, se è di primo livello, se non è di primo livello, se è di secondo livello perché questo giochetto di sparpagliare i servizi è il problema plasticamente rappresentato dalla nostra Ast, in cui abbiamo una chirurgia dove non abbiamo più ricoverati perché tutti vanno ad adoperarsi a San Benedetto del Tronto, quindi i disagi sono determinati dalla vostra disorganizzazione della sanità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Non pongo domande, quindi non mi attendo risposte, come non ci sono risposte da questo Piano.
Devo dire, Assessore, che ho apprezzato il tono e le modalità. Si sta consumando il tempo e come è normale si trasferiscono tutti gli impegni nell’annualità della campagna elettorale perché inevitabilmente il 2025 è alle porte, è tanto, troppo, quello che avevate promesso e non lo state realizzando e inevitabilmente lo scaricate su questioni tecniche. Sono stato molto attento anche sul piano terminologico.
Questo Rup interno/esterno, che nemmeno la Consigliera Casini aveva capito, esterno è il Rup dell’Ast, l’Ast l'avete voluta voi e i soggetti li avete individuati voi. Avete nominato tutti i soggetti ai vertici e non è una modalità solo sua perché anche l'Assessore Saltamartini alle nostre interrogazioni e ai temi che poniamo scarica l’inefficienza sulle strutture e questa è una cosa che non può funzionare. Magari se il responsabile del procedimento unico fosse stato della struttura, diretto e sotto la vigilanza sua alcuni procedimenti sarebbero andati con maggiore facilità, questo è quello che ci ha detto, invece delegando ad una nuova organizzazione, che sta facendo acqua da tutte le parti …
Assessore, mi deve permettere, lo porto come paradigma, lei un bel giorno di maggio del 2022 andò a Fabriano con il Consigliere Ciccioli, c'era anche Consigliera Lupini, a presentare la palazzina nuova che si sarebbe realizzata da lì a poche settimane, ma a poche settimane c'erano solo le elezioni politiche. Oggi per quella palazzina, tanto poi mi aggiorna, c'è stata la rivalutazione dei costi, dei prezzi e poi ci sono stati i materiali.
Detto questo che riassume il giudizio, sul Piano triennale, non c'è più nulla, nel 2024 non vedremo nulla. Nel 2025, lo dico per i Consiglieri Bora e Mastrovincenzo, con i quali ho fatto un’interrogazione insieme, ma vale per tutto lo schema di Offida in giù, noi non vedremo nulla.
Assessore, lì non è la responsabilità di come avete organizzato, sono le difficoltà che il Consigliere Serfilippi ha elencato come le banali barelle che non giravano, ascensori che non funzionavano, difficoltà che si stratificano e che inevitabilmente uno prova un po' correggere. Oggi dico che quella mezza mano alzata, dove lei dice che ci sono alcuni problemi, alcuni li abbiamo portati a casa, in altri siamo in grande difficoltà, io l'ho apprezzata davvero perché andare baldanzosi a Fabriano per sostenere il Consigliere Ciccioli alle europee adesso può risultare un po' più complicato, l'avete fatto, ma per le politiche diventa un percorso molto ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per dare un parere più che positivo sul Piano che è stato presentato.
Ringrazio l'Assessore e tutti gli uffici che hanno lavorato e stanno lavorando alacremente affinché quello che stiamo progettando venga portato avanti, quello che era nella nostra campagna elettorale.
Un ringraziamento va anche al Consigliere Serfilippi, al relatore e anche al Presidente della Commissione, che è riuscito a portare avanti con capacità questo Piano, che interviene, come si è detto, forse più su una provincia rispetto ad un'altra, ma questo non è che mi fa male. Il Consigliere Cesetti si vanta sempre aver fatto l'ospedale di Fermo, poteva farli in tutte le province, anche lui lo prende come una nota di merito, quindi qualcuno non ci può contestare che magari pensiamo ad alcuni territori e non ad altri. Spesso si interviene su territori piuttosto che su altri, la scelta è stata fatta su quelle zone nelle quali più necessitava l'intervento.
Non capisco il Consigliere Carancini che essendo stato Sindaco di Macerata per due mandati e aver messo come punto di programmazione fondamentale la realizzazione dell'ospedale oggi viene qui a cercare di creare cavilli. Io dico che dovrebbe darci una mano affinché si possano trovare le risorse affinché l’ospedale sia realizzato.
Io dico che come rappresentante del territorio sono fiero, mi ricordo le varie riunione che abbiamo fatto a Macerata per parlare dell'ospedale, di come dovevamo davanti …, purtroppo non è stato fatto niente negli anni precedenti, oggi che lo stiamo facendo, che partiamo con una gara di progettazione integrata per il nuovo ospedale di Macerata, che è un passaggio fondamentale, fare queste critiche … Dovrei dire grazie alla Regione Marche che finalmente su Macerata farà una struttura importante per il nostro territorio. Secondo me dovrebbe dirlo uno che per anni ha fatto il Sindaco, che crede in quella realtà, nella crescita di quella realtà, creare delle difficoltà mi sembra che vada un po' contro. Io non l'avrei fatto se la cosa fosse stata al contrario, se un'altra parte politica avesse realizzato una struttura nel mio territorio io sarei stato molto felice.
Dobbiamo essere tutti un po' obiettivi, andare avanti, procedere sulla strada che è stata intrapresa. L’Assessore, tutta la Giunta e il Presidente devono andare avanti per portare avanti queste grandi iniziati.
Grazie all'Assessore, grazie all’Assessore Saltamartini ed al Presidente, oggi partiamo con la progettazione di una struttura che per il nostro territorio, per la provincia di Macerata, è fondamentale. Vi ringrazio e il voto del gruppo Lega sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi chiedo se l'Assessore Baldelli sia lo stesso che lo scorso luglio ha risposto alla mia interrogazione sulle risorse finanziarie dell'ospedale di Macerata, le sue testuali parole sono state: “Il costo preventivato per l'opera risulta completamente coperto dai fondi già indicati nel masterplan dell’edilizia ospedaliera, devono aggiungersi i fondi che la Regione ha ottenuto a valere sulle risorse per la ricostruzione post sisma, come definito con l'Ufficio speciale di ricostruzione”. Oggi ci dice testualmente, usando parole molto precise, che ci sono interlocuzioni possibili per quanto riguarda l'ospedale di Macerata. Io gli do atto solo di una cosa, che è tornato indietro, è stato onesto, ha detto una cosa che per anni …, a partire dall'Assessore Saltamartini passando per il Presidente Acquaroli, che ricordo a tutti è Vicecommissario alla ricostruzione e che forse dovrebbe essere informato sui fatti, ma è invisibile e assente, non ha detto una sola parola, per passare al Sindaco di Macerata. Per tre anni avete detto che c’erano i soldi per l'ospedale di Macerata, lei stamattina dice una cosa completamente diversa, onesta, credo io. Voglio aggiungere, Assessore, che la Regione Marche ha messo circa 6 milioni oltre i 9 del progetto. I 55 milioni derivano dalla richiesta fatta dalla Giunta precedente, arrivati con un provvedimento nel 2021, dichiarato dallo stesso Presidente Acquaroli in una riunione.
Non ho chiesto il fatto personale nei confronti dei Consiglieri Livi e Marinelli, attribuirmi che non voglio l'ospedale … Lei è il Presidente di Fratelli d’Italia, sta sul territorio, dovrebbe essere informato su quello che è accaduto, di cui il Consigliere Marinelli ha dato atto, i Sindaci tutti insieme, compreso il Consigliere Marinelli e il Presidente Acquaroli, hanno scelto una linea, decisa, voi avete attaccato sull’ospedale dicendo che non abbiamo fatto niente. L’assessore Saltamartini, non più tardi di ieri, ha rilasciato un'intervista nella quale dichiara che la precedente Giunta non aveva fatto atti, c'è una delibera di Giunta regionale che individua La Pieve come luogo scelto o meglio di indicazione da parte dell'allora Area Vasta. Avete detto per tre anni un sacco di sciocchezze, dovete dire ai cittadini che ad oggi non ci sono le risorse per fare l'ospedale di Macerata, o meglio non ci sono tutte.
E’ un atto di onestà nei confronti prima di tutto dei cittadini e di quelli che per tre anni vi hanno chiesto dove erano quelle risorse, che non ci sono. ù
Lei ha fatto riferimento anche a San Ginesio, io non voglio attaccarla, lei è venuto qui all'inizio del 2023 e su un'interrogazione ha detto che era tutto a posto e che a maggio 2023 sarebbe partito l'appalto per San Ginesio, un mese fa è ritornato qui e ci ha detto che c’era una contrapposizione, adesso ci viene a dire sulla vicenda dei Rup e che vanno allineate le cose. Io sono stato a San Ginesio, andate a raccontare queste cose, sono inviperiti e la pubblica amministrazione, Assessore Baldelli, parla per atti e non con le lettere che fa il Commissario alla ricostruzione. Lei si distacchi dal Commissario alla ricostruzione che fa le lettere: “Caro amico ti scrivo” e non scrive, poteva metterlo nel decreto, quando quelle risorse sarebbero state recuperate. Ad oggi per Fabriano, Offida, San Ginesio e altre non ci sono le ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Sono intervenuto prima, questa è una dichiarazione di voto per quanto concerne il mio gruppo.
Mi voglio unire ai ringraziamenti nei confronti del nostro Assessore, la ringrazio, Assessore, per la sua solita precisione anche nell'esporre I fatti. Ringrazio tutti i tecnici che hanno lavorato su questo Piano.
Continuo a notare un accanimento del Consigliere Carancini, non ho detto che non vuole l'ospedale, forse mi sono espresso male, ho detto solo che c'è un accanimento e che forse non riesce a digerire che questa amministrazione comunque sta portando avanti questo progetto, che è stato confermato anche dall'Assessore, e lo sta facendo con mille difficoltà. Chi è abituato ad amministrare sa che ci possono essere perché io non ho visto un’amministrazione al mondo, che sia di una parte politica o di un'altra, che nel proprio percorso, nelle progettazioni e nei programmi non abbia incontrato delle difficoltà.
Credo che questo sia un ragionamento bipartisan che vale sia per il centro-destra che per il centro-sinistra, però sono i fatti che secondo me valgono più di milioni di parole. Noi portiamo avanti questi nostri progetti, cercheremo anche di accelerare per dare delle risposte ai cittadini.
Le dico pure, Consiglierei Carancini, visto che l’ha ricordato poc'anzi, che io a San Ginesio ci vado e conosco anche quella situazione ed anche lì sono fiducioso che nelle prossime settimane la situazione si possa sbloccare e anche quell’opera parta. Lì pure c'è stato un aumento dei costi totali, mi sembra che adesso, se non dico una cavolata, dovrebbero essere arrivato intorno ai 7,4 milioni e anche lì ritengo che ci sarà un’accelerazione.
Ribadisco il voto favorevole da parte del gruppo di Fratella d’Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Il voto del Consigliere Carancini in dissenso è contrario.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Ringrazio i Consiglieri per le repliche e per le loro dichiarazioni di voto.
Voglio rassicurare tutto il Consiglio regionale che gli interventi si fanno laddove sono necessari, quindi non è che si fanno a Macerata, ad Ascoli Piceno o a Pesaro a seconda della provenienza di ciascuno, si fanno dove sono necessari e ne è la dimostrazione anche questo Piano perché se guardiamo la ripartizione territoriale vediamo che i maggiori investimenti non avvengono in provincia di Pesaro, ma avvengono in provincia di Macerata, Ancona, Pesaro e scendiamo progressivamente a riequilibrare gli interventi nelle province laddove è necessario.
Mancano alcune risorse necessarie per la realizzazione di alcune opere rispetto alle indicazioni date tempo fa, se in Consiglio regionale un Consigliere di opposizione mi indica come costo - io non so in questo momento il costo reale del nuovo ospedale di Macerata - 200/220 milioni, io posso indicargli la copertura che ad oggi individuo tra i fondi della ricostruzione e i fondi destinati dalla Regione Marche rispetto ai 140 milioni previsti nelle nostre proiezioni di costo. Qualora i costi fossero maggiori, questo da alcuni affermazioni che ho letto sulla stampa, sottolineo che in questo momento acquisisco le indicazioni del costo dagli uffici di edilizia sanitaria ed ospedaliera, attendo la progettazione per individuare il costo preciso che può essere di 130/140 milioni o più di 140 milioni. Sino ai 140 milioni previsti noi abbiamo preventivato le coperture, sulle quali le era stata data risposta nell’interrogazione che lei sottopose all'amministrazione regionale.
In riferimento, invece, all'intervento del capogruppo Mangialardi è molto semplice, non abbiamo nominato noi il Rup delle Ast, guardo sempre il problema e cerco, come dovrebbe fare chiunque di noi, di risolvere il problema. I Rup sono stati nominati in vigenza della precedente amministrazione regionale, ecco perché l'ho detto, abbiamo tempi diversi di progettazione e di realizzazione delle opere, non la critico, non do la responsabilità ai precedenti amministratori, come non dò responsabilità ai Rup, dico che il coordinamento è diverso e proprio per raggiungere gli obiettivi abbiamo organizzato in maniera diversa gli uffici, ma lo potevamo fare solo con le nuove opere rispetto a quelle del passato.
Lei dice che vede il nulla in questo Piano, io non vedo il nulla perché a seguito di quel Piano oggi stiamo discutendo dell'appalto integrato, sia della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'ospedale di Cagli che della ristrutturazione di Pergola, Civitanova Marche, Urbino, Fano, Senigallia e cercheremo di accelerare riallineando i procedimenti anche su Fabriano e San Ginesio, un problema che ho studiato insieme ai tecnici: dove era il nocciolo della questione, perché c'erano i ritardi rispetto alle indicazioni che ci aveva dato l’Ast a suo tempo, o meglio, avrei dovuto dire l'Area Vasta e l’Asur, che non sono una creazione di questa amministrazione regionale, ma non la critico per questo errore di valutazione, però la foga dell'agonismo politico ci porta ad attribuire agli altri la responsabilità propria o del gruppo a cui si appartiene.
La responsabilità è del passato, non è dell'attuale amministrazione regionale o di questa Assemblea legislativa, ma può capitare e non do la responsabilità nemmeno alla precedente amministrazione regionale.
Mi sono dimenticato di rispondere alla Consigliera Casini sul nuovo palazzo della Protezione civile, è agibile, c'è un miglioramento previsto per dare il massimo grado di logistica allo stabile e il massimo grado di sicurezza laddove è possibile, gli stessi interventi che facciamo su altri edifici.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 59. La pongo in votazione (votazione per appello nominale ai sensi del combinato disposto dell’articolo 69, comma 1, e dell’articolo 66, comma 2, lett. c) del Regolamento interno)
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Favorevoli: Acciarri, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Lupini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Serfilippi.
Contrari: Carancini.
Astenuti: Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 146
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifica alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Regione Marche)”
(Relazione approvata dalla I Commissione assembleare permanente ai sensi del comma 8 dell’articolo 86 del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del proposta di legge n. 146 del Consigliere Latini. Anche per conto dei Consiglieri Pasqui e Borroni, chiedo il rinvio in Commissione della proposta di legge n. 146. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 152
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Valorizzazione del Comune di Urbino come centro di storia e di arte rinascimentale e città degli aquiloni”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno prevede la proposta di legge n. 152 del Consigliere Latini. Come prima chiedo il rinvio in Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 156
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Riconoscimento della Lega del Filo d'Oro come centro di riferimento regionale per la disabilità e l'inclusione sociale”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno prevede la proposta di legge n. 156 del Consigliere Latini. Come prima chiedo il rinvio in Commissione a nome mio e degli altri due Consiglieri che ho nominato.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 156. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 193
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Istituzione di un fondo per l’erogazione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 193 dei Consiglieri Cesetti, Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. C’è una richiesta di rinvio?
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sarei tentato, se possibile, di procedere perché vorrei vedere come si può votare contro ad una proposta del genere, di questo tipo. Non ho interesse a fare polemica o a portare a casa un voto contro per polemica. A me interessa portare a casa il risultato nell'interesse delle donne vittime di violenza.
Questa è una proposta di legge che giace da troppo tempo, qui c’è il Presidente della Commissione, credo che sia di competenza della IV Commissione, se non sbaglio, e non capisco cosa osta ad esaminare celermente una proposta del genere che recita “Istituzione di un fondo per l'erogazione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, dopo che noi in quest’Aula, Presidente Latini, abbiamo affrontato questo tema, ci siamo riempiti la bocca di belle parole in questa direzione, di impegni, che sono scritti da parte vostra in questo caso sull'acqua o sulla sabbia perché non possiamo qui celebrare ed assumere impegni e poi non esaminare una proposta del genere.
Presidente, posso anche essere d'accordo a rinviare l’atto in Commissione, ma ci deve essere un impegno - lo voglio sentire dal Presidente, che so essere un uomo di parola -ad esaminare celermente questa proposta di legge, poi ciascuno assumerà le proprie decisioni. Se c’è l'impegno del Presidente ad esaminarla celermente in questo caso nulla osta al rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Sono disponibile a questo, come abbiamo ricordato quando ci sono state alcune problematiche legate alla tempistica, ho cercato sempre di venire incontro e trovare una soluzione.
Adesso abbiamo due sedute di audizioni urgenti sulle linee guida degli atti aziendali, le assicuro che appena terminerò, se non ci sono altre problematiche, inserirò all'ordine del giorno la proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo al Consigliere Baiocchi che due sedute per le audizioni …
Credo che l’esame di questa proposta di legge sia altrettanto importante, almeno quanto le audizioni. Anche oggi c'è un titolo a tutta pagina su un giornale regionale.
E’ un tema che abbiamo affrontato qui, quindi chiedo al Presidente Baiocchi che questa venga calendarizzata se non la prossima seduta della Commissione almeno quella successiva perché può essere esaminata insieme alle audizioni, allora in questo caso sono d'accordo per il rinvio, altrimenti mi oppongo, poi deciderà l'Aula, però a quel punto preferisco che si proceda. Se è tra due Commissioni va bene, ma non tra tre perché poi non finiamo più. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Lo stesso ragionamento è stato fatto per altre proposte di legge che sono giacenti in Commissione. Il vostro capogruppo è in Commissione, sa benissimo qual è stata l'esigenza di fare queste audizioni sulle linee guida degli atti aziendali, voi sapete benissimo che c'è una certa urgenza e celerità di finirle.
Nessuno ha voglia di procrastinare questa cosa, ne abbiamo parlato all'interno della Commissione, ho detto che tantissime altre proposte sono state posticipate al termine delle audizioni sugli atti aziendali, mi sembra opportuno anche questo, al massimo in due sedute la calendarizzo e la metto all'ordine del giorno. Grazie.
PRESIDENTE. Non può essere una cosa scientifica, però rimane in Aula quello che viene detto, non è una cambiale, ma certamente è un impegno.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non è una cambiale, però ci sono gli impegni e non può essere che questa proposta sia annoverata tra le tante. Questo punto è inaccettabile perché questa è una proposta precisa che ha ad oggetto “Istituzione di un fondo per l'erogazione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, tra l’altro finanziata pure, c'è un fondo, se non vado errato, non ho la legge sotto mano, di 300 mila euro. Sappiamo bene dai report dell'INPS che le risorse nazionali sono molto limitate, ci hanno messo 10 milioni di euro per tutto il territorio nazionale nell'ultima legge di stabilità, se non vado errato. Abbiamo visto che è insufficiente, mentre gli altri anni sono state finanziate quasi tutte all'inizio …
(intervento del Consigliere Cesetti fuori microfono)
PRESIDENTE. La posizione è chiara.
(intervento del Consigliere Cesetti fuori microfono)
PRESIDENTE. Mi sembra che l’impegno sia profondo e preciso su una proposta di legge che non è uguale alle altre, perlomeno dalla mia posizione. Si è capito benissimo che diventa un impegno comune, come penso sia sempre stato
(intervento del Consigliere Cesetti fuori microfono)
PRESIDENTE. Adesso non parlo tra tre sedute, dico che c’è l’impegno, può essere anche 5, dobbiamo fare una buona legge, non dobbiamo fare una legge di corsa.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Faccio appello in particolare alle donne in quest’Aula, Presidente Baiocchi sa qual è il tema? Che queste risorse possono aiutare delle donne vittime di violenza e approvare questa proposta di legge una settimana prima può essere utile a far emergere e ad affrancare prima quella donna dalla violenza che subisce. Credo, Presidente, che questo obiettivo valga uno sforzo.
Per questo motivo non può essere annoverata tra le nostre proposte di legge perché questa assume i caratteri dell’urgenza e l'urgenza è in re ipsa, non la deve motivare il Consigliere Cesetti, è nelle cose. Sono il primo firmatario di questa proposta di legge o c'è l’ impegno a portarla ed esaminarla …
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Voglio unirmi all'esortazione del Consigliere Cesetti nel discutere e approvare questa proposta di legge in Commissione e soprattutto a trovare subito delle risorse per integrare di fatto il budget nazionale che è insufficiente.
Voglio sottolineare un aspetto che sfugge a molti, a quanto pare sfugge soprattutto a questa maggioranza, e mi riferisco ad una cosa positiva che ha fatto il Governo Meloni e cioè alla possibilità per le aziende che assumono delle donne vittime di violenza di poter beneficiare di alcuni sgravi fiscali. Ebbene, forse non tutti sanno che per avere accesso a questa giustissima e sacrosanta misura le donne devono necessariamente aver fatto richiesta prima del reddito di libertà e non basta aver fatto richiesta quel reddito deve essere fruito. Se noi non diamo copertura al reddito di libertà, ed è evidente che le risorse a livello nazionale non sono sufficienti, noi lo facciamo con delle risorse a livello regionale, nemmeno quell'altra misura a livello nazionale verrà mai attivata.
E’ importante agire immediatamente, questo dovrebbe essere nell’interesse di tutti, mi verrebbe da dire soprattutto da parte di chi appoggia questo Governo, che io non condivido, ma se non interveniamo con risorse regionali quell'altra misura non verrà mai attivata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. In qualità di relatore di maggioranza colgo l'invito del Consigliere Cesetti, insieme e d'accordo con il Presidente e con tutti i componenti di maggioranza, affinché il prima possibile …, quindi ci impegniamo in tempi strettissimi anche per la precisazione della Consigliera Bora, che ringrazio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Mi ha anticipato la Consigliera Menghi, raccolgo le istanze del Consigliere Cesetti di portarla subito nella prossima Commissione ed approvarla. E’ un’ istanza importante e sono favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Questo mi sembra che sia molto chiaro, come Presidente e con i Consiglieri Livi e Ciccioli chiedo il rinvio in Commissione della proposta di legge.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 193. Lo pongo in votazione
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 209
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Istituzione dell'Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 209 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. A differenza del Consigliere Cesetti chiedo la discussione in Aula. E’ già passato troppo tempo, si tratta di un Osservatorio, di uno strumento bipartisan, è gravissimo che da luglio non sia stata nemmeno affrontata la discussione in Commissione, quindi chiedo che venga trattata oggi. Grazie.
PRESIDENTE. Considerato che si apre una questione vi comunico che chi non è d'accordo, i Consiglieri di maggioranza e di opposizione o il Presidente di Commissione, può proporre il rinvio in Commissione.
Se non c'è questa richiesta apriamo l'esame della proposta di legge. Se qualcuno chiede il rinvio bene, altrimenti dobbiamo proseguire e dobbiamo nominare i relatori.
Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Mi sembra che nella Conferenza dei capigruppo stamattina all'unanimità sia stato chiesto il rinvio.
PRESIDENTE. E’ stato detto che se i Consiglieri di maggioranza avessero chiesto il rinvio sarebbe stato votato. Se tre Consiglieri di maggioranza, uno posso essere io …
Simone LIVI. Mi unisco anch’io.
PRESIDENTE. L’altro il Consigliere Ciccioli, quindi mettiamo in votazione … Anche per un altro aspetto, non per contrastare la posizione della Consigliera Bora, qui non c'è neanche la nomina dei relatori, se la vogliamo fatta bene … Esatto, lo dico nel senso che non voglio tagliare le aspettative della discussione, però dobbiamo fare una cosa che in qualche modo regga poi all'esame di una valutazione complessiva, di forma, anche se è iscritta ai sensi l'articolo 86 ed ha una procedura particolare. Rimane la proposta per il rinvio in Commissione.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Spero, anzi sono sicura di aver capito male, non posso aver capito che il Presidente del Consiglio chieda il rinvio perché non sono stati nominati i relatori, il che la dice lunga anche all’efficienza della III Commissione. Da luglio questa Commissione non è stata nemmeno in grado di nominare i relatori, non solo, questo rinvio è l'ennesima prova di forza della maggioranza che pur di non dare spazio alle iniziative, che non dovrebbero essere targate minoranza perché la difesa del nostro pianeta è una cosa che dovrebbe vederci coinvolti tutti, cosa fa? Rigetta e rifiuta di discutere e confrontarsi sul tema di vitale importanza, come questo dei cambiamenti climatici, il tutto davanti all’assenso dell'Assessore Antonini. E’ una vergogna assoluta, neanche il caldo anomalo di gennaio e febbraio, neanche la completa mancanza di neve sui nostri Appennini, che sta mettendo in ginocchio tantissime attività turistiche, riesce a farvi uscire dal vostro mal celato negazionismo.
Assessore, io le ho mandato la proposta di legge, non voglio fare polemica con lei oggi a tutti i costi, però mi sarei indignata, come ho fatto al suo posto, quando la maggioranza che rappresento si comporta in questo modo.
Comunque, ripeto, questa proposta di legge è stata presentata a luglio dello scorso anno, è uno strumento bipartisan per trovare delle soluzioni condivise con tutti quanti, la questione climatica non è più rinviabile ed per questo che non accetto nessun rinvio in Commissione e comunque chiedo il voto nominale anche sull'eventuale rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Anche con i Consiglieri Mastrovincenzo e Mangialardi.
Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Sono intervenuto quando era già iniziata la discussione, ma se ho ben capito state trattando il tema della proposta di legge sui cambiamenti climatici. Su questo vi chiederei, e adesso lo motivo, una riflessione ulteriore perché è vero che è stata presentata tempo fa, su questo non entro, però discussa oggi rischia di essere “tardiva” rispetto a un percorso che abbiamo portato avanti come Regione Marche e come Assessorato. Ho già premesso che se fosse stata presentata prima …, io su questo non posso intervenire. Non è una farsa, mi lasci dire, sarà una farsa lei, però lei è presuntuosa a dare questi giudizi sempre su tutti. La seguo da tempo, lei è presuntuosa con questi giudizi su tutti: questa è una farsa, vergognatevi. Ognuno stia al posto suo.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Lasciate parlare l'Assessore che ne ha diritto.
Assessore AGUZZI. La legge è tardiva in questo senso perché noi abbiamo approvato una delibera il 16 marzo 2023 “Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici” e l'abbiamo portata avanti. E’ un lavoro che va avanti come Assessorato da 2 anni e la Regione Marche ha la Vicepresidenza della Commissione europea sui cambiamenti climatici ed io sarei il Vicepresidente di questa Commissione europea di tutte le Regioni d'Europa, proprio per contrastare i cambiamenti climatici. Abbiamo lavorato da tempo su questa questione ed il Piano che abbiamo approvato in Giunta oggi sta raccogliendo le valutazioni ambientali per poi essere riportato in Giunta con tutta una serie di principi attuativi, poi dovrà venire in Consiglio per essere approvata.
Quello che vi suggerisco, ed è un suggerimento, è di vederla in Commissione perché alcune questioni che voi avete inserito in questa legge, condivisibili, sono in contrasto con quanto abbiamo già elaborato, ma non in contrasto di principio generale. Ad esempio voi date molta importanza in questa legge al ruolo dell’Arpam, quando invece il gruppo di lavoro fa capo all'Assessorato all'ambiente, perché dobbiamo delegare ad altri un'attività che è interessante e che possiamo fare come Assessorato all'ambiente, come ufficio Ambiente della Regione Marche? Io vi chiedo questo. Noi abbiamo già portato avanti e approvato in Giunta il Piano, presto verrà in Consiglio, che non è una legge. Se pensiamo che sia meglio portare una legge, perlomeno andiamo in Commissione, confrontiamoci insieme e facciamo un testo condiviso, altrimenti rischiamo di vanificare due anni di lavoro che stanno portando a dei buoni risultati riconosciuti. Grazie.
PRESIDENTE. Per fatto personale solo se si ritiene lesa in qualche dichiarazione perché abbiamo fatto la proposta ed un intervento contro ed uno a favore.
Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. L’Assessore ha detto che sono presuntuosa, per cui, visto che lui ha detto che è tardiva, bocciatela, ma assumetevi la vostra responsabilità.
L’Assessore Aguzzi ha detto che è tardiva, bocciatela, oppure smentite l'Assessore Aguzzi. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 209. Lo pongo in votazione (per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Mastrovincenzo).
Favorevoli: Acciarri, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinelli, Rossi, Serfilippi.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 438
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri
“Sostegno al settore dell’elettrodomestico”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 438 dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ringrazio tutti per aver iscritto d'urgenza questa mozione, per aver dato la possibilità al Consiglio di discuterla e spero anche, come abbiamo fatto in altre occasioni in passato, di votarla all'unanimità. E’ quello che abbiamo deciso oggi, Presidente, ho fatto un piccolo inciso perché ho sentito valutazioni che lei ha ripreso rispetto al percorso delle proposte di legge che erano giunte ai sensi dell'articolo 86. Le avevo già anticipato che il primo firmatario poi avrebbe deciso in funzione dell’eventuale richiesta.
PRESIDENTE. Chiedo di fare silenzio, per favore, è un argomento molto delicato.
Maurizio MANGIALARDI. Molto delicato, Presidente, è il sostegno al settore dell’elettrodomestico. Abbiamo già avuto modo di affrontarlo in quest'Aula con passaggi molto delicati, che abbiamo anche risolto insieme con soddisfazione, ma oggi siamo di fronte a un dato che sta preoccupando un intero distretto. Pensate solo che il settore dell'elettrodomestico nel fabrianese impegna circa 4.000 persone e da alcuni mesi si registra un perpetuo calo di ordini di produzione e di fatturato. Penso a quello già annunciato dalla Whirpool. Il gruppo Electrolux è tra i principali attori industriali del settore ed il 30 novembre 2023 ha presentato un piano di riorganizzazione a livello mondiale che prevede 373 esuberi …
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio, sennò sospendo la seduta. Rimaniamo così finché non è finito, è davvero importante, riguarda il futuro di tante persone che rischiano il posto di lavoro.
Maurizio MANGIALARDI. A me interessa più l'atto finale che andremo ad assumere insieme. Spero, e magari lo do per scontato, che chi non sta ascoltando in questo momento abbia già letto e sia a conoscenza, ne abbiamo parlato anche in Conferenza dei Presidenti.
Il Piano di riorganizzazione prevede 373 esuberi nelle 5 fabbriche italiane di cui, ahimè, anche 18 nello stabilimento di Cerreto d’Esi.
In un'ottica di convergenza di tutte le forze politiche, come ci è capitato in altre situazioni analoghe, ritengo che una posizione che aiuti il Governo regionale in occasione …
PRESIDENTE. Si fermi, sospendiamo un attimo. Vi chiedo di sospendere e di fermarci finché non c’è l'attenzione adeguata per questo problema.
Maurizio MANGIALARDI. Da parte mia sempre zero polemiche, mi interessa più l'obiettivo. Quasi, sempre sono fatti, Consigliere Ciccioli, non solo polemiche, sono fatti, che sono diversi, poi voi siete piccosi e li considerate polemiche, ma sono fatti.
Stavo dicendo che il 22 febbraio, dopodomani, si terrà presso il Ministero delle imprese e del made in Italy la prima riunione del tavolo permanente dedicato al settore dell'elettrodomestico italiano, qui c'è una posizione marcata del sindacato, soprattutto su una proposta della Fiom CGIL poi CISL e UIL e siccome le altre Regioni si sono particolarmente attivate noi riteniamo che questo atto possa rafforzare sperando, non dubito che sia presente la nostra Regione con il Presidente, che diventi un passaggio determinante, ritengo, per sostenere la lotta dei lavoratori del settore della nostra regione per difendere i livelli occupazionali e di produzione, facendosi parte attiva presso il Governo e le grandi aziende interessate. Non dubito che ci sia da parte del Presidente questo tipo di impostazione. Penso che un atto dell'Assemblea possa rafforzare la posizione ed elaborare al più presto un modello, in quanto lo riteniamo indispensabile, anche assumendo esperienze che sono state fatte nelle altre regioni in cui è presente l'azienda, come il Friuli Venezia Giulia, dove hanno individuato finanziamenti regionali, quali ammortizzatori, per superare il momento di crisi.
Il documento è stato messo a disposizione immediatamente, dopo aver avuto questo tipo di sollecitazione da parte del sindacato, un segno di vicinanza a tutti i dipendenti, non solo a quei 18, un documento che è stato sottoscritto dal nostro gruppo e dal gruppo del Movimento 5 Stelle proprio per mettere a disposizione e dare un'occasione a questa Assemblea di dimostrare vicinanza e solidarietà, ma non solo, un'azione di pungolo e di sostegno dall'altra parte al Governo regionale per tentare di avviare un percorso che possa portare, come nel recente passato, anche ad un fine ottimo rispetto a queste situazioni decisamente complicate. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. In genere intervengo solo quando sono informato sui fatti e questa è una di quelle situazioni.
Il mio gruppo politico di Fabriano, che vede tra gli iscritti anche la presenza di dipendenti di Electrolux, ma più in generale della Whirpool, mi ha sollecitato una posizione politica su questa vertenza.
Oggettivamente c'è una crisi del mercato dell’elettrodomestico, che non è specifica del nostro distretto fabrianese, è una crisi molto più larga che investe l'Italia e un po' tutti i Paesi occidentali, primo perché l'elettrodomestico, che era un elemento chiave dell'emancipazione domestica della casa, per certi versi è diventato desueto in alcune linee di produzione; secondo perché il costo di questo strumento in alcuni Paesi è molto più basso, del 30%, del 50%, a seconda dei Paesi tra l'altro dell'area europea, il 30% in Polonia e il 50% in Turchia. Se poi ci spostiamo in Estremo Oriente il costo degli stessi strumenti è di un 1/5. Quindi, succede che quest'area, con questi prodotti e con queste linee di produzione , è entrata in carenza di ordini, che sono pochi e ridotti, e le imprese riducono il numero dei dipendenti. Ci sono gli esuberi dell'Electrolux, ma noi sappiamo anche che c'è la crisi della Whirpool, un'altra situazione da tenere d'occhio perché c’è la cassa integrazione, prevede l'accorpamento degli stabilimenti e la riduzione delle linee di lavoro.
Questo è all'osservazione del Mise, il vecchio Ministero dello sviluppo economico, che prevede dei tavoli di crisi per le aziende in crisi ed i tavoli di settore per un osservatorio più ampio della cosa. Giovedì 22, tra due giorni, si riunisce il tavolo di settore, parlo come persona informata dei fatti, ma non come competente. Proprio ieri ho interloquito con l'Assessore Aguzzi, che è l'Assessore al lavoro competente, soprattutto ho messo a soqquadro tutta la segreteria del Ministro. Ho persone che hanno fatto una vita in comune con me, ho martellato tutta la giornata di ieri il gabinetto e la segreteria e mi hanno spiegato che nessuna Regione partecipa, non è che non partecipa le Marche, non partecipa neanche il Friuli Venezia Giulia o altre Regioni, partecipa solo il Ministro per i rapporti con il Parlamento, che rappresenta le Regioni, è l'unico che ha titolo tecnico per partecipare a questo tavolo, tra l'altro anche lui è un Parlamentare di Fratelli d'Italia, che viene dalla storia di Alleanza Nazionale.
Quindi, si tratta di un tavolo in questo momento tecnico e non mirato alla crisi in particolare - è chiaro che usciranno dei documenti - al quale partecipano i sindacati, le imprese, probabilmente Confindustria rappresenterà le imprese, poi ci sono gli imprenditori. Da quello che mi ha detto la segreteria del Ministro, il capo di gabinetto, è una fase interlocutoria su cui però la Regione deve cercare di manifestare il suo peso, trattandosi di un tavolo tecnico non tanto politico, con proposte tecniche.
L’Assessore Aguzzi, credo che possa confermarlo, è attento all’evolversi di questa vicenda e prima che si arrivi al tavolo di crisi, che è un'altra cosa, questo è un tavolo di settore, dovremmo elaborare delle proposte specifiche per il nostro territorio. Il Friuli Venezia Giulia impatta molto di più rispetto alle Marche in questo specifico problema. L'Electrolux in Friuli impatta tantissimo, da noi un po’ meno, ma la perdita di 13 o 18 posti di lavoro sono 18 dipendenti, sono 18 famiglie e tutto quello che segue.
Su questo ritengo che si debba avere un atteggiamento comune, qui non c'è una frattura politica, dobbiamo cercare di presidiare il nostro territorio e il lavoro manifatturiero che è in crisi ovunque per mille motivi, che vanno dall'automazione, all'intelligenza artificiale, alla gestione complessiva delle linee di produzione, al costo dei prodotti finali che escono dalle nostre imprese manufatturiere.
Abbiamo in tutto l'Occidente un problema di trasformazione della nostra economia, l'Occidente propone più un'economia di produzioni di qualità, raffinate, innovative, mentre altre aree del mondo sono più molto più competitive nella produzione di prodotti a minor qualità, ma anche a minore costo di lavorazione. Dobbiamo presidiare il lavoro, e non è solo un fatto di economia, è anche un fatto di salvaguardia della coesione sociale, della qualità della vita e del benessere psichico delle persone. Grazie.
Presidenza del Vice Presidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Antonini.
Andrea MARIA ANTONINI. Grazie, Presidente. Voglio fare un po' di chiarezza sulla questione del tavolo di dopodomani perché secondo me avete un po' tutti delle informazioni non proprio …, c'è un pezzo di verità da una parte e dall'altra. Vi dico come funziona.
Il tavolo di dopodomani è un tavolo di settore, nel senso che il Ministero delle imprese e del made in Italy da diversi mesi sta organizzando dei tavoli in cui il Ministro, il Sottosegretario o altri presentano le politiche industriali specifiche per comparto, ce ne sono stati altri sulla farmaceutica, sull’agroindustria, sulla moda. Non è un tavolo specifico sulla crisi del bianco, si chiama tavolo del bianco, sull'elettrodomestico, quindi è di settore. Le Regioni partecipano, non è vero che non partecipano, tra l'altro le indicazioni le do io come coordinatore della Commissione sviluppo economico ed io ho dato come indicazione, per le Regioni Marche e Friuli Venezia Giulia, che dopodomani ci siano due tecnici, uno della Regione Marche, ed è il Dirigente dell'Industria, la parte che riguarda nello specifico anche le aree di crisi e tutto quello che concerne lo sviluppo industriale, poi un tecnico funzionario, penso pari omologo, e parteciperanno come espressione della Conferenza delle Regioni, della Commissione sviluppo economico all'interno della Conferenza delle Regioni. Avranno un ruolo di rappresentanza e ascolto perché si alterneranno in quell'occasione tutte le rappresentanze sindacali e le grandi aziende che riguardano il settore. Questi tavoli non hanno un obiettivo a breve termine, sono di confronto, soprattutto è il Ministero, il Governo, che illustra i programmi che ha sullo specifico comparto, poi c'è l’ascolto delle varie realtà che rappresentano i diversi interessi. Questo è un aspetto. Non riguarda il lavoro, non riguarda neanche la crisi che il settore sta attraverso.
Aggiungo a tutto ciò la parte che riguarda il nostro sostegno alle imprese. Noi stiamo mettendo in campo dei mezzi e delle azioni di sostegno al comparto dell'elettrodomestico, che rientra in una delle specializzazioni intelligenti che abbiamo individuato all'interno delle programmazioni e delle priorità della Regione Marche nello sviluppo delle attività produttive. C'è adesso un bando sull'innovazione e sono riservati ben 5 milioni di euro al settore casa-arredo, in cui rientra la cucina e l'elettrodomestico. E’ una misura specifica, destinata ad hoc a situazioni industriali. Attenzione, non parliamo di sostegno diretto alla crisi perché qui subentrano altre competenze, parliamo di un sostegno allo sviluppo industriale che porta di conseguenza con sé anche occupazione, investimenti, produzione, aumento della produttività.
Di fatto un piano lo stiamo portando avanti, poi non mi voglio sostituire all’Assessore Brandoni, però parzialmente me ne sto occupando anch'io perché sempre di imprese parliamo.
Con la Regione Umbria stiamo portando avanti una richiesta di proroga dell’area di crisi complessa del fabrianese, come sapete quell’area comprende anche una parte dell'Umbria, a cavallo, un po' come la Val Vibrata e la Valle del Tronto, che prende Marche e Abruzzo. Per la zona del fabrianese c'è anche una parte dell'Umbria. Scadrà a giugno l'area di crisi complessa, che è regolamentata dal punto di vista tecnico dai finanziamenti della legge n. 181, stiamo chiedendo con la Regione Umbria un'ulteriore proroga, di almeno un anno, per poter avere anche in questo caso accesso ai nuovi finanziamenti per quelle imprese che vivono situazioni di difficoltà, che però hanno voglia e bisogno di investire.
Dopodomani tavolo della moda, non della crisi, parliamo del bianco, non della crisi, ma nella Conferenza delle Regioni sono presenti le due Regioni, Marche e Friuli Venezia Giulia, è una riunione più tecnica che politica, anche tecnico politica, di confronto e di ascolto, soprattutto sentiremo quelli che sono gli sviluppi della politica.
Noi siamo in stretto contatto con il Ministero delle imprese, domattina, tra l'altro, a Roma abbiamo un incontro, con diversi funzionari regionali, con i nuovi funzionari e dirigenti del Ministero delle imprese proprio perché ci sono nuove opportunità. Soprattutto sul made in Italy si parla di 14 miliardi di euro di investimenti, andiamo a capire come poter rientrare in questo importante finanziamento. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ho intuito una convergenza di intenti, il documento è più di sostegno, di vicinanza, che un documento che dà impegni di particolare rilievo.
Mi permetto solo, ma potrei sbagliarmi, Assessore, ho letto nelle dichiarazioni il suo omologo del Friuli Venezia Giulia …, che invece vuol fare il patrono di Electrolux ed approfitta del tavolo di settore per essere presente. Questa è la sua dichiarazione di ieri: “Sarò presente al tavolo di settore perché approfitto del tema di carattere generale per porre poi la questione di Electrolux”. Mi sembra di capire che ci sarà anche lei insieme ai tecnici, la parte politica un tema di quel tipo non può eluderlo visto che comunque il programma che sta mettendo in campo Electrolux nel rimodello incide sostanzialmente… Il Consigliere Ciccioli ha detto 13 dipendenti, io ho il dato di 18 dipendenti, ma significa una fessura molto pericolosa.
Se ho capito c'è convergenza, ma non ne dubitavo, almeno sull'approvazione del documento che non impegna dal punto di vista finanziario, ma dice di trovare le modalità per sostenere. Penso che in questo momento …, analogamente a quello che abbiamo fatto in passato per la crisi di Caterpillar e di Elica, in cui c'è stato anche un grande apprezzamento da parte dei lavoratori per l’approccio unanime dell'Assemblea. Rispetto ad Elica il Presidente Acquaroli aveva esteso la partecipazione al tavolo anche alle opposizioni, tanto c'era disponibilità e messaggio che volevamo trasmettere.
Ritengo che ci siano le condizioni, spero che ci sia anche un voto di responsabilità oltre che di condivisione da parte dell'Assemblea. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. La mozione è condivisibile, io ho qualche perplessità sull'ultimo punto in cui si dice: “ad elaborare al più presto, sul modello di quanto si sta facendo in Friuli Venezia Giulia, un programma di finanziamenti regionali specifici per il settore”, non vorrei andare a creare problemi con altri settori.
Come ha detto l'Assessore già si sta lavorando su forme di incentivazione, però fare un Piano specifico su questo, non so se ci sono risorse dedicate o meno.
Chiederei all'Assessore se è opportuno lasciare questa ultima frase oppure rimanere più sul generico, sul punto precedente, in modo di non impegnare la Giunta regionale su un settore specifico, magari su un altri settori non siamo intervenuti allo stesso modo, potremmo creare delle disparità, perlomeno non so se ci sono le risorse per questo tipo di intervento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Raccogliendo l'invito del Consigliere Marinelli, al limite potremo mettere “di continuare questo percorso di sostegno, magari implementarlo”. Continuarlo perché si sta già facendo, non è che si fa dal nulla, dallo zero, lo stiamo facendo. Elaborare sembra che si parta da zero, se invece uno mette continuare e al limite implementare, poi se vogliamo dare più, va bene. Grazie.
PRESIDENTE. Dobbiamo modificarla, però non possiamo ragionare così a braccio, dobbiamo fare un emendamento.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. C'è un emendamento, togliamo elaborare e diciamo implementare. Penso che sia da cogliere il suggerimento. Grazie.
PRESIDENTE. La seconda frase diventerebbe: “ad implementare al più presto sul modello di quanto si sta …”. Allora la frase va cambiata in toto: “ad implementare il programma di finanziamenti regionali specifici per il settore dell’elettrodomestico”? Il programma, benissimo. “A implementare il programma di finanziamenti regionali specifici”, vuole aggiungere già in atto, Assessore? “Ad implementare il programma di finanziamenti regionali specifici già in atto per il settore dell'elettrodomestico”, va bene? Traduciamo questa situazione, un secondo solo intanto così la fermiamo.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato le parole dell'Assessore Antonini sul discorso dell'area di crisi complessa del fabrianese. Io inserirei oltre questo anche il discorso, solo citandolo, non è che …, di proporre l'istituzione dell'area di crisi complessa del fabrianese secondo le forme, questo dovrebbe diventare elemento dentro il tavolo di settore.
Questo è un tavolo di settore, non è un tavolo di crisi, io non sapevo che esiste una differenza, bisognerebbe inserire questa cosa che è stata proposta dall'Assessore con una frase di questo tipo: “proroga e rifinanziamento dell'area di crisi complessa per almeno un anno”.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Non parliamo al microfono sennò facciamo confusione in Aula, che non conviene. Facciamo in questo modo se per favore l'Assessore indica esattamente le parole, finora erano “a implementare il programma di finanziamenti regionali specifici già in atto per il settore dell'elettrodomestico” e sin qui siamo d'accordo, poi?
Ha la parola l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Si può mettere: anche prevedendo la proroga dello stato di area di crisi complessa dell'area del fabrianese in scadenza a giugno 2024. Grazie.
PRESIDENTE. Ad alta voce cerco di tradurre il secondo capoverso: “Ad implementare il programma di finanziamenti regionali specifici, già in atto, per il settore dell'elettrodomestico, anche prevedendo la proroga dello stato di crisi complessa del fabrianese in scadenza a giugno 2024”. Va bene, la formula è questa.
La prima parte del dispositivo è: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a sostenere la lotta di lavoratori del settore dell'elettrodomestico nella nostra regione per difendere i livelli occupazionali e la produzione, facendosi parte attiva presso il Governo e le grandi aziende interessate” poi l'altro capoverso che vi ho detto testé.
Emendamento a firma dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Carancini, Marinelli, Ruggeri, Mastrovincenzo, Cesetti, Vitri, Biancani, Bora, Livi, Ciccioli, Santarelli, Elezi, Menghi, Bilò, Acciarri, Marinangeli
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per ringraziare per l'emendamento apportato e per la disponibilità messa in campo dall'Assessore, anche per il contributo del Consigliere Ciccioli.
Su questo ambito abbiamo sempre dimostrato grande compattezza e mi sembra che sia un segnale di vicinanza nei confronti dei dipendenti che si trovano oggi in grande difficoltà. Grazie, il voto del nostro gruppo ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per esprimere un voto favorevole e l'impegno politico da parte della Giunta e di tutti i gruppi nel sostenere questa battaglia perché il territorio marchigiano in alcuni distretti, citiamo questo dell'elettrodomestico, ma in parte anche quello delle calzature e del mobile, presentano delle criticità, quindi dobbiamo salvaguardare i nostri livelli lavorativi nella Regione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Anche noi come gruppo sosterremo questa battaglia.
Voglio ricordare anche il settore calzaturiero, Consigliere Mangialardi. Sono stata sollecitata da varie imprese per quanto riguarda la cassa integrazione, anche questo è un settore con delle criticità enormi.
Noi dovremmo sostenere e porteremo avanti questa battaglia. Voto favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare il gruppo PD, soprattutto il capogruppo, per aver posto all'attenzione di quest'Aula questo tema e anche i capigruppo per aver accettato l’urgenza per cui siamo qui a discutere quest'oggi.
Anche il voto del gruppo del Movimento 5 Stelle sarà a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per confermare il voto favorevole e ringraziare tutti i vari gruppi per avere agito in modo unanime, anche per l'inserimento dell'area del fabrianese, che sta soffrendo. Un richiamo anche a quel territorio che ha bisogno di essere attenzionato. Il voto è favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento sulla mozione n. 438. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 438, così come emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:50
La seduta inizia alle ore 10:55
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Prego i signori Consiglieri di prendere posto in Aula. Dichiaro aperta la seduta n. 144 del 20 febbraio 2024. Prima di iniziare la seduta un minuto di silenzio per l’ex Consigliere regionale Ferdinando Foschi, che è venuto a mancare la scorsa settimana. E’ stato Consigliere regionale dal 1990-1995, nel corso di tale mandato è stato anche Presidente della Commissione bilancio, era già stato Sindaco di Recanati, appartenente ad una famiglia che si è sempre impegnata in politica come il fratello Ministro, Sindaco ed esponente del Partito della Democrazia Cristiana nel secondo dopoguerra.
Ferdinando Foschi è stato soprattutto un politico attento e sensibile ai problemi sociali e alle fragilità. Va quindi alla famiglia ed ai suoi affetti più cari il cordoglio dell'Assemblea legislativa, di tutti voi, di tutti noi.
(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)
Do per letto il processo verbale della seduta numero 143 del 7 febbraio 2024, il quale ove non vi siano opposizioni si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 1100 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Rapporti tra il bando sui voli di continuità di competenza dell’ENAC ed il contratto di Servizi di Marketing sottoscritto tra ATIM e Aeroitalia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1100 – a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con riferimento all’interrogazione a risposta immediata n. 1100 avente oggetto “Rapporti tra il bando sui voli di continuità di competenza dell’ENAC ed il contratto di Servizi di marketing sottoscritto tra Atim e Alitalia”, il Direttore Atim mi comunica quanto segue:
Non esiste alcuna connessione tra il contratto marketing sottoscritto tra Atim e Alitalia e il bando ENAC per le rotte di continuità, mai sono state legate le due posizioni ed appare intollerabile che oggi ancora se ne discuta. Anche la cronologia degli eventi dimostra l'evidente dissociazione tra le due fattispecie;
1) la gara è una che è stata bandita il primo giugno del 2023;
2) Air Italia ha presentato la propria candidatura il 21 luglio successivo;
3) l'aggiudicazione da parte di Enac è stata poi ufficializzata il successivo 11 agosto.
Si ribadisce quindi l'insussistenza di un accordo preventivo tra Atim e Alitalia. Per la partecipazione di quest'ultima alla gara pubblica di cui al bando ENAC per i voli di continuità e che l'attività di ATIM non ha violato alcuna regola ed è improntata ai principi di legalità, trasparenza, imparzialità ed economicità, non essendo stata spesa alcuna somma proveniente dai bilanci regionali.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Brandoni, che ci legge quando dichiarato da ATIM, certo, non poteva rendere ATIM una dichiarazione confessoria. Il tema è un altro.
Premetto innanzitutto che il Presidente della Giunta ha fatto bene, lo dico nella mia interrogazione, a respingere gli abboccamenti dell’amministratore delegato di Aeroitalia, lo dico subito, l'ho scritto, ma chi dice dell’accordo preventivo è l'amministratore delegato di Aeroitalia che testualmente alla domanda del giornalista, che magistralmente ha rievocato la vicenda, risponde che i voli di continuità non sono sostenibili. Domanda il giornalista: “Allora perché avete partecipato?” “Abbiamo partecipato perché c'era un accordo preventivo con Atim per il contratto di marketing territoriali di 750.000 euro”. Questo lo dice l'amministratore delegato di Aeroitalia, ammissione di una gravità inaudita perché è una gravissima violazione di legge sulla quale deve essere fatta chiarezza dato che è foriera di gravi responsabilità da parte di Aeroitalia e di ATIM in quanto è stata turbata la gara pubblica sulla base di quelle dichiarazioni perché se l’AD di Aeroitalia dice: “Non avrei partecipato se non c'era il contratto di marketing”, significa che l’asta poteva andare deserta, si sarebbe rifatta e avrebbero potuto partecipare altri. Quindi su questa storia deve essere fatta chiarezza.
Noi trasformeremo questa interrogazione in mozione perché se ne discuta in Consiglio regionale e si impegni la Giunta ai provvedimenti di competenza. Grazie.
Interrogazione n. 1101
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Iniziative regionali urgenti per favorire l’esercizio del diritto di voto alle prossime elezioni di giugno 2024 da parte degli elettori che per motivi di studio, lavoro o cura si trovano in un Comune diverso da quello di iscrizione nelle liste elettorali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1101 dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Attualmente il nostro sistema elettorale prevede la possibilità di esprimere il voto in Comune diverso da quello di residenza solo per determinate situazioni:
a) militari appartenenti ai corpi militari e alle forze di polizia, al corpo nazionale dei vigili del fuoco;
b) naviganti imbarcati (marittimi e aviatori);
c) degenti in ospedali, case di cura;
d) detenuti.
All'impossibilità di votare in un Comune diverso a quello di iscrizione nelle liste elettorali il nostro sistema supplisce con le agevolazioni per i viaggi per recarsi a votare che riguardano:
- i viaggi ferroviari. Il rimborso varia dal 60% al 70% del costo del biglietto;
- i viaggi via mare;
- i viaggi aerei. E’ previsto un rimborso forfettario di 40 euro.
Tra le modalità per le espressioni di voto, è previsto il voto per corrispondenza, ma questa modalità riguarda solo i cittadini residenti all'estero. Tale disposizione è stata estesa anche ai cittadini italiani che si trovano temporaneamente in un Paese straniero per motivi di lavoro, di studio, di cure mediche.
Il 14 aprile 2022 è stato pubblicato il rapporto “Per la partecipazione dei cittadini: come ridurre l'astensionismo e agevolare il voto”, elaborato dalla Commissione di esperti nominata dal Ministro per i rapporti con il Parlamento con delega per le riforme istituzionali pro-tempore.
Il rapporto evidenzia che oltre ad un astensionismo volontario (suddiviso tra astensionismo di protesta e astensionismo di indifferenza per la politica) è presente un astensionismo cosiddetto involontario (stimato dal 16 al 18% degli elettori) dovuto soprattutto alla difficoltà materiale di recarsi alle urne a causa di impedimenti di vario genere. Tali impedimenti sono soprattutto:
- la popolazione anziana con difficoltà di mobilità;
- gli elettori che svolgono la propria attività lavorativa o frequentano corsi di studio scolastici o universitari in luoghi diversi dalla provincia o città di residenza.
Il rapporto delinea una serie di proposte e strumenti utili per agevolare la partecipazione elettorale e per ridurre l'area dell'astensionismo:
- la digitalizzazione della tessera e delle liste elettorali (election pass);
- la concentrazione delle scadenze elettorali in due soli appuntamenti annuali (election day);
- il voto anticipato presidiato, che consentirebbe agli elettori in difficoltà a recarsi al seggio nei giorni previsti per la votazione ed esercitare il suo diritto di voto nei giorni precedenti le elezioni in qualunque parte del territorio nazionale (esempio per gli studenti fuori sede);
- - il voto nel giorno delle elezioni in seggi diversi dal proprio, ma collocati nella stessa circoscrizione o collegio elettorale.
Oltre quanto evidenziato dal rapporto, va considerata l'introduzione del voto online. Il 13 e 14 dicembre 2023 è stata realizzata la prima simulazione di voto online per consultazioni elettorali che, pur se non collegata ad alcun evento elettorale reale, ha coinvolto gli italiani residenti all'estero in alcune circoscrizioni consolari in Paesi dell'Europa (Londra, Stoccolma, Monaco di Baviera). L'iniziativa ha fatto registrare una buona partecipazione: 2.681 elettori digitali si sono autenticati alla piattaforma gestita dal Ministero dell'interno.
Per quanto riguarda le iniziative legislative parlamentari le 5 proposte di legge che avevano per oggetto l'esercizio di diritto di voto da parte degli elettori che hanno stabilito temporaneamente il loro domicilio in una Regione diversa da quella di residenza sono confluite in un unico disegno di legge che consta di un unico articolo, il quale reca una delega al Governo con un duplice oggetto:
- la disciplina dell'esercizio del diritto di voto degli elettori che per motivi di studio, lavoro o cura si trovano in un Comune diverso da quello di residenza;
- la rimodulazione delle tariffe agevolate per i servizi di trasporto in favore degli elettori che si recano a votare nel Comune di residenza.
La delega dovrà essere esercitata entro 18 mesi nel rispetto dei principi di uguaglianza, personalità, libertà, segretezza e sicurezza del voto.
Arrivo a conclusione perché poi darò al Consigliere la copia.
Si auspica che il disegno di legge indicato sia esaminato celermente dalla competente Commissione affari costituzionali. Si provvederà a sollecitarne l'approvazione anche attraverso il coinvolgimento dei Parlamentari marchigiani.
Sarà cura mia e dell'Assessorato monitorare l’iter legislativo attraverso la partecipazione alla Conferenza unificata, domani ce ne sarà una e forse nei vari ed eventuali cercherò di intervenire. Adesso le do la copia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore perché dalla risposta ho percepito che c'è comunque la volontà, come Giunta regionale, come Assessore, di portare alla Conferenza delle Regioni questo problema.
Ritengo sia una corsa assurda che nel 2024 un cittadino italiano che si trova all'estero abbia la possibilità di votare, mentre non è possibile per un cittadino italiano che si trova in Italia, ma non nel proprio Comune di residenza.
Assurdo ancora di più guardando il risultato del voto, oggi le persone che si apprestano al voto sono mediamente il 50%, a volte neanche ci si arriva, per le comunali si arriva al 60-70%. Questo sta a significare che un maggior coinvolgimento delle persone potrebbe consentire percentuali più alte.
Il voto fuori sede interessa soprattutto, lo voglio ricordare, i giovani, che oggi cerchiamo di coinvolgere nelle votazioni. Parlo dei giovani perché sono quelli interessati, che sono fuori dal Comune per motivi di lavoro, di studio o per cure mediche (spero non i più giovani), quindi ritengo che sia importante proseguire.
Oggi alla Camera dei Deputati è ferma una proposta di legge che deve essere trasmessa al Senato in Commissione e credo che sia una scelta importante che la Regione Marche continuai a sollecitare questo provvedimento. L’astensionismo involontario rappresenta …
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1102 - a risposta immediata - viene rinviata al prossimo Consiglio perché non c'è ancora la risposta, tra l'altro in questo momento non è neanche presente la Consigliera.
Interrogazione n. 1103 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri
“Ultimazione dei lavori della vasca di espansione di Senigallia – Località Bettolelle”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1103 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione riguarda un intervento molto importante che si sta realizzando nella vallata del fiume Misa per mettere in sicurezza o perlomeno in migliore sicurezza quell'area rispetto a quanto negli anni e più volte avvenuto: alluvioni, esondazioni recenti anche molto gravi.
L’iniziativa che riguarda la vasca di espansione di Bettolelle nasce nel 1981 con dei fondi ministeriali, viene pensata questa area di espansione per poter mitigare il rischio delle piene del Misa. Dal 1981 al 2015, non so cosa sia avvenuto, non è stata portata avanti, chi meglio di me che vivo quel territorio può immaginare cosa sia avvenuto: rimpalli, comitato e non so cos'altro, comunque non è venuta a compimento la progettazione che era stata pensata 50 anni prima.
Nel 2015, dopo l’alluvione del 2014, molto grave per quel che riguarda la città di Senigallia, l’allora Provincia di Ancona, che aveva a capo il procedimento perché il Genio Civile ancora era provinciale, portò avanti la progettualità e l'iniziativa, vado un po' a memoria su queste questioni, e intraprese il percorso che doveva portare alla realizzazione. Nei mesi successivi il tutto passo in capo alla Regione, dalla Provincia il Genio civile passò di competenza alla Regione. Che cosa è avvenuto dal 2016 quando passò alla Regione al 2019? Non lo so dire perché non ho vissuto quella fase, sono stati tre anni di stallo, 40 anni prima e 3 anni dal 2016 al 2019.
Nel 2019 il nuovo dirigente del Genio civile della Regione Marche, che operava su quell'area prese di nuovo in mano il percorso e arrivò alla gara d'appalto che non prevedeva la consegna lavori, ma prevedeva da parte della ditta che avrebbe vinto anche la progettualità. Era un progetto che la ditta vincitrice doveva realizzare il progetto esecutivo per poi procedere ai successivi lavori. Questo nel 2019, ancora uno stallo di un po' di tempo tra le burocrazie che in Italia si sprecano, fino arrivare alla gestione attuale del mio Assessorato, posso essere in questo caso più preciso.
Nel 2022 finalmente si arriva allo sblocco di tutta questa attività, lo sblocco prevede che la dirigenza del settore ambiente della Regione Marche si prenda la responsabilità di approvare le procedure.
PRESIDENTE. E’ un’interrogazione a risposta immediata, l'avevo detto, qui dobbiamo regolarci perché se cominciamo a derogare … C’è un dato di fondo, il Regolamento non l'ho inventato io per non farvi parlare. Se vuole può passare la risposta scritta, non vorrei più derogare perché siamo in una situazione di deroga su deroga e non esiste più il Regolamento.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Non posso dichiararmi soddisfatto, ma stavo seguendo con grande attenzione la ricostruzione cronologica dell'Assessore Aguzzi, sapendo che l'interrogante ha una storia sulle spalle e quella partita lì la conosciamo bene.
Non ho solo una storia sulle spalle, la porto qui quasi come aneddoto ormai per un ritardo di 20 giorni perché il Consiglio comunale non approvò la variante, che fu rinviata in Commissione contro la mia volontà, Sindaco di allora di Senigallia, per quel motivo mi sono preso prima un avviso di garanzia, poi un rinvio a giudizio, così almeno ci capiamo, per aver ritardato di 20 giorni su una vasca che aveva già una storia di 40 anni e se andiamo avanti di questo passo ne avrà almeno altri 15.
E’ stato molto bravo a dire che dal 2018 al 2022 si è fatto poco, al di là di chi c'era prima o dopo, si è fatto poco perché la partita era molto complicata, Tribunale delle acque, ricorsi, comitati, vasca da 3 milioni di metri cubi ridotta a 800 mila, adesso riportata a 1,2 milioni di metri cubi. Questo me lo racconterà in una nota per me, mi dice fuori microfono che si concluderà il prossimo anno, alla fine di quest'anno ...
PRESIDENTE. Comunico che sono assenti giustificati il Consigliere Assenti e il Consigliere Putzu.
Interrogazione n. 1104 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Problematiche personale AST Ascoli Piceno”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1104 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione l’Ast di Pesaro fa presente che le ore prestate in eccedenza e le ferie non godute presso l'Ast di Ascoli Piceno sono dipese dalla mancanza della figura di coordinatore.
La direzione ha proceduto alla nomina e nel corso del 2023 una parte dell’arretrato è già stata recuperata, ma l'arretrato storico è molto elevato.
Per quello che concerne i tempi di vestizione, l'accordo che è in fase di elaborazione e deve essere sottoposto ai sindacati. L'erogazione della produttività per gli anni 2022-2023 è subordinata alla valutazione dell'organismo indipendente di valutazione, in particolare la valutazione dello EV sul 2023 si deve ancora completare.
Nel settembre 2023 all'insediamento della nuova direzione sono state erogate le premialità del 2020 e a novembre quelle del 2021.
Per la fruizione della mensa è in corso una riorganizzazione sulla base di quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione e il documento verrà sottoposto ai sindacati.
In merito ai 187 precari l'AST precisa di aver adottato il piano integrato di attività e organizzazione PA 2024/2026 che prevede un incremento di infermieri e OSS e di perseguire la stabilizzazione del rapporto di lavoro.
Sulla fornitura di bottigliette d'acqua nei reparti non c'è alcun razionamento per i degenti, l'acqua viene distribuita con i pasti ed ulteriori richieste vanno motivate. Si ricorda che l'acqua dell'ospedale Mazzoni è potabile. Grazie.
Presidenza del Vice Presidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Ringrazio l'Assessore per aver risposto a posto dell'Assessore competente. “Vedremo, faremo, vedremo, faremo”, mi pare che questa sia la risposta dell'Assessore, che non ha predisposto lei.
Dire che ci sono cose ataviche oppure che manca il coordinatore, mi pare che dobbiamo giustificare l'assunzione di un coordinatore nuovo che costerà altre centinaia di migliaia di euro, un'altra figura professionale della quale non si sentiva assolutamente la mancanza. Ma questa risposta sembra proprio una excusatio non petita proprio perché sui giornali sono apparse critiche rispetto a questa assunzione e critiche ci sono all'interno dell'ospedale.
Dire che abbiamo risolto il problema della produttività del 2020 e 2021 non risponde alla domanda che si riferiva al 2022-2023 e se viene risposto verosimilmente dalla direttrice che del 2023 si sta discutendo che pensasse ad erogare il dovuto dell’anno 2022.
Ci sono 20 milioni di euro di debito, Assessore, e 10 mila euro circa di credito per ogni operatore.
lmmagini la questione dell'acqua, le scrivono che l'acqua è potabile, quando noi sappiamo bene che l'acqua viene spesso bollita per questioni di salmonella e ci sono anche affissi in alcuni reparti dei manifesti firmati dai primari con scritto di non usare l'acqua perché non è potabile, parlo dell'Ast di Ascoli Piceno. Significa che il direttore o chi le ha scritto questa lettera non sa assolutamente di che cosa parla. Togliere l'acqua agli operatori come non risolvere le questioni della mensa sono degli atteggiamenti poca di apertura. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
Interrogazione n. 1105 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Immediato intervento della Giunta regionale sulla protesta degli agricoltori”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno n. 1105 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. In realtà le cose che chiede la Consigliera Vitri attraverso questa interrogazione di fatto le abbiamo attivate. già il primo febbraio nella Conferenza delle Regioni il sottoscritto aveva sollevato proprio il tema della protesta degli agricoltori che avevano interessato anche il nostro territorio.
Avevo fatto presente che sia i rappresentanti degli agricoltori, che si sono formati spontaneamente, che le organizzazioni agricole professionali sono stati incontrati, li abbiamo incontrati in più di un'occasione, più che altro per dare loro ascolto, perché, come sapete bene, la problematica riguarda soprattutto le politiche comunitarie, Pac, e l'intervento delle Regioni è pressoché inesistente.
Le politiche a sostegno dell'agricoltura si muovono su due pilastri, il primo è quello della Pac, che è relativo alle politiche comunitarie; il secondo è quello dello sviluppo rurale,. che sarebbe l’ex PSR ora CSR, che è in carico a noi come Regioni.
Tutta la protesta si concentra sulla Pac, più altre questioni che riguardano le politiche governative, avete visto, rispetto all’Irpef agricolo e ad altre questioni.
La Regione si è posta come intermediaria tra le legittime richieste perché secondo noi sono richieste legittime, visto che in sostanza tutta questa transizione verso la sostenibilità agricola, ambientale, che condividiamo, pesa e non può essere caricata continuamente sulle spalle degli agricoltori.
Si è costituito anche un coordinamento a cui la Regione Marche ha aderito, abbiamo incaricato il dottor XY, è come un comitato tecnico presieduto dal Capo di Gabinetto del Ministro, che si riunirà per la prima volta oggi pomeriggio.
Non posso dare una risposta su questa prima interlocuzione ufficiale del tavolo convocato tra Regioni e Ministero perché la convocazione è per oggi pomeriggio, se volete, se lo ritenete opportuno, il prossimo Consiglio potrò fare una comunicazione anche per aggiornarvi sui risultati, però per quanto riguarda il coinvolgimento della Conferenza delle Regioni è già avvenuto nella riunione del primo febbraio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi fa piacere che ci sia già stato il coinvolgimento delle Regioni nella Conferenza Stato-Regioni del primo febbraio, ma ad oggi comunque gli agricoltori che protestavano non hanno avuto nessuna risposta. Siamo tutti vicini a loro a parole, ma nei fatti non abbiamo visto nulla.
Mi fa piacere ricordare, dopo aver sentito un intervento dell'Onorevole XY responsabile della Commissione agricoltura alla Camera e dopo aver letto le parole del Presidente Acquaroli all'assemblea CIA del 9 febbraio, che i temi che pongono gli agricoltori vanno risolti da chi governa, ma visto che in questo momento governate Regione, Stato ed Europa ad oggi nessuno ha avuto delle risposte chiare e definitive.
E’ necessario anche ricordare che è stato il Governo Meloni a ripristinare l'Irpef in agricoltura, che era stata tolta dal Governo Renzi, e sempre il Governo Meloni ha tagliato le agevolazioni per i giovani agricoltori e gli incentivi per le fonti di energia rinnovabile. L'onorevole XY si scaglia contro l'Unione europea, ma la Commissione agricoltura in Unione europea è guidata da un suo alleato, dal polacco Christophe Hansen alleato del Segretario della Lega e della Presidente di Fratelli d’Italia, è di centro-destra anche la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Mi vien da chiedere con chi ve la prendete, ma soprattutto quando darete delle risposte. Abbiamo saputo che vi riunirete oggi pomeriggio, tra l'altro è gravissimo che facciate crociate contro la Pac dal momento che sia la Lega che Fratelli d'Italia l’hanno votata favorevolmente il 23 novembre. Grazie.
Interrogazione n. 1106 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Rossi
“Tempi di ripristino ponte romano Cagli-Cantiano”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1106 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie al Consigliere Rossi per l'interrogazione con la quale chiede al Presidente della Giunta regionale di conoscere come intende procedere per ripristinare la situazione anti-alluvione del ponte romano Cagli-Cantiano.
In relazione all'interrogazione presentata si riporta integralmente il contributo del Vicecommissario delegato agli eventi meteorologici del settembre 2022, competente, con riferimento all'intervento in oggetto.
Dopo numerosi e costruttivi colloqui, ci dice il Vicecommissario, con la Soprintendenza Marche Nord, l'ultimo dei quali convocato grazie all'interessamento dell'Assessore alle infrastrutture, la struttura commissariale è in attesa dell'imminente invio da parte della Soprintendenza della bozza di protocollo d'intesa e delle schede progetto degli interventi di sua competenza, tra cui quelle sul ponte romano di Cantiano.
Questo lo aggiungo io, c’è la disponibilità del Vicecommissario e del Commissario al finanziamento delle opere, al ripristino degli interventi di suo interesse, considerato che stanno per arrivare le schede progetto predisposte dalla Soprintendenza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Sono passati 523 giorni, 1 anno 5 mesi e 8 giorni, e ancora il ponte romano tra Cagli e Cantiano è nella stessa situazione, un'opera importantissima dal punto di vista architettonico e storico e dal punto di vista dell’attrattività turistica. Ancora è tutto in fase progettuale.
Oggi è uscito anche un articolo del Deputato YY, che dice che saranno messi dei fondi, 3 milioni di euro, per questo ponte e per altre opere lì in zona. Ci fa piacere, però il ritardo è evidente.
C'è stato uno scarico di responsabilità grosse, tra l'altro ho chiesto alla Soprintendenza lumi sulla questione e non mi ha nemmeno risposto.
Noi ancora siamo alla situazione di 523 giorni fa, tanto che qualcuno sotto quel ponte ha voluto dipingere nella roccia un occhio, che è diventato l'occhio di Cantiano, meglio l'occhio del Burano, che sta vigilando su questi gravi ritardi.
Io faccio parte della maggioranza, però le cose vanno dette, non è possibile che ancora non sia stato fatto niente su questo ponte, che la Soprintendenza, nonostante quel ponte sia compromesso anche da un punto di vista strutturale, non sia ancora intervenuta.
Ci appelliamo al Vicecommissario e alla Soprintendenza affinché la carta possa cantare e si intervenga prima possibile perché le popolazioni dell'entroterra di Cantiano e di Cagli non possono ancora continuare a sopportare questa che io definisco oramai una vergogna. Grazie.
Interrogazione n. 1060
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di riorganizzazione assetto Carabinieri nel territorio fermano - Trasferimento Comando della Compagnia dei Carabinieri da Montegiorgio a Porto Sant'Elpidio e soppressione Stazione Carabinieri S. Vittoria in Matenano”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1060 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, la Consigliera Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Su questa c’è bisogno di ulteriori approfondimenti, di migliorare l’istruttoria. Grazie.
PRESIDENTE. Viene rinviata al prossimo Consiglio.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Se la Giunta ritiene di dover approfondire questo mi rende soddisfatto già di per sé perché significa che la questione è fondata, è ritenuta fondata. Va bene. Grazie.
Interrogazione n. 1063
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“FSR GSA ai sensi dell'art. 29 del D.Lgs. 118/2011”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1063 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Relativamente ai quesiti 1 e 2 dell'interrogazione si specifica che l'importo di 41.413.115 euro per l'anno 2023 del FSR GSA ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 118/2011, di cui alla DGR n. 1851/2022, si specifica che per euro 37.076.974 a risorse per il finanziamento degli accantonamenti fondi rischi degli ammortamenti non sterilizzati delle Ast, per cui non vi erano indicazioni sulle modalità di attribuzione alle istituende Ast.
In particolare nel documento istruttorio della delibera di Giunta n. 1851/2022 viene riportato che a tal fine, pertanto, sono state trattenute a livello regionale risorse per euro 37.076.974 corrispondenti ai costi del bilancio 2021 dell'Asur relativi agli accantonamenti fondi rischi per euro 23.174.538, svalutazione crediti per euro 4.211.438, ammortamenti non sterilizzati per euro 4.600.944, e accantonamenti a fondo rischi dell'anno 2021 dell'Agenzia ospedaliera ospedali riuniti Marche nord per euro 5.090.055. Tali risorse sono state assegnate alle Ast con la delibera di Giunta regionale n. 2073/2023 sulla base degli effettivi ammortamenti non sterilizzati di ciascuna Ast per la quota degli ammortamenti e sulla popolazione assistita per gli accantonamenti fondi rischi e svalutazioni, per euro 4.292.141 a risorse del fondo sanitario regionale vincolato 2023 per l'emersione degli stranieri la cui assegnazione alle Regioni non era certa al momento della redazione della delibera di Giunta n. 1851/2022, pertanto non è stato previsto il trasferimento ad Asur.
Nel bilancio di previsione, di cui alla delibera di Giunta n. 2073/2023, in assenza del riparto, tali risorse non sono state considerate tra le risorse disponibili per la programmazione per euro 44.000.000 a risorse del fondo indistinto ancora da finalizzare in sede di autorizzazione provvisoria e confluite nella risorse assegnate con il bilancio di previsione. L'importo di euro 112.543.513 per l'anno 2024 della FSR GSA, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 118/2011, di cui alla delibera di Giunta n. 2074/2023, si riferisce a risorse finalizzate al potenziamento di specifiche attività.
Relativamente al quesito 3, l'incremento del FSR GSA soggetti diversi dagli enti del servizio sanitario regionale per spesa corrente dell'anno 2024 rispetto all'anno 2023, è dovuto in particolare alle maggiori risorse previste per il finanziamento della progettazione dei nuovi ospedali di Macerata e di Pesaro, per un importo complessivo di 13.100 000 per l'anno 2024.
Relativamente al quesito 4, i soggetti diversi dagli enti del servizio sanitario regionale sono principalmente i Comuni e gli enti gestori per il finanziamento di attività socio-sanitarie, disabilità e dipendenze, gli enti dipendenti (Ars, Arpam e Istituto Zooprofilattico) e altri soggetti pubblici, i fornitori privati relativamente alle spese di assistenza e manutenzione applicativa ICT sanità e alle progettazioni.
Relativamente al quesito 5, l'importo di euro 112.543.513 per l'anno 2024 del FSR GSA, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 118/2011, di cui alla delibera di Giunta n. 2074/2023, si riferisce, come specificato nel documento istruttorio, a risorse finalizzate anche all’attuazione del Piano-socio sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, anche se francamente avrei gradito che ci fosse qualcuno che politicamente potesse darci risposte che non arrivano.
In particolare sulla domanda chiave dell'utilizzo dei 112.000.000 lei non ci dice esattamente, rispetto alla domanda, perché nell’indicazione della delibera n. 2074 si scrive: “Sono finalizzati anche all’attuazione del Piano socio-sanitario, con particolare riferimento agli ospedali di base in sede disagiata”. Totale silenzio, non si capisce cosa voglia dire questa puntuale dicitura, così come quando lei risponde alla domanda n. 2, sempre sui 112.000.000, risorse specifiche di attività, in maniera generica.
Quello che resta, Assessore, e altro uomo invisibile, il Sottosegretario, di tutta questa vicenda, della delibera n. 2074 del 29 dicembre, è che voi tagliate le risorse per le aziende sanitarie. E’ un dato di fatto, lo scrive anche il Direttore generale dell'Ast di Macerata, peraltro rimproverato dall'Assessore.
Voglio ricordare il fatto che voi trattenete alla gestione sanitaria accentrata 112.000.00 non distribuiti alle Aziende, con la rassicurazione dell’Assessore Saltamartini, secondo cui tutto questo si farà.
Ricordo a lei, all’Assessore Saltamartini e al Sottosegretario, soprattutto al Presidente Acquaroli, che la pubblica amministrazione opera per atti e non per chiacchiere o social movie come il Consigliere Borroni ci ha insegnato. Anzi, voglio ricordare al Consigliere Borroni che è stato selezionato nella sezione comici al Festival di Venezia per il suo social movie sul Covid Hospital, è una bella notizia dopo quella bella figura che avete fatto.
Impiegate in maniera ambigua le risorse, non le distribuite e tutto questo comporta una serie di riduzione dei servizi sui territori.
Da questo punto di vista, Assessore, purtroppo le risposte sono insufficienti, le Aziende territoriali soffrono e naturalmente la sanità va allo sbando e c'è un clima di terrore e di sfiducia che allontana tutti i professionisti dalla sanità pubblica alla sanità privata. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
L’interrogazione n. 1102 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri, “LR 35/2021 art. 5 comma 5 – Funzioni del direttore dell’ATIM e predisposizione del Programma annuale delle attività per l’anno 2024 e del Bilancio triennale 2024/2026”.
Assessore mi conferma che la Giunta non ha la risposta tecnica dell’Atim su questa interrogazione. Quella di prima perché in Aula c'è adesso la Consigliera Bora e le chiedo nuovamente di rinviarla alla prossima seduta di Consiglio regionale.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Assolutamente no, altrimenti avrei fatto un'interrogazione ordinaria.
L'Assessore Brandoni dovrebbe sapere, ma considerati gli sfrondoni che ci ha regalato in Aula potrebbe anche non saperlo, che non è che non ha la risposta tecnica la Giunta. Se non fosse stato per l'interrogazione del Partito Democratico la Giunta non si sarebbe nemmeno accorta che Atim operava senza un piano annuale, un programma operativo e, guarda caso, proprio ieri l’Atim lo ha approvato. Se non fossimo intervenuti noi, ci chiediamo, per quanto tempo il Direttore avrebbe continuato a lavorare senza rispettare le norme regionali e quelle nazionali? Soprattutto senza l’ennesima supervisione da parte della Giunta. Ma chi sta al governo, caro Presidente, lei oppure noi della minoranza? Chi è che ha l'obbligo, la responsabilità di vigilanza sugli enti dipendenti della Regione voi o noi della minoranza? Sa perché vogliono aspettare la settimana prossima? Per dire che la Giunta ha preso atto del Piano che Atim ha approvato ieri ed ancora ad oggi senza la vostra presa d’atto continua ad operare senza un Piano.
Questo è il vostro modo di saper governare. Venite qui, non vi assumete nemmeno le vostre responsabilità e dite che la Giunta non ha la risposta tecnica, vergognatevi, questa storia ogni giorno sta diventando uno scandalo sempre più grande e lei, Presidente Latini, dovrebbe essere Presidenti di tutti. E’ vergognoso che oggi l’Assessore mi dica che non c'è una risposta tecnica, dite che non avete ancora preso atto del Piano, ma non vi eravate nemmeno accorti che il Direttore non l'aveva mai approvato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Chiedo la verifica del numero legale.
PRESIDENTE. Siamo in fase di atti ispettivi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo in sede votazione.
Presidente, mi permetto dopo l'intervento della Consigliera Bora, voglio solo aggiungere un elemento perché oggi in Conferenza dei capigruppo avevo posto una domanda precisa rispetto alle risposte che sarebbero state messe a disposizione di quest’Assise in occasione dell’interrogazione a risposta immediata e lei, giustamente, non conoscendo ancora la posizione della Giunta mi aveva garantito che ci sarebbero state le risposte per tutti. Assessore, non si può, lo dico per il Presidente, non sono uno che richiama il regolamento a ogni piè sospinto, ma l'articolo 136 che disciplina le interrogazioni a risposta immediata al comma 6 impone una risposta, non c'è alternativa, non possiamo dire che su una vicenda come questa non ci siano i rudimenti minimi per consentire alla Giunta di arrivare, nascondendosi come dei topi dietro il muro. Non può essere, lo dico nel rispetto di tutti noi, sennò cancelliamo l'atto ispettivo, l’interrogazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha perfettamente ragione sull’articolo 136, la differenza fra le interrogazioni a risposta immediata e le interrogazioni a risposta ordinaria è che per le seconde si può chiedere il rinvio, è giustificato il rinvio in assenza della risposta, ma l'Assessore ha dato già una risposta, non avendo le nozioni tecniche, ha chiesto il rinvio.
Siamo nel rispetto delle prerogative sempre nell'ambito del regolamento, rispetto delle prerogative delle risposte che possono essere date dai componenti della Giunta. Non vorrei riaprire una tematica, se è una mozione d'ordine, Consigliera, le do la parola.
Ha la parola, per mozione d’ordine, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Chiedo scusa perché ho suggerito in maniera errata al mio capogruppo di chiedere il numero legale non sapendo, per mia ignoranza e non del capogruppo che ha accettato il suggerimento senza valutare, che non si può chiedere se non durante le fasi di voto. Grazie.
Interrogazione n. 1073
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Corretto utilizzo strumentazione regionale a disposizione di Consiglieri e Assessori regionali”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1073 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Do prima una risposta tecnica firmata dal Dirigente del Settore trasizione digitale e informatica e poi una risposta politica del sottoscritto. La Dirigente scrive: “La disposizione della Policy regionale citata nell'interrogazione non appare applicabile al caso di specie, essendo indubbio che quella inviata dall'Assessore non è una comunicazione a carattere personale, né tanto più commerciale o pubblicitaria.
La questione sollevata nell'interrogazione potrebbe essere valutata ai sensi del capoverso precedente a quello indicato dall’interrogante del punto 3.12 della predetta Policy, il quale prescrive che non è consentito l'utilizzo della mailing list regionali per comunicazioni non strettamente attinenti all'attività istituzionale concernenti il ruolo ricoperto all'interno dell'amministrazione regionale.
Nel caso indicato dall'interrogazione l’utilizzo di una mailing list non appare però violare la prescrizione sopra indicata, in quanto, come riportato peraltro nella stessa interrogazione, la comunicazione concerneva “l'invio di una news letter settimanale di informazione ed aggiornamento sulle attività portate avanti nello svolgimento della sua attività istituzionale nei settori di sua competenza”.
Va poi rilevato che l'invito al destinatario a seguire l'Assessore sul sito citato nell'interrogazione non faceva parte del corpus della news letter, ma era indicato solo nella comunicazione accompagnatoria all'invio e pertanto non si ritiene possa rientrare nella prescrizione sopra citata. In ogni caso nell'epoca attuale l’inserimento di indirizzi di siti o pagine social in calce anche alle comunicazioni istruzioni di organi ed enti è una prassi ormai ampiamente diffusa ed accettata allo scopo di aumentare le possibilità di informazione, quindi di controllo dei cittadini sull'operato dei propri amministratori pubblici.
Va infine rilevato che nella comunicazione in questione non vi è alcun meccanismo automatico di reindirizzamento al sito citato, ma la consultazione dello stesso era rimessa ad una scelta volontaria del destinatario per l'eventuale approfondimento dei temi indicati nella news letter, il che correda la piena rispondenza della stessa alla prescrizione della policy regionale sopra indicata. Secondo la Dirigente non è stata fatta alcuna azione non conforme.
Risposta politica, onestamente era un atto del tutto involontario, e non ho intenzione di alimentare alcun tipo di polemica in tal senso, pur come confermato dalla Dirigente del tutto legittimo. Ho già sospeso questo utilizzo e non ne farò più uso nonostante, come è scritto, sia possibile, però nel dubbio, che rimane sempre, non utilizzerò la mail istituzionale con dei rimandi a una pagina che è espressione di un partito, perché questo era il problema. Infatti da quando è arrivata l'interrogazione non sono state più inviate news letter ed in futuro non verranno più inviate per la pace di tutti i presenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Sono completamente insoddisfatta della risposta. Innanzitutto, Presidente, è inaccettabile che l'Assessore Antonini risponda a questa interrogazione giustificando se stesso.
Questa interrogazione non è stata presentata per avere spiegazioni su un comportamento palesemente sbagliato, tantomeno per ascoltare delle giustificazioni. Mi dispiace molto che la Dirigente si sia prestata a questo atto indegno e tornerò poi su quello che ha dichiarato perché toccherà anche a lei.
Il tema è questo, ci hanno segnalato e noi abbiamo riscontrato una grave scorrettezza e per questo abbiamo chiesto alla Giunta se intendesse prendere i relativi provvedimenti. E cosa fa l'Assessore Antonini, si autoassolve o si autopunisce? Questo è evidente, anche se dice che non lo farà più, quindi così sicuro del fatto che si poteva fare non lo è.
Il tema è un altro, Presidente, per l'ennesima volta il Presidente Acquaroli abdica al suo ruolo di controllo perché oggi non c'è quando si risponde a questa interrogazione. Abdica anche al ruolo di garanzia delle istituzioni che lui e la sua maggioranza sono chiamati e rappresentare, dando di nuovo dimostrazione di quanto vi piaccia il gioco dello scaricabarile.
Forse a quest’Assemblea sfugge un concetto fondamentale: che nel momento in cui si diventa Assessore si lascia il ruolo di politico e si diventa un amministratore della cosa pubblica, ci si lega alla comunità con un patto di onestà e trasparenza e non si compiono atti che possono agevolare fini personali o di partito. Non si favorisce nessuno, tantomeno se stessi.
Un dipendente che ha gli stessi obblighi rischia il licenziamento per quello che lei ha fatto e il Presidente Acquaroli se non risponde e non le fa un’ammenda pubblica ne è corresponsabile. Il licenziamento nel caso di un Assessore significa il ritiro delle deleghe anche perché dopo questa interrogazione non può più dire che il Presidente Acquaroli non lo sapeva e se non prende dei provvedimenti, oltre ad aver abdicato al ruolo di controllo, è corresponsabile anche nel non aver preso delle misure consequenziali. In altre parole quello che lei ha detto, Assessore Antonini, è questo e lo dico anche alla Dirigente, se desiderate delle informazioni sui bandi dovete collegarvi al sito della Lega. Ha capito il Presidente Acquaroli che l’Assessore Antonini ha fatto campagna elettorale utilizzando gli stessi strumenti che lui ha messo a disposizione e questo a pochi mesi dalle elezioni europee e amministrative. Non pensate che questa storia finisca qui. Grazie.
Interrogazione n. 1074
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
“Situazione U.O. Pronto Soccorso – Murg del P.O. San Benedetto del Tronto”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1074 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Anche qui il collega mi ha riferito di dover effettuare ulteriori approfondimenti, quindi ne chiedo il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Credo che questa sia una cosa vergognosa. Mi dispiace per l’Assessore Biondi per la quale ho una stima particolare, ma non è possibile che l'Assessore Saltamartini non torni e che gli uffici non sappiano rispondere a delle banali domande.
Ho chiesto banalmente qual è urgenza che ha portato ad iniziare i lavori alla Murg di San Benedetto e non vorrei che fosse quella che dichiara la direttrice, ovvero che quando furono fatti i lavori l’intervento non fu completato sui flussi d'aria, che sono fondamentali per avere l'autorizzazione del reparto. Ergo siamo e siamo stati in un reparto che non era autorizzato.
Ho chiesto mediante quale atto amministrativo fosse stata stabilita la riorganizzazione del reparto, quali risorse sono state impegnate per questi lavori e se verranno utilizzati i soldi del decreto n. 34 del 2020,e in questo caso per quale motivo verranno utilizzati visto che sono soldi destinati al pronto soccorso.
La cosa che mi preoccupa fortemente l'ho già detta, e credo che dovrebbe preoccupare anche l'Assessore, rinunciando a questi posti di medicina intensiva a San Benedetto si crea nel personale un'agitazione, tant’è vero che è stata scritta da tutti i medici del pronto soccorso una lettera nella quale si dicono preoccupati per i motivi che hanno indotto la direttrice a chiudere 5 posti di rianimazione, motivi che si sostanziano in un elevato rischio di eventi clinici avversi.
L'assenza del medico di guardia notturna, deputato alla sorveglianza e gestione dei pazienti ricoverati in OBI Murg, costituisce fonte di elevato rischio clinico. Se questa cosa la dice il Partito Democratico può essere una posizione politica, ma nel momento in cui firmano una lettera tutti i medici di un reparto ritengo che sia importante. Nessuno poi ha mai detto che di notte al pronto soccorso non c'è un medico, si parla di medici che sono impegnati per i letti di semintensiva, quindi questa lettera secondo me è molto molto importante, anche perché San Benedetto, grazie alla scelta scellerata di avere due ospedali su due presidi, non ha ad esempio l’emodinamica né la pneumologia ed è ovvio che i pazienti devono essere stabilizzati, soprattutto perché San Benedetto del Tronto d’estate ha una popolazione enormemente più grande, alla quale bisogna rispondere con un pronto soccorso che sia all'altezza delle richieste che vengono avanzate anche dai turisti. Grazie.
Interrogazione n. 1076
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bra, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo
“Budget 2024 e potenziamento servizi presso la struttura ospedaliera di Sassocorvaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1076 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. La struttura sanitaria ubicata in Sassocorvaro ad oggi è gestita da un privato accreditato e svolge attività di ospedale di comunità e ospedale per acuti per un bacino di utenza delle aree maggiormente disagiate del Montefeltro. E’ una struttura attiva sul territorio da molto tempo, attraverso il convenzionamento con il privato accreditato Villa Montefeltro.
Come riportato anche attraverso gli organi di stampa, alla struttura è stato confermato il budget in linea con quanto approvato dalla Giunta nell'ambito dell'assegnazione del budget provvisorio all’Agenzia sanitaria territoriale di Pesaro-Urbino, che ha inviato proposta economica alla società Villa Montefeltro in continuità con i valori economici del budget assegnato per l'anno 2023 sulla base delle necessità dell'Ast di Pesaro Urbino nel rispetto delle risorse assegnate con la delibera di Giunta n. 2074/2023.
La struttura sanitaria di Sassocorvaro, oggetto di interrogazione, nonché quella di Macerata Feltria, anch’essa oggetto di precedenti interrogazioni, rappresentano due presidii di salute in aree disagiate che in rete con gli ospedali di Urbino e Pergola sono punti di riferimento per i bisogni di salute dei cittadini di quel territorio.
In attuazione della Piano socio-sanitario regionale ed in coerenza dello stesso occorre effettuare il punto di assistenza territoriale, dotandolo di strumentistica e procedure. Anche la specialistica ambulatoriale sarà implementata ed in particolare la diagnostica radiologica.
Da metà gennaio sono state riaperte le nuove agende Cup 2024 per permettere agli utenti di prenotare le prestazioni offerte dalla struttura. Un tempo quello della riapertura utile per la riorganizzazione e la programmazione delle visite ambulatoriali in base alle necessità e ai bisogni del territorio analizzando anche i dati registrati lo scorso anno. Occorrerà una più corretta informazione alla cittadinanza sulle caratteristiche e tipologie di servizi che vengono erogati.
Le strutture dell'entroterra sono una priorità all’interno della rete di servizi del sistema sanitario provinciale ed i servizi di prossimità sono fondamentali per le aree, come quelli in cui insistono l’ospedale di Sassocorvaro e la struttura riabilitativa di Macerata Feltria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta.
In realtà avevamo sollecitato un aumento del budget rispetto a quanto stanziato nel 2023 in quanto negli ultimi mesi del 2023 la struttura non era più in grado di fornire prestazioni dato che il budget era completato, quindi il CUP o chiunque volesse prenotare una visita in questa struttura non lo poteva fare in quanto era finito il budget.
Come ha detto si tratta di una struttura fondamentale perché si trova nel nostro entroterra ed è un servizio molto importante, ci sono state diverse passerelle del Presidente Acquaroli, di altri Assessori ed anche di Consiglieri ed è stato evidenziato che sarebbe stata in grado di fornire tutti i servizi necessari.
Al di là del fatto che si continua a parlare di ospedale, quando questo un ospedale non è e non è un pronto soccorso, se uno ha un malore, un infarto o altro l'ultima cosa che deve fare è rivolgersi al presidio di Sassocorvaro, ma deve chiamare il 118.
L’altro punto è che l'accordo contrattuale 2020/2022 prevedeva delle cifre che non so state rispettate, anzi già dal 2022 il budget è stato ridotto di 4 milioni rispetto a quello previsto dall'accordo iniziale e di oltre 5 milioni nel 2023.
L'interrogazione vuole in qualche modo sollecitare la Giunta ad aumentare il budget per far sì che la struttura sia realmente in grado di fornire servizi di cui il territorio ha bisogno. E’ matematico che anche quest'anno, negli ultimi mesi, dal mese di ottobre avremo delle difficoltà e per tutte le prestazioni - che ricordo sono legate all’attività specialistica ambulatoriale, centro prelievi, posti letto dedicato al day surgery, ricovero ordinario, lungodegenza, cure intermedie, ortopedia - ci saranno grossi problemi perché se il budget finisce questa struttura non è in grado di dare prenotazioni, o meglio non è in grado di darle a costo zero al cittadino.
Non sono soddisfatto della risposta perché il budget assegnato non è sufficiente, come non lo è stato per il 2023. Grazie.
Interrogazione n. 1013
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Funzionamento delle cure domiciliari. Figure professionali impiegate e tempi di erogazione”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1013 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. Anche qui, Presidente, il collega chiede ulteriori approfondimenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non entro nel merito della risposta, prendo atto di quello che dice l'Assessore Biondi anche se questa è un’interrogazione molto tecnica.
Una cosa che invece chiedo a lei, Presidente, oggi non c’è l'Assessore Saltamartini, io non ho nulla da dire su questo, se questa interrogazione viene rinviata poi non deve andare a scalare le altre che riguardano lo stesso interrogante, quindi le chiederei di lasciare il programma così com’è ed inserire questa insieme alle prossime.
PRESIDENTE. E’ naturale che avvenga in questo modo. Grazie della precisazione.
Interrogazione n. 1014
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Riorganizzazione attività cliniche dell'Azienda ospedaliero universitaria delle Marche”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1014 del Consigliere Latini.
Ha la parola l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. La rinviamo alla prossima volta.
Interrogazione n. 1082
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Eventuale attivazione di un contratto di consulenza da parte dell’Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche (ATIM)”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1082 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con riferimento all'interrogazione n. 1082 avente ad oggetto “Eventuale attivazione di un contratto di consulenza da parte dell'Agenzia per il Turismo e per l'Internalizzazione delle Marche ATIM” il direttore ATIM mi comunica quanto segue.
Relativamente all'attivazione di un contratto di collaborazione da parte di ATM per il dottor YY non risulta essere stato posto in essere alcun provvedimento amministrativo. Evidentemente gli organi di stampa fanno riferimento ad una serie di incontri che il Direttore di Atim sta svolgendo al fine di un ulteriore rafforzamento della struttura operativa dell'Agenzia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Assessore, non so se sono più in imbarazzo io o se lo siete voi, che l'Assessore faccia il passacarte del direttore dell’ATIM è imbarazzante per quel ruolo e anche per la persona, non è pensabile. Ogni volta che rivolgiamo un'interrogazione, anche un po' strumentale, a me non mi interessa chi prende ATIM per consulente, avete preso il Sottosegretario alla sanità e siamo costretti a far rispondere all’Assessore Biondi, che ringrazio, almeno abbiamo trovato una modalità, ma almeno su quelle della sanità che venga il Sottosegretario.
La prossima volta chiamiamo, Consigliera Bora, atto ispettivo di verifica dei documenti e non abbiamo bisogno della risposta, che è imbarazzante perché la vicenda di ATIM vi mette in imbarazzo ed oltretutto vi marca come incapaci a gestire dato che l’Agenzia l'avete inventata voi.
Nel momento in cui la legge è venuta in Aula avevamo già indicato tutti i punti di debolezza e zero punti di forza. La prima situazione che si è determinata è quella dei voli di continuità, anche con il gruppo del Movimento 5 Stelle abbiamo fatto atti ispettivi, immediati, siete rimasti sulle gambe. Penso che sia complicato e capisco l’Assessore Brandoni che deve giustificare qualsiasi passaggio, come i contratti che non erano contratti, forse stipulati a parole anche prima della gara, non lo dico io, alla fine quello che accadrà ve lo abbiamo già anticipato, sfocerà inevitabilmente, io l'ho già detto, nella richiesta di una Commissione d’indagine perché è troppo grande e mal gestita.
Non avete dato l'indirizzo, esercitato la vigilanza, siete a conoscenza o almeno dichiarate di quello che ATIM sta combinando, ma il fatto è che un servizio ha compromesso lo sforzo enorme che era stato fatto. Grazie.
Interrogazione n. 1088
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
"Rettifica del parere favorevole all’istituzione di due nuovi indirizzi formativi all’I.I.S. "Antonio Guastaferro" di San Benedetto del Tronto”
Interrogazione n. 1091
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Revoca degli indirizzi di “Meccanica, Meccatronica ed Energia” ed “Elettronica ed Elettrotecnica” presso l’Istituto d’istruzione Superiore “Guastaferro” di San Benedetto del Tronto”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1088 della Consigliera Ruggeri e l’interrogazione n. 1091 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri (abbinate).
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie, Presidente. In risposta all'interrogazione di cui sopra, appare opportuno evidenziare proprio nel rispetto delle linee guida regionali citate D.A. 39/2022 e successive modificazioni e integrazioni che, come annunciato dalle stesse, a pagina 19, in accoglimento dell'articolo 1 della legge 107 del 2015 l'organizzazione delle istituzioni scolastiche è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all'integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Continuando a pagina 23, la programmazione dell'offerta formativa dovrà rispondere alle esigenze formative necessarie allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, alla migliore occupabilità dei giovani e alle legittime aspettative dei ragazzi e delle loro famiglie. Tale circostanza rende necessaria la razionalizzazione di indirizzi ed opzioni, esercitando un’attenta valutazione preventiva da parte delle province sulle proposte di implementazione dell'offerta formativa formulate dalle scuole secondarie di secondo grado. Infatti la sovrabbondanza di indirizzi di studio di istituzioni scolastiche formative diverse può favorire da un lato fenomeni di frammentazione dell'offerta formativa con gli indesiderati quanto possibili effetti negativi della concorrenzialità tra istituzioni scolastiche e dall'altro oggettive difficoltà a raggiungere i numeri minimi di iscritti necessari per la costituzione delle classi. Pertanto, alla luce delle sopradette riflessioni, valutate le diverse e talvolta contrastanti istanze addotte dal territorio interessato, valutati gli attuali flussi scolastici afferenti al territorio provinciale di Ascoli Piceno, come fornitici dall'Ufficio scolastico regionale per le Marche, che vedono ad oggi la presenza nel Comune di Ascoli Piceno di numero due prime classi per l'indirizzo IT 05 meccanica meccatronica energia e di numero 1 prima per l’indirizzo IT10 elettronica ed elettrotecnica e in quest'ultimo indirizzo, in particolare, ritroviamo il numero di alunni appena sufficiente a formare una classe. Valutati inoltre gli spostamenti degli studenti ad oggi scritti, dove troviamo nell'indirizzo più popoloso meccanica meccatronica energia un numero limitato di alunni,4 5 provenienti dal Comune di San Benedetto del Tronto, è un numero consistente gli alunni invece provenienti dai Comuni limitrofi, definibili a metà strada, la cui parcellizzazione porterebbe ad una frammentazione dell'iscrizione. Tale frammentazione potrebbe inficiare la formazione di una classe prima in uno o nell’altro indirizzo, in uno o nell'altro istituto creando un duplice danno: la mancata continuità dell'indirizzo dove già presente e una delusione delle aspettative laddove l'indirizzo neo programmato non raggiungesse i numeri necessari alla formazione di una classe, cosa tra l'altro accaduta già più volte nel medesimo territorio. Per tutte queste ragioni, in seconda istanza, previo assenso di fattibilità dell’Ufficio scolastico regionale, in coerenza appunto con il precedente operato di questa Regione, si è ritenuto opportuno rivedere, ad iscrizioni appena aperte, rimodulabile quanto inizialmente emanato.
In merito alla prima interrogazione, quella della Consigliera Ruggeri, qualora le condizioni sopra descritte migliorassero nel tempo con un incremento di domande tali da non creare concorrenza tra loro sarà possibile un’attenta valutazione con la provincia di Ascoli Piceno e l’Ufficio scolastico regionale.
In merito infine alla presunta non legittimità di quanto deliberato appare necessario precisare che la DA n. 65 del 2024, che ha portato modifiche alla DA n. 39 del 2022, approvata come ricordato dal Consiglio regionale nella seduta del 16 gennaio 2024, non ha riscritto le linee guida approvate con DA 39/2022 tuttora in vigore con valore triennale 2023-2026, ma ha adeguato queste ultime alla riformata normativa nazionale in materia di dimensionamento scolastico e non di offerta formativa. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Innanzitutto la risposta è stata molto generica. Ricordo che noi abbiamo approvato delle linee guida che avrebbero dovuto informare una delibera, che lei invece ha portato in Giunta esattamente 10 giorni prima, che prevedeva questi due corsi dell’Istituto Guastaferro, che è stata poi modificata.
Da quello che lei ha detto delle linee guida tecnologie innovative nel contesto ambientale, proprio quelle linee guida, secondo quello che lei ha letto, sono in coerenza con i due corsi e le dico anche perché, in quanto questi due corsi sono stati richiesti anche sui giornali dalle imprese.
Le imprese si sono dette disponibili, non soltanto una, ma 15, a lavorare in sintonia con la scuola Guastaferro, con l’Ipsia, per preparare delle figure professionali che a loro interessano.
Io sarò anche maligna, Assessore, forse lei non se ne sarà accorta, ma saprà sicuramente che esiste il Piano nazionale di sperimentazione filiera tecnologico professionale, lei lo saprà sicuramente e in una faq relativa a questo Piano si chiede: “I Percorsi quadriennali sperimentali istruzione tecnica e professionale devono rientrare nell'offerta formativa della Regione di riferimento?”. La faq dice: “Sì. I percorsi sperimentali devono essere attivati nel rispetto delle disposizioni regionali”. Di questo nel Piano non si parla, ma la cosa che mi fa sospettare, ma probabilmente sarò molto maligna, ma non fa sospettare soltanto me, è che, guarda caso, il giorno 19 è stata approvata la graduatoria relativa a questa filiera importantissima nella quale un Istituto paritario delle Marche riceve un finanziamento per due corsi: meccanica meccatronica ed energia, ambiente ed energia. Guarda caso, lei, forse, spero, non consapevolmente, porta il giorno 22 in Giunta la cassazione di questi due corsi di un Istituto paritetico, identici, e la cassazione dell'Ipsia, scuola pubblica di San Benedetto del Tronto.
Sicuramente non c'è nessun nesso tra le due questioni, ma se lei mi dice che c'è una sovrabbondanza di offerta non possono essere finanziate scuole sperimentali e che la Regione deve … La faq dice che la Regione deve inserirla nell'offerta turistica, lo dice il Ministero dell'Istruzione e del merito. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Faccio parte della I Commissione, in cui sono arrivate tante proposte di legge diverse, una dal Presidente Latini e l'altra del Consigliere Ausili, addirittura tutte in favore dell’istruzione privata e sinceramente come la Consigliera Casini comincio a pensare che qui si sia voluto fare una distinzione, anzi un favore, diciamo le cose come stanno, mettendo in subordine l'istruzione pubblica a quella privata, cosa che per me deve essere contrasta in ogni sede, compresa questa, soprattutto questa. Il gruppo del Movimento 5 Stelle è convinto che la sanità debba essere pubblica e l'istruzione debba essere pubblica. Il privato può andare ad affiancare, ma non a sostituire, invece qui siamo di fronte ad una sostituzione che nasce da un pasticcio che ha fatto questa Giunta perché, come ha detto giustamente la Consigliera Casini, il 5 gennaio avete approvato l'introduzione di questi due nuovi indirizzi all’Istituto Guastaferro e dopo 17 giorni li avete cancellati. E’ una cosa allucinante, io ho fatto una richiesta di accesso agli atti e da questo accesso agli atti deriva che l'Ufficio scolastico regionale, a cui è stato chiesto di esprimere un parere su questa cancellazione, negli allegati al parere si legge che la lontananza per gli studenti di San Benedetto del Tronto dalle scuole ascolane è un'ora abbondante di mezzi pubblici ed è il motivo per cui - il 70% degli istituti è ad Ascoli Piceno ed il 30% a San benedetto del Tronto – è giusto che la scuola pubblica abbia questi indirizzi. In più si legge che la modifica del parere sull'istituzione dei nuovi indirizzi da positivo a negativo in fase di raccolta iscrizioni avrebbe creato difficoltà amministrative. Questo l'ha detto l'Ufficio scolastico regionale e io sono d'accordo, d’accordo con i docenti, con Confindustria, con gli studenti e le imprese del territorio che, ben 13, hanno fatto un comunicato molto duro nei confronti della Giunta che si è resa responsabile di questo inghippo, di cui non mi soddisfa la risposta. E adesso voglio vedere, dopo che avete sospeso i corsi e le iscrizioni, come farete a valutare se questo corso avrebbe avuto o meno successo, visto che l'avete fatto a metà del periodo in cui si fanno le iscrizioni.
Avete umiliato la scuola, avete umiliato anche un intero territorio e l'istruzione pubblica di cui io mi vanto di …
Interpellanza n. 25
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Mobilità passiva, come intende intervenire la Regione”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 25 della Consigliera Ruggeri, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Vorrei rinviare questa interpellanza perché, dovendo essere un’interlocuzione con l'Assessore alla Sanità o con il Sottosegretario, preferirei farlo quando saranno in Aula loro che hanno la delega, pur ringraziando l’Assessore Biondi per la disponibilità. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Mi sembra di capire che questa operazione poi non sia così scontata e non si possa fare quello che chiedevo prima, cioè inserire la prossima settimana la mia interrogazione rinviata oggi, come le altre, insieme a quelle già programmate.
Ha detto bene la capogruppo prima, c'è un Sottosegretario. Nella precedente legislatura sempre un Assessore rispondeva per nome e per conto degli Assessori assenti, non è che qui possiamo rimetterci noi Consiglieri interroganti di opposizione rispetto alle assenze dell'Assessore o alla mancanza di risposte scritte in mano agli Assessori presenti.
Su questo chiedo davvero che si ponga rimedio, altrimenti rischiamo che un’interrogazione programmata per oggi vada finire a chissà quando, e non credo che sia giusto. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere, mi sono espresso male, intendevo che le interrogazioni che non si svolgono oggi sarebbero state rinviate al prossimo Consiglio. Mi sembra di aver capito, poi mi ha dato contezza il Segretario, che lei intendeva dire che oltre a quella di oggi continuare l'inserimento di quelle che erano in previsione per il Consiglio del prossimo martedì.
Allo stato attuale come Regolamento non è possibile, però questo verrà discusso nella Conferenza dei Capigruppo in modo tale da vedere se c'è una possibile interpretazione estensiva o una deroga.
Comprendo il disappunto perché è chiaro che c'è, ma comprendiamo anche lo sforzo che ha fatto oggi l'Assessore Saltamartini che ha delegato all'Assessore Biondi, ma se oggi fosse stato presente avrebbe detto la stessa cosa: che non era pronta la risposta.
Comprendo il suo diritto a vedere in ogni Consiglio le interrogazioni programmate per il Consiglio stesso.
Rettifico la risposta di prima, le interrogazioni che non sono state fatte oggi vanno al prossimo Consiglio, senza l'inserimento di quelle che sono programmate e che andranno a scalare perché il Regolamento non prevede più di un certo numero di interrogazioni per ogni Consigliere.
Valutiamo però la situazione che ha proposto lei nell'ambito della Conferenza dei Capigruppo, sei i Vicepresidenti, in particolare il Consigliere Biancani, sono d’accordo. Grazie.
Proposta di legge n. 161
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alle leggi regionali 13 marzo 1995 n. 23 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali) e modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003 n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010 n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009 n. 150 sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione)”
Proposta di legge n. 194
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale)”
(abbinate)
Testo unificato: “Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010, n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione)”.
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le proposte di legge n. 161 e n. 194 entrambe del Consigliere Latini.
Faccio la proposta di rinvio alla prossima seduta di Consiglio per assenza del relatore di maggioranza. Grazie.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Assolutamente sì anche perché non sussiste alcuna urgenza.
PRESIDENTE. Rinvio delle proposte di legge n. 161 e n. 194. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 237
ad iniziativa della Giunta regionale
“Norme per il sostegno dell’informazione locale”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 237 della Giunta regionale.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ci sono parecchi emendamenti che vorremmo valutare attentamente visto l'importanza della legge.
Non vogliamo fare una valutazione affrettata, ma meritata, chiediamo il rinvio alla prossima seduta, nel frattempo cercheremo di approfondirla e vedere se gli emendamenti che sono stati proposti possono avere accoglimento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Voglio solo segnalare che il relatore di minoranza non sono più io, ho mandato una e-mail, è il Consigliere Cesetti. Ieri ci siamo dimenticati, ho mandato una mail al Presidente ed al Segretario.
Ieri avevamo un sacco di proposte all'ordine del giorno e questo punto ci è sfuggito.
Probabilmente nella prossima Commissione cambieremo il relatore di minoranza.
Il Consigliere Cesetti è il primo firmatario di molti emendamenti, quindi abbiamo reputato opportuno che fosse lui il relatore di minoranza. Quindi per noi va bene, se troviamo un momento per condividere gli emendamenti in maniera tale da riuscire a migliorare il testo della proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Prendo atto, su indicazione del Consigliere Biancani. Noi come gruppo del Partito Democratico, voglio ribadire insieme, abbiamo presentato diversi emendamenti, di cui c'è anche un testo a fronte che invierò al Consigliere Marinelli.
Dagli emendamenti emerge un testo alternativo a quello proposto per l’Aula, sono pertinenti e fanno emergere un testo alternativo.
Se il Consigliere Marinelli ritiene che sia necessario un ulteriore passaggio in Commissione, anche se non in Commissione, comunque il tempo per esaminare questi emendamenti per noi è positivo perché il dialogo ed il confronto fanno sempre bene su ogni questione.
Mi esprimo favorevolmente alla richiesta del Consigliere Marinelli. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della proposta di legge n. 237. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di deliberazione n. 10
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di legge alle Camere concernente: Modifica all’articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale)”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di deliberazione n. 10 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
Si propone il rinvio a quando sarà presente il Consigliere Assenti.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non si può non essere d'accordo se ci sono ragioni di salute.
Anche su questo provvedimento, mi pare, che siamo tutti d'accordo perché è stato licenziato all’unanimità dalla Commissione.
Rispetto a prima, Presidente, voglio dire che gli emendamenti sono stati fatti dal gruppo PD ed anche dal gruppo del Movimento 5 Stelle, quelli sull'editoria. l'avevo dimenticato. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della proposta di liberazione n. 10. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 59
ad iniziativa della Giunta regionale
"Modifica del Programma triennale dei lavori pubblici di competenza della Regione relativi al triennio 2023/2024/2025 ed elenco annuale 2023”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 59 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Buongiorno, Consiglieri. La modifica del Piano triennale dei lavori pubblici 2023/2024/2025 …, questo è l'aggiornamento dell'elenco annuale 2023 che, se vogliamo, è già “scaduto”, però è importante che l’Aula lo ratifichi perché è un atto dell’Assemblea legislativa.
Chiedo che l’Assessore venga contattato così può partecipare, mi ha detto che stanno già lavorando sul Piano triennale 2024/2025/2026, penso che presto la Giunta lo approverà, serviranno un paio di mesi, come di consuetudine la proposta di atto amministrativo, dopo essere passata all'esame della Commissione, arriverà in Assemblea legislativa.
L’aggiornamento del Piano e dell’elenco annuale 2023, sappiamo benissimo che mano a mano che i progetti vanno avanti, dal Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica delle opere pubbliche (PTFE) c’è una progettazione definitiva e avviene l’aggiornamento. Come sempre ci sono delle opere che stanno partendo ed altre che invece ancora sono in itinere e non vediamo. Cito testualmente per capirci, ad esempio, i famosi ospedali di Pesaro e di Macerata, fino a quando non ci sarà un PTFE chiaro non li troveremo in questo atto, ma nel momento in cui ci sarà verranno inseriti. In questo caso abbiamo l'avvio della verifica del PTFE per la realizzazione della nuova struttura per le emergenze presso il presidio ospedaliero Principe di Piemonte di Senigallia, è il primo intervento che viene citato; la nuova palazzina per l'emergenza urgenza presso il plesso ospedaliero dell'ospedale Santa Croce di Fano; la nuova palazzina delle emergenze presso l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Urbino; la realizzazione della nuova casa di comunità di Cagli, la realizzazione della nuova palazzina per l'emergenza presso l'ospedale di Civitanova Marche; per quanto riguarda l'ospedale Santi Carlo e Donnino di Pergola i lavori di ristrutturazione dei corpi 1 2 3, quindi efficientamento energetico e adeguamento sismico; la SOI di via Marche ad Ascoli Piceno, la manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico, in questo caso viene spostata nell’annualità successiva; la sistemazione e riqualificazione della strada regionale dell'Eremo di Santa Maria Val di Sasso, frazione Valleremita, Comune di Fabriano, in questo caso è stato modificato solamente il nominativo del Ru; l'adeguamento sismico di Palazzo Raffaello, in caso viene inserito nell'elenco triennale attraverso i fondi PSC Marche; lavori di agibilità del magazzino per la nuova sede della Protezione Civile, in questo caso si tratta dell'inserimento dell'intervento nell'elenco triennale; infine abbiamo l'intervento di rafforzamento sul fiume Cesano e l'intervento di ripristino della briglia in località Valrea nel Comune di Pergola, è un nuovo inserimento.
Di fatto con la deliberazione amministrativa n. 56 dell’1 agosto 2023 la previsione del tetto di spesa 2023/2024/2005 risultava essere di 234.961.000 euro circa, mentre a seguito della richiesta di modifica di quanto sopra esposto il nuovo importo è pari a 343.173.553 euro.
La proposta di modifica è stata approvata con la delibera di Giunta n. 1698 del 20 novembre 2023 e viene oggi in Assemblea legislativa per la ratifica.
Non ho citato gli importi dei vari interventi, penso che sia abbastanza superfluo perché li abbiamo ripetuti nei mesi antecedenti, dai 16.000.000 per Senigallia, stessa cifra circa per Santa Croce di Fano e per Urbino, 10.000.000 per l’ospedale di comunità di Cagli, 16.000.000 per Civitanova Marche, 27.000.000 per l'adeguamento sismico ed l’efficientamento energetico per l’ospedale di Pergola. Gli altri interventi sono sicuramente di minore entità rispetto a quanto vi ho annunciato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Noi stiamo ragionando dell’elenco annuale 2023, quindi questo aspetto appare anacronistico, ma ci sta fino a quando non approveremo il prossimo programma annuale e triennale. Come funziona? Quando c'è un progetto preliminare che riguarda un’opera finanziata questa può essere inserita in una delle annualità, in particolare nell’annualità corrente. Già c'è un'anomalia perché noi stiamo discutendo dell’annualità del 2023. Infatti nella Regione Marche i programmi annuali e triennali, come le linee guida per il dimensionamento, vengono approvati a prescindere da quello che succede, sono quindi un optional.
Voglio sottolineare alcuni aspetti in particolare, che la maggior parte delle nuove opere sono state inserite dopo che, con una grande corsa, si è approvato un progetto preliminare, prima dell'entrata in vigore l’1 luglio della modifica al decreto 50/2016, che prevedeva una complessità della progettazione preliminare molto più vicino alla progettazione definitiva, che di fatto non esiste più, quindi è stata fatta una corsa per approvare dei progetti che sono oggi non corrispondenti alla qualità del progetto preliminare stabilito dalla modifica del decreto legislativo 50, che è entrata in vigore l’1 luglio.
La cosa che mi ha stupito …, fondamentalmente le cose che sono state inserite nella modifica sono di buon senso, a parte una, cioè i lavori di agibilità di un magazzino in cui dovrebbe essere trasferita la Protezione Civile. Mi domando: perché non è agibile questo magazzino? Se lo abbiamo acquistato, abbiamo acquistato qualcosa che non era agibile? Sarebbe un danno erariale e chiedo all'Assessore Baldelli di verificare se questo magazzino, in cui dovrebbe essere spostata la Protezione Civile, era della Regione Marche ed inagibile, questo mi sembra molto strano, se invece lo abbiamo acquistato chi ha redatto e sottoscritto l'atto di acquisto perché non credo che si possano acquistare degli immobili inagibili, perlomeno i cittadini normali non lo possono fare.
Ora succede che arriva, e leggo, un’ordinanza del Commissario che prende alcune opere del programma triennale/annuale, approvato da questo Consiglio regionale, proposto dall'Assessore Baldelli, che erano sull’annualità 2023 e le sposta togliendo i soldi dalle annualità 2023, 2024, 2025 e 2026. Toglie i soldi, per esempio, per l’intervento della palazzina di Offida, per la palazzina di San Ginesio, per Fabriano e li mette su Tolentino. E cosa dice? A noi niente, spero che abbia parlato con l'Assessore Baldelli, almeno col Presidente di Commissione, visto che a questo Consiglio non è stato comunicato nulla e non c'è stato, e di questo mi dispiaccio molto, neanche un aggiornamento del programma perché avremmo dovuto inserire nel programma che tutto quello stabilito come finanziato nel 2023/2024 di fatto non esiste più. Cosa dice l'ordinanza del Commissario? L'ordinanza del Commissario dice che i soldi che vengono tolti dal poliambulatorio di Offida, dall’ospedale di Fabriano, dal padiglione di Macerata ex copisteria, dall’anatomia patologica ex scuola di Macerata, dal distretto sanitario di Sarnano e dal completamento del distretto di San Ginesio, sono una rimodulazione delle economie. Ora, anche chi non è del mestiere sa che le economie sono quello che avanza, in buona sostanza. Io faccio un progetto, ho un costo a base d'asta e delle somme a disposizione dell'amministrazione, alla fine quando faccio il collaudo posso avere dei risparmi, che sono sia sulle opere a base d’asta che conseguentemente per esempio sull'IVA. In questo caso, però, queste opere non sono iniziate, non solo, faccio l'esempio di Offida, si dice che l'importo dell'intervento era di 3.300.000 euro sull’annualità 2024 ed il livello di progettazione nella tabella E era il 2, quindi abbiamo un progetto di tipo esecutivo avanzato. Questo l'avete fatto nel 2023, l'avete scritto in questa tabella. Capisco che interessi poco, ma non ci si rende neanche conto che stiamo approvando una cosa che ha deciso qualcun altro. Problemi loro! In buona sostanza dice che a dicembre, mi pare il 27 dicembre 2023, è stato presentato all’Ufficio ricostruzione il progetto del poliambulatorio di Offida dal quale si evince che la somma necessaria alla realizzazione dell’opera è raddoppiata, ci credo, i soldi sono stati messi nel 2016! Voi capite che sono passati 5 anni, è normale che i soldi siano raddoppiati. Ma mi domando, Assessore, i suoi tecnici come hanno fatto a mettere sulla tabella dell'allegato dei lavori pubblici che avevamo un livello di progettazione 2 quando il Commissario asserisce che alla fine di dicembre è stata presentata la progettazione? Ritengo che queste siano questioni che vadano chiarite. Siamo in Regione Marche e il nostro Assessore è lei Baldelli ed io mi devo fidare di quello che mi dice lei, come pure i Consiglieri. Però mi viene il dubbio che ci sia un'ingerenza che non tiene conto anche delle esigenze territoriali perché se il Consiglio aveva deciso di mettere degli interventi nel programma annuale e triennale delle opere pubbliche è perché li riteneva prioritari, anche lei che li ha proposti.
Il Commissario dice che dà priorità i progetti che sono in stato più avanzato. Ho capito, ma i progetti li fa la Regione, Assessore, ed in questo caso si tratta di interventi delle Ast. Se la mia Ast non ha provveduto alla progettazione ed ha fatto raddoppiare i costi, questa cosa non è che piace tanto perché lei sa che poi alla fine la coperta è corta. I fondi che sono a disposizione del Commissario non sono infiniti, sono dati e li sta girando, li sposta giustamente secondo un criterio che noi non conosciamo e che non è condiviso, mi pare di capire, sennò avremmo avuto la modifica inserita all'interno del Piano annuale e triennale. Però non vorrei che questa coperta corta lasciasse i piedi nudi degli interventi di cui ho parlato poco fa.
Fino all'ordinanza del Commissario non avevo grandi difficoltà a dare parere favorevole, insieme al mio gruppo, a questo programma perché inseriva delle opere di buon senso. Oggi il Commissario dice: “Caro Sindaco, l'ufficio ricostruzione regionale lo scorso 27 ottobre 2023 ha ricevuto dall’Ast, a mezzo link in Google drive, un progetto di fattibilità tecnica economica che dovrà essere sottoposto alle necessarie verifiche per poi procedere ai successivi passaggi propedeutici all'indizione della gara”, in ascolano si dice a “babb muert”. All’Asur sulla base del Piano di fattibilità tecnico-economica risulta che il costo complessivo dell'intervento supera i 6,5 milioni di euro, ricordo che soltanto 3,5 milioni di euro erano stabiliti nel 2018. Ho soltanto questa lettera, ma so, perché me le hanno lette gli altri Sindaci, che queste letterine sono arrivate a tutti i Sindaci ai quali sono state tolte le risorse. Mi avrebbe fatto molto piacere, Assessore, e mi auguro che la letterina sia arrivata anche a lei, che magari le sia arrivata prima di modificare un programma annuale/triennale che un’Assemblea legislativa ha deciso.
Mi sento un trentesimo dell'Assemblea legislativa e questo mi piace poco perché io me la posso prendere con il mio Assessore, ma il programma annuale e triennale è stato deciso in maniera democratica e siccome ci sono i territori… “Da ultimo si coglie l'occasione di precisare che proprio l'esponenziale e generalizzato aumento dei costi della ricostruzione sia alla base delle scelte contabili sottese all'adozione del decreto commissariale 90 dello scorso 2 febbraio”. Allora, delle due l'una, è una questione di aumento dei costi, è una questione di aumento di budget o siamo a budget zero, o una questione di avanzamento dello stato di progettazione?. Credo che lei debba poter capire perché.
“Tutti gli interventi - Assessore, gliela leggo - verranno finalizzati con i relativi impegni di spesa al fine di indire le gare, ma le risorse saranno rese disponibili nel momento in cui potranno essere effettivamente spese seguendo l'andamento dei lavori”. Se sono in ritardo alcune opere e ne mandiamo avanti altre, possiamo stabilire un programma annuale e triennale diverso? Non è così che funziona. Io le chiedo la massima attenzione a questo perché lei puoi immaginare che nei territori, per quanto poi sui giornali esca: “Ho messo 7,4 milioni, ho messo 5,5 milioni”. Siccome non sono i soldi di Pinocchio, non ricordo se erano marenghi o dobloni, non so come venivano chiamati, che uno li pianta e poi crescono, queste sono risorse date ed il programma annuale e triennale andrebbe integrato.
Oltretutto le rammento che sono stati tolti dei soldi anche a Macerata, l'ho detto prima, 6,2 milioni, scusatemi, senza colpo ferire, e siccome non c'è il progetto preliminare queste opere non sono state inserite nel programma annuale e triennale delle opere pubbliche, quindi sono dei soldi a sua disposizione, Assessore, che sono stati presi dal Commissario e utilizzati per l'ospedale di Tolentino, va bene? Io non lo so perché sono non sono io che governo la Regione, né l’Ufficio della ricostruzione, né sono il Commissario, però sono scelte che dovrebbero interessare non soltanto i Sindaci dei Comuni perché presumo che l'ospedale di Tolentino non riguardi soltanto il Comune di Tolentino, ma una realtà ben più ampia.
Oltretutto, una chiosa che le faccio, ritrovo tutte le opere pubbliche inserite nel 2023 anche con progetti preliminari perché avevamo 33 progetti preliminari, 6 opere con progettazione esecutiva, 18 opere con una progettazione di fattibilità e 20 opere con zero euro nell’annualità. Mi chiedo: ma neanche le 6 opere con la progettazione esecutiva abbiamo iniziato a fare? Voi sapete che quando si iniziano i lavori si toglie l'opera dal programma annuale e triennale delle opere pubbliche. Però la prossima volta un po' di scaltrezza nel dire che queste opere le abbiamo cominciate e le togliamo. Capisco che per gli uffici è più facile fare copia incolla dei fogli Excel, però mi pare che sia importante far sapere all'Assemblea legislativa, poteva essere usato come un momento di monitoraggio dell'azione amministrativa per dire che con le 6 opere col progetto esecutivo siamo andati avanti.
La invito a guardare le 64 opere previste sull’annualità 2023, su quella presumo che non ci siano neanche i preliminari avanzati, preliminare secondo il 50/2016 modificato. Spero che lei ci possa rassicurare perché io non credo che i fondi a disposizione della ricostruzione per le opere pubbliche siano illimitati e il giochetto delle tre carte e la coperta corta rischiano di lasciare qualcuno insoddisfatto e l’insoddisfazione non è territoriale, l’insoddisfazione è per i cittadini e soprattutto parlando di opere pubbliche è per la qualità della vita dei cittadini. Per noi possono anche essere ripicche politiche, ma ci lasciano dove ci trovano. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. L'intervento della Consigliera Casini quale relatrice di minoranza mi pare che abbia inquadrato bene una serie di questioni, molto tecniche, ma soprattutto molto collegate agli interessi dei territori che aspettano da tanto tempo alcune opere pubbliche. Do atto anche al relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi di aver inquadrato e per certi aspetti di aver minimizzato il valore di questo intervento di modifica del Piano delle opere pubbliche, lo dico a chi eventualmente ci ascolta, relativo al periodo 2023/2024/2025. Chi ci ascolta deve comprendere che questo Piano delle opere pubbliche è già stato approvato nei primi mesi del primo anno di programmazione e poi quello viene più avanti. In questo caso la delibera di Giunta regionale interviene a modificare il programma 2023/2024/2025, lo fa oggi che siamo nel 2024 perché si sono resi disponibili una serie di strumenti progettuali che vanno inseriti a rettifica ed integrazione del programma precedente.
Faccio poche considerazioni, la prima è questa, che non può non essere commento all'intervento del relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi, il quale ha detto: “Ma quanto siamo bravi, perché attraverso questo intervento di rettifica passiamo da 234.961.000 a 343.173.000 euro e racconta ai cittadini che c'è una programmazione di risorse superiori. Chi ha fatto l'amministratore, come sono certo il Consigliere Serfilippi che si accinge a combattere per diventare Sindaco, sa bene che questi Piani delle opere pubbliche sono come il monopoli perché all'interno dei dati tecnici ci sono delle incongruenze, lo posso capire ipoteticamente, ma quando si dice che noi aumentiamo in realtà bisogna vedere le annualità perché le annualità del 2023/2024/2025 se le andate a vedere hanno due curiosità, guarda caso, l'importo più grande …, perché non si dice cosa si fa nel 2023/2024/2025 si dice la cifra complessiva, si passa quindi a 343 milioni. Ma nel primo anno, il 2023, in realtà vengono programmati 42 milioni, sapete quanto era il valore del 2023 sul bilancio precedente? 55 milioni, si riduce, poi aumenta più si va avanti. E’ evidente che nel 2025 non si programmeranno risorse e guarda caso nel programma 2023/2024/2025 185 milioni sono programmati nel 2025.
Tutto questo per dire alla maggioranza che non è bene da questo punto di vista propagandare qualcosa che in realtà non c'è.
Visto che il Consigliere Serfilippi l'ha citato, io non posso non citare - ho la fortuna di avere l'Assessore Baldelli in Aula – l’ospedale di Macerata, soprattutto ciò che abbiamo scoperto pochi giorni fa. Allora, che succede? Perché l'ospedale di Macerata sarà una bella … In un'interrogazione di giugno 2023 chiesi all'Assessore Baldelli quali fossero le risorse previste per l'ospedale di Macerata e mi disse, tecnicamente non riporto le parole: “State tranquilli, l'ospedale di Macerata è coperto finanziariamente dalle risorse del sisma”. Questa è la sostanza, quindi io sono tranquillo perché è un'opera portata avanti. Poi faccio un accesso agli atti all'Ufficio speciale di ricostruzione e cosa scopro? Il tecnico dice che non è coperto nulla perché per coprire finanziariamente - altro tema risorse del sisma - ci vuole un’ordinanza del Commissario, che non c'è e di conseguenza quell'opera non è coperta. Ma c’è un’altra questione al limite della legalità. Le risorse per l'ospedale di Macerata non sono semplici da trovare, fino all'altro ieri dicevano che erano 140 milioni, poi ieri l’Assessore Saltamartini è uscito e ha scoperto che gli ospedali costano 500 mila euro a posti letto, quindi da 140 milioni siamo passati a 200/220 milioni. Per Macerata i famosi 6,2 milioni previsti da ordinanze precedenti, fondi sisma, con un'operazione avventata sono improvvisamente gonfiati e diventano 110 milioni, atti formali, cioè il finanziamento di 6,2 milioni destinato all'ospedale di Macerata, ex Cras , diventa immediatamente 110 milioni, da 6,2 milioni a 110 milioni. Diciamo che il fatto un po' anomalo. Poi succede che nella proposta all’epoca fatta dal precedente Assessore al bilancio si comunichi allora Commissario per la ricostruzione che si sta pensando di organizzare e finanziare l'ospedale di Macerata, quindi chiede che dai fondi sisma vengano distratti e catapultati sull'ospedale di Macerata, guarda caso, 90 milioni, la cifra che avrebbe consentito di integrare i 60 milioni presenti per arrivare ai 140 milioni che l’Assessore Saltamartini aveva chiesto.
Il fatto è sconcertante perché non si può rivalutare 6,2 milioni ed arrivare a 110 milioni, lo dico anche per la stampa che ha il dovere di raccontare questo scandalo. Fortunatamente il Commissario fin qui non ha fatto ordinanze, ma certo su questo saremo attenti perché se le facesse, distraendo somme del sisma destinandole all'ospedale di Macerata, significherebbe, è un'opinione, non abbiamo la certezza, che questo fatto meriterebbe l'attenzione degli organi di controllo.
L’elemento è il nesso causale, che c'entrano le risorse destinate al sisma di 6,2 milioni? Sono risorse che servono per fare l'ospedale di Macerata. In realtà non è così, non è possibile, non a caso un uomo non avventato, equilibrato e competente come l’ex Commissario straordinario per la ricostruzione a questa richiesta non ha risposto.
In questo momento non occorrono polemiche, occorre raccontare i fatti e questi sono documentati da atti, non da chiacchiere, su cui l'opinione pubblica deve essere attenta.
Il governo del Presidente Acquaroli e del trasportatore di neve Assessore Saltamartini …, che aveva detto che avrebbe realizzato l'ospedale di Macerata, non dico il giorno dopo, lo dico perché è nella stampa, infatti prima ha detto che i lavori sarebbero cominciati nel 2022, poi nel 2023. Qualche volta mi sono attaccato con l’Assessore, ma raccontate la verità! Oggi dovete fare la scelta del progettista e ci vorrà fino a tutto il 2024 – l’ha detto l’Assessore Saltamartini - poi dovete fare il bando per scegliere l'affidatario dell'appalto e per fare il progetto di esecuzione perché il progetto di fattibilità …, adesso non c'è più il progetto definitivo e il preliminare, tutto dentro al progetto di fattibilità economica e tecnica e dovrà essere fatto il progetto esecutivo. Io non so se ci vorrà un altro anno, forse,4 diciamo nel 2025, nel 2026. Dite al Sindaco di Macerata che non si avventuri in dichiarazioni del tipo che domani mattina mette la prima pietra, e la prima pietra non è l’ospedale, Assessore. Raccontate la verità, ma soprattutto diteci dove prendete 220 milioni di euro per realizzare l'ospedale di Macerata e dove prendete 80 milioni di euro per realizzare arredi e tecnologia interna. Questa è una buona occasione per lei per dirlo con chiarezza, senza ambiguità. Soprattutto raccontate la verità e vi chiedo di avere responsabilità perché non si distraggono fondi del sisma per opere che vi eravate impegnati, avete fatto ritornare indietro …
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Ringrazio il nostro Presidente di Commissione, nonché relatore maggioranza Consigliere Serfilippi. Vorrei capire dal Consigliere Carancini quale sia il problema, devo capire se è contento o no che si faccia l'ospedale nuovo a Macerata perché dall'atteggiamento sembrerebbe quasi il contrario, sembrerebbe che non ci sia questo entusiasmo sul fatto che l'amministrazione regionale, seppure con le mille difficoltà, ci mancherebbe altro, sta cercando di portare avanti il progetto.
Vorrei ricordare all’Aula e a quelli che ci ascoltano che proprio oggi è stato pubblicato il bando per la progettazione dell'ospedale. Credo che questo sia un atto concreto sul quale non si può discutere. Sono convinto che sulle questioni tecniche che ha sollevato la minoranza, in particolar modo il Consigliere Carancini, l'Assessore, che ringrazio per la sua solita disponibilità, che è qui in Aula, saprà dare dei ragguagli molto più specifici. Però bisogna anche dire una cosa, che il vecchio progetto, cioè il progetto che aveva immaginato l'amministrazione di centro-sinistra con il precedente Governatore, prevedeva un costo totale dell'opera che si avvicinava quasi ad 1 miliardo di euro, una cosa spropositata. Il Consigliere Carancini su un articolo di stampa ha dichiarato che erano circa 20 milioni per 30 anni, 20 milioni fino al 2050, se non vado errato, e sono 600 mila euro più i vari extra. La somma si avvicinava a cifre mostruose rispetto a quanto oggi è stato dichiarato da questa amministrazione, come ha ricordato anche l'Assessore Saltamartini, una spesa di circa 200/220 milioni. Queste sono questioni tecniche e l'Assessore saprà rispondere anche meglio di me.
Il Piano delle opere pubbliche, Consigliere Carancini lei ha fatto il Sindaco, io molto più modestamente di un Comune piccolino, credo che anche nei suoi 10 anni sia stato sempre modificato e spesso anche aumentato negli anni successivi a quello corrente, non ritengo che questa sia un'anomalia così strana. Ovvio è che, nei propositi ci sono tanti progetti che vogliamo portare avanti, strada facendo e con le difficoltà alcuni progetti possono slittare.
Per quanto concerne il discorso a cui ha accennato prima la Consigliera Casini, la famosa ordinanza n. 109 del 2017 in cui erano stati stabiliti circa 4 milioni di euro o poco di più, la scelta che è stata fatta da parte dell'USR, dal Commissario congiuntamente con gli uffici della Regione, è stata quella di utilizzare quei fondi che erano fermi e che non sarebbero bastati per portare avanti 13 opere, come quelle previste. La scelta è stata quella di spostare quei fondi dove c'era più necessità e una rapidità di azione per andare avanti con i progetti, da lì il discorso di Amandola e soprattutto di Tolentino dove sono stati aggiunti circa 23 milioni di euro.
Le stesse valutazioni saranno fatte per San Ginesio, Fabriano ed Offida, dopodiché per Macerata, San Severino Marche, Sarnano e Matelica. E’ una scelta oculata ed è stata spiegata molto bene anche nei giorni scorsi dal nostro Commissario.
Da parte nostra c'è anche, al di là del fatto che siamo favorevoli a questa modifica del Piano triennale, la convinzione che l'operato della nostra struttura regionale e dell’Ufficio speciale per la ricostruzione sia molto valido e sta portando risultati concreti.
E’ sempre stato un motto nella mia esperienza politica amministrativa: i fatti contano molto di più di tante parole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i due relatori, il Consigliere Serfilippi e la Consigliera Casini, così come il capogruppo Consigliere Livi, per le argomentazioni che hanno sollevato e che ci permettono di affrontare in quest’Aula, che è il luogo deputato, i progressi ed anche alcuni punti di debolezza delle attività e dei lavori pubblici gestiti dalla nostra Regione.
Mi sono dimenticato di ringraziare anche il Consigliere Carancini, che è intervenuto, una dimenticanza.
Il Consigliere Serfilippi in precedenza ha parlato degli importi del Piano triennale delle opere pubbliche, devo dire che in questa legislatura tutti insieme stiamo lavorando bene. Vi do solo un dato: nel 2018/2020 il programma triennale prevedeva 65.655.000 euro di interventi, nel triennale 2020/2022 95.376.000 euro, siamo arrivati nel programma triennale 2023/2025, comprensivo di questa modifica, a 343.173.000 euro di lavori. Siamo passati nell’investimento pro capite per marchigiano da 43 euro a 232, con un aumento del 541% degli interventi che la Regione sta effettuando per modernizzare le nostre comunità regionali.
Vi sono interventi diretti che la Regione realizza: infrastrutture stradali e ciclabili, interventi che a noi interessano, ad esempio sui nostri porti fino ad arrivare all'edilizia sanitaria ospedaliera che oggi mi sembra sia l'argomento di maggiore attenzione del Consiglio regionale.
Dei dati, è vero che ha un andamento altalenante sulle annualità con interventi che entrano ed escono, escono, come ha detto prima la Consigliera Casini molto puntualmente, perché alcuni interventi sono partiti, quindi essendo stati appaltati ed in esecuzione escono, ed è un bene che annualmente le cifre che escono siamo di più di quelle che entrano. Perché vuol dire che abbiamo una capacità di messa a terra delle opere molto elevata e per questo ringrazio i nostri uffici per le capacità che stanno esprimendo.
Poi ci sono anche alcuni problemi sulle opere di ricostruzione post sisma di cui si è parlato. Quali sono i problemi? Ho cercato in questo tempo anche di alcune polemiche aspre che ci sono state tra opposizione e maggioranza di capire qual era l'elemento che impedisse a opere partite prima di essere cantierate prima, in anticipo rispetto a quelle che abbiamo fatto partire dopo, ad esempio in questa legislature. Prima il Consigliere Serfilippi ha notato che c'è il nuovo presidio ospedaliero di Cagli, la strutturazione dell’ospedale di Pergola, la nuova palazzina dell’emergenza urgenza per gli ospedali di Civitanova Marche, Urbino, Fano e di Senigallia, di cui abbiamo già le gare con appalto integrato per i lavori che scadranno entro la fine di questo mese e l'inizio del prossimo per la presentazione delle offerte. Queste progettazioni rischiano di essere cantierate prima delle altre perché abbiamo scelto un Rup interno alla struttura rispetto a Rup esterni. Infatti molto spesso c'è una difformità su quello che noi ci raccontiamo a volte in Aula e quello che avviene all'esterno in quanto il Rup non è di questa Regione, ma, ad esempio, di un'Azienda sanitaria. il caso di Offida o il caso molto discusso di San Ginesio o altri. Con il Rup esterno abbiamo notato che c'è una maggiore lentezza e anche una maggiore difficoltà nelle verifiche. Quello che è capitato su progetti che ci sono stati consegnati, per i quali c’era stata relazionata dalle Aziende sanitarie e dagli uffici di edilizia sanitaria ospedaliera la possibilità di una cantierizzazione in step, che poi non sono stati rispettati. C'è una perfetta corrispondenza tra il Rup esterno e l'opera che non viene cantierata nei tempi perché andando a verifica i verificatori e gli uffici chiedono a volte una serie di integrazioni molto pesanti che portano ad una riqualificazione complessiva del progetto presentato, anche con un aumento di qualità. Quindi questo passaggio dal progettista al verificatore porta a un miglioramento anche complessivo della struttura per mantenere degli standard, che siano tutti uguali sia nella zona della ricostruzione che al di fuori. Questo porta, Consigliera Casini, anche ad un aumento degli importi stabiliti, non dovuto esclusivamente all’aumento dei prezzi delle materie prime utilizzate per la realizzazione di quell’opera.
In riferimento ad Offida, domanda specifica - vi chiedo scusa, non ho sotto mano il programma triennale delle opere pubbliche e vado un po' a memoria, credo che ci sia scritto, ci dovrebbe essere da qualche parte, l'indicazione del livello 2 di progettazione che dovrebbe essere la fattibilità tecnico economica e non il definitivo perché lei prima mi indicava il definitivo, mi indicava la fattibilità tecnico economica …, sì, infatti abbiamo la fattibilità tecnica economica …
(intervento fuori microfono)
Francesco BALDELLI. Consigliera Casini, fattibilità tecnico economica dovrebbe corrispondere a quello che avevamo scritto nel Piano triennale delle opere pubbliche come livello 2 sulla base di quanto riferitoci dall’Ast 5, a novembre dovrebbe essere arrivato ai nostri uffici, trasferito poi agli uffici di competenza per le verifiche.
Quando costruiamo il Piano triennale delle opere pubbliche, questa è la prassi che utilizziamo, raccogliamo da tutti gli enti che hanno la competenza di segnalarcele, le opere da inserire nel Piano delle opere pubbliche, lo stato di avanzamento della progettazione di realizzazione delle opere. Se nel Piano triennale delle opere pubbliche è stato inserito con lo stato di avanzamento della progettazione di fattibilità tecnico economica è perché quell’opera era stata segnalata dall’Ast.
Sui finanziamenti, invece, Consigliere, le posso garantire, lo garantisco a lei come agli altri Consiglieri interessati ad alcune opere sul territorio nell'area della ricostruzione, che abbiamo ripreso e ho dato incarico direttamente al Direttore di dipartimento architetto XY di ricostruire tutte le difficoltà che quelle procedure hanno avuto, e come vi ho indicato stanno dove abbiamo i Rup esterni, di renderle lineari e di mettere a terra le competenze proprie che ha l'architetto XY, per trasferire il prima possibile, come è stato già fatto per San Ginesio, al Commissario i progetti affinché li possa finanziare nelle modalità di sua competenza, non nostre, sulle quali non mi esprimo. Il Commissario mi ha assicurato anche per via breve che tutte le opere inserite nelle ordinanze commissariali per la ricostruzione degli edifici sanitari nelle aree del sisma verranno finanziate a seconda dell'invio delle progettazioni per gli stanziamenti di sua competenza per evitare di tenere risorse ferme non utilizzate. Questa è la modalità che vuole utilizzare l’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Per quanto riguarda l'ospedale di Macerata, io non mi avventuro mai perché abbiamo visto che ci siamo avventurati su alcune indicazioni dell’Ast, su alcune edificazioni necessarie nelle zone del sisma e quelle date non sono state rispettate per i problemi che abbiamo già narrato. Su Macerata, voglio essere molto chiaro, pochi minuti fa è stata pubblicata la gara europea e avremmo bisogno di alcuni mesi per la progettazione, che verrà verificata, poi ci sarà la necessità di fare l'appalto integrato per il progetto esecutivo e per la realizzazione dei lavori, queste sono procedure che hanno necessità di alcuni tempi precisi. Spero di avere la progettazione per poi andare ad appalto integrato entro la fine di quest'anno inizio del prossimo per iniziare i lavori nel 2025 al netto di possibili variabili che non possiamo in questo momento prendere in considerazione. Questi sono i tempi dell'ospedale di Macerata sul quale abbiamo già individuato 60 milioni di euro per quella che può essere la competenza diretta della Regione Marche, poi c'è stata una interlocuzione, lo avete riferito, con l'Ufficio speciale per la ricostruzione, con il Commissario, per le possibili risorse da destinare al completamento dell'ospedale di Macerata per il finanziamento. Gli abboccamenti sembrano molto positivi, quindi una parte finanziata dalla Regione, una parte finanziata dall’Ufficio speciale per la ricostruzione.
Oggi non mi appiglierei ad altri pretesti per dire facciamo non facciamo l'ospedale di Macerata. Come per tutte le altre strutture che abbiamo citato sino ad oggi è volontà della Giunta regionale, del Presidente Acquaroli, dell'Assessore Saltamartini, anche mia, Assessore all’edilizia sanitaria ospedaliera, e credo di tutto il Consiglio regionale, senza distinzione, di realizzare subito dopo l'ospedale di Pesaro quello di Macerata, tanto che abbiamo bandito una gara per rendere irreversibile quella procedura, successivamente anche l'ospedale di San Benedetto del Tronto. Perché questi step? Altrimenti non ci sarebbe la capacità tecnica dei nostri uffici di poter seguire nello stesso momento la costruzione di tre grandi ospedali, visto che stiamo realizzando numerosi altri interventi, prima li ha citati il Consigliere Serfilippi, numerosi altri interventi che sono in gara, che stanno terminando per appalto integrato, quindi progettazione esecutiva e lavori.
Su un punto ha ragione la Consigliera Casini, quanto dice che vengono inseriti dei lavori e potrebbero essere tolti degli altri che sono partiti. Siamo arrivati un po' lunghi con questa approvazione che doveva avvenire nel 2023, per questa integrazioni al Piano triennale 2023-2025, sia certa, Consigliera Casini, che nel Piano triennale 2024/2026, che dovremmo portare tra qualche settimana, starò molto attento a questo anche perché si inseriranno numerose altre opere che dimostrano come quest’Assemblea legislative sta lavorando molto bene al servizio dei marchigiani.
Dico questa Assemblea legislativa perché prima ho parlato con i Consiglieri Cesetti, Livi, Ausili, Casini di alcune opere che abbiamo recuperato proprio dai Piani della passata Giunta regionale in quanto ritengo che le nostre infrastrutture ci debbano unire e non dividere dato che parliamo dello sviluppo della nostra regione che riguarda tutti i comprensori, da nord a sud, dalla costa all'entroterra, senza distinzione tra grandi e piccoli centri.
Per alcuni interventi non ho nessun problema ad esempio a ringraziare il Consigliere Cesetti che bene ha fatto, anche se mancavano un po’ di finanziamenti, che questa Giunta ha trovato per completare l'ospedale di Fermo o quello di Amandola, o come con il Consigliere Cesetti ed altri Consiglieri della provincia di Fermo stiamo facendo una battaglia per difendere il presidio sanitario di Montegiorgio, dovevano essere spostati dei servizi e noi vorremmo, compatibilmente con i lavori, che rimanessero in quei luoghi proprio per non fare alcuna distinzione fra territori. Quando si lavora unendo le forze i risultati sono anche maggiori.
Devo dire che in questa legislatura, grazie al Presidente Acquaroli, ai colleghi e a tutto il Consiglio, abbiamo accelerato fortemente sui Piani triennali delle opere pubbliche moltiplicando per cinque gli interventi, ad esempio, previsti nel Piano triennale 2018/2020.
Credo e spero di aver risposto un po' a tutti i quesiti che i Consiglieri ci hanno posto, se ne ho saltato qualcuno magari avremo occasione di riaffrontare il tema.
Devo dire che sono soddisfatto anche del dibattito che si è tenuto in questo Consiglio regionale perché ci dà la forza per accelerare ancora di più sulle opere che stanno a cuore a tutto il Consiglio regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Conclusa la discussione. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore Baldelli per il modo molto trasparente, tranquillo ed educato e per le risposte che ha dato, ha anche apprezzato il lavoro svolto dai Consiglieri dell'opposizione.
Devo dargli atto comunque che, nonostante i tempi della burocrazia, che ha ricordato prima il Consigliere Carancini, passo dopo passo le priorità che abbiamo condiviso e portato all'attenzione dei marchigiani nel programma elettorale, con difficoltà, ma senza fretta, senza sosta, le stiamo portando avanti, i punti che ci eravamo prefissati nel programma elettorale.
Oggi vedono la luce diversi interventi importanti nelle città di Fano, Urbino, Pergola, Senigallia, Civitanova Marche, sono tanti gli interventi sui quali l’Assessorato alle infrastrutture sta lavorando. Ho citato Pesaro che finalmente, senza che ogni volta diciamo tutto quello che prevedeva la passata amministrazione, avrà un nuovo ospedale pubblico finanziato al 100% dal pubblico, la stessa cosa avrà Macerata e poi San Benedetto del Tronto.
Le altre città stanno vedendo mano mano un potenziamento ed un’innovazione sui plessi ospedalieri.
Ognuno di voi, se ha avuto l’occasione di girare nei nostri ospedali, ha visto purtroppo decenni di immobilismo o addirittura di lavori fatti male, mi riferisco al padiglione C dell'ospedale Santa Croce dove le barelle non giravano all'interno del pronto soccorso. La situazione che abbiamo ereditato è questa.
Devo dire che da parte della Giunta Acquaroli, in questo caso dell'Assessore Baldelli c'è stato un cambio di passo importante. E’ chiaro che le riforme e gli atti di questo genere richiedono tempo, le risorse per fortuna ci sono, gli atti stanno andando avanti.
Mi auguro che ben presto, penso alla città di Fano - non perché potrei essere candidato Sindaco, manca ancora l'ufficialità – e alla nostra vallata che attendono un cambio di passo e devo dire che con questa amministrazione …, la vallata del Metauro e quella del Cesano con le nuove strutture, quindi gli ospedali di comunità, penso a Cagli che avrà una struttura completamente nuova, ma anche al potenziamento di Fossombrone e di Pergola che comunque rimarrà ospedale ed anche l’investimento di oggi è molto importante, Fano avrà la nuova palazzina dell'emergenza-urgenza e mi auguro che ben presto ci sia anche una nuova progettazione per quanto riguarda tutto il blocco B dell’ospedale Santa Croce di Fano. Pesaro non è da meno perché avrà un nuovo ospedale a Muraglia e altri interventi sono previsti anche nell'entroterra pesarese. Cerchiamo, perlomeno nella nostra provincia, di non lasciare indietro nessuno, sulle situazioni degli altri territori che sono state evidenziate …, a volte c'erano più cose nella provincia di Macerata e Ascoli Piceno.
Questo è un documento prettamente tecnico perché è l'aggiornamento della progettazione e in base a quello si va ad aggiornare. In questo caso, lo dico ai colleghi delle altre province, molto è stato spostato sulla Provincia di Pesaro Urbino, ci sono quasi 86 milioni di euro, se non mi sbaglio, quindi degli investimenti importanti.
Ringrazio tutti i colleghi e la relatrice di minoranza per i contributi dati, anche l'Assessore Baldelli che ha il pieno mandato di andare avanti con la progettazione e realizzazione di questi importanti obiettivi.
Ringrazio gli uffici per il grande lavoro che stanno svolgendo, devo dire che anche io ho dei feedback molto positivi per quanto riguarda i tecnici dell'Assessorato alle infrastrutture, abbiamo dei bravi tecnici che fanno correre i progetti, è importante valorizzarli e questo è quello stiamo facendo. Grazie e buon lavoro.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Vorrei ricordare al Presidente della III Commissione che è un Consigliere dell'Assemblea legislativa delle Marche, non è un Consigliere di Fano né tantomeno un Consigliere della Provincia di Pesaro, così come l'Assessore Baldelli, che dovrebbe guardare tutti i territori, mi riferisco ad entrambi.
Certamente c'è un'attenzione maggiore per il proprio territorio e anche normale perché veniamo eletti in un ambito territoriale, però quando si assume una presidenza o un assessorato bisognerebbe essere equidistanti.
Quello che ha detto il Presidente faccio finta di non averlo ascoltato, capisco che sta in campagna elettorale, però, visto che vengono tolti i soldi da Offida, se permette, e non soltanto da Offida perché ho parlato anche del maceratese, per esempio …
Assessore, sono stata un po' rassicurata da quello che ha detto lei, meno da quello che ha detto il capogruppo Consigliere Livi perché secondo lui ci sono state delle interlocuzioni, mentre lei ha detto che l’interlocuzione degli uffici non sa se c’è stata, l'importante è che qualcuno interloquisca e che da qualche parte si decida.
Lei dice che quando ci sono i Rup interni le opere vanno più veloci. Nel documento che noi abbiamo sotto mano, che è dell’1 agosto, il Rup è XX, che mi risulta essere una dipendente dell'Ast, quindi non è una dipendente esterna, è una nostra dipendente, non dell’edilizia, ma della Regione, Assessore. Se il dipendente della Regione Marche, e mi spiace che non ci sia l’Assessore Saltamartini, perché Regione Marche siamo tutti, consegna un progetto il 27 dicembre 2023, visto che per questo ritardo nel frattempo si sono raddoppiati i costi ed il Commissario per la ricostruzione sposta i soldi, secondo me è un danno grave, così come viene fatto per gli altri.
Altra questione, io le chiedo di approfondire questa frase scritta dal Commissario il 5 febbraio in una nota ufficiale: “In questa logica, soprattutto tenuto conto che il fabbisogno finanziario per alimentare il programma è almeno il doppio rispetto a quello dell'ordinanza 2009, abbiamo concentrato le risorse già erogate sui cantieri da completare di Amandola e Tolentino”, quindi ci dice che abbiamo la metà delle risorse necessarie.
A nome del Consigliere Cesetti le dico che sull’ospedale di Fermo non è stato messo un euro in più, mentre sono stati messi 1,8 milioni e mancano tutte le risorse per il layout e per gli arredi. Su Amandola, invece, ha fatto un bel lavoro e il Consigliere Cesetti è soddisfatto, come per Montegiorgio. mi ha detto di riferirlo ed io lo faccio.
E’ chiaro che se non ci fossero state tutte queste incertezze e l'atteggiamento del Presidente della Commissione perché non si può essere d'accordo e avere un atteggiamento propositivo e poi dire qua non si girava, avete sbagliato, perché sennò qui avremmo potuto dire tantissime altre cose, che abbiamo evitato di dire rispetto ai ritardi e l'abbiamo detto in maniera molto come tranquilla.
Noi in questo momento assumeremo un atteggiamento di astensione proprio per le questioni che sono rimaste indeterminate e in parte anche per l'atteggiamento che ha avuto il Presidente della Commissione. Ricordo al Presidente della Commissione che è un po' ridicolo continuare a dire che ci sono ospedali a Pergola, di qua e là perché gli ospedali a volte sono dei presidi e di fianco all’ospedale ci va scritto, secondo il decreto Balduzzi, che tipo è, se è di primo livello, se non è di primo livello, se è di secondo livello perché questo giochetto di sparpagliare i servizi è il problema plasticamente rappresentato dalla nostra Ast, in cui abbiamo una chirurgia dove non abbiamo più ricoverati perché tutti vanno ad adoperarsi a San Benedetto del Tronto, quindi i disagi sono determinati dalla vostra disorganizzazione della sanità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Non pongo domande, quindi non mi attendo risposte, come non ci sono risposte da questo Piano.
Devo dire, Assessore, che ho apprezzato il tono e le modalità. Si sta consumando il tempo e come è normale si trasferiscono tutti gli impegni nell’annualità della campagna elettorale perché inevitabilmente il 2025 è alle porte, è tanto, troppo, quello che avevate promesso e non lo state realizzando e inevitabilmente lo scaricate su questioni tecniche. Sono stato molto attento anche sul piano terminologico.
Questo Rup interno/esterno, che nemmeno la Consigliera Casini aveva capito, esterno è il Rup dell’Ast, l’Ast l'avete voluta voi e i soggetti li avete individuati voi. Avete nominato tutti i soggetti ai vertici e non è una modalità solo sua perché anche l'Assessore Saltamartini alle nostre interrogazioni e ai temi che poniamo scarica l’inefficienza sulle strutture e questa è una cosa che non può funzionare. Magari se il responsabile del procedimento unico fosse stato della struttura, diretto e sotto la vigilanza sua alcuni procedimenti sarebbero andati con maggiore facilità, questo è quello che ci ha detto, invece delegando ad una nuova organizzazione, che sta facendo acqua da tutte le parti …
Assessore, mi deve permettere, lo porto come paradigma, lei un bel giorno di maggio del 2022 andò a Fabriano con il Consigliere Ciccioli, c'era anche Consigliera Lupini, a presentare la palazzina nuova che si sarebbe realizzata da lì a poche settimane, ma a poche settimane c'erano solo le elezioni politiche. Oggi per quella palazzina, tanto poi mi aggiorna, c'è stata la rivalutazione dei costi, dei prezzi e poi ci sono stati i materiali.
Detto questo che riassume il giudizio, sul Piano triennale, non c'è più nulla, nel 2024 non vedremo nulla. Nel 2025, lo dico per i Consiglieri Bora e Mastrovincenzo, con i quali ho fatto un’interrogazione insieme, ma vale per tutto lo schema di Offida in giù, noi non vedremo nulla.
Assessore, lì non è la responsabilità di come avete organizzato, sono le difficoltà che il Consigliere Serfilippi ha elencato come le banali barelle che non giravano, ascensori che non funzionavano, difficoltà che si stratificano e che inevitabilmente uno prova un po' correggere. Oggi dico che quella mezza mano alzata, dove lei dice che ci sono alcuni problemi, alcuni li abbiamo portati a casa, in altri siamo in grande difficoltà, io l'ho apprezzata davvero perché andare baldanzosi a Fabriano per sostenere il Consigliere Ciccioli alle europee adesso può risultare un po' più complicato, l'avete fatto, ma per le politiche diventa un percorso molto ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per dare un parere più che positivo sul Piano che è stato presentato.
Ringrazio l'Assessore e tutti gli uffici che hanno lavorato e stanno lavorando alacremente affinché quello che stiamo progettando venga portato avanti, quello che era nella nostra campagna elettorale.
Un ringraziamento va anche al Consigliere Serfilippi, al relatore e anche al Presidente della Commissione, che è riuscito a portare avanti con capacità questo Piano, che interviene, come si è detto, forse più su una provincia rispetto ad un'altra, ma questo non è che mi fa male. Il Consigliere Cesetti si vanta sempre aver fatto l'ospedale di Fermo, poteva farli in tutte le province, anche lui lo prende come una nota di merito, quindi qualcuno non ci può contestare che magari pensiamo ad alcuni territori e non ad altri. Spesso si interviene su territori piuttosto che su altri, la scelta è stata fatta su quelle zone nelle quali più necessitava l'intervento.
Non capisco il Consigliere Carancini che essendo stato Sindaco di Macerata per due mandati e aver messo come punto di programmazione fondamentale la realizzazione dell'ospedale oggi viene qui a cercare di creare cavilli. Io dico che dovrebbe darci una mano affinché si possano trovare le risorse affinché l’ospedale sia realizzato.
Io dico che come rappresentante del territorio sono fiero, mi ricordo le varie riunione che abbiamo fatto a Macerata per parlare dell'ospedale, di come dovevamo davanti …, purtroppo non è stato fatto niente negli anni precedenti, oggi che lo stiamo facendo, che partiamo con una gara di progettazione integrata per il nuovo ospedale di Macerata, che è un passaggio fondamentale, fare queste critiche … Dovrei dire grazie alla Regione Marche che finalmente su Macerata farà una struttura importante per il nostro territorio. Secondo me dovrebbe dirlo uno che per anni ha fatto il Sindaco, che crede in quella realtà, nella crescita di quella realtà, creare delle difficoltà mi sembra che vada un po' contro. Io non l'avrei fatto se la cosa fosse stata al contrario, se un'altra parte politica avesse realizzato una struttura nel mio territorio io sarei stato molto felice.
Dobbiamo essere tutti un po' obiettivi, andare avanti, procedere sulla strada che è stata intrapresa. L’Assessore, tutta la Giunta e il Presidente devono andare avanti per portare avanti queste grandi iniziati.
Grazie all'Assessore, grazie all’Assessore Saltamartini ed al Presidente, oggi partiamo con la progettazione di una struttura che per il nostro territorio, per la provincia di Macerata, è fondamentale. Vi ringrazio e il voto del gruppo Lega sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi chiedo se l'Assessore Baldelli sia lo stesso che lo scorso luglio ha risposto alla mia interrogazione sulle risorse finanziarie dell'ospedale di Macerata, le sue testuali parole sono state: “Il costo preventivato per l'opera risulta completamente coperto dai fondi già indicati nel masterplan dell’edilizia ospedaliera, devono aggiungersi i fondi che la Regione ha ottenuto a valere sulle risorse per la ricostruzione post sisma, come definito con l'Ufficio speciale di ricostruzione”. Oggi ci dice testualmente, usando parole molto precise, che ci sono interlocuzioni possibili per quanto riguarda l'ospedale di Macerata. Io gli do atto solo di una cosa, che è tornato indietro, è stato onesto, ha detto una cosa che per anni …, a partire dall'Assessore Saltamartini passando per il Presidente Acquaroli, che ricordo a tutti è Vicecommissario alla ricostruzione e che forse dovrebbe essere informato sui fatti, ma è invisibile e assente, non ha detto una sola parola, per passare al Sindaco di Macerata. Per tre anni avete detto che c’erano i soldi per l'ospedale di Macerata, lei stamattina dice una cosa completamente diversa, onesta, credo io. Voglio aggiungere, Assessore, che la Regione Marche ha messo circa 6 milioni oltre i 9 del progetto. I 55 milioni derivano dalla richiesta fatta dalla Giunta precedente, arrivati con un provvedimento nel 2021, dichiarato dallo stesso Presidente Acquaroli in una riunione.
Non ho chiesto il fatto personale nei confronti dei Consiglieri Livi e Marinelli, attribuirmi che non voglio l'ospedale … Lei è il Presidente di Fratelli d’Italia, sta sul territorio, dovrebbe essere informato su quello che è accaduto, di cui il Consigliere Marinelli ha dato atto, i Sindaci tutti insieme, compreso il Consigliere Marinelli e il Presidente Acquaroli, hanno scelto una linea, decisa, voi avete attaccato sull’ospedale dicendo che non abbiamo fatto niente. L’assessore Saltamartini, non più tardi di ieri, ha rilasciato un'intervista nella quale dichiara che la precedente Giunta non aveva fatto atti, c'è una delibera di Giunta regionale che individua La Pieve come luogo scelto o meglio di indicazione da parte dell'allora Area Vasta. Avete detto per tre anni un sacco di sciocchezze, dovete dire ai cittadini che ad oggi non ci sono le risorse per fare l'ospedale di Macerata, o meglio non ci sono tutte.
E’ un atto di onestà nei confronti prima di tutto dei cittadini e di quelli che per tre anni vi hanno chiesto dove erano quelle risorse, che non ci sono. ù
Lei ha fatto riferimento anche a San Ginesio, io non voglio attaccarla, lei è venuto qui all'inizio del 2023 e su un'interrogazione ha detto che era tutto a posto e che a maggio 2023 sarebbe partito l'appalto per San Ginesio, un mese fa è ritornato qui e ci ha detto che c’era una contrapposizione, adesso ci viene a dire sulla vicenda dei Rup e che vanno allineate le cose. Io sono stato a San Ginesio, andate a raccontare queste cose, sono inviperiti e la pubblica amministrazione, Assessore Baldelli, parla per atti e non con le lettere che fa il Commissario alla ricostruzione. Lei si distacchi dal Commissario alla ricostruzione che fa le lettere: “Caro amico ti scrivo” e non scrive, poteva metterlo nel decreto, quando quelle risorse sarebbero state recuperate. Ad oggi per Fabriano, Offida, San Ginesio e altre non ci sono le ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Sono intervenuto prima, questa è una dichiarazione di voto per quanto concerne il mio gruppo.
Mi voglio unire ai ringraziamenti nei confronti del nostro Assessore, la ringrazio, Assessore, per la sua solita precisione anche nell'esporre I fatti. Ringrazio tutti i tecnici che hanno lavorato su questo Piano.
Continuo a notare un accanimento del Consigliere Carancini, non ho detto che non vuole l'ospedale, forse mi sono espresso male, ho detto solo che c'è un accanimento e che forse non riesce a digerire che questa amministrazione comunque sta portando avanti questo progetto, che è stato confermato anche dall'Assessore, e lo sta facendo con mille difficoltà. Chi è abituato ad amministrare sa che ci possono essere perché io non ho visto un’amministrazione al mondo, che sia di una parte politica o di un'altra, che nel proprio percorso, nelle progettazioni e nei programmi non abbia incontrato delle difficoltà.
Credo che questo sia un ragionamento bipartisan che vale sia per il centro-destra che per il centro-sinistra, però sono i fatti che secondo me valgono più di milioni di parole. Noi portiamo avanti questi nostri progetti, cercheremo anche di accelerare per dare delle risposte ai cittadini.
Le dico pure, Consiglierei Carancini, visto che l’ha ricordato poc'anzi, che io a San Ginesio ci vado e conosco anche quella situazione ed anche lì sono fiducioso che nelle prossime settimane la situazione si possa sbloccare e anche quell’opera parta. Lì pure c'è stato un aumento dei costi totali, mi sembra che adesso, se non dico una cavolata, dovrebbero essere arrivato intorno ai 7,4 milioni e anche lì ritengo che ci sarà un’accelerazione.
Ribadisco il voto favorevole da parte del gruppo di Fratella d’Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Il voto del Consigliere Carancini in dissenso è contrario.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Ringrazio i Consiglieri per le repliche e per le loro dichiarazioni di voto.
Voglio rassicurare tutto il Consiglio regionale che gli interventi si fanno laddove sono necessari, quindi non è che si fanno a Macerata, ad Ascoli Piceno o a Pesaro a seconda della provenienza di ciascuno, si fanno dove sono necessari e ne è la dimostrazione anche questo Piano perché se guardiamo la ripartizione territoriale vediamo che i maggiori investimenti non avvengono in provincia di Pesaro, ma avvengono in provincia di Macerata, Ancona, Pesaro e scendiamo progressivamente a riequilibrare gli interventi nelle province laddove è necessario.
Mancano alcune risorse necessarie per la realizzazione di alcune opere rispetto alle indicazioni date tempo fa, se in Consiglio regionale un Consigliere di opposizione mi indica come costo - io non so in questo momento il costo reale del nuovo ospedale di Macerata - 200/220 milioni, io posso indicargli la copertura che ad oggi individuo tra i fondi della ricostruzione e i fondi destinati dalla Regione Marche rispetto ai 140 milioni previsti nelle nostre proiezioni di costo. Qualora i costi fossero maggiori, questo da alcuni affermazioni che ho letto sulla stampa, sottolineo che in questo momento acquisisco le indicazioni del costo dagli uffici di edilizia sanitaria ed ospedaliera, attendo la progettazione per individuare il costo preciso che può essere di 130/140 milioni o più di 140 milioni. Sino ai 140 milioni previsti noi abbiamo preventivato le coperture, sulle quali le era stata data risposta nell’interrogazione che lei sottopose all'amministrazione regionale.
In riferimento, invece, all'intervento del capogruppo Mangialardi è molto semplice, non abbiamo nominato noi il Rup delle Ast, guardo sempre il problema e cerco, come dovrebbe fare chiunque di noi, di risolvere il problema. I Rup sono stati nominati in vigenza della precedente amministrazione regionale, ecco perché l'ho detto, abbiamo tempi diversi di progettazione e di realizzazione delle opere, non la critico, non do la responsabilità ai precedenti amministratori, come non dò responsabilità ai Rup, dico che il coordinamento è diverso e proprio per raggiungere gli obiettivi abbiamo organizzato in maniera diversa gli uffici, ma lo potevamo fare solo con le nuove opere rispetto a quelle del passato.
Lei dice che vede il nulla in questo Piano, io non vedo il nulla perché a seguito di quel Piano oggi stiamo discutendo dell'appalto integrato, sia della progettazione esecutiva e della realizzazione dell'ospedale di Cagli che della ristrutturazione di Pergola, Civitanova Marche, Urbino, Fano, Senigallia e cercheremo di accelerare riallineando i procedimenti anche su Fabriano e San Ginesio, un problema che ho studiato insieme ai tecnici: dove era il nocciolo della questione, perché c'erano i ritardi rispetto alle indicazioni che ci aveva dato l’Ast a suo tempo, o meglio, avrei dovuto dire l'Area Vasta e l’Asur, che non sono una creazione di questa amministrazione regionale, ma non la critico per questo errore di valutazione, però la foga dell'agonismo politico ci porta ad attribuire agli altri la responsabilità propria o del gruppo a cui si appartiene.
La responsabilità è del passato, non è dell'attuale amministrazione regionale o di questa Assemblea legislativa, ma può capitare e non do la responsabilità nemmeno alla precedente amministrazione regionale.
Mi sono dimenticato di rispondere alla Consigliera Casini sul nuovo palazzo della Protezione civile, è agibile, c'è un miglioramento previsto per dare il massimo grado di logistica allo stabile e il massimo grado di sicurezza laddove è possibile, gli stessi interventi che facciamo su altri edifici.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 59. La pongo in votazione (votazione per appello nominale ai sensi del combinato disposto dell’articolo 69, comma 1, e dell’articolo 66, comma 2, lett. c) del Regolamento interno)
.
Favorevoli: Acciarri, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Lupini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Serfilippi.
Contrari: Carancini.
Astenuti: Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 146
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifica alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 (Statuto della Regione Marche)”
(Relazione approvata dalla I Commissione assembleare permanente ai sensi del comma 8 dell’articolo 86 del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del proposta di legge n. 146 del Consigliere Latini. Anche per conto dei Consiglieri Pasqui e Borroni, chiedo il rinvio in Commissione della proposta di legge n. 146. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 152
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Valorizzazione del Comune di Urbino come centro di storia e di arte rinascimentale e città degli aquiloni”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno prevede la proposta di legge n. 152 del Consigliere Latini. Come prima chiedo il rinvio in Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 156
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Riconoscimento della Lega del Filo d'Oro come centro di riferimento regionale per la disabilità e l'inclusione sociale”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno prevede la proposta di legge n. 156 del Consigliere Latini. Come prima chiedo il rinvio in Commissione a nome mio e degli altri due Consiglieri che ho nominato.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 156. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 193
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Istituzione di un fondo per l’erogazione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 193 dei Consiglieri Cesetti, Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. C’è una richiesta di rinvio?
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sarei tentato, se possibile, di procedere perché vorrei vedere come si può votare contro ad una proposta del genere, di questo tipo. Non ho interesse a fare polemica o a portare a casa un voto contro per polemica. A me interessa portare a casa il risultato nell'interesse delle donne vittime di violenza.
Questa è una proposta di legge che giace da troppo tempo, qui c’è il Presidente della Commissione, credo che sia di competenza della IV Commissione, se non sbaglio, e non capisco cosa osta ad esaminare celermente una proposta del genere che recita “Istituzione di un fondo per l'erogazione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, dopo che noi in quest’Aula, Presidente Latini, abbiamo affrontato questo tema, ci siamo riempiti la bocca di belle parole in questa direzione, di impegni, che sono scritti da parte vostra in questo caso sull'acqua o sulla sabbia perché non possiamo qui celebrare ed assumere impegni e poi non esaminare una proposta del genere.
Presidente, posso anche essere d'accordo a rinviare l’atto in Commissione, ma ci deve essere un impegno - lo voglio sentire dal Presidente, che so essere un uomo di parola -ad esaminare celermente questa proposta di legge, poi ciascuno assumerà le proprie decisioni. Se c’è l'impegno del Presidente ad esaminarla celermente in questo caso nulla osta al rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Sono disponibile a questo, come abbiamo ricordato quando ci sono state alcune problematiche legate alla tempistica, ho cercato sempre di venire incontro e trovare una soluzione.
Adesso abbiamo due sedute di audizioni urgenti sulle linee guida degli atti aziendali, le assicuro che appena terminerò, se non ci sono altre problematiche, inserirò all'ordine del giorno la proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Chiedo al Consigliere Baiocchi che due sedute per le audizioni …
Credo che l’esame di questa proposta di legge sia altrettanto importante, almeno quanto le audizioni. Anche oggi c'è un titolo a tutta pagina su un giornale regionale.
E’ un tema che abbiamo affrontato qui, quindi chiedo al Presidente Baiocchi che questa venga calendarizzata se non la prossima seduta della Commissione almeno quella successiva perché può essere esaminata insieme alle audizioni, allora in questo caso sono d'accordo per il rinvio, altrimenti mi oppongo, poi deciderà l'Aula, però a quel punto preferisco che si proceda. Se è tra due Commissioni va bene, ma non tra tre perché poi non finiamo più. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Lo stesso ragionamento è stato fatto per altre proposte di legge che sono giacenti in Commissione. Il vostro capogruppo è in Commissione, sa benissimo qual è stata l'esigenza di fare queste audizioni sulle linee guida degli atti aziendali, voi sapete benissimo che c'è una certa urgenza e celerità di finirle.
Nessuno ha voglia di procrastinare questa cosa, ne abbiamo parlato all'interno della Commissione, ho detto che tantissime altre proposte sono state posticipate al termine delle audizioni sugli atti aziendali, mi sembra opportuno anche questo, al massimo in due sedute la calendarizzo e la metto all'ordine del giorno. Grazie.
PRESIDENTE. Non può essere una cosa scientifica, però rimane in Aula quello che viene detto, non è una cambiale, ma certamente è un impegno.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non è una cambiale, però ci sono gli impegni e non può essere che questa proposta sia annoverata tra le tante. Questo punto è inaccettabile perché questa è una proposta precisa che ha ad oggetto “Istituzione di un fondo per l'erogazione del reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, tra l’altro finanziata pure, c'è un fondo, se non vado errato, non ho la legge sotto mano, di 300 mila euro. Sappiamo bene dai report dell'INPS che le risorse nazionali sono molto limitate, ci hanno messo 10 milioni di euro per tutto il territorio nazionale nell'ultima legge di stabilità, se non vado errato. Abbiamo visto che è insufficiente, mentre gli altri anni sono state finanziate quasi tutte all'inizio …
(intervento del Consigliere Cesetti fuori microfono)
PRESIDENTE. La posizione è chiara.
(intervento del Consigliere Cesetti fuori microfono)
PRESIDENTE. Mi sembra che l’impegno sia profondo e preciso su una proposta di legge che non è uguale alle altre, perlomeno dalla mia posizione. Si è capito benissimo che diventa un impegno comune, come penso sia sempre stato
(intervento del Consigliere Cesetti fuori microfono)
PRESIDENTE. Adesso non parlo tra tre sedute, dico che c’è l’impegno, può essere anche 5, dobbiamo fare una buona legge, non dobbiamo fare una legge di corsa.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Faccio appello in particolare alle donne in quest’Aula, Presidente Baiocchi sa qual è il tema? Che queste risorse possono aiutare delle donne vittime di violenza e approvare questa proposta di legge una settimana prima può essere utile a far emergere e ad affrancare prima quella donna dalla violenza che subisce. Credo, Presidente, che questo obiettivo valga uno sforzo.
Per questo motivo non può essere annoverata tra le nostre proposte di legge perché questa assume i caratteri dell’urgenza e l'urgenza è in re ipsa, non la deve motivare il Consigliere Cesetti, è nelle cose. Sono il primo firmatario di questa proposta di legge o c'è l’ impegno a portarla ed esaminarla …
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Voglio unirmi all'esortazione del Consigliere Cesetti nel discutere e approvare questa proposta di legge in Commissione e soprattutto a trovare subito delle risorse per integrare di fatto il budget nazionale che è insufficiente.
Voglio sottolineare un aspetto che sfugge a molti, a quanto pare sfugge soprattutto a questa maggioranza, e mi riferisco ad una cosa positiva che ha fatto il Governo Meloni e cioè alla possibilità per le aziende che assumono delle donne vittime di violenza di poter beneficiare di alcuni sgravi fiscali. Ebbene, forse non tutti sanno che per avere accesso a questa giustissima e sacrosanta misura le donne devono necessariamente aver fatto richiesta prima del reddito di libertà e non basta aver fatto richiesta quel reddito deve essere fruito. Se noi non diamo copertura al reddito di libertà, ed è evidente che le risorse a livello nazionale non sono sufficienti, noi lo facciamo con delle risorse a livello regionale, nemmeno quell'altra misura a livello nazionale verrà mai attivata.
E’ importante agire immediatamente, questo dovrebbe essere nell’interesse di tutti, mi verrebbe da dire soprattutto da parte di chi appoggia questo Governo, che io non condivido, ma se non interveniamo con risorse regionali quell'altra misura non verrà mai attivata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. In qualità di relatore di maggioranza colgo l'invito del Consigliere Cesetti, insieme e d'accordo con il Presidente e con tutti i componenti di maggioranza, affinché il prima possibile …, quindi ci impegniamo in tempi strettissimi anche per la precisazione della Consigliera Bora, che ringrazio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Mi ha anticipato la Consigliera Menghi, raccolgo le istanze del Consigliere Cesetti di portarla subito nella prossima Commissione ed approvarla. E’ un’ istanza importante e sono favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Questo mi sembra che sia molto chiaro, come Presidente e con i Consiglieri Livi e Ciccioli chiedo il rinvio in Commissione della proposta di legge.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 193. Lo pongo in votazione
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 209
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Istituzione dell'Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 209 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. A differenza del Consigliere Cesetti chiedo la discussione in Aula. E’ già passato troppo tempo, si tratta di un Osservatorio, di uno strumento bipartisan, è gravissimo che da luglio non sia stata nemmeno affrontata la discussione in Commissione, quindi chiedo che venga trattata oggi. Grazie.
PRESIDENTE. Considerato che si apre una questione vi comunico che chi non è d'accordo, i Consiglieri di maggioranza e di opposizione o il Presidente di Commissione, può proporre il rinvio in Commissione.
Se non c'è questa richiesta apriamo l'esame della proposta di legge. Se qualcuno chiede il rinvio bene, altrimenti dobbiamo proseguire e dobbiamo nominare i relatori.
Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Mi sembra che nella Conferenza dei capigruppo stamattina all'unanimità sia stato chiesto il rinvio.
PRESIDENTE. E’ stato detto che se i Consiglieri di maggioranza avessero chiesto il rinvio sarebbe stato votato. Se tre Consiglieri di maggioranza, uno posso essere io …
Simone LIVI. Mi unisco anch’io.
PRESIDENTE. L’altro il Consigliere Ciccioli, quindi mettiamo in votazione … Anche per un altro aspetto, non per contrastare la posizione della Consigliera Bora, qui non c'è neanche la nomina dei relatori, se la vogliamo fatta bene … Esatto, lo dico nel senso che non voglio tagliare le aspettative della discussione, però dobbiamo fare una cosa che in qualche modo regga poi all'esame di una valutazione complessiva, di forma, anche se è iscritta ai sensi l'articolo 86 ed ha una procedura particolare. Rimane la proposta per il rinvio in Commissione.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Spero, anzi sono sicura di aver capito male, non posso aver capito che il Presidente del Consiglio chieda il rinvio perché non sono stati nominati i relatori, il che la dice lunga anche all’efficienza della III Commissione. Da luglio questa Commissione non è stata nemmeno in grado di nominare i relatori, non solo, questo rinvio è l'ennesima prova di forza della maggioranza che pur di non dare spazio alle iniziative, che non dovrebbero essere targate minoranza perché la difesa del nostro pianeta è una cosa che dovrebbe vederci coinvolti tutti, cosa fa? Rigetta e rifiuta di discutere e confrontarsi sul tema di vitale importanza, come questo dei cambiamenti climatici, il tutto davanti all’assenso dell'Assessore Antonini. E’ una vergogna assoluta, neanche il caldo anomalo di gennaio e febbraio, neanche la completa mancanza di neve sui nostri Appennini, che sta mettendo in ginocchio tantissime attività turistiche, riesce a farvi uscire dal vostro mal celato negazionismo.
Assessore, io le ho mandato la proposta di legge, non voglio fare polemica con lei oggi a tutti i costi, però mi sarei indignata, come ho fatto al suo posto, quando la maggioranza che rappresento si comporta in questo modo.
Comunque, ripeto, questa proposta di legge è stata presentata a luglio dello scorso anno, è uno strumento bipartisan per trovare delle soluzioni condivise con tutti quanti, la questione climatica non è più rinviabile ed per questo che non accetto nessun rinvio in Commissione e comunque chiedo il voto nominale anche sull'eventuale rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Anche con i Consiglieri Mastrovincenzo e Mangialardi.
Ha la parola l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Sono intervenuto quando era già iniziata la discussione, ma se ho ben capito state trattando il tema della proposta di legge sui cambiamenti climatici. Su questo vi chiederei, e adesso lo motivo, una riflessione ulteriore perché è vero che è stata presentata tempo fa, su questo non entro, però discussa oggi rischia di essere “tardiva” rispetto a un percorso che abbiamo portato avanti come Regione Marche e come Assessorato. Ho già premesso che se fosse stata presentata prima …, io su questo non posso intervenire. Non è una farsa, mi lasci dire, sarà una farsa lei, però lei è presuntuosa a dare questi giudizi sempre su tutti. La seguo da tempo, lei è presuntuosa con questi giudizi su tutti: questa è una farsa, vergognatevi. Ognuno stia al posto suo.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Lasciate parlare l'Assessore che ne ha diritto.
Assessore AGUZZI. La legge è tardiva in questo senso perché noi abbiamo approvato una delibera il 16 marzo 2023 “Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici” e l'abbiamo portata avanti. E’ un lavoro che va avanti come Assessorato da 2 anni e la Regione Marche ha la Vicepresidenza della Commissione europea sui cambiamenti climatici ed io sarei il Vicepresidente di questa Commissione europea di tutte le Regioni d'Europa, proprio per contrastare i cambiamenti climatici. Abbiamo lavorato da tempo su questa questione ed il Piano che abbiamo approvato in Giunta oggi sta raccogliendo le valutazioni ambientali per poi essere riportato in Giunta con tutta una serie di principi attuativi, poi dovrà venire in Consiglio per essere approvata.
Quello che vi suggerisco, ed è un suggerimento, è di vederla in Commissione perché alcune questioni che voi avete inserito in questa legge, condivisibili, sono in contrasto con quanto abbiamo già elaborato, ma non in contrasto di principio generale. Ad esempio voi date molta importanza in questa legge al ruolo dell’Arpam, quando invece il gruppo di lavoro fa capo all'Assessorato all'ambiente, perché dobbiamo delegare ad altri un'attività che è interessante e che possiamo fare come Assessorato all'ambiente, come ufficio Ambiente della Regione Marche? Io vi chiedo questo. Noi abbiamo già portato avanti e approvato in Giunta il Piano, presto verrà in Consiglio, che non è una legge. Se pensiamo che sia meglio portare una legge, perlomeno andiamo in Commissione, confrontiamoci insieme e facciamo un testo condiviso, altrimenti rischiamo di vanificare due anni di lavoro che stanno portando a dei buoni risultati riconosciuti. Grazie.
PRESIDENTE. Per fatto personale solo se si ritiene lesa in qualche dichiarazione perché abbiamo fatto la proposta ed un intervento contro ed uno a favore.
Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. L’Assessore ha detto che sono presuntuosa, per cui, visto che lui ha detto che è tardiva, bocciatela, ma assumetevi la vostra responsabilità.
L’Assessore Aguzzi ha detto che è tardiva, bocciatela, oppure smentite l'Assessore Aguzzi. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 209. Lo pongo in votazione (per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Mastrovincenzo).
Favorevoli: Acciarri, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinelli, Rossi, Serfilippi.
Contrari: Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 438
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri
“Sostegno al settore dell’elettrodomestico”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 438 dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ringrazio tutti per aver iscritto d'urgenza questa mozione, per aver dato la possibilità al Consiglio di discuterla e spero anche, come abbiamo fatto in altre occasioni in passato, di votarla all'unanimità. E’ quello che abbiamo deciso oggi, Presidente, ho fatto un piccolo inciso perché ho sentito valutazioni che lei ha ripreso rispetto al percorso delle proposte di legge che erano giunte ai sensi dell'articolo 86. Le avevo già anticipato che il primo firmatario poi avrebbe deciso in funzione dell’eventuale richiesta.
PRESIDENTE. Chiedo di fare silenzio, per favore, è un argomento molto delicato.
Maurizio MANGIALARDI. Molto delicato, Presidente, è il sostegno al settore dell’elettrodomestico. Abbiamo già avuto modo di affrontarlo in quest'Aula con passaggi molto delicati, che abbiamo anche risolto insieme con soddisfazione, ma oggi siamo di fronte a un dato che sta preoccupando un intero distretto. Pensate solo che il settore dell'elettrodomestico nel fabrianese impegna circa 4.000 persone e da alcuni mesi si registra un perpetuo calo di ordini di produzione e di fatturato. Penso a quello già annunciato dalla Whirpool. Il gruppo Electrolux è tra i principali attori industriali del settore ed il 30 novembre 2023 ha presentato un piano di riorganizzazione a livello mondiale che prevede 373 esuberi …
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio, sennò sospendo la seduta. Rimaniamo così finché non è finito, è davvero importante, riguarda il futuro di tante persone che rischiano il posto di lavoro.
Maurizio MANGIALARDI. A me interessa più l'atto finale che andremo ad assumere insieme. Spero, e magari lo do per scontato, che chi non sta ascoltando in questo momento abbia già letto e sia a conoscenza, ne abbiamo parlato anche in Conferenza dei Presidenti.
Il Piano di riorganizzazione prevede 373 esuberi nelle 5 fabbriche italiane di cui, ahimè, anche 18 nello stabilimento di Cerreto d’Esi.
In un'ottica di convergenza di tutte le forze politiche, come ci è capitato in altre situazioni analoghe, ritengo che una posizione che aiuti il Governo regionale in occasione …
PRESIDENTE. Si fermi, sospendiamo un attimo. Vi chiedo di sospendere e di fermarci finché non c’è l'attenzione adeguata per questo problema.
Maurizio MANGIALARDI. Da parte mia sempre zero polemiche, mi interessa più l'obiettivo. Quasi, sempre sono fatti, Consigliere Ciccioli, non solo polemiche, sono fatti, che sono diversi, poi voi siete piccosi e li considerate polemiche, ma sono fatti.
Stavo dicendo che il 22 febbraio, dopodomani, si terrà presso il Ministero delle imprese e del made in Italy la prima riunione del tavolo permanente dedicato al settore dell'elettrodomestico italiano, qui c'è una posizione marcata del sindacato, soprattutto su una proposta della Fiom CGIL poi CISL e UIL e siccome le altre Regioni si sono particolarmente attivate noi riteniamo che questo atto possa rafforzare sperando, non dubito che sia presente la nostra Regione con il Presidente, che diventi un passaggio determinante, ritengo, per sostenere la lotta dei lavoratori del settore della nostra regione per difendere i livelli occupazionali e di produzione, facendosi parte attiva presso il Governo e le grandi aziende interessate. Non dubito che ci sia da parte del Presidente questo tipo di impostazione. Penso che un atto dell'Assemblea possa rafforzare la posizione ed elaborare al più presto un modello, in quanto lo riteniamo indispensabile, anche assumendo esperienze che sono state fatte nelle altre regioni in cui è presente l'azienda, come il Friuli Venezia Giulia, dove hanno individuato finanziamenti regionali, quali ammortizzatori, per superare il momento di crisi.
Il documento è stato messo a disposizione immediatamente, dopo aver avuto questo tipo di sollecitazione da parte del sindacato, un segno di vicinanza a tutti i dipendenti, non solo a quei 18, un documento che è stato sottoscritto dal nostro gruppo e dal gruppo del Movimento 5 Stelle proprio per mettere a disposizione e dare un'occasione a questa Assemblea di dimostrare vicinanza e solidarietà, ma non solo, un'azione di pungolo e di sostegno dall'altra parte al Governo regionale per tentare di avviare un percorso che possa portare, come nel recente passato, anche ad un fine ottimo rispetto a queste situazioni decisamente complicate. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. In genere intervengo solo quando sono informato sui fatti e questa è una di quelle situazioni.
Il mio gruppo politico di Fabriano, che vede tra gli iscritti anche la presenza di dipendenti di Electrolux, ma più in generale della Whirpool, mi ha sollecitato una posizione politica su questa vertenza.
Oggettivamente c'è una crisi del mercato dell’elettrodomestico, che non è specifica del nostro distretto fabrianese, è una crisi molto più larga che investe l'Italia e un po' tutti i Paesi occidentali, primo perché l'elettrodomestico, che era un elemento chiave dell'emancipazione domestica della casa, per certi versi è diventato desueto in alcune linee di produzione; secondo perché il costo di questo strumento in alcuni Paesi è molto più basso, del 30%, del 50%, a seconda dei Paesi tra l'altro dell'area europea, il 30% in Polonia e il 50% in Turchia. Se poi ci spostiamo in Estremo Oriente il costo degli stessi strumenti è di un 1/5. Quindi, succede che quest'area, con questi prodotti e con queste linee di produzione , è entrata in carenza di ordini, che sono pochi e ridotti, e le imprese riducono il numero dei dipendenti. Ci sono gli esuberi dell'Electrolux, ma noi sappiamo anche che c'è la crisi della Whirpool, un'altra situazione da tenere d'occhio perché c’è la cassa integrazione, prevede l'accorpamento degli stabilimenti e la riduzione delle linee di lavoro.
Questo è all'osservazione del Mise, il vecchio Ministero dello sviluppo economico, che prevede dei tavoli di crisi per le aziende in crisi ed i tavoli di settore per un osservatorio più ampio della cosa. Giovedì 22, tra due giorni, si riunisce il tavolo di settore, parlo come persona informata dei fatti, ma non come competente. Proprio ieri ho interloquito con l'Assessore Aguzzi, che è l'Assessore al lavoro competente, soprattutto ho messo a soqquadro tutta la segreteria del Ministro. Ho persone che hanno fatto una vita in comune con me, ho martellato tutta la giornata di ieri il gabinetto e la segreteria e mi hanno spiegato che nessuna Regione partecipa, non è che non partecipa le Marche, non partecipa neanche il Friuli Venezia Giulia o altre Regioni, partecipa solo il Ministro per i rapporti con il Parlamento, che rappresenta le Regioni, è l'unico che ha titolo tecnico per partecipare a questo tavolo, tra l'altro anche lui è un Parlamentare di Fratelli d'Italia, che viene dalla storia di Alleanza Nazionale.
Quindi, si tratta di un tavolo in questo momento tecnico e non mirato alla crisi in particolare - è chiaro che usciranno dei documenti - al quale partecipano i sindacati, le imprese, probabilmente Confindustria rappresenterà le imprese, poi ci sono gli imprenditori. Da quello che mi ha detto la segreteria del Ministro, il capo di gabinetto, è una fase interlocutoria su cui però la Regione deve cercare di manifestare il suo peso, trattandosi di un tavolo tecnico non tanto politico, con proposte tecniche.
L’Assessore Aguzzi, credo che possa confermarlo, è attento all’evolversi di questa vicenda e prima che si arrivi al tavolo di crisi, che è un'altra cosa, questo è un tavolo di settore, dovremmo elaborare delle proposte specifiche per il nostro territorio. Il Friuli Venezia Giulia impatta molto di più rispetto alle Marche in questo specifico problema. L'Electrolux in Friuli impatta tantissimo, da noi un po’ meno, ma la perdita di 13 o 18 posti di lavoro sono 18 dipendenti, sono 18 famiglie e tutto quello che segue.
Su questo ritengo che si debba avere un atteggiamento comune, qui non c'è una frattura politica, dobbiamo cercare di presidiare il nostro territorio e il lavoro manifatturiero che è in crisi ovunque per mille motivi, che vanno dall'automazione, all'intelligenza artificiale, alla gestione complessiva delle linee di produzione, al costo dei prodotti finali che escono dalle nostre imprese manufatturiere.
Abbiamo in tutto l'Occidente un problema di trasformazione della nostra economia, l'Occidente propone più un'economia di produzioni di qualità, raffinate, innovative, mentre altre aree del mondo sono più molto più competitive nella produzione di prodotti a minor qualità, ma anche a minore costo di lavorazione. Dobbiamo presidiare il lavoro, e non è solo un fatto di economia, è anche un fatto di salvaguardia della coesione sociale, della qualità della vita e del benessere psichico delle persone. Grazie.
Presidenza del Vice Presidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Antonini.
Andrea MARIA ANTONINI. Grazie, Presidente. Voglio fare un po' di chiarezza sulla questione del tavolo di dopodomani perché secondo me avete un po' tutti delle informazioni non proprio …, c'è un pezzo di verità da una parte e dall'altra. Vi dico come funziona.
Il tavolo di dopodomani è un tavolo di settore, nel senso che il Ministero delle imprese e del made in Italy da diversi mesi sta organizzando dei tavoli in cui il Ministro, il Sottosegretario o altri presentano le politiche industriali specifiche per comparto, ce ne sono stati altri sulla farmaceutica, sull’agroindustria, sulla moda. Non è un tavolo specifico sulla crisi del bianco, si chiama tavolo del bianco, sull'elettrodomestico, quindi è di settore. Le Regioni partecipano, non è vero che non partecipano, tra l'altro le indicazioni le do io come coordinatore della Commissione sviluppo economico ed io ho dato come indicazione, per le Regioni Marche e Friuli Venezia Giulia, che dopodomani ci siano due tecnici, uno della Regione Marche, ed è il Dirigente dell'Industria, la parte che riguarda nello specifico anche le aree di crisi e tutto quello che concerne lo sviluppo industriale, poi un tecnico funzionario, penso pari omologo, e parteciperanno come espressione della Conferenza delle Regioni, della Commissione sviluppo economico all'interno della Conferenza delle Regioni. Avranno un ruolo di rappresentanza e ascolto perché si alterneranno in quell'occasione tutte le rappresentanze sindacali e le grandi aziende che riguardano il settore. Questi tavoli non hanno un obiettivo a breve termine, sono di confronto, soprattutto è il Ministero, il Governo, che illustra i programmi che ha sullo specifico comparto, poi c'è l’ascolto delle varie realtà che rappresentano i diversi interessi. Questo è un aspetto. Non riguarda il lavoro, non riguarda neanche la crisi che il settore sta attraverso.
Aggiungo a tutto ciò la parte che riguarda il nostro sostegno alle imprese. Noi stiamo mettendo in campo dei mezzi e delle azioni di sostegno al comparto dell'elettrodomestico, che rientra in una delle specializzazioni intelligenti che abbiamo individuato all'interno delle programmazioni e delle priorità della Regione Marche nello sviluppo delle attività produttive. C'è adesso un bando sull'innovazione e sono riservati ben 5 milioni di euro al settore casa-arredo, in cui rientra la cucina e l'elettrodomestico. E’ una misura specifica, destinata ad hoc a situazioni industriali. Attenzione, non parliamo di sostegno diretto alla crisi perché qui subentrano altre competenze, parliamo di un sostegno allo sviluppo industriale che porta di conseguenza con sé anche occupazione, investimenti, produzione, aumento della produttività.
Di fatto un piano lo stiamo portando avanti, poi non mi voglio sostituire all’Assessore Brandoni, però parzialmente me ne sto occupando anch'io perché sempre di imprese parliamo.
Con la Regione Umbria stiamo portando avanti una richiesta di proroga dell’area di crisi complessa del fabrianese, come sapete quell’area comprende anche una parte dell'Umbria, a cavallo, un po' come la Val Vibrata e la Valle del Tronto, che prende Marche e Abruzzo. Per la zona del fabrianese c'è anche una parte dell'Umbria. Scadrà a giugno l'area di crisi complessa, che è regolamentata dal punto di vista tecnico dai finanziamenti della legge n. 181, stiamo chiedendo con la Regione Umbria un'ulteriore proroga, di almeno un anno, per poter avere anche in questo caso accesso ai nuovi finanziamenti per quelle imprese che vivono situazioni di difficoltà, che però hanno voglia e bisogno di investire.
Dopodomani tavolo della moda, non della crisi, parliamo del bianco, non della crisi, ma nella Conferenza delle Regioni sono presenti le due Regioni, Marche e Friuli Venezia Giulia, è una riunione più tecnica che politica, anche tecnico politica, di confronto e di ascolto, soprattutto sentiremo quelli che sono gli sviluppi della politica.
Noi siamo in stretto contatto con il Ministero delle imprese, domattina, tra l'altro, a Roma abbiamo un incontro, con diversi funzionari regionali, con i nuovi funzionari e dirigenti del Ministero delle imprese proprio perché ci sono nuove opportunità. Soprattutto sul made in Italy si parla di 14 miliardi di euro di investimenti, andiamo a capire come poter rientrare in questo importante finanziamento. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ho intuito una convergenza di intenti, il documento è più di sostegno, di vicinanza, che un documento che dà impegni di particolare rilievo.
Mi permetto solo, ma potrei sbagliarmi, Assessore, ho letto nelle dichiarazioni il suo omologo del Friuli Venezia Giulia …, che invece vuol fare il patrono di Electrolux ed approfitta del tavolo di settore per essere presente. Questa è la sua dichiarazione di ieri: “Sarò presente al tavolo di settore perché approfitto del tema di carattere generale per porre poi la questione di Electrolux”. Mi sembra di capire che ci sarà anche lei insieme ai tecnici, la parte politica un tema di quel tipo non può eluderlo visto che comunque il programma che sta mettendo in campo Electrolux nel rimodello incide sostanzialmente… Il Consigliere Ciccioli ha detto 13 dipendenti, io ho il dato di 18 dipendenti, ma significa una fessura molto pericolosa.
Se ho capito c'è convergenza, ma non ne dubitavo, almeno sull'approvazione del documento che non impegna dal punto di vista finanziario, ma dice di trovare le modalità per sostenere. Penso che in questo momento …, analogamente a quello che abbiamo fatto in passato per la crisi di Caterpillar e di Elica, in cui c'è stato anche un grande apprezzamento da parte dei lavoratori per l’approccio unanime dell'Assemblea. Rispetto ad Elica il Presidente Acquaroli aveva esteso la partecipazione al tavolo anche alle opposizioni, tanto c'era disponibilità e messaggio che volevamo trasmettere.
Ritengo che ci siano le condizioni, spero che ci sia anche un voto di responsabilità oltre che di condivisione da parte dell'Assemblea. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. La mozione è condivisibile, io ho qualche perplessità sull'ultimo punto in cui si dice: “ad elaborare al più presto, sul modello di quanto si sta facendo in Friuli Venezia Giulia, un programma di finanziamenti regionali specifici per il settore”, non vorrei andare a creare problemi con altri settori.
Come ha detto l'Assessore già si sta lavorando su forme di incentivazione, però fare un Piano specifico su questo, non so se ci sono risorse dedicate o meno.
Chiederei all'Assessore se è opportuno lasciare questa ultima frase oppure rimanere più sul generico, sul punto precedente, in modo di non impegnare la Giunta regionale su un settore specifico, magari su un altri settori non siamo intervenuti allo stesso modo, potremmo creare delle disparità, perlomeno non so se ci sono le risorse per questo tipo di intervento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Raccogliendo l'invito del Consigliere Marinelli, al limite potremo mettere “di continuare questo percorso di sostegno, magari implementarlo”. Continuarlo perché si sta già facendo, non è che si fa dal nulla, dallo zero, lo stiamo facendo. Elaborare sembra che si parta da zero, se invece uno mette continuare e al limite implementare, poi se vogliamo dare più, va bene. Grazie.
PRESIDENTE. Dobbiamo modificarla, però non possiamo ragionare così a braccio, dobbiamo fare un emendamento.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. C'è un emendamento, togliamo elaborare e diciamo implementare. Penso che sia da cogliere il suggerimento. Grazie.
PRESIDENTE. La seconda frase diventerebbe: “ad implementare al più presto sul modello di quanto si sta …”. Allora la frase va cambiata in toto: “ad implementare il programma di finanziamenti regionali specifici per il settore dell’elettrodomestico”? Il programma, benissimo. “A implementare il programma di finanziamenti regionali specifici”, vuole aggiungere già in atto, Assessore? “Ad implementare il programma di finanziamenti regionali specifici già in atto per il settore dell'elettrodomestico”, va bene? Traduciamo questa situazione, un secondo solo intanto così la fermiamo.
Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato le parole dell'Assessore Antonini sul discorso dell'area di crisi complessa del fabrianese. Io inserirei oltre questo anche il discorso, solo citandolo, non è che …, di proporre l'istituzione dell'area di crisi complessa del fabrianese secondo le forme, questo dovrebbe diventare elemento dentro il tavolo di settore.
Questo è un tavolo di settore, non è un tavolo di crisi, io non sapevo che esiste una differenza, bisognerebbe inserire questa cosa che è stata proposta dall'Assessore con una frase di questo tipo: “proroga e rifinanziamento dell'area di crisi complessa per almeno un anno”.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Non parliamo al microfono sennò facciamo confusione in Aula, che non conviene. Facciamo in questo modo se per favore l'Assessore indica esattamente le parole, finora erano “a implementare il programma di finanziamenti regionali specifici già in atto per il settore dell'elettrodomestico” e sin qui siamo d'accordo, poi?
Ha la parola l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. Si può mettere: anche prevedendo la proroga dello stato di area di crisi complessa dell'area del fabrianese in scadenza a giugno 2024. Grazie.
PRESIDENTE. Ad alta voce cerco di tradurre il secondo capoverso: “Ad implementare il programma di finanziamenti regionali specifici, già in atto, per il settore dell'elettrodomestico, anche prevedendo la proroga dello stato di crisi complessa del fabrianese in scadenza a giugno 2024”. Va bene, la formula è questa.
La prima parte del dispositivo è: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a sostenere la lotta di lavoratori del settore dell'elettrodomestico nella nostra regione per difendere i livelli occupazionali e la produzione, facendosi parte attiva presso il Governo e le grandi aziende interessate” poi l'altro capoverso che vi ho detto testé.
Emendamento a firma dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Carancini, Marinelli, Ruggeri, Mastrovincenzo, Cesetti, Vitri, Biancani, Bora, Livi, Ciccioli, Santarelli, Elezi, Menghi, Bilò, Acciarri, Marinangeli
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per ringraziare per l'emendamento apportato e per la disponibilità messa in campo dall'Assessore, anche per il contributo del Consigliere Ciccioli.
Su questo ambito abbiamo sempre dimostrato grande compattezza e mi sembra che sia un segnale di vicinanza nei confronti dei dipendenti che si trovano oggi in grande difficoltà. Grazie, il voto del nostro gruppo ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per esprimere un voto favorevole e l'impegno politico da parte della Giunta e di tutti i gruppi nel sostenere questa battaglia perché il territorio marchigiano in alcuni distretti, citiamo questo dell'elettrodomestico, ma in parte anche quello delle calzature e del mobile, presentano delle criticità, quindi dobbiamo salvaguardare i nostri livelli lavorativi nella Regione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Anche noi come gruppo sosterremo questa battaglia.
Voglio ricordare anche il settore calzaturiero, Consigliere Mangialardi. Sono stata sollecitata da varie imprese per quanto riguarda la cassa integrazione, anche questo è un settore con delle criticità enormi.
Noi dovremmo sostenere e porteremo avanti questa battaglia. Voto favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare il gruppo PD, soprattutto il capogruppo, per aver posto all'attenzione di quest'Aula questo tema e anche i capigruppo per aver accettato l’urgenza per cui siamo qui a discutere quest'oggi.
Anche il voto del gruppo del Movimento 5 Stelle sarà a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per confermare il voto favorevole e ringraziare tutti i vari gruppi per avere agito in modo unanime, anche per l'inserimento dell'area del fabrianese, che sta soffrendo. Un richiamo anche a quel territorio che ha bisogno di essere attenzionato. Il voto è favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento sulla mozione n. 438. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 438, così come emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14:50