Resoconto della seduta n.104 del 14/03/2023
SEDUTA N. 104 DEL 14 MARZO 2023
La seduta inizia alle ore 10,35
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 104 del 14 marzo 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 103 del 7 marzo 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni a loro distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Prima di iniziare la seduta odierna due comunicazioni: la prima, è venuta a mancare nelle ore precedenti a questo Consiglio la mamma del Consigliere Cancellieri, a nome di tutti i componenti del Consiglio regionale porgo al collega Giorgio Cancellieri ed ai suoi familiari le più sentite condoglianze; la seconda comunicazione riguarda le modalità di regolamentazione del tempo a disposizione dei componenti dell'Assemblea legislativa, dei componenti della Giunta e del Presidente della Giunta. Sperimentiamo l’attuazione automatica del distacco dell'amplificazione del microfono al termine del tempo concesso. Questo per far sì che le disposizioni del regolamento sui tempi a disposizione di ogni singolo Consigliere, che chiede di intervenire, siano rispettate. Solo in caso di eccezionale necessità ed urgenza, che stabiliremo in seduta stante, vi sarà la possibilità di concedere un tempo supplementare.
Interrogazione n. 702
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti
“Finanziamento nuovi progetti di vita indipendente”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 702 dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come risulta anche dal contenuto dell'interrogazione, per il progetto di vita indipendente partito nel 2019 nella nostra Regione, meritoriamente tra le prime Regioni in Italia, furono presentate 351 domande e ammesse 336 persone. Così come dice la parola “vita indipendente” si tratta di un progetto che tende a garantire a delle persone con delle disabilità piuttosto accentuate la vita organizzata e indipendente.
Il progetto in questa consigliatura è stato finanziato con delibere di Giunta regionale del 21 dicembre 2020 e del 22 dicembre 2021. Dalle 336 persone ammesse nel 2019 siamo passati a 320 nel 2020 e a 309 nel 2021.
Nel 2021 il Governo ha finanziato con il decreto rilancio 96 progetti regionali. Questo finanziamento annuale per 96 persone è venuto meno, quindi la Regione Marche nel 2022 ha finanziato con 840.000 euro la presa in carico di questi 96 progetti e ha portato complessivamente il numero delle persone ammesse al percorso di vita indipendente a 390.
Parallelamente lo Stato ha finanziato nel Fondo nazionale autosufficienza, con il Fondo vita indipendente, 400.000 euro e con l'aggiunta di 100.000 euro della Regione abbiamo aggiunto altre 50 persone: 390 persone finanziate con risorse regionali e 50 persone finanziate con risorse nazionali. Senonché anche in questo caso le risorse nazionali sono state assegnate alla nostra Regione a dicembre per cui le 50 persone finanziate con il Fondo vita indipendente, con il fondo nazionale, sono state garantite fino a giugno con fondi regionali.
Attualmente a carico del bilancio della Regione Marche sono stanziati 4 milioni che sono così suddivisi: 277 persone seguite dal progetto iniziale, 95 assunte con il venir meno del progetto del decreto rilancio e 50 persone che a questo punto dovranno essere rifinanziate con il finanziamento statale.
Il tema che lucidamente viene evocato con questa interrogazione è l'aumento del numero delle persone. C'è da tener conto che in questo periodo di governo regionale, 2021 e 2022, abbiamo portato il numero delle persone da 336 del 2019 a 422, queste ricevono un'indennità secondo il livello di disabilità, il contributo va da un massimo di 13.000 euro l'anno ad un minimo di 7.000 euro per il pagamento di un assistente.
Nelle interlocuzioni con l'associazione ..., un’interlocuzione molto proficua che è servita ai decisori pubblici, a noi, alla Giunta, al Consiglio regionale per far sì che si potesse garantire ben 422 persone con i progetti di vita indipendente.
Ora l'associazione, che abbiamo ricevuto due settimane fa, rivendica due questioni: l'aumento della tariffa del contributo di 13.000 euro e l’aumento dei progetti.
Conclusivamente siamo qui per rispondere che abbiamo aumentato il numero dei soggetti da 336 a 422 e la valutazione se ammettere altre domande e aumentare il contributo di 13.000 euro dovrà essere assunta in sede di bilancio dalla Regione Marche.
Cionondimeno, penso di poter affermare con soddisfazione che la Regione Marche sia una delle Regioni all’avanguardia, antesignana su questo punto ed ha a carico del bilancio della Regione Marche delle risorse che nessun'altra Regione in proporzione al bilancio mette a disposizione del progetto di vita indipendente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Assessore, come lei ha detto si si tratta di un progetto molto importante, di civiltà, che grazie alla legge regionale n. 21 del 2018 ha consentito nel 2019 di avviare una serie di progetti di vita indipendente alle persone con disabilità.
Penso che sia un progetto molto importante che ha posto la Regione Marche tra le principali Regioni a livello nazionale, avendo puntato sulla autonomia delle persone con disabilità.
E’ un percorso importante sia per le persone con disabilità che soprattutto per loro famiglie.
Nella richiesta che ho fatto nell’interrogazione c’era quella di prevedere …, come ha già detto oggi le risorse non sono sufficienti per poter fare un nuovo bando che consenta a nuove persone di partecipare al progetto vita indipendente, mi auguro che con il prossimo bilancio siano previste risorse necessarie per consentire, oltre alle 420 persone che attualmente hanno aderito al progetto, l’adesione di nuovi soggetti. Ricordo che il bando iniziale è del 2018, ci sono soggetti che vorrebbero subentrare e aderire, io ho suggerito anche la possibilità di non fare più un bando biennale, ma di modificare le linee guida, prevedendo un bando annuale. Questo consentirebbe in maniera più veloce, più rapida, alle persone che vogliono partecipare di poter aderire.
Chiedo: una cadenza annuale del bando, di confermare le 422 persone e di prevedere in bilancio ulteriori risorse per garantire anche la possibilità di nuovi soggetti, quelli che non rientrano nei 422. L’altra richiesta che l’Avi Marche ha fatto, che mi trova favorevole, è quella di cercare almeno per le persone che hanno bisogno di un’assistenza h24 un'assistenza maggiore, che ha dei costi maggiori. Mi sono informato, mediamente chi ha bisogno di un'assistenza h24 spende circa 25.000 euro l'anno, oggi il rimborso massimo che viene riconosciuto è di 13.000 e la richiesta è di portarlo almeno a 18.000, un’implementazione del rimborso annuo almeno per quelli che hanno bisogno di assistenza h24, con un aumento di 5.000 euro.
Continuerò a seguire questa questione perché ritengo che sia molto importante e spero che anche la Giunta regionale abbia la volontà di sostenere, di fare in modo anche che nuove persone possano aderire a questo progetto, che, ricordo, è nato da una prima graduatoria del 2019. Va fatto un altro bando e mi auguro che venga fatto annualmente.
Grazie per la risposta, anche se non mi ha detto se le risorse ci saranno, mi auguro che ci siano sia per implementare chi ha bisogno di assistenza.
Interrogazione n. 713
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: stabilizzazione precari e graduatorie di concorso Collaboratore professionale sanitario – Fisioterapista”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 713 ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Siccome si tratta di un’interrogazione che chiede approfondimenti tecnici in merito a più procedimenti amministrativi, la mia risposta ha una valenza di atomizzazione, nel senso che posso rispondere sulle singole domande.
La prima domanda è: “Quali sono i motivi della rettifica della graduatoria degli idonei alla stabilizzazione indetta con delibera del Dirigente 675/2020”.
La risposta è che non è mai stata oggetto di rettifica, quindi è negativa, la graduatoria non è vero che è stata rettificata.
La seconda domanda: “Quali sono i motivi della riduzione dei posti disponibili alla stabilizzazione”.
La risposta è che il numero dei posti previsti nella determina 675/2020, individuata nell'interrogazione, relativamente al profilo di fisioterapista, è stata ridotta da sei unità a quattro, in quanto due fisioterapisti erano già stati indicati al bando di concorso pubblico unificato. Questa suddetta procedura di concorso all'atto della formalizzazione della determina era in corso di espletamento, quindi non vi era la possibilità di disporre di posti per la stabilizzazione.
La terza domanda: “Quali sono i motivi per cui è stata indetta una nuova procedura di stabilizzazione e non è stata invece utilizzata la graduatoria scaturita dalla precedente procedura di stabilizzazione indetta con DG 675/2000”.
La risposta è che non è stato indetto un bando di stabilizzazione, è stato pubblicato un avviso diretto ad acquisire le manifestazioni di interesse dei soggetti al fine di rilevare quale fosse la platea dei soggetti interessati in possesso dei requisiti previsti dalla legge per la stabilizzazione.
Solo con la determina n. 1048 del 15 novembre 2022 per effetto dell'esigenza di procedere alla copertura di posti resisi disponibili nel frattempo, riferisce il dirigente XY, si è provveduto ad approvare, esaurito lo scorrimento della graduatoria concorsuale, la graduatoria degli idonei all'esito delle manifestazioni di interesse, provvedendo all'utilizzo della stabilizzazione dei primi due candidati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che però mi lascia insoddisfatta. Se è possibile chiederei di poter visionare una copia della risposta che ha appena letto.
Ad ogni buon conto l’interrogazione mirava in primo luogo a far chiarezza su alcuni aspetti relativi al personale che nel corso degli anni è stato assunto presso l'Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti per quanto riguarda sia le procedure selettive relative alla stabilizzazione che gli avvisi per i contratti a tempo determinato.
In secondo luogo l’interrogazione tendeva ad accertare le motivazioni giuridico-amministrative che hanno determinato le modifiche intervenute successivamente alla pubblicazione della graduatoria circa l'ordine degli idonei, entrambe queste risposte, purtroppo, nonostante i suoi sforzi, Assessore, sono rimaste senza una risposta adeguata, anzi, addirittura è stato asserito che quella graduatoria non è mai stata oggetto di rettifica, peccato che sia stato cambiato successivamente l’ordine degli idonei, per cui mi riservo di leggere la risposta che lei oggi ha letto e di fare poi un bellissimo accesso agli atti al dirigente che ha preparato questa risposta perché è ora di finirla di leggere risposte alle interrogazioni che non corrispondono al vero. E questo mi dispiace molto perché nessuno deve mettere in dubbio la legittimità delle tecniche di selezione per la scelta del personale da assumere.
Abbiamo deciso di sottoporre questi temi all’attenzione di tutto il Consiglio per far sì che la politica senta come propria pungente responsabilità quella di tutelare sempre il rispetto delle norme e di conseguenza la fiducia dei cittadini messa.
Quello che infine auspichiamo è che l’utilizzo delle graduatorie possa garantire che il personale altamente specializzato per esperienza pregressa o corsi di studio in una determinata specializzazione possa essere impiegato nel servizio di competenza, e questo per garantire la minore dispersione possibile in termini di professionalità acquisita.
Colgo l'occasione di evidenziare all’Assessore e all’intero Consiglio la necessità di garantire tanto la proroga delle graduatorie in scadenza del personale sanitario quanto di stabilizzare il personale precario che ha permesso di mantenere alle nostre Aziende un livello elevato di assistenza anche durante la pandemia. Non è, infatti, anche grazie a loro che l’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti oggi può vantare il riconoscimento di migliore Ospedale pubblico d’Italia? Grazie.
Interrogazione n. 653
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Situazione relativa al potenziamento della sanità della provincia di Pesaro e Urbino/PNRR”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 653 ad iniziativa dei Consiglieri Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per rispondere compiutamente a questa interrogazione occorre in premessa sottolineare quali sono gli investimenti allo stato degli atti e dei procedimenti finanziati con il progetto del PNRR.
Attualmente le opere finanziate in quell'area sono l’ospedale di comunità di Mombaroccio per un finanziamento di 3,6 milioni di euro, la casa di comunità di Gallantara di Pesaro per 2,5 milioni, la casa di comunità di Fossombrone per un finanziamento di 700 mila euro, la casa di comunità di Mondolfo per un finanziamento di 400 mila euro e tre Cot a Urbino, Fano e Pesaro per un costo singolo di 173 mila euro.
Oltre a questo, il processo di digitalizzazione contenuto negli investimenti dell'Unione europea prevede per la digitalizzazione degli ospedali di primo livello, in particolare l’ospedale di Pesaro e Urbino, investimenti per un totale di 6.712.000 euro, ulteriori investimenti previsti dal PNRR riguardano Fano per 11.682.000 euro e “Verso un ospedale sicuro e sostenibile “per Pergola e Urbino per altri 13 milioni di euro.
Ciò premesso, lo stato dell'arte è il seguente per le tre Cot: per quella di Urbino il progetto esecutivo è stato validato ed è in corso di predisposizione la gara per l'affidamento dei lavori, stessa sorte per la Cot di Fano, il progetto esecutivo è stato validato ed è in corso la predisposizione della gara per l'affidamento degli stessi; analogamente per la Cot di Pesaro il progetto esecutivo è stato validato, è in corso la predisposizione la gara per l'affidamento dei lavori.
Per quanto riguarda le case di comunità, per la casa di comunità di Fossombrone il progetto esecutivo è stato consegnato al progettista incaricato ed è in corso la procedura di aggiudicazione del servizio di verifica del progetto, lo stesso verrà validato entro il 31 marzo 2023; per la casa di comunità di Mondolfo il progetto esecutivo è in corso di ultimazione da parte del progettista incaricato ed è in corso la procedura di aggiudicazione del servizio di verifica del progetto e lo stesso verrà validato entro il 31 marzo 2023; per la casa di comunità di Gallantara il progetto è stato consegnato in data 23 febbraio da parte del progettista incaricato, è in corso la procedura di adesione e l'accordo quadro Invitalia per i servizi di verifica progetto e la successiva conferenza di servizi;.
Per l'ospedale di comunità di Mombaroccio i progettisti hanno consegnato il progetto in data 23 gennaio 2023, è in corso la rimodulazione progetto per stralci funzionali e si procederà all'adesione dell'accordo quadro di Invitalia per il servizio di verifica e la conferenza dei servizi.
Come è noto tutti questi progetti seguono una milestone a livello nazionale perché il soggetto attuatore è il Governo stesso, quindi tutte le attività dei procedimenti vengono puntualmente seguite dagli stessi Ministeri incaricati dell'esecuzione delle opere. Tutte le informazioni devono essere caricate entro il giorno 10 di ogni mese e il piano di interventi è seguito perché, come è noto, se un solo progetto del PNRR a livello nazionale non dovesse essere portato a compimento si rischia che vengano bloccati i trasferimenti dei finanziamenti europei.
L'attenzione di tutti gli uffici è massima su questo tema, non nutro dubbi sul fatto che porteremo a compimento la realizzazione di tutti gli investimenti previsti perché sono di particolare stringente rilievo per il buon funzionamento e buon andamento di tutti i servizi sanitari della nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per il resoconto dettagliato di tutti gli interventi già avviati, mi rimane una perplessità importante che non riguarda solo le risorse del PNRR investite dalla Regione, ma il progetto del nuovo ospedale di Pesaro, di cui si è parlato molto in questi giorni sul giornale perché purtroppo la Giunta non ha mantenuto la promessa sull’accordo preso.
Il progetto doveva essere presentato entro il 31 gennaio, ad oggi non c’è perché è legato al PNRR e al masterplan che lei ha annunciato? Perché c’era stato detto che per la realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro tutte le strutture, che si trovano attualmente nell’Ospedale San Salvatore e nell’Ospedale di Trebbiantico a Pesaro, dovevano essere trasferite tutte, intendo lettini, apparecchiature mediche, a Mombaroccio, ma dai tempi che mi ha dato lei, riguardo proprio all’intervento previsto nella casa della comunità di Mombaroccio per 3,6 milioni di euro, mi chiedo come sia possibile rispettare il cronoprogramma che avete annunciato se ancora tutte le strutture sono a Pesaro divise tra il San Salvatore e l’Ospedale a Muraglia, dovranno essere trasferite in una struttura che ancora non c’è? Credo che anche per l’ospedale di Pesaro le promesse che avete fatto saranno impossibili da mantenere e c’è grande preoccupazione non solo tra i cittadini, ma anche per chi lavora in quelle strutture. Grazie.
Interrogazione n. 666
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi
“Protocollo per la costituzione del tavolo regionale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza amministrativa - DGR 906/2018”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 666 ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con la presente interrogazione i Consiglieri chiedono se e quali provvedimenti sono stati posti in essere per l'aggiornamento della delibera di Giunta regionale n. 906 del 2018 e per dare seguito al rinnovo del protocollo d'intesa per la costituzione del tavolo regionale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza amministrativa.
L'argomento era già stato oggetto dell'interrogazione 504 lo scorso anno, discussa nella seduta n. 78 del 26 luglio. Ribadendo quanto già espresso in tale occasione, si conferma che la prevenzione della corruzione, dell'illegalità e la trasparenza amministrativa sono di grande interesse dell'amministrazione, pertanto c’è interesse a valorizzare il percorso avviato in merito ai contenuti. Tuttavia, sussiste l'esigenza di aggiornare al mutato quadro normativo di competenze la delibera di Giunta n. 906 del 2 luglio 2018 che approvava lo schema di protocollo. Ricordo che questa aveva validità triennale ed era stata firmata nel 2018, validità triennale perché era del 2017, poi è stata firmata nel 2019, quindi è scaduta nel 2022. A tal fine gli uffici regionali hanno predisposto una bozza di protocollo per ampliare la collaborazione con la Prefettura delle Marche e con l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM, concentrando l'attenzione, in particolare, sul tema dell'utilizzo delle risorse pubbliche derivanti dal PNRR. dal PNC e dai fondi europei.
Particolare interesse si vuole dedicare al settore degli appalti con misure che incidono su prevenzione e su contrasto ai fenomeni di corruzione, conflitto di interesse, frode, infiltrazione mafiosa, riciclaggio, nonché sul tema del lavoro irregolare, della sicurezza nei cantieri.
La Regione, in particolare, è disponibile a condividere a favore degli enti del territorio modelli organizzativi e procedurali già in uso alla SUAM, stazione unica regionale in tema di appalti, valorizzando altresì gli strumenti già in uso per il supporto all'attività di monitoraggio e alla rendicontazione delle risorse del PNRR.
Con il protocollo inoltre si vorrebbe avviare una collaborazione più ampia con le Prefetture, gli enti locali sui temi della legalità e della trasparenza, anche in attuazione della legge regionale n. 27 del 7 agosto 2017 che recita: “Norme per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. Ciascun ambito tematico potrà essere oggetto, ove necessario, di appositi protocolli attuativi aperti alla collaborazione di soggetti pubblici e privati, di volta in volta individuati. Si è già tenuta una riunione informale tra gli uffici regionali coinvolti e la Prefettura di Ancona, alla quale analogamente al precedente protocollo competeranno il coordinamento delle altre Prefetture regionali, nonché le funzioni di Presidenza previste dal tavolo per la legalità e la trasparenza.
Si ritiene che il testo del protocollo sarà messo a punto a breve e potrà essere poi condiviso con l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM al fine della successiva sottoscrizione.
E’ evidente, infatti, come i tempi siano dettati anche dalla necessità di una piena condivisione tra le parti, affinché non sia solo uno strumento di facciata, ma possa essere davvero applicato in modo utile per tutti. Sempre in tema di prevenzione della corruzione trasparenza, la Regione intende avviare una collaborazione con l’ANAC e con l'università. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Brandoni, perché non sia uno strumento di facciata innanzitutto bisogna farlo in quanto il Tavolo per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza veniva costituito ai fini della condivisione, a livello territoriale, di modelli organizzativi e procedurali, anche nel settore dei contratti pubblici, idonei a rafforzare la cornice di legalità in una logica di ausilio e di supporto ai piccoli Comuni e nell'ottica di un accordo tra le pubbliche amministrazioni del territorio regionale nella fase di transizione dalla cultura del mero adempimento burocratico, a quella di ricerca del continuo miglioramento della qualità nella prevenzione della corruzione e della trasparenza amministrativa.
A maggior ragione osserviamo, l’ha ricordato anche opportunamente l'Assessore, che questo è necessario in occasione di tutte le procedure della ricostruzione ancora in atto, della ricostruzione post sisma e del dispiegamento della mole di risorse del PNRR, nonché dei fondi europei perché, tra l'altro, c'è la necessità, e pure questo veniva poc'anzi sottolineato dall'Assessore, di garantire anche e soprattutto la sicurezza del lavoro e nel lavoro, la sicurezza dei cantieri, perché su questo ci sono degli obblighi e degli adempimenti specifici in capo alla Giunta regionale ed anche in campo allo stesso Presidente, che, ad esempio, per quanto riguarda la ricostruzione post sisma, nella sua qualità di sub commissario, è preposto proprio a garantire la sicurezza. Pensiamo al lavoro irregolare, al caporalato in agricoltura, che pure ho segnalato con miei atti ispettivi, e di quando la prevenzione in questo campo sia fondamentale perché sappiamo che in agricoltura vengono destinate ingenti risorse.
L’ha ricordato l'Assessore, abbiamo discusso nella seduta n. 78 di luglio 2022 l’interrogazione 504. Nell'occasione c'era un impegno preciso, istituire questo tavolo, e ad oggi non è stato fatto, a distanza di otto mesi. L'Assessore si impegna di nuovo, facciamolo finalmente, dia disposizione agli uffici perché questi adempimenti vengano messi in campo in modo che non restino soltanto parole vuote. Grazie.
Mozione n. 142
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi
“Requisiti minimi generali per le strutture denominate comunità alloggio anziani previsti dall’articolo 7, comma 1, lettera c) della legge regionale 30 settembre 2016 n. 21”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 142 dei Consiglieri Latini e Rossi.
La discussione generale è aperta.
Vado a esporre la proposta di mozione che riguarda essenzialmente i requisiti minimi generali e strutturali impiantistici, tecnologici, organizzativi per il rilascio delle autorizzazioni all'esercizio delle strutture sociali, di cui all'articolo 7, comma 1, lettera c) della legge regionale 21/2016 a cui fa riferimento la precedente legge n. 20 del 6 novembre 2002.
La proposta, seguendo l'indirizzo che sta emergendo in altre Regioni, simile a quella delle Marche, è quella di destinare dei posti extra per ospitare anziani, quindi la possibilità per coloro che sono giovani anziani con età uguale o superiore a 65 anni, fino a arrivare a coloro che hanno oltre 85 anni, di avere riservato un posto nell'ambito delle comunità alloggio anziani, oltre agli attuali sei posti previsti.
Quindi la proposta, come atto di indirizzo politico amministrativo, lasciando poi tutta l'opportunità alla Giunta della Regione Marche di valutarne la possibilità, in termini sia di realizzazione strutturale che di conseguenze, ricadute dirette e indirette dal punto di vista economico, è quella di arrivare all'inserimento di anziani che necessitano di una collocazione residenziale immediata, urgente, o che abbiano bisogno di un inserimento graduato in una struttura che possa essere in numero relativo a questa quota, aumentato di due oltre ai sei già previsti. Ciò permetterebbe in qualche modo di affrontare il tema della collocazione delle persone della terza età in un ambito in cui la comunità alloggio svolge un ruolo davvero essenziale e sul quale, da sempre, vi è un'ampia discussione in merito, affinché ci possa essere maggiore capacità, se non nuovi servizi atti a rispondere alle loro esigenze. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Premetto che quanto lei ha esposto adesso è oggettivamente in parte diverso da quello che è scritto nel testo della mozione. Lei ha parlato solo di autorizzazione, nel testo si parla chiaramente di revisione dei manuali di accreditamento. Ha parlato di ampliamento della struttura con ulteriori posti per anziani quando nel testo si parla invece di ampliamento anche al fine di realizzare, tra l'altro, ospitalità turistica.
E’ evidente che noi ci troviamo ad approvare il testo scritto ed è evidente che il testo scritto prevede delle cose che sono assolutamente sbagliate, sia in premessa che nel merito. In premessa perché è evidente che non esiste alcun manuale di accreditamento per le comunità alloggio, è giusto parlare di requisiti di autorizzazione, come peraltro lei ha fatto nella sua introduzione, ma qui si parla invece di relativo manuale di accreditamento, che definisce criteri, requisiti minimi e che non esiste nella nostra Regione. Si confonde accreditamento con autorizzazione citando manuali inesistenti.
Aggiungo poi che esistono tre tipi di strutture sociali per autosufficienti: le comunità alloggio, le case albergo e le case di riposo. È evidente che in questo caso si puntualizza che il tema è quello delle comunità alloggio, ma è altrettanto vero che queste sono di dimensione piccola, a livello familiare ed i costi sono contenuti. E’ sbagliato anche citare costi di gestione elevati perché in realtà non ci sono, in quanto il personale è limitato, pensato a supporto di una piccola struttura, adibita all'accoglienza e all'ospitalità di persone anziane non autosufficienti, ma è evidente che questa è la mission della struttura.
Nel merito non si può confondere la finalità di una struttura sociale con le finalità di una struttura ricettiva, turistica, è un'altra storia, le esigenze di persone anziane che vengono nelle Marche con obiettivi di svago e turistici sono ben altre, quindi questi due aspetti non si possono assolutamente confondere.
Aggiungo che a livello nazionale il PNRR punta a valorizzare le strutture sociali piccole a dimensione familiare, non ad un allargamento, peraltro per altre finalità.
Tra l'altro le comunità alloggio a livello nazionale hanno livelli assistenziali differenti, diversi, ma sempre nell'ambito del sociale, non si sfocia mai in altri ambiti, in altre finalità, ma si rimane sempre su un ambito di carattere sociale.
La mozione secondo il mio parere è sbagliata nelle premesse ed è profondamente sbagliata anche negli obiettivi che si prefigge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La discrezionalità da parte dell'amministrazione regionale sui manuali di accreditamento deve tener conto del fatto che queste sono persone autosufficienti, che decidono per un regime comunitario spontaneamente.
La Giunta non esprime un parere a favore di questa mozione o contrario, pongo all'attenzione dei proponenti e di tutti i Consiglieri regionali il fatto che queste persone autosufficienti hanno scelto un regime familiare, decidono di vivere in comunità come se fossero in una famiglia.
A livello nazionale le posizioni sono diverse, per quanto riguarda il parere della Giunta a noi va bene, indifferentemente, sia di allargare a 16 che di mantenere inalterato il regime attuale dei manuali di autorizzazione anche perché la scelta è volontaria. Le persone possono scegliere autonomamente di sviluppare una parte della loro vita in ambito comunitario, quindi, possono scegliere autonomamente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Spesso noto che nell’ultimo periodo vengono bocciate le mozioni proposte dall’opposizione che parlano di questi argomenti perché è in revisione il nuovo Piano socio-sanitario per cui qualsiasi proposta viene letta come un'intromissione in un momento tanto delicato.
Sottolineo che l'intervento che fa l’Assessore, anche se di piccola apertura, mi sorprende, tra l'altro non ha dato alcun parere positivo su questo atto, credo per coerenza rispetto a quanto è stato fatto fino a poche settimane fa, per non lasciare aperta l’idea in quest’Aula che il trattamento che la maggioranza riserva agli atti dell'opposizione sia diverso rispetto a quelli proposti dalla maggioranza, anche se non sono completamente convincenti, come mi sembra di poter leggere dall'Assessore Saltamartini in questo caso.
Mi sento di consigliare il ritiro di questo atto, altrimenti voterò negativamente, anche perché giustamente l'Assessore ha parlato in questo momento più volte di autorizzazione, mentre l’impegno è sui manuali di accreditamento, c’è anche un riflesso di ordine tecnico che imporrebbe quantomeno una revisione dell'atto.
Un altro elemento che mi sono segnata è quello relativo all’adeguato aumento, ma di cosa stiamo parlando, lasciamo una cambiale completamente in bianco alla Giunta? Mi sembra un po’ troppo, quindi, ritornando all’inizio del mio intervento, chiederei di affrontare gli atti della minoranza con un atteggiamento diverso rispetto a quello che avete tenuto fino adesso, oppure per coerenza dovreste ritirare o bocciare questa mozione che presenta anche dei limiti dal punto di vista tecnico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi riporto per alcuni aspetti al decisivo orientamento che il Consigliere Mastrovincenzo ha dato.
Vorrei aggiungere che c'è una critica politica, Presidente, a tutta l'aria di centro di questa alleanza di Governo perché noi ci apprestiamo a votare una mozione impegnativa nei confronti della Giunta regionale rispetto a vicende estremamente minimali, quasi formali, e ci si dimentica lo stato – questa è l’occasione anche per ricordarlo all’Assessore - di tutte quelle attività che ospitano anziani nella nostra regione, l'intero sistema delle residenze protette che soffre in questo momento una drammatica situazione economico finanziaria che lo riguarda.
In sede di bilancio abbiamo presentato una mozione impegnativa per far si che il contributo regionale alla residenza protetta per anziani non autosufficienti fosse rivisto alla luce del quadro drammatico, dell’impossibilità di tirare avanti una situazione che purtroppo si trascina dal 2005, che subisce purtroppo gli aumenti dei costi dell'energia, di tutto quel sistema parallelo che affianca il sistema sanitario delle varie residenze. E noi oggi ci apprestiamo a votare una di quelle mozioni che magari rivendiamo un minuto dopo sul mercato della comunicazione, ma non ci occupiamo degli anziani.
Oggi la gran parte delle strutture di affiancamento, le residenze protette accreditate sono al limite del fallimento, rispetto a tutto ciò l’Assessore e il Governo regionale ci avevano assicurato che nei primi mesi sarebbero intervenuti, ad oggi non c'è assolutamente niente. La tariffa è rimasta a 66 euro, metà dei quali a carico alla Regione, ma non solo, non si è posto mano ad un adeguamento che tenga conto sia dell’incidenza inflattiva dal 2005 ad oggi e di quello che stanno soffrendo queste strutture socio-sanitarie accreditate nella Regione Marche in relazione all'impossibilità di tirare avanti. Con quali rischi? Che le residenze protette vadano in perdita, in disavanzo e siano costrette a chiamare le famiglie per aumentare e ritenere plausibili gli aumenti che permettono di pagare il gas ed i servizi alimentari che nel frattempo sono aumentati.
Presidente Latini, direi anche al mondo di centro di questa alleanza politica, lo possiamo comprendere da chi appartiene alle destre più destre, parlo di Fratelli d'Italia e la Lega che sono totalmente indifferenti rispetto alla questione, ma una mozione di questo tipo che non parte dalla sostanza, dall’assenza di un tavolo …
Presidente Latini, c’è l’assenza di un tavolo promesso a tutto il sistema che, lo voglio ricordare a tutti quanti, fa riferimento a 14.000 posti letto di questa Regione, 14.000 posti letto dei nostri anziani che soffrono e ai quali non diamo attenzione. 14.000 posti letto e 16.000 dipendenti li lasciamo a bagno maria da mesi con la promessa di istituire un tavolo per poter rivedere quel sistema e ad oggi nessuna notizia.
Ecco perché, Presidente Latini, Consigliere Rossi, ci saremmo aspettati una mozione che dal di dentro dell'alleanza politica potesse far accorgere al Presidente Acquaroli e all’Assessore Saltamartini che siamo alla disperazione, se non parliamo con il sistema delle residenze protette, con il sistema di accreditamento non lo possiamo sapere, ma basta parlare con qualcuno di loro per comprendere a quali condizioni ci siamo ridotti dopo due anni e mezzo di governo delle destre. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Non avevo intenzione di intervenire perché secondo noi la posizione è quella espressa dall'Assessore, ma a questo punto è necessario puntualizzare alcune questioni, in particolare dopo l'intervento del Consigliere Carancini, che fa riferimento a problematiche che risalgono al 2005, 15, forse 16 anni fa.
Ricordo prima di tutto a noi stessi, ma a tutto il Consiglio, che questa Giunta si è insediata formalmente il 19 ottobre 2020 ed ha dovuto affrontare per un anno e forse più la pandemia che ancora picchiava forte. Con la competenza dell’Assessore Saltamartini abbiamo gestito la situazione pandemica, con difficoltà che indubbiamente erano maggiori rispetto a quando c'è stato il Governo Ceriscioli, non erano più leggere, vi lascio pensare a tutta la fase della somministrazione dei vaccini e la Regione Marche è stata tra le prime a livello nazionale ad avere sempre dei risultati in termini di efficienza della struttura. E su questo corre l’obbligo, perlomeno da parte mia, ma credo di tutta la maggioranza, di ringraziare il mondo degli operatori sanitari, tutti, che in prima linea non si sono sottratti ad un impegno gravoso che a tutt'oggi ancora continua.
Questa mozione pone un tema e così, a lume di naso e con un po' di buon senso, è vero quello che ha detto il Consigliere Mastrovincenzo, che il PNRR e in generale le comunità alloggio degli anziani non autosufficienti non prevedono grandi numeri, ma indubbiamente il numero di sei è abbastanza limitato. Credo che non sia qualcosa di grave o di gravoso, non sia il Vangelo, poter in qualche maniera rivedere questo numero minimo che è previsto all’interno e che questa mozione prende in considerazione.
Ho l’occasione con questo atto di fare una puntualizzazione che risale al Consiglio precedente, mi riferisco all’intervento del Consigliere Carancini in riferimento al Consigliere Cancellieri, intervenuto non per fare una difesa d’ufficio, ma in difesa dell’Assessore Saltamartini, che, con la sua solita competenza - tutti sapete che è un medico – diceva quello che io in altre occasioni ho avuto modo di pensare, ma che tutta la maggioranza pensa e cioè che il carico che porta l’Assessore Saltamartini sia un carico di tutta la maggioranza. Il Consigliere Carancini ha fatto un intervento accorato dicendo che noi avremmo insultato il precedente Presidente e che lui avrebbe cambiato il tono nei confronti dell’Assessore Saltamartini se noi avessimo chiesto scusa al precedente Presidente, che non so chi avrebbe insultato in più occasioni.
Voglio ribadire un concetto ed una precisazione politica: qui nessuno ha mai insultato il precedente Presidente, si sono fatte delle critiche politiche ad una situazione che indubbiamente non andava e non era solo del precedente Presidente, degli ultimi cinque anni, ma ha radici e viene da lontano.
Voglio però anche puntualizzare una questione: non abbiamo insultato noi il precedente Presidente, siete voi che non l’avete ricandidato e voi di fronte a questo Consiglio regionale in più occasioni … Non si capisce chi lo accusa perché lei stesso in più situazioni parlando di sanità ha preso le distanze dalla gestione precedente, Consigliere Carancini, nonché amico di tanti anni di Consiglio comunale maceratese. L’ha fatto in più occasioni, basta andare a risentire gli interventi in Consiglio comunale.
Allora, mi è cara questa mozione per dire agli amici dell’opposizione che finalmente potete ragionare insieme, gruppo del Movimento 5 Stelle e gruppo del PD, e già ne vediamo gli effetti in questa seduta e in questa mozione perché non ci sovviene nessuna mozione che possa essere ricondotta a questa, per cui lezioni noi non le prendiamo da nessuno.
Abbiamo delle responsabilità che esercitiamo su mandato degli elettori e sappiate che queste responsabilità le eserciteremo a testa alta con un confronto all’interno della maggioranza. consapevoli, perché non ce lo ordina il medico, di intervenire o di prendere posizione o di fare difese d’ufficio, siamo una maggioranza coesa che ha una grande responsabilità, che porterà a termine un’operazione straordinaria, fondamentale, sfidante come non mai e come nessuna, di cambiare la sanità, ma non solo…
PRESIDENTE. Purtroppo siamo in questa regola, l’ho accennato nella fase introduttiva, oggi la sperimentiamo, chiaro comunque il suo concetto.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Credo che il primo modo di onorare il precedente Presidente sia dire il cognome, come si chiama, perché ha fatto il Presidente per cinque anni, se lo chiamiamo con il suo nome e non Ciccioli sarebbe meglio.
“Eserciteremo il nostro potere e faremo, modificheremo la sanità e questi problemi li risolveremo”, quando li risolverete? Sono passati due anni e mezzo e, lo ridico all'Assessore Saltamartini, del quale apprezzo l’impegno, che si è trovato in una fase del Covid già avanzata, non ha avuto il problema delle mascherine che non si trovavano, il problema di litigare alla Conferenza delle Regioni per avere i respiratori, i reparti che chiamavano perché non avevano possibilità di fare i tamponi.
Gli effetti di questo Governo regionale si vedono, continuo a ripetere che lo screening per la mammella e per il collo dell’utero sono bloccati nell’ex Area vasta 5 da dicembre, checché ne dica chi scrive le relazioni all’Assessore. Se questo non è vero l’Assessore mi può denunciare perché sto dicendo una cosa sbagliata, non vera, ma non credo che questo possa accadere perché lo screening è bloccato e all’Assessore ho girato anche dei vocali di donne che avevano chiamato in quella giornata per lamentare il fatto che si risponde loro di andare dal privato. Provate a telefonare al consultorio di Ascoli Piceno, chiedete se potete fare un pap test e vi risponderanno che lo potete fare privatamente.
Mi pare che questo impegno sia un po' puntuale rispetto al grande mondo che riguarda questa fascia di utenza, mi pare che aumentare nelle comunità il numero fissato in sei a sette o a otto sia tanto puntuale ed episodico.
Se vogliamo affrontare il tema in maniera diversa e più ampia rispetto anche alle prestazioni che vengono erogate e anche alla revisione dei manuali di accreditamento, rispetto agli spazi e alle prestazioni erogate, siamo tutti d’accordo, ma se dobbiamo aumentare il numero da sei a sette o a otto mi dà tanto l’idea che c’è qualcuno a cui servono otto posti ed ha solo la possibilità di metterne sei. E’ un mio dubbio, magari malizioso e non corrispondente alla realtà, però mi viene quando si fanno degli interventi e delle richieste così puntuali e non si guardano gli aspetti essenziali, cioè quello che si deve fare, il manuale deve riguardare gli spazi, quello che succede, le prestazioni erogate, sul numero …, quando si tocca solo il numero senza toccare nient'altro in proporzione avrei detto, avrei forse preferito leggere, rivedere i manuali di accreditamento per le comunità alloggio per anziani, prevedendo un adeguato aumento del limite massimo degli ospiti, allora, perché non un aumento del tipo di prestazione o non un aumento degli spazi dedicati alle diverse funzioni? Sarò maligna, ma a me questa mozione sembra davvero puntuale e soprattutto non condivisibile perché l’aumento, senza l’aumento di altro, del numero degli ospiti mi sembra dannoso se non si aumentano anche tutte le altre questioni che sono contenute nei manuali di accreditamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei cominciare dicendo che molto spesso le norme che vengono stabilite invece di aiutare nella progettualità di una rete complessa, molto complessa, perché ci sono diverse esigenze, non voglio dire che ogni caso è un caso, ma ci sono tante variabili nei casi degli anziani, dell'assistenza e delle comunità.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito nella nostra regione alla chiusura di due comunità - una la conoscevo personalmente a Fabriano “Le Quadrelle” - erano utili, ma per via delle norme, della regulation sono state chiuse, con l'espulsione delle persone dentro, che poi sono difficili da ricollocare. Trovare - per chi è un operatore e qualcuno c'è in quest'Aula - uno spazio terapeutico o di accoglienza in una comunità, in una struttura, è un viaggio dantesco, perché non ci sono, i posti sono limitati, molto spesso sono stati ridotti. Dall’epoca Covid ci fu una riduzione che molto spesso non è stata recuperata.
A mio parere nel quadro di regole inderogabili minime ci deve essere una certa flessibilità, ci sono delle strutture idonee che per via di una finestrella o di mezzo metro quadrato in meno nei servizi igienici vengono azzerate e questo non è accettabile. Ci sono le norme nazionali, ma secondo me c'è una norma, la norma numero uno della vita che è il buonsenso e significa che di fronte a delle questioni marginali, a volte anche ridicole, bisogna avere il buonsenso di chi si prende la responsabilità perché una cosa che è venuta meno in questi ultimi decenni è la responsabilità: i funzionari non firmano, i dirigenti non firmano, nessuno si prende la responsabilità perché è meglio eludere che prendersi una responsabilità. E’ meglio dire: “Non è mia competenza. Non è possibile. Non si può fare. Non c'è un precedente”, tutta una serie di cose che ho sentito mille volte quando, al contrario, molto spesso, trattandosi di cose minimali se una persona si prende la responsabilità, fondatamente non in maniera irresponsabile, con molta fondatezza, le cose possono cambiare.
Vi dico quello che penso, non trattando questa mozione di un aspetto ideologico, credo che dietro a questo non ci sia un aspetto ideologico, perlomeno non ce lo vedo e siccome tutto sommato sono abbastanza ideologico se non ce lo vedo significa…, il fatto che è possibile una flessibilità nel numero, questo sì, ci deve essere la responsabilità degli organi di vigilanza che controllano come stanno le cose perché la situazione è molto varia. Nessuno controlla se in una casa di 70 metri quadrati ci sono 12 extracomunitari, quello si può fare, nessuno dice niente, affittata, mentre magari in condizioni adeguate, siccome manca mezzo metro nel bagno o c'è un impianto igienico che, pur essendo totalmente funzionante, idoneo, è mancante di un percorso particolare, allora non si può tenere aperta la struttura. E’ il caso della comunità Le Quadrelle - Vivere Verde di Fabriano, che è un’assurdità, togliamo i servizi perché c'è una norma draconiana che impedisce di tenerli aperti.
Stiamo costruendo una società assurda, e lo dico per quelli che rimarranno, una società delle regole, le regole dell'Unione europea stanno ammazzando i popoli. Le regole sui tetti del personale, noi non possiamo assumere personale, però possiamo accettare che ci sia un danno agli utenti perché c'è un tetto di spesa che ci impedisce di assumere e lo stesso tetto di spesa se non è all'interno del personale, ma in beni e servizi, attraverso una cooperativa che magari ci costa di più, è possibile. E’ l’assassinio del buonsenso.
Sul numero degli ospiti ci deve essere un adeguamento.
In linea generale questa mozione la vedo bene perché ci deve essere poi la responsabilità della Giunta, che ha questa competenza, ha i tecnici a disposizione, che armonizza, il problema è armonizzare, a volte sei anziani messi male sono troppi, a volte sei anziani che funzionano sono più che adeguati per aprirsi a otto o a nove anziani. Ci deve essere un momento di responsabilità nell’autorizzazione, che è personalizzata perché poi questi luoghi non sono costruiti con lo stampino, non sono i moduli dell'Unione Sovietica nella quale c’erano i palazzi di x piani, tutti uguali, ognuno di tanti metri quadrati, le comunarde, così venivano chiamate dopo la rivoluzione di ottobre, esistevano, c’era il bagno in comune, la cucina in comune. Non è possibile, dieci famiglie nella comunarda, sono tempi lontani grazie a Dio, c'è stato un salto di qualità.
Noi dobbiamo cercare di armonizzare, di arrivare ad un'armonizzazione di queste strutture che devono essere adeguate alla contingenza reale. Gli operatori hanno una visione, quante volte capitava in ospedale, ricordo il mio servizio ospedaliero, c'era un'urgenza grave e si aggiungeva un posto letto in reparto, un paziente grave non lo mandavi ad Urbino o da un’altra parte. Il buonsenso dice che se anche hai 12 posti letto ed hai un’urgenza grave…
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La Consigliera Menghi dice una grande verità, l'errore cosmico del centro-sinistra è stato quello di non aver ricandidato il precedente Presidente, io lo dissi in limine litis e non lo facevo perché ero l’Assessore del precedente Presidente, sono note le mie caratteristiche di autonomia rispetto al Presidente, di grande e marcata autonomia, un errore cosmico. E’ anche vero che la sanità gestita dall’ex Presidente l'abbiamo vista, la sanità gestita oggi da questa Giunta è ben presente e credo che tutti gli operatori, gli utenti ed anche i cittadini possono verificare la differenza. Se poi ritengono che oggi la gestione sia migliore, benissimo, per carità, noi ci inchiniamo a questo giudizio, però è un giudizio di grande responsabilità.
Vediamo anche che dopo il post pandemia, la più rilevante legge di questo Consiglio regionale sul riordino del sistema sanitario regionale, che doveva andare in vigore l’1 gennaio 2023, che doveva trasformare l'organizzazione della sanità in questa Regione, è sospesa e con i commissariamenti in atto. Ne abbiamo già parlato, abbiamo visto come viene gestita la sanità in questa regione ed al Direttore del Dipartimento salute, che è il più rilevante Dipartimento di una Regione, che gestisce decine di migliaia di dipendenti, l'organizzazione, gli enti del servizio sanitario regionale, l'80% del bilancio regionale, che ha proposto la riorganizzazione del servizio sanitario regionale, che dovrebbe attuare per legge e che ha la responsabilità dell'attuazione di quella riforma, viene consentito di trasferirsi a dirigere Torrette. Complimenti, questo è il timone della politica nella gestione della sanità regionale, vediamo i risultati, i commissariamenti, a nessuno sfuggirà che i commissari possono gestire soltanto l'ordinario, nient’altro.
Dico ai Consiglieri Latini e Rossi di rinviare la discussione di questa mozione, rinviatela e costruiamo magari insieme, auspicabilmente insieme, una risoluzione che metta al centro i temi veri perché qui tra l’altro ci sono anche degli errori, per certi versi anche abbastanza marcati. Ad esempio si parla di manuali di accreditamento, ma a me non risulta che esistano i manuali di accreditamento, se del caso esistono le autorizzazioni. Io mi sono fatto stampare la legge che voi citate, l’articolo 7 parla di strutture subordinate ad autorizzazione, non all’accreditamento. L'articolo 7, comma 1, lettera c), parla di “strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive, le strutture socio-sanitarie di lungoassistenza o mantenimento e protezione e le strutture sociali di tutela e accoglienza che erogano prestazioni in regime residenziale e semiresidenziale, a favore delle categorie di destinatari previste dalla normativa statale e regionale vigente”.
Queste sono, le citate voi nel titolo della mozione e non sono soggette ad accreditamento, non c'è, sono subordinate ad autorizzazione. Un conto è l’autorizzazione, un conto è l’accreditamento.
L’altro errore madornale: come si fa a confondere strutture di questo tipo, che così vengono definite dalla legge, e dire al fine di realizzare, tra l'altro, l'ospitalità turistica temporanea. Addirittura confondiamo il ruolo sociale di queste strutture con il ruolo turistico, confondiamo l’ospitalità sociale di persone che hanno bisogno e sappiamo come queste strutture, spesso, quasi sempre, svolgono anche una funzione preventiva rispetto alle strutture ospedaliere stesse, perché le persone anziane che hanno bisogno di una particolare assistenza, altrimenti preclusa nella propria residenza, ricorrono a queste strutture in quanto hanno un'assistenza più adeguata e laddove queste strutture non sono in grado di ospitarli vengono trasferiti negli ospedali. E’ anche questo il ruolo di queste strutture, che non io, ma la legge definisce strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive.
Mi sembra una mozione che può essere utile, ma deve essere rivista perché non è votabile sotto il profilo estetico, la possiamo migliorare. E’ sbagliata nella forma e nella sostanza, la finalità però può essere condivisa, ma all'interno di un percorso molto più ampio che secondo me possiamo condividere. Chiedo il rinvio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Volevo fare un accenno sull’argomento che aveva evidenziato la Consigliera Casini per quanto riguarda l’argomento degli screening. Le posso dire che a me è arrivata, ho parlato anche con il personale sanitario che mi hanno detto che arriva sempre, perlomeno nel mio territorio, e che capita tante volte che poi le persone non si presentino per cui vanno avanti chiamando altri nomi della lista.
E’ anche un offesa per il personale sanitario che tutti i giorni lavora con grande professionalità. Non discuto che ci sia da migliorare, però non si può offendere il personale che tutti i giorni lavora sul campo.
Il Consigliere Cesetti dice che non abbiamo fatto nulla sulla sanità, quello l’ha fatto prima il precedente Presidente, noi stiamo lavorando per cambiare un intero sistema della sanità regionale, nel giro di due anni, con la situazione nazionale e con quello che è successo, non abbiamo la bacchetta magica, stiamo lavorando sul Piano socio-sanitario, stiamo facendo cose serie e non raccolgo queste provocazioni. Grazie.
(intervento fuori microfono)
PRESIDENTE. Non c’è fatto personale, non c'è un’accusa alla dignità, ha detto soltanto che non è arrivato, le do la parola, però francamente è una gratuità il fatto personale.
Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi ha detto che ho insultato il personale, non ho parlato dell’Area vasta della Consigliera, ho fatto riferimento alle Aree vaste 1, 3 e 5, segnatamente alla 5 in cui ho avuto un incontro con la Consigliera Bora la scorsa settimana e dove lo screening è fermo da dicembre.
In quest’Aula sfido chiunque, ha cominciare dalla Consigliera Elezi, a dimostrarmi il contrario con le prove che io ho portato. Lo screening è fermo perché non partono le lettere, non si fa l’anatomopatologia e non si fanno i vetrini.
Lei non lo può sapere e non si può permettere di dire che io offendo il personale, perché io qui il personale lo sto rappresentando e si è lamentato del fatto che non è messo nelle condizioni di poter seguire le donne. E non si permetta più di dire che quello che io e affermo è una menzogna o che offendo qualcuno. Non si permetta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Come Presidente della Commissione sanità perché questo è un tema molto delicato. Nella mia Commissione, sono testimoni anche i Consiglieri di minoranza, si realizzano tantissimi manuali di accreditamento, autorizzazioni di studi medici, laboratori analisi e ne arriveranno tanti altri. Questo è un tema molto serio, molto delicato, che deve essere affrontato in un quadro generale.
Sono favorevole a questa mozione, ma auspico che questi temi vengano discussi, approfonditi ed elaborati all'interno di un quadro un po’ più ampio perché tutti dobbiamo sapere che dietro ad un manuale esiste un lavoro approfondito da parte dei dipendenti, che svolgono questo lavoro con tanta serietà e passione.
Concordo con il Consigliere Ciccioli, esiste secondo noi un limite legato al rispetto da un lato delle rigide norme e di alcune situazioni che non sono nemmeno derogabili a leggi nazionali, e dall'altro quello del buon senso, cercare di venire incontro a strutture, laboratori, centri di accoglienza, tutte strutture regionali che svolgono un ruolo fondamentale all'interno del nostro territorio.
Il parere da parte del sottoscritto su questa mozione è favorevole, con l’auspicio che determinati temi magari vengano anche prima approfonditi e svolti all’interno della Commissione sanità, nella quale siamo sempre disponibili a valutare modifiche o integrazioni anche su pareri che ci vengono proposti. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Capisco l’intenzione dei presentatori della mozione perché il Presidente, che è il primo firmatario di questo atto, inevitabilmente raccoglie tutte le istanze e le sollecitazioni a cui ognuno di noi, con il nostro ruolo, siamo sistematicamente sottoposti.
L’ha detto prima il Consigliere Carancini, noi non siamo rimasti davanti al grido di dolore reiterato in questi due anni e mezzo da parte degli enti gestori, penso al Presidente e coordinatore che ha cercato non solo di portarci a conoscenza, ma anche di mettervi nelle condizioni di trovare la soluzione.
Lo so che lei conosce benissimo le non risposte date in questi anni perché arriviamo a ogni fine esercizio finanziario senza avere le adeguate coperture, senza aver risposto alle esigenze che arrivano dall'incremento dell'inflazione, dei costi dell'energia, da quello che la pandemia ha determinato nella gestione di quelle strutture perché ha significato maggiori DPA, riduzione dei posti, riorganizzazione complessiva di quelle strutture che per noi, per i nostri cari e per le nostre persone anziane sono determinanti nella loro funzione sociale.
Lei raccoglie quell'istanza, però sa benissimo le non risposte che sono pervenute da questa Giunta e non sono le parole del gruppo del Partito Democratico o dell'opposizione, che ogni volta deve essere richiamata alla comparazione con il lavoro della Giunta precedente, è finita sono due anni e mezzo, sono 30 mesi che siete qui, datemi un tema che avete affrontato con visione, che avete messo in campo per guardare in prospettiva. Tutte le volte vengono brandite scelte, mi viene in mente oggi quella della palazzina i Fabriano, che ci dicono che c'è un tema, che domani mattina partiranno i lavori, si fanno le conferenze stampa, anche la Consigliera Lupini può confermare quel tipo di modalità. poi scopriamo improvvisamente che ci sono i progetti sbagliati, che si sono accorti dopo 30 mesi, quando avevano già dichiarato che era tutto appaltato. Questa è la vostra modalità. Solo che mentre lì sono strutture, mattoni, luoghi e speranze, qui c’è un contingente di persone che è in difficoltà, strutture, come ha detto il Consigliere Ciccioli, che vengono chiuse e voi ne avete la piena responsabilità.
Presidente, ritiri la mozione perché pone un tema, e l’ha detto il Presidente della Commissione sanità Consigliere Baiocchi, che ha ricordato quello che si sta facendo in Commissione rispetto ai manuali di accreditamento, è vero, ma non può essere che passiamo da sei a otto perché magari una struttura ci ha chiesto questo, che è un tema, ma è molto più articolato. Lo abbiamo visto proprio nelle ultime Commissioni, Presidente, la avochi a sé, andiamo in Commissione, poniamo il tema, troviamo le risorse, mettiamo gli enti gestori nelle condizioni di lavorare.
PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, prendo la parola per la mia dichiarazione di voto, cercando di chiarire alcuni aspetti e rilievi critici.
La tematica di riferimento è la legge regionale n. 21, in particolare gli articoli 5, 7, 16, che nel combinato disposto indicano le modalità di accreditamento, la procedura e i soggetti a cui sono rivolti.
L'invito della mozione è molto semplice, è l’invito di un indirizzo politico amministrativo affinché gli organi competenti, che sono: la Giunta regionale delle Marche e la Commissione competente, la Commissione sanità, possano valutare nell'ambito della riorganizzazione e degli aspetti specifici degli accreditamenti, che voi sapete meglio di me esistere, che è una cosa che si combina per il rilascio dell'autorizzazione perché non ci può essere e non c'è mai stata autorizzazione senza la possibilità della procedura di accreditamento, almeno per quanto riguarda la legge, e con questo cerco di chiarire i rilievi critici che ci sono stati fatti anche nell'ambito della redazione della stessa mozione.
In merito a questo accreditamento, vorrei ricordare che ci sono stati dal 2016 in avanti alcuni passaggi importanti che riguardano tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie che interessano anche l'aspetto specifico della mozione, me le sono segnate per evitare di dire delle situazioni che possono essere anche di contrasto: regolamento regionale 1/2018, delibera di Giunta del 2019, delibera di Giunta n. 1572/2019, delibera di Giunta n. 258/2019, decreto del dirigente di accreditamento n. 333 del 16 dicembre 2019, circolare n. 2/2020. Questo non tanto per giustificare l’azione che abbiamo portato avanti, quanto per dire che nell’ambito della questione linguistica che si è posta relativamente all’accreditamento sì, accreditamento no, manuale sì, manuale no, tutto ciò sfocia in una azione che è ben chiara a tutti voi, su cui non ritorno.
La mozione ha una finalità ben precisa, quella di prevedere nell'ambito di tutti gli atti, essendo la mozione presentata il 22 settembre 2021, una revisione del combinato disposto degli articoli 5 e 16 affinché ci sia, come altre Regioni hanno già assunto, la possibilità di una deroga che vada a favore dei giovani anziani, fra i 65 e gli 85 anni, in particolari condizioni, che sono quelle previste dalla mozione,
Concludo, andando a leggere nell'ambito dell'ospitalità turistica temporanea, della pronta accoglienza per periodi di tempo determinato, nessuna deroga, nessun intervento che riguarda strutture specifiche, casi specifici, ma un richiamo a quello che sta avvenendo nella nostra comunità rispetto a quello che altre Regioni hanno fatto.
La proposta che porto è quella di far sì che ci sia un'emanazione del Consiglio regionale in più e su questo mi accomuno a tutti coloro che richiamano l'attenzione degli organi competenti a sviluppare in un ambito più ampio le intere procedure dei manuali di accreditamento anche questa specifica funzione se la mozione verrà accolta l'aspetto stesso, quindi l'invito, in particolare del Presidente della Commissione sanità, non può, per quanto mi riguarda, che vedermi assolutamente d'accordo e se la mozione verrà approvata non toglie nulla, anzi rafforza la sua attività, il servizio e con lui i componenti della Commissione stessa.
Il mio voto sarà favorevole. Grazie.
Mozione n. 142. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 314
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri, Ruggeri
“Prosecuzione del progetto monumentale europeo “Pietre d’inciampo” nella regione Marche e iniziative per ricordare l’esilio degli ebrei marchigiani causato dalle infami leggi razziali del 1938”
Mozione n. 315
ad iniziativa dei Consiglieri Acciarri, Marinelli, Elezi, Menghi, Bilò, Cancellieri, Serfilippi, Marinangeli, Rossi, Latini, Livi, Pasqui, Baiocchi, Putzu, Borroni, Ausili, Assenti, Ciccioli, Santarelli, Marcozzi
“Azioni per mantenere viva la memoria storica dei fatti che determinarono l’orrore della Shoah”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 314 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri, Ruggeri e la mozione n. 315 dei Consiglieri Acciarri, Marinelli, Elezi, Menghi, Bilò, Cancellieri, Serfilippi, Marinangeli, Rossi, Latini, Livi, Pasqui, Baiocchi, Putzu, Borroni, Ausili, Assenti, Ciccioli, Santarelli, Marcozzi (abbinate).
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. A seguito della Giornata della Memoria che abbiamo organizzato, con la mozione n. 314 il gruppo del Partito Democratico, insieme al gruppo del Movimento 5 Stelle, ha voluto sottoporre all'attenzione di questa Assemblea due temi che riteniamo di particolare rilevanza nella commemorazione di quel giorno.
Il primo forse è quello un po’ meno attenzionato che riguarda il fenomeno dell'esilio degli ebrei italiani a seguito delle infamanti e infami leggi razziali fasciste del 1938, perché le politiche naziste e fasciste che portarono alla Shoah, all'Olocausto e allo sterminio furono rivolte all'eliminazione fisica degli ebrei e non solo, a parte dei fenomeni negazionisti, è un tema che indubbiamente tocca, che conosciamo e che conoscono le nuove generazioni.
L’esilio degli ebrei italiani non fu un esodo volontario, ma introdotto dall’intolleranza e dal razzismo, un esilio che portò enormi sofferenze, e dopo l’ottobre del 1938 lasciarono le proprie case, i lavori, gli affetti, anticipando poi tutto il percorso successivo, spesso in luoghi molto lontani, soprattutto nell'America. Parliamo di migliaia di persone comuni: operai, impiegati, lavoratori, professori, specialmente dove le comunità ebraiche erano più consistenti, penso solo alla comunità di Ancona o alla mia città. Anche tanti intellettuali e personalità di grandissimo spessore, pensò a Salvatore Loria, a Franco Modigliani, ad Emilio Segre, che hanno segnato la storia scientifica, economica o medica delle nostre comunità.
L’esilio riguardò gran parte …, tutti orientati al nord America, ma anche al sud America, guardo alla mia città al filosofo Rodolfo Mondolfo, che fu costretto a stabilirsi in Argentina, potrei continuare con centinaia e migliaia di esempi.
La nostra proposta è quella di mettere in campo un’operazione per valorizzare, raccontare, narrare queste storie, persone che venivano perseguitate per motivi politici, ma anche razziali, di appartenenza.
Questa modalità terribile ha colpito anche personaggi che erano iscritti al Partito fascista in Italia, ma solo perché ebrei sono stati costretti ad emigrare, come è avvenuto per un concittadino di questa città, Ferruccio Ascoli, Segretario politico del fascio anconetano che successivamente fu deportato ad Auschwitz dove morì.
Pensiamo che questo sia un percorso che vada raccontato e chiediamo un impegno per costruire delle modalità adeguate, partendo proprio da quello che abbiamo fatto anche in quest’Aula con le scuole.
Poi il grande tema, e questo risulta anche più semplice, perché la nostra proposta è quella di proseguire la bellissima esperienza delle Pietre di inciampo, che era stata iniziata dall’ex Presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, che volle mettere in campo quel progetto di Gunter Demning , che sta caratterizzando tutta l'Europa e il mondo e che ha trovato invece diverse difficoltà in questo mandato. Basterebbe questo per capire cosa dobbiamo fare, cito Liliana Segre che ha parlato delle Pietre di inciampo nel contesto delle commemorazioni del Giorno della Memoria del 2023, invitando a dare importanza a questo progetto, ha detto: “Per me le Pietre di inciampo dovrebbero essere un po’ più alte del livello della strada, in modo che ci si possa mettere un fiore o una pietra, come nei cimiteri ebraici. Mi spiace che vengano spesso nascoste da biciclette, macchine in sosta e dalla vernice nera, che tradotto vuol dire che fai schifo, tu sei stato condannato per colpa di essere nato”. Concludo così perché quel progetto dovrebbe tenere sempre a memoria le parole di Liliana Segre e dobbiamo essere anche molto consequenziali.
Abbiamo approvato in questo Consiglio, su proposta della maggioranza, firma del Consigliere Rossi, che poi abbiamo votato all'unanimità, una legge per l'istituzione dell'itinerario ebraico marchigiano. Quel percorso non può che trovare un momento di riflessione e un momento di inciampo collettivo per alimentare la nostra memoria, trasmetterla e consentire a tutti di riflettere su quell'ostacolo che è stato posto per richiamare la nostra memoria e trasmetterla, per evitare che quelle tragedie siano calpestate, ma ci possano permettere di riflettere per non farle più accadere.
Sono comunque molto soddisfatto dell'idea di arrivare ad una risoluzione, quindi recuperare anche grazie all’altra mozione a prima firma della Consigliera Acciarri, che può arrivare ad un voto unanime rispetto a questo tema. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Grazie al Consigliere Mangialardi per illustrazione e per le parole che ha speso alla fine.
Il 24 gennaio abbiamo celebrato, un po' in anticipo, la Giornata della Memoria e abbiamo ricevuto a mio avviso un grande insegnamento dai ragazzi che hanno portato qui dei lavori bellissimi. Forse anche questo deve spingerci a fare sempre più cose insieme che vanno nel senso delle istituzioni, che di fronte a circostanze più grandi di noi si uniscono e fanno le cose insieme. Va un po' nello spirito di cui ha parlato prima il Consigliere Mangialardi, di quello che ci siamo detti rispetto a due mozioni che sono state presentate, una che vede me come prima firmataria, l'altra che vede il Consigliere Mangialardi come primo firmatario, una che riguarda la maggioranza “Azioni per mantenere viva la memoria storica dei fatti che determinarono l'orrore della Shoah”, l’altra “Prosecuzione del progetto monumentale europeo ‘Pietre di inciampo’”. Questo ci spinge alla rappresentazione che c’è stata il 24 in questa Aula, che ci ha spinto a mettere questi elementi insieme, politiche insieme, proprio perché il ricordo di quello che è accaduto, e non deve più accadere, sia sempre vivo.
Con questa risoluzione vogliamo dare più spazio, come ha detto anche il Consigliere Mangialardi, alla legge 17/2021 che riguarda gli itinerari ebraici, che abbia sempre più spazio anche nel fare e nella politica della Giunta.
Per quanto riguarda la mozione della maggioranza abbiamo spinto un po' sui viaggi della memoria, andando anche a coadiuvare un lavoro fatto a livello nazionale, in Senato, che all'unanimità ha investito 2 milioni di euro in tre anni, dal 2023 al 2025, per i viaggi della memoria, perché questi viaggi nei campi nazisti abbiano un valore per i nostri ragazzi. Lì abbiamo bisogno anche di una grande preparazione, quindi è importante che ci siano anche degli investimenti per le scuole che vorranno fare questi viaggi.
Vogliamo collaborare in una serie di azioni, anche comuni, insieme ai comitati ebraici presenti in regione, creando occasioni di attività per rendere sempre più attuali le capacità del mondo ebraico e della vita quotidiana, come ha ricordato anche prima il Consigliere Mangialardi. L’ha ricordato qui il rabbino di Roma, di quale poliedricità sono stati capaci gli ebrei anche in questa nostra regione, nei territori marchigiani, producendo anche un'innovazione culturale molto importante.
Occorre ben tenere presente che ci possono essere degli itinerari turistici, così come ci diceva anche il rabbino quando è venuto in quest’Aula, che possono tenere viva la memoria ed anche incentivare il turismo della nostra regione, stimoli necessari, come abbiamo detto tutti, per ricordare a noi ciò che non deve mai accadere ma che, come diceva Primo Levi, è accaduto e può ancora accadere.
Ecco perché è giusto ricordare ciò che non deve accadere.
La nostra mozione vuole anche camminare di pari passo con quella presentata in Senato, in questa legislatura, per l'istituzione della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo e di istigazione all'odio e alla violenza, una Commissione che è stata magistralmente presieduta da Liliana Segre, una bambina deportata ad Auschwitz, una dei pochi bambini tornati.
Saluto con favore il fatto che siamo riusciti a fare una risoluzione comune, voglio ringraziare il Consigliere Mangialardi e il Partito Democratico per questo. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Una risoluzione utile e condivisibile, è stata citata anche la legge di cui sono stato promotore “Istituzione dell'itinerario ebraico marchigiano” che, come sappiamo, è un itinerario storico turistico e culturale, ma anche memoriale grazie all'introduzione, nella stessa legge, della valorizzazione del discorso delle Pietre di inciampo.
Ci tengo a fare un po' di informazione, visto che proprio durante la giornata dedicata alla Shoah, nei giorni successivi, era stata fatta un po' di polemica sul fatto che questo itinerario ancora non è partito, ma ha avuto dei ritardi perché all'interno della legge vi è un comitato attuatore, formato dai Comuni che hanno tardato a dare i nomi dei loro delegati e di conseguenza tutto è andato a scalare, però il comitato si è riunito per la prima volta.
La legge verrà rifinanziata in assestamento, come stato detto, le risorse sono state tolte, ma prima non c’era bisogno dei soldi perché purtroppo il comitato non si era creato, verrà rifinanziata, allo stesso tempo è rifinanziata già da adesso grazie all’interessamento della Consigliera Elezi.
La legge ha già una dotazione economica, è stata presentata alla Bit di Milano con un discreto successo, tra l'altro le iniziative di questo itinerario sono state già dette, si è parlato anche delle Pietre di inciampo, della memoria che questo itinerario deve portare.
Ci sono stati dei ritardi che possiamo definire tecnici perché alcuni Comuni non hanno fornito i nomi dei loro delegati. Siamo riusciti a stringere, si è già riunito, c'è stata già la prima presentazione, quindi in questo 2023 finalmente riusciremo a dare attuazione a questo itinerario, a promuoverlo e di conseguenza, allo stesso tempo, dare spazio al valore memoriale che è insito nell’itinerario ebraico, perché no, magari anche già da subito, nel 2023, per la valorizzazione e la messa in posa di altre Pietre di inciampo.
Mi sono inserito all'interno di questa risoluzione per fare chiarezza e spiegare anche perché c'è stato questo ritardo che purtroppo è stato tecnico e non dovuto alla Regione. Tra l'altro invito a riconvocare il prima possibile il comitato attuatore dell'itinerario ebraico in maniera tale che nel 2023 possiamo già agire e renderlo esecutivo perché, grazie alla Consigliera Elezi, c’è già una dotazione economica, oltre a quella che verrà messa all'interno dell'assestamento di bilancio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza; a proseguire nell'applicazione di ulteriori Pietre di inciampo in collaborazione con l’artista Gunter Demning, ampliando la loro collocazione, prevedendo istallazione alle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino; a promuovere iniziative volte a coltivare la memoria non sono dell’Olocausto, ma anche dell’esilio di ebrei marchigiani che furono costretti a lasciare il nostro Paese a seguito delle infami leggi razziali del 1938.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Poco da aggiungere rispetto al grande contributo che è venuto oggi in quest'Aula. Sono molto soddisfatto che ci sia stata la volontà, a partire dalla prima firmataria dell’altra mozione, di giungere ad una risoluzione e ad un voto unanime.
La necessità di coltivare la memoria, di trasmetterla e di tenerla viva, altrimenti diventa solo ed esclusivamente retorica, che diventa terribile perché noi concludiamo i nostri interventi dicendo che ciò che è accaduto non deve più avvenire. Normalmente di fronte chiudiamo tutti, anche se cerchiamo di evitarlo perché poi ci sembra, al di là e al netto di percorsi negazionisti, qualche volta impossibile. Allora, dobbiamo inciampare, inciampare davvero, dobbiamo cadere e per rialzarci dobbiamo richiamare la nostra memoria. Qualche anno fa – non c’è l’Assessore Brandoni – andammo insieme a Cracovia, c’era anche il Consigliere Carancini, a far visita ad Auschwitz Birkenau. C'era un pullman di ragazzi e ragazze olandesi, forse, ovviamente minorenni, arrivato in un luogo che sembrava costruito appositamente: con la nebbia, la giornata uggiosa di un mese di aprile. I ragazzi sono arrivati, non come è stato richiamato vestiti in modo adeguato, ma con un comportamento ortodosso, scesi dal pullman - erano davanti a me - erano quasi allegri, chi mangiava, chi scherzava, chi si divertiva con il cellulare. Entrammo - noi eravamo primi – ed i tornelli costringevano a passare dentro i luoghi, i ragazzi e le ragazze vennero richiamati diverse volte ad avere un comportamento adeguato, quando le nostre comitive si incrociavamo, ad ogni passaggio i loro volti e i loro atteggiamenti mutavano, alla fine uscimmo tutti insieme con le lacrime agli occhi, anche i ragazzi e le ragazze che erano entrati con quel tipo di comportamento. Non c'è stato bisogno di nulla, non c'è stato bisogno del richiamo, avevamo inciampato tutti insieme e a fatica siamo riusciti a risollevarci.
Ha ragione il Consigliere Cesetti quando dice di non richiamare ogni volta che questo non accada più, dobbiamo alimentare la nostra memoria per far sì che i nuovi olocausti vengano evitati e i bambini che muoiono in mare e che sono morti 10 anni fa sulle spiagge di Lampedusa (200 persone stese) con l’impegno successivo che non sarebbe accaduto più, ma sono passati quegli anni e abbiamo bisogno di rinciampare per portare e trasmettere memoria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per dichiarare il voto favorevole del gruppo, che del resto ha sottoscritto, in particolare nella mia posizione di capogruppo, il documento unitario, per sottolineare l'assurdità di quello che è successo alla fine degli anni 30 e all'inizio degli anni 40.
Meno di vent'anni fa abbiamo ribadito che le radici dell'Europa e la Costituzione europea poggiano sulla tradizione giudaico cristiana, che è una tradizione unitaria che nasce in Palestina e che poi evolve in tutto il continente europeo e ne segna profondamente la storia, le tradizioni, i comportamenti, la crescita ed anche la civiltà.
La caccia all'ebreo è stata più di un incidente della storia, pur cercando di vedere sempre le vicende della storia in modo critico è una di quelle cose a cui non riesco a dare una spiegazione razionale di nessun tipo, anche perché il popolo ebraico con la diaspora, disperso nel continente europeo, è stato protagonista della storia europea, intimamente connesso ai nostri percorsi di vita.
Ricordavo a me stesso che nella mia carriera professionale ho avuto un professore di discendenza ebraica, Volterra, originario di Bologna, ma la famiglia era stata importante anche ad Ancona, si era convertito, di famiglia di storia secolare ebraica, così come quello della formazione, che ho seguito per quattro anni a Venezia, era un ebreo russo fuggito dalla Russia a seguito della rivoluzione d'ottobre con la famiglia, la famiglia precedette la sua nascita, in Argentina fuggirono nel 1917, poi ha studiato a Londra, a Parigi. E’ stato un grande maestro della psicoanalisi, della psichiatria, Salomon Resnik, persona che appartenne intimamente alla cultura e alla storia dell'Europa. Poi i compagni di scuola, gli amici, la nostra città era la terza città in Italia per presenza di ebrei, dopo Roma e Trieste, le cui famiglie ebraiche, alcune importantissime, hanno lasciato una traccia fortissima nella città, anche recentemente ho citato Almagià, una famiglia di costruttori di Ancona che ha costruito il primo canale di Suez tra il 1854 ed il 1863, una famiglia ebrea ad Ancona, con maestranze anconetane, con ingegneri, presidenti di ordini professionali, fondatori della facoltà di economia ad Ancona, Fuà.
Un pezzo di storia che non si capisce come sia iniziata, che cosa è successo, come sono andate le cose, solo nell'assurdità dei labirinti della mente può essere data una spiegazione.
Convintamente a nome del gruppo di Fratelli d'Italia votiamo questa risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Ringrazio il gruppo della Lega che con me ha condiviso questa mozione, tutta la maggioranza, il Capogruppo Ciccioli, Forza Italia, attraverso la Consigliera che mi ha preceduto.
Scriviamo una bella pagina istituzionale per il fatto stesso che mettiamo insieme culture diverse e punti di vista a volte diversi per il bene comune, per cercare di trovare una soluzione che sia al di sopra delle parti, al di sopra di noi stessi, un po’ come, prima l’accennavano alcuni Consiglieri che mi hanno preceduto, la questione degli emigranti che in questi giorni ha toccato il Governo, l'opposizione e tutte le istituzioni.
Siccome poi i problemi sono sempre gli stessi, al di là dei Governi che ci attraversano e delle nostre convinzioni politico culturali, dobbiamo davvero iniziare a mettere le mani nel piatto.
Condivido i richiami che sono stati fatti da Papa Francesco rispetto alla questione emigranti e quello che pensa Papa Francesco, però di fatto la politica deve mettere le mani nel piatto e fare le scelte, la politica di centro-sinistra, per quando c'è stato il centro-sinistra, di centro-destra per quanto c’è il centro-destra. Non possiamo appaltare le questioni umanitarie alla chiesa, dobbiamo mettere le mani nel piatto è sempre difficile per la politica perché si cerca di fare delle scelte, le coperte delle scelte sono sempre cortissime, quindi tutti sappiamo che quando siamo al Governo è sempre più difficile di quando siamo all’opposizione, però ci deve essere uno sforzo culturale e politico forte affinché le questioni razziali, di un'integrazione più forte, sociale, mondiale, non riempiamoci la bocca nel dire mai più, facciamo delle azioni concrete che ci vedano reciprocamente protagonisti, azioni che poi portano a condivisioni comuni di scelte importanti per il futuro di un’integrazione forte. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio innanzitutto il Partito Democratico nella persona del suo capogruppo per avermi chiesto di sottoscrivere la mozione per la prosecuzione del progetto Pietre di inciampo. L’ho fatto volentieri, con molto piacere ho sottoscritto la risoluzione che è frutto del lavoro della Consigliera Acciari, che è stata la prima proponente, che ringrazio. Si è scelto di inserire il meglio delle mozioni che erano state presentate e mi sembra che ci siano tutti i punti di entrambi gli atti.
Ho ascoltato gli interventi con attenzione, sono rimasta basita dalle dichiarazioni del Consigliere Mangialardi che ha parlato di un viaggio ad Auschwitz Birkenau con dei ragazzi che erano impreparati, non debitamente preparati dai propri insegnanti per l'esperienza che stavano vivendo. I giovani vanno accompagnati perché spesso da adulti, anche in quest’Aula quando parliamo, diamo per scontato che tutti abbiamo la stessa formazione, conoscenza, predisposizione culturale, con la diversità di posizioni politiche, ma che tutti siano informati. Abbiamo avuto dei cenni storici che ci hanno creato una cultura che ci rende simili e ci fa comprendere quando parliamo di queste tematiche, ma dobbiamo ricordarci che per i giovani non è così, ai giovani va spiegato tutto, va raccontato e spesso il modo migliore per farlo è attraverso le parole dei testimoni, più dell’insegnante vale una pagina di Primo Levi. Quando celebravo in classe il Giorno della Memoria parlavo il meno possibile, però pretendevo silenzio e un’ora di lettura di “Se questo è un uomo”, che per me resta uno dei libri più belli del 900.
Apprezzo che ci siano tanti riferimenti ai giovani, alle scuole, anche ai viaggi della memoria, oltreché all’istituzione di premi per tesi di laurea.
Voto con molta soddisfazione questa risoluzione e sono anche contenta che ci sia stata questa sensibilità nel coinvolgere soprattutto le fasce più giovani della nostra popolazione.
Non dobbiamo mai dare per scontato che certe questioni che per noi sono acquisite, lo siano anche per i ragazzi, non è così, abbiamo la responsabilità di accompagnarli nella conoscenza, nell’informarli correttamente ed anche il primo punto di questa risoluzione mi sembra molto importante.
Come gruppo Movimento 5 Stelle il voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Valuterei se possiamo invertire il punto 5, la mozione n. 140 abbinata alla mozione n. 320.
Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Chiediamo di rinviare le mozioni, non al prossimo Consiglio regionale, ma a quello successivo, in quanto è una materia su cui l'amministrazione sta già lavorando. Non hanno carattere di assoluta urgenza per quanto i contenuti siano prioritari e la condivisione di molti punti dei proponenti della mozione ci porta a pensare che si possa ragionare sull'ipotesi di una risoluzione che possa rappresentare in maniera integrale ed estesa le due mozioni.
Chiediamo il rinvio tra due settimane. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La mia mozione, presentata da tempo, da circa due anni oramai, non è più urgente perché comunque il dibattito è in atto, un dibattito su questioni grosso modo condivise. C'è una sostanziale continuità tra la progettualità del vecchio governo regionale e quello attuale.
Va bene il rinvio ad un paio di settimane, in modo che si possa giungere ad una risoluzione condivisa tra la mia mozione, presentata molto tempo fa, e quella recente dei Consiglieri di maggioranza, che possa costituire un indirizzo magari unanime di questo Consiglio regionale per dare maggiore forza alla Giunta per l’azione di Governo nei confronti anche e soprattutto di società Autostrade perché il tema centrale è quello della terza corsia, su cui c'è stato un recente dibattito sul quale siamo tutti quanti grosso modo d’accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio delle mozioni n. 140 e n. 320 (abbinate). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione della mozione n. 156 (punto 5 bis). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n.156
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Procedura bandi regionali a sportello”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 156 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ una mozione che soffre il tempo di attesa di un anno e mezzo e prendeva spunto da un’esperienza che ha riguardato un bando pubblicato il 10 settembre 2021, anzi due bandi, uno aveva ad oggetto “Concessione di contributi a favore di Comuni marchigiani per la progettazione e realizzazione interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale”, il secondo “Concessione dei contributi a favore di Comuni marchigiani per la progettazione, realizzazione e attrezzaggio di aree di sosta correlate ai nodi dell'interscambio modale”.
Rispetto a questi bandi vi erano risorse significative, da un lato per il primo, quello riferito al miglioramento della sicurezza stradale, erano previsti 8 milioni di euro, con la possibilità di assegnare ad ogni Comune un contributo pari a 100.000 euro, con un cofinanziamento obbligatorio dell'ente locale, invece il bando sulle aree di sosta prevedeva risorse complessive per 3,5 milioni con la possibilità di un'erogazione massima di 80.000 euro.
La cosa a cui tendeva questa mozione era quella di mettere in evidenza che tra la data di pubblicazione dei bandi (10 settembre 2021) e la data di apertura della presentazione della richiesta di contributi trascorrevano solamente cinque giorni, tra cui sabato e domenica. Del primo bando era stata data notizia l'11 settembre, addirittura a mezzogiorno, dell’altro il 13 settembre. In entrambi i bandi, lo ricordo per chi non conoscesse quell'episodio, il prerequisito essenziale per la partecipazione era aver approvato alla data di presentazione della domanda - cinque giorni successivi alla data di pubblicazione del bando - almeno il progetto di fattibilità tecnica economica che, come noi sappiamo, equivale a quello che un tempo era considerato il progetto preliminare.
Il metodo con il quale venivano accolti i progetti, in una qualche maniera tratti a beneficio del finanziamento, era quello delle domande registrate ed istruite in base all'ordine cronologico di presentazione. Alla base di questa scelta c’era quello che tecnicamente definiamo “bando a sportello fino all'esaurimento delle risorse”.
Senza alcuna volontà polemica, ma cercando di rendere appetibile e possibile l'accesso a queste risorse anche ai Comuni che non avevano pronti i progetti di fattibilità economica e tecnica, l'obiettivo della mozione è quello di chiedere un impegno all'amministrazione regionale per far sì che questa procedura abbia un lasso di tempo intermedio di almeno 30 giorni, altrimenti è evidente, chi ha avuto anche esperienze di amministratore sa bene, che questi bandi sono fatti o comunque hanno quali beneficiari solamente soggetti che hanno pronti i progetti ed anche se è un merito, tende a danneggiare tutti i Comuni più piccoli di questa regione perché la potenzialità e la struttura burocratica che si occupa dei bandi non può essere mai come quella di una città o di Comuni più grandi, che possono beneficiare di una struttura burocratica e tecnica in grado di mettere a frutto la progettazione, direi anticipata, aspettando poi le occasioni in cui ci sono le risorse.
Peraltro anche le città più grandi hanno poca dimestichezza con questo metodo, che sarebbe l'ideale. Tutto ciò porta a dire che il tempo necessario per poter lasciare la possibilità e dare a tutti l'opportunità è quella di garantire un termine, che noi indichiamo come gruppo consiliare in 30 giorni per far sì che anche i Comuni che non hanno a disposizione i progetti pronti possano beneficiarne.
E’ un impegno serio, che tende a rendere uguali le varie situazioni, soprattutto a garantire i Comuni più piccoli. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Una breve relazione per comprendere il contenuto anche della domanda che viene posta alla Giunta regionale con questa mozione che, come si è detto poc'anzi, ha subìto un po’ l'usura del tempo perché la Regione ha emanato altri bandi. Se non erro, tra l'altro, questo fu l'unico bando a sportello o comunque uno dei rari bandi a sportello che hanno riguardato questa tipologia di intervento.
Con riferimento al caso specificato dai proponenti la mozione, la scelta della modalità a sportello con la previsione di un lasso di tempo ridotto tra la data di pubblicazione dei bandi e il termine a partire dal quale è stato possibile presentare le offerte, è stata dettata dalla necessità di rispettare le tempistiche dettate dal comma 134 e seguenti dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come modificato dal comma 809 e seguenti dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Si sottolinea tuttavia come la pubblicazione dei bandi sia stata preceduta dall'adozione da parte della Giunta regionale delle deliberazioni, con cui sono stati approvati i criteri e le modalità di attuazione per l'erogazione di contributi, rispettivamente la delibera della Giunta regionale dell'11 agosto 2021, n. 1032 e la delibera della Giunta regionale dello stesso giorno, n. 1033. Già tali atti contenevano tutte le informazioni utili a permettere la partecipazione dei Comuni.
Inoltre il numero delle domande pervenute, n. 177 per il bando di accesso ai contributi a favore dei Comuni marchigiani per la progettazione, realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale, di cui ben 102 finanziati, e n. 38 per il bando di accesso ai contributi a favore di Comuni marchigiani per la progettazione, realizzazione e attrezzaggio di aree di sosta correlate ai nodi di interscambio modale al fine di sviluppare la mobilità sostenibile intermodale, la sicurezza della circolazione ciclistica, di cui 37 finanziati, dimostrano come il ridotto lasso di tempo intercorso tra la data di pubblicazione dei bandi e il termine a partire dal quale è stato possibile presentare le offerte non ha nei fatti creato difficoltà ai beneficiari.
Se consideriamo il bando per il miglioramento della sicurezza stradale hanno presentato istanza di accesso al contributo quasi l'80% dei Comuni delle Marche e tutte le domande risultate ammesse alla contribuzione, 102, sono state presentate entro il 18 dicembre 2022, ovvero entro il terzo giorno dall'apertura della procedura. Di conseguenza si può affermare che la modalità e le tempistiche di esperimento dei bandi sopraindicati non hanno inficiato sull'efficacia delle misure, pertanto l'impegno richiesto all'amministrazione di garantire una procedura della durata di almeno 30 giorni, intesa come arco di tempo necessario tra la data di pubblicazione del bando e la data di apertura dell'inserimento/deposito delle domande per i bandi a sportello non può trovare generica e univoca applicazione a tutte le fattispecie di bandi a sportello, atteso che va valutata caso per caso la garanzia dell'effettiva possibilità di partecipazione in capo ai potenziali beneficiari.
Ringrazio il Consiglio regionale per l'attenzione, anche i proponenti della mozione che ci hanno permesso di corroborare meglio il contenuto di quanto accaduto con quel bando. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che non ci sia una grande attenzione o meglio interesse, ma intanto ringrazio l'Assessore per la risposta.
Prendo atto dei numeri che l'Assessore fornisce rispetto alle due specifiche possibilità che erano a disposizione dei Comuni. Non vado ad analizzare analiticamente ogni bando, quindi è una segnalazione che arriva da alcuni Comuni, in particolare tre Comuni, non occorre neppure che dia indicazioni, ma questi Comuni che probabilmente avrebbero voluto partecipare non lo hanno potuto fare.
In generale la sua risposta è esaustiva rispetto al tema specifico, penso però che non possa essere condiviso il principio secondo cui per l'indicazione di 30 giorni o di un termine che risulti compatibile …, nel caso specifico si parlava di progetto tecnico di fattibilità economica, il cosiddetto progetto preliminare, che è il primo dei segmenti che portano all'eventuale accesso del credito, avere comunque un'indicazione che possa anche non essere perentoria da questo punto di vista ci sembra logica.
La giustificazione viene data: che non è possibile perché in ogni caso non è possibile dare un tempo, è da un lato giustificabile, ma nello stesso tempo non è giustificabile rispetto al primo dei progetti che normalmente viene messo in campo o viene richiesto dall’ente che eroga la risorsa sui bandi stessi e che ha necessità di un termine dilatorio, che consenta comunque ai Comuni di avere un tempo necessario per predisporre un progetto di fattibilità economica e tecnica, che è il primo dei passaggi.
Insistiamo su questa indicazione che credo sarebbe potuta essere anche assunta, ribadisco, comunque autoregolamentandosi, autogestendo un impegno nei confronti dei destinatari per un tempo minimo, ripeto, 30 giorni non è certo un tempo particolarmente lungo, che darebbe la possibilità a tutti i Comuni di avere un accesso uguale di fronte alla possibilità dei bandi.
Nel ringraziare della specificazione, nell’informare l'Assessore che comunque oltre alle 130 domande presentate nel primo dei due bandi, 38 nel secondo, le ricordo che ce n’erano anche delle altre. Una propria regolamentazione che indicasse, magari senza la perentorietà necessaria. comunque un termine indicativo di 30 giorni per poter informare i Comuni della possibilità di accesso sarebbe stato un impegno che la Giunta regionale avrebbe potuto prendere. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 156. la pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Mozione n.192
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Strategie aree interne regione Marche – Adempimenti e necessità”
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 192 ad iniziativa del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Questa mozione nasce dal lavoro fatto in questi due anni dal gruppo Rinasci Marche, l'oggetto è “Strategie aree interne Regione Marche - adempimenti e necessità”.
Premesso che il servizio sanitario nazionale italiano è riconosciuto tra i migliori al mondo e che la Regione Marche è stata tra le prime in Italia ad aver aderito alla strategia nazionale per le aree interne, che rappresentano un territorio su cui è necessario, anche in considerazione dell'ampiezza delle stesse, intervenire con rapidità ed efficacia; tenuto conto dell'età avanzata dei residenti, della contiguità con le aree terremotate e dell'evidente distanza dai poli ospedalieri. La carenza dei professionisti sanitari e il numero ancor più … nell'entroterra marchigiano.
Abbiamo visto recentemente, firmata dal nostro gruppo, insieme al gruppo di Forza Italia, una legge legata all'incentivo per i dipendenti, con la quale li si agevola a lavorare nelle aree interne perché c'è proprio un abbandono anche delle professionalità, vista la carenza di servizi.
In queste aree abbiamo un’età avanzata dei residenti, la contiguità con le aree terremotate ed un’evidente distanza dai poli. La carenza di professionisti è in aumento e spesso le farmacie risultano essere l'unico presidio sanitario-
Il nostro gruppo ha attenzionato spesso il tema delle farmacie sia con le borse di studio a Camerino, che con una legge che presto porteremo in Aula, sulle cosiddette farmacie rurali.
Esiste un'oggettiva difficoltà nel fornire servizi sanitari di qualità nel nostro entroterra, c'è la necessità di fornire prestazioni di uguale efficienza a tutti i cittadini marchigiani, senza distinzioni di residenza e di dare un nuovo slancio in sede regionale alla strategia nazionale delle aree interne, nello specifico con i servizi di telemedicina, la complessa attivazione della farmacia dei servizi ed altro.
La Regione ha già individuato tre aree interne pilota: basso: Appennino pesarese ed anconetano, alto maceratese e area piceno, nell’ambito dei servizi dello Snai, per un totale di 44 Comuni e oltre 86.000 abitanti.
La Regione si è anche dimostrata sensibile ad ampliare le predette aree coinvolgendo i territori rimasti esclusi.
Altre Regioni, come Veneto, Lombardia e Piemonte, hanno già operato in tal senso, imprimendo un’accelerazione alle strategie stesse.
Penso e ricordo, come più volte ho detto, all’infermiere di famiglia e con l’implementazione dell’assistenza domiciliare arrivare in tutte le case, comprese quelle che stanno ai confini della nostra amata regione Marche.
Il rilievo di provvedimenti auspicati per la popolazione, la necessità di essere pronti a cogliere opportunità recate dal PNRR.
La nuova amministrazione ha come impegno quello di implementare i servizi al cittadino e rafforzare l’offerta dei servizi sanitari alle popolazioni residente nelle zone dell’entroterra.
Per tutti questi motivi e per le cose che abbiamo detto poc'anzi, impegniamo il Presidente e la Giunta: a riattivare l'impegno per dare piena attuazione dei provvedimenti sopraccitati in tempi brevi; a riferire in sede di Consiglio regionale sullo stato di attuazione di provvedimenti e progetti, in particolar modo sulla telemedicina; a destinare specifiche risorse economiche aggiuntive per far sì che la popolazione delle aree disagiate venga messa rapidamente nella condizione di usufruire, al pari degli altri cittadini, di azioni e di servizi consoni all'aspettativa comune di salute. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Condivido la mozione presentata dal Consigliere Santarelli, che ringrazio per l'attenzione che ha per le aree interne, per i problemi che viviamo, da apprezzare quello che lui chiede.
Vorrei però aggiungere qualcosa, visto che nella strategia delle aree interne ci sono tre aree individuate, ma c’è anche una quarta che in qualche modo è stata esclusa, messa da parte della Regione a quelli che possono essere i finanziamenti regionali, però esclusa dal finanziamento delle aree interne. Parlo dell'area dell’alta valle del Potenza, il progetto presentato dall’Unione montana Potenza fino al Musone, che non è stato accolto e che non entra a pieno diritto nella strategia delle aree interne.
Condivido quanto detto dal Consigliere Santarelli, però, se lui è d'accordo, ne abbiamo anche parlato, inserirei nel novero delle aree interne pilota Snai, individuate attualmente nella misura di tre (basso Appennino pesarese e anconetano, alto maceratese, area picena), anche l'alta valle del Potenza con l'accesso ai relativi contributi perché in parte è stata riconosciuta, ma non sono stati riconosciuti i contributi. Richiedere, quindi, l’accesso ai relativi contributi e l’opportunità conseguente all'inserimento che risponderebbe alla necessità di equiparare gli interventi in tutta l'area del cratere sismico di cui l’alta valle del Potenza risulta essere tra le più significative per danneggiamento e conseguente necessità di ripristino dei servizi, per evitare lo spopolamento. In particolare i servizi legati alla salute e alla persona risultano essere fondamentali sia per la presenza di un’alta percentuale di popolazione anziana che per la promozione di nuova residenzialità.
La richiesta di inserire a pieno titolo nelle finalità del programma Snai …, permesso di intraprendere altre iniziative in tal senso.
Inviterei il Consigliere Santarelli ad aggiungere questa parte nel suo dispositivo in modo di andare con una risoluzione e mettere all'attenzione questo territorio che non è stato trattato al pari degli altri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. L’intento della nostra mozione è proprio questo e ci premeva sottolineare che ancora una volta ci sta a cuore la sanità marchigiana e anche le aree interne, anche perché in quest'Aula le proposte che abbiamo portato a volte sono state disattese.
Quello che ha detto il Consigliere Marinelli, Presidente del gruppo Lega, è condiviso dal nostro gruppo, troviamo la soluzione per fare sintesi e mettere a terra la nostra mozione.
La proposta di una risoluzione ci vede d'accordo, chiedo cinque minuti di interruzione o la prosecuzione ad altra mozione e nel frattempo la prepariamo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. La mozione del gruppo Rinasci Marche lascia esterrefatti per una serie di ragioni, anche abbastanza semplici, la prima delle quali fa riferimento al fatto che questo Governo regionale abbia messo in campo un'attenzione, una sensibilità verso i Comuni delle aree interne. Il Consigliere Santarelli non ha memoria, eppure è passato poco tempo.
Ricordo al Consigliere Santarelli che le due delibere principali sulla strategia delle aree interne sono del 2014, un po' datate, e non ricordo, ma potrei anche sbagliare, di atti del gruppo Rinasci Marche che ponevano in essere iniziative a favore dei Comuni delle aree interne in materia di sanità. Quello che ricordo bene, e ricordo bene anche il voto favorevole del gruppo di Rinasci Marche, è la legge relativa alla possibilità di sostegno a tutti i Comuni dell'entroterra, o meglio, la proposta di legge era a prima firma del Consigliere Pasqui e mirava a finanziare una piccola somma per il personale per tutti i Comuni dell'area del terremoto. In quell'occasione il voto negativo del gruppo del Partito Democratico si fondava sul fatto che vi fosse una disuguaglianza fra l'approccio, la postura, nei confronti dei Comuni colpiti dal terremoto e tutti gli altri delle aree interne.
Non a caso in quell'occasione la differenza più marcata e la critica più forte era che quel tipo di intervento in materia sanitaria, relativamente al personale, che noi sappiamo avere difficoltà ad andare nei territori … Il Partito Democratico intendeva allargare ed estendere in maniera ugualitaria questo tipo di finanziamento a tutti i Comuni delle Marche.
Ricordo bene il voto favorevole, quindi contrario a questa visione, del Consigliere Santarelli.
In questa mozione addirittura si fa riferimento alle risorse. Sono contento che il Consigliere Santarelli faccia una mozione di questo tipo, non so bene se con intenti propositivi, veri e genuini, ma sta di fatto che pochissimo tempo fa ha votato contro ad un approccio, ad una attenzione omogenea verso tutti i territori delle aree montane.
Non è avvenuto, credo invece che sia una foglia di fico che si vuole mettere di fronte a un impegno generico da vendersi magari sul mercato della comunicazione, da vendere domani mattina e raccontare che si è occupato dei Comuni delle aree interne, quando in realtà non più tardi di un mese fa, due mesi fa, ha votato contro lo stesso tipo di impegno che oggi mira a far votare.
Capisco anche l'aspetto politico perché il Consigliere Santarelli è ormai una colonna portante, una quarta colonna della maggioranza e lo si percepisce da tutte le varie situazioni.
E’ comprensibile anche l'espressione positiva del Consigliere Marinelli, il quale dice che sono pronti a farlo, un altro che votò contro l'impegno verso tutti i Comuni delle Marche, delle aree interne rispetto al tema sanitario.
Avendo convinzione che le risorse specifiche per questo tema non ci saranno, questa è la realtà, si può addolcire la pillola e votare. Come si fa a dire no a una mozione di tale genericità, ma soprattutto contraddittoria rispetto ai comportamenti perché le parole pubbliche escono da qui, ma poi vanno praticate e se un mese fa ha detto no insieme alla maggioranza per finanziare tutti i Comuni dell'entroterra sul sistema sanitario maceratese, oggi non si capisce come possa essere credibile una mozione di questo tipo.
Per queste ragioni personalmente, ma penso anche l'intero gruppo consiliare del Partito Democratico, voterò contro. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Intervengo perché è un tema che mi sta particolarmente a cuore e che abbiamo approfondito in questi primi due anni di mandato anche con gli amministratori delle aree interne.
Mi preme ricordare al proponente di questa mozione cosa è avvenuto con questa Giunta regionale riguardo alla strategia della aree interne. Il 5 luglio 2022, meno di sei mesi fa, siamo intervenuti chiedendo di inserire Pergola nella strategia delle aree interne. Pergola era stata esclusa, aveva perso 4 milioni di euro perché il Sindaco era contrario al suo inserimento nella strategia delle aree interne.
Con un’interrogazione, di cui è stato primo firmatario il nostro capogruppo Consigliere Mangialardi, abbiamo posto in primo piano l’urgenza di inserire Pergola nella strategia delle aree interne per non perdere questi 4 milioni, grazie all’attuale amministrazione comunale di Pergola, e si è riusciti ad inserirla.
Questa è stata una battaglia che ha portato avanti solo il Partito Democratico e quando finalmente l’Assessore Baldelli ha compreso e si è reso conto di non poter rinunciare all’inserimento nella strategia delle aree interne ha acconsentito ed ha provato quasi a farlo apparire come un suo risultato.
Questo per farvi capire la visione di questa Giunta sulla strategia della aree interne, per cui Pergola ne +stava pagando gravemente le conseguenze.
Secondo tema non secondario su cui, Consigliere Santarelli, mi sarei fatta qualche domanda prima di presentare questa mozione. Ci sono 172 milioni già previsti per il settennio 2021/2027 per la nostra Regione, forse dovremmo chiedere come saranno investiti, dove se ci sono già dei progetti piuttosto che impegnare genericamente con una mozione la Giunta senza poi ottenere nulla nei progetti per la messa a terra di queste risorse nei territori.
Vorrei fare un altro esempio concreto che riguarda l’entroterra dell’Appennino della provincia di Pesaro-Urbino, posso riportalo in Aula perché è provato, di questi 172 milioni di euro 1 milione era stato riservato per gli infermieri di comunità, dal 3 marzo 2020, 1 milione di euro che era stato stanziato con il decreto rilancio per gli infermieri di comunità di cui avrebbero potuto usufruire Cagli, Serra Sant’Abbondio ed altre zone delle aree interne, ma è rimasto bloccato, probabilmente perso. Mi sono impegnata a sollecitarlo, già due volte, ma non sono né l’Assessore alla sanità né il Presidente della Commissione sanità, purtroppo più che evidenziarlo non posso fare, non ho potere in materia. Questo milione di euro bloccato da due anni ormai andrà perso, per cui piuttosto che fare mozioni generiche per presentarsi come paladini delle aree interne sarebbe ora anche di intervenire e proporre azioni concrete, non ultima quella a cui ha fatto riferimento poco fa il Consigliere Carancini.
Abbiamo votato una mozione che prevedeva degli incentivi per il personale sanitario disposto a lavorare nelle aree interne, poteva avere un canone agevolato per un’abitazione nelle zone dell’entroterra, prevedeva il canone agevolato solo per i medici disposti a lavorare nell’area del cratere sismico, che cosa significa? Che i medici che vanno a lavorare nelle zone dell'Unione montana di Pesaro-Urbino e Ancona non hanno un euro di incentivo, mentre nel sud delle Marche sì, però nessuno ha protestato se non il Partito Democratico e credo anche la Consigliera Ruggeri del Movimento 5 Stelle. Nessuno ha mosso mai un dito quanto si trattava di intervenire concretamente, oggi però presentiamo questa mozione che serve solo ad impegnare genericamente la Giunta.
Invito nuovamente ad intervenire e a mettere in campo quelle azioni indispensabili, che già possono avvenire, per valorizzare le aree interne senza dover smuovere chissà quali risorse, che sono già disponili, ma non le stiamo utilizzando.
Un’ultima annotazione che riguarda alcune aree interne e che mi permetto di evidenziare all’Assessore Saltamartini, riguarda un’altra piccola falla che ho sottolineato oggi e che interessa in particolare, ad esempio, una zona interna della mia provincia, ad Urbino le letture dei pap test non vengono effettuate nella nostra provincia, ma vengono mandate all’Area vasta 2. Deduco che ci sono cittadine marchigiane di serie A e cittadine marchigiane di serie B perché a Pesaro una donna che fa il pap test può avere il risultato entro due mesi, fortunatamente, mentre ad Urbino, così come a Fano, può averlo dopo otto mesi. La salute delle urbinate vale di meno della salute delle residenti a Pesaro? Assessore Saltamartini, la invito anche su questo a vigilare, da quanto mi risulta, dalle informazioni che ho avuto, a Pesaro la lettura dei pap test avviene in provincia, mentre ad Urbino e Fano viene mandata all’Area vasta 2, a Fabriano, ciò significa che probabilmente vengono messe in coda rispetto a quelle che pervengono dall’Area vasta 2 e che le donne urbinate, fanesi , di tutto l’entroterra e della valle del Cesano sono meno tutelate, probabilmente la loro salute è meno garantita e tutelata rispetto a quelle che abitano a Pesaro e nel distretto pesarese.
Ho voluto portare degli esempi per far capire che piuttosto di una mozione generica per rendersi paladini delle aree interne, ci sono interventi concreti su cui la invitiamo al più presto a prendere delle posizioni e a dare risposte. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ tutto comprensibile perché questo è un atto di maggioranza quando si afferma che la nuova amministrazione ha come impegno quello di implementare i servizi al cittadino, rafforzare le offerte di servizi sanitari alla popolazione residente nelle zone dell'entroterra. E’ un attestato di benemerenza non rispondente al vero, però è un attestato di benemerenza alla maggioranza, comprensibile, ma non è condivisibile perché non ci stiamo a prendere in giro i cittadini con quelle che sono state definite le cosiddette foglie di fico in quanto gli impegni per le aree interne non possono essere affermati e basta, devono essere praticati.
Non ripeto quello che ha già detto il Consigliere Carancini, lo do per acquisito, quando in occasione della legge – se la vogliamo definire legge - per il personale medico e paramedico e per il personale sanitario nelle zone del cratere sismico sono state escluse le aree interne, su questo quale sia stata l'attenzione alle aree interne … Zero, anzi se vogliamo è stata operata una discriminazione, e quale sia la netta contraddittorietà tra votare a favore di quell'atto e contro, ad esempio, agli emendamenti del Partito Democratico che volevano estendere a tutte le aree interne quelle misure. Quindi, un voto contrario a quello e uno a favore a quella legge, la contraddizione con un voto favorevole a questa mozione mi pare evidente. Ma che poi sia una foglia di fico, come lo era quella legge, lo dimostra il fatto che allora, non solo sono state discriminate le aree interne, che non erano state inserite all'interno del cratere sismico, ma addirittura votando a favore di quella legge si è previsto, come abbiamo rilevato ed attualmente non è stato ancora corretto, come quelle misure riguardassero non il personale sanitario che era residente all'interno di quelle aree, ma genericamente tutto il personale del servizio sanitario regionale. Roba turca, però non lo ripeto.
Una legge, tra l'altro, in cui le misure economiche erano limitate per tutte le categorie, ricordo bene anche gli amministrativi. Per tutte le categorie e per tutto il personale del servizio sanitario regionale prevedeva, mi pare, risorse per qualche centinaia di migliaia di euro, irrisorie, per dire che cosa? Perche quessto è il punto!
Anche qui, ancora una volta ha ragione chi dice che queste sono foglie di fico perché poi quella legge come passò all'esterno? Nella comunicazione …, capisco anche i cosiddetti comunicatori, i mezzi di informazione devono far passare la notizia, capisco che sarebbe stato più complicato dire la verità, che ad esempio quella misura era inefficace perché discriminava le aree interne che non erano all'interno del cratere ed era una misura del tutto inefficace perché era estesa a tutto il personale del servizio sanitario regionale, anche al personale che non era medico, ma amministrativo, ma non solo, anche al personale che non era residente in quelle aree. Questo non è stato detto all'esterno. Uno accendeva qualche televisione e la notizie era: “Approvata la misura per il personale sanitario all'interno delle aree del cratere”, una comunicazione falsa perché non rispondente al vero. Questo è ed oggi c'è questo tentativo a semplificare ed è per questo che non possiamo votare, la dichiarazione l’ha fatta il Consigliere Carancini che mi rappresenta appieno.
Noi votiamo contro questo atto che, ripeto è l'ennesima attestazione per dire: io ci sono, ci sono stato, mi occupo di voi, affermo degli impegni che però alla prima occasione non pratico, anzi non ho praticato, anzi ho disatteso.
Voto contro, tra l’altro c’è un altro aspetto dove c’è un'inesattezza, anche qui, ed è una discriminazione istituzionale, si parla delle aree interne, ma le aree interne non sono soltanto le tre che sono state indicate: basso Appennino pesarese e anconetano, alto maceratese, area del Piceno. Erano queste tre all'inizio, nel 2000 c’era la Giunta Spacca e vennero discriminati i territori. Ero Presidente della Provincia di Fermo e ricordo bene che venne discriminato il territorio della Provincia di Fermo, tant'è vero che poi con la Giunta Ceriscioli abbiamo individuato l'area interna cosiddetta dell’alto fermano che comprende i Comuni di: Montefortino, Amandola, Montelparo, Montefalcone Appennino e Smerillo, mi pare anche Santa Vittoria in Materano. Ad esempio questa area interna dovrebbe essere inserita, poi ne venne prevista anche un'altra, una quinta.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Vorrei rispondere alla Consigliera Vitri perché vedo che non perde mai nessuna occasione di esternare sempre dei commenti e delle ricostruzioni a dir poco fantasiosi. Non si riesce nemmeno ad arrivare ad apprezzare lo sforzo degli operatori dei consultori della Provincia di Pesaro-Urbino, che, come sapete, nella Giornata internazionale delle donne hanno svolto dei pap test gratuiti, è stato pubblicizzato, con un ottimo riscontro, un ottimo servizio alla comunità, ma neppure in questo caso si deve riuscire ad arrivare a dire: “Ok, va bene, bravi, ma comunque i risultati arriveranno tardi, non saranno utili alle donne e ci sono delle disparità tra donne di Pesaro e Urbino”. Si deve sempre creare un clima di tensione, di contrapposizione tra un area e un’altra, tra un posto e un altro, non si riesce mai ad apprezzare lo sforzo degli operatori, lo sforzo del servizio sanitario, che ha avuto un ruolo determinante prima con la pandemia e poi con tutto il resto. Si deve sempre cercare necessariamente la polemica, come sulla legge delle aree interne.
Avete parlato prima della legge del Consigliere Pasqui, sappiamo benissimo a cosa quella legge è stata finalizzata e abbiamo detto, minimo 30 volte, e non penso che la Consigliera non abbia sentito, che un'analoga legge era in fase di stesura per cercare di dare dignità e riconoscimento anche alle aree che erano rimaste fuori dall’area del cratere, ma tuttavia continuate a scrivere.
Non riesco a comprendere questa modalità di fare opposizione, l’ho fatta per una vita, magari sarà produttiva, la gente riconoscerà questo vostro impegno fatto con queste modalità, però mi lascia abbastanza sconcertato che non si riesca mai a riconoscere una volta un elemento positivo di qualcosa che fa l’Assessore Saltamartini, questa maggioranza, ma ogni volta si deve trovare un elemento per denigrare, colpevolizzare qualcosa. Non è il modo migliore di fare opposizione, ognuno è liberissimo di fare come crede. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Per una questione personale, non sono intervenuta per fare polemica ho portato un dato di cui il Presidente della Commissione dovrebbe essere informato. Ho fatto i complimenti ai sanitari, ma lei sa che chi fa il pap test non analizza i vetrini, il medico che fa il pap test non è quello che li analizza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Vorrei dire al Presidente della IV Commissione che, se non capisce come facciamo opposizione, sinceramente non capisco come facciate voi la maggioranza, perché quella legge di cui abbiamo parlato fino adesso era il luogo dove inserire tutto il contesto marchigiano, invece avete preferito - siccome non ci sono le risorse e se non c’erano un mese fa, non so come fanno ad arrivare adesso - fare una seconda legge che vada a mettere una toppa ad una norma inadeguata. Avete preferito far fare una marchetta al Consigliere che viene da quel territorio e l’ha venduta nel suo territorio.
Questo è il modo di fare di questa maggioranza. Invece di dare lezioni all’opposizione forse vi dovreste interrogare se ha senso approvare una mozione di questo tipo oggi perché è passata una legge e gli emendamenti anche del gruppo del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, che andavano ad ampliare lo spettro di quella proposta di legge, sono stati tutti respinti con motivazioni risibili, dicendo: “Domani porteremo in Commissione”. Non sono purtroppo in IV Commissione, ma mi risulta che questo testo, e me lo dicono i Consiglieri che ne fanno parte, ancora non è arrivato.
Basta procrastinare decisioni che vanno prese velocemente perché i cittadini che stanno male non hanno tempo per aspettare i vostri giochetti politici, ormai sono due anni e mezzo che siete al governo di questa Regione, basta incolpare chi c’era prima, adesso al Governo ci siete voi e vi dovete assumere le vostre responsabilità.
Mi dispiace per i Consiglieri Santarelli e Marinelli, la tempistica di presentazione di questa mozione è completamente sbagliata, semmai andava presentata prima di quella proposta di legge, e siccome quella proposta di legge è diventata legge, ed è stata ampiamente criticata da tutta l'opposizione, oggi non posso che esprimere un voto negativo anche su questa mozione. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. In merito all’argomento trattato è stata presentata una proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Santarelli e Marinelli, il cui dispositivo recita: ”Impegna il Presidente e la Giunta regionale: 1: a riattivare l'impegno per dare piena attuazione ai provvedimenti sopraccitati in tempi brevi; 2. ad inserire nel novero delle aree interne pilota Snai, individuate attualmente nella misura tre (basso Appennino pesarese e anconetano, alto maceratese e area picena), l’alta valle del Potenza. L'accesso ai relativi contributi ed opportunità conseguente l’inserimento risponderebbe alla necessità di equiparare gli interventi in tutta l'area del cratere sisma di cui l'alta valle del Potenza risulta essere tra le più significative per danneggiamento e conseguente necessità di ripristinare dei servizi per evitare lo spopolamento. In particolare i servizi legati alla salute e alla persona risultano essere fondamentali sia per la presenza di alta percentuale di popolazione anziana che per la promozione di nuova residenzialità. La richiesta si inserisce a pieno titolo nella finalità del programma Snai che ha permesso di intraprendere altre iniziative in loco; 3. a riferire in sede di Consiglio regionale sullo stato di attuazione dei provedimenti e progetti; 4. a destinare specifiche risorse economiche aggiuntive per far sì che la popolazione delle aree disagiate venga messa rapidamente nella condizione di usufruire, al pari degli altri cittadini, di azioni e servizi consoni all’aspettativa comune di salute”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo all'opposizione, se ci sono difficoltà e problemi seri è perché chi ha governato prima ha lasciato un disastro, sono state fatte cose incredibili, ha lasciato logorare giorno per giorno, deteriorare anno per anno, la politica della rete dei servizi. Questo è quello che abbiamo trovato, abbiamo trovato macerie, ma questo è a mio titolo personale, non impegna il gruppo. Pensavo che si fosse governato male negli anni precedenti, ma stando in un centro urbano metropolitano, chiamiamolo così, non avevo la percezione di quello che era successo più in la, molto peggio di quello che mi aspettassi. Pensavo che era stato fatto male, no, molto peggio, cose incredibili, inenarrabili e risalire la china è sempre difficile. Quando l’azienda fallisce rimetterla insieme e ricaricare l'affidabilità, la fiducia, la credibilità presso i fornitori ed i rivenditori è sempre molto difficile.
Qui sono istituzioni, non è esattamente la stessa cosa, ma il paragone si assomiglia. Il fatto che noi ci spendiamo in questo, cominciando dalla politica del Presidente Acquaroli che su questo ha spinto di più di quello che la stessa maggioranza chiedeva, la politica del recupero di tutta la dorsale appenninica è diventata una strategia non solo locale, ma ha passato la nostra Regione e ha spinto. Ci sono state delle politiche, per esempio la dorsale adriatica non è la dorsale appenninica, la politica del mare, quindi delle Regioni adriatiche, che erano state dimenticate rispetto al Tirreno, pensate l'alta velocità, le autostrade, tutta la dorsale tirrenica è molto più servita di quella adriatica. Per andare dal nord a Bari conviene fare l’alta velocità fino a Napoli e li prendere il treno per la Puglia. Pensiamo a come stanno le cose e cos'è stato fatto in questi anni.
Nella mozione “Strategie per le aree interne”, firmata dal Consigliere Santarelli, poi adesso firmata e rivista a nome di tutta la maggioranza dal Presidente del gruppo della Lega Marinelli, ci riconosciamo totalmente, credo che dobbiamo andare avanti. Vedo un particolare nervosismo, agitazione da parte dell'opposizione, che è sempre più isolata e perde pezzi, come si dice in gergo politico, non mi sembra che sia più forte, è molto ringhiosa, ma ce ne faremo una ragione.
Sono un po' perplesso e rimango sorpreso dall'atteggiamento della Consigliera Ruggeri, che è sempre stato abbastanza equilibrato, adesso, probabilmente per nuove alleanze politiche a livello nazionale pensa che sia opportuno nella nostra Regione avvicinarsi al PD, fare perlomeno su certe tematiche alleanze con il PD, non solo è suo diritto, ma è anche sua prospettiva politica, non ho nulla da eccepire, ognuno fa le scelte che ritiene più opportune.
Di fatto quello che viene sostenuto in questo documento è che è necessario fare uno sforzo per l'entroterra, lo chiediamo perché non è stato fatto in passato. Pensiamo solo alle pedemontane che erano al chiodo, le stanno realizzando, a tutti gli sforzi che stiamo facendo per la sanità, che deve rimanere nel territorio, allo spopolamento, che non è stato fermato né prima né dopo il terremoto del 2016. Su tutte queste cose ci sono talmente tante ragioni, non c'è neanche bisogno da parte nostra di sostenere che siamo dalla parte del giusto, dobbiamo operare ancora di più, ancora meglio, ma sempre meglio del peggio che c'è stato prima. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Vorrei iniziare questa dichiarazione di voto con delle parole chiave, la prima parola chiave …, sarei contento che ascoltassero i Consiglieri che hanno citato con queste parole la mia persona ed il gruppo Rinasci Marche: “zero azioni politiche,” con la parola chiave che è sensazione ed emozione.
Quelli che ascoltano da casa, spero siano tanti, le parole citate dal Consigliere Carancini: “zero azioni politiche, generica, contraddittoria”, dalla Consigliera Vitri: “generica”, dal Consigliere Cesetti: “atto di maggioranza, attestato di benemerenza, foglie di fico”. Chi ci ascolta …, prego il Consigliere Carancini di ascoltami perché riguarda la storia e lo studio di noi Consiglieri. Noi Ci reputiamo delle persone che studiano, allora con la mozione n. 45, dato che hanno detto che facciamo cose semplici e superficiali, del febbraio 2021, ad iniziativa del Consigliere Santarelli, forse è bello essere isolati, abbiamo portato fondi per le borse di studio alla scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera dell'Università di Camerino, votata all'unanimità, anche dal Consigliere Carancini, forse perché era il suo collegio elettorale. La mozione n. 80, firmata dal Consigliere Santarelli, firmata sempre da solo, ma è bello essere soli perché da soli ci sentiamo forti ed emozioniamo le persone che ci ascoltano. Ho scritto al Consigliere Marinelli che quando tiriamo le punizioni noi è come Roberto Carlos, non si sa mai in quale parte della rete vanno. Fondi aggiuntivi per la dirigenza medica, veterinaria, sanitaria collocata nelle sedi particolarmente disagiate. Era il 13 marzo 2021, tutte queste azioni sono state fatte dal gruppo di Rinasci Marche in questi due. C’è anche la mozione n. 112, firmata insieme alle colleghe Ruggeri e Lupini “Istituzione del tavolo tecnico per l'applicazione del miglior modello organizzativo riguardo alla figura dell'infermiere di famiglia, comunità nell'entroterra” I 12.000 infermieri mi hanno cercato dicendo che siamo stati bravi perché stiamo lavorando anche nell'ottica di guardare all'interno. Ho parlato anche con il Consigliere Marinelli che mi ha chiesto di poterla migliorare e mi avrebbe dato una mano.
Certo, sono solo, ho verificato che nell'entroterra alcune cose le possiamo migliorare insieme, con questa mozione, poi se volete ne leggo altre, ma non vi voglio annoiare perché voglio usare i due minuti in un'altra maniera, sottolineando che questa mozione, per l'ennesima volta, sottolinea che ci sta a cuore la sanità marchigiana e troppo spesso in quest'Aula molte proposte di miglioramento vengono disattese.
La nostra mozione ha l'intento di ricordare a tutti che ognuno è responsabile del governo sul bene salute, quando uno fa demagogia e usa parole incomprensibili …, i cittadini a casa dovrebbero sapere che quello che conta è la sostanza, è fare le cose perché solo così si dà dignità a un territorio marchigiano che ha solo da migliorare.
In poche parole il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e noi, cari colleghi, caro Presidente, attraverso queste azioni decidiamo il destino delle risorse dei servizi. Il territorio marchigiano ha la grande fortuna di godere di bellezze naturali. Ho un amico che si è spostato dalla Grecia a Genga e dice che ci vive bene, però sta invecchiando e la sanità del territorio e lo preoccupa molto se io, che sono un infermiere, riuscirò in futuro a creare, a migliorare il servizio domiciliare, l’ADI, e guardo l’Assessore Saltamartini. Questa è la chiave di volta: la telemedicina e l’assistenza domiciliare territoriale, capillare, fatta con risorse non eccezionali, ma concrete.
Cari colleghi, tutto questo va custodito perché è un bene prezioso.
Ricordo che possiamo continuare a pensare di frenare lo spopolamento delle nostre aree interne perché non siamo in grado di provvedere a garantire questi servizi, ci dobbiamo lavorare. Questa mozione è un'ulteriore attenzione, siamo delle sentinelle, ricordiamoci che il bene comune riguarda anche prendersi carico delle difficoltà di chi oggi è in isolamento. L’ha detto prima il Consigliere Cancellieri, le aree interne anche sulla ricostruzione hanno visto il 70% fuori dal cratere, guardiamole queste cose, cerchiamo di essere attenti e puntuali. Grazie.
+
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sulla base della nuova risoluzione è ancora più forte il nostro no, Consiglieri regionali.
Il presentatore della mozione, Consigliere Santarelli del gruppo Rinasci Marche, si fa sovrapporre la sua mozione da una risoluzione che non dice niente di più, salvo le indicazioni che il Consigliere Marinelli all'ultimo minuto porta, intendendo inserire nella mozione relativa alla strategia nazionale delle aree interne anche un'altra area.
La domanda che mi viene da dire è: “Mi scusi, Consigliere Marinelli, se la strategia nazionale delle aree interne è così importante, ma come mai arriva all’improvviso per cercare di edulcorare e di sovrapporsi alla mozione del Consigliere Santarelli?”
Questo dimostra la vostra assenza di programmazione, voi delle aree interne ve ne siete fregati da quando siete arrivati, ci sta perché ognuno ha le proprie priorità. Adesso arriva il Consigliere Santarelli che cerca …
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Non si può fare così, interviene dopo. Consigliere Ciccioli interviene dopo, sennò sono costretto a sospendere la seduta. Vi prego di fare silenzio.
Prego il Consigliere Carancini di riprendere, avviandosi ad una dichiarazione lineare. Gli altri Consiglieri hanno il tempo di intervenire per fatto personale, se lo ritengono.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Visto che ogni volta vengo interrotto, vorrà dire che quando il Consigliere Ciccioli dice delle cose che non condivido lo interrompo.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio. Prego il Consigliere Carancini di continuare.
Romano CARANCINI. Non è facile riprendere e capisco le parole del Consigliere Ciccioli che tende in una qualche maniera a nascondere la situazione, la realtà.
Ci ha definiti ringhiosi, lui è un bugiardo parolaio.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Adesso non incitiamo quest’Aula.
Romano CARANCINI. Bugiardi parolai, adesso spiego qual è la sua sanità.
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Presidente, che cosa dobbiamo fare?
PRESIDENTE. Prego tutti di fare silenzio, un’ulteriore parola e sospendo la seduta, ve lo assicuro. Vi prego di fare silenzio per 10 secondi.
Romano CARANCINI. La sanità del Consigliere Ciccioli è la sanità che dopo due anni e mezzo è riuscita a fare una riforma sul modello organizzativo e nonostante tutti gli avessero detto che non avrebbe fatto in tempo, oggi a quattro mesi ha in campo ancora i commissari.
E’ la sanità …, scusi, Presidente, perché siamo passati da quattro minuti ad un minuto.
Chiedo, Presidente, di essere tutelato perché non è pensabile che lei consenta questo. Mi perdoni, abbia pazienza. Vorrei il tempo che è stato tolto.
PRESIDENTE. Lei deve continuare, non è scaduto il tempo, lei continui, le dirò quando è il momento opportuno, Non entriamo nel tema di scontro.
Romano CARANCINI. La sanità del Consigliere Ciccioli è quella che ad oggi ha fatto solo la riforma del modello organizzativo, è la sanità che scambia il Direttore generale di Ospedali Riuniti in favore della persona che ha contribuito …
Presidente, chiederei il rispetto degli altri Consiglieri, altrimenti guardi, mi permetto …
PRESIDENTE. A questo punto sospendo la seduta. Vi prego di calmarvi tutti quanti, di riprendervi e richiamo tutti all’osservanza dell’articolo 72, in particolare del primo comma che riguarda tutti noi, nessuno escluso.
La seduta è sospesa alle ore 14,10.
La seduta riprende alle ore 14,25.
PRESIDENTE. Prego tutti di riprendere posto in Aula, vi prego di fare silenzio. Assessore Aguzzi, Consigliere Santarelli, Consigliere Rossi vi prego effettivamente di rispettare le disposizioni dello stare in Aula. Assessore Aguzzi, Consigliere Rossi il momento non è dei più opportuni, vi prego, non è un richiamo a nessuno, nel senso specifico della persona, però dobbiamo dare il segnale.
C’è stato un momento di scontro molto alto per motivazioni che riguardano essenzialmente argomenti di natura politico amministrativa che ci coinvolgono per la risoluzione dei problemi della nostra comunità. Che la passione possa sfociare anche in momenti di tensione è del tutto comprensibile, però la sospensione doveva servire, come penso sia servita, a calmare, a chiarire la posizione di tutti e lo dobbiamo dimostrare anche con i comportamenti corporei dello stare in Aula.
Ritengo che la sospensione debba aver chiarito la posizione di tutti, che è quella per cui ci contrapponiamo dal punto di vista amministrativo, politico. Questo modo di contrapporsi deve essere evidente a livello esterno, è la dimostrazione complessiva che teniamo ai problemi della nostra comunità. Solo questa è la giustificazione di eventuali scontri di natura dichiarativa fra una posizione e l’altra.
Vi prego di fare silenzio anche perché ancora non lo sento e questa è davvero una cosa sconveniente, ancor più sconveniente dello scontro perché significa che di fronte a un richiamo che viene fatto dal Presidente del Consiglio dell’Assemblea legislativa non vi è l'attenzione dovuta.
Il fatto episodico non è tanto quello che è avvenuto, quando la necessità di un'autoregolamentazione che ci riguarda e che nei momenti chiave deve avere la predominanza rispetto a tutto quello che ordinariamente facciamo. I vostri comportamenti ancora, i nostri comportamenti ancora di parole ed altro +non lo dimostrano.
È necessario che quando un Consigliere interviene gli altri non interrompano, né possono sovrapporsi.
Questa è una situazione di necessità perché la sovrapposizione e l’interruzione significano che non c'è spazio per la democrazia, prima ancora del fatto di voler contrastare con la propria forza, il proprio ardore, la propria dichiarazione l'antitesi delle affermazioni che viene fatta da chi dichiara in quel momento la propria posizione.
E’ anche necessario che chi interviene non pronunci parole sconvenienti, che possono in maniera gratuita dare il là a scontri di cui non vi è necessità in questo momento storico, in quest'Aula.
Parole sconvenienti che nel caso in esame non ho ravvisato, anche rivedendo il video della ripresa del Consiglio regionale. Chi si sente colpito per le dichiarazioni che sono nell'ambito delle parole che offendono la dignità della persona, parole che possono offendere per fatti che non riguardano la propria persona, ma avvenimenti di natura politica, ha la possibilità di farlo, esiste l’articolo 61 che generalmente, salvo rare eccezioni, come Presidente pro tempore ho sempre concesso, anche quando ritenevo che non ci fosse una necessità, per dare ampio spazio ai principi democratici che devono reggere le sorti dell'attività dell’Aula.
Prescrivo a tutti voi, a tutti noi, di non usare parole sconvenienti in Aula, anche quando nella dialettica politica e nella critica politica queste sono più che ammesse perché non siamo solo in un contesto politico, ma anche in un contesto istituzionale.
Certo della vostra maturità, della nostra maturità, l'unico modo per continuare senza che una parte né l'altra si sentano in qualche modo colpita nelle proprie posizioni, nelle proprie ragioni, tutte vantate in modo di natura politica, amministrativa, non per questioni di natura personale, come si è ravvisato nel caso specifico nella posizione del Consigliere Carancini e della risposta del Consigliere Ciccioli.
Vi prego di continuare lasciando cadere ogni ulteriore provocazione, ogni ulteriore atteggiamento che possa essere da parte e dall'altra ritenuto provocatorio.
Concedo al Consigliere Carancini tre minuti che spero siano sufficienti a lui, che mi sembra che gli sono stati tolti prima dalla bagarre nata durante il suo intervento e di continuare tranquillamente per chiudere il punto sulla risoluzione della mozione del Consigliere Santarelli. Grazie.
Ha la parola per proseguire le dichiarazioni di voto il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Tendevo a sottolineare nel mio intervento, senza alcuna polemica, come la presentazione di una risoluzione, che va a sovrapporsi alla mozione del Consigliere Santarelli, dia la misura politica della capacità di programmazione della destra di questo Governo regionale.
Si presenta una risoluzione sulla mozione con l'intento di inserire un'altra area all'interno della strategia nazionale delle aree interne, in particolare quella della val Potenza che ha una ragione, ma la programmazione sulle aree interne non si fa con mozioni di una paginetta, significa che non c'è forza di programmazione.
Stavo tentando di rispondere alla critica politica venuta dal Consigliere Ciccioli circa il fatto che la colpa di tutto questo è della sinistra che governa da decine di migliaia di anni, volevo ricordargli che le aree interne vennero individuate esattamente dalla parte di governo che oggi lo sostiene, dal capo che oggi dietro le quinte guida questa maggioranza e che la sanità di due anni e mezzo ci restituisce una legge regionale sul modello organizzativo che non serve a nulla.
Era stato riferito che fosse necessario dare più tempo, ad oggi ancora non ci sono i nuovi Direttori generali, siete ancora commissariati, la sanità che ha fermato le liste di attesa, che non riesce a mettere in campo una strategia per la sanità territoriale. La sanità del Consigliere Ciccioli manda a monte illegittimamente un bando per il pronto soccorso degli Ospedali riuniti senza avere una motivazione. Questa è la sanità, in due anni e mezzo non l’ha fatta fermare, l’ha portata indietro, è la sanità approvata da questa maggioranza a cui delle aree interne della Regione non gliene importa niente, sennò avrebbe approvato una proposta di legge che riguardava tutte le Marche. Ecco perché la maggioranza ed il Consigliere Ciccioli facevano riferimento al fatto che …
Presidente, solo un secondo le chiedo perché erano … Sono dispiaciuto per lei ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Come anticipato prima voterò contro la risoluzione che è stata presentata perché secondo me non c'entra niente né il Piano nazionale né l’ipotesi di future alleanze tra il gruppo del Movimento 5 Stelle e il gruppo del PD. Questo non c'entra niente, c’entra il fatto che siete al governo di questa Regione da due anni e mezzo ed ho il telefono, i social, le mail pieni di denunce di qualcosa che non va all’interno della sanità marchigiana e i cittadini mi chiedono di intervenire.
Se sono nervosa è perché come Regione non stiamo dando risposte sufficienti ai nostri concittadini, per cui il mio senso di responsabilità mi porta a dire che dopo due anni e mezzo votare una mozione di questo tipo non è sufficiente. Questo è un discorso politico, non viene dall’alto, ma è un discorso che faccio da Consigliera regionale, può anche non piacervi, ma questa è la posizione ufficiale del gruppo del Movimento 5 Stelle qui dentro.
Presidente, visto che è stato richiamato oggi in Aula per altre cose aggiungo un tassello, durante il suo intervento il Consigliere Ciccioli ha detto una cosa molto importante, a mio parere, l'opposizione è divisa, l'opposizione è nervosa perché perde pezzi - si può rivedere, ascoltando il video - chiedo a lei e alla maggioranza di dare seguito a questa perdita di pezzi, basta tenere le cose nel limbo, se la maggioranza è riuscita a fare campagna acquisti dentro l'opposizione la formalizzi. Questa è serietà. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione sulla mozione n. 192. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,35.
La seduta inizia alle ore 10,35
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 104 del 14 marzo 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 103 del 7 marzo 2023, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni a loro distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Prima di iniziare la seduta odierna due comunicazioni: la prima, è venuta a mancare nelle ore precedenti a questo Consiglio la mamma del Consigliere Cancellieri, a nome di tutti i componenti del Consiglio regionale porgo al collega Giorgio Cancellieri ed ai suoi familiari le più sentite condoglianze; la seconda comunicazione riguarda le modalità di regolamentazione del tempo a disposizione dei componenti dell'Assemblea legislativa, dei componenti della Giunta e del Presidente della Giunta. Sperimentiamo l’attuazione automatica del distacco dell'amplificazione del microfono al termine del tempo concesso. Questo per far sì che le disposizioni del regolamento sui tempi a disposizione di ogni singolo Consigliere, che chiede di intervenire, siano rispettate. Solo in caso di eccezionale necessità ed urgenza, che stabiliremo in seduta stante, vi sarà la possibilità di concedere un tempo supplementare.
Interrogazione n. 702
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti
“Finanziamento nuovi progetti di vita indipendente”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 702 dei Consiglieri Biancani, Mastrovincenzo, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come risulta anche dal contenuto dell'interrogazione, per il progetto di vita indipendente partito nel 2019 nella nostra Regione, meritoriamente tra le prime Regioni in Italia, furono presentate 351 domande e ammesse 336 persone. Così come dice la parola “vita indipendente” si tratta di un progetto che tende a garantire a delle persone con delle disabilità piuttosto accentuate la vita organizzata e indipendente.
Il progetto in questa consigliatura è stato finanziato con delibere di Giunta regionale del 21 dicembre 2020 e del 22 dicembre 2021. Dalle 336 persone ammesse nel 2019 siamo passati a 320 nel 2020 e a 309 nel 2021.
Nel 2021 il Governo ha finanziato con il decreto rilancio 96 progetti regionali. Questo finanziamento annuale per 96 persone è venuto meno, quindi la Regione Marche nel 2022 ha finanziato con 840.000 euro la presa in carico di questi 96 progetti e ha portato complessivamente il numero delle persone ammesse al percorso di vita indipendente a 390.
Parallelamente lo Stato ha finanziato nel Fondo nazionale autosufficienza, con il Fondo vita indipendente, 400.000 euro e con l'aggiunta di 100.000 euro della Regione abbiamo aggiunto altre 50 persone: 390 persone finanziate con risorse regionali e 50 persone finanziate con risorse nazionali. Senonché anche in questo caso le risorse nazionali sono state assegnate alla nostra Regione a dicembre per cui le 50 persone finanziate con il Fondo vita indipendente, con il fondo nazionale, sono state garantite fino a giugno con fondi regionali.
Attualmente a carico del bilancio della Regione Marche sono stanziati 4 milioni che sono così suddivisi: 277 persone seguite dal progetto iniziale, 95 assunte con il venir meno del progetto del decreto rilancio e 50 persone che a questo punto dovranno essere rifinanziate con il finanziamento statale.
Il tema che lucidamente viene evocato con questa interrogazione è l'aumento del numero delle persone. C'è da tener conto che in questo periodo di governo regionale, 2021 e 2022, abbiamo portato il numero delle persone da 336 del 2019 a 422, queste ricevono un'indennità secondo il livello di disabilità, il contributo va da un massimo di 13.000 euro l'anno ad un minimo di 7.000 euro per il pagamento di un assistente.
Nelle interlocuzioni con l'associazione ..., un’interlocuzione molto proficua che è servita ai decisori pubblici, a noi, alla Giunta, al Consiglio regionale per far sì che si potesse garantire ben 422 persone con i progetti di vita indipendente.
Ora l'associazione, che abbiamo ricevuto due settimane fa, rivendica due questioni: l'aumento della tariffa del contributo di 13.000 euro e l’aumento dei progetti.
Conclusivamente siamo qui per rispondere che abbiamo aumentato il numero dei soggetti da 336 a 422 e la valutazione se ammettere altre domande e aumentare il contributo di 13.000 euro dovrà essere assunta in sede di bilancio dalla Regione Marche.
Cionondimeno, penso di poter affermare con soddisfazione che la Regione Marche sia una delle Regioni all’avanguardia, antesignana su questo punto ed ha a carico del bilancio della Regione Marche delle risorse che nessun'altra Regione in proporzione al bilancio mette a disposizione del progetto di vita indipendente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Assessore, come lei ha detto si si tratta di un progetto molto importante, di civiltà, che grazie alla legge regionale n. 21 del 2018 ha consentito nel 2019 di avviare una serie di progetti di vita indipendente alle persone con disabilità.
Penso che sia un progetto molto importante che ha posto la Regione Marche tra le principali Regioni a livello nazionale, avendo puntato sulla autonomia delle persone con disabilità.
E’ un percorso importante sia per le persone con disabilità che soprattutto per loro famiglie.
Nella richiesta che ho fatto nell’interrogazione c’era quella di prevedere …, come ha già detto oggi le risorse non sono sufficienti per poter fare un nuovo bando che consenta a nuove persone di partecipare al progetto vita indipendente, mi auguro che con il prossimo bilancio siano previste risorse necessarie per consentire, oltre alle 420 persone che attualmente hanno aderito al progetto, l’adesione di nuovi soggetti. Ricordo che il bando iniziale è del 2018, ci sono soggetti che vorrebbero subentrare e aderire, io ho suggerito anche la possibilità di non fare più un bando biennale, ma di modificare le linee guida, prevedendo un bando annuale. Questo consentirebbe in maniera più veloce, più rapida, alle persone che vogliono partecipare di poter aderire.
Chiedo: una cadenza annuale del bando, di confermare le 422 persone e di prevedere in bilancio ulteriori risorse per garantire anche la possibilità di nuovi soggetti, quelli che non rientrano nei 422. L’altra richiesta che l’Avi Marche ha fatto, che mi trova favorevole, è quella di cercare almeno per le persone che hanno bisogno di un’assistenza h24 un'assistenza maggiore, che ha dei costi maggiori. Mi sono informato, mediamente chi ha bisogno di un'assistenza h24 spende circa 25.000 euro l'anno, oggi il rimborso massimo che viene riconosciuto è di 13.000 e la richiesta è di portarlo almeno a 18.000, un’implementazione del rimborso annuo almeno per quelli che hanno bisogno di assistenza h24, con un aumento di 5.000 euro.
Continuerò a seguire questa questione perché ritengo che sia molto importante e spero che anche la Giunta regionale abbia la volontà di sostenere, di fare in modo anche che nuove persone possano aderire a questo progetto, che, ricordo, è nato da una prima graduatoria del 2019. Va fatto un altro bando e mi auguro che venga fatto annualmente.
Grazie per la risposta, anche se non mi ha detto se le risorse ci saranno, mi auguro che ci siano sia per implementare chi ha bisogno di assistenza.
Interrogazione n. 713
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche: stabilizzazione precari e graduatorie di concorso Collaboratore professionale sanitario – Fisioterapista”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 713 ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Siccome si tratta di un’interrogazione che chiede approfondimenti tecnici in merito a più procedimenti amministrativi, la mia risposta ha una valenza di atomizzazione, nel senso che posso rispondere sulle singole domande.
La prima domanda è: “Quali sono i motivi della rettifica della graduatoria degli idonei alla stabilizzazione indetta con delibera del Dirigente 675/2020”.
La risposta è che non è mai stata oggetto di rettifica, quindi è negativa, la graduatoria non è vero che è stata rettificata.
La seconda domanda: “Quali sono i motivi della riduzione dei posti disponibili alla stabilizzazione”.
La risposta è che il numero dei posti previsti nella determina 675/2020, individuata nell'interrogazione, relativamente al profilo di fisioterapista, è stata ridotta da sei unità a quattro, in quanto due fisioterapisti erano già stati indicati al bando di concorso pubblico unificato. Questa suddetta procedura di concorso all'atto della formalizzazione della determina era in corso di espletamento, quindi non vi era la possibilità di disporre di posti per la stabilizzazione.
La terza domanda: “Quali sono i motivi per cui è stata indetta una nuova procedura di stabilizzazione e non è stata invece utilizzata la graduatoria scaturita dalla precedente procedura di stabilizzazione indetta con DG 675/2000”.
La risposta è che non è stato indetto un bando di stabilizzazione, è stato pubblicato un avviso diretto ad acquisire le manifestazioni di interesse dei soggetti al fine di rilevare quale fosse la platea dei soggetti interessati in possesso dei requisiti previsti dalla legge per la stabilizzazione.
Solo con la determina n. 1048 del 15 novembre 2022 per effetto dell'esigenza di procedere alla copertura di posti resisi disponibili nel frattempo, riferisce il dirigente XY, si è provveduto ad approvare, esaurito lo scorrimento della graduatoria concorsuale, la graduatoria degli idonei all'esito delle manifestazioni di interesse, provvedendo all'utilizzo della stabilizzazione dei primi due candidati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, che però mi lascia insoddisfatta. Se è possibile chiederei di poter visionare una copia della risposta che ha appena letto.
Ad ogni buon conto l’interrogazione mirava in primo luogo a far chiarezza su alcuni aspetti relativi al personale che nel corso degli anni è stato assunto presso l'Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti per quanto riguarda sia le procedure selettive relative alla stabilizzazione che gli avvisi per i contratti a tempo determinato.
In secondo luogo l’interrogazione tendeva ad accertare le motivazioni giuridico-amministrative che hanno determinato le modifiche intervenute successivamente alla pubblicazione della graduatoria circa l'ordine degli idonei, entrambe queste risposte, purtroppo, nonostante i suoi sforzi, Assessore, sono rimaste senza una risposta adeguata, anzi, addirittura è stato asserito che quella graduatoria non è mai stata oggetto di rettifica, peccato che sia stato cambiato successivamente l’ordine degli idonei, per cui mi riservo di leggere la risposta che lei oggi ha letto e di fare poi un bellissimo accesso agli atti al dirigente che ha preparato questa risposta perché è ora di finirla di leggere risposte alle interrogazioni che non corrispondono al vero. E questo mi dispiace molto perché nessuno deve mettere in dubbio la legittimità delle tecniche di selezione per la scelta del personale da assumere.
Abbiamo deciso di sottoporre questi temi all’attenzione di tutto il Consiglio per far sì che la politica senta come propria pungente responsabilità quella di tutelare sempre il rispetto delle norme e di conseguenza la fiducia dei cittadini messa.
Quello che infine auspichiamo è che l’utilizzo delle graduatorie possa garantire che il personale altamente specializzato per esperienza pregressa o corsi di studio in una determinata specializzazione possa essere impiegato nel servizio di competenza, e questo per garantire la minore dispersione possibile in termini di professionalità acquisita.
Colgo l'occasione di evidenziare all’Assessore e all’intero Consiglio la necessità di garantire tanto la proroga delle graduatorie in scadenza del personale sanitario quanto di stabilizzare il personale precario che ha permesso di mantenere alle nostre Aziende un livello elevato di assistenza anche durante la pandemia. Non è, infatti, anche grazie a loro che l’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti oggi può vantare il riconoscimento di migliore Ospedale pubblico d’Italia? Grazie.
Interrogazione n. 653
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Situazione relativa al potenziamento della sanità della provincia di Pesaro e Urbino/PNRR”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 653 ad iniziativa dei Consiglieri Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per rispondere compiutamente a questa interrogazione occorre in premessa sottolineare quali sono gli investimenti allo stato degli atti e dei procedimenti finanziati con il progetto del PNRR.
Attualmente le opere finanziate in quell'area sono l’ospedale di comunità di Mombaroccio per un finanziamento di 3,6 milioni di euro, la casa di comunità di Gallantara di Pesaro per 2,5 milioni, la casa di comunità di Fossombrone per un finanziamento di 700 mila euro, la casa di comunità di Mondolfo per un finanziamento di 400 mila euro e tre Cot a Urbino, Fano e Pesaro per un costo singolo di 173 mila euro.
Oltre a questo, il processo di digitalizzazione contenuto negli investimenti dell'Unione europea prevede per la digitalizzazione degli ospedali di primo livello, in particolare l’ospedale di Pesaro e Urbino, investimenti per un totale di 6.712.000 euro, ulteriori investimenti previsti dal PNRR riguardano Fano per 11.682.000 euro e “Verso un ospedale sicuro e sostenibile “per Pergola e Urbino per altri 13 milioni di euro.
Ciò premesso, lo stato dell'arte è il seguente per le tre Cot: per quella di Urbino il progetto esecutivo è stato validato ed è in corso di predisposizione la gara per l'affidamento dei lavori, stessa sorte per la Cot di Fano, il progetto esecutivo è stato validato ed è in corso la predisposizione della gara per l'affidamento degli stessi; analogamente per la Cot di Pesaro il progetto esecutivo è stato validato, è in corso la predisposizione la gara per l'affidamento dei lavori.
Per quanto riguarda le case di comunità, per la casa di comunità di Fossombrone il progetto esecutivo è stato consegnato al progettista incaricato ed è in corso la procedura di aggiudicazione del servizio di verifica del progetto, lo stesso verrà validato entro il 31 marzo 2023; per la casa di comunità di Mondolfo il progetto esecutivo è in corso di ultimazione da parte del progettista incaricato ed è in corso la procedura di aggiudicazione del servizio di verifica del progetto e lo stesso verrà validato entro il 31 marzo 2023; per la casa di comunità di Gallantara il progetto è stato consegnato in data 23 febbraio da parte del progettista incaricato, è in corso la procedura di adesione e l'accordo quadro Invitalia per i servizi di verifica progetto e la successiva conferenza di servizi;.
Per l'ospedale di comunità di Mombaroccio i progettisti hanno consegnato il progetto in data 23 gennaio 2023, è in corso la rimodulazione progetto per stralci funzionali e si procederà all'adesione dell'accordo quadro di Invitalia per il servizio di verifica e la conferenza dei servizi.
Come è noto tutti questi progetti seguono una milestone a livello nazionale perché il soggetto attuatore è il Governo stesso, quindi tutte le attività dei procedimenti vengono puntualmente seguite dagli stessi Ministeri incaricati dell'esecuzione delle opere. Tutte le informazioni devono essere caricate entro il giorno 10 di ogni mese e il piano di interventi è seguito perché, come è noto, se un solo progetto del PNRR a livello nazionale non dovesse essere portato a compimento si rischia che vengano bloccati i trasferimenti dei finanziamenti europei.
L'attenzione di tutti gli uffici è massima su questo tema, non nutro dubbi sul fatto che porteremo a compimento la realizzazione di tutti gli investimenti previsti perché sono di particolare stringente rilievo per il buon funzionamento e buon andamento di tutti i servizi sanitari della nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per il resoconto dettagliato di tutti gli interventi già avviati, mi rimane una perplessità importante che non riguarda solo le risorse del PNRR investite dalla Regione, ma il progetto del nuovo ospedale di Pesaro, di cui si è parlato molto in questi giorni sul giornale perché purtroppo la Giunta non ha mantenuto la promessa sull’accordo preso.
Il progetto doveva essere presentato entro il 31 gennaio, ad oggi non c’è perché è legato al PNRR e al masterplan che lei ha annunciato? Perché c’era stato detto che per la realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro tutte le strutture, che si trovano attualmente nell’Ospedale San Salvatore e nell’Ospedale di Trebbiantico a Pesaro, dovevano essere trasferite tutte, intendo lettini, apparecchiature mediche, a Mombaroccio, ma dai tempi che mi ha dato lei, riguardo proprio all’intervento previsto nella casa della comunità di Mombaroccio per 3,6 milioni di euro, mi chiedo come sia possibile rispettare il cronoprogramma che avete annunciato se ancora tutte le strutture sono a Pesaro divise tra il San Salvatore e l’Ospedale a Muraglia, dovranno essere trasferite in una struttura che ancora non c’è? Credo che anche per l’ospedale di Pesaro le promesse che avete fatto saranno impossibili da mantenere e c’è grande preoccupazione non solo tra i cittadini, ma anche per chi lavora in quelle strutture. Grazie.
Interrogazione n. 666
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi
“Protocollo per la costituzione del tavolo regionale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza amministrativa - DGR 906/2018”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 666 ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con la presente interrogazione i Consiglieri chiedono se e quali provvedimenti sono stati posti in essere per l'aggiornamento della delibera di Giunta regionale n. 906 del 2018 e per dare seguito al rinnovo del protocollo d'intesa per la costituzione del tavolo regionale per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza amministrativa.
L'argomento era già stato oggetto dell'interrogazione 504 lo scorso anno, discussa nella seduta n. 78 del 26 luglio. Ribadendo quanto già espresso in tale occasione, si conferma che la prevenzione della corruzione, dell'illegalità e la trasparenza amministrativa sono di grande interesse dell'amministrazione, pertanto c’è interesse a valorizzare il percorso avviato in merito ai contenuti. Tuttavia, sussiste l'esigenza di aggiornare al mutato quadro normativo di competenze la delibera di Giunta n. 906 del 2 luglio 2018 che approvava lo schema di protocollo. Ricordo che questa aveva validità triennale ed era stata firmata nel 2018, validità triennale perché era del 2017, poi è stata firmata nel 2019, quindi è scaduta nel 2022. A tal fine gli uffici regionali hanno predisposto una bozza di protocollo per ampliare la collaborazione con la Prefettura delle Marche e con l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM, concentrando l'attenzione, in particolare, sul tema dell'utilizzo delle risorse pubbliche derivanti dal PNRR. dal PNC e dai fondi europei.
Particolare interesse si vuole dedicare al settore degli appalti con misure che incidono su prevenzione e su contrasto ai fenomeni di corruzione, conflitto di interesse, frode, infiltrazione mafiosa, riciclaggio, nonché sul tema del lavoro irregolare, della sicurezza nei cantieri.
La Regione, in particolare, è disponibile a condividere a favore degli enti del territorio modelli organizzativi e procedurali già in uso alla SUAM, stazione unica regionale in tema di appalti, valorizzando altresì gli strumenti già in uso per il supporto all'attività di monitoraggio e alla rendicontazione delle risorse del PNRR.
Con il protocollo inoltre si vorrebbe avviare una collaborazione più ampia con le Prefetture, gli enti locali sui temi della legalità e della trasparenza, anche in attuazione della legge regionale n. 27 del 7 agosto 2017 che recita: “Norme per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”. Ciascun ambito tematico potrà essere oggetto, ove necessario, di appositi protocolli attuativi aperti alla collaborazione di soggetti pubblici e privati, di volta in volta individuati. Si è già tenuta una riunione informale tra gli uffici regionali coinvolti e la Prefettura di Ancona, alla quale analogamente al precedente protocollo competeranno il coordinamento delle altre Prefetture regionali, nonché le funzioni di Presidenza previste dal tavolo per la legalità e la trasparenza.
Si ritiene che il testo del protocollo sarà messo a punto a breve e potrà essere poi condiviso con l’ANCI, l’UPI e l’UNCEM al fine della successiva sottoscrizione.
E’ evidente, infatti, come i tempi siano dettati anche dalla necessità di una piena condivisione tra le parti, affinché non sia solo uno strumento di facciata, ma possa essere davvero applicato in modo utile per tutti. Sempre in tema di prevenzione della corruzione trasparenza, la Regione intende avviare una collaborazione con l’ANAC e con l'università. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Brandoni, perché non sia uno strumento di facciata innanzitutto bisogna farlo in quanto il Tavolo per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza veniva costituito ai fini della condivisione, a livello territoriale, di modelli organizzativi e procedurali, anche nel settore dei contratti pubblici, idonei a rafforzare la cornice di legalità in una logica di ausilio e di supporto ai piccoli Comuni e nell'ottica di un accordo tra le pubbliche amministrazioni del territorio regionale nella fase di transizione dalla cultura del mero adempimento burocratico, a quella di ricerca del continuo miglioramento della qualità nella prevenzione della corruzione e della trasparenza amministrativa.
A maggior ragione osserviamo, l’ha ricordato anche opportunamente l'Assessore, che questo è necessario in occasione di tutte le procedure della ricostruzione ancora in atto, della ricostruzione post sisma e del dispiegamento della mole di risorse del PNRR, nonché dei fondi europei perché, tra l'altro, c'è la necessità, e pure questo veniva poc'anzi sottolineato dall'Assessore, di garantire anche e soprattutto la sicurezza del lavoro e nel lavoro, la sicurezza dei cantieri, perché su questo ci sono degli obblighi e degli adempimenti specifici in capo alla Giunta regionale ed anche in campo allo stesso Presidente, che, ad esempio, per quanto riguarda la ricostruzione post sisma, nella sua qualità di sub commissario, è preposto proprio a garantire la sicurezza. Pensiamo al lavoro irregolare, al caporalato in agricoltura, che pure ho segnalato con miei atti ispettivi, e di quando la prevenzione in questo campo sia fondamentale perché sappiamo che in agricoltura vengono destinate ingenti risorse.
L’ha ricordato l'Assessore, abbiamo discusso nella seduta n. 78 di luglio 2022 l’interrogazione 504. Nell'occasione c'era un impegno preciso, istituire questo tavolo, e ad oggi non è stato fatto, a distanza di otto mesi. L'Assessore si impegna di nuovo, facciamolo finalmente, dia disposizione agli uffici perché questi adempimenti vengano messi in campo in modo che non restino soltanto parole vuote. Grazie.
Mozione n. 142
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi
“Requisiti minimi generali per le strutture denominate comunità alloggio anziani previsti dall’articolo 7, comma 1, lettera c) della legge regionale 30 settembre 2016 n. 21”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 142 dei Consiglieri Latini e Rossi.
La discussione generale è aperta.
Vado a esporre la proposta di mozione che riguarda essenzialmente i requisiti minimi generali e strutturali impiantistici, tecnologici, organizzativi per il rilascio delle autorizzazioni all'esercizio delle strutture sociali, di cui all'articolo 7, comma 1, lettera c) della legge regionale 21/2016 a cui fa riferimento la precedente legge n. 20 del 6 novembre 2002.
La proposta, seguendo l'indirizzo che sta emergendo in altre Regioni, simile a quella delle Marche, è quella di destinare dei posti extra per ospitare anziani, quindi la possibilità per coloro che sono giovani anziani con età uguale o superiore a 65 anni, fino a arrivare a coloro che hanno oltre 85 anni, di avere riservato un posto nell'ambito delle comunità alloggio anziani, oltre agli attuali sei posti previsti.
Quindi la proposta, come atto di indirizzo politico amministrativo, lasciando poi tutta l'opportunità alla Giunta della Regione Marche di valutarne la possibilità, in termini sia di realizzazione strutturale che di conseguenze, ricadute dirette e indirette dal punto di vista economico, è quella di arrivare all'inserimento di anziani che necessitano di una collocazione residenziale immediata, urgente, o che abbiano bisogno di un inserimento graduato in una struttura che possa essere in numero relativo a questa quota, aumentato di due oltre ai sei già previsti. Ciò permetterebbe in qualche modo di affrontare il tema della collocazione delle persone della terza età in un ambito in cui la comunità alloggio svolge un ruolo davvero essenziale e sul quale, da sempre, vi è un'ampia discussione in merito, affinché ci possa essere maggiore capacità, se non nuovi servizi atti a rispondere alle loro esigenze. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Premetto che quanto lei ha esposto adesso è oggettivamente in parte diverso da quello che è scritto nel testo della mozione. Lei ha parlato solo di autorizzazione, nel testo si parla chiaramente di revisione dei manuali di accreditamento. Ha parlato di ampliamento della struttura con ulteriori posti per anziani quando nel testo si parla invece di ampliamento anche al fine di realizzare, tra l'altro, ospitalità turistica.
E’ evidente che noi ci troviamo ad approvare il testo scritto ed è evidente che il testo scritto prevede delle cose che sono assolutamente sbagliate, sia in premessa che nel merito. In premessa perché è evidente che non esiste alcun manuale di accreditamento per le comunità alloggio, è giusto parlare di requisiti di autorizzazione, come peraltro lei ha fatto nella sua introduzione, ma qui si parla invece di relativo manuale di accreditamento, che definisce criteri, requisiti minimi e che non esiste nella nostra Regione. Si confonde accreditamento con autorizzazione citando manuali inesistenti.
Aggiungo poi che esistono tre tipi di strutture sociali per autosufficienti: le comunità alloggio, le case albergo e le case di riposo. È evidente che in questo caso si puntualizza che il tema è quello delle comunità alloggio, ma è altrettanto vero che queste sono di dimensione piccola, a livello familiare ed i costi sono contenuti. E’ sbagliato anche citare costi di gestione elevati perché in realtà non ci sono, in quanto il personale è limitato, pensato a supporto di una piccola struttura, adibita all'accoglienza e all'ospitalità di persone anziane non autosufficienti, ma è evidente che questa è la mission della struttura.
Nel merito non si può confondere la finalità di una struttura sociale con le finalità di una struttura ricettiva, turistica, è un'altra storia, le esigenze di persone anziane che vengono nelle Marche con obiettivi di svago e turistici sono ben altre, quindi questi due aspetti non si possono assolutamente confondere.
Aggiungo che a livello nazionale il PNRR punta a valorizzare le strutture sociali piccole a dimensione familiare, non ad un allargamento, peraltro per altre finalità.
Tra l'altro le comunità alloggio a livello nazionale hanno livelli assistenziali differenti, diversi, ma sempre nell'ambito del sociale, non si sfocia mai in altri ambiti, in altre finalità, ma si rimane sempre su un ambito di carattere sociale.
La mozione secondo il mio parere è sbagliata nelle premesse ed è profondamente sbagliata anche negli obiettivi che si prefigge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La discrezionalità da parte dell'amministrazione regionale sui manuali di accreditamento deve tener conto del fatto che queste sono persone autosufficienti, che decidono per un regime comunitario spontaneamente.
La Giunta non esprime un parere a favore di questa mozione o contrario, pongo all'attenzione dei proponenti e di tutti i Consiglieri regionali il fatto che queste persone autosufficienti hanno scelto un regime familiare, decidono di vivere in comunità come se fossero in una famiglia.
A livello nazionale le posizioni sono diverse, per quanto riguarda il parere della Giunta a noi va bene, indifferentemente, sia di allargare a 16 che di mantenere inalterato il regime attuale dei manuali di autorizzazione anche perché la scelta è volontaria. Le persone possono scegliere autonomamente di sviluppare una parte della loro vita in ambito comunitario, quindi, possono scegliere autonomamente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Spesso noto che nell’ultimo periodo vengono bocciate le mozioni proposte dall’opposizione che parlano di questi argomenti perché è in revisione il nuovo Piano socio-sanitario per cui qualsiasi proposta viene letta come un'intromissione in un momento tanto delicato.
Sottolineo che l'intervento che fa l’Assessore, anche se di piccola apertura, mi sorprende, tra l'altro non ha dato alcun parere positivo su questo atto, credo per coerenza rispetto a quanto è stato fatto fino a poche settimane fa, per non lasciare aperta l’idea in quest’Aula che il trattamento che la maggioranza riserva agli atti dell'opposizione sia diverso rispetto a quelli proposti dalla maggioranza, anche se non sono completamente convincenti, come mi sembra di poter leggere dall'Assessore Saltamartini in questo caso.
Mi sento di consigliare il ritiro di questo atto, altrimenti voterò negativamente, anche perché giustamente l'Assessore ha parlato in questo momento più volte di autorizzazione, mentre l’impegno è sui manuali di accreditamento, c’è anche un riflesso di ordine tecnico che imporrebbe quantomeno una revisione dell'atto.
Un altro elemento che mi sono segnata è quello relativo all’adeguato aumento, ma di cosa stiamo parlando, lasciamo una cambiale completamente in bianco alla Giunta? Mi sembra un po’ troppo, quindi, ritornando all’inizio del mio intervento, chiederei di affrontare gli atti della minoranza con un atteggiamento diverso rispetto a quello che avete tenuto fino adesso, oppure per coerenza dovreste ritirare o bocciare questa mozione che presenta anche dei limiti dal punto di vista tecnico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi riporto per alcuni aspetti al decisivo orientamento che il Consigliere Mastrovincenzo ha dato.
Vorrei aggiungere che c'è una critica politica, Presidente, a tutta l'aria di centro di questa alleanza di Governo perché noi ci apprestiamo a votare una mozione impegnativa nei confronti della Giunta regionale rispetto a vicende estremamente minimali, quasi formali, e ci si dimentica lo stato – questa è l’occasione anche per ricordarlo all’Assessore - di tutte quelle attività che ospitano anziani nella nostra regione, l'intero sistema delle residenze protette che soffre in questo momento una drammatica situazione economico finanziaria che lo riguarda.
In sede di bilancio abbiamo presentato una mozione impegnativa per far si che il contributo regionale alla residenza protetta per anziani non autosufficienti fosse rivisto alla luce del quadro drammatico, dell’impossibilità di tirare avanti una situazione che purtroppo si trascina dal 2005, che subisce purtroppo gli aumenti dei costi dell'energia, di tutto quel sistema parallelo che affianca il sistema sanitario delle varie residenze. E noi oggi ci apprestiamo a votare una di quelle mozioni che magari rivendiamo un minuto dopo sul mercato della comunicazione, ma non ci occupiamo degli anziani.
Oggi la gran parte delle strutture di affiancamento, le residenze protette accreditate sono al limite del fallimento, rispetto a tutto ciò l’Assessore e il Governo regionale ci avevano assicurato che nei primi mesi sarebbero intervenuti, ad oggi non c'è assolutamente niente. La tariffa è rimasta a 66 euro, metà dei quali a carico alla Regione, ma non solo, non si è posto mano ad un adeguamento che tenga conto sia dell’incidenza inflattiva dal 2005 ad oggi e di quello che stanno soffrendo queste strutture socio-sanitarie accreditate nella Regione Marche in relazione all'impossibilità di tirare avanti. Con quali rischi? Che le residenze protette vadano in perdita, in disavanzo e siano costrette a chiamare le famiglie per aumentare e ritenere plausibili gli aumenti che permettono di pagare il gas ed i servizi alimentari che nel frattempo sono aumentati.
Presidente Latini, direi anche al mondo di centro di questa alleanza politica, lo possiamo comprendere da chi appartiene alle destre più destre, parlo di Fratelli d'Italia e la Lega che sono totalmente indifferenti rispetto alla questione, ma una mozione di questo tipo che non parte dalla sostanza, dall’assenza di un tavolo …
Presidente Latini, c’è l’assenza di un tavolo promesso a tutto il sistema che, lo voglio ricordare a tutti quanti, fa riferimento a 14.000 posti letto di questa Regione, 14.000 posti letto dei nostri anziani che soffrono e ai quali non diamo attenzione. 14.000 posti letto e 16.000 dipendenti li lasciamo a bagno maria da mesi con la promessa di istituire un tavolo per poter rivedere quel sistema e ad oggi nessuna notizia.
Ecco perché, Presidente Latini, Consigliere Rossi, ci saremmo aspettati una mozione che dal di dentro dell'alleanza politica potesse far accorgere al Presidente Acquaroli e all’Assessore Saltamartini che siamo alla disperazione, se non parliamo con il sistema delle residenze protette, con il sistema di accreditamento non lo possiamo sapere, ma basta parlare con qualcuno di loro per comprendere a quali condizioni ci siamo ridotti dopo due anni e mezzo di governo delle destre. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Non avevo intenzione di intervenire perché secondo noi la posizione è quella espressa dall'Assessore, ma a questo punto è necessario puntualizzare alcune questioni, in particolare dopo l'intervento del Consigliere Carancini, che fa riferimento a problematiche che risalgono al 2005, 15, forse 16 anni fa.
Ricordo prima di tutto a noi stessi, ma a tutto il Consiglio, che questa Giunta si è insediata formalmente il 19 ottobre 2020 ed ha dovuto affrontare per un anno e forse più la pandemia che ancora picchiava forte. Con la competenza dell’Assessore Saltamartini abbiamo gestito la situazione pandemica, con difficoltà che indubbiamente erano maggiori rispetto a quando c'è stato il Governo Ceriscioli, non erano più leggere, vi lascio pensare a tutta la fase della somministrazione dei vaccini e la Regione Marche è stata tra le prime a livello nazionale ad avere sempre dei risultati in termini di efficienza della struttura. E su questo corre l’obbligo, perlomeno da parte mia, ma credo di tutta la maggioranza, di ringraziare il mondo degli operatori sanitari, tutti, che in prima linea non si sono sottratti ad un impegno gravoso che a tutt'oggi ancora continua.
Questa mozione pone un tema e così, a lume di naso e con un po' di buon senso, è vero quello che ha detto il Consigliere Mastrovincenzo, che il PNRR e in generale le comunità alloggio degli anziani non autosufficienti non prevedono grandi numeri, ma indubbiamente il numero di sei è abbastanza limitato. Credo che non sia qualcosa di grave o di gravoso, non sia il Vangelo, poter in qualche maniera rivedere questo numero minimo che è previsto all’interno e che questa mozione prende in considerazione.
Ho l’occasione con questo atto di fare una puntualizzazione che risale al Consiglio precedente, mi riferisco all’intervento del Consigliere Carancini in riferimento al Consigliere Cancellieri, intervenuto non per fare una difesa d’ufficio, ma in difesa dell’Assessore Saltamartini, che, con la sua solita competenza - tutti sapete che è un medico – diceva quello che io in altre occasioni ho avuto modo di pensare, ma che tutta la maggioranza pensa e cioè che il carico che porta l’Assessore Saltamartini sia un carico di tutta la maggioranza. Il Consigliere Carancini ha fatto un intervento accorato dicendo che noi avremmo insultato il precedente Presidente e che lui avrebbe cambiato il tono nei confronti dell’Assessore Saltamartini se noi avessimo chiesto scusa al precedente Presidente, che non so chi avrebbe insultato in più occasioni.
Voglio ribadire un concetto ed una precisazione politica: qui nessuno ha mai insultato il precedente Presidente, si sono fatte delle critiche politiche ad una situazione che indubbiamente non andava e non era solo del precedente Presidente, degli ultimi cinque anni, ma ha radici e viene da lontano.
Voglio però anche puntualizzare una questione: non abbiamo insultato noi il precedente Presidente, siete voi che non l’avete ricandidato e voi di fronte a questo Consiglio regionale in più occasioni … Non si capisce chi lo accusa perché lei stesso in più situazioni parlando di sanità ha preso le distanze dalla gestione precedente, Consigliere Carancini, nonché amico di tanti anni di Consiglio comunale maceratese. L’ha fatto in più occasioni, basta andare a risentire gli interventi in Consiglio comunale.
Allora, mi è cara questa mozione per dire agli amici dell’opposizione che finalmente potete ragionare insieme, gruppo del Movimento 5 Stelle e gruppo del PD, e già ne vediamo gli effetti in questa seduta e in questa mozione perché non ci sovviene nessuna mozione che possa essere ricondotta a questa, per cui lezioni noi non le prendiamo da nessuno.
Abbiamo delle responsabilità che esercitiamo su mandato degli elettori e sappiate che queste responsabilità le eserciteremo a testa alta con un confronto all’interno della maggioranza. consapevoli, perché non ce lo ordina il medico, di intervenire o di prendere posizione o di fare difese d’ufficio, siamo una maggioranza coesa che ha una grande responsabilità, che porterà a termine un’operazione straordinaria, fondamentale, sfidante come non mai e come nessuna, di cambiare la sanità, ma non solo…
PRESIDENTE. Purtroppo siamo in questa regola, l’ho accennato nella fase introduttiva, oggi la sperimentiamo, chiaro comunque il suo concetto.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Credo che il primo modo di onorare il precedente Presidente sia dire il cognome, come si chiama, perché ha fatto il Presidente per cinque anni, se lo chiamiamo con il suo nome e non Ciccioli sarebbe meglio.
“Eserciteremo il nostro potere e faremo, modificheremo la sanità e questi problemi li risolveremo”, quando li risolverete? Sono passati due anni e mezzo e, lo ridico all'Assessore Saltamartini, del quale apprezzo l’impegno, che si è trovato in una fase del Covid già avanzata, non ha avuto il problema delle mascherine che non si trovavano, il problema di litigare alla Conferenza delle Regioni per avere i respiratori, i reparti che chiamavano perché non avevano possibilità di fare i tamponi.
Gli effetti di questo Governo regionale si vedono, continuo a ripetere che lo screening per la mammella e per il collo dell’utero sono bloccati nell’ex Area vasta 5 da dicembre, checché ne dica chi scrive le relazioni all’Assessore. Se questo non è vero l’Assessore mi può denunciare perché sto dicendo una cosa sbagliata, non vera, ma non credo che questo possa accadere perché lo screening è bloccato e all’Assessore ho girato anche dei vocali di donne che avevano chiamato in quella giornata per lamentare il fatto che si risponde loro di andare dal privato. Provate a telefonare al consultorio di Ascoli Piceno, chiedete se potete fare un pap test e vi risponderanno che lo potete fare privatamente.
Mi pare che questo impegno sia un po' puntuale rispetto al grande mondo che riguarda questa fascia di utenza, mi pare che aumentare nelle comunità il numero fissato in sei a sette o a otto sia tanto puntuale ed episodico.
Se vogliamo affrontare il tema in maniera diversa e più ampia rispetto anche alle prestazioni che vengono erogate e anche alla revisione dei manuali di accreditamento, rispetto agli spazi e alle prestazioni erogate, siamo tutti d’accordo, ma se dobbiamo aumentare il numero da sei a sette o a otto mi dà tanto l’idea che c’è qualcuno a cui servono otto posti ed ha solo la possibilità di metterne sei. E’ un mio dubbio, magari malizioso e non corrispondente alla realtà, però mi viene quando si fanno degli interventi e delle richieste così puntuali e non si guardano gli aspetti essenziali, cioè quello che si deve fare, il manuale deve riguardare gli spazi, quello che succede, le prestazioni erogate, sul numero …, quando si tocca solo il numero senza toccare nient'altro in proporzione avrei detto, avrei forse preferito leggere, rivedere i manuali di accreditamento per le comunità alloggio per anziani, prevedendo un adeguato aumento del limite massimo degli ospiti, allora, perché non un aumento del tipo di prestazione o non un aumento degli spazi dedicati alle diverse funzioni? Sarò maligna, ma a me questa mozione sembra davvero puntuale e soprattutto non condivisibile perché l’aumento, senza l’aumento di altro, del numero degli ospiti mi sembra dannoso se non si aumentano anche tutte le altre questioni che sono contenute nei manuali di accreditamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei cominciare dicendo che molto spesso le norme che vengono stabilite invece di aiutare nella progettualità di una rete complessa, molto complessa, perché ci sono diverse esigenze, non voglio dire che ogni caso è un caso, ma ci sono tante variabili nei casi degli anziani, dell'assistenza e delle comunità.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito nella nostra regione alla chiusura di due comunità - una la conoscevo personalmente a Fabriano “Le Quadrelle” - erano utili, ma per via delle norme, della regulation sono state chiuse, con l'espulsione delle persone dentro, che poi sono difficili da ricollocare. Trovare - per chi è un operatore e qualcuno c'è in quest'Aula - uno spazio terapeutico o di accoglienza in una comunità, in una struttura, è un viaggio dantesco, perché non ci sono, i posti sono limitati, molto spesso sono stati ridotti. Dall’epoca Covid ci fu una riduzione che molto spesso non è stata recuperata.
A mio parere nel quadro di regole inderogabili minime ci deve essere una certa flessibilità, ci sono delle strutture idonee che per via di una finestrella o di mezzo metro quadrato in meno nei servizi igienici vengono azzerate e questo non è accettabile. Ci sono le norme nazionali, ma secondo me c'è una norma, la norma numero uno della vita che è il buonsenso e significa che di fronte a delle questioni marginali, a volte anche ridicole, bisogna avere il buonsenso di chi si prende la responsabilità perché una cosa che è venuta meno in questi ultimi decenni è la responsabilità: i funzionari non firmano, i dirigenti non firmano, nessuno si prende la responsabilità perché è meglio eludere che prendersi una responsabilità. E’ meglio dire: “Non è mia competenza. Non è possibile. Non si può fare. Non c'è un precedente”, tutta una serie di cose che ho sentito mille volte quando, al contrario, molto spesso, trattandosi di cose minimali se una persona si prende la responsabilità, fondatamente non in maniera irresponsabile, con molta fondatezza, le cose possono cambiare.
Vi dico quello che penso, non trattando questa mozione di un aspetto ideologico, credo che dietro a questo non ci sia un aspetto ideologico, perlomeno non ce lo vedo e siccome tutto sommato sono abbastanza ideologico se non ce lo vedo significa…, il fatto che è possibile una flessibilità nel numero, questo sì, ci deve essere la responsabilità degli organi di vigilanza che controllano come stanno le cose perché la situazione è molto varia. Nessuno controlla se in una casa di 70 metri quadrati ci sono 12 extracomunitari, quello si può fare, nessuno dice niente, affittata, mentre magari in condizioni adeguate, siccome manca mezzo metro nel bagno o c'è un impianto igienico che, pur essendo totalmente funzionante, idoneo, è mancante di un percorso particolare, allora non si può tenere aperta la struttura. E’ il caso della comunità Le Quadrelle - Vivere Verde di Fabriano, che è un’assurdità, togliamo i servizi perché c'è una norma draconiana che impedisce di tenerli aperti.
Stiamo costruendo una società assurda, e lo dico per quelli che rimarranno, una società delle regole, le regole dell'Unione europea stanno ammazzando i popoli. Le regole sui tetti del personale, noi non possiamo assumere personale, però possiamo accettare che ci sia un danno agli utenti perché c'è un tetto di spesa che ci impedisce di assumere e lo stesso tetto di spesa se non è all'interno del personale, ma in beni e servizi, attraverso una cooperativa che magari ci costa di più, è possibile. E’ l’assassinio del buonsenso.
Sul numero degli ospiti ci deve essere un adeguamento.
In linea generale questa mozione la vedo bene perché ci deve essere poi la responsabilità della Giunta, che ha questa competenza, ha i tecnici a disposizione, che armonizza, il problema è armonizzare, a volte sei anziani messi male sono troppi, a volte sei anziani che funzionano sono più che adeguati per aprirsi a otto o a nove anziani. Ci deve essere un momento di responsabilità nell’autorizzazione, che è personalizzata perché poi questi luoghi non sono costruiti con lo stampino, non sono i moduli dell'Unione Sovietica nella quale c’erano i palazzi di x piani, tutti uguali, ognuno di tanti metri quadrati, le comunarde, così venivano chiamate dopo la rivoluzione di ottobre, esistevano, c’era il bagno in comune, la cucina in comune. Non è possibile, dieci famiglie nella comunarda, sono tempi lontani grazie a Dio, c'è stato un salto di qualità.
Noi dobbiamo cercare di armonizzare, di arrivare ad un'armonizzazione di queste strutture che devono essere adeguate alla contingenza reale. Gli operatori hanno una visione, quante volte capitava in ospedale, ricordo il mio servizio ospedaliero, c'era un'urgenza grave e si aggiungeva un posto letto in reparto, un paziente grave non lo mandavi ad Urbino o da un’altra parte. Il buonsenso dice che se anche hai 12 posti letto ed hai un’urgenza grave…
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La Consigliera Menghi dice una grande verità, l'errore cosmico del centro-sinistra è stato quello di non aver ricandidato il precedente Presidente, io lo dissi in limine litis e non lo facevo perché ero l’Assessore del precedente Presidente, sono note le mie caratteristiche di autonomia rispetto al Presidente, di grande e marcata autonomia, un errore cosmico. E’ anche vero che la sanità gestita dall’ex Presidente l'abbiamo vista, la sanità gestita oggi da questa Giunta è ben presente e credo che tutti gli operatori, gli utenti ed anche i cittadini possono verificare la differenza. Se poi ritengono che oggi la gestione sia migliore, benissimo, per carità, noi ci inchiniamo a questo giudizio, però è un giudizio di grande responsabilità.
Vediamo anche che dopo il post pandemia, la più rilevante legge di questo Consiglio regionale sul riordino del sistema sanitario regionale, che doveva andare in vigore l’1 gennaio 2023, che doveva trasformare l'organizzazione della sanità in questa Regione, è sospesa e con i commissariamenti in atto. Ne abbiamo già parlato, abbiamo visto come viene gestita la sanità in questa regione ed al Direttore del Dipartimento salute, che è il più rilevante Dipartimento di una Regione, che gestisce decine di migliaia di dipendenti, l'organizzazione, gli enti del servizio sanitario regionale, l'80% del bilancio regionale, che ha proposto la riorganizzazione del servizio sanitario regionale, che dovrebbe attuare per legge e che ha la responsabilità dell'attuazione di quella riforma, viene consentito di trasferirsi a dirigere Torrette. Complimenti, questo è il timone della politica nella gestione della sanità regionale, vediamo i risultati, i commissariamenti, a nessuno sfuggirà che i commissari possono gestire soltanto l'ordinario, nient’altro.
Dico ai Consiglieri Latini e Rossi di rinviare la discussione di questa mozione, rinviatela e costruiamo magari insieme, auspicabilmente insieme, una risoluzione che metta al centro i temi veri perché qui tra l’altro ci sono anche degli errori, per certi versi anche abbastanza marcati. Ad esempio si parla di manuali di accreditamento, ma a me non risulta che esistano i manuali di accreditamento, se del caso esistono le autorizzazioni. Io mi sono fatto stampare la legge che voi citate, l’articolo 7 parla di strutture subordinate ad autorizzazione, non all’accreditamento. L'articolo 7, comma 1, lettera c), parla di “strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive, le strutture socio-sanitarie di lungoassistenza o mantenimento e protezione e le strutture sociali di tutela e accoglienza che erogano prestazioni in regime residenziale e semiresidenziale, a favore delle categorie di destinatari previste dalla normativa statale e regionale vigente”.
Queste sono, le citate voi nel titolo della mozione e non sono soggette ad accreditamento, non c'è, sono subordinate ad autorizzazione. Un conto è l’autorizzazione, un conto è l’accreditamento.
L’altro errore madornale: come si fa a confondere strutture di questo tipo, che così vengono definite dalla legge, e dire al fine di realizzare, tra l'altro, l'ospitalità turistica temporanea. Addirittura confondiamo il ruolo sociale di queste strutture con il ruolo turistico, confondiamo l’ospitalità sociale di persone che hanno bisogno e sappiamo come queste strutture, spesso, quasi sempre, svolgono anche una funzione preventiva rispetto alle strutture ospedaliere stesse, perché le persone anziane che hanno bisogno di una particolare assistenza, altrimenti preclusa nella propria residenza, ricorrono a queste strutture in quanto hanno un'assistenza più adeguata e laddove queste strutture non sono in grado di ospitarli vengono trasferiti negli ospedali. E’ anche questo il ruolo di queste strutture, che non io, ma la legge definisce strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive.
Mi sembra una mozione che può essere utile, ma deve essere rivista perché non è votabile sotto il profilo estetico, la possiamo migliorare. E’ sbagliata nella forma e nella sostanza, la finalità però può essere condivisa, ma all'interno di un percorso molto più ampio che secondo me possiamo condividere. Chiedo il rinvio.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Volevo fare un accenno sull’argomento che aveva evidenziato la Consigliera Casini per quanto riguarda l’argomento degli screening. Le posso dire che a me è arrivata, ho parlato anche con il personale sanitario che mi hanno detto che arriva sempre, perlomeno nel mio territorio, e che capita tante volte che poi le persone non si presentino per cui vanno avanti chiamando altri nomi della lista.
E’ anche un offesa per il personale sanitario che tutti i giorni lavora con grande professionalità. Non discuto che ci sia da migliorare, però non si può offendere il personale che tutti i giorni lavora sul campo.
Il Consigliere Cesetti dice che non abbiamo fatto nulla sulla sanità, quello l’ha fatto prima il precedente Presidente, noi stiamo lavorando per cambiare un intero sistema della sanità regionale, nel giro di due anni, con la situazione nazionale e con quello che è successo, non abbiamo la bacchetta magica, stiamo lavorando sul Piano socio-sanitario, stiamo facendo cose serie e non raccolgo queste provocazioni. Grazie.
(intervento fuori microfono)
PRESIDENTE. Non c’è fatto personale, non c'è un’accusa alla dignità, ha detto soltanto che non è arrivato, le do la parola, però francamente è una gratuità il fatto personale.
Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi ha detto che ho insultato il personale, non ho parlato dell’Area vasta della Consigliera, ho fatto riferimento alle Aree vaste 1, 3 e 5, segnatamente alla 5 in cui ho avuto un incontro con la Consigliera Bora la scorsa settimana e dove lo screening è fermo da dicembre.
In quest’Aula sfido chiunque, ha cominciare dalla Consigliera Elezi, a dimostrarmi il contrario con le prove che io ho portato. Lo screening è fermo perché non partono le lettere, non si fa l’anatomopatologia e non si fanno i vetrini.
Lei non lo può sapere e non si può permettere di dire che io offendo il personale, perché io qui il personale lo sto rappresentando e si è lamentato del fatto che non è messo nelle condizioni di poter seguire le donne. E non si permetta più di dire che quello che io e affermo è una menzogna o che offendo qualcuno. Non si permetta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Come Presidente della Commissione sanità perché questo è un tema molto delicato. Nella mia Commissione, sono testimoni anche i Consiglieri di minoranza, si realizzano tantissimi manuali di accreditamento, autorizzazioni di studi medici, laboratori analisi e ne arriveranno tanti altri. Questo è un tema molto serio, molto delicato, che deve essere affrontato in un quadro generale.
Sono favorevole a questa mozione, ma auspico che questi temi vengano discussi, approfonditi ed elaborati all'interno di un quadro un po’ più ampio perché tutti dobbiamo sapere che dietro ad un manuale esiste un lavoro approfondito da parte dei dipendenti, che svolgono questo lavoro con tanta serietà e passione.
Concordo con il Consigliere Ciccioli, esiste secondo noi un limite legato al rispetto da un lato delle rigide norme e di alcune situazioni che non sono nemmeno derogabili a leggi nazionali, e dall'altro quello del buon senso, cercare di venire incontro a strutture, laboratori, centri di accoglienza, tutte strutture regionali che svolgono un ruolo fondamentale all'interno del nostro territorio.
Il parere da parte del sottoscritto su questa mozione è favorevole, con l’auspicio che determinati temi magari vengano anche prima approfonditi e svolti all’interno della Commissione sanità, nella quale siamo sempre disponibili a valutare modifiche o integrazioni anche su pareri che ci vengono proposti. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Capisco l’intenzione dei presentatori della mozione perché il Presidente, che è il primo firmatario di questo atto, inevitabilmente raccoglie tutte le istanze e le sollecitazioni a cui ognuno di noi, con il nostro ruolo, siamo sistematicamente sottoposti.
L’ha detto prima il Consigliere Carancini, noi non siamo rimasti davanti al grido di dolore reiterato in questi due anni e mezzo da parte degli enti gestori, penso al Presidente e coordinatore che ha cercato non solo di portarci a conoscenza, ma anche di mettervi nelle condizioni di trovare la soluzione.
Lo so che lei conosce benissimo le non risposte date in questi anni perché arriviamo a ogni fine esercizio finanziario senza avere le adeguate coperture, senza aver risposto alle esigenze che arrivano dall'incremento dell'inflazione, dei costi dell'energia, da quello che la pandemia ha determinato nella gestione di quelle strutture perché ha significato maggiori DPA, riduzione dei posti, riorganizzazione complessiva di quelle strutture che per noi, per i nostri cari e per le nostre persone anziane sono determinanti nella loro funzione sociale.
Lei raccoglie quell'istanza, però sa benissimo le non risposte che sono pervenute da questa Giunta e non sono le parole del gruppo del Partito Democratico o dell'opposizione, che ogni volta deve essere richiamata alla comparazione con il lavoro della Giunta precedente, è finita sono due anni e mezzo, sono 30 mesi che siete qui, datemi un tema che avete affrontato con visione, che avete messo in campo per guardare in prospettiva. Tutte le volte vengono brandite scelte, mi viene in mente oggi quella della palazzina i Fabriano, che ci dicono che c'è un tema, che domani mattina partiranno i lavori, si fanno le conferenze stampa, anche la Consigliera Lupini può confermare quel tipo di modalità. poi scopriamo improvvisamente che ci sono i progetti sbagliati, che si sono accorti dopo 30 mesi, quando avevano già dichiarato che era tutto appaltato. Questa è la vostra modalità. Solo che mentre lì sono strutture, mattoni, luoghi e speranze, qui c’è un contingente di persone che è in difficoltà, strutture, come ha detto il Consigliere Ciccioli, che vengono chiuse e voi ne avete la piena responsabilità.
Presidente, ritiri la mozione perché pone un tema, e l’ha detto il Presidente della Commissione sanità Consigliere Baiocchi, che ha ricordato quello che si sta facendo in Commissione rispetto ai manuali di accreditamento, è vero, ma non può essere che passiamo da sei a otto perché magari una struttura ci ha chiesto questo, che è un tema, ma è molto più articolato. Lo abbiamo visto proprio nelle ultime Commissioni, Presidente, la avochi a sé, andiamo in Commissione, poniamo il tema, troviamo le risorse, mettiamo gli enti gestori nelle condizioni di lavorare.
PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi, prendo la parola per la mia dichiarazione di voto, cercando di chiarire alcuni aspetti e rilievi critici.
La tematica di riferimento è la legge regionale n. 21, in particolare gli articoli 5, 7, 16, che nel combinato disposto indicano le modalità di accreditamento, la procedura e i soggetti a cui sono rivolti.
L'invito della mozione è molto semplice, è l’invito di un indirizzo politico amministrativo affinché gli organi competenti, che sono: la Giunta regionale delle Marche e la Commissione competente, la Commissione sanità, possano valutare nell'ambito della riorganizzazione e degli aspetti specifici degli accreditamenti, che voi sapete meglio di me esistere, che è una cosa che si combina per il rilascio dell'autorizzazione perché non ci può essere e non c'è mai stata autorizzazione senza la possibilità della procedura di accreditamento, almeno per quanto riguarda la legge, e con questo cerco di chiarire i rilievi critici che ci sono stati fatti anche nell'ambito della redazione della stessa mozione.
In merito a questo accreditamento, vorrei ricordare che ci sono stati dal 2016 in avanti alcuni passaggi importanti che riguardano tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie che interessano anche l'aspetto specifico della mozione, me le sono segnate per evitare di dire delle situazioni che possono essere anche di contrasto: regolamento regionale 1/2018, delibera di Giunta del 2019, delibera di Giunta n. 1572/2019, delibera di Giunta n. 258/2019, decreto del dirigente di accreditamento n. 333 del 16 dicembre 2019, circolare n. 2/2020. Questo non tanto per giustificare l’azione che abbiamo portato avanti, quanto per dire che nell’ambito della questione linguistica che si è posta relativamente all’accreditamento sì, accreditamento no, manuale sì, manuale no, tutto ciò sfocia in una azione che è ben chiara a tutti voi, su cui non ritorno.
La mozione ha una finalità ben precisa, quella di prevedere nell'ambito di tutti gli atti, essendo la mozione presentata il 22 settembre 2021, una revisione del combinato disposto degli articoli 5 e 16 affinché ci sia, come altre Regioni hanno già assunto, la possibilità di una deroga che vada a favore dei giovani anziani, fra i 65 e gli 85 anni, in particolari condizioni, che sono quelle previste dalla mozione,
Concludo, andando a leggere nell'ambito dell'ospitalità turistica temporanea, della pronta accoglienza per periodi di tempo determinato, nessuna deroga, nessun intervento che riguarda strutture specifiche, casi specifici, ma un richiamo a quello che sta avvenendo nella nostra comunità rispetto a quello che altre Regioni hanno fatto.
La proposta che porto è quella di far sì che ci sia un'emanazione del Consiglio regionale in più e su questo mi accomuno a tutti coloro che richiamano l'attenzione degli organi competenti a sviluppare in un ambito più ampio le intere procedure dei manuali di accreditamento anche questa specifica funzione se la mozione verrà accolta l'aspetto stesso, quindi l'invito, in particolare del Presidente della Commissione sanità, non può, per quanto mi riguarda, che vedermi assolutamente d'accordo e se la mozione verrà approvata non toglie nulla, anzi rafforza la sua attività, il servizio e con lui i componenti della Commissione stessa.
Il mio voto sarà favorevole. Grazie.
Mozione n. 142. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 314
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri, Ruggeri
“Prosecuzione del progetto monumentale europeo “Pietre d’inciampo” nella regione Marche e iniziative per ricordare l’esilio degli ebrei marchigiani causato dalle infami leggi razziali del 1938”
Mozione n. 315
ad iniziativa dei Consiglieri Acciarri, Marinelli, Elezi, Menghi, Bilò, Cancellieri, Serfilippi, Marinangeli, Rossi, Latini, Livi, Pasqui, Baiocchi, Putzu, Borroni, Ausili, Assenti, Ciccioli, Santarelli, Marcozzi
“Azioni per mantenere viva la memoria storica dei fatti che determinarono l’orrore della Shoah”
(abbinate)
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 314 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Vitri, Ruggeri e la mozione n. 315 dei Consiglieri Acciarri, Marinelli, Elezi, Menghi, Bilò, Cancellieri, Serfilippi, Marinangeli, Rossi, Latini, Livi, Pasqui, Baiocchi, Putzu, Borroni, Ausili, Assenti, Ciccioli, Santarelli, Marcozzi (abbinate).
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. A seguito della Giornata della Memoria che abbiamo organizzato, con la mozione n. 314 il gruppo del Partito Democratico, insieme al gruppo del Movimento 5 Stelle, ha voluto sottoporre all'attenzione di questa Assemblea due temi che riteniamo di particolare rilevanza nella commemorazione di quel giorno.
Il primo forse è quello un po’ meno attenzionato che riguarda il fenomeno dell'esilio degli ebrei italiani a seguito delle infamanti e infami leggi razziali fasciste del 1938, perché le politiche naziste e fasciste che portarono alla Shoah, all'Olocausto e allo sterminio furono rivolte all'eliminazione fisica degli ebrei e non solo, a parte dei fenomeni negazionisti, è un tema che indubbiamente tocca, che conosciamo e che conoscono le nuove generazioni.
L’esilio degli ebrei italiani non fu un esodo volontario, ma introdotto dall’intolleranza e dal razzismo, un esilio che portò enormi sofferenze, e dopo l’ottobre del 1938 lasciarono le proprie case, i lavori, gli affetti, anticipando poi tutto il percorso successivo, spesso in luoghi molto lontani, soprattutto nell'America. Parliamo di migliaia di persone comuni: operai, impiegati, lavoratori, professori, specialmente dove le comunità ebraiche erano più consistenti, penso solo alla comunità di Ancona o alla mia città. Anche tanti intellettuali e personalità di grandissimo spessore, pensò a Salvatore Loria, a Franco Modigliani, ad Emilio Segre, che hanno segnato la storia scientifica, economica o medica delle nostre comunità.
L’esilio riguardò gran parte …, tutti orientati al nord America, ma anche al sud America, guardo alla mia città al filosofo Rodolfo Mondolfo, che fu costretto a stabilirsi in Argentina, potrei continuare con centinaia e migliaia di esempi.
La nostra proposta è quella di mettere in campo un’operazione per valorizzare, raccontare, narrare queste storie, persone che venivano perseguitate per motivi politici, ma anche razziali, di appartenenza.
Questa modalità terribile ha colpito anche personaggi che erano iscritti al Partito fascista in Italia, ma solo perché ebrei sono stati costretti ad emigrare, come è avvenuto per un concittadino di questa città, Ferruccio Ascoli, Segretario politico del fascio anconetano che successivamente fu deportato ad Auschwitz dove morì.
Pensiamo che questo sia un percorso che vada raccontato e chiediamo un impegno per costruire delle modalità adeguate, partendo proprio da quello che abbiamo fatto anche in quest’Aula con le scuole.
Poi il grande tema, e questo risulta anche più semplice, perché la nostra proposta è quella di proseguire la bellissima esperienza delle Pietre di inciampo, che era stata iniziata dall’ex Presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, che volle mettere in campo quel progetto di Gunter Demning , che sta caratterizzando tutta l'Europa e il mondo e che ha trovato invece diverse difficoltà in questo mandato. Basterebbe questo per capire cosa dobbiamo fare, cito Liliana Segre che ha parlato delle Pietre di inciampo nel contesto delle commemorazioni del Giorno della Memoria del 2023, invitando a dare importanza a questo progetto, ha detto: “Per me le Pietre di inciampo dovrebbero essere un po’ più alte del livello della strada, in modo che ci si possa mettere un fiore o una pietra, come nei cimiteri ebraici. Mi spiace che vengano spesso nascoste da biciclette, macchine in sosta e dalla vernice nera, che tradotto vuol dire che fai schifo, tu sei stato condannato per colpa di essere nato”. Concludo così perché quel progetto dovrebbe tenere sempre a memoria le parole di Liliana Segre e dobbiamo essere anche molto consequenziali.
Abbiamo approvato in questo Consiglio, su proposta della maggioranza, firma del Consigliere Rossi, che poi abbiamo votato all'unanimità, una legge per l'istituzione dell'itinerario ebraico marchigiano. Quel percorso non può che trovare un momento di riflessione e un momento di inciampo collettivo per alimentare la nostra memoria, trasmetterla e consentire a tutti di riflettere su quell'ostacolo che è stato posto per richiamare la nostra memoria e trasmetterla, per evitare che quelle tragedie siano calpestate, ma ci possano permettere di riflettere per non farle più accadere.
Sono comunque molto soddisfatto dell'idea di arrivare ad una risoluzione, quindi recuperare anche grazie all’altra mozione a prima firma della Consigliera Acciarri, che può arrivare ad un voto unanime rispetto a questo tema. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Grazie al Consigliere Mangialardi per illustrazione e per le parole che ha speso alla fine.
Il 24 gennaio abbiamo celebrato, un po' in anticipo, la Giornata della Memoria e abbiamo ricevuto a mio avviso un grande insegnamento dai ragazzi che hanno portato qui dei lavori bellissimi. Forse anche questo deve spingerci a fare sempre più cose insieme che vanno nel senso delle istituzioni, che di fronte a circostanze più grandi di noi si uniscono e fanno le cose insieme. Va un po' nello spirito di cui ha parlato prima il Consigliere Mangialardi, di quello che ci siamo detti rispetto a due mozioni che sono state presentate, una che vede me come prima firmataria, l'altra che vede il Consigliere Mangialardi come primo firmatario, una che riguarda la maggioranza “Azioni per mantenere viva la memoria storica dei fatti che determinarono l'orrore della Shoah”, l’altra “Prosecuzione del progetto monumentale europeo ‘Pietre di inciampo’”. Questo ci spinge alla rappresentazione che c’è stata il 24 in questa Aula, che ci ha spinto a mettere questi elementi insieme, politiche insieme, proprio perché il ricordo di quello che è accaduto, e non deve più accadere, sia sempre vivo.
Con questa risoluzione vogliamo dare più spazio, come ha detto anche il Consigliere Mangialardi, alla legge 17/2021 che riguarda gli itinerari ebraici, che abbia sempre più spazio anche nel fare e nella politica della Giunta.
Per quanto riguarda la mozione della maggioranza abbiamo spinto un po' sui viaggi della memoria, andando anche a coadiuvare un lavoro fatto a livello nazionale, in Senato, che all'unanimità ha investito 2 milioni di euro in tre anni, dal 2023 al 2025, per i viaggi della memoria, perché questi viaggi nei campi nazisti abbiano un valore per i nostri ragazzi. Lì abbiamo bisogno anche di una grande preparazione, quindi è importante che ci siano anche degli investimenti per le scuole che vorranno fare questi viaggi.
Vogliamo collaborare in una serie di azioni, anche comuni, insieme ai comitati ebraici presenti in regione, creando occasioni di attività per rendere sempre più attuali le capacità del mondo ebraico e della vita quotidiana, come ha ricordato anche prima il Consigliere Mangialardi. L’ha ricordato qui il rabbino di Roma, di quale poliedricità sono stati capaci gli ebrei anche in questa nostra regione, nei territori marchigiani, producendo anche un'innovazione culturale molto importante.
Occorre ben tenere presente che ci possono essere degli itinerari turistici, così come ci diceva anche il rabbino quando è venuto in quest’Aula, che possono tenere viva la memoria ed anche incentivare il turismo della nostra regione, stimoli necessari, come abbiamo detto tutti, per ricordare a noi ciò che non deve mai accadere ma che, come diceva Primo Levi, è accaduto e può ancora accadere.
Ecco perché è giusto ricordare ciò che non deve accadere.
La nostra mozione vuole anche camminare di pari passo con quella presentata in Senato, in questa legislatura, per l'istituzione della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, di razzismo, di antisemitismo e di istigazione all'odio e alla violenza, una Commissione che è stata magistralmente presieduta da Liliana Segre, una bambina deportata ad Auschwitz, una dei pochi bambini tornati.
Saluto con favore il fatto che siamo riusciti a fare una risoluzione comune, voglio ringraziare il Consigliere Mangialardi e il Partito Democratico per questo. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Una risoluzione utile e condivisibile, è stata citata anche la legge di cui sono stato promotore “Istituzione dell'itinerario ebraico marchigiano” che, come sappiamo, è un itinerario storico turistico e culturale, ma anche memoriale grazie all'introduzione, nella stessa legge, della valorizzazione del discorso delle Pietre di inciampo.
Ci tengo a fare un po' di informazione, visto che proprio durante la giornata dedicata alla Shoah, nei giorni successivi, era stata fatta un po' di polemica sul fatto che questo itinerario ancora non è partito, ma ha avuto dei ritardi perché all'interno della legge vi è un comitato attuatore, formato dai Comuni che hanno tardato a dare i nomi dei loro delegati e di conseguenza tutto è andato a scalare, però il comitato si è riunito per la prima volta.
La legge verrà rifinanziata in assestamento, come stato detto, le risorse sono state tolte, ma prima non c’era bisogno dei soldi perché purtroppo il comitato non si era creato, verrà rifinanziata, allo stesso tempo è rifinanziata già da adesso grazie all’interessamento della Consigliera Elezi.
La legge ha già una dotazione economica, è stata presentata alla Bit di Milano con un discreto successo, tra l'altro le iniziative di questo itinerario sono state già dette, si è parlato anche delle Pietre di inciampo, della memoria che questo itinerario deve portare.
Ci sono stati dei ritardi che possiamo definire tecnici perché alcuni Comuni non hanno fornito i nomi dei loro delegati. Siamo riusciti a stringere, si è già riunito, c'è stata già la prima presentazione, quindi in questo 2023 finalmente riusciremo a dare attuazione a questo itinerario, a promuoverlo e di conseguenza, allo stesso tempo, dare spazio al valore memoriale che è insito nell’itinerario ebraico, perché no, magari anche già da subito, nel 2023, per la valorizzazione e la messa in posa di altre Pietre di inciampo.
Mi sono inserito all'interno di questa risoluzione per fare chiarezza e spiegare anche perché c'è stato questo ritardo che purtroppo è stato tecnico e non dovuto alla Regione. Tra l'altro invito a riconvocare il prima possibile il comitato attuatore dell'itinerario ebraico in maniera tale che nel 2023 possiamo già agire e renderlo esecutivo perché, grazie alla Consigliera Elezi, c’è già una dotazione economica, oltre a quella che verrà messa all'interno dell'assestamento di bilancio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza; a proseguire nell'applicazione di ulteriori Pietre di inciampo in collaborazione con l’artista Gunter Demning, ampliando la loro collocazione, prevedendo istallazione alle province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino; a promuovere iniziative volte a coltivare la memoria non sono dell’Olocausto, ma anche dell’esilio di ebrei marchigiani che furono costretti a lasciare il nostro Paese a seguito delle infami leggi razziali del 1938.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Poco da aggiungere rispetto al grande contributo che è venuto oggi in quest'Aula. Sono molto soddisfatto che ci sia stata la volontà, a partire dalla prima firmataria dell’altra mozione, di giungere ad una risoluzione e ad un voto unanime.
La necessità di coltivare la memoria, di trasmetterla e di tenerla viva, altrimenti diventa solo ed esclusivamente retorica, che diventa terribile perché noi concludiamo i nostri interventi dicendo che ciò che è accaduto non deve più avvenire. Normalmente di fronte chiudiamo tutti, anche se cerchiamo di evitarlo perché poi ci sembra, al di là e al netto di percorsi negazionisti, qualche volta impossibile. Allora, dobbiamo inciampare, inciampare davvero, dobbiamo cadere e per rialzarci dobbiamo richiamare la nostra memoria. Qualche anno fa – non c’è l’Assessore Brandoni – andammo insieme a Cracovia, c’era anche il Consigliere Carancini, a far visita ad Auschwitz Birkenau. C'era un pullman di ragazzi e ragazze olandesi, forse, ovviamente minorenni, arrivato in un luogo che sembrava costruito appositamente: con la nebbia, la giornata uggiosa di un mese di aprile. I ragazzi sono arrivati, non come è stato richiamato vestiti in modo adeguato, ma con un comportamento ortodosso, scesi dal pullman - erano davanti a me - erano quasi allegri, chi mangiava, chi scherzava, chi si divertiva con il cellulare. Entrammo - noi eravamo primi – ed i tornelli costringevano a passare dentro i luoghi, i ragazzi e le ragazze vennero richiamati diverse volte ad avere un comportamento adeguato, quando le nostre comitive si incrociavamo, ad ogni passaggio i loro volti e i loro atteggiamenti mutavano, alla fine uscimmo tutti insieme con le lacrime agli occhi, anche i ragazzi e le ragazze che erano entrati con quel tipo di comportamento. Non c'è stato bisogno di nulla, non c'è stato bisogno del richiamo, avevamo inciampato tutti insieme e a fatica siamo riusciti a risollevarci.
Ha ragione il Consigliere Cesetti quando dice di non richiamare ogni volta che questo non accada più, dobbiamo alimentare la nostra memoria per far sì che i nuovi olocausti vengano evitati e i bambini che muoiono in mare e che sono morti 10 anni fa sulle spiagge di Lampedusa (200 persone stese) con l’impegno successivo che non sarebbe accaduto più, ma sono passati quegli anni e abbiamo bisogno di rinciampare per portare e trasmettere memoria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per dichiarare il voto favorevole del gruppo, che del resto ha sottoscritto, in particolare nella mia posizione di capogruppo, il documento unitario, per sottolineare l'assurdità di quello che è successo alla fine degli anni 30 e all'inizio degli anni 40.
Meno di vent'anni fa abbiamo ribadito che le radici dell'Europa e la Costituzione europea poggiano sulla tradizione giudaico cristiana, che è una tradizione unitaria che nasce in Palestina e che poi evolve in tutto il continente europeo e ne segna profondamente la storia, le tradizioni, i comportamenti, la crescita ed anche la civiltà.
La caccia all'ebreo è stata più di un incidente della storia, pur cercando di vedere sempre le vicende della storia in modo critico è una di quelle cose a cui non riesco a dare una spiegazione razionale di nessun tipo, anche perché il popolo ebraico con la diaspora, disperso nel continente europeo, è stato protagonista della storia europea, intimamente connesso ai nostri percorsi di vita.
Ricordavo a me stesso che nella mia carriera professionale ho avuto un professore di discendenza ebraica, Volterra, originario di Bologna, ma la famiglia era stata importante anche ad Ancona, si era convertito, di famiglia di storia secolare ebraica, così come quello della formazione, che ho seguito per quattro anni a Venezia, era un ebreo russo fuggito dalla Russia a seguito della rivoluzione d'ottobre con la famiglia, la famiglia precedette la sua nascita, in Argentina fuggirono nel 1917, poi ha studiato a Londra, a Parigi. E’ stato un grande maestro della psicoanalisi, della psichiatria, Salomon Resnik, persona che appartenne intimamente alla cultura e alla storia dell'Europa. Poi i compagni di scuola, gli amici, la nostra città era la terza città in Italia per presenza di ebrei, dopo Roma e Trieste, le cui famiglie ebraiche, alcune importantissime, hanno lasciato una traccia fortissima nella città, anche recentemente ho citato Almagià, una famiglia di costruttori di Ancona che ha costruito il primo canale di Suez tra il 1854 ed il 1863, una famiglia ebrea ad Ancona, con maestranze anconetane, con ingegneri, presidenti di ordini professionali, fondatori della facoltà di economia ad Ancona, Fuà.
Un pezzo di storia che non si capisce come sia iniziata, che cosa è successo, come sono andate le cose, solo nell'assurdità dei labirinti della mente può essere data una spiegazione.
Convintamente a nome del gruppo di Fratelli d'Italia votiamo questa risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Acciarri.
Monica ACCIARRI. Grazie, Presidente. Ringrazio il gruppo della Lega che con me ha condiviso questa mozione, tutta la maggioranza, il Capogruppo Ciccioli, Forza Italia, attraverso la Consigliera che mi ha preceduto.
Scriviamo una bella pagina istituzionale per il fatto stesso che mettiamo insieme culture diverse e punti di vista a volte diversi per il bene comune, per cercare di trovare una soluzione che sia al di sopra delle parti, al di sopra di noi stessi, un po’ come, prima l’accennavano alcuni Consiglieri che mi hanno preceduto, la questione degli emigranti che in questi giorni ha toccato il Governo, l'opposizione e tutte le istituzioni.
Siccome poi i problemi sono sempre gli stessi, al di là dei Governi che ci attraversano e delle nostre convinzioni politico culturali, dobbiamo davvero iniziare a mettere le mani nel piatto.
Condivido i richiami che sono stati fatti da Papa Francesco rispetto alla questione emigranti e quello che pensa Papa Francesco, però di fatto la politica deve mettere le mani nel piatto e fare le scelte, la politica di centro-sinistra, per quando c'è stato il centro-sinistra, di centro-destra per quanto c’è il centro-destra. Non possiamo appaltare le questioni umanitarie alla chiesa, dobbiamo mettere le mani nel piatto è sempre difficile per la politica perché si cerca di fare delle scelte, le coperte delle scelte sono sempre cortissime, quindi tutti sappiamo che quando siamo al Governo è sempre più difficile di quando siamo all’opposizione, però ci deve essere uno sforzo culturale e politico forte affinché le questioni razziali, di un'integrazione più forte, sociale, mondiale, non riempiamoci la bocca nel dire mai più, facciamo delle azioni concrete che ci vedano reciprocamente protagonisti, azioni che poi portano a condivisioni comuni di scelte importanti per il futuro di un’integrazione forte. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio innanzitutto il Partito Democratico nella persona del suo capogruppo per avermi chiesto di sottoscrivere la mozione per la prosecuzione del progetto Pietre di inciampo. L’ho fatto volentieri, con molto piacere ho sottoscritto la risoluzione che è frutto del lavoro della Consigliera Acciari, che è stata la prima proponente, che ringrazio. Si è scelto di inserire il meglio delle mozioni che erano state presentate e mi sembra che ci siano tutti i punti di entrambi gli atti.
Ho ascoltato gli interventi con attenzione, sono rimasta basita dalle dichiarazioni del Consigliere Mangialardi che ha parlato di un viaggio ad Auschwitz Birkenau con dei ragazzi che erano impreparati, non debitamente preparati dai propri insegnanti per l'esperienza che stavano vivendo. I giovani vanno accompagnati perché spesso da adulti, anche in quest’Aula quando parliamo, diamo per scontato che tutti abbiamo la stessa formazione, conoscenza, predisposizione culturale, con la diversità di posizioni politiche, ma che tutti siano informati. Abbiamo avuto dei cenni storici che ci hanno creato una cultura che ci rende simili e ci fa comprendere quando parliamo di queste tematiche, ma dobbiamo ricordarci che per i giovani non è così, ai giovani va spiegato tutto, va raccontato e spesso il modo migliore per farlo è attraverso le parole dei testimoni, più dell’insegnante vale una pagina di Primo Levi. Quando celebravo in classe il Giorno della Memoria parlavo il meno possibile, però pretendevo silenzio e un’ora di lettura di “Se questo è un uomo”, che per me resta uno dei libri più belli del 900.
Apprezzo che ci siano tanti riferimenti ai giovani, alle scuole, anche ai viaggi della memoria, oltreché all’istituzione di premi per tesi di laurea.
Voto con molta soddisfazione questa risoluzione e sono anche contenta che ci sia stata questa sensibilità nel coinvolgere soprattutto le fasce più giovani della nostra popolazione.
Non dobbiamo mai dare per scontato che certe questioni che per noi sono acquisite, lo siano anche per i ragazzi, non è così, abbiamo la responsabilità di accompagnarli nella conoscenza, nell’informarli correttamente ed anche il primo punto di questa risoluzione mi sembra molto importante.
Come gruppo Movimento 5 Stelle il voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Valuterei se possiamo invertire il punto 5, la mozione n. 140 abbinata alla mozione n. 320.
Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Chiediamo di rinviare le mozioni, non al prossimo Consiglio regionale, ma a quello successivo, in quanto è una materia su cui l'amministrazione sta già lavorando. Non hanno carattere di assoluta urgenza per quanto i contenuti siano prioritari e la condivisione di molti punti dei proponenti della mozione ci porta a pensare che si possa ragionare sull'ipotesi di una risoluzione che possa rappresentare in maniera integrale ed estesa le due mozioni.
Chiediamo il rinvio tra due settimane. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La mia mozione, presentata da tempo, da circa due anni oramai, non è più urgente perché comunque il dibattito è in atto, un dibattito su questioni grosso modo condivise. C'è una sostanziale continuità tra la progettualità del vecchio governo regionale e quello attuale.
Va bene il rinvio ad un paio di settimane, in modo che si possa giungere ad una risoluzione condivisa tra la mia mozione, presentata molto tempo fa, e quella recente dei Consiglieri di maggioranza, che possa costituire un indirizzo magari unanime di questo Consiglio regionale per dare maggiore forza alla Giunta per l’azione di Governo nei confronti anche e soprattutto di società Autostrade perché il tema centrale è quello della terza corsia, su cui c'è stato un recente dibattito sul quale siamo tutti quanti grosso modo d’accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio delle mozioni n. 140 e n. 320 (abbinate). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione della mozione n. 156 (punto 5 bis). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n.156
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Procedura bandi regionali a sportello”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 156 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ una mozione che soffre il tempo di attesa di un anno e mezzo e prendeva spunto da un’esperienza che ha riguardato un bando pubblicato il 10 settembre 2021, anzi due bandi, uno aveva ad oggetto “Concessione di contributi a favore di Comuni marchigiani per la progettazione e realizzazione interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale”, il secondo “Concessione dei contributi a favore di Comuni marchigiani per la progettazione, realizzazione e attrezzaggio di aree di sosta correlate ai nodi dell'interscambio modale”.
Rispetto a questi bandi vi erano risorse significative, da un lato per il primo, quello riferito al miglioramento della sicurezza stradale, erano previsti 8 milioni di euro, con la possibilità di assegnare ad ogni Comune un contributo pari a 100.000 euro, con un cofinanziamento obbligatorio dell'ente locale, invece il bando sulle aree di sosta prevedeva risorse complessive per 3,5 milioni con la possibilità di un'erogazione massima di 80.000 euro.
La cosa a cui tendeva questa mozione era quella di mettere in evidenza che tra la data di pubblicazione dei bandi (10 settembre 2021) e la data di apertura della presentazione della richiesta di contributi trascorrevano solamente cinque giorni, tra cui sabato e domenica. Del primo bando era stata data notizia l'11 settembre, addirittura a mezzogiorno, dell’altro il 13 settembre. In entrambi i bandi, lo ricordo per chi non conoscesse quell'episodio, il prerequisito essenziale per la partecipazione era aver approvato alla data di presentazione della domanda - cinque giorni successivi alla data di pubblicazione del bando - almeno il progetto di fattibilità tecnica economica che, come noi sappiamo, equivale a quello che un tempo era considerato il progetto preliminare.
Il metodo con il quale venivano accolti i progetti, in una qualche maniera tratti a beneficio del finanziamento, era quello delle domande registrate ed istruite in base all'ordine cronologico di presentazione. Alla base di questa scelta c’era quello che tecnicamente definiamo “bando a sportello fino all'esaurimento delle risorse”.
Senza alcuna volontà polemica, ma cercando di rendere appetibile e possibile l'accesso a queste risorse anche ai Comuni che non avevano pronti i progetti di fattibilità economica e tecnica, l'obiettivo della mozione è quello di chiedere un impegno all'amministrazione regionale per far sì che questa procedura abbia un lasso di tempo intermedio di almeno 30 giorni, altrimenti è evidente, chi ha avuto anche esperienze di amministratore sa bene, che questi bandi sono fatti o comunque hanno quali beneficiari solamente soggetti che hanno pronti i progetti ed anche se è un merito, tende a danneggiare tutti i Comuni più piccoli di questa regione perché la potenzialità e la struttura burocratica che si occupa dei bandi non può essere mai come quella di una città o di Comuni più grandi, che possono beneficiare di una struttura burocratica e tecnica in grado di mettere a frutto la progettazione, direi anticipata, aspettando poi le occasioni in cui ci sono le risorse.
Peraltro anche le città più grandi hanno poca dimestichezza con questo metodo, che sarebbe l'ideale. Tutto ciò porta a dire che il tempo necessario per poter lasciare la possibilità e dare a tutti l'opportunità è quella di garantire un termine, che noi indichiamo come gruppo consiliare in 30 giorni per far sì che anche i Comuni che non hanno a disposizione i progetti pronti possano beneficiarne.
E’ un impegno serio, che tende a rendere uguali le varie situazioni, soprattutto a garantire i Comuni più piccoli. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Una breve relazione per comprendere il contenuto anche della domanda che viene posta alla Giunta regionale con questa mozione che, come si è detto poc'anzi, ha subìto un po’ l'usura del tempo perché la Regione ha emanato altri bandi. Se non erro, tra l'altro, questo fu l'unico bando a sportello o comunque uno dei rari bandi a sportello che hanno riguardato questa tipologia di intervento.
Con riferimento al caso specificato dai proponenti la mozione, la scelta della modalità a sportello con la previsione di un lasso di tempo ridotto tra la data di pubblicazione dei bandi e il termine a partire dal quale è stato possibile presentare le offerte, è stata dettata dalla necessità di rispettare le tempistiche dettate dal comma 134 e seguenti dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, come modificato dal comma 809 e seguenti dell'articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178.
Si sottolinea tuttavia come la pubblicazione dei bandi sia stata preceduta dall'adozione da parte della Giunta regionale delle deliberazioni, con cui sono stati approvati i criteri e le modalità di attuazione per l'erogazione di contributi, rispettivamente la delibera della Giunta regionale dell'11 agosto 2021, n. 1032 e la delibera della Giunta regionale dello stesso giorno, n. 1033. Già tali atti contenevano tutte le informazioni utili a permettere la partecipazione dei Comuni.
Inoltre il numero delle domande pervenute, n. 177 per il bando di accesso ai contributi a favore dei Comuni marchigiani per la progettazione, realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale, di cui ben 102 finanziati, e n. 38 per il bando di accesso ai contributi a favore di Comuni marchigiani per la progettazione, realizzazione e attrezzaggio di aree di sosta correlate ai nodi di interscambio modale al fine di sviluppare la mobilità sostenibile intermodale, la sicurezza della circolazione ciclistica, di cui 37 finanziati, dimostrano come il ridotto lasso di tempo intercorso tra la data di pubblicazione dei bandi e il termine a partire dal quale è stato possibile presentare le offerte non ha nei fatti creato difficoltà ai beneficiari.
Se consideriamo il bando per il miglioramento della sicurezza stradale hanno presentato istanza di accesso al contributo quasi l'80% dei Comuni delle Marche e tutte le domande risultate ammesse alla contribuzione, 102, sono state presentate entro il 18 dicembre 2022, ovvero entro il terzo giorno dall'apertura della procedura. Di conseguenza si può affermare che la modalità e le tempistiche di esperimento dei bandi sopraindicati non hanno inficiato sull'efficacia delle misure, pertanto l'impegno richiesto all'amministrazione di garantire una procedura della durata di almeno 30 giorni, intesa come arco di tempo necessario tra la data di pubblicazione del bando e la data di apertura dell'inserimento/deposito delle domande per i bandi a sportello non può trovare generica e univoca applicazione a tutte le fattispecie di bandi a sportello, atteso che va valutata caso per caso la garanzia dell'effettiva possibilità di partecipazione in capo ai potenziali beneficiari.
Ringrazio il Consiglio regionale per l'attenzione, anche i proponenti della mozione che ci hanno permesso di corroborare meglio il contenuto di quanto accaduto con quel bando. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che non ci sia una grande attenzione o meglio interesse, ma intanto ringrazio l'Assessore per la risposta.
Prendo atto dei numeri che l'Assessore fornisce rispetto alle due specifiche possibilità che erano a disposizione dei Comuni. Non vado ad analizzare analiticamente ogni bando, quindi è una segnalazione che arriva da alcuni Comuni, in particolare tre Comuni, non occorre neppure che dia indicazioni, ma questi Comuni che probabilmente avrebbero voluto partecipare non lo hanno potuto fare.
In generale la sua risposta è esaustiva rispetto al tema specifico, penso però che non possa essere condiviso il principio secondo cui per l'indicazione di 30 giorni o di un termine che risulti compatibile …, nel caso specifico si parlava di progetto tecnico di fattibilità economica, il cosiddetto progetto preliminare, che è il primo dei segmenti che portano all'eventuale accesso del credito, avere comunque un'indicazione che possa anche non essere perentoria da questo punto di vista ci sembra logica.
La giustificazione viene data: che non è possibile perché in ogni caso non è possibile dare un tempo, è da un lato giustificabile, ma nello stesso tempo non è giustificabile rispetto al primo dei progetti che normalmente viene messo in campo o viene richiesto dall’ente che eroga la risorsa sui bandi stessi e che ha necessità di un termine dilatorio, che consenta comunque ai Comuni di avere un tempo necessario per predisporre un progetto di fattibilità economica e tecnica, che è il primo dei passaggi.
Insistiamo su questa indicazione che credo sarebbe potuta essere anche assunta, ribadisco, comunque autoregolamentandosi, autogestendo un impegno nei confronti dei destinatari per un tempo minimo, ripeto, 30 giorni non è certo un tempo particolarmente lungo, che darebbe la possibilità a tutti i Comuni di avere un accesso uguale di fronte alla possibilità dei bandi.
Nel ringraziare della specificazione, nell’informare l'Assessore che comunque oltre alle 130 domande presentate nel primo dei due bandi, 38 nel secondo, le ricordo che ce n’erano anche delle altre. Una propria regolamentazione che indicasse, magari senza la perentorietà necessaria. comunque un termine indicativo di 30 giorni per poter informare i Comuni della possibilità di accesso sarebbe stato un impegno che la Giunta regionale avrebbe potuto prendere. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 156. la pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Mozione n.192
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Strategie aree interne regione Marche – Adempimenti e necessità”
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 192 ad iniziativa del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Questa mozione nasce dal lavoro fatto in questi due anni dal gruppo Rinasci Marche, l'oggetto è “Strategie aree interne Regione Marche - adempimenti e necessità”.
Premesso che il servizio sanitario nazionale italiano è riconosciuto tra i migliori al mondo e che la Regione Marche è stata tra le prime in Italia ad aver aderito alla strategia nazionale per le aree interne, che rappresentano un territorio su cui è necessario, anche in considerazione dell'ampiezza delle stesse, intervenire con rapidità ed efficacia; tenuto conto dell'età avanzata dei residenti, della contiguità con le aree terremotate e dell'evidente distanza dai poli ospedalieri. La carenza dei professionisti sanitari e il numero ancor più … nell'entroterra marchigiano.
Abbiamo visto recentemente, firmata dal nostro gruppo, insieme al gruppo di Forza Italia, una legge legata all'incentivo per i dipendenti, con la quale li si agevola a lavorare nelle aree interne perché c'è proprio un abbandono anche delle professionalità, vista la carenza di servizi.
In queste aree abbiamo un’età avanzata dei residenti, la contiguità con le aree terremotate ed un’evidente distanza dai poli. La carenza di professionisti è in aumento e spesso le farmacie risultano essere l'unico presidio sanitario-
Il nostro gruppo ha attenzionato spesso il tema delle farmacie sia con le borse di studio a Camerino, che con una legge che presto porteremo in Aula, sulle cosiddette farmacie rurali.
Esiste un'oggettiva difficoltà nel fornire servizi sanitari di qualità nel nostro entroterra, c'è la necessità di fornire prestazioni di uguale efficienza a tutti i cittadini marchigiani, senza distinzioni di residenza e di dare un nuovo slancio in sede regionale alla strategia nazionale delle aree interne, nello specifico con i servizi di telemedicina, la complessa attivazione della farmacia dei servizi ed altro.
La Regione ha già individuato tre aree interne pilota: basso: Appennino pesarese ed anconetano, alto maceratese e area piceno, nell’ambito dei servizi dello Snai, per un totale di 44 Comuni e oltre 86.000 abitanti.
La Regione si è anche dimostrata sensibile ad ampliare le predette aree coinvolgendo i territori rimasti esclusi.
Altre Regioni, come Veneto, Lombardia e Piemonte, hanno già operato in tal senso, imprimendo un’accelerazione alle strategie stesse.
Penso e ricordo, come più volte ho detto, all’infermiere di famiglia e con l’implementazione dell’assistenza domiciliare arrivare in tutte le case, comprese quelle che stanno ai confini della nostra amata regione Marche.
Il rilievo di provvedimenti auspicati per la popolazione, la necessità di essere pronti a cogliere opportunità recate dal PNRR.
La nuova amministrazione ha come impegno quello di implementare i servizi al cittadino e rafforzare l’offerta dei servizi sanitari alle popolazioni residente nelle zone dell’entroterra.
Per tutti questi motivi e per le cose che abbiamo detto poc'anzi, impegniamo il Presidente e la Giunta: a riattivare l'impegno per dare piena attuazione dei provvedimenti sopraccitati in tempi brevi; a riferire in sede di Consiglio regionale sullo stato di attuazione di provvedimenti e progetti, in particolar modo sulla telemedicina; a destinare specifiche risorse economiche aggiuntive per far sì che la popolazione delle aree disagiate venga messa rapidamente nella condizione di usufruire, al pari degli altri cittadini, di azioni e di servizi consoni all'aspettativa comune di salute. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Condivido la mozione presentata dal Consigliere Santarelli, che ringrazio per l'attenzione che ha per le aree interne, per i problemi che viviamo, da apprezzare quello che lui chiede.
Vorrei però aggiungere qualcosa, visto che nella strategia delle aree interne ci sono tre aree individuate, ma c’è anche una quarta che in qualche modo è stata esclusa, messa da parte della Regione a quelli che possono essere i finanziamenti regionali, però esclusa dal finanziamento delle aree interne. Parlo dell'area dell’alta valle del Potenza, il progetto presentato dall’Unione montana Potenza fino al Musone, che non è stato accolto e che non entra a pieno diritto nella strategia delle aree interne.
Condivido quanto detto dal Consigliere Santarelli, però, se lui è d'accordo, ne abbiamo anche parlato, inserirei nel novero delle aree interne pilota Snai, individuate attualmente nella misura di tre (basso Appennino pesarese e anconetano, alto maceratese, area picena), anche l'alta valle del Potenza con l'accesso ai relativi contributi perché in parte è stata riconosciuta, ma non sono stati riconosciuti i contributi. Richiedere, quindi, l’accesso ai relativi contributi e l’opportunità conseguente all'inserimento che risponderebbe alla necessità di equiparare gli interventi in tutta l'area del cratere sismico di cui l’alta valle del Potenza risulta essere tra le più significative per danneggiamento e conseguente necessità di ripristino dei servizi, per evitare lo spopolamento. In particolare i servizi legati alla salute e alla persona risultano essere fondamentali sia per la presenza di un’alta percentuale di popolazione anziana che per la promozione di nuova residenzialità.
La richiesta di inserire a pieno titolo nelle finalità del programma Snai …, permesso di intraprendere altre iniziative in tal senso.
Inviterei il Consigliere Santarelli ad aggiungere questa parte nel suo dispositivo in modo di andare con una risoluzione e mettere all'attenzione questo territorio che non è stato trattato al pari degli altri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. L’intento della nostra mozione è proprio questo e ci premeva sottolineare che ancora una volta ci sta a cuore la sanità marchigiana e anche le aree interne, anche perché in quest'Aula le proposte che abbiamo portato a volte sono state disattese.
Quello che ha detto il Consigliere Marinelli, Presidente del gruppo Lega, è condiviso dal nostro gruppo, troviamo la soluzione per fare sintesi e mettere a terra la nostra mozione.
La proposta di una risoluzione ci vede d'accordo, chiedo cinque minuti di interruzione o la prosecuzione ad altra mozione e nel frattempo la prepariamo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. La mozione del gruppo Rinasci Marche lascia esterrefatti per una serie di ragioni, anche abbastanza semplici, la prima delle quali fa riferimento al fatto che questo Governo regionale abbia messo in campo un'attenzione, una sensibilità verso i Comuni delle aree interne. Il Consigliere Santarelli non ha memoria, eppure è passato poco tempo.
Ricordo al Consigliere Santarelli che le due delibere principali sulla strategia delle aree interne sono del 2014, un po' datate, e non ricordo, ma potrei anche sbagliare, di atti del gruppo Rinasci Marche che ponevano in essere iniziative a favore dei Comuni delle aree interne in materia di sanità. Quello che ricordo bene, e ricordo bene anche il voto favorevole del gruppo di Rinasci Marche, è la legge relativa alla possibilità di sostegno a tutti i Comuni dell'entroterra, o meglio, la proposta di legge era a prima firma del Consigliere Pasqui e mirava a finanziare una piccola somma per il personale per tutti i Comuni dell'area del terremoto. In quell'occasione il voto negativo del gruppo del Partito Democratico si fondava sul fatto che vi fosse una disuguaglianza fra l'approccio, la postura, nei confronti dei Comuni colpiti dal terremoto e tutti gli altri delle aree interne.
Non a caso in quell'occasione la differenza più marcata e la critica più forte era che quel tipo di intervento in materia sanitaria, relativamente al personale, che noi sappiamo avere difficoltà ad andare nei territori … Il Partito Democratico intendeva allargare ed estendere in maniera ugualitaria questo tipo di finanziamento a tutti i Comuni delle Marche.
Ricordo bene il voto favorevole, quindi contrario a questa visione, del Consigliere Santarelli.
In questa mozione addirittura si fa riferimento alle risorse. Sono contento che il Consigliere Santarelli faccia una mozione di questo tipo, non so bene se con intenti propositivi, veri e genuini, ma sta di fatto che pochissimo tempo fa ha votato contro ad un approccio, ad una attenzione omogenea verso tutti i territori delle aree montane.
Non è avvenuto, credo invece che sia una foglia di fico che si vuole mettere di fronte a un impegno generico da vendersi magari sul mercato della comunicazione, da vendere domani mattina e raccontare che si è occupato dei Comuni delle aree interne, quando in realtà non più tardi di un mese fa, due mesi fa, ha votato contro lo stesso tipo di impegno che oggi mira a far votare.
Capisco anche l'aspetto politico perché il Consigliere Santarelli è ormai una colonna portante, una quarta colonna della maggioranza e lo si percepisce da tutte le varie situazioni.
E’ comprensibile anche l'espressione positiva del Consigliere Marinelli, il quale dice che sono pronti a farlo, un altro che votò contro l'impegno verso tutti i Comuni delle Marche, delle aree interne rispetto al tema sanitario.
Avendo convinzione che le risorse specifiche per questo tema non ci saranno, questa è la realtà, si può addolcire la pillola e votare. Come si fa a dire no a una mozione di tale genericità, ma soprattutto contraddittoria rispetto ai comportamenti perché le parole pubbliche escono da qui, ma poi vanno praticate e se un mese fa ha detto no insieme alla maggioranza per finanziare tutti i Comuni dell'entroterra sul sistema sanitario maceratese, oggi non si capisce come possa essere credibile una mozione di questo tipo.
Per queste ragioni personalmente, ma penso anche l'intero gruppo consiliare del Partito Democratico, voterò contro. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Intervengo perché è un tema che mi sta particolarmente a cuore e che abbiamo approfondito in questi primi due anni di mandato anche con gli amministratori delle aree interne.
Mi preme ricordare al proponente di questa mozione cosa è avvenuto con questa Giunta regionale riguardo alla strategia della aree interne. Il 5 luglio 2022, meno di sei mesi fa, siamo intervenuti chiedendo di inserire Pergola nella strategia delle aree interne. Pergola era stata esclusa, aveva perso 4 milioni di euro perché il Sindaco era contrario al suo inserimento nella strategia delle aree interne.
Con un’interrogazione, di cui è stato primo firmatario il nostro capogruppo Consigliere Mangialardi, abbiamo posto in primo piano l’urgenza di inserire Pergola nella strategia delle aree interne per non perdere questi 4 milioni, grazie all’attuale amministrazione comunale di Pergola, e si è riusciti ad inserirla.
Questa è stata una battaglia che ha portato avanti solo il Partito Democratico e quando finalmente l’Assessore Baldelli ha compreso e si è reso conto di non poter rinunciare all’inserimento nella strategia delle aree interne ha acconsentito ed ha provato quasi a farlo apparire come un suo risultato.
Questo per farvi capire la visione di questa Giunta sulla strategia della aree interne, per cui Pergola ne +stava pagando gravemente le conseguenze.
Secondo tema non secondario su cui, Consigliere Santarelli, mi sarei fatta qualche domanda prima di presentare questa mozione. Ci sono 172 milioni già previsti per il settennio 2021/2027 per la nostra Regione, forse dovremmo chiedere come saranno investiti, dove se ci sono già dei progetti piuttosto che impegnare genericamente con una mozione la Giunta senza poi ottenere nulla nei progetti per la messa a terra di queste risorse nei territori.
Vorrei fare un altro esempio concreto che riguarda l’entroterra dell’Appennino della provincia di Pesaro-Urbino, posso riportalo in Aula perché è provato, di questi 172 milioni di euro 1 milione era stato riservato per gli infermieri di comunità, dal 3 marzo 2020, 1 milione di euro che era stato stanziato con il decreto rilancio per gli infermieri di comunità di cui avrebbero potuto usufruire Cagli, Serra Sant’Abbondio ed altre zone delle aree interne, ma è rimasto bloccato, probabilmente perso. Mi sono impegnata a sollecitarlo, già due volte, ma non sono né l’Assessore alla sanità né il Presidente della Commissione sanità, purtroppo più che evidenziarlo non posso fare, non ho potere in materia. Questo milione di euro bloccato da due anni ormai andrà perso, per cui piuttosto che fare mozioni generiche per presentarsi come paladini delle aree interne sarebbe ora anche di intervenire e proporre azioni concrete, non ultima quella a cui ha fatto riferimento poco fa il Consigliere Carancini.
Abbiamo votato una mozione che prevedeva degli incentivi per il personale sanitario disposto a lavorare nelle aree interne, poteva avere un canone agevolato per un’abitazione nelle zone dell’entroterra, prevedeva il canone agevolato solo per i medici disposti a lavorare nell’area del cratere sismico, che cosa significa? Che i medici che vanno a lavorare nelle zone dell'Unione montana di Pesaro-Urbino e Ancona non hanno un euro di incentivo, mentre nel sud delle Marche sì, però nessuno ha protestato se non il Partito Democratico e credo anche la Consigliera Ruggeri del Movimento 5 Stelle. Nessuno ha mosso mai un dito quanto si trattava di intervenire concretamente, oggi però presentiamo questa mozione che serve solo ad impegnare genericamente la Giunta.
Invito nuovamente ad intervenire e a mettere in campo quelle azioni indispensabili, che già possono avvenire, per valorizzare le aree interne senza dover smuovere chissà quali risorse, che sono già disponili, ma non le stiamo utilizzando.
Un’ultima annotazione che riguarda alcune aree interne e che mi permetto di evidenziare all’Assessore Saltamartini, riguarda un’altra piccola falla che ho sottolineato oggi e che interessa in particolare, ad esempio, una zona interna della mia provincia, ad Urbino le letture dei pap test non vengono effettuate nella nostra provincia, ma vengono mandate all’Area vasta 2. Deduco che ci sono cittadine marchigiane di serie A e cittadine marchigiane di serie B perché a Pesaro una donna che fa il pap test può avere il risultato entro due mesi, fortunatamente, mentre ad Urbino, così come a Fano, può averlo dopo otto mesi. La salute delle urbinate vale di meno della salute delle residenti a Pesaro? Assessore Saltamartini, la invito anche su questo a vigilare, da quanto mi risulta, dalle informazioni che ho avuto, a Pesaro la lettura dei pap test avviene in provincia, mentre ad Urbino e Fano viene mandata all’Area vasta 2, a Fabriano, ciò significa che probabilmente vengono messe in coda rispetto a quelle che pervengono dall’Area vasta 2 e che le donne urbinate, fanesi , di tutto l’entroterra e della valle del Cesano sono meno tutelate, probabilmente la loro salute è meno garantita e tutelata rispetto a quelle che abitano a Pesaro e nel distretto pesarese.
Ho voluto portare degli esempi per far capire che piuttosto di una mozione generica per rendersi paladini delle aree interne, ci sono interventi concreti su cui la invitiamo al più presto a prendere delle posizioni e a dare risposte. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ tutto comprensibile perché questo è un atto di maggioranza quando si afferma che la nuova amministrazione ha come impegno quello di implementare i servizi al cittadino, rafforzare le offerte di servizi sanitari alla popolazione residente nelle zone dell'entroterra. E’ un attestato di benemerenza non rispondente al vero, però è un attestato di benemerenza alla maggioranza, comprensibile, ma non è condivisibile perché non ci stiamo a prendere in giro i cittadini con quelle che sono state definite le cosiddette foglie di fico in quanto gli impegni per le aree interne non possono essere affermati e basta, devono essere praticati.
Non ripeto quello che ha già detto il Consigliere Carancini, lo do per acquisito, quando in occasione della legge – se la vogliamo definire legge - per il personale medico e paramedico e per il personale sanitario nelle zone del cratere sismico sono state escluse le aree interne, su questo quale sia stata l'attenzione alle aree interne … Zero, anzi se vogliamo è stata operata una discriminazione, e quale sia la netta contraddittorietà tra votare a favore di quell'atto e contro, ad esempio, agli emendamenti del Partito Democratico che volevano estendere a tutte le aree interne quelle misure. Quindi, un voto contrario a quello e uno a favore a quella legge, la contraddizione con un voto favorevole a questa mozione mi pare evidente. Ma che poi sia una foglia di fico, come lo era quella legge, lo dimostra il fatto che allora, non solo sono state discriminate le aree interne, che non erano state inserite all'interno del cratere sismico, ma addirittura votando a favore di quella legge si è previsto, come abbiamo rilevato ed attualmente non è stato ancora corretto, come quelle misure riguardassero non il personale sanitario che era residente all'interno di quelle aree, ma genericamente tutto il personale del servizio sanitario regionale. Roba turca, però non lo ripeto.
Una legge, tra l'altro, in cui le misure economiche erano limitate per tutte le categorie, ricordo bene anche gli amministrativi. Per tutte le categorie e per tutto il personale del servizio sanitario regionale prevedeva, mi pare, risorse per qualche centinaia di migliaia di euro, irrisorie, per dire che cosa? Perche quessto è il punto!
Anche qui, ancora una volta ha ragione chi dice che queste sono foglie di fico perché poi quella legge come passò all'esterno? Nella comunicazione …, capisco anche i cosiddetti comunicatori, i mezzi di informazione devono far passare la notizia, capisco che sarebbe stato più complicato dire la verità, che ad esempio quella misura era inefficace perché discriminava le aree interne che non erano all'interno del cratere ed era una misura del tutto inefficace perché era estesa a tutto il personale del servizio sanitario regionale, anche al personale che non era medico, ma amministrativo, ma non solo, anche al personale che non era residente in quelle aree. Questo non è stato detto all'esterno. Uno accendeva qualche televisione e la notizie era: “Approvata la misura per il personale sanitario all'interno delle aree del cratere”, una comunicazione falsa perché non rispondente al vero. Questo è ed oggi c'è questo tentativo a semplificare ed è per questo che non possiamo votare, la dichiarazione l’ha fatta il Consigliere Carancini che mi rappresenta appieno.
Noi votiamo contro questo atto che, ripeto è l'ennesima attestazione per dire: io ci sono, ci sono stato, mi occupo di voi, affermo degli impegni che però alla prima occasione non pratico, anzi non ho praticato, anzi ho disatteso.
Voto contro, tra l’altro c’è un altro aspetto dove c’è un'inesattezza, anche qui, ed è una discriminazione istituzionale, si parla delle aree interne, ma le aree interne non sono soltanto le tre che sono state indicate: basso Appennino pesarese e anconetano, alto maceratese, area del Piceno. Erano queste tre all'inizio, nel 2000 c’era la Giunta Spacca e vennero discriminati i territori. Ero Presidente della Provincia di Fermo e ricordo bene che venne discriminato il territorio della Provincia di Fermo, tant'è vero che poi con la Giunta Ceriscioli abbiamo individuato l'area interna cosiddetta dell’alto fermano che comprende i Comuni di: Montefortino, Amandola, Montelparo, Montefalcone Appennino e Smerillo, mi pare anche Santa Vittoria in Materano. Ad esempio questa area interna dovrebbe essere inserita, poi ne venne prevista anche un'altra, una quinta.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Vorrei rispondere alla Consigliera Vitri perché vedo che non perde mai nessuna occasione di esternare sempre dei commenti e delle ricostruzioni a dir poco fantasiosi. Non si riesce nemmeno ad arrivare ad apprezzare lo sforzo degli operatori dei consultori della Provincia di Pesaro-Urbino, che, come sapete, nella Giornata internazionale delle donne hanno svolto dei pap test gratuiti, è stato pubblicizzato, con un ottimo riscontro, un ottimo servizio alla comunità, ma neppure in questo caso si deve riuscire ad arrivare a dire: “Ok, va bene, bravi, ma comunque i risultati arriveranno tardi, non saranno utili alle donne e ci sono delle disparità tra donne di Pesaro e Urbino”. Si deve sempre creare un clima di tensione, di contrapposizione tra un area e un’altra, tra un posto e un altro, non si riesce mai ad apprezzare lo sforzo degli operatori, lo sforzo del servizio sanitario, che ha avuto un ruolo determinante prima con la pandemia e poi con tutto il resto. Si deve sempre cercare necessariamente la polemica, come sulla legge delle aree interne.
Avete parlato prima della legge del Consigliere Pasqui, sappiamo benissimo a cosa quella legge è stata finalizzata e abbiamo detto, minimo 30 volte, e non penso che la Consigliera non abbia sentito, che un'analoga legge era in fase di stesura per cercare di dare dignità e riconoscimento anche alle aree che erano rimaste fuori dall’area del cratere, ma tuttavia continuate a scrivere.
Non riesco a comprendere questa modalità di fare opposizione, l’ho fatta per una vita, magari sarà produttiva, la gente riconoscerà questo vostro impegno fatto con queste modalità, però mi lascia abbastanza sconcertato che non si riesca mai a riconoscere una volta un elemento positivo di qualcosa che fa l’Assessore Saltamartini, questa maggioranza, ma ogni volta si deve trovare un elemento per denigrare, colpevolizzare qualcosa. Non è il modo migliore di fare opposizione, ognuno è liberissimo di fare come crede. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Per una questione personale, non sono intervenuta per fare polemica ho portato un dato di cui il Presidente della Commissione dovrebbe essere informato. Ho fatto i complimenti ai sanitari, ma lei sa che chi fa il pap test non analizza i vetrini, il medico che fa il pap test non è quello che li analizza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Vorrei dire al Presidente della IV Commissione che, se non capisce come facciamo opposizione, sinceramente non capisco come facciate voi la maggioranza, perché quella legge di cui abbiamo parlato fino adesso era il luogo dove inserire tutto il contesto marchigiano, invece avete preferito - siccome non ci sono le risorse e se non c’erano un mese fa, non so come fanno ad arrivare adesso - fare una seconda legge che vada a mettere una toppa ad una norma inadeguata. Avete preferito far fare una marchetta al Consigliere che viene da quel territorio e l’ha venduta nel suo territorio.
Questo è il modo di fare di questa maggioranza. Invece di dare lezioni all’opposizione forse vi dovreste interrogare se ha senso approvare una mozione di questo tipo oggi perché è passata una legge e gli emendamenti anche del gruppo del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, che andavano ad ampliare lo spettro di quella proposta di legge, sono stati tutti respinti con motivazioni risibili, dicendo: “Domani porteremo in Commissione”. Non sono purtroppo in IV Commissione, ma mi risulta che questo testo, e me lo dicono i Consiglieri che ne fanno parte, ancora non è arrivato.
Basta procrastinare decisioni che vanno prese velocemente perché i cittadini che stanno male non hanno tempo per aspettare i vostri giochetti politici, ormai sono due anni e mezzo che siete al governo di questa Regione, basta incolpare chi c’era prima, adesso al Governo ci siete voi e vi dovete assumere le vostre responsabilità.
Mi dispiace per i Consiglieri Santarelli e Marinelli, la tempistica di presentazione di questa mozione è completamente sbagliata, semmai andava presentata prima di quella proposta di legge, e siccome quella proposta di legge è diventata legge, ed è stata ampiamente criticata da tutta l'opposizione, oggi non posso che esprimere un voto negativo anche su questa mozione. Grazie.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. In merito all’argomento trattato è stata presentata una proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Santarelli e Marinelli, il cui dispositivo recita: ”Impegna il Presidente e la Giunta regionale: 1: a riattivare l'impegno per dare piena attuazione ai provvedimenti sopraccitati in tempi brevi; 2. ad inserire nel novero delle aree interne pilota Snai, individuate attualmente nella misura tre (basso Appennino pesarese e anconetano, alto maceratese e area picena), l’alta valle del Potenza. L'accesso ai relativi contributi ed opportunità conseguente l’inserimento risponderebbe alla necessità di equiparare gli interventi in tutta l'area del cratere sisma di cui l'alta valle del Potenza risulta essere tra le più significative per danneggiamento e conseguente necessità di ripristinare dei servizi per evitare lo spopolamento. In particolare i servizi legati alla salute e alla persona risultano essere fondamentali sia per la presenza di alta percentuale di popolazione anziana che per la promozione di nuova residenzialità. La richiesta si inserisce a pieno titolo nella finalità del programma Snai che ha permesso di intraprendere altre iniziative in loco; 3. a riferire in sede di Consiglio regionale sullo stato di attuazione dei provedimenti e progetti; 4. a destinare specifiche risorse economiche aggiuntive per far sì che la popolazione delle aree disagiate venga messa rapidamente nella condizione di usufruire, al pari degli altri cittadini, di azioni e servizi consoni all’aspettativa comune di salute”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo all'opposizione, se ci sono difficoltà e problemi seri è perché chi ha governato prima ha lasciato un disastro, sono state fatte cose incredibili, ha lasciato logorare giorno per giorno, deteriorare anno per anno, la politica della rete dei servizi. Questo è quello che abbiamo trovato, abbiamo trovato macerie, ma questo è a mio titolo personale, non impegna il gruppo. Pensavo che si fosse governato male negli anni precedenti, ma stando in un centro urbano metropolitano, chiamiamolo così, non avevo la percezione di quello che era successo più in la, molto peggio di quello che mi aspettassi. Pensavo che era stato fatto male, no, molto peggio, cose incredibili, inenarrabili e risalire la china è sempre difficile. Quando l’azienda fallisce rimetterla insieme e ricaricare l'affidabilità, la fiducia, la credibilità presso i fornitori ed i rivenditori è sempre molto difficile.
Qui sono istituzioni, non è esattamente la stessa cosa, ma il paragone si assomiglia. Il fatto che noi ci spendiamo in questo, cominciando dalla politica del Presidente Acquaroli che su questo ha spinto di più di quello che la stessa maggioranza chiedeva, la politica del recupero di tutta la dorsale appenninica è diventata una strategia non solo locale, ma ha passato la nostra Regione e ha spinto. Ci sono state delle politiche, per esempio la dorsale adriatica non è la dorsale appenninica, la politica del mare, quindi delle Regioni adriatiche, che erano state dimenticate rispetto al Tirreno, pensate l'alta velocità, le autostrade, tutta la dorsale tirrenica è molto più servita di quella adriatica. Per andare dal nord a Bari conviene fare l’alta velocità fino a Napoli e li prendere il treno per la Puglia. Pensiamo a come stanno le cose e cos'è stato fatto in questi anni.
Nella mozione “Strategie per le aree interne”, firmata dal Consigliere Santarelli, poi adesso firmata e rivista a nome di tutta la maggioranza dal Presidente del gruppo della Lega Marinelli, ci riconosciamo totalmente, credo che dobbiamo andare avanti. Vedo un particolare nervosismo, agitazione da parte dell'opposizione, che è sempre più isolata e perde pezzi, come si dice in gergo politico, non mi sembra che sia più forte, è molto ringhiosa, ma ce ne faremo una ragione.
Sono un po' perplesso e rimango sorpreso dall'atteggiamento della Consigliera Ruggeri, che è sempre stato abbastanza equilibrato, adesso, probabilmente per nuove alleanze politiche a livello nazionale pensa che sia opportuno nella nostra Regione avvicinarsi al PD, fare perlomeno su certe tematiche alleanze con il PD, non solo è suo diritto, ma è anche sua prospettiva politica, non ho nulla da eccepire, ognuno fa le scelte che ritiene più opportune.
Di fatto quello che viene sostenuto in questo documento è che è necessario fare uno sforzo per l'entroterra, lo chiediamo perché non è stato fatto in passato. Pensiamo solo alle pedemontane che erano al chiodo, le stanno realizzando, a tutti gli sforzi che stiamo facendo per la sanità, che deve rimanere nel territorio, allo spopolamento, che non è stato fermato né prima né dopo il terremoto del 2016. Su tutte queste cose ci sono talmente tante ragioni, non c'è neanche bisogno da parte nostra di sostenere che siamo dalla parte del giusto, dobbiamo operare ancora di più, ancora meglio, ma sempre meglio del peggio che c'è stato prima. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Vorrei iniziare questa dichiarazione di voto con delle parole chiave, la prima parola chiave …, sarei contento che ascoltassero i Consiglieri che hanno citato con queste parole la mia persona ed il gruppo Rinasci Marche: “zero azioni politiche,” con la parola chiave che è sensazione ed emozione.
Quelli che ascoltano da casa, spero siano tanti, le parole citate dal Consigliere Carancini: “zero azioni politiche, generica, contraddittoria”, dalla Consigliera Vitri: “generica”, dal Consigliere Cesetti: “atto di maggioranza, attestato di benemerenza, foglie di fico”. Chi ci ascolta …, prego il Consigliere Carancini di ascoltami perché riguarda la storia e lo studio di noi Consiglieri. Noi Ci reputiamo delle persone che studiano, allora con la mozione n. 45, dato che hanno detto che facciamo cose semplici e superficiali, del febbraio 2021, ad iniziativa del Consigliere Santarelli, forse è bello essere isolati, abbiamo portato fondi per le borse di studio alla scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera dell'Università di Camerino, votata all'unanimità, anche dal Consigliere Carancini, forse perché era il suo collegio elettorale. La mozione n. 80, firmata dal Consigliere Santarelli, firmata sempre da solo, ma è bello essere soli perché da soli ci sentiamo forti ed emozioniamo le persone che ci ascoltano. Ho scritto al Consigliere Marinelli che quando tiriamo le punizioni noi è come Roberto Carlos, non si sa mai in quale parte della rete vanno. Fondi aggiuntivi per la dirigenza medica, veterinaria, sanitaria collocata nelle sedi particolarmente disagiate. Era il 13 marzo 2021, tutte queste azioni sono state fatte dal gruppo di Rinasci Marche in questi due. C’è anche la mozione n. 112, firmata insieme alle colleghe Ruggeri e Lupini “Istituzione del tavolo tecnico per l'applicazione del miglior modello organizzativo riguardo alla figura dell'infermiere di famiglia, comunità nell'entroterra” I 12.000 infermieri mi hanno cercato dicendo che siamo stati bravi perché stiamo lavorando anche nell'ottica di guardare all'interno. Ho parlato anche con il Consigliere Marinelli che mi ha chiesto di poterla migliorare e mi avrebbe dato una mano.
Certo, sono solo, ho verificato che nell'entroterra alcune cose le possiamo migliorare insieme, con questa mozione, poi se volete ne leggo altre, ma non vi voglio annoiare perché voglio usare i due minuti in un'altra maniera, sottolineando che questa mozione, per l'ennesima volta, sottolinea che ci sta a cuore la sanità marchigiana e troppo spesso in quest'Aula molte proposte di miglioramento vengono disattese.
La nostra mozione ha l'intento di ricordare a tutti che ognuno è responsabile del governo sul bene salute, quando uno fa demagogia e usa parole incomprensibili …, i cittadini a casa dovrebbero sapere che quello che conta è la sostanza, è fare le cose perché solo così si dà dignità a un territorio marchigiano che ha solo da migliorare.
In poche parole il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione e noi, cari colleghi, caro Presidente, attraverso queste azioni decidiamo il destino delle risorse dei servizi. Il territorio marchigiano ha la grande fortuna di godere di bellezze naturali. Ho un amico che si è spostato dalla Grecia a Genga e dice che ci vive bene, però sta invecchiando e la sanità del territorio e lo preoccupa molto se io, che sono un infermiere, riuscirò in futuro a creare, a migliorare il servizio domiciliare, l’ADI, e guardo l’Assessore Saltamartini. Questa è la chiave di volta: la telemedicina e l’assistenza domiciliare territoriale, capillare, fatta con risorse non eccezionali, ma concrete.
Cari colleghi, tutto questo va custodito perché è un bene prezioso.
Ricordo che possiamo continuare a pensare di frenare lo spopolamento delle nostre aree interne perché non siamo in grado di provvedere a garantire questi servizi, ci dobbiamo lavorare. Questa mozione è un'ulteriore attenzione, siamo delle sentinelle, ricordiamoci che il bene comune riguarda anche prendersi carico delle difficoltà di chi oggi è in isolamento. L’ha detto prima il Consigliere Cancellieri, le aree interne anche sulla ricostruzione hanno visto il 70% fuori dal cratere, guardiamole queste cose, cerchiamo di essere attenti e puntuali. Grazie.
+
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Sulla base della nuova risoluzione è ancora più forte il nostro no, Consiglieri regionali.
Il presentatore della mozione, Consigliere Santarelli del gruppo Rinasci Marche, si fa sovrapporre la sua mozione da una risoluzione che non dice niente di più, salvo le indicazioni che il Consigliere Marinelli all'ultimo minuto porta, intendendo inserire nella mozione relativa alla strategia nazionale delle aree interne anche un'altra area.
La domanda che mi viene da dire è: “Mi scusi, Consigliere Marinelli, se la strategia nazionale delle aree interne è così importante, ma come mai arriva all’improvviso per cercare di edulcorare e di sovrapporsi alla mozione del Consigliere Santarelli?”
Questo dimostra la vostra assenza di programmazione, voi delle aree interne ve ne siete fregati da quando siete arrivati, ci sta perché ognuno ha le proprie priorità. Adesso arriva il Consigliere Santarelli che cerca …
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Non si può fare così, interviene dopo. Consigliere Ciccioli interviene dopo, sennò sono costretto a sospendere la seduta. Vi prego di fare silenzio.
Prego il Consigliere Carancini di riprendere, avviandosi ad una dichiarazione lineare. Gli altri Consiglieri hanno il tempo di intervenire per fatto personale, se lo ritengono.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Visto che ogni volta vengo interrotto, vorrà dire che quando il Consigliere Ciccioli dice delle cose che non condivido lo interrompo.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio. Prego il Consigliere Carancini di continuare.
Romano CARANCINI. Non è facile riprendere e capisco le parole del Consigliere Ciccioli che tende in una qualche maniera a nascondere la situazione, la realtà.
Ci ha definiti ringhiosi, lui è un bugiardo parolaio.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Adesso non incitiamo quest’Aula.
Romano CARANCINI. Bugiardi parolai, adesso spiego qual è la sua sanità.
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Presidente, che cosa dobbiamo fare?
PRESIDENTE. Prego tutti di fare silenzio, un’ulteriore parola e sospendo la seduta, ve lo assicuro. Vi prego di fare silenzio per 10 secondi.
Romano CARANCINI. La sanità del Consigliere Ciccioli è la sanità che dopo due anni e mezzo è riuscita a fare una riforma sul modello organizzativo e nonostante tutti gli avessero detto che non avrebbe fatto in tempo, oggi a quattro mesi ha in campo ancora i commissari.
E’ la sanità …, scusi, Presidente, perché siamo passati da quattro minuti ad un minuto.
Chiedo, Presidente, di essere tutelato perché non è pensabile che lei consenta questo. Mi perdoni, abbia pazienza. Vorrei il tempo che è stato tolto.
PRESIDENTE. Lei deve continuare, non è scaduto il tempo, lei continui, le dirò quando è il momento opportuno, Non entriamo nel tema di scontro.
Romano CARANCINI. La sanità del Consigliere Ciccioli è quella che ad oggi ha fatto solo la riforma del modello organizzativo, è la sanità che scambia il Direttore generale di Ospedali Riuniti in favore della persona che ha contribuito …
Presidente, chiederei il rispetto degli altri Consiglieri, altrimenti guardi, mi permetto …
PRESIDENTE. A questo punto sospendo la seduta. Vi prego di calmarvi tutti quanti, di riprendervi e richiamo tutti all’osservanza dell’articolo 72, in particolare del primo comma che riguarda tutti noi, nessuno escluso.
La seduta è sospesa alle ore 14,10.
La seduta riprende alle ore 14,25.
PRESIDENTE. Prego tutti di riprendere posto in Aula, vi prego di fare silenzio. Assessore Aguzzi, Consigliere Santarelli, Consigliere Rossi vi prego effettivamente di rispettare le disposizioni dello stare in Aula. Assessore Aguzzi, Consigliere Rossi il momento non è dei più opportuni, vi prego, non è un richiamo a nessuno, nel senso specifico della persona, però dobbiamo dare il segnale.
C’è stato un momento di scontro molto alto per motivazioni che riguardano essenzialmente argomenti di natura politico amministrativa che ci coinvolgono per la risoluzione dei problemi della nostra comunità. Che la passione possa sfociare anche in momenti di tensione è del tutto comprensibile, però la sospensione doveva servire, come penso sia servita, a calmare, a chiarire la posizione di tutti e lo dobbiamo dimostrare anche con i comportamenti corporei dello stare in Aula.
Ritengo che la sospensione debba aver chiarito la posizione di tutti, che è quella per cui ci contrapponiamo dal punto di vista amministrativo, politico. Questo modo di contrapporsi deve essere evidente a livello esterno, è la dimostrazione complessiva che teniamo ai problemi della nostra comunità. Solo questa è la giustificazione di eventuali scontri di natura dichiarativa fra una posizione e l’altra.
Vi prego di fare silenzio anche perché ancora non lo sento e questa è davvero una cosa sconveniente, ancor più sconveniente dello scontro perché significa che di fronte a un richiamo che viene fatto dal Presidente del Consiglio dell’Assemblea legislativa non vi è l'attenzione dovuta.
Il fatto episodico non è tanto quello che è avvenuto, quando la necessità di un'autoregolamentazione che ci riguarda e che nei momenti chiave deve avere la predominanza rispetto a tutto quello che ordinariamente facciamo. I vostri comportamenti ancora, i nostri comportamenti ancora di parole ed altro +non lo dimostrano.
È necessario che quando un Consigliere interviene gli altri non interrompano, né possono sovrapporsi.
Questa è una situazione di necessità perché la sovrapposizione e l’interruzione significano che non c'è spazio per la democrazia, prima ancora del fatto di voler contrastare con la propria forza, il proprio ardore, la propria dichiarazione l'antitesi delle affermazioni che viene fatta da chi dichiara in quel momento la propria posizione.
E’ anche necessario che chi interviene non pronunci parole sconvenienti, che possono in maniera gratuita dare il là a scontri di cui non vi è necessità in questo momento storico, in quest'Aula.
Parole sconvenienti che nel caso in esame non ho ravvisato, anche rivedendo il video della ripresa del Consiglio regionale. Chi si sente colpito per le dichiarazioni che sono nell'ambito delle parole che offendono la dignità della persona, parole che possono offendere per fatti che non riguardano la propria persona, ma avvenimenti di natura politica, ha la possibilità di farlo, esiste l’articolo 61 che generalmente, salvo rare eccezioni, come Presidente pro tempore ho sempre concesso, anche quando ritenevo che non ci fosse una necessità, per dare ampio spazio ai principi democratici che devono reggere le sorti dell'attività dell’Aula.
Prescrivo a tutti voi, a tutti noi, di non usare parole sconvenienti in Aula, anche quando nella dialettica politica e nella critica politica queste sono più che ammesse perché non siamo solo in un contesto politico, ma anche in un contesto istituzionale.
Certo della vostra maturità, della nostra maturità, l'unico modo per continuare senza che una parte né l'altra si sentano in qualche modo colpita nelle proprie posizioni, nelle proprie ragioni, tutte vantate in modo di natura politica, amministrativa, non per questioni di natura personale, come si è ravvisato nel caso specifico nella posizione del Consigliere Carancini e della risposta del Consigliere Ciccioli.
Vi prego di continuare lasciando cadere ogni ulteriore provocazione, ogni ulteriore atteggiamento che possa essere da parte e dall'altra ritenuto provocatorio.
Concedo al Consigliere Carancini tre minuti che spero siano sufficienti a lui, che mi sembra che gli sono stati tolti prima dalla bagarre nata durante il suo intervento e di continuare tranquillamente per chiudere il punto sulla risoluzione della mozione del Consigliere Santarelli. Grazie.
Ha la parola per proseguire le dichiarazioni di voto il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Tendevo a sottolineare nel mio intervento, senza alcuna polemica, come la presentazione di una risoluzione, che va a sovrapporsi alla mozione del Consigliere Santarelli, dia la misura politica della capacità di programmazione della destra di questo Governo regionale.
Si presenta una risoluzione sulla mozione con l'intento di inserire un'altra area all'interno della strategia nazionale delle aree interne, in particolare quella della val Potenza che ha una ragione, ma la programmazione sulle aree interne non si fa con mozioni di una paginetta, significa che non c'è forza di programmazione.
Stavo tentando di rispondere alla critica politica venuta dal Consigliere Ciccioli circa il fatto che la colpa di tutto questo è della sinistra che governa da decine di migliaia di anni, volevo ricordargli che le aree interne vennero individuate esattamente dalla parte di governo che oggi lo sostiene, dal capo che oggi dietro le quinte guida questa maggioranza e che la sanità di due anni e mezzo ci restituisce una legge regionale sul modello organizzativo che non serve a nulla.
Era stato riferito che fosse necessario dare più tempo, ad oggi ancora non ci sono i nuovi Direttori generali, siete ancora commissariati, la sanità che ha fermato le liste di attesa, che non riesce a mettere in campo una strategia per la sanità territoriale. La sanità del Consigliere Ciccioli manda a monte illegittimamente un bando per il pronto soccorso degli Ospedali riuniti senza avere una motivazione. Questa è la sanità, in due anni e mezzo non l’ha fatta fermare, l’ha portata indietro, è la sanità approvata da questa maggioranza a cui delle aree interne della Regione non gliene importa niente, sennò avrebbe approvato una proposta di legge che riguardava tutte le Marche. Ecco perché la maggioranza ed il Consigliere Ciccioli facevano riferimento al fatto che …
Presidente, solo un secondo le chiedo perché erano … Sono dispiaciuto per lei ...
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Come anticipato prima voterò contro la risoluzione che è stata presentata perché secondo me non c'entra niente né il Piano nazionale né l’ipotesi di future alleanze tra il gruppo del Movimento 5 Stelle e il gruppo del PD. Questo non c'entra niente, c’entra il fatto che siete al governo di questa Regione da due anni e mezzo ed ho il telefono, i social, le mail pieni di denunce di qualcosa che non va all’interno della sanità marchigiana e i cittadini mi chiedono di intervenire.
Se sono nervosa è perché come Regione non stiamo dando risposte sufficienti ai nostri concittadini, per cui il mio senso di responsabilità mi porta a dire che dopo due anni e mezzo votare una mozione di questo tipo non è sufficiente. Questo è un discorso politico, non viene dall’alto, ma è un discorso che faccio da Consigliera regionale, può anche non piacervi, ma questa è la posizione ufficiale del gruppo del Movimento 5 Stelle qui dentro.
Presidente, visto che è stato richiamato oggi in Aula per altre cose aggiungo un tassello, durante il suo intervento il Consigliere Ciccioli ha detto una cosa molto importante, a mio parere, l'opposizione è divisa, l'opposizione è nervosa perché perde pezzi - si può rivedere, ascoltando il video - chiedo a lei e alla maggioranza di dare seguito a questa perdita di pezzi, basta tenere le cose nel limbo, se la maggioranza è riuscita a fare campagna acquisti dentro l'opposizione la formalizzi. Questa è serietà. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione sulla mozione n. 192. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,35.