Resoconto della seduta n.14 del 16/02/2021
SEDUTA N. 14 DEL 16 FEBBRAIO 2021

La seduta inizia alle ore 10,35

Presidenza del Presidente
Dino Latini

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 14 del 16 febbraio 2021. Do per letto il processo verbale della seduta n. 13 del 9 febbraio 2021, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Vi comunico che, considerato il periodo che stiamo attraversando dovuto alla pandemia da Covid 19 e per una migliore prevenzione reciproca, vi è disposizione, d’accordo con la Conferenza dei Presidenti dei gruppi, di usare all’interno dell’Aula sempre la mascherina, di rimanere seduti, ciascuno nei nostri posti, di usare il massimo rigore nel distanziamento e la massima attenzione. Se qualcuno ha necessità di conferire con urgenza con un altro collega vi prego di farlo fuori dall’Aula e comunque di rispettare le disposizioni che vi ho detto, questo ai fini di una prevenzione reciproca, la più alta, la più attenzionata, la più continua possibile.
Porto poi il saluto dell’Assemblea legislativa all’ex Presidente della Giunta regionale che si trova in un momento di difficoltà, questa mia comunicazione unisce il vostro pensiero per lui e a tutti coloro, Consiglieri regionali, ex amministratori, cittadini, che si trovano ad affrontare direttamente le conseguenze della pandemia.
Oggi voteremo le nomine che sono all’ordine del giorno, tutti quanti, noi in presenza e i Consiglieri che sono collegati da remoto, procederemo con le votazioni da remoto, cioè attraverso computer e iPad, non come siamo stati abituati fino ad ora in presenza. Questo per consentire omogeneità di votazione e riservatezza per tutti gli interessati trattandosi di scelta di persone. Il sistema ci garantisce che il voto da noi espresso non è in alcun modo rintracciabile né tanto meno imputabile all’appartenenza del votante stesso.
Il sistema è nuovo potrà avere inizialmente, speriamo di no, dei problemi, quindi, diamoci il tempo necessario per avviare le migliori modalità possibili, soprattutto le più sicure per il rispetto della privatezza del voto, dopodiché credo che ci diventerà, come tutte le cose, più semplice e più conosciuto, quindi si andrà in default, in automatico.
Detto questo, propongo di inserire nell’ordine del giorno la proposta di atto amministrativo n. 6 ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, concernente: “Convalida dell’elezione del Consigliere regionale Marco Marinangeli, subentrato per surrogazione al Consigliere dimissionario Mauro Lucentini ai sensi dell’articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 e verifica delle eventuali cause di incandidabilità e incompatibilità”, questo va al primo punto dell’ordine del giorno.
Iscrizione della proposta di atto amministrazione n. 6. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)

PRESIDENTE. Al punto n. 1 viene inserita la proposta di atto amministrativo n. 6
Iscrizione (al punto n. 2) della proposta di atto ammnistrativo n. 7 ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, concernente: “Elezione della Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna – Legge regionale 18 aprile 1986, n. 9, articolo 3”. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)

Proposta di atto amministrativo n. 6
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Convalida dell’elezione del Consigliere regionale Marco Marinangeli, subentrato per surrogazione al Consigliere dimissionario Mauro Lucentini ai sensi dell’articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 e verifica delle eventuali cause di incandidabilità e incompatibilità”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 6 dell’Ufficio di Presidenza.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore Consigliere Pasqui.

Gianluca PASQUI. Grazie Presidente. Gentili Assessori, Gentili Consiglieri. Come è noto in data 3 dicembre 2020 il Consigliere regionale Mauro Lucentini ha rassegnato le dimissioni dalla carica essendo stato proclamato Parlamentare della Repubblica italiana presso la Camera dei Deputati.
La carica di membro della Camera dei Deputati è incompatibile con la carica di Consigliere regionale ai sensi del secondo comma dell'articolo 122 della Costituzione italiana nonché del comma 1 dell'articolo 4 della legge 23 aprile 1981, n. 154.
I commi 4 e 5 dell'articolo 18 del Regolamento interno di organizzazione e funzionamento dell'Assemblea legislativa regionale delle Marche stabiliscono che, qualora le dimissioni del Consigliere siano motivate dalla volontà di optare per altra carica incompatibile con quella ricoperta, l'Assemblea procede nella prima seduta utile alla presa d'atto delle dimissioni e, nel corso della stessa seduta, alla surroga del Consigliere dimissionario.
In materia di surrogazione, l'articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 stabilisce che il seggio rimasto vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e nella stessa circoscrizione, segue immediatamente l'ultimo eletto. Dalle risultanze del verbale delle operazioni elettorali dell'Ufficio centrale circoscrizionale presso il Tribunale di Fermo relative alle elezioni del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale delle Marche di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si evince che nella lista n. 11 con contrassegno Lega Salvini, stessa lista e circoscrizione di elezione del Consigliere dimissionario Mauro Lucentini, il candidato che segue immediatamente l'ultimo eletto è Marco Marinangeli.
Pertanto l'Assemblea legislativa regionale nella seduta n. 7 del 9 dicembre 2020 ha preso alto delle dimissioni di Mauro Lucentini e ha provveduto ad assegnare il seggio resosi vacante al signor Marco Marinangeli.
Come è noto l'articolo 22 della legge regionale elettorale n. 27 del 2004 riserva all'Assemblea legislativa regionale la convalida dell'elezione dei propri componenti, secondo le norme del proprio Regolamento Interno, al quale rinvia anche la lettera b) del comma 2 dell'articolo 19 dello Statuto della Regione Marche. La stessa disposizione legislativa precisa che, in sede di convalida, l'Assemblea legislativa deve esaminare d'ufficio la condizione degli eletti e, quando sussista qualcuna delle cause di ineleggibilità previste dalla legge, deve annulla re l'elezione provvedendo alla sostituzione con chi ne ha diritto (comma 3).
Nello specifico la disciplina regolamentare relativa alla convalida delle elezioni e al procedimento di contestazione delle cause di ineleggibilità e di incompatibilità è contenuta nell'articolo 17 del Regolamento interno di organizzazione e funzionamento dell'Assemblea legislativa regionale delle Marche, il quale individua l'Ufficio di Presidenza quale organo competente a verificare la condizione dei Consiglieri eletti.
Specificatamente è stabilito che l'Ufficio di Presidenza procede alla verifica della condizione dei Consiglieri eletti e a tal fine i Consiglieri regionali, entro quindici giorni dalla proclamazione, sono tenuti a trasmettere al Presidente dell'Assemblea apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in merito all'inesistenza di cause di incandidabilità, ineleggibilità ed incompatibilità.
In assenza di espressa disposizione regolamentare, al caso di specie, trattandosi di convalida dell'elezione di un Consigliere regionale subentrato per surrogazione in corso di legislatura, si applica in via analogica quanto sopra descritto, per cui la proposta di convalida o di annullamento deve essere presentata entro sessanta giorni all'Assemblea dalla avvenuta surrogazione, la quale delibera entro i trenta giorni successivi.
Il Consigliere Marco Marinangeli ha provveduto a trasmettere alla Segreteria dell'Assemblea apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, in merito all'esistenza/inesistenza di cause di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità.
Dall'esame della suddetta dichiarazione non risultano sussistere in capo al signor Marco Marinangeli fattispecie di incandidabilità e di ineleggibilità alla carica di Consigliere regionale né condizioni di incompatibilità, alla data odierna, con l'esercizio della carica stessa.
Per quanto finora illustrato l'Ufficio di Presidenza oggi sottopone all'approvazione dell'Assemblea legislativa regionale la proposta di atto amministrativo concernente: "Convalida dell’elezione del Consigliere regionale Marco Marinangeli subentrato per surrogazione al Consigliere dimissionario Mario Lucentini ai sensi dell’articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 e verifica delle eventuali cause di incandidabilità e incompatibilità. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 6. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di atto amministrativo n. 7
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna. Elezione di n. 21 componenti. Legge regionale 18 aprile 1986, n. 9, articolo 3”
(Discussione e votazione

PRESIDENTE L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 7 dell’Ufficio di Presidenza.
La discussione generale è aperta, ha la parola il relatore Consigliere Pasqui.

Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. La Commissione, istituita con la legge regionale n. 9 del 18 aprile 1986, opera con diverse modalità per diffondere la cultura della parità e delle pari opportunità fra uomini e donne.
La Commissione svolge e promuove indagini e ricerche sulla condizione femminile nella regione e diffonde le conoscenze sulla legislazione, le tematiche e le politiche di parità e pari opportunità attraverso convegni, seminari, conferenze, studi e ricerche.
Collabora e tiene i contatti con organismi di parità, uffici ed enti regionali e nazionali. Ha ruolo consultivo e propositivo sugli atti amministrativi e legislativi che riguardano la condizione femminile, esprimendo pareri e valutazioni sull'attuazione di leggi e normative regionali ed eventualmente formulando proposte di adeguamento.
Promuove progetti e collaborazioni con organismi ed enti per l'attuazione di programmi di intervento quali, ad esempio, per favorire l'accesso delle donne al lavoro, la loro formazione professionale e la diffusione dell'imprenditorialità femminile. Infine, verifica lo stato di efficienza dei servizi sociali e di quelli preposti alla tutela della salute, organizzati dagli enti locali.
La Commissione è composta da ventuno donne con esperienza sulla condizione femminile nei suoi diversi aspetti e profili e siano rappresentative dei movimenti e delle diverse culture del mondo femminile.
La legge istitutiva attribuisce all'Assemblea legislativa regionale la competenza a eleggere le componenti dell'organismo in argomento, su proposta dell'Ufficio di Presidenza. La medesima legge regionale all'articolo 4 stabilisce che la Commissione resta in carica per la durata della legislatura regionale.
Per formulare la proposta riguardante la composizione della Commissione, l'Ufficio di Presidenza nella seduta del 23 ottobre 2020, n. 1, con determinazione a verbale n. 5, ha deciso:
1) di pubblicare sulla sezione "Avvisi" del sito web istituzionale dell'Assemblea legislativa regionale un apposito avviso per la presentazione delle candidature da parte delle donne interessate, dei Consiglieri regionali e dei Presidenti dei Gruppi assembleari regionali, nonché dei Presidenti o legali rappresentanti di enti, associazioni o organizzazioni operanti nei settori interessati al mondo femminile o delle pari opportunità, fissando come termine per far pervenire le candidature il 28 novembre 2020 (prorogato al 30 novembre 2020 ai sensi dell'articolo 5, comma 2 bis, della legge regionale 5 agosto 1996, n. 34);
2) di pubblicare l'avviso indicato al punto 1 sui siti web istituzionali della Giunta regionale e della medesima Commissione nonché di enti o associazioni operanti nel settore delle pari opportunità. Entro il termine assegnato sono pervenute le candidature di n. 139 donne e di n. 1 uomo, corredate dal relativo curriculum e acquisite agli atti. Oltre il termine assegnato non sono pervenute ulteriori candidature.
L'Ufficio di Presidenza, dovendo proporre all'Assemblea legislativa regionale i nominativi delle donne da eleggere quali componenti della Commissione, nella seduta del 12 febbraio 2021, vista la legge regionale 9/1986, sulla base delle candidature presentate nei termini assegnati dall'apposito avviso pubblico e dei relativi curricula professionali, con determinazione a verbale, ha definito la propria proposta in ordine alla composizione della Commissione. Questa è la proposta che ha fatto lUufficio di Presidenza e che viene sottoposta all'approvazione dell'Aula.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno ai colleghi, buongiorno ai funzionari dell’amministrazione regionale.
A proposito della presentazione delle candidature, penso che se si parla di pari opportunità tutti i gruppi consiliari e anche le associazioni, che hanno il diritto di presentare dei curricula …, parlo della distribuzione, anche all’interno dei meriti dei vari curricula, quindi, mi riservo e voterò negativamente perché, nel rispetto di tutte le componenti e dei Capigruppo, si doveva dare dignità di rappresentanza e per questo penso alle donne del gruppo Rinasci Marche e all’interno di questa proposta anche elettorale, che poi si è verificata perdente, tra le candidature c’erano donne impegnate e poteva essere anche un’opportunità di rappresentanza di una lista su base regionale, ma i criteri che sono stati stabiliti hanno visto l’assenza del gruppo Rinasci Marche, anche di un solo curriculum, quindi, questo porta il nostro gruppo ad un voto negativo. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 7. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

PRESIDENTE. Ora passiamo alle nomine, come vi ho accennato prima dobbiamo tutti quanti usare l’iPad o il telefonino per garantire a tutti, presenti in quest’Aula e collegati da remoto, la stessa riservatezza e imparzialità, la stessa efficacia del voto segreto.

Nomine

Elezione del Garante regionale dei diritti della persona
(articolo 3, legge regionale 28 luglio 2008, n. 23 – articoli 2, 3 e 4, legge regionale 17 dicembre 2012, n. 41) – Voto limitato ad uno

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina del Garante regionale dei diritti della persona. .
Ricordo a tutti noi che il Garante è eletto a scrutinio segreto e che ciascun Consigliere può votare un solo candidato. S’intende eletto il candidato che al primo scrutinio ottiene come voti la maggioranze dei due terzi dei componenti dell’Assemblea legislativa regionale. Dopo la quarta votazione, nel caso che questa maggioranza qualificata non si ottenga, qualora non si raggiunga il suddetto quorum, si procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti, se nella votazione successiva risulta parità di voti tra i due candidati viene eletto il candidato più giovane.
Ricordo anche che ciascun Consigliere può votare un solo nome e che l’Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 29
Schede bianche n. 1

Hanno ricevuto voti:
Giancarlo Giulianelli n. 18,
Manuela Caucci n. 10.

Preso atto che nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum dei voti necessari per l’elezione, indico una seconda votazione a scrutinio segreto e in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 26
Schede Bianche 0

Hanno ricevuto voti:
Giancarlo Giulianelli n. 18,
Manuela Caucci n. 8.

Preso atto che nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum dei voti necessari per l’elezione, indico una terza votazione a scrutinio segreto e in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 26
Schede bianca n. 2

Hanno ricevuto voti:
Giancarlo Giulianelli n. 16,
Manuela Caucci n. 8.

Preso atto che nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum dei voti necessari per l’elezione, indico una quarta votazione a scrutinio segreto e in modalità telematica.
Se anche nella quarta votazione nessuno dei candidati otterrà la maggioranza qualificata si procederà al ballottaggio fra i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti, sarà eletto colui che avrà un voto in più dell’altro e in caso di parità il candidato più giovane. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 28
Bianche n. 1

Hanno ricevuto voti:
Giancarlo Giulianelli n. 17,
Manuela Caucci n. 9,
Gianluca Guidarelli n. 1.

Preso atto che nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum necessario per l’elezione, passo alla fase del ballottaggio fra i due candidati che hanno riportato il maggior numero di voti nell’ultima votazione, quindi: Giancarlo Giulianelli e Manuela Caucci. Il voto per ciascun Consigliere è limitato ad uno. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 29
Schede bianche n. 2

Hanno ricevuto voti:
Giancarlo Giulianelli n. 18,
Manuela Caucci n. 9.

Proclamo eletto Garante regionale dei diritti alla persona l’Avv. Giancarlo Giulianelli.

Elezione di tre componenti, di cui due di maggioranza e uno di minoranza, del Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale
(articolo 12, comma 1, lettera b), legge regionale 18 giugno 2002, n. 9) – Voto limitato a due

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di tre componenti, di cui due di maggioranza e uno di minoranza, del Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale. Voto limitato a due.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 29
Schede bianche n. 2

Hanno ricevuto voti:
Raffaella Nannini n. 19,
Giacomo Ciambotti n. 19,
Gigliola Borroni n. 8,
Luca Polita n. 1.

Proclamo eletti componenti del Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale i signori Raffaella Nannini, Giacomo Ciambotti, Gigliola Borroni.

Elezione di tre componenti della Consulta regionale per la cooperazione
(articolo 10, comma 2, lettera e), legge regionale 16 aprile 2003, n. 5) – Voto limitato a due

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di tre componenti della Consulta regionale per la cooperazione. Voto limitato a due.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 27
Schede bianche n. 1

Hanno ricevuto voti:
Giorgia Sordoni n. 18,
Alice Traini n. 18,
Marta Cecconi n. 8,
Simone Cechettini n. 1.

Proclamo eletti componenti della Consulta regionale per la cooperazione Giorgia Sordoni, Alice Traini e Marta Cecconi.

Elezione di quattro esperti dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale
(articolo 6, comma 4, lettera c), legge regionale 21 marzo 2014, n. 4) – Voto limitato a due

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di quattro esperti dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale. Voto limitato a due.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 27
Schede bianche n. 2

Hanno ricevuto voti:
Giorgio Monachesi n. 17,
Milena Orlandi n. 17,
Alberto Paccapelo n. 8,
Giorgio Viggiani n. 7.

Proclamo eletti componenti dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale Giorgio Monachesi, Milena Orlandi, Alberto Paccapelo, Giorgio Viggiani.

Elezione di dieci componenti del Comitato tecnico dei dialetti marchigiani di ciascun ambito provinciale
(articolo 5, comma 1, legge regionale 18 giugno 2019, n. 28) - Voto limitato a sei

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di dieci componenti del Comitato tecnico dei dialetti marchigiani di ciascun ambito provinciale. Voto limitato a sei.
Faccio presente che in questo caso non è stato candidato il rappresentante della provincia di Fermo, ogni provincia deve avere la sua rappresentanza, pertanto saranno eletti 9 dei 10 componenti previsti, di cui uno per ciascun ambito provinciale diverso da quello di Fermo.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto è in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 28
Schede bianche n. 1.

Hanno ricevuto voti:
Stefano Gennari n. 7,
Paolo Pagnini n. 7,
Brunella Quieti n. 8,
Marco Pietrzela n. 20,
Giancarlo Brandimarti n. 19,
Walter Salvadori n. 19,
Benedetta Trevisani n. 19,
Luisella Tamagnini n. 19,
Fabio Macedoni n. 19.

Proclamo eletti componenti del Comitato tecnico dei dialetti marchigiani di ciascun ambito provinciale Stefano Gennari, Paolo Pagnini, Brunella Quieti, Marco Pietrzela, Giancarlo Brandimarti, Walter Salvadori, Benedetta Trevisani, Luisella Tamagnini, Fabio Macedoni.

Elezione di due componenti del Consiglio di Presidenza dell’Associazione per la formazione al giornalismo (sede Urbino)
(articolo 2, comma 3, legge regionale 3 giugno 2003, n. 10 – articoli 4 e 10, Statuto Ente) – Voto limitato ad uno

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di due componenti del Consiglio di Presidenza dell’Associazione per la formazione al giornalismo (sede Urbino). Voto limitato ad uno.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 29
Schede bianche n. 2

Hanno ricevuto voti:
Gianluca Fenucci n.18,
Luca Fabbri n. 7,
Lucio Martino n. 2.

Proclamo eletti componenti del Consiglio di Presidenza dell’Associazione per la formazione al giornalismo (sede Urbino) Gianluca Fenucci e Luca Fabbri.

Elezione di cinque rappresentanti della Assemblea dell’Associazione Marchigiana Attività Teatrali (AMAT)
(articolo 7, Statuto Ente) – Voto limitato a tre

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di cinque rappresentanti della Assemblea dell’Associazione Marchigiana Attività Teatrali (AMAT). Voto limitato a tre.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 28
Schede bianche n. 2

Hanno ricevuto voti:
Stefano Schiavoni n. 8,
Monica Santoni n. 18,
Isabella Parrucci n. 18,
Nicodemo Christian Mosca n. 18,
Michela Gaudenzi n. 7.

Proclamo eletti rappresentanti della Assemblea dell’Associazione Marchigiana Attività Teatrali (AMAT) Stefano Schiavoni, Monica Santoni, Isabella Parrucci, Nicodemo Christian Mosca, Michela Gaudenzi.

Elezione di un componente della Commissione amministratrice dell’Azienda speciale consorziale del Catria
(articolo 5, Statuto Ente – articolo 5, Regolamento Ente) – Voto limitato ad uno

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di un componente della Commissione amministratrice dell’Azienda speciale consorziale del Catria. Voto limitato ad uno.
Ricordo che l'Assemblea legislativa nel votare prende atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell'accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Indico ufficialmente la votazione a scrutinio segreto in modalità telematica. Votazione aperta.

Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 26
Schede bianche n. 1

Hanno ricevuto voti:
Paola Sabbatini n. 18,
Mirco Ravaioli n. 7.

Proclamo eletta componente della Commissione amministratrice dell’Azienda speciale consorziale del Catria Paola Sabbatini.

Interrogazione n. 87 - a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Erosione costiera del litorale di Marina di Montemarciano – Richiesta interventi urgenti”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 87 - a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. L’interrogazione riguarda il problema annoso dell’erosione della costa del litorale di Montemarciano, esattamente Marina di Montemarciano, quando dico annoso intendo una questione che abbiamo visto da decenni sulla stampa ogni qual volta c’è una mareggiata un po’ più insistente.
Su questa cosa ho incontrato il Sindaco di Montemarciano a pochi giorni dal nostro insediamento, era novembre e c’era stata una grossa mareggiata, ho avuto la richiesta di incontro, l’ho incontrato ed abbiamo parlato situazione facendo un po’ il punto su questa cosa che, ripeto, essendo stata nel tempo in parte affrontata e a volte trascurata è rimasta incompiuta per molti periodi.
Da quell’incontro, al quale erano presenti anche i nostri uffici, ho evinto che il 15 luglio 2020 c’è stata una convenzione tra Ferrovie dello Stato, Comuni di Montemarciano e di Falconara Marittima, insieme al Provveditorato, e si è portata avanti un’iniziativa per circa 14 milioni di euro di interventi che comprendono parzialmente il Comune di Falconara e tutto il Comune di Montemarciano.
Oltre tutto in quel periodo c’è stato anche un parziale intervento per 140 mila euro, che abbiamo verificato in quel momento, il tutto è stato poi rivisto con incontri che abbiamo portato avanti, credo, fino a novembre dello scorso anno con i due Sindaci, nei nostri uffici. Abbiamo verificato insieme al Provveditorato lo stato di avanzamento della progettazione che di fatto sta attualmente proseguendo un po’ come da accordi preventivati. Sarà un processo abbastanza lungo e complesso, visto anche la difficoltà dell’investimento, 14 milioni di euro, su questo ci sarà da fare una serie di approfondimenti perché pensare di investire 14 milioni di euro in nuove scogliere a difesa di un tratto di costa di diversi chilometri rischia indubbiamente di portare a delle situazioni di disagio a nord. Quindi, la progettazione è vista in modo da tener conto anche delle esigenze di Senigallia, seppur non toccata da questo tipo di intervento.
Dovremmo verificare bene che tutto l’intervento sia fatto in modo che si tenga conto non tanto dell’esatto tratto di costa interessato, ma di quello più ampio, tant’è che si parla probabilmente, con il Provveditorato abbiamo ragionato, di messa a dimora di scogliere nella parte sud (Falconara a difesa della ferrovia), ma probabilmente non saranno tutte scogliere rigide fino a nord perché se lo fossero ci sarebbero delle ripercussioni a Marzocca ed in altre parti del territorio, probabilmente saranno forti ripascimenti e su alcuni tratti di costa, i più compromessi, ci saranno barriere o comunque pannelli rigidi, adesso non sta a noi fare la progettazione, vedremo un po’ il Provveditorato cosa ci proporrà.
Questa è la situazione in generale che abbiamo visto, visionato, toccato con mano, che stiamo seguendo passo passo.
Per quel che riguarda l’immediatezza dell’intervento, quel giorno con i Sindaci, prendendo atto di una difficoltà reale a Marina di Montemarciano, in cui il tratto stradale ed anche attività sono state messe a repentaglio dalle mareggiate, abbiamo anche visionato la possibilità di un intervento immediato che potesse mettere in sicurezza nel più breve tempo possibile quel tratto di costa e per questo abbiamo messo nel bilancio preventivo 2021 un apposito capitolo per 250 mila vocato, non in senso generico “difesa delle coste”, ma “difesa della costa del Comune di Montemarciano”.
Pochi giorni fa ho sentito il Sindaco di Montemarciano, gli ho detto che i soldi li avevamo messi e gli ho chiesto se stava prendendo qualche iniziativa, se stava portando avanti delle iniziative, mi ha assicurato di si, che sono di fatto al progetto esecutivo, addirittura mi ha detto che sarebbe andato a visitare non so bene delle cave per vedere dove reperire i materiali, ma adesso su questo non entro. Comunque la fase è avanzata, mi ha assicurato questa cosa, di conseguenza ci sarà questo intervento di 250 mila euro più, mi pare di aver capito, e di 50 mila euro che metterebbe il Comune quindi, complessivamente 300 mila che riguarderanno probabilmente, deduco, la messa dei massi a terra a difesa della strada, un qualcosa di temporaneo, non è una scogliera vera e propria, che servirà per salvaguardare i sottoservizi e la strada che è fortemente compromessa.
Questo è stato l’intervento immediato che come Regione abbiamo finanziato non appena abbiamo potuto nel bilancio 2021 appositamente per il Comune di Montemarciano, nel frattempo abbiamo verificato con il Provveditorato ai lavori pubblici anche lo stato di avanzamento del progetto più complessivo, il tutto l’ho verificato, ripeto, anche in vista di questa interrogazione alla quale avrei dovuto rispondere pochi giorni fa. Verbalmente il Sindaco al telefono mi ha assicurato che i lavori stanno per partire e sono stati portati avanti grazie a quel finanziamento.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche l’Assessore Aguzzi per la risposta.
Mi fa piacere che anche lui parli di due tipi diversi di intervento, di cui uno per cercare di tamponare l’emergenza. Come sappiamo ci sono state mareggiate anche recentemente, ce n’è stata una forte in dicembre e un’altra a fine gennaio che ci ha spinto a presentare questa interrogazione, però, come ha detto l’Assessore, questi sono provvedimenti tampone che non possono bastare a risolvere il problema che, come ha detto lui, è annoso e mai risolto alla radice. Per farlo servono degli interventi lungimiranti, che mettano insieme probabilmente anche più Comuni. E’ di questi giorni la mareggiata che c’è stata al Passetto di Ancona, abbiamo letto sulla stampa la preoccupazione del Sindaco di Senigallia, immagino che ci sia una concertazione con tutte queste realtà e che sia allo studio del Provveditorato. Mi pare di aver capito che ci sono quelle famose “opere speciali”, come per esempio le barriere soffolte, che mischiate ad altre tecnologie potrebbero risolvere definitivamente questo problema.
Problema che noi conosciamo bene perché anche la città da cui veniamo entrambe ha queste problematiche e non le ha ancora risolte, nonostante siano passati tanti anni. Mi chiedo se è possibile, e mi rivolgo al Presidente della III Commissione, fare una Commissione apposita per approfondire questa tematica in modo da evitare di fare “interrogazioncine”, una su Montemarciano, una sulla situazione di Ancona, un’altra su Senigallia. Quando siete pronti, se possibile, strutturare un incontro di questo tipo, non faccio parte della III Commissione, ma a quella riunione parteciperei molto volentieri. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie Presidente. Intervengo perché sollecitato dall’invito della Consigliera Ruggeri, sia io che il Vicepresidente Santarelli stiamo raccogliendo delle richieste di audizione da parte dei Sindaci interessati, quindi, con molta probabilità metteremo presto in calendario degli incontri per approfondire il problema da lei sollecitato. Grazie.

PRESIDENTE. Prima di passare alla prossima interrogazione, vi chiedo, se possibile, di rimanere all’interno del box con la mascherina, è una misura che abbiamo assunto questa mattina in sede di Conferenza dei capigruppo per evitare eventuali forme di contagio fra noi, considerato che sono già molte ore che siamo in Aula, in un ambiente non dico non arieggiato in maniera adeguata, ma dopo ore potrebbe succedere che la nostra posizione anche personale possa portarci a essere contagiati o a contagiare.

Interrogazione n. 88 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Biancani, Vitri, Casini, Bora, Cesetti
“Vaccinazione anti Sars-Cov 2/Covid 19 del personale sanitario di altre strutture pubbliche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 88 - a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Biancani, Vitri, Casini, Bora, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La risposta all’interrogazione è positiva, nel senso che i medici dell’Inps e dell’Inail sono considerati nell’aggregato largo del personale della sanità, quindi, se questo personale si prenota sarà vaccinato nella prima fase prevista dal piano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Saluto gli Assessori e i colleghi. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per il chiarimento, non c’era nell’allegato questa specifica, ovviamente c’era grande preoccupazione per i medici, soprattutto dell’Inps e dell’Inail, penso che sia stato opportuno un chiarimento, anche grazie alla nostra sollecitazione. Grazie.

Interrogazione n. 92 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, Bora, Cesetti
“Piano vaccinazioni over 80 nella Regione Marche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 92 - a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, Bora, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La vaccinazione delle persone che hanno più di 80 anni inizierà il 20 febbraio e abbiamo allestito, come noto, un punto di prenotazione in cooperazione con il Commissario al Covid, con le Poste Italiane, con il Ministero della salute, finora sono pervenute circa 62 mila prenotazioni, a queste persone verrà somministrato il vaccino Pfizer che questa mattina è stato consegnato in 12.800 unità.
Per quanto riguarda invece gli over 80 che non hanno la possibilità di accedere ai punti di vaccinazione o che non hanno la possibilità di deambulare, domani ci sarà un incontro con i medici di medicina generale per raggiungere un’intesa circa il trattamento della somministrazione di questi vaccini. L’incontro di domani ha luogo perché la trattativa avviata a livello nazionale dal Ministero della salute si è bruscamente interrotta per la caduta dell’esecutivo, quindi, domani riprenderemo la contrattazione a livello regionale contando di raggiungere un accordo.
Se questa intesa sarà raggiunta, e questo si auspicano l’Assessorato alla sanità e tutta la Giunta regionale, verrà allestito un hub con la possibilità di prenotare le vaccinazioni, un numero dedicato, e ogni persona che non deambula sarà informata su chi le somministrerà il vaccino contro il Covid 19.
Come ho già detto la somministrazione di vaccini riguarda il Pfizer, che è ritenuto uno dei più affidabili, ma richiede la catena del freddo, quindi ha delle particolarità a livello organizzativo e di somministrazione.
Per quanto riguarda la prosecuzione del piano di vaccinazione approfitto di questa interrogazione per comunicare che dall’1 marzo inizierà la somministrazione dei vaccini al personale della scuola e dal 2 marzo al personale delle Forze di polizia, Magistratura, Forze armate, Vigili del fuoco, Polizia locale e volontari della Protezione civile, più il personale civile delle Prefetture e il personale civile delle Questure.
Per il personale di questo comparto, cosiddetto dei servizi fondamentali, la somministrazione riguarda, come ho già detto, il vaccino AstraZeneca che però ha una copertura fino ai 55 anni, per il personale con un’età fra i 55 e i 65 anni, che è il limite pensionabile, o addirittura 67, verrà somministrato il vaccino Pfizer.
Con questo penso di poter concludere dicendo che a ruota della vaccinazione di questo target, che riguarda 133 mila over 80, si inizierà con le categorie delle cosiddette persone fragili, persone con comorbilità, che hanno bisogno di questa vaccinazione. L’avvio, come ho già detto,
di questo processo di vaccinazione “di massa” comincerà il 20 e contiamo di completare la somministrazione della prima fase in 21 giorni, nei punti di vaccinazione che sono stati individuati. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. La inviterei a ripetere il suo invito ad indossare la mascherina perché mi pare che la maggior parte dei Consiglieri, che dovrebbero essere tra l’altro i primi a dare il buono esempio, non usano la mascherina o la usano sotto il mento, che è assolutamente inefficace ed anche antiestetica, quelli che la usano sotto il mento se la possono anche togliere perché sono brutti a vedere, se gli altri la indossassero farebbero una cosa corretta nei confronti di tutto il Consiglio.
Assessore, per quello che riguarda gli ultraottantenni, che non hanno la possibilità di recarsi nei punti dove verranno somministrati i vaccini - tra l’altro sono molto pochi perché, come lei sa, sono stati individuati soltanto in alcune province due punti di somministrazione, con la difficoltà di spostarsi per la popolazione anziana - ancora oggi non sappiamo come saranno organizzate le vaccinazioni a casa, se saranno tramite Adi o i medici di base, perché lei ancora deve fare gli incontri, mi pare di aver capito questo?
Se mi può rispondere, lei prima ha detto che il vaccino di AstraZeneca verrà utilizzato per le categorie dai 55 ai 67 anni, ma non ho capito se questo riguarda i dipendenti delle scuole perché questo è un altro tema, lei ha fatto riferimento ad altre tipologie, vorrei sapere, se mi può rispondere, visto che l’interrogazione era un po’ su tutto, anche per la scuola verrà usato il vaccino Pfizer per i cinquantacinquenni/sessantasettenni? Si …, la ringrazio.

PRESIDENTE. Magari nella risposta alla successiva interrogazione l’Assessore Saltamartini, se vuole, può confermare la risposta che ha dato ai quesiti che ha posto la Consigliera Casini.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non sono soddisfatto della risposta perché ritengo che questa vaccinazione per le persone ultraottantenni non sia stata organizzata bene.
Lo citavamo nell’interrogazione, l’ha detto la Consigliera Casini, solo 15 punti di riferimento in tutta la regione sono molto pochi se si pensa ai 57 punti nella provincia di Bologna o all’accordo che è stato già fatto nella Regione Toscana affinché siano i medici di medicina generale a somministrare il vaccino alle persone anziane, così come è avvenuto già nel Lazio.
Poco fa ho ricevuto una telefonata, due signori, lui 92 anni, lei 88 anni, deambulanti sono costretti a recarsi nei punti di somministrazione del vaccino, non hanno figli perché ce li hanno fuori regione o addirittura all’estero, pensate al disagio che si trovano ad affrontare queste due persone che devono recarsi da una città, in questo caso Falconara, ad Ancona o a Senigallia, da soli, in giorni differenti, devono peraltro farsi accompagnare da qualcuno, se non ci sono servizi a disposizione è molto disagevole.
E’ stata anche disagevole la prenotazione telefonica perché se ha funzionato quella on line il call center ha avuto non un problema, ma cento problemi e siccome il telefono è il mezzo più utilizzato dalle persone anziane, soprattutto quelle sole che non possono utilizzare, che non sanno utilizzare i computer, è evidente che questa è una grossa carenza nei loro confronti.
Chiudo ricordando che ci sono ancora Rsa in cui non è stata neanche iniziata la vaccinazione, anche su questo stamattina ho ricevuto una segnalazione, iniziamo la somministrazione a categorie senza completare quelle precedenti o senza neanche iniziare le categorie precedenti.
Siamo in grande ritardo nella vaccinazione alle persone disabili, che lei aveva annunciato. Adesso ho visto l’ultima sua dichiarazione, anche oggi ha detto che alla fine di queste ulteriori vaccinazioni si vaccineranno le persone disabili, ma credo che prima di aprile, come ha dichiarato lei in un’intervista, non si avranno queste vaccinazioni. Io sono molto preoccupato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Mi allaccio agli interventi che mi hanno preceduto. Innanzitutto mi auguro che venga chiuso quanto prima l’accordo con i medici di base, che potrebbe essere una soluzione per cercare di accelerare, ma soprattutto per stare più vicini alle persone che vivono nel nostro entroterra.
Sappiamo benissimo che la nostra regione è molto particolare, ci sono delle località con strade non in buone condizioni, quindi, ritengo che sia importante ed urgente, come hanno fatto altre Regioni, chiudere l’accordo con i medici di base, soprattutto per chi vive nell’entroterra.
Non capisco perché le persone fragili/disabili non siano state inserite in questa fase insieme alle persone con più di 80 anni anche perché il numero non è così rilevante, si potevano abbinare agli over 80 e vaccinarle al più presto.
L’impegno che le chiedo è quello di cercare di accelerare per far subito l’accordo con i medici di base per gli anziani che non riescono a muoversi, soprattutto per quelli che vivono nell’entroterra, ed attivare ora e non da aprile la vaccinazione per le persone fragili/disabili. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri (in collegamento da remoto).

Micaela VITRI. Mi aspettavo maggiore sensibilità da parte della maggioranza, sono delusa da questa risposta perché la tanto sbandierata attenzione per le aree interne, alla prima occasione, quando si chiede semplicemente di rispondere ad un bisogno aumentando i punti di vaccinazione, la risposta è una porta sbattuta in faccia, quando sarebbe stato semplicissimo aumentare i punti di vaccinazione, sarebbe bastato attivare, ad esempio, dei punti negli ospedali di polo, nelle case della salute e fare in modo che anche gli anziani non autonomi, coloro che non sempre hanno un familiare disponibile, oppure un collaboratore, un assistente, potessero vaccinarsi senza avere dei disagi o essere costretti a rinunciare. Non voglio pensare che questo sia un piano organizzativo che mette così tanto in difficoltà gli ultraottantenni da dover rinunciare alla vaccinazione, perché sarebbe gravissimo.
Purtroppo tre unici punti di vaccinazione nella provincia di Pesaro Urbino, quindici in tutta la regione, per una popolazione che, ad esempio, nella provincia di Pesaro Urbino è di 20 mila cittadini, sembra davvero inaudito.
Spero che, nonostante si parta tra due giorni, si possa rimediare, è impensabile che un ultraottantenne residente magari nelle aree appenniniche, da Carpegna fino a Borgopace, possa fare un’ora di auto per sottoporsi alla vaccinazione. La prego, Assessore, di rivedere questa decisione.

Interrogazione n. 93 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini
“Ripristino posti letto ospedale di Pergola”

Interrogazione n. 95 - a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Ospedale di Pergola – Richiesta chiarimenti sui lavori di ristrutturazione”
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 93 - a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini e l’interrogazione n. 95 – a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri, abbinate.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie Presidente. Non intervengo sull’interrogazione precedente perché c’è da dire un sacco di cose, farò un comunicato stampa e spiegherò nel dettaglio alcune imprecisioni che sono state esplicitate. Mi attengo al Regolamento che prevede che all’interrogazione corrisponda una risposta dell’Assessore e poi le interlocuzioni che possono sconvolgere i fatti storici che sono avvenuti. Quindi mi riservo di fare un comunicato stampa.
Sulla risposta all’interrogazione riguardante l’ospedale di Pergola devo dare lettura di un documento che è stato proposto dal settore apposito della Regione, il settore di edilizia ospedaliera, quindi darò lettura di questo atto.
Con riferimento alla nota indicante l’interrogazione, si comunica quanto segue.
I lavori in corso presso l’Ospedale di Pergola riguardano la riqualificazione energetica dell'edificio, compresa la sostituzione degli infissi, e stanno interessando anche interventi strutturali sulle strutture di elevazione perimetrali. Non è stata prevista, sin dall'origine, la copertura economica per rendere funzionali le due ali interessate dai lavori. Gli unici lavori che hanno avuto copertura economica interessano la riqualificazione energetica e gli interventi sulle strutture perimetrali, come detto. Ad espressa richiesta dell’Ufficio edilizia ospedaliera e dell’Asur è emerso che la necessità economica per poter procedere nella realizzazione dei lavori dell'intero complesso, su indicazione dell'Area vasta 1, è a tutt'oggi di circa 10 milioni di euro su tre anni.
Successivamente all'analisi economica del fabbisogno di cui al punto 1 è stato verificato come i lavori strutturali previsti riguarderanno il solo miglioramento sismico e non sono idonei a raggiungere l'adeguamento; il solo miglioramento non risulta normativamente sufficiente a garantire l’operatività nell'organizzazione sanitaria-ospedaliera di una struttura strategica comprensiva di pronto soccorso, blocco operatorio adeguato e servizi complementari.
Risulta dunque necessario analizzare soluzioni che evitino ulteriori interventi che vadano ad agire sulla rigidezza delle strutture, come quelli attualmente previsti, che peraltro catalogherebbero la struttura in classe 3 e non classe 4, come invece necessario. Occorrerebbe al contrario intervenire sulla duttilità dell'edificio attraverso ad esempio: torri dissipative esterne, isolamento alla base, inserimento di telai in acciaio posti all'interno dei telai in cemento armato, con elementi di controventamento.
Da una prima verifica effettuata, si è potuto appurare che la qualità dei materiali utilizzati all'epoca della costruzione dell'edificio, calcestruzzo e acciaio, potrebbe permettere gli interventi sopra descritti per ottenere l'adeguamento sismico con il vantaggio di migliorarne la funzionalità, diminuire i tempi di interruzione dei servizi, facilitare la logistica relativa allo spostamento dei macchinari e arredi, assicurare soprattutto la sicurezza e funzionalità in caso di evento sismico importante.
Il Comune di Pergola aveva concesso in comodato d'uso gratuito i locali della ex Prefettura, piano seminterrato e piano rialzato, della superficie di circa 654 mq per la durata di anni 4. L'Asur accettava dal Comune di Pergola in comodato d'uso l'immobile di cui sopra con l'impegno a carico della stessa Asur di effettuare i lavori di manutenzione straordinaria per la spesa presunta di 160.000 euro al fine di adeguare i locali alle attività svolte dal distretto sanitario, oltre che alle manutenzioni ordinarie e straordinarie e tutte le spese connesse all'uso dei locali per la durata del comodato. A seguito di successivi sopralluoghi, l'ufficio tecnico di Asur Area vasta 1 ha preso atto della inadeguatezza dell'immobile concesso in comodato per l'eccessiva entità delle spese da sostenere, in quanto sono emerse criticità relativamente alla situazione degli attuali impianti, allo stato di conservazione dei locali, alla presenza di fibre di amianto nelle piastrelle in linoleum e nella sottostante colla. A seguito dell'aggiornamento della stima dei lavori iniziali, aggiornato a circa 400.000 euro, l'Asur ha provveduto alla revoca della precedente determina n. 621 del 22 ottobre 2020, di acquisizione in comodato d'uso dell'immobile ex Pretura.
A seguito di sopralluoghi presso la struttura ospedaliera di Pergola, avvenuti in data 30 dicembre 2020 e 8 gennaio 2021, si è constatato che sono in corso ulteriori lavori relativi alla riorganizzazione funzionale del blocco operatorio, che andranno certamente rivisti in un'ottica del nuovo lay-out complessivo, in relazione alle dotazioni minime obbligatorie e necessarie in caso di presenza del pronto soccorso. Dotazioni che nei progetti acquisiti non sono previste.
Nelle more dei sopralluoghi di cui sopra, intesa la volontà dell'amministrazione regionale di efficientare l'organizzazione sanitaria e ospedaliera regionale mediante la predisposizione di un nuovo Piano sanitario, si è interloquito con l'Area vasta n. 1 che ha recentemente avviato una procedura ad evidenza pubblica, al fine di individuare degli spazi idonei dove potere collocare i servizi territoriali attualmente posti all'interno della struttura ospedaliera di Pergola.
Tenuto conto dell'urgenza, l'Asur con determina n. 46 del 21 gennaio 2021 ha avviato una procedura per l'acquisizione in locazione di un immobile da destinare a distretto sanitario al fine di reperire locali idonei al trasferimento delle attività del distretto presenti all'interno dell'ospedale. Con determina Asur n. 61 dell’1 febbraio 2021 è stata nominata la commissione per la valutazione delle offerte.
Entro i termini stabiliti ha manifestato la propria disponibilità un unico soggetto.
La commissione riunitasi in prima seduta in data 2 febbraio 2021, verificata la documentazione amministrativa, ha valutato positivamente la documentazione in cui si proponeva un fabbricato, conforme alle richieste, e con l'impegno di realizzare le opere funzionali necessarie per l'adeguamento dell'immobile alle specifiche esigenze dell'Asur, entro 4 mesi dalla firma del contratto.
In data 9 febbraio 2021 la commissione ha provveduto ad effettuare un sopralluogo nell'immobile, che risulta possedere i requisiti richiesti in termini di dimensioni del fabbricato e parcheggi disponibili e potenziali ad uso esclusivo.
Ritenuto potenzialmente idoneo, con PEC prot. n. 13141 del 11 febbraio 2021 è stata richiesta l'offerta economica alla proprietà, che dovrà far pervenire entro il 18 febbraio 2021.
Nel frattempo, per dare celere risposta alle evidenti criticità in essere rilevate nei sopralluoghi indicati, sopralluoghi propedeutici alle valutazioni del caso per la valorizzazione del presidio, la Protezione Civile regionale ha richiesto al Capo Dipartimento Protezione Civile l'autorizzazione all'utilizzo delle risorse necessarie per la fornitura e l'istallazione di moduli attrezzati, per l'effettuazione dell'attività ambulatoriale territoriale presso l'ospedale di Pergola, al fine di contenere il rischio di contagio all'interno della struttura ospedaliera e, al tempo stesso, recuperare spazi destinabili ai posti letto oggi soppressi a causa dei lavori di cui sopra.
Ad ogni modo, per la struttura dovranno essere progettati, e allo stato non lo sono, interventi che dovranno riguardare il completo adeguamento sismico del nosocomio, in luogo del solo miglioramento ad oggi previsto, ciò al fine di garantire la piena rispondenza con le attuali normative anche in considerazione della necessaria piena conformità della classe di rischio prevista per le strutture ospedaliere dotate di pronto soccorso.
Ciò premesso, è opportuno restituire alla collettività una struttura ospedaliera sismicamente a norma, adeguata ai nuovi manuali di accreditamento ed efficiente ed in linea con la volontà di elaborazione di un nuovo piano socio-sanitario.
In tal senso, come noto, l’amministrazione regionale ha dato incarico al servizio edilizia ospedaliera di reperire fondi per intervenire sul patrimonio immobiliare ospedaliero della Regione e, fra gli altri, anche sull'immobile del plesso di Pergola.

Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie Presidente. Sono rimasta scioccata dalla risposta che ha dato l’Assessore Saltamartini perché è uscita una cosa che a mio avviso è una bomba vera e propria, la Regione ha cominciato dei lavori senza aver previsto la copertura economica e si parla di cifre esorbitanti perché servono, a quanto mi è dato sapere dalla risposta che mi ha dato adesso l’Assessore, 10 milioni in 3 anni.
E’ evidente che quanto è emerso dalla stampa, tutte le ansie che sono venute a galla anche tirate fuori dalla Protezione civile che ha indicato dei difetti anche negli ambienti che venivano costruiti, oltre che nei materiali utilizzati dimostrano, è quello che noi del Movimento 5 Stelle andiamo dicendo da tanti anni: quella era una struttura destinata ad essere depotenziata e forse addirittura chiusa.
E’ spaventevole quello che lei oggi ci dice e molto grave, sinceramente, quindi, abbiamo un immobile di classe 3 e non di classe 4 come dovrebbe essere.
Sinceramente ad un certo punto mi sono persa nel prendere gli appunti perché sono notazioni oltre che gravi particolarmente puntuali, quindi chiederei, se posso averla, la risposta scritta di modo che mi possa fare un’idea ben più precisa di quello che mi è stato riferito dall’Assessore Saltamartini, che ringrazio.
Mi sembra che nelle intenzioni di questa maggioranza ci sia un impegno nel riportare quell’edificio ad essere una vera e propria struttura ospedaliera, questo ci fa piacere, come noi del Movimento politico andiamo chiedendo da tempo. Su questa saremo al vostro fianco, chiedo di poter avere la risposta scritta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. La mia interrogazione nello specifico chiedeva, a differenza di quella dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle, come liberare al più presto gli spazi per ripristinare i due reparti, visto che il Comune aveva offerto uno stabile, quello dell’ex Pretura.
Rimango stupita nel venire a sapere solo ora che l’utilizzo di questo stabile è stato rifiutato a causa degli elevatissimi costi di ristrutturazione, al tempo stesso mi fa piacere sapere che è stato trovato un altro immobile e che il termine per la presentazione delle offerte scadrà proprio domani, il 18 febbraio, per fortuna abbiamo presentato questa interrogazione altrimenti anche i cittadini non avrebbero saputo nulla degli attuali sviluppi.
Non ho capito, anzi non è proprio stato detto dall’Assessore, quando saranno agibili, quando torneranno alla piena funzionalità i due reparti di riabilitazione e di medicina, cosa che chiedevo nella mia interrogazione. Quali sono i tempi previsti per recuperare tutti i posti letto che attualmente sono dimezzati? Anzi, sono anche meno perché la medicina da 30 è passata a 14 posti letto, la riabilitazione da 20 a 9 posti letto. Chiedevo quindi quando potranno essere recuperati e come.
Mi auguro che spostando il distretto sanitario in questo nuovo immobile, non è stato nemmeno specificata quale sarà la nuova sede, dove sarà trasferita, quale sarà la struttura presa in locazione con le offerte che dovranno arrivare entro il 18 febbraio.
Vorrei anch’io leggere la risposta scritta e capire esattamente dove sarà trasferito il distretto sanitario di Pergola.
Manca come dicevo la risposta sui tempi e spero che siano davvero celeri perché questi due reparti sono dimezzati.

Interrogazione n. 60
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Cesetti
“Disservizi energia elettrica aree interne della regione Marche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 60 dei Consiglieri Casini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare i Consiglieri per questa sollecitazione, uno dei problemi che noi riscontriamo nelle aree interne della regione, da nord a sud, quindi, che il Consiglio regionale ci ponga una particolare attenzione è fondamentale, perché le infrastrutture sono quelle che ci forniscono energia elettrica, sono quelle della telefonia, che molto spesso proprio in queste zone subiscono degli appesantimenti tali da rendere invivibile, dal punto di vista delle forniture elettriche o telefoniche, la vita in questi territori o nelle arre interne. Considero aree interne non solo quelle che tecnicamente consideriamo tali, ma tutto ciò che c’è dietro la costa, è anche uno dei motivi dello spopolamento di intere aree. Non è un problema secondario e dobbiamo continuare ad affrontarlo insieme.
Rispondo per punti. Al punto 1 gli interroganti chiedono: “se siano state attuate le misure necessarie alle verifiche delle responsabilità dei disservizi sopra descritti”; al punto 2 “se siano stati attivati gli interventi necessari a garantire una assistenza adeguata alle popolazioni che hanno subìto e subiscono disservizi”.
A seguito delle informazioni assunte anche tramite il Servizio di Protezione civile e dal gestore della rete, si rappresenta quanto segue.
L’ufficio competente in materia di energia non ha ricevuto nessuna segnalazione né formale o informale da parte dei Comuni interessati o dai singoli utenti in merito ai disservizi oggetto della presente interrogazione.
La sala operativa unificata permanente della Protezione civile che opera H24, 7 giorni su 7, restringendo il campo agli eventi tra il 5 gennaio e l’11 gennaio ha invece ricevuto una segnalazione da un privato in data 5 gennaio relativa al distacco di energia elettrica sul territorio di Amandola verificata con la sala operativa Enel.
Dal punto di vista meteorologico nel dicembre 2020 sono stati emanati 5 messaggi di allertamento per il periodo tra il 24 e il 29 dicembre per vento, neve, rischio idrogeologico e valanghe, con livello di criticità moderato senza segnalazioni di particolare rilievo.
Il gestore di rete il 21 gennaio 2021 ha comunicato che la giornata interessata da maggiori guasti è stata quella del 26 dicembre 2020 quando fra le ore 18 e le ore 23 si sono avute interruzioni dovute alla formazione di manicotti di ghiaccio su conduttori di alcune linee elettriche e in qualche caso il maggior peso del manicotto e della spinta aggiuntiva del vento hanno provocato la rottura del conduttore stesso. In un caso si è invece registrato il danneggiamento di una linea che è stata investita dalla caduta di un albero posto fuori dalla fascia di rispetto dell’elettrodotto.
Questi guasti hanno interessato principalmente i Comuni di Arquata del Tronto, Force, Montegallo, Comunanza e Roccafluvione e le entità degli stessi è stata molto limitata dagli investimenti e dalla manutenzione eseguita. I clienti coinvolti sono stati complessivamente 1.000.
Il centro operativo di E-distribuzione di Ancona ha rialimentato la maggior parte della clientela interrotta, che in una percentuale rilevante di casi è stata interessata dalla mancanza di corrente elettrica – così ci relazionano – per pochi minuti. Contemporaneamente le squadre operative hanno ispezionato la rete individuando i punti di guasto ed effettuando le riparazioni. Nonostante gli interventi siano stati rallentati dalla difficile viabilità e dalla scarsa visibilità dovuta all’orario notturno, con la tassativa necessità di operare in sicurezza, tutti i clienti già nella mattina del 27 dicembre erano stati rialimentati. Nel corso di detta giornata si è registrato qualche nuovo guasto con la clientela comunque tutta rialimentata nel corso della giornata stessa. Per tutta la durata dell’interruzione e distribuzione dichiara di essere rimasta in contatto diretto con gli enti territoriali in un clima di piena collaborazione.
Aggiungo a questa risposta tecnica, che comunque ci soddisfa perché dimostra una attenzione che deve essere sempre maggiore su queste aree interne, soprattutto dopo la nevicata del 2012, che ha messo in evidenza a tutta la classe politica che le aree interne hanno bisogno di ulteriori e maggiori interventi ed investimenti, di cui parleremo per rispondere ai punti successivi delle vostre interrogazioni, perché le condizioni climatiche, che sono più aspre nell’interno, e la conformazione del territorio rendono necessari interventi più puntuali.
Noto da questa risposta che non ci sono state segnalazioni formali o informali, non credo che il problema non ci sia stato altrimenti non ci avreste interrogato, ritengo che qualche volta ci sia anche un po’ di rassegnazione, bisogna ridare fiducia a quei cittadini che, come ho detto già in un mio precedente intervento, sono cittadini di serie A come quelli che vivono nelle nostre grandi città marchigiane.
Sarà uno sforzo economico e politico di tutti noi riequilibrare i servizi, ma ci dobbiamo provare, anche per quanto riguarda gli interventi sulle forniture di energia elettrica.
In merito alle domande poste al punto 3 e 5: “se non si ritenga opportuno un confronto con le istituzioni locali al fine di predisporre la mappatura delle criticità e le relative priorità di intervento”, “se non si ritenga urgente e necessario un confronto con il gestore per stabilire sia gli interventi puntuali da realizzare in somma urgenza che quelli strutturali necessari ad adeguare le infrastrutture e renderle efficiente”, rispondiamo che le criticità della rete elettrica in termini di resilienza agli interventi atmosferici estremi, di disalimentazioni elettriche diffuse, sono purtroppo conosciute da tempo.
A seguito degli eventi nevosi estremi anche dell’inverno 2017 la Regione ha promosso diversi incontri tra il gestore della rete e i Comuni interessati dell’area montana, che hanno consentito di condividere con E-distribuzione un piano di investimenti specifico volto a risolvere le criticità e ad incrementare la resilienza della rete a tale tipologia di eventi, quello che dicevamo poco fa, c’è necessità di investimenti.
Nel periodo 2017/2020 solo per questo progetto chiamato ‘Progetto resilienza nelle Marche’ E-distribuzione ha ricostruito 470 chilometri di linee, di cui nella provincia del piceno/fermano 265 chilometri a media tensione con cavi elicord di nuova tecnologia, che evitano il formarsi del manicotto di ghiaccio, per un investimento complessivo già realizzato di 40 milioni di euro.
La totalità degli investimenti effettuati aggiunta alle attività di manutenzione, 20 milioni di euro nell’ultimo biennio, ha determinato un miglioramento significativo del servizio elettrico offerto ai clienti, con la durata media annuale dell’interruzione per cliente che è passata nella regione Marche da 34 minuti del 2018 a 31 minuti presunti del 2020, con un numero medio di interruzioni per cliente diminuito da 2,9 nel 2018 a 2,4 sempre presunti nel 2020. Tali risultati conseguiti nel 2020 rappresentano i migliori risultati di sempre a livello regionale e fra i migliori dati a livello nazionale, così ci relazionano.
Il piano resilienza aggiornato 2020/2022 prevede per le Marche ulteriori interventi di manutenzione nei tratti di rete a media e bassa tensione, gli investimenti per le annualità 2020/2022 interessano tutte le 5 province marchigiane per un costo totale pari a circa 20 milioni di euro, da realizzare entro il 2022.
La celere realizzazione del piano di intervento sopra richiamato costituisce una priorità per la Regione in quanto volta a migliorare la qualità del servizio elettrico fornito alla popolazione e a ridurre sensibilmente i disservizi, disagi e danni arrecati alle comunità in caso di eventi eccezionali.
Purtroppo sui tempi di realizzazione hanno forti incidenze i lunghi tempi dei procedimenti autorizzativi in materia ambientale e paesaggistica.
La Regione Marche al fine di rafforzare l’intervento di efficientamento della rete elettrica regionale ha proposto schede-progetto a valere sul Recovery Fund per 60 milioni di euro.
Alle risorse sopra indicate si aggiungeranno le risorse della nuova programmazione comunitaria 2020/2027, che vede tra i suoi obiettivi prioritari, approvati con delibera di Giunta regionale n. 1555/2020, la transizione verso un’energia pulita ed equa, investimenti verdi e blu, l’adattamento ai cambiamenti climatici della gestione e prevenzione dei rischi.
L’ultima domanda che ponete con questa interrogazione, la n. 4, “quali iniziative la Regione Marche intende assumere nei confronti del gestore delle linee elettriche e se non intenda valutare l’opportunità di prevedere apposite misure di indennizzo ai Comuni affinché possano provvedere all’acquisto di generatori elettrici in favore degli utenti che più a lungo rimangono privi di corrente e riscaldamento”.
Di concerto con il Commissario straordinario di governo alla ricostruzione per le zone del terremoto del 2016/2017, la Protezione civile regionale, i soggetti attuatori della Regione Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio, E-distribuzione, tre società di servizi telefonici (Tim, Vodafon e Wind 3) sono stati recentemente avviati incontri, tuttora in corso, per focalizzare le criticità ed individuare soluzioni strutturali per le zone Sae in ambito di emergenza maltempo.
La struttura logistica del Servizio protezione civile ha già data supporto al soggetto attuatore sisma al fine di dotare le aree Sae, maggiormente esposte agli eventi e disservizi, di gruppo elettrogeni per garantire la continuità del servizio. E-distribuzione in attesa che quanto stabilito sia reso operativo in ottica di concreta collaborazione, ha già reso disponibili in aree vicine ai Comuni del cratere 14 gruppi elettrogeni dislocati nei Comuni di Arquata del Tronto, Comunanza, Visso, Belforte del Chienti, Camerino e Macerata.
Massima disponibilità è stata confermata dai distributori per fornire supporto e consulenza tecnica tanto che nella Regione Marche si sono già svolti incontri e sopralluoghi.
Tra i temi approfonditi l’ipotesi di dotare le Sae di generatori fissi a commutazione automatica.
Infine dagli incontri è emersa su una prospettiva di medio e lungo termine l’opportunità di modificare la normativa allo scopo di aumentare le distanze di rispetto dalle linee, nella maggior parte delle recenti emergenze/maltempo, le interruzioni sono state causate dalla caduta sulle linee elettriche di alberi ad alto fusto situati al di fuori delle fasce di rispetto degli elettrodotti appesantiti dalle copiose nevicate; di istituire un tavolo ricorrente con Anas con cui collaborare in tempo reale nella gestione delle emergenze; di approfondire il tema di viabilità anche in ottica preventiva; di sensibilizzare le società telefoniche presenti al tavolo sul tema della presenza e della durata operativa delle batterie dei ripetitori.
Per quanto riguarda l’opportunità di prevedere apposite misure di indennizzo ai Comuni affinché possano provvedere all’acquisto di generatori elettrici in favore degli utenti che più a lungo rimangono privi di corrente e riscaldamento, si specifica che l’aspetto dell’indennizzo rientra nell’ambito del contratto tra l’utente e il fruitore del servizio, che la necessità e l’efficacia di estendere la fornitura di generatori di corrente oltre le Sae sarà valutata insieme ai Comuni interessati in quanto l’utilizzo dei generatori comporta la necessità di una adeguata organizzazione.
C’è, quindi, la necessità di un confronto preciso con i Comuni che potrebbero avvalersi di questo tipo di tecnologia.
Ringrazio i Consiglieri interroganti perché fare un focus anche su questo problema è sempre importante. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Grazie Assessore. In realtà ci ha riferito l’intero mondo, ma la domanda era molto più puntuale, lei ha un po’ allargato arrivando a parlare delle Sae, che sono cosa ben diversa rispetto a tutte le case sparse che ci sono nelle aree interne della regione Marche, segnatamente nell’area che il Consigliere Cesetti ed io abbiamo evidenziato.
Non si è trattato di un problema di pochi minuti, lei lo ha anche accennato nella risposta, è stato più serio.
Noi sappiamo bene di aver investito in quelle aree, abbiamo investito nella banda ultra larga che si sta completando, nelle piazzole del 118, nella viabilità ed anche, come lei ha giustamente detto, dal 2017 per l’efficientamento di circa 265 chilometri di reti elettriche, ma questo non basta, ci vuole una maggiore attenzione.
In questo periodo ed anche dopo Natale ci sono stati degli episodi che hanno isolato diverse abitazioni, sia nell’ascolano, in particolare nell’area che lei ha segnalato, sia nella parte del fermano, nella zona di Amandola.
E’ vero che la Protezione civile aveva emanato dei messaggi meteo, è vero tutto, che i Comuni probabilmente non hanno segnalato, anche se questo mi sembra abbastanza strano perché, come tutti sappiamo, il primo con il quale si ha una interlocuzione è il Sindaco del Comune, soprattutto se è piccolo, quindi, mi sembra abbastanza strano quello che riferisce la Protezione civile, ma io non ho motivo di dubitare che questo non sia.
Ha risposto sui generatori che hanno difficoltà ad essere installati, comprendo la difficoltà però nelle Sae basta metterli e si coprono più abitazioni, essendo tutte in un unico o al massimo in due, tre punti, nel caso di Arquata 9 sono delle piccole lottizzazioni, le case sparse invece necessitano di una maggiore attenzione e questo comunque può essere fatto.
Penso che, come lei ha detto e come noi abbiamo sostenuto, si debbano implementate le opere di urbanizzazione, sia materiali che immateriali, anche l’energia elettrica, quindi, sono insoddisfatta dalla sua risposta
Mi auguro invece che l’attenzione rimanga alta, soprattutto in questi territori che oltre ad essere aree interne hanno subìto il terremoto, queste aree a cui facciamo riferimento, ancorché non abbiano delle Sae e non ci siano stati danni tali da prevederne la realizzazione, sono Comuni dove c’è stata anche la neve del 2017, quindi hanno subìto oltre al danno per il terremoto anche quello per la a neve, quindi andrebbero trattate con attenzione.
Per quanto riguarda la viabilità avete parlato con Anas, ma c’è un piano per la ricostruzione che prevede, se non sbaglio, 400 milioni di euro di investimenti molti dei quali sono a terra, come ama dire Anas, quelli stanno andando avanti e mi auguro che dal punto di vista burocratico non ci siano intoppi.

Interrogazione n. 61
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative della Regione Marche riguardo alla realizzazione di un forno crematorio nel territorio del Comune di Tolentino”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 61 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. E’ stato avviato un procedimento per l’attivazione di un impianto di cremazione presso il Comune di Tolentino, che ha avuto l’approvazione da parte della Giunta comunale. L’atto è stato portato anche in Consiglio comunale perché a causa dei danni del terremoto e dell’aumento della mortalità i loculi disponibili erano e sono pressoché terminati.
La delibera di Giunta è stata dibattuta nel Consiglio comunale di Tolentino con una aperta illustrazione e discussione, che si è conclusa con una valutazione secondo cui adottando tutte le questioni e le tecnologie d’avanguardia se fossero emerse problematiche per la salute l’impianto non sarebbe stato fatto.
Al riguardo c’è da aggiungere che la normazione in materia è disciplinata dal regolamento di polizia mortuaria di cui all’articolo 78 del d.p.r. 285/1990, questa norma, che è una fonte regolamentare non di primo livello, non legislativa, demanda a chi costruisce l’impianto di cremazione l’onere di produrre la documentazione di regolarità delle emissioni in atmosfera ed affida al Consiglio comunale la decisione finale sui progetti di costruzione avanzati.
Nella nostra regione, è bene ricordare, sono in funzione 3 impianti di cremazione nella città di Fano, nella città di San Benedetto del Tronto e nella città di Ascoli Piceno, mentre in Italia sono in esercizio circa 85 impianti di cui 14 nella regione Toscana.
In proposito si deve aggiungere che la legge 130 del 2001 prevedeva e prevede un piano di coordinamento per la realizzazione di questi impianti di cremazione che nella nostra regione non è stato ancora elaborato, quindi è necessario tener conto, avviso dell’Assessorato alla sanità, di avviare un procedimento per l’approvazione della regolazione della materia attraverso un approfondimento, verificando se sia necessario approvare una fonte primaria di rango legislativo, che è di competenza del Consiglio, ovvero una fonte regolamentare che secondo lo Statuto della Regione Marche è di competenza della Giunta.
In ogni caso va coperta questa lacuna normativa che si profila nella nostra regione per verificare quale sia il piano di realizzazione di questi manufatti, che tenga conto evidentemente della necessità ambientale e dei bisogni delle popolazioni per non far estendere oltremodo le aree occupate dalle aree cimiteriali.
C’è l’esigenza di coprire questa lacuna, l’Assessorato si impegna a presentare un atto normativo di fonte legislativa, di fonte regolamentare, a secondo dell’appropriatezza della regolamentazione che si rende necessaria, tenendo conto che la fonte che disciplina questa normativa è regolamentare, quindi probabilmente servirà uno strumento regolamentare. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie Presidente. Grazie Assessore per la risposta.
Apprendiamo con soddisfazione che è un preciso impegno quello che l’Assessorato si sta prendendo, costruire un coordinamento rispetto a questa materia che sta diventando anche a livello nazionale sempre più attuale.
Credo sia importante regolamentare urgentemente perché non ci si trovi nella condizione di Tolentino, che è solo un esempio, quando manca una legge regionale ogni Comune si trova a fare delle scelte scollegate dal resto della regione.
Mi auguro che il Comune di Tolentino attenda questa legge e ci aspettiamo che si avvii quanto prima l’iter per organizzare bene tutto il piano a livello regionale. Grazie.

Interrogazione n. 47
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora
“Liquidazione Hotel Federico II di Jesi”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 47 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Per quel che riguarda questo atto faccio presente che, ma non per mettere in discussione l’utilità del dibattito, che su questi temi è sempre utile, l’interrogazione è stata presentata il 18 dicembre 2020, è relativa alle difficoltà dei lavoratori del Federico II e chiede di prendere iniziative a favore di questa situazione.
Faccio presente che la convocazione alle parti sindacali, ai lavoratori, alla proprietà ed al liquidatore l’ho fatta il 17 dicembre, quindi il giorno prima, lo dico per correttezza e per evidenziare che non avevo sottovalutato questa cosa o che ho preso l’iniziativa perché me l’avete sollecitata, in quanto l’avete fatta dopo, quando avevo già convocato le parti con lettera il giorno precedente. Deduco che avete avuto notizia da qualche fonte sindacale che erano state convocati le parti.
Detto questo, ma ci sta ognuno ha il proprio ruolo, quell’incontro si è svolto il 23 dicembre, abbiamo preso atto di una situazione che conoscevamo già relativa alla chiusura del Federico II, del disagio dei dipendenti e della loro preoccupazione. Su questo abbiamo anche valutato che i dipendenti, essendo meno di 50, esattamente 44, non possono neanche fruire della cassa straordinaria, ma attualmente stanno usufruendo della cassa Covid fino al 31 marzo, che probabilmente sarà prorogata per lo meno fino al mese di aprile, questo adesso ci arriverò e data di un ulteriore incontro che è già stato convocato per la prossima settimana.
Successivamente quel primo incontro che si è svolto il 23 dicembre, dopo aver preso atto di tutte le situazioni - parlato con il liquidatore, parlato con la proprietà e con le maestranze oltre che con i lavoratori presenti nella riunione, fatto il punto, colte le preoccupazioni - ci siamo riaggiornati per un ulteriore incontro che si è svolto l’11 gennaio, in quel momento le parti sindacali, quindi i rappresentanti dei lavoratori, ci hanno fatto presente che non ci sono state novità di merito rispetto il loro futuro e la loro occupazione, La parte della proprietà, il liquidatore in modo particolare ci ha detto che qualche proposta di prosieguo dell’attività c’era, ma nulla di ufficiale, nulla di sicuro.
In quell’occasione ho fatto un forte richiamo alla proprietà, dicendo che è vero che siamo in piena crisi Covid e che il settore dell’accoglienza rispetto ad altri sta soffrendo maggiormente, ma ho fatto anche presente che è auspicabile, piuttosto che cercare di vendere la proprietà e l’immobile con quanto annesso - capisco le difficoltà di questo periodo – il prosieguo di attività perché quelle legate al benessere e altro potranno nella prossima stagione estiva - è vero che fino ad oggi hanno sofferto e stanno soffrendo fortemente di questa crisi – riprendere anche meglio delle altre perché c’è l’esigenza e la voglia dei cittadini di muoversi, usciti da questa crisi pandemica, sperando che si possa uscirne.
Queste cose le ho scritte anche sulla stampa cercando di coinvolgere più ampiamente possibile il mondo dell’imprenditoria, far conoscere questa difficoltà, ma far conoscere anche un’opportunità sulla quale qualcuno potrebbe porre l’attenzione.
Rispetto a questo ci siamo lasciati l’11 gennaio ed io ho preso l’impegno di riaggiornarci entro febbraio ed ho già convocato le parti sindacali dei lavoratori, la proprietà ed il liquidatore per il 25 di febbraio per capire dalla proprietà e dal liquidatore se c’è qualche novità per il prosieguo dell’attività o l’eventuale potenziale vendita dell’immobile e dell’attività e sapere se i lavoratori hanno avuto o no la proroga della cassa Covid, che era nell’aria. Credo che sia in discussione in queste ore la possibilità di proseguire con la cassa Covid, non tanto per questi lavoratori, ma in generale, che scade il 31 marzo, anche se ho notizia che prosegua, se non sbaglio, perlomeno fino al mese di aprile.
Sentiremo in questo ulteriore incontro se ci sono novità, se ci sono delle possibilità paventate per il prosieguo di attività.
E’ un’iniziativa che seguiamo passo passo fin dall’inizio, che io ho sempre seguito, questo sarà il terzo incontro che faremo.
Ripeto, avete fatto benissimo a porre l’accento su questa situazione, che è difficile, delicata e doverosamente da attenzionare, l’abbiamo fatto, se vogliamo, in contemporanea. Non mi sono accodato ad una qualche iniziativa sollecitata, lo dico perché è vero, non perché devo fare una mera contrapposizione, che non c’è ovviamente, ci mancherebbe altro, anzi c’è la presa d’atto di una attenzione che al di là delle parti stiamo avendo in egual misura. Spero che possa essere utile per risolvere al meglio questa situazione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Bene il suo interessamento, preciso che l’interrogazione l’abbiamo inviata senza sapere della sua convocazione, ma sapevamo che era stato sollecitato un incontro dalle organizzazioni sindacali, allora anche noi da questo punto di vista abbiamo dato un nostro contributo.
Preoccupa sicuramente la fine della cassa Covid, che è un problema a livello nazionale, presumo che sarà prorogata anche di un mese, ma evidentemente questo non basterà perché l’esigenza è maggiore e non solo per questi lavoratori.
Speriamo che ci siano novità sulla vendita, magari se in una prossima occasione ci vorrà illustrare il prosieguo dell’attività di confronto con la proprietà e con i lavoratori le saremo grati. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Il Consigliere Mastrovincenzo ha già illustrato molto bene il senso di questa interrogazione, io vorrei solamente aggiungere che la salvaguardia dell’Hotel Federico II e del posto di lavoro delle tante persone che sono lì impiegate sta molto a cuore non solo al gruppo consiliare del Partito Democratico di questa Assemblea legislativa, ma anche del Partito Democratico di Jesi.
Se c’è una raccomandazione che mi sento di fare, perché dai primi atti ho avuto la sensazione che l’Assessorato allo sviluppo economico non interloquisca molto bene con quello al lavoro, è di continuare nel solco della Giunta precedente dove personalmente ho cercato di gestire, assieme all’Assessore al lavoro, molti casi come questo.
Non è solo la salvaguardia della struttura e dei posti di lavoro che ci preoccupa, ma anche l’interruzione di tutte le attività che lei ha elencato e che comunque sono un po’ un punto di riferimento per i cittadini di Jesi e non solo.
Se alla fine si dovesse paventare la vendita, mi auguro che eventualmente tenga conto esattamente delle attività che vengono svolte, ancora prima dei posti di lavoro che insistono in quella struttura; spero che farete presente le tante opportunità che vi abbiamo lasciato a partire da quella dei nuovi investimenti che possono essere, secondo me, preziosi per convincere chi magari giustamente ha alcune perplessità a continuare nella stessa direzione. Grazie.

Interrogazione n. 48
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri
“Recupero e riqualificazione dell’ex ospedale psichiatrico “San Benedetto” di Pesaro”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 48 dei Consiglieri Biancani, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Anche la situazione dell’ex Ospedale psichiatrico “San Benedetto” è annosa, questo è uno stabile di proprietà Asur, quindi, della Regione Marche, ubicato al centro della città di Pesaro, una struttura molto ampia, all’interno delle sue mura c’è anche un parco, di per sé è complessivamente molto interessante. Nello stesso momento sappiamo che con le crisi che stiamo attraversando da un po’ di anni a questa parte è uno stabile non utilizzato ormai da qualche decennio ed è in forte degrado, un’immensa metratura, si calcola per un’eventuale ristrutturazione complessiva, messa a norma e riutilizzo circa 40 milioni di euro, non è che parliamo di qualcosina facile da sistemare o da riutilizzare.
Immagino, ora non ho tutte le informazioni precise, che anche in passato si siano tentate strade per coinvolgere tramite finanziamenti anche iniziative private, so di un’asta che è stata fatta dall’Asur Marche tempo addietro che andò deserta. Conseguentemente non c’era o c’è una qualche soluzione in vista.
L’amministrazione regionale attuale è stata sollecitata dalla amministrazione comunale di Pesaro in qualche occasione e in questi ultimi periodi, spero che avrà fatto così anche con l’amministrazione precedente, ma non ho questa notizia esatta.
So di un sopralluogo che l’Assessore Baldelli ha fatto in quello stabile pochi giorni dopo il nostro insediamento, nel mese di novembre, per prendere visione della struttura che conosceva, che conoscevamo, e che evidentemente l’Asur gli ha voluto mostrare.
Per quel che riguarda l’attività da me portata avanti come Assessore all’urbanistica mi sono incontrato con il Sindaco di Pesaro insieme ai Consiglieri regionali Biancani e Baiocchi nel mese di gennaio, poco tempo fa, in questo incontro il Sindaco di Pesaro ci ha chiesto un interessamento come Regione nella consapevolezza, anche dal suo punto di vista, che difficilmente la Regione di per sè potrebbe intervenire nelle situazioni attuali, con tutte le difficoltà di finanziamento che ci sono. Di conseguenza ci ha chiesto e ci ha pregato di individuare una potenziale soluzione per aprire la strada per qualche possibile riutilizzo, alla messa a norma e in sicurezza di quell’area.
Rientrati nelle nostre sedi, insieme ai tecnici dell’Ufficio urbanistica ho visionato questa situazione e siamo addivenuti ad una proposta che alcuni giorni fa, tramite una lettera scritta, ho girato all’amministrazione comunale di Pesaro, non più di una decina di giorni fa, abbiamo paventato quella che secondo noi è una potenziale, non certo soluzione, strada da intraprendere per addivenire ad una soluzione di questa storica e annosa vicenda. Abbiamo fatto una proposta all’amministrazione comunale di Pesaro per la quale attendiamo fiduciosi un riscontro, comunque sia è un’attività che deve addivenire in collaborazione tra noi e l’amministrazione comunale di Pesaro. In questa indicazione noi prevediamo una suddivisione di interventi di quell’area in quattro possibilità.
La prima possibilità potrebbe interessare la parte più adatta alla civile abitazione, se vogliamo, che è di circa 54.700 metri che dà sul Corso XI Settembre, proprio nel cuore della città di Pesaro, e su questa abbiamo invitato l’amministrazione comunale di Pesaro ad apporre l’attenzione ad un progetto di rigenerazione urbana per la quale abbiamo in questo momento un bando aperto che potrebbe finanziare alcuni progetti nella regione. Se giungesse una proposta del Comune di Pesaro per questa parte di stabile per un riutilizzo tramite i fondi della rigenerazione urbana, noi già daremo una prima risposta e di per sé risolveremo il problema dell’area più direttamente collocata nella città vissuta, lungo il corso e vicino ad altre abitazioni, ad altri stabili, ad altri palazzi che sono utilizzati.
Nel retro di questa parte ci sono altri 6.080 metri, di fatto lo stesso blocco, ma con un piano in meno, che si distingue per questa specificità, un corpo di fabbrica differente dal primo. Pensare di intervenire solo su questo blocco è fuori luogo perché è al centro, tra virgolette, del degrado, se la prima parte venisse reinvestita e sistemata nel retro, che è circa di 6.000 metri, quindi un blocco importante, tramite un intervento diretto dell’Asur, per 6 milioni di euro circa di investimento, si potrebbero portare, quindi, all’interno della città di Pesaro, poliambulatori, uffici e attività dell’Asur oggi disseminati in vari punti della città e anche in periferia.
Questo è molto rilevante, in questo caso un’altra parte dello stabile, costituita da appartamenti per circa 1.000 metri lungo Via Mammolabella, potrebbe eventualmente essere messa in vendita dall’Asur per finanziare parzialmente il suo intervento, ciò sarebbe interessante perché questa è una parte che oggi potrebbe essere già alienata, ma all’interno di un contesto di degrado di quel genere difficilmente l’asta potrebbe andare a buon fine, mentre in un’azione di rigenerazione complessiva, di riattivazione complessiva, potrebbe essere inserita sul mercato.
Per questa parte c’è la volontà di andare ad una alienazione, ad una vendita da parte di Asur, mentre per la parte di oltre 1.000 metri, 1.092 metri, che è un ex biblioteca comunale ed è in fondo all’area verde distaccata dal contesto degli altri stabili, noi potremmo prevedere, nella completezza di questo intervento, la cessione gratuita al Comune di Pesaro che potrebbe inserirla in un circuito di riattivazione e di una serie di iniziative che lì sono contemplate, al confine con questo piccolo stabile che è distaccato dal resto. Come dire, una parte va a rigenerazione urbana su proposta del Comune di Pesaro, una parte la ristruttura l’Asur, una parte viene venduta e una parte viene ceduta al Comune, noi abbiamo fatto una proposta di questo genere, che è particolarmente interessante, so che il Comune di Pesaro, da qualche articolo di stampa, l’ha considera un’attività da tenere in considerazione sulla quale speriamo di avere presto dei riscontri positivi per poter proseguire con i vari interventi.
Il primo passo a questo punto lo deve fare l’amministrazione comunale di Pesaro accettando questa strada, ma soprattutto inserendo una sua proposta nel piano di rigenerazione urbana parte di questo stabile, così come da noi indicato.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie Presidente. Confermo che c’è stato questo incontro al quale ho partecipato anch’io insieme all’Assessore Baldelli e al Consigliere Baiocchi, convocato dal Sindaco di Pesaro.
Questo fabbricato è di proprietà dell’Asur, quindi di proprietà regionale, un fabbricato molto bello che si trova nel centro storico della città di Pesaro di circa 17.000 metri quadri, che da decenni si trova abbandonato.
Negli anni precedenti ho sollecitato una stima e individuato diverse soluzioni, tra le quali ho evidenziato la necessità di pensare ad un progetto complessivo, che nel futuro potesse prevedere una edificazione complessiva dell’intero immobile, pensando anche di attivare interventi in più fasi distinte tra loro, riconoscendo il fatto che si tratta di un immobile talmente importante dal punto di vista del volume delle superfici che difficilmente poteva essere recuperato in una singola fase.
Devo dire che oggi siamo in una situazione nuova, nel senso che a causa del Covid ci sono una serie di finanziamenti e di risorse che l’Europa ha messo a disposizione, che i vari enti pubblici, sia le Regioni che i Comuni, possono e devono secondo me cogliere in maniera veloce perché ricordo che l’eventuale partecipazione al bando sulla qualità dell’abitare scade a metà marzo, quindi, abbiamo solamente qualche settimana per poter partecipare.
Ho capito che la Regione chiede al Comune di essere un soggetto che partecipa, non penso, ma mi auguro che non sia questo problema, anche se, devo dire la verità, riconosco l’interesse della Regione e ringrazio l’Assessore Aguzzi anche se secondo me doveva essere uno dei tre a rappresentare la Regione perché questo non è un immobile di proprietà del Comune, ma della Regione, quindi, è la prima che deve avere interesse a trovare una soluzione seppur parziale per il suo recupero.
Ho capito che c’è la possibilità da parte della Regione di portarci gli uffici perché è vero che nella città di Pesaro i tanti uffici di Asur sono sparpagliati nel territorio e sono anche in affitto, però, se ho capito bene, se dovesse andare male la partecipazione al bando sulla qualità dell’abitare di conseguenza non partirebbe neppure l’investimento di Asur per trasferire gli uffici perché non ci sarebbero le condizioni per riqualificare un’area a fianco di uno spazio non risistemato. Quindi, diventa ancora più importante la possibilità di vincere, di riuscire ad aggiudicarsi questo bando perché se non c’è uno non c’è neppure l’altro.
Invito l’amministrazione a pensare oltre al bando sulla qualità dell’abitare, agli ulteriori bandi che ci saranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e l’invito che faccio all’Assessore, che ho visto impegnato sin da subito, è di considerare questa non come una priorità del Comune di Pesaro - sicuramente lo è – ma, mi auguro, una priorità della Regione perché l’immobile è di sua proprietà, quindi, fare in modo che qualora dovessero uscire ulteriori possibilità avere sempre come idea, come riferimento, come obiettivo, quello di presentare questo immobile tra gli interventi di riqualificazione perché, ripeto, le opportunità che ci sono oggi non ci sono state nel corso degli ultimi anni.
E’ stato ricordato il tentativo di vendere in parte questo edificio, la gara è andata deserta, anche se si era passati dai circa 18 milioni di euro di stima ad 8 milioni di euro, rendendolo leggermente più appetibile rispetto a quanto poteva essere fino a qualche anno fa.
Chiudo dicendo che questo è un bene che costa alla Regione perché annualmente deve fare degli interventi, il tetto dell’edificio è crollato in tantissime parti, la struttura si sta ammalorando in maniera veloce ed è importante trovare una soluzione in tempi rapidi perché ritengo che questo sia un bene pubblico che vada riqualificato e riconsegnato alla città. Grazie.

Interrogazione n. 66
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Incarichi professionali presso Azienda Ospedali Riuniti di Ancona”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 66 dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Presidente, come ho anticipato alla Conferenza dei capigruppo comunico il rinvio di questa interrogazione.


Interrogazione n. 67
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Quale futuro per il Centro diurno Margherita di Fano?”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 67 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione si chiede quale sia il futuro del Centro diurno Margherita di Fano. Per chi non lo conoscesse è un centro che ospita persone con forme di demenza e altre forme simili, è stato realizzato con fondi della Fondazione cassa di risparmio di Fano e con il Comune di Fano.
Il Centro diurno alzheimer Margherita è stato accreditato per 40 posti letto il 15 febbraio 2018 e tale accreditamento è scaduto proprio ieri.
Sappiamo che, secondo la delibera della Giunta regionale n. 1194/2020, la struttura deve presentare una nuova richiesta di autorizzazione di esercizio entro 18 mesi dalla data di fine dello stato di emergenza sanitaria e ogni ampliamento o trasformazione della struttura deve essere valutata ai sensi della legge 21 del 2016.
Ad oggi non risulta alcuna istanza presentata dall’ente titolare della gestione, dal Labirinto società cooperativa, tuttavia gli accordi contrattuali territoriali non rientrano nella competenza della Regione, ma dell’Asur che con determina del Direttore generale n. 167/2019 ha adottato la convenzione 2019/2020 con la cooperativa il Labirinto che è titolare e gestore del centro.
Come abbiamo detto, la convenzione risulta scaduta il 31 dicembre 2020 ed è attualmente in proroga, naturalmente c’è un grande interesse di tutto il servizio sanitario regionale e di quello sociale sul buon funzionamento di questa struttura, quindi, se la società cooperativa chiederà di nuovo la convenzione è del tutto evidente che sarà rinnovata.
L’Assessorato è a disposizione per ogni eventuale intervento che si renda necessario per la prosecuzione del Centro diurno Margherita di Fano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Assessore. Come lei avrà visto le persone che hanno scritto a voi in Giunta sono le stesse che hanno contattato me per chiedere di fare un’interrogazione perché non avevano avuto ancora risposta e non sapevano, come non sapevo io e la ringrazio per averlo chiarito, che la richiesta non è stata fatta dalla cooperativa che gestisce la struttura.
Mi fa piacere che lei la conosca, era mia intenzione nel caso invitarla a venire a Fano per fare il giro, questa struttura, che è considerata un’eccellenza regionale e quando si libererà dagli impegni legati all’emergenza Covid potrebbe essere una buona occasione per conoscere il tipo di lavoro eccellente che si fa con i pazienti, quanto è importante per i familiari, eccetera.
Nella mia interrogazione chiedevo anche se ci fosse la possibilità oltre alla proroga, e me l’ha spiegato bene, di pensare alla realizzazione di una residenza protetta per persone con demenza, che è quello che questa associazione chiede da tempo, magari in quella occasione, quando verrà, potremmo approfondire insieme anche ai familiari ed all’associazione queste questioni, quindi, l’aspetto presto a Fano. Grazie.

Interrogazione n. 68
ad iniziativa dei Consiglieri Bilò, Marinelli, Antonini, Menghi, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Serfilippi.
“Volo notturno eliambulanza da e per l'Ospedale Riuniti di Torrette di Ancona e implementazione aree notturne di atterraggio strategiche nel territorio marchigiano”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 68 dei Consiglieri Bilò, Marinelli, Antonini, Menghi, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Serfilippi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione si chiede di riferire in merito all’efficienza ed al funzionamento del volo notturno di eliambulanza presso il plesso ospedaliero Azienda ospedaliera universitaria di Torrette.
Innanzitutto c’è da mettere in rilievo che il servizio è attualmente funzionante e sono stati effettuati 20 voli notturni.
Gli elicotteri sono due, uno è appostato nel Comune di San Cassiano (Fabriano) mentre il secondo ha la base operativa ad Ancona ed è attualmente posto presso l’aeroporto di Falconara.
L’Azienda ospedaliera di Torrette riferisce che a causa dell’adeguamento dei requisiti normativi per l’estensione del servizio anche in orario notturno, recentemente completati, l’elicottero in servizio ad Ancona è temporaneamente riposizionato presso l’aeroporto di Ancona-Falconara.
Al momento, riferisce sempre l’Azienda di Torrette, si è in attesa dell’esito del sopralluogo dell’autorità aeronautica dell’Enac avvenuto il recente 9 febbraio e ancora si è in attesa dell’esito.
Al riguardo è evidente che c’è un interesse importante della nostra Regione per il funzionamento di questo servizio tanto più per il fatto che è stata rinnovata la convenzione con la Regione Umbria con cui condividiamo un mezzo di elitrasporto.
L’atterraggio dell’elicottero sulla pista di Torrette rende garanzia dell’efficienza e dell’immediatezza del soccorso per le persone che richiedono le cure del nosocomio ospedaliero e universitario di Torrette.
Si tenga conto al riguardo che la Regione ha implementato il finanziamento dei lavori per la realizzazione di ulteriori sei elisuperfici che devono essere adibite al volo notturno negli ambiti di Urbino, Montecopiolo, Carpegna, Apecchio, Filottrano e Montalto delle Marche, una volta completati questi lavori si avrà una dotazione complessiva di 40 elisuperfici abilitati al volo notturno. Si sta già studiando l’estensione di questo servizio per altre tre importantissime città delle Marche, che sono: Senigallia, Jesi e San Benedetto del Tronto, in queste tre città stiamo studiando come approntare il servizio di eliporto, soprattutto per i voli notturni e per il soccorso alle persone che hanno bisogno delle cure altamente specialistiche dell’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona-Torrette.
Si deve anche dar conto, e ringrazio i proponenti di questa interrogazione, del fatto che c’è un interesse rilevante dell’Assessorato che vigilerà sulla implementazione di questo servizio, soprattutto sulla celere esecuzione dei lavori che possono riportare l’elicottero a Torrette con tutti i suoi equipaggi, con tutte le sue strumentazioni di manutenzione affinché questo servizio, che è molto oneroso e che costa alla nostra Regione importanti risorse economiche e finanziarie, possa essere messo a disposizione della collettività per garantire, come abbiamo già detto, la tempestività dei soccorsi per le persone trasportate a Torrette. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini e gli uffici per la risposta alla nostra interrogazione.
Sono soddisfatto di quello che si sta facendo, dico questo perché abbiamo sentito dire in passato che questo servizio è una eccellenza, nato nel 1987 per volontà all’epoca del Responsabile del pronto soccorso, poi anche Presidente della Croce Gialla di Ancona. Credo che un salto di qualità da allora ad oggi vada fatto ed è la cosa più importante.
Assessore, la ringrazio perché se ne sta facendo carico, l’ho sentito dalle sue parole, organizzare bene un hangar all’ospedale di Torrette per avere tutto lì in modo che i medici, i sanitari, quindi gli specialisti, possano con tutti e due gli elicotteri posizionati intervenire in più emergenze avendo a disposizione l’ospedale.
Grazie per il suo interessamento e siamo soddisfatti.

Interrogazione n. 71
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Realizzazione della rotatoria intersezione tra la S.P. 224 ‘Paludi’ e la S.S. 16 ‘Adriatica’ – cd. Rotatoria di San Tommaso/San Marco alle Paludi”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 71 del Consigliere Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.

Francesco BALDELLI. Con l’interrogazione n. 71 avente ad oggetto “Realizzazione della rotatoria intersezione tra la S.P. 224 “Paludi” e la S.S. 16 “Adriatica” - cosiddetta Rotatoria di San Tommaso/San Marco alle Paludi, il Consigliere Cesetti interroga il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore competente per sapere se non si intenda sollecitare l’Anas, qualora non vi abbia ancora provveduto, ad adottare i provvedimenti di propria competenza per dar corso alla procedura per la realizzazione della rotatoria intersezione tra la strada provinciale 224 “Paludi” e la strada statale 16 “Adriatica” cosiddetta Rotatoria di San Tommaso.
Nel merito siamo entrati anche in precedenza ed ora si rappresenta quanto segue anche per il resto del Consiglio.
L’amministrazione regionale ritiene la rotatoria all’intersezione tra la S.P. 224 “Paludi” e la S.S. 16 “Adriatica”, cosiddetta Rotatoria di San Tommaso/San Marco alle Paludi, un’opera strategica per la sicurezza stradale di fondamentale importanza quale collegamento con il nuovo ospedale di Fermo. Ovviamente questa è una scheda preparata dall’ufficio, che informa come l’Assessore alle infrastrutture abbia dato indicazione a confermare l’impegno dell’ufficio nella definizione dell’iter.
Ho voluto anche fare un sopralluogo per rendermi conto della problematicità della zona e della necessità di realizzare al più presto l’opera.
L’opera è stata finanziata dalla Regione Marche tra gli interventi di realizzazione di viabilità e adduzione e collegamenti a strutture ospedaliere di cui all’asse tematico A, interventi stradali nell’ambito del piano operativo di fondi sviluppo e coesione del 2014/2020.
Al fine di proseguire l’iter di realizzazione dell’opera lo scorso 15 gennaio si è svolto un sopralluogo nell’area interessata dai lavori in mia presenza. In data 21 gennaio il Presidente della Giunta ed io abbiamo avuto un proficuo incontro a Roma con Anas, tra l’altro si è trattato della richiesta di definizione della convenzione in oggetto e abbiamo chiesto che questo potesse avvenire, vista la problematicità, entro tre settimane, in data 12 febbraio 2021. Rispettando i tempi concordati con Anas è stata finalmente, dopo tanto tempo, sottoscritta la convenzione che avvia le attività per la realizzazione dell’opera. Quindi, si porta a compimento un procedimento che era iniziato da tempo e, come abbiamo detto anche ad Anas, da troppo tempo fermo, era necessario sottoscrivere la convenzione e realizzare quell’opera a cui potranno seguire anche altri investimenti che sono necessari. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Assessore mi dichiaro soddisfatto e la ringrazio di aver riconfermato la strategicità dell’opera, che era stata già decisa dal governo di cui facevo parte.
La ringrazio per aver sollecitato l’Anas che da troppo tempo tardava nel suo adempimento, la ringrazio anche di aver fatto un sopralluogo sul posto e di aver visitato il nuovo cantiere dell’ospedale perché conferma l’importanza strategica di queste opere. Senza alcuna polemica, da alcuni esponenti della sua coalizione, non della sua parte politica, per la verità, a suo tempo sono stato molto criticato per aver finanziato questa opera, che ritenevo strategica. Prima della campagna elettorale ci sono state molte critiche sull’ospedale, dicevano che era tutto fermo, che non era finanziato, eccetera.
Quindi, la ringrazio anche per questo, perché lei con il suo sopralluogo, dal mio punto di vista ha fatto bene, ha voluto ristabilire anche una verità, che è quella storica, la decisione di quell’importante rotatoria, ma ancora di più la decisione di realizzare nella provincia di Fermo l’ospedale di rete, essendo l’unica provincia che ha un solo ospedale, qui vedo anche l’Assessore Saltamartini, di cosiddetto primo livello.
Un ospedale che abbiamo voluto con forza, che abbiamo finanziato con determinazione, prima con 70 milioni e poi con ulteriori 30 milioni nell’ultimo bilancio del nostro governo, oltre gli 11 milioni dei Fondi di sviluppo e coesione per la viabilità di adduzione all’ospedale di Fermo, tra cui la rotatoria.
Sono interventi strategici e ho ascoltato con molto interesse e attenzione il fatto che lei abbia detto che altri interventi seguiranno perché sono necessari, come è necessario completare la Mare-Monti, come è necessaria la Mezzina, la terza corsia, almeno che ripartano i lavori – io ho polemizzato anche con la mia parte politica e con il governo - da dove sono cantierati, dal mio punto di vista, da Porto Sant’Elpidio almeno fino a Pedaso con una progettazione ulteriore.
Quindi, ripeto, sono soddisfatto, la ringrazio. In politica quando si fanno le opere queste appartengono alla storia e vengono consegnate alla storia anche le azioni degli uomini e delle donne che le decidono, il resto appartiene alla cronaca, però la storia è scritta dai fatti, magari quando tornerà, se lo riterrà, perché sono sicuro che tornerà nel territorio della provincia di Fermo a vedere queste opere, a vedere il nuovo ospedale, se mi inviterà sarò lieto di accompagnarla, con la necessaria discrezione, perché quelle opere sono molto importanti, lei ha visto che vanno avanti celermente e questa sua sollecitazione all’Anas consentirà anche di spronare questa opera, che è di straordinaria importanza per il territorio della provincia di Fermo e per tutto il territorio regionale. Grazie.

Interrogazione n. 72
ad iniziativa dei Consiglieri Menghi, Marinelli, Biondi, Cancellieri, Antonini, Marinangeli, Serfilippi, Bilò
“I.N.R.C.A. Appignano,, alienazione immobile via IV Novembre all’I.N.R.C.A, tutela del patrimonio pubblico e dell’interesse della comunità Appignanese”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 72 dei Consiglieri Menghi, Marinelli, Biondi, Cancellieri, Antonini, Marinangeli, Serfilippi, Bilò.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Anche in questo caso trattandosi di una relazione tecnica relativa agli atti giacenti presso l’Azienda ospedaliera Inrca di Ancona e trattandosi di atti relativi ai rapporti che intercorrono tra l’Azienda ospedaliera Inrca e il Comune di Appignano devo dar conto della necessità di dare lettura integrale del documento che è stato formulato dal Dirigente responsabile.
Le domande sono svolte per capitoli, quindi inizio dal primo punto, che riguarda l’attività svolta dal 2009 ad oggi da parte dell’Inrca in merito alle strutture dell’Inrca di Appignano.
La relazione inizia in questo modo, nel 2005, come richiamato dall’interrogazione, l’Inrca ha proceduto, dopo aggiornamento del precedente contratto intercorso con la Fondazione Falconi, all’acquisto dello stabile con contestuale impegno da parte dell’istituto alla ristrutturazione dello stesso e allo sviluppo successivo delle attività comprensive di almeno 28 posti letto nella casa di riposo concessa in comodato d’uso gratuito alla Fondazione per 99 anni, la cui gestione sarebbe rimasta a carico dell’Inrca fino a concorrenza dell’importo del prezzo.
Nel corso delle indagini preliminari per la redazione del progetto, considerate le condizioni della struttura, risultò poco conveniente un intervento di consolidamento preferendo procedere alla demolizione del complesso ed alla sua ricostruzione.
Nel 2009 è stato approvato il progetto di demolizione conclusosi nel 2010 e il progetto preliminare della nuova struttura. Nell’agosto del 2016 è stato approvato il progetto esecutivo e nel febbraio del 2017 è stata approvata la documentazione di gara che è stata aggiudicata nel giugno del 2018, il contratto tra l’Inrca e la rete temporanea di imprese costruzioni Montagna Srl è stato sottoscritto in data 18 dicembre 2018 e l’inizio lavori è avvenuto l’1 febbraio 2019 con durata prevista dei lavori in 600 giorni naturali consecutivi.
Nel contempo delle valutazioni sopravvenute a seguito degli eventi sismici, che hanno colpito il territorio marchigiano nel 2016, di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018, hanno determinato la decisione di adeguare la nuova struttura ai più stringenti requisiti vigenti per edifici strategici con la conseguente necessità di sospendere i lavori a partire dal giugno 2019 per consentire la redazione di una variante strutturale in corso d’opera il cui progetto è stato validato il 18 marzo 2020.
Il 17 aprile 2020 la variante è stata accettata dalla rete temporanea di impresa aggiudicataria che ha trasmesso il 20 aprile 2020 l’atto di sottomissione e il verbale di concordamento dei nuovi prezzi tutti firmati digitalmente.
La variante è stata quindi approvata con determina dell’Inrca l’8 maggio 2020 con decreto n. 56/Eso e il 12 giugno 2020 è stata autorizzata dalla Regione Marche.
La rete temporanea di impresa convocata per la riattivazione del cantiere dal successivo 8 settembre 2020 non si è presentata ed ha comunicato l’impossibilità a riprendere i lavori a causa dell’avvenuto fallimento della mandataria Montagna Costruzioni, fallimento dichiarato con sentenza del Tribunale fallimentare di Pesaro in data 4 settembre 2020.
Nel dicembre 2020 si è così proceduto al recesso dal contratto di appalto ed è stato di recente attivato formalmente l’interpello dell’operatore economico classificatosi al secondo posto di cui si è in attesa di riscontro.
Secondo punto dell’interrogazione: come mai ad oggi l’Inrca non ha rilasciato ancora nessuna polizza fideiussoria in ottemperanza dell’atto di vendita sopra illustrato?
La risposta formulata dall’Inrca è la seguente: nel medesimo accordo del 2015 sopra richiamato si prevedeva che le opere sarebbero state realizzate nei tempi tecnici necessari, salvo cause oggettive non imputabili all’Inrca. A garanzia dell’esatto adempimento dei propri obblighi contrattuali l’istituto si impegnava a rilasciare a favore dell’ente venditore polizze fideiussorie dell’importo pari al prezzo di vendita.
Successivamente, sempre a seguito di accordo tra le parti, la Fondazione deliberò di modificare l’articolo 3 del contratto di compravendita escludendo del tutto la previsione della garanzia fideiussoria.
Terzo punto dell’interrogazione: come dal 2009 ad oggi l’Inrca garantisce la continuità assistenziale degli anziani della ex struttura Inrca di Appignano, con quali mezzi e quali risorse.
La risposta è la seguente. Nel 2009 quando si dovette procedere alla demolizione della struttura gli ospiti al momento assistiti ed autosufficienti furono ricollocati in strutture adiacenti sempre nel Comune di Appignano e di proprietà della Fondazione mentre i non autosufficienti in regime di residenza protetta furono trasferiti in spazi disponibili presso l’ex ospedale di Treia, previa definizione di una convenzione con l’allora zona territoriale n. 9 dell’Asur, la convenzione è tuttora vigente e prevede la concessione in uso degli spazi, mentre la titolarità e la relativa funzionalità e gestione della residenza sanitaria protetta di 18 posti letto è dell’istituto Inrca.
Con questa ultima risposta al capitolo si conclude il documento di cui ho dato lettura integrale.

PRESIDENTE. Ricordo ancora di parlare da seduti, con le mascherine, sempre per il rispetto delle normative antiCovid.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Assessore, grazie per la sua risposta che è stata puntuale come le domande poste dall’interrogazione.
Abbiamo proposto questo atto su questo argomento perché in maniera molto responsabile un gruppo di opposizione di Appignano, che peraltro non è stato mai coinvolto in amministrazione, ha deciso di fare chiarezza su questa mancata realizzazione della casa di riposo perché, vede, la comunità appignanese è stata privata della casa di riposo da oltre 20 anni, 10 addirittura dall’abbattimento e, come lei ha più volte ribadito in questa sede, gli anziani sono un nostro grande patrimonio, sono un patrimonio di tutta la società, che dobbiamo tutelare e a cui dare risposte.
Quegli anziani appignanesi, soprattutto i non autosufficienti e le loro famiglie, hanno pagato un prezzo carissimo, e qui mi riferisco alla terza domanda, un prezzo molto caro di cui l’Inrca per la Regione si è fatta carico.
Vengo puntualmente alla sua risposta che formalmente le chiedo di avere, ci sono delle questioni che meriterebbero un ulteriore approfondimento, mi auguro anche da parte sua come Assessorato, perché la questione sollevata dal gruppo di opposizione “Su la testa Appignano” mi pare che non collimi affatto con una assemblea che si è tenuta esattamente sabato pomeriggio, alla quale come cittadina ho partecipato, anche alla luce di questa interrogazione, alla presenza anche dell’avvocato dell’Inrca e che stride rispetto alle risposte che lei ci ha dato.
Il gruppo di opposizione che ha fatto chiarezza ed estratto verbali, non ha ritrovato, come invece viene detto nella risposta all’interrogazione, per esempio, la questione della fideiussione. Lei dichiara che la Fondazione Falconi aveva deliberato di non produrre la fideiussione, questo a noi non risulta o non risulta quanto meno al gruppo che ha sollevato la questione - attenzione bene, lo voglio ribadire in questa occasione - per far si che questa opera si realizzi, non certo per interromperne il decorso, ripeto, dopo 20 anni ancora non c’è nulla.
Lei dice che la Fondazione ha deliberato di non produrre quella fidejussione, in realtà questo non risulterebbe. Addirittura la questione più interessante è che la fideiussione non è stata prodotta e non risulta che la Fondazione abbia deliberato perché in quella fideiussione doveva risultare, quindi è stata cambiata la contrattazione, un termine di 5 anni dalla consegna dei lavori, che invece sono diventati tempi necessari, infatti la struttura ancora non c’è.
L’altra questione che voglio sottolineare, senza spirito polemico, ma con una realtà che purtroppo ci interroga e interroga tutti, è che nella sua risposta, che è interessante, lei parla di tutti i passaggi e di un adeguamento sismico diventato efficace nel marzo 2018, quindi nel febbraio 2019 in occasione dell’avvio del cantiere - peraltro sottolineiamo, come lei ha fatto, che il decreto ministeriale per l’adeguamento sismico risale al 17 gennaio 2018, diventato efficace nel marzo 2019 - quando fu inaugurato il cantiere c’era già la campagna elettorale del Comune, vennero le autorità, l’allora amministrazione regionale, la dirigenza dell’Inrca e dichiararono che i lavori sarebbero finiti nell’ottobre 2020 in realtà dagli atti si evince che già sapevano che andava fatta la variante d’opera.
Chiudo con l’ultima questione che voglio sottolineare e che pongo alla sua attenzione perché è interesse della comunità appignanese tutta, senza distinzione di parti, né di maggioranza né di opposizione, lei ha dichiarato nella sua risposta, ed è emerso anche dall’Assemblea di sabato, e lo ha dichiarato in maniera più chiara all’Assemblea, che non c’è una convenzione per la gestione di questa struttura, ma si evince dalla sua risposta che verrà gestita dall’Inrca fino a concorrenza dell’importo del prezzo, cioè 900 mila euro.
Chiudo, Assessore, ponendo a tutta l’Assemblea legislativa un’interrogazione provocatoria: siccome la struttura è di 60 posti letto, mancando una convenzione, chi se ne farà carico? Credo che questo sia nell’interesse anche dell’attuale amministrazione perché penso, ed è emerso dalla discussione di sabato, che una gestione di questa struttura non può pesare sulle casse del Comune di Appignano. Grazie.

Interpellanza n. 4
ad iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Dichiarazioni del Presidente del Gruppo assembleare Fratelli d’Italia durante la seduta dell'Assemblea Legislativa del 26 gennaio 2021”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 4 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come abbiamo già anticipato nella Conferenza dei Presidenti chiedo il rinvio di questa interpellanza in quanto il Consigliere Carancini non può essere presente alla seduta, quindi riteniamo di metterla a disposizione in un’altra occasione. Grazie.

PRESIDENTE. Rinvio dell’interpellanza n. 4. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 30
ad iniziativa del Consigliere Cesetti
“Carenza di personale della Sezione Polizia Stradale di Fermo”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 30 del Consigliere Cesetti, che ha la parola per illustrarla.

Fabrizio CESETTI. Grazie Presidente. Questa mozione nasce dalla necessità di chiedere al Governo, quindi al Ministero degli interni, il completamento del personale della sezione di polizia stradale di Fermo.
Questo va nella logica di completare nella provincia di Fermo quelli che sono stati nel tempo gli uffici periferici dello Stato, che si sono insediati.
Com’è noto la Provincia, di cui tra l’altro mi onoro di essere stato il primo Presidente, era di nuova istituzione, quindi si sono insediati gli uffici periferici, ricordo uno degli ultimi, ad esempio la Questura, ero Assessore regionale anche alle politiche integrate di sicurezza come l’Assessore Saltamartini, e venne l’allora Ministro Salvini ad inaugurarla, come alcuni comandi provinciali tra cui la Guardia di Finanza, i Carabinieri e via dicendo.
Con il Ministro Salvini ci furono delle interlocuzioni come Assessore regionale, ricordo ad esempio la positiva interlocuzione con il Ministero guidato dall’allora Ministro Salvini per insediare nella Provincia di Fermo il Comando provinciale dei Vigili del fuoco, ci fu una corposa interlocuzione all’esito mi venne data personalmente la notizia, nel senso che come Assessore regionale si può intervenire nei confronti del Governo, c’è un peso ulteriore rispetto alle istanze del territorio.
Per questo ho fatto questa mozione, consapevole che laddove una mozione viene accolta dal Consiglio regionale, laddove il Governo regionale la fa propria e la “esegue” presso il Governo ha una forza maggiore che una semplice dichiarazione di un Consigliere regionale, quindi l’ho presentata in questa direzione, anche raccogliendo l’invito del sindacato autonomo di Polizia (SAP).
Nel presentare questa mozione mi sono sentito con il Consigliere Marinelli il quale era d’accordo su Fermo, però ha evidenziato anche altre carenze nel territorio regionale e nelle altre provincie …

(interventi fuori microfono)

Fabrizio CESETTI. Si, anche nel Piceno, ne abbiamo parlato con il Consigliere di San Benedetto del Tronto, ne abbiamo parlato con l’Assessore Saltamartini il quale ha detto che il tema riguardava tutte le Forze di polizia, quindi, c’è il tema della Polizia stradale di Fermo, ma c’è da implementare ed aumentare l’organico anche in tutte le altre Forze: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, anche nelle altre provincie marchigiane.
Credo che questo sia giusto, anzi voglio ringraziare il Presidente Marinelli e l’Assessore Saltamartini, con i quali ho condiviso questa necessità ed abbiamo predisposto insieme, unitariamente, a firma congiunta, una risoluzione della quale entrambi ne assumiamo la paternità paritariamente, nella quale richiamo anche la mozione da me presentata, che si fa carico anche delle esigenze e delle necessità di tutte le Forze di Polizia, di tutto il territorio regionale.
Auspico l’approvazione di questa risoluzione, che sostituisce la mozione, sono sicuro che l’Assessore Saltamartini, il quale ha anche la delega alla politica integrata di sicurezza, si farà carico verso il Ministero e sono sicuro che ci porterà a casa il risultato, anche per la sua storia e per la sua esperienza sul punto.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.

Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per confermare quanto detto dal Consigliere Cesetti su come sono andate le cose, ritenendo giusto sopperire la carenza di personale a Fermo, ritenendo ancora più giusto che questo appello fosse rivolto a tutte le Forze dell’ordine di per tutto il territorio regionale. Questo è quello che abbiamo aggiunto e condiviso perché la carenza c’è in tutti i luoghi e in tutti i settori.
Soprattutto per la sicurezza dei cittadini in questo momento di difficoltà, il presidio delle Forze dell’ordine è indispensabile, quindi sosteniamo questa proposta e siamo d’accordo nell’approvarla. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.

Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Condivido questa risoluzione e sono sicura che l’Assessore Saltamartini affronterà la questione non a parole, ma con i fatti. Voglio ricordare che la carenza di personale della Stradale di Fermo, così come l’ha presentata all’inizio il Consigliere Cesetti, è nota da anni, io stessa l’affrontai quando a Fermo non avevamo ancora la Questura, ma il Commissariato e ho ribadito il problema nell’aprile del 2019 a distanza di nove mesi dall’inaugurazione della Questura, chiedendo insieme al Senatore Cangini il completamento dell’organico della Questura e dalla sezione della Polizia Stradale. Oggi la Questura ha ricevuto una iniezione di personale, ma resta da sciogliere il nodo della Stradale, bene comunque la risoluzione e noi come gruppo Forza Italia la voteremo.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non per compiacere il Consigliere Cesetti in uno scambio fra gentleman e agreement, io l’ho conosciuto, e gliel’ho detto anche privatamente, ma mi piace ricordarlo, quando era un giovane Deputato della Commissione giustizia e si occupava di processo penale e Polizia giudiziaria. La storia è incredibile, ci ritroviamo in quest’Aula in cui, come vedete, l’interesse pubblico prevalente emerge, quindi è molto importante che questa mozione venga approvata all’unanimità dal Consiglio regionale perché domani mattina sarà sul tavolo del Capo di Gabinetto del Ministro dell’Interno, del Prefetto Frattasi e del Capo della Polizia e degli altri corpi, del Comandante generale dei Carabinieri e del Comandante generale della Guardia di Finanza.
Tenete conto, colleghi, che generalmente l’attribuzione della forza organica delle Forze di Polizia risente della valutazione dell’indice di criminalità, se l’indice è basso gli uffici sono sforniti, senza tener conto che la prevenzione generale della criminalità è un elemento per evitare l’aumento dell’indice di criminalità, quindi bisogna tener conto che la nostra regione, anche alla luce delle dichiarazioni rese dal Procuratore generale e dal Procuratore della Repubblica in questi mesi - sentiremo quanto scritto dai Procuratori nell’avvio dell’anno giudiziario – ha la necessità di implementare, se mi permettete colleghi, anche l’organico della Magistratura e della Polizia Giudiziaria perché ci sono gravissime carenze nei tribunali. Noi dobbiamo assolutamente garantire il buon andamento del servizio non solo di Polizia, ma anche di giustizia.
Secondo me sarebbe molto opportuno, se fosse possibile, portare avanti un altro ordine del giorno per l’organico dei Tribunali e delle Procure, mi permetto di sollecitare questo atto importante del Consiglio regionale.
Ciò premesso, ringrazio tutti i proponenti, il Capogruppo Marinelli, il Consigliere Cesetti per aver portato avanti questo atto che ha un valore politico significativo perché sono i territori che parlano di sicurezza e la sicurezza, di cui parliamo, dalla Costituzione è affidata allo Stato.
Nella mia qualità di Assessore ho anche la delega alla pubblica sicurezza locale, si chiama esattamente Polizia amministrativa locale, perché l’ordine e la sicurezza pubblica appartengono allo Stato. Avremo modo di ragionare sui servizi di Polizia locale, sulla riforma della Polizia locale, sull’applicazione della legge Minniti in materia di sicurezza urbana, d’accordo con il territorio, perché penso che ci sia una maturità, partendo da questo atto, per poter giungere a delle soluzioni condivise su un tema centrale, perché, come voi sapete, la sicurezza è il risvolto del catalogo della libertà, se non c’è sicurezza è inutile che le libertà che sono scritte in Costituzione siano solennemente affermate.
Grazie ai proponenti, chiedo ai gruppi di maggioranza di votare favorevolmente per l’approvazione di questa importante mozione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Assenti.

Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Unisco anche la mia voce e quella di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia a questo grido di dolore che viene lanciato inizialmente dalla Provincia di Fermo, dal rappresentante del Sindacato della Polizia, portato avanti dal Consigliere Cesetti, allargato poi a tutte le Provincie della regione.
Vorrei centrare il focus anche sulla Provincia di Ascoli. La creazione della nuova Provincia di Fermo ha avuto un effetto diretto limitando nel numero e nell’organico la neo costituita Provincia di Fermo, ha altresì limitato notevolmente, per la mancanza di organico importante, anche la Provincia di Ascoli Piceno, tant’è che la Provincia di Ascoli Piceno nel 2018 aveva 43 persone di cui 3 aggregati, oggi siamo arrivati a 38 persone e nessun aggregato, con una carenza del 14%.
Ancor più grave invece è la situazione della sezione distaccata di San Benedetto del Tronto, dove a firma del Segretario provinciale del SIULP, Sindacato italiano unitario lavoratori di Polizia, siamo passati da un organico di 23 persone, di cui 2 in ufficio e 8 aggregati, nel 2018 ad oggi con 14 persone, di cui 2 in ufficio e nessun aggregato.
Al momento si riesce a garantire il raccordo autostradale Ascoli Mare, con tre turni in quinta da tre persone e pochissimo quasi nulla sulla Strada Statale 16, ripeto, l’organico previsto sarebbe di 19 unità, di cui 5 sovraintendenti e 14 agenti assistenti, c’è un calo ormai strutturato del 26%, quindi ben venga questa risoluzione, la mozione trasformata in risoluzione, perché, anche a seguito del decreto Minniti, come ha ricordato giustamente l’Assessore, dobbiamo avere più sicurezza e certezza per quanto riguarda gli agenti di tutti i vari Corpi dello Stato, che pattugliano, proteggono e ci tutelano, quindi, il voto mio e quello di Fratelli d’Italia su questa risoluzione sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.

Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Per ribadire la bontà dell’iniziativa del Consigliere Cesetti, che giustamente ha evidenziato la deficienza di un organico abbastanza precario nella Provincia di Fermo. Ricordiamo che su un organico di 44 elementi ne abbiamo 23 e il distaccamento di Amandola su una potenzialità di 19 ne ha 8, quindi è assolutamente evidente la necessità di fare un potenziamento, che deve riguardare tutta la regione perché giustamente, come ha detto l’Assessore Saltamartini, dobbiamo lavorare sulla prevenzione ed il fatto che siamo una regione abbastanza tranquilla non dovrebbe obbligarci ad avere un organico insufficiente
Ribadiamo la necessità di votare questa mozione che abbiamo trasformato in risoluzione per dare un impatto più forte, autorevole, siamo qui per votarla tutti. Più sicurezza significa più libertà, più benessere, più economia sana e migliore qualità di vita, abbiamo la macchina, abbiamo benzina, ma ne serve molta di più per arrivare oltre. Grazie.

PRESIDENTE. Se non ci sono latri interventi, comunico che è stata presentata a tal riguardo una risoluzione avente lo stesso oggetto della mozione “Rafforzamento del personale dei corpi delle forze dell’ordine in particolare la Polizia Stradale” a firma del proponente della mozione Consigliere Cesetti e del Consigliere Marinelli.
Il testo della risoluzione è stato consegnato in copia a ciascuno di voi, mi sembra che sia ampiamente condiviso da parte di tutte le forze politiche che sono all’interno del Consiglio regionale, anche dagli interventi che hanno preceduto la presentazione della risoluzione che metterei ai voti, se non ci sono interventi.
Sulla risoluzione chiedo di prenotarsi per le dichiarazioni di voto, se sono necessarie, se non ci sono mettiamo in votazione la risoluzione presentata dai Consiglieri Cesetti e Marinelli, il cui dispositivo impegna la Giunta regionale ad assumere ogni utile iniziativa nei confronti del Ministro dell’Interno per l’adozione dei necessari provvedimenti, per completare il previsto organico della sezione della Polizia Stradale di Fermo, per ripianare il previsto organico della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardi di Finanza nel territorio regionale.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu (in collegamento da remoto).

Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Non volevo fare la dichiarazione di voto, avevo chiesto di intervenire dopo il Consigliere Assenti, purtroppo, essendo in modalità telematica, sono risultato prenotato per la dichiarazione di voto, che non volevo togliere al mio capogruppo perché non mi sono messo d’accordo con lui.
Ringrazio e saluto tutti quanti, purtroppo sono ancora costretto a casa a causa di questo maledetto virus, dal quale mi sto negativizzando, ringrazio tutti voi Consiglieri, Assessori e lei Presidente per l’affetto e la vicinanza che mi avete dimostrato.
A questo punto mi tocca fare la dichiarazione di voto, ma già il Consigliere Assenti ha spiegato benissimo qual è la volontà di Fratelli d’Italia in merito a questa risoluzione.
Ovviamente ringrazio il Consigliere Cesetti che ha posto all’attenzione una mozione importante non solo per la provincia di Fermo, diventata poi risoluzione grazie al Consigliere Marinelli. Credo che la sicurezza, in questo momento ancor di più, sia fondamentale.
Voglio esprimere apprezzamento anche per le parole dell’Assessore Saltamartini, il quale oltre alla sanità detiene la delega alla Polizia amministrativa locale, compito che saprà svolgere al meglio grazie alla sua esperienza e capacità.
Per Fratelli d’Italia una delle priorità è anche la sicurezza, tutto ciò che possiamo fare per sostenere questo nuovo Governo regionale, nel dare alle Marche più agenti di Polizia Stradale, Carabinieri, per migliorare la sicurezza, verrà fatto. Dobbiamo tutti convenire che per questa regione la sicurezza è una priorità e in questa battaglia giusta maggioranza e opposizione devono unirsi per cercare di trovare insieme delle soluzioni.
Questo è lo spirito che più volte ho auspicato ed oggi con questa risoluzione si va nel senso indicato, quindi, esprimo il voto favorevole a questa risoluzione e ringrazio ancora tutti gli intervenuti per il dibattito e auguro buon proseguimento.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Mi aggiungo al saluto del Consigliere Putzu e gli auguro una pronta guarigione, non l’avevo ancora fatto.
Ringrazio il Consigliere Cesetti perché con la mozione poi trasformata in risoluzione ha portato all’attenzione un tema molto importante, quello della sicurezza dei cittadini che in tempo Covid è ancora più rilevante.
Sono contento dell’intervento dell’Assessore Saltamartini, che ringrazio anche per il suo impegno in ambito sanitario, per la rivisitazione di tutte le carenze presenti in ambito ospedaliero, ma di questo ne parleremo in un’altra occasione.
Ringrazio inoltre il Consigliere Cesetti - la mia famiglia. con un po’ di nostalgia, viene proprio da San Marco alle Paludi, da Fermo - per tutto quello che si riesce a fare per quel territorio e come Consigliere regionale posso dare una mano. Quando le cose si fanno per bene, per migliorare i territori, non c’è maggioranza e minoranza, per questo Rinasci Marche plaude e vota favorevolmente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Anch’io mi unisco in maniera positiva a questa risoluzione e questa mia dichiarazione di voto è più una questione dovuta alle Forze dell’ordine che tanto fanno quotidianamente nei nostri confronti.
Chiedere il rafforzamento del personale in questo periodo, in cui le Forze dell’ordine hanno anche un ulteriore aggravio di competenze, è fondamentale, come tenere sempre all’ordine del giorno l’importanza e il ruolo che ha questo Corpo dello Stato nella nostra quotidianità.
Molte volte ci dimentichiamo, non ci facciamo caso anche perché in molti posti, grazie alle Forze dell’ordine, non ci sono caos sociali. Grazie alla loro presenza discreta e costante di fatto le nostre comunità possono vivere in una tranquillità che viene garantita.
Questa è una dichiarazione di solidarietà verso le Forze dell’ordine e questa risoluzione che ne chiede il sostegno vede il voto favorevole del gruppo Civici.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Bilò.

Mirko BILO’. Grazie, Presidente. Semplicemente per associarmi e ringraziare, ho indossato la divisa per 39 anni e una dichiarazione così importante di sostegno alle Forze dell’ordine per l’ampliamento degli organici, è musica per le mie orecchie.
Grazie a tutta l’Assemblea, grazie al Consigliere Cesetti e al nostro Capogruppo per questa vicinanza alle Forze dell’ordine in questo particolare momento e grazie soprattutto al nostro Assessore Saltamartini il quale ha un passato nelle Forze dell’ordine, nella Polizia di Stato. Siamo tranquilli e sereni che si farà di tutto per potenziare gli organici non solo di Fermo, ma di tutte le Forze di Polizia che ricadono nella regione Marche.
Grazie di nuovo ed il voto della Lega, come già preannunciato, è favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per dichiarare il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico e ringraziare per il percorso messo in campo dal Consigliere Cesetti e per la disponibilità data dal Presidente della Commissione Consigliere Marinelli, per passare da una mozione ad una risoluzione che fa sintesi della volontà di questo Consiglio, che trova un’espressione unanime ed una interlocuzione adeguata, rispetto alla quale l’Assessore si è dichiarato disponibile nei confronti di questo Governo, tra l’altro è il primo atto che mette in fila un percorso nuovo che c’è a livello nazionale.
Speriamo che le Forze dell’ordine marchigiane abbiamo la dotazione organica necessaria, ovviamente ci sono tutti i parametri, ci sono gli indicatori, elementi che oggi non possono essere messi in discussione, non possono essere elaborati a prescindere. Penso che sia un bel segno di vicinanza nei confronti delle Forze dell’ordine, quindi, il voto è favorevole da parte del Partito Democratico con un ringraziamento particolare a chi ha lavorato a questo tipo di percorso. Grazie.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di risoluzione, sulla mozione n. 30. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 16,00