Resoconto della seduta n.146 del 05/03/2024
SEDUTA N. 146 DEL 5 MARZO 2024
La seduta inizia alle ore 10,35
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 146 del 4 marzo 2024. Do per letto il processo verbale della seduta n. 145 del 27 febbraio 2024, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi dell'articolo 53, comma 4, del Regolamento interno.
Richiamo inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 1125 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri
“Stabilizzazione di 19 lavoratori precari del Comparto nel ruolo tecnico ed amministrativo del SSN presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1125 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'ordinamento sul personale pubblico prevede che il personale consegua dei diritti nell'esercizio del rapporto di servizio in relazione al principio di legalità, quindi alle norme vigenti, nel momento in cui il rapporto si instaura.
Relativamente alla stabilizzazione di 19 lavoratori nell'Azienda sanitaria ospedaliera universitaria delle Marche di Torrette la Regione ha ridistribuito l'aumento del fondo sanitario previsto per la spesa del personale assegnando oltre 5 milioni per garantire il processo di stabilizzazione e l'applicazione delle norme vigenti.
Segnatamente al problema che viene segnalato l'amministrazione ospedaliera ha ricevuto il finanziamento da parte della Regione ed è suo compito applicare le norme vigenti in materia relativamente al personale che ha maturato Il periodo previsto.
L'indicazione che la Giunta regionale ha trasmesso all'Azienda sanitaria è quella di procedere, ove i requisiti soggettivi relativi alla stabilizzazione siano maturati, alla determinazione dei provvedimenti conseguenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Assessore, non ho capito, una non risposta, una delle tante. Ricordo i 3000 infermieri che dovevamo assumere il 25 novembre 2000, mentre oggi il tempo è scaduto per i 19 lavoratori precari del comparto tecnico amministrativo dell'Ospedale di Torrette, che avevamo assunto con un contratto a tempo determinato il 7 marzo 2021. Sono passati 3 anni, Assessore, e questi lavoratori e lavoratrici hanno dimostrato impegno, dedizione e competenza. 3 anni in cui hanno avuto contratti rinnovati di 3 mesi in 3 mesi, 2 mesi o addirittura poche settimane per volta, una vera e propria via crucis contrattuale che arriva oggi al capolinea.
Penso che siamo oggi tutti in grande imbarazzo perché c'è la stabilizzazione o il termine del contratto. La Giunta regionale delle Marche ha scelto di mandarli a casa contrariamente ad altre Regioni in Italia, che con le stesse leggi hanno deciso giustamente di stabilizzarli.
Per me una decisione insopportabile, un vero e proprio schiaffo alle persone che in un periodo complicato come quello del Covid si sono dedicate, invece noi le mandiamo a casa forse senza nemmeno ringraziarle. E’ una cosa quasi vergognosa. Grazie.
Interrogazione n. 1124 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Interventi urgenti sull’argine del torrente Arzilla per riduzione rischi percorribilità area di accesso alle spiagge”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1124 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Questa è una situazione, lo dico sempre quando viene sollevata, molto delicata perché il passaggio è in un punto dove in teoria non dovrebbe esserci.
Detto questo, specifico rispetto a quanto scritto nell'interrogazione che il pareggiamento alla quota di sicurezza idraulica del tratto d'argine, oggetto dell'intervento indicato dai Consiglieri, è stato realizzato in terre armate fino alla quota di piena del progetto e soltanto per i successivi pochi centimetri, che rappresentano il franco di sicurezza, l'argine è in sola terra.
Nell'interrogazione c'è scritto che l'argine è stato fatto solo di terra, non è così.
In seguito ai lavori per questo passaggio il dislivello effettivamente è aumentato nell'argine per il passaggio pedonale e dei mezzi, ma non la pendenza del percorso perché il medesimo, opportunamente segnalato e delimitato, è stato allungato per mantenere la stessa pendenza che aveva in precedenza. Il percorso è oggetto di divieto di transito per la parte in prossimità del ponte della ferrovia, il che comporta che possano fruirne soltanto i mezzi autorizzati ed anche i ciclisti devono scendere e farlo a piedi.
Non ci sono le condizioni per rimuovere il divieto di transito perché i fattori di pericolo che incombono non sono eliminabili con interventi alla nostra portata, prima fra tutti il pericolo di innalzamento del livello idrico dato che siamo all'interno dell'alveo del torrente Arzilla, che potrebbe comportare l'allagamento della porzione di percorso al di sotto della luce del ponte e della porzione d'alveo circostante in cui insiste. Per avvertire adeguatamente l'utilizzatore del tratto è stata posta in opera la segnaletica sia per la zona soggetta ad allagamento che per la presenza del materiale instabile.
In relazione alla domanda avanzata dei Consiglieri si comunica che le prove di compressione in sito esperite al termine dei lavori hanno fornito esito positivo ed è in programma la ripetizione della lavorazione del manto stradale verso la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, cioè prima della prossima stagione estiva verrà rifatto il manto e verrà risistemato quanto l'acqua ha eroso in questo periodo.
Visto che ho ancora un po' di tempo specifico meglio le difficoltà di quel punto, che è un attraversamento storico, c'è sempre stato, mi ricordo quando ero bambino sotto quel ponte, ma quello è l'alveo del torrente Arzilla, un luogo dove non si potrebbe accedere.
Da sempre c'è questo accesso naturale e d'estate delle tre arcate solo due sono impegnate dall'acqua, mentre una rimane asciutta e si passa regolarmente per accedere ai bagni Arzilla. Noi all'interno di questo abbiamo costruito questa pista, ma di fatto è una forzatura che viene accettata, silenzio assenso da parte di Ferrovie, se continuiamo a rompere le scatole continuamente, lo dico così, l'ho detto anche agli operatori di spiaggia, va a finire che quell'accesso lo chiudono, quindi, i lavori saranno rifatti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Lei ha fatto riferimento alle Ferrovie, ma non penso che il problema sia legato alle Ferrovie che possono consentire l'accesso, ma penso al Genio civile.
Ho capito che il lavoro è importante ed è stato fatto proprio per garantire una maggiore sicurezza idraulica, tutti gli interventi che vengono fatti per migliorare la sicurezza idraulica sono positivi.
Da quello che ho capito da parte degli uffici non c'è la disponibilità a modificare più di tanto. Sia gli operatori che i cittadini hanno delle grosse difficoltà, non solamente gli operatori (i bagnini), perché quella rappresenta l'unica strada di accesso con i mezzi alla spiaggia anche perché l'altra strada d'accesso è attraverso il ponte ciclopedonale.
Quello che le chiedo è di fare attenzione, migliorare per quanto possibile il percorso dato che rappresenta l'unico passaggio per gli stabilimenti balneari, per centinaia se non migliaia di persone, anche per quelle che ci lavorano.
Bene la notizia che verrà rifatto il manto stradale prima dell'estate, ma un’attenzione particolare rispetto all'argine, che ho capito è fatto con terre armate, però delle azioni di dilavamento ci sono, magari pensare di utilizzare anche altri materiali che possono rendere meno scivoloso l'argine, dato che quello è l'unico ingresso da cui le persone possono accedere, dal mio punto di vista tecnicamente qualcosa è possibile fare, quello che le chiedo è di verificare tutte le possibili soluzioni. Grazie.
Interrogazione n. 1090
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Situazione disponibilità ed assegnazione alloggi gestiti da ERAP nella provincia di Pesaro e Urbino e attivazione Osservatorio regionale della condizione abitativa”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1090 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Al primo marzo 2024 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata di proprietà o gestiti da Erap Marche sono complessivamente 16.080 di cui 3.324 ubicati nella provincia di Pesaro ed Urbino. Complessivamente in tutta la regione 1.592 sono sfitti su 16.000, 529 sono già stati ripristinati e messi in disponibilità dei Comuni, predisposti e pronti per essere assegnati ai nuclei familiari esigenti.
Dei 1.063 alloggi sfitti residui, non ancora utilizzabili, da ripristinare o in corso di ripristino, 265 sono ubicati nella provincia di Pesaro Urbino, quindi, ad oggi nella provincia di Pesaro Urbino dei 3.324 alloggi 265 sono sfitti.
Per essere più precisi, secondo le richieste che mi vengono fatte, nel Comune di Pesaro gli alloggi sfitti da ripristinare sono attualmente 41, nel corso del corrente anno è previsto il ripristino di 15 alloggi, sui quali c'è già un piano di intervento, quindi, sui 41 alloggi attualmente sfitti, predisposti per essere ripristinati, c'è un piano per ripristinarne 15 entro il corrente anno.
Nel Comune di Vallefoglia attualmente gli alloggi sfitti sono 9, per questi non è previsto per il corrente anno il ripristino progettuale già portato avanti per 5 alloggi, ne rimangono ulteriori 4, mentre 25 a Pesaro per i quali non è stato fatto ancora un piano di riutilizzo e di adeguamento.
Attualmente 33 Comuni nella provincia di Pesaro sono privi di graduatorie, anche se in 10 di questi Comuni sono in corso le procedure per finalizzarle.
Spesso i Comuni dicono che non hanno personale … In parte c'è stato anche il problema causato da un ricorso che ha cassato una delle norme approvata dal Consiglio regionale che riguardava la permanenza di 5 anni di residenza all'interno del territorio per il quale si faceva richiesta di alloggio. Questa cosa ora è stata chiarita da parte nostra, abbiamo detto ai Comuni che le case già assegnate erano fatte salve, mentre le graduatorie che devono ancora scorrere vanno rifatte con le nuove caratteristiche e devono tener conto di quello che questo ricorso ha ottenuto, cioè i 5 anni non possono essere tenuti in considerazione nella redazione delle graduatorie. Sono queste due cose che hanno in parte rallentato da parte di alcuni Comuni le assegnazioni.
Comunque, al fine di ridurre il numero degli alloggi sfitti il presidio di Pesaro Urbino ha impegnato a bilancio 1,5 milioni di euro che sono circa 1/3 dei proventi che dovrebbero entrare dalle alienazioni in corso e si andrà ad un ripristino di circa 2/3 degli alloggi di proprietà Erap attualmente sfitti. Con 1,5 milioni si pensa di portarne a compimento circa 140 alloggi sui 200 e passa, come ho detto prima, che sono ancora da assegnare. C'è questo impegno di Erap per 1,5 milioni di euro sulla provincia di Pesaro Urbino proprio per riattare gli attuali appartamenti sfitti di proprietà Erap o comunque gestiti da Erap.
Per quel che riguarda il confronto, mi sono relazionato col sindacato degli inquilini anche pochi giorni fa portando questi dati, queste situazioni ed impegnandomi anche per quel che riguarda le alienazioni, per far sì che più che costruire nuove abitazioni si rimettano in circuito e si risistemino gli alloggi che attualmente sono sfitti, dando priorità a questo tipo di attività. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore dei dati, se me li dà in mano mi fa una cortesia, comunque ho cercato di scriverli.
Sto cercando di insistere insieme ai Consiglieri del mio gruppo e faccio un appello anche ai Consiglieri delle altre province del PD, un appello che uno può prendere o meno, perché abbiamo centinaia migliaia di alloggi che attualmente sono sfitti.
Penso che sia grave il fatto che non ci sia un'accelerazione nella sistemazione degli alloggi, al di là della provincia di Pesaro Urbino, vale per tutte le province, perché centinaia di alloggi con 15 mila/20 mila potrebbero essere messi a disposizione. Oggi per una persona che non ha problemi economici è praticamente impossibile trovare un alloggio in affitto, pensate quanto può essere complesso per le persone con problemi economici o fragilità in casa, persone con disabilità, senza un reddito particolarmente elevato, famiglie molto numerose o persone anziane.
Le risorse che vengono destinate per la riqualificazione degli alloggi sono molto importanti in quanto occorre dare una risposta in tempi più rapidi possibile.
Nella città di Pesaro le persone in attesa sono oltre 400, che hanno aderito all'ultimo bando che è stato fatto qualche mese fa, mentre sono disponibili nell’immediato circa 40-41 alloggi, mentre entro il 2024 ne verranno sistemati altri 15.
Ritengo che sia fondamentale riuscire a sistemare tutte le case, non solo per la città di Pesaro, ma per l'intero territorio, per la provincia di Pesaro ed anche per le altre.
A livello regionale ci sono quasi 1.600 alloggi sfitti da anni, Assessore, non do la responsabilità all'attuale Giunta regionale, comunque governate da 3 anni e qualche azione in questa direzione poteva essere presa.
Le chiedo di insistere, di fare in modo che nel bilancio vengano messe le risorse oltre a quelle che derivano dalla vendita degli immobili, somme che possono essere utilizzate per ripristinare gli alloggi perché ritengo che la loro sistemazione per le persone fragili dal punto di vista sociale o economico sia una priorità che questa Regione deve assumersi. Sapere che ci sono 1.600 alloggi vuoti a livello regionale, che non vengono messi a disposizione delle persone che sono in povertà o con altri problemi, è molto grave.
Prima di fare nuovi edifici risistemiamo il patrimonio edilizio esistente, soprattutto quegli alloggi che sono immediatamente disponibili. Grazie.
Interrogazione n. 1127 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Iniziative di prevenzione e promozione della salute delle donne marchigiane nel mese di marzo 2024”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1127 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non so se questa interrogazione della Consigliera Vitri risponda ad una furbizia, che è quella di chiedere che cosa stiamo facendo per la promozione della salute delle donne nel mese di marzo per avere la risposta immediata perché non riesco a capire quale sia il senso di chiedere cosa si sta facendo per la prevenzione e promozione della salute delle donne marchigiane nel mese di marzo.
Ad ogni modo se si riferisce alla ricorrenza dell'8 marzo sono state avviate numerose iniziative relative alla valorizzazione di questa giornata di particolare rilievo e importanza, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, quindi tutte le AST stanno organizzando una serie di attività, diciamo così, relative alla manifestazione. Credo che sia invece molto più importante, penso che questo sia il senso dell’interrogazione, capire quale sia il ruolo e le politiche sanitarie che le Aziende sanitarie territoriali stanno sviluppando in materia di salute delle donne.
Tutto quello che riguarda la materia è stato inserito nell'atto di programmazione contenuto sia nella legge di riforma che nel Piano socio-sanitario, in particolare stiamo avviando, così com’è stato fatto con provvedimenti preesistenti, l'aumento degli screening, per esempio, senologici e mentre la prescrizione ministeriale prevede che il range di età parta dai 50 per terminare ai 65 anni, la nostra Regione l’ha allungata di 10 anni con oneri organizzativi finanziari e in termini di risorse umane piuttosto significativi.
Dopodiché il 26 marzo è stato indetto, per esempio, un convegno ad Ancona “Prevenzione donna: dai dati alle strategie di intervento” in cui andremo ad approfondire ed a verificare i contenuti e gli esiti di queste attività di prevenzione.
In ogni caso, tenuto conto del tempo esiguo che mi rimane, questa interrogazione a risposta immediata dovrebbe avere un contenuto precettivo in base all'urgenza dei fatti che dovrebbero essere compendiati nell’nterrogazione, quindi dalla necessità di dare risposte immediate su fatti contingenti, non su una programmazione generale, comunque devo dire che l'attenzione nostra è molto alta perché il diritto alla salute della donna è prioritario su tutte le priorità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie della risposta, Assessore, mi stupisce un po' che non abbia colto la domanda perché significa da una parte impreparazione, cioè mancanza di preparazione, non la prenda come un'offesa, anzi, mi riferisco al fatto che forse è stato dimenticato ciò che avveniva negli anni precedenti.
L'8 marzo dello scorso anno, glielo ricordo, lei probabilmente non ci ha pensato, è stata organizzata un'iniziativa che io stessa ho apprezzato ed elogiato, test gratuiti HPV e Pap test in 12 diverse sedi della mia provincia, così come in altre. Nella giornata dell'8 marzo dalle 15,30 alle 18,30 tutte le donne dai 25 anni in su potevano accedere gratuitamente nelle case della salute ed in alcune sedi di ospedali di comunità ed effettuare gratuitamente il Pap test, a me era sembrato un servizio ottimo e allora mi viene da dire che una volta che si fa qualcosa di buono poi improvvisamente si dimentica e non si replica.
Ecco perché ho fatto questa interrogazione perché ho visto che ancora ieri non era stato comunicato nulla, glielo avevo scritto l’anno scorso. Assessoree adesso non commenti fuori microfono, le avevo scritto l'anno scorso che avevo apprezzato l’iniziativa ed avevo anche ringraziato l'Azienda sanitaria.
Tante donne avevano potuto così fare il Pap test senza doverlo prenotare, senza lunghe attese, quest'anno una cosa buona è stata dimenticata e siccome ho visto che l'Azienda sanitaria non l'ha comunicato due giorni fa, ho chiesto direttamente a lei il perché. Vedere che questa mattina lei cade nel vuoto, cade dalle nuvole, mi spiace.
Tutte le AST stanno organizzando le iniziative, ma quali? Grazie.
Interrogazione n.1126 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“LR 9/2006 art. 2 bis – Testo unico delle norme regionali in materia di turismo – Piano Triennale Turismo”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1126 – a risposta immediata -
dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il Piano regionale per il turismo (di seguito, per brevità, Piano triennale) relativo al triennio 2021-2023 approvato con deliberazione amministrativa n. 13 del 20 maggio 2021 è un documento corposo che definisce le linee strategiche della politica turistica regionale in una fase di avvio di legislatura, che ha coinciso di fatto con la definizione del ciclo di programmazione dei fondi strutturali del 2021-2027, nonché con la fase di avvio dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La legge regionale 9/2006 prevede l'approvazione da parte della Giunta regionale, previo parere della competente Commissione assembleare e sentito il comitato di concertazioni per le politiche di turismo del programma annuale (articolo 3) nel quadro delle linee programmatiche del Piano triennale.
Come esplicitamente previsto nella proposta di programma annuale 2024 (delibera di Giunta regionale n. 172 del 19 febbraio 2024), la Giunta regionale ha valutato la sostanziale attualità del Piano triennale vigente, che conteneva indirizzi per tutte le azioni in programma e, vista la necessità di dare continuità alle azioni intraprese nel primo triennio che in genere si sviluppano e concludono nei termini del ciclo legislativo, ha ritenuto al momento utile mantenere in vigore l'attuale Piano come previsto l'articolo 2 bis comma 4 legge regionale 2 del 2006. Cito testualmente. “il Piano ha validità triennale e resta in vigore fino all'approvazione del nuovo”.
Data l'ampiezza delle previsioni del Piano triennale vigente peraltro non si configuravano specifiche esigenze di aggiornamento del Piano, non era da percorrere quanto previsto al comma 5 dello stesso articolo 2 bis e cito: “il Piano può essere aggiornato in tutto o in parte anche prima della scadenza, ove si renda necessario in base alle esigenze del settore”.
Questa scelta, senza aggravare inutilmente il procedimento di programmazione, una scelta si precisa dichiarata e motivata in sede di predisposizione del programma annuale, consente, in un quadro di strategia generale di intervento continuativo, di procedere in tempi più rapidi all'emanazione dei procedimenti di spesa, in particolare dei bandi per l'assegnazione dei contributi agli aventi e ai progetti proposti dal territorio che richiedono tempi stretti nel calendario di intervento annuale perché Comuni e associazioni possano programmare i propri interventi in certezza di riferimenti.
Non rinnovare il Piano alla scadenza, Consigliere, è stata una scelta prevista dalla legge, quindi mi auguro che oggi sia un po' più buona rispetto alle precedenti interrogazioni, comunque può dire quello che vuole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie a lei, Assessore, per avermi dato l’opportunità di poter dire quello che voglio, quindi ne approfitto senz'altro.
Sono molto insoddisfatta di questa risposta perché oggi, se ce ne fosse stato bisogno, i marchigiani hanno avuto l'ennesima conferma della vostra incapacità di governare.
Non solo non avete provveduto alla predisposizione del nuovo Piano triennale del turismo, ma motivate questa vostra mancanza con la sostanziale attualità del Piano 2021-2023, lei questa cosa l'ha letta, me l'ha ripetuta anche alla fine, non so se l'ha capita, soprattutto non so se si ricorda quello che c'era nel 2021.
Lei ha ribadito la necessità di dare continuità ad azioni che si sviluppano e si concludono, peraltro, guarda caso, proprio nei termini del ciclo legislativo, senza la necessaria copertura programmatica triennale.
Avrei voluto chiedere al Presidente, non me la prendo con lei perché l'Assessore di riferimento è il Presidente Acquaroli, che come sempre non è presente, di spiegare ai marchigiani, agli imprenditori del turismo e a tutti noi come si fa a definire attuale un Piano triennale approvato a maggio 2021 in piena pandemia Covid-19, con l'incubo delle chiusure, dei distanziamenti sociali, quando gli spostamenti in Italia, soprattutto da e per i Paesi europei ed extraeuropei erano complicati, se non addirittura vietati.
Quel documento invita ad una prudenza operosa, quindi, le chiedo, sempre con una prudenza operosa, come intendete portare avanti la delega al turismo fino al 2025. Oltretutto molto altro è successo da maggio 2021, come l'approvazione dell'accordo di partenariato e l'istituzione dell'Atim, purtroppo. Grazie.
Interrogazione n. 1046
a iniziativa del Consigliere Latini
“Aggiornamento retta giornaliera "Residenza Conero – Anni Azzurri" KOS Care Srl Santo Stefano per l'anno 2024”
PRESIDENTE, L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1046 del Consigliere Latini.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La questione che lei sottopone con l'esercizio del sindacato ispettivo si attaglia a delle scelte di politica aziendale di esercizi convenzionati che perseguono fini aziendali propri, su cui la Regione e le Aziende hanno un limitato potere di incidenza.
Posso rispondere sul contributo che il servizio pubblico fornisce ai cittadini di questa regione, che è superiore a quello previsto dalle norme vigenti a livello nazionale, le quali prevedono che possa arrivare al 50%. E’ richiesto ai cittadini che hanno dei familiari in queste strutture di corrispondere esattamente il 50% del prezzo della prestazione.
Ritengo che l'invecchiamento della popolazione ed il carico sulle famiglie derivante da questa cosa positiva, che coinvolge negativamente le finanze pubbliche, sia un tema di stringente attualità, posto che le famiglie non possono caricarsi di tutta una serie di responsabilità, che pure il Codice civile prevede a carico dei congiunti e dei familiari anche finanziariamente, credo che nell'ambito della responsabilità politica, che attiene a tutti coloro che appartengono all'attuale maggioranza regionale, ci possa essere un approfondimento anche in sede di approvazione e di predisposizione degli strumenti finanziari (bilancio di previsione, rendiconto, assestamento) affinché si possa dare una risposta alle famiglie che hanno delle persone in queste strutture.
Correlativamente penso che con gli strumenti che sono previsti dalle vigenti norme in materia di concorrenza si possa stabilire nei successivi i bandi, per coloro che vorranno partecipare all'assegnazione di posti letto convenzionati, dei requisiti predeterminati e anche il vincolo del contenimento della spesa a carico delle famiglie.
Come può essere intuibile su questa materia ritengo che la nostra maggioranza debba rivedere i provvedimenti di programmazione che sono legati addirittura ad una delibera di Giunta nel 2018 e conseguentemente c'è la necessità che gli Assessorati, soprattutto l'Assessore al bilancio possa assumere, anche in relazione alle possibili compatibilità del nostro bilancio, una risposta su questo tema.
L'interrogazione del Presidente Latini è diretta alla sanità la quale risponde positivamente a questa esigenza perché è un bisogno molto evidente, ma la risposta deve essere data da chi finanzia questi servizi, quindi è un ragionamento che dovrà essere portato all'attenzione dei gruppi di maggioranza.
La risposta per quanto mi riguarda è positiva, prevedere un incremento di finanziamento derivante dall'aumento del contributo pubblico per tutte le strutture. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Latini.
Dino LATINI. Grazie, Assessore. La mia replica sarà molto breve vista la sua risposta, che accolgo con grande interesse.
Ho fatto questa interrogazione non tanto per portare un evento particolare, ma per inquadrare, come ha detto giustamente lei, la necessità di riorganizzare la finalizzazione degli strumenti sanitari e di converso gli strumenti finanziari e quelli relativi alla concorrenza per poter rispondere alle segnalazioni pervenute da parte di molti utenti assistiti circa l'urgente necessità in merito: per un verso gli aumenti comunicati, nel caso specifico dalla Kos Care Srl, per quanto riguarda la Residenza Conero Anni Azzurri a partire dal primo marzo 2024, ma anche per altre situazioni che a cascata riguardano aspetti relativi ad altri utenti assistiti e soggiornanti in altre situazioni comunque convenzionate.
Il tentativo è quello che dice lei, supportare chi ha necessità di soddisfare le esigenze assistenziali, di coloro che sono ospiti di queste comunità e di questi istituti e quanto ha detto è una linea su cui poter tracciare un intervento e l'apertura che fa come Assessore alla sanità ci consente quantomeno di discutere in opportune sedi.
Aggiungo soltanto, e la ringrazio per l'apertura sull’interrogazione e la presa in carico dal punto di vista della sua delega, che vi è in senso generale su tutta la sanità la sua azione continua, un controllo sulla tutela degli assistiti. So che lo svolge continuamente anche con azioni mirate, in questo caso continuare a farlo credo che avvicini l'attenzione delle famiglie all'azione pubblica intesa come aiuto, a far sì che sui soldi spesi dai familiari per un paziente ospite nelle case di cura ci sia un controllo della Regione, di chi ha competenza dei servizi che devono essere emanati e da chi è chiamato a svolgere azioni di assistenza stessa. Grazie.
Interrogazione n. 1070
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri
“Punto prelievi Poliambulatorio di Petritoli"
Interrogazione n. 1084
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
"Riduzione orari servizio Punti prelievi di S. Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio, Petritoli, Montegiorgio"
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. Le interrogazioni vengono rinviate per l’assenza del Consigliere Cesetti, assente per motivi impellenti di carattere familiare.
Interrogazione n. 1072
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Piano di recupero delle liste di attesa - anno 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE, L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1072 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione relativa alle liste d'attesa richiede una premessa di ordine generale.
Le liste d'attesa secondo i criteri e i parametri che sono individuati dai decreti ministeriali, in particolare anche dalla riforma costituzionale del 2001 che ha introdotto in Costituzione il parametro dei livelli essenziali delle prestazioni, richiama l'organizzazione della sanità e in particolare la soluzione di problemi che si attagliano a scelte politiche preesistenti alla nostra responsabilità di Governo assunta con le elezioni del 2020.
In particolare il problema delle liste d'attesa risente della mancata programmazione del personale sanitario, dei medici, delle borse di specializzazione sia a livello governativo che regionale, problemi questi che si stanno risolvendo con l'aumento delle borse di specializzazione dei medici, per fortuna, con l'aumento delle borse di specializzazione che la Regione ha operato sin dal 2021. Facendo una comparazione tra ciò che avveniva prima del Governo della Giunta Acquaroli e ciò che avviene ora c'è una leggera differenza di finanziamento: 150 borse l'anno sotto la nostra responsabilità, 5 borse di specializzazione negli anni precedenti.
E’ chiaro che gli interroganti, che provengono dal Partito Democratico, dovrebbero domandarsi come mai tutti questi medici non sono stati preparati e non sono stati finanziati.
Si immagini solo che dal 2012 in poi sotto la responsabilità dei Governi del Partito Democratico 25.000 medici italiani non hanno trovato la specializzazione nelle borse finanziate dallo Stato per cui ci troviamo ad aver preparato e speso risorse per 25.000 medici che oggi lavorano negli ospedali dei Paesi dell'Unione europea.
Il secondo tema riguarda il sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale per cui noi spendiamo lo 0,3% del prodotto interno lordo. Questa diminuzione del finanziamento è opera concreta di tutti i governi del PD che hanno governato, dal governo Monti in poi. Quest'anno, per la prima volta dal governo Monti, abbiamo aumentato il Fondo sanitario di 3 miliardi, che si sommano nella programmazione triennale ai 3 miliardi del 2025 e del 2026, che ci consentono di ripartire con i finanziamenti necessari al Servizio sanitario nazionale.
Cionondimeno, nonostante tutte le critiche che provengono dall'opposizione, il cui mantra essenzialmente è quello delle liste d'attesa, la nostra Regione negli anni precedenti e anche in questo è considerata Regione Benchmark, nel senso che abbiamo soddisfatto i requisiti del 90% dei Lea, il 90% significa che su 100.000 prestazioni 10.000 non sono garantite, ma questa è la regola nazionale, dobbiamo soddisfare il 90% delle prestazioni.
Per assicurare tutte le prestazioni ai cittadini marchigiani a livello regionale abbiamo operato tre interventi di fondamentale e straordinaria importanza: la riforma della sanità, sostituendo il carrozzone Asur di vecchia derivazione dei governi precedenti della nostra Regione con 7 nuove Aziende territoriali; il nuovo Piano socio-sanitario individuando, attraverso l'Università di Ancona e l'Università Bicocca di Milano, la domanda di fabbisogno e stiamo in questo momento ragionando sull'attuazione degli atti aziendali che garantiranno l'esecuzione delle prestazioni; stiamo anche operando per la riforma del CUP e la riorganizzazione di tutto il sistema sanitario.
I risultati siamo sicuri che arriveranno perché arriveranno i medici, la gobba pensionistica si conclude nel 2026, quindi nei prossimi anni e nei prossimi mesi avremo più prestazioni, più efficienza, tutto ciò che i governi della sinistra e degli interroganti non hanno garantito ai cittadini della nostra regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi chiedo se l'Assessore Saltamartini fosse presente quando hanno deliberato il 10 agosto 2023 la delibera n. 1243 che, nel rispetto del Piano nazionale per il recupero delle liste attesa, prevedeva un numero ben preciso nel piano operativo regionale 2023. Assessore, mi sa che lei non c'era.
Voi vi eravate impegnati a recuperare 52.000 prestazioni ambulatoriali su 58.000, sta scritto qui, e 8.048 su 37.000 per quanto riguarda i ricoveri. Lei non ha risposto, Assessore, è una cosa indecente!
Nella stessa delibera si afferma che vi impegnavate, sta scritto qui, se la legga, casomai gliela leggo io, a comunicare ai cittadini lo stato dell'arte e lei racconta che tutto ciò è derivato dalla mancata programmazione, dalle mancate borse, dal sottofinanziamento.
Assessore, le altre Regioni dopo la pandemia hanno recuperato in percentuale rispettando …, come mai quelle lo hanno fatto e voi siete indietro? Lo sapevate, sempre leggendo quella delibera che lei probabilmente neppure conosce, che voi avevate recuperato solo il 25% degli interventi chirurgici e il 53% di quelle ambulatoriali?
La realtà è un'altra, Assessore, non siete stati capaci in 3 anni di recuperare le liste attesa, ma la cosa più grave non è politica, è che purtroppo a rimetterci sono le persone meno abbienti, quelle che non possono andare dal privato a spese loro, addirittura non possono curarsi e lei viene in Aula a raccontarci queste cose, io mi vergognerei.
Aggiungo, ma non vi sentite in imbarazzo, lo dico al Presidente Acquaroli, invisibile, assente, l'ho ascoltato a cooperative, ma non vi vergognate, non vi sentite in imbarazzo a dire che ancora non è attuata la legge 19/2022 che avete approvato 18 mesi fa? Non vi sentite in imbarazzo? Lei aveva assicurato che avreste fatto 5 Cup e sarebbe stato risolto tutto, ad oggi, ad oltre quasi 3 anni e mezzo da quando si sono insediati, siamo peggio di come stavamo prima e questo voi avete il dovere di raccontarlo. Grazie.
Interrogazione n. 1079
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Rottamazione quater - cartelle esattoriali per le aree colpite dal sisma 2016"
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1079 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. L'articolo 1 del decreto ministeriale 1 settembre 2016, emesso in seguito agli eventi sismici dell'agosto 2016, ha previsto, nei confronti delle persone fisiche giuridiche, che alla data del 24 agosto 2016 avevano la residenza ovvero la sede legale operativa nel territorio dei Comuni colpiti dal sisma del centro Italia, la sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, scadenti nel periodo compreso tra il 24 agosto e il 16 dicembre 2016.
Il periodo di sospensione è stato successivamente prorogato fino al 30 novembre 2017 dall'articolo 48 del decreto legge 17 ottobre 2016 n. 189 (convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016 n. 229) che ha altresì previsto la ripresa della riscossione entro il 16 dicembre 2017.
Per le sole persone fisiche il tempo di ripresa dei versamenti è stato poi differito, da ultimo ad opera dall'articolo 8 il decreto legge 14 ottobre 2019 n. 111(cosiddetto decreto clima), al 15 gennaio 2020 con possibilità di pagamento in un’unica soluzione o anche mediante rateizzazione fino ad un massimo di 120 rate mensile di pari importo, con il versamento dell'importo della prima rata entro il 15 gennaio 2020.
Ciò ha comportato, per gran parte dei tributi erariali, regionali, provinciali e comunali, l'affidamento all'agente della riscossione necessariamente oltre il termine utile per poter consentire di beneficiare della definizione agevolata. La questione, quindi, concerne tutti i tributi, non solo quelli regionali, per i quali la fase della riscossione, compresa la notifica, è seguita dall'Agenzia delle entrate – Riscossione, ente dipendente dal Ministero dell'economia e delle finanze.
La questione in oggetto è anche all'attenzione del Governo e questa amministrazione, pertanto, in collaborazione con le altre Regioni colpite dal sisma del 2016, si impegnerà ad attenzionare ulteriormente il Governo centrale sul tema della “rottamazione quater” delle cartelle esattoriali rivolte alle imprese dei cittadini del cratere, ai fini di una riapertura e proroga dei termini per aderire alla definizione agevolata di quell'articolo 1 della legge 29 dicembre 22 n.197. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi sosddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Non sono assolutamente tranquilla e meno sono tranquille le imprese che ci stanno ascoltando perché, a proposito della rottamazione quater che era stata inserita nel mille proroghe, che è stato convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio, il 26 gennaio il Commissario alla ricostruzione ha asserito, testuali parole virgolettate sui giornali, che aveva avvisato il Ministero e sperava in una positiva risoluzione del problema, cosa che non è accaduta perché dopo un mese preciso il mille proroghe è stato trasformato in legge senza che fosse inserito quello che lei adesso chiederà.
Le faccio un esempio di un'impresa. Un'impresa X con un debito di imposta per l'anno 2016 pari a 4.000 euro attualmente ha ricevuto una cartella esattoriale per un importo pari a 6.000 euro - come lei sa quelli del cratere sono stati informati in ritardo rispetto a tutte le altre imprese sulla possibilità di rottamare - compresi gli interessi e le sanzioni, in quanto è stata sanzionata. L'azienda che ha intenzione di pagare è costretta a chiedere una rateizzazione del debito, se si vede accolta la richiesta dovrà pagare rate mensili per un valore complessivo pari a 6.598 euro, se invece avesse potuto aderire alla rottamazione quater, alla quale hanno potuto aderire tutte le aziende, tranne quelle del cratere perché le loro cartelle sono state inviate in ritardo, con diversi mesi di ritardo, oggi questa azienda del cratere, terremotata, non avrebbe pagato esattamente il 62% in più. Sa quante aziende rientrano in questa fattispecie? Il 60% delle aziende del cratere.
Voglio credere che la sua parola, non dico importante, non dico più sincera, abbia più peso rispetto a quella del Commissario, il quale ha dichiarato tutto questo un mese prima che venisse convertito in legge il decreto per la rottamazione quater, quindi di fatto non è successo assolutamente e, malgrado le diverse lettere che sono arrivate dalle aziende – a cominciare da una lettera di Vinea che è arrivata a tutti voi il 21 novembre nella quale si evidenziava la problematica - ancora oggi sono con questa spada di Damocle sulla testa.
Le chiedo di trasformare in azione quello che poco fa ha dichiarato come. Grazie.
PRESIDENTE. Gli Assessori Antonini, Aguzzi e Saltamartini devono assentarsi per motivi istituzionali improrogabili, quindi procediamo con l'ordine del giorno e quando ritornano riprenderemo le interrogazioni.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Non posso certo prendermela con gli unici due Assessori, parlo degli Assessori Saltamartini e Brandoni, presenti, ma la cosa che trovo veramente scandalosa, Presidente, è l'assenza del Presidente della Regione.
Invito tutti i colleghi, anche tutti coloro che ci stanno ascoltando, ad andare a vedere le sedute in streaming dei precedenti Consigli, non parlo soltanto dell’ex Presidente della Giunta, parlo anche dei Presidenti precedenti. Il Presidente Acquaroli è entrato, ha timbrato la sua presenza ed è uscito. Per questa stessa motivazione …, vi ricordate quel poliziotto in mutande che è stato inquisito, risultato poi innocente, ma messo su tutti i giornali. Io dico che la presenza del Presidente è dal punto di vista istituzionale necessaria perché è lui che dà le deleghe e noi nella fase delle interrogazioni interroghiamo la Giunta, quindi è giusto che il Presidente ci sia. Mentre dico questo plasticamente lui è entrato, ha timbrato ed è uscito per andare al bar, uno schiaffo, ma non lo fa apposta, non si è neanche reso conto che parlavo, è venuto a timbrare e poi è uscito. E’ una cosa che può fare perché il Presidente, come tutti noi, può stare al bar, io non io dico che sia un reato, dico che è una mancanza di educazione istituzionale, in particolare per la sua maggioranza perché il precedente Presidente della Giunta stava seduto, così pure i Presidenti prima di lui, non li voglio elencare tutti, ma c’era un rapporto istituzionale molto diverso.
Stavamo parlando dell’assenza di alcuni Assessori, ai quali non posso dire nulla perché le interrogazioni noi le facciamo al Presidente Acquaroli, non le facciamo agli Assessori ed in teoria dovrebbe essere lui a rispondere a tutte le nostre domande e non gli Assessori. Spesso e volentieri sulle sue deleghe, vedi Atim, risponde l'Assessore Brandoni invece del Presidente, è ora che cominci a metterci la faccia, non soltanto per tagliare i nastri. Grazie.
PRESIDENTE. Per capire, la mozione d'ordine è sulla presenza del Presidente in Aula, però noi dobbiamo rispettare il Regolamento che non prevede l'obbligatorietà della presenza del Presidente, ma che ci sia in Aula almeno un componente della Giunta, come ugualmente non vi è l'obbligatorietà che alle interrogazione risponda il Presidente, ma gli Assessori competenti, pur essendo le interrogazioni a lui indirizzate.
Il tema di fondo è questo, siamo praticamente da un'ora sugli atti ispettivi, quindi abbiamo ancora mezz'ora da impegnare in merito a quanto è disposto dal regolamento perché 30 minuti sono per interrogazione a risposta immediata ed un’ora per le interrogazioni ordinarie.
Detto questo, torno a dire che possiamo fare tranquillamente in questo modo, al rientro degli Assessori competenti torniamo alle risposte degli atti ispettivi.
Mozione n. 376
a iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini
“Miglioramento delle condizioni lavorative degli educatori professionali nelle Marche”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 376 dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini .
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ricapitolando ed al punto che siamo cerco di farlo anche velocemente, l situazione è abbastanza ingarbugliata perché questa mozione sottoscritta da me e dal gruppo PD è stata presentata il 7 luglio, ho chiesto l'urgenza, è stata inserita all'ordine del giorno abbastanza presto ed è arrivata in Aula dopo poco.
Abbiamo fatto una bella discussione in cui chiedevamo alla Giunta, visto anche quali sono gli impegni, il riconoscimento delle ore in assenza dell'utente; il riconoscimento degli spostamenti come tempo lavoro e rimborsi chilometri; il riconoscimento del lavoro intellettuale indiretto per la progettazione del percorso educativo per la preparazione dei materiali. Istanze che sono pervenute dal Comitato per i diritti degli educatori professionali delle Marche, questo era il primo punto, il secondo punto è quello di aprire un dialogo con le cooperative, i consorzi e gli enti gestori al fine di produrre delle linee guida per la stesura dei bandi pubblici, inserendo una clausola di salvaguardia a tutela degli educatori professionali.
Questi sono gli impegni, c'erano delle lunghe premesse che spiegavano il ruolo importante che hanno gli educatori, il fatto che esistono due tipi di educatori: educatore professionale socio-sanitario e quello che invece lavora all'interno delle scuole, soprattutto questa seconda figura non vede spesso riconosciuti i propri diritti e questo è un problema per cui secondo noi la Giunta dovrebbe emanare quantomeno delle linee guida.
Che cosa è successo nel frattempo? Dopo la discussione che abbiamo fatto ormai mesi fa in Aula, c'è stato il problema dell'Assessorato che doveva seguire la questione, non mi ricordo neanche da dove siamo partiti, forse all’inizio dall’Assessore Saltamartini, poi il tema è stato portato all'attenzione dell'Assessora Biondi, dopo è passato all’Assessore Aguzzi per poi tornare all’Assessore Saltamartini. Adesso non ho capito chi se ne deve occupare, tutti e tre gli Assessori non sono in Aula però quello che mi preme, visto che ormai siamo al 5 marzo dell'anno seguente rispetto alla protocollazione, è quantomeno arrivare alla votazione del testo, che naturalmente mi auguro sia positiva.
Il mio appello è soprattutto ai Consiglieri di maggioranza che sono in Aula, naturalmente li ringrazio, dovremmo essere nella fase della votazione perché la discussione era già stata fatta, per cui mi aspetto la dichiarazione di voto e poi la votazione, dato che ad oggi quantomeno non è arrivata un'altra richiesta nella Conferenza dei Presidenti di gruppo di un ulteriore slittamento, quindi spero e mi auguro che la maggioranza sia preparata per esprimere una votazione su questo testo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Chiedo alla Consigliera Ruggeri, che ringrazio per la mozione, se possiamo condividere insieme un testo e portarlo in votazione nel prossimo Consiglio. Facciamo magari una risoluzione sulla base di questa mozione, ci lavoriamo insieme e nella prossima seduta consiliare la mettiamo come primo punto dopo le interrogazioni e l'approviamo, se per lei va bene, Consigliera Ruggeri. Mi rivolgo a lei perché è la prima firmataria, ma anche agli altri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Lo dico per rispetto di tutti noi, sono 6 mesi che stiamo facendo questa pantomima. Una mozione per la quale abbiamo avuto il cambio di Assessori, oggi non ci sono e ci chiedete di rimodulare il testo.
Per quei pochi che ci guardano, per i soggetti interessati che sono in collegamento ogni settimana con la speranza che questo Consiglio sia in grado di assumere una posizione adeguata, è imbarazzante, però la prima firmataria penso che sia disponibile, abbiamo atteso 6 mesi se dobbiamo attendere una settimana in più va tutto a discapito delle operatrici e degli operatori, ma ci metteremo la consueta pazienza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Do la posizione che è quella di acconsentire all’ennesima richiesta di posticipare la discussione, anzi la votazione della mozione.
A questo punto vi chiedo di prendere seriamente in considerazione il fatto di arrivare ad una votazione all'unanimità perché dopo tanti mesi, in cui la tiriamo alla lunga, se si arriva addirittura ad esprimere un voto negativo allora si poteva fare a luglio dell'anno scorso.
Voglio prendere questa vostra richiesta come la necessità di un approfondimento serio, noi siamo disponibili anche ad eventuali rimodulazioni del testo, magari in settimana ci fate pervenire degli emendamenti così arriviamo martedì prossimo, anzi neanche il prossimo, il 19, quindi abbiamo due settimane, con un testo.
Mi sono dimenticata di dire che comunque il Comitato è stato ricevuto dall'Assessora Biondi qualche settimana fa, è stato fatto un incontro, eventualmente l'Assessora potrà anche illustrarne l'esito ai Consiglieri, a tutti magari o se preferisce solo a quelli di maggioranza.
Rinviamo la mozione con la promessa, spero che sia mantenuta, di votarla il 19 come primo atto. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 376. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 161
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alle leggi regionali 13 marzo 1995, n. 23 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali) e modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010, n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione)”;
Proposta di legge n. 194
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale)”
(abbinate)
Testo unificato: “Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010, n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione”)
(Rinvio)
PRESIDENTE. Sul punto 4, che è il combinando disposto di due proposte di legge la n. 161 e la n. 164, testo unificato: “Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 e successive modifiche” è assente giustificato, come ho detto prima, il Consigliere di minoranza Cesetti e come abbiamo fatto per altre situazioni propongo anche in questo caso il rinvio del punto.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Solo per aggiungere a questa proposta di legge anche le due successive perché il Consigliere Cesetti su tutte e tre non è presente, quindi chiediamo il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio delle proposte di legge n. 161 e n. 194. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 211
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Bilò
“Riconoscimento della citta' di Filottrano come ‘Citta' della sartoria artigianale’"
(Rinvio)
PRESIDENTE. Stessa situazione perché anche in questo caso il relatore di minoranza è il Consigliere Cesetti.
Rinvio della proposta di legge n. 211. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di deliberazione n. 10
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di legge alle Camere: ‘Modifica all’articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale)’"
(Rinvio)
PRESIDENTE. Anche in questo caso il relatore di minoranza è il Consigliere Cesetti.
Rinvio della proposta di deliberazione n. 10. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 404
a iniziativa dei Consiglieri Ausili, Bilò, Marinelli, Baiocchi, Ciccioli, Livi, Acciarri, Latini, Cancellieri, Rossi, Elezi, Menghi, Pasqui, Putzu, Borroni, Marinangeli, Marcozzi
“Sostegno iniziative parlamentari in materia venatoria”
(Rinvio)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Come ha specificato lei, abbiamo chiesto nella Conferenza dei Presidenti di gruppo il rinvio della mozione. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 404. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 213
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mastrovincenzo, Bora, Vitri, Mangialardi, Carancini, Biancani, Casini
“Modifiche del regolamento regionale 23 marzo 2012, n. 3 (Disciplina per la gestione degli ungulati nel territorio regionale in attuazione della legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 ‘Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria’”
(Rinvio)
PRESIDENTE. Rinvio, per l’assenza del Consigliere Cesetti, della mozione n. 213. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 231
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Misure urgenti per il sostegno al turismo organizzato”
(Rinvio)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Rinvio alla prossima seduta. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 231. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 243
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani. Richiesta di strumenti e incentivi per garantire l’assistenza sui territori”
Mozione n. 327
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo
“Incentivi per il personale del servizio sanitario, per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nei Comuni delle Unioni Montane marchigiane”
Mozione n. 381
a iniziativa del Consigliere Latini
“Assegnazione medici di medicina generale per i cittadini del Comune di Sassocorvaro-Auditore”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le mozioni n. 243 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini, n. 327 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, n. 381 del Consigliere Latini (abbinate).
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Vitri.
VITRI. Grazie, Presidente. Si tratta di due mie mozioni diverse, ma che hanno ad oggetto lo stesso tema: la carenza di personale sanitario nell'entroterra, a cui credo sia arrivato il momento di dare una risposta. Anzi probabilmente questo momento è già stato superato e non ho visto ancora risposte adeguate per tutte le zone dell'entroterra della nostra regione. Se si è intervenuti, ad esempio, nelle aree del cratere sismico con alcune proposte, alcuni incentivi, in tutte le altre zone dell'entroterra da parte di questa Giunta ancora non si è visto nulla del Piano socio-sanitario.
Le mie mozioni sono state depositate quasi 2 anni fa e sono ferme, la n. 243 esattamente dal 24 marzo 2022 (sono quasi 2 anni) mentre la n. 327 dal 9 febbraio 2023 poco più di un anno.
Parto da quella che fa riferimento alla mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani. Con questa mozione richiedo strumenti e incentivi per garantire l'assistenza nei territori, abbiamo visto nell'ultimo anno, soprattutto, quanti medici di base a causa del prepensionamento o decisioni personali hanno lasciato il proprio posto di lavoro, in particolare nelle zone periferiche, per cui molti territori sono rimasti scoperti e diversi medici di medicina generale sono stati chiamati a coprire anche altre sedi fino ad un numero di mutuati molto spesso al limite, in gravi difficoltà nel garantire le prestazioni necessarie, soprattutto a residenti, che molto spesso hanno un'età sempre più avanzata e hanno bisogno di un'assistenza costante.
Pensate a quei Comuni dell'entroterra in cui una persona, un cittadino, una cittadina pensionata, che non ha la patente di guida, perde improvvisamente il medico di medicina generale perché è andato in pensione o ha preferito andare a lavorare altrove, medico che non può più raggiungere a piedi, per cui si trova costretta a percorrere decine e decine di chilometri chiedendo aiuto ai familiari o ai mezzi pubblici semplicemente per una ricetta indispensabile perché, lo voglio sottolineare, ci sono ricette di cui soprattutto le persone della terza età non possono fare a meno e sono costrette a rivolgersi al medico di medicina generale non solo nello stato di emergenza, ma anche quotidianamente.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio altrimenti la Consigliera interrompe e sospendiamo anche il Consiglio. Dobbiamo consentirle di esporre il suo pensiero sulle due mozioni.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Per me non è un problema, riesco ad esporre ugualmente e magari i cittadini che ci seguono possono cogliere l'occasione per capire ulteriormente quanto è poco l'interesse nei confronti delle aree interne.
Ad ogni modo questa mozione chiede incentivi per il personale del servizio sanitario, per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, premettendo che la carenza di personale medico infermieristico di medicina territoriale ospedaliera è estremamente grave in tutto il territorio regionale, soprattutto la situazione è preoccupante nelle aree interne e montane.
È consolidata nelle zone dell'entroterra la carenza non solo nei presidi ospedalieri, nelle case di comunità e negli ospedali di comunità, ma anche la difficoltà che hanno molto spesso i primi cittadini in prima linea nel reperire medici di medicina generale disposti ad esercitare la professione in queste aree.
Gli abitanti delle aree interne e montane risultano essere svantaggiati in termini di assistenza sanitaria con una evidente violazione dei diritti fondamentali e dei principi di uguaglianza sanciti proprio dal dettato costituzionale.
Tali aree subiscono un fenomeno sempre crescente di spopolamento, che è anche la diretta conseguenza del taglio di servizi.
L’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la proposta di legge n. 1 del 31 gennaio 2023, l'abbiamo approvata anche noi all'unanimità, voglio richiamare tutti, Consiglieri e Consigliere, a far mente locale, prevede incentivi per l'insediamento nei Comuni del cratere marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario.
La legge regionale n. 1 del 2023 l'abbiamo votata tutti e io stessa intervenendo in Aula avevo messo in evidenza anche l'appropriatezza di questa misura, chiedendo di estenderla anche ai Comuni della provincia di Ancona, di Pesaro Urbino, anche nelle zone del maceratese, del fermano e dell’ascolano che sono fuori dal cratere.
Quando c'è un buon provvedimento proviamo a estenderlo anche a tutte le altre aree che ne hanno bisogno, altrimenti non sarebbe più un diritto, ma diventerebbe un privilegio ed ora vi do l'opportunità di fare in modo che questo diritto sia esteso a tutte le aree che ne hanno bisogno.
Voglio ricordare che allora anche i miei colleghi ed i Consiglieri di maggioranza di centro-destra avevano condiviso la mia opinione e qui in Aula avevano anticipato e dichiarato pubblicamente che sarebbero stati favorevoli ad estendere gli incentivi anche ai Comuni delle altre province, penso a tutte le zone montane della provincia di Pesaro Urbino che dopo la pandemia hanno subito anche pesanti danni dall'alluvione, che quindi avrebbero bisogno particolarmente di questi incentivi.
Cosa prevedono esattamente gli incentivi dettati dalla legge regionale approvata dalla Giunta Aquaroli a gennaio 2023? Che i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che sceglie di andare a lavorare nelle aree più periferiche dell'Unione montana possa avere un contributo sulle spese d'affitto e allora vi chiedo: perché possono avere questo contributo, 600 euro al mese circa, i medici che decidono di andare a lavorare nell'entroterra delle zone colpite dal sisma e non possono averlo quelli che vanno nelle zone colpite dall'alluvione? Eppure ci sono stati danni devastanti allo stesso modo. Perché la carenza di medici nelle zone del cratere sismico deve trovare giustamente una risposta, mentre nelle zone dell'entroterra di Pesaro Urbino e di Ancona deve cadere nel vuoto? Lo chiedo anche al Presidente della Commissione sanità Consigliere Baiocchi che ha a cuore la mia zona, vedo, cerchiamo di approvare questa mozione, facciamolo all'unanimità, diamo finalmente un buon segnale, un buon esempio, uniti, compatti per dare una risposta laddove ce n'è bisogno.
Si tratta di un piccolo contributo che alcuni medici e infermieri hanno già richiesto in qualche provincia delle Marche. Rimane però fuori tutta l'altra zona dell'entroterra, chiaro non possiamo avere un bilancio che lo consente in qualunque zona, ma le criticità e la carenza di medici di base, di personale ospedaliero si sentono soprattutto in alcune aree, sono quelle del cratere sismico, così come quelle dell'entroterra delle altre province.
La mozione impegna il Presidente e la Giunta regionale a estendere gli incentivi della legge regionale n. 1 del 2023 ai medici di medicina generale e al personale sanitario di tutti i Comuni delle Unioni montane marchigiane, non solo, chiede anche di rappresentare nella Conferenza Stato Regioni la necessità di riprendere e concludere l'iter del decreto legge recante disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane attualmente sospeso.
Vedo che il mio tempo sta finendo, voglio fare un breve accenno anche all'altra mozione quella che avevo depositato addirittura un anno prima, la n. 243, sempre riferita alla mancanza di medici di base e pediatri nei territori montani, in questo caso chiedo di acquisire un documento approvato dall'Unione montana del Montefeltro, una deliberazione di Giunta dell'Unione montana del Montefeltro avente per oggetto: “Mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani: richiesta di strumenti e incentivi per garantire l'assistenza sui territori”. Era stata inviata a tutti i livelli istituzionali, compreso il Presidente della Regione Acquaroli che purtroppo non ha mai risposto.
Oggi offriamo l'opportunità al Presidente Acquaroli e a tutta la sua maggioranza, finalmente, dopo 2 anni, di rispondere anche all'Unione montana del Montefeltro che chiedeva strumenti e soluzioni. Finalmente il Presidente può rispondere.
Questa mozione impegna la Giunta regionale a far proprio l'intero contenuto della dichiarazione dell'Unione montana del Montefeltro, come richiesto, a favore di tutte le aree montane della regione Marche; a prevedere con la marssima urgenza, e sono passati però 2 anni, specifici incentivi economici per i medici di base e i pediatri che aprono e mantengono aperti gli studi nei Comuni totalmente montani dell'intero territorio marchigiano; a far proprio il nuovo modello di cura elaborato dall'Uncem adeguandolo alle esigenze dei territori montani marchigiani e inoltre a sostenere nella Conferenza Stato Regioni la priorità delle risposte sanitarie e sociali per le aree montane italiane. Grazie.
PRESIDENTE. Intervengo anch'io per la presentazione molto rapida della mozione n. 381, che riguarda sempre la carenza dei medici di medicina generale, i cui presupposti sono ormai noti, li conosciamo tutti quanti, dall'invecchiamento della classe medica al taglio del reclutamento negli anni passati per scelta dei Ministeri competenti ad alcuni farraginosi meccanismi nell'assegnazione degli ambienti.
Ci sono però, come ha detto anche la collega, sono d'accordo, come penso che tutti lo siamo, delle zone e dei borghi dell'entroterra marchigiano in cui la carenza dei medici di famiglia si trasforma in un'assenza forte del servizio di assistenza sanitaria di base.
La segnalazione che mi è arrivata in maniera molto convinta e molto forte è quella del Comune di Sassocorvaro-Auditore dove i residenti sono costretti a iscriversi come pazienti presso medici che hanno la sede ambulatoriale, per esempio, nel distretto sanitario di Urbino.
Fatte queste considerazioni generali e anche la considerazione che la AST di Pesaro Rubino si sta muovendo per risolvere e dare concreta sussistenza e disponibilità alla capienza necessaria, si deve tener conto che il disservizio nasce da lontano, da tempi abbastanza lunghi per essere superato perché vi è la necessità di formare medici di medicina generale il cui percorso, come voi sapete, è lungo, alcuni anni, un periodo considerevole oltre il diploma di laurea in medicina.
La mia mozione vuole in qualche modo ribadire in maniera forte l'impegno che ha assunto l'amministrazione regionale da ultimo con l'aumento dell'impegno economico per formare un maggior numero di medici di medicina generale, in questo senso il dispositivo alla luce di quanto è avvenuto si modifica con l'emendamento che sto per esporre ed il primo punto diventa: “Impegna la Giunta e l'Assessore affinché continuino ad assumere le iniziative già messe in atto per superare la gravissima carenza di medici di medicina generale, in particolare creare un quadro di riferimento affinché il personale medico degli ambulatori dei medici di base possa assumere incarichi provvisori e di sostituzione”, con l'aggiunta del punto 1 bis “in particolare predisporre atti e provvedimenti che possono formare un maggior numero di medici di medicina generale rispetto al passato, come è avvenuto nel corso del 2022”. Il terzo punto rimane: “da attivarsi verso il Governo e il Parlamento …”. Sottopongo alla vostra attenzione la mozione e l'emendamento che firmo e porto in visione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione le illustrazioni delle mozioni della Consigliera Vitri e della sua, non posso non condividere nel merito la preoccupazione legata a questi territori, alle carenze strutturali che esistono nel reperimento di medici di base e dei di pediatri di libera scelta e tutto ciò che ruota attorno a questo tema, ma mi dispiace perché come sempre non si riesce mai ad andare all'origine del problema, è facile ora dire che mancano medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, però non si evidenzia il motivo di fondo che ha portato a questo problema, che, lo sappiamo tutti benissimo, è la mancata programmazione negli anni, il mancato finanziamento delle borse di medicina generale da parte dei Governi che hanno preceduto quello del Presidente Acquaroli, il problema dell'ingresso dei medici dei medici all'interno delle facoltà.
Se si rimane solamente al tema: mancano i medici di base e i pediatri, senza capire che la colpa di questa situazione è la vostra, non riusciremo sicuramente a fare un'analisi completa.
Nel merito sono d'accordo su questa tematica che riguarda anche l'Ospedale di Sassocorvaro, il medico di base è stato nel frattempo trovato, probabilmente questa mozione è precedente, nel frattempo la situazione è stata sistemata.
Esiste un tema molto serio che analizzarlo e pensare di risolverlo con una mozione assume secondo me un aspetto molto riduttivo. Io, il Consigliere Cancellieri, come la Consigliera Vitri appena approvata la legge del Consigliere Pasqui abbiamo cercato di capire quale fosse il modo migliore per potere dare, come sostiene la stessa Consigliera Vitri, dignità anche a questi territori che hanno gli stessi problemi dei territori colpiti dal sisma nei quali è stato dato questo riconoscimento.
Abbiamo preparato questa legge, ci sono dei problemi attuativi di una certa rilevanza che stiamo sviscerando. Quindi, nel merito condivido le preoccupazioni che esprime la Consigliera, ma un conto è rivolgere delle raccomandazioni al Governo per cercare di definire e trattare le situazioni che riguardano le aree interne, un altro è ritenere condivisibile globalmente lo strumento della mozione per poter raggiungere questo fine, che stiamo perseguendo sia io ed il Consigliere Cancellieri.
Sono certo che anche lei sosterrà questa legge quando la depositeremo perché riguarda non solamente la provincia di Pesaro e Urbino, ma tutte le altre province montane che al pari delle zone del sisma hanno diritto di essere garantite.
Riconosco questo problema, sarebbe molto più onesto intellettualmente valutarne l'origine e prendersi anche le colpe ogni tanto. Sostengo che questo tema debba essere definito necessariamente con una legge che è in fase di definizione e la depositeremo a breve. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voglio toccare due temi di queste mozioni, a cui personalmente voterò a favore, la prima la dedico alla Consigliera Vitri perché la memoria è molto importante.
Ero relatore di minoranza di quella legge e votai contro, altri votarono a favore, fu una vergogna e la dimostrazione la dà oggi l'intervento e i contenuti del Consigliere Baiocchi. Molti votarono a favore, ma lì c'era un vulnus alla fonte perché se si fa una legge sul sistema sanitario delle aree interne includere solo il cratere significa che delle aree interne non si capisce niente, non le conoscete.
Questo è un dato di fatto e l’avete approvato, lì ci fu l'errore di non fare tutta l'opposizione necessaria. Oggi giustamente sono presenti queste mozioni - poi farò un commento, Presidente, sulla loro discussione, ma prima mi interessa il contenuto - è sono certo che si voteranno favorevolmente ma, guarda caso, il Consigliere Baiocchi ci dice che non si possono votare e che si deve capire che cosa è accaduto nel passato.
Vi ricordate quanto era il finanziamento di quella proposta di legge? Pochi milioni di euro, per avere un quadro coperto di tutte le aree interne sarebbero bastati altri pochi milioni, pochi, invece molti approvarono quella legge, indegna, lo dico per chi dovesse avere la sfortuna di ascoltarmi.
Io faccio parte del cratere, il Comune di Macerata è parte del cratere e voi pensate che io difenda le aree interne che non stanno nel cratere? E’ una vergogna, ma lo dico non contro nessuno, ma come facciamo a non approvare questa mozione?
Guardate i banchi della Giunta, non c'è l'Assessore alla sanità, non c'è il Presidente, invisibile, assente, non c'è il Sottosegretario, ma c'è il Consigliere Ciccioli candidato alle europee, questo mi consola. Se non venisse la battuta ci sarebbe da mettersi a piangere, quindi da questo punto di vista oggi la riprova è che non vogliono tutelare le aree interne, salvo Pergola, Cingoli perché hanno un padrino, è evidente che non l’approveranno, ma l'errore l'abbiamo fatto anche votando a favore di quella legge, chi l'ha votata, e gli errori vanno ammessi.
Da questo punto di vista purtroppo le doglianze che ha fatto la Consigliera Vitri nella mozione sono vere. Penso che votare una mozione come questa non vi metta in difficoltà, normalmente come si fa in ogni Consiglio se c'è una ragione buona si vota e poi nell'arco di un anno si provvede ad ampliare perché quella legge può essere ampliata con sette righe, invece noi non abbiamo la capacità politica, in assenza del mainstream della sanità marchigiana, assente, invisibile, il Presidente Acquaroli, per cui è naturale che oggi siamo a questo punto.
Non vado avanti sulla vicenda sanitaria, la Regione Marche è allo sbando, c'è una rassegnazione politica, all'interno delle Aziende avete finanziato con minori soldi tutto il bilancio del 2023, è vero che vi hanno dato più soldi a livello nazionale, ma ve li siete tenuti dentro le tasche invece di darli alle Aziende sanitarie per rispondere alle liste d'attesa.
Ho fatto l'interrogazione sulle liste d'attesa e l’Assessore Saltamartini non ha risposto, non ha detto niente. Voi vi eravate impegnati con la delibera n. 1243 a recuperare 52.000 prestazioni ambulatoriali, ma non ha detto neppure quante ne ha recuperate, vi eravate impegnati a recuperare 8.000 prestazioni di ricovero, non siete stati in grado di rispondere a quante ne avete fatte.
Ma guardate che è indegno, ma tanto chi si accorge, Presidente, che parliamo fra di noi? Nessuno, ma speriamo che qualcuno lo scriva. Non avete avuto la forza manco di rispondere, Consigliere Assenti, Consigliere Baiocchi, dite una parola a questi che ci governano, reagite, mostrate la schiena dritta, non è che il Consiglio regionale stando zitto fa un favore la Giunta, datemi retta.
Presidente, chiudo con lei, ho grande rispetto di lei, ma quando un Consiglio regionale discute il 50% o giù di lì delle mozioni significa che l'opposizione è negata perché nelle mozioni ci sono le azioni politiche di proposta che le opposizioni vogliono fare. E’ un vulnus grandissimo ed inaccettabile. Presidente, invece di chiudere, non è colpa sua, lo dico in generale, i Consigli regionali alle 14,00 occorrerebbe fare una seduta straordinaria sulle mozioni, altrimenti l'opposizione non può esercitarla. Ha capito come funzionano le cose? Bisogna rispettare l'opposizione. Noi possiamo discutere le mozioni oggi grazie ad una serie di defezioni, ma se non ci fossero state non sarebbe così. Meditate persone, gente, meditate. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Inizio con un po' di ilarità, al datemi retta del Consigliere Carancini non mi sono trattenuta e il dito per prenotare l'intervento mi è scappato perché se diamo retta al Consigliere Carancini, lo dico con simpatia e affetto dopo 20 anni di impegno in Consiglio comunale, io all'opposizione lui sempre in maggioranza, non siamo messi bene, anzi siamo messi veramente male.
Voglio cogliere l'occasione di queste mozioni per fare alcune considerazioni, innanzitutto non spetta a me, Consigliera Vitri, certo difenderla dal Consigliere Carancini, ci mancherebbe, però non mi è piaciuto il tono da Consigliera donna a Consigliera donna, di maggioranza e di opposizione, nei giorni in cui dovremmo celebrare la presunta festa delle donne, ma non voglio mettere il dito nella piaga degli altri, voglio invece parlare politicamente di sanità e voglio fare alcune considerazioni politiche alla luce di queste mozioni.
Qual era l'opposizione del Partito Democratico - cerco di parlare in tono politico, non mettendo il dito nelle spaccature interne degli altri, ma parlando politicamente - in particolare sulla sanità, consentitemi, si era capito fin da subito.
C'era una delegittimazione a cui, consentitemi, forse anche noi in alcuni passaggi abbiamo contribuito e questo non è stato …, e qui mi giro dalla mia parte.
Ricordo qual era l'opposizione del Partito Democratico quando in tema di pandemia, eravamo i primi mesi di amministrazione, faccio considerazioni generali, nel fermano gli allora direttori entrarono a gamba tesa politicamente. Ricordo che facevamo un Consiglio regionale aperto sulla sanità, parlai da casa e risposi pesantemente sia al Consigliere Cesetti, mi dispiace che oggi non ci sia, che all'allora direttore di Area vasta di Fermo, che poi si dimise.
Dico questo perché la storia va annoda dall'inizio e quello che diciamo oggi è frutto di un percorso.
Noi siamo un organo legislativo e forse noi per primi a volte ce ne dimentichiamo, ci siamo fatti carico nel corso di questi mesi di governare un sistema, il Consigliere Carancini sa che un po' lo conosco, che è complesso, complicato, lo abbiamo fatto secondo gli impegni che c'eravamo presi con i nostri elettori. Abbiamo fatto un percorso difficile, ma anche molto veloce con l'approvazione della legge n. 19 e con l'approvazione del Piano socio-sanitario.
Lo dico alla Consigliera Vitri in maniera costruttiva, oggi è ingeneroso non riconoscere il lavoro che è stato svolto da questa Giunta regionale, dall'Assessore Saltamartini e dal Presidente Acquaroli insieme a tutta l'amministrazione, un lavoro non tanto e non solo di riforma di cui ci siamo assunti l'onere, era un impegno elettorale, ma ci siamo accollati la responsabilità di fare una serie di investimenti molto importanti sulle borse di studio, anche dei medici di medicina generale, nonché sui grandi finanziamenti con risorse regionali per esempio per le aggregazioni funzionali territoriali, cioè le associazioni dei medici di medicina generale - i Consiglieri Mangialardi e Carancini ricorderanno – che il nuovo responsabile dei medici di medicina generale ha riconosciuto nella seduta di Commissione della settimana scorsa quando parlavamo delle linee guida degli atti aziendali.
E’ chiaro che non è accettabile il tono con il quale il Consigliere Carancini tratta la legge cosiddetta Pasqui delle aree interne perché noi non vogliamo, e lo dico a tutti gli amici dell'opposizione, dare lezioni a nessuno, ma certamente non vogliamo neanche prenderle perché ci dovete consentire di governare. Saremo incapaci, saremo …, abbiamo tanti difetti, io sono la prima e sono la portatrice sana di difetti di un centro-destra di tanti anni fa, che può darsi ancora qualche microbo di difetto ce l'abbia, ma dico questo, anche se abbiamo fatto tanto non abbiamo fatto tutto, ci mancherebbe, c'è ancora tanto da fare.
Già in sede di approvazione della legge Pasqui le avevamo detto, il Consigliere Cancellieri, che avremmo trattato quel tema anche per le altre aree interne della regione.
Vedete, noi abbiamo un metodo che è anche un po' il mio personale, in inglese si direbbe step by step, passo dopo passo. Stamattina è venuto a trovarci il Commissario straordinario per la ricostruzione, senza fretta, ma senza sosta, poi potremmo trovare 100.000 modi per dire questa cosa, noi abbiamo il nostro passo, lasciate ...
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Voglio dire al Consigliere Carancini che noi la schiena dritta pensiamo di averla, non dove dirlo lei se ce l’abbiamo o no, anche perché questa è una maggioranza che potrà avere, come ha detto poco fa la Consigliera Menghi, tanti difetti, ma credo che uno di quei pregi che possiamo vantare è che all'interno di questa maggioranza c'è sempre una sana discussione, ci confrontiamo quotidianamente, anche con il Presidente e con gli Assessori, non ritengo ci sia questa sorta di sudditanza che lei ha evidenziato.
Dico anche un'altra cosa, noi rispettiamo moltissimo l'opposizione, ma vi rendete conto che in ogni Consiglio regionale c'è l'Assessore alla sanità che risponde talvolta anche a 10, 12, 15 interrogazioni? Questa è una cosa assurda, presumo che negli altri consessi non esista, anche perché i regolamenti non sono tutti uguali. Penso che la disponibilità che dà questa Giunta e questa maggioranza nei confronti delle istanze legittime delle opposizioni sia una cosa che non si vede daperttutto e va in qualche modo rimarcata.
Il Consigliere Baiocchi ha fatto un'esposizione molto serena rispetto alle mozioni della Consigliera Vitri e del Presidente Latini; ha detto con molta serenità il pensiero di questa maggioranza, ma soprattutto il fatto che sui principi si può condividere quanto è stato inserito nelle mozioni, ma è chiaro che ci si dovrà lavorare, magari con una proposta di legge andando a creare quelle opportunità giuridiche per colmare in qualche modo questa carenza.
La cosiddetta legge Pasqui, così è stata ribattezzata, non va ad abbracciare il 100% di tutte le necessità del nostro entroterra, però è un passo avanti rispetto a quelle zone che oggi possiamo considerare indubbiamente più svantaggiate. Credo che su questo il lavoro che sta facendo questa maggioranza sia tutto sommato apprezzabile e va nella direzione in cui intendono andare le mozioni della Consigliera Vitri e del Presidente Latini.
Ribadisco quando detto dal Consigliere Baiocchi, ritengo anche che, come ha detto il Consigliere Carancini, ci sia da piangere , da piangere se ci mettiamo a ripensare a quello che non ha fatto per tanti anni la sinistra e il Partito Democratico, poi è inutile che ci dite che ritorniamo sempre sulle stesse cose, però è un dato di fatto, prima di noi c'è stata una coalizione che ha governato per 25 anni in modo ininterrottamente e questo oggi ce lo troviamo sulle spalle.
Ritengo che questa pantomima sul fatto che il Presidente Acquaroli non sia in Aula …, il Governatore non è tenuto per Regolamento a stare fisso in Aula o a rispondere alle interrogazioni, credo che dimostri sempre grande disponibilità nei confronti di tutti, che sia una persona molto disponibile, lo è anche con le opposizioni e questa solita pantomima francamente comincia a stancare.
Quello che ha fatto il Governo Acquaroli a livello di sanità in questi 3 anni e mezzo voi non l'avete fatto nei precedenti 25 anni; abbiamo fatto due riforme epocali, ne abbiamo parlato tante volte, approfitto per ricordarlo anche oggi: la riforma amministrativa e il Piano socio-sanitario. Due riforme epocali che siamo riusciti a portare a casa, che faremo camminare con tutte le difficoltà del caso, però sono sicuro che ci riusciremo e, come ha detto prima la Consigliera Menghi, saranno poi i cittadini marchigiani che giudicheranno dopo che avremmo avuto l'occasione di governare fino alla fine di questa legislatura. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Voglio cominciare dicendo che quando è stata approvata la legge Pasqui ho detto che era estremamente riduttiva, ed eravamo d'accordo. Riduttiva per due grandi motivi, primo, perché riguarda le aree interne solo del cratere sismico, secondo, perché non prevedeva neanche i medici di medicina generale, visto che queste mozioni riguardano soprattutto la pediatria di libera scelta e la medicina generale. Ce ne saremmo occupati, l'ho detto subito, cercando di preparare e poi presentare una proposta di legge che avrebbe dovuto sanare questo vulnus, ma ci siamo arenati. La proposta di legge l'abbiamo fatta tanti mesi fa, è pronta da mesi, ma non l'abbiamo mai depositata per un'evidente difficoltà a trovare la disposizione finanziaria per coprire la norma. La legge è qui da tanti mesi, devo dire che ci ha lavorato molto anche la mia assistente, ma ci siamo arenati perché non abbiamo mai trovato un finanziamento che permettesse di coprirla e se mettiamo una cifra e non possiamo garantire la copertura, capite che non avrebbe un senso, però il problema è ben diverso.
Ieri sera mi trovavo nell'ennesima equipe territoriale, incontri che fanno i medici di medicina generale di aggiornamento rispetto alla sanità, sui temi sanitari dei quali si occupano i medici di medicina generale. A Fermignano eravamo una ventina l’incontro riguardava tutto il distretto di Urbino, dei 20 medici 4 o 5 lavoreranno nei prossimi 10 anni, garantiranno un servizio, tutti gli altri sono vicinissimi alla pensione, chi ha 2 anni, chi ne ha 3, chi ne ha 4, chi ne ha 1, chi sta andando in pensione e chi c’è già andato e ancora partecipa a queste riunioni sulla sanità della medicina generale. Quindi, lo scenario per il futuro sarà peggiore rispetto a quello che stiamo vivendo.
Noi oggi facciamo delle mozioni, discutiamo di un tema in questo Consiglio, ma è un pianto di coccodrillo, è un mettersi la coscienza a posto di fronte a un problema che se non vedrà una riforma radicale non sarà risolvibile. Ve lo dico perché conosco bene questo tema.
Dovete sapere che non solo in tanti Comuni mancano di medici di medicina generale, non solo nella provincia di Pesaro, ma in tutta la regione Marche, zone carenti che rimangono lì e ci rimangono per anni. Ma questo succede in tutta Italia per le motivazioni che sono state dette: il numero chiuso alla facoltà di medicina, il primo grande problema, il pensionamento di tanti medici, sostituiti soltanto una parte, categorie sanitarie che non sono più appetibili perché oggi chi può sceglie di fare sanità pubblica anche con meno sforzo e tutta la medicina di front office (quella generale, il 118, il pronto soccorso, la guardia medica) è diventata dura dal punto di vista dell'approccio clamoroso e chi può scegliere, e oggi tutti i nuovi laureati possono scegliere, non fa più questo tipo di medicina.
Senza tutte le soluzioni che abbiamo adottato ad oggi, penso ai gettonisti nel pronto soccorso senza i quali non riusciremo a dare sanità nei pronto soccorso, ai medici stranieri chiamati da molti Governatori senza i quali non avremmo potuto dare sanità in regioni importanti come la Calabria, la Sicilia, il Veneto, agli specializzanti che cerchiamo di mettere nel mestiere prima che si specializzino al terzo, quarto anno, non riusciremo a dare minimamente un'assistenza sanitaria pubblica in tutti i mestieri di front office.
Ieri sera parlavamo del fatto che toccherà aumentare per i medici di medicina generale il massimale perché tanto non ci sono. Vi racconto una questione, Il Sindaco di Terre Roveresche, aveva tre medici di medicina generale, ne rimane uno perché due vanno in pensione, mi ha chiesto di aiutarlo a trovare questi medici, abbiamo telefoniamo a mezzo mondo, non riusciamo a trovare una soluzione se non un medico in pensione che viene lì, ci sta 6 mesi, poi se ne e rimane il problema. Lo sapete cosa ha fatto questo Sindaco? Ha chiamato l'Università di Ancona e insieme al Segretario comunale ha contattato 34 neolaureati usciti negli ultimi 2 anni dall'Università di Ancona, contattati personalmente, dei 34 neolaureati nessuno ha accettato una convenzione, nessuno ha accettato di fare il medico di base a Terre Roveresche anche avendo l’ambulatorio gratis e l’assistente gratuito, diventando massimalista subito con un ottimo stipendio. Dei 34 neolaureati, contattati personalmente dal Sindaco e dal Segretario comunale, nessuno.
Presidente, lei mette all'ordine del giorno queste emozioni, ma capisce che qui parliamo di aria fritta, nei territori c'è un delirio su queste cose e non abbiamo gli strumenti per risolverle, quindi, di cosa parliamo? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per una precisazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ho detto un’inesattezza prima, peraltro un po' confuso dall'intervento della Consigliera Vitri, in realtà il voto sulla legge è stato contrario da parte di tutto il gruppo consiliare presente, quindi, chiedo scusa. Ho seguito un po' le dichiarazioni della Consigliera Vitri che ha detto di averla votata a favore, in realtà sulla legge a cui si fa riferimento, la n. 1/2023, a prima firma del Consigliere Pasqui, il voto fu contrario di tutto il gruppo, presenti i Consiglieri Biancani, Carancini, Casini, Mangialardi e Vitri, credo che la Consigliera Lupini, all'epoca in opposizione, si astenne mentre era assente purtroppo …
Lo voglio ribadire perché ho detto un'inesattezza, ma il tema è evidente, era il giudizio sulla legge che era sbagliato, chiedo anche scusa. Grazie.
PRESIDENTE. All'interno di un intervento, che si comprendeva benissimo, c'è stato questo errore ostativo da parte sua, corretto.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ci tengo a sottolineare che nei confronti di questa legge non c'è agli atti un mio voto perché ricade proprio in una delle due volte in cui sono stata assente per malattia, non c'ero, ma c'è come testimonianza un comunicato stampa che avevo mandato il 31 di gennaio, forse, non mi ricordo, quando è stata approvata, che dice che il gruppo del Movimento 5 Stelle era contrario a questa legge per dei motivi fondamentali, che avevamo cercato di correggere con degli emendamenti che erano stati bocciati, motivi che ha ricordato anche oggi il Consigliere Cancellieri. Quindi, l'area era ristretta solo alla zona del sisma, non si parlava di medici di medicina generale, di pediatri di libera scelta, avevamo fatto anche questa proposta, poi le risorse finanziarie a nostro avviso non erano sufficienti perché la legge è stata finanziata con 100.000 euro.
Di solito concordo quasi al 90% con quello che dice il Consigliere Cancellieri su questo tema, però oggi, purtroppo, è la prima volta che mi capita di non essere d'accordo in una percentuale così ampia perché quando lui dice che non abbiamo gli strumenti per intervenire, non troviamo i soldi per fare quella legge che avevamo promesso ed è un anno che è lì ferma salto sulla sedia.
Scusate, io sono in opposizione e queste cose bisogna che le dico, se non le dico io chi le dice? Abbiamo messo 1,2 milioni, risorse che avevamo previsto per le leggi, in quelle che coloristicamente noi dell'opposizione chiamiamo marchette. Mi scuserà il Consigliere Rossi se uso l'esempio degli 8.000 euro del trattore perché è quello che mi è rimasto più impresso, come mi sono rimasti impressi in un altro bilancio gli 8.000 euro della rete del ruzzodromo del Consigliere Pasqui.
Scusatemi, però questi non sono pochi soldi, sono milioni di euro in 3 anni e mezzo che noi abbiamo elargito a pioggia per interventi spot con ricadute nei territori per vari tipi di questioni e poi mancano per le leggi, lo dice la maggioranza, non abbiamo i soldi per finanziare una legge importantissima. Quindi, vi prego, siccome questo è un tema che riguarda tutti noi, la prossima volta fate una scelta differente e questo milione che balla mettiamolo in una legge nuova. Questi fondi nascono per queste cose; nel bilancio c'è scritto: “Fondo per il finanziamento di nuove leggi”, poi viene dilapidato con altre iniziative.
Su questo, Consigliere Cancellieri, dissento e dissento fortemente.
Mi auguro che riuscirete a portare questa legge, noi l'approveremo perché non ho pregiudizi, se la legge è buona per i cittadini marchigiani noi come Movimento 5 Stelle esprimeremo un voto favorevole, però nello stesso tempo vi invito a non respingere queste mozioni perché dicono cose sensate e mettono a fuoco un problema reale, che avete ammesso anche voi.
Troviamo semmai una sintesi oppure votiamole positivamente in maniera separata, ma un segnale che questo tema lo prendiamo a cuore e visto che siamo qui a far politica secondo me va dato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. La Consigliera Ruggieri mi ha anticipato rispetto alle risorse che il Consiglio non troverebbe. In realtà sono circa 4,5 milioni quelli stanziati ogni anno nell'assestamento di fine anno, quindi sono circa 1,5 milioni all'anno, in più ricordo 1,2 milioni approvati la settimana scorsa - noi siamo stati contrari anche a quelli- e fa 5,7 milioni, poi se ci mettiamo dentro tutte le altre leggine saremo sui 7/8 milioni.
Consigliere Cancellieri, lei è molto democratico, mi piace il suo modo di fare politica, però lei non è in I Commissione, in cui i componenti mi sentono ogni tanto intervenire, come mi sentono quelli della Conferenza dei Presidenti di gruppo.
Ritengo che non sia possibile che sia la Giunta a scegliere dove mettere o non mettere le risorse, il Consiglio si è completamente spogliato del proprio ruolo, una volta che ha avuto i propri 60 mila, 70 mila, 80 mila è contento, in realtà le priorità le dovreste dare voi, cosa che non è mai avvenuta.
Quello che dico a lei, ma a tutti i Consiglieri di maggioranza, ogni volta che mancano i soldi per fare leggi sensate, ricordatevi che le risorse ci sono, ma vengono spese da un'altra parte. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, quindi passiamo alle repliche.
Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Sono rimasta colpita in particolare dall'intervento del Consigliere Baiocchi, che ci ha anticipato di lavorare ad una legge che praticamente metterà nero su bianco la mia stessa proposta, quindi ritengo che oggi sia il caso di arrivare ad una risoluzione, come lei stesso, credo, avrà pensato, soprattutto accelerare i tempi valutando già le risorse disponibili in bilancio perché possiamo stabilire anche nella risoluzione che siano reperite nel bilancio nel più breve tempo possibile.
Tornando indietro alla famosa legge n. 1 del 2023, proposta dal Consigliere Pasqui, l'ho introdotta in maniera forse troppo superficiale e giustamente, come mi ha fatto notare il Consigliere del mio gruppo, avevamo votato tutti contro, io stessa ero intervenuta (chi vuole può andare a reperire il mio intervento) dicendo che condividevo l'intento della legge, ero talmente favorevole che avrei voluto estendere quei benefici, contributi sull'affitto al personale sanitario che va nell'entroterra, a tutte le zone delle aree montane, avevo anche detto che avrei votato la legge se fosse stata estesa non solo ai Comuni della area del cratere sismico, ma anche alle altre unioni montane, quindi alle province di Ancona e Pesaro-Urbino. Così non è stato per cui abbiamo votato contro, questo solo per dovere di chiarezza, di precisazione.
In ogni caso oggi abbiamo un'opportunità importante perché questa mozione chiede alla maggioranza di impegnarsi a fare uno scatto in avanti, a fare in modo che non siano solo parole e che questi benefici siano estesi a tutto il nostro territorio dell'entroterra e mi spiace sentir dire dal Consigliere Cancellieri che ogni strumento è aria fritta perché non si trovano i medici. Vivendo al confine con l'Emilia Romagna vedo che lì questi strumenti funzionano e ce ne sono tanti altri che la Giunta Acquaroli potrebbe copiare.
Purtroppo ci ritroviamo a confrontarci in modo sempre proficuo, ma sempre senza il Presidente Acquaroli. Mi auguro che lui la notte riascolti i nostri consigli e magari potrebbe anche farne tesoro.
Ci sono tanti strumenti che potrebbero valorizzare le aree interne a favore del personale sanitario, ma anche delle giovani coppie. Ad esempio in Emilia Romagna coloro che vanno a vivere nelle aree montane hanno un sussidio dalla Regione di 30.000 euro per l'acquisto della prima casa, da noi non c'è nulla.
Cerchiamo di lavorare insieme per fare in modo che siano dati davvero nuovi strumenti a chi lavora e a chi vive in quelle zone e che non sia aria fritta, per usare l'espressione del Consigliere Cancellieri, ma che siano vere e proprie risorse messe a bilancio.
Offro la disponibilità alla maggioranza a votare non solo le mie mozioni, ma se volete anche ad arrivare ad una risoluzione perché l'intento è per il bene del nostro territorio ed ogni strumento dovrà essere attuato per arrivare il più possibile a dare opportunità di vivere e lavorare nelle aree montane. Grazie.
PRESIDENTE Faccio anch'io la mia replica. Non nascondo che i problemi strutturali che ha evidenziato il Consigliere Cancellieri sono evidenti.
Porto la mia breve esperienza personale, ero dirigente capo del settore prestazioni ed allora, anni fa, i medici di medicina generale dovevano pietire per essere inseriti nella graduatoria, per essere formati - erano tantissimi - e per essere in qualche modo indirizzati ad avere un ruolo all'interno delle allora Usl poi Asl. Oggi la situazione è completamente mutata, i problemi strutturali sono ben evidenziati nella mia mozione, lo voglio rivendicare, ma rivendicare e ricordare gli errori del passato non ci consente di non individuarli dopo averli denunciati perché il tesoro dell'esperienza che ci siamo fatti deve far sì che dobbiamo mettere in atto degli argini adeguati che possono in maniera strutturale coprire le carenze, che hanno inciso, incidono e, sono d'accordo con il Consigliere Cancellieri, incideranno per alcuni anni a venire sulla carenza di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che vorrei ricordare sono i medici di frontiera, quelli che per primi devono dare le risposte a tutti gli assistiti del Servizio sanitario regionale e nazionale.
Almeno la mia mozione mette in risalto le difficoltà del passato, che non devono essere una giustificazione, come certamente non sono e tali non ne ho rinvenute nelle parole degli interventi dei componenti della maggioranza, in particolare del Presidente della Commissione Consigliere Baiocchi, ma la possibilità, come sta facendo la Giunta regionale, di dare delle risposte a queste difficoltà strutturali che si sono riscontrate ai servizi sanitari di base, di darle in maniera appropriata con scelte che devono essere perseguite in maniera costante, non come semplice spot.
Dobbiamo dire che la battaglia è tutt'altro dall'essere vinta perché abbiamo individuato il male, il problema ed abbiamo solo organizzato con iniziative appropriate le risposte più giuste, solo dando una risposta strutturale, non per singole peculiarità, ne sono contento.
Il Sindaco di Sassocorvaro me l'ha ricordato anche 2/3 giorni fa, il posto di medico di medicina generale è stato coperto, ma il panorama in generale della sanità marchigiana sull'aspetto delle coperture dei medici di medicina generale sarà una continua ricerca di posti da coprire per almeno 5/7 anni. Questo ci dobbiamo dire, per questo dobbiamo battere su questo tema. Non è tempo perso perché se rinunciamo a parlare di argomenti solo perché sembrano irrisolvibili, allora affermiamo che sono enormi e che non sono alla nostra portata, che la politica non compie il fine e l'obiettivo a cui è destinata, cioè dare risposte ai cittadini anche di fronte alle difficoltà che possono apparire insuperabili e che invece non lo sono, attraverso l'esercizio di un democratico confronto, sfruttare le idee di tutti per porle sinergicamente all'attenzione dell'amministrazione regionale, che, sottolineo, sta facendo una fatica di Sisifo se solo la confrontiamo con le altre amministrazioni che hanno, tranne l'ultima che ha affrontato il tema del Covid, gestito la sanità indipendentemente dalla valutazione che ciascuno di noi può dare sull'esito e nel merito.
Possiamo farlo solo se continuiamo a svolgere il nostro ruolo di Consiglieri regionali, cioè operare nel tentativo di aiutare con un dibattito concreto e proficuo per tutti. Per questo il mio invito ancora una volta, come ho fatto sempre anche nel ruolo che occupo temporaneamente, è quello di rinviare le tre mozione, perlomeno per quanto riguarda la mia, ad una ipotesi di risoluzione che abbracci le peculiarità che sono state evidenziate e gli aspetti che da critici devono diventare propositivi, mettendo anche in risalto le azioni positive che si stanno facendo e che si faranno ancora di più, continuando a perseguire la linea dell'attenzione rispetto alla sanità di base, quella che viene chiamata medicina del territorio o sanità del territorio.
La mia proposta è di rinvio, può coglierla anche la Consigliera Vitri, ma è libera di scegliere come vuole. Rinviare al prossimo Consiglio utile in cui si discuterà su queste mozioni la possibilità di una risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho parlato con il mio capogruppo e con quello della Lega e sono certo che anche la Consigliera Marcozzi di Forza Italia ed i Civici Marche sono d'accordo a provare a trovare una soluzione con una risoluzione quanto più condivisa, che comunque non può prescindere dal riconoscimento dello sforzo che questa Regione sta facendo e ha fatto in maniera importantissima per i medici, per questa soluzione e per tutto quello che ruota attorno a questo problema.
Siamo comunque in dirittura d'arrivo sulla quella proposta di legge e ci pare opportuno magari anche un atto di indirizzo che possa essere il più condiviso possibile.
Se la Consigliera Vitri e il Presidente Latini concordano ci lavoreremo insieme, anche con la Consigliera Vitri. Certo, non acconsentiremo ad una valutazione non pragmatica dei problemi. Questo c'è, è condivisibile, ma non una valutazione troppo critica perché l'operato della Giunta in questo campo è un elemento imprescindibile dello sforzo che è stato fatto.
Sono d'accordo a provare di trovare una soluzione, se siete d'accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Guardando la proponente e sentendo il gruppo penso che sia opportuno cogliere l’occasione che i Presidenti hanno voluto valutare e ritengo che ci siano le condizioni. Quindi da parte nostra c'è disponibilità, come c'è stata fin dall'inizio, lo dico, sulla famosa legge Pasqui, noi quel tema l'abbiamo posto in Commissione, io ed il Consigliere Carancini. La norma era partita con dei buoni propositi poi le risorse erano quelle ed abbiamo stretto.
Vogliamo andare a monitoraggio per capire che cosa ha prodotto quella legge? E’ un anno, quante richieste ci sono state? E’ lo stesso identico tema che avevamo posto noi. La Consigliera Vitri aveva dichiarato allora … Se andate a vedere i verbali c'era stata anche la richiesta del voto nominale perché sapevo che saremmo arrivati a questo punto, lo sapevamo, e volevo vedere.
Voglio vedere cosa ha prodotto quella legge e voglio vedere che cosa facciamo e come individuiamo le risorse perché lo strumento, Consigliere Cancellieri, funziona se lo allarghiamo ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, lo dobbiamo allargare, ma bisogna metterci le risorse, non è che possiamo fare su questo tema …
Colgo positivamente, anche se poi magari mi accusano di chissà quale condivisione, Presidente, la volontà di individuare uno strumento efficace, lo dobbiamo fare, ma dobbiamo trovare lo strumento e le risorse adeguate perché su questo tema non possiamo fare una legge manifesto, non ce lo possiamo permettere perché, Consigliere Livi, se voi la citate come una grande riforma vi accorgerete che le interrogazioni che subisce l’Assessore Saltamartini non nascono ... Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, per quanto riguarda questa discussione …
PRESIDENTE. Siamo sull’ordine dei lavori, non siamo in dichiarazione, se rinviare o no il tema. Chiedo scusa, la discussione è stata chiusa prima, dobbiamo solo decidere se accettare la proposta sia del sottoscritto che, in particolare, del Presidente della Commissione, di rinviare a una risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Sono d'accordo e penso che tutto il gruppo Lega sia d'accordo a rinviare queste mozioni al fine di presentare una risoluzione comune.
Voglio dire due cose importanti di cui nella mozione dovremmo tenerne conto, c'è un problema di fondo, noi abbiamo aumentato i posti nelle scuole di specialità sia per i medici di medicina generale che per le scuole di specialità, purtroppo questi posti sono stati ricoperti solo parzialmente, questo per mettere in evidenza che oggi abbiamo pochi laureati rispetto alle postazioni che dobbiamo coprire. Nella risoluzione questo va considerato perché anche quando faremo la legge - io ed il Consigliere Baiocchi riusciremo a trovare due soldi da metterci, è qui da 7-8 mesi, non l’abbiamo ancora depositata - dovremo valutare che spesso gli incentivi non sono sufficienti per far sì che quei posti di lavoro, soprattutto nelle aree interne, siano appetibili. Può darsi che facciamo una legge, ci mettiamo i soldi, diamo degli incentivi economici ai sanitari per venire (dai dipendenti dell'ospedale alla medicina del territorio) che poi non siano sufficienti a far sì che i medici vengano a lavorare nell’entroterra.
Teniamone conto quando facciamo la risoluzione perché può darsi che prendiamo un altro abbaglio.
Secondo me la soluzione della sanità pubblica italiana passa nell'aumentare il tempo clinico ad ognuno di noi - noi vogliamo fare i medici, ci siamo laureati in medicina apposta - e ridurre il tempo amministrativo, che è il tempo burocratico. Noi oggi stiamo impiegando l'80 della nostra professione a fare burocrazia e carte, scriviamo carte, occupiamo tempo per amministrativo e burocrazia, noi vogliamo fare i medici.
La riforma sanitaria passa attraverso anche e soprattutto questo, non è più una questione economica, di soldi, che magari troveremo anche, ma della dignità di una professione oggi svilita dai tempi amministrativi e dalla burocrazia. I medici vogliono fare i medici.
Diciamo nella risoluzione anche queste cose, si deve fare una riforma sanitaria in questo Paese, che passa non solo attraverso le Regioni, ma anche attraverso lo Stato centrale, per dare la possibilità di valorizzare la figura sanitaria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Sono favorevole al rinvio per fare una risoluzione.
Ho sentito tanto parlare di questa legge Pasqui, vi ringrazio, ma penso che sia una legge regionale fatta dal Consiglio, ma la cosa che mi sorprende … e parto da un'intervista ad XY, ve lo ricordate, l'allenatore del Verona, per i suoi 80 anni fu intervistato e la giornalista gli disse: “Mister, di lei dicono che è antipatico oppure timido, sta sempre zitto”, rispose: “Eh no, io non sono antipatico e neanche timido, parlo quando devo parlare e quando so le cose”, ed io ho sentite tante stupidaggini. Ma come fate a dire che è una legge che non ha avuto risultato? Ve lo dico io, è una legge che potrebbe aver ottenuto grandi risultati se dopo il 24 febbraio, se non è il 24 e il 23 e se non è il 23 e il 25, quella è la data della sua pubblicazione, ad oggi fossero stati dati i criteri per poterla applicare. Mancano i criteri per poterla applicare.
Io sono abituato a dire le cose come stanno perché io lavoro per i cittadini. Adesso verranno fatti i criteri, quindi la legge Pasqui è una legge che funziona, eccome, perché ci sono tante richieste, allora informatevi bene, però deve essere resa tale, è legge, ma se mancano i criteri non si applica. Ci sono medici che hanno chiesto di intervenire anche a me personalmente, però vanno dati criteri sui quali probabilmente ancora si sta lavorando. I 200.000 euro per chi è in rianimazione, per quegli ospedali, per quelle situazioni in rianimazioni, sono più che sufficienti, per aprire l'ossigeno, certo non sono la panacea del discorso, assolutamente no, però l'ossigeno lo si apre.
Credo che quando verranno dati i criteri per poterla applicare sarà una legge che porterà dei grandi risultati per quello per cui è stata fatta, non per altro. Su quello si sta lavorando, anch'io ho inviato delle …, anche l'altro giorno parlando con ...
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio dire che sono d'accordo sul rinvio della votazione delle mozioni per cercare di fare una risoluzione comune perché questo tema ci impone di non dividerci, a mio parere.
Voglio anche dire che mi sembrava opportuno fare una valutazione degli esiti della legge e dopo aver sentito l'intervento del Consigliere Pasqui sono saltata sulla sedia. Scusate, ma dopo un anno e passa ancora non sono stati individuati i criteri? Addirittura scopro che c'è anche un altro problema che riguarda il ruolo delle AST che non possono dare gli alloggi direttamente. Mi chiedo: in I Commissione non riusciamo quasi ad approvare nessuna legge perché parola per parola viene guardata anche dai tecnici, che spesso dicono quello che non va bene, quell'altro va corretto, ed in IV Commissione abbiamo portato in Aula una legge e dopo un anno ci accorgiamo che non può essere applicata? E’ una cosa dal mio punto di vista gravissima. Vorrei che il prima possibile vengano fatto i criteri, passi in Aula una modifica di legge per renderla applicabile, sennò che stiamo a fare qua?
Adesso capisco l'invito del Consigliere Cancellieri che non avevo colto perché purtroppo non sono in Commissione sanità, quindi molte cose non le so, poi per me che sono da sola è difficile tenere tutto sotto controllo.
Capisco l'invito del Consigliere Cancellieri quando dice che la prossima dobbiamo farla bene perché in effetti questa …,
Ringrazio il cielo di avere evidenziato all'epoca delle criticità perché evidentemente ci sono e adesso ci ha informato il Consigliere Pasqui, che lo ringrazio perché io non le sapevo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. La mia esperienza non è poi così poca, quando facevo l'Assessore al patrimonio proponevo i locali gratis ai medici di base nelle località di Borgo Santa Maria, Candelara, Ginestreto, Pozzo Alto, avevo le interrogazioni dei Consiglieri allora di opposizione, dell'attuale maggioranza in Regione, che mi chiedevano sulla base di quale regolamento davo immobili gratis ai medici di base, non c'era nessun regolamento, li davo gratis sennò il medico andava via. Alla fine rischiavo anche la denuncia alla Corte dei Conti, allora mettiamoci d'accordo, chi ha gli immobili diffusi sul territorio? Gli enti locali, eventualmente bisogna fare una norma che li autorizzi a dare, se vogliono, i propri beni gratuitamente, comprese le spese. Se non si fa una cosa del genere …
Io sono un po' estroso e l'avevo inventato da solo, ma nella realtà questo è il tema, e se l’opposizione, al di là di chi è, chiede sulla base di …, ovviamente pur dando gli immobili gratis quasi da nessuna parte abbiamo trovato, ma almeno ci abbiamo provato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere che si arrivi ad una risoluzione in modo tale che ci possa essere un atto di indirizzo rilevante per le politiche sanitarie.
In merito al disegno di legge che prevede gli incentivi nella nostra Regione, un passo molto importante che io avevo auspicato, basta prendere le richieste fatte dall'Assessore sin dall'inizio di questa consigliatura, che poi si sono compendiate con la legge, con il disegno di legge promosso dal Consigliere Pasqui.
C'è da tener conto che la legge comunque deve essere interpretata. Il testo di una disposizione legislativa si trasforma in un dispositivo e poi in una norma, cioè in un dettato che può interessare l'amministrazione.
Il tema è che la legge si applica ad un'area molto limitata, che è quella del cratere sismico, c'è una delimitazione territoriale e la seconda delimitazione territoriale è quella di andare a sopperire alla carenza di partecipanti ai concorsi. Eravamo partiti da alcuni concorsi che erano stati banditi soprattutto nell'area montana, Fabriano, Camerino, Amandola, abbiamo individuato un percorso che si ricava dalla legge, non stiamo fuori dalla legge, se poi si vorranno dettare ulteriori criteri dobbiamo aumentare il finanziamento perché con 200.000 euro ed in queste condizioni risulta una norma sprovvista.
Già dal testo della legge e da questi principi da cui deriva la norma, quindi: delimitazione territoriale, concorsi che sono andati deserti, noi abbiamo già inserito nei bandi di quei concorsi che sono andati di deserti l'incremento derivante da questa legge per cui c'è già un effetto esecutivo. Tenete conto che i dirigenti che devono applicare la disposizione legislativa vogliono essere tranquilli per la loro responsabilità, dal punto di vista della famosa responsabilità erariale.
Credo che già l'interpretazione di questa legge, proprio per come è stata presentata ed è stata presentata per sopperire alla carenza nelle aree disagiate interne, terremotate, di partecipanti ai concorsi, stia avendo esecuzione. Tant'è vero che gli ultimi concorsi - soprattutto partendo dalla luce proprio nella città di Camerino, da dove proviene il Vicepresidente Pasqui - avranno questa caratteristica. I concorsi reiterati per mancanza di candidati troveranno del bando di concorso l'indicazione che ...
PRESIDENTE. Rinvio delle mozioni nn. 243, 327 e 381 (per redigere una risoluzione). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Prima di tornare agli atti ispettivi, riprendendo l'interrogazione a cui deve rispondere l'Assessore Aguzzi, il Consigliere Cesetti mi ha fatto pervenire un sms e e devo comunicarvi il rinvio degli atti di cui è relatore di minoranza, è stato concordato dallo stesso prima con il capogruppo Mangialardi poi con il Presidente Marinelli ed infine l’ha comunicato al Presidente dell'Assemblea.
E’ la comunicazione che non avevo dato prima e che giustamente mi è stata indicata di fare.
Tra l'altro il Consigliere Cesetti ha confermato la sua volontà di essere quanto prima in Aula.
Interrogazione n. 1110
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Interventi di contrasto alla carenza di disponibilità di acqua potabile nella provincia di Pesaro e Urbino”
Interrogazione n. 1116
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Lo stato dei fatti al contrasto alla cronica crisi idrica”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni n. 1110 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo e n. 1116 della Consigliera Ruggeri (abbinate).
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ho sentito poco fa i proponenti delle due interrogazioni e siccome i punti sono talmente tanti diversificati tra loro alcune risposte le darò verbalmente subito dopo però, sono già d'accordo, consegnerò loro tutto il materiale scritto che gli uffici mi hanno passato, che è anche molto preciso, pieno di particolari e spero che sia “esaustivo”, perlomeno sia chiaro, non pretendo la soddisfazione, su quanto hanno chiesto.
Indubbiamente sono situazioni molto delicate e particolarmente complesse. Devo dire che anch’io sono preoccupato per quelli che possono essere gli sviluppi dei prossimi mesi, perché non avendo quest'anno mai nevicato, neanche un fiocco sulle nostre montagne e non credo che a questo punto farà chissà cosa da qui ai prossimi giorni, noi rischiamo una crisi idrica più grande di quella degli altri anni. Sinceramente sono davvero molto preoccupato.
Ad esempio una delle questioni che sarà poi nelle risposte che vi passerò, guardo la Consigliera Ruggeri ed alle mie spalle anche il Consigliere Biancani perché entrambi avete posto la questione che riguarda l'escavo della diga del Furlo, su questo siamo pronti per partire con i lavori e sono già stati consegnati, l’unica cosa è che per problematiche ambientali non si può partire nel periodo primaverile perché si va a contrastare la nidificazione della fauna, ci sono degli obblighi che portano a 8 mesi dei 12 esistenti in un anno la possibilità di intervento, 8 mesi sono in buona parte invernali, questo per dire che è molto complicato pensare di fare celermente un'iniziativa di questo genere, senonchè è emersa una novità di queste ore, di questi ultimi giorni.
Abbiamo già consegnato i lavori, nello specifico Enel Green Power, ed abbiamo avuto la richiesta di Marche Multiservizi che, visto il periodo particolarmente siccitoso, ci chiede di non fare i lavori nel 2024 e questo vorrebbe dire durante l'estate prosciugare la diga del Furlo, non mantenere neanche una riserva diciamo potenziale. I lavori andrebbero fatti da metà giugno per superare il periodo di nidificazione della fauna e da luglio sarebbe da prosciugare completamente la diga e Marche Multiservizi ci evidenzia che quest'anno è molto siccitoso per cui andremmo anche a distogliere una riserva d'acqua pur limitata, ma comunque utile che ci metterebbe ancora più a rischio.
A questo si aggiunge la richiesta fatta dal Sindaco di Acqualagna con insistenza, l'aveva già fatta e avevo già dato un diniego, ma ne è arrivata un'altra proprio i giorni scorsi, che sottolinea che questo è l'anno di Pesaro città della cultura ed il Comune di Acqualagna nel mese di agosto, credo, o luglio, non mi ricordo, ha la settimana della cultura che si svolge all'interno della Golina del Furlo e se vengono depositati tutti i materiali verrebbe rovinata. Su questo sono un po' più possibilista, direi che forse vale di più la pena di svuotare l'invaso che di fare due concerti, con tutto il rispetto per i concerti ovviamente. Invece la richiesta di Marche Multiservizi ci fa pensare un po' di più, ma non è una decisione presa. Vi porto a conoscenza della novità di queste ore, sennò per quanto riguarda la prima parte di escavo si sarebbe partiti subito, anche se per completarlo completamente occorreranno circa 4 anni perché i mesi sono molto limitati come disponibilità ed i materiali che si possono distogliere dal fiume mensilmente sono un tot e sono talmente tanti che da un calcolo fatto, se tutto andasse nel modo migliore, ci vorrebbero 4 anni per completarlo, ma non i 75.000, cioè 75.000 verrebbero fatti in 2 anni, gli altri successivi potenziali che devono arrivare quasi a 400.000.
Questa è una delle risposte che mi avete chiesto delle 11 proposte, sto finendo il tempo e ho fatto bene ad allertarvi prima dicendo che vi avrei consegnato tutto il materiale che ho a disposizione e tutte queste situazioni le troverete puntuali, con riferimenti di norme e di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIACANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per averci dato la copia delle risposte. Non nascondo che sono molto preoccupato, secondo me il tema dell'acqua è emergenza assoluta anche se abbiamo diverse opportunità di scelta.
Le acque sotterranee non riusciranno mai a darci 1100 litri al secondo, più o meno, di cui abbiamo bisogno durante la stagione estiva. Le acque sotterranee nel pesarese, pur aprendo a manetta, come si dice, il Burano non è una soluzione è un'integrazione rispetto a quello che serve.
I bacini oggi sono in una situazione che va dal 35 al 67-70% di superficie occupata da depositi. La pulizia dei bacini Tavernelle e San Lazzaro forse inizierà tra qualche anno, non ho visto la risposta, ma me la immagino; per quanto riguarda il Furlo si faranno nei prossimi 2 anni 75.000 metri cubi che corrispondono al 10% in più di acqua, quasi nulla.
Enel Green Power non sta sicuramente accelerando per quanto riguarda la pulizia dei bacini.
Le risorse idriche delle acque sotterranee non sono sufficienti per coprire se i bacini sono finiti.
La crisi idrica dimostra che se non troviamo altre soluzioni …, avendo delle piogge con sempre più picchi.
L’acquedotto va in qualche modo sistemato, ho fatto un conto, solo per sistemarlo nella provincia di Pesaro, dove tutto è praticamente vecchio, ci vogliono circa 500 milioni di euro, quindi anche se metti 3 milioni non metti a posto niente.
Secondo me è ora di pensare a una soluzione alternativa, soprattutto lungo la costa. Insisto sul dissalatore che nessuno vuol prendere in considerazione, ma senza dissalatore vi ricordo …
Addirittura il Sindaco d' Acqualagna ha chiesto all’Assessore - che ha il mio appoggio, vada pure avanti - di non fare l'intervento questa estate per i concerti, ma stiamo scherzando?
L'intervento va fatto nei tempi più rapidi possibili anche perchè le prime zone a rimanere senza acqua, e già utilizzano le autobotti, sono quelle dell’entroterra perché se l'acqua manca arriva sulla costa, arriva a Pesaro e a Fano …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche l'Assessore Aguzzi che già ci ha consegnato i testi preparati dagli uffici, naturalmente mi riservo di leggerli con attenzione per dare una risposta completa, visto le poche cose che ci sono state dette.
Condivido con l'Assessore e con il Consigliere Biancani la fortissima preoccupazione sul tema acqua anche perché è cambiato il modo di piovere e abbiamo piogge con picchi molto intensi ed il vento forte e caldo fa evaporare l'acqua velocemente. Abbiamo un problema non tanto di quantità di acqua, ma di come piove e quanto evapora a livello mensile, ripetuto in un lasso di tempo che è annuale, tant'è che dai dati che ho raccolto, quelli forniti dall'Osservatorio meteorologico Alessandro Serpieri dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, risulta che bene o male la quantità di acqua è quella degli ultimi 80 anni, però dobbiamo individuare un metodo di raccolta differente.
Ci è arrivata notizia di una mozione che ha presentato il Consigliere Latini, il Presidente del Consiglio, sulla rete dei laghi, visto che il tema è così urgente spero che ci sia la possibilità di discuterla presto e che magari possa essere messa insieme ad altre proposte, come quella fatta oggi verbalmente dal Consigliere Biancani, perché, così come abbiamo fatto ormai anni fa, abbiamo approvato tante mozioni sul tema, che hanno individuato una strada difficile da percorrere, l'ha detto anche l'Assessore Aguzzi.
C’è un rallentamento che non ci possiamo permettere, non manca la pioggia, ma piove in maniera diversa, quindi le nostre soluzioni che mettiamo in campo si devono adattare e cambiare. Grazie.
Interrogazione n. 1121 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Rossi
“Stato di attuazione della mozione n. 205/22 del 01/02/2022 avente ad oggetto ‘Abolizione dei contributi obbligatori alla SSICA (Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari)’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1121 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. La materia delle stazioni sperimentali, tra le quali è inclusa la stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari SSICA con sede a Parma, è normata dal Ministero delle imprese Made in Italy, in precedenza Mise.
L'ultima riforma su questa materia è il decreto ministeriale dell’1 aprile 2011 del Ministro XY che stabiliva la soppressione delle stazioni sperimentali quali enti pubblici strumentali appartenenti al Mise ed il passaggio alle Camere di commercio e la trasformazione in Fondazioni. Lo stesso decreto prevedeva che il Ministero continuasse a svolgere un’attività regolatoria delle stazioni e non stabiliva una modifica alle modalità originarie di finanziamento base delle stazioni, che rimaneva basato sul contributo obbligatorio con determinati criteri, a seconda delle dimensioni di impresa, per tutte le imprese rientranti nei settori collegati. Tale decreto non è stato fino ad ora sostituito, non è stato in particolare possibile percorrere la strada di un decreto specifico solo per la SSICA in quanto essa non è l'unica stazione sperimentale creata negli anni passati, sarebbe pertanto necessario un decreto nazionale che cambi le regole per tutte le sperimentali, ancorché oggi configurate come Fondazione.
Su questo al momento non si riesce a trovare il consenso unanime di tutte le Regioni stante i diversi interessi.
Il decreto dell’1 aprile 2011 è pertanto ancora in vigore e da esso discendono annualmente decreti direttoriali che ribadiscono il finanziamento obbligatorio ed i criteri per stabilirlo, gli ultimi del 2023-2024.
La Regione non ha poteri in merito nella possibilità di stabilire una eccezione solo per la SSICA.
La situazione pertanto è la stessa della mozione del dicembre 2022, il percorso di modifica richiede una valutazione più ampia e articolata del ruolo e delle modalità di funzionamento delle stazioni sperimentali.
Per quello che riguarda la SSICA sarà opportuno che le aziende chiamate a detto contributo obbligatorio sfruttino i laboratori presenti in questa struttura per le proprie attività di sperimentazionem certificazione prodotto e analisi chimico fisica.
Questa è la risposta del dirigente.
Aggiungo che dopodomani ho un incontro al Ministero delle imprese Made in Italy, siccome ci confrontiamo periodicamente con il Ministero per tutta una serie di decreti, cercherò di portare avanti la mozione presentata dal Consigliere Rossi, di metterla sul tavolo nazionale in modo tale di cercare di capire le intenzioni del Ministero rispetto a questo problema e se serve essere da supporto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Antonini, per la risposta e grazie per l'impegno che si è preso presso il Mise.
Ricordo che purtroppo nulla è stato fatto dal Governo, al riguardo vorrei in questo minuto e quaranta secondi ribadire l'assurdità di questo baraccone che ogni anno sforna una gabella a fronte di un servizio sostanzialmente inesistente.
3300 aziende dell'industria delle conserve alimentari, anche piccole, sono vessate da una gabella che va dai 274 euro agli 8.000 euro, addirittura, l'anno. Proprio adesso stanno arrivando i bollettini.
Tante aziende marchigiane sono vessate da questa gabella, è ora che il Governo intervenga e sopprima la SSICA, questo baraccone e questa assurda gabella che grava sulle spalle delle nostre aziende delle conserve alimentari.
Tutto ciò è scandaloso, ne abbiamo parlato nella mia mozione di un anno e mezzo fa presentata nel Consiglio regionale delle Marche, votata all'unanimità, è ora che il Governo intervenga e abolisca questa assurda tassa e questo assurdo baraccone.
Basta tasse inutili sulle spalle delle azienda e dei cittadini. Grazie.
Interrogazione n. 1096
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri
“Baqsimi – accesso gratuito al farmaco per i pazienti diabetici”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1096 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questa interrogazione a norma di regolamento chiedo il rinvio perché dobbiamo acquisire una serie di risposte che potranno confermare la richiesta contenuta nell'interrogazione e potranno garantire quanto richiesto. Risponderò nel prossimo Consiglio regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Conosco bene quell'articolo essendo qui da abbastanza tempo, me lo ricordo anche perché l'ha utilizzato meno di due settimane fa l'Assessore Brandoni per poi scoprire che in realtà aveva solo preso tempo perché quell'atto non c'era.
Mi piace pensare che in realtà questo rinvio non sia dettato dal fatto che questi dati non ci sono perché non ci credo, quanto dalla volontà magari in questo periodo di trovare una soluzione a questo grave problema. Grazie.
Interrogazione n. 1098
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Mangialardi, Bora, Cesetti e Vitri
“Forti criticità dell'attività dell'Officina regionale per la lavorazione di sangue e plasma”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1098 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Mangialardi, Bora, Cesetti e Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nel Piano socio-sanitario 2023/2025, che abbiamo approvato il 9 agosto, a pagina 110 è riportato che “elemento organizzativo gestionale strategico per la rete ospedaliera marchigiana è inoltre il Dipartimento interaziendale regionale di medicina trasfusionale, Dirmt (acronimo) le cui attività sono finalizzate a garantire il fabbisogno di emocomponenti ed emoderivati indispensabili per svolgere molteplici attività sanitarie”.
Si deve tener conto a riguardo che l'articolo 11 del comma 1 della legge n. 219 del 2005 stabilisce infatti che l'autosufficienza di sangue e dei suoi derivati costituisce un interesse nazionale e sovranazionale non frazionabile per il cui raggiungimento è richiesto il concorso delle Regioni e delle Aziende sanitarie.
In merito a questa interrogazione innanzitutto dobbiamo prendere atto che la nostra Regione è una delle più virtuose, autosufficiente, e che il problema che viene segnalato con questa interrogazione è all'attenzione dell'Assessorato alla sanità, tant'è vero che in tre riunioni consecutive, una delle quali è stata tenuta la scorsa settimana, si è discusso in merito al contenuto del regolamento per dare un ordinamento omogeneo all'organizzazione di questa importante struttura.
Devo anche aggiungere al riguardo e rimeritando in questo senso le due grandi associazioni di volontariato l'Avis e la Fratres, che raccolgono il sangue tra i cittadini nella nostra Regione, che sulla loro specifica segnalazione l'Assessorato è intervenuto per garantire che dal 16 marzo tre nuovi dipendenti appartenenti alle professioni sanitarie siano assegnati a questa struttura per assicurare lo svolgimento delle funzioni ordinarie.
Devo anche aggiungere che condivido quanto è contenuto nell'interrogazione, quindi il regolamento, che presto vedrà la luce, che riorganizza l’intero sistema a livello regionale dovrà garantire una maggiore efficienza organizzativa coinvolgendo tutte le aziende che si occupano di questo fondamentale settore.
Naturalmente ho dato lettura della norma contenuta nel Piano socio-sanitario perché l'interrogazione sosteneva che non c'era alcun riferimento e che era era stato un po' sottaciuto il ruolo e l'importanza svolto da questa struttura.
Voglio informare l'interrogante e l'opinione pubblica che ci ascolta, che pur con il tetto di spesa, pur con i limiti di spesa del servizio sanitario, tre tecnici prenderanno servizio a Torrette dal 16 marzo, che è in corso di elaborazione il regolamento riorganizzativo e che c'è tutta l'intenzione di far sì che il processo di raccolta e di trasformazione anche degli emoderivati possa avere dalla Regione il massimo appoggio sostenibile.
Conclusivamente desidero ringraziare i dirigenti, ogni volontario dell'Avis e dell'Associazione Fratres per quanto stanno facendo della Regione Marche, una delle prime per raccolta sangue che determina l'autosufficienza, soprattutto una delle più importanti regioni che attraverso il ricorso al principio di sussidiarietà garantisce al servizio pubblico la risorsa fondamentale che deriva dal sangue, dal plasma e da tutti gli emoderivati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto con soddisfazione, Assessore, che ci sono due novità rispetto a quando abbiamo presentato l’interrogazione il 12 febbraio, ormai è passato quasi un mese.
Le due novità sono che state mettendo mano al regolamento, e noi avevamo evidenziato nell'interrogazione come questo regolamento non fosse stato ancora emanato, elaborato, poi, soprattutto, che avete ampliato su sollecitazione dell’Avis e magari anche grazie alla nostra interrogazione il numero dipendenti che facevano capo a questa importantissima struttura della nostra regione.
Sappiamo bene che le difficoltà evidenziate dall'Avis sono reali, quindi non ci siamo inventati nulla, difficoltà che portano forti criticità a tutto il sistema regionale per quanto riguarda la raccolta del sangue, del plasma e dei derivati.
Le dico solo una cosa rispetto a quanto ha detto, noi l’avevamo messo in evidenza nell’interrogazione, nella deliberazione del 13 novembre 2023 adottata dalla Giunta regionale si definivano e si assegnavano gli obiettivi economici e sanitari agli enti del Servizio sanitario regionale, quelli del Dirmt erano stati attribuiti solo all'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche pur essendo questa una struttura interaziendale.
Ci auguriamo che questa difformità sia regolarizzata e che tutte le strutture delle Marche possano contare sul personale, che non pesi solo sulla struttura di Torrette, ma su tutte le Ast del territorio perché è una struttura a cui fanno capo tutte le strutture territoriali e mi sembra corretto e giusto ribadire questo concetto. Grazie.
Interrogazione n. 1112
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Disponibilità del personale infermieristico delle strutture sanitarie e socio-sanitarie residenziali RSA e di ambito semi residenziale per anziani della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1112 del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La fondamentale sollecitazione che viene dal Consigliere Santarelli trova una risposta di piena adesione positiva da parte della Regione e dell'Assessorato, che ho l'onore di dirigere.
Devo quindi rassegnare in breve alcune risposte specifiche, in particolare che con delibera n. 1323 del 2023 sono state assegnate agli enti del Servizio sanitario regionale le risorse previste, in primo luogo per l'aumento delle prestazioni aggiuntive per il personale medico ed anche per il personale infermieristico presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri fino a 50 euro lordi comprensivi all’ora, al netto degli oneri riflessi di amministrazione.
Informo l'interrogante che è in corso l'istruttoria per la ripartizione di risorse già previste, pari a 2.048.000 euro, quindi ci saranno delle attività importanti di remunerazione delle prestazioni fino a 60 euro lordi comprensivi.
E’ in corso di adozione la determina, e l'ho anche sollecitata stamani, di approvazione delle graduatorie degli enti del Servizio sanitario regionale relativa al concorso per profilo professionale di infermiere indetto con determina della AST di Pesaro-Urbino del 4 agosto 2023 che costituisce lo strumento principale per il reclutamento del personale.
Non da ultimo ricordo la delibera n. 1919 del 12 dicembre 2023 con cui la Regione Marche, in applicazione dell'articolo 13 del decreto legge n. 34 del 2023, ha regolamentato la possibilità per gli enti del Servizio sanitario regionale di autorizzare il personale infermieristico a stipulare rapporti libero professionali con strutture private non convenzionate. Questa norma, lo voglio ricordare e la rivendico, è stata chiesta al Ministro della sanità nel corso della Giornata delle Marche che si è svolta a Fermo e anche questa iniziativa legislativa che si è prodotta poi in norma è stata più volte sollecitata dal Consigliere Santarelli, che ringrazio per l'impegno, soprattutto per la sua provenienza dal ruolo degli infermieri.
Quindi, mi pare di poter dire che l'indirizzo politico della Giunta regionale sarà quello di sollecitare gli enti a garantire un sempre maggiore riconoscimento della professionalità degli infermieri del Servizio sanitario regionale. Tant'è vero che stiamo immaginando di proporre al Governo di organizzare dei corsi di laurea della durata di un anno per sopperire alla carenza di vocazioni, che non tanto c'è nella nostra Regione, ma che porta altre Regioni, come la Lombardia ed altre, addirittura a reclutare il personale in altri Paesi. La Germania assume medici e infermieri dai corsi svolti in Argentina prevedendo che nell'ultimo anno si studi il tedesco. In questa direzione sta andando anche la Regione Lombardia ed altre, come la Campania e la Puglia.
Noi dobbiamo far tesoro degli infermieri che abbiamo nella nostra regione. I corsi sono capaci di produrre il numero di infermieri che servono per la nostra regione, quindi la possibilità di allargare, la possibilità per gli infermieri di lavorare anche nelle strutture al di fuori dell'orario di lavoro consente di sopperire alla carenza di infermieri nelle strutture private.
Ritengo quindi che questa politica di formazione e di reclutamento degli infermieri dia maggiori possibilità e opportunità ai ragazzi e alle ragazze che intendono intraprendere questa strada.
Anche questa interrogazione conferisce la possibilità di fare cultura sul ruolo sociale degli infermieri, anzi lancio un'idea che è quella di andare a promuovere nelle scuole l'importante missione che gli infermieri svolgono nella società italiana perché l'invecchiamento della popolazione, che impedisce di avere un numero di medici infinito, fa sì che dobbiamo promuovere la professionalizzazione, quindi anche la retribuzione degli infermieri, per garantire quell'assistenza domiciliare necessaria a quella fetta della popolazione che invecchia, dando corpo a quella politica sanitaria che vede la casa come primo luogo di cura, soprattutto per le patologie croniche delle popolazioni longeve della nostra regione, con la capacità e la possibilità di avere l'assistenza qualificata professionale degli infermieri.
Grazie Consigliere Santarelli per aver promosso questa interrogazione con cui si apre un percorso culturale di sostegno ed innovazione anche dal punto di vista legislativo di questa fondamentale professione, che io come Assessore alla sanità intendo valorizzare nelle migliori condizioni possibili e nelle migliori possibilità che sono consentite a questo Consiglio regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Gentile Assessore Saltamartini, abbiamo ascoltato con attenzione il resoconto da lei fornito e la ringraziamo per le informazioni contenute nella sua risposta di stamane. Perché gentile? Perché ha usato due parole chiave per la nostra professione: vocazione e cultura. Spesso i colleghi che stanno nelle strutture residenziali e semiresidenziali degli ospedali hanno come prima parola quella di tendere la mano.
La vocazione non viene dallo stipendio o dagli incentivi che noi chiediamo per una professione così importante, ma viene dall'atteggiamento di disponibilità che nasce dal codice deontologico e dal codice etico.
Le sue parole, oltre le informazioni che le sono state date dagli uffici, ci lusingano e ci gratificano, e noi del gruppo Rinasci Marche, com’è nella nostra natura di forza politica e solidale, continueremo a monitorare la situazione e verificheremo quali interventi potranno essere realizzati per far fronte alla carenza di personale infermieristico sia nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie che in quelle residenziali e semiresidenziali.
Teniamo a ribadire che questa categoria di lavoratori subisce una pressione crescente sui turni poiché all'interno di tali strutture si deve garantire un minutaggio minimo di presenza di infermieri, e sottolineo di operatori socio-sanitari non secondi agli infermieri, stabilito da una proporzione basata sul numero degli ospiti presenti, con l'obbligo di presidio e di presenza nell'arco delle 24 ore.
Il gruppo Rinasci Marche rinnova qui il suo impegno a sostegno delle marchigiane e dei marchigiani più fragili per garantire i livelli di assistenza adeguati.
Mi rivolgo all'Assessore che ha detto delle parole corrette perché ha guardato anche alla cultura della nostra professione. In passato, mi ricordo, noi abbiamo recepito dalla cultura della Romania, quando è entrata nella Comunità europea, il personale che aveva lo stesso linguaggio, facilità di apprendere ed anche un percorso, diciamo, di studi simile al nostro, e lì hanno sopperito alle carenze.
Il fatto che lei abbia approfondito e guardato anche fuori dalla Regione è molto positivo perché le persone anziane presenti nelle strutture hanno la necessità di essere vigilate,.
Anche noi vigileremo come gruppo Rinasci Marche su quei provvedimenti che estendono le prestazioni aggiuntive riferite agli infermieri, che sono disponibili ad effettuare turni anche al di fuori di quelli previsti, ai quali deve essere riconosciuta la dignità di professionisti, che al pari dei medici possono esercitare le loro funzioni anche al di fuori della struttura pubblica proprio per dare un contributo anche di reddito alle proprie famiglie. Questo deve essere giustamente quantificato in base al personale infermieristico anche agli operatori socio-sanitari con le relative risorse finanziarie.
La ringraziamo perché il suo approfondimento denota una sensibilità verso una professione che non si fa per denaro, si fa per vocazione e per mantenere una famiglia. C'è anche bisogno di denaro aggiuntivo ed è giusto che gli infermieri lo abbiano attraverso delle prestazioni aggiuntive che possono completare il loro reddito, il loro compenso mensile e oggi, io dico a tutti i Consiglieri, bisogna mettersi una mano sulla coscienza perché il compenso che riceve un infermiere nelle strutture negli ospedali pubblici non è adeguato alla vita che viviamo. Grazie.
Interrogazione n. 1119
a iniziativa del Consigliere Rossi
“Mancato rinnovo dell’autorizzazione condizionale all’immissione in commercio del farmaco “Translarna”
(Ritiro)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1119 del Consigliere Rossi, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Vorrei ritirare questa interrogazione perché nel frattempo mi sono attivato in sede europea ho contattato tre eurodeputati di diversi schieramenti e ho avuto una pronta risposta dall'ex Vicepresidente del Parlamento Europeo, che si è mosso concretamente presso le sedi competenti in pochi giorni. Vorrei da questi microfoni e da questa Assise ringraziarlo per quello che ha fatto.
L'interrogazione verte sul mancato rinnovo dell'autorizzazione condizionale all'immissione in commercio del farmaco Translarna, che viene utilizzato per il trattamento de pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne che colpisce prevalentemente bambini, ragazzi e ragazze portandoli alla graduale perdita dei muscoli e alla conseguente impossibilità a deambulare. Solo nella nostra nazione sono interessate all'utilizzo di questo farmaco centinaia di pazienti, di famiglie, anche nella nostra Regione, e il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) con decisione del 25 gennaio 2024 non ha rinnovato l'autorizzazione all'immissione in commercio di questo farmaco, non tanto perché crea problemi, ma perché reputato inefficace.
Il farmaco è utilizzato da tanti anni con elevato profilo di sicurezza ed estrema facilità di somministrazione nei bambini e consente di rallentare la patologia, così come dimostrano i dati evincibili dal registro Stride, dai quali risulta un chiaro miglioramento delle condizioni di vita dei malati sul lungo termine, purtroppo non c’è nessuna alternativa.
Io sono stato interessato della questione da alcuni genitori di alcune associazioni, tipo l’Associazione Uniamo (Federazione italiana malattie rare), l’Associazione UILDM - Unione italiana lotta distrofia muscolare, l’Assciazione Parent Project APS, da genitori che attestano che il farmaco allevia le sofferenze di questi bambini.
Il CHMP ha dato parere negativo e l'Ema ha 60 giorni per recepire il parere o rigettarlo, entro il 25 marzo la Commissione europea può politicamente bloccare il parere dell’Ema chiedendo che la Company venga riconvocata per la presentazione di un nuovo studio.
Auspichiamo che il farmaco possa essere riammesso per il bene di questi ragazzi e delle loro famiglie. Grazie.
PRESIDENTE. L'interrogazione viene ritirata.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 13,50.
La seduta inizia alle ore 10,35
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 146 del 4 marzo 2024. Do per letto il processo verbale della seduta n. 145 del 27 febbraio 2024, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi dell'articolo 53, comma 4, del Regolamento interno.
Richiamo inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 1125 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri
“Stabilizzazione di 19 lavoratori precari del Comparto nel ruolo tecnico ed amministrativo del SSN presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1125 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'ordinamento sul personale pubblico prevede che il personale consegua dei diritti nell'esercizio del rapporto di servizio in relazione al principio di legalità, quindi alle norme vigenti, nel momento in cui il rapporto si instaura.
Relativamente alla stabilizzazione di 19 lavoratori nell'Azienda sanitaria ospedaliera universitaria delle Marche di Torrette la Regione ha ridistribuito l'aumento del fondo sanitario previsto per la spesa del personale assegnando oltre 5 milioni per garantire il processo di stabilizzazione e l'applicazione delle norme vigenti.
Segnatamente al problema che viene segnalato l'amministrazione ospedaliera ha ricevuto il finanziamento da parte della Regione ed è suo compito applicare le norme vigenti in materia relativamente al personale che ha maturato Il periodo previsto.
L'indicazione che la Giunta regionale ha trasmesso all'Azienda sanitaria è quella di procedere, ove i requisiti soggettivi relativi alla stabilizzazione siano maturati, alla determinazione dei provvedimenti conseguenti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. Assessore, non ho capito, una non risposta, una delle tante. Ricordo i 3000 infermieri che dovevamo assumere il 25 novembre 2000, mentre oggi il tempo è scaduto per i 19 lavoratori precari del comparto tecnico amministrativo dell'Ospedale di Torrette, che avevamo assunto con un contratto a tempo determinato il 7 marzo 2021. Sono passati 3 anni, Assessore, e questi lavoratori e lavoratrici hanno dimostrato impegno, dedizione e competenza. 3 anni in cui hanno avuto contratti rinnovati di 3 mesi in 3 mesi, 2 mesi o addirittura poche settimane per volta, una vera e propria via crucis contrattuale che arriva oggi al capolinea.
Penso che siamo oggi tutti in grande imbarazzo perché c'è la stabilizzazione o il termine del contratto. La Giunta regionale delle Marche ha scelto di mandarli a casa contrariamente ad altre Regioni in Italia, che con le stesse leggi hanno deciso giustamente di stabilizzarli.
Per me una decisione insopportabile, un vero e proprio schiaffo alle persone che in un periodo complicato come quello del Covid si sono dedicate, invece noi le mandiamo a casa forse senza nemmeno ringraziarle. E’ una cosa quasi vergognosa. Grazie.
Interrogazione n. 1124 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Interventi urgenti sull’argine del torrente Arzilla per riduzione rischi percorribilità area di accesso alle spiagge”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1124 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Questa è una situazione, lo dico sempre quando viene sollevata, molto delicata perché il passaggio è in un punto dove in teoria non dovrebbe esserci.
Detto questo, specifico rispetto a quanto scritto nell'interrogazione che il pareggiamento alla quota di sicurezza idraulica del tratto d'argine, oggetto dell'intervento indicato dai Consiglieri, è stato realizzato in terre armate fino alla quota di piena del progetto e soltanto per i successivi pochi centimetri, che rappresentano il franco di sicurezza, l'argine è in sola terra.
Nell'interrogazione c'è scritto che l'argine è stato fatto solo di terra, non è così.
In seguito ai lavori per questo passaggio il dislivello effettivamente è aumentato nell'argine per il passaggio pedonale e dei mezzi, ma non la pendenza del percorso perché il medesimo, opportunamente segnalato e delimitato, è stato allungato per mantenere la stessa pendenza che aveva in precedenza. Il percorso è oggetto di divieto di transito per la parte in prossimità del ponte della ferrovia, il che comporta che possano fruirne soltanto i mezzi autorizzati ed anche i ciclisti devono scendere e farlo a piedi.
Non ci sono le condizioni per rimuovere il divieto di transito perché i fattori di pericolo che incombono non sono eliminabili con interventi alla nostra portata, prima fra tutti il pericolo di innalzamento del livello idrico dato che siamo all'interno dell'alveo del torrente Arzilla, che potrebbe comportare l'allagamento della porzione di percorso al di sotto della luce del ponte e della porzione d'alveo circostante in cui insiste. Per avvertire adeguatamente l'utilizzatore del tratto è stata posta in opera la segnaletica sia per la zona soggetta ad allagamento che per la presenza del materiale instabile.
In relazione alla domanda avanzata dei Consiglieri si comunica che le prove di compressione in sito esperite al termine dei lavori hanno fornito esito positivo ed è in programma la ripetizione della lavorazione del manto stradale verso la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, cioè prima della prossima stagione estiva verrà rifatto il manto e verrà risistemato quanto l'acqua ha eroso in questo periodo.
Visto che ho ancora un po' di tempo specifico meglio le difficoltà di quel punto, che è un attraversamento storico, c'è sempre stato, mi ricordo quando ero bambino sotto quel ponte, ma quello è l'alveo del torrente Arzilla, un luogo dove non si potrebbe accedere.
Da sempre c'è questo accesso naturale e d'estate delle tre arcate solo due sono impegnate dall'acqua, mentre una rimane asciutta e si passa regolarmente per accedere ai bagni Arzilla. Noi all'interno di questo abbiamo costruito questa pista, ma di fatto è una forzatura che viene accettata, silenzio assenso da parte di Ferrovie, se continuiamo a rompere le scatole continuamente, lo dico così, l'ho detto anche agli operatori di spiaggia, va a finire che quell'accesso lo chiudono, quindi, i lavori saranno rifatti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Lei ha fatto riferimento alle Ferrovie, ma non penso che il problema sia legato alle Ferrovie che possono consentire l'accesso, ma penso al Genio civile.
Ho capito che il lavoro è importante ed è stato fatto proprio per garantire una maggiore sicurezza idraulica, tutti gli interventi che vengono fatti per migliorare la sicurezza idraulica sono positivi.
Da quello che ho capito da parte degli uffici non c'è la disponibilità a modificare più di tanto. Sia gli operatori che i cittadini hanno delle grosse difficoltà, non solamente gli operatori (i bagnini), perché quella rappresenta l'unica strada di accesso con i mezzi alla spiaggia anche perché l'altra strada d'accesso è attraverso il ponte ciclopedonale.
Quello che le chiedo è di fare attenzione, migliorare per quanto possibile il percorso dato che rappresenta l'unico passaggio per gli stabilimenti balneari, per centinaia se non migliaia di persone, anche per quelle che ci lavorano.
Bene la notizia che verrà rifatto il manto stradale prima dell'estate, ma un’attenzione particolare rispetto all'argine, che ho capito è fatto con terre armate, però delle azioni di dilavamento ci sono, magari pensare di utilizzare anche altri materiali che possono rendere meno scivoloso l'argine, dato che quello è l'unico ingresso da cui le persone possono accedere, dal mio punto di vista tecnicamente qualcosa è possibile fare, quello che le chiedo è di verificare tutte le possibili soluzioni. Grazie.
Interrogazione n. 1090
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Situazione disponibilità ed assegnazione alloggi gestiti da ERAP nella provincia di Pesaro e Urbino e attivazione Osservatorio regionale della condizione abitativa”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1090 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Al primo marzo 2024 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata di proprietà o gestiti da Erap Marche sono complessivamente 16.080 di cui 3.324 ubicati nella provincia di Pesaro ed Urbino. Complessivamente in tutta la regione 1.592 sono sfitti su 16.000, 529 sono già stati ripristinati e messi in disponibilità dei Comuni, predisposti e pronti per essere assegnati ai nuclei familiari esigenti.
Dei 1.063 alloggi sfitti residui, non ancora utilizzabili, da ripristinare o in corso di ripristino, 265 sono ubicati nella provincia di Pesaro Urbino, quindi, ad oggi nella provincia di Pesaro Urbino dei 3.324 alloggi 265 sono sfitti.
Per essere più precisi, secondo le richieste che mi vengono fatte, nel Comune di Pesaro gli alloggi sfitti da ripristinare sono attualmente 41, nel corso del corrente anno è previsto il ripristino di 15 alloggi, sui quali c'è già un piano di intervento, quindi, sui 41 alloggi attualmente sfitti, predisposti per essere ripristinati, c'è un piano per ripristinarne 15 entro il corrente anno.
Nel Comune di Vallefoglia attualmente gli alloggi sfitti sono 9, per questi non è previsto per il corrente anno il ripristino progettuale già portato avanti per 5 alloggi, ne rimangono ulteriori 4, mentre 25 a Pesaro per i quali non è stato fatto ancora un piano di riutilizzo e di adeguamento.
Attualmente 33 Comuni nella provincia di Pesaro sono privi di graduatorie, anche se in 10 di questi Comuni sono in corso le procedure per finalizzarle.
Spesso i Comuni dicono che non hanno personale … In parte c'è stato anche il problema causato da un ricorso che ha cassato una delle norme approvata dal Consiglio regionale che riguardava la permanenza di 5 anni di residenza all'interno del territorio per il quale si faceva richiesta di alloggio. Questa cosa ora è stata chiarita da parte nostra, abbiamo detto ai Comuni che le case già assegnate erano fatte salve, mentre le graduatorie che devono ancora scorrere vanno rifatte con le nuove caratteristiche e devono tener conto di quello che questo ricorso ha ottenuto, cioè i 5 anni non possono essere tenuti in considerazione nella redazione delle graduatorie. Sono queste due cose che hanno in parte rallentato da parte di alcuni Comuni le assegnazioni.
Comunque, al fine di ridurre il numero degli alloggi sfitti il presidio di Pesaro Urbino ha impegnato a bilancio 1,5 milioni di euro che sono circa 1/3 dei proventi che dovrebbero entrare dalle alienazioni in corso e si andrà ad un ripristino di circa 2/3 degli alloggi di proprietà Erap attualmente sfitti. Con 1,5 milioni si pensa di portarne a compimento circa 140 alloggi sui 200 e passa, come ho detto prima, che sono ancora da assegnare. C'è questo impegno di Erap per 1,5 milioni di euro sulla provincia di Pesaro Urbino proprio per riattare gli attuali appartamenti sfitti di proprietà Erap o comunque gestiti da Erap.
Per quel che riguarda il confronto, mi sono relazionato col sindacato degli inquilini anche pochi giorni fa portando questi dati, queste situazioni ed impegnandomi anche per quel che riguarda le alienazioni, per far sì che più che costruire nuove abitazioni si rimettano in circuito e si risistemino gli alloggi che attualmente sono sfitti, dando priorità a questo tipo di attività. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore dei dati, se me li dà in mano mi fa una cortesia, comunque ho cercato di scriverli.
Sto cercando di insistere insieme ai Consiglieri del mio gruppo e faccio un appello anche ai Consiglieri delle altre province del PD, un appello che uno può prendere o meno, perché abbiamo centinaia migliaia di alloggi che attualmente sono sfitti.
Penso che sia grave il fatto che non ci sia un'accelerazione nella sistemazione degli alloggi, al di là della provincia di Pesaro Urbino, vale per tutte le province, perché centinaia di alloggi con 15 mila/20 mila potrebbero essere messi a disposizione. Oggi per una persona che non ha problemi economici è praticamente impossibile trovare un alloggio in affitto, pensate quanto può essere complesso per le persone con problemi economici o fragilità in casa, persone con disabilità, senza un reddito particolarmente elevato, famiglie molto numerose o persone anziane.
Le risorse che vengono destinate per la riqualificazione degli alloggi sono molto importanti in quanto occorre dare una risposta in tempi più rapidi possibile.
Nella città di Pesaro le persone in attesa sono oltre 400, che hanno aderito all'ultimo bando che è stato fatto qualche mese fa, mentre sono disponibili nell’immediato circa 40-41 alloggi, mentre entro il 2024 ne verranno sistemati altri 15.
Ritengo che sia fondamentale riuscire a sistemare tutte le case, non solo per la città di Pesaro, ma per l'intero territorio, per la provincia di Pesaro ed anche per le altre.
A livello regionale ci sono quasi 1.600 alloggi sfitti da anni, Assessore, non do la responsabilità all'attuale Giunta regionale, comunque governate da 3 anni e qualche azione in questa direzione poteva essere presa.
Le chiedo di insistere, di fare in modo che nel bilancio vengano messe le risorse oltre a quelle che derivano dalla vendita degli immobili, somme che possono essere utilizzate per ripristinare gli alloggi perché ritengo che la loro sistemazione per le persone fragili dal punto di vista sociale o economico sia una priorità che questa Regione deve assumersi. Sapere che ci sono 1.600 alloggi vuoti a livello regionale, che non vengono messi a disposizione delle persone che sono in povertà o con altri problemi, è molto grave.
Prima di fare nuovi edifici risistemiamo il patrimonio edilizio esistente, soprattutto quegli alloggi che sono immediatamente disponibili. Grazie.
Interrogazione n. 1127 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Iniziative di prevenzione e promozione della salute delle donne marchigiane nel mese di marzo 2024”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1127 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non so se questa interrogazione della Consigliera Vitri risponda ad una furbizia, che è quella di chiedere che cosa stiamo facendo per la promozione della salute delle donne nel mese di marzo per avere la risposta immediata perché non riesco a capire quale sia il senso di chiedere cosa si sta facendo per la prevenzione e promozione della salute delle donne marchigiane nel mese di marzo.
Ad ogni modo se si riferisce alla ricorrenza dell'8 marzo sono state avviate numerose iniziative relative alla valorizzazione di questa giornata di particolare rilievo e importanza, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, quindi tutte le AST stanno organizzando una serie di attività, diciamo così, relative alla manifestazione. Credo che sia invece molto più importante, penso che questo sia il senso dell’interrogazione, capire quale sia il ruolo e le politiche sanitarie che le Aziende sanitarie territoriali stanno sviluppando in materia di salute delle donne.
Tutto quello che riguarda la materia è stato inserito nell'atto di programmazione contenuto sia nella legge di riforma che nel Piano socio-sanitario, in particolare stiamo avviando, così com’è stato fatto con provvedimenti preesistenti, l'aumento degli screening, per esempio, senologici e mentre la prescrizione ministeriale prevede che il range di età parta dai 50 per terminare ai 65 anni, la nostra Regione l’ha allungata di 10 anni con oneri organizzativi finanziari e in termini di risorse umane piuttosto significativi.
Dopodiché il 26 marzo è stato indetto, per esempio, un convegno ad Ancona “Prevenzione donna: dai dati alle strategie di intervento” in cui andremo ad approfondire ed a verificare i contenuti e gli esiti di queste attività di prevenzione.
In ogni caso, tenuto conto del tempo esiguo che mi rimane, questa interrogazione a risposta immediata dovrebbe avere un contenuto precettivo in base all'urgenza dei fatti che dovrebbero essere compendiati nell’nterrogazione, quindi dalla necessità di dare risposte immediate su fatti contingenti, non su una programmazione generale, comunque devo dire che l'attenzione nostra è molto alta perché il diritto alla salute della donna è prioritario su tutte le priorità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie della risposta, Assessore, mi stupisce un po' che non abbia colto la domanda perché significa da una parte impreparazione, cioè mancanza di preparazione, non la prenda come un'offesa, anzi, mi riferisco al fatto che forse è stato dimenticato ciò che avveniva negli anni precedenti.
L'8 marzo dello scorso anno, glielo ricordo, lei probabilmente non ci ha pensato, è stata organizzata un'iniziativa che io stessa ho apprezzato ed elogiato, test gratuiti HPV e Pap test in 12 diverse sedi della mia provincia, così come in altre. Nella giornata dell'8 marzo dalle 15,30 alle 18,30 tutte le donne dai 25 anni in su potevano accedere gratuitamente nelle case della salute ed in alcune sedi di ospedali di comunità ed effettuare gratuitamente il Pap test, a me era sembrato un servizio ottimo e allora mi viene da dire che una volta che si fa qualcosa di buono poi improvvisamente si dimentica e non si replica.
Ecco perché ho fatto questa interrogazione perché ho visto che ancora ieri non era stato comunicato nulla, glielo avevo scritto l’anno scorso. Assessoree adesso non commenti fuori microfono, le avevo scritto l'anno scorso che avevo apprezzato l’iniziativa ed avevo anche ringraziato l'Azienda sanitaria.
Tante donne avevano potuto così fare il Pap test senza doverlo prenotare, senza lunghe attese, quest'anno una cosa buona è stata dimenticata e siccome ho visto che l'Azienda sanitaria non l'ha comunicato due giorni fa, ho chiesto direttamente a lei il perché. Vedere che questa mattina lei cade nel vuoto, cade dalle nuvole, mi spiace.
Tutte le AST stanno organizzando le iniziative, ma quali? Grazie.
Interrogazione n.1126 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“LR 9/2006 art. 2 bis – Testo unico delle norme regionali in materia di turismo – Piano Triennale Turismo”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1126 – a risposta immediata -
dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il Piano regionale per il turismo (di seguito, per brevità, Piano triennale) relativo al triennio 2021-2023 approvato con deliberazione amministrativa n. 13 del 20 maggio 2021 è un documento corposo che definisce le linee strategiche della politica turistica regionale in una fase di avvio di legislatura, che ha coinciso di fatto con la definizione del ciclo di programmazione dei fondi strutturali del 2021-2027, nonché con la fase di avvio dell'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La legge regionale 9/2006 prevede l'approvazione da parte della Giunta regionale, previo parere della competente Commissione assembleare e sentito il comitato di concertazioni per le politiche di turismo del programma annuale (articolo 3) nel quadro delle linee programmatiche del Piano triennale.
Come esplicitamente previsto nella proposta di programma annuale 2024 (delibera di Giunta regionale n. 172 del 19 febbraio 2024), la Giunta regionale ha valutato la sostanziale attualità del Piano triennale vigente, che conteneva indirizzi per tutte le azioni in programma e, vista la necessità di dare continuità alle azioni intraprese nel primo triennio che in genere si sviluppano e concludono nei termini del ciclo legislativo, ha ritenuto al momento utile mantenere in vigore l'attuale Piano come previsto l'articolo 2 bis comma 4 legge regionale 2 del 2006. Cito testualmente. “il Piano ha validità triennale e resta in vigore fino all'approvazione del nuovo”.
Data l'ampiezza delle previsioni del Piano triennale vigente peraltro non si configuravano specifiche esigenze di aggiornamento del Piano, non era da percorrere quanto previsto al comma 5 dello stesso articolo 2 bis e cito: “il Piano può essere aggiornato in tutto o in parte anche prima della scadenza, ove si renda necessario in base alle esigenze del settore”.
Questa scelta, senza aggravare inutilmente il procedimento di programmazione, una scelta si precisa dichiarata e motivata in sede di predisposizione del programma annuale, consente, in un quadro di strategia generale di intervento continuativo, di procedere in tempi più rapidi all'emanazione dei procedimenti di spesa, in particolare dei bandi per l'assegnazione dei contributi agli aventi e ai progetti proposti dal territorio che richiedono tempi stretti nel calendario di intervento annuale perché Comuni e associazioni possano programmare i propri interventi in certezza di riferimenti.
Non rinnovare il Piano alla scadenza, Consigliere, è stata una scelta prevista dalla legge, quindi mi auguro che oggi sia un po' più buona rispetto alle precedenti interrogazioni, comunque può dire quello che vuole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie a lei, Assessore, per avermi dato l’opportunità di poter dire quello che voglio, quindi ne approfitto senz'altro.
Sono molto insoddisfatta di questa risposta perché oggi, se ce ne fosse stato bisogno, i marchigiani hanno avuto l'ennesima conferma della vostra incapacità di governare.
Non solo non avete provveduto alla predisposizione del nuovo Piano triennale del turismo, ma motivate questa vostra mancanza con la sostanziale attualità del Piano 2021-2023, lei questa cosa l'ha letta, me l'ha ripetuta anche alla fine, non so se l'ha capita, soprattutto non so se si ricorda quello che c'era nel 2021.
Lei ha ribadito la necessità di dare continuità ad azioni che si sviluppano e si concludono, peraltro, guarda caso, proprio nei termini del ciclo legislativo, senza la necessaria copertura programmatica triennale.
Avrei voluto chiedere al Presidente, non me la prendo con lei perché l'Assessore di riferimento è il Presidente Acquaroli, che come sempre non è presente, di spiegare ai marchigiani, agli imprenditori del turismo e a tutti noi come si fa a definire attuale un Piano triennale approvato a maggio 2021 in piena pandemia Covid-19, con l'incubo delle chiusure, dei distanziamenti sociali, quando gli spostamenti in Italia, soprattutto da e per i Paesi europei ed extraeuropei erano complicati, se non addirittura vietati.
Quel documento invita ad una prudenza operosa, quindi, le chiedo, sempre con una prudenza operosa, come intendete portare avanti la delega al turismo fino al 2025. Oltretutto molto altro è successo da maggio 2021, come l'approvazione dell'accordo di partenariato e l'istituzione dell'Atim, purtroppo. Grazie.
Interrogazione n. 1046
a iniziativa del Consigliere Latini
“Aggiornamento retta giornaliera "Residenza Conero – Anni Azzurri" KOS Care Srl Santo Stefano per l'anno 2024”
PRESIDENTE, L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1046 del Consigliere Latini.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La questione che lei sottopone con l'esercizio del sindacato ispettivo si attaglia a delle scelte di politica aziendale di esercizi convenzionati che perseguono fini aziendali propri, su cui la Regione e le Aziende hanno un limitato potere di incidenza.
Posso rispondere sul contributo che il servizio pubblico fornisce ai cittadini di questa regione, che è superiore a quello previsto dalle norme vigenti a livello nazionale, le quali prevedono che possa arrivare al 50%. E’ richiesto ai cittadini che hanno dei familiari in queste strutture di corrispondere esattamente il 50% del prezzo della prestazione.
Ritengo che l'invecchiamento della popolazione ed il carico sulle famiglie derivante da questa cosa positiva, che coinvolge negativamente le finanze pubbliche, sia un tema di stringente attualità, posto che le famiglie non possono caricarsi di tutta una serie di responsabilità, che pure il Codice civile prevede a carico dei congiunti e dei familiari anche finanziariamente, credo che nell'ambito della responsabilità politica, che attiene a tutti coloro che appartengono all'attuale maggioranza regionale, ci possa essere un approfondimento anche in sede di approvazione e di predisposizione degli strumenti finanziari (bilancio di previsione, rendiconto, assestamento) affinché si possa dare una risposta alle famiglie che hanno delle persone in queste strutture.
Correlativamente penso che con gli strumenti che sono previsti dalle vigenti norme in materia di concorrenza si possa stabilire nei successivi i bandi, per coloro che vorranno partecipare all'assegnazione di posti letto convenzionati, dei requisiti predeterminati e anche il vincolo del contenimento della spesa a carico delle famiglie.
Come può essere intuibile su questa materia ritengo che la nostra maggioranza debba rivedere i provvedimenti di programmazione che sono legati addirittura ad una delibera di Giunta nel 2018 e conseguentemente c'è la necessità che gli Assessorati, soprattutto l'Assessore al bilancio possa assumere, anche in relazione alle possibili compatibilità del nostro bilancio, una risposta su questo tema.
L'interrogazione del Presidente Latini è diretta alla sanità la quale risponde positivamente a questa esigenza perché è un bisogno molto evidente, ma la risposta deve essere data da chi finanzia questi servizi, quindi è un ragionamento che dovrà essere portato all'attenzione dei gruppi di maggioranza.
La risposta per quanto mi riguarda è positiva, prevedere un incremento di finanziamento derivante dall'aumento del contributo pubblico per tutte le strutture. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Latini.
Dino LATINI. Grazie, Assessore. La mia replica sarà molto breve vista la sua risposta, che accolgo con grande interesse.
Ho fatto questa interrogazione non tanto per portare un evento particolare, ma per inquadrare, come ha detto giustamente lei, la necessità di riorganizzare la finalizzazione degli strumenti sanitari e di converso gli strumenti finanziari e quelli relativi alla concorrenza per poter rispondere alle segnalazioni pervenute da parte di molti utenti assistiti circa l'urgente necessità in merito: per un verso gli aumenti comunicati, nel caso specifico dalla Kos Care Srl, per quanto riguarda la Residenza Conero Anni Azzurri a partire dal primo marzo 2024, ma anche per altre situazioni che a cascata riguardano aspetti relativi ad altri utenti assistiti e soggiornanti in altre situazioni comunque convenzionate.
Il tentativo è quello che dice lei, supportare chi ha necessità di soddisfare le esigenze assistenziali, di coloro che sono ospiti di queste comunità e di questi istituti e quanto ha detto è una linea su cui poter tracciare un intervento e l'apertura che fa come Assessore alla sanità ci consente quantomeno di discutere in opportune sedi.
Aggiungo soltanto, e la ringrazio per l'apertura sull’interrogazione e la presa in carico dal punto di vista della sua delega, che vi è in senso generale su tutta la sanità la sua azione continua, un controllo sulla tutela degli assistiti. So che lo svolge continuamente anche con azioni mirate, in questo caso continuare a farlo credo che avvicini l'attenzione delle famiglie all'azione pubblica intesa come aiuto, a far sì che sui soldi spesi dai familiari per un paziente ospite nelle case di cura ci sia un controllo della Regione, di chi ha competenza dei servizi che devono essere emanati e da chi è chiamato a svolgere azioni di assistenza stessa. Grazie.
Interrogazione n. 1070
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri
“Punto prelievi Poliambulatorio di Petritoli"
Interrogazione n. 1084
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
"Riduzione orari servizio Punti prelievi di S. Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio, Petritoli, Montegiorgio"
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. Le interrogazioni vengono rinviate per l’assenza del Consigliere Cesetti, assente per motivi impellenti di carattere familiare.
Interrogazione n. 1072
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Piano di recupero delle liste di attesa - anno 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE, L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1072 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Questa interrogazione relativa alle liste d'attesa richiede una premessa di ordine generale.
Le liste d'attesa secondo i criteri e i parametri che sono individuati dai decreti ministeriali, in particolare anche dalla riforma costituzionale del 2001 che ha introdotto in Costituzione il parametro dei livelli essenziali delle prestazioni, richiama l'organizzazione della sanità e in particolare la soluzione di problemi che si attagliano a scelte politiche preesistenti alla nostra responsabilità di Governo assunta con le elezioni del 2020.
In particolare il problema delle liste d'attesa risente della mancata programmazione del personale sanitario, dei medici, delle borse di specializzazione sia a livello governativo che regionale, problemi questi che si stanno risolvendo con l'aumento delle borse di specializzazione dei medici, per fortuna, con l'aumento delle borse di specializzazione che la Regione ha operato sin dal 2021. Facendo una comparazione tra ciò che avveniva prima del Governo della Giunta Acquaroli e ciò che avviene ora c'è una leggera differenza di finanziamento: 150 borse l'anno sotto la nostra responsabilità, 5 borse di specializzazione negli anni precedenti.
E’ chiaro che gli interroganti, che provengono dal Partito Democratico, dovrebbero domandarsi come mai tutti questi medici non sono stati preparati e non sono stati finanziati.
Si immagini solo che dal 2012 in poi sotto la responsabilità dei Governi del Partito Democratico 25.000 medici italiani non hanno trovato la specializzazione nelle borse finanziate dallo Stato per cui ci troviamo ad aver preparato e speso risorse per 25.000 medici che oggi lavorano negli ospedali dei Paesi dell'Unione europea.
Il secondo tema riguarda il sottofinanziamento del Servizio sanitario nazionale per cui noi spendiamo lo 0,3% del prodotto interno lordo. Questa diminuzione del finanziamento è opera concreta di tutti i governi del PD che hanno governato, dal governo Monti in poi. Quest'anno, per la prima volta dal governo Monti, abbiamo aumentato il Fondo sanitario di 3 miliardi, che si sommano nella programmazione triennale ai 3 miliardi del 2025 e del 2026, che ci consentono di ripartire con i finanziamenti necessari al Servizio sanitario nazionale.
Cionondimeno, nonostante tutte le critiche che provengono dall'opposizione, il cui mantra essenzialmente è quello delle liste d'attesa, la nostra Regione negli anni precedenti e anche in questo è considerata Regione Benchmark, nel senso che abbiamo soddisfatto i requisiti del 90% dei Lea, il 90% significa che su 100.000 prestazioni 10.000 non sono garantite, ma questa è la regola nazionale, dobbiamo soddisfare il 90% delle prestazioni.
Per assicurare tutte le prestazioni ai cittadini marchigiani a livello regionale abbiamo operato tre interventi di fondamentale e straordinaria importanza: la riforma della sanità, sostituendo il carrozzone Asur di vecchia derivazione dei governi precedenti della nostra Regione con 7 nuove Aziende territoriali; il nuovo Piano socio-sanitario individuando, attraverso l'Università di Ancona e l'Università Bicocca di Milano, la domanda di fabbisogno e stiamo in questo momento ragionando sull'attuazione degli atti aziendali che garantiranno l'esecuzione delle prestazioni; stiamo anche operando per la riforma del CUP e la riorganizzazione di tutto il sistema sanitario.
I risultati siamo sicuri che arriveranno perché arriveranno i medici, la gobba pensionistica si conclude nel 2026, quindi nei prossimi anni e nei prossimi mesi avremo più prestazioni, più efficienza, tutto ciò che i governi della sinistra e degli interroganti non hanno garantito ai cittadini della nostra regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi chiedo se l'Assessore Saltamartini fosse presente quando hanno deliberato il 10 agosto 2023 la delibera n. 1243 che, nel rispetto del Piano nazionale per il recupero delle liste attesa, prevedeva un numero ben preciso nel piano operativo regionale 2023. Assessore, mi sa che lei non c'era.
Voi vi eravate impegnati a recuperare 52.000 prestazioni ambulatoriali su 58.000, sta scritto qui, e 8.048 su 37.000 per quanto riguarda i ricoveri. Lei non ha risposto, Assessore, è una cosa indecente!
Nella stessa delibera si afferma che vi impegnavate, sta scritto qui, se la legga, casomai gliela leggo io, a comunicare ai cittadini lo stato dell'arte e lei racconta che tutto ciò è derivato dalla mancata programmazione, dalle mancate borse, dal sottofinanziamento.
Assessore, le altre Regioni dopo la pandemia hanno recuperato in percentuale rispettando …, come mai quelle lo hanno fatto e voi siete indietro? Lo sapevate, sempre leggendo quella delibera che lei probabilmente neppure conosce, che voi avevate recuperato solo il 25% degli interventi chirurgici e il 53% di quelle ambulatoriali?
La realtà è un'altra, Assessore, non siete stati capaci in 3 anni di recuperare le liste attesa, ma la cosa più grave non è politica, è che purtroppo a rimetterci sono le persone meno abbienti, quelle che non possono andare dal privato a spese loro, addirittura non possono curarsi e lei viene in Aula a raccontarci queste cose, io mi vergognerei.
Aggiungo, ma non vi sentite in imbarazzo, lo dico al Presidente Acquaroli, invisibile, assente, l'ho ascoltato a cooperative, ma non vi vergognate, non vi sentite in imbarazzo a dire che ancora non è attuata la legge 19/2022 che avete approvato 18 mesi fa? Non vi sentite in imbarazzo? Lei aveva assicurato che avreste fatto 5 Cup e sarebbe stato risolto tutto, ad oggi, ad oltre quasi 3 anni e mezzo da quando si sono insediati, siamo peggio di come stavamo prima e questo voi avete il dovere di raccontarlo. Grazie.
Interrogazione n. 1079
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Rottamazione quater - cartelle esattoriali per le aree colpite dal sisma 2016"
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1079 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. L'articolo 1 del decreto ministeriale 1 settembre 2016, emesso in seguito agli eventi sismici dell'agosto 2016, ha previsto, nei confronti delle persone fisiche giuridiche, che alla data del 24 agosto 2016 avevano la residenza ovvero la sede legale operativa nel territorio dei Comuni colpiti dal sisma del centro Italia, la sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, scadenti nel periodo compreso tra il 24 agosto e il 16 dicembre 2016.
Il periodo di sospensione è stato successivamente prorogato fino al 30 novembre 2017 dall'articolo 48 del decreto legge 17 ottobre 2016 n. 189 (convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016 n. 229) che ha altresì previsto la ripresa della riscossione entro il 16 dicembre 2017.
Per le sole persone fisiche il tempo di ripresa dei versamenti è stato poi differito, da ultimo ad opera dall'articolo 8 il decreto legge 14 ottobre 2019 n. 111(cosiddetto decreto clima), al 15 gennaio 2020 con possibilità di pagamento in un’unica soluzione o anche mediante rateizzazione fino ad un massimo di 120 rate mensile di pari importo, con il versamento dell'importo della prima rata entro il 15 gennaio 2020.
Ciò ha comportato, per gran parte dei tributi erariali, regionali, provinciali e comunali, l'affidamento all'agente della riscossione necessariamente oltre il termine utile per poter consentire di beneficiare della definizione agevolata. La questione, quindi, concerne tutti i tributi, non solo quelli regionali, per i quali la fase della riscossione, compresa la notifica, è seguita dall'Agenzia delle entrate – Riscossione, ente dipendente dal Ministero dell'economia e delle finanze.
La questione in oggetto è anche all'attenzione del Governo e questa amministrazione, pertanto, in collaborazione con le altre Regioni colpite dal sisma del 2016, si impegnerà ad attenzionare ulteriormente il Governo centrale sul tema della “rottamazione quater” delle cartelle esattoriali rivolte alle imprese dei cittadini del cratere, ai fini di una riapertura e proroga dei termini per aderire alla definizione agevolata di quell'articolo 1 della legge 29 dicembre 22 n.197. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi sosddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Non sono assolutamente tranquilla e meno sono tranquille le imprese che ci stanno ascoltando perché, a proposito della rottamazione quater che era stata inserita nel mille proroghe, che è stato convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio, il 26 gennaio il Commissario alla ricostruzione ha asserito, testuali parole virgolettate sui giornali, che aveva avvisato il Ministero e sperava in una positiva risoluzione del problema, cosa che non è accaduta perché dopo un mese preciso il mille proroghe è stato trasformato in legge senza che fosse inserito quello che lei adesso chiederà.
Le faccio un esempio di un'impresa. Un'impresa X con un debito di imposta per l'anno 2016 pari a 4.000 euro attualmente ha ricevuto una cartella esattoriale per un importo pari a 6.000 euro - come lei sa quelli del cratere sono stati informati in ritardo rispetto a tutte le altre imprese sulla possibilità di rottamare - compresi gli interessi e le sanzioni, in quanto è stata sanzionata. L'azienda che ha intenzione di pagare è costretta a chiedere una rateizzazione del debito, se si vede accolta la richiesta dovrà pagare rate mensili per un valore complessivo pari a 6.598 euro, se invece avesse potuto aderire alla rottamazione quater, alla quale hanno potuto aderire tutte le aziende, tranne quelle del cratere perché le loro cartelle sono state inviate in ritardo, con diversi mesi di ritardo, oggi questa azienda del cratere, terremotata, non avrebbe pagato esattamente il 62% in più. Sa quante aziende rientrano in questa fattispecie? Il 60% delle aziende del cratere.
Voglio credere che la sua parola, non dico importante, non dico più sincera, abbia più peso rispetto a quella del Commissario, il quale ha dichiarato tutto questo un mese prima che venisse convertito in legge il decreto per la rottamazione quater, quindi di fatto non è successo assolutamente e, malgrado le diverse lettere che sono arrivate dalle aziende – a cominciare da una lettera di Vinea che è arrivata a tutti voi il 21 novembre nella quale si evidenziava la problematica - ancora oggi sono con questa spada di Damocle sulla testa.
Le chiedo di trasformare in azione quello che poco fa ha dichiarato come. Grazie.
PRESIDENTE. Gli Assessori Antonini, Aguzzi e Saltamartini devono assentarsi per motivi istituzionali improrogabili, quindi procediamo con l'ordine del giorno e quando ritornano riprenderemo le interrogazioni.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Non posso certo prendermela con gli unici due Assessori, parlo degli Assessori Saltamartini e Brandoni, presenti, ma la cosa che trovo veramente scandalosa, Presidente, è l'assenza del Presidente della Regione.
Invito tutti i colleghi, anche tutti coloro che ci stanno ascoltando, ad andare a vedere le sedute in streaming dei precedenti Consigli, non parlo soltanto dell’ex Presidente della Giunta, parlo anche dei Presidenti precedenti. Il Presidente Acquaroli è entrato, ha timbrato la sua presenza ed è uscito. Per questa stessa motivazione …, vi ricordate quel poliziotto in mutande che è stato inquisito, risultato poi innocente, ma messo su tutti i giornali. Io dico che la presenza del Presidente è dal punto di vista istituzionale necessaria perché è lui che dà le deleghe e noi nella fase delle interrogazioni interroghiamo la Giunta, quindi è giusto che il Presidente ci sia. Mentre dico questo plasticamente lui è entrato, ha timbrato ed è uscito per andare al bar, uno schiaffo, ma non lo fa apposta, non si è neanche reso conto che parlavo, è venuto a timbrare e poi è uscito. E’ una cosa che può fare perché il Presidente, come tutti noi, può stare al bar, io non io dico che sia un reato, dico che è una mancanza di educazione istituzionale, in particolare per la sua maggioranza perché il precedente Presidente della Giunta stava seduto, così pure i Presidenti prima di lui, non li voglio elencare tutti, ma c’era un rapporto istituzionale molto diverso.
Stavamo parlando dell’assenza di alcuni Assessori, ai quali non posso dire nulla perché le interrogazioni noi le facciamo al Presidente Acquaroli, non le facciamo agli Assessori ed in teoria dovrebbe essere lui a rispondere a tutte le nostre domande e non gli Assessori. Spesso e volentieri sulle sue deleghe, vedi Atim, risponde l'Assessore Brandoni invece del Presidente, è ora che cominci a metterci la faccia, non soltanto per tagliare i nastri. Grazie.
PRESIDENTE. Per capire, la mozione d'ordine è sulla presenza del Presidente in Aula, però noi dobbiamo rispettare il Regolamento che non prevede l'obbligatorietà della presenza del Presidente, ma che ci sia in Aula almeno un componente della Giunta, come ugualmente non vi è l'obbligatorietà che alle interrogazione risponda il Presidente, ma gli Assessori competenti, pur essendo le interrogazioni a lui indirizzate.
Il tema di fondo è questo, siamo praticamente da un'ora sugli atti ispettivi, quindi abbiamo ancora mezz'ora da impegnare in merito a quanto è disposto dal regolamento perché 30 minuti sono per interrogazione a risposta immediata ed un’ora per le interrogazioni ordinarie.
Detto questo, torno a dire che possiamo fare tranquillamente in questo modo, al rientro degli Assessori competenti torniamo alle risposte degli atti ispettivi.
Mozione n. 376
a iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini
“Miglioramento delle condizioni lavorative degli educatori professionali nelle Marche”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 376 dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Vitri, Biancani, Cesetti, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Carancini .
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ricapitolando ed al punto che siamo cerco di farlo anche velocemente, l situazione è abbastanza ingarbugliata perché questa mozione sottoscritta da me e dal gruppo PD è stata presentata il 7 luglio, ho chiesto l'urgenza, è stata inserita all'ordine del giorno abbastanza presto ed è arrivata in Aula dopo poco.
Abbiamo fatto una bella discussione in cui chiedevamo alla Giunta, visto anche quali sono gli impegni, il riconoscimento delle ore in assenza dell'utente; il riconoscimento degli spostamenti come tempo lavoro e rimborsi chilometri; il riconoscimento del lavoro intellettuale indiretto per la progettazione del percorso educativo per la preparazione dei materiali. Istanze che sono pervenute dal Comitato per i diritti degli educatori professionali delle Marche, questo era il primo punto, il secondo punto è quello di aprire un dialogo con le cooperative, i consorzi e gli enti gestori al fine di produrre delle linee guida per la stesura dei bandi pubblici, inserendo una clausola di salvaguardia a tutela degli educatori professionali.
Questi sono gli impegni, c'erano delle lunghe premesse che spiegavano il ruolo importante che hanno gli educatori, il fatto che esistono due tipi di educatori: educatore professionale socio-sanitario e quello che invece lavora all'interno delle scuole, soprattutto questa seconda figura non vede spesso riconosciuti i propri diritti e questo è un problema per cui secondo noi la Giunta dovrebbe emanare quantomeno delle linee guida.
Che cosa è successo nel frattempo? Dopo la discussione che abbiamo fatto ormai mesi fa in Aula, c'è stato il problema dell'Assessorato che doveva seguire la questione, non mi ricordo neanche da dove siamo partiti, forse all’inizio dall’Assessore Saltamartini, poi il tema è stato portato all'attenzione dell'Assessora Biondi, dopo è passato all’Assessore Aguzzi per poi tornare all’Assessore Saltamartini. Adesso non ho capito chi se ne deve occupare, tutti e tre gli Assessori non sono in Aula però quello che mi preme, visto che ormai siamo al 5 marzo dell'anno seguente rispetto alla protocollazione, è quantomeno arrivare alla votazione del testo, che naturalmente mi auguro sia positiva.
Il mio appello è soprattutto ai Consiglieri di maggioranza che sono in Aula, naturalmente li ringrazio, dovremmo essere nella fase della votazione perché la discussione era già stata fatta, per cui mi aspetto la dichiarazione di voto e poi la votazione, dato che ad oggi quantomeno non è arrivata un'altra richiesta nella Conferenza dei Presidenti di gruppo di un ulteriore slittamento, quindi spero e mi auguro che la maggioranza sia preparata per esprimere una votazione su questo testo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Chiedo alla Consigliera Ruggeri, che ringrazio per la mozione, se possiamo condividere insieme un testo e portarlo in votazione nel prossimo Consiglio. Facciamo magari una risoluzione sulla base di questa mozione, ci lavoriamo insieme e nella prossima seduta consiliare la mettiamo come primo punto dopo le interrogazioni e l'approviamo, se per lei va bene, Consigliera Ruggeri. Mi rivolgo a lei perché è la prima firmataria, ma anche agli altri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Lo dico per rispetto di tutti noi, sono 6 mesi che stiamo facendo questa pantomima. Una mozione per la quale abbiamo avuto il cambio di Assessori, oggi non ci sono e ci chiedete di rimodulare il testo.
Per quei pochi che ci guardano, per i soggetti interessati che sono in collegamento ogni settimana con la speranza che questo Consiglio sia in grado di assumere una posizione adeguata, è imbarazzante, però la prima firmataria penso che sia disponibile, abbiamo atteso 6 mesi se dobbiamo attendere una settimana in più va tutto a discapito delle operatrici e degli operatori, ma ci metteremo la consueta pazienza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Do la posizione che è quella di acconsentire all’ennesima richiesta di posticipare la discussione, anzi la votazione della mozione.
A questo punto vi chiedo di prendere seriamente in considerazione il fatto di arrivare ad una votazione all'unanimità perché dopo tanti mesi, in cui la tiriamo alla lunga, se si arriva addirittura ad esprimere un voto negativo allora si poteva fare a luglio dell'anno scorso.
Voglio prendere questa vostra richiesta come la necessità di un approfondimento serio, noi siamo disponibili anche ad eventuali rimodulazioni del testo, magari in settimana ci fate pervenire degli emendamenti così arriviamo martedì prossimo, anzi neanche il prossimo, il 19, quindi abbiamo due settimane, con un testo.
Mi sono dimenticata di dire che comunque il Comitato è stato ricevuto dall'Assessora Biondi qualche settimana fa, è stato fatto un incontro, eventualmente l'Assessora potrà anche illustrarne l'esito ai Consiglieri, a tutti magari o se preferisce solo a quelli di maggioranza.
Rinviamo la mozione con la promessa, spero che sia mantenuta, di votarla il 19 come primo atto. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 376. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 161
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alle leggi regionali 13 marzo 1995, n. 23 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario dei Consiglieri regionali) e modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010, n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione)”;
Proposta di legge n. 194
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale)”
(abbinate)
Testo unificato: “Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 (Riorganizzazione della struttura amministrativa amministrativa del Consiglio regionale) e abrogazione della legge regionale 28 dicembre 2010, n. 22 (Disposizioni regionali in materia di organizzazione e valutazione del personale, in adeguamento al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, sull'ottimizzazione della produttività, l'efficienza e la trasparenza della pubblica amministrazione”)
(Rinvio)
PRESIDENTE. Sul punto 4, che è il combinando disposto di due proposte di legge la n. 161 e la n. 164, testo unificato: “Modifiche alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 e successive modifiche” è assente giustificato, come ho detto prima, il Consigliere di minoranza Cesetti e come abbiamo fatto per altre situazioni propongo anche in questo caso il rinvio del punto.
Ha la parola, oratore a favore, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Solo per aggiungere a questa proposta di legge anche le due successive perché il Consigliere Cesetti su tutte e tre non è presente, quindi chiediamo il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio delle proposte di legge n. 161 e n. 194. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 211
ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Bilò
“Riconoscimento della citta' di Filottrano come ‘Citta' della sartoria artigianale’"
(Rinvio)
PRESIDENTE. Stessa situazione perché anche in questo caso il relatore di minoranza è il Consigliere Cesetti.
Rinvio della proposta di legge n. 211. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di deliberazione n. 10
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di legge alle Camere: ‘Modifica all’articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale)’"
(Rinvio)
PRESIDENTE. Anche in questo caso il relatore di minoranza è il Consigliere Cesetti.
Rinvio della proposta di deliberazione n. 10. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 404
a iniziativa dei Consiglieri Ausili, Bilò, Marinelli, Baiocchi, Ciccioli, Livi, Acciarri, Latini, Cancellieri, Rossi, Elezi, Menghi, Pasqui, Putzu, Borroni, Marinangeli, Marcozzi
“Sostegno iniziative parlamentari in materia venatoria”
(Rinvio)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Come ha specificato lei, abbiamo chiesto nella Conferenza dei Presidenti di gruppo il rinvio della mozione. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 404. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 213
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mastrovincenzo, Bora, Vitri, Mangialardi, Carancini, Biancani, Casini
“Modifiche del regolamento regionale 23 marzo 2012, n. 3 (Disciplina per la gestione degli ungulati nel territorio regionale in attuazione della legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 ‘Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria’”
(Rinvio)
PRESIDENTE. Rinvio, per l’assenza del Consigliere Cesetti, della mozione n. 213. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 231
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Misure urgenti per il sostegno al turismo organizzato”
(Rinvio)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Rinvio alla prossima seduta. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 231. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 243
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani. Richiesta di strumenti e incentivi per garantire l’assistenza sui territori”
Mozione n. 327
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo
“Incentivi per il personale del servizio sanitario, per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nei Comuni delle Unioni Montane marchigiane”
Mozione n. 381
a iniziativa del Consigliere Latini
“Assegnazione medici di medicina generale per i cittadini del Comune di Sassocorvaro-Auditore”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le mozioni n. 243 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini, n. 327 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Casini, Carancini, Mastrovincenzo, n. 381 del Consigliere Latini (abbinate).
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Vitri.
VITRI. Grazie, Presidente. Si tratta di due mie mozioni diverse, ma che hanno ad oggetto lo stesso tema: la carenza di personale sanitario nell'entroterra, a cui credo sia arrivato il momento di dare una risposta. Anzi probabilmente questo momento è già stato superato e non ho visto ancora risposte adeguate per tutte le zone dell'entroterra della nostra regione. Se si è intervenuti, ad esempio, nelle aree del cratere sismico con alcune proposte, alcuni incentivi, in tutte le altre zone dell'entroterra da parte di questa Giunta ancora non si è visto nulla del Piano socio-sanitario.
Le mie mozioni sono state depositate quasi 2 anni fa e sono ferme, la n. 243 esattamente dal 24 marzo 2022 (sono quasi 2 anni) mentre la n. 327 dal 9 febbraio 2023 poco più di un anno.
Parto da quella che fa riferimento alla mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani. Con questa mozione richiedo strumenti e incentivi per garantire l'assistenza nei territori, abbiamo visto nell'ultimo anno, soprattutto, quanti medici di base a causa del prepensionamento o decisioni personali hanno lasciato il proprio posto di lavoro, in particolare nelle zone periferiche, per cui molti territori sono rimasti scoperti e diversi medici di medicina generale sono stati chiamati a coprire anche altre sedi fino ad un numero di mutuati molto spesso al limite, in gravi difficoltà nel garantire le prestazioni necessarie, soprattutto a residenti, che molto spesso hanno un'età sempre più avanzata e hanno bisogno di un'assistenza costante.
Pensate a quei Comuni dell'entroterra in cui una persona, un cittadino, una cittadina pensionata, che non ha la patente di guida, perde improvvisamente il medico di medicina generale perché è andato in pensione o ha preferito andare a lavorare altrove, medico che non può più raggiungere a piedi, per cui si trova costretta a percorrere decine e decine di chilometri chiedendo aiuto ai familiari o ai mezzi pubblici semplicemente per una ricetta indispensabile perché, lo voglio sottolineare, ci sono ricette di cui soprattutto le persone della terza età non possono fare a meno e sono costrette a rivolgersi al medico di medicina generale non solo nello stato di emergenza, ma anche quotidianamente.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio altrimenti la Consigliera interrompe e sospendiamo anche il Consiglio. Dobbiamo consentirle di esporre il suo pensiero sulle due mozioni.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Per me non è un problema, riesco ad esporre ugualmente e magari i cittadini che ci seguono possono cogliere l'occasione per capire ulteriormente quanto è poco l'interesse nei confronti delle aree interne.
Ad ogni modo questa mozione chiede incentivi per il personale del servizio sanitario, per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, premettendo che la carenza di personale medico infermieristico di medicina territoriale ospedaliera è estremamente grave in tutto il territorio regionale, soprattutto la situazione è preoccupante nelle aree interne e montane.
È consolidata nelle zone dell'entroterra la carenza non solo nei presidi ospedalieri, nelle case di comunità e negli ospedali di comunità, ma anche la difficoltà che hanno molto spesso i primi cittadini in prima linea nel reperire medici di medicina generale disposti ad esercitare la professione in queste aree.
Gli abitanti delle aree interne e montane risultano essere svantaggiati in termini di assistenza sanitaria con una evidente violazione dei diritti fondamentali e dei principi di uguaglianza sanciti proprio dal dettato costituzionale.
Tali aree subiscono un fenomeno sempre crescente di spopolamento, che è anche la diretta conseguenza del taglio di servizi.
L’Assemblea legislativa delle Marche ha approvato la proposta di legge n. 1 del 31 gennaio 2023, l'abbiamo approvata anche noi all'unanimità, voglio richiamare tutti, Consiglieri e Consigliere, a far mente locale, prevede incentivi per l'insediamento nei Comuni del cratere marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario.
La legge regionale n. 1 del 2023 l'abbiamo votata tutti e io stessa intervenendo in Aula avevo messo in evidenza anche l'appropriatezza di questa misura, chiedendo di estenderla anche ai Comuni della provincia di Ancona, di Pesaro Urbino, anche nelle zone del maceratese, del fermano e dell’ascolano che sono fuori dal cratere.
Quando c'è un buon provvedimento proviamo a estenderlo anche a tutte le altre aree che ne hanno bisogno, altrimenti non sarebbe più un diritto, ma diventerebbe un privilegio ed ora vi do l'opportunità di fare in modo che questo diritto sia esteso a tutte le aree che ne hanno bisogno.
Voglio ricordare che allora anche i miei colleghi ed i Consiglieri di maggioranza di centro-destra avevano condiviso la mia opinione e qui in Aula avevano anticipato e dichiarato pubblicamente che sarebbero stati favorevoli ad estendere gli incentivi anche ai Comuni delle altre province, penso a tutte le zone montane della provincia di Pesaro Urbino che dopo la pandemia hanno subito anche pesanti danni dall'alluvione, che quindi avrebbero bisogno particolarmente di questi incentivi.
Cosa prevedono esattamente gli incentivi dettati dalla legge regionale approvata dalla Giunta Aquaroli a gennaio 2023? Che i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario che sceglie di andare a lavorare nelle aree più periferiche dell'Unione montana possa avere un contributo sulle spese d'affitto e allora vi chiedo: perché possono avere questo contributo, 600 euro al mese circa, i medici che decidono di andare a lavorare nell'entroterra delle zone colpite dal sisma e non possono averlo quelli che vanno nelle zone colpite dall'alluvione? Eppure ci sono stati danni devastanti allo stesso modo. Perché la carenza di medici nelle zone del cratere sismico deve trovare giustamente una risposta, mentre nelle zone dell'entroterra di Pesaro Urbino e di Ancona deve cadere nel vuoto? Lo chiedo anche al Presidente della Commissione sanità Consigliere Baiocchi che ha a cuore la mia zona, vedo, cerchiamo di approvare questa mozione, facciamolo all'unanimità, diamo finalmente un buon segnale, un buon esempio, uniti, compatti per dare una risposta laddove ce n'è bisogno.
Si tratta di un piccolo contributo che alcuni medici e infermieri hanno già richiesto in qualche provincia delle Marche. Rimane però fuori tutta l'altra zona dell'entroterra, chiaro non possiamo avere un bilancio che lo consente in qualunque zona, ma le criticità e la carenza di medici di base, di personale ospedaliero si sentono soprattutto in alcune aree, sono quelle del cratere sismico, così come quelle dell'entroterra delle altre province.
La mozione impegna il Presidente e la Giunta regionale a estendere gli incentivi della legge regionale n. 1 del 2023 ai medici di medicina generale e al personale sanitario di tutti i Comuni delle Unioni montane marchigiane, non solo, chiede anche di rappresentare nella Conferenza Stato Regioni la necessità di riprendere e concludere l'iter del decreto legge recante disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane attualmente sospeso.
Vedo che il mio tempo sta finendo, voglio fare un breve accenno anche all'altra mozione quella che avevo depositato addirittura un anno prima, la n. 243, sempre riferita alla mancanza di medici di base e pediatri nei territori montani, in questo caso chiedo di acquisire un documento approvato dall'Unione montana del Montefeltro, una deliberazione di Giunta dell'Unione montana del Montefeltro avente per oggetto: “Mancanza di medici di base e di pediatri nei territori montani: richiesta di strumenti e incentivi per garantire l'assistenza sui territori”. Era stata inviata a tutti i livelli istituzionali, compreso il Presidente della Regione Acquaroli che purtroppo non ha mai risposto.
Oggi offriamo l'opportunità al Presidente Acquaroli e a tutta la sua maggioranza, finalmente, dopo 2 anni, di rispondere anche all'Unione montana del Montefeltro che chiedeva strumenti e soluzioni. Finalmente il Presidente può rispondere.
Questa mozione impegna la Giunta regionale a far proprio l'intero contenuto della dichiarazione dell'Unione montana del Montefeltro, come richiesto, a favore di tutte le aree montane della regione Marche; a prevedere con la marssima urgenza, e sono passati però 2 anni, specifici incentivi economici per i medici di base e i pediatri che aprono e mantengono aperti gli studi nei Comuni totalmente montani dell'intero territorio marchigiano; a far proprio il nuovo modello di cura elaborato dall'Uncem adeguandolo alle esigenze dei territori montani marchigiani e inoltre a sostenere nella Conferenza Stato Regioni la priorità delle risposte sanitarie e sociali per le aree montane italiane. Grazie.
PRESIDENTE. Intervengo anch'io per la presentazione molto rapida della mozione n. 381, che riguarda sempre la carenza dei medici di medicina generale, i cui presupposti sono ormai noti, li conosciamo tutti quanti, dall'invecchiamento della classe medica al taglio del reclutamento negli anni passati per scelta dei Ministeri competenti ad alcuni farraginosi meccanismi nell'assegnazione degli ambienti.
Ci sono però, come ha detto anche la collega, sono d'accordo, come penso che tutti lo siamo, delle zone e dei borghi dell'entroterra marchigiano in cui la carenza dei medici di famiglia si trasforma in un'assenza forte del servizio di assistenza sanitaria di base.
La segnalazione che mi è arrivata in maniera molto convinta e molto forte è quella del Comune di Sassocorvaro-Auditore dove i residenti sono costretti a iscriversi come pazienti presso medici che hanno la sede ambulatoriale, per esempio, nel distretto sanitario di Urbino.
Fatte queste considerazioni generali e anche la considerazione che la AST di Pesaro Rubino si sta muovendo per risolvere e dare concreta sussistenza e disponibilità alla capienza necessaria, si deve tener conto che il disservizio nasce da lontano, da tempi abbastanza lunghi per essere superato perché vi è la necessità di formare medici di medicina generale il cui percorso, come voi sapete, è lungo, alcuni anni, un periodo considerevole oltre il diploma di laurea in medicina.
La mia mozione vuole in qualche modo ribadire in maniera forte l'impegno che ha assunto l'amministrazione regionale da ultimo con l'aumento dell'impegno economico per formare un maggior numero di medici di medicina generale, in questo senso il dispositivo alla luce di quanto è avvenuto si modifica con l'emendamento che sto per esporre ed il primo punto diventa: “Impegna la Giunta e l'Assessore affinché continuino ad assumere le iniziative già messe in atto per superare la gravissima carenza di medici di medicina generale, in particolare creare un quadro di riferimento affinché il personale medico degli ambulatori dei medici di base possa assumere incarichi provvisori e di sostituzione”, con l'aggiunta del punto 1 bis “in particolare predisporre atti e provvedimenti che possono formare un maggior numero di medici di medicina generale rispetto al passato, come è avvenuto nel corso del 2022”. Il terzo punto rimane: “da attivarsi verso il Governo e il Parlamento …”. Sottopongo alla vostra attenzione la mozione e l'emendamento che firmo e porto in visione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione le illustrazioni delle mozioni della Consigliera Vitri e della sua, non posso non condividere nel merito la preoccupazione legata a questi territori, alle carenze strutturali che esistono nel reperimento di medici di base e dei di pediatri di libera scelta e tutto ciò che ruota attorno a questo tema, ma mi dispiace perché come sempre non si riesce mai ad andare all'origine del problema, è facile ora dire che mancano medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, però non si evidenzia il motivo di fondo che ha portato a questo problema, che, lo sappiamo tutti benissimo, è la mancata programmazione negli anni, il mancato finanziamento delle borse di medicina generale da parte dei Governi che hanno preceduto quello del Presidente Acquaroli, il problema dell'ingresso dei medici dei medici all'interno delle facoltà.
Se si rimane solamente al tema: mancano i medici di base e i pediatri, senza capire che la colpa di questa situazione è la vostra, non riusciremo sicuramente a fare un'analisi completa.
Nel merito sono d'accordo su questa tematica che riguarda anche l'Ospedale di Sassocorvaro, il medico di base è stato nel frattempo trovato, probabilmente questa mozione è precedente, nel frattempo la situazione è stata sistemata.
Esiste un tema molto serio che analizzarlo e pensare di risolverlo con una mozione assume secondo me un aspetto molto riduttivo. Io, il Consigliere Cancellieri, come la Consigliera Vitri appena approvata la legge del Consigliere Pasqui abbiamo cercato di capire quale fosse il modo migliore per potere dare, come sostiene la stessa Consigliera Vitri, dignità anche a questi territori che hanno gli stessi problemi dei territori colpiti dal sisma nei quali è stato dato questo riconoscimento.
Abbiamo preparato questa legge, ci sono dei problemi attuativi di una certa rilevanza che stiamo sviscerando. Quindi, nel merito condivido le preoccupazioni che esprime la Consigliera, ma un conto è rivolgere delle raccomandazioni al Governo per cercare di definire e trattare le situazioni che riguardano le aree interne, un altro è ritenere condivisibile globalmente lo strumento della mozione per poter raggiungere questo fine, che stiamo perseguendo sia io ed il Consigliere Cancellieri.
Sono certo che anche lei sosterrà questa legge quando la depositeremo perché riguarda non solamente la provincia di Pesaro e Urbino, ma tutte le altre province montane che al pari delle zone del sisma hanno diritto di essere garantite.
Riconosco questo problema, sarebbe molto più onesto intellettualmente valutarne l'origine e prendersi anche le colpe ogni tanto. Sostengo che questo tema debba essere definito necessariamente con una legge che è in fase di definizione e la depositeremo a breve. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voglio toccare due temi di queste mozioni, a cui personalmente voterò a favore, la prima la dedico alla Consigliera Vitri perché la memoria è molto importante.
Ero relatore di minoranza di quella legge e votai contro, altri votarono a favore, fu una vergogna e la dimostrazione la dà oggi l'intervento e i contenuti del Consigliere Baiocchi. Molti votarono a favore, ma lì c'era un vulnus alla fonte perché se si fa una legge sul sistema sanitario delle aree interne includere solo il cratere significa che delle aree interne non si capisce niente, non le conoscete.
Questo è un dato di fatto e l’avete approvato, lì ci fu l'errore di non fare tutta l'opposizione necessaria. Oggi giustamente sono presenti queste mozioni - poi farò un commento, Presidente, sulla loro discussione, ma prima mi interessa il contenuto - è sono certo che si voteranno favorevolmente ma, guarda caso, il Consigliere Baiocchi ci dice che non si possono votare e che si deve capire che cosa è accaduto nel passato.
Vi ricordate quanto era il finanziamento di quella proposta di legge? Pochi milioni di euro, per avere un quadro coperto di tutte le aree interne sarebbero bastati altri pochi milioni, pochi, invece molti approvarono quella legge, indegna, lo dico per chi dovesse avere la sfortuna di ascoltarmi.
Io faccio parte del cratere, il Comune di Macerata è parte del cratere e voi pensate che io difenda le aree interne che non stanno nel cratere? E’ una vergogna, ma lo dico non contro nessuno, ma come facciamo a non approvare questa mozione?
Guardate i banchi della Giunta, non c'è l'Assessore alla sanità, non c'è il Presidente, invisibile, assente, non c'è il Sottosegretario, ma c'è il Consigliere Ciccioli candidato alle europee, questo mi consola. Se non venisse la battuta ci sarebbe da mettersi a piangere, quindi da questo punto di vista oggi la riprova è che non vogliono tutelare le aree interne, salvo Pergola, Cingoli perché hanno un padrino, è evidente che non l’approveranno, ma l'errore l'abbiamo fatto anche votando a favore di quella legge, chi l'ha votata, e gli errori vanno ammessi.
Da questo punto di vista purtroppo le doglianze che ha fatto la Consigliera Vitri nella mozione sono vere. Penso che votare una mozione come questa non vi metta in difficoltà, normalmente come si fa in ogni Consiglio se c'è una ragione buona si vota e poi nell'arco di un anno si provvede ad ampliare perché quella legge può essere ampliata con sette righe, invece noi non abbiamo la capacità politica, in assenza del mainstream della sanità marchigiana, assente, invisibile, il Presidente Acquaroli, per cui è naturale che oggi siamo a questo punto.
Non vado avanti sulla vicenda sanitaria, la Regione Marche è allo sbando, c'è una rassegnazione politica, all'interno delle Aziende avete finanziato con minori soldi tutto il bilancio del 2023, è vero che vi hanno dato più soldi a livello nazionale, ma ve li siete tenuti dentro le tasche invece di darli alle Aziende sanitarie per rispondere alle liste d'attesa.
Ho fatto l'interrogazione sulle liste d'attesa e l’Assessore Saltamartini non ha risposto, non ha detto niente. Voi vi eravate impegnati con la delibera n. 1243 a recuperare 52.000 prestazioni ambulatoriali, ma non ha detto neppure quante ne ha recuperate, vi eravate impegnati a recuperare 8.000 prestazioni di ricovero, non siete stati in grado di rispondere a quante ne avete fatte.
Ma guardate che è indegno, ma tanto chi si accorge, Presidente, che parliamo fra di noi? Nessuno, ma speriamo che qualcuno lo scriva. Non avete avuto la forza manco di rispondere, Consigliere Assenti, Consigliere Baiocchi, dite una parola a questi che ci governano, reagite, mostrate la schiena dritta, non è che il Consiglio regionale stando zitto fa un favore la Giunta, datemi retta.
Presidente, chiudo con lei, ho grande rispetto di lei, ma quando un Consiglio regionale discute il 50% o giù di lì delle mozioni significa che l'opposizione è negata perché nelle mozioni ci sono le azioni politiche di proposta che le opposizioni vogliono fare. E’ un vulnus grandissimo ed inaccettabile. Presidente, invece di chiudere, non è colpa sua, lo dico in generale, i Consigli regionali alle 14,00 occorrerebbe fare una seduta straordinaria sulle mozioni, altrimenti l'opposizione non può esercitarla. Ha capito come funzionano le cose? Bisogna rispettare l'opposizione. Noi possiamo discutere le mozioni oggi grazie ad una serie di defezioni, ma se non ci fossero state non sarebbe così. Meditate persone, gente, meditate. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Inizio con un po' di ilarità, al datemi retta del Consigliere Carancini non mi sono trattenuta e il dito per prenotare l'intervento mi è scappato perché se diamo retta al Consigliere Carancini, lo dico con simpatia e affetto dopo 20 anni di impegno in Consiglio comunale, io all'opposizione lui sempre in maggioranza, non siamo messi bene, anzi siamo messi veramente male.
Voglio cogliere l'occasione di queste mozioni per fare alcune considerazioni, innanzitutto non spetta a me, Consigliera Vitri, certo difenderla dal Consigliere Carancini, ci mancherebbe, però non mi è piaciuto il tono da Consigliera donna a Consigliera donna, di maggioranza e di opposizione, nei giorni in cui dovremmo celebrare la presunta festa delle donne, ma non voglio mettere il dito nella piaga degli altri, voglio invece parlare politicamente di sanità e voglio fare alcune considerazioni politiche alla luce di queste mozioni.
Qual era l'opposizione del Partito Democratico - cerco di parlare in tono politico, non mettendo il dito nelle spaccature interne degli altri, ma parlando politicamente - in particolare sulla sanità, consentitemi, si era capito fin da subito.
C'era una delegittimazione a cui, consentitemi, forse anche noi in alcuni passaggi abbiamo contribuito e questo non è stato …, e qui mi giro dalla mia parte.
Ricordo qual era l'opposizione del Partito Democratico quando in tema di pandemia, eravamo i primi mesi di amministrazione, faccio considerazioni generali, nel fermano gli allora direttori entrarono a gamba tesa politicamente. Ricordo che facevamo un Consiglio regionale aperto sulla sanità, parlai da casa e risposi pesantemente sia al Consigliere Cesetti, mi dispiace che oggi non ci sia, che all'allora direttore di Area vasta di Fermo, che poi si dimise.
Dico questo perché la storia va annoda dall'inizio e quello che diciamo oggi è frutto di un percorso.
Noi siamo un organo legislativo e forse noi per primi a volte ce ne dimentichiamo, ci siamo fatti carico nel corso di questi mesi di governare un sistema, il Consigliere Carancini sa che un po' lo conosco, che è complesso, complicato, lo abbiamo fatto secondo gli impegni che c'eravamo presi con i nostri elettori. Abbiamo fatto un percorso difficile, ma anche molto veloce con l'approvazione della legge n. 19 e con l'approvazione del Piano socio-sanitario.
Lo dico alla Consigliera Vitri in maniera costruttiva, oggi è ingeneroso non riconoscere il lavoro che è stato svolto da questa Giunta regionale, dall'Assessore Saltamartini e dal Presidente Acquaroli insieme a tutta l'amministrazione, un lavoro non tanto e non solo di riforma di cui ci siamo assunti l'onere, era un impegno elettorale, ma ci siamo accollati la responsabilità di fare una serie di investimenti molto importanti sulle borse di studio, anche dei medici di medicina generale, nonché sui grandi finanziamenti con risorse regionali per esempio per le aggregazioni funzionali territoriali, cioè le associazioni dei medici di medicina generale - i Consiglieri Mangialardi e Carancini ricorderanno – che il nuovo responsabile dei medici di medicina generale ha riconosciuto nella seduta di Commissione della settimana scorsa quando parlavamo delle linee guida degli atti aziendali.
E’ chiaro che non è accettabile il tono con il quale il Consigliere Carancini tratta la legge cosiddetta Pasqui delle aree interne perché noi non vogliamo, e lo dico a tutti gli amici dell'opposizione, dare lezioni a nessuno, ma certamente non vogliamo neanche prenderle perché ci dovete consentire di governare. Saremo incapaci, saremo …, abbiamo tanti difetti, io sono la prima e sono la portatrice sana di difetti di un centro-destra di tanti anni fa, che può darsi ancora qualche microbo di difetto ce l'abbia, ma dico questo, anche se abbiamo fatto tanto non abbiamo fatto tutto, ci mancherebbe, c'è ancora tanto da fare.
Già in sede di approvazione della legge Pasqui le avevamo detto, il Consigliere Cancellieri, che avremmo trattato quel tema anche per le altre aree interne della regione.
Vedete, noi abbiamo un metodo che è anche un po' il mio personale, in inglese si direbbe step by step, passo dopo passo. Stamattina è venuto a trovarci il Commissario straordinario per la ricostruzione, senza fretta, ma senza sosta, poi potremmo trovare 100.000 modi per dire questa cosa, noi abbiamo il nostro passo, lasciate ...
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Voglio dire al Consigliere Carancini che noi la schiena dritta pensiamo di averla, non dove dirlo lei se ce l’abbiamo o no, anche perché questa è una maggioranza che potrà avere, come ha detto poco fa la Consigliera Menghi, tanti difetti, ma credo che uno di quei pregi che possiamo vantare è che all'interno di questa maggioranza c'è sempre una sana discussione, ci confrontiamo quotidianamente, anche con il Presidente e con gli Assessori, non ritengo ci sia questa sorta di sudditanza che lei ha evidenziato.
Dico anche un'altra cosa, noi rispettiamo moltissimo l'opposizione, ma vi rendete conto che in ogni Consiglio regionale c'è l'Assessore alla sanità che risponde talvolta anche a 10, 12, 15 interrogazioni? Questa è una cosa assurda, presumo che negli altri consessi non esista, anche perché i regolamenti non sono tutti uguali. Penso che la disponibilità che dà questa Giunta e questa maggioranza nei confronti delle istanze legittime delle opposizioni sia una cosa che non si vede daperttutto e va in qualche modo rimarcata.
Il Consigliere Baiocchi ha fatto un'esposizione molto serena rispetto alle mozioni della Consigliera Vitri e del Presidente Latini; ha detto con molta serenità il pensiero di questa maggioranza, ma soprattutto il fatto che sui principi si può condividere quanto è stato inserito nelle mozioni, ma è chiaro che ci si dovrà lavorare, magari con una proposta di legge andando a creare quelle opportunità giuridiche per colmare in qualche modo questa carenza.
La cosiddetta legge Pasqui, così è stata ribattezzata, non va ad abbracciare il 100% di tutte le necessità del nostro entroterra, però è un passo avanti rispetto a quelle zone che oggi possiamo considerare indubbiamente più svantaggiate. Credo che su questo il lavoro che sta facendo questa maggioranza sia tutto sommato apprezzabile e va nella direzione in cui intendono andare le mozioni della Consigliera Vitri e del Presidente Latini.
Ribadisco quando detto dal Consigliere Baiocchi, ritengo anche che, come ha detto il Consigliere Carancini, ci sia da piangere , da piangere se ci mettiamo a ripensare a quello che non ha fatto per tanti anni la sinistra e il Partito Democratico, poi è inutile che ci dite che ritorniamo sempre sulle stesse cose, però è un dato di fatto, prima di noi c'è stata una coalizione che ha governato per 25 anni in modo ininterrottamente e questo oggi ce lo troviamo sulle spalle.
Ritengo che questa pantomima sul fatto che il Presidente Acquaroli non sia in Aula …, il Governatore non è tenuto per Regolamento a stare fisso in Aula o a rispondere alle interrogazioni, credo che dimostri sempre grande disponibilità nei confronti di tutti, che sia una persona molto disponibile, lo è anche con le opposizioni e questa solita pantomima francamente comincia a stancare.
Quello che ha fatto il Governo Acquaroli a livello di sanità in questi 3 anni e mezzo voi non l'avete fatto nei precedenti 25 anni; abbiamo fatto due riforme epocali, ne abbiamo parlato tante volte, approfitto per ricordarlo anche oggi: la riforma amministrativa e il Piano socio-sanitario. Due riforme epocali che siamo riusciti a portare a casa, che faremo camminare con tutte le difficoltà del caso, però sono sicuro che ci riusciremo e, come ha detto prima la Consigliera Menghi, saranno poi i cittadini marchigiani che giudicheranno dopo che avremmo avuto l'occasione di governare fino alla fine di questa legislatura. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Voglio cominciare dicendo che quando è stata approvata la legge Pasqui ho detto che era estremamente riduttiva, ed eravamo d'accordo. Riduttiva per due grandi motivi, primo, perché riguarda le aree interne solo del cratere sismico, secondo, perché non prevedeva neanche i medici di medicina generale, visto che queste mozioni riguardano soprattutto la pediatria di libera scelta e la medicina generale. Ce ne saremmo occupati, l'ho detto subito, cercando di preparare e poi presentare una proposta di legge che avrebbe dovuto sanare questo vulnus, ma ci siamo arenati. La proposta di legge l'abbiamo fatta tanti mesi fa, è pronta da mesi, ma non l'abbiamo mai depositata per un'evidente difficoltà a trovare la disposizione finanziaria per coprire la norma. La legge è qui da tanti mesi, devo dire che ci ha lavorato molto anche la mia assistente, ma ci siamo arenati perché non abbiamo mai trovato un finanziamento che permettesse di coprirla e se mettiamo una cifra e non possiamo garantire la copertura, capite che non avrebbe un senso, però il problema è ben diverso.
Ieri sera mi trovavo nell'ennesima equipe territoriale, incontri che fanno i medici di medicina generale di aggiornamento rispetto alla sanità, sui temi sanitari dei quali si occupano i medici di medicina generale. A Fermignano eravamo una ventina l’incontro riguardava tutto il distretto di Urbino, dei 20 medici 4 o 5 lavoreranno nei prossimi 10 anni, garantiranno un servizio, tutti gli altri sono vicinissimi alla pensione, chi ha 2 anni, chi ne ha 3, chi ne ha 4, chi ne ha 1, chi sta andando in pensione e chi c’è già andato e ancora partecipa a queste riunioni sulla sanità della medicina generale. Quindi, lo scenario per il futuro sarà peggiore rispetto a quello che stiamo vivendo.
Noi oggi facciamo delle mozioni, discutiamo di un tema in questo Consiglio, ma è un pianto di coccodrillo, è un mettersi la coscienza a posto di fronte a un problema che se non vedrà una riforma radicale non sarà risolvibile. Ve lo dico perché conosco bene questo tema.
Dovete sapere che non solo in tanti Comuni mancano di medici di medicina generale, non solo nella provincia di Pesaro, ma in tutta la regione Marche, zone carenti che rimangono lì e ci rimangono per anni. Ma questo succede in tutta Italia per le motivazioni che sono state dette: il numero chiuso alla facoltà di medicina, il primo grande problema, il pensionamento di tanti medici, sostituiti soltanto una parte, categorie sanitarie che non sono più appetibili perché oggi chi può sceglie di fare sanità pubblica anche con meno sforzo e tutta la medicina di front office (quella generale, il 118, il pronto soccorso, la guardia medica) è diventata dura dal punto di vista dell'approccio clamoroso e chi può scegliere, e oggi tutti i nuovi laureati possono scegliere, non fa più questo tipo di medicina.
Senza tutte le soluzioni che abbiamo adottato ad oggi, penso ai gettonisti nel pronto soccorso senza i quali non riusciremo a dare sanità nei pronto soccorso, ai medici stranieri chiamati da molti Governatori senza i quali non avremmo potuto dare sanità in regioni importanti come la Calabria, la Sicilia, il Veneto, agli specializzanti che cerchiamo di mettere nel mestiere prima che si specializzino al terzo, quarto anno, non riusciremo a dare minimamente un'assistenza sanitaria pubblica in tutti i mestieri di front office.
Ieri sera parlavamo del fatto che toccherà aumentare per i medici di medicina generale il massimale perché tanto non ci sono. Vi racconto una questione, Il Sindaco di Terre Roveresche, aveva tre medici di medicina generale, ne rimane uno perché due vanno in pensione, mi ha chiesto di aiutarlo a trovare questi medici, abbiamo telefoniamo a mezzo mondo, non riusciamo a trovare una soluzione se non un medico in pensione che viene lì, ci sta 6 mesi, poi se ne e rimane il problema. Lo sapete cosa ha fatto questo Sindaco? Ha chiamato l'Università di Ancona e insieme al Segretario comunale ha contattato 34 neolaureati usciti negli ultimi 2 anni dall'Università di Ancona, contattati personalmente, dei 34 neolaureati nessuno ha accettato una convenzione, nessuno ha accettato di fare il medico di base a Terre Roveresche anche avendo l’ambulatorio gratis e l’assistente gratuito, diventando massimalista subito con un ottimo stipendio. Dei 34 neolaureati, contattati personalmente dal Sindaco e dal Segretario comunale, nessuno.
Presidente, lei mette all'ordine del giorno queste emozioni, ma capisce che qui parliamo di aria fritta, nei territori c'è un delirio su queste cose e non abbiamo gli strumenti per risolverle, quindi, di cosa parliamo? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per una precisazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ho detto un’inesattezza prima, peraltro un po' confuso dall'intervento della Consigliera Vitri, in realtà il voto sulla legge è stato contrario da parte di tutto il gruppo consiliare presente, quindi, chiedo scusa. Ho seguito un po' le dichiarazioni della Consigliera Vitri che ha detto di averla votata a favore, in realtà sulla legge a cui si fa riferimento, la n. 1/2023, a prima firma del Consigliere Pasqui, il voto fu contrario di tutto il gruppo, presenti i Consiglieri Biancani, Carancini, Casini, Mangialardi e Vitri, credo che la Consigliera Lupini, all'epoca in opposizione, si astenne mentre era assente purtroppo …
Lo voglio ribadire perché ho detto un'inesattezza, ma il tema è evidente, era il giudizio sulla legge che era sbagliato, chiedo anche scusa. Grazie.
PRESIDENTE. All'interno di un intervento, che si comprendeva benissimo, c'è stato questo errore ostativo da parte sua, corretto.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ci tengo a sottolineare che nei confronti di questa legge non c'è agli atti un mio voto perché ricade proprio in una delle due volte in cui sono stata assente per malattia, non c'ero, ma c'è come testimonianza un comunicato stampa che avevo mandato il 31 di gennaio, forse, non mi ricordo, quando è stata approvata, che dice che il gruppo del Movimento 5 Stelle era contrario a questa legge per dei motivi fondamentali, che avevamo cercato di correggere con degli emendamenti che erano stati bocciati, motivi che ha ricordato anche oggi il Consigliere Cancellieri. Quindi, l'area era ristretta solo alla zona del sisma, non si parlava di medici di medicina generale, di pediatri di libera scelta, avevamo fatto anche questa proposta, poi le risorse finanziarie a nostro avviso non erano sufficienti perché la legge è stata finanziata con 100.000 euro.
Di solito concordo quasi al 90% con quello che dice il Consigliere Cancellieri su questo tema, però oggi, purtroppo, è la prima volta che mi capita di non essere d'accordo in una percentuale così ampia perché quando lui dice che non abbiamo gli strumenti per intervenire, non troviamo i soldi per fare quella legge che avevamo promesso ed è un anno che è lì ferma salto sulla sedia.
Scusate, io sono in opposizione e queste cose bisogna che le dico, se non le dico io chi le dice? Abbiamo messo 1,2 milioni, risorse che avevamo previsto per le leggi, in quelle che coloristicamente noi dell'opposizione chiamiamo marchette. Mi scuserà il Consigliere Rossi se uso l'esempio degli 8.000 euro del trattore perché è quello che mi è rimasto più impresso, come mi sono rimasti impressi in un altro bilancio gli 8.000 euro della rete del ruzzodromo del Consigliere Pasqui.
Scusatemi, però questi non sono pochi soldi, sono milioni di euro in 3 anni e mezzo che noi abbiamo elargito a pioggia per interventi spot con ricadute nei territori per vari tipi di questioni e poi mancano per le leggi, lo dice la maggioranza, non abbiamo i soldi per finanziare una legge importantissima. Quindi, vi prego, siccome questo è un tema che riguarda tutti noi, la prossima volta fate una scelta differente e questo milione che balla mettiamolo in una legge nuova. Questi fondi nascono per queste cose; nel bilancio c'è scritto: “Fondo per il finanziamento di nuove leggi”, poi viene dilapidato con altre iniziative.
Su questo, Consigliere Cancellieri, dissento e dissento fortemente.
Mi auguro che riuscirete a portare questa legge, noi l'approveremo perché non ho pregiudizi, se la legge è buona per i cittadini marchigiani noi come Movimento 5 Stelle esprimeremo un voto favorevole, però nello stesso tempo vi invito a non respingere queste mozioni perché dicono cose sensate e mettono a fuoco un problema reale, che avete ammesso anche voi.
Troviamo semmai una sintesi oppure votiamole positivamente in maniera separata, ma un segnale che questo tema lo prendiamo a cuore e visto che siamo qui a far politica secondo me va dato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. La Consigliera Ruggieri mi ha anticipato rispetto alle risorse che il Consiglio non troverebbe. In realtà sono circa 4,5 milioni quelli stanziati ogni anno nell'assestamento di fine anno, quindi sono circa 1,5 milioni all'anno, in più ricordo 1,2 milioni approvati la settimana scorsa - noi siamo stati contrari anche a quelli- e fa 5,7 milioni, poi se ci mettiamo dentro tutte le altre leggine saremo sui 7/8 milioni.
Consigliere Cancellieri, lei è molto democratico, mi piace il suo modo di fare politica, però lei non è in I Commissione, in cui i componenti mi sentono ogni tanto intervenire, come mi sentono quelli della Conferenza dei Presidenti di gruppo.
Ritengo che non sia possibile che sia la Giunta a scegliere dove mettere o non mettere le risorse, il Consiglio si è completamente spogliato del proprio ruolo, una volta che ha avuto i propri 60 mila, 70 mila, 80 mila è contento, in realtà le priorità le dovreste dare voi, cosa che non è mai avvenuta.
Quello che dico a lei, ma a tutti i Consiglieri di maggioranza, ogni volta che mancano i soldi per fare leggi sensate, ricordatevi che le risorse ci sono, ma vengono spese da un'altra parte. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, quindi passiamo alle repliche.
Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Sono rimasta colpita in particolare dall'intervento del Consigliere Baiocchi, che ci ha anticipato di lavorare ad una legge che praticamente metterà nero su bianco la mia stessa proposta, quindi ritengo che oggi sia il caso di arrivare ad una risoluzione, come lei stesso, credo, avrà pensato, soprattutto accelerare i tempi valutando già le risorse disponibili in bilancio perché possiamo stabilire anche nella risoluzione che siano reperite nel bilancio nel più breve tempo possibile.
Tornando indietro alla famosa legge n. 1 del 2023, proposta dal Consigliere Pasqui, l'ho introdotta in maniera forse troppo superficiale e giustamente, come mi ha fatto notare il Consigliere del mio gruppo, avevamo votato tutti contro, io stessa ero intervenuta (chi vuole può andare a reperire il mio intervento) dicendo che condividevo l'intento della legge, ero talmente favorevole che avrei voluto estendere quei benefici, contributi sull'affitto al personale sanitario che va nell'entroterra, a tutte le zone delle aree montane, avevo anche detto che avrei votato la legge se fosse stata estesa non solo ai Comuni della area del cratere sismico, ma anche alle altre unioni montane, quindi alle province di Ancona e Pesaro-Urbino. Così non è stato per cui abbiamo votato contro, questo solo per dovere di chiarezza, di precisazione.
In ogni caso oggi abbiamo un'opportunità importante perché questa mozione chiede alla maggioranza di impegnarsi a fare uno scatto in avanti, a fare in modo che non siano solo parole e che questi benefici siano estesi a tutto il nostro territorio dell'entroterra e mi spiace sentir dire dal Consigliere Cancellieri che ogni strumento è aria fritta perché non si trovano i medici. Vivendo al confine con l'Emilia Romagna vedo che lì questi strumenti funzionano e ce ne sono tanti altri che la Giunta Acquaroli potrebbe copiare.
Purtroppo ci ritroviamo a confrontarci in modo sempre proficuo, ma sempre senza il Presidente Acquaroli. Mi auguro che lui la notte riascolti i nostri consigli e magari potrebbe anche farne tesoro.
Ci sono tanti strumenti che potrebbero valorizzare le aree interne a favore del personale sanitario, ma anche delle giovani coppie. Ad esempio in Emilia Romagna coloro che vanno a vivere nelle aree montane hanno un sussidio dalla Regione di 30.000 euro per l'acquisto della prima casa, da noi non c'è nulla.
Cerchiamo di lavorare insieme per fare in modo che siano dati davvero nuovi strumenti a chi lavora e a chi vive in quelle zone e che non sia aria fritta, per usare l'espressione del Consigliere Cancellieri, ma che siano vere e proprie risorse messe a bilancio.
Offro la disponibilità alla maggioranza a votare non solo le mie mozioni, ma se volete anche ad arrivare ad una risoluzione perché l'intento è per il bene del nostro territorio ed ogni strumento dovrà essere attuato per arrivare il più possibile a dare opportunità di vivere e lavorare nelle aree montane. Grazie.
PRESIDENTE Faccio anch'io la mia replica. Non nascondo che i problemi strutturali che ha evidenziato il Consigliere Cancellieri sono evidenti.
Porto la mia breve esperienza personale, ero dirigente capo del settore prestazioni ed allora, anni fa, i medici di medicina generale dovevano pietire per essere inseriti nella graduatoria, per essere formati - erano tantissimi - e per essere in qualche modo indirizzati ad avere un ruolo all'interno delle allora Usl poi Asl. Oggi la situazione è completamente mutata, i problemi strutturali sono ben evidenziati nella mia mozione, lo voglio rivendicare, ma rivendicare e ricordare gli errori del passato non ci consente di non individuarli dopo averli denunciati perché il tesoro dell'esperienza che ci siamo fatti deve far sì che dobbiamo mettere in atto degli argini adeguati che possono in maniera strutturale coprire le carenze, che hanno inciso, incidono e, sono d'accordo con il Consigliere Cancellieri, incideranno per alcuni anni a venire sulla carenza di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che vorrei ricordare sono i medici di frontiera, quelli che per primi devono dare le risposte a tutti gli assistiti del Servizio sanitario regionale e nazionale.
Almeno la mia mozione mette in risalto le difficoltà del passato, che non devono essere una giustificazione, come certamente non sono e tali non ne ho rinvenute nelle parole degli interventi dei componenti della maggioranza, in particolare del Presidente della Commissione Consigliere Baiocchi, ma la possibilità, come sta facendo la Giunta regionale, di dare delle risposte a queste difficoltà strutturali che si sono riscontrate ai servizi sanitari di base, di darle in maniera appropriata con scelte che devono essere perseguite in maniera costante, non come semplice spot.
Dobbiamo dire che la battaglia è tutt'altro dall'essere vinta perché abbiamo individuato il male, il problema ed abbiamo solo organizzato con iniziative appropriate le risposte più giuste, solo dando una risposta strutturale, non per singole peculiarità, ne sono contento.
Il Sindaco di Sassocorvaro me l'ha ricordato anche 2/3 giorni fa, il posto di medico di medicina generale è stato coperto, ma il panorama in generale della sanità marchigiana sull'aspetto delle coperture dei medici di medicina generale sarà una continua ricerca di posti da coprire per almeno 5/7 anni. Questo ci dobbiamo dire, per questo dobbiamo battere su questo tema. Non è tempo perso perché se rinunciamo a parlare di argomenti solo perché sembrano irrisolvibili, allora affermiamo che sono enormi e che non sono alla nostra portata, che la politica non compie il fine e l'obiettivo a cui è destinata, cioè dare risposte ai cittadini anche di fronte alle difficoltà che possono apparire insuperabili e che invece non lo sono, attraverso l'esercizio di un democratico confronto, sfruttare le idee di tutti per porle sinergicamente all'attenzione dell'amministrazione regionale, che, sottolineo, sta facendo una fatica di Sisifo se solo la confrontiamo con le altre amministrazioni che hanno, tranne l'ultima che ha affrontato il tema del Covid, gestito la sanità indipendentemente dalla valutazione che ciascuno di noi può dare sull'esito e nel merito.
Possiamo farlo solo se continuiamo a svolgere il nostro ruolo di Consiglieri regionali, cioè operare nel tentativo di aiutare con un dibattito concreto e proficuo per tutti. Per questo il mio invito ancora una volta, come ho fatto sempre anche nel ruolo che occupo temporaneamente, è quello di rinviare le tre mozione, perlomeno per quanto riguarda la mia, ad una ipotesi di risoluzione che abbracci le peculiarità che sono state evidenziate e gli aspetti che da critici devono diventare propositivi, mettendo anche in risalto le azioni positive che si stanno facendo e che si faranno ancora di più, continuando a perseguire la linea dell'attenzione rispetto alla sanità di base, quella che viene chiamata medicina del territorio o sanità del territorio.
La mia proposta è di rinvio, può coglierla anche la Consigliera Vitri, ma è libera di scegliere come vuole. Rinviare al prossimo Consiglio utile in cui si discuterà su queste mozioni la possibilità di una risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho parlato con il mio capogruppo e con quello della Lega e sono certo che anche la Consigliera Marcozzi di Forza Italia ed i Civici Marche sono d'accordo a provare a trovare una soluzione con una risoluzione quanto più condivisa, che comunque non può prescindere dal riconoscimento dello sforzo che questa Regione sta facendo e ha fatto in maniera importantissima per i medici, per questa soluzione e per tutto quello che ruota attorno a questo problema.
Siamo comunque in dirittura d'arrivo sulla quella proposta di legge e ci pare opportuno magari anche un atto di indirizzo che possa essere il più condiviso possibile.
Se la Consigliera Vitri e il Presidente Latini concordano ci lavoreremo insieme, anche con la Consigliera Vitri. Certo, non acconsentiremo ad una valutazione non pragmatica dei problemi. Questo c'è, è condivisibile, ma non una valutazione troppo critica perché l'operato della Giunta in questo campo è un elemento imprescindibile dello sforzo che è stato fatto.
Sono d'accordo a provare di trovare una soluzione, se siete d'accordo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Guardando la proponente e sentendo il gruppo penso che sia opportuno cogliere l’occasione che i Presidenti hanno voluto valutare e ritengo che ci siano le condizioni. Quindi da parte nostra c'è disponibilità, come c'è stata fin dall'inizio, lo dico, sulla famosa legge Pasqui, noi quel tema l'abbiamo posto in Commissione, io ed il Consigliere Carancini. La norma era partita con dei buoni propositi poi le risorse erano quelle ed abbiamo stretto.
Vogliamo andare a monitoraggio per capire che cosa ha prodotto quella legge? E’ un anno, quante richieste ci sono state? E’ lo stesso identico tema che avevamo posto noi. La Consigliera Vitri aveva dichiarato allora … Se andate a vedere i verbali c'era stata anche la richiesta del voto nominale perché sapevo che saremmo arrivati a questo punto, lo sapevamo, e volevo vedere.
Voglio vedere cosa ha prodotto quella legge e voglio vedere che cosa facciamo e come individuiamo le risorse perché lo strumento, Consigliere Cancellieri, funziona se lo allarghiamo ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta, lo dobbiamo allargare, ma bisogna metterci le risorse, non è che possiamo fare su questo tema …
Colgo positivamente, anche se poi magari mi accusano di chissà quale condivisione, Presidente, la volontà di individuare uno strumento efficace, lo dobbiamo fare, ma dobbiamo trovare lo strumento e le risorse adeguate perché su questo tema non possiamo fare una legge manifesto, non ce lo possiamo permettere perché, Consigliere Livi, se voi la citate come una grande riforma vi accorgerete che le interrogazioni che subisce l’Assessore Saltamartini non nascono ... Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, per quanto riguarda questa discussione …
PRESIDENTE. Siamo sull’ordine dei lavori, non siamo in dichiarazione, se rinviare o no il tema. Chiedo scusa, la discussione è stata chiusa prima, dobbiamo solo decidere se accettare la proposta sia del sottoscritto che, in particolare, del Presidente della Commissione, di rinviare a una risoluzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Sono d'accordo e penso che tutto il gruppo Lega sia d'accordo a rinviare queste mozioni al fine di presentare una risoluzione comune.
Voglio dire due cose importanti di cui nella mozione dovremmo tenerne conto, c'è un problema di fondo, noi abbiamo aumentato i posti nelle scuole di specialità sia per i medici di medicina generale che per le scuole di specialità, purtroppo questi posti sono stati ricoperti solo parzialmente, questo per mettere in evidenza che oggi abbiamo pochi laureati rispetto alle postazioni che dobbiamo coprire. Nella risoluzione questo va considerato perché anche quando faremo la legge - io ed il Consigliere Baiocchi riusciremo a trovare due soldi da metterci, è qui da 7-8 mesi, non l’abbiamo ancora depositata - dovremo valutare che spesso gli incentivi non sono sufficienti per far sì che quei posti di lavoro, soprattutto nelle aree interne, siano appetibili. Può darsi che facciamo una legge, ci mettiamo i soldi, diamo degli incentivi economici ai sanitari per venire (dai dipendenti dell'ospedale alla medicina del territorio) che poi non siano sufficienti a far sì che i medici vengano a lavorare nell’entroterra.
Teniamone conto quando facciamo la risoluzione perché può darsi che prendiamo un altro abbaglio.
Secondo me la soluzione della sanità pubblica italiana passa nell'aumentare il tempo clinico ad ognuno di noi - noi vogliamo fare i medici, ci siamo laureati in medicina apposta - e ridurre il tempo amministrativo, che è il tempo burocratico. Noi oggi stiamo impiegando l'80 della nostra professione a fare burocrazia e carte, scriviamo carte, occupiamo tempo per amministrativo e burocrazia, noi vogliamo fare i medici.
La riforma sanitaria passa attraverso anche e soprattutto questo, non è più una questione economica, di soldi, che magari troveremo anche, ma della dignità di una professione oggi svilita dai tempi amministrativi e dalla burocrazia. I medici vogliono fare i medici.
Diciamo nella risoluzione anche queste cose, si deve fare una riforma sanitaria in questo Paese, che passa non solo attraverso le Regioni, ma anche attraverso lo Stato centrale, per dare la possibilità di valorizzare la figura sanitaria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Sono favorevole al rinvio per fare una risoluzione.
Ho sentito tanto parlare di questa legge Pasqui, vi ringrazio, ma penso che sia una legge regionale fatta dal Consiglio, ma la cosa che mi sorprende … e parto da un'intervista ad XY, ve lo ricordate, l'allenatore del Verona, per i suoi 80 anni fu intervistato e la giornalista gli disse: “Mister, di lei dicono che è antipatico oppure timido, sta sempre zitto”, rispose: “Eh no, io non sono antipatico e neanche timido, parlo quando devo parlare e quando so le cose”, ed io ho sentite tante stupidaggini. Ma come fate a dire che è una legge che non ha avuto risultato? Ve lo dico io, è una legge che potrebbe aver ottenuto grandi risultati se dopo il 24 febbraio, se non è il 24 e il 23 e se non è il 23 e il 25, quella è la data della sua pubblicazione, ad oggi fossero stati dati i criteri per poterla applicare. Mancano i criteri per poterla applicare.
Io sono abituato a dire le cose come stanno perché io lavoro per i cittadini. Adesso verranno fatti i criteri, quindi la legge Pasqui è una legge che funziona, eccome, perché ci sono tante richieste, allora informatevi bene, però deve essere resa tale, è legge, ma se mancano i criteri non si applica. Ci sono medici che hanno chiesto di intervenire anche a me personalmente, però vanno dati criteri sui quali probabilmente ancora si sta lavorando. I 200.000 euro per chi è in rianimazione, per quegli ospedali, per quelle situazioni in rianimazioni, sono più che sufficienti, per aprire l'ossigeno, certo non sono la panacea del discorso, assolutamente no, però l'ossigeno lo si apre.
Credo che quando verranno dati i criteri per poterla applicare sarà una legge che porterà dei grandi risultati per quello per cui è stata fatta, non per altro. Su quello si sta lavorando, anch'io ho inviato delle …, anche l'altro giorno parlando con ...
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio dire che sono d'accordo sul rinvio della votazione delle mozioni per cercare di fare una risoluzione comune perché questo tema ci impone di non dividerci, a mio parere.
Voglio anche dire che mi sembrava opportuno fare una valutazione degli esiti della legge e dopo aver sentito l'intervento del Consigliere Pasqui sono saltata sulla sedia. Scusate, ma dopo un anno e passa ancora non sono stati individuati i criteri? Addirittura scopro che c'è anche un altro problema che riguarda il ruolo delle AST che non possono dare gli alloggi direttamente. Mi chiedo: in I Commissione non riusciamo quasi ad approvare nessuna legge perché parola per parola viene guardata anche dai tecnici, che spesso dicono quello che non va bene, quell'altro va corretto, ed in IV Commissione abbiamo portato in Aula una legge e dopo un anno ci accorgiamo che non può essere applicata? E’ una cosa dal mio punto di vista gravissima. Vorrei che il prima possibile vengano fatto i criteri, passi in Aula una modifica di legge per renderla applicabile, sennò che stiamo a fare qua?
Adesso capisco l'invito del Consigliere Cancellieri che non avevo colto perché purtroppo non sono in Commissione sanità, quindi molte cose non le so, poi per me che sono da sola è difficile tenere tutto sotto controllo.
Capisco l'invito del Consigliere Cancellieri quando dice che la prossima dobbiamo farla bene perché in effetti questa …,
Ringrazio il cielo di avere evidenziato all'epoca delle criticità perché evidentemente ci sono e adesso ci ha informato il Consigliere Pasqui, che lo ringrazio perché io non le sapevo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. La mia esperienza non è poi così poca, quando facevo l'Assessore al patrimonio proponevo i locali gratis ai medici di base nelle località di Borgo Santa Maria, Candelara, Ginestreto, Pozzo Alto, avevo le interrogazioni dei Consiglieri allora di opposizione, dell'attuale maggioranza in Regione, che mi chiedevano sulla base di quale regolamento davo immobili gratis ai medici di base, non c'era nessun regolamento, li davo gratis sennò il medico andava via. Alla fine rischiavo anche la denuncia alla Corte dei Conti, allora mettiamoci d'accordo, chi ha gli immobili diffusi sul territorio? Gli enti locali, eventualmente bisogna fare una norma che li autorizzi a dare, se vogliono, i propri beni gratuitamente, comprese le spese. Se non si fa una cosa del genere …
Io sono un po' estroso e l'avevo inventato da solo, ma nella realtà questo è il tema, e se l’opposizione, al di là di chi è, chiede sulla base di …, ovviamente pur dando gli immobili gratis quasi da nessuna parte abbiamo trovato, ma almeno ci abbiamo provato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Intervengo per chiedere che si arrivi ad una risoluzione in modo tale che ci possa essere un atto di indirizzo rilevante per le politiche sanitarie.
In merito al disegno di legge che prevede gli incentivi nella nostra Regione, un passo molto importante che io avevo auspicato, basta prendere le richieste fatte dall'Assessore sin dall'inizio di questa consigliatura, che poi si sono compendiate con la legge, con il disegno di legge promosso dal Consigliere Pasqui.
C'è da tener conto che la legge comunque deve essere interpretata. Il testo di una disposizione legislativa si trasforma in un dispositivo e poi in una norma, cioè in un dettato che può interessare l'amministrazione.
Il tema è che la legge si applica ad un'area molto limitata, che è quella del cratere sismico, c'è una delimitazione territoriale e la seconda delimitazione territoriale è quella di andare a sopperire alla carenza di partecipanti ai concorsi. Eravamo partiti da alcuni concorsi che erano stati banditi soprattutto nell'area montana, Fabriano, Camerino, Amandola, abbiamo individuato un percorso che si ricava dalla legge, non stiamo fuori dalla legge, se poi si vorranno dettare ulteriori criteri dobbiamo aumentare il finanziamento perché con 200.000 euro ed in queste condizioni risulta una norma sprovvista.
Già dal testo della legge e da questi principi da cui deriva la norma, quindi: delimitazione territoriale, concorsi che sono andati deserti, noi abbiamo già inserito nei bandi di quei concorsi che sono andati di deserti l'incremento derivante da questa legge per cui c'è già un effetto esecutivo. Tenete conto che i dirigenti che devono applicare la disposizione legislativa vogliono essere tranquilli per la loro responsabilità, dal punto di vista della famosa responsabilità erariale.
Credo che già l'interpretazione di questa legge, proprio per come è stata presentata ed è stata presentata per sopperire alla carenza nelle aree disagiate interne, terremotate, di partecipanti ai concorsi, stia avendo esecuzione. Tant'è vero che gli ultimi concorsi - soprattutto partendo dalla luce proprio nella città di Camerino, da dove proviene il Vicepresidente Pasqui - avranno questa caratteristica. I concorsi reiterati per mancanza di candidati troveranno del bando di concorso l'indicazione che ...
PRESIDENTE. Rinvio delle mozioni nn. 243, 327 e 381 (per redigere una risoluzione). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Prima di tornare agli atti ispettivi, riprendendo l'interrogazione a cui deve rispondere l'Assessore Aguzzi, il Consigliere Cesetti mi ha fatto pervenire un sms e e devo comunicarvi il rinvio degli atti di cui è relatore di minoranza, è stato concordato dallo stesso prima con il capogruppo Mangialardi poi con il Presidente Marinelli ed infine l’ha comunicato al Presidente dell'Assemblea.
E’ la comunicazione che non avevo dato prima e che giustamente mi è stata indicata di fare.
Tra l'altro il Consigliere Cesetti ha confermato la sua volontà di essere quanto prima in Aula.
Interrogazione n. 1110
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Interventi di contrasto alla carenza di disponibilità di acqua potabile nella provincia di Pesaro e Urbino”
Interrogazione n. 1116
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Lo stato dei fatti al contrasto alla cronica crisi idrica”
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni n. 1110 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti e Mastrovincenzo e n. 1116 della Consigliera Ruggeri (abbinate).
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ho sentito poco fa i proponenti delle due interrogazioni e siccome i punti sono talmente tanti diversificati tra loro alcune risposte le darò verbalmente subito dopo però, sono già d'accordo, consegnerò loro tutto il materiale scritto che gli uffici mi hanno passato, che è anche molto preciso, pieno di particolari e spero che sia “esaustivo”, perlomeno sia chiaro, non pretendo la soddisfazione, su quanto hanno chiesto.
Indubbiamente sono situazioni molto delicate e particolarmente complesse. Devo dire che anch’io sono preoccupato per quelli che possono essere gli sviluppi dei prossimi mesi, perché non avendo quest'anno mai nevicato, neanche un fiocco sulle nostre montagne e non credo che a questo punto farà chissà cosa da qui ai prossimi giorni, noi rischiamo una crisi idrica più grande di quella degli altri anni. Sinceramente sono davvero molto preoccupato.
Ad esempio una delle questioni che sarà poi nelle risposte che vi passerò, guardo la Consigliera Ruggeri ed alle mie spalle anche il Consigliere Biancani perché entrambi avete posto la questione che riguarda l'escavo della diga del Furlo, su questo siamo pronti per partire con i lavori e sono già stati consegnati, l’unica cosa è che per problematiche ambientali non si può partire nel periodo primaverile perché si va a contrastare la nidificazione della fauna, ci sono degli obblighi che portano a 8 mesi dei 12 esistenti in un anno la possibilità di intervento, 8 mesi sono in buona parte invernali, questo per dire che è molto complicato pensare di fare celermente un'iniziativa di questo genere, senonchè è emersa una novità di queste ore, di questi ultimi giorni.
Abbiamo già consegnato i lavori, nello specifico Enel Green Power, ed abbiamo avuto la richiesta di Marche Multiservizi che, visto il periodo particolarmente siccitoso, ci chiede di non fare i lavori nel 2024 e questo vorrebbe dire durante l'estate prosciugare la diga del Furlo, non mantenere neanche una riserva diciamo potenziale. I lavori andrebbero fatti da metà giugno per superare il periodo di nidificazione della fauna e da luglio sarebbe da prosciugare completamente la diga e Marche Multiservizi ci evidenzia che quest'anno è molto siccitoso per cui andremmo anche a distogliere una riserva d'acqua pur limitata, ma comunque utile che ci metterebbe ancora più a rischio.
A questo si aggiunge la richiesta fatta dal Sindaco di Acqualagna con insistenza, l'aveva già fatta e avevo già dato un diniego, ma ne è arrivata un'altra proprio i giorni scorsi, che sottolinea che questo è l'anno di Pesaro città della cultura ed il Comune di Acqualagna nel mese di agosto, credo, o luglio, non mi ricordo, ha la settimana della cultura che si svolge all'interno della Golina del Furlo e se vengono depositati tutti i materiali verrebbe rovinata. Su questo sono un po' più possibilista, direi che forse vale di più la pena di svuotare l'invaso che di fare due concerti, con tutto il rispetto per i concerti ovviamente. Invece la richiesta di Marche Multiservizi ci fa pensare un po' di più, ma non è una decisione presa. Vi porto a conoscenza della novità di queste ore, sennò per quanto riguarda la prima parte di escavo si sarebbe partiti subito, anche se per completarlo completamente occorreranno circa 4 anni perché i mesi sono molto limitati come disponibilità ed i materiali che si possono distogliere dal fiume mensilmente sono un tot e sono talmente tanti che da un calcolo fatto, se tutto andasse nel modo migliore, ci vorrebbero 4 anni per completarlo, ma non i 75.000, cioè 75.000 verrebbero fatti in 2 anni, gli altri successivi potenziali che devono arrivare quasi a 400.000.
Questa è una delle risposte che mi avete chiesto delle 11 proposte, sto finendo il tempo e ho fatto bene ad allertarvi prima dicendo che vi avrei consegnato tutto il materiale che ho a disposizione e tutte queste situazioni le troverete puntuali, con riferimenti di norme e di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIACANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per averci dato la copia delle risposte. Non nascondo che sono molto preoccupato, secondo me il tema dell'acqua è emergenza assoluta anche se abbiamo diverse opportunità di scelta.
Le acque sotterranee non riusciranno mai a darci 1100 litri al secondo, più o meno, di cui abbiamo bisogno durante la stagione estiva. Le acque sotterranee nel pesarese, pur aprendo a manetta, come si dice, il Burano non è una soluzione è un'integrazione rispetto a quello che serve.
I bacini oggi sono in una situazione che va dal 35 al 67-70% di superficie occupata da depositi. La pulizia dei bacini Tavernelle e San Lazzaro forse inizierà tra qualche anno, non ho visto la risposta, ma me la immagino; per quanto riguarda il Furlo si faranno nei prossimi 2 anni 75.000 metri cubi che corrispondono al 10% in più di acqua, quasi nulla.
Enel Green Power non sta sicuramente accelerando per quanto riguarda la pulizia dei bacini.
Le risorse idriche delle acque sotterranee non sono sufficienti per coprire se i bacini sono finiti.
La crisi idrica dimostra che se non troviamo altre soluzioni …, avendo delle piogge con sempre più picchi.
L’acquedotto va in qualche modo sistemato, ho fatto un conto, solo per sistemarlo nella provincia di Pesaro, dove tutto è praticamente vecchio, ci vogliono circa 500 milioni di euro, quindi anche se metti 3 milioni non metti a posto niente.
Secondo me è ora di pensare a una soluzione alternativa, soprattutto lungo la costa. Insisto sul dissalatore che nessuno vuol prendere in considerazione, ma senza dissalatore vi ricordo …
Addirittura il Sindaco d' Acqualagna ha chiesto all’Assessore - che ha il mio appoggio, vada pure avanti - di non fare l'intervento questa estate per i concerti, ma stiamo scherzando?
L'intervento va fatto nei tempi più rapidi possibili anche perchè le prime zone a rimanere senza acqua, e già utilizzano le autobotti, sono quelle dell’entroterra perché se l'acqua manca arriva sulla costa, arriva a Pesaro e a Fano …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche l'Assessore Aguzzi che già ci ha consegnato i testi preparati dagli uffici, naturalmente mi riservo di leggerli con attenzione per dare una risposta completa, visto le poche cose che ci sono state dette.
Condivido con l'Assessore e con il Consigliere Biancani la fortissima preoccupazione sul tema acqua anche perché è cambiato il modo di piovere e abbiamo piogge con picchi molto intensi ed il vento forte e caldo fa evaporare l'acqua velocemente. Abbiamo un problema non tanto di quantità di acqua, ma di come piove e quanto evapora a livello mensile, ripetuto in un lasso di tempo che è annuale, tant'è che dai dati che ho raccolto, quelli forniti dall'Osservatorio meteorologico Alessandro Serpieri dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, risulta che bene o male la quantità di acqua è quella degli ultimi 80 anni, però dobbiamo individuare un metodo di raccolta differente.
Ci è arrivata notizia di una mozione che ha presentato il Consigliere Latini, il Presidente del Consiglio, sulla rete dei laghi, visto che il tema è così urgente spero che ci sia la possibilità di discuterla presto e che magari possa essere messa insieme ad altre proposte, come quella fatta oggi verbalmente dal Consigliere Biancani, perché, così come abbiamo fatto ormai anni fa, abbiamo approvato tante mozioni sul tema, che hanno individuato una strada difficile da percorrere, l'ha detto anche l'Assessore Aguzzi.
C’è un rallentamento che non ci possiamo permettere, non manca la pioggia, ma piove in maniera diversa, quindi le nostre soluzioni che mettiamo in campo si devono adattare e cambiare. Grazie.
Interrogazione n. 1121 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Rossi
“Stato di attuazione della mozione n. 205/22 del 01/02/2022 avente ad oggetto ‘Abolizione dei contributi obbligatori alla SSICA (Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari)’”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1121 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.
Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. La materia delle stazioni sperimentali, tra le quali è inclusa la stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari SSICA con sede a Parma, è normata dal Ministero delle imprese Made in Italy, in precedenza Mise.
L'ultima riforma su questa materia è il decreto ministeriale dell’1 aprile 2011 del Ministro XY che stabiliva la soppressione delle stazioni sperimentali quali enti pubblici strumentali appartenenti al Mise ed il passaggio alle Camere di commercio e la trasformazione in Fondazioni. Lo stesso decreto prevedeva che il Ministero continuasse a svolgere un’attività regolatoria delle stazioni e non stabiliva una modifica alle modalità originarie di finanziamento base delle stazioni, che rimaneva basato sul contributo obbligatorio con determinati criteri, a seconda delle dimensioni di impresa, per tutte le imprese rientranti nei settori collegati. Tale decreto non è stato fino ad ora sostituito, non è stato in particolare possibile percorrere la strada di un decreto specifico solo per la SSICA in quanto essa non è l'unica stazione sperimentale creata negli anni passati, sarebbe pertanto necessario un decreto nazionale che cambi le regole per tutte le sperimentali, ancorché oggi configurate come Fondazione.
Su questo al momento non si riesce a trovare il consenso unanime di tutte le Regioni stante i diversi interessi.
Il decreto dell’1 aprile 2011 è pertanto ancora in vigore e da esso discendono annualmente decreti direttoriali che ribadiscono il finanziamento obbligatorio ed i criteri per stabilirlo, gli ultimi del 2023-2024.
La Regione non ha poteri in merito nella possibilità di stabilire una eccezione solo per la SSICA.
La situazione pertanto è la stessa della mozione del dicembre 2022, il percorso di modifica richiede una valutazione più ampia e articolata del ruolo e delle modalità di funzionamento delle stazioni sperimentali.
Per quello che riguarda la SSICA sarà opportuno che le aziende chiamate a detto contributo obbligatorio sfruttino i laboratori presenti in questa struttura per le proprie attività di sperimentazionem certificazione prodotto e analisi chimico fisica.
Questa è la risposta del dirigente.
Aggiungo che dopodomani ho un incontro al Ministero delle imprese Made in Italy, siccome ci confrontiamo periodicamente con il Ministero per tutta una serie di decreti, cercherò di portare avanti la mozione presentata dal Consigliere Rossi, di metterla sul tavolo nazionale in modo tale di cercare di capire le intenzioni del Ministero rispetto a questo problema e se serve essere da supporto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Antonini, per la risposta e grazie per l'impegno che si è preso presso il Mise.
Ricordo che purtroppo nulla è stato fatto dal Governo, al riguardo vorrei in questo minuto e quaranta secondi ribadire l'assurdità di questo baraccone che ogni anno sforna una gabella a fronte di un servizio sostanzialmente inesistente.
3300 aziende dell'industria delle conserve alimentari, anche piccole, sono vessate da una gabella che va dai 274 euro agli 8.000 euro, addirittura, l'anno. Proprio adesso stanno arrivando i bollettini.
Tante aziende marchigiane sono vessate da questa gabella, è ora che il Governo intervenga e sopprima la SSICA, questo baraccone e questa assurda gabella che grava sulle spalle delle nostre aziende delle conserve alimentari.
Tutto ciò è scandaloso, ne abbiamo parlato nella mia mozione di un anno e mezzo fa presentata nel Consiglio regionale delle Marche, votata all'unanimità, è ora che il Governo intervenga e abolisca questa assurda tassa e questo assurdo baraccone.
Basta tasse inutili sulle spalle delle azienda e dei cittadini. Grazie.
Interrogazione n. 1096
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri
“Baqsimi – accesso gratuito al farmaco per i pazienti diabetici”
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1096 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Su questa interrogazione a norma di regolamento chiedo il rinvio perché dobbiamo acquisire una serie di risposte che potranno confermare la richiesta contenuta nell'interrogazione e potranno garantire quanto richiesto. Risponderò nel prossimo Consiglio regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Conosco bene quell'articolo essendo qui da abbastanza tempo, me lo ricordo anche perché l'ha utilizzato meno di due settimane fa l'Assessore Brandoni per poi scoprire che in realtà aveva solo preso tempo perché quell'atto non c'era.
Mi piace pensare che in realtà questo rinvio non sia dettato dal fatto che questi dati non ci sono perché non ci credo, quanto dalla volontà magari in questo periodo di trovare una soluzione a questo grave problema. Grazie.
Interrogazione n. 1098
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Mangialardi, Bora, Cesetti e Vitri
“Forti criticità dell'attività dell'Officina regionale per la lavorazione di sangue e plasma”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1098 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Mangialardi, Bora, Cesetti e Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nel Piano socio-sanitario 2023/2025, che abbiamo approvato il 9 agosto, a pagina 110 è riportato che “elemento organizzativo gestionale strategico per la rete ospedaliera marchigiana è inoltre il Dipartimento interaziendale regionale di medicina trasfusionale, Dirmt (acronimo) le cui attività sono finalizzate a garantire il fabbisogno di emocomponenti ed emoderivati indispensabili per svolgere molteplici attività sanitarie”.
Si deve tener conto a riguardo che l'articolo 11 del comma 1 della legge n. 219 del 2005 stabilisce infatti che l'autosufficienza di sangue e dei suoi derivati costituisce un interesse nazionale e sovranazionale non frazionabile per il cui raggiungimento è richiesto il concorso delle Regioni e delle Aziende sanitarie.
In merito a questa interrogazione innanzitutto dobbiamo prendere atto che la nostra Regione è una delle più virtuose, autosufficiente, e che il problema che viene segnalato con questa interrogazione è all'attenzione dell'Assessorato alla sanità, tant'è vero che in tre riunioni consecutive, una delle quali è stata tenuta la scorsa settimana, si è discusso in merito al contenuto del regolamento per dare un ordinamento omogeneo all'organizzazione di questa importante struttura.
Devo anche aggiungere al riguardo e rimeritando in questo senso le due grandi associazioni di volontariato l'Avis e la Fratres, che raccolgono il sangue tra i cittadini nella nostra Regione, che sulla loro specifica segnalazione l'Assessorato è intervenuto per garantire che dal 16 marzo tre nuovi dipendenti appartenenti alle professioni sanitarie siano assegnati a questa struttura per assicurare lo svolgimento delle funzioni ordinarie.
Devo anche aggiungere che condivido quanto è contenuto nell'interrogazione, quindi il regolamento, che presto vedrà la luce, che riorganizza l’intero sistema a livello regionale dovrà garantire una maggiore efficienza organizzativa coinvolgendo tutte le aziende che si occupano di questo fondamentale settore.
Naturalmente ho dato lettura della norma contenuta nel Piano socio-sanitario perché l'interrogazione sosteneva che non c'era alcun riferimento e che era era stato un po' sottaciuto il ruolo e l'importanza svolto da questa struttura.
Voglio informare l'interrogante e l'opinione pubblica che ci ascolta, che pur con il tetto di spesa, pur con i limiti di spesa del servizio sanitario, tre tecnici prenderanno servizio a Torrette dal 16 marzo, che è in corso di elaborazione il regolamento riorganizzativo e che c'è tutta l'intenzione di far sì che il processo di raccolta e di trasformazione anche degli emoderivati possa avere dalla Regione il massimo appoggio sostenibile.
Conclusivamente desidero ringraziare i dirigenti, ogni volontario dell'Avis e dell'Associazione Fratres per quanto stanno facendo della Regione Marche, una delle prime per raccolta sangue che determina l'autosufficienza, soprattutto una delle più importanti regioni che attraverso il ricorso al principio di sussidiarietà garantisce al servizio pubblico la risorsa fondamentale che deriva dal sangue, dal plasma e da tutti gli emoderivati. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto con soddisfazione, Assessore, che ci sono due novità rispetto a quando abbiamo presentato l’interrogazione il 12 febbraio, ormai è passato quasi un mese.
Le due novità sono che state mettendo mano al regolamento, e noi avevamo evidenziato nell'interrogazione come questo regolamento non fosse stato ancora emanato, elaborato, poi, soprattutto, che avete ampliato su sollecitazione dell’Avis e magari anche grazie alla nostra interrogazione il numero dipendenti che facevano capo a questa importantissima struttura della nostra regione.
Sappiamo bene che le difficoltà evidenziate dall'Avis sono reali, quindi non ci siamo inventati nulla, difficoltà che portano forti criticità a tutto il sistema regionale per quanto riguarda la raccolta del sangue, del plasma e dei derivati.
Le dico solo una cosa rispetto a quanto ha detto, noi l’avevamo messo in evidenza nell’interrogazione, nella deliberazione del 13 novembre 2023 adottata dalla Giunta regionale si definivano e si assegnavano gli obiettivi economici e sanitari agli enti del Servizio sanitario regionale, quelli del Dirmt erano stati attribuiti solo all'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche pur essendo questa una struttura interaziendale.
Ci auguriamo che questa difformità sia regolarizzata e che tutte le strutture delle Marche possano contare sul personale, che non pesi solo sulla struttura di Torrette, ma su tutte le Ast del territorio perché è una struttura a cui fanno capo tutte le strutture territoriali e mi sembra corretto e giusto ribadire questo concetto. Grazie.
Interrogazione n. 1112
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Disponibilità del personale infermieristico delle strutture sanitarie e socio-sanitarie residenziali RSA e di ambito semi residenziale per anziani della Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1112 del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La fondamentale sollecitazione che viene dal Consigliere Santarelli trova una risposta di piena adesione positiva da parte della Regione e dell'Assessorato, che ho l'onore di dirigere.
Devo quindi rassegnare in breve alcune risposte specifiche, in particolare che con delibera n. 1323 del 2023 sono state assegnate agli enti del Servizio sanitario regionale le risorse previste, in primo luogo per l'aumento delle prestazioni aggiuntive per il personale medico ed anche per il personale infermieristico presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri fino a 50 euro lordi comprensivi all’ora, al netto degli oneri riflessi di amministrazione.
Informo l'interrogante che è in corso l'istruttoria per la ripartizione di risorse già previste, pari a 2.048.000 euro, quindi ci saranno delle attività importanti di remunerazione delle prestazioni fino a 60 euro lordi comprensivi.
E’ in corso di adozione la determina, e l'ho anche sollecitata stamani, di approvazione delle graduatorie degli enti del Servizio sanitario regionale relativa al concorso per profilo professionale di infermiere indetto con determina della AST di Pesaro-Urbino del 4 agosto 2023 che costituisce lo strumento principale per il reclutamento del personale.
Non da ultimo ricordo la delibera n. 1919 del 12 dicembre 2023 con cui la Regione Marche, in applicazione dell'articolo 13 del decreto legge n. 34 del 2023, ha regolamentato la possibilità per gli enti del Servizio sanitario regionale di autorizzare il personale infermieristico a stipulare rapporti libero professionali con strutture private non convenzionate. Questa norma, lo voglio ricordare e la rivendico, è stata chiesta al Ministro della sanità nel corso della Giornata delle Marche che si è svolta a Fermo e anche questa iniziativa legislativa che si è prodotta poi in norma è stata più volte sollecitata dal Consigliere Santarelli, che ringrazio per l'impegno, soprattutto per la sua provenienza dal ruolo degli infermieri.
Quindi, mi pare di poter dire che l'indirizzo politico della Giunta regionale sarà quello di sollecitare gli enti a garantire un sempre maggiore riconoscimento della professionalità degli infermieri del Servizio sanitario regionale. Tant'è vero che stiamo immaginando di proporre al Governo di organizzare dei corsi di laurea della durata di un anno per sopperire alla carenza di vocazioni, che non tanto c'è nella nostra Regione, ma che porta altre Regioni, come la Lombardia ed altre, addirittura a reclutare il personale in altri Paesi. La Germania assume medici e infermieri dai corsi svolti in Argentina prevedendo che nell'ultimo anno si studi il tedesco. In questa direzione sta andando anche la Regione Lombardia ed altre, come la Campania e la Puglia.
Noi dobbiamo far tesoro degli infermieri che abbiamo nella nostra regione. I corsi sono capaci di produrre il numero di infermieri che servono per la nostra regione, quindi la possibilità di allargare, la possibilità per gli infermieri di lavorare anche nelle strutture al di fuori dell'orario di lavoro consente di sopperire alla carenza di infermieri nelle strutture private.
Ritengo quindi che questa politica di formazione e di reclutamento degli infermieri dia maggiori possibilità e opportunità ai ragazzi e alle ragazze che intendono intraprendere questa strada.
Anche questa interrogazione conferisce la possibilità di fare cultura sul ruolo sociale degli infermieri, anzi lancio un'idea che è quella di andare a promuovere nelle scuole l'importante missione che gli infermieri svolgono nella società italiana perché l'invecchiamento della popolazione, che impedisce di avere un numero di medici infinito, fa sì che dobbiamo promuovere la professionalizzazione, quindi anche la retribuzione degli infermieri, per garantire quell'assistenza domiciliare necessaria a quella fetta della popolazione che invecchia, dando corpo a quella politica sanitaria che vede la casa come primo luogo di cura, soprattutto per le patologie croniche delle popolazioni longeve della nostra regione, con la capacità e la possibilità di avere l'assistenza qualificata professionale degli infermieri.
Grazie Consigliere Santarelli per aver promosso questa interrogazione con cui si apre un percorso culturale di sostegno ed innovazione anche dal punto di vista legislativo di questa fondamentale professione, che io come Assessore alla sanità intendo valorizzare nelle migliori condizioni possibili e nelle migliori possibilità che sono consentite a questo Consiglio regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Gentile Assessore Saltamartini, abbiamo ascoltato con attenzione il resoconto da lei fornito e la ringraziamo per le informazioni contenute nella sua risposta di stamane. Perché gentile? Perché ha usato due parole chiave per la nostra professione: vocazione e cultura. Spesso i colleghi che stanno nelle strutture residenziali e semiresidenziali degli ospedali hanno come prima parola quella di tendere la mano.
La vocazione non viene dallo stipendio o dagli incentivi che noi chiediamo per una professione così importante, ma viene dall'atteggiamento di disponibilità che nasce dal codice deontologico e dal codice etico.
Le sue parole, oltre le informazioni che le sono state date dagli uffici, ci lusingano e ci gratificano, e noi del gruppo Rinasci Marche, com’è nella nostra natura di forza politica e solidale, continueremo a monitorare la situazione e verificheremo quali interventi potranno essere realizzati per far fronte alla carenza di personale infermieristico sia nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie che in quelle residenziali e semiresidenziali.
Teniamo a ribadire che questa categoria di lavoratori subisce una pressione crescente sui turni poiché all'interno di tali strutture si deve garantire un minutaggio minimo di presenza di infermieri, e sottolineo di operatori socio-sanitari non secondi agli infermieri, stabilito da una proporzione basata sul numero degli ospiti presenti, con l'obbligo di presidio e di presenza nell'arco delle 24 ore.
Il gruppo Rinasci Marche rinnova qui il suo impegno a sostegno delle marchigiane e dei marchigiani più fragili per garantire i livelli di assistenza adeguati.
Mi rivolgo all'Assessore che ha detto delle parole corrette perché ha guardato anche alla cultura della nostra professione. In passato, mi ricordo, noi abbiamo recepito dalla cultura della Romania, quando è entrata nella Comunità europea, il personale che aveva lo stesso linguaggio, facilità di apprendere ed anche un percorso, diciamo, di studi simile al nostro, e lì hanno sopperito alle carenze.
Il fatto che lei abbia approfondito e guardato anche fuori dalla Regione è molto positivo perché le persone anziane presenti nelle strutture hanno la necessità di essere vigilate,.
Anche noi vigileremo come gruppo Rinasci Marche su quei provvedimenti che estendono le prestazioni aggiuntive riferite agli infermieri, che sono disponibili ad effettuare turni anche al di fuori di quelli previsti, ai quali deve essere riconosciuta la dignità di professionisti, che al pari dei medici possono esercitare le loro funzioni anche al di fuori della struttura pubblica proprio per dare un contributo anche di reddito alle proprie famiglie. Questo deve essere giustamente quantificato in base al personale infermieristico anche agli operatori socio-sanitari con le relative risorse finanziarie.
La ringraziamo perché il suo approfondimento denota una sensibilità verso una professione che non si fa per denaro, si fa per vocazione e per mantenere una famiglia. C'è anche bisogno di denaro aggiuntivo ed è giusto che gli infermieri lo abbiano attraverso delle prestazioni aggiuntive che possono completare il loro reddito, il loro compenso mensile e oggi, io dico a tutti i Consiglieri, bisogna mettersi una mano sulla coscienza perché il compenso che riceve un infermiere nelle strutture negli ospedali pubblici non è adeguato alla vita che viviamo. Grazie.
Interrogazione n. 1119
a iniziativa del Consigliere Rossi
“Mancato rinnovo dell’autorizzazione condizionale all’immissione in commercio del farmaco “Translarna”
(Ritiro)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1119 del Consigliere Rossi, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Vorrei ritirare questa interrogazione perché nel frattempo mi sono attivato in sede europea ho contattato tre eurodeputati di diversi schieramenti e ho avuto una pronta risposta dall'ex Vicepresidente del Parlamento Europeo, che si è mosso concretamente presso le sedi competenti in pochi giorni. Vorrei da questi microfoni e da questa Assise ringraziarlo per quello che ha fatto.
L'interrogazione verte sul mancato rinnovo dell'autorizzazione condizionale all'immissione in commercio del farmaco Translarna, che viene utilizzato per il trattamento de pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne che colpisce prevalentemente bambini, ragazzi e ragazze portandoli alla graduale perdita dei muscoli e alla conseguente impossibilità a deambulare. Solo nella nostra nazione sono interessate all'utilizzo di questo farmaco centinaia di pazienti, di famiglie, anche nella nostra Regione, e il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) con decisione del 25 gennaio 2024 non ha rinnovato l'autorizzazione all'immissione in commercio di questo farmaco, non tanto perché crea problemi, ma perché reputato inefficace.
Il farmaco è utilizzato da tanti anni con elevato profilo di sicurezza ed estrema facilità di somministrazione nei bambini e consente di rallentare la patologia, così come dimostrano i dati evincibili dal registro Stride, dai quali risulta un chiaro miglioramento delle condizioni di vita dei malati sul lungo termine, purtroppo non c’è nessuna alternativa.
Io sono stato interessato della questione da alcuni genitori di alcune associazioni, tipo l’Associazione Uniamo (Federazione italiana malattie rare), l’Associazione UILDM - Unione italiana lotta distrofia muscolare, l’Assciazione Parent Project APS, da genitori che attestano che il farmaco allevia le sofferenze di questi bambini.
Il CHMP ha dato parere negativo e l'Ema ha 60 giorni per recepire il parere o rigettarlo, entro il 25 marzo la Commissione europea può politicamente bloccare il parere dell’Ema chiedendo che la Company venga riconvocata per la presentazione di un nuovo studio.
Auspichiamo che il farmaco possa essere riammesso per il bene di questi ragazzi e delle loro famiglie. Grazie.
PRESIDENTE. L'interrogazione viene ritirata.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 13,50.