Resoconto della seduta n.149 del 09/04/2024
SEDUTA N. 149 DEL 9 APRILE 2024
La seduta inizia alle ore 10,30
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, dichiaro aperta la seduta n. 149 del 9 aprile 2024. Do per letto il processo verbale della seduta n. 148 del 26 marzo 2024, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi dell'articolo 53, comma 4, del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Comunico che il Presidente della Giunta regionale Acquaroli arriverà in ritardo per giustificati motivi, ugualmente l’Assessore Brandoni e l’Assessore Saltamartini.
Considerato che le interrogazioni necessitano delle risposte degli Assessori, che in questo momento non sono presenti, posticipiamo il punto degli atti ispettivi, sia interrogazione a risposta immediata che a risposta normale.
Vi chiedo tre votazioni che riguardano i punti 11 e 12.
Il punto 11 è la proposta di legge n. 131 ad iniziativa del Consigliere Latini: “Interventi relativi alla figura e all’attività di Beniamino Gigli quale testimonial delle Marche”, chiedo sia l’anticipazione che il rinvio in Commissione.
Anticipazione proposta di legge n. 131. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 131. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione proposta di legge n. 153 ad iniziativa del Consigliere Latini “Riconoscimento e valorizzazione del distretto marchigiano del cappello e del relativo patrimonio culturale”. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 153. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione della proposta di legge n. 211. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 211
a iniziativa dei Consiglieri Latini, Bilò
“Riconoscimento della città di Filottrano come ‘Città della sartoria artigianale’"
Nuova titolazione: “Riconoscimento della città di Filottrano come ‘Città marchigiana della sartoria artigianale’”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 211 dei Consiglieri Latini, Bilò.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, Signor Presidente, colleghi Consiglieri, la proposta di legge per il riconoscimento della città di Filottrano come ‘Città marchigiana della sartoria artigianale’ va inquadrata nel novero delle iniziative che questa maggioranza sta portando avanti in maniera organico-strutturale per posizionare il brand Marche nella sua più larga accensione.
Nel luglio del 2021 questa Assemblea approvava all’unanimità “Norme per la tutela lo sviluppo e la promozione dell'artigianato marchigiano” la prima legge regionale della legislatura in tema di sviluppo economico. Non è a caso chi sia stata una delle prime leggi approvate perché l'artigianato è il settore su cui si basa tutto il tessuto produttivo regionale.
Eravamo e siamo consapevoli che investire sul manifatturiero è il vero futuro del nostro Paese; per questo continuiamo a programmare perché l'artigianato marchigiano sia testimonia nella narrazione del brand Marche.
La legge quadro del 2021 ha previsto anche interventi per l'artigianato artistico tipico e tradizionale a cui è stato riconosciuto un ruolo fondamentale per la promozione del territorio favorendo la rivitalizzazione dei nostri borghi, borghi. Borghi come Filottrano che dal secondo dopoguerra in poi è diventato rapidamente il centro dell'attività sartoriale marchigiana affermandosi come uno dei maggiori poli industriali della manifattura tessile italiana.
Un traguardo raggiunto grazie alla qualità caratteristica del made in Marche le cui produzioni, anche quando industrializzate, mantengono. caratteristiche distintive di unicità frutto di ingegno e manualità.
Se il brand Marche nel suo complesso si posiziona come il brand della qualità a 360 gradi, allora il riconoscimento del brand Filottrano, ‘città marchigiana della sartoria artigianale’ concorre pienamente alla sua definizione raccontandone l’origine le caratteristiche e le differenze identitarie che diventano inimitabile peculiarità.
Filottrano è sinonimo di abiti su misura nati con connubio tra abilità delle mani e la velocizzazione del processo produttivo attraverso le linee di produzione.
Ecco perché i grandi brand internazionali si appoggiano alle sartorie filottranesi per i tagli e prodotti di difficile realizzazione: nulla come un capo prodotto a Filottrano esprime quella sintesi tra creatività, artigianato e industrializzazione che fanno della sartorialità un must.
Con questa legge prendiamo doverosamente atto di questa skill certificandola nel riconoscimento dei siti brand e avviando un percorso perché manualità e sapere, che sono all'origine, non vadano dispersi.
Per questo l'articolo 3 comma b) e c) della proposta di legge, prevediamo di “creare opportune iniziative formative e didattiche per valorizzare la scuola sartoriale filottranese” e di “documentare e diffondere la storia della sartoria filottranese anche attraverso eventi divulgativi e conoscitivi. Per questo, attraverso l'istituzione del premio regionale “Filottrano, città marchigiana della sartoria artigianale” intendiamo tributare il giusto riconoscimento agli uomini e alle donne protagoniste di questa preziosa eredità dell’ingegno e della mano che genera la bellezza è lo stile. E non tragga in inganno il fatto che la norma finanziaria relativa alla legge non riporti uno stanziamento specifico. Come chiaramente espresso, il progetto è organico alla definizione del brand Marche che trova la sua attuazione con strumenti e risorse con la legislazione già vigente.
Concludo, segnalando che andiamo ad esaminare una proposta di legge che consta di 6 articoli così specificati:
- l'articolo 1 definisce le finalità dell'intervento che sono valorizzare storia e stile della sartoria di Filottrano emblema dell'artigianato marchigiano;
- l’articolo 2 dispone il riconoscimento di Filottrano quale “Città marchigiana della sartoria artigianale” in considerazione dell'importanza storica della produzione di abiti su misura;
- l’articolo 3 esplicita gli obiettivi di tale riconoscimento che sono: la diffusione della conoscenza, le iniziative formative e didattiche e la documentazione e divulgazione del patrimonio materiale e immateriale della sartorialità filottranese;
- l’articolo 4 istituisce il premio regionale “Filottrano città Marchigiana della sartoria artigianale”, assegnato con cadenza annuale a partire dal 2024, è rivolto alle eccellenze sartoriali filottranesi da una Commissione composta un membro ciascuno tra Assessorato regionale competente, Comune di Filottrano e Camera del Commercio;
- l’articolo 5 contiene la norma finanziaria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. In I Commissione in qualità di relatore di minoranza ebbi a dichiarare l'astensione da intendersi come astensione tecnica per lasciare impregiudicata la decisione del gruppo consiliare al quale appartengo, ritenuto che nel testo della proposta di legge in questione sono state accolte delle richieste di modifica suggerite dal gruppo del Partito Democratico.
Inoltre, ho avuto modo di sottolineare, come evidenzio in questa circostanza, l'opportunità di valorizzare la storia e lo stile della sartoria della città di Filottrano. Ma ribadisco che nel metodo è errato l'utilizzo o meglio l'abuso dell'utilizzo dello strumento legislativo che non può essere impiegato sempre ed in ogni occasione anche per perseguire i giusti obiettivi che declinava prima la relatrice di maggioranza, che è stata per la verità molto puntuale e di questo la ringrazio.
Quando si parla del brand Marche e della legge sull'artigianato si fa riferimento alla necessità di investire nel manifatturiero come testimonial del brand Marche, questo l’ha detto la relatrice di maggioranza, è evidente che non si può fare questo ad ogni dove utilizzando lo strumento legislativo, che con la clausola di invarianza finanziaria di fatto produce leggi manifesto. Questo è evidente e viene fatto per coprire il vuoto che è determinato dall'assenza delle risorse, per piegare e per conseguire quegli obiettivi perché, se vogliamo promuovere il brand Marche, se vogliamo attuare la legge sull'artigianato ed investire nel manifatturiero come testimonial del brand Marche, va da sé che lo dobbiamo fare con le risorse e non possiamo farlo con una legge che promuove la città di Filottrano come città marchigiana della sartoria artigianale perché non lo si fa attraverso questo strumento.
E’ chiaro che il proliferare di legislazione di fatto copre un vuoto e questo non può essere, però noi siamo d'accordo che è necessario in questo caso valorizzare, questo sì, la città di Filottrano in questa direzione, quindi il riconoscimento come città della sartoria artigianale.
Qual è la dimostrazione di quello che ho provato a dire? La relazione tecnico finanziaria della proposta, alla quale dobbiamo attenerci, ci dice addirittura che la proposta di legge non sembra contrastare né con l'ordinamento comunitario né con quello internazionale, non sembra, la relazione tecnica dovrebbe dire se è conforme o se contrasta, no non sembra.
Poi dice che l’intervento legislativo appare compatibile con i principi costituzionali dell’articolo 117 e che la proposta di legge non incide su altre leggi regolamenti regionali vigenti, come non incide? Poc'anzi il relatore di maggioranza ha detto che è correlata alla legge sull'artigianato, quindi incide, e alla legge sull'artigianato artistico, che ho citato poc’anzi.
Il tema della clausola l'invarianza finanziaria, quando noi diciamo che da una legge non può derivare impegni di spesa va da sé che è difficile attuarla e a tal proposito, se riesco a trovarli, ci sono anche dei rilievi. Lo dico al Consigliere di maggioranza e lo dico anche a quest'Aula, la Corte dei Conti - c'è una mia interrogazione a risposta immediata, le cose non vengono mai a caso - nella relazione della sezione regionale di controllo per le Marche produce una relazione sulla tipologia delle coperture adottate, sulle tecniche di quantificazione degli oneri relativi alle leggi pubblicate nell'anno 2023, ai sensi dell'articolo 1 comma 2 decreto legge 172/2012, e dall'istruttoria sul controllo in oggetto trasmette 26 schede contenenti osservazioni, alle quali si chiede di voler corrispondere entro il 15. Che cosa chiede la Corte dei Conti? Ad esempio sulla clausola di invarianza finanziaria dice che con riferimento agli adempimenti previsti all'esposizione della presente legge, le relazioni dovrebbero quantificare gli oneri relativi e indicare le risorse già esistenti in bilancio per farvi fronte. Il tema è proprio questo, poi dirò, la mia relazione non è contraria nel merito, lo dico subito, ma nel metodo, e poi dirò.
E’ molto probabilmente il gruppo voterà a favore, quindi anch'io, come dice il mio gruppo, però queste cose le debbo dire perché quando c’è, lo afferma la Corte di Conti, la causa di invarianza, che significa? Che vanno indicate le risorse che già esistono nel bilancio regionale per far fronte all'attività prevista da quella legge, vanno indicate, e il Consigliere Cesetti è un pezzo che lo riferisce, anche come ex Assessore al bilancio, e queste cose oggi le dice la Corte dei Conti. Assessore Baldelli, mi guarda ed ascolta con fare proiettato alla distensione perché sa che ho ragione.
C'è anche un altro aspetto, se noi continuiamo a produrre questi provvedimenti legislativi, sviliamo la funzione della legislazione perché non si può fare. Poc'anzi abbiamo rinviato in Commissione una proposta di legge, che pure negli obiettivi condivido, sulla valorizzazione del cappello, Massa, Montappone Montevidone, ci ho fatto il Sindaco, figuriamoci se non sono d'accordo. Qui valorizziamo il cappello, lì valorizziamo la sartoria, da un'altra parte la fisarmonica, dall'altra ancora le Infiorate artistiche, poi celebriamo tutti i personaggi illustri, per fortuna ce ne sono tanti in questa nostra regione, ma alla fine che cosa diventa? La legislazione diventa di fatto uno strumento amministrativo, diventa una legge provvedimento perché ad hoc, quando invece la legge dispone in linea generale, delinea i programmi.
Le attività e gli obbiettivi che si vorrebbero conseguire con queste leggi dovrebbero essere contenuti all'interno dei piani e dei programmi, queste cose è da un pezzo che le andiamo dicendo e qui le vogliamo ribadire, per dire che noi ci faremo promotori, l'abbiamo già detto, ne abbiamo parlato anche al gruppo, di una legge quadro, chiamiamolo testo unico, quello che volete, che raccolga un po' il tutto e lo destini all'interno dei Piani e dei programmi. Ad esempio, c'è una proposta di legge, che adesso non ho qua, che giace in Commissione a prima firma del Consigliere Marinelli, che va in questa direzione ed io ne prendo atto con soddisfazione.
Concludo, dicendo che la mia relazione è positiva nel merito, per gli obiettivi che si vuole perseguire, assolutamente negativa nel metodo, come ho detto in Commissione, perché c'è un abuso dello strumento legislativo, però mi rendo conto che fino a quando non facciamo quel provvedimento forse è difficile dire no a questi atti. Grazie.
PRESIDENTE. Chiusa la discussione.
Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente, adesso mi hanno portato la proposta di legge a firma del Consigliere Marinelli, proprio all'articolo 1, basterebbe fare un provvedimento in cui si dice che la Regione si propone di valorizzare la storia e lo stile della sartoria della città di Filottrano divenuti l'emblema dell'artigianato marchigiano. Basterebbe dire che la Regione in attuazione dell'articolo 4, mi pare, dello Statuto regionale e dell'articolo 117 della Costituzione promuove la conoscenza, la valorizzazione dell'artigianato artistico e poi si fa un elenco dove si racchiude tutto questo . Grazie.
PRESIDENTE Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4.
Emendamento 4/1 a firma della Consigliera Bora, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Con questo emendamento si chiede di ampliare il numero dei componenti della Commissione esaminatrice per l'assegnazione del premio regionale “Filottrano, città marchigiana della sartoria artigianale”, che passano da tre a quattro.
L'aumento è motivato dal fatto di individuare due membri, quindi non uno soltanto, da nominare il seno al Comune di Filottrano per garantire che la città, a cui il premio è dedicato, possa legittimamente vedersi riconosciuto una specifico peso nell'assegnazione. Infatti allo stato attuale sono individuati tre membri: uno al Comune di Filottrano, uno all'Assessore regionale attività produttive ed uno alla Camera di Commercio
Confido nell'accoglimento dell'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 4/1.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4/2 a firma della Consigliera Bora, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Con questo emendamento si dà certezza delle responsabilità e del ruolo di organizzazione del premio, di cui al comma 1 dell'articolo, e dei soggetti titolati a farlo, per questo con questa nuova formulazione si assegna al Comune di Filottrano l'organizzazione dello stesso in quanto diretto conoscitore delle eccellenze sartoriali locali. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 4/2.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 4.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5
L’emendamento 5/1 a firma della Consigliera Bora non può essere messo in votazione, c’è la disponibilità a spiegare, perché c’è il parere contrario della Commissione, però giustamente lo può esporre.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Lo espongo e poi vorrei sapere il motivo, anche perché questo emendamento di fatto prevede un'adeguata copertura su base triennale, uno stanziamento di 10.000 che oltretutto abbiamo previsto.
L'onere non può che gravare. come lei sa, a carico del bilancio della Regione, come è ovvio che sia, in quanto, come ha già peraltro anticipato il Consigliere Cesetti, manca la copertura finanziaria attualmente prevista dalla legge, che renderebbe il premio e anche la stessa legge inefficace e inutile.
Le risorse sono state individuate mediante riduzione della voce di spesa “Contributi per iniziative e manifestazioni di carattere rilevante”, capitolo della tabella E, che ad oggi presenta sufficiente disponibilità.
Abbiamo ritenuto assolutamente compatibile la spesa che deriva da questa legge con le finalità del capitolo da cui andrebbero attinte le risorse necessarie per il suo finanziamento, trattandosi nello specifico di un’evidente iniziativa di carattere rilevante, considerato che la maggioranza ha voluto predisporre una legge ad hoc. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Parliamo dell'emendamento 5/1?
PRESIDENTE. Si.
Renzo MARINELLI. L’emendamento 5/1 non è ammissibile perché prevede la copertura per un solo anno, per questo non è ammissibile, dopo c'è il 5/2, che è un altro emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Di fatto la Commissione ha detto di no come parere al 5/1 e sì al 5/2, che è un emendamento su base diversa.
La Commissione nella seduta n. 158 del 4 marzo 2024, ai sensi del comma 1 articolo n. 104, ha espresso un parere contrario, senza motivazione, sull'emendamento il 5/1, mentre sul 5/2 ha espresso parere favorevole.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Pensavo fosse automaticamente decaduto, visto che sono tutti e due proposti dalla sottoscritta, però se serve lo ritiro senza votare contro visto che c'è già l'altro. Grazie.
PRESIDENTE. Per ricapitolare, il 5/1 non può essere messo in votazione.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. In automatico pensavo di votare direttamente quello che ho illustrato, che è già su base triennale.
Ritiro il 5/1, non pensavo di votarlo, stiamo dicendo la stessa cosa, è per questo che ne ho presentato un altro, dato che già sapevo che non era possibile. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 5/1. Inammissibile.
Emendamento 5/2 a firma della Consigliera Bora. Vuole esporlo?
Manuela BORA. Quello che ho esposto prima era già il 5/2 perché davo per scontato che per l'altro non era possibile. Grazie.
PRESIDENTE. Va bene, è stato molto chiara, considerato che il 5/1 non poteva essere votato è andata all’esposizione del 5/2.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L'emendamento della Consigliera Bora 5/1 non era inammissibile, il 5/2 è ammissibile, non eravate favorevoli? Non capisco, se qui c'è una cosa che dovrebbe essere dichiarata inammissibile è proprio questa proposta di legge, non l'emendamento della Consigliera Bora che prevede la copertura su un anno, questa legge non la prevede per nessun anno, c'è la clausola di invarianza finanziaria.
La Corte dei Conti con la relazione, alla quale dovete rispondere entro il 15 aprile, vi dice che la clausola di invarianza finanziaria non potete metterla in questo modo così, alla bisogna, per coprirci il tutto e il contrario di tutto, mentre gli emendamenti della Consigliera Bora mettevano una pezza proprio a questo perché, con riferimento agli adempimenti previsti in questo caso dall'articolo 3 della legge (anche dall'articolo 4): diffondere la conoscenza dello stile sartoriale quale peculiarità, creare opportune iniziative formative e didattiche, documentare e diffondere la storia della sartoria, ci vogliono le risorse, non potete farli così a parole, come siete abituati voi.
E’ obbligo del legislatore che, con riferimento agli adempimenti previsti dalle disposizioni di legge - la relazione - deve quantificare gli oneri e indicare le risorse esistenti in bilancio per farvi fronte. Se non lo fa la proposta di legge diventa inammissibile e la Presidenza la dovrebbe dichiarare inammissibile perché in questo caso contrasta con l'articolo 17, comma 6 bis, della legge n. 196/2009. Siccome non mi appassiono più a fare lezioni, leggo testualmente quello che dice la Corte dei Conti: “Per le disposizioni corredate di clausole di neutralità finanziaria, la relazione tecnica riporta la valutazione degli effetti derivanti dalle disposizioni medesime”. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 5/2.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Io voto in modo contrario e intervengo con l’autorizzazione del gruppo che voterà contro perché avete respinto l'emendamento della Consigliera Bora che metteva una pezza a questa proposta di legge, per renderla almeno ammissibile dato che viola le disposizioni di cui all'articolo 17, comma 6 bis, della legge 196 2009. Perché? Dice La Corte dei Conti e leggo testualmente: “Per le disposizioni corredate di clausole di neutralità finanziaria, la relazione tecnica riporta la valutazione degli effetti derivanti dalle disposizioni medesime, i dati e gli elementi idonei a suffragare l’ipotesi di invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica, attraverso l'indicazione dell'entità delle risorse già esistenti nel bilancio e delle relative unità gestionali, utilizzabili, per le finalità indicate dalle disposizioni medesime anche attraverso la loro riprogrammazione”.
Ma mica vi dico di dar retta al gruppo PD, ma date almeno retta alla Corte dei Conti, alla quale dovete rispondere.
Quindi, nel caso di specie ribadisco che per gli obiettivi di cui diciamo, per gli adempimenti di cui agli articoli 3 e 4 previsti da questa legge, la relazione non quantifica i relativi oneri e non indica le risorse esistenti in bilancio per farvi fronte. La relazione tecnica è del tutto insufficiente tanto da rendere questa proposta di legge inammissibile.
Chiedo anche, ancorché informale e inusuale, che almeno abbiate il buon senso di rimandarla in Commissione, di mettete una clausola di copertura oppure con la clausola di invarianza indicate quali sono le voci di bilancio per far fronte a questi adempimenti, altrimenti la Corte dei Conti vi fa anche qui un’ulteriore scheda e spero che non si limiti soltanto a questa, ma che alla fine vi impugni queste leggi e le faccio cassare dalla Corte Costituzionale perché sono in contrasto con la Costituzione perché la violazione dell'articolo 17, comma 6 bis, della legge n. 196 del 2009 va da sé che comporta una violazione dell'articolo 81 (o giù di lì) della Costituzione.
Abbiate pazienza, poi respingete l'emendamento della Consigliera Bora che almeno ci metteva una pezza? Prevedendo 10.000 euro almeno la copertura c'era e non c'era la violazione dell'abuso della clausola di invarianza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto. Per quanto riguarda l'articolo siamo a favore.
Per quanto riferisce il Consigliere Cesetti, vorrei dire come era la legge all’inizio, che prevedeva 5.000 euro per il premio che veniva dato a un imprenditore, poi in qualche modo è stata trasformata e secondo me è ad invarianza e dubito che la Corte dei Conti vada ad obiettare in quanto la norma prevede solo la dicitura “Filottrano, città sartoriale”, quindi non ci sono oneri a carico della Regione e su questo siamo perfettamente consapevoli.
Quello che mi meraviglia è che quando c'erano 5.000 euro previsti dalla proposta di legge del Presidente Latini, è stato detto: “Ma 5.000 euro a che servono, togliamoli”, poi facciamo un emendamento per rimetterli.
Il gioco delle parti va bene, però noi siamo convinti della bontà della legge e del fatto che è importante che la città di Filottrano sia denominata città sartoriale, quindi votiamo convintamente l'articolo e la legge. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il gruppo PD, come ho detto poc'anzi, ieri si è riunito appositamente e ha deciso di votare favorevolmente perché, come già avevamo evidenziato in sede di Commissione, in ogni caso c'è l'opportunità di valorizzare la storia e lo stile della sartoria della città di Filottrano, tant'è che, ripeto, in questa direzione, in questa prospettiva la Consigliera Bora aveva presentato un emendamento per dare copertura.
La relazione, che poc’anzi ho letto, della Corte dei Conti è arrivata dopo, alla quale dovete rispondere entro il 15 aprile e quello che vi ho detto lo riporta la Corte dei Conti, tant'è vero che, consapevoli di questo, la Consigliera Bora aveva presentato l'emendamento prima su un anno dalla copertura poi su tutti e tre gli anni. Perché l'aveva fatto? Perché non è vero che il riconoscimento della città di Filottrano non comporta alcun impegno di spesa, non è così se si dice che il riconoscimento di quell'articolo 2 persegue i seguenti obiettivi: diffondere la conoscenza dello stile sartoriale artigianale quale peculiarità unica del territorio di Filottrano; creare opportune iniziative formative e didattiche; documentare e diffondere la storia della sartoria per fare queste cose ci vogliono le risorse. Non è che lo facciamo con il piffero, ci vogliono le risorse, possono essere necessari 1 euro, 10 euro, 1.000 euro, 10.000 euro e, molto opportunamente, come ha detto la Consigliera Bora, devono essere indicate, e questo non lo diciamo noi, ma la Corte dei Conti.
Noi voteremo a favore perché è giusto dare questo riconoscimento alla città di Filottrano, che valorizza tutta la comunità regionale, tra l'altro, e la nostra regione, però questo non si può fare prendendo in giro i cittadini, come voi state facendo, non solo non prevedendo risorse, ma respingendo emendamenti che hanno la copertura, per di più neanche indicando nella clausola di invarianza, come dice la Corte dei Conti, come richiede la legge, quali sono le risorse in bilancio per conseguire gli obiettivi della legge. Bastava scrivere nella scheda tecnica che c'è la clausola di invarianza perché noi per fare queste attività: per diffondere la conoscenza, per creare iniziative formative, per documentare e diffondere la storia, lo facciamo con il capitolo X della missione Y, ad esempio sulla legge, che ne so, dell’artigianato artistico, ma bisognava dirlo nella scheda perché non può dire il Presidente della Commissione, che ci capisce tra l'altro di questa materia, che questa legge non comporta alcun impegno di spesa, ma stiamo scherzando, come fate queste attività? Se le paga il Consigliere Marinelli va bene, però non si può fare, questo non si può fare e comunque andava indicato nella scheda tecnica.
Noi siamo a favore, però vogliamo dire con forza che avete perso una straordinaria occasione nel respingere l'emendamento della Consigliera Bora perché facendo così approvate una legge che è in violazione delle disposizioni nazionali, che sono quelle che ho detto poc’anzi e si poteva ovviare con l'approvazione dell'emendamento della Consigliera Bora. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per confermare il voto favorevole del gruppo Lega.
Mi meraviglio che una persona preparata, sicuramente molto più di me, come il Consigliere Cesetti ci venga a dire che non ci possono essere leggi ad invarianza, cosa che non può essere, non siamo noi che prendiamo in giro i cittadini, forse è qualcun altro.
Questo è un riconoscimento formale che non prevede costi per il bilancio regionale, mi sembra molto semplice, è un riconoscimento formale che riconosce Filottrano città della sartoria artigianale marchigiana e non comporta nessun costo per il bilancio regionale, mi sembra talmente chiaro! Cosa che poi è stata portata avanti in Commissione e poi in Consiglio.
Risponderemo alla Corte dei Conti, gli diremo perché è ad invarianza, non ci preoccupa e votiamo in modo favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Per dichiarare il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia su questa proposta di legge.
Ben venga la promozione del brand, in questo caso la sartoria, e ben venga il riconoscimento alla città di Filottrano. Ben venga questa promozione del brand, così come ne abbiamo molti altri in questa nostra splendida regione.
Credo che sia apprezzabile questa proposta e per questo ribadisco il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 211. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n.1165 - a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Programmazione per i servizi 0-6 presentata entro il 31 marzo 2024”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1165 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie Presidente. In base al decreto ministeriale 17 dell’1 febbraio 2024 che ha stabilito il riparto per l'anno 2024 del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione da 0 a 6 anni, la Regione Marche risulta assegnataria di un contributo statale complessivo di 5.678.686,76 euro.
Il decreto prevede che le Regioni (in coerenza con quanto previsto dall'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 65 del 2017, dall'articolo 6, comma 2 del nuovo Piano nazionale pluriennale approvato con delibera del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2021) finanzino con risorse proprie o comunitarie la programmazione generale dei servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia per un importo non inferiore al 25% del totale assicurato dallo Stato con il riparto per la annualità 2024.
Il contributo della Regione Marche è garantito dal fondo FSE a seguito della revisione del Documento attuativo del programma regionale - fondo sociale europeo Plus 2021-2027, attuata con la delibera di Giunta regionale n. 2036 del 28 dicembre 2023 che ha approvato la modifica della scheda di intervento OS 4.c (2) è introdotto la nuova scheda OS 4.c (2 bis) prevedendo uno stanziamento in bilancio di 4 milioni di euro per interventi finalizzati a garantire l'accesso ai servizi educativi 0-6.
Per quanto concerne l'invio della programmazione dei servizi entro il 31 marzo 2024 si rappresenta che i termini temporali indicati hanno carattere ordinatorio e non perentorio. Trattandosi di termini ordinatori, non sono previste proroghe ai suddetti termini del previsti dal Piano pluriennale e ripresi annualmente dai vari decreti ministeriali di riparto dei fondi, in quanto non vi sono conseguenze per le Regioni che ritardano con l'invio dei dati.
I termini risultano tassativi solo nei confronti delle Regioni destinatarie della cosiddetta quota perequativa, la Regione Marche non è tra queste.
Anche relativamente all’annualità 2023 la delibera è stata adottata il 31 luglio 2023 rispetto ad un termine ordinatorio fissato il 30 aprile dello scorso anno.
La relativa programmazione è stata trasmessa al MIM il 22 febbraio 2024 senza rilievi o conseguenze negative in termini di riparto nazionale delle risorse.
Ciò premesso, con riferimento alla corrente annualità l'Assessorato sta valutando una diversa modalità di programmazione del fondo statale, identificando le azioni che sono finanziabili alla luce di quelle finanziate con il fondo sociale europeo.
La necessità di una diversa programmazione, utile a garantire una maggiore rispondenza alla necessità del territorio regionale e a favorire un pieno e concreto utilizzo del contributo statale, emerge anche dal fatto che nell'acquisizione delle rendicontazioni degli anni precedenti si è riscontrata una certa difficoltà dei Comuni nel gestire alcuni interventi.
Occorre rilevare anche che gli indirizzi, le finalità e i criteri di riparto delle risorse devono essere condivisi in seno al Tavolo paritetico di confronto, previsto dall'articolo 11 della delibera del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre del 2021, composto da rappresentanti della Regione, dell'Ufficio scolastico regionale e dell'Anci.
Il tavolo, che svolge compiti di coordinamento e monitoraggio dell'attuazione del Piano del proprio territorio, nonché compiti consultivi e propositivi rispetto alle politiche regionali afferenti al sistema integrato 0-6, con particolare riferimento ai processi di costruzione degli atti programmatori riguardanti l'impiego delle risorse, deve essere convocato dall'Ufficio scolastico regionale delle Marche.
Si ritiene importante, da ultimo, sottolineare che la programmazione richiesta in base all'articolo 5 della delibera del Consiglio dei Ministri è costituita da un elenco di interventi, per ciascuno dei quali è indicato il Comune interessato ed il relativo conto di tesoreria, l'importo del finanziamento statale che il Comune destina allo specifico intervento, l'importo del finanziamento comunale destinato allo specifico intervento, a tipologia di intervento, le finalità perseguite, la spesa regionale, e avviene attraverso la compilazione di apposita scheda riepilogativa ministeriale recante le suddette informazioni.
A tal proposito risulta necessario che tutti i Comuni beneficiari del riparto delle risorse siano collaborativi nell'invio dei dati e dei progetti da mettere a finanziamento.
Nelle precedenti annualità invece è risultato necessario prorogare più volte i termini di scadenza all'uopo fissati. In assenza non sarebbe possibile avere i dati completi, come richiesti dal MIM. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessora Biondi per la risposta, ma devo dire purtroppo che non sono soddisfatta per quanto sia apparsa esaustiva, lei ci ha fatto un resoconto di tutto ciò che noi sapevamo già in quanto è da dicembre che parliamo della situazione pesante e anche preoccupante che stanno vivendo i Comuni a causa della carenza dei posti nei nidi.
Lei oggi usa termini tecnici che probabilmente chi ci ascolta non capisce perché è impossibile capire cosa si intenda per scheda OS 4.c (2 bis), però voglio tradurlo con parole più semplici.
Quest'anno per la prima volta nella storia di questa Regione, la Giunta Acquaroli ha deciso di non dare nemmeno un euro per i nidi d'infanzia per i servizi 0 - 6 anni, nemmeno un euro dal proprio bilancio, delle proprie risorse, usando solo i soldi del fondo sociale europeo. Cosa comporta? C'è una conseguenza di cui il Presidente Acquaroli non è a conoscenza perché ho letto le sue dichiarazioni in cui sbandiera 4 milioni ai quattro venti per i servizi 0-6 anni, senza sapere che questi 4 milioni non possono essere utilizzati per l'aumento dei posti nido, per pagare il personale (le educatrici e gli educatori) che lavora nei nidi, ma possono essere utilizzati solo per voucher, ottimo, che riduce le rette e per il prolungamento dell'orario. Benissimo, ma qual è la conseguenza che si sta verificando? E’ che riducendo i costi aumenta la richiesta nei nidi e i Comuni si trovano doppiamente in difficoltà perché non hanno dalla Regione, per la prima volta, nemmeno un euro per aumentare i posti, cosa che invece in questa fase storica è più che mai necessaria. Non hanno nemmeno risorse per pagare il personale aggiuntivo, come le chiedevo, Assessora, ma purtroppo non ho avuto risposta. Il mio tempo è finito. Grazie.
Interrogazione n. 1171 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Costituzione di un tavolo istituzionale per la ricostruzione a seguito dell’alluvione del 15-16 settembre”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1171 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Faccio un brevissimo excursus sulla situazione dei ristori: per le famiglie 5.000 euro e per le imprese 20.000. Sono state di fatto chiuse tutte le procedure e sono già state ristorate attraverso i Comuni con 23.851.000 euro. Siamo alla fase due, quella dei ristori complessivi sia alle famiglie che alle imprese per i danni reali. Qui c'è stata l'esigenza di richiedere più proroghe, su istanza dei cittadini e anche dei Comuni, al fine di permettere agli aventi di diritto di produrre le richieste di contributo ed ai Comuni di predisporre le istruttorie, c’è voluto un po’ più tempo.
Ad oggi due Comuni hanno iniziato a trasmettere alla struttura del Vicecommissario le istruttorie delle domande accolte dagli stessi, in particolare sono state erogate le prime somme in anticipazione, iniziando proprio dal Comune di Ostra, per quanto riguarda le famiglie.
In merito alle attività produttive, ivi comprese le aziende agricole e della zootecnia che sono state nel frattempo inserite, è già stato predisposto un decreto di anticipo del contributo da erogare per permettere alle imprese di avere i fondi necessari ad iniziare i lavori di ripristino, quindi sono in fase di liquidazione le istruttorie già presentate ed elaborate a cura del Dipartimento delle attività produttive regionali.
In queste ore si sono chiusi i tempi per le richieste di delocalizzazione, anche in questo caso abbiamo richiesto 6 mesi di proroga perché solamente da un Comune è arrivata una richiesta di questo genere.
Voglio anche aggiungere che i lavori sono sotto gli occhi di tutti, c'è stata una pulizia straordinaria sia del Misa che del Nevola che del Cesano e di altre realtà del pesarese, che non si facevano da sempre, di fatto non era mai stata effettuata la pulizia degli alvei. C'è la ricostruzione di molti ponti in questo momento, che si sta portando avanti in gran parte dell'entroterra. Si sta lavorando in queste ore sulla progettualità del ponte Garibaldi e anche sulle nuove vasche d'espansione a monte di Ostra e di Pianello d'Ostra e a monte di Passo Ripe, sono per entrambe da convocare le Conferenze di servizio, che si faranno entro il mese di agosto.
Questo breve excursus l'ho fatto per dire che si sta attivamente operando in maniera molto positiva grazie ai 400 milioni messi a disposizione dallo Stato e credo che intavolare un nuovo tavolo istituzionale per la ricostruzione sia semplicemente ingarbugliare ancora di più la discussione e perdere ulteriore tempo in burocrazia, impantanandosi ulteriormente, mentre la macchina mi dà l'idea che stia procedendo abbastanza velocemente grazie alla collaborazione tra i Comuni. I Sindaci, le istituzioni locali, l'ufficio del Vicecommissario e l'ufficio del Genio Civile e la Protezione Civile stanno collaborando molto bene, mi pare che le cose stiano andando bene con l'attuale assetto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Quando presentiamo le interrogazioni a risposta immediata dobbiamo essere sempre molto puntuali nel rispettare il regolamento, domanda secca. Grazie, Assessore, che ha fatto l’excursus di tutte le cose fatte, ma forse il tema vero era un altro, ossia l'oggetto della nostra interrogazione.
Noi continuiamo a sollecitare la costituzione di un comitato istituzionale perché la fase è delicata e le questioni che lei ha elencato, e lo ha fatto esattamente, le state realizzando con interlocuzioni dirette con le amministrazioni, con interventi a macchia di leopardo che possono dare soddisfazione nel contingente e nel luogo, però mancano di visione complessiva. Soprattutto gli amministratori non sono consapevoli del progetto complessivo, di come vengono investite le risorse e quali priorità ci sono e vi siete dati. Questo per me è un fatto grave e crea indubbiamente …, lo ripeto, può essere una soddisfazione temporanea perché vengono fatti gli interventi, ma non c'è trasparenza, pianificazione, non c'è la visione complessiva perché tutto quello che accade, da Cantiano a Senigallia, deve essere elemento di presa in carico di ogni singolo amministratore, quindi, ribadiamo che ovviamente non siamo soddisfatti. Grazie.
Interrogazione n. 1130
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora. Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Documento di indirizzo della progettazione del nuovo ospedale di Macerata”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1130 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora. Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, per questa interrogazione che in estrema sintesi chiede perché non sia stato sviluppato l'aspetto fondamentale del trasporto pubblico su rotaia a favore della comunità del territorio di riferimento per l'accesso al nuovo ospedale di Macerata e se non si intenda provvedere ad un'integrazione.
In relazione a quanto richiesto dall'interrogazione gli uffici relazionano quanto segue.
Il Codice dei contratti pubblici all'articolo 3 dell'allegato I. 7 definisce il Dip, documento di indirizzo alla progettazione, come l'atto che indica, in rapporto alla dimensione e alla specifica tipologia, la categoria dell'intervento da realizzare, le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni livello di progettazione, che in quanto tale costituisce parte integrante del capitolato del servizio di progettazione.
Nel caso di specie, quindi del nuovo ospedale di Macerata, l'affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria ha come oggetto specifico l'intervento di realizzazione del nuovo polo ospedaliero in località La Pieve nel Comune di Macerata perché per previsione normativa non deve avere altro oggetto. Cionondimeno il documento di indirizzo alla progettazione per il nuovo ospedale di Macerata individua tra i punti di forza del sito scelto, come non appurato dagli interroganti, la vicinanza alla linea ferroviaria Civitanova Marche Fabriano (pagina 8) e riporta espressamente nella figura 10 a pagina 17 una proposta di localizzazione di una nuova fermata ferroviaria nei pressi della nuova struttura.
La Regione Marche ha intenzione, come evidenziato alle pagine 8 e 17, di investire gli enti competenti delle questioni relative all'accessibilità anche ferroviaria e non solo ferroviaria del nuovo ospedale di Macerata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore Baldelli, so bene che c'è la ferrovia, il progetto l'abbiamo presentato noi, su questo sappiamo bene come era previsto e come era programmato l'ospedale di Macerata, in particolare il collegamento tra la sede, l'ubicazione individuata per l'area di costruzione, e la vicinanza della ferrovia con la collegata nuova stazione. Forse lei non la conosce perché non c'è stato mai, comunque noi lo sappiamo, io in particolare, facevo il Sindaco. Siccome l'abbiamo proposta noi lo so bene, quello che però lei fa è non rispondere ancora una volta perché di quello che c’è nelle pagine 8 e 17, a cui lei fa riferimento, non c'è nulla nel Dip (documento di indirizzo) che individui gli interventi strutturali necessari a collegare la sede dell'ospedale con la stazione, quindi ne deduco che a questo non avete pensato.
In realtà questa infrastrutturazione è fondamentale perché una delle forze, delle qualità maggiori per realizzare l'ospedale in quel luogo, era ed è proprio la capacità di potersi collegare per poche centinaia di metri con una ferrovia, con relativa stazione ferroviaria.
Voi vi siete dimenticati totalmente, il Dip, se lei non lo sa, è il documento di indirizzo del progetto, questo vuol dire che si individuano …, come puntualmente si fanno per altre opere – l’ho letto - rispetto all'investimento.
Voi non avete pensato a nulla rispetto a questa infrastrutturazione, tecnicamente non sono in grado di dirle se è possibile modificarlo, ma è una gravissima lacuna non immaginare una struttura di collegamento.
D'altro canto, lo capisco. proprio domenica l’Assessore Saltamartini finalmente ha gettato la maschera, voi non avete altro che 55 milioni, anzi 60 milioni, per essere ancor più precisi, sull'ospedale, con quei 60 milioni e i 185 milioni che avete programmati e che non sapete dove trovarli, mettere altre risorse per fare un collegamento alla stazione sarebbe stato eccessivo perché è evidente che deve essere un collegamento funzionale.
Noi l’avevamo immaginato, addirittura, non solamente di camminamento, ma con una struttura mobile. Ancora una volta mortificate l'ospedale di Macerata. Grazie.
Proposta di legge n. 225
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Volponi (1924-2024)”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 225 della Consigliera Ruggeri.
La seduta è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Desidero porre la vostra attenzione su una proposta di legge che ritengo non solo opportuna, ma anche doverosa per la valorizzazione della cultura e della storia della nostra regione.
Paolo Volponi, figura di spicco nel panorama letterario italiano del 900 e indiscusso esponente delle Marche, merita di essere celebrato in occasione del centenario della sua nascita nel 1924.
Paolo Volponi, nato ad Urbino e laureatosi negli anni 40, è stato un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo delle lettere, ma anche nella società e nell'industria italiana. La sua esperienza alla Olivetti di Ivrea e la sua consulenza con la FIAT sono testimonianza della sua poliedricità e del suo impegno nel promuovere un dialogo costruttivo tra lavoro e società.
La sua produzione letteraria, dal primo volume di poesie “Il ramarro” del 1948 al celebre romanzo “Le mosche del capitale” del 1989, ha affrontato temi cruciali della contemporaneità, dalla crescita industriale al disagio sociale, dalla politica al futuro incerto dell'umanità.
La sua scrittura è stata premiata con alcuni dei riconoscimenti letterari più prestigiosi tra cui due premi Strega.
La proposta di legge che vi presento oggi si articola in 5 articoli mirati a promuovere la conoscenza e la diffusione dell'opera di Paolo Volponi, in particolare tra le nuove generazioni.
L'articolo 1 definisce la finalità della legge, ponendo l'accento sulla promozione della conoscenza delle personalità di spicco nella storia e nella cultura regionale, con particolare riferimento al centenario della nascita di Paolo Volponi.
L'articolo 2 prevede interventi concreti per raggiungere questo obiettivo, inclusi incontri, eventi e convegni educativi e formativi che coinvolgano attivamente le scuole e le nuove generazioni. Questo è cruciale per assicurare che il lascito culturale di Volponi continui ad ispirare e a educare le menti dei nostri giovani.
L'articolo 3 istituisce un comitato promotore delle celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Volponi, incaricato di pianificare e coordinare le iniziative culturali e di gestire le manifestazioni e gli eventi legati alle celebrazioni.
L'articolo 4 affida alla Giunta regionale il compito di costituire Il comitato indicato nell'articolo precedente, garantendo così un rapido avvio delle attività previste da questa legge.
Infine arriviamo all'articolo 5, che fornisce le disposizioni finanziarie necessarie per l'attuazione della legge, garantendo le risorse economiche necessarie per il corretto svolgimento delle iniziative previste da questa proposta di legge.
Onorevoli Consiglieri, celebrare Il centenario della nascita di Paolo Volponi non è solo un dovere verso un grande intellettuale marchigiano, ma è anche un investimento nel futuro della nostra regione, garantendo che le generazioni future possano beneficiare dell'eredità culturale e sociale lasciate proprio da questo straordinario ed illustre autore marchigiano.
Vi invito, quindi, a sostenere con entusiasmo questa proposta di legge che rappresenta un omaggio doveroso ad una delle personalità più illustri delle Marche nel corso del 900. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare anche la relatrice di maggioranza che ha fatto una bellissima relazione, anticipando quasi tutto di quello che c'è in questa proposta di legge a mia firma.
Non torno a ripetere quello che la Consigliera Marcozzi ha detto, ma vi racconto brevemente qual è il motivo per cui mi sono fatta promotrice di questa proposta di legge.
Come sapete sono un’insegnante di lettere, tra l'altro ho studiato proprio ad Urbino, mi sono laureata in letteratura contemporanea, quindi capite che questa proposta di legge è una delle mie passioni. Paolo Volponi l'abbiamo approfondito molto bene in tutte le annualità di letteratura contemporanea che ho fatto, quest'anno cade il centenario e mi sono detta che, al di là di tutto, fosse necessario sottoporre a questa Aula una proposta di legge - poi verrà inserita nella prossima legge quadro – e visto che in Commissione abbiamo deciso che le leggi che riguardano queste personalità sarebbero andate avanti, sono molto contenta di essere qui oggi.
Sulla caratura di Paolo Volponi ha detto molto bene la relatrice di maggioranza, è il più importante scrittore del nostro 900, è un marchigiano di cui tutti dobbiamo andare fieri, soprattutto valorizzare la sua figura all'interno delle scuole, infatti c'è un accenno molto marcato su questo aspetto all'interno della proposta di legge.
Tra l'altro vorrei ricordare che è uno un dei pochi marchigiani del 900, è sempre presente nelle letterature che trattano del 900, nelle antologie scolastiche, è un autore che finalmente viene studiato nei percorsi scolastici, la cosa non è da sottovalutare anche perché, come sapete, fino a pochi anni fa il 900 non veniva quasi toccato, si arrivava più o meno a parlare, se andava bene, di Pirandello e di Svevo, invece c'è tutta un'altra parte di letteratura che andrebbe approfondita per i nostri giovani e sicuramente tra questi autori importanti rientra Volponi.
Delle esperienze a livello importanti, a livello industriale ne ha parlato la Consigliera Marcozzi.
Un passaggio molto rapido sulle sue opere più importanti citate dalla Consigliera di maggioranza, almeno vorrei sottolineare quelle che riguardano il nostro territorio. “La macchina mondiale” del 1965 ha al proprio interno una voce narrante, la cui storia è raccontata da un contadino marchigiano; abbiamo “Il sipario ducale” ambientato nel mondo provinciale urbinate, anche “Il lanciatore di giavellotto” del 1981, che ha proprio come scenario Urbino ai tempi del fascismo.
Naturalmente Volponi è sia poeta che scrittore in prosa, molto molto affermato, che va maggiormente riscoperto.
Esisteva un premio Volponi che purtroppo da qualche anno non viene più celebrato, questo mi rammarica, forse andrebbe rispolverato.
E’ stato l'unico autore italiano a vincere due premi Strega e questo ci dà la portata dell’autore.
Per concludere, ringrazio a tutti, come sapete la clausola finanziaria prevede 15.000 euro che dovranno essere spese nel primo anno delle celebrazioni, che è il 2024.
Alcune cose sono già state fatte, anche nella città di Urbino è stata fatto una mostra a cui ho partecipato, molto interessante; un primo convegno sarà giovedì prossimo e invito tutti a partecipare per la caratura anche dei relatori che interverranno.
Tornando a ringraziare tutti, spero in un voto unanime e mi fermo qui nella mia relazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Ho apprezzato molto questa iniziativa della Consigliera Ruggeri, che dà il giusto riconoscimento ad un grande poeta e scrittore del territorio particolare di Urbino. Questa legge valorizza ancora di più questa figura.
Ultimamente siamo stati presenti, insieme, al centenario della nascita di Paolo Volponi.
Si faranno tante altre iniziative sul territorio a favore di questo grande personaggio, che, ripeto, è l'unico autore italiano che ha vinto due premi Strega.
Assolutamente d'accordo, ottima iniziativa, giusto il riconoscimento per questa personalità di grande valore del territorio del montefeltro-urbinate, ma personaggi così sono di tutta la nostra regione, appartengono a tutto il nostro Paese. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. Passiamo alla votazione dell’articolato.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente, perché poi non ho occasione per intervenire, voglio dirlo perché la Consigliera Marcozzi adesso mi ha detto: “Ma perché questo cambio rispetto alla legge sui Frati Cappuccini ed anche su Andrea Bacci”.
L'ho detto prima, noi voteremo a favore, su Volponi sarei stato comunque d'accordo, l'ho sempre detto perché è una figura straordinaria, che tra l'altro ho avuto il piacere di conoscere oltre 30 anni fa, esattamente 34 anni fa.
Noi racchiuderemo, e prendo ad esempio anche la proposta di legge del Consigliere Marinelli, in una legge quadro o in una sorta di testo unico, che mi sembra esagerato, questi provvedimenti, abrogando le leggi. Al momento opportuno credo che possiamo lavorare su questo, anche la Consigliera Ruggeri è d'accordo. Ci possiamo lavorare tutti quanti insieme, maggioranza e opposizione.
Ho chiesto l'intervento sulle disposizioni finanziarie per dire al Consigliere Marinelli che in questo caso ci sono delle attività, come per Filottrano, incontri, eventi convegni, e c'è la copertura finanziaria, è prevista e nello stesso tempo è fatta salva la disposizione sulla clausola di invarianza finanziaria.
Ripeto, qualora venga apposta, come può essere apposta, io non ho mai detto che non può essere apposta, può essere apposta la clausola di invarianza, ma la scheda tecnica deve indicare dove si trovano, dove stanno le risorse per dare copertura a quelle attività previste la legge.
Non sono parole mie, ma le ho prese a prestito dalla relazione della Corte dei Conti.
Voto favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Per essere chiari, per dimostrare la differenza tra noi e il Consigliere Cesetti che, con tutto il rispetto, non capisco. Non è personale, è politica, io faccio sempre politica, non vado mai sul personale nella mia vita, il Consigliere Cesetti sa la stima che ci lega, tanto che sono stato Consigliere d'opposizione quando era Presidente della Provincia, quindi può testimoniare che non sono mai andato sul personale.
Noi come maggioranza abbiamo proposto l'altra volta la legge su Frati Cappuccini, che è stata bocciata dal PD, non si capisce per quale motivo.
La relatrice di maggioranza Consigliere Marcozzi si propone sempre, l'iniziativa in questo caso è della Consigliera Ruggeri, perché noi crediamo che le personalità di spicco della nostra regione debbano essere valorizzare, tutte quante insieme, a prescindere dall'appartenenza politica.
Ricordo benissimo chi è Paolo Volponi, anch'io faccio politica con i calzini corti, ricordo benissimo che Paolo Volponi, oltre a essere uno scrittore di tutto rispetto, è stato anche Senatore di Rifondazione Comunista e del Partito Comunista Italiano, quindi non vorrei che il Partito Democratico vota per riconoscere uomini che appartengono alla propria storia, ma poi non vota la legge dei Frati Cappuccini inventandosi che è uno spreco pubblico o altro. Quello che mi dispiace invece è che coloro che voi additate come fascisti, gente sovversiva di destra, addirittura vota insieme a voi la proposta della Consigliera Ruggeri, che voglio ringraziare.
Il riconoscimento di una persona, non solo per il centenario della nascita, che ha fatto la storia della nostra regione come scrittore ed anche come politico di tutto rispetto, a dimostrazione, parlo a nome di Fratelli d'Italia, che noi non abbiamo distinzione di appartenenza politica verso chi ha dimostrato di fare qualcosa, di portare in alto il nome della nostra regione, a differenza del Partito Democratico che vota perché è il suo cuore, il cuore che appartiene al vecchio Partito Comunista.
Per noi non è l’appartenenza politica, ma è il riconoscimento personale, non solo per il centenario, l'avremmo fatto anche per riconoscere la storia di una persona che, a prescindere dalle idee che portava avanti, ha dato lustro alla nostra regione. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Noi voteremo a favore di questa proposta di legge, abbiamo già detto in Commissione insieme al Consigliere Biancani quando ci siamo apprestati ad esaminare la proposta di legge della Consigliera Ruggeri, ma non perché in tempi non sospetti Paolo Volponi fosse di Rifondazione Comunista, tra l'altro l'ho conosciuto in Parlamento, io giovanissimo, figuriamoci, ma perché Paolo Volponi è una figura straordinaria di scrittore, poeta, uomo della cultura, oltre che …, non era un politico, chiamiamolo un rappresentante delle istituzioni perché intendeva la politica forse anche come …
Consigliere Livi, a differenza del Consigliere Putzu, che mi ha onorato della citazione prima, io sono abituato a non saltare le pagine né a perdermi le puntate del grande film della politica e delle istituzioni.
Nelle puntate in Commissione, in tempi non sospetti, ebbi a dire che in questo caso avrei votato a favore per la straordinaria figura di Paolo Volponi e in quella circostanza parlai anche a nome del gruppo PD e del Consigliere Biancani, che era d'accordo. In tempi non sospetti perché, converrete con me, forse c'è una certa differenza tra la figura di Paolo Volponi e tante altre.
Nonostante ciò, voglio dire che noi, ad esempio, la scorsa seduta abbiamo votato a favore, ero relatore di minoranza, della legge su Federico II di Svevia, oggi abbiamo votato a favore su Filottrano, qui votiamo a favore e probabilmente voteremo successivamente quella su Anselmi, che è una proposta del gruppo PD.
Ho detto prima che noi votiamo a favore anche perché abbiamo convenuto come gruppo PD di fare un provvedimento, chiamiamolo testo unico, legge quadro, sulla scia della proposta del Consigliere Marinelli, che giace in Commissione, per raccogliere tutte queste figure straordinarie all'interno di un unico testo e poi procedere all'abrogazione delle leggi che nel frattempo magari abbiamo approvato.
Questo è il motivo per cui votiamo a favore, non certamente perché questa proposta di legge l'ha presentata la Consigliera Ruggeri, non perché era Paolo Volponi ma perché, l'abbiamo detto a suo tempo, come l'altra volta abbiamo votato la legge su Federico II di Svevia, la figura di Paolo Volponi è una di quelle che ben può meritare anche una legge ad hoc per quello che ha rappresentato e che tuttora rappresenta, da qui il senso della legge per la Regione Marche, ma direi anche per il Paese, per l'Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per ribadire il voto favorevole, però come ha già detto il Consigliere Putzu, il Consigliere Cesetti quando abbiamo portato in Aula … Aspetto che il Consigliere Cesetti smetta di parlare, certo, bisogna ripristinare le regole, che valgono per tutti, non solo per la minoranza, anche per la maggioranza.
Voto favorevole, però ricordo al Consigliere Cesetti che quando è stata approvata in Aula la proposta di legge del Consigliere Carancini sulla Battaglia del Pian Perduto, noi e anche lei l'abbiamo votata favorevolmente. Gliel'ho ricordato anche quando abbiamo portato in Aula la legge sui Frati Cappuccini e Andrea Bacci. Non possiamo fare due pesi e due misure, la coerenza vale sempre e noi siamo coerenti. Abbiamo votato la legge sui Frati Cappuccini e Andrea Bacci, così come votiamo la legge della Consigliera Ruggeri su Volponi.
La nostra coerenza c'è stata sempre, a differenza …, Consigliere Cesetti, non me ne voglia, ma è un dato di fatto, non dico cose non vere. Noi abbiamo votato la legge sulla Battaglia del Pian perduto, presentata in Aula dal Consigliere Carancini, lei ha votate quelle sui Frati Cappuccini e su Andrea Bacci? Lei ha fatto delle critiche e non le ha votate.
Questo è un dato di fatto, solo per precisare, così come ha fatto lei ribadendo al Consigliere Putzu ed io ho ribadito a quello che ha detto lei. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Cesetti si è aggrappato sugli specchi quando ha detto che non era un politico, ma un rappresentante delle istituzioni. Uno che ha fatto due legislature da Senatore a prescindere che le abbia fatte con Rifondazione …, non è questo il punto, però uno che fa due legislature in Senato lo possiamo definire politico.
Il mio “aggrapparsi sugli specchi” rivolto a lei Consigliere Cesetti, è semplicemente per questo, poi ribadisco chiaramente quello che hanno specificato molto bene sia il Consigliere Putzu che la Consigliera Marcozzi. se ci sono delle personalità che hanno dato lustro alla nostra regione, a prescindere dal colore, dalla loro appartenenza, siamo sensibili e come ha ribadito poco fa la Consigliera Marcozzi le proposte le votiamo.
Fratelli d'Italia è favorevole e ringrazio anche la proponente per questo atto. Grazie.
PRESIDENTE. Qual è il fatto personale?
Fabrizio CESETTI. Tacciare a me di incoerenza, io mi devo difendere, ma non perché abbia voglia di parlare.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, il Consigliere Cesetti.
Consigliera Marcozzi, ho già detto i motivi l'altra volta, la proposta del Consigliere Carancini sulla Battaglia del Pian Perduto è una cosa diversa ed ho spiegato perché abbiamo votato in quel caso a favore.
È ovvio che Paolo Volponi era un politico, ci mancherebbe altro, non mi arrampico sugli specchi, era un politico di valore, tutto proiettato al rispetto delle istituzioni e al lavoro nelle istituzioni, era un politico in senso puro.
Sulla coerenza, qui fatto personale, Presidente. La mancata coerenza, chiamiamola così, se è motivata, come nel mio caso, è sintomo di intelligenza e di passione che rende l'intelligenza cosa viva. Non c'è l'appiattimento. Uno deve essere coerente, ma coerente su cosa? La mancata coerenza se motivata è un valore, è un valore forte specialmente in politica e nelle istituzioni.
Stamattina venendo qua ho sentito la radio sul ponte dello stretto, che vuole fare il Ministro delle infrastrutture, qualche anno fa diceva: “Per carità il ponte”, adesso vuole farlo. Pensiamo al Ministro alle finanze, dello stesso partito, che qualche anno fa diceva che non poteva incontrare i calzaturieri nelle Marche perché era una delle regioni più irraggiungibili d'Italia a causa del blocco dell'A14, che c'è anche questi giorni, però il Ministro alle infrastrutture vuole fare il ponte sullo stretto buttando via un mare di miliardi per un'opera che non si farà mai, ma non mette le risorse per sbloccare la A14, nonostante le dichiarazioni dell’ex Vicepresidente e compagnia.
Non chiamate a me la coerenza perché mi invitate a nozze e mi fate fare i comizi, il tema è questo, c'entra come no perché questa è una manifestazione di incoerenza immotivata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Consigliere Cesetti, la Battaglia del Pian Perduto lei l'ha votata non dando delle giustificazioni valide, come le ha date precedentemente quando ha detto di voler fare una raccolta di tutte le leggi che riguardano le personalità illustri.
Per cortesia, la coerenza è quella, la Battaglia del Pian Perduto noi l'abbiamo votata, lei no, poi sono arrivate altre leggi e lei non le ha votate dicendo che dovevate fare una raccolta, una legge quadro in cui mettere tutte le leggi che riguardano la valorizzazione delle personalità illustri nelle Marche. Quella è la sua giustificazione e perché non l'ha data precedentemente quando l'ha presentata il Consigliere Carancini? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Per ribadire che il nostro partito, la Lega, voterà a favore di questa proposta di legge perché non facciamo discriminazioni sui percorsi politici che fanno i diversi autori, artisti, poeti, professionisti, scienziati del nostro Paese, Quindi votiamo a favore di questa proposta di legge perché Paolo Volponi merita una valorizzazione, un riconoscimento sul territorio per tutto il suo percorso professionale e artistico, da poeta e da scrittore.
Assolutamente a favore, grazie alla Consigliera Ruggeri che nella presentazione di questa legge ha colto nel segno giusto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Esprimo un voto favorevole e soddisfazione per il voto che sembra unanime da parte di quest’ Aula.
E’ stato, come abbiamo detto tutti più volte, un poeta, uno scrittore importantissimo nel 900, ha avuto esperienze molto importanti anche nel mondo dell'industria contemporanea, ha conosciuto e lavorato per Olivetti, per la Fiat, non si può negare che è stato due volte Senatore del PC e una volta Deputato di Rifondazione Comunista, questa è la storia, è nella sua biografia.
Per quanto mi riguarda Paolo Volponi nei suoi scritti, ma anche nel suo rappresentare le istituzioni, rappresenta un sistema valoriale in cui mi riconosco e ne vado anche fiera e mi fa comunque piacere che anche chi non si riconosce in questo sistema valoriale abbia la volontà oggi di votare questa proposta di legge per celebrare un personaggio illustre della nostra regione, di cui tutti dobbiamo andare fieri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, la Consigliera Casini (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Voto in dissenso, quindi mi asterrò, ma come diceva Oscar Wilde: “La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione”, certo che il Consigliere Cesetti non fa parte di queste.
Abbiamo parlato per non so quanto tempo della coerenza del Consigliere Cesetti e del Partito Democratico rispetto a delle decisioni quando invece è chiaro, la Consigliera Ruggeri l’ha già detto, che non ci vergogniamo e non disconosciamo il fatto che Volponi avesse un sistema valoriale molto vicino a quello del Partito Democratico, quindi questo è un valore aggiunto ed è anche una motivazione per cui si ritiene di votare questa norma.
Abbiamo sottolineato e detto che c'è la necessità di avere un sistema, una norma che contenga tutti questi personaggi o i fatti storici importanti, che possano essere un valore aggiunto anche dal punto di vista della Pil, del turismo, nelle Marche e non solo.
Nel frattempo decidiamo come meglio crediamo e secondo il nostro pensiero politico quale legge votare favorevolmente e quale legge non votare favorevolmente, sia essa del Pian Perduto che quella di Volponi o quella che è. Ognuno la coerenza se la decide e se la definisce a casa propria. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 225. La pongo in votazione (appello nominale, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 69, comma 1 e dell’articolo 66, comma 2, lett. c) del Regolamento interno).
Favorevoli: Acciarri, Assenti, Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Carancini, Cesetti, Elezi, Livi, Lupini, Mangialardi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Mastrovincenzo, Menghi, Pasqui, Rossi, Ruggeri, Vitri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Casini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 1166 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Attuazione circolare del Ministero della Salute sulla Dengue”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1166 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La circolare del Ministero della Salute ha posto una particolare rilevanza sulla necessità di approntare tutte quelle misure preventive dirette a infrenare l'eventuale espansione di questo nuovo virus che si chiama Dengue, che può essere trasportato da una proliferazione non controllata di zanzare o di insetti.
Al riguardo l'Agenzia regionale di sanitaria ha già convocato una riunione con tutti i vertici dei Dipartimenti salute e dei Dipartimenti di prevenzione di tutte le Aziende sanitarie territoriali, sono stati convocati anche i dirigenti dell'Arpam, i dirigenti rappresentanti dell'Anci, i rappresentanti delle aziende del servizio idrico integrato perché, come sappiamo, tutta la materia relativa al trattamento delle acque, soprattutto reflui, depurazione, fognature e acque stagne, appartiene alla competenza delle società del servizio idrico integrato.
Tutto il sistema di prevenzione, che parte dai Comuni, polizie locali, all'Arpam, alle aziende del servizio idrico integrato, a tutte le professionalità che fanno parte della sanità, è stato posto in coordinamento per far sì che ove si manifesti un ristagno d'acqua e una proliferazione abnorme di zanzare tigre o di altri veicoli di questo genere tutte le misure saranno affrontate.
C'è stata una prima riunione con tutti questi soggetti istituzionali e domani ce n'è una seconda, sono previste ulteriori misure che verranno individuate attraverso atti di intervento della Giunta regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto con favore della riunione di cui ha parlato l'Assessore e anche della riunione di domani perché la circolare del Ministero … Tra l'altro su questo tema c'è stata anche un'interrogazione parlamentare recente alla quale ha risposto il Ministro.
E’ un tema sentito a tutti i livelli perché si sta approssimando la stagione delle piogge nelle fasce tropicali, quindi c'è questo rischio.
E’ evidente che la circolare mette in evidenza alcuni aspetti, ad esempio la sensibilizzazione degli operatori sanitari, la formazione del personale sanitario e di tutti gli operatori che sono addetti agli interventi di pulizia, una corretta comunicazione anche nelle scuole, nelle aree urbane, nei luoghi ricreativo-sportivi, poi azioni di bonifica.
Alcune cose già le ha dette l'Assessore, il mio auspicio è che si prosegua sulla strada della prevenzione, si prendano provvedimenti utili qualora questo virus dovesse manifestarsi, speriamo di no, anche nel nostro Paese. Grazie.
Interrogazione n. 1170 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Cesetti, Vitri
“Norme restrittive su agevolazioni fiscali aree sisma”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1170 – a risposta immediata- dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Questa nota che mi accingo a leggere risponde a due interrogazioni questa di oggi, la n. 1170, che è all'ordine del giorno, e la n. 1159 che non è ancora stata calendarizzata.
La modifica legislativa oggetto di interrogazione non limita le garanzie di ricostruzione nelle aree terremotate per tutti coloro che risultano danneggiati dal sisma 2016.
Le disposizioni dell’articolo 2 comma 3 ter.1, del decreto legge n. 16 febbraio 2023 n. 11 consentono, in deroga al comma 1 del medesimo articolo, l'esercizio delle opzioni di cui l'articolo 121, comma 1, lettera a e b del decreto legge del 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge del 17 luglio 2020 n. 77, agli interventi di cui l'articolo 119, commi 1 ter, 4 ter e 4 quater, del predetto decreto legge, effettuati in relazione ad immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio Marche e Umbria, e risultano porsi a completa copertura economica, anche in relazione all'arco temporale di riferimento al momento previsto dalla norma, delle esigenze dei danni causati dal sisma 2016.
Invero, sulla base delle valutazioni economiche effettuate in relazione all'anno precedente, si ritiene che il decreto legge 29 marzo 2024 n. 39 e in particolare l'articolo 1, comma 1, lettera b), che ha attuato la modifica normativa sopra richiamata e oggetto delle osservazioni, non limiti le possibilità e le garanzie riconosciute ai terremotati. Verrà allegata la nota della struttura Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016.
L'ufficio speciale per la ricostruzione Marche ha chiesto un contributo di dettaglio alla struttura del Commissario straordinario, l'ufficio del Consigliere giuridico della struttura commissariale ha inviato la seguente risposta che vado a leggere: “A riscontro della vostra nota in oggetto e relativamente alle interrogazioni n. 1159 e n. 1170 dell'Assemblea legislativa delle Marche, in merito alla questione delle nuove disposizioni legislative in materia di superbonus in area sisma, si rileva quanto segue. Il decreto legge 29 marzo 2024 n. 39, nel testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale è chiaro nel fissare (rectius confermare) un particolare regime di perdurante applicabilità del superbonus in area sisma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Intanto risponde ancora una volta un Assessore invece del Presidente della Giunta regionale e Vice Commissario alla ricostruzione, chissà se a scuola quando doveva essere interrogato era assente, qui è totalmente assente. Gli avrei detto questo, Assessore Brandoni, come ci si può fidare di un Presidente della Regione Marche e soprattutto di un Vicecommissario che si dimostra presidio di cartone delle aree colpite dal sisma e delle aree interne?
Nell'aprile 2023 garantisce e si vanta che il super bonus sisma sarebbe durato fino al 2025, poi all'improvviso non muove paglia, non dice una parola, neppure finge di indignarsi, come hanno fatto i suoi omologhi di destra delle Regioni Umbria e Abruzzo, di fronte alla cancellazione del super bonus sisma.
Francesco Acquaroli, come ci si può fidare di un Presidente della Regione Marche che il giorno successivo al contentino …, perché lei ha citato le norme, ma la sostanza è che si destinano 330 milioni, non oltre il 2024, alle aree terremotate ed il Presidente Acquaroli esce pubblicamente e dichiara che il super bonus sisma è stato ripristinato e che dobbiamo andare tutti in processione dal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle finanze a ringraziarli.
Le dichiarazioni che ha fatto sulla soddisfazione per i 330 milioni vuol dire, delle due l’una, che non ha capito nulla della complessità della ricostruzione perché quelle norme attaccheranno i cittadini, le aziende e i lavoratori, oppure ha capito tutto e continua a portare in giro.
Ma non è solo il Presidente Acquaroli è insieme al Commissario che è l'altra pessima faccia della medaglia della ricostruzione. Grazie.
Interrogazione n. 1169 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Trasferimenti e gestione dei servizi allocati nell’area del cantiere del nuovo ospedale di Pesaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1169 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione del Consigliere Biancani è così pugnace, come al solito, per le questioni relative alla realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro e chiede con questa interrogazione i tempi, le modalità di trasferimento dei servizi relativamente agli edifici che devono essere demoliti per la realizzazione della nuova opera.
Al riguardo, rispondendo a questa interrogazione, comunico che è stato pubblicato un avviso di consultazione preliminare di mercato finalizzato ad acquisire adeguate informazioni di ordine tecnico ed economico per il detto trasferimento. La procedura è tuttora in corso e l'Azienda sanitaria territoriale assicura che, concordemente con quanto già stabilito precedentemente e in attuazione dei tempi previsti per la realizzazione dell'opera, il trasferimento avverrà nei tempi e nei modi previsti dal programma.
Devo aggiungere, ma il Consigliere Biancani lo sa perfettamente, che si tratta di trasferire: la RSA Tomasello - cure riabilitative di mantenimento per disabili; le comunità protette maschile e femminile terapeutico riabilitativo, il servizio riabilitativo, il Cser.
Gli consegno la risposta perché con i tempi relativi alle interrogazioni veloci non siamo in grado di dare una risposta per intero. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Voglio solo dirle che in merito al bando il secondo avviso è scaduto il 28 febbraio di quest'anno, è passato quasi un mese e mezzo e ancora nessuno sa dove saranno spostati i servizi. Le ricordo che sono servizi delicati e sarebbe bene riuscire a mantenere una vera e propria, come oggi, cittadella della salute mentale in un unico posto, soprattutto.
Assessore, questa attenzione deve essere garantita anche perché il personale della psichiatria che deve intervenire in questi servizi, come sa, è sotto organico, quindi spostare di troppo questi servizi vuol dire anche sprecare molto tempo nei viaggi, avanti e indietro.
La gran parte delle persone che sono ospiti, chiamiamoli così, di questi servizi, come può immaginare, sono pesaresi perché Pesaro fa riferimento a Pesaro o a Fano. Nella gran parte sono pesaresi e spostarli troppo lontano sarebbe un disagio non solamente per il personale medico, ma anche per le famiglie. D'altra parte questi servizi messi in posti troppo isolati vanno a perdere quell'attività di coinvolgimento, di integrazione col tessuto sociale di cui queste persone hanno bisogno.
Nell'interrogazione mi sono permesso di chiederle una verifica, ne ho già parlato …, dico la verità, ho lanciato un là anche alla direttrice, che è sempre molto gentile, le ho detto che doveva parlare con lei, ci siamo visti quando c'è stata l'inaugurazione del mammografo e le ho detto di verificare anche Galantara che oggi non è utilizzata al massimo, addirittura con attività che per essere spostate forse richiederebbero molti meno problemi. Grazie.
Interrogazione n. 1133
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Cesetti
“Accertamenti sanitari finalizzati al rinnovo della patente di guida per le persone affette da diabete e da altre patologie croniche e rafforzamento della rete della diabetologia marchigiana con sperimentazione di una cittadella del diabete a Pesaro”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1133 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione il Consigliere Biancani chiede informazioni sulla possibilità di avviare un percorso specifico ad hoc per la prenotazione di esami strumentali diagnostici per il rinnovo della patente di guida per i pazienti diabetici.
La risposta che mi viene fornita dall'amministrazione è che non sono Lea, quindi sostanzialmente non sarebbe possibile avviare questi percorsi. Io condivido invece l'idea che le persone diabetiche, ma più in generale le persone non più giovani, abbiano una corsia preferenziale, quindi ho inviato una direttiva alle Aziende sanitarie territoriali affinché le persone che devono rinnovare la patente di guida e garantirsi di poter essere autonomi anche nella propria vita personale possono avere questo tipo di percorso perché non credo che sia giusto che queste persone devono aspettare o fare le code con gli altri pazienti che richiedono prestazioni sanitarie per condizioni di salute.
Ebbene, questo indirizzo adesso è stato da me formulato anche sulla base di questa interrogazione, quindi vedremo quale potrà essere la risposta organizzativa da parte delle Aziende.
Diciamo che in questa direzione ci dovrà essere anche una corsia ad hoc per i pazienti diabetici, tanto più per il fatto che questa patologia si manifesta per moltissime persone anche in età diverse. Ritengo anche che per proteggere le attività produttive di persone che lavorano, che sono affette dal diabete, si possa avviare questo percorso, almeno in via sperimentale, se non sarà possibile in tutta la regione solamente per le Aziende che potranno organizzare queste strutture per dare un servizio a migliaia di persone che soffrono di questa malattia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Piano piano riusciamo anche a fare insieme qualcosa di positivo.
Ritengo che questa sperimentazione …, i diabetici, lo dico per chi ci ascolta in Consiglio regionale, quando devono fare il rinnovo per la patente sono ad oggi costretti a andare a fare visite mediche specialistiche, anche a pagamento, poi ci sono dei tempi entro i quali vale questa visita, a volte non si riesce neanche a rispettare la tempistica e questo, oltre a causare un aumento dei costi per le persone che sono costrette a rivolgersi al privato, comporta anche un disagio per tutti quelli che hanno già un disagio loro perché avere questo tipo di malattia, che molto spesso è invalidante, crea problemi, soprattutto dover spendere i soldi e non avere garanzia di riuscire a rinnovare la patente in tempi rapidi, Come può immaginare, se uno come me abita in centro e lavora in centro magari il problema non è molto grosso perché al limite per andare a lavorare va a prendere il treno, che è sempre in centro anche quello, ma per chi usa la macchina per motivi di lavoro non aver la patente diventa un problema.
Penso che sia possibile, Assessore, che lei avvii, come ha detto, questa sperimentazione nel pesarese, cercando anche di allargarla perché i medici sono sempre gli stessi, un conto è prevedere per due o tre giorni che i vari specialisti si trovino in un unico posto …. Le persone che hanno questo tipo di malattia, perché è una malattia vera e propria, sanno che possono trovare tutti gli specialisti in un'unica sede e a quel punto fare tutte le analisi e le verifiche necessarie che consentono in tempi rapidi di avere questa garanzia.
Penso che sia un modus operandi che può essere utilizzato anche per altre patologie, come per le persone che hanno problemi cardiaci e che devono fare delle visite periodiche per poter avere in mano alcuni documenti.
La ringrazio per la risposta, mi auguro che venga realmente seguita la sua direttiva, non ho dubbi per pensare che non sia così, ritengo che sia importante proseguire in questa direzione. Grazie
Interrogazione n. 1172 - a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Relazione Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per le Marche sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relativi alle leggi pubblicate nell’anno 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1172 - a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI Grazie, Presidente. In relazione all'interrogazione a risposta immediata n. 1172 del 5 aprile 2024, recante “Relazione Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per le Marche sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relative alle leggi pubblicate nell'anno 23” specifico quanto segue.
Per quanto attiene al quesito formulato in ordine alle iniziative e provvedimenti di competenza che si intendono adottare con riferimento alle osservazioni e richieste formulate dalla Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per le Marche, si comunica che la documentazione da corrispondere alla Corte dei Conti è in corso di predisposizione e che la Giunta regionale e io personalmente siamo disponibili a fornire adeguato riscontro all'Assemblea legislativa non appena avremo trasmesso la suddetta documentazione all'organo richiedente.
Pertanto, Consigliere Cesetti, appena invieremo quanto detto alla Corte dei Conti, sarò pronto a risponderle, la rinviamo o la ripropone. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Va bene, Presidente, non ho difficoltà a raccogliere l'invito dell'Assessore Brandoni che ravvisa l'opportunità di relazionare prima alla Corte dei Conti e poi riferire in Aula sui provvedimenti che noi chiediamo qui: “quali iniziative e provvedimenti di competenza si intendono adottare con riferimento all'osservazione richiesta della Corte dei Conti”.
Se l'Assessore ritiene che prioritariamente debba rispondere alla Corte dei Conti e poi rispondere in quest'Aula non ho nessuna difficoltà ad aderire a questa prospettazione, che anzi può essere anche condivisibile. Va bene per il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. E’ a risposta immediata il rinvio non c'è, Consigliere.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Nessun problema. Assessore, non si preoccupi, va bene lo stesso perché in questo momento la mia collaboratrice la trasformerà in ordinaria e quella sarà l'occasione per rispondere, tanto le problematiche le abbiamo dibattute poc'anzi in occasione delle proposte di legge che abbiamo esaminato, la clausola di invarianza e tutte le altre vicende.
Nessun problema, la trasformiamo seduta stante in ordinaria, Presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Cesetti, le chiedo un'altra cosa, dopo ci sarebbe l'interrogazione n. 1075 dell'ospedale di Monte Giorgio, mi ha detto l'Assessore Saltamartini che ha già risposto la volta precedente ed oggi è erroneamente in elenco, deve ancora rispondere?
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La problematica era contenuta in un'altra interrogazione a cui ha risposto, però anche qui vorrei una risposta ad hoc, ma la possiamo fare la prossima volta, adesso ho un altro impegno, nessuna difficoltà.
Assessore, non è urgente neanche questa.
PRESIDENTE. Assessore, la rinviamo alla prossima volta? Facciamo il rinvio alla prossima volta.
Interrogazione n. 1128
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Osservatorio regionale per la rilevazione e la segnalazione di episodi di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1128 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ringrazio preliminarmente non per captatio benevolentiae l’interrogante, ma perché questo è un tema particolarmente importante che riguarda il fenomeno tristissimo delle aggressioni al personale della sanità che si ripete e si manifesta con violenza non solo verbale, ma addirittura fisica.
Nella sua interrogazione chiede quali sono le misure adottate, qual è la funzione e che cosa ha fatto l'osservatorio regionale sull'argomento.
Devo innanzitutto premettere che in materia sono state approvate importanti norme da parte del Parlamento, anche su proposta del Governo, che ha inasprito le pene, le sanzioni criminali per alcuni reati compiuti, si deve dire, contro pubblici ufficiali.
Tali sono le funzioni che svolge il personale medico infermieristico e delle altre specializzazioni sanitarie all'interno dei pronto soccorso, prevedendo peraltro una procedibilità d'ufficio, il che significa che al manifestarsi del comportamento criminale si procede con le misure cautelari, precautelari e con l'iscrizione nel registro degli indagati, con l'esercizio dell'azione penale attraverso le forme e i modi previsti al Codice di procedura penale. Questo non richiede che da parte della vittima debba essere presentata la denuncia o la querela per i reati procedibili a querela e fa sì che all'interno degli uffici di polizia dei pronto soccorso, dove sono stati già allestiti, si stia procedendo direttamente contro numerosissime persone.
Vero è che la richiesta è stata fatta anche in quest'Aula con una mozione che è stata poi trasformata in risoluzione, votata all'unanimità in questo Consiglio regionale, che chiedeva l'allestimento dei presidi di polizia in tutti i pronto soccorso in tutti gli ospedali.
Bene, la risoluzione purtroppo ha avuto attuazione solamente in alcuni posti per la carenza anche in questo caso del personale delle Forze di polizia, cionondimeno è evidente che con questa mia risposta intendo rispondere e risollecitare con una nota il Ministero dell'Interno a garantire per tutto il personale della sanità questo tipo di tutela, anche con la vigilanza saltuaria da parte delle pattuglie delle Forze dell'ordine intorno ai pronto soccorso ed ai presidi ospedalieri.
Sono state aggravate le sanzioni, è stata eliminata la necessità di procedere nei riguardi di queste persone presentando denunce o querele e accertato che si sta monitorando la violenza con un sistema preventivo di apertura di posti di Polizia negli ospedali, come è avvenuto per esempio negli ospedali di Civitanova Marche e di Macerata, premesso tutto questo, si deve rilevare che le vittime ancora una volta di queste aggressioni sono principalmente il personale femminile il 67%, in particolare il 71% sono infermieri.
Diciamo che questo tipo di atteggiamento si manifesta spesso, non solo, attraverso manifestazioni criminali, la minaccia presuppone il male ingiusto in futuro, ma si manifesta anche attraverso l'espressione di parole crude e violente intrinsecamente, che non integrano fattispecie di reato, ma sono condotte e costumi che dobbiamo contestare e contrastare con la massima determinazione.
L’osservatorio, a cui fa riferimento la Consigliera Ruggeri, è stato istituito, sta lavorando. Da questo report, che non ho compiutamente letto perché mi è stato trasmesso alcuni minuti fa, emerge che l'osservatorio è pronto.
Dico alla Consigliera Ruggeri che se nella mia risposta ci sono delle lacune, la disponibilità dell'Assessorato all’eventuale integrazione dell'osservatorio e di altre misure è piena perché nel nostro Paese tutto possiamo fare, tutto possiamo criticare, ma la violenza fisica e la violenza morale non possono essere un strumento di contestazione, né della carenza di servizi sanitari né delle relazioni tra persone perché è evidente che il personale lavora in un settore strategico come quello della sanità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta, che però, come già ha anticipato, non mi soddisfa completamente, anche perché ha un ruolo difficile che è quello di organizzare la sanità marchigiana e questo è un tema delicatissimo e importantissimo su cui ancora troppo dobbiamo fare.
L'idea di fare questa interrogazione naturalmente è nata dalla nota dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, che è uscita a marzo del 2024 con i dati relativi al 2023 e abbiamo scoperto che sono state ben 90 le aggressioni denunciate, però, come lei sa, molte sono quelle sommerse perché soprattutto le aggressioni verbali non vengono denunciate per niente.
L'Assessore ha fatto un excursus, se volete anche doveroso, sull’inasprimento delle pene e su tutte le cose che ha messo in campo il Governo, però noi come Regione dobbiamo chiederci che cosa ci manca di fare. Per esempio in questa nota dell'Osservatorio nazionale si legge che gli eventi segnalati nelle Marche sono 90 e, causa problematiche legate alla produzione di flussi informativi interni alle Aziende sanitarie, alcune informazioni non sono complete, come ad esempio la fascia di età ed il sesso. Sicuramente questa è una lacuna su cui dobbiamo intervenire, ce lo dice direttamente l'Osservatorio nazionale.
Bisogna mettere in piedi l'Osservatorio regionale quanto prima, occorre che le AST ed anche le aziende inseriscano i dati necessari per monitorare perché per prevenire bisogna conoscere il fenomeno.
Facendo una ricerca veloce su internet si trova una enormità di notizie che riguardano aggressioni che hanno colpito il nostro personale sanitario, di solito operate direttamente dai pazienti o dai cargiver - l'Assessore l'ha già detto - soprattutto nei pronto soccorso, nelle guardie mediche ed in tutte quelle aree di cui parliamo spesso dove c'è una carenza di personale, ed è questo il motivo fondamentale e proprio lì abbiamo problemi di questo tipo. Fermo, Jesi, Macerata, Pesaro, Torrette sono solo gli ultimi ospedali o luoghi in cui all'interno delle strutture ci sono state aggressioni al nostro personale, e non è più tollerabile.
I posti di polizia sono stati resi operativi solo a Macerata e Civitanova Marche, da quello che mi risulta, però sono previsti dal decreto legge 34/2023 per cui dovremmo aprirli dappertutto, Assessore. Grazie.
Interrogazione n.1129
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri
“Insediamento Amazon di Jesi”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1129 dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI Grazie, Presidente. Lo scrivente Dipartimento, sentita la società Interporto Marche Spa, riferisce che la riconsegna dei lavori di costruzione dell’ hub verrà effettuato dalla Techbau ad Amazon Logistic Italia entro dicembre 2024 (fonti dirette Techbau). L'inizio delle attività Amazon come riferito dall'AD di Amazon logistiche lo scorso 28 aprile e riportato sulla stampa sarà per giugno 2025, quindi la consegna dei lavori del cantiere è una circostanza direttamente connessa alle tempistiche Amazon.
Ad ogni modo, con riferimento alle altre tematiche menzionate nell'atto ispettivo, si condivide senza dubbio l'opportunità di affrontare congiuntamente con tutti gli interlocutori interessati a vario titolo (Comune, Provincia, Interporto, Amazon, RFI, Treni Italia ed Anas), la questione dei trasporti è di una auspicabile intermodalità per l'accesso al centro logistico, ferma restando la circostanza per cui la costituzione di un tavolo permanente interdisciplinare potrà essere avviata una volta resi disponibili da Amazon i dati di flusso di traffico passeggeri e merci che si prevede possano generarsi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, l’Assessore Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, potrei dire di essere soddisfatto, lo dico perché ho apprezzato la necessità di un tavolo interistituzionale che avevo sollecitato prima al suo collega, che invece mi ha detto che per la questione dell'alluvione di quel territorio non era necessario. Dopodiché però, Assessore, voglio mettere un timing importante perché l'insediamento di Amazon è determinante per il nostro territorio, abbiamo lavorato tutti perché questo accadesse, significa posti di lavoro, riqualificazione, vuol dire anche un indotto particolarmente significativo, ma quella società ha un una grande peculiarità: i tempi sono determinanti e sono da loro sempre rispettati.
Nella conferenza di presentazione, che è avvenuta il 28 marzo, hanno dato un timing molto molto preciso, che era quello che in 15 mesi la struttura doveva essere aperta e noi non possiamo perdere ulteriore tempo per dare risposte, che sono nell'ordine delle difficoltà: il punto di vista stradale, le infrastrutture (quella ferroviaria), la mitigazione dell'inquinamento e l'implementazione di servizi, oltre che la garanzia sul lavoro adeguato per i lavoratori.
Ritengo che quel percorso andava messo in campo in maniera simultanea alla sottoscrizione degli atti perché 15 mesi passano velocemente e forse il casello di Ancona nord non è adeguato ed il casello di Montemarciano non deve essere preso in considerazione, così ci capiamo, perché non si può potenziare quella viabilità a discapito di intere popolazione, interi territori, com’è stato annunciato, e per far questo occorre progettazione, occorrono risorse. 15 mesi, ci guardiamo con l'esperienza antica, per l'amministrazione pubblica sono zero, quindi l'invito è: buono il tavolo ... Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
Interrogazione n. 1173 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri
“Sostegno alle imprese nell’accesso al credito – Fondo Nuovo Credito”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1173 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI Grazie, Presidente. Occorre premettere che a seguito della sospensione della misura di cui al Decreto dirigente del settore IACR n. 118 del 25 marzo 24 e al fine di verificare costantemente l'evoluzione delle richieste di contributo pervenute da parte delle imprese, la Regione ha chiesto al gestore del fondo di trasmettere con frequenza settimanale l'aggiornamento sull'esito reale ed effettivo delle domande che vanno a buon fine.
Il meccanismo di funzionamento del fondo prevede che nella fase iniziale le domande inviate dalle imprese tramite un Confidi siano segnate al fondo prenotando il contributo pubblico richiesto sia in termini di garanzia che per ridurre il costo degli interessi e il costo della garanzia.
Solo a seguito dalla successiva istruttoria e della delibera da parte della banca di concessione del finanziamento si attiva la garanzia e si eroga materialmente all'impresa il contributo.
Tale premessa non è di poco conto, se si considera che un certo numero di domande potrebbe non arrivare all'erogazione del contributo regionale.
In questa fase si stanno prendendo in esame i dati sulle domande ammissibili e quindi prenotate, per monitorare il raggiungimento dello stanziamento della misura circa 19,2 milioni di euro, al netto dei costi di gestione del fondo, che ricordo erano 20 milioni.
Con la delibera di Giunta n. 496 del 25 marzo 2024, la Giunta regionale, proprio nella consapevolezza che il tema del credito alle imprese è al centro delle necessità più urgenti e che si tratta di una delle questioni cruciali per lo sviluppo del sistema produttivo marchigiano, ha stabilito di destinare le risorse che nel tempo rientrano da misure avviate in passato per il credito o per analoghi strumenti finanziari e che a tutti gli effetti rappresentano risorse regionali riutilizzabili, ai nuovi strumenti finanziari avviati tramite il fondo di partecipazione Credito Futuro Marche 2021-2027, al cui interno è stato attivato il Fondo Nuovo Credito, di cui all'interrogazione.
Una decisione importante in quanto consente alla Regione di mantenere la destinazione delle risorse che in passato hanno consentito di rendere meno problematico l'accesso al credito, su stessi obiettivi di accesso al credito attraverso strumenti nuovi aggiornati rispetto alle attuali esigenze di ripartenza economica.
Il dato aggiornato e definitivo delle domande prenotate al Fondo ante sospensione indica:
1) numero Confidi che hanno intermediato domande di imprese: 6;
2) numero domande presentate con documentazione completa e quindi prenotate al plafond: 2025;
3) numero domande presentate con documentazione incompleta e quindi non prenotabili al plafond: 405;
4) contributo regionale sviluppato dalle 2.205 domande complete di documentazione: 26,2 milioni di euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Brandoni, purtroppo anche questa volta sono insoddisfatta della risposta e le spiego perché.
Le imprese marchigiane hanno bisogno di tornare ad essere competitive nel mercato globale ed investire subito in ricerca, sviluppo, internazionalizzazione, per farlo hanno bisogno di ossigeno immediato e questo è possibile soltanto agevolando in maniera seria e sistematica l'accesso al credito perché, come lei sa, le nostre imprese sono molto sottocapitalizzate.
A fine del 2022 lei stesso, Assessore Brandoni, aveva annunciato un mix di interventi sul credito per ben 91 milioni, un annuncio che ha fatto ben sperare tanti e che ha creato numerose aspettative. Ebbene, dopo le sue dichiarazioni che cosa abbiamo ad aprile 2024? Abbiamo l'istituzione del Fondo Nuovo Credito presentato come un'opportunità unica per le imprese, aperto a gennaio per 20 milioni di euro e bloccato già a marzo per esaurimento delle risorse disponibili, a riprova della vostra incapacità programmatoria.
A fronte di questo la Giunta che cosa fa? Avvia una ricognizione sulle risorse riutilizzabili da fondi rotativi per un totale di 10 milioni di euro, come peraltro sempre fatto anche da chi l'ha preceduto, e direi ci mancherebbe altro.
Restituire fondi rotativi, caro Assessore, significa riutilizzare i fondi restituiti alle imprese che ne hanno già beneficiato e questo peraltro fa parte della natura del fondo stesso che non a caso si chiama rotativo e questo significa, glielo ripeto, che non intendete impiegare nessuna nuova risorsa.
PRESIDENTE. Consigliera Bora, le do un altro minuto.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Non c'è problema, tanto avrò modo comunque.
La ringrazio di questo suo grande atto di cortesia, per me peraltro è una follia ridurre il tempo, però va bene, questa è un'altra delle vostre grandi invenzioni.
Ho detto che 10 milioni sono assolutamente insufficienti, ed è questa, Assessore Brandoni, la strategia sul credito che la Giunta intende attivare da qui a fine 2025?
Guardi che gli imprenditori si aspettano interventi strategici e sistematici, le grandi banche sono state già sufficientemente aiutate e i tavoli sul credito ci sono sempre stati.
Qual è la vostra strategia? Proporre delle proposte di legge, di cui mi sfugge l'obiettivo nobile, come quella sulla desertificazione bancaria, sulla costituzione del comitato per il sostegno del credito? E’ tempo di mettersi dalla parte dei cittadini e delle imprese e di sostenere ...
Interrogazione n. 1168 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Rafforzamento dei servizi sanitari per le gravi e urgenti carenze nei bisogni di cura nel Comune di Arcevia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1168 – a risposta immediata - del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione del Consigliere Santarelli riguarda i servizi erogati nella città di Arcevia.
Come in altre occasioni, le interrogazioni urgenti dovrebbero presupporre un po' di urgenza perché se con le interrogazioni urgenti dobbiamo tracciare una pagina di servizi è impossibile che si possa garantire questo tipo di servizio.
Quindi mi appresto a rispondere a questa interrogazione dicendo che nel Piano socio-sanitario della nostra Regione, approvato il 9 agosto, sono previsti una serie di interventi per potenziare la sanità territoriale e quella di prossimità.
Tra questi interventi nel territorio della provincia dell’AST di Ancona vi è il potenziamento del punto salute prestazioni ambulatoriali infermieristiche per la gestione delle cronicità, l'avvio di un nuovo punto salute in telemedicina, che verrà inaugurato nei prossimi giorni, e soprattutto un incremento di personale previsto con il Piano aziendale dell'Azienda sanitaria territoriale che riguarda il servizio di Adi, l'assistenza domiciliare integrata, e un potenziamento dei servizi che oggi sono svolti dai medici di medicina generale e anche dai medici delle altre strutture viciniori.
Voglio anche aggiungere che in materia dobbiamo aspettare queste poche settimane che sono rimaste per l'attuazione del Piano aziendale, in cui verranno segnatamente e dettagliatamente previste le risorse tecnologiche, strumentali e umane che dovranno essere impiegate per garantire i servizi in questa importante comunità.
Voglio aggiungere che rispetto alla visione della sanità come ospedale centrica e soprattutto incentrata sui grandi centri agglomerati urbani, la Giunta, la maggioranza in carica ha invertito il trend, prevedendo dei servizi di prossimità e il potenziamento dei servizi territoriali.
Contiamo di poter dare delle risposte concrete in termini non solo di programmazione, ma di modifiche e di apporti concreti, di potenziamento dei servizi nelle primissime settimane che ci apprestano al varo del nuovo atto aziendale dell'Area vasta territoriale di Ancona. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Gentile Assessore alla sanità Filippo Saltamartini, noi di Rinasci Marche, sempre unica forza civica e solidale in Regione, la ringraziamo per la risposta tempestiva fornita e crediamo che questa interrogazione, in merito al rafforzamento dei servizi sanitari per le gravi carenze nel Comune di Arcevia, sia attuale.
Un quadro complessivo del passato riporta che l'ospedale di Arcevia …, già in una precedente interrogazione, unico firmatario il Consigliere Santarelli, la n. 485 del 2022 discussa a giugno del 2022, lei si era preso un impegno di riconsiderare la situazione della struttura ospedaliera di Arcevia nel contesto del Piano socio-sanitario, ma nel Piano 2023-2025 non si rileva l'inserimento della struttura sanitaria di Arcevia nella classificazione di casa di comunità. Successivamente le normative sull'ospedale di Arcevia prevedevano che nella struttura sarebbero stati conservati i posti rispetto alle cure intermedie, confermati i servizi presenti ed il presidio medico h24.
Rinasci Marche è a fianco della cittadinanza arceviese e delle esigenze di cura più urgenti, in quanto il Comune è tra i più spopolati, con il più alto tasso di invecchiamento in Italia, insieme alle popolazioni dell'area montana e dell'alta Valle del Misa del Nevola e Cesano.
Chiediamo di mantenere i servizi come un potenziamento che possa nell'imminente stagione turistica portare alla riapertura della farmacia comunale, che si è visto da poco in atto e la carenza degli specialisti.
Infine andiamo a rafforzare e a chiedere pesantemente l'impegno e come sentinelle civiche e solidali verificheremo questa misura grazie al lavoro fatto anche dall'Assessorato alla sanità. Grazie.
Interrogazione n. 1061
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Carenze nell’organizzazione del Sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla situazione dei pronto soccorso e della medicina di urgenza”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1161 del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Si tratta di una interrogazione relativa all'organizzazione dei pronto soccorso della nostra regione. Sappiamo perfettamente che i pronto soccorso, l'abbiamo già detto tante volte in questa Assemblea, anche quotidianamente sui giornali a livello nazionale, soffrono più di altri reparti della carenza di medici specializzandi, specializzati e soprattutto dell'enorme afflusso di cittadini per il venir meno di servizi territoriali. Specifici servizi che devono essere riorganizzati alla luce del decreto ministeriale 71 di 2 anni fa e degli investimenti del PNRR con la realizzazione di case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali.
Sappiamo anche che la nostra Regione, anticipando questo tipo di domanda sanitaria, ha avviato un percorso innovativo con la farmacia dei servizi e con i punti salute, che stiamo allestendo in tutta la regione, che garantiranno possibilmente un effetto deflazionistico per quanto riguarda gli accessi nei pronto soccorsi.
Detto questo, la Regione Marche con delibera di Giunta regionale del 17 luglio 2023 ha strutturato una organizzazione omogenea dei pronto soccorso, prevedendo tutta una serie di misure che sono state indirizzate ai Direttori delle Aziende sanitarie territoriali, cionondimeno, nonostante questi principi e questa riorganizzazione, assistiamo a dei gravissimi problemi anche di natura sociale che arrivano nei pronti soccorso, pensiamo semplicemente alla sosta in un pronto soccorso di una cittadina extracomunitaria, in un pronto soccorso di un ospedale delle Marche, che si è protratta per molti giorni, addirittura, in assenza di servizi sociali che dovevano essere allestiti proprio per garantire le condizioni sociali di questa persona.
I pronto soccorso in via generale dei nostri ospedali stanno dando una risposta a problemi che non riguardano sempre la sanità, riguardano i servizi territoriali, l'assistenza, l'educazione e tutta una serie di misure che dovranno essere affrontate anche con un potenziamento del finanziamento dei servizi sociali.
Ciò premesso, devo anche aggiungere che la recente nomina del Sottosegretario, che è stato per lunghi anni primario a Torrette, una persona di grandissima esperienza, ha fatto sì che sul tema dell'organizzazione del pronto soccorso, relativamente alla riorganizzazione delle aziende, con gli atti aziendali che dovranno essere adottati nelle prossime settimane, sia in piedi un osservatorio presieduto dallo stesso Sottosegretario, con il compito di monitorare l'andamento e la riorganizzazione di detti pronto soccorso, che con l'avvicinarsi della stagione estiva soffriranno e potranno soffrire di ulteriori apporti che potranno giungere dai numerosi turisti che sono soliti d'estate venire nelle Marche.
Diciamo che il tema nell'agenda dell'Agenzia sanitaria è direttamente seguito dal Sottosegretario e la delibera di Giunta regionale, con cui la Regione Marche ha riorganizzato il pronto soccorso lo scorso anno, potrà essere oggetto di una revisione, di una riconsiderazione per garantire le misure necessarie a dare le risposte che i cittadini e in questo caso anche i turisti nei prossimi mesi ci domanderanno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Innanzitutto l’interrogazione riportava le carenze nell'organizzazione del Sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla situazione del pronto soccorso e della medicina di urgenza.
Gentile Assessore Saltamartini, noi di Rinasci Marche prendiamo atto del suo impegno volto a colmare le carenze che abbiamo nuovamente evidenziato con la nostra interrogazione. Tutto questo perché, in merito all'organizzazione del sistema sanitario regionale, con specifico riferimento alla situazione dei pronto soccorso e della medicina di urgenza, Rinasci Marche, la sola forza realmente civica e solidale nella politica regionale, sin dall'inizio di questa legislatura ha posto al centro dei propri atti le questioni della tutela della sanità come bene pubblico essenziale per le marchigiane e per i marchigiani.
Riteniamo lecito ribadire in Aula la nostra doverosa premessa e già nella legge regionale n. 19 dell'8 agosto 22, come in seguito all'adozione del Piano Socio-sanitario 2023-2025, avevamo definito interventi che potevano migliorare l'organizzazione della sanità nelle Marche, ma le proposte presentate da Rinasci Marche non sono state considerate, manteniamo, quindi, una riserva nel verificare le condizioni attuali di approvazione e implementazione di questi provvedimenti.
Consideriamo infatti ancora deficitari diversi aspetti, quali, in primo luogo, la centralità della farmacia dei servizi, che peraltro è oggetto in questo periodo di un disegno di legge da parte del Governo nazionale, e la semplificazione come presidio di prima istanza.
Per il cittadino la piena sintonia con le altre componenti del sistema sanitario regionale vede come secondo tema la partecipazione dei rappresentanti delle professioni delle associazioni di categoria sindacali, con particolare rilievo alla formazione sociale del terzo settore.
Un terzo aspetto carente, e per questo non siamo soddisfatti, è la continuità dei servizi attraverso accordi con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta al fine di eliminare le code ai pronto soccorso ospedalieri, come questione sempre maggiore di criticità.
Da ultimo, ma non meno importante il problema relativo ai criteri di appropriatezza per gli accessi al pronto soccorso al fine di evitare affollamenti e disagi al cittadino bisognoso di cure immediate, inclusi i servizi di guardia medica territoriale, in contatto con i medici di medicina generale, da dotare altresì con attrezzature diagnostiche sufficienti ad accogliere tutti quei cittadini bisognosi di cure minore.
In conclusione, noi di Rinasci Marche ribadiamo il nostro impegno di sentinelle civiche, solidali e continueremo a monitorare per avere contezza degli interventi che ha specificato stamane l'Assessore, volti a migliorare l'organizzazione del Sistema sanitario regionale, a partire dalla situazione allarmante dei pronto soccorso e della medicina d'urgenza.
Ringraziamo l'Assessore per la sua risposta, siamo parzialmente soddisfatti per tutte le cose che abbiamo sottolineato nella risposta. Grazie.
Proposta di legge n. 214
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Latini, Bora, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Celebrazioni del centenario della nascita di Sergio Anselmi (1924-2024)”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 214 dei Consiglieri Mangialardi, Latini, Bora, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ho accettato volentieri di fare il relatore di maggioranza di questa legge “Celebrazione del centenario di Sergio Anselmi”, di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita.
Sergio Anselmi è una persona di rilievo nell'epoca moderna, nell'ultimo secolo delle Marche, ha avuto un percorso, ha insegnato prima nella scuola media e poi nella scuola superiore ed infine ha insegnato a lungo nell'università sia di Ancona che di Urbino.
Qual è l'oggetto della sua speculazione storica? E’ la storia delle Marche, la storia dell'identità marchigiana, e su questo non possiamo fare a meno di sottolineare il ruolo. Ha studiato sia l'epoca antica, il medioevo soprattutto, tra il XIV e il XIX secolo, sia la storia moderna, in particolare la storia dell'agricoltura, dalla mezzadria al passaggio ad un tipo di legislazione diversa per quanto riguarda i contratti agrari.
Questo è un ricordo personale, oltre che di agricoltura si è occupato anche di pesca e c'è un libricino, di cui fece omaggio alla Presidente di questo Consiglio regionale, di cui ero Vicepresidente, relativo alla pesca dei cannelli. A Marzocca, nella sabbia, ed a Senigallia la pesca del cannello era molto diffusa e lui fece un libretto piccolissimo, di poche decine di pagine, forse neanche 20, ma molto carino, illustrato, su questo tipo particolare di pesca e sulle sue modalità, una piccola pesca locale
Questo è uno dei tanti contributi, un piccolo aneddoto, che lui ha dato anche sulle culture agrarie, in questo senso ha ricostruito anche quali erano le rotazioni dell’agricoltura nelle Marche.
E’ stato un grande storico della nostra regione, nella storia delle regioni, quella pubblicata da Enaudi, Sergio Anselmi ha assemblato tutto il capitolo relativo alla storia delle Marche e in particolare - qui mi richiamo all'epoca contestuale, contemporanea a me - nel passato si spinse molto sulla storia della regione Adriatica ed oggi finalmente speriamo che decolli perché dal punto di vista istituzionale l'Unione europea l'ha statuita dal 2014, ma dal punto di vista fattuale 10 anni dopo è stata fatta la Macroregione Adriatico Ionica, che rappresenta un'area importante di attrazione, di economia, di scambi sociali ed economici e culturali. Al riguardo fu quasi un precursore, ha scritto dei racconti: “Ultime storie di Adriatico”, “Mercanti, corsari, disperati e streghe” sull'Adriatico.
E’ un personaggio che appartiene alla nostra memoria storica, ai nostri giacimenti culturali, in parte inesplorati. Per esempio sulle storie dei borghi storici della nostra regione è stato scritto tanto, su Urbino, Ascoli Piceno, Camerino, Treia, Jesi, mentre sulle storie del mare Adriatico è stato scritto molto meno e lui sicuramente è stato uno dei protagonisti della definizione dell'identità marchigiana.
Non aggiungo nient'altro, Sergio Anselmi merita, ha una storia anche politica, di socialista, impegnato in politica, merita la nostra attenzione.
Ci sono anche delle critiche in merito a quello che si fa, ed io sono uno di quelli che riesce ad attrarne tantissime. “Ma Sergio Anselmi non è in fondo di area politica …”, e qui mi sento di dire quel famoso detto, quando uno indica qualcosa, una persona, un luogo, una stella, c’è chi dice di guardare a cosa c'è dietro l'oggetto dello sguardo e c’è chi guarda il dito, ed è un imbecille.
Con questa chiusura dico che Sergio Anselmi c’è, fa parte di un'entità, mi piace, ha fatto una sua storia con i suoi percorsi di vita, per me va benissimo così.
Sono il relatore di maggioranza ed esprimo parere favorevole, come spero tutti.
La proposta di legge è stata presentata dal gruppo del PD, dal Presidente Latini e da altri, credo che non ci siano problemi, è un voto unanime. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ci voleva Sergio Anselmi per trovarci in grande sintonia con il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli, cosa che ci succede poche volte, invece devo apprezzarne le parole e anche l'approfondimento puntuale che è stato fatto su una figura così importante della storia della nostra regione.
Lo dico anche per me, che l'ho conosciuto da giovane Assessore del Comune di Senigallia in un momento di grande emozione perché siamo di fronte a una delle personalità più luminose della storia di Senigallia e dell'intera regione.
E’ stato innanzitutto uno dei più importanti storici marchigiani, l’ha detto bene il Consigliere Ciccioli, il più grande storico delle Marche ed è stato professore di storia economica presso l'Università di Ancona e di Urbino, autore di una vastissima opera di approfondimento e di grandissimo valore su questi temi.
Sergio Anselmi ha prodotto una approfondita analisi dell'identità marchigiana, è vero, che contribuì a far conoscere, divulgare e promuovere a livello italiano e internazionale grazie a quel volume che è stato citato sulla storia delle regioni, edita da Einaudi nel 1987, tra l'altro tradotta in tantissime lingue.
Vero il suo grande interesse per lo studio del mare Adriatico con le relazioni che ha ricostruito tra le due sponde dello stesso mare. Celebri sono: “Storie di Adriatico”, “Ultime storie di Adriatico”, “Mercanti, corsari, disperati e streghe”, ma anche “Adriatico nella storia dal XIV al XIX”; molto importanti sono anche i quaderni di storia.
E’ vero che è stato un precursore delle strategie della Macroregione Adriatico Ionica, è stato anche un grande tessitore di un connettivo evidente rispetto al lavoro che è stato fatto.
Lo dico per la Consigliera Casini, che lei lo ha come elemento intrinseco, uno dei massimi storici dell'agricoltura marchigiana, del mondo contadino in sé, il più grande studioso della mezzadria. Tra l'altro ha aperto nella sua terra natia il primo museo della storia della mezzadria: “Museo della mezzadria ‘ Sergio Anselmi’” a Senigallia. Nel 1989 ha dato anche un grande contributo alla realizzazione del PPAR perché le ricostruzioni storiche sul quale si è ancorato quello strumento sono nate anche dal lavoro che Anselmi aveva messo a disposizione dell'intera comunità. Un personaggio legato alla sua terra.
Con grande impegno civico è stato Consigliere comunale a Senigallia e poi Assessore. E’ stato ancora partigiano, Segretario del Partito socialista e, ha fatto bene il Consigliere Ciccioli a ricordarlo, anche docente, avendo fatto la gavetta dalla scuola media fino all'università, intervallando esperienze di giornalismo legato ai grandi valori morali che il professore ci ha sempre trasmesso.
Sono state 270 le sue pubblicazioni ed è una sorta di testamento involontario l’intervista “conversazioni sulla storia”, un dialogo con Valentina Conti pubblicato nel 2003 qualche giorno prima della sua morte.
La commemorazione del primo centenario della nascita di Sergio Anselmi è una grande opportunità per riflettere sulla marchigianità, sul contributo che Sergio Anselmi ha dato a questa grande regione, è anche un momento per ricordarlo. Sono convinto che il voto unanime, che potrebbe venire da questa Assise, possa aiutare anche il Comune di Senigallia, con le risorse che mettiamo a disposizione, ad organizzare iniziative nel mondo al quale era più legato, più vicino, quello della scuola, delle ragazze e dei ragazzi.
Mi sento di ringraziare: il Presidente Latini per aver sottoscritto insieme al nostro gruppo, la Consigliera Ruggeri per aver sostenuto e taggato anche in Commissione il percorso della nostra proposta di legge, il Presidente della Commissione Consigliere Marinelli perché nell'ultimo periodo ha accelerato il percorso per consentire di attivare entro l'11 novembre tutte le iniziative che possono essere programmate. Permettetemelo ringrazio anche il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli perché penso che abbia lavorato per far sì che questa legge potesse essere votata da tutti. Grazie .
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge celebra il centenario della nascita di Sergio Anselmi, che non è soltanto un illustre storico marchigiano, ma una figura di rilievo nella storia e nella cultura italiana.
Dobbiamo impegnarci a promuovere un'ampia riflessione sull'identità marchigiana, un tema al centro del lavoro di Anselmi.
Come evidenziato, nella sua vasta opera Sergio Anselmi ha offerto contributi fondamentali alla comprensione della storia e della cultura della nostra regione, nonché dei legami con il resto d'Italia e con il Mediterraneo.
Sergio Anselmi non è solo un nome nella storia dei libri, ma una personalità che ha segnato profondamente la nostra terra e le sue genti. La sua eredità va ben oltre le pagine dei suoi libri, è un esempio di impegno civico, di passione per la conoscenza e di amore per la propria terra.
E’ stato un precursore, così come hanno detto i Consiglieri Ciccioli e Mangialardi nella loro precedente relazione, della strategia della Regione Adriatico Ionica.
In conclusione, onorevoli colleghi, il centenario della nascita di Sergio Anselmi è una opportunità per noi di celebrare la nostra storia, la nostra cultura e le nostre radici. Possiamo quindi garantire che queste celebrazioni saranno un omaggio degno di un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia delle Marche e dell'Italia intera.
Il nostro voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Vota a favore anche il Consigliere Carancini.
Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 214. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 250 (proposta di legge statutaria)
a iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Marinelli, Biancani, Elezi, Ciccioli, Assenti, Marcozzi e Cesetti
“Modifiche alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 “Statuto della Regione Marche"”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 250 dei Consiglieri Ruggeri, Marinelli, Biancani, Elezi, Ciccioli, Assenti, Marcozzi e Cesetti.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Oggi parliamo della proposta di legge n. 250, che riguarda la modifica alla legge statutaria 8 marzo 2005, che è lo Statuto della Regione Marche.
Come tutti sapete la Regione Marche si è dotata del proprio Statuto con legge regionale. Tale Statuto per quanto di interesse rispetto alla proposta, all'articolo 18 rubricato “Autonomia del Consiglio - Assemblea legislativa” attribuisce allo stesso organo piena autonomia funzionale, organizzativa finanziaria e contabile nel rispetto del medesimo Statuto, delle leggi e dei regolamenti interni.
La proposta di legge interviene sugli articoli 13 e 22 dello Statuto regionale prevedendo rispettivamente la decadenza da componente dell'Ufficio di Presidenza e da Presidente e Vicepresidente delle Commissioni assembleari permanenti di coloro che cessano di far parte del gruppo consiliare al quale appartenevano al momento dell'elezione, ad esclusione dei casi in cui la cessazione è deliberata dai gruppi di provenienza o nelle ipotesi di scioglimento o fusione con gli altri gruppi consiliari.
Tali modifiche, così come descritte nella relazione illustrativa, si conformano ad analoghe disposizioni contenute negli articoli 13 (Cessazione dalle cariche del Consiglio di Presidenza) e 27 del regolamento del Senato della Repubblica, quindi, traggono spunto dal regolamento del Senato della Repubblica. L'articolo 13 dispone che i “componenti del Consiglio di Presidenza che cessano di far parte del gruppo parlamentare di appartenenza decadono dall'incarico. Tale disposizione non si applica quando la cessazione sia stata deliberata dal gruppo di provenienza, ovvero in caso di scioglimento o fusione con gli altri gruppi parlamentari. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano mai al Presidente del Senato”.
L'articolo 27, comma 3 bis, dispone che “i componenti dell'Ufficio di Presidenza che cessano di far parte del gruppo al quale appartenevano al momento dell'elezione decadono dall'incarico. Tale disposizione non si applica quando la cessazione sia stata deliberata dal gruppo di provenienza, ovvero in caso di scioglimento o fusione con gli altri gruppi parlamentari”.
Le previsioni hanno l'obiettivo unico di disincentivare la mobilità, in questo caso trae origine dalla mobilità parlamentare nel Senato della Repubblica.
Secondo quanto sostenuto da parte della dottrina, la ratio di questa norma di sanzione risiederebbe nel considerare il Parlamento italiano come gruppo centrico, in considerazione del collegamento diretto tra la carica attribuita (per elezione) al senatore e la sua appartenenza a un determinato gruppo (e non in quanto parlamentare singolo.)
Questa proposta è stata dibattuta ampiamente, fatta dalla Consigliera Ruggeri, la relatrice di minoranza, e poi sottoscritta da tutta la I Commissione competente. E’ stata sottoscritta da tutti e oggi portiamo in approvazione detta modifica. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche per la relazione di maggioranza il Consigliere Assenti, che è stato esaustivo, e voglio ringraziare la I Commissione con la quale abbiamo analizzato a lungo e in maniera dettagliata questa proposta di legge, portando tutta la Commissione a sottoscriverla, quindi è stata sottoscritta da tutti i gruppi politici che fanno parte della I Commissione.
Questo è il risultato di un patto che si era fatto verbalmente tra maggioranza e opposizione quando in quest'Aula sono avvenuti fastidiosi cambi di casacca e si era detto di cercare un modo per disincentivarlo, questo è quanto ci eravamo detti tutti, maggioranza e opposizione.
Per lungo tempo abbiamo studiato la questione, poi, non essendo pervenuta nessuna proposta, mi sono fatta carico di fare una ricerca e vedere cosa si potesse fare. L'ho fatto e questa proposta ha avuto una buona accoglienza da parte di tutti, opposizione e maggioranza, e spero che venga proposta approvata all'unanimità.
Si fa riferimento ad una norma che è già in vigore in Senato, si ricalca quella, non si tocca in questo modo il vincolo di mandato perché non si vanno a toccare le risorse assicurate ai singoli Consiglieri, ma quelle che spettano agli organi eletti internamente al Consiglio in quanto il Consigliere aderisce a un gruppo.
Qualora si decida autonomamente di uscire dal gruppo di appartenenza, quello con cui si è stati eletti, si deve decadere secondo noi e secondo quest'Aula dal ruolo per cui si è stati eletti in quanto facenti parte di un gruppo politico.
Come ha detto benissimo il Consigliere Assenti riguarda l'Ufficio di Presidenza e le Commissioni.
Vorrei fare un passaggio molto veloce per evitare di tornare sulle polemiche, ma ricordiamo tutti che le Commissioni consiliari sono state ingessate per mesi e non sono riuscite a lavorare perché ci siamo trovati a dover affrontare una problematica, per la quale non avevamo gli strumenti per intervenire o strumenti sufficientemente efficaci.
Lasciamo da parte il vincolo di mandato e le risorse che ogni Consigliere giustamente deve avere per esercitare il proprio ruolo, questo è semplicemente un deterrente che cerchiamo di mettere in campo per evitare situazioni ulteriormente spiacevoli.
Come ha detto il Consigliere Assenti la proposta di legge è abbastanza semplice, consta di quattro articoli, sarà applicata a decorrere dalla prossima legislatura.
L'articolo 1 riguarda l'Ufficio di Presidenza; l’articolo 2 il Presidente e il Vicepresidente delle Commissioni in quanto espressioni dei gruppi consiliari; l'articolo 3 riguarda l'invarianza finanziaria. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Per esprimere il voto favorevole e per ribadire il lavoro proficuo fatto da tutta la Commissione, che ha firmato all'unanimità la proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Anche noi come gruppo Forza Italia diamo il voto favorevole. Questo è un risultato condiviso in Commissione.
Si ritiene opportuno attraverso questa modifica allo Statuto della Regione Marche disincentivare la mobilità consiliare in sede di Assemblea legislativa regionale, così come è stato condiviso in Commissione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Anche il gruppo Lega è favorevole.
Ci sono delle perplessità sulla legittimità o meno, però secondo noi è opportuno procedere a questa modifica. Importante è quello che abbiamo detto in Commissione, che deve essere qualcosa proposto da tutto il Consiglio in modo da avere più efficacia e più forza.
Come gruppo Lega siamo in linea con la proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 250 (proposta di legge statutaria). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 64
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Legge per le pari dignità e per l’eliminazione delle discriminazioni di genere”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 64 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge è stata depositata oltre 2 anni fa, è iniziata solo la discussione in Commissione, c'era un impegno da parte della maggioranza di confrontarsi, impegno che in realtà non è mai stato mantenuto. Ho avuto dei colloqui individuali con la Consigliera Marcozzi, alla quale riconosco d'aver dato una disponibilità al dialogo, ma ad oggi si è manifestata solo da parte della Consigliera Marcozzi. Per cui, visto che più volte in questa Aula siamo stati tutti quanti d'accordo nel dire che le discriminazioni di genere vanno eliminate, non capisco per quale motivo si tergiversa ancora nell'approvare, ma ancora prima diciamo a discutere questa proposta di legge.
Spero che venga discussa, mi dispiace per l'ennesima volta di essere ricorsa all'articolo 86, comma 13 del Regolamento interno, però voglio che questo mio diritto venga esercitato. Grazie.
PRESIDENTE. Se non ci sono Consiglieri contrari … Il Presidente della Commissione non c'è per dire no alla discussione, ci vogliono tre Consiglieri che intervengono e dicono che non vogliono aprire la discussione e quindi chiedono il rinvio in Commissione della proposta di legge. Se non ci sono apro la discussione
Il Segretario mi dice che la competenza è della IV Commissione e gli uffici me lo confermano.
Deve intervenire un Consigliere, che a nome di altri tre, ai sensi dell'articolo 100, e chiedere il rinvio in Commissione.
Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Se la competenza è della IV Commissione, chiedo che proposta di legge la venga rinviata in Commissione perché, ricordo alla Consigliera Bora e lo ricordo a tutti quanti noi, qualche Consiglio regionale fa ci fu l'intervento del Consigliere Cesetti che sollecitava la proposta di legge sul reddito di civiltà - mi faccia finire Consigliera Bora, sto cercando di fare una proposta – aveva particolarmente insistito, anche quella attiene al tema della discriminazione di genere, abbiamo iniziato l'esame in Commissione, quindi, chiedo, anche a nome dei Consiglieri Ciccioli e Marinelli, che questa proposta venga rinviata in Commissione perché è un testo corposo. Sarà competenza nostra …, c'è anche il Consigliere Borroni che fa parte della Commissione, altrimenti rischiamo di svilire un tema così importante, che sta cuore a tutti, che è quello che tratta questa proposta. Grazie.
PRESIDENTE. La Consigliera Menghi a nome di tre Consiglieri ha chiesto il rinvio in Commissione.
Ha la parola, oratore contro, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Contraria. Per amor di verità vorrei anche precisare alcune cose. Intanto questa è la seconda volta che in 3 anni devo applicare un articolo di regolamento per chiedere la discussione di una proposta di legge perché voi non avete tempo e non vi interessa nemmeno approfondire.
C'ero quel giorno in IV Commissione, la Dirigente aveva detto un'altra cosa, aveva fatto una proposta sul provvedimento di legge relativo al reddito di libertà, che voi non solo ancora tergiversate ad approvare, ma addirittura strumentalizzate, arrampicandovi sugli specchi per dire che volete l'ennesimo rinvio in Commissione di questa proposta di legge.
La Dirigente correttamente aveva detto che tra le opzioni c'era quella di inserire la proposta di legge del Consigliere Cesetti all'interno della vecchia legge del 2008, quella a cui fa riferimento la violenza di genere, quella era la proposta. Poi lì ho ricordato che non dovevate in nessun modo osare di prendere come zimbello questa proposta di legge perché sono 3 anni che mi prendete in giro, questo è quello che ho detto. In tre anni non l'avete mai letta, quindi non solo sono assolutamente contraria, sono profondamente indignata dal vostro comportamento, dalla vostra indifferenza, dal vostro silenzio. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Ciccioli, non le posso dare la parola perché un oratore a favore e uno contro.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 64. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 78
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 78 dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Anche questa proposta di legge è la seconda volta che viene in Aula perché non siete in grado nemmeno di gestire una discussione in Commissione.
Parliamo di una figura molto importante, quella dei cargiver, parliamo di chi si dedica alla cura di anziani e di malati, rendendo un considerevole servizio, un sostegno al settore socio-sanitario che oramai è allo sbando, anche grazie e soprattutto al vostro impegno. Queste sono delle figure fondamentali nel mondo del welfare e della sanità.
Dopo 3 anni dalla presentazione di questa proposta, dopo atti, ricordo, anche della Consigliera Ruggeri, che abbiamo qui approvato all'unanimità, dovete spiegarmi voi perché oggi non siamo nemmeno in grado di discuterla.
E’ assolutamente ora scossa, siamo pagati per stare qui, per discutere e approvare proposte di legge, che ognuno di noi faccia il proprio dovere. Grazie.
PRESIDENTE. Sui pagamenti non dico niente perché già una volta sono intervenuto ed è uscito fuori un putiferio.
Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Approfitto, me lo consentirà tanto sforano tutti, per ricordare che sulla questione di prima è stato il Consigliere Cesetti che si è opposto alla proposta della Dirigente, questo per amore di verità. Chiudo la parentesi.
Riferendomi alla questione del caregiver evidenzio che un'altra volta l’abbiamo rinviata in Commissione, nella quale ci sono due autorevoli esponenti del Partito Democratico, il capogruppo ed il Consigliere Carancini, adesso faccio una battuta, che è autorevole perché è maceratese, scherzo chiaramente.
Allora, non siamo stati a girarci i pollici, abbiamo fatto e avuto altre priorità, ma se debbo dire quello che personalmente penso, questo Governo ha già istituito il tavolo tecnico sulla legge del caregiver ed il Ministro per le disabilità al suo insediamento ha detto che era una delle sue priorità . Noi come maggioranza aspettiamo opportunamente che il Governo faccia la sua parte, poi discuteremo anche la proposta del Partito Democratico. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliera non ha detto quello che vuole fare.
Anna MENGHI. Voglio che venga rinviata in Commissione, anche a nome dei Consiglieri Putzu, Livi, Marinelli e Bilò. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 78. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 113
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri
“Screening obbligatorio per l’atrofia muscolare spinale (SMA)”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 113 dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Mi ha ricordato la Consigliera Ruggeri che anche in questo caso c'è una mozione che è stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale.
Anche in questo caso, e parliamo di temi molto seri e delicati, è la seconda volta che mi trovo costretta ad applicare il regolamento per chiedere la discussione di questa proposta di legge, però qui devo dire che ci troviamo davanti ad una fattispecie diversa, a detta del Consigliere Baiocchi la Giunta starebbe per legiferare, avrebbe fatto una delibera o la sta facendo, allora perché non votare questa proposta di legge? Vorrei che fosse qui oggi magari a spiegarcelo meglio. Non c’è.
Questa proposta di legge serve, oramai la stanno approvando in tutta Italia.
Lo dico anche la Consigliera Menghi, proprio ieri la Regione Lazio ha approvato la proposta di legge sul cargiver.
Ci mancherebbe pure che in 3 anni vi devo dire bravi perché avete fatto un tavolo tecnico, pensa che efficienza!
Serve questa proposta di legge, serve farla subito. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Non sono intervenuto prima perché tecnicamente non era possibile (uno a favore e uno contro), invece ora ho l'opportunità di illustrare il mio pensiero.
Qual è l’iter delle norme? Le leggi arrivano in porto, in qualsiasi maggioranza (centro-destra, centro-sinistra, civica), quando c'è un consenso politico e quando i tempi della governance complessiva lo permettono. Bisogna trovare uno spazio nei percorsi istituzionali, per esempio tante leggi rimangono indietro quando c'è il bilancio, il piano sanitario, la legge urbanistica ed è logico che sia così perché sono leggi che hanno un impatto fortissimo dal punto di vista istituzionale. Questo è un aspetto.
L'altro aspetto è che i proponenti devono trovare il consenso politico, che non sempre c'è perché spesso le forze politiche su argomenti delicati …, quindi intervengo in senso positivo …
Sono argomenti su cui all’interno delle maggioranze, della stessa coalizione, delle opposizioni spesso non c'è convergenza e c’è la necessità di un iter.
Su alcune non c'è nessun problema, per esempio su quella del cargiver c'è un problema di risorse, una questione finanziaria. Io ho atteso mesi come maggioranza, col consenso in Aula dell'intera maggioranza, su testi articolati, ma senza i soldi non si fanno le cose e si prendono in giro le persone.
C'è un aspetto tecnico procedurale, c'è un aspetto di consenso tra le forze politiche e c'è secondo me, lo dico leggero leggero, anche la capacità del proponente, che se non è capace non riesce a portare le proposte di legge all'attenzione e ad essere votate a maggioranza. Quest’ultima cosa forse me la potevo risparmiare, però qualche motivazione c'è. Grazie.
PRESIDENTE. Cosa vuol fare non ho capito, la discutiamo? Non l’ha detto.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. No, votiamo contro, uno a favore e uno contro, mi sembra che non ci sia …, chi non capisce …
PRESIDENTE. No, va detto che lei Consigliere ha parlato di tutto, sulle capacità della Consigliera Bora non abbiamo dubbi, neanche pensarci.
Ha la parola, oratore contro, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Guardi, Consigliere Ciccioli, questa volta non solo la giustifico, ma sono preoccupata per lei, sul serio, oltretutto fa pure lo psicologo. Eravamo insieme, nel suo ufficio, quando parlavamo della condivisione della proposta di legge sullo SMA, eravamo in due a dire che serviva, lei dice che non viene approvata per mia incapacità, la invito forse a rallentare il tour elettorale perché mi sa che le sta dando un po' alla testa. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 113. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di deliberazione n.10
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di legge alle Camere: Modifica all’articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale)"
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 10 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge ha come primo firmatario il Consigliere Cesetti, è stata discussa e condivisa da tutta la I Commissione, la volevamo sottoscrivere unitamente al Presidente, ma dopo che era stata depositata non l'avevamo …, quindi la facciamo nostra con l'assenso delle parti e delle controparti.
E’ una proposta di legge che va a modificare l'articolo 1 della legge 742 del 1969 sulla sospensione dei termini feriali dall’1 agosto al 15 di settembre, anziché dall’1 al 31 di agosto.
Ironia della sorte l’allora Presidente del Consiglio il 16 settembre 2014 disse in Aula, testuali parole: “Non vi è nessuno qui dentro che pensi che, riducendo le ferie dei magistrati, risolveremo tutti i nostri problemi, ma non vi è nessuno, qui fuori, che pensi che non sia giusto far si che non vi siano più di 45 giorni di sospensione feriale per una cosa così delicata e importante come il servizio della giustizia”. Questo lo dico non solo da avvocato, sì a tutela della categoria della quale faccio e fa parte anche il Consigliere Cesetti, ma anche da parte di organi giudicanti, quindi lui vuole affermare che né le ferie dei magistrati né la sospensione feriale rappresentano un male per la giustizia, al contempo neanche la loro diminuzione risolverebbe i problemi ormai atavici della giustizia stessa. Dall'altro l'ex Premier sostiene che 45 giorni di sospensione siano a prescindere troppi, senza però entrare nel merito della definizione di troppi.
Onestamente non comprendo perché siano stati dimezzati i termini, se servono a diminuire o servivano a diminuire le lungaggini del processo oppure no, delle due l’una. Ai posteri l’ardua sentenza. Se servono a diminuire allora si potrebbe anche condividere la scelta politica di attuare questa modifica legislativa al posto di altre, e ci vengono in mente tanti istituti deflattivi del processo; metodi transattivi ulteriori e più efficaci rispetto a quelli già previsti per risolvere stragiudizialmente le controverse, aumento della pianta organica dei magistrati e delle cancellerie con aumento della loro produttività, utilizzo degli avvocati per l'arretrato pendente presso gli uffici giudiziali. Ma se non servono a risolvere il dramma della lunghezza dei processi, come giustamente detto dallo stesso ex Premier, allora dove risiede la motivazione di inserire la norma che dimezza il periodo di sospensione dei termini?
Come se non bastasse la contraddizione si fa ancora più forte laddove si vogliono accostare le ferie dei magistrati con la sospensione feriale dei termini, nulla di più sbagliato.
Forse la parola feriale inserita nella locuzione della sospensione dei termini ha forviato i consulenti dell'ex Premier, sembra così ovvio dirlo, ma una cosa sono le ferie dei magistrati, altra cosa è la sospensione dei termini processuali, come meglio ci dirà poi nella relazione il Consigliere di minoranza. La prima costituisce il sacrosanto diritto a riposo di una categoria di funzionari pubblici, per carità 45 giorni di ferie non sono certo pochi, la seconda cosa è diversissima, costituisce il metodo per consentire a tutti coloro che entrano in contatto con il mondo della giustizia di poter godere di una certa tranquillità nel mese di agosto. Non sembri esagerato dirlo, ma senza la sospensione feriale tutti quanti noi potremmo aver bisogno di rivolgerci ad un Giudice pure il 20 agosto anche se l'affare di cui si tratta non è urgente per cui l'eventuale termine di costituzione, che scade ad esempio l’1 settembre, non comporterebbe alcuna differenza pratica o processuale spostarla al 16, di questo si parla, tante volte si parlava di tecnica legislativa.
La funzione della sospensione dello scolo dei termini processuali risiede proprio nella tutela di ogni soggetto che entri in contatto con la giustizia. Purtroppo quando si parla di giustizia con innumerevoli tecnicismi che involgono situazioni giuridiche rilevantissime il rischio di essere superficiali e demagogici è sempre presente.
La sospensione feriale non costituisce le ferie dell’avvocato ovvero non sono il riflesso delle ferie del magistrato. Difatti i tribunali non chiudono mai, diciamolo sennò la gente pensa il contrario, al pari di ogni ufficio pubblico viene sospesa soltanto l'attività ordinaria che proprio perché è tale non richiede necessariamente una trattazione urgente anche il 20 agosto. Come ben sappiamo tuttavia tutta l'attività cosiddetta urgente non è soggetta ad alcuna sospensione e pertanto gli effetti di cotanta vituperata sospensione già adesso non operano. Del resto a ben guardare nessun effetto pratico utile si è verificato dalla diminuzione della sospensione dei termini, i tempi della giustizia non mutano e non sono mutati difatti in un solo minuto, in agosto le cancellerie funzionano e funzioneranno sempre con i presidi e con il personale ridotto, i magistrati come i dipendenti del tribunale potranno sempre prendersi le ferie quando vorranno, l'unica differenza sarà che l'udienza che prima si sarebbe trattata il 16 settembre ora potrà essere trattata l’1 settembre, ma la successiva udienza sarà sempre rinviata di 4-6 mesi almeno e non ci sarà certo un'altra udienza nello stesso mese di settembre, nessun risparmio di tempo, quindi.
Mi sembra che l'unico effetto pratico negativo di tale riduzione ricada esclusivamente sulla nostra professione forense perché grazie ai 46 giorni di ferie, noi avvocati non godiamo certo di ferie retribuite né del resto conosciamo l'istituto delle ferie, era concesso di godere nel mese di agosto di un po' di tranquillità, ben sapendo che in questo mese non avremmo udienze, ovvero le scadenze processuali come impugnazioni non sarebbero decorse.
La motivazione per cui la sospensione fino alla metà di settembre, anziché solo di 30 giorni, risiedeva nel fatto di poter avere la possibilità di queste due settimane di settembre senza la spada di Damocle del termine che scorre, di preparare l'atto di scadenza o di poter studiare bene l'udienza del 16 con l'effetto, quindi, di avere la possibilità di godere di una pausa estiva, certo non di ferie, dato che l'avvocato, come abbiamo già detto, per definizione non va mai in vacanza.
Questa cosa penso che sia un'iniziativa lodevole da parte del Partito Democratico tutto, che è stata fatta nostra in Commissione, penso che sia sacrosanto una volta sentiti anche tutti i Consigli degli ordini degli avvocati, sentita parte della magistratura, e c'è un'esigenza di fondo che torna al passato, che torna all'indietro quindi siamo totalmente favorevoli al ripristino del termine di sospensione feriale fino al 16 di settembre. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi riporto in parte alla dettagliata relazione del relatore di maggioranza Consigliere Assenti, molto tecnica, tra l'altro anche tecnica, va bene così, e mi riporto alla relazione illustrativa, che non sarò qui a spiegare di nuovo.
Ribadisco però la mia e la nostra soddisfazione per questa approvazione che si preannuncia unanime, soddisfazione che deriva non tanto dall'aver ottenuto l'approvazione di un provvedimento, che sappiamo bene essere un atto di invio alle Camere perché la competenza, ahimè, non è nostra, ma deriva dal fatto che votando questo provvedimento, anche la maggioranza - facendolo proprio con il nostro consenso assolutamente - magari insieme al Consigliere Assenti, potrà intervenire sui nostri referenti in Parlamento perché possano prendere spunto da questa legge regionale di invio alle Camere, e sarebbe già una ottima cosa per il nostro Consiglio regionale, se almeno una volta, magari, venisse recepito un provvedimento a livello nazionale perché è un provvedimento giusto.
Con questa proposta di legge da presentare alle Camere si intende modificare il primo comma dell'articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 in materia di sospensione feriali dei termini processuali.
Detta disposizione prevede che: “il decorso dei termini processuali relativi alla giurisdizione ordinaria ed a quelle amministrative è sospeso di diritto dall’1 al 31 di agosto di ciascun anno, e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione. Questo significa che sono sospesi i termini e le attività.
In precedenza prima di questa riforma, che se non sbaglio è del 2014, la sospensione feriale dei termini processuali operava dall’1 agosto al 16 settembre, un periodo più lungo, ma necessario, opportuno. In primo luogo era mitigato dal fatto che era escluso da questa sospensione un insieme di atti urgenti, pensiamo ai provvedimenti cautelari, d'urgenza, oppure gli atti urgenti dichiarati dallo stesso Giudice, pensiamo agli atti in materia di famiglia, di divorzio, di lavoro. Mi pare che in materia di lavoro non operasse, è un bel po’ che non faccio più civile, il periodo feriale, neanche oggi. Quindi cosa c’era in quel provvedimento adottato in modo sbagliato, tra l'altro dal Governo della nostra parte politica a quel tempo, se non sbaglio, il Presidente del Consiglio era Renzi, fu un errore perché quello era il tempo da una parte della volontà punitiva nei confronti della categoria dei magistrati e dall'altra dell'idea un po' demagogica che non si lavorasse in quel periodo, nei 45 giorni di tempo. Non è così perché gli atti urgenti comunque erano esclusi dalla sospensione ed erano talmente tanti che spesso venivano concentrati in quell'arco di tempo, tra l'altro quel periodo veniva utilizzato dai magistrati per redigere i provvedimenti perché tutto si può dire dei magistrati, specialmente dell'ordine giudicante …, che sono quelli un po’ più interessati dalla sospensione dei termini, se vogliamo, perché per l'Ufficio del Pubblico Ministero non c'è la sospensione dei termini quando accerta o persegue i reati. Tutto si può dire dell'ordine giudicante dei magistrati meno che non lavorano. Lasciamo perdere sulla qualità, che pure per molti è eccelsa, per altri meno, però di sicuro la categoria dei magistrati è una categoria di personalità che lavorano e utilizza questo tempo, come lo utilizzano gli avvocati. Chi ha avuto modo di fare questa professione o di relazionarsi con essa, penso ai Consiglieri professionisti dell’ordine dei commercialisti, sa che quel tempo viene utilizzato per “resettare gli studi”, riorganizzarsi, respirare e ci guadagna la qualità perché in quel tempo, quei 45 giorni, per redigere dei provvedimenti le cui scadenze vengono posticipate, ci guadagna la qualità, sono 15 giorni di tempo.
Credo che questo sia un provvedimento importante, tra l'altro atteso, mi è stato sollecitato, atteso dalla categoria degli avvocati ed anche dalla categoria dei magistrati, è un provvedimento molto atteso in questa direzione, quindi ripristinare la situazione antecedente al 2014.
Prendo atto con soddisfazione che si preannuncia un'approvazione unanime, pubblicamente voglio dire al Consigliere Assenti se magari può fare un passaggio su qualche nostro referente a livello nazionale, in Parlamento, che magari può prendere in considerazione questa legge di invio alle Camere del Consiglio regionale delle Marche, io lo farò con la mia parte politica. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione. Annulliamo la votazione e rifacciamola. Votazione aperta.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Aggiungiamo il Consigliere Biancani.
Relazione illustrativa. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Relazione tecnico-finanziaria. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il gruppo del Partito Democratico, che ha presentato questa proposta di legge, vota favorevolmente e lo dico anche a nome della capogruppo del Movimento 5.
Vede, Consigliere Bilò, quando fate i bravi facciamo in fretta.
Voto favorevole.
Ulteriore raccomandazione a tutti i Consiglieri della maggioranza, che ringrazio, facciamo questo passaggio con i referenti nazionali perché questa legge sarebbe buona. Se facciamo un passaggio credo che le Camere possano approvare questa legge di invio alle Camere del Consiglio regionale delle Marche, sarebbe la prima volta, non solo, ma sarebbe una volta utile. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo regionale di Forza Italia noi siamo favorevoli al ripristino del termine originario di sospensione feriale fino al 15 settembre perché, come è già stato detto, è opportuno ripristinare gli originari 45 giorni al fine di accordare ai professionisti forensi un periodo di effettivo riposo ed un tempo per meglio organizzare la propria attività, che spesso si dispiega in una programmazione anche pluriennale.
Bene, questa proposta alle Camere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo di Fratelli d'Italia per esprimere il voto favorevole per sostenere questo comune sentire, che è un po' che viene ascoltato, audito da tante parti, soprattutto da parte degli operatori tecnici, giuridici, consigli dell'ordine, magistratura. Non a caso l'istituzione dell'ufficio del processo di 3 anni fa andava in quel senso perché effettivamente il carico inizia ad essere esagerato, quindi votiamo a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Relazione tecnico-finanziaria. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 10. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 1139
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti e Casini
“Intervento urgente sulla strada provinciale 66 nel Comune di Urbino”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n.1139 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti e Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Leggo quanto mi è stato riferito da parte degli uffici perché è una cosa precisa.
C'è di fatto una impossibilità attuale a procedere su quell'intervento di stabilizzazione del versante a tutela della strada provinciale 66 Ca’ La Lagia in località Ca’ Vagnino del Comune di Urbino. Era stato inserito dalla Regione Marche già dal gennaio 2021 nella piattaforma ReNDiS e da allora è sempre rimasto inserito.
Per l'annualità 2023 il Mase in fase di avvio della programmazione delle risorse ha stabilito di dare priorità agli interventi le cui progettazioni erano state finanziate con il fondo progettazione, che abbiamo conseguito a livello di progettazione definitiva, una fase avanzata di progettualità.
Tra gli interventi già beneficiari del fondo progettazione, pertanto prioritari rispetto alle altre proposte, è presente l'intervento “completamento e realizzazione cassa di espansione sul fiume Foglia in località Chiusa di Ginestreto nel Comune di Pesaro di importo previsto pari a 12.961.000 euro”, che dispone di progetto approvato dal Consiglio comunale di Pesaro n. 34 del 21 maggio 2018, successivamente aggiornato con il decreto del dirigente del settore Genio civile Marche nord il 20 luglio 2023.
Questo intervento, per il quale la Regione ha presentato richiesta di finanziamento al Mase con nota del 21 luglio 2023, ha assorbito interamente l'ammontare delle riforme Mase messe a disposizione dalla Regione Marche nell'annualità 2023 pari a 6.700.000 euro, necessitando anzi dell'integrazione finanziaria di euro 6.258.000 euro garantiti da fondi propri della Regione Marche. Pertanto nell'annualità 2023 non è stato possibile richiedere il finanziamento per ulteriori interventi.
Il detto intervento sulla strada 66 rimane inserito nella piattaforma ReNDiS, ma è stato scavalcato, come probabilmente altri, dal finanziamento per le casse di espansione, come ho detto, sul fiume Foglia nel Comune di Pesaro, denominate Chiusa di Ginestreto.
Do una notizia non positiva per quel che riguarda l'essenza di questa interrogazione, ma credo che i Consiglieri, particolarmente quelli della Provincia di Pesaro Urbino dovrebbero essere soddisfatti, quel finanziamento è stato dirottato su un'opera molto importante e urgente che mette in sicurezza l'intera città di Pesaro grazie a questa amministrazione regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Assessore Aguzzi, sono felicissima del finanziamento della cassa di espansione a Ginestreto a Pesaro, ma delusissima dalla sua risposta.
Lei trova le risorse per la cassa d'espansione, che erano state previste in precedenza per più di 6 milioni, ci ha detto da Fondi Mase, ma non trova solo 500.000 euro per una promessa che fa da 3 anni. Io non so a chi dare la responsabilità, lei tra Pesaro e Urbino ha scelto Pesaro, va bene, è una sua scelta, ma stiamo parlando di piccolezze rispetto al costo della cassa d'espansione.
Tra l'altro è lei che da 3 anni a questa parte continua a promettermi che sarebbe stato finanziato il ripristino della frana di Ca’ Vagnino, è lei che continua a rispondermi che lo farà.
Io ho presentato un'interrogazione il 14 dicembre 2020 “Intervento urgente sulla strada provinciale 66 nel Comune di Urbino” e lei mi ha detto che avreste messo le risorse. Ho presentato una seconda interrogazione il 17 ottobre 2022 e lei mi ha detto che avreste messo le risorse. Poi ha addebitato le responsabilità alla Provincia dicendo che non aveva il progetto esecutivo, invece la Provincia il 20 giugno 2022 aveva trasmesso agli uffici regionali il progetto esecutivo delle opere per un importo totale di 525.000 euro, e mi ha detto che sarebbe stato subito finanziato, inserito nella piattaforma ReNDis. E’ inserito nella piattaforma, ma le ricordo anche che tra le priorità della provincia di Pesaro Urbino c'erano due zone di dissesto idrogeologico: una nel Comune di Pergola, la frana di Montirolo, che è stata finanziata, la seconda per gravità questa zona che ha una frana trentennale, di 30 anni, e la Provincia continua a mettere del bitume stabilizzante ogni anno, dovendo spendere delle risorse annuali, mentre occorre un intervento risolutivo del dissesto idrogeologico, che la Regione ha promesso in questi 3 anni, ma che a questo punto ha scelto di non realizzare nonostante si tratti solo di briciole rispetto a quanto ha dichiarato rispetto alla cassa di espansione a Ginestreto. Cosa dobbiamo dedurre? Che questo intervento non interessa alla Giunta Acquaroli e all'Assessore Aguzzi, non c'è altra deduzione. Purtroppo mi dispiace ma non molleremo, continueremo a sollecitarlo. Grazie.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,25.
La seduta inizia alle ore 10,30
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, dichiaro aperta la seduta n. 149 del 9 aprile 2024. Do per letto il processo verbale della seduta n. 148 del 26 marzo 2024, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi dell'articolo 53, comma 4, del Regolamento interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Comunico che il Presidente della Giunta regionale Acquaroli arriverà in ritardo per giustificati motivi, ugualmente l’Assessore Brandoni e l’Assessore Saltamartini.
Considerato che le interrogazioni necessitano delle risposte degli Assessori, che in questo momento non sono presenti, posticipiamo il punto degli atti ispettivi, sia interrogazione a risposta immediata che a risposta normale.
Vi chiedo tre votazioni che riguardano i punti 11 e 12.
Il punto 11 è la proposta di legge n. 131 ad iniziativa del Consigliere Latini: “Interventi relativi alla figura e all’attività di Beniamino Gigli quale testimonial delle Marche”, chiedo sia l’anticipazione che il rinvio in Commissione.
Anticipazione proposta di legge n. 131. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 131. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione proposta di legge n. 153 ad iniziativa del Consigliere Latini “Riconoscimento e valorizzazione del distretto marchigiano del cappello e del relativo patrimonio culturale”. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 153. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Anticipazione della proposta di legge n. 211. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 211
a iniziativa dei Consiglieri Latini, Bilò
“Riconoscimento della città di Filottrano come ‘Città della sartoria artigianale’"
Nuova titolazione: “Riconoscimento della città di Filottrano come ‘Città marchigiana della sartoria artigianale’”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 211 dei Consiglieri Latini, Bilò.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliera Elezi.
Lindita ELEZI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, Signor Presidente, colleghi Consiglieri, la proposta di legge per il riconoscimento della città di Filottrano come ‘Città marchigiana della sartoria artigianale’ va inquadrata nel novero delle iniziative che questa maggioranza sta portando avanti in maniera organico-strutturale per posizionare il brand Marche nella sua più larga accensione.
Nel luglio del 2021 questa Assemblea approvava all’unanimità “Norme per la tutela lo sviluppo e la promozione dell'artigianato marchigiano” la prima legge regionale della legislatura in tema di sviluppo economico. Non è a caso chi sia stata una delle prime leggi approvate perché l'artigianato è il settore su cui si basa tutto il tessuto produttivo regionale.
Eravamo e siamo consapevoli che investire sul manifatturiero è il vero futuro del nostro Paese; per questo continuiamo a programmare perché l'artigianato marchigiano sia testimonia nella narrazione del brand Marche.
La legge quadro del 2021 ha previsto anche interventi per l'artigianato artistico tipico e tradizionale a cui è stato riconosciuto un ruolo fondamentale per la promozione del territorio favorendo la rivitalizzazione dei nostri borghi, borghi. Borghi come Filottrano che dal secondo dopoguerra in poi è diventato rapidamente il centro dell'attività sartoriale marchigiana affermandosi come uno dei maggiori poli industriali della manifattura tessile italiana.
Un traguardo raggiunto grazie alla qualità caratteristica del made in Marche le cui produzioni, anche quando industrializzate, mantengono. caratteristiche distintive di unicità frutto di ingegno e manualità.
Se il brand Marche nel suo complesso si posiziona come il brand della qualità a 360 gradi, allora il riconoscimento del brand Filottrano, ‘città marchigiana della sartoria artigianale’ concorre pienamente alla sua definizione raccontandone l’origine le caratteristiche e le differenze identitarie che diventano inimitabile peculiarità.
Filottrano è sinonimo di abiti su misura nati con connubio tra abilità delle mani e la velocizzazione del processo produttivo attraverso le linee di produzione.
Ecco perché i grandi brand internazionali si appoggiano alle sartorie filottranesi per i tagli e prodotti di difficile realizzazione: nulla come un capo prodotto a Filottrano esprime quella sintesi tra creatività, artigianato e industrializzazione che fanno della sartorialità un must.
Con questa legge prendiamo doverosamente atto di questa skill certificandola nel riconoscimento dei siti brand e avviando un percorso perché manualità e sapere, che sono all'origine, non vadano dispersi.
Per questo l'articolo 3 comma b) e c) della proposta di legge, prevediamo di “creare opportune iniziative formative e didattiche per valorizzare la scuola sartoriale filottranese” e di “documentare e diffondere la storia della sartoria filottranese anche attraverso eventi divulgativi e conoscitivi. Per questo, attraverso l'istituzione del premio regionale “Filottrano, città marchigiana della sartoria artigianale” intendiamo tributare il giusto riconoscimento agli uomini e alle donne protagoniste di questa preziosa eredità dell’ingegno e della mano che genera la bellezza è lo stile. E non tragga in inganno il fatto che la norma finanziaria relativa alla legge non riporti uno stanziamento specifico. Come chiaramente espresso, il progetto è organico alla definizione del brand Marche che trova la sua attuazione con strumenti e risorse con la legislazione già vigente.
Concludo, segnalando che andiamo ad esaminare una proposta di legge che consta di 6 articoli così specificati:
- l'articolo 1 definisce le finalità dell'intervento che sono valorizzare storia e stile della sartoria di Filottrano emblema dell'artigianato marchigiano;
- l’articolo 2 dispone il riconoscimento di Filottrano quale “Città marchigiana della sartoria artigianale” in considerazione dell'importanza storica della produzione di abiti su misura;
- l’articolo 3 esplicita gli obiettivi di tale riconoscimento che sono: la diffusione della conoscenza, le iniziative formative e didattiche e la documentazione e divulgazione del patrimonio materiale e immateriale della sartorialità filottranese;
- l’articolo 4 istituisce il premio regionale “Filottrano città Marchigiana della sartoria artigianale”, assegnato con cadenza annuale a partire dal 2024, è rivolto alle eccellenze sartoriali filottranesi da una Commissione composta un membro ciascuno tra Assessorato regionale competente, Comune di Filottrano e Camera del Commercio;
- l’articolo 5 contiene la norma finanziaria. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. In I Commissione in qualità di relatore di minoranza ebbi a dichiarare l'astensione da intendersi come astensione tecnica per lasciare impregiudicata la decisione del gruppo consiliare al quale appartengo, ritenuto che nel testo della proposta di legge in questione sono state accolte delle richieste di modifica suggerite dal gruppo del Partito Democratico.
Inoltre, ho avuto modo di sottolineare, come evidenzio in questa circostanza, l'opportunità di valorizzare la storia e lo stile della sartoria della città di Filottrano. Ma ribadisco che nel metodo è errato l'utilizzo o meglio l'abuso dell'utilizzo dello strumento legislativo che non può essere impiegato sempre ed in ogni occasione anche per perseguire i giusti obiettivi che declinava prima la relatrice di maggioranza, che è stata per la verità molto puntuale e di questo la ringrazio.
Quando si parla del brand Marche e della legge sull'artigianato si fa riferimento alla necessità di investire nel manifatturiero come testimonial del brand Marche, questo l’ha detto la relatrice di maggioranza, è evidente che non si può fare questo ad ogni dove utilizzando lo strumento legislativo, che con la clausola di invarianza finanziaria di fatto produce leggi manifesto. Questo è evidente e viene fatto per coprire il vuoto che è determinato dall'assenza delle risorse, per piegare e per conseguire quegli obiettivi perché, se vogliamo promuovere il brand Marche, se vogliamo attuare la legge sull'artigianato ed investire nel manifatturiero come testimonial del brand Marche, va da sé che lo dobbiamo fare con le risorse e non possiamo farlo con una legge che promuove la città di Filottrano come città marchigiana della sartoria artigianale perché non lo si fa attraverso questo strumento.
E’ chiaro che il proliferare di legislazione di fatto copre un vuoto e questo non può essere, però noi siamo d'accordo che è necessario in questo caso valorizzare, questo sì, la città di Filottrano in questa direzione, quindi il riconoscimento come città della sartoria artigianale.
Qual è la dimostrazione di quello che ho provato a dire? La relazione tecnico finanziaria della proposta, alla quale dobbiamo attenerci, ci dice addirittura che la proposta di legge non sembra contrastare né con l'ordinamento comunitario né con quello internazionale, non sembra, la relazione tecnica dovrebbe dire se è conforme o se contrasta, no non sembra.
Poi dice che l’intervento legislativo appare compatibile con i principi costituzionali dell’articolo 117 e che la proposta di legge non incide su altre leggi regolamenti regionali vigenti, come non incide? Poc'anzi il relatore di maggioranza ha detto che è correlata alla legge sull'artigianato, quindi incide, e alla legge sull'artigianato artistico, che ho citato poc’anzi.
Il tema della clausola l'invarianza finanziaria, quando noi diciamo che da una legge non può derivare impegni di spesa va da sé che è difficile attuarla e a tal proposito, se riesco a trovarli, ci sono anche dei rilievi. Lo dico al Consigliere di maggioranza e lo dico anche a quest'Aula, la Corte dei Conti - c'è una mia interrogazione a risposta immediata, le cose non vengono mai a caso - nella relazione della sezione regionale di controllo per le Marche produce una relazione sulla tipologia delle coperture adottate, sulle tecniche di quantificazione degli oneri relativi alle leggi pubblicate nell'anno 2023, ai sensi dell'articolo 1 comma 2 decreto legge 172/2012, e dall'istruttoria sul controllo in oggetto trasmette 26 schede contenenti osservazioni, alle quali si chiede di voler corrispondere entro il 15. Che cosa chiede la Corte dei Conti? Ad esempio sulla clausola di invarianza finanziaria dice che con riferimento agli adempimenti previsti all'esposizione della presente legge, le relazioni dovrebbero quantificare gli oneri relativi e indicare le risorse già esistenti in bilancio per farvi fronte. Il tema è proprio questo, poi dirò, la mia relazione non è contraria nel merito, lo dico subito, ma nel metodo, e poi dirò.
E’ molto probabilmente il gruppo voterà a favore, quindi anch'io, come dice il mio gruppo, però queste cose le debbo dire perché quando c’è, lo afferma la Corte di Conti, la causa di invarianza, che significa? Che vanno indicate le risorse che già esistono nel bilancio regionale per far fronte all'attività prevista da quella legge, vanno indicate, e il Consigliere Cesetti è un pezzo che lo riferisce, anche come ex Assessore al bilancio, e queste cose oggi le dice la Corte dei Conti. Assessore Baldelli, mi guarda ed ascolta con fare proiettato alla distensione perché sa che ho ragione.
C'è anche un altro aspetto, se noi continuiamo a produrre questi provvedimenti legislativi, sviliamo la funzione della legislazione perché non si può fare. Poc'anzi abbiamo rinviato in Commissione una proposta di legge, che pure negli obiettivi condivido, sulla valorizzazione del cappello, Massa, Montappone Montevidone, ci ho fatto il Sindaco, figuriamoci se non sono d'accordo. Qui valorizziamo il cappello, lì valorizziamo la sartoria, da un'altra parte la fisarmonica, dall'altra ancora le Infiorate artistiche, poi celebriamo tutti i personaggi illustri, per fortuna ce ne sono tanti in questa nostra regione, ma alla fine che cosa diventa? La legislazione diventa di fatto uno strumento amministrativo, diventa una legge provvedimento perché ad hoc, quando invece la legge dispone in linea generale, delinea i programmi.
Le attività e gli obbiettivi che si vorrebbero conseguire con queste leggi dovrebbero essere contenuti all'interno dei piani e dei programmi, queste cose è da un pezzo che le andiamo dicendo e qui le vogliamo ribadire, per dire che noi ci faremo promotori, l'abbiamo già detto, ne abbiamo parlato anche al gruppo, di una legge quadro, chiamiamolo testo unico, quello che volete, che raccolga un po' il tutto e lo destini all'interno dei Piani e dei programmi. Ad esempio, c'è una proposta di legge, che adesso non ho qua, che giace in Commissione a prima firma del Consigliere Marinelli, che va in questa direzione ed io ne prendo atto con soddisfazione.
Concludo, dicendo che la mia relazione è positiva nel merito, per gli obiettivi che si vuole perseguire, assolutamente negativa nel metodo, come ho detto in Commissione, perché c'è un abuso dello strumento legislativo, però mi rendo conto che fino a quando non facciamo quel provvedimento forse è difficile dire no a questi atti. Grazie.
PRESIDENTE. Chiusa la discussione.
Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente, adesso mi hanno portato la proposta di legge a firma del Consigliere Marinelli, proprio all'articolo 1, basterebbe fare un provvedimento in cui si dice che la Regione si propone di valorizzare la storia e lo stile della sartoria della città di Filottrano divenuti l'emblema dell'artigianato marchigiano. Basterebbe dire che la Regione in attuazione dell'articolo 4, mi pare, dello Statuto regionale e dell'articolo 117 della Costituzione promuove la conoscenza, la valorizzazione dell'artigianato artistico e poi si fa un elenco dove si racchiude tutto questo . Grazie.
PRESIDENTE Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4.
Emendamento 4/1 a firma della Consigliera Bora, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Con questo emendamento si chiede di ampliare il numero dei componenti della Commissione esaminatrice per l'assegnazione del premio regionale “Filottrano, città marchigiana della sartoria artigianale”, che passano da tre a quattro.
L'aumento è motivato dal fatto di individuare due membri, quindi non uno soltanto, da nominare il seno al Comune di Filottrano per garantire che la città, a cui il premio è dedicato, possa legittimamente vedersi riconosciuto una specifico peso nell'assegnazione. Infatti allo stato attuale sono individuati tre membri: uno al Comune di Filottrano, uno all'Assessore regionale attività produttive ed uno alla Camera di Commercio
Confido nell'accoglimento dell'emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 4/1.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4/2 a firma della Consigliera Bora, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Con questo emendamento si dà certezza delle responsabilità e del ruolo di organizzazione del premio, di cui al comma 1 dell'articolo, e dei soggetti titolati a farlo, per questo con questa nuova formulazione si assegna al Comune di Filottrano l'organizzazione dello stesso in quanto diretto conoscitore delle eccellenze sartoriali locali. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 4/2.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 4.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5
L’emendamento 5/1 a firma della Consigliera Bora non può essere messo in votazione, c’è la disponibilità a spiegare, perché c’è il parere contrario della Commissione, però giustamente lo può esporre.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Lo espongo e poi vorrei sapere il motivo, anche perché questo emendamento di fatto prevede un'adeguata copertura su base triennale, uno stanziamento di 10.000 che oltretutto abbiamo previsto.
L'onere non può che gravare. come lei sa, a carico del bilancio della Regione, come è ovvio che sia, in quanto, come ha già peraltro anticipato il Consigliere Cesetti, manca la copertura finanziaria attualmente prevista dalla legge, che renderebbe il premio e anche la stessa legge inefficace e inutile.
Le risorse sono state individuate mediante riduzione della voce di spesa “Contributi per iniziative e manifestazioni di carattere rilevante”, capitolo della tabella E, che ad oggi presenta sufficiente disponibilità.
Abbiamo ritenuto assolutamente compatibile la spesa che deriva da questa legge con le finalità del capitolo da cui andrebbero attinte le risorse necessarie per il suo finanziamento, trattandosi nello specifico di un’evidente iniziativa di carattere rilevante, considerato che la maggioranza ha voluto predisporre una legge ad hoc. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Parliamo dell'emendamento 5/1?
PRESIDENTE. Si.
Renzo MARINELLI. L’emendamento 5/1 non è ammissibile perché prevede la copertura per un solo anno, per questo non è ammissibile, dopo c'è il 5/2, che è un altro emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Di fatto la Commissione ha detto di no come parere al 5/1 e sì al 5/2, che è un emendamento su base diversa.
La Commissione nella seduta n. 158 del 4 marzo 2024, ai sensi del comma 1 articolo n. 104, ha espresso un parere contrario, senza motivazione, sull'emendamento il 5/1, mentre sul 5/2 ha espresso parere favorevole.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Pensavo fosse automaticamente decaduto, visto che sono tutti e due proposti dalla sottoscritta, però se serve lo ritiro senza votare contro visto che c'è già l'altro. Grazie.
PRESIDENTE. Per ricapitolare, il 5/1 non può essere messo in votazione.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. In automatico pensavo di votare direttamente quello che ho illustrato, che è già su base triennale.
Ritiro il 5/1, non pensavo di votarlo, stiamo dicendo la stessa cosa, è per questo che ne ho presentato un altro, dato che già sapevo che non era possibile. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 5/1. Inammissibile.
Emendamento 5/2 a firma della Consigliera Bora. Vuole esporlo?
Manuela BORA. Quello che ho esposto prima era già il 5/2 perché davo per scontato che per l'altro non era possibile. Grazie.
PRESIDENTE. Va bene, è stato molto chiara, considerato che il 5/1 non poteva essere votato è andata all’esposizione del 5/2.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. L'emendamento della Consigliera Bora 5/1 non era inammissibile, il 5/2 è ammissibile, non eravate favorevoli? Non capisco, se qui c'è una cosa che dovrebbe essere dichiarata inammissibile è proprio questa proposta di legge, non l'emendamento della Consigliera Bora che prevede la copertura su un anno, questa legge non la prevede per nessun anno, c'è la clausola di invarianza finanziaria.
La Corte dei Conti con la relazione, alla quale dovete rispondere entro il 15 aprile, vi dice che la clausola di invarianza finanziaria non potete metterla in questo modo così, alla bisogna, per coprirci il tutto e il contrario di tutto, mentre gli emendamenti della Consigliera Bora mettevano una pezza proprio a questo perché, con riferimento agli adempimenti previsti in questo caso dall'articolo 3 della legge (anche dall'articolo 4): diffondere la conoscenza dello stile sartoriale quale peculiarità, creare opportune iniziative formative e didattiche, documentare e diffondere la storia della sartoria, ci vogliono le risorse, non potete farli così a parole, come siete abituati voi.
E’ obbligo del legislatore che, con riferimento agli adempimenti previsti dalle disposizioni di legge - la relazione - deve quantificare gli oneri e indicare le risorse esistenti in bilancio per farvi fronte. Se non lo fa la proposta di legge diventa inammissibile e la Presidenza la dovrebbe dichiarare inammissibile perché in questo caso contrasta con l'articolo 17, comma 6 bis, della legge n. 196/2009. Siccome non mi appassiono più a fare lezioni, leggo testualmente quello che dice la Corte dei Conti: “Per le disposizioni corredate di clausole di neutralità finanziaria, la relazione tecnica riporta la valutazione degli effetti derivanti dalle disposizioni medesime”. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 5/2.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Io voto in modo contrario e intervengo con l’autorizzazione del gruppo che voterà contro perché avete respinto l'emendamento della Consigliera Bora che metteva una pezza a questa proposta di legge, per renderla almeno ammissibile dato che viola le disposizioni di cui all'articolo 17, comma 6 bis, della legge 196 2009. Perché? Dice La Corte dei Conti e leggo testualmente: “Per le disposizioni corredate di clausole di neutralità finanziaria, la relazione tecnica riporta la valutazione degli effetti derivanti dalle disposizioni medesime, i dati e gli elementi idonei a suffragare l’ipotesi di invarianza degli effetti sui saldi di finanza pubblica, attraverso l'indicazione dell'entità delle risorse già esistenti nel bilancio e delle relative unità gestionali, utilizzabili, per le finalità indicate dalle disposizioni medesime anche attraverso la loro riprogrammazione”.
Ma mica vi dico di dar retta al gruppo PD, ma date almeno retta alla Corte dei Conti, alla quale dovete rispondere.
Quindi, nel caso di specie ribadisco che per gli obiettivi di cui diciamo, per gli adempimenti di cui agli articoli 3 e 4 previsti da questa legge, la relazione non quantifica i relativi oneri e non indica le risorse esistenti in bilancio per farvi fronte. La relazione tecnica è del tutto insufficiente tanto da rendere questa proposta di legge inammissibile.
Chiedo anche, ancorché informale e inusuale, che almeno abbiate il buon senso di rimandarla in Commissione, di mettete una clausola di copertura oppure con la clausola di invarianza indicate quali sono le voci di bilancio per far fronte a questi adempimenti, altrimenti la Corte dei Conti vi fa anche qui un’ulteriore scheda e spero che non si limiti soltanto a questa, ma che alla fine vi impugni queste leggi e le faccio cassare dalla Corte Costituzionale perché sono in contrasto con la Costituzione perché la violazione dell'articolo 17, comma 6 bis, della legge n. 196 del 2009 va da sé che comporta una violazione dell'articolo 81 (o giù di lì) della Costituzione.
Abbiate pazienza, poi respingete l'emendamento della Consigliera Bora che almeno ci metteva una pezza? Prevedendo 10.000 euro almeno la copertura c'era e non c'era la violazione dell'abuso della clausola di invarianza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per dichiarazione di voto. Per quanto riguarda l'articolo siamo a favore.
Per quanto riferisce il Consigliere Cesetti, vorrei dire come era la legge all’inizio, che prevedeva 5.000 euro per il premio che veniva dato a un imprenditore, poi in qualche modo è stata trasformata e secondo me è ad invarianza e dubito che la Corte dei Conti vada ad obiettare in quanto la norma prevede solo la dicitura “Filottrano, città sartoriale”, quindi non ci sono oneri a carico della Regione e su questo siamo perfettamente consapevoli.
Quello che mi meraviglia è che quando c'erano 5.000 euro previsti dalla proposta di legge del Presidente Latini, è stato detto: “Ma 5.000 euro a che servono, togliamoli”, poi facciamo un emendamento per rimetterli.
Il gioco delle parti va bene, però noi siamo convinti della bontà della legge e del fatto che è importante che la città di Filottrano sia denominata città sartoriale, quindi votiamo convintamente l'articolo e la legge. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il gruppo PD, come ho detto poc'anzi, ieri si è riunito appositamente e ha deciso di votare favorevolmente perché, come già avevamo evidenziato in sede di Commissione, in ogni caso c'è l'opportunità di valorizzare la storia e lo stile della sartoria della città di Filottrano, tant'è che, ripeto, in questa direzione, in questa prospettiva la Consigliera Bora aveva presentato un emendamento per dare copertura.
La relazione, che poc’anzi ho letto, della Corte dei Conti è arrivata dopo, alla quale dovete rispondere entro il 15 aprile e quello che vi ho detto lo riporta la Corte dei Conti, tant'è vero che, consapevoli di questo, la Consigliera Bora aveva presentato l'emendamento prima su un anno dalla copertura poi su tutti e tre gli anni. Perché l'aveva fatto? Perché non è vero che il riconoscimento della città di Filottrano non comporta alcun impegno di spesa, non è così se si dice che il riconoscimento di quell'articolo 2 persegue i seguenti obiettivi: diffondere la conoscenza dello stile sartoriale artigianale quale peculiarità unica del territorio di Filottrano; creare opportune iniziative formative e didattiche; documentare e diffondere la storia della sartoria per fare queste cose ci vogliono le risorse. Non è che lo facciamo con il piffero, ci vogliono le risorse, possono essere necessari 1 euro, 10 euro, 1.000 euro, 10.000 euro e, molto opportunamente, come ha detto la Consigliera Bora, devono essere indicate, e questo non lo diciamo noi, ma la Corte dei Conti.
Noi voteremo a favore perché è giusto dare questo riconoscimento alla città di Filottrano, che valorizza tutta la comunità regionale, tra l'altro, e la nostra regione, però questo non si può fare prendendo in giro i cittadini, come voi state facendo, non solo non prevedendo risorse, ma respingendo emendamenti che hanno la copertura, per di più neanche indicando nella clausola di invarianza, come dice la Corte dei Conti, come richiede la legge, quali sono le risorse in bilancio per conseguire gli obiettivi della legge. Bastava scrivere nella scheda tecnica che c'è la clausola di invarianza perché noi per fare queste attività: per diffondere la conoscenza, per creare iniziative formative, per documentare e diffondere la storia, lo facciamo con il capitolo X della missione Y, ad esempio sulla legge, che ne so, dell’artigianato artistico, ma bisognava dirlo nella scheda perché non può dire il Presidente della Commissione, che ci capisce tra l'altro di questa materia, che questa legge non comporta alcun impegno di spesa, ma stiamo scherzando, come fate queste attività? Se le paga il Consigliere Marinelli va bene, però non si può fare, questo non si può fare e comunque andava indicato nella scheda tecnica.
Noi siamo a favore, però vogliamo dire con forza che avete perso una straordinaria occasione nel respingere l'emendamento della Consigliera Bora perché facendo così approvate una legge che è in violazione delle disposizioni nazionali, che sono quelle che ho detto poc’anzi e si poteva ovviare con l'approvazione dell'emendamento della Consigliera Bora. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per confermare il voto favorevole del gruppo Lega.
Mi meraviglio che una persona preparata, sicuramente molto più di me, come il Consigliere Cesetti ci venga a dire che non ci possono essere leggi ad invarianza, cosa che non può essere, non siamo noi che prendiamo in giro i cittadini, forse è qualcun altro.
Questo è un riconoscimento formale che non prevede costi per il bilancio regionale, mi sembra molto semplice, è un riconoscimento formale che riconosce Filottrano città della sartoria artigianale marchigiana e non comporta nessun costo per il bilancio regionale, mi sembra talmente chiaro! Cosa che poi è stata portata avanti in Commissione e poi in Consiglio.
Risponderemo alla Corte dei Conti, gli diremo perché è ad invarianza, non ci preoccupa e votiamo in modo favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Per dichiarare il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia su questa proposta di legge.
Ben venga la promozione del brand, in questo caso la sartoria, e ben venga il riconoscimento alla città di Filottrano. Ben venga questa promozione del brand, così come ne abbiamo molti altri in questa nostra splendida regione.
Credo che sia apprezzabile questa proposta e per questo ribadisco il voto favorevole del gruppo Fratelli d'Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 211. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n.1165 - a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Programmazione per i servizi 0-6 presentata entro il 31 marzo 2024”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1165 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Biondi.
Chiara BIONDI. Grazie Presidente. In base al decreto ministeriale 17 dell’1 febbraio 2024 che ha stabilito il riparto per l'anno 2024 del fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione da 0 a 6 anni, la Regione Marche risulta assegnataria di un contributo statale complessivo di 5.678.686,76 euro.
Il decreto prevede che le Regioni (in coerenza con quanto previsto dall'articolo 12, comma 4, del decreto legislativo n. 65 del 2017, dall'articolo 6, comma 2 del nuovo Piano nazionale pluriennale approvato con delibera del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2021) finanzino con risorse proprie o comunitarie la programmazione generale dei servizi educativi per l'infanzia e le scuole dell'infanzia per un importo non inferiore al 25% del totale assicurato dallo Stato con il riparto per la annualità 2024.
Il contributo della Regione Marche è garantito dal fondo FSE a seguito della revisione del Documento attuativo del programma regionale - fondo sociale europeo Plus 2021-2027, attuata con la delibera di Giunta regionale n. 2036 del 28 dicembre 2023 che ha approvato la modifica della scheda di intervento OS 4.c (2) è introdotto la nuova scheda OS 4.c (2 bis) prevedendo uno stanziamento in bilancio di 4 milioni di euro per interventi finalizzati a garantire l'accesso ai servizi educativi 0-6.
Per quanto concerne l'invio della programmazione dei servizi entro il 31 marzo 2024 si rappresenta che i termini temporali indicati hanno carattere ordinatorio e non perentorio. Trattandosi di termini ordinatori, non sono previste proroghe ai suddetti termini del previsti dal Piano pluriennale e ripresi annualmente dai vari decreti ministeriali di riparto dei fondi, in quanto non vi sono conseguenze per le Regioni che ritardano con l'invio dei dati.
I termini risultano tassativi solo nei confronti delle Regioni destinatarie della cosiddetta quota perequativa, la Regione Marche non è tra queste.
Anche relativamente all’annualità 2023 la delibera è stata adottata il 31 luglio 2023 rispetto ad un termine ordinatorio fissato il 30 aprile dello scorso anno.
La relativa programmazione è stata trasmessa al MIM il 22 febbraio 2024 senza rilievi o conseguenze negative in termini di riparto nazionale delle risorse.
Ciò premesso, con riferimento alla corrente annualità l'Assessorato sta valutando una diversa modalità di programmazione del fondo statale, identificando le azioni che sono finanziabili alla luce di quelle finanziate con il fondo sociale europeo.
La necessità di una diversa programmazione, utile a garantire una maggiore rispondenza alla necessità del territorio regionale e a favorire un pieno e concreto utilizzo del contributo statale, emerge anche dal fatto che nell'acquisizione delle rendicontazioni degli anni precedenti si è riscontrata una certa difficoltà dei Comuni nel gestire alcuni interventi.
Occorre rilevare anche che gli indirizzi, le finalità e i criteri di riparto delle risorse devono essere condivisi in seno al Tavolo paritetico di confronto, previsto dall'articolo 11 della delibera del Consiglio dei Ministri del 5 ottobre del 2021, composto da rappresentanti della Regione, dell'Ufficio scolastico regionale e dell'Anci.
Il tavolo, che svolge compiti di coordinamento e monitoraggio dell'attuazione del Piano del proprio territorio, nonché compiti consultivi e propositivi rispetto alle politiche regionali afferenti al sistema integrato 0-6, con particolare riferimento ai processi di costruzione degli atti programmatori riguardanti l'impiego delle risorse, deve essere convocato dall'Ufficio scolastico regionale delle Marche.
Si ritiene importante, da ultimo, sottolineare che la programmazione richiesta in base all'articolo 5 della delibera del Consiglio dei Ministri è costituita da un elenco di interventi, per ciascuno dei quali è indicato il Comune interessato ed il relativo conto di tesoreria, l'importo del finanziamento statale che il Comune destina allo specifico intervento, l'importo del finanziamento comunale destinato allo specifico intervento, a tipologia di intervento, le finalità perseguite, la spesa regionale, e avviene attraverso la compilazione di apposita scheda riepilogativa ministeriale recante le suddette informazioni.
A tal proposito risulta necessario che tutti i Comuni beneficiari del riparto delle risorse siano collaborativi nell'invio dei dati e dei progetti da mettere a finanziamento.
Nelle precedenti annualità invece è risultato necessario prorogare più volte i termini di scadenza all'uopo fissati. In assenza non sarebbe possibile avere i dati completi, come richiesti dal MIM. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessora Biondi per la risposta, ma devo dire purtroppo che non sono soddisfatta per quanto sia apparsa esaustiva, lei ci ha fatto un resoconto di tutto ciò che noi sapevamo già in quanto è da dicembre che parliamo della situazione pesante e anche preoccupante che stanno vivendo i Comuni a causa della carenza dei posti nei nidi.
Lei oggi usa termini tecnici che probabilmente chi ci ascolta non capisce perché è impossibile capire cosa si intenda per scheda OS 4.c (2 bis), però voglio tradurlo con parole più semplici.
Quest'anno per la prima volta nella storia di questa Regione, la Giunta Acquaroli ha deciso di non dare nemmeno un euro per i nidi d'infanzia per i servizi 0 - 6 anni, nemmeno un euro dal proprio bilancio, delle proprie risorse, usando solo i soldi del fondo sociale europeo. Cosa comporta? C'è una conseguenza di cui il Presidente Acquaroli non è a conoscenza perché ho letto le sue dichiarazioni in cui sbandiera 4 milioni ai quattro venti per i servizi 0-6 anni, senza sapere che questi 4 milioni non possono essere utilizzati per l'aumento dei posti nido, per pagare il personale (le educatrici e gli educatori) che lavora nei nidi, ma possono essere utilizzati solo per voucher, ottimo, che riduce le rette e per il prolungamento dell'orario. Benissimo, ma qual è la conseguenza che si sta verificando? E’ che riducendo i costi aumenta la richiesta nei nidi e i Comuni si trovano doppiamente in difficoltà perché non hanno dalla Regione, per la prima volta, nemmeno un euro per aumentare i posti, cosa che invece in questa fase storica è più che mai necessaria. Non hanno nemmeno risorse per pagare il personale aggiuntivo, come le chiedevo, Assessora, ma purtroppo non ho avuto risposta. Il mio tempo è finito. Grazie.
Interrogazione n. 1171 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Costituzione di un tavolo istituzionale per la ricostruzione a seguito dell’alluvione del 15-16 settembre”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1171 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Faccio un brevissimo excursus sulla situazione dei ristori: per le famiglie 5.000 euro e per le imprese 20.000. Sono state di fatto chiuse tutte le procedure e sono già state ristorate attraverso i Comuni con 23.851.000 euro. Siamo alla fase due, quella dei ristori complessivi sia alle famiglie che alle imprese per i danni reali. Qui c'è stata l'esigenza di richiedere più proroghe, su istanza dei cittadini e anche dei Comuni, al fine di permettere agli aventi di diritto di produrre le richieste di contributo ed ai Comuni di predisporre le istruttorie, c’è voluto un po’ più tempo.
Ad oggi due Comuni hanno iniziato a trasmettere alla struttura del Vicecommissario le istruttorie delle domande accolte dagli stessi, in particolare sono state erogate le prime somme in anticipazione, iniziando proprio dal Comune di Ostra, per quanto riguarda le famiglie.
In merito alle attività produttive, ivi comprese le aziende agricole e della zootecnia che sono state nel frattempo inserite, è già stato predisposto un decreto di anticipo del contributo da erogare per permettere alle imprese di avere i fondi necessari ad iniziare i lavori di ripristino, quindi sono in fase di liquidazione le istruttorie già presentate ed elaborate a cura del Dipartimento delle attività produttive regionali.
In queste ore si sono chiusi i tempi per le richieste di delocalizzazione, anche in questo caso abbiamo richiesto 6 mesi di proroga perché solamente da un Comune è arrivata una richiesta di questo genere.
Voglio anche aggiungere che i lavori sono sotto gli occhi di tutti, c'è stata una pulizia straordinaria sia del Misa che del Nevola che del Cesano e di altre realtà del pesarese, che non si facevano da sempre, di fatto non era mai stata effettuata la pulizia degli alvei. C'è la ricostruzione di molti ponti in questo momento, che si sta portando avanti in gran parte dell'entroterra. Si sta lavorando in queste ore sulla progettualità del ponte Garibaldi e anche sulle nuove vasche d'espansione a monte di Ostra e di Pianello d'Ostra e a monte di Passo Ripe, sono per entrambe da convocare le Conferenze di servizio, che si faranno entro il mese di agosto.
Questo breve excursus l'ho fatto per dire che si sta attivamente operando in maniera molto positiva grazie ai 400 milioni messi a disposizione dallo Stato e credo che intavolare un nuovo tavolo istituzionale per la ricostruzione sia semplicemente ingarbugliare ancora di più la discussione e perdere ulteriore tempo in burocrazia, impantanandosi ulteriormente, mentre la macchina mi dà l'idea che stia procedendo abbastanza velocemente grazie alla collaborazione tra i Comuni. I Sindaci, le istituzioni locali, l'ufficio del Vicecommissario e l'ufficio del Genio Civile e la Protezione Civile stanno collaborando molto bene, mi pare che le cose stiano andando bene con l'attuale assetto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
Quando presentiamo le interrogazioni a risposta immediata dobbiamo essere sempre molto puntuali nel rispettare il regolamento, domanda secca. Grazie, Assessore, che ha fatto l’excursus di tutte le cose fatte, ma forse il tema vero era un altro, ossia l'oggetto della nostra interrogazione.
Noi continuiamo a sollecitare la costituzione di un comitato istituzionale perché la fase è delicata e le questioni che lei ha elencato, e lo ha fatto esattamente, le state realizzando con interlocuzioni dirette con le amministrazioni, con interventi a macchia di leopardo che possono dare soddisfazione nel contingente e nel luogo, però mancano di visione complessiva. Soprattutto gli amministratori non sono consapevoli del progetto complessivo, di come vengono investite le risorse e quali priorità ci sono e vi siete dati. Questo per me è un fatto grave e crea indubbiamente …, lo ripeto, può essere una soddisfazione temporanea perché vengono fatti gli interventi, ma non c'è trasparenza, pianificazione, non c'è la visione complessiva perché tutto quello che accade, da Cantiano a Senigallia, deve essere elemento di presa in carico di ogni singolo amministratore, quindi, ribadiamo che ovviamente non siamo soddisfatti. Grazie.
Interrogazione n. 1130
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora. Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Documento di indirizzo della progettazione del nuovo ospedale di Macerata”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1130 dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora. Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, per questa interrogazione che in estrema sintesi chiede perché non sia stato sviluppato l'aspetto fondamentale del trasporto pubblico su rotaia a favore della comunità del territorio di riferimento per l'accesso al nuovo ospedale di Macerata e se non si intenda provvedere ad un'integrazione.
In relazione a quanto richiesto dall'interrogazione gli uffici relazionano quanto segue.
Il Codice dei contratti pubblici all'articolo 3 dell'allegato I. 7 definisce il Dip, documento di indirizzo alla progettazione, come l'atto che indica, in rapporto alla dimensione e alla specifica tipologia, la categoria dell'intervento da realizzare, le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni livello di progettazione, che in quanto tale costituisce parte integrante del capitolato del servizio di progettazione.
Nel caso di specie, quindi del nuovo ospedale di Macerata, l'affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria ha come oggetto specifico l'intervento di realizzazione del nuovo polo ospedaliero in località La Pieve nel Comune di Macerata perché per previsione normativa non deve avere altro oggetto. Cionondimeno il documento di indirizzo alla progettazione per il nuovo ospedale di Macerata individua tra i punti di forza del sito scelto, come non appurato dagli interroganti, la vicinanza alla linea ferroviaria Civitanova Marche Fabriano (pagina 8) e riporta espressamente nella figura 10 a pagina 17 una proposta di localizzazione di una nuova fermata ferroviaria nei pressi della nuova struttura.
La Regione Marche ha intenzione, come evidenziato alle pagine 8 e 17, di investire gli enti competenti delle questioni relative all'accessibilità anche ferroviaria e non solo ferroviaria del nuovo ospedale di Macerata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore Baldelli, so bene che c'è la ferrovia, il progetto l'abbiamo presentato noi, su questo sappiamo bene come era previsto e come era programmato l'ospedale di Macerata, in particolare il collegamento tra la sede, l'ubicazione individuata per l'area di costruzione, e la vicinanza della ferrovia con la collegata nuova stazione. Forse lei non la conosce perché non c'è stato mai, comunque noi lo sappiamo, io in particolare, facevo il Sindaco. Siccome l'abbiamo proposta noi lo so bene, quello che però lei fa è non rispondere ancora una volta perché di quello che c’è nelle pagine 8 e 17, a cui lei fa riferimento, non c'è nulla nel Dip (documento di indirizzo) che individui gli interventi strutturali necessari a collegare la sede dell'ospedale con la stazione, quindi ne deduco che a questo non avete pensato.
In realtà questa infrastrutturazione è fondamentale perché una delle forze, delle qualità maggiori per realizzare l'ospedale in quel luogo, era ed è proprio la capacità di potersi collegare per poche centinaia di metri con una ferrovia, con relativa stazione ferroviaria.
Voi vi siete dimenticati totalmente, il Dip, se lei non lo sa, è il documento di indirizzo del progetto, questo vuol dire che si individuano …, come puntualmente si fanno per altre opere – l’ho letto - rispetto all'investimento.
Voi non avete pensato a nulla rispetto a questa infrastrutturazione, tecnicamente non sono in grado di dirle se è possibile modificarlo, ma è una gravissima lacuna non immaginare una struttura di collegamento.
D'altro canto, lo capisco. proprio domenica l’Assessore Saltamartini finalmente ha gettato la maschera, voi non avete altro che 55 milioni, anzi 60 milioni, per essere ancor più precisi, sull'ospedale, con quei 60 milioni e i 185 milioni che avete programmati e che non sapete dove trovarli, mettere altre risorse per fare un collegamento alla stazione sarebbe stato eccessivo perché è evidente che deve essere un collegamento funzionale.
Noi l’avevamo immaginato, addirittura, non solamente di camminamento, ma con una struttura mobile. Ancora una volta mortificate l'ospedale di Macerata. Grazie.
Proposta di legge n. 225
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Volponi (1924-2024)”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 225 della Consigliera Ruggeri.
La seduta è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Desidero porre la vostra attenzione su una proposta di legge che ritengo non solo opportuna, ma anche doverosa per la valorizzazione della cultura e della storia della nostra regione.
Paolo Volponi, figura di spicco nel panorama letterario italiano del 900 e indiscusso esponente delle Marche, merita di essere celebrato in occasione del centenario della sua nascita nel 1924.
Paolo Volponi, nato ad Urbino e laureatosi negli anni 40, è stato un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo nel mondo delle lettere, ma anche nella società e nell'industria italiana. La sua esperienza alla Olivetti di Ivrea e la sua consulenza con la FIAT sono testimonianza della sua poliedricità e del suo impegno nel promuovere un dialogo costruttivo tra lavoro e società.
La sua produzione letteraria, dal primo volume di poesie “Il ramarro” del 1948 al celebre romanzo “Le mosche del capitale” del 1989, ha affrontato temi cruciali della contemporaneità, dalla crescita industriale al disagio sociale, dalla politica al futuro incerto dell'umanità.
La sua scrittura è stata premiata con alcuni dei riconoscimenti letterari più prestigiosi tra cui due premi Strega.
La proposta di legge che vi presento oggi si articola in 5 articoli mirati a promuovere la conoscenza e la diffusione dell'opera di Paolo Volponi, in particolare tra le nuove generazioni.
L'articolo 1 definisce la finalità della legge, ponendo l'accento sulla promozione della conoscenza delle personalità di spicco nella storia e nella cultura regionale, con particolare riferimento al centenario della nascita di Paolo Volponi.
L'articolo 2 prevede interventi concreti per raggiungere questo obiettivo, inclusi incontri, eventi e convegni educativi e formativi che coinvolgano attivamente le scuole e le nuove generazioni. Questo è cruciale per assicurare che il lascito culturale di Volponi continui ad ispirare e a educare le menti dei nostri giovani.
L'articolo 3 istituisce un comitato promotore delle celebrazioni del centenario della nascita di Paolo Volponi, incaricato di pianificare e coordinare le iniziative culturali e di gestire le manifestazioni e gli eventi legati alle celebrazioni.
L'articolo 4 affida alla Giunta regionale il compito di costituire Il comitato indicato nell'articolo precedente, garantendo così un rapido avvio delle attività previste da questa legge.
Infine arriviamo all'articolo 5, che fornisce le disposizioni finanziarie necessarie per l'attuazione della legge, garantendo le risorse economiche necessarie per il corretto svolgimento delle iniziative previste da questa proposta di legge.
Onorevoli Consiglieri, celebrare Il centenario della nascita di Paolo Volponi non è solo un dovere verso un grande intellettuale marchigiano, ma è anche un investimento nel futuro della nostra regione, garantendo che le generazioni future possano beneficiare dell'eredità culturale e sociale lasciate proprio da questo straordinario ed illustre autore marchigiano.
Vi invito, quindi, a sostenere con entusiasmo questa proposta di legge che rappresenta un omaggio doveroso ad una delle personalità più illustri delle Marche nel corso del 900. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Vorrei ringraziare anche la relatrice di maggioranza che ha fatto una bellissima relazione, anticipando quasi tutto di quello che c'è in questa proposta di legge a mia firma.
Non torno a ripetere quello che la Consigliera Marcozzi ha detto, ma vi racconto brevemente qual è il motivo per cui mi sono fatta promotrice di questa proposta di legge.
Come sapete sono un’insegnante di lettere, tra l'altro ho studiato proprio ad Urbino, mi sono laureata in letteratura contemporanea, quindi capite che questa proposta di legge è una delle mie passioni. Paolo Volponi l'abbiamo approfondito molto bene in tutte le annualità di letteratura contemporanea che ho fatto, quest'anno cade il centenario e mi sono detta che, al di là di tutto, fosse necessario sottoporre a questa Aula una proposta di legge - poi verrà inserita nella prossima legge quadro – e visto che in Commissione abbiamo deciso che le leggi che riguardano queste personalità sarebbero andate avanti, sono molto contenta di essere qui oggi.
Sulla caratura di Paolo Volponi ha detto molto bene la relatrice di maggioranza, è il più importante scrittore del nostro 900, è un marchigiano di cui tutti dobbiamo andare fieri, soprattutto valorizzare la sua figura all'interno delle scuole, infatti c'è un accenno molto marcato su questo aspetto all'interno della proposta di legge.
Tra l'altro vorrei ricordare che è uno un dei pochi marchigiani del 900, è sempre presente nelle letterature che trattano del 900, nelle antologie scolastiche, è un autore che finalmente viene studiato nei percorsi scolastici, la cosa non è da sottovalutare anche perché, come sapete, fino a pochi anni fa il 900 non veniva quasi toccato, si arrivava più o meno a parlare, se andava bene, di Pirandello e di Svevo, invece c'è tutta un'altra parte di letteratura che andrebbe approfondita per i nostri giovani e sicuramente tra questi autori importanti rientra Volponi.
Delle esperienze a livello importanti, a livello industriale ne ha parlato la Consigliera Marcozzi.
Un passaggio molto rapido sulle sue opere più importanti citate dalla Consigliera di maggioranza, almeno vorrei sottolineare quelle che riguardano il nostro territorio. “La macchina mondiale” del 1965 ha al proprio interno una voce narrante, la cui storia è raccontata da un contadino marchigiano; abbiamo “Il sipario ducale” ambientato nel mondo provinciale urbinate, anche “Il lanciatore di giavellotto” del 1981, che ha proprio come scenario Urbino ai tempi del fascismo.
Naturalmente Volponi è sia poeta che scrittore in prosa, molto molto affermato, che va maggiormente riscoperto.
Esisteva un premio Volponi che purtroppo da qualche anno non viene più celebrato, questo mi rammarica, forse andrebbe rispolverato.
E’ stato l'unico autore italiano a vincere due premi Strega e questo ci dà la portata dell’autore.
Per concludere, ringrazio a tutti, come sapete la clausola finanziaria prevede 15.000 euro che dovranno essere spese nel primo anno delle celebrazioni, che è il 2024.
Alcune cose sono già state fatte, anche nella città di Urbino è stata fatto una mostra a cui ho partecipato, molto interessante; un primo convegno sarà giovedì prossimo e invito tutti a partecipare per la caratura anche dei relatori che interverranno.
Tornando a ringraziare tutti, spero in un voto unanime e mi fermo qui nella mia relazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Ho apprezzato molto questa iniziativa della Consigliera Ruggeri, che dà il giusto riconoscimento ad un grande poeta e scrittore del territorio particolare di Urbino. Questa legge valorizza ancora di più questa figura.
Ultimamente siamo stati presenti, insieme, al centenario della nascita di Paolo Volponi.
Si faranno tante altre iniziative sul territorio a favore di questo grande personaggio, che, ripeto, è l'unico autore italiano che ha vinto due premi Strega.
Assolutamente d'accordo, ottima iniziativa, giusto il riconoscimento per questa personalità di grande valore del territorio del montefeltro-urbinate, ma personaggi così sono di tutta la nostra regione, appartengono a tutto il nostro Paese. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi. Passiamo alla votazione dell’articolato.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente, perché poi non ho occasione per intervenire, voglio dirlo perché la Consigliera Marcozzi adesso mi ha detto: “Ma perché questo cambio rispetto alla legge sui Frati Cappuccini ed anche su Andrea Bacci”.
L'ho detto prima, noi voteremo a favore, su Volponi sarei stato comunque d'accordo, l'ho sempre detto perché è una figura straordinaria, che tra l'altro ho avuto il piacere di conoscere oltre 30 anni fa, esattamente 34 anni fa.
Noi racchiuderemo, e prendo ad esempio anche la proposta di legge del Consigliere Marinelli, in una legge quadro o in una sorta di testo unico, che mi sembra esagerato, questi provvedimenti, abrogando le leggi. Al momento opportuno credo che possiamo lavorare su questo, anche la Consigliera Ruggeri è d'accordo. Ci possiamo lavorare tutti quanti insieme, maggioranza e opposizione.
Ho chiesto l'intervento sulle disposizioni finanziarie per dire al Consigliere Marinelli che in questo caso ci sono delle attività, come per Filottrano, incontri, eventi convegni, e c'è la copertura finanziaria, è prevista e nello stesso tempo è fatta salva la disposizione sulla clausola di invarianza finanziaria.
Ripeto, qualora venga apposta, come può essere apposta, io non ho mai detto che non può essere apposta, può essere apposta la clausola di invarianza, ma la scheda tecnica deve indicare dove si trovano, dove stanno le risorse per dare copertura a quelle attività previste la legge.
Non sono parole mie, ma le ho prese a prestito dalla relazione della Corte dei Conti.
Voto favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Per essere chiari, per dimostrare la differenza tra noi e il Consigliere Cesetti che, con tutto il rispetto, non capisco. Non è personale, è politica, io faccio sempre politica, non vado mai sul personale nella mia vita, il Consigliere Cesetti sa la stima che ci lega, tanto che sono stato Consigliere d'opposizione quando era Presidente della Provincia, quindi può testimoniare che non sono mai andato sul personale.
Noi come maggioranza abbiamo proposto l'altra volta la legge su Frati Cappuccini, che è stata bocciata dal PD, non si capisce per quale motivo.
La relatrice di maggioranza Consigliere Marcozzi si propone sempre, l'iniziativa in questo caso è della Consigliera Ruggeri, perché noi crediamo che le personalità di spicco della nostra regione debbano essere valorizzare, tutte quante insieme, a prescindere dall'appartenenza politica.
Ricordo benissimo chi è Paolo Volponi, anch'io faccio politica con i calzini corti, ricordo benissimo che Paolo Volponi, oltre a essere uno scrittore di tutto rispetto, è stato anche Senatore di Rifondazione Comunista e del Partito Comunista Italiano, quindi non vorrei che il Partito Democratico vota per riconoscere uomini che appartengono alla propria storia, ma poi non vota la legge dei Frati Cappuccini inventandosi che è uno spreco pubblico o altro. Quello che mi dispiace invece è che coloro che voi additate come fascisti, gente sovversiva di destra, addirittura vota insieme a voi la proposta della Consigliera Ruggeri, che voglio ringraziare.
Il riconoscimento di una persona, non solo per il centenario della nascita, che ha fatto la storia della nostra regione come scrittore ed anche come politico di tutto rispetto, a dimostrazione, parlo a nome di Fratelli d'Italia, che noi non abbiamo distinzione di appartenenza politica verso chi ha dimostrato di fare qualcosa, di portare in alto il nome della nostra regione, a differenza del Partito Democratico che vota perché è il suo cuore, il cuore che appartiene al vecchio Partito Comunista.
Per noi non è l’appartenenza politica, ma è il riconoscimento personale, non solo per il centenario, l'avremmo fatto anche per riconoscere la storia di una persona che, a prescindere dalle idee che portava avanti, ha dato lustro alla nostra regione. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Noi voteremo a favore di questa proposta di legge, abbiamo già detto in Commissione insieme al Consigliere Biancani quando ci siamo apprestati ad esaminare la proposta di legge della Consigliera Ruggeri, ma non perché in tempi non sospetti Paolo Volponi fosse di Rifondazione Comunista, tra l'altro l'ho conosciuto in Parlamento, io giovanissimo, figuriamoci, ma perché Paolo Volponi è una figura straordinaria di scrittore, poeta, uomo della cultura, oltre che …, non era un politico, chiamiamolo un rappresentante delle istituzioni perché intendeva la politica forse anche come …
Consigliere Livi, a differenza del Consigliere Putzu, che mi ha onorato della citazione prima, io sono abituato a non saltare le pagine né a perdermi le puntate del grande film della politica e delle istituzioni.
Nelle puntate in Commissione, in tempi non sospetti, ebbi a dire che in questo caso avrei votato a favore per la straordinaria figura di Paolo Volponi e in quella circostanza parlai anche a nome del gruppo PD e del Consigliere Biancani, che era d'accordo. In tempi non sospetti perché, converrete con me, forse c'è una certa differenza tra la figura di Paolo Volponi e tante altre.
Nonostante ciò, voglio dire che noi, ad esempio, la scorsa seduta abbiamo votato a favore, ero relatore di minoranza, della legge su Federico II di Svevia, oggi abbiamo votato a favore su Filottrano, qui votiamo a favore e probabilmente voteremo successivamente quella su Anselmi, che è una proposta del gruppo PD.
Ho detto prima che noi votiamo a favore anche perché abbiamo convenuto come gruppo PD di fare un provvedimento, chiamiamolo testo unico, legge quadro, sulla scia della proposta del Consigliere Marinelli, che giace in Commissione, per raccogliere tutte queste figure straordinarie all'interno di un unico testo e poi procedere all'abrogazione delle leggi che nel frattempo magari abbiamo approvato.
Questo è il motivo per cui votiamo a favore, non certamente perché questa proposta di legge l'ha presentata la Consigliera Ruggeri, non perché era Paolo Volponi ma perché, l'abbiamo detto a suo tempo, come l'altra volta abbiamo votato la legge su Federico II di Svevia, la figura di Paolo Volponi è una di quelle che ben può meritare anche una legge ad hoc per quello che ha rappresentato e che tuttora rappresenta, da qui il senso della legge per la Regione Marche, ma direi anche per il Paese, per l'Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per ribadire il voto favorevole, però come ha già detto il Consigliere Putzu, il Consigliere Cesetti quando abbiamo portato in Aula … Aspetto che il Consigliere Cesetti smetta di parlare, certo, bisogna ripristinare le regole, che valgono per tutti, non solo per la minoranza, anche per la maggioranza.
Voto favorevole, però ricordo al Consigliere Cesetti che quando è stata approvata in Aula la proposta di legge del Consigliere Carancini sulla Battaglia del Pian Perduto, noi e anche lei l'abbiamo votata favorevolmente. Gliel'ho ricordato anche quando abbiamo portato in Aula la legge sui Frati Cappuccini e Andrea Bacci. Non possiamo fare due pesi e due misure, la coerenza vale sempre e noi siamo coerenti. Abbiamo votato la legge sui Frati Cappuccini e Andrea Bacci, così come votiamo la legge della Consigliera Ruggeri su Volponi.
La nostra coerenza c'è stata sempre, a differenza …, Consigliere Cesetti, non me ne voglia, ma è un dato di fatto, non dico cose non vere. Noi abbiamo votato la legge sulla Battaglia del Pian perduto, presentata in Aula dal Consigliere Carancini, lei ha votate quelle sui Frati Cappuccini e su Andrea Bacci? Lei ha fatto delle critiche e non le ha votate.
Questo è un dato di fatto, solo per precisare, così come ha fatto lei ribadendo al Consigliere Putzu ed io ho ribadito a quello che ha detto lei. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Il Consigliere Cesetti si è aggrappato sugli specchi quando ha detto che non era un politico, ma un rappresentante delle istituzioni. Uno che ha fatto due legislature da Senatore a prescindere che le abbia fatte con Rifondazione …, non è questo il punto, però uno che fa due legislature in Senato lo possiamo definire politico.
Il mio “aggrapparsi sugli specchi” rivolto a lei Consigliere Cesetti, è semplicemente per questo, poi ribadisco chiaramente quello che hanno specificato molto bene sia il Consigliere Putzu che la Consigliera Marcozzi. se ci sono delle personalità che hanno dato lustro alla nostra regione, a prescindere dal colore, dalla loro appartenenza, siamo sensibili e come ha ribadito poco fa la Consigliera Marcozzi le proposte le votiamo.
Fratelli d'Italia è favorevole e ringrazio anche la proponente per questo atto. Grazie.
PRESIDENTE. Qual è il fatto personale?
Fabrizio CESETTI. Tacciare a me di incoerenza, io mi devo difendere, ma non perché abbia voglia di parlare.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, il Consigliere Cesetti.
Consigliera Marcozzi, ho già detto i motivi l'altra volta, la proposta del Consigliere Carancini sulla Battaglia del Pian Perduto è una cosa diversa ed ho spiegato perché abbiamo votato in quel caso a favore.
È ovvio che Paolo Volponi era un politico, ci mancherebbe altro, non mi arrampico sugli specchi, era un politico di valore, tutto proiettato al rispetto delle istituzioni e al lavoro nelle istituzioni, era un politico in senso puro.
Sulla coerenza, qui fatto personale, Presidente. La mancata coerenza, chiamiamola così, se è motivata, come nel mio caso, è sintomo di intelligenza e di passione che rende l'intelligenza cosa viva. Non c'è l'appiattimento. Uno deve essere coerente, ma coerente su cosa? La mancata coerenza se motivata è un valore, è un valore forte specialmente in politica e nelle istituzioni.
Stamattina venendo qua ho sentito la radio sul ponte dello stretto, che vuole fare il Ministro delle infrastrutture, qualche anno fa diceva: “Per carità il ponte”, adesso vuole farlo. Pensiamo al Ministro alle finanze, dello stesso partito, che qualche anno fa diceva che non poteva incontrare i calzaturieri nelle Marche perché era una delle regioni più irraggiungibili d'Italia a causa del blocco dell'A14, che c'è anche questi giorni, però il Ministro alle infrastrutture vuole fare il ponte sullo stretto buttando via un mare di miliardi per un'opera che non si farà mai, ma non mette le risorse per sbloccare la A14, nonostante le dichiarazioni dell’ex Vicepresidente e compagnia.
Non chiamate a me la coerenza perché mi invitate a nozze e mi fate fare i comizi, il tema è questo, c'entra come no perché questa è una manifestazione di incoerenza immotivata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Consigliere Cesetti, la Battaglia del Pian Perduto lei l'ha votata non dando delle giustificazioni valide, come le ha date precedentemente quando ha detto di voler fare una raccolta di tutte le leggi che riguardano le personalità illustri.
Per cortesia, la coerenza è quella, la Battaglia del Pian Perduto noi l'abbiamo votata, lei no, poi sono arrivate altre leggi e lei non le ha votate dicendo che dovevate fare una raccolta, una legge quadro in cui mettere tutte le leggi che riguardano la valorizzazione delle personalità illustri nelle Marche. Quella è la sua giustificazione e perché non l'ha data precedentemente quando l'ha presentata il Consigliere Carancini? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Per ribadire che il nostro partito, la Lega, voterà a favore di questa proposta di legge perché non facciamo discriminazioni sui percorsi politici che fanno i diversi autori, artisti, poeti, professionisti, scienziati del nostro Paese, Quindi votiamo a favore di questa proposta di legge perché Paolo Volponi merita una valorizzazione, un riconoscimento sul territorio per tutto il suo percorso professionale e artistico, da poeta e da scrittore.
Assolutamente a favore, grazie alla Consigliera Ruggeri che nella presentazione di questa legge ha colto nel segno giusto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Esprimo un voto favorevole e soddisfazione per il voto che sembra unanime da parte di quest’ Aula.
E’ stato, come abbiamo detto tutti più volte, un poeta, uno scrittore importantissimo nel 900, ha avuto esperienze molto importanti anche nel mondo dell'industria contemporanea, ha conosciuto e lavorato per Olivetti, per la Fiat, non si può negare che è stato due volte Senatore del PC e una volta Deputato di Rifondazione Comunista, questa è la storia, è nella sua biografia.
Per quanto mi riguarda Paolo Volponi nei suoi scritti, ma anche nel suo rappresentare le istituzioni, rappresenta un sistema valoriale in cui mi riconosco e ne vado anche fiera e mi fa comunque piacere che anche chi non si riconosce in questo sistema valoriale abbia la volontà oggi di votare questa proposta di legge per celebrare un personaggio illustre della nostra regione, di cui tutti dobbiamo andare fieri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, la Consigliera Casini (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Voto in dissenso, quindi mi asterrò, ma come diceva Oscar Wilde: “La coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione”, certo che il Consigliere Cesetti non fa parte di queste.
Abbiamo parlato per non so quanto tempo della coerenza del Consigliere Cesetti e del Partito Democratico rispetto a delle decisioni quando invece è chiaro, la Consigliera Ruggeri l’ha già detto, che non ci vergogniamo e non disconosciamo il fatto che Volponi avesse un sistema valoriale molto vicino a quello del Partito Democratico, quindi questo è un valore aggiunto ed è anche una motivazione per cui si ritiene di votare questa norma.
Abbiamo sottolineato e detto che c'è la necessità di avere un sistema, una norma che contenga tutti questi personaggi o i fatti storici importanti, che possano essere un valore aggiunto anche dal punto di vista della Pil, del turismo, nelle Marche e non solo.
Nel frattempo decidiamo come meglio crediamo e secondo il nostro pensiero politico quale legge votare favorevolmente e quale legge non votare favorevolmente, sia essa del Pian Perduto che quella di Volponi o quella che è. Ognuno la coerenza se la decide e se la definisce a casa propria. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 225. La pongo in votazione (appello nominale, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 69, comma 1 e dell’articolo 66, comma 2, lett. c) del Regolamento interno).
Favorevoli: Acciarri, Assenti, Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Carancini, Cesetti, Elezi, Livi, Lupini, Mangialardi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Mastrovincenzo, Menghi, Pasqui, Rossi, Ruggeri, Vitri.
Contrari: Nessuno.
Astenuti: Casini.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 1166 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Attuazione circolare del Ministero della Salute sulla Dengue”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1166 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Mangialardi, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La circolare del Ministero della Salute ha posto una particolare rilevanza sulla necessità di approntare tutte quelle misure preventive dirette a infrenare l'eventuale espansione di questo nuovo virus che si chiama Dengue, che può essere trasportato da una proliferazione non controllata di zanzare o di insetti.
Al riguardo l'Agenzia regionale di sanitaria ha già convocato una riunione con tutti i vertici dei Dipartimenti salute e dei Dipartimenti di prevenzione di tutte le Aziende sanitarie territoriali, sono stati convocati anche i dirigenti dell'Arpam, i dirigenti rappresentanti dell'Anci, i rappresentanti delle aziende del servizio idrico integrato perché, come sappiamo, tutta la materia relativa al trattamento delle acque, soprattutto reflui, depurazione, fognature e acque stagne, appartiene alla competenza delle società del servizio idrico integrato.
Tutto il sistema di prevenzione, che parte dai Comuni, polizie locali, all'Arpam, alle aziende del servizio idrico integrato, a tutte le professionalità che fanno parte della sanità, è stato posto in coordinamento per far sì che ove si manifesti un ristagno d'acqua e una proliferazione abnorme di zanzare tigre o di altri veicoli di questo genere tutte le misure saranno affrontate.
C'è stata una prima riunione con tutti questi soggetti istituzionali e domani ce n'è una seconda, sono previste ulteriori misure che verranno individuate attraverso atti di intervento della Giunta regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Prendo atto con favore della riunione di cui ha parlato l'Assessore e anche della riunione di domani perché la circolare del Ministero … Tra l'altro su questo tema c'è stata anche un'interrogazione parlamentare recente alla quale ha risposto il Ministro.
E’ un tema sentito a tutti i livelli perché si sta approssimando la stagione delle piogge nelle fasce tropicali, quindi c'è questo rischio.
E’ evidente che la circolare mette in evidenza alcuni aspetti, ad esempio la sensibilizzazione degli operatori sanitari, la formazione del personale sanitario e di tutti gli operatori che sono addetti agli interventi di pulizia, una corretta comunicazione anche nelle scuole, nelle aree urbane, nei luoghi ricreativo-sportivi, poi azioni di bonifica.
Alcune cose già le ha dette l'Assessore, il mio auspicio è che si prosegua sulla strada della prevenzione, si prendano provvedimenti utili qualora questo virus dovesse manifestarsi, speriamo di no, anche nel nostro Paese. Grazie.
Interrogazione n. 1170 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Cesetti, Vitri
“Norme restrittive su agevolazioni fiscali aree sisma”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1170 – a risposta immediata- dei Consiglieri Carancini, Mastrovincenzo, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Questa nota che mi accingo a leggere risponde a due interrogazioni questa di oggi, la n. 1170, che è all'ordine del giorno, e la n. 1159 che non è ancora stata calendarizzata.
La modifica legislativa oggetto di interrogazione non limita le garanzie di ricostruzione nelle aree terremotate per tutti coloro che risultano danneggiati dal sisma 2016.
Le disposizioni dell’articolo 2 comma 3 ter.1, del decreto legge n. 16 febbraio 2023 n. 11 consentono, in deroga al comma 1 del medesimo articolo, l'esercizio delle opzioni di cui l'articolo 121, comma 1, lettera a e b del decreto legge del 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge del 17 luglio 2020 n. 77, agli interventi di cui l'articolo 119, commi 1 ter, 4 ter e 4 quater, del predetto decreto legge, effettuati in relazione ad immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi il 6 aprile 2009 e a far data dal 24 agosto 2016 nelle regioni Abruzzo, Lazio Marche e Umbria, e risultano porsi a completa copertura economica, anche in relazione all'arco temporale di riferimento al momento previsto dalla norma, delle esigenze dei danni causati dal sisma 2016.
Invero, sulla base delle valutazioni economiche effettuate in relazione all'anno precedente, si ritiene che il decreto legge 29 marzo 2024 n. 39 e in particolare l'articolo 1, comma 1, lettera b), che ha attuato la modifica normativa sopra richiamata e oggetto delle osservazioni, non limiti le possibilità e le garanzie riconosciute ai terremotati. Verrà allegata la nota della struttura Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016.
L'ufficio speciale per la ricostruzione Marche ha chiesto un contributo di dettaglio alla struttura del Commissario straordinario, l'ufficio del Consigliere giuridico della struttura commissariale ha inviato la seguente risposta che vado a leggere: “A riscontro della vostra nota in oggetto e relativamente alle interrogazioni n. 1159 e n. 1170 dell'Assemblea legislativa delle Marche, in merito alla questione delle nuove disposizioni legislative in materia di superbonus in area sisma, si rileva quanto segue. Il decreto legge 29 marzo 2024 n. 39, nel testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale è chiaro nel fissare (rectius confermare) un particolare regime di perdurante applicabilità del superbonus in area sisma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Intanto risponde ancora una volta un Assessore invece del Presidente della Giunta regionale e Vice Commissario alla ricostruzione, chissà se a scuola quando doveva essere interrogato era assente, qui è totalmente assente. Gli avrei detto questo, Assessore Brandoni, come ci si può fidare di un Presidente della Regione Marche e soprattutto di un Vicecommissario che si dimostra presidio di cartone delle aree colpite dal sisma e delle aree interne?
Nell'aprile 2023 garantisce e si vanta che il super bonus sisma sarebbe durato fino al 2025, poi all'improvviso non muove paglia, non dice una parola, neppure finge di indignarsi, come hanno fatto i suoi omologhi di destra delle Regioni Umbria e Abruzzo, di fronte alla cancellazione del super bonus sisma.
Francesco Acquaroli, come ci si può fidare di un Presidente della Regione Marche che il giorno successivo al contentino …, perché lei ha citato le norme, ma la sostanza è che si destinano 330 milioni, non oltre il 2024, alle aree terremotate ed il Presidente Acquaroli esce pubblicamente e dichiara che il super bonus sisma è stato ripristinato e che dobbiamo andare tutti in processione dal Presidente del Consiglio e dal Ministro delle finanze a ringraziarli.
Le dichiarazioni che ha fatto sulla soddisfazione per i 330 milioni vuol dire, delle due l’una, che non ha capito nulla della complessità della ricostruzione perché quelle norme attaccheranno i cittadini, le aziende e i lavoratori, oppure ha capito tutto e continua a portare in giro.
Ma non è solo il Presidente Acquaroli è insieme al Commissario che è l'altra pessima faccia della medaglia della ricostruzione. Grazie.
Interrogazione n. 1169 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Trasferimenti e gestione dei servizi allocati nell’area del cantiere del nuovo ospedale di Pesaro”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1169 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione del Consigliere Biancani è così pugnace, come al solito, per le questioni relative alla realizzazione del nuovo ospedale di Pesaro e chiede con questa interrogazione i tempi, le modalità di trasferimento dei servizi relativamente agli edifici che devono essere demoliti per la realizzazione della nuova opera.
Al riguardo, rispondendo a questa interrogazione, comunico che è stato pubblicato un avviso di consultazione preliminare di mercato finalizzato ad acquisire adeguate informazioni di ordine tecnico ed economico per il detto trasferimento. La procedura è tuttora in corso e l'Azienda sanitaria territoriale assicura che, concordemente con quanto già stabilito precedentemente e in attuazione dei tempi previsti per la realizzazione dell'opera, il trasferimento avverrà nei tempi e nei modi previsti dal programma.
Devo aggiungere, ma il Consigliere Biancani lo sa perfettamente, che si tratta di trasferire: la RSA Tomasello - cure riabilitative di mantenimento per disabili; le comunità protette maschile e femminile terapeutico riabilitativo, il servizio riabilitativo, il Cser.
Gli consegno la risposta perché con i tempi relativi alle interrogazioni veloci non siamo in grado di dare una risposta per intero. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Voglio solo dirle che in merito al bando il secondo avviso è scaduto il 28 febbraio di quest'anno, è passato quasi un mese e mezzo e ancora nessuno sa dove saranno spostati i servizi. Le ricordo che sono servizi delicati e sarebbe bene riuscire a mantenere una vera e propria, come oggi, cittadella della salute mentale in un unico posto, soprattutto.
Assessore, questa attenzione deve essere garantita anche perché il personale della psichiatria che deve intervenire in questi servizi, come sa, è sotto organico, quindi spostare di troppo questi servizi vuol dire anche sprecare molto tempo nei viaggi, avanti e indietro.
La gran parte delle persone che sono ospiti, chiamiamoli così, di questi servizi, come può immaginare, sono pesaresi perché Pesaro fa riferimento a Pesaro o a Fano. Nella gran parte sono pesaresi e spostarli troppo lontano sarebbe un disagio non solamente per il personale medico, ma anche per le famiglie. D'altra parte questi servizi messi in posti troppo isolati vanno a perdere quell'attività di coinvolgimento, di integrazione col tessuto sociale di cui queste persone hanno bisogno.
Nell'interrogazione mi sono permesso di chiederle una verifica, ne ho già parlato …, dico la verità, ho lanciato un là anche alla direttrice, che è sempre molto gentile, le ho detto che doveva parlare con lei, ci siamo visti quando c'è stata l'inaugurazione del mammografo e le ho detto di verificare anche Galantara che oggi non è utilizzata al massimo, addirittura con attività che per essere spostate forse richiederebbero molti meno problemi. Grazie.
Interrogazione n. 1133
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Cesetti
“Accertamenti sanitari finalizzati al rinnovo della patente di guida per le persone affette da diabete e da altre patologie croniche e rafforzamento della rete della diabetologia marchigiana con sperimentazione di una cittadella del diabete a Pesaro”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1133 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questa interrogazione il Consigliere Biancani chiede informazioni sulla possibilità di avviare un percorso specifico ad hoc per la prenotazione di esami strumentali diagnostici per il rinnovo della patente di guida per i pazienti diabetici.
La risposta che mi viene fornita dall'amministrazione è che non sono Lea, quindi sostanzialmente non sarebbe possibile avviare questi percorsi. Io condivido invece l'idea che le persone diabetiche, ma più in generale le persone non più giovani, abbiano una corsia preferenziale, quindi ho inviato una direttiva alle Aziende sanitarie territoriali affinché le persone che devono rinnovare la patente di guida e garantirsi di poter essere autonomi anche nella propria vita personale possono avere questo tipo di percorso perché non credo che sia giusto che queste persone devono aspettare o fare le code con gli altri pazienti che richiedono prestazioni sanitarie per condizioni di salute.
Ebbene, questo indirizzo adesso è stato da me formulato anche sulla base di questa interrogazione, quindi vedremo quale potrà essere la risposta organizzativa da parte delle Aziende.
Diciamo che in questa direzione ci dovrà essere anche una corsia ad hoc per i pazienti diabetici, tanto più per il fatto che questa patologia si manifesta per moltissime persone anche in età diverse. Ritengo anche che per proteggere le attività produttive di persone che lavorano, che sono affette dal diabete, si possa avviare questo percorso, almeno in via sperimentale, se non sarà possibile in tutta la regione solamente per le Aziende che potranno organizzare queste strutture per dare un servizio a migliaia di persone che soffrono di questa malattia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Piano piano riusciamo anche a fare insieme qualcosa di positivo.
Ritengo che questa sperimentazione …, i diabetici, lo dico per chi ci ascolta in Consiglio regionale, quando devono fare il rinnovo per la patente sono ad oggi costretti a andare a fare visite mediche specialistiche, anche a pagamento, poi ci sono dei tempi entro i quali vale questa visita, a volte non si riesce neanche a rispettare la tempistica e questo, oltre a causare un aumento dei costi per le persone che sono costrette a rivolgersi al privato, comporta anche un disagio per tutti quelli che hanno già un disagio loro perché avere questo tipo di malattia, che molto spesso è invalidante, crea problemi, soprattutto dover spendere i soldi e non avere garanzia di riuscire a rinnovare la patente in tempi rapidi, Come può immaginare, se uno come me abita in centro e lavora in centro magari il problema non è molto grosso perché al limite per andare a lavorare va a prendere il treno, che è sempre in centro anche quello, ma per chi usa la macchina per motivi di lavoro non aver la patente diventa un problema.
Penso che sia possibile, Assessore, che lei avvii, come ha detto, questa sperimentazione nel pesarese, cercando anche di allargarla perché i medici sono sempre gli stessi, un conto è prevedere per due o tre giorni che i vari specialisti si trovino in un unico posto …. Le persone che hanno questo tipo di malattia, perché è una malattia vera e propria, sanno che possono trovare tutti gli specialisti in un'unica sede e a quel punto fare tutte le analisi e le verifiche necessarie che consentono in tempi rapidi di avere questa garanzia.
Penso che sia un modus operandi che può essere utilizzato anche per altre patologie, come per le persone che hanno problemi cardiaci e che devono fare delle visite periodiche per poter avere in mano alcuni documenti.
La ringrazio per la risposta, mi auguro che venga realmente seguita la sua direttiva, non ho dubbi per pensare che non sia così, ritengo che sia importante proseguire in questa direzione. Grazie
Interrogazione n. 1172 - a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Relazione Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per le Marche sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relativi alle leggi pubblicate nell’anno 2023”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1172 - a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI Grazie, Presidente. In relazione all'interrogazione a risposta immediata n. 1172 del 5 aprile 2024, recante “Relazione Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per le Marche sulla tipologia delle coperture adottate e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relative alle leggi pubblicate nell'anno 23” specifico quanto segue.
Per quanto attiene al quesito formulato in ordine alle iniziative e provvedimenti di competenza che si intendono adottare con riferimento alle osservazioni e richieste formulate dalla Corte dei Conti - Sezione regionale di controllo per le Marche, si comunica che la documentazione da corrispondere alla Corte dei Conti è in corso di predisposizione e che la Giunta regionale e io personalmente siamo disponibili a fornire adeguato riscontro all'Assemblea legislativa non appena avremo trasmesso la suddetta documentazione all'organo richiedente.
Pertanto, Consigliere Cesetti, appena invieremo quanto detto alla Corte dei Conti, sarò pronto a risponderle, la rinviamo o la ripropone. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Va bene, Presidente, non ho difficoltà a raccogliere l'invito dell'Assessore Brandoni che ravvisa l'opportunità di relazionare prima alla Corte dei Conti e poi riferire in Aula sui provvedimenti che noi chiediamo qui: “quali iniziative e provvedimenti di competenza si intendono adottare con riferimento all'osservazione richiesta della Corte dei Conti”.
Se l'Assessore ritiene che prioritariamente debba rispondere alla Corte dei Conti e poi rispondere in quest'Aula non ho nessuna difficoltà ad aderire a questa prospettazione, che anzi può essere anche condivisibile. Va bene per il rinvio. Grazie.
PRESIDENTE. E’ a risposta immediata il rinvio non c'è, Consigliere.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Nessun problema. Assessore, non si preoccupi, va bene lo stesso perché in questo momento la mia collaboratrice la trasformerà in ordinaria e quella sarà l'occasione per rispondere, tanto le problematiche le abbiamo dibattute poc'anzi in occasione delle proposte di legge che abbiamo esaminato, la clausola di invarianza e tutte le altre vicende.
Nessun problema, la trasformiamo seduta stante in ordinaria, Presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Cesetti, le chiedo un'altra cosa, dopo ci sarebbe l'interrogazione n. 1075 dell'ospedale di Monte Giorgio, mi ha detto l'Assessore Saltamartini che ha già risposto la volta precedente ed oggi è erroneamente in elenco, deve ancora rispondere?
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La problematica era contenuta in un'altra interrogazione a cui ha risposto, però anche qui vorrei una risposta ad hoc, ma la possiamo fare la prossima volta, adesso ho un altro impegno, nessuna difficoltà.
Assessore, non è urgente neanche questa.
PRESIDENTE. Assessore, la rinviamo alla prossima volta? Facciamo il rinvio alla prossima volta.
Interrogazione n. 1128
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Osservatorio regionale per la rilevazione e la segnalazione di episodi di violenza a danno degli esercenti le professioni sanitarie e socio sanitarie”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1128 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ringrazio preliminarmente non per captatio benevolentiae l’interrogante, ma perché questo è un tema particolarmente importante che riguarda il fenomeno tristissimo delle aggressioni al personale della sanità che si ripete e si manifesta con violenza non solo verbale, ma addirittura fisica.
Nella sua interrogazione chiede quali sono le misure adottate, qual è la funzione e che cosa ha fatto l'osservatorio regionale sull'argomento.
Devo innanzitutto premettere che in materia sono state approvate importanti norme da parte del Parlamento, anche su proposta del Governo, che ha inasprito le pene, le sanzioni criminali per alcuni reati compiuti, si deve dire, contro pubblici ufficiali.
Tali sono le funzioni che svolge il personale medico infermieristico e delle altre specializzazioni sanitarie all'interno dei pronto soccorso, prevedendo peraltro una procedibilità d'ufficio, il che significa che al manifestarsi del comportamento criminale si procede con le misure cautelari, precautelari e con l'iscrizione nel registro degli indagati, con l'esercizio dell'azione penale attraverso le forme e i modi previsti al Codice di procedura penale. Questo non richiede che da parte della vittima debba essere presentata la denuncia o la querela per i reati procedibili a querela e fa sì che all'interno degli uffici di polizia dei pronto soccorso, dove sono stati già allestiti, si stia procedendo direttamente contro numerosissime persone.
Vero è che la richiesta è stata fatta anche in quest'Aula con una mozione che è stata poi trasformata in risoluzione, votata all'unanimità in questo Consiglio regionale, che chiedeva l'allestimento dei presidi di polizia in tutti i pronto soccorso in tutti gli ospedali.
Bene, la risoluzione purtroppo ha avuto attuazione solamente in alcuni posti per la carenza anche in questo caso del personale delle Forze di polizia, cionondimeno è evidente che con questa mia risposta intendo rispondere e risollecitare con una nota il Ministero dell'Interno a garantire per tutto il personale della sanità questo tipo di tutela, anche con la vigilanza saltuaria da parte delle pattuglie delle Forze dell'ordine intorno ai pronto soccorso ed ai presidi ospedalieri.
Sono state aggravate le sanzioni, è stata eliminata la necessità di procedere nei riguardi di queste persone presentando denunce o querele e accertato che si sta monitorando la violenza con un sistema preventivo di apertura di posti di Polizia negli ospedali, come è avvenuto per esempio negli ospedali di Civitanova Marche e di Macerata, premesso tutto questo, si deve rilevare che le vittime ancora una volta di queste aggressioni sono principalmente il personale femminile il 67%, in particolare il 71% sono infermieri.
Diciamo che questo tipo di atteggiamento si manifesta spesso, non solo, attraverso manifestazioni criminali, la minaccia presuppone il male ingiusto in futuro, ma si manifesta anche attraverso l'espressione di parole crude e violente intrinsecamente, che non integrano fattispecie di reato, ma sono condotte e costumi che dobbiamo contestare e contrastare con la massima determinazione.
L’osservatorio, a cui fa riferimento la Consigliera Ruggeri, è stato istituito, sta lavorando. Da questo report, che non ho compiutamente letto perché mi è stato trasmesso alcuni minuti fa, emerge che l'osservatorio è pronto.
Dico alla Consigliera Ruggeri che se nella mia risposta ci sono delle lacune, la disponibilità dell'Assessorato all’eventuale integrazione dell'osservatorio e di altre misure è piena perché nel nostro Paese tutto possiamo fare, tutto possiamo criticare, ma la violenza fisica e la violenza morale non possono essere un strumento di contestazione, né della carenza di servizi sanitari né delle relazioni tra persone perché è evidente che il personale lavora in un settore strategico come quello della sanità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta, che però, come già ha anticipato, non mi soddisfa completamente, anche perché ha un ruolo difficile che è quello di organizzare la sanità marchigiana e questo è un tema delicatissimo e importantissimo su cui ancora troppo dobbiamo fare.
L'idea di fare questa interrogazione naturalmente è nata dalla nota dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, che è uscita a marzo del 2024 con i dati relativi al 2023 e abbiamo scoperto che sono state ben 90 le aggressioni denunciate, però, come lei sa, molte sono quelle sommerse perché soprattutto le aggressioni verbali non vengono denunciate per niente.
L'Assessore ha fatto un excursus, se volete anche doveroso, sull’inasprimento delle pene e su tutte le cose che ha messo in campo il Governo, però noi come Regione dobbiamo chiederci che cosa ci manca di fare. Per esempio in questa nota dell'Osservatorio nazionale si legge che gli eventi segnalati nelle Marche sono 90 e, causa problematiche legate alla produzione di flussi informativi interni alle Aziende sanitarie, alcune informazioni non sono complete, come ad esempio la fascia di età ed il sesso. Sicuramente questa è una lacuna su cui dobbiamo intervenire, ce lo dice direttamente l'Osservatorio nazionale.
Bisogna mettere in piedi l'Osservatorio regionale quanto prima, occorre che le AST ed anche le aziende inseriscano i dati necessari per monitorare perché per prevenire bisogna conoscere il fenomeno.
Facendo una ricerca veloce su internet si trova una enormità di notizie che riguardano aggressioni che hanno colpito il nostro personale sanitario, di solito operate direttamente dai pazienti o dai cargiver - l'Assessore l'ha già detto - soprattutto nei pronto soccorso, nelle guardie mediche ed in tutte quelle aree di cui parliamo spesso dove c'è una carenza di personale, ed è questo il motivo fondamentale e proprio lì abbiamo problemi di questo tipo. Fermo, Jesi, Macerata, Pesaro, Torrette sono solo gli ultimi ospedali o luoghi in cui all'interno delle strutture ci sono state aggressioni al nostro personale, e non è più tollerabile.
I posti di polizia sono stati resi operativi solo a Macerata e Civitanova Marche, da quello che mi risulta, però sono previsti dal decreto legge 34/2023 per cui dovremmo aprirli dappertutto, Assessore. Grazie.
Interrogazione n.1129
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri
“Insediamento Amazon di Jesi”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1129 dei Consiglieri Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI Grazie, Presidente. Lo scrivente Dipartimento, sentita la società Interporto Marche Spa, riferisce che la riconsegna dei lavori di costruzione dell’ hub verrà effettuato dalla Techbau ad Amazon Logistic Italia entro dicembre 2024 (fonti dirette Techbau). L'inizio delle attività Amazon come riferito dall'AD di Amazon logistiche lo scorso 28 aprile e riportato sulla stampa sarà per giugno 2025, quindi la consegna dei lavori del cantiere è una circostanza direttamente connessa alle tempistiche Amazon.
Ad ogni modo, con riferimento alle altre tematiche menzionate nell'atto ispettivo, si condivide senza dubbio l'opportunità di affrontare congiuntamente con tutti gli interlocutori interessati a vario titolo (Comune, Provincia, Interporto, Amazon, RFI, Treni Italia ed Anas), la questione dei trasporti è di una auspicabile intermodalità per l'accesso al centro logistico, ferma restando la circostanza per cui la costituzione di un tavolo permanente interdisciplinare potrà essere avviata una volta resi disponibili da Amazon i dati di flusso di traffico passeggeri e merci che si prevede possano generarsi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, l’Assessore Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, potrei dire di essere soddisfatto, lo dico perché ho apprezzato la necessità di un tavolo interistituzionale che avevo sollecitato prima al suo collega, che invece mi ha detto che per la questione dell'alluvione di quel territorio non era necessario. Dopodiché però, Assessore, voglio mettere un timing importante perché l'insediamento di Amazon è determinante per il nostro territorio, abbiamo lavorato tutti perché questo accadesse, significa posti di lavoro, riqualificazione, vuol dire anche un indotto particolarmente significativo, ma quella società ha un una grande peculiarità: i tempi sono determinanti e sono da loro sempre rispettati.
Nella conferenza di presentazione, che è avvenuta il 28 marzo, hanno dato un timing molto molto preciso, che era quello che in 15 mesi la struttura doveva essere aperta e noi non possiamo perdere ulteriore tempo per dare risposte, che sono nell'ordine delle difficoltà: il punto di vista stradale, le infrastrutture (quella ferroviaria), la mitigazione dell'inquinamento e l'implementazione di servizi, oltre che la garanzia sul lavoro adeguato per i lavoratori.
Ritengo che quel percorso andava messo in campo in maniera simultanea alla sottoscrizione degli atti perché 15 mesi passano velocemente e forse il casello di Ancona nord non è adeguato ed il casello di Montemarciano non deve essere preso in considerazione, così ci capiamo, perché non si può potenziare quella viabilità a discapito di intere popolazione, interi territori, com’è stato annunciato, e per far questo occorre progettazione, occorrono risorse. 15 mesi, ci guardiamo con l'esperienza antica, per l'amministrazione pubblica sono zero, quindi l'invito è: buono il tavolo ... Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
Interrogazione n. 1173 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo e Vitri
“Sostegno alle imprese nell’accesso al credito – Fondo Nuovo Credito”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1173 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI Grazie, Presidente. Occorre premettere che a seguito della sospensione della misura di cui al Decreto dirigente del settore IACR n. 118 del 25 marzo 24 e al fine di verificare costantemente l'evoluzione delle richieste di contributo pervenute da parte delle imprese, la Regione ha chiesto al gestore del fondo di trasmettere con frequenza settimanale l'aggiornamento sull'esito reale ed effettivo delle domande che vanno a buon fine.
Il meccanismo di funzionamento del fondo prevede che nella fase iniziale le domande inviate dalle imprese tramite un Confidi siano segnate al fondo prenotando il contributo pubblico richiesto sia in termini di garanzia che per ridurre il costo degli interessi e il costo della garanzia.
Solo a seguito dalla successiva istruttoria e della delibera da parte della banca di concessione del finanziamento si attiva la garanzia e si eroga materialmente all'impresa il contributo.
Tale premessa non è di poco conto, se si considera che un certo numero di domande potrebbe non arrivare all'erogazione del contributo regionale.
In questa fase si stanno prendendo in esame i dati sulle domande ammissibili e quindi prenotate, per monitorare il raggiungimento dello stanziamento della misura circa 19,2 milioni di euro, al netto dei costi di gestione del fondo, che ricordo erano 20 milioni.
Con la delibera di Giunta n. 496 del 25 marzo 2024, la Giunta regionale, proprio nella consapevolezza che il tema del credito alle imprese è al centro delle necessità più urgenti e che si tratta di una delle questioni cruciali per lo sviluppo del sistema produttivo marchigiano, ha stabilito di destinare le risorse che nel tempo rientrano da misure avviate in passato per il credito o per analoghi strumenti finanziari e che a tutti gli effetti rappresentano risorse regionali riutilizzabili, ai nuovi strumenti finanziari avviati tramite il fondo di partecipazione Credito Futuro Marche 2021-2027, al cui interno è stato attivato il Fondo Nuovo Credito, di cui all'interrogazione.
Una decisione importante in quanto consente alla Regione di mantenere la destinazione delle risorse che in passato hanno consentito di rendere meno problematico l'accesso al credito, su stessi obiettivi di accesso al credito attraverso strumenti nuovi aggiornati rispetto alle attuali esigenze di ripartenza economica.
Il dato aggiornato e definitivo delle domande prenotate al Fondo ante sospensione indica:
1) numero Confidi che hanno intermediato domande di imprese: 6;
2) numero domande presentate con documentazione completa e quindi prenotate al plafond: 2025;
3) numero domande presentate con documentazione incompleta e quindi non prenotabili al plafond: 405;
4) contributo regionale sviluppato dalle 2.205 domande complete di documentazione: 26,2 milioni di euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore Brandoni, purtroppo anche questa volta sono insoddisfatta della risposta e le spiego perché.
Le imprese marchigiane hanno bisogno di tornare ad essere competitive nel mercato globale ed investire subito in ricerca, sviluppo, internazionalizzazione, per farlo hanno bisogno di ossigeno immediato e questo è possibile soltanto agevolando in maniera seria e sistematica l'accesso al credito perché, come lei sa, le nostre imprese sono molto sottocapitalizzate.
A fine del 2022 lei stesso, Assessore Brandoni, aveva annunciato un mix di interventi sul credito per ben 91 milioni, un annuncio che ha fatto ben sperare tanti e che ha creato numerose aspettative. Ebbene, dopo le sue dichiarazioni che cosa abbiamo ad aprile 2024? Abbiamo l'istituzione del Fondo Nuovo Credito presentato come un'opportunità unica per le imprese, aperto a gennaio per 20 milioni di euro e bloccato già a marzo per esaurimento delle risorse disponibili, a riprova della vostra incapacità programmatoria.
A fronte di questo la Giunta che cosa fa? Avvia una ricognizione sulle risorse riutilizzabili da fondi rotativi per un totale di 10 milioni di euro, come peraltro sempre fatto anche da chi l'ha preceduto, e direi ci mancherebbe altro.
Restituire fondi rotativi, caro Assessore, significa riutilizzare i fondi restituiti alle imprese che ne hanno già beneficiato e questo peraltro fa parte della natura del fondo stesso che non a caso si chiama rotativo e questo significa, glielo ripeto, che non intendete impiegare nessuna nuova risorsa.
PRESIDENTE. Consigliera Bora, le do un altro minuto.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Non c'è problema, tanto avrò modo comunque.
La ringrazio di questo suo grande atto di cortesia, per me peraltro è una follia ridurre il tempo, però va bene, questa è un'altra delle vostre grandi invenzioni.
Ho detto che 10 milioni sono assolutamente insufficienti, ed è questa, Assessore Brandoni, la strategia sul credito che la Giunta intende attivare da qui a fine 2025?
Guardi che gli imprenditori si aspettano interventi strategici e sistematici, le grandi banche sono state già sufficientemente aiutate e i tavoli sul credito ci sono sempre stati.
Qual è la vostra strategia? Proporre delle proposte di legge, di cui mi sfugge l'obiettivo nobile, come quella sulla desertificazione bancaria, sulla costituzione del comitato per il sostegno del credito? E’ tempo di mettersi dalla parte dei cittadini e delle imprese e di sostenere ...
Interrogazione n. 1168 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Rafforzamento dei servizi sanitari per le gravi e urgenti carenze nei bisogni di cura nel Comune di Arcevia”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1168 – a risposta immediata - del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione del Consigliere Santarelli riguarda i servizi erogati nella città di Arcevia.
Come in altre occasioni, le interrogazioni urgenti dovrebbero presupporre un po' di urgenza perché se con le interrogazioni urgenti dobbiamo tracciare una pagina di servizi è impossibile che si possa garantire questo tipo di servizio.
Quindi mi appresto a rispondere a questa interrogazione dicendo che nel Piano socio-sanitario della nostra Regione, approvato il 9 agosto, sono previsti una serie di interventi per potenziare la sanità territoriale e quella di prossimità.
Tra questi interventi nel territorio della provincia dell’AST di Ancona vi è il potenziamento del punto salute prestazioni ambulatoriali infermieristiche per la gestione delle cronicità, l'avvio di un nuovo punto salute in telemedicina, che verrà inaugurato nei prossimi giorni, e soprattutto un incremento di personale previsto con il Piano aziendale dell'Azienda sanitaria territoriale che riguarda il servizio di Adi, l'assistenza domiciliare integrata, e un potenziamento dei servizi che oggi sono svolti dai medici di medicina generale e anche dai medici delle altre strutture viciniori.
Voglio anche aggiungere che in materia dobbiamo aspettare queste poche settimane che sono rimaste per l'attuazione del Piano aziendale, in cui verranno segnatamente e dettagliatamente previste le risorse tecnologiche, strumentali e umane che dovranno essere impiegate per garantire i servizi in questa importante comunità.
Voglio aggiungere che rispetto alla visione della sanità come ospedale centrica e soprattutto incentrata sui grandi centri agglomerati urbani, la Giunta, la maggioranza in carica ha invertito il trend, prevedendo dei servizi di prossimità e il potenziamento dei servizi territoriali.
Contiamo di poter dare delle risposte concrete in termini non solo di programmazione, ma di modifiche e di apporti concreti, di potenziamento dei servizi nelle primissime settimane che ci apprestano al varo del nuovo atto aziendale dell'Area vasta territoriale di Ancona. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Gentile Assessore alla sanità Filippo Saltamartini, noi di Rinasci Marche, sempre unica forza civica e solidale in Regione, la ringraziamo per la risposta tempestiva fornita e crediamo che questa interrogazione, in merito al rafforzamento dei servizi sanitari per le gravi carenze nel Comune di Arcevia, sia attuale.
Un quadro complessivo del passato riporta che l'ospedale di Arcevia …, già in una precedente interrogazione, unico firmatario il Consigliere Santarelli, la n. 485 del 2022 discussa a giugno del 2022, lei si era preso un impegno di riconsiderare la situazione della struttura ospedaliera di Arcevia nel contesto del Piano socio-sanitario, ma nel Piano 2023-2025 non si rileva l'inserimento della struttura sanitaria di Arcevia nella classificazione di casa di comunità. Successivamente le normative sull'ospedale di Arcevia prevedevano che nella struttura sarebbero stati conservati i posti rispetto alle cure intermedie, confermati i servizi presenti ed il presidio medico h24.
Rinasci Marche è a fianco della cittadinanza arceviese e delle esigenze di cura più urgenti, in quanto il Comune è tra i più spopolati, con il più alto tasso di invecchiamento in Italia, insieme alle popolazioni dell'area montana e dell'alta Valle del Misa del Nevola e Cesano.
Chiediamo di mantenere i servizi come un potenziamento che possa nell'imminente stagione turistica portare alla riapertura della farmacia comunale, che si è visto da poco in atto e la carenza degli specialisti.
Infine andiamo a rafforzare e a chiedere pesantemente l'impegno e come sentinelle civiche e solidali verificheremo questa misura grazie al lavoro fatto anche dall'Assessorato alla sanità. Grazie.
Interrogazione n. 1061
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Carenze nell’organizzazione del Sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla situazione dei pronto soccorso e della medicina di urgenza”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1161 del Consigliere Santarelli.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Si tratta di una interrogazione relativa all'organizzazione dei pronto soccorso della nostra regione. Sappiamo perfettamente che i pronto soccorso, l'abbiamo già detto tante volte in questa Assemblea, anche quotidianamente sui giornali a livello nazionale, soffrono più di altri reparti della carenza di medici specializzandi, specializzati e soprattutto dell'enorme afflusso di cittadini per il venir meno di servizi territoriali. Specifici servizi che devono essere riorganizzati alla luce del decreto ministeriale 71 di 2 anni fa e degli investimenti del PNRR con la realizzazione di case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali.
Sappiamo anche che la nostra Regione, anticipando questo tipo di domanda sanitaria, ha avviato un percorso innovativo con la farmacia dei servizi e con i punti salute, che stiamo allestendo in tutta la regione, che garantiranno possibilmente un effetto deflazionistico per quanto riguarda gli accessi nei pronto soccorsi.
Detto questo, la Regione Marche con delibera di Giunta regionale del 17 luglio 2023 ha strutturato una organizzazione omogenea dei pronto soccorso, prevedendo tutta una serie di misure che sono state indirizzate ai Direttori delle Aziende sanitarie territoriali, cionondimeno, nonostante questi principi e questa riorganizzazione, assistiamo a dei gravissimi problemi anche di natura sociale che arrivano nei pronti soccorso, pensiamo semplicemente alla sosta in un pronto soccorso di una cittadina extracomunitaria, in un pronto soccorso di un ospedale delle Marche, che si è protratta per molti giorni, addirittura, in assenza di servizi sociali che dovevano essere allestiti proprio per garantire le condizioni sociali di questa persona.
I pronto soccorso in via generale dei nostri ospedali stanno dando una risposta a problemi che non riguardano sempre la sanità, riguardano i servizi territoriali, l'assistenza, l'educazione e tutta una serie di misure che dovranno essere affrontate anche con un potenziamento del finanziamento dei servizi sociali.
Ciò premesso, devo anche aggiungere che la recente nomina del Sottosegretario, che è stato per lunghi anni primario a Torrette, una persona di grandissima esperienza, ha fatto sì che sul tema dell'organizzazione del pronto soccorso, relativamente alla riorganizzazione delle aziende, con gli atti aziendali che dovranno essere adottati nelle prossime settimane, sia in piedi un osservatorio presieduto dallo stesso Sottosegretario, con il compito di monitorare l'andamento e la riorganizzazione di detti pronto soccorso, che con l'avvicinarsi della stagione estiva soffriranno e potranno soffrire di ulteriori apporti che potranno giungere dai numerosi turisti che sono soliti d'estate venire nelle Marche.
Diciamo che il tema nell'agenda dell'Agenzia sanitaria è direttamente seguito dal Sottosegretario e la delibera di Giunta regionale, con cui la Regione Marche ha riorganizzato il pronto soccorso lo scorso anno, potrà essere oggetto di una revisione, di una riconsiderazione per garantire le misure necessarie a dare le risposte che i cittadini e in questo caso anche i turisti nei prossimi mesi ci domanderanno. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Innanzitutto l’interrogazione riportava le carenze nell'organizzazione del Sistema sanitario regionale, con particolare riferimento alla situazione del pronto soccorso e della medicina di urgenza.
Gentile Assessore Saltamartini, noi di Rinasci Marche prendiamo atto del suo impegno volto a colmare le carenze che abbiamo nuovamente evidenziato con la nostra interrogazione. Tutto questo perché, in merito all'organizzazione del sistema sanitario regionale, con specifico riferimento alla situazione dei pronto soccorso e della medicina di urgenza, Rinasci Marche, la sola forza realmente civica e solidale nella politica regionale, sin dall'inizio di questa legislatura ha posto al centro dei propri atti le questioni della tutela della sanità come bene pubblico essenziale per le marchigiane e per i marchigiani.
Riteniamo lecito ribadire in Aula la nostra doverosa premessa e già nella legge regionale n. 19 dell'8 agosto 22, come in seguito all'adozione del Piano Socio-sanitario 2023-2025, avevamo definito interventi che potevano migliorare l'organizzazione della sanità nelle Marche, ma le proposte presentate da Rinasci Marche non sono state considerate, manteniamo, quindi, una riserva nel verificare le condizioni attuali di approvazione e implementazione di questi provvedimenti.
Consideriamo infatti ancora deficitari diversi aspetti, quali, in primo luogo, la centralità della farmacia dei servizi, che peraltro è oggetto in questo periodo di un disegno di legge da parte del Governo nazionale, e la semplificazione come presidio di prima istanza.
Per il cittadino la piena sintonia con le altre componenti del sistema sanitario regionale vede come secondo tema la partecipazione dei rappresentanti delle professioni delle associazioni di categoria sindacali, con particolare rilievo alla formazione sociale del terzo settore.
Un terzo aspetto carente, e per questo non siamo soddisfatti, è la continuità dei servizi attraverso accordi con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta al fine di eliminare le code ai pronto soccorso ospedalieri, come questione sempre maggiore di criticità.
Da ultimo, ma non meno importante il problema relativo ai criteri di appropriatezza per gli accessi al pronto soccorso al fine di evitare affollamenti e disagi al cittadino bisognoso di cure immediate, inclusi i servizi di guardia medica territoriale, in contatto con i medici di medicina generale, da dotare altresì con attrezzature diagnostiche sufficienti ad accogliere tutti quei cittadini bisognosi di cure minore.
In conclusione, noi di Rinasci Marche ribadiamo il nostro impegno di sentinelle civiche, solidali e continueremo a monitorare per avere contezza degli interventi che ha specificato stamane l'Assessore, volti a migliorare l'organizzazione del Sistema sanitario regionale, a partire dalla situazione allarmante dei pronto soccorso e della medicina d'urgenza.
Ringraziamo l'Assessore per la sua risposta, siamo parzialmente soddisfatti per tutte le cose che abbiamo sottolineato nella risposta. Grazie.
Proposta di legge n. 214
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Latini, Bora, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Celebrazioni del centenario della nascita di Sergio Anselmi (1924-2024)”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 214 dei Consiglieri Mangialardi, Latini, Bora, Casini, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Ho accettato volentieri di fare il relatore di maggioranza di questa legge “Celebrazione del centenario di Sergio Anselmi”, di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita.
Sergio Anselmi è una persona di rilievo nell'epoca moderna, nell'ultimo secolo delle Marche, ha avuto un percorso, ha insegnato prima nella scuola media e poi nella scuola superiore ed infine ha insegnato a lungo nell'università sia di Ancona che di Urbino.
Qual è l'oggetto della sua speculazione storica? E’ la storia delle Marche, la storia dell'identità marchigiana, e su questo non possiamo fare a meno di sottolineare il ruolo. Ha studiato sia l'epoca antica, il medioevo soprattutto, tra il XIV e il XIX secolo, sia la storia moderna, in particolare la storia dell'agricoltura, dalla mezzadria al passaggio ad un tipo di legislazione diversa per quanto riguarda i contratti agrari.
Questo è un ricordo personale, oltre che di agricoltura si è occupato anche di pesca e c'è un libricino, di cui fece omaggio alla Presidente di questo Consiglio regionale, di cui ero Vicepresidente, relativo alla pesca dei cannelli. A Marzocca, nella sabbia, ed a Senigallia la pesca del cannello era molto diffusa e lui fece un libretto piccolissimo, di poche decine di pagine, forse neanche 20, ma molto carino, illustrato, su questo tipo particolare di pesca e sulle sue modalità, una piccola pesca locale
Questo è uno dei tanti contributi, un piccolo aneddoto, che lui ha dato anche sulle culture agrarie, in questo senso ha ricostruito anche quali erano le rotazioni dell’agricoltura nelle Marche.
E’ stato un grande storico della nostra regione, nella storia delle regioni, quella pubblicata da Enaudi, Sergio Anselmi ha assemblato tutto il capitolo relativo alla storia delle Marche e in particolare - qui mi richiamo all'epoca contestuale, contemporanea a me - nel passato si spinse molto sulla storia della regione Adriatica ed oggi finalmente speriamo che decolli perché dal punto di vista istituzionale l'Unione europea l'ha statuita dal 2014, ma dal punto di vista fattuale 10 anni dopo è stata fatta la Macroregione Adriatico Ionica, che rappresenta un'area importante di attrazione, di economia, di scambi sociali ed economici e culturali. Al riguardo fu quasi un precursore, ha scritto dei racconti: “Ultime storie di Adriatico”, “Mercanti, corsari, disperati e streghe” sull'Adriatico.
E’ un personaggio che appartiene alla nostra memoria storica, ai nostri giacimenti culturali, in parte inesplorati. Per esempio sulle storie dei borghi storici della nostra regione è stato scritto tanto, su Urbino, Ascoli Piceno, Camerino, Treia, Jesi, mentre sulle storie del mare Adriatico è stato scritto molto meno e lui sicuramente è stato uno dei protagonisti della definizione dell'identità marchigiana.
Non aggiungo nient'altro, Sergio Anselmi merita, ha una storia anche politica, di socialista, impegnato in politica, merita la nostra attenzione.
Ci sono anche delle critiche in merito a quello che si fa, ed io sono uno di quelli che riesce ad attrarne tantissime. “Ma Sergio Anselmi non è in fondo di area politica …”, e qui mi sento di dire quel famoso detto, quando uno indica qualcosa, una persona, un luogo, una stella, c’è chi dice di guardare a cosa c'è dietro l'oggetto dello sguardo e c’è chi guarda il dito, ed è un imbecille.
Con questa chiusura dico che Sergio Anselmi c’è, fa parte di un'entità, mi piace, ha fatto una sua storia con i suoi percorsi di vita, per me va benissimo così.
Sono il relatore di maggioranza ed esprimo parere favorevole, come spero tutti.
La proposta di legge è stata presentata dal gruppo del PD, dal Presidente Latini e da altri, credo che non ci siano problemi, è un voto unanime. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Ci voleva Sergio Anselmi per trovarci in grande sintonia con il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli, cosa che ci succede poche volte, invece devo apprezzarne le parole e anche l'approfondimento puntuale che è stato fatto su una figura così importante della storia della nostra regione.
Lo dico anche per me, che l'ho conosciuto da giovane Assessore del Comune di Senigallia in un momento di grande emozione perché siamo di fronte a una delle personalità più luminose della storia di Senigallia e dell'intera regione.
E’ stato innanzitutto uno dei più importanti storici marchigiani, l’ha detto bene il Consigliere Ciccioli, il più grande storico delle Marche ed è stato professore di storia economica presso l'Università di Ancona e di Urbino, autore di una vastissima opera di approfondimento e di grandissimo valore su questi temi.
Sergio Anselmi ha prodotto una approfondita analisi dell'identità marchigiana, è vero, che contribuì a far conoscere, divulgare e promuovere a livello italiano e internazionale grazie a quel volume che è stato citato sulla storia delle regioni, edita da Einaudi nel 1987, tra l'altro tradotta in tantissime lingue.
Vero il suo grande interesse per lo studio del mare Adriatico con le relazioni che ha ricostruito tra le due sponde dello stesso mare. Celebri sono: “Storie di Adriatico”, “Ultime storie di Adriatico”, “Mercanti, corsari, disperati e streghe”, ma anche “Adriatico nella storia dal XIV al XIX”; molto importanti sono anche i quaderni di storia.
E’ vero che è stato un precursore delle strategie della Macroregione Adriatico Ionica, è stato anche un grande tessitore di un connettivo evidente rispetto al lavoro che è stato fatto.
Lo dico per la Consigliera Casini, che lei lo ha come elemento intrinseco, uno dei massimi storici dell'agricoltura marchigiana, del mondo contadino in sé, il più grande studioso della mezzadria. Tra l'altro ha aperto nella sua terra natia il primo museo della storia della mezzadria: “Museo della mezzadria ‘ Sergio Anselmi’” a Senigallia. Nel 1989 ha dato anche un grande contributo alla realizzazione del PPAR perché le ricostruzioni storiche sul quale si è ancorato quello strumento sono nate anche dal lavoro che Anselmi aveva messo a disposizione dell'intera comunità. Un personaggio legato alla sua terra.
Con grande impegno civico è stato Consigliere comunale a Senigallia e poi Assessore. E’ stato ancora partigiano, Segretario del Partito socialista e, ha fatto bene il Consigliere Ciccioli a ricordarlo, anche docente, avendo fatto la gavetta dalla scuola media fino all'università, intervallando esperienze di giornalismo legato ai grandi valori morali che il professore ci ha sempre trasmesso.
Sono state 270 le sue pubblicazioni ed è una sorta di testamento involontario l’intervista “conversazioni sulla storia”, un dialogo con Valentina Conti pubblicato nel 2003 qualche giorno prima della sua morte.
La commemorazione del primo centenario della nascita di Sergio Anselmi è una grande opportunità per riflettere sulla marchigianità, sul contributo che Sergio Anselmi ha dato a questa grande regione, è anche un momento per ricordarlo. Sono convinto che il voto unanime, che potrebbe venire da questa Assise, possa aiutare anche il Comune di Senigallia, con le risorse che mettiamo a disposizione, ad organizzare iniziative nel mondo al quale era più legato, più vicino, quello della scuola, delle ragazze e dei ragazzi.
Mi sento di ringraziare: il Presidente Latini per aver sottoscritto insieme al nostro gruppo, la Consigliera Ruggeri per aver sostenuto e taggato anche in Commissione il percorso della nostra proposta di legge, il Presidente della Commissione Consigliere Marinelli perché nell'ultimo periodo ha accelerato il percorso per consentire di attivare entro l'11 novembre tutte le iniziative che possono essere programmate. Permettetemelo ringrazio anche il relatore di maggioranza Consigliere Ciccioli perché penso che abbia lavorato per far sì che questa legge potesse essere votata da tutti. Grazie .
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge celebra il centenario della nascita di Sergio Anselmi, che non è soltanto un illustre storico marchigiano, ma una figura di rilievo nella storia e nella cultura italiana.
Dobbiamo impegnarci a promuovere un'ampia riflessione sull'identità marchigiana, un tema al centro del lavoro di Anselmi.
Come evidenziato, nella sua vasta opera Sergio Anselmi ha offerto contributi fondamentali alla comprensione della storia e della cultura della nostra regione, nonché dei legami con il resto d'Italia e con il Mediterraneo.
Sergio Anselmi non è solo un nome nella storia dei libri, ma una personalità che ha segnato profondamente la nostra terra e le sue genti. La sua eredità va ben oltre le pagine dei suoi libri, è un esempio di impegno civico, di passione per la conoscenza e di amore per la propria terra.
E’ stato un precursore, così come hanno detto i Consiglieri Ciccioli e Mangialardi nella loro precedente relazione, della strategia della Regione Adriatico Ionica.
In conclusione, onorevoli colleghi, il centenario della nascita di Sergio Anselmi è una opportunità per noi di celebrare la nostra storia, la nostra cultura e le nostre radici. Possiamo quindi garantire che queste celebrazioni saranno un omaggio degno di un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia delle Marche e dell'Italia intera.
Il nostro voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Vota a favore anche il Consigliere Carancini.
Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 214. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 250 (proposta di legge statutaria)
a iniziativa dei Consiglieri Ruggeri, Marinelli, Biancani, Elezi, Ciccioli, Assenti, Marcozzi e Cesetti
“Modifiche alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 “Statuto della Regione Marche"”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 250 dei Consiglieri Ruggeri, Marinelli, Biancani, Elezi, Ciccioli, Assenti, Marcozzi e Cesetti.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Oggi parliamo della proposta di legge n. 250, che riguarda la modifica alla legge statutaria 8 marzo 2005, che è lo Statuto della Regione Marche.
Come tutti sapete la Regione Marche si è dotata del proprio Statuto con legge regionale. Tale Statuto per quanto di interesse rispetto alla proposta, all'articolo 18 rubricato “Autonomia del Consiglio - Assemblea legislativa” attribuisce allo stesso organo piena autonomia funzionale, organizzativa finanziaria e contabile nel rispetto del medesimo Statuto, delle leggi e dei regolamenti interni.
La proposta di legge interviene sugli articoli 13 e 22 dello Statuto regionale prevedendo rispettivamente la decadenza da componente dell'Ufficio di Presidenza e da Presidente e Vicepresidente delle Commissioni assembleari permanenti di coloro che cessano di far parte del gruppo consiliare al quale appartenevano al momento dell'elezione, ad esclusione dei casi in cui la cessazione è deliberata dai gruppi di provenienza o nelle ipotesi di scioglimento o fusione con gli altri gruppi consiliari.
Tali modifiche, così come descritte nella relazione illustrativa, si conformano ad analoghe disposizioni contenute negli articoli 13 (Cessazione dalle cariche del Consiglio di Presidenza) e 27 del regolamento del Senato della Repubblica, quindi, traggono spunto dal regolamento del Senato della Repubblica. L'articolo 13 dispone che i “componenti del Consiglio di Presidenza che cessano di far parte del gruppo parlamentare di appartenenza decadono dall'incarico. Tale disposizione non si applica quando la cessazione sia stata deliberata dal gruppo di provenienza, ovvero in caso di scioglimento o fusione con gli altri gruppi parlamentari. Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano mai al Presidente del Senato”.
L'articolo 27, comma 3 bis, dispone che “i componenti dell'Ufficio di Presidenza che cessano di far parte del gruppo al quale appartenevano al momento dell'elezione decadono dall'incarico. Tale disposizione non si applica quando la cessazione sia stata deliberata dal gruppo di provenienza, ovvero in caso di scioglimento o fusione con gli altri gruppi parlamentari”.
Le previsioni hanno l'obiettivo unico di disincentivare la mobilità, in questo caso trae origine dalla mobilità parlamentare nel Senato della Repubblica.
Secondo quanto sostenuto da parte della dottrina, la ratio di questa norma di sanzione risiederebbe nel considerare il Parlamento italiano come gruppo centrico, in considerazione del collegamento diretto tra la carica attribuita (per elezione) al senatore e la sua appartenenza a un determinato gruppo (e non in quanto parlamentare singolo.)
Questa proposta è stata dibattuta ampiamente, fatta dalla Consigliera Ruggeri, la relatrice di minoranza, e poi sottoscritta da tutta la I Commissione competente. E’ stata sottoscritta da tutti e oggi portiamo in approvazione detta modifica. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio anche per la relazione di maggioranza il Consigliere Assenti, che è stato esaustivo, e voglio ringraziare la I Commissione con la quale abbiamo analizzato a lungo e in maniera dettagliata questa proposta di legge, portando tutta la Commissione a sottoscriverla, quindi è stata sottoscritta da tutti i gruppi politici che fanno parte della I Commissione.
Questo è il risultato di un patto che si era fatto verbalmente tra maggioranza e opposizione quando in quest'Aula sono avvenuti fastidiosi cambi di casacca e si era detto di cercare un modo per disincentivarlo, questo è quanto ci eravamo detti tutti, maggioranza e opposizione.
Per lungo tempo abbiamo studiato la questione, poi, non essendo pervenuta nessuna proposta, mi sono fatta carico di fare una ricerca e vedere cosa si potesse fare. L'ho fatto e questa proposta ha avuto una buona accoglienza da parte di tutti, opposizione e maggioranza, e spero che venga proposta approvata all'unanimità.
Si fa riferimento ad una norma che è già in vigore in Senato, si ricalca quella, non si tocca in questo modo il vincolo di mandato perché non si vanno a toccare le risorse assicurate ai singoli Consiglieri, ma quelle che spettano agli organi eletti internamente al Consiglio in quanto il Consigliere aderisce a un gruppo.
Qualora si decida autonomamente di uscire dal gruppo di appartenenza, quello con cui si è stati eletti, si deve decadere secondo noi e secondo quest'Aula dal ruolo per cui si è stati eletti in quanto facenti parte di un gruppo politico.
Come ha detto benissimo il Consigliere Assenti riguarda l'Ufficio di Presidenza e le Commissioni.
Vorrei fare un passaggio molto veloce per evitare di tornare sulle polemiche, ma ricordiamo tutti che le Commissioni consiliari sono state ingessate per mesi e non sono riuscite a lavorare perché ci siamo trovati a dover affrontare una problematica, per la quale non avevamo gli strumenti per intervenire o strumenti sufficientemente efficaci.
Lasciamo da parte il vincolo di mandato e le risorse che ogni Consigliere giustamente deve avere per esercitare il proprio ruolo, questo è semplicemente un deterrente che cerchiamo di mettere in campo per evitare situazioni ulteriormente spiacevoli.
Come ha detto il Consigliere Assenti la proposta di legge è abbastanza semplice, consta di quattro articoli, sarà applicata a decorrere dalla prossima legislatura.
L'articolo 1 riguarda l'Ufficio di Presidenza; l’articolo 2 il Presidente e il Vicepresidente delle Commissioni in quanto espressioni dei gruppi consiliari; l'articolo 3 riguarda l'invarianza finanziaria. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Per esprimere il voto favorevole e per ribadire il lavoro proficuo fatto da tutta la Commissione, che ha firmato all'unanimità la proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Anche noi come gruppo Forza Italia diamo il voto favorevole. Questo è un risultato condiviso in Commissione.
Si ritiene opportuno attraverso questa modifica allo Statuto della Regione Marche disincentivare la mobilità consiliare in sede di Assemblea legislativa regionale, così come è stato condiviso in Commissione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Anche il gruppo Lega è favorevole.
Ci sono delle perplessità sulla legittimità o meno, però secondo noi è opportuno procedere a questa modifica. Importante è quello che abbiamo detto in Commissione, che deve essere qualcosa proposto da tutto il Consiglio in modo da avere più efficacia e più forza.
Come gruppo Lega siamo in linea con la proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 250 (proposta di legge statutaria). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 64
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Legge per le pari dignità e per l’eliminazione delle discriminazioni di genere”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 64 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge è stata depositata oltre 2 anni fa, è iniziata solo la discussione in Commissione, c'era un impegno da parte della maggioranza di confrontarsi, impegno che in realtà non è mai stato mantenuto. Ho avuto dei colloqui individuali con la Consigliera Marcozzi, alla quale riconosco d'aver dato una disponibilità al dialogo, ma ad oggi si è manifestata solo da parte della Consigliera Marcozzi. Per cui, visto che più volte in questa Aula siamo stati tutti quanti d'accordo nel dire che le discriminazioni di genere vanno eliminate, non capisco per quale motivo si tergiversa ancora nell'approvare, ma ancora prima diciamo a discutere questa proposta di legge.
Spero che venga discussa, mi dispiace per l'ennesima volta di essere ricorsa all'articolo 86, comma 13 del Regolamento interno, però voglio che questo mio diritto venga esercitato. Grazie.
PRESIDENTE. Se non ci sono Consiglieri contrari … Il Presidente della Commissione non c'è per dire no alla discussione, ci vogliono tre Consiglieri che intervengono e dicono che non vogliono aprire la discussione e quindi chiedono il rinvio in Commissione della proposta di legge. Se non ci sono apro la discussione
Il Segretario mi dice che la competenza è della IV Commissione e gli uffici me lo confermano.
Deve intervenire un Consigliere, che a nome di altri tre, ai sensi dell'articolo 100, e chiedere il rinvio in Commissione.
Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Se la competenza è della IV Commissione, chiedo che proposta di legge la venga rinviata in Commissione perché, ricordo alla Consigliera Bora e lo ricordo a tutti quanti noi, qualche Consiglio regionale fa ci fu l'intervento del Consigliere Cesetti che sollecitava la proposta di legge sul reddito di civiltà - mi faccia finire Consigliera Bora, sto cercando di fare una proposta – aveva particolarmente insistito, anche quella attiene al tema della discriminazione di genere, abbiamo iniziato l'esame in Commissione, quindi, chiedo, anche a nome dei Consiglieri Ciccioli e Marinelli, che questa proposta venga rinviata in Commissione perché è un testo corposo. Sarà competenza nostra …, c'è anche il Consigliere Borroni che fa parte della Commissione, altrimenti rischiamo di svilire un tema così importante, che sta cuore a tutti, che è quello che tratta questa proposta. Grazie.
PRESIDENTE. La Consigliera Menghi a nome di tre Consiglieri ha chiesto il rinvio in Commissione.
Ha la parola, oratore contro, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Contraria. Per amor di verità vorrei anche precisare alcune cose. Intanto questa è la seconda volta che in 3 anni devo applicare un articolo di regolamento per chiedere la discussione di una proposta di legge perché voi non avete tempo e non vi interessa nemmeno approfondire.
C'ero quel giorno in IV Commissione, la Dirigente aveva detto un'altra cosa, aveva fatto una proposta sul provvedimento di legge relativo al reddito di libertà, che voi non solo ancora tergiversate ad approvare, ma addirittura strumentalizzate, arrampicandovi sugli specchi per dire che volete l'ennesimo rinvio in Commissione di questa proposta di legge.
La Dirigente correttamente aveva detto che tra le opzioni c'era quella di inserire la proposta di legge del Consigliere Cesetti all'interno della vecchia legge del 2008, quella a cui fa riferimento la violenza di genere, quella era la proposta. Poi lì ho ricordato che non dovevate in nessun modo osare di prendere come zimbello questa proposta di legge perché sono 3 anni che mi prendete in giro, questo è quello che ho detto. In tre anni non l'avete mai letta, quindi non solo sono assolutamente contraria, sono profondamente indignata dal vostro comportamento, dalla vostra indifferenza, dal vostro silenzio. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Ciccioli, non le posso dare la parola perché un oratore a favore e uno contro.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 64. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 78
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 78 dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Anche questa proposta di legge è la seconda volta che viene in Aula perché non siete in grado nemmeno di gestire una discussione in Commissione.
Parliamo di una figura molto importante, quella dei cargiver, parliamo di chi si dedica alla cura di anziani e di malati, rendendo un considerevole servizio, un sostegno al settore socio-sanitario che oramai è allo sbando, anche grazie e soprattutto al vostro impegno. Queste sono delle figure fondamentali nel mondo del welfare e della sanità.
Dopo 3 anni dalla presentazione di questa proposta, dopo atti, ricordo, anche della Consigliera Ruggeri, che abbiamo qui approvato all'unanimità, dovete spiegarmi voi perché oggi non siamo nemmeno in grado di discuterla.
E’ assolutamente ora scossa, siamo pagati per stare qui, per discutere e approvare proposte di legge, che ognuno di noi faccia il proprio dovere. Grazie.
PRESIDENTE. Sui pagamenti non dico niente perché già una volta sono intervenuto ed è uscito fuori un putiferio.
Ha la parola la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Approfitto, me lo consentirà tanto sforano tutti, per ricordare che sulla questione di prima è stato il Consigliere Cesetti che si è opposto alla proposta della Dirigente, questo per amore di verità. Chiudo la parentesi.
Riferendomi alla questione del caregiver evidenzio che un'altra volta l’abbiamo rinviata in Commissione, nella quale ci sono due autorevoli esponenti del Partito Democratico, il capogruppo ed il Consigliere Carancini, adesso faccio una battuta, che è autorevole perché è maceratese, scherzo chiaramente.
Allora, non siamo stati a girarci i pollici, abbiamo fatto e avuto altre priorità, ma se debbo dire quello che personalmente penso, questo Governo ha già istituito il tavolo tecnico sulla legge del caregiver ed il Ministro per le disabilità al suo insediamento ha detto che era una delle sue priorità . Noi come maggioranza aspettiamo opportunamente che il Governo faccia la sua parte, poi discuteremo anche la proposta del Partito Democratico. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliera non ha detto quello che vuole fare.
Anna MENGHI. Voglio che venga rinviata in Commissione, anche a nome dei Consiglieri Putzu, Livi, Marinelli e Bilò. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 78. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 113
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri
“Screening obbligatorio per l’atrofia muscolare spinale (SMA)”
(Iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 113 dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Mi ha ricordato la Consigliera Ruggeri che anche in questo caso c'è una mozione che è stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale.
Anche in questo caso, e parliamo di temi molto seri e delicati, è la seconda volta che mi trovo costretta ad applicare il regolamento per chiedere la discussione di questa proposta di legge, però qui devo dire che ci troviamo davanti ad una fattispecie diversa, a detta del Consigliere Baiocchi la Giunta starebbe per legiferare, avrebbe fatto una delibera o la sta facendo, allora perché non votare questa proposta di legge? Vorrei che fosse qui oggi magari a spiegarcelo meglio. Non c’è.
Questa proposta di legge serve, oramai la stanno approvando in tutta Italia.
Lo dico anche la Consigliera Menghi, proprio ieri la Regione Lazio ha approvato la proposta di legge sul cargiver.
Ci mancherebbe pure che in 3 anni vi devo dire bravi perché avete fatto un tavolo tecnico, pensa che efficienza!
Serve questa proposta di legge, serve farla subito. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Non sono intervenuto prima perché tecnicamente non era possibile (uno a favore e uno contro), invece ora ho l'opportunità di illustrare il mio pensiero.
Qual è l’iter delle norme? Le leggi arrivano in porto, in qualsiasi maggioranza (centro-destra, centro-sinistra, civica), quando c'è un consenso politico e quando i tempi della governance complessiva lo permettono. Bisogna trovare uno spazio nei percorsi istituzionali, per esempio tante leggi rimangono indietro quando c'è il bilancio, il piano sanitario, la legge urbanistica ed è logico che sia così perché sono leggi che hanno un impatto fortissimo dal punto di vista istituzionale. Questo è un aspetto.
L'altro aspetto è che i proponenti devono trovare il consenso politico, che non sempre c'è perché spesso le forze politiche su argomenti delicati …, quindi intervengo in senso positivo …
Sono argomenti su cui all’interno delle maggioranze, della stessa coalizione, delle opposizioni spesso non c'è convergenza e c’è la necessità di un iter.
Su alcune non c'è nessun problema, per esempio su quella del cargiver c'è un problema di risorse, una questione finanziaria. Io ho atteso mesi come maggioranza, col consenso in Aula dell'intera maggioranza, su testi articolati, ma senza i soldi non si fanno le cose e si prendono in giro le persone.
C'è un aspetto tecnico procedurale, c'è un aspetto di consenso tra le forze politiche e c'è secondo me, lo dico leggero leggero, anche la capacità del proponente, che se non è capace non riesce a portare le proposte di legge all'attenzione e ad essere votate a maggioranza. Quest’ultima cosa forse me la potevo risparmiare, però qualche motivazione c'è. Grazie.
PRESIDENTE. Cosa vuol fare non ho capito, la discutiamo? Non l’ha detto.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. No, votiamo contro, uno a favore e uno contro, mi sembra che non ci sia …, chi non capisce …
PRESIDENTE. No, va detto che lei Consigliere ha parlato di tutto, sulle capacità della Consigliera Bora non abbiamo dubbi, neanche pensarci.
Ha la parola, oratore contro, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Guardi, Consigliere Ciccioli, questa volta non solo la giustifico, ma sono preoccupata per lei, sul serio, oltretutto fa pure lo psicologo. Eravamo insieme, nel suo ufficio, quando parlavamo della condivisione della proposta di legge sullo SMA, eravamo in due a dire che serviva, lei dice che non viene approvata per mia incapacità, la invito forse a rallentare il tour elettorale perché mi sa che le sta dando un po' alla testa. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 113. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di deliberazione n.10
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Proposta di legge alle Camere: Modifica all’articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 (Sospensione dei termini processuali nel periodo feriale)"
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 10 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge ha come primo firmatario il Consigliere Cesetti, è stata discussa e condivisa da tutta la I Commissione, la volevamo sottoscrivere unitamente al Presidente, ma dopo che era stata depositata non l'avevamo …, quindi la facciamo nostra con l'assenso delle parti e delle controparti.
E’ una proposta di legge che va a modificare l'articolo 1 della legge 742 del 1969 sulla sospensione dei termini feriali dall’1 agosto al 15 di settembre, anziché dall’1 al 31 di agosto.
Ironia della sorte l’allora Presidente del Consiglio il 16 settembre 2014 disse in Aula, testuali parole: “Non vi è nessuno qui dentro che pensi che, riducendo le ferie dei magistrati, risolveremo tutti i nostri problemi, ma non vi è nessuno, qui fuori, che pensi che non sia giusto far si che non vi siano più di 45 giorni di sospensione feriale per una cosa così delicata e importante come il servizio della giustizia”. Questo lo dico non solo da avvocato, sì a tutela della categoria della quale faccio e fa parte anche il Consigliere Cesetti, ma anche da parte di organi giudicanti, quindi lui vuole affermare che né le ferie dei magistrati né la sospensione feriale rappresentano un male per la giustizia, al contempo neanche la loro diminuzione risolverebbe i problemi ormai atavici della giustizia stessa. Dall'altro l'ex Premier sostiene che 45 giorni di sospensione siano a prescindere troppi, senza però entrare nel merito della definizione di troppi.
Onestamente non comprendo perché siano stati dimezzati i termini, se servono a diminuire o servivano a diminuire le lungaggini del processo oppure no, delle due l’una. Ai posteri l’ardua sentenza. Se servono a diminuire allora si potrebbe anche condividere la scelta politica di attuare questa modifica legislativa al posto di altre, e ci vengono in mente tanti istituti deflattivi del processo; metodi transattivi ulteriori e più efficaci rispetto a quelli già previsti per risolvere stragiudizialmente le controverse, aumento della pianta organica dei magistrati e delle cancellerie con aumento della loro produttività, utilizzo degli avvocati per l'arretrato pendente presso gli uffici giudiziali. Ma se non servono a risolvere il dramma della lunghezza dei processi, come giustamente detto dallo stesso ex Premier, allora dove risiede la motivazione di inserire la norma che dimezza il periodo di sospensione dei termini?
Come se non bastasse la contraddizione si fa ancora più forte laddove si vogliono accostare le ferie dei magistrati con la sospensione feriale dei termini, nulla di più sbagliato.
Forse la parola feriale inserita nella locuzione della sospensione dei termini ha forviato i consulenti dell'ex Premier, sembra così ovvio dirlo, ma una cosa sono le ferie dei magistrati, altra cosa è la sospensione dei termini processuali, come meglio ci dirà poi nella relazione il Consigliere di minoranza. La prima costituisce il sacrosanto diritto a riposo di una categoria di funzionari pubblici, per carità 45 giorni di ferie non sono certo pochi, la seconda cosa è diversissima, costituisce il metodo per consentire a tutti coloro che entrano in contatto con il mondo della giustizia di poter godere di una certa tranquillità nel mese di agosto. Non sembri esagerato dirlo, ma senza la sospensione feriale tutti quanti noi potremmo aver bisogno di rivolgerci ad un Giudice pure il 20 agosto anche se l'affare di cui si tratta non è urgente per cui l'eventuale termine di costituzione, che scade ad esempio l’1 settembre, non comporterebbe alcuna differenza pratica o processuale spostarla al 16, di questo si parla, tante volte si parlava di tecnica legislativa.
La funzione della sospensione dello scolo dei termini processuali risiede proprio nella tutela di ogni soggetto che entri in contatto con la giustizia. Purtroppo quando si parla di giustizia con innumerevoli tecnicismi che involgono situazioni giuridiche rilevantissime il rischio di essere superficiali e demagogici è sempre presente.
La sospensione feriale non costituisce le ferie dell’avvocato ovvero non sono il riflesso delle ferie del magistrato. Difatti i tribunali non chiudono mai, diciamolo sennò la gente pensa il contrario, al pari di ogni ufficio pubblico viene sospesa soltanto l'attività ordinaria che proprio perché è tale non richiede necessariamente una trattazione urgente anche il 20 agosto. Come ben sappiamo tuttavia tutta l'attività cosiddetta urgente non è soggetta ad alcuna sospensione e pertanto gli effetti di cotanta vituperata sospensione già adesso non operano. Del resto a ben guardare nessun effetto pratico utile si è verificato dalla diminuzione della sospensione dei termini, i tempi della giustizia non mutano e non sono mutati difatti in un solo minuto, in agosto le cancellerie funzionano e funzioneranno sempre con i presidi e con il personale ridotto, i magistrati come i dipendenti del tribunale potranno sempre prendersi le ferie quando vorranno, l'unica differenza sarà che l'udienza che prima si sarebbe trattata il 16 settembre ora potrà essere trattata l’1 settembre, ma la successiva udienza sarà sempre rinviata di 4-6 mesi almeno e non ci sarà certo un'altra udienza nello stesso mese di settembre, nessun risparmio di tempo, quindi.
Mi sembra che l'unico effetto pratico negativo di tale riduzione ricada esclusivamente sulla nostra professione forense perché grazie ai 46 giorni di ferie, noi avvocati non godiamo certo di ferie retribuite né del resto conosciamo l'istituto delle ferie, era concesso di godere nel mese di agosto di un po' di tranquillità, ben sapendo che in questo mese non avremmo udienze, ovvero le scadenze processuali come impugnazioni non sarebbero decorse.
La motivazione per cui la sospensione fino alla metà di settembre, anziché solo di 30 giorni, risiedeva nel fatto di poter avere la possibilità di queste due settimane di settembre senza la spada di Damocle del termine che scorre, di preparare l'atto di scadenza o di poter studiare bene l'udienza del 16 con l'effetto, quindi, di avere la possibilità di godere di una pausa estiva, certo non di ferie, dato che l'avvocato, come abbiamo già detto, per definizione non va mai in vacanza.
Questa cosa penso che sia un'iniziativa lodevole da parte del Partito Democratico tutto, che è stata fatta nostra in Commissione, penso che sia sacrosanto una volta sentiti anche tutti i Consigli degli ordini degli avvocati, sentita parte della magistratura, e c'è un'esigenza di fondo che torna al passato, che torna all'indietro quindi siamo totalmente favorevoli al ripristino del termine di sospensione feriale fino al 16 di settembre. Grazie.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Mi riporto in parte alla dettagliata relazione del relatore di maggioranza Consigliere Assenti, molto tecnica, tra l'altro anche tecnica, va bene così, e mi riporto alla relazione illustrativa, che non sarò qui a spiegare di nuovo.
Ribadisco però la mia e la nostra soddisfazione per questa approvazione che si preannuncia unanime, soddisfazione che deriva non tanto dall'aver ottenuto l'approvazione di un provvedimento, che sappiamo bene essere un atto di invio alle Camere perché la competenza, ahimè, non è nostra, ma deriva dal fatto che votando questo provvedimento, anche la maggioranza - facendolo proprio con il nostro consenso assolutamente - magari insieme al Consigliere Assenti, potrà intervenire sui nostri referenti in Parlamento perché possano prendere spunto da questa legge regionale di invio alle Camere, e sarebbe già una ottima cosa per il nostro Consiglio regionale, se almeno una volta, magari, venisse recepito un provvedimento a livello nazionale perché è un provvedimento giusto.
Con questa proposta di legge da presentare alle Camere si intende modificare il primo comma dell'articolo 1 della legge 7 ottobre 1969, n. 742 in materia di sospensione feriali dei termini processuali.
Detta disposizione prevede che: “il decorso dei termini processuali relativi alla giurisdizione ordinaria ed a quelle amministrative è sospeso di diritto dall’1 al 31 di agosto di ciascun anno, e riprende a decorrere dalla fine del periodo di sospensione. Questo significa che sono sospesi i termini e le attività.
In precedenza prima di questa riforma, che se non sbaglio è del 2014, la sospensione feriale dei termini processuali operava dall’1 agosto al 16 settembre, un periodo più lungo, ma necessario, opportuno. In primo luogo era mitigato dal fatto che era escluso da questa sospensione un insieme di atti urgenti, pensiamo ai provvedimenti cautelari, d'urgenza, oppure gli atti urgenti dichiarati dallo stesso Giudice, pensiamo agli atti in materia di famiglia, di divorzio, di lavoro. Mi pare che in materia di lavoro non operasse, è un bel po’ che non faccio più civile, il periodo feriale, neanche oggi. Quindi cosa c’era in quel provvedimento adottato in modo sbagliato, tra l'altro dal Governo della nostra parte politica a quel tempo, se non sbaglio, il Presidente del Consiglio era Renzi, fu un errore perché quello era il tempo da una parte della volontà punitiva nei confronti della categoria dei magistrati e dall'altra dell'idea un po' demagogica che non si lavorasse in quel periodo, nei 45 giorni di tempo. Non è così perché gli atti urgenti comunque erano esclusi dalla sospensione ed erano talmente tanti che spesso venivano concentrati in quell'arco di tempo, tra l'altro quel periodo veniva utilizzato dai magistrati per redigere i provvedimenti perché tutto si può dire dei magistrati, specialmente dell'ordine giudicante …, che sono quelli un po’ più interessati dalla sospensione dei termini, se vogliamo, perché per l'Ufficio del Pubblico Ministero non c'è la sospensione dei termini quando accerta o persegue i reati. Tutto si può dire dell'ordine giudicante dei magistrati meno che non lavorano. Lasciamo perdere sulla qualità, che pure per molti è eccelsa, per altri meno, però di sicuro la categoria dei magistrati è una categoria di personalità che lavorano e utilizza questo tempo, come lo utilizzano gli avvocati. Chi ha avuto modo di fare questa professione o di relazionarsi con essa, penso ai Consiglieri professionisti dell’ordine dei commercialisti, sa che quel tempo viene utilizzato per “resettare gli studi”, riorganizzarsi, respirare e ci guadagna la qualità perché in quel tempo, quei 45 giorni, per redigere dei provvedimenti le cui scadenze vengono posticipate, ci guadagna la qualità, sono 15 giorni di tempo.
Credo che questo sia un provvedimento importante, tra l'altro atteso, mi è stato sollecitato, atteso dalla categoria degli avvocati ed anche dalla categoria dei magistrati, è un provvedimento molto atteso in questa direzione, quindi ripristinare la situazione antecedente al 2014.
Prendo atto con soddisfazione che si preannuncia un'approvazione unanime, pubblicamente voglio dire al Consigliere Assenti se magari può fare un passaggio su qualche nostro referente a livello nazionale, in Parlamento, che magari può prendere in considerazione questa legge di invio alle Camere del Consiglio regionale delle Marche, io lo farò con la mia parte politica. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione. Annulliamo la votazione e rifacciamola. Votazione aperta.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Aggiungiamo il Consigliere Biancani.
Relazione illustrativa. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Relazione tecnico-finanziaria. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Il gruppo del Partito Democratico, che ha presentato questa proposta di legge, vota favorevolmente e lo dico anche a nome della capogruppo del Movimento 5.
Vede, Consigliere Bilò, quando fate i bravi facciamo in fretta.
Voto favorevole.
Ulteriore raccomandazione a tutti i Consiglieri della maggioranza, che ringrazio, facciamo questo passaggio con i referenti nazionali perché questa legge sarebbe buona. Se facciamo un passaggio credo che le Camere possano approvare questa legge di invio alle Camere del Consiglio regionale delle Marche, sarebbe la prima volta, non solo, ma sarebbe una volta utile. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo regionale di Forza Italia noi siamo favorevoli al ripristino del termine originario di sospensione feriale fino al 15 settembre perché, come è già stato detto, è opportuno ripristinare gli originari 45 giorni al fine di accordare ai professionisti forensi un periodo di effettivo riposo ed un tempo per meglio organizzare la propria attività, che spesso si dispiega in una programmazione anche pluriennale.
Bene, questa proposta alle Camere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. A nome del gruppo di Fratelli d'Italia per esprimere il voto favorevole per sostenere questo comune sentire, che è un po' che viene ascoltato, audito da tante parti, soprattutto da parte degli operatori tecnici, giuridici, consigli dell'ordine, magistratura. Non a caso l'istituzione dell'ufficio del processo di 3 anni fa andava in quel senso perché effettivamente il carico inizia ad essere esagerato, quindi votiamo a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Relazione tecnico-finanziaria. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 10. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Interrogazione n. 1139
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti e Casini
“Intervento urgente sulla strada provinciale 66 nel Comune di Urbino”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n.1139 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti e Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Leggo quanto mi è stato riferito da parte degli uffici perché è una cosa precisa.
C'è di fatto una impossibilità attuale a procedere su quell'intervento di stabilizzazione del versante a tutela della strada provinciale 66 Ca’ La Lagia in località Ca’ Vagnino del Comune di Urbino. Era stato inserito dalla Regione Marche già dal gennaio 2021 nella piattaforma ReNDiS e da allora è sempre rimasto inserito.
Per l'annualità 2023 il Mase in fase di avvio della programmazione delle risorse ha stabilito di dare priorità agli interventi le cui progettazioni erano state finanziate con il fondo progettazione, che abbiamo conseguito a livello di progettazione definitiva, una fase avanzata di progettualità.
Tra gli interventi già beneficiari del fondo progettazione, pertanto prioritari rispetto alle altre proposte, è presente l'intervento “completamento e realizzazione cassa di espansione sul fiume Foglia in località Chiusa di Ginestreto nel Comune di Pesaro di importo previsto pari a 12.961.000 euro”, che dispone di progetto approvato dal Consiglio comunale di Pesaro n. 34 del 21 maggio 2018, successivamente aggiornato con il decreto del dirigente del settore Genio civile Marche nord il 20 luglio 2023.
Questo intervento, per il quale la Regione ha presentato richiesta di finanziamento al Mase con nota del 21 luglio 2023, ha assorbito interamente l'ammontare delle riforme Mase messe a disposizione dalla Regione Marche nell'annualità 2023 pari a 6.700.000 euro, necessitando anzi dell'integrazione finanziaria di euro 6.258.000 euro garantiti da fondi propri della Regione Marche. Pertanto nell'annualità 2023 non è stato possibile richiedere il finanziamento per ulteriori interventi.
Il detto intervento sulla strada 66 rimane inserito nella piattaforma ReNDiS, ma è stato scavalcato, come probabilmente altri, dal finanziamento per le casse di espansione, come ho detto, sul fiume Foglia nel Comune di Pesaro, denominate Chiusa di Ginestreto.
Do una notizia non positiva per quel che riguarda l'essenza di questa interrogazione, ma credo che i Consiglieri, particolarmente quelli della Provincia di Pesaro Urbino dovrebbero essere soddisfatti, quel finanziamento è stato dirottato su un'opera molto importante e urgente che mette in sicurezza l'intera città di Pesaro grazie a questa amministrazione regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Assessore Aguzzi, sono felicissima del finanziamento della cassa di espansione a Ginestreto a Pesaro, ma delusissima dalla sua risposta.
Lei trova le risorse per la cassa d'espansione, che erano state previste in precedenza per più di 6 milioni, ci ha detto da Fondi Mase, ma non trova solo 500.000 euro per una promessa che fa da 3 anni. Io non so a chi dare la responsabilità, lei tra Pesaro e Urbino ha scelto Pesaro, va bene, è una sua scelta, ma stiamo parlando di piccolezze rispetto al costo della cassa d'espansione.
Tra l'altro è lei che da 3 anni a questa parte continua a promettermi che sarebbe stato finanziato il ripristino della frana di Ca’ Vagnino, è lei che continua a rispondermi che lo farà.
Io ho presentato un'interrogazione il 14 dicembre 2020 “Intervento urgente sulla strada provinciale 66 nel Comune di Urbino” e lei mi ha detto che avreste messo le risorse. Ho presentato una seconda interrogazione il 17 ottobre 2022 e lei mi ha detto che avreste messo le risorse. Poi ha addebitato le responsabilità alla Provincia dicendo che non aveva il progetto esecutivo, invece la Provincia il 20 giugno 2022 aveva trasmesso agli uffici regionali il progetto esecutivo delle opere per un importo totale di 525.000 euro, e mi ha detto che sarebbe stato subito finanziato, inserito nella piattaforma ReNDis. E’ inserito nella piattaforma, ma le ricordo anche che tra le priorità della provincia di Pesaro Urbino c'erano due zone di dissesto idrogeologico: una nel Comune di Pergola, la frana di Montirolo, che è stata finanziata, la seconda per gravità questa zona che ha una frana trentennale, di 30 anni, e la Provincia continua a mettere del bitume stabilizzante ogni anno, dovendo spendere delle risorse annuali, mentre occorre un intervento risolutivo del dissesto idrogeologico, che la Regione ha promesso in questi 3 anni, ma che a questo punto ha scelto di non realizzare nonostante si tratti solo di briciole rispetto a quanto ha dichiarato rispetto alla cassa di espansione a Ginestreto. Cosa dobbiamo dedurre? Che questo intervento non interessa alla Giunta Acquaroli e all'Assessore Aguzzi, non c'è altra deduzione. Purtroppo mi dispiace ma non molleremo, continueremo a sollecitarlo. Grazie.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,25.