Resoconto della seduta n.165 del 22/07/2014
SEDUTA N. 165 DEL 22 LUGLIO 2014

La seduta inizia alle ore 10,30

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 165 del 22 luglio 2014.
Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge regionale:
n. 430 in data 16 giugno, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Approvazione delle modifiche all'intesa tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche e modifica della legge regionale 25 novembre 2013, n. 40”, assegnata alla V Commissione assembleare in sede referente e trasmessa alla VI Commissione assembleare ai sensi dell'articolo 68, comma 1 bis del Regolamento Interno;
è stata presentata la seguente proposta di atto amministrativo:
n. 86 in data 17 luglio, ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, concernente: “Convalida dell'elezione del Consigliere regionale Ottavio Brini, subentrato per surrogazione al Consigliere dimissionario Francesco Acquaroli ai sensi dell'articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 e verifica delle eventuali cause di incandidabilità e di incompatibilità (iscritta all’ordine del giorno della sedutaodierna).
Sono state presentate le seguenti mozioni:
n. 703 della Consigliera Foschi: “ASUR Marche sede Area vasta 1”;
n. 704 del Consigliere Marangoni: “Contrarietà della Regione Marche all'articolo 15, comma 4, del decreto legge n. 91 del 21 giugno 2014 (cosiddetto “comma Salva Biogas Marche”). Impugnazione della norma”;
n. 705 della Consigliera Ciriaci: “Destinazione Italia - Sosteniamo la battaglia dei carrozzieri marchigiani”;
n. 706 del Consigliere Massi: “Tabella contributo unificato in vigore dal 25 giugno 2014 – D.L. 24 giugno 2014 n. 90 – Procedimenti giurisdizionali civili lavoro e prevenzione”;
n. 707 del Consigliere Zinni: “Istituzione area marina protetta del Conero”.
Il Presidente della Giunta regionale in data 10 luglio 2014 ha promulgato la legge regionale n. 18 “Disposizioni in materia di terapie complementari: terapia del sorriso e pet therapy”.
Ha chiesto congedo l'assessore Giannini.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Chiedo l'iscrizione della mozione sulla striscia di Gaza, si potrebbe discutere oggi in quanto la ritengo assolutamente urgente.

PRESIDENTE. Che numero è?

Letizia BELLABARBA. 702

PRESIDENTE. 702. Abbiamo concordato in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi di iscriverla al punto 4bis.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Chiedo di abbinare la mozione del Consigliere Zinni, la n. 707, di cui lei ha parlato, alla 692 sul parco marino.

PRESIDENTE. Allora, all'ordine del giorno è presente la ..

Giulio NATALI. Istituzione area marina protetta del Conero.

PRESIDENTE. E' al punto al 7?

Giulio NATALI. Lei l'ha iscritta adesso mi sembra con il n. 707.

PRESIDENTE. Noi abbiamo la mozione 692 dei Consiglieri Busilacchi, Cardogna ed altri.

Giulio NATALI. Esatto, dovrebbe essere abbinata alla 692.

PRESIDENTE. No, dovrebbe essere abbinata alla mozione n. 707.

Giulio NATALI. La 692 alla 707.

PRESIDENTE. Al punto 7 iscriviamo la mozione n. 707 e tratteremo la mozione 692, l'interrogazione 1725 e la mozione 707.

Comunicazioni ai sensi dell'art. 35, VI comma del R.I.

Giulio NATALI. Altra cosa. Dopo quello che abbiamo letto sui giornali, Presidente, cito il Governatore, non vedo l'Assessore Malaspina, riterrei opportuna una comunicazione sulla vicenda biogas anche per sapere, al di là di quello che c'è, di quello che abbiamo letto, che ci interessa a latere, qual è la situazione, lo stato dell'arte, dal punto di vista normativo, di quella proposta di legge e la fine che faranno quelle autorizzazioni già date che sono sottoposte a più esami e di varie specie. Grazie.

PRESIDENTE. Naturalmente questo verrà riferito alla Giunta.
Ha la parola il Consigliere Zaffini.

Roberto ZAFFINI. Grazie Presidente. Sono stato anticipato dal Consigliere Natali, anch'io chiedo con urgenza una relazione anche perché certe cose non possiamo solo recepirle dalla stampa.
Quando si parla di tangenti, quando si parla di questioni molto pesanti, di accuse molto pesanti che riguardano tematiche assolutamente stringenti che in questi anni abbiamo ampiamente discusso e, dopo l'autorizzazione a procedere, è urgente una relazione in Aula.
Questa è una richiesta che penso sia utile a tutti i Consiglieri. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. Sulla stessa lunghezza d'onda, Presidente, anche perché i giornali riportano, relativamente alla vicenda biogas, le parole dell'Assessore Malaspina che dice: “Ci siamo già costituiti parte civile”.
Credo che in questi anni, in quest'Aula, siano più volte stati denunciati dall'opposizione alcuni casi eclatanti che necessariamente non possono essere dimenticati con una semplice costituzione di parte civile.
E' evidente che ci sono delle responsabilità anche politiche perché alcune situazioni sono state segnalate in più occasioni, quindi è evidente che è importante ed urgente che questa mattina in Aula ci sia una relazione dettagliata su quello che è accaduto e sul percorso che la Regione intende fare affinchè episodi come quelli che sono accaduti non si verifichino più e soprattutto accertare se ci siano altre vicende come questa.
Non è un caso che in queste settimane c'è anche una Commissione d'inchiesta su Asteria, una cosa che era stata denunciata qualche anno fa e che oggi è diventata anche questa d'attualità.
Penso che sia doveroso fare chiarezza non solo sul biogas, ma anche sulla questione di Asteria sulla quale stiamo già lavorando.
E' un ulteriore, significativa e avvilente situazione nella quale si viene a trovare questa Regione e la costituzione di parte civile non può essere la chiusura di questo caso.
Chiediamo con forza che il Presidente relazioni.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. E' la stessa richiesta che ha fatto il Consigliere Natali.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marangoni.

Enzo MARANGONI. Evidentemente il tema è sentito, non ci eravamo messi d'accordo, ma siamo in tanti a dire la stessa cosa, se non è questa volta almeno la prossima seduta, chiedo che si parli di questo argomento, su cui ieri ho presentato anche una mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Si, anche per chiedere al Presidente, visto che le indagini hanno decapitato tutto il settore energia, che provvedimenti intende prendere e come riusciranno gli uffici a portare avanti questo settore, quindi, come punta a riorganizzare l'ufficio.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Foschi.

Elisabetta FOSCHI. Stessa lunghezza d'onda dei colleghi che mi hanno preceduto, ma anche per sollecitare, visto che è iscritta ormai da diverse sedute, l'interpellanza n. 59. La prima delle interpellanze che è relativa alle centrali a biogas, visto che sarebbe opportuno riferire di quello che sta accadendo in sede giudiziaria, ma anche capire, come ha detto il Consigliere Natali, a che punto siamo con la normativa considerato che ci sono centrali per cui l'Assemblea ha richiesto la non proroga e invece siamo ancora in una fase di incertezza che sarebbe bene chiudere.

PRESIDENTE. Va bene. Registro questa vostra richiesta e la girerò alla Giunta.

Interrogazione n. 1691
ad iniziativa del Consigliere Eusebi
"Situazione di Via Monteferro Frazione Sappanico di Ancona: irregolari autorizzazioni, mancata segnalazione ex DPR 380/2001 - Lavori Autostrada A14"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1691 Consigliere Eusebi.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. In relazione all'interrogazione n. 1691 di cui all'oggetto, a risposta orale, presentata dal Consigliere Eusebi in data 12 maggio 2014, si rappresenta quanto segue.
Dall'esame dei fascicoli in capo alla competente struttura regionale non si è riscontrata alcuna comunicazione da parte del Comune di Ancona sulla questione in merito alla Strada Vicinale Monteferro, sollevata dall'interrogazione del Consigliere Eusebi.
Da informazioni acquisite per le vie brevi dal Comune di Ancona risulta che la strada non è percorsa da mezzi gestiti direttamente da Autostrade che opera esclusivamente all'interno delle aree e piste di cantiere.
La strada è percorsa, in violazione al divieto, da padroncini e fornitori del cantiere autostrade rispetto ai quali Autostrade non ha alcun potere.
La questione potrebbe essere risolta con l'assidua presenza, per esempio, di vigili urbani o di telecamere per sanzionare coloro che non rispettano il divieto di transito dei mezzi pesanti.
In conclusione non si ritiene che il Comune abbia alcun obbligo di informazione nei confronti della Regione e il tema della soluzione della problematica è in capo al Comune.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore e mi ritengo completamente insoddisfatto. Questo scarica barile, purtroppo, per la Regione non sarà più possibile perché non corrisponde al vero che i mezzi passano solo attraverso le strade di cantiere; corrisponde al vero invece che Società Autostrade SpA è pienamente consapevole che i mezzi delle ditte appaltanti utilizzano quella strada.
Non c'è solo la mancata segnalazione di Società Autostrade SpA, del Comune, alla Regione o al Ministero, ma anche quella di altre aziende pubbliche che utilizzano quella via per fare i propri comodi in dispregio al DPR 380 del 2001.
Dopo questa interrogazione, purtroppo, nessuno potrà più far finta di non sapere le cose.
Certo la colpa maggiore è del Comune di Ancona a cui i cittadini residenti e il Difensore Civico ...
Tra l'altro è mancata la risposta all'ultimo punto: come intende reagire la Regione Marche all'incredibile fatto che un'amministrazione comunale non degni neanche di una risposta l'Ombudsman della Regione Marche che evidenziava questo problema con lettere del 23 dicembre 2013 e del 25 marzo 2014.
Dicevo che la Regione Marche non potrà più far finta di questo. Certamente è più colpevole il Comune di Ancona per non aver fatto le segnalazioni, per non aver fatto alcun atto in ossequio al diritto dei cittadini residenti, alle servitù di passaggio e a quant'altro.
Credo che la risposta dell'Assessore sia assai carente e non credo che sia colpa dell'Assessore. Gli uffici della Regione Marche, ancora una volta, nascondono la verità ed omettono di fare quello che sarebbe loro dovere fare.
Non lo so, la Procura della Repubblica, è vero, è assai impegnata a dibattere dei comportamenti criminali dei gruppi consiliari della Regione più virtuosa d'Italia, però credo che qui ci sia ben di più e ben peggio. Spero che quando la leggerà, troverà argomenti per sanzionare chi deve essere sanzionato.

Interrogazione n. 1703
ad iniziativa del Consigliere Marinelli
"Disagi per gli automobilisti in alcuni caselli autostradali nei giorni festivi"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1703 del Consigliere Marinelli.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Giorgi.

Paola GIORGI. In merito all'interrogazione del Consigliere Marinelli ho fatto fare un approfondimento da parte della struttura e l'esito è il seguente.
Non si è a conoscenza di altri simili disagi avvenuti nei giorni festivi in altri caselli della Regione Marche vista anche l'eccezionalità dell'episodio accaduto al casello autostradale di Loreto-Porto Recanati, a cui si fa riferimento, dove in concomitanza con un notevole afflusso di mezzi diretti al Santuario lauretano si sono registrati problemi di funzionamento ad una delle porte in uscita.
Per contestualizzare, voglio ricordare che l'interrogazione è dell'11 giugno.
È stata interessata la Società Autostrade affinché vengano messi in atto tutti gli strumenti necessari per evitare disagi ai caselli autostradali regionali e per garantire anche ai turisti la massima accoglienza.
Voglio ricordare sia al Consigliere Marinelli, che è sempre attento anche con altre interrogazioni, approfondimenti sul tema della viabilità sull'autostrada, sull'A14, che al Consigliere Eusebi che l'interlocuzione con Autostrade in merito alle problematiche e alle situazioni che afferiscono al territorio marchigiano è quotidiana, con problematiche che vengono sempre avanzate e risposte che puntualmente vengono date. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Marinelli.

Erminio MARINELLI. Grazie Assessore. Chiaramente mi rivolgo alla Giunta perché l'interlocutore è la Giunta e deve farsi carico delle difficoltà viarie della nostra regione che non sono poche.
Non ci sono stati altri disagi in contemporanea, ma il disagio che ho vissuto direttamente è stato enorme perché dovete sapere che il casello di Porto Recanati-Loreto ospita una viabilità notevole soprattutto nei giorni festivi. E' nei giorni festivi che generalmente girano persone che non vanno con il telepass o con la via card, generalmente sono turisti, parliamo più di un turismo religioso.
In quella domenica due porte erano riservate alle rarissime auto con carte, una era chiusa, quella automatizzata era inservibile, l'unica funzionante con la presenza di un addetto aveva una lunghissima fila di macchine e di pullman che occupava anche la carreggiata dell'autostrada con difficoltà e problematiche anche di sicurezza.
Tutto inizia la mattina di una domenica dove molti raggiungono Loreto per motivi religiosi.
E' chiaro che non diamo una buona immagine di una regione turistica, non diamo una buona immagine in prospettiva di una macroregione dove la centralità di Loreto e la centralità anche di Ancona, con le comunicazioni attraverso i porti, attraverso il turismo, presuppone l'attenzione massima da parte della Regione e un intervento forte e determinato perché il disservizio di quella domenica è stato emblematico. Una domenica, una delle tante, ne verranno anche altre, non è possibile permettersi un disservizio e una immagine così negativa di una città, Loreto, che vive proprio di turismo, di turismo religioso, in una domenica delle tante. Grazie.

Interrogazione n. 1420
ad iniziativa dei Consiglieri Badiali, Giancarli
"Attuazione delle politiche agricole regionali in materia di organismi geneticamente modificati (OGM)"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1420 dei Consiglieri Badiali, Giancarli. L'Assessore Malaspina non c'è.

Interrogazione n. 1668
ad iniziativa del Consigliere Massi
"Chiusura del presidio Enel di Sarnano: conseguente penalizzazione dell'entroterra maceratese"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1668 del Consigliere Massi. L'Assessore Malaspina non c'è.

Interrogazione n. 1394
ad iniziativa dei Consiglieri Badiali, Giancarli
"Percorso di rafforzamento patrimoniale di Banca delle Marche e su un possibile intervento statale volto al consolidamento di Banca Marche"

Interrogazione n. 1677
ad iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Acquaroli, Romagnoli
"Situazione Banca Marche"

Interrogazione n. 1356
ad iniziativa del Consigliere Pieroni
"Grave situazione di Banca Marche"

Interrogazione n. 1331
ad iniziativa del Consigliere Latini
"Piano esuberi - Banca Marche"
(abbinate)
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1394 dei Consiglieri Badiali, Giancarli, l'interrogazione n. 1677 dei Consiglieri Zinni, Natali, Acquaroli, Romagnoli, l'interrogazione n. 1356 del Consigliere Pieroni, l'interrogazione n. 1331 del Consigliere Latini, abbinate.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Mi pare che ci fosse un accordo con gli interroganti, viste le comunicazioni fatte dal Presidente Spacca dopo l'incontro svolto con il Governatore della Banca d'Italia insieme al Presidente Solazzi, e l'interesse a far seguire un lasso di tempo più ampio dei 10 giorni che sono intercorsi dalla discussione fatta qui in Aula.
Presidente mi rimetto alla decisione dell'Aula, se vogliamo possiamo ripetere, però è una discussione che non presenta elementi di novità negli ultimi 10 giorni rispetto alla comunicazione fatta dal Presidente Spacca.
Suggerirei di prendere un impegno formale, la prima riunione dopo la pausa agostana, anche per il periodo agostano se dovessero intercorrere fatti importanti su cui intervenire e commentare, altrimenti la prima riunione utile del Consiglio regionale dopo la pausa feriale.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giancarli.

Enzo GIANCARLI. Per quanto ci riguarda concordiamo con la proposta dell'Assessore Marcolini.

PRESIDENTE. Va bene, se non ci sono obiezioni, manterrei le interrogazioni all'ordine del giorno, rinviate, quindi, in quanto credo sia accolta la proposta dell'Assessore.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Mi scusi, sull'ordine dei lavori. Stavo seguendo l'ordine del giorno che ci è stato consegnato, mi sono informata anche con il collega che è venuto alla Conferenza dei Capigruppo, non c'è stata la decisione di non discutere il problema della Scuola di Agraria di Montegiorgio.
Vorrei avere un chiarimento del perché l'abbiamo saltata. Se ci sono dei motivi o se c'è un interesse diverso, dobbiamo approfondire ...

PRESIDENTE. Non so di cosa stiamo parlando.

Graziella CIRIACI. E' l'interrogazione, adesso le do il numero, Presidente, che abbiamo all'ordine del giorno. Sono le interrogazioni 1715 e 1731 della Consigliera Bellabarba.

PRESIDENTE. Scusate di cosa stiamo parlando? Della 1715?

Graziella CIRIACI. Si.

PRESIDENTE. Stiamo aspettando l'ingresso in Aula dell'Assessore Luchetti che è impegnato.

Graziella CIRIACI. A posto, Presidente, scusi.

PRESIDENTE. Non glielo hanno detto i colleghi?

Graziella CIRIACI. No.

PRESIDENTE. Lei ha dei colleghi distratti.

Interrogazione n. 1713
ad iniziativa del Consigliere Trenta
"Marche: perché ostacoliamo l'accesso alle strutture sanitarie regionali ai cittadini di altre regioni?"
(Decaduta)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1713 del Consigliere Trenta.
Se non c'è, dichiaro decaduta l'interrogazione n. 1713.

Interrogazione n. 1599
ad iniziativa dei Consiglieri Badiali, Giancarli, Bucciarelli
"Tempi di riapertura RSA anziani di Montecarotto (AN)"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1599 dei Consiglieri Badiali, Giancarli, Bucciarelli.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. La Residenza sanitaria assistita di Montecarotto, il cui immobile è di proprietà Asur, è aderente e comunicante con la Casa di Riposo di proprietà comunale. In quanto immobili adiacenti e comunicanti, i Vigili del Fuoco hanno richiesto che le proprietà fossero entrambe adeguate perfettamente da un punto di vista di prevenzione incendi nel rispetto del decreto ministeriale 18 settembre 2002. Al fine dell'ottenimento del ridetto certificato, sono previsti ed iniziati i lavori di adeguamento come attestato dall'Ufficio tecnico di Jesi. La messa in funzione dopo il collaudo dei lavori, potrà avvenire non prima della fine dell'estate.
La riapertura della struttura è ovviamente subordinata alla conclusione dell'iter tecnico amministrativo di cui sopra.
Per ciò che riguarda la gestione della stessa struttura, il Direttore del Distretto ha ritenuto di individuare il metodo della gestione diretta con personale dipendente e a tal fine è stata fatta debita richiesta in occasione della stesura e redazione del Piano assunzioni per quanto riguarda il 2014. Sarà comunque cura della Direzione di Area vasta 2 utilizzare il personale che si renderà disponibile dopo il trasferimento del Presidio ospedaliero di Viale della Vittoria di Jesi presso il nuovo Presidio ospedaliero Carlo Urbani che, lo sapete, deve avvenire entro il mese di settembre 2014.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Badiali.

Fabio BADIALI. Grazie Presidente. Anche a nome dei Consiglieri Giancarli e Bucciarelli ringrazio l'Assessore Mezzolani per la risposta, ma voglio anche precisare che è una risposta troppo tecnica che non mi rassicura sul fatto della riapertura.
La RSA di Montecarotto è chiusa da tre anni e noi adesso nel territorio della ex zona 5 Jesi e Vallesina abbiamo soltanto 40 posti letto di RSA: 20 a Fabriano e 20 a Cupramontana. Non abbiamo altri posti letto che sono necessari e importanti per garantire alla nostra popolazione un'adeguata assistenza sanitaria e sociale.
Prendiamo atto che i lavori sono stati ultimati.
Per quanto riguarda la casa di Riposo che è contingente, è vero, alla struttura della RSA, i lavori antincendio sono in fase di ultimazione. Spero che, come è stato detto, per la fine dell'estate, mese di settembre, possa essere bandito il concorso per l'assunzione di personale infermieristico e OO.SS. per la riapertura dei 20 posti che sono necessari. Soprattutto perché abbiamo fatto interventi per oltre un milione di euro in una struttura di proprietà regionale che, secondo noi, deve essere riaperta il prima possibile.
Speriamo che nel mese di ottobre, come ha detto il Direttore di Area vasta, ci siano le condizioni per poterla riaprire. Grazie.

Interrogazione n. 1700
ad iniziativa del Consigliere Cardogna
"Richieste soggetti titolari della legge 104/1992 aventi diritto, ai sensi della legge 23.12.1978 e della legge regionale 20/200, ai servizi di riabilitazione neuromotoria, logopedica e psicomotoria in regime ambulatoriale e nelle forme domiciliari ed extramurali"
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1700 del Consigliere Cardogna.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. L'erogazione dell'assistenza alle persone disabili, così come prefigurata dall'articolo 7 della legge 104/92, è stata recentemente oggetto di una complessiva rivisitazione organica dal Piano di indirizzo per la riabilitazione di cui all'Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 10 febbraio 2011, dettando i principi organizzativi con i quali le Regioni devono ridisegnare tutti i setting assistenziali per le persone affette da disabilità, dal livello ospedaliero al livello residenziale, semiresidenziale e domiciliare.
La Regione Marche ha recepito questo accordo con la deliberazione di Giunta regionale n. 1574 del 12 novembre 2012 e con lo stesso atto ha stabilito di istituire un gruppo di lavoro regionale per la contestualizzazione del Piano di indirizzo della riabilitazione, assegnando a questo gruppo determinati obiettivi che sono i seguenti:
condurre una ricognizione puntuale delle strutture e delle attuali risorse sul territorio regionale;
predisporre il materiale propedeutico per l'adozione di atti regionali finalizzati all'implementazione di modelli organizzativi previsti dalle linee di indirizzo nazionali e dagli indirizzi strategici del Piano sanitario regionale;
identificare i criteri allocativi precisi per i soggetti disabili e per l'accesso alla riabilitazione e definire gli indicatori di appropriatezza al ricovero e al trattamento riabilitativo;
delineare i profili assistenziali/riabilitativi in funzione della complessità clinica, della disabilità e delle multi morbilità per le principali patologie interessate, definendo, a seconda dei criteri di selezione dei pazienti, il relativo setting assistenziale.
Con il decreto del Dirigente del Servizio Sanità n. 79 del 10 luglio 2013 è stato nominato questo gruppo di lavoro che si sta riunendo con costante frequenza, l'ultima riunione risale al 3 luglio scorso, e sta producendo quelli che sono i documenti che poi saranno riassunti nell'atto regionale di riordino dei servizi assistenziali alle persone con disabilità con il quale verranno riqualificate le modalità erogative dell'assistenza per adeguare quindi il diritto di accesso alle cure secondo il moderno approccio operativo delineato a livello nazionale.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cardogna.
L'interrogante non interviene.
Sempre con la possibilità e la riserva di riprendere le prime interrogazioni, passerei alle interpellanze.

Interpellanza n. 59
ad iniziativa della Consigliera Foschi
“Centrali biogas autorizzate a Fano”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l’interpellanza n. 59 della Consigliera Foschi.
C'è un problema. Non c'è l'Assessore Malaspina e quindi non se ne fa nulla.
Inviterei gli Assessori che non possono venire ad informarci, anche perché sono Assessori, Consiglieri e ci debbono informare, comunque bisogna avere questa informazione perché se no è un problema.

Proposta di legge n. 375
ad iniziativa del Consigliere Pieroni
"Modifiche alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari"

Proposta di legge n. 382
ad iniziativa dei Consiglieri Eusebi, Cardogna, Bucciarelli, Donati, Camela, Binci, Massi, Marinelli, Zaffini
"Modifiche alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari"

Proposta di legge n. 388
ad iniziativa dei Consiglieri Natali, Bucciarelli, Ricci, Romagnoli
"Personale assegnato ai gruppi consiliari"

Proposta di legge n. 399
ad iniziativa del Consigliere Solazzi
"Modifiche alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari"

Proposta di legge n. 416
ad iniziativa dei consiglieri Solazzi, Ortenzi, Bugaro, Pieroni, Romagnoli
"Modifiche alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari"

Testo unificato dalla Commissione "Modifiche alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari"
(abbinate)
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 375 del Consigliere Pieroni, la proposta di legge n. 382 dei Consiglieri Eusebi, Cardogna, Bucciarelli, Donati, Camela, Binci, Massi, Marinelli, Zaffini, la proposta di legge n. 388 dei Consiglieri Natali, Bucciarelli, Ricci, Romagnoli, la proposta di legge n. 399 del Consigliere Solazzi e la proposta di legge n. 416 dei Consiglieri Solazzi, Ortenzi, Bugaro, Pieroni, Romagnoli, abbinate.
Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Perazzoli.
Non c'è nemmeno il Consigliere Perazzoli? Guardate, sono tentato di chiudere la seduta, gli Assessori non ci sono, gli interroganti non ci sono, ... le riunioni non si fanno in contemporanea con il Consiglio. E' chiaro?

La seduta è sospesa alle ore 11,15

La seduta riprende alle ore 11,20

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta.
Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Signor Presidente nell'illustrare questa proposta di legge vorrei partire da quello che è un vero e proprio incoraggiamento e apprezzamento venuto dalla Corte dei Conti al lavoro che in questi anni abbiamo svolto come Regione Marche. Questo ci incoraggia a proseguire nella linea di sobrietà e di serietà senza cedere a facili demagogismi ed opportunismi.
Questa proposta di legge arriva in Consiglio dopo un'ampia discussione, ampia e lunga discussione, confronto con gli uffici e con il personale su un articolo, il 4 bis, che ci ha appassionato molto.
Dico subito che abbiamo pochi emendamenti, ma nonostante questo solo 3 a nostro giudizio andrebbero approvati e poi dirò.
In sostanza questa proposta di legge prevede ulteriori adeguamenti, aggiustamenti e alcune innovazioni rispetto alla legge regionale 34 del 1988, così come modificata nel corso di tanti anni, che riguarda il finanziamento delle attività dei gruppi consiliari.
Questi adeguamenti ed aggiustamenti sono in attuazione delle linee guida della Conferenza dello Stato, in attuazione del decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174.
La logica avrebbe voluto, avrebbe consigliato, di portare insieme un pacchetto: la legge elettorale, il trattamento economico dei Consiglieri e lo stesso Regolamento del Consiglio regionale, ma abbiamo dovuto accelerare l'esame di questa proposta di legge per l'esigenza di regolamentare la procedura di restituzione di eventuali somme utilizzate in modo irregolare dai Consiglieri e dai gruppi, perché siamo nella seconda parte dell'anno e quasi alla fine della legislatura e chi ha visto l'articolato sa che c'è una procedura da attivare.
C'è anche un altro aspetto, lo voglio dire in modo esplicito al Consiglio regionale, all'articolo 1 riconfermiamo, non tocchiamo, se non in minima parte quell'articolo e prendiamo atto che passiamo da 43 a 31 componenti di questo Consiglio e lasciamo la previsione del contributo al funzionamento dei gruppi rapportato in 5.000 euro annui a Consigliere.
Voglio esplicitare questo concetto, anche questo ha contribuito ad una accelerazione, sappiamo che, a nostro giudizio ed in particolar a mio giudizio, è un grave errore, che parte da chi lo propone, introdurre addirittura nella Costituzione italiana il fatto che i gruppi consiliari regionali non debbono avere alcun contributo per lo svolgimento delle attività istituzionali e per la promozione delle proprie proposte. Abbiamo una concezione della politica sbagliata che va dietro alla demagogia ed al facile populismo per cui non si capisce chi farà la politica quando questo procedimento questo percorso andrà a finire. Chi avrà soldi da buttare o chi li trova in modo irregolare. Questa è la verità, io non ho nessun timore, anche perché questo andazzo mi è arrivato all'altezza della bocca e siccome voglio respirare, sono orientato ad abbandonare.
Voglio ribadire che è utile e giusto un contributo pubblico trasparente e qui non parliamo di risorse tali da comprare chissà cosa, ma per far si che i gruppi consiliari possano fare un minimo di attività. Altrimenti rischiamo di buttare il bambino con l'acqua sporca, in un mix esplosivo di moralismo e di opportunismo che si accoda al populismo dilagante.
Detto questo noi confermiamo, ma sappiamo che difficilmente avremmo potuto confermare di fronte ad un Senato che approva già l'eliminazione. All'articolo 1 noi confermiamo questo.
L'articolo 2 sostituisce, riformandolo, l'articolo 1bis della legge che riguarda esclusivamente l'applicazione, così come l'articolo 3, delle linee guida Stato-Regioni formulandole, secondo noi, in modo più corretto, con una sola innovazione che parla dell'impossibilità per i gruppi di convenzionarsi con i parlamentari, con i consiglieri regionali e quant'altro e noi, da parte nostra, aggiungiamo con i Sindaci dei Comuni con più di 15.000 abitanti perché si potrebbe prestare a situazioni non in linea con la trasparenza e la sobrietà che caratterizza questa Regione.
L'articolo 4 è una semplice modifica, è una semplificazione della procedura di comunicazione del bilancio.
All'articolo 5 discipliniamo, ed è una delle ragioni dell'urgenza, la richiesta di restituzione delle somme che fa capo ai Capigruppo. D'ora in avanti anche per il personale ci sarà un cambiamento profondo, non sarà più, come adesso, un assistente per ogni consigliere, ma ad ogni gruppo verrà assegnato un budget quantificato in un D6, che è una funzione dirigenziale, che il gruppo utilizzerà in modo autonomo, con propria discrezionalità. Può puntare ad un livello più alto e restringere il numero del personale o allargare utilizzando personale di minore qualità.
Se ci sono segnalazioni della Corte dei Conti di abusi, di utilizzo distorto delle risorse, semplifichiamo la procedura per richiederle indietro ed è rivolta al capogruppo che dovrà restituire eventualmente queste risorse. E' facoltà poi del capogruppo rivalersi nei confronti dei consiglieri che hanno commesso eventuali abusi.
Da notizie che abbiamo nella Regione siamo abbastanza a posto, mi pare, per non dire a posto.
L'articolo 6, come ho detto, istituisce il budget per i gruppi. Ora voglio essere chiaro, c'è stata una discussione che risale e che parte dal fatto che in questa legislatura abbiamo 15 monogruppi, alcuni decisi dall'elettorato, altri da scelte individuali ed è uno dei casi che ci ha posto all'attenzione nazionale
Con questo meccanismo che approviamo, partendo da un D6 e garantendo un D3, che è un livello economico leggermente più basso, noi recuperiamo una certa somma che ci permette di assicurare ai monogruppi, che usciranno dalle elezioni, un D3 come tutti gli altri ed anche un C1, per avere un organico che permetta il funzionamento anche nei periodi che chi lavora è in ferie o in malattia.
Voglio dirlo chiaro, perché in un grosso gruppo, come il nostro, c'è sempre qualcuno che storce la bocca, perché è facile, ma l'Italia è un Paese in cui il pluralismo politico è una ricchezza e bisogna dire che un gruppo di 1 su 30 è uguale ad un gruppo di 20 al Parlamento, perché per avere un Consigliere nella prossima legislatura, minimo, bisognerà prendere il 3, il 4% e stiamo parlando di forze che hanno una dimensione nazionale significativa. Quindi non ci sarà più la dispersione che si è verificata in passato.
Ritengo che questa sia una scelta importante e qualificata anche perché con il meccanismo elettorale, ognuno di noi conosce più o meno gli andamenti elettorali, i monogruppi saranno pochi, si conteranno sulle dita di una mano, meno, quindi, non ci sarà la frantumazione che abbiamo. E' un valore democratico e rispetta gli elettori, quello che fa male, come al solito, è l'abuso, l'uso personalistico di queste vicende, come spesso è avvenuto.
Introduciamo poi quella che ho chiamato la regola del 50%. Per evitare di fare abiti su misura di singole esigenze, abbiamo introdotto che almeno il 50% del personale dei gruppi deve essere personale interno della Regione. Abbiamo anche detto che il personale distaccato da altri enti pubblici, che nel discorso del bilancio dello Stato è la stessa cosa, per noi è una spesa aggiuntiva, quindi l'abbiamo parificato al personale esterno e rientra in quell'altro 50%. Se un gruppo vuole prendere il 100% di dipendenti interni lo può fare, non può andare oltre il 50% del personale esterno.
Abbiamo aggiunto che di questo 50%, quindi il 25% del totale dovrebbe essere attingo da un elenco di collaboratori esterni che hanno fatto più di 5 anni e che sono in attività in questo momento.
Su questo c'è stata la massima discussione. Abbiamo escluso la richiesta di graduatorie, perché prevalentemente, su questo dobbiamo essere onesti, se no facciamo delle cose per soddisfare qualche amico, ma poi non funziona, il criterio fondamentale per la scelta di questo personale è quello del rapporto fiduciario. Non posso obbligare il Consigliere Cardogna che è Verde a prendere uno del PD o al Consigliere Zinni a prendere uno del PD e viceversa. E' un elenco a cui si attinge, fermo restando che il criterio fondamentale non è una garanzia, attenzione, qui non garantiamo nessuno, è impossibile perché ci sarebbero altre priorità.
I pochi emendamenti sono concentrati su questo.
Ritengo che, per arrivare ad un accordo complessivo e per evitare che i lavoratori si sentano differenziati, si potrebbe accogliere sia l'emendamento del Consigliere Ricci che dice di estendere questo elenco anche al personale esterno che lavora con gli Assessori, che l'emendamento che propone il Consigliere Eusebi che dice di fare un elenco unico a cui per il 50% attingono sia i gruppi che gli Assessori e, quindi, introduciamo questo concetto di reciprocità.
Un altro 50%, così ce lo ricordiamo tutti.
Basta con la frantumazione degli orari di lavoro, se uno sceglie il part-time, metà, 18 ore, non può fare 3 part-time da 12 ore o 6 part-time da 6 ore, per evitare il proliferare di rapporti non molto qualificati.
Un'altra cosa, eliminiamo la storia dei Co.Co.Co., Co.Co.Pro., sembra un pollaio, perché danno luogo a situazioni di precariato. Ci lamentiamo per i giovani che hanno rapporti precari nel privato e poi il pubblico spesso li riproduce. Quelli che verranno chiamati avranno un rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato. E' più rigido, ma questa è una cosa buona, perché si timbra. Quando tu fai un lavoro, in tutto il mondo, si timbra, se non sei un dirigente, e se non hai un lavoro flessibile - qualcuno vuole proporre anche a noi di timbrare - i nostri dipendenti non timbrano? (...) Giustamente.
L'articolo 7 inserisce l'articolo 4bis alla legge regionale dei gruppi. Ho ripreso questo aspetto dei collaboratori esterni con più di 5 anni. Ho già detto come la penso sugli emendamenti, sulla reciprocità, quindi per concludere, pensando di essere stato chiaro, sugli emendamenti, mi pare siano 5, proponiamo, sentito anche gli altri membri della Commissione, di dire si a quello proposto dalla Commissione e a quelli proposti dal Consigliere Ricci e dal Consigliere Eusebi.
Concludo ringraziando gli uffici, abbiamo lavorato tanto perché sappiamo che è complicato quando si discute del personale, ed i componenti della Commissione perché abbiamo fatto riunioni ufficiali ed informali, soprattutto abbiamo avuto equilibrio nell'affrontare materie delicate e, a mio giudizio, abbiamo ottenuto un buon risultato.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Risparmio tempo perché il Consigliere Perazzoli ha illustrato l'iter che abbiamo affrontato in Commissione. Un'impostazione approfondita, ridiscussa, rivista più volte, con la quale, ridefinendo le materie precise di sostegno pubblico all'attività dei gruppi ed anche le modalità di utilizzazione del personale, mi auguro che, di fronte a questa Assemblea, con questa legge si possa sancire la funzione essenziale del Consigliere regionale rappresentante del popolo, dei cittadini, eletto con le preferenze, diciamolo, anche a quelli che fuori stanno gufando in tutti i modi anche sulla funzione di questa Assemblea.
Credo che con questa legge possiamo andare a testa alta e dire ai cittadini i tagli ci sono stati, i risparmi ci sono, la riorganizzazione c'è, si sottolinea nuovamente che il rapporto tra il gruppo, il Consigliere e la cosiddetta società civile è un'attività sacra che deve essere rispettata ed anche in certe parti finanziata.
Dobbiamo andare, cari colleghi, a testa alta perché i gufi che lavorano fuori di qua, lavorano non come sarebbe legittimo, per simpatia nei confronti di una parte o di un'altra, questo è umano ed è giusto che ci sia, ma sono qualunquisti che vogliono distruggere tutto e non creare nessuna alternativa neanche in termini di buon governo o etica nella gestione della politica.
Credo che questo di oggi sia un atto non perfetto, forse perfettibile, sicuramente, ma è un atto con cui noi Consiglieri regionali, prendiamo coscienza di quella che è la situazione esterna anche a questa Assemblea e di quello che il cittadino vuole e che si aspetta dalla politica, e lo mettiamo nella norma, quindi, lo possiamo votare a testa alta ed a testa alta dare questa comunicazione ai cittadini che giustamente ci osservano.

PRESIDENTE. Nessuno chiede di intervenire e, quindi, possiamo procedere all'esame degli emendamenti.
Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. L'ufficio mi suggerisce di trasformare l'articolo 4 bis in norma transitoria perché è una norma che vale solo per questa legislatura in quanto prevede una scadenza temporale, precisa, quindi, in sede di coordinamento tecnico demandiamo di aggiustare questa cosa.

PRESIDENTE. Si sta lavorando sull'emendamento della Commissione? Va bene, se siete d'accordo, passerei al punto 4 per poi tornare al punto 3 se acceleriamo la redazione dell'emendamento.

Proposta di atto amministrativo n. 86
ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza
"Convalida dell'elezione del Consigliere regionale Ottavio Brini, subentrato per surrogazione al Consigliere dimissionario Francesco Acquaroli ai sensi dell'articolo 20, comma 1, della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 e verifica delle eventuali cause di incandidabilità e di incompatibilità"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 86 ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza.
Ha la parola la relatrice Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Colleghi è un atto molto semplice, si chiede al Consiglio di convalidare l'elezione del Consigliere Brini che è subentrato per surroga al Consigliere dimissionario Francesco Acquaroli, che ora è Sindaco, ai sensi dell'articolo 20, comma 1 della legge regionale 27/2004. Gli uffici hanno verificato che le eventuali cause di incandidabilità ed incompatibilità non ci sono, quindi dobbiamo votare l'atto n. 86.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 86. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Il Consigliere Brini, correttamente, si è astenuto dal partecipare alla votazione e, quindi, è uscito dall'Aula.
Se siete d'accordo, mi pare che gli emendamenti della Commissione non sono ancora pronti, ritornerei alle interrogazioni.

Interrogazione n. 1572
ad iniziativa della Consigliera Bellabarba
"Istituto parificato Pergolesi Ancona"

Interrogazione n. 1474
ad iniziativa del Consigliere Latini
"Situazione all'Istituto Musicale Pergolesi"
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1572 della Consigliera Bellabarba e l'interrogazione n. 1474 del Consigliere Latini.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Luchetti.

Marco LUCHETTI. La Regione Marche per salvaguardare le realtà didattiche dell'Istituto aveva sottoscritto in data 16 luglio 2008 una convezione con il Comune di Ancona, la Provincia di Ancona e l'Istituto Pergolesi in cui si impegnava ad erogare risorse finanziarie all'istituto Pergolesi per un periodo triennale: 2008-2009-2010.
Tali risorse come specificato all'articolo 2 della convenzione potevano essere riviste qualora nel frattempo fosse avvenuta la statizzazione dell'istituto.
Nel triennio di durata della menzionata convenzione sono state erogate risorse per 450.000 euro.
La Regione Marche ha comunque continuato a sostenere con ulteriori risorse finanziarie, l'istituto Pergolesi sia nell'anno 2011 che nell'anno 2012, attingendo a fondi previsti da apposite leggi di settore per un totale complessivo di 244.000 euro.
Si sottolinea inoltre che la Regione Marche oltre ad essere stata l'unica Regione in Italia a sostenere finanziariamente un istituto musicale pareggiato, è stata anche la prima Regione a sollevare il caso, tanto da arrivare ad una posizione condivisa tra Regioni, ANCI e UPI a livello nazionale.
Si sono tenuti incontri con il Miur per la statizzazione dell'istituto ed è stata interessata la IX Commissione della Conferenza dei Presidenti per la risoluzione del problema e la Conferenza dei Presidenti stessa da parte del Presidente Spacca.
Dopo molte promesse, anche a causa della conclusione anticipata della legislatura, non si è ancora arrivati all'approvazione del D.p.r. che preveda la possibilità di statizzare gli Istituti pareggiati.
Il sottoscritto ha partecipato nei giorni scorsi ad una riunione presso il Comune di Ancona con il Prefetto, i Sindacati, la Provincia e, tra i soggetti coinvolti, solo il Comune di Ancona ha formalizzato di destinare la somma di 402.000 euro, per la verità non è più 402.000 ma è 150.000, per far fronte alle spese dell'istituto per l'anno 2013, nell'auspicio che il nuovo Governo assumerà provvedimenti in materia di statizzazione.
Il sottoscritto si è impegnato a proseguire con impegno a sostenere la questione al nuovo Governo.
La Regione Marche, nel bilancio di previsione 2013 non ha stanziamenti a favore dell'istituto Pergolesi. Considerato che la reale possibilità di statizzazione sarà verificata entro luglio, non si esclude la possibilità di verificare un sostegno finanziario da parte della Regione per rendere effettiva la statizzazione stessa.
Questa è la situazione.
Personalmente ho seguito tutta la vicenda e siamo ancora in attesa dei 150.000 euro del Governo centrale all'istituto Pergolesi, dei 5 milioni che erano stati previsti dal Ministro Carrozza e che ancora non sono arrivati.
La situazione è drammatica non solo per il Pergolesi, ma anche per molti altri istituti pareggiati in Italia.

PRESIDENTE. Consigliere Trenta mi dica qual è il problema?

Umberto TRENTA. L'interrogazione 1713.

PRESIDENTE. La 1713 è decaduta.

Umberto TRENTA. Presidente, ero nella stessa riunione con l'Assessore, mi perdoni, ma ci ho messo tre anni per farla.

PRESIDENTE. Va bene, se l'Assessore Mezzolani è pronto a rispondere risponderà successivamente.
Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta all'interrogazione che sostanzialmente ripercorre le tappe ormai drammatiche di questo istituto.
Voglio solo ricordare che ci sono 12 docenti e 2 dipendenti del personale Ata che da 26 mesi sono senza stipendio, che non possono partecipare a nessun altro concorso, perché la legge favorisce i precari, ma non gli insegnanti di ruolo, che i loro titoli artistici non valgono nulla, chi ha fatto un concerto vale come chi ne ha fatti mille, chi ha inciso dischi, eccetera. Sia i docenti che il personale Ata si trovano in una situazione in cui vengono pignorati i loro beni e venduti i loro strumenti.
Naturalmente condivido il percorso che l'Assessore ha intrapreso, però penso che bisogna insistere di più perché se non si vuole pareggiare questo istituto lo si dica chiaramente e quanto meno si faccia in modo che i docenti possano essere assorbiti dagli altri Conservatori che abbiamo. Per farlo basterebbero due righe in un decreto legge.
Penso che potrebbe essere la soluzione ottimale, perché non mi pare che ci sia la volontà, né da parte del Comune di Ancona, né da parte della Regione anche per evidenti motivi finanziari, di continuare a sostenere questo istituto.
Credo che dopo due anni una risposta bisognerebbe darla ai docenti, al personale, ma soprattutto agli studenti che vivono una costante condizione di precarietà, se iscriversi o non iscriversi, se poter frequentare o non poter frequentare, se poter dare gli esami o non poterli dare.
E' un istituto che si regge sulla buona volontà e sulla passione, ripeto, di 12 docenti che continuano a fare lezione senza prendere lo stipendio.
Sono insegnanti, quanto meno, dovrebbero essere considerati tali perché in base alla legge questo sono. Insegnanti come quelli della scuola pubblica di ruolo, allora non vedo perché questi insegnanti debbano continuare a non percepire lo stipendio o a non avere nessuna alternativa per la propria carriera.
Mi auguro che l'Assessore e la Giunta possano trovare qualche chiave, un po' più incisiva, per risolvere la questione che è diventata non più sostenibile. Grazie.

Presidenza della Vicepresidente
Rosalba Ortenzi

Interrogazione n. 1715
ad iniziativa della Consigliera Ciriaci
"Difficoltà di accesso per i nuovi studenti iscritti alla specializzazione in Agraria dell'ITIS Montani sede di Montegiorgio e proposta di formazione della prima classe nella sede di Fermo"

Interrogazione n. 1731
ad iniziativa della Consigliera Bellabarba
"Questione dell'Istituto di Agraria Montani di Montegiorgio"
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interrogazione n. 1715 della Consigliera Ciriaci e l'interrogazione n. 1731 della Consigliera Bellabarba, abbinate.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Luchetti.

Marco LUCHETTI. In merito alle interrogazioni in oggetto illustro quanto segue.
L'attivazione dell'indirizzo di area tecnica agraria agroalimentare e agroindustria è stata richiesta dalla Provincia di Fermo e dall'ITIS Montani di Fermo presso la sede di Montegiorgio e tale attivazione è stata concessa con deliberazione amministrativa n. 19 dell'11 gennaio 2011.
Tale richiesta è stata supportata da una analisi di fattibilità riguardante laboratori, aule, trasporti e previsione sul numero degli alunni svolta dalla Provincia di Fermo, analisi richiesta per l'attivazione di nuovi indirizzi dalle deliberazioni amministrative n. 128 del 28 luglio 2009 e n. 9 del 27 luglio 2010.
L'apertura dell'indirizzo agraria agroalimentare e agroindustria presso la sede di Fermo dell'ITIS Montani non è stata autorizzata dall'Assemblea legislativa delle Marche, e pertanto non è possibile per l'anno scolastico 2014/2015 la sua messa in funzione.
La Provincia di Fermo attiverà le misure necessarie per l'accesso di tutti gli alunni iscritti, in particolare i portatori di handicap, presso la sede di Montegiorgio

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Grazie Presidente. Ringrazio per la risposta l'Assessore, ma ovviamente non mi sento soddisfatta in quanto dice che la richiesta è stata fatta nel 2011, è stata fatta d'accordo tra l'Istituto e la Provincia, dopo di che la delibera del 2012 ha attivato l'apertura a Montegiorgio. Su questo vorrei sottolineare alcune cose molto importanti per quanto riguarda il territorio.
Nel 2011 eravamo in un periodo completamente diverso per cui, magari, le richieste fatte potevano essere giuste o viste anche in prospettiva; oggi nel 2014 molte cose sono cambiate. Gli alunni che devono raggiungere la scuola si trovano in gravi difficoltà, come abbiamo detto e come ha anche ribadito l'Assessore, promettendo che la Provincia si attiverà, non ci sono trasporti, non abbiamo le coperture per i laboratori.
Considerato che in questi anni abbiamo sempre più bisogno di realtà e di concretezza, all'interno dell'Istituto di Fermo, all'ITIS, abbiamo la possibilità di dare una formazione coerente, una formazione approfondita, una formazione supportata dai laboratori e da 240 ettari di proprietà dell'istituto tecnico industriale Montani, 10 ettari sono ad un chilometro per cui nelle belle giornate possono essere anche raggiunti a piedi. I laboratori di qualità, di fama non soltanto territoriale, ma anche un livello più ampio. Le iscrizioni: è stata data la possibilità, adesso non voglio scendere nei particolari, non spetta a me perché la competenza dell'Assessore e dei servizi all'interno della nostra struttura è superiore alla mia per poter giudicare se è giusto o no, comunque abbiamo 12 iscritti di cui un ragazzo portatore di handicap.
Il mondo del lavoro richiede una formazione a 360°, non dobbiamo disattenderla e dimenticarla.
Voglio sottolineare anche un'altra cosa, purtroppo è venuta fuori questa mattina, stiamo facendo di una situazione reale, di una situazione indispensabile per la formazione dei ragazzi, una cosa politica.
L'elenco dei 12 Comuni, dei 12 Sindaci che sono favorevoli alla realizzazione della prima classe all'interno dell'istituto Montani non sono di una sola parte politica o forse non proprio della mia parte politica, per cui questa mia posizione è attenta ad una difficoltà al di sopra delle parti, ma concreta per il territorio.
Voglio sottolineare un'altra cosa per quanto riguarda i docenti: l'apertura non ha assolutamente nessun costo in quanto possono essere utilizzati quelli, Assessore, che sono attivi all'interno dell'ITIS.
So bene e la stimo, Assessore, per le sue posizioni, il suo senso critico, la sua fermezza nelle decisioni che dà anche garanzia, però le chiedo di poter analizzare un pochino più a fondo affinché si dia la possibilità di attivare una prima classe e fare una analisi ben precisa.
Le voglio ricordare un'altra cosa. Tutti gli istituti di agraria negli ultimi tempi hanno avuto una crescita di iscrizioni che va dal 10 al 15%. L'istituto agrario di Montegiorgio non ha avuto una crescita, ma una decrescita, per cui molto probabilmente anche la locazione potrebbe non essere giusta o adeguata alle richieste attuali e i ragazzini non sentirsi supportati.
Ripeto, il Sindaco o il Comune di Montegiorgio mi sta a cuore tanto quanto sta a cuore alla Consigliera Bellabarba, ma vorrei che da questa scuola possano uscire dei ragazzi che si sentano formati, integrati, che abbiano la possibilità di un confronto, un confronto costruttivo supportato da laboratori, da terreni a disposizione per potersi sporcare le mani nella terra, dagli allevamenti e dal fatto di avere degli esami di laboratorio.
A questo mi appello ed non essendo soddisfatta della sua risposta, mi rimetto alla sua decisione, ed attendo che vengano analizzati tutti questi aspetti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente. Sono assolutamente soddisfatta della risposta dell'Assessore Luchetti perché sapevo, nel momento in cui ho presentato l'interrogazione, che le conclusioni alle quali sarebbe arrivato nella sua risposta non potevano che essere queste, cioè l'impossibilità di istituire una classe distaccata o cosiddetta articolata dell'agraria a Fermo.
Consigliera Ciriaci, non è che mi sta a cuore Montegiorgio perché sono di Montegiorgio, a me stanno a cuore i soldi pubblici che sono stati spesi in grande quantità, individuando la sede di Montegiorgio come quella più idonea, come ha ricordato giustamente l'Assessore, dopo una valutazione attenta.
Voglio ricordare un dibattito che ha coinvolto tutta la nostra provincia, tutti i Sindaci e che si è concluso con una votazione in Consiglio provinciale praticamente all'unanimità con una sola astensione.
Questo significa che sono la prima a dire che ci si è confrontati, si è discusso lungamente per mesi, pro, contro, si, no, poi alla fine questa decisione è stata presa.
Trovo assolutamente inopportuna la polemica politica che non facciamo noi, qui c'è una strumentalizzazione bella e buona, con la scusa, ogni anno c'è questa polemica, che alla richiesta di trasferire l'indirizzo completo dell'agraria si è detto di no, quest'anno si vuole aggirare la questione chiedendo l'istituzione di una prima classe che chiaramente ha come obiettivo più grande, obiettivo finale, quello di trasferire tutto l'indirizzo a Fermo.
Ripeto, a me non stanno a cuore i campanili, ma i soldi pubblici e siccome sono state spese centinaia di migliaia di soldi pubblici per adeguare l'istituto di Montegiorgio affinché potesse ospitare l'agraria, siccome gli studenti ci sono e permettono ogni anno nuove classi, siccome i laboratori entro settembre saranno pronti, siccome non è vera questa roba dei trasporti ..., guardate lo voglio dire chiaramente, delle 12 preiscrizioni prese a mio modestissimo giudizio in modo non proprio legittimo, in quanto i ragazzi sono iscritti a chimica e non ad agraria, tolto questo che non mi compete, neanche la metà dei ragazzi che sono preiscritti avrebbero qualche criticità di trasporto.
La Consigliera Ciriaci è della Val d'Aso e spesso le critiche vengono dalla Val d'Aso perché non ci sono i trasporti. Vorrei ricordare che c'è l'autobus diretto per Montegiorgio da Monte Rinaldo, Ortezzano, bivio Ortezzano, Valmir, Madonna Lago, Pontemaglio, Santa Vittoria, Montelparo, Monteleone, Monsampietro Morico, Belmonte Piceno e poi da Petritoli da Monte Vidon Combatte, Montottone, non è che non c'è l'autobus, bisogna cambiare.
Quando andavo a scuola a Fermo, mi alzavo alle 5,45 del mattino, l'autobus passava alle 6,15 ed arrivavo a scuola alle 8,00. Veniva leso il mio diritto allo studio? Può darsi, sicuramente era un grande sacrificio, ma io volevo fare il liceo linguistico a Fermo e quel sacrificio lo facevo.
Con il tempo, se ci sono i chilometri, se ci sono esigenze particolari, nessuno dice che non vogliamo migliorare i trasporti. Questo lo dico e mi dispiace anche ai colleghi di partito, Sindaci del mio territorio che hanno firmato quella lettera, alcuni dei quali l'hanno firmata avendo un solo studente della propria città che vuole fare l'agraria! Uno! Per sottolineare la strumentalizzazione di questa roba. Uno! Ok?
Il Sindaco ha firmato questa famosa lettera, ma uno non giustifica buttare al vento oltre 500.000 euro di soldi pubblici, mi dispiace, non lo giustifica e non lo può giustificare neanche il desiderio di una dirigente scolastica o di 10 genitori, mi dispiace, perché le cose sono molto più serie di così.
Se ci sono delle criticità nei trasporti o dei problemi cerchiamo di risolverli tutti insieme, non rimettendo in discussione ogni anno l'istituzione dell'agraria di Montegiorgio perché questo non va incontro ai ragazzi, alle loro aspirazioni ed al loro diritto allo studio. Questo non va incontro a nessuno, tanto meno alle comunità che hanno, ripeto per l'ennesima volta, speso dei soldi pubblici per dare un istituto di qualità, perché quello è ed ha ampi margini, anche strutturalmente, per essere allargato, ampliato, migliorato.
Come ultima cosa voglio dire, non è perché è la grande città o perché a Fermo è tutto concentrato, ma Montegiorgio ha delle convenzioni con delle aziende agricole, fior di aziende agricole, dove i ragazzi già fanno degli stage, quindi di cosa parliamo? Grazie Assessore.

PRESIDENTE. Torniamo alla proposta di legge, al testo unificato dalla Commissione: "Modifica alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34. Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari".
Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. L'interrogazione n. 1713?

PRESIDENTE. Mi dicono che è decaduta.

Umberto TRENTA. Parità di considerazione, ero di là con il Presidente Spacca e l'Assessore Luchetti, insieme al Vice Presidente Canzian.

PRESIDENTE. Sono subentrata al Presidente, le dico le cose che ricevo. Ho avuto delle consegne, non ce l'ho con lei, lo sa benissimo, abbiamo una simpatia reciproca, però ho qui la parola decaduta, quindi, l'interrogazione n. 1713 del Consigliere Trenta è decaduta.
Le chiedo scusa quando torna il Presidente sarà lui che darà giustificazione della cosa.
Ora andiamo al testo unificato dalla Commissione: finanziamento delle attività dei gruppi consiliari.

Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7.

Emendamento 7/1/1 a firma del Consigliere Bugaro. Ritirato

Sub emendamento 7/1/2 a firma del Consigliere Bugaro. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 7/1 a firma dei Consiglieri Pieroni e Bugaro
Ha la parola il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Vorrei illustrare questo emendamento perché, secondo me, è fondamentale dare le giuste tutele a chi oggi è all'interno dei gruppi con un ruolo di assistente esterno.
Credo che pur mantenendo, come poi sta andando avanti la votazione, l'impianto fondamentale letto dai due relatori, un impianto che dà garanzie ed una grande trasparenza, sia anche giusto, proprio per la massima trasparenza, dare tutele a chi ormai da più anni, abbiamo previsto sopra i 5 anni, opera e collabora, dando un'impronta, un'immagine e un ruolo a noi Consiglieri.
Questo emendamento, se viene votato, dà questo segnale di massima trasparenza, dà un segnale di tutela, soprattutto a chi oggi rischia, da qui a pochi mesi, di dover lasciare questo consesso perché l'impianto di questo articolo prevede il mantenimento e la possibilità da parte dei nuovi Consiglieri di prendere fino a un massimo del 50% degli assistenti esterni che oggi sono all'interno dei gruppi.
Questo emendamento che abbiamo presentato, dà delle tutele, toglie questo vincolo del 50%, in modo che l'albo previsto da questa legge possa essere utilizzato appieno dai nuovi Consiglieri, dando una risposta a chi oggi rischia, da qui a pochi mesi, di perdere il lavoro sviluppato in tanti anni all'interno dei gruppi consiliari.
Se vogliamo dare questo segnale, è importante dare una tutela complessiva a questo albo e, quindi, a coloro che ci rientrano. Se non sbaglio, l'ho sentito anche dalle parole del relatore Consigliere Perazzoli, se non ho capito male Consigliere, mi sembra che siano 15, 20 figure al di sopra dei cinque anni per cui rimarrebbero fuori 6 o 7 persone che collaborano da anni con questa amministrazione regionale.
Chiedo a tutti i Consiglieri di dare un segnale forte a chi oggi rischia di perdere il proprio lavoro.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente. Non sono intervenuto viste le relazioni impeccabili del Presidente e del Consigliere Massi, però mi corre l'obbligo perché il Consigliere Pieroni che dice anche cose giuste, può aver creato un po' di confusione.
Lo spirito di questa parte della legge è quello di contemperare l'esigenza del rapporto fiduciario, di cui parlava il Presidente Perazzoli, con il tentativo di dare un minimo di garanzia ai colleghi. In questo caso dico colleghi perché io, pur non essendo beneficiario di questa legge, ci rientrerei a pieno titolo, ma abbiamo fatto un emendamento che toglieva ogni dubbio ed io non c'entro niente con questa legge, come beneficiario.
Abbiamo cercato di dare una tutela contemperando l'esigenza del rapporto fiduciario con la volontà di correggere alcuni errori di una politica tal volta gaglioffa che ha creato una piccola classe di antichi precari.
Deve essere chiaro che questo nostro tentativo di sensibilità, perché inerisce la vita delle persone, e per questo voglio ringraziare di cuore l'ufficio che ha lavorato benissimo, non può essere l'alibi per creare dei nuovi disgraziati ad ogni tornata elettorale. Non dobbiamo consentire ad eventuali politici gaglioffi di prendere in giro la gente, dicendole: "Adesso vieni a fare questa esperienza di consulente in Consiglio regionale perché poi tanto in qualche modo ti sistemiamo".
Questo deve essere chiaro per il futuro. E' un'esperienza di consulenza che arricchirà senz'altro il bagaglio culturale della persona che verrà ad assistere il Consigliere, piuttosto che il gruppo, ma quella resta. Per cui credo che questa sia una buona legge.
Approfitto di questo intervento e chiudo, credo che sia una buona legge forse si poteva anche fare meglio, quello che dice il Consigliere Pieroni ha dei grossi punti di validità, però le esigenze sono diverse, compresa quella giusta, anche se a me un po' mi ha dato fastidio, del rapporto fiduciario di cui parlava il Consigliere Perazzoli, ma ci siamo dati fastidio reciprocamente e reciprocamente poi ci siamo convinti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Grazie Presidente. In dichiarazione di voto anticipo il voto favorevole a questa mia proposta ed aggiungo, prendendo spunto anche dalle parole del Consigliere Eusebi, che è una tutela diversa perché qui noi parliamo, Consiglieri, e ve lo dico con il cuore, di 5 o 6 figure che rischiano di rimanere fuori e sicuramente questo non mette in difficoltà la struttura.
Prendo ad esempio le riflessioni del Consigliere Eusebi, chi ha creato queste situazioni non siamo stati sicuramente noi che siamo qui da 3 o 4 anni, sono situazioni che si sono consolidate proprio perché c'è stato qualcuno che a questi collaboratori ha sempre detto: "Guarda ci sarà una prospettiva futura".
Questo dobbiamo evitarlo e lo evitiamo con questo albo, dando la possibilità a tutti di essere inseriti in questo contesto perché alla fine rischiano di rimanere fuori dalle 5 alle 7 persone che da tanti anni collaborano con la Regione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per le dichiarazioni di voto, il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Ho sentito delle cose molto strane. Sono stato Presidente di un gruppo che era Forza Italia, avevamo del personale, ma non abbiamo mai creato false aspettative o fatto promesse non mantenute. Sono vostri problemi, dei vostri gruppi o di chi l'ha fatto, ma respingo con forza queste illazioni che sono false e tendenziose e mortifica chi ha lavorato e chi ha operato nei gruppi avendo proposto delle persone e dei collaboratori seri che oggi non lavorano nei vari uffici.
Respingo con forza queste illazioni e rivendico una serietà, una moralità, non mia, ma per quello di cui sono a conoscenza. Fate nomi e cognomi di chi ha fatto le marchette, di chi ha fatto false promesse, dopo di che non cercate di sparare sul mucchio, dicendo poi: "La politica deve volare alto, la politica deve ...". Non ci screditiamo tra di noi con delle falsità o delle illazioni, con del populismo che sicuramente è fuori luogo e fuori posto.

PRESIDENTE. Emendamento 7/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento 7/2 a firma del Consigliere Eusebi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Sub emendamento 7/3/1 a firma del Consigliere Perazzoli. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 7/3 ad iniziativa della I Commissione. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 7/4 a firma del Consigliere Ricci. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento 7/5 a firma del Consigliere Eusebi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7, così come emendato, lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno a firma del Consigliere Latini. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Testo unificato dalla Commissione delle proposte di legge nn. 375, 382, 388, 399, 416, così come emendato, lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 702
ad iniziativa dei Consiglieri Bellabarba, Busilacchi, Giancarli
"Adesione della Regione Marche all'appello delle ONG per la cessazione delle azioni militari sulla striscia di Gaza"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la mozione n. 702 dei Consiglieri Bellabarba, Busilacchi, Giancarli.
Ha la parola per illustrarla la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Grazie Presidente. Questa è una mozione che abbiamo firmato in tre, io insieme ai Consiglieri Giancarli e Busilacchi, ma che in realtà, penso di poter dire, viene condivisa da tutto il gruppo del PD.
Si tratta di focalizzare la nostra attenzione, per un attimo se non vi dispiace, sulla questione gravissima della guerra Israele-Palestina, in particolare di quello che sta accadendo nella striscia di Gaza.
Questa mozione in realtà quando riporta i numeri è già vecchia, perché già parliamo di oltre 530 morti e di più di 60.000 profughi. Di questi morti oltre il 20% sono bambini.
Parliamo di una striscia di terra che sostanzialmente è una prigione a cielo aperto che per tre lati confina con Israele e dall'altra parte con il mare ed anche dal lato mare è controllata da Israele. E' una striscia di terra densamente popolata, quindi, è impossibile non fare vittime civili, impossibile e, ripeto, il 20% delle vittime sono bambini.
Proprio ieri è stato bombardato un ospedale dove erano ricoverati tanti bambini. E' stata sterminata una famiglia: padre, madre e sette bambini.
Sappiamo che la situazione politica è molto difficile. Si tratta di individuare un percorso di pace che porti al riconoscimento di due stati. Sappiamo che è una cosa molto complessa che viene da lontano e di non facile soluzione. Di non facile soluzione a maggior ragione per quello che sta succedendo adesso, perché al di là dei numeri dei morti, noi stiamo perdendo delle generazioni intere che potrebbero essere al servizio di un percorso di pace e invece le stiamo perdendo perché questi bambini sono morti oppure cresceranno con un odio talmente grande, gli uni per gli altri, che renderà il dialogo praticamente impossibile.
Non possiamo stare zitti, stare fermi e stare a guardare. E' una cosa enorme quella che sta succedendo e l'Europa sta lì a discutere di chi deve essere responsabile della politica estera, ma questo lo dobbiamo decidere subito, perché l'Europa può giocare un ruolo fondamentale, importante, negli accordi bilaterali che ci sono con questo paese.
Nella fornitura di armi, solo nel 2013, noi lo diciamo nella mozione, le nostre esportazioni hanno riguardato 473 milioni di euro. Dobbiamo fermare questa cosa, solo così potremo dare una mano, non solo con la diplomazia, ma anche con fatti concreti.
Questa è una mozione forse più concreta rispetto a tante altre che abbiamo approvato perché oltre a richiamare l'attenzione, a sostenere, ad impegnare, a spingere, chiede l'adesione formale della Regione Marche all'appello delle organizzazioni non governative. E' un appello molto chiaro. Tra l'altro vi invito a cercarlo su internet e se potete fate una donazione, tutte le ONG si sono messe insieme perché la situazione è drammatica, non ci sono medicinali, cibo, e gli ospedali vengono bombardati.
Questo appello è chiarissimo e chiede che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie, le vendette da ogni parte; che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell'occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese; che il Governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell'Unione europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come ogni accordo di cooperazione militare con Israele; che il nostro Governo, oggi alla Presidenza dell'Unione europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio: la pace senza armi.
Voglio aggiungere e concludo che questo anno ricorre il XXV anno della dichiarazione universale dei diritti del fanciullo e noi permettiamo, mentre festeggiamo questo importante anniversario, che centinaia di bambini muoiano nella striscia di Gaza.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Perdoniamo la Consigliera Bellabarba per i toni, l'entusiasmo che ha messo, e perché non ci fatto firmare la mozione visto il suo merito.
Quello a cui stiamo assistendo può essere chiamato, credo, l'inno al cinismo dell'umanità.
Sono decenni che si parla di interventi finalizzati a far convivere due Paesi in due Stati diversi, ma sono decenni che si vendono armi, che si commercializzano ordigni di distruzione, sono decenni che per interessi diversi, e sappiamo quali sono, questi popoli, soprattutto quello più debole, che non è detto abbia maggior ragioni, ma quello più debole, vede intere generazioni massacrate.
Una volta sentivamo parlare di armi intelligenti. Vi ricordate: bombe che uccidevano persone e non distruggevano i beni, ricordate anche questo, tutto viene sperimentato con cinismo dall'industria militare internazionale inclusa quella italiana in questa piccola striscia di terra che si chiama 'la striscia di Gaza'.
Nonostante facciamo bene a votare questa mozione, a me non sembra che ci sia una volontà reale. Il mondo, le grandi potenze sono capaci di controllare una persona da 15.000 metri di altezza, i suoi spostamenti, non credo che oggi non siano nelle condizioni di verificare, di interdire il commercio di armi, per esempio, e di non bloccare, da tutte e due le parti, i cosiddetti estremisti che per interessi contrapposti vogliono continuare la guerra. Non c'è volontà! Non c'è neanche da parte dell'Unione europea, basta vedere quello che succede in Siria o in Ucraina dove si confonde il desiderio di ampliamento della Nato con i diritti all'autodeterminazione degli Ucraini.
Questa è l'ipocrisia della politica dominante oggi, non credo che il semestre italiano, non voglio citare nessuno perché se parliamo di pace non voglio citare nessuno, sarà in grado di dare una svolta alla politica, all'etica della politica in Europa dal momento che non è capace di farlo in Italia, dove si scambiano gli interessi di un pregiudicato con gli interessi di un arrivista opportunista che crede di cambiare il Paese in sei mesi, si illude di cambiare.
Votiamo con un grande desiderio questa mozione, il desiderio che tra l'altro è espresso da tutte le associazioni che si impegnano quotidianamente, quanto meno, per alleviare, se così si può dire e se è possibile, la sofferenza della parte più debole di questo popolo, tenendo conto che non si risolverà il problema se non si darà sicurezza ad Israele di poter vivere nel proprio territorio e non si darà il diritto al popolo palestinese di essere riconosciuto come popolo organizzato nella sua terra e, quindi uno Stato, una nazione.
Chi ha avuto la fortuna come il sottoscritto di visitare quei luoghi sa bene che la guerra è permanente. Il senso di guerra, di odio, di astio, di rancore, è permanente. Chi ha visto il muro di Israele sa che è una cosa vomitevole rispetto al muro di Berlino di cui abbiamo assistito, tutto l'occidente mobilitato, all'abbattimento, giustamente, dico io, perchè divideva una città in due.
Il muro di Israele è lungo migliaia di chilometri, dà l'idea di quanto sia possibile dimenticare la nostra storia e dire una cosa e fare l'esatto contrario, con l'accordo, la giustificazione dei grandi governi internazionali, a partire dalla stampa ..., dalla stampa che è condizionata.
Facciamo ognuno la nostra parte, sapendo che la cultura della pace è come un seme, tutti i giorni deve essere seminata ed in questo momento occorre ancora di più in Israele e Palestina, però non solo lì, perché se noi, ripeto e concludo, parliamo di pace, ma chiudiamo gli occhi, i nostri governanti chiudono gli occhi sulle fabbriche di armi che vendono in Palestina o in Israele con la scusa dell'occupazione e del mantenimento del nostro Pil, noi facciamo parte di quell'esercito che dice una cosa e ne fa un'altra.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Brevissimo, molto breve. Pace, libertà, giustizia sociale, stiamo parlando, cara Consigliera Romagnoli, come sempre, di qualche cosa di cui ogni tanto qualcuno si ricorda.
Oggi c'è questa tragedia, ma nessuno prende spunto per fare una riflessione un attimo più approfondita. Nessuno mette in discussione quello che è stato alla base di tutto questo. Ho sentito stamattina per radio che tra i 'soloni' che pontificavano c'era Ban Ki Moon, perché l'Onu, organizzazione delle nazioni unite, per qualcuno è stata una grande conquista. Si dice che non sarebbe mai successo quello che è successo perché finalmente c'è un organismo di questo tipo, un organismo in cui qualcuno ha il diritto di veto. Ne vogliamo parlare? Ma come? Per noi arrivati alla democrazia tardi e male, è inspiegabile, perché uno ci arriva tardi e male, ci arriva maturo, che ci sia qualcuno che possa avere un diritto di veto su un ragionamento.
L'Onu! Parla Ban Ki Moon! Ma vergogniamoci di queste cose! Noi ai nostri figli, ai nostri nipoti dobbiamo dire queste cose, per non far ripetere quello che abbiamo visto, quello su cui tanti hanno costruito la politica, sulle riflessioni che ognuno di noi deve fare, dobbiamo avere l'onestà intellettuale di mettere, di ragionare, su tutto.
Nessuno ragiona sul fatto che la seconda guerra mondiale esplose perché fino ad un certo punto ad Hitler gli fu fatto fare quello che voleva. Sbaglio? Le grandi potenze democratiche gli hanno fatto fare quello che voleva, poteva pestare tutti, la guerra cominciò quando pestò qualche interesse di qualcuno.
Non può essere questo, perché è un ragionamento penoso che porterà sempre a qualcosa di profondamente ingiusto.
Quando voi pensate e mi accusate per essere arrivato alla democrazia tardi, io vedo le finali dell'atletica e vedo le finali dei campionati europei, di solito ai 100 metri partecipano in otto e sono otto persone di colore. Ci mancherebbe altro, tre inglesi, tre francesi, due olandesi, allora quando si parlava di colonie ..., per me la colonizzazione è un dato negativo o positivo a prescindere da chi la fa.
Queste sono le riflessioni che ognuno di noi dovrebbe evidenziare per far si che certe cose non si ripetano, invece per anni abbiamo continuato a distinguere il bene ed il male a seconda dei nostri comodi ed oggi siamo di fronte ad una situazione del genere. Siamo di fronte ad una situazione di questo tipo per cui finita la guerra abbiamo creato l'Onu, dove c'è il diritto di veto, dove qualcuno può dire, se qualcuno bombarda qualcun altro, che non possiamo fargli niente perché quel Paese ha il diritto di veto.
Capite l'importanza degli Stati Uniti d'Europa, gli Stati Uniti d'Europa con la politica, non con la banca, non con ..., ma non la chiamiamo neanche banca, con chi manovra da sopra. Una volta l'avremmo chiamata in altro modo, tutti quelli che stavano in certe specifiche parti politiche la chiamavano come doveva essere chiamata, oggi non la chiamiamo neanche più, oggi c'è l'Europa di chi? Di chi continua a farsi i comodi suoi alla faccia di tutti. Dove si fa la macelleria sociale in tutte le nazioni a cui tutti consentiamo. Prima il Consigliere Bucciarelli ha parlato di un pregiudicato - facendo la professione che faccio prima di dire pregiudicato, sapendo quello che fanno i giudici, non voglio dire che i capelli bianchi mi sono venuti per quello, ma insomma una bella botta me l'hanno data - che qualcun altro ha tutto l'interesse a che venga risantificato, quello che lei definisce pregiudicato, perché conviene per fare riforme elettorali che abbattono la democrazia e per me che sono arrivato tanto tardi e male, mi dispiace dover richiamare voi che invece ci siete arrivati subito, dalla nascita, e bene. Alla democrazia ci sono arrivato tardi, di corsa e vi dico ma non vi rendete conto? Andate dietro ad uno che ogni giorno se ne inventa una, insieme a quell'altro che bene o male è l'avversario depotenziato, non conta niente, ma conviene a quel signore averlo ancora in piedi perché costituisce il vero tappo sull'altro versante.
Capite tutti che è drammatico parlare di due nani parlando di Gaza. E' drammatico e io domando: ma Ban Ki Moon di cui parlavamo prima perché non prende le sue truppe e le porta lì, così vediamo chi bombarda o per lo meno se bombardano se ci stanno quelli dell'Onu. No, noi continuiamo a vedere uno scempio, un massacro incredibile e non sappiamo se i bambini che stanno lì sono tenuti in ostaggio da Hamas, se agli israeliani non gliene frega niente e li bombardano, noi sappiamo tutto perché ognuno ci dice una verità, sappiamo solo che lì la gente crepa e noi tranquillamente mandiamo alle conferenze dei signori che non hanno alcun interesse ad intervenire in quella vicenda, che stanno lì per speculare, per come andrà a finire la vicenda in un modo o in un altro.
Per cui cara Consigliera Bellabarba siamo tutti d'accordo, ma tutti dovremmo fare una riflessione diversa e molto più profonda su azioni come quella che abbiamo davanti che è poi quella che vediamo in Ucraina o in altre parti.
Non c'è una logica che vale per ogni situazione, noi siamo disposti ad andare a fare la guerra in Iraq perché non c'è la democrazia, ma nel Kuwait dove la democrazia non si sa neanche che cosa sia, non ci si va perché sono amici. Sbaglio? Ci vogliamo raccontare queste cose? Le vogliamo dire? Noi vogliamo esportare la democrazia, a chi?
Dovremmo, come Stati Uniti d'Europa, come italiani che fanno parte degli Stati Uniti d'Europa, fare una grande politica estera, verso il Mediterraneo, solo verso il Mediterraneo, verso quel continente che abbiamo vicino, il più vicino, il più vicino a noi in tutti i sensi, invece facciamo altri tipi di operazioni, facciamo i servi sciocchi e gli utili idioti di altri interessi, e continuiamo a farlo, saremo socializzati nelle perdite, mentre gli utili li farà qualcuno, è un po' un caso Fiat a livello internazionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Di fronte a certe cose credo che sia un fatto di coscienza individuale, quindi è drammatico prendere coscienza e conoscenza che purtroppo certe cose avvengono.
La storia traccia i destini degli uomini, purtroppo quello che avviene oggi, la vera guerra, è la guerra dei plutocrati. Cioè una guerra che si basa sull'unico profitto che il plutocrate ritiene utile, il profitto che viene da impresa, poco importa se poi si gioca sulla vita degli uomini, delle donne e dei bambini.
Qualche tempo fa tre uomini di buona volontà, di tre religioni diverse, forse la stessa fede, hanno parlato nel nome di Dio che unisce queste differenze che poi chiamiamo religioni, hanno pregato insieme, hanno messo un ulivo, più ulivi, hanno fatto le buche perché la preghiera avrebbe dovuto far germogliare il fiore della pace, ma quando uomini parlano di pace e non operano la pace i contrasti escono evidenti.
Le nostre coscienze si scandalizzano di fronte a questi fatti. Fa bene la Consigliera Bellabarba perché la coscienza degli uomini va posta di fronte a quello che è il tragico destino a cui l'uomo purtroppo è chiamato e va verso quel baratro in presenza di guerre.
La guerra non ha mai una giustificazione, per quello che mi riguarda non c'è mai un torto ed una ragione, ma c'è semplicemente qualcuno che di fronte a queste morti trae profitti. Sia esso il poliziotto del mondo, la polizia del mondo, che ovunque va detta la sua voce.
Mi meraviglia che un premio Nobel per la pace, come Peres, un premio Nobel per la pace, come Obama, di fronte a queste cose, trovino una ragione superiore per giustificare un massacro, un genocidio, un eccidio, chiamatelo come volete.
Non è una questione ideologica, ma è una questione di verità e nella verità, purtroppo, che è un assoluto, certe giustificazioni, per quanto esse parlino di geopolitica, parlino di energia, parlino di lobby delle case produttrici di armi in una democrazia, chiamiamola così, giovane, ma evoluta che genera la sua forza non sulle idee di Lincoln, ma su quella forza economica, quello strapotere economico che ne fa come il dollaro la moneta di riferimento negli scambi internazionali, qualche cosa c'è che non va nel destino degli uomini.
A noi che cosa resta? Resta solo da condividere l'onestà intellettuale della Consigliera Bellabarba che ha posto questo problema, così come lo ha posto, io non entro nel merito, bianco, nero, rosso, destra, sinistra, nord, sud, come volete voi, cioè nel contrasto di demarcazione tra due concetti, la pace nasce dalla libertà degli uomini. Va incrementato il discorso della conoscenza degli atti al di là della geopolitica che riguarda la coscienza degli uomini.
E' un assoluto, noi condanneremo sempre le guerre a prescindere. Soffriamo con quelle popolazioni che le debbono subìre, ma al di là del facile pietismo, al di là delle considerazioni di parte, ritengo che la coscienza degli uomini e delle donne, in questa contemporaneità, debba sempre tenere alta l'attenzione su questi fatti e porsi sempre la questione della non violenza. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILCCHI. Grazie Presidente. Pochissimi secondi perché la Consigliera Bellabarba è intervenuta anche a mio nome, quindi tutto condivisibile quello che lei ha detto.
Voglio solamente fare una riflessione molto breve. E' chiaro che i temi che riguardano la politica estera non sono una diretta competenza dei Consigli comunali, delle Assemblee legislative regionali. Spesso questo genere di mozioni vengono sottovalutate nel dibattito, rientrano in quelle mozioni che non si negano mai, hanno spesso poca attenzione da parte dell'Aula, da parte dell'opinione pubblica, però al di là di quello che sta succedendo che è di una gravità inaudita - ho letto questa mattina un dato: è morto nella striscia di Gaza un bambino ogni 90 minuti - e credo che il compito più alto della politica, di tutta la politica e di tutte le istituzioni, anche quelle locali, sia quello di mettere in campo un'iniziativa per la pace, per la pace dei popoli. Sembra retorica, ma credo che sia così, specie oggi che stiamo vivendo questa Presidenza italiana, specie oggi che siamo all'indomani di una campagna elettorale e di elezioni europee, mai come questa volta attente ad un dibattito sul ruolo dell'Unione europea.
Voglio ricordare che l'Europa nasce come un'istituzione politica portatrice di pace. Nasce all'indomani del conflitto mondiale, del secondo conflitto mondiale, l'idea di costruire un'iniziativa politica per la pace. I primi Paesi che firmarono i trattati a Roma avevano questa precisa idea, quindi oggi va richiamata l'Europa e va richiamato l'impegno che il Governo italiano può portare in Europa, un'iniziativa politica forte per un processo di pacificazione di un territorio che da troppi anni, da troppi decenni, è lacerato da un conflitto inumano e troppo spesso sottaciuto dalle istituzioni. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Intervengo per dire che noi vorremo votarla, per lo meno io vorrei votarla, nonostante sia palese l'appartenenza di tutte le sigle che sono poi il corollario finale di questa mozione, organiche ad una precisa cultura, precisi partiti, non fa niente purché si getti un sasso nello stagno.
Però manteniamo una sorta di equidistanza, non perché nessuno voglia difendere Tizio o Caio, perché immaginiamo quanto il problema sia assorbente e di carattere umanitario, e proprio per questo chiedo di mantenere un'equidistanza dal conflitto, equidistanza che effettivamente è ben mantenuta sia nella parte dell'impegno (...) se poi non è gradito possiamo non votarla, sto spiegando dove. Posso?

PRESIDENTE. Scusi Consigliera Bellabarba, non c'è il dibattito, lei ha parlato e nessuna l'ha interrotta adesso parla ...

Franca ROMAGNOLI. ... posso? ... o preferisce non votarla così può dire a tutte le associazioni scritte dietro ...

PRESIDENTE. Consigliera Romagnoli vada avanti nella sua esposizione, senza essere interrotta da nessuno, non è un dibattito.

Franca ROMAGNOLI. Vanno benissimo la parte motiva e la premessa, hanno un certo stile istituzionale, di equidistanza e di astensione dal giudizio sulle cause e problematiche del conflitto, così come la parte dell'impegno dove si fa riferimento alle associazioni non governative, eccetera. Si dice poi, nella parte in cui si chiede, che il Governo italiano si attivi immediatamente, giustamente, affinché si sospendano, si interrompano le forniture di armi e munizioni, sistemi militari, eccetera, come pure ogni accordo di cooperazione con Israele. Noi sappiamo che qualcuno alla Palestina dà le armi, sappiamo che da lì partono dei missili che non sono fatti in Palestina, allora o saltiamo questa parte oppure dobbiamo metterci che altrettanto impegno dobbiamo profondere perché anche la Palestina non venga rifornita di armi o di missili che di sicuro non vengono, ripeto, costruiti dai bambini nella striscia di Gaza.
Se così avviene, se si elimina questa frase, che poi non è da eliminare perché, secondo me, è giusto dire che il Governo italiano si deve attivare affinché si interrompano le forniture ad Israele, ma altrettanto nei confronti delle forniture palesemente di natura estera, aliunde, che vengono fatte in favore della Palestina. Se così è manteniamo un certo stile e in perfetta sintonia con quanto, di questo rendo merito, hanno fatto sia il Consigliere Busilacchi che la Consigliera Bellabarba nella prima parte, nella parte motiva precedente.
Diversamente mi sembra che si perda il condivisibile stile della premessa della mozione.

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bellabarba.

Letizia BELLABARBA. Solo per dire che a me va bene aggiungere quello che dice la Consigliera Romagnoli. Il problema è che non si può stralciare né cambiare l'appello sottostante perché quello è un appello condiviso da tutte le ONG, quindi, o si aderisce o non si aderisce. Quello che possiamo fare è cambiare la parte precedente che abbiamo scritto noi. Lì possiamo trovare un aggiustamento, una mediazione, possiamo condividere. Solo per chiarire questo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Zinni.

Giovanni ZINNI. Scusi Presidente, velocissimamente perché non mi va di far perdere tempo all'Aula, però vorrei che ci fosse un minimo di chiarezza su una cosa.
Noi siamo l'Assemblea legislativa delle Marche, non siamo né il direttivo del PD, né il direttivo di Fratelli d'Italia, né la centrale delle cooperative, né il sindacato delle ONG, siamo un'istituzione che oggi può manifestare piena solidarietà ai popoli colpiti, pieno sostegno al Governo affinché in Europa si impegni a .... Se iniziamo ad entrare nel merito politico delle questioni, a me dispiace, ma io voto contro perché la parte dal "condividere il sottostante: mai più vittime appello per la pace" è una valutazione ideologica politica, cioè lei, Consigliera Bellabarba, ha le prove specifiche di quante armi vengono vendute all'esercito israeliano? Credo che questo non sia tema dell'Assemblea legislativa delle Marche.
Comprendo il suo impegno personale sul versante associazionistico e lo rispetto profondamente, però se vogliamo fare una votazione unitaria di una istituzione chiedo lo stralcio da "condividere e sottostante ...fino in fondo", perché quello appartiene ad un'altra sfera, non è una cosa che appartiene alla politica istituzionale, cioè diventa una mozione politica e, quindi, si tratta di capire cosa volete voi. Sono disponibile a votare all'unanimità una mozione istituzionale che chiede il rispetto di un percorso di pace paritetico fra Israele e la Palestina, a me interessa questo, come italiano, come Consigliere e come figura istituzionale, non mi interessa strabordare in questa sede su le percentuali di colpe.

PRESIDENTE. Non ci sono altre richieste di intervento, quindi, mettiamo in votazione ...

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Il futuro del mondo non dipende da voi, se c'è un emendamento che viene concordato fra la minoranza e la maggioranza lo votiamo, altrimenti metto in votazione l'unica cosa di cui dispongo, cioè la mozione a firma dei Consiglieri Bellabarba, Busilacchi e Giancarli.

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la votazione, ... un attimo, che cosa un attimo! L'emendamento c'è o no? Se c'è me lo date! Ripeto. Anche perché è una perdita enorme di tempo e parliamo del nulla stiamo parlando del nulla ...
Figurarsi se si risolve il problema fra la Palestina e Israele se non riusciamo a fare un documento unitario in una Assemblea di 40 persone.
Più andiamo avanti e più creiamo le condizioni per non essere credibili. Noi qui vogliamo risolvere il problema Israele-Palestina, ma non andiamo d'accordo tra di noi, ma su, faccio così perché evito di farvi fare una brutta figura. (...) No, non la faccio io la brutta figura la fate voi, su un documento del genere, si viene se si è concordato se no ognuno vota il suo. Va bene?
Ha la parola il Consigliere Busilacchi.

Gianluca BUSILACCHI. Presidente, abbiamo trovato un'intesa: stralciamo la parte da "condivide il sottostante ...", devo formalizzarla o è sufficiente dirlo al microfono?

PRESIDENTE. Ho ricevuto l'emendamento a firma del Consigliere Busilacchi: è soppressa la parte sottostante alle parole "condivide il sottostante ...".
Emendamento 702/1 a firma del Consigliere Busilacchi. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Mozione n. 702 così come emendata. La pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Con questo dichiaro chiusa la seduta, ci vediamo martedì prossimo.
La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13,00.