Resoconto della seduta n.180 del 16/12/2014
SEDUTA N. 180 DEL 16 DICEMBRE 2014

La seduta inizia alle ore 10,55

Presidenza del Presidente
Vittoriano Solazzi

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Colleghi buona giornata, dichiaro aperta la seduta n. 180 del 16 dicembre 2014. Do per letto il processo verbale della seduta n. 179 del 9 dicembre, il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’art. 29 del Regolamento Interno.
Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di atto amministrativo:
n. 94 in data 11 dicembre, ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza, concernente: “Bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa regionale anno 2015 e pluriennale 2015/2017, ai sensi del decreto legislativo n. 118/2011 e successive modificazioni. Programma annuale e triennale di attività e di gestione 2015/2017” (iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna);
n. 95 in data 15 dicembre, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Programma di sviluppo rurale della Regione Marche 2007/2013 in attuazione del Reg. CE n. 1698 del Consiglio del 20 settembre 2005. Revoca deliberazione n. 90 del 26 novembre 2013”, assegnata alla III Commissione assembleare in sede referente, alla VI Commissione assembleare per il parere ai sensi dell'articolo 69 del Regolamento Interno, al Consiglio delle Autonomie Locali per l'espressione del parere ai sensi dell'articolo 11, comma 2, lettera c) della legge regionale n. 4/2007 e al Consiglio regionale dell'Economia e del Lavoro per l'espressione del parere ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera b) della legge regionale n. 15/2008;
n. 96 in data 15 dicembre, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Esecuzione della sentenza del Consiglio di Stato n. 1890 del 16/04/2014 di annullamento parziale della deliberazione amministrativa n. 152 del 2/02/2010 di approvazione, con prescrizioni, del Piano del Parco del Monte San Bartolo. Revoca DGR n. 1263/2014”, assegnata alla IV Commissione assembleare in sede referente e al Consiglio delle Autonomie Locali per l'espressione del parere di cui all'articolo 11, comma 4, della legge regionale n. 4/2007.
Il Presidente della Giunta regionale ha promulgato le seguenti leggi regionali:
n. 32 in data 1 dicembre: “Sistema integrato dei servizi sociali a tutela della persona e della famiglia”;
n. 33 in data 4 dicembre: “Assestamento del bilancio 2014”.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Grazie Presidente, come richiesto alla Conferenza dei capigruppo chiedo, vista la problematica, la trattazione dell'interrogazione relativa ai dipendenti del Consorzio Zipa di Ancona e, se è possibile, discuterla nello spazio dedicato agli atti ispettivi.

PRESIDENTE. A che punto è?

Giacomo BUGARO. Non ricordo il numero, Presidente … l'interrogazione è la n. 1868. Avevo chiesto con lettera del 12 dicembre di inserirla all'ordine del giorno, evidentemente non è stato fatto dagli uffici.

PRESIDENTE. Chi è l'Assessore competente?

(interviene l'Assessore Giannini)

Giacomo BUGARO. Allora, al primo Consiglio utile del nuovo anno, fatto il bilancio. (...) L'interrogazione l'ho presentata un mese fa ed il 12 dicembre ho scritto una lettera alla Presidenza chiedendo con cortesia di poterla iscrivere all'ordine del giorno. La lettera eccola qua.

PRESIDENTE. Un attimo solo. L'ho già detto al Vicepresidente Bugaro che lo sa, una mozione possiamo decidere di trattarla anche subito perché una volta presentata la discussione è libera, in merito ad una interrogazione è chiaro che la possibilità di trattarla dipende dal fatto se l'Assessorato ha predisposto la risposta, se poi l'Assessore, come vedo la disponibilità dell'Assessore Giannini, vuol rispondere a questa interrogazione, salvo poi integrare magari per iscritto ed il Consigliere Bugaro accetta questa situazione, direi che possiamo trattarla subito, altrimenti c'è l'impegno di portarla al primo punto in una prossima occasione.
Dovete decidere ...

(interviene l'Assessore Giannini)

PRESIDENTE. C'è la disponibilità dell'Assessore a dare una risposta anche parziale e ad integrarla con una eventuale risposta scritta …

Giacomo BUGARO. Guardi Presidente, se c'è l'impegno di discuterla come primo punto al primo Consiglio utile del 2015, per me va bene.

PRESIDENTE. Va bene. Ho iscritti a parlare i Consiglieri Latini, Natali, Brini e Trenta.
Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Presidente, mi associo alla richiesta del Consigliere Bugaro e chiedo che venga abbinata alla sua una mia interrogazione già presentata da diverse settimane.

PRESIDENTE. Dico al tavolo tecnico di prendere atto di questa richiesta che peraltro era già stata condivisa nella Conferenza dei Presidenti dei Gruppi, quindi, per me si può fare, siamo d'accordo, la iscriviamo come prima interrogazione per la prossima seduta.
Ha la parola il Consigliere Latini.

Dino LATINI. Grazie Presidente. Intervengo quale Presidente della II Commissione per comunicare che gli atti del bilancio non sono ancora pervenuti ed a quanto ci è stato comunicato perverranno domani, quindi, per la procedura relativa all'attività della Commissione propedeutica poi ai lavori dell'Aula, domani o dopodomani verrà convocata la prima riunione della Commissione per stabilire i relatori, ma dovremmo avere bisogno di qualche giorno - lunedì, martedì - per i lavori della Commissione che interessano la legge più importante del 2015.
Chiedo che l'Assemblea legislativa “si adegui” a questo velocissimo lavoro della II Commissione che comunque deve rispettare due termini fondamentali: la conoscenza degli atti che arriveranno domani, la nomina dei relatori e la valutazione della Commissione.
Non prima di martedì della prossima settimana la Commissione riuscirà a dare una risposta in termini di voto alla legge di bilancio.

PRESIDENTE. In sede di Conferenza dei Capigruppo, così lo dico anche a quelli che non c'erano, abbiamo deciso di lasciare ferma la data del 22, 23 dicembre e di allungarla fino a sabato 27. Se riusciamo per la data del 22 bene, se no tendenzialmente si dovrebbe provare per il 23 con prosecuzione il 27.
Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Presidente, segnalo una preoccupazione perché se i timori del Presidente della II Commissione si dovessero avverare, a quel punto non basterebbero più i due giorni che abbiamo fatto slittare considerato il 25 e il 26 Santo Stefano, e quindi bisognerebbe prevedere un allungamento della sessione di bilancio, 27, 28 e 29; senza questi giorni non è pensabile nella sola giornata del 27 ..., tra l'altro per il 27 bisogna mandare via la comunicazione con i documenti il 22.
Delle due l'una: o ce la facciamo a fare tutto il 22 e/o il 23, oppure dobbiamo slittare di 4 giorni effettivi scorrendo al 27, 28, 29, massimo 29 mattina, altrimenti non riusciamo a pubblicare, ed il 27 non ci è sufficiente. Lo dico perché io sono sostenitore, come abbiamo detto poco fa nella Conferenza dei Capigruppo, di un'apertura, di un paracadute per il 28, 29, puntando all'approvazione il 22, 23. A scanso di equivoci.
Segnalo, dopo di che la valutazione dell'Aula è sovrana, che se noi diciamo di non farlo il 22, 23, di farlo il 27, e se il 27 non riusciamo a farlo, tecnicamente non abbiamo la possibilità di utilizzare la giornata del 22, dopo la quale scatterebbero i 5 giorni, 22 e 23 ...

PRESIDENTE. Assessore facciamo così, finito il Consiglio ci vediamo io, lei ed il Presidente della Commissione e ci organizziamo in modo di contemperare le esigenze di tutti per l'approvazione del bilancio. Abbiamo fatto un'ora di confronto in sede di Conferenza dei Capigruppo e se ne facciamo un'altra ora in Aula mi sembra un po' eccessivo, siccome c'è un problema di tempi per l'organizzazione dei lavori …


(interrompe l'Assessore Marcolini)

PRESIDENTE. Le ripeto ci vediamo dopo e stabiliamo come …
Ripeto, risolviamo questo problema, ci vediamo dopo coordinando le esigenze sue nel senso dell'Assessorato, del Presidente dell'Aula e vediamo come far girare il lavoro nel miglior modo possibile, perché se riapriamo qua, abbiamo parlato un'ora …
Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. D'accordo con la sua proposta, ma poi lei torna in Aula e propone una data diversa e sarà alla fine l'Aula a decidere.

PRESIDENTE. Come sarà l'Aula a decidere? L'Aula non ha mai deciso la convocazione di un Consiglio, penso che il senso di responsabilità non sia soltanto del Capogruppo del PD, ma di tutti …

Mirco RICCI. Dei Presidenti dei gruppi ...

PRESIDENTE. Magari facciamo con i Presidenti dei Gruppi, ma tornare in Aula quando? Domani? Non lo so, vogliamo riconvocarci per stabilire la seduta, riconvochiamo d'urgenza il Consiglio domani?
Allora per favore, abbiamo parlato un'ora con i Capigruppo, va bene? Siamo venuti fuori con un'ipotesi che adesso, con l'intervento del Presidente Latini che ha chiesto del tempo per il proprio lavoro, si rimette in discussione. Riprendiamo questo lavoro dopo e valutiamo.
Ha la parola il Consigliere Bucciarelli.

Raffaele BUCCIARELLI. Siccome questo argomento è stato motivo di discussione anche franca alla Conferenza dei Presidenti e siccome la sede di decisione del calendario, da sempre, è la Conferenza dei Presidenti, propongo al Consiglio una sospensione per riunire la Conferenza dei Presidenti e decidere il calendario, per il semplice fatto che posso anche concordare che siano il Presidente, l'Assessore e il Presidente della Commissione, ma tutti e tre appartengono alla maggioranza, devono essere i Presidenti dei Gruppi consiliari a decidere il calendario dei lavori, quindi io propongo la sospensione del Consiglio, soprattutto alla luce di quanto ha dichiarato il Presidente Latini.

PRESIDENTE. La convocazione della Conferenza alla fine del Consiglio? … Guardate io metto in votazione la proposta del Consigliere Bucciarelli, abbiamo perso un'ora in sede di Capigruppo, ne perderemo altre due, va benissimo, se siete d'accordo con la proposta del Consigliere Bucciarelli.
Io non ritengo che sia utile sospendere i lavori del Consiglio per riparlare di cose di cui abbiamo parlato sino adesso, secondo me è più produttivo che si vedano coloro i quali, in qualche modo, devono raccordarsi e poi magari riconvocare i Capigruppo. Mi sembra più produttivo che sospendere il Consiglio anche perché sono convinto che se lo sospendiamo, a mio avviso, non lo riprendiamo più.
Sono contrario a questa proposta, però l'Aula come sempre è sovrana.
Metto in votazione la proposta del Consigliere Bucciarelli, … è su questo argomento? Voi avevate chiesto la parola, ma non pensavo che fosse su questo argomento sul quale ci può essere una dichiarazione a favore ed una contro. Se c'è qualcuno che su questo argomento mi chiede la parola ...
Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Grazie Presidente, io non è che non sono d'accordo, però ritengo che bisogna ottimizzare i tempi perché l'Assessore è stato molto chiaro. Ci sono dei tempi tecnici, quindi Presidente ritengo che lei molto intelligentemente abbia capito e carpito l'essenza del discorso e ritengo che le date del 22, 23 e 27, se il 27 è l'ultima scadenza utile per i tempi di approvazione del bilancio, vadano bene.
L'unica perplessità, Presidente, che debbo comunque confidarle con tutta serenità, è come mai si arriva a ridosso della scadenza ultima del 29, quando avremmo potuto anticipare le questioni di bilancio magari un mese prima per avere il tempo utile. Comunque sono d'accordo se il calendario è 22, 23 e 27. Grazie.

PRESIDENTE. Se non ci sono altre richieste, pongo in votazione la proposta del Consigliere Bucciarelli.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è sospesa alle ore 11,10

La seduta riprende alle ore 12,20

PRESIDENTE. Possiamo riprendere i lavori del Consiglio? Lo chiedo al Vicepresidente della Giunta: siamo in grado? Bene, dobbiamo aspettare l'Assessore Mezzolani o possiamo cominciare? Possiamo cominciare? Bene, c'è qualcuno che chiede di intervenire?
In Commissione non è successo niente in quanto ad un certo punto la componente del PD ha abbandonato il luogo di lavoro, si è assentata, poi ho deciso di uscire anch'io perché la Conferenza dei Presidenti era menomata di una componente importante, quindi direi che la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi non è servita assolutamente a nulla. Lo sapevo, però che vuol dire, quando si chiede la sospensione è giusto accordarla, la accordiamo sempre, la si accorda a tutti, maggioranza, minoranza, si accorda e quindi è stata fatta.
Chi chiede di intervenire?

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Presidente, sulla scorta di quanto ha eccepito il Presidente della II Commissione, circa la necessità di utilizzare i giorni del 22 e 23 come seduta di Consiglio, la proposta capace, come dire, di recepire il lavoro della Commissione che teoricamente potrebbe provare a riunirsi domani pomeriggio o giovedì mattina, risulta essere a 5 giorni dalla convocazione.
La proposta che mi sento di fare è quella di una convocazione per quello che riguarda il tema che abbiamo affrontato a partire dal 27, 28 con chiusura 29.
La chiusura del 29 ci viene reclamata dagli uffici del Consiglio ed anche della Giunta che ringraziamo vivamente di lavorare tra Natale e Capodanno, che, in ogni caso, hanno bisogno di almeno un giorno e mezzo per la pubblicazione, per raccogliere e fare la sommatoria coordinata tecnicamente degli emendamenti del testo che verrà licenziato dall'Aula. Quindi la proposta è 27, 28 e chiusura il 29.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Presidente, avverto un profondo disagio, ma molto profondo. Qui abbiamo interrotto i lavori e quello che volevo dire, perché io mi sono prenotato prima di questa discussione, si riallaccia, anzi è rafforzato, da quello che ho visto e da quello che abbiamo sentito tutti prima qui in Assemblea. Abbiamo visto rimandare i lavori e le decisioni in Conferenza dei Capigruppo ed poi in Conferenza dei Capigruppo, perché tutti lo devono sapere, quando si era risolto il problema della data e sembrava che l'unico problema da risolvere fosse ormai appianato, noi abbiamo fatto la proposta che in quei giorni si discutesse solo del bilancio e c'è stata la diaspora. Quelli che volevano che si decidesse in Conferenza dei Capigruppo sono scappati. Questo è il PD!
E' rimasto quel signore che risponde al nome di Enzo Giancarli. E' rimasto in Conferenza dei Capigruppo a sentire le nostre contumelie, perché gli altri sono fuggiti.
Vede Presidente, il mio intervento, quello che avevo preannunciato, è un altro, che però è una miccia, perché io non faccio parte di un Consiglio regionale in cui il Segretario regionale del PD può permettersi di dire che si è formato il partito del biogas, perché questo lo va a dire alla Procura della Repubblica.
Di queste cose ne abbiamo discusso per mesi e per anni qui dentro e lei che dice che era il partito del biogas, il partito di Spacca, Solazzi & Company, dovrebbe andare a vedere come ha votato lei e quelli che rappresenta, perché il Consigliere Ricci rappresenta i Consiglieri regionali perché fa il Capogruppo e lei rappresenta il partito nelle Marche.
Se lei sa qualcosa sul partito del biogas vada alla Procura della Repubblica, Assessori ci sentite? Perché voi fate spesso finta di non sentire, avete un orecchio, come devo dire, forse l'otosclerosi e poi ad anni di distanza non vi ricordate quello che fate ...

PRESIDENTE. Consigliere Natali sono costretto a chiederle di attenersi all'argomento ...

Giulio NATALI. Si, mi attengo perché quello che è successo ...

PRESIDENTE. Sul partito del biogas risponderò io, non in questa sede, ma con una conferenza stampa ...

Giulio NATALI. No, Presidente, lei risponde perché personalmente ...

PRESIDENTE. ...con la documentazione, quindi non è questo l'ambito, sul partito del biogas ed altre cose interverrò io.

Giulio NATALI. Mi faccia finire, lei risponde personalmente perché è tirato in ballo ...

PRESIDENTE. Ma non qui, non è possibile.

Giulio NATALI. Io rispondo come Consigliere regionale che scopre che qui dentro c'è il partito del biogas.
Ricordo all'avvocato Comi che c'è un'indagine in Procura con delle persone che sono state arrestate, non so se ne avete sentito parlare, funzionari, dirigenti. Sappiamo che c'era un partito del biogas, io sono contento, ma se fossi in voi mi sentirei molto preoccupato perché voi siete stati con il partito del biogas fino ad oggi.
Consigliere Giancarli, parlo con lei perché so della sua onestà intellettuale, si rende conto che lei è stato con il partito del biogas? E' d'accordo di essere stato con il partito del biogas? Si è accorto di essere stato nel partito del biogas? E' un reato stare con il partito del biogas? Ma perché non vi vergognate!

PRESIDENTE. Per favore Consigliere Natali, non è possibile!

Giulio NATALI. Caro Presidente, quello che è successo qui e che succede nel bilancio, e chiudo, è la prosecuzione di quello che abbiamo letto sui giornali, non è altro che questo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Intervengo sulle date perché questo è quello che interessa in questo momento, dopo biogas, no biogas, c'è la magistratura che ci penserà, non è che possiamo entrare nel merito.
Bene il rilievo che ha fatto il Consigliere Natali a livello politico, ma non rientra nella discussione, nel dibattito di oggi.
Nella Conferenza dei Capigruppo, quella prima della sospensione, era prevalso il buon senso, ed il Presidente Solazzi molto lungimirante, rispetto alla proposta di un Consigliere del PD, non del PD, ma di un Consigliere del PD che chiedeva di abbinare il voto del bilancio alla modifica dello Statuto, in modo sincero ha detto: se questo era il problema lo dicevate prima e non stavamo qui a discutere, non c'era la modifica dello Statuto e si giocava sulle date, 27, 28, 29 ..., stasera c'è l'estrazione del lotto, Consigliere Comi prenda questi numeri, 22, 23 e li giochi, con un po' di fortuna, perchè lei ce l'ha ed anche in questo momento è fortunato politicamente.
Noi non ci abbiamo capito niente, sospensione, non sospensione, poi la sospensione non è servita, il PD ha abbandonato l'Aula, quindi, abbiamo perso solamente un'ora, potevamo fare un po' di lavoro, andare avanti e sicuramente qualcosa di positivo c'era.
Quello che mi preme sottolineare è che al PD, o per lo meno ad una parte del PD, non interessa l'approvazione del bilancio, hanno messo in difficoltà l'Assessore Marcolini che ha fatto un enorme sforzo per far capire ai presenti alla Conferenza dei Capigruppo che l'emergenza non è la modifica dello Statuto, i 6 Assessori che in questo momento vi servono per fare le marchette e per fare le liste, promettendo un Assessore al NCD che vi vota, uno ai Verdi, promettendone uno a chi più ne ha più ne metta, con 6 Assessori la lista si allunga. Consigliere Comi, su questo è bravo.
Non so se la proposta è solo del Consigliere Perazzoli o dell'intero PD, ho visto che al termine della riunione i Consiglieri regionali del PD non sono scappati, erano presenti, tanto è vero che non c'era solo il Consigliere Giancarli, ma anche i Consiglieri Ricci, Perazzoli, Badiali e discutevano, anche animatamente, perché tutti forse non condividevano questa entrata a gamba tesa.
Si poteva arrivare anche a raggiungere l'obiettivo della modifica dello Statuto, signori del PD, con intelligenza, non imponendola.
Ho sentito dire durante il dibattito - e chiudo Presidente - "è un obbligo". Obbligo di cosa? Portare 6 Assessori che graveranno sulle casse della Regione Marche?
Obbligo! Avete capito cosa significa la parola obbligo? E' una scelta che farà l'Aula quando verrà il provvedimento perché se si va a gennaio non muore nessuno, però le alleanze sono urgenti, primarie, incontri oggi-domani, quindi il Consigliere Comi ha tutto l'interesse affinché si chiuda prima possibile portando a casa i 6 Assessori per accontentare con le marchette che farà in questi giorni e che già ha iniziato, promettendo mari e monti perché con 6 Assessori può accontentare, ma non tutti. Sapete qual è il problema?
E' che se l'Assessore Marcolini non riesce ad approvare il bilancio, oltre a perdere dei soldi sulla sanità, almeno mi sembra, no? Se approviamo il bilancio entro la fine dell'anno forse c'è qualche risorsa in più, l'ho letto su qualche giornale, le Marche, la Lombardia, ma non approvando il bilancio si perdono anche delle risorse e se si va all'esercizio provvisorio e sono cavoli amari per tutti voi: Assessori, dirigenti, funzionari ... Soprattutto per coloro che devono firmare perché se manca qualche euro da quello che spendono ne dovranno rispondere di persona.
La priorità assoluta è quindi l'approvazione del bilancio; la modifica dello Statuto si farà a gennaio, con calma, perché forse si dovrà rivedere o ritoccare anche la legge elettorale su cui ci sono dei punti di vista diversi, discutiamo insieme, ecco il buon senso ... Mi dispiace perchè ho lavorato con il Capogruppo Consigliere Ricci diversi anni in Consiglio regionale, l'ho trovato sempre una persona equilibrata, che faceva la sintesi sui provvedimenti per non giocare a rompere, ma in questa fase non lo riconosco, subisce le pressioni del Gruppo e non rientra nel suo modo di lavorare e di comportarsi. Capisco che, su questa forzatura della modifica dello Statuto, il Consigliere Comi la pressi ogni minuto, la solleciti, le telefoni, è il segretario deve fare il suo lavoro, ma la priorità in questo momento, con date decenti, non mortificanti per nessuno, senza forzature, è un bilancio tecnico e, visto anche i tagli, è il minimo - anche i Comuni per non andare ad un dodicesimo approvano un bilancio tecnico - politico no, perché non avete più la maggioranza che ha vinto le elezioni, quindi il bilancio politico oramai è saltato, su questo non ci sono ombre di dubbio. Un bilancio tecnico che permetta alla Regione di andare avanti serenamente e tranquillamente e quando sarà gennaio, ci sono gli emendamenti, la finanziaria è approvata, fate tutte le modifiche, a meno che sotto non ci sia sempre lo zampino del Consigliere Comi che a gennaio ritira anche la delegazione in Giunta e non si può gestire più il bilancio. Queste cose tanto saranno verificate!
Presidente Solazzi, personalmente la ringrazio per come questa mattina ha gestito e portato avanti non solo la Conferenza dei Capigruppo, ma anche l'Assemblea, ma non posso ringraziare quella parte del PD che forza contro la volontà di una parte dei Consiglieri regionali.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Ho partecipato alla riunione dei Capigruppo proprio per evitare il rischio dell'esercizio provvisorio i cui danni sono stati illustrati dall'Assessore Marcolini ed ho dato la disponibilità allo spostamento al 27, 28, eventualmente al 29 dicembre.
La questione da dirimere è quella dell'ordine del giorno perché il 22 e 23 dicembre il Consiglio era convocato per il bilancio ed eventualmente per la rete scolastica. Penso che, se non ci sono retropensieri, debba essere mantenuto lo stesso ordine del giorno e questo deve essere deciso dall'Assemblea, quindi chiedo due votazioni separate una per la data, quindi la condivisione rispetto alla data, ed una per l'ordine del giorno con il bilancio e la rete scolastica.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Pochi minuti Presidente, grazie.
Intanto sono d'accordo con quello che ha detto il Consigliere Brini: il bilancio prima di tutto. E' un atto di grande responsabilità, è un atto vitale per il futuro di questa Regione anche in relazione alle vicende nazionali. Mi pare che su questo siamo tutti d'accordo.
E' ovvio che quello che registriamo qua oggi è un clima da fine stagione, da avvio di campagna elettorale. Mi pare abbastanza scontato e c'è anche come dire una sorta di ..., si avverte un quadro un po' diverso della situazione, questo perché non si può impedire il voto dello Statuto, ci sono alcuni Consiglieri che lo hanno votato e che pretendono che sia in qualche modo calendarizzata la seconda lettura, e non si può ostacolare perché si è contro, chiaro?
Mi pare che la proposta dell'Assessore Marcolini sia adeguata e possa salvare il bilancio preventivo entro questo anno ed evitare l'esercizio provvisorio. Credo anche, siccome non conosciamo la data del voto, ancora, delle regionali, si parla del 29 marzo, del 17 maggio, la finestra ancora è molto larga, non abbiamo questa chiarezza, che si possa, a prescindere, iscrivere in coda al bilancio lo Statuto. E' necessario per fare in modo che sia efficace, in quanto, mi pare, devono passare 90 giorni dalla sua pubblicazione per poter essere efficace.
Noi ci teniamo e siccome lo abbiamo votato pensiamo che sia un atto dovuto iscriverlo, si potrebbe pensare come data massima, ultima, il 7 gennaio ed ho l'impressione che se si vota il 29 marzo, che è una data probabile, il 7 gennaio ... va bene, potremmo starci per un pelo. Per cui senza nessuna forzatura, lo Statuto, essendo tutto sommato un atto dovuto, può stare in coda all'ordine del giorno che conterrà il bilancio. Penso che sia normale pensare ad un calendario di questo tipo.
C'è anche la possibilità, se non ci stiamo, di spostarlo al 7 gennaio, ma ritengo che sia una data a rischio perché ancora non conosciamo la data del voto delle regionali.
Mi pare che le due cose possano stare insieme senza pensare che lo Statuto vada ostacolato e se ne possa impedire l'iscrizione, perché non può essere così. Penso che sia un atto dovuto, poi in Aula le maggioranze ci sono state, ci saranno, ci saranno anche a gennaio probabilmente, però non vogliamo essere, in qualche modo, condizionati dal fattore tempo, per cui pensiamo che sia ragionevole, anche rispetto ai tempi, approvare il bilancio dal 27 al 29 e se possibile, ripeto, nelle difficoltà di conoscere ancora la data delle votazioni regionali, iscrivere in coda anche lo Statuto. Mi sembra che queste cose possano stare insieme.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Grazie Presidente. Da qui al 27 ci sono 11 giorni, ma l'Assessore Marcolini ci ha spiegato che forse non si fa in tempo.
Adesso abbiamo sentito l'intervento del Capogruppo Ricci e a quelli cattivi, maligni e malpensanti come me viene in mente che non si fa in tempo a farlo il 27 perché se no non si può fare la seconda lettura dello Statuto. Se questo è vero, spero che l'Assessore Marcolini, a cui ribadisco tutta la mia stima come Assessore al bilancio, l'ho visto lavorare in prima persona, so e conosco la sua competenza, non si sia prestato a questa azione che secondo me è gravissima.
Credo che la proposta del Consigliere Binci sgombri il campo dal sospetto che l'Assessore Marcolini non sia un uomo d'onore, sgombri il campo dal fatto che il PD non pieghi le esigenze tecniche, di una cosa vitale come il bilancio, alle esigenze miserrime - com'è che le ha chiamate prima il Consigliere Brini? Non lo voglio ripetere, marchette le ha chiamate - del Partito democratico.
Appoggio in pieno la seria proposta del Consigliere Binci, per cui noi facciamo fare ai Consiglieri regionali, che tra l'altro non sudano tanto, ma a tutto il personale che dovrà lavorare sul bilancio, un sacrificio, lo facciamo, lo facciamo fare, ma solo sulle esigenze tecniche esposte bene da quel galantuomo che è Pietro Marcolini.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Romagnoli.

Franca ROMAGNOLI. Grazie Presidente, per sottoscrivere quanto detto ultimamente dal Consigliere Eusebi e per appoggiare anche a nome del Gruppo la proposta del Consigliere Binci.
Data la straordinarietà dell'argomento, straordinarietà che ha reso necessaria la discussione in Consiglio di una data, cosa che credo non sia mai avvenuta, esautorando in pieno la Conferenza dei Capigruppo anche palesemente con l'abbandono della stessa da parte del PD, decidano tutto i Consiglieri perché il Consigliere Comi ha detto alla Conferenza che l'Aula è sovrana e che la cosa andava rimessa alla discussione dell'Aula.
Decidiamo la data, votiamo anche a carte scoperte sull'ordine del giorno che sia limitato al bilancio o alla rete scolastica che doveva essere fatta oggi - per me può essere fatta anche oggi - ma che il Presidente ritiene, come sempre, di iscriverla in coda bilancio, perché la rete scolastica è sempre andata in coda al bilancio, quindi la cosa non ci meraviglierebbe.
L'ordine del giorno sia limitato alla rete scolastica ed al bilancio per fugare, come dice il Consigliere Eusebi, il dubbio che il bilancio e soprattutto la professionalità dell'Assessore Marcolini siano stati piegati da esigenze di bottega.
Dico però che una risposta ce la può fornire un'Ansa di ieri sera in merito alla necessità di discutere da parte del PD lo Statuto ora e non a gennaio. Tutti pensavamo che si potesse tranquillamente discutere a gennaio, non scade niente perché come ci ha ricordato stamattina l'Assessore Marcolini il termine minimo è quello dei 60 giorni, non abbiamo un termine massimo per discutere lo Statuto, quindi a gennaio andava bene, ma un'Ansa di ieri sera del Consigliere Comi che non devo leggervi ma che sintetizzo, ci dice che chiederà al suo Presidente dell'Assemblea regionale di convocare l'Assemblea regionale del PD e alla domanda del giornalista "quando?" dice entro fine anno.
E' chiaro che all'Assemblea regionale del PD non ci si può presentare senza avere incassato i 6 Assessori esterni che sono la merce principale di scambio di quella Assemblea regionale.
Questo per chiudere il cerchio.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Comi.

Francesco COMI. Grazie Presidente. Poche cose, intanto noi siamo già dentro un clima, nostro malgrado, non credo che sia colpa di nessuno, di tensione elettorale e questo emerge dagli argomenti, dal tenore letterale, dal nervosismo che c'è in tutta l'Aula.
Credo che uno sforzo lo dobbiamo fare, poi chiaramente ognuno dirà che è serenissimo, tranquillissimo e quando lo fa tra l'altro smentisce se stesso.
Ora, noi abbiamo un dovere come Aula, ce l'hanno tutti, ce l'ha il Presidente della Giunta e la Giunta, ce l'ha il Presidente del Consiglio e l'Ufficio di Presidenza, ce l'hanno i Consiglieri ed è il dovere di chi, malgrado le scelte che ha maturato di dover fare e che farà, deve garantire il corretto funzionamento del Consiglio e l'adempimento degli atti fondamentali che in quest'Aula noi dobbiamo adottare.

PRESIDENTE. Si riferisce a me?

Francesco COMI. Io sto parlando di tutti noi.

PRESIDENTE. No, debbo capire.

Francesco COMI. Mi dispiace che lei pensi sempre che sia rivolto a lei, io ...

PRESIDENTE. No, Consigliere Comi ...

Francesco COMI. Mi faccia finire, ...

PRESIDENTE. Guardi che se è rivolto a me, non mi arrabbio, vorrei capire.

Francesco COMI. Mi faccia finire di parlare ...

PRESIDENTE. ... e mi dica quali sono gli inadempimenti.

Francesco COMI. Presidente, mi fa finire di parlare? Questo rischia di essere un problema, bisogna che il Presidente continui a fare il Presidente super partes ed a garantire il corretto funzionamento dei lavori ...

PRESIDENTE. Come sempre Consigliere Comi, anche stamattina, (...) Consigliere Bucciarelli ...

Raffaele BUCCIARELLI. Ma lo lasci finire.

PRESIDENTE. Consigliere Bucciarelli lei ha fatto il Presidente e ricordo bene come lo faceva, prego Consigliere Comi.

Raffaele BUCCIARELLI. Non ho mai interrotto.

PRESIDENTE. No, toglieva addirittura la parola!

Francesco COMI. Dicevo quali sono gli atti fondamentali che abbiamo il dovere di adottare, poi ognuno vota come gli pare, va bene? Il primo atto fondamentale, ritenuto tale, con questa definizione, fondamentale, dal testo unico, dagli Enti Locali, dall'ordinamento giuridico, è l'approvazione del bilancio.
L'approvazione del bilancio è innanzitutto un dovere giuridico, poi per qualcuno anche un dovere politico, per noi è entrambe le cose.
Che questa responsabilità di approvarlo oggi sia sentita così forte anche dall'opposizione è una novità che noi accogliamo con piacere e che probabilmente si tradurrà quando verrà in Aula nel loro voto favorevole, perché l'ansia di dire lo vogliamo discutere è chiaro che non può essere l'ansia di dire lo vogliamo bocciare. No?
Quindi sicuramente la loro preoccupazione di approvarlo ...

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Consiglieri per favore ..., Consigliere Brini, non funziona così!

Francesco COMI. L'approvazione del bilancio è un atto importante che serve da un punto di vista politico e amministrativo a scongiurare l'esercizio provvisorio, lo ha detto l'Assessore Marcolini, perché se noi non lo approvassimo entro l'anno tempestivamente, correremmo il rischio, al di là degli adempimenti inderogabili e imprescindibili, di non poter fare spese, quindi andare in esercizio provvisorio significa ridurre gli investimenti e la spesa.
Noi lo vogliamo approvare e, da questo punto di vista, Presidente, significa che noi lo vogliamo assolutamente calendarizzare. La Giunta regionale lo ha già approvato, e mi pare che il PD fosse presente tutto e abbia concorso tutto all'adozione di quel bilancio. Va bene?
Ora quello che credo sia importante non solo per la Giunta, ma anche per i Consiglieri della maggioranza, forse quelli che hanno già deciso come votarlo, possono fare anche a meno di approfondirlo, è che il Presidente di una Commissione abbia espresso un parere che di solito è proprio delle minoranze ed è quello di dire fateci leggere il bilancio, fatecelo guardare, fatecelo annusare almeno per 24, 48 ore.
Questa sollecitazione viene dal Presidente, ed è sospettoso che la minoranza dica non lo vogliamo guardare, non vogliamo avere il tempo di vederlo, vogliamo che vada subito in Aula perché lì dobbiamo pronunciarci, indubbiamente a favore, perché altrimenti sarebbe curioso!
Ora il Presidente della Commissione dice che vuole avere 48 ore per esaminarlo, se la minoranza non lo vuole guardare perché ha già deciso di votare a favore, i Consiglieri dei nostri gruppi, lo vogliono esaminare, il Consigliere Eusebi ha già deciso che voterà a favore e non c'è nessun problema, gli altri lo vogliono esaminare.
Questo che cosa significa Consigliere Natali? Che saremo costretti a stare qui il 27, il 28 che è domenica, ed il 29? Lo faremo!
Lo faremo e credo che sia un dovere, quindi se noi dobbiamo stare, ...

(Voci fuori microfono)

Francesco COMI. Presidente, io lo so che ..., le chiedo di fare il Presidente consentendomi di finire ...

PRESIDENTE. Consigliere Comi, lei continui a parlare e non mi chieda nulla, è chiaro? Lei ha esaurito anche i suoi minuti ed io la lascio finire, è chiaro? Prosegua.

Francesco COMI. Grazie Presidente, molto umano.

PRESIDENTE. Io non sono mai venuto meno in nessuna circostanza al mio ruolo. E' chiaro?

Francesco COMI. Però nessuno è stato interrotto quanto me in quest'Aula.

PRESIDENTE. Tutti sono stati interrotti.

Francesco COMI. La seconda questione ...

(Voci fuori microfono)

PRESIDENTE. Per favore, per favore. Vada avanti Consigliere Comi.

Francesco COMI. La seconda questione riguarda lo Statuto. Sullo Statuto è legittimo che in questa Aula ci siano persone che abbiano votato a favore e che abbiano votato contro, o che si siano astenute o assentate.
E' perfettamente legittimo questo!
Credo che sia doveroso, soprattutto per coloro che non lo hanno votato, che si sono astenuti e che si sono assentati, consentire a quelli che invece lo hanno votato di discuterlo, allora chiedo una cosa al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri, non volete che il 27, 28 e 29 si discuta oltre che del bilancio anche dello Statuto perché volete essere concentrati nel discutere il bilancio? Siamo perfettamente tutti d'accordo, però badate che questo non può essere l'alibi, la scusa per non discuterlo mai. Per cui oggi noi chiediamo una cosa sola, chiediamo che si faccia il bilancio il 27, 28 e il 29 e noi ci saremo e che al tempo stesso, senza sfuggire alle responsabilità, senza cercare alibi, scorciatoie o scuse, oggi contemporaneamente si calendarizzi il 7 gennaio per la discussione dello Statuto, perché anche quello è un atto fondamentale.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Trenta.

Umberto TRENTA. Dei 6 Assessori ne voglio discutere il 6 per la Befana, solo che, Consigliere Comi, guardando lei devo fare un cenno alle bio cassate perché io oggi non riesco a chiamarla Comi, considerato il tempo, tragicomico, perché lei ci ha raccontato oggi un sacco di bugie.
Sarebbe stato più onesto, intellettualmente e politicamente onesto se lei oggi avesse detto, come ha dichiarato, "entro l'anno il candidato e pronte anche le primarie", prima considerazione, nessuna fibrillazione, se questa non è fibrillazione è infarto, siamo lì, "l'Assemblea regionale per ratificare la candidatura unitaria nel caso questa non arrivasse procederemo alla modifica dello Statuto", Consigliere Comi, no, non mischio le cose, perché lei oggi ci sta mettendo fretta, adesso le dico perché c'entra.
Passo al punto 2) "mi dispiace che i firmatari siano stati solo 100" e sta parlando del suo candidato Sindaco di Ancona, si faccia un giro per le incompiute e poi dica a questa gente a che cosa serviranno quei 6 Assessori che volete propinare all'intera regione.
3) "nelle stanze del PD, dell'UdC e di NCD", poi va avanti e qui è fantastico, quando parla di quella cattiva compagnia, Consigliere Comi, ma quella cattiva compagnia, le spiego - Consigliere Comi, non guardi là, non cerchi suggerimenti che nessuno le darà - lei stia lì con il cerino in mano e dica chiaramente voglio discutere insieme bilancio, del quale non gliene frega niente e non provi a dire "piegando la volontà del Consiglio anche alle esigenze della partitocrazia, della nomenclatura e della cattiva politica", spieghi questo.
Oggi qui lei ha brave persone, un'ottima compagnia che sinceramente rimette al mittente e non parlo né di Marche 20.20, né parlo del vostro Presidente che per anni avete sostenuto, relegato in un angolo e costretto con il ricatto a fare la vostra politica.

PRESIDENTE. Chi? Consigliere Trenta, ma di che parla?

Umberto TRENTA. Sto parlando del ...

PRESIDENTE. Chiuda.

Umberto TRENTA. Chiudo Presidente ...

PRESIDENTE. Altrimenti avvocato va finire che lei mi fa perdere la causa!

Umberto TRENTA. Quando lei caro Consigliere Comi parla di chi pro, di chi contro e di chi si astiene, dovrebbe capire che noi come opposizione e non come minoranza, o se preferisce come minoranza, siamo orgogliosi di avere la nostra linearità. Noi non stiamo alle esigenze del suo partito che è il partito che condiziona la politica ormai da diverse legislature sulle cose che non vanno bene.
Riguardo alle date, è una battuta, ci ho fatto la campagna elettorale, 28 e 29, vota Trenta.
Io sono anche disposto a superare questo facile proverbio, questa cadenza numerica che come sempre mi viene a favore, e le dico una cosa, Consigliere Comi, l'ho visto qui nascere ragazzo timido, riservato e le dissi "Comi sei un ragazzo che studia e fai bene, farai strada", però ricordi una cosa che nel fare strada lei deve stare attento a non andare fuori strada, è quello che sta facendo qui e la aspettiamo in Aula con chiarezza per parlare solo del bilancio e non degli interessi del PD.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI. Stiamo vivendo due ore rilassanti e divertenti, sinceramente piacevole il clima di questa mattina se non fosse che dobbiamo pensare a quello che succede fuori da qui in cui la situazione credo che sia sufficientemente drammatica.
Intervengo per un emendamento minimo, d'accordo per il Consiglio il 28 e 29, non il 27, troppo vicino al Natale.
28 e 29 full immersion dalla mattina alla sera. D'accordo anche per il 29 e 30, poi se non ci sono i tempi, propongo 28 e 29 senza il 27.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Pieroni.

Moreno PIERONI. Grazie Presidente. Anch'io sarò breve, ma a me sembra che stiamo facendo il gioco di chi ce l'ha più duro, nel senso che ormai qui c'è una contrapposizione su tutto e su tutti, senza tener conto un po' delle problematiche.
Voglio cogliere l'opportunità data dal Consigliere Comi, quando con chiarezza ha detto distinguiamo il bilancio, quindi 27, 28 e 29, 28 e 29, per me non è un problema, però calendarizziamo la data dell'approvazione dello Statuto. Credo che abbiamo l'obbligo e il dovere di approvare un bilancio che non vada in esercizio provvisorio che creerebbe dei problemi, non tanto a noi quanto ai tanti cittadini, agli imprenditori e a quanti hanno esigenza di avere un'operatività della Regione Marche immediata e contemporaneamente ritorniamo sulla questione dello Statuto ed in quella sede ognuno farà le proprie valutazioni, le proprie riflessioni e quant'altro.
Differenziare le date e calendarizzarle già da oggi, credo che sia la giusta ed equilibrata risposta che evita quelle, come dire, che io chiamo preoccupazioni, per non usare altri termini che qualcuno ha sollevato.
Aggiungo questo Presidente e poi concludo, ancora una volta, voglio far notare a quest'Aula che, e questa volta non possiamo dire che il nostro Presidente Spacca non è qui perché c'è stata una Giunta fino a pochi minuti fa, in questa discussione dove parliamo del bilancio, dove parliamo dello Statuto, non abbiamo la presenza gradita del Presidente Spacca.

PRESIDENTE. Il Presidente Spacca, caro Consigliere Pieroni, non è qui.

Moreno PIERONI. Era in Giunta fino a tre minuti fa!

PRESIDENTE. Non è assolutamente vero, è falso!

Moreno PIERONI. Ho sbagliato e chiedo scusa immediatamente perché pensavo fosse presente alla seduta di Giunta, quindi c'è stata la Giunta senza il Presidente, va bene, chiedo scusa quando è giusto chiedere scusa, ma in altre occasioni anche più importanti non è stato presente.

PRESIDENTE. Non solo il Presidente Spacca non è stato presente in molte occasioni!
Non ho più iscritti ad intervenire.
Soltanto per fatto personale aggiungo, in risposta al Consigliere Comi, che non so a chi sia rivolta l'accusa del rischio che non si approvi il bilancio entro la data, sicuramente non a me, perché il sottoscritto, testimoni tutti i Capigruppo, ha calendarizzato il Consiglio per l'approvazione del bilancio il 15, 16 e 17 dicembre, sempre concordato con l'Assessore Marcolini e, peraltro, con un provvedimento dell'Ufficio di Presidenza ha ridotto i termini in modo che in quelle tre date il bilancio fosse approvato. Qui ci sono gli atti! Poi su richiesta sempre dell'Assessore Marcolini abbiamo deciso di spostarlo al 22 e 23, questa mattina, quindi non è che non si è calendarizzato o qualcuno nell'Ufficio di Presidenza, tanto meno il sottoscritto, ha brigato perché non venisse approvato il bilancio. Tutt'altro!
Credo piuttosto che il rischio, per un errore grave di valutazione dei termini o per una scelta ad usum delphini di spostarlo troppo in avanti, come dalle proposte che ho ascoltato, sia quello di fare andare questa Regione in esercizio provvisorio. Io questa responsabilità non me l'assumo e mi chiedo, nel portare negli ultimi giorni, ultimissimi giorni, il bilancio - a parte che chiediamo ai dipendenti di lavorare qua anche il giorno di Natale e l'ultimo dell'anno, questo è, per la verità - cosa accadrebbe se ci fossero dei tempi dilatati da un qualsiasi accadimento, rischieremmo, spostandolo in avanti, come avete chiesto di fare, di andare in esercizio provvisorio e con questa proposta ve ne assumete il rischio.
Quindi tutt'altra l'accusa, Consigliere Comi, di non voler calendarizzare gli argomenti all'ordine del giorno. Tutt'altro! E' dal 15 che è calendarizzato, quindi tutt'altro, per favore.
Poi ognuno sulle questioni la pensa come vuole, vota come vuole, vince o perde, ma è una cosa indipendente. Per essere chiari.
Adesso debbo capire, perché non mi è chiaro, quali proposte sono da mettere in votazione.
Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Propongo di votare, come ha chiesto il Consigliere Massi, il 28 e il 29, di iscrivere comunque in coda al bilancio anche lo Statuto con l'impegno però di votarlo il 7 gennaio.
L'iscrizione da modo a noi che siamo convinti che sia un atto dovuto di vederlo iscritto con l'impegno in quest'Aula di votarlo il 7 gennaio e aggiungo, scusate, abbiate pazienza, non interrompo mai nessuno, che se dovessimo avere anche la data delle elezioni a maggio, potremo addirittura pensare al 13, quindi non ci stracciamo le vesti, però vederlo iscritto in coda al bilancio per noi è importante, è un segno di attenzione, dopo di che ci impegniamo a votarlo il 7 e sarebbe necessario, me lo suggerisce in un orecchio l'Assessore Marcolini, forse per i tempi tecnici del bilancio, il 27, quindi 27, 28 e 29.
Chiedo questa possibilità, l'impegno di votarlo il 7, ma per piacere iscriviamolo in coda al bilancio perché riteniamo che sia comunque la prima data utile quella del 28 ...

PRESIDENTE. Quindi lei Consigliere Ricci, se ho ben capito, propone che data?

Mirco RICCI. 27, 28 e 29.

PRESIDENTE. 27, 28 e 29 con quale ordine del giorno?

Mirco RICCI. Bilancio di previsione ..

PRESIDENTE. Bilancio di previsione ...? Dica io aspetto di comporre l'ordine del giorno in base a quello che lei mi chiede. Dica: bilancio di previsione e poi?

Mirco RICCI. Seconda cosa: voto della seconda lettura dello Statuto.

PRESIDENTE. Statuto prima delle rete scolastica?

Mirco RICCI. Prima la rete scolastica e poi lo Statuto con l'impegno, Presidente, di votarlo il 7 gennaio.

PRESIDENTE. Questo non c'entra niente, cosa vuol dire l'impegno di votarlo. Io l'ordine del giorno lo faccio come lei lo chiede, se viene approvata questa proposta ci mettiamo il bilancio di previsione, la rete scolastica e lo Statuto, il 27, 28, mi pare abbia detto?

Mirco RICCI. E' una proposta ... chiedo che alla fine venga votata questa, se no non ne usciamo più.

PRESIDENTE. Quindi che date? 27?

Mirco RICCI. Avevo proposto in prima battuta 28 e 29, ma l'Assessore Marcolini dice che tecnicamente ci vuole anche il 27, quindi, 27, 28 e 29.

PRESIDENTE. Quindi, 27, 28 e 29. No, adesso 7 gennaio andiamo in là, cos'è facciamo anche il calendario in Aula adesso? E l'ordine del giorno del 7 gennaio me lo volete dettare? Per favore!
Ha chiesto questi punti all'ordine del giorno? Vediamo se passa, io lo faccio così. Adesso decidiamo addirittura due Consigli regionali? Facciamo tutto il calendario anche del trimestre, gennaio, febbraio, marzo! Invece di farlo con i Capigruppo lo facciamo in Aula!

Mirco RICCI. Va bene, chiedo di votare la mia proposta.

PRESIDENTE. Qual è la proposta? .. si, certo, per appello nominale.
Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Presidente, chiedo che la votazione avvenga diversamente da come richiesto dal Consigliere Ricci, già precedentemente ho chiesto votazioni separate, una questione è quella delle date, l'altra è quella dell'ordine del giorno, ed io ho chiesto che fosse messo in votazione l'ordine del giorno con il solo bilancio e la rete scolastica, quindi chiedo che avvenga in questo...

PRESIDENTE. Non ho capito come?

Massimo BINCI. Precedentemente alla richiesta del Consigliere Ricci, ho chiesto di mettere in votazione le date, che condivido, proposte dall'Assessore, 27, 28 e 29 e successivamente l'ordine del giorno. Siccome l'ho chiesto per primo, chiedo che venga messa in votazione la mia richiesta: votare l'ordine del giorno solo con il bilancio e la rete scolastica.

PRESIDENTE. Un attimo solo che facciamo una verifica tecnica.
Per capire le proposte, quindi, 27, 28, 29, le date, con questi punti all'ordine del giorno. Esprimo delle perplessità da un punto di vista procedurale però, andiamo avanti così, con le proposte che lei ha fatto. Giusto?
Il Consigliere Binci però fa un'altra proposta, no, per capire, perché probabilmente bisogna fare due votazioni separate, quindi lei Consigliere Binci dice?

Massimo BINCI. Dico innanzitutto di separare le date, perché almeno salvaguardiamo le date per il bilancio, e questa è una votazione, poi propongo un'altra votazione perchè chiedo che siano iscritti all'ordine del giorno il bilancio e la rete scolastica, come è per il 22 e 23.
Chiedo di confermare l'ordine del giorno previsto per il prossimo Consiglio senza Statuto, visto che è stato detto che c'è tempo di farlo anche il 7 o il 13 gennaio.

PRESIDENTE. Sostanzialmente lei dice facciamo 27, 28, 29 sui giorni va bene ...

Massimo BINCI. Si, la votazione sui giorni e poi la votazione sull'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Qui c'è la proposta del Consigliere Ricci che è unicum, quindi anche lei deve fare un'altra proposta che sia unicum. No?

Massimo BINCI. Ma l'ho fatta prima io divisa.

PRESIDENTE. Il Consigliere Binci propone 27, 28 e 29 con all'ordine del giorno il bilancio e la rete scolastica. Il pacchetto è questo: 27, 28 e 29 bilancio e rete scolastica. Va bene, questa è la prima proposta che mettiamo in votazione.(...) Ho chiesto al Segretario perchè non mi ricordavo chi l'avesse fatta prima. Abbiate pazienza! Non mi ricordavo! Cosa devo fare? Ho chiesto ausilio.
Pongo in votazione, per appello nominale chiesto a nome dei Consiglieri Trenta, Brini, Natali, Foschi, la proposta del Consigliere Binci: 27, 28, 29 bilancio e rete scolastica.
Favorevoli: Binci, Brini, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Silvetti, Solazzi, Trenta, Zaffini, Zinni.
Contrari: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Carloni, Comi, Donati, Giancarli, Giannini, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Astenuti: Nessuno

(L'Assemblea legislativa non approva)

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Eusebi.

Paolo EUSEBI. Voterò a favore della proposta del Consigliere Ricci ma, per chiarezza, se nel frattempo interviene il decreto che si vota a maggio, non c'è più bisogno del 7 e si potrà fare anche in tempi normali. E' chiaro questo?
Se questa è l'interpretazione io voto a favore.

PRESIDENTE. Pongo in votazione, per appello nominale a nome dei Consiglieri Trenta, Brini, Natali, Foschi, la proposta del Consigliere Ricci: 27, 28 e 29 con i tre punti all'ordine del giorno, compreso lo Statuto.
Favorevoli: Acacia Scarpetti, Badiali, Bellabarba, Bucciarelli, Busilacchi, Camela, Canzian, Cardogna, Carloni, Comi, Donati, Eusebi, Giancarli, Giannini, Luchetti, Marconi, Mezzolani, Ortenzi, Perazzoli, Pieroni, Ricci, Sciapichetti, Traversini.
Contrari: Binci, Brini, Bugaro, Ciriaci, D'Anna, Foschi, Marangoni, Marinelli, Natali, Romagnoli, Silvetti, Solazzi, Trenta, Zaffini, Zinni.
Astenuti: Nessuno.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di atto amministrativo n. 94
ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza
"Proposta di bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa regionale anno 2015 e pluriennale 2015/2017 ai sensi del D.Lgs. 118/2011 e successive modificazioni. Programma annuale e triennale di attività e di gestione 2015/2017"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 94 ad iniziativa dell'Ufficio di Presidenza.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Colleghi come ogni anno presentiamo, come Assemblea legislativa, il bilancio di previsione per l'anno che verrà.
Questo bilancio di previsione 2015 rappresenta un passaggio tra la IX e la X legislatura e di conseguenza rappresenta un bilancio i cui obiettivi sono orientati al completamento delle riforme che abbiamo già avviato e programmato, e si lascia ai futuri amministratori, a coloro che torneranno o arriveranno in quest'Aula, il compito di definire le strategie e gli obiettivi programmatici per il futuro.
Noi prendiamo questa data, il 2009, il 2010, come riferimento per le variazioni che negli anni a venire ci sono state, e questo riferimento ci può confortare in maniera consistente perché posso dire, possiamo dire tutti insieme, maggioranza e opposizione, di aver operato bene.
Abbiamo contenuto i costi, abbiamo un bilancio per il 2015 che risulta virtuoso, ormai è un aggettivo, un termine che utilizziamo, che non è di prassi, ma per questa Regione è un termine che dà sostanza e contenuto ad un'azione amministrativa e di contenimento di spesa che credo sia un fiore all'occhiello rispetto a tante altre che non hanno operato questa azione di contenimento.
Sarà un anno di transizione, come dicevo prima, anche dal punto di vista della struttura del bilancio, dall'1 gennaio entrerà in vigore il decreto legislativo 118 del 2011 sull'armonizzazione dei sistemi contabili delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, che prevede una nuova struttura del bilancio preventivo e la suddivisione delle entrate in titoli e le tipologie delle spese in missioni e programmi.
Per il 2015 la presentazione della nuova struttura del bilancio sarà in effetti di carattere sperimentale perché il legislatore nazionale ha previsto che il bilancio di previsione potrà essere redatto in base alla vecchia normativa ed al vecchio schema.
Inoltre dall'1 gennaio 2015, in base al decreto legislativo 126 del 2014, entrerà in funzione il controllo del Collegio dei revisori anche nei confronti dell'Assemblea legislativa, e questa è una novità.
Andiamo un po' nello specifico di questo bilancio nel quale si è tenuto conto di questo passaggio, di questa transizione tra la IX e la X legislatura.
Andiamo a vedere un po' di numeri e facciamo un po' di conti.
Per quanto riguarda le entrate esse derivano essenzialmente dai fondi derivanti dal bilancio della Regione ed iscritti nell'UPB 10101 che ammontano a poco meno di 15 milioni 750 mila euro con un risparmio rispetto all'anno precedente di quasi 200 mila euro.
Sul fronte delle spese per quanto attiene al 2015 ed al triennale, si continua con l'obiettivo, già portato avanti in maniera molto robusta negli anni precedenti, del contenimento, soprattutto per quanto riguarda le spese di funzionamento, sia di quelle predeterminate con legge, il trattamento economico dei Consiglieri ed il finanziamento dei gruppi, sia di quelle non predeterminate per legge.
Il risparmio si verifica sia in relazione al 2009, anno di comparazione di spesa, che all'assestamento che abbiamo discusso poco tempo fa.
Il risparmio che conseguiremo nell'anno prossimo rispetto al 2014 assume un significato importante se si considera che il 2015 sarà l'anno del rinnovo elettorale che coincide anche con la liquidazione di fine mandato.
Già nell'assestamento di bilancio, riguardo al trattamento indennitario dei Consiglieri, dissi che abbiamo avuto questa revisione che riguarda: le riduzioni delle indennità, ne abbiamo discusso molto in Commissione, ma anche con tutti i Gruppi consiliari; la riduzione da 5 a 3 componenti dell'Ufficio di Presidenza e relative segreterie; la riduzione degli addetti alle segreterie degli Assessori, dei gabinetti dei Presidenti; la riduzione del personale dei gruppi e la diminuzione da 43 a 31 Consiglieri, inoltre il contributo di solidarietà per tre anni nei confronti dei percettori dell'assegno vitalizio ed altri contenimenti di spesa che abbiamo tutti ascritto come costi della politica e che in realtà sono i costi del funzionamento di questa istituzione.
E' ovvio che gli effetti dei risparmi si raggiungeranno maggiormente nel 2016, essendo il 2015 per circa metà ricadente nell'attuale amministrazione e per l'altra metà nella X legislatura.
Tra le voci principali di spesa si registra rispetto all'anno scorso: una diminuzione di circa 93, 94 mila euro per l'indennità di carica dei Consiglieri; un leggero aumento delle spese di cancelleria, telefoniche e postali dovute anche alla dotazione che si dovrà effettuare per i nuovi Consiglieri, per i Consiglieri che entreranno per espletare il mandato; una diminuzione di 74.000 euro circa, rispetto anche all'anno scorso, per la spesa delle locazioni, della pulizia e della sicurezza; un incremento di circa 80.000 euro ..., vado un po' così, non nello specifico, per dare alcuni dati anche se sono certa che avete letto la relazione per intero ed è inutile che dica tutto, avete già letto e potuto valutare, quindi, un aumento di circa 80.000 euro per l'acquisto, il noleggio e la manutenzione delle attrezzature informatiche acquistate nel 2009 che ovviamente sono diventate obsolete.
C'è anche da rilevare una diminuzione di spesa per il personale addetto all'Assemblea pari a circa 72.000 euro, 51.000 euro per le spese dei Gruppi ed una riduzione delle consulenze di circa 18.000 euro.
Concludo, Presidente, dicendo che dopo aver assistito stamattina ad infuocate posizioni per questioni di tempi, di orari, credo che in maniera molto più serena e tranquilla potremo essere tutti d'accordo, almeno una volta, nel dire che abbiamo operato in maniera virtuosa e in linea con quanto la comunità marchigiana, i cittadini marchigiani chiedono ai loro rappresentanti popolari.
Credo sia un vanto per la nostra Regione aver operato quasi da formichine.

Presidenza del Vicepresidente
Giacomo Bugaro

PRESIDENTE. Anche a me dispiace, devo dirlo e devo sottolinearlo, la presentazione di questo bilancio in cui il Consiglio regionale delle Marche si conferma essere il più virtuoso d'Italia, avviene nel largo disinteresse di chi invece dovrebbe averne, e cioè voi colleghi Consiglieri regionali che probabilmente siete affaccendati, mi rivolgo alle tante, troppe, sedie vuote, ... certo che non lo dico a voi, siete qua!
Ribadisco e sottolineo con l'evidenziatore che le Marche si confermano, e lo dico anche alla stampa che dovrebbe essere più attenta su questo punto, come il migliore e più probo Consiglio regionale. Lo dico con orgoglio, a nome di tutti quanti voi, perché il merito è di tutti coloro che in questi anni hanno operato, nonostante gli esempi poco edificanti che hanno caratterizzato il nostro Paese.
Tutti quanti abbiamo lavorato per far si che questo risultato fosse raggiunto ed è un merito e un vanto che penso in molti sottovalutano, penso invece che debba essere esaltato e ogniqualvolta ribadito nei confronti della nostra comunità regionale che sicuramente è distante dalla politica, ma non certo per vicende che riguardano il Consiglio regionale delle Marche. Grazie.
Ha la parola il Consigliere Natali.

Giulio NATALI. Prendo atto di quello che ha detto la Consigliera Ortenzi, ne sono contento, faccio presente un'esigenza che come Consigliere regionale ho dovuto più volte evidenziare al Presidente della V Commissione e, come Presidente di un'altra Commissione, ho dovuto evidenziare non a me stesso, ma agli uffici: il problema dei resoconti stenografici delle audizioni.
Noi siamo bravi, facciamo tutto, l'ultima volta addirittura è stato proposto che le nostre assistenti aiutassero, coadiuvassero gli uffici preposti a questo compito.
Siamo a qualcosa di totalmente assurdo per cui, magari, la mia assistente potrebbe stenografare quello che fa più comodo a me e non quello che fa più comodo ad altri.
Vorrei un punto di chiarezza su questo perché o noi abbiamo questo diritto e allora non se ne parla e nessuno può dire che non ci sono i soldi, nessuno lo può neanche pensare, non dire, o se no ci dovete dire come dovremmo ricordarci, per fare un esempio, le sesquipedali relazioni del dottor Ciccarelli, che per due ore e mezza parla di problemi tecnici, magari sentendoli forse riusciamo anche a capire di cosa parla, ma abbiamo la necessità di rileggere.
Se tutto questo va poi comparato al fatto che, da specifici atti che io ho, continuano ad aumentare gli stipendi dei dirigenti, devo capire se i soldi ci sono o non ci sono, se è solo una questione di casta, ma a questo punto non è più casta politica, ma è altro tipo di casta.
Vi invito tutti ad andare a rivedere i documenti a cui mi riferisco, verificando quanto si spende per le nostre attività, che sono delle attività a cui noi dovremmo essere obbligati a stare sopra, e di quanto invece continuano ad aumentare, ad esempio negli ultimi tre anni, gli stipendi dei nostri dirigenti regionali. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. In relazione al dibattito che si è sviluppato sulla questione entro nel merito solo dei vitalizi e tengo a precisare che penso di essere uno dei pochi in Italia che, avendolo acquisito e goduto, abbia votato per rinunciare ad una parte del suo vitalizio, guarda caso non rimarcato da nessuno in Aula, non evidenziato da nessuno.
Il mio intervento è più che altro un appello ai miei ex colleghi che attualmente prendono il vitalizio, mentre ci sono altri che fanno i furbi, dicono e scrivono che hanno rinunciato ai vitalizi, ma prendendo una cappellata di soldi, ... no, non lo devo spiegare io, lo devono spiegare gli altri, non è che ... chi prenderà fra poco 3 o 400 mila euro, chi ne prenderà 200, chi ne prenderà 180 e ci fa anche i giornaletti per dire che ha rinunciato al vitalizio.
Il sottoscritto è l'unico che ha votato alla rinuncia anche se poco ..., l'ho votato ..., no, acquisito e goduto, solo il sottoscritto qui ce l'ha, non ce l'ha nessuno ed ho votato, ma nessuno se ne è accorto, io sono anche contento perché, in questo momento, abbiamo rinunciato a qualche cosa, è anche giusto, però nessuno dica che ha rinunciato al vitalizio, non facciamo giornaletti raccontando alla gente "io ho rinunciato al vitalizio" e magari prende 200 mila euro.
In questo momento i toni dovrebbero essere calmi, più bassi e dovremmo sempre dire la verità. Personalmente invito anche gli ex colleghi che attualmente prendono il vitalizio a non far nessun ricorso, a non fare niente perché non serve. Se uno rinuncia a 100, 200 euro in un momento come questo, è una cosa normale, volevo solo chiarire questo, Presidente Bugaro, perché penso che sia anche giusto e doveroso. Non manderò le stampe a nessuno in merito al fatto che mi sono ridotto, quando sarà, una parte del vitalizio, perché durerà 3 anni, però è anche giusto che chi non ha preso il vitalizio dica che è bravo e che gli altri sono somari. Ho finito.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marconi.

Luca MARCONI. Spendo 5, 10 minuti di intervento, non so quanti siano, per sottolineare un'importanza centrale di questo dibattito, Consigliera Ortenzi, perché ci riguarda da vicino e perché dal modo in cui trattiamo noi stessi, diamo la misura della nostra serietà e della nostra coerenza rispetto ai principi che affermiamo.
Faccio questo intervento, colleghi Consiglieri, perché siamo quasi tutti indagati, chi più chi meno, con pochissime eccezioni, sull'11, sul 12, sul 10 - io e l'Assessore Canzian ci siamo salvati sul 10 poi capiremo perché non siamo stati indagati per qualche centinaio di euro - mentre abbiamo fatto delle operazioni che, giustamente sono state richiamate anche nell'intervento del Vicepresidente Bugaro, hanno un significato non formale, ma sostanziale che tengono conto del fatto che, penso che su questa conseguenza dovremmo andare fino in fondo, l'attività del Consiglio regionale, così come era stata concepita con i 40 Consiglieri nel 1970, è oggettivamente diminuita, a meno che non riprenda e diventi significativa l'attività di ispezione e controllo che, secondo me, caro Consigliere Bugaro, cara Consigliera Ortenzi, è mancata quasi completamente da parte della maggioranza e quasi completamente anche da parte dell'opposizione. Non le Commissioni di inchiesta che non servono a nulla, ma un'attività costante di controllo, di verifica sull'attività della Giunta, io per esempio come Assessore, in tre anni, non l'ho subìta da nessuno, né da parte della maggioranza né da parte dell'opposizione.
Spero che recupereremo questa attività significativa perché può esserci anche un riscontro economico se una Giunta, un dirigente, un Assessore viene costantemente controllato, non significa cercare gli scheletri nell'armadio, significa quello che si fa in tutte le democrazie moderne, caro Consigliere Bugaro, e cioè che non si va a patteggiare i provvedimenti per avere i benefici, questo è il modo italiota di procedere, ma si va ad un confronto serio nell'interesse generale e per il bene di tutti, vedendo se effettivamente quello che si sta facendo è secondo la spesa possibile e necessario e fatto anche nel modo migliore perché c'è anche un modo di procedere oltre che individuare la cifra.
Per questo faccio una richiesta precisa, non so quanto costa una pagina di giornale, io non l'ho comprata mai, o uno spazio radiofonico, o uno spazio televisivo, però sarebbe molto gradito che l'Ufficio di Presidenza nella sua totalità, a nome dell'intero Consiglio, di nessuno dell'Ufficio di Presidenza in maniera specifica, ma dell'intero Consiglio che voterà quest'atto, perché credo voteremo all'unanimità, renda conto ai cittadini marchigiani di quanto è stato risparmiato, così come è scritto nell'atto, Consigliere Bugaro, il taglio del 35% indicando esattamente dove abbiamo diminuito.
Penso che non ci sia nessun settore della pubblica amministrazione regionale, Giunta o Consiglio che sia, che abbia subìto un taglio del 35% e non credo in nessuna altra parte d'Italia pur partendo da cifre molto più elevate delle nostre. Ricordo che in Sicilia l'indennità dei Consiglieri regionali era pari al 120% di quella dei Parlamentari nazionali, noi eravamo al 65%, noi siamo andati sotto, fra un po' arriveremo ad una P.O., cioè arriveremo al livello di una posizione organizzativa, non so a cosa corrisponde, ma insomma alla P.O., arriveremo più o meno a quel livello perché l'indennità stessa con tutte le ritenute penso che raggiungerà i 2.000 euro o meno al mese, quindi sarà oggettivamente anche poco conveniente.
Giustamente nel nuovo provvedimento si prevede che ci sia la possibilità per i Consiglieri di scegliere, di optare, esclusi i dipendenti pubblici, questa non l'ho capita, non ho capito perché tutti possono fare la scelta, mentre i dipendenti pubblici sono gli unici a dovere andare in aspettativa obbligatoria, i privati e i liberi professionisti no, noi dipendenti pubblici dobbiamo andarci per forza ed eventualmente gravare sulla nostra amministrazione.
Perché questa pagina? Perché in maniera scientifica, con i numeri, le colonnine - c'è da perderci un po' di tempo, mi metto a disposizione, l'ho fatto in tanti casi, se serve qualcuno che con pazienza fa questa cosa scritta non in burocratese, ma in italiano - anche nonno e nonna che hanno ormai una veneranda età possano capire e siano in condizioni di leggere questa roba e dire "porca miseria posso andare orgoglioso della mia Regione perché nella mia Regione sono stati fatti tagli significativi, non solo alle indennità, ma agli uffici, alle attività e a tutto quello che ne consegue", ripeto, dentro un bilancio di 16 milioni di euro che rappresenta, credo, il 2%, l'1% dell'intero bilancio regionale forse anche qualcosina in meno. Grazie.

PRESIDENTE. Voglio sottolineare che l'Ufficio di Presidenza giovedì alle ore 11,00 presenterà alla stampa il bilancio sociale, siete tutti quanti invitati a partecipare e sarà una prima occasione per partecipare in maniera compiuta e consegnare materialmente il bilancio sociale del nostro Consiglio, della nostra Assemblea, alla stampa. Ciò non esclude che possa essere presa in considerazione la proposta che mi sembra molto equilibrata del Consigliere Marconi, eventualmente subito dopo l'inizio del nuovo anno.
Mettiamo in votazione il bilancio dell'Assemblea legislativa per il corrente anno.
Proposta di atto amministrativo n. 94, la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Proposta di legge n. 457
ad iniziativa della Giunta regionale
"Partecipazione della Regione al Consorzio per la salvaguardia e la valorizzazione delle zone di interesse turistico del Comune di Genga (Consorzio Frasassi)'"
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 457 della Giunta regionale.
Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Badiali, so che vuole riportare l'atto in Commissione, giusto?

Fabio BADIALI. Chiedo a nome della Commissione che la proposta di legge n. 457 torni in Commissione per un aggiornamento.

PRESIDENTE. Perfetto, il punto 3 slitta di seduta.

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Chiedo di discutere la prima mozione all'ordine del giorno.

Mozione n. 749
ad iniziativa dei Consiglieri Cardogna, Binci
"Impugnazione avanti la Corte costituzionale degli artt. 37 e 38 della legge di conversione del D.L. 133/2014 c.d. 'Sblocca Italia'"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la mozione n. 749 dei Consiglieri Cardogna e Binci.
Ha la parola per illustrarla il Consigliere Cardogna.

Adriano CARDOGNA. Questa mozione, se passa, impegna il Presidente e la Giunta ad un ricorso presso la Corte costituzionale, altrimenti non ci sarebbero più i tempi.
L'oggetto è chiaro si chiede, si ravvisa, nel decreto cosiddetto 'sblocca Italia', diventato legge l'11 novembre 2014 ...

PRESIDENTE. Scusate colleghi c'è un Consigliere che sta intervenendo e sta esponendo le motivazioni per le quali è urgente, per chi vuole, votare questa mozione.

Adriano CARDOGNA. L'11 novembre 2014 è diventata legge dello Stato il decreto che è passato sotto il nome di 'sblocca Italia' e ci sono due articoli che, il 37 ed il 38, non in punto di merito, ma in punto di principio, sono da ritenere e appaiono a molti incostituzionali. Ciò è sembrato alla Regione Abruzzo, alla Regione Puglia che hanno già intrapreso questa iniziativa, anche il Veneto e altre se ne stanno aggiungendo.
In punto di principio questi due articoli affrontano questioni legate alla valorizzazione delle risorse energetiche, per farla corta trivellazioni, quindi una liberalizzazione delle trivellazioni in mare Adriatico estromettendo le Regioni e gli stessi Comuni da ogni possibile decisione futura in quanto vengono definite opere strategiche di interesse nazionale.
Stessa sorte subiscono le Via che diventano nazionali.
Ricordo a questa Assemblea che già nel passato abbiamo preso diverse prese di posizioni importanti. C'è stata una mozione che, approvata all'unanimità dal Consiglio, si dichiarava contraria a questi articoli del decreto 'sblocca Italia', c'è stata un'altra mozione nel novembre 2012 che chiedeva, approvata sempre dal Consiglio, la moratoria alle trivellazioni petrolifere in Adriatico, fino ad arrivare alla proposta di legge alle Camere presentata dalla Regione Marche e da altre 7, 8 Regioni italiane per il divieto di prospezioni, ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi.
Oltre al merito che è quello che abbiamo illustrato e di cui questo Consiglio si è occupato più volte e più volte in modo univoco, per le sue decisioni, c'è una questione in punto di principio che è quello che alla Regione Marche, come a tutte le altre Regioni, viene sottratto il potere e la capacità di concorrere alle scelte che sul nostro territorio vengono fatte, non soltanto per quanto riguarda gli idrocarburi, ma per tutte le opere che riguardano l'approvvigionamento dell'energia nel nostro Paese.
Questa mozione impegna la Giunta e il Presidente a ricorrere alla Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Perazzoli.

Paolo PERAZZOLI. Sono d'accordo a votare questo impegno così si chiarisce se c'è un problema di costituzionalità e si impediscono atti che possono essere inficiati da questo, ma nel merito è una delle poche cose che fa il Governo Renzi che io condivido, perché ritengo che le scelte sul mare Adriatico siano una materia nazionale ed europea.
Nel merito condivido quella che è una scelta nazionale, però siccome va a toccare i rapporti tra Regione e Stato, è giusto chiedere un pronunciamento alla Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Canzian.

Antonio CANZIAN. Intervengo per informare l'Aula ed il Consigliere Cardogna che la Giunta regionale, su mia proposta, il 10 novembre scorso, ha già dato incarico all'Avvocatura della Regione di proporre il ricorso di fronte alla Corte costituzionale.

PRESIDENTE. Mozione n. 749. la pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13,50.