Resoconto della seduta n.82 del 29/09/2022
SEDUTA N. 82 DEL 29 SETTEMBRE 2022
La seduta inizia alle ore 11,40
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 82 del 29 settembre 2022. Do per letti i processi verbali delle sedute nn. 79, 80, 81 rispettivamente del 2, 3, 4 agosto 2022, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Chiedo un minuto di silenzio per portare la nostra solidarietà a coloro che sono stati colpiti dagli eventi catastrofici del 15 settembre scorso.
(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)
Le comunicazioni in merito a questi tragici eventi verranno fatte nel corso della seduta.
Interrogazione n. 475
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui
“Nomina Revisore Unico Consorzio di Bonifica delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 475 dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Buongiorno. Con l’interrogazione n. 475 del 2022 i Consiglieri Marcozzi e Pasqui interrogano il Presidente per sapere perché sono trascorsi 2 anni e 5 mesi dalla scadenza della nomina che si è maturata in data 15 dicembre 2020 alla nomina stessa avvenuta l’11 maggio 2022, quindi per quale motivo c’è stato questo intervallo di tempo.
Si comunica quanto segue. Con decreto dirigenziale del 26 ottobre 2020 è stato modificato un precedente decreto che disciplinava e regolava le designazioni di competenza degli organi della Regione al fine di individuare i termini per la presentazione delle candidature a cariche il cui mandato era legato alla durata della legislatura regionale, perché la risposta sostanzialmente si riconduce a questo tema di fondo, ovvero come intervenire rispetto a candidature che avevano questo sviluppo temporale.
Ai sensi del decreto 204, quello che appunto ho citato, del 26 ottobre 2020 il termine per la presentazione scadeva effettivamente il 15 novembre 2020, con data a scadenza adozione dell’atto fissata al 15 dicembre 2020.
Con legge regionale del 5 gennaio 2021 sono state apportate modifiche alla legge regionale 34 del ’96 e in particolare sono stati modificati i termini entro i quali effettuare le nomine e le designazioni alle cariche legate alla durata della legislatura regionale, quindi il tema ricorre.
Alla luce di tali nuove disposizioni “nei soli casi – così recita la legge – di termini coincidenti con quelli della legislatura regionale, ovvero scadenti nel periodo intercorrente tra la cessazione delle funzioni ordinarie del Consiglio regionale prima delle elezioni e quarantacinque giorni dopo la prima riunione del Consiglio successivo alle elezioni stesse, le nomine e le designazioni sono effettuate entro i 4 mesi successivi alla prima seduta del Consiglio e il termine per la presentazione delle candidature è fissato al quarantacinquesimo giorno successivo alla suddetta seduta”. Inoltre l’articolo 4 della legge 1/2021 dispone che “in sede di prima applicazione le candidature disciplinate dall’articolo 5 della legge 34 relative alle nomine indicate all’articolo 10 della medesima legge regionale sono presentate nel termine di 15 giorni dall’entrata in vigore di questa legge, sono fatte salve le candidature pervenute nei termini ai sensi dell’articolo 10 della legge 34 nel testo vigente, fino all’entrata in vigore della nuova legge”.
Mi scuso di questa ricostruzione così indaginosa delle disposizioni che si sono succedute nel tempo sul tema ma tutto è riferito proprio a questa successione.
Poiché la prima seduta del Consiglio dell’XI^ legislatura si è svolta in data 19 ottobre 2020 il termine per l’adozione degli atti di nomina e designazione è stato prorogato al 19 febbraio 2021, contestualmente la Giunta regionale con la delibera n. 63 del 25 gennaio 2021 ha istituito la PF Segreteria di Giunta ed enti locali a cui sono state attribuite alcune competenze precedentemente affidate al servizio affari istituzionali e integrità tra le quali anche quella legata alle nomine ed alle designazioni.
Con delibera di Giunta regionale dell’1 marzo 2021 è stato conferito l’incarico dirigenziale della PF Segreteria di Giunta ed enti locali fissando la data di decorrenza dell’incarico a far data dall’1 aprile, nelle more del passaggio di consegne tra uffici dirigenziali vi è stata una recrudescenza del virus Covid che ha provocato ulteriori disagi nella gestione dell’attività d’ufficio, a seguito di tale fase inoltre la stessa struttura amministrativa è stata riorganizzata nelle funzioni e nella dotazione di risorse con ulteriori passaggi di natura procedimentale.
Tale complesso di circostanze, così il dirigente mi riferisce, ha causato limitati ed episodici disallineamenti temporali nella puntuale gestione delle attività, in soldoni, il tema è tutto riferito nella successione delle due legislature a carichi che operavano come vigenza in relazione alla scadenza degli stessi incarichi. In alcuni casi anche per effetto della riorganizzazione che ha inciso sulla fluidità amministrativa della gestione delle attività, nel caso di specie della PF Segreteria di Giunta ed enti locali si è determinato un ritardo e mi sono limitato a elencarne le ragioni.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie Assessore, prendo atto della risposta e mi dichiaro soddisfatto. Grazie.
Interrogazione n. 522
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Progetto esecutivo per la realizzazione di una palazzina funzionale alle emergenze sanitarie da eventi calamitosi presso il presidio ospedaliero ‘E. Profili’ di Fabriano”
(Rinvio)
PPRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 522 della Consigliera Lupini, che viene rinviata per l’assenza giustificata dell’Assessore Baldelli, quindi va al prossimo Consiglio.
Interrogazione n. 521
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Ridimensionamento della Direzione Business Alta Velocità e Intercity di Trenitalia nella Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 521 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. La premessa è che l’interrogante Consigliera Ruggeri, che ringrazio, chiede se si siano tenuti incontri con i vertici di Trenitalia in relazione ai temi che riguardano il ridimensionamento della Direzione Business Alta Velocità e Intercity di Trenitalia, se la società Trenitalia ,anche quale concessionaria del trasporto pubblico locale, abbia fornito informazioni dettagliate sul piano industriale, se si intende convocare urgentemente Trenitalia ad un confronto per dare senso, significato e solidità a queste nostre sollecitazioni che già in premessa posso dire che condividiamo.
Si comunica quanto segue:
- le Regioni sono titolari ai sensi di legge, nella Regione Marche l.r. 45/98, del trasporto regionale e locale, pertanto le questioni riguardanti la lunga percorrenza e l'alta velocita non sono di competenza delle Regioni, è una premessa per dire che l’inquadramento delle attività anche dell’Assessorato che guido è limitato al contratto regionale di trasporto;
- il piano industriale del gruppo FS è concordato e approvato in sintonia con il Ministero e le eventuali ricadute nel territorio regionale vengono discusse laddove se ne ravvisi interesse.
Nella Regione Marche non si è verificata alcuna soppressione di servizi sulla lunga percorrenza ed anche il servizio Ravenna-Roma, sospeso in un periodo, è stato ripristinato.
Questo è quello che mi riferisce l’ufficio, aggiungo una cosa a braccio perché effettivamente nella mia attività ho preso atto del fatto che alcune criticità, che riguardano le percorrenze di convogli che esulano dalla nostra competenza regionale, sono in qualche modo afflitte da una discontinuità che deriverebbe in qualche caso da un problema di risorse umane, cioè di dimensionamento occupazionale degli addetti per quanto riguarda Trenitalia nazionale. Questo è un tema che secondo me va reso oggetto di una interlocuzione perché, al di là delle nostre competenze, c’è una questione: i piani industriali Rexius occupazionali di Trenitalia sono sufficientemente adeguati rispetto a quelle che sono le esigenze anche dell’offerta di treni che è formalmente riconosciuta alla regione Marche, o meglio del tratto dell’Italia che percorre la nostra regione?
Credo che da questo punto di vista anche alcuni sindacati abbiano evidenziato l’assoluta necessità di affrontare un confronto di quel genere perché le soppressioni di alcune corse sembrerebbero da ricondurre proprio ad una insufficiente dotazione di personale che inevitabilmente andrebbe a produrre dei pregiudizi, anche solo all’effettiva effettuazione delle corse che pure ufficialmente riguardano la nostra regione. Me ne faccio carico per quanto possibile e concludo la risposta aggiungendo queste considerazioni.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non sono particolarmente soddisfatta della risposta dell’Assessore Castelli, che comunque ringrazio soprattutto per la sua ammissione o disponibilità ad occuparsi di questa tematica nel nuovo ruolo che andrà a ricoprire a breve perché mi sembra che come Assessore se ne sia occupato poco, nonostante abbia avuto delle interlocuzioni con i sindacati ed abbia scoperto che il problema fondamentale della riduzione del personale è anche la sicurezza del personale stesso che è costretto a fare turni massacranti, oltre quelli previsti sindacalmente, anche oltre le 13 ore, tant’è che sono stati fatti pochi mesi fa diversi scioperi, uno il 22 luglio e uno il 4 settembre a cui ha aderito l’85% del personale, a dimostrare che c’è una grande problematica, che mette a repentaglio la sicurezza soprattutto dei capitreno perché leggendo anche la stampa locale, da quando ci siamo interessati di questo tema, sono ripetuti gli articoli che parlano di aggressioni che avvengono, fatte anche da bande di ragazzi che bullizzano un personale ridotto. Ricordiamo che nei treni regionali c’è solo un capotreno, anche negli orari notturni, tutto ciò non è assolutamente possibile.
L’altro tema è la sicurezza di chi questi trasporti li usa anche quotidianamente, quindi la problematica è molto importante, concerne un servizio fondamentale della nostra regione, non riguarda solo i treni a lunga percorrenza e gli intercity, ma anche i treni regionali, come ho detto prima.
Pensiamo solo che dal 2017 ad oggi abbiamo perso 30 unità di personale e sono stati chiusi ad Ancona gli uffici di gestione del personale e di gestione del traffico, c’è stata una riduzione purtroppo consistente in questo ambito che non è più sostenibile, quindi mi auguro che sia a livello regionale che a livello nazionale si intervenga per migliorare la situazione. Grazie.
Interrogazione n. 483
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Inserimento della figura dell’infermiere di famiglia o comunità nei setting dell’assistenza sanitaria territoriale del Servizio sanitario regionale”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 483 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per poter rispondere a questa interrogazione è necessario premettere che il decreto ministeriale 71 sui modelli standard per lo sviluppo e l’assistenza territoriale, approvato il 21 aprile 2022, prevede un infermiere di famiglia o un infermiere di comunità ogni 3.000 abitanti. Questo decreto ministeriale è stato adottato dal governo senza il concerto da parte della Conferenza delle Regione, che aveva chiesto allo Stato più risorse o comunque l’eliminazione del tetto di spesa per l’assunzione degli infermieri la cui previsione dovrebbe consentire addirittura un depauperamento dei servizi attualmente garantiti dal servizio sanitario regionale in quanto dovrebbero essere sottratte queste risorse professionali dagli attuali servizi.
Non è stato peraltro ancora stabilito a livello centrale quali siano i requisiti per gli infermieri di famiglia o di comunità, quale titolo di studio, quale sia la procedura d’accesso, quale sia la procedura di reclutamento, tuttavia in attesa della definizione completa di questa figura la Regione Marche ha avviato il 23 maggio, quindi un mese dopo, un percorso di sperimentazione, prevedendo un servizio di assistenza di prossimità nell'ambito delle aree interne per tre anni. Si prevede infatti una presenza settimanale di un infermiere di famiglia presso gli ambulatori di medicina generale dei 17 Comuni della provincia di Ascoli Piceno e un’erogazione di 13.260 ore per l’esecuzione aggiuntiva di cure domiciliari. C'è da tener conto poi che, sempre sulla base delle risorse stanziate per le aree interne del basso appennino pesarese e anconetano, è stata assegnata una piattaforma di tecno-assistenza e questo in esecuzione di una delibera della Giunta regionale del 30 gennaio 2017.
Tutto ciò premesso, occorrerà naturalmente che questa figura sia attivata al più presto in tutto il territorio regionale ed anche in tutto il territorio nazionale e le misure organizzative che dovranno essere assunte non potranno gravare sull’attuale organico del personale della sanità ma si dovrà attingere a risorse aggiuntive. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Devo dire la verità, Assessore, non sono soddisfatto della risposta anche perché lei si è concentrato sulla previsione del decreto ministeriale 71 che, come ha detto, prevede l’assunzione di un infermiere ogni 3.000 abitanti, ma in realtà nella mia interrogazione io facevo riferimento alla delibera di Giunta regionale 1266/2020 che prevede dall’1 gennaio 2021 il reclutamento a livello regionale di 232 unità in tutti i distretti a livello regionale, quindi non un infermiere ogni 3.000 abitanti, ma uno ogni 6.000 abitanti circa. Una decisione che era stata già presa ed io chiedevo a che punto era l’assunzione di questi 232 infermieri, che non sono una conseguenza del DM 71, ma del DL 34/2020 precedente alla delibera di Giunta regionale 1266/2020.
Gli infermieri nel territorio ci sono, quindi se c’è la volontà di assumerli non accadrebbe come per il personale medico, che è molto difficile da trovare, soprattutto alcune specialità. E’ una decisione che, ripeto, è stata presa dalla Regione, cioè quella di indire i concorsi per assumere 232 unità per avviare tutti quei servizi di prossimità al cittadino, per aiutare anche l’attività delle guardie mediche per alleggerire i pronto soccorso, per cercare di rendere l’assistenza importante nelle aree interne, ma anche rilevante in tutto il territorio regionale.
Sono partito da una dichiarazione, da una volontà che l’attuale Giunta regionale ha evidenziato, la volontà di assumere 232 infermieri. Ripeto, questo personale c’è, però prendo atto che non è stato applicato il DM 71, che è troppo recente, un infermiere ogni 3.000 abitanti, ma a tutt’oggi non sono state nemmeno avviate le assunzioni del DL del 2020 che prevedeva 232 unità nel nostro territorio regionale.
La invito a capire bene anche con gli uffici le motivazioni che hanno portato a non avviare quelle procedure, procedure che erano state considerate attendibili, possibili e sostenibili anche dal punto di vista economico, sennò non ci sarebbe stata una delibera di Giunta regionale che ha dato il via all’assunzione di questo personale che a tutt’oggi non si è visto. Grazie.
Interrogazione n. 527
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
L.R. n. 1/2019 – Programma annuale sull’invecchiamento attivo”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 527 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione presentata dai Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo e Vitri concerne la legge regionale 1/2019 relativa al programma annuale sull'invecchiamento attivo.
La risposta è che il primo programma regionale annuale per l'invecchiamento attivo verrà approvato con delibera di Giunta, sentita la Commissione consiliare competente, entro il 31 dicembre 2022, come previsto nell'ambito del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione 2022/2024) approvato con la delibera di Giunta regionale 507/2022.
A questo riguardo occorre valutare anche l'importante ruolo che riveste il tavolo regionale permanente per l'invecchiamento attivo previsto dall’articolo 4 della legge 1/2019, che permetterà di realizzare un percorso di programmazione degli interventi, un percorso integrato e coordinato con il coinvolgimento di tutti i diversi soggetti (strutture regionali, Inrca, Forum terzo settore, sindacati, Acli, Coni e associazioni). Il tavolo ha inoltre previsto nell'ambito di un incontro di consultazione che si è tenuto il 21 luglio di quest'anno di articolarsi in gruppi di lavoro tematici, le tematiche riguardano: i caregiver familiari, la formazione, il lavoro, l’apprendimento permanente, l'istruzione, l’attività in ambito civile, il turismo, la cultura, il volontariato, l’associazionismo, l’agricoltura sociale, la salute ed il benessere, la prevenzione, l’impiego di nuove tecnologie, sport e tempo libero e housing sociale. Su tutte queste materie viene predisposto un piano di concertazione con i soggetti, stakeholders sociali e istituzionali. Partendo da questo rapporto si darà attuazione con un atto di Giunta alla realizzazione di questo programma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per la risposta che ovviamente non mi soddisfa se non nella parte nella quale lui dice che sebbene in ritardo a dicembre verrà presentato questo programma. Un ritardo tra l'altro non privo di conseguenze, quando il Consiglio regionale adottò questa legge la Regione si prefiggeva di riconoscere e valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità, promuovere la loro partecipazione attiva nella vita familiare e sociale in armonia con i principi sanciti a livello nazionale, internazionale ed europeo, in particolare al fine di valorizzare la persona come risorsa, produrre benefici in termini di salute fisica e mentale di maggiore benessere, migliorare la qualità della vita e prolungare l’apporto attivo delle persone anziane alla comunità. Questo tra l’altro non è un soltanto un obiettivo giusto e necessario dovuto alle persone anziane, che tanto comunque hanno dato alla nostra comunità, ma è un investimento, se vogliamo, soprattutto in termini sanitari e sociali perché è evidente che la persona anziana tenuta in attività ha benefici anche alla salute, quindi costituisce anche razionalmente un investimento per il sistema sanitario regionale oltre che per i risvolti sociali. Promuove la partecipazione dell’anziano alla vita familiare per non sottrarlo ad essa, pensiamo alle tante persone anziane che sono costrette, ad esempio, al ricovero nelle RSA e nei centri di assistenza e quali conseguenze ci sono state in occasione del Covid 19. Questo è ancora più necessario dopo la pandemia ed ancora più necessario oggi nella vigenza della crisi economica, della crisi energetica, che è anche crisi sociale, di cui risentono soprattutto le persone anziane che sono più indifese e meno garantite.
La Giunta avrebbe dovuto già da tempo, in base all'articolo 3 della legge regionale, sentita la competente Commissione, approvare il programma annuale. Prendo atto, e su questo c'è l'unico elemento di soddisfazione, che entro dicembre l’Assessore Saltamartini si è impegnato a portarlo. Spero ed auspico tenga conto delle mutate condizioni del nostro sistema economico e sociale dopo la pandemia, dopo la crisi economica e la crisi energetica.
Interrogazione n. 530
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti
“Servizio di risonanza magnetica nell’Area Vasta 1”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 530 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per rispondere a questa interrogazione occorre tener conto che nell’area vasta 1 sono in funzione due risonanze magnetiche a basso campo, una allocata ad Urbino dal 2007, un’altra a Fossombrone dal 2018 e due risonanze magnetiche una a Pesaro ed una a Fano. In particolare, per rispondere al secondo quesito sulle liste d’attesa e tempi d’attesa, occorre valutare che le risonanze magnetiche predisposte a Pesaro e a Fano sono attive dalle 8,00 alle 23,00 per garantire un maggior numero di prestazioni.
Per quanto riguarda i numeri delle prestazioni eseguite nel 2021 ne sono state effettuate 4.420 nell'area vasta 1 e 9.566 nell’azienda Marche Nord; nel primo trimestre 2021 le prestazioni dell’area vasta 1 sono state 1.373 mentre quelle di Marche Nord 6.513.
Per quanto riguarda i tempi d'attesa, nell'area vasta 1 per la prestazione B, che deve essere eseguita in 10 giorni, i tempi medi sono stati di 7/9 giorni; per quanto riguarda la prestazione D, che deve essere eseguita entro 60 giorni, è stata eseguita tra 19 e 31 giorni; la prescrizione P, che deve essere eseguita entro 120 giorni, è stata effettuata tra 16 e 63 giorni.
Per quanto riguarda invece l'installazione della risonanza magnetica ad Urbino il tempo esatto dell’installazione non è stato individuato perché sono in corso varie serie di procedure che rispondono evidentemente alla necessità di affidare i lavori con le norme di evidenza pubblica. Le aziende che lavorano su Urbino e che si sono susseguite nell'esecuzione di questi lavori hanno presentato delle riserve allegando la variazione del Prezzario regionale e la mancanza di materiali per tutto ciò che in questo momento sta caratterizzando il settore dell'edilizia in una regione che, come sappiamo, ha visto interessato questo settore sia dal terremoto negli anni precedenti che dagli interventi 110% diretti a favorire l'implementazione e l'aumento dei lavori in materia edilizia. Quindi per la disposizione di Urbino, che doveva essere allocata a gennaio di quest’anno, l'azienda fa riserva di conoscere e di dare questa data all'esito della procedura di gara ultima che vedrà aprire le buste di presentazione delle offerte nella giornata di domani, quindi mi riservo di comunicare eventualmente da domani con l'espletamento della gara le date che sono previste per la consegna e la predisposizione di questi lavori.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Ringrazio anch’io l’Assessore per la risposta ed in particolare lo vorrei ringraziare anche per l’appello che ha lanciato ad Urbino quando si è recato nella struttura sanitaria il mese di marzo scorso. In realtà mi pare che il suo appello sia caduto nel vuoto perché la situazione è sconcertante, c'è una risonanza magnetica da quattro anni ancora disattiva, capisco il primo anno della pandemia, non poteva essere attivata perché c’erano altre priorità e comunque si trattava di un macchinario nuovo, ma dopo quattro anni, soprattutto dopo due anni di questa Giunta, non si è stati in grado di far partire il semplicissimo lavoro di adeguamento del locale.
La risonanza magnetica c’è già, basta adeguare il locale ed oggi lei mi dà una notizia, mi dice che domani saranno aperte nuovamente le buste per la gara che prevede l’affidamento dei lavori per l’adeguamento degli impianti elettrici in una stanza in cui la risonanza dovrà essere allocata.
Ho saputo dalla stampa che la precedente ditta è stata raggiunta da una interdittiva antimafia, ma la cosa che mi preme evidenziare è che nessuno si sia interessato di questo macchinario fino al mese di febbraio di quest’anno quando ho chiesto sia alla Direzione che a lei di capire come mai non fosse stata ancora attivata. Per fortuna quando si è recato in ospedale ad Urbino è andato a verificare e non c’era ancora traccia di questo macchinario, la cosa più grave è che si continua a pagare una penale perché l’accordo prevedeva una penale per ogni anno di mancata attivazione. Un accordo preciso che era stato fatto con la ditta General Elettric e che prevede un esborso da parte della Regione finché non verrà attivato il macchinario. Fortunatamente in tutta questa vicenda che sembra quasi una barzelletta, ho saputo che da questo mese di settembre, dopo la mia seconda interrogazione, ci si è attivati per affidare l’incarico di adeguamento della stanza. Era stata preannunciata anche l’attivazione della risonanza magnetica entro la fine di quest’anno e oggi mi aspettavo una data certa, almeno una data per mettere alle strette l’azienda perché tutti capiamo il rincaro delle materie prime, ma non è più accettabile che i cittadini e gli utenti debbano continuare a rivolgersi al privato o all’Emilia-Romagna per una semplice risonanza magnetica che in alcuni casi è indispensabile. Pensiamo all’Ospedale di Urbino, se è necessaria una diagnosi per una patologia tumorale, che deve essere effettuata in tempi brevissimi, si costringe i pazienti ad andare nella vicina Romagna oppure a proprie spese dai privati che continuano a lavorare sia a Pesaro che a Fano sempre di più perché i nostri macchinari, pur essendo lì, non sono attivati.
Interrogazione n. 532
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Day hospital di Medicina Interna AV5 in ambito immunoreumatologico, osteometabolico, gastroenterologico e nutrizionale”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 532 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come è noto agli interroganti, con la determina Asur 734 del 19 dicembre 2018 la Direzione generale ha approvato l’organizzazione nella nostra regione di una rete remautologica Asur su quattro livelli, una rete di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, degli ambulatori di malattie reumatiche di primo livello, poi ci sono attività di secondo livello, un'attività di spoke specialistica in reumatologia con esperienza maturata in varie attività dell’area vasta 5, infine c’è un’attività di terzo livello, un hub, un’unità operativa complessa individuata nella clinica reumatologia a direzione universitaria.
Ora che cosa è successo? Successivamente la Giunta regionale delle Marche con delibera del 4 febbraio 2020 n. 153, in applicazione del Piano socio-sanitario vigente, riprendendo questi principi, si è determinata nel valutare la realizzazione di una rete reumatologica garantita per la gestione multidisciplinare del paziente che comprende anche trattamenti … ed adeguati. Sulla base di queste indicazioni l’area vasta 5 è diventata parte integrante della rete clinica reumatologica delle Marche quale spoke rispetto all’hub universitario marchigiano e questo è stato fatto in collaborazione e stretto coordinamento con la Clinica medica e con la Clinica reumatologica dell’Università Politecnica delle Marche. Tutto questo ha consentito nell’area vasta 5 di implementare un'attività sia di tipo ambulatoriale sia di day service, che dovrà essere ulteriormente estesa anche ad altre aree vaste perché le problematiche che sono state qui evidenziate riguardano un'ampia sfera della popolazione.
C’è da tener conto che nella predisposizione del nuovo Piano socio-sanitario, che porteremo tra qualche mese all’approvazione di questo Consiglio, tutta questa esperienza verrà valorizzata prevedendo l’estensione di questo modello.
C’è da considerare che nel corso di quest'anno si svilupperanno ulteriori approfondimenti, tenendo conto anche del fatto che l'invecchiamento della popolazione fa sì che alcune patologie richiedano non solo un aumento di questi servizi e di questa esperienza precedentemente maturata, ma anche e soprattutto un'assistenza di tipo domiciliare, quindi si tende ad estendere questo tipo di trattamento anche in ambito domiciliare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Assessore, la ringrazio, ma lei non ha risposto alla domanda. Mi rendo conto che non è probabilmente una sua responsabilità, ma dell'organizzazione dell'area vasta 5, come spesso ci accade di sottolineare.
Purtroppo queste patologie, parlo per esempio della sclerodermia, Assessore, non possono essere curate in modo domiciliare perché le infusioni hanno bisogno di essere fatte in ospedale. Questa malattia prevalentemente colpisce le donne, è una brutta malattia, comincia dalle mani e poi sclerotizza tutto il corpo, anche il viso ed i piedi, fino a diventare una specie di mummificazione generale. Quindi queste donne subiscono anche uno shock per il rapporto che devono avere con il loro corpo e con la loro femminilità, oltre che per i danni fisici e i dolori che subiscono.
Queste donne, la percentuale maschile è bassissima, devono fare le infusioni in ambito ospedaliero, soprattutto prima dell'inverno, e si riuscivano a fare nel 2020, come lei ha ben detto, anche prima, dal 2019 grazie al volontariato “della medicina” dell'Ospedale di San Benedetto del Tronto Madonna del Soccorso. Che cosa era stato chiesto anche dal responsabile della U.O.S. di Immunoreumatologia in una nota del 2019? Era stato creato tutto, la parte degli arredi, delle postazioni di computer era già stata realizzata nel 2019, ciò che mancano, Assessore, sono un medico a disposizione, non tutte le giornate, e due infermieri che facciano i turni perché durante le infusioni … che non servono solo, come lei ha ben detto, alla sclerodermia, ma a tante altre patologie. Il day-hospital deve essere fornito di personale, altrimenti non funziona.
In questo momento la risposta che viene riferita dal Direttore sanitario lascia un po' perplessi perché l'ultimo incontro che hanno avuto le rappresentanti di questa associazione con il Direttore sanitario è stato al bar dell'ospedale e nulla è stato ancora attivato, anche se comincia a passare il tempo ed arriverà l'inverno, quindi è necessario che ci si attivi immediatamente.
Il Direttore avrebbe dichiarato che non è sua competenza provvedere al personale, che non è sua competenza pensare a due infermieri e al medico, questo non le è stato scritto, ma glielo dico io e le chiedo, Assessore, di verificare quanto sto dicendo perché ho usato dei condizionali, perché potrebbe non essere vero, di certo ancora nessun paziente è messo nelle condizioni di poter essere curato e non è possibile che un Direttore dica, se è vero, che non è responsabile dell’organizzazione del personale. Mi pare una negazione di responsabilità molto grande, quindi le chiedo per cortesia di seguire questa questione nell'area vasta 5. Magari potesse essere organizzata anche nell’area vasta 5, sennò queste signore devono venire ad Ancona per fare una infusione che in realtà dura un tempo relativo più l’osservazione. Sono dei casi non così rari, tra l’altro di donne che hanno una grandissima dignità, quindi le chiedo di prestare attenzione e di chiedere conto all’area vasta 5 per far attivare questo day-hospital che è davvero necessario.
Interpellanza n. 13
ad iniziativa dei Consiglieri Menghi, Cancellieri, Marinelli, Bilò, Leonardi, Borroni, Antonini, Pasqui
“Servizi ospedalieri delle aree sanitaria extraospedaliera, sociosanitaria”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 13 dei Consiglieri Menghi, Cancellieri, Marinelli, Bilò, Leonardi, Borroni, Antonini, Pasqui.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Con questa interpellanza si cerca di porre fine ad una sperequazione che si è verificata con un atto della precedente Giunta, esattamente dell’agosto 2018, con il quale si prevedeva un cronoprogramma per la ricognizione e la successiva applicazione del Piano regionale socio-sanitario, con il quale si dava atto di una serie di posti letto socio-sanitari e sanitari, procedendo ad un percorso di riqualificazione e di incremento percentuale del convenzionamento dei posti letto.
Nella delibera di Giunta regionale 1115/2018 si dava atto che le aree vaste 1, 2, 3 avevano una copertura pari al 66% dei posti previsti, quelli convenzionati dovevano essere coperti per il 66%, mentre nelle aree vaste 4 e 5, trattandosi di zone ricomprese nel cratere del terremoto, si dava un convenzionamento al 100% dei posti letto. Successivamente nell'area vasta 3, che è stata quella più colpita dal terremoto ed ha un’estensione maggiore, si provvedeva ad un aumento della copertura dei posti letto, che è arrivata all'80% e sarebbe dovuta arrivare all'85 nel 2022, questo con la delibera di Giunta regionale n. 1672 del 2019.
Con questa interpellanza, Assessore, noi vogliamo capire se c'è un motivo, un motivo abbastanza comprensibile, di questa sperequazione rispetto a territori che hanno avuto lo stesso fenomeno, ma soprattutto, il passato ormai è passato, quando vi si pone fine, arrivando ad una convenzione al 100% dei posti letto previsti nell'area vasta 3.
Raggiungendo questo obiettivo diamo la possibilità a queste strutture di essere anche autosufficienti da un punto di vista economico e non mettere pezze o richieste che vengono oggi sollevate perché il convenzionamento non ha raggiunto i termini previsti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ha bene illustrato la Consigliera Menghi il contenuto di questa delibera che in modo forse irragionevole prevedeva che solamente in tre aree vaste si dovesse raggiungere il 66% della copertura e nelle altre invece una copertura del 100%. Peraltro l'atto appare irragionevole per il fatto che il cratere sismico aveva riportato la maggior parte dei danni nella provincia di Macerata, non nelle altre province.
Detto questo, cercando di ragionare in una visione regionale non provinciale o localistica, l'impegno che assumo è quello di cercare di portare una uniformità su tutte e cinque le aree vaste prevedendo una omogeneità di trattamento.
Ora in base a questa interpellanza, vedremo se si può in via prioritaria intervenire per garantire alle aree ed ai Comuni del cratere sismico, che sono in provincia di Macerata, un’implementazione dei posti letto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Ringrazio l’Assessore e confido nell’impegno che ha dichiarato adesso. Grazie.
PRESIDENTE. Prima di passare al secondo punto dell’ordine del giorno leggo il messaggio a nome di tutti noi relativo agli eventi catastrofici del 15 settembre ultimo scorso.
Desidero a nome dell’Assemblea legislativa delle Marche portare l’affettuoso abbraccio e la solidarietà dell'intera comunità marchigiana alle popolazioni duramente colpite dagli eventi dello scorso 15 settembre, eventi che hanno portato gravissimi lutti, paura, devastazione nelle province, in particolare di Ancona e Pesaro Urbino, ma anche in altre province delle nostre Marche.
Per l’Assemblea legislativa delle Marche e la comunità marchigiana questo è il momento di stringersi con commozione ai familiari, agli amici, a tutti coloro che hanno perso i propri cari, che hanno visto la loro casa distrutta e i loro beni svaniti o danneggiati dalla furia degli elementi, il lavoro perduto o comunque da reinventare.
Messaggi di piena solidarietà sono arrivati in questi giorni da molti Presidenti dei Consigli regionali delle altre Regioni italiane, ringrazio tutti i colleghi anche a nome dell’Assemblea legislativa.
Desiderio ringraziare ed elogiare intensamente quanti si sono prodigati in questi giorni e lo faranno anche nei successivi, con personale sacrificio e senso di solidarietà ed abnegazione.
In un territorio martoriato da un simile evento la solidarietà non è un atteggiamento esteriore, ma la condizione stessa dell’essere comunità.
In questa sede non possiamo limitarci al solo cordoglio, esaurita più rapidamente possibile la fase dell'emergenza le istituzioni devono farsi carico di iniziative per la salvaguardia degli assetti idrogeologici. E’ necessario un impegno condiviso delle istituzioni, di noi che le rappresentiamo temporaneamente, a tutti i livelli per svilupparli e attuarli concretamente.
Quanto è avvenuto ci induce a riflettere, deve essere chiaro che il rapporto con la natura è fatto di rispetto degli equilibri dell'ecosistema anche se purtroppo l’uomo ha dimostrato una costante propensione a misurarsi quotidianamente con i limiti conosciuti e a volte anche a contrastarli.
La tutela ambientale e idrogeologica è amica delle persone e salvaguardia la vita e difende le stesse persone, così il futuro delle comunità, come deve essere con un uso razionale e sostenibile delle risorse esistenti.
Ripristinare la buona salute di un territorio richiede laboriosità, tenacia, qualità che non mancano certo alla nostra regione ed a noi marchigiani.
Appartiene alla vocazione di questa terra saper esprimere saggezza, fermezza e industriosità nei momenti più ardui come è questo.
Il lavoro di prevenzione e di previsione deve entrare nella nostra cultura civile ancora di più di quello che certamente abbiamo già assorbito e deve essere una costante nelle nostre memorie di attività istituzionale.
Non tutte le sciagure possono essere evitate, questo dobbiamo dirlo ad alta voce, ma il territorio con la sua bellezza, con i suoi equilibri va rispettato e salvaguardato per aumentare la protezione e la capacità di resistenza della comunità che vi è insediata.
Investire in una convergenza degli sforzi per la riqualificazione dell'ambiente e stabilire un patto virtuoso tra sviluppo e natura, tra vita sociale e territorio, rappresenta la più grande fra le più grandi sfide del nostro presente e del nostro futuro.
Le persone che in questa triste circostanza hanno perso affetti, casa, lavoro, ricordi, hanno bisogno di preservare la speranza innanzitutto nelle istituzioni, abbiamo quindi il dovere di soccorrere le vittime della catastrofe, come stiamo facendo e come dobbiamo continuare a far ancor di più, come sono sicuro faremo, garantendo loro nel più breve tempo possibile ogni forma di assistenza, tutto quello che è necessario per assicurare alla popolazione una condizione dignitosa, premessa della ripresa di quella comunità così colpita.
Appena terminata, come detto, la fase dell’emergenza occorrerà dunque adoperarsi concretamente per le prospettive di questi nostri concittadini segnati da perdite e sofferenze. Va assicurata nelle forme possibili la continuità della vita e dell'attività, la loro vita e le loro comunità.
Normalità non significa soltanto avere un tetto sotto cui dormire o sopravvivere, normalità vuol dire tornare a poter proteggere il futuro, a dare un senso compiuto e gratificante alla propria vita.
Ultimo auspicio, forse il più importante, certamente il più sentito, occorrerà sostenere il senso di appartenenza alla comunità, una comunità quella marchigiana messa a dura prova negli ultimi anni e che ha dimostrato in ogni circostanza coesione e resilienza, forti legami tra le persone e tra queste e il proprio territorio.
Dobbiamo fare anche noi la nostra parte, anzi per primo come sono convinto la stiamo facendo e la faremo in futuro per conseguire questi obiettivi.
Il Presidente Acquaroli ha chiesto di svolgere una comunicazione in merito.
Comunicazioni della Giunta regionale concernenti: “Grave evento alluvionale che ha colpito le Marche il 15 settembre 2022”
PRESIDENTE. Ha la parola, per le comunicazioni, il Presidente della Giunta Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Ringrazio il Presidente Latini e mi associo alle sue parole di vicinanza.
Esprimo a nome mio personale, della Regione Marche e dell'intera comunità marchigiana il cordoglio alle popolazioni colpite dall'alluvione, in particolar modo alle famiglie, ai cari, agli amici delle persone che hanno perso la vita in questo evento drammatico. Il mio pensiero in tutti questi giorni è andato a loro.
Come sapete ho chiesto la convocazione di una seduta straordinaria dell'Assemblea legislativa regionale da dedicarsi esclusivamente agli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra regione, un momento importante nel quale avremo modo di confrontarci. Ringrazio i capigruppo che nella riunione di questa mattina hanno fissato tempestivamente la data dell'Assemblea straordinaria.
Voglio, brevemente riepilogare i passaggi amministrativi ed i primi provvedimenti adottati nelle ore immediatamente successive e contestualmente ringraziare tutte le istituzioni per il loro contributo fattivo alla gestione della prima emergenza.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha raggiunti telefonicamente per esprimere la sua vicinanza.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella seduta del Consiglio dei Ministri del 16 settembre ha immediatamente accolto la nostra richiesta per lo stato di emergenza stanziando i primi 5 milioni di euro per affrontare le urgenze. Nello stesso pomeriggio ci ha raggiunti ad Ostra per testimoniare la vicinanza dello Stato.
Subito dopo il Dipartimento di protezione civile nazionale ha emanato l'ordinanza che disciplina il quadro della gestione dei primi interventi urgenti, nominandomi Commissario delegato per gli eventi meteorologici.
Abbiamo dunque emanato i primi decreti per facilitare le operazioni di stoccaggio dei detriti e dei fanghi e per l'utilizzo degli impianti di gestione.
Stiamo adempiendo alle procedure per raggiungere nei tempi più brevi possibili la stima del danno e del fabbisogno, individuando il quadro dei soggetti attuatori che si occuperanno dei vari adempimenti e predisponendo la struttura commissariale regionale per dare risposte immediate e operative ai territori.
Il ringraziamento doveroso e sentito va anche a tutti i Governatori delle Regioni italiane, che hanno espresso la loro solidarietà e hanno inviato immediatamente mezzi e uomini per aiutarci nel primo soccorso dei cittadini e nel ripristino della quotidianità delle comunità colpite.
La nostra gratitudine va alle Forze dell’ordine e ai militari dell’Esercito, a tutti i corpi impegnati sul territorio, alla Protezione Civile, a tutti i volontari marchigiani e di tutte le regioni giunti nelle Marche con un unico speciale e indimenticabile slancio di solidarietà.
Così come consentitemi di esprimere un caloroso abbraccio e ringraziamento a tutti i Sindaci dei Comuni colpiti, in prima linea per i loro cittadini con grande abnegazione e impegno.
In questi giorni ho effettuato sopralluoghi e visite nei Comuni più colpiti e continuerò a farlo per monitorare l'avanzamento dei soccorsi e delle operazioni di ripristino e per ascoltare da vicino i cittadini e gli operatori economici che stanno affrontando le conseguenze di questa terribile alluvione.
In Giunta nei giorni scorsi abbiamo approvato un primo provvedimento “ponte” in attesa dell'arrivo delle risorse statali di indennizzo, per garantire alle imprese colpite dall'alluvione la liquidità necessaria ad affrontare l'emergenza.
Si tratta di un fondo di 4,2 milioni, risorse condivise con la Camera di commercio delle Marche, che ha messo a disposizione 1 milione di euro allo scopo di garantire una prima immediata risposta alle necessità e alla ripartenza del tessuto commerciale e produttivo colpito.
Inoltre, ieri, durante la Conferenza delle Regioni ho condiviso con i Governatori la necessità urgente che la nostra Nazione si doti di un Piano straordinario nazionale per la sicurezza ambientale. Così come è necessario adottare al più presto una semplificazione del quadro normativo degli interventi di messa in sicurezza dei fiumi e del territorio, che preveda le risorse per la realizzazione delle opere e il potenziamento del personale addetto.
Sono ore e giorni molto duri per la nostra comunità, nei quali la popolazione marchigiana ha nuovamente dimostrato la sua forza e la sua tempra.
Avremo l'occasione nella prossima seduta del Consiglio di entrare nel merito di tutti i dettagli, ma da oggi sarà importante dare risposte a quanto abbiamo visto con l’evento che è capitato la notte del 15 settembre nella nostra regione, un evento impattante, che necessita di una valutazione approfondita e di tutte le azioni che dobbiamo e possiamo mettere in campo.
Credo che già dall’assestamento di oggi il Consiglio abbia l’occasione per dare delle prime risposte che sono dovute, che sono il segnale di aver compreso fino in fondo quando e quanto la forza della natura, se il territorio non è pronto, può essere devastante. Grazie.
Proposta di legge n. 133
ad iniziativa della Giunta regionale
“Assestamento del bilancio 2022-2024 e modifiche normative”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 133 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ci troviamo oggi a parlare di un assestamento che era partito in un determinato modo e poi ha dovuto subire delle variazioni a causa di quanto ci ha illustrato poc’anzi il Presidente.
L’assestamento parte per recepire le risultanze del rendiconto 2021 e apporta alcune variazioni al bilancio di previsione 2022-2024, rimodulando gli stanziamenti di entrata e di spesa sulla base delle richieste e delle nuove esigenze gestionali segnalate dai responsabili delle strutture regionali.
Con questa legge vengono apportate variazioni di spesa per complessivi 1.185.085.634 di euro, di cui 59.851.543 euro nel 2022, 523.553.000 euro nel 2023 e 601.680.000 euro nel 2024.
Le principali variazioni di spesa nel triennio 2022-2024 sono:
- nella Missione 4 - Istruzione e diritto allo studio:
• 1.505.000 euro per il finanziamento della gestione dei poli di educazione e istruzione (0-6 anni) "buona scuola";
- nella Missione 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali:
• 320.000 euro per il funzionamento e l'attività della Fondazione Marche cultura;
• 700.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 21/1992 - Nuove norme per la promozione di attività di educazione permanente;
• 743.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 11/2009 - Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo;
• 1.464.000 di euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 4/2010 - Norme in materia di beni e attività culturali;
- nella Missione 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero:
• 315.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 5/2012 - Disposizioni regionali in materia di sport e tempo libero;
- nella Missione 7 - Turismo:
• 200.000 euro per il Fondo regionale per il finanziamento dei carnevali storici,
• 200.000 euro per il finanziamento dei progetti comunali di supporto all'accoglienza turistica;
• 884.000 euro per la promozione nei mercati turistici esteri;
• 1.405.000 di euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 9/2006 - Testo unico delle norme regionali in materia di turismo;
- nella Missione 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa:
• 300.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 1/2018 - Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche;
- nella Missione 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente:
• 1.384.000 di euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 44/95 - Rifinanziamento della I.r. 28 aprile 1994, n. 15 "Norme per l'istituzione e la gestione delle aree protette naturali";
- nella Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità:
• 6.000.000 di euro per il finanziamento della progettazione di opere pubbliche viarie;
• 5.300.000 euro per le manutenzioni straordinarie stradali e per le nuove opere stradali dei Comuni;
• 1.200.000 euro per le manutenzioni straordinarie stradali e per le nuove opere stradali delle province;
• 350.000 euro per la manutenzione ordinaria delle strade;
• 920.000 euro per la realizzazione di ciclovie di interesse regionale;
• 1.500.000 di euro per la realizzazione di nuovi viadotti sulla A14;
• 1.741.000 euro per il finanziamento di interventi su viadotti, ponti e altre opere su strade regionali;
• 2.000.000 di euro per la realizzazione di un parcheggio a servizio dell'ospedale regionale di Torrette;
• 4.587.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 45/98 - Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale nelle Marche;
- nella Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia:
• 200.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 25/2014 - Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico;
• 353.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 12/2005 -Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro;
• 1.000.000 di euro per il finanziamento del Fondo di solidarietà per le spese di residenzialità di utenti incapienti;
• 1.000.000 di euro per l'erogazione di contributi ai soggetti gestori di strutture sociali autorizzate;
- nella Missione 13 - Tutela della salute:
• 35.000.000 di euro per l'adeguamento delle strutture sanitarie in corso di realizzazione;
• 800.000 euro per la realizzazione e la gestione dei corsi di studio professionalizzanti di area sanitaria e di corsi a ciclo unico;
• 928.000 euro per il finanziamento degli interventi disciplinati dalla legge regionale 65/97 - Provvidenze a favore di soggetti sottoposti a trapianto d'organi;
• 1.715.000 euro per l'incremento di borse di studio per i medici del corso di formazione specifica in medicina generale;
• 3.192.000 euro per il finanziamento di contratti aggiuntivi per la formazione di medici specialisti, di cui all'articolo 34 e seguenti del d.l.gs. 368/99 presso le scuole di specializzazione - Università politecnica delle Marche;
- nella Missione 14 - Sviluppo economico e competitività:
• 300.000 euro per il finanziamento di un Fondo straordinario per la concessione di contributi al settore della pesca;
• 600.000 euro per la promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli;
• 750.000 euro per incentivi agli investimenti delle imprese nelle aree di crisi interessate dagli accordi di programma;
• 718.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 30/2008;
• 295.000 euro per il finanziamento della legge regionale 22/2021 - Disciplina dell'attività commerciale nella regione Marche;
• 884.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 19/2021 - Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato marchigiano;
- nella Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale:
• 353.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 2/2005 - Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro;
- nella Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca:
• 400.000 euro per la realizzazione di eventi di promozione dei vini marchigiani e dell'enoturismo;
• 200.000 euro per il finanziamento degli interventi per il contenimento, il monitoraggio della fauna selvatica e la prevenzione della emergenza;
• 200.000 euro per il finanziamento di interventi per gli Ambiti Territoriali di Caccia;
• 385.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 7/95 - Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria;
- nella Missione 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali:
• 200.000 euro per il finanziamento del Fondo straordinario a favore dei piccoli Comuni.
Con questa legge vengono apportate variazioni di entrata per complessivi 1.185.085.000 euro, di cui 59.000.000 euro nel 2022, 523.000.000 euro nel 2023 ed 601.000.000 euro nel 2024.
Le principali variazioni di entrata nel triennio 2022-2024 sono di seguito illustrate.
Titolo 1 (Entrate tributarie)
Le variazioni apportate con questa legge ammontano complessivamente a 46.365.000 euro, derivanti da un aumento di 37.890.000 euro nel 2022 e 8.797.000 euro nel 2023 e da una diminuzione di 312.514 euro nel 2024.
La principale variazione del Titolo 1 nel 2022 riguarda l'entrata relativa all'attività di controllo e accertamento della tassa automobilistica regionale (aumento di 46,4 milioni di euro). Tale entrata è stata aumentata perché nell'anno 2022 si provvederà all'emissione degli avvisi di accertamento per il recupero della tassa automobilistica evasa afferente ai due anni di imposta, 2019 e 2020. Nel bilancio di previsione pre- assestamento la previsione di bilancio riguardava invece il solo anno 2019.
Relativamente alla riscossione ordinaria della tassa automobilistica, invece, si prevede una riduzione degli introiti derivante essenzialmente dal minor gettito registrato nei primi mesi dell'anno in corso rispetto allo stesso periodo del precedente anno e dal trend in diminuzione di tale entrata nell'ultimo triennio.
Queste sono le principali entrate ed ho voluto leggere per specificare per ogni missione gli interventi perché poi a seguito degli eventi alluvionali che abbiamo avuto abbiamo deciso di reperire le risorse da destinare ai primi interventi e soprattutto alla sistemazione dei bacini dei fiumi.
Degli emendamenti parleremo successivamente.
Ringrazio sia l’Assessore ed il Presidente che hanno voluto con forza che parte di questi fondi fossero disponibili, il maggior numero di euro possibili, per destinarli a coloro che stanno vivendo questa difficile situazione, soprattutto destinarli alla pulizia dei fiumi perché dopo tanti anni di pochi interventi in questi ultimi due anni c’è stata una spesa superiore, doppia rispetto a quella degli anni precedenti, però ci rendiamo conto che non è sufficiente, c’è bisogno di un incremento sostanzioso, di questo ne parleremo dopo, quindi ringrazio l’Assessore e tutti coloro che hanno lavorato su questa variazione e su questo assestamento, anche per il lavoro che è stato fatto in questa ultima settimana per reperire le risorse vere e certe da destinare per le finalità. di cui ho detto.
Mi fermo qui, poi se c’è bisogno di ulteriori chiarimenti ne parleremo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge di assestamento del bilancio 2022/2024 contiene sia le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa derivanti dal recepimento delle risultanze del rendiconto generale della gestione dell'anno 2021, sia le altre variazioni ritenute necessarie dalla Giunta regionale per l'adeguamento degli stanziamenti alle mutate condizioni generali ed alle esigenze gestionali segnalate dai responsabili dei singoli settori.
Come è noto, infatti, l'assestamento rappresenta anche un momento di valutazione complessiva e riprogrammazione degli stanziamenti vigenti, al fine di consentire la migliore allocazione delle risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi programmati, in relazione all'andamento della gestione nel corso dell'esercizio finanziario ed all'evoluzione del contesto finanziario generale.
Con riferimento alle entrate del Titolo primo (Entrate tributarie), la Giunta propone variazioni sulla base dell'andamento del gettito dell'anno in corso, tenendo conto dei dati storici, ed in particolare del gettito accertato e riscosso nel 2021. In particolare, si prevede un aumento di 37,8 milioni di euro nel 2022, di 8,7 milioni di euro nel 2023 e una diminuzione di 312 mila euro nel 2024.
La principale variazione del Titolo primo riguarda il gettito derivante dall'attività di controllo ed accertamento della tassa automobilistica regionale, previsto in aumento, di ben 46,4 milioni di euro, oltre a 1,3 milioni di euro di aumento dei proventi della riscossione coattiva.
Tale entrata è stata adeguata sulla base degli avvisi di accertamento emessi per il recupero della tassa automobilistica relativamente a due annualità del tributo, il 2019 ed il 2020; maggiore entrata parzialmente compensata dal conseguente adeguamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Con riferimento al gettito dell'IRAP, la proposta tiene conto delle ultime stime fornite dal Dipartimento Politiche Fiscali del MEF, con una riduzione di 6,6 milioni, che però è compensata dal relativo contributo statale iscritto alle entrate del Titolo secondo.
Con riferimento all'addizionale IRPEF, con la legge regionale n. 5/2022 concernente "Disposizioni in materia di addizionale regionale all'IRPEF", si è già provveduto all'adeguamento dell'addizionale regionale ai rimodulati scaglioni nazionali.
Devo evidenziare in modo critico l'aumento di 1 milione di euro delle entrate relative all'addizionale regionale dell'accisa sul gas naturale, che arriva all'importo di ben 14,5 milioni di euro a carico dei cittadini.
A tal proposito ricordo la mia interrogazione del 23 marzo, nella quale evidenziavo l'opportunità di calmierare gli aumenti delle bollette del gas delle famiglie attraverso una riduzione dell'aliquota dell'addizionale regionale sull'accisa. Un'interrogazione che ha ricevuto una risposta evasiva e distratta dall'assessore competente, che confondeva l'accisa sul gas con l'Irap, ed a cui non è seguita nessuna iniziativa della Giunta al riguardo. Prendiamo atto che la maggioranza ha preferito utilizzare anche questa maggiore entrata fiscale per elargire contributi straordinari sul territorio in coincidenza con la campagna elettorale per le elezioni politiche, ovvero le cosiddette "marchette" anche se poi oggi, come è stato già anticipato dal Presidente della Giunta e dal Presidente di Commissione, è stata introdotta una novità di cui andrò a parlare alla fine della mia relazione.
Infine, non essendo ancora stata raggiunta l'intesa sul riparto del Fondo sanitario nazionale per il 2022, non sono stati adeguate le destinazioni dei tributi al finanziamento della sanità.
Per quanto riguarda il Titolo secondo (Trasferimenti correnti) vengono indicate le seguenti variazioni in aumento delle previsioni di entrata: 22 milioni di euro relativi al contributo statale a titolo di compensazione delle minori entrate Irap; 11 milioni di euro relativi all'integrazione dell'assegnazione statale triennale per il finanziamento del trasporto pubblico locale, anche ferroviario; 45 milioni di euro relativi a fondi statali per farmaci innovativi oncologici e non; 23 milioni di euro relativi ai fondi dalle società farmaceutiche per ripiano dei tetti della spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera; 2,2 milioni di euro relativi all'assegnazione statale per il contrasto alle dipendenze dal gioco di azzardo; 2,6 milioni di euro relativi ai fondi statali per il finanziamento di interventi di sanità penitenziaria; 1,4 milioni di euro relativi ai fondi statali per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, ovvero a favore delle R.E.M.S.
Al Titolo terzo (Entrate extra tributarie) sono stati inseriti i 2 milioni di euro dell'avanzo di amministrazione dell'Assemblea legislativa regionale.
Al Titolo quarto (Entrate in conto capitale) sono stati previsti 3,4 milioni di euro relativi all'assegnazione del fondo nazionale per la montagna.
Al Titolo sesto (Accensione Prestiti) è stata prevista l'autorizzazione alla contrazione di mutui per la copertura delle spese di investimento autorizzate negli anni 2022, 2023 e 2024 per complessivi 40,4 milioni di euro, di cui all'articolo 12 della presente legge.
Oltre alle variazioni derivanti dal recepimento delle risultanze definitive del rendiconto 2021, che costituiscono un atto dovuto, con questa legge la Giunta propone variazioni degli stanziamenti di spesa sulla base di quelle che vengono definite "esigenze sopravvenute" nel corso dell'esercizio.
Le maggiori spese sono dettagliatamente indicate, con la loro suddivisione in missioni e programmi, negli allegati alla proposta di legge, ai quali vi rimando per brevità, e devo indicare che il Presidente di Commissione e relatore di maggioranza già ne ha parlato precedentemente.
Prendo atto che una discreta parte di queste "esigenze sopravvenute", in particolare quelle inserite nella famosa tabella E, erano costituite da contributi straordinari elargiti nei territori in modo discriminatorio e secondo logiche clientelari, senza alcuna attinenza con le reali priorità dei cittadini e l'interesse generale, cui sempre si dovrebbe fare riferimento quando si dispone di risorse pubbliche.
Per tale ragione ho presentato una decina di emendamenti in Commissione, che sono stati tutti bocciati, ma li ripresenterò anche oggi in Aula, chiedendo di dirottare le suddette risorse verso una finalità di interesse sociale, che ritengo prioritaria nel quadro economico-sociale regionale attuale. Tutti gli emendamenti da me presentati sono infatti destinati al reperimento di risorse per la costituzione di un Fondo regionale di solidarietà a vantaggio dei cittadini marchigiani a basso reddito per affrontare, durante l'autunno e l'inverno prossimo, il pagamento delle bollette di gas ed energia elettrica (che sono mediamente già triplicate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e di cui si prevedono ulteriori aumenti).
Emendamenti simili sono stati presentati anche da parte del Partito Democratico, anche questi bocciati purtroppo in Commissione e oggi vedremo che fine faranno quelli che propongono in Aula.
Attraverso questi emendamenti verranno recuperati 1.355.000 euro nel 2022, e 1.190.000 euro nel 2023. In totale parliamo di oltre 2,5 milioni, che se distribuiti a favore delle famiglie più in difficoltà non sono affatto una cifra irrisoria.
Ulteriori risorse è auspicabile che siano individuate dalla Giunta attraverso una attenta e profonda attività di revisione della spesa. La Giunta, infatti, deve dare esecuzione concreta all'impegno preso con l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio regionale della mozione n. 206 nella seduta del 12 luglio, a proposito del caro bollette, ovvero "intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese". Ricordo che in quella seduta erano state proposte delle mozioni da parte anche dell’opposizione, proposte che sono state tutte bocciate mentre questa è passata ed era firmata dal Presidente Latini.
In particolare, proponiamo riduzione di spese che riteniamo non necessarie, eccessive e/o rinviabili, oltre alla riduzione (non, oltre la metà), dei molteplici contributi straordinari che nella proposta di assestamento della Giunta sono stati promessi con le motivazioni più varie ad associazioni e Comuni a ridosso delle elezioni politiche.
A riprova del fatto che sono mossa dall'intento di privilegiare l'interesse generale rispetto al ritorno di immagine nel territorio, ho proposto la riduzione anche dei contributi che interessano Comuni che fanno parte del mio collegio elettorale.
Ad esempio, in I Commissione ho presentato un emendamento per ridurre i fondi destinati per la semifinale di Miss Italia a Fano, una manifestazione organizzata da un'azienda privata, che peraltro contribuisce a diffondere un'immagine della donna mercificata e maschilista. La Giunta proponeva di finanziare questo evento con risorse pubbliche regionali per un totale di 150 mila euro (120 in un capitolo specifico e 30 in un altro generico). Questa spesa non è una priorità della Regione, ma piuttosto un'occasione di visibilità di dubbio gusto per un Assessore candidato alle elezioni politiche, facendo nome e cognome, l’ex Assessore Carloni. A seguito delle osservazioni da più parte sollevate, lo stanziamento di 120 mila euro è stato poi stornato in I Commissione con un emendamento della maggioranza, dirottando la somma a favore del finanziamento della legge 9/2006 (Testo unico delle norme regionali in materia di turismo). Mi auguro che la somma non venga impegnata per il medesimo scopo, utilizzando i fondi di quella legge.
A questo punto ci sarebbe la descrizione dell’articolato che se mi permettete salterei perché gli emendamenti della maggioranza tra l’altro presentati poche ore fa, hanno cambiato il quadro normativo e quindi non sono riuscita nell’immediato ad aggiornarli, però una considerazione d’ordine politico alla fine vorrei farla.
Questa mattina durante una improvvisata riunione della I Commissione, ci sono stati sottoposti alcuni emendamenti della maggioranza che sostanzialmente riscrivono gran parte dell'assestamento.
In particolare, per quanto abbiamo potuto comprendere nella concitata riunione di questa mattina e leggendo i documenti che ci sono stati sottoposti poche ore fa, sono stati spostati fondi da precedenti destinazioni mettendoli a favore della manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi e sono state spostate risorse già stanziate a favore delle imprese per varie finalità, assegnandole ad interventi sempre a favore delle imprese, ma connessi al ristoro dei danni subiti per effetto della recente tragica alluvione.
Una rimodulazione in extremis dell'assestamento che ben comprendiamo per la situazione di emergenza anche se avremmo preferito avere la relativa documentazione almeno nella giornata di ieri.
Nell'ambito di questa rimodulazione sono stati stornati anche molti dei contributi straordinari elargiti nel territorio che erano stati previsti nella famigerata tabella E, che peraltro erano stati criticati anche in seno alla maggioranza provocando malumori (vorrei ricordare gli emendamenti presentati in I Commissione dal Consigliere Serfilippi che purtroppo sono stati ritirati ed oggi in parte assorbiti dal maxi emendamento che è stato presentato) questo a dimostrazione del fatto che ci avevamo visto giusto e quelle non erano spese necessarie, che non dovevano essere neanche infilate nella prima impostazione di questo assestamento.
Di questo tardivo ripensamento non possiamo che dirci d’accordo data la situazione emergenziale di gravità che stiamo attraversando, ma non possiamo neppure esimerci dal notare che avviene ad elezioni compiute, quando le illusorie promesse dei candidati alle elezioni politiche che siedono in quest'Aula hanno già pienamente esaurito la loro funzione strumentale. Avete promesso soldi, quelli non spesi li avete destinati oggi per via di una grossa emergenza ad altro, dimostrando pienamente, Assessore Castelli, che quelle spese non erano necessarie ed è vergognoso che le abbiate infilate in tabella E già nella prima versione dell’assestamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente, Presidente della Regione, Assessore Castelli, che ringrazio per la presenza a differenza di altri Assessori.
Il 29 dicembre 2020 in occasione dell'approvazione del primo bilancio di previsione della Giunta Acquaroli, in un intervento solenne lei, riferendosi ad una tabella di bilancio che all'epoca della precedente Giunta si chiamava tabella C ed oggi con la Giunta Acquaroli chiama tabella E , ebbe testualmente a dire: “la tabella C nel 2019 arriva a 18 pagine, c'è di tutto, si tratta di pensare che c'è un'idea della politica di affiliazione al partito dominante che sembra evocare un ritorno alla mezzadria politica”, detto in altre parole l’Assessore Castelli ha accusato la Giunta di centro-sinistra di fare marchette, in concreto di regalare soldi ai Comuni/associazioni in cambio di consenso politico, quella che lui chiama mezzadria politica, ancor più efficacemente nel contesto di un linguaggio duro che mirava a colpire la comunicazione di chi ascoltava e di chi scriveva, testualmente aggiungeva: “La tabella C è il metadone”, cioè la Giunta precedente distribuiva un oppioide in relazione alle cose a cui ho fatto riferimento prima. Chiudo con le sue parole testuali: “Una gestione ottriata - che vuol dire concess,a per chi come me non sapeva cosa volesse dire - di chi pensa di essere padrone delle coscienze”, io ti affilio, secondo la tesi dell’Assessore Castelli attribuita al precedente Presidente della Giunta.
Chiedo all’Assessore Castelli se conosce il numero delle pagine della sua tabella E, se non lo ricordasse glielo dico io, 18 pagine, 10 nel bilancio di previsione, 2 nella variazione primaverile e 6 oggi con l'assestamento, preparato ed approvato dalla Giunta regionale, casualmente assestamento a 40 giorni dalle elezioni politiche, quando normalmente l'assestamento si approva a novembre. Voi stessi avete approvato l'assestamento sia nel 2020 che nel 2021 il 30 novembre, come nel passato e voi casualmente lo approvate ad agosto con delibera di Giunta regionale. Questo la dice lunga, confrontando e confortando le tesi. Diciamo che è stato uno strumento chiaramente politico, quella gestione ottriata. Perché cito quel passaggio al nuovo amico parlamentare? Perché glielo dico con un proverbio popolare che spesso mi ripete mia madre: “Non sputà per aria perché tanto te casca sopre”, antico proverbio lucano. Perché dico questo all’Assessore Castelli, lo sputo che ha diretto al precedente Presidente della Giunta gli è ritornato in testa e oggi seguendo quello che l’Assessore Castelli ha definito il dramma del pensiero, che avrebbe dovuto assalire l’azione del precedente Presidente della Giunta, piuttosto che le scorciatoie o il metadone.
Insomma, l’Assessore Castelli si è convertito sulla via di Damasco issando la bandiera delle marchette piuttosto che il cilicio della dannazione del pensiero e non elenco, ma potrebbe capitare dopo.
Tutto questo per raccontare a chi avesse l'avventura di ascoltarci e potesse beneficiare della professionalità di chi scrive, che il modello delle Marche delle destre di questa regione, in una fase drammatica per le famiglie, piuttosto che preoccuparsi di chi non riesce a pagare le bollette di gas e luce, concentra la propria energia politica amministrativa su marchette politiche, distribuendo piccoli oboli agli amici degli amici, evidentemente in funzione del passaggio elettorale di pochi giorni fa.
In realtà su questo l’Assessore Castelli si è cimentato anche in altri passaggi.
Ho ascoltato con grande attenzione le parole del Presidente Acquaroli, che apprezzo complessivamente e che finalmente torna sulla terra rispetto allo sguardo necessario in questo momento, soprattutto approvare oggi, tutti insieme, qui, un assestamento non lunare, come quello che avevate proposto voi, che non vive nelle nuvole, e spero che le parole del Presidente Acquaroli possano consentire a tutti noi, indipendentemente dall'appartenenza, di dimostrare che sappiamo guardare alle persone, ai loro drammi e non a noi stessi.
Legittimamente chi ci ascolta ci potrebbe dire: ma voi del PD che cosa provate a proporre? Noi pensiamo con questo assestamento che vi siano due grandi emergenze, la prima quella a cui ha fatto riferimento il Presidente Acquaroli, per la quale anche il Partito Democratico nei giorni scorsi, direi tempestivamente, ha lavorato sull'assestamento; la seconda il caro energia, sul dramma che stanno vivendo le nostre famiglie rispetto alle bollette di gas e luce elettrica. Il Presidente di Arera dice che l'1 ottobre aumenteranno ulteriormente le bollette, aumenti a doppia cifra in termini percentuali e credo che da questo punto di vista l’Assemblea, in questa fase, indipendentemente dall'appartenenza, se ne debba far carico.
Si deve avere la sensibilità sociale verso il dramma di tante famiglie per cui abbiamo presentato una serie di emendamenti, su questo vi chiediamo, lo chiediamo con onestà, non dico in ginocchio, ma con la voglia di essere accomunati in questa fase rispetto ai problemi, di dare un segnale forte. Segnale che peraltro, parlo di energia elettrica e gas, hanno già dato alcune Regioni: il Friuli Venezia Giulia con 40 milioni, la Valle d'Aosta con 12 milioni, l'Emilia-Romagna con 45 milioni, il Lazio con un bonus di 300 euro a persona, la Provincia di autonoma di Trento con 25 milioni. Noi crediamo che occorra, per la dignità delle persone che fanno i sacrifici (per esempio non accendere sempre il riscaldamento, ridurre il consumo di energia elettrica) farci carico almeno in quota parte di questo dramma sociale.
La domanda è: siamo in grado di dare una priorità ad un patto politico in questo passaggio nell'Assemblea legislativa delle Marche? Io credo di sì rispetto al tema che intanto abbozzo. Penso che l'assestamento abbia la possibilità, e l’abbiamo fatto presentando un emendamento specifico sull'energia e il gas, di investire 19 milioni circa per una manovra, un'azione, a favore delle famiglie. Non siamo entrati nel merito, lasciamo al Presidente ed alla Giunta la scelta di come articolare questo fondo, che non è stato mai utilizzato, è il fondo crediti di dubbia esigibilità. Che cosa succede? Lo dico ai Consiglieri, che nel fondo crediti di dubbia esigibilità con l'assestamento si aumenta la cifra da 27.859.000 euro a 74.000.000, ci si chiede è normale? Non è normale perché nelle vostre carte ed in quelle che voi presentate come Giunta il fondo crediti di dubbia esigibilità esige un accantonamento obbligatorio di 54 milioni circa. Qualcuno dirà: ma insomma siamo tranquilli? Io per darvi un'idea dei numeri vi ricordo che a fronte della previsione di incasso delle tasse automobilistiche, è un po' questo il tema, nella previsione di bilancio di 204 milioni la Regione apposta 27.859.000 euro di fondo crediti, oggi noi aumentiamo del 200% quel fondo a tre mesi dalla chiusura dell'esercizio senza alcun motivo, allora io credo …
(interrompe l’Assessore Castelli)
Romano CARANCINI. Bugiardo è lei, se avesse letto il rapporto …
PRESIDENTE. Vi prego di fermare le vostre parole, vi prego di fare silenzio altrimenti devo interrompere e sospendere la seduta.
Vi chiedo la cortesia di seguirmi, abbiamo tutto il tempo per far sì che il Consigliere Carancini termini il suo intervento e la Giunta, in particolar modo l’Assessore, replichi ad ogni situazione.
Assessore, la prego e la invito di far terminare il Consigliere.
Romano CARANCINI. Sarebbe stato sufficiente che l'Assessore Castelli avesse letto le carte, non l’ha fatto, perché se fosse tornato indietro di sette anni avrebbe scoperto che il rapporto tra la previsione di bilancio, che normalmente noi facciamo, di incasso delle tasse automobilistiche e l’incassato si è ridotto tra il 10 e il 18%. Negli ultimi sette anni questo dato è costante.
A fronte di una previsione oggi assestata di 245 milioni, voi fate questo conto e capite quello di cui ci occupiamo, questo vuol dire, lo dico a beneficio …
Se vogliamo fare l’appartenenza, va bene, voterete contro, però vi dico che da questo punto di vista lì ci sono 19 milioni che sono oltre l’obbligo dell’accantonamento e che potrebbero essere destinati in questa fase drammatica alle famiglie per poter far fronte alla situazione.
Chiedo su questo un grande senso di responsabilità di tutta l'Assemblea legislativa.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Innanzitutto una riflessione, quando ci sono i dibattiti in questa Aula a volte tendo, non sempre ci riesco, ad osservare i temi del contendere come se non fossi un appartenente all’Aula, come se fossi un esterno che cerca di capirci qualcosa.
Purtroppo noi siamo sempre in preda a delle emergenze straordinari, c’e stato il Covid, poi la guerra in Ucraina, per la quale, ahimè, sono molto preoccupato perché non porta bene, non solo ai popoli che sono coinvolti, ma all’Europa e per ricaduta anche alla nostra Italia con tutte le conseguenze economiche e sociali che si stanno ormai verificando. Spero che ci sia in qualche modo la ricerca della pace, che ovviamente deve tener presente le condizioni di tutti, poi l'ultima in ordine temporale l'alluvione.
Queste cose destabilizzano continuamente i normali programmi, i progetti che fanno le forze politiche, le maggioranze e gli Assessori. Come esterno sono perplesso perché sono tra quelli che avrebbero voluto l’assestamento di bilancio prima delle elezioni perché era un atto dovuto, e non riesco mai a capire qual è la critica che fa la sinistra, quando viene presentato in anticipo dice: “E’ troppo presto”, quando viene presentato in ritardo “E in ritardo”. Questo è un atto che tutto sommato è stato costruito nei suoi tempi, anche in contemporanea con un altro evento: le elezioni politiche anticipate, che nessuno poteva prevedere. Anche questa è stata una condizione straordinaria, sciolte le Camere nel periodo di agosto, consegnate le liste, credo per la prima volta pochi giorni dopo ferragosto, la prima volta nella storia italiana degli ultimi 70 anni, tutte condizioni imprevedibili, straordinarie, spesso ahimè avverse, però bisogna iniziare a capire.
Gli atti vanno preparati prima, per tempo o è meglio all'ultimo momento? Questa condizione di instabilità di pensiero non porta neanche bene a chi la sostiene.
Secondo me gli atti vanno fatti nei tempi giusti determinati dalla scadenza. La scadenza è domani, quindi, oggi c’è in mezzo la campagna elettorale. Mi sembra che siano tempi giusti.
In conseguenza di questi eventi il documento che era stato predisposto precedentemente è stato stravolto, non è un caso che la Commissione, che doveva essere fatta ieri e prendere atto degli emendamenti presentati, è stata fatta con il fiatone questa mattina perché l'alluvione è un evento terribile che ha coinvolto migliaia di cittadini, che ha causato 12 vittime e c’è ancora una persona dispersa che non è stata ritrovata.
Questo documento non poteva non risentire di questa circostanza eccezionale, è stata presa una decisione, tutte le spese obbligatorie sono state mantenute perché così doveva essere, si chiamano obbligatorie, quelle inderogabili sono state ugualmente mantenute, tutto il resto ha trovato un altro indirizzo, tanto è vero che nei prossimi provvedimenti di bilancio dovremo recuperare alcune spese che sono state cancellate. Tutto ciò che in questo momento (enti locali, cultura, turismo) poteva essere rinviato o tagliato è stato tolto e ci troviamo di fronte ad un assestamento che in parte è anche un po' una manovra che si occupa soprattutto di quello che è accaduto.
Solo le spese obbligatorie e inderogabili sono state lasciate, quindi anche attese che pur c’erano, impegni presi dagli Assessori e dai vari Assessorati di Giunta, sono stati stravolte e non tenute in considerazione perché c'è un'emergenza straordinaria, che ovviamente non pensiamo minimamente di affrontare con questo documento.
Ci sarà bisogno, purtroppo corriamo dietro agli eventi, di fondi straordinari, che sono anche complicati perché siamo di nuovo in una situazione straordinaria, qual è la situazione straordinaria? Abbiamo un governo in scadenza. Il governo Draghi, che è solo per l’ordinaria amministrazione, ha fatto un piccolissimo provvedimento di 5 milioni per la protezione civile, ma serve proprio per la somma urgenza, serve almeno, ma solo per improvvisare, un contributo straordinario dello Stato – le emergenze sono legislazione nazionale - di almeno un centinaio di milioni subito. Lo farà il governo Draghi in scadenza? Ieri c’è stata una riunione del Consiglio dei Ministri e i funzionari ci hanno detto che è una delle ultime, probabilmente ce ne saranno altre due prima dell’arrivo del nuovo Presidente del Consiglio con i nuovi Ministri ed anche lì è problematico perché i nuovi Ministri dovranno costituire i nuovi gabinetti, le nuove segreterie, l’ufficio legislativo, quindi spero che anche se al termine e in ordinaria amministrazione, tenendo presente l’urgenza, nel prossimo Consiglio dei Ministri il Governo dia una mano alle Marche e ci dia un fondo sufficiente perlomeno a far ripartire. Ci sono persone senza casa, grazie a Dio le Marche hanno solidarietà, ma ci sono centinaia di persone che sono andate a vivere in casa di parenti o di amici, non è una condizione semplice, ci sono danni in quasi tutti i primi piani e non solo delle abitazioni, ci sono attività industriali o anche piccole attività, nel caso di Senigallia soprattutto attività minori, commerciali, artigianali, eccetera, che sono state gravemente danneggiate e non hanno la liquidità per ripartire.
Quindi tutto ciò che era stato detto e che poteva essere in qualche modo criticato è stato stralciato con le decisioni che sono state prese nella giornata dell'altro ieri. Abbiamo cercato di fare le cose al meglio, pensando soprattutto con la testa rivolta ai cittadini ed alle imprese della zona alluvionata, poi faremo un Consiglio straordinario su questo, un Consiglio dedicato, lo ha chiesto il Presidente con grande senso di responsabilità. Aggiungo che il Presidente ha avviato nelle ore immediatamente successive un'inchiesta interna per verificare che cosa non abbia funzionato, alcune cose hanno funzionato e di quelle ovviamente non ce ne occuperemo perché sono andate nel migliore dei modi tenendo presente il disastro, altre hanno funzionato meno e il Presidente ha avuto il senso responsabilità di avviare un'inchiesta interna che è in corso di esecuzione, c’è stato già un primo report proprio per chiarire le cose innanzitutto ai cittadini e poi a questo Consiglio.
Successivamente ci sarà una seduta straordinaria che oggi la Conferenza dei capigruppo ha previsto per martedì 11 ottobre, sarà una seduta ordinaria, quella del martedì, ma ci sarà il punto prioritario delle comunicazioni del Presidente, articolate, e la possibilità di intervento dei gruppi.
L’11 speriamo di dare un ulteriore contributo finanziario, è nostro senso di responsabilità farlo, ci siamo attivati tutti, spero che si attiveranno tutti.
Scusate se qui ci metto un pizzico di considerazione di parte, spero che il prossimo Presidente del Consiglio, nominato dal Presidente della Repubblica, non siamo noi a poterlo stabilire, sia del mio partito, nella persona della leader del mio partito, che avrà vinto le elezioni con una coalizione ed una maggioranza molto forte, che ovviamente avrà un occhio significativo per la nostra regione. Non è un caso che la Presidente di Fratelli d’Italia abbia aperto la campagna elettorale italiana ad Ancona, nelle Marche ed abbia sempre avuto un atteggiamento di considerazione nei nostri confronti, in particolare del Presidente Acquaroli, anche del nostro gruppo consiliare e dei nostri Assessori, che questo possa essere un atteggiamento di estrema attenzione ed estremo impegno per farci ripartire.
Le Marche purtroppo non hanno avuto fortuna negli ultimi anni: terremoti, alluvione, ritardo nelle infrastrutture che è clamoroso, noi ci stiamo portando un po’ avanti, ma è difficile. Spero che questi eventi anche avversi ci mettano nelle condizioni non solo di ripartire, magari di fare qualcosa meglio.
Prima il Consigliere di opposisione Carancini ha citato il metadone, io nella vita ho avuto l’avventura di lavorare per alcuni anni al DSM Salute Mentale e Psichiatria, poi per molti anni al Servizio delle dipendenze patologiche, sono stato tra i sostenitori della linea terapeutica di dare sempre poco metadone, ero molto criticato dai colleghi per questo, mi dicevano: “Allora ci spostiamo in un’altra città della provincia dove ne danno tanto”, io invece un po’ tirchio come tutti i marchigiani ne ho sempre dato poco.
Spero che anche in futuro questo atteggiamento di non dare soldi così …, i soldi si possono anche dare ed anche in maniera discrezionale, non c’è niente di vergognoso, purché siano per cose giuste, allora lì uno si prende la responsabilità di dire: “Ho fatto questa scelta e i soldi li ho finalizzati ed orientati a qualcosa”, altrimenti non servono a niente.
Concludo dicendo che spesso chi riesce a dare più soldi in giro ad personam prende tanti voti di preferenza, ma poi fa brutti risultati politici, è successo anche in questa consultazione elettorale, ovviamente non cito i nomi, ma uno deve fare le cose senza una ricaduta elettorale e politica. Speriamo di non cadere in questo errore, ci sono caduti anche nel passato e spesso i risultati non sono stati brillanti.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Consigliere Ciccioli, poi risponderò perché non voglio assolutamente polemizzare con lei, avremo occasione anche di parlare del dramma dell’alluvione, quindi anche su questo non le risponderò.
Penso di doverlo dire, la mattina stessa, presto, ho mandato un messaggio al Presidente Acquaroli in cui mi sono messo completamente a disposizione per quello che potevo fare essendo passato in una tragedia analoga come Presidente della Provincia di Fermo nell'alluvione del 2011 quando morirono due persone, quindi non posso non comprendere il dramma che sta affrontato il Presidente della Regione Marche, avremo modo di parlarne.
E’ un fatto che questo assestamento di bilancio nessuna influenza ha avuto sul risultato elettorale politico inequivocabile di Fratelli d'Italia, che poi è il partito dell’Assessore al bilancio e del Presidente. Nessuna rilevanza ha avuto, tanto è stato chiaro, la stessa cosa non si può dire per gli altri e lo ha detto il Consigliere Ciccioli, che in questa circostanza almeno c'è stato un tentativo, lo ha detto lui, di utilizzare da parte di qualcuno questa manovra a fini elettorali e poi non c’è riuscito. Ancora una volta c'è da dire che il Consigliere Ciccioli ha il coraggio delle sue azioni, certamente non gli manca e questo è indubbiamente un valore.
E’ un fatto altrettanto vero che questo assestamento è stato presentato a ridosso delle elezioni, dopo che sono state indette, il 12 agosto quando già si sapeva che ci sarebbero state le elezioni politiche.
Un assestamento che non era necessario presentare il 12 agosto perché di solito si fa dopo l'approvazione del rendiconto. Ho chiesto la sintesi delle altre Regioni e posso dire fin d'ora che ad esempio le Regioni Lombardia e Veneto, governate dal centro-destra, anche altre, hanno approvato l’assestamento dopo il rendiconto. Guarda caso qui è stato presentato il 12 agosto, prima del rendiconto, e non si può dire che questo assestamento sia necessario per rispondere alle emergenze perché gli emendamenti se del caso sono stati presentati questa mattina. Tra l'altro le emergenze evocate nella relazione dell’assestamento, come il Covid, non sembrano siano state affrontate nella stesura iniziale dell’assestamento. L'alluvione non c'era stata e non poteva essere presa in considerazione, ma non è stata affrontata neanche l'emergenza Covid. Si inseriscono nella stesura iniziale dell’assestamento soltanto le spese obbligatorie, che neanche erano state previste nel bilancio di previsione, che ci fu presentato come meramente tecnico, come meramente tecnica è la stesura iniziale di questo assestamento.
Oltretutto c'è un altro aspetto, questa maggioranza ad oggi non ha presentato mai un vero bilancio perché in occasione del primo bilancio del dicembre 2020 giustamente l'Assessore Castelli disse: “Siamo arrivati adesso, abbiamo dovuto adottare un insieme di atti. Che possiamo fare?” Non si poteva pretendere un bilancio vero, era il nostro, neanche venne variato, ricordo che l’unica variazione venne fatta su iniziativa del Presidente della II Commissione, che è anche la mia, il Presidente Putzu; l'anno scorso, il secondo, ci venne presentato come un bilancio tecnico, ve lo ricordate, e si rinviava ad una variazione successiva, che ancora non ho visto, né questo assestamento si può dire che sia una manovra economica perché ci sono soltanto le spese obbligatorie e le risorse che pure ci sono, quel miliardo di cui ha parlato prima il Presidente Marinelli dispiegato sul 2022, 2023 e 2024, badate che sul 2022 ci sono soltanto 50 milioni poco più o poco meno, quindi non si può sbandierare una manovra di 1 miliardo quando in una annualità ci si mette soltanto 50 milioni su un bilancio che complessivamente è di 5 miliardi, non si può sbandierare in quel modo. Le altre risorse invece vanno ad incidere negli anni 2023 e 2024, ma lì è facile dire che ci sono 500 milioni, è evidente, a bilancio iniziale non c'era nulla e nel frattempo ci si mettono. In più non vengono inserite queste risorse all'interno di una programmazione complessiva, che tenga conto delle difficoltà delle famiglie e delle imprese derivanti dal Covid 19 e dalla crisi energetica e dalla crisi economica.
Io ho presentato degli emendamenti, tra cui uno sul fondo energia, che dopo discuteremo, che inizialmente era di 2 milioni in Commissione oggi è di 4 milioni, mi ha detto il Consigliere Marinelli: “Che ci facciamo con 2 milioni?” ed oggi è di 4 milioni. A parte che ci si fa qualcosa perché con 4 milioni potremmo dare 200 euro a testa a 20.000 famiglie, parliamo di famiglie più bisognose.
Ma c'è un aspetto: perché quell'emendamento? Vorrei ricordare per ricongiungervi a voi stessi quello che avete proposto ed approvato. Io ho fatto quell'emendamento perché questo Consiglio regionale nella seduta del 12 luglio 2022, la n. 76, ha approvato la mozione n. 206 ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi, Pasqui, Marcozzi, Santarelli, votata anche da noi all’unanimità, con la quale si impegnava il Presidente della Giunta regionale ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento straordinario in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese. Quale occasione se non l’unica dell’assestamento presentato a ridosso delle elezioni per dare corso a questo impegno solennemente assunto in questa Aula? Altrimenti cosa contate voi, cosa contiamo noi? Noi siamo opposizione, ne siamo consapevoli, ma qui ne va conto il vostro ruolo dato che l’avete approvata voi, questo è, Consigliere Marinelli, e non c’è traccia di tutto ciò nell’assestamento.
C'è traccia di che cosa? L’ha detto il Consigliere Carancini, c'è traccia della tabella E, che è la famigerata tabella C di “cesettiana” memoria, ero l’Assessore al bilancio, oggi la tabella E è la riedizione della tabella C in modo molto meno elegante perché ci avete finanziato anche le recinzioni dei ruzzodromi, vi ricordate?
Lì ci sono però le risorse tant’è che il mio emendamento, colleghi vi chiedo di ascoltare per il bene comune, di 4.800.000 euro attinge esclusivamente, ad eccezione di 1 milione, per 3,8 milioni alla famigerata tabella E che è una tabella piena di marchette e di marchette elettorali dato che è stata adottata e proposta all'indomani di una campagna elettorale.
Ribadisco, l’ho detto prima, che il partito del Presidente non aveva bisogno di questo, né allora né dopo, ma qualcun altro sì. A proposito di questo, sempre perché mi interfaccio con il Consigliere Ciccioli dato che anche lui è in Commissione, vorrei dire una cosa, oltre all’Assessore Castelli ed al Consigliere Carancini che hanno detto una cosa condivisibile: “Contestiamo il metodo puntuale, contestiamo che la tabella C sia la manifestazione di un atteggiamento di intermediazione politica che falsa il gioco democratico con i soldi del contribuente”, mai parole furono così puntuali sotto il profilo politico, ma c'è di più, sulla tabella C - leggo testualmente - diceva il Consigliere Ciccioli: “Il Presidente Acquaroli ha voluto abolirla, è una vicenda incredibile al limite della contestazione penale del traffico di influenze. Nella tabella C (ora tabella E) siamo al limite, se un magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni, che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni con chi ha preso i soldi dalla tabella C (oggi tabella E)”. Queste sono le parole del Consigliere Ciccioli nella seduta n. 9 del 29 dicembre 2020 e se il Presidente Acquaroli la voleva abolire, e l’intento era encomiabile, perché oggi è stata riesumata e perché è stata riesumata all'indomani dell'indizione delle elezioni, per quale motivo? Per quello che ha detto il Consigliere Ciccioli, magari il tentativo a qualcuno non è riuscito, avremo modo di parlarne successivamente, però quando si fanno delle affermazioni così bisogna essere conseguenti ed il Consigliere Ciccioli che allora diceva queste cose oggi le rinnega apertamente e “copre” quegli atteggiamenti che lui denunciava in questa Aula.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Come i Consiglieri Cesetti e Ruggeri anch’io sono componente della I Commissione e devo dire che quando abbiamo visto questa manovra di assestamento siamo rimasti senza parole, anche perché se prima era assurdo portare avanti questa manovra, con tutte quelle voci che sono state già descritte dai colleghi che mi hanno preceduto, diventa oggi ancora più incomprensibile il fatto che la Giunta, almeno fino a questo momento, non abbia approvato niente per modificare la manovra di assestamento.
Come opposizione abbiamo presentato degli emendamenti che vanno nella direzione di sostenere sia i cittadini, quindi le famiglie, che le piccole e le medie imprese. Dal nostro punto di vista questo sostegno non deve arrivare attraverso il sostegno del credito.
Anch'io, come molti di voi in questi giorni, sono andato nelle zone colpite ed ho parlato con chi ha una attività, con chi ha un piccolo negozio, con chi magari abitava al piano terra e si è visto la casa distrutta, secondo me pensare che queste persone debbano prendere un mutuo e non contributi a fondo perduto è sbagliato anche perché siamo in territori molto fragili e la redditività delle attività è molto bassa.
Dal nostro punto di vista l’aiuto non deve arrivare attraverso il sostegno al credito, ma con contributi a fondo perduto, questo per quanto riguarda sia le famiglie più colpite … Chiaramente non possiamo pensare di andare a sostenere tutti con le risorse regionali, ma prevedere un fondo che vada a sostenere le famiglie più colpite può essere una risposta veloce, in attesa dei fondi che dovrebbero arrivare dallo Stato per dare una risposta un po’ a tutte le famiglie, a tutte le imprese che sono state colpite.
Lo stesso discorso vale per le piccole e medie imprese dove piccole attività (bar, ristoranti, officine, piccole imprese) difficilmente potranno far fronte alla sistemazione dei loro locali attraverso dei mutui, magari molti hanno già dei mutui attivi e prima o poi dovranno riaffrontare le rate dei mutui che hanno già aperto.
Dall'altra parte, oltre a quello che è successo, sono ormai molti mesi che abbiamo una crisi legata al caro energia, per cui le famiglie e le imprese fanno difficoltà a sostenere l’aumento dei costi. Anche da questo punto di vista nella manovra, che è stata presentata ai primi di agosto, non era previsto nessun tipo di sostegno reale e concreto nei confronti di questi soggetti, quindi noi abbiamo presentato degli emendamenti che poi andremo a descrivere in maniera più specifica.
Riteniamo che questa sia una manovra che non riesca a dare risposte a quelle che sono le priorità che oggi i cittadini marchigiani hanno (il caro bollette) e a stare vicino a quelle popolazioni che hanno subito l’alluvione, che hanno bisogno di avere contanti in tempi rapidi perché anche la velocità è importante. Non è possibile aspettare molto tempo, il Governo ha già stanziato una prima trance di risorse, sono sicuramente insufficienti rispetto ai danni subiti dalle popolazioni, quindi la Regione poteva anche pensare di fare una manovra straordinaria, come stiamo proponendo noi con i nostri emendamenti, per aiutare in tempi rapidi queste famiglie e queste imprese. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Per replicare perché mi è rimasta in mente l’ultima frase detta dal Consigliere Carancini, che ci vuole un grande senso di responsabilità. Penso che noi ce l’abbiamo. Parliamo di 2 milioni per sostenere il caro bollette, 2 milioni significa dare al 10% delle famiglie dai 30 ai 40 euro, se i contributi li diamo al 30% delle famiglie vuol dire assegnare 8 o 9 euro.
Siamo responsabili e non inganniamo le persone, per il caro bollette è stato stimato che se aiutiamo anche le imprese si arriva a 4 euro a famiglia, se il fabbisogno per il caro bollette è di 90 miliardi, quindi 1,5 miliardi per la Regione marche, mi dite come possiamo intervenire? Sì, interveniamo a favore di 10, 15 famiglie, però il problema sicuramente non è questo.
Tornando all’affermazione del Consigliere Carancini, ha parlato di 19 milioni di euro del fondo crediti di dubbia esigibilità, è una scelta che possiamo fare, facciamo il debito, dopodiché avremo le sanzioni. Dalle valutazioni di questa mattina i nostri tecnici ci hanno detto che forse neanche riusciremo ad incassare tutto quello che avevamo previsto come mancanza e quello che è stato messo in più è stato fatto in base ad una valutazione che, visto la fiducia che ho nei nostri tecnici, è giusta.
Quella cifra è così, dopodiché se vogliamo fare in modo di raccontare …, sarebbe stato semplicissimo per noi trovare le risorse, piuttosto che fare una settimana di pulizia per trovare quei 18/19 milioni di euro da investire.
Secondo me ci vuole anche onestà, cioè i 4 milioni che voi trovate, cancello i 19, è inutile metterli prima sugli interventi per il caro bollette e poi per l’alluvione, abbiate perlomeno il coraggio di fare una scelta, le risorse già sono poche. Vogliamo aiutare uno o vogliamo aiutare un altro? Non facciamo girare le stesse risorse, a me sembra una cosa che …, non so.
Le risorse sono poche, sappiamo che dobbiamo fare forza sul Governo perché quando ci sono tragedie come queste …, per il terremoto la Regione non ha dato il contributo alle autonome sistemazione o ha fatto altro. C’è bisogno di un intervento della Protezione Civile, del Governo centrale che possa venirci incontro.
L’intervento sulle imprese va bene, certo, c’è da dare più soldi e liquidità, ma c’è da fare il conto con quello che abbiamo. Secondo me è una iniziativa importante per dare il modo a chi vuole ripartire subito …, è vero che deve fare un mutuo, ma avere la garanzia, non pagare gli interessi, avere il preammortamento per i primi due anni, auspicando che in questo lasso di tempo, anzi avendo quasi la certezza, il Governo possa erogare quei contributi che potranno andare ad estinguere i mutui.
Secondo me stiamo cercando di tenere in piedi un sistema economico già duramente danneggiato da tutto quello che abbiamo subìto, dalla crisi pandemica, dalla crisi energetica, quindi, dico che il grande senso di responsabilità dovremo avercelo un po’ tutti perché siamo purtroppo con poche risorse di fronte ad una tragedia immane sulla quale cerchiamo di metterci una pezza.
Gli investimenti sulla manutenzione dei fiumi, ritengo che dobbiamo guardare avanti, dobbiamo fare in modo che quello che è successo …, anche a seguito di un evento straordinario, che penso sia irripetibile, però dobbiamo metterci nelle condizioni di fronteggiarlo, ed anche per questo lodo il Presidente Acquaroli il quale con forza ha voluto questi investimenti.
Sicuramente dobbiamo guardare al nostro territorio, questa è una priorità, la salute, la possibilità che queste cose non avvengano più è prioritaria, poi ognuno fa il suo, però io dico di mettere tutti un po’ di responsabilità perché stiamo vivendo un momento veramente drammatico.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Allora per prima cosa vorrei rispondere al Consigliere Ciccioli che ho ascoltato con grandissima attenzione perché da quello che si apprende dalla stampa sarà il prossimo Assessore al bilancio, quindi con il discorso che lui ha fatto oggi e che ha fatto anche in Commissione più volte sembra voler azzerare la condotta dell'Assessore Castelli portata avanti fino adesso.
Di fatto boccia la possibilità che vengano inserite queste che abbiamo chiamato marchette all'interno della tabella E e la conduzione che abbiamo visto da parte di centro-destra fino ad oggi, lasciando perdere quello che è successo in passato con il PD perché lì la bocciatura è arrivata dai cittadini, non aprirei più quella partita. Adesso ci siete voi e non mi pare che siano molto dissimili le procedure portate avanti in questa Aula dal centro-destra.
Detto questo, a me fa piacere il discorso che ha fatto il Consigliere Ciccioli e mi fa piacere che abbiate deciso di togliere tutte quelle voci, ne leggo alcune, non le posso leggere tutte, però reputo che siano imbarazzanti, per esempio: 10.000 euro al Comune di Montegallo per gli abiti d'epoca, 50.000 euro al Comune di Castelraimondo per le luminarie del 2022, 80.000 euro per “il Natale che non ti aspetti” per l’Umpli, gli itinerari della bellezza Confommercio Marche Nord 30.000 euro, le presse per i cappelli 4.000 euro.
La tabella E era piena di queste cose, questa era la scelta originaria dell'amministrazione di centro-destra targata Acquaroli, questa è la scelta originaria, quindi il PD ed anche il Movimento 5 Stelle hanno fatto una proposta in Commissione, ed io sono d'accordo con il Presidente Marinelli quando dice che i 2 milioni che avete individuato sono pochi, sono d'accordo, ma nel mio discorso, se lo ha ascoltato sia in Commissione che in Aula - quello di oggi ha meno peso di quello in Commissione, anche perché quando ne abbiamo parlato l’alluvione ancora non c'era stata - ho detto di trovare altre risorse. Chiedevo che il lavoro che avete fatto oggi per l'alluvione fosse fatto prima per il caro energia, invece il centro-destra questo discorso non ha voluto farlo, nonostante ci fosse una mozione approvata all'unanimità. Io ero in Aula, non sono uscita, e l’ho votata, nonostante la bocciatura senza nemmeno un commento degli atti presentati dall'opposizione, e ce n’erano del Movimento 5 Stelle ed anche del PD.
Quella mozione a prima firma del Presidente Latini è chiara e chiedeva di fare quello che negli emendamenti nostri ed anche del PD vi suggerivamo. In Commissione la cosa è stata bocciata, non è stata neanche presa in considerazione e oggi fate quello che vi avevamo chiesto per l'emergenza alluvione, ben venga, ma per fortuna, però è la dimostrazione che quella condotta che avete messo in campo era sbagliata e giustamente avete limato tutte quelle che chiamiamo in Aula marchette, se volete vado avanti, avete cancellato 6 pagine di roba, le avete cancellate voi, mica io, ed avete fatto bene, ma avreste fatto bene a farlo prima delle elezioni per il caro energia.
Tra l'altro io abito in una città in cui c'è un Assessore che ha fatto la campagna elettorale a suon di sforbiciate ed inaugurazioni e nel suo seggio, dove io ero rappresentante di lista, la Lega ha preso il 4%. Quindi, Assessore Carloni, al quale immagino che il Consigliere Ciccioli abbia fatto prima riferimento, non pagano queste cose, distolgono risorse da scelte strategiche.
Mi auguro che da qui in avanti siano fatte scelte strategiche per la nostra regione e non vengano polverizzate le risorse in cerca di facili consensi, che poi non arrivano in questo modo e la dimostrazione è lampante, basta vedere i risultati elettorali, se il Consigliere Carloni è stato eletto è grazie al risultato ottenuto da Fratelli d'Italia, non certo per le elargizioni a destra e a manca ad associazioni ed a Comuni più o meno amici.
Mi fermo qui, Assessore, adesso ascolto anche la sua ultima replica con attenzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Nel fare un intervento pubblico uno pensa che tono dare, che tipo di caratterizzazione, cercherò di esprimere quindi il senso di questa manovra di assestamento, che è una manovra di assestamento eccezionale, proprio perché nel corso dell’approvazione è successo quello che è successo, che ha indotto il nostro Presidente e la Giunta a fare dei correttivi. Una cosa però me la sono detta, sarà un intervento estremamente sereno perché su tutte le cose che hanno detto la Consigliera Ruggeri ed il Consigliere Carancini ha già parlato il popolo marchigiano il 25 settembre, quindi sarebbe sciocco andare a rincorrere osservazioni malevoli che non sta a noi Consiglieri di maggioranza ed anche di minoranza evidenziare. E’ abbastanza chiaro, la sinistra e il Movimento 5 Stelle hanno voluto dare una caratterizzazione politica e amministrativa a queste elezioni, l’’hanno fatto nel dire che c'era un modello Marche da disconoscere e che esisteva una Giunta Acquaroli che inseguiva strane fumisterie sui diritti civili. Il popolo marchigiano ha parlato, quindi, questa discussione deve essere depurata da quelle che sono insinuazioni che invece vanno governate con la giusta serenità, ma anche con senso di responsabilità perché questa sarà una Giunta che nei prossimi tre anni, con la stessa forza, con la stessa impostazione, dovrà gestire un momento difficilissimo perché tutti noi sappiamo che il paesaggio che si profila di fronte al nostro domani è veramente molto complicato.
Quella cosa che invece ha indotto il sottoscritto a dare del bugiardo all'amico Consigliere Carancini, che stenta a capire come si forma il fondo crediti di dubbia esigibilità, io so che lui conosce queste cose, quindi è in malafede, ecco perché mi sono scaldato, Presidente Latini, e mi scuso con tutti, è che non si può dire alla gente, che è disperata, che non sa come affrontare la sera o la quarta settimana, che ci sono 19 milioni di euro spicci, che i cattivi del centro-destra non vogliono dare. Questa è una bastardata che va respinta, ecco perché gli ho detto bugiardo, gli ho spiegato per quale motivo c’è stata la lievitazione del fondo crediti di dubbia esigibilità, perché la Corte dei Conti ci ha detto:“Cara Regione, hai sbagliato a calcolare il metodo degli ultimi anni, dal 2021 se vuoi la parifica, se vuoi evitare una sanzione pesante - che avrebbe probabilmente indotto la Regione a dover tagliare i servizi ospedalieri - cambia metodo di accertamento”. Lo abbiamo fatto, sono stato qui a dire che prima era sbagliato? No, lo abbiamo fatto, do a tutti nella chat della maggioranza la parte della parifica dell’anno scorso, dell’anno 2020 emessa nel 2021, in cui si dice: “Basta, vi abbiamo detto tante volte che si accerta per competenza e non per cassa l'entità dell'evasione del bollo auto che ha determinato quel +19 milioni”. Poi c’è un altro elemento, in pratica questo meccanismo, che è molto complicato e non vi sto a spiegare perché, sennò mi consumo tutto il tempo, ha prodotto un effetto di lievitazione in quanto dopo la sospensione da Covid del bollo auto, le attività di accertamento sono riprese ora, quindi l'evasione è più alta semplicemente perché sono due annualità quelle che dobbiamo recuperare.
Qual è il tema del fondo crediti, e poi mi zittisco su questo tema perché è una perdita di tempo, ma ci tengo a dirlo alla stampa ed ai giornalisti, attenzione a chi vuole vendere il Colosseo alle famiglie in difficoltà, attenzione a chi vuole utilizzare strumenti farlocchi per far finta che ci sia una possibilità che non c’è, almeno nel bilancio regionale, con fondi regionali, considerate la povertà e l’ansia degli imprenditori che tutti noi abbiamo incontrato e che si vedono registrare dei costi energetici quasi tanto da dover paventare la chiusura delle aziende. Queste cose non si fanno, c’è un limite alla decenza anche in politica, ecco perché mi sono scaldato, perché qui i 19 milioni non ci sono, quei 19 milioni sono doverosamente da accantonare perché la legge, il regolamento di contabilità nazionale, prevede che a fronte di mancati incassi non si possono utilizzare risorse del bilancio quando c'è il rischio che quegli incassi non siano veri. Sa, Presidente, cosa vuol dire questa cosa? Disavanzo, e allora delle due l’una, o il Consigliere Carancini fa il furbo per poter dire qualche cattiveria, oppure vuole, questa è la seconda alternativa, procurare il disavanzo della Regione, farci chiudere, farci fallire, farci commissariare.
Queste due cose non solo non le vogliamo, ma andrebbero a discapito delle aziende e delle famiglie che invece ci guardano con attenzione e favore. Noi andiamo avanti sapendo che sarebbe giusto ed utile che lei Consigliere Carancini ritirasse l’emendamento del Colosseo perché la Fontana di Trevi alla gente che sta male …, lei è uomo di sinistra e dice sempre che viene da paesi …, tenga conto che non si possono prendere per il sedere le persone, scusate il termine molto forte, ma è l’unico accento un po’ più accalorato che metto nel mio intervento, non si possono vendere le lamette ed il sapone alle persone che stanno in difficoltà, glielo dobbiamo tutti in questo momento, da destra a sinistra, compreso il Movimento 5 Stelle che ha un’enfasi particolare. Quando le chiede la Consigliera Ruggeri sono proposte sensate, quando le chiede il Consigliere Bilò sono marchette, poi un giorno me la dovrete spiegare questa differenza.
Voglio arrivare alla tabella C perché rivendico per intero quello che dissi e vi spiego perché in quell’occasione la tabella C, del centro-sinistra del precedente Presidente, era diventata l’elemento nodale dell’infrastruttura decisiva per avere le maggioranze sui bilanci, dato che non c'era coesione e lo ha dimostrato il fatto che il precedente Governatore non è stato ricandidato, ed era l'unico modo di creare quel 50% +1 sugli strumenti. Tanto è vero che, non si narra ma me lo hanno detto i dirigenti, si aprivano il giorno prima della seduta di Consiglio anche più di 200 posizioni che non nascevano da una valutazione, che si può, per carità, anche criticare, ma che si proponeva ex ante.
Guardate, ci sono delle esigenze puntuali, noi abbiamo ritenuto che alcune di queste potessero essere ammesse se riferite ai Comuni, quindi nel giudizio, attenzione bene, bisogna anche mettere i Sindaci di centro-destra e di centro sinistra, ma in sè la spesa puntuale non è da demonizzare, la spesa puntuale può essere commentata, ma non diventa uno strumento di gestione politica delle cose perché noi la nostra maggioranza ce l’abbiamo coesa e operosa e si regge su cose diverse, si regge sul fatto che noi in un anno abbiamo fatto la riforma dell'organizzazione, in un anno e mezzo abbiamo approvato i due Por all'unanimità, fra l'altro, ed in un anno e mezzo - mentre voi ci avete messo quattro anni e dieci mesi per fare il Piano sanitario - abbiamo fatto la riorganizzazione della legge 13/2003 che dimostra il fatto che tutto si può dire meno che ci grattiamo la pancia o ci giriamo i pollici. Poi, possiamo sbagliare, per carità, ma questa amministrazione in due anni ha fatto cose che nei precedenti 25 non si erano viste. Possiamo anche sbagliare, lo vedremo, certo è che non si può dire che ci reggiamo con le marchette perché allora non sapete leggere ed io mi auguro che voi continuate in questa incapacità di leggere i dati elettorali, perché il marchigiano ha parlato.
Cosa voglio dire? Voglio dire che bisogna anche essere corretti nell’impostare le cose. E’ vero che c’è stata questa coincidenza delle elezioni, ma insomma, sapevate bene che avevamo preso un impegno, voi ci avevate chiesto l’impegno di portare l’assestamento prima. L’assestamento in Lombardia, che è stata citata più volte, è stato approvato in Consiglio il 12 agosto, allora? E’ così perché purtroppo nelle Marche per una certa tendenza si è sempre ritardato un po’ troppo l’assestamento, noi abbiamo applicato il principio, non so quale sia l’articolo del regolamento generale di contabilità della nostra regione, il 111, che consente di farlo anche prima della parifica. Ci siamo presi la briga di approvare il rendiconto in Giunta, di non aspettare la parifica, di assumerci non un rischio, ma la responsabilità con delle previsioni che dovevano essere ragionevoli e razionali proprio perché prima ancora che la parifica venga fatta andiamo in assestamento, ma per anticipare la miss Italia prima del 25 settembre? Ma siamo seri! Per fare un’altra cosa che nessuno ha enfatizzato, come doveva, in quanto la ragione per la quale abbiamo anticipato questa cosa, se la volete sapere tutta, è la necessità di mettere 5 milioni per le borse di studio per le specialistiche e per i medici di medicina generale. A me ha telefonato il Presidente e mi ha detto che questa era la vera urgenza e su questo noi vi sfidiamo, sul fatto che voi siete rimasti totalmente noncuranti rispetto al fatto che andavano in pensione 100 e passa medici di medicina generale e le borse, forse la Consigliera Leonardi se lo ricorda meglio di me, erano il 30% in meno di quello che sarebbe stata la necessità. Ora, invece, con questa manovra che ha questo scopo non salvifico, ma sicuramente proiettato in una gestione che non si ferma all'oggi delle statue o di altre piccolezze, si creano le condizioni per cui avremo borse per medici di medicina generale del 30% in più rispetto al numero dei medici di medicina generale che andranno in pensione. Questo è, se vogliamo, mettere un elemento centrale in una vicenda che è quella che conosciamo, una vicenda difficile.
Voglio anche parlarvi del perché ho ritenuto improprio e inutile accantonare risorse, quindi sottrarle al circuito virtuoso di quello che generalmente facciamo, e non mi riferisco evidentemente a nessuna parte della tabella C, per alimentare quelle che sarebbero state operazioni elettoralistiche, dare magari 10, 20 euro per il caro bollette.
Su una cosa dobbiamo essere chiari, le dimensioni dell'aumento dell'energia e più complessivamente dell'inflazione sono quelle che ha ricordato il Presidente della Commissione Marinelli, parliamo di cifre esorbitanti che superano i 40 miliardi. Da questo punto, di vista leggetevi la nota di aggiornamento del Defr, che è stata prodotta stamattina a firma di XY, si dice una cosa che sanno tutti coloro che sono in buona fede quando parlano del caro bollette, l'effetto del caro energia e dell'inflazione produce una conseguenza che è paradossalmente positiva per le entrate dello Stato, aumentano le entrate tributarie, tanto è vero che abbiamo usato, o meglio il Governo Draghi ha usato le entrate tributarie, che si sono moltiplicate per effetto dell'aumento sia dei prezzi, effetto che si produce sull’Iva, sia del caro delle accise, per usare questo misura.
Quindi in un mondo normale, non in un mondo in cui tutto diventa favola, in cui tutto diventa commedia dell’arte, spero che non sia una commedia dell’arte quella che porta a dire che avremmo dovuto disallestire le attività per gli artigiani o per qualsiasi cosa. Noi abbiamo 200 milioni di spesa libera, ragazzi, non abbiamo grandi risorse, perché purtroppo questa è la condizione di irrigidimento di una Regione che al pari delle altre deve ancora fare i conti con i mancati ristori che il Governo Conte ci doveva dare e ci aveva promesso quando c’è stata la sospensione dei tributi da Covid, perché di questo parliamo al di qua della barricata di chi prima di parlare deve poter provare a se stesso che ragiona su cose concrete, vere e effettive. Di questo parliamo.
Noi aspettiamo decine di milioni che sappiamo di dover avere dal Governo nazionale, senza che nessuno si curi di procedere ad un saldo per l'effetto delle sospensioni delle entrate tributarie che hanno disidratato, almeno per cassa, per il momento, il nostro bilancio, riuscendo a fare cose, che può valere o non valere, che le agenzie di rating descrivono corretto, come un bilancio che non è prossimo al disavanzo, con un rating di una Regione che comunque sa di poter competere anche sul mercato dei tassi in maniera credibile e verosimile, come dieci giorni fa è stato descritto mi pare da Fitch, che è l'agenzia che dà il nostro rating.
Su questo quadro già abbastanza compromesso è arrivato quello che è arrivato, ovvero l'alluvione, sulla quale non entro perché l’11 c’è il Consiglio per parlarne.
Non voglio parlare delle strumentalizzazioni politiche che sono state sul fatto che noi avevamo tolto le risorse per l’intervento di manutenzione idraulica, poi abbiamo scoperto che noi in due anni abbiamo messo più risorse di quante il precedente Presidente della Giunta ne aveva messe in 5 anni, 106 milioni rispetto a 98. Mi scuso di averlo detto perché ci tengo a dire che nessuno, non penso che siamo pazzi, ha mai pensato di dare meno di quello che era necessario per queste cose così fondamentali.
E’ successo quello che è successo, allora cosa abbiamo detto, cosa abbiamo pensato? Che ristori, interventi, risarcimenti sono obbligo giuridico, economico e morale dello Stato nazionale, da questo punto di vista però ci siamo resi conto che una risposta dovevamo darla, allora abbiamo pensato di raschiare tutto ciò che era raschiabile, innanzitutto per far sì che le aziende potessero avere, con garanzia a carico della Regione, con interessi tutti a carico della Regione, la possibilità di vedersi anticipare gli esiti di una richiesta, che fra l'altro sta aumentando a dismisura giorno per giorno perché dalle nostre verifiche vediamo che le proporzioni della tragedia per le famiglie e per le aziende stanno diventano di un grande disastro, di una grande calamità, come quella che è stata visto.
Come è noto nel rapporto eventi si parla di una natura, di una qualità e di una proporzione millenaria di quello che è accaduto in quel maledetto giorno, per cui ci siamo chiesti: cosa facciamo? Diamo 5 euro a ciascuno, magari aggiungendo l’insecrazione a quello che era stato il danno? No, abbiamo pensato per le aziende di trovare un sistema rapido per avere subito liquidità. E’ vero, ha ragione il Consigliere Biancani, meglio sarebbe stato e meglio sarebbe - mi auguro che questo accada perché so che il Presidente Acquaroli lo sta facendo un giorno sì e l’altro pure - che sia provvido l'intervento immediato del Governo nazionale, ma io so che si sta lavorando, quindi sappiamo che accadrà, ma nel frattempo l'azienda X deve chiudere o deve avere subito liquidità che non paga, in maniera tale che possa avere minimo una prospettiva e dire ai propri dipendenti: “Guardate, non chiudo perché delle risorse ci sono”.
Abbiamo messo 6 milioni di euro raccolti in qualche giorno e abbiamo ritenuto di dover dare un'indicazione che già avevamo ben chiara, ma che successivamente è diventata sistemica, nel dire che la pulizia dei fiumi, che pure avevamo munito di risorse importanti e significative, deve essere oggetto di un intervento straordinario e sistemico, che inaugureremo dopo averlo già praticato nelle settimane scorse, con un intervento che è pari a 15 milioni di euro, perché c'è 1 milione del 2022, ci sono 7 milioni nel 2023 ed altri 7 milioni nel 2024. Noi abbiamo detto: “Si fanno queste cose e non se ne fanno altre”, sulla scorta dell’emozione? Non direi, conoscete il Presidente Acquaroli, è una persona estremamente razionale per quanto appassionata, semplicemente abbiamo voluto sostenere con una nostra indicazione politica e amministrativa chiara la cosa che ieri il Presidente Acquaroli ha chiesto nella Conferenza delle Regioni: un piano straordinario! Le Marche non solo lo hanno chiesto a nome di tutti, ma hanno anche detto: “Ci metto del mio”, perché io non convoco gli altri ad impegnarsi su un tema senza che anch’io possa metterci del mio e vi assicuro che in un bilancio così risicato come quello di una Regione sostanzialmente piccola, mettere in campo 15 milioni per far sì che ci sia questo provvedimento ha un senso politico e queste cose non sono quelle che producono voti, tanto per essere chiari, secondo una malintesa interpretazione del concetto di voto, perché secondo me il consenso, quello genuino, sano, quel consenso che si radica secondo un'idea non volatile, deriva dalla reputazione di scegliere cose di cui non vedi immediatamente gli esiti, ma di cui conosci profondamente la necessità, soprattutto dopo l'esperienza che abbiamo fatto in un momento così difficile e così complicato.
Ripeto, sulla complessiva situazione del nostro bilancio abbiamo detto che questa è un’operazione possibile, è evidente, vi voglio dire anche un’altra cosa, l'eliminazione delle cosiddette voci della tabella C non è frutto di un ripensamento sulla collocazione del bilancio di quelle voci, ma di una valutazione obbligatoria su priorità che ovviamente non potevano che essere ritenute prevalenti su qualsiasi altra voce, quindi, da questo punto di vista non c'è stato un ripensamento sulla proposta che avevamo fatto, ma c'è stata una riflessione obbligatoria e necessaria perché dovendo incrementare il fondo per le aziende abbiamo detto: “Cari Sindaci, non pensate che ci possano essere valutazioni diverse da quelle che portano alla esclusione di ogni intervento”, salvo quelli che si sono già fatti perché erano impegni che dovevamo fare.
Ritengo che questo sia con l'aggiornamento di stamattina, con quei fondi per complessivi 21 milioni, un buon assestamento che va nel senso di cogliere nel segno.
Anche prima dell’alluvione sapevamo che c'erano alcuni interventi che dovevano essere sistematizzati dopo aver avuto certezza anche rispetto alle iniziali previsioni, che andavano corroborate perché tempo per tempo capivamo che bisognava fare delle scelte, le abbiamo fatte anche sull’ambiente, sui parchi, ora non sto qui ad elencarle, lo ha fatto in parte il Presidente della Commissione Consigliere Marinelli.
Quello che a me preme dire è che questo è un assestamento serio che è anche migliorato o meglio riadeguato e ridefinito per ragioni connesse ad una drammaticità degli eventi che spero possa cogliere anche l'opposizione entrando nel vivo di una proposta che ha il senso di segnare un prima e un dopo rispetto alla sicurezza del suolo e del territorio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sugli emendamenti interveniamo quando discutiamo gli articoli?
PRESIDENTE. Esatto, ciascun Consigliere può fare un intervento sull’articolo e sugli emendamenti, se è proponente espone l’emendamento.
Fabrizio CESETTI. Quindi su ogni singolo articolo.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Sull’intervento dell'Azzeccagarbugli Castelli parleremo dopo di quello che ha detto, diciamo soprattutto che non conosce il bilancio, ma ne parleremo poi.
Però lo aiuto perché l'articolo 1, Presidente, è importante e caratterizza per identità la differenza fra la variazione e l’assestamento, perché l’assestamento, che solo l’Assessore Castelli e magari forse qualche altra Regione di destra hanno approvato ad agosto, è l’assestamento, cioè lo strumento attraverso il quale si raffina quanto più in maniera vicina ed esatta quello che sarà il rendiconto.
Il dubbio è se ci fa o se c’è, però è certamente un Azzeccagarbugli e quindi da questo punto di vista sconfessare quello che lui dice …, che forse non è neanche convinto di quello che dice perché è evidente che dietro questa operazione del fondo crediti c’è l’ufficio, è chiaro questo.
Andate a guardare il saldo dei residui, dopo ce lo spiegherà, Assessore, il saldo dei residui è positivo, che cosa vuol dire? Che ci sono meno residui attivi e meno residui passivi. Tecnicamente vuol dire che abbiamo una capacità di incasso rispetto al 2021, attenzione si parla di rendiconto, rispetto alla capacità di farci pagare i nostri crediti, ed in realtà siamo anche capaci di pagare con una maggiore rotazione tecnica.
Dico questo per sconfessare in maniera manifesta le cose che ha detto l’Assessore Castelli, quindi su questo è un elemento caratterizzante l'assestamento e la sottolineatura dei residui è un valore importante, senza considerare ovviamente il risultato di amministrazione che va oltre i 500 milioni di euro, gran parte dei quali sono accantonati per circa 368 milioni. Poi racconteremo come Agnese dei Promessi Sposi descriveva …, c'è solo qualche differenza, Assessore, l'Azzeccagarbugli un po’ le assomiglia, non per tutto, ma poi lo racconteremo meglio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo su questo articolo per replicare anche su alcuni punti.
L’Assessore Castelli ha citato i due anni di attività di questa Giunta, che in queso lasso di tempo ha pensato solo ed esclusivamente alle elezioni politiche che ci sarebbero state nel 2023, poi anticipate. Non potete dire che questo lo dico oggi perché voi siete testimoni che l’ho detto prima, a parte che l’ho detto all’Assessore Castelli che era abbastanza scontato, ma vi ricordate quando all'Assessore Carloni dicevo che qui non c’era mai perché stava in campagna elettorale? Questo è, il Consigliere Serfilippi può testimoniare quante volte ho detto questa cosa. In questi due anni ha pensato solo alle elezioni politiche e basta.
L’Assessore Castelli ha parlato delle leggi che sono state fatte, certo, sono norme che sono attestati, neanche una è attuata, neanche mezza, leggi per occupare il potere, per distribuire prebende politiche. Pensiamo alla Svem, all’Atim, all’Assam, in quest’Aula ho detto addiruttura a chi sarebbero andate queste cinque posizioni e puntualmente avverrà, lo ricordo al Consigliere Rossi.
Pensiamo alla riforma della legge 13, che finirà di distruggere l’organizzazione della sanità in questa nostra regione, che avete fatto fino ad oggi? Avete fatto la legge 13 e basta, e pensate bene qual è la dimostrazione?
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. C'entra perché l’ha detto l'Assessore Castelli ed colgo l’occasione per rispondere. Ad esempio ho qui un articolo: “Marche Nord: infornata di nomine, 30 nuovi direttori di strutture semplici, 47 incarichi di alta specializzazione, 12 incarichi al personale del comparto, di cui per l’4 organizzazione e 8 professionali. Si tratta in tutto di 89 nomine volte a ricoprire i ruoli vacanti e a gratificare le professionalità aziendali, eccetera”, è notorio per chi conosce Marche Nord qual è il riferimento ed è notorio anche per gli alti dirigenti di Marche Nord la loro “legittima” contiguità politica. Facciamo queste nomine, tanto è vero che devono chiedere l'autorizzazione al capo dipartimento perché essendoci una legge che deve essere attuata, le aziende sanitarie che acquisiscono la personalità giuridica dall’1 gennaio 2023 … E’ evidente che se tu dirigi un'azienda che cessa e che deve essere incorporata in un'altra, tu un attimo prima non mi puoi fare un’infornata di 89 nomine, non puoi fare questo, tant’è che la legge dice che non si può fare. Questo è. Guarda caso quando avviene questo, Consigliera Ruggeri? In piena campagna elettorale e l'autorizzazione viene data il 15 settembre 2022.
Queste cose l’Assessore Castelli non le sa perché legittimamente era impegnato in campagna elettorale per suo conto e grazie al suo impegno anche gli altri sono stati eletti, ma questo è.
Sono le riforme, di cui ha parlato l'Assessore Castelli, di questi due anni in virtù di queste elezioni e non lo dico da adesso, ma sin dall’inizio, già nel 2020 lo dissi al Consigliere Carloni. Adesso gli ultimi tre anni a che serviranno? Serviranno per le elezioni regionali del 2025, quindi una Giunta impegnata permanentemente in una perenne campagna elettorale, c’è anche una certa abilità a gestirla perché si vendono cose inesistenti.
Le leggi se non vengono attuate non servono a niente, fanno soltanto danni ed il fatto che non vengono attuate è la dimostrazione che prima si fa una legge che prevede che non si possono fare le 89 assunzioni nel tempo del passaggio e poi si autorizzano.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Chiedo scusa, Presidente, se intervengo alla fine, vorrei ricordare che quando abbiamo approvato il rendiconto a giugno il Consiglio regionale aveva dato un'indicazione, che era quella di mettere 1 milione di euro derivanti dall’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale a favore degli enti gestori delle strutture residenziali, e questo nel bilancio c’è, avevamo anche indicato 200 mila euro a favore dei nuovi progetti di vita indipendente e insieme al Consigliere Cesetti ho fatto l’emendamento in Commissione, che è stato bocciato. Poi come gruppo del Partito Democratico abbiamo deciso di non ripresentarli, ma di presentare solamente gli emendamenti legati all’alluvione o alla crisi energetica.
I 200 mila euro per la vita indipendente e per i nuovi progetti non sono stati previsti, ho chiesto al Presidente Marinelli di inserirli anche perché ci sono molte persone con disabilità che vorrebbero accedervi, ma per il 2022, avendo confermato le risorse seppur importanti degli anni precedenti, non si consentono nuovi progetti, si permettono solamente a coloro che hanno già avviato i progetti di proseguirli.
Ormai probabilmente è tardi, volevo solo evidenziare che mancano, magari cercheremo di capire come fare nelle prossime manovre di bilancio, di assestamento, non li abbiamo ripresentati, però ricordiamoci che questa è un'esigenza alla quale occorre dare una risposta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Su questo punto a me risulta che proprio in coda di Commissione sia earrivata una proposta di emendamento dei servizi sociali, che credo riguardi proprio la vita indipendente, però verifichiamo perché avevamo dato disposizione che venisse incamerato, ovviamente. Ora sento anche i servizi per capire se è ancora possibile recuperarlo.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo brevemente, Presidente, perché colgo l'occasione sul saldo della chiusura.
Prima l’Assessore Castelli rispondendo al Consigliere Carancini ha detto che noi volevamo vendere il Colosseo a proposito dell'utilizzo del fondo crediti di dubbia esigibilità, volevamo vendere il Colosseo ai bisognosi, affermazione efficace, però non è così, noi vogliamo dare con quell'emendamento risorse alle famiglie anche per pagare il bollo auto perché magari non possono e così attenuare, almeno se non scongiurare, quell'evasione che giustifica l'aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, che per la prima volta, se non sbaglio, è di queste dimensioni rispetto agli anni precedenti.
Tecnicamente ci sta, tecnicamente c'è quello che dice l’Assessore Castelli, ma politicamente ci sta quello che sostiene il Consigliere Carancini, quello che prevediamo con l'emendamento perché l'accantonamento, e sono termini vostri, è una scelta prudenziale e le scelte prudenziali vanno contestualizzate da chi ha la responsabilità delle decisioni politiche in rapporto alle mutate esigenze ed emergenze socio-economiche di una comunità che si amministra.
La comunità non l’amministrano i tecnici, che tra l’altro fanno bene il loro mestiere, ma come tali sono deputati a far quadrare i conti con “il piglio” della razionalità, la politica deve fare altro.
E’ indubbio che la minore capacità di riscossione sia stata influenzata, ad esempio, dalla sospensione del bollo auto, che fece questo Consiglio regionale all'indomani del Covid, è ovvio che è stata incisa lì, se però si vuole contestualizzare c'è un'emergenza per quale credo si possa e si debba utilizzare quelle risorse, e non ingessarle con l’aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, per destinarle alle famiglie ed alle imprese perché potrebbero consentire, tra l'altro, di dare un sostegno anche per attenuare, come ho detto prima, la cosiddetta evasione contributiva, in questo caso del bollo auto.
Si dice che c’è il rischio del disavanzo, ma dove sta? Pensate che ci possa essere il disavanzo per 19 milioni su un bilancio di qualche miliardo di euro? Non è credibile, la valutazione è politica perché magari quelle risorse, qualora si verificasse l’evasione contributiva, potrebbero essere destinate a coprirla.
E’ ovvio, si vogliono destinare verso altre finalità, come ad esempio le marchette elettorali di cui alla tabella E, perché se sono riusciti a trarre dalla tabella E velocemente 4,2 milioni di euro, capite che con qualche sforzo aggiuntivo si possono trovare altre risorse e così ci si potrebbe mettere al riparo anche dal disavanzo.
Ripeto, è una scelta politica e la politica incapace, o meglio che non vuole assumere la responsabilità di alcune scelte che le competono, si trincera dietro la valutazione tecnica che è sempre una valutazione fredda, che se ci dovessimo attenere a quella non ci sarebbe bisogno di noi.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Brevemente per dire che il fondo crediti di dubbia esigibilità, come altri istituti della contabilità pubblica, è stato introdotto nel 2011 dopo che la grande crisi aveva provocato, come è noto, la crisi finanziaria e il rischio default dell’Italia, ve la ricordate? Con il Governo Monti sono stati introdotti sia a livello costituzionale che a livello normativo ordinario una serie di principi che evidenziano il concetto di armonizzazione contabile. Quindi il risultato di amministrazione obbligatoriamente deve rispondere a questo genere di principi, che sono preoccupazionali, ma cogenti, pena una serie di conseguenze che presidiano, secondo una logica europea, i saldi di finanza pubblica. Qui stiamo parlando di un argomento che significativamente è nella disponibilità dei nostri tecnici perché ne va dell’adeguatezza normativa e contabile di tutti i procedimenti di spesa.
Faccio questo discorso perché sappiamo che, per una serie di motivi che si sono determinati nella nostra nazione, il nostro debito pubblico è così importante. L’agibilità dei conti nazionali non è interamente devoluta alla scelta politica in quanto ci sono una serie di prescrizioni che derivano anche dalla costituzionalizzazione del pareggio di bilancio, che è stato introdotto in Italia con la legge costituzionale 1 del 2012. Quindi parliamo di cose che è estremamente delicato pensare che possano essere manipolate o manomesse.
Il principio prudenziale non evidenza semplicemente quel tanto di diligenza contadina del tenere un po’ di fieno in cascina, o i soldi sotto il letto, sono prescrizioni che hanno rango costituzionale e che per effetto dell'intervento della Corte dei Conti siamo obbligati e tenuti a rispettare anche perché, lo dico al Consigliere Cesetti che queste cose le conosce molto bene, che motivo ci sarebbe per noi di non spendere soldi? Ci avete accusato di fare cose elettoralistiche, avere 19 milioni in più non sarebbe stato così sconveniente.
Sappiamo che la spesa pubblica fa parte della logica dei servizi, dei diritti da soddisfare, quindi vi dico con estrema serenità e tranquillità che queste sono valutazioni sottratte alla disponibilità politica e parlare di scelta politica secondo me è improprio dato che quello che possiamo fare è fortemente limitato dai principi dell’armonizzazione, che fanno sì che l’avanzo di un ente debba tener conto obbligatoriamente di una quota di fondi che sono sottratti alla spendibilità perché devono tenere indenne, come fossero …, ovvero crediti che sono di dubbia esigibilità. Del resto la stessa scelta di usare l'aggettivo “dubbio” fa sì che ci sia necessariamente e implicitamente una valutazione prudenziale perché parliamo di dubbio e di non certezza, però la prudenza è assurta al rango di valore costituzionale e normativo nella misura in cui ci sono degli algoritmi che aiutano la prudenza, che noi abbiamo rispettato, tenendo conto di questo problema della doppia annualità da recuperare.
Guardate, noi abbiamo una capacità di riscossione coattiva che è del 2% fatto 100 quello che dobbiamo recuperare, ora sul bollo auto si può migliorare, forse sì, dobbiamo mettere le ganasce? Non lo so, non credo, non direi, eviterei in un periodo del genere. Stiamo parlando anche di un frangente storico in cui la fedeltà fiscale è anche fortemente messa in dubbio dalle situazioni di difficoltà complessive economiche, io inviterei ad evitare questa …
Quei 19 milioni non possono essere davvero toccati, sarei grandemente soddisfatto della possibilità di farlo, ma vi assicuro che non c'è nulla di politico nella scelta di astenersi dall’utilizzo di risorse che potrebbero produrre un buco di bilancio con tanto di riconoscimento di debito fuori bilancio, che a ottobre sarebbe davvero esiziale per i nostri equilibri.
PRESIDENTE. Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Lo faccio, mi scuso con i colleghi, ma tra l’altro credo che sia l’ultima occasione che ho di interloquire con l'Assessore Castelli, quindi ne approfitto e ovviamente di questo lo ringrazio.
La scelta, è stato detto, è prudenziale e come tale valutabile politicamente. Assessore Castelli, quindi volendo si possono utilizzare quelle risorse? La prova sa dove sta? E’ semplice ed è la prova del 9, è il fatto che l'emendamento sia stato dichiarato ammissibile perché se fosse vero quello che dice l’Assessore Castelli avrebbe dovuto essere dichiarato inammissibile dato che qualsiasi emendamento in occasione dell'assestamento deve avere la cosiddetta copertura finanziaria. Questo lo dice non soltanto il nostro Regolamento interno, ma le leggi nazionali, ce lo dice soprattutto la nostra Costituzione perché il tema dell'equilibrio di bilancio e del pareggio di bilancio è di rilevanza costituzionale, lo sappiamo bene, e come tale la Regione più di altri sottostà a quei precetti di valenza costituzionale.
E’ evidente che nel momento in cui gli uffici e la Commissione valutano l’ammissibilità di un emendamento e lo considerano ammissibile, ritengono che per quell’emendamento ci sia la copertura, che nel caso di specie è data da parte del fondo crediti di dubbia esigibilità. Se si dà quella copertura e se la si ritiene ammissibile, va da sè che non può provocare alcun vuoto, alcun disavanzo di bilancio. Laddove ci fosse il pericolo, gli uffici dovrebbero ovviamente stoppare e sancire la sentenza di inammissibilità perché noi siamo legislatori regionali, questa è una legge e l'emendamento è “un’articolazione” dell'iter legislativo, e noi dobbiamo e possiamo solo operare in base alla legge. Questa è la prova del 9, non c'è bisogno di essere un economista ed io non lo sono, però mi taccio di comprendere la politica e soprattutto le possibilità che la politica concede a chi ha il coraggio di servirsene e di servirla, soprattutto. Questa era l’occasione non di servirsi della politica, di servirsi sì degli strumenti che la politica ci dà e di servire la politica perché è un modo per dare una mano a quelle famiglie bisognose, a tutti coloro che nella nostra comunità in questo momento ne hanno più bisogno e sono in difficoltà. Questo è.
Il resto sono chiacchiere, valutazioni politiche legittime, per carità, possibili, ma non condivisibili, ma non diciamo che noi vogliamo vendere il Colosseo perché se io volessi vendere il Colosseo mi verrebbe impedito, non sarebbe possibile.
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. No, Consigliere Marinelli, perché se questo fosse il Colosseo la sua Commissione avrebbe dovuto dichiarare inammissibile l'emendamento a prima firma del Consigliere Carancini. E’ molto semplice, perché non si può vendere il Colosseo? Non è possibile, è inammissibile la vendita, doveva essere dichiarato inammissibile. Nel momento in cui è ammissibile significa che non c’è alcun rischio di disavanzo se non nell’incapacità o nell’insipienza della politica. Non c’è alcun disavanzo e non c’è alcuna violazione di legge, tutto qui, ed anche i criteri prudenziali vengono rispettati perché in un dato momento storico, sociale ed economico devono essere rapportati … La prudenza deve essere al servizio della necessità, non il contrario, la necessità al servizio della prudenza, questa è la differenza innanzitutto fra la politica e la tecnica.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Capisco la veemenza con cui oggettivamente il Consigliere Cesetti, ex Assessore, cerca di difendere la sua proposta, però mi limito semplicemente …
E’ stata una mia richiesta quella di avere i documenti ufficiali per chiarire e leggere cosa scrive la Corte dei Conti, la sezione regionale di controllo per le Marche nel rendiconto 2020, quello che riguardava per 10/12 la gestione dell’allora Assessore al bilancio Cesetti, scrive nel dispositivo della sentenza: “Quanto alla gestione delle entrate, questa Sezione, nel corso dei giudizi di parifica relativi ai rendiconti degli anni precedenti, aveva rilevato la non corretta prassi di procedere all'accertamento per cassa dei tributi riscossi a seguito della notifica di avvisi di accertamento e di irrogazione delle sanzioni amministrative. Al riguardo, la Regione ha evidenziato di aver dato seguito a dette osservazioni a decorrere dal bilancio 2021-2023, accertando le entrate derivanti dalla lotta all’evasione sulla base degli avvisi di accertamento e di irrogazione delle sanzioni amministrative emessi dall’amministrazione regionale, già nei primi mesi dell’anno 2020, quindi dette entrate sono rimaste accertate per cassa. In particolare per quanto concerne la riscossione coattiva a mezzo ruoli, la Regione ha precisato che nel 2020 – questo atto è del 2021 – le entrate erano state accertate per competenza sulla base di documenti formali emessi dall’ente nel corso dell'esercizio ma, a seguito dei provvedimenti legislativi statali, emanati per fronteggiare i disagi economici e sociali connessi all’emergenza da Covid 19, che hanno interrotto l'attività di notifica delle relative cartelle di pagamento durante durante il periodo di sospensione dei termini di versamento dei tributi oggetto di recupero, che va dall'8 marzo 2020 al 30 giugno 2021 (articolo 68 D.L. 18/2020 - articolo 4 D.L. 41/2021, articolo 9, comma 1 D.L. 73/2021), gli accertamenti derivanti dalla riscossione coattiva a mezzo ruolo sono stati cancellati dall’esercizio 2020 ed accertati nel bilancio 2021/2023, con imputazione all'esercizio 2021. Per quanto riguarda, invece, i ruoli emessi negli esercizi precedenti a quello entrata in vigore del D.Lgs. 118/2011, le relative entrate continuano ad essere accertate per cassa”.
Cosa significa tutto questo? Questo è il brano della parifica rispetto ai conti del 2020, alla fine del 2021, quindi noi ci siamo attenuti a quanto ci è stato indicato. Da questo punto di vista, sia formale che sostanziale, noi dobbiamo fare quello che ci viene detto perché se agissimo in maniera diversa saremmo osservati e sanzionati. Dobbiamo comportarci in questo modo, dobbiamo seguire queste indicazioni che non possono essere disattese. Anticipo questo perché è la linea di condotta degli uffici, non è neanche una linea politica, è una decisione di conformità a quanto viene indicato correttamente, nessuno più della Corte dei Conti può indicarci le procedure, non mi sembra sbagliato e questo noi sosteniamo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Tutti sanno quanto mi rende lontano il pensiero dal Consigliere Ciccioli, che attraverso l'estemporanea uscita in fondo dice la verità, ma non capisce qual è il problema ed allora provo a dirlo, tanto poi voterete no.
Il tema non è che voi avete rispettato quanto prescrive la Corte dei Conti, c'è un prospetto dell'assestato che indica gli importi dovuti per legge da accantonare a fondo crediti dubbia esigibilità, l'importo minimo rispetto alla previsione di entrata, quel dato non è messo in discussione, Consigliere Ciccioli, lì c'è scritto.
L’Assessore Castelli Azzeccagarbugli non legge il bilancio perché se l’avesse letto avrebbe scoperto che c'è una terza colonna che è la parte facoltativa dell'accantonamento, ecco perché qualcuno vi dice che è politica.
Facoltativa significa che dovreste accantonare 54 milioni, invece ne accantonate 74 milioni, 19 milioni in più. E’ una precisa scelta quella di guardare dall'altra parte delle famiglie, questo sta scritto qui, non me lo invento io. L’Assessore Castelli dice: “Ma che siete matti, io non li avrei utilizzati?”, ma non capisce, Assessore, perché se avesse capito avrebbe utilizzato quelle risorse.
So che non ha letto neanche il rapporto fra le entrate e quello incassato a rendiconto perché se avesse studiato si sarebbe accorto di quanto la Regione incassa ogni anno rispetto alla tassa automobilistica. Sta tutto scritto, Assessore Castelli, ecco perché dico che purtroppo è una scelta politica e se ne infischia delle famiglie. Ma non dà fastidio questo, dà fastidio il fatto che imbroglia politicamente con gli argomenti. Ha detto che se non approviamo questi 74 milioni siamo soggetti a sanzioni, è una bugia, lei non ha letto e non si è applicato, non ha studiato.Capisco che chi sta in campagna elettorale va correndo dalla mattina alla sera, è normale questo, ma per darle un’ulteriore prova di quello che dico, se avesse studiato l’avrebbe letto, Assessore, nel 2021 l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità era di 51 milioni. Quanto avete accantonato in più rispetto a quello che dice la Corte dei Conti? Zero! Siete smentiti. Quanto avete accantonato in più nel 2020, quando avevate previsto nell’accantonamento 14 milioni in più? Quanto avete accantonato? Zero! Quanto avete accantonato in più nel 2019 rispetto all’accantonamento doveroso per legge? Zero, questo dimostra …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Sto spiegando che l’accantonamento, doveroso, obbligatorio per legge, secondo le direttive contabili, ammonta a 54 milioni, i vostri uffici hanno messo 19 milioni in più, che è un accantonamento facoltativo. Giustamente l’Assessore Castelli mi può dire: “Mi scusi, ma non incassiamo!” Se va a studiare gli incassi rispetto alle previsioni vedrà quant’è la percentuale, volete sapere quella del 2021? Del 13%.
Quello che voglio dirvi è di essere onesti, basta dire non ce ne frega niente delle famiglie, tutto qua, quindi, la citazione della Corte dei Conti non c’entra assolutamente niente ed è la toppa di chi all’improvviso si vede recapitare il messaggino dell’Assessore Castelli, che sta mandando a tutti. Questo pezzetto della parifica, che ho letto pure io in anticipo, non c’entra assolutamente niente. Basta studiare, Assessore Castelli!
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Anzitutto devo dire al Consigliere Carancini di non pagare il consulente che gli ha detto queste idiozie perché non si è meritato il corrispettivo, visto che io ho fatto il Sindaco insieme al Consigliere Carancini e mi telefonava sempre per capire come funzionava la contabilità, tanto è vero che alcune cose gliele ho anche provate a spiegare. Ma lui non è sciocco, è in malafede, lui cosa deve fare? Consigliere Carancini, consapevole che la polemica politica ci sta tutta, sta producendo un ragionamento che non sono io a difendere, è una scelta tecnica, sta dicendo a me che non studio? No, sta dicendo a tutto un sistema operativo e tecnico dell'amministrazione regionale di non studiare, che lei sa e loro non sanno. Mentre si è scoperto che in questo momento lei sta attaccando il Consigliere Cesetti, cioè il vero psicodramma, l’ennesimo del centro-sinistra, è che questa variazione deriva da un dato che ha letto il Consigliere Ciccioli, che la Corte dei Conti si era stufata perché per anni, quando il Consigliere Cesetti era Assessore, si è fatto un accantonamento per cassa, quindi ci ha detto che dovevamo smetterla e farla per competenza. Sarebbe a dire che tu non puoi fare il furbo ed accantoni solo valutando come elemento di partenza quello che incassi, perché noi incassiamo il 2% dell'ammontare di quello che andiamo a riscuotere forzosamente. Dobbiamo migliorare secondo me, ma non è questo il momento, sennò ci dicono che vogliamo mettere le ganasce. Questa cosa non si può fare più, allora abbiamo detto: “Sfasciamo i conti?” “E’ colpa dell’ex Assessore Cesetti?” No, ma come si fa in onore del principio, all’ossequio della continuità amministrativa, abbiamo cambiato registro per evitare che il fondo crediti di dubbia esigibilità potesse essere sanzionato, anche perché poi ci avrebbero detto che scassiamo i conti.
Qui c’è una sinistra curiosa che ci dice che noi siamo dei sovranisti che vogliono abusare delle capacità finanziarie degli enti, che borbottiamo perché l’Europa è cattiva, e quando siamo rigorosi, vorrei dire draghiani nel rispettare puntualmente i principi che il Governo Monti - che loro hanno sostenuto più volte - ci ha imposto e che io più volte ho contestato chiedendo: “Il fondo crediti cos’è?” Nasce da una esigenza giusta, tanto per dire che ho vissuto mesi nello studio del fondo crediti, tu Sindaco, tu Presidente della Regione, non puoi esagerare nel dire che hai delle entrate farlocche, datti una calmata, se esageri nel rappresentare come certe delle entrate, io ti frego, ti obbligo a mettere un fondo e tu non spendi le entrate farlocche. Il carattere dubitativo dell’entrata è nella regola: dubbia esigibilità, quello che sa bene il Consigliere Carancini, perché lui è in malafede, non è ignorante, vuole vendere il Colosseo. Oggi si è alzato dopo la debacle che il centro-sinistra ha avuto il 25 settembre e ha detto: “Io devo incitare le folle e siccome con il ragionamento non ce la faccio, siccome con la politica ho qualche risultato un po’ discutibile, devo evidenziare la necessità di una sommossa”, la cosa grave, e non sono più ironico, Presidente Acquaroli, è che giocare con la disperazione è da cattivi maestri.
Consigliere Carancini, la smetta, la smetta di usare parole che sono macigni in un momento in cui la crisi sociale potrebbe generare una tensione democratica di cui non abbiamo bisogno. In questa Aula, come in qualsiasi altra Aula, in cui ciascuno di noi dovrà abitare, dobbiamo stare molto attenti perché, e lei ha fatto riferimento ad Agnese ed all’Azzeccagarbugli, quando c’è l’assalto ai forni non fanno distinzione fra chi è di Ficara e chi di Offida, ma complessivamente vanno a contrastare i principi democratici.
Consigliere Carancini ci sta tutto, c’è anche la parte della commedia in politica, però occhio a giocare con la disperazione perché dietro la dubbia esigibilità potrebbe esserci una certa turbolenza e questo come classe dirigente di questa Regione non ce lo possiamo permettere, né se abbiamo vinto le elezioni né se le abbiamo perse domenica scorsa.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non solo non sento su di me alcuna colpa delle passate gestioni, ma anzi rivendico il merito di quelle scelte e sono orgoglioso del coraggio, della forza del coraggio per stabilire la supremazia della politica rispetto alla tecnica, perché, caro Assessore Castelli, un principio cardine del sistema democratico che lei evoca è appunto la separazione dei poteri, e non mi voglio dilungare molto, e se la Corte dei Conti si era stufata di come procedevo con gli accantonamenti per decisione politica … E’ vero e rivendico quello che ha detto il Consigliere Carancini. C’era il Consigliere Zaffiri, che era seduto al posto del Consigliere Bilò, che mi rimproverava sempre questa storia della Corte dei Conti per gli accantonamenti, ma io dicevo che non potevo accantonare inutilmente e sterilizzare risorse a danno della mia comunità. Io ho accantonato sempre zero, guarda caso, mai i bilanci che ho portato sono andati in disavanzo. Con la Corte dei Conti bisogna interloquire in una logica di leale e corretta articolazione, perché è un giudice e c’è una differenza di fondo, Assessore Castelli, i giudici applicano la legge, mentre noi siamo la legge, è questa la differenza e lei fra poco sarà anche legge nazionale.
I giudici applicano la legge, noi siamo la legge, l’assestamento di bilancio e l’accantonamento si fanno con legge e nel momento in cui un emendamento, che è un articolato dell’iter legislativo, viene dichiarato dagli uffici ammissibile quell’emendamento è conforme a legge e se è conforme a legge viene assorbito nel provvedimento più ampio che è la legge di assestamento e che la stessa Corte dei Conti, come chiunque altro, deve rispettare e deve applicare e se non è d’accordo può impugnarla dinanzi alla Corte costituzionale per vizio di illegittimità.
Questa è la procedura, questo è il gioco democratico, che credo dovrebbe essere conosciuto e l’Assessore Castelli lo conosce bene, anche perché si è misurato con molte e variegate esperienze, questo è. Quindi, nel momento in cui è stato dichiarato ammissibile è chiuso, non si fa con disperazione, anzi, noi vogliamo dare una mano perché è da irresponsabili e nella migliore delle ipotesi è da codardi che dinanzi al dramma di migliaia di famiglie si vada ad accantonare 20 milioni che non servono, anzi servirebbero proprio per pagare anche il bollo auto e nel caso di specie per attenuare anche la cosiddetta evasione. E’ da irresponsabili e da codardi.
PRESIDENTE. Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4 bis (articolo aggiuntivo).
Subemendamento 4 bis/1/1 a firma del Consigliere Carancini, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Romano CARANCINI. Proviamo a fare con calma una ricostruzione, intanto parto dal Consigliere Marinelli, le famiglie in questa regione sono circa 600.000, il 10% delle famiglie, non so se sia la percentuale corretta, è 60.000, dividere 19 milioni per 60.000 famiglie vuol dire destinare ad ognuna 316 euro. Dico questo perché i numeri vanno precisati.
Voglio ricordare all’Assessore Castelli ed ai Consiglieri quale sia il risultato fra quello che si prevede nei bilanci di previsione e quello che si incassa. Qual è il tema centrale? Siccome stiamo parlando dei 19 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, cioè tutti quei crediti che si rischia di non incassare, credo che l’Assessore, oltre all’ufficio che non ha dato questi numeri, avrebbe dovuto raccontare ai Consiglieri quale fosse lo storico dell’incasso. Nel 2021, cioè l’ultimo anno, abbiamo previsto in sede di previsione 215 milioni di incasso dalla tassa automobilistica, secondo il rendiconto che andremo ad approvare, che è già stato approvato dalla Giunta regionale, noi abbiamo incassato 187 milioni, senza considerare l’ultimo segmento del recupero, che è il contenzioso; nel 2020 avevamo previsto nel bilancio di previsione 193 milioni, sapete quanto abbiamo incassato? 181.642 euro pari a -6%; nel 2019 avevamo previsto 191 milioni, abbiamo incassato 186 milioni di euro pari al -2,6%.
Questi sono solo tre dati, posso andare avanti, nel 2018 abbiamo incassato -6,5%, nel 2017 -7,2%, nel 2016 -7%, tutto questo per dimostrare che oggi attraverso l’accantonamento obbligatorio di 54 milioni fatto dall’ufficio, che è dovuto e che noi rispettiamo, noi accantoniamo il 22,49%, quasi il doppio di quello che è stato il minore incasso nell’ultimo anno e molto di meno rispetto agli altri anni.
Questi sono semplici numeri che dimostrano che non c’è nessuna discussione, che la Giunta regionale …, nella mia esperienza posso capire che i dirigenti vogliono accantonare tutto, ma questo non è serio perché non si ha rispetto delle risorse pubbliche e una volta accantonato quanto è legittimamente previsto dalla legge, esattamente 54 milioni di euro, è del tutto ingiustificato che l’ufficio custodito dall’Assessore Castelli ne accantoni 74, ma per quale ragione?
Gliene dico un’altra, Assessore Castelli, voi avreste dovuto scrivere nella relazione per quale ragione in questo atto, che avete preparato voi, la somma accantonata è maggiore di quella dovuta. Voi dovete spiegare il perché, non c’è una spiegazione ed i dati degli anni precedenti dimostrano che la previsione eccessiva è del tutto ingiustificata, ma riuscite a capire questo?
Io sono convinto che voi lo capite …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Le do fastidio? Siccome di fronte a questo emendamento ci stanno le famiglie, è legittimo e serio approvarlo e il fatto che l’Assessore Castelli si sbracci tanto su questi 19 milioni, io lo capisco, è perché è stato preso in castagna. Questa è la realtà.
Vi chiedo di avere un senso di responsabilità, io non ho niente da insegnare.
Assessore Castelli, facendo opposizione studio, non ho consulenti, studio e leggo, quindi l’appello che faccio, dato che avremo davvero un problema con le nostre famiglie, è che il Presidente Acquaroli di questo si faccia carico, non stravolgiamo niente, rispettiamo le direttive contabili e destiniamo 19 milioni alle famiglie, ovviamente non lasciandoli dentro un tesoretto.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non aggiungo altro a quello che ho detto circa l’opportunità di votare questo emendamento e la possibilità ... Vedete l’emendamento 4 bis/1 riguarda circa 23 milioni di euro destinati alla crisi energetica a favore dei nuclei familiari. Il Governo Draghi ha dato un bonus di 150 euro, se non sbaglio, per i redditi fino a 20.000 lordi, per noi sarebbe una grande cosa se la Regione Marche avesse potuto destinare alle famiglie bisognose, visto che il comma 4 dell’emendamento dice che “La Giunta regionale disciplina l’utilizzo del fondo di cui al comma 1 entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”, quindi lo fa la Giunta.
Con 23 milioni di euro, se diamo 150 euro a famiglia per dare una mano, noi sosteniamo 154.000 famiglie, non 10, ma 154.000 famiglie della nostra comunità regionale. Di fronte a questo credo che la stessa Corte dei Conti, sempre molto attenta, perlomeno io così l’ho conosciuta, comprenderebbe il fatto di continuare ad applicare la prassi, di cui mi avvalevo quando ero Assessore al bilancio, che hanno criticato, ma alla fine hanno parificato e non c’è stato alcun disavanzo. Questo è il tema. Ripeto, lo facciamo con legge.
Voi potreste anche essere preoccupati e dire: “Se facciamo una cosa di questo tipo, mentre la Corte dei Conti ci raccomanda una cosa diversa, potremmo essere chiamati alla responsabilità”, non è così perché voi mi insegnate che l'assestamento si fa con legge, la legge copre tutto, come direbbe l’Assessore Castelli, copre il dedotto e il deducibile e se a qualcuno la legge non sta bene chi è titolato la impugni in via diretta o in via incidentale, altrimenti la deve applicare. Questo è, il resto sono chiacchiere al vento.
Credo che in questo momento così difficile per il Paese, per la comunità regionale, che tra l’altro ha già subito il terremoto ed adesso l’alluvione, non si possa scegliere tra l’accantonare nel fondo crediti di dubbia esigibilità 20 milioni o destinarli alle famiglie.
Signori, mi rivolgo anche al Presidente della Giunta regionale, che penso non manchi di sensibilità e che non può non comprendere che di fronte alla possibilità di utilizzarli …, intanto li utilizzi per le nostre famiglie.
Di questa prassi, non ho sensi di colpa, ma rivendico il merito di quella scelta. Andavo a sterilizzare le risorse? Ma mica ero fuori di testa! Perché dovevo sterilizzare le risorse? Il Consigliere Zaffiri mi urlava sempre che dovevo accantonare, ma che cosa dovevo accantonare di fronte ai drammi della nostra comunità? Quando c’era da salvare Aerdorica dal fallimento, cosa facevo, accantonavo? Quando c’era da salvare Aerdorica dal fallimento noi abbiamo fatto una legge con la quale abbiamo dato 6 milioni di euro a Aerdorica. Siamo stati sotto inchiesta da parte della Corte dei Conti per aver disposto l’aumento di capitale, ma siamo stati immediatamente prosciolti in istruttoria dalla stessa per una ragione molto semplice, perché abbiamo portato la legge di bilancio, che è uguale alla legge di assestamento, in cui c’era la variazione. L’abbiamo fatto con legge, noi siamo la legge e voi la rispettate, se non vi va bene la impugnate.
Dinnanzi alle esigenze della nostra comunità questo è il coraggio che deve mettere in campo la determinazione della classe politica, altrimenti la classe politica abdica a se stessa. Questo è il tema, non stiamo a vendere la Fontana di Trevi o il Colosseo o a speculare sul niente, noi siamo qui a rivendicare l’assunzione delle nostre responsabilità.
PRESIDENTE. Subemendamento 4 bis/1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4 bis/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Emendamento 4 bis/2 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani. Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. La previsione era articolata su tre emendamenti, il primo comprendeva una somma complessiva di circa 22 milioni, composta da oltre 19 milioni per il fondo crediti di dubbia esigibilità, facoltativo, arbitrariamente inserito in tabella, oltre a una previsione di storno di alcune leggi che evidentemente possono essere rifinanziate più avanti anche alla luce delle stesse dichiarazioni dell’Assessore e dei tecnici, che mi fanno immaginare che avremo un’altra variazione di bilancio prima del nuovo previsionale.
Con questo emendamento si prevede il tema riconducibile ai 19 milioni dell’accantonamento, quindi da questo punto di vista le ragioni che sottendono sono le medesime che abbiamo illustrato per l’emendamento precedente.
Si ha l’impressione che non si voglia comprendere, si ha l’impressione che non si voglia restare sul pezzo, sull’argomento di questa vicenda, che non è di appartenenza politica, è la vicenda delle famiglie e si tenta, attraverso l’assestamento di bilancio, di prevedere a loro favore una cifra per il 2022, non particolarmente rilevante, ma in ogni caso utile, che va ad integrare peraltro le previsioni centrali e che dal punto di vista politico, ma direi sociale, avrebbe testimoniato o testimonierebbe, qualora vi sia un ripensamento su questo, la volontà di essere vicini a questo dramma che purtroppo credo, spero di no, si aggraverà nei prossimi giorni.
Sono i 19 milioni in più previsti nell’accantonamento, inutili nel senso che è evidente che saranno poi riutilizzati, diventeranno avanzo perché l’accantonamento obbligatorio – il rispetto della Corte dei Conti - è stato fatto.
Dico al Consigliere Cesetti che qui non c’è il tema della Corte dei Conti perché il dovere del rispetto del principio contabile è già assolto, non c’è la necessità di avere una comprensione, è già assolto, peraltro in maniera abbondante e prudente. Io lo accetto, è già stato assoldato, si prevedono 54 milioni.
Tanto per fare un conteggio, nel 2021 abbiamo incassato il 13%, se nel 2022 incassassimo di meno avremo addirittura un margine sulla previsione del fondo crediti di dubbia esigibilità, doveroso, di ulteriori 6 milioni. Non so se è chiaro, restiamo abbondantemente dentro quel contesto, quindi i 19 milioni in questa fase sono utilizzabili, sono praticabili, non possiamo su questo essere indifferenti, non può essere materia di guerra amministrativa in una Assemblea legislativa, in un quadro come questo, ma ci rendiamo conto? Ripeto, chiedo che venga approvato almeno questo secondo emendamento.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sono favorevole per ribadire, non ripeto quello che ho detto prima, un ulteriore chiarimento. Ho già detto che il problema non si pone, è ammissibile, vengono rispettati tutti i criteri, l’ho già spiegato, non potrebbe essere diversamente, addirittura mi sono spinto fino a discettare sul principio sulla separazione dei poteri, perché dico che avrà la comprensione della Corte dei Conti? Non perché sia necessaria, però il punto è questo: io che ho fatto l’Assessore al bilancio per 5 anni e tre mesi ho sempre tenuto nel debito conto le raccomandazioni della Corte dei Conti, quando queste erano coerenti con gli interessi della comunità, le ho sempre rispettate. Nel caso di specie credo che se approvassimo questi giusti emendamenti, sono convinto, la Corte dei Conti comprenderebbe anche rispetto alle sue raccomandazioni che, ripeto, sono raccomandazioni e non potrebbe essere diversamente. Non sono “ordini”, non sono precetti, sono giuste raccomandazioni di cui ovviamente la politica deve tenerne conto.
Nel caso di specie, se approvassimo questo emendamento cosa si dirà alla Corte dei Conti? Quello che diciamo da tre ore, che in questo momento così drammatico per la nostra comunità colpita dal terremoto prima e dalla pandemia dopo, dalla crisi economica, dalla crisi energetica e dall’alluvione, noi abbiamo pensato di “accantonare” quel criterio prudenziale per metterlo al servizio delle necessità della nostra comunità. Penso che la Corte dei Conti rispetto ad un minore accantonamento, perché quello obbligatorio c’è, di 19 milioni su un bilancio di 5 miliardi, comprenderebbe non solo l’opportunità, ma l’assoluta necessità di questo tipo di intervento.
E’ un fatto di volontà politica e non c’è niente di male se la maggioranza nell’interesse della comunità votasse un emendamento presentato dal gruppo del Partito Democratico, non ci sarebbe nulla di male, non andremo domani a rivendicare il merito, che sarebbe esclusivamente della maggioranza che fa propria una decisione perché ne ha la possibilità e ne ha la disponibilità. E’ ovvio che è necessario il vostro voto, perché voi siete stati chiamati a governare questa nostra comunità, noi al più possiamo fare delle proposte, ma le decisioni sono le vostre e noi in queste vi vogliamo sostenere, vi vogliamo spronare ad assumere questo atto di coraggio.
Gli emendamenti del Consigliere Marinelli, di cui dopo diremo, sono arrivati stamattina, sono arrivati così tardi perché c’erano gli emendamento del gruppo del PD, del gruppo del Movimento 5 Stelle, è evidente che la maggioranza non poteva presentarsi a mani vuote perché le mani vuote sono nude.
Sono stati presentati degli emendamenti, di cui diremo poi, però credo che questo sia di straordinaria importanza e secondo me dovreste farci una riflessione. So che non la farete, ma magari potete chiedere un minuto di sospensione per rimodularlo - lo dico all’Assessore Castelli - ridurlo magari fino alla metà, però non sarebbero più 154.000 famiglie, ma sarebbero comunque 72.000. Cinque minuti di sospensione, ci vediamo un attimo, concordiamo un subemendamento e diamo un segnale. Sarebbe anche un bel gesto, che una volta tanto la maggioranza e la minoranza mettono da parte le legittime opinioni, anche contrapposizioni politiche, per operare nell’interesse della nostra comunità.
Ritengo che non dobbiamo perdere questa occasione, se riuscissimo a ridurre questo emendamento, il Consigliere Carancini potrebbe essere senz’altro d’accordo, come si dice: sarebbe comunque meglio di niente provocato da un voto contrario.
Ritengo che verrebbe assolta da una parte anche l’indicazione della Corte dei Conti e nello stesso tempo daremo un segnale, soprattutto voi che siete maggioranza, alla nostra comunità e aggiungo che sarebbe il modo migliore per l’Assessore Castelli di lasciare quest’Aula, in cui è stato in questi anni ed ha reso un servizio alla nostra comunità, al di là che nulla è condivisibile di quello che ha fatto.
Sarebbe anche un bel modo per lasciare quest’Aula e lasciare il suo impegno politico qui per assumerne uno più alto nell’interesse di tutto il Paese.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Solo per dire grazie di tutte queste elucubrazioni, però non si può violare la legge e sfasciare i conti perché qui siamo all’inversione delle collocazioni politiche. Il Partito Democratico ci fa sempre le romanzine sul fatto che noi sfasciamo i conti, siamo sovranisti, vogliamo provocare torsioni nel supremo interesse del rispetto delle regole. E’ imbarazzante, ora ci chiede di violare la legge perché domani andrà a fare il post dicendo “avete …”. Non si fa così, io sono l’Assessore al bilancio e qualcun altro tra qualche giorno … E’ è da irresponsabili. Nel mio primo intervento in Senato dirò che dobbiamo cambiare la legge 118 sul regolamento delle contabilità delle Regioni, se poi il Partito Democratico mi prenderà a pernacchie, dicendo che voglio sfasciare i conti perché i sovranisti, “fratellisti” vogliono sfasciare i conti, dirò di scrivere al Partito Democratico della Regione Marche.
Non si può essere rigorosi quando si è in maggioranza e laschi e flessibili poi.
In Commissione c’è stata una valutazione politica sull’ammissibilità perché non volevamo privare il gruppo della possibilità di discutere questo tema, abbiamo fatto un esercizio di democrazia e di flessibilità, nonostante non fosse adeguata la copertura finanziaria, ci è sembrato utile, ne abbiamo parlato con il Presidente Marinelli, dire non lo bocciamo. Vedete, non bisogna essere buoni quando si parla e troppo consociativi in certe cose perché alla fine si ritorce contro perché la notizia è: dobbiamo sfasciare i conti della Regione. Ma questo non accadrà.
Consigliere Cesetti, la ringrazio per tutte le sue considerazioni, non ci può chiedere di andare contro la legge, mi dispiace, non lo abbiamo mai fatto e continueremo a non farlo, mentre invece cercheremo di essere solleciti nel dare alle famiglie ed alle aziende italiane e marchigiane quello che hanno diritto di avere per effetto del sacrosanto dovere di attenzionare quello che sta accadendo, che è frutto di speculazioni finanziarie che conosciamo e che dovranno essere governate, però in altra sede, non certo con il bilancio della Regione Marche.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. E’ davvero in malafede l’Assessore Castelli quando dice che viola le leggi, io mi chiedo come fa a non vergognarsi di dire una cosa come questa.
L’accantonamento di 19 milioni è facoltativo ed è indecente quello che dice, è aggiuntivo rispetto alla legge ed è davvero indecente rispetto a questo.
Siccome mi rendo conto della difficoltà, siccome non si è accorto di questo, nella mia ignoranza mi riservo di scrivere alla Corte dei Conti e chiedere se accantonare oltre quanto la legge ed il principio contabile prescrivono, senza una motivazione adeguata a giustificare, sia un principio accettabile.
Con questo criterio – lo dico ai Consiglieri, ma è evidente, chi è in maggioranza … - un politico, chi governa può accantonare quanto gli pare perché non un si tratta dell’accantonamento dovuto per legge, si tratta di un accantonamento volontario, facoltativo, oltre quello già previsto.
Penso che non sia un criterio corretto, così come quando si accantona non rispettando la legge è legittimo che la Corte dei Conti intervenga, allo stesso modo quando l’Assessore al bilancio, siccome ha i suoi affari relativi alla campagna elettorale, non si accorge che sono stati accantonati 19 milioni in più, che in una fase drammatica della regione Marche vengono sottratti alle famiglie. Questo è quello che avviene, sottraete ai diritti, ai bisogni delle famiglie 19 milioni. Si deve vergognare di quello che obbliga a fare ai suoi Consiglieri.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Vorrei dire solo che vergognoso è qualcun altro perché dire che non è stata valutata …, noi abbiamo fatto una manovra per cercare di dare delle risposte prendendo dove era impossibile prendere. Poi dire che non ce ne siamo accorti, ma non è vero, perché abbiamo valutato ed abbiamo visto, perché dobbiamo dire delle cose non vere ai nostri concittadini, ma perché …
(interventi fuori microfono)
Renzo MARINELLI. Quando ha parlato lei sono stato zitto.
Uno certe cose le dice una, due, tre, quattro volte, ma poi basta! Io capisco, però farci passare come degli incompetenti, che vogliono andare contro i cittadini, è assurdo!
Io dico che la questione l’abbiamo valutata attentamente, ne abbiamo parlato con gli uffici e mi hanno dimostrato che non si può fare. Perché dobbiamo mandare in disavanzo il nostro ente oppure non dobbiamo rispettare le leggi? Mi dica il perché.
Dopodiché l’impegno, abbiamo trovato queste risorse, faremo l’assestamento, faremo un altro bilancio, ne troveremo altre, però le prendiamo dai capitoli dove è possibile prenderle.
Quindi il voto è contrario.
PRESIDENTE. Emendamento 4 bis/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Subemendamento 4 bis/3/1 a firma del Consigliere Carancini, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Romano CARANCINI. Il subemendamento è per aver stralciato, stornato 1.207.000 che avevamo inserito rispetto all’avanzo del Consiglio regionale.
Glielo spiego al Consigliere Marinelli, ed ho diritto di farlo, perché non ci aveva pensato in quanto prima ha fatto cancellare al Consigliere Serfilippi 70 emendamenti e poi non è stato capace, nei tempi previsti, entro il giorno precedente, di presentare gli emendamenti e dopo aver copiato quelli che ha presentato l’opposizione stamattina si presenta con gli emendamenti.
Facile, questo anche i bambini lo capiscono, la responsabilità è quella, mica c’è niente di male, a voi delle famiglie non ve ne frega nulla, voi avete utilizzato …, tenete per voi un tesoretto.
Dico un’altra cosa al Consigliere Marinelli, adesso vedremo quanto incasseranno i nostri uffici rispetto a quello che prevediamo, ve ne accorgerete, dimenticherete, però la realtà è questa, ve ne siete sbattuti di tutto. Questa è la realtà.
Ripeto, non c’è un’altra spiegazione, la legge era rispettata, a voi delle famiglie … Vi fa problema che domani mattina qualcuno avrebbe potuto fare un post per prendersi il merito, io sono disponibile a far firmare a lei l’emendamento, però voi questa sensibilità non l’avete, ovviamente dite no a prescindere. Seguite l’indicazione dell’Assessore in maniera piatta, il quale racconta cose che non corrispondono alla realtà, dato che dice che se non approviamo questi 74 milioni la Corte dei Conti ci punirà. Una sciocchezza, per non dire altro, una sciocchezza detta da un Assessore al bilancio che davvero dovrebbe impallidire perché nella seconda colonnina, Assessore Castelli, della previsione dei fondi c’è scritto che l’accantonamento è di 54 milioni, 19 milioni sono lì in più, accantonati come tesoretto da parte vostra, mentre le famiglie dovranno chiudere i termosifoni per non spendere troppo, dovranno spegnere le luci, non potranno fare il bagno più di una volta al giorno, questo voi non lo capite, anzi lo capite, ma non ve ne frega niente!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Siccome mi ha citato il Consigliere Carancini ci tengo a rispondere a quello che ha detto.
Innanzitutto, credo che quando uno amministra debba essere responsabile e penso che questi emendamenti che avete proposto siano da irresponsabili perché il fondo dei crediti di dubbia esigibilità è molto importante per la stabilità dei conti pubblici e chi ha amministrato un Comune lo dovrebbe sapere benissimo, visto che qui abbiamo tanti Sindaci e tanti Consiglieri comunali o Assessori, quindi mettere in difficoltà una amministrazione regionale facendo populismo - perché questo è – chiedendo di togliere 320 milioni dal fondo per il pagamento delle bollette, che sappiamo benissimo essere un’emergenza nazionale ed internazionale che sta colpendo le famiglie e le aziende nel nostro Paese e non solo.
E’ chiaro che volevate farci una battaglia non sapendo dove prendere i fondi perché effettivamente è difficile trovare fondi in un bilancio molto risicato, lo abbiamo visto nel bilancio preventivo e oggi ringrazio la Giunta che ha portato l’assestamento, come aveva promesso, entro settembre. Potevamo farlo anche un mese fa, ma abbiamo preferito aspettare le elezioni ed ascoltare l’invito che veniva dall’opposizione di farlo dopo le elezioni politiche.
Comunque l’importante è che l’assestamento sia stato portato, gli emendamenti che ho presentato e che ho ritirato credo che abbiano fatto bene anche alla maggioranza.
L’emendamento che oggi proviene dalla Giunta a firma del Consigliere Marinelli, che ringrazio per il lavoro che ha svolto in questo mese in maniera molto difficile, è frutto anche di una mediazione, che penso sia importante anche visto il momento che stiamo attraversando da una settimana a questa parte, che ancora di più ci ha messo di fronte ad una emergenza vera e toccante.
Solo per dire che capisco il lavoro dell’opposizione, mentre alcuni emendamenti potevano stare in piedi come quelli sulla tabella E, questi due sono populisti e irrispettosi verso chi governa una amministrazione, qualsiasi essa sia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per fortuna, come veniva detto prima, le parole ci ricadono addosso, specialmente in quest’Aula. Ricorderete quando prima in Commissione e poi in Aula ho citato le parole del Consigliere Ciccioli e quelle dell’Assessore Castelli, che sono a resoconto stenografico.
Assessore Castelli, ho tentato bonariamente una sintesi tra maggioranza e minoranza, dicendo anche che poteva essere per lei l’occasione per lasciare questo consesso verso quelli più alti, l’ho detto perché era giusto e per tentare questo approccio.
La sua opposizione formale è destituita di fondamento, resta agli atti e mi dispiace che restino parole di incompetenza rispetto ad una persona comunque oggettivamente competente.
Non violiamo nessuna legge con l’approvazione di questo emendamento e converrete con me che l’accantonamento facoltativo va da sé, la parola facoltativa sprigiona la discrezionalità, ciò che è facoltativo è discrezionale, quindi l’accantonamento è discrezionale.
Il tema è questo: voi scegliete l’accantonamento facoltativo e discrezionale a discapito dei bisogni delle famiglie della nostra comunità, il resto sono chiacchiere. La parola va da sé: facoltativo, quindi, discrezionale.
L’Assessore Castelli: ha detto: in Commissione come concessione politica l’ammissibilità, ma scherziamo, l’inammissibilità viene dichiarata ai sensi del 103 del Regolamento, se non vado errato, è il Presidente che dichiara l’inammissibilità e qualora il presentatore si opponga viene deliberata senza discussione dall’Assemblea. Quando il Presidente decide l’inammissibilità non lo fa sulla base di un suo atto d’imperio autoritativo, la decide sulla base di un parere degli uffici, che sovrintendono all’ammissibilità o meno. L’emendamento è inammissibile quando c’è l’estraneità di materia o quando non ha la copertura finanziaria. E chi lo stabilisce questo, lo può stabilire il Consigliere Marinelli o il Presidente Latini? No, sono gli uffici che ci dicono, con la loro competenza tecnica, perché l’inammissibilità è un fatto tecnico, se c’è l’estraneità di materia o se non c’è la copertura. Questo l’Assessore Castelli lo sa bene, lo imparerà ancora meglio quando andrà in Senato perché anche lì gli uffici stabiliscono se un emendamento è ammissibile o meno, se è estraneo di materia o meno, mica lo dice il Presidente del Senato o il Presidente della Commissione, lo decidono gli uffici della Camera. Questo è il tema.
Nel momento in cui viene dichiarato ammissibile …, voi converrete con me che ci prendiamo in giro, prendete in giro i cittadini, però questo resta agli atti. Le oscenità istituzionali che dite restano agli atti.
L’emendamento non può violare la legge perché se lo facesse gli uffici dovrebbero dire che è inammissibile. Addirittura quando facciamo le interrogazioni, tra l’altro non ho mai capito perché, ci cancellano i nomi, può essere opportuno, lo fa l’ufficio, mica gli possiamo dire di no, questo è il punto. Quale violazione di legge, non esiste la violazione di legge, assolutamente.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Voglio esternare una mia sensazione, interpretazione e spero di sbagliare, quindi mi rivolgo sia ai Consiglieri di maggioranza che di minoranza.
Non vorrei che stiamo andando nella direzione, che purtroppo è stata attestata nei giorni scorsi, dell’eccessiva strumentalizzazione dei fatti dell’alluvione, dei morti, dei danni alle famiglie, dei danni alle imprese, perpetrata da giornali vicini ad un certo mondo, perpetrata da alcuni esponenti del PD. Magari non siete voi i diretti interessati nell’eccedere su alcune strumentalizzazioni.
Credo che la risposta sia stata data dall’Assessore Castelli su questo punto oggetto dell’emendamento, sia in termini tecnici che politici. Avete ricordato che su un bilancio di 5,4 miliardi ci sono 200 milioni di spesa libera su cui questa Giunta può scegliere e operare, bene, i fatti, e qui arriviamo ai fatti, quindi mi auguro che stia sbagliando nella mia interpretazione, che si sta confermando sempre di più intervento dopo intervento, ci dicono che questa amministrazione, al di là delle vostre accuse di marchette, su cui poi discuteremo perché marchette non erano, erano sostegni ad enti, quindi a Comuni, nel fare determinate cose e scelte, ha messo in campo 8,7 milioni per l’attività ordinaria della manutenzione dei fossi, 7 miliardi per quella straordinaria e 6 milioni di euro per far sì che le aziende …, perché lì possiamo intervenire concretamente, le altre sono chiacchiere e se diamo 20 euro, 30 euro, 100 euro a famiglia di che parliamo? Veramente vogliamo prendere in giro i cittadini? Oltre al danno la beffa?
La direzione unica è stata ed è quella di sostenere le aziende facilitando il ricorso ad un finanziamento con l’abbattimento totale degli interessi, attraverso un finanziamento di 8 anni con preammortamento di 2 anni. Questa è una cosa che possiamo fare, quindi i fatti, i dati oggettivi su cui dobbiamo ragionare sono questi. Su un assestamento di 50 milioni 18,7 milioni di euro sono stati destinati agli alluvionati che sono i veri danneggiati da questa situazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Non sarei intervenuta ma, Consigliere Marinangeli, dire che noi abbiamo speculato o abbiamo detto una parola rispetto agli alluvionati è vergognoso da parte sua. La sfido a trovare una parola di uno di noi su un giornale o su un social, noi non abbiamo strumentalizzato nulla, siamo stati in un rigorosissimo silenzio, semmai siamo stati a servizio ed a disposizione.
Nessuno di noi ha messo delle fotografie, pur essendo presenti nelle zone alluvionate, e ci sarebbe stato anche tanto da dire, quindi, per cortesia, detto questo, ne parleremo la prossima volta. Non accettiamo reprimende da parte di nessuno, soprattutto su questo tema, che è molto delicato, e mi dispiace molto che lei abbia voluto toccarlo perché l’abbiamo lasciato tutti ad una seduta specifica.
Abbiamo ascoltato il Presidente Latini, abbiamo ascoltato il Presidente Acquaroli in assoluto silenzio e rigore, avrei preferito che ci fosse la sensibilità di arrivare con identico rigore fino alla fine.
Quando lei mi dice che la tabella E non è definibile come marchettificio, le dico che, per esempio, ci sono contributi per Mercatello sul Metauro per l’acquisto dei tendaggi per una scuola, per una statua al Teatro Filarmonici, che è pure a casa mia, ma è una statua, oppure in materia etica, per la Parrocchia di San Giorgio Martire per l’adeguamento degli impianti informatici, un contributo straordinario alla diocesi di Carpegna per la Chiesa di San Leo, ci sono veramente degli interventi puntuali con degli obiettivi precisi su enti precisi.
Detto questo, non entro nel merito, ma dico una cosa molto semplice e lapalissiana: la forbice tra l’impegno dei 54 milioni di euro e i 73 milioni che voi avete accantonato è discrezionale, lo dimostra il fatto che voi avete votato l’ammissibilità e gli uffici lo hanno accolto, quindi anche loro l’hanno ritenuto ammissibile, ergo è discrezionale e nella discrezionalità - perché c’è un crinale che separa le responsabilità tecniche, tecnico-ministrative da quelle politiche e questo crinale è stato deciso con l’ammissibilità - quei 19 milioni di euro potevano essere utilizzati in altro modo. Che voi poi li vogliate lasciare lì, che non li vogliate utilizzare, o che magari l’Assessore Castelli non si sia reso conto che il prossimo Assessore ha un tesoretto da utilizzare, è una cosa per niente da sottovalutare.
Questo è un altro tema, un tema vostro che riguarda la politica e le scelte politiche, però che non si dica della Corte dei Conti perché è una cosa risibile. Qui siamo tutte persone che hanno una storia politica, ma soprattutto amministrativa e non ci beviamo le favole. Se è ammissibile significa che può essere ammesso e voi lo avete ammesso, quindi quelle risorse potevano essere utilizzate in altro modo. Noi abbiamo chiesto di impiegarle in un modo, voi non siete d’accordo, benissimo, è una scelta, io non entro nel merito della scelta dal punto di vista tecnico, c’entro dal punto di vista politico e dico che le scelte sono una priorità, le scelte si fanno con le priorità.
Voi avete vinto le elezioni? Benissimo, le avete stravinte? Qualcuno di voi, perché qualcun altro non le ha vinte e se ne va in Parlamento grazie ai voti della Presidente di Fratelli d’italia dato che, devo dire, non tutti hanno fatto la stessa identica figura, anzi, ci saranno tanti Parlamentari eletti grazie alla Presidente di Fratelli d’Italia perché se fosse stato per il loro partito non sarebbero stati eletti neanche nel condominio.
Detto questo, è un problema che riguarda soltanto voi, a noi interessa difendere i principi, difendere i cittadini, così come abbiamo sempre fatto, poi non ci voteranno? Non importa, noi continueremo a mettere al primo posto il bene dei cittadini, quello che noi riteniamo essere il bene dei cittadini, cioè delle risorse per quelle categorie di cittadini che hanno più bisogno in questo momento, che sono le classi più fragili per le bollette, che sono gli alluvionati, queste sono le due priorità per il Partito Democratico, se voi ne avete altre, benissimo, ormai siete stati eletti, a breve sarete in Parlamento, a breve avremo un altro Consiglio e si deciderà in maniera diversa o conforme.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. C’ero anch’io stamattina quando abbiamo votato l’ammissibilità e c’è stata una spiegazione attenta della dirigente che ha detto che non era possibile inserire quei 19 milioni, ce lo ha spiegato in modo preciso e perfetto.
Dopodiché è ammissibile, certo, se uno vuole fare il debito può essere ammesso, ma è una scelta politica perché uno politicamente può decidere di fare il debito o di non farlo. Quindi l’ammissibilità non è perché poi dovevamo votarla, la Dott.ssa XY ci ha detto: “Per me è assurdo perché andiamo fuori” e ci ha spiegato tutto per filo e per segno, dicendo i numeri e le percentuali, che ad oggi rischiamo di non incassare le risorse previste, quindi magari il fondo di dubbia esigibilità potrebbe anche non essere sufficiente, però la scelta dell’ammissione è nata dal fatto che politicamente c’era chi poteva andare in disavanzo, creare un debito fuori bilancio o meno, noi questo non lo facciamo.
Altra precisazione, con il subemendamento che è stato fatto, può succedere anche a voi, sono state finanziate maggiori spese con minori entrate, una svista, però da voi che siete così bravi non doveva venire.
A questo punto, per non correre rischi da qui in avanti voteremo contro, eravamo per votare il subemendamento e poi votare contro dopo, ma a questo punto la dichiarazione di voto è che siamo contrari sia al subemendamento che all’emendamento ed a tutti gli altri che verranno.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Avrei evitato di intervenire nel merito perché i colleghi hanno già articolato in maniera molto puntuale.
Confondiamo le scelte politiche che vanno anche rispettate con una protezione di carattere tecnico, sulla quale la politica ha abdicato oppure ha scelto di non utilizzare quelle risorse nelle modalità o nelle indicazioni che potevano essere anche totalmente diverse da quelle che noi abbiamo proposto.
Intervengo perché il Consigliere Marinangeli, che tra l’altro è una persona che stimo e rispetto, forse non si riferiva al gruppo del Partito Democratico quando in maniera …
(interventi fuori microfono)
Maurizio MANGIALARDI. Allora non ho sentito perché se una cosa abbiamo fatto come partito, guardo il Consigliere Mastrovincenzo che era candidato, è stata quella di evitare iniziative pubbliche, ci siamo visti in privato, non abbiamo pubblicato nulla, anche quando c’erano giacche tirate da parte dei giornalisti, che avevano dei profili abbastanza perigliosi per tutti.
Vi parla uno che sa cosa vuol dire, e poi lo dirò bene, noi siamo stati al bordo di tutto ciò per rispetto delle istituzioni, ma prima ancora per rispetto dei morti che c’erano, dei dispersi che ancora ci sono, delle aziende che sono distrutte, delle famiglie che stanno peggio. Non ci siamo permessi, anche quando abbiamo trovato dichiarazioni del tipo: “Quelli che sono arrivati adesso sono bravissimi, invece quelli che c’erano prima non hanno fatto”. Forse si profilano anche delle responsabilità per le opere o per le iniziative che non erano state messe in campo. Ci siamo guardati e abbiamo evitato qualsiasi tipo di provocazione nel rispetto di questo, quindi non è per noi, saranno altri partiti, non è per questo gruppo consiliare, non è per la serietà che ci caratterizza, che in alcune situazioni può portare ad un aumento di tensioni. E’ normale, siamo convinti di quello che diciamo, che il Fondo crediti di dubbia esigibilità, obbligatorio, ammonta a 54 milioni e che 19 milioni di euro potevano essere messi immediatamente a disposizione per aiutare le famiglie di questa regione. Per noi è una scelta politica che implica anche una assunzione di responsabilità rispetto a quel tipo di impegni, voi invece volete stare molto tranquilli, ma in questo momento la tranquillità non è figlia della responsabilità. Dovremmo assumerci qualche impegno in più per rispondere a una fase assolutamente straordinaria, che oggi in questa regione si stratifica perché, lo vedremo, le famiglie alluvionate hanno il problema delle bollette, le aziende alluvionate hanno il problema di rispondere alle fatture che arriveranno loro e che non sono in grado di riscontrare. Una tempesta perfetta, ma quando è così bisogna mettere il cuore al di là dell’ostacolo e assumersi anche qualche responsabilità, anche nei confronti di chi controlla e che ovviamente ci chiede una supplenza di motivazioni e anche di documentazione nelle scelte che mettiamo in campo. Riteniamo che nella fattispecie non sia stato fatto, ma rimaniamo, lo dico per il Consigliere Marinangeli, dentro quell’alveo, non un altro, purtroppo quello che il nostro fiume non ha fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. In realtà questo emendamento, forse anche per mia responsabilità, non aveva ad oggetto il fondo crediti di dubbia esigibilità, quanto piuttosto lo storno di alcune risorse previste per legge, non ricordo bene se questo l’ho illustrato.
Le risorse che sono previste in questo emendamento, che ammontano a circa 2 milioni, non derivano dal fondo crediti di dubbia esigibilità, quindi non ci sarebbe neanche più l’alibi dell’impossibilità di poterlo applicare. Almeno per questa cifra chiediamo che venga approvato.
PRESIDENTE. Subemendamento 4 bis/3/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4 bis/3 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 5. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo in via generale e dico al Consigliere Marinangeli, che conosco da una vita e lo apprezzo, che mi meraviglia quando lui si permette, si azzarda - perché non si deve azzardare - a dire che noi facciamo questa operazione nel tentativo di speculare sulle tragedie.
Innanzitutto i nostri emendamenti riguardano il fondo energia, non sono attinenti all’alluvione, della quale abbiamo detto che non ne avremmo parlato. Nessuno si azzardi a speculare perché non si può generalizzare, infatti sull’alluvione non troverete nessuna mia dichiarazione se non quella di essermi lamentato del fatto che il Presidente Acquaroli ha consentito che tre Assessori si candidassero senza sostituirli.
Non tocchiamo questo argomento anche perché dall’alluvione, per fortuna soltanto nelle cose materiali, sono stati colpiti parenti a me molto stretti, quindi non tocchiamo questo argomento.
Quando il Presidente Acquaroli giustamente è andato insieme al Presidente del Consiglio Draghi a Pianello di Ostra io ero lì, ho incrociato perfino il Presidente dell’Assemblea con una 500 bianca guidata da una ragazza, penso che fosse la figlia, mi sono guardato bene, ma sono sicuro che se mi fossi avvicinato al Presidente Acquaroli mi avrebbe chiamato con sè, ma io me ne sono andato perché non era opportuno che lì ci fosse qualcun altro, se non il Presidente della Giunta regionale con il Presidente del Consiglio ed il Presidente del Consiglio regionale.
Figuriamoci se su questa cosa+ vogliamo mettere foto, opportunity, eccetera, questo è il tema, quindi non dica queste cose, noi parliamo del fondo energia, sul quale ci torneremo dopo.
Il Consigliere Marinangeli parla anche della cosiddetta tabella E, lo voglio dire, in cui c’è una voce relativa al contributo per il Comune di Ascoli Piceno per il Parco Internazionale Città della Pace, è un contributo che diamo al Comune, ma chi lo prende? Il Parco Internazionale Città della Pace; c’è un contributo al Comune di Montappone per il restauro delle presse per cappelli destinati al Museo del Cappello, là sono andati a fare campagna elettorale, giustamente, chi lo prende? Vanno al Comune quei soldi? Vanno a chi? Al Museo del Cappello, non prendiamoci in giro, è un artifizio; alla Parrocchia di Santa Maria di Montegranaro viene dato un contributo straordinario di 20.000 euro e lì si è fatta la campagna elettorale; contributo al Comune di Fermo per il sostegno alla manifestazione pugilistica interregionale Lazio, Abruzzo e Marche, il Consigliere Marinangeli sa chi organizza questa manifestazione? Chi prende queste risorse, il Comune di Fermo o gli organizzatori della manifestazione? Glieli davo pure io, per carità, però non mi trinceravo dietro il Comune con l’artifizio e non in campagna elettorale.
Ripeto testualmente le parole dette dal Consigliere Ciccioli: “E’ una vicenda incredibile al limite della contestazione penale del traffico di influenze, nella tabella E - in questo caso - siamo al limite, se un Magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni tra chi ha preso i soldi della tabella E”, sono parole del Consigliere Ciccioli, quindi vi prego di non stuzzicarmi perché siete un po’ in difetto.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Mi dispiace che la cosa stia andando oltre, ma visto che sono stato tirato in ballo, precisiamo che io ho parlato di stampa che ha disinformato su quello che la Giunta Acquaroli ha fatto nel 2020 e nel 2021, e vi dico, senza fare nomi perché non è questo il tema, non è questo il luogo e non ho l’obiettivo di colpire qualcuno, chi mi conosce sa come mi muovo, che se andate su Facebook il 17 settembre alle ore 7,18 c’è qualcuno, che sta nel vostro mondo, che prende l’articolo di Repubblica in cui si danno delle responsabilità evidenti alla Giunta Acquaroli e si parla di taglio delle spese per investimenti sul dissesto idrogeologico nell’anno 2020 e 2021, quando al contrario sono stati stanziati nel 2021/2022 106 milioni. Non mi fate andare oltre perché non è questo il mio obiettivo e non mi interessa, però datevi una calmata.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 5 bis/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Per leggerlo in quanto modifica la legge regionale 18/2021: “Dopo la lettera f del comma 3 dell’articolo 4 della legge regionale 30 luglio 2021, n. 18 ‘Disposizioni di organizzazione e di ordinamento del personale della Giunta regionale’, è inserita la seguente: ‘f bis “nomina dei componenti del Comitato tecnico-consultivo per la legislazione - Alla lettera i) del comma 2 dell’articolo 11 le parole “direttore di dipartimento” sono sostituite con la seguente: dirigente”.
PRESIDENTE. Emendamento 5 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 6 bis/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. L’emendamento prevede. “Dopo l’articolo 6 è inserito il seguente: ‘articolo 6 bis . Modifica all’articolo 7 della legge regionale 39/2021, al comma 1 dell’articolo 7 l’importo 287.247,72 è rideterminato nell’importo 185.169,55; al comma 2 dell’articolo 7 l’importo 196.000 è rideterminato nell’importo di 500.000’”.
Questo è il fondo per le spese obbligatorie che è stato diminuito a favore dell’aumento delle spese impreviste.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Su questo votiamo a favore perché è una rideterminazione, di fatto una rimodulazione delle risorse e mi sembra che sia opportuna e nella direzione che ha detto il Consigliere Marinelli.
PRESIDENTE. Emendamento 6 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 8. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. E’ per prima, io non l’ho votato perché se avessi votato mi sarei espresso a favore, non sono intervenuto ed ho indotto in errore anche il mio gruppo e me ne scuso.
E’ una modifica dell’articolo 7 della legge 30/2021, relativa agli interventi di valorizzazione delle dimore, ville, castelli, eccetera. Ovviamente sono delle modifiche che voi siete costretti a fare per i rilievi che ha fatto il Governo in sede di esame di questa legge, tra l’altro rilievi che avevo fatto nel corso di quella discussione, comunque è una legge rispetto alla quale noi avevamo votato a favore perché, tra l’altro, erano stati accolti molti nostri emendamenti.
Avrei votato a favore e così avrebbe fatto il mio gruppo se avessi avuto il tempo di intervenire.
Sull’articolo 8, le modifiche della legge 35 oggi vengono portate per recepire le osservazioni del Governo, che altrimenti ha minacciato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale.
Anche queste modifiche a suo tempo, se vi ricordate, quando ci fu l’istituzione dell’Atim, noi le evidenziammo, però su questo, siccome eravamo contrari, voteremo contro.
PRESIDENTE. Articolo 8. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Anche queste credo che siano delle modifiche ed anche su questo noi voteremo contro.
Ci sono molte modifiche di leggi in quanto vengono recepite le indicazioni del Governo, io in Commissione, lo ricorderà il Presidente Marinelli, ho presentato degli emendamenti “normativi” di modifica della legislazione esistente che riguardavano diversi provvedimenti legislativi, non li ho riproposti, come ho condiviso con il mio gruppo, in questa sede e mi riservo di presentarli in occasione della discussione del bilancio per non indebolire gli emendamenti finanziari che abbiamo presentato e che sono molto più rilevanti perché le modifiche normative possono anche attendere. Però vedo che anche questo tentativo di evitare lungaggini e di potenziare la forza degli emendamenti finanziari ha conseguito uno scarso risultato dinanzi alla sordità politica di questa maggioranza.
PRESIDENTE. Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9 bis. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Addirittura siete riusciti a farvi fare i rilievi sulla tutela e valorizzazione del Cavallo del Catria, Consigliere Rossi, rispetto al quale mi pare che noi eravamo a favore.
Anche questi rilievi li ha fatti il Governo, capogruppo Mangialardi, asteniamoci per carità di Patria.
PRESIDENTE. Articolo 9 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9 ter. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Molto velocemente, gli articoli dal 9 bis al 9 quater sono praticamente analoghi perché il primo, come abbiamo detto, va a prevedere per il 2023/2024 la somma di 12.000 euro, il problema è che la spesa l’avevamo prevista solo per l’annualità 2022.
I rilievi fatti a queste leggi sono sempre gli stessi, non avevamo previsto le spese per le successive annualità, quindi si prevede 60.000 euro a favore della legge 9/2022, quella di promozione per gli ecomusei, anche per il 2023 e il 2024, la stessa cosa per gli interventi a sostegno delle vittime del dovere, tutte leggi approvate all’unanimità. Anche in questo caso ci asterremo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Su questo anch’io propongo al mio gruppo di astenerci, sebbene abbiamo votato a favore perché anche questi sono rilievi che hanno fatto e che in quest’Aula avevo detto.
Ma perché voglio intervenire? C’entra con la discussione di prima.
Vedete cosa fa il Governo quando una legge non ha la copertura finanziaria? Il Governo fa il rilievo perché non si rispetta la legge e dice o copri e sistemi oppure io impugno, quindi, si poteva approvare l’emendamento del gruppo PD che prevedeva addirittura l’utilizzo facoltativo del fondo perché qualora si fosse ritenuto che l’approvazione di quell’emendamento avesse violato la legge ci avrebbe pensato il Governo, come ha fatto in questo caso, addirittura sul cavallo del Catria e sull’ecomuseo. Capite? Questa è la tabellina del 9 che ci insegnavano alle elementari, la prova di tutti gli sproloqui che avete detto in quest’Aula per giustificare il voto contrario all’emendamento.
Consigliere Mangialardi, di fronte agli strafalcioni che dicono qua, se confondo la tabellina con la prova del+ 9 …, per dire che su questo ci asteniamo.
PRESIDENTE. Articolo 9 ter. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9 quater. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10.
Emendamento 10/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha chiesto la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Questo è l’emendamento con cui viene istituito il fondo di 6.072.938 euro per le imprese, quello di cui abbiamo parlato precedentemente, poi ci sono le varie rimodulazioni e dove sono state prese le fonti, parte anche della Camera di Commercio. L’emendamento parla di questo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Rispetto all’emendamento a firma del Consigliere Marinelli, in Commissione noi abbiamo votato contro perché era necessario mettere a verbale una dichiarazione che il Consigliere Marinelli sa bene. Questo emendamento, come ho avuto modo di dire in Commissione, coglie nel segno, è utile, anzi io direi necessario, se non sbaglio ci sono circa 1,6 milioni di euro per la manutenzione dei fiumi, c’è un fondo per le imprese di circa 5/6 milioni di euro, se non sbaglio, anche sulla legge 13, si dà copertura ovviamente con una alchimia contabile, ma va bene perché si fa opportunamente. Anche qui non è il gioco delle tre carte? Guardate, si prendono le risorse dalla Camera di Commercio, quelle che sono state date, si fanno rientrare dal Mediocredito e poi c’è un’opportuna riduzione per 2,9 milioni della tabella E, e questo indubbiamente è apprezzabile anche per le considerazioni che ho fatto poc’anzi.
Ovviamente il Consigliere Marinelli sa perché in Commissione abbiamo votato contro, sta a verbale, ad esempio ci doveva essere una diversa rimodulazione che doveva riguardare totalmente la tabella E, però diciamo che comunque l’emendamento, come ho detto in Commissione, indubbiamente coglie nel segno, quindi io, conformemente al mio gruppo e dopo essermi con esso confrontato, voterò favorevolmente nonostante il voto contrario dato in Commissione per quelle motivazioni che ho detto e che per fortuna stanno a verbale e quindi restano lì.
PRESIDENTE. Emendamento 10/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 10/2 a firma del Presidente della I Commissione. Ha chiesto la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Dopo il comma 1 dell’articolo 10 è aggiunto il seguente: “1 bis. Per le finalità di cui al comma 1, il fondo di cui alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 13/2022, stabilito in euro 3.615.162,86, dal comma 2 del medesimo articolo 1, è rideterminato in euro 3.485.162,86”. Quindi c’è una piccola riduzione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sostanzialmente è un emendamento tecnico, è un aggiustamento tecnico, quindi il nostro sarà un voto favorevole.
PRESIDENTE. Emendamento 10/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10, così come emendato. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Pur avendo espresso il voto favorevole agli emendamenti del Presidente Marinelli, sull’articolato siamo contrari per le tante motivazioni che abbiamo detto in precedenza e che diremo successivamente.
PRESIDENTE. Articolo 10, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10.1 (articolo aggiuntivo)
Emendamento 10.1/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Questo è l’emendamento cosiddetto fondo energia.
In Commissione avevo presentato quattro emendamenti finanziari: sul fondo solidarietà utenti incapienti, i morosi; sui trasferimenti ad Anas per la manutenzione delle strade in luogo delle marchette elettorali che erano in tabella E; sul fondo di 1,5 milioni di euro per la vita indipendente e l’emendamento sul fondo energia, più dieci emendamenti normativi.
Ho presentato solo questo emendamento ed un altro che è subordinato, d’accordo con tutti i colleghi del mio gruppo, con il Consigliere Biancani in particolare che fa parte come me della I Commissione.
Questo emendamento, dichiarato ammissibile, riguarda un fondo energia che noi abbiamo portato a 4.198.000 euro ed attingiamo la copertura dalla tabella E ad eccezione di circa 1.200.000 euro di cui troviamo la copertura in un fondo speciale.
Questo emendamento che è stato qui riproposto, come dicevo prima, non è altro che la conseguenza della necessità oggettiva delle famiglie, specialmente delle famiglie più bisognose che si trovano dinanzi alla necessità di far fronte alla crisi energetica, alle bollette, per intenderci, che tra l’altro dall’ 1 ottobre andrà verso una riacutizzazione, una necessità che ha indotto il Governo a provvedimenti consistenti, tra i quali ad esempio un fondo particolare di 150 euro per quei redditi fino a 20.000 euro lordi per dare una mano. Quindi anche noi abbiamo pensato che fosse necessario dare una mano, per questo abbiamo presentato l’emendamento.
Oltre a questo c’è un particolare che, ripeto, è la conseguenza di un impegno assunto dalla Giunta in quest’Aula a luglio del 2022 nella seduta n. 76 con l’approvazione della mozione n. 206 ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi, Pasqui, Marcozzi, Santarelli, concernente: “Caro bollette”, che impegnava la Giunta e il Presidente ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento straordinario in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese. Quale migliore occasione dell’assestamento per dare corso ad un impegno con massima sollecitudine? D’altra parte l’Assessore Castelli ci ha detto che hanno avuto necessità di anticipare questo assestamento, quando tutte le altre Regioni l’hanno approvato contestualmente o dopo il conto consultivo, parlo della Regione Veneto (rendiconto 26 luglio, assestamento 2 agosto), Lombardia (entrambi l’8 agosto), Emilia-Romagna (stesso giorno), Regione Liguria (stesso giorno) e Regione Toscana (stesso giorno, assestamento e rendiconto).
Quale migliore occasione di provvedere con urgenza se non con l’assestamento? Ma se l’assestamento non provvede a dar corso ad una mozione così importante, che risponde ad una esigenza impellente, a cosa serve? Questo è il punto,.
Tra l’altro c’è una stima del rischio povertà energetica dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, una stima sul numero delle famiglie, nelle Marche sono a rischio da un minimo di 89.000 a 153.000 famiglie, stima delle persone in povertà energetica 911.363 con una percentuale medio alta tra il 14 e il 24%, sono stime precise.
Se approvate questo emendamento noi diamo alle famiglie più bisognose 150 euro, copriamo 28.000 famiglie, non 10.
Consigliere Putzu, non dica che devo tagliare perché sono 28.000 famiglie alle quali lei probabilmente con il suo voto non dà nulla e tra l’altro smentisce se stesso che ha approvato quella mozione. Questo è il punto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Devo terminare. Tra l’altro, lo dico al Consigliere Putzu, che dovrebbe essere attento, so quanta attenzione ha per le esigenze della sua comunità, sarebbero 150 euro a famiglia e non li dà il Consigliere Cesetti o il gruppo PD, c’è scritto al punto 4 dell’emendamento che la Giunta regionale disciplina l’utilizzo del fondo di cui al comma 1 entro 60 giorni dall’entrata in vigore di questa legge e le risorse sono relative all’anno 2023, perché se le allocavamo nel 2022 rischiavamo di non fare in tempo ad erogarle. Siccome l’acutizzazione del caro bollette sarà soprattutto nell’anno 2023, noi diamo questa possibilità alla Giunta e se l’emendamento venisse approvato ci saranno 60 giorni e dal primo gennaio potrebbe essere erogato il contributo.
La copertura, al di là del fondo di 1,2 milioni di euro che va sul fondo speciale, degli altri 2,8 milioni circa viene “attinta” da quella vergogna della tabella E, e adesso voi potete scegliere, e non ripeto le parole del Consigliere Ciccioli, le ho già dette, però valgono.
Non ripeto quelle parole, ma voi potete scegliere tra dare 150 euro a 28.000 famiglie bisognose oppure dare le risorse a quelli che organizzano il pugilato, a quelli che fanno Miss Italia, a quelli che fanno i Carnevali, a quelli che fanno le manifestazioni, a quelli che vogliono mettere le recinzioni sui ruzzodromi. Voi potete scegliere se dare 150 euro a 28.000 famiglie bisognose, tra l’altro dando seguito ad un impegno che avete preso voi, non noi, noi lo abbiamo votato, oppure dispensare marchette a destra e a manca come mance elettorali, con le quali qualcuno di voi ci ha fatto la campagna elettorale, e questa è una vergogna.
Dovete fare questo, avete l’opportunità di redimere il vostri comportamenti e la redenzione è una bella cosa, basta che votiate questo emendamento, vi fa bene, vi conferisce serenità e se voi siete sereni stiamo meglio tutti.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Intervengo visto che sono stato chiamato in causa dall’ex Assessore regionale al bilancio Cesetti, che più volte ha evidenziato la vergogna della tabella E, quando lui stesso è il padre della tabella C, tanto che noi la chiamavamo la tabella Cesetti, lo stesso che recrimina che abbiamo fatto una tabella E in campagna elettorale e si dimentica che nell’ultimo bilancio della sua legislatura ha fatto una vera tabella C Cesetti di campagna elettorale, dando fondi a moltissimi Comuni della provincia di Fermo. Lui stesso ha ammesso che ha dato tanti fondi ai Comuni, anche di centro-destra, che poi non lo hanno votato, questo per far capire che in questo caso è stata fatta la tabella E per dare fondi ai Comuni, soprattutto il Governatore Acquaroli e questa maggioranza, e ringrazio il Presidente della Commissione Consigliere Marinelli, l’Assessore Castelli e il Governatore, hanno cercato in pochissimo tempo di dare delle risposte immediate sul tema dell’alluvione, su cui tutti dovremmo essere uniti, su cui tutti noi dovremmo cercare di fare meno polemiche e più proposte.
Mi è andato l’occhio sulla tabella C fatta dall’Assessore Cesetti, che tra l’altro era in campagna elettorale perché è stata fatta entro dicembre 2019 e si votava a settembre 2020, quindi già quella era una tabella C di campagna elettorale. Avrei preferito che l’ex Assessore Cesetti non avesse menzionato la tabella E perché lui non può dirlo, magari lo può dire la Consigliera Ruggeri, magari lo può dire il Consigliere Santarelli, ma di certo nessuno di chi ha governato fino a settembre 2020 può dare a noi lezioni di moralità perché avete finanziato associazioni sportive, avete finanziato di tutto. Quindi, chiedo all’Assessore Cesetti di non esagerare con la tabella E e la tabella C perché se poi andiamo a fare i conteggi di quanto abbiamo messo in tabella E e di quanto ha messo l’ex Assessore Cesetti in tabella C vedremo che i conti sono sproporzionati e se io fossi il Consigliere Cesetti non citerei più la tabella E dato che parliamo di un divario talmente ampio tra la grande tabella Cesetti, fatta nell’ultimo bilancio, e la tabella E legata ai fondi dati ai Comuni.
A prescindere da questo, voglio dire che sono dispiaciuto, e lo dico con grande umiltà, perché una parte del Partito Democratico ancora cerca di fare politica facendo demagogia e una parte, non tutta, ancora utilizza la politica che li ha contraddistinti nell’ultima campagna elettorale.
Credo che ancora una volta i cittadini marchigiani abbiano dimostrato qual è il modello che vogliono seguire, hanno voluto continuare con un modello vincente, che è quello del Presidente Acquaroli, che, l’abbiamo visto qualche giorno fa, ancora una volta vi ha visti sconfitti, ne parlavo prima con l’Assessore Castelli.
Vi voglio ringraziare per una cosa: se continuate a fare opposizione in questo modo noi governeremo per altri 20 anni, sta a voi decidere come fare l’opposizione, non sta a noi, noi abbiamo il grande compito di governare questa regione e ancora una volta i cittadini marchigiani hanno ben risposto con grande fiducia non solo al nostro partito, ma soprattutto al Governatore Acquaroli ed a questa maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 10.1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 10 bis. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. E’ stato respinto l’emendamento, quindi voto contro.
Invito il Consigliere Putzu a stare attento quando parla della mia attività, della quale ho assunto la responsabilità della tabella C, ma il Consigliere Ciccioli, adesso lo ribadisco, ha detto nella seduta del 29 dicembre 2020: “Il Presidente Acquaroli ha voluto abolirla – pechè l’ha riproposta? - è una vicenda incredibile al limite della contestazione penale del traffico di influenze, nella tabella C - allora, oggi E - siamo al limite, se un Magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni, che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni tra chi ha preso i soldi della tabella E”. Dico al Consigliere Putzu che se quel Magistrato volesse fare quelle intercettazioni non troverebbe una telefonata fatta o ricevuta dall’ex Assessore Cesetti in occasione della tabella C del mio bilancio, non so se quel Magistrato potrà dire la stessa cosa in questa occasione, con una differenza, tra l’altro, che l’Assessore Cesetti era un Consigliere che operava sotto la prerogativa dell’immunità legislativa di cui alla Costituzione, gli Assessori, che non sono Consiglieri, non operano in questa direzione, vedi sentenza della Corte Costituzionale sul caso Piemonte. Vorrei vedere se in queste settimane e in questi giorni ci sono state delle telefonate, qualcuna anche in viva voce, tra qualche esponente politico del centro-destra e qualche elettore, ante o post voto, attento Consigliere Putzu perché di me non si può dire …
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. No, io non faccio nessun nome e cognome perché in questo Consiglio regionale dico quello che voglio e tra l’altro sto citando le parole del Consigliere Ciccioli, non sono parole mie, della seduta n. 9 del 29 dicembre 2020: “Al limite della contestazione penale e traffico di influenze …
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Ci vada lei. Non mi interrompa. Il Consigliere Ciccioli disse: “il Presidente Acquaroli ha voluta abolirla, è una vicenda incredibile, al limite della contestazione penale del traffico di influenze, nella tabella C siamo al limite, se un Magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni tra chi ha preso soldi e la tabella C”. Punto! Magari ci sta qualche telefonata in viva voce, tutto qui.
Sono parole del Consigliere Ciccioli e tra l’altro, Consigliere Putzu, io in quest’Aula posso dire tutto ed il contrario di tutto perché non rispondo dei voti dati e delle opinioni espresse nell’esercizio delle funzioni. Come non ne risponde e non ne ha risposto il Consigliere Ciccioli, non ne rispondo io se ripeto le sue parole.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Condivido tutte le considerazioni che ha fatto il Consigliere Cesetti.
Dico solo una cosa al Consigliere Putzu, che è un ragazzo caro e sono certo che sa fare i conti, è evidente che il centro-destra, anzi le destre hanno vinto in questo Paese qualche giorno fa, nessuno lo ha messo in dubbio, c’è un exploit di Fratelli d’Italia, però sarei attento ad una riflessione ulteriore quando si parla di modello. Se va a guardare con una semplice addizione quello che avete messo insieme nelle Marche, cioè il 43,8% di circa 760.000 votanti e le opposizioni a questo modello, che ovviamente non fanno politica, sono i dati reali in assoluto, vedrà che la somma porta qualcosa leggermente di più, 5 punti di più, 47,2. Questo ovviamente non vuole dire niente, ma quando lei utilizza l’enfasi per sostenere che questo è un modello vincente, vedremo se lo sarà, in realtà non fa i conti, non fa le addizioni e le sottrazioni. Voi come destra avete assunto il 43,8% e chi è all’opposizione del governo Acquaroli ha preso il 47,2%, che è diviso e questa è nostra colpa e nostra responsabilità, però questi sono i numeri.
Occorre, quindi, rettificare un po’, non siete maggioranza, siete maggioranza politica, non la maggioranza delle persone.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Solo per precisare al Consigliere Carancini. So che lui proviene da un partito che è abituato a perdere le elezioni a livello nazionale e ad andare a governare. Diciamo che siamo maggioranza politica nel Paese, ma purtroppo questa volta non riesce al Partito Democratico di governare, però - siccome so fare le addizioni e le sottrazioni molto bene perché in matematica ero molto bravo, tanto che sono anche esperto di legge elettorale, se vuole le do una lezione gratis, non devo emettere fattura, gliela faccio gratuitamente a titolo di amicizia - le ricordo che nelle Marche siamo sopra il livello nazionale, questo lo sa benissimo, e se ci fa caso la sua coalizione ha preso quasi 20 punti in meno del centro-destra, quindi se fossi in lei non farei proprio così, dire che tutto il resto del mondo è contro questa maggioranza.
Questa maggioranza ha stravinto le elezioni regionali, ha dimostrato nonostante una grande campagna d’odio dei media di sinistra, dei politici nazionali del Partito Democratico, di avere ancora una volta la fiducia dei marchigiani, lo dicono i numeri, non lo dico io, se poi lei da bravo avvocato vuole giustificare l’ingiustificabile, ci vedremo nel 2025 e sono certo che con questa opposizione ci darete un grande respiro e ancora una volta la fiducia dei marchigiani per tornare al governo.
PRESIDENTE. Articolo 10 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 ter. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 quater. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 quinquies. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 sexies.
Emendamento 10 sexies/1 a firma dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Come tutti sappiamo stiamo assistendo ormai da mese ad un costante, inarrestabile e senza precedenti incremento del costo energetico, in particolare del gas e quindi dell’elettricità.
E’ una tempesta perfetta che rischia di azzerare completamente la crescita registrata nel corso del 2021, per cui tanto si è lavorato dopo il terremoto e dopo i due anni di pandemia.
Secondo uno studio di CNA nelle Marche si è registrato un aumento della spesa per l’energia elettrica del 296% ad oggi a fronte di una maggiore richiesta di energia di appena il 2,7%, con un conseguente aumento nelle Marche di 925 milioni di euro in 7 mesi.
Le più colpite dall’aumento sono soprattutto le famiglie, è già stato detto, tutte, e per quanto riguarda le attività produttive, il comparto più esposto è quello manifatturiero che è anche quello maggiormente energivoro.
Commercio, trasporti, alberghi, ristoranti e bar sono le attività più colpite nel settore servizi, si stima che il 50% degli italiani dovrà rinunciare a bar e ristoranti, il 43% taglierà sulle vacanze, il 92% dei consumatori taglierà il proprio budget di spesa del 54%. Tutto questo rischia di trascinare il nostro paese in una profonda recessione, centinaia di imprese rischiano di uscire dal mercato, mentre le fasce più deboli della società, specie gli anziani, vengono messe in ginocchio dalle bollette.
Sappiamo bene che ci aspetta un lungo inverno in cui ci viene chiesto di ridurre i consumi, di spegnere le luci, di abbassare il riscaldamento, ma questo non può bastare laddove a tali rincari si contrappone un potere d’acquisto che è già calato del 6% con i salari che sono aumentati soltanto dell’1%, mentre i prezzi al consumo sono aumentati all’incirca dell’8%. Tutti, singoli cittadini, ma anche amministratori e politici, siamo da più parti invitati ad utilizzare ogni strumento a nostra disposizione per mitigare e ridurre al massimo gli effetti e l’impatto negativo che il protrarsi di questa situazione potrà avere sul nostro tessuto produttivo e sociale, ad assumere comportamenti consapevoli e responsabili.
Ancora una volta, come in epoca pandemica, siamo richiamati al nostro senso di responsabilità e sulla scorta di queste premesse il gruppo del Partito Democratico ha pensato di sottoporre a questa Assemblea un pacchetto di emendamenti che vanno nell’esclusiva direzione di sostenere le famiglie e il tessuto produttivo della nostra regione in questa fase estremamente difficile.
Abbiamo pensato principalmente alle famiglie con la presentazione di due emendamenti che istituiscono un fondo famiglie per la crisi energetica, per un totale di oltre 25 milioni di euro e un fondo straordinario a favore delle imprese per fronteggiare la crisi energetica per 1.481.000 euro, che è proprio l’emendamento che sto illustrando in questo momento. Si tratta di un fondo nato per la concessione di prestiti a tasso agevolato e contributi finalizzati all’abbattimento del costo degli interessi e della garanzia per l’accesso a prestiti presso il sistema creditizio, che nasce per consentire alle piccole e medie imprese di avere più facile accesso alla liquidità di cui in questa fase hanno particolarmente bisogno.
Per finanziare questo fondo abbiamo operato nella maniera più equa e a nostro avviso più giusta possibile, ovvero procedendo ad una riduzione di tutte le poste di parte corrente inserite nella tabella E all’annualità 2022, si tratta di una riduzione di circa il 50% di quanto assegnato con la proposta di legge n. 133 ai singoli beneficiari.
Tutti, quindi, riceveranno parte del contributo loro assegnato ed a vario titolo promesso, come è giusto che sia, però in fase di rischio di recessione economica tutti siamo chiamati a fare sacrifici e a tirare la cinghia sia che si tratti di istituzioni pubbliche, che di privati, affinché non siano soltanto le attività produttive e le famiglie a sopportare il peso della crisi economica.
Un giusto compromesso per provare a salvare le sorti di tante aziende e il lavoro di tanti marchigiani nell’attesa che il nuovo governo a guida Fratelli d’Italia vari i primi provvedimenti, quelli di urgenza in primis, un giusto compromesso che se non ascoltato non farà che confermare la mancanza di visione e di sentimento di giustizia della maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 10 sexies/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 10 sexies/2 a firma dei Consiglieri Mangialardi, Cesetti, Vitri, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. L’emendamento è volto a costituire un fondo di 8.565.000 euro da destinare alle popolazioni interessate dall’alluvione.
Mi riferisco al Presidente, anzi se mi posso permettere, al Commissario, perché tra i provvedimenti che lei ha citato prima, che sono importanti perché sono quelli che il primo Ministro ha garantito, 5 milioni di euro, e le risorse che andrete a reperire per le necessità immediate che hanno le imprese da una parte e le famiglie dall’altra, c’è uno spazio temporale che non possiamo non compensare immediatamente. Glielo dice uno che, ahimè, quella partita l’ha già giocata in passato, quando dall’altra parte magari c’era una visione complessiva dell’evento, ma non c’era la contezza delle necessità immediate, lì non ci sono lavatrici, non ci sono elettrodomestici, i pavimenti sono saltati e le mura devono essere ripristinate immediatamente perché non tutti potranno avere la possibilità di andare in altri luoghi.
Allora, lo dico per loro, ma lo dico per noi, se lei non ha disponibilità immediate per distribuire risorse che consentano a quelle famiglie di poter accedere immediatamente ad un fondo minimo, si tratta di 1.000/2.000 euro a famiglia, queste rimarranno senza nulla. Rimane il Commissario, ho visto il suo volto al funerale, rimaniamo con quel tipo di dolore, vediamo la gente che ci chiede e noi non siamo in grado di intervenire immediatamente.
Le assicuro che l’emendamento ha questo tipo di finalità, lo abbiamo preso dalla tabella E, al netto delle polemiche, del perché, anzi per fortuna c’erano quelle risorse dato che noi dobbiamo costruire una sorta di risorsa ponte per far sì che le risorse arrivino immediatamente, poi le andrete a rimpinguare quando – lo dico al neoparlamentare, cui faccio gli auguri - arriveranno i 5 milioni, che non sono destinati alla popolazione, sono normalmente orientati al ripristino dei danni stradali, della viabilità, al ristoro degli interventi che sono stati realizzati.
Presidente, questo è indispensabile, non lo volevamo trovare nella tabella E, ma oggi è quella che ci permette di avere una disponibilità immediata e quando arriveranno le ulteriori risorse dal nuovo Governo l’andrete a rimpinguare, Anche dal punto di vista solidaristico c’è una collaborazione tra tutti.
Il mio è un appello di chi conosce e di chi sa, ahimè, cosa sta subendo il mio collega di Senigallia e tutti gli ex colleghi del territorio, da Cantiano fino ad Arcevia e tutta la costa, quindi, Presidente, la invito, lo dico a lei perché poi non saremo noi … Lo faccio senza polemica, l’abbiamo fatto convintamente perché sapevamo che saremo rimasti sulle gambe, mentre gli interventi in emergenza funzionano più o meno bene, e ci siamo, i lavori di ripristino ci saranno, le risorse in futuro arriveranno, ma oggi c’è un buco temporale che deve essere coperto immediatamente con risorse a sportello, magari poi computate e successivamente rimesse in linea e in funzione delle necessità.
Invito a votare questo emendamento, se ritenete che la tabella E non debba essere completamente svuotata.
Ringrazio i nostri collaboratori, abbiamo lasciato tutte le risorse che erano destinate alla sanità, non sono state per nulla toccate.
Invito il Presidente/Commissario perché ci sarà una situazione contingente, che forse non è stata riportata nella sua interezza e questo potrebbe dare una mano alla popolazione, soprattutto alle famiglie alle quali dobbiamo dare delle risposte. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Solo per chiarire alcuni aspetti che credo sia giusto che l’Assemblea sappia.
C’è in piedi una interlocuzione con il Governo perché in realtà non vorremmo aspettare il nuovo esecutivo per la fase emergenziale, che rischia di arrivare in tempi non proprio rapidissimi, se consideriamo che il 13 ottobre sono convocate le Camere, se non erro, parliamo di più di un mese.
Penso che, giustamente, l’aspetto temporale delle famiglie e delle imprese non possa aspettare questo tempo, quindi stiamo lavorando con il Governo, che è in vigore, insieme al capo della Protezione Civile nazionale, insieme anche ai nostri uffici per cercare di capire le misure che dobbiamo mettere in campo affinché il Governo centrale possa in maniera tempestiva intervenire.
Dico questo anche perché, come avete visto, poi ci tornerò più avanti, le risorse che abbiamo destinato alle emergenze, che riguardano l’alluvione del 15 settembre, devono essere selezionate nella destinazione dato che le priorità sono tante e noi non riusciamo a dare risposta a tutte con le risorse dell’assestamento, mi permetto di dire neanche con le risorse del bilancio.
Noi dobbiamo creare le condizioni affinché le risorse poche che abbiamo vengano destinate a quelli che sono i ruoli della Regione e questo non significa che la Regione non ha il ruolo di sostenere le famiglie, questo significa che la Protezione Civile, che normalmente mette a disposizione delle cifre in maniera rapida per le famiglie e per le imprese, deve provvedere insieme al Governo nazionale, alla Regione ed ai Comuni ad innescare il meccanismo che porta all’erogazione di quei contributi.
Su questo stiamo lavorando e dovrà essere anche l’obiettivo che cercheremo di raggiungere entro la prossima settimana.
Ieri ho avuto l’ennesima interlocuzione con il Governo centrale e gli uffici stanno lavorando, poi vorrei dire altro, ma credo che sia giusto dirlo più avanti a conclusione di questa giornata di lavori.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Presidente, invito ancora a votare l’emendamento perché nelle sue parole ho colto ulteriore preoccupazione, le interlocuzioni non sono soluzioni, i percorsi, e li conosciamo tutti dal punto di vista burocratico, non mettono al centro le famiglie che sono state con il fango fino ad oggi, forse ancora tante lo sono e domani mattina troveranno la loro casa senza impianto elettrico, senza elettrodomestici, con, ahimè, le bollette della luce che non sono state sospese, quindi è assolutamente indispensabile.
Non voglio speculare sui nostri concittadini, non penso agli interventi di carattere straordinario per il rifacimento del ponte Garibaldi di Senigallia, non si tratta di quello, per quello ci sarà tempo.
Tra l’altro ho anche ritenuto inopportuno inserire nell’emendamento precedente 1.600.000 euro per la pulizia perché ora non è una necessità, c’è bisogno di interventi di somma urgenza sugli argini, ma la pulizia non è un’esigenza di oggi, che è quella di rispondere alle famiglie ed alle imprese con una dotazione minima, posso dire, per sopravvivere.
Lei ha detto che ha girato per i territori ed ha visto le case fantasma, ma lì dentro vivono le persone perché non hanno trovato un’altra sistemazione, a differenza, ahimè, del terremoto, il quale è terribile, ma la casa non c’è più e sei costretto a fare un altro tipo di scelta. Qui invee la casa c’è, è vuota e non trovi un’alternativa.
In questi dieci giorni, da qui alla fine del mese, noi dobbiamo trovare delle risorse immediate, che significa qualche migliaia di euro, che a sportello poi possono essere computate e decurtate eventualmente in un secondo momento quando arriveranno le risorse.
Se non facciamo questo abbiamo migliaia di persone che non hanno nulla ed alle quali oggi togliamo anche la speranza, quindi, chiedo all’Assemblea di valutare positivamente questo emendamento, se poi, come dice il Presidente, c’è l’interlocuzione con l’attuale Governo sarà un fondo che andrà rimpinguato quello che oggi svuotiamo per aiutare le famiglie, le imprese, i commercianti, gli artigiani della provincia di Ancona e di Pesaro e Urbino.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Per dire che la nostra scelta, forse non è stata forse sufficientemente evidenziata perché abbiamo parlato di altro, in realtà è quella di attivare un programma straordinario per la pulizia dei fiumi e un programma di sostegno alle aziende, che devono riaprire pena una catastrofe sociale nel cratere alluvionale, per 21 milioni.
Questa è stata la scelta e per sostenerla abbiamo prevalentemente utilizzato le stesse risorse che il Partito Democratico ha indicato come copertura per questo fondo.
Abbiamo fatto una scelta politica, che è quella di mettere mano ad una azione che possa avere un carattere di prevenzione sistemica del problema delle esondazioni e una scelta, come è noto. relativa al sostegno alle imprese. Questo vuol dire che non pensiamo alle famiglie? No, questo vuol dire che abbiamo ritenuto responsabilmente di concentrarci nell’immediato sulle aziende e di sollecitare il Governo nazionale, come sta facendo il Presidente Acquaroli, ad intervenire sulle dimensioni dell’intervento per le famiglie.
Tra l’altro c’è un tema, che non è secondario perché oltre alle notizie bisogna dare corso all’attuazione dei provvedimenti, che riguarda il fatto che dobbiamo ancora individuare i Comuni del cratere alluvionale perché l’ordinanza di Protezione Civile, che è stata approvata in sede di governo, fa riferimento a parte della provincia di Ancona e a parte della provincia di Pesaro, senza essere ulteriormente definita in termini di dettaglio.
La stessa ordinanza individua dei range di rimborso che sono di 5.000 euro per le famiglie e 20.000 euro per le aziende, rispetto a queste poste noi abbiamo chiesto un incremento necessario, atteso che ci sono degli ispettori della Protezione Civile che già stanno valutando il tema del danno.
Capisco, condivido la preoccupazione, l’abbiamo ben presente, però abbiamo messo in campo una manovra che ha un carattere diverso, che parte dal presupposto che in uno Stato civile è lo Stato che soccorre le vittime delle catastrofi ed è compito anche di natura costituzionale delle Regioni cercare di far fronte alle azioni sistemiche che si sono verificate in questo caso.
Ho visto la copertura di spesa e alcune voci non le toglierei, per esempio il miglioramento sismico degli uffici strategici, ci penserei due volte prima di toglierlo. Potrei dire anche altre cose, però diciamo che in punto di atteggiamento politico morale la tabella E è stata completamente svuotata, salvo alcune cose, è stata la nostra scelta, quindi, non siamo contrari alla messa in campo di risorse straordinarie, lo facciamo per 21 milioni, ma abbiamo scelto di allocarle diversamente.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Ho avuto modo di ascoltare il Consigliere Mangialardi e mi meraviglio di lui che nel 2014, quando era Sindaco di Senigallia, ha subito gravi danni dall’alluvione. quindi dovrebbe collaborare con noi, dovrebbe essere il primo e magari riconoscere che questa amministrazione regionale è riuscita a mettere in poco tempo oltre 21 milioni di euro.
Voglio chiedere al Consigliere Mangialardi perché c’è sempre una netta differenza tra quando governava il suo partito …, ricordiamo che nel 2014 non governavamo noi né il Presidente Acquaroli, eravamo tutti all’opposizione, e vorrei capire in quanto tempo e quanti soldi ci hanno messo. Credo che una risposta del genere non ci sia mai stata. Sono certo che me lo confermerà e mi sarebbe piaciuto che quando era Sindaco avesse contestato pubblicamente il suo partito, che non l’ha aiutata quanto ha aiutato oggi in poco tempo questa amministrazione regionale i cittadini.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Cerco di essere coerente con il tono responsabile e non guerrigliero del Consigliere Mangialardi, però ascoltando il Presidente Acquaroli, che tra l’altro non dice niente perché io dal suo intervento non ho capito cosa abbia indicato, ma soprattutto ascoltando l’Assessore Castelli ancora una volta ripenso alla parola "responsabilità” utilizzata dal Consigliere Marinelli con particolare enfasi.
Credo che occorra avere grande rispetto di chi nei territori vive questo dramma, a maggior ragione di chi ha fatto il Sindaco, a maggior ragione di qualcuno che ha fatto il Sindaco e che ha vissuto per certi aspetti una situazione analoga e liquidare come ha fatto l’Assessore Castelli dicendo: “Non ve li possiamo dare perché ancora dobbiamo definire il cratere alluvionale” …, che c’entra questo? Questo è uno stanziamento che la Regione Marche può prevedere, intanto può prevedere risorse dal punto di vista dell’assestamento, che ovviamente utilizzerà non appena avrà la possibilità di definire il cratere e che riavrà certamente dalle risorse centrali per effetto della dichiarazione dello stato di emergenza.
Il Consigliere Mangialardi, che ha lavorato sull’emendamento, ha individuato in maniera selettiva, e questa è un’altra attenzione che il capogruppo ha avuto e che insieme abbiamo condiviso, ed ha escluso dagli 8 milioni alcune missioni importanti, come quella della sanità e del sociale. Forse può anche essere condivisa l’osservazione dell’Assessore Castelli, che dice di non inserire le risorse relative all’investimento concernente il rafforzamento infrastrutturale del sisma, ma dicendo no in questo modo mi pare che non si abbia consapevolezza di quello che stiamo facendo. Qui c’è qualcuno che si prende il merito?
Vi voglio solo far notare la differenza di quello che il PD ha fatto rispetto ad alcuni vostri emendamenti, che proponevano riallocazioni logiche, e quello che vi propone il Consiglio regionale rispetto al tema delle famiglie.
Credo che possiamo concedere al Consigliere Mangialardi ed al Consigliere Santarelli, che vive lì, il diritto di comprendere meglio di noi di cosa ha bisogno una popolazione colpita in quel modo, ben sapendo che sono risorse che riprenderete. Ma dove sta la responsabilità? Oggi voi dite no non solo ai cittadini per la questione energetica e del gas, dite no ad una situazione drammatica. E’ un segno che il Consiglio regionale avrebbe tetimoniato nei confronti delle famiglie colpite, io non so se …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Io non volevo farlo, però vorrei citare un’esperienza personale. L’Assessore Castelli dice che alle risorse deve provvedere lo Stato, non è così, lo Stato poi magari rimborsa.
Oggi quella dei fiumi e del dissesto idrogeologico è una competenza regionale, nel 2011 era una competenza della Provincia, nel 2011 nella Provincia di Fermo ci fu una tremenda alluvione a Casette d’Ete, che venne spazzata via, morirono due persone, un uomo ed una ragazza, distrutte imprese, abitazioni private, un disastro. A distanza di 7 giorni, io ero Presidente della Provincia di Fermo - mi ero insediato nel 2009 come primo Presidente e in quell’anno non c’era neanche la sede, una Provincia da zero, senza un bilancio - disposi interventi in somma urgenza per 13.600.000 euro per mettere in sicurezza il territorio, le imprese, le famiglie con le abitazioni private. 13.600.000 euro senza un euro di copertura, questo si fa, non come oggi quando si dice che dobbiamo accantonare, eccetera.
Chiamo a testimone il Segretario generale della Regione Marche che all’epoca era il Capo di Gabinetto del Presidente Spacca, che mi dette anche una mano per la verità, sebbene il Presidente della Regione mi intimò e mi costrinse a chiedere l’aumento dell’accise della benzina con, immaginate voi, gli insulti da parte dei cittadini che erano stati colpiti. Sebbene il Presidente della Regione mi intimò di fare quello, ricordo che il Segretario generale all’epoca Capo di Gabinetto mi dette una mano ed alla fine queste risorse vennero assegnate alla Provincia dallo Stato, ma prima anticipate dalla Regione Marche.
Quindi di cosa stiamo parlando? Che cosa stiamo aspettando? Quello che vi sto dicendo è storia, vi sto dicendo quello che si deve fare, ci vuole coraggio, se allora il Presidente della Provincia di Fermo, una piccola Provincia appena nata, destinò 13.600.000 euro di interventi, oggi la Regione Marche non può destinare risorse del genere? Ma di che parliamo, è un fatto di volontà politica!
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Faccio un intervento a braccio perché a braccio ho espresso anche il sostegno mio personale, dei miei amici, della famiglia a chi ha subito ed ha perso tutto, come ha detto il Consigliere Mangialardi.
A voi Consiglieri chiedo un gesto di solidarietà, se non adesso per l’immediato futuro perché il nostro voto sarà negativo anche se abbiamo visto +all’interno lo sforzo che è stato fatto
Ringrazio gli uffici che hanno cercato di trovare le risorse, che non sono sufficienti.
Alcuni emendamenti presentati dal Partito Democratico e dal centro-sinistra sono stati attenzionati dal nostro gruppo e li abbiamo votati favorevolmente dato che potevano essere dei contributi di esperienza che davano una mano, in quanto rispetto al nostro territorio quello che appare sulla stampa è un decimo, un ventesimo, un trentesimo di quella che è la realtà.
Alcune esigenze sono puntuali, spero che questo Governo sia responsabile perché se un primo Ministro arriva e mette 5 milioni di euro non ha capito quello che è successo o glielo hanno raccontato male. E’ arrivato innanzitutto con 13 autovetture in quel sito e poi se ne è andato, arrivare con 13 autovetture in un sito ai limiti … Come ha detto il Consigliere Mangialardi lì ci sono delle situazioni complesse, nel terremoto la casa è inagibile, occorre collocarsi in un albergo, magari sulla costa. Come città abbiamo messo a disposizione, e per questo ringrazio la Caritas di Senigallia, l’Hotel Atlantic, già utilizzato ome Hotel Covid, che era stato oggetto anche di un nostro intervento come Rinasci Marche.
Oggi la situazione nel territorio del Misa, più che nel territorio del pesarese, è drammatica e questo dramma noi lo viviamo tutti i giorni, quotidianamente.
Il nostro gruppo non ha presentato emendamenti , non è stato neanche in grado di dare dei contributi tecnici a questa legge, siamo stati impegnati personalmente sul territorio.
Quello che chiediamo a voi Consiglieri ed a noi stessi è di non spostare l’attenzione su altri temi, è brutto dirlo, di non essere ipocriti, di ragionare ognuno con la propria testa, di non ragionare in gruppo e pensare alle famiglie che sono un numero esorbitante, 20.000 persone, 6.000 aziende. Lì c’è un contesto che non avremmo dovuto avere, purtroppo è inaspettato ed oggi ci ritroviamo in questa condizione.
Poi le responsabilità qualcuno le metterà in campo, c’è la magistratura, noi abbiamo il dovere amministrativo di dare una mano, quindi il nostro voto non è favorevole perché per quello che abbiamo letto e studiato con questo assestamento di bilancio si poteva fare di più, magari guardando al futuro.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Per capire tecnicamente cosa sta accadendo, perché a me pare che anche la minoranza abbia votato un emendamento con il quale abbiamo incrementato fino a 6 milioni il fondo per le aziende. Quell’emendamento si basava sulla diversa allocazione di risorse della tabella E, che vedo comparire in quest’altro emendamento.
Non sono abituato a credere all’esistenza dei fantasmi o delle befane, come si può prima decidere che quelle risorse vadano a finanziare una cosa e dopo mantenere lo stesso emendamento con le stesse somme che non ci sono più? Questo è o non è speculativo – domanda - oltre che tecnicamente opinabile?
Mi ricordo che quando ero Consigliere regionale una delle tecniche che la maggioranza usava era proprio quella di dire: mi dispiace, ma la tua copertura finanziaria è stata già assorbita da un precedente emendamento.
Allora faccio un appello al Partito Democratico, noi siamo sul crinale di polemizzare in maniera feroce su una tragedia, vi chiedo e vi imploro: evitiamolo perché ci guardano proprio quelle famiglie. Se il senso di responsabilità ha un significato evitiamo di cadere nella tentazione della polemica politica, che rischia di essere anche molto cruenta, quando abbiamo uno scenario, che è quello che prima ha descritto il Presidente e che conosciamo.
Anche perché se cominciamo a contestare ed a ricordare quello che fece la Giunta regionale 15 giorni dopo l’alluvione di Senigallia del 2014, che stanziò, caro Presidente, 150.000 euro, noi dopo 15 giorni mettiamo in campo per questioni che in qualche modo sono riconducibili all’alluvione 21 milioni, dobbiamo fare i manifesti? Andare a fare a botte di fronte agli alluvionati? Non lo facciamo, vi prego, non lo facciamo, sarebbe una sconfitta per tutti, sarebbe uno sbaglio che rischierebbe di menomare la credibilità delle istituzioni in un momento tragico, quindi, vi prego di ritirare tutti gli emendamenti sostenuti dalla copertura finanziaria identica a quella che, anche per la vostra disponibilità e che abbiamo apprezzato, è andata a giustificare l’incremento fino a 6 milioni della misura per le aziende, per quei poveracci che devono pagare gli stipendi agli alluvionati, perché abbiamo pensato, vista la situazione, di non privilegiare, ma di concentrarci momentaneamente su questo, se poi dobbiamo varare un’altra variazione la farà chi avrà modo di farla, fra 10 giorni, però evitiamo di fare a botte su questi argomenti.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Dichiarazione di voto contraria, tenendo conto di quanto detto dall’Assessore Castelli.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Non posso fare la dichiarazione di voto?
PRESIDENTE. Lei ha fatto due interventi.
Maurizio MANGIALARDI. Uno era per la presentazione dell’emendamento …
PRESIDENTE. Un altro era perché siamo in una situazione eccezionale di un crinale di spiegazioni …
Maurizio MANGIALARDI. Poi ho fatto l’intervento, adesso posso fare la dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Si, prego. Per chiarezza doveva fare un solo intervento nella parte del merito.
Maurizio MANGIALARDI. Poi c’è la dichiarazione sull’articolo, la faccio sull’articolo.
PRESIDENTE. No, questo è l’emendamento, poi la può fare sull’articolo 11 o sull’emendamento 10 sexies/3, comunque la può fare successivamente, può riprendere il tema successivamente.
Emendamento 10 sexies/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 10 sexies/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La prima cosa è procedurale, non è possibile che l’Assessore Castelli ci dica sempre quello che dobbiamo fare, perché non è così.
Capisco che oggi stia smobilitando, giustamente, dopo il successo elettorale va in Senato e non è poca cosa, comprendo che sia poco concentrato, ma l’emendamento nel momento in cui viene ritenuto ammissibile dalla Presidenza …
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Assessore Castelli, le spiego. Se l’emendamento è ammissibile è votabile e se anche attinge nelle medesime risorse può essere considerato alla stregua del subemendamento. Per questo la Presidenza l’ha ritenuto ammissibile, questo è l’abc!
Se è ammissibile è votabile e se è votabile si può votare, il tema è la volontà politica.
Io ho votato l’emendamento del Consigliere Marinelli perché dinanzi ad un emendamento opportuno, che coglie nel segno, io voto a favore, però voto anche a favore del mio che coglie ancora di più nel segno, perché ...
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Lo dica alla Presidenza, lo valuti alla stregua del subemendamento, rimane a verbale che fa una brutta figura anche perché l’emendamento del Consigliere Mangialardi, come questo, non riguarda soltanto le imprese, come quello del Consigliere Marinelli, ma è relativo ai privati, alle famiglie e alle imprese, che è cosa diversa, quindi anche sotto il profilo formale può essere considerato un subemendamento. In ogni caso se è stato dichiarato ammissibile si vota, che vi devo dire?
Tant’è vero che il gioco lo conosco e sono andato dal Segretario generale dell’Assemblea, che è mio testimone, e gli ho detto “Non è che se io voto l’emendamento del Consigliere Marinelli precludo i miei che diventano inammissibili?” Giustamente mi ha detto: “No, li riteniamo tutti ammissibili”, è evidente che nella peggiore delle ipotesi può essere considerato alla stregua di un subemendamento.
Io sono andato dal Segretario dell’Assemblea a chiedere questo, quindi la sua eccezione è tamquant non esset, questo è.
Questo emendamento, è un fatto di volontà politica, Presidente, riguarda un fondo per l’erogazione di contributi a privati e imprese a seguito degli eventi alluvionali del 15/16 settembre 2022, la cui copertura finanziaria - e demanda alla Giunta le modalità - è la stessa del mio emendamento precedente sul fondo energia. Io ho pensato che qualora quello fosse stato respinto … fondo energia e non fossero considerate le famiglie bisognose, speravo che la maggioranza volesse considerare le famiglie colpite dall’alluvione, per questo ho presentato l’emendamento, che ha la stessa copertura. E’ evidente che è un emendamento ammissibile per quello che ci siamo detti, la decisione della Presidenza è tecnicamente ineccepibile, basta vedere il Regolamento, non solo il nostro, ma qualsiasi, è ammissibile, ha un titolo diverso, ma nella peggiore delle ipotesi può essere considerato come un subemendamento, quindi votiamolo!
Aggiungo una cosa, visto che noi attingiamo da quella vergogna della tabella E, dico ai collaboratori del nostro gruppo di valutare - mi vorrei togliere lo sfizio istituzionale e politico - di fare un’interrogazione per ogni singola voce della tabella E perché fino adesso avete fatto campagna elettorale per queste elezioni politiche e adesso pensate di fare campagna elettorale per le prossime regionali. La campagna elettorale la faccio pure io. Mi voglio prendere lo sfizio di fare un’interrogazione per ogni singola voce della tabella E per sapere le modalità della richiesta, a chi è stata inoltrata, con chi è stata concordata, a chi sono state date le risorse, se ci sono stati contatti con gli Assessori candidati in campagna elettorale. Voglio chiedere tutte queste cose e poi vedremo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Per chiarire, dico che rispetto sempre il Consigliere Cesetti che per me può essere un maestro, però questa volta l’ha fatta grossa, se i 2 euro della tabella E ve li siete spesi insieme a noi per le imprese, i 2 euro non ci sono più, come fa, se quei 2 euro non ci sono più, a darli agli altri? Me lo spiega?
Questa volta Consigliere Cesetti l’ha fatta grossa, se votavate contro lo potevate fare e quei 2 euro li potevate spendere cento volte. I 2 euro li avete spesi insieme a noi per aiutare le imprese, ora non ci sono più ed è inutile prometterli ad altri. Siamo responsabili, onesti e seri, questo vi chiedo. I 2 euro non ci sono più perché li avete spesi anche voi, se votavate contro potevate continuare, l’ammissibilità o meno non mi interessa, ma dal punto di vista di essere responsabili i 2 euro una volta spesi …
Avete cominciato dall’inizio, con gli stessi 3 milioni di euro ci volevate fare cento cose, l’ho detto all’inizio nell’intervento precedente, noi abbiamo deciso di metterli su un settore, voi li state mettendo su tutto, gli stessi 3 milioni di euro li fate diventare 300 ma in realtà ne abbiamo a disposizione solo 3, quindi i 2 euro ve li siete giocati, basta!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. A questo punto pongo un problema di procedura, che non è un problema tecnico e politico, se non c’è l’ammissibilità di questi emendamenti, se occorre, interrompiamo il Consiglio e riuniamo la Commissione perché non sono ammissibili.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io do ragione, anche se non è in Aula, al Consigliere Marinelli. Abbiamo speso i 2 euro, li abbiamo spesi insieme, ed io sono contenta di aver votato a favore del vostro emendamento.
Voglio dire pubblicamente in quest’Aula, e non solo chiusi nelle Commissione, che non sono pubbliche anche per vostra scelta e quello che avviene lì non esce pubblicamente, che ben prima dell’alluvione il centro-destra non voleva prevedere nulla per le famiglie, per il caro energia e per il caro gas ed i miei 10 emendamenti che sono stati bocciati avevano la stessa filosofia vostra, cioè andare a limare la tabella E.
Quindi, per il caro energia e il caro gas non si potevano approvare le limature alla tabella E perché era ante elezioni, post elezioni purtroppo è avvenuta una sciagura e siete stati costretti, su spinta del Movimento 5 Stelle ed anche del Partito Democratico, a fare l’atto e a portarlo di corsa questa mattina. Sinceramente sfogliando l’emendamento che ho anche votato a favore ed il mio mi sono accorta che delle voci si intersecano, ma devo essere io a dire che non è ammissibile? Non credo. O sono inammissibili e allora ci viene detto che non si possono discutere, ma se si possono discutere io i miei emendamenti li spiego perché voglio che i cittadini marchigiani sappiano quali erano le proposte del Movimento 5 Stelle e i motivi, se ci sono, per cui sono state rifiutate dal centro destra.
Detto questo, sono contenta che abbiate fatto quegli emendamenti, l’ho già detto nella mia relazione e lo ripeto anche in questa fase, li ho votati favorevolmente, ma non credo di essere incoerente, semmai sono i lavori dell’Aula che non si svolgono come dovrebbero, ma non è colpa dei Consiglieri d’opposizione. Grazie.
PRESIDENTE. Cerchiamo di regolarci in questa situazione: se la I Commissione con il suo Presidente ritiene di rivalutare gli emendamenti, quelli ancora da votare, dal punto di vista dell’ammissibilità o meno, perché ritenuti magari un doppione di quelli esistenti, allora sospendiamo l’attività - non voglio scaricare la situazione alla Commissione - altrimenti si proseguono i lavori del Consiglio regionale.
Su questo credo che sia necessaria una valutazione di competenza della Commissione perché il suo lavoro è stato portato in Consiglio una volta esaminati i vari profili di merito, soprattutto per quanto riguarda l’ammissibilità degli emendamenti.
Credo che sia opportuno fermarci qui, senza dare la parola ad altri.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Nel momento in cui gli emendamenti vengono consegnati in Aula l’ammissibilità la dichiara la Presidenza dell’Assemblea, tra l’altro sarebbe singolare che la Commissione si riunisca a valutare l’ammissibilità degli emendamenti dopo che alcuni sono stati votati. Ma siamo fuori di testa?
Presidente, mi rivolgo al Presidente dell’Assemblea, che è un avvocato, tra l’altro è coadiuvato dal Segretario generale, si valuta l’ammissibilità del mio emendamento …, a parte che non si capisce per quale motivo sia stato votato prima l’emendamento Mangialardi …
(interventi fuori microfono) …
PRESIDENTE. Non riduciamo questo aspetto ad una cosa di basso profilo perché ci sono situazioni importanti dal punto di vista sostanziale rivolte a concittadini che stanno soffrendo.
Prego tutti quanti di fare silenzio, il profilo che è stato evidenziato dalla Giunta e anche da alcuni Consiglieri non è quello dell’ammissibilità, sono d’accordo con lei, ma della decadenza, che non nasce dal portare o meno in maniera ammissibile l’emendamento, ma di vedere se è incompatibile con altri in corso di approvazione, cosa che non può fare la Presidenza, che in questo caso in confronto alla mole non sarebbe stato del tutto possibile.
Sotto il profilo dell’ammissibilità sono perfettamente d’accordo, c’è però l’aspetto della decadenza, a questo punto se la Commissione vuole rivalutare la decadenza o meno di alcuni emendamenti sospendiamo i lavori dell’Aula e attendiamo l’esito.
Fabrizio CESETTI. Ovviamente io non parteciperò ad una Commissione che si riunisce per tale scopo e farò valere le prerogative nelle sedi competenti. Non parteciperò perché è singolare.
Innanzitutto, Presidente, la decadenza di un emendamento viene dichiarata da lei, dalla Presidenza dell’Assemblea. Sono quello che ha presentato il maggior numero di emendamenti in quest’Aula e giustamente la Presidenza qualche volta ha detto: “Questo è decaduto, questo è precluso”. Lo fa la Presidenza, non può essere la Commissione! Inoltre non si può valutare la decadenza di un emendamento dopo che un emendamento molto simile, che attingeva sulle stesse risorse, è stato posto ai voti, non si può fare.
Per rispondere al Consigliere Marinelli, io non ho l’anello al naso, prima di votare l’emendamento del Consigliere Marinelli, tanto è vero che in Commissione ho votato contro perché me l’aveva chiesto opportunamente il capogruppo, sono andato alla Presidenza ed ho chiesto: “Se voto questo, sono preclusi i miei?” No, sono tutti votabili, questo è. Andiamo avanti!
Premetto, Presidente, che a me poco cambia se viene dichiarato decaduto, inammissibile o respinto, respingetelo però non creiamo un precedente che farebbe male al modo con cui lei, Presidente, del tutto egregio, conduce la Presidenza di quest’Aula e se crea un precedente che grida vendetta, mi devo ricredere anche nei suoi confronti.
Io sono un Consigliere come lei e devo esercitare le mie prerogative, non creiamo precedenti, tra l’altro, ripeto, fanno male all’istituzione. Perché quello del Consigliere Mangialardi è stato votato? Ma di che parliamo? Respingetelo e facciamola finita!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Farebbe bene a ritirarsi, mi scusi, Presidente, ma non è il padrone del mondo. Si metta seduto, mi dia retta, non è il padrone.
Presidente, non è che può fare come gli pare a casa …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. La recuperi lei, si ritiri!
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Vi prego. Assessore, la prego!
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Sospendo i lavori dell’Assemblea per 5 minuti.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. La seduta è sospesa!
La seduta è sospesa alle ore 18,10
La seduta riprende alle ore 18,20
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Vi invito a riprendere il posto in Aula e vi chiedo con la massima cortesia, per non dover essere poi più restrittivo e severo, di rimanere tutti in silenzio. Le persone che sono fuori dall’emiciclo non possono intervenire con parole o comportamenti tali da inserirsi all’interno dell’Aula. E’ un momento delicato, quindi vi chiedo la massima attenzione e responsabilità, soprattutto il massimo silenzio. Se non lo fate mi fermo ancora una volta e sospendo almeno per un’ora.
Capisco che gli animi non sono così tranquilli da dover rispettare le indicazioni del Presidente dell’Assemblea, che in questo momento svolgo sempre pro tempore.
Vi chiedo la massima attenzione, è un problema di natura procedurale che non può, come giustamente ha detto il Consigliere Cesetti, costituire un precedente per nessuno, deve costituire un caposaldo per - si spera di no - eventuali ripetizione nel futuro.
Detto questo, chi deve parlare esca dall’Aula. Le persone che sono fuori dall’emiciclo non possono intervenire dentro l’emiciclo, se non sono autorizzate.
Riprenderei, come ho detto, con l’intervento del Consigliere Carancini che era già programmato, poi faccio una chiosa io per definire la questione.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Sulla bagarre costruita sui 2 euro del Consigliere Marinelli e dal parlamentare, Presidente del Consiglio, Assessore, Consigliere regionale Castelli, le chiedo, può darsi che mi sbagli, di fare questa verifica: l’emendamento del Consigliere Marinelli, che abbiamo votato, è di circa 6 milioni ed attinge dalle entrate e non dalla tabella E, mentre l’emendamento del Consigliere Mangialardi attinge dalla tabella E, quindi le fonti eventualmente di finanziamento sono diverse, peraltro il Consigliere Marinelli ne ha presentato un altro, che ancora non abbiamo discusso e che va ad attingere (articolo 11) sulla tabella E. La prego di verificare, se questo fosse corretto la inviterei a chiedere all’Assessore Castelli di leggere, altrimenti leggerò io.
PRESIDENTE. Il quesito sollevato circa la decadenza di uno o più emendamenti ancora da votare, pur avendo il profilo di sostanziale situazione di valutazione in esame da parte della Commissione competente, non incide sulla procedura né sulla valutazione e finalità degli stessi emendamenti e dell’intero corpo normativo che stiamo discutendo e che abbiamo in parte votato. Non incide sul Regolamento, né sui diritti e sulle prerogative dei componenti del Consiglio, sia essi di opposizione, sia di maggioranza, sia del ruolo e della funzione della proposta della Giunta regionale.
Gli emendamenti ammessi come tali sono oggetto di esame e di valutazione in quanto possono riferirsi, anche quelli che devono essere votati, ad aspetti diversi, come tipologia, dalla stessa categoria di interventi già proposti e votati, cosi che anche se votati favorevolmente, troverebbero logica e armonica composizione finale rispetto a quelli già votati, ne consegue che la mia dichiarazione è di completare l’esame degli emendamenti, così come ci è stato proposto dalla Commissione, e di completare con questo anche la valutazione e l’esame della proposta di legge
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La ringrazio innanzitutto per la sua decisione che ristabilisce la verità e che costituisce la migliore risposta all’Assessore Castelli circa le sue illazioni. D’altra parte non poteva essere diversamente, altrimenti sono sicuro che il Presidente l’avrebbe detto all’atto dell’approvazione dell’emendamento del Consigliere Marinelli. Come ha sempre fatto da due anni a questa parte si considerano decaduti gli emendamenti successivi, che ovviamente sono incompatibili. Quindi è stata corretta questa decisione, la ringrazio ed insisto per l’approvazione di questo emendamento.
Tra l’altro ribadisco che quando ho votato opportunamente l’emendamento del Consigliere Marinelli, al quale avevo votato contro in Commissione, mi sono recato alla Presidenza, che mi ha detto che i successivi sarebbero stati votati.
Ripeto, mi rammarico delle illazioni dell’Assessore Castelli, che non gli fanno onore per niente perché lui sa bene che io sto cercando semplicemente di fare il mio dovere.
Tra l’altro questo emendamento, voglio dirlo, per questo quelle illazioni sono fuori luogo, di fatto riproduce sul fronte delle entrate quell’emendamento che precedentemente (fondo energia) era stato respinto.
Insisto per il voto favorevole, sebbene sia prevedibile che non verrà votato dalla maggioranza che perde una occasione.
Chiudo con una chiosa per rispondere al Consigliere Marinelli, che ancora una volta il suo esempio dei 2 euro in tasca non coglie nel segno, come spesso gli capita e questa è la prova. Se gli ho messo quei 2 euro in tasca con il mio voto poi glieli riprendo con le mie mani votando questo emendamento, a cui lui voterà contro e se li rimetterà in tasca, però intanto io glieli ho ripresi. Dovete allenarvi e soprattutto darci qualche volta retta, sapendo che il nostro obiettivo non è quello di cogliere voi in castagna, ma di fare il bene delle nostre comunità.
PRESIDENTE. Emendamento 10 sexies/3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa non approva)
Articolo 11. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. L’articolo 10 viene messo in votazione?
PRESIDENTE. L’articolo 10 ha più articoli, 10 bis, 10 ter, 10 quater, 10 quinquies, gli emendamenti che abbiamo discusso erano per inserire l’articolo 10 sexies, ecco perché non si è votato al termine dell’emendamento 10 sexies/3.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Siete in confusione totale.
Ricostruendo il percorso che c’è stato, mi spiace molto perché l’Assessore forse non ha seguito i passaggi ed ha anche qualche difficoltà sul piano della ricostruzione temporale degli eventi perché l’emendamento di cui sopra, il Mangialardi, come l’ha chiamato il Consigliere Carancini, è stato presentato qualche giorno fa ed io non ero a conoscenza della riunione che in fretta e in furia è stata fatta questa mattina, quando vi siete accorti che non avevate affrontato il tema del sostegno alle imprese, che non avevate affrontato il tema del sostegno alle famiglie e, avendo visto che forse c’era qualcosa depositato, avete arraffazzonato e avete pescato negli stessi capitoli che noi avevamo individuato, che è una cosa ben diversa.
Inoltre, ritengo che, come ha raccontato il Consigliere Carancini, siete andati in fibrillazione commettendo errori su errori. Guardate, davanti ad una alluvione come questa dovete essere lucidi, lucidi nella tempistica, nella modalità, nell’organizzazione, nella presenza e nei provvedimenti, non lo siete per niente.
L’emendamento del Consigliere Marinelli ha fonti di finanziamenti diverse da quelle della tabella E, voglio che rimanga a verbale, sennò sembra che siamo noi che stiamo strumentalizzando.
Assessore Castelli non si può ribaltare, non abbiamo strumentalizzato niente, vi abbiamo dato un’occasione e se c’erano le condizioni perché l’emendamento del Consigliere Mangialardi decadesse, lo dichiaravate.
Tra l’altro c’è un delta importante perché uno è di 1,5 milioni e l’altro di 6 milioni e almeno 2,5 milioni erano ammissibili.
Arriviamo adesso all’articolo 11, che è emendato sempre dal Consigliere Marinelli, e pesca, questo sì, nella tabella E.
Rimanete lucidi - non è che una volta si può dire che la responsabilità del sostegno alle famiglie ed alle imprese non è la vostra e spetta allo Stato, quindi alla Protezione Civile, che deve mettere le risorse a disposizione della gente, che è in mezzo al fango e vi interessa poco - perché se non lo fate adesso, ci sarà un momento della contrattazione anche di provvedimenti, che verranno in una fase diversa, in cui vi accorgerete che avete fatto un emendamento che dà risorse alle imprese e improvvisamente diventa compito della Regione sostenere quelle che sono state martoriate, delle due l’una.
Lo chiedo per tutti gli alluvionati, ritrovate una serenità vostra, capisco che siete in tensione e forse ne avete anche qualche bella ragione, ma ritrovate lucidità sennò commettete …, dopo averne commesse alcune, ne potete commettere tante altre e alla fine ci accuserete dicendo che noi abbiamo strumentalizzato il tema, che abbiamo fatto dei post che non vanno bene e che vi creano tensione.
Oggi dovevate mettere le risorse per sostenere le famiglie e le imprese, non l’avete fatto, anche se vi abbiamo dato l’occasione con i nostri emendamenti depositati, che avete scopiazzato anche male, perché avete lasciato fuori tutte le famiglie ed avete messo solo le imprese, poche. Forse potevano pescare anche nei 19 milioni di euro del Fondo crediti di dubbia esigibilità, che avete messo ad abundantiam, in ogni caso il coraggio che doveva permettervi di osare ...
Vi chiedo di non dare responsabilità a noi perché ci siamo posti in maniera seria, con un contributo serio, se il nostro emendamento, che aveva una finalità e vi dava un’occasione, non era ammissibile dovevate farlo decadere, non è accaduto, vuol dire che forse i nostri bravi funzionari e dirigenti della Regione si sono accorti che era votabile e che avrebbe dato, quello sì, una risposta alle nostre famiglie.
Ritrovate presto lucidità, ognuno nel proprio ruolo, chi andrà al Senato, chi alla Camera, chi rimarrà qui, chi arriverà perché la fase della vittoria è finita, la gente è in mezzo al fango e non cercate responsabilità in altri perché qui ci siete voi ed anche nel territorio aspettano le vostre risposte.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Quando sento parlare di lucidità, di trovare la lucidità …, credo che la lucidità questa Giunta, questa maggioranza ce l’ha e l’abbia già dimostrato, tanto che prima al Consigliere Mangialardi ho detto: “Quando era Sindaco di Senigallia quanti soldi le ha dato il suo partito, il partito che governava la Regione?” Non mi ha risposto. La Giunta nel 2014 quanti fondi ha dato per la città di Senigallia? Non mi ha risposto, forse perché si vergogna, perché non erano questi i fondi, perché su questo tema sa bene che la Giunta …
(interventi fuori microfono) …
PRESIDENTE. Prego di non interloquire, gli altri non possono interloquire nel senso che non possono disturbare il discorso, che deve essere senza soluzione di continuità.
Andrea PUTZU. Forse perché sa bene, Consigliere Mangialardi, che la scorsa Giunta, quando lei era Sindaco nel 2014, le ha dato al massimo 200.000 euro e questo non lo ha raccontato ai cittadini di Senigallia quando era Sindaco, quando di fatto per primo li doveva difendere.
Mi dispiace che ancora una volta venga messa davanti l’alluvione e questo credo sia ingiusto perché avremo modo di parlarne nel Consiglio regionale aperto per il quale voglio ringraziare il Presidente Acquaroli che ha avuto il coraggio, uno, di chiedere un Consiglio regionale aperto per confrontarci tutti; due, di fare per la prima volta una Commissione d’inchiesta, cosa che tra l’altro la scorsa volta non è capitata.
Sono anche dispiaciuto per questo modo di fare politica perché, se votate dei provvedimenti a favore, ci sono dei fondi dalla tabella E, stiamo parlando di un assestamento di bilancio, non stiamo parlando di una manovra così grande qual è la previsione di bilancio, si viene qui a fare strumentalizzazione, prima sugli alluvionati, poi sul caro energia, mettetevi d’accordo.
Non mi sembra che noi siamo in fibrillazione, forse perché abbiamo stravinto le elezioni, ma di certo vedo una grande agitazione nel Partito Democratico.
Il Consigliere Carancini lo vedo agitato perché una dipendente del gruppo è diventata parlamentare, vedo anche il Consigliere Mangialardi agitato perché non ha nessun rappresentante anconetano in Parlamento o anche per la batosta elettorale.
A prescindere da questo, penso che su questi temi e su questo provvedimento tutti noi dovremmo avere un po’ di responsabilità perché non è che le famiglie marchigiane, se diamo loro 30 o 40 euro per pagare una bolletta, ci dicono bravi, magari voi domani ci potreste fare anche un post, sono sicuro che già lo avete preparato per dire che la Giunta Acquaroli non vuole dare i fondi alle famiglie, errato, la Giunta Acquaroli ha avuto coraggio di parlare subito con il Presidente Draghi, ha avuto il coraggio di parlare subito con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, ma soprattutto ha avuto la grande determinazione di investire sui fiumi molto di più rispetto alla Giunta precedente, e di questo parlano i numeri, non ne parliamo noi o lo andreamo a sbandierare, poi ne discuteremo nel Consiglio regionale aperto.
Mi dispiace che si faccia demagogia sulla questione legata alla crisi energetica e sulle famiglie, questo è grave, anche perché non credo che se ad una famiglia in difficoltà le arriva 30 o 40 euro ci viene a dire bravi, ma ritengo che su questo tema dobbiamo avere le risorse dal Governo, soprattutto dobbiamo metterci insieme per trovare le soluzioni.
Non basteranno i vostri post su Facebook per dire che la Giunta Acquaroli non vuole dare soldi alle famiglie per il caro energia perché quando andremo a fare i conti faremo vedere dove li volevate prendere, a chi li volevate togliere e su questo si capirà chi fa politica e chi fa demagogia politica. Non a caso chi fa politica vince e chi fa demagogia politica continua a perdere, e siete voi.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ricostruiamo per un attimo, alla luce dell’intervento del Consigliere Putzu, la situazione. Il Partito Democratico si presenta con degli emendamenti mirati per rispondere a due emergenze assolute, quella energetica e del gas e quella alluvionale, sono emendamenti che, se voi andate a vedere, sono attinti da risorse diverse, non sono 1.400 emendamenti, sono emendamenti normali che cercano in una fase drammatica di questa regione di dare una risposta, che non è esaustiva, ma che comunque è una risposta della Regione, di questa Assemblea legislativa delle Marche, di tutto il Consiglio regionale. Sono risorse compatibili con un assestamento che lascia in piedi delle risorse sul sistema sociale, sulla sanità e sugli investimenti perché non trovate nessuna voce di storno che riguarda gli investimenti.
Questi emendamenti sono stati presentati con abbondante anticipo, di fronte a tutto ciò, in questo Consiglio regionale, all’ultimo momento, stamattina, dopo che la Commissione destinata ad approvare ed a discutere gli emendamenti era già preparata per ieri …
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula!
Romano CARANCINI. Stamattina di buon’ora probabilmente si accorgono che sono stati distratti, l’Assessore è scappato in Parlamento e se ne è fregato delle famiglie e degli alluvionati, i Consiglieri regionali …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Se ne intende di squadristi quando allungava il braccio.
Voglio dire che di fronte a questo, di primo mattino, tra l’altro in ritardo rispetto alla previsione dell’orario della Commissione, la maggioranza, il Consigliere Marinelli ha depositato alcuni emendamenti, quindi, non solo si disinteressano, addirittura c’è un attacco rispetto alla strumentalizzazione, non parlo dei miei, parlo degli emendamenti del Consigliere Mangialardi …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Poi se qualcuno dice a voi quello che avete detto …, non è bello, volete sapere quanto avete detto in merito a quello che ho detto di Mangialardi? Bisogna avere rispetto in relazione alle parole …
(interventi fuori microfono) …
PRESIDENTE. Scusate, non possiamo continuare in questo modo. Si fermi, Consigliere, lo scontro che state ponendo in atto in maniera passiva non fa onore all’attività che abbiamo svolto e non fa onore all’intento di questa proposta di legge, soprattutto degli emendamenti di tutti che sono finalizzati ad una situazione catastrofica per le Marche, quindi vi chiedo, vi invito e vi diffido a rimanere negli argomenti, a rispettare tutti coloro che sono in questo momento in Aula ed i ruoli che svolgono, di non andare, non lo prendete come un attentato alla libertà di parola, fuori dal seminato. Dobbiamo concludere bene, come bene abbiamo fatto per tre quarti di questa seduta assembleare, ciascuno ha le proprie ragioni, cerco di farle esprimere a tutti, ma non andiamo oltre.
Se avete qualcosa da dire vi prego di uscire dall’Aula, qualsiasi cosa, anche lo sberleffo, sia detto fuori dall’Aula, chi parla non può essere interrotto, chi parla non si metta ad interloquire perché sente parole in sottofondo.
Ciascuno ha la libertà di difendere la propria opinione, il proprio ruolo e anche la propria posizione in merito alla proposta di legge, all’articolato e agli emendamenti che sono in discussione.
Dobbiamo portarla a conclusione bene e lo voglio fare, non posso permettere a voi ed a me di sospendere perché siamo in una situazione in cui ci contrastiamo politicamente sulle battute fatte o su altre situazioni che nulla hanno a che fare con l’argomento, che è quello di portare il sostegno alle persone colpite dagli eventi, come voi sapete, che sono avvenuti il 15 settembre. Scusate, ma bisogna che rientriamo in un binario molto stretto.
L’emendamento che stiamo discutendo è l’11/01, vi chiedo di rimanere sul solco di questo argomento con tutta la libertà di esposizione, ma sul solco di questo argomento. Grazie.
Romano CARANCINI. Stavo cercando di ricostruire il quadro di quello che si è delineato in questa discussione e stavo dicendo delle due emergenze sulle quali il Partito Democratico ha presentato gli emendamenti, senza considerare quelli che sono a mia prima firma, sottolineando quelli del Consigliere Mangialardi, ex Sindaco, che certamente di tutto si può accusare meno di essere un guerrafondaio o una persona che cerca polemiche a prescindere, anzi, qualche volta viene rimproverato per essere troppo buono.
Rispetto a questa situazione si è aperta una polemica come se lui avesse strumentalizzato, non ha detto una parola dal 15 settembre, da quando è capitata questa situazione, non ha creato nessun problema, si è solo permesso di fare un emendamento andando a cercare all’interno della tabella E le risorse per dare risposte, peraltro insufficienti, alle popolazioni alluvionate. Tutto qua, vuol dire che di fronte a tutto ciò ed alle polemiche sterili il racconto dei 2 euro la dice tutta, cioè noi abbiamo perso mezz’ora di tempo perché si è cercato di confondere gli emendamenti rispetto al Consigliere Mangialardi.
Da questo punto di vista non so a cosa si riferisse il Consigliere Putzu, rispetto al parlamentare, non so di cosa parla, questo è quello che resta di questa discussione, assoluta indifferenza rispetto ai problemi gravi delle situazioni a cui si è fatto cenno, ribadisco ancora, nonostante ci fossero le risorse per testimoniare la vicinanza di questo Consiglio regionale.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Voglio solo dire che state rendendo questo dibattito irrispettoso della situazione fuori da quest’Aula, dell’emergenza drammatica che è accaduta nelle Marche, lo state rendendo una macchietta ridicola della quale, credo, ci si dovrebbe tutti vergognare perché l’intento di aiutare e di cercare di trovare, attraverso questa manovra, delle misure anche a ristoro di questa emergenza va ricondotto in un alveo di rispetto dell’altro che oggi non c’è stato per nulla e questo penso che sia per chi ci guarda da fuori veramente vergognoso.
Dobbiamo ripristinare i fatti ed il fatto è che questa variazione di bilancio è arrivata dalla Giunta i primi di agosto, prima dell’emergenza, e per scelta anche dei capigruppo, su richiesta della minoranza, non è stata portata in discussione se non dopo la tornata elettorale. La richiesta era stata avanzata da voi perché avete reputato che fosse meglio così, è stata accettata ed oggi interveniamo in quel lasso di tempo fra la variazione …, che avrebbe potuto essere già approvata qualche settimana fa, o qualche mese fa, prima che iniziasse l’emergenza.
Oggi interveniamo in quest’Aula per variare quanto è possibile variare sia per quest’anno che per gli anni futuri per dare delle risposte insieme a quello che già sta facendo la Giunta.
Ripristiniamo ciò che si sta facendo, invece di dire cose che sono vergognose perché insultare qualcuno e dire che che qui dentro non si vuole aiutare le famiglie …, lo sapete voi che lo dite che è una bugia. Cercate di trattenervi quando fate demagogia politica e parlate di persone in difficoltà.
Torniamo ai fatti, come ci ha chiesto giustamente il Presidente, e torniamo all’atto che stiamo discutendo, noi abbiamo 6 milioni di euro nel fondo per le imprese a ristoro ed a supporto delle imprese, abbiamo oltre 7 milioni nell’annualità 2023/2024 per il dissesto idrogeologico, per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quello che è mancato. Questa Giunta con 6,5 milioni di euro in soli due anni ha messo molto più di quello che nei 5 anni precedenti, io c’ero, è stato messo. In due anni è stato messo molto di più, allora, non vi vergognate a fare speculazione su cose false, a gridare nelle orecchie di persone disperate che c’è chi non li vuole aiutare, invece di raccontare la verità? Potete avere un’idea diversa, voler mettere risorse da un’altra parte, ma avete votato che le risorse fossero messe per le imprese e non potete, ha ragione il Presidente della Commissione Marinelli, utilizzare le stesse risorse per impiegarle da altre parti, altrimenti non avreste dovuto votare in quel senso.
Credo che non stiamo facendo, se continuiamo a comportarci in questo modo, un buon servizio non a noi stessi, che siamo comunque sempre giudicati, ma a chi sta fuori e questi dibattiti sterili, questi insulti “terra terra” non li comprende proprio in questo momento.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Noi sugli emendamenti del Consigliere Marinelli, che attraverso una rimodulazione di risorse destina nell’annualità 2023 7 milioni per manutenzione straordinaria e ordinaria dei fiumi e nella annualità 2024 7 milioni per manutenzione ordinaria e straordinaria sempre dei fiumi, con la copertura finanziaria di 2 milioni da contributi pluriennali ai Comuni e dal fondo sviluppo artigianato marchigiano, sebbene in Commissione abbia votato contro per motivi che lui sa, voteremo a favore come abbiamo votato a favore dell’emendamento di prima.
Votiamo a favore perché sono emendamenti puntuali che fanno il necessario, quindi siamo favorevoli perché sull’alluvione non stiamo qui a speculare, ci mancherebbe altro, sull’alluvione il Presidente della Giunta regionale sa che ha tutta la nostra solidarietà e tutta la nostra disponibilità a fare quanto occorre e quanto il Presidente ritiene che necessiti, da subito manifestata, c’è totale disponibilità da parte nostra, sempre.
In Commissione ho presentato 14 emendamenti, qui ne ho presentato soltanto uno a mia firma per il fondo energia. Vedete, non è vergognoso il nostro atteggiamento, noi facciamo il nostro dovere e lo facciamo in modo coerente anche con quello che fa il Governo nazionale perché il Governo Draghi, ad esempio, per il caro energia e la crisi energetica ha destinato 150 euro in busta paga per i redditi fino a 20.000 euro lordi.
L’emendamento del Consigliere Carancini ed il mio sul fondo energia negli anni 2022/2023 sono circa 27 milioni di euro, se quei 27 milioni di euro li destiniamo 150 euro a famiglia, come ha fatto il Governo nazionale, noi assegniamo dei soldi a 180.000 famiglie della comunità regionale perché 27 milioni diviso 150 fa 180.000, era possibile reperire queste risorse? Si, lo abbiamo detto, sui fondi di dubbia esigibilità e abbiamo spiegato che in fondo l’accantonamento è discrezionale e prudenziale, quindi le risorse potevano essere destinate in quella direzione.
Quindi non è vergognoso il nostro comportamento, il nostro è un comportamento rigoroso e di attenzione verso la nostra comunità. Vi abbiamo proposto di fare insieme un emendamento oppure di farlo voi, di assumerne anche la paternità, perché non ci interessa la paternità, però dovevate avere almeno il coraggio della responsabilità perché per la responsabilità ci vuole coraggio ed è vergognoso che in un momento come questo si accantonino 19 milioni di euro, che non è necessario accantonare perché discrezionale è l’accantonamento.
E’ una vergogna che grida vendetta nei confronti della nostra comunità, è una vergogna perché tenete quelle risorse lì non per paura, per paura da una parte, ma perché li volete riprendere un domani non so per farci che cosa. Potevano essere destinati alle nostre famiglie, quindi il vostro atteggiamento è vergognoso e per fortuna questo rimane agli atti.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Vorrei semplicemente avvalorare un po’ tutto ciò che è stato già detto dai miei colleghi riguardo al senso di responsabilità.
Mi spiace sentire che questo dibattito svilirebbe il Consiglio regionale perché in realtà ci stiamo prendendo una grande responsabilità facendovi delle proposte di cui dovreste semplicemente ringraziarci e valutarle attentamente, visto che nei confronti di tutte le persone, le imprese, le attività economiche, che hanno subito il caro bollette, non è stato fatto assolutamente nulla. E quando il Consigliere Carancini dice che c’è stato interesse da parte dell’Assessore Carloni, non è un commento a caso, ma è dimostrato dai numeri, e sono andata a recuperarli proprio adesso. Il 25 gennaio ho presentato una mozione, che è stata discussa a luglio, dopo 7 mesi; l’Assessore Carloni, a gennaio, su un’interrogazione in merito alla richiesta di creare un fondo energia aveva risposto in Aula dando il proprio consenso, promettendo apertamente ed ufficialmente qui in Consiglio non solo che avrebbe creato un fondo energia, ma anche che avrebbe previsto 300 euro a famiglia per provvedere al pagamento delle bollette, dichiarazioni sue che invito tutti a riascoltare del mese di gennaio 2021. Sette mesi dopo è tornato in Aula e l’Assessore alle attività economiche, non uno scolaretto alle elementari che non sa fare i calcoli, rimangiandosi la promessa come se nulla fosse ha detto che per il bonus energia sarebbero serviti 194 milioni per le famiglie e 36 milioni per le imprese, se avessimo voluto ridurre la platea dei beneficiari a chi era in difficoltà, cosa che personalmente riterrei giusta, sarebbero bastati 20 milioni per le famiglie e 3,6 milioni per le imprese. Ci ha dato candidamente questa notizia rimangiandosi la promessa, il mese di luglio, come se nulla fosse, quando attività economiche e famiglie non riuscivano a sostenere il costo.
Vorrei ricordare che queste cifre, come abbiamo dimostrato, sono reperibilissime nel bilancio e non voglio per l’ennesima volta fare riferimento alla piattaforma 210, per la quale il Consigliere Cesetti aveva trovato 210 milioni di euro in meno di un mese nel bilancio, con risorse straordinarie sbloccate e dando una risposta immediata in piena pandemia. Ma se questa non è un’emergenza di cui deve farsi carico la Giunta Acquaroli, in una situazione del genere qual è l’emergenza, se non lo è il caro bollette?
Finalmente trovo anche un lato positivo in questa situazione, dopo queste elezioni politiche non ci sarà più la scusa di scaricare le colpe sul Governo nazionale, ora tocca a voi, noi ci aspettiamo delle risposte, non potrete più dire che la colpa è del Governo nazionale.
Mi auguro che sul caro bollette si trovino le risorse, come è stato fatto con i 210 milioni di euro in piena pandemia, ora con il caro energia spetta a voi trovare le risorse.
Se vuole, le ripeto anche i numeri, quanto serve non sono cifre introvabili perché 36 milioni per le imprese li potete trovare, 20 milioni per le famiglie sono reperibili, questa è una promessa che l’Assessore Carloni aveva fatto e di cui, come ha detto il Consigliere Carancini, poi se ne è disinteressato, per cui mi aspetto responsabilità, non mi sembra un dibattito che svilisce quest’Aula, ma vi chiediamo solo una presa di responsabilità.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Borroni.
Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Molto brevemente perché non riesco a fare un intervento come quelli dei Consiglieri Carancini e Cesetti perché ho pudore. Nel senso che sto vedendo una politica del PD che è, secondo me, fuori da ogni tipo di canone.
Con una alluvione che ha devastato una grande parte del nostro territorio, un ex Assessore scrive su Repubblica, guarda caso, delle cose indecenti, non vere, delle bugie.
La seconda puntata di questo serial a cui stiamo assistendo è questo emendamento, che è finanziato doppiamente con la tabella E, prima avete votato gli emendamenti della Giunta regionale, che è stata brava e puntuale nel fare questa variazione e andare velocemente a tentare di dare un aiuto a queste persone e a queste terre che sono state danneggiate dall’alluvione, poi presentate un altro emendamento con lo stesso finanziamento, a detta dell’Assessore Castelli, per cui io non posso avere nessun tipo di dubbio al riguardo, e pretendete di farci votare una cosa che non è in regola.
Penso che i 6 milioni di euro che sono stati messi a disposizione dalla Regione siano qualcosa di fondato, di concreto, è una risposta emergenziale che finalmente la Regione dà, non posso fare altro che dire che la Giunta ha agito bene e che siamo di fronte alla seconda puntata del serial di cui ho parlato prima, la terza puntata so già che la vedrò fra due settimane nel Consiglio regionale aperto e lì vorrò vedere quello che vi inventerete e tutte le bugie che direte al riguardo, volendo costringere noi oggi a votare un emendamento che è completamente fuori dai canoni di un’Aula assembleare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Molte cose le ha dette la Consigliera Vitri e sono state ripetute qui, ma evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, nel senso che sentire il Consigliere Borroni dire che noi abbiamo scritto sui giornali … Io gli chiedo chi delle persone sedute in Aula ha scritto su un giornale qualcosa che riguardi l’alluvione o se mai siamo stati polemici, e non ci potete adesso convincere del contrario perché cercate di sviare il problema, che è semplicissimo e lo ha detto la Consigliera Vitri in maniera sintetica, lo hanno detto i miei colleghi in modo più complesso.
Il Partito Democratico ha presentato degli emendamenti 4/5 giorni fa, non stamattina, e se c’è una sovrapposizione di capitoli l’avete creata voi, ci sono i protocolli, abbiamo presentato gli emendamenti individuando dei capitoli, se avete individuato gli stessi stamattina è un problema vostro, non è un problema di incoerenza nostra.
Inoltre abbiamo proposto di utilizzare le risorse di dubbia esigibilità, quei famosi 19 milioni, che potevano essere benissimo un fondo di rotazione. Voi governate la Regione, governerete anche a livello nazionale, quindi sicuramente arriveranno delle risorse ed una persona di buon senso prende, non dico tutti e 19 milioni, ma almeno la metà o due terzi di quelle risorse e le utilizza in questa fase in cui c’è la necessità di tamponare le esigenze immediate delle famiglie e delle imprese degli alluvionati, le utilizza sapendo che poi saranno in una specie di fondo di rotazione, qualora gli uffici ritengano…, avendo cambiato completamente criterio, non c’entra niente la Corte dei Conti, non mischiamo le mele con le pere perché non c’è niente di peggio che offendere la nostra intelligenza mischiando le mele con le pere, dicendo percentuali del 2, del 5 o del 6%.
Le percentuali sono state dette e dette bene, l’ufficio ha riferito che era possibile utilizzare quelle risorse, anche se lo sconsigliava vivamente, e quello che avrei fatto io da funzionario o da dirigente regionale, ma sta alla politica avere più coraggio e capire che siamo in un’emergenza e quelle risorse possono essere utilizzate e se del caso recuperate come hanno fatto tutti.
Rispetto a quello che si diceva prima, di quanti soldi il Partito Democratico avesse dato al Consigliere Mangialardi, il Partito Democratico non ha mai dato una lira a nessuno, neanche ai candidati, anzi se li prende, quindi figuriamoci se può aver finanziato qualcuno in qualche modo. Anche questa è una provocazione che poteva essere evitata.
Non abbiamo assolutamente speculato, è chiaro che dall’8 agosto ad oggi sono cambiate delle cose, ma potevate incontrarvi anche prima, anche durante la campagna elettorale, potevate fare quello che hanno fatto in particolare i Consiglieri Mangialardi, Bora, Vitri, Carancini e Cesetti che hanno studiato più degli altri la possibilità di utilizzare il bilancio per coprire queste esigenze in questo periodo finestra, fino a quando non ci sarà un Governo formato, fino a quando anche il Parlamento potrà operare, quindi in questo periodo in cui c’è la necessità, ne ha parlato anche il Presidente Acquaroli, di essere vicini ai cittadini.
Noi abbiamo fatto gli emendamenti con solo due obiettivi: gas ed aiuti alle imprese, alle famiglie ed agli alluvionati, non abbiamo presentato altro, quindi è inutile che gridate alla speculazione, che gridate al populismo. Non è vero e questo è dimostrato dai fatti e quando uno alza così tanto la voce, come è successo oggi … Penso che uno dovrebbe essere felice per gli obiettivi raggiunti, invece pur avendoli raggiunti sente la necessità di alzare i toni e di urlare, gridando, tra l’altro, cose anche sbagliate, ma lasciamo perdere gli errori perché errare humanum est.
Evidentemente qualcosa che non funziona c’è e noi lo vediamo dall’esterno, siamo quelli che hanno perso, quindi probabilmente siamo molto più sereni, siamo stati puniti, siete voi che avete adesso la responsabilità del Governo, avete un Governo finalmente coerente con quello regionale quindi non ci sono più attenuanti, per cui cercate di risolvere le questioni.
Quello che ci dispiace è che avete urlato fino adesso cose che avete finto di non capire quando c’erano le risorse per poter aiutare in maniera concreta, non dico con 19 milioni di euro, ma almeno con due terzi di questi e con quelli che abbiamo proposto noi con gli emendamenti, se poi avete presentato stamattina emendamenti sugli stessi capitoli non è un’incoerenza nostra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Solo per mettere un po’ in fila le date, noi gli emendamenti non li abbiamo presentati 4 giorni fa, ma li abbiamo presentati almeno 10 giorni fa, sia io che il Consigliere Cesetti, che gli altri Consiglieri, compresa la Consigliera Ruggeri, quindi i nostri emendamenti sono stati presentati quando era il momento e prevedevano aiuti sia per le persone colpite dall’alluvione, sia per le imprese, che per il caro bollette, anzi, avevamo presentato anche un emendamento che doveva andare a sostegno del terzo settore. Abbiamo cercato di mettere insieme più risorse possibili e concentrarle per quelle che abbiamo ritenuto le due priorità: alluvione e caro energia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Molto brevemente perché questo dibattito sta andando fuori dai binari, penso che dell’alluvione ne parleremo nel Consiglio monotematico che ha chiesto il Presidente.
Il Partito Democratico non so per quale motivo, ritengo solo per populismo …, ho sentito anche la Consigliera Vitri parlare di promesse fatte dal Vicepresidente Carloni, le elezioni sono finite, la campagna elettorale è finita, quindi direi, cari Consiglieri, che al posto di fare emendamenti populisti, con i quali rischiate di mandare in default il bilancio della nostra Regione … Tra l’altro, come detto dai miei colleghi che mi hanno preceduto, prendete sempre i capitoli di spesa e ci fate gli emendamenti, capisco che è fare opposizione, ma neanche in un Consiglio comunale di un piccolo Comune si fa in questo modo e voi siete Consiglieri regionali, quindi mi aspetterei un livello molto più alto.
Ultima cosa, siccome qualcuno ha detto che non sono stati pubblicati articoli di giornale, vedo qui un post della Consigliera Vitri in cui viene pubblicato l’articolo di Repubblica, quindi avere un minimo di decenza e prendersi le proprie responsabilità per quello che si pubblica sui social in piena alluvione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Il Consigliere Serfilippi mi sta accusando di aver postato un articolo di Repubblica, siamo arrivati al dibattito che la Consigliera Leonardi definiva svilente e lui mi accusa di aver postato un articolo di Repubblica? Io chiedo a tutti di evitare certe bassezze!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Il problema non è tanto che si posta un articolo di Repubblica, è che si posta l’articolo di Repubblica contestualmente alla visita effettuata il giorno dopo a quanto è successo a Cantiano. Questo è veramente vergognoso! Noi non lo avremo neanche tirato fuori, però il vostro capogruppo, probabilmente ignaro di queste cose, non si è neanche reso conto di questa situazione.
E’ vergognoso pubblicare un articolo, che è stato completamente smentito dai fatti, sui finanziamenti fatti dalla Regione Marche. Anch’io con altri sono andato in quei luoghi, ma non abbiamo fatto nessun tipo di foto, evidentemente voi siete fatti in modo diverso e parlate di responsabilità proprio voi che pensate che la Regione possa essere in grado di ristorare per il caro bollette. Parlate di questioni che sono assurde, usare il fondo per i crediti di dubbia esigibilità dopo che la dirigente della ragioneria ha spiegato in maniera molto chiara questa vicenda, se poi voi avete impostato tutta la vostra campagna di comunicazione di questa giornata sull’assestamento cercando di usare questi 20 milioni per cercare di far credere alla povera gente che siano disponibili, questo è per me inconcepibile.
Parlate di responsabilità voi che siete in grado di esporre la Regione Marche ad un rischio importantissimo, come ci ha detto più volte l’Assessore Castelli, questa è irresponsabilità da parte vostra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Intervengo anch’io sul tema per fare una considerazione in fase finale di questo assestamento di bilancio, perché di questo parliamo: assestato di bilancio 2022/2024.
Penso che dovremmo, proprio perché richiamata la responsabilità, essere onesti con noi stessi, tutti, dobbiamo essere chiari su una proposta, perché qui stiamo portando una proposta, un assestato che, con tutti i mille problemi (disgrazie, tempistiche, interpretazioni elettorali e procedurali) porta un miglioramento ad un bilancio che prevedeva l’applicazione della tabella E, che di fatto viene stralciata e va verso un assestato di bilancio totalmente diverso da quello che si era pensato precedentemente.
La responsabilità è proprio questa, intervenire successivamente per dire che come Regione vogliamo essere più vicini su questa tematica, quindi chiediamo responsabilità non solo alla nostra maggioranza ma, su indicazione del Presidente della Giunta, anche alla minoranza.
In questo caso, in questo contesto il vero unicum dovrebbe essere la Regione Marche che va in ausilio e in aiuto di quelli che sono stati i fatti, per le persone colpite, decedute, le famiglie e per i territori che subiscono questa disgrazia.
Quindi qui possiamo, per carità, tendere un orecchio ed una mano, anche alle indicazioni che vengono dalla minoranza, ma è anche giusto aspettarsi una sorta di responsabilità e condivisione dei temi che la maggioranza porta. Non c’è stato un atteggiamento di chiusura nel dire portiamo avanti una tabella E pur se in accordo con i Comuni per le mille cose che sono state lette da quella tabella, dal concerto al museo a qualsiasi altra cosa, ma tutto passa in secondo piano, perché è di secondo piano che parliamo, però su questo scontro, su questa partita, limitiamo le parole fuori posto, da tutte le parti, noi per primi, forse.
Il grado di responsabilità è talmente alto che forse dovremmo ricordarci tutti …, e ve lo dice uno che nel 1992 è stato alluvionato, qui dentro chi ha subito una alluvione sono stato io, con la mia famiglia, i miei parenti, a Porto d’Ascoli e San Benedetto del Tronto. Sono 30 anni che viviamo questo incubo e non lo dico per dietrologia, lo dico semplicemente perché ancora ad oggi al Tribunale delle acque e al Tribunale superiore delle acque ci sono pendenti 800 cause, quindi sugli interventi primari e sugli interventi secondari non c’è stato alcun intervento del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio. Il livello medio sotto casa nostra era di 2,08 metri di acqua, un’edicola non si vedeva più, c’era il Tronto che andava ovunque e non lo dico per chissà che cosa, lo dico perché è così e non ci sono stati interventi né nell’immediato, né successivamente. Non c’è stata una Regione pronta nell’immediato.
E’ vero, come dice il Consigliere Biancani, che 10 giorni fa sono stati fatti gli emendamenti, ma 10 giorni fa questa maggioranza era presa da altre problematiche che non andavano solo nel contesto dell’emendamento, ma si stava riorganizzando, programmando, cercando di capire il da farsi, quindi, da parte vostra oggi mi aspetterei …, e lo dico anche al Consigliere Santarelli perché è sicuramente migliorabile questo assestato, però non si può non votarlo e ve lo dico in maniera accorata dato che è dare uno schiaffo due volte a chi ha subito quell’acqua, a chi ha subito quelle morti, a chi ha subito quella devastazione. Lo possiamo migliorare, ce lo giochiamo tra una settimana, ce lo giochiamo a dicembre con il bilancio, ma oggi non votarlo è un atto di irresponsabilità politica vostra.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io esporrò gli emendamenti tutti insieme anche se sono una decina perché tutti sono finalizzati allo stesso scopo, cioè agli interventi per le famiglie, andando a costituire un fondo regionale di solidarietà ad integrazione ed estensione del bonus Arera sulle forniture dell’elettricità e del gas. Vorrei sottolineare che il bonus Arera lo recepiscono solo le persone che hanno un Isee sotto i 12.000 euro.
Questo emendamento è già stato presentato in Commissione ed è stato bocciato, quindi immagino che farà la stessa fine anche adesso, però per una volontà politica, non credo che ci sia nessun tipo di impedimento tecnico, se non altro perché l’articolo 11 approva le variazioni alle tabelle A, B, D1, D2 ed E, per cui non avendo approvato l’articolo 11 ancora la tabella E non è stata approvata.
Sono andata, come hanno fatto tra l’altro anche altri Consiglieri, a limare questa tabella per cui anche dal punto di vista tecnico, volendo, potrebbe essere approvato ma, ripeto, non è stato fatto nemmeno in Commissione immagino la fine farà qua.
Non abbiamo avuto il coraggio di azzerare le voci della tabella E, nella maggior parte dei casi sono state solo limate con un 50% di taglio, in alcuni casi qualcosa di più, voi invece oggi avete azzerato, mi sembra, moltissime voci, quindi dovete solo ringraziare l’opposizione che vi ha chiesto di portare questo atto post elezioni sennò questi soldi non ci sarebbero stati, mentre li avete comunque potuti usare in campagna elettorale ed oggi grazie a Dio usare per una finalità molto più nobile, che è quella di andare a ristorare le aziende che hanno avuto danni a causa dell’alluvione.
All’appello accorato del Consigliere Assenti abbiamo già risposto come opposizione perché gli emendamenti presentati dal Consigliere Marinelli, che hanno questo aspetto, li abbiamo votati favorevolmente, quindi non ci dovete chiedere responsabilità, noi la responsabilità l’abbiamo messa in campo, voi prima ne avete messa in campo molto meno ed è per questo motivo che ci tenevo a presentare questi emendamenti ed a poter fare il mio intervento e se mi è stato permesso è perché tecnicamente si può fare.
Detto questo, gli emendamenti sono 10 e vanno a limare tantissime voci della tabella E e vanno ad incrementare il fondo di solidarietà per le famiglie indigenti. Vediamo che fine farà l’emendamento che, ripeto, in Commissione purtroppo è stato bocciato. Grazie.
PPRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Non faccio interventi sui miei emendamenti perché sono rimodulazioni di tutti i fondi che sono stati sottratti dalla tabella E ed altro, poi c’è già stata la discussione prima.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Per dichiarare il nostro voto favorevole agli emendamenti presentati dal gruppo del Movimento 5 Stelle sulla linea che abbiamo tracciato anche noi.
Devo dire che ho ascoltato il Consigliere Assenti molto volentieri perché oggettivamente ha affrontato il tema in maniera seria, però, mi ha anticipato la Consigliera Ruggeri, in merito alla corresponsabilità a cui ci richiamava i fatti dimostrano esattamente due direzioni opposte, tutti gli emendamenti della maggioranza che riguardavano gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con variazioni di spesa, anzi riallocazione, lei avrà potuto constatare, sono stati votati favorevolmente o mi sbaglio?
Questo non è avvenuto dall’altra parte, non perché qualcuno potesse pretendere che tutti gli emendamenti della minoranza venissero accolti, ma noi siamo stati presi a pesci in faccia dicendo che avevamo strumentalizzato tutto. Credo che questo dentro una serenità di discussione sia smentito categoricamente, per come ho potuto ascoltarla noi eravamo pronti a discutere, addirittura il Consigliere Cesetti ad un certo punto ha detto mettiamoci d’accordo!
Quando lei alla fine chiude il suo discorso dicendo: ma come fate voi a non approvarli? Non li approviamo, salvo indicazioni diverse del capogruppo, per una semplice ragione, che è quella per la quale non è stato stanziato un solo euro per le famiglie che stanno vivendo questa cosa, non è stato stanziato un solo euro per le famiglie che sono nella la difficoltà quotidiana di pagare le bollette, semplicemente questo. La scelta che avete fatto …, noi abbiamo votato anche quello delle imprese, se non vado errato, quindi, qual è la simmetria della responsabilità? Alla fine di questa discussione cosa resta? Non c’è un euro per quelle famiglie, non c’è un euro per gli alluvionati, cosa voglio dire? Che se ci fosse stato un ragionamento di corresponsabilità rispetto al tutto, questo Consiglio sarebbe durato molto meno e soprattutto non ci sarebbero state le schermaglie perché c’è stato un pregiudizio rispetto agli emendamenti presentati, peraltro basta ascoltare il Consigliere Borroni che ha detto che noi li abbiamo presentati un po’ di giorni fa, quando forse voi eravate impegnati, ma non vi abbiamo rimproverato perché non li avevate presentati, non vi abbiamo rimproverato per niente, abbiamo solo cercato di integrare un lavoro che su una situazione come questa poteva vederci tutti insieme. Questo è stato fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo per confermare il voto favorevole su tutti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle ed anche del Consigliere Marinelli.
Lo ha detto il Consigliere Carancini, siete voi che avete spostato il confronto sulla rissa verbale, noi siamo venuti qui ed abbiamo votato tutti gli emendamenti del Consigliere Marinelli perché coglievano nel segno.
C’è di più, ho presentato in Commissione 14 emendamenti, ne ho riproposto uno soltanto, lo abbiamo deciso con il gruppo, ne ha riproposto un altro il Consigliere Mangialardi, tre il Consigliere Carancini ed uno la Consigliera Bora, firmati da tutto il gruppo del PD, e quegli emendamenti hanno colto nel segno perché se non ci fossero stati probabilmente il Consigliere Marinelli non sarebbe stato indotto a presentare i suoi giusti emendamenti, con i quali ha falcidiato, anche opportunamente, una parte della tabella E, ex tabella C. La dimostrazione di questo sta che non sono stati i Consiglieri Cesetti, Carancini, Mangialardi, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Vitri, Biancani a gridare allo scandalo della tabella E in piena crisi energetica delle famiglie, delle imprese e dei privati cittadini, il primo è stato il Consigliere della Lega, membro dell’Ufficio di Presidenza, Consigliere Serfilippi, perché ha presentato oltre 30 emendamenti per annullare la tabella E, emendamenti che poi è stato indotto a ritirare, evidentemente con la promessa intelligente del Consigliere Marinelli che avrà detto: “Ritira gli emendamenti che ci fanno confusione, perché ci penso io a falcidiare la tabella E”, come ha fatto.
Questa volta il Consigliere Marinelli è stato intelligente per la sua esperienza di Sindaco, di imprenditore, questa è la verità, tanto è vero che io quegli emendamenti li avevo fatti propri in Commissione, la Commissione li ha bocciati ed io non li ho riproposti, guarda caso ne ho proposto solo uno, perché volevamo dare una mano.
Quindi, caro Consigliere Assenti, credo che noi abbiamo fatto la nostra parte in questo assestamento per dare una mano alle famiglie, per dare una mano alle imprese, per dare una mano agli alluvionati, questo abbiamo fatto e questo risulta evidente dagli atti. Potevate fare qualcosa di più perché, ripeto, l’ha ricordato il Consigliere Carancini, con il suo emendamento si potevano destinare delle risorse a queste finalità, al limite una metà, non l’avete fatto, le avete accantonate e ve le ritroverete come tesoretto, ma vi ritroverete anche la responsabilità di non aver colto l’occasione.
PRESIDENTE. Emendamento 11/01 a firma del Presidente della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 11/1 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/2 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/3 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/4 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/5 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/6 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/7 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/8 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/9 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/10 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/11 a firma del Presidente della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 11/12 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Semplicemente per dire che, come avete visto, gli emendamenti che attingono alla tabella E a firma del Consigliere Marinelli sono dopo quelli a firma del Movimento 5 Stelle e del PD, quindi tutta la mezz’ora e passa di discussione fatta prima è stata del tutto inutile.
Detto questo, voterò, come ho promesso, a favore degli emendamenti del Consigliere Marinelli, però ci tengo a chiarire questo aspetto perché ne abbiamo sentite un po’ troppe in Aula oggi.
PRESIDENTE. Emendamento 11/12. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Annulliamo la votazione e la rifacciamo. Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12.
Emendamento 12/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. E’ una autorizzazione all’indebitamento per investimenti nel triennio 2022/2024, per avere più capacità.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Su questo, sull’autorizzazione all’indebitamento, se il capogruppo mi autorizza, voto a favore e spiego perché.
Mai come in questo momento l’autorizzazione all’indebitamento è necessaria per interventi di cui ha bisogno questa nostra regione. Tra l’altro c’è stata anche una rimodulazione quando abbiamo destinato risorse e abbiamo votato a favore per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi, se non vado errato. Non ci sono risorse aggiuntive, è una rimodulazione di risorse esistenti, quindi ci può essere per la spesa di investimento una necessità di indebitamento e la relativa autorizzazione.
Perché voto a favore? Perché è coerente con l’emendamento a prima firma del Consigliere Carancini, certo mica voglio dire che noi autorizziamo l’indebitamento per coprire il mancato introito del bollo auto, no, non esiste questo, però l’autorizzazione all’indebitamento è anche necessaria per garantire l’equilibrio di bilancio, quindi in questo momento così difficile io, limitatamente all’articolo 12, voterò a favore.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Ovviamente la mia dichiarazione è in dissenso. Io non voterò questo articolo, le ragioni sono evidenti, la prima, è una netta contraddizione con quello che avete detto fin qui rispetto alla questione del fondo crediti di dubbia esigibilità, come si fa a dire da un lato, all’articolo 4 bis, che siamo preoccupati dei 19 milioni di eventuale mancato utilizzo del fondo crediti di dubbia esigibilità e dall’altro autorizziamo l’indebitamento. Ma c’è un’altra di ragione, io ovviamente non firmo cambiali in bianco, l’autorizzazione all’indebitamento, Consigliere Marinelli, è una autorizzazione indistinta, se avessi letto l’assestamento …, avete cancellato il debito autorizzato e non assunto, che è un’altra contraddizione in termini, quindi questo emendamento, che di prima mattina le è uscito fuori, è in netta contraddizione con il contenuto dell’assestamento.
PRESIDENTE. Emendamento 12/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Biancani, Bilò, Biondi, Borroni, Cesetti, Ciccioli, Latini, Leonardi, Mangialardi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Putzu, Rossi, Serfilippi, Vitri.
Contrari: Carancini, Mastrovincenzo.
Astenuti: Ruggeri.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13.
Emendamento 13/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Qui vengono riportate tutte le variazioni delle varie missioni, quelle che sono state le maggiori entrate ed uscite, in modo da avere una tabella riepilogativa in cui vengono riportate tutte quelle che sono state le maggiori spese.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Non vedo la necessità di questo emendamento riepilogativo, certo, Consigliere Marinelli, lei prima ha detto che il fondo crediti di dubbia esigibilità è un debito, non va bene, io ho votato quell’emendamento, però non va bene, quindi a questa tabella riepilogativa io voto contro.
PRESIDENTE. Emendamento 13/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 15. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 16 (dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Adesso c’è un primo coordinamento tecnico: “’Ai sensi del comma 3 dell’articolo 11 la parola 4 è sostituita dalla parola 5’. Al comma 1 dell’articolo 15 le parole 2 e 4 sono sostituite dalle parole 3 e 5’”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Il secondo coordinamento tecnico: “Nel comma 2 dell’articolo 12, come sostituito dall’emendamento 12/1, le parole ‘articolo 8’ sono sostituite dalle parole ‘articolo 9’ e la cifra ‘172.721.894,66’ è sostituita dalla cifra ‘172.721.984,66’”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 133. Ricordo che la dichiarazione di voto viene fatta solo dai capigruppo o loro delegato, ai sensi dell’articolo 69 del Regolamento, oppure possono intervenire solo coloro che votano contro la posizione assunta dal proprio gruppo, possono intervenire per dichiarazione di voto anche i componenti della Giunta.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per il contesto nel quale ci stiamo trovando, con una crisi energetica ed economica molto pesante per il nostro territorio, forse ancora non siamo completamente usciti dalla pandemia, metà di questa regione è stata sconvolta e travolta da una alluvione, Presidente, mi sarei aspettato un altro tipo di atteggiamento.
C’era un assestamento in corso che era stato impostato, non voglio aprire polemiche, abbiamo già sottolineato in maniera molto puntuale come per noi è stato strutturato, ma c’era anche la necessità impellente che doveva vederci tutti insieme a porre il tema e trovare soluzioni perché le nostre proposte, l’ha detto prima il Consigliere Biancani, sono state elaborate già da tempo, anche raccogliendo, come ha detto la Consigliera Vitri, sollecitazioni da parte della Giunta, che ovviamente noi facciamo sempre nostre perché pensiamo che vengano poi tradotte in atti. Questo non è accaduto.
Ci siamo adoperati in maniera seria, non strumentale, nell’avanzare emendamenti che riaggiornavano il vostro strumento, emendamenti puntuali, solo sostegno per le imprese e le famiglie sul tema dell’energia e sostegno immediato all’alluvione. Abbiamo cancellato tutto, tra l’altro è stata una scelta che ha anche un po’ svilito il lavoro iniziale che avevano fatto tanti Consiglieri per dare un altro tipo di contributo, invece abbiamo capito e dentro quel percorso abbiamo dato un contributo importante. Un contributo che oggi ha determinato un quadro imbarazzante, Presidente, lo dico perché non abbiamo dato una bella dimostrazione. Lì fuori ci sono famiglie che alle 20,00 non accendono la luce perché non hanno più disponibilità economiche e ci sono famiglie che sono fuori casa perché non hanno più nemmeno quella, e noi qui ci posizioniamo su chi ha presentato prima e su chi doveva fare cosa.
Noi abbiamo avuto un approccio serio, lo devo dire per chi ci ha lavorato, guardo in modo particolare i componenti della Commissione, i Consiglieri Biancani e Cesetti, anche il Consigliere Carancini si è dedicato molto al pezzo del bilancio, sul quale abbiamo pensato di reperire più risorse possibili che andassero oltre il senso di responsabilità messo davanti con l’idea di dare risposte immediate su due temi. Avevamo trovato risorse dal fondo crediti di dubbia esigibilità, non ci avete convinto, perché è vero che c’erano 54 milioni di euro della parte percentuale non intaccabile, ma 19 milioni di euro erano facoltativi e penso che la Corte dei Conti avrebbe capito il motivo per il quale le utilizzavamo a favore delle imprrese o degli alluvionati o delle famiglie.
Poi abbiamo dedicato risorse …, l’ho detto al Commissario, e se ne accorgerà nei prossimi giorni, ma non è una minaccia, nel senso che è una situazione contingente e quando gli aiuti fisici per la sistemazione dei territori saranno finiti, come i volontari, ci sarà bisogno di risorse immediate per consentire di rimanere con il freddo dentro le case. Avete detto che non era questo il momento, ci avete detto che abbiamo strumentalizzato, io invito i nostri concittadini tutti, non lo fanno mai, ad andare a vedere i filmati, ad andare a vedere gli interventi e vi accorgerete chi, magari con fare determinato, ha posto il tema e come è stato risposto, con il muscolo, perché oggi avete vinto e governate ovunque. Penso che voi riteniate non solo che non si deve ascoltare, ma ogni volta ci dovete dare un giudizio.
Il nostro sarà un voto fortemente contrario, anche se vi abbiamo dimostrato che sugli emendamenti che avete presentato, che non sono esaustivi, che sono stati scopiazzati e che sono stati arraffazzonati questa mattina alle ore 9,00, quando il Consiglio sarebbe iniziato alle 10,00 – avevate tutto il fine settimana per presentarli – in maniera coerente e assolutamente disponibile per risolvere qualche tema alle nostre famiglie ed alle nostre imprese abbiamo votato favorevolmente.
Ma voi siete in confusione, oggi abbiamo bisogno di lucidità, ci auguriamo che anche con il cambio dell’assetto di Giunta si possa trovare una disponibilità diversa rispetto a quello che avete dimostrato anche in questa occasione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Borroni.
Giampaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Sarò velocissimo, devo dire in questa sede che sono orgoglioso di questa maggioranza, sono orgoglioso della reazione della Giunta, sono orgoglioso degli emendamenti del Consigliere Marinelli perché in un momento di crisi velocemente si è riusciti a dare una risposta, seppur non grandissima, ad un’emergenza reale, senza perdere tempo e senza nessuna obiezione da parte di tutta la nostra maggioranza. Abbiamo tagliato tutto il tagliabile nella tabella E, che tra l’altro non è paragonabile con la vostra tabella C perché la vostra era una cosa vergognosa, la nostra è minimale rispetto alla vostra.
Premesso questo, sono orgoglioso di questa maggioranza, della reazione che ha avuto e della immediatezza dell’atto, che è stato fatto velocissimamente dall’Assessore Castelli.
Mi è dispiaciuto d’altro canto vedere e sentire le bugie, l’opportunismo politico che è venuto dal PD.
E’ vero, Consigliera Casini, che nessuno dei presenti in Aula ha scritto sui giornali, ma un vostro ex Assessore lo ha fatto in maniera netta e vergognosa, facendo un uso strumentale dell’alluvione. E’ stata una cosa vergognosa, indicibile, e come ho detto anche prima, noi questi non li chiamiamo serial, ma spot elettorali. Vedremo l’ultima puntata fra due settimane al Consiglio regionale aperto e vedremo cosa sarete in grado di inventare.
Sono orgoglioso del mio gruppo, della mia maggioranza, della mia Giunta e del Presidente Acquaroli, quindi dichiaro il voto favorevole del gruppo Fratelli d’Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per ringraziare innanzitutto tutto il personale, i dirigenti e coloro che si sono adoperati in questi giorni per trovare le risorse reali. Siamo andati a cercare più risorse possibili per andare in qualche modo a coprire alcune esigenze e, dopo varie discussioni che abbiamo fatto come gruppo, abbiamo ritenuto che fossero le più importanti in questa situazione.
Sappiamo che le risorse sono limitate e le abbiamo concentrate dove crediamo possano dare maggiori risultati. Sappiamo che ci sono delle famiglie in difficoltà, imprese in difficoltà, dovremmo essere certi che le ordinanze vadano a coprire queste esigenze, d’altronde so come funzionano queste situazioni, ho avuto modo di vivere il terremoto del 1997 e del 2016, sono dei momenti drammatici, difficili, brutti, però non ho mai pensato di chiamare la Regione per pagare l’autonoma sistemazione o per andare incontro ad altre esigenze. Quindi, dico che noi stiamo facendo la nostra parte, la facciamo bene, e voglio ringraziare l’Assessore Castelli che ha lavorato benissimo in questi due anni, chi prenderà il suo posto lavorerà benissimo, comunque gli auguro di coprire al meglio questo nuovo incarico, sono certo che lo farà con onore e avrà sempre le Marche nel cuore e cercherà di lavorare per la nostra regione. Lo ringrazio anticipatamente e lo ringrazio per tutto quello che ha fatto in questi due anni.
Soprattutto vorrei mettere in risalto la figura del nostro Presidente che in questa situazione si è imposto affinché fossero fatte delle scelte indirizzate, piuttosto che quelle poche risorse, dare 10 euro ad ognuno non era possibile. E’ stata una decisione difficile quella di andare sulla difesa dei nostri fiumi, dare quell’indirizzo, perché vogliamo che questi avvenimenti non succedano più. Penso che sia la cosa più importante.
Un ringraziamento va ai componenti della Commissione pur nelle dovute differenze e vedute.
Sulle marchette non voglio dire niente, però in Commissione ci sono e dico che forse sono più le richieste che vengono dalla minoranza che dalla maggioranza, forse abbiamo sbagliato fino ad oggi ad accoglierle, quindi se queste vengono chiamate marchette saremo più attenti quando farete delle richieste, oppure non chiamatele più così, le chiameremo tutti insieme interventi a favore del nostro territorio, che vanno a vantaggio del nostro territorio, soprattutto quando sono rivolte, e su questo vorrei mettere attenzione, ai borghi, alle realtà più lontane, più difficili e che hanno difficoltà. 10, 20, 30 mila euro possono far vivere un territorio e possono far vivere una realtà, quindi stiamo attenti perché poi potremmo anche far male.
Dico che tabella C o tabella E non sono risorse date senza guardare dove e come, può essere uno strumento importante per alcune situazioni, soprattutto in realtà dove è difficile vivere.
Il nostro è un voto convintamente favorevole, auspicando che il Governo metta le risorse necessarie per far fronte alle esigenze delle famiglie e che il Governo intervenga anche sul caro bollette. però qui parliamo di miliardi di euro. E’ in difficoltà l’Unione europea a trovare delle soluzioni, è in difficoltà il Governo italiano, questo Consiglio regionale non può soddisfare queste esigenze che stanno trasformando il mondo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Sarò telegrafica. Sono particolarmente delusa per come è stato confezionato l’atto nella sua prima forma, qui non si sta parlando di un finanziamento puntuale, di due o di tre o di quattro, ma di un sistema che è stato a lungo criticato e adesso messo in pratica.
Sinceramente la prima versione dell’atto era irricevibile, dal mio punto di vista, adesso l’avete aggiustato, ma a posteriori rispetto ad una disgrazia che ha colpito il nostro territorio, ne avremmo veramente fatto tutti a meno, vedremo le prossime variazioni, i prossimi assestamenti, i prossimi bilanci se conterranno ancora queste cose, che spero non diventino una prassi di questa maggioranza.
Detto questo, sono abbastanza delusa anche per come si è svolto il dibattito oggi perché quando i Consiglieri, seppure d’opposizione, fanno il loro dovere, che è quello non solo di controllo ma anche di proposta, sentirsi additare come demagogici, come populisti è alquanto fastidioso e non rientra in quello che ha chiesto il Consigliere Assenti, nel senso di responsabilità che tutti dovremmo mettere in campo.
Sono contenta di aver sostenuto gli emendamenti del Presidente Marinelli perché sono importanti, però nello stesso tempo l’atto nella sua interezza lo andrò a bocciare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Probabilmente è l’ultima volta che parlo da Assessore al bilancio, quindi anch’io vorrei ringraziare con chi, come i presenti, ho collaborato in questi due anni; ringrazio il Presidente che mi ha dato fiducia, non era scontato ed abbiamo cercato, anche nella strategia più profonda implicita, che è la infrastruttura fondamentale di un ente che è il bilancio, di essere responsabili, tempestivi e rigorosi.
Responsabili, tempestivi e rigorosi, lo siamo stati anche in questa circostanza perché abbiamo innanzitutto dato corso ad una richiesta di questo Consiglio di non arrivare a novembre per l’assestamento, l’abbiamo fatto ad agosto a prescindere dalle scadenze elettorali, era un impegno preso e lo abbiamo corrisposto.
E’ una manovra importante perché movimentiamo in tre anni, al di là delle demagogie, quasi un miliardo di euro, riuscendo a presidiare delle attività che, anche per merito del nostro Presidente, richiedono una discontinuità radicale, in particolare le borse di studio per i medici di medicina generale e per gli specialisti. C’è stata una lunga e colpevole trascuratezza da parte del centro-sinistra nei cinque anni precedenti, stiamo pagando nella difficilissima questione sanitaria anche e soprattutto questa miopia che ha portato a non prevedere quello che era statisticamente certo, ovvero che i medici di medicina generale sarebbero diminuiti di più di 100 unità. Noi siamo stati qui a modificare, a trovare risorse di spesa corrente per 5 milioni per questa voce, per circa 20 milioni per la progettazione delle nostre infrastrutture e per gli investimenti, cose reali e non barbabietole da zucchero.
Poi, mi sia consentito ricordarlo, si parla molto poco di trasporto pubblico locale, 5 milioni di euro ci hanno consentito di riconoscere, dal 2012 che non accadeva, l’inflazione a carico di aziende tanto importanti quanto purtroppo spesso disconosciute nella loro centralità.
In poco tempo siamo riusciti a mobilitare altri 21 milioni e da questo punto di vista devo dire che questa manovra è all’altezza della situazione, della contingenza drammatica che abbiamo vissuto.
Guardate, parlo per un attimo e torno alla questione elettorale, le Marche sono state strumentalmente messe sul banco degli imputati dal mondo, ci inseguivano i giornalisti progressisti di ogni genere, ci si è messa anche la XY, tutti, aspettavano al varco il Presidente Acquaroli, la sua Giunta e la sua maggioranza, i risultati sono quelli del 25 settembre, sono partiti levrieri i signori del centro-sinistra e sono tornati a casa bulldog, con il muso schiacciato, lo dico metaforicamente perché oggi, mi sia consentito, non mi aspettavo un atteggiamento così demagogico da parte del centro-sinistra, lo devo dire, perché è demagogico provare a dare i soldi del monopoli ai disperati dell’alluvione, perché parlare di manomettere il fondo crediti di dubbia esigibilità è demagogico, colpevole e gravissimo. Hanno fatto riferimento al Friuli Venezia Giulia, all’Emilia-Romagna dicendo cose strampalate perché i nostri 21 milioni sono esattamente più di quello che il Friuli Venezia Giulia e l’ Emilia Romagna hanno fatto in altre manovre, ma la cosa gravissima è quella di aver voluto cumulare demagogicamente il ristoro dell’energia e il ristori degli alluvionati, metter insieme queste cose. Non aver avuto neanche il pudore di dire l’una o l’altra vuol dire non essere capaci di capire qual è la crisi profonda di credibilità del centro-sinistra.
Dico l’ultima cosa, Consigliere Carancini, non la volevo dire, ma ora la dico, il 30 ottobre 2012 ci parlammo perché lei aveva, in nome di un atteggiamento verso la finanza un po’ allegrotto, che vuole esportare anche nella nostra Regione, un buco di bilancio di 800.000 euro, aveva convocato la sua maggioranza perché voleva aumentare l’Imu sulla seconda casa per coprire i suoi buchi da finanza allegra, la sua maggioranza le disse di no e andaste sotto. Questa cosa è esattamente ciò che non vogliamo fare, siamo seri, siamo responsabili ed io sono convinto che chi dopo di me avrà questo onere non metterà a rischio ed a repentaglio i conti che un’agenzia, sicuramente non sospettabile di atteggiamenti benevoli verso la Regione Marche …, Regione Marche che ha dimostrato di essere capace di un bilancio solido, vero, con un rating capace di consentirci di guardare al futuro con molta attenzione e molta positività.
Quindi, devo dire grazie di questa ulteriore manovra e che Dio ci assista anche negli altri ruoli, saremo sempre a disposizione della nobile terra marchigiana per fare sempre di più e meglio con i colleghi che verranno con noi a Roma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Presidente Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Non la voglio fare lunga perché l’ora è tarda e credo che i lavori a cui abbiamo assistito oggi siano stati intensi. A differenza di quello che è stato detto non andiamo alla perfezione, che sicuramente non è di questo mondo, però penso che il lavoro svolto nelle ultime ore dalla maggioranza e dalla Commissione sia importante, rivolto ad una priorità e ad una emergenza che si è venuta a creare improvvisamente nella nostra regione la notte del 15 settembre.
Dico anche che il tema del caro bollette è enorme a cui noi piacerebbe far fronte, ma farci fronte significa oggettivamente smontare il bilancio della Regione, negare i servizi e non risolvere i problemi.
Se siamo onesti con noi stessi i mesi che avremo davanti sono mesi in cui le famiglie e le imprese subiranno aumenti che impatteranno in maniera devastante sul bilancio dello Stato, tant’è che la stessa Unione Europea si sta ponendo il tema se e come intervenire. Sicuramente non è il bilancio della nostra Regione che da solo può sostenere questa emergenza.
Credo che nella filiera istituzionale, che tante volte richiamiamo, ognuno debba innanzitutto rispondere a quello che è il proprio ruolo e il nostro ruolo in questo momento è quello di garantire, insieme al Governo centrale, ai territori colpiti dal sisma, alle famiglie, alle imprese e alle comunità una risposta seria e strutturale ad un’emergenza, quella del fiume Misa e del fiume Nevola, ma in generale ad un’emergenza o comunque ad un problema che nella nostra regione negli ultimi 16 anni ha prodotto tanti danni. Penso al 2006, al 2011, al 2014 e ultimo al 2022, noi abbiamo una sommatoria di vite umane, purtroppo, ma anche di danni alle cose che debbono farci riflettere. Per questo, nonostante la pandemia, nei primi due anni della nostra legislatura abbiamo incrementato le risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria, con fondi regionali, dei corsi d’acqua e dei fiumi. Pensate che siamo passati dai 5,4 milioni di euro dei 5 anni precedenti ai 6,4 milioni nei nostri primi due anni.
Anche alla luce degli eventi calamitosi che si sono abbattuti nel nostro entroterra per la quantità d’acqua, per il periodo brevissimo in cui si sono verificati e per i cambiamenti climatici che tutti noi riteniamo molto importanti da valutare, ritengo che dobbiamo dare una risposta, sicuramente non avremo tutte le risorse per far fronte a questa emergenza, però credo che un segnale importante, ancora di più rispetto a quello che avevamo dato nei primi due anni, vada dato e va dato proprio in questo momento alle imprese e ai territori.
Sono risorse che noi andiamo a stanziare per il triennio 2022/2023/2024, è il massimo che possiamo fare. Mi aspettavo rispetto a questo problema una grande convergenza, mi dispiace aver assistito, ma la politica oltretutto è fatta così, ognuno fa le proprie scelte, ad un dibattito che in questo momento, secondo me, per quello che è il dolore che ancora sta subendo la comunità marchigiana, avrebbe dovuto concentrarsi intorno ad una scelta che noi abbiamo fatto.
Resta il problema enorme delle bollette del caro energia, però dobbiamo essere onesti, noi non lo risolviamo mettendo in dubbio quello che ci dice la Corte dei Conti, lo risolviamo chiedendo al Governo che è in essere e a quello che verrà una risposta di tipo strutturale, non è sicuramente sfidando, ho sentito questo oggi nelle parole di alcuni colleghi in Aula, una parte dello Stato che noi risolviamo il problema. Noi cerchiamo di affrontare il problema cercando di dare una risposta strutturale a cui finora non c’è stata una soluzione da parte del Governo centrale e dell’Europa, magari la Regione Marche potesse, l’avremmo fatto, però non penso che sfidare una parte dello Stato, la Corte dei Conti, e sfidare anche i conti tagliando tutto quello che possiamo tagliare possa risolvere questo tipo di problema.
Ognuno fa le proprie scelte anche di come condurre e comportarsi in questo momento in Aula, oltretutto se ci sono delle differenze è anche per questo.
Devo dire che sono orgoglioso del lavoro svolto dalla maggioranza e da tutti coloro che vogliono dare questo segnale rispetto ad un tema centrale in questo momento per la nostra regione.
Sono anche orgoglioso e fiero del lavoro che abbiamo svolto nel sostegno alle imprese perché il tema che ci è stato sottoposto non è solo quello delle bollette, ma dell’occupazione. Noi abbiamo centinaia di imprese colpite dall’alluvione e queste imprese ancora non hanno visto i ristori del 2014, una denuncia che abbiamo sentito è che quel territorio, che era stato oggetto dell’alluvione del 2014, ancora non ha visto i ristori del 2014, Le aziende ci hanno detto che ancora pagano i mutui del 2014 e che non possono indebitarsi ulteriormente.
L’idea che abbiamo avuto è quella di dare un supporto a costo zero per i primi 24 mesi fino a 250.000 euro per consentire a quelle imprese di non chiudere e di garantire gli stipendi e l’occupazione sull’intera valle perché sul fondo valle ci sono le zone industriali e le zone artigianali che rischiano l’estinzione.
Credo che sia una vicenda in cui non si può dare tutto a tutti, una scelta opinabile, ma coraggiosa. Certo, non sosteniamo l’indebitamento di quelle imprese, ma mettiamo in campo uno strumento ponte che consentirà loro di resistere finché non arriverà il ristoro dello Stato.
Abbiamo fatto una scelta e sostenendo quelle imprese sosteniamo le famiglie che sono in difficoltà, quelle che oggi sono più in difficoltà, le più deboli perché hanno subito un evento calamitoso della portata incredibile.
Io sono fiero e orgoglioso che queste risorse le abbiamo riconvertite, certo, sappiamo che non sono a sufficienza per poter dare tutte le risposte, ma quello che poteva fare questa maggioranza e questa Giunta oggi è stato fatto.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 133, così come emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 20,20
La seduta inizia alle ore 11,40
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 82 del 29 settembre 2022. Do per letti i processi verbali delle sedute nn. 79, 80, 81 rispettivamente del 2, 3, 4 agosto 2022, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Chiedo un minuto di silenzio per portare la nostra solidarietà a coloro che sono stati colpiti dagli eventi catastrofici del 15 settembre scorso.
(L’Assemblea legislativa regionale osserva un minuto di silenzio)
Le comunicazioni in merito a questi tragici eventi verranno fatte nel corso della seduta.
Interrogazione n. 475
ad iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui
“Nomina Revisore Unico Consorzio di Bonifica delle Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 475 dei Consiglieri Marcozzi, Pasqui. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Buongiorno. Con l’interrogazione n. 475 del 2022 i Consiglieri Marcozzi e Pasqui interrogano il Presidente per sapere perché sono trascorsi 2 anni e 5 mesi dalla scadenza della nomina che si è maturata in data 15 dicembre 2020 alla nomina stessa avvenuta l’11 maggio 2022, quindi per quale motivo c’è stato questo intervallo di tempo.
Si comunica quanto segue. Con decreto dirigenziale del 26 ottobre 2020 è stato modificato un precedente decreto che disciplinava e regolava le designazioni di competenza degli organi della Regione al fine di individuare i termini per la presentazione delle candidature a cariche il cui mandato era legato alla durata della legislatura regionale, perché la risposta sostanzialmente si riconduce a questo tema di fondo, ovvero come intervenire rispetto a candidature che avevano questo sviluppo temporale.
Ai sensi del decreto 204, quello che appunto ho citato, del 26 ottobre 2020 il termine per la presentazione scadeva effettivamente il 15 novembre 2020, con data a scadenza adozione dell’atto fissata al 15 dicembre 2020.
Con legge regionale del 5 gennaio 2021 sono state apportate modifiche alla legge regionale 34 del ’96 e in particolare sono stati modificati i termini entro i quali effettuare le nomine e le designazioni alle cariche legate alla durata della legislatura regionale, quindi il tema ricorre.
Alla luce di tali nuove disposizioni “nei soli casi – così recita la legge – di termini coincidenti con quelli della legislatura regionale, ovvero scadenti nel periodo intercorrente tra la cessazione delle funzioni ordinarie del Consiglio regionale prima delle elezioni e quarantacinque giorni dopo la prima riunione del Consiglio successivo alle elezioni stesse, le nomine e le designazioni sono effettuate entro i 4 mesi successivi alla prima seduta del Consiglio e il termine per la presentazione delle candidature è fissato al quarantacinquesimo giorno successivo alla suddetta seduta”. Inoltre l’articolo 4 della legge 1/2021 dispone che “in sede di prima applicazione le candidature disciplinate dall’articolo 5 della legge 34 relative alle nomine indicate all’articolo 10 della medesima legge regionale sono presentate nel termine di 15 giorni dall’entrata in vigore di questa legge, sono fatte salve le candidature pervenute nei termini ai sensi dell’articolo 10 della legge 34 nel testo vigente, fino all’entrata in vigore della nuova legge”.
Mi scuso di questa ricostruzione così indaginosa delle disposizioni che si sono succedute nel tempo sul tema ma tutto è riferito proprio a questa successione.
Poiché la prima seduta del Consiglio dell’XI^ legislatura si è svolta in data 19 ottobre 2020 il termine per l’adozione degli atti di nomina e designazione è stato prorogato al 19 febbraio 2021, contestualmente la Giunta regionale con la delibera n. 63 del 25 gennaio 2021 ha istituito la PF Segreteria di Giunta ed enti locali a cui sono state attribuite alcune competenze precedentemente affidate al servizio affari istituzionali e integrità tra le quali anche quella legata alle nomine ed alle designazioni.
Con delibera di Giunta regionale dell’1 marzo 2021 è stato conferito l’incarico dirigenziale della PF Segreteria di Giunta ed enti locali fissando la data di decorrenza dell’incarico a far data dall’1 aprile, nelle more del passaggio di consegne tra uffici dirigenziali vi è stata una recrudescenza del virus Covid che ha provocato ulteriori disagi nella gestione dell’attività d’ufficio, a seguito di tale fase inoltre la stessa struttura amministrativa è stata riorganizzata nelle funzioni e nella dotazione di risorse con ulteriori passaggi di natura procedimentale.
Tale complesso di circostanze, così il dirigente mi riferisce, ha causato limitati ed episodici disallineamenti temporali nella puntuale gestione delle attività, in soldoni, il tema è tutto riferito nella successione delle due legislature a carichi che operavano come vigenza in relazione alla scadenza degli stessi incarichi. In alcuni casi anche per effetto della riorganizzazione che ha inciso sulla fluidità amministrativa della gestione delle attività, nel caso di specie della PF Segreteria di Giunta ed enti locali si è determinato un ritardo e mi sono limitato a elencarne le ragioni.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie Assessore, prendo atto della risposta e mi dichiaro soddisfatto. Grazie.
Interrogazione n. 522
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Progetto esecutivo per la realizzazione di una palazzina funzionale alle emergenze sanitarie da eventi calamitosi presso il presidio ospedaliero ‘E. Profili’ di Fabriano”
(Rinvio)
PPRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 522 della Consigliera Lupini, che viene rinviata per l’assenza giustificata dell’Assessore Baldelli, quindi va al prossimo Consiglio.
Interrogazione n. 521
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Ridimensionamento della Direzione Business Alta Velocità e Intercity di Trenitalia nella Regione Marche”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 521 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. La premessa è che l’interrogante Consigliera Ruggeri, che ringrazio, chiede se si siano tenuti incontri con i vertici di Trenitalia in relazione ai temi che riguardano il ridimensionamento della Direzione Business Alta Velocità e Intercity di Trenitalia, se la società Trenitalia ,anche quale concessionaria del trasporto pubblico locale, abbia fornito informazioni dettagliate sul piano industriale, se si intende convocare urgentemente Trenitalia ad un confronto per dare senso, significato e solidità a queste nostre sollecitazioni che già in premessa posso dire che condividiamo.
Si comunica quanto segue:
- le Regioni sono titolari ai sensi di legge, nella Regione Marche l.r. 45/98, del trasporto regionale e locale, pertanto le questioni riguardanti la lunga percorrenza e l'alta velocita non sono di competenza delle Regioni, è una premessa per dire che l’inquadramento delle attività anche dell’Assessorato che guido è limitato al contratto regionale di trasporto;
- il piano industriale del gruppo FS è concordato e approvato in sintonia con il Ministero e le eventuali ricadute nel territorio regionale vengono discusse laddove se ne ravvisi interesse.
Nella Regione Marche non si è verificata alcuna soppressione di servizi sulla lunga percorrenza ed anche il servizio Ravenna-Roma, sospeso in un periodo, è stato ripristinato.
Questo è quello che mi riferisce l’ufficio, aggiungo una cosa a braccio perché effettivamente nella mia attività ho preso atto del fatto che alcune criticità, che riguardano le percorrenze di convogli che esulano dalla nostra competenza regionale, sono in qualche modo afflitte da una discontinuità che deriverebbe in qualche caso da un problema di risorse umane, cioè di dimensionamento occupazionale degli addetti per quanto riguarda Trenitalia nazionale. Questo è un tema che secondo me va reso oggetto di una interlocuzione perché, al di là delle nostre competenze, c’è una questione: i piani industriali Rexius occupazionali di Trenitalia sono sufficientemente adeguati rispetto a quelle che sono le esigenze anche dell’offerta di treni che è formalmente riconosciuta alla regione Marche, o meglio del tratto dell’Italia che percorre la nostra regione?
Credo che da questo punto di vista anche alcuni sindacati abbiano evidenziato l’assoluta necessità di affrontare un confronto di quel genere perché le soppressioni di alcune corse sembrerebbero da ricondurre proprio ad una insufficiente dotazione di personale che inevitabilmente andrebbe a produrre dei pregiudizi, anche solo all’effettiva effettuazione delle corse che pure ufficialmente riguardano la nostra regione. Me ne faccio carico per quanto possibile e concludo la risposta aggiungendo queste considerazioni.
Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non sono particolarmente soddisfatta della risposta dell’Assessore Castelli, che comunque ringrazio soprattutto per la sua ammissione o disponibilità ad occuparsi di questa tematica nel nuovo ruolo che andrà a ricoprire a breve perché mi sembra che come Assessore se ne sia occupato poco, nonostante abbia avuto delle interlocuzioni con i sindacati ed abbia scoperto che il problema fondamentale della riduzione del personale è anche la sicurezza del personale stesso che è costretto a fare turni massacranti, oltre quelli previsti sindacalmente, anche oltre le 13 ore, tant’è che sono stati fatti pochi mesi fa diversi scioperi, uno il 22 luglio e uno il 4 settembre a cui ha aderito l’85% del personale, a dimostrare che c’è una grande problematica, che mette a repentaglio la sicurezza soprattutto dei capitreno perché leggendo anche la stampa locale, da quando ci siamo interessati di questo tema, sono ripetuti gli articoli che parlano di aggressioni che avvengono, fatte anche da bande di ragazzi che bullizzano un personale ridotto. Ricordiamo che nei treni regionali c’è solo un capotreno, anche negli orari notturni, tutto ciò non è assolutamente possibile.
L’altro tema è la sicurezza di chi questi trasporti li usa anche quotidianamente, quindi la problematica è molto importante, concerne un servizio fondamentale della nostra regione, non riguarda solo i treni a lunga percorrenza e gli intercity, ma anche i treni regionali, come ho detto prima.
Pensiamo solo che dal 2017 ad oggi abbiamo perso 30 unità di personale e sono stati chiusi ad Ancona gli uffici di gestione del personale e di gestione del traffico, c’è stata una riduzione purtroppo consistente in questo ambito che non è più sostenibile, quindi mi auguro che sia a livello regionale che a livello nazionale si intervenga per migliorare la situazione. Grazie.
Interrogazione n. 483
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Inserimento della figura dell’infermiere di famiglia o comunità nei setting dell’assistenza sanitaria territoriale del Servizio sanitario regionale”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 483 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per poter rispondere a questa interrogazione è necessario premettere che il decreto ministeriale 71 sui modelli standard per lo sviluppo e l’assistenza territoriale, approvato il 21 aprile 2022, prevede un infermiere di famiglia o un infermiere di comunità ogni 3.000 abitanti. Questo decreto ministeriale è stato adottato dal governo senza il concerto da parte della Conferenza delle Regione, che aveva chiesto allo Stato più risorse o comunque l’eliminazione del tetto di spesa per l’assunzione degli infermieri la cui previsione dovrebbe consentire addirittura un depauperamento dei servizi attualmente garantiti dal servizio sanitario regionale in quanto dovrebbero essere sottratte queste risorse professionali dagli attuali servizi.
Non è stato peraltro ancora stabilito a livello centrale quali siano i requisiti per gli infermieri di famiglia o di comunità, quale titolo di studio, quale sia la procedura d’accesso, quale sia la procedura di reclutamento, tuttavia in attesa della definizione completa di questa figura la Regione Marche ha avviato il 23 maggio, quindi un mese dopo, un percorso di sperimentazione, prevedendo un servizio di assistenza di prossimità nell'ambito delle aree interne per tre anni. Si prevede infatti una presenza settimanale di un infermiere di famiglia presso gli ambulatori di medicina generale dei 17 Comuni della provincia di Ascoli Piceno e un’erogazione di 13.260 ore per l’esecuzione aggiuntiva di cure domiciliari. C'è da tener conto poi che, sempre sulla base delle risorse stanziate per le aree interne del basso appennino pesarese e anconetano, è stata assegnata una piattaforma di tecno-assistenza e questo in esecuzione di una delibera della Giunta regionale del 30 gennaio 2017.
Tutto ciò premesso, occorrerà naturalmente che questa figura sia attivata al più presto in tutto il territorio regionale ed anche in tutto il territorio nazionale e le misure organizzative che dovranno essere assunte non potranno gravare sull’attuale organico del personale della sanità ma si dovrà attingere a risorse aggiuntive. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Devo dire la verità, Assessore, non sono soddisfatto della risposta anche perché lei si è concentrato sulla previsione del decreto ministeriale 71 che, come ha detto, prevede l’assunzione di un infermiere ogni 3.000 abitanti, ma in realtà nella mia interrogazione io facevo riferimento alla delibera di Giunta regionale 1266/2020 che prevede dall’1 gennaio 2021 il reclutamento a livello regionale di 232 unità in tutti i distretti a livello regionale, quindi non un infermiere ogni 3.000 abitanti, ma uno ogni 6.000 abitanti circa. Una decisione che era stata già presa ed io chiedevo a che punto era l’assunzione di questi 232 infermieri, che non sono una conseguenza del DM 71, ma del DL 34/2020 precedente alla delibera di Giunta regionale 1266/2020.
Gli infermieri nel territorio ci sono, quindi se c’è la volontà di assumerli non accadrebbe come per il personale medico, che è molto difficile da trovare, soprattutto alcune specialità. E’ una decisione che, ripeto, è stata presa dalla Regione, cioè quella di indire i concorsi per assumere 232 unità per avviare tutti quei servizi di prossimità al cittadino, per aiutare anche l’attività delle guardie mediche per alleggerire i pronto soccorso, per cercare di rendere l’assistenza importante nelle aree interne, ma anche rilevante in tutto il territorio regionale.
Sono partito da una dichiarazione, da una volontà che l’attuale Giunta regionale ha evidenziato, la volontà di assumere 232 infermieri. Ripeto, questo personale c’è, però prendo atto che non è stato applicato il DM 71, che è troppo recente, un infermiere ogni 3.000 abitanti, ma a tutt’oggi non sono state nemmeno avviate le assunzioni del DL del 2020 che prevedeva 232 unità nel nostro territorio regionale.
La invito a capire bene anche con gli uffici le motivazioni che hanno portato a non avviare quelle procedure, procedure che erano state considerate attendibili, possibili e sostenibili anche dal punto di vista economico, sennò non ci sarebbe stata una delibera di Giunta regionale che ha dato il via all’assunzione di questo personale che a tutt’oggi non si è visto. Grazie.
Interrogazione n. 527
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
L.R. n. 1/2019 – Programma annuale sull’invecchiamento attivo”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 527 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione presentata dai Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Carancini, Mastrovincenzo e Vitri concerne la legge regionale 1/2019 relativa al programma annuale sull'invecchiamento attivo.
La risposta è che il primo programma regionale annuale per l'invecchiamento attivo verrà approvato con delibera di Giunta, sentita la Commissione consiliare competente, entro il 31 dicembre 2022, come previsto nell'ambito del Piao (Piano integrato di attività e organizzazione 2022/2024) approvato con la delibera di Giunta regionale 507/2022.
A questo riguardo occorre valutare anche l'importante ruolo che riveste il tavolo regionale permanente per l'invecchiamento attivo previsto dall’articolo 4 della legge 1/2019, che permetterà di realizzare un percorso di programmazione degli interventi, un percorso integrato e coordinato con il coinvolgimento di tutti i diversi soggetti (strutture regionali, Inrca, Forum terzo settore, sindacati, Acli, Coni e associazioni). Il tavolo ha inoltre previsto nell'ambito di un incontro di consultazione che si è tenuto il 21 luglio di quest'anno di articolarsi in gruppi di lavoro tematici, le tematiche riguardano: i caregiver familiari, la formazione, il lavoro, l’apprendimento permanente, l'istruzione, l’attività in ambito civile, il turismo, la cultura, il volontariato, l’associazionismo, l’agricoltura sociale, la salute ed il benessere, la prevenzione, l’impiego di nuove tecnologie, sport e tempo libero e housing sociale. Su tutte queste materie viene predisposto un piano di concertazione con i soggetti, stakeholders sociali e istituzionali. Partendo da questo rapporto si darà attuazione con un atto di Giunta alla realizzazione di questo programma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini per la risposta che ovviamente non mi soddisfa se non nella parte nella quale lui dice che sebbene in ritardo a dicembre verrà presentato questo programma. Un ritardo tra l'altro non privo di conseguenze, quando il Consiglio regionale adottò questa legge la Regione si prefiggeva di riconoscere e valorizzare il ruolo delle persone anziane nella comunità, promuovere la loro partecipazione attiva nella vita familiare e sociale in armonia con i principi sanciti a livello nazionale, internazionale ed europeo, in particolare al fine di valorizzare la persona come risorsa, produrre benefici in termini di salute fisica e mentale di maggiore benessere, migliorare la qualità della vita e prolungare l’apporto attivo delle persone anziane alla comunità. Questo tra l’altro non è un soltanto un obiettivo giusto e necessario dovuto alle persone anziane, che tanto comunque hanno dato alla nostra comunità, ma è un investimento, se vogliamo, soprattutto in termini sanitari e sociali perché è evidente che la persona anziana tenuta in attività ha benefici anche alla salute, quindi costituisce anche razionalmente un investimento per il sistema sanitario regionale oltre che per i risvolti sociali. Promuove la partecipazione dell’anziano alla vita familiare per non sottrarlo ad essa, pensiamo alle tante persone anziane che sono costrette, ad esempio, al ricovero nelle RSA e nei centri di assistenza e quali conseguenze ci sono state in occasione del Covid 19. Questo è ancora più necessario dopo la pandemia ed ancora più necessario oggi nella vigenza della crisi economica, della crisi energetica, che è anche crisi sociale, di cui risentono soprattutto le persone anziane che sono più indifese e meno garantite.
La Giunta avrebbe dovuto già da tempo, in base all'articolo 3 della legge regionale, sentita la competente Commissione, approvare il programma annuale. Prendo atto, e su questo c'è l'unico elemento di soddisfazione, che entro dicembre l’Assessore Saltamartini si è impegnato a portarlo. Spero ed auspico tenga conto delle mutate condizioni del nostro sistema economico e sociale dopo la pandemia, dopo la crisi economica e la crisi energetica.
Interrogazione n. 530
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti
“Servizio di risonanza magnetica nell’Area Vasta 1”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 530 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per rispondere a questa interrogazione occorre tener conto che nell’area vasta 1 sono in funzione due risonanze magnetiche a basso campo, una allocata ad Urbino dal 2007, un’altra a Fossombrone dal 2018 e due risonanze magnetiche una a Pesaro ed una a Fano. In particolare, per rispondere al secondo quesito sulle liste d’attesa e tempi d’attesa, occorre valutare che le risonanze magnetiche predisposte a Pesaro e a Fano sono attive dalle 8,00 alle 23,00 per garantire un maggior numero di prestazioni.
Per quanto riguarda i numeri delle prestazioni eseguite nel 2021 ne sono state effettuate 4.420 nell'area vasta 1 e 9.566 nell’azienda Marche Nord; nel primo trimestre 2021 le prestazioni dell’area vasta 1 sono state 1.373 mentre quelle di Marche Nord 6.513.
Per quanto riguarda i tempi d'attesa, nell'area vasta 1 per la prestazione B, che deve essere eseguita in 10 giorni, i tempi medi sono stati di 7/9 giorni; per quanto riguarda la prestazione D, che deve essere eseguita entro 60 giorni, è stata eseguita tra 19 e 31 giorni; la prescrizione P, che deve essere eseguita entro 120 giorni, è stata effettuata tra 16 e 63 giorni.
Per quanto riguarda invece l'installazione della risonanza magnetica ad Urbino il tempo esatto dell’installazione non è stato individuato perché sono in corso varie serie di procedure che rispondono evidentemente alla necessità di affidare i lavori con le norme di evidenza pubblica. Le aziende che lavorano su Urbino e che si sono susseguite nell'esecuzione di questi lavori hanno presentato delle riserve allegando la variazione del Prezzario regionale e la mancanza di materiali per tutto ciò che in questo momento sta caratterizzando il settore dell'edilizia in una regione che, come sappiamo, ha visto interessato questo settore sia dal terremoto negli anni precedenti che dagli interventi 110% diretti a favorire l'implementazione e l'aumento dei lavori in materia edilizia. Quindi per la disposizione di Urbino, che doveva essere allocata a gennaio di quest’anno, l'azienda fa riserva di conoscere e di dare questa data all'esito della procedura di gara ultima che vedrà aprire le buste di presentazione delle offerte nella giornata di domani, quindi mi riservo di comunicare eventualmente da domani con l'espletamento della gara le date che sono previste per la consegna e la predisposizione di questi lavori.
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Ringrazio anch’io l’Assessore per la risposta ed in particolare lo vorrei ringraziare anche per l’appello che ha lanciato ad Urbino quando si è recato nella struttura sanitaria il mese di marzo scorso. In realtà mi pare che il suo appello sia caduto nel vuoto perché la situazione è sconcertante, c'è una risonanza magnetica da quattro anni ancora disattiva, capisco il primo anno della pandemia, non poteva essere attivata perché c’erano altre priorità e comunque si trattava di un macchinario nuovo, ma dopo quattro anni, soprattutto dopo due anni di questa Giunta, non si è stati in grado di far partire il semplicissimo lavoro di adeguamento del locale.
La risonanza magnetica c’è già, basta adeguare il locale ed oggi lei mi dà una notizia, mi dice che domani saranno aperte nuovamente le buste per la gara che prevede l’affidamento dei lavori per l’adeguamento degli impianti elettrici in una stanza in cui la risonanza dovrà essere allocata.
Ho saputo dalla stampa che la precedente ditta è stata raggiunta da una interdittiva antimafia, ma la cosa che mi preme evidenziare è che nessuno si sia interessato di questo macchinario fino al mese di febbraio di quest’anno quando ho chiesto sia alla Direzione che a lei di capire come mai non fosse stata ancora attivata. Per fortuna quando si è recato in ospedale ad Urbino è andato a verificare e non c’era ancora traccia di questo macchinario, la cosa più grave è che si continua a pagare una penale perché l’accordo prevedeva una penale per ogni anno di mancata attivazione. Un accordo preciso che era stato fatto con la ditta General Elettric e che prevede un esborso da parte della Regione finché non verrà attivato il macchinario. Fortunatamente in tutta questa vicenda che sembra quasi una barzelletta, ho saputo che da questo mese di settembre, dopo la mia seconda interrogazione, ci si è attivati per affidare l’incarico di adeguamento della stanza. Era stata preannunciata anche l’attivazione della risonanza magnetica entro la fine di quest’anno e oggi mi aspettavo una data certa, almeno una data per mettere alle strette l’azienda perché tutti capiamo il rincaro delle materie prime, ma non è più accettabile che i cittadini e gli utenti debbano continuare a rivolgersi al privato o all’Emilia-Romagna per una semplice risonanza magnetica che in alcuni casi è indispensabile. Pensiamo all’Ospedale di Urbino, se è necessaria una diagnosi per una patologia tumorale, che deve essere effettuata in tempi brevissimi, si costringe i pazienti ad andare nella vicina Romagna oppure a proprie spese dai privati che continuano a lavorare sia a Pesaro che a Fano sempre di più perché i nostri macchinari, pur essendo lì, non sono attivati.
Interrogazione n. 532
ad iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Day hospital di Medicina Interna AV5 in ambito immunoreumatologico, osteometabolico, gastroenterologico e nutrizionale”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 532 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come è noto agli interroganti, con la determina Asur 734 del 19 dicembre 2018 la Direzione generale ha approvato l’organizzazione nella nostra regione di una rete remautologica Asur su quattro livelli, una rete di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, degli ambulatori di malattie reumatiche di primo livello, poi ci sono attività di secondo livello, un'attività di spoke specialistica in reumatologia con esperienza maturata in varie attività dell’area vasta 5, infine c’è un’attività di terzo livello, un hub, un’unità operativa complessa individuata nella clinica reumatologia a direzione universitaria.
Ora che cosa è successo? Successivamente la Giunta regionale delle Marche con delibera del 4 febbraio 2020 n. 153, in applicazione del Piano socio-sanitario vigente, riprendendo questi principi, si è determinata nel valutare la realizzazione di una rete reumatologica garantita per la gestione multidisciplinare del paziente che comprende anche trattamenti … ed adeguati. Sulla base di queste indicazioni l’area vasta 5 è diventata parte integrante della rete clinica reumatologica delle Marche quale spoke rispetto all’hub universitario marchigiano e questo è stato fatto in collaborazione e stretto coordinamento con la Clinica medica e con la Clinica reumatologica dell’Università Politecnica delle Marche. Tutto questo ha consentito nell’area vasta 5 di implementare un'attività sia di tipo ambulatoriale sia di day service, che dovrà essere ulteriormente estesa anche ad altre aree vaste perché le problematiche che sono state qui evidenziate riguardano un'ampia sfera della popolazione.
C’è da tener conto che nella predisposizione del nuovo Piano socio-sanitario, che porteremo tra qualche mese all’approvazione di questo Consiglio, tutta questa esperienza verrà valorizzata prevedendo l’estensione di questo modello.
C’è da considerare che nel corso di quest'anno si svilupperanno ulteriori approfondimenti, tenendo conto anche del fatto che l'invecchiamento della popolazione fa sì che alcune patologie richiedano non solo un aumento di questi servizi e di questa esperienza precedentemente maturata, ma anche e soprattutto un'assistenza di tipo domiciliare, quindi si tende ad estendere questo tipo di trattamento anche in ambito domiciliare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Assessore, la ringrazio, ma lei non ha risposto alla domanda. Mi rendo conto che non è probabilmente una sua responsabilità, ma dell'organizzazione dell'area vasta 5, come spesso ci accade di sottolineare.
Purtroppo queste patologie, parlo per esempio della sclerodermia, Assessore, non possono essere curate in modo domiciliare perché le infusioni hanno bisogno di essere fatte in ospedale. Questa malattia prevalentemente colpisce le donne, è una brutta malattia, comincia dalle mani e poi sclerotizza tutto il corpo, anche il viso ed i piedi, fino a diventare una specie di mummificazione generale. Quindi queste donne subiscono anche uno shock per il rapporto che devono avere con il loro corpo e con la loro femminilità, oltre che per i danni fisici e i dolori che subiscono.
Queste donne, la percentuale maschile è bassissima, devono fare le infusioni in ambito ospedaliero, soprattutto prima dell'inverno, e si riuscivano a fare nel 2020, come lei ha ben detto, anche prima, dal 2019 grazie al volontariato “della medicina” dell'Ospedale di San Benedetto del Tronto Madonna del Soccorso. Che cosa era stato chiesto anche dal responsabile della U.O.S. di Immunoreumatologia in una nota del 2019? Era stato creato tutto, la parte degli arredi, delle postazioni di computer era già stata realizzata nel 2019, ciò che mancano, Assessore, sono un medico a disposizione, non tutte le giornate, e due infermieri che facciano i turni perché durante le infusioni … che non servono solo, come lei ha ben detto, alla sclerodermia, ma a tante altre patologie. Il day-hospital deve essere fornito di personale, altrimenti non funziona.
In questo momento la risposta che viene riferita dal Direttore sanitario lascia un po' perplessi perché l'ultimo incontro che hanno avuto le rappresentanti di questa associazione con il Direttore sanitario è stato al bar dell'ospedale e nulla è stato ancora attivato, anche se comincia a passare il tempo ed arriverà l'inverno, quindi è necessario che ci si attivi immediatamente.
Il Direttore avrebbe dichiarato che non è sua competenza provvedere al personale, che non è sua competenza pensare a due infermieri e al medico, questo non le è stato scritto, ma glielo dico io e le chiedo, Assessore, di verificare quanto sto dicendo perché ho usato dei condizionali, perché potrebbe non essere vero, di certo ancora nessun paziente è messo nelle condizioni di poter essere curato e non è possibile che un Direttore dica, se è vero, che non è responsabile dell’organizzazione del personale. Mi pare una negazione di responsabilità molto grande, quindi le chiedo per cortesia di seguire questa questione nell'area vasta 5. Magari potesse essere organizzata anche nell’area vasta 5, sennò queste signore devono venire ad Ancona per fare una infusione che in realtà dura un tempo relativo più l’osservazione. Sono dei casi non così rari, tra l’altro di donne che hanno una grandissima dignità, quindi le chiedo di prestare attenzione e di chiedere conto all’area vasta 5 per far attivare questo day-hospital che è davvero necessario.
Interpellanza n. 13
ad iniziativa dei Consiglieri Menghi, Cancellieri, Marinelli, Bilò, Leonardi, Borroni, Antonini, Pasqui
“Servizi ospedalieri delle aree sanitaria extraospedaliera, sociosanitaria”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 13 dei Consiglieri Menghi, Cancellieri, Marinelli, Bilò, Leonardi, Borroni, Antonini, Pasqui.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Con questa interpellanza si cerca di porre fine ad una sperequazione che si è verificata con un atto della precedente Giunta, esattamente dell’agosto 2018, con il quale si prevedeva un cronoprogramma per la ricognizione e la successiva applicazione del Piano regionale socio-sanitario, con il quale si dava atto di una serie di posti letto socio-sanitari e sanitari, procedendo ad un percorso di riqualificazione e di incremento percentuale del convenzionamento dei posti letto.
Nella delibera di Giunta regionale 1115/2018 si dava atto che le aree vaste 1, 2, 3 avevano una copertura pari al 66% dei posti previsti, quelli convenzionati dovevano essere coperti per il 66%, mentre nelle aree vaste 4 e 5, trattandosi di zone ricomprese nel cratere del terremoto, si dava un convenzionamento al 100% dei posti letto. Successivamente nell'area vasta 3, che è stata quella più colpita dal terremoto ed ha un’estensione maggiore, si provvedeva ad un aumento della copertura dei posti letto, che è arrivata all'80% e sarebbe dovuta arrivare all'85 nel 2022, questo con la delibera di Giunta regionale n. 1672 del 2019.
Con questa interpellanza, Assessore, noi vogliamo capire se c'è un motivo, un motivo abbastanza comprensibile, di questa sperequazione rispetto a territori che hanno avuto lo stesso fenomeno, ma soprattutto, il passato ormai è passato, quando vi si pone fine, arrivando ad una convenzione al 100% dei posti letto previsti nell'area vasta 3.
Raggiungendo questo obiettivo diamo la possibilità a queste strutture di essere anche autosufficienti da un punto di vista economico e non mettere pezze o richieste che vengono oggi sollevate perché il convenzionamento non ha raggiunto i termini previsti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ha bene illustrato la Consigliera Menghi il contenuto di questa delibera che in modo forse irragionevole prevedeva che solamente in tre aree vaste si dovesse raggiungere il 66% della copertura e nelle altre invece una copertura del 100%. Peraltro l'atto appare irragionevole per il fatto che il cratere sismico aveva riportato la maggior parte dei danni nella provincia di Macerata, non nelle altre province.
Detto questo, cercando di ragionare in una visione regionale non provinciale o localistica, l'impegno che assumo è quello di cercare di portare una uniformità su tutte e cinque le aree vaste prevedendo una omogeneità di trattamento.
Ora in base a questa interpellanza, vedremo se si può in via prioritaria intervenire per garantire alle aree ed ai Comuni del cratere sismico, che sono in provincia di Macerata, un’implementazione dei posti letto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Ringrazio l’Assessore e confido nell’impegno che ha dichiarato adesso. Grazie.
PRESIDENTE. Prima di passare al secondo punto dell’ordine del giorno leggo il messaggio a nome di tutti noi relativo agli eventi catastrofici del 15 settembre ultimo scorso.
Desidero a nome dell’Assemblea legislativa delle Marche portare l’affettuoso abbraccio e la solidarietà dell'intera comunità marchigiana alle popolazioni duramente colpite dagli eventi dello scorso 15 settembre, eventi che hanno portato gravissimi lutti, paura, devastazione nelle province, in particolare di Ancona e Pesaro Urbino, ma anche in altre province delle nostre Marche.
Per l’Assemblea legislativa delle Marche e la comunità marchigiana questo è il momento di stringersi con commozione ai familiari, agli amici, a tutti coloro che hanno perso i propri cari, che hanno visto la loro casa distrutta e i loro beni svaniti o danneggiati dalla furia degli elementi, il lavoro perduto o comunque da reinventare.
Messaggi di piena solidarietà sono arrivati in questi giorni da molti Presidenti dei Consigli regionali delle altre Regioni italiane, ringrazio tutti i colleghi anche a nome dell’Assemblea legislativa.
Desiderio ringraziare ed elogiare intensamente quanti si sono prodigati in questi giorni e lo faranno anche nei successivi, con personale sacrificio e senso di solidarietà ed abnegazione.
In un territorio martoriato da un simile evento la solidarietà non è un atteggiamento esteriore, ma la condizione stessa dell’essere comunità.
In questa sede non possiamo limitarci al solo cordoglio, esaurita più rapidamente possibile la fase dell'emergenza le istituzioni devono farsi carico di iniziative per la salvaguardia degli assetti idrogeologici. E’ necessario un impegno condiviso delle istituzioni, di noi che le rappresentiamo temporaneamente, a tutti i livelli per svilupparli e attuarli concretamente.
Quanto è avvenuto ci induce a riflettere, deve essere chiaro che il rapporto con la natura è fatto di rispetto degli equilibri dell'ecosistema anche se purtroppo l’uomo ha dimostrato una costante propensione a misurarsi quotidianamente con i limiti conosciuti e a volte anche a contrastarli.
La tutela ambientale e idrogeologica è amica delle persone e salvaguardia la vita e difende le stesse persone, così il futuro delle comunità, come deve essere con un uso razionale e sostenibile delle risorse esistenti.
Ripristinare la buona salute di un territorio richiede laboriosità, tenacia, qualità che non mancano certo alla nostra regione ed a noi marchigiani.
Appartiene alla vocazione di questa terra saper esprimere saggezza, fermezza e industriosità nei momenti più ardui come è questo.
Il lavoro di prevenzione e di previsione deve entrare nella nostra cultura civile ancora di più di quello che certamente abbiamo già assorbito e deve essere una costante nelle nostre memorie di attività istituzionale.
Non tutte le sciagure possono essere evitate, questo dobbiamo dirlo ad alta voce, ma il territorio con la sua bellezza, con i suoi equilibri va rispettato e salvaguardato per aumentare la protezione e la capacità di resistenza della comunità che vi è insediata.
Investire in una convergenza degli sforzi per la riqualificazione dell'ambiente e stabilire un patto virtuoso tra sviluppo e natura, tra vita sociale e territorio, rappresenta la più grande fra le più grandi sfide del nostro presente e del nostro futuro.
Le persone che in questa triste circostanza hanno perso affetti, casa, lavoro, ricordi, hanno bisogno di preservare la speranza innanzitutto nelle istituzioni, abbiamo quindi il dovere di soccorrere le vittime della catastrofe, come stiamo facendo e come dobbiamo continuare a far ancor di più, come sono sicuro faremo, garantendo loro nel più breve tempo possibile ogni forma di assistenza, tutto quello che è necessario per assicurare alla popolazione una condizione dignitosa, premessa della ripresa di quella comunità così colpita.
Appena terminata, come detto, la fase dell’emergenza occorrerà dunque adoperarsi concretamente per le prospettive di questi nostri concittadini segnati da perdite e sofferenze. Va assicurata nelle forme possibili la continuità della vita e dell'attività, la loro vita e le loro comunità.
Normalità non significa soltanto avere un tetto sotto cui dormire o sopravvivere, normalità vuol dire tornare a poter proteggere il futuro, a dare un senso compiuto e gratificante alla propria vita.
Ultimo auspicio, forse il più importante, certamente il più sentito, occorrerà sostenere il senso di appartenenza alla comunità, una comunità quella marchigiana messa a dura prova negli ultimi anni e che ha dimostrato in ogni circostanza coesione e resilienza, forti legami tra le persone e tra queste e il proprio territorio.
Dobbiamo fare anche noi la nostra parte, anzi per primo come sono convinto la stiamo facendo e la faremo in futuro per conseguire questi obiettivi.
Il Presidente Acquaroli ha chiesto di svolgere una comunicazione in merito.
Comunicazioni della Giunta regionale concernenti: “Grave evento alluvionale che ha colpito le Marche il 15 settembre 2022”
PRESIDENTE. Ha la parola, per le comunicazioni, il Presidente della Giunta Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Ringrazio il Presidente Latini e mi associo alle sue parole di vicinanza.
Esprimo a nome mio personale, della Regione Marche e dell'intera comunità marchigiana il cordoglio alle popolazioni colpite dall'alluvione, in particolar modo alle famiglie, ai cari, agli amici delle persone che hanno perso la vita in questo evento drammatico. Il mio pensiero in tutti questi giorni è andato a loro.
Come sapete ho chiesto la convocazione di una seduta straordinaria dell'Assemblea legislativa regionale da dedicarsi esclusivamente agli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra regione, un momento importante nel quale avremo modo di confrontarci. Ringrazio i capigruppo che nella riunione di questa mattina hanno fissato tempestivamente la data dell'Assemblea straordinaria.
Voglio, brevemente riepilogare i passaggi amministrativi ed i primi provvedimenti adottati nelle ore immediatamente successive e contestualmente ringraziare tutte le istituzioni per il loro contributo fattivo alla gestione della prima emergenza.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha raggiunti telefonicamente per esprimere la sua vicinanza.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi nella seduta del Consiglio dei Ministri del 16 settembre ha immediatamente accolto la nostra richiesta per lo stato di emergenza stanziando i primi 5 milioni di euro per affrontare le urgenze. Nello stesso pomeriggio ci ha raggiunti ad Ostra per testimoniare la vicinanza dello Stato.
Subito dopo il Dipartimento di protezione civile nazionale ha emanato l'ordinanza che disciplina il quadro della gestione dei primi interventi urgenti, nominandomi Commissario delegato per gli eventi meteorologici.
Abbiamo dunque emanato i primi decreti per facilitare le operazioni di stoccaggio dei detriti e dei fanghi e per l'utilizzo degli impianti di gestione.
Stiamo adempiendo alle procedure per raggiungere nei tempi più brevi possibili la stima del danno e del fabbisogno, individuando il quadro dei soggetti attuatori che si occuperanno dei vari adempimenti e predisponendo la struttura commissariale regionale per dare risposte immediate e operative ai territori.
Il ringraziamento doveroso e sentito va anche a tutti i Governatori delle Regioni italiane, che hanno espresso la loro solidarietà e hanno inviato immediatamente mezzi e uomini per aiutarci nel primo soccorso dei cittadini e nel ripristino della quotidianità delle comunità colpite.
La nostra gratitudine va alle Forze dell’ordine e ai militari dell’Esercito, a tutti i corpi impegnati sul territorio, alla Protezione Civile, a tutti i volontari marchigiani e di tutte le regioni giunti nelle Marche con un unico speciale e indimenticabile slancio di solidarietà.
Così come consentitemi di esprimere un caloroso abbraccio e ringraziamento a tutti i Sindaci dei Comuni colpiti, in prima linea per i loro cittadini con grande abnegazione e impegno.
In questi giorni ho effettuato sopralluoghi e visite nei Comuni più colpiti e continuerò a farlo per monitorare l'avanzamento dei soccorsi e delle operazioni di ripristino e per ascoltare da vicino i cittadini e gli operatori economici che stanno affrontando le conseguenze di questa terribile alluvione.
In Giunta nei giorni scorsi abbiamo approvato un primo provvedimento “ponte” in attesa dell'arrivo delle risorse statali di indennizzo, per garantire alle imprese colpite dall'alluvione la liquidità necessaria ad affrontare l'emergenza.
Si tratta di un fondo di 4,2 milioni, risorse condivise con la Camera di commercio delle Marche, che ha messo a disposizione 1 milione di euro allo scopo di garantire una prima immediata risposta alle necessità e alla ripartenza del tessuto commerciale e produttivo colpito.
Inoltre, ieri, durante la Conferenza delle Regioni ho condiviso con i Governatori la necessità urgente che la nostra Nazione si doti di un Piano straordinario nazionale per la sicurezza ambientale. Così come è necessario adottare al più presto una semplificazione del quadro normativo degli interventi di messa in sicurezza dei fiumi e del territorio, che preveda le risorse per la realizzazione delle opere e il potenziamento del personale addetto.
Sono ore e giorni molto duri per la nostra comunità, nei quali la popolazione marchigiana ha nuovamente dimostrato la sua forza e la sua tempra.
Avremo l'occasione nella prossima seduta del Consiglio di entrare nel merito di tutti i dettagli, ma da oggi sarà importante dare risposte a quanto abbiamo visto con l’evento che è capitato la notte del 15 settembre nella nostra regione, un evento impattante, che necessita di una valutazione approfondita e di tutte le azioni che dobbiamo e possiamo mettere in campo.
Credo che già dall’assestamento di oggi il Consiglio abbia l’occasione per dare delle prime risposte che sono dovute, che sono il segnale di aver compreso fino in fondo quando e quanto la forza della natura, se il territorio non è pronto, può essere devastante. Grazie.
Proposta di legge n. 133
ad iniziativa della Giunta regionale
“Assestamento del bilancio 2022-2024 e modifiche normative”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 133 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ci troviamo oggi a parlare di un assestamento che era partito in un determinato modo e poi ha dovuto subire delle variazioni a causa di quanto ci ha illustrato poc’anzi il Presidente.
L’assestamento parte per recepire le risultanze del rendiconto 2021 e apporta alcune variazioni al bilancio di previsione 2022-2024, rimodulando gli stanziamenti di entrata e di spesa sulla base delle richieste e delle nuove esigenze gestionali segnalate dai responsabili delle strutture regionali.
Con questa legge vengono apportate variazioni di spesa per complessivi 1.185.085.634 di euro, di cui 59.851.543 euro nel 2022, 523.553.000 euro nel 2023 e 601.680.000 euro nel 2024.
Le principali variazioni di spesa nel triennio 2022-2024 sono:
- nella Missione 4 - Istruzione e diritto allo studio:
• 1.505.000 euro per il finanziamento della gestione dei poli di educazione e istruzione (0-6 anni) "buona scuola";
- nella Missione 5 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali:
• 320.000 euro per il funzionamento e l'attività della Fondazione Marche cultura;
• 700.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 21/1992 - Nuove norme per la promozione di attività di educazione permanente;
• 743.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 11/2009 - Disciplina degli interventi regionali in materia di spettacolo;
• 1.464.000 di euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 4/2010 - Norme in materia di beni e attività culturali;
- nella Missione 6 - Politiche giovanili, sport e tempo libero:
• 315.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 5/2012 - Disposizioni regionali in materia di sport e tempo libero;
- nella Missione 7 - Turismo:
• 200.000 euro per il Fondo regionale per il finanziamento dei carnevali storici,
• 200.000 euro per il finanziamento dei progetti comunali di supporto all'accoglienza turistica;
• 884.000 euro per la promozione nei mercati turistici esteri;
• 1.405.000 di euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 9/2006 - Testo unico delle norme regionali in materia di turismo;
- nella Missione 8 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa:
• 300.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 1/2018 - Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche;
- nella Missione 9 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente:
• 1.384.000 di euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 44/95 - Rifinanziamento della I.r. 28 aprile 1994, n. 15 "Norme per l'istituzione e la gestione delle aree protette naturali";
- nella Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità:
• 6.000.000 di euro per il finanziamento della progettazione di opere pubbliche viarie;
• 5.300.000 euro per le manutenzioni straordinarie stradali e per le nuove opere stradali dei Comuni;
• 1.200.000 euro per le manutenzioni straordinarie stradali e per le nuove opere stradali delle province;
• 350.000 euro per la manutenzione ordinaria delle strade;
• 920.000 euro per la realizzazione di ciclovie di interesse regionale;
• 1.500.000 di euro per la realizzazione di nuovi viadotti sulla A14;
• 1.741.000 euro per il finanziamento di interventi su viadotti, ponti e altre opere su strade regionali;
• 2.000.000 di euro per la realizzazione di un parcheggio a servizio dell'ospedale regionale di Torrette;
• 4.587.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 45/98 - Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale nelle Marche;
- nella Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia:
• 200.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 25/2014 - Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico;
• 353.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 12/2005 -Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro;
• 1.000.000 di euro per il finanziamento del Fondo di solidarietà per le spese di residenzialità di utenti incapienti;
• 1.000.000 di euro per l'erogazione di contributi ai soggetti gestori di strutture sociali autorizzate;
- nella Missione 13 - Tutela della salute:
• 35.000.000 di euro per l'adeguamento delle strutture sanitarie in corso di realizzazione;
• 800.000 euro per la realizzazione e la gestione dei corsi di studio professionalizzanti di area sanitaria e di corsi a ciclo unico;
• 928.000 euro per il finanziamento degli interventi disciplinati dalla legge regionale 65/97 - Provvidenze a favore di soggetti sottoposti a trapianto d'organi;
• 1.715.000 euro per l'incremento di borse di studio per i medici del corso di formazione specifica in medicina generale;
• 3.192.000 euro per il finanziamento di contratti aggiuntivi per la formazione di medici specialisti, di cui all'articolo 34 e seguenti del d.l.gs. 368/99 presso le scuole di specializzazione - Università politecnica delle Marche;
- nella Missione 14 - Sviluppo economico e competitività:
• 300.000 euro per il finanziamento di un Fondo straordinario per la concessione di contributi al settore della pesca;
• 600.000 euro per la promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli;
• 750.000 euro per incentivi agli investimenti delle imprese nelle aree di crisi interessate dagli accordi di programma;
• 718.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 30/2008;
• 295.000 euro per il finanziamento della legge regionale 22/2021 - Disciplina dell'attività commerciale nella regione Marche;
• 884.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 19/2021 - Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato marchigiano;
- nella Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale:
• 353.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 2/2005 - Norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro;
- nella Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca:
• 400.000 euro per la realizzazione di eventi di promozione dei vini marchigiani e dell'enoturismo;
• 200.000 euro per il finanziamento degli interventi per il contenimento, il monitoraggio della fauna selvatica e la prevenzione della emergenza;
• 200.000 euro per il finanziamento di interventi per gli Ambiti Territoriali di Caccia;
• 385.000 euro per gli interventi disciplinati dalla legge regionale 7/95 - Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria;
- nella Missione 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali:
• 200.000 euro per il finanziamento del Fondo straordinario a favore dei piccoli Comuni.
Con questa legge vengono apportate variazioni di entrata per complessivi 1.185.085.000 euro, di cui 59.000.000 euro nel 2022, 523.000.000 euro nel 2023 ed 601.000.000 euro nel 2024.
Le principali variazioni di entrata nel triennio 2022-2024 sono di seguito illustrate.
Titolo 1 (Entrate tributarie)
Le variazioni apportate con questa legge ammontano complessivamente a 46.365.000 euro, derivanti da un aumento di 37.890.000 euro nel 2022 e 8.797.000 euro nel 2023 e da una diminuzione di 312.514 euro nel 2024.
La principale variazione del Titolo 1 nel 2022 riguarda l'entrata relativa all'attività di controllo e accertamento della tassa automobilistica regionale (aumento di 46,4 milioni di euro). Tale entrata è stata aumentata perché nell'anno 2022 si provvederà all'emissione degli avvisi di accertamento per il recupero della tassa automobilistica evasa afferente ai due anni di imposta, 2019 e 2020. Nel bilancio di previsione pre- assestamento la previsione di bilancio riguardava invece il solo anno 2019.
Relativamente alla riscossione ordinaria della tassa automobilistica, invece, si prevede una riduzione degli introiti derivante essenzialmente dal minor gettito registrato nei primi mesi dell'anno in corso rispetto allo stesso periodo del precedente anno e dal trend in diminuzione di tale entrata nell'ultimo triennio.
Queste sono le principali entrate ed ho voluto leggere per specificare per ogni missione gli interventi perché poi a seguito degli eventi alluvionali che abbiamo avuto abbiamo deciso di reperire le risorse da destinare ai primi interventi e soprattutto alla sistemazione dei bacini dei fiumi.
Degli emendamenti parleremo successivamente.
Ringrazio sia l’Assessore ed il Presidente che hanno voluto con forza che parte di questi fondi fossero disponibili, il maggior numero di euro possibili, per destinarli a coloro che stanno vivendo questa difficile situazione, soprattutto destinarli alla pulizia dei fiumi perché dopo tanti anni di pochi interventi in questi ultimi due anni c’è stata una spesa superiore, doppia rispetto a quella degli anni precedenti, però ci rendiamo conto che non è sufficiente, c’è bisogno di un incremento sostanzioso, di questo ne parleremo dopo, quindi ringrazio l’Assessore e tutti coloro che hanno lavorato su questa variazione e su questo assestamento, anche per il lavoro che è stato fatto in questa ultima settimana per reperire le risorse vere e certe da destinare per le finalità. di cui ho detto.
Mi fermo qui, poi se c’è bisogno di ulteriori chiarimenti ne parleremo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge di assestamento del bilancio 2022/2024 contiene sia le variazioni allo stato di previsione dell'entrata e della spesa derivanti dal recepimento delle risultanze del rendiconto generale della gestione dell'anno 2021, sia le altre variazioni ritenute necessarie dalla Giunta regionale per l'adeguamento degli stanziamenti alle mutate condizioni generali ed alle esigenze gestionali segnalate dai responsabili dei singoli settori.
Come è noto, infatti, l'assestamento rappresenta anche un momento di valutazione complessiva e riprogrammazione degli stanziamenti vigenti, al fine di consentire la migliore allocazione delle risorse disponibili per il raggiungimento degli obiettivi programmati, in relazione all'andamento della gestione nel corso dell'esercizio finanziario ed all'evoluzione del contesto finanziario generale.
Con riferimento alle entrate del Titolo primo (Entrate tributarie), la Giunta propone variazioni sulla base dell'andamento del gettito dell'anno in corso, tenendo conto dei dati storici, ed in particolare del gettito accertato e riscosso nel 2021. In particolare, si prevede un aumento di 37,8 milioni di euro nel 2022, di 8,7 milioni di euro nel 2023 e una diminuzione di 312 mila euro nel 2024.
La principale variazione del Titolo primo riguarda il gettito derivante dall'attività di controllo ed accertamento della tassa automobilistica regionale, previsto in aumento, di ben 46,4 milioni di euro, oltre a 1,3 milioni di euro di aumento dei proventi della riscossione coattiva.
Tale entrata è stata adeguata sulla base degli avvisi di accertamento emessi per il recupero della tassa automobilistica relativamente a due annualità del tributo, il 2019 ed il 2020; maggiore entrata parzialmente compensata dal conseguente adeguamento del Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Con riferimento al gettito dell'IRAP, la proposta tiene conto delle ultime stime fornite dal Dipartimento Politiche Fiscali del MEF, con una riduzione di 6,6 milioni, che però è compensata dal relativo contributo statale iscritto alle entrate del Titolo secondo.
Con riferimento all'addizionale IRPEF, con la legge regionale n. 5/2022 concernente "Disposizioni in materia di addizionale regionale all'IRPEF", si è già provveduto all'adeguamento dell'addizionale regionale ai rimodulati scaglioni nazionali.
Devo evidenziare in modo critico l'aumento di 1 milione di euro delle entrate relative all'addizionale regionale dell'accisa sul gas naturale, che arriva all'importo di ben 14,5 milioni di euro a carico dei cittadini.
A tal proposito ricordo la mia interrogazione del 23 marzo, nella quale evidenziavo l'opportunità di calmierare gli aumenti delle bollette del gas delle famiglie attraverso una riduzione dell'aliquota dell'addizionale regionale sull'accisa. Un'interrogazione che ha ricevuto una risposta evasiva e distratta dall'assessore competente, che confondeva l'accisa sul gas con l'Irap, ed a cui non è seguita nessuna iniziativa della Giunta al riguardo. Prendiamo atto che la maggioranza ha preferito utilizzare anche questa maggiore entrata fiscale per elargire contributi straordinari sul territorio in coincidenza con la campagna elettorale per le elezioni politiche, ovvero le cosiddette "marchette" anche se poi oggi, come è stato già anticipato dal Presidente della Giunta e dal Presidente di Commissione, è stata introdotta una novità di cui andrò a parlare alla fine della mia relazione.
Infine, non essendo ancora stata raggiunta l'intesa sul riparto del Fondo sanitario nazionale per il 2022, non sono stati adeguate le destinazioni dei tributi al finanziamento della sanità.
Per quanto riguarda il Titolo secondo (Trasferimenti correnti) vengono indicate le seguenti variazioni in aumento delle previsioni di entrata: 22 milioni di euro relativi al contributo statale a titolo di compensazione delle minori entrate Irap; 11 milioni di euro relativi all'integrazione dell'assegnazione statale triennale per il finanziamento del trasporto pubblico locale, anche ferroviario; 45 milioni di euro relativi a fondi statali per farmaci innovativi oncologici e non; 23 milioni di euro relativi ai fondi dalle società farmaceutiche per ripiano dei tetti della spesa farmaceutica territoriale ed ospedaliera; 2,2 milioni di euro relativi all'assegnazione statale per il contrasto alle dipendenze dal gioco di azzardo; 2,6 milioni di euro relativi ai fondi statali per il finanziamento di interventi di sanità penitenziaria; 1,4 milioni di euro relativi ai fondi statali per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, ovvero a favore delle R.E.M.S.
Al Titolo terzo (Entrate extra tributarie) sono stati inseriti i 2 milioni di euro dell'avanzo di amministrazione dell'Assemblea legislativa regionale.
Al Titolo quarto (Entrate in conto capitale) sono stati previsti 3,4 milioni di euro relativi all'assegnazione del fondo nazionale per la montagna.
Al Titolo sesto (Accensione Prestiti) è stata prevista l'autorizzazione alla contrazione di mutui per la copertura delle spese di investimento autorizzate negli anni 2022, 2023 e 2024 per complessivi 40,4 milioni di euro, di cui all'articolo 12 della presente legge.
Oltre alle variazioni derivanti dal recepimento delle risultanze definitive del rendiconto 2021, che costituiscono un atto dovuto, con questa legge la Giunta propone variazioni degli stanziamenti di spesa sulla base di quelle che vengono definite "esigenze sopravvenute" nel corso dell'esercizio.
Le maggiori spese sono dettagliatamente indicate, con la loro suddivisione in missioni e programmi, negli allegati alla proposta di legge, ai quali vi rimando per brevità, e devo indicare che il Presidente di Commissione e relatore di maggioranza già ne ha parlato precedentemente.
Prendo atto che una discreta parte di queste "esigenze sopravvenute", in particolare quelle inserite nella famosa tabella E, erano costituite da contributi straordinari elargiti nei territori in modo discriminatorio e secondo logiche clientelari, senza alcuna attinenza con le reali priorità dei cittadini e l'interesse generale, cui sempre si dovrebbe fare riferimento quando si dispone di risorse pubbliche.
Per tale ragione ho presentato una decina di emendamenti in Commissione, che sono stati tutti bocciati, ma li ripresenterò anche oggi in Aula, chiedendo di dirottare le suddette risorse verso una finalità di interesse sociale, che ritengo prioritaria nel quadro economico-sociale regionale attuale. Tutti gli emendamenti da me presentati sono infatti destinati al reperimento di risorse per la costituzione di un Fondo regionale di solidarietà a vantaggio dei cittadini marchigiani a basso reddito per affrontare, durante l'autunno e l'inverno prossimo, il pagamento delle bollette di gas ed energia elettrica (che sono mediamente già triplicate rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e di cui si prevedono ulteriori aumenti).
Emendamenti simili sono stati presentati anche da parte del Partito Democratico, anche questi bocciati purtroppo in Commissione e oggi vedremo che fine faranno quelli che propongono in Aula.
Attraverso questi emendamenti verranno recuperati 1.355.000 euro nel 2022, e 1.190.000 euro nel 2023. In totale parliamo di oltre 2,5 milioni, che se distribuiti a favore delle famiglie più in difficoltà non sono affatto una cifra irrisoria.
Ulteriori risorse è auspicabile che siano individuate dalla Giunta attraverso una attenta e profonda attività di revisione della spesa. La Giunta, infatti, deve dare esecuzione concreta all'impegno preso con l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio regionale della mozione n. 206 nella seduta del 12 luglio, a proposito del caro bollette, ovvero "intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese". Ricordo che in quella seduta erano state proposte delle mozioni da parte anche dell’opposizione, proposte che sono state tutte bocciate mentre questa è passata ed era firmata dal Presidente Latini.
In particolare, proponiamo riduzione di spese che riteniamo non necessarie, eccessive e/o rinviabili, oltre alla riduzione (non, oltre la metà), dei molteplici contributi straordinari che nella proposta di assestamento della Giunta sono stati promessi con le motivazioni più varie ad associazioni e Comuni a ridosso delle elezioni politiche.
A riprova del fatto che sono mossa dall'intento di privilegiare l'interesse generale rispetto al ritorno di immagine nel territorio, ho proposto la riduzione anche dei contributi che interessano Comuni che fanno parte del mio collegio elettorale.
Ad esempio, in I Commissione ho presentato un emendamento per ridurre i fondi destinati per la semifinale di Miss Italia a Fano, una manifestazione organizzata da un'azienda privata, che peraltro contribuisce a diffondere un'immagine della donna mercificata e maschilista. La Giunta proponeva di finanziare questo evento con risorse pubbliche regionali per un totale di 150 mila euro (120 in un capitolo specifico e 30 in un altro generico). Questa spesa non è una priorità della Regione, ma piuttosto un'occasione di visibilità di dubbio gusto per un Assessore candidato alle elezioni politiche, facendo nome e cognome, l’ex Assessore Carloni. A seguito delle osservazioni da più parte sollevate, lo stanziamento di 120 mila euro è stato poi stornato in I Commissione con un emendamento della maggioranza, dirottando la somma a favore del finanziamento della legge 9/2006 (Testo unico delle norme regionali in materia di turismo). Mi auguro che la somma non venga impegnata per il medesimo scopo, utilizzando i fondi di quella legge.
A questo punto ci sarebbe la descrizione dell’articolato che se mi permettete salterei perché gli emendamenti della maggioranza tra l’altro presentati poche ore fa, hanno cambiato il quadro normativo e quindi non sono riuscita nell’immediato ad aggiornarli, però una considerazione d’ordine politico alla fine vorrei farla.
Questa mattina durante una improvvisata riunione della I Commissione, ci sono stati sottoposti alcuni emendamenti della maggioranza che sostanzialmente riscrivono gran parte dell'assestamento.
In particolare, per quanto abbiamo potuto comprendere nella concitata riunione di questa mattina e leggendo i documenti che ci sono stati sottoposti poche ore fa, sono stati spostati fondi da precedenti destinazioni mettendoli a favore della manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi e sono state spostate risorse già stanziate a favore delle imprese per varie finalità, assegnandole ad interventi sempre a favore delle imprese, ma connessi al ristoro dei danni subiti per effetto della recente tragica alluvione.
Una rimodulazione in extremis dell'assestamento che ben comprendiamo per la situazione di emergenza anche se avremmo preferito avere la relativa documentazione almeno nella giornata di ieri.
Nell'ambito di questa rimodulazione sono stati stornati anche molti dei contributi straordinari elargiti nel territorio che erano stati previsti nella famigerata tabella E, che peraltro erano stati criticati anche in seno alla maggioranza provocando malumori (vorrei ricordare gli emendamenti presentati in I Commissione dal Consigliere Serfilippi che purtroppo sono stati ritirati ed oggi in parte assorbiti dal maxi emendamento che è stato presentato) questo a dimostrazione del fatto che ci avevamo visto giusto e quelle non erano spese necessarie, che non dovevano essere neanche infilate nella prima impostazione di questo assestamento.
Di questo tardivo ripensamento non possiamo che dirci d’accordo data la situazione emergenziale di gravità che stiamo attraversando, ma non possiamo neppure esimerci dal notare che avviene ad elezioni compiute, quando le illusorie promesse dei candidati alle elezioni politiche che siedono in quest'Aula hanno già pienamente esaurito la loro funzione strumentale. Avete promesso soldi, quelli non spesi li avete destinati oggi per via di una grossa emergenza ad altro, dimostrando pienamente, Assessore Castelli, che quelle spese non erano necessarie ed è vergognoso che le abbiate infilate in tabella E già nella prima versione dell’assestamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente, Presidente della Regione, Assessore Castelli, che ringrazio per la presenza a differenza di altri Assessori.
Il 29 dicembre 2020 in occasione dell'approvazione del primo bilancio di previsione della Giunta Acquaroli, in un intervento solenne lei, riferendosi ad una tabella di bilancio che all'epoca della precedente Giunta si chiamava tabella C ed oggi con la Giunta Acquaroli chiama tabella E , ebbe testualmente a dire: “la tabella C nel 2019 arriva a 18 pagine, c'è di tutto, si tratta di pensare che c'è un'idea della politica di affiliazione al partito dominante che sembra evocare un ritorno alla mezzadria politica”, detto in altre parole l’Assessore Castelli ha accusato la Giunta di centro-sinistra di fare marchette, in concreto di regalare soldi ai Comuni/associazioni in cambio di consenso politico, quella che lui chiama mezzadria politica, ancor più efficacemente nel contesto di un linguaggio duro che mirava a colpire la comunicazione di chi ascoltava e di chi scriveva, testualmente aggiungeva: “La tabella C è il metadone”, cioè la Giunta precedente distribuiva un oppioide in relazione alle cose a cui ho fatto riferimento prima. Chiudo con le sue parole testuali: “Una gestione ottriata - che vuol dire concess,a per chi come me non sapeva cosa volesse dire - di chi pensa di essere padrone delle coscienze”, io ti affilio, secondo la tesi dell’Assessore Castelli attribuita al precedente Presidente della Giunta.
Chiedo all’Assessore Castelli se conosce il numero delle pagine della sua tabella E, se non lo ricordasse glielo dico io, 18 pagine, 10 nel bilancio di previsione, 2 nella variazione primaverile e 6 oggi con l'assestamento, preparato ed approvato dalla Giunta regionale, casualmente assestamento a 40 giorni dalle elezioni politiche, quando normalmente l'assestamento si approva a novembre. Voi stessi avete approvato l'assestamento sia nel 2020 che nel 2021 il 30 novembre, come nel passato e voi casualmente lo approvate ad agosto con delibera di Giunta regionale. Questo la dice lunga, confrontando e confortando le tesi. Diciamo che è stato uno strumento chiaramente politico, quella gestione ottriata. Perché cito quel passaggio al nuovo amico parlamentare? Perché glielo dico con un proverbio popolare che spesso mi ripete mia madre: “Non sputà per aria perché tanto te casca sopre”, antico proverbio lucano. Perché dico questo all’Assessore Castelli, lo sputo che ha diretto al precedente Presidente della Giunta gli è ritornato in testa e oggi seguendo quello che l’Assessore Castelli ha definito il dramma del pensiero, che avrebbe dovuto assalire l’azione del precedente Presidente della Giunta, piuttosto che le scorciatoie o il metadone.
Insomma, l’Assessore Castelli si è convertito sulla via di Damasco issando la bandiera delle marchette piuttosto che il cilicio della dannazione del pensiero e non elenco, ma potrebbe capitare dopo.
Tutto questo per raccontare a chi avesse l'avventura di ascoltarci e potesse beneficiare della professionalità di chi scrive, che il modello delle Marche delle destre di questa regione, in una fase drammatica per le famiglie, piuttosto che preoccuparsi di chi non riesce a pagare le bollette di gas e luce, concentra la propria energia politica amministrativa su marchette politiche, distribuendo piccoli oboli agli amici degli amici, evidentemente in funzione del passaggio elettorale di pochi giorni fa.
In realtà su questo l’Assessore Castelli si è cimentato anche in altri passaggi.
Ho ascoltato con grande attenzione le parole del Presidente Acquaroli, che apprezzo complessivamente e che finalmente torna sulla terra rispetto allo sguardo necessario in questo momento, soprattutto approvare oggi, tutti insieme, qui, un assestamento non lunare, come quello che avevate proposto voi, che non vive nelle nuvole, e spero che le parole del Presidente Acquaroli possano consentire a tutti noi, indipendentemente dall'appartenenza, di dimostrare che sappiamo guardare alle persone, ai loro drammi e non a noi stessi.
Legittimamente chi ci ascolta ci potrebbe dire: ma voi del PD che cosa provate a proporre? Noi pensiamo con questo assestamento che vi siano due grandi emergenze, la prima quella a cui ha fatto riferimento il Presidente Acquaroli, per la quale anche il Partito Democratico nei giorni scorsi, direi tempestivamente, ha lavorato sull'assestamento; la seconda il caro energia, sul dramma che stanno vivendo le nostre famiglie rispetto alle bollette di gas e luce elettrica. Il Presidente di Arera dice che l'1 ottobre aumenteranno ulteriormente le bollette, aumenti a doppia cifra in termini percentuali e credo che da questo punto di vista l’Assemblea, in questa fase, indipendentemente dall'appartenenza, se ne debba far carico.
Si deve avere la sensibilità sociale verso il dramma di tante famiglie per cui abbiamo presentato una serie di emendamenti, su questo vi chiediamo, lo chiediamo con onestà, non dico in ginocchio, ma con la voglia di essere accomunati in questa fase rispetto ai problemi, di dare un segnale forte. Segnale che peraltro, parlo di energia elettrica e gas, hanno già dato alcune Regioni: il Friuli Venezia Giulia con 40 milioni, la Valle d'Aosta con 12 milioni, l'Emilia-Romagna con 45 milioni, il Lazio con un bonus di 300 euro a persona, la Provincia di autonoma di Trento con 25 milioni. Noi crediamo che occorra, per la dignità delle persone che fanno i sacrifici (per esempio non accendere sempre il riscaldamento, ridurre il consumo di energia elettrica) farci carico almeno in quota parte di questo dramma sociale.
La domanda è: siamo in grado di dare una priorità ad un patto politico in questo passaggio nell'Assemblea legislativa delle Marche? Io credo di sì rispetto al tema che intanto abbozzo. Penso che l'assestamento abbia la possibilità, e l’abbiamo fatto presentando un emendamento specifico sull'energia e il gas, di investire 19 milioni circa per una manovra, un'azione, a favore delle famiglie. Non siamo entrati nel merito, lasciamo al Presidente ed alla Giunta la scelta di come articolare questo fondo, che non è stato mai utilizzato, è il fondo crediti di dubbia esigibilità. Che cosa succede? Lo dico ai Consiglieri, che nel fondo crediti di dubbia esigibilità con l'assestamento si aumenta la cifra da 27.859.000 euro a 74.000.000, ci si chiede è normale? Non è normale perché nelle vostre carte ed in quelle che voi presentate come Giunta il fondo crediti di dubbia esigibilità esige un accantonamento obbligatorio di 54 milioni circa. Qualcuno dirà: ma insomma siamo tranquilli? Io per darvi un'idea dei numeri vi ricordo che a fronte della previsione di incasso delle tasse automobilistiche, è un po' questo il tema, nella previsione di bilancio di 204 milioni la Regione apposta 27.859.000 euro di fondo crediti, oggi noi aumentiamo del 200% quel fondo a tre mesi dalla chiusura dell'esercizio senza alcun motivo, allora io credo …
(interrompe l’Assessore Castelli)
Romano CARANCINI. Bugiardo è lei, se avesse letto il rapporto …
PRESIDENTE. Vi prego di fermare le vostre parole, vi prego di fare silenzio altrimenti devo interrompere e sospendere la seduta.
Vi chiedo la cortesia di seguirmi, abbiamo tutto il tempo per far sì che il Consigliere Carancini termini il suo intervento e la Giunta, in particolar modo l’Assessore, replichi ad ogni situazione.
Assessore, la prego e la invito di far terminare il Consigliere.
Romano CARANCINI. Sarebbe stato sufficiente che l'Assessore Castelli avesse letto le carte, non l’ha fatto, perché se fosse tornato indietro di sette anni avrebbe scoperto che il rapporto tra la previsione di bilancio, che normalmente noi facciamo, di incasso delle tasse automobilistiche e l’incassato si è ridotto tra il 10 e il 18%. Negli ultimi sette anni questo dato è costante.
A fronte di una previsione oggi assestata di 245 milioni, voi fate questo conto e capite quello di cui ci occupiamo, questo vuol dire, lo dico a beneficio …
Se vogliamo fare l’appartenenza, va bene, voterete contro, però vi dico che da questo punto di vista lì ci sono 19 milioni che sono oltre l’obbligo dell’accantonamento e che potrebbero essere destinati in questa fase drammatica alle famiglie per poter far fronte alla situazione.
Chiedo su questo un grande senso di responsabilità di tutta l'Assemblea legislativa.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Innanzitutto una riflessione, quando ci sono i dibattiti in questa Aula a volte tendo, non sempre ci riesco, ad osservare i temi del contendere come se non fossi un appartenente all’Aula, come se fossi un esterno che cerca di capirci qualcosa.
Purtroppo noi siamo sempre in preda a delle emergenze straordinari, c’e stato il Covid, poi la guerra in Ucraina, per la quale, ahimè, sono molto preoccupato perché non porta bene, non solo ai popoli che sono coinvolti, ma all’Europa e per ricaduta anche alla nostra Italia con tutte le conseguenze economiche e sociali che si stanno ormai verificando. Spero che ci sia in qualche modo la ricerca della pace, che ovviamente deve tener presente le condizioni di tutti, poi l'ultima in ordine temporale l'alluvione.
Queste cose destabilizzano continuamente i normali programmi, i progetti che fanno le forze politiche, le maggioranze e gli Assessori. Come esterno sono perplesso perché sono tra quelli che avrebbero voluto l’assestamento di bilancio prima delle elezioni perché era un atto dovuto, e non riesco mai a capire qual è la critica che fa la sinistra, quando viene presentato in anticipo dice: “E’ troppo presto”, quando viene presentato in ritardo “E in ritardo”. Questo è un atto che tutto sommato è stato costruito nei suoi tempi, anche in contemporanea con un altro evento: le elezioni politiche anticipate, che nessuno poteva prevedere. Anche questa è stata una condizione straordinaria, sciolte le Camere nel periodo di agosto, consegnate le liste, credo per la prima volta pochi giorni dopo ferragosto, la prima volta nella storia italiana degli ultimi 70 anni, tutte condizioni imprevedibili, straordinarie, spesso ahimè avverse, però bisogna iniziare a capire.
Gli atti vanno preparati prima, per tempo o è meglio all'ultimo momento? Questa condizione di instabilità di pensiero non porta neanche bene a chi la sostiene.
Secondo me gli atti vanno fatti nei tempi giusti determinati dalla scadenza. La scadenza è domani, quindi, oggi c’è in mezzo la campagna elettorale. Mi sembra che siano tempi giusti.
In conseguenza di questi eventi il documento che era stato predisposto precedentemente è stato stravolto, non è un caso che la Commissione, che doveva essere fatta ieri e prendere atto degli emendamenti presentati, è stata fatta con il fiatone questa mattina perché l'alluvione è un evento terribile che ha coinvolto migliaia di cittadini, che ha causato 12 vittime e c’è ancora una persona dispersa che non è stata ritrovata.
Questo documento non poteva non risentire di questa circostanza eccezionale, è stata presa una decisione, tutte le spese obbligatorie sono state mantenute perché così doveva essere, si chiamano obbligatorie, quelle inderogabili sono state ugualmente mantenute, tutto il resto ha trovato un altro indirizzo, tanto è vero che nei prossimi provvedimenti di bilancio dovremo recuperare alcune spese che sono state cancellate. Tutto ciò che in questo momento (enti locali, cultura, turismo) poteva essere rinviato o tagliato è stato tolto e ci troviamo di fronte ad un assestamento che in parte è anche un po' una manovra che si occupa soprattutto di quello che è accaduto.
Solo le spese obbligatorie e inderogabili sono state lasciate, quindi anche attese che pur c’erano, impegni presi dagli Assessori e dai vari Assessorati di Giunta, sono stati stravolte e non tenute in considerazione perché c'è un'emergenza straordinaria, che ovviamente non pensiamo minimamente di affrontare con questo documento.
Ci sarà bisogno, purtroppo corriamo dietro agli eventi, di fondi straordinari, che sono anche complicati perché siamo di nuovo in una situazione straordinaria, qual è la situazione straordinaria? Abbiamo un governo in scadenza. Il governo Draghi, che è solo per l’ordinaria amministrazione, ha fatto un piccolissimo provvedimento di 5 milioni per la protezione civile, ma serve proprio per la somma urgenza, serve almeno, ma solo per improvvisare, un contributo straordinario dello Stato – le emergenze sono legislazione nazionale - di almeno un centinaio di milioni subito. Lo farà il governo Draghi in scadenza? Ieri c’è stata una riunione del Consiglio dei Ministri e i funzionari ci hanno detto che è una delle ultime, probabilmente ce ne saranno altre due prima dell’arrivo del nuovo Presidente del Consiglio con i nuovi Ministri ed anche lì è problematico perché i nuovi Ministri dovranno costituire i nuovi gabinetti, le nuove segreterie, l’ufficio legislativo, quindi spero che anche se al termine e in ordinaria amministrazione, tenendo presente l’urgenza, nel prossimo Consiglio dei Ministri il Governo dia una mano alle Marche e ci dia un fondo sufficiente perlomeno a far ripartire. Ci sono persone senza casa, grazie a Dio le Marche hanno solidarietà, ma ci sono centinaia di persone che sono andate a vivere in casa di parenti o di amici, non è una condizione semplice, ci sono danni in quasi tutti i primi piani e non solo delle abitazioni, ci sono attività industriali o anche piccole attività, nel caso di Senigallia soprattutto attività minori, commerciali, artigianali, eccetera, che sono state gravemente danneggiate e non hanno la liquidità per ripartire.
Quindi tutto ciò che era stato detto e che poteva essere in qualche modo criticato è stato stralciato con le decisioni che sono state prese nella giornata dell'altro ieri. Abbiamo cercato di fare le cose al meglio, pensando soprattutto con la testa rivolta ai cittadini ed alle imprese della zona alluvionata, poi faremo un Consiglio straordinario su questo, un Consiglio dedicato, lo ha chiesto il Presidente con grande senso di responsabilità. Aggiungo che il Presidente ha avviato nelle ore immediatamente successive un'inchiesta interna per verificare che cosa non abbia funzionato, alcune cose hanno funzionato e di quelle ovviamente non ce ne occuperemo perché sono andate nel migliore dei modi tenendo presente il disastro, altre hanno funzionato meno e il Presidente ha avuto il senso responsabilità di avviare un'inchiesta interna che è in corso di esecuzione, c’è stato già un primo report proprio per chiarire le cose innanzitutto ai cittadini e poi a questo Consiglio.
Successivamente ci sarà una seduta straordinaria che oggi la Conferenza dei capigruppo ha previsto per martedì 11 ottobre, sarà una seduta ordinaria, quella del martedì, ma ci sarà il punto prioritario delle comunicazioni del Presidente, articolate, e la possibilità di intervento dei gruppi.
L’11 speriamo di dare un ulteriore contributo finanziario, è nostro senso di responsabilità farlo, ci siamo attivati tutti, spero che si attiveranno tutti.
Scusate se qui ci metto un pizzico di considerazione di parte, spero che il prossimo Presidente del Consiglio, nominato dal Presidente della Repubblica, non siamo noi a poterlo stabilire, sia del mio partito, nella persona della leader del mio partito, che avrà vinto le elezioni con una coalizione ed una maggioranza molto forte, che ovviamente avrà un occhio significativo per la nostra regione. Non è un caso che la Presidente di Fratelli d’Italia abbia aperto la campagna elettorale italiana ad Ancona, nelle Marche ed abbia sempre avuto un atteggiamento di considerazione nei nostri confronti, in particolare del Presidente Acquaroli, anche del nostro gruppo consiliare e dei nostri Assessori, che questo possa essere un atteggiamento di estrema attenzione ed estremo impegno per farci ripartire.
Le Marche purtroppo non hanno avuto fortuna negli ultimi anni: terremoti, alluvione, ritardo nelle infrastrutture che è clamoroso, noi ci stiamo portando un po’ avanti, ma è difficile. Spero che questi eventi anche avversi ci mettano nelle condizioni non solo di ripartire, magari di fare qualcosa meglio.
Prima il Consigliere di opposisione Carancini ha citato il metadone, io nella vita ho avuto l’avventura di lavorare per alcuni anni al DSM Salute Mentale e Psichiatria, poi per molti anni al Servizio delle dipendenze patologiche, sono stato tra i sostenitori della linea terapeutica di dare sempre poco metadone, ero molto criticato dai colleghi per questo, mi dicevano: “Allora ci spostiamo in un’altra città della provincia dove ne danno tanto”, io invece un po’ tirchio come tutti i marchigiani ne ho sempre dato poco.
Spero che anche in futuro questo atteggiamento di non dare soldi così …, i soldi si possono anche dare ed anche in maniera discrezionale, non c’è niente di vergognoso, purché siano per cose giuste, allora lì uno si prende la responsabilità di dire: “Ho fatto questa scelta e i soldi li ho finalizzati ed orientati a qualcosa”, altrimenti non servono a niente.
Concludo dicendo che spesso chi riesce a dare più soldi in giro ad personam prende tanti voti di preferenza, ma poi fa brutti risultati politici, è successo anche in questa consultazione elettorale, ovviamente non cito i nomi, ma uno deve fare le cose senza una ricaduta elettorale e politica. Speriamo di non cadere in questo errore, ci sono caduti anche nel passato e spesso i risultati non sono stati brillanti.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Consigliere Ciccioli, poi risponderò perché non voglio assolutamente polemizzare con lei, avremo occasione anche di parlare del dramma dell’alluvione, quindi anche su questo non le risponderò.
Penso di doverlo dire, la mattina stessa, presto, ho mandato un messaggio al Presidente Acquaroli in cui mi sono messo completamente a disposizione per quello che potevo fare essendo passato in una tragedia analoga come Presidente della Provincia di Fermo nell'alluvione del 2011 quando morirono due persone, quindi non posso non comprendere il dramma che sta affrontato il Presidente della Regione Marche, avremo modo di parlarne.
E’ un fatto che questo assestamento di bilancio nessuna influenza ha avuto sul risultato elettorale politico inequivocabile di Fratelli d'Italia, che poi è il partito dell’Assessore al bilancio e del Presidente. Nessuna rilevanza ha avuto, tanto è stato chiaro, la stessa cosa non si può dire per gli altri e lo ha detto il Consigliere Ciccioli, che in questa circostanza almeno c'è stato un tentativo, lo ha detto lui, di utilizzare da parte di qualcuno questa manovra a fini elettorali e poi non c’è riuscito. Ancora una volta c'è da dire che il Consigliere Ciccioli ha il coraggio delle sue azioni, certamente non gli manca e questo è indubbiamente un valore.
E’ un fatto altrettanto vero che questo assestamento è stato presentato a ridosso delle elezioni, dopo che sono state indette, il 12 agosto quando già si sapeva che ci sarebbero state le elezioni politiche.
Un assestamento che non era necessario presentare il 12 agosto perché di solito si fa dopo l'approvazione del rendiconto. Ho chiesto la sintesi delle altre Regioni e posso dire fin d'ora che ad esempio le Regioni Lombardia e Veneto, governate dal centro-destra, anche altre, hanno approvato l’assestamento dopo il rendiconto. Guarda caso qui è stato presentato il 12 agosto, prima del rendiconto, e non si può dire che questo assestamento sia necessario per rispondere alle emergenze perché gli emendamenti se del caso sono stati presentati questa mattina. Tra l'altro le emergenze evocate nella relazione dell’assestamento, come il Covid, non sembrano siano state affrontate nella stesura iniziale dell’assestamento. L'alluvione non c'era stata e non poteva essere presa in considerazione, ma non è stata affrontata neanche l'emergenza Covid. Si inseriscono nella stesura iniziale dell’assestamento soltanto le spese obbligatorie, che neanche erano state previste nel bilancio di previsione, che ci fu presentato come meramente tecnico, come meramente tecnica è la stesura iniziale di questo assestamento.
Oltretutto c'è un altro aspetto, questa maggioranza ad oggi non ha presentato mai un vero bilancio perché in occasione del primo bilancio del dicembre 2020 giustamente l'Assessore Castelli disse: “Siamo arrivati adesso, abbiamo dovuto adottare un insieme di atti. Che possiamo fare?” Non si poteva pretendere un bilancio vero, era il nostro, neanche venne variato, ricordo che l’unica variazione venne fatta su iniziativa del Presidente della II Commissione, che è anche la mia, il Presidente Putzu; l'anno scorso, il secondo, ci venne presentato come un bilancio tecnico, ve lo ricordate, e si rinviava ad una variazione successiva, che ancora non ho visto, né questo assestamento si può dire che sia una manovra economica perché ci sono soltanto le spese obbligatorie e le risorse che pure ci sono, quel miliardo di cui ha parlato prima il Presidente Marinelli dispiegato sul 2022, 2023 e 2024, badate che sul 2022 ci sono soltanto 50 milioni poco più o poco meno, quindi non si può sbandierare una manovra di 1 miliardo quando in una annualità ci si mette soltanto 50 milioni su un bilancio che complessivamente è di 5 miliardi, non si può sbandierare in quel modo. Le altre risorse invece vanno ad incidere negli anni 2023 e 2024, ma lì è facile dire che ci sono 500 milioni, è evidente, a bilancio iniziale non c'era nulla e nel frattempo ci si mettono. In più non vengono inserite queste risorse all'interno di una programmazione complessiva, che tenga conto delle difficoltà delle famiglie e delle imprese derivanti dal Covid 19 e dalla crisi energetica e dalla crisi economica.
Io ho presentato degli emendamenti, tra cui uno sul fondo energia, che dopo discuteremo, che inizialmente era di 2 milioni in Commissione oggi è di 4 milioni, mi ha detto il Consigliere Marinelli: “Che ci facciamo con 2 milioni?” ed oggi è di 4 milioni. A parte che ci si fa qualcosa perché con 4 milioni potremmo dare 200 euro a testa a 20.000 famiglie, parliamo di famiglie più bisognose.
Ma c'è un aspetto: perché quell'emendamento? Vorrei ricordare per ricongiungervi a voi stessi quello che avete proposto ed approvato. Io ho fatto quell'emendamento perché questo Consiglio regionale nella seduta del 12 luglio 2022, la n. 76, ha approvato la mozione n. 206 ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi, Pasqui, Marcozzi, Santarelli, votata anche da noi all’unanimità, con la quale si impegnava il Presidente della Giunta regionale ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento straordinario in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese. Quale occasione se non l’unica dell’assestamento presentato a ridosso delle elezioni per dare corso a questo impegno solennemente assunto in questa Aula? Altrimenti cosa contate voi, cosa contiamo noi? Noi siamo opposizione, ne siamo consapevoli, ma qui ne va conto il vostro ruolo dato che l’avete approvata voi, questo è, Consigliere Marinelli, e non c’è traccia di tutto ciò nell’assestamento.
C'è traccia di che cosa? L’ha detto il Consigliere Carancini, c'è traccia della tabella E, che è la famigerata tabella C di “cesettiana” memoria, ero l’Assessore al bilancio, oggi la tabella E è la riedizione della tabella C in modo molto meno elegante perché ci avete finanziato anche le recinzioni dei ruzzodromi, vi ricordate?
Lì ci sono però le risorse tant’è che il mio emendamento, colleghi vi chiedo di ascoltare per il bene comune, di 4.800.000 euro attinge esclusivamente, ad eccezione di 1 milione, per 3,8 milioni alla famigerata tabella E che è una tabella piena di marchette e di marchette elettorali dato che è stata adottata e proposta all'indomani di una campagna elettorale.
Ribadisco, l’ho detto prima, che il partito del Presidente non aveva bisogno di questo, né allora né dopo, ma qualcun altro sì. A proposito di questo, sempre perché mi interfaccio con il Consigliere Ciccioli dato che anche lui è in Commissione, vorrei dire una cosa, oltre all’Assessore Castelli ed al Consigliere Carancini che hanno detto una cosa condivisibile: “Contestiamo il metodo puntuale, contestiamo che la tabella C sia la manifestazione di un atteggiamento di intermediazione politica che falsa il gioco democratico con i soldi del contribuente”, mai parole furono così puntuali sotto il profilo politico, ma c'è di più, sulla tabella C - leggo testualmente - diceva il Consigliere Ciccioli: “Il Presidente Acquaroli ha voluto abolirla, è una vicenda incredibile al limite della contestazione penale del traffico di influenze. Nella tabella C (ora tabella E) siamo al limite, se un magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni, che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni con chi ha preso i soldi dalla tabella C (oggi tabella E)”. Queste sono le parole del Consigliere Ciccioli nella seduta n. 9 del 29 dicembre 2020 e se il Presidente Acquaroli la voleva abolire, e l’intento era encomiabile, perché oggi è stata riesumata e perché è stata riesumata all'indomani dell'indizione delle elezioni, per quale motivo? Per quello che ha detto il Consigliere Ciccioli, magari il tentativo a qualcuno non è riuscito, avremo modo di parlarne successivamente, però quando si fanno delle affermazioni così bisogna essere conseguenti ed il Consigliere Ciccioli che allora diceva queste cose oggi le rinnega apertamente e “copre” quegli atteggiamenti che lui denunciava in questa Aula.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Come i Consiglieri Cesetti e Ruggeri anch’io sono componente della I Commissione e devo dire che quando abbiamo visto questa manovra di assestamento siamo rimasti senza parole, anche perché se prima era assurdo portare avanti questa manovra, con tutte quelle voci che sono state già descritte dai colleghi che mi hanno preceduto, diventa oggi ancora più incomprensibile il fatto che la Giunta, almeno fino a questo momento, non abbia approvato niente per modificare la manovra di assestamento.
Come opposizione abbiamo presentato degli emendamenti che vanno nella direzione di sostenere sia i cittadini, quindi le famiglie, che le piccole e le medie imprese. Dal nostro punto di vista questo sostegno non deve arrivare attraverso il sostegno del credito.
Anch'io, come molti di voi in questi giorni, sono andato nelle zone colpite ed ho parlato con chi ha una attività, con chi ha un piccolo negozio, con chi magari abitava al piano terra e si è visto la casa distrutta, secondo me pensare che queste persone debbano prendere un mutuo e non contributi a fondo perduto è sbagliato anche perché siamo in territori molto fragili e la redditività delle attività è molto bassa.
Dal nostro punto di vista l’aiuto non deve arrivare attraverso il sostegno al credito, ma con contributi a fondo perduto, questo per quanto riguarda sia le famiglie più colpite … Chiaramente non possiamo pensare di andare a sostenere tutti con le risorse regionali, ma prevedere un fondo che vada a sostenere le famiglie più colpite può essere una risposta veloce, in attesa dei fondi che dovrebbero arrivare dallo Stato per dare una risposta un po’ a tutte le famiglie, a tutte le imprese che sono state colpite.
Lo stesso discorso vale per le piccole e medie imprese dove piccole attività (bar, ristoranti, officine, piccole imprese) difficilmente potranno far fronte alla sistemazione dei loro locali attraverso dei mutui, magari molti hanno già dei mutui attivi e prima o poi dovranno riaffrontare le rate dei mutui che hanno già aperto.
Dall'altra parte, oltre a quello che è successo, sono ormai molti mesi che abbiamo una crisi legata al caro energia, per cui le famiglie e le imprese fanno difficoltà a sostenere l’aumento dei costi. Anche da questo punto di vista nella manovra, che è stata presentata ai primi di agosto, non era previsto nessun tipo di sostegno reale e concreto nei confronti di questi soggetti, quindi noi abbiamo presentato degli emendamenti che poi andremo a descrivere in maniera più specifica.
Riteniamo che questa sia una manovra che non riesca a dare risposte a quelle che sono le priorità che oggi i cittadini marchigiani hanno (il caro bollette) e a stare vicino a quelle popolazioni che hanno subito l’alluvione, che hanno bisogno di avere contanti in tempi rapidi perché anche la velocità è importante. Non è possibile aspettare molto tempo, il Governo ha già stanziato una prima trance di risorse, sono sicuramente insufficienti rispetto ai danni subiti dalle popolazioni, quindi la Regione poteva anche pensare di fare una manovra straordinaria, come stiamo proponendo noi con i nostri emendamenti, per aiutare in tempi rapidi queste famiglie e queste imprese. Grazie.
PRESIDENTE. Non ci sono altri interventi, ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Per replicare perché mi è rimasta in mente l’ultima frase detta dal Consigliere Carancini, che ci vuole un grande senso di responsabilità. Penso che noi ce l’abbiamo. Parliamo di 2 milioni per sostenere il caro bollette, 2 milioni significa dare al 10% delle famiglie dai 30 ai 40 euro, se i contributi li diamo al 30% delle famiglie vuol dire assegnare 8 o 9 euro.
Siamo responsabili e non inganniamo le persone, per il caro bollette è stato stimato che se aiutiamo anche le imprese si arriva a 4 euro a famiglia, se il fabbisogno per il caro bollette è di 90 miliardi, quindi 1,5 miliardi per la Regione marche, mi dite come possiamo intervenire? Sì, interveniamo a favore di 10, 15 famiglie, però il problema sicuramente non è questo.
Tornando all’affermazione del Consigliere Carancini, ha parlato di 19 milioni di euro del fondo crediti di dubbia esigibilità, è una scelta che possiamo fare, facciamo il debito, dopodiché avremo le sanzioni. Dalle valutazioni di questa mattina i nostri tecnici ci hanno detto che forse neanche riusciremo ad incassare tutto quello che avevamo previsto come mancanza e quello che è stato messo in più è stato fatto in base ad una valutazione che, visto la fiducia che ho nei nostri tecnici, è giusta.
Quella cifra è così, dopodiché se vogliamo fare in modo di raccontare …, sarebbe stato semplicissimo per noi trovare le risorse, piuttosto che fare una settimana di pulizia per trovare quei 18/19 milioni di euro da investire.
Secondo me ci vuole anche onestà, cioè i 4 milioni che voi trovate, cancello i 19, è inutile metterli prima sugli interventi per il caro bollette e poi per l’alluvione, abbiate perlomeno il coraggio di fare una scelta, le risorse già sono poche. Vogliamo aiutare uno o vogliamo aiutare un altro? Non facciamo girare le stesse risorse, a me sembra una cosa che …, non so.
Le risorse sono poche, sappiamo che dobbiamo fare forza sul Governo perché quando ci sono tragedie come queste …, per il terremoto la Regione non ha dato il contributo alle autonome sistemazione o ha fatto altro. C’è bisogno di un intervento della Protezione Civile, del Governo centrale che possa venirci incontro.
L’intervento sulle imprese va bene, certo, c’è da dare più soldi e liquidità, ma c’è da fare il conto con quello che abbiamo. Secondo me è una iniziativa importante per dare il modo a chi vuole ripartire subito …, è vero che deve fare un mutuo, ma avere la garanzia, non pagare gli interessi, avere il preammortamento per i primi due anni, auspicando che in questo lasso di tempo, anzi avendo quasi la certezza, il Governo possa erogare quei contributi che potranno andare ad estinguere i mutui.
Secondo me stiamo cercando di tenere in piedi un sistema economico già duramente danneggiato da tutto quello che abbiamo subìto, dalla crisi pandemica, dalla crisi energetica, quindi, dico che il grande senso di responsabilità dovremo avercelo un po’ tutti perché siamo purtroppo con poche risorse di fronte ad una tragedia immane sulla quale cerchiamo di metterci una pezza.
Gli investimenti sulla manutenzione dei fiumi, ritengo che dobbiamo guardare avanti, dobbiamo fare in modo che quello che è successo …, anche a seguito di un evento straordinario, che penso sia irripetibile, però dobbiamo metterci nelle condizioni di fronteggiarlo, ed anche per questo lodo il Presidente Acquaroli il quale con forza ha voluto questi investimenti.
Sicuramente dobbiamo guardare al nostro territorio, questa è una priorità, la salute, la possibilità che queste cose non avvengano più è prioritaria, poi ognuno fa il suo, però io dico di mettere tutti un po’ di responsabilità perché stiamo vivendo un momento veramente drammatico.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Allora per prima cosa vorrei rispondere al Consigliere Ciccioli che ho ascoltato con grandissima attenzione perché da quello che si apprende dalla stampa sarà il prossimo Assessore al bilancio, quindi con il discorso che lui ha fatto oggi e che ha fatto anche in Commissione più volte sembra voler azzerare la condotta dell'Assessore Castelli portata avanti fino adesso.
Di fatto boccia la possibilità che vengano inserite queste che abbiamo chiamato marchette all'interno della tabella E e la conduzione che abbiamo visto da parte di centro-destra fino ad oggi, lasciando perdere quello che è successo in passato con il PD perché lì la bocciatura è arrivata dai cittadini, non aprirei più quella partita. Adesso ci siete voi e non mi pare che siano molto dissimili le procedure portate avanti in questa Aula dal centro-destra.
Detto questo, a me fa piacere il discorso che ha fatto il Consigliere Ciccioli e mi fa piacere che abbiate deciso di togliere tutte quelle voci, ne leggo alcune, non le posso leggere tutte, però reputo che siano imbarazzanti, per esempio: 10.000 euro al Comune di Montegallo per gli abiti d'epoca, 50.000 euro al Comune di Castelraimondo per le luminarie del 2022, 80.000 euro per “il Natale che non ti aspetti” per l’Umpli, gli itinerari della bellezza Confommercio Marche Nord 30.000 euro, le presse per i cappelli 4.000 euro.
La tabella E era piena di queste cose, questa era la scelta originaria dell'amministrazione di centro-destra targata Acquaroli, questa è la scelta originaria, quindi il PD ed anche il Movimento 5 Stelle hanno fatto una proposta in Commissione, ed io sono d'accordo con il Presidente Marinelli quando dice che i 2 milioni che avete individuato sono pochi, sono d'accordo, ma nel mio discorso, se lo ha ascoltato sia in Commissione che in Aula - quello di oggi ha meno peso di quello in Commissione, anche perché quando ne abbiamo parlato l’alluvione ancora non c'era stata - ho detto di trovare altre risorse. Chiedevo che il lavoro che avete fatto oggi per l'alluvione fosse fatto prima per il caro energia, invece il centro-destra questo discorso non ha voluto farlo, nonostante ci fosse una mozione approvata all'unanimità. Io ero in Aula, non sono uscita, e l’ho votata, nonostante la bocciatura senza nemmeno un commento degli atti presentati dall'opposizione, e ce n’erano del Movimento 5 Stelle ed anche del PD.
Quella mozione a prima firma del Presidente Latini è chiara e chiedeva di fare quello che negli emendamenti nostri ed anche del PD vi suggerivamo. In Commissione la cosa è stata bocciata, non è stata neanche presa in considerazione e oggi fate quello che vi avevamo chiesto per l'emergenza alluvione, ben venga, ma per fortuna, però è la dimostrazione che quella condotta che avete messo in campo era sbagliata e giustamente avete limato tutte quelle che chiamiamo in Aula marchette, se volete vado avanti, avete cancellato 6 pagine di roba, le avete cancellate voi, mica io, ed avete fatto bene, ma avreste fatto bene a farlo prima delle elezioni per il caro energia.
Tra l'altro io abito in una città in cui c'è un Assessore che ha fatto la campagna elettorale a suon di sforbiciate ed inaugurazioni e nel suo seggio, dove io ero rappresentante di lista, la Lega ha preso il 4%. Quindi, Assessore Carloni, al quale immagino che il Consigliere Ciccioli abbia fatto prima riferimento, non pagano queste cose, distolgono risorse da scelte strategiche.
Mi auguro che da qui in avanti siano fatte scelte strategiche per la nostra regione e non vengano polverizzate le risorse in cerca di facili consensi, che poi non arrivano in questo modo e la dimostrazione è lampante, basta vedere i risultati elettorali, se il Consigliere Carloni è stato eletto è grazie al risultato ottenuto da Fratelli d'Italia, non certo per le elargizioni a destra e a manca ad associazioni ed a Comuni più o meno amici.
Mi fermo qui, Assessore, adesso ascolto anche la sua ultima replica con attenzione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Nel fare un intervento pubblico uno pensa che tono dare, che tipo di caratterizzazione, cercherò di esprimere quindi il senso di questa manovra di assestamento, che è una manovra di assestamento eccezionale, proprio perché nel corso dell’approvazione è successo quello che è successo, che ha indotto il nostro Presidente e la Giunta a fare dei correttivi. Una cosa però me la sono detta, sarà un intervento estremamente sereno perché su tutte le cose che hanno detto la Consigliera Ruggeri ed il Consigliere Carancini ha già parlato il popolo marchigiano il 25 settembre, quindi sarebbe sciocco andare a rincorrere osservazioni malevoli che non sta a noi Consiglieri di maggioranza ed anche di minoranza evidenziare. E’ abbastanza chiaro, la sinistra e il Movimento 5 Stelle hanno voluto dare una caratterizzazione politica e amministrativa a queste elezioni, l’’hanno fatto nel dire che c'era un modello Marche da disconoscere e che esisteva una Giunta Acquaroli che inseguiva strane fumisterie sui diritti civili. Il popolo marchigiano ha parlato, quindi, questa discussione deve essere depurata da quelle che sono insinuazioni che invece vanno governate con la giusta serenità, ma anche con senso di responsabilità perché questa sarà una Giunta che nei prossimi tre anni, con la stessa forza, con la stessa impostazione, dovrà gestire un momento difficilissimo perché tutti noi sappiamo che il paesaggio che si profila di fronte al nostro domani è veramente molto complicato.
Quella cosa che invece ha indotto il sottoscritto a dare del bugiardo all'amico Consigliere Carancini, che stenta a capire come si forma il fondo crediti di dubbia esigibilità, io so che lui conosce queste cose, quindi è in malafede, ecco perché mi sono scaldato, Presidente Latini, e mi scuso con tutti, è che non si può dire alla gente, che è disperata, che non sa come affrontare la sera o la quarta settimana, che ci sono 19 milioni di euro spicci, che i cattivi del centro-destra non vogliono dare. Questa è una bastardata che va respinta, ecco perché gli ho detto bugiardo, gli ho spiegato per quale motivo c’è stata la lievitazione del fondo crediti di dubbia esigibilità, perché la Corte dei Conti ci ha detto:“Cara Regione, hai sbagliato a calcolare il metodo degli ultimi anni, dal 2021 se vuoi la parifica, se vuoi evitare una sanzione pesante - che avrebbe probabilmente indotto la Regione a dover tagliare i servizi ospedalieri - cambia metodo di accertamento”. Lo abbiamo fatto, sono stato qui a dire che prima era sbagliato? No, lo abbiamo fatto, do a tutti nella chat della maggioranza la parte della parifica dell’anno scorso, dell’anno 2020 emessa nel 2021, in cui si dice: “Basta, vi abbiamo detto tante volte che si accerta per competenza e non per cassa l'entità dell'evasione del bollo auto che ha determinato quel +19 milioni”. Poi c’è un altro elemento, in pratica questo meccanismo, che è molto complicato e non vi sto a spiegare perché, sennò mi consumo tutto il tempo, ha prodotto un effetto di lievitazione in quanto dopo la sospensione da Covid del bollo auto, le attività di accertamento sono riprese ora, quindi l'evasione è più alta semplicemente perché sono due annualità quelle che dobbiamo recuperare.
Qual è il tema del fondo crediti, e poi mi zittisco su questo tema perché è una perdita di tempo, ma ci tengo a dirlo alla stampa ed ai giornalisti, attenzione a chi vuole vendere il Colosseo alle famiglie in difficoltà, attenzione a chi vuole utilizzare strumenti farlocchi per far finta che ci sia una possibilità che non c’è, almeno nel bilancio regionale, con fondi regionali, considerate la povertà e l’ansia degli imprenditori che tutti noi abbiamo incontrato e che si vedono registrare dei costi energetici quasi tanto da dover paventare la chiusura delle aziende. Queste cose non si fanno, c’è un limite alla decenza anche in politica, ecco perché mi sono scaldato, perché qui i 19 milioni non ci sono, quei 19 milioni sono doverosamente da accantonare perché la legge, il regolamento di contabilità nazionale, prevede che a fronte di mancati incassi non si possono utilizzare risorse del bilancio quando c'è il rischio che quegli incassi non siano veri. Sa, Presidente, cosa vuol dire questa cosa? Disavanzo, e allora delle due l’una, o il Consigliere Carancini fa il furbo per poter dire qualche cattiveria, oppure vuole, questa è la seconda alternativa, procurare il disavanzo della Regione, farci chiudere, farci fallire, farci commissariare.
Queste due cose non solo non le vogliamo, ma andrebbero a discapito delle aziende e delle famiglie che invece ci guardano con attenzione e favore. Noi andiamo avanti sapendo che sarebbe giusto ed utile che lei Consigliere Carancini ritirasse l’emendamento del Colosseo perché la Fontana di Trevi alla gente che sta male …, lei è uomo di sinistra e dice sempre che viene da paesi …, tenga conto che non si possono prendere per il sedere le persone, scusate il termine molto forte, ma è l’unico accento un po’ più accalorato che metto nel mio intervento, non si possono vendere le lamette ed il sapone alle persone che stanno in difficoltà, glielo dobbiamo tutti in questo momento, da destra a sinistra, compreso il Movimento 5 Stelle che ha un’enfasi particolare. Quando le chiede la Consigliera Ruggeri sono proposte sensate, quando le chiede il Consigliere Bilò sono marchette, poi un giorno me la dovrete spiegare questa differenza.
Voglio arrivare alla tabella C perché rivendico per intero quello che dissi e vi spiego perché in quell’occasione la tabella C, del centro-sinistra del precedente Presidente, era diventata l’elemento nodale dell’infrastruttura decisiva per avere le maggioranze sui bilanci, dato che non c'era coesione e lo ha dimostrato il fatto che il precedente Governatore non è stato ricandidato, ed era l'unico modo di creare quel 50% +1 sugli strumenti. Tanto è vero che, non si narra ma me lo hanno detto i dirigenti, si aprivano il giorno prima della seduta di Consiglio anche più di 200 posizioni che non nascevano da una valutazione, che si può, per carità, anche criticare, ma che si proponeva ex ante.
Guardate, ci sono delle esigenze puntuali, noi abbiamo ritenuto che alcune di queste potessero essere ammesse se riferite ai Comuni, quindi nel giudizio, attenzione bene, bisogna anche mettere i Sindaci di centro-destra e di centro sinistra, ma in sè la spesa puntuale non è da demonizzare, la spesa puntuale può essere commentata, ma non diventa uno strumento di gestione politica delle cose perché noi la nostra maggioranza ce l’abbiamo coesa e operosa e si regge su cose diverse, si regge sul fatto che noi in un anno abbiamo fatto la riforma dell'organizzazione, in un anno e mezzo abbiamo approvato i due Por all'unanimità, fra l'altro, ed in un anno e mezzo - mentre voi ci avete messo quattro anni e dieci mesi per fare il Piano sanitario - abbiamo fatto la riorganizzazione della legge 13/2003 che dimostra il fatto che tutto si può dire meno che ci grattiamo la pancia o ci giriamo i pollici. Poi, possiamo sbagliare, per carità, ma questa amministrazione in due anni ha fatto cose che nei precedenti 25 non si erano viste. Possiamo anche sbagliare, lo vedremo, certo è che non si può dire che ci reggiamo con le marchette perché allora non sapete leggere ed io mi auguro che voi continuate in questa incapacità di leggere i dati elettorali, perché il marchigiano ha parlato.
Cosa voglio dire? Voglio dire che bisogna anche essere corretti nell’impostare le cose. E’ vero che c’è stata questa coincidenza delle elezioni, ma insomma, sapevate bene che avevamo preso un impegno, voi ci avevate chiesto l’impegno di portare l’assestamento prima. L’assestamento in Lombardia, che è stata citata più volte, è stato approvato in Consiglio il 12 agosto, allora? E’ così perché purtroppo nelle Marche per una certa tendenza si è sempre ritardato un po’ troppo l’assestamento, noi abbiamo applicato il principio, non so quale sia l’articolo del regolamento generale di contabilità della nostra regione, il 111, che consente di farlo anche prima della parifica. Ci siamo presi la briga di approvare il rendiconto in Giunta, di non aspettare la parifica, di assumerci non un rischio, ma la responsabilità con delle previsioni che dovevano essere ragionevoli e razionali proprio perché prima ancora che la parifica venga fatta andiamo in assestamento, ma per anticipare la miss Italia prima del 25 settembre? Ma siamo seri! Per fare un’altra cosa che nessuno ha enfatizzato, come doveva, in quanto la ragione per la quale abbiamo anticipato questa cosa, se la volete sapere tutta, è la necessità di mettere 5 milioni per le borse di studio per le specialistiche e per i medici di medicina generale. A me ha telefonato il Presidente e mi ha detto che questa era la vera urgenza e su questo noi vi sfidiamo, sul fatto che voi siete rimasti totalmente noncuranti rispetto al fatto che andavano in pensione 100 e passa medici di medicina generale e le borse, forse la Consigliera Leonardi se lo ricorda meglio di me, erano il 30% in meno di quello che sarebbe stata la necessità. Ora, invece, con questa manovra che ha questo scopo non salvifico, ma sicuramente proiettato in una gestione che non si ferma all'oggi delle statue o di altre piccolezze, si creano le condizioni per cui avremo borse per medici di medicina generale del 30% in più rispetto al numero dei medici di medicina generale che andranno in pensione. Questo è, se vogliamo, mettere un elemento centrale in una vicenda che è quella che conosciamo, una vicenda difficile.
Voglio anche parlarvi del perché ho ritenuto improprio e inutile accantonare risorse, quindi sottrarle al circuito virtuoso di quello che generalmente facciamo, e non mi riferisco evidentemente a nessuna parte della tabella C, per alimentare quelle che sarebbero state operazioni elettoralistiche, dare magari 10, 20 euro per il caro bollette.
Su una cosa dobbiamo essere chiari, le dimensioni dell'aumento dell'energia e più complessivamente dell'inflazione sono quelle che ha ricordato il Presidente della Commissione Marinelli, parliamo di cifre esorbitanti che superano i 40 miliardi. Da questo punto, di vista leggetevi la nota di aggiornamento del Defr, che è stata prodotta stamattina a firma di XY, si dice una cosa che sanno tutti coloro che sono in buona fede quando parlano del caro bollette, l'effetto del caro energia e dell'inflazione produce una conseguenza che è paradossalmente positiva per le entrate dello Stato, aumentano le entrate tributarie, tanto è vero che abbiamo usato, o meglio il Governo Draghi ha usato le entrate tributarie, che si sono moltiplicate per effetto dell'aumento sia dei prezzi, effetto che si produce sull’Iva, sia del caro delle accise, per usare questo misura.
Quindi in un mondo normale, non in un mondo in cui tutto diventa favola, in cui tutto diventa commedia dell’arte, spero che non sia una commedia dell’arte quella che porta a dire che avremmo dovuto disallestire le attività per gli artigiani o per qualsiasi cosa. Noi abbiamo 200 milioni di spesa libera, ragazzi, non abbiamo grandi risorse, perché purtroppo questa è la condizione di irrigidimento di una Regione che al pari delle altre deve ancora fare i conti con i mancati ristori che il Governo Conte ci doveva dare e ci aveva promesso quando c’è stata la sospensione dei tributi da Covid, perché di questo parliamo al di qua della barricata di chi prima di parlare deve poter provare a se stesso che ragiona su cose concrete, vere e effettive. Di questo parliamo.
Noi aspettiamo decine di milioni che sappiamo di dover avere dal Governo nazionale, senza che nessuno si curi di procedere ad un saldo per l'effetto delle sospensioni delle entrate tributarie che hanno disidratato, almeno per cassa, per il momento, il nostro bilancio, riuscendo a fare cose, che può valere o non valere, che le agenzie di rating descrivono corretto, come un bilancio che non è prossimo al disavanzo, con un rating di una Regione che comunque sa di poter competere anche sul mercato dei tassi in maniera credibile e verosimile, come dieci giorni fa è stato descritto mi pare da Fitch, che è l'agenzia che dà il nostro rating.
Su questo quadro già abbastanza compromesso è arrivato quello che è arrivato, ovvero l'alluvione, sulla quale non entro perché l’11 c’è il Consiglio per parlarne.
Non voglio parlare delle strumentalizzazioni politiche che sono state sul fatto che noi avevamo tolto le risorse per l’intervento di manutenzione idraulica, poi abbiamo scoperto che noi in due anni abbiamo messo più risorse di quante il precedente Presidente della Giunta ne aveva messe in 5 anni, 106 milioni rispetto a 98. Mi scuso di averlo detto perché ci tengo a dire che nessuno, non penso che siamo pazzi, ha mai pensato di dare meno di quello che era necessario per queste cose così fondamentali.
E’ successo quello che è successo, allora cosa abbiamo detto, cosa abbiamo pensato? Che ristori, interventi, risarcimenti sono obbligo giuridico, economico e morale dello Stato nazionale, da questo punto di vista però ci siamo resi conto che una risposta dovevamo darla, allora abbiamo pensato di raschiare tutto ciò che era raschiabile, innanzitutto per far sì che le aziende potessero avere, con garanzia a carico della Regione, con interessi tutti a carico della Regione, la possibilità di vedersi anticipare gli esiti di una richiesta, che fra l'altro sta aumentando a dismisura giorno per giorno perché dalle nostre verifiche vediamo che le proporzioni della tragedia per le famiglie e per le aziende stanno diventano di un grande disastro, di una grande calamità, come quella che è stata visto.
Come è noto nel rapporto eventi si parla di una natura, di una qualità e di una proporzione millenaria di quello che è accaduto in quel maledetto giorno, per cui ci siamo chiesti: cosa facciamo? Diamo 5 euro a ciascuno, magari aggiungendo l’insecrazione a quello che era stato il danno? No, abbiamo pensato per le aziende di trovare un sistema rapido per avere subito liquidità. E’ vero, ha ragione il Consigliere Biancani, meglio sarebbe stato e meglio sarebbe - mi auguro che questo accada perché so che il Presidente Acquaroli lo sta facendo un giorno sì e l’altro pure - che sia provvido l'intervento immediato del Governo nazionale, ma io so che si sta lavorando, quindi sappiamo che accadrà, ma nel frattempo l'azienda X deve chiudere o deve avere subito liquidità che non paga, in maniera tale che possa avere minimo una prospettiva e dire ai propri dipendenti: “Guardate, non chiudo perché delle risorse ci sono”.
Abbiamo messo 6 milioni di euro raccolti in qualche giorno e abbiamo ritenuto di dover dare un'indicazione che già avevamo ben chiara, ma che successivamente è diventata sistemica, nel dire che la pulizia dei fiumi, che pure avevamo munito di risorse importanti e significative, deve essere oggetto di un intervento straordinario e sistemico, che inaugureremo dopo averlo già praticato nelle settimane scorse, con un intervento che è pari a 15 milioni di euro, perché c'è 1 milione del 2022, ci sono 7 milioni nel 2023 ed altri 7 milioni nel 2024. Noi abbiamo detto: “Si fanno queste cose e non se ne fanno altre”, sulla scorta dell’emozione? Non direi, conoscete il Presidente Acquaroli, è una persona estremamente razionale per quanto appassionata, semplicemente abbiamo voluto sostenere con una nostra indicazione politica e amministrativa chiara la cosa che ieri il Presidente Acquaroli ha chiesto nella Conferenza delle Regioni: un piano straordinario! Le Marche non solo lo hanno chiesto a nome di tutti, ma hanno anche detto: “Ci metto del mio”, perché io non convoco gli altri ad impegnarsi su un tema senza che anch’io possa metterci del mio e vi assicuro che in un bilancio così risicato come quello di una Regione sostanzialmente piccola, mettere in campo 15 milioni per far sì che ci sia questo provvedimento ha un senso politico e queste cose non sono quelle che producono voti, tanto per essere chiari, secondo una malintesa interpretazione del concetto di voto, perché secondo me il consenso, quello genuino, sano, quel consenso che si radica secondo un'idea non volatile, deriva dalla reputazione di scegliere cose di cui non vedi immediatamente gli esiti, ma di cui conosci profondamente la necessità, soprattutto dopo l'esperienza che abbiamo fatto in un momento così difficile e così complicato.
Ripeto, sulla complessiva situazione del nostro bilancio abbiamo detto che questa è un’operazione possibile, è evidente, vi voglio dire anche un’altra cosa, l'eliminazione delle cosiddette voci della tabella C non è frutto di un ripensamento sulla collocazione del bilancio di quelle voci, ma di una valutazione obbligatoria su priorità che ovviamente non potevano che essere ritenute prevalenti su qualsiasi altra voce, quindi, da questo punto di vista non c'è stato un ripensamento sulla proposta che avevamo fatto, ma c'è stata una riflessione obbligatoria e necessaria perché dovendo incrementare il fondo per le aziende abbiamo detto: “Cari Sindaci, non pensate che ci possano essere valutazioni diverse da quelle che portano alla esclusione di ogni intervento”, salvo quelli che si sono già fatti perché erano impegni che dovevamo fare.
Ritengo che questo sia con l'aggiornamento di stamattina, con quei fondi per complessivi 21 milioni, un buon assestamento che va nel senso di cogliere nel segno.
Anche prima dell’alluvione sapevamo che c'erano alcuni interventi che dovevano essere sistematizzati dopo aver avuto certezza anche rispetto alle iniziali previsioni, che andavano corroborate perché tempo per tempo capivamo che bisognava fare delle scelte, le abbiamo fatte anche sull’ambiente, sui parchi, ora non sto qui ad elencarle, lo ha fatto in parte il Presidente della Commissione Consigliere Marinelli.
Quello che a me preme dire è che questo è un assestamento serio che è anche migliorato o meglio riadeguato e ridefinito per ragioni connesse ad una drammaticità degli eventi che spero possa cogliere anche l'opposizione entrando nel vivo di una proposta che ha il senso di segnare un prima e un dopo rispetto alla sicurezza del suolo e del territorio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sugli emendamenti interveniamo quando discutiamo gli articoli?
PRESIDENTE. Esatto, ciascun Consigliere può fare un intervento sull’articolo e sugli emendamenti, se è proponente espone l’emendamento.
Fabrizio CESETTI. Quindi su ogni singolo articolo.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Sull’intervento dell'Azzeccagarbugli Castelli parleremo dopo di quello che ha detto, diciamo soprattutto che non conosce il bilancio, ma ne parleremo poi.
Però lo aiuto perché l'articolo 1, Presidente, è importante e caratterizza per identità la differenza fra la variazione e l’assestamento, perché l’assestamento, che solo l’Assessore Castelli e magari forse qualche altra Regione di destra hanno approvato ad agosto, è l’assestamento, cioè lo strumento attraverso il quale si raffina quanto più in maniera vicina ed esatta quello che sarà il rendiconto.
Il dubbio è se ci fa o se c’è, però è certamente un Azzeccagarbugli e quindi da questo punto di vista sconfessare quello che lui dice …, che forse non è neanche convinto di quello che dice perché è evidente che dietro questa operazione del fondo crediti c’è l’ufficio, è chiaro questo.
Andate a guardare il saldo dei residui, dopo ce lo spiegherà, Assessore, il saldo dei residui è positivo, che cosa vuol dire? Che ci sono meno residui attivi e meno residui passivi. Tecnicamente vuol dire che abbiamo una capacità di incasso rispetto al 2021, attenzione si parla di rendiconto, rispetto alla capacità di farci pagare i nostri crediti, ed in realtà siamo anche capaci di pagare con una maggiore rotazione tecnica.
Dico questo per sconfessare in maniera manifesta le cose che ha detto l’Assessore Castelli, quindi su questo è un elemento caratterizzante l'assestamento e la sottolineatura dei residui è un valore importante, senza considerare ovviamente il risultato di amministrazione che va oltre i 500 milioni di euro, gran parte dei quali sono accantonati per circa 368 milioni. Poi racconteremo come Agnese dei Promessi Sposi descriveva …, c'è solo qualche differenza, Assessore, l'Azzeccagarbugli un po’ le assomiglia, non per tutto, ma poi lo racconteremo meglio.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo su questo articolo per replicare anche su alcuni punti.
L’Assessore Castelli ha citato i due anni di attività di questa Giunta, che in queso lasso di tempo ha pensato solo ed esclusivamente alle elezioni politiche che ci sarebbero state nel 2023, poi anticipate. Non potete dire che questo lo dico oggi perché voi siete testimoni che l’ho detto prima, a parte che l’ho detto all’Assessore Castelli che era abbastanza scontato, ma vi ricordate quando all'Assessore Carloni dicevo che qui non c’era mai perché stava in campagna elettorale? Questo è, il Consigliere Serfilippi può testimoniare quante volte ho detto questa cosa. In questi due anni ha pensato solo alle elezioni politiche e basta.
L’Assessore Castelli ha parlato delle leggi che sono state fatte, certo, sono norme che sono attestati, neanche una è attuata, neanche mezza, leggi per occupare il potere, per distribuire prebende politiche. Pensiamo alla Svem, all’Atim, all’Assam, in quest’Aula ho detto addiruttura a chi sarebbero andate queste cinque posizioni e puntualmente avverrà, lo ricordo al Consigliere Rossi.
Pensiamo alla riforma della legge 13, che finirà di distruggere l’organizzazione della sanità in questa nostra regione, che avete fatto fino ad oggi? Avete fatto la legge 13 e basta, e pensate bene qual è la dimostrazione?
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. C'entra perché l’ha detto l'Assessore Castelli ed colgo l’occasione per rispondere. Ad esempio ho qui un articolo: “Marche Nord: infornata di nomine, 30 nuovi direttori di strutture semplici, 47 incarichi di alta specializzazione, 12 incarichi al personale del comparto, di cui per l’4 organizzazione e 8 professionali. Si tratta in tutto di 89 nomine volte a ricoprire i ruoli vacanti e a gratificare le professionalità aziendali, eccetera”, è notorio per chi conosce Marche Nord qual è il riferimento ed è notorio anche per gli alti dirigenti di Marche Nord la loro “legittima” contiguità politica. Facciamo queste nomine, tanto è vero che devono chiedere l'autorizzazione al capo dipartimento perché essendoci una legge che deve essere attuata, le aziende sanitarie che acquisiscono la personalità giuridica dall’1 gennaio 2023 … E’ evidente che se tu dirigi un'azienda che cessa e che deve essere incorporata in un'altra, tu un attimo prima non mi puoi fare un’infornata di 89 nomine, non puoi fare questo, tant’è che la legge dice che non si può fare. Questo è. Guarda caso quando avviene questo, Consigliera Ruggeri? In piena campagna elettorale e l'autorizzazione viene data il 15 settembre 2022.
Queste cose l’Assessore Castelli non le sa perché legittimamente era impegnato in campagna elettorale per suo conto e grazie al suo impegno anche gli altri sono stati eletti, ma questo è.
Sono le riforme, di cui ha parlato l'Assessore Castelli, di questi due anni in virtù di queste elezioni e non lo dico da adesso, ma sin dall’inizio, già nel 2020 lo dissi al Consigliere Carloni. Adesso gli ultimi tre anni a che serviranno? Serviranno per le elezioni regionali del 2025, quindi una Giunta impegnata permanentemente in una perenne campagna elettorale, c’è anche una certa abilità a gestirla perché si vendono cose inesistenti.
Le leggi se non vengono attuate non servono a niente, fanno soltanto danni ed il fatto che non vengono attuate è la dimostrazione che prima si fa una legge che prevede che non si possono fare le 89 assunzioni nel tempo del passaggio e poi si autorizzano.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Chiedo scusa, Presidente, se intervengo alla fine, vorrei ricordare che quando abbiamo approvato il rendiconto a giugno il Consiglio regionale aveva dato un'indicazione, che era quella di mettere 1 milione di euro derivanti dall’avanzo di amministrazione del Consiglio regionale a favore degli enti gestori delle strutture residenziali, e questo nel bilancio c’è, avevamo anche indicato 200 mila euro a favore dei nuovi progetti di vita indipendente e insieme al Consigliere Cesetti ho fatto l’emendamento in Commissione, che è stato bocciato. Poi come gruppo del Partito Democratico abbiamo deciso di non ripresentarli, ma di presentare solamente gli emendamenti legati all’alluvione o alla crisi energetica.
I 200 mila euro per la vita indipendente e per i nuovi progetti non sono stati previsti, ho chiesto al Presidente Marinelli di inserirli anche perché ci sono molte persone con disabilità che vorrebbero accedervi, ma per il 2022, avendo confermato le risorse seppur importanti degli anni precedenti, non si consentono nuovi progetti, si permettono solamente a coloro che hanno già avviato i progetti di proseguirli.
Ormai probabilmente è tardi, volevo solo evidenziare che mancano, magari cercheremo di capire come fare nelle prossime manovre di bilancio, di assestamento, non li abbiamo ripresentati, però ricordiamoci che questa è un'esigenza alla quale occorre dare una risposta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Su questo punto a me risulta che proprio in coda di Commissione sia earrivata una proposta di emendamento dei servizi sociali, che credo riguardi proprio la vita indipendente, però verifichiamo perché avevamo dato disposizione che venisse incamerato, ovviamente. Ora sento anche i servizi per capire se è ancora possibile recuperarlo.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo brevemente, Presidente, perché colgo l'occasione sul saldo della chiusura.
Prima l’Assessore Castelli rispondendo al Consigliere Carancini ha detto che noi volevamo vendere il Colosseo a proposito dell'utilizzo del fondo crediti di dubbia esigibilità, volevamo vendere il Colosseo ai bisognosi, affermazione efficace, però non è così, noi vogliamo dare con quell'emendamento risorse alle famiglie anche per pagare il bollo auto perché magari non possono e così attenuare, almeno se non scongiurare, quell'evasione che giustifica l'aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, che per la prima volta, se non sbaglio, è di queste dimensioni rispetto agli anni precedenti.
Tecnicamente ci sta, tecnicamente c'è quello che dice l’Assessore Castelli, ma politicamente ci sta quello che sostiene il Consigliere Carancini, quello che prevediamo con l'emendamento perché l'accantonamento, e sono termini vostri, è una scelta prudenziale e le scelte prudenziali vanno contestualizzate da chi ha la responsabilità delle decisioni politiche in rapporto alle mutate esigenze ed emergenze socio-economiche di una comunità che si amministra.
La comunità non l’amministrano i tecnici, che tra l’altro fanno bene il loro mestiere, ma come tali sono deputati a far quadrare i conti con “il piglio” della razionalità, la politica deve fare altro.
E’ indubbio che la minore capacità di riscossione sia stata influenzata, ad esempio, dalla sospensione del bollo auto, che fece questo Consiglio regionale all'indomani del Covid, è ovvio che è stata incisa lì, se però si vuole contestualizzare c'è un'emergenza per quale credo si possa e si debba utilizzare quelle risorse, e non ingessarle con l’aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, per destinarle alle famiglie ed alle imprese perché potrebbero consentire, tra l'altro, di dare un sostegno anche per attenuare, come ho detto prima, la cosiddetta evasione contributiva, in questo caso del bollo auto.
Si dice che c’è il rischio del disavanzo, ma dove sta? Pensate che ci possa essere il disavanzo per 19 milioni su un bilancio di qualche miliardo di euro? Non è credibile, la valutazione è politica perché magari quelle risorse, qualora si verificasse l’evasione contributiva, potrebbero essere destinate a coprirla.
E’ ovvio, si vogliono destinare verso altre finalità, come ad esempio le marchette elettorali di cui alla tabella E, perché se sono riusciti a trarre dalla tabella E velocemente 4,2 milioni di euro, capite che con qualche sforzo aggiuntivo si possono trovare altre risorse e così ci si potrebbe mettere al riparo anche dal disavanzo.
Ripeto, è una scelta politica e la politica incapace, o meglio che non vuole assumere la responsabilità di alcune scelte che le competono, si trincera dietro la valutazione tecnica che è sempre una valutazione fredda, che se ci dovessimo attenere a quella non ci sarebbe bisogno di noi.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Brevemente per dire che il fondo crediti di dubbia esigibilità, come altri istituti della contabilità pubblica, è stato introdotto nel 2011 dopo che la grande crisi aveva provocato, come è noto, la crisi finanziaria e il rischio default dell’Italia, ve la ricordate? Con il Governo Monti sono stati introdotti sia a livello costituzionale che a livello normativo ordinario una serie di principi che evidenziano il concetto di armonizzazione contabile. Quindi il risultato di amministrazione obbligatoriamente deve rispondere a questo genere di principi, che sono preoccupazionali, ma cogenti, pena una serie di conseguenze che presidiano, secondo una logica europea, i saldi di finanza pubblica. Qui stiamo parlando di un argomento che significativamente è nella disponibilità dei nostri tecnici perché ne va dell’adeguatezza normativa e contabile di tutti i procedimenti di spesa.
Faccio questo discorso perché sappiamo che, per una serie di motivi che si sono determinati nella nostra nazione, il nostro debito pubblico è così importante. L’agibilità dei conti nazionali non è interamente devoluta alla scelta politica in quanto ci sono una serie di prescrizioni che derivano anche dalla costituzionalizzazione del pareggio di bilancio, che è stato introdotto in Italia con la legge costituzionale 1 del 2012. Quindi parliamo di cose che è estremamente delicato pensare che possano essere manipolate o manomesse.
Il principio prudenziale non evidenza semplicemente quel tanto di diligenza contadina del tenere un po’ di fieno in cascina, o i soldi sotto il letto, sono prescrizioni che hanno rango costituzionale e che per effetto dell'intervento della Corte dei Conti siamo obbligati e tenuti a rispettare anche perché, lo dico al Consigliere Cesetti che queste cose le conosce molto bene, che motivo ci sarebbe per noi di non spendere soldi? Ci avete accusato di fare cose elettoralistiche, avere 19 milioni in più non sarebbe stato così sconveniente.
Sappiamo che la spesa pubblica fa parte della logica dei servizi, dei diritti da soddisfare, quindi vi dico con estrema serenità e tranquillità che queste sono valutazioni sottratte alla disponibilità politica e parlare di scelta politica secondo me è improprio dato che quello che possiamo fare è fortemente limitato dai principi dell’armonizzazione, che fanno sì che l’avanzo di un ente debba tener conto obbligatoriamente di una quota di fondi che sono sottratti alla spendibilità perché devono tenere indenne, come fossero …, ovvero crediti che sono di dubbia esigibilità. Del resto la stessa scelta di usare l'aggettivo “dubbio” fa sì che ci sia necessariamente e implicitamente una valutazione prudenziale perché parliamo di dubbio e di non certezza, però la prudenza è assurta al rango di valore costituzionale e normativo nella misura in cui ci sono degli algoritmi che aiutano la prudenza, che noi abbiamo rispettato, tenendo conto di questo problema della doppia annualità da recuperare.
Guardate, noi abbiamo una capacità di riscossione coattiva che è del 2% fatto 100 quello che dobbiamo recuperare, ora sul bollo auto si può migliorare, forse sì, dobbiamo mettere le ganasce? Non lo so, non credo, non direi, eviterei in un periodo del genere. Stiamo parlando anche di un frangente storico in cui la fedeltà fiscale è anche fortemente messa in dubbio dalle situazioni di difficoltà complessive economiche, io inviterei ad evitare questa …
Quei 19 milioni non possono essere davvero toccati, sarei grandemente soddisfatto della possibilità di farlo, ma vi assicuro che non c'è nulla di politico nella scelta di astenersi dall’utilizzo di risorse che potrebbero produrre un buco di bilancio con tanto di riconoscimento di debito fuori bilancio, che a ottobre sarebbe davvero esiziale per i nostri equilibri.
PRESIDENTE. Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Lo faccio, mi scuso con i colleghi, ma tra l’altro credo che sia l’ultima occasione che ho di interloquire con l'Assessore Castelli, quindi ne approfitto e ovviamente di questo lo ringrazio.
La scelta, è stato detto, è prudenziale e come tale valutabile politicamente. Assessore Castelli, quindi volendo si possono utilizzare quelle risorse? La prova sa dove sta? E’ semplice ed è la prova del 9, è il fatto che l'emendamento sia stato dichiarato ammissibile perché se fosse vero quello che dice l’Assessore Castelli avrebbe dovuto essere dichiarato inammissibile dato che qualsiasi emendamento in occasione dell'assestamento deve avere la cosiddetta copertura finanziaria. Questo lo dice non soltanto il nostro Regolamento interno, ma le leggi nazionali, ce lo dice soprattutto la nostra Costituzione perché il tema dell'equilibrio di bilancio e del pareggio di bilancio è di rilevanza costituzionale, lo sappiamo bene, e come tale la Regione più di altri sottostà a quei precetti di valenza costituzionale.
E’ evidente che nel momento in cui gli uffici e la Commissione valutano l’ammissibilità di un emendamento e lo considerano ammissibile, ritengono che per quell’emendamento ci sia la copertura, che nel caso di specie è data da parte del fondo crediti di dubbia esigibilità. Se si dà quella copertura e se la si ritiene ammissibile, va da sè che non può provocare alcun vuoto, alcun disavanzo di bilancio. Laddove ci fosse il pericolo, gli uffici dovrebbero ovviamente stoppare e sancire la sentenza di inammissibilità perché noi siamo legislatori regionali, questa è una legge e l'emendamento è “un’articolazione” dell'iter legislativo, e noi dobbiamo e possiamo solo operare in base alla legge. Questa è la prova del 9, non c'è bisogno di essere un economista ed io non lo sono, però mi taccio di comprendere la politica e soprattutto le possibilità che la politica concede a chi ha il coraggio di servirsene e di servirla, soprattutto. Questa era l’occasione non di servirsi della politica, di servirsi sì degli strumenti che la politica ci dà e di servire la politica perché è un modo per dare una mano a quelle famiglie bisognose, a tutti coloro che nella nostra comunità in questo momento ne hanno più bisogno e sono in difficoltà. Questo è.
Il resto sono chiacchiere, valutazioni politiche legittime, per carità, possibili, ma non condivisibili, ma non diciamo che noi vogliamo vendere il Colosseo perché se io volessi vendere il Colosseo mi verrebbe impedito, non sarebbe possibile.
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. No, Consigliere Marinelli, perché se questo fosse il Colosseo la sua Commissione avrebbe dovuto dichiarare inammissibile l'emendamento a prima firma del Consigliere Carancini. E’ molto semplice, perché non si può vendere il Colosseo? Non è possibile, è inammissibile la vendita, doveva essere dichiarato inammissibile. Nel momento in cui è ammissibile significa che non c’è alcun rischio di disavanzo se non nell’incapacità o nell’insipienza della politica. Non c’è alcun disavanzo e non c’è alcuna violazione di legge, tutto qui, ed anche i criteri prudenziali vengono rispettati perché in un dato momento storico, sociale ed economico devono essere rapportati … La prudenza deve essere al servizio della necessità, non il contrario, la necessità al servizio della prudenza, questa è la differenza innanzitutto fra la politica e la tecnica.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Capisco la veemenza con cui oggettivamente il Consigliere Cesetti, ex Assessore, cerca di difendere la sua proposta, però mi limito semplicemente …
E’ stata una mia richiesta quella di avere i documenti ufficiali per chiarire e leggere cosa scrive la Corte dei Conti, la sezione regionale di controllo per le Marche nel rendiconto 2020, quello che riguardava per 10/12 la gestione dell’allora Assessore al bilancio Cesetti, scrive nel dispositivo della sentenza: “Quanto alla gestione delle entrate, questa Sezione, nel corso dei giudizi di parifica relativi ai rendiconti degli anni precedenti, aveva rilevato la non corretta prassi di procedere all'accertamento per cassa dei tributi riscossi a seguito della notifica di avvisi di accertamento e di irrogazione delle sanzioni amministrative. Al riguardo, la Regione ha evidenziato di aver dato seguito a dette osservazioni a decorrere dal bilancio 2021-2023, accertando le entrate derivanti dalla lotta all’evasione sulla base degli avvisi di accertamento e di irrogazione delle sanzioni amministrative emessi dall’amministrazione regionale, già nei primi mesi dell’anno 2020, quindi dette entrate sono rimaste accertate per cassa. In particolare per quanto concerne la riscossione coattiva a mezzo ruoli, la Regione ha precisato che nel 2020 – questo atto è del 2021 – le entrate erano state accertate per competenza sulla base di documenti formali emessi dall’ente nel corso dell'esercizio ma, a seguito dei provvedimenti legislativi statali, emanati per fronteggiare i disagi economici e sociali connessi all’emergenza da Covid 19, che hanno interrotto l'attività di notifica delle relative cartelle di pagamento durante durante il periodo di sospensione dei termini di versamento dei tributi oggetto di recupero, che va dall'8 marzo 2020 al 30 giugno 2021 (articolo 68 D.L. 18/2020 - articolo 4 D.L. 41/2021, articolo 9, comma 1 D.L. 73/2021), gli accertamenti derivanti dalla riscossione coattiva a mezzo ruolo sono stati cancellati dall’esercizio 2020 ed accertati nel bilancio 2021/2023, con imputazione all'esercizio 2021. Per quanto riguarda, invece, i ruoli emessi negli esercizi precedenti a quello entrata in vigore del D.Lgs. 118/2011, le relative entrate continuano ad essere accertate per cassa”.
Cosa significa tutto questo? Questo è il brano della parifica rispetto ai conti del 2020, alla fine del 2021, quindi noi ci siamo attenuti a quanto ci è stato indicato. Da questo punto di vista, sia formale che sostanziale, noi dobbiamo fare quello che ci viene detto perché se agissimo in maniera diversa saremmo osservati e sanzionati. Dobbiamo comportarci in questo modo, dobbiamo seguire queste indicazioni che non possono essere disattese. Anticipo questo perché è la linea di condotta degli uffici, non è neanche una linea politica, è una decisione di conformità a quanto viene indicato correttamente, nessuno più della Corte dei Conti può indicarci le procedure, non mi sembra sbagliato e questo noi sosteniamo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Tutti sanno quanto mi rende lontano il pensiero dal Consigliere Ciccioli, che attraverso l'estemporanea uscita in fondo dice la verità, ma non capisce qual è il problema ed allora provo a dirlo, tanto poi voterete no.
Il tema non è che voi avete rispettato quanto prescrive la Corte dei Conti, c'è un prospetto dell'assestato che indica gli importi dovuti per legge da accantonare a fondo crediti dubbia esigibilità, l'importo minimo rispetto alla previsione di entrata, quel dato non è messo in discussione, Consigliere Ciccioli, lì c'è scritto.
L’Assessore Castelli Azzeccagarbugli non legge il bilancio perché se l’avesse letto avrebbe scoperto che c'è una terza colonna che è la parte facoltativa dell'accantonamento, ecco perché qualcuno vi dice che è politica.
Facoltativa significa che dovreste accantonare 54 milioni, invece ne accantonate 74 milioni, 19 milioni in più. E’ una precisa scelta quella di guardare dall'altra parte delle famiglie, questo sta scritto qui, non me lo invento io. L’Assessore Castelli dice: “Ma che siete matti, io non li avrei utilizzati?”, ma non capisce, Assessore, perché se avesse capito avrebbe utilizzato quelle risorse.
So che non ha letto neanche il rapporto fra le entrate e quello incassato a rendiconto perché se avesse studiato si sarebbe accorto di quanto la Regione incassa ogni anno rispetto alla tassa automobilistica. Sta tutto scritto, Assessore Castelli, ecco perché dico che purtroppo è una scelta politica e se ne infischia delle famiglie. Ma non dà fastidio questo, dà fastidio il fatto che imbroglia politicamente con gli argomenti. Ha detto che se non approviamo questi 74 milioni siamo soggetti a sanzioni, è una bugia, lei non ha letto e non si è applicato, non ha studiato.Capisco che chi sta in campagna elettorale va correndo dalla mattina alla sera, è normale questo, ma per darle un’ulteriore prova di quello che dico, se avesse studiato l’avrebbe letto, Assessore, nel 2021 l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità era di 51 milioni. Quanto avete accantonato in più rispetto a quello che dice la Corte dei Conti? Zero! Siete smentiti. Quanto avete accantonato in più nel 2020, quando avevate previsto nell’accantonamento 14 milioni in più? Quanto avete accantonato? Zero! Quanto avete accantonato in più nel 2019 rispetto all’accantonamento doveroso per legge? Zero, questo dimostra …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Sto spiegando che l’accantonamento, doveroso, obbligatorio per legge, secondo le direttive contabili, ammonta a 54 milioni, i vostri uffici hanno messo 19 milioni in più, che è un accantonamento facoltativo. Giustamente l’Assessore Castelli mi può dire: “Mi scusi, ma non incassiamo!” Se va a studiare gli incassi rispetto alle previsioni vedrà quant’è la percentuale, volete sapere quella del 2021? Del 13%.
Quello che voglio dirvi è di essere onesti, basta dire non ce ne frega niente delle famiglie, tutto qua, quindi, la citazione della Corte dei Conti non c’entra assolutamente niente ed è la toppa di chi all’improvviso si vede recapitare il messaggino dell’Assessore Castelli, che sta mandando a tutti. Questo pezzetto della parifica, che ho letto pure io in anticipo, non c’entra assolutamente niente. Basta studiare, Assessore Castelli!
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Anzitutto devo dire al Consigliere Carancini di non pagare il consulente che gli ha detto queste idiozie perché non si è meritato il corrispettivo, visto che io ho fatto il Sindaco insieme al Consigliere Carancini e mi telefonava sempre per capire come funzionava la contabilità, tanto è vero che alcune cose gliele ho anche provate a spiegare. Ma lui non è sciocco, è in malafede, lui cosa deve fare? Consigliere Carancini, consapevole che la polemica politica ci sta tutta, sta producendo un ragionamento che non sono io a difendere, è una scelta tecnica, sta dicendo a me che non studio? No, sta dicendo a tutto un sistema operativo e tecnico dell'amministrazione regionale di non studiare, che lei sa e loro non sanno. Mentre si è scoperto che in questo momento lei sta attaccando il Consigliere Cesetti, cioè il vero psicodramma, l’ennesimo del centro-sinistra, è che questa variazione deriva da un dato che ha letto il Consigliere Ciccioli, che la Corte dei Conti si era stufata perché per anni, quando il Consigliere Cesetti era Assessore, si è fatto un accantonamento per cassa, quindi ci ha detto che dovevamo smetterla e farla per competenza. Sarebbe a dire che tu non puoi fare il furbo ed accantoni solo valutando come elemento di partenza quello che incassi, perché noi incassiamo il 2% dell'ammontare di quello che andiamo a riscuotere forzosamente. Dobbiamo migliorare secondo me, ma non è questo il momento, sennò ci dicono che vogliamo mettere le ganasce. Questa cosa non si può fare più, allora abbiamo detto: “Sfasciamo i conti?” “E’ colpa dell’ex Assessore Cesetti?” No, ma come si fa in onore del principio, all’ossequio della continuità amministrativa, abbiamo cambiato registro per evitare che il fondo crediti di dubbia esigibilità potesse essere sanzionato, anche perché poi ci avrebbero detto che scassiamo i conti.
Qui c’è una sinistra curiosa che ci dice che noi siamo dei sovranisti che vogliono abusare delle capacità finanziarie degli enti, che borbottiamo perché l’Europa è cattiva, e quando siamo rigorosi, vorrei dire draghiani nel rispettare puntualmente i principi che il Governo Monti - che loro hanno sostenuto più volte - ci ha imposto e che io più volte ho contestato chiedendo: “Il fondo crediti cos’è?” Nasce da una esigenza giusta, tanto per dire che ho vissuto mesi nello studio del fondo crediti, tu Sindaco, tu Presidente della Regione, non puoi esagerare nel dire che hai delle entrate farlocche, datti una calmata, se esageri nel rappresentare come certe delle entrate, io ti frego, ti obbligo a mettere un fondo e tu non spendi le entrate farlocche. Il carattere dubitativo dell’entrata è nella regola: dubbia esigibilità, quello che sa bene il Consigliere Carancini, perché lui è in malafede, non è ignorante, vuole vendere il Colosseo. Oggi si è alzato dopo la debacle che il centro-sinistra ha avuto il 25 settembre e ha detto: “Io devo incitare le folle e siccome con il ragionamento non ce la faccio, siccome con la politica ho qualche risultato un po’ discutibile, devo evidenziare la necessità di una sommossa”, la cosa grave, e non sono più ironico, Presidente Acquaroli, è che giocare con la disperazione è da cattivi maestri.
Consigliere Carancini, la smetta, la smetta di usare parole che sono macigni in un momento in cui la crisi sociale potrebbe generare una tensione democratica di cui non abbiamo bisogno. In questa Aula, come in qualsiasi altra Aula, in cui ciascuno di noi dovrà abitare, dobbiamo stare molto attenti perché, e lei ha fatto riferimento ad Agnese ed all’Azzeccagarbugli, quando c’è l’assalto ai forni non fanno distinzione fra chi è di Ficara e chi di Offida, ma complessivamente vanno a contrastare i principi democratici.
Consigliere Carancini ci sta tutto, c’è anche la parte della commedia in politica, però occhio a giocare con la disperazione perché dietro la dubbia esigibilità potrebbe esserci una certa turbolenza e questo come classe dirigente di questa Regione non ce lo possiamo permettere, né se abbiamo vinto le elezioni né se le abbiamo perse domenica scorsa.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non solo non sento su di me alcuna colpa delle passate gestioni, ma anzi rivendico il merito di quelle scelte e sono orgoglioso del coraggio, della forza del coraggio per stabilire la supremazia della politica rispetto alla tecnica, perché, caro Assessore Castelli, un principio cardine del sistema democratico che lei evoca è appunto la separazione dei poteri, e non mi voglio dilungare molto, e se la Corte dei Conti si era stufata di come procedevo con gli accantonamenti per decisione politica … E’ vero e rivendico quello che ha detto il Consigliere Carancini. C’era il Consigliere Zaffiri, che era seduto al posto del Consigliere Bilò, che mi rimproverava sempre questa storia della Corte dei Conti per gli accantonamenti, ma io dicevo che non potevo accantonare inutilmente e sterilizzare risorse a danno della mia comunità. Io ho accantonato sempre zero, guarda caso, mai i bilanci che ho portato sono andati in disavanzo. Con la Corte dei Conti bisogna interloquire in una logica di leale e corretta articolazione, perché è un giudice e c’è una differenza di fondo, Assessore Castelli, i giudici applicano la legge, mentre noi siamo la legge, è questa la differenza e lei fra poco sarà anche legge nazionale.
I giudici applicano la legge, noi siamo la legge, l’assestamento di bilancio e l’accantonamento si fanno con legge e nel momento in cui un emendamento, che è un articolato dell’iter legislativo, viene dichiarato dagli uffici ammissibile quell’emendamento è conforme a legge e se è conforme a legge viene assorbito nel provvedimento più ampio che è la legge di assestamento e che la stessa Corte dei Conti, come chiunque altro, deve rispettare e deve applicare e se non è d’accordo può impugnarla dinanzi alla Corte costituzionale per vizio di illegittimità.
Questa è la procedura, questo è il gioco democratico, che credo dovrebbe essere conosciuto e l’Assessore Castelli lo conosce bene, anche perché si è misurato con molte e variegate esperienze, questo è. Quindi, nel momento in cui è stato dichiarato ammissibile è chiuso, non si fa con disperazione, anzi, noi vogliamo dare una mano perché è da irresponsabili e nella migliore delle ipotesi è da codardi che dinanzi al dramma di migliaia di famiglie si vada ad accantonare 20 milioni che non servono, anzi servirebbero proprio per pagare anche il bollo auto e nel caso di specie per attenuare anche la cosiddetta evasione. E’ da irresponsabili e da codardi.
PRESIDENTE. Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4 bis (articolo aggiuntivo).
Subemendamento 4 bis/1/1 a firma del Consigliere Carancini, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Romano CARANCINI. Proviamo a fare con calma una ricostruzione, intanto parto dal Consigliere Marinelli, le famiglie in questa regione sono circa 600.000, il 10% delle famiglie, non so se sia la percentuale corretta, è 60.000, dividere 19 milioni per 60.000 famiglie vuol dire destinare ad ognuna 316 euro. Dico questo perché i numeri vanno precisati.
Voglio ricordare all’Assessore Castelli ed ai Consiglieri quale sia il risultato fra quello che si prevede nei bilanci di previsione e quello che si incassa. Qual è il tema centrale? Siccome stiamo parlando dei 19 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, cioè tutti quei crediti che si rischia di non incassare, credo che l’Assessore, oltre all’ufficio che non ha dato questi numeri, avrebbe dovuto raccontare ai Consiglieri quale fosse lo storico dell’incasso. Nel 2021, cioè l’ultimo anno, abbiamo previsto in sede di previsione 215 milioni di incasso dalla tassa automobilistica, secondo il rendiconto che andremo ad approvare, che è già stato approvato dalla Giunta regionale, noi abbiamo incassato 187 milioni, senza considerare l’ultimo segmento del recupero, che è il contenzioso; nel 2020 avevamo previsto nel bilancio di previsione 193 milioni, sapete quanto abbiamo incassato? 181.642 euro pari a -6%; nel 2019 avevamo previsto 191 milioni, abbiamo incassato 186 milioni di euro pari al -2,6%.
Questi sono solo tre dati, posso andare avanti, nel 2018 abbiamo incassato -6,5%, nel 2017 -7,2%, nel 2016 -7%, tutto questo per dimostrare che oggi attraverso l’accantonamento obbligatorio di 54 milioni fatto dall’ufficio, che è dovuto e che noi rispettiamo, noi accantoniamo il 22,49%, quasi il doppio di quello che è stato il minore incasso nell’ultimo anno e molto di meno rispetto agli altri anni.
Questi sono semplici numeri che dimostrano che non c’è nessuna discussione, che la Giunta regionale …, nella mia esperienza posso capire che i dirigenti vogliono accantonare tutto, ma questo non è serio perché non si ha rispetto delle risorse pubbliche e una volta accantonato quanto è legittimamente previsto dalla legge, esattamente 54 milioni di euro, è del tutto ingiustificato che l’ufficio custodito dall’Assessore Castelli ne accantoni 74, ma per quale ragione?
Gliene dico un’altra, Assessore Castelli, voi avreste dovuto scrivere nella relazione per quale ragione in questo atto, che avete preparato voi, la somma accantonata è maggiore di quella dovuta. Voi dovete spiegare il perché, non c’è una spiegazione ed i dati degli anni precedenti dimostrano che la previsione eccessiva è del tutto ingiustificata, ma riuscite a capire questo?
Io sono convinto che voi lo capite …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Le do fastidio? Siccome di fronte a questo emendamento ci stanno le famiglie, è legittimo e serio approvarlo e il fatto che l’Assessore Castelli si sbracci tanto su questi 19 milioni, io lo capisco, è perché è stato preso in castagna. Questa è la realtà.
Vi chiedo di avere un senso di responsabilità, io non ho niente da insegnare.
Assessore Castelli, facendo opposizione studio, non ho consulenti, studio e leggo, quindi l’appello che faccio, dato che avremo davvero un problema con le nostre famiglie, è che il Presidente Acquaroli di questo si faccia carico, non stravolgiamo niente, rispettiamo le direttive contabili e destiniamo 19 milioni alle famiglie, ovviamente non lasciandoli dentro un tesoretto.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non aggiungo altro a quello che ho detto circa l’opportunità di votare questo emendamento e la possibilità ... Vedete l’emendamento 4 bis/1 riguarda circa 23 milioni di euro destinati alla crisi energetica a favore dei nuclei familiari. Il Governo Draghi ha dato un bonus di 150 euro, se non sbaglio, per i redditi fino a 20.000 lordi, per noi sarebbe una grande cosa se la Regione Marche avesse potuto destinare alle famiglie bisognose, visto che il comma 4 dell’emendamento dice che “La Giunta regionale disciplina l’utilizzo del fondo di cui al comma 1 entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge”, quindi lo fa la Giunta.
Con 23 milioni di euro, se diamo 150 euro a famiglia per dare una mano, noi sosteniamo 154.000 famiglie, non 10, ma 154.000 famiglie della nostra comunità regionale. Di fronte a questo credo che la stessa Corte dei Conti, sempre molto attenta, perlomeno io così l’ho conosciuta, comprenderebbe il fatto di continuare ad applicare la prassi, di cui mi avvalevo quando ero Assessore al bilancio, che hanno criticato, ma alla fine hanno parificato e non c’è stato alcun disavanzo. Questo è il tema. Ripeto, lo facciamo con legge.
Voi potreste anche essere preoccupati e dire: “Se facciamo una cosa di questo tipo, mentre la Corte dei Conti ci raccomanda una cosa diversa, potremmo essere chiamati alla responsabilità”, non è così perché voi mi insegnate che l'assestamento si fa con legge, la legge copre tutto, come direbbe l’Assessore Castelli, copre il dedotto e il deducibile e se a qualcuno la legge non sta bene chi è titolato la impugni in via diretta o in via incidentale, altrimenti la deve applicare. Questo è, il resto sono chiacchiere al vento.
Credo che in questo momento così difficile per il Paese, per la comunità regionale, che tra l’altro ha già subito il terremoto ed adesso l’alluvione, non si possa scegliere tra l’accantonare nel fondo crediti di dubbia esigibilità 20 milioni o destinarli alle famiglie.
Signori, mi rivolgo anche al Presidente della Giunta regionale, che penso non manchi di sensibilità e che non può non comprendere che di fronte alla possibilità di utilizzarli …, intanto li utilizzi per le nostre famiglie.
Di questa prassi, non ho sensi di colpa, ma rivendico il merito di quella scelta. Andavo a sterilizzare le risorse? Ma mica ero fuori di testa! Perché dovevo sterilizzare le risorse? Il Consigliere Zaffiri mi urlava sempre che dovevo accantonare, ma che cosa dovevo accantonare di fronte ai drammi della nostra comunità? Quando c’era da salvare Aerdorica dal fallimento, cosa facevo, accantonavo? Quando c’era da salvare Aerdorica dal fallimento noi abbiamo fatto una legge con la quale abbiamo dato 6 milioni di euro a Aerdorica. Siamo stati sotto inchiesta da parte della Corte dei Conti per aver disposto l’aumento di capitale, ma siamo stati immediatamente prosciolti in istruttoria dalla stessa per una ragione molto semplice, perché abbiamo portato la legge di bilancio, che è uguale alla legge di assestamento, in cui c’era la variazione. L’abbiamo fatto con legge, noi siamo la legge e voi la rispettate, se non vi va bene la impugnate.
Dinnanzi alle esigenze della nostra comunità questo è il coraggio che deve mettere in campo la determinazione della classe politica, altrimenti la classe politica abdica a se stessa. Questo è il tema, non stiamo a vendere la Fontana di Trevi o il Colosseo o a speculare sul niente, noi siamo qui a rivendicare l’assunzione delle nostre responsabilità.
PRESIDENTE. Subemendamento 4 bis/1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4 bis/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Emendamento 4 bis/2 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani. Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. La previsione era articolata su tre emendamenti, il primo comprendeva una somma complessiva di circa 22 milioni, composta da oltre 19 milioni per il fondo crediti di dubbia esigibilità, facoltativo, arbitrariamente inserito in tabella, oltre a una previsione di storno di alcune leggi che evidentemente possono essere rifinanziate più avanti anche alla luce delle stesse dichiarazioni dell’Assessore e dei tecnici, che mi fanno immaginare che avremo un’altra variazione di bilancio prima del nuovo previsionale.
Con questo emendamento si prevede il tema riconducibile ai 19 milioni dell’accantonamento, quindi da questo punto di vista le ragioni che sottendono sono le medesime che abbiamo illustrato per l’emendamento precedente.
Si ha l’impressione che non si voglia comprendere, si ha l’impressione che non si voglia restare sul pezzo, sull’argomento di questa vicenda, che non è di appartenenza politica, è la vicenda delle famiglie e si tenta, attraverso l’assestamento di bilancio, di prevedere a loro favore una cifra per il 2022, non particolarmente rilevante, ma in ogni caso utile, che va ad integrare peraltro le previsioni centrali e che dal punto di vista politico, ma direi sociale, avrebbe testimoniato o testimonierebbe, qualora vi sia un ripensamento su questo, la volontà di essere vicini a questo dramma che purtroppo credo, spero di no, si aggraverà nei prossimi giorni.
Sono i 19 milioni in più previsti nell’accantonamento, inutili nel senso che è evidente che saranno poi riutilizzati, diventeranno avanzo perché l’accantonamento obbligatorio – il rispetto della Corte dei Conti - è stato fatto.
Dico al Consigliere Cesetti che qui non c’è il tema della Corte dei Conti perché il dovere del rispetto del principio contabile è già assolto, non c’è la necessità di avere una comprensione, è già assolto, peraltro in maniera abbondante e prudente. Io lo accetto, è già stato assoldato, si prevedono 54 milioni.
Tanto per fare un conteggio, nel 2021 abbiamo incassato il 13%, se nel 2022 incassassimo di meno avremo addirittura un margine sulla previsione del fondo crediti di dubbia esigibilità, doveroso, di ulteriori 6 milioni. Non so se è chiaro, restiamo abbondantemente dentro quel contesto, quindi i 19 milioni in questa fase sono utilizzabili, sono praticabili, non possiamo su questo essere indifferenti, non può essere materia di guerra amministrativa in una Assemblea legislativa, in un quadro come questo, ma ci rendiamo conto? Ripeto, chiedo che venga approvato almeno questo secondo emendamento.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sono favorevole per ribadire, non ripeto quello che ho detto prima, un ulteriore chiarimento. Ho già detto che il problema non si pone, è ammissibile, vengono rispettati tutti i criteri, l’ho già spiegato, non potrebbe essere diversamente, addirittura mi sono spinto fino a discettare sul principio sulla separazione dei poteri, perché dico che avrà la comprensione della Corte dei Conti? Non perché sia necessaria, però il punto è questo: io che ho fatto l’Assessore al bilancio per 5 anni e tre mesi ho sempre tenuto nel debito conto le raccomandazioni della Corte dei Conti, quando queste erano coerenti con gli interessi della comunità, le ho sempre rispettate. Nel caso di specie credo che se approvassimo questi giusti emendamenti, sono convinto, la Corte dei Conti comprenderebbe anche rispetto alle sue raccomandazioni che, ripeto, sono raccomandazioni e non potrebbe essere diversamente. Non sono “ordini”, non sono precetti, sono giuste raccomandazioni di cui ovviamente la politica deve tenerne conto.
Nel caso di specie, se approvassimo questo emendamento cosa si dirà alla Corte dei Conti? Quello che diciamo da tre ore, che in questo momento così drammatico per la nostra comunità colpita dal terremoto prima e dalla pandemia dopo, dalla crisi economica, dalla crisi energetica e dall’alluvione, noi abbiamo pensato di “accantonare” quel criterio prudenziale per metterlo al servizio delle necessità della nostra comunità. Penso che la Corte dei Conti rispetto ad un minore accantonamento, perché quello obbligatorio c’è, di 19 milioni su un bilancio di 5 miliardi, comprenderebbe non solo l’opportunità, ma l’assoluta necessità di questo tipo di intervento.
E’ un fatto di volontà politica e non c’è niente di male se la maggioranza nell’interesse della comunità votasse un emendamento presentato dal gruppo del Partito Democratico, non ci sarebbe nulla di male, non andremo domani a rivendicare il merito, che sarebbe esclusivamente della maggioranza che fa propria una decisione perché ne ha la possibilità e ne ha la disponibilità. E’ ovvio che è necessario il vostro voto, perché voi siete stati chiamati a governare questa nostra comunità, noi al più possiamo fare delle proposte, ma le decisioni sono le vostre e noi in queste vi vogliamo sostenere, vi vogliamo spronare ad assumere questo atto di coraggio.
Gli emendamenti del Consigliere Marinelli, di cui dopo diremo, sono arrivati stamattina, sono arrivati così tardi perché c’erano gli emendamento del gruppo del PD, del gruppo del Movimento 5 Stelle, è evidente che la maggioranza non poteva presentarsi a mani vuote perché le mani vuote sono nude.
Sono stati presentati degli emendamenti, di cui diremo poi, però credo che questo sia di straordinaria importanza e secondo me dovreste farci una riflessione. So che non la farete, ma magari potete chiedere un minuto di sospensione per rimodularlo - lo dico all’Assessore Castelli - ridurlo magari fino alla metà, però non sarebbero più 154.000 famiglie, ma sarebbero comunque 72.000. Cinque minuti di sospensione, ci vediamo un attimo, concordiamo un subemendamento e diamo un segnale. Sarebbe anche un bel gesto, che una volta tanto la maggioranza e la minoranza mettono da parte le legittime opinioni, anche contrapposizioni politiche, per operare nell’interesse della nostra comunità.
Ritengo che non dobbiamo perdere questa occasione, se riuscissimo a ridurre questo emendamento, il Consigliere Carancini potrebbe essere senz’altro d’accordo, come si dice: sarebbe comunque meglio di niente provocato da un voto contrario.
Ritengo che verrebbe assolta da una parte anche l’indicazione della Corte dei Conti e nello stesso tempo daremo un segnale, soprattutto voi che siete maggioranza, alla nostra comunità e aggiungo che sarebbe il modo migliore per l’Assessore Castelli di lasciare quest’Aula, in cui è stato in questi anni ed ha reso un servizio alla nostra comunità, al di là che nulla è condivisibile di quello che ha fatto.
Sarebbe anche un bel modo per lasciare quest’Aula e lasciare il suo impegno politico qui per assumerne uno più alto nell’interesse di tutto il Paese.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Solo per dire grazie di tutte queste elucubrazioni, però non si può violare la legge e sfasciare i conti perché qui siamo all’inversione delle collocazioni politiche. Il Partito Democratico ci fa sempre le romanzine sul fatto che noi sfasciamo i conti, siamo sovranisti, vogliamo provocare torsioni nel supremo interesse del rispetto delle regole. E’ imbarazzante, ora ci chiede di violare la legge perché domani andrà a fare il post dicendo “avete …”. Non si fa così, io sono l’Assessore al bilancio e qualcun altro tra qualche giorno … E’ è da irresponsabili. Nel mio primo intervento in Senato dirò che dobbiamo cambiare la legge 118 sul regolamento delle contabilità delle Regioni, se poi il Partito Democratico mi prenderà a pernacchie, dicendo che voglio sfasciare i conti perché i sovranisti, “fratellisti” vogliono sfasciare i conti, dirò di scrivere al Partito Democratico della Regione Marche.
Non si può essere rigorosi quando si è in maggioranza e laschi e flessibili poi.
In Commissione c’è stata una valutazione politica sull’ammissibilità perché non volevamo privare il gruppo della possibilità di discutere questo tema, abbiamo fatto un esercizio di democrazia e di flessibilità, nonostante non fosse adeguata la copertura finanziaria, ci è sembrato utile, ne abbiamo parlato con il Presidente Marinelli, dire non lo bocciamo. Vedete, non bisogna essere buoni quando si parla e troppo consociativi in certe cose perché alla fine si ritorce contro perché la notizia è: dobbiamo sfasciare i conti della Regione. Ma questo non accadrà.
Consigliere Cesetti, la ringrazio per tutte le sue considerazioni, non ci può chiedere di andare contro la legge, mi dispiace, non lo abbiamo mai fatto e continueremo a non farlo, mentre invece cercheremo di essere solleciti nel dare alle famiglie ed alle aziende italiane e marchigiane quello che hanno diritto di avere per effetto del sacrosanto dovere di attenzionare quello che sta accadendo, che è frutto di speculazioni finanziarie che conosciamo e che dovranno essere governate, però in altra sede, non certo con il bilancio della Regione Marche.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. E’ davvero in malafede l’Assessore Castelli quando dice che viola le leggi, io mi chiedo come fa a non vergognarsi di dire una cosa come questa.
L’accantonamento di 19 milioni è facoltativo ed è indecente quello che dice, è aggiuntivo rispetto alla legge ed è davvero indecente rispetto a questo.
Siccome mi rendo conto della difficoltà, siccome non si è accorto di questo, nella mia ignoranza mi riservo di scrivere alla Corte dei Conti e chiedere se accantonare oltre quanto la legge ed il principio contabile prescrivono, senza una motivazione adeguata a giustificare, sia un principio accettabile.
Con questo criterio – lo dico ai Consiglieri, ma è evidente, chi è in maggioranza … - un politico, chi governa può accantonare quanto gli pare perché non un si tratta dell’accantonamento dovuto per legge, si tratta di un accantonamento volontario, facoltativo, oltre quello già previsto.
Penso che non sia un criterio corretto, così come quando si accantona non rispettando la legge è legittimo che la Corte dei Conti intervenga, allo stesso modo quando l’Assessore al bilancio, siccome ha i suoi affari relativi alla campagna elettorale, non si accorge che sono stati accantonati 19 milioni in più, che in una fase drammatica della regione Marche vengono sottratti alle famiglie. Questo è quello che avviene, sottraete ai diritti, ai bisogni delle famiglie 19 milioni. Si deve vergognare di quello che obbliga a fare ai suoi Consiglieri.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Vorrei dire solo che vergognoso è qualcun altro perché dire che non è stata valutata …, noi abbiamo fatto una manovra per cercare di dare delle risposte prendendo dove era impossibile prendere. Poi dire che non ce ne siamo accorti, ma non è vero, perché abbiamo valutato ed abbiamo visto, perché dobbiamo dire delle cose non vere ai nostri concittadini, ma perché …
(interventi fuori microfono)
Renzo MARINELLI. Quando ha parlato lei sono stato zitto.
Uno certe cose le dice una, due, tre, quattro volte, ma poi basta! Io capisco, però farci passare come degli incompetenti, che vogliono andare contro i cittadini, è assurdo!
Io dico che la questione l’abbiamo valutata attentamente, ne abbiamo parlato con gli uffici e mi hanno dimostrato che non si può fare. Perché dobbiamo mandare in disavanzo il nostro ente oppure non dobbiamo rispettare le leggi? Mi dica il perché.
Dopodiché l’impegno, abbiamo trovato queste risorse, faremo l’assestamento, faremo un altro bilancio, ne troveremo altre, però le prendiamo dai capitoli dove è possibile prenderle.
Quindi il voto è contrario.
PRESIDENTE. Emendamento 4 bis/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Subemendamento 4 bis/3/1 a firma del Consigliere Carancini, ha chiesto la parola, ne ha facoltà.
Romano CARANCINI. Il subemendamento è per aver stralciato, stornato 1.207.000 che avevamo inserito rispetto all’avanzo del Consiglio regionale.
Glielo spiego al Consigliere Marinelli, ed ho diritto di farlo, perché non ci aveva pensato in quanto prima ha fatto cancellare al Consigliere Serfilippi 70 emendamenti e poi non è stato capace, nei tempi previsti, entro il giorno precedente, di presentare gli emendamenti e dopo aver copiato quelli che ha presentato l’opposizione stamattina si presenta con gli emendamenti.
Facile, questo anche i bambini lo capiscono, la responsabilità è quella, mica c’è niente di male, a voi delle famiglie non ve ne frega nulla, voi avete utilizzato …, tenete per voi un tesoretto.
Dico un’altra cosa al Consigliere Marinelli, adesso vedremo quanto incasseranno i nostri uffici rispetto a quello che prevediamo, ve ne accorgerete, dimenticherete, però la realtà è questa, ve ne siete sbattuti di tutto. Questa è la realtà.
Ripeto, non c’è un’altra spiegazione, la legge era rispettata, a voi delle famiglie … Vi fa problema che domani mattina qualcuno avrebbe potuto fare un post per prendersi il merito, io sono disponibile a far firmare a lei l’emendamento, però voi questa sensibilità non l’avete, ovviamente dite no a prescindere. Seguite l’indicazione dell’Assessore in maniera piatta, il quale racconta cose che non corrispondono alla realtà, dato che dice che se non approviamo questi 74 milioni la Corte dei Conti ci punirà. Una sciocchezza, per non dire altro, una sciocchezza detta da un Assessore al bilancio che davvero dovrebbe impallidire perché nella seconda colonnina, Assessore Castelli, della previsione dei fondi c’è scritto che l’accantonamento è di 54 milioni, 19 milioni sono lì in più, accantonati come tesoretto da parte vostra, mentre le famiglie dovranno chiudere i termosifoni per non spendere troppo, dovranno spegnere le luci, non potranno fare il bagno più di una volta al giorno, questo voi non lo capite, anzi lo capite, ma non ve ne frega niente!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Siccome mi ha citato il Consigliere Carancini ci tengo a rispondere a quello che ha detto.
Innanzitutto, credo che quando uno amministra debba essere responsabile e penso che questi emendamenti che avete proposto siano da irresponsabili perché il fondo dei crediti di dubbia esigibilità è molto importante per la stabilità dei conti pubblici e chi ha amministrato un Comune lo dovrebbe sapere benissimo, visto che qui abbiamo tanti Sindaci e tanti Consiglieri comunali o Assessori, quindi mettere in difficoltà una amministrazione regionale facendo populismo - perché questo è – chiedendo di togliere 320 milioni dal fondo per il pagamento delle bollette, che sappiamo benissimo essere un’emergenza nazionale ed internazionale che sta colpendo le famiglie e le aziende nel nostro Paese e non solo.
E’ chiaro che volevate farci una battaglia non sapendo dove prendere i fondi perché effettivamente è difficile trovare fondi in un bilancio molto risicato, lo abbiamo visto nel bilancio preventivo e oggi ringrazio la Giunta che ha portato l’assestamento, come aveva promesso, entro settembre. Potevamo farlo anche un mese fa, ma abbiamo preferito aspettare le elezioni ed ascoltare l’invito che veniva dall’opposizione di farlo dopo le elezioni politiche.
Comunque l’importante è che l’assestamento sia stato portato, gli emendamenti che ho presentato e che ho ritirato credo che abbiano fatto bene anche alla maggioranza.
L’emendamento che oggi proviene dalla Giunta a firma del Consigliere Marinelli, che ringrazio per il lavoro che ha svolto in questo mese in maniera molto difficile, è frutto anche di una mediazione, che penso sia importante anche visto il momento che stiamo attraversando da una settimana a questa parte, che ancora di più ci ha messo di fronte ad una emergenza vera e toccante.
Solo per dire che capisco il lavoro dell’opposizione, mentre alcuni emendamenti potevano stare in piedi come quelli sulla tabella E, questi due sono populisti e irrispettosi verso chi governa una amministrazione, qualsiasi essa sia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per fortuna, come veniva detto prima, le parole ci ricadono addosso, specialmente in quest’Aula. Ricorderete quando prima in Commissione e poi in Aula ho citato le parole del Consigliere Ciccioli e quelle dell’Assessore Castelli, che sono a resoconto stenografico.
Assessore Castelli, ho tentato bonariamente una sintesi tra maggioranza e minoranza, dicendo anche che poteva essere per lei l’occasione per lasciare questo consesso verso quelli più alti, l’ho detto perché era giusto e per tentare questo approccio.
La sua opposizione formale è destituita di fondamento, resta agli atti e mi dispiace che restino parole di incompetenza rispetto ad una persona comunque oggettivamente competente.
Non violiamo nessuna legge con l’approvazione di questo emendamento e converrete con me che l’accantonamento facoltativo va da sé, la parola facoltativa sprigiona la discrezionalità, ciò che è facoltativo è discrezionale, quindi l’accantonamento è discrezionale.
Il tema è questo: voi scegliete l’accantonamento facoltativo e discrezionale a discapito dei bisogni delle famiglie della nostra comunità, il resto sono chiacchiere. La parola va da sé: facoltativo, quindi, discrezionale.
L’Assessore Castelli: ha detto: in Commissione come concessione politica l’ammissibilità, ma scherziamo, l’inammissibilità viene dichiarata ai sensi del 103 del Regolamento, se non vado errato, è il Presidente che dichiara l’inammissibilità e qualora il presentatore si opponga viene deliberata senza discussione dall’Assemblea. Quando il Presidente decide l’inammissibilità non lo fa sulla base di un suo atto d’imperio autoritativo, la decide sulla base di un parere degli uffici, che sovrintendono all’ammissibilità o meno. L’emendamento è inammissibile quando c’è l’estraneità di materia o quando non ha la copertura finanziaria. E chi lo stabilisce questo, lo può stabilire il Consigliere Marinelli o il Presidente Latini? No, sono gli uffici che ci dicono, con la loro competenza tecnica, perché l’inammissibilità è un fatto tecnico, se c’è l’estraneità di materia o se non c’è la copertura. Questo l’Assessore Castelli lo sa bene, lo imparerà ancora meglio quando andrà in Senato perché anche lì gli uffici stabiliscono se un emendamento è ammissibile o meno, se è estraneo di materia o meno, mica lo dice il Presidente del Senato o il Presidente della Commissione, lo decidono gli uffici della Camera. Questo è il tema.
Nel momento in cui viene dichiarato ammissibile …, voi converrete con me che ci prendiamo in giro, prendete in giro i cittadini, però questo resta agli atti. Le oscenità istituzionali che dite restano agli atti.
L’emendamento non può violare la legge perché se lo facesse gli uffici dovrebbero dire che è inammissibile. Addirittura quando facciamo le interrogazioni, tra l’altro non ho mai capito perché, ci cancellano i nomi, può essere opportuno, lo fa l’ufficio, mica gli possiamo dire di no, questo è il punto. Quale violazione di legge, non esiste la violazione di legge, assolutamente.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Grazie, Presidente. Voglio esternare una mia sensazione, interpretazione e spero di sbagliare, quindi mi rivolgo sia ai Consiglieri di maggioranza che di minoranza.
Non vorrei che stiamo andando nella direzione, che purtroppo è stata attestata nei giorni scorsi, dell’eccessiva strumentalizzazione dei fatti dell’alluvione, dei morti, dei danni alle famiglie, dei danni alle imprese, perpetrata da giornali vicini ad un certo mondo, perpetrata da alcuni esponenti del PD. Magari non siete voi i diretti interessati nell’eccedere su alcune strumentalizzazioni.
Credo che la risposta sia stata data dall’Assessore Castelli su questo punto oggetto dell’emendamento, sia in termini tecnici che politici. Avete ricordato che su un bilancio di 5,4 miliardi ci sono 200 milioni di spesa libera su cui questa Giunta può scegliere e operare, bene, i fatti, e qui arriviamo ai fatti, quindi mi auguro che stia sbagliando nella mia interpretazione, che si sta confermando sempre di più intervento dopo intervento, ci dicono che questa amministrazione, al di là delle vostre accuse di marchette, su cui poi discuteremo perché marchette non erano, erano sostegni ad enti, quindi a Comuni, nel fare determinate cose e scelte, ha messo in campo 8,7 milioni per l’attività ordinaria della manutenzione dei fossi, 7 miliardi per quella straordinaria e 6 milioni di euro per far sì che le aziende …, perché lì possiamo intervenire concretamente, le altre sono chiacchiere e se diamo 20 euro, 30 euro, 100 euro a famiglia di che parliamo? Veramente vogliamo prendere in giro i cittadini? Oltre al danno la beffa?
La direzione unica è stata ed è quella di sostenere le aziende facilitando il ricorso ad un finanziamento con l’abbattimento totale degli interessi, attraverso un finanziamento di 8 anni con preammortamento di 2 anni. Questa è una cosa che possiamo fare, quindi i fatti, i dati oggettivi su cui dobbiamo ragionare sono questi. Su un assestamento di 50 milioni 18,7 milioni di euro sono stati destinati agli alluvionati che sono i veri danneggiati da questa situazione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Non sarei intervenuta ma, Consigliere Marinangeli, dire che noi abbiamo speculato o abbiamo detto una parola rispetto agli alluvionati è vergognoso da parte sua. La sfido a trovare una parola di uno di noi su un giornale o su un social, noi non abbiamo strumentalizzato nulla, siamo stati in un rigorosissimo silenzio, semmai siamo stati a servizio ed a disposizione.
Nessuno di noi ha messo delle fotografie, pur essendo presenti nelle zone alluvionate, e ci sarebbe stato anche tanto da dire, quindi, per cortesia, detto questo, ne parleremo la prossima volta. Non accettiamo reprimende da parte di nessuno, soprattutto su questo tema, che è molto delicato, e mi dispiace molto che lei abbia voluto toccarlo perché l’abbiamo lasciato tutti ad una seduta specifica.
Abbiamo ascoltato il Presidente Latini, abbiamo ascoltato il Presidente Acquaroli in assoluto silenzio e rigore, avrei preferito che ci fosse la sensibilità di arrivare con identico rigore fino alla fine.
Quando lei mi dice che la tabella E non è definibile come marchettificio, le dico che, per esempio, ci sono contributi per Mercatello sul Metauro per l’acquisto dei tendaggi per una scuola, per una statua al Teatro Filarmonici, che è pure a casa mia, ma è una statua, oppure in materia etica, per la Parrocchia di San Giorgio Martire per l’adeguamento degli impianti informatici, un contributo straordinario alla diocesi di Carpegna per la Chiesa di San Leo, ci sono veramente degli interventi puntuali con degli obiettivi precisi su enti precisi.
Detto questo, non entro nel merito, ma dico una cosa molto semplice e lapalissiana: la forbice tra l’impegno dei 54 milioni di euro e i 73 milioni che voi avete accantonato è discrezionale, lo dimostra il fatto che voi avete votato l’ammissibilità e gli uffici lo hanno accolto, quindi anche loro l’hanno ritenuto ammissibile, ergo è discrezionale e nella discrezionalità - perché c’è un crinale che separa le responsabilità tecniche, tecnico-ministrative da quelle politiche e questo crinale è stato deciso con l’ammissibilità - quei 19 milioni di euro potevano essere utilizzati in altro modo. Che voi poi li vogliate lasciare lì, che non li vogliate utilizzare, o che magari l’Assessore Castelli non si sia reso conto che il prossimo Assessore ha un tesoretto da utilizzare, è una cosa per niente da sottovalutare.
Questo è un altro tema, un tema vostro che riguarda la politica e le scelte politiche, però che non si dica della Corte dei Conti perché è una cosa risibile. Qui siamo tutte persone che hanno una storia politica, ma soprattutto amministrativa e non ci beviamo le favole. Se è ammissibile significa che può essere ammesso e voi lo avete ammesso, quindi quelle risorse potevano essere utilizzate in altro modo. Noi abbiamo chiesto di impiegarle in un modo, voi non siete d’accordo, benissimo, è una scelta, io non entro nel merito della scelta dal punto di vista tecnico, c’entro dal punto di vista politico e dico che le scelte sono una priorità, le scelte si fanno con le priorità.
Voi avete vinto le elezioni? Benissimo, le avete stravinte? Qualcuno di voi, perché qualcun altro non le ha vinte e se ne va in Parlamento grazie ai voti della Presidente di Fratelli d’italia dato che, devo dire, non tutti hanno fatto la stessa identica figura, anzi, ci saranno tanti Parlamentari eletti grazie alla Presidente di Fratelli d’Italia perché se fosse stato per il loro partito non sarebbero stati eletti neanche nel condominio.
Detto questo, è un problema che riguarda soltanto voi, a noi interessa difendere i principi, difendere i cittadini, così come abbiamo sempre fatto, poi non ci voteranno? Non importa, noi continueremo a mettere al primo posto il bene dei cittadini, quello che noi riteniamo essere il bene dei cittadini, cioè delle risorse per quelle categorie di cittadini che hanno più bisogno in questo momento, che sono le classi più fragili per le bollette, che sono gli alluvionati, queste sono le due priorità per il Partito Democratico, se voi ne avete altre, benissimo, ormai siete stati eletti, a breve sarete in Parlamento, a breve avremo un altro Consiglio e si deciderà in maniera diversa o conforme.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. C’ero anch’io stamattina quando abbiamo votato l’ammissibilità e c’è stata una spiegazione attenta della dirigente che ha detto che non era possibile inserire quei 19 milioni, ce lo ha spiegato in modo preciso e perfetto.
Dopodiché è ammissibile, certo, se uno vuole fare il debito può essere ammesso, ma è una scelta politica perché uno politicamente può decidere di fare il debito o di non farlo. Quindi l’ammissibilità non è perché poi dovevamo votarla, la Dott.ssa XY ci ha detto: “Per me è assurdo perché andiamo fuori” e ci ha spiegato tutto per filo e per segno, dicendo i numeri e le percentuali, che ad oggi rischiamo di non incassare le risorse previste, quindi magari il fondo di dubbia esigibilità potrebbe anche non essere sufficiente, però la scelta dell’ammissione è nata dal fatto che politicamente c’era chi poteva andare in disavanzo, creare un debito fuori bilancio o meno, noi questo non lo facciamo.
Altra precisazione, con il subemendamento che è stato fatto, può succedere anche a voi, sono state finanziate maggiori spese con minori entrate, una svista, però da voi che siete così bravi non doveva venire.
A questo punto, per non correre rischi da qui in avanti voteremo contro, eravamo per votare il subemendamento e poi votare contro dopo, ma a questo punto la dichiarazione di voto è che siamo contrari sia al subemendamento che all’emendamento ed a tutti gli altri che verranno.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Avrei evitato di intervenire nel merito perché i colleghi hanno già articolato in maniera molto puntuale.
Confondiamo le scelte politiche che vanno anche rispettate con una protezione di carattere tecnico, sulla quale la politica ha abdicato oppure ha scelto di non utilizzare quelle risorse nelle modalità o nelle indicazioni che potevano essere anche totalmente diverse da quelle che noi abbiamo proposto.
Intervengo perché il Consigliere Marinangeli, che tra l’altro è una persona che stimo e rispetto, forse non si riferiva al gruppo del Partito Democratico quando in maniera …
(interventi fuori microfono)
Maurizio MANGIALARDI. Allora non ho sentito perché se una cosa abbiamo fatto come partito, guardo il Consigliere Mastrovincenzo che era candidato, è stata quella di evitare iniziative pubbliche, ci siamo visti in privato, non abbiamo pubblicato nulla, anche quando c’erano giacche tirate da parte dei giornalisti, che avevano dei profili abbastanza perigliosi per tutti.
Vi parla uno che sa cosa vuol dire, e poi lo dirò bene, noi siamo stati al bordo di tutto ciò per rispetto delle istituzioni, ma prima ancora per rispetto dei morti che c’erano, dei dispersi che ancora ci sono, delle aziende che sono distrutte, delle famiglie che stanno peggio. Non ci siamo permessi, anche quando abbiamo trovato dichiarazioni del tipo: “Quelli che sono arrivati adesso sono bravissimi, invece quelli che c’erano prima non hanno fatto”. Forse si profilano anche delle responsabilità per le opere o per le iniziative che non erano state messe in campo. Ci siamo guardati e abbiamo evitato qualsiasi tipo di provocazione nel rispetto di questo, quindi non è per noi, saranno altri partiti, non è per questo gruppo consiliare, non è per la serietà che ci caratterizza, che in alcune situazioni può portare ad un aumento di tensioni. E’ normale, siamo convinti di quello che diciamo, che il Fondo crediti di dubbia esigibilità, obbligatorio, ammonta a 54 milioni e che 19 milioni di euro potevano essere messi immediatamente a disposizione per aiutare le famiglie di questa regione. Per noi è una scelta politica che implica anche una assunzione di responsabilità rispetto a quel tipo di impegni, voi invece volete stare molto tranquilli, ma in questo momento la tranquillità non è figlia della responsabilità. Dovremmo assumerci qualche impegno in più per rispondere a una fase assolutamente straordinaria, che oggi in questa regione si stratifica perché, lo vedremo, le famiglie alluvionate hanno il problema delle bollette, le aziende alluvionate hanno il problema di rispondere alle fatture che arriveranno loro e che non sono in grado di riscontrare. Una tempesta perfetta, ma quando è così bisogna mettere il cuore al di là dell’ostacolo e assumersi anche qualche responsabilità, anche nei confronti di chi controlla e che ovviamente ci chiede una supplenza di motivazioni e anche di documentazione nelle scelte che mettiamo in campo. Riteniamo che nella fattispecie non sia stato fatto, ma rimaniamo, lo dico per il Consigliere Marinangeli, dentro quell’alveo, non un altro, purtroppo quello che il nostro fiume non ha fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. In realtà questo emendamento, forse anche per mia responsabilità, non aveva ad oggetto il fondo crediti di dubbia esigibilità, quanto piuttosto lo storno di alcune risorse previste per legge, non ricordo bene se questo l’ho illustrato.
Le risorse che sono previste in questo emendamento, che ammontano a circa 2 milioni, non derivano dal fondo crediti di dubbia esigibilità, quindi non ci sarebbe neanche più l’alibi dell’impossibilità di poterlo applicare. Almeno per questa cifra chiediamo che venga approvato.
PRESIDENTE. Subemendamento 4 bis/3/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4 bis/3 a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri. Decaduto.
Articolo 5. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo in via generale e dico al Consigliere Marinangeli, che conosco da una vita e lo apprezzo, che mi meraviglia quando lui si permette, si azzarda - perché non si deve azzardare - a dire che noi facciamo questa operazione nel tentativo di speculare sulle tragedie.
Innanzitutto i nostri emendamenti riguardano il fondo energia, non sono attinenti all’alluvione, della quale abbiamo detto che non ne avremmo parlato. Nessuno si azzardi a speculare perché non si può generalizzare, infatti sull’alluvione non troverete nessuna mia dichiarazione se non quella di essermi lamentato del fatto che il Presidente Acquaroli ha consentito che tre Assessori si candidassero senza sostituirli.
Non tocchiamo questo argomento anche perché dall’alluvione, per fortuna soltanto nelle cose materiali, sono stati colpiti parenti a me molto stretti, quindi non tocchiamo questo argomento.
Quando il Presidente Acquaroli giustamente è andato insieme al Presidente del Consiglio Draghi a Pianello di Ostra io ero lì, ho incrociato perfino il Presidente dell’Assemblea con una 500 bianca guidata da una ragazza, penso che fosse la figlia, mi sono guardato bene, ma sono sicuro che se mi fossi avvicinato al Presidente Acquaroli mi avrebbe chiamato con sè, ma io me ne sono andato perché non era opportuno che lì ci fosse qualcun altro, se non il Presidente della Giunta regionale con il Presidente del Consiglio ed il Presidente del Consiglio regionale.
Figuriamoci se su questa cosa+ vogliamo mettere foto, opportunity, eccetera, questo è il tema, quindi non dica queste cose, noi parliamo del fondo energia, sul quale ci torneremo dopo.
Il Consigliere Marinangeli parla anche della cosiddetta tabella E, lo voglio dire, in cui c’è una voce relativa al contributo per il Comune di Ascoli Piceno per il Parco Internazionale Città della Pace, è un contributo che diamo al Comune, ma chi lo prende? Il Parco Internazionale Città della Pace; c’è un contributo al Comune di Montappone per il restauro delle presse per cappelli destinati al Museo del Cappello, là sono andati a fare campagna elettorale, giustamente, chi lo prende? Vanno al Comune quei soldi? Vanno a chi? Al Museo del Cappello, non prendiamoci in giro, è un artifizio; alla Parrocchia di Santa Maria di Montegranaro viene dato un contributo straordinario di 20.000 euro e lì si è fatta la campagna elettorale; contributo al Comune di Fermo per il sostegno alla manifestazione pugilistica interregionale Lazio, Abruzzo e Marche, il Consigliere Marinangeli sa chi organizza questa manifestazione? Chi prende queste risorse, il Comune di Fermo o gli organizzatori della manifestazione? Glieli davo pure io, per carità, però non mi trinceravo dietro il Comune con l’artifizio e non in campagna elettorale.
Ripeto testualmente le parole dette dal Consigliere Ciccioli: “E’ una vicenda incredibile al limite della contestazione penale del traffico di influenze, nella tabella E - in questo caso - siamo al limite, se un Magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni tra chi ha preso i soldi della tabella E”, sono parole del Consigliere Ciccioli, quindi vi prego di non stuzzicarmi perché siete un po’ in difetto.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinangeli.
Marco MARINANGELI. Mi dispiace che la cosa stia andando oltre, ma visto che sono stato tirato in ballo, precisiamo che io ho parlato di stampa che ha disinformato su quello che la Giunta Acquaroli ha fatto nel 2020 e nel 2021, e vi dico, senza fare nomi perché non è questo il tema, non è questo il luogo e non ho l’obiettivo di colpire qualcuno, chi mi conosce sa come mi muovo, che se andate su Facebook il 17 settembre alle ore 7,18 c’è qualcuno, che sta nel vostro mondo, che prende l’articolo di Repubblica in cui si danno delle responsabilità evidenti alla Giunta Acquaroli e si parla di taglio delle spese per investimenti sul dissesto idrogeologico nell’anno 2020 e 2021, quando al contrario sono stati stanziati nel 2021/2022 106 milioni. Non mi fate andare oltre perché non è questo il mio obiettivo e non mi interessa, però datevi una calmata.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 5 bis/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Per leggerlo in quanto modifica la legge regionale 18/2021: “Dopo la lettera f del comma 3 dell’articolo 4 della legge regionale 30 luglio 2021, n. 18 ‘Disposizioni di organizzazione e di ordinamento del personale della Giunta regionale’, è inserita la seguente: ‘f bis “nomina dei componenti del Comitato tecnico-consultivo per la legislazione - Alla lettera i) del comma 2 dell’articolo 11 le parole “direttore di dipartimento” sono sostituite con la seguente: dirigente”.
PRESIDENTE. Emendamento 5 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 6 bis/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. L’emendamento prevede. “Dopo l’articolo 6 è inserito il seguente: ‘articolo 6 bis . Modifica all’articolo 7 della legge regionale 39/2021, al comma 1 dell’articolo 7 l’importo 287.247,72 è rideterminato nell’importo 185.169,55; al comma 2 dell’articolo 7 l’importo 196.000 è rideterminato nell’importo di 500.000’”.
Questo è il fondo per le spese obbligatorie che è stato diminuito a favore dell’aumento delle spese impreviste.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Su questo votiamo a favore perché è una rideterminazione, di fatto una rimodulazione delle risorse e mi sembra che sia opportuna e nella direzione che ha detto il Consigliere Marinelli.
PRESIDENTE. Emendamento 6 bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 8. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. E’ per prima, io non l’ho votato perché se avessi votato mi sarei espresso a favore, non sono intervenuto ed ho indotto in errore anche il mio gruppo e me ne scuso.
E’ una modifica dell’articolo 7 della legge 30/2021, relativa agli interventi di valorizzazione delle dimore, ville, castelli, eccetera. Ovviamente sono delle modifiche che voi siete costretti a fare per i rilievi che ha fatto il Governo in sede di esame di questa legge, tra l’altro rilievi che avevo fatto nel corso di quella discussione, comunque è una legge rispetto alla quale noi avevamo votato a favore perché, tra l’altro, erano stati accolti molti nostri emendamenti.
Avrei votato a favore e così avrebbe fatto il mio gruppo se avessi avuto il tempo di intervenire.
Sull’articolo 8, le modifiche della legge 35 oggi vengono portate per recepire le osservazioni del Governo, che altrimenti ha minacciato l’impugnativa dinanzi alla Corte Costituzionale.
Anche queste modifiche a suo tempo, se vi ricordate, quando ci fu l’istituzione dell’Atim, noi le evidenziammo, però su questo, siccome eravamo contrari, voteremo contro.
PRESIDENTE. Articolo 8. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Anche queste credo che siano delle modifiche ed anche su questo noi voteremo contro.
Ci sono molte modifiche di leggi in quanto vengono recepite le indicazioni del Governo, io in Commissione, lo ricorderà il Presidente Marinelli, ho presentato degli emendamenti “normativi” di modifica della legislazione esistente che riguardavano diversi provvedimenti legislativi, non li ho riproposti, come ho condiviso con il mio gruppo, in questa sede e mi riservo di presentarli in occasione della discussione del bilancio per non indebolire gli emendamenti finanziari che abbiamo presentato e che sono molto più rilevanti perché le modifiche normative possono anche attendere. Però vedo che anche questo tentativo di evitare lungaggini e di potenziare la forza degli emendamenti finanziari ha conseguito uno scarso risultato dinanzi alla sordità politica di questa maggioranza.
PRESIDENTE. Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9 bis. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Addirittura siete riusciti a farvi fare i rilievi sulla tutela e valorizzazione del Cavallo del Catria, Consigliere Rossi, rispetto al quale mi pare che noi eravamo a favore.
Anche questi rilievi li ha fatti il Governo, capogruppo Mangialardi, asteniamoci per carità di Patria.
PRESIDENTE. Articolo 9 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9 ter. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Molto velocemente, gli articoli dal 9 bis al 9 quater sono praticamente analoghi perché il primo, come abbiamo detto, va a prevedere per il 2023/2024 la somma di 12.000 euro, il problema è che la spesa l’avevamo prevista solo per l’annualità 2022.
I rilievi fatti a queste leggi sono sempre gli stessi, non avevamo previsto le spese per le successive annualità, quindi si prevede 60.000 euro a favore della legge 9/2022, quella di promozione per gli ecomusei, anche per il 2023 e il 2024, la stessa cosa per gli interventi a sostegno delle vittime del dovere, tutte leggi approvate all’unanimità. Anche in questo caso ci asterremo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Su questo anch’io propongo al mio gruppo di astenerci, sebbene abbiamo votato a favore perché anche questi sono rilievi che hanno fatto e che in quest’Aula avevo detto.
Ma perché voglio intervenire? C’entra con la discussione di prima.
Vedete cosa fa il Governo quando una legge non ha la copertura finanziaria? Il Governo fa il rilievo perché non si rispetta la legge e dice o copri e sistemi oppure io impugno, quindi, si poteva approvare l’emendamento del gruppo PD che prevedeva addirittura l’utilizzo facoltativo del fondo perché qualora si fosse ritenuto che l’approvazione di quell’emendamento avesse violato la legge ci avrebbe pensato il Governo, come ha fatto in questo caso, addirittura sul cavallo del Catria e sull’ecomuseo. Capite? Questa è la tabellina del 9 che ci insegnavano alle elementari, la prova di tutti gli sproloqui che avete detto in quest’Aula per giustificare il voto contrario all’emendamento.
Consigliere Mangialardi, di fronte agli strafalcioni che dicono qua, se confondo la tabellina con la prova del+ 9 …, per dire che su questo ci asteniamo.
PRESIDENTE. Articolo 9 ter. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9 quater. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10.
Emendamento 10/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha chiesto la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Questo è l’emendamento con cui viene istituito il fondo di 6.072.938 euro per le imprese, quello di cui abbiamo parlato precedentemente, poi ci sono le varie rimodulazioni e dove sono state prese le fonti, parte anche della Camera di Commercio. L’emendamento parla di questo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Rispetto all’emendamento a firma del Consigliere Marinelli, in Commissione noi abbiamo votato contro perché era necessario mettere a verbale una dichiarazione che il Consigliere Marinelli sa bene. Questo emendamento, come ho avuto modo di dire in Commissione, coglie nel segno, è utile, anzi io direi necessario, se non sbaglio ci sono circa 1,6 milioni di euro per la manutenzione dei fiumi, c’è un fondo per le imprese di circa 5/6 milioni di euro, se non sbaglio, anche sulla legge 13, si dà copertura ovviamente con una alchimia contabile, ma va bene perché si fa opportunamente. Anche qui non è il gioco delle tre carte? Guardate, si prendono le risorse dalla Camera di Commercio, quelle che sono state date, si fanno rientrare dal Mediocredito e poi c’è un’opportuna riduzione per 2,9 milioni della tabella E, e questo indubbiamente è apprezzabile anche per le considerazioni che ho fatto poc’anzi.
Ovviamente il Consigliere Marinelli sa perché in Commissione abbiamo votato contro, sta a verbale, ad esempio ci doveva essere una diversa rimodulazione che doveva riguardare totalmente la tabella E, però diciamo che comunque l’emendamento, come ho detto in Commissione, indubbiamente coglie nel segno, quindi io, conformemente al mio gruppo e dopo essermi con esso confrontato, voterò favorevolmente nonostante il voto contrario dato in Commissione per quelle motivazioni che ho detto e che per fortuna stanno a verbale e quindi restano lì.
PRESIDENTE. Emendamento 10/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 10/2 a firma del Presidente della I Commissione. Ha chiesto la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Dopo il comma 1 dell’articolo 10 è aggiunto il seguente: “1 bis. Per le finalità di cui al comma 1, il fondo di cui alla lettera a) del comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 13/2022, stabilito in euro 3.615.162,86, dal comma 2 del medesimo articolo 1, è rideterminato in euro 3.485.162,86”. Quindi c’è una piccola riduzione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sostanzialmente è un emendamento tecnico, è un aggiustamento tecnico, quindi il nostro sarà un voto favorevole.
PRESIDENTE. Emendamento 10/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10, così come emendato. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Pur avendo espresso il voto favorevole agli emendamenti del Presidente Marinelli, sull’articolato siamo contrari per le tante motivazioni che abbiamo detto in precedenza e che diremo successivamente.
PRESIDENTE. Articolo 10, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10.1 (articolo aggiuntivo)
Emendamento 10.1/1 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Questo è l’emendamento cosiddetto fondo energia.
In Commissione avevo presentato quattro emendamenti finanziari: sul fondo solidarietà utenti incapienti, i morosi; sui trasferimenti ad Anas per la manutenzione delle strade in luogo delle marchette elettorali che erano in tabella E; sul fondo di 1,5 milioni di euro per la vita indipendente e l’emendamento sul fondo energia, più dieci emendamenti normativi.
Ho presentato solo questo emendamento ed un altro che è subordinato, d’accordo con tutti i colleghi del mio gruppo, con il Consigliere Biancani in particolare che fa parte come me della I Commissione.
Questo emendamento, dichiarato ammissibile, riguarda un fondo energia che noi abbiamo portato a 4.198.000 euro ed attingiamo la copertura dalla tabella E ad eccezione di circa 1.200.000 euro di cui troviamo la copertura in un fondo speciale.
Questo emendamento che è stato qui riproposto, come dicevo prima, non è altro che la conseguenza della necessità oggettiva delle famiglie, specialmente delle famiglie più bisognose che si trovano dinanzi alla necessità di far fronte alla crisi energetica, alle bollette, per intenderci, che tra l’altro dall’ 1 ottobre andrà verso una riacutizzazione, una necessità che ha indotto il Governo a provvedimenti consistenti, tra i quali ad esempio un fondo particolare di 150 euro per quei redditi fino a 20.000 euro lordi per dare una mano. Quindi anche noi abbiamo pensato che fosse necessario dare una mano, per questo abbiamo presentato l’emendamento.
Oltre a questo c’è un particolare che, ripeto, è la conseguenza di un impegno assunto dalla Giunta in quest’Aula a luglio del 2022 nella seduta n. 76 con l’approvazione della mozione n. 206 ad iniziativa dei Consiglieri Latini, Rossi, Pasqui, Marcozzi, Santarelli, concernente: “Caro bollette”, che impegnava la Giunta e il Presidente ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento straordinario in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese. Quale migliore occasione dell’assestamento per dare corso ad un impegno con massima sollecitudine? D’altra parte l’Assessore Castelli ci ha detto che hanno avuto necessità di anticipare questo assestamento, quando tutte le altre Regioni l’hanno approvato contestualmente o dopo il conto consultivo, parlo della Regione Veneto (rendiconto 26 luglio, assestamento 2 agosto), Lombardia (entrambi l’8 agosto), Emilia-Romagna (stesso giorno), Regione Liguria (stesso giorno) e Regione Toscana (stesso giorno, assestamento e rendiconto).
Quale migliore occasione di provvedere con urgenza se non con l’assestamento? Ma se l’assestamento non provvede a dar corso ad una mozione così importante, che risponde ad una esigenza impellente, a cosa serve? Questo è il punto,.
Tra l’altro c’è una stima del rischio povertà energetica dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, una stima sul numero delle famiglie, nelle Marche sono a rischio da un minimo di 89.000 a 153.000 famiglie, stima delle persone in povertà energetica 911.363 con una percentuale medio alta tra il 14 e il 24%, sono stime precise.
Se approvate questo emendamento noi diamo alle famiglie più bisognose 150 euro, copriamo 28.000 famiglie, non 10.
Consigliere Putzu, non dica che devo tagliare perché sono 28.000 famiglie alle quali lei probabilmente con il suo voto non dà nulla e tra l’altro smentisce se stesso che ha approvato quella mozione. Questo è il punto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Devo terminare. Tra l’altro, lo dico al Consigliere Putzu, che dovrebbe essere attento, so quanta attenzione ha per le esigenze della sua comunità, sarebbero 150 euro a famiglia e non li dà il Consigliere Cesetti o il gruppo PD, c’è scritto al punto 4 dell’emendamento che la Giunta regionale disciplina l’utilizzo del fondo di cui al comma 1 entro 60 giorni dall’entrata in vigore di questa legge e le risorse sono relative all’anno 2023, perché se le allocavamo nel 2022 rischiavamo di non fare in tempo ad erogarle. Siccome l’acutizzazione del caro bollette sarà soprattutto nell’anno 2023, noi diamo questa possibilità alla Giunta e se l’emendamento venisse approvato ci saranno 60 giorni e dal primo gennaio potrebbe essere erogato il contributo.
La copertura, al di là del fondo di 1,2 milioni di euro che va sul fondo speciale, degli altri 2,8 milioni circa viene “attinta” da quella vergogna della tabella E, e adesso voi potete scegliere, e non ripeto le parole del Consigliere Ciccioli, le ho già dette, però valgono.
Non ripeto quelle parole, ma voi potete scegliere tra dare 150 euro a 28.000 famiglie bisognose oppure dare le risorse a quelli che organizzano il pugilato, a quelli che fanno Miss Italia, a quelli che fanno i Carnevali, a quelli che fanno le manifestazioni, a quelli che vogliono mettere le recinzioni sui ruzzodromi. Voi potete scegliere se dare 150 euro a 28.000 famiglie bisognose, tra l’altro dando seguito ad un impegno che avete preso voi, non noi, noi lo abbiamo votato, oppure dispensare marchette a destra e a manca come mance elettorali, con le quali qualcuno di voi ci ha fatto la campagna elettorale, e questa è una vergogna.
Dovete fare questo, avete l’opportunità di redimere il vostri comportamenti e la redenzione è una bella cosa, basta che votiate questo emendamento, vi fa bene, vi conferisce serenità e se voi siete sereni stiamo meglio tutti.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Intervengo visto che sono stato chiamato in causa dall’ex Assessore regionale al bilancio Cesetti, che più volte ha evidenziato la vergogna della tabella E, quando lui stesso è il padre della tabella C, tanto che noi la chiamavamo la tabella Cesetti, lo stesso che recrimina che abbiamo fatto una tabella E in campagna elettorale e si dimentica che nell’ultimo bilancio della sua legislatura ha fatto una vera tabella C Cesetti di campagna elettorale, dando fondi a moltissimi Comuni della provincia di Fermo. Lui stesso ha ammesso che ha dato tanti fondi ai Comuni, anche di centro-destra, che poi non lo hanno votato, questo per far capire che in questo caso è stata fatta la tabella E per dare fondi ai Comuni, soprattutto il Governatore Acquaroli e questa maggioranza, e ringrazio il Presidente della Commissione Consigliere Marinelli, l’Assessore Castelli e il Governatore, hanno cercato in pochissimo tempo di dare delle risposte immediate sul tema dell’alluvione, su cui tutti dovremmo essere uniti, su cui tutti noi dovremmo cercare di fare meno polemiche e più proposte.
Mi è andato l’occhio sulla tabella C fatta dall’Assessore Cesetti, che tra l’altro era in campagna elettorale perché è stata fatta entro dicembre 2019 e si votava a settembre 2020, quindi già quella era una tabella C di campagna elettorale. Avrei preferito che l’ex Assessore Cesetti non avesse menzionato la tabella E perché lui non può dirlo, magari lo può dire la Consigliera Ruggeri, magari lo può dire il Consigliere Santarelli, ma di certo nessuno di chi ha governato fino a settembre 2020 può dare a noi lezioni di moralità perché avete finanziato associazioni sportive, avete finanziato di tutto. Quindi, chiedo all’Assessore Cesetti di non esagerare con la tabella E e la tabella C perché se poi andiamo a fare i conteggi di quanto abbiamo messo in tabella E e di quanto ha messo l’ex Assessore Cesetti in tabella C vedremo che i conti sono sproporzionati e se io fossi il Consigliere Cesetti non citerei più la tabella E dato che parliamo di un divario talmente ampio tra la grande tabella Cesetti, fatta nell’ultimo bilancio, e la tabella E legata ai fondi dati ai Comuni.
A prescindere da questo, voglio dire che sono dispiaciuto, e lo dico con grande umiltà, perché una parte del Partito Democratico ancora cerca di fare politica facendo demagogia e una parte, non tutta, ancora utilizza la politica che li ha contraddistinti nell’ultima campagna elettorale.
Credo che ancora una volta i cittadini marchigiani abbiano dimostrato qual è il modello che vogliono seguire, hanno voluto continuare con un modello vincente, che è quello del Presidente Acquaroli, che, l’abbiamo visto qualche giorno fa, ancora una volta vi ha visti sconfitti, ne parlavo prima con l’Assessore Castelli.
Vi voglio ringraziare per una cosa: se continuate a fare opposizione in questo modo noi governeremo per altri 20 anni, sta a voi decidere come fare l’opposizione, non sta a noi, noi abbiamo il grande compito di governare questa regione e ancora una volta i cittadini marchigiani hanno ben risposto con grande fiducia non solo al nostro partito, ma soprattutto al Governatore Acquaroli ed a questa maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 10.1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 10 bis. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. E’ stato respinto l’emendamento, quindi voto contro.
Invito il Consigliere Putzu a stare attento quando parla della mia attività, della quale ho assunto la responsabilità della tabella C, ma il Consigliere Ciccioli, adesso lo ribadisco, ha detto nella seduta del 29 dicembre 2020: “Il Presidente Acquaroli ha voluto abolirla – pechè l’ha riproposta? - è una vicenda incredibile al limite della contestazione penale del traffico di influenze, nella tabella C - allora, oggi E - siamo al limite, se un Magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni, che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni tra chi ha preso i soldi della tabella E”. Dico al Consigliere Putzu che se quel Magistrato volesse fare quelle intercettazioni non troverebbe una telefonata fatta o ricevuta dall’ex Assessore Cesetti in occasione della tabella C del mio bilancio, non so se quel Magistrato potrà dire la stessa cosa in questa occasione, con una differenza, tra l’altro, che l’Assessore Cesetti era un Consigliere che operava sotto la prerogativa dell’immunità legislativa di cui alla Costituzione, gli Assessori, che non sono Consiglieri, non operano in questa direzione, vedi sentenza della Corte Costituzionale sul caso Piemonte. Vorrei vedere se in queste settimane e in questi giorni ci sono state delle telefonate, qualcuna anche in viva voce, tra qualche esponente politico del centro-destra e qualche elettore, ante o post voto, attento Consigliere Putzu perché di me non si può dire …
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. No, io non faccio nessun nome e cognome perché in questo Consiglio regionale dico quello che voglio e tra l’altro sto citando le parole del Consigliere Ciccioli, non sono parole mie, della seduta n. 9 del 29 dicembre 2020: “Al limite della contestazione penale e traffico di influenze …
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Ci vada lei. Non mi interrompa. Il Consigliere Ciccioli disse: “il Presidente Acquaroli ha voluta abolirla, è una vicenda incredibile, al limite della contestazione penale del traffico di influenze, nella tabella C siamo al limite, se un Magistrato avesse fatto delle indagini con le intercettazioni che oggi si possono fare a posteriori, avrebbe potuto vedere le comunicazioni tra chi ha preso soldi e la tabella C”. Punto! Magari ci sta qualche telefonata in viva voce, tutto qui.
Sono parole del Consigliere Ciccioli e tra l’altro, Consigliere Putzu, io in quest’Aula posso dire tutto ed il contrario di tutto perché non rispondo dei voti dati e delle opinioni espresse nell’esercizio delle funzioni. Come non ne risponde e non ne ha risposto il Consigliere Ciccioli, non ne rispondo io se ripeto le sue parole.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Condivido tutte le considerazioni che ha fatto il Consigliere Cesetti.
Dico solo una cosa al Consigliere Putzu, che è un ragazzo caro e sono certo che sa fare i conti, è evidente che il centro-destra, anzi le destre hanno vinto in questo Paese qualche giorno fa, nessuno lo ha messo in dubbio, c’è un exploit di Fratelli d’Italia, però sarei attento ad una riflessione ulteriore quando si parla di modello. Se va a guardare con una semplice addizione quello che avete messo insieme nelle Marche, cioè il 43,8% di circa 760.000 votanti e le opposizioni a questo modello, che ovviamente non fanno politica, sono i dati reali in assoluto, vedrà che la somma porta qualcosa leggermente di più, 5 punti di più, 47,2. Questo ovviamente non vuole dire niente, ma quando lei utilizza l’enfasi per sostenere che questo è un modello vincente, vedremo se lo sarà, in realtà non fa i conti, non fa le addizioni e le sottrazioni. Voi come destra avete assunto il 43,8% e chi è all’opposizione del governo Acquaroli ha preso il 47,2%, che è diviso e questa è nostra colpa e nostra responsabilità, però questi sono i numeri.
Occorre, quindi, rettificare un po’, non siete maggioranza, siete maggioranza politica, non la maggioranza delle persone.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Solo per precisare al Consigliere Carancini. So che lui proviene da un partito che è abituato a perdere le elezioni a livello nazionale e ad andare a governare. Diciamo che siamo maggioranza politica nel Paese, ma purtroppo questa volta non riesce al Partito Democratico di governare, però - siccome so fare le addizioni e le sottrazioni molto bene perché in matematica ero molto bravo, tanto che sono anche esperto di legge elettorale, se vuole le do una lezione gratis, non devo emettere fattura, gliela faccio gratuitamente a titolo di amicizia - le ricordo che nelle Marche siamo sopra il livello nazionale, questo lo sa benissimo, e se ci fa caso la sua coalizione ha preso quasi 20 punti in meno del centro-destra, quindi se fossi in lei non farei proprio così, dire che tutto il resto del mondo è contro questa maggioranza.
Questa maggioranza ha stravinto le elezioni regionali, ha dimostrato nonostante una grande campagna d’odio dei media di sinistra, dei politici nazionali del Partito Democratico, di avere ancora una volta la fiducia dei marchigiani, lo dicono i numeri, non lo dico io, se poi lei da bravo avvocato vuole giustificare l’ingiustificabile, ci vedremo nel 2025 e sono certo che con questa opposizione ci darete un grande respiro e ancora una volta la fiducia dei marchigiani per tornare al governo.
PRESIDENTE. Articolo 10 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 ter. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 quater. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 quinquies. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10 sexies.
Emendamento 10 sexies/1 a firma dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Come tutti sappiamo stiamo assistendo ormai da mese ad un costante, inarrestabile e senza precedenti incremento del costo energetico, in particolare del gas e quindi dell’elettricità.
E’ una tempesta perfetta che rischia di azzerare completamente la crescita registrata nel corso del 2021, per cui tanto si è lavorato dopo il terremoto e dopo i due anni di pandemia.
Secondo uno studio di CNA nelle Marche si è registrato un aumento della spesa per l’energia elettrica del 296% ad oggi a fronte di una maggiore richiesta di energia di appena il 2,7%, con un conseguente aumento nelle Marche di 925 milioni di euro in 7 mesi.
Le più colpite dall’aumento sono soprattutto le famiglie, è già stato detto, tutte, e per quanto riguarda le attività produttive, il comparto più esposto è quello manifatturiero che è anche quello maggiormente energivoro.
Commercio, trasporti, alberghi, ristoranti e bar sono le attività più colpite nel settore servizi, si stima che il 50% degli italiani dovrà rinunciare a bar e ristoranti, il 43% taglierà sulle vacanze, il 92% dei consumatori taglierà il proprio budget di spesa del 54%. Tutto questo rischia di trascinare il nostro paese in una profonda recessione, centinaia di imprese rischiano di uscire dal mercato, mentre le fasce più deboli della società, specie gli anziani, vengono messe in ginocchio dalle bollette.
Sappiamo bene che ci aspetta un lungo inverno in cui ci viene chiesto di ridurre i consumi, di spegnere le luci, di abbassare il riscaldamento, ma questo non può bastare laddove a tali rincari si contrappone un potere d’acquisto che è già calato del 6% con i salari che sono aumentati soltanto dell’1%, mentre i prezzi al consumo sono aumentati all’incirca dell’8%. Tutti, singoli cittadini, ma anche amministratori e politici, siamo da più parti invitati ad utilizzare ogni strumento a nostra disposizione per mitigare e ridurre al massimo gli effetti e l’impatto negativo che il protrarsi di questa situazione potrà avere sul nostro tessuto produttivo e sociale, ad assumere comportamenti consapevoli e responsabili.
Ancora una volta, come in epoca pandemica, siamo richiamati al nostro senso di responsabilità e sulla scorta di queste premesse il gruppo del Partito Democratico ha pensato di sottoporre a questa Assemblea un pacchetto di emendamenti che vanno nell’esclusiva direzione di sostenere le famiglie e il tessuto produttivo della nostra regione in questa fase estremamente difficile.
Abbiamo pensato principalmente alle famiglie con la presentazione di due emendamenti che istituiscono un fondo famiglie per la crisi energetica, per un totale di oltre 25 milioni di euro e un fondo straordinario a favore delle imprese per fronteggiare la crisi energetica per 1.481.000 euro, che è proprio l’emendamento che sto illustrando in questo momento. Si tratta di un fondo nato per la concessione di prestiti a tasso agevolato e contributi finalizzati all’abbattimento del costo degli interessi e della garanzia per l’accesso a prestiti presso il sistema creditizio, che nasce per consentire alle piccole e medie imprese di avere più facile accesso alla liquidità di cui in questa fase hanno particolarmente bisogno.
Per finanziare questo fondo abbiamo operato nella maniera più equa e a nostro avviso più giusta possibile, ovvero procedendo ad una riduzione di tutte le poste di parte corrente inserite nella tabella E all’annualità 2022, si tratta di una riduzione di circa il 50% di quanto assegnato con la proposta di legge n. 133 ai singoli beneficiari.
Tutti, quindi, riceveranno parte del contributo loro assegnato ed a vario titolo promesso, come è giusto che sia, però in fase di rischio di recessione economica tutti siamo chiamati a fare sacrifici e a tirare la cinghia sia che si tratti di istituzioni pubbliche, che di privati, affinché non siano soltanto le attività produttive e le famiglie a sopportare il peso della crisi economica.
Un giusto compromesso per provare a salvare le sorti di tante aziende e il lavoro di tanti marchigiani nell’attesa che il nuovo governo a guida Fratelli d’Italia vari i primi provvedimenti, quelli di urgenza in primis, un giusto compromesso che se non ascoltato non farà che confermare la mancanza di visione e di sentimento di giustizia della maggioranza. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 10 sexies/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 10 sexies/2 a firma dei Consiglieri Mangialardi, Cesetti, Vitri, Casini, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. L’emendamento è volto a costituire un fondo di 8.565.000 euro da destinare alle popolazioni interessate dall’alluvione.
Mi riferisco al Presidente, anzi se mi posso permettere, al Commissario, perché tra i provvedimenti che lei ha citato prima, che sono importanti perché sono quelli che il primo Ministro ha garantito, 5 milioni di euro, e le risorse che andrete a reperire per le necessità immediate che hanno le imprese da una parte e le famiglie dall’altra, c’è uno spazio temporale che non possiamo non compensare immediatamente. Glielo dice uno che, ahimè, quella partita l’ha già giocata in passato, quando dall’altra parte magari c’era una visione complessiva dell’evento, ma non c’era la contezza delle necessità immediate, lì non ci sono lavatrici, non ci sono elettrodomestici, i pavimenti sono saltati e le mura devono essere ripristinate immediatamente perché non tutti potranno avere la possibilità di andare in altri luoghi.
Allora, lo dico per loro, ma lo dico per noi, se lei non ha disponibilità immediate per distribuire risorse che consentano a quelle famiglie di poter accedere immediatamente ad un fondo minimo, si tratta di 1.000/2.000 euro a famiglia, queste rimarranno senza nulla. Rimane il Commissario, ho visto il suo volto al funerale, rimaniamo con quel tipo di dolore, vediamo la gente che ci chiede e noi non siamo in grado di intervenire immediatamente.
Le assicuro che l’emendamento ha questo tipo di finalità, lo abbiamo preso dalla tabella E, al netto delle polemiche, del perché, anzi per fortuna c’erano quelle risorse dato che noi dobbiamo costruire una sorta di risorsa ponte per far sì che le risorse arrivino immediatamente, poi le andrete a rimpinguare quando – lo dico al neoparlamentare, cui faccio gli auguri - arriveranno i 5 milioni, che non sono destinati alla popolazione, sono normalmente orientati al ripristino dei danni stradali, della viabilità, al ristoro degli interventi che sono stati realizzati.
Presidente, questo è indispensabile, non lo volevamo trovare nella tabella E, ma oggi è quella che ci permette di avere una disponibilità immediata e quando arriveranno le ulteriori risorse dal nuovo Governo l’andrete a rimpinguare, Anche dal punto di vista solidaristico c’è una collaborazione tra tutti.
Il mio è un appello di chi conosce e di chi sa, ahimè, cosa sta subendo il mio collega di Senigallia e tutti gli ex colleghi del territorio, da Cantiano fino ad Arcevia e tutta la costa, quindi, Presidente, la invito, lo dico a lei perché poi non saremo noi … Lo faccio senza polemica, l’abbiamo fatto convintamente perché sapevamo che saremo rimasti sulle gambe, mentre gli interventi in emergenza funzionano più o meno bene, e ci siamo, i lavori di ripristino ci saranno, le risorse in futuro arriveranno, ma oggi c’è un buco temporale che deve essere coperto immediatamente con risorse a sportello, magari poi computate e successivamente rimesse in linea e in funzione delle necessità.
Invito a votare questo emendamento, se ritenete che la tabella E non debba essere completamente svuotata.
Ringrazio i nostri collaboratori, abbiamo lasciato tutte le risorse che erano destinate alla sanità, non sono state per nulla toccate.
Invito il Presidente/Commissario perché ci sarà una situazione contingente, che forse non è stata riportata nella sua interezza e questo potrebbe dare una mano alla popolazione, soprattutto alle famiglie alle quali dobbiamo dare delle risposte. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Grazie, Presidente. Solo per chiarire alcuni aspetti che credo sia giusto che l’Assemblea sappia.
C’è in piedi una interlocuzione con il Governo perché in realtà non vorremmo aspettare il nuovo esecutivo per la fase emergenziale, che rischia di arrivare in tempi non proprio rapidissimi, se consideriamo che il 13 ottobre sono convocate le Camere, se non erro, parliamo di più di un mese.
Penso che, giustamente, l’aspetto temporale delle famiglie e delle imprese non possa aspettare questo tempo, quindi stiamo lavorando con il Governo, che è in vigore, insieme al capo della Protezione Civile nazionale, insieme anche ai nostri uffici per cercare di capire le misure che dobbiamo mettere in campo affinché il Governo centrale possa in maniera tempestiva intervenire.
Dico questo anche perché, come avete visto, poi ci tornerò più avanti, le risorse che abbiamo destinato alle emergenze, che riguardano l’alluvione del 15 settembre, devono essere selezionate nella destinazione dato che le priorità sono tante e noi non riusciamo a dare risposta a tutte con le risorse dell’assestamento, mi permetto di dire neanche con le risorse del bilancio.
Noi dobbiamo creare le condizioni affinché le risorse poche che abbiamo vengano destinate a quelli che sono i ruoli della Regione e questo non significa che la Regione non ha il ruolo di sostenere le famiglie, questo significa che la Protezione Civile, che normalmente mette a disposizione delle cifre in maniera rapida per le famiglie e per le imprese, deve provvedere insieme al Governo nazionale, alla Regione ed ai Comuni ad innescare il meccanismo che porta all’erogazione di quei contributi.
Su questo stiamo lavorando e dovrà essere anche l’obiettivo che cercheremo di raggiungere entro la prossima settimana.
Ieri ho avuto l’ennesima interlocuzione con il Governo centrale e gli uffici stanno lavorando, poi vorrei dire altro, ma credo che sia giusto dirlo più avanti a conclusione di questa giornata di lavori.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Presidente, invito ancora a votare l’emendamento perché nelle sue parole ho colto ulteriore preoccupazione, le interlocuzioni non sono soluzioni, i percorsi, e li conosciamo tutti dal punto di vista burocratico, non mettono al centro le famiglie che sono state con il fango fino ad oggi, forse ancora tante lo sono e domani mattina troveranno la loro casa senza impianto elettrico, senza elettrodomestici, con, ahimè, le bollette della luce che non sono state sospese, quindi è assolutamente indispensabile.
Non voglio speculare sui nostri concittadini, non penso agli interventi di carattere straordinario per il rifacimento del ponte Garibaldi di Senigallia, non si tratta di quello, per quello ci sarà tempo.
Tra l’altro ho anche ritenuto inopportuno inserire nell’emendamento precedente 1.600.000 euro per la pulizia perché ora non è una necessità, c’è bisogno di interventi di somma urgenza sugli argini, ma la pulizia non è un’esigenza di oggi, che è quella di rispondere alle famiglie ed alle imprese con una dotazione minima, posso dire, per sopravvivere.
Lei ha detto che ha girato per i territori ed ha visto le case fantasma, ma lì dentro vivono le persone perché non hanno trovato un’altra sistemazione, a differenza, ahimè, del terremoto, il quale è terribile, ma la casa non c’è più e sei costretto a fare un altro tipo di scelta. Qui invee la casa c’è, è vuota e non trovi un’alternativa.
In questi dieci giorni, da qui alla fine del mese, noi dobbiamo trovare delle risorse immediate, che significa qualche migliaia di euro, che a sportello poi possono essere computate e decurtate eventualmente in un secondo momento quando arriveranno le risorse.
Se non facciamo questo abbiamo migliaia di persone che non hanno nulla ed alle quali oggi togliamo anche la speranza, quindi, chiedo all’Assemblea di valutare positivamente questo emendamento, se poi, come dice il Presidente, c’è l’interlocuzione con l’attuale Governo sarà un fondo che andrà rimpinguato quello che oggi svuotiamo per aiutare le famiglie, le imprese, i commercianti, gli artigiani della provincia di Ancona e di Pesaro e Urbino.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Per dire che la nostra scelta, forse non è stata forse sufficientemente evidenziata perché abbiamo parlato di altro, in realtà è quella di attivare un programma straordinario per la pulizia dei fiumi e un programma di sostegno alle aziende, che devono riaprire pena una catastrofe sociale nel cratere alluvionale, per 21 milioni.
Questa è stata la scelta e per sostenerla abbiamo prevalentemente utilizzato le stesse risorse che il Partito Democratico ha indicato come copertura per questo fondo.
Abbiamo fatto una scelta politica, che è quella di mettere mano ad una azione che possa avere un carattere di prevenzione sistemica del problema delle esondazioni e una scelta, come è noto. relativa al sostegno alle imprese. Questo vuol dire che non pensiamo alle famiglie? No, questo vuol dire che abbiamo ritenuto responsabilmente di concentrarci nell’immediato sulle aziende e di sollecitare il Governo nazionale, come sta facendo il Presidente Acquaroli, ad intervenire sulle dimensioni dell’intervento per le famiglie.
Tra l’altro c’è un tema, che non è secondario perché oltre alle notizie bisogna dare corso all’attuazione dei provvedimenti, che riguarda il fatto che dobbiamo ancora individuare i Comuni del cratere alluvionale perché l’ordinanza di Protezione Civile, che è stata approvata in sede di governo, fa riferimento a parte della provincia di Ancona e a parte della provincia di Pesaro, senza essere ulteriormente definita in termini di dettaglio.
La stessa ordinanza individua dei range di rimborso che sono di 5.000 euro per le famiglie e 20.000 euro per le aziende, rispetto a queste poste noi abbiamo chiesto un incremento necessario, atteso che ci sono degli ispettori della Protezione Civile che già stanno valutando il tema del danno.
Capisco, condivido la preoccupazione, l’abbiamo ben presente, però abbiamo messo in campo una manovra che ha un carattere diverso, che parte dal presupposto che in uno Stato civile è lo Stato che soccorre le vittime delle catastrofi ed è compito anche di natura costituzionale delle Regioni cercare di far fronte alle azioni sistemiche che si sono verificate in questo caso.
Ho visto la copertura di spesa e alcune voci non le toglierei, per esempio il miglioramento sismico degli uffici strategici, ci penserei due volte prima di toglierlo. Potrei dire anche altre cose, però diciamo che in punto di atteggiamento politico morale la tabella E è stata completamente svuotata, salvo alcune cose, è stata la nostra scelta, quindi, non siamo contrari alla messa in campo di risorse straordinarie, lo facciamo per 21 milioni, ma abbiamo scelto di allocarle diversamente.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Ho avuto modo di ascoltare il Consigliere Mangialardi e mi meraviglio di lui che nel 2014, quando era Sindaco di Senigallia, ha subito gravi danni dall’alluvione. quindi dovrebbe collaborare con noi, dovrebbe essere il primo e magari riconoscere che questa amministrazione regionale è riuscita a mettere in poco tempo oltre 21 milioni di euro.
Voglio chiedere al Consigliere Mangialardi perché c’è sempre una netta differenza tra quando governava il suo partito …, ricordiamo che nel 2014 non governavamo noi né il Presidente Acquaroli, eravamo tutti all’opposizione, e vorrei capire in quanto tempo e quanti soldi ci hanno messo. Credo che una risposta del genere non ci sia mai stata. Sono certo che me lo confermerà e mi sarebbe piaciuto che quando era Sindaco avesse contestato pubblicamente il suo partito, che non l’ha aiutata quanto ha aiutato oggi in poco tempo questa amministrazione regionale i cittadini.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Cerco di essere coerente con il tono responsabile e non guerrigliero del Consigliere Mangialardi, però ascoltando il Presidente Acquaroli, che tra l’altro non dice niente perché io dal suo intervento non ho capito cosa abbia indicato, ma soprattutto ascoltando l’Assessore Castelli ancora una volta ripenso alla parola "responsabilità” utilizzata dal Consigliere Marinelli con particolare enfasi.
Credo che occorra avere grande rispetto di chi nei territori vive questo dramma, a maggior ragione di chi ha fatto il Sindaco, a maggior ragione di qualcuno che ha fatto il Sindaco e che ha vissuto per certi aspetti una situazione analoga e liquidare come ha fatto l’Assessore Castelli dicendo: “Non ve li possiamo dare perché ancora dobbiamo definire il cratere alluvionale” …, che c’entra questo? Questo è uno stanziamento che la Regione Marche può prevedere, intanto può prevedere risorse dal punto di vista dell’assestamento, che ovviamente utilizzerà non appena avrà la possibilità di definire il cratere e che riavrà certamente dalle risorse centrali per effetto della dichiarazione dello stato di emergenza.
Il Consigliere Mangialardi, che ha lavorato sull’emendamento, ha individuato in maniera selettiva, e questa è un’altra attenzione che il capogruppo ha avuto e che insieme abbiamo condiviso, ed ha escluso dagli 8 milioni alcune missioni importanti, come quella della sanità e del sociale. Forse può anche essere condivisa l’osservazione dell’Assessore Castelli, che dice di non inserire le risorse relative all’investimento concernente il rafforzamento infrastrutturale del sisma, ma dicendo no in questo modo mi pare che non si abbia consapevolezza di quello che stiamo facendo. Qui c’è qualcuno che si prende il merito?
Vi voglio solo far notare la differenza di quello che il PD ha fatto rispetto ad alcuni vostri emendamenti, che proponevano riallocazioni logiche, e quello che vi propone il Consiglio regionale rispetto al tema delle famiglie.
Credo che possiamo concedere al Consigliere Mangialardi ed al Consigliere Santarelli, che vive lì, il diritto di comprendere meglio di noi di cosa ha bisogno una popolazione colpita in quel modo, ben sapendo che sono risorse che riprenderete. Ma dove sta la responsabilità? Oggi voi dite no non solo ai cittadini per la questione energetica e del gas, dite no ad una situazione drammatica. E’ un segno che il Consiglio regionale avrebbe tetimoniato nei confronti delle famiglie colpite, io non so se …
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Io non volevo farlo, però vorrei citare un’esperienza personale. L’Assessore Castelli dice che alle risorse deve provvedere lo Stato, non è così, lo Stato poi magari rimborsa.
Oggi quella dei fiumi e del dissesto idrogeologico è una competenza regionale, nel 2011 era una competenza della Provincia, nel 2011 nella Provincia di Fermo ci fu una tremenda alluvione a Casette d’Ete, che venne spazzata via, morirono due persone, un uomo ed una ragazza, distrutte imprese, abitazioni private, un disastro. A distanza di 7 giorni, io ero Presidente della Provincia di Fermo - mi ero insediato nel 2009 come primo Presidente e in quell’anno non c’era neanche la sede, una Provincia da zero, senza un bilancio - disposi interventi in somma urgenza per 13.600.000 euro per mettere in sicurezza il territorio, le imprese, le famiglie con le abitazioni private. 13.600.000 euro senza un euro di copertura, questo si fa, non come oggi quando si dice che dobbiamo accantonare, eccetera.
Chiamo a testimone il Segretario generale della Regione Marche che all’epoca era il Capo di Gabinetto del Presidente Spacca, che mi dette anche una mano per la verità, sebbene il Presidente della Regione mi intimò e mi costrinse a chiedere l’aumento dell’accise della benzina con, immaginate voi, gli insulti da parte dei cittadini che erano stati colpiti. Sebbene il Presidente della Regione mi intimò di fare quello, ricordo che il Segretario generale all’epoca Capo di Gabinetto mi dette una mano ed alla fine queste risorse vennero assegnate alla Provincia dallo Stato, ma prima anticipate dalla Regione Marche.
Quindi di cosa stiamo parlando? Che cosa stiamo aspettando? Quello che vi sto dicendo è storia, vi sto dicendo quello che si deve fare, ci vuole coraggio, se allora il Presidente della Provincia di Fermo, una piccola Provincia appena nata, destinò 13.600.000 euro di interventi, oggi la Regione Marche non può destinare risorse del genere? Ma di che parliamo, è un fatto di volontà politica!
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Faccio un intervento a braccio perché a braccio ho espresso anche il sostegno mio personale, dei miei amici, della famiglia a chi ha subito ed ha perso tutto, come ha detto il Consigliere Mangialardi.
A voi Consiglieri chiedo un gesto di solidarietà, se non adesso per l’immediato futuro perché il nostro voto sarà negativo anche se abbiamo visto +all’interno lo sforzo che è stato fatto
Ringrazio gli uffici che hanno cercato di trovare le risorse, che non sono sufficienti.
Alcuni emendamenti presentati dal Partito Democratico e dal centro-sinistra sono stati attenzionati dal nostro gruppo e li abbiamo votati favorevolmente dato che potevano essere dei contributi di esperienza che davano una mano, in quanto rispetto al nostro territorio quello che appare sulla stampa è un decimo, un ventesimo, un trentesimo di quella che è la realtà.
Alcune esigenze sono puntuali, spero che questo Governo sia responsabile perché se un primo Ministro arriva e mette 5 milioni di euro non ha capito quello che è successo o glielo hanno raccontato male. E’ arrivato innanzitutto con 13 autovetture in quel sito e poi se ne è andato, arrivare con 13 autovetture in un sito ai limiti … Come ha detto il Consigliere Mangialardi lì ci sono delle situazioni complesse, nel terremoto la casa è inagibile, occorre collocarsi in un albergo, magari sulla costa. Come città abbiamo messo a disposizione, e per questo ringrazio la Caritas di Senigallia, l’Hotel Atlantic, già utilizzato ome Hotel Covid, che era stato oggetto anche di un nostro intervento come Rinasci Marche.
Oggi la situazione nel territorio del Misa, più che nel territorio del pesarese, è drammatica e questo dramma noi lo viviamo tutti i giorni, quotidianamente.
Il nostro gruppo non ha presentato emendamenti , non è stato neanche in grado di dare dei contributi tecnici a questa legge, siamo stati impegnati personalmente sul territorio.
Quello che chiediamo a voi Consiglieri ed a noi stessi è di non spostare l’attenzione su altri temi, è brutto dirlo, di non essere ipocriti, di ragionare ognuno con la propria testa, di non ragionare in gruppo e pensare alle famiglie che sono un numero esorbitante, 20.000 persone, 6.000 aziende. Lì c’è un contesto che non avremmo dovuto avere, purtroppo è inaspettato ed oggi ci ritroviamo in questa condizione.
Poi le responsabilità qualcuno le metterà in campo, c’è la magistratura, noi abbiamo il dovere amministrativo di dare una mano, quindi il nostro voto non è favorevole perché per quello che abbiamo letto e studiato con questo assestamento di bilancio si poteva fare di più, magari guardando al futuro.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Per capire tecnicamente cosa sta accadendo, perché a me pare che anche la minoranza abbia votato un emendamento con il quale abbiamo incrementato fino a 6 milioni il fondo per le aziende. Quell’emendamento si basava sulla diversa allocazione di risorse della tabella E, che vedo comparire in quest’altro emendamento.
Non sono abituato a credere all’esistenza dei fantasmi o delle befane, come si può prima decidere che quelle risorse vadano a finanziare una cosa e dopo mantenere lo stesso emendamento con le stesse somme che non ci sono più? Questo è o non è speculativo – domanda - oltre che tecnicamente opinabile?
Mi ricordo che quando ero Consigliere regionale una delle tecniche che la maggioranza usava era proprio quella di dire: mi dispiace, ma la tua copertura finanziaria è stata già assorbita da un precedente emendamento.
Allora faccio un appello al Partito Democratico, noi siamo sul crinale di polemizzare in maniera feroce su una tragedia, vi chiedo e vi imploro: evitiamolo perché ci guardano proprio quelle famiglie. Se il senso di responsabilità ha un significato evitiamo di cadere nella tentazione della polemica politica, che rischia di essere anche molto cruenta, quando abbiamo uno scenario, che è quello che prima ha descritto il Presidente e che conosciamo.
Anche perché se cominciamo a contestare ed a ricordare quello che fece la Giunta regionale 15 giorni dopo l’alluvione di Senigallia del 2014, che stanziò, caro Presidente, 150.000 euro, noi dopo 15 giorni mettiamo in campo per questioni che in qualche modo sono riconducibili all’alluvione 21 milioni, dobbiamo fare i manifesti? Andare a fare a botte di fronte agli alluvionati? Non lo facciamo, vi prego, non lo facciamo, sarebbe una sconfitta per tutti, sarebbe uno sbaglio che rischierebbe di menomare la credibilità delle istituzioni in un momento tragico, quindi, vi prego di ritirare tutti gli emendamenti sostenuti dalla copertura finanziaria identica a quella che, anche per la vostra disponibilità e che abbiamo apprezzato, è andata a giustificare l’incremento fino a 6 milioni della misura per le aziende, per quei poveracci che devono pagare gli stipendi agli alluvionati, perché abbiamo pensato, vista la situazione, di non privilegiare, ma di concentrarci momentaneamente su questo, se poi dobbiamo varare un’altra variazione la farà chi avrà modo di farla, fra 10 giorni, però evitiamo di fare a botte su questi argomenti.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Dichiarazione di voto contraria, tenendo conto di quanto detto dall’Assessore Castelli.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Non posso fare la dichiarazione di voto?
PRESIDENTE. Lei ha fatto due interventi.
Maurizio MANGIALARDI. Uno era per la presentazione dell’emendamento …
PRESIDENTE. Un altro era perché siamo in una situazione eccezionale di un crinale di spiegazioni …
Maurizio MANGIALARDI. Poi ho fatto l’intervento, adesso posso fare la dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Si, prego. Per chiarezza doveva fare un solo intervento nella parte del merito.
Maurizio MANGIALARDI. Poi c’è la dichiarazione sull’articolo, la faccio sull’articolo.
PRESIDENTE. No, questo è l’emendamento, poi la può fare sull’articolo 11 o sull’emendamento 10 sexies/3, comunque la può fare successivamente, può riprendere il tema successivamente.
Emendamento 10 sexies/2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 10 sexies/3 a firma dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La prima cosa è procedurale, non è possibile che l’Assessore Castelli ci dica sempre quello che dobbiamo fare, perché non è così.
Capisco che oggi stia smobilitando, giustamente, dopo il successo elettorale va in Senato e non è poca cosa, comprendo che sia poco concentrato, ma l’emendamento nel momento in cui viene ritenuto ammissibile dalla Presidenza …
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Assessore Castelli, le spiego. Se l’emendamento è ammissibile è votabile e se anche attinge nelle medesime risorse può essere considerato alla stregua del subemendamento. Per questo la Presidenza l’ha ritenuto ammissibile, questo è l’abc!
Se è ammissibile è votabile e se è votabile si può votare, il tema è la volontà politica.
Io ho votato l’emendamento del Consigliere Marinelli perché dinanzi ad un emendamento opportuno, che coglie nel segno, io voto a favore, però voto anche a favore del mio che coglie ancora di più nel segno, perché ...
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Lo dica alla Presidenza, lo valuti alla stregua del subemendamento, rimane a verbale che fa una brutta figura anche perché l’emendamento del Consigliere Mangialardi, come questo, non riguarda soltanto le imprese, come quello del Consigliere Marinelli, ma è relativo ai privati, alle famiglie e alle imprese, che è cosa diversa, quindi anche sotto il profilo formale può essere considerato un subemendamento. In ogni caso se è stato dichiarato ammissibile si vota, che vi devo dire?
Tant’è vero che il gioco lo conosco e sono andato dal Segretario generale dell’Assemblea, che è mio testimone, e gli ho detto “Non è che se io voto l’emendamento del Consigliere Marinelli precludo i miei che diventano inammissibili?” Giustamente mi ha detto: “No, li riteniamo tutti ammissibili”, è evidente che nella peggiore delle ipotesi può essere considerato alla stregua di un subemendamento.
Io sono andato dal Segretario dell’Assemblea a chiedere questo, quindi la sua eccezione è tamquant non esset, questo è.
Questo emendamento, è un fatto di volontà politica, Presidente, riguarda un fondo per l’erogazione di contributi a privati e imprese a seguito degli eventi alluvionali del 15/16 settembre 2022, la cui copertura finanziaria - e demanda alla Giunta le modalità - è la stessa del mio emendamento precedente sul fondo energia. Io ho pensato che qualora quello fosse stato respinto … fondo energia e non fossero considerate le famiglie bisognose, speravo che la maggioranza volesse considerare le famiglie colpite dall’alluvione, per questo ho presentato l’emendamento, che ha la stessa copertura. E’ evidente che è un emendamento ammissibile per quello che ci siamo detti, la decisione della Presidenza è tecnicamente ineccepibile, basta vedere il Regolamento, non solo il nostro, ma qualsiasi, è ammissibile, ha un titolo diverso, ma nella peggiore delle ipotesi può essere considerato come un subemendamento, quindi votiamolo!
Aggiungo una cosa, visto che noi attingiamo da quella vergogna della tabella E, dico ai collaboratori del nostro gruppo di valutare - mi vorrei togliere lo sfizio istituzionale e politico - di fare un’interrogazione per ogni singola voce della tabella E perché fino adesso avete fatto campagna elettorale per queste elezioni politiche e adesso pensate di fare campagna elettorale per le prossime regionali. La campagna elettorale la faccio pure io. Mi voglio prendere lo sfizio di fare un’interrogazione per ogni singola voce della tabella E per sapere le modalità della richiesta, a chi è stata inoltrata, con chi è stata concordata, a chi sono state date le risorse, se ci sono stati contatti con gli Assessori candidati in campagna elettorale. Voglio chiedere tutte queste cose e poi vedremo.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Per chiarire, dico che rispetto sempre il Consigliere Cesetti che per me può essere un maestro, però questa volta l’ha fatta grossa, se i 2 euro della tabella E ve li siete spesi insieme a noi per le imprese, i 2 euro non ci sono più, come fa, se quei 2 euro non ci sono più, a darli agli altri? Me lo spiega?
Questa volta Consigliere Cesetti l’ha fatta grossa, se votavate contro lo potevate fare e quei 2 euro li potevate spendere cento volte. I 2 euro li avete spesi insieme a noi per aiutare le imprese, ora non ci sono più ed è inutile prometterli ad altri. Siamo responsabili, onesti e seri, questo vi chiedo. I 2 euro non ci sono più perché li avete spesi anche voi, se votavate contro potevate continuare, l’ammissibilità o meno non mi interessa, ma dal punto di vista di essere responsabili i 2 euro una volta spesi …
Avete cominciato dall’inizio, con gli stessi 3 milioni di euro ci volevate fare cento cose, l’ho detto all’inizio nell’intervento precedente, noi abbiamo deciso di metterli su un settore, voi li state mettendo su tutto, gli stessi 3 milioni di euro li fate diventare 300 ma in realtà ne abbiamo a disposizione solo 3, quindi i 2 euro ve li siete giocati, basta!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. A questo punto pongo un problema di procedura, che non è un problema tecnico e politico, se non c’è l’ammissibilità di questi emendamenti, se occorre, interrompiamo il Consiglio e riuniamo la Commissione perché non sono ammissibili.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io do ragione, anche se non è in Aula, al Consigliere Marinelli. Abbiamo speso i 2 euro, li abbiamo spesi insieme, ed io sono contenta di aver votato a favore del vostro emendamento.
Voglio dire pubblicamente in quest’Aula, e non solo chiusi nelle Commissione, che non sono pubbliche anche per vostra scelta e quello che avviene lì non esce pubblicamente, che ben prima dell’alluvione il centro-destra non voleva prevedere nulla per le famiglie, per il caro energia e per il caro gas ed i miei 10 emendamenti che sono stati bocciati avevano la stessa filosofia vostra, cioè andare a limare la tabella E.
Quindi, per il caro energia e il caro gas non si potevano approvare le limature alla tabella E perché era ante elezioni, post elezioni purtroppo è avvenuta una sciagura e siete stati costretti, su spinta del Movimento 5 Stelle ed anche del Partito Democratico, a fare l’atto e a portarlo di corsa questa mattina. Sinceramente sfogliando l’emendamento che ho anche votato a favore ed il mio mi sono accorta che delle voci si intersecano, ma devo essere io a dire che non è ammissibile? Non credo. O sono inammissibili e allora ci viene detto che non si possono discutere, ma se si possono discutere io i miei emendamenti li spiego perché voglio che i cittadini marchigiani sappiano quali erano le proposte del Movimento 5 Stelle e i motivi, se ci sono, per cui sono state rifiutate dal centro destra.
Detto questo, sono contenta che abbiate fatto quegli emendamenti, l’ho già detto nella mia relazione e lo ripeto anche in questa fase, li ho votati favorevolmente, ma non credo di essere incoerente, semmai sono i lavori dell’Aula che non si svolgono come dovrebbero, ma non è colpa dei Consiglieri d’opposizione. Grazie.
PRESIDENTE. Cerchiamo di regolarci in questa situazione: se la I Commissione con il suo Presidente ritiene di rivalutare gli emendamenti, quelli ancora da votare, dal punto di vista dell’ammissibilità o meno, perché ritenuti magari un doppione di quelli esistenti, allora sospendiamo l’attività - non voglio scaricare la situazione alla Commissione - altrimenti si proseguono i lavori del Consiglio regionale.
Su questo credo che sia necessaria una valutazione di competenza della Commissione perché il suo lavoro è stato portato in Consiglio una volta esaminati i vari profili di merito, soprattutto per quanto riguarda l’ammissibilità degli emendamenti.
Credo che sia opportuno fermarci qui, senza dare la parola ad altri.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Nel momento in cui gli emendamenti vengono consegnati in Aula l’ammissibilità la dichiara la Presidenza dell’Assemblea, tra l’altro sarebbe singolare che la Commissione si riunisca a valutare l’ammissibilità degli emendamenti dopo che alcuni sono stati votati. Ma siamo fuori di testa?
Presidente, mi rivolgo al Presidente dell’Assemblea, che è un avvocato, tra l’altro è coadiuvato dal Segretario generale, si valuta l’ammissibilità del mio emendamento …, a parte che non si capisce per quale motivo sia stato votato prima l’emendamento Mangialardi …
(interventi fuori microfono) …
PRESIDENTE. Non riduciamo questo aspetto ad una cosa di basso profilo perché ci sono situazioni importanti dal punto di vista sostanziale rivolte a concittadini che stanno soffrendo.
Prego tutti quanti di fare silenzio, il profilo che è stato evidenziato dalla Giunta e anche da alcuni Consiglieri non è quello dell’ammissibilità, sono d’accordo con lei, ma della decadenza, che non nasce dal portare o meno in maniera ammissibile l’emendamento, ma di vedere se è incompatibile con altri in corso di approvazione, cosa che non può fare la Presidenza, che in questo caso in confronto alla mole non sarebbe stato del tutto possibile.
Sotto il profilo dell’ammissibilità sono perfettamente d’accordo, c’è però l’aspetto della decadenza, a questo punto se la Commissione vuole rivalutare la decadenza o meno di alcuni emendamenti sospendiamo i lavori dell’Aula e attendiamo l’esito.
Fabrizio CESETTI. Ovviamente io non parteciperò ad una Commissione che si riunisce per tale scopo e farò valere le prerogative nelle sedi competenti. Non parteciperò perché è singolare.
Innanzitutto, Presidente, la decadenza di un emendamento viene dichiarata da lei, dalla Presidenza dell’Assemblea. Sono quello che ha presentato il maggior numero di emendamenti in quest’Aula e giustamente la Presidenza qualche volta ha detto: “Questo è decaduto, questo è precluso”. Lo fa la Presidenza, non può essere la Commissione! Inoltre non si può valutare la decadenza di un emendamento dopo che un emendamento molto simile, che attingeva sulle stesse risorse, è stato posto ai voti, non si può fare.
Per rispondere al Consigliere Marinelli, io non ho l’anello al naso, prima di votare l’emendamento del Consigliere Marinelli, tanto è vero che in Commissione ho votato contro perché me l’aveva chiesto opportunamente il capogruppo, sono andato alla Presidenza ed ho chiesto: “Se voto questo, sono preclusi i miei?” No, sono tutti votabili, questo è. Andiamo avanti!
Premetto, Presidente, che a me poco cambia se viene dichiarato decaduto, inammissibile o respinto, respingetelo però non creiamo un precedente che farebbe male al modo con cui lei, Presidente, del tutto egregio, conduce la Presidenza di quest’Aula e se crea un precedente che grida vendetta, mi devo ricredere anche nei suoi confronti.
Io sono un Consigliere come lei e devo esercitare le mie prerogative, non creiamo precedenti, tra l’altro, ripeto, fanno male all’istituzione. Perché quello del Consigliere Mangialardi è stato votato? Ma di che parliamo? Respingetelo e facciamola finita!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Farebbe bene a ritirarsi, mi scusi, Presidente, ma non è il padrone del mondo. Si metta seduto, mi dia retta, non è il padrone.
Presidente, non è che può fare come gli pare a casa …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. La recuperi lei, si ritiri!
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Vi prego. Assessore, la prego!
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. Sospendo i lavori dell’Assemblea per 5 minuti.
(interventi fuori microfono)
PRESIDENTE. La seduta è sospesa!
La seduta è sospesa alle ore 18,10
La seduta riprende alle ore 18,20
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Vi invito a riprendere il posto in Aula e vi chiedo con la massima cortesia, per non dover essere poi più restrittivo e severo, di rimanere tutti in silenzio. Le persone che sono fuori dall’emiciclo non possono intervenire con parole o comportamenti tali da inserirsi all’interno dell’Aula. E’ un momento delicato, quindi vi chiedo la massima attenzione e responsabilità, soprattutto il massimo silenzio. Se non lo fate mi fermo ancora una volta e sospendo almeno per un’ora.
Capisco che gli animi non sono così tranquilli da dover rispettare le indicazioni del Presidente dell’Assemblea, che in questo momento svolgo sempre pro tempore.
Vi chiedo la massima attenzione, è un problema di natura procedurale che non può, come giustamente ha detto il Consigliere Cesetti, costituire un precedente per nessuno, deve costituire un caposaldo per - si spera di no - eventuali ripetizione nel futuro.
Detto questo, chi deve parlare esca dall’Aula. Le persone che sono fuori dall’emiciclo non possono intervenire dentro l’emiciclo, se non sono autorizzate.
Riprenderei, come ho detto, con l’intervento del Consigliere Carancini che era già programmato, poi faccio una chiosa io per definire la questione.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Sulla bagarre costruita sui 2 euro del Consigliere Marinelli e dal parlamentare, Presidente del Consiglio, Assessore, Consigliere regionale Castelli, le chiedo, può darsi che mi sbagli, di fare questa verifica: l’emendamento del Consigliere Marinelli, che abbiamo votato, è di circa 6 milioni ed attinge dalle entrate e non dalla tabella E, mentre l’emendamento del Consigliere Mangialardi attinge dalla tabella E, quindi le fonti eventualmente di finanziamento sono diverse, peraltro il Consigliere Marinelli ne ha presentato un altro, che ancora non abbiamo discusso e che va ad attingere (articolo 11) sulla tabella E. La prego di verificare, se questo fosse corretto la inviterei a chiedere all’Assessore Castelli di leggere, altrimenti leggerò io.
PRESIDENTE. Il quesito sollevato circa la decadenza di uno o più emendamenti ancora da votare, pur avendo il profilo di sostanziale situazione di valutazione in esame da parte della Commissione competente, non incide sulla procedura né sulla valutazione e finalità degli stessi emendamenti e dell’intero corpo normativo che stiamo discutendo e che abbiamo in parte votato. Non incide sul Regolamento, né sui diritti e sulle prerogative dei componenti del Consiglio, sia essi di opposizione, sia di maggioranza, sia del ruolo e della funzione della proposta della Giunta regionale.
Gli emendamenti ammessi come tali sono oggetto di esame e di valutazione in quanto possono riferirsi, anche quelli che devono essere votati, ad aspetti diversi, come tipologia, dalla stessa categoria di interventi già proposti e votati, cosi che anche se votati favorevolmente, troverebbero logica e armonica composizione finale rispetto a quelli già votati, ne consegue che la mia dichiarazione è di completare l’esame degli emendamenti, così come ci è stato proposto dalla Commissione, e di completare con questo anche la valutazione e l’esame della proposta di legge
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La ringrazio innanzitutto per la sua decisione che ristabilisce la verità e che costituisce la migliore risposta all’Assessore Castelli circa le sue illazioni. D’altra parte non poteva essere diversamente, altrimenti sono sicuro che il Presidente l’avrebbe detto all’atto dell’approvazione dell’emendamento del Consigliere Marinelli. Come ha sempre fatto da due anni a questa parte si considerano decaduti gli emendamenti successivi, che ovviamente sono incompatibili. Quindi è stata corretta questa decisione, la ringrazio ed insisto per l’approvazione di questo emendamento.
Tra l’altro ribadisco che quando ho votato opportunamente l’emendamento del Consigliere Marinelli, al quale avevo votato contro in Commissione, mi sono recato alla Presidenza, che mi ha detto che i successivi sarebbero stati votati.
Ripeto, mi rammarico delle illazioni dell’Assessore Castelli, che non gli fanno onore per niente perché lui sa bene che io sto cercando semplicemente di fare il mio dovere.
Tra l’altro questo emendamento, voglio dirlo, per questo quelle illazioni sono fuori luogo, di fatto riproduce sul fronte delle entrate quell’emendamento che precedentemente (fondo energia) era stato respinto.
Insisto per il voto favorevole, sebbene sia prevedibile che non verrà votato dalla maggioranza che perde una occasione.
Chiudo con una chiosa per rispondere al Consigliere Marinelli, che ancora una volta il suo esempio dei 2 euro in tasca non coglie nel segno, come spesso gli capita e questa è la prova. Se gli ho messo quei 2 euro in tasca con il mio voto poi glieli riprendo con le mie mani votando questo emendamento, a cui lui voterà contro e se li rimetterà in tasca, però intanto io glieli ho ripresi. Dovete allenarvi e soprattutto darci qualche volta retta, sapendo che il nostro obiettivo non è quello di cogliere voi in castagna, ma di fare il bene delle nostre comunità.
PRESIDENTE. Emendamento 10 sexies/3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa non approva)
Articolo 11. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. L’articolo 10 viene messo in votazione?
PRESIDENTE. L’articolo 10 ha più articoli, 10 bis, 10 ter, 10 quater, 10 quinquies, gli emendamenti che abbiamo discusso erano per inserire l’articolo 10 sexies, ecco perché non si è votato al termine dell’emendamento 10 sexies/3.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Siete in confusione totale.
Ricostruendo il percorso che c’è stato, mi spiace molto perché l’Assessore forse non ha seguito i passaggi ed ha anche qualche difficoltà sul piano della ricostruzione temporale degli eventi perché l’emendamento di cui sopra, il Mangialardi, come l’ha chiamato il Consigliere Carancini, è stato presentato qualche giorno fa ed io non ero a conoscenza della riunione che in fretta e in furia è stata fatta questa mattina, quando vi siete accorti che non avevate affrontato il tema del sostegno alle imprese, che non avevate affrontato il tema del sostegno alle famiglie e, avendo visto che forse c’era qualcosa depositato, avete arraffazzonato e avete pescato negli stessi capitoli che noi avevamo individuato, che è una cosa ben diversa.
Inoltre, ritengo che, come ha raccontato il Consigliere Carancini, siete andati in fibrillazione commettendo errori su errori. Guardate, davanti ad una alluvione come questa dovete essere lucidi, lucidi nella tempistica, nella modalità, nell’organizzazione, nella presenza e nei provvedimenti, non lo siete per niente.
L’emendamento del Consigliere Marinelli ha fonti di finanziamenti diverse da quelle della tabella E, voglio che rimanga a verbale, sennò sembra che siamo noi che stiamo strumentalizzando.
Assessore Castelli non si può ribaltare, non abbiamo strumentalizzato niente, vi abbiamo dato un’occasione e se c’erano le condizioni perché l’emendamento del Consigliere Mangialardi decadesse, lo dichiaravate.
Tra l’altro c’è un delta importante perché uno è di 1,5 milioni e l’altro di 6 milioni e almeno 2,5 milioni erano ammissibili.
Arriviamo adesso all’articolo 11, che è emendato sempre dal Consigliere Marinelli, e pesca, questo sì, nella tabella E.
Rimanete lucidi - non è che una volta si può dire che la responsabilità del sostegno alle famiglie ed alle imprese non è la vostra e spetta allo Stato, quindi alla Protezione Civile, che deve mettere le risorse a disposizione della gente, che è in mezzo al fango e vi interessa poco - perché se non lo fate adesso, ci sarà un momento della contrattazione anche di provvedimenti, che verranno in una fase diversa, in cui vi accorgerete che avete fatto un emendamento che dà risorse alle imprese e improvvisamente diventa compito della Regione sostenere quelle che sono state martoriate, delle due l’una.
Lo chiedo per tutti gli alluvionati, ritrovate una serenità vostra, capisco che siete in tensione e forse ne avete anche qualche bella ragione, ma ritrovate lucidità sennò commettete …, dopo averne commesse alcune, ne potete commettere tante altre e alla fine ci accuserete dicendo che noi abbiamo strumentalizzato il tema, che abbiamo fatto dei post che non vanno bene e che vi creano tensione.
Oggi dovevate mettere le risorse per sostenere le famiglie e le imprese, non l’avete fatto, anche se vi abbiamo dato l’occasione con i nostri emendamenti depositati, che avete scopiazzato anche male, perché avete lasciato fuori tutte le famiglie ed avete messo solo le imprese, poche. Forse potevano pescare anche nei 19 milioni di euro del Fondo crediti di dubbia esigibilità, che avete messo ad abundantiam, in ogni caso il coraggio che doveva permettervi di osare ...
Vi chiedo di non dare responsabilità a noi perché ci siamo posti in maniera seria, con un contributo serio, se il nostro emendamento, che aveva una finalità e vi dava un’occasione, non era ammissibile dovevate farlo decadere, non è accaduto, vuol dire che forse i nostri bravi funzionari e dirigenti della Regione si sono accorti che era votabile e che avrebbe dato, quello sì, una risposta alle nostre famiglie.
Ritrovate presto lucidità, ognuno nel proprio ruolo, chi andrà al Senato, chi alla Camera, chi rimarrà qui, chi arriverà perché la fase della vittoria è finita, la gente è in mezzo al fango e non cercate responsabilità in altri perché qui ci siete voi ed anche nel territorio aspettano le vostre risposte.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Quando sento parlare di lucidità, di trovare la lucidità …, credo che la lucidità questa Giunta, questa maggioranza ce l’ha e l’abbia già dimostrato, tanto che prima al Consigliere Mangialardi ho detto: “Quando era Sindaco di Senigallia quanti soldi le ha dato il suo partito, il partito che governava la Regione?” Non mi ha risposto. La Giunta nel 2014 quanti fondi ha dato per la città di Senigallia? Non mi ha risposto, forse perché si vergogna, perché non erano questi i fondi, perché su questo tema sa bene che la Giunta …
(interventi fuori microfono) …
PRESIDENTE. Prego di non interloquire, gli altri non possono interloquire nel senso che non possono disturbare il discorso, che deve essere senza soluzione di continuità.
Andrea PUTZU. Forse perché sa bene, Consigliere Mangialardi, che la scorsa Giunta, quando lei era Sindaco nel 2014, le ha dato al massimo 200.000 euro e questo non lo ha raccontato ai cittadini di Senigallia quando era Sindaco, quando di fatto per primo li doveva difendere.
Mi dispiace che ancora una volta venga messa davanti l’alluvione e questo credo sia ingiusto perché avremo modo di parlarne nel Consiglio regionale aperto per il quale voglio ringraziare il Presidente Acquaroli che ha avuto il coraggio, uno, di chiedere un Consiglio regionale aperto per confrontarci tutti; due, di fare per la prima volta una Commissione d’inchiesta, cosa che tra l’altro la scorsa volta non è capitata.
Sono anche dispiaciuto per questo modo di fare politica perché, se votate dei provvedimenti a favore, ci sono dei fondi dalla tabella E, stiamo parlando di un assestamento di bilancio, non stiamo parlando di una manovra così grande qual è la previsione di bilancio, si viene qui a fare strumentalizzazione, prima sugli alluvionati, poi sul caro energia, mettetevi d’accordo.
Non mi sembra che noi siamo in fibrillazione, forse perché abbiamo stravinto le elezioni, ma di certo vedo una grande agitazione nel Partito Democratico.
Il Consigliere Carancini lo vedo agitato perché una dipendente del gruppo è diventata parlamentare, vedo anche il Consigliere Mangialardi agitato perché non ha nessun rappresentante anconetano in Parlamento o anche per la batosta elettorale.
A prescindere da questo, penso che su questi temi e su questo provvedimento tutti noi dovremmo avere un po’ di responsabilità perché non è che le famiglie marchigiane, se diamo loro 30 o 40 euro per pagare una bolletta, ci dicono bravi, magari voi domani ci potreste fare anche un post, sono sicuro che già lo avete preparato per dire che la Giunta Acquaroli non vuole dare i fondi alle famiglie, errato, la Giunta Acquaroli ha avuto coraggio di parlare subito con il Presidente Draghi, ha avuto il coraggio di parlare subito con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, ma soprattutto ha avuto la grande determinazione di investire sui fiumi molto di più rispetto alla Giunta precedente, e di questo parlano i numeri, non ne parliamo noi o lo andreamo a sbandierare, poi ne discuteremo nel Consiglio regionale aperto.
Mi dispiace che si faccia demagogia sulla questione legata alla crisi energetica e sulle famiglie, questo è grave, anche perché non credo che se ad una famiglia in difficoltà le arriva 30 o 40 euro ci viene a dire bravi, ma ritengo che su questo tema dobbiamo avere le risorse dal Governo, soprattutto dobbiamo metterci insieme per trovare le soluzioni.
Non basteranno i vostri post su Facebook per dire che la Giunta Acquaroli non vuole dare soldi alle famiglie per il caro energia perché quando andremo a fare i conti faremo vedere dove li volevate prendere, a chi li volevate togliere e su questo si capirà chi fa politica e chi fa demagogia politica. Non a caso chi fa politica vince e chi fa demagogia politica continua a perdere, e siete voi.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ricostruiamo per un attimo, alla luce dell’intervento del Consigliere Putzu, la situazione. Il Partito Democratico si presenta con degli emendamenti mirati per rispondere a due emergenze assolute, quella energetica e del gas e quella alluvionale, sono emendamenti che, se voi andate a vedere, sono attinti da risorse diverse, non sono 1.400 emendamenti, sono emendamenti normali che cercano in una fase drammatica di questa regione di dare una risposta, che non è esaustiva, ma che comunque è una risposta della Regione, di questa Assemblea legislativa delle Marche, di tutto il Consiglio regionale. Sono risorse compatibili con un assestamento che lascia in piedi delle risorse sul sistema sociale, sulla sanità e sugli investimenti perché non trovate nessuna voce di storno che riguarda gli investimenti.
Questi emendamenti sono stati presentati con abbondante anticipo, di fronte a tutto ciò, in questo Consiglio regionale, all’ultimo momento, stamattina, dopo che la Commissione destinata ad approvare ed a discutere gli emendamenti era già preparata per ieri …
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula!
Romano CARANCINI. Stamattina di buon’ora probabilmente si accorgono che sono stati distratti, l’Assessore è scappato in Parlamento e se ne è fregato delle famiglie e degli alluvionati, i Consiglieri regionali …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Se ne intende di squadristi quando allungava il braccio.
Voglio dire che di fronte a questo, di primo mattino, tra l’altro in ritardo rispetto alla previsione dell’orario della Commissione, la maggioranza, il Consigliere Marinelli ha depositato alcuni emendamenti, quindi, non solo si disinteressano, addirittura c’è un attacco rispetto alla strumentalizzazione, non parlo dei miei, parlo degli emendamenti del Consigliere Mangialardi …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Poi se qualcuno dice a voi quello che avete detto …, non è bello, volete sapere quanto avete detto in merito a quello che ho detto di Mangialardi? Bisogna avere rispetto in relazione alle parole …
(interventi fuori microfono) …
PRESIDENTE. Scusate, non possiamo continuare in questo modo. Si fermi, Consigliere, lo scontro che state ponendo in atto in maniera passiva non fa onore all’attività che abbiamo svolto e non fa onore all’intento di questa proposta di legge, soprattutto degli emendamenti di tutti che sono finalizzati ad una situazione catastrofica per le Marche, quindi vi chiedo, vi invito e vi diffido a rimanere negli argomenti, a rispettare tutti coloro che sono in questo momento in Aula ed i ruoli che svolgono, di non andare, non lo prendete come un attentato alla libertà di parola, fuori dal seminato. Dobbiamo concludere bene, come bene abbiamo fatto per tre quarti di questa seduta assembleare, ciascuno ha le proprie ragioni, cerco di farle esprimere a tutti, ma non andiamo oltre.
Se avete qualcosa da dire vi prego di uscire dall’Aula, qualsiasi cosa, anche lo sberleffo, sia detto fuori dall’Aula, chi parla non può essere interrotto, chi parla non si metta ad interloquire perché sente parole in sottofondo.
Ciascuno ha la libertà di difendere la propria opinione, il proprio ruolo e anche la propria posizione in merito alla proposta di legge, all’articolato e agli emendamenti che sono in discussione.
Dobbiamo portarla a conclusione bene e lo voglio fare, non posso permettere a voi ed a me di sospendere perché siamo in una situazione in cui ci contrastiamo politicamente sulle battute fatte o su altre situazioni che nulla hanno a che fare con l’argomento, che è quello di portare il sostegno alle persone colpite dagli eventi, come voi sapete, che sono avvenuti il 15 settembre. Scusate, ma bisogna che rientriamo in un binario molto stretto.
L’emendamento che stiamo discutendo è l’11/01, vi chiedo di rimanere sul solco di questo argomento con tutta la libertà di esposizione, ma sul solco di questo argomento. Grazie.
Romano CARANCINI. Stavo cercando di ricostruire il quadro di quello che si è delineato in questa discussione e stavo dicendo delle due emergenze sulle quali il Partito Democratico ha presentato gli emendamenti, senza considerare quelli che sono a mia prima firma, sottolineando quelli del Consigliere Mangialardi, ex Sindaco, che certamente di tutto si può accusare meno di essere un guerrafondaio o una persona che cerca polemiche a prescindere, anzi, qualche volta viene rimproverato per essere troppo buono.
Rispetto a questa situazione si è aperta una polemica come se lui avesse strumentalizzato, non ha detto una parola dal 15 settembre, da quando è capitata questa situazione, non ha creato nessun problema, si è solo permesso di fare un emendamento andando a cercare all’interno della tabella E le risorse per dare risposte, peraltro insufficienti, alle popolazioni alluvionate. Tutto qua, vuol dire che di fronte a tutto ciò ed alle polemiche sterili il racconto dei 2 euro la dice tutta, cioè noi abbiamo perso mezz’ora di tempo perché si è cercato di confondere gli emendamenti rispetto al Consigliere Mangialardi.
Da questo punto di vista non so a cosa si riferisse il Consigliere Putzu, rispetto al parlamentare, non so di cosa parla, questo è quello che resta di questa discussione, assoluta indifferenza rispetto ai problemi gravi delle situazioni a cui si è fatto cenno, ribadisco ancora, nonostante ci fossero le risorse per testimoniare la vicinanza di questo Consiglio regionale.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Leonardi.
Elena LEONARDI. Grazie, Presidente. Voglio solo dire che state rendendo questo dibattito irrispettoso della situazione fuori da quest’Aula, dell’emergenza drammatica che è accaduta nelle Marche, lo state rendendo una macchietta ridicola della quale, credo, ci si dovrebbe tutti vergognare perché l’intento di aiutare e di cercare di trovare, attraverso questa manovra, delle misure anche a ristoro di questa emergenza va ricondotto in un alveo di rispetto dell’altro che oggi non c’è stato per nulla e questo penso che sia per chi ci guarda da fuori veramente vergognoso.
Dobbiamo ripristinare i fatti ed il fatto è che questa variazione di bilancio è arrivata dalla Giunta i primi di agosto, prima dell’emergenza, e per scelta anche dei capigruppo, su richiesta della minoranza, non è stata portata in discussione se non dopo la tornata elettorale. La richiesta era stata avanzata da voi perché avete reputato che fosse meglio così, è stata accettata ed oggi interveniamo in quel lasso di tempo fra la variazione …, che avrebbe potuto essere già approvata qualche settimana fa, o qualche mese fa, prima che iniziasse l’emergenza.
Oggi interveniamo in quest’Aula per variare quanto è possibile variare sia per quest’anno che per gli anni futuri per dare delle risposte insieme a quello che già sta facendo la Giunta.
Ripristiniamo ciò che si sta facendo, invece di dire cose che sono vergognose perché insultare qualcuno e dire che che qui dentro non si vuole aiutare le famiglie …, lo sapete voi che lo dite che è una bugia. Cercate di trattenervi quando fate demagogia politica e parlate di persone in difficoltà.
Torniamo ai fatti, come ci ha chiesto giustamente il Presidente, e torniamo all’atto che stiamo discutendo, noi abbiamo 6 milioni di euro nel fondo per le imprese a ristoro ed a supporto delle imprese, abbiamo oltre 7 milioni nell’annualità 2023/2024 per il dissesto idrogeologico, per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quello che è mancato. Questa Giunta con 6,5 milioni di euro in soli due anni ha messo molto più di quello che nei 5 anni precedenti, io c’ero, è stato messo. In due anni è stato messo molto di più, allora, non vi vergognate a fare speculazione su cose false, a gridare nelle orecchie di persone disperate che c’è chi non li vuole aiutare, invece di raccontare la verità? Potete avere un’idea diversa, voler mettere risorse da un’altra parte, ma avete votato che le risorse fossero messe per le imprese e non potete, ha ragione il Presidente della Commissione Marinelli, utilizzare le stesse risorse per impiegarle da altre parti, altrimenti non avreste dovuto votare in quel senso.
Credo che non stiamo facendo, se continuiamo a comportarci in questo modo, un buon servizio non a noi stessi, che siamo comunque sempre giudicati, ma a chi sta fuori e questi dibattiti sterili, questi insulti “terra terra” non li comprende proprio in questo momento.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Noi sugli emendamenti del Consigliere Marinelli, che attraverso una rimodulazione di risorse destina nell’annualità 2023 7 milioni per manutenzione straordinaria e ordinaria dei fiumi e nella annualità 2024 7 milioni per manutenzione ordinaria e straordinaria sempre dei fiumi, con la copertura finanziaria di 2 milioni da contributi pluriennali ai Comuni e dal fondo sviluppo artigianato marchigiano, sebbene in Commissione abbia votato contro per motivi che lui sa, voteremo a favore come abbiamo votato a favore dell’emendamento di prima.
Votiamo a favore perché sono emendamenti puntuali che fanno il necessario, quindi siamo favorevoli perché sull’alluvione non stiamo qui a speculare, ci mancherebbe altro, sull’alluvione il Presidente della Giunta regionale sa che ha tutta la nostra solidarietà e tutta la nostra disponibilità a fare quanto occorre e quanto il Presidente ritiene che necessiti, da subito manifestata, c’è totale disponibilità da parte nostra, sempre.
In Commissione ho presentato 14 emendamenti, qui ne ho presentato soltanto uno a mia firma per il fondo energia. Vedete, non è vergognoso il nostro atteggiamento, noi facciamo il nostro dovere e lo facciamo in modo coerente anche con quello che fa il Governo nazionale perché il Governo Draghi, ad esempio, per il caro energia e la crisi energetica ha destinato 150 euro in busta paga per i redditi fino a 20.000 euro lordi.
L’emendamento del Consigliere Carancini ed il mio sul fondo energia negli anni 2022/2023 sono circa 27 milioni di euro, se quei 27 milioni di euro li destiniamo 150 euro a famiglia, come ha fatto il Governo nazionale, noi assegniamo dei soldi a 180.000 famiglie della comunità regionale perché 27 milioni diviso 150 fa 180.000, era possibile reperire queste risorse? Si, lo abbiamo detto, sui fondi di dubbia esigibilità e abbiamo spiegato che in fondo l’accantonamento è discrezionale e prudenziale, quindi le risorse potevano essere destinate in quella direzione.
Quindi non è vergognoso il nostro comportamento, il nostro è un comportamento rigoroso e di attenzione verso la nostra comunità. Vi abbiamo proposto di fare insieme un emendamento oppure di farlo voi, di assumerne anche la paternità, perché non ci interessa la paternità, però dovevate avere almeno il coraggio della responsabilità perché per la responsabilità ci vuole coraggio ed è vergognoso che in un momento come questo si accantonino 19 milioni di euro, che non è necessario accantonare perché discrezionale è l’accantonamento.
E’ una vergogna che grida vendetta nei confronti della nostra comunità, è una vergogna perché tenete quelle risorse lì non per paura, per paura da una parte, ma perché li volete riprendere un domani non so per farci che cosa. Potevano essere destinati alle nostre famiglie, quindi il vostro atteggiamento è vergognoso e per fortuna questo rimane agli atti.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Vorrei semplicemente avvalorare un po’ tutto ciò che è stato già detto dai miei colleghi riguardo al senso di responsabilità.
Mi spiace sentire che questo dibattito svilirebbe il Consiglio regionale perché in realtà ci stiamo prendendo una grande responsabilità facendovi delle proposte di cui dovreste semplicemente ringraziarci e valutarle attentamente, visto che nei confronti di tutte le persone, le imprese, le attività economiche, che hanno subito il caro bollette, non è stato fatto assolutamente nulla. E quando il Consigliere Carancini dice che c’è stato interesse da parte dell’Assessore Carloni, non è un commento a caso, ma è dimostrato dai numeri, e sono andata a recuperarli proprio adesso. Il 25 gennaio ho presentato una mozione, che è stata discussa a luglio, dopo 7 mesi; l’Assessore Carloni, a gennaio, su un’interrogazione in merito alla richiesta di creare un fondo energia aveva risposto in Aula dando il proprio consenso, promettendo apertamente ed ufficialmente qui in Consiglio non solo che avrebbe creato un fondo energia, ma anche che avrebbe previsto 300 euro a famiglia per provvedere al pagamento delle bollette, dichiarazioni sue che invito tutti a riascoltare del mese di gennaio 2021. Sette mesi dopo è tornato in Aula e l’Assessore alle attività economiche, non uno scolaretto alle elementari che non sa fare i calcoli, rimangiandosi la promessa come se nulla fosse ha detto che per il bonus energia sarebbero serviti 194 milioni per le famiglie e 36 milioni per le imprese, se avessimo voluto ridurre la platea dei beneficiari a chi era in difficoltà, cosa che personalmente riterrei giusta, sarebbero bastati 20 milioni per le famiglie e 3,6 milioni per le imprese. Ci ha dato candidamente questa notizia rimangiandosi la promessa, il mese di luglio, come se nulla fosse, quando attività economiche e famiglie non riuscivano a sostenere il costo.
Vorrei ricordare che queste cifre, come abbiamo dimostrato, sono reperibilissime nel bilancio e non voglio per l’ennesima volta fare riferimento alla piattaforma 210, per la quale il Consigliere Cesetti aveva trovato 210 milioni di euro in meno di un mese nel bilancio, con risorse straordinarie sbloccate e dando una risposta immediata in piena pandemia. Ma se questa non è un’emergenza di cui deve farsi carico la Giunta Acquaroli, in una situazione del genere qual è l’emergenza, se non lo è il caro bollette?
Finalmente trovo anche un lato positivo in questa situazione, dopo queste elezioni politiche non ci sarà più la scusa di scaricare le colpe sul Governo nazionale, ora tocca a voi, noi ci aspettiamo delle risposte, non potrete più dire che la colpa è del Governo nazionale.
Mi auguro che sul caro bollette si trovino le risorse, come è stato fatto con i 210 milioni di euro in piena pandemia, ora con il caro energia spetta a voi trovare le risorse.
Se vuole, le ripeto anche i numeri, quanto serve non sono cifre introvabili perché 36 milioni per le imprese li potete trovare, 20 milioni per le famiglie sono reperibili, questa è una promessa che l’Assessore Carloni aveva fatto e di cui, come ha detto il Consigliere Carancini, poi se ne è disinteressato, per cui mi aspetto responsabilità, non mi sembra un dibattito che svilisce quest’Aula, ma vi chiediamo solo una presa di responsabilità.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Borroni.
Pierpaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Molto brevemente perché non riesco a fare un intervento come quelli dei Consiglieri Carancini e Cesetti perché ho pudore. Nel senso che sto vedendo una politica del PD che è, secondo me, fuori da ogni tipo di canone.
Con una alluvione che ha devastato una grande parte del nostro territorio, un ex Assessore scrive su Repubblica, guarda caso, delle cose indecenti, non vere, delle bugie.
La seconda puntata di questo serial a cui stiamo assistendo è questo emendamento, che è finanziato doppiamente con la tabella E, prima avete votato gli emendamenti della Giunta regionale, che è stata brava e puntuale nel fare questa variazione e andare velocemente a tentare di dare un aiuto a queste persone e a queste terre che sono state danneggiate dall’alluvione, poi presentate un altro emendamento con lo stesso finanziamento, a detta dell’Assessore Castelli, per cui io non posso avere nessun tipo di dubbio al riguardo, e pretendete di farci votare una cosa che non è in regola.
Penso che i 6 milioni di euro che sono stati messi a disposizione dalla Regione siano qualcosa di fondato, di concreto, è una risposta emergenziale che finalmente la Regione dà, non posso fare altro che dire che la Giunta ha agito bene e che siamo di fronte alla seconda puntata del serial di cui ho parlato prima, la terza puntata so già che la vedrò fra due settimane nel Consiglio regionale aperto e lì vorrò vedere quello che vi inventerete e tutte le bugie che direte al riguardo, volendo costringere noi oggi a votare un emendamento che è completamente fuori dai canoni di un’Aula assembleare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Molte cose le ha dette la Consigliera Vitri e sono state ripetute qui, ma evidentemente non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, nel senso che sentire il Consigliere Borroni dire che noi abbiamo scritto sui giornali … Io gli chiedo chi delle persone sedute in Aula ha scritto su un giornale qualcosa che riguardi l’alluvione o se mai siamo stati polemici, e non ci potete adesso convincere del contrario perché cercate di sviare il problema, che è semplicissimo e lo ha detto la Consigliera Vitri in maniera sintetica, lo hanno detto i miei colleghi in modo più complesso.
Il Partito Democratico ha presentato degli emendamenti 4/5 giorni fa, non stamattina, e se c’è una sovrapposizione di capitoli l’avete creata voi, ci sono i protocolli, abbiamo presentato gli emendamenti individuando dei capitoli, se avete individuato gli stessi stamattina è un problema vostro, non è un problema di incoerenza nostra.
Inoltre abbiamo proposto di utilizzare le risorse di dubbia esigibilità, quei famosi 19 milioni, che potevano essere benissimo un fondo di rotazione. Voi governate la Regione, governerete anche a livello nazionale, quindi sicuramente arriveranno delle risorse ed una persona di buon senso prende, non dico tutti e 19 milioni, ma almeno la metà o due terzi di quelle risorse e le utilizza in questa fase in cui c’è la necessità di tamponare le esigenze immediate delle famiglie e delle imprese degli alluvionati, le utilizza sapendo che poi saranno in una specie di fondo di rotazione, qualora gli uffici ritengano…, avendo cambiato completamente criterio, non c’entra niente la Corte dei Conti, non mischiamo le mele con le pere perché non c’è niente di peggio che offendere la nostra intelligenza mischiando le mele con le pere, dicendo percentuali del 2, del 5 o del 6%.
Le percentuali sono state dette e dette bene, l’ufficio ha riferito che era possibile utilizzare quelle risorse, anche se lo sconsigliava vivamente, e quello che avrei fatto io da funzionario o da dirigente regionale, ma sta alla politica avere più coraggio e capire che siamo in un’emergenza e quelle risorse possono essere utilizzate e se del caso recuperate come hanno fatto tutti.
Rispetto a quello che si diceva prima, di quanti soldi il Partito Democratico avesse dato al Consigliere Mangialardi, il Partito Democratico non ha mai dato una lira a nessuno, neanche ai candidati, anzi se li prende, quindi figuriamoci se può aver finanziato qualcuno in qualche modo. Anche questa è una provocazione che poteva essere evitata.
Non abbiamo assolutamente speculato, è chiaro che dall’8 agosto ad oggi sono cambiate delle cose, ma potevate incontrarvi anche prima, anche durante la campagna elettorale, potevate fare quello che hanno fatto in particolare i Consiglieri Mangialardi, Bora, Vitri, Carancini e Cesetti che hanno studiato più degli altri la possibilità di utilizzare il bilancio per coprire queste esigenze in questo periodo finestra, fino a quando non ci sarà un Governo formato, fino a quando anche il Parlamento potrà operare, quindi in questo periodo in cui c’è la necessità, ne ha parlato anche il Presidente Acquaroli, di essere vicini ai cittadini.
Noi abbiamo fatto gli emendamenti con solo due obiettivi: gas ed aiuti alle imprese, alle famiglie ed agli alluvionati, non abbiamo presentato altro, quindi è inutile che gridate alla speculazione, che gridate al populismo. Non è vero e questo è dimostrato dai fatti e quando uno alza così tanto la voce, come è successo oggi … Penso che uno dovrebbe essere felice per gli obiettivi raggiunti, invece pur avendoli raggiunti sente la necessità di alzare i toni e di urlare, gridando, tra l’altro, cose anche sbagliate, ma lasciamo perdere gli errori perché errare humanum est.
Evidentemente qualcosa che non funziona c’è e noi lo vediamo dall’esterno, siamo quelli che hanno perso, quindi probabilmente siamo molto più sereni, siamo stati puniti, siete voi che avete adesso la responsabilità del Governo, avete un Governo finalmente coerente con quello regionale quindi non ci sono più attenuanti, per cui cercate di risolvere le questioni.
Quello che ci dispiace è che avete urlato fino adesso cose che avete finto di non capire quando c’erano le risorse per poter aiutare in maniera concreta, non dico con 19 milioni di euro, ma almeno con due terzi di questi e con quelli che abbiamo proposto noi con gli emendamenti, se poi avete presentato stamattina emendamenti sugli stessi capitoli non è un’incoerenza nostra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Solo per mettere un po’ in fila le date, noi gli emendamenti non li abbiamo presentati 4 giorni fa, ma li abbiamo presentati almeno 10 giorni fa, sia io che il Consigliere Cesetti, che gli altri Consiglieri, compresa la Consigliera Ruggeri, quindi i nostri emendamenti sono stati presentati quando era il momento e prevedevano aiuti sia per le persone colpite dall’alluvione, sia per le imprese, che per il caro bollette, anzi, avevamo presentato anche un emendamento che doveva andare a sostegno del terzo settore. Abbiamo cercato di mettere insieme più risorse possibili e concentrarle per quelle che abbiamo ritenuto le due priorità: alluvione e caro energia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Molto brevemente perché questo dibattito sta andando fuori dai binari, penso che dell’alluvione ne parleremo nel Consiglio monotematico che ha chiesto il Presidente.
Il Partito Democratico non so per quale motivo, ritengo solo per populismo …, ho sentito anche la Consigliera Vitri parlare di promesse fatte dal Vicepresidente Carloni, le elezioni sono finite, la campagna elettorale è finita, quindi direi, cari Consiglieri, che al posto di fare emendamenti populisti, con i quali rischiate di mandare in default il bilancio della nostra Regione … Tra l’altro, come detto dai miei colleghi che mi hanno preceduto, prendete sempre i capitoli di spesa e ci fate gli emendamenti, capisco che è fare opposizione, ma neanche in un Consiglio comunale di un piccolo Comune si fa in questo modo e voi siete Consiglieri regionali, quindi mi aspetterei un livello molto più alto.
Ultima cosa, siccome qualcuno ha detto che non sono stati pubblicati articoli di giornale, vedo qui un post della Consigliera Vitri in cui viene pubblicato l’articolo di Repubblica, quindi avere un minimo di decenza e prendersi le proprie responsabilità per quello che si pubblica sui social in piena alluvione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Il Consigliere Serfilippi mi sta accusando di aver postato un articolo di Repubblica, siamo arrivati al dibattito che la Consigliera Leonardi definiva svilente e lui mi accusa di aver postato un articolo di Repubblica? Io chiedo a tutti di evitare certe bassezze!
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Il problema non è tanto che si posta un articolo di Repubblica, è che si posta l’articolo di Repubblica contestualmente alla visita effettuata il giorno dopo a quanto è successo a Cantiano. Questo è veramente vergognoso! Noi non lo avremo neanche tirato fuori, però il vostro capogruppo, probabilmente ignaro di queste cose, non si è neanche reso conto di questa situazione.
E’ vergognoso pubblicare un articolo, che è stato completamente smentito dai fatti, sui finanziamenti fatti dalla Regione Marche. Anch’io con altri sono andato in quei luoghi, ma non abbiamo fatto nessun tipo di foto, evidentemente voi siete fatti in modo diverso e parlate di responsabilità proprio voi che pensate che la Regione possa essere in grado di ristorare per il caro bollette. Parlate di questioni che sono assurde, usare il fondo per i crediti di dubbia esigibilità dopo che la dirigente della ragioneria ha spiegato in maniera molto chiara questa vicenda, se poi voi avete impostato tutta la vostra campagna di comunicazione di questa giornata sull’assestamento cercando di usare questi 20 milioni per cercare di far credere alla povera gente che siano disponibili, questo è per me inconcepibile.
Parlate di responsabilità voi che siete in grado di esporre la Regione Marche ad un rischio importantissimo, come ci ha detto più volte l’Assessore Castelli, questa è irresponsabilità da parte vostra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Intervengo anch’io sul tema per fare una considerazione in fase finale di questo assestamento di bilancio, perché di questo parliamo: assestato di bilancio 2022/2024.
Penso che dovremmo, proprio perché richiamata la responsabilità, essere onesti con noi stessi, tutti, dobbiamo essere chiari su una proposta, perché qui stiamo portando una proposta, un assestato che, con tutti i mille problemi (disgrazie, tempistiche, interpretazioni elettorali e procedurali) porta un miglioramento ad un bilancio che prevedeva l’applicazione della tabella E, che di fatto viene stralciata e va verso un assestato di bilancio totalmente diverso da quello che si era pensato precedentemente.
La responsabilità è proprio questa, intervenire successivamente per dire che come Regione vogliamo essere più vicini su questa tematica, quindi chiediamo responsabilità non solo alla nostra maggioranza ma, su indicazione del Presidente della Giunta, anche alla minoranza.
In questo caso, in questo contesto il vero unicum dovrebbe essere la Regione Marche che va in ausilio e in aiuto di quelli che sono stati i fatti, per le persone colpite, decedute, le famiglie e per i territori che subiscono questa disgrazia.
Quindi qui possiamo, per carità, tendere un orecchio ed una mano, anche alle indicazioni che vengono dalla minoranza, ma è anche giusto aspettarsi una sorta di responsabilità e condivisione dei temi che la maggioranza porta. Non c’è stato un atteggiamento di chiusura nel dire portiamo avanti una tabella E pur se in accordo con i Comuni per le mille cose che sono state lette da quella tabella, dal concerto al museo a qualsiasi altra cosa, ma tutto passa in secondo piano, perché è di secondo piano che parliamo, però su questo scontro, su questa partita, limitiamo le parole fuori posto, da tutte le parti, noi per primi, forse.
Il grado di responsabilità è talmente alto che forse dovremmo ricordarci tutti …, e ve lo dice uno che nel 1992 è stato alluvionato, qui dentro chi ha subito una alluvione sono stato io, con la mia famiglia, i miei parenti, a Porto d’Ascoli e San Benedetto del Tronto. Sono 30 anni che viviamo questo incubo e non lo dico per dietrologia, lo dico semplicemente perché ancora ad oggi al Tribunale delle acque e al Tribunale superiore delle acque ci sono pendenti 800 cause, quindi sugli interventi primari e sugli interventi secondari non c’è stato alcun intervento del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio. Il livello medio sotto casa nostra era di 2,08 metri di acqua, un’edicola non si vedeva più, c’era il Tronto che andava ovunque e non lo dico per chissà che cosa, lo dico perché è così e non ci sono stati interventi né nell’immediato, né successivamente. Non c’è stata una Regione pronta nell’immediato.
E’ vero, come dice il Consigliere Biancani, che 10 giorni fa sono stati fatti gli emendamenti, ma 10 giorni fa questa maggioranza era presa da altre problematiche che non andavano solo nel contesto dell’emendamento, ma si stava riorganizzando, programmando, cercando di capire il da farsi, quindi, da parte vostra oggi mi aspetterei …, e lo dico anche al Consigliere Santarelli perché è sicuramente migliorabile questo assestato, però non si può non votarlo e ve lo dico in maniera accorata dato che è dare uno schiaffo due volte a chi ha subito quell’acqua, a chi ha subito quelle morti, a chi ha subito quella devastazione. Lo possiamo migliorare, ce lo giochiamo tra una settimana, ce lo giochiamo a dicembre con il bilancio, ma oggi non votarlo è un atto di irresponsabilità politica vostra.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io esporrò gli emendamenti tutti insieme anche se sono una decina perché tutti sono finalizzati allo stesso scopo, cioè agli interventi per le famiglie, andando a costituire un fondo regionale di solidarietà ad integrazione ed estensione del bonus Arera sulle forniture dell’elettricità e del gas. Vorrei sottolineare che il bonus Arera lo recepiscono solo le persone che hanno un Isee sotto i 12.000 euro.
Questo emendamento è già stato presentato in Commissione ed è stato bocciato, quindi immagino che farà la stessa fine anche adesso, però per una volontà politica, non credo che ci sia nessun tipo di impedimento tecnico, se non altro perché l’articolo 11 approva le variazioni alle tabelle A, B, D1, D2 ed E, per cui non avendo approvato l’articolo 11 ancora la tabella E non è stata approvata.
Sono andata, come hanno fatto tra l’altro anche altri Consiglieri, a limare questa tabella per cui anche dal punto di vista tecnico, volendo, potrebbe essere approvato ma, ripeto, non è stato fatto nemmeno in Commissione immagino la fine farà qua.
Non abbiamo avuto il coraggio di azzerare le voci della tabella E, nella maggior parte dei casi sono state solo limate con un 50% di taglio, in alcuni casi qualcosa di più, voi invece oggi avete azzerato, mi sembra, moltissime voci, quindi dovete solo ringraziare l’opposizione che vi ha chiesto di portare questo atto post elezioni sennò questi soldi non ci sarebbero stati, mentre li avete comunque potuti usare in campagna elettorale ed oggi grazie a Dio usare per una finalità molto più nobile, che è quella di andare a ristorare le aziende che hanno avuto danni a causa dell’alluvione.
All’appello accorato del Consigliere Assenti abbiamo già risposto come opposizione perché gli emendamenti presentati dal Consigliere Marinelli, che hanno questo aspetto, li abbiamo votati favorevolmente, quindi non ci dovete chiedere responsabilità, noi la responsabilità l’abbiamo messa in campo, voi prima ne avete messa in campo molto meno ed è per questo motivo che ci tenevo a presentare questi emendamenti ed a poter fare il mio intervento e se mi è stato permesso è perché tecnicamente si può fare.
Detto questo, gli emendamenti sono 10 e vanno a limare tantissime voci della tabella E e vanno ad incrementare il fondo di solidarietà per le famiglie indigenti. Vediamo che fine farà l’emendamento che, ripeto, in Commissione purtroppo è stato bocciato. Grazie.
PPRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Non faccio interventi sui miei emendamenti perché sono rimodulazioni di tutti i fondi che sono stati sottratti dalla tabella E ed altro, poi c’è già stata la discussione prima.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Per dichiarare il nostro voto favorevole agli emendamenti presentati dal gruppo del Movimento 5 Stelle sulla linea che abbiamo tracciato anche noi.
Devo dire che ho ascoltato il Consigliere Assenti molto volentieri perché oggettivamente ha affrontato il tema in maniera seria, però, mi ha anticipato la Consigliera Ruggeri, in merito alla corresponsabilità a cui ci richiamava i fatti dimostrano esattamente due direzioni opposte, tutti gli emendamenti della maggioranza che riguardavano gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con variazioni di spesa, anzi riallocazione, lei avrà potuto constatare, sono stati votati favorevolmente o mi sbaglio?
Questo non è avvenuto dall’altra parte, non perché qualcuno potesse pretendere che tutti gli emendamenti della minoranza venissero accolti, ma noi siamo stati presi a pesci in faccia dicendo che avevamo strumentalizzato tutto. Credo che questo dentro una serenità di discussione sia smentito categoricamente, per come ho potuto ascoltarla noi eravamo pronti a discutere, addirittura il Consigliere Cesetti ad un certo punto ha detto mettiamoci d’accordo!
Quando lei alla fine chiude il suo discorso dicendo: ma come fate voi a non approvarli? Non li approviamo, salvo indicazioni diverse del capogruppo, per una semplice ragione, che è quella per la quale non è stato stanziato un solo euro per le famiglie che stanno vivendo questa cosa, non è stato stanziato un solo euro per le famiglie che sono nella la difficoltà quotidiana di pagare le bollette, semplicemente questo. La scelta che avete fatto …, noi abbiamo votato anche quello delle imprese, se non vado errato, quindi, qual è la simmetria della responsabilità? Alla fine di questa discussione cosa resta? Non c’è un euro per quelle famiglie, non c’è un euro per gli alluvionati, cosa voglio dire? Che se ci fosse stato un ragionamento di corresponsabilità rispetto al tutto, questo Consiglio sarebbe durato molto meno e soprattutto non ci sarebbero state le schermaglie perché c’è stato un pregiudizio rispetto agli emendamenti presentati, peraltro basta ascoltare il Consigliere Borroni che ha detto che noi li abbiamo presentati un po’ di giorni fa, quando forse voi eravate impegnati, ma non vi abbiamo rimproverato perché non li avevate presentati, non vi abbiamo rimproverato per niente, abbiamo solo cercato di integrare un lavoro che su una situazione come questa poteva vederci tutti insieme. Questo è stato fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Intervengo per confermare il voto favorevole su tutti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle ed anche del Consigliere Marinelli.
Lo ha detto il Consigliere Carancini, siete voi che avete spostato il confronto sulla rissa verbale, noi siamo venuti qui ed abbiamo votato tutti gli emendamenti del Consigliere Marinelli perché coglievano nel segno.
C’è di più, ho presentato in Commissione 14 emendamenti, ne ho riproposto uno soltanto, lo abbiamo deciso con il gruppo, ne ha riproposto un altro il Consigliere Mangialardi, tre il Consigliere Carancini ed uno la Consigliera Bora, firmati da tutto il gruppo del PD, e quegli emendamenti hanno colto nel segno perché se non ci fossero stati probabilmente il Consigliere Marinelli non sarebbe stato indotto a presentare i suoi giusti emendamenti, con i quali ha falcidiato, anche opportunamente, una parte della tabella E, ex tabella C. La dimostrazione di questo sta che non sono stati i Consiglieri Cesetti, Carancini, Mangialardi, Casini, Mastrovincenzo, Bora, Vitri, Biancani a gridare allo scandalo della tabella E in piena crisi energetica delle famiglie, delle imprese e dei privati cittadini, il primo è stato il Consigliere della Lega, membro dell’Ufficio di Presidenza, Consigliere Serfilippi, perché ha presentato oltre 30 emendamenti per annullare la tabella E, emendamenti che poi è stato indotto a ritirare, evidentemente con la promessa intelligente del Consigliere Marinelli che avrà detto: “Ritira gli emendamenti che ci fanno confusione, perché ci penso io a falcidiare la tabella E”, come ha fatto.
Questa volta il Consigliere Marinelli è stato intelligente per la sua esperienza di Sindaco, di imprenditore, questa è la verità, tanto è vero che io quegli emendamenti li avevo fatti propri in Commissione, la Commissione li ha bocciati ed io non li ho riproposti, guarda caso ne ho proposto solo uno, perché volevamo dare una mano.
Quindi, caro Consigliere Assenti, credo che noi abbiamo fatto la nostra parte in questo assestamento per dare una mano alle famiglie, per dare una mano alle imprese, per dare una mano agli alluvionati, questo abbiamo fatto e questo risulta evidente dagli atti. Potevate fare qualcosa di più perché, ripeto, l’ha ricordato il Consigliere Carancini, con il suo emendamento si potevano destinare delle risorse a queste finalità, al limite una metà, non l’avete fatto, le avete accantonate e ve le ritroverete come tesoretto, ma vi ritroverete anche la responsabilità di non aver colto l’occasione.
PRESIDENTE. Emendamento 11/01 a firma del Presidente della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 11/1 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/2 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/3 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/4 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/5 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/6 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/7 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/8 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/9 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/10 a firma della Consigliera Ruggeri. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 11/11 a firma del Presidente della I Commissione. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 11/12 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Semplicemente per dire che, come avete visto, gli emendamenti che attingono alla tabella E a firma del Consigliere Marinelli sono dopo quelli a firma del Movimento 5 Stelle e del PD, quindi tutta la mezz’ora e passa di discussione fatta prima è stata del tutto inutile.
Detto questo, voterò, come ho promesso, a favore degli emendamenti del Consigliere Marinelli, però ci tengo a chiarire questo aspetto perché ne abbiamo sentite un po’ troppe in Aula oggi.
PRESIDENTE. Emendamento 11/12. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Annulliamo la votazione e la rifacciamo. Articolo 11, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12.
Emendamento 12/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. E’ una autorizzazione all’indebitamento per investimenti nel triennio 2022/2024, per avere più capacità.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Su questo, sull’autorizzazione all’indebitamento, se il capogruppo mi autorizza, voto a favore e spiego perché.
Mai come in questo momento l’autorizzazione all’indebitamento è necessaria per interventi di cui ha bisogno questa nostra regione. Tra l’altro c’è stata anche una rimodulazione quando abbiamo destinato risorse e abbiamo votato a favore per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei fiumi, se non vado errato. Non ci sono risorse aggiuntive, è una rimodulazione di risorse esistenti, quindi ci può essere per la spesa di investimento una necessità di indebitamento e la relativa autorizzazione.
Perché voto a favore? Perché è coerente con l’emendamento a prima firma del Consigliere Carancini, certo mica voglio dire che noi autorizziamo l’indebitamento per coprire il mancato introito del bollo auto, no, non esiste questo, però l’autorizzazione all’indebitamento è anche necessaria per garantire l’equilibrio di bilancio, quindi in questo momento così difficile io, limitatamente all’articolo 12, voterò a favore.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Ovviamente la mia dichiarazione è in dissenso. Io non voterò questo articolo, le ragioni sono evidenti, la prima, è una netta contraddizione con quello che avete detto fin qui rispetto alla questione del fondo crediti di dubbia esigibilità, come si fa a dire da un lato, all’articolo 4 bis, che siamo preoccupati dei 19 milioni di eventuale mancato utilizzo del fondo crediti di dubbia esigibilità e dall’altro autorizziamo l’indebitamento. Ma c’è un’altra di ragione, io ovviamente non firmo cambiali in bianco, l’autorizzazione all’indebitamento, Consigliere Marinelli, è una autorizzazione indistinta, se avessi letto l’assestamento …, avete cancellato il debito autorizzato e non assunto, che è un’altra contraddizione in termini, quindi questo emendamento, che di prima mattina le è uscito fuori, è in netta contraddizione con il contenuto dell’assestamento.
PRESIDENTE. Emendamento 12/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Antonini, Assenti, Ausili, Baiocchi, Biancani, Bilò, Biondi, Borroni, Cesetti, Ciccioli, Latini, Leonardi, Mangialardi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Putzu, Rossi, Serfilippi, Vitri.
Contrari: Carancini, Mastrovincenzo.
Astenuti: Ruggeri.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13.
Emendamento 13/1 a firma del Presidente della I Commissione. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Qui vengono riportate tutte le variazioni delle varie missioni, quelle che sono state le maggiori entrate ed uscite, in modo da avere una tabella riepilogativa in cui vengono riportate tutte quelle che sono state le maggiori spese.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Non vedo la necessità di questo emendamento riepilogativo, certo, Consigliere Marinelli, lei prima ha detto che il fondo crediti di dubbia esigibilità è un debito, non va bene, io ho votato quell’emendamento, però non va bene, quindi a questa tabella riepilogativa io voto contro.
PRESIDENTE. Emendamento 13/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13, così come emendato. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 15. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 16 (dichiarazione d’urgenza). Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei suoi componenti)
Adesso c’è un primo coordinamento tecnico: “’Ai sensi del comma 3 dell’articolo 11 la parola 4 è sostituita dalla parola 5’. Al comma 1 dell’articolo 15 le parole 2 e 4 sono sostituite dalle parole 3 e 5’”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Il secondo coordinamento tecnico: “Nel comma 2 dell’articolo 12, come sostituito dall’emendamento 12/1, le parole ‘articolo 8’ sono sostituite dalle parole ‘articolo 9’ e la cifra ‘172.721.894,66’ è sostituita dalla cifra ‘172.721.984,66’”. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 133. Ricordo che la dichiarazione di voto viene fatta solo dai capigruppo o loro delegato, ai sensi dell’articolo 69 del Regolamento, oppure possono intervenire solo coloro che votano contro la posizione assunta dal proprio gruppo, possono intervenire per dichiarazione di voto anche i componenti della Giunta.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Per il contesto nel quale ci stiamo trovando, con una crisi energetica ed economica molto pesante per il nostro territorio, forse ancora non siamo completamente usciti dalla pandemia, metà di questa regione è stata sconvolta e travolta da una alluvione, Presidente, mi sarei aspettato un altro tipo di atteggiamento.
C’era un assestamento in corso che era stato impostato, non voglio aprire polemiche, abbiamo già sottolineato in maniera molto puntuale come per noi è stato strutturato, ma c’era anche la necessità impellente che doveva vederci tutti insieme a porre il tema e trovare soluzioni perché le nostre proposte, l’ha detto prima il Consigliere Biancani, sono state elaborate già da tempo, anche raccogliendo, come ha detto la Consigliera Vitri, sollecitazioni da parte della Giunta, che ovviamente noi facciamo sempre nostre perché pensiamo che vengano poi tradotte in atti. Questo non è accaduto.
Ci siamo adoperati in maniera seria, non strumentale, nell’avanzare emendamenti che riaggiornavano il vostro strumento, emendamenti puntuali, solo sostegno per le imprese e le famiglie sul tema dell’energia e sostegno immediato all’alluvione. Abbiamo cancellato tutto, tra l’altro è stata una scelta che ha anche un po’ svilito il lavoro iniziale che avevano fatto tanti Consiglieri per dare un altro tipo di contributo, invece abbiamo capito e dentro quel percorso abbiamo dato un contributo importante. Un contributo che oggi ha determinato un quadro imbarazzante, Presidente, lo dico perché non abbiamo dato una bella dimostrazione. Lì fuori ci sono famiglie che alle 20,00 non accendono la luce perché non hanno più disponibilità economiche e ci sono famiglie che sono fuori casa perché non hanno più nemmeno quella, e noi qui ci posizioniamo su chi ha presentato prima e su chi doveva fare cosa.
Noi abbiamo avuto un approccio serio, lo devo dire per chi ci ha lavorato, guardo in modo particolare i componenti della Commissione, i Consiglieri Biancani e Cesetti, anche il Consigliere Carancini si è dedicato molto al pezzo del bilancio, sul quale abbiamo pensato di reperire più risorse possibili che andassero oltre il senso di responsabilità messo davanti con l’idea di dare risposte immediate su due temi. Avevamo trovato risorse dal fondo crediti di dubbia esigibilità, non ci avete convinto, perché è vero che c’erano 54 milioni di euro della parte percentuale non intaccabile, ma 19 milioni di euro erano facoltativi e penso che la Corte dei Conti avrebbe capito il motivo per il quale le utilizzavamo a favore delle imprrese o degli alluvionati o delle famiglie.
Poi abbiamo dedicato risorse …, l’ho detto al Commissario, e se ne accorgerà nei prossimi giorni, ma non è una minaccia, nel senso che è una situazione contingente e quando gli aiuti fisici per la sistemazione dei territori saranno finiti, come i volontari, ci sarà bisogno di risorse immediate per consentire di rimanere con il freddo dentro le case. Avete detto che non era questo il momento, ci avete detto che abbiamo strumentalizzato, io invito i nostri concittadini tutti, non lo fanno mai, ad andare a vedere i filmati, ad andare a vedere gli interventi e vi accorgerete chi, magari con fare determinato, ha posto il tema e come è stato risposto, con il muscolo, perché oggi avete vinto e governate ovunque. Penso che voi riteniate non solo che non si deve ascoltare, ma ogni volta ci dovete dare un giudizio.
Il nostro sarà un voto fortemente contrario, anche se vi abbiamo dimostrato che sugli emendamenti che avete presentato, che non sono esaustivi, che sono stati scopiazzati e che sono stati arraffazzonati questa mattina alle ore 9,00, quando il Consiglio sarebbe iniziato alle 10,00 – avevate tutto il fine settimana per presentarli – in maniera coerente e assolutamente disponibile per risolvere qualche tema alle nostre famiglie ed alle nostre imprese abbiamo votato favorevolmente.
Ma voi siete in confusione, oggi abbiamo bisogno di lucidità, ci auguriamo che anche con il cambio dell’assetto di Giunta si possa trovare una disponibilità diversa rispetto a quello che avete dimostrato anche in questa occasione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Borroni.
Giampaolo BORRONI. Grazie, Presidente. Sarò velocissimo, devo dire in questa sede che sono orgoglioso di questa maggioranza, sono orgoglioso della reazione della Giunta, sono orgoglioso degli emendamenti del Consigliere Marinelli perché in un momento di crisi velocemente si è riusciti a dare una risposta, seppur non grandissima, ad un’emergenza reale, senza perdere tempo e senza nessuna obiezione da parte di tutta la nostra maggioranza. Abbiamo tagliato tutto il tagliabile nella tabella E, che tra l’altro non è paragonabile con la vostra tabella C perché la vostra era una cosa vergognosa, la nostra è minimale rispetto alla vostra.
Premesso questo, sono orgoglioso di questa maggioranza, della reazione che ha avuto e della immediatezza dell’atto, che è stato fatto velocissimamente dall’Assessore Castelli.
Mi è dispiaciuto d’altro canto vedere e sentire le bugie, l’opportunismo politico che è venuto dal PD.
E’ vero, Consigliera Casini, che nessuno dei presenti in Aula ha scritto sui giornali, ma un vostro ex Assessore lo ha fatto in maniera netta e vergognosa, facendo un uso strumentale dell’alluvione. E’ stata una cosa vergognosa, indicibile, e come ho detto anche prima, noi questi non li chiamiamo serial, ma spot elettorali. Vedremo l’ultima puntata fra due settimane al Consiglio regionale aperto e vedremo cosa sarete in grado di inventare.
Sono orgoglioso del mio gruppo, della mia maggioranza, della mia Giunta e del Presidente Acquaroli, quindi dichiaro il voto favorevole del gruppo Fratelli d’Italia. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per ringraziare innanzitutto tutto il personale, i dirigenti e coloro che si sono adoperati in questi giorni per trovare le risorse reali. Siamo andati a cercare più risorse possibili per andare in qualche modo a coprire alcune esigenze e, dopo varie discussioni che abbiamo fatto come gruppo, abbiamo ritenuto che fossero le più importanti in questa situazione.
Sappiamo che le risorse sono limitate e le abbiamo concentrate dove crediamo possano dare maggiori risultati. Sappiamo che ci sono delle famiglie in difficoltà, imprese in difficoltà, dovremmo essere certi che le ordinanze vadano a coprire queste esigenze, d’altronde so come funzionano queste situazioni, ho avuto modo di vivere il terremoto del 1997 e del 2016, sono dei momenti drammatici, difficili, brutti, però non ho mai pensato di chiamare la Regione per pagare l’autonoma sistemazione o per andare incontro ad altre esigenze. Quindi, dico che noi stiamo facendo la nostra parte, la facciamo bene, e voglio ringraziare l’Assessore Castelli che ha lavorato benissimo in questi due anni, chi prenderà il suo posto lavorerà benissimo, comunque gli auguro di coprire al meglio questo nuovo incarico, sono certo che lo farà con onore e avrà sempre le Marche nel cuore e cercherà di lavorare per la nostra regione. Lo ringrazio anticipatamente e lo ringrazio per tutto quello che ha fatto in questi due anni.
Soprattutto vorrei mettere in risalto la figura del nostro Presidente che in questa situazione si è imposto affinché fossero fatte delle scelte indirizzate, piuttosto che quelle poche risorse, dare 10 euro ad ognuno non era possibile. E’ stata una decisione difficile quella di andare sulla difesa dei nostri fiumi, dare quell’indirizzo, perché vogliamo che questi avvenimenti non succedano più. Penso che sia la cosa più importante.
Un ringraziamento va ai componenti della Commissione pur nelle dovute differenze e vedute.
Sulle marchette non voglio dire niente, però in Commissione ci sono e dico che forse sono più le richieste che vengono dalla minoranza che dalla maggioranza, forse abbiamo sbagliato fino ad oggi ad accoglierle, quindi se queste vengono chiamate marchette saremo più attenti quando farete delle richieste, oppure non chiamatele più così, le chiameremo tutti insieme interventi a favore del nostro territorio, che vanno a vantaggio del nostro territorio, soprattutto quando sono rivolte, e su questo vorrei mettere attenzione, ai borghi, alle realtà più lontane, più difficili e che hanno difficoltà. 10, 20, 30 mila euro possono far vivere un territorio e possono far vivere una realtà, quindi stiamo attenti perché poi potremmo anche far male.
Dico che tabella C o tabella E non sono risorse date senza guardare dove e come, può essere uno strumento importante per alcune situazioni, soprattutto in realtà dove è difficile vivere.
Il nostro è un voto convintamente favorevole, auspicando che il Governo metta le risorse necessarie per far fronte alle esigenze delle famiglie e che il Governo intervenga anche sul caro bollette. però qui parliamo di miliardi di euro. E’ in difficoltà l’Unione europea a trovare delle soluzioni, è in difficoltà il Governo italiano, questo Consiglio regionale non può soddisfare queste esigenze che stanno trasformando il mondo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Sarò telegrafica. Sono particolarmente delusa per come è stato confezionato l’atto nella sua prima forma, qui non si sta parlando di un finanziamento puntuale, di due o di tre o di quattro, ma di un sistema che è stato a lungo criticato e adesso messo in pratica.
Sinceramente la prima versione dell’atto era irricevibile, dal mio punto di vista, adesso l’avete aggiustato, ma a posteriori rispetto ad una disgrazia che ha colpito il nostro territorio, ne avremmo veramente fatto tutti a meno, vedremo le prossime variazioni, i prossimi assestamenti, i prossimi bilanci se conterranno ancora queste cose, che spero non diventino una prassi di questa maggioranza.
Detto questo, sono abbastanza delusa anche per come si è svolto il dibattito oggi perché quando i Consiglieri, seppure d’opposizione, fanno il loro dovere, che è quello non solo di controllo ma anche di proposta, sentirsi additare come demagogici, come populisti è alquanto fastidioso e non rientra in quello che ha chiesto il Consigliere Assenti, nel senso di responsabilità che tutti dovremmo mettere in campo.
Sono contenta di aver sostenuto gli emendamenti del Presidente Marinelli perché sono importanti, però nello stesso tempo l’atto nella sua interezza lo andrò a bocciare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Castelli.
Guido CASTELLI. Grazie, Presidente. Probabilmente è l’ultima volta che parlo da Assessore al bilancio, quindi anch’io vorrei ringraziare con chi, come i presenti, ho collaborato in questi due anni; ringrazio il Presidente che mi ha dato fiducia, non era scontato ed abbiamo cercato, anche nella strategia più profonda implicita, che è la infrastruttura fondamentale di un ente che è il bilancio, di essere responsabili, tempestivi e rigorosi.
Responsabili, tempestivi e rigorosi, lo siamo stati anche in questa circostanza perché abbiamo innanzitutto dato corso ad una richiesta di questo Consiglio di non arrivare a novembre per l’assestamento, l’abbiamo fatto ad agosto a prescindere dalle scadenze elettorali, era un impegno preso e lo abbiamo corrisposto.
E’ una manovra importante perché movimentiamo in tre anni, al di là delle demagogie, quasi un miliardo di euro, riuscendo a presidiare delle attività che, anche per merito del nostro Presidente, richiedono una discontinuità radicale, in particolare le borse di studio per i medici di medicina generale e per gli specialisti. C’è stata una lunga e colpevole trascuratezza da parte del centro-sinistra nei cinque anni precedenti, stiamo pagando nella difficilissima questione sanitaria anche e soprattutto questa miopia che ha portato a non prevedere quello che era statisticamente certo, ovvero che i medici di medicina generale sarebbero diminuiti di più di 100 unità. Noi siamo stati qui a modificare, a trovare risorse di spesa corrente per 5 milioni per questa voce, per circa 20 milioni per la progettazione delle nostre infrastrutture e per gli investimenti, cose reali e non barbabietole da zucchero.
Poi, mi sia consentito ricordarlo, si parla molto poco di trasporto pubblico locale, 5 milioni di euro ci hanno consentito di riconoscere, dal 2012 che non accadeva, l’inflazione a carico di aziende tanto importanti quanto purtroppo spesso disconosciute nella loro centralità.
In poco tempo siamo riusciti a mobilitare altri 21 milioni e da questo punto di vista devo dire che questa manovra è all’altezza della situazione, della contingenza drammatica che abbiamo vissuto.
Guardate, parlo per un attimo e torno alla questione elettorale, le Marche sono state strumentalmente messe sul banco degli imputati dal mondo, ci inseguivano i giornalisti progressisti di ogni genere, ci si è messa anche la XY, tutti, aspettavano al varco il Presidente Acquaroli, la sua Giunta e la sua maggioranza, i risultati sono quelli del 25 settembre, sono partiti levrieri i signori del centro-sinistra e sono tornati a casa bulldog, con il muso schiacciato, lo dico metaforicamente perché oggi, mi sia consentito, non mi aspettavo un atteggiamento così demagogico da parte del centro-sinistra, lo devo dire, perché è demagogico provare a dare i soldi del monopoli ai disperati dell’alluvione, perché parlare di manomettere il fondo crediti di dubbia esigibilità è demagogico, colpevole e gravissimo. Hanno fatto riferimento al Friuli Venezia Giulia, all’Emilia-Romagna dicendo cose strampalate perché i nostri 21 milioni sono esattamente più di quello che il Friuli Venezia Giulia e l’ Emilia Romagna hanno fatto in altre manovre, ma la cosa gravissima è quella di aver voluto cumulare demagogicamente il ristoro dell’energia e il ristori degli alluvionati, metter insieme queste cose. Non aver avuto neanche il pudore di dire l’una o l’altra vuol dire non essere capaci di capire qual è la crisi profonda di credibilità del centro-sinistra.
Dico l’ultima cosa, Consigliere Carancini, non la volevo dire, ma ora la dico, il 30 ottobre 2012 ci parlammo perché lei aveva, in nome di un atteggiamento verso la finanza un po’ allegrotto, che vuole esportare anche nella nostra Regione, un buco di bilancio di 800.000 euro, aveva convocato la sua maggioranza perché voleva aumentare l’Imu sulla seconda casa per coprire i suoi buchi da finanza allegra, la sua maggioranza le disse di no e andaste sotto. Questa cosa è esattamente ciò che non vogliamo fare, siamo seri, siamo responsabili ed io sono convinto che chi dopo di me avrà questo onere non metterà a rischio ed a repentaglio i conti che un’agenzia, sicuramente non sospettabile di atteggiamenti benevoli verso la Regione Marche …, Regione Marche che ha dimostrato di essere capace di un bilancio solido, vero, con un rating capace di consentirci di guardare al futuro con molta attenzione e molta positività.
Quindi, devo dire grazie di questa ulteriore manovra e che Dio ci assista anche negli altri ruoli, saremo sempre a disposizione della nobile terra marchigiana per fare sempre di più e meglio con i colleghi che verranno con noi a Roma. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Presidente Acquaroli.
Francesco ACQUAROLI. Non la voglio fare lunga perché l’ora è tarda e credo che i lavori a cui abbiamo assistito oggi siano stati intensi. A differenza di quello che è stato detto non andiamo alla perfezione, che sicuramente non è di questo mondo, però penso che il lavoro svolto nelle ultime ore dalla maggioranza e dalla Commissione sia importante, rivolto ad una priorità e ad una emergenza che si è venuta a creare improvvisamente nella nostra regione la notte del 15 settembre.
Dico anche che il tema del caro bollette è enorme a cui noi piacerebbe far fronte, ma farci fronte significa oggettivamente smontare il bilancio della Regione, negare i servizi e non risolvere i problemi.
Se siamo onesti con noi stessi i mesi che avremo davanti sono mesi in cui le famiglie e le imprese subiranno aumenti che impatteranno in maniera devastante sul bilancio dello Stato, tant’è che la stessa Unione Europea si sta ponendo il tema se e come intervenire. Sicuramente non è il bilancio della nostra Regione che da solo può sostenere questa emergenza.
Credo che nella filiera istituzionale, che tante volte richiamiamo, ognuno debba innanzitutto rispondere a quello che è il proprio ruolo e il nostro ruolo in questo momento è quello di garantire, insieme al Governo centrale, ai territori colpiti dal sisma, alle famiglie, alle imprese e alle comunità una risposta seria e strutturale ad un’emergenza, quella del fiume Misa e del fiume Nevola, ma in generale ad un’emergenza o comunque ad un problema che nella nostra regione negli ultimi 16 anni ha prodotto tanti danni. Penso al 2006, al 2011, al 2014 e ultimo al 2022, noi abbiamo una sommatoria di vite umane, purtroppo, ma anche di danni alle cose che debbono farci riflettere. Per questo, nonostante la pandemia, nei primi due anni della nostra legislatura abbiamo incrementato le risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria, con fondi regionali, dei corsi d’acqua e dei fiumi. Pensate che siamo passati dai 5,4 milioni di euro dei 5 anni precedenti ai 6,4 milioni nei nostri primi due anni.
Anche alla luce degli eventi calamitosi che si sono abbattuti nel nostro entroterra per la quantità d’acqua, per il periodo brevissimo in cui si sono verificati e per i cambiamenti climatici che tutti noi riteniamo molto importanti da valutare, ritengo che dobbiamo dare una risposta, sicuramente non avremo tutte le risorse per far fronte a questa emergenza, però credo che un segnale importante, ancora di più rispetto a quello che avevamo dato nei primi due anni, vada dato e va dato proprio in questo momento alle imprese e ai territori.
Sono risorse che noi andiamo a stanziare per il triennio 2022/2023/2024, è il massimo che possiamo fare. Mi aspettavo rispetto a questo problema una grande convergenza, mi dispiace aver assistito, ma la politica oltretutto è fatta così, ognuno fa le proprie scelte, ad un dibattito che in questo momento, secondo me, per quello che è il dolore che ancora sta subendo la comunità marchigiana, avrebbe dovuto concentrarsi intorno ad una scelta che noi abbiamo fatto.
Resta il problema enorme delle bollette del caro energia, però dobbiamo essere onesti, noi non lo risolviamo mettendo in dubbio quello che ci dice la Corte dei Conti, lo risolviamo chiedendo al Governo che è in essere e a quello che verrà una risposta di tipo strutturale, non è sicuramente sfidando, ho sentito questo oggi nelle parole di alcuni colleghi in Aula, una parte dello Stato che noi risolviamo il problema. Noi cerchiamo di affrontare il problema cercando di dare una risposta strutturale a cui finora non c’è stata una soluzione da parte del Governo centrale e dell’Europa, magari la Regione Marche potesse, l’avremmo fatto, però non penso che sfidare una parte dello Stato, la Corte dei Conti, e sfidare anche i conti tagliando tutto quello che possiamo tagliare possa risolvere questo tipo di problema.
Ognuno fa le proprie scelte anche di come condurre e comportarsi in questo momento in Aula, oltretutto se ci sono delle differenze è anche per questo.
Devo dire che sono orgoglioso del lavoro svolto dalla maggioranza e da tutti coloro che vogliono dare questo segnale rispetto ad un tema centrale in questo momento per la nostra regione.
Sono anche orgoglioso e fiero del lavoro che abbiamo svolto nel sostegno alle imprese perché il tema che ci è stato sottoposto non è solo quello delle bollette, ma dell’occupazione. Noi abbiamo centinaia di imprese colpite dall’alluvione e queste imprese ancora non hanno visto i ristori del 2014, una denuncia che abbiamo sentito è che quel territorio, che era stato oggetto dell’alluvione del 2014, ancora non ha visto i ristori del 2014, Le aziende ci hanno detto che ancora pagano i mutui del 2014 e che non possono indebitarsi ulteriormente.
L’idea che abbiamo avuto è quella di dare un supporto a costo zero per i primi 24 mesi fino a 250.000 euro per consentire a quelle imprese di non chiudere e di garantire gli stipendi e l’occupazione sull’intera valle perché sul fondo valle ci sono le zone industriali e le zone artigianali che rischiano l’estinzione.
Credo che sia una vicenda in cui non si può dare tutto a tutti, una scelta opinabile, ma coraggiosa. Certo, non sosteniamo l’indebitamento di quelle imprese, ma mettiamo in campo uno strumento ponte che consentirà loro di resistere finché non arriverà il ristoro dello Stato.
Abbiamo fatto una scelta e sostenendo quelle imprese sosteniamo le famiglie che sono in difficoltà, quelle che oggi sono più in difficoltà, le più deboli perché hanno subito un evento calamitoso della portata incredibile.
Io sono fiero e orgoglioso che queste risorse le abbiamo riconvertite, certo, sappiamo che non sono a sufficienza per poter dare tutte le risposte, ma quello che poteva fare questa maggioranza e questa Giunta oggi è stato fatto.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 133, così come emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 20,20