Resoconto della seduta n.86 del 18/10/2022
SEDUTA N. 86 DEL 18 OTTOBRE 2022
La seduta inizia alle ore 10,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, do per letto i processi verbali della sedute nn. 84 e 85 dell’11 ottobre 2022, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 568 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Cesetti, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Stabilizzazione Precari Covid-19 in servizio presso il Servizio sanitario regionale”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 565 – a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il personale cosiddetto precario, personale con contratti a tempo determinato e contratti di co. co. co., può essere stabilizzato in applicazioni di due disposizioni: articolo 20, primo comma, del decreto legislativo n.75 del 2017, meglio noto come la legge Madia: il personale ha diritto alla stabilizzazione, cioè al contratto a tempo indeterminato al maturare di tre anni di servizio, il presupposto è quello di aver partecipato a un concorso pubblico. Le aziende procedono al bando ogni sei mesi e tutto il personale che matura i tre anni viene stabilizzato all'intero del Servizio sanitario regionale; articolo 1, comma 268 della legge finanziaria dello scorso anno, che disciplina la stabilizzazione del personale assunto durante l'emergenza Covid. Questo personale ha il diritto ad essere stabilizzato con 18 mesi di servizio, di cui 6 mesi di servizio espletato durante la pandemia. Anche in questo caso il presupposto della stabilizzazione è l'aver partecipato a un concorso pubblico con esito positivo.
Il Dipartimento salute ha emanato una disposizione affinché tutto questo personale possa essere trattenuto in servizio almeno fino al 31 dicembre di quest'anno.
Si valuti che abbiamo un interesse pubblico a tenere questo personale, sia quello che può essere stabilizzato con la legge Madia che quello che può essere stabilizzato in ragione del servizio prestato durante l'emergenza Covid, ma c'è un limite ed è il tetto di spesa.
In questi mesi siamo riusciti a superare questo problema prevedendo con una disposizione del Direttore del Dipartimento salute del 28 luglio: ove un'azienda non abbia capienza nel suo tetto di spesa, il calcolo deve essere fatto con la compensazione tra le attuali quattro Aziende sanitarie.
Per il momento questo personale sarà trattenuto in servizio fino al 31 dicembre, poi bisognerà verificare come trattenerlo in servizio.
Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con le organizzazioni del comparto e della dirigenza per fare una verifica sul punto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALRDI. Grazie, Presidente. Buongiorno, Presidente, Assessore se devo dire la verità non sono molto soddisfatto, ha riportato pedissequamente le norme della Madia e della legge finanziaria del 2022, forse abbiamo bisogno di un atto, analogamente a quello che hanno già assunto altre Regioni, per dare prospettiva e certezze. E’ vero che il personale precario è stato determinante per affrontare la questione pandemica, e l’abbiamo più volte definito eroe almeno in quella fase, poi come al solito questa nazione si dimentica, io però con un altro ruolo non dimentico quello che è accaduto.
Di fronte ad una legge finanziaria che consente l'assunzione con i criteri che lei ha ricordato, che sono inseriti anche nella nostra interrogazione, forse la nostra Regione dovrebbe fare un atto di Giunta che anticipi la decisione, che deve essere definitivamente recuperata in Conferenza delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni.
Quello che le chiediamo, Assessore, è di arrivare con una delibera che possa individuare, con le modalità che lei ha ricordato, un atto di ricognizione e di impegno ad assumere, dopodiché penso che questo dia un segno importante a quel personale.
Ritengo che debba essere fatto entro il 31 dicembre perché poi il percorso che avete messo in campo dal punto di vista riorganizzativo e le Aree vaste che assumono la personalità giuridica potrebbero creare, ahimè, quello che abbiamo sempre sostenuto e sottolineato, un ulteriore problema. La possibilità di recuperare all'interno dei tetti di spesa la capienza di quelle Aree vaste, che hanno avuto la necessità di assumere con contratti a tempo determinato o con co.co.co. quel personale con la gestione unitaria, che offre quel tipo di occasione, potrebbe essere compromessa dalla personalità giuridica di ogni Area vasta.
Attendiamo, spero che con gli incontri che sono programmati per questi giorni, so che incontrerete la delegazione sindacale, ci sia un atto non solo ricognitivo. Ormai parliamo per l’Area vasta 2 di 90 infermieri e di 30 Oss complessivamente, che ricordo come dato più eclatante, quindi non basta solo l'atto di ricognizione, ma un atto concreto.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Maurizio MANGIALARDI. Presidente, grazie mi richiami se sforo, mi sono distratto.
Assessore, attendiamo con fiducia un atto di volontà che poi potrà essere concretizzato quando ci saranno le risorse e ci sarà l'atto tra Stato-Regione. Grazie.
Interrogazione n.563 - a risposta immediata
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Messa in sicurezza del torrente Arzilla”
n. 567 - a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Serfilippi
“Messa in sicurezza torrente Arzilla e fiume Metauro”.
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni a risposta immediata n. 563 della Consigliera Ruggeri e n. 567 del Consigliere Serfilippi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Per quello che riguarda il torrente Arzilla, occorre rilevare che tale corso d'acqua ricade tra quelli che non presentano opere idrauliche classificate; pertanto, ai sensi della normativa vigente i Comuni provvedono alla pulizia dei tratti degli alvei dei fiumi, dei torrenti e dei corsi d'acqua interni ai centri abitati. Ho già fatto presente al Sindaco di Fano in un recente incontro che il tratto urbano del torrente Arzilla ricade tra le mansioni legate direttamente al Comune, compresi gli argini e i parapetti, mentre la manutenzione ordinaria e straordinaria fuori dal centro abitato spetta al Consorzio di bonifica delle Marche, per chiarezza, altrimenti non si capisce dove arrivano le responsabilità di un ente rispetto ad un altro.
Poi sulle questioni, di cui anche la Regione si è fatta carico, ritornerò , non prima di aver chiarito alcune circostanze. Ad esempio, per quel che concerne la somma richiamata in entrambe le interrogazioni rispetto ai 20.000 euro che sarebbero stati stanziati per la manutenzione dell’Arzilla, c'è un errore di fondo o di interpretazione oppure è stata posta male la questione.
La cifra indicata riguarda uno studio di approfondimento relativo ai carichi inquinanti nel bacino del torrente Arzilla e riguarda la qualità delle acque e non la manutenzione del fiume. E’ un progetto portato avanti insieme ai Comuni di Fano, Pesaro, Mombaroccio, all'Università di Urbino e al CNR per studiare la qualità delle acque. E’ nata questa idea su richiesta del Comune di Fano dopo che la scorsa estate più volte il torrente ha dato problemi di inquinamento anche alla foce per cui ci sono stati dei momenti nei quali è stata vietata la balneazione. Da questo è nato il progetto portato avanti insieme all’università di Urbino e la cifra che la Regione mette a disposizione è per monitorare e valutare la qualità delle acque, non per la manutenzione del fiume, che non vuol dire che non sia necessaria, per cui va chiarita questa cosa.
Per quel che riguarda il torrente Arzilla, nonostante ricada tra le competenze dei Comuni, sono più di uno, in particolare quello di Fano, e il Consorzio di bonifica per l’entroterra, la Regione in questi anni ha portato avanti varie opere e tuttora le sta portando avanti per 325.000 euro complessivi, per quel che riguarda le cose attuali si fa riferimento a 180.000 euro, un fondo stanziato dall'attuale amministrazione regionale per l'innalzamento dell'argine sinistro nella parte terminale del torrente Arzilla, per chi è di Fano, Consigliera Ruggeri, la zona del ristorante “da Tano”, per capirci, dove c'è oggi un'area vincolata dal PAI perché è un area esondabile. Terminato questo tipo di intervento l'area non dovrebbe più essere insondabile e sarà messa definitivamente in sicurezza.
E’ un lavoro portato avanti dalla Regione Marche, sono già stati assegnati i lavori ad una ditta, doveva iniziare i primi di ottobre, tengo a precisare che non sono iniziati perché la ditta è stata chiamata da più Comuni per portare avanti le opere di urgenza legate all'alluvione, ma è tutto già concordato. Appena terminerà questi lavori che in maniera improvvisa, come tutti sappiamo, purtroppo, sono stati determinati, aprirà il cantiere che dovrebbe durare circa tre mesi.
Per altri tipi di interventi più volte tra il 2019 e il 2021 sono state fatte delle pulizie arginali e soprattutto si ricorderà che nel 2019 è stata redatta la nuova passerella sulla foce del torrente Arzilla per 132.000 euro.
La questione legata al torrente Arzilla credo che sia abbastanza chiara, significa che nel piano …, e questo vale per ogni corso d'acqua, le stesse parole le dirò anche per il fiume Metauro.
Stiamo mettendo fondi molto importanti per quel che riguarda la pulizia dei fiumi e la prevenzione dei rischi idrogeologici. Questo non vuol dire che non potremmo interessare anche il torrente Arzilla e, poi lo dirò successivamente, anche il fiume Metauro, però ad oggi stiamo rivisitando un po' tutta la complessità di questi interventi dopo le questioni avvenute ultimamente, mettendo a disposizione più fondi ed anche la possibilità di maggiori interventi.
Per quel che riguarda il fiume Metauro, oltre a tutta una serie di lavori svolti per circa 2.076.000 di euro negli ultimi tre anni, attualmente ci sono dei lavori, cosiddetti in corso e poi preciserò, di sistemazione della parte destra del fiume Metauro, dalla foce fino al ponte dell'autostrada per 896.000 euro, dico attualmente in corso, anche se con riserve perché la ditta ha richiesto una rivisitazione della cifra per la quale ha vinto la gara d'appalto, in quanto ritiene che sia stata sottostimata per una serie di fattori che stiamo approfondendo.
C'è una disponibilità da parte nostra a rivisitare con una variante quel tipo di intervento, i lavori non sono attualmente in corso, anche se sono iniziati, sono stati attualmente interrotti perché c'è una ridiscussione con la ditta per l’intervento su questa parte del fiume Metauro.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ho concluso, dico solo che se serve lascio a disposizione questa relazione così si vedono anche i vari interventi che sono previsti e che sono stati realizzati negli ultimi anni sul fiume Metauro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Ho piacere di ricevere la risposta scritta che mi riservo di leggere con attenzione, però ci sono delle cose che lei ha detto che non mi convincono.
Innanzitutto in riferimento al famoso studio, di cui si è parlato a mezzo stampa per almeno 10 giorni, che da quello che so deve analizzare gli aspetti idraulici ed i soldi sono già stati presi dal Comune di Fano, attraverso un finanziamento del GAC, gruppo azione costiera, addirittura 5.000 euro sono già stati spesi perché il finanziamento prevedeva che ci fossero anche delle comunicazioni alla cittadinanza, quindi questa parte è già stata fatta.
Gli studi sono due, e non ho trovato smentite a mezzo stampa, mi sembra strano che lei dica che ne esiste uno solo sull'inquinamento, ma esiste anche questo. Il problema qual è? E’ vero che ci sono questi lavori sull'argine, ma quei lavori non bastano, anche a ridosso di quanto è successo nelle Marche.
Sappiamo bene quanto un corso con le caratteristiche del torrente Arzilla, di cui tutti ricordiamo l'alluvione del 1979, abbia bisogno di manutenzione ordinaria e straordinaria che in maniera completa non è stata fatta da almeno una decina di anni. Serve una pulizia completa del torrente, non solo della foce, con l'eliminazione delle piante cadute all'interno dell’alveo e dei fanghi anche nel tratto finale.
Ricordo che ci sono cinque gabbioni alti un metro l’uno e due e mezzo non si vedono più, è evidente che serve fare una pulizia anche dei fanghi, oltre che verificare le casse di espansione previste lungo il corso. Per fare tutto ciò il Comune ci mette delle risorse proprie, lei è stato Sindaco sa meglio di me che i soldi non bastano, la Regione anche recentemente ha stanziato parecchie risorse per la pulizia dei tratti fluviali, mi sorprende che per il torrente Arzilla, oltre alle risorse di cui lei ha parlato e di cui eravamo già a conoscenza, non sia stato previsto nient'altro.
Di quelle risorse mi interessava sapere quanto verranno destinate alla pulizia dell’Arzilla, da dove nasce a dove sfocia, non sono per nulla soddisfatta della risposta dell'Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. L'interrogazione sull’Arzilla e sul fiume Metauro, che ho presentato, nasce dopo i fatti del 15 settembre, dopo che la Giunta e questo Consiglio regionale hanno impegnato molti fondi per la pulizia degli alvei fluviali.
A differenza della Consigliera Ruggeri sono soddisfatto della risposta dell’Assessore Aguzzi perché ha detto di chi sono le competenze in merito ai fiumi. Nel caso dell'Arzilla, il tratto vicino alle abitazioni è del Comune di Fano e in parte del Consorzio di bonifica.
Mi auguro che insieme, sia maggioranza che opposizione, ci faremo forza anche presso il Consorzio di bonifica per far sì che i soldi, che comunque sono stati stanziati da questo Consiglio, vengano messi a terra e venga curato il tratto finale dell'Arzilla in cui ci sono tante abitazioni, un torrente che nel 1979 è esondato a causa di un'alluvione.
Auspichiamo che vengano destinate importanti risorse che devono essere utilizzate per quello che serve, per togliere gli alberi che sono cresciuti lungo la parte finale, dal ponte dell'autostrada fino a valle, perché ostruiscono i ponti e creano gli allagamenti.
Bene ha fatto l’Assessore Aguzzi a ricordare gli investimenti che sono stati fatti sul fiume Metauro, bisogna ricordare che sono importanti perché si parla di oltre 2 milioni di euro, che sul torrente Arzilla.
Mi auguro che sul torrente Arzilla, e qui dovremmo convergere tutti quanti, vengano trovate le risorse e finanziati gli interventi che servono.
Questa interrogazione verrà riproposta successivamente in base anche agli studi che stanno effettuando gli uffici, che l'Assessore ha annunciato, sugli interventi di dissesto idrogeologico di questo torrente. Grazie.
Interrogazione n. 571 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Attivazione urgente del supporto di servizio psicologico di emergenza per le comunità colpite da calamità”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 571 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come abbiamo più volte messo in rilievo in questa Assemblea la moderna medicina si avvale sempre di più di tecniche, che in realtà non sono molto moderne, che risalgono all'antica tradizione dei greci che avevano scoperto la psychè, la tradizionale linea di demarcazione tra l'Occidente e l’Oriente, quella che la tradizione cristiana ha denominato anima.
Sin dal nostro insediamento ci siamo indirizzati nel potenziamento dei servizi psicologici perché la dimensione fisica degli individui e delle persone ha anche la dimensione psicologica.
Tenuto conto di tutto questo, quando c’è stata l'alluvione e la popolazione di quelle province è stata duramente colpita, abbiamo immediatamente attivato un percorso di assistenza psicologica ed un team di esperti. Questa equipe era formata da dirigenti psicologi, da assistenti sociali e aveva manforte con l'intervento anche dell'ambito territoriale sociale, anzi degli ambiti territoriali sociali, e non per ultimo l'importantissimo aiuto e fondamentale impegno delle associazioni del terzo settore, ne cito alcune: APA, AMPAS, SIPEM, Croce Rossa Italiana, CISOM, l'associazione PROC.
Sul monitoraggio del fabbisogno di assistenza psicologica si è strutturato un servizio che si è spalmato sul pronto soccorso di Senigallia, sulla Casa di prima accoglienza di Senigallia, gestita dalla Caritas e dalla Croce Rossa Italiana presso l'albergo Atlantic, la Casa di riposo di Senigallia ed anche il seminario.
Il centro di salute mentale parimenti ha attivato un percorso per le persone più fragili e in tutto questo, proprio per dare concretezza a questa assistenza psicologica, sono stati allestiti dei gazebo.
Non per ultimo, per far sì che tutta la struttura dell'assistenza psicologica sia operativa per tutte le popolazioni colpite da questa grave sventura, abbiamo allestito due camper che viaggiano nella provincia di Ancona e di Pesaro, con personale adeguato a bordo, per far sì che il servizio sia esteso in via di prossimità anche agli abitanti non solo di Senigallia o dei centri più grandi, ma anche dei centri dei Comuni più piccoli, delle frazioni più piccole colpite dall'alluvione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ho seguito in queste settimane gli interventi messi in campo sotto questo profilo e mi sono resa conto che c’è stato un impegno per dare un servizio alla cittadinanza colpita non solo fisicamente ed economicamente, ma anche psicologicamente, con traumi che ci vorranno anni ad elaborare.
Mi permetto di riportare alcune segnalazioni che mi sono arrivate, l'approccio e anche il dispendio di risorse umane messe in campo non è stato canalizzato nel modo più adeguato perché chi ha difficoltà psicologiche spesso ha anche molte remore, timori e anche un po’ di vergogna ad approcciarsi ad uno stand sotto un gazebo o addirittura ad entrare in un camper per chiedere aiuto e sostegno. Sono forme che hanno una riservatezza particolare ed è necessaria anche una sensibilità che vada di pari passo.
Ringraziando per l'impegno messo in campo sia dalle associazioni di volontari che dal terzo settore, che dai professionisti dell’Area vasta, mi sento di riportare alcune segnalazioni che chiedono di intervenire anche in altri fronti: a scuola, grazie ai docenti nelle scuole sia primarie che secondarie, cercando di essere vicini ai bambini, ai giovani in modo puntuale, diretto senza che siano loro a dover andare a cercare aiuto in un camper o in un gazebo, al tempo stesso cercando di promuovere il supporto psicologico anche attraverso medici delle cure primarie, mediante una promozione capillare, cercando di capire che non sempre chi ha bisogno di aiuto va e lo chiede in un camper o sotto un gazebo sotto gli occhi di tutti, come se fosse comprare un cestino di arance.
E’ una cosa ben diversa chiedere un aiuto psicologico, Assessore, non è una critica, ma è una proposta che mi sento di riferire così come è arrivata a me, ringraziando comunque per il supporto arrivato alle popolazioni. Grazie.
Interrogazione n. 566 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Serfilippi
“Impianto agri-voltaico”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 566 – a risposta immediata - del Consigliere Serfilippi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Come ha già citato ed informato il Consigliere Serfilippi, in data 10 ottobre abbiamo espresso un parere negativo rispetto all'installazione di questo mega impianto agri-fotovoltaico, per tutte una serie di motivazioni.
Voglio precisare che allo stato attuale il comma 8 dell'articolo 20 del decreto 199 del 2021 dovrebbe definire i criteri generali per l'individuazione delle aree idonee e gli obiettivi di installazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili assegnate alla Regione Marche. Sulla base di questi la Regione entro i successivi 180 giorni dovrebbe emanare la propria legge per l'individuazione delle aree idonee e l’installazione di impianti a produzione energetica da fonte rinnovabili. I criteri non sono ancora stati emanati e di conseguenza siamo in difficoltà ad operare. Il termine è scaduto il 15 giugno scorso. Il percorso indicato al comma 8 dell’articolo 20 di fatto già dà delle indicazioni per l'installazione di questi impianti e questo ci crea non pochi problemi perché siamo in una situazione di vacatio per quel che riguarda le normative chiare.
Il percorso di individuazione delle aree idonee è legato a criteri che devono essere ancora definiti a livello ministeriale.
In linea di principio l’individuazione di aree idonee e non idonee si riferisce ad aspetti di natura ambientale, paesaggistica, di sicurezza sociale ed economica, tenendo conto delle caratteristiche e delle disponibilità delle risorse rinnovabili, nonché delle infrastrutture di rete e della domanda elettrica, non può pertanto riferirsi a confini geografici di territori comunali.
Per essere più chiari, non si possono individuare aree idonee o meno idonee, come lei ci ha chiesto rispetto a questo singolo impianto, sono norme più generali. Del resto il comma 8 dell’articolo 20 del decreto legislativo 199 del 2021 supera l'articolo 36, comma 1, della legge regionale del 2010.
Tuttavia, i nostri pareri si riferiscono e continueranno a riferirsi a quelli elencati in quel decreto legge perché riteniamo che quei principi in questa vacatio siano più che mai validi per poter dare il diniego o l’approvazione a impianti di questo genere.
In questo caso abbiamo portato avanti un diniego perché i riferimenti erano sufficientemente chiari per dire che quell'area sarebbe stata fortemente compromessa da un impianto di quel genere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta che mi trova in buona parte soddisfatto, soprattutto per gli atti che la Regione ha emanato per quanto riguarda il parere contrario alla realizzazione di questo impianto agri-fotovoltaico, 45 ettari che andrebbero a rovinare una delle colline più belle, quella dell’olio Dop di Cartoceto, ed anche il territorio del Comune di Fano nella zona alta di Carrara di Fano.
Mi fa piacere questa presa di posizione da parte sua e della Giunta per quanto riguarda il no a questo tipo di impianto.
Il problema sorge perché questo tipo impianto potrebbe nascere in altre parti della regione Marche, anche in zone tutelate, di pregio, quindi si sta ripercorrendo la stessa fase del 2009/2010, quando la Regione Marche mise tardivamente un punto fermo indirizzando le aree non idonee ad ospitare impianti fotovoltaici a terra.
In questo caso si sta verificando la stessa cosa, l’ha detto anche lei, con questo vuoto normativo, che in questo momento c'è, c'è la legge, ma il Ministero non ha emanato i criteri per le aree idonee.
Suggerisco e secondo me dovremmo valutare di seguire come Regione il modello del Veneto, che ha fatto una legge regionale, che non è stata impugnata dal Governo, anche se ci sono state delle osservazioni, con la quale forzatamente si vanno ad inserire le aree non idonee ad ospitare questi tipi di impianto, che metterebbe un freno agli speculatori - di questo si tratta, di aziende che attraverso i contratti con i proprietari dei terreni e con questa normativa nazionale che consente degli sgravi e degli incentivi molto importanti …- nell’utilizzare le nostre colline, le nostre campagne per ospitare questi tipi di impianto che danneggerebbero, come hanno fatto gli impianti fotovoltaici a terra, il nostro paesaggio, la nostra agricoltura, il nostro sistema sociale, culturale, che nella nostra regione vanno tutelati. Grazie.
Interrogazione n. 572 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Cacancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Attivazione urgente di un fondo regionale per anticipazioni immediate dei sostegni che verranno riconosciuti in attuazione delle ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione civile a favore delle famiglie e delle piccole attività produttive e commerciali danneggiate dall’alluvione del 15 settembre 2022”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 572 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Cacancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Stiamo portando avanti tutte le iniziative previste dalle normative per questo tipo di eventi meteorologici e di emergenza; stiamo ricevendo da tutti i Comuni colpiti le spese di somma urgenza, che ad oggi equivalgono a circa 78 milioni di euro, anche se stanno ancora arrivando le ultime schede. Su questo chiederemo un intervento immediato al Dipartimento nazionale che ha per il momento stanziato solamente 5 milioni di euro, così come è stato chiaro fin dall'inizio, ma il Capo dipartimento ci ha rassicurato su questo, dicendo che sarebbe stato solo un modo di aprire questa contabilità. Stiamo ridistribuendo le schede alle famiglie per il ristoro previsto di 5.000 euro e alle imprese per il ristoro previsto di 20.000 euro, stiamo cercando anche di snellire al massimo la procedura tenendo contatti continui con i Comuni.
Oltre a questo abbiamo previsto a bilancio oltre 20 milioni di euro di fondi regionali per opere strutturali di messa in sicurezza degli alvei dei fiumi e dei ponti e stiamo ragionando su come distribuirli sui territori secondo le emergenze più evidenti. Il Mise ed il Nevola saranno quelli maggiormente attenzionati.
Non solo, è stato finanziato un programma di interventi urgenti per il sostegno economico alle imprese marchigiane colpite dall'alluvione prevedendo uno stanziamento 6.142.000 euro. Questo tipo di finanziamento può essere benissimo visto come un'anticipazione. In altri termini le imprese in attesa del contributo nazionale potranno accedere ad un prestito bancario i cui interessi e la cui garanzia sono a totale carico della Regione Marche e per i primi due anni nulla devono restituire.
Nel contempo abbiamo messo a disposizione anche il personale dei nostri uffici per cercare di incentivare le attività dei Comuni e sollevarli, soprattutto quelli più piccoli che hanno pochi dipendenti, dalle incombenze burocratiche, per accogliere tutte le richieste sia del famiglie che dei cittadini.
Gli uffici preposti, di intesa con il Dipartimento del bilancio, stanno anche valutando eventuali economie e spostamenti di fondi o quant'altro necessario a fare una eventuale verifica per poter ulteriormente intervenire a favore delle persone e delle imprese. Questo dipenderà, se mi permettete, anche dalla puntualità e dalla disponibilità complessiva della contabilità speciale e dalle iniziative che saranno messe in campo anche a livello nazionale, così come ci hanno garantito, perlomeno a parole, il Presidente del Consiglio Draghi, il Ministro Lamorgese durante la sua visita e anche il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale nelle varie situazioni di confronto che abbia avuto in questi periodi.
A fine anno sappiamo benissimo che i bilanci della Regione sono già definitivamente indirizzati, lo sforzo è stato fatto trovando questi 6 milioni a sostegno del credito. Non escludiamo manovre ulteriori, dipenderà da come saranno mantenuti gli impegni dai livelli nazionali che ci hanno comunque garantito.
Non vogliamo escludere una ricerca di fondi anche da elargire direttamente, ad oggi dobbiamo far fronte con le risorse che sono disponibili e non ce le possiamo inventare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Rispetto alla risposta dell'Assessore Aguzzi, come gruppo da diverse settimane stiamo insistendo e stiamo chiedendo risorse a fondo perduto per il sostegno alle imprese e in particolar modo alle famiglie, ma a tutt'oggi, al di là dei 6 miliardi di euro per le imprese, solo ulteriore credito e debito, per le famiglie non è stato previsto nulla e addirittura nei beni durevoli, che vengono considerati come rimborsabili, non rientrano le autovetture, che sono migliaia. Anche quando arriveranno i 5.000 euro …, un’autovettura costa almeno 15.000 euro e i 5.000 euro non serviranno neppure per coprire il costo dell’acquisto, senza considerare tutti danni subiti anche alle abitazioni.
Insistiamo affinché la Regione preveda fin da subito delle risorse a fondo perduto, cercando anche di venire incontro alle esigenze finanziare della Regione, prevedendo i contributi come un'anticipazione rispetto a quelli che verranno dati direttamente dallo Stato.
L’Assessore ha fatto un elenco di circa 78 milioni di euro, a tutt’oggi, di richieste da parte dei Comuni, per noi è importante individuare un fondo per anticipare le risorse e poi la Regione si farà ridare i soldi direttamente dallo Stato, in modo da riuscire a dare risorse in tempi rapidi perché la richiesta che viene dai territori, soprattutto dai Sindaci, da tutti gli amministratori, è quella di fare velocemente in quanto famiglie ed anche le piccole e medie imprese, attività e piccoli servizi, rischiano di non aver la forza di riaprire.
E’ importante dare un segnale di vicinanza e di fiducia a queste attività, molte, se non vedranno risorse in tempi rapidi, non riapriranno, andando a ridurre ulteriomente i servizi e tutto ciò farà pensare a qualcuno che abita in questi territori di trasferirsi.
Ribadiamo che per noi è importante individuare subito un fondo, come un'anticipazione, sia per le piccole imprese che per le famiglie, sennò rischiamo di arrivare tardi con i tempi che si stanno dilatando. E’ passato oltre un mese e ancora non abbiamo un quadro complessivo dei danni, neppure per le famiglie. Grazie.
Interrogazione n. 570 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Revoca finanziamento e convenzione ponte ciclopedonale sul fiume Tronto”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 570 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, mi date l’occasione anche di chiarire la procedura che si è svolta in questi mesi in riferimento al ponte ciclopedonale sul Chienti.
In merito all’interrogazione si comunica quanto segue.
La Regione Marche e la Regione Abruzzo ritengono la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto un intervento prioritario e proprio per tale ragione stanno provvedendo a destinare fonti di finanziamento maggiormente compatibili con l'aumento dei costi dovuti all'incremento dei prezzi e con il cronoprogramma dell'opera, che prevede l'attivazione della gara nel 2023.
Si precisa inoltre che il progetto di fattibilità tecnico economico - do anche le motivazioni per cui si attiverà la gara nei primi mesi del 2023 - è stato approvato in data 26 giugno 2021 e trasmesso ai Comuni interessati per le attività di competenza, in particolare per l'approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici vigenti al piano di gestione della riserva naturale regionale Sentina, atti propedeutici alla definizione del progetto definitivo.
Il Comune di San Benedetto del Tronto con delibera del Consiglio comunale n. 37 del 26 marzo 2022, ha approvato in via definitiva la variante al piano di gestione riserva naturale regionale Sentina.
Il Comune di Martinsicuro, questo ha avuto necessità di maggiori tempi, ha approvato la propria variante puntuale al PRG solo lo scorso 29 luglio 2022. E’ in corso la redazione del progetto definitivo con l'aggiornamento degli elaborati economici (quadro tecnico economico, elenco prezzi, computo metrico estimativo del PFTE) alla luce del nuovo prezzario regionale, di cui alla delibera della Giunta regionale n. 1001 dell’1 agosto 2022.
Si procederà, dunque, di conseguenza, all'aggiornamento della convenzione stipulata nel 2020 con la Regione Abruzzo, la quale con propria delibera di Giunta regionale n. 556 del 27 settembre 2022 ha confermato il proprio interesse alla realizzazione dell'opera e ha rinnovato l'impegno a reperire fonti di finanziamento maggiormente compatibili, per via dell’aumento dei costi, innegabile, con il cronoprogramma dell'intervento e quantitativamente più aderenti ai nuovi fabbisogni finanziari dettati dal mutato scenario del mercato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Questo ponte è un'infrastruttura importantissima sulla quale abbiamo investito, come Regione Marche già dal 2016, con i fondi del FERS 2014/2020, 1.100.000 euro, sottoscrivendo una convenzione con l'Abruzzo e anche con il Ministero delle infrastrutture.
Ha letto una serie di questioni che non sono fondamentali, lei non riferisce che il 27 settembre la Regione Abruzzo ha deliberato di revocare la convenzione sottoscritta, non di novellare la convenzione, non di approvare un addendum alla convenzione, ma di revocare sia la convenzione che il finanziamento, e questo è l'atto. La Regione Marche invece non delibera nulla.
Dico di più, il 3 marzo 2021 ha scritto il Provveditorato alle infrastrutture pubbliche chiedendo notizie che non sono state date, e questo lei lo dovrebbe verificare. Non è stato risposto nulla sullo stato di avanzamento dei lavori, probabilmente perché i progettisti dell'opera sono stati da voi individuati per fare un altro lavoro e non sono stati sostituti. Dopodichè ad una ulteriore richiesta del Provveditorato in data 17 settembre voi avete risposto che è tutto a posto ed i Comuni ci dicono ..
Il problema è che voi non avete fatto il progetto definitivo, non avete fatto il progetto esecutivo ed il tema della variante è relativo perché nel frattempo, se voi aveste approvato i gradi di progettazione, il Provveditorato avrebbe comunque, visto che le varianti si sono … E’ così, se aveste approvato il progetto esecutivo, se ci fosse stata almeno una conferenza dei servizi per acquisire i pareri degli enti preposti sul progetto definitivo, cosa che non c'è stata … Se lei non fa la conferenza sul definitivo, come li acquisisce i pareri per l’esecutivo? Questa è una domanda che le faccio, essendo passati due anni da quando è stata sottoscritta la convenzione.
Lei sa che c'è un grande malcontento, soprattutto non si può pensare che non si realizzi un ponte così importante, che sarebbe un collo di bottiglia sulla ciclovia Adriatica, un ponte che è stato finanziato.
Io mi domando perché in tutto questo tempo …, posto che forse qualcuno non lo sa, ma sono in totale 2.200.000 euro e i costi di progettazione per le somme a disposizione dell’amministrazione sono oltre 150.000 euro, chi doveva progettare, visto che era un interno, poteva progettare o fare due righe per dire che non era in grado di farlo perché faceva altro: “Assessore, decida di dare l’incarico al Dirigente o decida di dare l’incarico a qualcun altro”. Non è un atteggiamento serio non rispondere al Provveditorato.
Poi lei oggi mi dice che l’Abruzzo e le Marche dicono di essere interessate e che troveranno i fondi. Lei non ha citato un atto perché gli unici atti della Regione Abruzzo sono quelli di revoca, anche della convenzione. Mi auguro che ci sia stata, a prescindere da tutti gli annunci di revoca che ha scritto l’Abruzzo, la presa d’atto della Regione. La Regione Marche prende atto della revoca dell’Abruzzo e non dice nulla, non dice di non revocare e di approvare insieme un addendum.
L’ultimo atto è del 27 settembre 2022, il Presidente della Regione Abruzzo intelligentemente l’ha fatto due giorni dopo le elezioni, dopo lo spoglio, l'ha fatto subito dopo, intelligentemente, noi siamo ancora fermi, ci avete soltanto detto che l’Abruzzo …, ma io mi preoccupo delle Marche, che le somme saranno reperite da qualche altra parte, se ci dite anche in un atto amministrativo dove e come sicuramente saremmo più contenti.
Sapete che c'è malcontento, ci sono state manifestazioni, altre ce ne saranno perché questa infrastruttura è importante, non solo dal punto di vista della mobilità, non solo dal punto di vista turistico ricettivo, soprattutto dal punto di vista culturale.
Due valli, quella del Tonto e del Vibrata, che sono unite da una tradizione grande, dall’area di crisi complessa, che le ha coinvolte entrambe, che sarebbero state legate da un importante filo, l'altro sul fiume Tronto, in un'area particolarmente di pregio ambientale, quale la Sentina.
Mi auguro che lei si faccia carico di accelerare questi termini e di sostituire se è il caso, e questo lo deciderete voi con i dirigenti ed i progettisti, e approvare finalmente questo ponte perché comincia a diventare una barzelletta. Grazie.
Interrogazione n. 569 - a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri
“Concorso per “Funzionario amministrativo per le politiche attive del lavoro e formazione”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 569 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Ho ricevuto poco fa dall'ufficio competente la relazione tecnica che vi illustro, essendo una delega conferita al collega.
In riscontro all’interrogazione in oggetto si rappresenta quanto segue.
Con decreto n. 337 del 2022 la direzione risorse umane, strumentali ha bandito un concorso per 38 posti di categoria D/LF.
Con decreto n. 422 del 2022 sono stati ammessi con riserva 1.816 candidati. Il numero dei candidati ammessi era di gran lunga superiore a 228, soglia indicata all'articolo 6 del bando, superata quella si sarebbe fondata la scelta di effettuare una prova preselettiva.
Ciò premesso, occorre ricostruire in relazione all'oggetto dell’interrogazione la normativa che regola la preselezione nell'ambito di concorsi pubblici. L'articolo 1, comma 2, del DPR n. 487 del 1994 prevede che il concorso pubblico deve svolgersi con modalità che ne garantiscano l’imparzialità, l’economicità, la celerità di espletamento, ricorrendo ove è necessario all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione.
L'articolo 3 della legge n. 526 del 2019 “Interventi per la concretezza della pubblica amministrazione”, ha introdotto alcune misure innovative per accelerare le assunzioni mirate al ricambio generazionale nella pubblica amministrazione. Sulla base di questa ultima disposizione i punti 1 e 2 della lettera b) del comma 6 del citato articolo 3 stabiliscono che nel definire la tipologia, le modalità di svolgimento delle prove di esame è prevista la facoltà di far precedere le prove di esami con una prova preselettiva, qualora le domande di partecipazione al concorso siano in numero superiore a due volte il numero dei posti banditi, nonché la possibilità di svolgere prove preselettive consistenti nella risoluzione di quesiti a risposta multipla gestite con l'ausilio di enti o istituti specializzati, pubblici e privati, con possibilità di predisposizione di quesiti da parte degli stessi.
Ciò premesso, è evidente che l'esigenza di effettuare una preselezione risponde alla necessità di velocizzare i tempi della procedura concorsuale attraverso una riduzione del numero di candidati da sottoporre a vere e proprie prove di concorso e risponde alla finalità di coniugare le esigenze di rapidità e di parzialità con quelle di efficienza, che si realizzano anche con l'affidamento a soggetti terzi specializzati nello svolgimento della propria selettiva.
Nel caso di specie, posto che ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del bando, la propria selettiva consisteva in quesiti a risposta multipla sul ragionamento logico deduttivo numerico, è evidente che il contenuto della stessa andava affidato per esperienza competenza e specializzazione a soggetto esterno.
Con decreto n. 433 del 14 luglio 2022 è stato affidato il servizio di preselezione alla Merito S.r.l., con sede a Genova. Il ruolo della commissione esaminatrice dunque, in relazione alla predisposizione, somministrazioni, correzioni e prove preselettive, non era assolutamente essenziale, imprescindibile, né tanto meno prescritto dal bando, da che la procedura risulta rispettata.
Risulta invero essenziale ed imprescindibile in relazione alle prove specifiche del concorso, di cui all'articolo 8 del relativo bando, in quanto incentrato sulle materie specifiche delle prove, in relazione alle quali la competenza è certamente della commissione esaminatrice, quale organismo preposto alla valutazione dell'adeguato possesso da parte dei candidati delle conoscenze rilevanti per prestare servizio nell'amministrazione.
Alla data di adozione del decreto di ammissione, con riserva dei candidati sopraccitati, la commissione esaminatrice non è stata ancora nominata a causa della peculiarità delle figure da selezionare e per la necessità di reperire fuori dei ruoli dell'amministrazione almeno un componente esperto, il quale necessita, se dipendente pubblico, di specifica autorizzazione sensi dell'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001.
La necessità di evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni recate dall'articolo 1, comma 2, del DPR. n. 487 del 1994 e nel preminente interesse dell'amministrazione regionale chiudere in tempi brevi il concorso di specie è preceduta da affidare ad un soggetto esterno la preselezione, ammettendo un numero di candidati pari a quello fissato dal comma 1 dell'articolo 6 del bando di concorso più il pari merito, come previsto al comma 2, ovvero 230.
D'altronde è evidente, come nel caso di specie, che il numero dei candidati che hanno presentato domanda è di tanto superiore ai 228 candidati previsti al comma 1 e considerato che la partecipazione alle prove preselettive si attesta intorno al 50% degli iscritti, la circostanza sopra descritta non si sarebbe ragionevolmente verificata ed in effetti si sono presentati 822 candidati, corrispondenti al 45% dei 1.816 che hanno presentato la domanda.
Va infine rappresentato che nel pieno rispetto dell'obbligo motivazionale recato dall'articolo 3 della legge 241 del 1990 il decreto-legge …
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Sono al penultimo capoverso.
Il decreto del Dirigente della Direzione risorse umane, strumentali n. 433 14 luglio 2022, ha dato le ragioni della scelta effettuata, che è stata dunque assunta in piena trasparenza al solo fine di accelerare i tempi di reclutamento di unità di personale, per i quali l'ente, tanto più in condizioni di crisi quali quelle attuali, avverte un urgente bisogno.
Ne discende che, in alcun modo, sono state disattese le norme che regolano la materia. Non è ipotizzabile alcuna violazione della procedura che possa inficiare la regolarità del concorso, ma che anzi ad un esito di preselezione già definito e pubblicato la mancata o ritardata prosecuzione del concorso esporrebbe l'amministrazione a seri rischi di responsabilità risarcitoria nei confronti di quei candidati che hanno superato legittimamente la preselezione.
Chiedo scusa, Presidente, ma non essendo una pratica da me seguita ho voluto leggere tutto il documento trasferito dall'ufficio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Al di là della risposta, peraltro del tutto insoddisfacente, preparata dagli uffici, e ringrazio l’Assessore Baldelli per averla illustrata, vorrei dare un consiglio alla Giunta, disinteressato e spassionato che va ad esclusiva sua tutela: annullate il concorso in oggetto per la selezione di 38 posti di categoria D per funzionari amministrativi settore politiche attive del lavoro e formazione.
Questa è l’unica soluzione, l’unica via d’uscita onorevole. Annullatelo e rifatelo ex novo, questa volta nominando per tempo la commissione.
Risulta evidente, infatti, non solo a me, ma anche a tanti e tante che hanno presentato domanda per questo concorso che il procedimento è gravemente inficiato dagli errori formali commessi nell'indizione del concorso stesso e in particolare delle prove preselettive.
Andando avanti così come se nulla fosse esponete l'Ente a ricorsi che a mio avviso risulteranno ben fondati. Come è possibile, perché quello che c’era scritto nella risposta è assolutamente falso, com’è possibile che mentre all'articolo 6 del bando di concorso si afferma che sarà la Commissione esaminatrice a valutare se effettuare una eventuale prova preselettiva - non è vero quello che lei ha detto perché la Commissione era citata nel bando all’articolo 6 - voi invece procedete d'ufficio affidando alla società Merito srl l'incarico di elaborare il questionario per la prova preselettiva (tramite decreto del dirigente della direzione risorse umane e strumentali . 433 del 14 luglio 2022)? Poi, solo in seguito, in data 10 ottobre nominate la Commissione. Dopo che la prova preselettiva si è svolta in data 26 luglio. Tutto questo è assurdo, totalmente insensato da un punto di vista logico e, soprattutto, dal punto di vista della coerenza rispetto a quanto si afferma negli atti. Per non commentare quello che poi avete detto arrampicandovi sugli specchi che non c’era tempo per farlo.
Lo schema da voi stesso tracciato nel bando era molto chiaro: prima la nomina della Commissione esaminatrice, poi la decisione in merito alla prova preselettiva, non prima la prova preselettiva, affidata ad un'azienda esterna con un costo per l'ente pari 9.516 euro e poi la nomina della Commissione.
La cosa divertente è che nel decreto del dirigente si ragiona così: "Tenuto conto che la Commissione non è stata ancora nominata (dunque implicitamente ammettete che in base all'articolo 6 del bando andava nominata), si stabilisce d'ufficio l'obbligo di procedere a preselezione". Ma chi doveva nominare la Commissione? Dovevate farlo voi. Come potete giustificare un'azione in base a una vostra mancanza? Attenzione, perché questo errore procedurale mette a rischio la validità dell'intero procedimento selettivo e lede il diritto dei concorrenti a una regolare procedura concorsuale.
Spero vi rendiate conto che ciò potrebbe comportare gravi danni all'ente, per cui fermatevi, prendete atto dell'errore e rimediatevi prima che sia troppo tardi. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 565 a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri “Costituzione fondo regionale energia a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico” era assegnata per la risposta all’Assessore Saltamartini, il quale ha detto di non averla fra le sue risposte, sarà portata al prossimo Consiglio regionale, chiarendo con la Giunta questa situazione. A noi è stata indicata dagli organismi della Giunta l’assegnazione all'Assessore Saltamartini, magari all'interno dell'organizzazione della Giunta non è così, le chiedo, per favore, se la possiamo posticipare al prossimo Consiglio regionale in modo tale che ci sarà l'Assessore competente a rispondere.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non le dico di no, come posso, però questa è una questione che deve essere risolta, non è possibile che noi discutiamo le interrogazioni a risposta immediata e poi la Giunta non è in grado di rispondere, non perché non ne sia capace, ma perché di fatto non c'è l'Assessore, in questo caso l'Assessore al bilancio. Almeno potrebbe rispondere il Presidente della Giunta regionale perché, essendo un’interrogazione a risposta immediata, l’urgenza è irrisa, tra l’altro l'urgenza dove sta? Nel fatto che si parla di costituzione del fondo regionale energia a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico.
Leggiamo sulla stampa nazionale che a causa della crisi energetica e del costo delle bollette ci sono 4,7 milioni di italiani impossibilitati a pagarle, ci sono milioni di persone che sono sprofondate in povertà, il 30% del ceto medio. Questa è una situazione drammatica del nostro Paese, nella nostra regione, che è stata individuata tra quelle più a rischio.
Può la Regione Marche fare qualcosa? Se addirittura i privati fanno le donazioni alla Caritas, può la Regione Marche fare qualcosa? Regione Marche in cui il Consiglio regionale ha approvato a luglio una mozione all'unanimità, presentata dal centro-destra, per istituire un fondo a favore delle famiglie bisognose, dopodichè è stato respinto un nostro emendamento di 4.200.000 euro che poteva dare sostegno a 28.000 famiglie, di questo parliamo, il resto è …, non lo so, c’è un’insensibilità istituzionale di fondo.
Che cosa si aspetta a nominare i nuovi Assessori, a sostituirli? Non è possibile che in una situazione così drammatica per la nostra economia, per le famiglie … L’Assessore al bilancio prima era impegnato in campagna elettorale e adesso non c’è e non si nomina.
PRESIDENTE. Abbiamo preso atto della sua doglianza e ne siamo partecipi.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La doglianza non è mia, dovrebbe essere dell'Assemblea legislativa, quando c’è un’nterrogazione a risposta immediata se non c’è l’Assessore risponde il Presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Lo indicheremo nuovamente, la ringrazio per la sua comprensione.
Rinvio dell’interrogazione a risposta immediata n. 565 al prossimo Consiglio regionale del 25 ottobre.
Interrogazione n. 529
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Mastrovincenzo
“Riequilibrio dei posti letto ospedalieri nel Sistema Sanitario Regionale”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 529 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In esordio devo rispondere al Consigliere Biancani che l'esigenza del famoso riequilibrio, non solo di posti letto, ma della struttura organizzativa del Servizio sanitario regionale, riposa nell'applicazione della legge di riforma che è stata approvata in quest'Aula nel mese di agosto.
La riforma, come sappiamo, contiene sette Aziende che da gennaio dovranno riformulare l'atto aziendale sulla base del fabbisogno, della domanda, per garantire i servizi necessari ai cittadini marchigiani.
C'è da tener conto sull'argomento, che è stato toccato più volte in quest'Aula, che molto spesso la rappresentazione dei posti letto viene formulata o viene esplicitata in termini un po' campanilistici, ad esempio nell’Area vasta 1 manca una serie di servizi.
Occorre considerare che il decreto ministeriale n. 70 del 2015, la famosa Bibbia, stabilisce un criterio che è quello che i posti letto ospedalieri accreditati a carico del Servizio sanitario regionale non devono essere superiori al 3,7% della popolazione residente, del saldo di mobilità interregionale e del numero di posti letto residenziali presso le strutture sanitarie territoriali. Quindi i posti letto ospedalieri dovranno essere bilanciati in relazione a questi tre parametri.
Cionondimeno, occorre contemplare che la maggiore concentrazione di posti letto nell'Area vasta 2 deriva dal fatto che al centro della nostra regione, ad Ancona, insistono due ospedali di valenza regionale: l’ospedale di Torrette, che un ospedale di secondo livello con valenza regionale, e l’INRCA, l'istituto di ricovero e ricerca, che non è a valenza solo regionale, ma addirittura interregionale, con le sue sedi in Piemonte e in Calabria.
Se dobbiamo considerare, e questo lo faremo in applicazione della legge di riforma, dei posti letto necessari dobbiamo prevedere che i posti letto del Dea di secondo livello e dell'INRCA non siano conteggiati in questo criterio proporzionale a livello regionale.
Occorre inoltre valutare che la riforma si basa essenzialmente su questo criterio, cioè la riorganizzazione delle aziende deve tener conto del fabbisogno e laddove la domanda è superiore, e la domanda non è attualmente servita dai servizi sanitari di prossimità adeguati, è chiaro che l'organizzazione aziendale deve contenere un potenziamento, un aumento di tecnologie, attrezzature e personale.
Occorre anche valutare, in ragione di posti letto ospedalieri, che il Piano socio-sanitario vigente, quello che formuleremo fra poco, e l'applicazione delle norme sul PNRR allargano un po' l'idea dei posti letto perché ci saranno maggiori posti letto di cure intermedie negli ospedali di comunità, ci saranno altri posti letto per il day surgery in alcune case di comunità e dovremo comunque garantire che tutto il sistema di posti letto, compresi quelli delle residenze sanitarie assistite, delle residenze protette, sia congruente con il bisogno che viene dal territorio.
Si valuti ancora che probabilmente i posti per acuti, se il sistema verrà delineato secondo queste linee, dovranno "diminuire”, dovremo potenziare più l'offerta territoriale e l'offerta post acuzie, che non la cura per acuti vere e propria.
Tutto ciò premesso, e lo dico al Vicepresidente Biancani, in sede di applicazione degli atti aziendali e della riforma, tenuto conto della domanda e della necessità di dare risposte congruenti al fabbisogno di servizi sanitari della nostra Regione, questi posti verranno rimodulati secondo questi criteri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore,, per la risposta. Quello che abbiamo nell’Area vasta 1 è un problema molto grosso e lo era anche quando c’era l’Azienda Marche Nord che in qualche modo, anche se con grandi problemi perché le liste d’attesa e la mobilità passiva erano importanti, grazie alla maggior efficienza rispetto alla gran parte del sistema ospedaliero a livello regionale, riusciva a riequilibrare la carenza di posti letto che il nostro territorio aveva.
Una mancanza evidente perché nell'Area vasta 1, rispetto allo standard considerato, che è il 3,7 per mille di posti letto in base al numero di abitanti, abbiamo un 2,6. Questo sta a significare che mancano all'appello circa 300 posti letto e se pensate che l'ospedale che è stato presentato ieri, il futuro Ospedale della città di Pesaro, avrà circa 380/400 posti letto, avremo un ulteriore ospedale importante nel territorio. Invece, se la decisione dovesse essere quella di ridistribuire i posti letto nelle strutture ospedaliere esistenti vorrebbe dire aumentare non di poco la capacità, non solo di personale, di posti letto e di tecnologia, ma anche la possibilità di dare risposte e ridurre la mobilità passiva e le liste d'attesa.
Questa riorganizzazione ha penalizzato molto l'Area vasta1 perché ricordo che rispetto ad altre Aree vaste l'Azienda ospedaliera - nelle altre Aree vaste, al di là dell'Area vasta 2 che comunque è rimasta, (la 3, la 4 e la 5) l’Azienda ospedaliera non c’era - ha subito quello che noi riteniamo un errore: aver chiuso l’Azienda Marche Nord.
Lei mi dice che con il nuovo Piano socio-sanitario ci sarà un riequilibrio dei posti letto, mi auguro che sia così, altrimenti non solo non avremo più l’Azienda Marche Nord, ma un'Azienda che parte in condizioni minori, diverse rispetto alle altre dato che i posti letto significano risorse, personale e tecnologia.
Presidieremo per fare in modo che ci sia un riequilibrio. Ho capito che non andrà a togliere dei posti letto nelle altre Aree vaste, questa cosa mi fa piacere, ma occorrerà individuare nuovi posti letto e aumentare le risorse perché se non andiamo a ridistribuire i posti letto che sono presenti nelle altre Aree vaste l'unica soluzione che abbiamo è quella di aumentare le risorse per riuscire a garantire il 3,7 per mille.
Grazie per la risposta, la scelta di chiudere l'Azienda Marche Nord è stata fatta, mentre quella di riequilibrare i posti letto non ancora, mi auguro che venga fatta quanto prima per non penalizzare ulteriormente l’Area vasta 1. Grazie.
Interrogazione n. 553
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Casini
“Introduzione del reddito energetico”.
Interrogazione n. 554
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Caro energia”.
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni n. 553 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Casini e l'interrogazione n. 554 del Consigliere Santarelli.
L’Assessore competente a rispondere è Carloni, che non è in Aula, risponderà l’Assessore Baldelli solo all’interrogazione n. 553, che riguarda l’indirizzo generale dell’attività della Giunta, mentre la n. 554 viene rinviata al prossimo Consiglio, con la risposta dell’Assessore competente.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. La Regione Marche sta affrontando l'emergenza legata agli aumenti dei costi dell'energia per il settore privato, imprese, famiglie attraverso la destinazione di significative risorse nell'ambito del POR FESR 2021/2027. E’ infatti prevista una misura destinata alle imprese per l'efficientamento energetico e l'installazione di impianti di produzione e fonti rinnovabili finanziata per 16 milioni di euro. Inoltre si incentiva la creazione di comunità energetiche con la previsione di una misura di finanziamento per 6 milioni di euro per la formazione di tale forma associativa, cui possono partecipare imprese, enti pubblici e singoli cittadini.
Da un lato le imprese rappresentano i maggiori consumatori di energia e al contempo possono realizzare impianti che garantiscono efficienza e produttività; dall'altro l'incentivazione delle comunità energetiche ha l'obiettivo di favorire l'installazione di impianti in grado di sovraprodurre energia con benefici ricadenti sulle famiglie, che possono aderire contrattualmente, conseguendo un risparmio sulle bollette senza doversi sobbarcare gli oneri burocratici funzionali derivanti dalle installazioni proprie degli impianti.
Le misure regionali devono andare di pari passo con interventi strutturali da implementare a livello nazionale e per questo la Regione Marche nei tavoli istituzionali si sta impegnando e si impegnerà per raggiungere tale obiettivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Questa è una risposta politica generica, ma comprendo che l’Assessore non abbia nemmeno letto la mia interrogazione. altrimenti non l’avrebbe data. Chiedevo tutt’altro e ne approfitto per riferirlo, magari sarà utile anche alla Giunta per le future valutazioni delle politiche che mi auguro possano prima o poi essere messe in campo anche su questo fronte perché purtroppo fino ad oggi, in due anni, la Giunta Acquaroli è stata non solo immobile, ma totalmente assente di fronte al caro energia, completamente inesistente. Nonostante in quest’ultimo anno il caro energia sia pesato drammaticamente sulle imprese e sulle famiglie non è stato preso nessun provvedimento.
Ho presentato già due atti ed anche i miei colleghi ne hanno presentati tanti altri, ma continuano ad essere rimandati e oggi questa risposta, che io vorrei definire quasi un contentino, è inutile perché non è quello che chiedevo.
Nel dettaglio, propongo di attivarsi per il cosiddetto reddito energetico, che molte Regioni hanno già stanziato, con contributi fino ad 8.500 euro per tutti i nuclei famigliari che decidono di installare dei pannelli fotovoltaici. Un contributo che la Regione può finanziare avvalendosi di un fondo nazionale già in essere. Con la delibera CIPE n. 7 del 17 marzo 2020 è stato istituito un fondo nazionale di 200 milioni di euro, a cui le Marche ancora non hanno attinto, si tratta di utilizzare le risorse, che ci sono, e metterle a disposizione dei cittadini che vogliono installare pannelli fotovoltaici.
Tante altre Regioni, ad esempio il Lazio, già concedono 8.500 euro a fondo perduto a chi installa dei pannelli fotovoltaici; la Puglia ha stanziato 6.800 per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 20.000 euro; in Campania è stata depositata una proposta di legge che prevede contributi fino ad un massimo di 8.500 euro, stabilendo una priorità alle giovani coppie e ai nuclei familiari con componenti affetti da invalidità o da handicap. In questa direzione si stanno muovendo già da mesi anche Veneto e Lombardia, solo le Marche sono ancora immobili.
Oggi mi sarei aspettata, dopo aver già rimandato l’atto per l’assenza dell’Assessore Carloni una volta, finalmente una risposta del Presidente Acquaroli, esaustiva in modo intelligente e responsabile nei confronti dei cittadini, nella quale dicesse: “Sì, lo faremo al più presto, abbiamo già perso due anni”, invece ho sentito una risposta generica su tutt’altro, senza nemmeno aver letto la mia interrogazione.
Mi auguro che da adesso in poi si prenda in considerazione non solo il Consigliere di minoranza, ma anche i cittadini che hanno diritti importanti. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. E’ successo un fatto, oggi, dopo due anni e 86 sedute, abbiamo trovato un metodo. Le nostre sollecitazioni sono pervenute dal primo momento, so e conosco benissimo le missive del Presidente dell'Assemblea nei confronti della Giunta per metterci nelle condizioni di avere risposte ai nostri atti ispettivi, non era complicato.
Come ha detto la Consigliera Vitri non siamo soddisfatti perché le risposte vengono istruite rapidamente e forse nemmeno con il percorso politico che servirebbe, e questo sarebbe in capo al Presidente della Regione Acquaroli.
Non è complicato, si individuano gli Assessori in surroga dei loro colleghi assenti per ragioni diverse, i quali ci mettono nelle condizioni di ricevere una risposta.
Non è soddisfacente, capisco lo sforzo che fa chi non ha la delega e non ha la possibilità di approfondire, però mi sembrava tutto molto semplice.
Ci abbiamo messo due anni e 86 sedute ed ora sappiamo che da qui in avanti gli atti ispettivi di questa Assise troveranno una risposta che ci permetterà anche di lavorare con maggiore facilità ed efficacia.
La responsabilità degli elementi che mettete a disposizione dei cittadini è vostra e le valutazioni le trarremmo insieme a loro. Grazie.
Interrogazione n. 531
a iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative in essere riguardo la realizzazione del Piano regionale amianto e istituzione di specifici momenti di confronto istituzionale sulla materia dei rischi legati all'amianto”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 531 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'interrogante per questo importante argomento.
L'amianto con le sue patologie costituisce una delle cause per le malattie professionali più importanti per i lavoratori nel nostro Paese ed è sempre necessario tenere la guardia molto alta.
Rispondendo ai quesiti specifici avanzati dall'interrogante, devo subito informarla che il tavolo di coordinamento tecnico è stato costituito nella nostra Regione con il decreto del Dirigente del Servizio sanità n. 28 del 14 settembre 2022.
Relativamente alla piattaforma “info amianto pubblica amministrazione” l'interrogante chiede a che punto sia l’iter riguardo le modalità di applicazione.
Devo aggiungere che questo punto informativo, tavolo virtuale “info amianto pubblica amministrazione” è incardinato presso il Ministero della transizione ecologica, non è un tavolo regionale. Ciònondimeno a questo tavolo partecipano i tecnici e dirigenti della nostra Regione ed i dati e gli elementi di giudizio per l'incardinamento di quest'ufficio sono stati trasmessi. Per la Regione Marche hanno partecipato, e desidero ringraziarli, vari Dirigenti, anche dell'Ars e pure il referente della direzione dell’Asur per l'amianto, nonché la dottoressa XY dell’Arpam.
Il risultato di questa attività fa sì che sia previsto l'avvio della consultazione di questa banca dati, speriamo, nei prossimi mesi.
Ripeto, l’incardinamento del punto informativo “info amianto pubblica amministrazione” è nel Ministero, presso il Governo nazionale, centrale. Nell'ambito della Regione, tuttavia, sono previsti interventi formativi di operatori sanitari e altre informazioni con tutti gli operatori ed i rappresentanti dei lavoratori delle imprese affinché si possa determinare una cultura della prevenzione delle patologie da amianto.
Mi permetto solo di ricordare i decessi da mesotelioma in quanto l’amianto ha costituito per il nostro Paese un problema sanitario molto importante e grave.
Rispondendo esaustivamente, spero, alle due domande: il tavolo regionale è stato costituito, il punto “info amianto pubblica amministrazione” è stato istituito presso il Ministero della transizione ecologica e i dati richiesti alla nostra Regione sono stati trasmessi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta e per aver detto che non si può mai abbassare la guardia, se vogliamo parlare di salute, sulla questione dell’amianto.
Esiste nella Regione Marche il Piano di prevenzione 2021/2025 e con la mia interrogazione, che risale a luglio, sollecitavo l’istituzione del tavolo di coordinamento che con piacere apprendo si è costituito proprio perché abbiamo la scadenza entro quest'anno, entro il 2022, per adempiere ad alcuni obiettivi considerati strategici per combattere queste malattie, che poi diventano malattie sul luogo di lavoro.
Vogliamo tenere alta la guardia e cercare il più possibile di rispettare questa scadenza che ormai vede pochi mesi per organizzare al meglio, anche da un punto di vista informatico, delle modalità modernizzate rispetto all’”info amianto PA” che, è vero che è stato incardinato presso il Ministero, ma mi risulta, poi lei mi correggerà se ho interpretato male, che anche qui abbiamo la scadenza entro il 2022.
Le sollecitazioni che mi sono arrivate dalle organizzazioni sindacali chiedono con forza un momento di confronto con le istituzioni proprio per essere efficaci, tempestivi e non farci trovare impreparati alla scadenza, che ritengo molto importante, come credo sia fondamentale la formazione degli operatori per prevenire queste gravi malattie che nelle Marche, sottolineo, determinano 180 morti all'anno, secondo le ultime statistiche. Quindi per noi diventa un obiettivo doveroso anche qui rispetto all’Assemblea legislativa. Grazie.
Interrogazione n. 547
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi
“Processo Erap”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 547 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Riferisco, per quel che riguarda il punto 1: se risponde a verità che Erap si costituirà parte civile in questo procedimento, sulla quale è stata basata questa interrogazione, che con decreto del Presidente del Cda n. 27 del 7 settembre 2022, rettificato dal Consiglio di amministrazione Erap in data 14 settembre 20202, si è stabilito di costituirsi parte civile nel procedimento penale n. 2358 del 2018 pendente davanti al tribunale di Pesaro nei confronti di tutti gli imputati, compresi i dipendenti Erap.
In seguito, nel corso dell'udienza preliminare del 13 settembre 2022, l’Erap Marche si è costituita parte civile nel prefato procedimento penale a mezzo del professionista incaricato. L'udienza è stata rinviata al 5 novembre 2022.
Per quel che riguarda il punto 2: “se e per quale ragione i procedimenti disciplinari avviati nei confronti dei funzionari coinvolti siano stati sospesi dall'Erap”, sulla base degli elementi di risposta forniti da Erap Marche, con nota assunta al protocollo regionale il 4 ottobre 2022, si rappresenta quanto segue: “Con nota dei protocolli sottoelencati sono stati avviati autonomi procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti nell'indagine della Procura. In conseguenza l'Ufficio procedimenti disciplinari, dopo aver sentito i dipendenti in distinte addizioni, esaminate le memorie difensive, la documentazione e la relazione effettuata dall'esperto tecnico incaricato, con il verbale n. 6 del 15 novembre 2018 ha disposto l'archiviazione del procedimento disciplinare nei confronti di due dipendenti ed ha disposto la sospensione del procedimento disciplinare nei confronti di altri due dipendenti, avvalendosi della facoltà di cui all'articolo 7 del decreto del Direttore del 16 gennaio 2015, stante la complessità dell'accertamento dei fatti addebitati ai dipendenti e la mancata disponibilità all'esodo dell'istruttoria di elementi sufficienti a motivare l'irrogazione della sanzione.
Questo è quanto ci viene comunicato da Erap rispetto alle questioni che ci sono state poste
Si chiede se la Regione Marche intenda costituirsi parte civile. Ad oggi non si ritiene di avere elementi idonei per consentire di operare una scelta in merito all'opportunità o meno di costituirsi parte civile nel processo penale a carico dei dipendenti Erap, ad ogni modo ci si riserva ogni valutazione nell'esito di formali comunicazioni da parte degli organi competenti.
Queste sono le tre risposte che mi venivano richieste rispetto alla vicenda. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sono soddisfatto della risposta perché la vicenda è di una tristezza assoluta in ogni caso, sia che venga accertata la responsabilità, e non lo auguro, sia non venga accertata ed allora ci sarebbe una altrettanto e forse più grave responsabilità delle autorità procedenti, in un caso o nell'altro è di una tristezza inaudita perché coinvolge persone, la loro onorabilità ed i loro doveri.
La risposta non poteva essere diversa, sono soddisfatto perché mi pare che l’Assessore abbia riferito che l’Erap ha deciso di costituirsi parte civile e questo credo sia giusto per far valere le ragioni dalla parte civile ed immagino che, qualora nella sua autonomia dovesse ritenere che non c'è una responsabilità dei presunti responsabili, nulla vieta ad Erap di “concludere in modo conforme”.
Ha spiegato l'Assessore che motivatamente due provvedimenti disciplinari sono stati archiviati e gli altri sospesi ed ha dato conto delle motivazioni adottate, quando c'è la motivazione c’è sempre il principio di assunzione di responsabilità.
Allo stato ha riferito che la Regione Marche non intende costituirsi parte civile fino a quando non avrà una formale comunicazione come parte offesa, immagino, se è così. Se è così va bene.
Qualora la Regione Marche, Assessore, sia individuata come persona offesa, penso che la costituzione di parte civile, laddove sia possibile, se non c’è stata la decadenza dei termini, possa essere opportuna perché la parte civile può anche, e non lo dico paradossalmente, concludere, qualora ritenga nella sua autonomia che non ci sia all’esito del procedimento responsabilità dei presunti responsabili, in modo conforme a questa convinzione oppure potrebbe non rassegnare le conclusioni.
Nella tristezza della vicenda ritengo che la risposta dell’Assessore sia più che soddisfacente. Grazie.
Interrogazione n. 550
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Affidamento esterno del servizio medico per la copertura di turni presso i reparti di pronto soccorso e pediatria dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord””.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 550 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogante pone il tema dell'acquisto da parte delle Aziende del Servizio sanitario regionale di servizi sanitari nell'ambito del mercato, mediante procedimenti ad evidenza pubblica e pone la domanda su quale sia l'esito di quel provvedimento straordinario adottato a cavallo dei mesi estivi in cui si era previsto che per garantire l'adeguatezza dei servizi del pronto soccorso potevano essere inviati al pronto soccorso i medici degli altri reparti con specializzazioni equipollenti.
Tutto ciò premesso, occorre tener conto che la nostra Regione ha fatto ricorso all'acquisto di servizi dalle cosiddette cooperative già dal 2019, in epoca anteriore all'apparizione del Covid.
Ora nei tre anni della pandemia, sappiamo perfettamente che per vaccinare 1.200.000 marchigiani con tre dosi, sono state somministrate oltre 3.600.000 dosi, c'è stato un impegno molto rilevante del personale sanitario di ogni ordine, ruolo e funzione e c'è stata la necessità e c'è attualmente non solo di garantire ai medici il giusto periodo di ferie, di riposo dopo i tre anni della pandemia, ma c'è l’esigenza di assicurare tutte quelle prestazioni che possono mitigare ed alleviare le lunghe liste d'attesa che si sono create.
Teniamo conto che il problema delle liste d’attesa nella nostra Regione esiste dal 2012, a questo si deve aggiungere, come abbiamo ripetuto più volte in quest'Aula, la cosiddetta spending review, quel fenomeno che dal 2012 ha particolarmente penalizzato la sanità del nostro Paese per esigenze di finanza pubblica, inducendo e obbligando a prevedere un tetto di spesa non solo nell’assunzione del personale, ma anche sulla stessa formazione. Ciò ha reso molto complicata la gestione dei servizi sanitari per carenza di personale, tanto più per il fatto che è maggiore il numero dei medici, soprattutto del personale sanitario dei dirigenti medici, che va in pensione rispetto a quello che entra in servizio.
Più volte in quest'Aula si è ribadito che abbiamo aumentato le borse di specializzazione, contiamo di aumentare le prestazioni e soprattutto il numero di medici che parteciperanno ai concorsi nella nostra regione.
Tutto ciò premesso, rispondendo nel dettaglio all'interrogante: i pronto soccorso dei due ospedali di Pesaro e Fano hanno in organico 36 medici, attualmente in servizio ce ne sono 20 al pronto soccorso di Pesaro e 16 a quello di Fano. Questi organici non consentivano di erogare i servizi con la determinazione, la necessità, i tempi e la professionalità necessaria per cui si è provveduto a garantire l'impiego di personale con parità di specializzazione nei pronto soccorso, quindi, possiamo dire che nel mese di giugno sono stati impiegati 59 turni, 30 Pesaro e 29 a Fano, turni garantiti da prestazioni equipollenti, sono medici presi nei reparti ed inviati al pronto soccorso; a luglio sono stati garantiti 88 turni, metà a Pesaro e metà a Fano; ad agosto 89 turni, 44 a Pesaro e 45 a Fano; a settembre 100 turni, 50 a Pesaro e 50 a Fano; ad ottobre: 123 turni, 61 a Pesaro e 62 a Fano. Nel periodo estivo abbiamo garantito un rinforzo al pronto soccorso con le risorse interne.
Per quanto riguarda il ricorso alle cosiddette cooperative, questo tipo di intervento è stato garantito con 20 turni a luglio, metà a Pesaro e metà a Fano; 50 turni ad agosto, metà a Pesaro e metà a Fano; 59 turni a settembre, 29 a Pesaro e 30 a Fano; 17 turni a ottobre, 8 a Pesaro e 9 a Fano.
Come sappiamo sul mercato di questi servizi sanitari c'è una concorrenza piuttosto rilevante da parte di tutte le Regioni italiane, che fanno ricorso al mercato delle prestazioni sanitarie, addirittura ci sono delle Regioni che hanno chiesto l'aiuto ad altri Stati, medici cubani lavorano addirittura in Calabria.
E’ chiaro che c'è una distorsione del sistema perché le prestazioni aggiuntive dei medici, secondo il contratto collettivo nazionale lavoro, sono remunerate con un range che va dai 60 agli 80 euro secondo le singole prestazioni, mentre sul mercato noi queste prestazioni orarie le paghiamo 121 euro l'ora.
Questo determina una grave disaffezione da parte personale sanitario e c'è la concreta necessità che il nuovo Governo ponga fine a questo tipo di problematiche, prevedendo un trattamento adeguato per evitare anche la fuga verso le cooperative.
Mi permetto di aggiungere che con una norma semplicissima si potrebbe prevedere che l'età pensionabile dei medici del servizio sanitario pubblico non sia più di 70 anni, ma più alta perché i nostri medici del servizio pubblico a 70 anni vanno in pensione lavorando nelle cooperative, rientrano nel servizio pubblico. Semplicemente con questa norma si potrebbe allungare l'età pensionabile, potremmo prevedere che i medici che vogliono restare nel servizio pubblico possano continuare le loro prestazioni e la loro attività senza dover ricorrere alle cooperative.
Tutto ciò premesso, questi servizi sono stati comprati per garantire le ferie, diminuire le liste d'attesa e garantire a chi si presenta nei nostri ospedali quell'assistenza gratuita, universale e professionale a cui i cittadini italiani hanno diritto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta, che non mi vede per niente soddisfatta .
Parto da quello che lei disse in quest'Aula, che secondo me è un luogo solenne, il 19 luglio, quando le fecero una interrogazione sulla carenza di personale di Marche Nord. Lei rispose nella fine del suo intervento, leggo le parole testuali per non fare interpretazioni: “Per quanto concerne Marche Nord non sembra sussistere in questo momento una patologia tale da prevedere crisi immediate. Marche Nord risente come tutte le altre di questa straordinaria carenza di medici che per il momento è stata fronteggiata con prestazioni aggiuntive di medici con specializzazioni equipollenti, che prestano servizio negli altri reparti dell'ospedale”.
Oggi mi ha rifatto tutta la lista delle prestazioni di medici che hanno specializzazioni equivalenti, quindi immagino che la risposta politica alla mia prima domanda: se la sperimentazione ha avuto successo, potrebbe essere sì.
Andando indietro, Assessore, le vorrei ricordare che la prima procedura negoziata per l'affidamento dei turni del pronto soccorso di Marche Nord, che doveva andare dall’1 luglio al 30 settembre, è datata 3 giugno 2022 ed è andata deserta. La seconda procedura negoziata, sempre per tre mesi, è andata deserta ed era del 17 giugno 2022. L’affidamento diretto dei turni del pronto soccorso di Marche Nord per 30 mesi è del 30 giugno 2022, prima della sua risposta in Aula del 19 luglio.
E’ stata fatta un'ulteriore procedura negoziata per l'affidamento del servizio medico della copertura di 52 turni di guardia al pronto soccorso Marche Nord ed era il 5 luglio 2022, prima della sua risposta in Aula, poi c’è stato l’avvio per il maxi affidamento esterno di pronto soccorso e pediatria per Marche Nord dell’11 agosto 2022 e 20 giorni dopo lei ci ha rassicurato in Aula, tant’è che la sua risposta è stata definita chiara e dettagliata, quando non lo era per niente perché di tutto ciò nella sua replica non c'è traccia.
C’è la questione, invece, come ha riferito oggi, del superamento del tetto di spesa e vorrei ricordare che è stato introdotto nel 2010 e lei l’ha votato come Senatore, all'epoca.
Adesso, visto che siete al Governo, speriamo che avrete un nuovo approccio e mi aspetto anche l'abolizione del numero chiuso di medicina e che supererete l'incompatibilità, tutte questioni che abbiamo ampiamente dibattuto in quest'Aula, problematiche ben presenti. Adesso che siete al Governo nazionale ed al Governo regionale immagino che nel giro di poco tempo il ricorso alle cooperative private all'interno dei nostri ospedali, che non riguarda solo il pronto soccorso, ma bensì, per esempio, concerne anche pediatria, anestesia …
Vorrei leggere la lista delle esternalizzazioni vigenti in questo momento nelle Marche: Pesaro e Fano, Urbino, Senigallia, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Civitanova Marche e San Severino, direi che come primo approccio da parte di chi doveva ripubblicizzare i servizi sanitari c'è qualcosa che non mi torna.
Per concludere, visto che il tempo è poco, lei avrà visto l'articolo di oggi, i medici cominciano a scalpitare perché giustamente ci sono stipendi di serie A e stipendi di serie B con l’uso delle cooperative perché c'è chi guadagna 9.000 euro al mese e chi ne guadagna 3.000 euro, quelli che ne guadagnano 9.000 magari non hanno neanche tutti i requisiti che sono richiesti a coloro che lavorano all'interno del pubblico, senza parlare del fatto che c'è un turn-over molto elevato utilizzando le cooperative, quindi non ci sono equipe abituate a lavorare insieme.
Per concludere, Assessore, io non so come mai in quest’Aula non ci vengano dette le cose come stanno perché nella sua risposta di metà estate o lei sapeva ed ha omesso certi dettagli oppure non gli sono stati forniti, comunque entrambe le cose a mio parere sono molto gravi. Grazie.
Proposta di legge n. 64
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Legge per le pari dignità e per l’eliminazione delle discriminazioni di genere”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 64 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
C’è una richiesta di rinvio in Commissione che abbiamo valutato e che deve essere ripetuta in Aula.
Il Presidente della Commissione, oppure tre Consiglieri, può richiedere per il rinvio in Commissione, ai sensi dell’articolo 100 del Regolamento interno.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ne abbiamo parlato questa mattina nella Conferenza dei Capigruppo per rinviare in Commissione, in quanto la proposta non contiene l'indicazione specifica delle risorse da destinare al complesso degli interventi della stessa e si limita ad indicare solo il 2022, cosa che invece dovrebbe essere fatta per tutti tre gli anni.
E’ una materia che andrebbe approfondita perché molti aspetti trattati nella norma sono contenuti in altre leggi regionali vigenti, in particolare la legge regionale dell’11 novembre 2008 n. 32 “Interventi contro la violenza sulle donne” e la legge regionale del 30 aprile 2013 n. 8 “Promozione di azioni istituzionali contro la violenza sulle donne, contro la discriminazione determinata dall'orientamento sessuale”. Disposizioni legislative che già prevedono questo.
Ci sarà bisogno di un approfondimento, capisco che non è stata portata in Aula e in Commissione, e di questo me ne scuso.
Così com’è, sia per la mancata copertura finanziaria che per il bisogno di un approfondimento, vista anche l'interconnessione con le leggi regionali ed di provvedimenti di Giunta, fra questi cito il 222 del 2017, che ha disciplinato le regole sull’antiviolenza, chiedo di portarla in Commissione per fare un approfondimento anche perché la richiesta finanziaria di 30.000 euro penso che sia insufficiente per quelle che sono le finalità.
Questa è la proposta: rinvio in Commissione per valutare l'interconnessione con le altre leggi e poi magari se necessario dare una ... adeguata, soprattutto che vada a coprire i tre anni, cosa che non è prevista nella proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Per il rinvio in Commissione chiedo una breve sospensione per confrontarmi con il gruppo, però vorrei fare tanto una battuta: per fortuna che non c’era la copertura triennale perché sono 16 mesi che questa proposta di legge deve essere discussa in Commissione. Ciò non è un caso isolato, riguarda tante proposte di legge di cui io sono la prima firmataria e questo è grave e inaccettabile.
Invito lei, Presidente, anche a monitorare i tempi di discussione delle proposte di legge ad iniziativa della minoranza.
La copertura finanziaria non serve per tutto l’articolato della proposta di legge perché questo provvedimento ha l’ambizione di essere una sorta di testo unico, peraltro molti degli aspetti citati, penso alla parità salariale, sono già stati trattati e approvati all’unanimità in tante Regioni, comprese quelle a guida centro-destra, per cui se il problema è la mancanza di dotazione finanziaria dall’eventuale rinvio in Commissione non possiamo che beneficiarne perché a dicembre approveremo il bilancio triennale e mi aspetto da parte vostra anche un sostegno ad incrementare la dotazione finanziaria, cosa che non era possibile quando la proposta di legge è stata depositata per gli eventuali tempi che non sempre coincidono, soprattutto se si sta all’opposizione, tra quelli delle manovre di bilancio e quelli in cui un Consigliere si trova nella posizione di depositare la proposta di legge.
Vi metterò alla prova.
Sul resto lei è andato anche in contraddizione perché ha detto che ci sono già leggi che disciplinano queste cose, su quelle c’era una copertura finanziaria oppure non serve?
Chiedo una sospensione.
Iniziamo a discutere in Commissione perché, ve lo dico, decorsi i tempi previsti dal regolamento chiederò per tutte le proposte di legge la trattazione direttamente in Aula e sono pronta ad andare fino in fondo.
Chiedo la sospensione e poi valuteremo cosa fare. Grazie.
PRESIDENTE. Concedo la sospensione come richiesto dalla Consigliera Bora, sono le 12,40 alle 12,50 riprendiamo i lavori.
La seduta è sospesa alle ore 12,40
La seduta riprende alle ore 12,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Non sono per niente felice di concedere il rinvio perché quando la maggioranza viene messa davanti a fatti concreti, come dimostrare o no il sostegno alle pari opportunità, passano 16 mesi e poi c’è il rinvio.
Sono molto dispiaciuta, però, visto che tra poche settimane ci sarà l'approvazione del prossimo bilancio triennale, ho capito dal Consigliere Marinelli che anche lui è molto dispiaciuto per il fatto che questa proposta di legge abbia un’esigua dotazione finanziaria e mi piace pensare che lui insieme a noi si batterà per incrementarla nel triennio anche perché sarà evidente che la volontà della maggioranza era di bocciarla ed a questo punto potevamo bocciarla oggi.
Questo rinvio in Commissione è un barlume di speranza in queste settimane molto buie, da parte nostra massima collaborazione e sarà un piacere potersi confrontare in Commissione, caro Presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 64. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 78
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 78 dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
In questo caso c'è la richiesta, espressa nuovamente dal Presidente della Commissione Marinelli, di rinvio ad altra seduta del Consiglio regionale.
La richiesta deve essere fatta da tre Consiglieri, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento interno.
Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Chiediamo, Presidente, il rinvio in Commissione di questa proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. La rimetto in fila, non è la richiesta di rinvio in Commissione ma, come abbiamo concordato in Capigruppo, di rinvio al prossimo Consiglio. Sono tre atti a prima firma della Consigliera Bora, abbiamo deciso di scansionarli e ridistribuirli su altrettanti Consigli, quindi chiediamo il rinvio alla prossima seduta, a nome dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora e Vitri. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della proposta di legge n. 78. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Iscrizione della proposta di atto amministrativo n. 37. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)
Proposta di atto amministrativo n. 37
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Assestamento del bilancio pluriennale 2022/2024 del Consiglio-Assemblea legislativa regionale”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 37 dell’Ufficio di Presidenza.
Ha la parola il relatore Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi” al comma primo e secondo dell'articolo 67 dispone espressamente che le Regioni, sulla base delle norme dei rispettivi Statuti, assicurano l'autonomia contabile del Consiglio regionale nel rispetto di quanto previsto dal decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213 e dei principi contabili stabiliti dal presente decreto riguardanti gli organismi strumentali.
Nella nostra Regione la disposizione di riferimento è l'articolo 18 della legge statutaria 8 marzo 2005, n.1. “Statuto della Regione Marche”, la quale, riconoscendo all'Assemblea legislativa regionale piena autonomia funzionale, organizzativa e contabile, prevede che il bilancio dell'Assemblea legislativa stabilisce le risorse necessarie per il proprio funzionamento.
La medesima disposizione prevede, poi, che il bilancio è approvato dall'Assemblea legislativa e specifica che la relativa proposta è di competenza dell'Ufficio di Presidenza.
La proposta di assestamento del bilancio segue l'iter di approvazione delineato dalla normativa su richiamata per l'atto di bilancio e pertanto deve essere presentata all'Assemblea legislativa regionale per la sua approvazione definitiva.
Secondo quanto previsto dall’articolo 50 del decreto legislativo n. 118/2011 con l’assestamento del bilancio di previsione 2022-2024 si prevede:
- all’aggiornamento dell’ammontare dei residui attivi e passivi, in conformità a quelli risultanti del rendiconto per l’esercizio finanziario 2021;
- all’aggiornamento dell’ammontare della giacenza di cassa risultante alla chiusura dell’esercizio 2021;
- alla determinazione definitiva della consistenza del fondo pluriennale vincolato;
- alla destinazione della quota libera del risultato di amministrazione.
Nello specifico, dalle risultanze contabili rappresentate ed approvate nel rendiconto relativo all'esercizio finanziario 2021, approvato con deliberazione amministrativa n. 38 del 28 giugno 2022, risulta un saldo di amministrazione positivo di 2.790.296,76 euro così composto:
- 495.399,89 euro di avanzo vincolato derivante da entrate Agcom,
- 167.787,62 euro di avanzo accantonato per indennità fine mandato dei consiglieri regionali
- 20.000,00 euro per spese legali su contenziosi in atto,
- 2.107.109,25 euro di avanzo libero da versare alla Regione con destinazione di quota parte di essi, pari ad 1.000.000 euro quale contributo straordinario a favore degli enti gestori di strutture residenziali socio-sanitarie extra ospedaliere private e convenzionate della Regione finalizzato a concorrere alla copertura dei maggiori costi derivanti dalle necessità assistenziali ed organizzative correlate all’emergenza Covid-19;
- 200.000 euro quale contributo per il finanziamento per avviare nuovi progetti per la vita indipendente volti all’inclusione nella società delle persone con disabilità.
A seguito del riaccertamento ordinario dei residu,i approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 195/66 del 13 aprile 2022 risulta che:
- l’ammontare dei residui attivi da riportare nel bilancio di previsione 2022/2024 annualità 2022 è pari ad 347.872,83 euro;
- l’ammontare dei residui passivi da riportare nel bilancio di previsione 2022/2024 annualità 2022 è pari ad 621.440,32 euro.
I dati risultanti dal rendiconto dell’esercizio finanziario 2021, iscritti nello stato di previsione dell’entrata del bilancio assestato 2022/2024, esercizio 2022 sono i seguenti:
- il fondo di cassa all’1 gennaio 2022 è pari ad 4.244.382,68 euro;
- il fondo pluriennale vincolato relativo ad obbligazioni in scadenza nell’esercizio 2022 è quantificato in 1.180.518,43 euro di parte corrente.
Quanto alle variazioni nelle missioni e nei programmi del bilancio di previsione finanziario 2022/2024 si può dire che sono state apportate minime variazioni compensative per l’anno 2022 di cui si dà conto nella nota integrativa allegata alla proposta di assestamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Con l’atto amministrativo che approviamo oggi il Consiglio adempie all’obbligo previsto dalla normativa nazionale di contabilità relativo alla verifica della permanenza degli equilibri di bilancio, a seguito delle risultanze definitive del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021: risultato economico, consistenza dei residui attivi e passivi, del fondo pluriennale vincolato e della giacenza iniziale di cassa.
A proposito del rendiconto 2021 dell’Assemblea legislativa mi preme ricordare che, su nostra proposta, poi condivisa da tutto l’Ufficio di Presidenza e sancita dall’Aula, avevamo stabilito di destinare 200.000 euro dell’avanzo libero al finanziamento di nuovi progetti per la vita indipendente delle persone con disabilità. Pertanto mi auguro che al più presto, dopo questo assestamento e dopo l’imminente giudizio di parificazione del rendiconto della Regione per l’anno 2021 da parte della Corte dei Conti, questo stanziamento possa essere reso operativo per permettere ad altri marchigiani con disabilità di assicurarsi un percorso che garantisca loro la possibilità di scegliere il proprio progetto globale di vita, così come abbiamo stabilito nella legge regionale 21 del 2018.
Come Ufficio di Presidenza avevamo previsto sia 1.000.000 di euro a sostegno di quelle realtà che in qualche modo forniscono servizi socio-sanitari convenzionati, e questo nel bilancio era stato inserito, e 200.000 euro per la vita indipendente, che con l’ultima variazione di bilancio non sono stati previsti. Quindi, sollecitiamo la Giunta a prevedere queste risorse.
Quanto alle cifre dell’assestamento evito per brevità di riportarle, ma rilevo solo che fra le variazioni in aumento registriamo 200.000 euro, richiesti dai servizi del Consiglio (che la Giunta ci ha trasferito con l’assestamento - legge regionale 4 ottobre 2022, n. 20). Con l’ultima legge di variazione di bilancio che abbiamo fatto sono stati assegnati 200.000 euro a bilancio del Consiglio, la gran parte dei quali sono necessari per coprire un aumento delle spese legato ai vitalizi, che non erano stati calcolati.
Vorrei fare infine una riflessione. In Ufficio di Presidenza io e la Consigliera Vitri avevamo avanzato la richiesta, sottoscritta da tutto il gruppo del Partito Democratico, di effettuare una verifica straordinaria della gestione del bilancio consiliare per individuare risorse da poter mettere il prima possibile a disposizione delle popolazioni e delle imprese colpite dalla grave alluvione del 15 settembre scorso. Ciò non è stato possibile, ci dicono, per ragioni tecniche, perché il Consiglio non ha poteri di amministrazione attiva delle risorse e la nostra autonomia di spesa è relativa soltanto alle spese necessarie per il funzionamento degli organi assembleari. Comunque mi auguro che la richiesta non cada nel vuoto e con le prossime variazioni di bilancio, anche per quanto riguarda il bilancio del Consiglio regionale, ci sia la possibilità di prevedere risorse economiche, che dovrebbero risultare dal bilancio del Consiglio regionale, per stare vicino alle popolazioni che sono state colpite dalla grave alluvione del 15 settembre scorso. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 37. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 277
a iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi
“Caro bollette luce: abolizione passaggio da ora legale a ora solare”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 277 dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. La grave crisi energetica sta comportando in tutta Italia ed anche nelle Marche rincari elevatissimi del costo della corrente elettrica, che rischia di provocare conseguenze devastanti sui bilanci delle famiglie e delle aziende.
E’ una situazione drammatica, siamo a fine ottobre nella stagione autunnale in cui le giornate si accorciano progressivamente e a breve avverrà anche il cambio dell'ora che passerà da quella legale a solare con le lancette che verranno spostate indietro di un'ora.
La possibile abolizione del cambio di ora è al vaglio ormai da anni delle autorità governative centrali. Voglio ricordare che circa quattro anni fa nell'anno 2018 è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell'ora e quasi 5 milioni di cittadini dell'Unione europea hanno risposto ad una consultazione promossa dai Paesi nordeuropei capeggiati dalla Polonia e dalla Finlandia e si è espresso favorevolmente il 78% dei votanti, Nella discussione che ne è seguita la Commissione europea non ha raggiunto una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri.
L’Italia al momento non ha ancora preso nessuna posizione in merito, al contrario della Francia che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall'Assemblea nazionale, di bandire per sempre il cambio orario.
Abbiamo presentato anche un emendamento perché qualche giorno fa sulla rivista Lancet è stato lanciato un appello al Governo, pubblicato la scorsa settimana, dalla Società italiana di medicina ambientale e Consumerismo non-profit, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, corredato da 58.000 sottoscrizioni di cittadini, raccolte soltanto in una settimana grazie ad una petizione sul sito change.org, finalizzato a prorogare l’ora legale in Italia. Chiedono al Governo una temporanea sospensione del passaggio all’ora solare, almeno fino al 30 novembre. Altre associazioni si sono attivate in merito.
Voglio ricordare che la proroga dell'ora legale, almeno in via transitoria per 30 giorni, sarebbe un provvedimento di semplice attuazione che garantirebbe risultati certi e misurabili nel contesto del caro bollette e dei comportamenti antispreco richiesti ai cittadini col decreto approvato dal Mite, lasciando al prossimo esecutivo il compito di verificare, anche in sede europea, l'opportunità del mantenimento permanente.
Questa mozione chiede alla Giunta e al Presidente di attivarsi per quanto di loro competenza con il Governo centrale, affinché vengano adottate misure tese al contenimento dei costi, tra cui quella legata all'abolizione del passaggio all'ora solare.
L’emendamento afferma in subordine la proroga al 30 novembre 2022, visto che molte associazioni hanno fatto richiesta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ho sentito il capogruppo e voteremo a favore. Non è la dichiarazione di voto, è l’intervento sulla mozione.
Noi voteremo a favore della mozione perché è giusta e dà una piccola mano al buio del tempo, dell'ora del sole. Non dà alcun sollievo, però, al buio della crisi, diciamo che è un pannicello caldo ed opportuno perché la maggioranza il 12 luglio ha approvato la mozione n. 206 del 2022 concernente il caro bollette, con la quale si impegnava il Presidente della Giunta regionale ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse, per mettere in campo un intervento straordinario per le piccole imprese e ridurre il carico sulle famiglie meno abbienti.
Questa è una mozione proposta dalla maggioranza, votata anche da noi, sul caro bollette ed impegnava il Presidente della Giunta il 12 luglio 2022. Impegno totalmente disatteso, tant'è che oggi i Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui e Rossi, indubbiamente più sensibili nelle anime della maggioranza a queste tematiche, sono costretti a presentare questa mozione per dire alle famiglie ci siamo anche noi. Dopo il nulla, non per responsabilità loro, ma per responsabilità della maggioranza tutta.
Non solo a quella mozione non è stato dato corso, ma sono stati respinti emendamenti presentati sull'assestamento, un emendamento del gruppo PD che avevo predisposto per 4.200.000 euro, con tanto di copertura tratta dalla famigerata tabella E.
Ripeto ancora una volta, un emendamento di 4.200.000 euro sarebbe stato un sollievo, 150 euro a famiglia per 28.000 famiglie, mentre il Governo dà 150 euro, e non mi si venga a dire che è poco perché l’ha fatto anche il Governo, dando una mano sicuramente più del cambio dell'ora, seppure necessario.
Non solo, è stato respinto il nostro emendamento, del gruppo PD, che prendeva le risorse dal cosiddetto fondo crediti di dubbia esigibilità, 20 milioni ci hanno messo, cosa facoltativa, se ne potevano prendere almeno 10, diciamo 8 milioni, ed avrebbero significato 56.000 famiglie marchigiane che si misurano e si devono misurare con il caro energia e con le conseguenze che questo determina nell’economia e nella loro vita.
L’ho detto prima, 4,7 milioni di italiani non riescono a pagare le bollette, questo è un fenomeno più diffuso nelle Regioni del centro e del mezzogiorno. Da quando sono esplosi i prezzi le persone bisognose sono aumentate del 30% e questi bisogni ...
E’ giusta questa mozione, ed infatti noi la votiamo, perché se vengono staccate le utenze le persone sono costrette a vivere senza luce e senza riscaldamento, ciò sconvolge anche moralmente e si traduce in uno stigma sociale che fa sentire poveri in modo umiliante.
Pensiamo alle conseguenze sui bambini, sugli adolescenti, sui giovani, sugli anziani e di fronte a tutto questo noi ci possiamo accontentare, pur della giusta mozione sull'ora legale? Ma non è ora che il Governo regionale e questa maggioranza facciano qualcosa per dare una mano, le risorse ci sono, come abbiamo dimostrato noi presentando quegli emendamenti con adeguata copertura finanziaria, non è che non c'era la copertura finanziaria.
È un tema di volontà politica e se in questo Paese ci sono privati che fanno donazioni su dei conti dedicati per dare una mano alle famiglie bisognose, è possibile che una Regione non possa far nulla, anzi non voglia far nulla? Le risorse ci sono, bisogna mettere in atto una manovra economica finalizzata in quella direzione per dare una mano alle famiglie più bisognose. Non mi si venga a dire che magari un contributo di 150 - ma diamolo di 300 euro, ed è possibile - non dia una mano in questi momenti di difficoltà perché lo stesso Governo dà un contributo di 150 euro per i redditi fino a 20 mila euro lordi.
Credo che alcune misure regionali da affiancarsi a quelle nazionali siano necessarie, d'altra parte basta aprire i giornali quotidianamente, ci sono Sindaci di Comuni grandi e medio grandi nella regione, anche di centro-destra, che mettono in campo iniziative e misure di sostegno a favore delle famiglie perché non c'è solo la necessità di aiutarle quando si rivolgono ai servizi sociali.
Non possiamo sommare l'umiliazione all’umiliazione, abbiamo il dovere di intervenire per dare una mano spontaneamente. Questo deve essere fatto e noi voteremo a favore di questa mozione perché ritengo che sia giusta, ma le affermazioni di principio, si chiede al Governo … Chiedo alla Consigliera Marcozzi, che ringrazio per la sensibilità, ed ai Consiglieri Latini, Pasqui e Rossi di farsi promotori di un provvedimento che destini risorse alle famiglie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ho firmato questa mozione perché penso che sia valida.
Rispondendo al Consigliere Cesetti, è ovvio che la Regione può fare di più, però non è che dietro ad ogni atto deve esserci sempre della dietrologia.
Questo è un atto che risponde non solo al buio, come ha detto lei, ma anche al buio dell'intelligenza perché continuare con questa metodologia di orario è dannosa.
Se la nostra Regione chiede al Governo di intervenire tramite questa mozione, credo che sia una cosa positiva e che le cose non vadano mischiate. Questo è un atto, magari sugli aiuti doverosi si può fare di più nei confronti di aziende e famiglie relativamente alle risorse che abbiamo, ma è un altro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio ricordare che il 6 dicembre 2019 è stata approvata all'unanimità una mozione identica a questa, e siamo qui ancora a riparlarne, con esiti quasi nulli, per ridare un po' di profondità all’atto che stiamo votando.
Come fecero i miei colleghi anni fa seduti in questa Aula, anch’io voterò a favore dell'atto, sapendo bene che i risultati saranno scarsi.
Le proposte che sono state votate da questa Aula …, e faccio riferimento agli emendamenti di cui ha parlato anche il Consigliere Cesetti, ma vorrei ricordare che oltre a quelli del PD sono stati presentati sia in Commissione che in Aula anche degli emendamenti dal Movimento 5 Stelle, che erano qualcosa di tangibile, che avremmo potuto fare abbiamo e deciso di non fare.
Oggi votiamo questa mozione, immagino all’unanimità, ed ho il sospetto che servirà molto poco.
Il mio voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Pochi minuti per confermare e per allinearmi alle indicazioni del gruppo sul voto favorevole a questa mozione.
Penso però che il Consiglio regionale su temi come questo debba avere l'onestà intellettuale ed anche il coraggio talvolta di fare scelte che siano coerenti con le tante mozioni.
Chi ha un po' di esperienza amministrativa sa bene che molto spesso le mozioni non riescono a scaricarsi a terra, non sono concretizzate realmente.
Penso che da questo punto di vista ci sia anche una responsabilità della politica in genere, non dell'appartenenza, perché l'eccessiva proliferazione di atti, che non riescono ad essere concretizzati, realizzati, che in realtà talvolta sono utili per una discussione, anche per sensibilizzare, che non si tramutano in scelte concrete per i cittadini, non faccia bene a noi, lo dico alla prima firmataria, alla Consigliera Marcozzi.
Si voterà favorevolmente, è un impegno serio ed anche il tema relativo all’ora solare, anche se i risparmi indicati probabilmente potrebbero avere delle controindicazioni, ma mi pare una proposta da condividere.
Quello che non si comprende è che non più tardi di un mese fa, un mese e mezzo fa, questa Assemblea legislativa delle Marche si è trovata ad approvare l'assestamento, in cui c'erano risorse significative per dare ai cittadini marchigiani un segnale di attenzione verso le famiglie.
Oggi non è una soddisfazione ascoltare le statistiche che parlano di quasi 5 milioni di famiglie che hanno problemi con le bollette della luce e del gas, di gente che rischia, se non è addirittura già avvenuto, il distacco delle utenze. Esigenze primordiali, la luce e la possibilità di riscaldarsi sono le condizioni della nostra vita quotidiana.
A fronte di una mozione come questa non riuscire a discutere fra noi e ad approvare un segnale dell'Assemblea legislativa regionale delle Marche rispetto al tema delle bollette credo che sia una contraddizione, ha fatto bene il capogruppo, il Partito Democratico a votare favorevolmente.
Il richiamo che faccio a me stesso e ai miei colleghi è quello qualche volta di uscire dalla prigionia delle situazioni di appartenenza, perché in merito ai 19 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, che tutti sanno a cosa servirà, penso ci fossero le condizioni per ritagliare un segnale della Regione Marche, della Giunta e dell'Assemblea legislativa rispetto a questo tema.
Ritengo che sia una delle questioni centrali che riguarda la credibilità della politica e ribadisco che la credibilità non riguarda la politica di destra o di sinistra. Quando andiamo a casa, vi capita come a me di incontrare delle persone e ci autoelogiamo dicendo: “Oggi abbiamo approvato una mozione sulle famiglie, sul gas e sull'energia”. La domanda è: qual è la concretizzazione di tutto ciò?
Noi con l’assestamento avremmo potuto avere la possibilità di dare una risposta, tutti insieme, oggi secondo me segniamo una grave contraddizione, se volessimo ragionare in termini politici le direi: “Mi scusi, Consigliera Marcozzi, ma lei è quella che non più tardi di un mese fa ha votato …”, non c’era, ma magari avrebbe votato favorevolmente.
Questo è un tema dentro il dialogo, talvolta anche contrapposto fra le parti, che in qualche situazione deve fare uscire fuori la dignità del Consiglio regionale, non in contrapposizione con la Giunta che fa la sua proposta, ha le sue ragioni, non c'è, ma in talune situazioni, e questa è una di quelle …, questa è una emergenza sociale che risponde alle questioni di vita quotidiana.
Votiamo, ma perché non abbiamo votato un significativo stanziamento per le famiglie meno abbienti in relazione alle questioni delle bollette della luce e del gas?. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ritorniamo sui 19 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, con fermezza, avendo avuto modo di parlare con il responsabile del servizio, sono in grado di dire che quei soldi non potevano essere utilizzati.
E’ inutile parlare sempre di quei fondi, di quei 19 milioni, quando non possono essere utilizzati. Mi affido a quello che mi dicono i nostri dirigenti e penso che questo sia. E’ solo per confermare questo, poi per quanto riguarda la mozione siamo favorevoli. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ringrazio la minoranza perché voterà favorevolmente.
Le mozioni che vengono fatte devono avere un seguito e noi abbiamo chiesto alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo per cercare di abolire il passaggio all'ora solare o quanto meno di prorogarla per altri 30 giorni.
L'emergenza del caro bollette è un emergenza sociale e su questo siamo tutti d'accordo, noi ci impegneremo, e lo dico alla minoranza, al Consigliere Carancini e al Consigliere Cesetti, con la finanziaria a trovare le risorse per le famiglie, soprattutto quelle disagiate. Lo faremo, però dobbiamo essere tutti consapevoli che purtroppo le risorse regionali non sono elevatissime.
Ho parlato anche con il Presidente prima di presentare la mozione, ci impegneremo nella finanziaria a trovare le risorse per le famiglie disagiate. Questo è il nostro impegno.
La mozione non è stata fatta tanto per fare, per dire abbiamo fatto questa mozione ed è stata votata all’unanimità, ma dobbiamo dare seguito a quello che abbiamo scritto. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento alla mozione n. 277 a firma dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi che recita in questo modo: “Nel dispositivo sono aggiunte le seguenti parole: ‘Ovvero in subordine la proroga al 30 novembre 2022 dell’ora legale’”.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ un emendamento che declina un'ipotesi subordinata.
Per ribadire al Presidente della Commissione Marinelli che gli uffici dicono quello che ritengono di dire dal loro punto di vista, ma se voi pensate di fare quello che dicono gli uffici non servite, la politica è altro, è decidere all'interno di un percorso di legittimità con la discrezionalità delle scelte. I percorsi della politica sono quelli giuridicamente praticabili ed economicamente sostenibili.
Per quanto riguarda il fondo crediti di dubbia esigibilità il fatto stesso che sia facoltativo dimostra che togliere una parte di risorse da quel fondo, che era di 20 milioni, era un percorso giuridicamente praticabile, togliere una parte l’avrebbe fatto diventare anche economicamente sostenibile perché se da quei 20 milioni si tolgono 10 milioni e si sostengono 56.000 famiglie e oltre, quasi 65.000, diventa sostenibile perché quei 10 milioni erano più che sufficienti a garantire l’esistenza di un fondo il cui accontonamento è discrezionale. Sappiamo tutti, e lo sappiamo bene, altrimenti la politica non servirebbe, che nei casi di emergenza economica la discrezionalità si esercita in modo estensivo ed anche l'applicazione delle norme deve andare in quella direzione.
A livello nazionale si fa e si parla del famoso scostamento di bilancio, sovrintende al bilancio una norma costituzionale che, se non sbaglio, è l'articolo 81, il vincolo di bilancio è una norma costituzionale. Nei momenti di crisi c'è chi sostiene che bisogna operare con lo scostamento di bilancio, che non soltanto viene proposto, ma è stato anche fatto. Di cosa parliamo? Stiamo scherzando? Se a livello nazionale si può fare lo scostamento di bilancio, non si possono utilizzare 10 milioni su un fondo di 20 milioni, che è discrezionale? Inventatene un'altra e con chi dice queste cose facciamo un confronto in Commissione e vediamo se può sostenere l'insostenibile.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Consigliere Bilò, se il fondo è facoltativo, la facoltà è … la discrezionalità. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento a firma dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come abbiamo già anticipato negli interventi dei Consiglieri del Partito Democratico voteremo a favore.
Mi sembra di capire che ci sarà il voto unanime dell'intero Consiglio che da una parte ci mette nelle condizioni di dire qui dentro che abbiamo fatto qualcosa per aiutare le nostre famiglie e le nostre imprese di fronte alla incidenza così importante del caro bollette sui loro bilanci, ma dall’altra un po' mi imbarazza, Consigliere Carancini, quando andremo fuori e incontreremo l'imprenditore che con veemenza ci sventolerà la sua bolletta incrementata di 10 volte rispetto all’anno scorso.
Noi che abbiamo una responsabilità istituzionale dovremmo dire che abbiamo fatto un po' di mozioni, una in modo particolare, l’ha ricordata il Consigliere Cesetti prima, votata all'unanimità, che impegnava la Giunta a trovare soluzioni immediate al caro bollette. Una la presentammo noi il 22 di gennaio, per dire che vevamo già intuito che cosa sarebbe accaduto. Poi quando siamo chiamati ad tradurre i nostri atti scegliamo quelli il cui impegno non costa niente a nessuno, nemmeno l'incidenza rispetto al risultato. Oggi dire alla Conferenza delle Regioni che deve dire alla Conferenza Stato-Regioni, che deve dire al Governo, che deve dire all'Europa di abrogare l'ora, non costa nulla, ma è quella che noi dobbiamo raccontare all'imprenditore, che forse sta decidendo di chiudere o di non riaprire, se malauguratamente è stato colpito anche dall'alluvione. Dobbiamo dirgli che noi abbiamo fatto questo atto.
Mi sento in grande imbarazzo, apprezzo, è un tentativo che mettiamo in campo, ma forse ne dovevamo fare un altro.
Il Partito Democratico in occasione dell'assestamento non aveva fatto operazioni velleitarie e non consequenziali, ma concrete, assumendo gli atti che avevamo votato, lo dovevate fare voi, non lo dovevamo fare noi perché avevamo impegnato tutti insieme la Giunta, non il Consiglio, tra l’altro su una proposta della maggioranza, votata convintamente come risoluzione dall'intera Assise. Ecco che invece l’andiamo a disattendere e quel signore che incontreremo per strada, perché ci capita tutti i giorni, ci dirà. “Questo è quello che pagavo lo scorso anno, questo è quello che pago quest'anno, chiudo la mia azienda”.
Tutti cerchiamo la platea, cerchiamo il pulpito per dire che dovremmo fare atti, all'interno di questo Consiglio noi ne abbiamo fatti zero. Zero! Non abbiamo fatto nulla, non abbiamo le risorse e quando le troviamo non sono secondo voi impegnabili. Non abbiamo fatto nulla.
Oggi votiamo questo atto, lo dico per la Consigliera Marcozzi, che l’ha presentato insieme ad altri, va bene, penso che vada talmente bene che ci imbarazza tanto perché insieme a un atto votato all'unanimità, come l'abrogazione dell’ora, dovevamo mettere in campo qualcosa molto più consistente e non solo non avremmo negato una mozione che viene presentata in Consiglio, ma saremmo stati lineari nel nostro atteggiamento e avremmo potuto rispondere a qualche famiglia e a qualche impresa.
Ancora oggi non abbiamo messo in campo nessuna operazione e questo mi imbarazza perché poi la faccia di ricambio non ce l'abbiamo e quando incontriamo i nostri imprenditori, che sono quelli che non ce la fanno, incontriamo la percentuale di 4.700.000 famiglie che non ce la fa, noi dovremmo dire che abbiamo impegnato il Governo a cancellare l'ora solare. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 277, così come emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 111
ad iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini
“Adozione di un programma di inserimento dell’Atrofia Muscolare Spinale nel pannello dello Screening Neonatale Esteso della Regione Marche”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 111 ad iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non so come vogliamo organizzare i lavori nel senso che la mozione l’avevo già illustrata e c’era stato anche un ampio dibattito in una precedente sedita. Per un’ora ci siamo confrontati e mi sembra che siano intervenuti tutti i gruppi politici o la maggior parte, poi è arrivata la richiesta da parte dei Consiglieri Menghi e Cancellieri, che si erano sentiti con l'Assessore, il quale aveva piacere di intervenire personalmente in Aula, ed abbiamo sospeso la votazione per dare modo all'Assessore di essere qui con noi, di infornare l'Assemblea dei passi che ha già compiuto in questa direzione.
Se lei ritiene necessario posso anche illustrare nuovamente la mozione, se la diamo per illustrata, come in effetti è stato, direi che potremmo procedere.
PRESIDENTE. Se siamo tutti d'accordo, se non vi è obbiezioni, se nessuno chiede la parola per opporsi … Il dibattito che avevamo fatto era stato molto proficuo, per quel che mi ricordo, in termini di merito della questione proposta dalla mozione, lo diamo per assodato e discusso come continuazione dello stesso.
Chiedo alla Giunta, all'Assessore Saltamartini di assumere una posizione, se ne ha la facoltà, la volontà di raggiungere la definizione della mozione stessa. Se poi ci sono altri interventi a seguito dell'intervento dell'Assessore provvederemo ad aprire il dibattito sui punti che l'Assessore solleverà.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione è molto delicata perché riguarda una patologia così particolare, l'atrofia muscolare spinale, che colpisce un bambino su 10.000 e questo bambino, già uno solo, dovrebbe portare a intervenire su questo aspetto.
Dai calcoli che sono stati fatti c'è da tener conto che questo tipo di prestazioni sono fatte in parte dall'ospedale di Torrette e sono svolte in collaborazione con un centro appositamente costituito a Milano.
Questo tema è stato sollevato e approfondito nel corso del dibattito, ci sono nuove terapie che si basano anche su nuovi farmaci, mentre fino a qualche tempo fa l'unico intervento era quello sintomatico per migliorare un po' la vita, la condizione dei pazienti.
Facciamo questo conto su 9.000 bambini che nascono ogni anno nel nostro Paese, il rapporto di rischio è di 1 a 10.000, in presenza di possibili nove casi.
Mi sono permesso di dire se era possibile partire con un'ipotesi sperimentale nell’Area Vasta 4, in particolare a Fermo, dove è più alto il numero di questi casi e verificare come, partendo in via sperimentale dall'Area vasta 4, poterla poi allargare, tenendo conto che già opera in attività il centro di Torrette con il centro di Milano.
Vorrei aggiungere che per il momento in Italia questo percorso è seguito solamente da un paio di aziende, ma non nei termini dell'impegno finanziario di cui stiamo discutendo, è un passaggio molto più lieve.
Tenuto conto che la nostra Regione dovrebbe comunque attestarsi sulle migliori posizioni a livello nazionale, ritengo che questa mozione possa essere accolta nella misura in cui si impegna la Regione, ed io da Assessore alla Sanità mi impegno, a far partire questo progetto nell’Area vasta 4 e poi successivamente verificare in che termini estenderlo con le migliori tecnologie e i migliori farmaci possibili.
Sarei dell'avviso di accogliere questa mozione mettendo: “Impegna la Giunta a valutare questa cosa nell’Area vasta 4”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Sono senza parole perché questo rinvio della discussione, che peraltro aveva chiesto e sollecitato la Consigliera Menghi, ha portato a questo risultato, ad un progetto sperimentale in un'unica Area vasta.
La Regione Marche è già tardiva nel dare risposte a questo tipo di malattie visto che altre Regioni, penso alla Puglia, hanno già reso obbligatorio questo screening in tutta la regione.
Come lei sa, Assessore, la Sma è una malattia genetica molto grave, rara, colpisce i neonati e se non è affrontata tempestivamente nelle prime ore di vita, prima della comparsa dei sintomi, può portare ad una rapida e dolorosa morte. Siccome abbiamo già i test diagnostici per scoprirla e abbiamo anche i farmaci per curarla ogni ora che passa e che tardiamo nel dare risposte - c’è anche una proposta di legge di cui sono sempre prima firmataria e che da mesi attende l’avvio del confronto in Commissione - c’è un nascituro che rischia la condanna a morte.
Siamo nelle condizioni di poter assicurare, se vogliamo, un progetto sperimentale, chiamatelo come volete, in tutta la regione. Perché i nascituri di Fermo devono avere più chance di quelli del resto della regione? Sono basita che di fronte ad una condizione così delicata come questa la risposta della Giunta, che poi tarda ad arrivare, sia quella di proporre un progetto sperimentale solo nell’Area vasta di Fermo. Sono basita e spero che …, intanto la mozione non parla di questo, è un impegno ed immagino che il voto sia unanime e favorevole, ma invito il nuovo o la nuova Presidente della IV Commissione ad avviare quanto prima l’iter, altrimenti, avviso la Giunta e i colleghi, che anche per quello’atto chiederò la trattazione direttamente in Aula, nel frattempo cercate di trovare le risorse per rendere questo progetto sperimentale, però a valere su tutto il territorio regionale. Sarebbe incomprensibile un tipo di risposta di questo tipo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per il suo intervento.
In parte la penso come la Consigliera Bora e vorrei anche dire che l'impegno di questa mozione è a larghe maglie, si parla di un progetto pilota, ma non si dice certamente dove, quando e perché. Immagino che tutto ciò sia in capo alla Commissione, se la strada scelta sarà quella di approvare una proposta di legge, che è già stata presentata, sulla scia della Regione Puglia, che io stessa ho citato all'interno della mozione, oppure alla Giunta se la strada sarà quella di fare una delibera di Giunta, come è stato fatto in altre Regioni, Lazio e Toscana per esempio.
Questa è una scelta che non compete al Consiglio, se c'è disponibilità lascerei l'impianto a larghe maglie, poi le decisioni saranno prese in un secondo momento, dopo aver avuto a disposizione anche dei dati, che personalmente oggi non ho, che riguardano l'impatto finanziario che questa sperimentazione, che questo progetto, potrebbe avere sul bilancio della nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. L'intervento dell'Assessore va nella direzione di attivare questa sperimentazione, poi in Commissione vedremo le modalità e come attuarla. Su questa linea siamo favorevoli.
E’ vero, la Consigliera Bora dice che dovremo fare tutto, ma poteva essere fatto anche due anni fa.
C'è la disponibilità a valutare questa sperimentazione che poi potrà essere applicata su tutto il territorio regionale.
In questa fase penso di essere in linea con quanto detto dall’Assessore Saltamartini e se la proponente, che mi è sembrata ben disposta, è disponibile ad avviare questa strada, a cominciare questo percorso, siamo d'accordo.
La mozione in qualche modo va aggiornata, viene portata in Commissione e valutata la possibilità di partire, intanto con il centro sperimentale, che è stato individuato nell'Area di Fermo in cui c’è un maggior numero di casi. Potrebbe essere la via per incominciare questo iter e valutare poi l’impatto.
Come maggioranza siamo disponibili a votarla e ad iniziare questo percorso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Mi ha detto che potevo farlo due anni fa, mentre la prima Regione che ha legiferato è stata la Puglia nel 2021.
E’ la seconda volta che non perde occasione per stare zitto e fa delle accuse alla sottoscritta infondate, l’altra volta non c’ero, ma adesso sì.
Si informi meglio primo di attaccarmi perché sta collezionando una serie di figuracce e mi dispiace perché lei mi sta molto simpatico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per sdrammatizzare, ci mancherebbe, però poteva essere la prima Regione ad averlo fatto piuttosto che andare dietro alla Puglia.
Lasciamo perdere, secondo me è irrilevante. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mettiamo in votazione la mozione così com'è stata presentata.
L’intervento dell'Assessore ha precisato, ma è contenuta nella mozione, ha detto bene la Consigliera Ruggeri prima, una serie di opzioni che forse non ha bisogno di questa specifica.
Veniamo a conoscenza oggi che nel fermano c'è un'incidenza maggiore. Assessore, la invitiamo immediatamente a verificare. Se poi è Fermo il centro regionale è un tema, se invece la sperimentazione è limitata a quel territorio diventa più complicato. Quando parte questa modalità non penso sia difficile, una volta protocollata, attivarla sull'intera Regione. Comunque abbiamo un'occasione ulteriore perché in Commissione c'è una legge presentata, che speriamo che venga incardinata al più presto. Lì troveremo la soluzione anche di carattere territoriale, omogenea, e vi invitiamo a tener conto del dibattito che c'è stato.
Un voto favorevole da parte nostra sulla mozione, così com'è stata presentata. Grazie.
PRESIDENTE. Prima di dare la parola all'Assessore, considerato l'estrema delicatezza della questione posta, vista anche da questa angolazione, considerato che non c’è una contrapposizione fra la mozione e la posizione della Giunta, dell'Assessore Saltamartini, anche se in deroga al Regolamento, chiederei una sospensione per cercare un'intesa su un emendamento, qualcosa che si affini sulla situazione proposta anche in relazione all'Area vasta di Fermo, ancora possiamo chiamarla così, a quella situazione sperimentale che proponeva la Giunta. Comunque non uscire come Consiglio con una situazione di non attenzione ad un problema di questo genere.
Do la parola all'Assessore Saltamartini, poi chiedo se siete d'accordo cinque minuti di sospensione per vedere se c'è un'intesa in modo tale che si possa raggiungere una condizione di votazione.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Siamo tutti d'accordo su questo punto, voglio anche aggiungere che già questo tipo di accertamenti sono svolti a Torrette, dall'associazione Nemo e con l'intervento del Besta di Milano.
La Regione Toscana e altre fanno dei test sul sangue del bambino nato dopo quarantotto ore e sono test che costano molto di meno.
Per me la mozione può essere anche accolta nei termini in cui è stata esplicitata e poi vedreamo come approfondirla.
La questione di Fermo emerge perché come casistica, è una Area vasta che ha un'incidenza elevata, la sperimentazione serve anche per capire le cause di questo alto numero del fenomeno, anche a livello di eziologia del fenomeno.
Non concentriamo nulla, non escludiamo nessuno, il parere della Giunta è quello di accogliere questa mozione e poi vedremo come portala avanti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voto favorevolmente questa mozione, così come è stata stilata e come ha chiarito l'Assessore alla sanità, però non capisco perché quando l'Assessore ha detto che nell'Area vasta 4 si sarebbe avviato - se ho capito bene perché ero fuori - un progetto sperimentale in tal senso ci sarebbe stata una levata di scudi. Siamo invidiosi? Quale sarebbe il problema? Fermo restando che comunque la mozione non parla di questo, ma quale sarebbe il problema? Se si avvia in modo sperimentale in un'Area vasta del territorio regionale è un'opportunità, come vuole evidenziare, immagino, l'Assessore. Che c'è di male? Non credo che ci sia qualcosa di male anche perché non si capisce per quale motivo l'Area vasta 4 di Fermo sia l'unica in cui non c'è un servizio di emodinamica, anche per responsabilità nostra. Non polemizzi, Consigliere Putzu, lei sa che io sono e mi sforzo di essere nel cammino, come si dice, onesto con me stesso e con gli altri, se lì non c'è, non si capisce perché ci si lamenta se si avvia in via sperimentale. che è un opportunità per tutta per tutta la regione Marche. Voto a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Siamo in una situazione di totale deroga, vi prego di completarla e di riprendere i canoni normali.
Mi assumo la responsabilità perché la dichiarazione del Consigliere Mangialardi era dell'intero gruppo consiliare.
Chiusa questa parentesi sulla deroga, dalla prossima mozione riprendiamo con l’iter normale, considerata che è servita anche per chiarire la posizione della Giunta e per arrivare ad un voto nella stessa direzione. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non voglio approfittare, era un argomento in questo caso sul tema toccato dal Consigliere Cesetti, lascio e rinuncio al mio intervento. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 111. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 202
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Vitri
“Introduzione del servizio dello Psicologo delle cure primarie e azioni a sostegno dell’intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di benessere psicologico dei cittadini”
Mozione n. 223
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Introduzione del servizio dello Psicologo delle cure primarie”
Mozione n. 224
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Inserimento delle psicologhe e psicologi nei presidi territoriali-Case di Comunità”.
(abbinate)
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 202 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Vitri e le mozioni n. 223 e n. 224 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente perché si è trovata una sintesi insieme alla Consigliera Lupini per una risoluzione unitaria, che tiene insieme le diverse mozioni sulla quale abbiamo convenuto.
Con la nostra mozione presentata fin dal 25 gennaio 2022 si voleva impegnare il Governo regionale ad avviare sperimentazioni per introduzione dello psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati, oltre che nell'equipe di medicina territoriale.
Si tratta della richiesta di istituzione del servizio di psicologia di base, richiesta che il gruppo del Partito Democratico ha formalizzato, dopo la mozione ,nella proposta di legge n. 100 presentata il 14 marzo 2022 a prima firma del capogruppo Consigliere Mangialardi, se non vado errato.
La mozione, accogliendo e raccogliendo le sollecitazioni dei giovani democratici del fermano e delle Marche, muove dalla crescente domanda di interventi psico-sociali, anche a seguito degli effetti della lunga e triste stagione della pandemia. Effetti sociali nelle relazioni sociali, nelle conseguenze economiche, nell’emergenza sanitaria, che hanno prodotto maggiori e nuove povertà. Una povertà oggi ancora più drammatica a seguito della crisi energetica. Ne abbiamo parlato poc'anzi, quando ho avuto modo di dire che queste nuove povertà, nelle quali sono sprofondate alcune famiglie italiane, anche i ceti medi, sono inevitabili perché la crisi energetica non è soltanto una conseguenza devastante per le famiglie, ma è come è una conseguenza devastante per le imprese.
Pensiamo alle piccole e medie imprese, ai piccoli esercenti dei nostri piccoli centri che si vedono le bollette triplicate, quadruplicate, ci dicono che sono il 30% delle nuove povertà.
Ci sono nuclei familiari che sono sprofondati nella povertà, pensiamo alle conseguenze di tutto questo nella vita delle famiglie, le conseguenze per i bambini, gli dolescenti, i giovani, gli anziani. La prospettiva di una condizione umiliante e questa viene determinata …, talvolta la crisi delle imprese si tramuta sulle famiglie, ad esempio in termini occupazionali, perché se un piccolo esercizio che ha una commessa ed è costretto a chiudere lei perde il lavoro e se perde il lavoro rinuncia alla possibilità di acquistare l’essenziale per i propri figli, perde la possibilità di pagare le bollette, che tra l'altro sono aumentate. In queste condizioni e nei tempi attuali un sostegno è ancora più necessario.
Gli effetti di questa crisi hanno attinto le persone psicologicamente più fragili e più fragili sono diventate perché piegate dalla pandemia e dalla crisi, effetti che hanno colpito in particolare i giovani e gli anziani.
Dinanzi a questo scenario sussiste urgente la necessità di rafforzare la rete dei servizi pubblici con l'adozione di piani di azione per i disturbi emotivi comuni e potenziare la rete dei servizi sanitari dedicati alla salute mentale, con particolare attenzione ai servizi da attivare per la salute mentale dell'infanzia e della adolescenza. Pensiamo ad esempio alla conflittualità, alle condizioni economiche di difficoltà, alla mancanza di lavoro, alla conflittualità che determina e induce all'interno delle famiglie.
Queste sono situazioni che vanno attenzionate, sostenute, soprattutto dai servizi pubblici. Si tratta di rafforzare con impegno di personale sanitario specializzato, nonché di psichiatri, psicologi e psicoterapeuti, la medicina territoriale che proprio durante la pandemia ha dimostrato tutta la sua fragilità. In questa condizione post pandemica le conseguenze della crisi energetica sommate a quelle della pandemia, sulle famiglie, sui giovani, sugli anziani sulle donne sui lavoratori, sono devastanti e vanno attenzionate e soprattutto sostenute.
Riteniamo che mai mozioni come quelle da noi presentate siano di stringente attualità e con la Consigliera Lupini, che ringrazio anche per le sue capacità specifiche in siffatta materia, abbiamo convenuto una risoluzione a firma congiunta, che auspico venga approvata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Mi allineo all'intervento del Consigliere Cesetti e ricambio il ringraziamento perché credo che il fatto che abbiamo presentato, a pochi giorni di distanza, delle mozioni quasi sovrapponibili sia a dimostrazione dell'urgenza delle istanze di questo mondo, del mondo della fragilità e anche delle categorie dei professionisti del nostro servizio socio-sanitario che chiedono di avere maggiori strumenti, più agili e tempestivi per la presa in carico.
Come è stato detto dal Consigliere Cesetti sono un tecnico di questo settore e ho visto come è cambiata l’esigenza di salute psicologica della nostra società. Cambiano i bisogni e di conseguenza cambia l’utenza.
Dobbiamo essere pronti e flessibili a rispondere a ciò che davvero l'utenza ci chiede in un'ottica di tutela della salute a tutto tondo, in un'ottica di salute a livello biopsicosociale, come più volte detto anche in quest’Aula.
Per andare un po' più nello specifico, sappiamo che molte Regioni hanno attivato delle sperimentazioni, che altro ad oggi non possono essere, proprio per istituire la figura dello psicologo delle cure primarie, che può essere un filtro, perché ciò che fa la differenza nella presa in carico sia sociale che sanitaria è la tempestività. Prima riusciamo ad intercettare un bisogno e prima riusciamo ad arginarne gli effetti che poi possono avere anche una ricaduta importante sui costi della sanità.
Istituire degli strumenti che vanno davvero nell'ottica della prevenzione significa anche risparmiare, così da poter avere maggiori risorse per curare. C'è una grande differenza tra una presa in carico di cure primarie e una psicoterapia, anche con costi a carico del sistema molto differenti.
Questo sistema di filtro, in cui la Regione può giocare un ruolo primario, come abbiamo visto in altre esperienze, può essere un risparmio e un accoglimento di quelle istanze che anche il Consigliere Cesetti ha illustrato molto bene, calandole nella realtà attuale, in cui abbiamo visto non solo la crisi economica già da lunghi anni, ma anche la crisi della struttura della società, di conseguenzala crisi del lavoro e mettiamo insieme anche altri elementi, come alluvioni e terremoti, e capiamo come la salute debba essere intesa proprio a 360°.
L’esperienza della Regione Campania ha aclarato il fatto che la Regione può legiferare sulla questione dell’istituzione di un servizio di psicologo delle cure primarie e noi chiediamo, la voce è stata unanime, di poter iniziare ad incardinare questo percorso.
Ormai è chiaro che il distretto diventa centrale per la presa in carico, la prevenzione e la cura, e tutti ci chiedono, dall’Europa - il Piano di ripresa e resilienza nazionale - di investire in questo istituto in modo che lo psicologo delle cure primarie possa andare a colmare e potenziare tutto ciò che concerne la prevenzione e la promozione del benessere psicologico intenso a 360°.
Chiediamo di avviare le sperimentazioni coinvolgendo tutti gli stakeholders dei servizi, gli ordini professionali che si occupano dei bisogni socio-sanitari, non solo nel servizio sociale sanitario, ma anche negli istituti convenzionati.
Vorremmo vedere l’avvio un iter per la discussione, redazione e approvazione di una legge regionale per l’istituzione del servizio dello psicologo delle cure primarie, che si avvantaggi e coinvolga tutti gli operatori, le istituzioni, le associazioni di categoria e anche le associazioni dei pazienti che ci possono dare l’indirizzo e la misura del bisogno crescente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Credo che queste due mozioni siano particolarmente importanti, già la scorsa legislatura ne era stata approvata una su questo argomento.
Secondo l'organizzazione mondiale della sanità tra i principali ostacoli all'accesso a cure adeguate ci sarebbe la carenza di personale formato per cure di tipo non farmacologico. Allo stesso tempo, è ormai consolidata dagli studi una serie di strategie nell'offerta di servizi e trattamenti psicologici dimostratisi efficaci nel promuovere, proteggere e ripristinare la salute mentale. Correttamente attuati questi interventi rappresentano i migliori investimenti possibili per ogni società, con ritorni significativi in termini di salute, qualità della vita ed economici.
Per favorire un salto culturale la figura dello psicologo necessita di essere rivalutata e inserita in una progettualità di prevenzione e intervento nella tutela della salute legata al disagio.
I campi che necessitano di supporto psicologico sono molteplici, dai casi di grave emergenza per la collettività (terremoti e alluvioni) alle dinamiche familiari, al sostegno dei minori, all'individuazione e supporto nei casi di violenza di genere e stalking, alla complessità sociale delle patologie cronico-degenerative e al contrasto dell'ipocondria.
I compiti dello psicologo delle cure primarie, nella collaborazione con i medici di medicina generale, potrebbero essere diversi: identificazione precoce ed intervento tempestivo sulle situazione e sulle problematiche psicosociali che, se non elaborate adeguatamente, sono ad elevato rischio per lo sviluppo di quadri psicopatologici; attuazione dell'intervento di primo livello nei casi di situazioni di psicopatologiche già in atto oppure rinvio ai servizi specialistici nel caso in cui emerga un quadro di disagio psicologico fortemente strutturato.
Dalla ricerca condotta negli ultimi quarant'anni sugli effetti della cooperazione tra medici e psicologi nell'ambito delle cure primarie è emerso che questa collaborazione comporterebbe per il sistema sanitario nazionale una significativa riduzione della spesa sanitaria e quindi potrebbe portare a forti vantaggi economici e per la salute.
Più in generale, da un'analisi della letteratura sulle ricadute economiche degli interventi psicologici nell'ambito delle cure primarie, è emersa una riduzione delle spese sanitarie tra il 33% e il 47%.
Le diverse esperienze hanno evidenziato modelli differenti. Le difficoltà di organico del sistema sanitario nazionale e regionale rendono evidente che il ruolo dello psicologo delle cure primarie deve essere ricoperto esclusivamente da psicologi di comprovata professionalità, preparazione e competenza, iscritti all'ordine degli psicologi. Tutto ciò evidenzia anche la necessità di indicare modalità operative efficaci e fattibili per rispondere alle esigenze emergenti di salute ed evidenzia l'improrogabile esigenza di avviare la sperimentazione per l'introduzione dello psicologo delle cure primarie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Facendo il medico di base più o meno da 35 anni mi sono accorto che le fragilità emotive psicologiche negli ultimi anni hanno avuto un incremento pauroso. Ormai il 70-80% dei pazienti che vediamo in ambulatorio presenta delle patologie legate alla somatizzazione delle ansie. La pressione che c’è sui medici di medicina generale, proprio per dirimere questioni legate alla sfera emotiva e psicologica, è giornalmente molto elevata e rende questo mestiere estremamente difficile, difficoltoso ed è fortemente provante anche dal punto di vista professionale reggere ore e ore di ambulatorio di fronte a persone che hanno richieste di soluzione di problemi legati alla sfera psicologica.
L'istituzione dello psicologo di base darebbe una grande mano alla sanità in genere perché potrebbe esercitare della prevenzione, che poi in termini di caduta economica farebbe in un secondo momento risparmiare sulla terapia di malattie che sono secondarie ad aspetti emozionali e fragilità emotive.
Oggi il nostro sociale non ha punti di riferimento per le persone, nè per i giovani, né per le età più avanzate, il problema è la mancanza di riferimenti sociali, che possono dare una mano a tutti quelli che presentano fragilità emotive. Questo fa sì che ci sia una ricaduta sul servizio sanitario di prestazioni legate a questioni di tipo psicologico, al disagio che è socio-psicologico.
Compatibilmente con le risorse che questa Regione e la Giunta potranno trovare sono d'accordo nell'istituzione dello psicologo di base.
La carenza della richiesta di posti di medico di medicina generale oggi è legata anche a questo, sapere che questo mestiere impone una pressione emotiva molto elevata da parte dei pazienti.
I pochi medici che si laureano certamente non scelgono un mestiere front office come il nostro in cui l’impatto emotivo è estremamente elevato, come la fatica professionale.
L’istituzione dello psicologo di base farebbe funzionare meglio anche la sanità sia sui territori che a livello ospedaliero. Mi trova d'accordo, io sono testimone proprio delle fragilità umane e psicologiche relative a tutte le fasce d’età che si vivono oggi nella nostra società, lo psicologo darebbe una grande mano. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi fa molto piacere vedere che anche da parte della maggioranza ci sia questa sensibilità e questa attenzione, che spero poi venga concretizzata anche con le risorse adeguate, perché la situazione che stiamo vivendo è degenerata negli ultimi anni a causa della pandemia.
Ho recuperato alcuni dati ed ho visto che tra le fasce più fragili (giovani e anziani) tutti i malesseri e le sindromi legate alla salute mentale sono degenerati con numeri che sono schizzati oltre la media di tanti altri Paesi europei. Al tempo stesso, mentre questi malesseri sono aumentati, la spesa sanitaria è diminuita e non ha tenuto il passo. Basti pensare che in Italia sulla salute mentale spendiamo il 3,5% della spesa sanitaria complessiva, mentre dovrebbe essere, come richiesto anche dall’Unione europea, almeno il 5%.
Già l’Italia non è in regola, le Marche sono addirittura sotto la media nazionale perché per salute mentale spende solo il 2,3% della spesa sanitaria complessiva.
C’è un enorme divario non solo con la spesa media degli altri Paesi europei, come Francia e Germania, che investono più del triplo dell’Italia in prevenzione e cura della salute mentale, ma nelle Marche si è al di sotto della media nazionale.
Spero che questa proposta sia un modo per iniziare un nuovo corso e per poter, un po’ alla volta, rimediare ai vuoti attualmente presenti in questo campo. In particolare mi preme evidenziare anche dei malesseri sul quale noi abbiamo chiesto alla Regione, alla Giunta Acquaroli, interventi precisi.
Anche nella mia zona è stato depotenziato il servizio di salute mentale a causa della carenza di medici e per ciò che riguarda tutti quei disturbi alimentari che sono in crescita, più del triplo a causa della pandemia. Pensiamo ai tanti giovani che già ne soffrivano e che durante il Covid sono stati costretti a rimanere chiusi e isolati in casa, per cui sindromi come anoressia e bulimia sono schizzate a livelli inimmaginabili prima della pandemia, allo stesso tempo anche l’ansia.
Le sindromi depressive, che prima erano contenute per abitudini e stili di vita diversi, durante il Covid sono degenerate e peggiorate in modo irrimediabile.
Su questo lo psicologo delle cure primarie, detto anche psicologo di base, potrebbe dare finalmente un supporto indispensabile, teniamo conto anche che potrebbe essere un aiuto importante per tutte quelle persone che non osano rivolgersi a una professionista privatamente perché non possono permetterselo.
Penso che questo sia un passo necessario se non indispensabile da fare, su cui la Regione deve essere in prima linea. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Come gruppo Fratelli d'Italia non possiamo che seguire con attenzione questa tematica, queste mozioni presentate dai Consiglieri di minoranza, un tema molto complesso, molto attuale - non possiamo che essere d'accordo – che non può sfuggire alla nostra attenzione.
Abbiamo visto delle situazioni già evidenziate da altre Regioni, che devono essere sviluppate e parametrate alle peculiarità del territorio marchigiano.
Mi sono informato con dei suoi colleghi, Consigliera Lupini, e mi hanno detto che l'intento è positivo da sviluppare, rapportandolo al territorio marchigiano con le singole attività che sono necessarie perseguire all'interno del territorio.
Giustissimo tutto quello che avete detto, anche la Consigliera Vitri, sul momento molto delicato per le famiglie in conseguenza del Covid, anche di tante situazioni che sono accadute nei nostri territori.
Come gruppo Fratelli d’Italia, compatibilmente con le esigenze del bilancio regionale, poi sarà l’Assessore che dirà la posizione della Giunta, mi auguro che ci sia una convergenza su queste tematiche. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nella nostra Regione abbiamo più volte sottolineato l'importanza che accanto alla medicina tradizionale ci sia anche il supporto psicologico. Anche questa mattina, ricordando i provvedimenti che abbiamo adottato con i quali abbiamo assunto nuove figure professionali, ho ricordato l'importanza della psiche nella cura delle persone.
Teniamo conto che il nostro Paese arriva un po' in ritardo perché le terapie psicologiche sono invalse in molti Paesi occidentali da tantissimi anni.
Nell'accogliere la mozione voglio ricordare che il decreto ministeriale n. 77, quello che ha strutturato i nuovi standard di assistenza territoriale, prevede la figura dello psicologo nelle Case di comunità, che è il nucleo iniziale e fondamentale dell'assistenza primaria perché si ritiene che il modello debba essere integrato e interdisciplinare.
Sempre quel modello, disciplinato dal decreto ministeriale n. 77 e pubblicato quest'anno in Gazzetta Ufficiale, prevede la cooperazione di medici di medicina generale, di pediatri di libera scelta e anche di infermieri di comunità, di famiglia, anche con l'apporto di assistenti sociali e psicologi.
C'è da tener conto che anche nell'attività preventiva c'è tutta una sacca di "devianze” che si trasformano poi in comportamenti - abuso di alcol e di stupefacenti, anche per le fasce sociali più giovani, i nostri ragazzi e adolescenti - che richiedono interventi terapeutici da parte dello psicologo.
La Giunta regionale è concorde sul fatto che occorre potenziare questo tipo di servizi. Siamo tutti d'accordo, ma il tema è quello del tetto di spesa nell'assunzione del personale, però, valutato che il decreto ministeriale n. 77 prevede l'inserimento di questa figura nelle Case di comunità e negli Ospedali di comunità, anche nei poliambulatori, c'è da auspicare che il prossimo esecutivo possa allentare il vincolo del tetto di spesa per assumere il maggior numero di queste figure professionali.
Si valuti infine che i centri di salute mentale devono cooperare con questa assistenza psicologica primaria proprio per le condizioni patologiche più severe.
Esprimo il parere favorevole della Giunta regionale all'adozione di questa mozione. Grazie.
PRESIDENTE. E’ stata presentata una proposta di risoluzione sulle mozioni nn. 202 e 223 (rimane in piedi la mozione n. 224, che voteremo a parte) a firma dei Consiglieri Lupini, Cesetti, Mangialardi, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri, Santarelli, Bora, Biancani, Casini, Ruggeri. Leggo solo la parte del dispositivo: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a valutare la possibilità di avviare una sperimentazione per l’introduzione del psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati, oltre che nelle equipe di medicina territoriale, anche con la finalità di sostenere ed integrare l'azione di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta; a garantire il finanziamento per le prestazioni erogate per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico per i giovani e fasce più fragili della popolazione, anche valutando la possibilità di incrementare gli stanziamenti con maggiori e più adeguate risorse da trasferire alle aziende sanitarie”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Mi sembra una proposta di risoluzione che evidenza quanto di fronte a certe tematiche siamo tutti allineati.
Ringrazio in particolare i Consiglieri della minoranza, la Consigliera Ruggeri e il Consigliere Santarelli, per aver condiviso anche essi questa proposta di risoluzione e ringrazio per la sensibilità dimostrata la maggioranza e l’Assessore, che avranno a che fare con le maglie strette dei bilanci e la burocrazia che sempre ostacolano il semplice svolgimento e la risposta alle esigenze portate in quest’Aula.
Credo che sia necessario cercare di incardinare un progetto e cominciare una discussione, proprio come ha detto il Consigliere Baiocchi, chiedendo agli operatori, coinvolgendo anche gli ordini professionali che saranno disponibili ad orientare il lavoro dell’amministrazione regionale per trovare una soluzione che sia efficace e calzata sui bisogni della nostra regione, che ha delle esigenze diverse in base ai territori e delle risorse peculiari che dobbiamo mettere in rete. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione sulle mozioni n. 202 e n. 223. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Questa mozione, che tratta della risposta ai bisogni di salute psicologica, è stata abbinata alle altre due, seppure abbia una declinazione un po’ diversa alla quale l’Assessore, da come ha interpretato, ha già risposto.
Speriamo che il PNRR, che ha tanto sottolineato l'importanza della territorialità e degli investimento in prevenzione e presa in carico tempestiva dei bisogni di salute, allarghi le maglie e ci consenta di poter programmare. Su questo chiedo all’Assessore e alla maggioranza di essere molto attenti e programmare bene le risorse da mettere in campo.
L’Assessore così come il Presidente del Consiglio ricorderanno c’è stata una nota scritta a seguito dell'evento da me promosso sul ruolo dello psicologo, che vado a riassumere. Il primo punto della nota scritta, che vi è pervenuta dopo un lungo pomeriggio di confronto tra istituzioni, operatori e cittadini, riguardava l’istituzione di un osservatorio per i bisogni di salute psicologica nella nostra regione. Lo chiedono le categorie, gli ordini professionali e tutta la comunità scientifica perché dobbiamo essere costruttivi nell'andare a rafforzare la rete dei servizi socio-sanitari. Non deve essere solo una cosa che ripetiamo come un mantra, ma dobbiamo metterci attorno ad un tavolo con i tecnici.
L’altra richiesta, che era uscita da quel pomeriggio di riflessioni, è la costituzione di una Commissione tecnica per l'integrazione socio-sanitaria, che diventa sempre più necessaria vista la crisi sociale che stiamo tutti attraversando. Ricordo alla Giunta, che siamo in attesa della legge di riforma dei consultori, di cui abbiamo anche discusso due settimane fa proprio in quest'Aula, rispetto ad una proposta di legge che giace in Commissione. Ci auguriamo che da qui a breve potremmo discuterla in questa Aula e andare a votare la riforma opportuna dei consultori, così da avere dei professionisti che servono ai nostri cittadini marchigiani.
Una mappatura del personale, condivido con tutti i colleghi e in particolare con l'Assessore, è quanto mai urgente per andare a programmare poi eventuali nuove assunzioni, anche grazie al decreto ministeriale n. 77.
Ringrazio dell'attenzione i colleghi e l’Assessore e dichiaro il voto favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 224. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,40.
La seduta inizia alle ore 10,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti, do per letto i processi verbali della sedute nn. 84 e 85 dell’11 ottobre 2022, i quali, ove non vi siano opposizioni, si intendono approvati ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite, con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 568 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora, Biancani, Cesetti, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Stabilizzazione Precari Covid-19 in servizio presso il Servizio sanitario regionale”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l'interrogazione n. 565 – a risposta immediata - dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Il personale cosiddetto precario, personale con contratti a tempo determinato e contratti di co. co. co., può essere stabilizzato in applicazioni di due disposizioni: articolo 20, primo comma, del decreto legislativo n.75 del 2017, meglio noto come la legge Madia: il personale ha diritto alla stabilizzazione, cioè al contratto a tempo indeterminato al maturare di tre anni di servizio, il presupposto è quello di aver partecipato a un concorso pubblico. Le aziende procedono al bando ogni sei mesi e tutto il personale che matura i tre anni viene stabilizzato all'intero del Servizio sanitario regionale; articolo 1, comma 268 della legge finanziaria dello scorso anno, che disciplina la stabilizzazione del personale assunto durante l'emergenza Covid. Questo personale ha il diritto ad essere stabilizzato con 18 mesi di servizio, di cui 6 mesi di servizio espletato durante la pandemia. Anche in questo caso il presupposto della stabilizzazione è l'aver partecipato a un concorso pubblico con esito positivo.
Il Dipartimento salute ha emanato una disposizione affinché tutto questo personale possa essere trattenuto in servizio almeno fino al 31 dicembre di quest'anno.
Si valuti che abbiamo un interesse pubblico a tenere questo personale, sia quello che può essere stabilizzato con la legge Madia che quello che può essere stabilizzato in ragione del servizio prestato durante l'emergenza Covid, ma c'è un limite ed è il tetto di spesa.
In questi mesi siamo riusciti a superare questo problema prevedendo con una disposizione del Direttore del Dipartimento salute del 28 luglio: ove un'azienda non abbia capienza nel suo tetto di spesa, il calcolo deve essere fatto con la compensazione tra le attuali quattro Aziende sanitarie.
Per il momento questo personale sarà trattenuto in servizio fino al 31 dicembre, poi bisognerà verificare come trattenerlo in servizio.
Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con le organizzazioni del comparto e della dirigenza per fare una verifica sul punto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALRDI. Grazie, Presidente. Buongiorno, Presidente, Assessore se devo dire la verità non sono molto soddisfatto, ha riportato pedissequamente le norme della Madia e della legge finanziaria del 2022, forse abbiamo bisogno di un atto, analogamente a quello che hanno già assunto altre Regioni, per dare prospettiva e certezze. E’ vero che il personale precario è stato determinante per affrontare la questione pandemica, e l’abbiamo più volte definito eroe almeno in quella fase, poi come al solito questa nazione si dimentica, io però con un altro ruolo non dimentico quello che è accaduto.
Di fronte ad una legge finanziaria che consente l'assunzione con i criteri che lei ha ricordato, che sono inseriti anche nella nostra interrogazione, forse la nostra Regione dovrebbe fare un atto di Giunta che anticipi la decisione, che deve essere definitivamente recuperata in Conferenza delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni.
Quello che le chiediamo, Assessore, è di arrivare con una delibera che possa individuare, con le modalità che lei ha ricordato, un atto di ricognizione e di impegno ad assumere, dopodiché penso che questo dia un segno importante a quel personale.
Ritengo che debba essere fatto entro il 31 dicembre perché poi il percorso che avete messo in campo dal punto di vista riorganizzativo e le Aree vaste che assumono la personalità giuridica potrebbero creare, ahimè, quello che abbiamo sempre sostenuto e sottolineato, un ulteriore problema. La possibilità di recuperare all'interno dei tetti di spesa la capienza di quelle Aree vaste, che hanno avuto la necessità di assumere con contratti a tempo determinato o con co.co.co. quel personale con la gestione unitaria, che offre quel tipo di occasione, potrebbe essere compromessa dalla personalità giuridica di ogni Area vasta.
Attendiamo, spero che con gli incontri che sono programmati per questi giorni, so che incontrerete la delegazione sindacale, ci sia un atto non solo ricognitivo. Ormai parliamo per l’Area vasta 2 di 90 infermieri e di 30 Oss complessivamente, che ricordo come dato più eclatante, quindi non basta solo l'atto di ricognizione, ma un atto concreto.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Maurizio MANGIALARDI. Presidente, grazie mi richiami se sforo, mi sono distratto.
Assessore, attendiamo con fiducia un atto di volontà che poi potrà essere concretizzato quando ci saranno le risorse e ci sarà l'atto tra Stato-Regione. Grazie.
Interrogazione n.563 - a risposta immediata
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Messa in sicurezza del torrente Arzilla”
n. 567 - a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Serfilippi
“Messa in sicurezza torrente Arzilla e fiume Metauro”.
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni a risposta immediata n. 563 della Consigliera Ruggeri e n. 567 del Consigliere Serfilippi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Per quello che riguarda il torrente Arzilla, occorre rilevare che tale corso d'acqua ricade tra quelli che non presentano opere idrauliche classificate; pertanto, ai sensi della normativa vigente i Comuni provvedono alla pulizia dei tratti degli alvei dei fiumi, dei torrenti e dei corsi d'acqua interni ai centri abitati. Ho già fatto presente al Sindaco di Fano in un recente incontro che il tratto urbano del torrente Arzilla ricade tra le mansioni legate direttamente al Comune, compresi gli argini e i parapetti, mentre la manutenzione ordinaria e straordinaria fuori dal centro abitato spetta al Consorzio di bonifica delle Marche, per chiarezza, altrimenti non si capisce dove arrivano le responsabilità di un ente rispetto ad un altro.
Poi sulle questioni, di cui anche la Regione si è fatta carico, ritornerò , non prima di aver chiarito alcune circostanze. Ad esempio, per quel che concerne la somma richiamata in entrambe le interrogazioni rispetto ai 20.000 euro che sarebbero stati stanziati per la manutenzione dell’Arzilla, c'è un errore di fondo o di interpretazione oppure è stata posta male la questione.
La cifra indicata riguarda uno studio di approfondimento relativo ai carichi inquinanti nel bacino del torrente Arzilla e riguarda la qualità delle acque e non la manutenzione del fiume. E’ un progetto portato avanti insieme ai Comuni di Fano, Pesaro, Mombaroccio, all'Università di Urbino e al CNR per studiare la qualità delle acque. E’ nata questa idea su richiesta del Comune di Fano dopo che la scorsa estate più volte il torrente ha dato problemi di inquinamento anche alla foce per cui ci sono stati dei momenti nei quali è stata vietata la balneazione. Da questo è nato il progetto portato avanti insieme all’università di Urbino e la cifra che la Regione mette a disposizione è per monitorare e valutare la qualità delle acque, non per la manutenzione del fiume, che non vuol dire che non sia necessaria, per cui va chiarita questa cosa.
Per quel che riguarda il torrente Arzilla, nonostante ricada tra le competenze dei Comuni, sono più di uno, in particolare quello di Fano, e il Consorzio di bonifica per l’entroterra, la Regione in questi anni ha portato avanti varie opere e tuttora le sta portando avanti per 325.000 euro complessivi, per quel che riguarda le cose attuali si fa riferimento a 180.000 euro, un fondo stanziato dall'attuale amministrazione regionale per l'innalzamento dell'argine sinistro nella parte terminale del torrente Arzilla, per chi è di Fano, Consigliera Ruggeri, la zona del ristorante “da Tano”, per capirci, dove c'è oggi un'area vincolata dal PAI perché è un area esondabile. Terminato questo tipo di intervento l'area non dovrebbe più essere insondabile e sarà messa definitivamente in sicurezza.
E’ un lavoro portato avanti dalla Regione Marche, sono già stati assegnati i lavori ad una ditta, doveva iniziare i primi di ottobre, tengo a precisare che non sono iniziati perché la ditta è stata chiamata da più Comuni per portare avanti le opere di urgenza legate all'alluvione, ma è tutto già concordato. Appena terminerà questi lavori che in maniera improvvisa, come tutti sappiamo, purtroppo, sono stati determinati, aprirà il cantiere che dovrebbe durare circa tre mesi.
Per altri tipi di interventi più volte tra il 2019 e il 2021 sono state fatte delle pulizie arginali e soprattutto si ricorderà che nel 2019 è stata redatta la nuova passerella sulla foce del torrente Arzilla per 132.000 euro.
La questione legata al torrente Arzilla credo che sia abbastanza chiara, significa che nel piano …, e questo vale per ogni corso d'acqua, le stesse parole le dirò anche per il fiume Metauro.
Stiamo mettendo fondi molto importanti per quel che riguarda la pulizia dei fiumi e la prevenzione dei rischi idrogeologici. Questo non vuol dire che non potremmo interessare anche il torrente Arzilla e, poi lo dirò successivamente, anche il fiume Metauro, però ad oggi stiamo rivisitando un po' tutta la complessità di questi interventi dopo le questioni avvenute ultimamente, mettendo a disposizione più fondi ed anche la possibilità di maggiori interventi.
Per quel che riguarda il fiume Metauro, oltre a tutta una serie di lavori svolti per circa 2.076.000 di euro negli ultimi tre anni, attualmente ci sono dei lavori, cosiddetti in corso e poi preciserò, di sistemazione della parte destra del fiume Metauro, dalla foce fino al ponte dell'autostrada per 896.000 euro, dico attualmente in corso, anche se con riserve perché la ditta ha richiesto una rivisitazione della cifra per la quale ha vinto la gara d'appalto, in quanto ritiene che sia stata sottostimata per una serie di fattori che stiamo approfondendo.
C'è una disponibilità da parte nostra a rivisitare con una variante quel tipo di intervento, i lavori non sono attualmente in corso, anche se sono iniziati, sono stati attualmente interrotti perché c'è una ridiscussione con la ditta per l’intervento su questa parte del fiume Metauro.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Ho concluso, dico solo che se serve lascio a disposizione questa relazione così si vedono anche i vari interventi che sono previsti e che sono stati realizzati negli ultimi anni sul fiume Metauro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Ho piacere di ricevere la risposta scritta che mi riservo di leggere con attenzione, però ci sono delle cose che lei ha detto che non mi convincono.
Innanzitutto in riferimento al famoso studio, di cui si è parlato a mezzo stampa per almeno 10 giorni, che da quello che so deve analizzare gli aspetti idraulici ed i soldi sono già stati presi dal Comune di Fano, attraverso un finanziamento del GAC, gruppo azione costiera, addirittura 5.000 euro sono già stati spesi perché il finanziamento prevedeva che ci fossero anche delle comunicazioni alla cittadinanza, quindi questa parte è già stata fatta.
Gli studi sono due, e non ho trovato smentite a mezzo stampa, mi sembra strano che lei dica che ne esiste uno solo sull'inquinamento, ma esiste anche questo. Il problema qual è? E’ vero che ci sono questi lavori sull'argine, ma quei lavori non bastano, anche a ridosso di quanto è successo nelle Marche.
Sappiamo bene quanto un corso con le caratteristiche del torrente Arzilla, di cui tutti ricordiamo l'alluvione del 1979, abbia bisogno di manutenzione ordinaria e straordinaria che in maniera completa non è stata fatta da almeno una decina di anni. Serve una pulizia completa del torrente, non solo della foce, con l'eliminazione delle piante cadute all'interno dell’alveo e dei fanghi anche nel tratto finale.
Ricordo che ci sono cinque gabbioni alti un metro l’uno e due e mezzo non si vedono più, è evidente che serve fare una pulizia anche dei fanghi, oltre che verificare le casse di espansione previste lungo il corso. Per fare tutto ciò il Comune ci mette delle risorse proprie, lei è stato Sindaco sa meglio di me che i soldi non bastano, la Regione anche recentemente ha stanziato parecchie risorse per la pulizia dei tratti fluviali, mi sorprende che per il torrente Arzilla, oltre alle risorse di cui lei ha parlato e di cui eravamo già a conoscenza, non sia stato previsto nient'altro.
Di quelle risorse mi interessava sapere quanto verranno destinate alla pulizia dell’Arzilla, da dove nasce a dove sfocia, non sono per nulla soddisfatta della risposta dell'Assessore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. L'interrogazione sull’Arzilla e sul fiume Metauro, che ho presentato, nasce dopo i fatti del 15 settembre, dopo che la Giunta e questo Consiglio regionale hanno impegnato molti fondi per la pulizia degli alvei fluviali.
A differenza della Consigliera Ruggeri sono soddisfatto della risposta dell’Assessore Aguzzi perché ha detto di chi sono le competenze in merito ai fiumi. Nel caso dell'Arzilla, il tratto vicino alle abitazioni è del Comune di Fano e in parte del Consorzio di bonifica.
Mi auguro che insieme, sia maggioranza che opposizione, ci faremo forza anche presso il Consorzio di bonifica per far sì che i soldi, che comunque sono stati stanziati da questo Consiglio, vengano messi a terra e venga curato il tratto finale dell'Arzilla in cui ci sono tante abitazioni, un torrente che nel 1979 è esondato a causa di un'alluvione.
Auspichiamo che vengano destinate importanti risorse che devono essere utilizzate per quello che serve, per togliere gli alberi che sono cresciuti lungo la parte finale, dal ponte dell'autostrada fino a valle, perché ostruiscono i ponti e creano gli allagamenti.
Bene ha fatto l’Assessore Aguzzi a ricordare gli investimenti che sono stati fatti sul fiume Metauro, bisogna ricordare che sono importanti perché si parla di oltre 2 milioni di euro, che sul torrente Arzilla.
Mi auguro che sul torrente Arzilla, e qui dovremmo convergere tutti quanti, vengano trovate le risorse e finanziati gli interventi che servono.
Questa interrogazione verrà riproposta successivamente in base anche agli studi che stanno effettuando gli uffici, che l'Assessore ha annunciato, sugli interventi di dissesto idrogeologico di questo torrente. Grazie.
Interrogazione n. 571 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Attivazione urgente del supporto di servizio psicologico di emergenza per le comunità colpite da calamità”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 571 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Come abbiamo più volte messo in rilievo in questa Assemblea la moderna medicina si avvale sempre di più di tecniche, che in realtà non sono molto moderne, che risalgono all'antica tradizione dei greci che avevano scoperto la psychè, la tradizionale linea di demarcazione tra l'Occidente e l’Oriente, quella che la tradizione cristiana ha denominato anima.
Sin dal nostro insediamento ci siamo indirizzati nel potenziamento dei servizi psicologici perché la dimensione fisica degli individui e delle persone ha anche la dimensione psicologica.
Tenuto conto di tutto questo, quando c’è stata l'alluvione e la popolazione di quelle province è stata duramente colpita, abbiamo immediatamente attivato un percorso di assistenza psicologica ed un team di esperti. Questa equipe era formata da dirigenti psicologi, da assistenti sociali e aveva manforte con l'intervento anche dell'ambito territoriale sociale, anzi degli ambiti territoriali sociali, e non per ultimo l'importantissimo aiuto e fondamentale impegno delle associazioni del terzo settore, ne cito alcune: APA, AMPAS, SIPEM, Croce Rossa Italiana, CISOM, l'associazione PROC.
Sul monitoraggio del fabbisogno di assistenza psicologica si è strutturato un servizio che si è spalmato sul pronto soccorso di Senigallia, sulla Casa di prima accoglienza di Senigallia, gestita dalla Caritas e dalla Croce Rossa Italiana presso l'albergo Atlantic, la Casa di riposo di Senigallia ed anche il seminario.
Il centro di salute mentale parimenti ha attivato un percorso per le persone più fragili e in tutto questo, proprio per dare concretezza a questa assistenza psicologica, sono stati allestiti dei gazebo.
Non per ultimo, per far sì che tutta la struttura dell'assistenza psicologica sia operativa per tutte le popolazioni colpite da questa grave sventura, abbiamo allestito due camper che viaggiano nella provincia di Ancona e di Pesaro, con personale adeguato a bordo, per far sì che il servizio sia esteso in via di prossimità anche agli abitanti non solo di Senigallia o dei centri più grandi, ma anche dei centri dei Comuni più piccoli, delle frazioni più piccole colpite dall'alluvione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ho seguito in queste settimane gli interventi messi in campo sotto questo profilo e mi sono resa conto che c’è stato un impegno per dare un servizio alla cittadinanza colpita non solo fisicamente ed economicamente, ma anche psicologicamente, con traumi che ci vorranno anni ad elaborare.
Mi permetto di riportare alcune segnalazioni che mi sono arrivate, l'approccio e anche il dispendio di risorse umane messe in campo non è stato canalizzato nel modo più adeguato perché chi ha difficoltà psicologiche spesso ha anche molte remore, timori e anche un po’ di vergogna ad approcciarsi ad uno stand sotto un gazebo o addirittura ad entrare in un camper per chiedere aiuto e sostegno. Sono forme che hanno una riservatezza particolare ed è necessaria anche una sensibilità che vada di pari passo.
Ringraziando per l'impegno messo in campo sia dalle associazioni di volontari che dal terzo settore, che dai professionisti dell’Area vasta, mi sento di riportare alcune segnalazioni che chiedono di intervenire anche in altri fronti: a scuola, grazie ai docenti nelle scuole sia primarie che secondarie, cercando di essere vicini ai bambini, ai giovani in modo puntuale, diretto senza che siano loro a dover andare a cercare aiuto in un camper o in un gazebo, al tempo stesso cercando di promuovere il supporto psicologico anche attraverso medici delle cure primarie, mediante una promozione capillare, cercando di capire che non sempre chi ha bisogno di aiuto va e lo chiede in un camper o sotto un gazebo sotto gli occhi di tutti, come se fosse comprare un cestino di arance.
E’ una cosa ben diversa chiedere un aiuto psicologico, Assessore, non è una critica, ma è una proposta che mi sento di riferire così come è arrivata a me, ringraziando comunque per il supporto arrivato alle popolazioni. Grazie.
Interrogazione n. 566 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Serfilippi
“Impianto agri-voltaico”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 566 – a risposta immediata - del Consigliere Serfilippi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Come ha già citato ed informato il Consigliere Serfilippi, in data 10 ottobre abbiamo espresso un parere negativo rispetto all'installazione di questo mega impianto agri-fotovoltaico, per tutte una serie di motivazioni.
Voglio precisare che allo stato attuale il comma 8 dell'articolo 20 del decreto 199 del 2021 dovrebbe definire i criteri generali per l'individuazione delle aree idonee e gli obiettivi di installazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili assegnate alla Regione Marche. Sulla base di questi la Regione entro i successivi 180 giorni dovrebbe emanare la propria legge per l'individuazione delle aree idonee e l’installazione di impianti a produzione energetica da fonte rinnovabili. I criteri non sono ancora stati emanati e di conseguenza siamo in difficoltà ad operare. Il termine è scaduto il 15 giugno scorso. Il percorso indicato al comma 8 dell’articolo 20 di fatto già dà delle indicazioni per l'installazione di questi impianti e questo ci crea non pochi problemi perché siamo in una situazione di vacatio per quel che riguarda le normative chiare.
Il percorso di individuazione delle aree idonee è legato a criteri che devono essere ancora definiti a livello ministeriale.
In linea di principio l’individuazione di aree idonee e non idonee si riferisce ad aspetti di natura ambientale, paesaggistica, di sicurezza sociale ed economica, tenendo conto delle caratteristiche e delle disponibilità delle risorse rinnovabili, nonché delle infrastrutture di rete e della domanda elettrica, non può pertanto riferirsi a confini geografici di territori comunali.
Per essere più chiari, non si possono individuare aree idonee o meno idonee, come lei ci ha chiesto rispetto a questo singolo impianto, sono norme più generali. Del resto il comma 8 dell’articolo 20 del decreto legislativo 199 del 2021 supera l'articolo 36, comma 1, della legge regionale del 2010.
Tuttavia, i nostri pareri si riferiscono e continueranno a riferirsi a quelli elencati in quel decreto legge perché riteniamo che quei principi in questa vacatio siano più che mai validi per poter dare il diniego o l’approvazione a impianti di questo genere.
In questo caso abbiamo portato avanti un diniego perché i riferimenti erano sufficientemente chiari per dire che quell'area sarebbe stata fortemente compromessa da un impianto di quel genere. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Serfilippi.
Luca SERFILIPPI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta che mi trova in buona parte soddisfatto, soprattutto per gli atti che la Regione ha emanato per quanto riguarda il parere contrario alla realizzazione di questo impianto agri-fotovoltaico, 45 ettari che andrebbero a rovinare una delle colline più belle, quella dell’olio Dop di Cartoceto, ed anche il territorio del Comune di Fano nella zona alta di Carrara di Fano.
Mi fa piacere questa presa di posizione da parte sua e della Giunta per quanto riguarda il no a questo tipo di impianto.
Il problema sorge perché questo tipo impianto potrebbe nascere in altre parti della regione Marche, anche in zone tutelate, di pregio, quindi si sta ripercorrendo la stessa fase del 2009/2010, quando la Regione Marche mise tardivamente un punto fermo indirizzando le aree non idonee ad ospitare impianti fotovoltaici a terra.
In questo caso si sta verificando la stessa cosa, l’ha detto anche lei, con questo vuoto normativo, che in questo momento c'è, c'è la legge, ma il Ministero non ha emanato i criteri per le aree idonee.
Suggerisco e secondo me dovremmo valutare di seguire come Regione il modello del Veneto, che ha fatto una legge regionale, che non è stata impugnata dal Governo, anche se ci sono state delle osservazioni, con la quale forzatamente si vanno ad inserire le aree non idonee ad ospitare questi tipi di impianto, che metterebbe un freno agli speculatori - di questo si tratta, di aziende che attraverso i contratti con i proprietari dei terreni e con questa normativa nazionale che consente degli sgravi e degli incentivi molto importanti …- nell’utilizzare le nostre colline, le nostre campagne per ospitare questi tipi di impianto che danneggerebbero, come hanno fatto gli impianti fotovoltaici a terra, il nostro paesaggio, la nostra agricoltura, il nostro sistema sociale, culturale, che nella nostra regione vanno tutelati. Grazie.
Interrogazione n. 572 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Cacancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Attivazione urgente di un fondo regionale per anticipazioni immediate dei sostegni che verranno riconosciuti in attuazione delle ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione civile a favore delle famiglie e delle piccole attività produttive e commerciali danneggiate dall’alluvione del 15 settembre 2022”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 572 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Cacancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Stiamo portando avanti tutte le iniziative previste dalle normative per questo tipo di eventi meteorologici e di emergenza; stiamo ricevendo da tutti i Comuni colpiti le spese di somma urgenza, che ad oggi equivalgono a circa 78 milioni di euro, anche se stanno ancora arrivando le ultime schede. Su questo chiederemo un intervento immediato al Dipartimento nazionale che ha per il momento stanziato solamente 5 milioni di euro, così come è stato chiaro fin dall'inizio, ma il Capo dipartimento ci ha rassicurato su questo, dicendo che sarebbe stato solo un modo di aprire questa contabilità. Stiamo ridistribuendo le schede alle famiglie per il ristoro previsto di 5.000 euro e alle imprese per il ristoro previsto di 20.000 euro, stiamo cercando anche di snellire al massimo la procedura tenendo contatti continui con i Comuni.
Oltre a questo abbiamo previsto a bilancio oltre 20 milioni di euro di fondi regionali per opere strutturali di messa in sicurezza degli alvei dei fiumi e dei ponti e stiamo ragionando su come distribuirli sui territori secondo le emergenze più evidenti. Il Mise ed il Nevola saranno quelli maggiormente attenzionati.
Non solo, è stato finanziato un programma di interventi urgenti per il sostegno economico alle imprese marchigiane colpite dall'alluvione prevedendo uno stanziamento 6.142.000 euro. Questo tipo di finanziamento può essere benissimo visto come un'anticipazione. In altri termini le imprese in attesa del contributo nazionale potranno accedere ad un prestito bancario i cui interessi e la cui garanzia sono a totale carico della Regione Marche e per i primi due anni nulla devono restituire.
Nel contempo abbiamo messo a disposizione anche il personale dei nostri uffici per cercare di incentivare le attività dei Comuni e sollevarli, soprattutto quelli più piccoli che hanno pochi dipendenti, dalle incombenze burocratiche, per accogliere tutte le richieste sia del famiglie che dei cittadini.
Gli uffici preposti, di intesa con il Dipartimento del bilancio, stanno anche valutando eventuali economie e spostamenti di fondi o quant'altro necessario a fare una eventuale verifica per poter ulteriormente intervenire a favore delle persone e delle imprese. Questo dipenderà, se mi permettete, anche dalla puntualità e dalla disponibilità complessiva della contabilità speciale e dalle iniziative che saranno messe in campo anche a livello nazionale, così come ci hanno garantito, perlomeno a parole, il Presidente del Consiglio Draghi, il Ministro Lamorgese durante la sua visita e anche il Capo dipartimento della Protezione civile nazionale nelle varie situazioni di confronto che abbia avuto in questi periodi.
A fine anno sappiamo benissimo che i bilanci della Regione sono già definitivamente indirizzati, lo sforzo è stato fatto trovando questi 6 milioni a sostegno del credito. Non escludiamo manovre ulteriori, dipenderà da come saranno mantenuti gli impegni dai livelli nazionali che ci hanno comunque garantito.
Non vogliamo escludere una ricerca di fondi anche da elargire direttamente, ad oggi dobbiamo far fronte con le risorse che sono disponibili e non ce le possiamo inventare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Rispetto alla risposta dell'Assessore Aguzzi, come gruppo da diverse settimane stiamo insistendo e stiamo chiedendo risorse a fondo perduto per il sostegno alle imprese e in particolar modo alle famiglie, ma a tutt'oggi, al di là dei 6 miliardi di euro per le imprese, solo ulteriore credito e debito, per le famiglie non è stato previsto nulla e addirittura nei beni durevoli, che vengono considerati come rimborsabili, non rientrano le autovetture, che sono migliaia. Anche quando arriveranno i 5.000 euro …, un’autovettura costa almeno 15.000 euro e i 5.000 euro non serviranno neppure per coprire il costo dell’acquisto, senza considerare tutti danni subiti anche alle abitazioni.
Insistiamo affinché la Regione preveda fin da subito delle risorse a fondo perduto, cercando anche di venire incontro alle esigenze finanziare della Regione, prevedendo i contributi come un'anticipazione rispetto a quelli che verranno dati direttamente dallo Stato.
L’Assessore ha fatto un elenco di circa 78 milioni di euro, a tutt’oggi, di richieste da parte dei Comuni, per noi è importante individuare un fondo per anticipare le risorse e poi la Regione si farà ridare i soldi direttamente dallo Stato, in modo da riuscire a dare risorse in tempi rapidi perché la richiesta che viene dai territori, soprattutto dai Sindaci, da tutti gli amministratori, è quella di fare velocemente in quanto famiglie ed anche le piccole e medie imprese, attività e piccoli servizi, rischiano di non aver la forza di riaprire.
E’ importante dare un segnale di vicinanza e di fiducia a queste attività, molte, se non vedranno risorse in tempi rapidi, non riapriranno, andando a ridurre ulteriomente i servizi e tutto ciò farà pensare a qualcuno che abita in questi territori di trasferirsi.
Ribadiamo che per noi è importante individuare subito un fondo, come un'anticipazione, sia per le piccole imprese che per le famiglie, sennò rischiamo di arrivare tardi con i tempi che si stanno dilatando. E’ passato oltre un mese e ancora non abbiamo un quadro complessivo dei danni, neppure per le famiglie. Grazie.
Interrogazione n. 570 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Revoca finanziamento e convenzione ponte ciclopedonale sul fiume Tronto”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 570 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l'Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Grazie, Consiglieri, mi date l’occasione anche di chiarire la procedura che si è svolta in questi mesi in riferimento al ponte ciclopedonale sul Chienti.
In merito all’interrogazione si comunica quanto segue.
La Regione Marche e la Regione Abruzzo ritengono la realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Tronto un intervento prioritario e proprio per tale ragione stanno provvedendo a destinare fonti di finanziamento maggiormente compatibili con l'aumento dei costi dovuti all'incremento dei prezzi e con il cronoprogramma dell'opera, che prevede l'attivazione della gara nel 2023.
Si precisa inoltre che il progetto di fattibilità tecnico economico - do anche le motivazioni per cui si attiverà la gara nei primi mesi del 2023 - è stato approvato in data 26 giugno 2021 e trasmesso ai Comuni interessati per le attività di competenza, in particolare per l'approvazione delle varianti agli strumenti urbanistici vigenti al piano di gestione della riserva naturale regionale Sentina, atti propedeutici alla definizione del progetto definitivo.
Il Comune di San Benedetto del Tronto con delibera del Consiglio comunale n. 37 del 26 marzo 2022, ha approvato in via definitiva la variante al piano di gestione riserva naturale regionale Sentina.
Il Comune di Martinsicuro, questo ha avuto necessità di maggiori tempi, ha approvato la propria variante puntuale al PRG solo lo scorso 29 luglio 2022. E’ in corso la redazione del progetto definitivo con l'aggiornamento degli elaborati economici (quadro tecnico economico, elenco prezzi, computo metrico estimativo del PFTE) alla luce del nuovo prezzario regionale, di cui alla delibera della Giunta regionale n. 1001 dell’1 agosto 2022.
Si procederà, dunque, di conseguenza, all'aggiornamento della convenzione stipulata nel 2020 con la Regione Abruzzo, la quale con propria delibera di Giunta regionale n. 556 del 27 settembre 2022 ha confermato il proprio interesse alla realizzazione dell'opera e ha rinnovato l'impegno a reperire fonti di finanziamento maggiormente compatibili, per via dell’aumento dei costi, innegabile, con il cronoprogramma dell'intervento e quantitativamente più aderenti ai nuovi fabbisogni finanziari dettati dal mutato scenario del mercato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Questo ponte è un'infrastruttura importantissima sulla quale abbiamo investito, come Regione Marche già dal 2016, con i fondi del FERS 2014/2020, 1.100.000 euro, sottoscrivendo una convenzione con l'Abruzzo e anche con il Ministero delle infrastrutture.
Ha letto una serie di questioni che non sono fondamentali, lei non riferisce che il 27 settembre la Regione Abruzzo ha deliberato di revocare la convenzione sottoscritta, non di novellare la convenzione, non di approvare un addendum alla convenzione, ma di revocare sia la convenzione che il finanziamento, e questo è l'atto. La Regione Marche invece non delibera nulla.
Dico di più, il 3 marzo 2021 ha scritto il Provveditorato alle infrastrutture pubbliche chiedendo notizie che non sono state date, e questo lei lo dovrebbe verificare. Non è stato risposto nulla sullo stato di avanzamento dei lavori, probabilmente perché i progettisti dell'opera sono stati da voi individuati per fare un altro lavoro e non sono stati sostituti. Dopodichè ad una ulteriore richiesta del Provveditorato in data 17 settembre voi avete risposto che è tutto a posto ed i Comuni ci dicono ..
Il problema è che voi non avete fatto il progetto definitivo, non avete fatto il progetto esecutivo ed il tema della variante è relativo perché nel frattempo, se voi aveste approvato i gradi di progettazione, il Provveditorato avrebbe comunque, visto che le varianti si sono … E’ così, se aveste approvato il progetto esecutivo, se ci fosse stata almeno una conferenza dei servizi per acquisire i pareri degli enti preposti sul progetto definitivo, cosa che non c'è stata … Se lei non fa la conferenza sul definitivo, come li acquisisce i pareri per l’esecutivo? Questa è una domanda che le faccio, essendo passati due anni da quando è stata sottoscritta la convenzione.
Lei sa che c'è un grande malcontento, soprattutto non si può pensare che non si realizzi un ponte così importante, che sarebbe un collo di bottiglia sulla ciclovia Adriatica, un ponte che è stato finanziato.
Io mi domando perché in tutto questo tempo …, posto che forse qualcuno non lo sa, ma sono in totale 2.200.000 euro e i costi di progettazione per le somme a disposizione dell’amministrazione sono oltre 150.000 euro, chi doveva progettare, visto che era un interno, poteva progettare o fare due righe per dire che non era in grado di farlo perché faceva altro: “Assessore, decida di dare l’incarico al Dirigente o decida di dare l’incarico a qualcun altro”. Non è un atteggiamento serio non rispondere al Provveditorato.
Poi lei oggi mi dice che l’Abruzzo e le Marche dicono di essere interessate e che troveranno i fondi. Lei non ha citato un atto perché gli unici atti della Regione Abruzzo sono quelli di revoca, anche della convenzione. Mi auguro che ci sia stata, a prescindere da tutti gli annunci di revoca che ha scritto l’Abruzzo, la presa d’atto della Regione. La Regione Marche prende atto della revoca dell’Abruzzo e non dice nulla, non dice di non revocare e di approvare insieme un addendum.
L’ultimo atto è del 27 settembre 2022, il Presidente della Regione Abruzzo intelligentemente l’ha fatto due giorni dopo le elezioni, dopo lo spoglio, l'ha fatto subito dopo, intelligentemente, noi siamo ancora fermi, ci avete soltanto detto che l’Abruzzo …, ma io mi preoccupo delle Marche, che le somme saranno reperite da qualche altra parte, se ci dite anche in un atto amministrativo dove e come sicuramente saremmo più contenti.
Sapete che c'è malcontento, ci sono state manifestazioni, altre ce ne saranno perché questa infrastruttura è importante, non solo dal punto di vista della mobilità, non solo dal punto di vista turistico ricettivo, soprattutto dal punto di vista culturale.
Due valli, quella del Tonto e del Vibrata, che sono unite da una tradizione grande, dall’area di crisi complessa, che le ha coinvolte entrambe, che sarebbero state legate da un importante filo, l'altro sul fiume Tronto, in un'area particolarmente di pregio ambientale, quale la Sentina.
Mi auguro che lei si faccia carico di accelerare questi termini e di sostituire se è il caso, e questo lo deciderete voi con i dirigenti ed i progettisti, e approvare finalmente questo ponte perché comincia a diventare una barzelletta. Grazie.
Interrogazione n. 569 - a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri
“Concorso per “Funzionario amministrativo per le politiche attive del lavoro e formazione”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 569 – a risposta immediata - dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Ho ricevuto poco fa dall'ufficio competente la relazione tecnica che vi illustro, essendo una delega conferita al collega.
In riscontro all’interrogazione in oggetto si rappresenta quanto segue.
Con decreto n. 337 del 2022 la direzione risorse umane, strumentali ha bandito un concorso per 38 posti di categoria D/LF.
Con decreto n. 422 del 2022 sono stati ammessi con riserva 1.816 candidati. Il numero dei candidati ammessi era di gran lunga superiore a 228, soglia indicata all'articolo 6 del bando, superata quella si sarebbe fondata la scelta di effettuare una prova preselettiva.
Ciò premesso, occorre ricostruire in relazione all'oggetto dell’interrogazione la normativa che regola la preselezione nell'ambito di concorsi pubblici. L'articolo 1, comma 2, del DPR n. 487 del 1994 prevede che il concorso pubblico deve svolgersi con modalità che ne garantiscano l’imparzialità, l’economicità, la celerità di espletamento, ricorrendo ove è necessario all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme di preselezione.
L'articolo 3 della legge n. 526 del 2019 “Interventi per la concretezza della pubblica amministrazione”, ha introdotto alcune misure innovative per accelerare le assunzioni mirate al ricambio generazionale nella pubblica amministrazione. Sulla base di questa ultima disposizione i punti 1 e 2 della lettera b) del comma 6 del citato articolo 3 stabiliscono che nel definire la tipologia, le modalità di svolgimento delle prove di esame è prevista la facoltà di far precedere le prove di esami con una prova preselettiva, qualora le domande di partecipazione al concorso siano in numero superiore a due volte il numero dei posti banditi, nonché la possibilità di svolgere prove preselettive consistenti nella risoluzione di quesiti a risposta multipla gestite con l'ausilio di enti o istituti specializzati, pubblici e privati, con possibilità di predisposizione di quesiti da parte degli stessi.
Ciò premesso, è evidente che l'esigenza di effettuare una preselezione risponde alla necessità di velocizzare i tempi della procedura concorsuale attraverso una riduzione del numero di candidati da sottoporre a vere e proprie prove di concorso e risponde alla finalità di coniugare le esigenze di rapidità e di parzialità con quelle di efficienza, che si realizzano anche con l'affidamento a soggetti terzi specializzati nello svolgimento della propria selettiva.
Nel caso di specie, posto che ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del bando, la propria selettiva consisteva in quesiti a risposta multipla sul ragionamento logico deduttivo numerico, è evidente che il contenuto della stessa andava affidato per esperienza competenza e specializzazione a soggetto esterno.
Con decreto n. 433 del 14 luglio 2022 è stato affidato il servizio di preselezione alla Merito S.r.l., con sede a Genova. Il ruolo della commissione esaminatrice dunque, in relazione alla predisposizione, somministrazioni, correzioni e prove preselettive, non era assolutamente essenziale, imprescindibile, né tanto meno prescritto dal bando, da che la procedura risulta rispettata.
Risulta invero essenziale ed imprescindibile in relazione alle prove specifiche del concorso, di cui all'articolo 8 del relativo bando, in quanto incentrato sulle materie specifiche delle prove, in relazione alle quali la competenza è certamente della commissione esaminatrice, quale organismo preposto alla valutazione dell'adeguato possesso da parte dei candidati delle conoscenze rilevanti per prestare servizio nell'amministrazione.
Alla data di adozione del decreto di ammissione, con riserva dei candidati sopraccitati, la commissione esaminatrice non è stata ancora nominata a causa della peculiarità delle figure da selezionare e per la necessità di reperire fuori dei ruoli dell'amministrazione almeno un componente esperto, il quale necessita, se dipendente pubblico, di specifica autorizzazione sensi dell'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001.
La necessità di evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni recate dall'articolo 1, comma 2, del DPR. n. 487 del 1994 e nel preminente interesse dell'amministrazione regionale chiudere in tempi brevi il concorso di specie è preceduta da affidare ad un soggetto esterno la preselezione, ammettendo un numero di candidati pari a quello fissato dal comma 1 dell'articolo 6 del bando di concorso più il pari merito, come previsto al comma 2, ovvero 230.
D'altronde è evidente, come nel caso di specie, che il numero dei candidati che hanno presentato domanda è di tanto superiore ai 228 candidati previsti al comma 1 e considerato che la partecipazione alle prove preselettive si attesta intorno al 50% degli iscritti, la circostanza sopra descritta non si sarebbe ragionevolmente verificata ed in effetti si sono presentati 822 candidati, corrispondenti al 45% dei 1.816 che hanno presentato la domanda.
Va infine rappresentato che nel pieno rispetto dell'obbligo motivazionale recato dall'articolo 3 della legge 241 del 1990 il decreto-legge …
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. Sono al penultimo capoverso.
Il decreto del Dirigente della Direzione risorse umane, strumentali n. 433 14 luglio 2022, ha dato le ragioni della scelta effettuata, che è stata dunque assunta in piena trasparenza al solo fine di accelerare i tempi di reclutamento di unità di personale, per i quali l'ente, tanto più in condizioni di crisi quali quelle attuali, avverte un urgente bisogno.
Ne discende che, in alcun modo, sono state disattese le norme che regolano la materia. Non è ipotizzabile alcuna violazione della procedura che possa inficiare la regolarità del concorso, ma che anzi ad un esito di preselezione già definito e pubblicato la mancata o ritardata prosecuzione del concorso esporrebbe l'amministrazione a seri rischi di responsabilità risarcitoria nei confronti di quei candidati che hanno superato legittimamente la preselezione.
Chiedo scusa, Presidente, ma non essendo una pratica da me seguita ho voluto leggere tutto il documento trasferito dall'ufficio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Al di là della risposta, peraltro del tutto insoddisfacente, preparata dagli uffici, e ringrazio l’Assessore Baldelli per averla illustrata, vorrei dare un consiglio alla Giunta, disinteressato e spassionato che va ad esclusiva sua tutela: annullate il concorso in oggetto per la selezione di 38 posti di categoria D per funzionari amministrativi settore politiche attive del lavoro e formazione.
Questa è l’unica soluzione, l’unica via d’uscita onorevole. Annullatelo e rifatelo ex novo, questa volta nominando per tempo la commissione.
Risulta evidente, infatti, non solo a me, ma anche a tanti e tante che hanno presentato domanda per questo concorso che il procedimento è gravemente inficiato dagli errori formali commessi nell'indizione del concorso stesso e in particolare delle prove preselettive.
Andando avanti così come se nulla fosse esponete l'Ente a ricorsi che a mio avviso risulteranno ben fondati. Come è possibile, perché quello che c’era scritto nella risposta è assolutamente falso, com’è possibile che mentre all'articolo 6 del bando di concorso si afferma che sarà la Commissione esaminatrice a valutare se effettuare una eventuale prova preselettiva - non è vero quello che lei ha detto perché la Commissione era citata nel bando all’articolo 6 - voi invece procedete d'ufficio affidando alla società Merito srl l'incarico di elaborare il questionario per la prova preselettiva (tramite decreto del dirigente della direzione risorse umane e strumentali . 433 del 14 luglio 2022)? Poi, solo in seguito, in data 10 ottobre nominate la Commissione. Dopo che la prova preselettiva si è svolta in data 26 luglio. Tutto questo è assurdo, totalmente insensato da un punto di vista logico e, soprattutto, dal punto di vista della coerenza rispetto a quanto si afferma negli atti. Per non commentare quello che poi avete detto arrampicandovi sugli specchi che non c’era tempo per farlo.
Lo schema da voi stesso tracciato nel bando era molto chiaro: prima la nomina della Commissione esaminatrice, poi la decisione in merito alla prova preselettiva, non prima la prova preselettiva, affidata ad un'azienda esterna con un costo per l'ente pari 9.516 euro e poi la nomina della Commissione.
La cosa divertente è che nel decreto del dirigente si ragiona così: "Tenuto conto che la Commissione non è stata ancora nominata (dunque implicitamente ammettete che in base all'articolo 6 del bando andava nominata), si stabilisce d'ufficio l'obbligo di procedere a preselezione". Ma chi doveva nominare la Commissione? Dovevate farlo voi. Come potete giustificare un'azione in base a una vostra mancanza? Attenzione, perché questo errore procedurale mette a rischio la validità dell'intero procedimento selettivo e lede il diritto dei concorrenti a una regolare procedura concorsuale.
Spero vi rendiate conto che ciò potrebbe comportare gravi danni all'ente, per cui fermatevi, prendete atto dell'errore e rimediatevi prima che sia troppo tardi. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. L’interrogazione n. 565 a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo e Vitri “Costituzione fondo regionale energia a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico” era assegnata per la risposta all’Assessore Saltamartini, il quale ha detto di non averla fra le sue risposte, sarà portata al prossimo Consiglio regionale, chiarendo con la Giunta questa situazione. A noi è stata indicata dagli organismi della Giunta l’assegnazione all'Assessore Saltamartini, magari all'interno dell'organizzazione della Giunta non è così, le chiedo, per favore, se la possiamo posticipare al prossimo Consiglio regionale in modo tale che ci sarà l'Assessore competente a rispondere.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non le dico di no, come posso, però questa è una questione che deve essere risolta, non è possibile che noi discutiamo le interrogazioni a risposta immediata e poi la Giunta non è in grado di rispondere, non perché non ne sia capace, ma perché di fatto non c'è l'Assessore, in questo caso l'Assessore al bilancio. Almeno potrebbe rispondere il Presidente della Giunta regionale perché, essendo un’interrogazione a risposta immediata, l’urgenza è irrisa, tra l’altro l'urgenza dove sta? Nel fatto che si parla di costituzione del fondo regionale energia a favore dei nuclei familiari in condizioni di disagio economico.
Leggiamo sulla stampa nazionale che a causa della crisi energetica e del costo delle bollette ci sono 4,7 milioni di italiani impossibilitati a pagarle, ci sono milioni di persone che sono sprofondate in povertà, il 30% del ceto medio. Questa è una situazione drammatica del nostro Paese, nella nostra regione, che è stata individuata tra quelle più a rischio.
Può la Regione Marche fare qualcosa? Se addirittura i privati fanno le donazioni alla Caritas, può la Regione Marche fare qualcosa? Regione Marche in cui il Consiglio regionale ha approvato a luglio una mozione all'unanimità, presentata dal centro-destra, per istituire un fondo a favore delle famiglie bisognose, dopodichè è stato respinto un nostro emendamento di 4.200.000 euro che poteva dare sostegno a 28.000 famiglie, di questo parliamo, il resto è …, non lo so, c’è un’insensibilità istituzionale di fondo.
Che cosa si aspetta a nominare i nuovi Assessori, a sostituirli? Non è possibile che in una situazione così drammatica per la nostra economia, per le famiglie … L’Assessore al bilancio prima era impegnato in campagna elettorale e adesso non c’è e non si nomina.
PRESIDENTE. Abbiamo preso atto della sua doglianza e ne siamo partecipi.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La doglianza non è mia, dovrebbe essere dell'Assemblea legislativa, quando c’è un’nterrogazione a risposta immediata se non c’è l’Assessore risponde il Presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Lo indicheremo nuovamente, la ringrazio per la sua comprensione.
Rinvio dell’interrogazione a risposta immediata n. 565 al prossimo Consiglio regionale del 25 ottobre.
Interrogazione n. 529
a iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Mastrovincenzo
“Riequilibrio dei posti letto ospedalieri nel Sistema Sanitario Regionale”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 529 dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In esordio devo rispondere al Consigliere Biancani che l'esigenza del famoso riequilibrio, non solo di posti letto, ma della struttura organizzativa del Servizio sanitario regionale, riposa nell'applicazione della legge di riforma che è stata approvata in quest'Aula nel mese di agosto.
La riforma, come sappiamo, contiene sette Aziende che da gennaio dovranno riformulare l'atto aziendale sulla base del fabbisogno, della domanda, per garantire i servizi necessari ai cittadini marchigiani.
C'è da tener conto sull'argomento, che è stato toccato più volte in quest'Aula, che molto spesso la rappresentazione dei posti letto viene formulata o viene esplicitata in termini un po' campanilistici, ad esempio nell’Area vasta 1 manca una serie di servizi.
Occorre considerare che il decreto ministeriale n. 70 del 2015, la famosa Bibbia, stabilisce un criterio che è quello che i posti letto ospedalieri accreditati a carico del Servizio sanitario regionale non devono essere superiori al 3,7% della popolazione residente, del saldo di mobilità interregionale e del numero di posti letto residenziali presso le strutture sanitarie territoriali. Quindi i posti letto ospedalieri dovranno essere bilanciati in relazione a questi tre parametri.
Cionondimeno, occorre contemplare che la maggiore concentrazione di posti letto nell'Area vasta 2 deriva dal fatto che al centro della nostra regione, ad Ancona, insistono due ospedali di valenza regionale: l’ospedale di Torrette, che un ospedale di secondo livello con valenza regionale, e l’INRCA, l'istituto di ricovero e ricerca, che non è a valenza solo regionale, ma addirittura interregionale, con le sue sedi in Piemonte e in Calabria.
Se dobbiamo considerare, e questo lo faremo in applicazione della legge di riforma, dei posti letto necessari dobbiamo prevedere che i posti letto del Dea di secondo livello e dell'INRCA non siano conteggiati in questo criterio proporzionale a livello regionale.
Occorre inoltre valutare che la riforma si basa essenzialmente su questo criterio, cioè la riorganizzazione delle aziende deve tener conto del fabbisogno e laddove la domanda è superiore, e la domanda non è attualmente servita dai servizi sanitari di prossimità adeguati, è chiaro che l'organizzazione aziendale deve contenere un potenziamento, un aumento di tecnologie, attrezzature e personale.
Occorre anche valutare, in ragione di posti letto ospedalieri, che il Piano socio-sanitario vigente, quello che formuleremo fra poco, e l'applicazione delle norme sul PNRR allargano un po' l'idea dei posti letto perché ci saranno maggiori posti letto di cure intermedie negli ospedali di comunità, ci saranno altri posti letto per il day surgery in alcune case di comunità e dovremo comunque garantire che tutto il sistema di posti letto, compresi quelli delle residenze sanitarie assistite, delle residenze protette, sia congruente con il bisogno che viene dal territorio.
Si valuti ancora che probabilmente i posti per acuti, se il sistema verrà delineato secondo queste linee, dovranno "diminuire”, dovremo potenziare più l'offerta territoriale e l'offerta post acuzie, che non la cura per acuti vere e propria.
Tutto ciò premesso, e lo dico al Vicepresidente Biancani, in sede di applicazione degli atti aziendali e della riforma, tenuto conto della domanda e della necessità di dare risposte congruenti al fabbisogno di servizi sanitari della nostra Regione, questi posti verranno rimodulati secondo questi criteri. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore,, per la risposta. Quello che abbiamo nell’Area vasta 1 è un problema molto grosso e lo era anche quando c’era l’Azienda Marche Nord che in qualche modo, anche se con grandi problemi perché le liste d’attesa e la mobilità passiva erano importanti, grazie alla maggior efficienza rispetto alla gran parte del sistema ospedaliero a livello regionale, riusciva a riequilibrare la carenza di posti letto che il nostro territorio aveva.
Una mancanza evidente perché nell'Area vasta 1, rispetto allo standard considerato, che è il 3,7 per mille di posti letto in base al numero di abitanti, abbiamo un 2,6. Questo sta a significare che mancano all'appello circa 300 posti letto e se pensate che l'ospedale che è stato presentato ieri, il futuro Ospedale della città di Pesaro, avrà circa 380/400 posti letto, avremo un ulteriore ospedale importante nel territorio. Invece, se la decisione dovesse essere quella di ridistribuire i posti letto nelle strutture ospedaliere esistenti vorrebbe dire aumentare non di poco la capacità, non solo di personale, di posti letto e di tecnologia, ma anche la possibilità di dare risposte e ridurre la mobilità passiva e le liste d'attesa.
Questa riorganizzazione ha penalizzato molto l'Area vasta1 perché ricordo che rispetto ad altre Aree vaste l'Azienda ospedaliera - nelle altre Aree vaste, al di là dell'Area vasta 2 che comunque è rimasta, (la 3, la 4 e la 5) l’Azienda ospedaliera non c’era - ha subito quello che noi riteniamo un errore: aver chiuso l’Azienda Marche Nord.
Lei mi dice che con il nuovo Piano socio-sanitario ci sarà un riequilibrio dei posti letto, mi auguro che sia così, altrimenti non solo non avremo più l’Azienda Marche Nord, ma un'Azienda che parte in condizioni minori, diverse rispetto alle altre dato che i posti letto significano risorse, personale e tecnologia.
Presidieremo per fare in modo che ci sia un riequilibrio. Ho capito che non andrà a togliere dei posti letto nelle altre Aree vaste, questa cosa mi fa piacere, ma occorrerà individuare nuovi posti letto e aumentare le risorse perché se non andiamo a ridistribuire i posti letto che sono presenti nelle altre Aree vaste l'unica soluzione che abbiamo è quella di aumentare le risorse per riuscire a garantire il 3,7 per mille.
Grazie per la risposta, la scelta di chiudere l'Azienda Marche Nord è stata fatta, mentre quella di riequilibrare i posti letto non ancora, mi auguro che venga fatta quanto prima per non penalizzare ulteriormente l’Area vasta 1. Grazie.
Interrogazione n. 553
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Casini
“Introduzione del reddito energetico”.
Interrogazione n. 554
a iniziativa del Consigliere Santarelli
“Caro energia”.
(abbinate)
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca le interrogazioni n. 553 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Carancini, Casini e l'interrogazione n. 554 del Consigliere Santarelli.
L’Assessore competente a rispondere è Carloni, che non è in Aula, risponderà l’Assessore Baldelli solo all’interrogazione n. 553, che riguarda l’indirizzo generale dell’attività della Giunta, mentre la n. 554 viene rinviata al prossimo Consiglio, con la risposta dell’Assessore competente.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. La Regione Marche sta affrontando l'emergenza legata agli aumenti dei costi dell'energia per il settore privato, imprese, famiglie attraverso la destinazione di significative risorse nell'ambito del POR FESR 2021/2027. E’ infatti prevista una misura destinata alle imprese per l'efficientamento energetico e l'installazione di impianti di produzione e fonti rinnovabili finanziata per 16 milioni di euro. Inoltre si incentiva la creazione di comunità energetiche con la previsione di una misura di finanziamento per 6 milioni di euro per la formazione di tale forma associativa, cui possono partecipare imprese, enti pubblici e singoli cittadini.
Da un lato le imprese rappresentano i maggiori consumatori di energia e al contempo possono realizzare impianti che garantiscono efficienza e produttività; dall'altro l'incentivazione delle comunità energetiche ha l'obiettivo di favorire l'installazione di impianti in grado di sovraprodurre energia con benefici ricadenti sulle famiglie, che possono aderire contrattualmente, conseguendo un risparmio sulle bollette senza doversi sobbarcare gli oneri burocratici funzionali derivanti dalle installazioni proprie degli impianti.
Le misure regionali devono andare di pari passo con interventi strutturali da implementare a livello nazionale e per questo la Regione Marche nei tavoli istituzionali si sta impegnando e si impegnerà per raggiungere tale obiettivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Questa è una risposta politica generica, ma comprendo che l’Assessore non abbia nemmeno letto la mia interrogazione. altrimenti non l’avrebbe data. Chiedevo tutt’altro e ne approfitto per riferirlo, magari sarà utile anche alla Giunta per le future valutazioni delle politiche che mi auguro possano prima o poi essere messe in campo anche su questo fronte perché purtroppo fino ad oggi, in due anni, la Giunta Acquaroli è stata non solo immobile, ma totalmente assente di fronte al caro energia, completamente inesistente. Nonostante in quest’ultimo anno il caro energia sia pesato drammaticamente sulle imprese e sulle famiglie non è stato preso nessun provvedimento.
Ho presentato già due atti ed anche i miei colleghi ne hanno presentati tanti altri, ma continuano ad essere rimandati e oggi questa risposta, che io vorrei definire quasi un contentino, è inutile perché non è quello che chiedevo.
Nel dettaglio, propongo di attivarsi per il cosiddetto reddito energetico, che molte Regioni hanno già stanziato, con contributi fino ad 8.500 euro per tutti i nuclei famigliari che decidono di installare dei pannelli fotovoltaici. Un contributo che la Regione può finanziare avvalendosi di un fondo nazionale già in essere. Con la delibera CIPE n. 7 del 17 marzo 2020 è stato istituito un fondo nazionale di 200 milioni di euro, a cui le Marche ancora non hanno attinto, si tratta di utilizzare le risorse, che ci sono, e metterle a disposizione dei cittadini che vogliono installare pannelli fotovoltaici.
Tante altre Regioni, ad esempio il Lazio, già concedono 8.500 euro a fondo perduto a chi installa dei pannelli fotovoltaici; la Puglia ha stanziato 6.800 per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 20.000 euro; in Campania è stata depositata una proposta di legge che prevede contributi fino ad un massimo di 8.500 euro, stabilendo una priorità alle giovani coppie e ai nuclei familiari con componenti affetti da invalidità o da handicap. In questa direzione si stanno muovendo già da mesi anche Veneto e Lombardia, solo le Marche sono ancora immobili.
Oggi mi sarei aspettata, dopo aver già rimandato l’atto per l’assenza dell’Assessore Carloni una volta, finalmente una risposta del Presidente Acquaroli, esaustiva in modo intelligente e responsabile nei confronti dei cittadini, nella quale dicesse: “Sì, lo faremo al più presto, abbiamo già perso due anni”, invece ho sentito una risposta generica su tutt’altro, senza nemmeno aver letto la mia interrogazione.
Mi auguro che da adesso in poi si prenda in considerazione non solo il Consigliere di minoranza, ma anche i cittadini che hanno diritti importanti. Grazie.
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. E’ successo un fatto, oggi, dopo due anni e 86 sedute, abbiamo trovato un metodo. Le nostre sollecitazioni sono pervenute dal primo momento, so e conosco benissimo le missive del Presidente dell'Assemblea nei confronti della Giunta per metterci nelle condizioni di avere risposte ai nostri atti ispettivi, non era complicato.
Come ha detto la Consigliera Vitri non siamo soddisfatti perché le risposte vengono istruite rapidamente e forse nemmeno con il percorso politico che servirebbe, e questo sarebbe in capo al Presidente della Regione Acquaroli.
Non è complicato, si individuano gli Assessori in surroga dei loro colleghi assenti per ragioni diverse, i quali ci mettono nelle condizioni di ricevere una risposta.
Non è soddisfacente, capisco lo sforzo che fa chi non ha la delega e non ha la possibilità di approfondire, però mi sembrava tutto molto semplice.
Ci abbiamo messo due anni e 86 sedute ed ora sappiamo che da qui in avanti gli atti ispettivi di questa Assise troveranno una risposta che ci permetterà anche di lavorare con maggiore facilità ed efficacia.
La responsabilità degli elementi che mettete a disposizione dei cittadini è vostra e le valutazioni le trarremmo insieme a loro. Grazie.
Interrogazione n. 531
a iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative in essere riguardo la realizzazione del Piano regionale amianto e istituzione di specifici momenti di confronto istituzionale sulla materia dei rischi legati all'amianto”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 531 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'interrogante per questo importante argomento.
L'amianto con le sue patologie costituisce una delle cause per le malattie professionali più importanti per i lavoratori nel nostro Paese ed è sempre necessario tenere la guardia molto alta.
Rispondendo ai quesiti specifici avanzati dall'interrogante, devo subito informarla che il tavolo di coordinamento tecnico è stato costituito nella nostra Regione con il decreto del Dirigente del Servizio sanità n. 28 del 14 settembre 2022.
Relativamente alla piattaforma “info amianto pubblica amministrazione” l'interrogante chiede a che punto sia l’iter riguardo le modalità di applicazione.
Devo aggiungere che questo punto informativo, tavolo virtuale “info amianto pubblica amministrazione” è incardinato presso il Ministero della transizione ecologica, non è un tavolo regionale. Ciònondimeno a questo tavolo partecipano i tecnici e dirigenti della nostra Regione ed i dati e gli elementi di giudizio per l'incardinamento di quest'ufficio sono stati trasmessi. Per la Regione Marche hanno partecipato, e desidero ringraziarli, vari Dirigenti, anche dell'Ars e pure il referente della direzione dell’Asur per l'amianto, nonché la dottoressa XY dell’Arpam.
Il risultato di questa attività fa sì che sia previsto l'avvio della consultazione di questa banca dati, speriamo, nei prossimi mesi.
Ripeto, l’incardinamento del punto informativo “info amianto pubblica amministrazione” è nel Ministero, presso il Governo nazionale, centrale. Nell'ambito della Regione, tuttavia, sono previsti interventi formativi di operatori sanitari e altre informazioni con tutti gli operatori ed i rappresentanti dei lavoratori delle imprese affinché si possa determinare una cultura della prevenzione delle patologie da amianto.
Mi permetto solo di ricordare i decessi da mesotelioma in quanto l’amianto ha costituito per il nostro Paese un problema sanitario molto importante e grave.
Rispondendo esaustivamente, spero, alle due domande: il tavolo regionale è stato costituito, il punto “info amianto pubblica amministrazione” è stato istituito presso il Ministero della transizione ecologica e i dati richiesti alla nostra Regione sono stati trasmessi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta e per aver detto che non si può mai abbassare la guardia, se vogliamo parlare di salute, sulla questione dell’amianto.
Esiste nella Regione Marche il Piano di prevenzione 2021/2025 e con la mia interrogazione, che risale a luglio, sollecitavo l’istituzione del tavolo di coordinamento che con piacere apprendo si è costituito proprio perché abbiamo la scadenza entro quest'anno, entro il 2022, per adempiere ad alcuni obiettivi considerati strategici per combattere queste malattie, che poi diventano malattie sul luogo di lavoro.
Vogliamo tenere alta la guardia e cercare il più possibile di rispettare questa scadenza che ormai vede pochi mesi per organizzare al meglio, anche da un punto di vista informatico, delle modalità modernizzate rispetto all’”info amianto PA” che, è vero che è stato incardinato presso il Ministero, ma mi risulta, poi lei mi correggerà se ho interpretato male, che anche qui abbiamo la scadenza entro il 2022.
Le sollecitazioni che mi sono arrivate dalle organizzazioni sindacali chiedono con forza un momento di confronto con le istituzioni proprio per essere efficaci, tempestivi e non farci trovare impreparati alla scadenza, che ritengo molto importante, come credo sia fondamentale la formazione degli operatori per prevenire queste gravi malattie che nelle Marche, sottolineo, determinano 180 morti all'anno, secondo le ultime statistiche. Quindi per noi diventa un obiettivo doveroso anche qui rispetto all’Assemblea legislativa. Grazie.
Interrogazione n. 547
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi
“Processo Erap”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 547 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.
Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Riferisco, per quel che riguarda il punto 1: se risponde a verità che Erap si costituirà parte civile in questo procedimento, sulla quale è stata basata questa interrogazione, che con decreto del Presidente del Cda n. 27 del 7 settembre 2022, rettificato dal Consiglio di amministrazione Erap in data 14 settembre 20202, si è stabilito di costituirsi parte civile nel procedimento penale n. 2358 del 2018 pendente davanti al tribunale di Pesaro nei confronti di tutti gli imputati, compresi i dipendenti Erap.
In seguito, nel corso dell'udienza preliminare del 13 settembre 2022, l’Erap Marche si è costituita parte civile nel prefato procedimento penale a mezzo del professionista incaricato. L'udienza è stata rinviata al 5 novembre 2022.
Per quel che riguarda il punto 2: “se e per quale ragione i procedimenti disciplinari avviati nei confronti dei funzionari coinvolti siano stati sospesi dall'Erap”, sulla base degli elementi di risposta forniti da Erap Marche, con nota assunta al protocollo regionale il 4 ottobre 2022, si rappresenta quanto segue: “Con nota dei protocolli sottoelencati sono stati avviati autonomi procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti nell'indagine della Procura. In conseguenza l'Ufficio procedimenti disciplinari, dopo aver sentito i dipendenti in distinte addizioni, esaminate le memorie difensive, la documentazione e la relazione effettuata dall'esperto tecnico incaricato, con il verbale n. 6 del 15 novembre 2018 ha disposto l'archiviazione del procedimento disciplinare nei confronti di due dipendenti ed ha disposto la sospensione del procedimento disciplinare nei confronti di altri due dipendenti, avvalendosi della facoltà di cui all'articolo 7 del decreto del Direttore del 16 gennaio 2015, stante la complessità dell'accertamento dei fatti addebitati ai dipendenti e la mancata disponibilità all'esodo dell'istruttoria di elementi sufficienti a motivare l'irrogazione della sanzione.
Questo è quanto ci viene comunicato da Erap rispetto alle questioni che ci sono state poste
Si chiede se la Regione Marche intenda costituirsi parte civile. Ad oggi non si ritiene di avere elementi idonei per consentire di operare una scelta in merito all'opportunità o meno di costituirsi parte civile nel processo penale a carico dei dipendenti Erap, ad ogni modo ci si riserva ogni valutazione nell'esito di formali comunicazioni da parte degli organi competenti.
Queste sono le tre risposte che mi venivano richieste rispetto alla vicenda. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Sono soddisfatto della risposta perché la vicenda è di una tristezza assoluta in ogni caso, sia che venga accertata la responsabilità, e non lo auguro, sia non venga accertata ed allora ci sarebbe una altrettanto e forse più grave responsabilità delle autorità procedenti, in un caso o nell'altro è di una tristezza inaudita perché coinvolge persone, la loro onorabilità ed i loro doveri.
La risposta non poteva essere diversa, sono soddisfatto perché mi pare che l’Assessore abbia riferito che l’Erap ha deciso di costituirsi parte civile e questo credo sia giusto per far valere le ragioni dalla parte civile ed immagino che, qualora nella sua autonomia dovesse ritenere che non c'è una responsabilità dei presunti responsabili, nulla vieta ad Erap di “concludere in modo conforme”.
Ha spiegato l'Assessore che motivatamente due provvedimenti disciplinari sono stati archiviati e gli altri sospesi ed ha dato conto delle motivazioni adottate, quando c'è la motivazione c’è sempre il principio di assunzione di responsabilità.
Allo stato ha riferito che la Regione Marche non intende costituirsi parte civile fino a quando non avrà una formale comunicazione come parte offesa, immagino, se è così. Se è così va bene.
Qualora la Regione Marche, Assessore, sia individuata come persona offesa, penso che la costituzione di parte civile, laddove sia possibile, se non c’è stata la decadenza dei termini, possa essere opportuna perché la parte civile può anche, e non lo dico paradossalmente, concludere, qualora ritenga nella sua autonomia che non ci sia all’esito del procedimento responsabilità dei presunti responsabili, in modo conforme a questa convinzione oppure potrebbe non rassegnare le conclusioni.
Nella tristezza della vicenda ritengo che la risposta dell’Assessore sia più che soddisfacente. Grazie.
Interrogazione n. 550
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Affidamento esterno del servizio medico per la copertura di turni presso i reparti di pronto soccorso e pediatria dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord””.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 550 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogante pone il tema dell'acquisto da parte delle Aziende del Servizio sanitario regionale di servizi sanitari nell'ambito del mercato, mediante procedimenti ad evidenza pubblica e pone la domanda su quale sia l'esito di quel provvedimento straordinario adottato a cavallo dei mesi estivi in cui si era previsto che per garantire l'adeguatezza dei servizi del pronto soccorso potevano essere inviati al pronto soccorso i medici degli altri reparti con specializzazioni equipollenti.
Tutto ciò premesso, occorre tener conto che la nostra Regione ha fatto ricorso all'acquisto di servizi dalle cosiddette cooperative già dal 2019, in epoca anteriore all'apparizione del Covid.
Ora nei tre anni della pandemia, sappiamo perfettamente che per vaccinare 1.200.000 marchigiani con tre dosi, sono state somministrate oltre 3.600.000 dosi, c'è stato un impegno molto rilevante del personale sanitario di ogni ordine, ruolo e funzione e c'è stata la necessità e c'è attualmente non solo di garantire ai medici il giusto periodo di ferie, di riposo dopo i tre anni della pandemia, ma c'è l’esigenza di assicurare tutte quelle prestazioni che possono mitigare ed alleviare le lunghe liste d'attesa che si sono create.
Teniamo conto che il problema delle liste d’attesa nella nostra Regione esiste dal 2012, a questo si deve aggiungere, come abbiamo ripetuto più volte in quest'Aula, la cosiddetta spending review, quel fenomeno che dal 2012 ha particolarmente penalizzato la sanità del nostro Paese per esigenze di finanza pubblica, inducendo e obbligando a prevedere un tetto di spesa non solo nell’assunzione del personale, ma anche sulla stessa formazione. Ciò ha reso molto complicata la gestione dei servizi sanitari per carenza di personale, tanto più per il fatto che è maggiore il numero dei medici, soprattutto del personale sanitario dei dirigenti medici, che va in pensione rispetto a quello che entra in servizio.
Più volte in quest'Aula si è ribadito che abbiamo aumentato le borse di specializzazione, contiamo di aumentare le prestazioni e soprattutto il numero di medici che parteciperanno ai concorsi nella nostra regione.
Tutto ciò premesso, rispondendo nel dettaglio all'interrogante: i pronto soccorso dei due ospedali di Pesaro e Fano hanno in organico 36 medici, attualmente in servizio ce ne sono 20 al pronto soccorso di Pesaro e 16 a quello di Fano. Questi organici non consentivano di erogare i servizi con la determinazione, la necessità, i tempi e la professionalità necessaria per cui si è provveduto a garantire l'impiego di personale con parità di specializzazione nei pronto soccorso, quindi, possiamo dire che nel mese di giugno sono stati impiegati 59 turni, 30 Pesaro e 29 a Fano, turni garantiti da prestazioni equipollenti, sono medici presi nei reparti ed inviati al pronto soccorso; a luglio sono stati garantiti 88 turni, metà a Pesaro e metà a Fano; ad agosto 89 turni, 44 a Pesaro e 45 a Fano; a settembre 100 turni, 50 a Pesaro e 50 a Fano; ad ottobre: 123 turni, 61 a Pesaro e 62 a Fano. Nel periodo estivo abbiamo garantito un rinforzo al pronto soccorso con le risorse interne.
Per quanto riguarda il ricorso alle cosiddette cooperative, questo tipo di intervento è stato garantito con 20 turni a luglio, metà a Pesaro e metà a Fano; 50 turni ad agosto, metà a Pesaro e metà a Fano; 59 turni a settembre, 29 a Pesaro e 30 a Fano; 17 turni a ottobre, 8 a Pesaro e 9 a Fano.
Come sappiamo sul mercato di questi servizi sanitari c'è una concorrenza piuttosto rilevante da parte di tutte le Regioni italiane, che fanno ricorso al mercato delle prestazioni sanitarie, addirittura ci sono delle Regioni che hanno chiesto l'aiuto ad altri Stati, medici cubani lavorano addirittura in Calabria.
E’ chiaro che c'è una distorsione del sistema perché le prestazioni aggiuntive dei medici, secondo il contratto collettivo nazionale lavoro, sono remunerate con un range che va dai 60 agli 80 euro secondo le singole prestazioni, mentre sul mercato noi queste prestazioni orarie le paghiamo 121 euro l'ora.
Questo determina una grave disaffezione da parte personale sanitario e c'è la concreta necessità che il nuovo Governo ponga fine a questo tipo di problematiche, prevedendo un trattamento adeguato per evitare anche la fuga verso le cooperative.
Mi permetto di aggiungere che con una norma semplicissima si potrebbe prevedere che l'età pensionabile dei medici del servizio sanitario pubblico non sia più di 70 anni, ma più alta perché i nostri medici del servizio pubblico a 70 anni vanno in pensione lavorando nelle cooperative, rientrano nel servizio pubblico. Semplicemente con questa norma si potrebbe allungare l'età pensionabile, potremmo prevedere che i medici che vogliono restare nel servizio pubblico possano continuare le loro prestazioni e la loro attività senza dover ricorrere alle cooperative.
Tutto ciò premesso, questi servizi sono stati comprati per garantire le ferie, diminuire le liste d'attesa e garantire a chi si presenta nei nostri ospedali quell'assistenza gratuita, universale e professionale a cui i cittadini italiani hanno diritto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per la risposta, che non mi vede per niente soddisfatta .
Parto da quello che lei disse in quest'Aula, che secondo me è un luogo solenne, il 19 luglio, quando le fecero una interrogazione sulla carenza di personale di Marche Nord. Lei rispose nella fine del suo intervento, leggo le parole testuali per non fare interpretazioni: “Per quanto concerne Marche Nord non sembra sussistere in questo momento una patologia tale da prevedere crisi immediate. Marche Nord risente come tutte le altre di questa straordinaria carenza di medici che per il momento è stata fronteggiata con prestazioni aggiuntive di medici con specializzazioni equipollenti, che prestano servizio negli altri reparti dell'ospedale”.
Oggi mi ha rifatto tutta la lista delle prestazioni di medici che hanno specializzazioni equivalenti, quindi immagino che la risposta politica alla mia prima domanda: se la sperimentazione ha avuto successo, potrebbe essere sì.
Andando indietro, Assessore, le vorrei ricordare che la prima procedura negoziata per l'affidamento dei turni del pronto soccorso di Marche Nord, che doveva andare dall’1 luglio al 30 settembre, è datata 3 giugno 2022 ed è andata deserta. La seconda procedura negoziata, sempre per tre mesi, è andata deserta ed era del 17 giugno 2022. L’affidamento diretto dei turni del pronto soccorso di Marche Nord per 30 mesi è del 30 giugno 2022, prima della sua risposta in Aula del 19 luglio.
E’ stata fatta un'ulteriore procedura negoziata per l'affidamento del servizio medico della copertura di 52 turni di guardia al pronto soccorso Marche Nord ed era il 5 luglio 2022, prima della sua risposta in Aula, poi c’è stato l’avvio per il maxi affidamento esterno di pronto soccorso e pediatria per Marche Nord dell’11 agosto 2022 e 20 giorni dopo lei ci ha rassicurato in Aula, tant’è che la sua risposta è stata definita chiara e dettagliata, quando non lo era per niente perché di tutto ciò nella sua replica non c'è traccia.
C’è la questione, invece, come ha riferito oggi, del superamento del tetto di spesa e vorrei ricordare che è stato introdotto nel 2010 e lei l’ha votato come Senatore, all'epoca.
Adesso, visto che siete al Governo, speriamo che avrete un nuovo approccio e mi aspetto anche l'abolizione del numero chiuso di medicina e che supererete l'incompatibilità, tutte questioni che abbiamo ampiamente dibattuto in quest'Aula, problematiche ben presenti. Adesso che siete al Governo nazionale ed al Governo regionale immagino che nel giro di poco tempo il ricorso alle cooperative private all'interno dei nostri ospedali, che non riguarda solo il pronto soccorso, ma bensì, per esempio, concerne anche pediatria, anestesia …
Vorrei leggere la lista delle esternalizzazioni vigenti in questo momento nelle Marche: Pesaro e Fano, Urbino, Senigallia, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Civitanova Marche e San Severino, direi che come primo approccio da parte di chi doveva ripubblicizzare i servizi sanitari c'è qualcosa che non mi torna.
Per concludere, visto che il tempo è poco, lei avrà visto l'articolo di oggi, i medici cominciano a scalpitare perché giustamente ci sono stipendi di serie A e stipendi di serie B con l’uso delle cooperative perché c'è chi guadagna 9.000 euro al mese e chi ne guadagna 3.000 euro, quelli che ne guadagnano 9.000 magari non hanno neanche tutti i requisiti che sono richiesti a coloro che lavorano all'interno del pubblico, senza parlare del fatto che c'è un turn-over molto elevato utilizzando le cooperative, quindi non ci sono equipe abituate a lavorare insieme.
Per concludere, Assessore, io non so come mai in quest’Aula non ci vengano dette le cose come stanno perché nella sua risposta di metà estate o lei sapeva ed ha omesso certi dettagli oppure non gli sono stati forniti, comunque entrambe le cose a mio parere sono molto gravi. Grazie.
Proposta di legge n. 64
ad iniziativa dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Legge per le pari dignità e per l’eliminazione delle discriminazioni di genere”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 64 dei Consiglieri Bora, Mangialardi, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
C’è una richiesta di rinvio in Commissione che abbiamo valutato e che deve essere ripetuta in Aula.
Il Presidente della Commissione, oppure tre Consiglieri, può richiedere per il rinvio in Commissione, ai sensi dell’articolo 100 del Regolamento interno.
Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ne abbiamo parlato questa mattina nella Conferenza dei Capigruppo per rinviare in Commissione, in quanto la proposta non contiene l'indicazione specifica delle risorse da destinare al complesso degli interventi della stessa e si limita ad indicare solo il 2022, cosa che invece dovrebbe essere fatta per tutti tre gli anni.
E’ una materia che andrebbe approfondita perché molti aspetti trattati nella norma sono contenuti in altre leggi regionali vigenti, in particolare la legge regionale dell’11 novembre 2008 n. 32 “Interventi contro la violenza sulle donne” e la legge regionale del 30 aprile 2013 n. 8 “Promozione di azioni istituzionali contro la violenza sulle donne, contro la discriminazione determinata dall'orientamento sessuale”. Disposizioni legislative che già prevedono questo.
Ci sarà bisogno di un approfondimento, capisco che non è stata portata in Aula e in Commissione, e di questo me ne scuso.
Così com’è, sia per la mancata copertura finanziaria che per il bisogno di un approfondimento, vista anche l'interconnessione con le leggi regionali ed di provvedimenti di Giunta, fra questi cito il 222 del 2017, che ha disciplinato le regole sull’antiviolenza, chiedo di portarla in Commissione per fare un approfondimento anche perché la richiesta finanziaria di 30.000 euro penso che sia insufficiente per quelle che sono le finalità.
Questa è la proposta: rinvio in Commissione per valutare l'interconnessione con le altre leggi e poi magari se necessario dare una ... adeguata, soprattutto che vada a coprire i tre anni, cosa che non è prevista nella proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Per il rinvio in Commissione chiedo una breve sospensione per confrontarmi con il gruppo, però vorrei fare tanto una battuta: per fortuna che non c’era la copertura triennale perché sono 16 mesi che questa proposta di legge deve essere discussa in Commissione. Ciò non è un caso isolato, riguarda tante proposte di legge di cui io sono la prima firmataria e questo è grave e inaccettabile.
Invito lei, Presidente, anche a monitorare i tempi di discussione delle proposte di legge ad iniziativa della minoranza.
La copertura finanziaria non serve per tutto l’articolato della proposta di legge perché questo provvedimento ha l’ambizione di essere una sorta di testo unico, peraltro molti degli aspetti citati, penso alla parità salariale, sono già stati trattati e approvati all’unanimità in tante Regioni, comprese quelle a guida centro-destra, per cui se il problema è la mancanza di dotazione finanziaria dall’eventuale rinvio in Commissione non possiamo che beneficiarne perché a dicembre approveremo il bilancio triennale e mi aspetto da parte vostra anche un sostegno ad incrementare la dotazione finanziaria, cosa che non era possibile quando la proposta di legge è stata depositata per gli eventuali tempi che non sempre coincidono, soprattutto se si sta all’opposizione, tra quelli delle manovre di bilancio e quelli in cui un Consigliere si trova nella posizione di depositare la proposta di legge.
Vi metterò alla prova.
Sul resto lei è andato anche in contraddizione perché ha detto che ci sono già leggi che disciplinano queste cose, su quelle c’era una copertura finanziaria oppure non serve?
Chiedo una sospensione.
Iniziamo a discutere in Commissione perché, ve lo dico, decorsi i tempi previsti dal regolamento chiederò per tutte le proposte di legge la trattazione direttamente in Aula e sono pronta ad andare fino in fondo.
Chiedo la sospensione e poi valuteremo cosa fare. Grazie.
PRESIDENTE. Concedo la sospensione come richiesto dalla Consigliera Bora, sono le 12,40 alle 12,50 riprendiamo i lavori.
La seduta è sospesa alle ore 12,40
La seduta riprende alle ore 12,50
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Non sono per niente felice di concedere il rinvio perché quando la maggioranza viene messa davanti a fatti concreti, come dimostrare o no il sostegno alle pari opportunità, passano 16 mesi e poi c’è il rinvio.
Sono molto dispiaciuta, però, visto che tra poche settimane ci sarà l'approvazione del prossimo bilancio triennale, ho capito dal Consigliere Marinelli che anche lui è molto dispiaciuto per il fatto che questa proposta di legge abbia un’esigua dotazione finanziaria e mi piace pensare che lui insieme a noi si batterà per incrementarla nel triennio anche perché sarà evidente che la volontà della maggioranza era di bocciarla ed a questo punto potevamo bocciarla oggi.
Questo rinvio in Commissione è un barlume di speranza in queste settimane molto buie, da parte nostra massima collaborazione e sarà un piacere potersi confrontare in Commissione, caro Presidente. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 64. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di legge n. 78
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri
“Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del regolamento interno)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 78 dei Consiglieri Bora, Carancini, Mangialardi, Biancani, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
In questo caso c'è la richiesta, espressa nuovamente dal Presidente della Commissione Marinelli, di rinvio ad altra seduta del Consiglio regionale.
La richiesta deve essere fatta da tre Consiglieri, ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento interno.
Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Chiediamo, Presidente, il rinvio in Commissione di questa proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. La rimetto in fila, non è la richiesta di rinvio in Commissione ma, come abbiamo concordato in Capigruppo, di rinvio al prossimo Consiglio. Sono tre atti a prima firma della Consigliera Bora, abbiamo deciso di scansionarli e ridistribuirli su altrettanti Consigli, quindi chiediamo il rinvio alla prossima seduta, a nome dei Consiglieri Mangialardi, Casini, Bora e Vitri. Grazie.
PRESIDENTE. Rinvio della proposta di legge n. 78. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Iscrizione della proposta di atto amministrativo n. 37. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva a maggioranza assoluta dei votanti)
Proposta di atto amministrativo n. 37
ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza
“Assestamento del bilancio pluriennale 2022/2024 del Consiglio-Assemblea legislativa regionale”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 37 dell’Ufficio di Presidenza.
Ha la parola il relatore Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi” al comma primo e secondo dell'articolo 67 dispone espressamente che le Regioni, sulla base delle norme dei rispettivi Statuti, assicurano l'autonomia contabile del Consiglio regionale nel rispetto di quanto previsto dal decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213 e dei principi contabili stabiliti dal presente decreto riguardanti gli organismi strumentali.
Nella nostra Regione la disposizione di riferimento è l'articolo 18 della legge statutaria 8 marzo 2005, n.1. “Statuto della Regione Marche”, la quale, riconoscendo all'Assemblea legislativa regionale piena autonomia funzionale, organizzativa e contabile, prevede che il bilancio dell'Assemblea legislativa stabilisce le risorse necessarie per il proprio funzionamento.
La medesima disposizione prevede, poi, che il bilancio è approvato dall'Assemblea legislativa e specifica che la relativa proposta è di competenza dell'Ufficio di Presidenza.
La proposta di assestamento del bilancio segue l'iter di approvazione delineato dalla normativa su richiamata per l'atto di bilancio e pertanto deve essere presentata all'Assemblea legislativa regionale per la sua approvazione definitiva.
Secondo quanto previsto dall’articolo 50 del decreto legislativo n. 118/2011 con l’assestamento del bilancio di previsione 2022-2024 si prevede:
- all’aggiornamento dell’ammontare dei residui attivi e passivi, in conformità a quelli risultanti del rendiconto per l’esercizio finanziario 2021;
- all’aggiornamento dell’ammontare della giacenza di cassa risultante alla chiusura dell’esercizio 2021;
- alla determinazione definitiva della consistenza del fondo pluriennale vincolato;
- alla destinazione della quota libera del risultato di amministrazione.
Nello specifico, dalle risultanze contabili rappresentate ed approvate nel rendiconto relativo all'esercizio finanziario 2021, approvato con deliberazione amministrativa n. 38 del 28 giugno 2022, risulta un saldo di amministrazione positivo di 2.790.296,76 euro così composto:
- 495.399,89 euro di avanzo vincolato derivante da entrate Agcom,
- 167.787,62 euro di avanzo accantonato per indennità fine mandato dei consiglieri regionali
- 20.000,00 euro per spese legali su contenziosi in atto,
- 2.107.109,25 euro di avanzo libero da versare alla Regione con destinazione di quota parte di essi, pari ad 1.000.000 euro quale contributo straordinario a favore degli enti gestori di strutture residenziali socio-sanitarie extra ospedaliere private e convenzionate della Regione finalizzato a concorrere alla copertura dei maggiori costi derivanti dalle necessità assistenziali ed organizzative correlate all’emergenza Covid-19;
- 200.000 euro quale contributo per il finanziamento per avviare nuovi progetti per la vita indipendente volti all’inclusione nella società delle persone con disabilità.
A seguito del riaccertamento ordinario dei residu,i approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 195/66 del 13 aprile 2022 risulta che:
- l’ammontare dei residui attivi da riportare nel bilancio di previsione 2022/2024 annualità 2022 è pari ad 347.872,83 euro;
- l’ammontare dei residui passivi da riportare nel bilancio di previsione 2022/2024 annualità 2022 è pari ad 621.440,32 euro.
I dati risultanti dal rendiconto dell’esercizio finanziario 2021, iscritti nello stato di previsione dell’entrata del bilancio assestato 2022/2024, esercizio 2022 sono i seguenti:
- il fondo di cassa all’1 gennaio 2022 è pari ad 4.244.382,68 euro;
- il fondo pluriennale vincolato relativo ad obbligazioni in scadenza nell’esercizio 2022 è quantificato in 1.180.518,43 euro di parte corrente.
Quanto alle variazioni nelle missioni e nei programmi del bilancio di previsione finanziario 2022/2024 si può dire che sono state apportate minime variazioni compensative per l’anno 2022 di cui si dà conto nella nota integrativa allegata alla proposta di assestamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Con l’atto amministrativo che approviamo oggi il Consiglio adempie all’obbligo previsto dalla normativa nazionale di contabilità relativo alla verifica della permanenza degli equilibri di bilancio, a seguito delle risultanze definitive del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021: risultato economico, consistenza dei residui attivi e passivi, del fondo pluriennale vincolato e della giacenza iniziale di cassa.
A proposito del rendiconto 2021 dell’Assemblea legislativa mi preme ricordare che, su nostra proposta, poi condivisa da tutto l’Ufficio di Presidenza e sancita dall’Aula, avevamo stabilito di destinare 200.000 euro dell’avanzo libero al finanziamento di nuovi progetti per la vita indipendente delle persone con disabilità. Pertanto mi auguro che al più presto, dopo questo assestamento e dopo l’imminente giudizio di parificazione del rendiconto della Regione per l’anno 2021 da parte della Corte dei Conti, questo stanziamento possa essere reso operativo per permettere ad altri marchigiani con disabilità di assicurarsi un percorso che garantisca loro la possibilità di scegliere il proprio progetto globale di vita, così come abbiamo stabilito nella legge regionale 21 del 2018.
Come Ufficio di Presidenza avevamo previsto sia 1.000.000 di euro a sostegno di quelle realtà che in qualche modo forniscono servizi socio-sanitari convenzionati, e questo nel bilancio era stato inserito, e 200.000 euro per la vita indipendente, che con l’ultima variazione di bilancio non sono stati previsti. Quindi, sollecitiamo la Giunta a prevedere queste risorse.
Quanto alle cifre dell’assestamento evito per brevità di riportarle, ma rilevo solo che fra le variazioni in aumento registriamo 200.000 euro, richiesti dai servizi del Consiglio (che la Giunta ci ha trasferito con l’assestamento - legge regionale 4 ottobre 2022, n. 20). Con l’ultima legge di variazione di bilancio che abbiamo fatto sono stati assegnati 200.000 euro a bilancio del Consiglio, la gran parte dei quali sono necessari per coprire un aumento delle spese legato ai vitalizi, che non erano stati calcolati.
Vorrei fare infine una riflessione. In Ufficio di Presidenza io e la Consigliera Vitri avevamo avanzato la richiesta, sottoscritta da tutto il gruppo del Partito Democratico, di effettuare una verifica straordinaria della gestione del bilancio consiliare per individuare risorse da poter mettere il prima possibile a disposizione delle popolazioni e delle imprese colpite dalla grave alluvione del 15 settembre scorso. Ciò non è stato possibile, ci dicono, per ragioni tecniche, perché il Consiglio non ha poteri di amministrazione attiva delle risorse e la nostra autonomia di spesa è relativa soltanto alle spese necessarie per il funzionamento degli organi assembleari. Comunque mi auguro che la richiesta non cada nel vuoto e con le prossime variazioni di bilancio, anche per quanto riguarda il bilancio del Consiglio regionale, ci sia la possibilità di prevedere risorse economiche, che dovrebbero risultare dal bilancio del Consiglio regionale, per stare vicino alle popolazioni che sono state colpite dalla grave alluvione del 15 settembre scorso. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di atto amministrativo n. 37. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 277
a iniziativa dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi
“Caro bollette luce: abolizione passaggio da ora legale a ora solare”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 277 dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. La grave crisi energetica sta comportando in tutta Italia ed anche nelle Marche rincari elevatissimi del costo della corrente elettrica, che rischia di provocare conseguenze devastanti sui bilanci delle famiglie e delle aziende.
E’ una situazione drammatica, siamo a fine ottobre nella stagione autunnale in cui le giornate si accorciano progressivamente e a breve avverrà anche il cambio dell'ora che passerà da quella legale a solare con le lancette che verranno spostate indietro di un'ora.
La possibile abolizione del cambio di ora è al vaglio ormai da anni delle autorità governative centrali. Voglio ricordare che circa quattro anni fa nell'anno 2018 è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell'ora e quasi 5 milioni di cittadini dell'Unione europea hanno risposto ad una consultazione promossa dai Paesi nordeuropei capeggiati dalla Polonia e dalla Finlandia e si è espresso favorevolmente il 78% dei votanti, Nella discussione che ne è seguita la Commissione europea non ha raggiunto una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri.
L’Italia al momento non ha ancora preso nessuna posizione in merito, al contrario della Francia che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall'Assemblea nazionale, di bandire per sempre il cambio orario.
Abbiamo presentato anche un emendamento perché qualche giorno fa sulla rivista Lancet è stato lanciato un appello al Governo, pubblicato la scorsa settimana, dalla Società italiana di medicina ambientale e Consumerismo non-profit, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, corredato da 58.000 sottoscrizioni di cittadini, raccolte soltanto in una settimana grazie ad una petizione sul sito change.org, finalizzato a prorogare l’ora legale in Italia. Chiedono al Governo una temporanea sospensione del passaggio all’ora solare, almeno fino al 30 novembre. Altre associazioni si sono attivate in merito.
Voglio ricordare che la proroga dell'ora legale, almeno in via transitoria per 30 giorni, sarebbe un provvedimento di semplice attuazione che garantirebbe risultati certi e misurabili nel contesto del caro bollette e dei comportamenti antispreco richiesti ai cittadini col decreto approvato dal Mite, lasciando al prossimo esecutivo il compito di verificare, anche in sede europea, l'opportunità del mantenimento permanente.
Questa mozione chiede alla Giunta e al Presidente di attivarsi per quanto di loro competenza con il Governo centrale, affinché vengano adottate misure tese al contenimento dei costi, tra cui quella legata all'abolizione del passaggio all'ora solare.
L’emendamento afferma in subordine la proroga al 30 novembre 2022, visto che molte associazioni hanno fatto richiesta. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Ho sentito il capogruppo e voteremo a favore. Non è la dichiarazione di voto, è l’intervento sulla mozione.
Noi voteremo a favore della mozione perché è giusta e dà una piccola mano al buio del tempo, dell'ora del sole. Non dà alcun sollievo, però, al buio della crisi, diciamo che è un pannicello caldo ed opportuno perché la maggioranza il 12 luglio ha approvato la mozione n. 206 del 2022 concernente il caro bollette, con la quale si impegnava il Presidente della Giunta regionale ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse, per mettere in campo un intervento straordinario per le piccole imprese e ridurre il carico sulle famiglie meno abbienti.
Questa è una mozione proposta dalla maggioranza, votata anche da noi, sul caro bollette ed impegnava il Presidente della Giunta il 12 luglio 2022. Impegno totalmente disatteso, tant'è che oggi i Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui e Rossi, indubbiamente più sensibili nelle anime della maggioranza a queste tematiche, sono costretti a presentare questa mozione per dire alle famiglie ci siamo anche noi. Dopo il nulla, non per responsabilità loro, ma per responsabilità della maggioranza tutta.
Non solo a quella mozione non è stato dato corso, ma sono stati respinti emendamenti presentati sull'assestamento, un emendamento del gruppo PD che avevo predisposto per 4.200.000 euro, con tanto di copertura tratta dalla famigerata tabella E.
Ripeto ancora una volta, un emendamento di 4.200.000 euro sarebbe stato un sollievo, 150 euro a famiglia per 28.000 famiglie, mentre il Governo dà 150 euro, e non mi si venga a dire che è poco perché l’ha fatto anche il Governo, dando una mano sicuramente più del cambio dell'ora, seppure necessario.
Non solo, è stato respinto il nostro emendamento, del gruppo PD, che prendeva le risorse dal cosiddetto fondo crediti di dubbia esigibilità, 20 milioni ci hanno messo, cosa facoltativa, se ne potevano prendere almeno 10, diciamo 8 milioni, ed avrebbero significato 56.000 famiglie marchigiane che si misurano e si devono misurare con il caro energia e con le conseguenze che questo determina nell’economia e nella loro vita.
L’ho detto prima, 4,7 milioni di italiani non riescono a pagare le bollette, questo è un fenomeno più diffuso nelle Regioni del centro e del mezzogiorno. Da quando sono esplosi i prezzi le persone bisognose sono aumentate del 30% e questi bisogni ...
E’ giusta questa mozione, ed infatti noi la votiamo, perché se vengono staccate le utenze le persone sono costrette a vivere senza luce e senza riscaldamento, ciò sconvolge anche moralmente e si traduce in uno stigma sociale che fa sentire poveri in modo umiliante.
Pensiamo alle conseguenze sui bambini, sugli adolescenti, sui giovani, sugli anziani e di fronte a tutto questo noi ci possiamo accontentare, pur della giusta mozione sull'ora legale? Ma non è ora che il Governo regionale e questa maggioranza facciano qualcosa per dare una mano, le risorse ci sono, come abbiamo dimostrato noi presentando quegli emendamenti con adeguata copertura finanziaria, non è che non c'era la copertura finanziaria.
È un tema di volontà politica e se in questo Paese ci sono privati che fanno donazioni su dei conti dedicati per dare una mano alle famiglie bisognose, è possibile che una Regione non possa far nulla, anzi non voglia far nulla? Le risorse ci sono, bisogna mettere in atto una manovra economica finalizzata in quella direzione per dare una mano alle famiglie più bisognose. Non mi si venga a dire che magari un contributo di 150 - ma diamolo di 300 euro, ed è possibile - non dia una mano in questi momenti di difficoltà perché lo stesso Governo dà un contributo di 150 euro per i redditi fino a 20 mila euro lordi.
Credo che alcune misure regionali da affiancarsi a quelle nazionali siano necessarie, d'altra parte basta aprire i giornali quotidianamente, ci sono Sindaci di Comuni grandi e medio grandi nella regione, anche di centro-destra, che mettono in campo iniziative e misure di sostegno a favore delle famiglie perché non c'è solo la necessità di aiutarle quando si rivolgono ai servizi sociali.
Non possiamo sommare l'umiliazione all’umiliazione, abbiamo il dovere di intervenire per dare una mano spontaneamente. Questo deve essere fatto e noi voteremo a favore di questa mozione perché ritengo che sia giusta, ma le affermazioni di principio, si chiede al Governo … Chiedo alla Consigliera Marcozzi, che ringrazio per la sensibilità, ed ai Consiglieri Latini, Pasqui e Rossi di farsi promotori di un provvedimento che destini risorse alle famiglie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rossi.
Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Ho firmato questa mozione perché penso che sia valida.
Rispondendo al Consigliere Cesetti, è ovvio che la Regione può fare di più, però non è che dietro ad ogni atto deve esserci sempre della dietrologia.
Questo è un atto che risponde non solo al buio, come ha detto lei, ma anche al buio dell'intelligenza perché continuare con questa metodologia di orario è dannosa.
Se la nostra Regione chiede al Governo di intervenire tramite questa mozione, credo che sia una cosa positiva e che le cose non vadano mischiate. Questo è un atto, magari sugli aiuti doverosi si può fare di più nei confronti di aziende e famiglie relativamente alle risorse che abbiamo, ma è un altro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio ricordare che il 6 dicembre 2019 è stata approvata all'unanimità una mozione identica a questa, e siamo qui ancora a riparlarne, con esiti quasi nulli, per ridare un po' di profondità all’atto che stiamo votando.
Come fecero i miei colleghi anni fa seduti in questa Aula, anch’io voterò a favore dell'atto, sapendo bene che i risultati saranno scarsi.
Le proposte che sono state votate da questa Aula …, e faccio riferimento agli emendamenti di cui ha parlato anche il Consigliere Cesetti, ma vorrei ricordare che oltre a quelli del PD sono stati presentati sia in Commissione che in Aula anche degli emendamenti dal Movimento 5 Stelle, che erano qualcosa di tangibile, che avremmo potuto fare abbiamo e deciso di non fare.
Oggi votiamo questa mozione, immagino all’unanimità, ed ho il sospetto che servirà molto poco.
Il mio voto sarà favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Pochi minuti per confermare e per allinearmi alle indicazioni del gruppo sul voto favorevole a questa mozione.
Penso però che il Consiglio regionale su temi come questo debba avere l'onestà intellettuale ed anche il coraggio talvolta di fare scelte che siano coerenti con le tante mozioni.
Chi ha un po' di esperienza amministrativa sa bene che molto spesso le mozioni non riescono a scaricarsi a terra, non sono concretizzate realmente.
Penso che da questo punto di vista ci sia anche una responsabilità della politica in genere, non dell'appartenenza, perché l'eccessiva proliferazione di atti, che non riescono ad essere concretizzati, realizzati, che in realtà talvolta sono utili per una discussione, anche per sensibilizzare, che non si tramutano in scelte concrete per i cittadini, non faccia bene a noi, lo dico alla prima firmataria, alla Consigliera Marcozzi.
Si voterà favorevolmente, è un impegno serio ed anche il tema relativo all’ora solare, anche se i risparmi indicati probabilmente potrebbero avere delle controindicazioni, ma mi pare una proposta da condividere.
Quello che non si comprende è che non più tardi di un mese fa, un mese e mezzo fa, questa Assemblea legislativa delle Marche si è trovata ad approvare l'assestamento, in cui c'erano risorse significative per dare ai cittadini marchigiani un segnale di attenzione verso le famiglie.
Oggi non è una soddisfazione ascoltare le statistiche che parlano di quasi 5 milioni di famiglie che hanno problemi con le bollette della luce e del gas, di gente che rischia, se non è addirittura già avvenuto, il distacco delle utenze. Esigenze primordiali, la luce e la possibilità di riscaldarsi sono le condizioni della nostra vita quotidiana.
A fronte di una mozione come questa non riuscire a discutere fra noi e ad approvare un segnale dell'Assemblea legislativa regionale delle Marche rispetto al tema delle bollette credo che sia una contraddizione, ha fatto bene il capogruppo, il Partito Democratico a votare favorevolmente.
Il richiamo che faccio a me stesso e ai miei colleghi è quello qualche volta di uscire dalla prigionia delle situazioni di appartenenza, perché in merito ai 19 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, che tutti sanno a cosa servirà, penso ci fossero le condizioni per ritagliare un segnale della Regione Marche, della Giunta e dell'Assemblea legislativa rispetto a questo tema.
Ritengo che sia una delle questioni centrali che riguarda la credibilità della politica e ribadisco che la credibilità non riguarda la politica di destra o di sinistra. Quando andiamo a casa, vi capita come a me di incontrare delle persone e ci autoelogiamo dicendo: “Oggi abbiamo approvato una mozione sulle famiglie, sul gas e sull'energia”. La domanda è: qual è la concretizzazione di tutto ciò?
Noi con l’assestamento avremmo potuto avere la possibilità di dare una risposta, tutti insieme, oggi secondo me segniamo una grave contraddizione, se volessimo ragionare in termini politici le direi: “Mi scusi, Consigliera Marcozzi, ma lei è quella che non più tardi di un mese fa ha votato …”, non c’era, ma magari avrebbe votato favorevolmente.
Questo è un tema dentro il dialogo, talvolta anche contrapposto fra le parti, che in qualche situazione deve fare uscire fuori la dignità del Consiglio regionale, non in contrapposizione con la Giunta che fa la sua proposta, ha le sue ragioni, non c'è, ma in talune situazioni, e questa è una di quelle …, questa è una emergenza sociale che risponde alle questioni di vita quotidiana.
Votiamo, ma perché non abbiamo votato un significativo stanziamento per le famiglie meno abbienti in relazione alle questioni delle bollette della luce e del gas?. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Ritorniamo sui 19 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, con fermezza, avendo avuto modo di parlare con il responsabile del servizio, sono in grado di dire che quei soldi non potevano essere utilizzati.
E’ inutile parlare sempre di quei fondi, di quei 19 milioni, quando non possono essere utilizzati. Mi affido a quello che mi dicono i nostri dirigenti e penso che questo sia. E’ solo per confermare questo, poi per quanto riguarda la mozione siamo favorevoli. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ringrazio la minoranza perché voterà favorevolmente.
Le mozioni che vengono fatte devono avere un seguito e noi abbiamo chiesto alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo per cercare di abolire il passaggio all'ora solare o quanto meno di prorogarla per altri 30 giorni.
L'emergenza del caro bollette è un emergenza sociale e su questo siamo tutti d'accordo, noi ci impegneremo, e lo dico alla minoranza, al Consigliere Carancini e al Consigliere Cesetti, con la finanziaria a trovare le risorse per le famiglie, soprattutto quelle disagiate. Lo faremo, però dobbiamo essere tutti consapevoli che purtroppo le risorse regionali non sono elevatissime.
Ho parlato anche con il Presidente prima di presentare la mozione, ci impegneremo nella finanziaria a trovare le risorse per le famiglie disagiate. Questo è il nostro impegno.
La mozione non è stata fatta tanto per fare, per dire abbiamo fatto questa mozione ed è stata votata all’unanimità, ma dobbiamo dare seguito a quello che abbiamo scritto. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento alla mozione n. 277 a firma dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi che recita in questo modo: “Nel dispositivo sono aggiunte le seguenti parole: ‘Ovvero in subordine la proroga al 30 novembre 2022 dell’ora legale’”.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ un emendamento che declina un'ipotesi subordinata.
Per ribadire al Presidente della Commissione Marinelli che gli uffici dicono quello che ritengono di dire dal loro punto di vista, ma se voi pensate di fare quello che dicono gli uffici non servite, la politica è altro, è decidere all'interno di un percorso di legittimità con la discrezionalità delle scelte. I percorsi della politica sono quelli giuridicamente praticabili ed economicamente sostenibili.
Per quanto riguarda il fondo crediti di dubbia esigibilità il fatto stesso che sia facoltativo dimostra che togliere una parte di risorse da quel fondo, che era di 20 milioni, era un percorso giuridicamente praticabile, togliere una parte l’avrebbe fatto diventare anche economicamente sostenibile perché se da quei 20 milioni si tolgono 10 milioni e si sostengono 56.000 famiglie e oltre, quasi 65.000, diventa sostenibile perché quei 10 milioni erano più che sufficienti a garantire l’esistenza di un fondo il cui accontonamento è discrezionale. Sappiamo tutti, e lo sappiamo bene, altrimenti la politica non servirebbe, che nei casi di emergenza economica la discrezionalità si esercita in modo estensivo ed anche l'applicazione delle norme deve andare in quella direzione.
A livello nazionale si fa e si parla del famoso scostamento di bilancio, sovrintende al bilancio una norma costituzionale che, se non sbaglio, è l'articolo 81, il vincolo di bilancio è una norma costituzionale. Nei momenti di crisi c'è chi sostiene che bisogna operare con lo scostamento di bilancio, che non soltanto viene proposto, ma è stato anche fatto. Di cosa parliamo? Stiamo scherzando? Se a livello nazionale si può fare lo scostamento di bilancio, non si possono utilizzare 10 milioni su un fondo di 20 milioni, che è discrezionale? Inventatene un'altra e con chi dice queste cose facciamo un confronto in Commissione e vediamo se può sostenere l'insostenibile.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
Fabrizio CESETTI. Consigliere Bilò, se il fondo è facoltativo, la facoltà è … la discrezionalità. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento a firma dei Consiglieri Marcozzi, Latini, Pasqui, Rossi. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Come abbiamo già anticipato negli interventi dei Consiglieri del Partito Democratico voteremo a favore.
Mi sembra di capire che ci sarà il voto unanime dell'intero Consiglio che da una parte ci mette nelle condizioni di dire qui dentro che abbiamo fatto qualcosa per aiutare le nostre famiglie e le nostre imprese di fronte alla incidenza così importante del caro bollette sui loro bilanci, ma dall’altra un po' mi imbarazza, Consigliere Carancini, quando andremo fuori e incontreremo l'imprenditore che con veemenza ci sventolerà la sua bolletta incrementata di 10 volte rispetto all’anno scorso.
Noi che abbiamo una responsabilità istituzionale dovremmo dire che abbiamo fatto un po' di mozioni, una in modo particolare, l’ha ricordata il Consigliere Cesetti prima, votata all'unanimità, che impegnava la Giunta a trovare soluzioni immediate al caro bollette. Una la presentammo noi il 22 di gennaio, per dire che vevamo già intuito che cosa sarebbe accaduto. Poi quando siamo chiamati ad tradurre i nostri atti scegliamo quelli il cui impegno non costa niente a nessuno, nemmeno l'incidenza rispetto al risultato. Oggi dire alla Conferenza delle Regioni che deve dire alla Conferenza Stato-Regioni, che deve dire al Governo, che deve dire all'Europa di abrogare l'ora, non costa nulla, ma è quella che noi dobbiamo raccontare all'imprenditore, che forse sta decidendo di chiudere o di non riaprire, se malauguratamente è stato colpito anche dall'alluvione. Dobbiamo dirgli che noi abbiamo fatto questo atto.
Mi sento in grande imbarazzo, apprezzo, è un tentativo che mettiamo in campo, ma forse ne dovevamo fare un altro.
Il Partito Democratico in occasione dell'assestamento non aveva fatto operazioni velleitarie e non consequenziali, ma concrete, assumendo gli atti che avevamo votato, lo dovevate fare voi, non lo dovevamo fare noi perché avevamo impegnato tutti insieme la Giunta, non il Consiglio, tra l’altro su una proposta della maggioranza, votata convintamente come risoluzione dall'intera Assise. Ecco che invece l’andiamo a disattendere e quel signore che incontreremo per strada, perché ci capita tutti i giorni, ci dirà. “Questo è quello che pagavo lo scorso anno, questo è quello che pago quest'anno, chiudo la mia azienda”.
Tutti cerchiamo la platea, cerchiamo il pulpito per dire che dovremmo fare atti, all'interno di questo Consiglio noi ne abbiamo fatti zero. Zero! Non abbiamo fatto nulla, non abbiamo le risorse e quando le troviamo non sono secondo voi impegnabili. Non abbiamo fatto nulla.
Oggi votiamo questo atto, lo dico per la Consigliera Marcozzi, che l’ha presentato insieme ad altri, va bene, penso che vada talmente bene che ci imbarazza tanto perché insieme a un atto votato all'unanimità, come l'abrogazione dell’ora, dovevamo mettere in campo qualcosa molto più consistente e non solo non avremmo negato una mozione che viene presentata in Consiglio, ma saremmo stati lineari nel nostro atteggiamento e avremmo potuto rispondere a qualche famiglia e a qualche impresa.
Ancora oggi non abbiamo messo in campo nessuna operazione e questo mi imbarazza perché poi la faccia di ricambio non ce l'abbiamo e quando incontriamo i nostri imprenditori, che sono quelli che non ce la fanno, incontriamo la percentuale di 4.700.000 famiglie che non ce la fa, noi dovremmo dire che abbiamo impegnato il Governo a cancellare l'ora solare. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 277, così come emendata. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 111
ad iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini
“Adozione di un programma di inserimento dell’Atrofia Muscolare Spinale nel pannello dello Screening Neonatale Esteso della Regione Marche”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 111 ad iniziativa delle Consigliere Ruggeri, Lupini.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Non so come vogliamo organizzare i lavori nel senso che la mozione l’avevo già illustrata e c’era stato anche un ampio dibattito in una precedente sedita. Per un’ora ci siamo confrontati e mi sembra che siano intervenuti tutti i gruppi politici o la maggior parte, poi è arrivata la richiesta da parte dei Consiglieri Menghi e Cancellieri, che si erano sentiti con l'Assessore, il quale aveva piacere di intervenire personalmente in Aula, ed abbiamo sospeso la votazione per dare modo all'Assessore di essere qui con noi, di infornare l'Assemblea dei passi che ha già compiuto in questa direzione.
Se lei ritiene necessario posso anche illustrare nuovamente la mozione, se la diamo per illustrata, come in effetti è stato, direi che potremmo procedere.
PRESIDENTE. Se siamo tutti d'accordo, se non vi è obbiezioni, se nessuno chiede la parola per opporsi … Il dibattito che avevamo fatto era stato molto proficuo, per quel che mi ricordo, in termini di merito della questione proposta dalla mozione, lo diamo per assodato e discusso come continuazione dello stesso.
Chiedo alla Giunta, all'Assessore Saltamartini di assumere una posizione, se ne ha la facoltà, la volontà di raggiungere la definizione della mozione stessa. Se poi ci sono altri interventi a seguito dell'intervento dell'Assessore provvederemo ad aprire il dibattito sui punti che l'Assessore solleverà.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione è molto delicata perché riguarda una patologia così particolare, l'atrofia muscolare spinale, che colpisce un bambino su 10.000 e questo bambino, già uno solo, dovrebbe portare a intervenire su questo aspetto.
Dai calcoli che sono stati fatti c'è da tener conto che questo tipo di prestazioni sono fatte in parte dall'ospedale di Torrette e sono svolte in collaborazione con un centro appositamente costituito a Milano.
Questo tema è stato sollevato e approfondito nel corso del dibattito, ci sono nuove terapie che si basano anche su nuovi farmaci, mentre fino a qualche tempo fa l'unico intervento era quello sintomatico per migliorare un po' la vita, la condizione dei pazienti.
Facciamo questo conto su 9.000 bambini che nascono ogni anno nel nostro Paese, il rapporto di rischio è di 1 a 10.000, in presenza di possibili nove casi.
Mi sono permesso di dire se era possibile partire con un'ipotesi sperimentale nell’Area Vasta 4, in particolare a Fermo, dove è più alto il numero di questi casi e verificare come, partendo in via sperimentale dall'Area vasta 4, poterla poi allargare, tenendo conto che già opera in attività il centro di Torrette con il centro di Milano.
Vorrei aggiungere che per il momento in Italia questo percorso è seguito solamente da un paio di aziende, ma non nei termini dell'impegno finanziario di cui stiamo discutendo, è un passaggio molto più lieve.
Tenuto conto che la nostra Regione dovrebbe comunque attestarsi sulle migliori posizioni a livello nazionale, ritengo che questa mozione possa essere accolta nella misura in cui si impegna la Regione, ed io da Assessore alla Sanità mi impegno, a far partire questo progetto nell’Area vasta 4 e poi successivamente verificare in che termini estenderlo con le migliori tecnologie e i migliori farmaci possibili.
Sarei dell'avviso di accogliere questa mozione mettendo: “Impegna la Giunta a valutare questa cosa nell’Area vasta 4”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Sono senza parole perché questo rinvio della discussione, che peraltro aveva chiesto e sollecitato la Consigliera Menghi, ha portato a questo risultato, ad un progetto sperimentale in un'unica Area vasta.
La Regione Marche è già tardiva nel dare risposte a questo tipo di malattie visto che altre Regioni, penso alla Puglia, hanno già reso obbligatorio questo screening in tutta la regione.
Come lei sa, Assessore, la Sma è una malattia genetica molto grave, rara, colpisce i neonati e se non è affrontata tempestivamente nelle prime ore di vita, prima della comparsa dei sintomi, può portare ad una rapida e dolorosa morte. Siccome abbiamo già i test diagnostici per scoprirla e abbiamo anche i farmaci per curarla ogni ora che passa e che tardiamo nel dare risposte - c’è anche una proposta di legge di cui sono sempre prima firmataria e che da mesi attende l’avvio del confronto in Commissione - c’è un nascituro che rischia la condanna a morte.
Siamo nelle condizioni di poter assicurare, se vogliamo, un progetto sperimentale, chiamatelo come volete, in tutta la regione. Perché i nascituri di Fermo devono avere più chance di quelli del resto della regione? Sono basita che di fronte ad una condizione così delicata come questa la risposta della Giunta, che poi tarda ad arrivare, sia quella di proporre un progetto sperimentale solo nell’Area vasta di Fermo. Sono basita e spero che …, intanto la mozione non parla di questo, è un impegno ed immagino che il voto sia unanime e favorevole, ma invito il nuovo o la nuova Presidente della IV Commissione ad avviare quanto prima l’iter, altrimenti, avviso la Giunta e i colleghi, che anche per quello’atto chiederò la trattazione direttamente in Aula, nel frattempo cercate di trovare le risorse per rendere questo progetto sperimentale, però a valere su tutto il territorio regionale. Sarebbe incomprensibile un tipo di risposta di questo tipo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore per il suo intervento.
In parte la penso come la Consigliera Bora e vorrei anche dire che l'impegno di questa mozione è a larghe maglie, si parla di un progetto pilota, ma non si dice certamente dove, quando e perché. Immagino che tutto ciò sia in capo alla Commissione, se la strada scelta sarà quella di approvare una proposta di legge, che è già stata presentata, sulla scia della Regione Puglia, che io stessa ho citato all'interno della mozione, oppure alla Giunta se la strada sarà quella di fare una delibera di Giunta, come è stato fatto in altre Regioni, Lazio e Toscana per esempio.
Questa è una scelta che non compete al Consiglio, se c'è disponibilità lascerei l'impianto a larghe maglie, poi le decisioni saranno prese in un secondo momento, dopo aver avuto a disposizione anche dei dati, che personalmente oggi non ho, che riguardano l'impatto finanziario che questa sperimentazione, che questo progetto, potrebbe avere sul bilancio della nostra Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. L'intervento dell'Assessore va nella direzione di attivare questa sperimentazione, poi in Commissione vedremo le modalità e come attuarla. Su questa linea siamo favorevoli.
E’ vero, la Consigliera Bora dice che dovremo fare tutto, ma poteva essere fatto anche due anni fa.
C'è la disponibilità a valutare questa sperimentazione che poi potrà essere applicata su tutto il territorio regionale.
In questa fase penso di essere in linea con quanto detto dall’Assessore Saltamartini e se la proponente, che mi è sembrata ben disposta, è disponibile ad avviare questa strada, a cominciare questo percorso, siamo d'accordo.
La mozione in qualche modo va aggiornata, viene portata in Commissione e valutata la possibilità di partire, intanto con il centro sperimentale, che è stato individuato nell'Area di Fermo in cui c’è un maggior numero di casi. Potrebbe essere la via per incominciare questo iter e valutare poi l’impatto.
Come maggioranza siamo disponibili a votarla e ad iniziare questo percorso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Bora.
Manuela BORA. Grazie, Presidente. Mi ha detto che potevo farlo due anni fa, mentre la prima Regione che ha legiferato è stata la Puglia nel 2021.
E’ la seconda volta che non perde occasione per stare zitto e fa delle accuse alla sottoscritta infondate, l’altra volta non c’ero, ma adesso sì.
Si informi meglio primo di attaccarmi perché sta collezionando una serie di figuracce e mi dispiace perché lei mi sta molto simpatico. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per replica, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Per sdrammatizzare, ci mancherebbe, però poteva essere la prima Regione ad averlo fatto piuttosto che andare dietro alla Puglia.
Lasciamo perdere, secondo me è irrilevante. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mettiamo in votazione la mozione così com'è stata presentata.
L’intervento dell'Assessore ha precisato, ma è contenuta nella mozione, ha detto bene la Consigliera Ruggeri prima, una serie di opzioni che forse non ha bisogno di questa specifica.
Veniamo a conoscenza oggi che nel fermano c'è un'incidenza maggiore. Assessore, la invitiamo immediatamente a verificare. Se poi è Fermo il centro regionale è un tema, se invece la sperimentazione è limitata a quel territorio diventa più complicato. Quando parte questa modalità non penso sia difficile, una volta protocollata, attivarla sull'intera Regione. Comunque abbiamo un'occasione ulteriore perché in Commissione c'è una legge presentata, che speriamo che venga incardinata al più presto. Lì troveremo la soluzione anche di carattere territoriale, omogenea, e vi invitiamo a tener conto del dibattito che c'è stato.
Un voto favorevole da parte nostra sulla mozione, così com'è stata presentata. Grazie.
PRESIDENTE. Prima di dare la parola all'Assessore, considerato l'estrema delicatezza della questione posta, vista anche da questa angolazione, considerato che non c’è una contrapposizione fra la mozione e la posizione della Giunta, dell'Assessore Saltamartini, anche se in deroga al Regolamento, chiederei una sospensione per cercare un'intesa su un emendamento, qualcosa che si affini sulla situazione proposta anche in relazione all'Area vasta di Fermo, ancora possiamo chiamarla così, a quella situazione sperimentale che proponeva la Giunta. Comunque non uscire come Consiglio con una situazione di non attenzione ad un problema di questo genere.
Do la parola all'Assessore Saltamartini, poi chiedo se siete d'accordo cinque minuti di sospensione per vedere se c'è un'intesa in modo tale che si possa raggiungere una condizione di votazione.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Siamo tutti d'accordo su questo punto, voglio anche aggiungere che già questo tipo di accertamenti sono svolti a Torrette, dall'associazione Nemo e con l'intervento del Besta di Milano.
La Regione Toscana e altre fanno dei test sul sangue del bambino nato dopo quarantotto ore e sono test che costano molto di meno.
Per me la mozione può essere anche accolta nei termini in cui è stata esplicitata e poi vedreamo come approfondirla.
La questione di Fermo emerge perché come casistica, è una Area vasta che ha un'incidenza elevata, la sperimentazione serve anche per capire le cause di questo alto numero del fenomeno, anche a livello di eziologia del fenomeno.
Non concentriamo nulla, non escludiamo nessuno, il parere della Giunta è quello di accogliere questa mozione e poi vedremo come portala avanti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voto favorevolmente questa mozione, così come è stata stilata e come ha chiarito l'Assessore alla sanità, però non capisco perché quando l'Assessore ha detto che nell'Area vasta 4 si sarebbe avviato - se ho capito bene perché ero fuori - un progetto sperimentale in tal senso ci sarebbe stata una levata di scudi. Siamo invidiosi? Quale sarebbe il problema? Fermo restando che comunque la mozione non parla di questo, ma quale sarebbe il problema? Se si avvia in modo sperimentale in un'Area vasta del territorio regionale è un'opportunità, come vuole evidenziare, immagino, l'Assessore. Che c'è di male? Non credo che ci sia qualcosa di male anche perché non si capisce per quale motivo l'Area vasta 4 di Fermo sia l'unica in cui non c'è un servizio di emodinamica, anche per responsabilità nostra. Non polemizzi, Consigliere Putzu, lei sa che io sono e mi sforzo di essere nel cammino, come si dice, onesto con me stesso e con gli altri, se lì non c'è, non si capisce perché ci si lamenta se si avvia in via sperimentale. che è un opportunità per tutta per tutta la regione Marche. Voto a favore. Grazie.
PRESIDENTE. Siamo in una situazione di totale deroga, vi prego di completarla e di riprendere i canoni normali.
Mi assumo la responsabilità perché la dichiarazione del Consigliere Mangialardi era dell'intero gruppo consiliare.
Chiusa questa parentesi sulla deroga, dalla prossima mozione riprendiamo con l’iter normale, considerata che è servita anche per chiarire la posizione della Giunta e per arrivare ad un voto nella stessa direzione. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non voglio approfittare, era un argomento in questo caso sul tema toccato dal Consigliere Cesetti, lascio e rinuncio al mio intervento. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 111. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Mozione n. 202
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Vitri
“Introduzione del servizio dello Psicologo delle cure primarie e azioni a sostegno dell’intercettazione dei disturbi psicologici e dei bisogni di benessere psicologico dei cittadini”
Mozione n. 223
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Introduzione del servizio dello Psicologo delle cure primarie”
Mozione n. 224
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Inserimento delle psicologhe e psicologi nei presidi territoriali-Case di Comunità”.
(abbinate)
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 202 dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Biancani, Vitri e le mozioni n. 223 e n. 224 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Brevemente perché si è trovata una sintesi insieme alla Consigliera Lupini per una risoluzione unitaria, che tiene insieme le diverse mozioni sulla quale abbiamo convenuto.
Con la nostra mozione presentata fin dal 25 gennaio 2022 si voleva impegnare il Governo regionale ad avviare sperimentazioni per introduzione dello psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati, oltre che nell'equipe di medicina territoriale.
Si tratta della richiesta di istituzione del servizio di psicologia di base, richiesta che il gruppo del Partito Democratico ha formalizzato, dopo la mozione ,nella proposta di legge n. 100 presentata il 14 marzo 2022 a prima firma del capogruppo Consigliere Mangialardi, se non vado errato.
La mozione, accogliendo e raccogliendo le sollecitazioni dei giovani democratici del fermano e delle Marche, muove dalla crescente domanda di interventi psico-sociali, anche a seguito degli effetti della lunga e triste stagione della pandemia. Effetti sociali nelle relazioni sociali, nelle conseguenze economiche, nell’emergenza sanitaria, che hanno prodotto maggiori e nuove povertà. Una povertà oggi ancora più drammatica a seguito della crisi energetica. Ne abbiamo parlato poc'anzi, quando ho avuto modo di dire che queste nuove povertà, nelle quali sono sprofondate alcune famiglie italiane, anche i ceti medi, sono inevitabili perché la crisi energetica non è soltanto una conseguenza devastante per le famiglie, ma è come è una conseguenza devastante per le imprese.
Pensiamo alle piccole e medie imprese, ai piccoli esercenti dei nostri piccoli centri che si vedono le bollette triplicate, quadruplicate, ci dicono che sono il 30% delle nuove povertà.
Ci sono nuclei familiari che sono sprofondati nella povertà, pensiamo alle conseguenze di tutto questo nella vita delle famiglie, le conseguenze per i bambini, gli dolescenti, i giovani, gli anziani. La prospettiva di una condizione umiliante e questa viene determinata …, talvolta la crisi delle imprese si tramuta sulle famiglie, ad esempio in termini occupazionali, perché se un piccolo esercizio che ha una commessa ed è costretto a chiudere lei perde il lavoro e se perde il lavoro rinuncia alla possibilità di acquistare l’essenziale per i propri figli, perde la possibilità di pagare le bollette, che tra l'altro sono aumentate. In queste condizioni e nei tempi attuali un sostegno è ancora più necessario.
Gli effetti di questa crisi hanno attinto le persone psicologicamente più fragili e più fragili sono diventate perché piegate dalla pandemia e dalla crisi, effetti che hanno colpito in particolare i giovani e gli anziani.
Dinanzi a questo scenario sussiste urgente la necessità di rafforzare la rete dei servizi pubblici con l'adozione di piani di azione per i disturbi emotivi comuni e potenziare la rete dei servizi sanitari dedicati alla salute mentale, con particolare attenzione ai servizi da attivare per la salute mentale dell'infanzia e della adolescenza. Pensiamo ad esempio alla conflittualità, alle condizioni economiche di difficoltà, alla mancanza di lavoro, alla conflittualità che determina e induce all'interno delle famiglie.
Queste sono situazioni che vanno attenzionate, sostenute, soprattutto dai servizi pubblici. Si tratta di rafforzare con impegno di personale sanitario specializzato, nonché di psichiatri, psicologi e psicoterapeuti, la medicina territoriale che proprio durante la pandemia ha dimostrato tutta la sua fragilità. In questa condizione post pandemica le conseguenze della crisi energetica sommate a quelle della pandemia, sulle famiglie, sui giovani, sugli anziani sulle donne sui lavoratori, sono devastanti e vanno attenzionate e soprattutto sostenute.
Riteniamo che mai mozioni come quelle da noi presentate siano di stringente attualità e con la Consigliera Lupini, che ringrazio anche per le sue capacità specifiche in siffatta materia, abbiamo convenuto una risoluzione a firma congiunta, che auspico venga approvata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Mi allineo all'intervento del Consigliere Cesetti e ricambio il ringraziamento perché credo che il fatto che abbiamo presentato, a pochi giorni di distanza, delle mozioni quasi sovrapponibili sia a dimostrazione dell'urgenza delle istanze di questo mondo, del mondo della fragilità e anche delle categorie dei professionisti del nostro servizio socio-sanitario che chiedono di avere maggiori strumenti, più agili e tempestivi per la presa in carico.
Come è stato detto dal Consigliere Cesetti sono un tecnico di questo settore e ho visto come è cambiata l’esigenza di salute psicologica della nostra società. Cambiano i bisogni e di conseguenza cambia l’utenza.
Dobbiamo essere pronti e flessibili a rispondere a ciò che davvero l'utenza ci chiede in un'ottica di tutela della salute a tutto tondo, in un'ottica di salute a livello biopsicosociale, come più volte detto anche in quest’Aula.
Per andare un po' più nello specifico, sappiamo che molte Regioni hanno attivato delle sperimentazioni, che altro ad oggi non possono essere, proprio per istituire la figura dello psicologo delle cure primarie, che può essere un filtro, perché ciò che fa la differenza nella presa in carico sia sociale che sanitaria è la tempestività. Prima riusciamo ad intercettare un bisogno e prima riusciamo ad arginarne gli effetti che poi possono avere anche una ricaduta importante sui costi della sanità.
Istituire degli strumenti che vanno davvero nell'ottica della prevenzione significa anche risparmiare, così da poter avere maggiori risorse per curare. C'è una grande differenza tra una presa in carico di cure primarie e una psicoterapia, anche con costi a carico del sistema molto differenti.
Questo sistema di filtro, in cui la Regione può giocare un ruolo primario, come abbiamo visto in altre esperienze, può essere un risparmio e un accoglimento di quelle istanze che anche il Consigliere Cesetti ha illustrato molto bene, calandole nella realtà attuale, in cui abbiamo visto non solo la crisi economica già da lunghi anni, ma anche la crisi della struttura della società, di conseguenzala crisi del lavoro e mettiamo insieme anche altri elementi, come alluvioni e terremoti, e capiamo come la salute debba essere intesa proprio a 360°.
L’esperienza della Regione Campania ha aclarato il fatto che la Regione può legiferare sulla questione dell’istituzione di un servizio di psicologo delle cure primarie e noi chiediamo, la voce è stata unanime, di poter iniziare ad incardinare questo percorso.
Ormai è chiaro che il distretto diventa centrale per la presa in carico, la prevenzione e la cura, e tutti ci chiedono, dall’Europa - il Piano di ripresa e resilienza nazionale - di investire in questo istituto in modo che lo psicologo delle cure primarie possa andare a colmare e potenziare tutto ciò che concerne la prevenzione e la promozione del benessere psicologico intenso a 360°.
Chiediamo di avviare le sperimentazioni coinvolgendo tutti gli stakeholders dei servizi, gli ordini professionali che si occupano dei bisogni socio-sanitari, non solo nel servizio sociale sanitario, ma anche negli istituti convenzionati.
Vorremmo vedere l’avvio un iter per la discussione, redazione e approvazione di una legge regionale per l’istituzione del servizio dello psicologo delle cure primarie, che si avvantaggi e coinvolga tutti gli operatori, le istituzioni, le associazioni di categoria e anche le associazioni dei pazienti che ci possono dare l’indirizzo e la misura del bisogno crescente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Credo che queste due mozioni siano particolarmente importanti, già la scorsa legislatura ne era stata approvata una su questo argomento.
Secondo l'organizzazione mondiale della sanità tra i principali ostacoli all'accesso a cure adeguate ci sarebbe la carenza di personale formato per cure di tipo non farmacologico. Allo stesso tempo, è ormai consolidata dagli studi una serie di strategie nell'offerta di servizi e trattamenti psicologici dimostratisi efficaci nel promuovere, proteggere e ripristinare la salute mentale. Correttamente attuati questi interventi rappresentano i migliori investimenti possibili per ogni società, con ritorni significativi in termini di salute, qualità della vita ed economici.
Per favorire un salto culturale la figura dello psicologo necessita di essere rivalutata e inserita in una progettualità di prevenzione e intervento nella tutela della salute legata al disagio.
I campi che necessitano di supporto psicologico sono molteplici, dai casi di grave emergenza per la collettività (terremoti e alluvioni) alle dinamiche familiari, al sostegno dei minori, all'individuazione e supporto nei casi di violenza di genere e stalking, alla complessità sociale delle patologie cronico-degenerative e al contrasto dell'ipocondria.
I compiti dello psicologo delle cure primarie, nella collaborazione con i medici di medicina generale, potrebbero essere diversi: identificazione precoce ed intervento tempestivo sulle situazione e sulle problematiche psicosociali che, se non elaborate adeguatamente, sono ad elevato rischio per lo sviluppo di quadri psicopatologici; attuazione dell'intervento di primo livello nei casi di situazioni di psicopatologiche già in atto oppure rinvio ai servizi specialistici nel caso in cui emerga un quadro di disagio psicologico fortemente strutturato.
Dalla ricerca condotta negli ultimi quarant'anni sugli effetti della cooperazione tra medici e psicologi nell'ambito delle cure primarie è emerso che questa collaborazione comporterebbe per il sistema sanitario nazionale una significativa riduzione della spesa sanitaria e quindi potrebbe portare a forti vantaggi economici e per la salute.
Più in generale, da un'analisi della letteratura sulle ricadute economiche degli interventi psicologici nell'ambito delle cure primarie, è emersa una riduzione delle spese sanitarie tra il 33% e il 47%.
Le diverse esperienze hanno evidenziato modelli differenti. Le difficoltà di organico del sistema sanitario nazionale e regionale rendono evidente che il ruolo dello psicologo delle cure primarie deve essere ricoperto esclusivamente da psicologi di comprovata professionalità, preparazione e competenza, iscritti all'ordine degli psicologi. Tutto ciò evidenzia anche la necessità di indicare modalità operative efficaci e fattibili per rispondere alle esigenze emergenti di salute ed evidenzia l'improrogabile esigenza di avviare la sperimentazione per l'introduzione dello psicologo delle cure primarie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Facendo il medico di base più o meno da 35 anni mi sono accorto che le fragilità emotive psicologiche negli ultimi anni hanno avuto un incremento pauroso. Ormai il 70-80% dei pazienti che vediamo in ambulatorio presenta delle patologie legate alla somatizzazione delle ansie. La pressione che c’è sui medici di medicina generale, proprio per dirimere questioni legate alla sfera emotiva e psicologica, è giornalmente molto elevata e rende questo mestiere estremamente difficile, difficoltoso ed è fortemente provante anche dal punto di vista professionale reggere ore e ore di ambulatorio di fronte a persone che hanno richieste di soluzione di problemi legati alla sfera psicologica.
L'istituzione dello psicologo di base darebbe una grande mano alla sanità in genere perché potrebbe esercitare della prevenzione, che poi in termini di caduta economica farebbe in un secondo momento risparmiare sulla terapia di malattie che sono secondarie ad aspetti emozionali e fragilità emotive.
Oggi il nostro sociale non ha punti di riferimento per le persone, nè per i giovani, né per le età più avanzate, il problema è la mancanza di riferimenti sociali, che possono dare una mano a tutti quelli che presentano fragilità emotive. Questo fa sì che ci sia una ricaduta sul servizio sanitario di prestazioni legate a questioni di tipo psicologico, al disagio che è socio-psicologico.
Compatibilmente con le risorse che questa Regione e la Giunta potranno trovare sono d'accordo nell'istituzione dello psicologo di base.
La carenza della richiesta di posti di medico di medicina generale oggi è legata anche a questo, sapere che questo mestiere impone una pressione emotiva molto elevata da parte dei pazienti.
I pochi medici che si laureano certamente non scelgono un mestiere front office come il nostro in cui l’impatto emotivo è estremamente elevato, come la fatica professionale.
L’istituzione dello psicologo di base farebbe funzionare meglio anche la sanità sia sui territori che a livello ospedaliero. Mi trova d'accordo, io sono testimone proprio delle fragilità umane e psicologiche relative a tutte le fasce d’età che si vivono oggi nella nostra società, lo psicologo darebbe una grande mano. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Mi fa molto piacere vedere che anche da parte della maggioranza ci sia questa sensibilità e questa attenzione, che spero poi venga concretizzata anche con le risorse adeguate, perché la situazione che stiamo vivendo è degenerata negli ultimi anni a causa della pandemia.
Ho recuperato alcuni dati ed ho visto che tra le fasce più fragili (giovani e anziani) tutti i malesseri e le sindromi legate alla salute mentale sono degenerati con numeri che sono schizzati oltre la media di tanti altri Paesi europei. Al tempo stesso, mentre questi malesseri sono aumentati, la spesa sanitaria è diminuita e non ha tenuto il passo. Basti pensare che in Italia sulla salute mentale spendiamo il 3,5% della spesa sanitaria complessiva, mentre dovrebbe essere, come richiesto anche dall’Unione europea, almeno il 5%.
Già l’Italia non è in regola, le Marche sono addirittura sotto la media nazionale perché per salute mentale spende solo il 2,3% della spesa sanitaria complessiva.
C’è un enorme divario non solo con la spesa media degli altri Paesi europei, come Francia e Germania, che investono più del triplo dell’Italia in prevenzione e cura della salute mentale, ma nelle Marche si è al di sotto della media nazionale.
Spero che questa proposta sia un modo per iniziare un nuovo corso e per poter, un po’ alla volta, rimediare ai vuoti attualmente presenti in questo campo. In particolare mi preme evidenziare anche dei malesseri sul quale noi abbiamo chiesto alla Regione, alla Giunta Acquaroli, interventi precisi.
Anche nella mia zona è stato depotenziato il servizio di salute mentale a causa della carenza di medici e per ciò che riguarda tutti quei disturbi alimentari che sono in crescita, più del triplo a causa della pandemia. Pensiamo ai tanti giovani che già ne soffrivano e che durante il Covid sono stati costretti a rimanere chiusi e isolati in casa, per cui sindromi come anoressia e bulimia sono schizzate a livelli inimmaginabili prima della pandemia, allo stesso tempo anche l’ansia.
Le sindromi depressive, che prima erano contenute per abitudini e stili di vita diversi, durante il Covid sono degenerate e peggiorate in modo irrimediabile.
Su questo lo psicologo delle cure primarie, detto anche psicologo di base, potrebbe dare finalmente un supporto indispensabile, teniamo conto anche che potrebbe essere un aiuto importante per tutte quelle persone che non osano rivolgersi a una professionista privatamente perché non possono permetterselo.
Penso che questo sia un passo necessario se non indispensabile da fare, su cui la Regione deve essere in prima linea. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.
Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Come gruppo Fratelli d'Italia non possiamo che seguire con attenzione questa tematica, queste mozioni presentate dai Consiglieri di minoranza, un tema molto complesso, molto attuale - non possiamo che essere d'accordo – che non può sfuggire alla nostra attenzione.
Abbiamo visto delle situazioni già evidenziate da altre Regioni, che devono essere sviluppate e parametrate alle peculiarità del territorio marchigiano.
Mi sono informato con dei suoi colleghi, Consigliera Lupini, e mi hanno detto che l'intento è positivo da sviluppare, rapportandolo al territorio marchigiano con le singole attività che sono necessarie perseguire all'interno del territorio.
Giustissimo tutto quello che avete detto, anche la Consigliera Vitri, sul momento molto delicato per le famiglie in conseguenza del Covid, anche di tante situazioni che sono accadute nei nostri territori.
Come gruppo Fratelli d’Italia, compatibilmente con le esigenze del bilancio regionale, poi sarà l’Assessore che dirà la posizione della Giunta, mi auguro che ci sia una convergenza su queste tematiche. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Nella nostra Regione abbiamo più volte sottolineato l'importanza che accanto alla medicina tradizionale ci sia anche il supporto psicologico. Anche questa mattina, ricordando i provvedimenti che abbiamo adottato con i quali abbiamo assunto nuove figure professionali, ho ricordato l'importanza della psiche nella cura delle persone.
Teniamo conto che il nostro Paese arriva un po' in ritardo perché le terapie psicologiche sono invalse in molti Paesi occidentali da tantissimi anni.
Nell'accogliere la mozione voglio ricordare che il decreto ministeriale n. 77, quello che ha strutturato i nuovi standard di assistenza territoriale, prevede la figura dello psicologo nelle Case di comunità, che è il nucleo iniziale e fondamentale dell'assistenza primaria perché si ritiene che il modello debba essere integrato e interdisciplinare.
Sempre quel modello, disciplinato dal decreto ministeriale n. 77 e pubblicato quest'anno in Gazzetta Ufficiale, prevede la cooperazione di medici di medicina generale, di pediatri di libera scelta e anche di infermieri di comunità, di famiglia, anche con l'apporto di assistenti sociali e psicologi.
C'è da tener conto che anche nell'attività preventiva c'è tutta una sacca di "devianze” che si trasformano poi in comportamenti - abuso di alcol e di stupefacenti, anche per le fasce sociali più giovani, i nostri ragazzi e adolescenti - che richiedono interventi terapeutici da parte dello psicologo.
La Giunta regionale è concorde sul fatto che occorre potenziare questo tipo di servizi. Siamo tutti d'accordo, ma il tema è quello del tetto di spesa nell'assunzione del personale, però, valutato che il decreto ministeriale n. 77 prevede l'inserimento di questa figura nelle Case di comunità e negli Ospedali di comunità, anche nei poliambulatori, c'è da auspicare che il prossimo esecutivo possa allentare il vincolo del tetto di spesa per assumere il maggior numero di queste figure professionali.
Si valuti infine che i centri di salute mentale devono cooperare con questa assistenza psicologica primaria proprio per le condizioni patologiche più severe.
Esprimo il parere favorevole della Giunta regionale all'adozione di questa mozione. Grazie.
PRESIDENTE. E’ stata presentata una proposta di risoluzione sulle mozioni nn. 202 e 223 (rimane in piedi la mozione n. 224, che voteremo a parte) a firma dei Consiglieri Lupini, Cesetti, Mangialardi, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri, Santarelli, Bora, Biancani, Casini, Ruggeri. Leggo solo la parte del dispositivo: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a valutare la possibilità di avviare una sperimentazione per l’introduzione del psicologo delle cure primarie nei servizi offerti dagli erogatori pubblici e privati accreditati, oltre che nelle equipe di medicina territoriale, anche con la finalità di sostenere ed integrare l'azione di medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta; a garantire il finanziamento per le prestazioni erogate per la salute mentale e la prevenzione del disagio psichico per i giovani e fasce più fragili della popolazione, anche valutando la possibilità di incrementare gli stanziamenti con maggiori e più adeguate risorse da trasferire alle aziende sanitarie”.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Mi sembra una proposta di risoluzione che evidenza quanto di fronte a certe tematiche siamo tutti allineati.
Ringrazio in particolare i Consiglieri della minoranza, la Consigliera Ruggeri e il Consigliere Santarelli, per aver condiviso anche essi questa proposta di risoluzione e ringrazio per la sensibilità dimostrata la maggioranza e l’Assessore, che avranno a che fare con le maglie strette dei bilanci e la burocrazia che sempre ostacolano il semplice svolgimento e la risposta alle esigenze portate in quest’Aula.
Credo che sia necessario cercare di incardinare un progetto e cominciare una discussione, proprio come ha detto il Consigliere Baiocchi, chiedendo agli operatori, coinvolgendo anche gli ordini professionali che saranno disponibili ad orientare il lavoro dell’amministrazione regionale per trovare una soluzione che sia efficace e calzata sui bisogni della nostra regione, che ha delle esigenze diverse in base ai territori e delle risorse peculiari che dobbiamo mettere in rete. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione sulle mozioni n. 202 e n. 223. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Questa mozione, che tratta della risposta ai bisogni di salute psicologica, è stata abbinata alle altre due, seppure abbia una declinazione un po’ diversa alla quale l’Assessore, da come ha interpretato, ha già risposto.
Speriamo che il PNRR, che ha tanto sottolineato l'importanza della territorialità e degli investimento in prevenzione e presa in carico tempestiva dei bisogni di salute, allarghi le maglie e ci consenta di poter programmare. Su questo chiedo all’Assessore e alla maggioranza di essere molto attenti e programmare bene le risorse da mettere in campo.
L’Assessore così come il Presidente del Consiglio ricorderanno c’è stata una nota scritta a seguito dell'evento da me promosso sul ruolo dello psicologo, che vado a riassumere. Il primo punto della nota scritta, che vi è pervenuta dopo un lungo pomeriggio di confronto tra istituzioni, operatori e cittadini, riguardava l’istituzione di un osservatorio per i bisogni di salute psicologica nella nostra regione. Lo chiedono le categorie, gli ordini professionali e tutta la comunità scientifica perché dobbiamo essere costruttivi nell'andare a rafforzare la rete dei servizi socio-sanitari. Non deve essere solo una cosa che ripetiamo come un mantra, ma dobbiamo metterci attorno ad un tavolo con i tecnici.
L’altra richiesta, che era uscita da quel pomeriggio di riflessioni, è la costituzione di una Commissione tecnica per l'integrazione socio-sanitaria, che diventa sempre più necessaria vista la crisi sociale che stiamo tutti attraversando. Ricordo alla Giunta, che siamo in attesa della legge di riforma dei consultori, di cui abbiamo anche discusso due settimane fa proprio in quest'Aula, rispetto ad una proposta di legge che giace in Commissione. Ci auguriamo che da qui a breve potremmo discuterla in questa Aula e andare a votare la riforma opportuna dei consultori, così da avere dei professionisti che servono ai nostri cittadini marchigiani.
Una mappatura del personale, condivido con tutti i colleghi e in particolare con l'Assessore, è quanto mai urgente per andare a programmare poi eventuali nuove assunzioni, anche grazie al decreto ministeriale n. 77.
Ringrazio dell'attenzione i colleghi e l’Assessore e dichiaro il voto favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Mozione n. 224. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 14,40.