Resoconto della seduta n.91 del 29/11/2022
SEDUTA N. 91 DEL 29 NOVEMBRE 2022
La seduta inizia alle ore 13,20
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 91 del 29 novembre 2022. Do per letto il processo verbale della seduta n. 90 del 22 novembre 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Il primo punto all’ordine del giorno riguarda l’eventuale approvazione di atti di indirizzo inerenti l'argomento trattato nella seduta assembleare aperta “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nella Regione Marche”.
E’ stata presentata una risoluzione concordata nell’ambito della Conferenza dei Presidenti di gruppo a firma dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Marcozzi, Cesetti, Acciarri, Cancellieri, Marinelli, Serfilippi, Lupini, Assenti, Rossi, Baiocchi, Livi, Ausili, Casini, Carancini, Santarelli, Vitri, Biancani, Pasqui, Latini, Menghi, Putzu, Elezi, Bilò: “Iniziative per il contrasto e la violenza contro le donne. L’Assemblea legislativa regionale delle Marche, preso atto dell’odierna discussione e della volontà rappresentata da tutti i gruppi consiliari di addivenire ad una risoluzione unitaria; premesso che dal 2020 in poi, con l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19, non è possibile tacere la presenza di una pandemia parallela ma adombrata, quella della violenza contro le donne, che ha fatto vittime soprattutto tra le mura domestiche; il Rapporto sulla violenza di genere nelle Marche per l’anno 2021 evidenzia che nel territorio regionale si sono verificati quattro femminicidi nel 2020 e uno nel 2021; lo scorso anno si sono rivolte ai Centri antiviolenza delle Marche 663 utenti (di cui 489 di nazionalità italiana, il 73,8%), 180 in più rispetto al dato relativo al 2020 (483); nel 2021, 205 donne (di cui 10 minorenni) hanno avuto accesso ai pronto soccorso delle Marche con almeno una diagnosi di violenza, soprattutto per maltrattamenti, abusi sessuali e traumi psichici da violenza fisica; le persone assistite dai consultori nel 2021 per casi di abuso e maltrattamento sono 744 (di cui 306 minorenni, il 41%), mentre nel 2020 erano state 674, con un aumento del 10,4% rispetto all’anno precedente e di molto inferiore al 2019 quando i casi furono 1200; analizzando i dati relativi allo stato civile delle utenti dei Centri anti violenza, vi sono 263 donne che risultano coniugate o unite civilmente, il 40% del totale regionale, dato che conferma come il fenomeno si sviluppi prevalentemente in ambito domestico.
Richiamata la legge regionale 11 novembre 2008, n. 32 recante “Interventi contro la violenza sulle donne”; la legge regionale 23 luglio 2012, n. 23 recante “Integrazione delle politiche di pari opportunità di genere nella Regione. Modifiche alla legge regionale 5 agosto 1996, n. 34 ‘Norme per le nomine e designazione di spettanza della Regione’” e alla legge regionale 11 novembre 2008, n. 32 “Interventi contro la violenza sulle donne”; la legge regionale 30 aprile 2013, n. 8 recante “Promozione di azioni istituzionali contro la violenza sulle donne e contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale”; il Regolamento regionale 20 maggio 2014, n. 2 recante “Attuazione del Capo II della legge regionale 23 luglio 2012, n. 23”; la mozione n. 29 avente per oggetto “Misure per il sostegno dell’educazione all’affettività e all’educazione sessuale consapevole”, approvata nella seduta dell’Assemblea legislativa del 19 gennaio 2021; la risoluzione n. 21 avente per oggetto “Condanna ad ogni forma di violenza verso le donne impegnate in politica”, approvata nella seduta dell’Assemblea legislativa del 27 aprile 2021.
Considerato che anche nel corso del 2022, il nostro territorio regionale è stato purtroppo funestato da diversi femminicidi; il Presidente del Senato della Repubblica, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere celebrata lo scorso 25 novembre, ha incontrato i familiari di una vittima di femminicidio per mano del marito, nel corso di una visita istituzionale presso la città di Fano, dove la ragazza si era rifugiata con il figlio per sfuggire alla tragedia del conflitto russo-ucraino. Esprime il proprio sdegno e la propria ferma condanna verso ogni azione di violenza fisica, verbale e psicologica nei confronti delle donne; impegna il Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi e a sollecitare tutti i livelli istituzionali per: potenziare la presenza di una rete omogenea su tutto il territorio regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, con stanziamento di adeguate risorse economiche, anche per continuare a garantire personale adeguatamente formato; individuare iniziative di sostegno ai minori vittime di violenza assistita e agli orfani che perdono la madre a seguito di un femminicidio; potenziare i servizi di trattamento e recupero per gli uomini maltrattanti e abusanti; continuare a promuovere percorsi di educazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, con particolare riferimento alla parità tra i sessi nonché alla prevenzione della violenza di genere; potenziare il raccordo fra scuola, servizi territoriali e consultori familiari per intervenire più efficacemente rispetto alle politiche educative sull’uguaglianza e la parità di genere; assumere iniziative per supportare l’occupazione e l’autosufficienza delle donne al fine di ridurre la dipendenza economica dal partner; prevedere, attivare e/o implementare forme di inserimento lavorativo agevolate in favore delle donne vittime di violenza; promuovere le politiche di prevenzione, mediazione e composizione del conflitto con particolare riferimento all’ambito familiare”.
Questa è la risoluzione che è stata presentata frutto di un lavoro a più mani, in particolar modo posso segnalare, per quanto riguarda la Conferenza dei Presidenti dei gruppi di questa mattina, la Consigliera Ruggeri ed il Consigliere Rossi, ma citando loro due mi riferisco a tutti i Presidenti di gruppo che sono presenti alla Commissione stessa.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La ringrazio per aver letto la risoluzione. Inoltre ringrazio i vari Presidenti dei gruppi consiliari, anche e soprattutto il Consigliere Rossi, perché questa mattina quando ho chiesto e spiegato brevemente i termini di questa risoluzione tutti hanno accettato la proposta di sottoscriverla, ringrazio quindi tutti i singoli Consiglieri che l’hanno fatto.
La risoluzione è costruita in maniera semplice, nelle premesse a grandi linee vengono riportati i passaggi salienti che sono emersi durante la discussione e la presentazione da parte degli illustri ospiti che abbiamo avuto questa mattina, sono state richiamate le leggi regionali e le mozioni già precedentemente votate all’unanimità da quest’Aula, ci sono due considerazioni che riguardano il triste fatto di cui si è parlato anche prima, che purtroppo nel corso del 2022 il nostro territorio regionale è stato funestato da diversi femminicidi, alcuni sono stati citati prima: la venuta del Presidente del Senato della Repubblica che ha deciso di celebrare lo scorso 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza di genere, proprio a Fano in ricordo di Anastasiia, quindi si invita l’Aula, il Presidente e la Giunta regionale ad esprimere il proprio sdegno e la propria ferma condanna verso ogni azione di violenza fisica verbale e psicologica nei confronti della donna; ad attivarsi ed a sollecitare tutti i livelli istituzionali per potenziare la presenza di una rete omogenea su tutto il territorio regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, con stanziamento di adeguate risorse economiche, anche per continuare a garantire personale adeguatamente formato; a individuare iniziative di sostegno ai minori vittime di violenza assistita e agli orfani che perdono la madre a seguito di un femminicidio, sul punto si è espresso con veemenza anche il nostro Assessore Saltamartini; a potenziare i servizi di adattamento e recupero per gli uomini maltrattanti e abusanti, abbiamo sentito prima che c’è una sperimentazione che speriamo venga presto portata un po’ in tutte le Aree vaste; a continuare a promuovere percorsi di educazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, e questo era il tema portato in discussione l’anno scorso nella giornata come quella odierna; a potenziare il raccordo fra scuola, servizi territoriali e consultori familiari per intervenire più efficacemente rispetto alle politiche educative sull’uguaglianza e sulla parità di genere, su questo punto è intervenuta brillantemente la Consigliera Lupini; ad assumere iniziative per supportare l’occupazione e l’autosufficienza delle donne al fine di ridurre la dipendenza economica dal partner, anche questo è un tema che è stato portato all’attenzione soprattutto dalla relazione della Consigliera Bora, poi leggo il punto che è tratto dalla mozione del Consigliere Rossi, che è stata assorbita dalla risoluzione: prevedere, attivare e/o implementare forme di inserimento lavorativo agevolate in favore delle donne vittime di violenza, come ultimo punto: promuovere le politiche di prevenzione, mediazione e composizione dei conflitti con particolare riferimento all’ambito familiare. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di risoluzione sul “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nella Regione Marche”. La pongo in votazione.
Annulliamo la votazione e la ripetiamo.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ho già detto nella riunione dei Presidenti dei gruppi che avrei chiesto la parola per annunciare che oggi io uscirò dall’Aula durante tutto il Consiglio, entrerò solamente per l’atto sui tartufi.
Intervengo anche in qualità di Vicepresidente perché ritengo che non sia più tollerabile l’atteggiamento della Giunta regionale, questa continua assenza da parte degli Assessori che devono rispondere alle interrogazioni. Ci sono Consiglieri regionali che aspettano dalle due alle tre settimane per avere la risposta, se non c’è la risposta vuol dire che un Consigliere per due o tre settimane non ha la possibilità di discutere nessuna interrogazione e siccome l’unico atto che abbiamo per evidenziare le criticità dei nostri territori è quello delle interrogazioni …, già aspettiamo un paio di mesi prima di poterle discutere, se poi manca l’Assessore è intollerabile il fatto che gli Assessori non deleghino o non diano la risposta.
Noi ci rivolgiamo al Presidente, non all’Assessore, se il Presidente decide di non rispondere mai è una sua scelta, ma in realtà dovrebbe rispondere il Presidente, se poi deve rispondere un Assessore, che non c’è, allora si individua un suo delegato. Gli Assessori per il 99% leggono le risposte dei tecnici, come le legge un Assessore, può benissimo leggerle un altro.
Ripeto, per me è veramente intollerabile, è una mancanza di rispetto che non riguarda il Consigliere o il Vicepresidente Biancani, ma l’intero Consiglio regionale. Ieri ho mandato una mail al Presidente che so che si è attivato chiedendo di verificare la presenza degli Assessori, se poi un Assessore non vuole proprio dare la risposta ad un altro deve comunicare la sua assenza entro il martedì o al massimo il mercoledì mattina in maniera tale che la settimana dopo gli uffici inseriscono un’altra interrogazione dato che manca l’Assessore di riferimento.
Un’altra cosa e poi chiudo, questa cosa che gli Assessori …, farò un accesso agli atti per capire le motivazioni delle assenze perché se un Assessore non è presente in Aula dovrebbe perdere 300 euro oppure ogni volta manda la giustificazione. Adesso voglio capire quali sono le giustificazioni che sono state date fino ad oggi, ovviamente andrò fino in fondo perché non è più tollerabile. Inaugurare le varie iniziative in giro per il territorio o andare ad iniziative delle varie associazioni di categoria, darebbe gusto anche a me, ma se tutti i Consiglieri decidessero che andare ad una presentazione, può essere un motivo per non venire in Aula, qui il martedì mattina non c’è più nessuno. Anch’io o altri vorremmo andare alla iniziativa della Coldiretti o della Confcommercio di Pesaro, però noi il martedì mattina se c’è Aula siamo qui perché abbiamo preso un impegno. Non capisco come mai gli Assessori per andare ad una iniziativa di questo tipo possono non venire in Aula.
Il martedì si sta in Aula, se ci sono altre iniziative …, gli Assessori, per carità, possono sicuramente andare, ma allora lascino la risposta a qualcun altro, non è più accettabile che non siano in Aula per presentare o presenziare ad iniziative.
Penso di essere stato chiaro, uscirò, ma ovviamente sono presente perché come non li perde un Assessore che non c’è non li voglio perdere io, e questo ci sta, però non è più accettabile.
Ovviamente non chiedo ai colleghi di uscire, ma penso che se si dovesse verificare chiederò anche ai gruppi dell’opposizione, poi decideranno cosa fare, di prendere e lasciare l’Aula perché questa situazione è intollerabile. Grazie.
(Il Consigliere regionale Andrea Biancani abbandona l’Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. L’avevo anticipato in occasione della Conferenza dei Presidenti.
Presidente, mi rivolgo a lei e non alla Giunta perché lo sfogo del Consigliere Biancani è la fotografia di come ci troviamo tutti rispetto a questo tema, che abbiamo posto formalmente dall’inizio della legislatura, con sollecitazioni nella Conferenza dei capigruppo, con lettere inviate alla Presidenza del Consiglio ed a quella della Giunta. Poi, Presidente, devo dire che lei si è fatto sempre parte attiva nel tentativo di trovare la mediazione banale, quella prevista sul piano istituzionale, ossia che quando un Assessore è assente sia il Presidente a rispondere o un altro delegato. E’ molto semplice e nel rimpasto mi sembrava di aver visto un cambio di passo, visto che ogni volta un Assessore era stato individuato per leggere la risposta, anche non essendo a conoscenza dell’argomento, anche non dando una articolazione adeguata però almeno il profilo istituzionale era rispettato e questo passaggio era stato apprezzato.
Invece improvvisamente ritorniamo al vecchio schema dove nessuno è presente, nessuno risponde, abbiamo interrogazioni e mozioni rinviate perché in Aula l’Assessore che deve interloquire non è presente, e qualche volta, guardo il Consigliere Biancani, forse l’assenza è pure strategica perché l’interrogazione potrebbe mettere in difficoltà oppure si preferisce una modalità diversa: non essere in Aula e magari fare il comunicato dopo qualche giorno quando l’oggetto dell’interrogazione può essere risolto con una azione diretta.
Questo, Presidente, non è più sopportabile, ma non sbaglio interlocutore perché so cosa ha fatto, però è una mancanza di rispetto anche nei suo confronti, è un atteggiamento insopportabile anche per le sollecitazioni che lei ha messo in campo dato che non è pensabile che un intero Consiglio regionale, rappresentato da lei, possa essere così denigrato dall’azione della Giunta.
PRESIDENTE. Prendo atto delle rimostranze del Consigliere Biancani e di quanto esposto in termini molto chiari dal Consigliere Mangialardi, cercherò non solo di prenderne atto, ma di intervenire ulteriormente per richiamare l’attenzione di tutti sull’attività del Consiglio regionale.
Interrogazione n. 610
ad iniziativa della Consigliera Menghi
“Fermata ferroviaria Macerata Università”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 610 della Consigliera Menghi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con riferimento al punto 1) "accessibilità alle persone disabili della fermata Macerata Università" si riferisce quanto segue: sentite sia RFI (gestore della Rete) che Trenitalia (gestore dei servizi ferroviari), la fermata Macerata Università in località Vallebona, pur non avendo i marciapiedi a standard H55 ma H25 (poiché l'opera è ubicata in curva con raggio del tracciato inferiore a quello ammesso dalle norme per i marciapiedi H55), è comunque fruibile dalle persone con mobilità ridotta in quanto tutti i treni che effettuano servizio in tale fermata sono treni con carrozza dotata sia di una rampa meccanica per la discesa/salita sul marciapiede/a bordo per le PMR immediatamente attivabile su richiesta fatta al capotreno durante il viaggio.
Le carrozze sono inoltre dotate sia di posto attrezzato che di bagno accessibile per passeggeri su sedia a ruote.
Stante l'attuale curvatura del binario, al momento RFI non prevede lavori aggiuntivi.
Con riferimento al punto 2) "piano di miglioramento dell'accessibilità" si riferisce quanto segue: RFI in qualità di "gestore dell'infrastruttura", è impegnata a garantire l'accessibilità negli impianti ferroviari in ossequio alla normativa di settore dell'Unione europea (Regolamento UE n. 1300/2014). In accordo al PNA (Piano nazionale accessibilità), espressamente previsto dal citato Regolamento UE, è stata individuata la priorità di intervento per un network di 620 stazioni principali della rete nazionale, che intercettano oltre il 90% degli utenti del trasporto ferroviario. Tra queste stazioni ci sono anche le 12 stazioni della regione Marche indicate più avanti.
Nel "Piano integrato stazioni", redatto da RFI, sono indicate le lavorazioni per l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni. Per quanto riguarda le stazioni marchigiane, entro il 2026 sono previsti interventi a Pesaro, Fano, Senigallia, Falconara Marittima, Fabriano, Ancona (la parte degli interventi del suddetto Piano relativa all'accessibilità è stata già conclusa), Loreto, Porto Recanati, Macerata, Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto, Porto d'Ascoli.
La stessa tipologia di interventi, inoltre, è già stata conclusa nelle stazioni di Civitanova Marche e Jesi. Eventuali situazioni critiche possono essere segnalate alla Regione che si farà parte attiva presso RFI. L'individuazione delle stazioni su cui intervenire avviene anche a seguito di confronto tra il Gruppo ferrovie dello Stato italiane e le Associazioni nazionali rappresentative delle persone con disabilità con le quali Ferrovie dello Stato riferisce di mantenere un costante dialogo.
Siccome ho ancora un po’ di tempo, Consigliera, le do ulteriori elementi.
La fermata ferroviaria di Macerata Università è stata realizzata da RFI su richiesta dell’Università degli studi di Macerata e della Regione Marche in prossimità del Polo universitario Bertelli al chilometro 25+740 della linea Civitanova Marche/Montegranaro/Albacina in località Vallebona, conta circa 2.600 utenti tra studenti e personale docente e tecnico amministrativo ed è provvista di un solo binario a servizio dei treni viaggiatori, raggiungibili senza barriere architettoniche dalla viabilità esterna.
Macerata Università è attiva dal 5 ottobre 2020 ed è servita ogni giorno, dal lunedì al sabato, da 23 treni regionali, il primo, destinazione Fabriano effettua servizio alla fermata alle ore 8,26 e l’ultimo destinazione Civitanova Marche alle ore 20,02, permettendo il collegamento di Macerata Università con le stazioni di Ancona, Fabriano e Civitanova Marche.
A seguito di ripetute sollecitazioni da parte dell’Università degli studi di Macerata e della Regione Marche RFI ha verificato la possibilità di realizzare la fermata in deroga alle norme di sicurezza esistenti e nei casi comunque previsti, in particolare la Direzione tecnica di RFI in data 12 settembre 2018 ha concesso il nulla osta alla costruzione in deroga della fermata a condizione che la stessa fosse realizzata con marciapiedi H25, i marciapiedi standard H55 non sono consentiti per la fermata di Macerata Università poiché l’opera è ubicata in curva con raggio del tracciato inferiore a quello ammesso dalle norme per i marciapiedi H55, che stabiliscono appunto dei franchi minimi di sicurezza in merito all’iscrizione della sagoma dei convogli in curva rispetto alla geometria dei marciapiedi.
Termino qui e do alla Consigliera l’allegato con ulteriori elementi.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta e soprattutto per il documento che mi consegnerà.
Diciamo che la fermata al polo Bertelli è una cosa buona, ma non è positivo che uno studente con disabilità non abbia la fruizione di questa stazione, quindi sarà mia cura, dato che l’interrogazione è stata presentata su segnalazione o meglio su denuncia di uno studente che non ha la possibilità di accedere a questa stazione … Il finanziamento era in gran parte regionale, ma la realizzazione era di RFI, questo è noto ed è conosciuto.
Credo che dobbiamo migliorare la capacità di controllare e di fare opere pubbliche, che siano fruibili da tutti perché - questa stazione è stata inaugurata nel 2020 - fare le opere accessibili significa farle per tutti, quindi sarà mia cura approfondire il documento che lei, Assessore, mi ha dato, anche con l’Assessore competente Baldelli e la struttura per capire meglio, intervenendo con persone con disabilità e associazioni che le rappresentano, anche gli interventi prossimi, futuri, che verranno fatti e valutare quanto questa stazione, voluta dall’Università, secondo me a ragione, possa essere migliorata perché non basta nel 2020 trincerarsi dietro una questione apparentemente tecnica, siamo andati sulla luna e credo che tecnicamente sia tutto possibile, a volte è solo una questione di volontà e su questa volontà ci dobbiamo un po’ tutti applicare. Grazie.
Interrogazione n. 580
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Prospettiva per l’ex ospedale di Macerata Feltria”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 580 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Rispondo a questa interrogazione dicendo che non è vero che l’immobile di Macerata Feltria è in vendita, non so chi si sia inventato questa cosa.
Tengo a sottolineare come il presidio di Macerata Feltria risponda a tutti i requisiti previsti dalle vigenti disposizioni, in particolare i suoi 25 posti letto di residenza sanitaria assistita, i 15 posti letto di residenza protetta e gli ambulatori di dermatologia, fisiatria, ginecologia, neurologia, neuropsichiatria infantile, oculistica, odontoiatria, ortopedia, pneumologia, psichiatria, gastroenterologia, oncologia, logopedia e psicomotricista. E’ pure presente un centro di assistenza limitata.
In base alla convenzione con Kos, con la sanità privata, sono presenti 30 posti letto di riabilitazione intensiva e 10 posti letto di unità di cure primarie, quindi è una struttura perfettamente funzionante, come ho avuto più volte modo di dire qui.
A seguito della riforma sanitaria che entrerà in vigore l’1 gennaio verrà costituita l’Azienda sanitaria territoriale unica di Pesaro e con la predisposizione del Piano socio-sanitario dovremo dare tutte le risposte a quel mondo dell’entroterra pesarese che finora non le ha avute, risposte in termini di efficientamento dei servizi che l’amministrazione in carica ha assunto nelle ultime elezioni politiche e che metterà in campo con una serie di misure che partiranno anche dall’implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede il rifunzionamento di Ospedali di comunità, di Case di comunità, della medicina del territorio e di tutto ciò che più volte abbiamo discusso.
Siamo in presenza di un territorio che necessita di un potenziamento dei servizi sanitari, questo più volte l’ho riferito all’Aula, è lo sforzo che sta facendo la Regione Marche, e spero che molto presto si possano cogliere i risultati in modo concreto e fattuale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Assessore. Mi pare di ricevere delle rassicurazioni, quindi in merito alla vendita lei smentisce ogni voce circolata in quel territorio, e mi fa piacere.
L’immobile non sarà venduto, ma non mi ha risposto sulla ristrutturazione, io chiedevo come mai non sia stato inserito tra i progetti di ristrutturazione, per ciò che riguarda l’edilizia sanitaria, l’edificio Camilla Belli.
Anche sui 40 posti letto di riabilitazione, già riconosciuti a Kos, mi sembra di capire che lei oggi ci rassicura, ho registrato le sue parole e spero che dall’1 gennaio questi 40 posti letto di riabilitazione rimangano a Macerata Feltria e continuino ad essere attivi in questo territorio anche nei prossimi anni. Lo stesso discorso vale anche per i due reparti, 25+15 posti letto.
Noi continueremo a vigilare perché purtroppo le voci non me le sono inventate, ma sono pervenute dai dipendenti di quella struttura, arrivano da tutto il gruppo di sanitari che lavora per il gruppo Kos da diversi anni e svolge la sua attività nella struttura di Macerata Feltria da circa 30 anni.
Spero che vengano confermate le sue parole e che mi possa chiarire anche il punto, su cui oggi non ha detto nulla, relativo alla ristrutturazione dell’edificio.
Interrogazione n. 601
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Criticità Ospedale Profili di Fabiano”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 601 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questo atto ispettivo il Consigliere Mastrovincenzo pone diverse domande.
Innanzitutto c’è da tener conto che alcune discrasie e disfunzioni dei servizi sanitari nella nostra regione, ma a livello nazionale, derivano, com’è noto, dal problema della mancanza di medici, della mancata programmazione, di cui più volte abbiamo discusso in quest’Aula, alla quale, abbiamo sottolineato, la Regione Marche ha cercato di sopperire cercando di finanziare con risorse regionali un numero di borse di specializzazione per le specializzazioni ospedaliere e per i medici di medicina generale, capaci di manlevare il differenziale tra il turn over, cioè il numero dei medici che vanno in pensione, e il numero dei medici che entreranno in servizio.
In base ai risultati che verranno prodotti da questi investimenti, che abbiamo iniziato nell’anno 2021 e che proseguiremo anche con le prossime manovre di bilancio, saremo in grado nei prossimi anni di avere a disposizione quei medici che servono per garantire i servizi fondamentali.
Ciò detto, si deve tener conto che non è vero che le attività chirurgiche a Fabriano sono diminuite, non è vero, i dati ci portano a sottolineare invece come siano costanti in base agli anni precedenti.
In ordine al problema della pediatria vorrei ricordare, senza nessuno spunto polemico con gli interroganti che esercitano legittimamente le loro funzioni, che quel reparto fu chiuso dalla precedente amministrazione del PD in applicazione di norme specifiche che derivavano dal decreto ministeriale del 2015, il cosiddetto Balduzzi, quindi, in assenza di un numero di casi specifici si è proceduto alla chiusura della pediatria. Cionondimeno si è cercato di sopperire a questa carenza, sulla quale, voglio sottolineare, ho risposto almeno a 4, 5 interrogazioni per quanto riguarda la funzionalità dell’Ospedale di Fabriano, si è cercato di garantire un sostegno a questo tipo di servizio sanitario prevedendo con orario 8,00/14,00 dei servizi specifici.
Voglio anche aggiornare su alcune carenze presenti nell’Ospedale di Fabriano, in questo momento mancano: tre infermieri nel reparto di medicina, ed è già stato avviato il percorso per l’assunzione di quattro infermieri che dovrebbero prendere servizio a metà del prossimo dicembre, un medico di medicina, ed anche qui stiamo cercando di fare una convenzione e poi c’è anche una carenza di chirurghi, e anche su questo punto stiamo cercando con ogni impegno la possibilità di trovare delle risorse professionali necessarie a garantire quello che abbiamo detto all’inizio di questo intervento, cioè che Fabriano costituisce il primo centro chirurgico dell’Area vasta 2 e intendiamo assicurare questa performance, non fosse altro per il fatto che Fabriano si trova a coprire le esigenze ed i bisogni sanitari di una vasta area dell’entroterra marchigiano, al confine peraltro tra la provincia di Ancona e la provincia di Pesaro. Quindi, è una zona che viene attenzionata, è un’area particolarmente tenuta in considerazione e con le prossime misure che andremo ad adottare spero che si possa corroborare e si possa rinforzare il primato che l’Ospedale di Fabriano si è conquistato insieme a tutti i servizi territorial ed al suo personale.
L’impegno della Giunta regionale è quello di garantire a Fabriano le risorse di cui necessita, oggetto di questa interrogazione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Assessore, per la risposta. Non sono soddisfatto e preciso il perché.
Lei ha parlato delle borse di specializzazione che andrete ad implementare con le prossime finanziarie, ha parlato di possibili nuovi arrivi per quanto riguarda gli infermieri e nuovi medici in medicina e in chirurgia, è un dato di fatto invece, e su questo ha detto una imprecisione, che la precedente amministrazione aveva chiuso il punto nascita, non certo il reparto di pediatria dell’ospedale, che è un’altra cosa e che nonostante gli annunci, come preciso nell’interrogazione, è rimasto chiuso. Peraltro, manca il personale sanitario anche al pronto soccorso, nella rianimazione, in anestesia, cardiologia e riabilitazione, mancano fisioterapisti, tecnici di radiologia, infermieri in vari settori, soprattutto manca un’implementazione della tecnologia strumentale, che è importante.
Ho presentato questa interrogazione 10 mesi fa, era stata abbinata ad una interrogazione della Consigliera Lupini, non c’era stata una risposta e dopo 10 mesi diciamo che siamo ancora al punto in cui eravamo a febbraio.
Ora mi auguro che quanto ha detto dall’Assessore, rispetto a nuovi arrivi di personale sanitario, in particolar modo di medici e infermieri, si realizzi al più presto perché, come ha sostenuto anche l’Assessore, l’Ospedale di Fabriano va valorizzato in quanto offre un servizio indispensabile per il territorio fabrianese e limitrofo, ma non solo, perché è un ospedale centrale dal punto di vista territoriale tra Marche e Umbria e per la nostra regione è una risorsa fondamentale. Grazie.
Interrogazione n. 607
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Economie dei fondi contrattuali degli anni 2014-2019 per il personale del comparto nell’Area Vasta 3”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 607 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione tocca degli aspetti specifici interni alle Aziende che, come noi sappiamo, sono di diritto privato assoggettate al controllo sindacale.
Do lettura della relazione che è pervenuta in relazione a questa specifica domanda. La risposta all’interrogazione è la seguente: i residui dell’area contrattuale del comparto riferibili agli anni 2014/2019 alla data odierna ammontano a euro 2.181, non ancora svincolati per esigenze amministrative. I residui degli anni 2020/2021 non sono ancora calcolabili in quanto pende la definizione di fondi definiti da parte di Asur Marche. Proprio poco fa era in corso la Conferenza delle Regioni per la ripartizione del fondo sanitario nazionale, c’è un po’ di conflitto, non c’è accordo, probabilmente la divisione del fondo sanitario nazionale dovrà passare tramite un atto del Governo perché c’è disaccordo tra le Regioni.
In seconda analisi, voglio aggiungere che le economie sono scaturite in forza di norme di legge, riferisce l’Azienda, che hanno condizionato diversi processi, di esse se ne è avuto contezza non solo adesso, ma sino dal loro insorgere, contezza che ha portato nel corso degli anni già allo svincolo ed al pagamento di rilevanti quote di residuo.
Le quote residuanti dei fondi sono state tutte utilizzate secondo le norme contrattuali e gli accordi sindacali locali, il corretto utilizzo di questi fondi, di queste risorse, è stato certificato dagli organi di controllo ed ispettivi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. La pregherei, se possibile, di farmi avere copia della relazione che ci ha letto perché, come ha detto giustamente lei, è una questione estremamente delicata ed anche tecnica, quindi per dare una replica sensata ho bisogno di avere sotto mano quel documento.
La prima cosa che mi è saltata all’occhio e che sapevo io era che le economie dei fondi contrattuali degli anni dal 2014 al 2019, certificate dal collegio sindacale, fossero 3.356.009,73 euro, quindi già c’è una discrasia rispetto ai numeri che ha letto e questo è un aspetto che andrà sicuramente approfondito.
Lei ha letto che si è avuto subito contezza ed ha detto che queste economie sono avvenute a norma di legge o meglio ha detto una formula che adesso non ricordo, comunque sembra che sia tutto a posto, anche questo è da verificare, e che tali residui siano stati utilizzati per finalità diverse, nella relazione si legge così.
Quello che non trovo nella sua risposta, e per la valutazione ho bisogno della relazione, è la quarta risposta perché la mia domanda era se si siano registrati fenomeni analoghi nelle altre Aree vaste dell’Azienda ospedaliera, questo perché tra i dipendenti si sta diffondendo questa preoccupazione, soprattutto so che diversi sindacati hanno fatto una richiesta di accesso agli atti, che non è stata ad oggi evasa per le altre Aree vaste, quindi sarebbe il caso, a mio parere, dopo quanto avvenuto nell’Area vasta 3, di verificare se ci sono situazioni analoghe anche per le altre Aree vaste e per l’Azienda ospedaliera.
Detto questo, mi riservo di verificare tutto quanto è stato letto in questa sede dall’Assessore. Grazie.
Interrogazione n. 613
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative riguardo la formazione degli operatori sanitari in ambito di maxi-emergenze”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 613 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Do lettura, trattandosi di una risposta eminentemente tecnica, della risposta che è stata predisposta dall’Agenzia sanitaria regionale.
Per quanto riguarda la programmazione delle attività sono stati svolti corsi residenziali d’aula operativi di piccoli gruppi, varie edizioni con circa 25 partecipanti ogni volta e i destinatari sono stati principalmente personale appartenente al ruolo medico e infermieristico. I corsi sono accreditati come crediti formativi dalle rispettive Aziende.
Per quanto riguarda la programmazione futura, come previsto dalla normativa nazionale e regionale, proprio in questo periodo gli enti del sistema sanitario regionale stanno predisponendo i piani formativi 2023, attraverso specifiche analisi dei fabbisogni formativi per settore.
Ad oggi l’Asur ha dato indicazione a ciascuna Area vasta di prevedere per l’anno 2023 un corso per il piano emergenze interno per evacuazione, che può essere attivato in tutte le situazioni in cui è prevista una evacuazione della struttura come cedimenti, incendi, blackout, e di proseguire le attività di formazione sulla gestione della maxi emergenza ospedaliera, piani di emergenza, procedure e così via, vista la recente revisione dei piani di emergenza delle relative procedure operative che rendono necessaria la formazione del personale dell’emergenza alle specifiche modalità organizzative della risposta operativa alla maxi-emergenza. L’Inrca ha previsto per il 2023 il corso Unimax, corso su maxi-emergenza.
Infine la Regione Marche con il settore sistema integrato dell’emergenza dell’Ars, in collaborazione con l’Area vasta 2, ha organizzato per il 2023 il seguente corso: maxi-emergenza in ambito aeroportuale, aspetti organizzativi e procedurali del piano d’emergenza aeroportuale dell’Aeroporto di Falconara, conoscenza teorica e simulazione evento maxi-emergenza rivolta a medici ed infermieri per una durata totale di 39 ore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, Credo che richiamare l’attenzione sul tema della formazione rispetto alle maxi-emergenze sia quanto mai attuale visti gli ultimi avvenimenti che hanno colpito la regione Marche, che storicamente, purtroppo, è oggetto di eventi naturali e calamitosi.
Dobbiamo essere formati, dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza dal punto di vista della formazione, della prevenzione e dell’allerta, come già sollecitato in quest’Aula, sia per la popolazione eche per i nostri operatori che vanno in soccorso.
Quello che vogliamo sottolineare, anche su sollecitazione della popolazione e degli stessi operatori, è un’attenzione particolare all’omogeneità della formazione nelle maxi-emergenze in tutto il territorio regionale, che non ci siano discrepanze tra Aree vaste o da una zona territoriale ad un’altra.
L’altra cosa che vorrei evidenziare è l’importanza di un addestramento in team, proprio per garantire la multidisciplinarietà dell’intervento in modo che ognuno sappia con molta puntualità cosa deve fare, in che tempi, senza sovrapposizioni inutili, che poi farebbero perdere tempo e sprecare preziosissime risorse, come gli operatori che sappiamo bene essere molto limitati, molto più di quanto dovrebbero e di quanto tutti vorremmo. Grazie.
Interpellanza n. 16
ad iniziativa dei Consiglieri Serfilippi, Cancellieri
“Rete regionale per le cure palliative”
Interrogazione n. 604
ad iniziativa dei Consiglieri Cancellieri, Serfilippi
“Hospice pediatrico Fano”
Interrogazione n. 622
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Definizione della Rete regionale di cure palliative e terapia del dolore pediatrica e stato di avanzamento del nuovo hospice pediatrico di Fano”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 16 del Consigliere Serfilippi e le interrogazioni n. 604 dei Consiglieri Cancellieri, Serfilippi e n. 622 della Consigliera Ruggeri.
All’interpellanza risponde l’Assessore Saltamartini, alle interrogazioni deve rispondere l’Assessore Baldelli, che è assente per malattia.
Passiamo estrapolare l’interpellanza e rinviare le interrogazioni a quando sarà presente l’Assessore.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio chiedere se l’Assessore può rispondere a metà della mia interrogazione e nel caso se posso intervenire anch’io per replica.
PRESIDENTE. No, si ferma sull’interpellanza proposta dai Consiglieri Serfilippi e Cancellieri.
Marta RUGGERI. Nella mia interrogazione ci sono tutti e due gli aspetti, sia quello che riguarda la rete regionale delle cure palliative, che compete all’Assessore Saltamartini, sia la questione che riguarda l’hospice, quindi all’interno dello stesso testo ci sono le risposte di due Assessori diversi.
PRESIDENTE. Direi di fare in questo modo per una applicazione concreta di buon senso del caso, se l’Assessore Saltamartini è in grado di rispondere anche a questa parte la inseriamo, altrimenti va con le due interrogazioni all’Assessore Baldelli.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini al quale chiedo se ritiene di svolgere anche la parte relativa all’interrogazione della Consigliera Ruggeri.
Filippo SALTAMARTINI. Presidente, chiedo il rinvio del punto 3.
PRESIDENTE. Bene, rinviamo tutto il punto e va iscritto nel prossimo ordine del giorno.
Proposta di legge n. 111
ad iniziativa della Giunta regionale
“Rendiconto generale della Regione per l'anno 2021”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 111 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Quello che andiamo ad approvare oggi è il rendiconto generale per l’esercizio 2021, così come previsto dal decreto legislativo 118 del 2011.
Il rendiconto è composto dal conto economico, dal conto del bilancio e dallo stato patrimoniale.
Prima di entrare nell’articolato vorrei innanzitutto far presente la situazione in cui ha operato questa amministrazione, voglio evidenziare che questo è il primo rendiconto consuntivo dell’amministrazione Acquaroli.
Il protrarsi della situazione pandemica anche nel 2021 ha continuato a generare un impatto sfavorevole sul tessuto produttivo/finanziario e sociale dell’intero Paese e della nostra Regione, richiedendo un forte e costante impegno finanziario da parte della Regione ed anche delle Province. Nonostante questo la Regione ha attivato interventi a sostegno delle imprese in tutti i settori produttivi in un’ottica di sviluppo economico dell’area interna, anche attraverso lo strumento dell’area di crisi.
Voglio richiamare anche la trasformazione della Svim in Svem con l’obiettivo di rafforzare il ruolo già svolto di assistenza tecnica alla Regione Marche in ambito dei programmi europei e ampliando il possibile campo di azione della società con speciale riferimento alle attività che possono essere svolte a favore anche degli enti locali e della Regione.
Inoltre voglio ricordare, sempre nell’ambito delle attività produttive, quindi dell’industria, perché la Regione è stata accanto alle imprese in un momento così particolare, la legge regionale 17 marzo 2022, n. 4, che riguarda la promozione degli investimenti, dell’innovazione e della trasformazione digitale del sistema imprenditoriale marchigiano, puntando sull’innovazione e sulla digitalizzazione. Con questa legge la Regione Marche va a colmare un vuoto nei suoi strumenti di politica industriale per rafforzare, come ho già detto in precedenza, il tessuto produttivo e industriale e contrastare i fenomeni regressivi che hanno caratterizzato alcune parti importanti del nostro sistema industriale. Voglio rammentare anche la legge n. 6 del 2021 “Sviluppo delle comunità e delle star up innovative nella regione Marche” volta a sostenere le start up innovative.
Andiamo al settore dell’artigianato, in attuazione della legge sull’artigianato (legge regionale 19/2021) nel corso dell'anno è stato approvato il quadro attuativo e realizzati i primi bandi riguardanti: l’ammodernamento tecnologico e produttivo delle imprese artigiane, la nascita di nuove imprese artigiane e l’artigianato digitale, sempre per quel discorso di promuovere la digitalizzazione, investimenti in digitalizzazione delle imprese artigiane. Quindi, la nostra Regione, la Regione Marche, è stata accanto alle aziende in un periodo difficile con il protrarsi della pandemia.
Anche l’esercizio finanziario del 2021, così come il 2020, è stato contraddistinto dalla straordinaria ed eccezionalità delle misure di sostegno finanziario varate sia dalla Regione che dal legislatore nazionale, attraverso la decretazione d’urgenza, per rafforzare la liquidità di cassa ed alleviare gli effetti subiti in termini di maggiori spese e di contrazione del gettito fiscale. Mi permetto di dire che i timidi segnali di ripresa e di miglioramento del quadro generale delle grandezze macro-economiche nazionali, che già sul finire del 2021 iniziavano a manifestarsi, rischiano di essere vanificati dalle gravi e preoccupanti incertezze dell’attuale situazione geopolitica derivanti dall’invasione militare russa dell’Ucraina.
In ogni caso, e questo ci tengo a dirlo, pur a fronte di tali incertezze la Regione Marche è stata in grado di garantire anche per il 2021 il mantenimento degli equilibri di bilancio sia di competenza che di cassa e abbiamo ottenuto la certificazione, il via libera, da parte della Corte dei Conti.
In breve il risultato di amministrazione per l’anno 2021 è pari a 664 milioni di euro, la parte disponibile risulta negativa per 77 milioni ed è interamente coperta dal debito autorizzato e non contratto, voglio precisare che nel rendiconto 2020 la parte negativa era di 104 milioni, quindi si è registrato un miglioramento di 27 milioni di euro.
Le entrate tributarie accertate nel 2021 ammontano a 3.413.000.000 di euro, devo dire che qui c’è stato un innalzamento del 4,56% rispetto all’anno precedente.
L’ammontare del debito complessivo si è ulteriormente ridotto del 9,76%, passa quindi da 570 milioni a 514 milioni di euro.
La Regione, secondo quanto affermato dalla Corte dei Conti, ha rispettato gli equilibri di bilancio ed inoltre ha certificato gli investimenti realizzati al Ministero dell’economia e delle finanze.
Si sono mantenute elevate anche la capacità di realizzo e la capacità di impegno.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria anche la Corte dei Conti afferma che i riscontri effettuati danno evidenza anche per il 2021 del mantenimento dell’equilibrio economico complessivo dell’intero settore, raggiunto anche attraverso un cospicuo incremento delle risorse.
Inoltre dobbiamo far presente che la spesa corrente incide sul bilancio regionale del 2021 per 78,68% mentre la spesa sanitaria complessiva per 73,31%.
Quindi la Regione Marche non solo ha mantenuto gli equilibri economici e finanziari, ma è stata anche accanto alle imprese attraverso leggi importanti di sostegno.
Per quanto riguarda le infrastrutture, che rappresentano il volano per l’economia di una regione, voglio ricordare che per le ciclabili c’è stato il progetto esecutivo dei ponti ciclabili sul Chienti e sul Cesano, ciclovia del Foglia, ciclovia dell’Esino e ciclovia della Sentina.
Per quanto riguarda le strade, c’è il progetto di fattibilità ed è in corso la progettazione definitiva del ponte sul Chienti tra Civitanova Marche e Sant’Elpidio a Mare, il progetto di fattibilità per il ponte sul Tenna tra la strada provinciale Lungo Tenna e il casello autostradale di Porto Sant’Elpidio ed è in corso la progettazione definitiva.
Mi sono fatta dare un elenco dagli uffici perché è importante capire quello che è stato fatto nel 2021.
Ci sono gli studi di fattibilità per la Jesi/Cingoli, Macerata/Villa Potenza e per la pedemontana a nord, attivati progetti e gare per parte dei tracciati da parte dell’Anas su indicazione della Regione Marche con finanziamenti Pnrr per la Caldarola/Sarnano e Sarnano/Amandola e per la Amandola/Servigliano. E’ stata poi attivata la progettazione per Ascoli/Teramo, la progettazione esecutiva della strada statale 16 zona San Marco, le Paludi, la lungo Tenna, la rotatoria della Mezzina, lavori in corso per l’accesso all’ospedale di Fermo di collegamento alla Mezzina, il progetto esecutivo della viabilità dell’Inrca, la gara per il bike park del Carpegna, progettazione definitiva dell’ultimo miglio tra la variante strada statale 16 e il Porto di Ancona su indicazione della Regione Marche.
Le infrastrutture, come abbiamo detto, sono importanti per la crescita di una regione e questa amministrazione, nonostante la pandemia, nonostante le difficoltà, si è battuta ed ha realizzato questi progetti ed anche i progetti esecutivi.
Andiamo all’articolato del rendiconto consuntivo 2021 che consta di 14 articoli, che vado ad illustrare.
L’articolo 1 (Entrate di competenza dell’esercizio finanziario 2021) stabilisce l’ammontare delle entrate accertate nell’esercizio 2021 di competenza dell’esercizio stesso, come risulta dal conto del bilancio distinguendo l’ammontare delle entrate riscosse da quelle che ancora devono essere riscosse. Quindi per la competenza dell’esercizio 2021 risultano dal rendiconto generale entrate pari a 4.897.000.000 di cui 3.981.692.000 sono state riscosse e versate e 916.000.000 circa di euro sono rimasti da riscuotere.
L’articolo 2 (Spese di competenza dell’esercizio finanziario 2021) stabilisce l’ammontare delle spese impegnate nell’esercizio finanziario 2021 di competenza dell’esercizio stesso, come risultano dal conto del bilancio, distinguendo anche qui l’ammontare delle spese pagate da quelle che ancora devono essere pagate. Quindi il totale delle spese impegnate nell’esercizio 2021 per la competenza propria dell’esercizio risulta dal rendiconto generale del bilancio pari a 4.715.680.000 euro di cui 3.910.483.000 sono state pagate e 805.000.000 sono rimaste da pagare.
L’articolo 3 (Riassunto generale delle entrate e delle spese di bilancio di competenza) riassume l’ammontare delle entrate e delle spese di competenza accertate ed impegnate nell’esercizio 2021, come risultano dal conto del bilancio: Titolo I entrate correnti, Titolo II trasferimenti correnti, Titolo III entrate extratributarie, Titolo IV entrate in conto capitale, Titolo V entrate da riduzione di attività finanziarie, Titolo VI accensione di prestiti, Titolo VII anticipazioni da tesoriere e cassiere, Titolo IX entrate per conto terzi, per un totale di entrate accertate pari a 4.897.726.000 euro.
Andiamo dal lato delle spese: Titolo I spese correnti, Titolo II spese in conto capitale, Titolo III spese per incremento di attività finanziarie, Titolo IV rimborso di prestiti, titolo V chiusura anticipazione ricevuta da Istituto tesoriere cassiere, Titolo VII spese per partite di giro, per un totale pari a 4.715.680.000 euro.
L’articolo 4 riguarda i residui attivi provenienti dal bilancio di competenza degli anni 2020 e precedenti.
L’articolo 5 è relativo ai residui passivi provenienti dal bilancio di competenza degli anni 2020 e precedenti, che stabiliscono l’ammontare dei residui attivi e passivi provenienti dal bilancio di competenza dell’anno 2020 e precedenti, riaccertati nel 2021, come risultano dal conto di bilancio, distinguendo l’ammontare dei residui riscossi e pagati da quelli rimasti da riscuotere e da pagare alla fine dell’esercizio.
Per quanto riguarda invece l’articolo 4 rimangono da riscuotere al 31 dicembre 2021 1.000.000.000 di euro e rimangono da pagare 867.776.000 euro.
L’articolo 6 stabilisce i residui attivi provenienti dalla gestione di competenza e dei residui alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021.
L’articolo 7 prevede i residui passivi provenienti dalla gestione di competenza e dei residui alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021, che stabiliscono l’ammontare dei residui attivi e passivi provenienti dalla gestione di competenza e dei residui alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021, come risultano dal conto del bilancio. Quindi i residui attivi provenienti dal bilancio di competenza alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021 sono stabiliti dal rendiconto generale ed ammontano a 1.918.607.000.
L’articolo 7 stabilisce la stessa identica cosa, residui passivi al 31 dicembre 2021 pari a 1.672.974.000 euro.
L’articolo 8 riguarda il riassunto generale delle entrate e delle spese del bilancio di cassa, riassume i risultati del bilancio di cassa evidenziando il totale delle somme riscosse nell’esercizio 2021 suddivise per titoli e il totale delle somme pagate suddiviso per titoli. Quindi il riassunto generale è il seguente: Titolo I entrate correnti di natura tributaria, Titolo II trasferimenti correnti, Titolo III entrate extratributarie, Titolo IV entrate in conto capitale, Titolo V entrate da riduzione dell’attività finanziaria, (al Titolo 6 ed al Titolo 7 non c’è nulla), Titolo IX entrate per conto di terzi e partite di giro, totale delle riscossioni 4.686.629.000 euro.
I pagamenti divisi per titoli: Titolo I spese correnti, Titolo II spese in conto capitale, Titolo III spese per incremento di attività finanziarie, Titolo IV rimborso di prestiti, Titolo VII spese per partite di giro, per un totale dei pagamenti pari a 4.559.334.000 euro.
L’articolo 9 riguarda la determinazione della giacenza di cassa presso il tesoriere al 31 dicembre 2021, qui voglio dire che rispetto all’anno precedente c’è stato un miglioramento, che stabilisce l’ammontare delle disponibilità di cassa accertate alla chiusura dell’anno 2021 in base alle risultanze del bilancio di cassa, come risultano dal conto del bilancio, quindi la disponibilità in cassa presso il tesoriere è pari a 575.337.000 euro ed è superiore al 2020, quando risultava leggermente inferiore.
L’articolo 10 (Determinazione dei saldi dei conti correnti accesi presso la tesoreria), stabilisce l’ammontare delle disponibilità dei conti correnti accesi presso la tesoreria centrale dello Stato intestati alla Regione Marche, quindi il totale alla fine del 2021 è pari a 424.790.269 euro.
L’articolo 11 (Determinazione del risultato di amministrazione) stabilisce il risultato di amministrazione alla chiusura dell’anno 2021 come risulta dal conto del bilancio, quindi è pari 664.673.754 euro. Come viene stabilito questo risultato? C’è un fondo di cassa all’inizio del 2021 pari a 448.000.000, le riscossioni in conto dei residui e in conto di competenza sono pari a 4.686.629.000 euro, a queste cifre vengono detratti i pagamenti sia in conto dei residui sia in conto competenza. Il fondo di cassa presso il tesoriere al termine dell’esercizio è pari a 575 milioni, residui attivi provenienti dagli anni 2020 e lasciati dalla gestione di competenza 2021 vengono sommati e abbiamo un totale di 1.918.607.000 euro. Residui passivi alla data del 2021 sono pari a 1.672.974.000 euro e vengono tolti, fondo pluriennale vincolato per spese correnti 54.000.000, spese in conto capitale 101.000.000, che vengono sottratti, spese per incremento attività finanziarie non c’è nulla ed abbiamo il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 pari a 664.673.754 euro.
L’articolo 12 (Conto economico e stato patrimoniale) stabilisce il risultato economico dell’esercizio e la consistenza patrimoniale attiva e passiva all’1 gennaio 2021 e al 31 dicembre 2021. Il totale dell’attivo all’1 gennaio 2021 era pari a 2.982.550.000 al 31 dicembre 2021, dopo le variazioni, arriva a 3.300.452.662 euro. La situazione patrimoniale passiva all’1 gennaio 2021 era di 2.982.550.000 euro al 31 dicembre è di 3.300.452.000 euro.
Con l’articolo 12 bis è approvato il rendiconto consolidato della Regione Marche per l’esercizio 2021 secondo quanto stabilito dagli allegati da W a W27.
L’articolo 13 (Disposizioni speciali) approva l’attribuzione del formale vincolo di specifica destinazione dell’entrata del capitolo 1305990027 della spesa per l’attuazione degli interventi a favore dei territori colpiti dalla crisi sismicam dell’entrata accertata e l’istituzione e la denominazione dei capitoli di entrata nel conto del bilancio 2021 gestione delle entrate.
Arriviamo all’articolo 14 che approva il rendiconto generale della Regione per l’anno 2021 comprensivo di tutti gli allegati previsti dalla normativa nazionale e regionale.
L’articolo 14 bis: al paragrafo a) della nota integrativa dell’assestamento del bilancio di previsione 2022/2024 di cui all’allegato 15 della legge regionale 4 ottobre 2022, n. 20 (Assestamento del bilancio 2022-2024 e modifiche normative), le parole “euro 148.746.000” sono sostituite dalle seguenti: “euro 144.714.382” e le parole “euro 51.786.365” sono sostituite dalle seguenti: “euro 47.754.690.000”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge n. 111 "Rendiconto generale della Regione per l'anno 2021" si compone di 14 articoli più i due 12 bis e 14 bis aggiunti in Commissione, che descrivono ed approvano il rendiconto generale della Regione ed i suoi allegati, come ha già illustrato la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi, per cui eviterei la descrizione dell’articolato che già è stato fatto in modo esauriente.
Il rendiconto generale della Regione dell'anno 2021 è corredato dalla relazione dell'organo di revisione economico finanziaria, che ha espresso parere favorevole alla sua approvazione, con alcune considerazioni e raccomandazioni e anche il giudizio di parifica della Corte dei Conti è stato emesso con diverse osservazioni da parte della Sezione di Controllo e da parte del Procuratore regionale.
I numeri del rendiconto sono stati già esposti in parte dalla collega che mi ha preceduto per cui mi soffermerò soltanto sugli aspetti salienti della gestione dell'anno 2021 e soprattutto sulle maggiori criticità tra quelle evidenziate dalla Corte dei Conti e dai Revisori.
Equilibri di bilancio. Anche nel 2021 la Regione Marche è stata in grado di affrontare le conseguenze negative del contesto straordinario di emergenza garantendo il mantenimento degli equilibri di bilancio. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 ammonta a 664 milioni, mentre la quota disponibile, determinata a seguito degli accantonamenti di legge e delle quote vincolate, è negativa per 77 milioni. Tale importo trova piena copertura nell'ammontare dei mutui autorizzati e non contratti, portati in riduzione del 25,9% rispetto al precedente esercizio.
Il perdurare dei disavanzi annuali, tuttavia, non è affatto una buona notizia, e rischia di avere un riflesso negativo in termini di capacità di spesa quando terminerà la possibilità di coprire il isavanzo con il debito autorizzato e non contratto.
In merito al mantenimento degli equilibri di bilancio nel tempo, rimane la preoccupazione sulla eccessiva consistenza dei residui attivi per crediti provenienti dal 2020 ed anni precedenti (residui da residui) che ammontano ad oltre 1 miliardo di euro. Tra questi 337 milioni hanno un'anzianità di cinque anni o superiore. A fronte di tale ammontare, molto significativo, si riscontra una bassa capacità di riscossione, soprattutto dei residui ante 2016, che lascia supporre un probabile deterioramento dei relativi crediti, quantomeno quelli risalenti agli anni più remoti. Su questi residui attivi datati il Collegio dei Revisori dei Conti ha chiesto all'Ente di effettuare una scrupolosa ricognizione, operando le necessarie valutazioni in merito al loro mantenimento e relazionando sugli esiti. Anche la sezione di controllo della Corte dei Conti ha raccomandato una particolare attenzione sui residui più risalenti ed un continuo monitoraggio delle ragioni della persistenza del credito e della sua esigibilità.
Sugli accantonamenti obbligatori si distingue lo straordinario aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, che quasi raddoppia, essendo passato dagli 85 milioni del rendiconto 2020 a 163,5 milioni del rendiconto 2021.
Questo anomalo incremento, secondo quanto riferito in Commissione, sarebbe stato determinato dall'effetto combinato di due fattori: l'accertamento di due annualità degli omessi versamenti della tassa di circolazione automobilistica, essendo stata recuperata nel 2021 una annualità non accertata l'anno precedente per effetto del provvedimento governativo di sospensione delle attività di riscossione e poi anche per il tardivo adeguamento alla corretta modalità di accertamento e contabilizzazione delle entrate derivanti dalla lotta all'evasione e dal criterio di cassa a quello di competenza, come previsto dal decreto legislativo 118/2011, che disciplina l'ordinamento contabile delle Regioni, e come insistentemente richiesto dalla Corte dei Conti nei giudizi di parifica degli anni precedenti.
L'effetto sul fondo crediti di dubbia esigibilità del mutamento del suddetto criterio contabile però non è stato adeguatamente illustrato nella relazione sulla gestione come sarebbe dovuto nel caso di cambiamento dei principi contabili applicati rispetto agli anni precedenti, infatti su questo punto ho posto in Commissione una domanda specifica ai dirigenti presenti.
La gestione delle spese. La capacità di spesa rispetto agli stanziamenti definitivi di bilancio si è fermata al 70%, secondo quanto rilevato dai Revisori dei Conti nella loro relazione.
In particolare, il 56% delle spese in conto capitale stanziate in bilancio non sono state impegnate. Questo dato sintetico segnala la scarsa capacità di questa amministrazione di mettere a terra i programmi di investimento enunciati nel Defr e nel bilancio pluriennale.
Il debito. Per quanto riguarda la gestione del debito, anche per il 2021 risulta rispettato il limite massimo di legge dei livelli complessivi d'indebitamento ed è proseguito il percorso di graduale riduzione. Nel corso del 2021 non sono stati contratti nuovi mutui. Permane nel rendiconto il debito di 33,6 milioni di euro relativo al prestito obbligazionario "Bramante Bond", che prevede la restituzione in unica soluzione alla scadenza del 27 giugno 2023, non essendo stata perfezionata la deliberazione della Giunta regionale del 13 maggio 2019 che ne prevedeva il riacquisto.
Il personale dipendente. La spesa per il personale nel 2021, pur nel rispetto dei limiti di legge, risulta incrementata rispetto all'anno precedente. La Corte dei Conti invita la Regione a razionalizzare l'utilizzo di incarichi di consulenza e collaborazione conferiti a personale esterno, richiamando gli stringenti limiti di legge previsti per l'utilizzo di tali risorse. In particolare, la sezione di controllo ha segnalato criticità nella nomina del Segretario generale, questione più volte portata in Aula dai Consiglieri del PD, conferita a soggetto esterno su mera base fiduciaria, avendo la Giunta regionale ritenuto trattarsi di nomina sottratta all'applicazione dei principi generali valevoli per il reclutamento della dirigenza della pubblica amministrazione.
La Corte dei Conti, però, non sembra essere di questo avviso, avendo il Procuratore regionale richiamato nel giudizio di parificazione la sentenza n. 151/2021 della Sezione giurisdizionale d'appello per la Regione Sicilia, nella quale il collegio giudicante sostiene l'esatto contrario, quindi temo che dobbiamo attenderci conseguenze.
Le risorse comunitarie. L'andamento degli avanzamenti dei programmi relativi ai 5 fondi strutturali e di investimento europei della programmazione 2014/2020 è risultato in linea con le medie nazionali quanto al rispetto dei tempi previsti per l'impegno dei fondi e la certificazione delle relative spese, a parte alcune specifiche misure su cui siamo in ritardo, tra cui le più significative sono quelle legate agli interventi sull'area del cratere del terremoto del 2016. I controlli non hanno evidenziato però significativi aspetti patologici nell'ambito delle relative gestioni.
Da segnalare che nel periodo di programmazione 2021/2027 dall'Europa ci sono state messe a disposizione risorse di entità ben maggiore a quelle attuali, tenuto conto della retrocessione delle Marche e dell'Umbria dal gruppo delle "regioni europee più sviluppate" a quello delle "regioni in fase di transizione".
A queste risorse ordinarie si aggiungono le opportunità di investimento arrivate con i decreti di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È pertanto assolutamente necessario e urgente gestire con efficienza, efficacia, trasparenza e garanzia di legalità questa ingente mole di risorse finanziarie.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria, anche nel 2021 la spesa sanitaria, che costituisce oltre l'80% della spesa corrente regionale, è stata quella maggiormente influenzata dalle gravi ripercussioni socio-economiche causate dall'insorgere dell'emergenza pandemica. La pandemia ha sicuramente messo a dura prova gli enti del Servizio sanitario regionale. Lo stato emergenziale ha richiesto interventi normativi straordinari e lo stanziamento di risorse aggiuntive, finalizzate a garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza ed il potenziamento della rete ospedaliera e territoriale, con l'obiettivo di aumentarne la capacità operativa in relazione ai pazienti Covid e alleggerire la pressione esercitata dal diffondersi della pandemia, che in molti casi ha messo a repentaglio anche l'assistenza ai pazienti affetti da altre patologie.
I dati consuntivi evidenziano il mantenimento, anche per il 2021, dell'equilibrio economico complessivo dell'intero settore, raggiunto grazie a cospicue risorse proveniegnti da trasferimenti erariali straordinari disposti dalla legislazione emergenziale. Sono stati rispettati i vincoli di spesa che riguardano il personale sanitario.
La Corte dei Conti ha però rilevato la mancata osservanza del tetto complessivo della spesa farmaceutica.
Un altro aspetto critico rilevato dalla Corte dei Conti è lo sforamento del limite di spesa per l’acquisto di prestazioni da operatori privati accreditati per l'assistenza specialistica ambulatoriale e ospedaliera.
In particolare, nell'anno 2021 sono stati spesi dalla Regione 117,8 milioni di euro per prestazioni da enti privati accreditati per l'assistenza ospedaliera, oltre a 90,3 milioni di euro per prestazioni da privati di assistenza riabilitativa. Una deriva privatistica che questa amministrazione regionale ha favorito anche nel 2022, dopo aver promesso ai cittadini l'esatto contrario in campagna elettorale.
Un ulteriore aspetto che continua a gravare sulla spesa sanitaria è la mobilità passiva.
Le entrate per mobilità attiva accertate nel 2021 sono state pari a 109 milioni, mentre le spese per mobilità passiva sono state pari a 135 milioni (inclusa la mobilità internazionale) con un saldo negativo di 26 milioni di euro.
Il dato disaggregato è fortemente negativo per l'Asur (-53 milioni di euro), parzialmente compensato dalle Aziende Ospedaliere e dall'INRCA.
Il sisma. Il rendiconto è anche un'occasione per la ricognizione dello stato di attuazione degli interventi adottati per la ricostruzione ed il rilancio dei territori colpiti dal sisma degli anni 2016 e 2017. In questo ambito i risultati sono ancora molto deludenti.+Lo stato della ricostruzione nelle aree del cratere è in generale insoddisfacente.
Nell'edilizia residenziale privata si sono registrati segnali positivi, a seguito di importanti novità legislative di semplificazione adottate dal Governo nel 2020 ed attuate dal nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione nominato nell'ottobre dello stesso anno.
Per quanto riguarda invece l'edilizia residenziale pubblica, la Corte dei Conti evidenzia che a tutto il 2021 su 164 interventi previsti ne erano stati avviati 34, di cui solo 2 completati.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, su 616 interventi previsti nell'Elenco Unico approvato con l'ordinanza commissariale n. 109 del 23 dicembre 2020, per la realizzazione dei quali sono stanziati contributi per circa 754 milioni di euro, nel 2021 ne erano stati attuati solo 16 e solo 59 erano in fase di esecuzione. Dei rimanenti, per ben 290 non era stata ancora affidata nemmeno la progettazione.
Particolarmente penoso è il capitolo dell'edilizia scolastica, dove su un totale di 187 interventi previsti ne risultava completato solo 1 e solo 9 in fase di esecuzione.
Per quanto riguarda le partecipate, ci sarebbe da affrontare un capitolo corposo sulla gestione delle quali la Corte dei Conti ha rilevato diverse criticità nel giudizio di parificazione del rendiconto. Per motivi di brevità però riservo questo argomento alla trattazione del bilancio consolidato, naturalmente le criticità riguardano il Centro agroalimentare piceno, di cui avevamo già ampiamente parlato anche in Aula tempo fa, l’interporto, l’aeroporto, la Svem.
Vado brevemente alle conclusioni, dato il quadro generale che abbiamo rappresentato e ribadendo il nostro giudizio complessivamente critico sulle scelte programmatiche e sulle attività di gestione effettuate in quell'anno, non possiamo che esprimere un voto contrario all'approvazione del rendiconto 2021 oggi in discussione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Nonostante lo scarso interesse dei Consiglieri di maggioranza, credo che questo debba essere ricordato e considerato come l’atto più importante della politica della Regione Marche perché, a differenza del bilancio di previsione, che molto spesso ritrova al suo interno elementi che riguardano quello che si intende fare, il consuntivo non è altro che la capacità di misurare ciò che l’ente è stato capace di prevedere, quindi la corrispondenza. Da questo punto di vista si verifica l’affidabilità e la credibilità politica di chi guida questo governo.
Il secondo elemento è che il bilancio consuntivo del 2021 è molto importante perché è quello immediatamente successivo all’insediamento della Giunta regionale, che avrebbe dovuto far segnare, apprezzare e far riconoscere i grandi cambiamenti che in campagna elettorale la Giunta Acquaroli aveva prospettato.
In realtà questo consuntivo nulla dà da questo punto di vista, non c’è un segno di diversità, e lo dico alla relatrice di maggioranza, tutti i progetti citati dalla Consigliera Marcozzi analiticamente derivano da chi c’era prima, a me sta bene, la ringrazio per aver testimoniato come chi c’era prima aveva certamente fatto un buon lavoro.
Terzo elemento, nel consuntivo si incrociano due elementi, quello tecnico e quello politico, c’è materia per stare mesi ad approfondirla, naturalmente noi cercheremo di sottolineare alcuni aspetti, ma la relazione di minoranza della Consigliera Ruggeri ha già toccato punti nevralgici, significativi, che danno il senso di quello che è avvenuto nel 2021 e che oggi è sancito non solo politicamente.
Bene ha fatto la Consigliera Ruggeri a richiamare la parifica della Corte dei Conti oltre ad alcuni atti, tra cui quello dei revisori.
Questo andazzo negativo l’ha anticipato la Consigliera Ruggeri, con la quale non ci siamo sentiti, e secondo noi proseguirà nel 2022.
E’ evidente che è difficile individuare tratti particolari, io ne voglio evidenziare solo due che riguardano in tema di sanità alcune segnalazioni. Voi vi siete candidati nel 2020 per cambiare la sanità e debbo dire che il 2021 segnala l’assoluta inamovibilità della situazione precedente, non avete fatto nulla, non solo non avete fatto nulla, ma addirittura nel 2022 avete approvato una legge di riorganizzazione del modello sanitario senza eliminare le disuguaglianze che in termini sanitari erano state evidenziate.
Ricordo solo all’Assessore Saltamartini che il rapporto fra abitanti e personale dipendente nei 5 territori, che tra qualche settimana diventeranno Aziende, è di una disuguaglianza scandalosa: l’Area vasta 2 in rapporto al numero degli abitanti ha 1691 dipendenti in più, a perderci sono: l’Area vasta 1, che sarà Azienda, con 387 persone in meno, l’Area vasta 3 con 470 persone in meno, l’Area vasta 4 con 610 persone in meno, l’Area vasta 5 con 218 persone in meno.
Anche nel rapporto fra gli abitanti e i posti letto ricordo all’Assessore Saltamartini, che è stato indifferente a questa situazione, una serie di differenze, solo l’Area vasta 2 ha 428 posti letto in più a danno di tutti gli altri.
E allora che cosa segnalare dal punto di vista metodologico? Lo dico all’Assessore Brandoni, a cui non si può rimproverare niente, qui va segnalata la fuffa del precedente Assessore al bilancio, fuffa coperta dall’ottima capacità oratoria, ma dal punto di vista sostanziale praticamente un’incapacità di programmare.
La critica più forte che non rivolgo a lei, ma che spero possa essere considerata, è che voi siete estemporanei, non siete in grado di programmare, soprattutto non analizzate i dati, voi siete arrivati nel 2020 e avete cancellato, senza … Presidente si può avere un po’ di silenzio?
Voi non siete in grado, spero che il suo avvento possa cambiare un po’ questa situazione, di analizzare prima di fare, per assumere decisioni occorre analizzare, verificare i dati e successivamente fare delle scelte.
Molto rapidamente elenco dieci punti, ricordo alla Consigliera Marcozzi che ha elencato una serie di dati e questioni a favore di chi c’era prima. Voi nel 2021 investite il 5% in più rispetto al 2020, 5% in più calcolato su una base di 4.199.000.000, addirittura avete un costo di parte corrente del 2% in più, ed è un elemento negativo in termini di bilancio, nel 2021 fate 600 variazioni di bilancio e significa, non so se è chiaro, ve lo dice la Corte dei Conti, non lo dico io, che non avete il senso della programmazione, siete confusi, o almeno nel 2021 lo eravate, 600 variazioni, spero che il suo avvento, Assessore Brandoni, porti una saggezza maggiore, visto che la conosco. Nel complesso delle carte della Corte dei Conti, dai dati a mia disposizione, addirittura spendete 1.220.000 euro che è il 6,50% della spesa informatica in deroga all’obbligo di centralizzazione della spesa, senza autorizzazione dell’ente Regione. E’ un atto di mala gestione, di opacità, ma ci ritorneremo. Avanzo vincolato, vi è stato concesso lo sblocco dell’avanzo vincolato, la legislazione emergenziale consentiva lo sblocco dell’avanzo vincolato in funzione delle maggiori spese per il Covid, voi lo avete sbloccato, ma cosa ci avete fatto? Ci avete fatto le feste! Dico Castelraimondo, perché mi viene in mente che abbiamo regalato 60 mila ad un Comune per fare le luminarie natalizie, ma a parte questo voi spendete 9 milioni per eventi sportivi e commerciali e non per il Covid. E’ una sorta di distrazione, non a caso la Corte dei Conti vi dice che non lo potete più fare perché quelle sono spese destinate e vincolate e non potete farci i comodi elettorali con le risorse per il Covid.
Sforate la spesa per le consulenze dei privati accreditati, lo ha detto la Consigliera Ruggeri, non ci ritorno, non solo sforate il limite per l’acquisto di presidi medici, e lo sforate rispetto al 4,4% per una cifra significativa.
Siete arrivati nel 2020 e avete immediatamente promesso che avreste risolto la questione delle liste d’attesa. Assessore Brandoni lo dico a lei, non solo non sono state ridotte, ma adesso il Cup in gran parte risponde che non si possono prendere le prenotazioni, quindi non solo le avete migliorate, ma adesso chi risponde al telefono dice che non può dare … questo è uno scandalo! Peraltro questo vi serve a dire che avete investito 12 milioni di euro derivanti dal Governo nazionale per riorganizzare il sistema delle liste d’attesa, siamo a novembre, ed oggi, nonostante questi 12 milioni attinti nel 2021, non vediamo la luce.
La Corte dei Conti dice che siete opachi nella spesa del personale, dopo due anni non avete allineato i sistemi informativi di Giunta e Consiglio, praticamente non siete in grado di dimostrare rispetto della capacità assunzionale dell’ente, lo dice la Corte dei Conti, che tale opacità rischia di compromettere alla radice la probabilità di eseguire un controllo efficace basato su una reale prospettazione del fenomeno.
Infine, chiudo con la questione del Segretario generale, ringrazio il Consigliere Cesetti che ha approfondito e mi dispiace che voi, e credo anche la persona in oggetto, l’abbiate presa come una questione personale, ma capisco, questa è la legge. La Corte dei Conti vi dice che avete fatto una cosa fuori dalla legalità, non solo perché non avete rispettato le norme connesse e riconducibili a come si recluta quella persona, ma addirittura per i tetti di spesa …, non lo dice il Consigliere Cesetti, che è un buon amico e lo ha anticipato, non è una quesitone personale, è la filosofia, Assessore Brandoni, di chi governa rispettando le regole e ad oggi nonostante due anni voi non siete stati in grado di affrontare la questione.
Questo vuol dire che evidentemente non voteremo questo consuntivo, un consuntivo incapace, come avevamo detto per il previsionale - spero tanto in lei Assessore Brandoni - un consuntivo che come il previsionale è privo di anima, è identico al passato, e a noi paradossalmente fa piacere, e naturalmente dimostra ai cittadini marchigiani la vostra incapacità di portare il cambiamento affermato e dichiarato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Lascio volentieri l’intervento a qualche collega anche per alternarci, ma credo che debba intervenire anche se avevamo concordato, come era giusto, che io mi sarei impegnato con la legge statutaria, che faremo più tardi o domani, mentre il conto consuntivo l’avrebbe visto il Consigliere Carancini. Non ripeterò quello che lui ha detto e che io ovviamente condivido, però non posso, Assessore, per rispetto nei suoi confronti, sottrarmi da questo intervento perché magari possa sentire dalla nostra voce non solo quello che noi pensiamo, ma quello che è e che risulta documentalmente provato.
Assessore, lo ha detto bene il Consigliere Carancini, credo di non aver mai fatto nella mia vita politica, abbastanza lunga, né tanto meno in quest’Aula questioni di carattere personale, ci mancherebbe altro, io mi occupo di politica, mi occupo dell’istituzione che rappresento, in questo caso il Consiglio regionale, ed ho la fortuna di avere un ottimo rapporto personale con ciascuno di voi della maggioranza, però politicamente io non condivido nulla. Lo stesso Presidente della Giunta regionale sa che gode della mia stima personale, ma politicamente non c’è nulla che ci accomuna e credo che politicamente la sua azione sia insufficiente e la discussione su questo conto consuntivo ne è la prova più evidente.
E’ vero, questo è l’atto più importante perché se il bilancio di previsione è lo strumento con il quale diciamo quello che vogliamo fare, quello che vogliamo essere, i progetti che vogliamo mettere in campo, il consuntivo è l’esame di quello che abbiamo fatto, di quello che siamo stati, dei progetti realizzati, delle risposte che abbiamo dato. Se il bilancio di previsione, che si basa sugli impegni, è un esercizio abbastanza semplice per una maggioranza, il conto consuntivo non fa sconti perché è la fotografia di ciò che è stato e di ciò che voi siete stati.
E allora questo è vero, è il consuntivo del primo bilancio di questa amministrazione, del bilancio 2021.
Pensavo che il bilancio 2021, fatto nel 2020, dovesse contenere l’embrione almeno del programma di mandato declinato in questo consesso dal Presidente Acquaroli, la declinazione del programma di mandato nell’Assemblea è un atto costituzionalmente previsto insieme alla presentazione della Giunta, quindi pensavo che il bilancio di previsione contenesse un embrione, ancorché fatto, per carità, nel 2020 con le evidenti difficoltà che ha dovuto affrontare questa amministrazione: il Covid che impazzava e che ancora c’è, purtroppo, la crisi economica, però questa amministrazione lo sapeva quando si è candidata al cospetto del corpo elettorale Non c’era nulla di quell’embrione in quel bilancio di previsione, e noi lo dicemmo.
Ci venne detto dal suo predecessore, Assessore, oggi Senatore, che quello era un bilancio tecnico di fatto perché l’amministrazione si era insediata da poco e si rinviava a successive variazioni di bilancio, che però non ci sono state, non sono pervenute nel corso dell’annualità 2021.
Questo bilancio consuntivo fotografa bene una programmazione economica e finanziaria insufficiente ed inadeguata rispetto alle esigenze della nostra regione e della nostra comunità regionale perché quelle promesse variazioni non ci sono state, nessuna! L’unica variazione, l’ho ripetuto più volte nel corso del 2021, venne addirittura proposta dal Presidente della II Commissione Consigliere Putzu, approvata e votata dal Partito Democratico, segno evidente che il Partito Democratico non fa sconti, ma c’è quando occorre assumersi delle responsabilità.
Una variazione non presentata dall’Assessore al bilancio, ma dal Presidente della Commissione Putzu, resasi necessaria per completare alcune importanti opere pubbliche varate, programmate e in corso dalla precedente amministrazione ed altre da progettare, eppure programmate dalla vecchia amministrazione. Il Partito Democratico non si sottrasse da quell’esercizio e noi votammo favorevolmente. E’ l’unica variazione che pervenne in quest’Aula, quella del Consigliere Putzu e, come ha ricordato il Consigliere Carancini, la Giunta si è guardata bene dal non sottrarsi a mettere in campo 600 variazioni di bilancio con delibera di Giunta regionale, che sappiamo essere uno strumento eccezionale perché il bilancio è prerogativa legislativa dell’Assemblea legislativa e le variazioni di bilancio con atto di Giunta sono un’eccezione che conferma e dovrebbe confermare la regola, pena il reiterare in questi atti una illegittimità di fondo, tant’è che vi viene ricordato dalla Corte dei Conti.
Tra l’altro la dimostrazione qual è? E’ proprio questa, che quel bilancio 2021, del quale oggi esaminiamo il consuntivo, non era altro, anche questo veniva ricordato da chi mi ha preceduto, che il nostro bilancio 2020/2022, dico nostro perché io ero l’Assessore al bilancio, era quello, ovviamente con le necessarie correzioni e adattamenti perché, è evidente, mentre aveva una programmazione puntuale per l’anno 2020, non poteva averla per le annualità 2021 e 2022, e da qui le variazioni di bilancio che sono esercizi tecnici per far fronte alle necessità, alle spese vincolate, obbligatorie, eccetera ed anche per far fronte ad alcune, come io le chiamavo, esigenze organiche dei territori perché avevano una loro logica programmatoria. Oggi sì che quelle esigenze possono essere definite marchette elettorali, non è una bella espressione, ma non è mia.
Qualcuno allora dirà: perché votate contro se era il vostro bilancio, lo facciamo perché il vostro è stato un bilancio senza anima, non l’aveva quel bilancio che voi avete messo in campo, il bilancio 2021/2023, che oggi ci consegna un consuntivo senza cuore perché non ha avuto a cuore le esigenze e se vogliamo anche i drammi della nostra comunità, le difficoltà del tempo e nel tempo, oltre alla crisi economica, alle conseguenze del terremoto, del Covid 19 e poi della guerra, della crisi energetica. Cosa c'entra la crisi energetica con il bilancio 2021? C’entra perché non si è fatto carico delle difficoltà delle famiglie e delle imprese stremate da anni di crisi economica e dalla pandemia, nessuna risorsa, nessuna variazione per risorse aggiuntive, sempre promesse e mai erogate. Nessuna risorsa aggiuntiva in sanità, che è l'80% del bilancio regionale, ed il nostro sistema socio-sanitario regionale si è dovuto misurare con il dramma del Covid 19. Nessuna risorsa aggiuntiva che pure poteva essere messa in campo, come previsto dalla legislazione nazionale concordata a livello di Stato-Regioni, è stato ricordato, l’utilizzo del cosiddetto avanzo vincolato che doveva essere prioritariamente destinato alle esigenze del Covid 19, invece voi avete sottratto quelle risorse per finalità molto poco nobili, che evidentemente dovevano pagare delle contro prestazioni politiche.
Inoltre il ritardo con il quale questo consuntivo è stato approvato dalla Giunta, l’Assessore non c’era, il ritardo con cui è stato parificato ha determinato la necessità di approvare un assestamento 2022 in pendenza di approvazione del consuntivo, con tutti i limiti che questo determina, su tutti la gestione del fondo crediti di dubbia esigibilità perché è di tutta evidenza, Assessore, che laddove il consuntivo fosse stato parificato in sede di assestamento sarebbe stato possibile utilizzare parte di quei 20 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, magari utilizzarne una metà per approvare gli emendamenti del Consigliere Carancini e di tutto il gruppo PD.
Questo è il tema, lo dico al mio capogruppo che in quell'occasione aveva presentato importanti emendamenti sottoscritti da tutto il gruppo PD per far fronte alle necessità degli alluvionati di Senigallia, a quegli emendamenti, possibili anche allora, sarebbe stato impossibile dire di no se fosse stato approvato il consuntivo, perché i rilievi ingiusti, secondo me formalmente corretti ma ingiusti della Corte dei Conti sarebbero stati tamquam non esset, nel momento in cui quello fosse stato approvato. Questo ha determinato.
Neanche quel consuntivo ha dato risorse alle famiglie ed alle imprese stremate dalla crisi energetica, i 100 mila euro dell’Assessore Saltamartini contro, ad esempio, i miei 4 milioni per 28 mila famiglie.
Ci dice la Consigliera Marcozzi che la maggioranza è stata vicina alle imprese con le leggi, no, sono tutte leggi manifesto, tra l’altro per niente finanziate, con le quali si è voluto coprire il nulla della programmazione economica e finanziaria, è come se noi, Assessore, volendo sostenere una famiglia in difficoltà e che ha fame, le regalassimo un quadro di natura morta, è la stessa cosa. Queste sono le leggi manifesto, che guardano ma non soddisfano le necessità dello stomaco. Di questo si tratta, queste sono le esigenze delle famiglie e delle imprese, è brutto dirlo ma è così, guardano alla pancia delle persone e delle imprese. Questo non è un argomento volgare, è un argomento forte.
Termino dicendo che è stato parificato, tecnicamente, ci mancherebbe, è il nulla, non ci vuole molto a parificare il nulla, è facile, ma in questo c'è, tra l'altro, le ragioni della politica e della programmazione piegate alla ragione della burocrazia e quando ha parificato, in relazione a quelle leggi di cui ha palato la Consigliera Marcozzi, la Corte dei Conti, guarda caso, fa gli stessi rilievi che abbiamo fatto noi in questa Aula, segno evidente, Assessore, che non solo cogliamo nel segno, ma questo ormai è un fatto noto e acclarato, ma che ci stiamo e siamo disponibili a starci ed anche a dare una mano, quando serve, come noi abbiamo sempre fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Consigliere, Cesetti, l’ascolto sempre con molta attenzione, la sua esperienza viene sempre fuori e questa, mi permetta, non è una sviolinata. L’ascolto sempre volentieri, come ho ascoltato con tanta attenzione il mio ex collega Consigliere Carancini.
E’ un mese che sono qua e potrei rispondervi: “Abbiamo avuto la parifica, chiudo e mi rimetto seduto”, però vorrei ripercorrere con voi un attimo quelli che sono stati gli appuntamenti di bilancio.
Consigliere Cesetti, il rendiconto 2020 è stato approvato in questa legislatura con un bilancio di previsione fatto da voi, giusto? Partiamo da lì? Non c’è stata l’approvazione del rendiconto a fine 2021? Non c’è stata, non lo sapevo, quindi noi abbiamo approvato il bilancio di previsione 2021/2022.
Volevo ripercorrere quelli che sono stati gli appuntamenti di bilancio, ho preso nota di quanto detto da entrambi i consiglieri del PD, mi confronterò con il Presidente e con la Giunta su questi rilievi perché sicuramente qualcuno sarà di spunto per riflettere e per migliorare.
Riguardo alle tante variazione di bilancio, sarà mia cura andare a vedere quante ne avete fatte voi nella precedente legislatura. Da Assessore al bilancio mi trovo in ogni Giunta e con diverse variazioni, questo lo voglio verificare, e voi sapete bene che tra impegno, spesa e altro si arriva sempre all’ultimo momento e non si riesce, quindi bisogna andare avanti con le variazioni.
Avete detto bene, il consuntivo è la fotografia di quanto fatto nell'anno, perché quando approvavamo i bilanci comunali, il bilancio più vero era quello dell'anno a cui si andava incontro, quindi, quindi lo strumento che andremo ad approvare a fine dicembre è il bilancio di previsione 2023, mentre nei Comuni c’è il bilancio pluriennale 2023/2024/2025 e il 2024/2025 in gergo, anche all'Anci, lo chiamavamo il libro dei sogni.
Spero che il nostro bilancio di previsione che andremo ad approvare a fine dicembre non sia un libro dei sogni, mi impegnerò su questo e cercherò, magari nei miei prossimi interventi, di dare quelle risposte che il Consigliere Carancini ha sottolineato come grandi criticità di questa amministrazione. Grazie.
PRESIDENTE. Conclusa la discussione generale, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho sentito dai banchi della minoranza che questo è un bilancio senza anima e oggi senza cuore, che non lo voterete e che le opere, le infrastrutture, di cui ho fatto l’elenco nella relazione, ma soprattutto i bandi che sono stati messi in campo da questa amministrazione, causa il protrarsi della pandemia che ha messo a terra il tessuto produttivo e sociale della nostra regione, sono cose fatte dalla precedente amministrazione. Allora non si comprende perché lo bocciate. Bocciate quello che voi avevate previsto negli anni precedenti.
Per quanto riguarda le criticità della Corte dei Conti è innegabile che ci sono, ma questo serve anche da stimolo per migliorarsi.
Invito la Consigliera Ruggeri a vedere anche le precedenti parifiche, perché le ho lette ogni anno, bene, queste criticità che sono state evidenziate per l’esercizio 2021 servono per migliorarci.
Quando la sottoscritta dai banchi della minoranza metteva in evidenza le criticità esposte dalla Corte dei Conti - vi do un dato – che tutti facevano finta di non rammentare, c’era una mobilità passiva che nell'anno 2016/2017 era triplicata rispetto al 2015. Noi la mettemmo in evidenza perché era una criticità, significava che i marchigiani preferivano andare a curarsi fuori regione, però quello è servito per migliorarsi perché negli anni successivi quella mobilità ha iniziato a decrescere.
Queste cose in minoranza le avevo messe in evidenza, ma dai banchi dell’allora maggioranza non erano state prese in considerazione.
Non nego che queste criticità ci siano nel bilancio 2021, però non si comprende perché dai banchi della minoranza bocciano il bilancio.
La Consigliera Marcozzi relatrice di maggioranza ha elencato una serie di cose fatte da questa amministrazione nel 2021, erano cose vostre ed oggi bocciate questo documento? Mi sembra assurdo!
La Consigliera Ruggeri ha evidenziato delle difficoltà in merito ai residui attivi, che sono elevati, ma lo erano anche in passato. Ripeto, queste criticità servono per migliorarci, però dobbiamo dire che abbiamo ottenuto la parifica e siamo in ritardo nell’approvare il consuntivo. Adesso voglio ricordare che nel novembre 2020 sono stata relatrice di maggioranza del consuntivo, del Defr, del bilancio di previsione, di tutto e adesso voi ci dite che abbbiamo approvato il consuntivo in ritardo, ma voi cosa avete fatto? Nel 2020 siamo arrivati a fine anno ad approvare tutti i documenti, in una giornata abbiamo approvato tutto.
(interventi fuori microfono)
Jessica MARCOZZI. Scusate, per voi c’era la scusante delle elezioni, per noi no.
Ripeto, queste criticità non le nego e non le ho mai negate, sia quando facevo parte della minoranza sia oggi che faccio parte della maggioranza.
Tutto ciò serve per migliorarci senza ombra di dubbio, però abbiamo ottenuto la parifica e alcuni dati economici, vi invito a leggerli, sono migliorati, anche il debito si è ridotto, andate a vedere il risultato, alcuni dati sono migliorati.
Adesso dicendo che questo è un bilancio senza anima e senza cuore vi contraddite, dite che la Consigliera Marcozzi ha fatto l’elenco di quello che è stato fatto nel 2021 e che sono cose vostre, però non le votate, le bocciate. C’è qualcosa che non va. Io voterò questo bilancio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Semplicemente per dire che sono stata relatrice come la Consigliera Marcozzi in una giornata sola di tutti gli atti di bilancio, esattamente come lei, rendiconto, Defr, stabilità, abbiamo fatto tutto io e lei quella volta ed io ho continuato a farlo così come avete visto fino ad oggi.
Detto questo, io sono in Commissione bilancio da quando sono stata eletta, quindi uno sguardo a quanto è avvenuto prima l’ho anche dato e sono stata oggettiva nella mia relazione perché ho portato addirittura le percentuali di miglioramento quando ci sono state, però essendo all'opposizione, siccome dobbiamo fare da pungolo, essendoci nel rendiconto delle criticità che oggettivamente traspaiono dalla lettura dei dati, non si può che votare contro. Non sono stata in maggioranza prima ed il mio movimento politico ha sempre votato contro il rendiconto, quindi continuo a fare quello che il mio ruolo mi impone anche perché ho motivo di farlo data la relazione che ho fatto prima, le criticità evidenziate, non ci torno sopra, ma se volete lo faccio. Quanto ci costa la sanità privata? Abbiano sforato il tetto per la spesa farmaceutica, la ricostruzione post sisma è ferma, nel 2021 è stata inaugurata solo una scuola, ci rendiamo conto di come è la situazione? Per me non è soddisfacente.
Sono convinta del voto contrario, magari non per le stesse motivazioni degli altri colleghi che voteranno contro, però mi sento di dire che questo è l'unico modo possibile e sostenibile. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Solo qualche osservazione alla quale farà seguito qualche altra considerazione, soprattutto dopo le valutazioni della Consigliera Marcozzi.
Assessore Brandoni, credo che non sia la filosofia corretta dire che, siccome voi avete fatto 600 variazioni di bilancio, va a controllare quante ne sono state fatte in precedenza. Ritengo che sia una risposta sbagliata, ma è un'opinione.
Penso che la prima domanda che un Assessore al bilancio si debba fare è: come posso fare per ridurle? Anche perché siamo in tutt'altro periodo, non so quante ne siano state fatte nella Giunta precedente, ma se ne avesse fatte 615 sarebbe comunque sbagliato.
La domanda che le faccio è: lei è impegnato a ridurre le variazioni di bilancio in corso d'anno, che dovrebbero essere, come puntualmente ha detto il Consigliere Cesetti, fatti eccezionali? Questa è la risposta che mi aspetterei da lei, no che va a vedere quello che hanno fatto gli altri, suppongo che la strada, anche per lei, non sia quella giusta.
Il secondo elemento che voglio evidenziare è il fondo crediti di dubbia esigibilità, che hanno inserito nei loro interventi sia la Consigliera Ruggeri che il Consigliere Cesetti. Guardate che sul fondo crediti di dubbia esigibilità, che praticamente si raddoppia, la motivazione dell'ufficio è insensata, è vero che la Corte dei Conti dice che i criteri per appostare il fondo crediti non può essere più quello di cassa, ma quello di competenza, ma questo non giustifica l’accantonamento del 100%, significa creare sacche utili da utilizzare quando serve.
Questa non è una buona amministrazione, Assessore. Faccia rivedere questa posizione, significa che la Giunta si lascia un tesoretto - e non è una buona amministrazione - delle risorse disponibili. Significa lasciarle al servizio della prudenza, anzi della tranquillità dell'ufficio e non le diamo a chi ha bisogno a casa, mentre noi in sede di assestamento avevamo ipotizzato delle risorse da mandare alle persone che avevano bisogno a casa, quindi, Assessore, la direzione dovrebbe essere un’altra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Assessore Brandoni, è inutile che va a vedere, io ho fatto tante variazioni di bilancio, però le ho portate con proposta di legge in questa Aula, questo fa la differenza, e le variazioni che portavano con delibera di Giunta regionale erano la conseguenza delle variazioni di bilancio che portavo in questa Aula. Ne ricordo una, ad esempio, durante la pandemia, il provvedimento di 210 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese. Qui il tema qual è, è che nell’esercizio 2021, di questo parliamo, l’unica variazione di bilancio è quella portata dal Consigliere Putzu, che noi abbiamo votato, solo quella, nient’altro.
Lo dico anche alla Consigliera Marcozzi, noi non votiamo questo bilancio, questo consuntivo del bilancio 2021, nel quale è ovvio che voi non avete apportato nulla rispetto a quello che noi avevamo fatto nel 2020/2022, perché voi l’avete fatto soltanto sopravvivere, non l’avete fatto vivere per le esigenze della nostra comunità. E’ un bilancio che doveva essere adattato, l’ho detto prima, perché quello che noi abbiamo fatto era sul 2020, ma quello del 2021 non poteva avere una programmazione puntuale, è evidente, e c’è anche il tema dell'esigibilità, quindi va da sè, non era possibile. Voi dovevate farlo vivere.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Ho detto che noi non possiamo votarlo, e l’abbiamo detto all'inizio, perché alla fine è un consuntivo e rispetto ad un bilancio tecnico il consuntivo può essere solo un esercizio tecnico, nient'altro, non c'è niente di più.
L’ho detto poc'anzi, se ad esempio questo consuntivo - bene, non avete fatto variazioni - fosse stato approvato prima, portato in questa Aula prima - e non vedo cosa ve l'abbia impedito per esservi ridotti all'ultimo giorno utile - noi avremmo potuto approvare un assestamento molto diverso, e questo non è stato.
Da ultimo, lo dico alla Consigliera Marcozzi, la parifica non è un fine, è un mezzo, Assessore, per le politiche di bilancio, è evidente, la conditio sine qua non perché è ovvio che se non viene parificato …, ma non può essere solo quello.
Il mezzo si utilizza con la forza della ragione, della passione, se vogliamo, e anche dell’idea, con il cuore, come dicevamo prima, con un po’ di anima, cosa che qui non c'è. Non si può fare un bilancio, lo dico ancora alla Consigliera Marcozzi, per strappare le congratulazioni o gli apprezzamenti della Corte dei Conti, se ci sono bene, ma un bilancio non si fa per gli applausi, ma per il consenso delle comunità che si amministrano, affinché in una realtà regionale – abbiamo comunque un bilancio di 5 miliardi - possano almeno avere qualche sollievo alle quotidiane pene in questa regione, ahimè, determinate dalle continue emergenze.
Vorrei un bilancio che, ad esempio, non si limitasse al sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dalla crisi energetica con uno stanziamento di 100 mila euro, 25 euro a famiglia, ma che magari potesse dare a 28 mila famiglie 150 euro, come diceva il mio emendamento sui 4 milioni.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Votiamo contro appassionatamente.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Il gruppo PD voterà contro. Voglio dirlo, Presidente, dall’inizio della legislatura una volta soltanto ho votato a favore della maggioranza, quando ho votato il mio amico Consigliere Bilò, lo voglio dire pubblicamente in questa Aula, alla Segreteria dell’Ufficio di Presidenza, perché io al Consigliere Bilò lo voto.
PRESIDENTE. Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 8. Lo pongo in votazione.Ripetiamo la votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 11. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Prendo la parola perché francamente sono sorpreso, questa è la discussione del consuntivo, Presidente Latini, e vediamo una maggioranza totalmente indifferente, che ci può stare, perché qualcuno potrebbe dire: ma a noi che ce ne importa di quello che voi dite. Non verificare, non apprezzare, non ricevere un contrasto dalla maggioranza rispetto alle tante osservazioni ed approfondimenti che sono stati fatti, nei limiti ovviamente del tempo consentito, francamente mi sorprende.
Ovviamente la legittimità è un conto, l'aspetto politico è un altro, mi verrebbe da chiedere: ma il Consigliere Ciccioli sta in Aula? Gli altri stanno in Aula? Non credo che sia un'offesa a questa opposizione, è un'offesa ai cittadini perché nessuno di voi ha risposto, accettando il pensiero dell’Assessore Brandoni, sui cui impegni non ho dubbi, ma non ci avete spiegato come mai ci sono stati tutti quegli aspetti che abbiamo segnalato, 600 variazioni di bilancio, perché? Dall’Assessore Brandoni posso anche accettare che non lo sappia, ma qui fra maggioranza e Assessori plenipotenziali ce ne sono tanti. Poi, perché l'avanzo vincolato lo avete destinato agli aspetti commerciali e non al Covid? Perché non avete utilizzato il fondo crediti di dubbia esigibilità per le persone ed avete accantonato il 100%, raddoppiando la quota del 2020? Perché avete sforato la spesa per l'acquisto di prestazioni da operatori privati accreditati? Perché avete sforato la spesa per l'acquisto dei dispositivi di protezione? Perché non avete messo in condizione i revisori e soprattutto la Corte dei Conti di capire quali sono le spese per il personale, che naturalmente sono confuse e opache? Lo dicono loro non io. Perché continuate a mantenere e a non risolvere il tema del vostro Segretario generale, dato che alla luce di quello che vi ha detto la Corte dei Conti si possono determinare una serie di conseguenze negative sugli atti? E’ mai possibile che una maggioranza di destra non sia in grado di dire che stiamo dicendo delle sciocchezze per questo, questo e questo. Vi pare una discussione normale questa? In Consiglio comunale, Assessore Brandoni, avvenivano queste cose? Assolutamente no, perché il rispetto reciproco passa da un confronto, magari anche da uno scontro, il silenzio è davvero drammatico.
PRESIDENTE. Articolo 11. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi domando nelle annualità precedenti quante volte la Corte dei Conti non ha parificato il bilancio, guardo il Consigliere Cesetti, che è un parificatore nato. Alla parifica andavo come Presidente dell’ Anci, qualche volta veniva anche l’attuale Assessore Brandoni perché eravamo invitati insieme, io Presidente lui Vicepresidente. Vado a memoria, non mi sembra che ci sia mai stata la Corte dei Conti che non ha parificato. Bene, voi avete vinto le elezioni per le parifiche, voi avete vinto le elezioni per ottenere la medaglia dalla Corte dei Conti dell’avvenuta parifica.
Con l’Assessore Brandoni per sette anni siamo stati compagni di banco, quindi mi posso permettere, qui è Assessore e quando uno arriva bisogna che sia pronto, non possiamo dire che loro hanno fatto delle cose, nel 2020 avete votato il bilancio di previsione 2021/2023, lo avete votato, anche se era strutturato dalla Giunta precedente. Voi ai cittadini avevate raccontato che eravate pronti, che immediatamente avreste rivoluzionato il sistema, avreste cambiato tutto con grande efficienza e capacità, noi ancora, questo lo dico perché il Consigliere Cesetti lo rimarca tutte le volte, aspettiamo la prima variazione di bilancio del 2021, quella che doveva sconvolgere la Regione. Non l’avete fatta, avete fatto quello che sapete fare meglio: le “cine”, voi fate le variazioncine, fate le programmazioncine, però, ve lo devo riconoscere, sono tutte molto finalizzate, e qui scatta la grande preoccupazione perché avete fatto due bilanci per le elezioni 2022, che era un dato, uno può anche gestirla così. Il Consigliere Cesetti ha detto che non dovete rispondere alla Corte dei Conti, ma al popolo. Loro al popolo hanno risposto, poi non hanno risposto alle imprese che erano in grande difficoltà, non hanno risposto alla sanità perché oggi ci accorgiamo che la responsabilità è sempre del governo nazionale, quindi non c’è la possibilità di incidere in maniera determinata, però, lo dico per l’Assessore con tanto rispetto, andate a vedere cosa sta succedendo al pronto soccorso, uno a caso, quello di Torrette la notte scorsa. Andate a vedere cosa vuol dire fare 14 ore di turno consecutivo e lasciare il pronto soccorso con 30 persone che sono lì da 14 ore. Questo è quello che accade, a Senigallia, a Torrette, a Jesi, guardate come avete inciso su questo, zero!
Una corsa alla Corte dei Conti che prende il bilancio, Assessore …, reiterato pari a quello che era stato fatto dai precedenti, lo dico per la relatrice di maggioranza, ma il mondo, ahimè, è cambiato talmente tanto che anche se quelli di prima hanno avuto tutte le medaglie della Corte dei Conti, come le avete avute voi, non significa che avete risposto alle necessità, prima del Covid, oggi dell'energia, del sostegno alle famiglie e alle imprese, quelle che mettono la macchina regionale in grado di funzionare in sicurezza.
Vi assumete tutte le responsabilità, guardate, non ho mai fatto un fatto personale del Segretario generale, lungi da me quel tipo di impostazione, ma mettere questa volta in crisi il sistema perché si possono fare atti illegittimi …, e non lo diciamo noi, non lo dice il Consigliere Carancini, che lo ha detto, non lo dice il Consigliere Cesetti, che l’ha scritto, no, ve lo dice la Corte dei Conti, che è l’obiettivo vostro.
Assessore, è arrivato adesso, ma è sempre uguale a quelli di prima, che non vi piacevano per niente, invece sono molto preoccupato perché, ahimè, di elezione in elezione, qui ci avviciniamo a quell’altra, e se tanto mi dà tanto - abbiamo permesso a tre Assessori di andare a Roma con il sostegno delle scelte fatte da questi bilanci e certificate oggi dal vostro rendiconto - pensate cosa potrà accadere tra un anno e mezzo quando si preparerà la campagna elettorale per tutti i 20 Consiglieri di maggioranza.
Ovviamente il voto nostro è fortemente contrario e dovreste meditare anche voi sul condividere questo tipo di scelte perché non sono politiche, ma ci sono responsabilità oggettive rispetto a quelle che vi state assumendo.
Voto contrario del Partito Democratico, convinto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Prendo la parola per ringraziare la Giunta, l’Assessore uscente e fare gli auguri al nuovo Assessore per il lavoro che lo attende.
Dopo due anni ci troviamo a valutare l'operato dell'anno scorso, il bilancio fatto due anni fa, il primo vero bilancio, e posso dare un giudizio più che positivo vista la situazione in cui ci siamo trovati con la pandemia, che ancora era in corso, con le crisi che abbiamo avuto, e non mi metto ad enunciare, lo ha detto prima la Consigliera Marcozzi, tutto ciò che è stato fatto. Penso che la Giunta abbia operato nel modo giusto e che stia andando nella direzione giusta.
“Era come prima, non come quelli di prima”, su questo non vorrei esprimermi perché se quello di prima era fatto tutto bene forse il risultato non era quello. Se facciamo come avete fatto voi vorrà dire che fra tre anni perderemo, fino adesso gli elettori, ai quali vi siete più volte appellati, ci danno ancora ragione.
Noi lavoriamo attentamente, cercando di ottemperare alle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle persone che sono in difficoltà. Nella sanità cerchiamo di fare del nostro meglio in una realtà molto difficile, in una situazione che non c'è stata lasciata rosea, ma non perché chi c’era prima non ha amministrato bene, ma perché forse con l’andare del tempo e con le leggi si è creata una situazione di difficoltà, anche su questo dico che stiamo andando avanti bene.
Da parte del gruppo Lega c’è piena consapevolezza di ciò che è stato fatto, un ringraziamento alla Giunta per i risultati ottenuti.
Si può fare di meglio? Siamo tutti d'accordo perché anche il contributo di questa Aula sicuramente è utile, magari anche dai suggerimenti della minoranza, dai loro interventi si può prendere qualcosa di positivo, però denigrare tutto e dire che è tutto sbagliato mi sembra un po’ esagerato e non guarda a quella che è la realtà vera.
I problemi ci sono, ci sono le difficoltà, ma sicuramente non dipendono dalla nostra Giunta che, ripeto, secondo il gruppo, ha lavorato bene e ci auguriamo che nel prossimo bilancio, che ci stiamo accingendo ad approvare, si possa dare un indirizzo più deciso alle politiche che questa amministrazione vuole portare avanti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Innanzitutto, come sempre, quando si fanno atti amministrativi e si governa ci sono delle criticità, non tutto va per il verso giusto, ci sono cose che avremmo voluto fare meglio.
Questo è quello che abbiamo saputo fare, però, e non lo dico per aspetti autocelebrativi, siamo abbastanza soddisfatti, non del tutto, ma abbastanza ed il giudizio che comunque danno la Corte dei Conti ed i revisori dei conti non ci sanziona, fanno dei rilievi, come sempre accade in qalsiasi attività umana. Nel consiglio di amministrazione di un'azienda o nelle attività societarie ci sono dei rilievi, delle valutazioni, delle autovalutazioni, ma noi complessivamente siamo abbastanza soddisfatti.
Rispoetto da dove partiti abbiamo fatto meglio, questo va detto, abbiamo fatto meglio di come era prima e non ce lo diciamo da soli, ce lo dicono quelli che hanno rapporti con l'ente, ce lo dicono le categorie, e non è ininfluente. Certo, siamo in un momento di grande difficoltà per la sofferenza della finanza pubblica, per i trasferimenti dello Stato, per le norme che complicano tantissimo le cose, questo problema della normativa e della burocrazia che interferisce anche su progetti positivi esiste, dobbiamo cercare la semplificazione che deve partire ovviamente dallo Stato e deve arrivare alla pubblica amministrazione ed anche a tutte le organizzazioni periferiche.
Si chiede il Consigliere Carancini: “Ma perché non ci siete?” Lo dico alla Marzullo: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”, nel momento in cui c'è un'opposizione che non riesce a trovare un momento di dialogo, di sintonia, uno può essere anche aggressivo, può sostenere con passionalità le tesi, nel momento in cui c’è un atteggiamento distruttivo ci sono due modi per reagire: si litiga, ed è successo, o si ignora, delle due l’una. In qualche occasione abbiamo litigato, qualche volta anche sopra le righe, a questo punto conviene lasciarvi parlare tra di voi, questo è il punto. Quando c'è un argomento che non è sanzionatorio, delegittimatorio e via di seguito, probabilmente può essere preso in considerazione. Io sono tra quelli, stranamente, che di più tende ad ascoltare l’opposizione, anche quando si arrabbia, però l’ascolta, ma quando non c’è più niente da dirsi si rompe il matrimonio. Se l’opposizione vuole cambiare va benissimo, la mano è sempre tesa, se invece uno ritiene che tutto fa schifo, ognuno si tiene la propria valutazione e noi andiamo avanti nel governo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Sono già intervenuta due volte, il nostro sarà un voto favorevole, convintamente favorevole.
Ho sentito dai banchi della minoranza far riferimento al giudizio di parifica, io nei miei interventi l’ho detto: siamo orgogliosi come maggioranza di aver ottenuto la parifica della Corte dei Conti, così come quando voi eravate in maggioranza e sbandieravate il fatto di averla ottenuta, con un dato in più rilevante, che i dati economici quest’anno sono migliorati per quanto riguarda il risultato economico, il fondo cassa.
Come noi siamo orgogliosi, anche voi lo siete stati nei cinque anni in cui siete stati in maggioranza, però c'è una frase che il Consigliere Mangialardi ha detto e che mi ha stupito: “Voi siete uguali a quelli di prima, anzi uguali a quelli di ancor prima”, ma ragazzi, qui c’è qualcosa che non va, scusate, se siamo uguali a quelli di prima perché non votate, vi contraddite da soli, la vostra è una contraddizione continua.
Ci tengo a precisare che ho fatto un elenco delle leggi che sono state messe in campo perché il protrarsi della situazione pandemica ha generato un impatto sfavorevole sul tessuto produttivo e sociale, avete detto che sono norme vuote, che non ci sono risorse.
Io ho fatto 5 anni di opposizione, sapete quante leggi vuote sono state messe in campo o con 10.000 euro? Me le ricordo tutte perché oltre ad essere stata relatrice di minoranza ero anche in Commissione bilancio e studiavo anche gli atti della parifica, quindi, colleghi Consiglieri della minoranza, è vero che ci sono delle criticità messe in evidenza dalla Corte dei Conti, ma a noi servono da stimolo per fare meglio, come è stato per voi. Ve l’ho detto, la mobilità passiva era triplicata poi man mano c'è stato un abbassamento. A noi serve come stimolo, a voi serve per fare opposizione, però, ripeto, la vostra è una contraddizione continua e costante o siamo bravi o siamo uguali agli altri, ma non è possibile, capite? Comunque per noi il voto è favorevole.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi stupisco degli accorati appelli dei Consiglieri di maggioranza al voto di astensione o a favore, ma queste sono leggi di bilancio, io ho avuto l'esperienza in Consiglio comunale, e mai l'opposizione vota a favore di una legge di bilancio, sennò entra in maggioranza, quindi noi facciamo il nostro lavoro senza strumentalizzare niente.
Ho fatto una relazione oggettiva ed ho messo pregi e difetti per me e per mio gruppo, più difetti che pregi di questo rendiconto. Ho svolto il mio ruolo con dignità e pregherei la maggioranza di pensare a fare meglio il suo piuttosto che venirci dire a noi come dobbiamo fare il nostro.
L’opposizione solitamente su questi atti vota contro ed io oggi farò così, ma non solo per questo motivo, perché ho motivato e nessuno di voi è intervenuto per confutare le cose che ho detto, non solo io, ma anche la Corte dei Conti e i nostri revisori interni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Dico che è legittimo fare critiche, ma per la prima volta un governo nazionale o regionale si è trovato di fronte ad un evento come la pandemia, e non era mai successo, non abbiamo riscontri di quella avvenuta nei primi del 1900.
Vi prego di ascoltarmi. Questo è stato un bilancio altamente, per quello che ho potuto vedere in queste poche settimane che sono seduto qua, condizionato dal Covid e da quello che è successo dopo, dalla guerra e dalla crisi energetica.
Consigliere Cesetti, lei ha parlato di quotidiane pene, io dico che le quotidiane pene sono state a livello nazionale perché i cittadini di altre regioni hanno subito veramente le pene, da un Ministro che si poteva chiamare con qualsiasi nome, ma sicuramente non speranza, perché tutto era meno che speranza. Non c’è stata speranza in quel momento così difficile della nostra vita quotidiana, con un'emergenza come quella.
Consigliere Carancini, ritengo che lei e il Consigliere Mangialardi, ma questo può capitare, vi siate dimenticati di quello che succedeva nei vostri Consigli comunali e l’accusa che è stata fatta ai Consiglieri di maggioranza poc'anzi, fotografa quello che avveniva nei vostri rispettivi Consigli comunali dove la maggioranza era silente, non so cosa capiva a Macerata, ma a Falconara e Senigallia …
Ho una esperienza che viene da lontano, ricordo il mio primo Consiglio comunale nel 2001, quando il candidato Sindaco del centro-destra si è alzato in piedi e tutto il centro-sinistra lo sbeffeggiava, è gli è stata tolta la parola. Questo è un ricordo indelebile. Ero per la prima volta in Consiglio comunale ed il mio capogruppo ci ha fatto uscire dall'Aula, il primo giorno del Consiglio comunale, lo potete verificare, non vi racconto una bugia, chi mi conosce sa che persona sono. Questa è l’esperienza del mio primo giorno in Consiglio comunale, quindi non accetto queste critiche.
Adesso risponderò, Consigliere Cesetti, perchè io vengo dopo l’Assessore Marcolini, lei e l’Assessore Castelli, sono partito da dietro, ed una delle cose che farò sarà andare a vedere tutti i vostri interventi come Assessori al bilancio perché c'è da imparare, voglio vedere quello che dicevate allora.
Consigliere Cesetti, ora le dico quello che mi hanno scritto gli uffici, con i quali collaborava a stretto giro di gomiti, efficientissima struttura regionale, alla quale in questo momento ho chiesto aiuto e gliene chiederò in futuro, la quale mi ha risposto pan per focaccia in merito a quello che lei ha detto poc'anzi.
Ora le rispondo, però mi meraviglia che continuiate così, questo è il minimo comun denominatore di quando ero Sindaco, quando a Falconara continuavate a dire che noi vendevamo fumo, che vincevamo le elezioni perché vendevamo fumo. La Giunta Acquaroli ha vinto le elezioni perché ha venduto fumo. Non è così perché c’è una maggioranza incredibile oggi in questa Aula. A Falconara abbiamo vinto la prima volta nel 2008, poi nel 2013 e nel 2018 e sono fiducioso e ottimista che potremo rivincere anche nel 2023. Non abbiamo vinto contro persone qualunque, una di quelle era il Consigliere Mastrovincenzo, abbiamo vinto contro tre candidati a livello regionale, le più alte espressioni del PD, non abbiamo vinto con l’uomo qualunque del PD, noi abbiamo vinto con le più alte espressioni del PD.
Consigliere Cesetti, non è corretto quello che ha detto e glielo dico. Il fondo crediti di dubbia esigibilità del rendiconto non può essere utilizzato in assestamento. I Consiglieri Carancini e Cesetti stanno facendo una grossa confusione sul fondo crediti di dubbia esigibilità. In primo luogo il fondo è necessario ad evitare disavanzi e buchi di bilancio, in secondo luogo la somma destinata al fondo crediti di dubbi esigibilità non poteva essere destinata ad altri interventi in assestamento e questo, chi ha fatto l’Assessore al bilancio come il Consigliere Cesetti, dovrebbe saperlo bene.
Adesso non sono capace di fare il contraddittorio con lei, ma se qui ci fosse la Dott.ssa XY sicuramente la farebbe tacere.
(interventi fuori microfono)
Goffredo BRANDONI. Per quale motivo? Perché l’Assessore Cesetti non si avvaleva della XY? Non lo diceva pubblicamente? Dico che la struttura mi ha detto questo? Qual è il problema? Chi è l’uomo qualunque che me lo ha detto? Spiegatemi!
(interventi fuori microfono)
Goffredo BRANDONI. Consigliere Cesetti, le sue variazioni nel 2019 sono state 565, le nostre variazioni del 2021 sono state 549, è un puro numero indicativo, però è un dato di fatto. Ci si critica che abbiamo fatto 600 variazioni, voi nel 2019 ne avevate fatte 565.
Consigliere Carancini, colgo la critica e sicuramente questo mi servirà per migliorare, però non siamo lontani, anzi siete un po’ più avanti.
Al Consigliere Mangialardi rispondo che i conti sono in ordine e ci hanno consentito di fare importanti manovre di bilancio sia nel 2021 che nel 2022, io non c’ero e questo è normale che me lo dica chi operava in prima linea, chi me lo deve dire l’usciere che sta all’ingresso della Giunta? No, quello non me lo può dire. Mi dispiace di aver fatto il nome, ma era scontato che fosse quella persona.
I conti ci hanno consentito di fare importanti manovre di bilancio sia nel 2021 che nel 2022, in particolare a favore di imprese per il contrasto all'emergenza, al conflitto russo/ucraino ed all’emergenza alluvione. Non ho altre cose da dire.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Vedo che lei ha centrato pienamente il fatto personale, mi sembra evidente, sono stato chiamato in causa legittimamente da parte dell'Assessore Brandoni più volte, quindi è evidente che c'è un fatto personale, se vogliamo anche di carattere istituzionale.
Mi guarderò bene dall'infierire perché mi rendo conto dell’inesperienza, ci sono passato anch'io, ha il suo prezzo rispetto al quale noi tutti ci dobbiamo sentire solidali ed io mi sento solidale perché anch’io sono stato su quella sedia, i primi momenti, lo confesso, inesperto perché nessuno nasce esperto, però a me non è mai capitato, Presidente Latini, nella mia lunga vita politica e istituzionale, di rispondere leggendo un messaggio del dirigente, a memoria d’uomo non è mai capitato. Su questo più che sentirmi offeso io, dovrebbe sentirsi offeso con se stesso l'Assessore, non infierisco, che ovviamente non ha utilizzato neanche molta correttezza nei confronti del dirigente che legittimamente ha scritto degli argomenti perché potesse replicare, però li doveva fare propri! Tecnicamente qualche volta succedeva anche a me quando chiedevo chiarimenti, ma con me il Servizio economico e finanziario, di cui oggi è Assessore, che ritengo sia uno dei migliori, non si è mai permesso di scrivermi alcunché. Lo faceva in occasione delle parifiche di bilancio, la dirigente sa e ne è consapevole, e sistematicamente quell’ottimo lavoro io lo prendevo per rilevare i dati tecnici e poi lo facevo in quattro pezzi e, come è noto a tutti, io alla parifica andavo a braccio o scrivevo di mio pugno perché faccio politica, questo è.
C’è un altro aspetto e termino, è lo stesso ufficio, è vero, e credo che abbia fatto bene il Presidente Acquaroli a confermare quella struttura perché è di qualità, però c’è una differenza, Assessore Brandoni, quando c'ero io quella struttura ubbidiva e faceva quel che dicevo io, all'interno di un percorso giuridicamente praticabile ed economicamente sostenibile, oggi siete voi che fate quello che dice quella struttura per rendere il percorso giuridicamente praticabile ed economicamente sostenibile, è la differenza che passa tra la politica che sta sul ponte di comando e la politica che è piegata alle esigenze della tecnica, è una differenza di fondo, ne tenga conto.
PRESIDENTE. Il Consigliere Cesetti è intervenuto come fatto personale, inteso come censura nelle opinioni espresse, l’aver l’Assessore Brandoni utilizzato nel suo intervento di risposta le indicazioni fornite dagli uffici.
Se l’Assessore Brandoni vuole replicare ha tre minuti di tempo. Nessuna replica, andiamo alla votazione.
Proposta di legge n. 111. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Anticipazione la proposta di atto amministrativo n. 39 (al punto 4 bis). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 39
ad iniziativa della Giunta regionale
“Bilancio consolidato della Regione Marche per l’anno 2021. Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, articolo 11 bis”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 39 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. L'atto che andiamo ad approvare oggi riguarda il bilancio consolidato, secondo quanto previsto dall'articolo 11 del decreto legislativo 118, comma 1, lettera c), che stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottano lo schema di bilancio consolidato con i propri organismi strumentali, aziende, società controllate partecipate e altri organismi controllati indipendentemente dalla loro forma giuridica pubblica o privata.
Le modalità di redazione del bilancio consolidato sono disciplinate dall'articolo 11 bis) e dall'allegato 44 che riguarda il principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato. L'allegato 44 fornisce la definizione di GAP (gruppo amministrazione pubblica) che comprende, come ho già detto in precedenza, gli enti e gli organismi strumentali, le società controllate partecipate da un'amministrazione pubblica come individuati dal decreto.
Per predisporre il bilancio consolidato gli enti capogruppo, in questo caso la Regione Marche, predispone due distinti elenchi che riguardano, da una parte l'elenco degli enti, le aziende e le società che compongono il gruppo di amministrazione pubblica, il GAP, dall'altro gli enti, le aziende, le società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato, che rientrano nel perimetro di consolidamento.
Voglio ricordare che il GAP e il perimetro di consolidamento per l'anno 2020 erano stati individuati sulla scorta delle definizioni degli articoli 11 ter, quater, quinquies del decreto legislativo 118 del 2011, con la delibera di Giunta n. 1351/2020 e risultavano composti oltre che dalla Giunta regionale e dal Consiglio regionale, dai seguenti soggetti: Svim Srl in House, capogruppo di un gruppo intermedio di imprese, Interporto Marche, Meccano, Cosmob S.p.A., Irma (in liquidazione), Centro Agroalimentare del Piceno S.p.A., Centro Agroalimentare di Macerata S.r.l. (in liquidazione), Centro di Ecologia e Climatologia Scarl (in liquidazione), Tasc S.r.l., Erdis Marche, Ente regionale per il diritto allo studio universitario, Erap Marche, Assam, Arpam, Ente Parco Sasso Simone e Simoncello, Ente Parco del Conero, Ente Parco Monte San Bartolo, Ars, agenzia regionale sanitaria, Parco dello Zolfo delle Marche, FMC, Fondazione Marche cultura, Associazione marchigiana attività teatrali, Istituto Adriano Olivetti, Fondazione Orchestra regionale delle Marche, Form.
Con la delibera regionale n. 1550 del dicembre 2021 questa amministrazione ha aggiornato i due elenchi in conseguenza delle novità sopraggiunte, ricordo che la Svim è stata trasformata in Svem, la società mantiene il suo status di società a capitale interamente pubblico ed opera a supporto della Regione e di altri eventuali enti pubblici.
Il GAP della Regione Marche ed il perimetro di consolidamento risultano composti oltre che dalla Giunta e dall'Assemblea, dai seguenti soggetti: Svem Srl, Interporto, Meccano, Cosmob, Irma S.r.l., Centro Agroalimentare del Piceno e di Macerata, Centro di Ecologia e Climatologia Scarl (in liquidazione), Tasc S.r.l., enti pubblici e di diritto privato: Erdis Marche, Erap, Assam, Arpam, Parco dello Zolfo, Ente Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, Ente Parco regionale del Conero, Ente Parco Monte San Bartolo, Fondazione Marche cultura, Associazione marchigiana attività teatrali, Istituto Adriano Olivetti, Fondazione Orchestra regionale delle Marche, Form, Agenzia regionale sanitaria, Ars.
Che cosa accade? Questo è il GAP, poi c’è il perimetro di consolidamento, non tutti questi enti rientrano nel perimetro di consolidamento, infatti l'allegato 44 del decreto legislativo 118 prevede che il bilancio di un componente del GAP sia irrilevante quando presenta un’incidenza inferiore al 3% del bilancio della capogruppo Regione rispetto a ciascuno dei tre parametri: patrimonio netto, totale dei ricavi e totale attivo. La norma prevede inoltre la soglia del 10% di rilevanza complessiva dei soggetti esclusi dal consolidamento, quest'ultimo parametro è stato introdotto per evitare che l'esclusione di tante realtà autonomamente insignificanti, sottragga al bilancio di gruppo informazioni di rilevanza, dunque è previsto che ai fini dell'esclusione per irrilevanza la sommatoria delle percentuali dei bilanci singolarmente considerati irrilevanti deve presentare per ciascuno dei tre parametri un’incidenza inferiore al 10% rispetto alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria della capogruppo.
A questo punto rientrano nel perimetro di consolidamento: Svem, Irma, Tasc, Erdis Marche, Erap Marche, Assam, Arpam, Agenzia regionale sanitaria e Fondazione Marche cultura.
Per quanto riguarda il bilancio consolidato è una sommatoria del bilancio del consuntivo della Regione Marche e degli enti strumentali.
Il totale dell’attivo dello stato patrimoniale ammonta per l'anno 2021 a 3.594.838.000 rispetto al 2020 che era di 3.256.357.000 euro. Il totale dell’attivo è dato dalle immobilizzazioni materiali, finanziarie e immateriali, immateriali 26.421.000 per l'anno 2021, 26.718.000 per l'anno 2020, le immobilizzazioni materiali 942.611.000 per il 2021 e 936.703.000 per il 2020, le immobilizzazioni finanziarie 146 milioni per l'anno 2021 e 74.294.000 per il 2020, il totale delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie ammonta a 1.115.063.000 per l'anno 2021, 1.037.000.000 nel 2020, nel 2021 sono aumentate rispetto al 2020.
Per quanto riguarda l’attivo circolante, il totale crediti, nel 2021 1.343.097.000, nel 2020 1.203.000.000, le disponibilità liquide ammontano 1.122.000.000 per l'anno 2021, 1.004.000.000 per l'anno 2020, il totale dell'attivo circolante, il totale dei crediti più le disponibilità liquide, ammonta a 2.478.789.000 per l'anno 2021 e a 2.217.936.000 per l’anno 2020.
Poi ci sono anche i ratei e i risconti ed il totale dell'attivo finale è di 3. 594.000.000 per l'anno 2021, 3.256.000.000 per l'anno 2020.
Per quanto riguarda il passivo dello stato patrimoniale abbiamo un patrimonio netto pari a 731 milioni nell'anno 2021 e di 566 milioni nel 2020, aumentato di oltre 150 milioni.
Il totale fondo rischi ed oneri: 160 milioni nel 2021, 159 milioni nel 2020.
Per quanto riguarda i debiti, il totale debiti nel 2021 2.393.421.000, nel 2020 2.218.000.000, il totale passivo dato dal patrimonio netto, dal fondo rischi e dal totale debiti ammonta a 3.594.838.000 per l'anno 2021, mentre era di 3.256. 357.000 nel 2020.
Andiamo al conto economico, con un risultato di esercizio pari a 148.332.000 per l’anno 2021, aumentato rispetto al 2020 che era di 95.620.000, come si determina questo risultato? Attraverso i componenti positivi della gestione che ammontano nel 2021 a 4.310.000.000, nel 2020 erano 4.052.000.000, un incremento dei ricavi di quasi 300 milioni.
I componenti negativi nel 2021 sono 4.156.000.000, nel 2020 4.204.000.000.
La differenza fra componenti positivi e negativi della gestione, cioè i componenti positivi meno quelli negativi, nel 2021 sono 153 milioni, nel 2020 151.926.000.
A questi ci sono i problemi finanziari, aggiungiamo meno gli oneri finanziari per un totale di 22.373.000 nel 2021, 22.930.000 nel 2020, proventi ed oneri straordinari, aggiungiamo i proventi che sono 37.607.000 nel 2021 e 87.217.000 nel 2020, totale oneri straordinari 6.063.000 nel 2021, 4.176.000 nel 2020, totale proventi ed oneri straordinari 31.544.000 nel 2021, 83 milioni nel 2020, il risultato prima delle imposte è pari a 157.500.000 nel 2021 e 86 milioni nel 2020.
Il risultato delle imposte ammonta 9 milioni nel 2021 e 9.614.000 nel 2020, per un risultato d'esercizio pari a 148.332.000 nel 2021, 95.620.000 nel 2020, quasi raddoppiato.
Questo è il bilancio consolidato, conto economico e stato patrimoniale, che non è altro che una sommatoria del consuntivo della Regione Marche con il GAP e con gli enti partecipati, che rientrano nel perimetro di consolidamento.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Prima di accingermi a fare la relazione sul consolidato vorrei semplicemente far notare che in Aula ci sono sette Consiglieri di minoranza e sei di maggioranza durante la discussione di un atto di bilancio così importante, adesso per senso di responsabilità non me la sento di chiedere il numero legale e procederò con i lavori, ma vorrei sottolineare che non è questo un modo serio di affrontare una discussione del genere.
Come ha detto la Consigliera Marcozzi, l'articolo 11, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 118/2011 stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottino lo schema di bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate partecipate ed altri organismi controllati.
Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato, dalla relazione sulla gestione consolidata. che comprende la nota integrativa. ed è corredato dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti.
Il Gruppo amministrazione pubblica della Regione Marche e il perimetro di consolidamento per l'anno 2021 sono stati individuati con la deliberazione della Giunta regionale n. 1550 del 13 dicembre 2021, in merito alla gestione delle partecipazioni della Regione, la Corte dei Conti nel giudizio di parifica ha rilevato diverse criticità e anche in questo caso mi soffermerò sulle principali.
Per quanto riguarda la partecipazione del 33,87% nel Centro agroalimentare Piceno S.p.A., la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ritiene la decisione di mantenere la partecipazione, leggo parole citate e prese dal documento, “non fondata su un'idonea valutazione della sussistenza delle condizioni legittimanti il mantenimento”. Anche la procura della Corte dei Conti esprime perplessità, anche questa è una citazione presa dal testo, sulla decisione di dichiarare strategica la partecipazione espressa nella legge regionale n. 1/2022 e vorrei dire che in Aula queste perplessità erano state espresse anche dal Movimento 5 Stelle ed in buona parte dall'opposizione, dopo che con delibera della Giunta regionale n. 1101 del 25 settembre 2017 era stata affermata la volontà di alienare la partecipazione ed era stato successivamente esercitato in modo irreversibile il diritto di recesso.
A tale proposito la Corte dei Conti afferma che lo strumento legislativo non può essere adoperato dalla Regione in chiave elusiva delle norme di razionalizzazione della spesa pubblica e del testo unico sulle società partecipate, la dichiarazione con legge regionale di strategicità di una partecipazione non può costituire ad libitum un parametro assorbente ogni altra valutazione di diritto e di merito.
Sulla partecipazione nell’Interporto Marche S.p.A., la Corte dei Conti evidenza la mancanza dei presupposti indicati dal testo unico delle società partecipate per il mantenimento della partecipazione, l'ingente esborso di risorse di bilancio regionale a favore di quella società e consistenti debiti verso la Regione denotano da parte di questa amministrazione regionale, anche qui virgolettato, “quanto meno una condotta piuttosto lontana dalle ragioni della prudenza”, sono parole, prese dal testo, del Giudice referendario della sezione regionale di controllo.
In merito all'aeroporto, dopo la privatizzazione di Aerdorica, assistita da un piano di risanamento costato alla Regione 25 milioni di euro, che ha consentito di evitarne il fallimento, le traversie della società di gestione aeroportuale non sembrano affatto finite. La gestione è continuata fino ad oggi con il nuovo nome di Ancona International Aerport S.p.A. e sotto la guida del socio privato, ma le perdite accumulate sono ingenti e gli obiettivi economici di attività di volo delineati nel piano di risanamento sono completamente saltati, anche a causa dei pesanti effetti della pandemia sul comparto.
E’ di un paio di mesi fa la notizia che il socio privato ha messo in vendita la sua quota del 91,54%, acquistata nel 2019 per 15.000.000 di euro in esecuzione del piano di concordato preventivo e non ci sono notizie incoraggianti riguardo soggetti economici disponibili a subentrare.
Il mancato raggiungimento degli obiettivi di autosufficienza economica finanziaria delineati nel piano di risanamento, rischiano di complicare l’interlocuzione con la Commissione europea sul tema degli aiuti di Stato fino ad ora positiva. Peraltro è notizia di pochi giorni fa che la Commissione ha chiesto chiarimenti in merito al riconoscimento degli oneri di servizio pubblico per garantire la continuità territoriale sulle rotte di Milano e di Napoli, una partita su cui anche il nostro gruppo politico si è molto speso a livello parlamentare nella precedente legislatura, con l'iniziativa della Senatrice Giulia Lupo e l'interessamento del Presidente della Commissione lavori pubblici e comunicazione, Senatore Mauro Coltorti.
Non mancano critiche anche sulla gestione della partecipazione nella Svem, alla quale vengono devolute intere politiche di sviluppo regionale con il rischio di sottrarre al controllo diretto della Regione un notevole flusso di denaro, in violazione del principio di universalità del bilancio. La società è infatti beneficiaria di ingenti risorse regionali trasferite a titolo di anticipazione o di acconto per attività ad essa affidate, con debiti verso la Regione che ammontavano lo scorso anno ad 8,5 milioni di euro.
La Corte osserva che le risorse regionali che si trasferiscono devono essere ancorate ad idonei titoli giuridici e vincolate ad un'adeguata programmazione degli interventi per evitare, nella migliore delle ipotesi, un eccessivo accumulo di risorse giacenti presso la partecipata in house.
In merito ad Erap è scandalosa la situazione di stallo in cui si trova l'ente da mesi sulla designazione degli incarichi del segretario e dei dirigenti di presidio, con una evidente contrapposizione tra l'indirizzo politico regionale espresso dalla Giunta e la posizione di resistenza assunta dall'organo amministrativo dell'ente, che peraltro sembra aver prevalso ad oggi, costringendo la Giunta a revocare la delibera di Giunta regionale n. 961 del 26 luglio.
L’inefficacia dell'azione posta in essere da parte dell'esecutivo regionale nel conferire un ordinario ed efficiente assetto organizzativo all'ente, costringe il personale dirigenziale ad operare senza un'organizzazione temporale definita, ma solo sulla base di reiterati provvedimenti di proroga. Auspichiamo che gli evidenti disaccordi in seno alla maggioranza sulle designazioni degli incarichi si possano ricomporre al più presto, dato che questa situazione di stallo non può che acuire ritardi e inefficienze a cui sono soggetti gli interventi regionali nel campo dell'edilizia pubblica. Sul tema ho da poco presentato un'apposita interrogazione, che spero verrà discussa presto in questa Aula.
Considerate le suddette criticità nella gestione delle partecipazioni regionali e essendo il bilancio consolidato in maggior parte costituito dal rendiconto dell'ente capogruppo Regione Marche, su cui ho espresso voto contrario per le motivazioni addotte nella mia relazione, non posso che esprimere un voto contrario anche sulla proposta di atto amministrativo che chiede l'approvazione di questo bilancio consolidato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che anche in questo caso sarebbe necessaria qualche risposta.
Ringrazio le due relatrici, ma voglio ringraziare in particolare la Consigliera Ruggeri, che centra una serie di questioni concrete, di carattere analitico, alle quali voglio premettere alcune considerazioni.
Assessore Brandoni, credo che le partecipate siano il simbolo del fallimento di questa Giunta regionale, ovviamente fallimento rispetto al 2021, perché noi parliamo del 2021, ma in quel tempo avrebbero potuto, lei non c'era, impostare un serio lavoro che disegnasse una visione delle partecipate, una programmazione e soprattutto, ammesso ma non concesso che ci fossero dei problemi nel passato, segnare una discontinuità rispetto a queste situazioni.
Tutto ciò per dire che i rilievi che sono stati fatti in precedenza, circa il fatto che si ha l'impressione di avere una forma di avventurismo dal punto di vista programmatico e di visione, adesso proverò ad indicarglieli per poter avere risposte, forse non seduta stante, come ci saremmo aspettati, se non altro rispetto ai bilanci futuri, anche se ho l'impressione che il 2022 replicherà le problematiche di oggi: mancanza di visione sulle diverse partecipate, mancata programmazione. Dico questo perché è sufficiente leggere la relazione della Corte dei Conti, nella quale troverà che le vostre partecipate hanno avuto uno scarso adeguamento alla disciplina della trasparenza. Infatti il decreto legislativo 33/2013 presuppone una serie di adempimenti delle società partecipate alle quali non si è assolto, ovviamente per voi può essere indifferente, ma non avere trasparenza sulla pubblicità in relazione alle situazioni patrimoniali di chi oggi ha ruoli di responsabilità, ai piani di approvazione delle varianti e dei piani regolatori, alle nomine dei direttori generali in materia sanitaria … Non so se lei ne è al corrente, ma voi, probabilmente per fare qualche favore politico, avete revocato una chiamata pubblica in relazione all'elenco dei direttori generali in sanità e ancora non si capisce perché l’avete fatto, o meglio, si sa, ma forse non si può dire. Certo non lo chiedo a lei, ma siccome parliamo di consolidato e il consolidato si compone di una serie di regole, è evidente che queste domande devono fare riferimento anche a lei.
Non adeguamento al decreto legislativo 33/2013 vuol dire anche mancanza di accessibilità alle informazioni di chi ne fa parte, al diritto di accesso civico e alla disciplina per la trasparenza.
Questo è il primo elemento, il secondo elemento sulle partecipate, Assessore, riguarda la mancata motivazione al mantenimento di alcune partecipate in violazione dell'articolo 20, comma 2, lettere b), d) ed e) che riguardano le condizioni e i presupposti del mantenimento delle partecipate. E’ sufficiente andare a leggere il testo unico delle società partecipate, il quale condiziona per legge la permanenza di alcune società all’esistenza di alcuni presupposti. Voi state mantenendo in piedi il Centro agroalimentare Piceno, l'Interporto Marche, Cosmob e Meccano in violazione delle norme, io non so, magari il Consigliere Ciccioli dirà: “Ma a noi che ce ne frega? Non ci importa niente di tutto questo”, voi state violando le regole e la domanda è: pensate di sanare questa situazione di illegalità? Lo chiedo a lei che e l'Assessore al bilancio, mi stupisco che gli uffici su questo non vi impongano una serie di cambiamenti. Allora, chiedo alla Giunta o a qualcuno della maggioranza: perché tenete in piedi società in violazione dell'articolo 20, comma 2, lettere b), d) ed e) del decreto legislativo del 2016 n. 175. Relatrice Marcozzi, ci fa questa cortesia, ci dice perché?
Terzo punto, il perimetro delle partecipate. La Corte dei Conti vi dice che non è sufficiente scrivere in un decreto che sono strategiche, non è nominale la motivazione, strategiche perché debbono essere strategiche, e la Corte dei Conti segnala che voi dovete considerare che ogni partecipata deve avere una sana gestione finanziaria. Ecco da questo punto di vista il terzo elemento di critica, ma siete al corrente che ci sono dei disallineamenti dal punto di vista finanziario all'interno delle società? Lo sapete che siete debitori di queste società per 11 milioni e creditori di soli 2 milioni? Lo sapete che avete dato 9 milioni circa di anticipi per acconti alla Svem per progetti di cui ancora non si sa nulla?
Penso che queste siano considerazioni, domande, che vi dovreste fare, ma il Consigliere Ciccioli dice: “Che ce ne importa a noi, noi abbiamo vinto”, mentre il Consigliere Marinelli afferma: “Ci siamo rafforzati”, ma si dimentica quello che ha preso la Lega, alle ultime elezioni la Lega ha preso l'8%, rispetto al 2020 che era al 23% è un po’ calata o no? L'aritmetica non la conosco bene, rispetto al 2018 si è dimezzata, però il Consigliere Marinelli è contento, è entusiasta di tutto ciò, è cresciuto dal 22% del 2020 all’8% di oggi e dal 18% del 2018 all’ 8% di oggi.
Voi continuate, a me non importa, però nel dialogo democratico che deve esserci in un Consiglio regionale non si può arrivare a questo, non si può dire: “A noi non importa niente di quello che dite”, lo ha detto la Consigliera Ruggeri.
L’altro elemento che voglio segnalare riguarda la devoluzione ad organi partecipati di intere politiche regionali, guardate, è una cosa grave, non tanto perché in realtà non si potrebbe fare, ma perché dentro le partecipate c'è una condizione di melma, che peraltro vi spiegano anche i revisori dei conti. Io ho già depositato un ordine del giorno, è sufficiente che leggete quello che vi dicono i revisori, è uno scandalo, poi lo presenterò, ma vi dicono che non consegnate alla struttura i flussi delle informazioni, non c'è chiarezza sul personale. Ed io mi chiedo: volete rispondere a qualche domanda, volete giustificare? Assessore Brandoni, sarebbe sufficiente dire: “Guardi, Consigliere Carancini, o Consigliera Ruggeri che è intervenuta fin qui, forse sta dicendo delle sciocchezze, ma su quelle sciocchezze che non dice c'è l’impegno per il prossimo anno a farci carico di ristabilire la legalità, la correttezza politica”. Quello che vi scrivono i revisori è qualcosa di scandaloso, scandaloso che non si diano risposte.
Ovviamente rispondo a lei, non alla dirigente che si occupa di politica.
L'Assessore ci dovrebbe spiegare perché il fondo crediti di dubbia esigibilità viene raddoppiato e viene coperto al 100%, e non viene coperto all'80% o al 95 o al 98%, non c'è stato spiegato né in sede di assestamento né attraverso le comunicazioni per via breve che abbiamo ricevuto. Quando il Consigliere Cesetti dice che non bisogna esseri supini, lo dico alla politica, qui ci stanno persone che hanno amministrato da tutte le parti, in genere legittimamente e comprensibilmente chi fa il dirigente tende a stare tranquillo, la politica deve avere la forza di dire se io accantono il 100% e sono ben fuori dai limiti obbligatori, l’avevo spiegato in sede di assestamento … Si dovrebbe spiegare come mai si tolgono risorse ai cittadini, da impiegare per esempio nel caso di specie per l'emergenza delle bollette, e si tende a curare esclusivamente la copertura e la struttura dirigenziale. Normalmente vado d'accordo con i dirigenti, ma i dirigenti non possono fare la politica, i dirigenti devono fare i tecnici, ed io le chiedo se su questo vuole avere un atteggiamento da politico, poi possiamo non essere d'accordo, ma una facoltà critica la deve avere, la deve esibire, non contro ma a favore dei cittadini. Grazie.
PRESIDENTE. Prima della votazione dell’atto amministrativo comunico che è stata presentata una proposta di ordine del giorno a a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Vitri, Biancani, Mangialardi. Leggo il dispositivo: “Impegna la Giunta regionale: a rafforzare la struttura del Dipartimento programmazione integrata, UE e risorse finanziarie, umane e strumentali, Direzione bilancio, ragioneria e partite finanziarie nella sua funzione di coordinamento e raccordo tra l'Ente Regione e le partecipate; ad applicare una più efficace filosofia di holding di partecipazione all’attività di monitoraggio per raggiungere un controllo unitario e capillare delle partecipate o almeno di quelle più significative; a richiedere alle partecipate/controllate un sistema di “report” periodici (mensili, trimestrali e semestrali) i quali, a seconda della tipologia, diano indicazione di costi e ricavi confrontati con il budget, degli scostamenti e delle relative motivazioni, nonché della situazione economico-patrimoniale che rifletta anche il risultato di esercizio; a trasmettere al Consiglio regionale e al Collegio dei revisori dei conti, senza ulteriori ritardi, le relazioni degli organi di vigilanza di Ars e Assam non pervenute agli atti”.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ un ordine del giorno che spero venga votato da tutti perché va nell’indirizzo di una buona gestione amministrativa. Scrive il Collegio dei revisori, in un verbale del 9 novembre, che insediatosi a febbraio del 2022 ha voluto comunicare formalmente che un'attenzione particolare sarebbe stata destinata alle società partecipate, le motivazioni le ho spiegate prima. Dentro questo percorso l'esperienza che ha fatto da febbraio 2022 ad oggi è piuttosto negativa, perché, lo riporto nell’ordine del giorno, il Colleggio dei revisori lamenta la mancata piena ricettività dell'ufficio dell'ente dei documenti richiesti, ritiene che le partecipate debbano fornire tempestivamente i bilanci approvati dall'Assemblea, osserva che ognuno dei soggetti partecipati va per conto proprio, manca un coordinamento unitario, non lo scrivo io, che renda organici e conformi alle esigenze dell'ente le attività di controllo, suggerisce come sia bene indirizzare l'attività di controllo dei soggetti partecipati orientandola mediante l'acquisizione sistematica dei flussi.
Da questo punto di vista è evidente come questo sia un fatto particolarmente rilevante, Assessore e Giunta, e naturalmente noi abbiamo a tal proposito inteso riportarlo, cercando di dare un’impronta di serietà di questo Consiglio regionale rispetto agli indirizzi e alle richieste che il Collegio dei revisori fa nel verbale del 9 novembre 2022.
C'è un altro fatto che viene denunciato, Assessore, forse non le interessa, nella relazione del Collegio, almeno alla data e a quello che abbiamo acquisito, manca la relazione del Collegio di vigilanza dell’Ars e dell’Assam, io non so se siete consapevoli, cioè due partecipate moloc, fondamentali, del perimetro di consolidamento non hanno depositato, non hanno messo a disposizione dei revisori le relazioni dei Collegi, ma non so se vi rendete conto, ma è normale? E’ una risposta che possiamo pretendere o è una Regione che può mutuare una Repubblica a sè, usiamo questo termine di stile. Il Collegio della Regione vi dice che mancano le relazioni dei Collegi di Ars (Agenzia regionale sanitaria) e dell’Assam, dove sono? Perché non le hanno fatte?
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Posso credere, Consigliere Ciccioli, che lei poteva nasconderle, ma io non ci farei lo svelto, lei pensa di fare lo svelto, io mi vergognerei perché questa è la Regione delle banane se lei risponde in questo modo, davvero squalifica la sua Giunta, non mi sorprenderebbe alla luce di quello che è successo, però …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Credo, Assessore, che qualche risposta ce la meritiamo rispetto alle osservazioni che sono state fatte, soprattutto in riferimento all'ordine giorno che ho depositato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Intervengo e immagino, l’ho anticipato, mi sia consentito, in formale dissenso dal gruppo ed in questo senso mi asterrò sull’ordine del giorno del Consigliere Carancini e non perché oggi sia, un’astensione che peraltro ho preannunciato ai miei colleghi del gruppo, particolarmente buono, non mi sembra di essere stato buono, assolutamente, sono stato corretto, questo sì, e lo rivendico, come sempre mi sforzo di essere. Ho segnato i punti, quindi non mi pare che abbia fatto sconti a questa maggioranza né alla gestione.
Non mi astengo perché oggi sono particolarmente buono, pur condividendo sostanzialmente l'intervento del Consigliere Carancini, in particolare il tema, ad esempio, del Centro agroalimentare. La decisione di questa maggioranza di approvare una legge per riportare il Centro agroalimentare laddove non deve stare, non va bene, giustamente la Corte dei Conti lo dice.
L'altra considerazione fondamentale, sulla quale sono d'accordo con il Consigliere Carancini, è il tentativo di questa maggioranza di delegare le attività di competenza del governo regionale alle partecipate, questo è grave perché così facendo non solo si dà un ruolo improprio alle partecipate, ma significa sottrarre quelle attività alle garanzie di un percorso di legalità, di imparzialità, di buon andamento, di buona amministrazione, sottrarle ai vincoli di bilancio, e via dicendo, che non possono compensare i bilanci consolidati, questo è l’errore che ha fatto la maggioranza in questi due anni.
Ciò premesso, perché mi astengo sull’ordine del giorno, il quale dice cose giuste e riporta i verbali del Collegio dei revisori? Il Collegio dei revisori all'evidenza non si rende conto delle difficoltà che ci sono nella gestione delle partecipate, anche per questo motivo non dovete dare alle partecipate ulteriori competenze, ma se del caso dovete dismetterle, gliele dovete sottrarre, però c’è una oggettiva difficoltà nel gestire le partecipate, che ho trovato anch’io. Come ho detto prima, abbiamo degli uffici regionali di qualità e anche su questo ritengo che siano attenti e competenti, però ci sono delle oggettive difficoltà.
Per questo motivo, l’ho già anticipato, non voto l’ordine del giorno per onestà e mi astengo perché tante cose, che giustamente qui vengono chieste, è la verità, non sono riuscito a farle. Io l’ho fatto rispetto a quello che c'era prima, ma non sono riuscito a farlo abbastanza per i limiti purtroppo che ci sono, penso ad esempio alle dismissioni, ai limiti che ho trovato nel liquidare il Centro agroalimentare, voi però avete fatto male. Io ho trovato difficoltà inenarrabili in quella gestione, se lo ho trovate io, ovviamente le ha trovate anche l’ufficio.
Sono cose giuste, però, oggettivamente, non me la sento di sottolineare con un voto favorevole, io l’ho preannunciato al gruppo ed al Consigliere Carancini. Su questo ordine del giorno mi asterrò, voterò contro, ovviamente, lo dico subito, al bilancio consolidato per le argomentazioni poc'anzi esposte dal Consigliere Carancini, in particolare quelle relative al Centro agroalimentare ed all’inappropriata, secondo me, attribuzione alle partecipate ed agli enti del perimetro di consolidamento di funzioni improprie, come quelle che lui ha ricordato, ad esempio all’Assam, all’Atim e ad altre, quindi mi astengo su questo e voto contro sull’altro.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Esiste sempre una grande separazione tra la teoria e la pratica, la teoria è quando uno pontifica e dice come dovrebbero essere fatte le cose, la pratica è quando va a fare le cose.
In teoria, leggo l'ordine del giorno che chiede cose che apparentemente sono ragionevoli, poi però c’è sempre un pregresso e c’è il futuro e se si guarda indietro si vedono tutte quelle cose che non sono state fatte in passato, allora, chiedo all’Assessore Brandoni se alcune cose possono essere approfondite e chiarite, però gli uffici da tempo sono più o meno gli stessi, magari c’è un funzionario in più o uno in meno, però il trend di prestazioni burocratiche ed amministrative è in linea con gli esercizi precedenti.
In questo ordine del giorno alcune cose in parte non ci sono, in parte sono, secondo me, un po’ sopra la normale valutazione amministrativa, altre invece potrebbero essere giuste, quindi potrebbe avere una sua logica ed entrare nell’ordine delle cose vere, però, dico al Consigliere Carancini ed agli altri firmatari dell’ordine del giorno, che fino a poco, più di 24 mesi fa, in quell’Assessorato c’era il Consigliere Cesetti e prima di lui altri, allora gli dedico queste parole di una canzone bellissima di Fabrizio De Andrè “Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”. Il cattivo esempio in passato c’è stato, ora si danno buoni consigli perché non si governa più, noi invece facciamo un atto di autocoscienza e cercheremo di andare meglio, però farci le sentenze, essere giudici, quando magari fino a poco tempo fa non lo si era, non mi sembra una cosa di buon gusto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ovviamente alcuni di noi voteranno favorevolmente, credo le persone presenti che hanno sottoscritto l'ordine del giorno, mentre va rispettata la posizione di astensione del Consigliere Cesetti e degli altri, che è un atto di straordinaria onestà intellettuale, così la considero, quindi credo che debba essere accettata e da parte mia, per quel che può contare, va rispettata. Ma quello che secondo me non serio e diciamo accettabile è il ragionamento anch’esso legittimo e comprensibile del Consigliere Ciccioli, la canzone è sempre quella, prima ce la raccontava un Consigliere della Lega, il ritornello è tratto dalla canzone “Bocca di rosa”.
Quello che però non è coscienzioso, se parliamo di politica, è il fatto che si tenda a giustificare, Assessore Brandoni, e lo dico ai tecnici, una cattiva azione amministrativa, perché di questo si tratta, con il fatto che prima si faceva presumibilmente allo stesso modo. Consigliere Ciccioli, al di là delle distanze la ritengo un uomo esperto di politica e lei risponde a se stesso, ma quelli che non stanno qui dentro, cioè i cittadini, quelli a cui siamo andati a chiedere il voto, crede che accetterebbero questo? Crede che sia attendibile politicamente, visto che i revisori chiedono le carte per essere seri, per svolgere il loro lavoro e il loro compito, non si divertono, rispondere così? Guardate, forse può essere una banalità, ma è una riflessione che deve fare la politica tutta rispetto a quelli che ci hanno votato, poi andremo a dire: guardate, che ci importa, noi non abbiamo rispettato le regole perché non l'avevano fatto neanche quelli di prima e se quelli di prima avevano rubato o fatto completamente in maniera diversa? Ma che ragionamento è! Oggi questa Assemblea, se tutti verranno dietro a lei, Consigliere Ciccioli, voterà contro quello che ha scritto il Collegio dei revisori della Regione Marche, rispetto alla corretta pratica di mettere a disposizione atti. Di cosa abbiamo paura? Penso che ci sia irresponsabilità a non votarlo, ma non perché l'abbiamo presentato noi. Quel richiamo del Collegio poteva rimanere tale, perché era già sufficiente, io ho cercato solo di coinvolgere la politica in una buona azione amministrativa, indipendentemente da quello che è stato fatto prima e non lo so se è stato fatto male. Per esempio, Assessore Brandoni, è stato cancellato, e noi al Comune di Macerata lo abbiamo fatto rispettando le regole, il Centro agroalimentare, costretti legittimamente dall'Assessore Cesetti, diciamo dalla Giunta precedente, a metterlo in liquidazione, voi non lo avete fatto per il Centro agroalimentare del Piceno, quindi Consigliere Cesetti non è vero che avevate difficoltà, io non ce l’ho con il Centro agroalimentare del Piceno, ce l’ho con un atteggiamento contrario alle norme, contrario alla rispettabilità dei territori perché Macerata certamente poteva avere un'autorevolezza e una concorrenza rispetto al Piceno, però Macerata l'abbiamo eliminata, il Piceno l'abbiamo riammesso, contrari alle norme del decreto legislativo 175/2016. Questa è attività seria dal punto di vista amministrativo e politico?
Voterete contro quello che si deve fare, siete liberi ovviamente di fare quello che ritenete più opportuno.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Consigliere Carancini, io non sono d’accordo non in parte, ma nemmeno un po’ su quello che dice, il perché lo provo a commentare. Il tema è complicato, è complesso, è un esercizio di pratica giuridica specifica perché tanti dei nostri dirigenti si sono arrovellati i cervelli, tanto si è arrovellata la parte tecnica di tanti enti, Comuni ed di anche coloro che hanno esercitato il diritto di recesso nel caso del Centro agroalimentare, tanto vituperato, tanto detto, però, secondo me, se ci atteniamo esclusivamente alle sue parole sembra che noi abbiamo votato alle 3,30 di mattina del 30 dicembre un atto in violazione di una legge, così non è.
Il richiamo specifico che la Corte dei Conti ci addebita, è proprio specifico, cioè si parla di un ipotetico non rispetto di una procedura, ma il non rispetto nasce tutto dal famoso, e da qui l’imbarazzo dell'Assessore Cesetti, riconoscimento o meno della revoca esercitata in maniera legittima o meno. Tanto di questo parliamo, è un ordine del giorno che è stato …
(interventi fuori microfono)
Andrea ASSENTI. Imbarazzo in senso positivo, nel senso che se qui noi parliamo di diritto di recesso, di messa in liquidazione o di scioglimento (articolo 2484 del codice civile), secondo me l'applicazione della legge Madia n. 175, così come è decantata, è corretta, però prevede anche esimenti o clausole di applicazione non tanto controverse così come ce le rappresenta. Ad esempio nel caso di specie per quanto riguarda il Centro agroalimentare l’applicazione dell'articolo 20 fa uno switch off tra ente, fiere e mercati e in assenza della strategicità dell'ente stesso può tranquillamente non rientrare nel perimetro così decantato.
Questa è una norma che c’è, così come non abbiamo votato questo, se vi ricordate, erano sempre le 3,30 del mattino, mi ricordo perfettamente, noi abbiamo votato la strategicità dell'ente ed è la strategicità, che ti permette di entrare nel perimetro, a discrezione, nel rispetto della norma, dell'interesse politico, della votazione politica che si è fatta perché lì sta la differenza, è sull'atteggiamento strategico ed è su questa valutazione che il Consigliere Cesetti non vota o meglio si astiene su questo ordine del giorno, perché recepire tutti i documenti per l’ente per poi passarli al Collegio di revisione è cosa buona e giusta, è la legge e bisogna farlo tutti, il problema tante volte sta nel recepimento dei dati.
Adesso non entro nel merito, ma vi assicuro che, sempre nel caso di specie, recepire determinati dati non è cosa complessa, è una cosa impossibile, perché quei dati, così tante volte richiesti, purtroppo sparivano, adesso è fonte di un’azione di responsabilità, e voi sapete che c’è un’azione di responsabilità esercitata nei confronti dei vecchi Collegi, dei CdA passati, come atto dovuto da Vicesindaco di San Benedetto del Tronto, altrimenti ne rispondevamo direttamente. Oggi penso che la procedura stia andando avanti, ma quell’imbarazzo lo comprendo, tant’è che il richiamo del Collegio sindacale non vale solo per l’odierno, ma vale e valeva anche quello passato. Siccome il Consigliere Carancini è persona politicamente ed intellettualmente onesta, gli consiglio di leggere, ma per sua cultura personale, se non dovesse averne copia gliene darò io una con grande piacere, così secondo me apiremo e sveleremo l’arcano del Centro agroalimentare. Sempre con il detto e non detto, poi la maggioranza non risponde e da qui effettivamente molte volte convengo che non conviene rispondere perché si sbaglia, però se certe cose non vengono dette si lascia il dubbio e non mi sembra il caso di lasciarlo. Comunque noi voteremo contro.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io invece voterò a favore di questo ordine del giorno, anzi avrei chiesto un controllo anche più stringente, soprattutto sulle società partecipate e controllate direttamente o indirettamente dalla Regione.
Detto questo, sinceramente questo teatrino stucchevole che si ripresenta ogni votazione, dove l'opposizione svolge il proprio compito, anzi ringrazio il Consigliere Carancini che nonostante tutti i rifiuti alle sue proposte ancora fa il suo lavoro, studia, viene in Aula, prepara gli atti, li propone con una pazienza monumentale, ed io da marchigiana lo ringrazio perché esercita la sua funzione, anche voi fate il vostro, per carità, però sinceramente, ve lo dico perché lo sento, questo teatrino che viene tutte le volte fuori: “Voi avete fatto peggio. Andate a leggere gli atti che avete fatto voi”, alla gente ha stufato e lo fate per ogni argomento, sono due anni che governate questa Regione, assumetevi le responsabilità di portare quei cambiamenti che avevate promesso.
Questo ordine del giorno dà indicazioni di buon senso, non vi sentite di approvarlo perché non sapete se siete in grado di realizzarlo, questo è quanto. Diciamo le cose come stanno, a me dispiace più che da politica sinceramente da cittadina. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini (interviene in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi asterrò anch'io, però colgo l'occasione per parlare della partecipata, del CAAP in particolare. Sono sicura che poi l'Assessore spiegherà le motivazioni per cui non si condivide quello che ha detto la Corte dei Conti, così magari la leggiamo, Consigliere Assenti. Non c'è nessuna partecipazione di nessun tipo. Noi come Giunta precedente l'avevamo tolta dalle strategiche ai sensi della legge Madia perché la questione che riguardava la parte di enti, fiere e mercati non era prevalente e questo era quello che ci dicevano i nostri consulenti legali, non ce lo siamo inventati. Dice la Corte che si rileva una carenza di motivazioni a supporto della decisione di mantenimento di determinate partecipazioni per le quali sussistono le condizioni di cui all’articolo 20, comma 2, che pertanto richiederebbero una valutazione più accurata, non solo dei parametri dettati dalla normativa vigente, ma anche in relazione ad ulteriori elementi di analisi di natura economico-patrimoniale, finanziaria e gestionale della società e dell'eventuale impatto sul bilancio dell'ente (Centro agroalimentare Piceno).
La sezione ritiene in particolare che la decisione di mantenere la partecipazione nel Centro agroalimentare del Piceno S.p.A. non sia fondata su un'idonea valutazione della sussistenza delle condizioni legittimanti il mantenimento della partecipazione, anche in considerazione della risalente adozione del provvedimento di alienazione delle quote, della irreversibilità della decisione di dismissione nonché dell’avvenuto esercizio del diritto di recesso da parte della Regione Marche e senza che in sede di razionalizzazione periodica sia stata fornita alcuna indicazione da parte della Regione stessa della compatibilità di tale scelta con i principi di efficienza, di economicità e di efficacia dell'azione amministrativa. Considerato altresì che l'attività della società non rientra tra quelle indicate all'articolo 4 del testo unico, la revoca delle precedenti determinazioni di dismissione della partecipazione oltre a porsi in contrasto con un generale criterio di ragionevolezza, sotto il profilo della tempistica del provvedimento di revoca adottato, neppure si accompagna al tentativo di porre in essere quanto meno interventi di razionalizzazione sul versante della semplificazione organizzativa e della riduzione dei costi di apparato, a cominciare dal necessario adeguamento della composizione del CdA - altra cosa che noi abbiamo detto molte volte - delle disposizioni statutarie dell'orizzonte tracciato in primis all'articolo 11. Infatti le perplessità rimangono proprio sugli adempimenti, in particolare sulla formazione e sul numero dei componenti del CdA che dovrebbe essere uno, secondo la Madia. Chiaramente il nostro Assessore al bilancio potrà rispondere in che modo contro denunce questa affermazione. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno alla proposta di atto amministrativo n. 39. La pongo in votazione.
Favorevoli: Carancini, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Serfilippi.
Astenuti: Bora, Casini, Cesetti.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Voto contrario del nostro gruppo.
Ritorno sulla questione dell’ordine del giorno perché a me è sembrato un dibattito ancora una volta distorto. Nessuno voleva tirar fuori il Consigliere Cesetti dall’imbarazzo, che ci ha dato ancora una volta, sia in fase di costruzione dell’ordine del giorno che oggi, un grande contributo con grande senso di responsabilità, di competenza assoluta rispetto anche alla macchina regionale, per la quale noi chiediamo un incremento del personale, maggiore efficienza attraverso l’ottimizzazione dello stesso e mettiamo in campo una serie di operazioni che con l'esperienza fatta può rappresentare quasi più un’azione di testimonianza che di efficacia dell’atto che andiamo a votare. L’ha risottolineato nel momento in cui abbiamo costruito l’atto che oggi nel momento del voto in Aula.
Questo però non vuol dire che, al di là delle valutazioni specifiche che avete fatto, non debba esserci un’azione di controllo, che dovreste mettere in campo voi rispetto a quello che sta accadendo dentro il perimetro delle partecipate, perché non è che alla Form si sono dimessi dal Consiglio di amministrazione, non è che dentro Erap abbiamo uno stato confusionale estremo, ma attengono alle scelte che avete fatto sul piano politico, che noi non condividiamo, perché delegare agli enti strumentali, al limite della Madia, che avete costruito pensando all’ottimizzazione, il risultato corrisponde ad un chiaro poltronificio, che è quella cosa che ci preoccupa maggiormente. Poi ci sono i dati, i Consigli di amministrazione li avete rivotati tutti voi e il dato politico è che avete spartito, con un aggiornamento del Cencelli, poltrone, mentre l’efficacia degli strumenti non c’è.
L’abbiamo evidenziato, ringrazio il lavoro fatto dal Consigliere Carancini, che ci ha messo nelle condizioni di dare come al solito un contributo, però sembra che il dibattito non attenga più a questa Aula, quindi lasciamo sua testimonianza della nostra azione e voteremo contro convintamente a questo provvedimento.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 39. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ora invito i Consiglieri a prendere atto di questa mia proposta, cioè di concludere l'attività del Consiglio regionale adesso invece che alle ore 18,00, mancando solo 15 minuti, e di riprendere domani alle ore 14,00 per iniziare puntuali alle 14,40 in modo tale che si possano svolgere tutti gli altri punti all’ordine del giorno.
Questo comporta che il Consiglio, che domani era destinato principalmente agli atti di indirizzo politico, vedrà la prima parte finalizzata alla conclusione delle proposte di legge e conseguentemente, il prossimo martedì, avremo più mozioni da sviluppare e nell’ambito della prossima Conferenza dei Presidenti dei gruppi, domani non ci sarà, decideremo come organizzare per smaltire in qualche modo questi atti che sono depositati da tantissimo tempo.
Non mi sembra che ci siano opposizioni, nessuno chiede la parola, quindi concludo l'attività del Consiglio regionale di oggi.
Grazie a voi per la vostra partecipazione, la vostra dedizione, il vostro impegno e le vostre espressioni sia di dichiarazione che di voto.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 17,45
La seduta inizia alle ore 13,20
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta n. 91 del 29 novembre 2022. Do per letto il processo verbale della seduta n. 90 del 22 novembre 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.
Il primo punto all’ordine del giorno riguarda l’eventuale approvazione di atti di indirizzo inerenti l'argomento trattato nella seduta assembleare aperta “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nella Regione Marche”.
E’ stata presentata una risoluzione concordata nell’ambito della Conferenza dei Presidenti di gruppo a firma dei Consiglieri Ruggeri, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Marcozzi, Cesetti, Acciarri, Cancellieri, Marinelli, Serfilippi, Lupini, Assenti, Rossi, Baiocchi, Livi, Ausili, Casini, Carancini, Santarelli, Vitri, Biancani, Pasqui, Latini, Menghi, Putzu, Elezi, Bilò: “Iniziative per il contrasto e la violenza contro le donne. L’Assemblea legislativa regionale delle Marche, preso atto dell’odierna discussione e della volontà rappresentata da tutti i gruppi consiliari di addivenire ad una risoluzione unitaria; premesso che dal 2020 in poi, con l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19, non è possibile tacere la presenza di una pandemia parallela ma adombrata, quella della violenza contro le donne, che ha fatto vittime soprattutto tra le mura domestiche; il Rapporto sulla violenza di genere nelle Marche per l’anno 2021 evidenzia che nel territorio regionale si sono verificati quattro femminicidi nel 2020 e uno nel 2021; lo scorso anno si sono rivolte ai Centri antiviolenza delle Marche 663 utenti (di cui 489 di nazionalità italiana, il 73,8%), 180 in più rispetto al dato relativo al 2020 (483); nel 2021, 205 donne (di cui 10 minorenni) hanno avuto accesso ai pronto soccorso delle Marche con almeno una diagnosi di violenza, soprattutto per maltrattamenti, abusi sessuali e traumi psichici da violenza fisica; le persone assistite dai consultori nel 2021 per casi di abuso e maltrattamento sono 744 (di cui 306 minorenni, il 41%), mentre nel 2020 erano state 674, con un aumento del 10,4% rispetto all’anno precedente e di molto inferiore al 2019 quando i casi furono 1200; analizzando i dati relativi allo stato civile delle utenti dei Centri anti violenza, vi sono 263 donne che risultano coniugate o unite civilmente, il 40% del totale regionale, dato che conferma come il fenomeno si sviluppi prevalentemente in ambito domestico.
Richiamata la legge regionale 11 novembre 2008, n. 32 recante “Interventi contro la violenza sulle donne”; la legge regionale 23 luglio 2012, n. 23 recante “Integrazione delle politiche di pari opportunità di genere nella Regione. Modifiche alla legge regionale 5 agosto 1996, n. 34 ‘Norme per le nomine e designazione di spettanza della Regione’” e alla legge regionale 11 novembre 2008, n. 32 “Interventi contro la violenza sulle donne”; la legge regionale 30 aprile 2013, n. 8 recante “Promozione di azioni istituzionali contro la violenza sulle donne e contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale”; il Regolamento regionale 20 maggio 2014, n. 2 recante “Attuazione del Capo II della legge regionale 23 luglio 2012, n. 23”; la mozione n. 29 avente per oggetto “Misure per il sostegno dell’educazione all’affettività e all’educazione sessuale consapevole”, approvata nella seduta dell’Assemblea legislativa del 19 gennaio 2021; la risoluzione n. 21 avente per oggetto “Condanna ad ogni forma di violenza verso le donne impegnate in politica”, approvata nella seduta dell’Assemblea legislativa del 27 aprile 2021.
Considerato che anche nel corso del 2022, il nostro territorio regionale è stato purtroppo funestato da diversi femminicidi; il Presidente del Senato della Repubblica, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere celebrata lo scorso 25 novembre, ha incontrato i familiari di una vittima di femminicidio per mano del marito, nel corso di una visita istituzionale presso la città di Fano, dove la ragazza si era rifugiata con il figlio per sfuggire alla tragedia del conflitto russo-ucraino. Esprime il proprio sdegno e la propria ferma condanna verso ogni azione di violenza fisica, verbale e psicologica nei confronti delle donne; impegna il Presidente e la Giunta regionale ad attivarsi e a sollecitare tutti i livelli istituzionali per: potenziare la presenza di una rete omogenea su tutto il territorio regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, con stanziamento di adeguate risorse economiche, anche per continuare a garantire personale adeguatamente formato; individuare iniziative di sostegno ai minori vittime di violenza assistita e agli orfani che perdono la madre a seguito di un femminicidio; potenziare i servizi di trattamento e recupero per gli uomini maltrattanti e abusanti; continuare a promuovere percorsi di educazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, con particolare riferimento alla parità tra i sessi nonché alla prevenzione della violenza di genere; potenziare il raccordo fra scuola, servizi territoriali e consultori familiari per intervenire più efficacemente rispetto alle politiche educative sull’uguaglianza e la parità di genere; assumere iniziative per supportare l’occupazione e l’autosufficienza delle donne al fine di ridurre la dipendenza economica dal partner; prevedere, attivare e/o implementare forme di inserimento lavorativo agevolate in favore delle donne vittime di violenza; promuovere le politiche di prevenzione, mediazione e composizione del conflitto con particolare riferimento all’ambito familiare”.
Questa è la risoluzione che è stata presentata frutto di un lavoro a più mani, in particolar modo posso segnalare, per quanto riguarda la Conferenza dei Presidenti dei gruppi di questa mattina, la Consigliera Ruggeri ed il Consigliere Rossi, ma citando loro due mi riferisco a tutti i Presidenti di gruppo che sono presenti alla Commissione stessa.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La ringrazio per aver letto la risoluzione. Inoltre ringrazio i vari Presidenti dei gruppi consiliari, anche e soprattutto il Consigliere Rossi, perché questa mattina quando ho chiesto e spiegato brevemente i termini di questa risoluzione tutti hanno accettato la proposta di sottoscriverla, ringrazio quindi tutti i singoli Consiglieri che l’hanno fatto.
La risoluzione è costruita in maniera semplice, nelle premesse a grandi linee vengono riportati i passaggi salienti che sono emersi durante la discussione e la presentazione da parte degli illustri ospiti che abbiamo avuto questa mattina, sono state richiamate le leggi regionali e le mozioni già precedentemente votate all’unanimità da quest’Aula, ci sono due considerazioni che riguardano il triste fatto di cui si è parlato anche prima, che purtroppo nel corso del 2022 il nostro territorio regionale è stato funestato da diversi femminicidi, alcuni sono stati citati prima: la venuta del Presidente del Senato della Repubblica che ha deciso di celebrare lo scorso 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza di genere, proprio a Fano in ricordo di Anastasiia, quindi si invita l’Aula, il Presidente e la Giunta regionale ad esprimere il proprio sdegno e la propria ferma condanna verso ogni azione di violenza fisica verbale e psicologica nei confronti della donna; ad attivarsi ed a sollecitare tutti i livelli istituzionali per potenziare la presenza di una rete omogenea su tutto il territorio regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, con stanziamento di adeguate risorse economiche, anche per continuare a garantire personale adeguatamente formato; a individuare iniziative di sostegno ai minori vittime di violenza assistita e agli orfani che perdono la madre a seguito di un femminicidio, sul punto si è espresso con veemenza anche il nostro Assessore Saltamartini; a potenziare i servizi di adattamento e recupero per gli uomini maltrattanti e abusanti, abbiamo sentito prima che c’è una sperimentazione che speriamo venga presto portata un po’ in tutte le Aree vaste; a continuare a promuovere percorsi di educazione all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, e questo era il tema portato in discussione l’anno scorso nella giornata come quella odierna; a potenziare il raccordo fra scuola, servizi territoriali e consultori familiari per intervenire più efficacemente rispetto alle politiche educative sull’uguaglianza e sulla parità di genere, su questo punto è intervenuta brillantemente la Consigliera Lupini; ad assumere iniziative per supportare l’occupazione e l’autosufficienza delle donne al fine di ridurre la dipendenza economica dal partner, anche questo è un tema che è stato portato all’attenzione soprattutto dalla relazione della Consigliera Bora, poi leggo il punto che è tratto dalla mozione del Consigliere Rossi, che è stata assorbita dalla risoluzione: prevedere, attivare e/o implementare forme di inserimento lavorativo agevolate in favore delle donne vittime di violenza, come ultimo punto: promuovere le politiche di prevenzione, mediazione e composizione dei conflitti con particolare riferimento all’ambito familiare. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di risoluzione sul “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nella Regione Marche”. La pongo in votazione.
Annulliamo la votazione e la ripetiamo.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Sull’ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Biancani.
Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ho già detto nella riunione dei Presidenti dei gruppi che avrei chiesto la parola per annunciare che oggi io uscirò dall’Aula durante tutto il Consiglio, entrerò solamente per l’atto sui tartufi.
Intervengo anche in qualità di Vicepresidente perché ritengo che non sia più tollerabile l’atteggiamento della Giunta regionale, questa continua assenza da parte degli Assessori che devono rispondere alle interrogazioni. Ci sono Consiglieri regionali che aspettano dalle due alle tre settimane per avere la risposta, se non c’è la risposta vuol dire che un Consigliere per due o tre settimane non ha la possibilità di discutere nessuna interrogazione e siccome l’unico atto che abbiamo per evidenziare le criticità dei nostri territori è quello delle interrogazioni …, già aspettiamo un paio di mesi prima di poterle discutere, se poi manca l’Assessore è intollerabile il fatto che gli Assessori non deleghino o non diano la risposta.
Noi ci rivolgiamo al Presidente, non all’Assessore, se il Presidente decide di non rispondere mai è una sua scelta, ma in realtà dovrebbe rispondere il Presidente, se poi deve rispondere un Assessore, che non c’è, allora si individua un suo delegato. Gli Assessori per il 99% leggono le risposte dei tecnici, come le legge un Assessore, può benissimo leggerle un altro.
Ripeto, per me è veramente intollerabile, è una mancanza di rispetto che non riguarda il Consigliere o il Vicepresidente Biancani, ma l’intero Consiglio regionale. Ieri ho mandato una mail al Presidente che so che si è attivato chiedendo di verificare la presenza degli Assessori, se poi un Assessore non vuole proprio dare la risposta ad un altro deve comunicare la sua assenza entro il martedì o al massimo il mercoledì mattina in maniera tale che la settimana dopo gli uffici inseriscono un’altra interrogazione dato che manca l’Assessore di riferimento.
Un’altra cosa e poi chiudo, questa cosa che gli Assessori …, farò un accesso agli atti per capire le motivazioni delle assenze perché se un Assessore non è presente in Aula dovrebbe perdere 300 euro oppure ogni volta manda la giustificazione. Adesso voglio capire quali sono le giustificazioni che sono state date fino ad oggi, ovviamente andrò fino in fondo perché non è più tollerabile. Inaugurare le varie iniziative in giro per il territorio o andare ad iniziative delle varie associazioni di categoria, darebbe gusto anche a me, ma se tutti i Consiglieri decidessero che andare ad una presentazione, può essere un motivo per non venire in Aula, qui il martedì mattina non c’è più nessuno. Anch’io o altri vorremmo andare alla iniziativa della Coldiretti o della Confcommercio di Pesaro, però noi il martedì mattina se c’è Aula siamo qui perché abbiamo preso un impegno. Non capisco come mai gli Assessori per andare ad una iniziativa di questo tipo possono non venire in Aula.
Il martedì si sta in Aula, se ci sono altre iniziative …, gli Assessori, per carità, possono sicuramente andare, ma allora lascino la risposta a qualcun altro, non è più accettabile che non siano in Aula per presentare o presenziare ad iniziative.
Penso di essere stato chiaro, uscirò, ma ovviamente sono presente perché come non li perde un Assessore che non c’è non li voglio perdere io, e questo ci sta, però non è più accettabile.
Ovviamente non chiedo ai colleghi di uscire, ma penso che se si dovesse verificare chiederò anche ai gruppi dell’opposizione, poi decideranno cosa fare, di prendere e lasciare l’Aula perché questa situazione è intollerabile. Grazie.
(Il Consigliere regionale Andrea Biancani abbandona l’Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti. L’avevo anticipato in occasione della Conferenza dei Presidenti.
Presidente, mi rivolgo a lei e non alla Giunta perché lo sfogo del Consigliere Biancani è la fotografia di come ci troviamo tutti rispetto a questo tema, che abbiamo posto formalmente dall’inizio della legislatura, con sollecitazioni nella Conferenza dei capigruppo, con lettere inviate alla Presidenza del Consiglio ed a quella della Giunta. Poi, Presidente, devo dire che lei si è fatto sempre parte attiva nel tentativo di trovare la mediazione banale, quella prevista sul piano istituzionale, ossia che quando un Assessore è assente sia il Presidente a rispondere o un altro delegato. E’ molto semplice e nel rimpasto mi sembrava di aver visto un cambio di passo, visto che ogni volta un Assessore era stato individuato per leggere la risposta, anche non essendo a conoscenza dell’argomento, anche non dando una articolazione adeguata però almeno il profilo istituzionale era rispettato e questo passaggio era stato apprezzato.
Invece improvvisamente ritorniamo al vecchio schema dove nessuno è presente, nessuno risponde, abbiamo interrogazioni e mozioni rinviate perché in Aula l’Assessore che deve interloquire non è presente, e qualche volta, guardo il Consigliere Biancani, forse l’assenza è pure strategica perché l’interrogazione potrebbe mettere in difficoltà oppure si preferisce una modalità diversa: non essere in Aula e magari fare il comunicato dopo qualche giorno quando l’oggetto dell’interrogazione può essere risolto con una azione diretta.
Questo, Presidente, non è più sopportabile, ma non sbaglio interlocutore perché so cosa ha fatto, però è una mancanza di rispetto anche nei suo confronti, è un atteggiamento insopportabile anche per le sollecitazioni che lei ha messo in campo dato che non è pensabile che un intero Consiglio regionale, rappresentato da lei, possa essere così denigrato dall’azione della Giunta.
PRESIDENTE. Prendo atto delle rimostranze del Consigliere Biancani e di quanto esposto in termini molto chiari dal Consigliere Mangialardi, cercherò non solo di prenderne atto, ma di intervenire ulteriormente per richiamare l’attenzione di tutti sull’attività del Consiglio regionale.
Interrogazione n. 610
ad iniziativa della Consigliera Menghi
“Fermata ferroviaria Macerata Università”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 610 della Consigliera Menghi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Con riferimento al punto 1) "accessibilità alle persone disabili della fermata Macerata Università" si riferisce quanto segue: sentite sia RFI (gestore della Rete) che Trenitalia (gestore dei servizi ferroviari), la fermata Macerata Università in località Vallebona, pur non avendo i marciapiedi a standard H55 ma H25 (poiché l'opera è ubicata in curva con raggio del tracciato inferiore a quello ammesso dalle norme per i marciapiedi H55), è comunque fruibile dalle persone con mobilità ridotta in quanto tutti i treni che effettuano servizio in tale fermata sono treni con carrozza dotata sia di una rampa meccanica per la discesa/salita sul marciapiede/a bordo per le PMR immediatamente attivabile su richiesta fatta al capotreno durante il viaggio.
Le carrozze sono inoltre dotate sia di posto attrezzato che di bagno accessibile per passeggeri su sedia a ruote.
Stante l'attuale curvatura del binario, al momento RFI non prevede lavori aggiuntivi.
Con riferimento al punto 2) "piano di miglioramento dell'accessibilità" si riferisce quanto segue: RFI in qualità di "gestore dell'infrastruttura", è impegnata a garantire l'accessibilità negli impianti ferroviari in ossequio alla normativa di settore dell'Unione europea (Regolamento UE n. 1300/2014). In accordo al PNA (Piano nazionale accessibilità), espressamente previsto dal citato Regolamento UE, è stata individuata la priorità di intervento per un network di 620 stazioni principali della rete nazionale, che intercettano oltre il 90% degli utenti del trasporto ferroviario. Tra queste stazioni ci sono anche le 12 stazioni della regione Marche indicate più avanti.
Nel "Piano integrato stazioni", redatto da RFI, sono indicate le lavorazioni per l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni. Per quanto riguarda le stazioni marchigiane, entro il 2026 sono previsti interventi a Pesaro, Fano, Senigallia, Falconara Marittima, Fabriano, Ancona (la parte degli interventi del suddetto Piano relativa all'accessibilità è stata già conclusa), Loreto, Porto Recanati, Macerata, Porto San Giorgio, San Benedetto del Tronto, Porto d'Ascoli.
La stessa tipologia di interventi, inoltre, è già stata conclusa nelle stazioni di Civitanova Marche e Jesi. Eventuali situazioni critiche possono essere segnalate alla Regione che si farà parte attiva presso RFI. L'individuazione delle stazioni su cui intervenire avviene anche a seguito di confronto tra il Gruppo ferrovie dello Stato italiane e le Associazioni nazionali rappresentative delle persone con disabilità con le quali Ferrovie dello Stato riferisce di mantenere un costante dialogo.
Siccome ho ancora un po’ di tempo, Consigliera, le do ulteriori elementi.
La fermata ferroviaria di Macerata Università è stata realizzata da RFI su richiesta dell’Università degli studi di Macerata e della Regione Marche in prossimità del Polo universitario Bertelli al chilometro 25+740 della linea Civitanova Marche/Montegranaro/Albacina in località Vallebona, conta circa 2.600 utenti tra studenti e personale docente e tecnico amministrativo ed è provvista di un solo binario a servizio dei treni viaggiatori, raggiungibili senza barriere architettoniche dalla viabilità esterna.
Macerata Università è attiva dal 5 ottobre 2020 ed è servita ogni giorno, dal lunedì al sabato, da 23 treni regionali, il primo, destinazione Fabriano effettua servizio alla fermata alle ore 8,26 e l’ultimo destinazione Civitanova Marche alle ore 20,02, permettendo il collegamento di Macerata Università con le stazioni di Ancona, Fabriano e Civitanova Marche.
A seguito di ripetute sollecitazioni da parte dell’Università degli studi di Macerata e della Regione Marche RFI ha verificato la possibilità di realizzare la fermata in deroga alle norme di sicurezza esistenti e nei casi comunque previsti, in particolare la Direzione tecnica di RFI in data 12 settembre 2018 ha concesso il nulla osta alla costruzione in deroga della fermata a condizione che la stessa fosse realizzata con marciapiedi H25, i marciapiedi standard H55 non sono consentiti per la fermata di Macerata Università poiché l’opera è ubicata in curva con raggio del tracciato inferiore a quello ammesso dalle norme per i marciapiedi H55, che stabiliscono appunto dei franchi minimi di sicurezza in merito all’iscrizione della sagoma dei convogli in curva rispetto alla geometria dei marciapiedi.
Termino qui e do alla Consigliera l’allegato con ulteriori elementi.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore per la risposta e soprattutto per il documento che mi consegnerà.
Diciamo che la fermata al polo Bertelli è una cosa buona, ma non è positivo che uno studente con disabilità non abbia la fruizione di questa stazione, quindi sarà mia cura, dato che l’interrogazione è stata presentata su segnalazione o meglio su denuncia di uno studente che non ha la possibilità di accedere a questa stazione … Il finanziamento era in gran parte regionale, ma la realizzazione era di RFI, questo è noto ed è conosciuto.
Credo che dobbiamo migliorare la capacità di controllare e di fare opere pubbliche, che siano fruibili da tutti perché - questa stazione è stata inaugurata nel 2020 - fare le opere accessibili significa farle per tutti, quindi sarà mia cura approfondire il documento che lei, Assessore, mi ha dato, anche con l’Assessore competente Baldelli e la struttura per capire meglio, intervenendo con persone con disabilità e associazioni che le rappresentano, anche gli interventi prossimi, futuri, che verranno fatti e valutare quanto questa stazione, voluta dall’Università, secondo me a ragione, possa essere migliorata perché non basta nel 2020 trincerarsi dietro una questione apparentemente tecnica, siamo andati sulla luna e credo che tecnicamente sia tutto possibile, a volte è solo una questione di volontà e su questa volontà ci dobbiamo un po’ tutti applicare. Grazie.
Interrogazione n. 580
ad iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Prospettiva per l’ex ospedale di Macerata Feltria”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 580 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Rispondo a questa interrogazione dicendo che non è vero che l’immobile di Macerata Feltria è in vendita, non so chi si sia inventato questa cosa.
Tengo a sottolineare come il presidio di Macerata Feltria risponda a tutti i requisiti previsti dalle vigenti disposizioni, in particolare i suoi 25 posti letto di residenza sanitaria assistita, i 15 posti letto di residenza protetta e gli ambulatori di dermatologia, fisiatria, ginecologia, neurologia, neuropsichiatria infantile, oculistica, odontoiatria, ortopedia, pneumologia, psichiatria, gastroenterologia, oncologia, logopedia e psicomotricista. E’ pure presente un centro di assistenza limitata.
In base alla convenzione con Kos, con la sanità privata, sono presenti 30 posti letto di riabilitazione intensiva e 10 posti letto di unità di cure primarie, quindi è una struttura perfettamente funzionante, come ho avuto più volte modo di dire qui.
A seguito della riforma sanitaria che entrerà in vigore l’1 gennaio verrà costituita l’Azienda sanitaria territoriale unica di Pesaro e con la predisposizione del Piano socio-sanitario dovremo dare tutte le risposte a quel mondo dell’entroterra pesarese che finora non le ha avute, risposte in termini di efficientamento dei servizi che l’amministrazione in carica ha assunto nelle ultime elezioni politiche e che metterà in campo con una serie di misure che partiranno anche dall’implementazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che prevede il rifunzionamento di Ospedali di comunità, di Case di comunità, della medicina del territorio e di tutto ciò che più volte abbiamo discusso.
Siamo in presenza di un territorio che necessita di un potenziamento dei servizi sanitari, questo più volte l’ho riferito all’Aula, è lo sforzo che sta facendo la Regione Marche, e spero che molto presto si possano cogliere i risultati in modo concreto e fattuale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.
Micaela VITRI. Grazie, Assessore. Mi pare di ricevere delle rassicurazioni, quindi in merito alla vendita lei smentisce ogni voce circolata in quel territorio, e mi fa piacere.
L’immobile non sarà venduto, ma non mi ha risposto sulla ristrutturazione, io chiedevo come mai non sia stato inserito tra i progetti di ristrutturazione, per ciò che riguarda l’edilizia sanitaria, l’edificio Camilla Belli.
Anche sui 40 posti letto di riabilitazione, già riconosciuti a Kos, mi sembra di capire che lei oggi ci rassicura, ho registrato le sue parole e spero che dall’1 gennaio questi 40 posti letto di riabilitazione rimangano a Macerata Feltria e continuino ad essere attivi in questo territorio anche nei prossimi anni. Lo stesso discorso vale anche per i due reparti, 25+15 posti letto.
Noi continueremo a vigilare perché purtroppo le voci non me le sono inventate, ma sono pervenute dai dipendenti di quella struttura, arrivano da tutto il gruppo di sanitari che lavora per il gruppo Kos da diversi anni e svolge la sua attività nella struttura di Macerata Feltria da circa 30 anni.
Spero che vengano confermate le sue parole e che mi possa chiarire anche il punto, su cui oggi non ha detto nulla, relativo alla ristrutturazione dell’edificio.
Interrogazione n. 601
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Criticità Ospedale Profili di Fabiano”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 601 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Con questo atto ispettivo il Consigliere Mastrovincenzo pone diverse domande.
Innanzitutto c’è da tener conto che alcune discrasie e disfunzioni dei servizi sanitari nella nostra regione, ma a livello nazionale, derivano, com’è noto, dal problema della mancanza di medici, della mancata programmazione, di cui più volte abbiamo discusso in quest’Aula, alla quale, abbiamo sottolineato, la Regione Marche ha cercato di sopperire cercando di finanziare con risorse regionali un numero di borse di specializzazione per le specializzazioni ospedaliere e per i medici di medicina generale, capaci di manlevare il differenziale tra il turn over, cioè il numero dei medici che vanno in pensione, e il numero dei medici che entreranno in servizio.
In base ai risultati che verranno prodotti da questi investimenti, che abbiamo iniziato nell’anno 2021 e che proseguiremo anche con le prossime manovre di bilancio, saremo in grado nei prossimi anni di avere a disposizione quei medici che servono per garantire i servizi fondamentali.
Ciò detto, si deve tener conto che non è vero che le attività chirurgiche a Fabriano sono diminuite, non è vero, i dati ci portano a sottolineare invece come siano costanti in base agli anni precedenti.
In ordine al problema della pediatria vorrei ricordare, senza nessuno spunto polemico con gli interroganti che esercitano legittimamente le loro funzioni, che quel reparto fu chiuso dalla precedente amministrazione del PD in applicazione di norme specifiche che derivavano dal decreto ministeriale del 2015, il cosiddetto Balduzzi, quindi, in assenza di un numero di casi specifici si è proceduto alla chiusura della pediatria. Cionondimeno si è cercato di sopperire a questa carenza, sulla quale, voglio sottolineare, ho risposto almeno a 4, 5 interrogazioni per quanto riguarda la funzionalità dell’Ospedale di Fabriano, si è cercato di garantire un sostegno a questo tipo di servizio sanitario prevedendo con orario 8,00/14,00 dei servizi specifici.
Voglio anche aggiornare su alcune carenze presenti nell’Ospedale di Fabriano, in questo momento mancano: tre infermieri nel reparto di medicina, ed è già stato avviato il percorso per l’assunzione di quattro infermieri che dovrebbero prendere servizio a metà del prossimo dicembre, un medico di medicina, ed anche qui stiamo cercando di fare una convenzione e poi c’è anche una carenza di chirurghi, e anche su questo punto stiamo cercando con ogni impegno la possibilità di trovare delle risorse professionali necessarie a garantire quello che abbiamo detto all’inizio di questo intervento, cioè che Fabriano costituisce il primo centro chirurgico dell’Area vasta 2 e intendiamo assicurare questa performance, non fosse altro per il fatto che Fabriano si trova a coprire le esigenze ed i bisogni sanitari di una vasta area dell’entroterra marchigiano, al confine peraltro tra la provincia di Ancona e la provincia di Pesaro. Quindi, è una zona che viene attenzionata, è un’area particolarmente tenuta in considerazione e con le prossime misure che andremo ad adottare spero che si possa corroborare e si possa rinforzare il primato che l’Ospedale di Fabriano si è conquistato insieme a tutti i servizi territorial ed al suo personale.
L’impegno della Giunta regionale è quello di garantire a Fabriano le risorse di cui necessita, oggetto di questa interrogazione.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.
Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Assessore, per la risposta. Non sono soddisfatto e preciso il perché.
Lei ha parlato delle borse di specializzazione che andrete ad implementare con le prossime finanziarie, ha parlato di possibili nuovi arrivi per quanto riguarda gli infermieri e nuovi medici in medicina e in chirurgia, è un dato di fatto invece, e su questo ha detto una imprecisione, che la precedente amministrazione aveva chiuso il punto nascita, non certo il reparto di pediatria dell’ospedale, che è un’altra cosa e che nonostante gli annunci, come preciso nell’interrogazione, è rimasto chiuso. Peraltro, manca il personale sanitario anche al pronto soccorso, nella rianimazione, in anestesia, cardiologia e riabilitazione, mancano fisioterapisti, tecnici di radiologia, infermieri in vari settori, soprattutto manca un’implementazione della tecnologia strumentale, che è importante.
Ho presentato questa interrogazione 10 mesi fa, era stata abbinata ad una interrogazione della Consigliera Lupini, non c’era stata una risposta e dopo 10 mesi diciamo che siamo ancora al punto in cui eravamo a febbraio.
Ora mi auguro che quanto ha detto dall’Assessore, rispetto a nuovi arrivi di personale sanitario, in particolar modo di medici e infermieri, si realizzi al più presto perché, come ha sostenuto anche l’Assessore, l’Ospedale di Fabriano va valorizzato in quanto offre un servizio indispensabile per il territorio fabrianese e limitrofo, ma non solo, perché è un ospedale centrale dal punto di vista territoriale tra Marche e Umbria e per la nostra regione è una risorsa fondamentale. Grazie.
Interrogazione n. 607
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Economie dei fondi contrattuali degli anni 2014-2019 per il personale del comparto nell’Area Vasta 3”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 607 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’interrogazione tocca degli aspetti specifici interni alle Aziende che, come noi sappiamo, sono di diritto privato assoggettate al controllo sindacale.
Do lettura della relazione che è pervenuta in relazione a questa specifica domanda. La risposta all’interrogazione è la seguente: i residui dell’area contrattuale del comparto riferibili agli anni 2014/2019 alla data odierna ammontano a euro 2.181, non ancora svincolati per esigenze amministrative. I residui degli anni 2020/2021 non sono ancora calcolabili in quanto pende la definizione di fondi definiti da parte di Asur Marche. Proprio poco fa era in corso la Conferenza delle Regioni per la ripartizione del fondo sanitario nazionale, c’è un po’ di conflitto, non c’è accordo, probabilmente la divisione del fondo sanitario nazionale dovrà passare tramite un atto del Governo perché c’è disaccordo tra le Regioni.
In seconda analisi, voglio aggiungere che le economie sono scaturite in forza di norme di legge, riferisce l’Azienda, che hanno condizionato diversi processi, di esse se ne è avuto contezza non solo adesso, ma sino dal loro insorgere, contezza che ha portato nel corso degli anni già allo svincolo ed al pagamento di rilevanti quote di residuo.
Le quote residuanti dei fondi sono state tutte utilizzate secondo le norme contrattuali e gli accordi sindacali locali, il corretto utilizzo di questi fondi, di queste risorse, è stato certificato dagli organi di controllo ed ispettivi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. La pregherei, se possibile, di farmi avere copia della relazione che ci ha letto perché, come ha detto giustamente lei, è una questione estremamente delicata ed anche tecnica, quindi per dare una replica sensata ho bisogno di avere sotto mano quel documento.
La prima cosa che mi è saltata all’occhio e che sapevo io era che le economie dei fondi contrattuali degli anni dal 2014 al 2019, certificate dal collegio sindacale, fossero 3.356.009,73 euro, quindi già c’è una discrasia rispetto ai numeri che ha letto e questo è un aspetto che andrà sicuramente approfondito.
Lei ha letto che si è avuto subito contezza ed ha detto che queste economie sono avvenute a norma di legge o meglio ha detto una formula che adesso non ricordo, comunque sembra che sia tutto a posto, anche questo è da verificare, e che tali residui siano stati utilizzati per finalità diverse, nella relazione si legge così.
Quello che non trovo nella sua risposta, e per la valutazione ho bisogno della relazione, è la quarta risposta perché la mia domanda era se si siano registrati fenomeni analoghi nelle altre Aree vaste dell’Azienda ospedaliera, questo perché tra i dipendenti si sta diffondendo questa preoccupazione, soprattutto so che diversi sindacati hanno fatto una richiesta di accesso agli atti, che non è stata ad oggi evasa per le altre Aree vaste, quindi sarebbe il caso, a mio parere, dopo quanto avvenuto nell’Area vasta 3, di verificare se ci sono situazioni analoghe anche per le altre Aree vaste e per l’Azienda ospedaliera.
Detto questo, mi riservo di verificare tutto quanto è stato letto in questa sede dall’Assessore. Grazie.
Interrogazione n. 613
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative riguardo la formazione degli operatori sanitari in ambito di maxi-emergenze”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 613 della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Do lettura, trattandosi di una risposta eminentemente tecnica, della risposta che è stata predisposta dall’Agenzia sanitaria regionale.
Per quanto riguarda la programmazione delle attività sono stati svolti corsi residenziali d’aula operativi di piccoli gruppi, varie edizioni con circa 25 partecipanti ogni volta e i destinatari sono stati principalmente personale appartenente al ruolo medico e infermieristico. I corsi sono accreditati come crediti formativi dalle rispettive Aziende.
Per quanto riguarda la programmazione futura, come previsto dalla normativa nazionale e regionale, proprio in questo periodo gli enti del sistema sanitario regionale stanno predisponendo i piani formativi 2023, attraverso specifiche analisi dei fabbisogni formativi per settore.
Ad oggi l’Asur ha dato indicazione a ciascuna Area vasta di prevedere per l’anno 2023 un corso per il piano emergenze interno per evacuazione, che può essere attivato in tutte le situazioni in cui è prevista una evacuazione della struttura come cedimenti, incendi, blackout, e di proseguire le attività di formazione sulla gestione della maxi emergenza ospedaliera, piani di emergenza, procedure e così via, vista la recente revisione dei piani di emergenza delle relative procedure operative che rendono necessaria la formazione del personale dell’emergenza alle specifiche modalità organizzative della risposta operativa alla maxi-emergenza. L’Inrca ha previsto per il 2023 il corso Unimax, corso su maxi-emergenza.
Infine la Regione Marche con il settore sistema integrato dell’emergenza dell’Ars, in collaborazione con l’Area vasta 2, ha organizzato per il 2023 il seguente corso: maxi-emergenza in ambito aeroportuale, aspetti organizzativi e procedurali del piano d’emergenza aeroportuale dell’Aeroporto di Falconara, conoscenza teorica e simulazione evento maxi-emergenza rivolta a medici ed infermieri per una durata totale di 39 ore. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.
Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, Credo che richiamare l’attenzione sul tema della formazione rispetto alle maxi-emergenze sia quanto mai attuale visti gli ultimi avvenimenti che hanno colpito la regione Marche, che storicamente, purtroppo, è oggetto di eventi naturali e calamitosi.
Dobbiamo essere formati, dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza dal punto di vista della formazione, della prevenzione e dell’allerta, come già sollecitato in quest’Aula, sia per la popolazione eche per i nostri operatori che vanno in soccorso.
Quello che vogliamo sottolineare, anche su sollecitazione della popolazione e degli stessi operatori, è un’attenzione particolare all’omogeneità della formazione nelle maxi-emergenze in tutto il territorio regionale, che non ci siano discrepanze tra Aree vaste o da una zona territoriale ad un’altra.
L’altra cosa che vorrei evidenziare è l’importanza di un addestramento in team, proprio per garantire la multidisciplinarietà dell’intervento in modo che ognuno sappia con molta puntualità cosa deve fare, in che tempi, senza sovrapposizioni inutili, che poi farebbero perdere tempo e sprecare preziosissime risorse, come gli operatori che sappiamo bene essere molto limitati, molto più di quanto dovrebbero e di quanto tutti vorremmo. Grazie.
Interpellanza n. 16
ad iniziativa dei Consiglieri Serfilippi, Cancellieri
“Rete regionale per le cure palliative”
Interrogazione n. 604
ad iniziativa dei Consiglieri Cancellieri, Serfilippi
“Hospice pediatrico Fano”
Interrogazione n. 622
ad iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Definizione della Rete regionale di cure palliative e terapia del dolore pediatrica e stato di avanzamento del nuovo hospice pediatrico di Fano”
(abbinate)
(Rinvio)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interpellanza n. 16 del Consigliere Serfilippi e le interrogazioni n. 604 dei Consiglieri Cancellieri, Serfilippi e n. 622 della Consigliera Ruggeri.
All’interpellanza risponde l’Assessore Saltamartini, alle interrogazioni deve rispondere l’Assessore Baldelli, che è assente per malattia.
Passiamo estrapolare l’interpellanza e rinviare le interrogazioni a quando sarà presente l’Assessore.
Ha la parola la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voglio chiedere se l’Assessore può rispondere a metà della mia interrogazione e nel caso se posso intervenire anch’io per replica.
PRESIDENTE. No, si ferma sull’interpellanza proposta dai Consiglieri Serfilippi e Cancellieri.
Marta RUGGERI. Nella mia interrogazione ci sono tutti e due gli aspetti, sia quello che riguarda la rete regionale delle cure palliative, che compete all’Assessore Saltamartini, sia la questione che riguarda l’hospice, quindi all’interno dello stesso testo ci sono le risposte di due Assessori diversi.
PRESIDENTE. Direi di fare in questo modo per una applicazione concreta di buon senso del caso, se l’Assessore Saltamartini è in grado di rispondere anche a questa parte la inseriamo, altrimenti va con le due interrogazioni all’Assessore Baldelli.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini al quale chiedo se ritiene di svolgere anche la parte relativa all’interrogazione della Consigliera Ruggeri.
Filippo SALTAMARTINI. Presidente, chiedo il rinvio del punto 3.
PRESIDENTE. Bene, rinviamo tutto il punto e va iscritto nel prossimo ordine del giorno.
Proposta di legge n. 111
ad iniziativa della Giunta regionale
“Rendiconto generale della Regione per l'anno 2021”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 111 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Quello che andiamo ad approvare oggi è il rendiconto generale per l’esercizio 2021, così come previsto dal decreto legislativo 118 del 2011.
Il rendiconto è composto dal conto economico, dal conto del bilancio e dallo stato patrimoniale.
Prima di entrare nell’articolato vorrei innanzitutto far presente la situazione in cui ha operato questa amministrazione, voglio evidenziare che questo è il primo rendiconto consuntivo dell’amministrazione Acquaroli.
Il protrarsi della situazione pandemica anche nel 2021 ha continuato a generare un impatto sfavorevole sul tessuto produttivo/finanziario e sociale dell’intero Paese e della nostra Regione, richiedendo un forte e costante impegno finanziario da parte della Regione ed anche delle Province. Nonostante questo la Regione ha attivato interventi a sostegno delle imprese in tutti i settori produttivi in un’ottica di sviluppo economico dell’area interna, anche attraverso lo strumento dell’area di crisi.
Voglio richiamare anche la trasformazione della Svim in Svem con l’obiettivo di rafforzare il ruolo già svolto di assistenza tecnica alla Regione Marche in ambito dei programmi europei e ampliando il possibile campo di azione della società con speciale riferimento alle attività che possono essere svolte a favore anche degli enti locali e della Regione.
Inoltre voglio ricordare, sempre nell’ambito delle attività produttive, quindi dell’industria, perché la Regione è stata accanto alle imprese in un momento così particolare, la legge regionale 17 marzo 2022, n. 4, che riguarda la promozione degli investimenti, dell’innovazione e della trasformazione digitale del sistema imprenditoriale marchigiano, puntando sull’innovazione e sulla digitalizzazione. Con questa legge la Regione Marche va a colmare un vuoto nei suoi strumenti di politica industriale per rafforzare, come ho già detto in precedenza, il tessuto produttivo e industriale e contrastare i fenomeni regressivi che hanno caratterizzato alcune parti importanti del nostro sistema industriale. Voglio rammentare anche la legge n. 6 del 2021 “Sviluppo delle comunità e delle star up innovative nella regione Marche” volta a sostenere le start up innovative.
Andiamo al settore dell’artigianato, in attuazione della legge sull’artigianato (legge regionale 19/2021) nel corso dell'anno è stato approvato il quadro attuativo e realizzati i primi bandi riguardanti: l’ammodernamento tecnologico e produttivo delle imprese artigiane, la nascita di nuove imprese artigiane e l’artigianato digitale, sempre per quel discorso di promuovere la digitalizzazione, investimenti in digitalizzazione delle imprese artigiane. Quindi, la nostra Regione, la Regione Marche, è stata accanto alle aziende in un periodo difficile con il protrarsi della pandemia.
Anche l’esercizio finanziario del 2021, così come il 2020, è stato contraddistinto dalla straordinaria ed eccezionalità delle misure di sostegno finanziario varate sia dalla Regione che dal legislatore nazionale, attraverso la decretazione d’urgenza, per rafforzare la liquidità di cassa ed alleviare gli effetti subiti in termini di maggiori spese e di contrazione del gettito fiscale. Mi permetto di dire che i timidi segnali di ripresa e di miglioramento del quadro generale delle grandezze macro-economiche nazionali, che già sul finire del 2021 iniziavano a manifestarsi, rischiano di essere vanificati dalle gravi e preoccupanti incertezze dell’attuale situazione geopolitica derivanti dall’invasione militare russa dell’Ucraina.
In ogni caso, e questo ci tengo a dirlo, pur a fronte di tali incertezze la Regione Marche è stata in grado di garantire anche per il 2021 il mantenimento degli equilibri di bilancio sia di competenza che di cassa e abbiamo ottenuto la certificazione, il via libera, da parte della Corte dei Conti.
In breve il risultato di amministrazione per l’anno 2021 è pari a 664 milioni di euro, la parte disponibile risulta negativa per 77 milioni ed è interamente coperta dal debito autorizzato e non contratto, voglio precisare che nel rendiconto 2020 la parte negativa era di 104 milioni, quindi si è registrato un miglioramento di 27 milioni di euro.
Le entrate tributarie accertate nel 2021 ammontano a 3.413.000.000 di euro, devo dire che qui c’è stato un innalzamento del 4,56% rispetto all’anno precedente.
L’ammontare del debito complessivo si è ulteriormente ridotto del 9,76%, passa quindi da 570 milioni a 514 milioni di euro.
La Regione, secondo quanto affermato dalla Corte dei Conti, ha rispettato gli equilibri di bilancio ed inoltre ha certificato gli investimenti realizzati al Ministero dell’economia e delle finanze.
Si sono mantenute elevate anche la capacità di realizzo e la capacità di impegno.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria anche la Corte dei Conti afferma che i riscontri effettuati danno evidenza anche per il 2021 del mantenimento dell’equilibrio economico complessivo dell’intero settore, raggiunto anche attraverso un cospicuo incremento delle risorse.
Inoltre dobbiamo far presente che la spesa corrente incide sul bilancio regionale del 2021 per 78,68% mentre la spesa sanitaria complessiva per 73,31%.
Quindi la Regione Marche non solo ha mantenuto gli equilibri economici e finanziari, ma è stata anche accanto alle imprese attraverso leggi importanti di sostegno.
Per quanto riguarda le infrastrutture, che rappresentano il volano per l’economia di una regione, voglio ricordare che per le ciclabili c’è stato il progetto esecutivo dei ponti ciclabili sul Chienti e sul Cesano, ciclovia del Foglia, ciclovia dell’Esino e ciclovia della Sentina.
Per quanto riguarda le strade, c’è il progetto di fattibilità ed è in corso la progettazione definitiva del ponte sul Chienti tra Civitanova Marche e Sant’Elpidio a Mare, il progetto di fattibilità per il ponte sul Tenna tra la strada provinciale Lungo Tenna e il casello autostradale di Porto Sant’Elpidio ed è in corso la progettazione definitiva.
Mi sono fatta dare un elenco dagli uffici perché è importante capire quello che è stato fatto nel 2021.
Ci sono gli studi di fattibilità per la Jesi/Cingoli, Macerata/Villa Potenza e per la pedemontana a nord, attivati progetti e gare per parte dei tracciati da parte dell’Anas su indicazione della Regione Marche con finanziamenti Pnrr per la Caldarola/Sarnano e Sarnano/Amandola e per la Amandola/Servigliano. E’ stata poi attivata la progettazione per Ascoli/Teramo, la progettazione esecutiva della strada statale 16 zona San Marco, le Paludi, la lungo Tenna, la rotatoria della Mezzina, lavori in corso per l’accesso all’ospedale di Fermo di collegamento alla Mezzina, il progetto esecutivo della viabilità dell’Inrca, la gara per il bike park del Carpegna, progettazione definitiva dell’ultimo miglio tra la variante strada statale 16 e il Porto di Ancona su indicazione della Regione Marche.
Le infrastrutture, come abbiamo detto, sono importanti per la crescita di una regione e questa amministrazione, nonostante la pandemia, nonostante le difficoltà, si è battuta ed ha realizzato questi progetti ed anche i progetti esecutivi.
Andiamo all’articolato del rendiconto consuntivo 2021 che consta di 14 articoli, che vado ad illustrare.
L’articolo 1 (Entrate di competenza dell’esercizio finanziario 2021) stabilisce l’ammontare delle entrate accertate nell’esercizio 2021 di competenza dell’esercizio stesso, come risulta dal conto del bilancio distinguendo l’ammontare delle entrate riscosse da quelle che ancora devono essere riscosse. Quindi per la competenza dell’esercizio 2021 risultano dal rendiconto generale entrate pari a 4.897.000.000 di cui 3.981.692.000 sono state riscosse e versate e 916.000.000 circa di euro sono rimasti da riscuotere.
L’articolo 2 (Spese di competenza dell’esercizio finanziario 2021) stabilisce l’ammontare delle spese impegnate nell’esercizio finanziario 2021 di competenza dell’esercizio stesso, come risultano dal conto del bilancio, distinguendo anche qui l’ammontare delle spese pagate da quelle che ancora devono essere pagate. Quindi il totale delle spese impegnate nell’esercizio 2021 per la competenza propria dell’esercizio risulta dal rendiconto generale del bilancio pari a 4.715.680.000 euro di cui 3.910.483.000 sono state pagate e 805.000.000 sono rimaste da pagare.
L’articolo 3 (Riassunto generale delle entrate e delle spese di bilancio di competenza) riassume l’ammontare delle entrate e delle spese di competenza accertate ed impegnate nell’esercizio 2021, come risultano dal conto del bilancio: Titolo I entrate correnti, Titolo II trasferimenti correnti, Titolo III entrate extratributarie, Titolo IV entrate in conto capitale, Titolo V entrate da riduzione di attività finanziarie, Titolo VI accensione di prestiti, Titolo VII anticipazioni da tesoriere e cassiere, Titolo IX entrate per conto terzi, per un totale di entrate accertate pari a 4.897.726.000 euro.
Andiamo dal lato delle spese: Titolo I spese correnti, Titolo II spese in conto capitale, Titolo III spese per incremento di attività finanziarie, Titolo IV rimborso di prestiti, titolo V chiusura anticipazione ricevuta da Istituto tesoriere cassiere, Titolo VII spese per partite di giro, per un totale pari a 4.715.680.000 euro.
L’articolo 4 riguarda i residui attivi provenienti dal bilancio di competenza degli anni 2020 e precedenti.
L’articolo 5 è relativo ai residui passivi provenienti dal bilancio di competenza degli anni 2020 e precedenti, che stabiliscono l’ammontare dei residui attivi e passivi provenienti dal bilancio di competenza dell’anno 2020 e precedenti, riaccertati nel 2021, come risultano dal conto di bilancio, distinguendo l’ammontare dei residui riscossi e pagati da quelli rimasti da riscuotere e da pagare alla fine dell’esercizio.
Per quanto riguarda invece l’articolo 4 rimangono da riscuotere al 31 dicembre 2021 1.000.000.000 di euro e rimangono da pagare 867.776.000 euro.
L’articolo 6 stabilisce i residui attivi provenienti dalla gestione di competenza e dei residui alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021.
L’articolo 7 prevede i residui passivi provenienti dalla gestione di competenza e dei residui alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021, che stabiliscono l’ammontare dei residui attivi e passivi provenienti dalla gestione di competenza e dei residui alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021, come risultano dal conto del bilancio. Quindi i residui attivi provenienti dal bilancio di competenza alla chiusura dell’esercizio finanziario 2021 sono stabiliti dal rendiconto generale ed ammontano a 1.918.607.000.
L’articolo 7 stabilisce la stessa identica cosa, residui passivi al 31 dicembre 2021 pari a 1.672.974.000 euro.
L’articolo 8 riguarda il riassunto generale delle entrate e delle spese del bilancio di cassa, riassume i risultati del bilancio di cassa evidenziando il totale delle somme riscosse nell’esercizio 2021 suddivise per titoli e il totale delle somme pagate suddiviso per titoli. Quindi il riassunto generale è il seguente: Titolo I entrate correnti di natura tributaria, Titolo II trasferimenti correnti, Titolo III entrate extratributarie, Titolo IV entrate in conto capitale, Titolo V entrate da riduzione dell’attività finanziaria, (al Titolo 6 ed al Titolo 7 non c’è nulla), Titolo IX entrate per conto di terzi e partite di giro, totale delle riscossioni 4.686.629.000 euro.
I pagamenti divisi per titoli: Titolo I spese correnti, Titolo II spese in conto capitale, Titolo III spese per incremento di attività finanziarie, Titolo IV rimborso di prestiti, Titolo VII spese per partite di giro, per un totale dei pagamenti pari a 4.559.334.000 euro.
L’articolo 9 riguarda la determinazione della giacenza di cassa presso il tesoriere al 31 dicembre 2021, qui voglio dire che rispetto all’anno precedente c’è stato un miglioramento, che stabilisce l’ammontare delle disponibilità di cassa accertate alla chiusura dell’anno 2021 in base alle risultanze del bilancio di cassa, come risultano dal conto del bilancio, quindi la disponibilità in cassa presso il tesoriere è pari a 575.337.000 euro ed è superiore al 2020, quando risultava leggermente inferiore.
L’articolo 10 (Determinazione dei saldi dei conti correnti accesi presso la tesoreria), stabilisce l’ammontare delle disponibilità dei conti correnti accesi presso la tesoreria centrale dello Stato intestati alla Regione Marche, quindi il totale alla fine del 2021 è pari a 424.790.269 euro.
L’articolo 11 (Determinazione del risultato di amministrazione) stabilisce il risultato di amministrazione alla chiusura dell’anno 2021 come risulta dal conto del bilancio, quindi è pari 664.673.754 euro. Come viene stabilito questo risultato? C’è un fondo di cassa all’inizio del 2021 pari a 448.000.000, le riscossioni in conto dei residui e in conto di competenza sono pari a 4.686.629.000 euro, a queste cifre vengono detratti i pagamenti sia in conto dei residui sia in conto competenza. Il fondo di cassa presso il tesoriere al termine dell’esercizio è pari a 575 milioni, residui attivi provenienti dagli anni 2020 e lasciati dalla gestione di competenza 2021 vengono sommati e abbiamo un totale di 1.918.607.000 euro. Residui passivi alla data del 2021 sono pari a 1.672.974.000 euro e vengono tolti, fondo pluriennale vincolato per spese correnti 54.000.000, spese in conto capitale 101.000.000, che vengono sottratti, spese per incremento attività finanziarie non c’è nulla ed abbiamo il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 pari a 664.673.754 euro.
L’articolo 12 (Conto economico e stato patrimoniale) stabilisce il risultato economico dell’esercizio e la consistenza patrimoniale attiva e passiva all’1 gennaio 2021 e al 31 dicembre 2021. Il totale dell’attivo all’1 gennaio 2021 era pari a 2.982.550.000 al 31 dicembre 2021, dopo le variazioni, arriva a 3.300.452.662 euro. La situazione patrimoniale passiva all’1 gennaio 2021 era di 2.982.550.000 euro al 31 dicembre è di 3.300.452.000 euro.
Con l’articolo 12 bis è approvato il rendiconto consolidato della Regione Marche per l’esercizio 2021 secondo quanto stabilito dagli allegati da W a W27.
L’articolo 13 (Disposizioni speciali) approva l’attribuzione del formale vincolo di specifica destinazione dell’entrata del capitolo 1305990027 della spesa per l’attuazione degli interventi a favore dei territori colpiti dalla crisi sismicam dell’entrata accertata e l’istituzione e la denominazione dei capitoli di entrata nel conto del bilancio 2021 gestione delle entrate.
Arriviamo all’articolo 14 che approva il rendiconto generale della Regione per l’anno 2021 comprensivo di tutti gli allegati previsti dalla normativa nazionale e regionale.
L’articolo 14 bis: al paragrafo a) della nota integrativa dell’assestamento del bilancio di previsione 2022/2024 di cui all’allegato 15 della legge regionale 4 ottobre 2022, n. 20 (Assestamento del bilancio 2022-2024 e modifiche normative), le parole “euro 148.746.000” sono sostituite dalle seguenti: “euro 144.714.382” e le parole “euro 51.786.365” sono sostituite dalle seguenti: “euro 47.754.690.000”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. La proposta di legge n. 111 "Rendiconto generale della Regione per l'anno 2021" si compone di 14 articoli più i due 12 bis e 14 bis aggiunti in Commissione, che descrivono ed approvano il rendiconto generale della Regione ed i suoi allegati, come ha già illustrato la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi, per cui eviterei la descrizione dell’articolato che già è stato fatto in modo esauriente.
Il rendiconto generale della Regione dell'anno 2021 è corredato dalla relazione dell'organo di revisione economico finanziaria, che ha espresso parere favorevole alla sua approvazione, con alcune considerazioni e raccomandazioni e anche il giudizio di parifica della Corte dei Conti è stato emesso con diverse osservazioni da parte della Sezione di Controllo e da parte del Procuratore regionale.
I numeri del rendiconto sono stati già esposti in parte dalla collega che mi ha preceduto per cui mi soffermerò soltanto sugli aspetti salienti della gestione dell'anno 2021 e soprattutto sulle maggiori criticità tra quelle evidenziate dalla Corte dei Conti e dai Revisori.
Equilibri di bilancio. Anche nel 2021 la Regione Marche è stata in grado di affrontare le conseguenze negative del contesto straordinario di emergenza garantendo il mantenimento degli equilibri di bilancio. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2021 ammonta a 664 milioni, mentre la quota disponibile, determinata a seguito degli accantonamenti di legge e delle quote vincolate, è negativa per 77 milioni. Tale importo trova piena copertura nell'ammontare dei mutui autorizzati e non contratti, portati in riduzione del 25,9% rispetto al precedente esercizio.
Il perdurare dei disavanzi annuali, tuttavia, non è affatto una buona notizia, e rischia di avere un riflesso negativo in termini di capacità di spesa quando terminerà la possibilità di coprire il isavanzo con il debito autorizzato e non contratto.
In merito al mantenimento degli equilibri di bilancio nel tempo, rimane la preoccupazione sulla eccessiva consistenza dei residui attivi per crediti provenienti dal 2020 ed anni precedenti (residui da residui) che ammontano ad oltre 1 miliardo di euro. Tra questi 337 milioni hanno un'anzianità di cinque anni o superiore. A fronte di tale ammontare, molto significativo, si riscontra una bassa capacità di riscossione, soprattutto dei residui ante 2016, che lascia supporre un probabile deterioramento dei relativi crediti, quantomeno quelli risalenti agli anni più remoti. Su questi residui attivi datati il Collegio dei Revisori dei Conti ha chiesto all'Ente di effettuare una scrupolosa ricognizione, operando le necessarie valutazioni in merito al loro mantenimento e relazionando sugli esiti. Anche la sezione di controllo della Corte dei Conti ha raccomandato una particolare attenzione sui residui più risalenti ed un continuo monitoraggio delle ragioni della persistenza del credito e della sua esigibilità.
Sugli accantonamenti obbligatori si distingue lo straordinario aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, che quasi raddoppia, essendo passato dagli 85 milioni del rendiconto 2020 a 163,5 milioni del rendiconto 2021.
Questo anomalo incremento, secondo quanto riferito in Commissione, sarebbe stato determinato dall'effetto combinato di due fattori: l'accertamento di due annualità degli omessi versamenti della tassa di circolazione automobilistica, essendo stata recuperata nel 2021 una annualità non accertata l'anno precedente per effetto del provvedimento governativo di sospensione delle attività di riscossione e poi anche per il tardivo adeguamento alla corretta modalità di accertamento e contabilizzazione delle entrate derivanti dalla lotta all'evasione e dal criterio di cassa a quello di competenza, come previsto dal decreto legislativo 118/2011, che disciplina l'ordinamento contabile delle Regioni, e come insistentemente richiesto dalla Corte dei Conti nei giudizi di parifica degli anni precedenti.
L'effetto sul fondo crediti di dubbia esigibilità del mutamento del suddetto criterio contabile però non è stato adeguatamente illustrato nella relazione sulla gestione come sarebbe dovuto nel caso di cambiamento dei principi contabili applicati rispetto agli anni precedenti, infatti su questo punto ho posto in Commissione una domanda specifica ai dirigenti presenti.
La gestione delle spese. La capacità di spesa rispetto agli stanziamenti definitivi di bilancio si è fermata al 70%, secondo quanto rilevato dai Revisori dei Conti nella loro relazione.
In particolare, il 56% delle spese in conto capitale stanziate in bilancio non sono state impegnate. Questo dato sintetico segnala la scarsa capacità di questa amministrazione di mettere a terra i programmi di investimento enunciati nel Defr e nel bilancio pluriennale.
Il debito. Per quanto riguarda la gestione del debito, anche per il 2021 risulta rispettato il limite massimo di legge dei livelli complessivi d'indebitamento ed è proseguito il percorso di graduale riduzione. Nel corso del 2021 non sono stati contratti nuovi mutui. Permane nel rendiconto il debito di 33,6 milioni di euro relativo al prestito obbligazionario "Bramante Bond", che prevede la restituzione in unica soluzione alla scadenza del 27 giugno 2023, non essendo stata perfezionata la deliberazione della Giunta regionale del 13 maggio 2019 che ne prevedeva il riacquisto.
Il personale dipendente. La spesa per il personale nel 2021, pur nel rispetto dei limiti di legge, risulta incrementata rispetto all'anno precedente. La Corte dei Conti invita la Regione a razionalizzare l'utilizzo di incarichi di consulenza e collaborazione conferiti a personale esterno, richiamando gli stringenti limiti di legge previsti per l'utilizzo di tali risorse. In particolare, la sezione di controllo ha segnalato criticità nella nomina del Segretario generale, questione più volte portata in Aula dai Consiglieri del PD, conferita a soggetto esterno su mera base fiduciaria, avendo la Giunta regionale ritenuto trattarsi di nomina sottratta all'applicazione dei principi generali valevoli per il reclutamento della dirigenza della pubblica amministrazione.
La Corte dei Conti, però, non sembra essere di questo avviso, avendo il Procuratore regionale richiamato nel giudizio di parificazione la sentenza n. 151/2021 della Sezione giurisdizionale d'appello per la Regione Sicilia, nella quale il collegio giudicante sostiene l'esatto contrario, quindi temo che dobbiamo attenderci conseguenze.
Le risorse comunitarie. L'andamento degli avanzamenti dei programmi relativi ai 5 fondi strutturali e di investimento europei della programmazione 2014/2020 è risultato in linea con le medie nazionali quanto al rispetto dei tempi previsti per l'impegno dei fondi e la certificazione delle relative spese, a parte alcune specifiche misure su cui siamo in ritardo, tra cui le più significative sono quelle legate agli interventi sull'area del cratere del terremoto del 2016. I controlli non hanno evidenziato però significativi aspetti patologici nell'ambito delle relative gestioni.
Da segnalare che nel periodo di programmazione 2021/2027 dall'Europa ci sono state messe a disposizione risorse di entità ben maggiore a quelle attuali, tenuto conto della retrocessione delle Marche e dell'Umbria dal gruppo delle "regioni europee più sviluppate" a quello delle "regioni in fase di transizione".
A queste risorse ordinarie si aggiungono le opportunità di investimento arrivate con i decreti di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È pertanto assolutamente necessario e urgente gestire con efficienza, efficacia, trasparenza e garanzia di legalità questa ingente mole di risorse finanziarie.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria, anche nel 2021 la spesa sanitaria, che costituisce oltre l'80% della spesa corrente regionale, è stata quella maggiormente influenzata dalle gravi ripercussioni socio-economiche causate dall'insorgere dell'emergenza pandemica. La pandemia ha sicuramente messo a dura prova gli enti del Servizio sanitario regionale. Lo stato emergenziale ha richiesto interventi normativi straordinari e lo stanziamento di risorse aggiuntive, finalizzate a garantire l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza ed il potenziamento della rete ospedaliera e territoriale, con l'obiettivo di aumentarne la capacità operativa in relazione ai pazienti Covid e alleggerire la pressione esercitata dal diffondersi della pandemia, che in molti casi ha messo a repentaglio anche l'assistenza ai pazienti affetti da altre patologie.
I dati consuntivi evidenziano il mantenimento, anche per il 2021, dell'equilibrio economico complessivo dell'intero settore, raggiunto grazie a cospicue risorse proveniegnti da trasferimenti erariali straordinari disposti dalla legislazione emergenziale. Sono stati rispettati i vincoli di spesa che riguardano il personale sanitario.
La Corte dei Conti ha però rilevato la mancata osservanza del tetto complessivo della spesa farmaceutica.
Un altro aspetto critico rilevato dalla Corte dei Conti è lo sforamento del limite di spesa per l’acquisto di prestazioni da operatori privati accreditati per l'assistenza specialistica ambulatoriale e ospedaliera.
In particolare, nell'anno 2021 sono stati spesi dalla Regione 117,8 milioni di euro per prestazioni da enti privati accreditati per l'assistenza ospedaliera, oltre a 90,3 milioni di euro per prestazioni da privati di assistenza riabilitativa. Una deriva privatistica che questa amministrazione regionale ha favorito anche nel 2022, dopo aver promesso ai cittadini l'esatto contrario in campagna elettorale.
Un ulteriore aspetto che continua a gravare sulla spesa sanitaria è la mobilità passiva.
Le entrate per mobilità attiva accertate nel 2021 sono state pari a 109 milioni, mentre le spese per mobilità passiva sono state pari a 135 milioni (inclusa la mobilità internazionale) con un saldo negativo di 26 milioni di euro.
Il dato disaggregato è fortemente negativo per l'Asur (-53 milioni di euro), parzialmente compensato dalle Aziende Ospedaliere e dall'INRCA.
Il sisma. Il rendiconto è anche un'occasione per la ricognizione dello stato di attuazione degli interventi adottati per la ricostruzione ed il rilancio dei territori colpiti dal sisma degli anni 2016 e 2017. In questo ambito i risultati sono ancora molto deludenti.+Lo stato della ricostruzione nelle aree del cratere è in generale insoddisfacente.
Nell'edilizia residenziale privata si sono registrati segnali positivi, a seguito di importanti novità legislative di semplificazione adottate dal Governo nel 2020 ed attuate dal nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione nominato nell'ottobre dello stesso anno.
Per quanto riguarda invece l'edilizia residenziale pubblica, la Corte dei Conti evidenzia che a tutto il 2021 su 164 interventi previsti ne erano stati avviati 34, di cui solo 2 completati.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, su 616 interventi previsti nell'Elenco Unico approvato con l'ordinanza commissariale n. 109 del 23 dicembre 2020, per la realizzazione dei quali sono stanziati contributi per circa 754 milioni di euro, nel 2021 ne erano stati attuati solo 16 e solo 59 erano in fase di esecuzione. Dei rimanenti, per ben 290 non era stata ancora affidata nemmeno la progettazione.
Particolarmente penoso è il capitolo dell'edilizia scolastica, dove su un totale di 187 interventi previsti ne risultava completato solo 1 e solo 9 in fase di esecuzione.
Per quanto riguarda le partecipate, ci sarebbe da affrontare un capitolo corposo sulla gestione delle quali la Corte dei Conti ha rilevato diverse criticità nel giudizio di parificazione del rendiconto. Per motivi di brevità però riservo questo argomento alla trattazione del bilancio consolidato, naturalmente le criticità riguardano il Centro agroalimentare piceno, di cui avevamo già ampiamente parlato anche in Aula tempo fa, l’interporto, l’aeroporto, la Svem.
Vado brevemente alle conclusioni, dato il quadro generale che abbiamo rappresentato e ribadendo il nostro giudizio complessivamente critico sulle scelte programmatiche e sulle attività di gestione effettuate in quell'anno, non possiamo che esprimere un voto contrario all'approvazione del rendiconto 2021 oggi in discussione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Nonostante lo scarso interesse dei Consiglieri di maggioranza, credo che questo debba essere ricordato e considerato come l’atto più importante della politica della Regione Marche perché, a differenza del bilancio di previsione, che molto spesso ritrova al suo interno elementi che riguardano quello che si intende fare, il consuntivo non è altro che la capacità di misurare ciò che l’ente è stato capace di prevedere, quindi la corrispondenza. Da questo punto di vista si verifica l’affidabilità e la credibilità politica di chi guida questo governo.
Il secondo elemento è che il bilancio consuntivo del 2021 è molto importante perché è quello immediatamente successivo all’insediamento della Giunta regionale, che avrebbe dovuto far segnare, apprezzare e far riconoscere i grandi cambiamenti che in campagna elettorale la Giunta Acquaroli aveva prospettato.
In realtà questo consuntivo nulla dà da questo punto di vista, non c’è un segno di diversità, e lo dico alla relatrice di maggioranza, tutti i progetti citati dalla Consigliera Marcozzi analiticamente derivano da chi c’era prima, a me sta bene, la ringrazio per aver testimoniato come chi c’era prima aveva certamente fatto un buon lavoro.
Terzo elemento, nel consuntivo si incrociano due elementi, quello tecnico e quello politico, c’è materia per stare mesi ad approfondirla, naturalmente noi cercheremo di sottolineare alcuni aspetti, ma la relazione di minoranza della Consigliera Ruggeri ha già toccato punti nevralgici, significativi, che danno il senso di quello che è avvenuto nel 2021 e che oggi è sancito non solo politicamente.
Bene ha fatto la Consigliera Ruggeri a richiamare la parifica della Corte dei Conti oltre ad alcuni atti, tra cui quello dei revisori.
Questo andazzo negativo l’ha anticipato la Consigliera Ruggeri, con la quale non ci siamo sentiti, e secondo noi proseguirà nel 2022.
E’ evidente che è difficile individuare tratti particolari, io ne voglio evidenziare solo due che riguardano in tema di sanità alcune segnalazioni. Voi vi siete candidati nel 2020 per cambiare la sanità e debbo dire che il 2021 segnala l’assoluta inamovibilità della situazione precedente, non avete fatto nulla, non solo non avete fatto nulla, ma addirittura nel 2022 avete approvato una legge di riorganizzazione del modello sanitario senza eliminare le disuguaglianze che in termini sanitari erano state evidenziate.
Ricordo solo all’Assessore Saltamartini che il rapporto fra abitanti e personale dipendente nei 5 territori, che tra qualche settimana diventeranno Aziende, è di una disuguaglianza scandalosa: l’Area vasta 2 in rapporto al numero degli abitanti ha 1691 dipendenti in più, a perderci sono: l’Area vasta 1, che sarà Azienda, con 387 persone in meno, l’Area vasta 3 con 470 persone in meno, l’Area vasta 4 con 610 persone in meno, l’Area vasta 5 con 218 persone in meno.
Anche nel rapporto fra gli abitanti e i posti letto ricordo all’Assessore Saltamartini, che è stato indifferente a questa situazione, una serie di differenze, solo l’Area vasta 2 ha 428 posti letto in più a danno di tutti gli altri.
E allora che cosa segnalare dal punto di vista metodologico? Lo dico all’Assessore Brandoni, a cui non si può rimproverare niente, qui va segnalata la fuffa del precedente Assessore al bilancio, fuffa coperta dall’ottima capacità oratoria, ma dal punto di vista sostanziale praticamente un’incapacità di programmare.
La critica più forte che non rivolgo a lei, ma che spero possa essere considerata, è che voi siete estemporanei, non siete in grado di programmare, soprattutto non analizzate i dati, voi siete arrivati nel 2020 e avete cancellato, senza … Presidente si può avere un po’ di silenzio?
Voi non siete in grado, spero che il suo avvento possa cambiare un po’ questa situazione, di analizzare prima di fare, per assumere decisioni occorre analizzare, verificare i dati e successivamente fare delle scelte.
Molto rapidamente elenco dieci punti, ricordo alla Consigliera Marcozzi che ha elencato una serie di dati e questioni a favore di chi c’era prima. Voi nel 2021 investite il 5% in più rispetto al 2020, 5% in più calcolato su una base di 4.199.000.000, addirittura avete un costo di parte corrente del 2% in più, ed è un elemento negativo in termini di bilancio, nel 2021 fate 600 variazioni di bilancio e significa, non so se è chiaro, ve lo dice la Corte dei Conti, non lo dico io, che non avete il senso della programmazione, siete confusi, o almeno nel 2021 lo eravate, 600 variazioni, spero che il suo avvento, Assessore Brandoni, porti una saggezza maggiore, visto che la conosco. Nel complesso delle carte della Corte dei Conti, dai dati a mia disposizione, addirittura spendete 1.220.000 euro che è il 6,50% della spesa informatica in deroga all’obbligo di centralizzazione della spesa, senza autorizzazione dell’ente Regione. E’ un atto di mala gestione, di opacità, ma ci ritorneremo. Avanzo vincolato, vi è stato concesso lo sblocco dell’avanzo vincolato, la legislazione emergenziale consentiva lo sblocco dell’avanzo vincolato in funzione delle maggiori spese per il Covid, voi lo avete sbloccato, ma cosa ci avete fatto? Ci avete fatto le feste! Dico Castelraimondo, perché mi viene in mente che abbiamo regalato 60 mila ad un Comune per fare le luminarie natalizie, ma a parte questo voi spendete 9 milioni per eventi sportivi e commerciali e non per il Covid. E’ una sorta di distrazione, non a caso la Corte dei Conti vi dice che non lo potete più fare perché quelle sono spese destinate e vincolate e non potete farci i comodi elettorali con le risorse per il Covid.
Sforate la spesa per le consulenze dei privati accreditati, lo ha detto la Consigliera Ruggeri, non ci ritorno, non solo sforate il limite per l’acquisto di presidi medici, e lo sforate rispetto al 4,4% per una cifra significativa.
Siete arrivati nel 2020 e avete immediatamente promesso che avreste risolto la questione delle liste d’attesa. Assessore Brandoni lo dico a lei, non solo non sono state ridotte, ma adesso il Cup in gran parte risponde che non si possono prendere le prenotazioni, quindi non solo le avete migliorate, ma adesso chi risponde al telefono dice che non può dare … questo è uno scandalo! Peraltro questo vi serve a dire che avete investito 12 milioni di euro derivanti dal Governo nazionale per riorganizzare il sistema delle liste d’attesa, siamo a novembre, ed oggi, nonostante questi 12 milioni attinti nel 2021, non vediamo la luce.
La Corte dei Conti dice che siete opachi nella spesa del personale, dopo due anni non avete allineato i sistemi informativi di Giunta e Consiglio, praticamente non siete in grado di dimostrare rispetto della capacità assunzionale dell’ente, lo dice la Corte dei Conti, che tale opacità rischia di compromettere alla radice la probabilità di eseguire un controllo efficace basato su una reale prospettazione del fenomeno.
Infine, chiudo con la questione del Segretario generale, ringrazio il Consigliere Cesetti che ha approfondito e mi dispiace che voi, e credo anche la persona in oggetto, l’abbiate presa come una questione personale, ma capisco, questa è la legge. La Corte dei Conti vi dice che avete fatto una cosa fuori dalla legalità, non solo perché non avete rispettato le norme connesse e riconducibili a come si recluta quella persona, ma addirittura per i tetti di spesa …, non lo dice il Consigliere Cesetti, che è un buon amico e lo ha anticipato, non è una quesitone personale, è la filosofia, Assessore Brandoni, di chi governa rispettando le regole e ad oggi nonostante due anni voi non siete stati in grado di affrontare la questione.
Questo vuol dire che evidentemente non voteremo questo consuntivo, un consuntivo incapace, come avevamo detto per il previsionale - spero tanto in lei Assessore Brandoni - un consuntivo che come il previsionale è privo di anima, è identico al passato, e a noi paradossalmente fa piacere, e naturalmente dimostra ai cittadini marchigiani la vostra incapacità di portare il cambiamento affermato e dichiarato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Lascio volentieri l’intervento a qualche collega anche per alternarci, ma credo che debba intervenire anche se avevamo concordato, come era giusto, che io mi sarei impegnato con la legge statutaria, che faremo più tardi o domani, mentre il conto consuntivo l’avrebbe visto il Consigliere Carancini. Non ripeterò quello che lui ha detto e che io ovviamente condivido, però non posso, Assessore, per rispetto nei suoi confronti, sottrarmi da questo intervento perché magari possa sentire dalla nostra voce non solo quello che noi pensiamo, ma quello che è e che risulta documentalmente provato.
Assessore, lo ha detto bene il Consigliere Carancini, credo di non aver mai fatto nella mia vita politica, abbastanza lunga, né tanto meno in quest’Aula questioni di carattere personale, ci mancherebbe altro, io mi occupo di politica, mi occupo dell’istituzione che rappresento, in questo caso il Consiglio regionale, ed ho la fortuna di avere un ottimo rapporto personale con ciascuno di voi della maggioranza, però politicamente io non condivido nulla. Lo stesso Presidente della Giunta regionale sa che gode della mia stima personale, ma politicamente non c’è nulla che ci accomuna e credo che politicamente la sua azione sia insufficiente e la discussione su questo conto consuntivo ne è la prova più evidente.
E’ vero, questo è l’atto più importante perché se il bilancio di previsione è lo strumento con il quale diciamo quello che vogliamo fare, quello che vogliamo essere, i progetti che vogliamo mettere in campo, il consuntivo è l’esame di quello che abbiamo fatto, di quello che siamo stati, dei progetti realizzati, delle risposte che abbiamo dato. Se il bilancio di previsione, che si basa sugli impegni, è un esercizio abbastanza semplice per una maggioranza, il conto consuntivo non fa sconti perché è la fotografia di ciò che è stato e di ciò che voi siete stati.
E allora questo è vero, è il consuntivo del primo bilancio di questa amministrazione, del bilancio 2021.
Pensavo che il bilancio 2021, fatto nel 2020, dovesse contenere l’embrione almeno del programma di mandato declinato in questo consesso dal Presidente Acquaroli, la declinazione del programma di mandato nell’Assemblea è un atto costituzionalmente previsto insieme alla presentazione della Giunta, quindi pensavo che il bilancio di previsione contenesse un embrione, ancorché fatto, per carità, nel 2020 con le evidenti difficoltà che ha dovuto affrontare questa amministrazione: il Covid che impazzava e che ancora c’è, purtroppo, la crisi economica, però questa amministrazione lo sapeva quando si è candidata al cospetto del corpo elettorale Non c’era nulla di quell’embrione in quel bilancio di previsione, e noi lo dicemmo.
Ci venne detto dal suo predecessore, Assessore, oggi Senatore, che quello era un bilancio tecnico di fatto perché l’amministrazione si era insediata da poco e si rinviava a successive variazioni di bilancio, che però non ci sono state, non sono pervenute nel corso dell’annualità 2021.
Questo bilancio consuntivo fotografa bene una programmazione economica e finanziaria insufficiente ed inadeguata rispetto alle esigenze della nostra regione e della nostra comunità regionale perché quelle promesse variazioni non ci sono state, nessuna! L’unica variazione, l’ho ripetuto più volte nel corso del 2021, venne addirittura proposta dal Presidente della II Commissione Consigliere Putzu, approvata e votata dal Partito Democratico, segno evidente che il Partito Democratico non fa sconti, ma c’è quando occorre assumersi delle responsabilità.
Una variazione non presentata dall’Assessore al bilancio, ma dal Presidente della Commissione Putzu, resasi necessaria per completare alcune importanti opere pubbliche varate, programmate e in corso dalla precedente amministrazione ed altre da progettare, eppure programmate dalla vecchia amministrazione. Il Partito Democratico non si sottrasse da quell’esercizio e noi votammo favorevolmente. E’ l’unica variazione che pervenne in quest’Aula, quella del Consigliere Putzu e, come ha ricordato il Consigliere Carancini, la Giunta si è guardata bene dal non sottrarsi a mettere in campo 600 variazioni di bilancio con delibera di Giunta regionale, che sappiamo essere uno strumento eccezionale perché il bilancio è prerogativa legislativa dell’Assemblea legislativa e le variazioni di bilancio con atto di Giunta sono un’eccezione che conferma e dovrebbe confermare la regola, pena il reiterare in questi atti una illegittimità di fondo, tant’è che vi viene ricordato dalla Corte dei Conti.
Tra l’altro la dimostrazione qual è? E’ proprio questa, che quel bilancio 2021, del quale oggi esaminiamo il consuntivo, non era altro, anche questo veniva ricordato da chi mi ha preceduto, che il nostro bilancio 2020/2022, dico nostro perché io ero l’Assessore al bilancio, era quello, ovviamente con le necessarie correzioni e adattamenti perché, è evidente, mentre aveva una programmazione puntuale per l’anno 2020, non poteva averla per le annualità 2021 e 2022, e da qui le variazioni di bilancio che sono esercizi tecnici per far fronte alle necessità, alle spese vincolate, obbligatorie, eccetera ed anche per far fronte ad alcune, come io le chiamavo, esigenze organiche dei territori perché avevano una loro logica programmatoria. Oggi sì che quelle esigenze possono essere definite marchette elettorali, non è una bella espressione, ma non è mia.
Qualcuno allora dirà: perché votate contro se era il vostro bilancio, lo facciamo perché il vostro è stato un bilancio senza anima, non l’aveva quel bilancio che voi avete messo in campo, il bilancio 2021/2023, che oggi ci consegna un consuntivo senza cuore perché non ha avuto a cuore le esigenze e se vogliamo anche i drammi della nostra comunità, le difficoltà del tempo e nel tempo, oltre alla crisi economica, alle conseguenze del terremoto, del Covid 19 e poi della guerra, della crisi energetica. Cosa c'entra la crisi energetica con il bilancio 2021? C’entra perché non si è fatto carico delle difficoltà delle famiglie e delle imprese stremate da anni di crisi economica e dalla pandemia, nessuna risorsa, nessuna variazione per risorse aggiuntive, sempre promesse e mai erogate. Nessuna risorsa aggiuntiva in sanità, che è l'80% del bilancio regionale, ed il nostro sistema socio-sanitario regionale si è dovuto misurare con il dramma del Covid 19. Nessuna risorsa aggiuntiva che pure poteva essere messa in campo, come previsto dalla legislazione nazionale concordata a livello di Stato-Regioni, è stato ricordato, l’utilizzo del cosiddetto avanzo vincolato che doveva essere prioritariamente destinato alle esigenze del Covid 19, invece voi avete sottratto quelle risorse per finalità molto poco nobili, che evidentemente dovevano pagare delle contro prestazioni politiche.
Inoltre il ritardo con il quale questo consuntivo è stato approvato dalla Giunta, l’Assessore non c’era, il ritardo con cui è stato parificato ha determinato la necessità di approvare un assestamento 2022 in pendenza di approvazione del consuntivo, con tutti i limiti che questo determina, su tutti la gestione del fondo crediti di dubbia esigibilità perché è di tutta evidenza, Assessore, che laddove il consuntivo fosse stato parificato in sede di assestamento sarebbe stato possibile utilizzare parte di quei 20 milioni del fondo crediti di dubbia esigibilità, magari utilizzarne una metà per approvare gli emendamenti del Consigliere Carancini e di tutto il gruppo PD.
Questo è il tema, lo dico al mio capogruppo che in quell'occasione aveva presentato importanti emendamenti sottoscritti da tutto il gruppo PD per far fronte alle necessità degli alluvionati di Senigallia, a quegli emendamenti, possibili anche allora, sarebbe stato impossibile dire di no se fosse stato approvato il consuntivo, perché i rilievi ingiusti, secondo me formalmente corretti ma ingiusti della Corte dei Conti sarebbero stati tamquam non esset, nel momento in cui quello fosse stato approvato. Questo ha determinato.
Neanche quel consuntivo ha dato risorse alle famiglie ed alle imprese stremate dalla crisi energetica, i 100 mila euro dell’Assessore Saltamartini contro, ad esempio, i miei 4 milioni per 28 mila famiglie.
Ci dice la Consigliera Marcozzi che la maggioranza è stata vicina alle imprese con le leggi, no, sono tutte leggi manifesto, tra l’altro per niente finanziate, con le quali si è voluto coprire il nulla della programmazione economica e finanziaria, è come se noi, Assessore, volendo sostenere una famiglia in difficoltà e che ha fame, le regalassimo un quadro di natura morta, è la stessa cosa. Queste sono le leggi manifesto, che guardano ma non soddisfano le necessità dello stomaco. Di questo si tratta, queste sono le esigenze delle famiglie e delle imprese, è brutto dirlo ma è così, guardano alla pancia delle persone e delle imprese. Questo non è un argomento volgare, è un argomento forte.
Termino dicendo che è stato parificato, tecnicamente, ci mancherebbe, è il nulla, non ci vuole molto a parificare il nulla, è facile, ma in questo c'è, tra l'altro, le ragioni della politica e della programmazione piegate alla ragione della burocrazia e quando ha parificato, in relazione a quelle leggi di cui ha palato la Consigliera Marcozzi, la Corte dei Conti, guarda caso, fa gli stessi rilievi che abbiamo fatto noi in questa Aula, segno evidente, Assessore, che non solo cogliamo nel segno, ma questo ormai è un fatto noto e acclarato, ma che ci stiamo e siamo disponibili a starci ed anche a dare una mano, quando serve, come noi abbiamo sempre fatto.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Consigliere, Cesetti, l’ascolto sempre con molta attenzione, la sua esperienza viene sempre fuori e questa, mi permetta, non è una sviolinata. L’ascolto sempre volentieri, come ho ascoltato con tanta attenzione il mio ex collega Consigliere Carancini.
E’ un mese che sono qua e potrei rispondervi: “Abbiamo avuto la parifica, chiudo e mi rimetto seduto”, però vorrei ripercorrere con voi un attimo quelli che sono stati gli appuntamenti di bilancio.
Consigliere Cesetti, il rendiconto 2020 è stato approvato in questa legislatura con un bilancio di previsione fatto da voi, giusto? Partiamo da lì? Non c’è stata l’approvazione del rendiconto a fine 2021? Non c’è stata, non lo sapevo, quindi noi abbiamo approvato il bilancio di previsione 2021/2022.
Volevo ripercorrere quelli che sono stati gli appuntamenti di bilancio, ho preso nota di quanto detto da entrambi i consiglieri del PD, mi confronterò con il Presidente e con la Giunta su questi rilievi perché sicuramente qualcuno sarà di spunto per riflettere e per migliorare.
Riguardo alle tante variazione di bilancio, sarà mia cura andare a vedere quante ne avete fatte voi nella precedente legislatura. Da Assessore al bilancio mi trovo in ogni Giunta e con diverse variazioni, questo lo voglio verificare, e voi sapete bene che tra impegno, spesa e altro si arriva sempre all’ultimo momento e non si riesce, quindi bisogna andare avanti con le variazioni.
Avete detto bene, il consuntivo è la fotografia di quanto fatto nell'anno, perché quando approvavamo i bilanci comunali, il bilancio più vero era quello dell'anno a cui si andava incontro, quindi, quindi lo strumento che andremo ad approvare a fine dicembre è il bilancio di previsione 2023, mentre nei Comuni c’è il bilancio pluriennale 2023/2024/2025 e il 2024/2025 in gergo, anche all'Anci, lo chiamavamo il libro dei sogni.
Spero che il nostro bilancio di previsione che andremo ad approvare a fine dicembre non sia un libro dei sogni, mi impegnerò su questo e cercherò, magari nei miei prossimi interventi, di dare quelle risposte che il Consigliere Carancini ha sottolineato come grandi criticità di questa amministrazione. Grazie.
PRESIDENTE. Conclusa la discussione generale, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho sentito dai banchi della minoranza che questo è un bilancio senza anima e oggi senza cuore, che non lo voterete e che le opere, le infrastrutture, di cui ho fatto l’elenco nella relazione, ma soprattutto i bandi che sono stati messi in campo da questa amministrazione, causa il protrarsi della pandemia che ha messo a terra il tessuto produttivo e sociale della nostra regione, sono cose fatte dalla precedente amministrazione. Allora non si comprende perché lo bocciate. Bocciate quello che voi avevate previsto negli anni precedenti.
Per quanto riguarda le criticità della Corte dei Conti è innegabile che ci sono, ma questo serve anche da stimolo per migliorarsi.
Invito la Consigliera Ruggeri a vedere anche le precedenti parifiche, perché le ho lette ogni anno, bene, queste criticità che sono state evidenziate per l’esercizio 2021 servono per migliorarci.
Quando la sottoscritta dai banchi della minoranza metteva in evidenza le criticità esposte dalla Corte dei Conti - vi do un dato – che tutti facevano finta di non rammentare, c’era una mobilità passiva che nell'anno 2016/2017 era triplicata rispetto al 2015. Noi la mettemmo in evidenza perché era una criticità, significava che i marchigiani preferivano andare a curarsi fuori regione, però quello è servito per migliorarsi perché negli anni successivi quella mobilità ha iniziato a decrescere.
Queste cose in minoranza le avevo messe in evidenza, ma dai banchi dell’allora maggioranza non erano state prese in considerazione.
Non nego che queste criticità ci siano nel bilancio 2021, però non si comprende perché dai banchi della minoranza bocciano il bilancio.
La Consigliera Marcozzi relatrice di maggioranza ha elencato una serie di cose fatte da questa amministrazione nel 2021, erano cose vostre ed oggi bocciate questo documento? Mi sembra assurdo!
La Consigliera Ruggeri ha evidenziato delle difficoltà in merito ai residui attivi, che sono elevati, ma lo erano anche in passato. Ripeto, queste criticità servono per migliorarci, però dobbiamo dire che abbiamo ottenuto la parifica e siamo in ritardo nell’approvare il consuntivo. Adesso voglio ricordare che nel novembre 2020 sono stata relatrice di maggioranza del consuntivo, del Defr, del bilancio di previsione, di tutto e adesso voi ci dite che abbbiamo approvato il consuntivo in ritardo, ma voi cosa avete fatto? Nel 2020 siamo arrivati a fine anno ad approvare tutti i documenti, in una giornata abbiamo approvato tutto.
(interventi fuori microfono)
Jessica MARCOZZI. Scusate, per voi c’era la scusante delle elezioni, per noi no.
Ripeto, queste criticità non le nego e non le ho mai negate, sia quando facevo parte della minoranza sia oggi che faccio parte della maggioranza.
Tutto ciò serve per migliorarci senza ombra di dubbio, però abbiamo ottenuto la parifica e alcuni dati economici, vi invito a leggerli, sono migliorati, anche il debito si è ridotto, andate a vedere il risultato, alcuni dati sono migliorati.
Adesso dicendo che questo è un bilancio senza anima e senza cuore vi contraddite, dite che la Consigliera Marcozzi ha fatto l’elenco di quello che è stato fatto nel 2021 e che sono cose vostre, però non le votate, le bocciate. C’è qualcosa che non va. Io voterò questo bilancio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Semplicemente per dire che sono stata relatrice come la Consigliera Marcozzi in una giornata sola di tutti gli atti di bilancio, esattamente come lei, rendiconto, Defr, stabilità, abbiamo fatto tutto io e lei quella volta ed io ho continuato a farlo così come avete visto fino ad oggi.
Detto questo, io sono in Commissione bilancio da quando sono stata eletta, quindi uno sguardo a quanto è avvenuto prima l’ho anche dato e sono stata oggettiva nella mia relazione perché ho portato addirittura le percentuali di miglioramento quando ci sono state, però essendo all'opposizione, siccome dobbiamo fare da pungolo, essendoci nel rendiconto delle criticità che oggettivamente traspaiono dalla lettura dei dati, non si può che votare contro. Non sono stata in maggioranza prima ed il mio movimento politico ha sempre votato contro il rendiconto, quindi continuo a fare quello che il mio ruolo mi impone anche perché ho motivo di farlo data la relazione che ho fatto prima, le criticità evidenziate, non ci torno sopra, ma se volete lo faccio. Quanto ci costa la sanità privata? Abbiano sforato il tetto per la spesa farmaceutica, la ricostruzione post sisma è ferma, nel 2021 è stata inaugurata solo una scuola, ci rendiamo conto di come è la situazione? Per me non è soddisfacente.
Sono convinta del voto contrario, magari non per le stesse motivazioni degli altri colleghi che voteranno contro, però mi sento di dire che questo è l'unico modo possibile e sostenibile. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Articolo 1. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Solo qualche osservazione alla quale farà seguito qualche altra considerazione, soprattutto dopo le valutazioni della Consigliera Marcozzi.
Assessore Brandoni, credo che non sia la filosofia corretta dire che, siccome voi avete fatto 600 variazioni di bilancio, va a controllare quante ne sono state fatte in precedenza. Ritengo che sia una risposta sbagliata, ma è un'opinione.
Penso che la prima domanda che un Assessore al bilancio si debba fare è: come posso fare per ridurle? Anche perché siamo in tutt'altro periodo, non so quante ne siano state fatte nella Giunta precedente, ma se ne avesse fatte 615 sarebbe comunque sbagliato.
La domanda che le faccio è: lei è impegnato a ridurre le variazioni di bilancio in corso d'anno, che dovrebbero essere, come puntualmente ha detto il Consigliere Cesetti, fatti eccezionali? Questa è la risposta che mi aspetterei da lei, no che va a vedere quello che hanno fatto gli altri, suppongo che la strada, anche per lei, non sia quella giusta.
Il secondo elemento che voglio evidenziare è il fondo crediti di dubbia esigibilità, che hanno inserito nei loro interventi sia la Consigliera Ruggeri che il Consigliere Cesetti. Guardate che sul fondo crediti di dubbia esigibilità, che praticamente si raddoppia, la motivazione dell'ufficio è insensata, è vero che la Corte dei Conti dice che i criteri per appostare il fondo crediti non può essere più quello di cassa, ma quello di competenza, ma questo non giustifica l’accantonamento del 100%, significa creare sacche utili da utilizzare quando serve.
Questa non è una buona amministrazione, Assessore. Faccia rivedere questa posizione, significa che la Giunta si lascia un tesoretto - e non è una buona amministrazione - delle risorse disponibili. Significa lasciarle al servizio della prudenza, anzi della tranquillità dell'ufficio e non le diamo a chi ha bisogno a casa, mentre noi in sede di assestamento avevamo ipotizzato delle risorse da mandare alle persone che avevano bisogno a casa, quindi, Assessore, la direzione dovrebbe essere un’altra.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Assessore Brandoni, è inutile che va a vedere, io ho fatto tante variazioni di bilancio, però le ho portate con proposta di legge in questa Aula, questo fa la differenza, e le variazioni che portavano con delibera di Giunta regionale erano la conseguenza delle variazioni di bilancio che portavo in questa Aula. Ne ricordo una, ad esempio, durante la pandemia, il provvedimento di 210 milioni di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese. Qui il tema qual è, è che nell’esercizio 2021, di questo parliamo, l’unica variazione di bilancio è quella portata dal Consigliere Putzu, che noi abbiamo votato, solo quella, nient’altro.
Lo dico anche alla Consigliera Marcozzi, noi non votiamo questo bilancio, questo consuntivo del bilancio 2021, nel quale è ovvio che voi non avete apportato nulla rispetto a quello che noi avevamo fatto nel 2020/2022, perché voi l’avete fatto soltanto sopravvivere, non l’avete fatto vivere per le esigenze della nostra comunità. E’ un bilancio che doveva essere adattato, l’ho detto prima, perché quello che noi abbiamo fatto era sul 2020, ma quello del 2021 non poteva avere una programmazione puntuale, è evidente, e c’è anche il tema dell'esigibilità, quindi va da sè, non era possibile. Voi dovevate farlo vivere.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Ho detto che noi non possiamo votarlo, e l’abbiamo detto all'inizio, perché alla fine è un consuntivo e rispetto ad un bilancio tecnico il consuntivo può essere solo un esercizio tecnico, nient'altro, non c'è niente di più.
L’ho detto poc'anzi, se ad esempio questo consuntivo - bene, non avete fatto variazioni - fosse stato approvato prima, portato in questa Aula prima - e non vedo cosa ve l'abbia impedito per esservi ridotti all'ultimo giorno utile - noi avremmo potuto approvare un assestamento molto diverso, e questo non è stato.
Da ultimo, lo dico alla Consigliera Marcozzi, la parifica non è un fine, è un mezzo, Assessore, per le politiche di bilancio, è evidente, la conditio sine qua non perché è ovvio che se non viene parificato …, ma non può essere solo quello.
Il mezzo si utilizza con la forza della ragione, della passione, se vogliamo, e anche dell’idea, con il cuore, come dicevamo prima, con un po’ di anima, cosa che qui non c'è. Non si può fare un bilancio, lo dico ancora alla Consigliera Marcozzi, per strappare le congratulazioni o gli apprezzamenti della Corte dei Conti, se ci sono bene, ma un bilancio non si fa per gli applausi, ma per il consenso delle comunità che si amministrano, affinché in una realtà regionale – abbiamo comunque un bilancio di 5 miliardi - possano almeno avere qualche sollievo alle quotidiane pene in questa regione, ahimè, determinate dalle continue emergenze.
Vorrei un bilancio che, ad esempio, non si limitasse al sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dalla crisi energetica con uno stanziamento di 100 mila euro, 25 euro a famiglia, ma che magari potesse dare a 28 mila famiglie 150 euro, come diceva il mio emendamento sui 4 milioni.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 2. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 5. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Votiamo contro appassionatamente.
PRESIDENTE. Articolo 5. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 6. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Il gruppo PD voterà contro. Voglio dirlo, Presidente, dall’inizio della legislatura una volta soltanto ho votato a favore della maggioranza, quando ho votato il mio amico Consigliere Bilò, lo voglio dire pubblicamente in questa Aula, alla Segreteria dell’Ufficio di Presidenza, perché io al Consigliere Bilò lo voto.
PRESIDENTE. Articolo 6. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 7. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 8. Lo pongo in votazione.Ripetiamo la votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 9. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 10. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 11. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Prendo la parola perché francamente sono sorpreso, questa è la discussione del consuntivo, Presidente Latini, e vediamo una maggioranza totalmente indifferente, che ci può stare, perché qualcuno potrebbe dire: ma a noi che ce ne importa di quello che voi dite. Non verificare, non apprezzare, non ricevere un contrasto dalla maggioranza rispetto alle tante osservazioni ed approfondimenti che sono stati fatti, nei limiti ovviamente del tempo consentito, francamente mi sorprende.
Ovviamente la legittimità è un conto, l'aspetto politico è un altro, mi verrebbe da chiedere: ma il Consigliere Ciccioli sta in Aula? Gli altri stanno in Aula? Non credo che sia un'offesa a questa opposizione, è un'offesa ai cittadini perché nessuno di voi ha risposto, accettando il pensiero dell’Assessore Brandoni, sui cui impegni non ho dubbi, ma non ci avete spiegato come mai ci sono stati tutti quegli aspetti che abbiamo segnalato, 600 variazioni di bilancio, perché? Dall’Assessore Brandoni posso anche accettare che non lo sappia, ma qui fra maggioranza e Assessori plenipotenziali ce ne sono tanti. Poi, perché l'avanzo vincolato lo avete destinato agli aspetti commerciali e non al Covid? Perché non avete utilizzato il fondo crediti di dubbia esigibilità per le persone ed avete accantonato il 100%, raddoppiando la quota del 2020? Perché avete sforato la spesa per l'acquisto di prestazioni da operatori privati accreditati? Perché avete sforato la spesa per l'acquisto dei dispositivi di protezione? Perché non avete messo in condizione i revisori e soprattutto la Corte dei Conti di capire quali sono le spese per il personale, che naturalmente sono confuse e opache? Lo dicono loro non io. Perché continuate a mantenere e a non risolvere il tema del vostro Segretario generale, dato che alla luce di quello che vi ha detto la Corte dei Conti si possono determinare una serie di conseguenze negative sugli atti? E’ mai possibile che una maggioranza di destra non sia in grado di dire che stiamo dicendo delle sciocchezze per questo, questo e questo. Vi pare una discussione normale questa? In Consiglio comunale, Assessore Brandoni, avvenivano queste cose? Assolutamente no, perché il rispetto reciproco passa da un confronto, magari anche da uno scontro, il silenzio è davvero drammatico.
PRESIDENTE. Articolo 11. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 12 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 13. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 14 bis. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Mi domando nelle annualità precedenti quante volte la Corte dei Conti non ha parificato il bilancio, guardo il Consigliere Cesetti, che è un parificatore nato. Alla parifica andavo come Presidente dell’ Anci, qualche volta veniva anche l’attuale Assessore Brandoni perché eravamo invitati insieme, io Presidente lui Vicepresidente. Vado a memoria, non mi sembra che ci sia mai stata la Corte dei Conti che non ha parificato. Bene, voi avete vinto le elezioni per le parifiche, voi avete vinto le elezioni per ottenere la medaglia dalla Corte dei Conti dell’avvenuta parifica.
Con l’Assessore Brandoni per sette anni siamo stati compagni di banco, quindi mi posso permettere, qui è Assessore e quando uno arriva bisogna che sia pronto, non possiamo dire che loro hanno fatto delle cose, nel 2020 avete votato il bilancio di previsione 2021/2023, lo avete votato, anche se era strutturato dalla Giunta precedente. Voi ai cittadini avevate raccontato che eravate pronti, che immediatamente avreste rivoluzionato il sistema, avreste cambiato tutto con grande efficienza e capacità, noi ancora, questo lo dico perché il Consigliere Cesetti lo rimarca tutte le volte, aspettiamo la prima variazione di bilancio del 2021, quella che doveva sconvolgere la Regione. Non l’avete fatta, avete fatto quello che sapete fare meglio: le “cine”, voi fate le variazioncine, fate le programmazioncine, però, ve lo devo riconoscere, sono tutte molto finalizzate, e qui scatta la grande preoccupazione perché avete fatto due bilanci per le elezioni 2022, che era un dato, uno può anche gestirla così. Il Consigliere Cesetti ha detto che non dovete rispondere alla Corte dei Conti, ma al popolo. Loro al popolo hanno risposto, poi non hanno risposto alle imprese che erano in grande difficoltà, non hanno risposto alla sanità perché oggi ci accorgiamo che la responsabilità è sempre del governo nazionale, quindi non c’è la possibilità di incidere in maniera determinata, però, lo dico per l’Assessore con tanto rispetto, andate a vedere cosa sta succedendo al pronto soccorso, uno a caso, quello di Torrette la notte scorsa. Andate a vedere cosa vuol dire fare 14 ore di turno consecutivo e lasciare il pronto soccorso con 30 persone che sono lì da 14 ore. Questo è quello che accade, a Senigallia, a Torrette, a Jesi, guardate come avete inciso su questo, zero!
Una corsa alla Corte dei Conti che prende il bilancio, Assessore …, reiterato pari a quello che era stato fatto dai precedenti, lo dico per la relatrice di maggioranza, ma il mondo, ahimè, è cambiato talmente tanto che anche se quelli di prima hanno avuto tutte le medaglie della Corte dei Conti, come le avete avute voi, non significa che avete risposto alle necessità, prima del Covid, oggi dell'energia, del sostegno alle famiglie e alle imprese, quelle che mettono la macchina regionale in grado di funzionare in sicurezza.
Vi assumete tutte le responsabilità, guardate, non ho mai fatto un fatto personale del Segretario generale, lungi da me quel tipo di impostazione, ma mettere questa volta in crisi il sistema perché si possono fare atti illegittimi …, e non lo diciamo noi, non lo dice il Consigliere Carancini, che lo ha detto, non lo dice il Consigliere Cesetti, che l’ha scritto, no, ve lo dice la Corte dei Conti, che è l’obiettivo vostro.
Assessore, è arrivato adesso, ma è sempre uguale a quelli di prima, che non vi piacevano per niente, invece sono molto preoccupato perché, ahimè, di elezione in elezione, qui ci avviciniamo a quell’altra, e se tanto mi dà tanto - abbiamo permesso a tre Assessori di andare a Roma con il sostegno delle scelte fatte da questi bilanci e certificate oggi dal vostro rendiconto - pensate cosa potrà accadere tra un anno e mezzo quando si preparerà la campagna elettorale per tutti i 20 Consiglieri di maggioranza.
Ovviamente il voto nostro è fortemente contrario e dovreste meditare anche voi sul condividere questo tipo di scelte perché non sono politiche, ma ci sono responsabilità oggettive rispetto a quelle che vi state assumendo.
Voto contrario del Partito Democratico, convinto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Prendo la parola per ringraziare la Giunta, l’Assessore uscente e fare gli auguri al nuovo Assessore per il lavoro che lo attende.
Dopo due anni ci troviamo a valutare l'operato dell'anno scorso, il bilancio fatto due anni fa, il primo vero bilancio, e posso dare un giudizio più che positivo vista la situazione in cui ci siamo trovati con la pandemia, che ancora era in corso, con le crisi che abbiamo avuto, e non mi metto ad enunciare, lo ha detto prima la Consigliera Marcozzi, tutto ciò che è stato fatto. Penso che la Giunta abbia operato nel modo giusto e che stia andando nella direzione giusta.
“Era come prima, non come quelli di prima”, su questo non vorrei esprimermi perché se quello di prima era fatto tutto bene forse il risultato non era quello. Se facciamo come avete fatto voi vorrà dire che fra tre anni perderemo, fino adesso gli elettori, ai quali vi siete più volte appellati, ci danno ancora ragione.
Noi lavoriamo attentamente, cercando di ottemperare alle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle persone che sono in difficoltà. Nella sanità cerchiamo di fare del nostro meglio in una realtà molto difficile, in una situazione che non c'è stata lasciata rosea, ma non perché chi c’era prima non ha amministrato bene, ma perché forse con l’andare del tempo e con le leggi si è creata una situazione di difficoltà, anche su questo dico che stiamo andando avanti bene.
Da parte del gruppo Lega c’è piena consapevolezza di ciò che è stato fatto, un ringraziamento alla Giunta per i risultati ottenuti.
Si può fare di meglio? Siamo tutti d'accordo perché anche il contributo di questa Aula sicuramente è utile, magari anche dai suggerimenti della minoranza, dai loro interventi si può prendere qualcosa di positivo, però denigrare tutto e dire che è tutto sbagliato mi sembra un po’ esagerato e non guarda a quella che è la realtà vera.
I problemi ci sono, ci sono le difficoltà, ma sicuramente non dipendono dalla nostra Giunta che, ripeto, secondo il gruppo, ha lavorato bene e ci auguriamo che nel prossimo bilancio, che ci stiamo accingendo ad approvare, si possa dare un indirizzo più deciso alle politiche che questa amministrazione vuole portare avanti. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Innanzitutto, come sempre, quando si fanno atti amministrativi e si governa ci sono delle criticità, non tutto va per il verso giusto, ci sono cose che avremmo voluto fare meglio.
Questo è quello che abbiamo saputo fare, però, e non lo dico per aspetti autocelebrativi, siamo abbastanza soddisfatti, non del tutto, ma abbastanza ed il giudizio che comunque danno la Corte dei Conti ed i revisori dei conti non ci sanziona, fanno dei rilievi, come sempre accade in qalsiasi attività umana. Nel consiglio di amministrazione di un'azienda o nelle attività societarie ci sono dei rilievi, delle valutazioni, delle autovalutazioni, ma noi complessivamente siamo abbastanza soddisfatti.
Rispoetto da dove partiti abbiamo fatto meglio, questo va detto, abbiamo fatto meglio di come era prima e non ce lo diciamo da soli, ce lo dicono quelli che hanno rapporti con l'ente, ce lo dicono le categorie, e non è ininfluente. Certo, siamo in un momento di grande difficoltà per la sofferenza della finanza pubblica, per i trasferimenti dello Stato, per le norme che complicano tantissimo le cose, questo problema della normativa e della burocrazia che interferisce anche su progetti positivi esiste, dobbiamo cercare la semplificazione che deve partire ovviamente dallo Stato e deve arrivare alla pubblica amministrazione ed anche a tutte le organizzazioni periferiche.
Si chiede il Consigliere Carancini: “Ma perché non ci siete?” Lo dico alla Marzullo: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”, nel momento in cui c'è un'opposizione che non riesce a trovare un momento di dialogo, di sintonia, uno può essere anche aggressivo, può sostenere con passionalità le tesi, nel momento in cui c’è un atteggiamento distruttivo ci sono due modi per reagire: si litiga, ed è successo, o si ignora, delle due l’una. In qualche occasione abbiamo litigato, qualche volta anche sopra le righe, a questo punto conviene lasciarvi parlare tra di voi, questo è il punto. Quando c'è un argomento che non è sanzionatorio, delegittimatorio e via di seguito, probabilmente può essere preso in considerazione. Io sono tra quelli, stranamente, che di più tende ad ascoltare l’opposizione, anche quando si arrabbia, però l’ascolta, ma quando non c’è più niente da dirsi si rompe il matrimonio. Se l’opposizione vuole cambiare va benissimo, la mano è sempre tesa, se invece uno ritiene che tutto fa schifo, ognuno si tiene la propria valutazione e noi andiamo avanti nel governo.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Sono già intervenuta due volte, il nostro sarà un voto favorevole, convintamente favorevole.
Ho sentito dai banchi della minoranza far riferimento al giudizio di parifica, io nei miei interventi l’ho detto: siamo orgogliosi come maggioranza di aver ottenuto la parifica della Corte dei Conti, così come quando voi eravate in maggioranza e sbandieravate il fatto di averla ottenuta, con un dato in più rilevante, che i dati economici quest’anno sono migliorati per quanto riguarda il risultato economico, il fondo cassa.
Come noi siamo orgogliosi, anche voi lo siete stati nei cinque anni in cui siete stati in maggioranza, però c'è una frase che il Consigliere Mangialardi ha detto e che mi ha stupito: “Voi siete uguali a quelli di prima, anzi uguali a quelli di ancor prima”, ma ragazzi, qui c’è qualcosa che non va, scusate, se siamo uguali a quelli di prima perché non votate, vi contraddite da soli, la vostra è una contraddizione continua.
Ci tengo a precisare che ho fatto un elenco delle leggi che sono state messe in campo perché il protrarsi della situazione pandemica ha generato un impatto sfavorevole sul tessuto produttivo e sociale, avete detto che sono norme vuote, che non ci sono risorse.
Io ho fatto 5 anni di opposizione, sapete quante leggi vuote sono state messe in campo o con 10.000 euro? Me le ricordo tutte perché oltre ad essere stata relatrice di minoranza ero anche in Commissione bilancio e studiavo anche gli atti della parifica, quindi, colleghi Consiglieri della minoranza, è vero che ci sono delle criticità messe in evidenza dalla Corte dei Conti, ma a noi servono da stimolo per fare meglio, come è stato per voi. Ve l’ho detto, la mobilità passiva era triplicata poi man mano c'è stato un abbassamento. A noi serve come stimolo, a voi serve per fare opposizione, però, ripeto, la vostra è una contraddizione continua e costante o siamo bravi o siamo uguali agli altri, ma non è possibile, capite? Comunque per noi il voto è favorevole.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Mi stupisco degli accorati appelli dei Consiglieri di maggioranza al voto di astensione o a favore, ma queste sono leggi di bilancio, io ho avuto l'esperienza in Consiglio comunale, e mai l'opposizione vota a favore di una legge di bilancio, sennò entra in maggioranza, quindi noi facciamo il nostro lavoro senza strumentalizzare niente.
Ho fatto una relazione oggettiva ed ho messo pregi e difetti per me e per mio gruppo, più difetti che pregi di questo rendiconto. Ho svolto il mio ruolo con dignità e pregherei la maggioranza di pensare a fare meglio il suo piuttosto che venirci dire a noi come dobbiamo fare il nostro.
L’opposizione solitamente su questi atti vota contro ed io oggi farò così, ma non solo per questo motivo, perché ho motivato e nessuno di voi è intervenuto per confutare le cose che ho detto, non solo io, ma anche la Corte dei Conti e i nostri revisori interni. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Dico che è legittimo fare critiche, ma per la prima volta un governo nazionale o regionale si è trovato di fronte ad un evento come la pandemia, e non era mai successo, non abbiamo riscontri di quella avvenuta nei primi del 1900.
Vi prego di ascoltarmi. Questo è stato un bilancio altamente, per quello che ho potuto vedere in queste poche settimane che sono seduto qua, condizionato dal Covid e da quello che è successo dopo, dalla guerra e dalla crisi energetica.
Consigliere Cesetti, lei ha parlato di quotidiane pene, io dico che le quotidiane pene sono state a livello nazionale perché i cittadini di altre regioni hanno subito veramente le pene, da un Ministro che si poteva chiamare con qualsiasi nome, ma sicuramente non speranza, perché tutto era meno che speranza. Non c’è stata speranza in quel momento così difficile della nostra vita quotidiana, con un'emergenza come quella.
Consigliere Carancini, ritengo che lei e il Consigliere Mangialardi, ma questo può capitare, vi siate dimenticati di quello che succedeva nei vostri Consigli comunali e l’accusa che è stata fatta ai Consiglieri di maggioranza poc'anzi, fotografa quello che avveniva nei vostri rispettivi Consigli comunali dove la maggioranza era silente, non so cosa capiva a Macerata, ma a Falconara e Senigallia …
Ho una esperienza che viene da lontano, ricordo il mio primo Consiglio comunale nel 2001, quando il candidato Sindaco del centro-destra si è alzato in piedi e tutto il centro-sinistra lo sbeffeggiava, è gli è stata tolta la parola. Questo è un ricordo indelebile. Ero per la prima volta in Consiglio comunale ed il mio capogruppo ci ha fatto uscire dall'Aula, il primo giorno del Consiglio comunale, lo potete verificare, non vi racconto una bugia, chi mi conosce sa che persona sono. Questa è l’esperienza del mio primo giorno in Consiglio comunale, quindi non accetto queste critiche.
Adesso risponderò, Consigliere Cesetti, perchè io vengo dopo l’Assessore Marcolini, lei e l’Assessore Castelli, sono partito da dietro, ed una delle cose che farò sarà andare a vedere tutti i vostri interventi come Assessori al bilancio perché c'è da imparare, voglio vedere quello che dicevate allora.
Consigliere Cesetti, ora le dico quello che mi hanno scritto gli uffici, con i quali collaborava a stretto giro di gomiti, efficientissima struttura regionale, alla quale in questo momento ho chiesto aiuto e gliene chiederò in futuro, la quale mi ha risposto pan per focaccia in merito a quello che lei ha detto poc'anzi.
Ora le rispondo, però mi meraviglia che continuiate così, questo è il minimo comun denominatore di quando ero Sindaco, quando a Falconara continuavate a dire che noi vendevamo fumo, che vincevamo le elezioni perché vendevamo fumo. La Giunta Acquaroli ha vinto le elezioni perché ha venduto fumo. Non è così perché c’è una maggioranza incredibile oggi in questa Aula. A Falconara abbiamo vinto la prima volta nel 2008, poi nel 2013 e nel 2018 e sono fiducioso e ottimista che potremo rivincere anche nel 2023. Non abbiamo vinto contro persone qualunque, una di quelle era il Consigliere Mastrovincenzo, abbiamo vinto contro tre candidati a livello regionale, le più alte espressioni del PD, non abbiamo vinto con l’uomo qualunque del PD, noi abbiamo vinto con le più alte espressioni del PD.
Consigliere Cesetti, non è corretto quello che ha detto e glielo dico. Il fondo crediti di dubbia esigibilità del rendiconto non può essere utilizzato in assestamento. I Consiglieri Carancini e Cesetti stanno facendo una grossa confusione sul fondo crediti di dubbia esigibilità. In primo luogo il fondo è necessario ad evitare disavanzi e buchi di bilancio, in secondo luogo la somma destinata al fondo crediti di dubbi esigibilità non poteva essere destinata ad altri interventi in assestamento e questo, chi ha fatto l’Assessore al bilancio come il Consigliere Cesetti, dovrebbe saperlo bene.
Adesso non sono capace di fare il contraddittorio con lei, ma se qui ci fosse la Dott.ssa XY sicuramente la farebbe tacere.
(interventi fuori microfono)
Goffredo BRANDONI. Per quale motivo? Perché l’Assessore Cesetti non si avvaleva della XY? Non lo diceva pubblicamente? Dico che la struttura mi ha detto questo? Qual è il problema? Chi è l’uomo qualunque che me lo ha detto? Spiegatemi!
(interventi fuori microfono)
Goffredo BRANDONI. Consigliere Cesetti, le sue variazioni nel 2019 sono state 565, le nostre variazioni del 2021 sono state 549, è un puro numero indicativo, però è un dato di fatto. Ci si critica che abbiamo fatto 600 variazioni, voi nel 2019 ne avevate fatte 565.
Consigliere Carancini, colgo la critica e sicuramente questo mi servirà per migliorare, però non siamo lontani, anzi siete un po’ più avanti.
Al Consigliere Mangialardi rispondo che i conti sono in ordine e ci hanno consentito di fare importanti manovre di bilancio sia nel 2021 che nel 2022, io non c’ero e questo è normale che me lo dica chi operava in prima linea, chi me lo deve dire l’usciere che sta all’ingresso della Giunta? No, quello non me lo può dire. Mi dispiace di aver fatto il nome, ma era scontato che fosse quella persona.
I conti ci hanno consentito di fare importanti manovre di bilancio sia nel 2021 che nel 2022, in particolare a favore di imprese per il contrasto all'emergenza, al conflitto russo/ucraino ed all’emergenza alluvione. Non ho altre cose da dire.
PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Vedo che lei ha centrato pienamente il fatto personale, mi sembra evidente, sono stato chiamato in causa legittimamente da parte dell'Assessore Brandoni più volte, quindi è evidente che c'è un fatto personale, se vogliamo anche di carattere istituzionale.
Mi guarderò bene dall'infierire perché mi rendo conto dell’inesperienza, ci sono passato anch'io, ha il suo prezzo rispetto al quale noi tutti ci dobbiamo sentire solidali ed io mi sento solidale perché anch’io sono stato su quella sedia, i primi momenti, lo confesso, inesperto perché nessuno nasce esperto, però a me non è mai capitato, Presidente Latini, nella mia lunga vita politica e istituzionale, di rispondere leggendo un messaggio del dirigente, a memoria d’uomo non è mai capitato. Su questo più che sentirmi offeso io, dovrebbe sentirsi offeso con se stesso l'Assessore, non infierisco, che ovviamente non ha utilizzato neanche molta correttezza nei confronti del dirigente che legittimamente ha scritto degli argomenti perché potesse replicare, però li doveva fare propri! Tecnicamente qualche volta succedeva anche a me quando chiedevo chiarimenti, ma con me il Servizio economico e finanziario, di cui oggi è Assessore, che ritengo sia uno dei migliori, non si è mai permesso di scrivermi alcunché. Lo faceva in occasione delle parifiche di bilancio, la dirigente sa e ne è consapevole, e sistematicamente quell’ottimo lavoro io lo prendevo per rilevare i dati tecnici e poi lo facevo in quattro pezzi e, come è noto a tutti, io alla parifica andavo a braccio o scrivevo di mio pugno perché faccio politica, questo è.
C’è un altro aspetto e termino, è lo stesso ufficio, è vero, e credo che abbia fatto bene il Presidente Acquaroli a confermare quella struttura perché è di qualità, però c’è una differenza, Assessore Brandoni, quando c'ero io quella struttura ubbidiva e faceva quel che dicevo io, all'interno di un percorso giuridicamente praticabile ed economicamente sostenibile, oggi siete voi che fate quello che dice quella struttura per rendere il percorso giuridicamente praticabile ed economicamente sostenibile, è la differenza che passa tra la politica che sta sul ponte di comando e la politica che è piegata alle esigenze della tecnica, è una differenza di fondo, ne tenga conto.
PRESIDENTE. Il Consigliere Cesetti è intervenuto come fatto personale, inteso come censura nelle opinioni espresse, l’aver l’Assessore Brandoni utilizzato nel suo intervento di risposta le indicazioni fornite dagli uffici.
Se l’Assessore Brandoni vuole replicare ha tre minuti di tempo. Nessuna replica, andiamo alla votazione.
Proposta di legge n. 111. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Anticipazione la proposta di atto amministrativo n. 39 (al punto 4 bis). La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Proposta di atto amministrativo n. 39
ad iniziativa della Giunta regionale
“Bilancio consolidato della Regione Marche per l’anno 2021. Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, articolo 11 bis”
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 39 della Giunta regionale.
La discussione è aperta, ha la parola la relatrice di maggioranza Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. L'atto che andiamo ad approvare oggi riguarda il bilancio consolidato, secondo quanto previsto dall'articolo 11 del decreto legislativo 118, comma 1, lettera c), che stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottano lo schema di bilancio consolidato con i propri organismi strumentali, aziende, società controllate partecipate e altri organismi controllati indipendentemente dalla loro forma giuridica pubblica o privata.
Le modalità di redazione del bilancio consolidato sono disciplinate dall'articolo 11 bis) e dall'allegato 44 che riguarda il principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato. L'allegato 44 fornisce la definizione di GAP (gruppo amministrazione pubblica) che comprende, come ho già detto in precedenza, gli enti e gli organismi strumentali, le società controllate partecipate da un'amministrazione pubblica come individuati dal decreto.
Per predisporre il bilancio consolidato gli enti capogruppo, in questo caso la Regione Marche, predispone due distinti elenchi che riguardano, da una parte l'elenco degli enti, le aziende e le società che compongono il gruppo di amministrazione pubblica, il GAP, dall'altro gli enti, le aziende, le società componenti del gruppo compresi nel bilancio consolidato, che rientrano nel perimetro di consolidamento.
Voglio ricordare che il GAP e il perimetro di consolidamento per l'anno 2020 erano stati individuati sulla scorta delle definizioni degli articoli 11 ter, quater, quinquies del decreto legislativo 118 del 2011, con la delibera di Giunta n. 1351/2020 e risultavano composti oltre che dalla Giunta regionale e dal Consiglio regionale, dai seguenti soggetti: Svim Srl in House, capogruppo di un gruppo intermedio di imprese, Interporto Marche, Meccano, Cosmob S.p.A., Irma (in liquidazione), Centro Agroalimentare del Piceno S.p.A., Centro Agroalimentare di Macerata S.r.l. (in liquidazione), Centro di Ecologia e Climatologia Scarl (in liquidazione), Tasc S.r.l., Erdis Marche, Ente regionale per il diritto allo studio universitario, Erap Marche, Assam, Arpam, Ente Parco Sasso Simone e Simoncello, Ente Parco del Conero, Ente Parco Monte San Bartolo, Ars, agenzia regionale sanitaria, Parco dello Zolfo delle Marche, FMC, Fondazione Marche cultura, Associazione marchigiana attività teatrali, Istituto Adriano Olivetti, Fondazione Orchestra regionale delle Marche, Form.
Con la delibera regionale n. 1550 del dicembre 2021 questa amministrazione ha aggiornato i due elenchi in conseguenza delle novità sopraggiunte, ricordo che la Svim è stata trasformata in Svem, la società mantiene il suo status di società a capitale interamente pubblico ed opera a supporto della Regione e di altri eventuali enti pubblici.
Il GAP della Regione Marche ed il perimetro di consolidamento risultano composti oltre che dalla Giunta e dall'Assemblea, dai seguenti soggetti: Svem Srl, Interporto, Meccano, Cosmob, Irma S.r.l., Centro Agroalimentare del Piceno e di Macerata, Centro di Ecologia e Climatologia Scarl (in liquidazione), Tasc S.r.l., enti pubblici e di diritto privato: Erdis Marche, Erap, Assam, Arpam, Parco dello Zolfo, Ente Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, Ente Parco regionale del Conero, Ente Parco Monte San Bartolo, Fondazione Marche cultura, Associazione marchigiana attività teatrali, Istituto Adriano Olivetti, Fondazione Orchestra regionale delle Marche, Form, Agenzia regionale sanitaria, Ars.
Che cosa accade? Questo è il GAP, poi c’è il perimetro di consolidamento, non tutti questi enti rientrano nel perimetro di consolidamento, infatti l'allegato 44 del decreto legislativo 118 prevede che il bilancio di un componente del GAP sia irrilevante quando presenta un’incidenza inferiore al 3% del bilancio della capogruppo Regione rispetto a ciascuno dei tre parametri: patrimonio netto, totale dei ricavi e totale attivo. La norma prevede inoltre la soglia del 10% di rilevanza complessiva dei soggetti esclusi dal consolidamento, quest'ultimo parametro è stato introdotto per evitare che l'esclusione di tante realtà autonomamente insignificanti, sottragga al bilancio di gruppo informazioni di rilevanza, dunque è previsto che ai fini dell'esclusione per irrilevanza la sommatoria delle percentuali dei bilanci singolarmente considerati irrilevanti deve presentare per ciascuno dei tre parametri un’incidenza inferiore al 10% rispetto alla posizione patrimoniale, economica e finanziaria della capogruppo.
A questo punto rientrano nel perimetro di consolidamento: Svem, Irma, Tasc, Erdis Marche, Erap Marche, Assam, Arpam, Agenzia regionale sanitaria e Fondazione Marche cultura.
Per quanto riguarda il bilancio consolidato è una sommatoria del bilancio del consuntivo della Regione Marche e degli enti strumentali.
Il totale dell’attivo dello stato patrimoniale ammonta per l'anno 2021 a 3.594.838.000 rispetto al 2020 che era di 3.256.357.000 euro. Il totale dell’attivo è dato dalle immobilizzazioni materiali, finanziarie e immateriali, immateriali 26.421.000 per l'anno 2021, 26.718.000 per l'anno 2020, le immobilizzazioni materiali 942.611.000 per il 2021 e 936.703.000 per il 2020, le immobilizzazioni finanziarie 146 milioni per l'anno 2021 e 74.294.000 per il 2020, il totale delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie ammonta a 1.115.063.000 per l'anno 2021, 1.037.000.000 nel 2020, nel 2021 sono aumentate rispetto al 2020.
Per quanto riguarda l’attivo circolante, il totale crediti, nel 2021 1.343.097.000, nel 2020 1.203.000.000, le disponibilità liquide ammontano 1.122.000.000 per l'anno 2021, 1.004.000.000 per l'anno 2020, il totale dell'attivo circolante, il totale dei crediti più le disponibilità liquide, ammonta a 2.478.789.000 per l'anno 2021 e a 2.217.936.000 per l’anno 2020.
Poi ci sono anche i ratei e i risconti ed il totale dell'attivo finale è di 3. 594.000.000 per l'anno 2021, 3.256.000.000 per l'anno 2020.
Per quanto riguarda il passivo dello stato patrimoniale abbiamo un patrimonio netto pari a 731 milioni nell'anno 2021 e di 566 milioni nel 2020, aumentato di oltre 150 milioni.
Il totale fondo rischi ed oneri: 160 milioni nel 2021, 159 milioni nel 2020.
Per quanto riguarda i debiti, il totale debiti nel 2021 2.393.421.000, nel 2020 2.218.000.000, il totale passivo dato dal patrimonio netto, dal fondo rischi e dal totale debiti ammonta a 3.594.838.000 per l'anno 2021, mentre era di 3.256. 357.000 nel 2020.
Andiamo al conto economico, con un risultato di esercizio pari a 148.332.000 per l’anno 2021, aumentato rispetto al 2020 che era di 95.620.000, come si determina questo risultato? Attraverso i componenti positivi della gestione che ammontano nel 2021 a 4.310.000.000, nel 2020 erano 4.052.000.000, un incremento dei ricavi di quasi 300 milioni.
I componenti negativi nel 2021 sono 4.156.000.000, nel 2020 4.204.000.000.
La differenza fra componenti positivi e negativi della gestione, cioè i componenti positivi meno quelli negativi, nel 2021 sono 153 milioni, nel 2020 151.926.000.
A questi ci sono i problemi finanziari, aggiungiamo meno gli oneri finanziari per un totale di 22.373.000 nel 2021, 22.930.000 nel 2020, proventi ed oneri straordinari, aggiungiamo i proventi che sono 37.607.000 nel 2021 e 87.217.000 nel 2020, totale oneri straordinari 6.063.000 nel 2021, 4.176.000 nel 2020, totale proventi ed oneri straordinari 31.544.000 nel 2021, 83 milioni nel 2020, il risultato prima delle imposte è pari a 157.500.000 nel 2021 e 86 milioni nel 2020.
Il risultato delle imposte ammonta 9 milioni nel 2021 e 9.614.000 nel 2020, per un risultato d'esercizio pari a 148.332.000 nel 2021, 95.620.000 nel 2020, quasi raddoppiato.
Questo è il bilancio consolidato, conto economico e stato patrimoniale, che non è altro che una sommatoria del consuntivo della Regione Marche con il GAP e con gli enti partecipati, che rientrano nel perimetro di consolidamento.
PRESIDENTE. Ha la parola la relatrice di minoranza Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Prima di accingermi a fare la relazione sul consolidato vorrei semplicemente far notare che in Aula ci sono sette Consiglieri di minoranza e sei di maggioranza durante la discussione di un atto di bilancio così importante, adesso per senso di responsabilità non me la sento di chiedere il numero legale e procederò con i lavori, ma vorrei sottolineare che non è questo un modo serio di affrontare una discussione del genere.
Come ha detto la Consigliera Marcozzi, l'articolo 11, comma 1, lettera c) del decreto legislativo 118/2011 stabilisce che le amministrazioni pubbliche adottino lo schema di bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate partecipate ed altri organismi controllati.
Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato, dallo stato patrimoniale consolidato, dalla relazione sulla gestione consolidata. che comprende la nota integrativa. ed è corredato dalla relazione del Collegio dei revisori dei conti.
Il Gruppo amministrazione pubblica della Regione Marche e il perimetro di consolidamento per l'anno 2021 sono stati individuati con la deliberazione della Giunta regionale n. 1550 del 13 dicembre 2021, in merito alla gestione delle partecipazioni della Regione, la Corte dei Conti nel giudizio di parifica ha rilevato diverse criticità e anche in questo caso mi soffermerò sulle principali.
Per quanto riguarda la partecipazione del 33,87% nel Centro agroalimentare Piceno S.p.A., la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ritiene la decisione di mantenere la partecipazione, leggo parole citate e prese dal documento, “non fondata su un'idonea valutazione della sussistenza delle condizioni legittimanti il mantenimento”. Anche la procura della Corte dei Conti esprime perplessità, anche questa è una citazione presa dal testo, sulla decisione di dichiarare strategica la partecipazione espressa nella legge regionale n. 1/2022 e vorrei dire che in Aula queste perplessità erano state espresse anche dal Movimento 5 Stelle ed in buona parte dall'opposizione, dopo che con delibera della Giunta regionale n. 1101 del 25 settembre 2017 era stata affermata la volontà di alienare la partecipazione ed era stato successivamente esercitato in modo irreversibile il diritto di recesso.
A tale proposito la Corte dei Conti afferma che lo strumento legislativo non può essere adoperato dalla Regione in chiave elusiva delle norme di razionalizzazione della spesa pubblica e del testo unico sulle società partecipate, la dichiarazione con legge regionale di strategicità di una partecipazione non può costituire ad libitum un parametro assorbente ogni altra valutazione di diritto e di merito.
Sulla partecipazione nell’Interporto Marche S.p.A., la Corte dei Conti evidenza la mancanza dei presupposti indicati dal testo unico delle società partecipate per il mantenimento della partecipazione, l'ingente esborso di risorse di bilancio regionale a favore di quella società e consistenti debiti verso la Regione denotano da parte di questa amministrazione regionale, anche qui virgolettato, “quanto meno una condotta piuttosto lontana dalle ragioni della prudenza”, sono parole, prese dal testo, del Giudice referendario della sezione regionale di controllo.
In merito all'aeroporto, dopo la privatizzazione di Aerdorica, assistita da un piano di risanamento costato alla Regione 25 milioni di euro, che ha consentito di evitarne il fallimento, le traversie della società di gestione aeroportuale non sembrano affatto finite. La gestione è continuata fino ad oggi con il nuovo nome di Ancona International Aerport S.p.A. e sotto la guida del socio privato, ma le perdite accumulate sono ingenti e gli obiettivi economici di attività di volo delineati nel piano di risanamento sono completamente saltati, anche a causa dei pesanti effetti della pandemia sul comparto.
E’ di un paio di mesi fa la notizia che il socio privato ha messo in vendita la sua quota del 91,54%, acquistata nel 2019 per 15.000.000 di euro in esecuzione del piano di concordato preventivo e non ci sono notizie incoraggianti riguardo soggetti economici disponibili a subentrare.
Il mancato raggiungimento degli obiettivi di autosufficienza economica finanziaria delineati nel piano di risanamento, rischiano di complicare l’interlocuzione con la Commissione europea sul tema degli aiuti di Stato fino ad ora positiva. Peraltro è notizia di pochi giorni fa che la Commissione ha chiesto chiarimenti in merito al riconoscimento degli oneri di servizio pubblico per garantire la continuità territoriale sulle rotte di Milano e di Napoli, una partita su cui anche il nostro gruppo politico si è molto speso a livello parlamentare nella precedente legislatura, con l'iniziativa della Senatrice Giulia Lupo e l'interessamento del Presidente della Commissione lavori pubblici e comunicazione, Senatore Mauro Coltorti.
Non mancano critiche anche sulla gestione della partecipazione nella Svem, alla quale vengono devolute intere politiche di sviluppo regionale con il rischio di sottrarre al controllo diretto della Regione un notevole flusso di denaro, in violazione del principio di universalità del bilancio. La società è infatti beneficiaria di ingenti risorse regionali trasferite a titolo di anticipazione o di acconto per attività ad essa affidate, con debiti verso la Regione che ammontavano lo scorso anno ad 8,5 milioni di euro.
La Corte osserva che le risorse regionali che si trasferiscono devono essere ancorate ad idonei titoli giuridici e vincolate ad un'adeguata programmazione degli interventi per evitare, nella migliore delle ipotesi, un eccessivo accumulo di risorse giacenti presso la partecipata in house.
In merito ad Erap è scandalosa la situazione di stallo in cui si trova l'ente da mesi sulla designazione degli incarichi del segretario e dei dirigenti di presidio, con una evidente contrapposizione tra l'indirizzo politico regionale espresso dalla Giunta e la posizione di resistenza assunta dall'organo amministrativo dell'ente, che peraltro sembra aver prevalso ad oggi, costringendo la Giunta a revocare la delibera di Giunta regionale n. 961 del 26 luglio.
L’inefficacia dell'azione posta in essere da parte dell'esecutivo regionale nel conferire un ordinario ed efficiente assetto organizzativo all'ente, costringe il personale dirigenziale ad operare senza un'organizzazione temporale definita, ma solo sulla base di reiterati provvedimenti di proroga. Auspichiamo che gli evidenti disaccordi in seno alla maggioranza sulle designazioni degli incarichi si possano ricomporre al più presto, dato che questa situazione di stallo non può che acuire ritardi e inefficienze a cui sono soggetti gli interventi regionali nel campo dell'edilizia pubblica. Sul tema ho da poco presentato un'apposita interrogazione, che spero verrà discussa presto in questa Aula.
Considerate le suddette criticità nella gestione delle partecipazioni regionali e essendo il bilancio consolidato in maggior parte costituito dal rendiconto dell'ente capogruppo Regione Marche, su cui ho espresso voto contrario per le motivazioni addotte nella mia relazione, non posso che esprimere un voto contrario anche sulla proposta di atto amministrativo che chiede l'approvazione di questo bilancio consolidato. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Credo che anche in questo caso sarebbe necessaria qualche risposta.
Ringrazio le due relatrici, ma voglio ringraziare in particolare la Consigliera Ruggeri, che centra una serie di questioni concrete, di carattere analitico, alle quali voglio premettere alcune considerazioni.
Assessore Brandoni, credo che le partecipate siano il simbolo del fallimento di questa Giunta regionale, ovviamente fallimento rispetto al 2021, perché noi parliamo del 2021, ma in quel tempo avrebbero potuto, lei non c'era, impostare un serio lavoro che disegnasse una visione delle partecipate, una programmazione e soprattutto, ammesso ma non concesso che ci fossero dei problemi nel passato, segnare una discontinuità rispetto a queste situazioni.
Tutto ciò per dire che i rilievi che sono stati fatti in precedenza, circa il fatto che si ha l'impressione di avere una forma di avventurismo dal punto di vista programmatico e di visione, adesso proverò ad indicarglieli per poter avere risposte, forse non seduta stante, come ci saremmo aspettati, se non altro rispetto ai bilanci futuri, anche se ho l'impressione che il 2022 replicherà le problematiche di oggi: mancanza di visione sulle diverse partecipate, mancata programmazione. Dico questo perché è sufficiente leggere la relazione della Corte dei Conti, nella quale troverà che le vostre partecipate hanno avuto uno scarso adeguamento alla disciplina della trasparenza. Infatti il decreto legislativo 33/2013 presuppone una serie di adempimenti delle società partecipate alle quali non si è assolto, ovviamente per voi può essere indifferente, ma non avere trasparenza sulla pubblicità in relazione alle situazioni patrimoniali di chi oggi ha ruoli di responsabilità, ai piani di approvazione delle varianti e dei piani regolatori, alle nomine dei direttori generali in materia sanitaria … Non so se lei ne è al corrente, ma voi, probabilmente per fare qualche favore politico, avete revocato una chiamata pubblica in relazione all'elenco dei direttori generali in sanità e ancora non si capisce perché l’avete fatto, o meglio, si sa, ma forse non si può dire. Certo non lo chiedo a lei, ma siccome parliamo di consolidato e il consolidato si compone di una serie di regole, è evidente che queste domande devono fare riferimento anche a lei.
Non adeguamento al decreto legislativo 33/2013 vuol dire anche mancanza di accessibilità alle informazioni di chi ne fa parte, al diritto di accesso civico e alla disciplina per la trasparenza.
Questo è il primo elemento, il secondo elemento sulle partecipate, Assessore, riguarda la mancata motivazione al mantenimento di alcune partecipate in violazione dell'articolo 20, comma 2, lettere b), d) ed e) che riguardano le condizioni e i presupposti del mantenimento delle partecipate. E’ sufficiente andare a leggere il testo unico delle società partecipate, il quale condiziona per legge la permanenza di alcune società all’esistenza di alcuni presupposti. Voi state mantenendo in piedi il Centro agroalimentare Piceno, l'Interporto Marche, Cosmob e Meccano in violazione delle norme, io non so, magari il Consigliere Ciccioli dirà: “Ma a noi che ce ne frega? Non ci importa niente di tutto questo”, voi state violando le regole e la domanda è: pensate di sanare questa situazione di illegalità? Lo chiedo a lei che e l'Assessore al bilancio, mi stupisco che gli uffici su questo non vi impongano una serie di cambiamenti. Allora, chiedo alla Giunta o a qualcuno della maggioranza: perché tenete in piedi società in violazione dell'articolo 20, comma 2, lettere b), d) ed e) del decreto legislativo del 2016 n. 175. Relatrice Marcozzi, ci fa questa cortesia, ci dice perché?
Terzo punto, il perimetro delle partecipate. La Corte dei Conti vi dice che non è sufficiente scrivere in un decreto che sono strategiche, non è nominale la motivazione, strategiche perché debbono essere strategiche, e la Corte dei Conti segnala che voi dovete considerare che ogni partecipata deve avere una sana gestione finanziaria. Ecco da questo punto di vista il terzo elemento di critica, ma siete al corrente che ci sono dei disallineamenti dal punto di vista finanziario all'interno delle società? Lo sapete che siete debitori di queste società per 11 milioni e creditori di soli 2 milioni? Lo sapete che avete dato 9 milioni circa di anticipi per acconti alla Svem per progetti di cui ancora non si sa nulla?
Penso che queste siano considerazioni, domande, che vi dovreste fare, ma il Consigliere Ciccioli dice: “Che ce ne importa a noi, noi abbiamo vinto”, mentre il Consigliere Marinelli afferma: “Ci siamo rafforzati”, ma si dimentica quello che ha preso la Lega, alle ultime elezioni la Lega ha preso l'8%, rispetto al 2020 che era al 23% è un po’ calata o no? L'aritmetica non la conosco bene, rispetto al 2018 si è dimezzata, però il Consigliere Marinelli è contento, è entusiasta di tutto ciò, è cresciuto dal 22% del 2020 all’8% di oggi e dal 18% del 2018 all’ 8% di oggi.
Voi continuate, a me non importa, però nel dialogo democratico che deve esserci in un Consiglio regionale non si può arrivare a questo, non si può dire: “A noi non importa niente di quello che dite”, lo ha detto la Consigliera Ruggeri.
L’altro elemento che voglio segnalare riguarda la devoluzione ad organi partecipati di intere politiche regionali, guardate, è una cosa grave, non tanto perché in realtà non si potrebbe fare, ma perché dentro le partecipate c'è una condizione di melma, che peraltro vi spiegano anche i revisori dei conti. Io ho già depositato un ordine del giorno, è sufficiente che leggete quello che vi dicono i revisori, è uno scandalo, poi lo presenterò, ma vi dicono che non consegnate alla struttura i flussi delle informazioni, non c'è chiarezza sul personale. Ed io mi chiedo: volete rispondere a qualche domanda, volete giustificare? Assessore Brandoni, sarebbe sufficiente dire: “Guardi, Consigliere Carancini, o Consigliera Ruggeri che è intervenuta fin qui, forse sta dicendo delle sciocchezze, ma su quelle sciocchezze che non dice c'è l’impegno per il prossimo anno a farci carico di ristabilire la legalità, la correttezza politica”. Quello che vi scrivono i revisori è qualcosa di scandaloso, scandaloso che non si diano risposte.
Ovviamente rispondo a lei, non alla dirigente che si occupa di politica.
L'Assessore ci dovrebbe spiegare perché il fondo crediti di dubbia esigibilità viene raddoppiato e viene coperto al 100%, e non viene coperto all'80% o al 95 o al 98%, non c'è stato spiegato né in sede di assestamento né attraverso le comunicazioni per via breve che abbiamo ricevuto. Quando il Consigliere Cesetti dice che non bisogna esseri supini, lo dico alla politica, qui ci stanno persone che hanno amministrato da tutte le parti, in genere legittimamente e comprensibilmente chi fa il dirigente tende a stare tranquillo, la politica deve avere la forza di dire se io accantono il 100% e sono ben fuori dai limiti obbligatori, l’avevo spiegato in sede di assestamento … Si dovrebbe spiegare come mai si tolgono risorse ai cittadini, da impiegare per esempio nel caso di specie per l'emergenza delle bollette, e si tende a curare esclusivamente la copertura e la struttura dirigenziale. Normalmente vado d'accordo con i dirigenti, ma i dirigenti non possono fare la politica, i dirigenti devono fare i tecnici, ed io le chiedo se su questo vuole avere un atteggiamento da politico, poi possiamo non essere d'accordo, ma una facoltà critica la deve avere, la deve esibire, non contro ma a favore dei cittadini. Grazie.
PRESIDENTE. Prima della votazione dell’atto amministrativo comunico che è stata presentata una proposta di ordine del giorno a a firma dei Consiglieri Carancini, Mangialardi, Vitri, Biancani, Mangialardi. Leggo il dispositivo: “Impegna la Giunta regionale: a rafforzare la struttura del Dipartimento programmazione integrata, UE e risorse finanziarie, umane e strumentali, Direzione bilancio, ragioneria e partite finanziarie nella sua funzione di coordinamento e raccordo tra l'Ente Regione e le partecipate; ad applicare una più efficace filosofia di holding di partecipazione all’attività di monitoraggio per raggiungere un controllo unitario e capillare delle partecipate o almeno di quelle più significative; a richiedere alle partecipate/controllate un sistema di “report” periodici (mensili, trimestrali e semestrali) i quali, a seconda della tipologia, diano indicazione di costi e ricavi confrontati con il budget, degli scostamenti e delle relative motivazioni, nonché della situazione economico-patrimoniale che rifletta anche il risultato di esercizio; a trasmettere al Consiglio regionale e al Collegio dei revisori dei conti, senza ulteriori ritardi, le relazioni degli organi di vigilanza di Ars e Assam non pervenute agli atti”.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ un ordine del giorno che spero venga votato da tutti perché va nell’indirizzo di una buona gestione amministrativa. Scrive il Collegio dei revisori, in un verbale del 9 novembre, che insediatosi a febbraio del 2022 ha voluto comunicare formalmente che un'attenzione particolare sarebbe stata destinata alle società partecipate, le motivazioni le ho spiegate prima. Dentro questo percorso l'esperienza che ha fatto da febbraio 2022 ad oggi è piuttosto negativa, perché, lo riporto nell’ordine del giorno, il Colleggio dei revisori lamenta la mancata piena ricettività dell'ufficio dell'ente dei documenti richiesti, ritiene che le partecipate debbano fornire tempestivamente i bilanci approvati dall'Assemblea, osserva che ognuno dei soggetti partecipati va per conto proprio, manca un coordinamento unitario, non lo scrivo io, che renda organici e conformi alle esigenze dell'ente le attività di controllo, suggerisce come sia bene indirizzare l'attività di controllo dei soggetti partecipati orientandola mediante l'acquisizione sistematica dei flussi.
Da questo punto di vista è evidente come questo sia un fatto particolarmente rilevante, Assessore e Giunta, e naturalmente noi abbiamo a tal proposito inteso riportarlo, cercando di dare un’impronta di serietà di questo Consiglio regionale rispetto agli indirizzi e alle richieste che il Collegio dei revisori fa nel verbale del 9 novembre 2022.
C'è un altro fatto che viene denunciato, Assessore, forse non le interessa, nella relazione del Collegio, almeno alla data e a quello che abbiamo acquisito, manca la relazione del Collegio di vigilanza dell’Ars e dell’Assam, io non so se siete consapevoli, cioè due partecipate moloc, fondamentali, del perimetro di consolidamento non hanno depositato, non hanno messo a disposizione dei revisori le relazioni dei Collegi, ma non so se vi rendete conto, ma è normale? E’ una risposta che possiamo pretendere o è una Regione che può mutuare una Repubblica a sè, usiamo questo termine di stile. Il Collegio della Regione vi dice che mancano le relazioni dei Collegi di Ars (Agenzia regionale sanitaria) e dell’Assam, dove sono? Perché non le hanno fatte?
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Posso credere, Consigliere Ciccioli, che lei poteva nasconderle, ma io non ci farei lo svelto, lei pensa di fare lo svelto, io mi vergognerei perché questa è la Regione delle banane se lei risponde in questo modo, davvero squalifica la sua Giunta, non mi sorprenderebbe alla luce di quello che è successo, però …
(interventi fuori microfono)
Romano CARANCINI. Credo, Assessore, che qualche risposta ce la meritiamo rispetto alle osservazioni che sono state fatte, soprattutto in riferimento all'ordine giorno che ho depositato.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Intervengo e immagino, l’ho anticipato, mi sia consentito, in formale dissenso dal gruppo ed in questo senso mi asterrò sull’ordine del giorno del Consigliere Carancini e non perché oggi sia, un’astensione che peraltro ho preannunciato ai miei colleghi del gruppo, particolarmente buono, non mi sembra di essere stato buono, assolutamente, sono stato corretto, questo sì, e lo rivendico, come sempre mi sforzo di essere. Ho segnato i punti, quindi non mi pare che abbia fatto sconti a questa maggioranza né alla gestione.
Non mi astengo perché oggi sono particolarmente buono, pur condividendo sostanzialmente l'intervento del Consigliere Carancini, in particolare il tema, ad esempio, del Centro agroalimentare. La decisione di questa maggioranza di approvare una legge per riportare il Centro agroalimentare laddove non deve stare, non va bene, giustamente la Corte dei Conti lo dice.
L'altra considerazione fondamentale, sulla quale sono d'accordo con il Consigliere Carancini, è il tentativo di questa maggioranza di delegare le attività di competenza del governo regionale alle partecipate, questo è grave perché così facendo non solo si dà un ruolo improprio alle partecipate, ma significa sottrarre quelle attività alle garanzie di un percorso di legalità, di imparzialità, di buon andamento, di buona amministrazione, sottrarle ai vincoli di bilancio, e via dicendo, che non possono compensare i bilanci consolidati, questo è l’errore che ha fatto la maggioranza in questi due anni.
Ciò premesso, perché mi astengo sull’ordine del giorno, il quale dice cose giuste e riporta i verbali del Collegio dei revisori? Il Collegio dei revisori all'evidenza non si rende conto delle difficoltà che ci sono nella gestione delle partecipate, anche per questo motivo non dovete dare alle partecipate ulteriori competenze, ma se del caso dovete dismetterle, gliele dovete sottrarre, però c’è una oggettiva difficoltà nel gestire le partecipate, che ho trovato anch’io. Come ho detto prima, abbiamo degli uffici regionali di qualità e anche su questo ritengo che siano attenti e competenti, però ci sono delle oggettive difficoltà.
Per questo motivo, l’ho già anticipato, non voto l’ordine del giorno per onestà e mi astengo perché tante cose, che giustamente qui vengono chieste, è la verità, non sono riuscito a farle. Io l’ho fatto rispetto a quello che c'era prima, ma non sono riuscito a farlo abbastanza per i limiti purtroppo che ci sono, penso ad esempio alle dismissioni, ai limiti che ho trovato nel liquidare il Centro agroalimentare, voi però avete fatto male. Io ho trovato difficoltà inenarrabili in quella gestione, se lo ho trovate io, ovviamente le ha trovate anche l’ufficio.
Sono cose giuste, però, oggettivamente, non me la sento di sottolineare con un voto favorevole, io l’ho preannunciato al gruppo ed al Consigliere Carancini. Su questo ordine del giorno mi asterrò, voterò contro, ovviamente, lo dico subito, al bilancio consolidato per le argomentazioni poc'anzi esposte dal Consigliere Carancini, in particolare quelle relative al Centro agroalimentare ed all’inappropriata, secondo me, attribuzione alle partecipate ed agli enti del perimetro di consolidamento di funzioni improprie, come quelle che lui ha ricordato, ad esempio all’Assam, all’Atim e ad altre, quindi mi astengo su questo e voto contro sull’altro.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Esiste sempre una grande separazione tra la teoria e la pratica, la teoria è quando uno pontifica e dice come dovrebbero essere fatte le cose, la pratica è quando va a fare le cose.
In teoria, leggo l'ordine del giorno che chiede cose che apparentemente sono ragionevoli, poi però c’è sempre un pregresso e c’è il futuro e se si guarda indietro si vedono tutte quelle cose che non sono state fatte in passato, allora, chiedo all’Assessore Brandoni se alcune cose possono essere approfondite e chiarite, però gli uffici da tempo sono più o meno gli stessi, magari c’è un funzionario in più o uno in meno, però il trend di prestazioni burocratiche ed amministrative è in linea con gli esercizi precedenti.
In questo ordine del giorno alcune cose in parte non ci sono, in parte sono, secondo me, un po’ sopra la normale valutazione amministrativa, altre invece potrebbero essere giuste, quindi potrebbe avere una sua logica ed entrare nell’ordine delle cose vere, però, dico al Consigliere Carancini ed agli altri firmatari dell’ordine del giorno, che fino a poco, più di 24 mesi fa, in quell’Assessorato c’era il Consigliere Cesetti e prima di lui altri, allora gli dedico queste parole di una canzone bellissima di Fabrizio De Andrè “Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”. Il cattivo esempio in passato c’è stato, ora si danno buoni consigli perché non si governa più, noi invece facciamo un atto di autocoscienza e cercheremo di andare meglio, però farci le sentenze, essere giudici, quando magari fino a poco tempo fa non lo si era, non mi sembra una cosa di buon gusto.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Ovviamente alcuni di noi voteranno favorevolmente, credo le persone presenti che hanno sottoscritto l'ordine del giorno, mentre va rispettata la posizione di astensione del Consigliere Cesetti e degli altri, che è un atto di straordinaria onestà intellettuale, così la considero, quindi credo che debba essere accettata e da parte mia, per quel che può contare, va rispettata. Ma quello che secondo me non serio e diciamo accettabile è il ragionamento anch’esso legittimo e comprensibile del Consigliere Ciccioli, la canzone è sempre quella, prima ce la raccontava un Consigliere della Lega, il ritornello è tratto dalla canzone “Bocca di rosa”.
Quello che però non è coscienzioso, se parliamo di politica, è il fatto che si tenda a giustificare, Assessore Brandoni, e lo dico ai tecnici, una cattiva azione amministrativa, perché di questo si tratta, con il fatto che prima si faceva presumibilmente allo stesso modo. Consigliere Ciccioli, al di là delle distanze la ritengo un uomo esperto di politica e lei risponde a se stesso, ma quelli che non stanno qui dentro, cioè i cittadini, quelli a cui siamo andati a chiedere il voto, crede che accetterebbero questo? Crede che sia attendibile politicamente, visto che i revisori chiedono le carte per essere seri, per svolgere il loro lavoro e il loro compito, non si divertono, rispondere così? Guardate, forse può essere una banalità, ma è una riflessione che deve fare la politica tutta rispetto a quelli che ci hanno votato, poi andremo a dire: guardate, che ci importa, noi non abbiamo rispettato le regole perché non l'avevano fatto neanche quelli di prima e se quelli di prima avevano rubato o fatto completamente in maniera diversa? Ma che ragionamento è! Oggi questa Assemblea, se tutti verranno dietro a lei, Consigliere Ciccioli, voterà contro quello che ha scritto il Collegio dei revisori della Regione Marche, rispetto alla corretta pratica di mettere a disposizione atti. Di cosa abbiamo paura? Penso che ci sia irresponsabilità a non votarlo, ma non perché l'abbiamo presentato noi. Quel richiamo del Collegio poteva rimanere tale, perché era già sufficiente, io ho cercato solo di coinvolgere la politica in una buona azione amministrativa, indipendentemente da quello che è stato fatto prima e non lo so se è stato fatto male. Per esempio, Assessore Brandoni, è stato cancellato, e noi al Comune di Macerata lo abbiamo fatto rispettando le regole, il Centro agroalimentare, costretti legittimamente dall'Assessore Cesetti, diciamo dalla Giunta precedente, a metterlo in liquidazione, voi non lo avete fatto per il Centro agroalimentare del Piceno, quindi Consigliere Cesetti non è vero che avevate difficoltà, io non ce l’ho con il Centro agroalimentare del Piceno, ce l’ho con un atteggiamento contrario alle norme, contrario alla rispettabilità dei territori perché Macerata certamente poteva avere un'autorevolezza e una concorrenza rispetto al Piceno, però Macerata l'abbiamo eliminata, il Piceno l'abbiamo riammesso, contrari alle norme del decreto legislativo 175/2016. Questa è attività seria dal punto di vista amministrativo e politico?
Voterete contro quello che si deve fare, siete liberi ovviamente di fare quello che ritenete più opportuno.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Assenti.
Andrea ASSENTI. Grazie, Presidente. Consigliere Carancini, io non sono d’accordo non in parte, ma nemmeno un po’ su quello che dice, il perché lo provo a commentare. Il tema è complicato, è complesso, è un esercizio di pratica giuridica specifica perché tanti dei nostri dirigenti si sono arrovellati i cervelli, tanto si è arrovellata la parte tecnica di tanti enti, Comuni ed di anche coloro che hanno esercitato il diritto di recesso nel caso del Centro agroalimentare, tanto vituperato, tanto detto, però, secondo me, se ci atteniamo esclusivamente alle sue parole sembra che noi abbiamo votato alle 3,30 di mattina del 30 dicembre un atto in violazione di una legge, così non è.
Il richiamo specifico che la Corte dei Conti ci addebita, è proprio specifico, cioè si parla di un ipotetico non rispetto di una procedura, ma il non rispetto nasce tutto dal famoso, e da qui l’imbarazzo dell'Assessore Cesetti, riconoscimento o meno della revoca esercitata in maniera legittima o meno. Tanto di questo parliamo, è un ordine del giorno che è stato …
(interventi fuori microfono)
Andrea ASSENTI. Imbarazzo in senso positivo, nel senso che se qui noi parliamo di diritto di recesso, di messa in liquidazione o di scioglimento (articolo 2484 del codice civile), secondo me l'applicazione della legge Madia n. 175, così come è decantata, è corretta, però prevede anche esimenti o clausole di applicazione non tanto controverse così come ce le rappresenta. Ad esempio nel caso di specie per quanto riguarda il Centro agroalimentare l’applicazione dell'articolo 20 fa uno switch off tra ente, fiere e mercati e in assenza della strategicità dell'ente stesso può tranquillamente non rientrare nel perimetro così decantato.
Questa è una norma che c’è, così come non abbiamo votato questo, se vi ricordate, erano sempre le 3,30 del mattino, mi ricordo perfettamente, noi abbiamo votato la strategicità dell'ente ed è la strategicità, che ti permette di entrare nel perimetro, a discrezione, nel rispetto della norma, dell'interesse politico, della votazione politica che si è fatta perché lì sta la differenza, è sull'atteggiamento strategico ed è su questa valutazione che il Consigliere Cesetti non vota o meglio si astiene su questo ordine del giorno, perché recepire tutti i documenti per l’ente per poi passarli al Collegio di revisione è cosa buona e giusta, è la legge e bisogna farlo tutti, il problema tante volte sta nel recepimento dei dati.
Adesso non entro nel merito, ma vi assicuro che, sempre nel caso di specie, recepire determinati dati non è cosa complessa, è una cosa impossibile, perché quei dati, così tante volte richiesti, purtroppo sparivano, adesso è fonte di un’azione di responsabilità, e voi sapete che c’è un’azione di responsabilità esercitata nei confronti dei vecchi Collegi, dei CdA passati, come atto dovuto da Vicesindaco di San Benedetto del Tronto, altrimenti ne rispondevamo direttamente. Oggi penso che la procedura stia andando avanti, ma quell’imbarazzo lo comprendo, tant’è che il richiamo del Collegio sindacale non vale solo per l’odierno, ma vale e valeva anche quello passato. Siccome il Consigliere Carancini è persona politicamente ed intellettualmente onesta, gli consiglio di leggere, ma per sua cultura personale, se non dovesse averne copia gliene darò io una con grande piacere, così secondo me apiremo e sveleremo l’arcano del Centro agroalimentare. Sempre con il detto e non detto, poi la maggioranza non risponde e da qui effettivamente molte volte convengo che non conviene rispondere perché si sbaglia, però se certe cose non vengono dette si lascia il dubbio e non mi sembra il caso di lasciarlo. Comunque noi voteremo contro.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.
Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Io invece voterò a favore di questo ordine del giorno, anzi avrei chiesto un controllo anche più stringente, soprattutto sulle società partecipate e controllate direttamente o indirettamente dalla Regione.
Detto questo, sinceramente questo teatrino stucchevole che si ripresenta ogni votazione, dove l'opposizione svolge il proprio compito, anzi ringrazio il Consigliere Carancini che nonostante tutti i rifiuti alle sue proposte ancora fa il suo lavoro, studia, viene in Aula, prepara gli atti, li propone con una pazienza monumentale, ed io da marchigiana lo ringrazio perché esercita la sua funzione, anche voi fate il vostro, per carità, però sinceramente, ve lo dico perché lo sento, questo teatrino che viene tutte le volte fuori: “Voi avete fatto peggio. Andate a leggere gli atti che avete fatto voi”, alla gente ha stufato e lo fate per ogni argomento, sono due anni che governate questa Regione, assumetevi le responsabilità di portare quei cambiamenti che avevate promesso.
Questo ordine del giorno dà indicazioni di buon senso, non vi sentite di approvarlo perché non sapete se siete in grado di realizzarlo, questo è quanto. Diciamo le cose come stanno, a me dispiace più che da politica sinceramente da cittadina. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini (interviene in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Mi asterrò anch'io, però colgo l'occasione per parlare della partecipata, del CAAP in particolare. Sono sicura che poi l'Assessore spiegherà le motivazioni per cui non si condivide quello che ha detto la Corte dei Conti, così magari la leggiamo, Consigliere Assenti. Non c'è nessuna partecipazione di nessun tipo. Noi come Giunta precedente l'avevamo tolta dalle strategiche ai sensi della legge Madia perché la questione che riguardava la parte di enti, fiere e mercati non era prevalente e questo era quello che ci dicevano i nostri consulenti legali, non ce lo siamo inventati. Dice la Corte che si rileva una carenza di motivazioni a supporto della decisione di mantenimento di determinate partecipazioni per le quali sussistono le condizioni di cui all’articolo 20, comma 2, che pertanto richiederebbero una valutazione più accurata, non solo dei parametri dettati dalla normativa vigente, ma anche in relazione ad ulteriori elementi di analisi di natura economico-patrimoniale, finanziaria e gestionale della società e dell'eventuale impatto sul bilancio dell'ente (Centro agroalimentare Piceno).
La sezione ritiene in particolare che la decisione di mantenere la partecipazione nel Centro agroalimentare del Piceno S.p.A. non sia fondata su un'idonea valutazione della sussistenza delle condizioni legittimanti il mantenimento della partecipazione, anche in considerazione della risalente adozione del provvedimento di alienazione delle quote, della irreversibilità della decisione di dismissione nonché dell’avvenuto esercizio del diritto di recesso da parte della Regione Marche e senza che in sede di razionalizzazione periodica sia stata fornita alcuna indicazione da parte della Regione stessa della compatibilità di tale scelta con i principi di efficienza, di economicità e di efficacia dell'azione amministrativa. Considerato altresì che l'attività della società non rientra tra quelle indicate all'articolo 4 del testo unico, la revoca delle precedenti determinazioni di dismissione della partecipazione oltre a porsi in contrasto con un generale criterio di ragionevolezza, sotto il profilo della tempistica del provvedimento di revoca adottato, neppure si accompagna al tentativo di porre in essere quanto meno interventi di razionalizzazione sul versante della semplificazione organizzativa e della riduzione dei costi di apparato, a cominciare dal necessario adeguamento della composizione del CdA - altra cosa che noi abbiamo detto molte volte - delle disposizioni statutarie dell'orizzonte tracciato in primis all'articolo 11. Infatti le perplessità rimangono proprio sugli adempimenti, in particolare sulla formazione e sul numero dei componenti del CdA che dovrebbe essere uno, secondo la Madia. Chiaramente il nostro Assessore al bilancio potrà rispondere in che modo contro denunce questa affermazione. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di ordine del giorno alla proposta di atto amministrativo n. 39. La pongo in votazione.
Favorevoli: Carancini, Mangialardi, Mastrovincenzo, Ruggeri, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Serfilippi.
Astenuti: Bora, Casini, Cesetti.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Voto contrario del nostro gruppo.
Ritorno sulla questione dell’ordine del giorno perché a me è sembrato un dibattito ancora una volta distorto. Nessuno voleva tirar fuori il Consigliere Cesetti dall’imbarazzo, che ci ha dato ancora una volta, sia in fase di costruzione dell’ordine del giorno che oggi, un grande contributo con grande senso di responsabilità, di competenza assoluta rispetto anche alla macchina regionale, per la quale noi chiediamo un incremento del personale, maggiore efficienza attraverso l’ottimizzazione dello stesso e mettiamo in campo una serie di operazioni che con l'esperienza fatta può rappresentare quasi più un’azione di testimonianza che di efficacia dell’atto che andiamo a votare. L’ha risottolineato nel momento in cui abbiamo costruito l’atto che oggi nel momento del voto in Aula.
Questo però non vuol dire che, al di là delle valutazioni specifiche che avete fatto, non debba esserci un’azione di controllo, che dovreste mettere in campo voi rispetto a quello che sta accadendo dentro il perimetro delle partecipate, perché non è che alla Form si sono dimessi dal Consiglio di amministrazione, non è che dentro Erap abbiamo uno stato confusionale estremo, ma attengono alle scelte che avete fatto sul piano politico, che noi non condividiamo, perché delegare agli enti strumentali, al limite della Madia, che avete costruito pensando all’ottimizzazione, il risultato corrisponde ad un chiaro poltronificio, che è quella cosa che ci preoccupa maggiormente. Poi ci sono i dati, i Consigli di amministrazione li avete rivotati tutti voi e il dato politico è che avete spartito, con un aggiornamento del Cencelli, poltrone, mentre l’efficacia degli strumenti non c’è.
L’abbiamo evidenziato, ringrazio il lavoro fatto dal Consigliere Carancini, che ci ha messo nelle condizioni di dare come al solito un contributo, però sembra che il dibattito non attenga più a questa Aula, quindi lasciamo sua testimonianza della nostra azione e voteremo contro convintamente a questo provvedimento.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.
Proposta di atto amministrativo n. 39. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ora invito i Consiglieri a prendere atto di questa mia proposta, cioè di concludere l'attività del Consiglio regionale adesso invece che alle ore 18,00, mancando solo 15 minuti, e di riprendere domani alle ore 14,00 per iniziare puntuali alle 14,40 in modo tale che si possano svolgere tutti gli altri punti all’ordine del giorno.
Questo comporta che il Consiglio, che domani era destinato principalmente agli atti di indirizzo politico, vedrà la prima parte finalizzata alla conclusione delle proposte di legge e conseguentemente, il prossimo martedì, avremo più mozioni da sviluppare e nell’ambito della prossima Conferenza dei Presidenti dei gruppi, domani non ci sarà, decideremo come organizzare per smaltire in qualche modo questi atti che sono depositati da tantissimo tempo.
Non mi sembra che ci siano opposizioni, nessuno chiede la parola, quindi concludo l'attività del Consiglio regionale di oggi.
Grazie a voi per la vostra partecipazione, la vostra dedizione, il vostro impegno e le vostre espressioni sia di dichiarazione che di voto.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 17,45